Wikiquote itwikiquote https://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.39.0-wmf.21 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikiquote Discussioni Wikiquote File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Portale Discussioni portale TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Accessorio Discussioni accessorio Definizione accessorio Discussioni definizione accessorio Pulp Fiction 0 980 1218469 1183860 2022-07-22T23:00:57Z 2001:B07:6461:32DF:451D:E90D:93E9:2678 aggiungo dialoghi wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano=Pulp Fiction |immagine= Pulp Fiction Logo.svg |genere = gangster/thriller/commedia nera |regista=[[Quentin Tarantino]] |sceneggiatore=Quentin Tarantino, [[Roger Avary]] |attori= *[[John Travolta]]: Vincent Vega *[[Samuel L. Jackson]]: Jules Winnfield *[[Tim Roth]]: Ringo, il rapinatore *[[Amanda Plummer]]: Yolanda (Honey Bunny) *[[Bruce Willis]]: Butch Coolidge *[[Ving Rhames]]: Marsellus Wallace *[[Uma Thurman]]: Mia Wallace *[[Harvey Keitel]]: Winston Wolfe *[[Christopher Walken]]: Capitano Koons *[[Eric Stoltz]]: Lance *[[Rosanna Arquette]]: Jody *[[Quentin Tarantino]]: Jimmie Dimmick *[[Maria de Medeiros]]: Fabienne |doppiatori italiani = *[[Claudio Sorrentino]]: Vincent Vega *[[Luca Ward]]: Jules Winnfield *[[Massimo Lodolo]]: Ringo, il rapinatore *[[Antonella Rinaldi]]: Yolanda (Honey Bunny) *[[Mario Cordova]]: Butch Coolidge *[[Eugenio Marinelli]]: Marsellus Wallace *[[Loredana Nicosia]]: Mia Wallace *[[Pietro Biondi]]: Winston Wolfe *[[Carlo Sabatini]]: Capitano Koons *[[Mauro Gravina]]: Lance *[[Roberta Paladini]]: Jody *[[Luciano Roffi]]: Jimmie Dimmick *[[Claudia Razzi]]: Fabienne |note= *'''[[:Categoria:Film premi Oscar|Premio Oscar]] (1995)''': Miglior sceneggiatura originale }} '''''Pulp Fiction''''', film statunitense del 1994 con [[John Travolta]], [[Uma Thurman]], [[Samuel L. Jackson]], [[Bruce Willis]] e [[Tim Roth]], regia di [[Quentin Tarantino]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} '''pulp''' /'pəlp/ s. '''1.''' Una massa di materia morbida, umida e informe.<br />'''2.''' Una rivista o un libro contenente temi violenti e tipicamente stampato su carta ruvida e grezza. :::::::::::::::::::American Heritage Dictionary :::::::::::::::::::New College Edition :'''''pulp''' /'pəlp/ ''n.'' '''1.''' A soft, moist, shapeless mass of matter.<br />'''2.''' A magazine or book containing lurid subject matter and being characteristically printed on rough, unfinished paper.'' ::::::::::::::::::::''American Heritage Dictionary'' ::::::::::::::::::::''New College Edition''<ref>La scritta in inglese compare all'inizio del film: caratteri bianchi su sfondo nero. Essa corrisponde alla definizione di "''pulp''" presa da un dizionario.</ref> ==Frasi== <!-- OGNI NUOVA CITAZIONE DEVE ESSERE MESSA IN ORDINE TEMPORALE --> {{cronologico}} *Ma i giorni in cui [[dimenticare|dimentico]] sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui [[ricordare|ricordo]]. ('''Ringo''') *[[Hamburger]], dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica. ('''Jules''') *{{NDR|Gridando contro Marvin}} Non ricordo d'averti fatto nessuna domanda del cazzo se non sbaglio! ('''Jules''') *Mi chiamo Jerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda. ('''Jules''') *{{NDR|A Butch}} Penso che ti ritroverai, quando tutta questa merdata sarà finita, penso che ti ritroverai ad essere un figlio di puttana sorridente. La faccenda è che in questo momento hai talento, ma per quanto sia doloroso il talento non dura. Il tuo periodo sta per finire. Ora, questa è una merdosissima realtà della vita, ma è una realtà della vita davanti alla quale il tuo culo deve essere realista. Vedi, questa attività è stracolma di stronzi poco realisti che da giovani pensavano che il loro culo sarebbe invecchiato come il vino. Se vuoi dire che diventa aceto, è così; se vuoi dire che migliora con l'età, non è così. E poi, quanti combattimenti credi di poter ancora affrontare? Mh? Due? Non ci sono combattimenti per i vecchi pugili. Eri quasi arrivato ma non ce l'hai mai fatta, e se dovevi farcela ce l'avresti già fatta. {{NDR|gli porge una notevole quantità di banconote}} Sei dei miei? {{NDR|Butch accetta}} [...] La sera del combattimento forse sentirai una piccola fitta: è l'[[orgoglio]] che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo. Mettiglielo tu nel culo. L'orgoglio fa solo male. Non aiuta, mai! Supera certe cagate. ('''Marsellus''') *Sono un negro? Siamo ad Inglewood? No. Sei a casa mia. I bianchi che sanno la differenza tra roba buona e roba di merda è in questa casa che vengono. Con la mia roba sono prontissimo a sfidare la robaccia di Amsterdam in un giorno qualunque della settimana. ('''Lance''') *La coca è bella che morta da... da un pezzo. L'eroina sta rimontando in un modo pazzesco. ('''Lance''') *{{NDR|Dopo avere tirato cocaina nel bagno del locale}} Ho detto: «cazzo che botta!», che botta cazzo! Cazzo che botta! ('''Mia''') *Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito. ('''Mia''') *Se non sbaglio Marsellus, mio marito, il tuo capo, ti ha detto di portarmi a spasso e di fare tutto quello che voglio. E io voglio ballare, voglio vincere e voglio quel trofeo. ('''Mia''') *{{NDR|A sé stesso}} Perciò, tu ora vai fuori e dici: «Buonanotte, ho passato una bellissima serata»; infili la porta, entri in macchina, vai a casa, ti fai una sega e finisce la storia. ('''Vincent''') *{{NDR|Dopo che Mia si è ripresa con l'iniezione di adrenalina}} È stato meglio di una strippata! ('''Jody''') *{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Tre [[pomodoro|pomodori]] camminano per la strada: papà pomodoro, mamma pomodoro e il pomodorino. Il pomodorino cammina con aria svagata e papà pomodoro allora si arrabbia e va da lui, lo schiaccia e dice: «Fai il concentrato». ('''Mia''') *Questo orologio che ho qui fu visto e acquistato dal tuo grande bisnonno durante la prima guerra mondiale. Fu comprato in un negozio di cianfrusaglie a Knoxville, nel Tennessee, prodotto della prima ditta che abbia mai fatto orologi da polso – fino ad allora si portavano solamente orologi da taschino. Sì, è stato comprato dal valoroso patriota Errayn Coolidge il giorno in cui si è imbarcato per Parigi. Il tuo bisnonno aveva questo qua durante la guerra: non se n'è mai staccato fino alla fine dei combattimenti. E dopo aver fatto il suo dovere, tornò a casa dalla tua bisnonna, si tolse l'orologio dal polso, lo mise in un barattolo da caffè ed è lì che è rimasto finché tuo nonno Dane Coolidge non fu chiamato dal suo Paese perché andasse di nuovo a servire la patria. E... era la seconda guerra mondiale questa volta. Il tuo bisnonno ha dato quest'orologio a tuo nonno per buona sorte. Sfortunatamente, a Dane è andata peggio che al suo vecchio padre. Lui era un marine ed è rimasto ucciso con tutti gli altri marines nella battaglia di Wake Island. Tuo nonno stava affrontando la morte: lui lo sapeva. Nessuno di loro poteva illudersi che avrebbe mai lasciato quell'isola da vivo. Così, tre giorni prima che i giapponesi prendessero l'isola, tuo nonno chiese a un artigliere addetto all'aviazione militare, di nome Winacki, un uomo mai visto prima in vita sua, di consegnare al suo figlioletto – da lui mai visto in carne ed ossa, il suo orologio d'oro. Tre giorni dopo tuo nonno rimase ucciso, ma Winacki mantenne la sua parola. Alla fine della guerra, andò a fare visita a tua nonna, per consegnare a tuo padre, bambino, l'orologio d'oro del suo papà: quest'orologio. Tuo padre l'aveva ancora al polso quando è stato abbattuto sopra Hanoi. L'hanno catturato e messo in un campo di prigionia vietnamita. Sapeva che se quelli avessero visto il suo orologio gliel'avrebbero confiscato, eh, portato via. Per come la vedeva tuo padre, quest'orologio era tuo di diritto, che fosse dannato se quei musi gialli mettevano le manacce sui beni di suo figlio. Così l'ha nascosto nel solo posto dove sapeva di poterlo fare: nel sedere, per cinque lunghi anni ha tenuto l'orologio infilato nel sedere. Poi è morto di [[dissenteria]], mi ha dato l'orologio. Ho nascosto questo scomodo pezzo di metallo nel sedere per due anni. Poi, finalmente, sono stato rimandato a casa dalla mia famiglia. Adesso, giovanotto, consegno a te l'orologio. ('''Capitano Koons''') *Rivolterò il mondo per trovarlo, e anche se andasse in Indocina uno dei nostri starà nascosto in una ciotola di riso pronto a sparargli nel culo. ('''Marsellus''') *Sai cosa voglio mangiare a colazione? [...] Voglio mangiare un bel piattone di frittelle di mirtillo con tanto sciroppo di acero sopra, uova strapazzate e anche cinque salsicce. [...] E voglio bere un bicchierone di succo d'arancia e una tazza di caffè forte. E poi voglio una gran fetta di crostata. ('''Fabienne''') *Fabienne, quell'orologio apparteneva a mio padre: hai idea di quante ne ha passate per farmi avere quell'orologio? Non ho tempo per i dettagli, ma ne ha passate un sacco. Ora, tutte queste stronzate le puoi anche bruciare, ma ti ho espressamente raccomandato di non dimenticarti di quel cazzo di orologio! ('''Butch''') *Chi sa, chi sa, la fortuna chi l'avrà, chi sa, chi sa, la fortuna chi l'avrà, chi l'avrà, chi l'avrà, chi sa, uno, due, tre, tocca a te: tocca a te, campione {{NDR|indicando Marsellus}}. ('''Zed''') *Dobbiamo togliere la macchina dalla strada, gli sbirri tendono a notare cose tipo guidare una macchina inzuppata di sangue. ('''Jules''') *Sono fesserie come questa che poi fanno finire la situazione in vacca, amico! ('''Jules''') *È un tipo isterico?... a che ora è prevista?... m-mh... ripetimi i nomi dei presenti... Jules, nero... m-mh... Vincent, bianco... Jimmy, bianco... Bonnie, nera... m-mh... un corpo senza testa... ci vogliono trenta minuti, ce ne metterò dieci. ('''Wolfe''', nove minuti e trentasette secondi prima di imboccare la strada davanti alla casa di Jimmy) *Sono il signor Wolfe, risolvo problemi. ('''Wolfe''') *Be', non è ancora il momento di cominciare a farci i [[fellatio|pompini]] a vicenda. ('''Wolfe''') *Ora Ringo, conterò fino a tre, e quando arrivo a tre voglio che molli subito la pistola, piazzi le mani aperte sul tavolo e metti quel tuo culo a sedere. Ma quando lo fai, lo fai zitto e quieto: sei pronto? ('''Jules''') *Dunque, esaminiamo la situazione: normalmente le vostre budella si ritroverebbero sparpagliate nel locale, ma per caso mi avete trovato in un periodo di transizione, perciò non voglio uccidervi, voglio aiutarvi. Ma questa valigetta non ve la posso dare, perché non appartiene a me. Non solo, ho passato troppi casini per questa valigetta stamattina per poi consegnarla a voi deficienti! ('''Jules''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Jules''': Allora, come sono questi hashish bar?<br/> '''Vincent''': Eh, come sono? Che vuoi sapere?<br />'''Jules''': Lì l'hashish è legale, no?<br/> '''Vincent''': Sì, è legale, ma non al cento per cento. Voglio dire, non puoi entrare in un ristorante, rollarti una canna e metterti a spipacchiare. Insomma, ti lasciano fumare a casa tua o in certi posti ben precisi.<br />'''Jules''': Ossia gli hashish bar.<br/> '''Vincent''': Sì. La faccenda è così, ascolta: è legale comprarlo, è legale possederlo, e se sei il proprietario di un hashish bar è legale venderlo; è legale averlo addosso, ma, ma questo non importa perché – sentimi bene ora – se vieni fermato da un poliziotto ad Amsterdam è illegale per lui perquisirti! Insomma, questo diritto i poliziotti ad Amsterdam non ce l'hanno.<br />'''Jules''': Eh, amico, ci vado subito, non ci sono santi! Cazzo se ci vado!<br/>'''Vincent''': Lo so che ti piacerebbe, bello! Ma lo sai qual è la cosa più divertente dell'Europa?<br />'''Jules''': Qual è?<br/> '''Vincent''': Sono le piccole differenze. Voglio dire, laggiù hanno la stessa merda che abbiamo noi, ma solo, solo che lì è un po' diverso.<br />'''Jules''': E come?<br/> '''Vincent''': Be', ecco, puoi entrare in un qualunque cinema di Amsterdam e comprarti una birra. E non sto parlando, che so, di un bicchiere di plastica, ma intendo un boccale di birra. E a Parigi puoi comprare una birra da McDonald. E sai come chiamano un [[Quarter Pounder|quarto di libbra con formaggio]] a Parigi?<br />'''Jules''': Non "un quarto di libbra con formaggio".<br/> '''Vincent''': Hanno un [[Sistema internazionale di unità di misura|sistema metrico decimale]]: non sanno che cazzo sia un quarto di libbra.<br />'''Jules''': E come lo chiamano?<br/> '''Vincent''': Lo chiamano "Royale con formaggio".<br />'''Jules''': "Royale con formaggio"!<br/> '''Vincent''' {{NDR|ridendo}}: Già!<br />'''Jules''': Come lo chiamano il [[Big Mac]]?<br/> '''Vincent''': Be', il Big Mac è il Big Mac! Lo chiamano "''Le Big Mac''".<br />'''Jules''': ''Le Big Mac''! {{NDR|ride}} E come lo chiamano il "Whopper"?<br/> '''Vincent''': Non lo so, non sono stato al Burger King. Sai cosa mettono sulle [[patatine fritte|patatine]] in Olanda al posto del ketchup?<br />'''Jules''': Cosa?<br/> '''Vincent''': La [[maionese]].<br />'''Jules''': Che schifo!<br/> '''Vincent''': Eh, eh! Gliel'ho visto fare, amico, cazzo! Le affogano in quella merda gialla! *'''Jules''': Ti ricordi di Antoine Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror.<br/> '''Vincent''': Sì, mi pare, quello grasso, no? <br/> '''Jules''': Io non me la sentirei di chiamarlo grasso: ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È samoano!<br/> '''Vincent''': Credo di sapere di chi parli... e allora?<br/> '''Jules''': Be', Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace. {{NDR|entrano in un ascensore}}<br/>'''Vincent''': Che cosa ha fatto? Se l'è scopata?<br/> '''Jules''': No, no no no no, niente di così grave.<br/> '''Vincent''': Che cosa allora?<br/> '''Jules''': Le ha fatto un [[massaggio]] ai piedi.<br/> '''Vincent''': Un massaggio ai piedi? {{NDR|Jules annuisce}} Tutto qui? {{NDR|Jules annuisce di nuovo}} E allora Marsellus che ha fatto?<br/> '''Jules''': Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, l'hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone; il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era un giardinetto ben curato col tetto di vetro, come quello delle serre; il negro ci è passato attraverso. Be', da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.<br/> '''Vincent''': Cazzo, un vero peccato... {{NDR|escono dall'ascensore}} Però bisogna ammetterlo: quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.<br/> '''Jules''': Che vuoi dire?<br/> '''Vincent''': Che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace!<br/> '''Jules''': Secondo te non ha esagerato?<br/> '''Vincent''': Be', Antoine probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.<br/> '''Jules''': Ma era un massaggio ai piedi, non è niente: io lo faccio sempre a mia madre!<br/> '''Vincent''': No, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace! Voglio dire, è così grave come se gliel'avesse leccata? No. Ma è lo stesso fottuto campo da gioco.<br/> '''Jules''': Oh, oh, oh, aspetta, fermo lì! Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.<br/> '''Vincent''': Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco!<br/> '''Jules''': Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo! Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma, sai, toccare i piedi di sua moglie e [[cunnilingio|infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi]] non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato, e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo!<br/>'''Vincent''': Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?<br/>'''Jules''': Non venirmi a parlare di massaggi ai piedi perché io sono un maestro di piedi massaggiati.<br/>'''Vincent''': E ne hai fatti molti?<br/>'''Jules''': Cazzo... ho una tecnica che levati, niente solletico, niente di niente!<br/>'''Vincent''': A un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?<br/>'''Jules''': Vaffanculo.<br/>'''Vincent''': L'hai fatto a molti?<br/> '''Jules''': Vaffanculo.<br/>'''Vincent''': Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.<br/>'''Jules''': Basta, eh! Hai capito? Cominciano a girarmi le palle! [...] Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antoine in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare; sono cose che non si fanno! Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo, mi sono spiegato?<br/> '''Vincent''': Ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì! Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva e quel coglione di Antoine doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo! Nessun uomo prende con umorismo certe stronzate! Mi sono spiegato?<br/>'''Jules''': Sì, è un punto di vista interessante. *'''Jules''' {{NDR|a Brett}}: Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?<br/> '''Brett''': No.<br/> '''Jules''': Diglielo, Vincent!<br/>'''Vincent''': "Royale con formaggio".<br/> '''Jules''': "Royale con formaggio"! E sai perché lo chiamano così?<br/> '''Brett''' {{NDR|tentando}}: Per il sistema metrico decimale.<br/> '''Jules''': Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Sei in gamba, figlio di puttana, lo sai? *'''Jules''': Tu, col frangettone! Sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince là dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?<br/> '''Marvin''': È lì dentro.<br/> '''Jules''' {{NDR|Con tono arrabbiato, a Marvin}}: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo se non sbaglio! {{NDR|Rivolgendosi nuovamente al ragazzo sul divano}} Cosa dicevi?<br/> '''Ragazzo sul divano''': Nell'armadietto. {{NDR|Vincent sbaglia cassetto}} No, quello all'altezza delle ginocchia. {{NDR|Vincent trova la valigietta e la apre}}<br/> '''Jules''' {{NDR|rivolgendosi a Vincent che fissa il contenuto della valigetta}}: Siamo contenti? Vincent! Siamo contenti?<br/> '''Vincent''': Sì, siamo contenti! *'''Jules''' {{NDR|a Brett, dopo avere ucciso il suo amico}}: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione... Non volevo farlo. Per favore, continua: dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai. Di' un po', Marsellus Wallace che aspetto ha? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': Da che Paese vieni? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': "Cosa" è un Paese che non ho mai sentito nominare. Lì parlano la mia lingua? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': La mia lingua, figlio di puttana, tu la sai parlare? <br/> '''Brett''': Sì! <br/> '''Jules''': Allora capisci quello che dico! <br/> '''Brett''': Sì! Sì, sì... <br/> '''Jules''': Descrivimi perciò Marsellus Wallace, che aspetto ha! <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': {{NDR|Gli punta contro la pistola}} Di' "cosa" un'altra volta, di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana: di' "cosa" un'altra maledettissima volta! <br/> '''Brett''': È nero! <br/> '''Jules''': Vai avanti! <br/> '''Brett''': È senza capelli! <br/> '''Jules''': Secondo te sembra una puttana? <br/> '''Brett''': Cosa? <br /> {{NDR|Jules spara alla spalla destra di Brett}} <br/> '''Jules''': Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana? <br/> '''Brett''': Nooo! <br/>'''Jules''': Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana? <br/> '''Brett''': Non l'ho fatto! <br/> '''Jules''': Sì tu l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto, Brett, hai cercato di fotterlo! Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la [[Bibbia]], Brett?<br/> '''Brett''': S-si!<br/> '''Jules''': E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione: Ezechiele 25:17. “Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te!" {{NDR|Lui e Vincent uccidono Brett}} *'''Vincent''': A che serve una borchia sulla lingua? <br/> '''Jody''': È sensuale, aiuta la [[fellatio]]. *'''Vincent''': Qual è Trudy? Quella con le schifezze in faccia {{NDR|riferendosi ai piercing}}? <br/> '''Lance''': No, quella è Jody. Quella è mia moglie. *'''Mia''': Non odi tutto questo? <br/> '''Vincent''': Odio cosa? <br/> '''Mia''': I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio? <br/> '''Vincent''': Non lo so. È un'ottima domanda. <br/> '''Mia''': È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale, quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. *'''Esmeralda''': Come ti chiami?<br />'''Butch''': Butch.<br />'''Esmeralda''': E che cosa significa?<br />'''Butch''': Sono americano, dolcezza, i nostri nomi non vogliono dire un cazzo. *'''Butch''': Prendo la tua Honda. Tornerò prima che tu riesca a dire "crostata di mirtilli". <br/> '''Fabienne''': Crostata di mirtilli. <br/>'''Butch''': Forse non così presto, ma abbastanza presto, d'accordo? *'''Butch''': Stai bene? <br/> '''Marsellus''': No, amico. Mai stato così lontano dallo stare bene. <br/> '''Butch''': E adesso? <br/> '''Marsellus''': E adesso... ora ti dico adesso cosa: chiamerò qualche scagnozzo strafatto di crack per fare un lavoretto in questo cesso, con un paio di pinze e una buona saldatrice. Hai sentito quello che ho detto, pezzo di merda? Con te non ho finito neanche per il cazzo! Ho una cura medievale per il tuo culo!<br/> '''Butch''': Dicevo, adesso che sarà tra me e te? <br/> '''Marsellus''': Ah, in quel senso là. Adesso ti dico che sarà tra me e te. Non c'è niente tra me e te. Non c'è più niente. <br/> '''Butch''': Pace, allora. <br/> '''Marsellus''': Pace, allora. Due cose: uno, non raccontare questa storia. Questa cosa resta fra me, te e il merdoso che presto vivrà il resto della sua stronza breve vita fra agonie e tormenti, il violentatore, qui. Non riguarda nessun altro questo affare. Due: lascia la città stasera, all'istante, e una volta fuori, resta fuori o ti faccio fuori. A Los Angeles hai perso i tuoi privilegi. *'''Fabienne''': Ma questa motocicletta di chi è? <br/> '''Butch''': È un chopper, piccola. <br/> '''Fabienne''': Sì. Questo chopper di chi è? <br/>'''Butch''': Di Zed. <br/>'''Fabienne''': Chi è Zed? <br/>'''Butch''': Zed è morto, piccola... Zed è morto. *'''Vincent''': Hai mai visto quel programma sugli sbirri? Una volta lo stavo guardando e c'era uno sbirro che raccontava di una sparatoria in un corridoio con un tizio, va bene? Gli ha svuotato addosso il caricatore e non è successo niente, non l'ha colpito. Capisci? Erano solo lui e quell'altro... insomma, ecco... è pazzesco, ma può capitare!<br/> '''Jules''': Senti, se vuoi giocare a fare il cieco segui pure il tuo pastore ma per quanto mi riguarda gli occhi mi si sono aperti.<br/>'''Vincent''': E che cazzo significa?<br/> '''Jules''': Ho chiuso, questo significa! D'ora in poi puoi considerarmi un uomo in pensione.<br/>'''Vincent''': Oh, Cristo santo...<br/> '''Jules''': Non bestemmiare.<br/>'''Vincent''': Per Dio...<br/> '''Jules''': Ti ho detto di non bestemmiare!<br/>'''Vincent''': Ehi, mi spieghi perché stai andando fuori di testa?! <br/> '''Jules''': Senti, lo dirò a Marsellus oggi stesso. Basta, ho chiuso.<br/>'''Vincent''': Già che ci sei perché non gli dici anche come mai?! <br/> '''Jules''': Tranquillo, glielo dirò.<br/>'''Vincent''': Diecimila dollari che si piscia addosso dalle risate!<br/> '''Jules''': Non me ne frega un cazzo se lo fa!<br/> '''Vincent''': Marvin, tu che ne pensi di tutto questo?<br/> '''Marvin''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Amico, non mi sono fatto un'opinione!<br/> '''Vincent''': Ma devi esserti fatto un'opinione! Insomma, secondo te a deviare proiettili è venuto Dio in persona? {{NDR|Parte un colpo accidentale che uccide Marvin}} *'''Jules''': Ma porca puttana! Che cazzo stai facendo con questo [[asciugamano|asciugamani]]?! <br/>'''Vincent''': Mi stavo asciugando le mani. <br/> '''Jules''': Be', di solito uno [[lavaggio delle mani|se le lava]], prima! <br/>'''Vincent''': Hai visto che me le sono lavate. <br/> '''Jules''': Ho visto che te le sei bagnate! <br/>'''Vincent''': Le stavo lavando, questa schifezza è difficile da togliere! Se ci fosse della pietra pomice avrei fatto di meglio! <br/>'''Jules''': Però io ho usato lo stesso sapone e quando ho finito l'asciugamani non somigliava a un maxi assorbente! E se ora {{NDR|Jimmy}} entra e trova l'asciugamani conciato così, Vincent?! Sono fesserie come questa che poi fanno finire la situazione in vacca, amico! Senti, io non ti sto minacciando, è chiaro? Lo sai che ti rispetto, eccetera. Ma non devi mettermi in questa condizione, è chiaro? <br/> '''Vincent''': Chiaro, d'accordo, d'accordo. Se me lo chiedi gentilmente nessun problema. Occupati del tuo amico, vai. Non mi interessa. *'''Jules''': Mmh! Porca puttana Jimmy! Questa qui è roba da leccarsi i baffi! Io e Vincent ci saremmo accontentati di un caffè solubile istantaneo, giusto? E invece lui ci tira fuori questa roba da buongustai. Ma... ma come la fai questa meraviglia? <br/>'''Jimmy''': Piantala, Jules. <br/> '''Jules''': Che c'è? <br/> '''Jimmy''': Non c'è bisogno che tu mi venga a dire che il mio caffè è buono, intesi? Sono io che lo compro e so quanto è buono. Quando è Bonnie a fare la spesa compra delle cagate. Io compro sempre roba costosa, perché quando la bevo voglio gustarla. Ma lo sai che cosa ho in testa in questo momento? Non è il mio caffè nella mia cucina, ma è il vostro negretto disintegrato nel mio garage.<br/>'''Jules''': Oh, Jimmy non devi preoccuparti...<br /> '''Jimmy''': No no no no no, non dirmi di non preoccuparmi di niente! Voglio farti una domanda: quando sei arrivato qui hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?<br /> '''Jules''': Jimmy, lo sai che non è questo...<br /> '''Jimmy''': No no no, rispondi! Hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"? <br/> '''Jules''': No, non l'ho visto.<br/> '''Jimmy''': E sai perché non l'hai visto? <br/> '''Jules''': Perché? <br/> '''Jimmy''': Perché non c'è scritto! Conservare i negri stecchiti non è affatto il mio campo! È questo il motivo! <br/> '''Jules''': Jimmy, noi non vogliamo depositare... <br/> '''Jimmy''': Oh no no no! Ma non ti rendi conto, cazzo, che se Bonnie torna ora e trova quel cadavere qui dentro mi tocca divorziare?! Niente consulente matrimoniale, niente periodo di prova, devo affrontare il divorzio, capito?! E io non ho voglia di affrontare il divorzio! Ora senti ecco... cazzo, io voglio darti una mano ma non voglio perdere mia moglie per questo, è chiaro? <br/> '''Jules''': Jimmy... Jimmy, lei non ti lascerà. <br/> '''Jimmy''': E basta! Smettila di ripetermi Jimmy, Jules! Chiaro?! Non fai che ripetermi Jimmy! Ma non esiste niente che tu possa dire che mi farà dimenticare che sono innamorato di mia moglie! Ora senti, insomma, Bonnie torna a casa dall'ospedale tra un'ora e un quarto, capisci? Ha fatto il turno di notte all'ospedale. Devi fare qualche telefonata, sì? Devi chiamare qualche pezzo grosso? E allora chiama! E poi vattene da questa casa prima che lei arrivi.<br /> '''Jules''': Ehi, tutto liscio, alla grande! Noi non ti vogliamo lasciare nella merda. Non faro altro che chiamare i miei e loro ci aiuteranno, sta' tranquillo!<br />'''Jimmy''': Non vuoi lasciarmi nella merda? Nella merda ci sono già! Sarò in una merda monumentale se Bonnie torna a casa ora! Perciò fammi un favore, va bene? Il telefono è in camera da letto, ti consiglio di andarci. *'''Marsellus''': Be', diciamo che torna a casa, cosa pensi che farà? ... Non mi dire "Cazzo, avrà una crisi!", questa non è una risposta. Insomma, tu la conosci, io no, una crisi grossa o piccola?<br /> '''Jules''': Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei [[gangster]] che fanno cose da gangster, eh, e chi può dire cos'è capace di fare?<br /> '''Marsellus''': Questo l'ho afferrato, Jules. Sto soltanto esaminando i "se".<br /> '''Jules''': Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "Non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata, torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria che dovrebbe arrivare per direttissima"! <br/> '''Marsellus''': Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata. Torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolfe che arriverà per direttissima. <br/> '''Jules''': Vuoi mandare Wolfe? <br/> '''Marsellus''': Ti senti meglio, figlio di puttana?<br /> '''Jules''': Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro! *{{NDR|Dopo aver visionato le condizioni della macchina tornano in cucina e Il Sig. Wolfe da le direttive}} <br/>'''Wolfe''': Allora, prima cosa: voi due, prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmy, la tua sembra una casa ben curata, questo mi fa pensare che nel garage o sotto il lavandino ci sono molti prodotti: detersivi... <br/>'''Jimmy''': Si si, sotto il lavandino. <br/>'''Wolfe''': Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina, e intendo dire presto presto presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria: riguardo alla tappezzeria non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto, dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male: quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora Jimmy, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure meglio è. Niente roba bianca, non possiamo usarla! Dobbiamo camuffare l'interno della macchina: copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina lo stratagemma non funzionerà, ma ad una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmy fai strada. Voi due al lavoro. <br/>'''Vincent''': Un per favore sarebbe carino! <br/>'''Wolfe''': Che hai detto scusa? <br/>'''Vincent''': Ho detto che un per favore sarebbe carino. <br/>'''Wolfe''': Chiariamoci campione: non sono qui per dire per favore, sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e subito anche. Sono qui per dare una mano, e se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri signori miei. <br/>'''Jules''': No no no, signor Wolfe, le cose non stanno così, il suo aiuto è sicuramente apprezzato. <br/>'''Vincent''': Mister Wolfe, ascolti: la mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua. <br/>'''Wolfe''': Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina. *'''Wolfe''': Voglio farti una domanda Jimmy, se non ti dispiace. <br/> '''Jimmy''': No no no... fa' pure. <br/> '''Wolfe''': Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari? <br/> '''Jimmy''': No no. <br/> '''Wolfe''': Bene, lo zio Marsellus invece sì. *{{NDR|Jules e Vincent stanno pulendo la macchina come ordinato da Wolfe}}<br /> '''Jules''': Ah merda... non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto, questa roba fa schifo, schifo!<br/> '''Vincent''': Conosci quella filosofia secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?<br /> '''Jules''': Sparisci dalla mia vista con queste cagate; il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità. <br /> '''Vincent''': C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare. In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo. Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua: potrei esplodere! <br /> '''Jules''': Oh, stai per esplodere?! <br/>'''Vincent''': Sì, sto per esplodere! <br/> '''Jules''': E io sono un fungo atomico sterminatore figlio di puttana, figlio di puttana! Ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento i Cannoni di Navarone! Infatti, ma... che cazzo ci sto a fare io qui dietro?! Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto: io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo! *'''Wolfe''': Ragazzi, ora sembrate... cosa ti sembrano, Jimmy? <br/> '''Jimmy''': Eh... due cazzoni! <br/> '''Wolfe''': Ah! Ah! Ah! Ah! <br/> '''Jimmy''': Sì, sembrano un paio di cazzoni!<br/> '''Jules''': "Ah Ah!", sono i tuoi vestiti, stronzo! *'''Wolfe''': Hai visto, signorina? Rispetto! Mi rispettano tutti perché io ho carattere! <br/> '''Raquel''': Anch'io ho carattere! <br/> '''Wolfe''': No, tu hai un caratteraccio. Non vuol dire che tu abbia carattere. *'''Vincent''': Vuoi un po' di pancetta?<br/> '''Jules''': No grazie, io non mangio [[maiale]].<br/> '''Vincent''': Perché? Sei ebreo?<br/> '''Jules''': No, non sono ebreo, non mi va la carne suina, tutto qui.<br/> '''Vincent''': E perché no?<br/> '''Jules''': I maiali sono animali schifosi, io non mangio animali schifosi.<br/> '''Vincent''': Sì, ma la pancetta ha un buon sapore, le braciole hanno un buon sapore...<br/> '''Jules''': Ehi! Un topo avrà anche il sapore di torta alla zucca ma non lo saprò mai perché non lo mangio quel figlio di puttana. I maiali dormono e grufolano nella merda, perciò sono animali schifosi, e io non lo mangio un animale che si mangia le sue feci.<br/> '''Vincent''': E il [[cane]] allora? Il cane si mangia le sue feci.<br/> '''Jules''': E perché? Io mangio i cani?<br/> '''Vincent''': Sì, ma tu consideri il cane un animale schifoso?<br/> '''Jules''': Non arriverei al punto di definire un cane "schifoso", è sicuramente sporco, ma un cane ha personalità, è la personalità che cambia le cose.<br/> '''Vincent''': In base a questa logica se un maiale avesse maggiore personalità non sarebbe più un animale schifoso, è così?<br/> '''Jules''': Be', dovrebbe trattarsi di una maialina super affascinante! Insomma, dovrebbe essere dieci volte più affascinante della Piggy dei Muppets, mi sono spiegato?! *'''Vincent''': Voglio chiederti una cosa. Quando hai preso la decisione, quando stavi seduto a mangiare la focaccina? <br/> '''Jules''': Sì. Stavo seduto a mangiare la focaccina e a bermi il caffè e a ripassare l'accaduto nella mia mente, quando ho avuto quello che gli alcolisti definiscono "il momento di lucidità". *'''Ringo''': Nella valigetta? <br> '''Jules''': Il bucato sporco del mio capo. <br> '''Ringo''': Il tuo capo ti fa lavare il bucato? <br> '''Jules''': Quando lo vuole pulito. <br> '''Ringo''': Sembra un lavoro di merda. <br> '''Jules''': Strano, stavo pensando la stessa cosa. *'''Jules''': Voglio che tu guardi in quel sacco e trovi il mio portafogli. <br/> '''Ringo''': E qual è?<br/> '''Jules''': Quello con la scritta "Brutto figlio di puttana". {{NDR|Ringo fruga nella sacca e trova il portafogli con la scritta indicata da Jules}} Eccolo, quello è il mio: "Brutto figlio di puttana". Aprilo. {{NDR|Ringo apre il portafogli}} Tira fuori i soldi. {{NDR|Glieli sta per dare}} Contali. {{NDR|Inizia a contarli}} Quanti sono? <br/> '''Ringo''': Circa millecinquecento dollari. <br/> '''Jules''': Bene, mettiteli in tasca, è roba tua. Con tutti gli altri portafogli e la cassa. Be', sembra abbia avuto successo il colpetto! <br/> '''Vincent''': Jules, se regali millecinquecento dollari a quel coglione io gli sparo per principio! *'''Jules''': Vuoi sapere cosa sto comprando, Ringo? <br/> '''Ringo''': Cosa? <br/> '''Jules''': La tua vita. Ti sto dando dei soldi perché non mi va di farti saltare il culo. Tu la leggi la Bibbia? <br/> '''Ringo''': No, direi di no. <br/>'''Jules''': Be', c'è un passo che conosco a memoria: "Ezechiele 25.17: «Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. [[Benedizioni dai film|Benedetto]] sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te»"<ref>In realtà, anche se Jules Winnfield sostiene di aver memorizzato il passaggio in questione dalla Bibbia, il versetto corretto è: «''Farò su di loro terribili vendette, | castighi furiosi, | e sapranno che io sono il Signore, | quando eseguirò su di loro la vendetta''» (cfr. [[ Libro di Ezechiele]]; cfr. anche [[w:Ezechiele 25:17|Ezechiele 25:17]] su Wikipedia).</ref>. Ora, sono anni che dico questa cazzata, e se la sentivi significava che eri fatto. Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire, pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a un figlio di puttana prima di sparargli. Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere. Vedi, adesso penso, magari vuol dire che tu sei l'uomo malvagio e io sono l'uomo timorato, e il "signor 9 millimetri", qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre. O può voler dire che tu sei l'uomo timorato, e io sono il pastore, ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo mi piacerebbe. Ma questa cosa non è la verità. La verità è che... tu sei il debole, e io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma ci sto provando, Ringo. Ci sto provando con grande fatica a diventare il pastore! ==Citazioni su ''Pulp Fiction''== *{{NDR|Da dove è emerso ''Pulp Fiction''?}} Dal mio amore per il filone criminale, i polizieschi, il noir. Volevo però mostrare la quotidiana banalità della violenza, che quel filone ignorava. In genere in quei film vedi uno che spara, quello che muore, taglio sulla scena seguente. In ''Pulp Fiction'' restiamo a vedere come i personaggi reagiscono di fronte alle conseguenze dei loro atti. C'è un crescendo di tensione, ma poi non te ne vai via, rimani lì. ([[Quentin Tarantino]]) *Per ''Pulp Fiction'' presi molto da cose vissute crescendo in un quartiere poco raccomandabile di Los Angeles come la South Bay. Ho visto e ascoltato parlare gente così e li ho mescolati con la mia immaginazione. ([[Quentin Tarantino]]) ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film commedia nera]] [[Categoria:Film di gangster]] [[Categoria:Film premi Oscar]] [[Categoria:Film thriller drammatici]] q7ctvpj982101pjqeaw4yyg08risekr Non ho sonno 0 1537 1218421 1138363 2022-07-22T19:24:20Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film| titoloitaliano=Non ho sonno |titolooriginale=Non ho sonno |immagine = Beatrix Potter, Miss Moppet, Head Duster.jpg |paese=Italia |anno=2001 |genere=thriller, giallo |regista=[[Dario Argento]] |soggetto = Dario Argento e [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore=[[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]], [[Carlo Lucarelli]] |attori= *[[Stefano Dionisi]]: Giacomo Gallo *[[Max von Sydow]]: Ulisse Moretti *[[Chiara Caselli]]: Gloria *[[Roberto Zibetti]]: Lorenzo Betti *[[Paolo Maria Scalondro]]: commissario Manni *[[Gabriele Lavia]]: avvocato Betti *[[Roberto Accornero]]: Fausto *[[Daniela Fazzolari]]: Maria Luisa *[[Rossella Falk]]: Laura De Fabritiis *[[Barbara Lerici]]: Angela *[[Guido Morbello]]: detective *[[Massimo Sarchielli]]: Leone *[[Diego Casale]]: Beppe *[[Alessandra Comerio]]: signora Betti *[[Robert Camerio]]: Marco *[[Elena Marchesini]]: Mel, la gattina *[[Aldo Massasso]]: investigatore Cascio *[[Barbara Mautino]]: Dora, la coniglietta *[[Linda Giumento]]: ragazza in discoteca *[[Elisabetta Rocchetti]]: commessa al fast food di Dora *[[Conchita Puglisi]]: Amanda *[[Brian Ayres]]: magistrato *[[Daniele Angius]]: Giacomo a 13 anni |doppiatori originali = *[[Walter Maestosi]]: Ulisse Moretti *[[Rodolfo Bianchi]]: avvocato Betti *[[Christian Iansante]]: Marco *[[Barbara De Bortoli]]: Maria Luisa |note= *'''Effetti visivi''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Non ho sonno''''', film del 2001, con [[Max von Sydow]] e [[Stefano Dionisi]], regia di [[Dario Argento]]. ==Frasi== *{{NDR|Nella sua borsa trova un libro e legge il titolo e poi apre il libro}} La fattoria della morte. Aveva sempre dovuto lottare contro il suo desiderio sconfinato di uccidere, di vedere sgorgare il sangue. Uccidere animali non era la stessa cosa. Non dava quella sublime eccitazione che si prova togliendo la vita ad un essere umano. Poi un giorno trovò un libro quella filastrocca e il suo destino cominciò a compiersi. ('''Angela''') *''È arrivata Mezzanotte | con il letto faccio a botte...''. No, non riesco a ricordare neanche una stupidissima filastrocca. ('''Ulisse''') *{{NDR|L'assassino apre il libro e lo spettatore legge l'inizio della pagina}} Capitolo 4. "Quattro del mattino Ha acchiappato un gattino ma poiché l'ha graffiato nell'acqua gelata l'ha affogato." *Oggi i poliziotti parlano di DNA. Parlano di tabulati Telecom. Di microspie GPS. Noi dicevamo pedinare, loro attività d'intercettazione. Noi dicevamo seguire una pista e adesso loro dicono proposta investigativa. A sentirli parlare sembrano di più degli esperti di marketing che degli sbirri. ('''Ulisse''') *{{NDR|Trova le pagine della Filastrocca del Fattore}} ''È arrivata Mezzanotte | con il letto faccio a botte | Ora inizia la mia guerra | con le bestie della terra. | Una del mattino, | il fattore è felice come un bambino, | sgozza il maiale più bello | e si libera del primo fardello. | Due del mattino, | ora tocca al gallo, | usa bene il suo strumento, | per la morte è un godimento. | Tre del mattino, | il fattore strangola il pulcino, | “L’insonnia mi tormenta!”, | si rigira nel letto e si lamenta.'' Continua ancora ''Quattro del mattino, | ha acchiappato un gattino, | ma poiché l’ha graffiato, | nell'acqua gelata l’ha affogato. | Cinque del mattino, | il fattore è nel giardino, | accarezza il coniglietto, | poi lo sbatte al muro per diletto. | Sei del mattino, | al cigno più carino, | il fattore ha tagliato la testa, | ormai nessun nemico gli resta. | Ecco arriva il nuovo giorno, | il fattore si leva di torno, | le sue armi può posare | e finalmente può dormire.'' ('''Ulisse''') *Ma è un gioco! Fra te e me! Il mio migliore amico! Come da bambini! Era una cosa eccitante averti vicino. Averti in giro per casa. Sono un bambino cattivo! Ah ah!. ('''Lorenzo''') ==Dialoghi== *'''Commissario Manni''': Il Dottor Moretti?<br />'''Ulisse''': Be', c'era una volta, ma ora... *'''Leone''': Ehi capo, ti ricordi di me? Ti ricordi di me?<br />'''Ulisse''': Vagamente, soltanto la puzza. *'''Leone''': ''È arrivata Mezzanotte | con il letto faccio a botte | Ora inizia la mia guerra | con le bestie della terra.''<br />'''Ulisse''': Dove l'hai sentita questa? <br />'''Leone''': La cantava sempre il signorino Vincenzo.<br />'''Ulisse''': Conosci il seguito? Ci sarà un seguito.<br />'''Ulisse''': No. No, non lo so. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] io958qa9p4k08k2ezm6gawfwylxlzar Ezra Pound 0 1681 1218525 1174230 2022-07-23T11:00:35Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Ezra Pound Italy.jpg|thumb|right|Ezra Pound]] '''Ezra Weston Loomis Pound''' (1885 – 1972), poeta, saggista e traduttore statunitense. ==Citazioni di Ezra Pound== *Calibano scaccia Ariele.<ref>Da ''H. S. Mauberley'', traduzione di [[Giovanni Giudici]], All'insegna del pesce d'oro, 1959.</ref> *È difficile scrivere un 'Paradiso' se tutti i segni esterni indicano che si dovrebbe scrivere un'Apocalisse.<ref>Da un'intervista con Donald Hall; citato in Eva Hesse, ''Ezra Pound. Metodo e follia'', traduzione di Renato Pedio, Feltrinelli, Milano, 1983, p. 129. ISBN 88-07-10004-5</ref> *È noto che la grande mutazione dell'uomo è consistita nel fabbricare utensili staccati, recuperabili. Se un insetto porta una sega, la porta continuamente.<ref>Da ''Postscript to «The natural Philosophy of love» by R. De Gourmont''.</ref><ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Eppure sono stato un albero nel bosco | Ed ho compreso molte cose nuove | Che prima erano follia per la mia mente<ref>Da ''Personae''.</ref> *Felicità: regolato scorrimento di lubrificanti endocrini.<ref>Da ''Suggestions on the psychology of pleasure''.</ref><ref name=sordi/> *Fresca come le pallide umide foglie dei mughetti | Giaceva accanto a me nell'alba<ref>Da ''Alba'', ''Lustra''.</ref> *''Fu I amava la nuvola alta e la collina, | Ahimè, morì di alcool. | E anche Li Po morì ubriaco. | Voleva abbracciare la luna | Nel Fiume Giallo''.<ref>Da ''Epitaffi'', ''Lustra''.</ref> *[[Mahatma Gandhi|Gandhi]], oggi, è incapace di capire che non è il [[corpo]] che è cattivo, ma le sue malattie e infermità. Lo stesso si può dire della [[mente]]. Le infezioni della mente non sono meno laide di quelle del corpo. Infatti, il mal di denti dà fastidio solo a chi ne soffre, ma la cretineria dà fastidio a tutti i presenti.<ref>Da ''Secondo biglietto da Visita''.</ref> *I [[doveri]] di un uomo si moltiplicano via via che aumenta la sua conoscenza.<ref>Da ''Jefferson e Mussolini'', traduzione di Luca Gallesi, Terziaria, 1995, p. 20.</ref> *Invano ho lottato | per insegnare al cuore a inchinarsi<ref>Da ''Vana'', ''A lume spento''.</ref> *Io sono colui che conosce le vie | Del firmamento, e il mio corpo è formato dal vento<ref>Da ''De Aegypto'', ''Personae''.</ref> *''L'apparizione di questi volti nella folla; | Petali su un ramo umido e scuro''. :''The apparition of these faces in the crowd; | Petals on a wet, black bough.''<ref>Da ''In a Station of the Metro'', ''Lustra''.</ref> *L'[[arte]] non chiede mai a nessuno di fare nulla, di pensare nulla, di essere nulla. Esiste come esiste l'albero, si può ammirare, ci si può sedere alla sua ombra, si possono coglierne banane, si può tagliarne legna da ardere, si può fare assolutamente tutto quel che si vuole.<ref name=art>Da ''L'artista serio''.</ref><ref name=e /> *La [[curiosità]]. Questo è il mio consiglio ai giovani: avere curiosità.<ref>Da un'intervista alla televisione italiana, 7 giugno 1968.</ref><ref name=e /> *La vera istruzione deve in definitiva essere riservata agli uomini che insistono a voler sapere: il resto non è che pastorizia. :''Real education must ultimately be limited to one who INSISTS on knowing, the rest is mere sheep-herding''.<ref>Da ''ABC of Reading'', 1934, cap. 8.</ref> *Non riesco a immaginare come un [[artista]] serio possa mai considerarsi soddisfatto del proprio lavoro.<ref>Da ''Inferno''.</ref><ref name=e /> *Non usate alcuna [[parola]] superflua, alcun aggettivo che non riveli qualcosa.<ref>Da ''Letters of Ezra Pound''.</ref> *Oggi il nome «[[democrazia]]» è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie, se preferite una parola accademicamente corretta, ma forse meno comprensibile, che significa: dominio dei prestatori di denaro.<ref>Da ''Valuta, lavoro e decadenze''.</ref> *Ogni arte inizia nell'insoddisfazione fisica (o nella tortura) della solitudine e della parzialità.<ref>Da ''I Essay'', II.</ref><ref name=sordi/> *Parlo della [[bellezza]]. Non ci si mette a discutere su un vento d'aprile. Quando lo s'incontra ci si sente rianimati. Ci si sente rianimati quando si incontra in [[Platone]] un pensiero che corre veloce, o un bel profilo in una statua.<ref name=art/><ref name=e /> *Perché Dio, il nostro Dio, è un gagliardo avversario | Che gioca dietro il velo<ref>Da ''Ballad For Gloom'', ''A lume spento''.</ref> *''Stringo un patto con te, [[Walt Whitman]]: | ti ho detestato ormai per troppo tempo, | vengo a te come un figlio cresciuto | che ha avuto un padre dalla testa dura. | Ora sono abbastanza grande per fare amicizia. | Fosti tu ad abbattere il nuovo legno, | ora è tempo d'intagliarlo. | Abbiamo un solo fusto e una sola radice: | ristabiliamo commercio tra noi.''<ref>Da ''Patto'', in ''Poesie scelte'', traduzione di A. Rizzardi, Mondadori, 1960.</ref> *''Vieni, compiangiamoli quelli che stan meglio di noi. | Vieni, amica, e ricorda, | che i ricchi han maggiordomi e non amici, | e noi abbiamo amici e non maggiordomi.''<ref>Da ''La soffitta'', in ''Lustra''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> ==''Aforismi e detti memorabili''== *A diciott'anni pensavo sempre che ogni mia poesia fosse l'ultima. (p. 88) *Abbastanza spesso la gente mi considera [[pazzia|pazzo]] quando faccio un salto invece di un passo, proprio come se tutti i salti fossero sbagliati e mai portassero uno in nessun posto. (p. 88) *[[Aristotele]] era talmente bravo nel suo mestiere che ancorò il pensiero umano per duemila anni. (p. 66) *[[Arte]] e [[matrimonio]] non sono incompatibili, ma matrimonio spesso significa la morte dell'arte perché vi sono così pochi uomini abbastanza grandi da poter evitare il semi-intorpidimento della passione soddisfatta, dalla quale non nasce nessuna arte. (p. 77) *[[Borghesia|Borghese]] vuole dire ciò che l'operaio diventa appena gli si offre la minima opportunità. (p. 28) *Certi [[libri]] costituiscono un tesoro, un fondamento; letti una volta, vi serviranno per il resto della vita. (p. 27) *[[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] aveva una conoscenza della vita più profonda di [[Shakespeare]]... Era più comprendioso di [[Dante]]. (p. 66) *Ci sono voluti due secoli di [[Provenza]] e uno di [[Toscana]] per sviluppare i mezzi del capolavoro di [[Dante]]. (p. 48) *Come mi sono trovato in manicomio? Piuttosto male. Ma in quale altro posto si poteva vivere in [[America]]? (p. 88) *[[Confucio]] fu un antologista – il più grande. (p. 69) *Da secoli, solo l'[[artista]] è riuscito a staccare l'idea di lavoro dall'idea di profitto. E non tutti gli artisti sono capaci di questa dissociazione di concetti. (pp. 76-77) *Dio sa che ho lavorato nel buio dal 1905 in poi, e la luce è venuta molto lentamente. (p. 91) *È molto difficile per un uomo [[credere]] abbastanza energicamente in qualcosa, in modo che ciò che crede significhi qualcosa, senza dare fastidio agli altri. (p. 40) *[[Erodoto]] scrisse storia che è letteratura. (p. 57) *È un [[uomo]] civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la [[civiltà]] non è altro che un sano equilibrio di valori. (pp. 83-84) *[[Firenze]], la più dannata città italiana dove non c'è posto per sedersi, stare in piedi o camminare. (p. 49) *Forse il peso specifico di un [[critico]] è null'altro che il suo desiderio di verità. (p. 63) *«Grandezza umana» è un'energia non comune, unita con la dirittura, con l'intelletto agile e diretto; è incompatibile con chi mente a se stesso e indulge in meschine finzioni. *Ho scritto più di una volta che [[Henri Gaudier-Brzeska|Gaudier-Brzeska]] era il più completo caso di genio che avessi mai incontrato. (p. 70) *I ''Canterbury Tales'' di [[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] sono durati attraverso i secoli, mentre i prolissi poemi e racconti medievali sono finiti nei musei. (p. 70-71) *I [[critico|critici]] devono sapere di più, e scrivere di meno. (p. 64) *Il [[credito]] è il tempo futuro del denaro. (p. 53) *Il [[Dio]] di [[Dante]] è divinità ineffabile, Il Dio di [[John Milton|Milton]] è un essere pignolo con un ''hobby'', Dante è metafisico, mentre Milton è solamente settario. (p. 66) *Il [[genio]] è la capacità di vedere dieci cose là dove l'uomo comune ne vede solo una, e dove l'uomo di talento ne vede due o tre. (p. 30) *Il [[linguaggio]] non è una cintura di castità, ma un mezzo per comunicare. (p. 72) *Il miglior [[governo]] è (naturalmente?) quello che attiva il meglio dell'intelligenza della nazione. *Il [[pensiero]] s'impernia sulla definizione delle [[parole]]. (p. 45) *Il [[professore]] è un uomo che deve parlare per un'ora. (p. 38) *Il [[provincialismo]] è qualcosa di più dell'ignoranza. È ignoranza più una volontà di uniformità. È una malevolenza latente, spesso una malevolenza attiva, e l'odium teologicum ne è solo un aspetto. È molto insidioso, ed uno può raramente esserne libero, anche tenendo gli occhi aperti. (p. 34) *Il [[Rinascimento]] cercò e raggiunse un realismo. Esso sorse in una ricerca per la precisione e declinò a causa della retorica e del pensare retorico, a causa di un'abitudine di definire una cosa sempre in termini di qualcosa di altro. (p. 49) *Il [[Rinascimento]] non è un'epoca, ma un temperamento. (p. 31) *Il segreto dell'[[maestro|insegnamento]] ha qualcosa a che fare col teatro. Imitate semplicemente il miglior professore che avete conosciuto. *Il tesoro di una [[nazione]] è la sua [[onestà]]. *Io credo più nelle cose che nelle [[parole]]. (p. 40) *Io so, non per teoria ma per esperienza, che si può vivere infinitamente meglio con pochissimi soldi e un sacco di [[tempo]] libero, che non con più soldi e meno tempo. Il tempo non è moneta, ma è quasi tutto il resto. (p. 52) *I [[pacifismo|pacifisti]] che rifiutano di indagare le cause economiche della guerra fanno causa comune con i venditori d'armi. (p. 28) *I [[Poeta|poeti]] che non s'interessano alla [[musica]] sono, o diventano, cattivi poeti. (p. 57) *[[James Joyce|Joyce]] non procede da [[Henry James]] ma direttamente da [[Gustave Flaubert|Flaubert]] e [[Henrik Ibsen|Ibsen]] (p. 71) *L'[[Stati Uniti d'America|America]] è acefala, e le cose riconosciute altrove penetrano la nostra coscienza molto lentamente. (p. 44) *L'[[arte]] è una cosa delle metropoli. (p. 80) *L'[[incompetenza]] si manifesta nell'uso di troppe parole. (p. 72) *La base di uno [[Stato]] è la giustizia sociale. *La buona arte prospera in un'atmosfera di [[parodia]]. Credo che la parodia sia la migliore critica – separa il durevole dall'apparente. (p. 76) *La [[conoscenza]] NON è [[cultura]]. Il campo della cultura comincia quando si è «dimenticato-non-so-che-libro». (p. 83) *La [[critica]], come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino. (p. 64) *La cultura di [[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] era più vasta di quella di [[Dante]], e [[Francesco Petrarca|Petrarca]] è inincommensurabilmente inferiore ad entrambi. (p. 66) *La [[cultura]] non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a FARE una cosa senza sforzo. (p. 83) *La grande [[arte]] è fatta per suscitare, creare l'[[estasi]]. Più fine la qualità di questa estasi, più fine l'arte. Solo l'arte minore si contenta del piacevole. (p. 78) *La [[libertà di parola]] senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica. (p. 31) *La [[linguaggio|lingua]] esiste per servire il pensiero, non per esser conservata in un museo. (p. 73) *La [[lingua italiana]] ha bisogno di carta vetrata. (p. 72) *La [[pace]] viene dalla [[comunicazione]] *La [[pedanteria]] del [[Rinascimento]] doveva essere stata insopportabile. (p. 47) *La [[salute]] uccide un'infinità di bacilli. *La stessa ostinatezza di [[Alfred Richard Orage|(A.R.) Orage]] costituì un valore. (p. 70) *La [[storia]] che trascura l'[[economia]] è pura sciocchezza; una mostra di ombre, e non più comprensibile di quanto lo sia la lanterna magica per un selvaggio ignaro della causa delle immagini. È una sorta di magia, come il grammofono o il telefono per un beduino che li ascolta per la prima volta. *La storia di una [[cultura]] è la storia di idee che entrano in azione. *La [[tradizione]] è una bellezza da conservare, non un mazzo di catene per legarci. (p. 28) *La visione di [[Dante]] è reale, perché egli la vide; la poesia di [[François Villon|Villon]] è reale, perché egli la visse. (p. 66) *Le [[arte|arti]], COMPRESE la poesia e la letteratura, dovrebbero essere insegnate dagli [[artista|artisti]] che le praticano, ''non'' da sterili professori. (p. 79) *Le [[arte|arti]], quando sono sane, sono succinte. (p. 80) *Le [[idea|idee]] sono vere quando si trasformano in azioni. (p. 28) *Le [[guerre]] si fanno per creare debiti. La guerra è il sabotaggio massimo, il sabotaggio più atroce. *[[Lope de Vega]] non è un uomo, è una letteratura. (p. 70) *Lo [[schiavitù|schiavo]] è quello che aspetta qualcuno a liberarlo. *Meno [[conoscenza|sappiamo]], più lunghe sono le nostre spiegazioni. *Nel ''[[Divina Commedia|Paradiso]]'', [[Dante]] ha forse detto troppo senza dire abbastanza. (p. 67) *Nessuna maledizione è peggiore di un'[[idea]] propagata attraverso la violenza. *Nessuno ne [[conoscenza|sa]] abbastanza, abbastanza presto. *Nessun paese può sopprimere la [[verità]] e vivere bene. *Nessun uomo che non abbia vissuto sui due lati dell'Atlantico può veramente valutare [[Henry James]]. (p. 68) *Nessun uomo conosce il significato di una QUALSIASI cosa pubblicata in un qualsiasi [[giornale]] se non conosce quali interessi controllano il giornale. *Nessun uomo ha mai saputo abbastanza delle [[parole]]. I più grandi maestri sono stati contenti di usarne alcune in modo giusto. *Nessun uomo può scrivere versi veramente buoni se non conosce [[Stendhal]] o [[Gustave Flaubert|Flaubert]]. (p. 56) *Non ho mai conosciuto uno che non valesse un fico secco e che non fosse [[ira|irascibile]]. *Non prestate alcuna attenzione alla [[critica]] degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole. *Non [[conoscenza|sappiamo]] MAI abbastanza. *Non si può [[critica|criticare]] ed essere diplomatici allo stesso tempo. (p. 63) *Non vi è [[intelligenza]] senza [[emozione]]. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è cosa che non ci riguarda. *Ogni [[dollaro]] vale un dollaro e sei centesimi per un uomo [[intelligenza|intelligente]]. *Ogni uomo ha il diritto che le sue [[idee]] vengano esaminate una per volta. *Perché credi che ho battezzato [[T. S. Eliot]] l'[[opossum]]? L'opossum vuol dire l'abilità di apparire morto mentre è ancora vivo. (p. 72) *Persone [[psicoanalisi|curate dai freudiani]] ecc. diventano regolarmente più interessate ai loro insignificanti problemi interni, e diventano progressivamente meno interessate a qualsiasi altra persona. Dopo il trattamento non sembrano mai fare qualcosa di minima utilità o interesse. *Più di una volta ho dovuto scartare il lavoro di un intero anno: ecco che cosa è l'[[arte]] e perché è così dannatamente rara. *[[Provincialismo]]: ignoranza dei costumi degli altri e desiderio di controllare le loro azioni. *Qualsiasi [[Asserzione|affermazione]] generale è come un assegno bancario. Il suo valore dipende da ciò che vi è nella banca per pagarlo. *Quanto alla [[psicoanalisi]], essa non è né più né meno che un ricatto. *[[Robert Browning]] era il più grande e il meno apprezzato agente pubblicitario dell'[[Italia]]. (p. 51) *Se la [[letteratura]] di una [[nazione]] declina, la nazione si atrofizza e decade. (p. 58) *Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie [[idea|idee]], o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla. *Sono un uomo civilizzato; posso sopportare qualsiasi cosa che mi faccia divertire. *Tanto per cominciare, la Grande [[Arte]] non è MAI [[arte popolare|popolare]]. (p. 76) *Tu non puoi fare una buona [[economia]] con una cattiva [[etica]]. (p. 53) *Tu potevi chiamare [[Alfred Richard Orage|(A.R.) Orage]] un dannato stupido ''e'' rispettarlo. (p. 70) *Tu puoi individuare il cattivo [[critico]] allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia. *Tutti i grandi [[cambiamento|cambiamenti]] sono semplici. *Un critico acuto mi dice che non imparerò mai a scrivere per il pubblico perché insisto a [[citazione|citare]] altri libri. Come diavolo lo si può evitare? L'umanità ha avuto molte idee prima che io comprassi una macchina da scrivere portatile. *Un uomo che [[lettura|legge]] dovrebbe essere un uomo intensamente vivo. Il libro dovrebbe essere una palla di luce nelle sue mani. *Un uomo di [[genio]] non può fare a meno di nascere dove nasce. (p. 42) *Un'[[Asserzione|affermazione]] imperfetta e interrotta, se espressa con sincerità, spesso dice di più a chi la ascolta di quanto non dice l'espressione più meticolosamente accurata. *Una buona educazione [[poesia|poetica]] non è che la scienza di essere scontenti. (p. 54) *Una nuova conoscenza è uno sperimento, un nuovo [[amico]] un rischio. (p. 47) *Una [[religione]] è dannata e confessa la sua estrema impotenza il giorno in cui brucia il primo [[eretico]]. (p. 84) *Uno dei piaceri della [[mezza età]] è di ''scoprire'' che uno AVEVA ragione, e che aveva più ragione di quanto se ne rendesse conto all'età di diciassette o ventitré anni. (p. 38) *Un uomo ([[James Joyce|Joyce]]) che ha creato tre capolavori ha il diritto di sperimentare. Non vi è nessuna ragione per bloccare il traffico. (p. 46) *[[François Villon|Villon]] non mentisce a se stesso; egli non sa molto, ma egli sa ciò che sa. (p. 71) *[[William Butler Yeats|Yeats]] parlotta quando parla dell'''inaridirsi nella verità''. Ci s'inaridisce per mancanza di curiosità. (p. 27) ==''Cantos''== * ''Oltrepassò le Sirene, lungi da lì | sino a Circe. | "Venerandam". | In stile cretense, con l'aurea corona, "Venerem, | Cypri munimenta sortita est", gioconda, oricalca, | auree cinte alla vita e ai seni, palpebre di bistro, | che portò il ramo d'oro dell'Argicida. Si che: | I BELIEVE IN THE RESURRECTION OF ITALY QUIA IMPOSSIBLE EST NOW IN THE MIND INDESTRUCTIBLE.'' (da ''Canto I'') * ''A me non fa gioia |che la mia stirpe muoia infangata della vergogna | governata dalla carogna e spergiurata. | [[Franklin Delano Roosevelt|Roosvelt]], [[Winston Churchill|Churchill]] ed Eden | ed il popolo spremuto in tutto ed idiota! | Morte che fui a Sarzana aspetto la diana della riscossa. | Son quel [[Guido Cavalcanti|Guido]] che amasti pel mio spirito altiero | e la chiarezza del mio intendimento''. (da ''Canto LVIII'') *[...] ''e terminati questi ringraziamenti il corteo | e le contrade con corni tamburi | trombe e stendardi...'' (da ''Canto XLIV'') * ''Con [[usura]] nessuno ha una solida casa | di pietra squadrata e liscia | per istoriarne le facciate, | con usura | non c’è chiesa con affreschi di paradiso | harpes et luz | e l’Annunciazione dell’[[Beato Angelico|Angelico]] | con le aureole sbalzate, | con usura | nessuno vede dei [[Gonzaga]] eredi e concubine | non si dipinge per tenersi l’arte | in casa ma per vendere e vendere | presto e con profitto, peccato contro natura.'' (da ''Canto XLV'') *''Purgatorio già hai fatto | dopo il tradimento, nei giorni di Settembre Ventunesimo, | nei giorni del crollo. | Vai! Vai a farti di nuovo eroe. | Lascia a me la parola. | Lascia a me ch'io mi spieghi, | ch'io faccia il canto della guerra eterna | fra luce e fango. | Addio, [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]]! | Tornaci a parlar quando ti sembra". | "PRESENTE".'' (da ''Canto LXXII'') *''L'enorme tragedia del sogno sulle spalle curve del | contadino | Manes! Manes fu conciato e impagliato, | Così [[Benito Mussolini|Ben]] e ''[[Clara Petacci|la Clara]]'' a [[Milano]] | per i calcagni a Milano | Che i vermi mangiassero il torello morto | [[Dioniso|DIGENES]], διγενές, ma il due volte crocifisso | dove lo trovate nella storia? | eppure dite questo al [[Thomas Stearns Eliot|Possum]]: uno schianto, non una lagna, | con uno schianto, non con una lagna, | Per costruire la città di Dioce che ha terrazze color delle stelle, | Gli occhi miti, sereni, non sdegnosi, | fa parte del processo anche la pioggia. | Quello di partire non è il modo | e l'albero di olivo soffiata bianchezza nel vento | lavata nel [[Fiume Azzurro|Kiang]] e nell'[[Fiume Han (Cina)|Han]] | che bianchezza aggiungerai a questo candore, quale candore?'' :''The enormous tragedy of the dream in the peasant’s bent | shoulders Manes! Manes was tanned and stuffed, | Thus Ben and ''la Clara a Milano'' | by the heels at ''Milano'' | That maggots shd/ eat the dead bullock | DIGENES, διγενές, but the twice crucified | where in history will you find it? | yet say this to the Possum a bang, not a whimper, | with a bang not with a whimper, | To build the city of Dioce whose terraces are the colour of stars.| What you depart from is not the way | and olive tree blown white in the wind | washed in the Kiang and Han | what whiteness will you add to this whiteness, what candor?'' (''Canti Pisani'', ''Canto LXXIV'', Garzanti, traduzione di Alfredo Rizzardi) *''Il giovane [[Alexandre Dumas (figlio)|Dumas]] piange perché il giovane Dumas ha lacrime.'' (''Canti Pisani'', ''Canto LXXX'') *La banca trae beneficio dall'interesse | su tutta la moneta che crea dal nulla (''Canto XLVI'') *La chiesa, baldracca sdentata | Più non si oppone all'usura (''Canto LII'') *I porci pensano ad allargare ad allargare i confini | Gli onesti all'ordine interno (''Canto LIII'') *E la carità più profonda | si trova fra chi ha infranto | le regole ( da ''I Canti Pisani'', ''Canto LXXIV'') *''Quello che veramente [[amore|ami]] non ti sarà strappato. | Quello che veramente ami è la tua vera eredità.'' (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXI'', Garzanti, traduzione di Alfredo Rizzardi) *Il mondo a chi appartiene, a me, a loro | o a nessuno? [...] Strappa la tua vanità, non fu l'uomo | a creare il coraggio, o l'ordine, o la grazia, | Strappa da te la vanità, ti dico strappala! (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXI'') *Sotto nuvole bianche, cielo di Pisa | da tutta questa bellezza qualcosa deve uscire (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXIV'') *Se il cielo t'attanaglia la tenda | Saluterai l'alba ringraziando (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXIV'') *''Il tempio è sacro perché non è in vendita''. (da ''Canto XCVI'') :The temple is holy because it is not for sale. *E il peccato una trovata – eh? | per consolidare il dominio | eh? In buona parte (''Canto CXIII'') *Anche al ragazzo del fruttivendolo sarebbe piaciuto scrivere qualcosa, | ma disse: – bisogna essere portato (''Canto CXIV'') *Vivono nel terrore gli scienziati | e la mente Europea s'arresta [...] né vita né morte è la risposta. | Un uomo che cerca il bene, | e fa il male. | In meine Heimat | Dove i morti camminavano | e i vivi erano di cartapesta (''canto CXV'') *Carità talvolta io l'ebbi, | non riesco a farla fluire. | Un po' di luce, come un barlume | ci riconduca allo splendore (''Canto CXVI'') *M'amour, m'amour | cos'è che amo e | dove sei? | Ho perso il mio centro | a combattere il mondo. | I sogni cozzano e si frantumano – | e che ho tentato di costruire un paradiso terrestre [...] Lascia che gli Dei perdonino quel che | ho costruito | chi ho amato cerchi di perdonare | quello che ho costruito [...] Uomini siate non distruttori (''Appunti per il CXVII e seq.'') ==''Dal naufragio di Europa''== *Bisogna capire che tutta la moda letteraria e tutto il sistema giornalistico controllato dall'usurocrazia mondiale è indirizzato a mantenere l'ignoranza pubblica del sistema usurocratico e dei suoi meccanismi. *La [[fede]] è un crampo, una paralisi, un'atrofia della mente in certe posizioni. (''Axioma'') *[[Pensiero|Pensiamo]] perché non [[conoscenza|sappiamo]]. ==''Selected prose''== *I [[politico|politicanti]] sono i camerieri dei banchieri. *Una piccola quantità di [[denaro]] che cambia di mano rapidamente farà il lavoro di una grande quantità che si muove lentamente. ==[[Incipit]] di ''Cino''== ''Bah! Ho cantato donne in tre città, | ma è tutto lo stesso; | ora canterò del sole''.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Citazioni su Ezra Pound== *Aveva attitudini da istrione, da funambolo: era una sorta di [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]], un individuo che faceva chiasso, assetato di pubblicità. ([[Jorge Luis Borges]]) *Ezra era lo scrittore piú generoso che io abbia mai incontrato, e anche il piú disinteressato. ([[Ernest Hemingway]]) *{{NDR|Inchiesta sulle paure segrete}} Ezra Pound ha un vero terrore dell'orologio a sveglia e ne spiega la ragione considerando questo strumento come il simbolo dei lacci che l'umanità si è stretta volontariamente intorno alla propria beatitudine. ([[Sergio Saviane]]) *Ezra Pound viene a trovarmi in ufficio, accompagnato da un comune amico ungherese. È un vecchio uccellaccio, con gli occhiali a pince-nez, alto, trasandato nel vestire, caotico nel discorrere, timido e impostore. Le sue idee sono molto confuse; crede nella grandezza del fascismo, nell'ingegno di Rossoni, nel tramonto delle razze anglosassoni, nel corporativismo, nel futurismo, in [[Arthur Rimbaud|Rimbaud]] e in [[Henrik Ibsen|Ibsen]]. ([[Leo Longanesi]]) *Ho già detto altrove che del poeta Pound ho la massima stima; quanto al Pound erudito e paleografo è un'altra questione. ([[Mario Praz]]) *Il Pound — dicevo — è un divertentissimo Fregoli della poesia; si maschera con successo in tutti gli stili, senza la famosa sicumera di un [[Victor Hugo|Hugo]] o di un Leconte de Lisle; è, se volete, come quei «rinaldi» che recitavano nelle piazze di [[Napoli]] il [[Torquato Tasso|Tasso]], storpiandolo, e imbarbarendolo, ma vivendolo con tutta la loro focosa natura. ([[Mario Praz]]) *L'usura. Sembra che a un certo punto Ezra fosse ossessionato da questa parola. Non intendo dire che Ezra volesse l'oro per sé. Voleva usarlo per cambiare il mondo. Si può cambiare il mondo così? ([[Hilda Doolittle]]) *La definizione poundiana della natura dell'immagine in modo da accentuare l'unione di appello ai sensi e di appello al pensiero, la presenza dell'idea nell'immagine era capace di stabilire immediatamente un legame tra la poesia di Dante e del suo circolo e quella dei poeti metafisici inglesi del Seicento. ([[Mario Praz]]) *Pound è l'infaticabile Virgilio. ([[Francesco Grisi]]) *Se a spiegare [[Dante]] è necessaria la filosofia di [[Tommaso d'Aquino|san Tommaso]] a spiegare Pound basta il cinematografo e l'oniromanzia freudiana. ([[Mario Praz]]) ===[[Mary de Rachewiltz]]=== *A volte, con la lentezza dei vecchi, lo vedevo passeggiare con mia madre. Sembravano due sculture di [[Alberto Giacometti|Giacometti]]. Esili. Enigmatiche. Mute. Due fantasmi usciti dai ''Cantos'' che avevano invaso i miei sogni. *Mio padre non subì nessuna infatuazione dal regime fascista. Apprezzò viceversa la figura di [[Mussolini]]. Tanto che nel 1933 andò a Roma per donare una copia dei ''Cantos'' al Duce. Pur tra gli equivoci che con il tempo si produssero, credo che vedesse in lui quello che [[Machiavelli]] vide nel Principe , cioè la figura in grado di affrontare e risolvere i gravi problemi del Paese. Tra l'altro era convinto che Mussolini non volesse la guerra. Ne parlò con [[George Santayana]]. Anche lui certo che Mussolini non avrebbe mai dichiarato guerra alla Francia e all'Inghilterra. *Non disdegnava la commedia americana. Una sera vedemmo un film con [[Fred Astaire]]. Quando uscimmo dal cinema il babbo cominciò a ballare il tip tap. Era buffo. Divertente. Sapeva farti ridere e al tempo stesso coinvolgerti in un'impresa. Fu con questo spirito, ad esempio, che egli volle che fossi io a tradurre i ''Cantos''. Fu abbastanza semplice. Un giorno si presentò con una rivista dove avevano tradotto una parte dei ''Cantos''. La gettò sul tavolo e disse: vorrei vedere se sai fare di meglio. Intendeva, se potevo tradurre in modo più appropriato. È stato così che ho dedicato parte importante della mia vita a questa impresa. *{{NDR|Sul perché abbia scelto di vivere in Italia}} Perché amava il bello e il bello era l'Italia, che ritrovava nei mosaici di Ravenna, nella pittura del Quattrocento o nella poesia del Trecento. Amava Venezia. Vi giunse la prima volta da bambino nel 1890. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ezra Pound, ''Aforismi e detti memorabili'', a cura di G. Singh, Newton Compton, Roma, 1993. *Ezra Pound, ''Dal naufragio di Europa. Scritti scelti 1909-1965'', traduzione di Valentina Paradisi, Neri Pozza, Vicenza, 2016. ==Voci correlate== *[[Mary de Rachewiltz]], figlia *[[Olga Rudge]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Pound, Ezra}} [[Categoria:Aforisti statunitensi]] [[Categoria:Poeti statunitensi]] [[Categoria:Saggisti statunitensi]] [[Categoria:Traduttori statunitensi]] axic4hz0okrhjh22kd7x7ejqk397aah 1218526 1218525 2022-07-23T11:21:48Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Ezra Pound Italy.jpg|thumb|right|Ezra Pound]] '''Ezra Weston Loomis Pound''' (1885 – 1972), poeta, saggista e traduttore statunitense. ==Citazioni di Ezra Pound== *Calibano scaccia Ariele.<ref>Da ''H. S. Mauberley'', traduzione di [[Giovanni Giudici]], All'insegna del pesce d'oro, 1959.</ref> *È difficile scrivere il paradiso quando tutti i segni superficiali dicono che dovresti scrivere una apocalisse.<br />È più facile trovare abitanti per l'inferno o anche per il purgatorio.<ref>Dall'intervista di Donald Hall, ''Ezra Pound: una intervista'', traduzione di Maria Luisa Ardizzone, ''Galleria'', vol. 35, n. 3-6, 1986, p. 137.</ref> *È noto che la grande mutazione dell'uomo è consistita nel fabbricare utensili staccati, recuperabili. Se un insetto porta una sega, la porta continuamente.<ref>Da ''Postscript to «The natural Philosophy of love» by R. De Gourmont''.</ref><ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Eppure sono stato un albero nel bosco | Ed ho compreso molte cose nuove | Che prima erano follia per la mia mente<ref>Da ''Personae''.</ref> *Felicità: regolato scorrimento di lubrificanti endocrini.<ref>Da ''Suggestions on the psychology of pleasure''.</ref><ref name=sordi/> *Fresca come le pallide umide foglie dei mughetti | Giaceva accanto a me nell'alba<ref>Da ''Alba'', ''Lustra''.</ref> *''Fu I amava la nuvola alta e la collina, | Ahimè, morì di alcool. | E anche Li Po morì ubriaco. | Voleva abbracciare la luna | Nel Fiume Giallo''.<ref>Da ''Epitaffi'', ''Lustra''.</ref> *[[Mahatma Gandhi|Gandhi]], oggi, è incapace di capire che non è il [[corpo]] che è cattivo, ma le sue malattie e infermità. Lo stesso si può dire della [[mente]]. Le infezioni della mente non sono meno laide di quelle del corpo. Infatti, il mal di denti dà fastidio solo a chi ne soffre, ma la cretineria dà fastidio a tutti i presenti.<ref>Da ''Secondo biglietto da Visita''.</ref> *I [[doveri]] di un uomo si moltiplicano via via che aumenta la sua conoscenza.<ref>Da ''Jefferson e Mussolini'', traduzione di Luca Gallesi, Terziaria, 1995, p. 20.</ref> *Invano ho lottato | per insegnare al cuore a inchinarsi<ref>Da ''Vana'', ''A lume spento''.</ref> *Io sono colui che conosce le vie | Del firmamento, e il mio corpo è formato dal vento<ref>Da ''De Aegypto'', ''Personae''.</ref> *''L'apparizione di questi volti nella folla; | Petali su un ramo umido e scuro''. :''The apparition of these faces in the crowd; | Petals on a wet, black bough.''<ref>Da ''In a Station of the Metro'', ''Lustra''.</ref> *L'[[arte]] non chiede mai a nessuno di fare nulla, di pensare nulla, di essere nulla. Esiste come esiste l'albero, si può ammirare, ci si può sedere alla sua ombra, si possono coglierne banane, si può tagliarne legna da ardere, si può fare assolutamente tutto quel che si vuole.<ref name=art>Da ''L'artista serio''.</ref><ref name=e /> *La [[curiosità]]. Questo è il mio consiglio ai giovani: avere curiosità.<ref>Da un'intervista alla televisione italiana, 7 giugno 1968.</ref><ref name=e /> *La vera istruzione deve in definitiva essere riservata agli uomini che insistono a voler sapere: il resto non è che pastorizia. :''Real education must ultimately be limited to one who INSISTS on knowing, the rest is mere sheep-herding''.<ref>Da ''ABC of Reading'', 1934, cap. 8.</ref> *Non riesco a immaginare come un [[artista]] serio possa mai considerarsi soddisfatto del proprio lavoro.<ref>Da ''Inferno''.</ref><ref name=e /> *Non usate alcuna [[parola]] superflua, alcun aggettivo che non riveli qualcosa.<ref>Da ''Letters of Ezra Pound''.</ref> *Oggi il nome «[[democrazia]]» è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie, se preferite una parola accademicamente corretta, ma forse meno comprensibile, che significa: dominio dei prestatori di denaro.<ref>Da ''Valuta, lavoro e decadenze''.</ref> *Ogni arte inizia nell'insoddisfazione fisica (o nella tortura) della solitudine e della parzialità.<ref>Da ''I Essay'', II.</ref><ref name=sordi/> *Parlo della [[bellezza]]. Non ci si mette a discutere su un vento d'aprile. Quando lo s'incontra ci si sente rianimati. Ci si sente rianimati quando si incontra in [[Platone]] un pensiero che corre veloce, o un bel profilo in una statua.<ref name=art/><ref name=e /> *Perché Dio, il nostro Dio, è un gagliardo avversario | Che gioca dietro il velo<ref>Da ''Ballad For Gloom'', ''A lume spento''.</ref> *''Stringo un patto con te, [[Walt Whitman]]: | ti ho detestato ormai per troppo tempo, | vengo a te come un figlio cresciuto | che ha avuto un padre dalla testa dura. | Ora sono abbastanza grande per fare amicizia. | Fosti tu ad abbattere il nuovo legno, | ora è tempo d'intagliarlo. | Abbiamo un solo fusto e una sola radice: | ristabiliamo commercio tra noi.''<ref>Da ''Patto'', in ''Poesie scelte'', traduzione di A. Rizzardi, Mondadori, 1960.</ref> *''Vieni, compiangiamoli quelli che stan meglio di noi. | Vieni, amica, e ricorda, | che i ricchi han maggiordomi e non amici, | e noi abbiamo amici e non maggiordomi.''<ref>Da ''La soffitta'', in ''Lustra''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> ==''Aforismi e detti memorabili''== *A diciott'anni pensavo sempre che ogni mia poesia fosse l'ultima. (p. 88) *Abbastanza spesso la gente mi considera [[pazzia|pazzo]] quando faccio un salto invece di un passo, proprio come se tutti i salti fossero sbagliati e mai portassero uno in nessun posto. (p. 88) *[[Aristotele]] era talmente bravo nel suo mestiere che ancorò il pensiero umano per duemila anni. (p. 66) *[[Arte]] e [[matrimonio]] non sono incompatibili, ma matrimonio spesso significa la morte dell'arte perché vi sono così pochi uomini abbastanza grandi da poter evitare il semi-intorpidimento della passione soddisfatta, dalla quale non nasce nessuna arte. (p. 77) *[[Borghesia|Borghese]] vuole dire ciò che l'operaio diventa appena gli si offre la minima opportunità. (p. 28) *Certi [[libri]] costituiscono un tesoro, un fondamento; letti una volta, vi serviranno per il resto della vita. (p. 27) *[[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] aveva una conoscenza della vita più profonda di [[Shakespeare]]... Era più comprendioso di [[Dante]]. (p. 66) *Ci sono voluti due secoli di [[Provenza]] e uno di [[Toscana]] per sviluppare i mezzi del capolavoro di [[Dante]]. (p. 48) *Come mi sono trovato in manicomio? Piuttosto male. Ma in quale altro posto si poteva vivere in [[America]]? (p. 88) *[[Confucio]] fu un antologista – il più grande. (p. 69) *Da secoli, solo l'[[artista]] è riuscito a staccare l'idea di lavoro dall'idea di profitto. E non tutti gli artisti sono capaci di questa dissociazione di concetti. (pp. 76-77) *Dio sa che ho lavorato nel buio dal 1905 in poi, e la luce è venuta molto lentamente. (p. 91) *È molto difficile per un uomo [[credere]] abbastanza energicamente in qualcosa, in modo che ciò che crede significhi qualcosa, senza dare fastidio agli altri. (p. 40) *[[Erodoto]] scrisse storia che è letteratura. (p. 57) *È un [[uomo]] civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la [[civiltà]] non è altro che un sano equilibrio di valori. (pp. 83-84) *[[Firenze]], la più dannata città italiana dove non c'è posto per sedersi, stare in piedi o camminare. (p. 49) *Forse il peso specifico di un [[critico]] è null'altro che il suo desiderio di verità. (p. 63) *«Grandezza umana» è un'energia non comune, unita con la dirittura, con l'intelletto agile e diretto; è incompatibile con chi mente a se stesso e indulge in meschine finzioni. *Ho scritto più di una volta che [[Henri Gaudier-Brzeska|Gaudier-Brzeska]] era il più completo caso di genio che avessi mai incontrato. (p. 70) *I ''Canterbury Tales'' di [[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] sono durati attraverso i secoli, mentre i prolissi poemi e racconti medievali sono finiti nei musei. (p. 70-71) *I [[critico|critici]] devono sapere di più, e scrivere di meno. (p. 64) *Il [[credito]] è il tempo futuro del denaro. (p. 53) *Il [[Dio]] di [[Dante]] è divinità ineffabile, Il Dio di [[John Milton|Milton]] è un essere pignolo con un ''hobby'', Dante è metafisico, mentre Milton è solamente settario. (p. 66) *Il [[genio]] è la capacità di vedere dieci cose là dove l'uomo comune ne vede solo una, e dove l'uomo di talento ne vede due o tre. (p. 30) *Il [[linguaggio]] non è una cintura di castità, ma un mezzo per comunicare. (p. 72) *Il miglior [[governo]] è (naturalmente?) quello che attiva il meglio dell'intelligenza della nazione. *Il [[pensiero]] s'impernia sulla definizione delle [[parole]]. (p. 45) *Il [[professore]] è un uomo che deve parlare per un'ora. (p. 38) *Il [[provincialismo]] è qualcosa di più dell'ignoranza. È ignoranza più una volontà di uniformità. È una malevolenza latente, spesso una malevolenza attiva, e l'odium teologicum ne è solo un aspetto. È molto insidioso, ed uno può raramente esserne libero, anche tenendo gli occhi aperti. (p. 34) *Il [[Rinascimento]] cercò e raggiunse un realismo. Esso sorse in una ricerca per la precisione e declinò a causa della retorica e del pensare retorico, a causa di un'abitudine di definire una cosa sempre in termini di qualcosa di altro. (p. 49) *Il [[Rinascimento]] non è un'epoca, ma un temperamento. (p. 31) *Il segreto dell'[[maestro|insegnamento]] ha qualcosa a che fare col teatro. Imitate semplicemente il miglior professore che avete conosciuto. *Il tesoro di una [[nazione]] è la sua [[onestà]]. *Io credo più nelle cose che nelle [[parole]]. (p. 40) *Io so, non per teoria ma per esperienza, che si può vivere infinitamente meglio con pochissimi soldi e un sacco di [[tempo]] libero, che non con più soldi e meno tempo. Il tempo non è moneta, ma è quasi tutto il resto. (p. 52) *I [[pacifismo|pacifisti]] che rifiutano di indagare le cause economiche della guerra fanno causa comune con i venditori d'armi. (p. 28) *I [[Poeta|poeti]] che non s'interessano alla [[musica]] sono, o diventano, cattivi poeti. (p. 57) *[[James Joyce|Joyce]] non procede da [[Henry James]] ma direttamente da [[Gustave Flaubert|Flaubert]] e [[Henrik Ibsen|Ibsen]] (p. 71) *L'[[Stati Uniti d'America|America]] è acefala, e le cose riconosciute altrove penetrano la nostra coscienza molto lentamente. (p. 44) *L'[[arte]] è una cosa delle metropoli. (p. 80) *L'[[incompetenza]] si manifesta nell'uso di troppe parole. (p. 72) *La base di uno [[Stato]] è la giustizia sociale. *La buona arte prospera in un'atmosfera di [[parodia]]. Credo che la parodia sia la migliore critica – separa il durevole dall'apparente. (p. 76) *La [[conoscenza]] NON è [[cultura]]. Il campo della cultura comincia quando si è «dimenticato-non-so-che-libro». (p. 83) *La [[critica]], come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino. (p. 64) *La cultura di [[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] era più vasta di quella di [[Dante]], e [[Francesco Petrarca|Petrarca]] è inincommensurabilmente inferiore ad entrambi. (p. 66) *La [[cultura]] non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a FARE una cosa senza sforzo. (p. 83) *La grande [[arte]] è fatta per suscitare, creare l'[[estasi]]. Più fine la qualità di questa estasi, più fine l'arte. Solo l'arte minore si contenta del piacevole. (p. 78) *La [[libertà di parola]] senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica. (p. 31) *La [[linguaggio|lingua]] esiste per servire il pensiero, non per esser conservata in un museo. (p. 73) *La [[lingua italiana]] ha bisogno di carta vetrata. (p. 72) *La [[pace]] viene dalla [[comunicazione]] *La [[pedanteria]] del [[Rinascimento]] doveva essere stata insopportabile. (p. 47) *La [[salute]] uccide un'infinità di bacilli. *La stessa ostinatezza di [[Alfred Richard Orage|(A.R.) Orage]] costituì un valore. (p. 70) *La [[storia]] che trascura l'[[economia]] è pura sciocchezza; una mostra di ombre, e non più comprensibile di quanto lo sia la lanterna magica per un selvaggio ignaro della causa delle immagini. È una sorta di magia, come il grammofono o il telefono per un beduino che li ascolta per la prima volta. *La storia di una [[cultura]] è la storia di idee che entrano in azione. *La [[tradizione]] è una bellezza da conservare, non un mazzo di catene per legarci. (p. 28) *La visione di [[Dante]] è reale, perché egli la vide; la poesia di [[François Villon|Villon]] è reale, perché egli la visse. (p. 66) *Le [[arte|arti]], COMPRESE la poesia e la letteratura, dovrebbero essere insegnate dagli [[artista|artisti]] che le praticano, ''non'' da sterili professori. (p. 79) *Le [[arte|arti]], quando sono sane, sono succinte. (p. 80) *Le [[idea|idee]] sono vere quando si trasformano in azioni. (p. 28) *Le [[guerre]] si fanno per creare debiti. La guerra è il sabotaggio massimo, il sabotaggio più atroce. *[[Lope de Vega]] non è un uomo, è una letteratura. (p. 70) *Lo [[schiavitù|schiavo]] è quello che aspetta qualcuno a liberarlo. *Meno [[conoscenza|sappiamo]], più lunghe sono le nostre spiegazioni. *Nel ''[[Divina Commedia|Paradiso]]'', [[Dante]] ha forse detto troppo senza dire abbastanza. (p. 67) *Nessuna maledizione è peggiore di un'[[idea]] propagata attraverso la violenza. *Nessuno ne [[conoscenza|sa]] abbastanza, abbastanza presto. *Nessun paese può sopprimere la [[verità]] e vivere bene. *Nessun uomo che non abbia vissuto sui due lati dell'Atlantico può veramente valutare [[Henry James]]. (p. 68) *Nessun uomo conosce il significato di una QUALSIASI cosa pubblicata in un qualsiasi [[giornale]] se non conosce quali interessi controllano il giornale. *Nessun uomo ha mai saputo abbastanza delle [[parole]]. I più grandi maestri sono stati contenti di usarne alcune in modo giusto. *Nessun uomo può scrivere versi veramente buoni se non conosce [[Stendhal]] o [[Gustave Flaubert|Flaubert]]. (p. 56) *Non ho mai conosciuto uno che non valesse un fico secco e che non fosse [[ira|irascibile]]. *Non prestate alcuna attenzione alla [[critica]] degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole. *Non [[conoscenza|sappiamo]] MAI abbastanza. *Non si può [[critica|criticare]] ed essere diplomatici allo stesso tempo. (p. 63) *Non vi è [[intelligenza]] senza [[emozione]]. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è cosa che non ci riguarda. *Ogni [[dollaro]] vale un dollaro e sei centesimi per un uomo [[intelligenza|intelligente]]. *Ogni uomo ha il diritto che le sue [[idee]] vengano esaminate una per volta. *Perché credi che ho battezzato [[T. S. Eliot]] l'[[opossum]]? L'opossum vuol dire l'abilità di apparire morto mentre è ancora vivo. (p. 72) *Persone [[psicoanalisi|curate dai freudiani]] ecc. diventano regolarmente più interessate ai loro insignificanti problemi interni, e diventano progressivamente meno interessate a qualsiasi altra persona. Dopo il trattamento non sembrano mai fare qualcosa di minima utilità o interesse. *Più di una volta ho dovuto scartare il lavoro di un intero anno: ecco che cosa è l'[[arte]] e perché è così dannatamente rara. *[[Provincialismo]]: ignoranza dei costumi degli altri e desiderio di controllare le loro azioni. *Qualsiasi [[Asserzione|affermazione]] generale è come un assegno bancario. Il suo valore dipende da ciò che vi è nella banca per pagarlo. *Quanto alla [[psicoanalisi]], essa non è né più né meno che un ricatto. *[[Robert Browning]] era il più grande e il meno apprezzato agente pubblicitario dell'[[Italia]]. (p. 51) *Se la [[letteratura]] di una [[nazione]] declina, la nazione si atrofizza e decade. (p. 58) *Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie [[idea|idee]], o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla. *Sono un uomo civilizzato; posso sopportare qualsiasi cosa che mi faccia divertire. *Tanto per cominciare, la Grande [[Arte]] non è MAI [[arte popolare|popolare]]. (p. 76) *Tu non puoi fare una buona [[economia]] con una cattiva [[etica]]. (p. 53) *Tu potevi chiamare [[Alfred Richard Orage|(A.R.) Orage]] un dannato stupido ''e'' rispettarlo. (p. 70) *Tu puoi individuare il cattivo [[critico]] allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia. *Tutti i grandi [[cambiamento|cambiamenti]] sono semplici. *Un critico acuto mi dice che non imparerò mai a scrivere per il pubblico perché insisto a [[citazione|citare]] altri libri. Come diavolo lo si può evitare? L'umanità ha avuto molte idee prima che io comprassi una macchina da scrivere portatile. *Un uomo che [[lettura|legge]] dovrebbe essere un uomo intensamente vivo. Il libro dovrebbe essere una palla di luce nelle sue mani. *Un uomo di [[genio]] non può fare a meno di nascere dove nasce. (p. 42) *Un'[[Asserzione|affermazione]] imperfetta e interrotta, se espressa con sincerità, spesso dice di più a chi la ascolta di quanto non dice l'espressione più meticolosamente accurata. *Una buona educazione [[poesia|poetica]] non è che la scienza di essere scontenti. (p. 54) *Una nuova conoscenza è uno sperimento, un nuovo [[amico]] un rischio. (p. 47) *Una [[religione]] è dannata e confessa la sua estrema impotenza il giorno in cui brucia il primo [[eretico]]. (p. 84) *Uno dei piaceri della [[mezza età]] è di ''scoprire'' che uno AVEVA ragione, e che aveva più ragione di quanto se ne rendesse conto all'età di diciassette o ventitré anni. (p. 38) *Un uomo ([[James Joyce|Joyce]]) che ha creato tre capolavori ha il diritto di sperimentare. Non vi è nessuna ragione per bloccare il traffico. (p. 46) *[[François Villon|Villon]] non mentisce a se stesso; egli non sa molto, ma egli sa ciò che sa. (p. 71) *[[William Butler Yeats|Yeats]] parlotta quando parla dell'''inaridirsi nella verità''. Ci s'inaridisce per mancanza di curiosità. (p. 27) ==''Cantos''== * ''Oltrepassò le Sirene, lungi da lì | sino a Circe. | "Venerandam". | In stile cretense, con l'aurea corona, "Venerem, | Cypri munimenta sortita est", gioconda, oricalca, | auree cinte alla vita e ai seni, palpebre di bistro, | che portò il ramo d'oro dell'Argicida. Si che: | I BELIEVE IN THE RESURRECTION OF ITALY QUIA IMPOSSIBLE EST NOW IN THE MIND INDESTRUCTIBLE.'' (da ''Canto I'') * ''A me non fa gioia |che la mia stirpe muoia infangata della vergogna | governata dalla carogna e spergiurata. | [[Franklin Delano Roosevelt|Roosvelt]], [[Winston Churchill|Churchill]] ed Eden | ed il popolo spremuto in tutto ed idiota! | Morte che fui a Sarzana aspetto la diana della riscossa. | Son quel [[Guido Cavalcanti|Guido]] che amasti pel mio spirito altiero | e la chiarezza del mio intendimento''. (da ''Canto LVIII'') *[...] ''e terminati questi ringraziamenti il corteo | e le contrade con corni tamburi | trombe e stendardi...'' (da ''Canto XLIV'') * ''Con [[usura]] nessuno ha una solida casa | di pietra squadrata e liscia | per istoriarne le facciate, | con usura | non c’è chiesa con affreschi di paradiso | harpes et luz | e l’Annunciazione dell’[[Beato Angelico|Angelico]] | con le aureole sbalzate, | con usura | nessuno vede dei [[Gonzaga]] eredi e concubine | non si dipinge per tenersi l’arte | in casa ma per vendere e vendere | presto e con profitto, peccato contro natura.'' (da ''Canto XLV'') *''Purgatorio già hai fatto | dopo il tradimento, nei giorni di Settembre Ventunesimo, | nei giorni del crollo. | Vai! Vai a farti di nuovo eroe. | Lascia a me la parola. | Lascia a me ch'io mi spieghi, | ch'io faccia il canto della guerra eterna | fra luce e fango. | Addio, [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]]! | Tornaci a parlar quando ti sembra". | "PRESENTE".'' (da ''Canto LXXII'') *''L'enorme tragedia del sogno sulle spalle curve del | contadino | Manes! Manes fu conciato e impagliato, | Così [[Benito Mussolini|Ben]] e ''[[Clara Petacci|la Clara]]'' a [[Milano]] | per i calcagni a Milano | Che i vermi mangiassero il torello morto | [[Dioniso|DIGENES]], διγενές, ma il due volte crocifisso | dove lo trovate nella storia? | eppure dite questo al [[Thomas Stearns Eliot|Possum]]: uno schianto, non una lagna, | con uno schianto, non con una lagna, | Per costruire la città di Dioce che ha terrazze color delle stelle, | Gli occhi miti, sereni, non sdegnosi, | fa parte del processo anche la pioggia. | Quello di partire non è il modo | e l'albero di olivo soffiata bianchezza nel vento | lavata nel [[Fiume Azzurro|Kiang]] e nell'[[Fiume Han (Cina)|Han]] | che bianchezza aggiungerai a questo candore, quale candore?'' :''The enormous tragedy of the dream in the peasant’s bent | shoulders Manes! Manes was tanned and stuffed, | Thus Ben and ''la Clara a Milano'' | by the heels at ''Milano'' | That maggots shd/ eat the dead bullock | DIGENES, διγενές, but the twice crucified | where in history will you find it? | yet say this to the Possum a bang, not a whimper, | with a bang not with a whimper, | To build the city of Dioce whose terraces are the colour of stars.| What you depart from is not the way | and olive tree blown white in the wind | washed in the Kiang and Han | what whiteness will you add to this whiteness, what candor?'' (''Canti Pisani'', ''Canto LXXIV'', Garzanti, traduzione di Alfredo Rizzardi) *''Il giovane [[Alexandre Dumas (figlio)|Dumas]] piange perché il giovane Dumas ha lacrime.'' (''Canti Pisani'', ''Canto LXXX'') *La banca trae beneficio dall'interesse | su tutta la moneta che crea dal nulla (''Canto XLVI'') *La chiesa, baldracca sdentata | Più non si oppone all'usura (''Canto LII'') *I porci pensano ad allargare ad allargare i confini | Gli onesti all'ordine interno (''Canto LIII'') *E la carità più profonda | si trova fra chi ha infranto | le regole ( da ''I Canti Pisani'', ''Canto LXXIV'') *''Quello che veramente [[amore|ami]] non ti sarà strappato. | Quello che veramente ami è la tua vera eredità.'' (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXI'', Garzanti, traduzione di Alfredo Rizzardi) *Il mondo a chi appartiene, a me, a loro | o a nessuno? [...] Strappa la tua vanità, non fu l'uomo | a creare il coraggio, o l'ordine, o la grazia, | Strappa da te la vanità, ti dico strappala! (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXI'') *Sotto nuvole bianche, cielo di Pisa | da tutta questa bellezza qualcosa deve uscire (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXIV'') *Se il cielo t'attanaglia la tenda | Saluterai l'alba ringraziando (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXIV'') *''Il tempio è sacro perché non è in vendita''. (da ''Canto XCVI'') :The temple is holy because it is not for sale. *E il peccato una trovata – eh? | per consolidare il dominio | eh? In buona parte (''Canto CXIII'') *Anche al ragazzo del fruttivendolo sarebbe piaciuto scrivere qualcosa, | ma disse: – bisogna essere portato (''Canto CXIV'') *Vivono nel terrore gli scienziati | e la mente Europea s'arresta [...] né vita né morte è la risposta. | Un uomo che cerca il bene, | e fa il male. | In meine Heimat | Dove i morti camminavano | e i vivi erano di cartapesta (''canto CXV'') *Carità talvolta io l'ebbi, | non riesco a farla fluire. | Un po' di luce, come un barlume | ci riconduca allo splendore (''Canto CXVI'') *M'amour, m'amour | cos'è che amo e | dove sei? | Ho perso il mio centro | a combattere il mondo. | I sogni cozzano e si frantumano – | e che ho tentato di costruire un paradiso terrestre [...] Lascia che gli Dei perdonino quel che | ho costruito | chi ho amato cerchi di perdonare | quello che ho costruito [...] Uomini siate non distruttori (''Appunti per il CXVII e seq.'') ==''Dal naufragio di Europa''== *Bisogna capire che tutta la moda letteraria e tutto il sistema giornalistico controllato dall'usurocrazia mondiale è indirizzato a mantenere l'ignoranza pubblica del sistema usurocratico e dei suoi meccanismi. *La [[fede]] è un crampo, una paralisi, un'atrofia della mente in certe posizioni. (''Axioma'') *[[Pensiero|Pensiamo]] perché non [[conoscenza|sappiamo]]. ==''Selected prose''== *I [[politico|politicanti]] sono i camerieri dei banchieri. *Una piccola quantità di [[denaro]] che cambia di mano rapidamente farà il lavoro di una grande quantità che si muove lentamente. ==[[Incipit]] di ''Cino''== ''Bah! Ho cantato donne in tre città, | ma è tutto lo stesso; | ora canterò del sole''.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Citazioni su Ezra Pound== *Aveva attitudini da istrione, da funambolo: era una sorta di [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]], un individuo che faceva chiasso, assetato di pubblicità. ([[Jorge Luis Borges]]) *Ezra era lo scrittore piú generoso che io abbia mai incontrato, e anche il piú disinteressato. ([[Ernest Hemingway]]) *{{NDR|Inchiesta sulle paure segrete}} Ezra Pound ha un vero terrore dell'orologio a sveglia e ne spiega la ragione considerando questo strumento come il simbolo dei lacci che l'umanità si è stretta volontariamente intorno alla propria beatitudine. ([[Sergio Saviane]]) *Ezra Pound viene a trovarmi in ufficio, accompagnato da un comune amico ungherese. È un vecchio uccellaccio, con gli occhiali a pince-nez, alto, trasandato nel vestire, caotico nel discorrere, timido e impostore. Le sue idee sono molto confuse; crede nella grandezza del fascismo, nell'ingegno di Rossoni, nel tramonto delle razze anglosassoni, nel corporativismo, nel futurismo, in [[Arthur Rimbaud|Rimbaud]] e in [[Henrik Ibsen|Ibsen]]. ([[Leo Longanesi]]) *Ho già detto altrove che del poeta Pound ho la massima stima; quanto al Pound erudito e paleografo è un'altra questione. ([[Mario Praz]]) *Il Pound — dicevo — è un divertentissimo Fregoli della poesia; si maschera con successo in tutti gli stili, senza la famosa sicumera di un [[Victor Hugo|Hugo]] o di un Leconte de Lisle; è, se volete, come quei «rinaldi» che recitavano nelle piazze di [[Napoli]] il [[Torquato Tasso|Tasso]], storpiandolo, e imbarbarendolo, ma vivendolo con tutta la loro focosa natura. ([[Mario Praz]]) *L'usura. Sembra che a un certo punto Ezra fosse ossessionato da questa parola. Non intendo dire che Ezra volesse l'oro per sé. Voleva usarlo per cambiare il mondo. Si può cambiare il mondo così? ([[Hilda Doolittle]]) *La definizione poundiana della natura dell'immagine in modo da accentuare l'unione di appello ai sensi e di appello al pensiero, la presenza dell'idea nell'immagine era capace di stabilire immediatamente un legame tra la poesia di Dante e del suo circolo e quella dei poeti metafisici inglesi del Seicento. ([[Mario Praz]]) *Pound è l'infaticabile Virgilio. ([[Francesco Grisi]]) *Se a spiegare [[Dante]] è necessaria la filosofia di [[Tommaso d'Aquino|san Tommaso]] a spiegare Pound basta il cinematografo e l'oniromanzia freudiana. ([[Mario Praz]]) ===[[Mary de Rachewiltz]]=== *A volte, con la lentezza dei vecchi, lo vedevo passeggiare con mia madre. Sembravano due sculture di [[Alberto Giacometti|Giacometti]]. Esili. Enigmatiche. Mute. Due fantasmi usciti dai ''Cantos'' che avevano invaso i miei sogni. *Mio padre non subì nessuna infatuazione dal regime fascista. Apprezzò viceversa la figura di [[Mussolini]]. Tanto che nel 1933 andò a Roma per donare una copia dei ''Cantos'' al Duce. Pur tra gli equivoci che con il tempo si produssero, credo che vedesse in lui quello che [[Machiavelli]] vide nel Principe , cioè la figura in grado di affrontare e risolvere i gravi problemi del Paese. Tra l'altro era convinto che Mussolini non volesse la guerra. Ne parlò con [[George Santayana]]. Anche lui certo che Mussolini non avrebbe mai dichiarato guerra alla Francia e all'Inghilterra. *Non disdegnava la commedia americana. Una sera vedemmo un film con [[Fred Astaire]]. Quando uscimmo dal cinema il babbo cominciò a ballare il tip tap. Era buffo. Divertente. Sapeva farti ridere e al tempo stesso coinvolgerti in un'impresa. Fu con questo spirito, ad esempio, che egli volle che fossi io a tradurre i ''Cantos''. Fu abbastanza semplice. Un giorno si presentò con una rivista dove avevano tradotto una parte dei ''Cantos''. La gettò sul tavolo e disse: vorrei vedere se sai fare di meglio. Intendeva, se potevo tradurre in modo più appropriato. È stato così che ho dedicato parte importante della mia vita a questa impresa. *{{NDR|Sul perché abbia scelto di vivere in Italia}} Perché amava il bello e il bello era l'Italia, che ritrovava nei mosaici di Ravenna, nella pittura del Quattrocento o nella poesia del Trecento. Amava Venezia. Vi giunse la prima volta da bambino nel 1890. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ezra Pound, ''Aforismi e detti memorabili'', a cura di G. Singh, Newton Compton, Roma, 1993. *Ezra Pound, ''Dal naufragio di Europa. Scritti scelti 1909-1965'', traduzione di Valentina Paradisi, Neri Pozza, Vicenza, 2016. ==Voci correlate== *[[Mary de Rachewiltz]], figlia *[[Olga Rudge]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Pound, Ezra}} [[Categoria:Aforisti statunitensi]] [[Categoria:Poeti statunitensi]] [[Categoria:Saggisti statunitensi]] [[Categoria:Traduttori statunitensi]] 9fereslkid80daqas14tih10krbm7ht 1218528 1218526 2022-07-23T11:34:33Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Ezra Pound Italy.jpg|thumb|right|Ezra Pound]] '''Ezra Weston Loomis Pound''' (1885 – 1972), poeta, saggista e traduttore statunitense. ==Citazioni di Ezra Pound== *Calibano scaccia Ariele.<ref>Da ''H. S. Mauberley'', traduzione di [[Giovanni Giudici]], All'insegna del pesce d'oro, 1959.</ref> *È difficile scrivere il paradiso quando tutti i segni superficiali dicono che dovresti scrivere una apocalisse.<br />È più facile trovare abitanti per l'inferno o anche per il purgatorio.<ref>Dall'intervista di Donald Hall, ''Ezra Pound: una intervista'', traduzione di Maria Luisa Ardizzone, ''Galleria'', vol. 35, n. 3-6, 1986, p. 137.</ref> *È noto che la grande mutazione dell'uomo è consistita nel fabbricare utensili staccati, recuperabili. Se un insetto porta una sega, la porta continuamente.<ref>Da ''Postscript to «The natural Philosophy of love» by R. De Gourmont''.</ref><ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *''Eppure sono stato un albero nel bosco | Ed ho compreso molte cose nuove | Che prima erano follia per la mia mente''.<ref>Da ''Personae''.</ref> *Esiste un'ignoranza naturale e una artificiale. Potrei dire che oggi l'ignoranza è artificiale all'85 per cento.<ref>Dall'intervista di Donald Hall, ''Ezra Pound: una intervista'', traduzione di Maria Luisa Ardizzone, ''Galleria'', vol. 35, n. 3-6, 1986, p. 132.</ref> *Felicità: regolato scorrimento di lubrificanti endocrini.<ref>Da ''Suggestions on the psychology of pleasure''.</ref><ref name=sordi/> *Fresca come le pallide umide foglie dei mughetti | Giaceva accanto a me nell'alba<ref>Da ''Alba'', ''Lustra''.</ref> *''Fu I amava la nuvola alta e la collina, | Ahimè, morì di alcool. | E anche Li Po morì ubriaco. | Voleva abbracciare la luna | Nel Fiume Giallo''.<ref>Da ''Epitaffi'', ''Lustra''.</ref> *[[Mahatma Gandhi|Gandhi]], oggi, è incapace di capire che non è il [[corpo]] che è cattivo, ma le sue malattie e infermità. Lo stesso si può dire della [[mente]]. Le infezioni della mente non sono meno laide di quelle del corpo. Infatti, il mal di denti dà fastidio solo a chi ne soffre, ma la cretineria dà fastidio a tutti i presenti.<ref>Da ''Secondo biglietto da Visita''.</ref> *I [[doveri]] di un uomo si moltiplicano via via che aumenta la sua conoscenza.<ref>Da ''Jefferson e Mussolini'', traduzione di Luca Gallesi, Terziaria, 1995, p. 20.</ref> *Invano ho lottato | per insegnare al cuore a inchinarsi<ref>Da ''Vana'', ''A lume spento''.</ref> *Io sono colui che conosce le vie | Del firmamento, e il mio corpo è formato dal vento<ref>Da ''De Aegypto'', ''Personae''.</ref> *''L'apparizione di questi volti nella folla; | Petali su un ramo umido e scuro''. :''The apparition of these faces in the crowd; | Petals on a wet, black bough.''<ref>Da ''In a Station of the Metro'', ''Lustra''.</ref> *L'[[arte]] non chiede mai a nessuno di fare nulla, di pensare nulla, di essere nulla. Esiste come esiste l'albero, si può ammirare, ci si può sedere alla sua ombra, si possono coglierne banane, si può tagliarne legna da ardere, si può fare assolutamente tutto quel che si vuole.<ref name=art>Da ''L'artista serio''.</ref><ref name=e /> *La [[curiosità]]. Questo è il mio consiglio ai giovani: avere curiosità.<ref>Da un'intervista alla televisione italiana, 7 giugno 1968.</ref><ref name=e /> *La vera istruzione deve in definitiva essere riservata agli uomini che insistono a voler sapere: il resto non è che pastorizia. :''Real education must ultimately be limited to one who INSISTS on knowing, the rest is mere sheep-herding''.<ref>Da ''ABC of Reading'', 1934, cap. 8.</ref> *Non riesco a immaginare come un [[artista]] serio possa mai considerarsi soddisfatto del proprio lavoro.<ref>Da ''Inferno''.</ref><ref name=e /> *Non usate alcuna [[parola]] superflua, alcun aggettivo che non riveli qualcosa.<ref>Da ''Letters of Ezra Pound''.</ref> *Oggi il nome «[[democrazia]]» è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie, se preferite una parola accademicamente corretta, ma forse meno comprensibile, che significa: dominio dei prestatori di denaro.<ref>Da ''Valuta, lavoro e decadenze''.</ref> *Ogni arte inizia nell'insoddisfazione fisica (o nella tortura) della solitudine e della parzialità.<ref>Da ''I Essay'', II.</ref><ref name=sordi/> *Parlo della [[bellezza]]. Non ci si mette a discutere su un vento d'aprile. Quando lo s'incontra ci si sente rianimati. Ci si sente rianimati quando si incontra in [[Platone]] un pensiero che corre veloce, o un bel profilo in una statua.<ref name=art/><ref name=e /> *Perché Dio, il nostro Dio, è un gagliardo avversario | Che gioca dietro il velo<ref>Da ''Ballad For Gloom'', ''A lume spento''.</ref> *''Stringo un patto con te, [[Walt Whitman]]: | ti ho detestato ormai per troppo tempo, | vengo a te come un figlio cresciuto | che ha avuto un padre dalla testa dura. | Ora sono abbastanza grande per fare amicizia. | Fosti tu ad abbattere il nuovo legno, | ora è tempo d'intagliarlo. | Abbiamo un solo fusto e una sola radice: | ristabiliamo commercio tra noi.''<ref>Da ''Patto'', in ''Poesie scelte'', traduzione di A. Rizzardi, Mondadori, 1960.</ref> *''Vieni, compiangiamoli quelli che stan meglio di noi. | Vieni, amica, e ricorda, | che i ricchi han maggiordomi e non amici, | e noi abbiamo amici e non maggiordomi.''<ref>Da ''La soffitta'', in ''Lustra''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> ==''Aforismi e detti memorabili''== *A diciott'anni pensavo sempre che ogni mia poesia fosse l'ultima. (p. 88) *Abbastanza spesso la gente mi considera [[pazzia|pazzo]] quando faccio un salto invece di un passo, proprio come se tutti i salti fossero sbagliati e mai portassero uno in nessun posto. (p. 88) *[[Aristotele]] era talmente bravo nel suo mestiere che ancorò il pensiero umano per duemila anni. (p. 66) *[[Arte]] e [[matrimonio]] non sono incompatibili, ma matrimonio spesso significa la morte dell'arte perché vi sono così pochi uomini abbastanza grandi da poter evitare il semi-intorpidimento della passione soddisfatta, dalla quale non nasce nessuna arte. (p. 77) *[[Borghesia|Borghese]] vuole dire ciò che l'operaio diventa appena gli si offre la minima opportunità. (p. 28) *Certi [[libri]] costituiscono un tesoro, un fondamento; letti una volta, vi serviranno per il resto della vita. (p. 27) *[[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] aveva una conoscenza della vita più profonda di [[Shakespeare]]... Era più comprendioso di [[Dante]]. (p. 66) *Ci sono voluti due secoli di [[Provenza]] e uno di [[Toscana]] per sviluppare i mezzi del capolavoro di [[Dante]]. (p. 48) *Come mi sono trovato in manicomio? Piuttosto male. Ma in quale altro posto si poteva vivere in [[America]]? (p. 88) *[[Confucio]] fu un antologista – il più grande. (p. 69) *Da secoli, solo l'[[artista]] è riuscito a staccare l'idea di lavoro dall'idea di profitto. E non tutti gli artisti sono capaci di questa dissociazione di concetti. (pp. 76-77) *Dio sa che ho lavorato nel buio dal 1905 in poi, e la luce è venuta molto lentamente. (p. 91) *È molto difficile per un uomo [[credere]] abbastanza energicamente in qualcosa, in modo che ciò che crede significhi qualcosa, senza dare fastidio agli altri. (p. 40) *[[Erodoto]] scrisse storia che è letteratura. (p. 57) *È un [[uomo]] civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la [[civiltà]] non è altro che un sano equilibrio di valori. (pp. 83-84) *[[Firenze]], la più dannata città italiana dove non c'è posto per sedersi, stare in piedi o camminare. (p. 49) *Forse il peso specifico di un [[critico]] è null'altro che il suo desiderio di verità. (p. 63) *«Grandezza umana» è un'energia non comune, unita con la dirittura, con l'intelletto agile e diretto; è incompatibile con chi mente a se stesso e indulge in meschine finzioni. *Ho scritto più di una volta che [[Henri Gaudier-Brzeska|Gaudier-Brzeska]] era il più completo caso di genio che avessi mai incontrato. (p. 70) *I ''Canterbury Tales'' di [[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] sono durati attraverso i secoli, mentre i prolissi poemi e racconti medievali sono finiti nei musei. (p. 70-71) *I [[critico|critici]] devono sapere di più, e scrivere di meno. (p. 64) *Il [[credito]] è il tempo futuro del denaro. (p. 53) *Il [[Dio]] di [[Dante]] è divinità ineffabile, Il Dio di [[John Milton|Milton]] è un essere pignolo con un ''hobby'', Dante è metafisico, mentre Milton è solamente settario. (p. 66) *Il [[genio]] è la capacità di vedere dieci cose là dove l'uomo comune ne vede solo una, e dove l'uomo di talento ne vede due o tre. (p. 30) *Il [[linguaggio]] non è una cintura di castità, ma un mezzo per comunicare. (p. 72) *Il miglior [[governo]] è (naturalmente?) quello che attiva il meglio dell'intelligenza della nazione. *Il [[pensiero]] s'impernia sulla definizione delle [[parole]]. (p. 45) *Il [[professore]] è un uomo che deve parlare per un'ora. (p. 38) *Il [[provincialismo]] è qualcosa di più dell'ignoranza. È ignoranza più una volontà di uniformità. È una malevolenza latente, spesso una malevolenza attiva, e l'odium teologicum ne è solo un aspetto. È molto insidioso, ed uno può raramente esserne libero, anche tenendo gli occhi aperti. (p. 34) *Il [[Rinascimento]] cercò e raggiunse un realismo. Esso sorse in una ricerca per la precisione e declinò a causa della retorica e del pensare retorico, a causa di un'abitudine di definire una cosa sempre in termini di qualcosa di altro. (p. 49) *Il [[Rinascimento]] non è un'epoca, ma un temperamento. (p. 31) *Il segreto dell'[[maestro|insegnamento]] ha qualcosa a che fare col teatro. Imitate semplicemente il miglior professore che avete conosciuto. *Il tesoro di una [[nazione]] è la sua [[onestà]]. *Io credo più nelle cose che nelle [[parole]]. (p. 40) *Io so, non per teoria ma per esperienza, che si può vivere infinitamente meglio con pochissimi soldi e un sacco di [[tempo]] libero, che non con più soldi e meno tempo. Il tempo non è moneta, ma è quasi tutto il resto. (p. 52) *I [[pacifismo|pacifisti]] che rifiutano di indagare le cause economiche della guerra fanno causa comune con i venditori d'armi. (p. 28) *I [[Poeta|poeti]] che non s'interessano alla [[musica]] sono, o diventano, cattivi poeti. (p. 57) *[[James Joyce|Joyce]] non procede da [[Henry James]] ma direttamente da [[Gustave Flaubert|Flaubert]] e [[Henrik Ibsen|Ibsen]] (p. 71) *L'[[Stati Uniti d'America|America]] è acefala, e le cose riconosciute altrove penetrano la nostra coscienza molto lentamente. (p. 44) *L'[[arte]] è una cosa delle metropoli. (p. 80) *L'[[incompetenza]] si manifesta nell'uso di troppe parole. (p. 72) *La base di uno [[Stato]] è la giustizia sociale. *La buona arte prospera in un'atmosfera di [[parodia]]. Credo che la parodia sia la migliore critica – separa il durevole dall'apparente. (p. 76) *La [[conoscenza]] NON è [[cultura]]. Il campo della cultura comincia quando si è «dimenticato-non-so-che-libro». (p. 83) *La [[critica]], come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino. (p. 64) *La cultura di [[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] era più vasta di quella di [[Dante]], e [[Francesco Petrarca|Petrarca]] è inincommensurabilmente inferiore ad entrambi. (p. 66) *La [[cultura]] non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a FARE una cosa senza sforzo. (p. 83) *La grande [[arte]] è fatta per suscitare, creare l'[[estasi]]. Più fine la qualità di questa estasi, più fine l'arte. Solo l'arte minore si contenta del piacevole. (p. 78) *La [[libertà di parola]] senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica. (p. 31) *La [[linguaggio|lingua]] esiste per servire il pensiero, non per esser conservata in un museo. (p. 73) *La [[lingua italiana]] ha bisogno di carta vetrata. (p. 72) *La [[pace]] viene dalla [[comunicazione]] *La [[pedanteria]] del [[Rinascimento]] doveva essere stata insopportabile. (p. 47) *La [[salute]] uccide un'infinità di bacilli. *La stessa ostinatezza di [[Alfred Richard Orage|(A.R.) Orage]] costituì un valore. (p. 70) *La [[storia]] che trascura l'[[economia]] è pura sciocchezza; una mostra di ombre, e non più comprensibile di quanto lo sia la lanterna magica per un selvaggio ignaro della causa delle immagini. È una sorta di magia, come il grammofono o il telefono per un beduino che li ascolta per la prima volta. *La storia di una [[cultura]] è la storia di idee che entrano in azione. *La [[tradizione]] è una bellezza da conservare, non un mazzo di catene per legarci. (p. 28) *La visione di [[Dante]] è reale, perché egli la vide; la poesia di [[François Villon|Villon]] è reale, perché egli la visse. (p. 66) *Le [[arte|arti]], COMPRESE la poesia e la letteratura, dovrebbero essere insegnate dagli [[artista|artisti]] che le praticano, ''non'' da sterili professori. (p. 79) *Le [[arte|arti]], quando sono sane, sono succinte. (p. 80) *Le [[idea|idee]] sono vere quando si trasformano in azioni. (p. 28) *Le [[guerre]] si fanno per creare debiti. La guerra è il sabotaggio massimo, il sabotaggio più atroce. *[[Lope de Vega]] non è un uomo, è una letteratura. (p. 70) *Lo [[schiavitù|schiavo]] è quello che aspetta qualcuno a liberarlo. *Meno [[conoscenza|sappiamo]], più lunghe sono le nostre spiegazioni. *Nel ''[[Divina Commedia|Paradiso]]'', [[Dante]] ha forse detto troppo senza dire abbastanza. (p. 67) *Nessuna maledizione è peggiore di un'[[idea]] propagata attraverso la violenza. *Nessuno ne [[conoscenza|sa]] abbastanza, abbastanza presto. *Nessun paese può sopprimere la [[verità]] e vivere bene. *Nessun uomo che non abbia vissuto sui due lati dell'Atlantico può veramente valutare [[Henry James]]. (p. 68) *Nessun uomo conosce il significato di una QUALSIASI cosa pubblicata in un qualsiasi [[giornale]] se non conosce quali interessi controllano il giornale. *Nessun uomo ha mai saputo abbastanza delle [[parole]]. I più grandi maestri sono stati contenti di usarne alcune in modo giusto. *Nessun uomo può scrivere versi veramente buoni se non conosce [[Stendhal]] o [[Gustave Flaubert|Flaubert]]. (p. 56) *Non ho mai conosciuto uno che non valesse un fico secco e che non fosse [[ira|irascibile]]. *Non prestate alcuna attenzione alla [[critica]] degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole. *Non [[conoscenza|sappiamo]] MAI abbastanza. *Non si può [[critica|criticare]] ed essere diplomatici allo stesso tempo. (p. 63) *Non vi è [[intelligenza]] senza [[emozione]]. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è cosa che non ci riguarda. *Ogni [[dollaro]] vale un dollaro e sei centesimi per un uomo [[intelligenza|intelligente]]. *Ogni uomo ha il diritto che le sue [[idee]] vengano esaminate una per volta. *Perché credi che ho battezzato [[T. S. Eliot]] l'[[opossum]]? L'opossum vuol dire l'abilità di apparire morto mentre è ancora vivo. (p. 72) *Persone [[psicoanalisi|curate dai freudiani]] ecc. diventano regolarmente più interessate ai loro insignificanti problemi interni, e diventano progressivamente meno interessate a qualsiasi altra persona. Dopo il trattamento non sembrano mai fare qualcosa di minima utilità o interesse. *Più di una volta ho dovuto scartare il lavoro di un intero anno: ecco che cosa è l'[[arte]] e perché è così dannatamente rara. *[[Provincialismo]]: ignoranza dei costumi degli altri e desiderio di controllare le loro azioni. *Qualsiasi [[Asserzione|affermazione]] generale è come un assegno bancario. Il suo valore dipende da ciò che vi è nella banca per pagarlo. *Quanto alla [[psicoanalisi]], essa non è né più né meno che un ricatto. *[[Robert Browning]] era il più grande e il meno apprezzato agente pubblicitario dell'[[Italia]]. (p. 51) *Se la [[letteratura]] di una [[nazione]] declina, la nazione si atrofizza e decade. (p. 58) *Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie [[idea|idee]], o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla. *Sono un uomo civilizzato; posso sopportare qualsiasi cosa che mi faccia divertire. *Tanto per cominciare, la Grande [[Arte]] non è MAI [[arte popolare|popolare]]. (p. 76) *Tu non puoi fare una buona [[economia]] con una cattiva [[etica]]. (p. 53) *Tu potevi chiamare [[Alfred Richard Orage|(A.R.) Orage]] un dannato stupido ''e'' rispettarlo. (p. 70) *Tu puoi individuare il cattivo [[critico]] allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia. *Tutti i grandi [[cambiamento|cambiamenti]] sono semplici. *Un critico acuto mi dice che non imparerò mai a scrivere per il pubblico perché insisto a [[citazione|citare]] altri libri. Come diavolo lo si può evitare? L'umanità ha avuto molte idee prima che io comprassi una macchina da scrivere portatile. *Un uomo che [[lettura|legge]] dovrebbe essere un uomo intensamente vivo. Il libro dovrebbe essere una palla di luce nelle sue mani. *Un uomo di [[genio]] non può fare a meno di nascere dove nasce. (p. 42) *Un'[[Asserzione|affermazione]] imperfetta e interrotta, se espressa con sincerità, spesso dice di più a chi la ascolta di quanto non dice l'espressione più meticolosamente accurata. *Una buona educazione [[poesia|poetica]] non è che la scienza di essere scontenti. (p. 54) *Una nuova conoscenza è uno sperimento, un nuovo [[amico]] un rischio. (p. 47) *Una [[religione]] è dannata e confessa la sua estrema impotenza il giorno in cui brucia il primo [[eretico]]. (p. 84) *Uno dei piaceri della [[mezza età]] è di ''scoprire'' che uno AVEVA ragione, e che aveva più ragione di quanto se ne rendesse conto all'età di diciassette o ventitré anni. (p. 38) *Un uomo ([[James Joyce|Joyce]]) che ha creato tre capolavori ha il diritto di sperimentare. Non vi è nessuna ragione per bloccare il traffico. (p. 46) *[[François Villon|Villon]] non mentisce a se stesso; egli non sa molto, ma egli sa ciò che sa. (p. 71) *[[William Butler Yeats|Yeats]] parlotta quando parla dell'''inaridirsi nella verità''. Ci s'inaridisce per mancanza di curiosità. (p. 27) ==''Cantos''== * ''Oltrepassò le Sirene, lungi da lì | sino a Circe. | "Venerandam". | In stile cretense, con l'aurea corona, "Venerem, | Cypri munimenta sortita est", gioconda, oricalca, | auree cinte alla vita e ai seni, palpebre di bistro, | che portò il ramo d'oro dell'Argicida. Si che: | I BELIEVE IN THE RESURRECTION OF ITALY QUIA IMPOSSIBLE EST NOW IN THE MIND INDESTRUCTIBLE.'' (da ''Canto I'') * ''A me non fa gioia |che la mia stirpe muoia infangata della vergogna | governata dalla carogna e spergiurata. | [[Franklin Delano Roosevelt|Roosvelt]], [[Winston Churchill|Churchill]] ed Eden | ed il popolo spremuto in tutto ed idiota! | Morte che fui a Sarzana aspetto la diana della riscossa. | Son quel [[Guido Cavalcanti|Guido]] che amasti pel mio spirito altiero | e la chiarezza del mio intendimento''. (da ''Canto LVIII'') *[...] ''e terminati questi ringraziamenti il corteo | e le contrade con corni tamburi | trombe e stendardi...'' (da ''Canto XLIV'') * ''Con [[usura]] nessuno ha una solida casa | di pietra squadrata e liscia | per istoriarne le facciate, | con usura | non c’è chiesa con affreschi di paradiso | harpes et luz | e l’Annunciazione dell’[[Beato Angelico|Angelico]] | con le aureole sbalzate, | con usura | nessuno vede dei [[Gonzaga]] eredi e concubine | non si dipinge per tenersi l’arte | in casa ma per vendere e vendere | presto e con profitto, peccato contro natura.'' (da ''Canto XLV'') *''Purgatorio già hai fatto | dopo il tradimento, nei giorni di Settembre Ventunesimo, | nei giorni del crollo. | Vai! Vai a farti di nuovo eroe. | Lascia a me la parola. | Lascia a me ch'io mi spieghi, | ch'io faccia il canto della guerra eterna | fra luce e fango. | Addio, [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]]! | Tornaci a parlar quando ti sembra". | "PRESENTE".'' (da ''Canto LXXII'') *''L'enorme tragedia del sogno sulle spalle curve del | contadino | Manes! Manes fu conciato e impagliato, | Così [[Benito Mussolini|Ben]] e ''[[Clara Petacci|la Clara]]'' a [[Milano]] | per i calcagni a Milano | Che i vermi mangiassero il torello morto | [[Dioniso|DIGENES]], διγενές, ma il due volte crocifisso | dove lo trovate nella storia? | eppure dite questo al [[Thomas Stearns Eliot|Possum]]: uno schianto, non una lagna, | con uno schianto, non con una lagna, | Per costruire la città di Dioce che ha terrazze color delle stelle, | Gli occhi miti, sereni, non sdegnosi, | fa parte del processo anche la pioggia. | Quello di partire non è il modo | e l'albero di olivo soffiata bianchezza nel vento | lavata nel [[Fiume Azzurro|Kiang]] e nell'[[Fiume Han (Cina)|Han]] | che bianchezza aggiungerai a questo candore, quale candore?'' :''The enormous tragedy of the dream in the peasant’s bent | shoulders Manes! Manes was tanned and stuffed, | Thus Ben and ''la Clara a Milano'' | by the heels at ''Milano'' | That maggots shd/ eat the dead bullock | DIGENES, διγενές, but the twice crucified | where in history will you find it? | yet say this to the Possum a bang, not a whimper, | with a bang not with a whimper, | To build the city of Dioce whose terraces are the colour of stars.| What you depart from is not the way | and olive tree blown white in the wind | washed in the Kiang and Han | what whiteness will you add to this whiteness, what candor?'' (''Canti Pisani'', ''Canto LXXIV'', Garzanti, traduzione di Alfredo Rizzardi) *''Il giovane [[Alexandre Dumas (figlio)|Dumas]] piange perché il giovane Dumas ha lacrime.'' (''Canti Pisani'', ''Canto LXXX'') *La banca trae beneficio dall'interesse | su tutta la moneta che crea dal nulla (''Canto XLVI'') *La chiesa, baldracca sdentata | Più non si oppone all'usura (''Canto LII'') *I porci pensano ad allargare ad allargare i confini | Gli onesti all'ordine interno (''Canto LIII'') *E la carità più profonda | si trova fra chi ha infranto | le regole ( da ''I Canti Pisani'', ''Canto LXXIV'') *''Quello che veramente [[amore|ami]] non ti sarà strappato. | Quello che veramente ami è la tua vera eredità.'' (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXI'', Garzanti, traduzione di Alfredo Rizzardi) *Il mondo a chi appartiene, a me, a loro | o a nessuno? [...] Strappa la tua vanità, non fu l'uomo | a creare il coraggio, o l'ordine, o la grazia, | Strappa da te la vanità, ti dico strappala! (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXI'') *Sotto nuvole bianche, cielo di Pisa | da tutta questa bellezza qualcosa deve uscire (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXIV'') *Se il cielo t'attanaglia la tenda | Saluterai l'alba ringraziando (da ''Canti Pisani'', ''Canto LXXXIV'') *''Il tempio è sacro perché non è in vendita''. (da ''Canto XCVI'') :The temple is holy because it is not for sale. *E il peccato una trovata – eh? | per consolidare il dominio | eh? In buona parte (''Canto CXIII'') *Anche al ragazzo del fruttivendolo sarebbe piaciuto scrivere qualcosa, | ma disse: – bisogna essere portato (''Canto CXIV'') *Vivono nel terrore gli scienziati | e la mente Europea s'arresta [...] né vita né morte è la risposta. | Un uomo che cerca il bene, | e fa il male. | In meine Heimat | Dove i morti camminavano | e i vivi erano di cartapesta (''canto CXV'') *Carità talvolta io l'ebbi, | non riesco a farla fluire. | Un po' di luce, come un barlume | ci riconduca allo splendore (''Canto CXVI'') *M'amour, m'amour | cos'è che amo e | dove sei? | Ho perso il mio centro | a combattere il mondo. | I sogni cozzano e si frantumano – | e che ho tentato di costruire un paradiso terrestre [...] Lascia che gli Dei perdonino quel che | ho costruito | chi ho amato cerchi di perdonare | quello che ho costruito [...] Uomini siate non distruttori (''Appunti per il CXVII e seq.'') ==''Dal naufragio di Europa''== *Bisogna capire che tutta la moda letteraria e tutto il sistema giornalistico controllato dall'usurocrazia mondiale è indirizzato a mantenere l'ignoranza pubblica del sistema usurocratico e dei suoi meccanismi. *La [[fede]] è un crampo, una paralisi, un'atrofia della mente in certe posizioni. (''Axioma'') *[[Pensiero|Pensiamo]] perché non [[conoscenza|sappiamo]]. ==''Selected prose''== *I [[politico|politicanti]] sono i camerieri dei banchieri. *Una piccola quantità di [[denaro]] che cambia di mano rapidamente farà il lavoro di una grande quantità che si muove lentamente. ==[[Incipit]] di ''Cino''== ''Bah! Ho cantato donne in tre città, | ma è tutto lo stesso; | ora canterò del sole''.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Citazioni su Ezra Pound== *Aveva attitudini da istrione, da funambolo: era una sorta di [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]], un individuo che faceva chiasso, assetato di pubblicità. ([[Jorge Luis Borges]]) *Ezra era lo scrittore piú generoso che io abbia mai incontrato, e anche il piú disinteressato. ([[Ernest Hemingway]]) *{{NDR|Inchiesta sulle paure segrete}} Ezra Pound ha un vero terrore dell'orologio a sveglia e ne spiega la ragione considerando questo strumento come il simbolo dei lacci che l'umanità si è stretta volontariamente intorno alla propria beatitudine. ([[Sergio Saviane]]) *Ezra Pound viene a trovarmi in ufficio, accompagnato da un comune amico ungherese. È un vecchio uccellaccio, con gli occhiali a pince-nez, alto, trasandato nel vestire, caotico nel discorrere, timido e impostore. Le sue idee sono molto confuse; crede nella grandezza del fascismo, nell'ingegno di Rossoni, nel tramonto delle razze anglosassoni, nel corporativismo, nel futurismo, in [[Arthur Rimbaud|Rimbaud]] e in [[Henrik Ibsen|Ibsen]]. ([[Leo Longanesi]]) *Ho già detto altrove che del poeta Pound ho la massima stima; quanto al Pound erudito e paleografo è un'altra questione. ([[Mario Praz]]) *Il Pound — dicevo — è un divertentissimo Fregoli della poesia; si maschera con successo in tutti gli stili, senza la famosa sicumera di un [[Victor Hugo|Hugo]] o di un Leconte de Lisle; è, se volete, come quei «rinaldi» che recitavano nelle piazze di [[Napoli]] il [[Torquato Tasso|Tasso]], storpiandolo, e imbarbarendolo, ma vivendolo con tutta la loro focosa natura. ([[Mario Praz]]) *L'usura. Sembra che a un certo punto Ezra fosse ossessionato da questa parola. Non intendo dire che Ezra volesse l'oro per sé. Voleva usarlo per cambiare il mondo. Si può cambiare il mondo così? ([[Hilda Doolittle]]) *La definizione poundiana della natura dell'immagine in modo da accentuare l'unione di appello ai sensi e di appello al pensiero, la presenza dell'idea nell'immagine era capace di stabilire immediatamente un legame tra la poesia di Dante e del suo circolo e quella dei poeti metafisici inglesi del Seicento. ([[Mario Praz]]) *Pound è l'infaticabile Virgilio. ([[Francesco Grisi]]) *Se a spiegare [[Dante]] è necessaria la filosofia di [[Tommaso d'Aquino|san Tommaso]] a spiegare Pound basta il cinematografo e l'oniromanzia freudiana. ([[Mario Praz]]) ===[[Mary de Rachewiltz]]=== *A volte, con la lentezza dei vecchi, lo vedevo passeggiare con mia madre. Sembravano due sculture di [[Alberto Giacometti|Giacometti]]. Esili. Enigmatiche. Mute. Due fantasmi usciti dai ''Cantos'' che avevano invaso i miei sogni. *Mio padre non subì nessuna infatuazione dal regime fascista. Apprezzò viceversa la figura di [[Mussolini]]. Tanto che nel 1933 andò a Roma per donare una copia dei ''Cantos'' al Duce. Pur tra gli equivoci che con il tempo si produssero, credo che vedesse in lui quello che [[Machiavelli]] vide nel Principe , cioè la figura in grado di affrontare e risolvere i gravi problemi del Paese. Tra l'altro era convinto che Mussolini non volesse la guerra. Ne parlò con [[George Santayana]]. Anche lui certo che Mussolini non avrebbe mai dichiarato guerra alla Francia e all'Inghilterra. *Non disdegnava la commedia americana. Una sera vedemmo un film con [[Fred Astaire]]. Quando uscimmo dal cinema il babbo cominciò a ballare il tip tap. Era buffo. Divertente. Sapeva farti ridere e al tempo stesso coinvolgerti in un'impresa. Fu con questo spirito, ad esempio, che egli volle che fossi io a tradurre i ''Cantos''. Fu abbastanza semplice. Un giorno si presentò con una rivista dove avevano tradotto una parte dei ''Cantos''. La gettò sul tavolo e disse: vorrei vedere se sai fare di meglio. Intendeva, se potevo tradurre in modo più appropriato. È stato così che ho dedicato parte importante della mia vita a questa impresa. *{{NDR|Sul perché abbia scelto di vivere in Italia}} Perché amava il bello e il bello era l'Italia, che ritrovava nei mosaici di Ravenna, nella pittura del Quattrocento o nella poesia del Trecento. Amava Venezia. Vi giunse la prima volta da bambino nel 1890. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ezra Pound, ''Aforismi e detti memorabili'', a cura di G. Singh, Newton Compton, Roma, 1993. *Ezra Pound, ''Dal naufragio di Europa. Scritti scelti 1909-1965'', traduzione di Valentina Paradisi, Neri Pozza, Vicenza, 2016. ==Voci correlate== *[[Mary de Rachewiltz]], figlia *[[Olga Rudge]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Pound, Ezra}} [[Categoria:Aforisti statunitensi]] [[Categoria:Poeti statunitensi]] [[Categoria:Saggisti statunitensi]] [[Categoria:Traduttori statunitensi]] 9k4uq7j0e1yfrjxx9wme2pxkujwgxty Vincenzo Monti 0 2656 1218493 1215616 2022-07-23T03:41:54Z Gaux 18878 /* Citazioni su Vincenzo Monti */ Ambrogio Levati wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:VincenzoMonti.jpg|thumb|Vincenzo Monti]] {{indicedx}} '''Vincenzo Monti''' (1754 – 1828), poeta, drammaturgo e scrittore italiano. ==Citazioni di Vincenzo Monti== *''[[Amore|Amor]] vince ogni cosa, e i cuori amanti | Spoglia d'ogni più indocile austerezza, | Sian Cannibali, o Traci, o Garamanti. | Egli per tutto si ravvolge, e sprezza | Ogni riparo, e variando toglie | Alle cose create la rozzezza''. (da ''Ad un amico che prendeva moglie'', p. 604)<ref name=Ope>citato in ''Opere'' di Vincenzo Monti, Volume unico, Francesco Rossi-Romano, Napoli 1862</ref> *''[[Amore|Amor]] diè norma ai cieli, Amor governa | Il non mutabil corso, e la secreta | Dei lucid'astri consonanza eterna''. (da ''Ad un amico che prendeva moglie'', p. 604)<ref name=Ope/> *''Bella [[Italia]], amate sponde, | Pur vi torno a riveder | Trema in petto, e si confonde | L'alma oppressa dal piacer. Tua bellezza, che di pianti | Fonte amara ognor ti fu, | Di stranieri e crudi amanti | T'avea posta in servitù''. (da ''Inno per la battaglia di Marengo'', p. 411)<ref name=Ber/> *''Dolce dell'alme universal sospiro, | Libertà, santa dea''. (da ''Il fanatismo'', 1-2) *''Finché l'uom la desia, leggiadro oggetto | Certo è la [[donna]], e cosa alma e divina; | Ma nel possesso il ben cangia d'aspetto; | Muore la [[rosa e spina|rosa]] e vi riman la [[rosa e spina|spina]].'' (''Per le nozze Paolucci-Mazza'', 1789<ref name=Ope/>) *''Ha cuor villano, e libertà non merta | chi l'amico lasciò nella catena''. (da ''Il pericolo'', p. 413)<ref name=Ber/> *Il [[cuore e cervello|cuore]] vuole sempre la parte sua nelle operazioni dell'[[cuore e cervello|intelletto]]. (da ''Lezioni di eloquenza e Prolusioni accademiche'') *{{NDR|Sull'ideale}} ''Il nudo | Arido vero che de' vati è tomba''.<ref>Da ''Sermone sulla Mitologia'', 92-93, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 547.</ref> *Il secondo articolo delle vostre Osservazioni è un capo d'opera. Io ne sono incantato dopo la quarta e la decima lettura, e non v'è prosa che in soggetto di critica mi abbia mai fatta una si gagliarda e dolce impressione. Chiunque abbia fior di senno argomenterà dal vostro scritto che voi sarete un giorno il massimo de' Critici e per sicurezza di giudizio, e per profondila di sentimento, e per evidenza e precisione di stile, e per tutte quelle prerogative che distinguono dallo scrittore pedante lo scrittore eloquente e filosofo .... Niuno ha mai parlato di [[Dante]] così degnamente; niuno ne ha mai più sottil mente sviluppato lo spirito. Ma il vostro capo d'opera ha un difetto universale, e questo è la troppa lode che date all'imitatore di [[Dante]]. In verità mi sento impotente a sostener questo peso, e vi prego di mitigarlo. A saziare il mio amor proprio mi basta quell' ''Eliseo avviluppato nel mantello del suo maestro''; mantello che non darei per tutte le porpore dell'universo.<ref>Da una lettera a [[Francesco Torti]], citato in [[Francesco Torti]], ''Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti'', Tipografia Tomassini, Fuligno, 1825, p. 11.</ref> *''L'[[amicizia|amistà]] fra tiranni è malsicura | E le fiere talor sbranan le fiere''.<ref>Da ''Congresso di Vienna'', in "Poesie liriche", a cura di [[Giosuè Carducci|G. Carducci]], ed. Barbèra, p. 378.</ref> *L'[[Iliade]] fu sempre il poema de' valorosi. Sono ancor celebri le generose lagrime d'[[Alessandro Magno|Alessandro]] sulla tomba di Achille; ed è pure fra gli uomini divulgato che quel grande conquistatore solea chiamare l'Iliade il viatico delle sue spedizioni. (dalla dedica a Eugenio Napoleone, Milano 1810)<ref name=Ope/> *''L'ira di [[Dio]] su te mormora e rugge, | O [[Italia]], o donna sonnolenta ed orba, | Sanguigno il [[Sole]] le fresch'aure adugge, | L'aure, che il lezzo di tue colpe ammorba''. (''All'Italia'')<ref name=Ope/> *... ''La stella | del viver mio s'appressa | al suo tramonto; ma sperar ti giovi | che tutto io non mon morrò: pensa che un nome | non oscuro il ti lascio, e tal che un giorno | fra le italiche donne | ti fia bel vanto il dire: «Io fui l'amore | del cantor di Basville, | del cantor che di care itale note | vestì l'ira di Achille»''.<ref>Da ''Pel giorno onomastico della mia donna Teresa Pikler''.</ref><ref name=sordi/> *''Non il silenzio sempre di natura, | Né dei venti la calma e delle stelle | I disegni di [[Dio]] compie e matura: | Talvolla ancor fra i lampi e le procelle | Più luminoso il suo pensier traluce, | E le divine idee fansi più belle''. (da ''Il pellegrino apostolico'', canto II, p. 230)<ref name=Ber/> *{{NDR|A [[Francesco Torti]]}} Non posso saziarmi di leggere e rileggere il primo articolo delle vostre Aristoteliche Osservazioni {{NDR|Sulla ''Basvilliana''}}. Sto quasi sul punto, di progettarvi il cambio delle nostre fatiche, pigliandomi io la gloria delle Osservazioni, e voi quella della Cantica. Non vi adulo: non si può scrivere ne con più forza, né con più precisione, né con più senno. Quanti l'han letta (e son molti, perché vi so dire che qui v'ha molti che vi stimano) tanti ne sono rimasti incantati . Perloché sollecitate il vostro lavoro, che essendo in compagnia noi voleremo ambedue più allegri e più sicuri nella carriera della gloria.<ref>Da una lettera a [[Francesco Torti]], citato in [[Francesco Torti]], ''Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti'', Tipografia Tomassini, Fuligno 1825.</ref> *''Oh! perché non poss'io la mia deporre | d'uom tutta dignitade, e andar confuso | col turbine che passa, e su le penne | correr del vento a lacerar le nubi, | o su i campi a destar dell'ampio mare | gli addormentati nembi e le procelle!'' (da ''Al Principe Don Sigismondo Chigi'', vv. 200-205) *''Oh! squarciatemi il velo, e l'inumana | storia m'aprite di que' vili astuti; | date agli occhi di pianto una fontana! | La voce alzate, o secoli caduti! | Gridi l'Africa all'Asia, e l'innocente | ombra d'[[Ipazia]] il grido orrendo aiuti. | Gridi irata l'Aurora all'Occidente, | narri le stragi dall'altare uscite; | e l'Occaso risponda all'Oriente.'' (da ''Il fanatismo'') *''Quando ti pose [[Amore|amor]] luci sì belle | lo giurerei che per gli eterei varchi | In quel dì si perdettero due stelle. | Da voi, begli [[Occhio|occhi]], a riguardar sì parchi | Piovon dolci sul cuore auree fiammelle''. (da ''Sotto due neri sottilissim'archi'')<ref name=Ope/> *''Questi è il rosso di pel, [[Ugo Foscolo|Foscolo]] detto | sì falso che falsò fino sé stesso | quando in Ugo cambiò ser Nicoletto. | Guarda la borsa se ti vien appresso''.<ref>Questa quartina fu scritta dal Monti in risposta al distico dedicatogli dal Foscolo. L'ultimo verso è un riferimento alla passione del Foscolo per il gioco, nel quale egli perdeva regolarmente forti somme.</ref> (dalla lettera all'abate Urbano Lampredi, Milano, 27 marzo 1827, in ''Epistolario'') *Se [[Salvatore Viganò|Viganò]] si fosse dato alla poesia, egli aveva tutte le attitudini per diventare un altro Ariosto.<ref>Citato in [[Gino Monaldi]], ''Le regine della danza nel secolo XIX'', Fratelli Bocca editori, Torino, 1910, [https://archive.org/details/lereginedelladan00mona/page/61/mode/1up p. 61].</ref> *[''Né''] Sillaba di Dio mai si cancella. (da ''Sulla morte di Giuda'', 3, 14) *''Sognai d'essere venuto alle nozze d'una bella e casta vergine, e mi sono svegliato fra le braccia d'una laida [[Prostituzione|meretrice]]''.<ref>Citato in [[Gianfrancesco Rambelli]], ''Notizie intorno alla vita e alle opere del cavaliere Vincenzo Monti''.</ref> ==''Amor peregrino''== *''Degl'incostanti secoli | Propagator divino, | Alle cittadi incognito | Negletto peregrino, | Io ti saluto, o tenera | De' cor conquistatrice: | [[Amore|Amor]] son io; ravvisami : | Ascolta un infelice''. ===Citazioni=== *''[[Virtù|Virtude]] e [[Amore|Amor]] sorgevano | Con un medesmo volo, | Ed eran ambo un impeto, | Un sentimento solo. | Amor vegliava ai talami, | Amor sedea sul core; | Le leggi, i patti, i limiti, | Tutto segnava Amore''. (p. 24) *''Rival possente ei d'ozio | E di lascivia nacque: | Nome d'[[Amore|Amor]] gli diedero | Le cieche genti, e piacque''. (p. 25) *''A far dell'alme strazio | Venne così quel crudo | Di ree vicende artefice | Fanciul bendato e nudo''. (p. 26) *''Entro i vietati talami | II piè furtivo ei mise, | E su le piume adultere | Lasciò l'impronta, e rise''. *{{NDR|[[Amore]]}} ''A far dell'alme strazio | Venne così quel crudo | Di ree vicende artefice | Fanciul bendato e nudo''. (p. 251) *''Nome d'[[Amore|Amor]] gli diedero | Le cieche genti, e piacque''. (da ''L'amor pellegrino'', p. 251)<ref name=Ber>''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855</ref> ===[[Explicit]]=== ''Deh per le guance eburnee | Che di rossor tingesti, | Per gli occhi tuoi deh piacciati | Voler che teco io resti. || Io di virtudi amabili | Sarò custode e padre ; | E tu d'Amor, bellissima, | Ti chiamerai la madre''. ==''Amor vergognoso''== ===[[Incipit]]=== ''[[Pudore|Pudor]], virtude incomoda, | Pudor, virtude ingrata; | Da colpa (ahi turpe origine !) | E da rimorso nata; | Pudor, che all'uom contamini | I più soavi affetti, | Onde in amaro aconito | Si cangiano i diletti''. ===Citazioni=== *''Calmi ella dunque i fremiti | Del vinto [[Cuore|cor]] smarrito | Pria che gli sguardi attendere | Del vincitor gradito. | Corregga al rivo argenteo | Del biondo crin gli errori, | II colmo petto adornino | Più ben disposti i fiori''. (p. 31) *''Tutta è ne' sensi attonita, | E dove sia non vede. | Al caro viso il timido | Sguardo levar non osa, | O a mezzo sguardo arrestasi | Incerta e vergognosa''. (p. 32) *''Ogni più lieve immagine | Nel cor le versa il foco. | Ed un desire incognito | La morde intanto e preme: | Vorria confuso intenderlo, | E intenderlo pur teme''. (p. 34) ===[[Explicit]]=== ''Ma che? le gote esprìmono | L'[[Ardore|ardor]] che il labbro occulta, | Né molto andrà l'ingiuria | Di quel silenzio inulta. | Tirsi ed [[Amore|Amor]] congiurano | Ambo d'accordo; e Pille | Taccia, se vuol: parlarono | Assai le sue [[Pupilla|pupille]]''. ==''Aristodemo''== ===[[Incipit]]=== '''Lisandro''' ''Si, Palamede: alla regal Messene | Di pace apportator Sparta m'invia. | Sparta di guerra è stanca, e i nostri allori, | Di tanto sangue cittadin, bagnati, | Son di peso alla fronte e di vergogna. | [[Ira]] fu vinta da pietà. Prevalse | Ragione, e persuase esser follia | Per un'avara gelosia di Stato | Troncarsi a brani, e desolar la terra. | Poiché dunque a bramar pace il primiero | Fu l'inimico, la prudente Sparta| Volentier la concede, ed io la reco. | Né questo sol, ma libertade ancora | A quanluque de' nostri è qui tenuto | In servitude; e a te, diletto amico, | Principalmente, che bramato e pianto, | Compie il terz'anno, senza onor languisci | Illustre prigioniero in queste mura.'' ===Citazioni=== *'''Aristodemo''': ''Han forse i [[Figlio|figli]] scudo migliore del paterno petto?'' (Atto II, Scena IV, p. 297) *'''Aristodemo''': ''Se Messenia piange, [[Sparta]] non ride''. (Atto II, scena VII, p. 298) *''A franco | Parlar risponderò franche parole''. (II, 7) *''Lisandro, siedi, e libero m'esponi | Di Sparta amica od inimica i sensi''. (II, 7) *'''Aristodemo''': ''Tutti siamo infelici. Altro di bene | Non abbiam che la [[morte]]''. (Atto III, Scena VII, p. 304) *'''Cesira''': ''Qualunque ei sia | il tuo misfatto nel mio [[Cuore|cor]] sta scritta | La tua difesa''. (Atto IV, Scena II, p. 306) *'''Aristodemo''': ''In ciel sta scritta ancora | La mia condanna, e ve la scrisse il sangue | D'un innocente''. (Atto IV, Scena II, p. 306-307) *'''Cesira''': ''I [[mali]] | Han lor confine. La [[pietà]] del cielo | Tarda sovente, ma giammai non manca''. (Atto IV, Scena II, p. 307) *''Severi, imperscrutabili, profondi | Sono i decreti di lassù, né lice | A mortal occhio penetrarne il buio''. (IV, 2) *'''Aristodemo''': ''Dite ai regi | che mal si compra co' delitti il soglio''.<ref>Citato in Giuseppe Fumagalli, ''Chi l'ha detto?'', [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/491|p. 459]].</ref> (V, 4) {{NDR|[[ultime parole dalle opere teatrali|ultime parole]]}} ===Citazione sull'opera=== *Dove lascio il ''Ben ti riveggo con piacer Lisandro'' (a. I, sc. 1) che gli esce (al popolano di Venezia) in tuono [''sic''] di scherzo abbattendosi in un amico che da vario tempo non vede; e il ''Sì Palamede'' (a. I, sc. 1) quando risponde su chicchessia in modo affermativo; tolti entrambi dall<nowiki>'</nowiki>''Aristodemo'', così popolare che ''butarla in Ristodemo'' denota anche oggi prendere una faccenda sul serio, anzi in tragico addirittura. (Cesare Musatti, ''Dal palcoscenico alla bocca del popolo'', pubblicato nel "Mente e cuore" di Trieste, 1 aprile 1896, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 714) *Io leggo e rileggo, e poi torno a rileggere questa sua Tragedia, e quanto più la leggo, tanto più mi rapisce e mi piace. Ella ha cominciato ove altri si recherebbe a gloria il finire. Qual forza, qual energia di stile! Qual vivacità d'immagini! Qual varietà di affetti! Il terribile [[Prosper Jolyot de Crébillon|Crebillon]] non è mai giunto a inspirar quel terrore, che genera nei lettori questa Tragedia. ([[Girolamo Tiraboschi]]) *Si narra che il Monti scegliesse questa fanciulla {{NDR| Teresa Pikler}} senza averla vista, per la sola riverenza alla grande fama del padre e a quella dell'ingegno e della virtu della figlia. E si aggiunge che ella accettasse la mano di lui, senza pure vederlo, ma solo per sapere ch'egli era l'autore dell'' 'Aristodemo''. Sicché può dirsi che a tali nozze furono veramente pronube le sole muse. ([[Francesco Cassi]]) *Splende però nell'''Aristodemo'' nobiltà di caratteri, energia di concetti, semplicità d'intreccio, e maraviglioso allettamento, che senza pompa esterna, e senz'amori dura vivissimo sino alla fine. Lo stile poi è portato a tale che superando quello d'[[Vittorio Alfieri|Alfieri]] in armonia ed eleganza poetica, si ha queìla notabile sentenza che alla perfezione dell'italiana tragedia non manca se non questo, che la grandezza e pretrazione di Vittorio si congiunga allo stile del Monti. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''Cajo Gracco''== ===[[Incipit]]=== ''Eccoti, Cajo, in [[Roma]]. Io qui non visto | Entrai protetto dalla notte amica. | Oh [[patria]] mia, fa cor, chè Gracco è teco. | Tutto tace d'intorno, e in alto sonno | Dalle cure del dì prendon riposo | Gli operosi plebei. Oh buoni, oh veri, | Soli Romani! Il vostro sonno è dolce, | Perché fatica lo condisce; è puro, | Perché rimorso a intorbidar nol viene. | Tra il fumo delle mense ebbri frattanto | Gavazzano i patrizi, gli assassini | Del mio caro fratello; o veramente, | Chiusi in congrega tenebrosa, i vili | Stan la mia morte macchinando, e ceppi | Alla romana libertà; né sanno || Qual tremendo nemico è sopraggiunto.'' ===Citazioni=== *'''Cajo Gracco''': ''Ho tale un [[Cuore|cor]] nel petto, | Che ne' disastri esulta ; un cor che gode | Lottar col fato, e superarlo''. (Atto I, p. 123) *'''Fulvio''': ''Aura che passa, | Ed or da questo or da quel lato spira, | È amor di [[plebe]]''. (Atto I, p. 124) *'''Cajo Gracco''': ''Lìon che dorme | È la plebe romana, e la mia voce | Lo sveglierà : vedrai''. (Atto I, p. 124) *'''Fulvio''': ''Ha qualche volta | I suoi segreti l'[[Amicizia|amistà]]''. (Atto I, p, 126) *'''Cajo Gracco''': ''Da chi m'[[Odio|odia]], m'è caro aver la morte | Pria che la vita''. (Atto II, p. 133) *'''Fulvio''': ''I miei misfatti, o donna, | Son due: l'[[odio]] a' [[Superbia|superbi]], e immenso, e ardente | Amor di [[libertà]].'' (Atto II, p. 135) *'''Opimio''': ''È la plebe romana una tal belva | Che, come manco il pensi, apre gli artigli, | E inferocita ciecamente sbrana | Del par chi l'accarezza, e chi l'offende. | Oggi t'adora, e dimani t'uccide, | Per tornar poscia ad onorarti estinto''. (Atto II, p. 136) *'''Opimio''': ''Tripudia, esulta, sfogati, | Stolida plebe, generata in seno | Alla paura: imparerai tra poco | A tacer''. (Atto II, p. 139) *'''Cajo Gracco''': ''[[Popolo]] ingiusto è popolo [[Tirannia|tiranno]]; Ed io l'amore de' tiranni abborro''. (Atto II, p. 139) *'''Opimio''': ''La [[virtù]] difese | L'iniquità; ma pur soggiacque''. (Atto II, p. 145) *'''Cajo Gracco''': ''Ben io ti dico, che mia [[patria]] è quella | Che nel popolo sta''. (Atto II, p. 146) *'''Cajo Gracco''': ''[[Consiglio]] di nemico è tradimento''. (Atto II, p. 147) *'''Cajo Gracco''': '' Fulmine colga, | Sperda que' [[Malvagità|tristi]] che per vie di [[sangue]] | Recando [[libertà]] recan catene, | Ed infame e crudel più che il servaggio | Fan la medesma libertà''. (Atto II, p. 154) *'''Cornelia''': ''Il [[tempo]] | È d'alto prezzo, e in altro che lamenti | Adoprarlo convien''. (Atto III, p. 158) *'''Cajo Gracco''': ''Ahi nome vano, [[Virtù]], | ludibrio de' [[Malvagità|malvagi]]!'' (Atto III, p. 175) *'''Primo cittadino''': ''No, [[Italia|Itali]] siam tutti, un popol solo | Una sola famiglia''. (Atto III, p. 176) *'''Cornelia''': ''Al giusto nuoce | Chi al malvagio perdona; e ti ricorda | Che comun benefizio è la [[vendetta]] | De' beneficj''. (Atto IV, p. 185) *'''Cajo Gracco''': ''Anche de' rei | Il [[sangue]] è sacro, né versarlo debbe | Che il ferro della legge''. (Atto IV, p. 185) *'''Cornelia''': ''—Amato figlio, | Vuoi tu [[Legge|leggi]] ascoltar? | Quella sol odi | Divina, eterna, che natura a tutti | Grida: Alla [[forza]] oppon la forza. —Il [[Arma|brando]] | Qui di [[giustizia]] è senza taglio, o solo | Il debole percuote, e col potente | Patteggia''. (Atto IV, p. 186) ===Citazioni sull'opera=== *È questa maraviglioaa per grandiloquenza, profondi sensi, ricchissime immagini e forse in ciò all'altre superiore. I romani caratteri veggonsi dipinti con tal dignità, forza, e verità, che l'autore non sembra averli tolti dagli storici latini, ma pare li abbia tratti dal proprio fondo. I proteggitori della romana libertà mai non furono difesi con più di affetto, e di eloquenza. Essendo poi il fine del ''Cajo Gracco'' al tutto politico, quest'opera può meritamente locarsi allato a ''Bruti'' dell'immortale Astigiano {{NDR|[[Vittorio Alfieri]]}}. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) *In quel infelice esilio {{NDR|in Francia a Chambery}}, con poca speranza del ritornare, e fra terribili strette d'ogni maniera, egli scrisse la cantica ''Mascheroniana'', e la tragedia del ''Cajo Gracco''. La quale tragedia è per alcuni rispetti da mettere sopra l'''Aristodemo'', specialmente per la sua grandiloquenza, e i profondi sensi, e le ricchissime imagini; se non che il fine essendo pienamente politico, ed assai lontano dalla presente condizione de' tempi, la ragione di quell'opera si può dire per noi perduta. ([[Francesco Cassi]]) ==''Elegie''== ===''Elegie I''=== ====[[Incipit]]==== ''Or son pur solo, e in queste selve amiche | Non v'è chi ascolti i mici lugubri accenti | Altro che i tronchi delle piante antiche. || Flebile fra le tetre ombre dolenti | Regna il silenzio, e a lagrimar m'invoglia | Sotto del cupo mormorio de' venti. || Qui dunque posso piangere a mia voglia; | Qui posso lamentarmi, e alla fedele | Foresta confidar l'alta mia doglia. || Donde prima degg'io, Ninfa crudele, | II tuo sdegno accusar? donde fia mai | Ch'io cominci le mie giuste querele?'' ====Citazioni==== *''E perché dunque dal mio cor costante | Così diverso è il tuo? perché le parti | Di nemica tu compi, ed io d'amante? || Qual natura, qual Dio poté crearti || Sotto aspetto si mite alma si dura | Che non giunga l'altrui pianto a toccarti!'' (p. 225) *''[[Pace]], pace una volta al mio [[tormento]], | Stanco di più patir, dai suoi legami | Fugge il mio [[Spirito|spirto]], e si dilegua al [[vento]]''. (p. 225) *''Su le penne d'Amor sciolti e leggieri | Vadan cercando pur, ch'io ti perdono, | Oggetto più felice i tuoi [[Pensiero|pensieri]]. || Chieggo meno da te. Misero dono | Fammi d'un guardo sol che mi conforte: | Dimmi sol che non m'[[Odio|odii]], e pago io sono''. (p. 225) *''Del cammin della vita io non passai | Pur anco in mezzo: ma finor s'io vissi | Sol fra gli affanni, ho già vissuto assai''. (p. 226) *''Ah che incauto mirarlo io non dovea! Ma nella calma d'un amabil [[viso]] | Tanta [[Tempesta|procella]] chi temer potea?'' (p. 226) *''Quel ritenuto lusinghier [[sorriso]], | Quei lenti sguardi, quel parlar soave, | Quel dolce non so che di [[paradiso]]; || Ecco l'[[Arma|arme]] fatali, ecco la chiave | Che il sen m'aperse, e al giogo di costei | Trasse le voglie mie legate e schiave''. (p. 226) ===''Elegie II''=== *''Tu certo non ancor conoscerai | L'almo sembiante del mio Ben; ma molto | Per rintracciarlo da vagar non hai. || Ove l'aria è più pura, ove più folto | È il suol di rose in solitaria parte, | Ivi è la luce del gentil suo [[volto]]''. (p. 226) ===''Elegie III''=== *''Il [[viso]] | A lambirti leggero e rispettoso | Verró su l'ali d'un'auretta assiso; || Ed or m'asconderò nel rugiadoso | Grembo di qualche fortunato fiore, || Che andrà sopra il tuo petto a far riposo. || Oh soggiorno beato! oh sorte! oh amore! || Se lice in guiderdon di tanto affetto | Dopo morte abitar presso quel core, || In cui vivo non ebbi unqua ricetto''. (p. 226) ==''Galeotto Manfredi''== ===[[Incipit]]=== '''Zambrino''': ''Ubaldo, udisti?''<br />'''Ubaldo''': ''Udii, Zambrino''.<br />'''Zambrino''': ''Intendi | Quell'acerbo parlar?''<br />'''Ubaldo''': ''L'intendo assai''.<br />'''Zambrino''': ''Di profondi sospetti ingombra è certo | La gelosa Matilde. In altro amore | Traviato ella teme il suo Manfredi, | E complice ti crede''.<br />'''Ubaldo''': ''E tu sei quello | Che tal credenza le risvegli in petto; | Queste ancóra v'aggiungi''. ===Citazioni=== *'''Ubaldo''': ''Non ha forza il braccio | Se dal [[Cuore|cor]] non la prende'', (p. 234) *'''Manfredi''': ''E del capo, lo sai, dovunque è regno, | Mal procede il [[governo]] ove sia rotta | L'armonia delle braccia''.<br />'''Ubaldo''': ''E dove il capo | Mostrarsi infermo, delle braccia è nulla | La concordia''. (Atto I, p. 237) *'''Ubaldo''': ''La piaga | Sanar si può d'una [[Bellezza|beltà]] malvagia, | Ché in cor bennato amor malnato è breve: | Ma beltade è fatal quando è [[Pudore|pudica]]''. (Atto I, p. 240) *'''Matilde''': ''Gran forza inspira | E fierezza il [[Dolore|dolor]] quando lo move | [[Amore|Amor]] tradito''. (Atto I, p. 246) *'''Elisa''': ''Il [[Cuore|cuor]] si serra | Nelle [[Fortuna|fortune]], e sol lo schiude il tocco | Delle grandi sventure.''. (Atto II, p. 252) ===Citazioni sull'opera=== *E scrisse la tragedia del Manfredi, mosso da certi spiriti in lui destati dalla lettura di [[William Shakespeare|Shàkspeare]]. Perciò quel suo Manfredi ha molti colori che tengono a quelli della poesia inglese, per quanto l'indole de' nostri teatri il comporta; e la imitazione ne apparisce chiarissima ne' caratteri, e specialmente in quello di Zambrino, coniato ad imagine dell'Iago dell' ''Otello''. ([[Francesco Cassi]]) *Vuolsi che questo patrio componimento senta della imitazione di [[William Shakespeare|Sakespeare]], e non sia totalmente collocato in mezzo a costumi italici del medio evo. Le gelosie però di Matilde, le sventure d'Eloisa, la lealtà d'Ubaldo, la perfidia di Zambrino, ed il cuor grande di Galeotto che fra l'amore e il dovere si decide per quest'ultimo sono caratteri degni dell'autore dell' ''Aristodemo''. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''Il bardo della Selva Nera''== ===[[Incipit]]=== ''Quando al terzo di Marte orrido Ludo | Dal Brittannico roar sul congiurato | Istro discese fulminando il Sire | Delle battaglie, e d'atro nembo avvolta | Al fianco gli venia la provocata | Dal tedesco spergiuro ira del Cielo, | Sentì dali'alta Ercinia la procella | De' volanti guerrieri il Bardo Ullino; | Ullino germe di forti, ed animoso | Cantor de' forti, e dello spirto erede | Dell'indovina vergine Velleda, | Cui l'antica paura incensi offria | Nelle selve Brutere, ove implorata | L'aspra donzella con responsi orrendi | Del temulo avvenire apria l'arcano''. ===Citazioni=== *''Dell'[[Innocenza|innocente]] | [[Sangue]] versato | In scellerata [[guerra]] | Conta il [[Cielo]] le stille, e le schernite | Lagrime tutte della stanca terra''. (Canto I, p. 366) *''Perde il nome la [[Forza|Possanza]], | che di barbari s'aita: | Vile è il trono, a cui sostegno | son quell'[[Arma|armi]], ed onta il regno''. (Canto I, p. 366) *''Pallido intanto sull'Abnobie rupi | Il [[Sole|Sol]] cadendo raccogliea d'intorno | Dalle cose i colori, e alla pietosa | [[Notte]] del mondo concedea la cura''. (Canto I, p. 368) *''[[Infelicità|Infelice]] a far mia degl'infelici | La [[sventura]] imparai''. (Canto II, p. 368) *''[...] e gli brillava il [[viso]] | Come raggio di [[Sole|Sol]], che dopo il nembo | Ravviva il [[fiore]] dal furor battuto | D'aquilon tempestoso''. (Canto II, p. 369) *''Ben di senso è privo | Chi ti conosce, [[Italia]], e non t'adora''. (Canto II, p. 371) *''Non sempre di [[viltà|Codardia]] compagna è la [[Paura]]''. (Canto III, p. 371) *''Ma più ch'altri invade, | e al cor s'attacca del racchiuso in [[Ulma]] Austriaco duce {{NDR|[[Karl Mack von Leiberich]]}}. | Di quel cor già donno | la Paura ritrova un altro Nume | più deforme d'assai, la Codardia, | che d'Arcoli, di Dego e di Marengo | incessante gli tuona entro l'orecchio | i terribili nomi, né midollo | né fibrilla gli lascia che non tremi.'' (Canto III, p. 372-373) *''Su le Noriche nevi ella già sparge | Le sue rose l'[[Aurora]], e saltellante | Di ramo in ramo il [[passero|passer]] mattutino | In suo garrire la saluta, e chiama | Alle cure campestri il villanello''. (Canto IV, p. 373) *''Dietro il valor di sue vittorie è lento | Della parola e del pensiero il corso {{NDR|[[Napoleone Bonaparte]]}}''. (Canto V, p. 379) *''Nel [[Gioia|tripudio]] ognun corre ad abbracciarte | Sia nemico, od amico; l'[[Allegria|allegrezza]] | Non distingue i sembianti; un caro errore | Dona gli amplessi, e negli amplessi il core''. (Canto VI, p. 382) ==''Il cespuglio delle quattro rose''== ===[[Incipit]]=== ''Dimmi, Amore: In questo eletto | Giardin sacro alla pudica | Dea del senno e tua nemica, | Temerario fanciulletto, | A che vieni? O fuggì, o l'ali | Tu vi perdi, ed arco e strali''. ===Citazioni=== *''[[Virtù|Virtude]] io servo [[fede]] | Più che il volgo non si crede''. (p. 70) *''E per lei qui appunto or vegno | A spiccar dal cespo un raro | Fior gentile, un fior che caro | A lei crebbe, e di me degno. | Cosi parla; e con baldanza | Nella chiostra il passo avanza''. (p. 70) *''Dolce l'aura l'accarezza, | Schietto il Sol di rai l'indora, | Fresca piove a lei l'Aurora | Le sue perle; e una vaghezza, | Uno spirto intorno gira | Che ti grida al cor: Sospira'' (p. 72) *''L'agitò, le luci affisse | Nel bel fiore, e cosi disse: | Desio d'alma generosa, | Di Minerva dolce cura, | Dolce riso di natura, | Cara al ciel Trivulzia Rosa, | II tesor che in te si chiude | Io consacro alla [[Virtù|virtude]]''. (p. 72) *''E Virtù che sola al mondo | Fa l'uom chiaro e lo sublima, | La Virtù che sola è cima | Di grandezza, e il resto è fondo''. (p. 73) ===[[Explicit]]=== ''Di' che saggio ognorsarò, | Di' che al cespo tornerò, | E corrò... Ma posto il dito | Su le labbra, il dir sostenne, | E disparve. Allor mi venne | Nella mente'appien chiarito | Che a Virtude Amor tien fede | Più che il volgo non si crede''. ==''Il consiglio''== ''Le tue vaghe alme [[Pupilla|pupille]], | I celesti tuoi sembianti | Già t'acquistano, o mia Fille, | I sospir di cento amanti. | Ciascheduno i merti suoi | Spiega in pompa lusinghiera, | E su i cari affetti tuoi | Ciaschedun gareggia e spera''. ===Citazioni=== *''Se d'[[Amore|Amor]] l'acuto strale | A ferirti il sen non va, | Che ti giova, che ti vale, | Fille mia, la tua beltà? Dunque scegli qual più vuoi, | Cui del [[cuore]] aprir le porte''. (p. 62) *''Ma non prendere consiglio | Sol dagli occhi; e saggia intanto | Della scelta sul periglio | I miei detti ascolta alquanto''. (p. 62) *''Pur sovente in bocca a un vate | Della [[lode]] il suon seduce, | Ed acquista una beltate | Maggior grido e maggior lode''. (p. 64) *''Quel vivace tuo talento | Qualche volta un po' incostante, | Che ti fa con bel portento | Presto irata e presto amante. | Ciò che importa? Un genio instabile | Colpa è sol di fresca età: | Non saresti sì adorabile | Senza qualche infedeltà''. (p. 65) ===[[Explicit]]=== ''Tal saravvi che dolente | Sempre in atto di morire, | Sempre muto e penitente | Avveleni il tuo gioire. | Norma e legge io prenderò | Dallo stato del tuo viso, | E fedele alternerò | Teco il pianto e teco il riso''. ==''In morte di Lorenzo Mascheroni''== ===[[Incipit]]=== ''Come face al mancar dell'alimento | Lambe gli aridi stami, e di pallore | Veste il suo lume ognor più scarso e lento | E guizza irresoluta, e par che amore | Di vita la richiami, infin che scioglie | L'ultimo volo, e sfavillando muore: | Tal quest'alma gentil, che morte or toglie | All'[[Italia|Italica]] speme, e sullo stelo | Vital, che verde ancor floria, la coglie; | Dopo molto affannarsi entro il suo velo, | E anelar stanca sull'uscita, alfine | L'ali aperse, e raggiante alzossi al cielo''. ===Citazioni=== *{{NDR|Al lettore}} Ben provvide alla dignità delle Muse quella legge del divino [[Licurgo]], la quale vietava l'incidere, non che il cantar versi sulla tomba degli uomini volgari, non accordando questo alto onore che alle anime generose e della patria benemerite. (p. 387) *''Oh mio [[Lorenzo Mascheroni|Lorenzo]] — oh [[Jean-Charles de Borda|Borda]] mio! fur dette | Queste, e non più per lor, parole: il resto | Disser le braccia al collo avvinte e strette''. (Canto I, p. 389) *''Pace, austero intelletto. Un'altra volta | Salva è la [[patria]]: un nume entro le chiome | La man le pose, e lei dal fango ha tolta. | [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]]... Rizzossi a tanto nome | L'acciglialo [[Giuseppe Parini|Parini]], e la severa | Fronte spianando balenó, siccome | Raggio di sole che, rotta la nera | Nube, nel fior che già parea morisse | Desta ii riso e l'amor di primavera''. (Canto II, p. 390) *''[[Reggio nell'Emilia|Reggio]] ancor non obblia che dal suo seno | La favilla scoppiò, donde primero | Di nostra libertà corse il baleno. Mostrò [[Bergamo]] mia che puote il vero | Amor di patria e lo mostrò l'ardita | [[Brescia]], sdegnosa d'ogni vil pensiero''. (Canto II, p. 392) *''O voi che state ad ascoltar, voi puri | Spirti del ciel, cui veggio al rio pensiero | Farsi i bei volti per pietade oscuri; | Che cor fu il vostro allor che per sentiero | D'orrende stragi inferocir vedeste | E stugger [[Francia]] un solo, un [[Maximilien de Robespierre|Robespiero]]?'' (Canto III, p. 393) *''Perché la [[colpa]] de' regnanti, o Padre, | Negli innocenti [[Popolo|popoli]] è punita?'' (Canto III, p. 393) ===Citazioni sull'opera=== *Alla ''Mascheroniana'' poi fu cagione la morte del celebre matematico e letterato [[Lorenzo Mascheroni]], il quale essendo in vita tenero amico del Monti, fu da lui in morte con versi gravissimi lacrimato. ([[Francesco Cassi]]) *Questi nuovi canti che deploravano la morte del celebre matematico, e letterato [[Lorenzo Mascheroni]] sono anch'essi un frammento, che gli amici vietarono al Monti e continuarli e pubblicarli. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''In morte di Ugo Bass-Ville''== ===[[Incipit]]=== ''Già vinta dell'inferno era la pugna, | E lo spirto d'Abisso si partia, | Vôta stringendo la terribil ugna. | Come lion per fame egli ruggia | Bestemmiando]'Eterno, e le commosse Idre del capo sibilar per via. | Allor timide l'ali aperse e scosse | L'anima d'Ugo alla seconda vita, Fuor delle membra del suo sangue rosse. | E la mortal prigione, ond'era uscita, | Subito indietro a riguardar si volse, | Tutta ancor sospettosa e sbigottita. | Ma dolce con un riso la raccolse, | E confortolla l'Angelo beato, | Che contro Dite a conquistarla tolse''. ===Citazioni=== *''Oltre il rogo non vive ira nemica''. (p. 4) *''Ei sol tarpò del Franco ardir le penne: | L'onor d'[[Italia]] vilipesa e quello | Del Borbonico nome Egli sostenne''. (Canto terzo, p. 21) *''L'ali apersi a un sospiro, e l'infinito | Amor nel libro, dove tutto è scritto, | II mio [[peccato]] cancellò col dito''. (Canto terzo, p. 22) *''Non altrimenti a volo strano e vago | D'ogni parte erompea l'oscena schiera, | Ed ulular s'udiva, a quell'imago | Che fan sul margo d'una fonte nera | I [[Lupo|lupi]] sospettosi e vagabondi, | A ber venuti a truppa in sulla sera''. (Canto terzo, p. 26) *''Stolto, che volli coll'immobil fato | Cozzar della gran [[Roma]], onde ne porto | Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; | Chè di Giuda il Leon non anco è morto; | Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi''. (III, 7-11) *''Tremanti i polsi e riverente il ciglio''. (III, 21) *''Vôta stringendo la terribil ugna''. (I, 3, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 249) ===Citazioni sull'opera=== *Assai edizioni della ''Bassvilliana'' si moltiplicarono per Italia, e specialmente in [[Milano]], dove l'immortale [[Giuseppe Parini|Parini]], maravigliato all'ardire dal nuovo poeta, disse quella memorabile sentenza, ''che il Monti'' cioè ''sempre minaccia di cadere colla repentina sublimità de' suoi voli, e non cade mai''. Nell'edizione di [[Pavia]] si posero alcune forti note, nelle quali magnificandosi l'autore col titolo di ''Dante redivivo'', fu censurata quella espressione di freddo e caldo. ([[Francesco Cassi]]) *I classici versi che cantano ''Basville'' levarono plauso tale, che li più schivi appresero a venerare l'[[Dante Alighieri|Alighieri]]; ed allora il felice autore fu salutato col titolo di ''Dante redivivo'' e l'acuto [[Giuseppe Parini|Parini]] escì in quella memorabile sentenza ''che il Monti sempre minaccia cadere colla repentina sublimità de'suoi voli, e non cade mai''. Ma la ''Basvilliana'' non è che un frammento del gran poema che la vasta mente di Vincenzo avea concepito. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''L'entusiasmo melanconico''== ===[[Incipit]]=== <poem>Dolce de' mali obblio, dolce dell'alma Conforto, se le cure egre talvolta Van de' pensieri a intorbidar la calma, O cara [[Solitudine]], una volta A sollevar deh! vieni i miei tormenti Tutta nel velo della notte avvolta. Te chiamano le amiche ombre dolenti Di questa selva, e i placidi sospiri Tra fronda e fronda de' nascosti venti.</poem> ===Citazioni=== *''Il [[Pensiero|pensier]] si sprigiona, e senza briglia | Va scorrendo, quai turbo inferocito | Che il dormente Ocean desta e scompiglia. | In quai caverne, in qual deserto lito | Or vien egli sospinto? È forse questo | Il sentier d'Acheronte e di Cocito?'' (p. 224) *''Maledetto il [[Pensiero|pensier]] che ti donai; | Maledette le tracce, e la scaltrita | Sembianza, onde sedurre io mi lasciai; || Maledetta l'infausta ombra romita | Conscia de' miei trionfi, e della spene | Lungo tempo felice, e poi tradita''. (p. 224) *''Mugge il tuono fra' lampi, e dappertutto | Dal sen de' nembi la [[tempesta]] sbalza | E schianta i boschi il ruinoso flutto''. (p. 224) *''Sostienmi, O mio [[coraggio]]. Ecco l'orrendo | Volto di [[morte]]! Arricciasi ogni pelo, | E l'[[Anima|alma]] al cor precipita fremendo''. (p. 224) *''Oh [[Morte]]! oh Morte! Eppur lerribil tanto Non sei qual sembri. Tu sugli occhi adesso Mi chiami, in vece di spavento, il pianto. || Dunque più non fuggir, vienmi dappresso. | Ah, perché tremo ancor? Vieni, ch'io voglio | Ne' tuoi sembianti contemplar me stesso''. (p. 225) ==''La bellezza dell'universo''== ===[[Incipit]]=== ''Della mente di [[Dio]] candida figlia, | Prima d'Amor germana, e di Natura Amabile compagna e maraviglia, || Madre de' dolci affetti, e dolce cura | Dell'uom, che varca pellegrino errante | Questa valle d'esilio e di sciagura, || Vuoi tu, diva [[bellezza]], un risonante | Udir inno di lode, e nel mio petto | Un raggio tramandar del tuo seminante? || Senza la luce tua l'egro intellelto | Langue oscurato, e i miei pensier sen vanno | Smarriti in faccia al nobile subbietto''. ===Citazioni=== *''Tu coronasti di sereni lampi | Al [[Sole|Sol]] la fronte: e per te avvien che il crine | Delle comete rubiconde avvampi; || Che agli occhi di quaggiù, spogliate alfine | Del reo presagio di feral fortuna, Invian flamme innocenti e porporine, || Di tante faci alla silente e brunà || Notte trapunse la tua mano il lembo. E un don le festi della bianca Luna''. (p. 232) *''Alla terra indirizzasti l'ali, | Еd ebber dal poter de' tuoi splendori | Vita le cose inanimate e frali. | Tumide allor di nutritivi umori | Si fecondàr le glebe, e si fèr manto | Di molli erbette e d'olezzanti fiori''. (p. 232) *''Anche sul dorso dei petrosi monti | Talor t'assidi maestosa, e rendi | Belle dell'[[alpi]] le nevose fronti: | Talor sul giogo abbrustolato ascendi | Del fumante [[Etna]], e nell'orribil veste | Delle sue fiamme ti ravvolgi e splendi''. (p. 233) *''Chi puó cantar le tue bellezze? Al petto | Manca la lena, ed il verso non ascende | Tanto, che arrivi all'alto mio concetto''. (p. 233) ===Citazioni sull'opera=== *Né faremo parola di quella miracolosa ''Bellezza dell'Universo'', che recitata in Arcadia per le nozze Braschi e Falconieri stordì di guisa le menti d'ogni uomo, che narrasi (dopo uditi que' carmi divini) niuno degli arcadi aver voluto leggere li suoi componimenti: tanto fu il trionfo del giovane poeta. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''La musogonia''== ===[[Incipit]]=== ''Cor di ferro ha nel petto, alma villana | Chi fa de' carmi alla bell'arte oltraggio, | Arte figlia del Cielo, arte sovrana, | Voce di Giove e di sua menle raggio. | O Muse, o sante Dee, la vostra arcana | Origine vo' dir con pio linguaggio, | Se mortal fantasia troppo non osa | Prendendo incarco di celeste cosa''. ===Citazioni=== *''Chè nuova [[tirannia]] sta sempre in tema, | E cruda è sempre tirannia che trema''. (p. 235) *''Amor che già scendea propizio e pio, | Manifestossi in quella all'amatore, | E gli [[Sorriso|sorrise]] cosi caro un riso, | Che di dolcezza un sasso avria diviso''. (p. 236) *''E tu pur desti agli empi sepoltura, | Terribile [[Vesuvio|Vesevo]], che la piena | Versi rugghiando di tua lava impura | Vicino ahi troppo alla regal Sirena. | Deh sul giardin d'Italia e di natura | I tuoi torrenti incenditori affrena; | Ti basti, ohimè! l'aver di [[Pompei|Pompejano]] | I bei colli sepolto e d'[[Ercolano]]''. (p. 239) *''Molta [[virtù]] sepolta giace accanto | Alla [[viltà]], perché non ebbe un prode | Vate amico al suo fianco: e le bell'opre, | Che non hanno cantor, l'[[oblio]] ricopre''. (p. 240) ==''La pace di Campoformio''== ===[[Incipit]]=== ''Dolce brama delle genti, | Cara [[Pace]], alfin scendesti, | E le spade combattenti | La tua fronda separó. || Nell'orribile vagina | Già nasconde il brando Marte; | Già l'invitto [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]] | Il suo fulmine posó''. ===Citazioni=== *''E sian scherno sulle scene | In catene — trascinati | I [[Tirannia|tiranni]] detestati | Della fiera gioventù''. (p. 417) *''Per le case, per la via | Scorre libero il [[piacere]]; | Un'amabile follia | La ragion rapisce e il cor''. (p. 418) *''Libertade o morte, tutti | Esclamate, e mano al brando: | Fortunato chi pugnando | Per la [[patria]] morirá''. (p. 418) ===[[Explicit]]=== ''Prodi all'[[Arma|armi]]; alzate un grido | Di coraggio, e mano al brando. | Fortunato chi pugnando | Per la patria sua spirò''. ==''La spada di Federico II''== ===[[Incipit]]=== ''Sul muto degli Eroi sepolto frale | Eterna splende di virtù la face. | Passa il Tempo, e la sventola coll'ale, | E più bella la rende e più vivace. | Corre a inchinarla la virtù rivale; | [[Alessandro Magno|Alessandro]] alla tomba entro cui tace | L'ira d'Achille, e, maggior d'ogni antico, | [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]] all'avel di [[Federico II di Prussia|Federico]]''. ===Citazioni=== *''La man vi stese, e disse: Entra nel mio | Pugno, o fatal tremenda spada. Il trono | Ch'alto levasti, e i lauri onde coprio | Un dì la fronte il tuo Signor, miei sono. | Dal gorgo intatta dell'umano obblio | Sua gloria volerà''. (p. 458) *''Spinge l'Elba atterrile e rubiconde | Al mar le spume; e il mar incalza al lido | Anglo muggendo, e su le torbid'onde | Gl'invia del sangue sì mal compro il grido. | A quel muggir l'Odera alto risponde, | E: Rispetta il Lion, bada al tuo nido, | Crida allo Sveco dalla riva estrema; | Bada al tuo nido, Re pusillo, e trema''. (p. 459) *''D'[[Europa]] intanto alla [[Cina]] reina | Viaggia della Spree la trionfata | Spada, e la segue con la fronte china | La Borussa Superbia incatenata. | Densa al passar dell'arme pellegrina | Corre la gente stupefatta, e guata; | E già la fama con veloce penna | Ne pronuncia la giunta in su la [[Senna]]''. (p. 459) ===[[Explicit]]=== ''In questa di valor sacra contrada | Alti onori t'avrai; che riverita | Pur de' nemici è qui la gloria, e schietti | Della tua faran fede i nostri petti. | Si dicendo scoprir le rilucenti | Còlte in Rosbacco cicatrici antiche, | E vivo scintillò negli occhi ardenti | Il pensier| delle belliche fatiche. | Parve l'inclita spada a quegli accenti | Abitarsi, e sentir che fra nemiche | Desire non cadde; parve di più pura | Luce ornarsi, e obbliar la sua sventura''. ==''Lettera a nome di Francesco Piranesi al generale D. Giovanni Acton ''== ===[[Incipit]]=== Voi dormite tranquillo, signor Generale, sopra i vostri allori marittimi e sul timone della nave di cui sedete al governo, e tutt'altro vi sognate sicuramente, che di ricevere una mia lettera. Perché son io costretto di scrivervela? Qual linguaggio, qual formolario userò io con voi, io consagrato al servigio d'un principe ingiustamente offeso dal vostro? E quale sarà il Galateo che adoprerò se, nel mentre ch'io parlo, la [[Svezia]] da voi provocata prepara i suoi vascelli per portarvi a [[Napoli]] le sue ragioni sulla bocca eloquente de' suoi cannoni? Frattanto egli m' è necessario di scrivervi e voi siete quello che mi forzate. Se voi non aveste attaccata che in privato la mia persona, se aveste ancora ciò fatto in Napoli al cospetto solamente de' vostri schiavi, io vi avrei lasciato, senza commovermi, eternamente latrare e mentire. Ma voi mi avete oltraggiato alla presenza del pubblico, voi mi avete atrocemente calunniato per proteggere il traditore barone d'Armfeldt, denunciandomi a tutta l'[[Italia]] e a tutta l'[[Europa]] ordinatore d'un assassinio contro di lui voi avete cercato di dirigere a questo scopo la pubblica opinione con ogni sorta di maneggi e di scritti, e non vi siete avveduto che, togliendomi l'onore, mi toglievate egualmente la libertà di soffrire, disprezzarvi e tacere. ===Citazioni=== *La [[verità]] non ha mai atterrito gli amici della [[virtù]] e non vi sono che i vili, che consigliano di tacerla, e le sporche coscienze, a cui torna conto che la sua luce resti sepolta nel cuore degli uomini, come una lucerna dentro una tomba. (p. 23) *La massima, che sotto [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]] lasciò scritta nel suo testamento politico un gran ministro di Stato, ''che i sovrani si guardino con diligenza dall'impiegare nelle cariche le persone d'onore, perché non possono trarne verun partito'', questa massima tanto esecrabile, quanto osservata, è del tutto sconosciuta, se nol sapete, in Isvezia. Se lo sia egualmente nel sistema della vostra politica, accordatemi l'onesta libertà di deciderlo e allora vi dirò io la ragione perché non siete ancora in grado di rispettarmi e conoscermi. (p. 24) *Oh [[verità]]! sentimento divino, idolo dei cuori onorati e tormento eterno dei perfidi, io potrò dunque far sì, che il pubblico ti contempli a viso scoperto e ti tocchi? L'impostura avea tentato di seppellirti, e nascondere, ai tanti occhi che ti cercano, le tue pure attrattive. Ma la mia mano strapperà con coraggio il velo che ti hanno posto sul volto. La tua luce brillerà come il sole, confonderà i vili che ti hanno tradito, e i buoni esulteranno tutti della tua giusta vendetta. (p. 31) *[...] per disonore dell'umana ragione non v'e cosa in [[Napoli]] tanto notoria, quanto la libera e pubblica vendita che vi si fa dei falsi attestati. La tariffa loro ordinaria è di tre ducati, o di quattro, secondo la fame di chi vende, e il bisogno di chi compra. Se tu vuoi dunque soppiantare un processo, alterare una particola di testamento, falsificare qualunque carattere, tu non hai ch'a gittar via i rimorsi, e dar mano alla borsa. Le botteghe de' falsari son sempre aperte. Tiriamo un velo sopra queste incredibili e non mai più udite abbominazioni. Il pensiero non può fissarle senza raccapriccio. (p. 32-33) *Noi entriamo in un [[mare]] che non ha sponde, in un mare di ribalderie, ove l'ingiustizia e la soverchieria veleggiano col vento in poppa, e la sola [[innocenza]] è in burrasca, da tutti abbandonata, fuorché dal Cielo che la vuole afflitta, ma non sommersa. (p. 38) ==''Ode al signor di Montgolfier''== *''Che più ti resta? Infrangere | Anche alla Morte il tèlo, | E della vita il nèttare | Libar con Giove in cielo''. *''Rapisti al ciel le folgori | Che debellate innante | Con tronche ali ti caddero | E ti lambîr le piante''. *''Umano ardir, pacifica | filosofia sicura, | qual forza mai, qual limite | il tuo poter misura?''<ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> ==''Pensieri d'amore''== ===[[Incipit]]=== ''Sallo il [[Cielo|ciel]] quante volte al sonno, ahi lasso! | Col desire mi corco e colla speme di mai svegliarmi | E sul [[Mattino|mattin]] novello| Apro le luci, a mirar torno il Sole, | Ed infelice un'allra volta io sono. | Quale sovente con maggior disdegna | Vedi sul mar destarsi le procelle, | Che fallo dianzi avean silenzio e tregua; | Tale al tornar delia diurna luce | Più fiero de' miei mali il sentimento | Risorge, e tal dell'alma le [[Tempesta|tempeste]], | Che la calma notturna avea sopite, | Svegliansi tutte, e le solleva in alto | Quel terribile Iddio che mi persegue''. ===Citazioni=== *''Ah! qnando ancora colle chiuse ciglia | Tra veglia e sonno d'abbracciarla io credo, | E deluso mi desto, ahi! che del cuore | La grave oppressïon sgorgar repente | Fa di lagrime un rio dalle pupille. E al [[Pensiero|pensier]] disperato mi dischiude | Un avvenir d'orrendi mali, a cui | Termine non vegg'io fuorché la [[tomba]]''. (p. 267) *''Oh come del [[Pensiero|pensier]] batte alle porte | Questa fatale [[Immagine|immago]] e mi persegue! | Come d'incontro mi s'arresta immota, | E tutta tutta la mia [[mente]] ingombra! | Chiudo ben io per non mirarla i rai, | E con ambe le man la fronte ascondo. | Ma su la fronte e dentro i rai la veggio | Un'allra voila comparir, fermarsi, | Riguardarmi pietosa e non far motto''. (p. 267) *''Torna, o [[delirio]] lusinghier deh! torna; | Né cosi ratto abbandonarmi. Io dunque | Suo sposo! ella mia sposa! Eterno Iddio, | Di cui fu dono questo cor che avvampa, | Se un tanto ben mi preparavi, io tutti | Spesi gl'istanti in adorarti avrei''. (p. 268) *''Oh se lontano dalle ree cittadi | In solilario lido i giorni miei | Teco mi fosse trapassar concesso! | Oh se mel fosse! Tu sorella e sposa, | Tu mia ricchezza, mia grandezza e regno, | Tu mi saresti il ciel, la terra e tutto. | Io ne' tuoi sguardi e tu ne' miei felice, | Come di schietto rivo onda soave | Scorrer gli anni vedremmo, e fonte in noi | Di perenne gioir fóra la vita.'' (p. 268) *''Tutto pere quaggiù. Divora il Tempo | L'opre, i pensieri. Colà dove immenso | Gli astri dan suono, e qui dov'io mi assido, | E coll'aura che passa mi lamento, | Del nulla tornerà l'ombra e il silenzio. | Ma non l'intera Eternilà potria | Spegner la fiamma che non polsi e vene, | Ma la sostanza spirital n'accese, | Fiamma immortal, perché immortal lo spirito | Entro cui vive, e di cui vive e cresce''. (p. 269) ===[[Explicit]]=== *''E sarà nosco Amore. Noi de' sofferti | Oltraggi allor vendicheremo Amore, | Né d'uomo tirannia né di fortuna | Franger potranne, o indebolir quel nodo | Che le nostre congiunse alme fedeli. | Perché dunque a venir lenta è cotanto, | Quando è principio del gioir, la [[Morte]]? | Perché si rado la chiamata ascolta | Degl'infelici, e la sua man disdegna | Troncar le vile d'amarezza asperse?'' ==''Poesie varie''== *''Di velo, il sai, compiacesi | amor modesto e puro. | Va, fra quell'[[Ombra|ombre]] tacite | mi troverai, tel giuro.'' (da ''La fecondità'', p. 275) *''Finché l'[[età]] n'invita, | cerchiam di goder. | L'[[aprile]] del piacer | passa, e non torna più. | Grave divien la vita | se non ne [[carpe diem|cogli il fior]]''. (da ''All'amica'', p. 275) *''I nostri cori a gara | lasciamo [[Delirio|delirar]] | chi sa fervente amar, | solo è felice''. (da ''All'amica'', p. 275) *''Per due fedeli [[Amore|amanti]] | tutto, tutto è [[Gioia|gioir]]''. (da ''All'amica'', p. 275) *''Più sei bella, più devi | ad [[Amore|Amor]] voti e fè''. (p. 275) *''[[Amare|Amiam]], che i dì son brevi; | un [[giorno]] senza amor, | è giorno di dolor, | Giorno perduto''. (da ''All'amica'', p. 275) *''E meglio tra capanne in umil sorte, | che nel tumulto di ribalta corte, | [[filosofia]] s'impara''. (da ''Invito d'un solitario a un cittadino'', p. 275) *''Vieni dunque, infelice, a queste selve; | fuggi l'empie [[città]], fuggi i lucenti | d'oro palagi, tane di serpenti, | e di perfide belve''. (da ''Invito d'un solitario a un cittadino'', p. 276) *''E te pur, dolce amico, e te pur prende | del mio soffrir pietade; ed in me fitto | lo sguardo, mostri che il dòlor ti fende | di che misero io porto il coi- trafitto. || Né la virtù che agli altrui mali intende, | in te si spense al meditar lo scritto | del fiero vate che in sentenze orrende | di Farsaglia cantò l'alto delitto''. (da ''Al sig. conte Francesco Cassi'', p. 18<ref name=Rac>Vincenzo Monti, ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834.</ref>) *''E diran tutti: L'italo cantore | vinse il latino; chè le Furie a quello | fur Mute, e a te, leggiadro spirto, il core''. (da ''Al sig. conte Francesco Cassi'', p. 18<ref name=Rac/>) *''Più la contemplo, più vaneggio in quella | mirabil tela: e il cor, che | ne sospira, | sì nell'obbietto del suo arnor delira, | che gli amplessi n'aspetta e la favella''. (da ''Per un dipinto del celebre sig. Filippo Agricola rappresentante la Figlia dell'Autore'', p. 21<ref name=Rac/>) *''Nel fiso riguardar l'amato obbietto | del mio lungo desir tanta è la piena, | la dolce piena del paterno affetto, | che il gaudio quasi a delirar mi mena. || L'anima, tutto abbandonando il petto, | corre negli occhi, e Amor ve l'incatena''. (da ''Agli amici'', p. 22<ref name=Rac/>) ===''Canzonetta''=== *''Amo, ed ardo per cosa | Si vaga e graziosa, | Che vederla, e trafitto | Non sentirsi è delitto''. (p. 276) *''Ardon dolci e tranquille | Le cerulee [[Pupilla|pupille]]. | Oh pupille beate! | Stolto è ben chi vi mira, | E d'[[Amore|amor]] non sospira''. (p. 276) *''Del color non dipende | Degli [[Occhio|occhi]] la [[bellezza]], | Ma sol dalla dolcezza | Che da lor piove e scende''. (p. 276) *''Quante [[Pupilla|pupille]] brune | Passano disprezzate | Senza palme e fortune, | Perché mute, insensate | Non san piegarsi in giro, | Né destare un sospiro? ''. (p. 277) *''Ma voi, [[Pupilla|pupille]] amabili, | Pupille incomparabili, | Se uno sguardo volgete, | Già il cor rapito avete''. (p. 277) *''Chi misura mai puote | Il valor d'un [[sorriso]], | Che ravviva le gote | D'un delicato [[viso]]? ''. (p. 277) *''So che [[Immagine|immago]] è del cor | La forma esterïore; | Ma l'immago sovente | È Fallace, o languente''. (p. 277) *''Un [[Amore|amor]] senza stento | Invita al tradimento; | E una [[Rosa (fiore)|rosa]] d'aprile | Quattro volte odorata | Perde il suo bello, e vile | Sen muore al suol gittata''. (p. 278) ==''Prometéo''== ===[[Incipit]]=== ''L'accorto [[Prometeo|Prometéo]], l'inclito figlio | A cantar di Giapeto il cor mi sprona, | E quantji sopportò travagli e pene | Per amor de' mortali, e qual raccolse | Di largo beneficio empia mercede, | Se la Diva, cui tutta a parte a parte | La peregrina istoria è manifesta, | Del suo favor m'aita, e non ricusa | Sovra italico labbro alcuna stilla | D'antica derivar greca dolcezza''. ===Citazioni=== *La [[Mitologia]] ci offre in Prometeo il più interessante personaggio che mai esercitasse, pe' suoi rapporti morali e politici, l'intelletto de' filosofi e l'immaginazione de' poeti. Ma tante sono e si diverse e sconnesse le maraviglie che di lui si raccontano, che volendo noi trattarne l'argomento in poema, sarà pregio dell'opera il riunire a maggior comodo di chi legge le molte e disperse fila di questa tela. (in prefazione) *''E dove in trono non s'asside il [[Giustizia|giusto]], | Colpa divien, che mai non si perdona, | Dell'ingegno l'altezza e la virtude; | E fortunata è l'[[ignoranza]] sola''. (Canto I) *''[[Sangue]] corrono i campi, e sangue i fiumi; | Sangue si vende, oh dio! sangue si compra, | E tradimento e forza a piè del trono | Fan l'orrendo contratto''. (Canto I) *''Così talvolta il [[Sole|Sol]], poiché di Giove | Tacquero i lampi procellosi e i tuoni, | Delle nuvole straccia il fosco velo, | E più bella che pria mostra la fronte | Che tutto allegra di suo riso il mondo''. (Canto II) *''Era il tempo che stanche in occidente | Piegava il [[Sole|Sol]] le rote, e raccogliendo | Dalle cose i colori, all'inimica | [[Notte]] del mondo concedea la cura''. (Canto II) *''Lascivo il [[vento]] le gonfiava il [[seno]] | Del bel ceruleo velo, e steso a tergo | Iva il crin somigliante ad una [[stella]] | Che di nembi foriera per la quota | [[Notte]] del ciel precipita, e fa lungo | Dopo sé biancheggiar solco di [[luce]]''. (Canto III) *''Oh Delo ! oh culla | Del signor delle Muse e della luce, | Salve! Né mai con sanguinoso piede | Ti giunga Marte a calpestar, né mai | S'acquisii Pluto in te ragione alcuna. | Salve, o terra beata, e sempre suoni | Sul labbro de'poeti il tuo bel nome''. (Canto III) *''Prima e sola cagion che moto e vita | A tutte impresse le create cose, | Alma [[natura]], che tue sante leggi | Rivelasti ai mortali, e la grandezza | Sempre narri di Lui ch'è tuo principio''. (Canto IV) == Citazioni su Vincenzo Monti == *Amico mio, seguitate la vostra fatica la quale ad onta della debolezza dell'argomento che vi siete proposto va a procacciarvi una luminosa riputazione; e s'egli è vero che le anime di [[Dante]] e dell'autore del ''Basville'' si siano toccate in tutte le loro parti, tenete per certo che la vostra entra per terza in questo contatto, e compisce il mistero d'una triade letteraria in un'anima sola. ([[Francesco Torti]]) *Così ella vede che il Monti è assai più famoso per l'''[[Iliade]]'' che per il ''Persio''. ([[Giacomo Leopardi]]) *Dalle ossa di Vincenzo sorga lo spirito illustre, illumini le belle contrade d'un altro ''Aristodemo'', d'un altro ''Basville'', e ponendosi a bocca la tromba d'[[Omero]] colle calde parole del Ghibellino fuggiasco {{NDR|[[Dante Alighieri]]}} facciane uscire un tuono degno della tua gloria, degno del popolo più poetico dell'universo. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) *Fuvvi chi dalle opere e dalle azioni di lui volle dirlo l'uomo di tutti i tempi, di tutti i partiti . Non è mio instituto purgarlo di tale accusa: io parlo del gran letterato, del sommo poeta, Monti considerato come uomo avrà qualche volta operato debolmente. E che monta codesto? Condanneremo per ciò l'autore della ''Basvilliana'', e dell'''Aristodemo''? ov'è uomo sulla terra che niuna macchia possa rimproverarsi? se v'ha venga costui, e getti la prima pietra a coprire d'infamia il principe de' poeti del nostro tempo. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) *Il Monti fu, dunque rispetto ai poeti che con lui si usa mettere a contrasto, poeta di orecchio e d'immaginazione, e non punto rappresentante di un'età contro un'altra età: differenza di conformazione mentale, non di contenuto storico. E tanto poco egli chiuse un'età o appartenne a un'età chiusa, che, per contrario, formò scuola: una scuola certamente di valore scarso o nullo, ma sol perché scarso o nullo è il valore di tutte le scuole poetiche; e che per estensione e diffusione non fu inferiore ma piuttosto superiore alla foscoliana e alla leopardiana. ([[Benedetto Croce]]) *Il Monti non traduce, ma interpreta: che è pur l'unico modo di tradurre. Subito egli coglie di un episodio, di un personaggio, di un'azione, l'accento fondamentale; e a quello volge e piega il suo interpretare, che è il suo tradurre, e intona il suo canto. Non ha deviazioni o urti o arresti, come chi sia preoccupato di altro e ad altro intenda: come chi, per esempio, si affatichi su l'analisi verbale del testo, o si adoperi di seguir certo stile e di provocare e ottenere effetti voluti. Egli ha dentro una sua musica: e quella ode e a quella obbedisce. ([[Manara Valgimigli]]) *La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, risurse mercé l'ingegno e le cure del cav. Vincenzo Monti. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ([[Ambrogio Levati]]) *Nella Roma di Pio VI, [...] non si perdonerà al Monti – e lo si piglierà da quel momento in sospetto – di avere, ripigliando la tesi degli Enciclopedisti, ricongiunto il suo pensiero a quello del Parini, dell'Alfieri e di tutti i contemporanei riformisti, lombardi e napoletani, {{sic|intuonando}} nell'ode al Montgolfier l'inno trionfale della ragione e della scienza. ([[Ernesto Masi]]) *Nella severa maestà del suo volto (sì vivamente rappresentata dalla scultura di [[Giovanni Battista Comolli|Giambatista Comolli]]), la grazia (non rara) di un sorriso dolce e delicato rivelava pienamente un animo sincerissimo e affettuoso. E la sincerità fu perfetta; che né voleva né poteva dissimulare non che fingere verun pensiero: e perciò detestava forte ogni falsità e simulazione: così avesse saputo da falsi e simulati difendersi! ([[Pietro Giordani]]) *''O VIATORE | IN QUESTA CASA | ADI' XIX. FEBBRAIO MDCCLI | NACQUE VINCENZO MONTI | ETERNO VANTO ALLE MUSE ALLA PATRIA ALL'ITALIA''. (Epigrafe sulla casa natale) *''Questi è Monti poeta e cavaliero, | Gran traduttor dei traduttor d'Omero''.<ref>Il distico sarcastico allude al fatto che Vincenzo Monti tradusse in italiano l'''Iliade'' avvalendosi di una traduzione latina o di altra italiana in prosa.</ref>([[Ugo Foscolo]]) *''Salve, o Divino a cui largì natura | il cor di [[Dante]] e nel suo Duca il canto: | Questo fia il grido dell'età ventura, | Ma l'età che fu tua tel dice il canto''. ([[Alessandro Manzoni]]) *Sempre minaccia di cadere colla repentina sublimità de' suoi voli, e non cade mai. ([[Giuseppe Parini]]) *Vincenzo Monti formò su primi classici le precipue bellezze di suo stile, ma non ne seguì servilmente alcuno. Additò a poeti il vero modo d'imitar [[Dante]] più che non fecero [[Onofrio Minzoni |Minzoni]] e il [[Alfonso Varano|Varano]], e richiamò dal torto sentiero i traviati italici verseggiatori. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Vincenzo Monti, ''Amor peregrino'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano, 1834. *Vincenzo Monti, ''Amor vergognoso'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834. *Vincenzo Monti, ''Aristodemo'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Cajo Gracco'', ''Tragedie del cavaliere Vincenzo Monti'', Leonardo Giardetti, Firenze 1825. *Vincenzo Monti, ''Elegie'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Galeotto Manfredi'', ''Tragedie del cavaliere Vincenzo Monti'', Leonardo Giardetti, Firenze 1825. *Vincenzo Monti, ''Il bardo della Selva Nera'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Il cespuglio delle quattro rose'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834. *Vincenzo Monti, ''Il consiglio'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834. *Vincenzo Monti, ''In morte di Lorenzo Mascheroni'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''In morte di Ugo Bass-Ville'', ''Scelte poesie italiane'', G. Tasso Editore, Venezia 1833. *Vincenzo Monti, ''L'entusiasmo melanconico'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La bellezza dell'universo'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La musogonia'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La pace di Campoformio'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La spada di Federico II'', ''Opere'' di Vincenzo Monti, Volume unico, Francesco Rossi-Romano, Napoli 1862. *Vincenzo Monti, ''Lettera a nome di Francesco Piranesi al generale D. Giovanni Acton '', in ''Prose varie'', Tomo V, Giovanni Resnati e G. Bernardoni, Milano 1841. *Vincenzo Monti, ''Pensieri d'amore'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Poesie varie'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Prometeo'', ''Opere'' di Vincenzo Monti, Volume unico, Francesco Rossi-Romano, Napoli 1862. ==Voci correlate== *''[[Iliade]]'' ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Monti, Vincenzo}} [[Categoria:Drammaturghi italiani]] [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] cvg9xdqkct2kvpp8918818d7v394hdb Memoria 0 2759 1218356 1208233 2022-07-22T13:24:32Z Mariomassone 17056 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Wald Vergissmeinnicht.jpg|thumb|right|Nontiscordardimé]] {{indicedx}} Citazioni sulla '''memoria'''. ==Citazioni== *A che giovano le memorie? Di noi muore la miglior parte, e non c'è memoria che possa resuscitarla. ([[Francesco De Sanctis]]) *C'è differenza tra l'aver dimenticato e non ricordare. ([[Alessandro Morandotti]]) *Chi disputa allegando l'autorità, non adopra lo 'ngegno, ma più tosto la memoria. ([[Leonardo Da Vinci]]) *Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Ciò che la memoria ha in comune con l'arte è la tendenza a selezionare, è il gusto per il dettaglio. [...] La memoria contiene proprio i dettagli, non il quadro d'insieme [...] La convinzione di ricordare il tutto in modo generale, la convinzione stessa che permette alla specie di continuare a vivere è priva di fondamento. La memoria assomiglia essenzialmente a una [[biblioteca]] dove regna il disordine alfabetico e dove non esiste l'opera completa di nessuno. ([[Josif Aleksandrovič Brodskij]]) *Come avete memoria della vostra vita di veglia e mantenete un'estesa quota di questa memoria per gli avvenimenti fisici quotidiani, e come questa fonte di ricordi vi fornisce un senso di continuità quotidiana, altrettanto il vostro sé addormentato ha un corpo di ricordi ugualmente ampio. ([[Jane Roberts]]) *Di regola non amo i memoriali moderni. Sono generalmente scritti da gente che o ha perso la memoria, o non ha mai fatto nulla che valga la pena di ricordare. ([[Oscar Wilde]]) *È facile scrivere i propri ricordi quando si ha una cattiva memoria. ([[Arthur Schnitzler]]) *E perché non imparare questi testi a memoria? In nome di che cosa non appropriarsi della letteratura? Forse perché non si fa più da tanto tempo? Vorremmo lasciare volar via pagine simili come foglie morte solo perché non è più stagione? È davvero auspicabile non ''trattenere'' simili incontri? Se questi testi fossero persone, se queste pagine eccezionali avessero volti, dimensioni, una voce, un sorriso, un profumo, non passeremmo il resto della vita a morderci la mani per averli lasciati scappare via? Perché condannarci a conservarne solo una traccia che sbiadirà fino a essere solo il ricordo di una traccia... ([[Daniel Pennac]]) *È solo non pagando i propri conti che uno può sperare di vivere nella memoria dei [[commercio|commercianti]]. ([[Oscar Wilde]]) *È una ben povera memoria quella che funziona solo all'indietro. ([[Lewis Carroll]]) *''Figlia indiscreta della noia, | memoria, memoria incessante, | le nuvole della tua polvere, | non c'è vento che se le porti via? || Gli occhi mi tornerebbero innocenti, | vedrei la primavera eterna || E, finalmente nuova, | o memoria, saresti onesta.'' ([[Giuseppe Ungaretti]]) *Gli anni della [[storia]] sembrano lunghi e lontani, ma in realtà non sono che un soffio, e gli avvenimenti apparentemente dispersi in quella dimensione della storia che è il tempo sono in realtà vicini e collegati da quel misterioso robustissimo filo che è la memoria degli uomini. ([[Andrea Rossi]]) *{{Maiuscoletto|Gli [[ebrei]] hanno sei [[sensi]]}}<br/>Tatto, gusto, vista, odorato, udito... memoria. Mentre i gentili fanno esperienza del mondo mediante i sensi tradizionali e usano la memoria solo come strumento di second'ordine per interpretare i fatti, per gli ebrei la memoria non è meno primaria della puntura di uno spillo, o del suo argenteo luccichio, o del gusto del sangue che sprigiona dal dito. L'ebreo è punto da uno spillo e ricorda altri spilli. È solo riconducendo la puntura dello spillo ad altre punture – quando sua madre tentava di aggiustargli la manica con il suo braccio dentro; quando le dita di suo nonno si addormentarono accarezzando la fronte madida di suo bisnonno; quando Abramo saggiò il coltello per essere sicuro che Isacco non sentisse dolore – che l'ebreo appura perché faccia male.<br/>Quando un ebreo incontra uno spillo domanda: ''Che cosa mi ricorda?'' ([[Jonathan Safran Foer]]) *Il destino della memoria è quello di diventare, prima o poi, vaga e imprecisa per poi essere del tutto dimenticata. (''[[Love Hina]]'') *Il mio nome è memoria. Sono la vostra più preziosa amica. Sono la buca in cui non ricadere e la strada sbagliata da non imboccare la seconda volta. Posso essere la vostra più temibile nemica. Perché sono l'occhio che fotografa la vostra vergogna nel buio di una stanza. ([[Alessandro Ghebreigziabiher]]) *Il vantaggio della cattiva memoria è che si godono più volte le stesse buone cose per la ''prima'' volta. ([[Friedrich Nietzsche]]) *– In questo luogo riposa mia madre, ma non ne ho forte impressione. Non ricordo neppure il suo viso.<br />– Dimenticando i propri ricordi, le persone riescono a vivere. Però vi sono cose che non si devono assolutamente dimenticare. Yui mi ha fatto conoscere quel qualcosa che è per me insostituibile. Io vengo in questo luogo in riconferma di ciò.<br />– Non ci sono delle sue foto?<br />– Non ne sono rimaste, e anche questa tomba è una mera decorazione, priva di spoglie.<br />– Ci si è disfatti di tutto. Proprio come aveva detto il mio tutore.<br />– È tutto dentro il mio cuore. Per ora basta così. (''[[Neon Genesis Evangelion]]'') *In realtà la memoria è, direi, il ventre dello spirito e invece letizia e tristezza sono il cibo ora dolce ora amaro. Quando i due sentimenti vengono affidati alla memoria, passano in questa specie di ventre e vi si possono depositare, ma non possono avere sapore. ([[Agostino d'Ippona]]) *Il bugiardo deve avere buona memoria. ([[Marco Fabio Quintiliano]]) *Io vedo la memoria del soggetto come un complesso ragù, e noi siamo gli chef... che hanno come potere quello di determinare ciò che verrà servito e ciò che verrà buttato. (''[[Wolverine]]'') *In un certo senso, pensò, siamo tutti fatti di memorie. La nostra personalità viene formata partendo dalle memorie, la nostra vita è organizzata intorno a memorie, la nostra cultura viene eretta su quelle fondamenta di memorie comuni che noi chiamiamo storia e scienza. E ora, rinunciare a una memoria, a una conoscenza, al passato... ([[Michael Crichton]]) *L'acqua limacciosa della memoria, dove tutto ciò che cade si nasconde. Se la si muove, qualcosa torna a galla. ([[Jules Renard]]) *L'[[arte]] è memoria: la memoria è desiderio riattivato. ([[Cyril Connolly]]) *La facoltà della memoria è grandiosa. Ispira quasi un senso di terrore, Dio mio, la sua infinita e profonda complessità. E ciò è lo spirito, e ciò sono io stesso. ([[Agostino d'Ippona]]) *La memoria cioè gli altri divenuti noi stessi. ([[Andrea Emo]]) *La memoria delle immagini si deposita in noi ed è quella a cui leghiamo i sentimenti. ([[Vittorino Andreoli]]) *La memoria [...] è l'intelligenza degli sciocchi. ([[Henry de Montherlant]]) *La memoria è l'unico possedimento concreto dell'uomo, perché non fa differenze fra la ricchezza e la povertà. ([[Alexander Smith]]) *La memoria è la tua immagine di perfezione. ([[Barbara Kruger]]) *La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare: è il testamento che ci ha lasciato [[Primo Levi]]. ([[Mario Rigoni Stern]]) *La memoria è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé. ([[Arthur Schopenhauer]]) *La memoria è un meccanismo molto delicato e suscettibile di parecchie distorsioni involontarie, che oltre ai falsi ricordi comprendono effetti dovuti alla suggestione, all'ansia da prestazione, alla pressione sociale e alla confabulazione, ovvero la fusione tra ricordi diversi o l'unione di veri ricordi e fantasie. Ecco perché chiunque dica "Me lo ricordo benissimo!" forse sta sopravvalutando le capacità del suo e del nostro cervello. ([[Massimo Polidoro]]) *La memoria infatti, secondo un grande testimone del Novecento, [[Primo Levi]], è «meravigliosa ma fallace»: ovvero è semplicemente individuale, inesorabilmente particolare, soggettiva, intima, e non può essere scambiata con quella di altri. Essa è un angolo visuale ed emotivo irriducibilmente personale, soggetta proprio per ciò a fenomeni di logoramento fisiologico, di rimozione, di alterazione: fino alla creazione di quelle verità di comodo che altro non sono che la soglia di tollerabilità di un ricordo doloroso, di una memoria di avvenimenti traumatici bisognosi di una edulcorazione, di una riscrittura intima. Ma non solo: la memoria è la risorsa primaria di una testimonianza, ma è anche la fonte eccellente del falso in buona fede, ancorché del falso in mala fede, della manipolazione intenzionale del ricordo. La memoria è di parte, come parziale è lo sguardo su cui si fonda. E la parzialità, lo scontro fra sguardi diversi, la contesa fra memorie differenti, di memorie che tendono a farsi storia, è esattamente ciò che una società deve evitare. ([[Walter Barberis]]) *La memoria non ci muore dentro grazie alle cose che non ci restituisce e di cui si nutre, contando sul nostro oblio. ([[Ramón Gómez de la Serna]]) *La memoria non è altro che assuefazione. ([[Giacomo Leopardi]]) *La memoria non è associata soltanto al passato. Di certo è legata anche al presente, ma lo è persino rispetto al futuro. (''[[serial experiments lain]]'') *La memoria. Sacca piena di cianfrusaglie che rotolano fuori per caso e finiscono col meravigliarti, come se non fossi stato tu a raccoglierle, a trasformarle in oggetti preziosi. ([[Wu Ming]]) *La memoria si blocca. Ma è ancora lì tutta intera. Anche le cose più dimenticate si ripresentano, ma quando vogliono loro. ([[Elias Canetti]]) *La memoria, specchio fedele per conoscere e correggere i propri difetti. ([[Antonio Pérez (statista)|Antonio Pérez]]) *La sola funzione della memoria è di aiutarci a rimpiangere. ([[Emil Cioran]]) *– {{NDR|Guardie a Lescaut}} Lescaut.<br />– Va ben. Perderei la memoria, | Se c'è da far baldoria? | Sta ben – andate a berne un sorso. ([[Manon (Massenet)|Manon di Massenet]]) *Ma non tutte le memorie, lo stavo scoprendo con il tempo, avevano lo stesso trattamento. C'erano memorie di serie B e serie C. Memorie che nessuno voleva ricordare, perché troppo scomode, troppo vere. ([[Igiaba Scego]]) *Memoria, memoria, che sei tu mai! Tormento, ristoro e tirannia nostra, tu divori i nostri giorni ora per ora, minuto per minuto e ce li rendi poi rinchiusi in un punto, come in un simbolo dell'eternità! Tutto ci togli, tutto ci ridoni; tutto distruggi, tutto conservi; parli di morte ai vivi e di vita ai sepolti! ([[Ippolito Nievo]]) *Noi moderni, che non abbiamo sistemi di memoria, possiamo, come quel professore, adottare di volta in volta [[mnemotecniche]] personali, non di vitale importanza per noi nella vita e nella nostra professione. Ma nel mondo antico, privo della stampa, senza la possibilità di disporre di carta per prendere appunti o per battere a macchina le conferenze, una memoria educata era di importanza vitale. E la memoria degli antichi veniva appunto educata da un'arte che rifletteva l'arte e l'architettura del mondo antico e che doveva dipendere da facoltà di intensa memorizzazione visiva, da noi perdute. ([[Frances Yates]]) *Non illudiamoci che la memoria sia fatta di vaghe ombre. È fatta di occhi, che ti guardano dritto in faccia; e di dita, che ti accusano. (''[[Il portiere di notte]]'') *Non senza ragione si dice che chi non si sente abbastanza forte di memoria deve evitare di essere [[menzogna|bugiardo]]. ([[Michel de Montaigne]]) *Ogni tanto la memoria mi fa brutti scherzi, ma non ricordo quali. (''[[Rat-Man]]'') *Poiché {{NDR|l'abitudine}} affievolisce tutto, quel che meglio ci ricorda una persona è proprio ciò che avevamo dimenticato (perché era insignificante, e così gli avevamo lasciato tutta la sua forza). ([[Marcel Proust]]) *Quando arriva la [[conoscenza]], arriva anche la memoria. ([[Gustav Meyrink]]) *Quando non è una lanterna magica, la memoria è un film dell'orrore. ([[Gesualdo Bufalino]]) *Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella memoria come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. (''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'') *Se non ricordiamo non possiamo comprendere. ([[Edward Morgan Forster]]) *Tutti quelli che se ne vanno ti lasciano sempre addosso un po' di sé... È questo il segreto della memoria? Se è così allora mi sento più sicura perché so... che non sarò mai sola... (''[[La finestra di fronte]]'') *Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione. ([[Napoleone Bonaparte]]) ===[[Marcello Marchesi]]=== *''Anche i vermi ricordano | ma io non ho memoria. | Dice che, sollecitandoli | con scosse elettriche | scelgano, nei tubi di vetro, | una strada piuttosto che un'altra. | Anche i vermi ricordano | io niente | non ho memoria di me.'' *Ha molta fantasia, però gli manca la cosa, la, comesichiama, gli manca la memoria. *Venderei le mie memorie al miglior offerente, ma non mi ricordo un tubo. ==[[Proverbi italiani]]== *Chi non ha buona memoria, deve avere buone gambe. *Il rimedio della cattiva memoria è spesso il pensarci su. *La memoria è il tesoro dell'anima. *La memoria è un vaglio: il piccolo cade, il grosso rimane. *La memoria si perde, e la scrittura resta. *La memoria vuol essere esercitata. *L'intelletto val più della memoria. *L'uomo quando invecchia perde la memoria. *Nella memoria sta il sapere umano. *Pensar spesso ad una cosa è la miglior medicina per la memoria. *Quel che s'impara con fatica, non si dimentica facilmente. *Una buona memoria ed un intelletto acuto, si trovano di rado in una testa. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Ippocampo (anatomia)|Ippocampo]] *[[Memoria a breve termine]] *[[Memoria a lungo termine]] *[[Oblio]] *[[Ricordo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Memoria]] pfpktqhlhesa2h110joo77qmzg0oh26 Arthur Schnitzler 0 2789 1218391 1107110 2022-07-22T16:20:22Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Arthur Schnitzler 1912.jpg|thumb|Arthur Schnitzler]] '''Arthur Schnitzler''' (1862 – 1931), medico, scrittore e drammaturgo austriaco. ==''Aforismi''== *Credo alla tua saggezza solo se viene dal [[cuore e cervello|cuore]], credo alla tua [[bontà]] solo se viene dalla [[cuore e cervello|ragione]]. *È difficile decidere quando la stupidità assume le sembianze della furfanteria e quando la furfanteria assume le sembianze della [[stupidità]]. Perciò sarà sempre difficile giudicare equamente i politici. *Fin quando ogni pazzo, ogni [[teologia|teologo]], ogni baciapile e ogni gazzettiere potrà permettersi di intendere e di applicare la parola di Dio secondo come gli garba al momento, qualsiasi discussione su questioni religiose rimarrà sterile. *I tre criteri dell'[[opera d'arte]]: [[coerenza]], intensità, continuità. *I tuoi peggiori [[nemico|nemici]] non sono affatto coloro che hanno un'opinione diversa dalla tua, bensì coloro che concordano con te, ma che per motivi diversi, per [[prudenza]], prepotenza, [[viltà]] non sono in grado di professarsi di quell'[[opinione]]. *L'umanitarismo come idea [[politica]] è un luogo comune, come idea religiosa un equivoco, come idea etica un'[[illusione]]. *La cosa migliore che due amanti possono diventare nel corso del [[tempo]] è questa: surrogati dei loro sogni o simboli del loro [[desiderio]]. *La [[verità]] si troverebbe nel mezzo. Nient'affatto. Solo nella profondità. *Le virgolette non sono spesso altro che un pigro pretesto per mezzo del quale l'autore cerca di addossare al cattivo gusto dei suoi contemporanei la responsabilità per una banalità che gli sfuggì dalla penna. *Miserabile chi vive non la propria vita ma la propria autobiografia. *Nel cuore di ogni [[aforisma]], per quanto nuovo o addirittura paradossale esso possa apparire, pulsa un'antichissima verità. *Nell'[[amore]] ci accorgiamo per lo più troppo tardi se un cuore ci è stato dato solo in prestito, se ci è stato donato oppure se ci è stato addirittura sacrificato. *Nessun viso è brutto se i suoi tratti esprimono la capacità di una vera [[passione]] e l'incapacità di una [[bugia|menzogna]]. *Quando l'[[odio]] diventa codardo, se ne va mascherato in [[società]] e si fa chiamare [[giustizia]]. ==''Al pappagallo verde''== ===[[Incipit]]=== ''La bettola "Al pappagallo verde". Una cantina non molto spaziosa, alla quale – dalla parte posteriore, a una certa distanza – conducono sette gradini, che verso l'alto sono chiusi da una porta. Una seconda porta, visibile a mala pena, si trova nello sfondo, a sinistra''. [...]<br>'''Grasset''' (''sta ancora scendendo''): Qui, qui, Lebrêt, entra; conosco bene questa fonte, te l'assicuro. Anche se tutta [[Parigi]] muore di sete, il mio vecchio [[amico]] e direttore ha certo da qualche parte una buona botte di vino, ci puoi contare.<br>'''Oste''': Oh buonasera, Grasset. Così ti fai vivo, eh? Perché, non avrai mica chiuso con la [[filosofia]], per caso? O speri da me qualche scrittura, così, un nuovo ingaggio, o –<br>'''Grasset''': Come no, si capisce. Cerco del vino, e tu devi darmelo. Io sono il cliente e tu sei l'oste, e dunque –<br>'''Oste''': Come, [[vino]]? E dove dovrei trovarlo, eh caro Grasset, me lo dici? Se proprio stanotte hanno saccheggiato tutte le mescite e le bottiglierie di Parigi! E anzi, guarda, scpmmetterei non so cosa che c'eri anche tu.<br>'''Grasset''': Su, tira fuori il vino. Per la canaglia che verrà dopo di noi, magari fra un'ora – (''ascolta''). Senti qualcosa anche tu, Lebrêt?<br>'''Lebrêt''': Sì, è come un tuono, leggero e lontano, ma come un tuono – ===Citazioni=== *'''Grasset''': Guarda, sono gli ultimissimi opuscoli che sono stati appena distribuiti a Palazzo Reale. Qui ce n'è uno del mio amico Cerutti, ecco, ''Memoriale per il popolo di [[Francia]]'', qui un altro di [[Camille Desmoulins|Desmoulins]]... che certo, detto fra noi, è assai più bravo a parlare che a scrivere... eccolo qui, ''La Francia libera''. (p. 92) *'''Oste''': Mio caro, io amo la libertà come te, ma amo soprattutto il mio lavoro. (p. 93) *Una giovinezza che non si gode è come un volano che si lascia per [[terra]], nella sabbia, invece che lanciarlo in aria. (p. 126) ==''Doppio sogno''== ===[[Incipit]]=== «Ventiquattro schiavi mori spingevano remando la sfarzosa galera che doveva portare il principe Amgiad al palazzo del califfo. Ma il principe, avvolto nel suo mantello di porpora, se ne stava solo, sdraiato in coperta, sotto l'azzurro cupo del [[cielo]] notturno disseminato di [[stella|stelle]] e il suo sguardo...».<br>La piccola aveva letto fin lì ad alta [[voce]]; ora, quasi all'improvviso, le si chiusero gli [[occhio|occhi]]. I genitori si guardarono sorridendo, Fridolin si chinò su di lei, le baciò i capelli biondi e chiuse il [[libro]] che si trovava sulla tavola non ancora sparecchiata. La bambina lo guardò come sorpresa.<br>«Sono le nove,» disse il [[padre]] «è ora di andare a letto». E poiché anche Albertine si era accostata alla bambina, le [[Mano|mani]] dei genitori si incontrarono sulla fronte amata mentre i loro sguardi si scambiavano un tenero [[sorriso]], che non era rivolto più solo alla bambina. (1999) ===Citazioni=== *L'orologio della torre del municipio scoccò le sette e mezzo. D'altronde non importava che ora fosse; il [[tempo]] gli era completamente indifferente. Non provava interesse per nulla e per nessuno. Sentì una leggera [[compassione]] per se stesso. Molto fuggevolmente, non proprio come un proposito, gli venne l'[[idea]] di recarsi a una qualsiasi stazione, partire, non importava per dove, sparire per tutti coloro che lo avevano conosciuto, ricomparire in qualche luogo all'estero e incominciare una nuova [[vita]], sotto spoglie diverse. Si ricordò di certi strani casi clinici che conosceva dai libri di psichiatria, delle cosiddette doppie esistenze: un [[uomo]] spariva improvvisamente dalla vita normale, veniva dato per disperso, ritornava dopo pochi mesi o dopo anni, senza ricordare dove era stato tutto quel tempo, finché in seguito qualcuno con cui s'era incontrato da qualche parte in un [[paese]] lontano lo riconosceva, ma lui non aveva più [[memoria]] di [[nulla]]. E in forma più lieve a più d'uno doveva capitare la stessa cosa. Per esempio dopo aver fatto un sogno? Certo, ci si ricordava… Ma sicuramente c'erano anche dei sogni che si dimenticavano del tutto, dei quali non restava più traccia, tranne un certo strano stato d'animo, uno stordimento misterioso. Oppure si ricordavano solo più tardi, molto più tardi, e non si sapeva più se si era fatta un'esperienza reale o soltanto sognato. Soltanto… soltanto…! (1999) *– Cosa dobbiamo fare, Albertine?<br/>Lei sorrise, e dopo una breve esitazione rispose: – Ringraziare il destino, credo, di essere usciti indenni da tutte le avventure, da quelle reali e da quelle sognate.<br/>– Ne sei proprio sicura? – domandò Fridolin.<br/>– Così sicura, come intuisco che la realtà di una notte, anzi, persino quella di un'intera vita umana non rappresenta la sua più intima verità.<br/>– E nessun sogno, – aggiunse lui con un lieve sospiro, – è soltanto un sogno. (2011, p. 112) *Lei gli prese la testa fra le mani e la adagiò affettuosamente sul proprio petto. – Ora siamo svegli, – disse, – e lo resteremo a lungo.<br/>Per sempre, avrebbe voluto correggerla Fridolin, ma prima che potesse pronunciare quelle parole lei gli posò un dito sulle labbra e mormorò, come tra sé: – Mai indagare il futuro. (2011, p. 112) ===[[Explicit]]=== Così giacquero entrambi in silenzio, entrambi si assopirono anche un po', vicini l'uno all'altra, in un sonno senza sogni, finché alle sette, come ogni mattina, udirono bussare alla porta, e con i rumori consueti della strada, un vittorioso raggio di luce attraverso lo spiraglio delle tende e un chiaro riso di bambina dalla stanza accanto, cominciò il nuovo giorno. (2011, p. 112) ==''Il libro dei motti e delle riflessioni''== *Chi sono i tuoi nemici più irriducibili? Sconosciuti che immaginano quanto tu li disprezzeresti se li conoscessi. (''Motti brevi'', n. 30) *Ciò che logora più rapidamente e nel modo peggiore la nostra anima è perdonare senza dimenticare. (''Motti brevi'', n. 34) *[[Dilettante]] è chi non è all'altezza delle proprie idee, ma ne va orgoglioso. (''Motti brevi'', n. 28) *È così facile scrivere i propri [[ricordo|ricordi]] quando si ha una cattiva memoria. (''Motti brevi'', n. 46) *Guardati dalle persone [[modestia|modeste]]: non immagini con quale commosso [[orgoglio]] coltivano le loro debolezze. (''Motti brevi'', n. 15) *Quante volte – e nei nostri riguardi ancor più spesso che nei riguardi degli altri – riteniamo forza di [[carattere]] ciò che alla fine è soltanto debolezza di sentimento. (''Motti brevi'', n. 4) *Se ti senti incline alla riconciliazione, chiediti anzitutto cosa ti ha reso così malleabile: cattiva memoria, indolenza o codardia. (''Relazioni e solitudini'', n. 33) ==''La contessina Mizzi''== ===[[Incipit]]=== ''Giardino della villa del conte. Verso il fondo, le sbarre di un alto cancello; al centro, lievemente spostato a destra, il grande portone. A sinistra, sul davanti, la facciata della villa: un edificio a un piano solo, wsi vede che un tempo era un piccolo castello di caccia, costruito centott'anni prima e restaurato da trent'anni''. [...]<br>'''Un servitore''': Posso chiedere a Vostra Grazia a che ora devo servire il pranzo?<br>'''Il conte''' (''parla il tipico gergo tedesco-ungherese degli ufficiali. Si accende un sigaro''): Alle due, alle due.<br>'''Un servitore''': E a che ora Vostra Grazia comanda la carrozza?<br>'''La contessina''' (''si affaccia sul balcone, tenendo in mano tavolozza e pennello, e si porge verso il giardini''): Buongiorno, papà.<br>'''Il conte''': Salute, Mizzi.<br>'''La contessina''': Insomma, papà, sei sparito di nuovo, mi hai lasciata sola, e proprio a colazione. Ma si può sapere dove sei stato?<br>'''Il conte''': Ah lontano, mia cara, proprio lontanuccio. Avevo voglia di cavalcare, e sono arrivato fin oltre Rodaun. Hai visto che giornata? Splendida, splendida. E tu? Sei già al lavoro? Magari avrai presto di nuovo qualcosa da farmi vedere?<br>'''La contessina''': Sì papà, questo sì, ma non t'illudere, sempre i soliti fiori, solo quelli. ===Citazioni=== *Noi miseri mortali non possiamo mai pretendere di sapere come si giudichi lassù una vicenda umana. (p. 52) ==''La signorina Else''== ===[[Incipit]]=== «''Davvero non vuoi giocare, Else?''» – «No, Paul, non ne ho più voglia. Ciao. Arrivederla, signora Mohr.» – «''Via, Else, mi chiami signora Cissy. Anzi, semplicemente Cissy''.» – «''Come mai, Else. va via così presto? Mancano ancora due ore buone prima del dinner''.» – «La lascio al suo single con Paul, signora Cissy. Oggi non sono in vena e vi rovinerei il divertimento.» – «''La lasci perdere, signora Mohr, oggi si è svegliata con la luna storta. Però sei carina anche con la luna, Else! Soprattutto ti dona quel sweater rosso''.» – «Ti auguro di avere più fortuna con il blu. Ciao, Paul.» ===Citazioni=== *Potrei uscire anch'io, augurar loro la buonanotte e poi inoltrarmi tra i prati, nel bosco, salire, inerpicarmi sempre più in alto, sul [[Pale di San Martino|Cimone]], sdraiarmi, addormentarmi, morire assiderata. Misterioso suicidio di una fanciulla dell'alta società viennese. Trovata morta in un punto inaccessibile del Cimone della Pala. Il nero mantello da sera copriva appena il ben corpo nudo... Forse non mi troverebbero mai. Forse l'anno venturo. O forse ancora più tardi. Solo lo scheletro. Meglio restare qui, nel tepore della hall, e non morire tra i ghiacci.<ref>Da ''Signorina Else'', traduzione di Enrico Groppali, Feltrinelli, edizione digitale, 2018. ISBN ebook 9788858832363 https://books.google.it/books?id=KUZGDwAAQBAJ&pg=PT56&dq=La+signorina+Else+Cimone&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjfxpCAytzsAhWJGuwKHW2VAJUQ6AEwAHoECAYQAg#v=onepage&q=La%20signorina%20Else%20Cimone&f=false</ref> *Vorrei [[gridare]] il mio saluto al cielo prima di tornare giù in mezzo alla gente. Ma dove andrà il mio saluto? Sono così sola. Terribilmente sola, tanto che nessuno può immaginare la mia solitudine. Amore mio, io ti saluto. Chi sei? Ti saluto mio promesso sposo! Ma chi sei?... (p. 27) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Fama tardiva''=== ''Il signor Eduard Saxberger rientrò dalla sua passeggiata e salì lentamente le scale che portavano alla sua abitazione''. ===''Gioco all'alba''=== «Signor tenente!... Signor tenente!... Signor tenente!»<ref name=incipit>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ===''Il Dr. Gläser, medico dei bagni''=== Il battello era pronto per partire. Il Dr. Gläser era in piedi sul ponte, vestito di scuro e con un soprabito grigio, aperto, su una manica del quale spiccava un bracciale da lutto. Il direttore dell'albergo l'aveva accompagnato alla partenza.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref> ===''Il ritorno di Casanova''=== A {{sic|cinquantatre}} anni Casanova, da tempo non più spinto a vagare per il mondo dal giovanile piacere dell'avventura, ma dall'inquietudine dell'avanzante vecchiaia, fu preso da una così intensa nostalgia per la sua città natale, Venezia, che cominciò a girarle intorno simile a un uccello che vien giù a morire calando da libere altezze in sempre più strette volute.<ref name=incipit/> ===''Il sottotenente Gustl''=== Quanto durerà ancora? Guardiamo l'orologio... probabilmente non sta bene in un concerto così serio.<ref name=incipit/> ==Citazioni su Arthur Schnitzler== *Schnitzler è il tipico [[scrittore]] che fonde compassione e nichilismo in una visione desolata, in una cartella clinica della condizione umana in cui anche la [[storia]] e la [[politica]] appaiono maschere illusorie degli [[Istinto|istinti]] e del [[destino]]. ([[Claudio Magris]]) *Sebbene capace di questa visione unitaria dell'uomo, Schnitzler s'ispira a un desolato pessimismo. La [[vita]] gli appare un gioco di forze irrazionali e una giostra d'inganni senza senso; vivere significa tradire. L'insistito tema dell'adulterio, della delusione o della crudele umiliazione amorosa è il simbolo del suo "scettico determinismo", come diceva [[Sigmund Freud|Freud]], che lo spinge a vedere nella [[forza]] vitale un cieco desiderio di sopraffazione. ([[Claudio Magris]]) *Impossibile trovare un altro scrittore che abbia una simile comprensione dell'animo umano e una simile capacità di analizzare i nostri meccanismi mentali. ([[Stanley Kubrick]]) *Il Suo determinismo come il Suo scetticismo – che la gente chiama pessimismo – la Sua penetrazione delle verità dell'inconscio, della natura istintiva dell'uomo, la Sua demolizione delle certezze convenzionali della civiltà, l'adesione dei Suoi pensieri alla polarità di amore e morte, tutto ciò mi ha commosso come qualcosa di incredibilmente familiare. ([[Sigmund Freud]], lettera del 14 marzo 1922<ref>Sigmund Freud, ''Lettere 1873-1939'', Bollati Boringhieri, 1960</ref>) ==Bibliografia== *Arthur Schnitzler, ''Aforismi'', in ''Opere'', a cura di Giuseppe Farese, Mondadori. *Arthur Schnitzler, ''Al pappagallo verde'' (''Der grüne Kakadu''), traduzione e introduzione di Claudio Magris, Oscar Mondadori, Milano, 1979. *Arthur Schnitzler, ''Doppio sogno'' (''Traumnovelle''), a cura di Giuseppe Farese, Adelphi, 1999. *Arthur Schnitzler, ''Doppio sogno'' (''Traumnovelle''), traduzione di Paola Capriolo, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2011. *Arthur Schnitzler, ''Fama tardiva'', a cura di Wilhelm Hemecker e David Osterle, traduzione di Alessandra Iadicicco, Ugo Guanda Editore, 2014. ISBN 978-88-235-1127-9 *Arthur Schnitzler, ''Il libro dei motti e delle riflessioni'', traduzione di Claudio Groff, Rizoli, Milano, 2013. ISBN 978-88-58-65691-4 *Arthur Schnitzler, ''La contessina Mizzi'' (''Komtesse Mizzi oder der Familientag''), traduzione e introduzione di [[Claudio Magris]], Oscar Mondadori, Milano, 1979. *Arthur Schnitzler, ''La signorina Else'' (''Fräulein Else''), traduzione e presentazione di Anna Corbella, Demetra Srl, 1995. ==Voci correlate== *''[[Eyes Wide Shut]]'' – film 1999 ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|La signorina Else||(1924)}} {{Pedia|Doppio sogno||(1926)}} {{DEFAULTSORT:Schnitzler, Arthur}} [[Categoria:Aforisti austriaci]] [[Categoria:Drammaturghi austriaci]] [[Categoria:Medici austriaci]] [[Categoria:Scrittori austriaci]] 8qjf037b1jlxqo1npzmuxw5f8j7gp9e 1218450 1218391 2022-07-22T21:02:32Z Ahti-Saku 90970 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Arthur Schnitzler 1912.jpg|thumb|Arthur Schnitzler nel 1912]] '''Arthur Schnitzler''' (1862 – 1931), medico, scrittore e drammaturgo austriaco. ==''Aforismi''== *Credo alla tua saggezza solo se viene dal [[cuore e cervello|cuore]], credo alla tua [[bontà]] solo se viene dalla [[cuore e cervello|ragione]]. *È difficile decidere quando la stupidità assume le sembianze della furfanteria e quando la furfanteria assume le sembianze della [[stupidità]]. Perciò sarà sempre difficile giudicare equamente i politici. *Fin quando ogni pazzo, ogni [[teologia|teologo]], ogni baciapile e ogni gazzettiere potrà permettersi di intendere e di applicare la parola di Dio secondo come gli garba al momento, qualsiasi discussione su questioni religiose rimarrà sterile. *I tre criteri dell'[[opera d'arte]]: [[coerenza]], intensità, continuità. *I tuoi peggiori [[nemico|nemici]] non sono affatto coloro che hanno un'opinione diversa dalla tua, bensì coloro che concordano con te, ma che per motivi diversi, per [[prudenza]], prepotenza, [[viltà]] non sono in grado di professarsi di quell'[[opinione]]. *L'umanitarismo come idea [[politica]] è un luogo comune, come idea religiosa un equivoco, come idea etica un'[[illusione]]. *La cosa migliore che due amanti possono diventare nel corso del [[tempo]] è questa: surrogati dei loro sogni o simboli del loro [[desiderio]]. *La [[verità]] si troverebbe nel mezzo. Nient'affatto. Solo nella profondità. *Le virgolette non sono spesso altro che un pigro pretesto per mezzo del quale l'autore cerca di addossare al cattivo gusto dei suoi contemporanei la responsabilità per una banalità che gli sfuggì dalla penna. *Miserabile chi vive non la propria vita ma la propria autobiografia. *Nel cuore di ogni [[aforisma]], per quanto nuovo o addirittura paradossale esso possa apparire, pulsa un'antichissima verità. *Nell'[[amore]] ci accorgiamo per lo più troppo tardi se un cuore ci è stato dato solo in prestito, se ci è stato donato oppure se ci è stato addirittura sacrificato. *Nessun viso è brutto se i suoi tratti esprimono la capacità di una vera [[passione]] e l'incapacità di una [[bugia|menzogna]]. *Quando l'[[odio]] diventa codardo, se ne va mascherato in [[società]] e si fa chiamare [[giustizia]]. ==''Al pappagallo verde''== ===[[Incipit]]=== ''La bettola "Al pappagallo verde". Una cantina non molto spaziosa, alla quale – dalla parte posteriore, a una certa distanza – conducono sette gradini, che verso l'alto sono chiusi da una porta. Una seconda porta, visibile a mala pena, si trova nello sfondo, a sinistra''. [...]<br>'''Grasset''' (''sta ancora scendendo''): Qui, qui, Lebrêt, entra; conosco bene questa fonte, te l'assicuro. Anche se tutta [[Parigi]] muore di sete, il mio vecchio [[amico]] e direttore ha certo da qualche parte una buona botte di vino, ci puoi contare.<br>'''Oste''': Oh buonasera, Grasset. Così ti fai vivo, eh? Perché, non avrai mica chiuso con la [[filosofia]], per caso? O speri da me qualche scrittura, così, un nuovo ingaggio, o –<br>'''Grasset''': Come no, si capisce. Cerco del vino, e tu devi darmelo. Io sono il cliente e tu sei l'oste, e dunque –<br>'''Oste''': Come, [[vino]]? E dove dovrei trovarlo, eh caro Grasset, me lo dici? Se proprio stanotte hanno saccheggiato tutte le mescite e le bottiglierie di Parigi! E anzi, guarda, scpmmetterei non so cosa che c'eri anche tu.<br>'''Grasset''': Su, tira fuori il vino. Per la canaglia che verrà dopo di noi, magari fra un'ora – (''ascolta''). Senti qualcosa anche tu, Lebrêt?<br>'''Lebrêt''': Sì, è come un tuono, leggero e lontano, ma come un tuono – ===Citazioni=== *'''Grasset''': Guarda, sono gli ultimissimi opuscoli che sono stati appena distribuiti a Palazzo Reale. Qui ce n'è uno del mio amico Cerutti, ecco, ''Memoriale per il popolo di [[Francia]]'', qui un altro di [[Camille Desmoulins|Desmoulins]]... che certo, detto fra noi, è assai più bravo a parlare che a scrivere... eccolo qui, ''La Francia libera''. (p. 92) *'''Oste''': Mio caro, io amo la libertà come te, ma amo soprattutto il mio lavoro. (p. 93) *Una giovinezza che non si gode è come un volano che si lascia per [[terra]], nella sabbia, invece che lanciarlo in aria. (p. 126) ==''Doppio sogno''== ===[[Incipit]]=== «Ventiquattro schiavi mori spingevano remando la sfarzosa galera che doveva portare il principe Amgiad al palazzo del califfo. Ma il principe, avvolto nel suo mantello di porpora, se ne stava solo, sdraiato in coperta, sotto l'azzurro cupo del [[cielo]] notturno disseminato di [[stella|stelle]] e il suo sguardo...».<br>La piccola aveva letto fin lì ad alta [[voce]]; ora, quasi all'improvviso, le si chiusero gli [[occhio|occhi]]. I genitori si guardarono sorridendo, Fridolin si chinò su di lei, le baciò i capelli biondi e chiuse il [[libro]] che si trovava sulla tavola non ancora sparecchiata. La bambina lo guardò come sorpresa.<br>«Sono le nove,» disse il [[padre]] «è ora di andare a letto». E poiché anche Albertine si era accostata alla bambina, le [[Mano|mani]] dei genitori si incontrarono sulla fronte amata mentre i loro sguardi si scambiavano un tenero [[sorriso]], che non era rivolto più solo alla bambina. (1999) ===Citazioni=== *L'orologio della torre del municipio scoccò le sette e mezzo. D'altronde non importava che ora fosse; il [[tempo]] gli era completamente indifferente. Non provava interesse per nulla e per nessuno. Sentì una leggera [[compassione]] per se stesso. Molto fuggevolmente, non proprio come un proposito, gli venne l'[[idea]] di recarsi a una qualsiasi stazione, partire, non importava per dove, sparire per tutti coloro che lo avevano conosciuto, ricomparire in qualche luogo all'estero e incominciare una nuova [[vita]], sotto spoglie diverse. Si ricordò di certi strani casi clinici che conosceva dai libri di psichiatria, delle cosiddette doppie esistenze: un [[uomo]] spariva improvvisamente dalla vita normale, veniva dato per disperso, ritornava dopo pochi mesi o dopo anni, senza ricordare dove era stato tutto quel tempo, finché in seguito qualcuno con cui s'era incontrato da qualche parte in un [[paese]] lontano lo riconosceva, ma lui non aveva più [[memoria]] di [[nulla]]. E in forma più lieve a più d'uno doveva capitare la stessa cosa. Per esempio dopo aver fatto un sogno? Certo, ci si ricordava… Ma sicuramente c'erano anche dei sogni che si dimenticavano del tutto, dei quali non restava più traccia, tranne un certo strano stato d'animo, uno stordimento misterioso. Oppure si ricordavano solo più tardi, molto più tardi, e non si sapeva più se si era fatta un'esperienza reale o soltanto sognato. Soltanto… soltanto…! (1999) *– Cosa dobbiamo fare, Albertine?<br/>Lei sorrise, e dopo una breve esitazione rispose: – Ringraziare il destino, credo, di essere usciti indenni da tutte le avventure, da quelle reali e da quelle sognate.<br/>– Ne sei proprio sicura? – domandò Fridolin.<br/>– Così sicura, come intuisco che la realtà di una notte, anzi, persino quella di un'intera vita umana non rappresenta la sua più intima verità.<br/>– E nessun sogno, – aggiunse lui con un lieve sospiro, – è soltanto un sogno. (2011, p. 112) *Lei gli prese la testa fra le mani e la adagiò affettuosamente sul proprio petto. – Ora siamo svegli, – disse, – e lo resteremo a lungo.<br/>Per sempre, avrebbe voluto correggerla Fridolin, ma prima che potesse pronunciare quelle parole lei gli posò un dito sulle labbra e mormorò, come tra sé: – Mai indagare il futuro. (2011, p. 112) ===[[Explicit]]=== Così giacquero entrambi in silenzio, entrambi si assopirono anche un po', vicini l'uno all'altra, in un sonno senza sogni, finché alle sette, come ogni mattina, udirono bussare alla porta, e con i rumori consueti della strada, un vittorioso raggio di luce attraverso lo spiraglio delle tende e un chiaro riso di bambina dalla stanza accanto, cominciò il nuovo giorno. (2011, p. 112) ==''Il libro dei motti e delle riflessioni''== *Chi sono i tuoi nemici più irriducibili? Sconosciuti che immaginano quanto tu li disprezzeresti se li conoscessi. (''Motti brevi'', n. 30) *Ciò che logora più rapidamente e nel modo peggiore la nostra anima è perdonare senza dimenticare. (''Motti brevi'', n. 34) *[[Dilettante]] è chi non è all'altezza delle proprie idee, ma ne va orgoglioso. (''Motti brevi'', n. 28) *È così facile scrivere i propri [[ricordo|ricordi]] quando si ha una cattiva memoria. (''Motti brevi'', n. 46) *Guardati dalle persone [[modestia|modeste]]: non immagini con quale commosso [[orgoglio]] coltivano le loro debolezze. (''Motti brevi'', n. 15) *Quante volte – e nei nostri riguardi ancor più spesso che nei riguardi degli altri – riteniamo forza di [[carattere]] ciò che alla fine è soltanto debolezza di sentimento. (''Motti brevi'', n. 4) *Se ti senti incline alla riconciliazione, chiediti anzitutto cosa ti ha reso così malleabile: cattiva memoria, indolenza o codardia. (''Relazioni e solitudini'', n. 33) ==''La contessina Mizzi''== ===[[Incipit]]=== ''Giardino della villa del conte. Verso il fondo, le sbarre di un alto cancello; al centro, lievemente spostato a destra, il grande portone. A sinistra, sul davanti, la facciata della villa: un edificio a un piano solo, wsi vede che un tempo era un piccolo castello di caccia, costruito centott'anni prima e restaurato da trent'anni''. [...]<br>'''Un servitore''': Posso chiedere a Vostra Grazia a che ora devo servire il pranzo?<br>'''Il conte''' (''parla il tipico gergo tedesco-ungherese degli ufficiali. Si accende un sigaro''): Alle due, alle due.<br>'''Un servitore''': E a che ora Vostra Grazia comanda la carrozza?<br>'''La contessina''' (''si affaccia sul balcone, tenendo in mano tavolozza e pennello, e si porge verso il giardini''): Buongiorno, papà.<br>'''Il conte''': Salute, Mizzi.<br>'''La contessina''': Insomma, papà, sei sparito di nuovo, mi hai lasciata sola, e proprio a colazione. Ma si può sapere dove sei stato?<br>'''Il conte''': Ah lontano, mia cara, proprio lontanuccio. Avevo voglia di cavalcare, e sono arrivato fin oltre Rodaun. Hai visto che giornata? Splendida, splendida. E tu? Sei già al lavoro? Magari avrai presto di nuovo qualcosa da farmi vedere?<br>'''La contessina''': Sì papà, questo sì, ma non t'illudere, sempre i soliti fiori, solo quelli. ===Citazioni=== *Noi miseri mortali non possiamo mai pretendere di sapere come si giudichi lassù una vicenda umana. (p. 52) ==''La signorina Else''== ===[[Incipit]]=== «''Davvero non vuoi giocare, Else?''» – «No, Paul, non ne ho più voglia. Ciao. Arrivederla, signora Mohr.» – «''Via, Else, mi chiami signora Cissy. Anzi, semplicemente Cissy''.» – «''Come mai, Else. va via così presto? Mancano ancora due ore buone prima del dinner''.» – «La lascio al suo single con Paul, signora Cissy. Oggi non sono in vena e vi rovinerei il divertimento.» – «''La lasci perdere, signora Mohr, oggi si è svegliata con la luna storta. Però sei carina anche con la luna, Else! Soprattutto ti dona quel sweater rosso''.» – «Ti auguro di avere più fortuna con il blu. Ciao, Paul.» ===Citazioni=== *Potrei uscire anch'io, augurar loro la buonanotte e poi inoltrarmi tra i prati, nel bosco, salire, inerpicarmi sempre più in alto, sul [[Pale di San Martino|Cimone]], sdraiarmi, addormentarmi, morire assiderata. Misterioso suicidio di una fanciulla dell'alta società viennese. Trovata morta in un punto inaccessibile del Cimone della Pala. Il nero mantello da sera copriva appena il ben corpo nudo... Forse non mi troverebbero mai. Forse l'anno venturo. O forse ancora più tardi. Solo lo scheletro. Meglio restare qui, nel tepore della hall, e non morire tra i ghiacci.<ref>Da ''Signorina Else'', traduzione di Enrico Groppali, Feltrinelli, edizione digitale, 2018. ISBN ebook 9788858832363 https://books.google.it/books?id=KUZGDwAAQBAJ&pg=PT56&dq=La+signorina+Else+Cimone&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjfxpCAytzsAhWJGuwKHW2VAJUQ6AEwAHoECAYQAg#v=onepage&q=La%20signorina%20Else%20Cimone&f=false</ref> *Vorrei [[gridare]] il mio saluto al cielo prima di tornare giù in mezzo alla gente. Ma dove andrà il mio saluto? Sono così sola. Terribilmente sola, tanto che nessuno può immaginare la mia solitudine. Amore mio, io ti saluto. Chi sei? Ti saluto mio promesso sposo! Ma chi sei?... (p. 27) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Fama tardiva''=== ''Il signor Eduard Saxberger rientrò dalla sua passeggiata e salì lentamente le scale che portavano alla sua abitazione''. ===''Gioco all'alba''=== «Signor tenente!... Signor tenente!... Signor tenente!»<ref name=incipit>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ===''Il Dr. Gläser, medico dei bagni''=== Il battello era pronto per partire. Il Dr. Gläser era in piedi sul ponte, vestito di scuro e con un soprabito grigio, aperto, su una manica del quale spiccava un bracciale da lutto. Il direttore dell'albergo l'aveva accompagnato alla partenza.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref> ===''Il ritorno di Casanova''=== A {{sic|cinquantatre}} anni Casanova, da tempo non più spinto a vagare per il mondo dal giovanile piacere dell'avventura, ma dall'inquietudine dell'avanzante vecchiaia, fu preso da una così intensa nostalgia per la sua città natale, Venezia, che cominciò a girarle intorno simile a un uccello che vien giù a morire calando da libere altezze in sempre più strette volute.<ref name=incipit/> ===''Il sottotenente Gustl''=== Quanto durerà ancora? Guardiamo l'orologio... probabilmente non sta bene in un concerto così serio.<ref name=incipit/> ==Citazioni su Arthur Schnitzler== *Schnitzler è il tipico [[scrittore]] che fonde compassione e nichilismo in una visione desolata, in una cartella clinica della condizione umana in cui anche la [[storia]] e la [[politica]] appaiono maschere illusorie degli [[Istinto|istinti]] e del [[destino]]. ([[Claudio Magris]]) *Sebbene capace di questa visione unitaria dell'uomo, Schnitzler s'ispira a un desolato pessimismo. La [[vita]] gli appare un gioco di forze irrazionali e una giostra d'inganni senza senso; vivere significa tradire. L'insistito tema dell'adulterio, della delusione o della crudele umiliazione amorosa è il simbolo del suo "scettico determinismo", come diceva [[Sigmund Freud|Freud]], che lo spinge a vedere nella [[forza]] vitale un cieco desiderio di sopraffazione. ([[Claudio Magris]]) *Impossibile trovare un altro scrittore che abbia una simile comprensione dell'animo umano e una simile capacità di analizzare i nostri meccanismi mentali. ([[Stanley Kubrick]]) *Il Suo determinismo come il Suo scetticismo – che la gente chiama pessimismo – la Sua penetrazione delle verità dell'inconscio, della natura istintiva dell'uomo, la Sua demolizione delle certezze convenzionali della civiltà, l'adesione dei Suoi pensieri alla polarità di amore e morte, tutto ciò mi ha commosso come qualcosa di incredibilmente familiare. ([[Sigmund Freud]], lettera del 14 marzo 1922<ref>Sigmund Freud, ''Lettere 1873-1939'', Bollati Boringhieri, 1960</ref>) ==Bibliografia== *Arthur Schnitzler, ''Aforismi'', in ''Opere'', a cura di Giuseppe Farese, Mondadori. *Arthur Schnitzler, ''Al pappagallo verde'' (''Der grüne Kakadu''), traduzione e introduzione di Claudio Magris, Oscar Mondadori, Milano, 1979. *Arthur Schnitzler, ''Doppio sogno'' (''Traumnovelle''), a cura di Giuseppe Farese, Adelphi, 1999. *Arthur Schnitzler, ''Doppio sogno'' (''Traumnovelle''), traduzione di Paola Capriolo, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2011. *Arthur Schnitzler, ''Fama tardiva'', a cura di Wilhelm Hemecker e David Osterle, traduzione di Alessandra Iadicicco, Ugo Guanda Editore, 2014. ISBN 978-88-235-1127-9 *Arthur Schnitzler, ''Il libro dei motti e delle riflessioni'', traduzione di Claudio Groff, Rizoli, Milano, 2013. ISBN 978-88-58-65691-4 *Arthur Schnitzler, ''La contessina Mizzi'' (''Komtesse Mizzi oder der Familientag''), traduzione e introduzione di [[Claudio Magris]], Oscar Mondadori, Milano, 1979. *Arthur Schnitzler, ''La signorina Else'' (''Fräulein Else''), traduzione e presentazione di Anna Corbella, Demetra Srl, 1995. ==Voci correlate== *''[[Eyes Wide Shut]]'' – film 1999 ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|La signorina Else||(1924)}} {{Pedia|Doppio sogno||(1926)}} {{DEFAULTSORT:Schnitzler, Arthur}} [[Categoria:Aforisti austriaci]] [[Categoria:Drammaturghi austriaci]] [[Categoria:Medici austriaci]] [[Categoria:Scrittori austriaci]] t48pilujexodb2cnpk2b9zrcmzrgv36 Batman Begins 0 3070 1218468 1211503 2022-07-22T22:59:29Z 176.243.233.188 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano=Batman Begins |immagine= |genere=azione/supereroi |regista=[[Christopher Nolan]] |soggetto=[[David S. Goyer]], basato sul personaggio dei fumetti creato da [[Bob Kane]] |sceneggiatore=David S. Goyer, Christopher Nolan |attori= *[[Christian Bale]]: Bruce Wayne/[[Batman]] *[[Michael Caine]]: [[Alfred Pennyworth]] *[[Liam Neeson]]: Ra's al Ghul/Henri Ducard *[[Katie Holmes]]: Rachel Dawes *[[Gary Oldman]]: Jim Gordon *[[Cillian Murphy]]: Dr. Jonathan Crane/Spaventapasseri *[[Tom Wilkinson]]: Carmine Falcone *[[Rutger Hauer]]: Earle *[[Ken Watanabe]]: controfigura di Ra's Al Ghul *[[Mark Boone Junior]]: Flass *[[Linus Roache]]: Thomas Wayne *[[Morgan Freeman]]: [[Lucius Fox]] *[[Larry Holden]]: Finch *[[Gerard Murphy]]: Judge Faden *[[Colin McFarlane]]: Loeb *[[Sara Stewart]]: Martha Wayne *[[Gus Lewis]]: Bruce Wayne a 8 anni *[[Richard Brake]]: Joe Chill |doppiatoriitaliani= *[[Claudio Santamaria]]: Bruce Wayne/Batman *[[Dario Penne]]: Alfred *[[Alessandro Rossi]]: Ra's al Ghul/Henri Ducard *[[Ilaria Latini]]: Rachel Dawes *[[Massimo Venturiello]]: Jim Gordon *[[Renato Mori]]: Lucius Fox *[[Simone D'Andrea]]: Dr. Jonathan Crane/Spaventapasseri *[[Stefano De Sando]]: Carmine Falcone *[[Oreste Rizzini]]: Bill Earle *[[Roberto Pedicini]]: Flass *[[Haruhiko Yamanouchi]]: controfigura di Ra's al Ghul *[[Diego Reggente]]: Barbone *[[Pasquale Anselmo]]: Joe Chill *[[Vittorio Guerrieri]]: Finch *[[Claudio Fattoretto]]: Loeb *[[Jacopo Castagna]]: Bruce Wayne a 8 anni *[[Francesco Prando]]: Dott. Thomas Wayne *[[Sabrina Duranti]]: Martha Wayne }} '''''Batman Begins''''', film statunitense del 2005 con [[Christian Bale]], [[Michael Caine]], [[Gary Oldman]], [[Katie Holmes]], [[Liam Neeson]] e [[Cillian Murphy]], regia di [[Christopher Nolan]]. ==Frasi== {{cronologico}} *Io cerco i mezzi per combattere le ingiustizie, per volgere la paura contro coloro che la usano per depredare. ('''Bruce Wayne''') *Sai perché [[Caduta|cadiamo]], Bruce? Per imparare a rimetterci in piedi. ('''Thomas Wayne''') *È bella l'opera, però meglio se a piccole dosi, vero Bruce? ('''Thomas Wayne''') *Bruce, lei è in ottime mani. Noi gestiremo il suo impero e alla sua maggiore età ne assumerà la guida. ('''Bill Earle''') *Hai imparato a seppellire il rimorso sotto la collera. Ti insegnerò ad affrontarlo e ad accettare la verità. Sai combattere contro sei uomini. Noi ti insegneremo a fronteggiarne seicento. Tu sai come sparire. Noi ti insegneremo come si fa a diventare invisibile. ('''Ra's al Ghul/Henri Ducard''') *Il [[ninja]] sa che l'[[invisibilità]] è una questione di pazienza e di agilità. ('''Ra's al Ghul/Henri Ducard''') *Studia sempre il terreno di scontro. ('''Ra's al Ghul/Henri Ducard''') *Vostro onore, non c'è giorno in cui non desideri di poter tornare indietro. È vero, ero disperato come tanti altri a quell'epoca, ma questo non mi giustifica. ('''Joe Chill''') {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}} *Nella guerra civile il suo trisavolo partecipò alla ferrovia sotterranea, che trasportava segretamente al nord gli schiavi liberati, e io sospetto che queste caverne gli tornassero utili... ('''Alfred''') *Io non faccio spiate. E poi con tanta corruzione non saprei neanche a chi farle. ('''James Gordon''') *Signor Wayne, se non mi dice come utilizza questi oggetti, se interrogato, non dovrò mentire... Ma non mi prenda per un idiota... ('''Lucius Fox''') *Nera si può avere? ('''Bruce Wayne''') {{NDR|dopo aver guidato il Tumbler, la futura [[Batmobile]]}} *Mai sottovalutare [[Gotham City]]. La gente viene uccisa tornando a casa ogni giorno. Eheh, a volte, a volte le cose vanno male. ('''Carmine Falcone''') *Be', uno che gira vestito da pipistrello non deve starci tanto con la testa. ('''Bruce Wayne''') *Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica. ('''Rachel Dawes''') *Non finge, non sarebbe così bravo. ('''Crane''') *Secondo te io sono un poliziotto?! ('''Batman''') *Oh! Non stai bene? Siediti, bevi qualcosa. Sembri un uomo che si prende troppo su serio. Vuoi un consiglio? Accenditi un sorriso. ('''Spaventapasseri''') *Il mio capo è scomparso da due giorni. In questa città significa che forse dovrei iniziare a cercarlo in fondo al fiume. ('''Rachel Dawes''') *Goditi la festa, Bruce. C'è chi deve lavorare. ('''Rachel Dawes''') *Qui è dove produciamo la medicina. Dovrebbe prenderla anche lei. Ti svuota la testa! ('''Crane''') *Quel Batman ha talento nel creare scompiglio. Se lo costringiamo ad uscire, se la vedrà con la polizia. ('''Crane''') *Vivrà per poco, le ho dato una dosa ad alta concentrazione. La mente non resiste oltre un certo punto. ('''Crane''') *Allora, è nero, e... è un tank! ('''Poliziotto''') {{NDR|descrivendo la Batmobile}} *Capo, (non ha imboccato) nessuna strada. Vola letteralmente da un tetto all'altro! ('''Poliziotto''') {{NDR|parlando della Batmobile}} *Non mi è concesso il lusso di avere amici. ('''Bruce Wayne/Batman''') *Assisterò alla totale autodistruzione di Gotham innescata dalla paura! ('''Ra's al Ghul/Henri Ducard''') *Cosa le fa a fare tutte quelle flessioni se poi non solleva una trave?! ('''Alfred''') *Signori, è il momento di diffondere un messaggio. E il messaggio è... panico! ('''Ra's al Ghul/Henri Ducard''') *Siete in trappola! Non c'è niente di cui avere [[paura]]... tranne la paura stessa! Voglio aiutarvi! ('''Spaventapasseri''') *Batman avrà avuto la prima pagina, ma Bruce Wayne occupa pagina 8... ('''Alfred''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Detenuto''': Hai fatto... un sogno? <br> '''Bruce Wayne''': Un incubo. <br> '''Detenuto''': Peggio di questo posto? *'''Detenuto 1''': Ti vogliono sfidare. <br> '''Bruce Wayne''': Ancora? <br> '''Detenuto 1''': Finché non ti uccideranno. <br> '''Bruce Wayne''': Non possono farlo prima di colazione? {{NDR|un detenuto imponente gli fa cadere a terra la colazione}} <br> '''Detenuto 2''': Tu sei all'inferno, uomo piccolo! E io sono il diavolo!<br /> '''Bruce Wayne''': Tu non sei il diavolo... sei allenamento! *'''Guardia''' {{NDR|dopo che Bruce Wayne ha pestato sei prigionieri}}: Isolamento!<br /> '''Bruce Wayne''': Perché?!<br /> '''Guardia''': Per protezione!<br /> '''Bruce Wayne''': Io non voglio protezione!<br /> '''Guardia''': Protezione per loro! *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Hai così tanta voglia di combattere i criminali che ti fai rinchiudere per affrontarli uno alla volta?<br /> '''Bruce Wayne''': A dire la verità quelli... erano in sette.<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Io ne ho contati sei, signor Wayne.<br /> '''Bruce Wayne''': Come sa il mio nome?<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': [[Il mondo è troppo]] piccolo perché uno come Bruce Wayne possa sparire, per quanto in basso decida di scendere. <br /> '''Bruce Wayne''': Lei chi è?<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Io mi chiamo Ducard, ma sono qui per parlare a nome di Ra's al Ghul, un uomo estremamente temuto dai criminali. Un uomo che vuole offrirti una via. <br /> '''Bruce Wayne''': E chi le dice che ne cerchi una?<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Uno come te è qui solo per scelta. Hai voluto curiosare all'interno del mondo criminale, ma quale che fossero le tue intenzioni iniziali, ora sei palesemente sbandato. <br /> '''Bruce Wayne''': E quale sarebbe la via che Ra's al Ghul mi può offrire?<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': La via di un uomo che condivide il tuo odio per il male e che desidera servire la vera giustizia: la via della Setta delle Ombre. <br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|ride}}: Siete dei vigilantes. <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': No no no, un vigilante è un uomo sbandato, che si getta nella mischia per la propria gratificazione e che può essere annientato o chiuso in prigione. Invece, se ti tramuti in qualcosa di più di un semplice uomo, se consacri te stesso a un ideale e se nessuno riesce a fermarti, allora diventerai tutta un'altra cosa.<br />'''Bruce Wayne''': Che cosa?<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Una leggenda, signor Wayne. Domani verrai rilasciato. Se sei stanco di misurarti con dei ladruncoli e vuoi conseguire un risultato, c'è un raro fiore azzurro che cresce sul versante orientale. Cogli uno di quei fiori. Se riuscirai a portarlo in cima alla montagna, forse troverai quello che hai tanto a lungo cercato. <br /> '''Bruce Wayne''': Sì... e che cosa avrei cercato?<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Questo solo tu puoi saperlo. *{{NDR|Bruce entra nel monastero del falso Ra's al Ghul, e viene circondato dai ninja}}<br />'''Bruce Wayne''': Ra's al Ghul?<br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Aspettate. Che cosa cerchi?<br />'''Bruce Wayne''': Io cerco i mezzi per combattere le ingiustizie, per volgere la paura contro coloro che la usano per depredare.<br />{{NDR|Bruce mostra il fiore blu che Ducard gli aveva detto di raccogliere}}<br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Per instillare la paura negli altri, devi prima imparare a dominare la tua. Sei pronto a cominciare?<br />'''Bruce Wayne''': Sono... Sono sfinito.<br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''' {{NDR|tirandogli un calcio a Bruce}}: La [[morte]] non aspetterà che tu sia pronto! La morte non ha riguardi, non è leale! E a scanso di equivoci qui vedrai in faccia la morte! {{NDR|combattendo}} La tigre! [[Jūjutsu|Jujitsu]]! La pantera! {{NDR|Ducard blocca il colpo di Bruce}} Sei bravo, ma non è un balletto! {{NDR|lo tramortisce con una testata}} E hai anche paura. Ma non di me... Ora puoi dircelo signor Wayne: di che cosa hai paura? *'''Thomas Wayne''': Di nuovo i pipistrelli? Ma lo sai perché ti hanno attaccato, vero? Avevano paura di te.<br /> '''Giovane Bruce''': Avevano paura di me?<br /> '''Thomas Wayne''': Tutte le creature hanno paura.<br /> '''Giovane Bruce''' {{NDR|sorridendo}}: Anche quelle che mettono paura?<br /> '''Thomas Wayne''': Certamente, soprattutto quelle. *'''Giovane Bruce''': L'hai fatto tu, questo treno?<br /> '''Thomas Wayne''': Gotham ha arricchito la nostra famiglia, ma la città adesso soffre. Persone più sfortunate di noi stanno attraversando un momento molto difficile, per questo ho costruito un sistema di trasporto pubblico a basso costo per viaggiare in città, al cui centro c'è la Wayne Tower. <br /> '''Giovane Bruce''': È lì che lavori?<br /> '''Thomas Wayne''': No, io lavoro all'ospedale. Ho lasciato la direzione della nostra società a uomini... migliori. <br /> '''Giovane Bruce''': Migliori?<br /> '''Thomas Wayne''': Be', più interessati al profitto. *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Ti senti ancora responsabile della morte di tuo padre?<br /> '''Bruce Wayne''': La mia rabbia supera il rimorso. *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Il ninjitsu prevede l'impiego di polveri esplosive. <br /> '''Bruce Wayne''': Come armi?<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': O come diversivo. La teatralità e l'inganno sono strumenti potenti. Devi diventare più che un uomo agli occhi del tuo avversario. *'''Bruce Wayne''': Chi è?<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Era un contadino, finché non ha rubato la terra ad un suo confinante diventando un assassino. Ora è un prigioniero. <br /> '''Bruce Wayne''': E quindi cosa lo aspetta?<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Giustizia. Il [[crimine]] non può essere tollerato. I delinquenti sguazzano nella comprensiva indulgenza della nostra società. *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': La morte dei tuoi genitori non fu colpa tua... fu colpa di tuo padre. La tua collera non cambia il fatto che rinunciò ad agire. <br /> '''Bruce Wayne''': Quell'uomo era armato! <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Avrebbe fermato te?<br /> '''Bruce Wayne''': Io sono addestrato. <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': L'addestramento è niente, la volontà è tutto! La volontà di agire! *'''Bruce Wayne''': Arrenditi!<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Non mi hai ancora battuto. Hai sacrificato un sicuro appoggio per un colpo vincente. *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Frizionati il petto. Le braccia si scalderanno da sole. Tu sei più forte di tuo padre.<br />'''Bruce Wayne''': Non hai conosciuto mio padre.<br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Ma conosco l'ira che ti spinge, irrefrenabile, strangola il dolore al punto che la memoria dei tuoi cari non è che veleno nelle tue vene, finché un giorno desideri che quelle persone tanto amate non siano mai esistite, per poter smettere di soffrire. Non sono sempre stato tra questi monti. Avevo anche una moglie, il mio grande amore. Un giorno me la portarono via, e come te ho dovuto imparare che esiste gente incivile che va combattuta senza esitazione, senza pietà. La collera ti dà tanta forza, ma se le dai corda ti può distruggere. Stava per accadere a me.<br />'''Bruce Wayne''': E cosa ti ha placato?<br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': La vendetta.<br />'''Bruce Wayne''': Non mi sarebbe di nessun aiuto. <br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Perché, Bruce? Perché non puoi vendicare i tuoi genitori? *'''Alfred''': Tornerà subito a Princeton, dopo l'udienza, o riuscirò a convincerla a rimanere un giorno o due?<br />'''Bruce Wayne''': No, non torno più a Princeton. <br />'''Alfred''': Non ci si trova bene?<br />'''Bruce Wayne''': Io sì! Sono loro che non si trovano bene con me.<br />'''Alfred''': Ho preparato la stanza dei suoi genitori.<br />'''Bruce Wayne''': No, la mia stanza andrà bene.<br />'''Alfred''': Col dovuto rispetto, signore, questa è casa sua.<br />'''Bruce Wayne''': No, Alfred, è la casa di mio padre!<br />'''Alfred''': Suo padre è morto, signor Wayne!<br />'''Bruce Wayne''': Questo posto è un mausoleo, se potessi lo demolirei fino all'ultimo mattone. <br />'''Alfred''': Questa casa protegge e accoglie la sua famiglia da sei generazioni. <br />'''Bruce Wayne''': Che cosa te ne importa, Alfred? Non è la tua famiglia. <br />'''Alfred''': A me importa, perché un giorno un brav'uomo mi rese responsabile di quello che egli aveva di più prezioso a questo mondo. La signorina Dawes si è offerta di accompagnarla all'udienza. Spera forse di convincerla a non andare. <br />'''Bruce Wayne''': Dovrei seppellire il passato insieme con i miei genitori, Alfred?<br />'''Alfred''': Signore, non posso dirle cosa fare del suo passato, ma so che alcuni di noi hanno a cuore cosa farà del suo futuro.<br />'''Bruce Wayne''': Non ti arrendi mai con me, vero?<br />'''Alfred''': No, mai. *'''Bruce Wayne''': Alfred tiene ancora il latte condensato sull'ultimo ripiano. <br />'''Rachel''': Non si è accorto che sei cresciuto e ci arrivi?<br />'''Bruce Wayne''': Le vecchie abitudini sono dure a morire. <br />'''Rachel''': E comunque non ci hanno mai fermato. <br />'''Bruce Wayne''': Direi di no. Come sta tua madre?<br />'''Rachel''': Le manca questa casa. Non è la sola. <br />'''Bruce Wayne''': Già. Ma è niente, senza le persone che l'hanno resa quella che era. Ora c'è solo Alfred. <br />'''Rachel''': E te...<br />'''Bruce Wayne''': Non mi fermerò, Rachel. <br />'''Rachel''': Sei qui soltanto per l'udienza... Bruce, immagino che niente ti possa convincere a non venire in aula, oggi...<br />'''Bruce Wayne''': Qualcuno in questo "procedimento" deve rappresentare i miei genitori. <br />'''Rachel''': Tutti volevamo bene ai tuoi genitori. Quello che ha fatto Chill è imperdonabile. <br />'''Bruce Wayne''': E allora perché il tuo capo lo vuole libero?<br />'''Rachel''': In prigione divideva la cella con Carmine Falcone. Ha saputo delle cose e testimonierà in cambio della libertà sulla parola. <br />'''Bruce Wayne''': Rachel, quell'uomo ha ucciso i miei genitori... io non riesco a dimenticarlo. Quindi ti prego, per favore, cerca di capire. <br />'''Rachel''': Va bene... *'''Rachel''': Il procuratore non capiva l'insistenza del giudice Faden per un'udienza pubblica. Falcone lo ha pagato per portare Chill allo scoperto! <br />'''Bruce Wayne''': Forse li dovrei ringraziare. <br />'''Rachel''': Smettila, non scherzare. <br />'''Bruce Wayne''': E se dicessi sul serio? I miei genitori meritavano giustizia. <br />'''Rachel''': Quella di cui stiamo parlando non è giustizia, stiamo parlando di vendetta. <br />'''Bruce Wayne''': Molto spesso coincidono. <br />'''Rachel''': No, non sono mai la stessa cosa. La giustizia è armonia. La vendetta serve solo a farti stare meglio. Per questo abbiamo un sistema imparziale. <br />'''Bruce Wayne''': No, è un sistema che non funziona. <br />'''Rachel''': Ti sta a cuore la giustizia? Guarda oltre il tuo dolore, Bruce. Questa città marcisce. Parlano di crisi economica inevitabile, ma è voluta e va sempre peggio. Falcone inonda le strade di crimini e droga, sfrutta i disperati, crea nuovi Joe Chill ogni giorno. Forse Falcone non avrà ucciso i tuoi genitori, Bruce, ma distrugge tutto quello per cui si sono battuti. Se lo vuoi ringraziare, è lì dentro. Sappiamo dove trovarlo, ma finché arricchirà i balordi e spaventerà gli onesti, nessuno lo toccherà. Di brave persone che come i tuoi si oppongono alle ingiustizie non ce ne sono. Che speranze può avere Gotham se i buoni non fanno niente?<br /> '''Bruce Wayne''': Io non sono tra i buoni, Rachel.<br /> '''Rachel''': Come sarebbe?<br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|tirando fuori la pistola con cui avrebbe voluto uccidere Joe Chill, l'assassino dei suoi genitori}}: Era da anni che desideravo ucciderlo... e ora non posso più farlo.<br /> '''Rachel''' {{NDR|dandogli due schiaffi}}: Tuo padre si vergognerebbe di te. *'''Carmine Falcone''': Dai giornali la facevo molto più basso, signor Wayne. Niente armi? Mi insulta. Bastava un biglietto per ringraziare.<br /> '''Bruce Wayne''': Io non sono qui per ringraziarla. Sono qui per dimostrarle che non tutti a Gotham la temono.<br /> '''Carmine Falcone''': Soltanto chi mi conosce bene. Guardati intorno; ci sono due assessori, un sindacalista, un paio di sbirri fuori servizio e un giudice, {{NDR|puntandogli la sua pistola addosso}} ma io non esiterei un solo istante a farti esplodere la testa qui, ora, davanti a loro. E questo potere non si compra. È il potere della paura.<br /> '''Bruce Wayne''': Non ho paura di te.<br /> '''Carmine Falcone''': Perché pensi di non avere niente da perdere, ma hai fatto male i conti. Non hai pensato alla tua amica della procura distrettuale, non hai pensato al tuo vecchio maggiordomo. Bang! {{NDR|facendo cilecca la sua pistola, e gliela metta a posto}} Tutti quelli come te hanno tantissimo da perdere. Tu ora credi, siccome tua madre e tuo padre sono stati uccisi, di conoscere il lato brutto della vita, ma non è così. Tu non hai mai provato la disperazione. Tu sei... sei Bruce Wayne, il Principe di Gotham! Devi fare mille miglia per trovare uno che non ti conosca, perciò non... non mi portare qui la tua collera per dimostrare qualcosa a te stesso! Questo mondo qui tu non lo capirai mai, e avrai sempre paura... di quello che non conosci. {{NDR|a un suo tirapiedi}} Dai. {{NDR|i tirapiedi di Falcone prendono Wayne a pugni, ma lui sta ancora in piedi}}. Sì, hai del fegato, ragazzo, te lo concedo. Più di tuo padre sicuramente. In galera Chill mi raccontò della sera in cui uccise i tuoi genitori. Disse che tuo padre implorava pietà. Implorava. Come un cane. {{NDR|i tirapiedi di Falcone sbattono Wayne fuori dal locale}} *'''Vecchio mendicante''': Dovevi lasciare più mancia. {{NDR|Bruce Wayne gli dà dei soldi}} Per cosa?<br /> '''Bruce Wayne''': La giacca.<br /> '''Vecchio mendicante''' {{NDR|scambiandosi le giacche}}: Ok. Ehi, ehi, me lo prendo io, è un bel cappotto.<br /> '''Bruce Wayne''': Sta' attento a non fartelo vedere. Presto verranno a cercarmi.<br /> '''Vecchio mendicante''': Chi?<br /> '''Bruce Wayne''': Tutti. {{NDR|si allontana}}<br />'''Vecchio medicante''': È così un bel cappotto... *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Quando vivevi in mezzo ai criminali avevi pietà di loro?<br /> '''Bruce Wayne''': La prima volta che ho rubato, per non morire di fame, sì. Ho perso molta della supponenza legata al semplicistico concetto di giusto o sbagliato. E viaggiando, ho imparato a conoscere la paura, prima di un colpo. Il brivido del successo. Ma non sono mai diventato uno di loro. *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Hai girato il mondo per capire la mentalità criminale e vincere le tue paure. Ma un criminale non è complicato. E quello che veramente temi è dentro di te. Tu temi il tuo stesso potere, la tua collera, l'impulso di fare cose grandi o terribili. Ora devi viaggiare dentro di te. Sei pronto? Respira. {{NDR|fa respirare a Bruce un gas ricavato dal fiore blu che ha raccolto}} Respira... Respira le tue angosce. {{NDR|Bruce inizia ad avere allucinazioni, e la sua vista si distorce}} Affrontale! Per vincere la paura devi diventare paura. Devi bearti delle paure degli altri! E gli uomini temono soprattutto quello che non vedono! {{NDR|si mette una maschera nera e si nasconde in mezzo a un plotone di uomini mascherati come lui, mentre Bruce inizia a cercarlo}} Devi diventare un pensiero orribile! Uno spettro. Diventare un'idea!!! {{NDR|attacca Bruce, che blocca il colpo. Poi si nasconde in mezzo agli altri ninja}} Senti come il terrore annebbia i tuoi sensi. Apprezza il suo potere di distorcere e di tenere a freno! E convinciti che questo potere può essere tuo. {{NDR|attacca di nuovo Bruce che, di nuovo, resiste. Si nasconde di nuovo in mezzo ai ninja, che rivelano una scatola, alla fine della stanza}} Abbraccia la tua peggiore paura. Diventa una cosa sola con l'oscurità! {{NDR|Bruce apre la scatola, dalla quale fuoriesce uno sciame di pipistrelli, e cade all'indietro, terrorizzato}} Focalizza! Concentrati! Domina i sensi! {{NDR|riesce a ferire Bruce alla spalla. Mentre si nasconde di nuovo, Bruce copre le sue tracce, ferendo alcuni ninja. In seguito Ducard punta la sua spada alla gola di un uomo ferito alla spalla, che crede essere Bruce}} Non devi lasciare in giro alcun segno. <br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|appare alle spalle di Ducard e gli punta la spada alla nuca}}: Non ne ho lasciati. {{NDR|si toglie la maschera}}<br /> '''Falso Ra's al Ghul''' {{NDR|applaudendo}}: Impressionante. *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Ti abbiamo liberato dalle tue paure. Ora puoi guidare questi uomini. E puoi diventare un membro della Setta delle Ombre. Prima però devi manifestare la tua sottomissione alla giustizia. {{NDR|gli chiedono di uccidere un uomo con una spada}}<br /> '''Bruce Wayne''': No. Io non sono un carnefice. <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': La tua compassione è una debolezza che i tuoi nemici non ricambieranno.<br /> '''Bruce Wayne''': È per questa ragione che è importante. Perché ci distinguerà sempre da loro.<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Hai detto che vuoi combattere il crimine, quest'uomo è un assassino. <br /> '''Bruce Wayne''': Deve essere processato. <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Da chi?! Da corrotti burocrati? Il criminale si fa beffe delle leggi. Tu dovresti saperlo più di tutti. <br />'''Falso Ra's al Ghul''': Non potrai mai guidare questi uomini se non sei disposto a fare tutto il necessario per sconfiggere il male.<br />'''Bruce Wayne''': E dove vorreste che li guidassi, ditemi?<br />'''Falso Ra's al Ghul''': A [[Gotham City|Gotham]]. Come figlio privilegiato di Gotham, sarai al posto giusto per colpire duro e al cuore la criminalità.<br />'''Bruce Wayne''': Come?<br />'''Falso Ra's al Ghul''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Gotham ha fatto il suo tempo. Come [[Costantinopoli]] e [[Roma]] prima ancora, la città è diventata terreno fertile per sofferenze e ingiustizie. Impossibile salvarla, ora bisogna aiutarla a cadere. È questa la funzione, la missione più importante della Setta delle Ombre, quella che svolgiamo ormai da secoli: Gotham deve essere distrutta.<br /> '''Bruce Wayne''': Tu non puoi credere in questo. <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Ra's al Ghul ci ha fatto uscire dagli angoli tenebrosi dei nostri cuori. In cambio ci chiede solo il coraggio di fare ciò che è necessario. <br /> '''Bruce Wayne''': Io voglio tornare a Gotham e voglio lottare contro uomini così, ma non diventerò mai un carnefice. <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Bruce, ti prego. Per il tuo stesso bene. Non esiste altra via d'uscita. {{NDR|Bruce punta la spada al collo del prigioniero, ma invece di decapitarlo, fa cadere un pezzo di ferro arroventato e incendia la polvere da sparo presente nel palazzo}} Cosa fai?! <br /> '''Bruce Wayne''': Ciò che è necessario, amico mio. *'''Alfred''': Signor Wayne, ne è passato di tempo. <br /> '''Bruce Wayne''': Sì, Alfred. <br /> '''Alfred''': La vedo molto alla moda... a parte il fango. *'''Alfred''': Si fermerà a Gotham a lungo, signore?<br /> '''Bruce Wayne''': Il necessario. Voglio dimostrare agli abitanti di Gotham che la città non appartiene ai corrotti e ai criminali.<br /> '''Alfred''': Negli anni di crisi suo padre rischiò la bancarotta del suo impero per combattere la povertà. Credeva che il suo esempio avrebbe spinto l'alta borghesia a salvare la città.<br /> '''Bruce Wayne''': Ci riuscì?<br /> '''Alfred''': Indirettamente... fu l'omicidio dei suoi genitori a provocare una reazione.<br /> '''Bruce Wayne''': Servono eventi drammatici per scuotere la gente dall' [[apatia]], ma io non posso farlo come Bruce Wayne, come uomo di carne e ossa mi possono ignorare o schiacciare, ma come simbolo... come simbolo potrei essere incorruttibile. Potrei essere immortale.<br /> '''Alfred''': Quale simbolo?<br /> '''Bruce Wayne''': Qualcosa di... elementare... e insieme, di terrificante.<br /> '''Alfred''': Immagino che volendo lei sfidare il crimine, questo simbolo sarà un personaggio che protegge le persone a lei care dalle rappresaglie. <br /> '''Bruce Wayne''': Stai pensando a Rachel?<br /> '''Alfred''': Signore, in verità pensavo a me stesso!<br /> '''Bruce Wayne''': Hai informato qualcuno del mio ritorno?<br /> '''Alfred''': No, e non oso pensare alle conseguenze legali del suo ritorno dall'aldilà!<br /> '''Bruce Wayne''': Aldilà?<br /> '''Alfred''': Lei manca da 7 anni. <br /> '''Bruce Wayne''': E tu mi hai dato per morto?<br /> '''Alfred''': Non io, il signor Earle, nel passaggio a Public Company. Vuole liquidare la sua quota di maggioranza. Quelle azioni valgono molto. <br /> '''Bruce Wayne''': Ah, bene che abbia lasciato tutto a te, allora. <br /> '''Alfred''': Direi di sì, signore. Può usare la Rolls se vuole. Però me la riporti col pieno. *'''Bill Earle''' {{NDR|chiamando la sua segretaria}}: Jessica. Jessica, può rispondere? {{NDR|va nella stanza di Jessica dove c'è anche Bruce Wayne che è tornato in città}}<br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|insegnando a Jessica come giocare a mini-golf}}: Occhio sulla pallina, e...<br /> '''Bill Earle''' {{NDR|entra nella stanza}}: Perché non risponde al telefono?!<br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|girandosi}}: È la Wayne Enterprises, signor Earle. Sono certo che la richiameranno.<br /> '''Bill Earle''': Bruce? La davo per morto.<br /> '''Bruce Wayne''': Mi dispiace averla delusa. *'''Lucius Fox''': Corazza di sopravvivenza per la fanteria d'assalto, doppio strato in kevlar, giunture rinforzate...<br />'''Bruce Wayne''': Antistrappo?<br /> '''Lucius Fox''': Neanche un coltello la buca. <br />'''Bruce Wayne''': E i proiettili?<br /> '''Lucius Fox''': Giusto un colpo a bruciapelo. <br />'''Bruce Wayne''': Perché non la mettono in produzione?<br /> '''Lucius Fox''': Non avevano pensato che la vita di un [[soldato]] non vale 300.000 dollari... allora, perché le interessa tanto, signor Wayne?<br />'''Bruce Wayne''': La vorrei in prestito. Per... speleologia.<br /> '''Lucius Fox''': Speleologia?<br />'''Bruce Wayne''': Sì, immersioni in grotta.<br /> '''Lucius Fox''': E teme di affrontare molte sparatorie in queste grotte? *'''Alfred''': Dovranno essere ordini consistenti per evitare sospetti.<br />'''Bruce Wayne''': Quantifica.<br />'''Alfred''': Direi sui 10.000 pezzi.<br /> '''Bruce Wayne''':...Eh, così almeno avrò i ricambi. *{{NDR|Nell'ufficio di Gordon}}<br /> '''Batman''' {{NDR|puntando una cucitrice alla nuca di Gordon}}: Non ti voltare. Sei un buon poliziotto; uno dei pochi.<br /> '''Gordon''': Che cosa vuoi?<br /> '''Batman''': Carmine Falcone riceve partite di droga ogni settimana. Nessuno lo arresta. Perché?<br /> '''Gordon''': Paga bene quelli che lo coprono.<br /> '''Batman''': Che cosa serve per farlo cadere?<br /> '''Gordon''': Pressioni sul giudice Faden, e un procuratore che abbia il coraggio di accusarlo.<br /> '''Batman''': Rachel Dawes.<br /> '''Gordon''': Tu chi sei?<br /> '''Batman''': Cerca il mio segno. {{NDR|toglie la cucitrice dalla nuca di Gordon e si allontana}}<br /> '''Gordon''': Sei da solo, vero?<br /> '''Batman''': Ora noi siamo in due.<br /> '''Gordon''' {{NDR|confuso}}: Noi? *'''Alfred''': Perché i [[Pipistrello|pipistrelli]], signor Wayne?<br />'''Bruce Wayne''': Perché mi fanno paura. Che li temano anche i miei avversari. *'''Flass''': Tutto regolare, direi. Gli orsetti giocattolo vanno agli spacciatori?<br /> '''Carmine Falcone''': Sì. I conigli, invece, all'uomo dell'isola Narrows. <br /> '''Flass''': Qual è la differenza?<br /> '''Carmine Falcone''': L'[[ignoranza]] è beata, amico mio. Non farti carico di segreti pericolosi di gente temibile... *'''Scagnozzo di Falcone''': Dove diavolo sei?!<br />'''Batman''': Qui. *'''Carmine Falcone''': Chi sei, chi diavolo sei tu?!<br />'''Batman''' {{NDR|lo prende fuori dalla macchina}}: Sono Batman! {{NDR|gli dà la testata, mettendolo a tappeto, e vede lo stesso medicante anziano}} Bel cappotto! {{NDR|vola via}}<br />'''Vecchio medicante''': Grazie! *'''Loeb''': È inaccettabile. Non mi interessa se era la gang rivale, i ''Guardian Angels'' o l'Esercito della Salvezza, capite? Non li voglio per le strade e sulle prime pagine. <br />'''Poliziotto''': Sembra che fosse un solo uomo, o una creatura...<br /> '''Loeb''': Era un cretino in costume, va bene? Sì?<br />'''Gordon''': Il cretino in costume ci ha consegnato uno dei signori del crimine della città...<br /> '''Loeb''': Nessuno si fa giustizia a modo suo nella mia città. È chiaro, Gordon? *'''Bruce Wayne''': I pipistrelli sono notturni...<br /> '''Alfred''': Forse, ma anche per i miliardari playboy è tardi alzarsi alle 3... Condurre una doppia vita ha il suo prezzo, temo... Teatrale, ma ha fatto impressione. <br /> '''Bruce Wayne''': Teatralità e inganno sono armi potenti, Alfred... È un buon inizio.<br /> '''Alfred''': Se quella è la prima di una lunga serie di lesioni, sarebbe saggio trovare una scusa convincente. Il [[polo (sport)|polo]], io suggerisco. <br /> '''Bruce Wayne''': Non voglio giocare a polo, Alfred. <br /> '''Alfred''': Strane ferite, vita sociale pressoché inesistente... dettagli che porteranno la gente a chiedersi cosa faccia Bruce Wayne dei suoi soldi e del tempo libero. <br /> '''Bruce Wayne''': E che cosa si aspettano che faccia?<br /> '''Alfred''': Umh... che guidi auto di lusso, che frequenti belle attrici, che spenda denaro senza ritegno, e chissà, signor Wayne. Lei inizi fingendo di divertirsi, potrebbe anche prenderci gusto... *'''Anonimo''': Bella macchina!<br />'''Bruce Wayne''': Dovresti vedere l'altra... *'''Cameriere''': Signore, la nostra vasca è solo decorativa, e poi le sue amiche non indossano il costume. <br /> '''Bruce Wayne''': Ma che vuole... sono europee. <br /> '''Cameriere''': Sono costretto a chiederle di lasciare il locale. Non è questione di soldi. <br /> '''Bruce Wayne''': No, l'assegno... è per comprare questo hotel, e aver modo di... dettare delle nuove regole per la... zona piscina. {{NDR|entra in vasca con le altre due ragazze}} *'''Bruce Wayne''': Non puoi pensare di cambiare il mondo da sola. <br /> '''Rachel''': Ho forse altra scelta? Tu sei troppo impegnato a nuotare...<br /> '''Bruce Wayne''': Rachel, tutto... tutto questo, non c'entra con me... io dentro ho qualcosa... qualcosa di più... {{NDR|le ragazze lo chiamano in macchina}}<br /> '''Rachel''': Bruce... Sì, forse dentro di te sei rimasto lo stesso ragazzo di una volta, ma non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica. *'''Carmine Falcone''': Ah, dottor Crane, io non ce la faccio più, sto male, le pareti si stringono intorno, bla bla bla... Se mangio qui altri due giorni impazzisco sul serio.<br />'''Jonathan Crane/Spaventapasseri''': Che cosa vuole?<br />'''Carmine Falcone''': Voglio sapere come faccio a convincermi a tenere la bocca chiusa?<br />'''Jonathan Crane/Spaventapasseri''': E che ha proposito?! Lei non sa niente!<br />'''Carmine Falcone''': So che non vuole che la polizia si analizzi la droga che hanno sequestrato. E so dei suoi esperimenti con i pazienti nel suo manicomio. Non mi metto mai in affari con qualcuno di cui non conosca i peccatucci. Guarda i suoi scagnozzi... Uso io i muscoli in questa città. Ora sono mesi che contrabbando la sua roba, quindi, quale sia del progetto è grosso e ci voglio entrare.<br />'''Jonathan Crane/Spaventapasseri''': Be', so già quello che lui dirà: che bisognerà ucciderla.<br />'''Carmine Falcone''': Lui qui dentro non può arrivare, è la mia città.<br />'''Jonathan Crane/Spaventapasseri''': Vuole vedere la mia [[maschera]]? La uso nei miei esperimenti. Probabilmente non... non metterà paura a uno come lei. I matti invece... li terrorizza!<br />'''Carmine Falcone''': E da quand'è che i matti dirigono il manicomio!? {{NDR|Crane spruzza la tossina allucinogena, e Falcone inizia a gridare in preda al panico}}<br />'''Jonathan Crane/Spaventapasseri''': Urlano e piangono, come fa lei adesso! *'''Batman''': La tempesta è in arrivo.<br /> '''Gordon''': La feccia si è innervosita perché hai sfidato Falcone.<br /> '''Batman''': È solo l'inizio. Il tuo collega {{NDR|Flass}} era con lui al porto.<br /> '''Gordon''': Arrotonda lo stipendio facendogli qualche piacere.<br /> '''Batman''': La merce in arrivo era divisa in due. Solo la metà andava agli spacciatori.<br /> '''Gordon''': E chi? E che fine faceva il resto?<br /> '''Batman''': Flass lo sa.<br /> '''Gordon''': Non ce lo dirà.<br /> '''Batman''': Lo dirà a me.<br /> '''Gordon''': Loeb ha creato un'unità speciale per catturarti. Dice che sei pericoloso.<br /> '''Batman''': Tu cosa pensi?<br /> '''Gordon''': Penso che tu voglia aiutarci... {{NDR|girandosi vede che Batman se n'è andato}}...Ma potrei anche sbagliare. *'''Batman''': A chi andava il resto della droga?<br />'''Flass''': Mai saputo! Non lo so! Giuro su Dio, giuro!<br />'''Batman''': Giura su di me!!! *'''Lucius Fox''': Ho esaminato il suo sangue, isolando i recettori e le molecole catalizzatrici a base proteica. <br /> '''Bruce Wayne''': Dovrei capire di che si tratta?<br /> '''Lucius Fox''': Niente affatto. Era solo per dirle quanto è stato difficile. Praticamente ho sintetizzato un antidoto. <br /> '''Bruce Wayne''': Lo può rifare?<br /> '''Lucius Fox''': Vuol farsi gasare di nuovo, signor Wayne?<br /> '''Bruce Wayne''': Be', sa com'è signor Fox, uno esce per divertirsi, può capitare che gli spruzzino addosso un allucinogeno... *'''Jonathan Crane''': Signorina Dawes, una prassi irregolare, io non ho niente da aggiungere al rapporto consegnato al giudice. <br /> '''Rachel''': Ho qualche dubbio su quel rapporto. <br /> '''Jonathan Crane''': Vale a dire?<br /> '''Rachel''': Non è provvidenziale che un cinquantaduenne senza precedenti disturbi mentali accusi un totale, improvviso crollo psicotico alla vigilia di un'incriminazione?<br /> '''Jonathan Crane''': Come può vedere da sé, non c'è niente di provvidenziale nei suoi sintomi. <br /> '''Rachel''' {{NDR|ascoltando Falcone che ripete, delirante, la parola "Spaventapasseri"}}: Spaventapasseri?<br /> '''Jonathan Crane''': I pazienti affetti da delirio paranoide spesso concentrano la [[paranoia]] su una causa esterna di tormento, conforme ad un archetipo junghiano, di solito. In questo caso, uno spaventapasseri. <br /> '''Rachel''': È sedato?<br /> '''Jonathan Crane''': La psicofarmacologia è la mia specialità... E ne sono un convinto fautore. Fuori da qui era un gigante, qui solo la mente conferisce potere. <br /> '''Rachel''': Lei gode del suo tracollo?<br /> '''Jonathan Crane''': Io rispetto il dominio della mente sul corpo... e agisco di conseguenza. *'''Batman''': Assaggia la tua medicina, dottore! {{NDR|gli spruzza a Crane la sua stessa tossina allucinogena, e gli prende sul viso}} Cosa stai facendo qui? {{NDR|Crane lo guarda impaurito da una versione mostruosa che sbava il nero, che gli aveva causato dalla sua stessa tossina allucinogena}} Dimmi per chi lavori?<br />'''Spaventapasseri''': Ra's... Ra's al Ghul...<br />'''Batman''': Ra's al Ghul è morto, dimmi per chi lavori?! Crane!<br />'''Spaventapasseri''': Il dottor Crane non riceve più oggi, signore,... ma se vuole prendere un appuntamento... {{NDR|Batman sente le sirene della polizia là fuori, e lascia via Crane, sbattendolo per terra}} *'''Gordon''' {{NDR|sentendo il suono dei pipistrelli in lontananza}}: Ma che cos'è?<br /> '''Batman''': Sono i rinforzi. *'''Gordon''': Bisogna far presto. Prendo la macchina.<br />'''Batman''' {{NDR|in lontananza}}: Ho portato la mia!<br /> '''Gordon''': La tua? {{NDR|la Batmobile si avvia e sfreccia accanto a Gordon}} Voglio farmela anch'io una come quella...! *{{NDR|Durante la festa di compleanno di Bruce Wayne}}<br /> '''Ospite 1''': Bruce, c'è una persona che lei deve assolutamente conoscere: allora, spero stavolta di dirlo bene, signor "Ra's Al Ghul"?<br /> '''Bruce Wayne''': Tu non sei Ra's Al Ghul. Io l'ho visto morire.<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': E se Ra's Al Ghul fosse immortale? E i suoi metodi fossero soprannaturali?<br /> '''Bruce Wayne''': O trucchi banali da salotto per nascondere la tua vera identità, Ra's.<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Un uomo che passa le proprie serate a volteggiare e correre sui tetti di Gotham ha da obiettare sulla mia duplice identità?<br /> '''Bruce Wayne''': Io ti ho salvato la vita.<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Ti avevo istruito sulla compassione, Bruce?<br /> '''Bruce Wayne''': È una cosa fra te e me. Mandiamo via queste persone.<br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Sei sempre libero di spiegar loro la situazione, se vuoi.<br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|fingendosi ubriaco}}: Signori! Ascoltate. Io... vi ringrazio per essere venuti qui a gozzovigliare a spese mie. {{NDR|alcuni ospiti ridono}} Eheh, no, sul serio. Un vantaggio dell'essere un Wayne è che non mancano mai i parassiti e gli scrocconi come voi. Bene o male hai sempre la casa piena perciò brindo a voi, grazie.<br /> '''Ospite 2''': Bruce, ora basta.<br /> '''Bruce Wayne''': Uhm, non ho finito. A tutti voi, a voi ipocriti, a voi... a voi falsi amici, a voi servili, ruffiani, leccapiedi, che perfino ora mi sorridete a denti stretti: fuori. Lasciatemi in pace. Per favore, andatevene! Basta coi sorrisi, non è uno scherzo, per favore, uscite! La festa è finita! A casa!<br /> '''Ospite 2''' {{NDR|offeso}}: La mela è rotolata molto lontano dall'albero, signor Wayne. {{NDR|gli invitati se ne vanno, solo alcuni di loro restano, rivelandosi scagnozzi di Ra's al Ghul in incognito}}<br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Astuto, ma inutile: nessuno di costoro vivrà a lungo. Il tuo raid all'istituto Arkham mi costringe ad agire. *'''Bruce Wayne''': Cancellerai milioni di vite. <br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Solo un ipocrita chiamerebbe vita ciò che questa gente ha. Criminali, disperati, non è tra loro che un uomo dovrebbe vivere. La Setta delle Ombre è un baluardo contro l'umana corruzione da migliaia di anni: abbiamo saccheggiato Roma, usato i topi per diffondere la peste, ridotto Londra in cenere. Ogni volta che una civiltà tocca l'apice della sua decadenza noi torniamo per ridare l'equilibrio!<br /> '''Bruce Wayne''': Gotham non è impossibile da redimere. Dammi più tempo. C'è molta brava gente. <br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Difendi una città talmente corrotta che ormai ci siamo infiltrati ad ogni livello nelle sue infrastrutture. Quando eri in carcere eri allo sbando, ma io ho creduto in te, ho scacciato le tue paure, ti ho indicato la giusta via. Eri il mio allievo migliore. Ora dovresti essere qui al mio fianco a salvare il mondo.<br /> '''Bruce Wayne''': Mi schiererò al mio posto. Che è fra te e la gente di Gotham. <br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Nessuno può salvare Gotham. {{NDR|alcuni scagnozzi iniziano a dare fuoco alla villa}} Quando una foresta decade, un [[fuoco|incendio]] purificatore è inevitabile e naturale. Domani il mondo osserverà inorridito la sua più grande città autodistruggersi, il moto verso l'armonia sarà inarrestabile, stavolta!<br /> '''Bruce Wayne''': Avete già attaccato Gotham?<br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Naturalmente. Con gli anni le nostre armi diventano più sofisticate, a Gotham ne testammo una nuova: l'economia. Ma a quell'epoca sottovalutammo le iniziative di alcuni stimati cittadini, tra i quali i tuoi genitori. Abbattuti da uno di quei diseredati che aiutavano. Crea la fame e chiunque diventerà un criminale. La loro fine galvanizzò Gotham, che riuscì a salvarsi ma vive sul filo del rasoio da allora. Siamo qui per finire il lavoro. Stavolta nessun incauto idealista ci ostacolerà. Come tuo padre, anche tu non hai il coraggio di fare quanto si rende necessario. Se qualcuno ostacola il cammino della vera giustizia, bisogna scivolargli dietro le spalle... e pugnalarlo al cuore! {{NDR|Bruce blocca uno scagnozzo che stava per pugnalarlo alle spalle, poi attacca Ducard}} <br /> '''Bruce Wayne''': Io ti fermerò!<br />'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Non hai mai imparato a studiare il terreno di scontro? {{NDR|una trave cade addosso a Bruce}} La giustizia è equilibrio. Mi hai bruciato la casa e lasciato svenuto: ora siamo pari! *'''Bruce Wayne''': Che cosa ho fatto, Alfred? Quello che la mia famiglia, che mio padre, aveva costruito... <br> '''Alfred Pennyworth''': Suo padre, signore, non gli ha lasciato solo mattoni e malta. <br> '''Bruce Wayne''': Io volevo salvare Gotham... ma ho fallito. <br> '''Alfred Pennyworth''' {{NDR|Ricorda a Bruce le parole di Thomas Wayne}}: Perché cadiamo, signore? Per imparare a rimetterci in piedi. <br> '''Bruce Wayne''': Tu non ti arrendi mai con me... <br> '''Alfred Pennyworth''': No, mai. *'''Flass''': Vuoi assistere ad un grave abuso di potere? {{NDR|puntandogli la pistola contro}}<br /> '''Criminale''': Le armi ai matti... *'''Rachel''' {{NDR|tenendo un bambino nelle sue braccia}}: Stai tranquillo, calmati, nessuno ti farà del male!<br />'''Spaventapasseri''' {{NDR|sghignazza diabolicamente}}: A quello provvedo io! <br /> '''Rachel''': Crane?! <br />'''Spaventapasseri''': No, Spaventapasseri! *'''Rachel''': Aspetta. Ci hai salvato la vita. Dimmi almeno il tuo nome.<br /> '''Bruce Wayne/Batman''': Rachel, non è tanto chi sono, quanto quello che faccio che mi qualifica.<br /> '''Rachel''': Bruce? *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Bene bene, hai seguito il mio consiglio sulla teatralità alla lettera. <br /> '''Bruce Wayne/Batman''': Questa è la fine! <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Per te e la polizia, forse. Io devo ancora occuparmi del resto di Gotham. Ora sei vuoi scusarmi: ho una città da distruggere. <br /> '''Bruce Wayne/Batman''': Mi mandi contro solo due pedine. <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Come desideri. *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Non devi avere paura, Bruce. Sei solo un uomo normale con un mantello, per questo non hai cancellato le ingiustizie e non riuscirai a fermare questo treno! <br /> '''Bruce Wayne/Batman''': E chi ha detto che lo voglio fermare? {{NDR|le rotaie crollano, e il treno si dirige verso un precipizio}} Imparerai mai a studiare il terreno di scontro? <br /> '''Ra's al Ghul/Henri Ducard''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Ce l'hai ora il coraggio di fare ciò che è necessario? <br /> '''Bruce Wayne/Batman''': Io non ti ucciderò. Ma non sono tenuto a salvarti. *'''Bill Earle''': Fox! Mi sembrava di averla licenziata.<br /> '''Lucius Fox''': Infatti. Ora ho un altro lavoro: il suo. *'''Bruce Wayne''': Scusa se non te l'ho detto, Rachel. <br /> '''Rachel''': No, no Bruce, scusa tu. Il giorno in cui uccisero Chill io... ti dissi delle cose terribili. <br /> '''Bruce Wayne''': Ma erano vere. Ero un vigliacco con la pistola, e la giustizia non è paragonabile alla vendetta, perciò grazie. <br /> '''Rachel''': Sai, non ho mai smesso di pensare a te. A noi. E quando ho saputo che eri tornato, ho iniziato a sperare. Ma poi ho scoperto che portavi una maschera. <br /> '''Bruce Wayne''': Batman è solo un simbolo, Rachel. <br /> '''Rachel''': No, questa. Questa è la tua maschera. Il tuo vero volto è quello che adesso tutti i criminali temono. L'uomo che amavo, l'uomo che era scomparso, non è mai più tornato. Ma forse è ancora lì, da qualche parte. E forse un giorno, quando Gotham non avrà più bisogno di Batman, lo rivedrò. Mi hai smentito, lo sai?<br /> '''Bruce Wayne''': Su cosa?<br /> '''Rachel''': Tuo padre sarebbe orgoglioso di te. Come me. ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Batman''' {{NDR|guardando il suo bat-segnale}}: Buona idea.<br /> '''Gordon''': Non avevo un boss da legare lì sopra.<br /> '''Batman''': Allora, sergente?<br /> '''Gordon''': Sono tenente, adesso: tu hai dato il via a qualcosa, le mele marce se la fanno sotto, c'è speranza nelle strade...<br /> '''Batman''': Però?<br /> '''Gordon''': L'isola Narrows è perduta ora... e non abbiamo ancora preso Crane e metà dei criminali tornati in libertà.<br /> '''Batman''': Lo faremo... e a Gotham tornerà l'ordine.<br /> '''Gordon''': E fermeremo l'escalation?<br /> '''Batman''': Quale escalation?<br /> '''Gordon''': Se avremo pistole semi-automatiche, loro compreranno le automatiche... noi avremo giubbotti in kevlar, loro proiettili che li forano.<br /> '''Batman''': Continua.<br /> '''Gordon''': Poi ci sei tu, con la maschera, e il vizio di salire e scendere dai tetti... e ora guarda questo: rapina a mano armata, duplice omicidio, e ha il gusto per la teatralità, come te... lascia il biglietto da visita. {{NDR|dà a Batman un Jolly}}<br /> '''Batman''': [[Joker]]: lo andrò a cercare.<br /> '''Gordon''' {{NDR|mentre Batman fa per andarsene}}: Non ti ho mai detto grazie...<br /> '''Batman''' {{NDR|si volta}}: E non dovrai mai farlo. {{NDR|vola via}} ==Voci correlate== *''[[Batman: Il lungo Halloween]]'' ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film di Batman]] 7phzq71f1dxw8lduy92wuxt0g26m7qc Henri-Frédéric Amiel 0 3207 1218530 1064100 2022-07-23T11:56:36Z Udiki 86035 aggiunte cinque wikitext text/x-wiki [[Immagine:Henri-Frederic Amiel 1852 (cropped).jpg|thumb|Henri-Frédéric Amiel, 1852.]] '''Henri-Frédéric Amiel''' (1821 – 1881), filosofo, poeta e critico letterario svizzero. ==Citazioni di Henri-Frédéric Amiel== *Le masse saranno sempre al di sotto della media. La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all'assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci. Sarà la punizione del suo principio astratto dell'[[uguaglianza]], che dispensa l'ignorante di istruirsi, l'imbecille di giudicarsi, il bambino di essere uomo e il delinquente di correggersi. Il diritto pubblico fondato sulla uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell'appiattimento. L'adorazione delle apparenze si paga.<ref>Da ''Frammenti di diario intimo'', 12 giugno 1871.</ref> ==''Diario intimo''== *Niuna cosa definisce meglio il [[carattere]] d'un uomo quanto la maniera con la quale si comporta con gli sciocchi.<ref>Citato in Ciampoli, p. 649, § 6901.</ref> (I, 94) *Il [[genio]] latente è solo una presunzione. Quanto può essere, deve divenire: e quanto non diviene, non era nulla.<ref>Citato in Ciampoli, p. 569, § 6088.</ref> (I, 158) *Senza [[passione]] l'uomo è solo una forza latente, una possibilità, come un sasso che aspetti l'urto del ferro per gettare scintille.<ref>Citato in Ciampoli, p. 511, § 5526.</ref> (I, 202) *La pace psicologica, l'accordo perfetto ma virtuale, non è che zero, potenza di tutti i numeri: essa non è la pace morale, vittoriosa di tutti i mali, provata, reale, positiva, e capace di stillar ogni tempesta. La pace di fatto non è la pace di principio. Vi son due [[felicità]], quella di natura e quella di conquista; due equilibri, quello della Grecia e quello di Nazareth: due regni, quello dell'uomo naturale e quello dell'uomo rigenerato.<ref>Citato in Ciampoli, p. 499, § 5379.</ref> (II, 60) *Che cosa è la [[pazzia]]? È l'illusione alla seconda potenza. Il buon senso stabilisce rapporti regolari, un «modus vivendi» fra le cose, gli uomini e se stesso ed ha l'illusione di attingere la virtù stabile, il fatto eterno. La demenza non scorge neppure ciò che vede il buon senso ed ha l'illusione di veder meglio. Il buon senso confonde il fatto d'esperienza col fatto necessario e prende in buona fede quel che è per misura di ciò che può essere; la follia non percepisce più la differenza tra quel che è e quel che essa {{Sic|imagina}}; confonde il suo sogno con la realtà.<ref>Citato in Ciampoli, p. 522, § 5644.</ref> (II, 144) *Conoscere è un atto. ''La scienza appartiene dunque all'ambito della morale''. Agire è seguire un pensiero. ''La morale appartiene dunque al campo della scienza''. (19 febbraio 1849)<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *[[Fare]] facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento; fare ciò che è impossibile al talento è genio. *[[Guardare|Guarda]] due volte per veder giusto, guarda una volta per veder bello. *Il [[destino]] ha due modi per distruggerci, negare i nostri desideri o realizzarli. *L'abitudine è una massima vivente diventata istinto e carne. *L'[[incertezza]] è il rifugio della speranza. :{{en}} ''Uncertainty is the refuge of hope''.<ref>Da ''[https://archive.org/details/amielsjournaljou00amieiala The Journal intime of Henri-Frédéric Amiel]'', 1890, p.368.</ref> *La somma dei dolori possibili per ogni anima è proporzionale al suo grado di perfezione. *La [[verità]] pura non può essere assimilata dalla folla: si deve propagare per contagio. *Lo [[charme]]: ciò che negli altri ci rende più soddisfatti di noi stessi. *Mille cose avanzano, novecentonovantanove regrediscono: questo è il progresso. :''Mille choses avancent, neuf cent quatre-vingt dix-huit reculent ; c’est là le progrès''.<ref>Da ''Journal intime'', éd. L’Âge d’Homme, coll. «Caryatides», 1991, t. X — giugno 1874-marzo 1877, mercoledì 30 dicembre 74, [https://books.google.com/books?id=e2P6ZOZTiMwC&pg=PA178#v=onepage&q&f=false p. 178].</ref> *Sapere [[invecchiamento|invecchiare]] è il capolavoro della saggezza, e una delle cose più difficili nell'arte difficilissima della vita. *Se l'ignoranza e la passione sono i nemici della moralità nel popolo, bisogna anche confessare che l'indifferenza morale è la malattia delle classi colte. *Un paesaggio è uno stato d'animo. *Un [[errore]] è tanto più pericoloso quanta più verità contiene. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Henri-Frédéric Amiel, ''Diario intimo'' (2000), Longo, traduzione di Pino Mensi. *Henri-Frédéric Amiel, ''Philine. Frammenti del diario intimo.'' (2005), Dadò, traduzione di Franco Pool. *[[Domenico Ciampoli]], ''[https://archive.org/details/dizionariodicita00ciam/page/n6/mode/2up Dizionari di citazioni italiane e tradotte: citazioni francesi]'', Carabba, Lanciano, 1912. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Amiel, Henri-Frédéric}} [[Categoria:Aforisti svizzeri]] [[Categoria:Critici letterari svizzeri]] [[Categoria:Diaristi svizzeri]] [[Categoria:Filosofi svizzeri]] [[Categoria:Poeti svizzeri]] dw8yi0y5pzgc5u0jlvnwowojd3m6a6m Edwin Abbott Abbott 0 3663 1218389 1195783 2022-07-22T16:01:41Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Foto E. A. Abbott.jpg|thumb|E. A. Abbott]] {{indicedx}} '''Edwin Abbott Abbott''' (1838 – 1926) scrittore, teologo e pedagogo britannico. ==''Flatlandia''== ===[[Incipit]]=== Chiamo il nostro mondo Flatlandia, non perché sia così che lo chiamiamo noi, ma per renderne più chiara la natura a voi, o Lettori beati, che avete la fortuna di abitare nello Spazio.<br /> Immaginate un vasto foglio di carta su cui delle Linee Rette, dei Triangoli, dei Quadrati, dei Pentagoni, degli Esagoni e altre Figure geometriche, invece di restar ferme al loro posto, si muovano qua e là, liberamente, sulla superficie o dentro di essa, ma senza potersene sollevare e senza potervisi immergere, come delle ombre, insomma – consistenti, però, e dai contorni luminosi. Così facendo avrete un'idea abbastanza corretta del mio paese e dei miei compatrioti. Ahimè, ancora qualche anno fa avrei detto: «del mio universo», ma ora la mia mente si è aperta a una più alta visione delle cose. ===Citazioni=== *La massima lunghezza o larghezza di un abitante adulto della Flatlandia si può calcolare all'incirca in ventotto dei vostri centimetri. Trenta centimetri può considerarsi un'eccezione. (§ 1) *Non si deve certo pensare, con questo, che le nostre Donne manchino di affetto. Ma purtroppo nel Sesso Debole la passione del momento predomina su ogni altra considerazione. (§ 4) *Voi, che avete la fortuna di avere tanto l'ombra che la luce, voi che avete due occhi dotati della conoscenza prospettica e allietati dal godimento dei vari colori, voi che potete ''vederlo'' per davvero, un angolo, e contemplare l'intiera circonferenza di un Circolo nella beata regione delle Tre Dimensioni... come potrò mai render chiara a voi l'estrema difficoltà che incontriamo noi, in Flatlandia, per riconoscere le nostre rispettive configurazioni? (§ 5) *Tutti gli esseri della Flatlandia, animati o inanimati, qualunque sia la loro forma, presentano ''al nostro occhio'' il medesimo, o quasi il medesimo aspetto, quello cioè di una Linea Retta. Se dunque tutti hanno lo stesso aspetto, come si farà a distinguere l'uno dall'altro? (§ 5) *Ancora una volta mi sentii sollevare nello [[Spazio]]. Era proprio come la Sfera aveva detto. Più ci allontanavamo dall'oggetto che stavamo osservando, più il campo visivo aumentava. La mia [[città]] natia, con l'interno di ogni [[casa]] e di ogni creatura ivi contenuta, si apriva al mio sguardo come in miniatura. Salimmo ancora e, oh, i segreti della [[terra]], le profondità delle miniere e le più remote caverne dei monti, tutto si svelava davanti a me!<br /> Sbigottito alla vista dei misteri della terra così rivelati al mio [[occhio]] indegno, dissi al mio Compagno: «Guarda, sono diventato come un [[Dio]]. Perché i saggi al nostro paese dicono che la visione di tutte le cose o, come essi si esprimono, l'''onniveggenza'', è attributo di Dio solo». C'era un po' di scherno nella voce del mio Maestro quando rispose: «Davvero? Allora anche i borsaioli e gli assassini del mio paese dovrebbero essere venerati come Dei dai vostri saggi: perché non ce n'è uno che non veda quel che tu vedi ora. Ma dài retta a me, i vostri saggi si sbagliano». (§ 18) *«Osserva quella miserabile creatura. Quel Punto è un Essere come noi, ma confinato nel baratro adimensionale. Egli stesso è tutto il suo Mondo, tutto il suo Universo; egli non può concepire altri fuor di se stesso: egli non conosce lunghezza, né larghezza, né altezza, poiché non ne ha esperienza; non ha cognizione nemmeno del numero Due; né ha un'idea della pluralità, poiché egli è in se stesso il suo Uno e il suo Tutto, essendo in realtà Niente. Eppure nota la sua soddisfazione totale, e traine questa lezione: che l'essere soddisfatti di sé significa essere vili e ignoranti, e che è meglio [[Aspirazione|aspirare]] a qualcosa che essere ciecamente, e impotentemente, felici. (§ 20) *«Infinita beatitudine dell'esistenza! Esso è; e non c'è altro al di fuori di Esso». [...] «Esso riempie ogni Spazio,» continuò la piccola Creatura nel suo soliloquio «e quello che Esso riempie, Esso è. Quello che Esso pensa, Esso lo dice; e quello che Esso dice, Esso lo ode; ed Esso è Pensatore, Parlatore, Ascoltatore, Pensiero, Parola, Audizione; è l'Uno, e tuttavia il Tutto nel Tutto. Ah, la felicità, ah, la felicità di Essere!». (§ 20) ==Bibliografia== *Edwin A. Abbott, ''Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni'', traduzione di Masolino d'Amico, Adelphi, Milano, 2011. ISBN 978-88-459-7005-4 ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Edwin Abbott Abbott|s=en:Author:Edwin Abbott Abbott|s_lingua=inglese}} ===Opere=== {{Pedia|Flatlandia||(1881)}} ==Collegamenti esterni== *{{en}} [http://www.geom.umn.edu/%7Ebanchoff/Flatland/ Flatlandia: racconto con illustrazioni] *{{en}} [http://xahlee.org/flatland/index.html Flatlandia: racconto con illustrazioni (un capitolo per pagina)] {{DEFAULTSORT:Abbott, Edwin Abbott}} [[Categoria:Pedagogisti]] [[Categoria:Teologi britannici]] 2zkoqu12igjibpqfv39w22po40ixh82 1218390 1218389 2022-07-22T16:05:50Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Foto E. A. Abbott.jpg|thumb|Edwin Abbott Abbott]] {{indicedx}} '''Edwin Abbott Abbott''' (1838 – 1926) scrittore, teologo e pedagogo britannico. ==''Flatlandia''== ===[[Incipit]]=== Chiamo il nostro mondo Flatlandia, non perché sia così che lo chiamiamo noi, ma per renderne più chiara la natura a voi, o Lettori beati, che avete la fortuna di abitare nello Spazio.<br /> Immaginate un vasto foglio di carta su cui delle Linee Rette, dei Triangoli, dei Quadrati, dei Pentagoni, degli Esagoni e altre Figure geometriche, invece di restar ferme al loro posto, si muovano qua e là, liberamente, sulla superficie o dentro di essa, ma senza potersene sollevare e senza potervisi immergere, come delle ombre, insomma – consistenti, però, e dai contorni luminosi. Così facendo avrete un'idea abbastanza corretta del mio paese e dei miei compatrioti. Ahimè, ancora qualche anno fa avrei detto: «del mio universo», ma ora la mia mente si è aperta a una più alta visione delle cose. ===Citazioni=== *La massima lunghezza o larghezza di un abitante adulto della Flatlandia si può calcolare all'incirca in ventotto dei vostri centimetri. Trenta centimetri può considerarsi un'eccezione. (§ 1) *Non si deve certo pensare, con questo, che le nostre Donne manchino di affetto. Ma purtroppo nel Sesso Debole la passione del momento predomina su ogni altra considerazione. (§ 4) *Voi, che avete la fortuna di avere tanto l'ombra che la luce, voi che avete due occhi dotati della conoscenza prospettica e allietati dal godimento dei vari colori, voi che potete ''vederlo'' per davvero, un angolo, e contemplare l'intiera circonferenza di un Circolo nella beata regione delle Tre Dimensioni... come potrò mai render chiara a voi l'estrema difficoltà che incontriamo noi, in Flatlandia, per riconoscere le nostre rispettive configurazioni? (§ 5) *Tutti gli esseri della Flatlandia, animati o inanimati, qualunque sia la loro forma, presentano ''al nostro occhio'' il medesimo, o quasi il medesimo aspetto, quello cioè di una Linea Retta. Se dunque tutti hanno lo stesso aspetto, come si farà a distinguere l'uno dall'altro? (§ 5) *Ancora una volta mi sentii sollevare nello [[Spazio]]. Era proprio come la Sfera aveva detto. Più ci allontanavamo dall'oggetto che stavamo osservando, più il campo visivo aumentava. La mia [[città]] natia, con l'interno di ogni [[casa]] e di ogni creatura ivi contenuta, si apriva al mio sguardo come in miniatura. Salimmo ancora e, oh, i segreti della [[terra]], le profondità delle miniere e le più remote caverne dei monti, tutto si svelava davanti a me!<br /> Sbigottito alla vista dei misteri della terra così rivelati al mio [[occhio]] indegno, dissi al mio Compagno: «Guarda, sono diventato come un [[Dio]]. Perché i saggi al nostro paese dicono che la visione di tutte le cose o, come essi si esprimono, l'''onniveggenza'', è attributo di Dio solo». C'era un po' di scherno nella voce del mio Maestro quando rispose: «Davvero? Allora anche i borsaioli e gli assassini del mio paese dovrebbero essere venerati come Dei dai vostri saggi: perché non ce n'è uno che non veda quel che tu vedi ora. Ma dài retta a me, i vostri saggi si sbagliano». (§ 18) *«Osserva quella miserabile creatura. Quel Punto è un Essere come noi, ma confinato nel baratro adimensionale. Egli stesso è tutto il suo Mondo, tutto il suo Universo; egli non può concepire altri fuor di se stesso: egli non conosce lunghezza, né larghezza, né altezza, poiché non ne ha esperienza; non ha cognizione nemmeno del numero Due; né ha un'idea della pluralità, poiché egli è in se stesso il suo Uno e il suo Tutto, essendo in realtà Niente. Eppure nota la sua soddisfazione totale, e traine questa lezione: che l'essere soddisfatti di sé significa essere vili e ignoranti, e che è meglio [[Aspirazione|aspirare]] a qualcosa che essere ciecamente, e impotentemente, felici. (§ 20) *«Infinita beatitudine dell'esistenza! Esso è; e non c'è altro al di fuori di Esso». [...] «Esso riempie ogni Spazio,» continuò la piccola Creatura nel suo soliloquio «e quello che Esso riempie, Esso è. Quello che Esso pensa, Esso lo dice; e quello che Esso dice, Esso lo ode; ed Esso è Pensatore, Parlatore, Ascoltatore, Pensiero, Parola, Audizione; è l'Uno, e tuttavia il Tutto nel Tutto. Ah, la felicità, ah, la felicità di Essere!». (§ 20) ==Bibliografia== *Edwin A. Abbott, ''Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni'', traduzione di Masolino d'Amico, Adelphi, Milano, 2011. 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AGGIUNGI QUI UNA NUOVA VOCE: NON DIMENTICARE IL SEPARATORE "{{,}}" --> [[J. J. C. Smart]]{{,}} [[Silvia Sciorilli Borrelli]]{{,}} [[Francesco Dall'Olio]]{{,}} [[Daniel Sloss]]{{,}} [[Marcelo Caetano]]{{,}} [[Massimo Tamburini]]{{,}} [[Dar'ja Kasatkina]]{{,}} [[Claudio Castiglioni]]{{,}} [[Noah Gordon]]{{,}} [[‎Arturo Castiglioni]]{{,}} [[Gloria Peritore]]{{,}} [[Giorgio Petrosyan]]{{,}} [[Yair Lapid]]{{,}} [[Mychajlo Podoljak]]{{,}} [[Giovanni De Martino]]{{,}} [[Emmanuele Jannini]]{{,}} [[Luciano Favero]]{{,}} [[Leone Caetani]]{{,}} [[Donatismo]]{{,}} [[Berberi]]{{,}} [[‎Aldobrandino Malvezzi]]{{,}} [[Alexander J. 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Questa è la domanda Jimi. Perché sono qui e non altrove? Forse Lisa ha bisogno di Jimi? e Jimi di Lisa? Ma l’amore è ben altro che bisogno o dipendenza. L’amore è amore, e basta. Non devi aspettarti niente in cambio. Ma noi? Noi ci amiamo ancora Jimi? Che cosa ci fa qui Lisa? ('''Lisa''') ==Frasi== ===Lisa=== *È come se tu mi avessi chiusa dentro uno dei tuoi mondi. Lo so che tu volevi farmi felice, ma per dare felicità bisogna prima stare bene con se stessi. Non posso più aspettare, Jimi. Mi sto spegnendo, e volevo dirti che vado a Marrakech da Joystick. L'ultima volta che gli ho parlato viveva all'Hotel El-Rashid. Lo so che è dura da quelle parti, ma forse è di quello che ho bisogno. Di essere costretta a tenere gli occhi aperti. Perciò ti prego, non cercarmi. Non sto scappando. Lasciami andare. ('''Lisa''') *A volte penso che sarebbe bello sciogliermi nell'acqua, sparire lentamente in questo tepore. Un giorno arriverai, vedrai la vasca piena d'acqua, toglierai il tappo. L'acqua scorrerà via dal fondo e io con lei. ('''Lisa''') *Fuggendo inseguito dalla tigre, l'uomo arriva sull'orlo di un precipizio, si aggrappa a una radice e si lascia penzolare nel burrone. La tigre sopra di lui lo fiuta. Lui guarda in basso e vede un'altra tigre che lo fissa. Allora, lui guarda la radice a cui è appeso e vede che due topini si sono messi a rosicchiarla. Allora lui guarda alla sua destra e vede una minuscola pianta con una fragola, una fragola rossa, matura. Stende la mano e la mangia. La fragola era dolcissima. ('''Lisa''') ===Jimi=== *Era ormai un anno che Lisa se n'era andata, e io navigavo di nuovo in un mare scuro. Altre volte ne ero uscito, ma questa volta non avevo più stelle nell'anima. Non so se vi è mai capitato: ti svegli al mattino e il tuo solo desiderio è quello di sprofondare di nuovo nel buio, meglio senza sogni, comunque non ricominciare a vivere. Non so dove siete in questo momento, ma provate a pensarci: il vostro sangue è diventato denso come catrame, i pensieri giacciono al suolo come uccelli morti, il respiro è sospeso. La Okosama Starr poteva andare affanculo. Inutile negarlo: mi ero perso. Adesso sto scivolando. I dati di caricamento del programma scorrono rapidi, al limite del mio campo visivo. Io resto qui, seduto, in questa stanza d'albergo, e aspetto. Il virus indiano non è stato ancora inserito, e anche se so che tutto questo può uccidermi mi sento tranquillo. Del resto siamo ancora sulla pista, non abbiamo ancora iniziato a volare. Stanza 717 del Chelsea Hotel, domani è la vigilia di Natale e proprio non riesco a credere che tutto era cominciato solo due giorni fa. ('''Jimi Dini''') *Sapeva che non sarebbe mai potuto uscire di lì, che la sua vita era solo una copia della realtà. Dal suo mondo finto mi guardava dritto in faccia, ma la realtà non sopporta di essere guardata negli occhi. Per questo non basta la ragione per capirla. ('''Jimi Dini''') *Solitudine, questo è quello che provo qui dentro. E freddo. Sono solo una telefonata che galleggia in attesa di collegarsi. O almeno questo è quello che devono credere. Solitudine e nebbia. È così che ci si sente quando si è morti? ('''Jimi Dini''') ===Altri personaggi=== *Sai cosa mi succede quando [[Morte|muoio]]? Sto lì e aspetto che ricominci da capo. E la cosa più brutta è l'ansia che mi viene. So che deve ricominciare però non ne ho voglia e sto lì, sospeso tra la vita e la morte. Secondo me ai morti del vostro mondo succede qualcosa di simile. Gli piace rimanere lì un po' a vedere i vivi che li piangono. Diventano pigri, rimangono come imbrigliati. Gli passa la forza di ricominciare, non ce l'hanno. Poi, invece, mano a mano che i vivi si dimenticano di loro, perlomeno smettono di piangere, insomma poi il tempo... Allora a quel punto lì non ha più senso rimanere. Si rompono proprio i coglioni. Torna quella forza di ricominciare e partono per cercarsi un'altra vita. Ecco tu dovresti... dovresti lasciarla libera la tua Lisa... Lasciala andare. ('''Solo''') *Tu devi essere come l'[[acqua]], eh? Cioè, come l'acqua, che arriva, si adatta alle cose, ma poi prende e scivola via. ('''Joystick''') ==Dialoghi== *'''Jimi''': Ma che cazzo succede qui.<br>'''Computer''': Ho dato un'occhiata ai circuiti della tua console di lavoro. C'è un virus, Jimi, mi dispiace. <br>'''Solo''': Un virus? Che virus? C'è in giro un virus?<br>'''Jimi''': Che cosa avrebbe fatto questo virus?<br>'''Computer''': Ha infettato il protagonista del tuo gioco, gli ha fornito una specie di coscienza, così adesso gioca da solo e non risponde più ai comandi, come se avesse acquistato una vita autonoma.<br>'''Solo''': Autonoma un cazzo... Sai cosa vuol dire essere il personaggio di un videogioco di merda? Jimi? Ti chiami Jimi, vero? Io e te dobbiamo parlare. Ti devo parlare. *'''Solo''': Capisci? È un incubo! Io qui non ci voglio stare.<br>'''Jimi''': Consegno i miei giochi, uno ogni anno. E loro mi danno molti soldi in cambio. È la mia vita. È l'unica cosa che so fare.<br>'''Solo''': È la vita che ti sei scelto, ma chi ti dice che sia vera? Guardati intorno. Avrai sicuramente un sacco di belle cose, una bella casa, ma se tutto quello che vedi non esistesse, eh? Se fosse come qui da me, se tu fossi come me? Sai qual è l'unica cosa che io non posso fare qui dentro? È smettere di giocare. Tu invece puoi farlo. Allora smetti di giocare, Jimi. Se riesci a farlo vuol dire che sei libero. Cancellami, Jimi. *'''Solo''': Ok, ragazzi. Jimi mi aveva avvertito che vi avrei incontrati. So che per voi è una prassi: prenderci, farci a pezzi e vendere gli organi al mercato nero. E vi capisco anche. Però cercate di seguirmi in questo ragionamento: noi siamo parte di un gioco, c'è gente che ci trova gusto a farci andare l'uno contro l'altro, si divertono con noi. Allora, spiazziamoli! Provate a fare una cosa diversa dal solito: invece di ammazzarci, lasciateci andare, no? Una volta. Per cambiare, no? Mi sa che non li ho convinti. *'''Maria''': Signor Solo?<br>'''Solo''': Sono qui! È lei.<br>'''Maria''': Devo essere diventata scema. Non capisco perché faccio certe cose. Non vado mai a casa dei clienti, te lo devo dire. Zio Nicola me lo raccomanda sempre. Spero di non aver fatto una cazzata.<br>'''Solo''': Ma no, ci mancherebbe.<br>'''Maria''': No, no. Non è per te. È che non hai idea di che gente c'è in giro. Shanghai Town è piena di pazzi con strane idee per la testa.<br>'''Solo''': Io sono normale, stai tranquilla. Accomodati. Sei a tuo agio?<br>'''Maria''': Eh...<br>'''Solo''': Volevo parlarti, volevo raccontarti una storia.<br>'''Maria''': Come una storia... Non vuoi scopare?<br>'''Solo''': Come se avessi accettato. Lo vedi quell'armadio? Va be', l'armadio lo lasciamo per il finale. Guardami a me. Cosa penseresti tu se io ti dicessi che non sei un essere umano?<br>'''Maria''': Ho fatto una cazzata.<br>'''Solo''': No no no no no... *'''Solo''': Aspetta, aspetta, aspetta, aspetta un attimo. Ma... quando mi cancelli cosa... cosa divento?<br>'''Jimi''': Un fiocco di neve che non cade in nessun posto.<br>'''Solo''': Ah... Bene... ==Altri progetti== {{interprogetto|w|etichetta=''Nirvana''}} [[Categoria:Film di fantascienza]] [[Categoria:Film drammatici]] dirrtbmtofqs7yw1m9wqduwpsrwflpi Giuseppe Marotta (scrittore) 0 6649 1218376 1218227 2022-07-22T14:48:33Z Sun-crops 10277 /* Gli alunni del sole */ +2, fix wikitext text/x-wiki [[File:Giuseppe Marotta 1947.jpg|thumb|Giuseppe Marotta, 1947]] {{indicedx}} '''Giuseppe Marotta''' (1902 – 1963), scrittore e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Giuseppe Marotta== *Dunque non userò, per [[La dolce vita]], espressioni come "ritratto di una società e di un periodo", o come "potente affresco", delle quali tanti avidi collezionisti di frasi fatte, individui che non hanno addosso un pelo che gli appartenga, hanno immediatamente abusato. No. Dico semplicemente che La dolce vita è un poema cinematografico, suddiviso in canti e strofe.<ref>Da ''Un fraterno evviva all'amara via Veneto di Fellini''; in ''Al cinema non fa freddo'', a cura di G. Amelio, postfazione di G. Fofi, Cava de' Tirreni, Avagliano, 1992, pp. 79-80.</ref> *Ma io recensisco film o colleziono nemici?<ref name=anedd>Citato in Fernando Palazzi, ''Dizionario degli aneddoti'', Baldini Castoldi Dalai, 2000.</ref> *Ne ho visti morire tanti, e se nessuno torna vuol dire che non ci si trovano male.<ref name=anedd/> *Oggi pure i ciechi vedono che la [[dittatura]] è l'esito di una cattiva [[democrazia]], mentre la democrazia è l'esito di una cattiva dittatura.<ref>Da ''Visti e perduti'', Bompiani.</ref> *Ogni padrone, piccolo o grosso, ha sempre l'aria di pensare che lui non ha fatto il sole perché i salariati ne usufruiscano senza pagarlo.<ref>Da ''A Milano non fa freddo'', Bompiani, 1949.</ref> ==''Dieci racconti''== *Gli scettici osservino, prego, l'Arco di Sant'Eligio in qualsiasi fotografia o nel vecchio dipinto di Vincenzo Migliaro: quelle pietre assorte, rozze e magiche insieme come il bastimento nella bottiglia; i negozietti di panni e di ferraglia, di sugheri e di cordami, di crusca e di carrube intorno all'erma su cui ride e piange la deturpatissima testa greca, l'enigmatica e remota scultura detta dalla plebe "donna Marianna, capa di Napoli"; un pianino automatico scantona e un gobbo s'inoltra gesticolando come se incarnasse l'ultima vibrazione di quella storta musica; insomma dove, se non a Sant'Eligio, nulla succede ma succede tutto, specialmente l'impossibile? (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 216) *[...] Figurella per esempio era [[sensale]] {{sic|e come}}. In che diavolo non si immischiava, cioè, questo giovane rosso di pelo, altissimo, lentigginoso, puntuto e vagamente arcaico, forse derivato da qualche lontanissimo armigero svevo? Egli impartiva la sua mediazione ad ogni cosa, valendosi del primordiale sistema di trovarsi comunque, fin dall'inizio o all'ultimo istante, gradito o tollerato, negletto o riconosciuto, fra l'origine e il destino delle cose. Il suo lavoro indubitabile era nell'aria, pulviscolo di mansioni rivelato dal raggio di qualche idea felice, subitanea. Un ragazzo corre verso il portoncino dell'ostetrica? Don Arturo lo trattiene, s'informa, bussa e parla per lui: domani, femmina o maschio, l'otto per cento a don Arturo non glielo toglierà nessuno. Passano botti piene e carri funebri vuoti, mansueti o stizziti discorsi, fiori, frutti, sorrisi, lacrime, conoscenti, forestieri, teste rotte, {{sic|calcina}}, travi, guardie, pompieri, asini, galline o finanche i Sacramenti sotto la stola del compunto sacerdote, i cui piedi non toccano terra e le cui occhiate sono basse e fremono come l'erba? Don Arturo li segue, domanda o intuisce, si trasforma lentamente, insensibilmente, in un'equa e opportuna mediazione. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', pp. 216-217) *{{NDR|Il}} mesto orologio di Sant'Eligio – il quale è gotico, ha dunque una serietà indiscutibile, una mutria di secolare galantuomo tedesco [...]. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 220) *La [[Riviera di Chiaia]] bruciava. [[Festa di Piedigrotta|Piedigrotta]] è anche questo, una furia di luci. "Bancarelle", trespoli, carretti, finestre, chioschi, negozi, palchi delle orchestrine vi fissano con gli occhi roventi e spalancati dei matti. Non esagero, la notte del sette è un interrogatorio di terzo grado, coi riflettori puntati in faccia e una stridula voce che ripete: «Sei contento, ammettilo, ti diverti!»; è una deliziosa tortura per farci confessare che non avremo, domani, cielo da vedere e terra da camminare. Pazienza! Salute a noi! (da ''La notte del sette'', p. 227) ==''Gli alunni del sole''== *[...] piazza Carlo III, te li ricordi i lunghi pomeriggi che trascorremmo in un'aiuola sotto la montagna dell'[[Albergo dei Poveri]]?, non lungi dalla cesta, dal tavolino e dai coltelli del venditore delle prime angurie? Ti scegliemmo spesso perché, immensa com'eri, deridevi l'orologio dell'Ospizio e non sembravi più abitata del cielo sul nostro capo; i reggimenti che tornavano dal vicino Campo di Marte, anzi, ti rendevano maggiormente solitaria. Il gigantesco edificio traboccante di sventurati, all'ombra del quale ce ne stavamo, io lo considero un errore del buon re [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]]. Era preferibile, invece, ridurne alquanto le dimensioni e collocarvi gli abbienti; così nell'intera Napoli si sarebbe adagiato e sgranchito il solo popolino: una tettoia che la ricoprisse tutta, una adeguata insegna, e il vero Albergo dei poveri, Maestà, sarebbe stato quello. (da ''Venere punita'', pp. 55-56) *{{NDR|Don Federico Sòrice a Don Salvatore Cadamartori}} «Gli esattissimi risultati di [[Venere (divinità)|Venere]], per chi la guardava e per chi la otteneva, erano infallibilmente questi... un'estrema delizia ma pure un dolore, una tristezza, come quando per la troppa gioia si scostano i numeri della quaterna che avete vinto, e compare una bella paralisi cardiaca. Egregio don Salvatore, la massima dolcezza è simultaneamente amara come il fiele... chiunque odorava, non so perché, nell'irresistibile profumo di Venere, il tanfo della propria morte... E così, dato che nessuno si decideva, la proposta di matrimonio alla Dèa gliela fece Vulcano».<br>«Chi, il [[Vesuvio]]?»{{sic|.}}<br>«Una specie, don Salvatore.» (da ''Venere punita'', p. 59) *«Io non mi spiego perché si debbano piantare, cogliere, tenere in acqua e sale ma principalmente vendere questi [[Lupino bianco|lupini]]» esclamò don Antonio Pagliarulo. «Che sostanza, che gusto hanno?»{{sic|.}}<br>Il fruttivendolo Cadamartori:<br>«Appunto perciò ne mangiamo quintali. Vi mettete in bocca un lupino e masticandolo aspettate... non sentendo niente lo inghiottite e ne pigliate un altro, continuamente un altro finché ne rimangono. Siete all'eterna ricerca del sapore, ho parlato chiaro?... È una fissazione, un puntiglio».<br>Il ciabattino {{sic|Debbiase}}:<br>«Come l'esistenza nostra, Don Antonio, tale e quale. Finisce una giornata insulsa, un lupino di ventiquattro ore, e voi già vi precipitate col pensiero sull'indomani, già vi illudete che i successivi lupini saranno diversi, fragole travestite, caramelle e gianduia, chi lo sa!»{{sic|.}}<br>Don Federico {{sic|Sòrice}}:<br>«Il paragone regge, mi associo: e per ammorbidire e condire ogni quotidiano lupino, abbiamo fin dalla nascita l'occorrente Serino di lacrime». (da ''Venere liberata'', pp. 63-64) *Man mano si addormentarono tutti, rammento; io e Vincenzino Aurispa mangiammo, fantasticando sui palpiti dell'inquieto lumino, i residui [[Fico|fichi]]. Erano piccoli e appassiti, dolcissimi: i soli frutti capaci di memoria, i soli frutti che non abbiano dimenticato né Adamo né il muro di cinta del remoto [[Giardino dell'Eden|Giardino]]. (da ''Venere liberata'', p. 69) *[...] don Salvatore Cadamartori taglia corto facendo arrivare, con un cenno, quattro piattini di "[[Cannolicchio|cannolicchi]]" dalla banchina. Si tratta di un mollusco e insieme della cannuccia per gustarlo raffinatamente: squisiti umori in un delicato e venato astuccio color nuvola, in una sigaretta di mare; succhiamo l'orizzonte che freme tra il [[Vesuvio]] e le isole, dai "cannolicchi" [...]. (da ''Scogli, vele, apparizioni'', p. 75) *[...] la quiete della controra ingentiliva il vicolo, dorato qua e là come se una processione vi avesse deposto baldacchini stendardi flabelli candelieri e se ne fosse andata frettolosamente a dormire. In certe stagioni e in certe ore Napoli si trasfigura; perde consistenza e profondità, o meglio assume la profondità remota e immaginaria dei quadri... se vi occorrono balconcini che sembrano disegnati su un fazzoletto di seta, o embrici sfioccanti nel roseo vapore che li avvolge, eccoli [...]. (da ''Non era ancora nato e già rubava'', pp. 79-80) *[...] don Febo? Che era il dio del sole e delle zingare, di ogni strega sibillina, ve ne informai quando parlammo di Mercurio, di Vulcano, eccetera. Come divinità fu di prim'ordine... e a [[Napoli]] che abbiamo un continuo mezzogiorno pure nei cassetti del comò, don [[Apollo]] nostro dovremmo venerarlo eternamente! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Febo, anice e bengala'', p. 105) *Un dio simile, fratello carnale di Giove, chi lo frena se si arrabbia? Pescicani, balene... ma erano cuccioli, erano trastulli, "pazzielle" di [[Nettuno (divinità)|Nettuno]]! Volendo, lui poteva gettarvi addosso un Atlantico o una Spagna... frantumare qualche razza intera... ma essendo buono se ne asteneva. Desiderava la tranquillità perché gli piacevano molto le femmine... avete notato, a proposito, che raramente i {{sic|donnaiuoli}} sono cattivi? {{sic|l}}'amore acquieta, stanca, e quando uno è debole dà ragione a tutti. Basta, conoscete i [[Faraglioni di Capri]]? Sono le corna di Anfitrite, la povera moglie di Nettuno! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Fantasmi nel braciere'', p. 113) *Quella non fu esclusivamente un'arca di scienza, fu pure la Dèa della guerra intelligente. Prima di lei, greci e romani combattevano, sì, ma come bruti, come facchini: da Minerva impararono le astuzie, gli agguati, gli accerchiamenti... donna [[Atena]] fu peggio di [[Paul von Hindenburg|Hindenburg]]... si può dire che solo quando arrivò lei gli eserciti cominciarono veramente a morire per la Patria! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Nascita di Minerva ai «Pellegrini»'', p. 132) *[...] Napoli è una bara di madreperla con quattro corde e una tastiera; affermo sul mio onore, toccandomi il petto come la statua di Gioacchino Murat nella nicchia di piazza San Ferdinando, che Napoli è un mandolino dal quale si affaccia continuamente uno scheletro. Ebbene, salute a noi; strizziamo l'occhio a questo buffo sosia di ognuno, a queste anonime ossa trasformatesi in radici di canzonette [...]. (da ''Oggi succede tutto'', p. 154) *Qui è [[Castel sant'Elmo|Sant'Elmo]], diafano, aereo: un castello, non nego, ma dipinto su un aquilone. (da ''Oggi succede tutto'', p. 157) *Puntiamo sul Capo, radendo sabbia e tufo. Gli incontri, gli amori, gli alterchi dell'azzurro e del verde ci attirano, quasi ne udiamo il tramestio, le voci. Ecco lo Scoglio di Frisio, ed ecco San Pietro a due Frati; ecco Villa d'Abro, Villa Gallotti, Villa Rosebery, [[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]], il Palazzo degli Spiriti, la Grotta dei Tuoni alla Gaiola; giriamo la punta e qui ci sovrastano i ruderi della Scuola di Virgilio; da Trentaremi ci affacciamo sul Golfo di Pozzuoli, dove fra non molto il sole ci abbandonerà per correre a spegnersi nel Fusaro o in un antro di [[Cuma]], ne sapete niente voi? A prora non ci manca una "lampara", se è per questo; riapproderemo a [[Borgo Santa Lucia|Santa Lucia]] di notte, o all'alba, ma vogliamo accertare se le Esperidi sono bionde o brune, che sostanza e che colore hanno i loro volti enigmatici e i loro capelli.<br>Don Federico Sòrice, con la gialla fronte in mano, abbagliato e rapito:<br>{{sic|«Fermiamoci}}... Ah, Napoli bella, tozzo di pane mio, estrema unzione mia!»{{sic|.}}<br>Perché no? Un definitivo boccone di "{{sic|tòrtano}}" e, per inalterabile vestito, quattro sassi di Coroglio. (da ''Le figlie del tramonto a Marechiaro'', pp. 164-165) ==''Gli alunni del tempo''== ===[[Incipit]]=== Nella via del [[Pallonetto di Santa Lucia]] trovate qualunque cosa, tranne che un giornalaio. Perché? Non fateci ridere con queste domande. In primo luogo onorateci, favorite, allungateci un'occhiata gentile, come se foste un barone di passaggio, o addirittura il sindaco [[Achille Lauro|Lauro]]. Ecco qua: la nostra via del Pallonetto è a "gradoni", sale con l'affanno da Santa Lucia a Monte di Dio, sale con tre quarti di lingua in gola da un "basso" a un palazzetto e da un palazzetto a un "basso", fino all'odore (sempre sia lodato) di lire e di signori della città alta. Mi spiego? Alla conformazione del suolo, aggiungete l'affollamento. Chi non è nato senza gomiti, al Pallonetto, li ha nei fianchi del prossimo; e, d'inverno specialmente, ce li lascia. È chiaro? ===Citazioni=== *Giurateci: se la Vergine potesse arricchirci, lo farebbe; ma si vede che il Padre e il Figlio la tengono a stecchetto. (da ''È civile, è cristiano, il denaro?'', p. 20) *A noi toglieteci dallo stomaco il tam tam selvaggio dell'appetito, e subito ci fabbrichiamo una garitta di paradiso in qualunque inferno. (da ''Come lavoratore si presenta'', p. 23) *Dunque la professione attuale di mio figlio è che nelle strade nobili s'avvicina piangendo ai signori e dice: "Ho rotto le tazze... il padrone mi licenzia se non le pago... Aiutatemi". ('''Don Fulvio Cardillo''', da ''Come lavoratore si presenta'', pp. 25-26) *Abbiamo voglia di esclamare: "Bentornato, Pallonetto di Santa Lucia... dove eri fuggito, all'estero?" E infatti le prime giornate limpide ci restituiscono il genuino Pallonetto: vecchio, sì, mangiato dai secoli, rotto nelle giunture dalle mazzate di ogni specie di vento, corroso dalle tarme della salsedine, ma abitato da un sole marino, trionfale, che benda con garze di pulviscolo intinte nell'argento e nell'oro di Mida, le sue ferite. Ah gente, che sollievo; in ognuno di noi s'è acceso un forno di allegria. (da ''Popolo, come stai, ti serve niente?'', p. 87) *Vieni Giugno, vieni Giugno, e Giugno è venuto. Come s'allargano: diventano saloni, ecco qua, i nostri avari "[[Basso (Napoli)|bassi]]", ora che abitiamo nella strada. È una famiglia sola, in giugno, il Pallonetto di Santa Lucia. Dove ripara, don Attilio Sgueglia, reti di letti? Nella via. Dove espone tegami, bacinelle e orinalucci, don Cosimo Pellecchia? Nella via. Dove spolvera macchine da cucire e grammofoni, biciclette e quadri ("pegni" insomma) il titolare dell'Agenzia di Pegni Fulgenzi? Nella via. Dove ha messo, il carbonaio Quintieri, le sue bombole di gas liquido? Nella via. Giugno sviscera il Pallonetto, è una radiografia di questi vecchi muri e di questa vecchia gente. Approfittatene. Diagnosticate. Abbiamo qualche numero, secondo voi, per la buffa lotteria della vita? O ci conviene scendere a Castel dell'Ovo e affogarci tenendoci per mano e cantando: "Giro giro tondo, cavallo imperotondo"? Giudicate voi. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 103) *Don Vito Cacace appunto zucchine ha mangiato, alla "scapece". Ne avete un'idea? Le fette sottili e rotonde (simili a grosse monete) di zucchine, vengono prima offerte al sole, che in un paio di ore le asciuga e le irradia; poi friggono in teglia; poi con aglio tritato e foglioline di menta, riposano, fortificandosi, in un bagnetto d'aceto. Vergine dell'Aiuto! Assaporiamo, nelle [[Zucchine alla scapece|zucchine alla "scapece"]], gli umori faziosi degli orti di Secondigliano, i raggi ultravioletti dei quali ogni fetta (voltata e rivoltata) s'imbevve, l'olio di Bitonto, il ferro della teglia, l'arguzia dell'aglio, il profumo di canzonetta della menta, l'aceto che è vino gobbo e pazzo e sfottente come i giullari... uh mamma mia bella [...]. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 104) *Ḕ sceso da Pizzofalcone don Saverio Scippo, il [[Cibo di strada|friggitore ambulante]] di riso, di patate, di [[baccalà]], di fiori di zucchine infarinati. Piazza in un angolo fornello, teglia, canestro, e agisce. Non decanta la sua merce: il fumo grasso e nero dell'olio furibondo porta notizie impellenti di don Saverio in tutte le case del Pallonetto. Risorge di colpo, in ognuno, l'appetito dell'infanzia; vecchi e bambini, a causa della frittura dello Scippo, che li fruga con i suoi odori equivalenti ad un mazzo di grimaldelli, diventano coetanei. (da ''In origine l'uomo stava sugli alberi e si grattava'', p. 148) *[[Pioggia|Piove]] fino fino, è la prima acqua d'autunno sulla città; è una ragnatela di freschezza, è un liquido ricamo al tombolo fra casa e casa. Il Pallonetto, che bellezza, sembra una lucida e umida bottega di venditore di baccalà. Sapete? Quei marmi, quelle vaschette, quegli spruzzi lievi come aghi (un lungo pettegolezzo di gocce) e il roseo baccalà di Norvegia che si gonfia, si dilata, rivive. (da ''Avremo la famosa Apocalisse'', p. 151) *Eh, caro don Fulvio, potrei non essere nipote di mio nonno? Io Brigida la scelsi qua, nel mio quartiere nativo, una ragazza della condizione mia, che aveva scritto in fronte, come Vito Cacace: "Sono del Pallonetto e mangio, bevo e rido quando capita." ('''Don Vito Cacace''', da ''Eccoti le nozze cattoliche, ma un po' fredde'', p. 163) *Oggi sul Pallonetto abbiamo [[Nuvola|nuvole]] di prim'ordine, eccezionali, spettacolari. Ma guardatele. Che tinte, che misure, che potenza. Vanno dal {{sic|bianco-panna}} al viola di contusione, giù fino al nero sfrangiato di uno scialle da vedova. Sono aguzzi faraglioni e lunghe scogliere di fumo pieni di rabbia: vanno, vengono, si urtano, si avvinghiano e si respingono; è un amore ed è un odio, non vogliono (come le persone, d'altronde) né separarsi né fondersi. [[Ottobre]] {{sic|spàssati}}. Farai un cenno e zac, saranno tonnellate d'acqua; o invece spazzerai con un soffio la tovaglia dalle miche, e riavremo il sole. Chi nasce quadro non muore tondo: sei la fedele copia di {{sic|Marzo}} e tanto basta. (da ''Il subcosciente non ha freni, è scostumato'', p. 167) *Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale. (da ''No, no, Sua Santità non mi doveva lasciare'', pp. 176-177) *{{NDR|Un memorabile [[pernacchia|{{sic|pernacchio}}]]}} Ha una forza e una classe wagneriane; è favoloso, nibelungico, trasfigurante [...]. (da ''Non siamo del parere, egregio amico'', p. 189) *Il mondo è mondo, signori miei, la gente è gente. In buona fede o in mala fede, noi sosteniamo questo o quel regime. Senonché, ogni regime nuovo è un abito nuovo: ma dentro c'è l'antico individuo, come Domineddio lo fece e come il demonio lo prese in consegna... amen. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196) *Il popolo, in ogni luogo, ha soltanto verità e libertà a gocce, come i veleni curativi. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196) *Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il [[Vesuvio]], le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 201) *Laggiù, intorno al Castel dell'Ovo, l'acqua è riccia, spumosa, come lo sciampagna. Abbiamo voglia di [[vino]], appunto; dicembre senza vino è un carcere a sbarre doppie, rinforzato di secondini, insopportabile. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 204) *Ne avete un'idea, se è lecito, dei "[[friarielli]]"? Non vanno bolliti, ma cotti al vivo nei propri umori e nell'olio, come i polipi di scoglio. Sono di zucchero e d'aloe, sono di una tale amarezza e dolcezza congiunte (nel velluto, nel conforto dell'olio di Bitonto) che la pagnotta nella quale, abbreviata la mollica, vanno situati a regola d'arte, se ne commuove fino all'ultima crosticina. (da ''E là c'è una dattilografa più scollata della fortuna'', p. 231) ==''L'oro di Napoli''== ===[[Incipit]]=== Nel maggio del 1943, in una sua lettera da Napoli, mia sorella Ada fra l'altro mi scriveva: "Ti ricordi Don Ignazio? S'era ridotto a vivere in un basso a Mergellina. L'ultimo bombardamento gli ha spazzato via tutto. Figurati che nella fretta di scappare lasciò sul comodino perfino i denti finti. ===Citazioni=== *Napoli, io, certe pietre e certa gente: ecco quanto, forse, si troverà in questo libro. (prefazione) *''Napoli, panorama'' – È un panorama per modo di dire, incompleto, la striscia che va da Mergellina a Castel dell'Ovo con una curva in cui il mare si rifugia e dorme. Riconosco il viale Elena e via Caracciolo, mezza collina di Pizzofalcone, la Villa Comunale, il cielo bianco e adulto del primo pomeriggio. Qui, in agosto, l'aria odora di alberi e di carne giovane, non so, come se le foglie crescessero sul capo di un bambino; dall'altro lato le acque blu vi sgridano se cedete al piacere della terra, non esiste un colore più salato e ironico del loro. (pp. 79-80; 1955) *Avete malattie? Debiti, corna, pene di qualsiasi genere? Per carità, teneteveli. (p. 81) *Voglio bene, perché ci son nato, al mondo dei vicoli e della povera gente del mio paese. Di tutti i suoi mali sono depositario e amico, ne parlo perché li conosco, ne parlo con la speranza di giustificarli, di dimostrare che prima di risolversi in colpe i mali di Napoli sono soltanto dolore. Qui il castissimo cielo non è fratello di nessuno. (p. 149; 1955) *Il Santuario di Montevergine sorge sul monte Partenio nella feracissima Irpinia, sta come un'arca sul mare dei castagneti e delle selve che gli ribolle intorno. Forse l'antica Madonna a cui è dedicato scosta ogni tanto da sé come un'indocile onda di capelli, quella vegetazione irrompente: poi composta e soave ricomincia a specchiarsi nel suo Bambino, mentre i domenicani del convento vanno e vengono sulle bianche terrazze per escogitare la formula di una nuova preghiera o di un nuovo liquore. (Citato in Raffaele Giglio, ''Letteratura delle regioni d'Italia, Storia e testi, Campania'', Editrice La Scuola, Brescia, 1988, p. 330. ISBN 88-350-7971-3) *I «[[Quartieri di Napoli|Quartieri]]», a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i «Quartieri» per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. (p. 157; 1955) *Il [[matrimonio]] è come la morte, viene una volta sola. ==''Mal di Galleria''== ===[[Incipit]]=== Stavo immobile nel centro della Galleria, puntato là come la gamba ferma di un compasso, quando rividi la bionda. Attizzo il nodo della cravatta, mi abbottono la giacca sportiva (non vesto male), e con due balzi affianco la mia bella sconosciuta.<br>«Permette una parola?»<br>«No, se ne vada».<br>«La prego... Sia gentile... Dopo tutto quello che giovedì feci per lei, mi tratta così»<br>«Giovedì! Lei? Dunque fu lei?».<br>Usciamo dai rigagnoli di gente, io la guido in un angolo morto, ci fissiamo. Che ragazza, o meglio che donna. Quanto a me, potrei essere (trentanove anni, alto un metro e ottanta, bruno, asciutto e nervoso) il colonnello Townsend di qualunque Altezza Reale; e con la massima finezza e disinvoltura, bruciai le tappe. ===Citazioni=== *Un esimio ladro di portafogli ha contemporaneamente le due mani che ha e le due mani che finge di avere. (p. 14) *Il [[teatro]] è la chiesa delle bugie. (p. 24) *Mi rendo conto, oggi, solo oggi, che il destino, o chi è, permette i ricchi ma li adopera come ingenui strumenti, li obbliga a non turbare l'ingiustizia e l'inimicizia universali. (p. 87) *La [[vedova]] sa tutto, dell'uomo, perché non l'ha visto unicamente vivere ma lo ha visto anche morire. Lo ha conseguito, lo ha detenuto e lo ha congedato. Ne ha un ritratto completo, esattissimo. (p. 174) *Una [[vedova]], come un'attrice, è due volte donna; voi la circuite, ma ne rimane sempre una libera, disoccupata, agevole preda, secondo me, dei cattivi pensieri. (p. 179) ==''Racconti''== *Al ''monito di cristiana pietà ai posteri'', i fondatori delle [[Cimitero delle Fontanelle|catacombe delle Fontanelle]] impartirono caratteri vezzosi, allettanti, architettonici. Nelle vaste grotte, nei tortuosi cunicoli, essi edificarono altari, navate, colonne di ossa. Ma le unghie dei secoli produssero innumerevoli frane e guasti nella cattedrale sotterranea. È probabile che nel giorno del Giudizio, quando ognuno si accalcherà al guardaroba, ci sarà un po' di confusione, laggiù. Dio, fate che non prevalga, nel singolo, il concetto di arraffare alla cieca il meglio che c'è. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 299) *Forse non è vero che l'[[amore]] sia una vetta al sole; occorre forse scendere nell'amore, il supremo coraggio di {{sic|scendere scendere}} nell'oscurità più densa, come in fondo a un pozzo. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 300) *Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; [[Napoli]] è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate? (da ''Le apparizioni'', p. 303) *È una ''penna'', una piuma dichiaravano fremendo i nostri coetanei, mentre nelle sudicie manine loro, a titolo di saggio, concedevamo che frusciasse brevemente lo ''{{sic|[[strummolo|strùmmolo]]}}'' incantato degli zingari. Quel prodigio ci estraeva puliti puliti, fra la smorfia della bocca di ghisa della fontanina pubblica, e l'immondizia accatastata negli angoli, dei nostri cenci. L'impercettibile ronzio della trottola napoletana ha proprio la dolcezza con cui si srotolano veloci e quiete le reminiscenze in un cuore. (da ''Le apparizioni'', pp 305-306) ==''San Gennaro non dice mai no''== ===[[Incipit]]=== Sono contento, pensai, che mi capiti di andare a [[Napoli]] proprio in questi giorni, prima che finisca il mese di marzo.<br>In marzo a Napoli è una città bambina, con le violette in mano, che va a fare la sua prima comunione. Chiede indulgenza per i suoi peccatucci invernali – una incipriatura di neve il 29 dicembre, pioggia e vento nell'ultima settimana di gennaio, uno scivolone il 15 febbraio all'Arco Mirelli con frattura del femore eccetera –, mea culpa dice sfavillando in ogni vetro di finestra, riceve l'assoluzione, riceve come sacramento un sole purissimo, un sole particolare; e infine si alza, strizza l'occhio a una nuvoletta che è apparsa dietro il [[Vesuvio]], conta fino a sessanta. ===Citazioni=== *Toledo era invasa dai mendicanti, ne era pavimentata. Costoro inventavano Napoli con una forza vittorughiana. (p. 26) *Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola. (p. 29) *Non importava vendere molto o vendere poco o non vendere affatto: bastava che si tentasse di vendere. (p. 29-30) *Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare. (p. 42-43) *[[Salvatore Di Giacomo]] morirà solo quando Marechiaro (che ora ha una via intitolata al suo nome) e l'intera Napoli avranno cessato di esistere... (p. 61) *Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|[[Vesuvio]]}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni. (p. 99) *Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille. Questi poveracci descrivono orgogliosamente l'attività e i successi dell'eccezionale consanguineo, dicono: «E quello il commendatore ci è stretto cugino», solo per qualche consiglio o raccomandazione si permettono di disturbarlo, la verità è che si leverebbero il pane di bocca per accrescere il suo benessere. Così, o quasi, stanno le cose a Napoli tra il popolino e i Santi; ma sempre fede è, sempre amore. (p. 135) ==[[Incipit]] de ''Le milanesi''== Il dottor Ghislaghi dice: «Gliela faccio, non tema, l'iniezione. Ma cerchi di resistere un poco, signora Galò... bisogna ricorrere alla morfina quando proprio... quando proprio... eh signora, mi capisce, vero?»<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Citazioni su Giuseppe Marotta== *La pagina di Giuseppe Marotta ha sempre il sapore di una cosa non definita e non compiuta. Si muove ai limiti del bozzetto e del surreale. Possiede, infatti, del bozzetto il vigore concentrato sulla parola e l'illimitata possibilità di fare presagire vicende ancora da costruirsi come prende dal surreale certe evasioni e certe nostalgie che rasentano i regni della favola e del sogno. ([[Francesco Grisi]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Giuseppe Marotta, ''Dieci racconti'', in ''Gli alunni del sole'', Bompiani, Milano, 1966. *Giuseppe Marotta, ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967. *Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Rizzoli, BUR, 1987. *Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Bompiani, 1955. *Giuseppe Marotta, ''Mal di Galleria'', Bompiani, Milano 1958. *Giuseppe Marotta, ''Racconti'', in ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967. *Giuseppe Marotta, ''San Gennaro non dice mai no'', prefazione di [[Michele Prisco]], Avagliano Editore, 1995. ==Filmografia== *''[[Un ladro in paradiso]]'' (1952) *''[[Tempi nostri - Zibaldone n. 2]]'' (1954) ==Voci correlate== *[[Giuseppe Marotta jr.]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Gli alunni del tempo||}} {{Pedia|L'oro di Napoli||}} {{Pedia|Le milanesi||}} {{Pedia|Mal di Galleria||}} {{Pedia|San Gennaro non dice mai no||}} {{DEFAULTSORT:Marotta, Giuseppe}} [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] ejlfjvinxkideky5n2kq5sbqjow6rao 1218392 1218376 2022-07-22T16:22:08Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki [[File:Giuseppe Marotta 1947.jpg|thumb|Giuseppe Marotta, 1947]] {{indicedx}} '''Giuseppe Marotta''' (1902 – 1963), scrittore e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Giuseppe Marotta== *Dunque non userò, per [[La dolce vita]], espressioni come "ritratto di una società e di un periodo", o come "potente affresco", delle quali tanti avidi collezionisti di frasi fatte, individui che non hanno addosso un pelo che gli appartenga, hanno immediatamente abusato. No. Dico semplicemente che La dolce vita è un poema cinematografico, suddiviso in canti e strofe.<ref>Da ''Un fraterno evviva all'amara via Veneto di Fellini''; in ''Al cinema non fa freddo'', a cura di G. Amelio, postfazione di G. Fofi, Cava de' Tirreni, Avagliano, 1992, pp. 79-80.</ref> *Ma io recensisco film o colleziono nemici?<ref name=anedd>Citato in Fernando Palazzi, ''Dizionario degli aneddoti'', Baldini Castoldi Dalai, 2000.</ref> *Ne ho visti morire tanti, e se nessuno torna vuol dire che non ci si trovano male.<ref name=anedd/> *Oggi pure i ciechi vedono che la [[dittatura]] è l'esito di una cattiva [[democrazia]], mentre la democrazia è l'esito di una cattiva dittatura.<ref>Da ''Visti e perduti'', Bompiani.</ref> *Ogni padrone, piccolo o grosso, ha sempre l'aria di pensare che lui non ha fatto il sole perché i salariati ne usufruiscano senza pagarlo.<ref>Da ''A Milano non fa freddo'', Bompiani, 1949.</ref> ==''Dieci racconti''== *Gli scettici osservino, prego, l'Arco di Sant'Eligio in qualsiasi fotografia o nel vecchio dipinto di Vincenzo Migliaro: quelle pietre assorte, rozze e magiche insieme come il bastimento nella bottiglia; i negozietti di panni e di ferraglia, di sugheri e di cordami, di crusca e di carrube intorno all'erma su cui ride e piange la deturpatissima testa greca, l'enigmatica e remota scultura detta dalla plebe "donna Marianna, capa di Napoli"; un pianino automatico scantona e un gobbo s'inoltra gesticolando come se incarnasse l'ultima vibrazione di quella storta musica; insomma dove, se non a Sant'Eligio, nulla succede ma succede tutto, specialmente l'impossibile? (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 216) *[...] Figurella per esempio era [[sensale]] {{sic|e come}}. In che diavolo non si immischiava, cioè, questo giovane rosso di pelo, altissimo, lentigginoso, puntuto e vagamente arcaico, forse derivato da qualche lontanissimo armigero svevo? Egli impartiva la sua mediazione ad ogni cosa, valendosi del primordiale sistema di trovarsi comunque, fin dall'inizio o all'ultimo istante, gradito o tollerato, negletto o riconosciuto, fra l'origine e il destino delle cose. Il suo lavoro indubitabile era nell'aria, pulviscolo di mansioni rivelato dal raggio di qualche idea felice, subitanea. Un ragazzo corre verso il portoncino dell'ostetrica? Don Arturo lo trattiene, s'informa, bussa e parla per lui: domani, femmina o maschio, l'otto per cento a don Arturo non glielo toglierà nessuno. Passano botti piene e carri funebri vuoti, mansueti o stizziti discorsi, fiori, frutti, sorrisi, lacrime, conoscenti, forestieri, teste rotte, {{sic|calcina}}, travi, guardie, pompieri, asini, galline o finanche i Sacramenti sotto la stola del compunto sacerdote, i cui piedi non toccano terra e le cui occhiate sono basse e fremono come l'erba? Don Arturo li segue, domanda o intuisce, si trasforma lentamente, insensibilmente, in un'equa e opportuna mediazione. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', pp. 216-217) *{{NDR|Il}} mesto orologio di Sant'Eligio – il quale è gotico, ha dunque una serietà indiscutibile, una mutria di secolare galantuomo tedesco [...]. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 220) *La [[Riviera di Chiaia]] bruciava. [[Festa di Piedigrotta|Piedigrotta]] è anche questo, una furia di luci. "Bancarelle", trespoli, carretti, finestre, chioschi, negozi, palchi delle orchestrine vi fissano con gli occhi roventi e spalancati dei matti. Non esagero, la notte del sette è un interrogatorio di terzo grado, coi riflettori puntati in faccia e una stridula voce che ripete: «Sei contento, ammettilo, ti diverti!»; è una deliziosa tortura per farci confessare che non avremo, domani, cielo da vedere e terra da camminare. Pazienza! Salute a noi! (da ''La notte del sette'', p. 227) ==''Gli alunni del sole''== *[...] piazza Carlo III, te li ricordi i lunghi pomeriggi che trascorremmo in un'aiuola sotto la montagna dell'[[Albergo dei Poveri]]?, non lungi dalla cesta, dal tavolino e dai coltelli del venditore delle prime angurie? Ti scegliemmo spesso perché, immensa com'eri, deridevi l'orologio dell'Ospizio e non sembravi più abitata del cielo sul nostro capo; i reggimenti che tornavano dal vicino Campo di Marte, anzi, ti rendevano maggiormente solitaria. Il gigantesco edificio traboccante di sventurati, all'ombra del quale ce ne stavamo, io lo considero un errore del buon re [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]]. Era preferibile, invece, ridurne alquanto le dimensioni e collocarvi gli abbienti; così nell'intera Napoli si sarebbe adagiato e sgranchito il solo popolino: una tettoia che la ricoprisse tutta, una adeguata insegna, e il vero Albergo dei poveri, Maestà, sarebbe stato quello. (da ''Venere punita'', pp. 55-56) *{{NDR|Don Federico Sòrice a Don Salvatore Cadamartori}} «Gli esattissimi risultati di [[Venere (divinità)|Venere]], per chi la guardava e per chi la otteneva, erano infallibilmente questi... un'estrema delizia ma pure un dolore, una tristezza, come quando per la troppa gioia si scostano i numeri della quaterna che avete vinto, e compare una bella paralisi cardiaca. Egregio don Salvatore, la massima dolcezza è simultaneamente amara come il fiele... chiunque odorava, non so perché, nell'irresistibile profumo di Venere, il tanfo della propria morte... E così, dato che nessuno si decideva, la proposta di matrimonio alla Dèa gliela fece Vulcano».<br>«Chi, il [[Vesuvio]]?»{{sic|.}}<br>«Una specie, don Salvatore.» (da ''Venere punita'', p. 59) *«Io non mi spiego perché si debbano piantare, cogliere, tenere in acqua e sale ma principalmente vendere questi [[Lupino bianco|lupini]]» esclamò don Antonio Pagliarulo. «Che sostanza, che gusto hanno?»{{sic|.}}<br>Il fruttivendolo Cadamartori:<br>«Appunto perciò ne mangiamo quintali. Vi mettete in bocca un lupino e masticandolo aspettate... non sentendo niente lo inghiottite e ne pigliate un altro, continuamente un altro finché ne rimangono. Siete all'eterna ricerca del sapore, ho parlato chiaro?... È una fissazione, un puntiglio».<br>Il ciabattino {{sic|Debbiase}}:<br>«Come l'esistenza nostra, Don Antonio, tale e quale. Finisce una giornata insulsa, un lupino di ventiquattro ore, e voi già vi precipitate col pensiero sull'indomani, già vi illudete che i successivi lupini saranno diversi, fragole travestite, caramelle e gianduia, chi lo sa!»{{sic|.}}<br>Don Federico {{sic|Sòrice}}:<br>«Il paragone regge, mi associo: e per ammorbidire e condire ogni quotidiano lupino, abbiamo fin dalla nascita l'occorrente Serino di lacrime». (da ''Venere liberata'', pp. 63-64) *Man mano si addormentarono tutti, rammento; io e Vincenzino Aurispa mangiammo, fantasticando sui palpiti dell'inquieto lumino, i residui [[Fico|fichi]]. Erano piccoli e appassiti, dolcissimi: i soli frutti capaci di memoria, i soli frutti che non abbiano dimenticato né Adamo né il muro di cinta del remoto [[Giardino dell'Eden|Giardino]]. (da ''Venere liberata'', p. 69) *[...] don Salvatore Cadamartori taglia corto facendo arrivare, con un cenno, quattro piattini di "[[Cannolicchio|cannolicchi]]" dalla banchina. Si tratta di un mollusco e insieme della cannuccia per gustarlo raffinatamente: squisiti umori in un delicato e venato astuccio color nuvola, in una sigaretta di mare; succhiamo l'orizzonte che freme tra il [[Vesuvio]] e le isole, dai "cannolicchi" [...]. (da ''Scogli, vele, apparizioni'', p. 75) *[...] la quiete della controra ingentiliva il vicolo, dorato qua e là come se una processione vi avesse deposto baldacchini stendardi flabelli candelieri e se ne fosse andata frettolosamente a dormire. In certe stagioni e in certe ore Napoli si trasfigura; perde consistenza e profondità, o meglio assume la profondità remota e immaginaria dei quadri... se vi occorrono balconcini che sembrano disegnati su un fazzoletto di seta, o embrici sfioccanti nel roseo vapore che li avvolge, eccoli [...]. (da ''Non era ancora nato e già rubava'', pp. 79-80) *[...] don Febo? Che era il dio del sole e delle zingare, di ogni strega sibillina, ve ne informai quando parlammo di Mercurio, di Vulcano, eccetera. Come divinità fu di prim'ordine... e a [[Napoli]] che abbiamo un continuo mezzogiorno pure nei cassetti del comò, don [[Apollo]] nostro dovremmo venerarlo eternamente! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Febo, anice e bengala'', p. 105) *Un dio simile, fratello carnale di Giove, chi lo frena se si arrabbia? Pescicani, balene... ma erano cuccioli, erano trastulli, "pazzielle" di [[Nettuno (divinità)|Nettuno]]! Volendo, lui poteva gettarvi addosso un Atlantico o una Spagna... frantumare qualche razza intera... ma essendo buono se ne asteneva. Desiderava la tranquillità perché gli piacevano molto le femmine... avete notato, a proposito, che raramente i {{sic|donnaiuoli}} sono cattivi? {{sic|l}}'amore acquieta, stanca, e quando uno è debole dà ragione a tutti. Basta, conoscete i [[Faraglioni di Capri]]? Sono le corna di Anfitrite, la povera moglie di Nettuno! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Fantasmi nel braciere'', p. 113) *Quella non fu esclusivamente un'arca di scienza, fu pure la Dèa della guerra intelligente. Prima di lei, greci e romani combattevano, sì, ma come bruti, come facchini: da Minerva impararono le astuzie, gli agguati, gli accerchiamenti... donna [[Atena]] fu peggio di [[Paul von Hindenburg|Hindenburg]]... si può dire che solo quando arrivò lei gli eserciti cominciarono veramente a morire per la Patria! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Nascita di Minerva ai «Pellegrini»'', p. 132) *[...] Napoli è una bara di madreperla con quattro corde e una tastiera; affermo sul mio onore, toccandomi il petto come la statua di Gioacchino Murat nella nicchia di piazza San Ferdinando, che Napoli è un mandolino dal quale si affaccia continuamente uno scheletro. Ebbene, salute a noi; strizziamo l'occhio a questo buffo sosia di ognuno, a queste anonime ossa trasformatesi in radici di canzonette [...]. (da ''Oggi succede tutto'', p. 154) *Qui è [[Castel sant'Elmo|Sant'Elmo]], diafano, aereo: un castello, non nego, ma dipinto su un aquilone. (da ''Oggi succede tutto'', p. 157) *Puntiamo sul Capo, radendo sabbia e tufo. Gli incontri, gli amori, gli alterchi dell'azzurro e del verde ci attirano, quasi ne udiamo il tramestio, le voci. Ecco lo Scoglio di Frisio, ed ecco San Pietro a due Frati; ecco Villa d'Abro, Villa Gallotti, Villa Rosebery, [[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]], il Palazzo degli Spiriti, la Grotta dei Tuoni alla Gaiola; giriamo la punta e qui ci sovrastano i ruderi della Scuola di Virgilio; da Trentaremi ci affacciamo sul Golfo di Pozzuoli, dove fra non molto il sole ci abbandonerà per correre a spegnersi nel Fusaro o in un antro di [[Cuma]], ne sapete niente voi? A prora non ci manca una "lampara", se è per questo; riapproderemo a [[Borgo Santa Lucia|Santa Lucia]] di notte, o all'alba, ma vogliamo accertare se le Esperidi sono bionde o brune, che sostanza e che colore hanno i loro volti enigmatici e i loro capelli.<br>Don Federico Sòrice, con la gialla fronte in mano, abbagliato e rapito:<br>{{sic|«Fermiamoci}}... Ah, Napoli bella, tozzo di pane mio, estrema unzione mia!»{{sic|.}}<br>Perché no? Un definitivo boccone di "{{sic|tòrtano}}" e, per inalterabile vestito, quattro sassi di Coroglio. (da ''Le figlie del tramonto a Marechiaro'', pp. 164-165) ==''Gli alunni del tempo''== ===[[Incipit]]=== Nella via del [[Pallonetto di Santa Lucia]] trovate qualunque cosa, tranne che un giornalaio. Perché? Non fateci ridere con queste domande. In primo luogo onorateci, favorite, allungateci un'occhiata gentile, come se foste un barone di passaggio, o addirittura il sindaco [[Achille Lauro|Lauro]]. Ecco qua: la nostra via del Pallonetto è a "gradoni", sale con l'affanno da Santa Lucia a Monte di Dio, sale con tre quarti di lingua in gola da un "basso" a un palazzetto e da un palazzetto a un "basso", fino all'odore (sempre sia lodato) di lire e di signori della città alta. Mi spiego? Alla conformazione del suolo, aggiungete l'affollamento. Chi non è nato senza gomiti, al Pallonetto, li ha nei fianchi del prossimo; e, d'inverno specialmente, ce li lascia. È chiaro? ===Citazioni=== *Giurateci: se la Vergine potesse arricchirci, lo farebbe; ma si vede che il Padre e il Figlio la tengono a stecchetto. (da ''È civile, è cristiano, il denaro?'', p. 20) *A noi toglieteci dallo stomaco il tam tam selvaggio dell'appetito, e subito ci fabbrichiamo una garitta di paradiso in qualunque inferno. (da ''Come lavoratore si presenta'', p. 23) *Dunque la professione attuale di mio figlio è che nelle strade nobili s'avvicina piangendo ai signori e dice: "Ho rotto le tazze... il padrone mi licenzia se non le pago... Aiutatemi". ('''Don Fulvio Cardillo''', da ''Come lavoratore si presenta'', pp. 25-26) *Abbiamo voglia di esclamare: "Bentornato, Pallonetto di Santa Lucia... dove eri fuggito, all'estero?" E infatti le prime giornate limpide ci restituiscono il genuino Pallonetto: vecchio, sì, mangiato dai secoli, rotto nelle giunture dalle mazzate di ogni specie di vento, corroso dalle tarme della salsedine, ma abitato da un sole marino, trionfale, che benda con garze di pulviscolo intinte nell'argento e nell'oro di Mida, le sue ferite. Ah gente, che sollievo; in ognuno di noi s'è acceso un forno di allegria. (da ''Popolo, come stai, ti serve niente?'', p. 87) *Vieni Giugno, vieni Giugno, e Giugno è venuto. Come s'allargano: diventano saloni, ecco qua, i nostri avari "[[Basso (Napoli)|bassi]]", ora che abitiamo nella strada. È una famiglia sola, in giugno, il Pallonetto di Santa Lucia. Dove ripara, don Attilio Sgueglia, reti di letti? Nella via. Dove espone tegami, bacinelle e orinalucci, don Cosimo Pellecchia? Nella via. Dove spolvera macchine da cucire e grammofoni, biciclette e quadri ("pegni" insomma) il titolare dell'Agenzia di Pegni Fulgenzi? Nella via. Dove ha messo, il carbonaio Quintieri, le sue bombole di gas liquido? Nella via. Giugno sviscera il Pallonetto, è una radiografia di questi vecchi muri e di questa vecchia gente. Approfittatene. Diagnosticate. Abbiamo qualche numero, secondo voi, per la buffa lotteria della vita? O ci conviene scendere a Castel dell'Ovo e affogarci tenendoci per mano e cantando: "Giro giro tondo, cavallo imperotondo"? Giudicate voi. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 103) *Don Vito Cacace appunto zucchine ha mangiato, alla "scapece". Ne avete un'idea? Le fette sottili e rotonde (simili a grosse monete) di zucchine, vengono prima offerte al sole, che in un paio di ore le asciuga e le irradia; poi friggono in teglia; poi con aglio tritato e foglioline di menta, riposano, fortificandosi, in un bagnetto d'aceto. Vergine dell'Aiuto! Assaporiamo, nelle [[Zucchine alla scapece|zucchine alla "scapece"]], gli umori faziosi degli orti di Secondigliano, i raggi ultravioletti dei quali ogni fetta (voltata e rivoltata) s'imbevve, l'olio di Bitonto, il ferro della teglia, l'arguzia dell'aglio, il profumo di canzonetta della menta, l'aceto che è vino gobbo e pazzo e sfottente come i giullari... uh mamma mia bella [...]. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 104) *Ḕ sceso da Pizzofalcone don Saverio Scippo, il [[Cibo di strada|friggitore ambulante]] di riso, di patate, di [[baccalà]], di fiori di zucchine infarinati. Piazza in un angolo fornello, teglia, canestro, e agisce. Non decanta la sua merce: il fumo grasso e nero dell'olio furibondo porta notizie impellenti di don Saverio in tutte le case del Pallonetto. Risorge di colpo, in ognuno, l'appetito dell'infanzia; vecchi e bambini, a causa della frittura dello Scippo, che li fruga con i suoi odori equivalenti ad un mazzo di grimaldelli, diventano coetanei. (da ''In origine l'uomo stava sugli alberi e si grattava'', p. 148) *[[Pioggia|Piove]] fino fino, è la prima acqua d'autunno sulla città; è una ragnatela di freschezza, è un liquido ricamo al tombolo fra casa e casa. Il Pallonetto, che bellezza, sembra una lucida e umida bottega di venditore di baccalà. Sapete? Quei marmi, quelle vaschette, quegli spruzzi lievi come aghi (un lungo pettegolezzo di gocce) e il roseo baccalà di Norvegia che si gonfia, si dilata, rivive. (da ''Avremo la famosa Apocalisse'', p. 151) *Eh, caro don Fulvio, potrei non essere nipote di mio nonno? Io Brigida la scelsi qua, nel mio quartiere nativo, una ragazza della condizione mia, che aveva scritto in fronte, come Vito Cacace: "Sono del Pallonetto e mangio, bevo e rido quando capita." ('''Don Vito Cacace''', da ''Eccoti le nozze cattoliche, ma un po' fredde'', p. 163) *Oggi sul Pallonetto abbiamo [[Nuvola|nuvole]] di prim'ordine, eccezionali, spettacolari. Ma guardatele. Che tinte, che misure, che potenza. Vanno dal {{sic|bianco-panna}} al viola di contusione, giù fino al nero sfrangiato di uno scialle da vedova. Sono aguzzi faraglioni e lunghe scogliere di fumo pieni di rabbia: vanno, vengono, si urtano, si avvinghiano e si respingono; è un amore ed è un odio, non vogliono (come le persone, d'altronde) né separarsi né fondersi. [[Ottobre]] {{sic|spàssati}}. Farai un cenno e zac, saranno tonnellate d'acqua; o invece spazzerai con un soffio la tovaglia dalle miche, e riavremo il sole. Chi nasce quadro non muore tondo: sei la fedele copia di {{sic|Marzo}} e tanto basta. (da ''Il subcosciente non ha freni, è scostumato'', p. 167) *Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale. (da ''No, no, Sua Santità non mi doveva lasciare'', pp. 176-177) *{{NDR|Un memorabile [[pernacchia|{{sic|pernacchio}}]]}} Ha una forza e una classe wagneriane; è favoloso, nibelungico, trasfigurante [...]. (da ''Non siamo del parere, egregio amico'', p. 189) *Il mondo è mondo, signori miei, la gente è gente. In buona fede o in mala fede, noi sosteniamo questo o quel regime. Senonché, ogni regime nuovo è un abito nuovo: ma dentro c'è l'antico individuo, come Domineddio lo fece e come il demonio lo prese in consegna... amen. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196) *Il popolo, in ogni luogo, ha soltanto verità e libertà a gocce, come i veleni curativi. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196) *Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il [[Vesuvio]], le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 201) *Laggiù, intorno al Castel dell'Ovo, l'acqua è riccia, spumosa, come lo sciampagna. Abbiamo voglia di [[vino]], appunto; dicembre senza vino è un carcere a sbarre doppie, rinforzato di secondini, insopportabile. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 204) *Ne avete un'idea, se è lecito, dei "[[friarielli]]"? Non vanno bolliti, ma cotti al vivo nei propri umori e nell'olio, come i polipi di scoglio. Sono di zucchero e d'aloe, sono di una tale amarezza e dolcezza congiunte (nel velluto, nel conforto dell'olio di Bitonto) che la pagnotta nella quale, abbreviata la mollica, vanno situati a regola d'arte, se ne commuove fino all'ultima crosticina. (da ''E là c'è una dattilografa più scollata della fortuna'', p. 231) ==''L'oro di Napoli''== ===[[Incipit]]=== Nel maggio del 1943, in una sua lettera da Napoli, mia sorella Ada fra l'altro mi scriveva: "Ti ricordi Don Ignazio? S'era ridotto a vivere in un basso a Mergellina. L'ultimo bombardamento gli ha spazzato via tutto. Figurati che nella fretta di scappare lasciò sul comodino perfino i denti finti. ===Citazioni=== *Napoli, io, certe pietre e certa gente: ecco quanto, forse, si troverà in questo libro. (prefazione) *''Napoli, panorama'' – È un panorama per modo di dire, incompleto, la striscia che va da Mergellina a Castel dell'Ovo con una curva in cui il mare si rifugia e dorme. Riconosco il viale Elena e via Caracciolo, mezza collina di Pizzofalcone, la Villa Comunale, il cielo bianco e adulto del primo pomeriggio. Qui, in agosto, l'aria odora di alberi e di carne giovane, non so, come se le foglie crescessero sul capo di un bambino; dall'altro lato le acque blu vi sgridano se cedete al piacere della terra, non esiste un colore più salato e ironico del loro. (pp. 79-80; 1955) *Avete malattie? Debiti, corna, pene di qualsiasi genere? Per carità, teneteveli. (p. 81) *Voglio bene, perché ci son nato, al mondo dei vicoli e della povera gente del mio paese. Di tutti i suoi mali sono depositario e amico, ne parlo perché li conosco, ne parlo con la speranza di giustificarli, di dimostrare che prima di risolversi in colpe i mali di Napoli sono soltanto dolore. Qui il castissimo cielo non è fratello di nessuno. (p. 149; 1955) *Il Santuario di Montevergine sorge sul monte Partenio nella feracissima Irpinia, sta come un'arca sul mare dei castagneti e delle selve che gli ribolle intorno. Forse l'antica Madonna a cui è dedicato scosta ogni tanto da sé come un'indocile onda di capelli, quella vegetazione irrompente: poi composta e soave ricomincia a specchiarsi nel suo Bambino, mentre i domenicani del convento vanno e vengono sulle bianche terrazze per escogitare la formula di una nuova preghiera o di un nuovo liquore. (Citato in Raffaele Giglio, ''Letteratura delle regioni d'Italia, Storia e testi, Campania'', Editrice La Scuola, Brescia, 1988, p. 330. ISBN 88-350-7971-3) *I «[[Quartieri di Napoli|Quartieri]]», a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i «Quartieri» per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. (p. 157; 1955) *Il [[matrimonio]] è come la morte, viene una volta sola. ==''Mal di Galleria''== ===[[Incipit]]=== Stavo immobile nel centro della Galleria, puntato là come la gamba ferma di un compasso, quando rividi la bionda. Attizzo il nodo della cravatta, mi abbottono la giacca sportiva (non vesto male), e con due balzi affianco la mia bella sconosciuta.<br>«Permette una parola?»<br>«No, se ne vada».<br>«La prego... Sia gentile... Dopo tutto quello che giovedì feci per lei, mi tratta così»<br>«Giovedì! Lei? Dunque fu lei?».<br>Usciamo dai rigagnoli di gente, io la guido in un angolo morto, ci fissiamo. Che ragazza, o meglio che donna. Quanto a me, potrei essere (trentanove anni, alto un metro e ottanta, bruno, asciutto e nervoso) il colonnello Townsend di qualunque Altezza Reale; e con la massima finezza e disinvoltura, bruciai le tappe. ===Citazioni=== *La [[Galleria Vittorio Emanuele II|Galleria]]? Scherziamo? Le appartengo e mi appartiene. È casa, è ufficio, è strada, è ombrello, è tutto per me. Ristoranti, caffè, bigliardi, farmacie, bagni, parrucchieri, lustrascarpe, donne formose ed eleganti, uomini vivaci, ombra d'estate e raggi infrarossi d'inverno. Io ci campo da re.<ref>Citato in [[Roberto Napoletano]], ''[https://st.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-01-17/la-libreria-bocca-marotta-e-sua-casa-galleria-105410.shtml?uuid=ACTictBC&refresh_ce=1 La libreria Bocca, Marotta e la «sua casa» in Galleria]'', ''ilsole24ore.com'', 17 gennaio 2016.</ref> *Un esimio ladro di portafogli ha contemporaneamente le due mani che ha e le due mani che finge di avere. (p. 14) *Il [[teatro]] è la chiesa delle bugie. (p. 24) *Mi rendo conto, oggi, solo oggi, che il destino, o chi è, permette i ricchi ma li adopera come ingenui strumenti, li obbliga a non turbare l'ingiustizia e l'inimicizia universali. (p. 87) *La [[vedova]] sa tutto, dell'uomo, perché non l'ha visto unicamente vivere ma lo ha visto anche morire. Lo ha conseguito, lo ha detenuto e lo ha congedato. Ne ha un ritratto completo, esattissimo. (p. 174) *Una vedova, come un'attrice, è due volte donna; voi la circuite, ma ne rimane sempre una libera, disoccupata, agevole preda, secondo me, dei cattivi pensieri. (p. 179) ==''Racconti''== *Al ''monito di cristiana pietà ai posteri'', i fondatori delle [[Cimitero delle Fontanelle|catacombe delle Fontanelle]] impartirono caratteri vezzosi, allettanti, architettonici. Nelle vaste grotte, nei tortuosi cunicoli, essi edificarono altari, navate, colonne di ossa. Ma le unghie dei secoli produssero innumerevoli frane e guasti nella cattedrale sotterranea. È probabile che nel giorno del Giudizio, quando ognuno si accalcherà al guardaroba, ci sarà un po' di confusione, laggiù. Dio, fate che non prevalga, nel singolo, il concetto di arraffare alla cieca il meglio che c'è. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 299) *Forse non è vero che l'[[amore]] sia una vetta al sole; occorre forse scendere nell'amore, il supremo coraggio di {{sic|scendere scendere}} nell'oscurità più densa, come in fondo a un pozzo. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 300) *Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; [[Napoli]] è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate? (da ''Le apparizioni'', p. 303) *È una ''penna'', una piuma dichiaravano fremendo i nostri coetanei, mentre nelle sudicie manine loro, a titolo di saggio, concedevamo che frusciasse brevemente lo ''{{sic|[[strummolo|strùmmolo]]}}'' incantato degli zingari. Quel prodigio ci estraeva puliti puliti, fra la smorfia della bocca di ghisa della fontanina pubblica, e l'immondizia accatastata negli angoli, dei nostri cenci. L'impercettibile ronzio della trottola napoletana ha proprio la dolcezza con cui si srotolano veloci e quiete le reminiscenze in un cuore. (da ''Le apparizioni'', pp 305-306) ==''San Gennaro non dice mai no''== ===[[Incipit]]=== Sono contento, pensai, che mi capiti di andare a [[Napoli]] proprio in questi giorni, prima che finisca il mese di marzo.<br>In marzo a Napoli è una città bambina, con le violette in mano, che va a fare la sua prima comunione. Chiede indulgenza per i suoi peccatucci invernali – una incipriatura di neve il 29 dicembre, pioggia e vento nell'ultima settimana di gennaio, uno scivolone il 15 febbraio all'Arco Mirelli con frattura del femore eccetera –, mea culpa dice sfavillando in ogni vetro di finestra, riceve l'assoluzione, riceve come sacramento un sole purissimo, un sole particolare; e infine si alza, strizza l'occhio a una nuvoletta che è apparsa dietro il [[Vesuvio]], conta fino a sessanta. ===Citazioni=== *Toledo era invasa dai mendicanti, ne era pavimentata. Costoro inventavano Napoli con una forza vittorughiana. (p. 26) *Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola. (p. 29) *Non importava vendere molto o vendere poco o non vendere affatto: bastava che si tentasse di vendere. (p. 29-30) *Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare. (p. 42-43) *[[Salvatore Di Giacomo]] morirà solo quando Marechiaro (che ora ha una via intitolata al suo nome) e l'intera Napoli avranno cessato di esistere... (p. 61) *Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|[[Vesuvio]]}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni. (p. 99) *Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille. Questi poveracci descrivono orgogliosamente l'attività e i successi dell'eccezionale consanguineo, dicono: «E quello il commendatore ci è stretto cugino», solo per qualche consiglio o raccomandazione si permettono di disturbarlo, la verità è che si leverebbero il pane di bocca per accrescere il suo benessere. Così, o quasi, stanno le cose a Napoli tra il popolino e i Santi; ma sempre fede è, sempre amore. (p. 135) ==[[Incipit]] de ''Le milanesi''== Il dottor Ghislaghi dice: «Gliela faccio, non tema, l'iniezione. Ma cerchi di resistere un poco, signora Galò... bisogna ricorrere alla morfina quando proprio... quando proprio... eh signora, mi capisce, vero?»<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Citazioni su Giuseppe Marotta== *La pagina di Giuseppe Marotta ha sempre il sapore di una cosa non definita e non compiuta. Si muove ai limiti del bozzetto e del surreale. Possiede, infatti, del bozzetto il vigore concentrato sulla parola e l'illimitata possibilità di fare presagire vicende ancora da costruirsi come prende dal surreale certe evasioni e certe nostalgie che rasentano i regni della favola e del sogno. ([[Francesco Grisi]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Giuseppe Marotta, ''Dieci racconti'', in ''Gli alunni del sole'', Bompiani, Milano, 1966. *Giuseppe Marotta, ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967. *Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Rizzoli, BUR, 1987. *Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Bompiani, 1955. *Giuseppe Marotta, ''Mal di Galleria'', Bompiani, Milano 1958. *Giuseppe Marotta, ''Racconti'', in ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967. *Giuseppe Marotta, ''San Gennaro non dice mai no'', prefazione di [[Michele Prisco]], Avagliano Editore, 1995. ==Filmografia== *''[[Un ladro in paradiso]]'' (1952) *''[[Tempi nostri - Zibaldone n. 2]]'' (1954) ==Voci correlate== *[[Giuseppe Marotta jr.]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Gli alunni del tempo||}} {{Pedia|L'oro di Napoli||}} {{Pedia|Le milanesi||}} {{Pedia|Mal di Galleria||}} {{Pedia|San Gennaro non dice mai no||}} {{DEFAULTSORT:Marotta, Giuseppe}} [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] tb5m3j57389v51zlonytie7k40h0uq3 1218464 1218392 2022-07-22T22:32:43Z Sun-crops 10277 /* Dieci racconti */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Giuseppe Marotta 1947.jpg|thumb|Giuseppe Marotta, 1947]] {{indicedx}} '''Giuseppe Marotta''' (1902 – 1963), scrittore e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Giuseppe Marotta== *Dunque non userò, per [[La dolce vita]], espressioni come "ritratto di una società e di un periodo", o come "potente affresco", delle quali tanti avidi collezionisti di frasi fatte, individui che non hanno addosso un pelo che gli appartenga, hanno immediatamente abusato. No. Dico semplicemente che La dolce vita è un poema cinematografico, suddiviso in canti e strofe.<ref>Da ''Un fraterno evviva all'amara via Veneto di Fellini''; in ''Al cinema non fa freddo'', a cura di G. Amelio, postfazione di G. Fofi, Cava de' Tirreni, Avagliano, 1992, pp. 79-80.</ref> *Ma io recensisco film o colleziono nemici?<ref name=anedd>Citato in Fernando Palazzi, ''Dizionario degli aneddoti'', Baldini Castoldi Dalai, 2000.</ref> *Ne ho visti morire tanti, e se nessuno torna vuol dire che non ci si trovano male.<ref name=anedd/> *Oggi pure i ciechi vedono che la [[dittatura]] è l'esito di una cattiva [[democrazia]], mentre la democrazia è l'esito di una cattiva dittatura.<ref>Da ''Visti e perduti'', Bompiani.</ref> *Ogni padrone, piccolo o grosso, ha sempre l'aria di pensare che lui non ha fatto il sole perché i salariati ne usufruiscano senza pagarlo.<ref>Da ''A Milano non fa freddo'', Bompiani, 1949.</ref> ==''Dieci racconti''== *Gli scettici osservino, prego, l'Arco di Sant'Eligio in qualsiasi fotografia o nel vecchio dipinto di Vincenzo Migliaro: quelle pietre assorte, rozze e magiche insieme come il bastimento nella bottiglia; i negozietti di panni e di ferraglia, di sugheri e di cordami, di crusca e di carrube intorno all'erma su cui ride e piange la deturpatissima testa greca, l'enigmatica e remota scultura detta dalla plebe "donna Marianna, capa di Napoli"; un pianino automatico scantona e un gobbo s'inoltra gesticolando come se incarnasse l'ultima vibrazione di quella storta musica; insomma dove, se non a Sant'Eligio, nulla succede ma succede tutto, specialmente l'impossibile? (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 216) *[...] Figurella per esempio era [[sensale]] {{sic|e come}}. In che diavolo non si immischiava, cioè, questo giovane rosso di pelo, altissimo, lentigginoso, puntuto e vagamente arcaico, forse derivato da qualche lontanissimo armigero svevo? Egli impartiva la sua mediazione ad ogni cosa, valendosi del primordiale sistema di trovarsi comunque, fin dall'inizio o all'ultimo istante, gradito o tollerato, negletto o riconosciuto, fra l'origine e il destino delle cose. Il suo lavoro indubitabile era nell'aria, pulviscolo di mansioni rivelato dal raggio di qualche idea felice, subitanea. Un ragazzo corre verso il portoncino dell'ostetrica? Don Arturo lo trattiene, s'informa, bussa e parla per lui: domani, femmina o maschio, l'otto per cento a don Arturo non glielo toglierà nessuno. Passano botti piene e carri funebri vuoti, mansueti o stizziti discorsi, fiori, frutti, sorrisi, lacrime, conoscenti, forestieri, teste rotte, {{sic|calcina}}, travi, guardie, pompieri, asini, galline o finanche i Sacramenti sotto la stola del compunto sacerdote, i cui piedi non toccano terra e le cui occhiate sono basse e fremono come l'erba? Don Arturo li segue, domanda o intuisce, si trasforma lentamente, insensibilmente, in un'equa e opportuna mediazione. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', pp. 216-217) *{{NDR|Il}} mesto orologio di Sant'Eligio – il quale è gotico, ha dunque una serietà indiscutibile, una mutria di secolare galantuomo tedesco [...]. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 220) *La [[Riviera di Chiaia]] bruciava. [[Festa di Piedigrotta|Piedigrotta]] è anche questo, una furia di luci. "Bancarelle", trespoli, carretti, finestre, chioschi, negozi, palchi delle orchestrine vi fissano con gli occhi roventi e spalancati dei matti. Non esagero, la notte del sette è un interrogatorio di terzo grado, coi riflettori puntati in faccia e una stridula voce che ripete: «Sei contento, ammettilo, ti diverti!»; è una deliziosa tortura per farci confessare che non avremo, domani, cielo da vedere e terra da camminare. Pazienza! Salute a noi! (da ''La notte del sette'', p. 227) *La mia città fu, ed è, e sarà in ogni epoca, un libro di tutte le favole. Che cosa non vi producono amore e odio, saggezza e follia, candore e astuzia, verità e menzogna, "guapparia" e soldi? (da ''Il califfo Esposito'', p. 236) ==''Gli alunni del sole''== *[...] piazza Carlo III, te li ricordi i lunghi pomeriggi che trascorremmo in un'aiuola sotto la montagna dell'[[Albergo dei Poveri]]?, non lungi dalla cesta, dal tavolino e dai coltelli del venditore delle prime angurie? Ti scegliemmo spesso perché, immensa com'eri, deridevi l'orologio dell'Ospizio e non sembravi più abitata del cielo sul nostro capo; i reggimenti che tornavano dal vicino Campo di Marte, anzi, ti rendevano maggiormente solitaria. Il gigantesco edificio traboccante di sventurati, all'ombra del quale ce ne stavamo, io lo considero un errore del buon re [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]]. Era preferibile, invece, ridurne alquanto le dimensioni e collocarvi gli abbienti; così nell'intera Napoli si sarebbe adagiato e sgranchito il solo popolino: una tettoia che la ricoprisse tutta, una adeguata insegna, e il vero Albergo dei poveri, Maestà, sarebbe stato quello. (da ''Venere punita'', pp. 55-56) *{{NDR|Don Federico Sòrice a Don Salvatore Cadamartori}} «Gli esattissimi risultati di [[Venere (divinità)|Venere]], per chi la guardava e per chi la otteneva, erano infallibilmente questi... un'estrema delizia ma pure un dolore, una tristezza, come quando per la troppa gioia si scostano i numeri della quaterna che avete vinto, e compare una bella paralisi cardiaca. Egregio don Salvatore, la massima dolcezza è simultaneamente amara come il fiele... chiunque odorava, non so perché, nell'irresistibile profumo di Venere, il tanfo della propria morte... E così, dato che nessuno si decideva, la proposta di matrimonio alla Dèa gliela fece Vulcano».<br>«Chi, il [[Vesuvio]]?»{{sic|.}}<br>«Una specie, don Salvatore.» (da ''Venere punita'', p. 59) *«Io non mi spiego perché si debbano piantare, cogliere, tenere in acqua e sale ma principalmente vendere questi [[Lupino bianco|lupini]]» esclamò don Antonio Pagliarulo. «Che sostanza, che gusto hanno?»{{sic|.}}<br>Il fruttivendolo Cadamartori:<br>«Appunto perciò ne mangiamo quintali. Vi mettete in bocca un lupino e masticandolo aspettate... non sentendo niente lo inghiottite e ne pigliate un altro, continuamente un altro finché ne rimangono. Siete all'eterna ricerca del sapore, ho parlato chiaro?... È una fissazione, un puntiglio».<br>Il ciabattino {{sic|Debbiase}}:<br>«Come l'esistenza nostra, Don Antonio, tale e quale. Finisce una giornata insulsa, un lupino di ventiquattro ore, e voi già vi precipitate col pensiero sull'indomani, già vi illudete che i successivi lupini saranno diversi, fragole travestite, caramelle e gianduia, chi lo sa!»{{sic|.}}<br>Don Federico {{sic|Sòrice}}:<br>«Il paragone regge, mi associo: e per ammorbidire e condire ogni quotidiano lupino, abbiamo fin dalla nascita l'occorrente Serino di lacrime». (da ''Venere liberata'', pp. 63-64) *Man mano si addormentarono tutti, rammento; io e Vincenzino Aurispa mangiammo, fantasticando sui palpiti dell'inquieto lumino, i residui [[Fico|fichi]]. Erano piccoli e appassiti, dolcissimi: i soli frutti capaci di memoria, i soli frutti che non abbiano dimenticato né Adamo né il muro di cinta del remoto [[Giardino dell'Eden|Giardino]]. (da ''Venere liberata'', p. 69) *[...] don Salvatore Cadamartori taglia corto facendo arrivare, con un cenno, quattro piattini di "[[Cannolicchio|cannolicchi]]" dalla banchina. Si tratta di un mollusco e insieme della cannuccia per gustarlo raffinatamente: squisiti umori in un delicato e venato astuccio color nuvola, in una sigaretta di mare; succhiamo l'orizzonte che freme tra il [[Vesuvio]] e le isole, dai "cannolicchi" [...]. (da ''Scogli, vele, apparizioni'', p. 75) *[...] la quiete della controra ingentiliva il vicolo, dorato qua e là come se una processione vi avesse deposto baldacchini stendardi flabelli candelieri e se ne fosse andata frettolosamente a dormire. In certe stagioni e in certe ore Napoli si trasfigura; perde consistenza e profondità, o meglio assume la profondità remota e immaginaria dei quadri... se vi occorrono balconcini che sembrano disegnati su un fazzoletto di seta, o embrici sfioccanti nel roseo vapore che li avvolge, eccoli [...]. (da ''Non era ancora nato e già rubava'', pp. 79-80) *[...] don Febo? Che era il dio del sole e delle zingare, di ogni strega sibillina, ve ne informai quando parlammo di Mercurio, di Vulcano, eccetera. Come divinità fu di prim'ordine... e a [[Napoli]] che abbiamo un continuo mezzogiorno pure nei cassetti del comò, don [[Apollo]] nostro dovremmo venerarlo eternamente! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Febo, anice e bengala'', p. 105) *Un dio simile, fratello carnale di Giove, chi lo frena se si arrabbia? Pescicani, balene... ma erano cuccioli, erano trastulli, "pazzielle" di [[Nettuno (divinità)|Nettuno]]! Volendo, lui poteva gettarvi addosso un Atlantico o una Spagna... frantumare qualche razza intera... ma essendo buono se ne asteneva. Desiderava la tranquillità perché gli piacevano molto le femmine... avete notato, a proposito, che raramente i {{sic|donnaiuoli}} sono cattivi? {{sic|l}}'amore acquieta, stanca, e quando uno è debole dà ragione a tutti. Basta, conoscete i [[Faraglioni di Capri]]? Sono le corna di Anfitrite, la povera moglie di Nettuno! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Fantasmi nel braciere'', p. 113) *Quella non fu esclusivamente un'arca di scienza, fu pure la Dèa della guerra intelligente. Prima di lei, greci e romani combattevano, sì, ma come bruti, come facchini: da Minerva impararono le astuzie, gli agguati, gli accerchiamenti... donna [[Atena]] fu peggio di [[Paul von Hindenburg|Hindenburg]]... si può dire che solo quando arrivò lei gli eserciti cominciarono veramente a morire per la Patria! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Nascita di Minerva ai «Pellegrini»'', p. 132) *[...] Napoli è una bara di madreperla con quattro corde e una tastiera; affermo sul mio onore, toccandomi il petto come la statua di Gioacchino Murat nella nicchia di piazza San Ferdinando, che Napoli è un mandolino dal quale si affaccia continuamente uno scheletro. Ebbene, salute a noi; strizziamo l'occhio a questo buffo sosia di ognuno, a queste anonime ossa trasformatesi in radici di canzonette [...]. (da ''Oggi succede tutto'', p. 154) *Qui è [[Castel sant'Elmo|Sant'Elmo]], diafano, aereo: un castello, non nego, ma dipinto su un aquilone. (da ''Oggi succede tutto'', p. 157) *Puntiamo sul Capo, radendo sabbia e tufo. Gli incontri, gli amori, gli alterchi dell'azzurro e del verde ci attirano, quasi ne udiamo il tramestio, le voci. Ecco lo Scoglio di Frisio, ed ecco San Pietro a due Frati; ecco Villa d'Abro, Villa Gallotti, Villa Rosebery, [[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]], il Palazzo degli Spiriti, la Grotta dei Tuoni alla Gaiola; giriamo la punta e qui ci sovrastano i ruderi della Scuola di Virgilio; da Trentaremi ci affacciamo sul Golfo di Pozzuoli, dove fra non molto il sole ci abbandonerà per correre a spegnersi nel Fusaro o in un antro di [[Cuma]], ne sapete niente voi? A prora non ci manca una "lampara", se è per questo; riapproderemo a [[Borgo Santa Lucia|Santa Lucia]] di notte, o all'alba, ma vogliamo accertare se le Esperidi sono bionde o brune, che sostanza e che colore hanno i loro volti enigmatici e i loro capelli.<br>Don Federico Sòrice, con la gialla fronte in mano, abbagliato e rapito:<br>{{sic|«Fermiamoci}}... Ah, Napoli bella, tozzo di pane mio, estrema unzione mia!»{{sic|.}}<br>Perché no? Un definitivo boccone di "{{sic|tòrtano}}" e, per inalterabile vestito, quattro sassi di Coroglio. (da ''Le figlie del tramonto a Marechiaro'', pp. 164-165) ==''Gli alunni del tempo''== ===[[Incipit]]=== Nella via del [[Pallonetto di Santa Lucia]] trovate qualunque cosa, tranne che un giornalaio. Perché? Non fateci ridere con queste domande. In primo luogo onorateci, favorite, allungateci un'occhiata gentile, come se foste un barone di passaggio, o addirittura il sindaco [[Achille Lauro|Lauro]]. Ecco qua: la nostra via del Pallonetto è a "gradoni", sale con l'affanno da Santa Lucia a Monte di Dio, sale con tre quarti di lingua in gola da un "basso" a un palazzetto e da un palazzetto a un "basso", fino all'odore (sempre sia lodato) di lire e di signori della città alta. Mi spiego? Alla conformazione del suolo, aggiungete l'affollamento. Chi non è nato senza gomiti, al Pallonetto, li ha nei fianchi del prossimo; e, d'inverno specialmente, ce li lascia. È chiaro? ===Citazioni=== *Giurateci: se la Vergine potesse arricchirci, lo farebbe; ma si vede che il Padre e il Figlio la tengono a stecchetto. (da ''È civile, è cristiano, il denaro?'', p. 20) *A noi toglieteci dallo stomaco il tam tam selvaggio dell'appetito, e subito ci fabbrichiamo una garitta di paradiso in qualunque inferno. (da ''Come lavoratore si presenta'', p. 23) *Dunque la professione attuale di mio figlio è che nelle strade nobili s'avvicina piangendo ai signori e dice: "Ho rotto le tazze... il padrone mi licenzia se non le pago... Aiutatemi". ('''Don Fulvio Cardillo''', da ''Come lavoratore si presenta'', pp. 25-26) *Abbiamo voglia di esclamare: "Bentornato, Pallonetto di Santa Lucia... dove eri fuggito, all'estero?" E infatti le prime giornate limpide ci restituiscono il genuino Pallonetto: vecchio, sì, mangiato dai secoli, rotto nelle giunture dalle mazzate di ogni specie di vento, corroso dalle tarme della salsedine, ma abitato da un sole marino, trionfale, che benda con garze di pulviscolo intinte nell'argento e nell'oro di Mida, le sue ferite. Ah gente, che sollievo; in ognuno di noi s'è acceso un forno di allegria. (da ''Popolo, come stai, ti serve niente?'', p. 87) *Vieni Giugno, vieni Giugno, e Giugno è venuto. Come s'allargano: diventano saloni, ecco qua, i nostri avari "[[Basso (Napoli)|bassi]]", ora che abitiamo nella strada. È una famiglia sola, in giugno, il Pallonetto di Santa Lucia. Dove ripara, don Attilio Sgueglia, reti di letti? Nella via. Dove espone tegami, bacinelle e orinalucci, don Cosimo Pellecchia? Nella via. Dove spolvera macchine da cucire e grammofoni, biciclette e quadri ("pegni" insomma) il titolare dell'Agenzia di Pegni Fulgenzi? Nella via. Dove ha messo, il carbonaio Quintieri, le sue bombole di gas liquido? Nella via. Giugno sviscera il Pallonetto, è una radiografia di questi vecchi muri e di questa vecchia gente. Approfittatene. Diagnosticate. Abbiamo qualche numero, secondo voi, per la buffa lotteria della vita? O ci conviene scendere a Castel dell'Ovo e affogarci tenendoci per mano e cantando: "Giro giro tondo, cavallo imperotondo"? Giudicate voi. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 103) *Don Vito Cacace appunto zucchine ha mangiato, alla "scapece". Ne avete un'idea? Le fette sottili e rotonde (simili a grosse monete) di zucchine, vengono prima offerte al sole, che in un paio di ore le asciuga e le irradia; poi friggono in teglia; poi con aglio tritato e foglioline di menta, riposano, fortificandosi, in un bagnetto d'aceto. Vergine dell'Aiuto! Assaporiamo, nelle [[Zucchine alla scapece|zucchine alla "scapece"]], gli umori faziosi degli orti di Secondigliano, i raggi ultravioletti dei quali ogni fetta (voltata e rivoltata) s'imbevve, l'olio di Bitonto, il ferro della teglia, l'arguzia dell'aglio, il profumo di canzonetta della menta, l'aceto che è vino gobbo e pazzo e sfottente come i giullari... uh mamma mia bella [...]. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 104) *Ḕ sceso da Pizzofalcone don Saverio Scippo, il [[Cibo di strada|friggitore ambulante]] di riso, di patate, di [[baccalà]], di fiori di zucchine infarinati. Piazza in un angolo fornello, teglia, canestro, e agisce. Non decanta la sua merce: il fumo grasso e nero dell'olio furibondo porta notizie impellenti di don Saverio in tutte le case del Pallonetto. Risorge di colpo, in ognuno, l'appetito dell'infanzia; vecchi e bambini, a causa della frittura dello Scippo, che li fruga con i suoi odori equivalenti ad un mazzo di grimaldelli, diventano coetanei. (da ''In origine l'uomo stava sugli alberi e si grattava'', p. 148) *[[Pioggia|Piove]] fino fino, è la prima acqua d'autunno sulla città; è una ragnatela di freschezza, è un liquido ricamo al tombolo fra casa e casa. Il Pallonetto, che bellezza, sembra una lucida e umida bottega di venditore di baccalà. Sapete? Quei marmi, quelle vaschette, quegli spruzzi lievi come aghi (un lungo pettegolezzo di gocce) e il roseo baccalà di Norvegia che si gonfia, si dilata, rivive. (da ''Avremo la famosa Apocalisse'', p. 151) *Eh, caro don Fulvio, potrei non essere nipote di mio nonno? Io Brigida la scelsi qua, nel mio quartiere nativo, una ragazza della condizione mia, che aveva scritto in fronte, come Vito Cacace: "Sono del Pallonetto e mangio, bevo e rido quando capita." ('''Don Vito Cacace''', da ''Eccoti le nozze cattoliche, ma un po' fredde'', p. 163) *Oggi sul Pallonetto abbiamo [[Nuvola|nuvole]] di prim'ordine, eccezionali, spettacolari. Ma guardatele. Che tinte, che misure, che potenza. Vanno dal {{sic|bianco-panna}} al viola di contusione, giù fino al nero sfrangiato di uno scialle da vedova. Sono aguzzi faraglioni e lunghe scogliere di fumo pieni di rabbia: vanno, vengono, si urtano, si avvinghiano e si respingono; è un amore ed è un odio, non vogliono (come le persone, d'altronde) né separarsi né fondersi. [[Ottobre]] {{sic|spàssati}}. Farai un cenno e zac, saranno tonnellate d'acqua; o invece spazzerai con un soffio la tovaglia dalle miche, e riavremo il sole. Chi nasce quadro non muore tondo: sei la fedele copia di {{sic|Marzo}} e tanto basta. (da ''Il subcosciente non ha freni, è scostumato'', p. 167) *Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale. (da ''No, no, Sua Santità non mi doveva lasciare'', pp. 176-177) *{{NDR|Un memorabile [[pernacchia|{{sic|pernacchio}}]]}} Ha una forza e una classe wagneriane; è favoloso, nibelungico, trasfigurante [...]. (da ''Non siamo del parere, egregio amico'', p. 189) *Il mondo è mondo, signori miei, la gente è gente. In buona fede o in mala fede, noi sosteniamo questo o quel regime. Senonché, ogni regime nuovo è un abito nuovo: ma dentro c'è l'antico individuo, come Domineddio lo fece e come il demonio lo prese in consegna... amen. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196) *Il popolo, in ogni luogo, ha soltanto verità e libertà a gocce, come i veleni curativi. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196) *Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il [[Vesuvio]], le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 201) *Laggiù, intorno al Castel dell'Ovo, l'acqua è riccia, spumosa, come lo sciampagna. Abbiamo voglia di [[vino]], appunto; dicembre senza vino è un carcere a sbarre doppie, rinforzato di secondini, insopportabile. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 204) *Ne avete un'idea, se è lecito, dei "[[friarielli]]"? Non vanno bolliti, ma cotti al vivo nei propri umori e nell'olio, come i polipi di scoglio. Sono di zucchero e d'aloe, sono di una tale amarezza e dolcezza congiunte (nel velluto, nel conforto dell'olio di Bitonto) che la pagnotta nella quale, abbreviata la mollica, vanno situati a regola d'arte, se ne commuove fino all'ultima crosticina. (da ''E là c'è una dattilografa più scollata della fortuna'', p. 231) ==''L'oro di Napoli''== ===[[Incipit]]=== Nel maggio del 1943, in una sua lettera da Napoli, mia sorella Ada fra l'altro mi scriveva: "Ti ricordi Don Ignazio? S'era ridotto a vivere in un basso a Mergellina. L'ultimo bombardamento gli ha spazzato via tutto. Figurati che nella fretta di scappare lasciò sul comodino perfino i denti finti. ===Citazioni=== *Napoli, io, certe pietre e certa gente: ecco quanto, forse, si troverà in questo libro. (prefazione) *''Napoli, panorama'' – È un panorama per modo di dire, incompleto, la striscia che va da Mergellina a Castel dell'Ovo con una curva in cui il mare si rifugia e dorme. Riconosco il viale Elena e via Caracciolo, mezza collina di Pizzofalcone, la Villa Comunale, il cielo bianco e adulto del primo pomeriggio. Qui, in agosto, l'aria odora di alberi e di carne giovane, non so, come se le foglie crescessero sul capo di un bambino; dall'altro lato le acque blu vi sgridano se cedete al piacere della terra, non esiste un colore più salato e ironico del loro. (pp. 79-80; 1955) *Avete malattie? Debiti, corna, pene di qualsiasi genere? Per carità, teneteveli. (p. 81) *Voglio bene, perché ci son nato, al mondo dei vicoli e della povera gente del mio paese. Di tutti i suoi mali sono depositario e amico, ne parlo perché li conosco, ne parlo con la speranza di giustificarli, di dimostrare che prima di risolversi in colpe i mali di Napoli sono soltanto dolore. Qui il castissimo cielo non è fratello di nessuno. (p. 149; 1955) *Il Santuario di Montevergine sorge sul monte Partenio nella feracissima Irpinia, sta come un'arca sul mare dei castagneti e delle selve che gli ribolle intorno. Forse l'antica Madonna a cui è dedicato scosta ogni tanto da sé come un'indocile onda di capelli, quella vegetazione irrompente: poi composta e soave ricomincia a specchiarsi nel suo Bambino, mentre i domenicani del convento vanno e vengono sulle bianche terrazze per escogitare la formula di una nuova preghiera o di un nuovo liquore. (Citato in Raffaele Giglio, ''Letteratura delle regioni d'Italia, Storia e testi, Campania'', Editrice La Scuola, Brescia, 1988, p. 330. ISBN 88-350-7971-3) *I «[[Quartieri di Napoli|Quartieri]]», a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i «Quartieri» per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. (p. 157; 1955) *Il [[matrimonio]] è come la morte, viene una volta sola. ==''Mal di Galleria''== ===[[Incipit]]=== Stavo immobile nel centro della Galleria, puntato là come la gamba ferma di un compasso, quando rividi la bionda. Attizzo il nodo della cravatta, mi abbottono la giacca sportiva (non vesto male), e con due balzi affianco la mia bella sconosciuta.<br>«Permette una parola?»<br>«No, se ne vada».<br>«La prego... Sia gentile... Dopo tutto quello che giovedì feci per lei, mi tratta così»<br>«Giovedì! Lei? Dunque fu lei?».<br>Usciamo dai rigagnoli di gente, io la guido in un angolo morto, ci fissiamo. Che ragazza, o meglio che donna. Quanto a me, potrei essere (trentanove anni, alto un metro e ottanta, bruno, asciutto e nervoso) il colonnello Townsend di qualunque Altezza Reale; e con la massima finezza e disinvoltura, bruciai le tappe. ===Citazioni=== *La [[Galleria Vittorio Emanuele II|Galleria]]? Scherziamo? Le appartengo e mi appartiene. È casa, è ufficio, è strada, è ombrello, è tutto per me. Ristoranti, caffè, bigliardi, farmacie, bagni, parrucchieri, lustrascarpe, donne formose ed eleganti, uomini vivaci, ombra d'estate e raggi infrarossi d'inverno. Io ci campo da re.<ref>Citato in [[Roberto Napoletano]], ''[https://st.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-01-17/la-libreria-bocca-marotta-e-sua-casa-galleria-105410.shtml?uuid=ACTictBC&refresh_ce=1 La libreria Bocca, Marotta e la «sua casa» in Galleria]'', ''ilsole24ore.com'', 17 gennaio 2016.</ref> *Un esimio ladro di portafogli ha contemporaneamente le due mani che ha e le due mani che finge di avere. (p. 14) *Il [[teatro]] è la chiesa delle bugie. (p. 24) *Mi rendo conto, oggi, solo oggi, che il destino, o chi è, permette i ricchi ma li adopera come ingenui strumenti, li obbliga a non turbare l'ingiustizia e l'inimicizia universali. (p. 87) *La [[vedova]] sa tutto, dell'uomo, perché non l'ha visto unicamente vivere ma lo ha visto anche morire. Lo ha conseguito, lo ha detenuto e lo ha congedato. Ne ha un ritratto completo, esattissimo. (p. 174) *Una vedova, come un'attrice, è due volte donna; voi la circuite, ma ne rimane sempre una libera, disoccupata, agevole preda, secondo me, dei cattivi pensieri. (p. 179) ==''Racconti''== *Al ''monito di cristiana pietà ai posteri'', i fondatori delle [[Cimitero delle Fontanelle|catacombe delle Fontanelle]] impartirono caratteri vezzosi, allettanti, architettonici. Nelle vaste grotte, nei tortuosi cunicoli, essi edificarono altari, navate, colonne di ossa. Ma le unghie dei secoli produssero innumerevoli frane e guasti nella cattedrale sotterranea. È probabile che nel giorno del Giudizio, quando ognuno si accalcherà al guardaroba, ci sarà un po' di confusione, laggiù. Dio, fate che non prevalga, nel singolo, il concetto di arraffare alla cieca il meglio che c'è. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 299) *Forse non è vero che l'[[amore]] sia una vetta al sole; occorre forse scendere nell'amore, il supremo coraggio di {{sic|scendere scendere}} nell'oscurità più densa, come in fondo a un pozzo. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 300) *Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; [[Napoli]] è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate? (da ''Le apparizioni'', p. 303) *È una ''penna'', una piuma dichiaravano fremendo i nostri coetanei, mentre nelle sudicie manine loro, a titolo di saggio, concedevamo che frusciasse brevemente lo ''{{sic|[[strummolo|strùmmolo]]}}'' incantato degli zingari. Quel prodigio ci estraeva puliti puliti, fra la smorfia della bocca di ghisa della fontanina pubblica, e l'immondizia accatastata negli angoli, dei nostri cenci. L'impercettibile ronzio della trottola napoletana ha proprio la dolcezza con cui si srotolano veloci e quiete le reminiscenze in un cuore. (da ''Le apparizioni'', pp 305-306) ==''San Gennaro non dice mai no''== ===[[Incipit]]=== Sono contento, pensai, che mi capiti di andare a [[Napoli]] proprio in questi giorni, prima che finisca il mese di marzo.<br>In marzo a Napoli è una città bambina, con le violette in mano, che va a fare la sua prima comunione. Chiede indulgenza per i suoi peccatucci invernali – una incipriatura di neve il 29 dicembre, pioggia e vento nell'ultima settimana di gennaio, uno scivolone il 15 febbraio all'Arco Mirelli con frattura del femore eccetera –, mea culpa dice sfavillando in ogni vetro di finestra, riceve l'assoluzione, riceve come sacramento un sole purissimo, un sole particolare; e infine si alza, strizza l'occhio a una nuvoletta che è apparsa dietro il [[Vesuvio]], conta fino a sessanta. ===Citazioni=== *Toledo era invasa dai mendicanti, ne era pavimentata. Costoro inventavano Napoli con una forza vittorughiana. (p. 26) *Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola. (p. 29) *Non importava vendere molto o vendere poco o non vendere affatto: bastava che si tentasse di vendere. (p. 29-30) *Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare. (p. 42-43) *[[Salvatore Di Giacomo]] morirà solo quando Marechiaro (che ora ha una via intitolata al suo nome) e l'intera Napoli avranno cessato di esistere... (p. 61) *Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|[[Vesuvio]]}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni. (p. 99) *Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille. Questi poveracci descrivono orgogliosamente l'attività e i successi dell'eccezionale consanguineo, dicono: «E quello il commendatore ci è stretto cugino», solo per qualche consiglio o raccomandazione si permettono di disturbarlo, la verità è che si leverebbero il pane di bocca per accrescere il suo benessere. Così, o quasi, stanno le cose a Napoli tra il popolino e i Santi; ma sempre fede è, sempre amore. (p. 135) ==[[Incipit]] de ''Le milanesi''== Il dottor Ghislaghi dice: «Gliela faccio, non tema, l'iniezione. Ma cerchi di resistere un poco, signora Galò... bisogna ricorrere alla morfina quando proprio... quando proprio... eh signora, mi capisce, vero?»<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Citazioni su Giuseppe Marotta== *La pagina di Giuseppe Marotta ha sempre il sapore di una cosa non definita e non compiuta. Si muove ai limiti del bozzetto e del surreale. Possiede, infatti, del bozzetto il vigore concentrato sulla parola e l'illimitata possibilità di fare presagire vicende ancora da costruirsi come prende dal surreale certe evasioni e certe nostalgie che rasentano i regni della favola e del sogno. ([[Francesco Grisi]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Giuseppe Marotta, ''Dieci racconti'', in ''Gli alunni del sole'', Bompiani, Milano, 1966. *Giuseppe Marotta, ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967. *Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Rizzoli, BUR, 1987. *Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Bompiani, 1955. *Giuseppe Marotta, ''Mal di Galleria'', Bompiani, Milano 1958. *Giuseppe Marotta, ''Racconti'', in ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967. *Giuseppe Marotta, ''San Gennaro non dice mai no'', prefazione di [[Michele Prisco]], Avagliano Editore, 1995. ==Filmografia== *''[[Un ladro in paradiso]]'' (1952) *''[[Tempi nostri - Zibaldone n. 2]]'' (1954) ==Voci correlate== *[[Giuseppe Marotta jr.]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Gli alunni del tempo||}} {{Pedia|L'oro di Napoli||}} {{Pedia|Le milanesi||}} {{Pedia|Mal di Galleria||}} {{Pedia|San Gennaro non dice mai no||}} {{DEFAULTSORT:Marotta, Giuseppe}} [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] j0ssbx95c9qat7wxiyqfue9hq5zyb23 Pëtr Il'ič Čajkovskij 0 7508 1218387 1111898 2022-07-22T15:17:12Z Dread83 47 spostata in SFID wikitext text/x-wiki [[Immagine:Porträt des Komponisten Pjotr I. Tschaikowski (1840-1893).jpg|thumb|right|Pëtr Il'ič Čajkovskij nel ritratto di ritratto di N. D. Kuznecov, 1893]] '''Pëtr Il'ič Čajkovskij''' (1840 – 1893), compositore e pianista russo. ==Citazioni di Pëtr Il'ič Čajkovskij== *Ho ascoltato il balletto ''[[Sylvia (balletto)|Sylvia]]'' di Leo Delibes. In effetti, l'ho davvero ascoltato, perché è il primo balletto dove la musica non costituisce non solo una parte primaria, ma l'unico interesse. Che carisma! Che eleganza! Che ricchezza di melodie, ritmi e armonie! Mi vergogno. Se avessi conosciuto questa musica solamente poco dopo, certamente non avrei scritto ''Il lago dei Cigni''. (a [[Sergei Taneyev]], 7 dicembre 1877; citato in ''[http://www.aha.ru/~vladmo/d_txt17.html Ballet in the Letters of Tchaikovsky]''; ''[http://www.salikon.dk/loom_tchaikovsky_swan_lake.html The Swan Lake]'') *Ho considerato a lungo la musica di quel manigoldo di [[Johannes Brahms|Brahms]]. Che bastardo mal dotato! Mi secca che questa auto-gonfiata mediocrità sia acclamata come fosse un genio. In confronto a lui Raff è un gigante, per non parlare di Rubinstein, che dopo tutto è un vivo e importante essere umano, mentre Brahms è caotico e assolutamente vuoto e secco ciarpame. (dal ''Diario'', 9 ottobre 1886) :''I played over the music of that scoundrel Brahms. What a giftless bastard! It annoys me that this self-inflated mediocrity is hailed as a genius. Why in comparison with him, Raff is a giant, not to speak of Rubinstein, who ist after all a live and important human being, while Brahms is chaotic and absolutly empty dried-up stuff.''<ref>{{en}} Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, ''The Experts Speak'', New York, Villard, 1998, pp. 198-199. ISBN 0-679-77806-3</ref> *Lasciate che vi dica, cara amica, che non ho esitazioni: preferisco ''Le Roi de Lahore''. So che [[Jules Massenet|Massenet]] non le interessa molto, e io stesso finora non mi sono sentito molto portato verso di lui. Nondimeno la sua opera mi ha attirato per la sua rara bellezza formale, la sua semplicità, la freschezza delle idee e dello stile, come pure per la sua ricchezza di melodie e la distinzione dell'armonia. L'opera di [[Karl Goldmark|Goldmark]] non mi piace altrettanto... I compositori tedeschi di oggi scrivono tutti in maniera laboriosa, hanno pretese di profondità di pensiero, e cercano di espiare la loro straordinaria povertà di invenzione esagerando nei colori. Prenda il duetto del secondo atto. Com'è poco vocale! Quanta poca libertà lascia ai cantanti! Che melodie insipide! Il duetto d'amore di Massenet per contro è molto più semplice, ma mille volte più fresco, più bello, più melodioso... (citato in Piero Faggioni, prefazione a ''Don Quichotte'', Stagione Lirica 1985-86, E. A. Teatro San Carlo, Napoli, 1985, pp. 13 e 17) *La signorina [[Ethel Smyth|Smyth]] è una delle poche donne compositrici che possono dire di aver raggiunto risultati di valore nel campo della composizione musicale. (citato in AA.VV., ''Il libro della musica classica'', traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 239. ISBN 9788858022894) ==Citazioni su Pëtr Il'ič Čajkovskij == *Il cuore del repertorio classico è ''La bella addormentata'' di Cajkovskij-Petipa, e nessun balletto è più difficile da fare bene. (Robert Gottlieb)<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della musica classica'', traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 190. ISBN 9788858022894</ref> *Il ''Primo Concerto per Piano'' di Čajkovskij è come la prima frittella, un ''flop''. ([[Nicolai Soloviev]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Cajkovskij, Petr Ilic}} [[Categoria:Compositori russi]] [[Categoria:Pianisti russi]] iwheylil14dgwbluhlzrectv3r5lzng Jennifer Connelly 0 8163 1218443 1075236 2022-07-22T20:11:21Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki [[File:Jennifer Connelly 2019 2.png|thumb|Jennifer Connelly nel 2019]] {{Premio|Oscar|'''[[A Beautiful Mind]]''' *Miglior attrice non protagonista (2002)}} '''Jennifer Lynn Connelly''' (1970 – vivente), attrice statunitense. ==Citazioni di Jennifer Connelly== {{Int|''I.H. Magazine'', a cura di Alessandro De Simone, 6 luglio 2005}} *{{NDR|A proposito di ''[[Dark Water (film 2005)|Dark Water]]''}} Nell'horror giapponese la cosa più interessante è il fatto che la minaccia è sempre un qualcosa che è dentro noi stessi, una concezione della paura molto più sofisticata e sottile. *Non so se succeda a tutte le mamme, ma quando vuoi bene ai tuoi figli, finisce che ti affezioni anche a quelli degli altri. Te ne accorgi quando sei al parco, dove tutte le madri prestano attenzione che ogni bambino non si faccia del male. *{{NDR|A proposito di ''[[Dark Water (film 2005)|Dark Water]]''}} L'[[acqua]] sa nascondere molto bene le cose e sa essere molto violenta, ma è anche alla base stessa della vita, così come l'acqua può portare via quella stessa vita. Si tratta di tutta una serie di connessioni e qualità intrinseche, come il suo essere un elemento isolante: quando piove, apri l'[[ombrello]] che ti protegge, ma che ti isola da tutto quello che ti circonda. *{{NDR|A proposito di ''[[Requiem for a Dream]]''}} Se ambienti un [[film]] in un bosco ti senti isolato, ma l'inquietudine che ti può dare la città è unica. Sei circondato da tanta gente, ma tutto è anonimo, ognuno pensa solo per se stesso. Questo è la vera forza delle location. ==Filmografia== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[C'era una volta in America]]'' (1984) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Requiem for a Dream]]'' (2000) *''[[A Beautiful Mind]]'' (2001) *''[[Hulk (film)|Hulk]]'' (2003) *''[[Blood Diamond - Diamanti di sangue]]'' (2006) *''[[Ultimatum alla Terra (film 2008)|Ultimatum alla Terra]]'' (2008) *''[[La verità è che non gli piaci abbastanza]]'' (2009) *''[[Il dilemma]]'' (2011) *''[[Storia d'inverno]]'' (2014) *''[[Noah (film 2014)|Noah]]'' (2014) {{div col end}} ===Serie televisive=== *''[[Snowpiercer (serie televisiva)|Snowpiercer]]'' (2020 - in corso) ===Doppiaggio=== *''[[9 (film 2009)|9]]'' (2009) ==Voci correlate== *[[Paul Bettany]], marito ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Portale|donne}} {{DEFAULTSORT:Connelly, Jennifer}} [[Categoria:Attori statunitensi]] f87ksd7zd64lvbsvclajpshe3r5ura2 1218444 1218443 2022-07-22T20:12:14Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki [[File:Jennifer Connelly 2010 TIFF.jpg|thumb|Jennifer Connelly nel 2010]] {{Premio|Oscar|'''[[A Beautiful Mind]]''' *Miglior attrice non protagonista (2002)}} '''Jennifer Lynn Connelly''' (1970 – vivente), attrice statunitense. ==Citazioni di Jennifer Connelly== {{Int|''I.H. Magazine'', a cura di Alessandro De Simone, 6 luglio 2005}} *{{NDR|A proposito di ''[[Dark Water (film 2005)|Dark Water]]''}} Nell'horror giapponese la cosa più interessante è il fatto che la minaccia è sempre un qualcosa che è dentro noi stessi, una concezione della paura molto più sofisticata e sottile. *Non so se succeda a tutte le mamme, ma quando vuoi bene ai tuoi figli, finisce che ti affezioni anche a quelli degli altri. Te ne accorgi quando sei al parco, dove tutte le madri prestano attenzione che ogni bambino non si faccia del male. *{{NDR|A proposito di ''[[Dark Water (film 2005)|Dark Water]]''}} L'[[acqua]] sa nascondere molto bene le cose e sa essere molto violenta, ma è anche alla base stessa della vita, così come l'acqua può portare via quella stessa vita. Si tratta di tutta una serie di connessioni e qualità intrinseche, come il suo essere un elemento isolante: quando piove, apri l'[[ombrello]] che ti protegge, ma che ti isola da tutto quello che ti circonda. *{{NDR|A proposito di ''[[Requiem for a Dream]]''}} Se ambienti un [[film]] in un bosco ti senti isolato, ma l'inquietudine che ti può dare la città è unica. Sei circondato da tanta gente, ma tutto è anonimo, ognuno pensa solo per se stesso. Questo è la vera forza delle location. ==Filmografia== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[C'era una volta in America]]'' (1984) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Requiem for a Dream]]'' (2000) *''[[A Beautiful Mind]]'' (2001) *''[[Hulk (film)|Hulk]]'' (2003) *''[[Blood Diamond - Diamanti di sangue]]'' (2006) *''[[Ultimatum alla Terra (film 2008)|Ultimatum alla Terra]]'' (2008) *''[[La verità è che non gli piaci abbastanza]]'' (2009) *''[[Il dilemma]]'' (2011) *''[[Storia d'inverno]]'' (2014) *''[[Noah (film 2014)|Noah]]'' (2014) {{div col end}} ===Serie televisive=== *''[[Snowpiercer (serie televisiva)|Snowpiercer]]'' (2020 - in corso) ===Doppiaggio=== *''[[9 (film 2009)|9]]'' (2009) ==Voci correlate== *[[Paul Bettany]], marito ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Portale|donne}} {{DEFAULTSORT:Connelly, Jennifer}} [[Categoria:Attori statunitensi]] 2hfx4jhzcsfdeqf2laudepazn8jjavq 1218449 1218444 2022-07-22T20:52:26Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Jennifer Connelly */ wikitext text/x-wiki [[File:Jennifer Connelly 2010 TIFF.jpg|thumb|Jennifer Connelly nel 2010]] {{Premio|Oscar|'''[[A Beautiful Mind]]''' *Miglior attrice non protagonista (2002)}} '''Jennifer Lynn Connelly''' (1970 – vivente), attrice statunitense. ==Citazioni di Jennifer Connelly== {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,1000_01_1985_0028_0027_13837833/ Per Jennifer orrore e coraggio]''|Intervista di Fulvia Caprara su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 5 febbraio 1985}} *Durante la lavorazione non ho mai avuto paura, cosa che invece è successa quando ho visto il film finito, per intero. *Gli insetti non mi fanno alcuna impressione e poi quelli più strani erano in gabbia. L'unico momento di preoccupazione l'ho avuto girando una scena in barca: non so guidarla bene e la persona che era con me non sapeva nuotare. *Quando non studio vado al cinema, o a trovare i miei nonni in campagna. Mi piace moltissimo scrivere, ma non leggere, ascoltare musica di gruppi come i Depeche Mode e i Talking Heads, fare passeggiate in bicicletta. {{Int|''I.H. Magazine'', a cura di Alessandro De Simone, 6 luglio 2005}} *{{NDR|A proposito di ''[[Dark Water (film 2005)|Dark Water]]''}} Nell'horror giapponese la cosa più interessante è il fatto che la minaccia è sempre un qualcosa che è dentro noi stessi, una concezione della paura molto più sofisticata e sottile. *Non so se succeda a tutte le mamme, ma quando vuoi bene ai tuoi figli, finisce che ti affezioni anche a quelli degli altri. Te ne accorgi quando sei al parco, dove tutte le madri prestano attenzione che ogni bambino non si faccia del male. *{{NDR|A proposito di ''[[Dark Water (film 2005)|Dark Water]]''}} L'[[acqua]] sa nascondere molto bene le cose e sa essere molto violenta, ma è anche alla base stessa della vita, così come l'acqua può portare via quella stessa vita. Si tratta di tutta una serie di connessioni e qualità intrinseche, come il suo essere un elemento isolante: quando piove, apri l'[[ombrello]] che ti protegge, ma che ti isola da tutto quello che ti circonda. *{{NDR|A proposito di ''[[Requiem for a Dream]]''}} Se ambienti un [[film]] in un bosco ti senti isolato, ma l'inquietudine che ti può dare la città è unica. Sei circondato da tanta gente, ma tutto è anonimo, ognuno pensa solo per se stesso. Questo è la vera forza delle location. ==Filmografia== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[C'era una volta in America]]'' (1984) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Requiem for a Dream]]'' (2000) *''[[A Beautiful Mind]]'' (2001) *''[[Hulk (film)|Hulk]]'' (2003) *''[[Blood Diamond - Diamanti di sangue]]'' (2006) *''[[Ultimatum alla Terra (film 2008)|Ultimatum alla Terra]]'' (2008) *''[[La verità è che non gli piaci abbastanza]]'' (2009) *''[[Il dilemma]]'' (2011) *''[[Storia d'inverno]]'' (2014) *''[[Noah (film 2014)|Noah]]'' (2014) {{div col end}} ===Serie televisive=== *''[[Snowpiercer (serie televisiva)|Snowpiercer]]'' (2020 - in corso) ===Doppiaggio=== *''[[9 (film 2009)|9]]'' (2009) ==Voci correlate== *[[Paul Bettany]], marito ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Portale|donne}} {{DEFAULTSORT:Connelly, Jennifer}} [[Categoria:Attori statunitensi]] tb856jt650tafe9lp4dq8uku8fjl7ho Napoli 0 10486 1218381 1218017 2022-07-22T14:56:37Z Sun-crops 10277 +1, +2 correlate wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sulla città di '''Napoli''' e sui '''napoletani'''. [[Immagine:Napoli.jpg|thumb|530px|Napoli vista dal quartiere di Posillipo; sullo sfondo, il [[Vesuvio]]]] ===Citazioni in prosa=== {{indicedx}} *A dir la verità, la bellezza di Napoli è un po' un inganno. Napoli non è bella, finché non la guardate da lontano. Da lontano si stende dorata nel sole, il mare è azzurro, quanto ne avete appena un'idea, qui davanti un bel pino, lì quell'azzurro è [[Capri]], il [[Vesuvio]] soffia un batuffolo di ovatta biancastra, [[Sorrento]] splende lontana e netta – Dio, è bello. E poi scende il crepuscolo, tutto si inazzurra e spuntano le luci, adesso è tutto un semicerchio di piccole scintille, sul mare si muove una nave e splende di luci verdi, azzurre, dorate: Dio, è bello! Ma entra in città, amico mio; cammina per le strade, posa su tutto i tuoi occhi boemi e goditi quanto puoi il pittoresco di questa vita; tra un po' ne sarai nauseato. Forse queste strade sono pittoresche, ma sono decisamente bruttissime. Girovaghi sotto ghirlande di biancheria sporca, ti fai largo tra una minutaglia di ogni risma, asini, mascalzoni, capre, bambini, automobili, ceste di ortaggi, e di altre equivoche porcherie, officine che fuoriescono sul marciapiede e arrivano al centro della strada, immondizie, marinai, pesci, carrozzelle, cespi di cavolo, strilloni, ragazze con i capelli acconciati, sudici monelli stesi a terra; è tutto uno spintonarsi, uno schiamazzare, un bastonare con malagrazia gli animali, un chiamare a gran voce, offrire, urlare, schioccare la frusta, derubare. ([[Karel Čapek]]) *'A disoccupazione pure è un grave problema a Napoli, che pure stanno cercando di risolvere... di venirci incontro... stanno cercando di risolverlo con gli investimenti... no, soltanto ca poi, la volontà ce l'hanno misa... però hanno visto ca nu camion, eh... quante disoccupate ponno investi'? [...] cioè, effettivamente, se in questo campo ci vogliono aiutare, vogliono venirci incontro... na politica seria, e ccose... hann' 'a fa' 'e camiòn cchiù gruosse. ([[Massimo Troisi]]) *A guardare nella nazione napolitana solamente l'uomo, a contemplare l'enorme sciupio delle leggi morali e religiose, ogni anima onesta sarebbe tentata a gridare: Dio non è, o l'uomo non è l'opera della sua mano! Ma quando lo sguardo ricade su quelle soavi creature, in cui non sai che più ammirare, se lo splendore della bellezza o la nobilità dello spirito, quando vagheggi quell'opàla eterna i cui fuochi non muoiono mai; allora ti riconcilii con Dio e dici: quest'uomo è caduto, e la sua tristizia è un'espiazione. Un'espiazione forse della sapienza etrusca, della signoria romana, della libertà proficua del medio evo; un'espiazione della codardia moderna e dello scoraggiamento di oggidì. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *A [[Milano]] od a [[Torino]] come nella maggior parte delle grandi città moderne, è appunto il moderno sviluppo industriale e commerciale che ha determinato progressivamente, con l'incremento demografico, l'ossatura fondamentale della vita cittadina, mentre il grande agglomerato umano di Napoli e la sua struttura sociale hanno origini assai più lontane, sono il prodotto di altre condizioni economiche, di altre forme di vita. Assai prima della costituzione del [[Regno d'Italia]], Napoli era stata, per lunghi secoli, la capitale del maggiore tra gli Stati in cui l'Italia era divisa, ed una delle più grandi città d'Europa. Già nello scorcio del Medio Evo, Napoli oltrepassava i 200 mila abitanti, quando Milano non sorpassava che di poco i 50 mila e Torino ne contava 16 mila soltanto; quando [[Amburgo]] ne aveva meno di Torino e [[Londra]] meno di Milano. ([[Emilio Sereni]]) *A mio parere, Napoli è l'unica città d'Italia che rappresenta veramente la sua capitale. ([[Charles de Brosses]]) *A Napoli, diversamente da [[Firenze]] o [[Venezia]], che sono città museo, prive di una vera vita cittadina, e dove tutto è organizzato in funzione di un turismo di massa che ha completamente cambiato la qualità della vita rendendo queste città dei musei ingessati, Napoli ha la possibilità, non potendo contenere un turismo di massa come le suddette città, di conservare il suo straordinario fascino e le qualità dove il museo è un museo vivente, dove il patrimonio artistico convive con le realtà sociali, economiche, commerciali. Dove cioè il patrimonio artistico non è visto come un museo ma come parte di una vita in continua trasformazione, con le sue ombre, le sue luci, la miseria e la nobiltà. Napoli, cioè, come ultimo luogo di una mediterraneità vissuta non come museo ma come vita e realtà in continua evoluzione. ([[Nicola Spinosa]]) *A Napoli è cambiato tutto. O quasi. Per i rifiuti è cambiato molto poco. La [[camorra]], è vero, è diventata meno aggressiva. E da qualche avamposto si è dovuta ritirare. Però la raccolta dei sacchi «da 'a munnezza» è rimasta nelle mani delle stesse imprese che l'avevano ottenuta in appalto agli inizi degli anni Novanta, gli anni d'oro di Cirino Pomicino, De Lorenzo, Di Donato: i tre avidi «viceré» del Caf. Imprese che nel settembre del '96 hanno riottenuto dalla giunta Bassolino l'appalto per la raccolta delle 1300 tonnellate/giorno di pattume tal quale generate dalla città di Napoli. ([[Ivan Berni]]) *A Napoli è stata affibbiata una mutazione di funzione e destino di cui non si è mai compresa la connotazione: da ex capitale, che cosa è diventata? Non si sa. E quel che è peggio: non se ne discute. ([[Philippe Daverio]]) *A Napoli, il 15 maggio, una sollevazione popolare aveva colto tutti di sorpresa. I soldati spararono e ci furono molti morti. Il Parlamento, che aveva tentato una mediazione, venne invece accusato di aver sostenuto la sedizione. ([[Nico Perrone]]) *A Napoli puoi anche mandare un prefetto di frontiera come Mori o un baluardo della cultura come il sottoscritto. Ma non ci fai nulla. Un po' come a [[Palermo]]. Al Sud c'è una travolgente forza del male. ([[Vittorio Sgarbi]]) *A Napoli va debitrice l'[[Italia]] della restaurazione della moderna [[filosofia]] razionale, che da quel regno si propagò per tutta la penisola. Il [[Bernardino Telesio|Telesio]], il [[Giordano Bruno|Bruno]] ed il [[Tommaso Campanella|Campanella]] aveano cominciato a scuotere il gioco aristotelico; il [[Giambattista Vico|Vico]] ed il [[Antonio Genovesi|Genovesi]] lo levarono dal collo degli Italiani e lo infransero. ([[Giuseppe Maffei]]) *Amo Napoli perché mi ricorda [[New York]], specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice come quella di New York. ([[Andy Warhol]]) *Avevo visto Valencia e Barcellona, avevo visto Genova, Milano, Venezia, Firenze e anche Roma; tuttavia non sapevo cosa fosse una grande Città fino a quando non sono giunto a Napoli. Altre la superano per la bellezza degli edifici e il gusto degli ornamenti, ma quella folla immensa, quello strepito di persone; quello splendore e frastuono di carrozze, quell'abbondanza di cose, quell'allegro tumulto e quella pacifica confusione destano scompiglio nell'animo di chi la vede per la prima volta. [...] Una splendida corte, una milizia brillante, un'innumerevole e ricca nobiltà, un altrettanto numeroso e ricco foro, un popolo chiassoso, una folla infinita fanno di Napoli una grande città come solo se ne possono vedere in Inghilterra e in Francia, ma non certo in altre nazioni europee. ([[Juan Andrés]]) *Cara Napoli, è difficile, tanto difficile dopo quattro anni... e allora ho pensato che forse è meglio salutarti così: chiedendo in prestito prima a zio Pino e poi a te, quello che la gente, la meravigliosa tua gente, ti canta ogni volta come una promessa di amore eterno. [...] ''Napule è tutto nu' suonno e a' sape tutto o' munno ma nun sann' a verità.''<ref>Nella lettera vengono citati i versi di ''Napule è'' di [[Pino Daniele]].</ref> Io la so. L'ho scoperta, l'ho amata, l'ho chiusa a chiave nel cuore: ed è per questo che oggi i miei occhi sono bagnati da questo mare e sporcati da questa terra. Terra mia. Ciao guagliù, forza Napoli sempre. ([[Gökhan Inler]]) *''[[Francesco Caracciolo (ammiraglio)|Caracciolo]]'' era uno di quei pochi che al più gran genio riuniva la più pura virtù. Chi più di lui amava la patria? Che non avrebbe fatto per lei? Diceva che la Nazione Napolitana era fatta dalla natura per avere una gran marina, e che questa si avrebbe potuto far sorgere in pochissimo tempo: avea in grandissima stima i nostri marinari. ([[Vincenzo Cuoco]]) *Che cosa significasse per il [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]] l’incontro con la immensa capitale mediterranea, più classicamente antica di Roma stessa, e insieme spagnolesca e orientale, non è difficile intendere a chi abbia letto almeno qualche passo del Porta o del Basile; un’immersione entro una realtà quotidiana violenta e mimica, disperatamente popolare. ([[Roberto Longhi]]) *{{NDR|Sembrerebbe}} che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi<ref>I napoletani.</ref>, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi. ([[Fanny Salazar Zampini]]) *Chi ha ragione? Chi ha visto meglio il tratto saliente della città che, come ogni realtà complessa, può essere considerata da molti e differenti punti di vista? Lo scrittore napoletano [[Raffaele La Capria]] definisce Napoli una città bifronte, come Giano, il dio con due facce: «Secondo come la si guarda può essere "disperatissima" o "felicissima"».<br>Il dilemma rappresentato da Napoli è forse nel fatto che qualunque giudizio si esprima può essere considerato giusto. La magnificenza e l'abiezione, la bellezza e l'orrore, una gentilezza e una crudeltà che sembrano venire entrambe da tempi remoti. Perché se Napoli fosse solo orrore e ferocia come talvolta la cronaca induce a pensare, non varrebbe nemmeno la pena di arrovellarsi, di chiedersi come mai possa accadere tutto ciò che vi accade. ([[Corrado Augias]]) *Ci sono città più forti dei secoli: il tempo non le muta. Si succedono le dominazioni, le civiltà vi si depositano come sedimenti geologici; ma esse conservano attraverso i tempi il loro carattere, il loro profumo, il loro ritmo e il loro rumore, diversi da tutte le altre città della terra. Da sempre Napoli è una di queste e, come appare oggi al viaggiatore, così era nel Medioevo e così indubbiamente mille anni prima, mezzo africana e mezzo latina, con i suoi vicoletti affollati, il suo chiassoso brulichio di gente, il suo odore di olio, di zafferano e di pesce fritto, la sua polvere color del sole e il rumore di sonagli che dondolano al collo dei muli. ([[Maurice Druon]]) *Città cosmopolita per eccellenza e tollerante quante altre mai, Napoli, più che limitarsi ad offrire ospitalità e rifugio agli esuli greci nelle diverse, tristi o meno tristi, vicende della loro storia, ha costituito quasi sempre una seconda patria, come a suggellare nel tempo il significato dell'antico nome ellenico. Per chi è greco e ha stabilito la propria dimora in questa città, non diversamente dai tanti altri che l'hanno preceduto nei tempi andati, non è solo un conforto o un compiacimento, è un motivo di esaltazione, e anche una lusinga cui non è facile sottrarsi. ([[Costantino Nicas]]) *Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti. ([[Herman Melville]]) *Comm si bell... I miss you assai assai.<ref>Come sei bella {{NDR|Napoli}}... Mi manchi assai assai.</ref> ([[David Rocco]]) *Con superbo slancio patriottico sapeva ritrovare, in mezzo al lutto ed alle rovine, la forza per cacciare dal suolo partenopeo le soldatesche germaniche sfidandone la feroce disumana rappresaglia. Impegnata un'impari lotta col secolare nemico offriva alla Patria, nelle "Quattro Giornate" di fine settembre 1943, numerosi eletti figli. Col suo glorioso esempio additava a tutti gli Italiani, la via verso la libertà, la giustizia, la salvezza della Patria. Napoli, 27 – 30 settembre 1943. (<small>Motivazione data dalla Presidenza della Repubblica italiana con decreto del 10 settembre 1944, che così assegnava alla città di Napoli la Medaglia d'oro al valor militare.</small><ref>''[http://archive.today/2013.07.02-161334/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=18392 Medaglia d'oro al valor militare, città di Napoli.]'', ''quirinale.it''.</ref>) *Con una ovvietà potremmo ricordare che le tre grandi lingue del teatro sono il [[veneto]], il napoletano e il [[Sicilia|siciliano]]. Lingue che consentono di rappresentare comportamenti, allusioni, doppi fondi capaci di alimentarsi nel gesto, come accade nell’inglese di Shakespeare. ([[Toni Servillo]]) *Credimi, per chi ha un po' d'onore e di sangue nelle vene, è una gran calamità nascere napoletano. ([[Carlo Filangieri]]) *Cuffià: Dileggiare, beffare, deridere, burlare, prendere in giro, ma in una cadenza autenticamente napoletana, cioè ironica, sorridente e canzonatoria, tutt'altro che beffarda, sarcastica e maligna. [...] per l<nowiki>'</nowiki>''homo neapolitanus'' il ''cuffià'' si configura spesso quale itinerante supporto esistenziale: per lui, che sotto le disincantate specie del ''Tatonno 'e Quagliarella'' di [[Giovanni Capurro]] (musicato da [[Francesco Buongiovanni]] nel 1919), può dire «cuffeio pure 'a morte e 'a piglio 'a risa»... Ed è proprio in questa sovrana irrisione che si condensa e si sublima tutta la millenaria saggezza del nostro popolo, tutta la perenne essenzialità del suo sussistere, tutta la esplicita garanzia della sua rinnovantesi sopravvivenza... ([[Renato De Falco]]) *{{NDR|Napoli, vista dal Museo di San Martino}} Da questo cumulo di tetti si levava un frastuono, un urlo continuo, come esplosioni di voci ininterrotte, di cui non ci si fa l'idea nella città stessa. Questo vi incute davvero una sorta di spavento, e questo rumore che si alza con la nebbia azzurra fa stranamente sentire a quale altezza ci si trova e dà le vertigini.<br />Queste cappelle di marmo mi hanno incantato. Il paese che possiede quel che possiede l'Italia è il paese più ricco del mondo. Io paragono l'[[Italia]] con il resto dell'universo, come un magnifico quadro con un muro imbiancato a calce.<br />Come ho osato giudicare Napoli l'anno scorso! se solo avessi visto! Tutta la strada di San Martino e la discesa lungo Posillipo offrono bellezze da lasciare stupefatti. E queste ville sparpagliate e questo mare, e il Vesuvio e il cielo, e la grotta di Pozzuoli, che si scorge come una bocca di cannone! – Si perde la testa! ([[Marija Konstantinovna Baškirceva]]) *Da Parigi, seguendo i confini di Francia, abbiamo visto il Meno gettarsi nel Reno tra sponde fitte di bei vigneti, e la fertile Campania fino a Napoli, coi suoi palazzi stupendi e le strade dritte, ben lastricate, che dividono la città in quattro parti. E la tomba d'oro del saggio [[Publio Virgilio Marone|Marone]], e la strada lunga un miglio che tagliò nella roccia in una sola notte. ([[Christopher Marlowe]]) *Dei magnati napoletani mi ricorda di avere una volta parlato con poco favore a cagione di certo barbaro spettacolo non so se tuttavia costì praticato, che allora mi mosse a sdegno e a ribrezzo. Ma per ben costumata che sia, non v' è città che alcuna cosa in se stessa non offra degna di biasimo: ed or m'avveggo come degnissimi essi si porgano di bella lode per animo liberale, per indole generosa, e per singolare fedeltà nell' amicizia. E questo vanto {{sic|meritamente}} a loro consente la storia di Roma, che ridotta nella seconda guerra Punica allo stremo delle sue forze, abbandonata e combattuta da quasi tutta l' Italia, e tradita dai Capuani vostri vicini, che i benefizi ed i soccorsi da lei ricevuti rimeritarono con odio mortale e con gravissime ingiurie, dalla esimia fedeltà, e dalla liberale munificenza dei Napolitani ebbe nell'ora del suo più grave pericolo aiuto e sostegno. Perché gli antichi non meno che i recenti tempi mi porgono sicuri argomenti ad affermare che, chi veduta Napoli non se ne innamora, o non conosce che sia virtù, o non è capace di amarla. ([[Francesco Petrarca]]) *Disumanizzare Napoli non deve essere stato facile, ma sembrano esserci riusciti. Un popolo che ha molto patito superando con la sua vitalità e la sua impressionante saggezza prova dopo prova è facilmente preso alla sprovvista da un'aggressione disumanizzante, che ha lo scopo di ucciderne l'anima fingendo di liberarlo; così mi spiego questo popolo stravolto, paralizzato, che non può più fare nient'altro che gonfiarsi di rumore e produrne, ingoiare caos e trombettarlo fuori. ([[Guido Ceronetti]]) *{{NDR|A Napoli}} Dopo il 1830 nacque una nidiata di giornali, che sebbene parlassero di sole cose letterarie, e dicessero quello che potevan dire, pure ei si facevano intendere, erano pieni di vita e di brio, e toccavano quella corda che in tutti rispondeva. Era moda parlare d'Italia in ogni scritturella, si intende già l'Italia dei letterati: e sebbene molti avessero la sacra parola pure al sommo della bocca, nondimeno molti altri l'avevano in cuore. ([[Luigi Settembrini]]) *È così! I più grandi uomini, le figure nostre più luminose, non trovarono mai chi si agitasse in loro favore: [[Francesco de Sanctis]] e [[Luigi Settembrini]] hanno appena due povere teste marmoree in quel giardino pubblico che chiamiamo ''la [[Villa comunale di Napoli|Villa]]''; [[Salvator Rosa]], [[Luca Giordano]], [[Pietro Giannone]], [[Carlo III di Spagna|Carlo III]], nulla; e i monumenti di Napoli sorti da cinquant'anni a questa parte, – salvo qualche rarissima eccezione – rappresentano, nella sciagurata decadenza della Scultura, la Partigianeria, la Politica e l'Intrigo...<br>Nemmeno le [[Accademia|Accademie]], delle quali pure il [[Bartolommeo Capasso|Capasso]] fu tanta parte, si mossero per onorarlo. Ma si muovono, forse, le Accademie? O non sono, forse, ora più che mai, acque stagnanti, necropoli anticipate, in cui si adagiano e nicchiano, nel ''severo raccoglimento'' che è torpore letale, le Mummie dell'Arte, della Letteratura e della Scienza?<br>Conto fra gli Accademici amici illustri e carissimi, viva minoranza d'intelletti fervidi in quelle Case dei Morti; e mi domando da anni perché non si riuniscono, in una iniziativa che qualcuno già tentò di sviluppare! Or vedremo invece altri marmi, non meno brutti di quelli già esistenti, ingombrare le piazze. ([[Ferdinando Russo]]) *È l'unica vera capitale d'Italia, avendo conservato splendori e miserie dell'impero spagnolo. Questo è l'unico posto al mondo dove gli aristocratici possono ancora fare i funerali col tiro a 8 di cavalli infiocchettati. Dove convivono la miseria disperata di [[Spaccanapoli]] e la sofisticazione disperata delle case degli aristocratici, capaci di affrontare così bene il ridicolo di quei fiocchetti sui cavalli ai funerali. ([[Fernanda Pivano]]) *{{NDR|[[Totò]]}} È la mia passione perché, oltre che grande interprete, è il simbolo di una Italia furba ma un po' ingenua, in cui non esisteva solitudine. Un'epoca che avete vissuto voi in Italia, soprattutto a Napoli e anche noi in Spagna. Ma che ora non esiste più. Quando cammino per le vie della città, nei [[Quartieri Spagnoli]] o nelle strade del centro storico provo una profonda malinconia, perché sono il segno del tempo che è passato e non ritornerà. ([[Arturo Pérez-Reverte]]) *È proprio di Napoli che si può ripetere con un famoso personaggio: qual è quel gentiluomo che non ha scritto una tragedia? Con questa variante, per altro, che la moda delle tragedie essendo passata, quei giovanetti egregi si erano dati al dramma e alla commedia; ingannando gli ozî signorili nel culto delle Muse, "cui giovano le quinte e la ribalta". La nobiltà napoletana segue in {{sic|cotesto}} le tradizioni del suo duca di Ventignano e del suo barone (sic)<ref>Nel testo citato.</ref> Genoino. Parte coltiva ancora gli studî classici, sotto gli auspici di Gargallo e di [[Basilio Puoti]]; parte si è data con ardore alla scuola moderna, e va sull'orme di [[Eugenio Scribe]] e di [[Alfred de Musset|Alfredo de Musset]]. Ma gli uni e gli altri, col loro culto per la scena, ci fanno fede che l'amore delle lettere è sempre vivo nel seno dell'aristocrazia del Sebeto, diversa in ciò da quella di tante altre città italiane. Epperò va lodata, e tutti debbono augurarsi che i baci delle Muse, una volta dati, non vadano perduti. ([[Anton Giulio Barrili]]) *È un fatto per me oramai fermo: codesti meridionali, dal più al meno, recano nella poesia quella volubilità delle loro chiacchiere, che si devolve per lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza una cura al mondo del pensiero. Il poeta napoletano tipo è il [[Giovan Battista Marino|Marino]]. È inutile: i meridionali non sono poeti né artisti, non ostante tutte le apparenze: sono musici e filosofi. La poesia (anche questo parrà un paradosso) è delle genti più prosaiche e fredde della Toscana e del Settentrione. ([[Giosuè Carducci]]) *È una città dove concorrono elementi che ritroviamo separatamente altrove, ma che a Napoli sono tutti riuniti. Perché Napoli è l'unica città del [[Mediterraneo]] in cui elementi di cultura greca, orientale, nordafricana, slava, francese, catalana, aragonese, perfino tedesca, si riuniscono in modo tale che non esiste un esempio simile nel Mediterraneo. Napoli è soprattutto Napoli ed è in questo aspetto la sua vera napoletanità, la capacità naturale di coordinare e conciliare fatti sociali, culturali ed antropologici in un luogo che è l'emblema di tutta la mediterraneità. ([[Nicola Spinosa]]) *È una trappola in cui noi napoletani cadiamo spesso, pensiamo sempre di essere simpatici. ([[Silvio Orlando]]) *Eccoci finalmente qui. Un proverbio italiano dice: – Vedi Napoli e poi muori!, ma io dico: – Vedi Napoli e vivi – perché c'è molto qui degno di essere vissuto. ([[Arthur John Strutt]]) *Ed è questa l'altra differenza con Berlino: mentre la seconda torna a vivere con la riunificazione germanica un momento di grande rilancio, all'opposto Napoli con l'unità d'Italia non ha fatto che perdere colpi. Eppure, le due città hanno in comune «tutte le caratteristiche che le rendono amabili agli occhi dei giovani, solo che a Napoli questa risorsa non viene percepita come una ricchezza bensì come un problema. Bisogna cambiare il paradigma, così come fu fatto per Berlino negli anni '80, e comprendere che i centri storici sono risorse su cui investire». ([[Hans Stimmann]]) *Era allora Napoli in un periodo di grande splendore. La sua vecchia aristocrazia, nella quale s'intrecciavano con la boriosità spagnola e l'argutezza francese l'innato senso estetico della [[Magna Grecia]], era fra le prime d'[[Europa]]. Briosa, svagata, scapigliata, elegante, vi si alternavano splendide feste a chiassose mattane, spettacoli di eccezione a banchetti pantagruelici, gite a [[Capri]], ad [[Ischia]], sul [[Vesuvio]]. ([[Salvatore Gaetani]]) *Era sera quando arrivai in città. Una sagra era stata allestita lungo tutta via Caracciolo e [[Posillipo]], con tamburi, pifferi e tarantelle. Più tardi i fuochi d'artificio illuminarono l'intero [[Golfo di Napoli|golfo]]. Non avevo più visto niente di così spettacolare dai bombardamenti notturni dei primi anni quaranta. Ho capito, allora, come luci e saette non siano sempre messaggeri di morte, ma possano invece rappresentare un rituale incantatorio grazie al quale cacciare i demoni ed esorcizzare la malasorte. Mi sentivo a mio agio, completamente solo, anonimo e libero tra migliaia di anonimi e liberi stranieri. ([[Hans Werner Henze]]) *Farei fatica a vivere nel caos delle grandi città. Ma io adoro Napoli e la sua umanità, adoro lo spirito sociale che c'è lì, il fatto che se succede una cosa al tuo vicino è come se fosse successa a te. Napoli ti dà un amore unico che ogni allenatore dovrebbe provare nella vita. ([[Maurizio Sarri]]) *Già non vi sono più tutte le immagini religiose che c'erano in altri tempi. L'immagine di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] ha sostituito quella del Signore. Adorare è una necessità di Napoli, adorare con fervore, qualunque sia l'oggetto dell'adorazione; adorare con urla, gesti, in mezzo allo strepito e alla gazzarra, con l'esaltazione propria dei temperamenti nervosi e col fanatismo che accompagna le passioni meridionali accese dal caldo molto intenso del clima. C'è qualcosa del Vesuvio, qualcosa dei suoi ardori e delle sue eruzioni, e anche qualcosa delle sue velleità nella mobile e ardente natura dei napoletani, di questi greci degenerati che vivono col sorriso sulle labbra sempre sull'orlo della morte, minacciati da un vulcano delle stesse catastrofi che seppellirono Ercolano e Pompei. ([[Emilio Castelar]]) *Gloria d'Italia e ancor del mondo lustro, madre di nobiltade e di abbondanza, benigna nella pace e dura in guerra. ([[Miguel de Cervantes]]) *Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli italiana. ([[Elsa Morante]]) *Guardo in questo momento con rinnovata fiducia a Napoli e ai napoletani, alla loro capacità di cogliere i frutti del riconoscimento rappresentato dalla competizione che oggi si inaugura {{NDR|l'America's cup}}, e di esprimere, in generale, lo slancio necessario per la valorizzazione delle preziose risorse e potenzialità di cui è ricca la nostra grande, storica città. ([[Giorgio Napolitano]]) *Ho maltrattato Napoli: nondimeno, non la lasciammo, senz'avervi veduto il bel tempo. Bisogna confessare ch'ell'è bella e brillante allor che splende il solo, quanto nojosa e sgarbata sotto un cielo di pioggia. Immaginatevi, inquest'ultimo caso, di vedere una povera fanciulla che corre le strade, durante il {{sic|carnovale}}, in orpelli da teatro. Quanto più porta e nastri e merletti, quanto più fiori ha nelle chiome, quanto più la di lei acconciatura {{sic|strigne}} splendidi e freschi colori e tanto più parimenti vi si mostra il fango, e tanto più il vento e la pioggia la scompongono e la scolorano, e tutto ciò di cui ornossi per piacere la rende esosa a vedersi. Ma se dolce l'aria e limpida e sonora mai siasi all'indomani, se riede il sole, ed ella ritorni col sole: ell'è attillata, ell'è leggiera; que' suoi nastri cangiano di colore all'occhio, lusinghiero è il suo riso, ed il suo canto ci allegra. Ecco veramente Napoli. Essa è fatta per vivere al sole. ([[Louis Veuillot]]) *Ho vissuto in questa città, per la prima volta, non da turista, ma da napoletano. Per conoscerla a fondo dovevo anche viverla a fondo. Per me è stata l’esperienza lavorativa più bella in assoluto. Oggi mi sento come un vero e proprio ambasciatore di Napoli. Parlo sempre di questa città stupenda quando vengo intervistato dai giornali americani. Molti mi chiedono perché ho scelto di raccontare proprio Napoli. Io rispondo che volevo raccontare una città diversa. All'estero l'Italia viene associata alla pizza, al caffè, al sole, ma in realtà tutti questi cliché provengono da Napoli: questo fa capire che è Napoli il vero cuore dell’Italia. Molti che vanno in vacanza in Italia scelgono altre regioni come la [[Toscana]] per prendere il vino, ma questa come altre mete simili fanno parte del turismo chic; per conoscere veramente l'Italia bisogna andare a Napoli. ([[David Rocco]]) *I miei primi giorni a Napoli li ho trascorsi a guardare le processioni, sempre molto sontuose durante la settimana santa. ([[Joseph Addison]]) *I napoletani amano la loro città come un padre brutale si sente in diritto di maltrattare la propria figlia e non è consapevole di maltrattare innanzitutto se stesso, la nobiltà che è propria di un essere umano, senza la quale la brutalità dilaga verso la più bieca bestialità. ([[Gea Martire]]) *I napoletani guardano sempre indietro e mai al presente e al futuro, e dicono con nostalgia "prima si stava così bene". ([[Carlo Buccirosso]]) *I napoletani sono ipocriti, sembrano allegri, invece sono tristi. La gente li osserva, e loro fanno finta di essere spensierati. Non s'impegnano, perché da quando avevano in casa i mori sanno come va a finire. ([[Peppino De Filippo]]) *I Napolitani mi paiono incomparabilmente migliori.<ref>Rispetto ai romani.</ref> Sono rozzi, ma cordiali, franchi, aperti: sono generalmente incolti, ma non presumono: sono superstiziosi, ma non persecutori come i Romani. la natura ha fatto qui tutto, ma gli uomini non hanno fatto nulla{{sic|,..,.}} Contuttociò Napoli mi piace più di tutte le città d'Italia. Se la natura avesse dato ai Napolitani la maniera, la lingua e la polizia dei Fiorentini, io credo che gli angeli e i santi del paradiso abbandonerebbero il Padre eterno per venire a stare a Napoli. ([[Carlantonio Pilati]]) *I nostri sono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.<br>Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]) *Il 1848 era alle porte, ma pareva che nessuno lo sospettasse; Napoli ha sempre di queste placide esteriorità: l'interno lavorio non offusca il suo aspetto e neppur le più grandi disgrazie valgono a mutarne la fisionomia. Con un grano, in quegli anni, il lazzarone era quasi ricco, e una piastra ballonzolante nella saccoccia del panciotto a un borghese gli conferiva l'aria della più grande superiorità. L'allegra povertà, in pieno possesso della strada, vi si sciorinava al sole; il facchino appisolato, a un angolo, in una cesta, schiudeva, di volta in volta, gli occhi e tranquillamente, abituato a posare, contemplava il forestiero, inglese o francese, che, impiedi, davanti a lui, pigliava note in un taccuino. Le solite baldorie per le feste de' soliti suoi santi occupavano la gente de' quartieri inferiori – come anche adesso la occupano – ma pareva che un senso di caricatura fosse pur penetrato dal giornale fin nella plebe. ([[Salvatore Di Giacomo]]) *Il Comitato ha deciso l'iscrizione sulla base di criteri (ii) e (iv), considerando che il sito è di eccezionale valore. Si tratta di una fra le più antiche città d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia lunga e densa di eventi. La sua posizione sulla baia di Napoli gli conferisce un valore universale eccezionale che ha avuto una profonda influenza in molte parti d'Europa e oltre. (<small>Motivazione data dal Comitato di valutazione dell'UNESCO che nel 1995 decise di annoverare il centro storico di Napoli fra i siti patrimonio dell'umanità.</small><ref>«''The Committee decided to inscribe the property on the basis of criteria (ii) and (iv), considering that the site is of exceptional value. It is one of the most ancient cities in Europe, whose contemporary urban fabric preserves the elements of its long and eventful history. Its setting on the Bay of Naples gives it an outstanding universal value which has had a profound influence in many parts of Europe and beyond.''» Vedi ''[http://whc.unesco.org/en/decisions/3088 Decision - 19COM VIII.C.1 - Inscription: The Historic Centre of Naples (Italy)]'', ''unesco.org''.</ref>) *Il giorno appresso abbandonai con dispiacere quelle incantevoli spiagge di Napoli che pur m'erano state fatali due volte: non le potei salutare cogli occhi, ma il cuore armonizzò co' suoi palpiti l'inno mestissimo della partenza. Sapeva di non doverle piú rivedere, e se io non moriva per loro, esse restavano come morte per me. ([[Ippolito Nievo]]) *Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare. ([[Antonio Gramsci]]) *Il napoletano è per ordinario sobrio, ma intemperante fino alla ghiottornia nelle grandi gioie eccezionali. Dissi fino alla ghiottornia, mai però fino all'ebrezza: dopo questi formidabili pasti e queste omeriche libagioni i convitati se ne tornavano in città insieme, camminando dritti e sicuri, come una pattuglia di granatieri digiuni. ([[Marc Monnier]]) *Il napoletano è quello che era. Parlo in generale. Se pensa, non pensa che a Napoli. Gli stessi imbroglioni, gli stessi ciarlatani, gli stessi vigliacchi: non senso comune, non vera conoscenza delle cose del mondo, la stessa spensieratezza. Il brigantaggio è sempre lì. Già cominciano a borbottar contro le nuove imposte. ([[Bertrando Spaventa]]) *Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce. ([[Leo Longanesi]]) *Il Papa è a Roma, [[Dio]] è a Napoli. ([[Jean Cocteau]]) *Il papa non è venuto mai a Napoli per paura che gli chiedono i soldi. [...] Io una volta ci sono andato a Napoli. Era pulita. Però forse non ho visto bene. A Napoli ci sono tutti i ladri, mariuoli, assassini e drogati. Il mare è una latrina. Vendono le cozze usate. (''[[Io speriamo che me la cavo]]'') *Il popolo non era né greco, né romano, né bizantino; era il popolo napoletano di sempre, un popolo che non assomiglia a nessun altro: di un'allegria che è uno schermo a coprire la tragedia della miseria; di un'enfasi che è un modo per dare un valore allo scorrere monotono dei giorni; di una pigrizia che è saggezza e che consiste nel non fingere di essere attivi quando non si ha nulla da fare. Un popolo che ama la vita, che gioca d'astuzia con i rovesci del destino, che ha il gusto della parola e il disprezzo per l'agitazione militare, perché la pace, che ha conosciuto solo raramente, non lo annoia mai. ([[Maurice Druon]]) *Il segreto del [[blu]] è ben custodito. Il blu arriva da laggiù. Man mano che avanza s'indurisce e si muta in montagna. La cicala vi lavora. Gli uccelli vi lavorano. In realtà, non si sa niente. Si parla del blu di Prussia. A Napoli la [[Maria|Santa Vergine]] resta nei buchi dei muri quando il cielo si ritira.<br>Ma qui tutto è mistero. Mistero lo zaffiro, mistero la Santa Vergine, mistero il sifone, mistero il collo del marinaio, mistero i raggi blu che accecano ed il tuo occhio blu che attraversa il mio cuore. ([[Jean Cocteau]]) *Il tumulto e l'andirivieni quotidiano rendono Napoli una città popolata e piena di vita come Parigi. ([[Donatien Alphonse François de Sade]]) *Imperciocché ad un tratto si fa un gran rivolgimento di cose letterarie in Napoli, che, quando si credevano dovervisi per lunga età ristabilire tutte le lettere migliori del Cinquecento, con la dipartenza del duca viceré vi surse un altro ordine di cose da mandarle tutte in brievissimo tempo in rovina contro ogni aspettazione. ([[Giambattista Vico]]) *In [[Campania]] è finita l'era [[Antonio Bassolino|Bassolino]], nonostante «Un posto al sole». Negli anni, la soap di Raitre ha disegnato una Napoli che non c'è, una Napoli molto bassoliniana, una Napoli da portineria dove però non è mai esistito il problema spazzatura (tanto che si è dovuto provvedere altrimenti). ([[Aldo Grasso]]) *In tutta la sua vicenda millenaria, Napoli non è mai stata solo dei napoletani, dalle origini si è caratterizzata come un ''melting pot'', un punto d'incontro di popoli, di culture e di lingue diverse le cui tracce si percepiscono ancora oggi, dando vita alla sua fisionomia inconfondibile di "metropoli della memoria".<br>[[Sigmund Freud]], grande viaggiatore e appassionato dilettante di archeologia, ha paragonato la psiche umana a una città antica come [[Roma]], sotto la cui forma moderna apparentemente visibile si celano i residui di una storia secolare che continua a influenzare la sua vita attuale. La metafora può essere valida in maniera particolare per Napoli, luogo in cui la «contemporaneità del non contemporaneo» ([[Ernst Bloch]]) salta subito agli occhi di chiunque percorra i suoi vicoli, strade e piazze, e la cui «porosità» si esprime anche come intreccio indissolubile di spazi e di tempi: città delle metamorfosi eterne in cui niente sembra scomparire per sempre. ([[Dieter Richter]]) *In tutte le chiese si vedono lapidi sepolcrali di spagnoli, e molte in castigliano, e qualcuna in catalano. La grande strada di Toledo, e quasi tutti gli edifici e monumenti pubblici, portano il nome di qualche spagnolo, e tutto è pieno di memorie di spagnoli, ma soprattutto ad ogni passo si avverte la presenza del nostro augusto monarca [[Carlo III di Spagna|Carlo III]]. La Strada Nuova, l'Albergo dei Poveri, Capo di Monte, Portici, Caserta, tutta Napoli e i suoi dintorni testimoniano l'animo generoso di Carlo III, e il Re ''Cattolico'' è un nome che si sente ripetere ad ogni occasione dai napoletani, e con un particolare sentimento di tenerezza e gratitudine. ([[Juan Andrés]]) *In tutti i modi la fusione ''coi Napoletani'' mi fa paura; è come mettersi a letto con un vaiuoloso! ([[Massimo d'Azeglio]]) *In uno dei quartieri popolari dove arrivai bighellonando vidi la seguente scena: da una stanza all' ultimo piano di un palazzo, si aprì una finestra e una vecchia signora calò una lunga fune con un cesto dal quale alcuni bambini che giocavano presero dei pupazzi ritagliati dalla carta colorata, con una gioia che mi commosse fino alle lacrime. Imparai che la povertà non esclude la gioia. ([[Hans-Georg Gadamer]]) *Innamoratevi a Napoli. Sposatevi a Battipaglia. Divorzierete a Potenza. Napoli città degli innamorati.<br>Per la gioia di [[Francesco Alberoni|Alberoni]] e sua moglie. Macchine incolonnate aspettano di entrare in città. Gente smaniosa, single, depressi, abbattuti, ipocondriaci, gente insomma spenta che fa la fila perché ha saputo che a Napoli ci s'innamora. ([[Peppe Lanzetta]]) *Intanto a Napoli con l'editto del 1802 (RD 30.06.1802) il Re proibiva l'accattonaggio per le Chiese, per le strade e nei luoghi pubblici (art. 1); ordinava il ricovero nel Real Albergo de' poveri, se storpi ed inabili al lavoro (artt. 2 e 4); comminava pene ai trasgressori (art. 3), e ai parenti, che non ne prendessero cura (artt. 5 e 9); prescriveva norme per l'amministrazione dell'Istituto e all'art. 12 dichiarava espressamente: «Oltre ai mendici saranno raccolti e rinchiusi per ora nel Real Albergo de' Poveri tutti i fanciulli e le fanciulle che vagano per la città abbandonati dai loro genitori, o da coloro che avendoli presi dalla Santa Casa dell'Annunziata, gli lascino esposti di nuovo, senza più curarne il mantenimento e l'istruzione». ([[Gabriele Amendola]]) *{{NDR|Alla recettività linguistica del [[dialetto napoletano]] si unisce quella}} intensamente e concretamente solidale sul piano umano. Si pensi all'accoglienza riservata agli Ebrei, non ghettizzati ma inseriti in due zone che ancora ne ricordano la presenza: Giudecca vecchia, nei pressi di Forcella e Giudecca nuova, verso Portanova, nonché alle varie Logge (cioè alloggiamenti) dei Pisani, dei Francesi, dei Genovesi... Etnie cui nel materno grembo partenopeo era possibile integrarsi e comunicare al di fuori di ogni discriminazione, nella stessa misura in cui il nostro aperto e multimediale idioma ha saputo dare spazio alle tante componenti in esso armonicamente trasfuse... ([[Renato De Falco]]) *Io ammiro in cotesta città principalmente due cose: la religione verso Dio, e la pietà verso il prossimo; che sono la perfettione di tutti quelli, ch'aspirano alla vita immortale, e gloriosa. ([[Gabriele Fiamma]]) *Io aveva creduto insino allora, che la terra e il genere umano fossero Napoli e i Napoletani; che gli ordini più sublimi di questo genere umano fossero quei feroci della fonte Capuana e dell'orto Botanico, e quei gendarmi del convento; e che la meta finale a cui questo genere umano intendesse, fossero certi saporitissimi desinari, e certe appetitivissime cenette, che, con eloquenza senza pari al mondo, que' miei eruditissimi studenti ragionavano sempre fra loro solersi dalla gente scelta fare qui alle lune estive, ponendo le tavole o in una bella contrada marina detta Santa Lucia, o in un'altra spiaggia deliziosissima detta Posilipo. ([[Antonio Ranieri]]) *Io, che ho camminato qualche parte d'Italia, ed ho notizia delle genti e de' costumi delle altre città, ardisco dire che non vi sia città al mondo dove sia più premiato il valore, e dove l'uomo senza avere altra qualità che il proprio merito possa ascender a cariche grandi e ricchezze immense, a dignità supreme ed a governar la repubblica, senza aver bisogno né di nascita, né di danari per arrivarci, anzi senza che nemmeno abbia l'onore della cittadinanza: stando così aperta la porta degli onori alli regnicoli come ai cittadini, e così a' poveri come a' ricchi, e così a' nobili come ad ignobili, ancorché siano d'infima plebe, e della più umile terra del regno: ciò che in nessun'altra città del mondo, non che dell'Italia, è lecito di desiderare, non che di sperare. ([[Francesco D'Andrea]]) *Io pur venni a Napoli gentile e da bene, il cui sito a me pare meraviglioso e il più bello ch'io vedessi mai, perché io non ho veduto città ch'abbia dall'un de' lati il monte e dall'altro la batti il mare, come fa questa; ed anche per altre sue particolarità, che tutte insieme e ciascuna per sé la fanno parere mirabile. Ma perché dovete sapere che la natura non vuole, né si conviene (come disse quella pecora del [[Francesco Petrarca|Petrarca]]) "per far ricco un, por gli altri in povertate", quando l'ebbe molte delle sue doti più care concedute, le parve di ristringer la mano, affine che l'altre città non le mandassero loro ambasciatori a dolersi con esso lei di tanta parzialità, e propose fra se stessa di dare questo paradiso ad habitare a diavoli; e così come aveva proposto, mandò ad effetto. ([[Bernardino Daniello]]) *Io ritengo Napoli una città estremamente civile; ebbene, nel vocabolario dei napoletani non esiste la parola lavoro, dicono la «fatica». Anche io sono così, non amo la fatica. ([[Roberto Rossellini]]) *L'eruzione dell'anno 79 ed i terremoti che si ad essa si accompagnarono non rattristarono che per pochi anni il sempre sorridente golfo. Dopo Costantino e Giuliano, anche dopo Teodosio, Napoli e i suoi dintorni non hanno perso il fascino che aveva sedotto i contemporanei di Augusto. Nelle lettere di Simmaco come nei versi di Orazio non si parla d'altro che delle delizie di Baia e del suo golfo in miniatura. [[Cecina Decio Albino|Decio]] aveva fama di rinnovare nella sua villa le magnifiche follie di Lucullo. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]]) *L'espansione delle idee se era stata più sollecita a Napoli, non era men feconda nelle altre terre d'Italia. Napoli aveva risposta la prima al solenne appello del secolo; ma il Piemonte, la Toscana, Roma, e la grande voce di Lombardia e di Venezia non tardarono a farsi udire. La costituzione di Napoli era stata la lieve scintilla che aveva destato il grande incendio. Tutta la penisola da un capo all'altro subiva da lungo tempo l'azione di una disorganizzazione vitale. Il vecchio abito dell'assolutismo cadeva a brani, ed il bisogno della ricostruzione era universalmente sentito. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *L'indimenticabile ed eterna Napoli, che a volte prende sembianze mortali e va in rovina solo per esaltare ancora di più la sua sopravvivenza, l'incanto imperituro, la voluttuosità inesauribile che strugge il cuore con un piacere malinconico e ardente, con un supremo "qualcosa" che non è il golfo azzurrino, né le sue grotte trasparenti, né il suo vulcano dongiovannesco, né la sua Pompei, che ride e vive in idillio perpetuo nelle sue rovine, ma qualcosa di così particolare e così suo, che fa vivere nella nascosta trattoria l'averno e il cielo, l'angelico e l'umano, ciò che è stato e ciò che sarà poi, ed ancor più, il più struggente non voler morire che ho mai conosciuto. ([[Ramón Gómez de la Serna]]) *L'unico luogo che forse potrei scambiare con Napoli è Milano, l'altra grande metropoli italiana. ([[Toni Servillo]]) *La Capitale! Ma è egli possibile Napoli per capitale dell'Italia? Poi qual meschina idea?! Ma questo per Dio, non è amor patrio. ([[Giuseppe Verdi]]) *La Circe ingrata, che pur glorifica tante bestie, lo vide morire molto vecchio e quasi cieco pel troppo attento indugio degli stremati occhi {{sic|su le}} carte: e quasi non s'accorse della dipartita di Lui!<ref>Bartolomeo Capasso.</ref>. ([[Ferdinando Russo]]) *La città di Napoli non è solamente conosciuta per molto nobile, e principale da gl'italiani, che con piccola fatica, e con grandissimo gusto possono godere le comodità, e le delizie sue ma etiandio da tutte le straniere Nationi è stimata, e tenuta in pregio, come quella, da cui si conosce che in gran parte dipende la quiete, e la salute di questa provincia nobilissima d'Italia. ([[Gabriele Fiamma]]) *La città si sveglia di nuovo coi [[Pulcinella]], i borsaioli, i comici e i mendicanti; con gli stracci, le marionette, i fiori, la vivacità, la sporcizia e la universale degradazione; si risveglia sciorinando al sole il suo abito d'[[Arlecchino]], l'indomani e tutti gli altri giorni, cantando e digiunando, danzando e giocando sulla riva del mare. ([[Charles Dickens]]) *La contraddizione fra il genio inventivo e l'insuccesso pratico, tra la fecondità intellettuale e la sfortuna, il sottosviluppo, il marasma cronico, è l'aspetto più suggestivo di Napoli. Per la mancanza di una classe dirigente adulta, questa città che aveva tutto per riuscire ha fatto costantemente fiasco. Ma ha anche prodotto spiriti bizzarri e seducenti, invece di quegli scarafaggi sicuri del fatto loro che pullulano nelle capitali borghesi. ([[Dominique Fernandez]]) *La cosa che più mi colpisce è il continuo confronto forte che in altri posti faccio fatica a trovare, tra l'antico, la tradizione, ed il nuovo che si esprime anche a livello tecnologico. Per dirla con un'immagine sola, la vicinanza tra i computer e le reti dei pescatori. Ciò che trovo stimolante a Napoli è che mentre altre città hanno sacrificato completamente le proprie radici all'innovazione tecnologica, qui ancora si trova un incontro tra le radici profonde della cultura ed una visibile voglia di innovazione. Tanto che sarebbe uno scenario adatto ad un film di fantascienza. ([[Gabriele Salvatores]]) *La [[cucina napoletana|cucina di Napoli]]. E dopo aver mangiato un piatto di spaghetti con le vongole (e aver bevuto alquanto vino di [[Isola di Capri|Capri]] e d'[[Isola d'Ischia|Ischia]]) che [[Tristan Corbière]], il più simpatico dei maudits di [[Francia]], scrisse il "Sonetto a Napoli | {{sic|all'sole, all'luna}}, | {{sic|all'sabato, all'canonico}} | e tutti quanti con Pulcinella".<br/> ''Il n'est pas de samedi | qui n'ait soleil à midi; | femme ou fille soleillant, | qui n'ait midi sans amant!... || Lune, Bouc, Curé cafard | qui n'ait tricorne cornard; | – corne au front et {{sic|corde}} au seuil | préserve au mauvais oeil. || ...L'ombilic du jour filant | son macaroni brulant, | avec la tarantela: || {{sic|Lucia, Maz'Aniello}}, {{sic|Santo}} Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA –''<ref>''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}} {{NDR|(non)}} abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. (''SONETTO A [[Napoli|NAPOLI]] | AL SOLE ALL'UNA | AL SABATO AL CANONICO | E TUTTI QUANTI | CON PULCINELLA''), in Tristan Corbière, Gli Amori Gialli, poesie, vol. 2, cura e traduzione di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, Acquaviva, 2006, [https://books.google.it/books?id=2SzGWQFWU2AC&lpg=PP1&dq=tristan%20corbi%C3%A8re%20pulcinella%20napoli%20poesie&hl=it&pg=PA232#v=onepage&q=tricorno&f=false pp. 232-233] </ref><br /> Mangia, lunghi filanti, serpeggianti, gli spaghetti, marezzati dai molluschi gonfi e teneri, ancora saporosi di mare, delle vongole veraci; bevi quei vini; te lo trovi addosso lo spirito maudit. Maledetto? Benedetto, mille volte benedetto da che ti riempie di sole, di desiderio di cantare anche tu con Pulcinella. ([[Luigi Veronelli]]) *La domenica pomeriggio i quartieri di Napoli sono silenziosi e oppressivamente immoti. Nei vicoli deserti una miscela di ritmi musicali, voci, un sommesso acciottolio di piatti e posate esce dalle finestre aperte e dai balconi. Percepire i suoni e i segni della vita da lontano, la quiete e la solitudine delle strade, le saracinesche chiuse dei negozi e dei chioschi, l'immagine di un mondo che si è sottratto allo sguardo esterno, per immergersi nella sua dimensione privata: tutto obbliga a concludere che l'unità elementare di vita sociale a Napoli è la famiglia. ([[Thomas Belmonte]]) *La jettatura napoletana è una particolare ideologia, nata a Napoli in ambiente colto verso la fine del XVIII secolo. Questa tesi può sembrar contraddetta dal fatto che il fascino, il malocchio, e – più generalmente – la credenza nel potere malefico di una persona si ritrovano in tutti i Paesi e in tutte le epoche, come stanno a dimostrare il mauvais œil francese, l'evil eye inglese e il bose blick tedesco, per tacere di tutti i possibili riferimenti extraeuropei. In realtà se si considera la jettatura napoletana in rapporto al resto della vita culturale dell'epoca, e quando si legge in prospettiva la letteratura che sull'argomento fiorì a Napoli dalla seconda metà del Settecento, il fenomeno si presenta con una sua specifica coloritura locale che lo rende inconfondibile. ([[Ernesto de Martino]]) *La litigiosità rientra nell'umore della nostra gente. C'è nell'aria una provocazione continua. Sono in troppi a essere creativi, in quella cinta daziaria. Napoli è sterminata. Ma lo spazio per convivervi tutti in pace risulta sempre troppo stretto. ([[Francesco Rosi]]) *La mia prima impressione del mio approdo a Napoli fu quello di una città caotica. I napoletani sono insolenti e maleducati [...]. In ogni momento ti assalivano gridando in dialetto "Uè Gargà vien accà" magari per fare una foto. Il "per favore" a Napoli non esiste ma è una cosa unica vivere li. La città cambia dal giorno alla notte. Se le cose vanno bene non puoi uscire di casa, se vanno male lo stesso. ([[Walter Gargano]]) *La napoletanità è una parola che si trova nel vocabolario ideale e che individua radici tipiche oltre gli schemi.<br />Storia e leggenda sono lavoro cosmico dove magia, esoterismo, nobiltà e sacro si fondono con il quotidiano, il peccato e la famiglia. ([[Francesco Grisi]]) *La nazione napolitana è divisa in due classi: il proletario e la borghesia. L'aristocrazia è un essere incompleto ed impotente, la quale non ha che un nome infecondo financo di memorie. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *La nostra città, oltre a tutte l'altre italiche di lietissime feste abondevole, non solamente rallegra li suoi cittadini o con nozze o con bagni o con li marini liti, ma, copiosa di molti giuochi, sovente ora con uno ora con un altro letifca la sua gente. Ma tra l'altre cose nelle quali essa appare splendidissima, è nel sovente armeggiare. ([[Giovanni Boccaccio]]) *La plebe napoletana è come quella dell'antica Roma, formata di liberti che non avevano nulla. Perciò è credulona, superstiziosa, avida di notizie. La plebe di Napoli, dove tanta gente non ha nulla, è ancora più plebe delle altre. ([[Montesquieu]]) *La prima volta che giunsi qui, fu per una conferenza accademica. Ero solo e non svolgevo alcun ruolo nell'Università. La povertà e la gioia di vivere, queste erano le cose che più mi hanno impressionato, e poi… {{sic|Il}} rispetto per la cultura. ([[Hans Georg Gadamer]]) *La vita quotidiana a Roma è ormai inquinata. Chiesa, televisione e politica l'hanno occupata nelle sfere più intime e hanno finito per trasformarla in un paesone dove questi mondi la fanno da padrone. Invece Milano e Napoli hanno ancora uno spleen, una solitudine malinconica, sono città con forti valori simbolici. Viverci è nutriente sul piano degli atteggiamenti e dei comportamenti, per questo voglio assolvere Napoli nonostante tutto. Nonostante una realtà dove l'inferno e il paradiso si toccano; dove l' ironia altro non è che la passione quando sa prendere le distanze; dove si lotta continuamente contro la cultura della morte, mentre le altre città hanno la morte in casa e, nella loro quiete apparente, fanno finta di non accorgersene. Tutto questo è sempre foriero di una condizione felice artisticamente parlando. E vale per musica, cinema, arte, letteratura. Napoli è una città che crea continuamente anche nella difficoltà del suo quotidiano. ([[Toni Servillo]]) *Lasciai Napoli nel mese di agosto, e con gran dispiacere. Conosciuto che uno abbia quella città, è impossibile che si risolva a lasciarla; e se avviene che si separi da essa, non accetta l'idea di non più ritornarvi. ([[Charles-Victor Prévost d'Arlincourt]]) *Le donne di Napoli sono dei maiali. Sono maiali grassi con dei vestiti sciatti, di solito neri, macchiati di salsa di pomodoro, urina, grasso, o dalla cacca di un bebè. [...] Ma devo anche spiegare che sono meravigliose, ognuna ha il volto della madre di Dio e le mani contorte, incallite e tenere delle donne che hanno passato la vita a badare ai propri figli e ai propri uomini. ([[John Fante]]) [[Immagine:Oswald Achenbach 001.jpg|thumb|Fuochi d'artificio sul litorale napoletano; olio su tela di Oswald Achenbach, 1875]] *Libera dalle improvvise ceneri il tuo volto semidistrutto, o Partenope, e le tue chiome, sepolte sotto il [[Vesuvio|monte]] scosso dall'aria che soffia al suo interno, poni sul tumulo e sulle reliquie del tuo grande figlio. ([[Publio Papinio Stazio]]) *Ma non lascierò per questo di avertirvi che dovete pensare di essere nella regalissima città di Napoli, vicino al seggio di Nilo. Questa casa che vedete qua formata, per questa notte servirrà per certi barri, furbi e marioli, – guardatevi, pur voi, che non vi faccian vedovi di qualche cosa che portate adosso: – qua costoro stenderranno le sue rete, e zara a chi tocca. ([[Giordano Bruno]]) *{{NDR|Il}} malanno immedicabile, oscuro, osceno, inveterato di questa città, sotto mille altri rispetti preclarissima, per cui il girare di nottetempo qui non si fa con minor paura e pericolo che in mezzo ai folti boschi: conciossiaché le strade sien piene di nobili giovani armati tutti, le immoderatezze de' quali nè la paterna educazione, nè l'autorità de' magistrati, nè la maestà e l'impero dei re valsero mai a raffrenare. Ma come meravigliare che fra le ombre della notte e senza alcun testimonio taluno ardisca commetter delitti, se a pieno giorno, alla vista del popolo, al cospetto dei re, in questa città d'Italia con ferocia da disgradarne i barbari si esercita l'infame giuoco de gladiatori: e come sangue di pecore l'umano sangue si sparge, e, plaudente l'insano volgo affollato, sotto gli occhi de miseri genitori si scannano i figli, e tiensi a disonore l'offerire con ripugnanza la gola al pugnale, quasi che per la patria o per la gloria della vita celeste si combattesse? Di tutto questo inconsapevole io fui condotto un giorno a certo luogo vicino della città chiamato Carbonaria: nome veramente acconcio alla cosa: imperocché quella scelerata officina deturpa e denigra gli spietati fabbri che ivi si affaticano sull'incudine della morte. Era presente la Regina, presente Andrea re fanciullo, che di sè promette riuscir magnanimo, se pur riesca a porsi in capo la contrastata corona: v'eran le milizie di Napoli, delle quali invan cercheresti le più attillate e più eleganti: popolo v'era venuto in folla da tutte parti. A tanto concorso di gente, e a tanta attenzione d'illustri personaggi sospeso, fiso io guardava aspettando di vedere qualche gran cosa, quand'ecco come per lietissimo evento un indicibile universale applauso s'alza alle stelle. Mi guardo intorno e veggo un bellissimo garzone trapassato da freddo pugnale cadermi ai piedi. Rimasi attonito, inorridito; e dato di sproni al cavallo, rampognando l'inganno de'miei compagni, la crudeltà degli spettatori, la stoltezza de'combattenti, all'infernale spettacolo ebbi volte le spalle. Questa doppia peste, o padre mio, quasi eredità de maggiori venne e s'accrebbe ne'posteri, e giunse a tale che la licenza del commetter delitti in conto di dignità e di libertà vien reputata. ([[Francesco Petrarca]]) *Materialmente questa città contribuì alla ricchezza dell'Italia Unita più di qualunque altro Stato; dati e cifre sono stati pubblicati da [[Francesco Saverio Nitti|Francesco Nitti]] in ''Nord e Sud'' (1900) come pure in altri scritti che nessuno ha mai confutato. Nella Scienza delle Finanze, Nitti dà il seguente computo della ricchezza dei diversi Stati al momento dell'unificazione: Regno delle Due Sicilie: milioni di lire oro 443,2; Lombardia: 8,1; Ducato di Modena: 0,4; Romagna, Marche e Umbria: 55,3; Parma e Piacenza: 1,2; Roma: 35,3; Piemonte, Liguria e Sardegna: 27; Toscana: 84,2; Veneto: 12,7; Veneto: 12,7. Così, dunque, contro i 443 milioni in oro corrisposti all'atto delle nozze dal Regno delle Due Sicilie, il resto d'Italia – oltre due terzi della Penisola – non portò in dote neppure metà di quella somma. A dispetto di ogni contrastante asserzione, le finanze di Napoli, nel complesso, non erano male amministrate. ([[Harold Acton]]) *Me ne sono andato da Napoli per stanchezza, ma anche perché sono una persona paurosa ed è una città che riesci a vivere bene solo se la affronti di petto, se la esplori senza il timore che ti possa succedere qualcosa... {{Sic|dipende}} probabilmente anche da dove sei nato. ([[Paolo Sorrentino]]) *Mi contava un sojatore che a Napoli, in certi alberghi, usava il servitore entrare nella camera del forastiero, la bella mattina del suo arrivo, con una guantiera sparsa di piccoli e grossi stronzi, ciascuno dei quali avea appeso un cartellino e scritto su un prezzo. I grossi costavano molto più dei piccini, ed alcuni tenevano in capo un cappellino di prete. Erano questi i prodotti degli abatini. E il forastiero sceglieva. E detto fatto si apriva la porta, e compariva ai comodi del forastiero la parte corrispondente – autrice dell'esemplare. ([[Carlo Dossi]]) *Mi trovo in un paese freddo e nebbioso, fra un popolo in cenci. Quando metto il naso alla finestra, vedo girar nella strada una popolazione che se ne sta sotto grandi e rozzi ombrelli verdi ed azzurri. La nebbia si condensa sulle foglie nascenti e scola {{sic|tristamente}} lungo i rami, anneriti da un inverno che mai finisce: anche i miei orecchi, al par degli occhi, sono spiacevolmente scossi. I rauchi gridi de' mercantelli ambulanti che si vanno agitando nella via, giungono fino a me più lugubri che non quelli dello spazzacamino sul finir dell'autunno; il tabacco è ben caro e molto cattivo. Se voglio azzardarmi alquanto fuori, bisogna affrontare il fango, e le {{sic|grondaie}}; e tutto, nella contrada principale del paese, mi rammenta lo stesso chiasso della Grande-Trouanderie. Lo stesso chiasso, lo stesso tumulto, lo stesso impaccio di carrozze, la stessa luce, lo stesso odor di cattivo formaggio e di vecchie drogherie. ebbene questa contrada chiamasi la ''[[Via Toledo|Strada Toledo]]''; questa città {{sic|sucida}}, stridula, cenciosa, che regala i reumi, comprime i polmoni, e {{sic|strigne}} il cuore, è Napoli. Sì, Napoli, Napoli, Partenope, la città dei poeti, la città dei lazzaroni, la città del sole; quella Napoli di cui si è detto: ''Vedi Napoli e poi muori!'' – Morire! ah! no! no! Bisogna vivere, invece, per cavarsela ben presto, per riedere ad ammirare le rive dell'isola Louviers, per correre a Montmartre, per augurarsi l'orizzonte della strada Mouffetard. ([[Louis Veuillot]]) *Mille volte si ripete che in Napoli eran repubblicani tutti coloro che avevano beni e fortuna, che niuna nazione conta tanti che bramassero una riforma per solo amor della patria; che in Napoli la repubblica é caduta quasi per soverchia virtù de' repubblicani. ([[Vincenzo Cuoco]]) *Mobilità del territorio e sviluppo dei trasporti di massa [...] appaiono oggi condizioni imprescindibili per dare concretezza all'idea del futuro possibile. È un futuro che assumerà una fisionomia sempre più precisa nella misura in cui potrà disporre di un valore e di una risorsa tipici della società moderna: la velocità e la certezza degli spostamenti. Guardare a questo futuro significa anche porre riparo a errori e distorsioni del passato. In termini economici e di qualità della vita, Napoli ha già pagato prezzi molto alti. Un sistema efficiente di trasporti pubblici avrebbe potuto evitare uno sviluppo caotico della città che ha preso forma secondo direzioni non programmate e non razionali. Napoli è andata dove bisogni o pressioni particolari, molte volte speculativi, la spingevano. La stessa rete dei servizi primari si è dovuta realizzare, quando si è potuto, a posteriori, cioè a cose fatte. La «Napoli sbagliata» ha così divorato se stessa. ([[Ermanno Corsi]]) *Moltissimi a Napoli vogliono l'autonomia, ma sono sforzati a votare per l'annessione; e infatti la formula del voto e il modo di raccoglierlo sono sì disposti, che assicurano la più gran maggioranza possibile per l'annessione, ma non a constatare i desideri del paese. [...] I risultati delle votazioni a Napoli e in Sicilia rappresentano appena i diciannove tra cento votanti e designati. ([[Henry Elliot]]) *Napoletani, siamo fieri di questo nome che abbiamo fatto risonare dovunque alto e rispettato. Vogliamo l'unità, ma non l'unità arida e meccanica che esclude le differenze ed è immobile uniformità. Diventando italiani non abbiamo cessato d'essere napoletani. ([[Francesco De Sanctis]]) *Napoli, cità eccellente, como che meritamente sia capo del nostro siculo regno, cossì è e serà sempre florentissima in arme e in littere per li suoi generosi citadini illustrata; ne la quale, non son già multi anni passati, fu un dottor legista de onorevole fameglia, ricchissimo e multo costumato. ([[Masuccio Salernitano]]) *Napoli, città più popolata di tutte relativamente alla sua grandezza, li cui voluttuosi abitanti sembrano collocati sui confini del paradiso e dell'inferno. ([[Edward Gibbon]]) *Napoli è color ferro rugginoso. ([[Guido Ceronetti]]) *Napoli è il cristallo nel quale il viaggiatore si è lasciato catturare per, come l'insetto, eternizzare la vertigine di un volo che l'ambra fossile trasforma in frammento infinito. ([[Gabriel Albiac]]) *Napoli è l'unica città dove le persone ti salutano ancora con il "buongiorno" e non con un laconico "notte" o "giorno". ([[Christian De Sica]]) *Napoli è la capitale musicale d'Europa, che vale a dire, del mondo intero. ([[Charles de Brosses]]) *Napoli è rimasto per me un certo paese magico e misterioso dove le vicende del mondo non camminano ma galoppano, non s'ingranano ma s'accavallano, e dove il sole sfrutta in un giorno quello che nelle altre regioni tarda un mese a fiorire. ([[Ippolito Nievo]]) *Napoli è tante cose, e molti sono i motivi per cui la si può amare o meno, ma soprattutto Napoli è una grande capitale, ed ha una stupefacente capacità di resistere alla paccottiglia kitsch da cui è oberata, una straordinaria possibilità di essere continuamente altro rispetto agli insopportabili stereotipi che la affliggono. ([[Elsa Morante]]) *Napoli è un sorriso della Grecia [...] i suoi orizzonti affogati nella porpora e nell'azzurro, il cielo che si riflette nei flutti di zaffiro azzurri, tutto, perfino il suo antico nome di Partenope trascina a quella civiltà brillante. ([[Charles Gounod]]) *Napoli è una città altamente morale dove si possono cercare mille ruffiani prima di trovare una prostituta. ([[Karl Kraus]]) *Napoli è una città che ha la struttura di un romanzo. Le strade sono piene di storie che chiedono di essere trascritte. Ma quello di Napoli può essere solo un romanzo barocco e surrealista, ma incompiuto, irrisolto, contraddittorio, dove convivono l'apoteosi della religione cattolica e della bestemmia. ([[Tahar Ben Jelloun]]) *Napoli è una città che trovo vibrante, creativa, dove si lotta per vivere, ma splendida. ([[Peter Brook]]) *Napoli è una città dove facilmente si sprofonda. Il nuovo è fragile, il passato ha strati robusti. ([[Domenico Starnone]]) *Napoli è una città viva e rovinata. Tutto è bello, orrendo e in disordine, niente funziona bene tranne il passato. Ma tutto è possibile.<br>Gli esperimenti marini più importanti del Mediterraneo, le speculazioni più colossali e fasulle, le storie più incredibili e piacevoli, le persone più nobili e declassate, le cose più inutili e intelligenti si trovano qui. Con sfondo di sole e di mare.<br>Anche le cose più ingenue e contorte che scendono negli abissi dell'anima prosperano qui meglio che altrove.<br>Se ci fosse una capitale dell'anima, a metà tra oriente e occidente, tra sensi e filosofia, tra onore e imbroglio, avrebbe sede qui.<br>Nel mezzo della città si apre via [[Spaccanapoli]], un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l'enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia. Qui visse e morì [[Benedetto Croce]]. ([[Stanislao Nievo]]) *Napoli è una grande capitale del mondo ed è un pezzo pregiato del Mezzogiorno d'Italia e del Paese intero. ([[Nichi Vendola]]) *Napoli è una tappa fondamentale, la racconto nelle sue contraddizioni e nella sua estrema vitalità, anche lì [...], Napoli e i napoletani rappresentano nel bene e nel male un'Italia al quadrato. ([[Corrado Augias]]) *Napoli è uno dei peggiori luoghi d'Italia; ma tutta intera questa nazione non è più che uno sbubbonare di tante Napoli, che se anche non sanguinano come Napoli, ne riproducono sintomi, crolli, abbrutimento. ([[Guido Ceronetti]]) *Napoli è uno strano paese!<br />Disteso come un Re orientale sul tappeto del più bel verde che si possa vedere, coi piedi sull'azzurro e limpido Tirreno col capo sul fianco dell'ardente Vesuvio, non v'ha città al mondo che possa rivaleggiare colla capitale della Italia del mezzodì.<br />Non v'ha mare più ridente, non v' ha cielo più sereno, non v'ha terra più feconda di frutti e di fiori.<br />Tutto è bello e tutto è grande qui. Questo popolo che sonnecchia, che si lascia calpestare con una pazienza che ha del dromedario del deserto il quale soccombe sotto al peso senza muover lamento, quando l'ora della rivoluzione lo ha scosso diventa d'un tratto tigre e pantera.<br />Non v'ha gente al mondo che sia stata oppressa di più.<br />La tirannide dei Viceré Spagnuoli avea appena lasciato a quel popolo gli occhi per piangere. ([[Franco Mistrali]]) *Napoli è vero e proprio crocevia della cultura italiana dell'ultimo secolo, luogo reale e simbolico, tempio della lacerazione e della speranza, delle ipotesi che balenano senza poter davvero trasformarsi in realtà e delle derive più inarrestabili, dove è possibile l'abbandono melodico e lo strappo più cupo, dove si esercitano il soccorso più solidale e la beffa più impietosa, l'intelligenza più problematica e la più becera volgarità, dove convivono violenza e dolcezza. ([[Giulio Ferroni]]) *Napoli fu per Metello il Rettifilo, via Toledo, piazza Plebiscito, e via Sergente Maggiore, via de' Fiorentini, quando gli sembrava di non aver altro da fare e si voleva prendere una distrazione. Non soltanto la mancanza di denaro, ma la divisa un poco lo umiliava; e dové adattarsi a quelle domestiche della Villa comunale, seppure non erano, per lui che aveva avuto Viola, proprio il suo tipo. Col tempo ''fece ghega'' insieme a un livornese, uno di Cascina, un fiorentino di Porta Romana: Mascherini, che negli anni dipoi non seppe mai dove fosse finito. Leoni, quello di Cascina, riceveva denaro, suo padre era mobiliere, ed egli era tirato ma finiva per offrire. Fu un sodalizio che durò a lungo: si frequentarono le bettole di Forcella, del Vasto e del Pendino, rioni che chiamano sezioni, come chi dicesse Sezione San Niccolò o Madonnone. Ebbero a che fare con la gente, per quei vicoli traversi o tutti in salita, dove la [[miseria]] e la sporcizia erano pari all'animazione che vi si trovava. Entrarono, piuttosto che in via Sergente Maggiore, in alcuni ''bassi'', dietro una sottana: ragazze tutte more di capelli, dai volti appassiti e i grossi seni. I bambini giocavano al di là della tenda. Non ci si toglieva nemmeno le mollettiere. Poi magari si restava a cena con tutta la famiglia, si diventava amici, ci tenevano in conto di figlioli: era gente come noi, come il livornese che non viveva meglio dietro la Darsena, come Mascherini che aveva il babbo fiaccherajo. E un po' ci si vergognava. Si vuotavano le tasche dell'ultimo soldino, come per farci perdonare. Cose trapassate nella [[memoria]], viste e vissute da dentro la campana. ([[Vasco Pratolini]]) *Napoli ha bisogno non pure di essere descritta, ma di essere spiegata, come città quasi eccezionale in Italia. ([[Antonio Morano]]) *Napoli ha una bellissima posizione. Le strade sono larghe e ben pavimentate con grossi e larghi massi di pietra squadrata. Le case, tutte grandi e pressappoco della stessa altezza. Molte piazze grandi e belle; e cinque castelli o fortezze, che non si finisce di ammirare. [...]<br />Da quando hanno pensato di costruire le fortezze dentro le città, non si ha più bisogno di avere popoli fedelissimi: li hanno resi obbedienti. Perciò prima scoppiava una rivoluzione al giorno, come in Italia. È quasi impossibile che i Napoletani si ribellino, con le cinque cittadelle che hanno. ([[Montesquieu]]) *Napoli, illustrissima e magnifica città, esposta al mezzo giorno, su le falde, anzi in mezzo alle radici del monte di Sant'Ermo [...] e d'alcuni altri piacevolissimi colli si riposa; l'onde mirando dell'imperioso Tirreno. ([[Bernardo Tasso]]) *Napoli in agosto è un po' come Parigi a maggio: ricorda Pescara in aprile. ([[Alessandro Bergonzoni]]) *{{NDR|Tischbein lascia Napoli occupata dai Francesi il 20 marzo 1799}} Napoli, la splendida Napoli mi parve nera e triste come una tomba. Altra volta, nei giorni di festa, i chiostri sulle colline erano illuminati con migliaia di lumi: si sparavano cannoni, s'accendevano fuochi d'artifizio. Ora, tutto scuro e deserto: i palazzi, sinistri e silenziosi: appena qua e là accennava un lume solitario. Il mio sangue era in fermento, i miei nervi in vibrazione, il mio cuore in malinconia. Questa città, in cui avevo goduto tanto: tante gioie, tante amicizie, tanti onori!... – Le ancore furono levate, le vele disciolte e spiegate al vento; il bastimento cominciò a muoversi. E noi passammo dinnanzi alla casa, dov'io avevo abitato tanti anni...<br>La mia commozione crebbe, quando vidi da lungi la roccia, su cui [[William Hamilton|Hamilton]] aveva un giardino pensile. La fantasia mi riprodusse tutte le belle ore, ch'io avevo trascorse in quel luogo. ([[Johann Heinrich Wilhelm Tischbein]]) *Napoli, metropoli di tutte le grandezze, meraviglia di meraviglie, i cui monti sono dolce oblio degli uomini, i cui campi sono splendidi prodigi della natura, il cui celebrato [[Sebeto]] è emulo dello Xanto e rivale del Pattolo, il suo molo, meraviglia del colosso piramidale, i suoi templi resti di quello di Efeso, i suoi principi e signori il simbolo della lealtà, la congregazione del valore, il centro della nobiltà, il sole di tutta l'Europa, e il fiore di tutta l'Italia. (''[[Estebanillo González]]'') *Napoli? Mi dispiace chiamarla solo città del sud, per me è l'unica capitale che abbiamo... In Italia c'è pochissima cultura diffusa e Napoli è un punto fondamentale per questo. ([[Cristina Comencini]]) *Napoli mi manca, sono fiero di essere napoletano. Ma [[Udine]] è come una seconda casa per me, sto benissimo qui, sento il calore della gente. ([[Antonio Di Natale]]) *Napoli nera e nuda. Napoli, che il baccano e la miseria fanno sembrare barbara al viaggiatore venuto da Roma, mentre non esiste, nella penisola, una città altrettanto fine, ingegnosa e colta, una città che abbia come lei l'aria di capitale, soprattutto se la si confronta con Roma; ma, dei successi che il talento dei suoi nativi avrebbe procurarle, è stata misteriosamente spogliata, da sempre. Città enigmatica, la cui popolazione è dotata delle più meravigliose risorse spirituali, senza riuscire a farle fruttare, perennemente vinta, nella lotta contro le offese; mendicante e umiliata da una continua calamità.<br>Così, giungendo da Roma per la strada litoranea, tanto bella da Terracina in poi, dove inizia il Sud, abbiamo proseguito rallentando l'andatura, amando Napoli e in pari tempo temendola. ([[Dominique Fernandez]]) *Napoli non è una città, è un mondo. Napoli non è solo a Napoli ma la trovi ovunque, anche in Germania. La "napoletanità" è una cosa unica. È chiaro che ogni città ha un suo calore, Napoli ce l'ha ma in maniera diversa, questa città vive le cose in maniera passionale, con un amore diverso da tutti gli altri. Non posso dire se rispetto alle altre tappe sia meglio o peggio, Napoli è sicuramente diversa. ([[Marco Masini]]) *Napoli non mi sentirà mai più! Tornerò a Napoli solamente per rivedere la mia cara mamma e per mangiare i vermicelli alle vongole! ([[Enrico Caruso]]) *Napoli per me è tutto, è mia madre, sono i miei ricordi; Napoli è la mia adolescenza. Se non fossi stato napoletano, non avrei potuto essere quello che sono a teatro. È grazie alla mia città, con la sua cultura, che mi sono realizzato come attore e artista. Non riuscirei a vivere lontano da Napoli. Credo di essere l'unico attore che non è scappato da una città vittima di molti pregiudizi. Alcuni veri, altri falsi. Mi piace ricordare sempre ciò che diceva [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], "‘o presepio è buono, ‘e pasture so malamente". E aveva ragione. Napoli è quella descritta da [[Pino Daniele]], piena di contraddizioni ma ricca di fascino. ([[Peppe Barra]]) *Napoli per me è una città straordinaria, che soddisfa in pieno le mie esigenze. Io sono un uomo di calcio, e Napoli è forse la città al mondo in cui il calcio si vive in maniera più intensa. Vengo da Liverpool, anche lì c'è un rapporto viscerale con la squadra che pensavo non fosse possibile trovare altrove. Ma a Napoli è forse superiore. Poi sono amante dell'arte. E Napoli da questo punto di vista è una miniera, ci sono cose straordinarie da vedere, forse neanche i napoletani sanno quanto è bella e quanto è ricca la loro città. Mi piacerebbe dare il mio piccolo contributo per far conoscere al mondo la vera immagine di Napoli. ([[Rafael Benitez]]) *Napoli senza sole, senza mare azzurro, senza Vesuvio. Pioggerella monotona, mimose in fiore, in lotta con la tristezza del tempo; ma emanano luce propria e profumi più forti di quelli dei gas delle auto che attraversano la città come interminabili cortei funebri, accompagnati dall'immenso fantasma della benzina bruciata. Un ''auto da {{sic|fe}}'' urbano, uguale in tutte le città del mondo, conquistate dalla tecnica, questa vittoria planetaria della metafisica occidentale, come dice [[Martin Heidegger|Heidegger]]. ([[Vintilă Horia]]) *Napoli, sì come ciascuno di voi molte volte può avere udito, è ne la più fruttifera e dilettevole parte di Italia, al lito del mare posta, famosa e nobilissima città, e di arme e di lettere felice forse quanto alcuna altra che al mondo ne sia. La quale da popoli di Calcidia venuti sovra le vetuste ceneri de la Sirena Partenope edificata, prese et ancora ritiene il venerando nome de la sepolta giovene. ([[Jacopo Sannazaro]]) *Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per [[Totò]]. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. ([[Lucio Dalla]]) *Napoli sono due città, una è esterna alla luce del sole, l'altra, sotterranea. Insomma il suolo su cui si costruisce è come la forma di una groviera piena di buchi. (''[[Le mani sulla città]]'') *Napoli – una città dove il «piacere» è attivamente coltivato. ([[Henry James]]) *Napoli! Zi' Teresa! Il Vesuvio! La Bersagliera! «A Marechiaro ce sta 'na fenesta»! Ah, come tornerei volentieri a Napoli! (''[[Totò le Mokò]]'') *Nei primi decenni del XVIII secolo, la città di Napoli è uno smisurato aggregato di persone, un contenitore umano che fa storia a sé nelle vicende demografiche del resto del Regno. ([[Giuseppe Moricola]]) *Nei primi giorni della mia dimora a Napoli visitavo con un nobile napoletano le rovine dei templi e dei palazzi romani a [[Pozzuoli]]. "Siete ancora fieri dei tempi antichi, voi napoletani?" gli chiesi. "Signore" mi rispose il grasso marchese "i napoletani sono tutti poveri ruffiani." Udendo che io mi servivo di un operaio mi disse: "Lo paghi un tanto e non un grano di più e se fa rimostranze, non gli dia niente di più". E proseguì: "Signore, stia in guardia, tutti i napoletani sono mariuoli". "Anche lei sarebbe nel numero?" io risposi, per metà scherzando e per metà sdegnato. "Sì, sì, mezzo birbante" rispose, {{sic|scotendosi}} dalle risa. Egli aveva ordinato al servitore che stava dietro alla carrozza di portare per noi una bottiglia di vino di [[Siracusa]]. Quando la cercammo, non la trovammo. Il marchese montò in gran collera e lo chiamò asino, ladro e bestia, infine lo minacciò di detrargli qualche cosa dalla paga per il mese seguente. Questo ebbe effetto. "Eccellenza" gridò il servitore a mani giunte "mi spezzi una gamba in due, ma non mi punisca sul denaro, il denaro fa male." [...] Il denaro è la grande leva che muove tutti i napoletani. Per il minimo servizio, per una semplice stesa di mano, chiedono denaro. Per denaro ridono, saltano, ballano, cantano. ([[Karl August Mayer]]) *Nel Conservatorio di Napoli vive ancora quel mondo del Settecento confluito dai quattro collegi della città quando, nel secolo passato, se ne è raccolta la sede. ([[Riccardo Muti]]) *Nell'ultimo bollettino del Bureau of Psychological Warfare si dice che a Napoli quarantaduemila donne esercitano, occasionalmente o con regolarità, la prostituzione. Questo su una popolazione femminile nubile che si aggira intorno a centoquarantamila. Pare incredibile. ([[Norman Lewis]]) *Nella convinzione del popolo napoletano due classi d'individui guadagnano con certezza alla lotteria. La prima categoria è composta da coloro che sono in possesso di una formula di calcolo matematico che indica i numeri di un'estrazione prossima in base allo studio delle estrazioni anteriori. La seconda comprende gl'individui che agiscono sotto l'influenza di una suggestione extraumana, divina o diabolica. ([[Marcellin Pellet]]) *Non c'è palazzo di giustizia in cui il chiasso dei litiganti e loro accoliti superi quello dei tribunali di Napoli. Lì si vede la lite calzata e vestita. ([[Montesquieu]]) *{{NDR|Il 13 settembre 1789, presenti [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando]] IV e [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena|Maria Carolina d'Austria]], il pallone aerostatico di Lunardi si alza nel cielo di Napoli.}} Non ero levato appena mille piedi quando restai incantato a osservare la scena che si presentava sotto di me del tutto nuova da quanto<ref>''Quando'', nel testo.</ref>avevo veduto in altre capitali dalla [[Gran Bretagna]] alla [[Scozia]]. Sembrava<ref name=seems>''Sembravami'', in Gleijeses, ''Napoli nostra e nuove storie'', 1977.</ref>Napoli {{sic|composto}} da tante piccole piazzette, tutte ricoperte di anime viventi. Erano questi i lastrici, o siano terrazzi, su de' quali erano saliti gli abitanti delle rispettive case. Nell'innalzarmi maggiormente, principiando a perder la vista gli individui, queste piazzette sembravano<ref name=seems/>tanti giardinetti sparsi di fiori verdi e rossi, ch'erano i diversi ombrelli con i quali si riparavano dal sole. ([[Vincenzo Lunardi]]) *Non passa anno senza che le collezioni scientifiche di qualunque altra città d'[[Italia]] si arricchiscano per la munificenza di qualche privato. E così mano mano si colmano le lacune, si completano le serie e si ottiene più assai di quello che non sia il potere dello stato e de' municipii di fare. Ma il napoletano ''largo di bocca e stretto di mano''; mentre non sa vivere fuori della sua città, non vuol poi far niente per renderla più bella e simpatica; non è superbo delle sue istituzioni, non è zelante di migliorarle; il suo municipalismo non sa mai incarnarsi in un'opera bella e generosa. ([[Vittorio Imbriani]]) *Non potreste credere che bei giardini ho in questa città perché, ne sono io testimone, sembra che manchi solo Adamo ed Eva per farne un paradiso terrestre. ([[Carlo VIII di Francia]]) *Non sembrava di stampo [[Venezia|veneziano]], piuttosto della razza dei comici napoletani, mezzo ruffiani, mezzo commedianti, brutali e protervi, pericolosi e spassosi. ([[Thomas Mann]]) *{{NDR|Sul proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli}} Non so se è falso in tutto, ma son certo che quella parte appunto, in cui il credo anch'io vero, sia quella che mostra sino ai ciechi la bontà dei suoi abitanti, avvegnaché non faccia troppo onore alla loro sapienza. ([[Antonio Genovesi]]) *Non sono abbastanza forte per il nord: là imperversano gli spiriti pedanti ed artefatti, che non sanno fare altro che lavorare alle norme della convenienza, come il castoro alla sua costruzione. Ho vissuto tutta la mia gioventù fra gente simile! Mi è venuto in mente all'improvviso, mentre per la prima volta vedevo il cielo grigio e rosso della sera scendere su Napoli – un brivido di compassione per me stesso, l'idea di cominciare a vivere da vecchio, e lacrime, e, all'ultimo istante, la sensazione di essere ancora in tempo per salvarmi. ([[Friedrich Wilhelm Nietzsche]]) *Non vi mettete scuorno, napoletani e affini, ma l'Espresso e Santoro hanno ragione: Napoli è veramente una città impossibile, insopportabile, malata. Mancavano i duemila delinquenti liberati solo a Napoli e dintorni dall'indultaccio per darle la mazzata finale. Ora la delinquenza galoppa con il plauso della gente e don Clemente Mastella con il suo vice Manconi hanno voglia a dire che l'indulto non c'entra: mentre lo ripetevano, venivano acchiappati a Napoli quattro delinquenti che avevano ucciso per rapina e tre di loro erano usciti freschi freschi dal carcere, grazie all'indulto. Ma non è solo questione di indulto, ne convengo. Il problema è Napoli. Che è davvero una brutta chiavica, per dirla in linguaggio indigeno. [...] Andate per le strade dove trabocca l'immondizia, per i quartieri dove regna il casino e il rumore, per le piazze e i vicoli dove comanda la guapparia e dilaga la furbizia truffaldina. No, Napoli non si sopporta. ([[Marcello Veneziani]]) *Non voglio farla grossa, ma la scoper­ta del Dna è iniziata all'ombra del Golfo e l'ho raccontato nel libro La doppia elica. Napoli, quindi, è stato un luogo fondamentale per me. ([[James Dewey Watson]]) *{{NDR|A Napoli}} novantanove volte su 100 finisci scugnizzo. Vengo dai quartieri popolari, cresciuto dalla nonna. Quando entravo in casa, battevo forte i piedi per far scappare i topi. E niente doccia. Scendevi per strada e ti fottevano la cartella. Poi la bicicletta. Poi il motorino. Alla quarta diventavi scugnizzo. ([[Gigi D'Alessio]]) *Oggi fui a vedere trattare le cause. Sono rimasto edificato del metodo: vengono trattate come si deve, con decenza, con maestà, con onoratezza. Ma la quantità dei curiali è sorprendente! {{sic|figuratevi}} tutti gli abitanti di [[Trento]], e de' suoi contorni riuniti nel castello del mal consiglio. ([[Carlantonio Pilati]]) *Pensiamo a cosa è avvenuto a Napoli durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ([[Giuseppe De Rita]]) *Penso che abbia nella sua natura una tale magnifica tradizione di ibridazione, che questo discorso<ref>Sull'incontro e lo scambio di apporti culturali fra le civiltà del Mediterraneo.</ref>mi pare particolarmente proficuo, e anche perché Napoli è sempre stata vivissima dal punto di vista culturale: penso al circolo culturale aragonese. [[Roma]] difficilmente è stata capitale culturale, Napoli sì. E poi ha un legame molto forte con l'Oriente, e c'è una tradizione di riflessione filosofica sulla libertà. È una capitale del pensiero, non a caso uno spirito libero come [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] ha poi scelto questa città. Ha tradizioni che resistono insieme ad avanguardie estreme. ([[Silvia Ronchey]]) *Penso che Napoli sia l'unica capitale d'Italia perché è una città che raccoglie le qualità tipiche di una capitale: estrema miseria ed estremo fasto. A parte le bellezze naturali, che non sono suo merito, le è rimasta la ''grandeur'' spagnola ed è l'unica città a sommare a questa ''grandeur'' l<nowiki>'</nowiki>''allure'' della grande capitale''.'' ([[Fernanda Pivano]]) *Per disonore dell'umana ragione non v'è cosa in Napoli tanto notoria, quanto la libera e pubblica vendita che vi si fa dei falsi attestati. La tariffa loro ordinaria è di tre ducati, o di quattro, secondo la fame di chi vende, e il bisogno di chi compra. Se tu vuoi dunque soppiantare un processo, alterare una particola di testamento, falsificare qualunque carattere, tu non hai ch'a gittar via i rimorsi, e dar mano alla borsa. Le botteghe de' falsari son sempre aperte. Tiriamo un velo sopra queste incredibili e non mai più udite abbominazioni. Il pensiero non può fissarle senza raccapriccio. ([[Vincenzo Monti]]) *Per me Napoli ha un posto particolare. Stendhal diceva: "Ci sono due capitali in Europa. Parigi e Napoli". Ho letto quello che Schifano ha scritto della città. Napoli è per me una città veramente particolare, l'ho visitata più volte e mi è molto cara. ([[Emmanuel Macron]]) *{{NDR|Napoli}}, per molti rispetti eccellente, ha questo oscuro e vergognoso e inveterato malanno, che il girar di notte vi è non meno pauroso e pericoloso che tra folti boschi, essendo le vie percorse da nobili giovani armati, la cui sfrenatezza né la paterna educazione né l'autorità dei magistrati né la maestà e gli ordini del re seppero mai contenere. ([[Francesco Petrarca]]) *Per nessuno tranne che per i meridionali è così. Se scrivi se canti se giochi, e vieni da Napoli sarai sempre il giornalista napoletano, scrittore napoletano pittore napoletano. Quel napoletano non te lo toglierai mai. ([[Roberto Saviano]]) *Per riassumermi, mi limiterò a trasmettervi l'impressione che reco da Napoli, da me prima non vagheggiata se non ne' sogni o ammirata se non ne' libri suoi. Ho visto una città colossale, ricca, potente: innumerevoli sono i suoi palazzi, costrutti con titanica negligenza sulle colline, sulle alture, nei vichi, nelle piazze, quasi che indifferente fosse la scelta del luogo in una terra da per tutto incantevole. Ho visto strade meglio selciate che a [[Parigi]], monumenti più splendidi che nelle prime capitali d'[[Europa]], abitanti fratellevoli, intelligenti, rapidi nel concepire, nel rispondere, nel sociare, nel agire. Napoli è la più grande capitale italiana, e quando domina i fuochi del Vesuvio e le ruine di [[Pompei]] sembra l'eterna regina della natura e delle nazioni. ([[Giuseppe Ferrari]]) *Per tutta la città {{NDR|si fanno}} accademie in diverse facoltà, {{NDR|alcune sono}} sospette essendo certo che la gioventù legge libri francesi ed oltramontani, e le massime di quelli contro la Chiesa ed ecclesiastici si spacciano con pompa pubblica, avendo preso gusto nella critica delle materie ecclesiastiche ed alle nuove opinioni cartesiane: {{NDR|di conseguenza a Napoli si è introdotta}} una specie d'ateismo. {{NDR|Particolarmente}} negli avvocati [...] e ministri si sentono pubblicamente proposizioni e massime contarie alla disciplina ecclesiastica, autorità di vescovi e bene spesso ancora contro la suprema autorità della Santa Sede. [...] Il moderno cappellano maggiore ha intrapreso di fondare una nuova accademia di molte facoltà e singolarmente di filosofia e di matematica, e pretende di introdurre la filosofia del [[John Locke|Loch]] e di altri autori simili, avendo già nominati i soggetti per ciascheduna facoltà. ([[Raniero Felice Simonetti]]) *Più ci penso e più mi convinco della forza delle immagini [[Walter Benjamin|benjaminiane]]. Si tratta di immaginare questa città come una colossale spugna stesa sul mare che non affronta i suoi problemi attraverso macroprogetti, sulla base di una ratio logocentrica, che non riduce il complesso delle tensioni, dei conflitti, che non tende ad annullarli, bensì assimilarli e, quasi, nutrirsene. ([[Massimo Cacciari]]) *Provo un estremo fastidio quando si parla di napoletanità. Essa esiste quando non la si individua, non la si isola in provetta e non la si esalta. È la storia impareggiabile di questa città. È la storia anche dei misteri, della morbosità, delle contraddizioni, della violenza, delle irrisioni. Quando la napoletanità diventa tronfia ed arrogante, un surrogato della retorica di regime, sia di sinistra, di destra che di centro, mi appare in tutta la sua miseria ed indeterminatezza culturale. Non mi piace quando viene sistematizzata, ma quando viene inseguita, quando ti contraddice, ti prende alle spalle per una sensazione, una verità carnale, di clima o di paesaggio. Oggi, con l'avvenuta trasmigrazione delle menti e dei corpi, è difficile vagheggiarla come si faceva una volta. Tanto vale trovarla nel rischio di vivere, di pensare e di cercare a Napoli questa grande emozione. ([[Valerio Caprara]]) *Quando diciamo che Napoli è una città violenta, una città criminale, una città sporca, una città in cui la qualità della vita è bassa, possiamo dire verità o esprimere esclusivamente luoghi comuni o stereotipi. È sbagliato rigettare queste definizioni esclusivamente perché mettono in mostra qualcosa che non va nella nostra città. La nostra città è questo ma è anche altro evidentemente: però è anche questo e allora bisogna cercare di capire qual è il fondamento di verità che c'è in questi stereotipi. ([[Aurelio Musi]]) *Quando mi chiedono che cosa resta, in questo nostro mondo cibernetico, di quel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] quasi arcadico del ricordo, "Napoli? Il raffinato cadavere di Napoli?", rispondo: "Per restare resta molto. Resta l'immenso paradiso infranto della memoria. Resta la magnifica nostalgia dei perduti splendori. Restano la coscienza profonda di una storia condivisa, le spoglie delle civiltà da cui proveniamo, un presente postatomico con scorie industriali e una vegetazione radioattiva. Il Mediterraneo è anche questo. Una bellissima cloaca, come il [[Golfo di Napoli|golfo di napoli]]. Un rifugio di turisti nordici in pensione, come a [[Ischia]]. Un frammento di sogno di pietra, come [[Capri]]. Una [[Costiera amalfitana|costa]] geniale dove si trova [[Ravello]], sognata da [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], sognata da [[Richard Wagner|Wagner]]. Isole trasformate in prigioni; vulcani in fiamme; vigne d'oro; vino verde, di uve prodotte e raccolte in proprio; un mondo rurale minacciato, fra il drammatico e il gaudente. Rovine di mille anni fa e persino di ieri. Eterni corpi di marmo e altri ancora effimeri, parimenti magnifici. Tutto il cumulo di passato e presente che ora è vita. Resta il bellissimo cadavere barocco che è Napoli". ([[Josep Piera]]) *Quando nell'Ot­tocento è stata scelta l'idea di unità nazionale, non si è rispettata l'identità della penisola, che è stata sempre po­licentrica. Napoli non ha mai fatto riferimento all'Italia, ma al Mediterraneo e all'Europa. I napoletani si son detti ''regnicoli'', mai italiani, e non lo erano. ([[Franco Cardini]]) *Quando sarò morto tornerò a Napoli a fare il fantasma, perché qui la notte è indicibilmente bella. ([[Hans Christian Andersen]]) *Quanto dunque é Napoli per questo Re {{NDR|[[Carlo III di Spagna|Carlo III]]}} malissima sede, tanto buona sarebbe una città mediterranea, quale io ho sempre stimato [[Melfi]], ove spesso sono stati gli antichi Re. Lontana ella è egualmente dai confini del Regno e dai due mari; buonissima vi è l'aria; le spalle ha guardate da una serie di montagne, il lido del mare dell'altra parte è di mal accesso e fortificabile. ([[Bernardo Tanucci]]) *{{NDR|Il misto di autentica generosità ed astuzia senza doppiezza dei napoletani}} Quest'oggi la padrona del basso che mi ospita ha voluto per forza offrirmi un piatto della loro minestra di riso e fagioli. Ero commosso dalla prodigalità di questa povera gente che si toglie un piatto della loro minestra così faticosamente guadagnata. Avevo appena finito di dire "Ma è sorprendente la generosità e l'ospitalità del popolo napoletano, che mi commuove nel profondo del mio animo" quando si è avvicinata la padrona e a un orecchio mi ha sussurrato: "{{sic|Vedite}} un po' voi {{sic|si putite}} ottenere dall'amministrazione un compenso per il disturbo che ci prendiamo." ([[Vittorio De Sica]]) *Questa città dei miracoli, [...] questo centro di sentimentalismo e di abile sforzo quotidiano tra il bene ed il male. ([[Vintilă Horia]]) *Questa era la città del tempo controtempo [...] noi siamo figli di un grande sonno pomeridiano, un immenso sonno storico mentre tutto l'universo attorno a noi si muoveva e vegliava. [...] Era la città dove il pigliamoci un caffè durava mezza giornata. [...] Era la città del presente eterno: un napoletano non diceva 'domani andrò al mare', diceva invece 'domani vado al mare'. E Napoli, come la sedia rotta e molto rotta e poi smembrata, non esiste più. Il nome è vuoto, come quello di una persona cara che è morta, adagiata sul letto, pronta per essere chiusa in una bara e sepolta. ([[Ruggero Cappuccio]]) *{{NDR|[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] e [[Giacomo Leopardi|Leopardi]]}} [...] questi due solitari e pur diversi poeti della malinconia, questi due perpetui esuli della loro città natale, ambedue innamorati della natura e portati per temperamento ai toni dell’idillio, ma che ambedue scavarono dentro le misure dell’idillio per cantare la fatale tristezza dell’uomo; e pensate anche a ciò che ha significato per l’uno e l’altro l’incontro con Napoli, se l'[[Eneide]] intera, nella sua stessa dimensione religiosa, e in quel di più che essa ha rispetto alle opere precedenti, non la si potrebbe concepire senza la presenza di questo mare e di questi dintorni, e se l’ultima e più alta impennata di Leopardi e la stessa disperata religione de La ginestra presuppongano come scenario, "''e di [[Capri]] la marina | e di Napoli il porto e [[Mergellina]]''". ([[Mario Pomilio]]) *Restituiamo Napoli ai Borbone! ([[Mario Borghezio]]) *[[Roma]] e [[Venezia]] si riuniranno all'Italia ma chissà se Napoli non sfuggirà all'Italia. Facile prender Napoli, difficile il conservarla. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas padre]]) *[[Lucia da Siracusa|Santa Lucia]] è, sotto il profilo strettamente storico, il luogo da cui nacque la città di Napoli. ([[Vittorio Paliotti]]) *«Santa Lucia vi conservi la vista», ripete da secoli, il mendicante napoletano che tende la mano sugli angoli delle strade, e dà con quella frase la misura esatta del significato in cui è tenuta a Napoli la «facoltà di vedere», un bene primario che costituisce la ricchezza estrema dei poveri e la sanità ultima degli ammalati. ([[Vittorio Paliotti]]) *Sarebbe una città di incanto se non vi si incontrasse una folla di plebei che hanno aria di ribaldi e di malandrini, senza essere sovente né l'uno né l'altro. ([[Papa Clemente XIV]]) *Sbarco sempre con angoscia a Napoli. Mi sembra di salire su un insidioso palcoscenico, dove la recita è corale e tu sei osservato e trattato come l'ultimo arrivato. Temi i tranelli della scena e la complicità della platea. Saranno pregiudizi e perfino ancestrali eredità del paesano sbarcato nella capitale storica del suo Regno, come una maschera del mio paese, don Pancrazio Cucuzziello, che veniva raggirato a Napoli per la sua ingenua rozzezza contadina. Ma quando arrivo a Napoli sento un'insidia che non avverto nemmeno nelle città arabe o sudamericane più insicure. Sopporto l'inferno napoletano solo come transito obbligato per accedere al paradiso delle sue isole e penisole o per godere di qualche amico. Non scriverò un ennesimo saggio su Napoli, camorra e sentimenti, semmai scriverei su una grande capitale fallita. Che affascina per la voluttà del suo declino, quasi la civetteria di disfarsi in pubblico. ([[Marcello Veneziani]]) *Se dall'unità il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone. ([[Gaetano Salvemini]]) *Se la banca Euromediterranea si farà, la sua sede naturale dovrà essere Napoli che per storia, centralità e condizioni geopolitiche non può avere rivali. ([[Giulio Tremonti]]) *Se quand'era tempo avessi potuto compiacere ad un mio desiderio, io sarei andato a vivere alcuni anni a Napoli, alcuni a [[Milano]]. Queste due città, una per la sua grande popolazione, l'altra per molte particolari condizioni, sono da qualche tempo la stanza del pensare filosofico in Italia. Esse furono abitate da quasi tutti i nostri scrittori che s'innalzarono ad una certa elevatezza d'idee, ed abbracciarono una certa estensione di principii. ([[Giuseppe Bianchetti]]) *Se [[Piazza del Mercato (Napoli)|qui]] dunque, pullulano i bassi e se ogni casa diventa bottega − come al Lavinaio − è proprio perché da questa economia il napoletano può trarre i mezzi di vita: e non sarà troppo prossimo il giorno, che tuttavia si auspica, di una Napoli pronta a offrire a tutto il milione dei suoi abitanti condizioni perfette di esistenza e di attività. Intanto, qui più che altrove si mostra come la conclamata inerzia napoletana sia invece una geniale attitudine a far diventare ricchezza il talento d'ognuno e come una rete minutissima leghi la grande alla minima industria, il grosso al minutissimo commercio.<br>Se un viaggiatore viene qui, tra la lunghissima [[Via nuova Marina|via Marina]] e il [[Corso Umberto I|Rettifilo]] e va curiosando − con sguardo acuto e cordiale, non distratto e acido − per questa contrada, s'avvederà subito come si tratti proprio di un pullulante fermento economico, come tutto qui risponda a un gioco essenziale della vita. Magari il ricordo di tante tragiche vicende darà un più oscuro colore ai gesti e alle parole di questa parte di Napoli, ma resterà vivo nell'animo di chiunque vi passerà questo «colore locale» che nasconde un significato sociale ben definito, forse anch'esso amabile perché anch'esso necessario alla vita di una grandissima città. ([[Mario Stefanile]]) *Se volete fare qualcosa di buono, fuitevenne 'a Napoli<ref>Fuggitevene da Napoli.</ref>. ([[Eduardo De Filippo]]) *Sebbene il lotto, introdotto a Napoli nel 1682 dai viceré spagnuoli, non esistesse ai suoi tempi, si è convinti che [[Ignazio di Loyola]] abbia manipolato e manipoli ancora, per mezzo dei suoi discendenti, la forza magica dei numeri. Ogni gesuita conosce la ''regola segreta'' e potrebbe arricchire a suo piacimento la gente povera, ma egli tace e tiene per sé la sua scienza. Perciò il gesuita, tacciato di cattiveria e d'egoismo, è abbastanza odiato nel Basso Porto e a Santa Lucia. ([[Marcellin Pellet]]) *Secondo una tesi prevalente, si fronteggiarono allora<ref>Dagli anni 50 ai primi anni 60.</ref>due città: una della rozza speculazione, l'altra della migliore cultura. Due Napoli impermeabili l'una all'altra. «Ma le cose – afferma {{NDR|Pasquale}} Belfiore – non andarono esattamente in questi termini. Vi fu un groviglio di intrecci fra l'una e l'altra città, tra la migliore cultura e la più proterva speculazione; si generarono perverse implicazioni pur partendo da limpidi presupposti. Il ruolo delle facoltà universitarie, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria fu ora di totale estraneità, ora della più flagrante connivenza, ora della più intransigente opposizione in alcune delle loro componenti». Il ventaglio delle complicità, che via via hanno preso corpo, appare molto vasto. E non è ancora finita. La speculazione edilizia si avvia verso la terza fase. Dalle singole licenze rilasciate dalle amministrazioni [[Achille Lauro|Lauro]] si passa alle lottizzazioni; dai cantieri di improvvisati appaltatori e costruttori a quelli delle Immobiliari. In molti quartieri, però, la pioggia di cemento costituisce un attentato alla incolumità fisica. Si apre la stagione dei crolli. Napoli appare come «la città di cartone che scivola a mare e uccide», secondo una frase di [[Rosellina Balbi]]. Una "carta geologica", redatta dal Comune alla fine del '67, censisce {{sic|21mila}} metri quadri di vuoti sotterranei molto profondi, {{sic|119mila}} metri di vuoti ex cava e 366 caverne. Napoli è una città costruita sul vuoto. ([[Ermanno Corsi]]) *Sedevano un dì fra' boschetti d'aranci, sulla pendice a' cui piedi è [[Sorrento]]; e la brezza moveva da' rami e dalle foglie una musica di suoni e di fragranze; mentre di sotto alle verdi ombrelle rideva il golfo di Napoli, e dal cielo azzurro traluceva il Paradiso. ([[Augusto Conti]]) *Siamo tutti futuri napoletani. ([[Susanna Tamaro]]) *Si sa che i napoletani mettono tre o quattro parole dove non ne bisogna che una. ([[Giuseppe Pignata]]) *{{NDR|[[Napoli]] appare}} simile a certe leggendarie città orientali, vagheggiate dai poeti arabi: tetti e torrette che sembrano minareti, cupole ricoperte da tegole multicolori, chiese simili a moschee, guglie scintillanti, più adatte alla mezzaluna che alla croce, una popolazione brulicante simile nell'aspetto al popolo dell<nowiki>'</nowiki>''Arabia felix'', abbigliata secondo la foggia orientale. ([[Lady Morgan]]) *Solo noi abbiamo potuto permettere che la nostra Parigi {{NDR|Napoli}} venisse fagocitata da un centro minore {{NDR|[[Torino]]}}. ([[Pietrangelo Buttafuoco]]) [[File:Sfogliatelle.JPG|thumb|Sfogliatelle ricce, tipico dolce molto in uso a Napoli]] *Sono così afflitta, che preferisco l'entrata dei Francesi e che tolgano a quei miserabili fino all' ultima camicia, piuttosto che di vedere i nostri proprii sudditi bestie vili, poltroni, ma furfanti, condursi in tal guisa. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]) *Sono due città simili, Napoli come [[Istanbul]] si è lasciata il suo antico splendore alle spalle... ma mentre a Napoli c'è ancora traccia del passato, nei musei, nei palazzi, nelle strade, a Istanbul tutto è andato bruciato, distrutto... Eravamo troppo occupati a sopravvivere. ([[Orhan Pamuk]]) *Su dalla piazza aperta la massa del Maschio Angioino inquadra il panorama del porto e del [[Vesuvio]] lontano. Sullo sfondo celestino del monte s'alza lo stelo rosa del faro e fittiscono gli alberi dei velieri e dei piroscafi. Le pietre del selciato dure e ondulate ricordano quelle delle strade di [[Pompei]]. Ci si inoltra nei quartieri popolari dove le vie sono profonde tra caseggiati enormi e corrosi. Sembra di avanzare in una densa boscaglia, dove tra i rami cantino gli uccelli: sono i richiami dei venditori ambulanti. ([[Giovanni Comisso]]) *Sulla filosofia dell'umanità, sull'economia dei popoli noi abbiamo avuto opere eccellenti da quel paese, giacché la libertà del pensiero illumina e predilige il golfo di Napoli più che ogni altra parte d'Italia. ([[Johann Gottfried Herder]]) *Tra tutti gli amori terreni niuno certamente è più lodevole, più onesto, quanto quel della Patria. E quantunque a ciascuno sembri la propria esserne la più degna, e sola senza divisione d'affetti, senza comparazioni, senza rivalità l'onori, e l'abbia in pregio e l'ami; pure se fosse permesso tra questi doverosi amori far parallelo, niuna Patria a noi ne pare tanto meritevole quanto Napoli per chiunque ebbe in sorte il nascervi cittadino. ([[Ferdinando Galiani]]) *Tu sguazzerai con quei caci cavallucci freschi, arrostiti non con lento fuoco, ma prestissimo, con sopravveste di zucchero e cinamono. Io mi struggo solo a pensarvi. Vedrai in Napoli la Loggia detta per sopranome de' Genovesi, piena di tutte quelle buone cose che per ungere la gola desiderar si possano. Mangerai in Napoli di susameli, mostacciuoli, raffioli, pesci, funghi, castagni di zucchero, schiacciate di màndole, pasta reale, conserve rosate, bianco mangiare. Sarannoti appresentati de' buoni caponi. ([[Ortensio Lando]]) *Tutto quello che esiste passa di qui. Qui dal porto di Napoli. Non v'è manufatto, stoffa, pezzo di plastica, giocattolo, martello, scarpa, cacciavite, bullone, videogioco, giacca, pantalone, trapano, orologio che non passi per il porto. Il porto di Napoli è una ferita. Larga. Punto finale dei viaggi interminabili delle merci. Le navi arrivano, si immettono nel golfo avvicinandosi alla darsena come cuccioli a mammelle, solo che loro non devono succhiare, ma al contrario essere munte. Il porto di Napoli è il buco nel mappamondo da dove esce quello che si produce in Cina, Estremo Oriente come ancora i cronisti si divertono a definirlo. Estremo. Lontanissimo. Quasi inimmaginabile. Chiudendo gli occhi appaiono kimono, la barba di Marco Polo e un calcio a mezz'aria di Bruce Lee. In realtà quest'Oriente è allacciato al porto di Napoli come nessun altro luogo. ([[Roberto Saviano]]) *Un'assoluta estinzione di sentimento morale è lo spettacolo disgustoso di Napoli e della sua gente. Non si vedono uomini ma selvaggi... Al gusto depravato, al senso perverso di questo popolo piace il laido, il ripugnante... È il paese del piacere, niente più. Da [[Tiberio]] ai nostri giorni qui non si è fatto che godere. ([[Ernest Renan]]) *Un popolo che ha più immaginazione che fantasia, più acume ed arguzia che sentimento e passione, il quale rimane con la testa fredda in mezzo agli impeti più selvaggi ed arzigogola e sofistica anche quando sragiona. ([[Vittorio Imbriani]]) *Un turista tedesco dell'Ottocento sosteneva che «nella città del sole, per vendere un pomodoro bisognava cantare una cavatina». C'è di più: il venditore deve essere un attore nato, come dimostra questo crescendo [[Gioacchino Rossini|rossiniano]] impiegato per vendere cocomeri.<br>– Comme so' russe sti mellune!<br>(Un rosso così intenso da sembrare nero).<br>– So' nire, nire, nire sti mellune!<br>(Sono addirittura di fiamma).<br>– Tenenno 'o ffuoco d' 'o Vesuvio 'a dinta, sti mellune!<br>(Macché Vesuvio, questo è addirittura l'inferno!)<br>'Nce sta 'o diavolo 'a dinta: vih, che ffuoco 'e ll'inferno!<br>(Ed infine, è roba da chiamare i pompieri).<br>– S'è appiccicato 'o ciuccio cu tutta 'a carretta oh, anema d' 'o ffuoco!! ([[Riccardo Morbelli]]) *Una cultura cittadina ancora troppo prigioniera di un ottocento napoletano, oltre tutto spesso di seconda e terza mano, una città che in quest'ultimo secolo ha avuto rarissime occasioni di monumenti urbani o di collocazioni artistiche sul territorio. Queste circostanze hanno certamente determinato una scarsa sensibilità e un'{{sic|altrettanta}} scarsa conoscenza collettiva dell'arte contemporanea. Ma se una città che vuole rinnovarsi e rilanciare se stessa, è giusto che sia sempre gelosa custode del suo passato e della sua storia, dalle cui radici deve trarre le sue azioni future, deve anche vivere il suo presente, deve produrre cultura attuale, deve, in altri termini, essere testimone e protagonista della sua contemporaneità.<br>Ci è sembrata, quindi, un'occasione straordinaria poter adoperare luoghi di grande afflusso, come sono le stazioni della metropolitana, come luoghi in cui la città potesse confrontarsi con l'arte e dove il rapporto con l'arte potesse divenire un rapporto quotidiano, ordinario, normale.<br>In altri termini, ci sembra fondamentale che la città nel suo complesso e i suoi cittadini non siano più fermi all'arte del passato, non siano più culturalmente frenati dalla cultura di Napoli come grande capitale borbonica, ma esprimano finalmente la cultura di Napoli come grande capitale del [[Mediterraneo]] e, quindi, vivano e abbiano confidenza con l'arte di oggi. ([[Riccardo Marone]]) *Una romantica rovina da ripensare continuamente. Una splendida festa di sole, di mare e di morte. Immagine, quella della mia città, che fugge via, si avviluppa, si trasforma, si strazia, s'imbelletta, provoca ed eccita incarnandosi in figurazioni anarchiche, aggressive, imprevedibili, irridenti. ([[Valerio Caprara]]) *Una sola città, in Italia, poté resistere, fino al tempo di Diocleziano, all'unità romana. Reggio e Taranto avevano già dimenticato il greco, quando Napoli lo parlava ancora. Mentre le città del litorale ionio erano entrate nell'oscurità in cui dovevano restare sommerse fino all'VIII° secolo dell'era cristiana, mentre Capua, ancora ricca e popolosa, declinava lentamente dal giorno in cui, rivale di Roma, era stata abbattuta per sempre, Napoli non aveva cessato di crescere sotto il dominio romano senza acquistare la sua prosperità a prezzo di una rinuncia a tutte le sue tradizioni elleniche. La città erede dell'antico splendore di Cuma conservò sotto l'Impero forme di gorverno che la stessa Grecia aveva perdute: i cittadini continuarono a ripartirsi entro ''fratrie'' ad imitazione di Atene; imperatori, come Tito e Adriano, si onorarono di portare il titolo di ''demarca'' di Napoli. Le stesse magistrature romane rivestirono nomi ellenici; il duumviro fu un ''arconte'', e l'edile un ''agoranomo''. Giochi di origine antica furono magnificamente restaurati in onore di Augusto e salutati dai poeti e dai retori delle scuole greche, che attirarono in Campania fino alla fine del IV° secolo, come gli ultimi giochi olimpici. È a Napoli che Nerone andò per ricevere al teatro la corona poetica perché contava di trovarvi una società affrancata dai pregiudizi romani e, per dirla tutta, con l'espressione stessa di Tacito, una città greca. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]]) *Una volta che arrivi a Napoli e impari a conoscerla, la accetti e la apprezzi per quello che è: fantastica, caotica, a volte anche folle. Può capitare che quella follia un giorno non vada bene per te e per la tua famiglia, ma non succede quasi mai perché è quella stessa follia che te la fa amare e ti rende felice. ([[José Manuel Reina]]) *{{NDR|La Festa di Pedigrotta dell'8 settembre 1608}} Vi accorre tutta Napoli. Vi vanno diecimila donne con gran fasto in infinite carrozze, e duemila cavalieri a cavallo e in carrozza, che solo a vedere tante gale, tanti volti divini, è una gloria; tanta nobiltà di principi e titolati che superano i trecento, e con tanti diversi colori di ricche livree e così numerose, che tutto il passeggio sembra un prato di gradevoli fiori. Vi va un'infinità di gente del popolo, e vi sono tra le donne mille volti stupendi, e sono adorne di mille gioie, ché non v'ha mai donna di ciabattino che non porti il giorno della festa e catene e collane d'oro e vesti molto ricche di seta. Si vedono poi mille belle cortigiane spagnuole e italiane, la cui grazia e il cui brio svegliano i sensi più assorti e mortificati. ([[Miguel de Castro]]) *Vi sono a Napoli dei luoghi sotterranei che funzionano come una sorta di camera di decompressione simbolica, dove le presenze che abitano il fondo del tempo e dell'immaginario abbiano, nel corso della loro risalita, l'opportunità di sostare per farsi riconoscere e nominare, per riaffiorare infine nel presente senza sconvolgerlo [...] Queste "anime antiche" appaiono allo stesso tempo come simboli, custodi e testimoni del tempo: un archivio. A quest'archivio, i luoghi da una parte, il rituale e il mito dall'altra, forniscono la scena, la scrittura drammatica e l'ordine del discorso. Un discorso capace di arditezze metafisiche incredibili, soprattutto quando riflette obliquamente sul continuo e sul discontinuo, sull'oblio e sulla memoria, affidando ai morti il ruolo che nella logica spetta alle astrazioni. ([[Marino Niola]]) *– Vi sono forse città più piacevoli sul continente e capitali più allegre, disse Violetta, ma in una simile notte ed a quest'ora incantata, qual città può paragonarsi a [[Venezia]]?<br>– La Provvidenza è stata meno parziale nella distribuzione de' suoi favori terrestri, che non credono quelli che mancano d'esperienza, disse il Carmelitano. Se noi abbiamo i nostri piaceri particolari e i nostri momenti di contemplazione divina, altre città hanno i lor vantaggi: [[Genova]], [[Firenze]], per esempio, [[Roma]], [[Palermo]] e soprattutto Napoli...<br>– Napoli, padre mio!<br>– Sì, figlia!; di tutte le città della bellissima Italia, è la più bella e la più favorita dalla natura. Di tutti i paesi che ho visitati nella mia vita errante e consacrata alla penitenza, Napoli, è quello verso il quale la mano del Creatore è stata più generosa. ([[James Fenimore Cooper]]) *Via Toledo, presso al tramonto, è una zona di sogno, un canale di felicità trascinante gli ori del crepuscolo, il carminio del cielo caldamente appoggiato sulle bionde verdure del Vomero. L'eleganze, gli amori passano e s'incrociano fra uno scintillamento infiammato di cristallerie e di sorrisi, lungo i marciapiedi. Correre mollemente assisi in questo gurgito allegro di vita meridionale è una gioia di cui porterò con me l'amoroso ricordo. ([[Ardengo Soffici]]) *Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia, attraversata da vicende complesse e drammatiche. La vita a Napoli non è mai stata facile, però non è mai stata triste! E questa la vostra grande risorsa: la gioia, l'allegria. ([[Papa Francesco]]) ====[[Nicola Abbagnano]]==== *A «istruirmi» sull'umanità fu anche l'antica astuzia partenopea, quella che viene detta «arte d'arrangiarsi», ovvero di sopravvivere a una miseria forse invincibile. C'erano per esempio i venditori d'oro falso, che si accostavano con sfacciata impudenza ai turisti appena sbarcati, o in procinto d'entrare da Zi' Teresa, per vendere qualche «patacca», c'erano i vecchi di San Gennaro dei Poveri che, a pagamento, da Piazza Carlo III andavano nelle case a piangere i morti, e potevano spingersi per la bisogna (a tripla paga o almeno doppia: 150 lire) fino a [[Vietri sul Mare|Vietri]] e a [[Sorrento]]; a ogni angolo c'erano gli acquaioli, che t'offrivano boccali d'acqua ghiacciata, assieme ai venditori improvvisati di pasta, vermicelli fumanti e appena scodellati, con su uno spruzzo di pomodori e pepe; e c'erano le prostitute, giovani e vecchie, che vendevano se stesse col medesimo sguardo, ora sfrontato ora implorante. Nei libri, e nei piccoli fatti d'ogni giorno, trovavo una continua, reciproca conferma. *Napoli, del resto, rimase sostanzialmente impermeabile al [[fascismo]]. Lo furono gli stessi notabili che pure nel '22, alla vigilia della marcia su Roma, s'erano spellate le mani ad applaudire Mussolini al [[Teatro di San Carlo|teatro san Carlo]]. Altrettanto estraneo agli slogan mussoliniani fu il popolo, per atavico irridente scetticismo (un difetto, a volte, può trasformarsi in virtù). *Quando sessant'anni fa m'aggiravo per Napoli, e fiutavo l'aria salmastra tra le grida dei venditori di pesce, non m'imbattevo di certo nello Spirito Assoluto, che avanza nella Storia attraverso la sua dialettica fatta di tesi, antitesi, sintesi. M'aggrediva, dolorosa e dolcissima, soltanto la molteplice realtà. Vedevo i volti dei partenopei, le loro espressioni irridenti, con una saggezza antica e popolaresca, tutt'una con la miseria insieme aulica e familiare della «Napoli nobilissima», tra la barocca solennità dei monumenti e lo squallore dei bassi. Mi dicevo che la ''Ratio'' hegeliana era ben remota da tutto questo, dalla bellezza delle donne, dagli sguardi abbaglianti degli occhi morati dietro le lunghe ciglia delle ragazze giù a [[Via Toledo|Toledo]] e a Chiaia, nell'allegria chiassosa che ti veniva incontro ovunque, anche nella povertà, anche nei laceri panni multicolori fatti asciugare nei vicoli alla brezza notturna, sotto la luna. Era forse l'Assoluto a essere il soggetto del mondo reale, della storia, o non piuttosto la molteplicità degli individui, con i loro autentici bisogni? ====[[Percy Allum]]==== *L'elemento fondamentale è l'estraneità di vasti strati della popolazione dalle istituzioni della republica italiana, con tutte le conseguenze che ne derivano: la sopravvivenza del sistema paternalistico clientelare, l'ambigua accettazione dei valori sociali dominanti, la rottura causata dall'emigrazione e dalle trasformazioni economico-sociali. *Il napoletano è convinto di vivere in un mondo ostile, sul quale non è in grado di esercitare alcun controllo... I rapporti tra gli uomini sono regolati da una concezione fatalistica, nella quale l'Autorità svolge lo stesso ruolo che ha il «destino» nel mondo naturale. *In passato, se chi comandava faceva il suo dovere, il popolo lo sosteneva; quando non lo faceva più, il popolo scatenava una piccola rivolta... Il gran numero di dimostrazioni di piazza e di jacqueries che costellano le pagine della storia del napoletano è la prova di quanto sia radicata negli abitanti la fiducia in questo tradizionale meccanismo. ====[[Alberto Arbasino]]==== *Avvicinandoci alla città il cielo s'oscura e l'aria si fa soffocante. Le fiammate delle raffinerie tingono di rosso e di giallo il polverone dei cementifici, a nuvoloni foschi: ma lo si è sempre saputo fin da Virgilio che questi paraggi sono le porte dell'inferno, la sede dell'orrore. *E poi, insomma, una città fra le più vecchie d'Europa, e dalla [[Magna Grecia]] in poi sono i suoi stessi governi a ripeterle che non è ancora matura per... E lei, lì, ad aspettare che vengano Elargite Provvidenze, senza muovere un dito... Tanto vero che mentre gli altri ricostruiscono [[Amburgo]] o [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|Hiroshima]] qui non hanno ancora incominciato a portar via le immondizie del Dugento dalle strade... [...] Solita colpa dei [[Borbone delle Due Sicilie|Borboni]] che avrebbero borbonizzato la città? Mah, dev'essere lei che ha napoletanizzato loro. *Io poi a Napoli vorrei starci sempre il meno possibile. Mai combinato niente e sempre litigato con tutti. Una depressione, sempre. Veramente è una città che non mi dice niente, perciò trovo inutile venirci. Non so cosa farmene del sole mediterraneo e dell'eredità classica e dell'architettura normanna e delle semplici gioie della vita contadina e della pizza alla pescatora. Commedia dell'arte, per me no, grazie. ====[[Giovanni Artieri]]==== *Altri e più terribili dolori sarebbero intervenuti nella vita della città, diventata uno dei centri strategici della seconda guerra mondiale, nel Mediterraneo. Prove eroiche misero a nudo lo spirito stoico della popolazione, la sua illimitata capacità di sopravvivere, la sua quasi magica facoltà di «ridurre» stranieri e invasori al proprio modulo umano, e dominarne così eccessi e barbarie. *Chi ha detto Napoli città «savia», non la conosce: non sa quanto, a Napoli, il filisteo professorale, l'uomo di pomposa serietà che non sbaglia mai, che non sappia ridere o sorridere, rischi di passar da scemo, da «fesso», da persona non pertinente alla città.<br>A Napoli sta di casa una certa illustre e armoniosa follia di origini bacchiche e filosofiche, proveniente dal remoto passato, qualche cosa come i misteriosi raggi cosmici usciti dalle insondabili profondità del caotico universo. La follia trema con la sua luce di diamante, in fondo all'animo {{sic|queto}} e ragionevole dei napoletani. *È la sola città del mondo ove sia possibile scorgere qualche probabilità di sfuggire al destino comune dell'[[Europa]] d'oggi. Che ci appare assai simile a quello del decadente Seicento, alla ricerca d'un'anima che ne sorregga l'affastellata apparenza barocca.<br>In questa ricerca, l'[[Italia]] e l'Europa si affacciano al davanzale di eri. Cercano uno stile, una poesia. Tentano di rifarsi al neorealismo, ch'è poi il semplice e nudo realismo del secolo scorso.<br>Dove si pensa a quest'angoscia, è a Napoli. Napoli è ricca d'una incredibile ricchezza. Essa non ha bisogno di «darsi» uno stile. Non deve cercare una cifra, una chiave, un modulo per essere «se stessa». Non ha perduto, insomma, il contatto con il passato. Essa è sempre affacciata alla finestra che guarda sul giardino (un poco appassito) delle memorie e su quello fragrante e fresco dell'attualità. Perciò tutti invidiano Napoli. *{{NDR|L'ultimo incontro con Gino Doria, alla [[Certosa di San Martino]]}} E noi, «ncielo<ref>In cielo.</ref>» stavamo, chini sulla ringhiera barocca del celebre balcone su Napoli, lì sull'angolo dominato dalla cupa mole del Forte. Si guardava la città ai nostri piedi; compatta e ammonticchiata come sempre appare Napoli a chi la vede da una prospettiva aerea. Un grattacielo tagliava l'aria, dominando il mare confuso delle case, solcato dai neri decumani dei quartieri greco-romani.<br>Freddo e remoto il [[Vesuvio]] spento, albuginoso e come spento anch'esso, il mare; la collina di [[Posillipo]] ricoperta di eczemi. Dal caos brulicante veniva un vago rombo, un respiro di lontanissima risacca. Stavamo zitti, Doria ed io, a guardare come superstiti di una conflagrazione di mondi, reduci spaesati di evi caotici e rotolanti. Di tanto in tanto, don Gino puliva e s'aggiustava il monocolo, per vedere qualcosa nello spessore dell'aria. Qualcosa che nemmeno a me riusciva di scorgere. *[[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] non vende più i suoi pesci e le sue quaglie a questa plebe, ma, in cambio di voti, i partiti politici le vendono feste televisive e adulazioni sociali. *Il concetto di nobiltà, a Napoli, è profondamente unitario e totale: pochi, anche tra i più forti napoletanisti, conoscono, per esempio, un'espressione del dialetto per indicare «tutti, nessuno escluso», questa espressione rara è ''nòbbele e snòbbele''<ref>''Sdòbbele'', refuso, nel testo.</ref>(cioè nobili e non nobili), quanto dire l'intero popolo. Per questo diverso e più sottile coincidere degli intendimenti sociali e unitari della paroletta «nobilissima», Napoli lo è. [...] La loro prima nobiltà è diplomata dall'intelligenza, dall'acume, dallo spirito e dalla cultura. Un principe fesso non vale uno scugnizzo intelligente. *Il napoletano adopera la sua superstizione come un elemento aggiuntivo e razionale del suo giudizio. Come, cioè, una variabile indipendente il cui comportamento gli sfugge, ma la cui influenza gli è nota. Ciò è dimostrato dalla natura stessa della cabala e delle pratiche magico-aritmetiche in uso per la previsione dei numeri del lotto. ''La [[Smorfia]]'', libro dei sogni, introduce l'elemento fantastico nel rigore matematico delle ''scadenze'', delle ''figure'', degli ''estratti'' su cui si intrecciano i movimenti e l'intera meccanica delle giocate. *In ogni napoletano si può scorgere il riflesso dell'ironia, del sarcasmo, del gusto, dolorosamente umano, della deformazione bruegheliana<ref>Nel testo il refuso: breugheliana.</ref>, comica e tragica di [[Eduardo De Filippo|Eduardo de Filippo]]: la facoltà di tradurre in paradosso e poesia, la contingenza storica: nel prodigio di un detto, di una forzatura comica, d'una constatazione centrata nell'ironica e contraddetta natura delle cose.<br>Durante la sfilata a Napoli delle squadre di camicie nere, nell'ottobre del 1922, uno [[scugnizzo]] chiese ad alta voce, dinanzi a tante braccia protese nel saluto romano: «''Ma ched'e', chiove?''» (Ma cos'è, vedono se piove?). Quello scugnizzo non sapeva di fissare un tratto di storia. (Eccetera, eccetera.) *In questo discorrere, il lento e grigio giorno di [[Tokio]] declinava; fedelmente accompagnato dalla pioggia sottile. Ero un poco scontento. Perché a me, allora, [[Harukichi Shimoi|Shimoi]] interessava assai più come «giapponese» che come «napoletano» mentre a lui, quel fatto di possedere ogni segreto dell'anima e della misteriosa essenza d'arte del suo paese, non diceva quasi niente. Un fatto spiegabilissimo, del resto, che dice quanto Napoli avesse mutato o, come gli dissi scherzosamente, «corrotto» un nipponico così puro.<br>Allora Shimoi mi raccontò quest'aneddoto. Nel 1949 ricevette un invito a recarsi al [[Palazzo imperiale di Tokyo|palazzo imperiale]]. [[Douglas MacArthur|Mc Arthur]] aveva stabilito che l'Imperatore diventasse un monarca borghese e [[Hirohito]], prima di obbedire al generale americano ordinò di celebrare, per l'ultima volta, la «cerimonia del [[tè]]», convocando tutti i familiari, cioè tutti i principi del [[Giappone]]. A Shimoi fece dire dal suo maestro di cerimonie: «Venga ad allietarci con le sue storie di Napoli, in quest'ora triste». Nessun napoletano avrebbe immaginato il nome della sua città capace di consolare, anche per poco, la tragedia di un imperatore vinto. *La natura filosofica dei napoletani non è discriminabile nelle manifestazioni della vita comune; anzi è tutt'una con essa; in questo si rintraccia il segno più vero della nostra sostanza ellenica.<br>È un tratto del nostro pudore, della nostra ironia di fronte alle certezze troppo solenni e auguste della scienza, della storia, della morale: un'eleganza dello spirito che rifiuta a se stesso l'orgoglio di ritenersi capace di costruzioni eterne e perfette, di raggiungimenti immuni da incoerenze e contraddizioni. È, a pensarci bene, un senso di squisita umiltà. *Napoli pesa poco nel bagaglio di chi viaggia per il mondo, poiché appartiene al mondo delle idee. Si può incontrare, come una categoria universale, in ogni angolo, il più strano della terra. *{{NDR|Il}} nostro popolo, che è filosofo più d'ogni altro. Libero e sboccato sovente – e questo attrasse molti di coloro che scrissero prima che io giungessi – profondo ironico saggio, sempre, e questo attrae me, per tendenza ed anche per elezione del mio spirito. ([[Rocco Galdieri]]) *Per chissà quali remoti legamenti con il pensiero eleatico ([[Elea-Velia|Elea]], del resto, si trova a due passi da Napoli) i napoletani posseggono un naturale, istintivo senso della relatività. Il velo di ironia che si scopre, come la polvere del caffè in fondo alla tazza, alla fine di ogni conversazione, per quanto seria voglia essere, con un napoletano, viene da questa natura relativistica. *Un pomeriggio del settembre '54 con [[Amedeo Majuri]] e [[Augusto Cesareo]] andammo a rivedere [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza del Mercato]] e quel che la guerra ne ha lasciato. Spettacolo triste. Il guasto e la polvere avvolgevano ugualmente l'arco di Sant'Eligio e la facciata gotica di San Giovanni a mare. E, di fronte, il piedistallo di «Marianna 'a capa 'e Napule» era vuoto. Vi appoggiava le spalle una bellissima venditrice di pannocchie bollite, una «spicaiola». «''Signò''», ci disse, «''l'hanno luvata stammatina. Dice {{sic|ch'a}} mettono dinto 'o Municipio. Mo ce stongh'io...''<ref>Signore, l'hanno tolta stamattina. Corre voce che la collocano nel Municipio. Adesso ci sono io...</ref>» La [[Cibele]] era stata tolta, per trovar posto nel Cortile del palazzo del Municipio e lei, la bellissima, diceva: «La sostituisco io». Tanto è stretta la parentela tra i napoletani e gli dèi. *{{NDR|A [[Shiraz]], in un tempio zoroastriano}} Vi fummo introdotti e un tale, ch'era l'officiante ''parsi'', accese un fiammifero. Subito dal suolo, traverso una bocchetta di ferro, sprizzò una fiamma chiara e fumosa. Era petrolio nativo, come, in quel paese, se ne incontra dappertutto. «Ecco», ci disse l'uomo, «ecco: guarda la luce dello Spirito.» «Ma», obiettammo, «l'hai accesa tu, adesso, con un fiammifero...» «Non importa. La fiamma era lì, anche quando non appariva. Era lì. Ma tu non la vedevi.» Forse quell'imbroglione di prete ''parsi'' aveva ragione. Anche a Napoli, la «fiamma» è lì: spesso non la vediamo. Spesso la cogliamo per strada, camminando. La troviamo nella bocca di una popolana o nella rassegnata ironia di un tranviere. ====[[Simone de Beauvoir]]==== *In Via dei Tribunali, attorno a [[Porta Capuana]], guardavamo le piramidi di cocomeri e di melloni, i mucchi di pomidori, di melanzane, di limoni, di fichi, di uva, i pesci lucenti, e quelle specie di altarini rococò, così graziosi, che i venditori di frutti di mare fabbricano con muscoli e alghe: ignoravamo che il cibo si espone con tanta violenza solo quando la gente crepa di fame. *La vita degli uomini si esibisce nella sua nudità organica, nel suo calore viscerale: sotto questo aspetto, Napoli ci stordì, ci nauseò, ci stregò. *Misconoscendo la profondità di quella miseria, poterono piacerci certi suoi effetti; ci piaceva ch'essa sopprimesse tutte le barriere che isolano gli uomini e li diminuiscono: tutto quel popolo abitava il calore di un solo ventre; le parole «dentro», «fuori», avevano perduto il loro significato. Gli antri oscuri in cui rilucevano debolmente delle icone appartenevano alla strada, nel gran letto matrimoniale dormivano dei malati; dei morti riposavano allo scoperto. E l'intimità delle case si espandeva sulla strada. Sarti, calzolai, fabbri, fabbricanti di fiori artificiali; gli artigiani lavoravano sulla soglia della loro bottega; le donne si sedevano davanti alla porta di casa per spidocchiare i loro bambini, rammendare la biancheria, pulire il pesce, sorvegliando i bacili pieni di pomodori schiacciati che esponevano all'azzurro lontano del cielo. Da un capo all'altro della via correvano sorrisi, sguardi, voci, amicizia. Questa gentilezza ci conquistò. *Ogni tanto andavamo a prendere un caffè sotto la [[Galleria Umberto I|Galleria]], mangiavamo i lucidi pasticcini della grande pasticceria Caflish oppure un gelato in [[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]], sulla terrazza del [[Caffè Gambrinus]]. Sfuggendo le asprezze della vita napoletana ne scoprivamo le dolcezze. Peraltro, dappertutto, in qualsiasi momento, il vento ci portava la polvere desolata dei docks, odori umidi e ambigui. Quando salivamo a [[Posillipo]], il candore menzognero di Napoli, in lontananza, non ci ingannava. ====[[Walter Benjamin e Asja Lācis]]==== *Il linguaggio mimico è più spiccato che in qualsiasi altra parte d'Italia. Una conversazione tra napoletani risulta impenetrabile per qualsiasi forestiero. Le orecchie, il naso, gli occhi, il petto e le ascelle sono posti di segnalazione azionati attraverso le dita. Tale suddivisione ritorna nel loro erotismo schizzinosamente specializzato. Gesti servizievoli e tocchi impazienti appaiono allo straniero in una regolarità che esclude il caso. Sì, qui egli sarebbe perduto, e invece, bonario, il napoletano lo manda via. Lo manda qualche chilometro in là a Mori. «Vedere Napoli e poi Mori», dice secondo un vecchio motto. «Vedere Napoli e poi muori», ripete il tedesco. *L'architettura è porosa quanto questa pietra. Costruzione e azione si compenetrano in cortili, arcate e scale. Ovunque viene mantenuto dello spazio idoneo a diventare teatro di nuove impreviste circostanze. Si evita ciò che è definitivo, formato. Nessuna situazione appare come essa è, pensata per sempre, nessuna forma dichiara il suo «così e non diversamente». È così che qui si sviluppa l'architettura come sintesi della ritmica comunitaria: civilizzata, privata, ordinata solo nei grandi alberghi e nei magazzini delle banchine – anarchica, intrecciata, rustica nel centro. *Le descrizioni fantastiche di numerosi viaggiatori hanno colorato la città. In realtà essa è grigia: di un rosso grigio o ocra, di un bianco grigio. E assolutamente grigia in confronto al cielo e al mare. Il che contribuisce non poco a togliere piacere al visitatore. Poiché per chi non coglie le forme, qui c'è poco da vedere. La città ha un aspetto roccioso. Vista dall'alto, da Castel San Martino, dove non giungono le grida, al crepuscolo essa giace morta, tutt'uno con la pietra. ====[[Camillo Benso, conte di Cavour]]==== *Il tempo stringendo non le parlerò di [[Sicilia]] ove le cose procedono bene e mi restringerò al doloroso argomento di Napoli.<br>Divido pienamente il suo modo di vedere. Il nostro buon [[Luigi Carlo Farini|Farini]] ha preso una via falsa, ma può riparare l'errore, se alla caduta di Gaeta adotta un altro sistema. Bisogna parlargli schietto, è uomo generoso che non ha altro pensiero che il trionfo della causa cui ha dedicato la sua vita. Farini deve proclamare l'idea unificatrice ed attuarla, qualunque {{sic|sieno}} gli ostacoli che gli si parano innanzi. La menoma esitazione in proposito sarebbe fatale: glielo ripeta su tutti i {{sic|tuoni}} e con tutte le forme. Dato poi che Farini non reggesse o per difetto di forze fisiche o per qualunque altro motivo, che cosa fare?<br>Ci ho studiato bene , e non ho trovato che due soluzioni. Mandare [[Urbano Rattazzi|Rattazzi]] e [[Alfonso La Marmora|La Marmora]] a governare Napoli oppure andarci io.<br>La prima sarebbe preferibile sotto ogni rispetto. Ma Rattazzi e La Marmora accetteranno? Solo il Re potrebbe decidere il primo, ed il primo trarre seco il secondo.<br>So che Rattazzi riuscendo a Napoli, gli spetterà il primo posto nel ministero: ma ciò poco monta. Trionfi pure Rattazzi purché si salvi il paese. Se egli evita una crisi a Napoli, gli daremo l'intiero nostro appoggio come cittadini e come deputati.<br>La seconda ipotesi può avere conseguenze fatali pel paese e per me. Egli è evidente che ho tutto a perdere e nulla a guadagnare.<br>Corro pericolo di vedere distrutta la riputazione che 13 anni di lotte continue mi valsero, senza possibilità di accrescerla. Ma ciò poco monta. L'uomo di Stato che non è disposto a sacrificare il suo nome al suo paese, non è degno di governare i suoi simili. *Io riassumo in due parole il concetto politico e militare che bisogna attuare.<br>Ristabilire l'ordine a Napoli prima, domare il [[Francesco II delle Due Sicilie|Re]] (Borbone) dopo. Guai se si invertisse il modo di procedere. Quindi occupazione immediata di Napoli... Occupate senza indugio gli Abruzzi. Fate entrare il Re in una città qualunque, e là chiami [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] a sé. Lo magnetizzi... La spedizione di Cialdini a Napoli compie l'opera: Cialdini fa da dittatore militare sino all'arrivo del Re nella capitale...<br>...Ecco il solo programma d'esito sicuro.<br>Bisogna evitare che l'assedio di Gaeta preceda l'entrata di Vittorio Emanuele in Napoli. *L'Italia del Settentrione è fatta, non vi sono più né Lombardi, né Piemontesi, né Toscani, né Romagnoli, noi siamo tutti italiani; ma vi sono ancora i Napoletani. Oh! vi è molta corruzione nel loro paese. Non è colpa loro, povera gente: sono stati così mal governati! E quel briccone di Ferdinando! No, no, un governo così corruttore non può essere più restaurato: la Provvidenza non lo permetterà. Bisogna moralizzare il paese, educar l'infanzia e la gioventù, crear sale d'asilo, collegi militari: ma non si pensi di cambiare i Napoletani ingiuriandoli. Essi mi domandano impieghi, croci, promozioni. Bisogna che lavorino, che siano onesti, ed io darò loro croci, promozioni, decorazioni; ma soprattutto non lasciar passargliene una: l'impiegato non deve nemmeno esser sospettato. Niente stato d'assedio, nessun mezzo da governo assoluto. Tutti son capaci di governare con lo stato d'assedio. Io li governerò con la libertà, e mostrerò ciò che possono fare di quel bel paese dieci anni di libertà. In venti anni saranno le provincie più ricche d'Italia. No, niente stato d'assedio: ve lo raccomando. *Se la costituzione dell'Italia è posta a repentaglio perché non ho voluto ammettere ora, in via eccezionale, nella marina un giovane che dava la sua dimissione, e se ne stava a casa quando i suoi compagni si battevano, bisogna dire ch'essa è talmente {{sic|dilicata}} da non potere durare tre mesi.<br>Sapete perché Napoli è caduta sì basso? Si è perché le leggi, i regolamenti non si eseguivano quando si trattava di un gran signore o di un protetto del Re, dei Principi, dei loro confessori od aderenti. Sapete come Napoli risorgerà? coll'applicare le leggi severamente, duramente, ma giustamente. Così ho fatto nella marina; così farò nell'avvenire, e vi fo sicura che fra un anno gli equipaggi napoletani saranno disciplinati come gli antichi equipaggi genovesi. Ma per ottenere questo scopo, credete alla mia vecchia esperienza, bisogna essere inesorabile. ====[[Giorgio Bocca]]==== *E a Napoli non si sa mai se sia una recita o se si faccia sul serio. *È possibile a Napoli pranzare in un educato silenzio, magari prendendo appunti di quel che ti dice un tuo commensale? No, non è possibile, perché "pur isso adda campa'". ''Isso'' è uno con la chitarra che si avvicina al tuo tavolo, sorridendo fra i sorrisi affettuosi dei camerieri suoi amici. *Napoli adagiata sul golfo è stupenda, ci si chiede se anche questa bellezza non faccia parte della maledizione della città, non faccia parte del prezzo spaventoso che paga per esistere. *Per secoli Napoli, capitale del regno, è stata una metropoli che lo stato borbonico riusciva a governare solo grazie alla camorra. ====[[Camillo Boito]]==== *{{NDR|I napoletani}} Cavano l'arte dal sole. *{{NDR|Il popolo napoletano}} Rapido, immaginoso, facile ad infiammarsi e pur sottilissimo e studiatore. *Que' napoletani hanno la benedizione di unire in sé l'impeto e la pazienza: sono pieghevoli e tenaci. Piglieranno tutta in mano la politica e l'arte d'Italia, se gli altri italiani non s'affannano a emularli. ====[[Libero Bovio]]==== *A Napoli il successo dura un'ora, l'insuccesso un anno – quando non ti accompagna tutta la vita. *Napoli tutto tollera e perdona fuor che l'ingegno. *Conosco ed amo tutti i vicoli della vecchia Napoli. È giusto che il piccone li squarci, ma è anche umano che il mio cuore senta i rumori del piccone. *Tutto è azzurro a Napoli. Anche la malinconia è azzurra. ====[[Cesare Brandi]]==== *L'Italia deve salvare Napoli, riportarla al suo rango di capitale della cultura quale ottava meraviglia, non lasciarla abbruttire dalla spazzatura nel traffico immondo. Napoli deve vivere: non ha bisogno di tornare una stella, è una stella, non un buco nero, come si è fatta diventare. La responsabilità è di tutti gli italiani: Napoli appartiene all'Italia. *Napoli, nel '700 non fu provincia ma grande capitale europea in competizione con Madrid, Vienna ed anche Parigi; possedette una fioritura artistica di prim'ordine, pari a quella di Venezia e assai superiore a Firenze e a Roma. *Napoli, questa meravigliosa città, che ora fa arricciare il naso a raffinati e a villani, e nessuno ci va più, se non per vedere Pompei, come se questo palinsesto di culture non valesse che per le sue ossa. *Vi sono dei panorami che rappresentano assai più che una bellezza naturale o lo spettacolo di una grande città, addirittura le fattezze della Patria.<br>In Italia, per quanto ricca si creda, sono in numero limitatissimo. Ad esempio la vista dal Viale dei Colli sulla città e le colline di [[Firenze]]; quella dal Gianicolo su [[Roma]]; la Riva degli Schiavoni a [[Venezia]]: ma su tutte, inutile negarlo, troneggia il panorama del [[Golfo di Napoli]], sia dall'alto del [[Vomero]] o di [[Certosa di San Martino|San Martino]] sia all'arrivo dal mare. È questa la porta celeste dell'[[Italia]], la porta che non è {{sic|rettorico}} chiamare augusta, e provoca nostalgia e rimpianto non solo ai napoletani emigrati. ====[[Fernand Braudel]]==== *E Napoli ha continuato a dare molto all'Italia, all'Europa e al mondo: essa esporta a centinaia i suoi scienziati, i suoi intellettuali, i suoi ricercatori, i suoi artisti, i suoi cineasti.... Con generosità, certo. Ma anche per necessità. Mentre non riceve nulla, o pochissimo, da fuori. L'Italia, secondo me, ha perso molto a non saper utilizzare, per indifferenza, ma anche per paura, le formidabili potenzialità di questa città decisamente troppo diversa: europea prima che italiana, essa ha sempre preferito il dialogo diretto con Madrid o Parigi, Londra o Vienna, sue omologhe, snobbando Firenze o Milano o Roma....<br>Non attendiamoci da essa né compiacimenti, né concessioni. Questo capitale oggi sottoutilizzato, sperperato fino ai limiti dell'esaurimento – poiché non si può dare indefinitamente senza ricevere – quale fortuna per tutti noi, se ora, domani, potesse essere sistematicamente mobilitato, sfruttato, valorizzato. Quale fortuna per l'Europa, ma anche e soprattutto per l'Italia. Questa fortuna, Napoli merita, più che mai, che le sia data. *Impossibile, nondimeno, per me non vagheggiare per Napoli una sorte diversa da quella che le conosco oggi e non invitare i miei amici italiani, per assaporarne reazioni, tanto più inorridite in quanto siano originari di Milano, di Bologna o di Firenze, a immaginare quale avrebbe potuto essere il destino dell'Italia ed il volto attuale di questa città se essa fosse stata preferita a Roma come capitale del nuovo Stato. Roma, che nulla qualificava a svolgere questo ruolo, salvo la sua leggenda e il suo passato, quando Napoli era – e di gran lunga –, malgrado i rapidi progressi di Torino, la sola città ad essere, verso il 1860-70, all'altezza del compito. *Nessuno è mai riuscito a governare Napoli. *Non dimentichiamolo, essa sarà l'unica città dell'Occidente, dopo il riflusso dell'Islam, a dare il proprio nome ad un regno; qualcosa di più di una capitale, e l'asserzione di un diritto di proprietà eminente. ====[[Giulio Cesare Capaccio]]==== *Buoni maestri furono i Greci nell'edificar città, eligendo i megliori lochi del mondo. Così vediamo Napoli in sito di tanta vaghezza e posto sotto così clemente cielo, che si fa per questo a qualsivoglia altra città superiore. Et ancor che alcuni han voluto dire che di sito la sopravvanzi Costantinopoli, e Lisboa, l'una per il trafico dei due mari, Propontide, et Marnero in quella felicissima regione della Tracia, l'altra per essere ella emporio di tutti i trafichi settentrionali, et occidentali in quella bellissima parte della Spagna, tutta volta l'una continuamente soggetta ai morbi contagiosi, o sia per il concorso dei barbari, o per il fiato di venti non così felici, l'altra non havendo altra perspettiva che l'horribilità dell'Oceano, all'uscir che si farà dalla foce del Tago, necessaria cosa è che cedano a Napoli, ove i venti meridionali d'austro, zefiri di ponente, e piacevolissima borea senza rigidezza de nevi dal settentrione discacciano ogni aura, che potesse portar simili mali, fronteggiata dal mare, che quasi in una leggiadrissima tazza si va terminando con tanta fertilità di pesci e di frutti marittimi, che se ne raccolgono in più copia ch'in tutti i seni di Europa; circonscritta da piacevolissime colline terminatrici della vista, e nelle quali in ogni tempo vi è la stagione di primavera; ornata di vaghissimi giardini; copiosa di frutti e d'acque le più pretiose che si possano imaginare, sempre ridente nell'amenità di tante riviere, che non la fanno invidiare alle delitiose Tempe di Tessaglia, che perciò gli antichi la chiamarono abitazione di Sirene, delle quali favolosamente una finsero Partenope. *È vero mo che gli edificij della Città di Napoli non han quella magnificenza, che richiederebbe l'architettura, perché toltone il palaggio del Principe di Salerno, hoggi con nova maniera fatta chiesa di [[Giesuiti]], e il principio della casa del Duca di Gravina, el' Palaggio reale, procurato dalla signora contessa di Lemos, non vi si vedrà maniera illustre, ma in quel modo che la copia della gente richiede. Non è però che ciò che par difettoso nell'architettura, non sia ragguardevole negli ornamenti con che sono elle vestite, dilettandosi tutti di varij apparati, aggiungendovisi una grandezza, ch'è manchevole nell'altre città, poiché le case di Napoli han li giardini di agrumi, onde di estate e d'inverno, {{sic|ancorche}} poste in luoghi occupati, sono per la verdura allegrissime accompagnate da bellissime fontane. *Havendo noi la pietra leggierissima, l'arena, detta pozzulana a somiglianza di quella di [[Pozzuoli|Pozzuolo]], che fa le fabbriche forti come ferro, et la calce delle pietre vive di [[Castellammare di Stabia|Castel a mare]], di [[Vico Equense|Vico]], et del contorno, possiamo fabricare in modo verso l'aria, che si alzano gli edificij insino al quinto et sesto solaro, cosa ch'in nissuna parte del mondo si vede, che perciò anco Napoli, se non supera di circuito l'altre città, ch'hanno a pena gli primi tavolati, come Costantinopoli e Parigi, le supera però di popolo, per il ristretto e folto modo di habitare. Et è pur bella cosa il vedere, che con due puntelli sostenendosi un palaggio in aria vi si fabrica di sotto senza far nocumento alcuno agli habitanti. È pur bella cosa anco {{sic|à}} vedere il dono della natura fatto a questo terreno, ove prima si ritrova l'arena, appresso il rapillo o lapillo per la struttuta degli astrachi, poi la pietra, e sotto l'acqua, in modo che, come disse quel buon huomo, di sotto ritroverai il maestro pronto a fabricare. Et essendo tutti gli edificij posti in suolo anco benigno e piacevole, si vede che potendovisi aggiatissimamente cavar le cloache, la Città non si mantiene sporca, come molte Città di Europa, che fundate su la pietra viva, non han questi favori. *I popolari come nati in città libera, et osservando a punto quella libertà greca mentionata da [[Publio Papinio Stazio|Stazio]], poeta Napolitano, han tanto del nobile, che vogliono imitar la nobiltà; nel vestire niente cedendogli, nell'uso di cocchi aguagliandoli, et in ogn'altra civiltà non volendo loro essere inferiori, dalla quale animosità sogliono nelle famiglie nascere mille disordini. Anzi è tanta la libertà, che vi si gode, che han dato animo agli altri forastieri di volerla godere, poiché non tantosto da diversi lochi giungono qua, che liberamente favellano del Principe che governa, dei magistrati che ministrano giustitia, et vogliono il pan bianco grosso a vil mercato, procurano di prevalersi quanto si prevagliono i cittadini, e s'ingeriscono negli officij pubblici, e pretendono tutto ciò che potesse pretendere un antico cittadino.<br> E dall'altra parte fan bene, perché ritrovano il popolo così cortese, che li accettano, et li chiamano ad haver parte in molte amministrationi. *Vivono questi nobili con molta splendidezza, et si fan chiamare Cavalieri, perché essendo per honore detti prima militi nei servigi presso alte persone regali, e militando a cavallo, quasi quelli antichi ch'erano detti ''Equo publico'' nei marmi nostri napolitani, dai quali argomento l'antichissimo nome di Cavaliero, han cambiato il nome dell'armi di soldati in maneggio del cavallo, e veramente ai nobili Napolitani così bel nome conviene, i quali fan tanta professione di cavalcare, che tutte le nationi d'Europa qua vengono, per aver cavalli di prezzo, et per imparar di esercitarli nelli studij cavallereschi di maneggiar l'armi, di far giostre e tornei, guerreggiando con tutte le più famose nationi, che perciò sono nella militia sempre riusciti illustrissimi guerrieri, dei quali infiniti si fa mentione nell'historie. sono universalmente belli di corpo, ma tanto dediti alle delitie, che hanno cortissima vita, affabili, cortesi, ancorché a primo incontro altieri, inimici capitali della viltà interessata della mercatura, onde mentisce Cassaneo<ref>Il riferimento è al libro di Bartolomeo Cassaneo ''Catalogus gloriae mundi''.</ref>, che sotto una generalità, se pur ve ne fusse stato alcuno, tratta da mercanti tutti i nobili Napolitani, pronti a duelli, et massime i giovanetti, amatori della musica, et in quella et in vestire affettatamente imitano gli Spagnoli. È vero che niente attendono alle lettere, ma, quando avverrà che l'abbracciano, per la perspicacia del grande ingegno rinvestito dalla morbidezza della carne, sotto così felice temperamento di cielo, divengono in ogni professione meravigliosi. Tra le matrone ritrovasi esquisita bellezza di corpo, et prudenza tanto grande, ch'in ogni affare dimostrano, saviezza dell'Hortensie e del Cornelie, ma sopratutto dedite al culto della religione. Vestono gli uni e l'altre pomposamente, in maniera che non giovano le leggi suntuarie del vestire, né possono restringere la soverchia spesa degli ori, delle sete, e d'altre morbidezze somiglianti. Vivono tanto agiatamente, che non osano camminar cento passi senza le comodità dei cavalli, dei cocchi, delle sagette, quasi quei pallanchini che nell'Indie usano i Portughesi. E dirò che le matrone in particulare han difficoltà di esercitarsi a piedi, facendo a gara ad haver più alte le pianella che la persona, tutto ciò che coverte poi con le vesti, ove d'avantaggio si spende, mostrano con la lunghezza dell'habito gentilissimo portamento. Dignissima cosa è di considerare la grandezza di questa nobiltà Napolitana, che coi favori che ricevono dalla liberalissima mano di Sua M.<sup>tà</sup>, rilucono in tanto {{sic|spledore}} di 27 principi, 48 duchi, 76 marchesi, 62 conti, in modo che con 213 titolati par'a me e parerà ai giuditiosi, sia una delle più nobili città del mondo. ====[[Cesare Caravaglios]]==== *C'è qualche cosa di comune tra il grido ed il suo creatore; c'è qualche cosa che non si può scindere, e noi non sapremmo immaginare il grido del pizzaiuolo dato da un venditore di cocomeri, o il grido del venditore di acqua solfurea dato da un venditore di fichi d'India. In questa unità inscindibile appare, quindi, nella sua figura caratteristica il venditore ambulante napoletano il cui tipo etnico ed il cui carattere psicologico lo rendono dissimile dai venditori degli altri paesi. *Da Napoli, fortunatamente, è scomparso quello che era dato dal malgoverno e dall'abbandono, mentre restano vivi i suoi costumi e le sue tradizioni, il che vuol dire la sua anima bella e vivace.<br />Che importa se non si incontrerà più il lazzarone coi calzoni rimboccati sino alle ginocchia, lo scugnizzo mangiatore di maccheroni, il ''guappo'' coi calzoni a quadriglié?<br />La bellezza, la varietà, la poesia, i colori del folklore napoletano non sono rappresentati da codesti avanzi borbonici o dai quadretti in cui sono raffigurati i mangiatori di maccheroni con le mani, divenuti mondiali per la leggerezza di taluni napoletani, né dai tarlati ricordi della vita dei vecchi quartieri sepolti sotto la Napoli nuova e trionfante.<br />Chi osserva il popolo napoletano nell'ora del lavoro e della gioia, nelle feste cerimoniali; chi s'addentra nella sua vita, tanto più bella quanto più intima, nella casa e nella famiglia, dalla culla al talamo, dalla tomba all'altare, potrà cogliere i tratti significativi dell'anima popolare napoletana, dei suoi costumi e delle sue consuetudini che costituiscono il suo sacro retaggio morale, in una parola, il vero folklore. *Il dialetto napoletano è gaio e faceto. È ricco di frasi spiritose che si prestano talvolta ad arguti doppi sensi. La sua armonia imitativa è incomparabile; così in nessun dialetto del mondo si dirà ''schizzichèa'', per esprimere la prima pioggia; ''spaparanza'' per esprimere l'aprirsi di una porta; ''sciuliare'' per indicare chi scivola; ''sfrocoliare'' per stuzzicare; ''arripicchiato'' per aggrinzito; ''ha chiuoppete'', per ha piovuto; ''arteteca'' per argento vivo; ''ammarrare'' per chiudere, ecc.<br />Permette quasi sempre una satira pungente e penetrante mentre agevola in maniera meravigliosa le immagini fresche e naturali che sgorgano dalla fantasia dei napoletani.<br />I napoletani, dotati di una gaiezza e di un sentimentalismo introvabili altrove, sono i degni possessori di un linguaggio così faceto e così diffuso. Noi diremmo quasi che l'uno e gli altri si armonizzano e si completano. Il dialetto ed il carattere di questo immaginoso popolo meridionale contribuiscono a rendere più belli i suoi gridi che debbono essere considerati come la migliore espressione della sua natura. *Il grido del venditore napoletano rinasce ad ogni primavera a Napoli e nella sua espressione suggestiva parla della bellezza di questo cielo incantevole e di questo popolo originale. *Per quanto la moderna civiltà abbia travolto tante cose, non compatibili coi nuovi tempi, tuttavia ha lasciato intatte le più belle costumanze napoletane, così varie e così caratteristiche.<br >Napoli s'eleva sempre più nella vita morale, ma non è mutata nelle sue caratteristiche, nei suoi tipi, nelle sue vecchie e secolari istituzioni, nell'incanto dei suoi colori al sole di primavera.<br />Basta guardare con occhio esperto per ritrovare non soltanto la Napoli di eri ma anche quella di molti secoli fa, sempre viva, leggiadra e festevole nel suo spirito. *Sono pochi quelli che si sono portati, verso il tramonto, sulla balconata del belvedere della Certosa di S. Martino per udire la più suggestiva delle sinfonie, la ''vera'' voce di Napoli, quella che nasce nel cuore della città dalla folla che s'intreccia in mille sensi, da strilli di bimbi, da voci di venditori ambulanti, da trilli di organino, da bestemmie di facchini, da rotolii di trams, da suoni di chitarra, dalle voci affievolite di cantatori che si lamentano nelle malinconiche canzonette, e scende sulla spiaggia di S. Lucia, di Mergellina, ove il grido delle donne che vendono l<nowiki>'</nowiki>''acqua zurfegna'', lo ''spassatiempo'', i polipi cotti nell'acqua marina si confonde e si unifica col canto degli uomini che lavorano le reti per la pesca.... e si perde nella profondità suggestiva del mare, nelle {{sic|morbidi}} notti di estate.<br />Nessuna città al mondo ha una così grande varietà di modulazioni: esse sono eterne, come eterno è il sorriso di questa Napoli incomparabile. ====[[Pietro Colletta]]==== *Aveva Napoli antichi trattati di commercio con la Inghilterra, la Francia, ed antiche pratiche colla Spagna; queste non avevano data; quelli colla Gran Bretagna erano due di Madrid del 1667 e 1715, e tre di Utrecht del 1712 e 13; e colla Francia, uno di Madrid del 1669, altro de' Pirenei del 1688. Napoli concedeva innumerabili benefizi alle tre bandiere, senza premi o mercede, come servitù a signoria. Per trattati novelli, del 25 settembre 1816 colla Inghilterra, del 26 febbraio 1817 colla Francia, e del 15 agosto dello stesso anno colla Spagna furono abolti gli antichi, e si diede al commercio delle tre nazioni il ribasso del decimo de' dazi che si pagano dagli altri legni, stranieri o napoletani; perciò, le mercanzie di qualunque luogo venendo a noi colle favorite bandiere, gran parte del commercio di trasporto e quanto di utilità e di forza ne deriva, ci fu rapito. *I difetti che ho toccato, e che in più opportuno luogo descriverò, cagionarono che i delitti, nel regno di Carlo, fossero molti ed atroci: nella sola città di Napoli numerava il censo giudiziario trentamila ladri; gli omicidii, le scorrerie, i furti violenti abbandonavano nelle province, gli avvelenamenti nella città, tanto che il re creò un magistrato, la «Giunta de' Veleni», per discoprirli e punirli. Prevalevano in quel delitto le donne, bastandovi la malvagità de' deboli, come piace alla nequizia de' forti l'atrocità scoperta. *In dieci anni, dal 1720 al 30, non avvennero in Napoli cose memorabili, fuorché tremuoti, eruzioni volcaniche, diluvi ed altre meteore distruggitrici. Ma nella vicina Sicilia, l'anno 1724, fatto atroce apportò tanto spavento al Regno, che io credo mio debito il narrarlo a fine che resti saldo nella memoria di chi leggerà; e i Napoletani si confermino nell'odio giusto alla inquisizione; oggidì che per l'alleanza dell'imperio assoluto al sacerdozio, la superstizione, l'ipocrisia, la falsa venerazione dell'antichità spingono verso tempi e costumi abborriti, e vedesi quel tremendo Uffizio, chiamato Santo, risorgere in non pochi luoghi d'Italia, tacito ancora e discreto, ma per tornare, se fortuna lo aiuta, sanguinario e crudele quanto né tristi secoli di universale ignoranza. *Perciò in sei lustri centomila napoletani perirono di varia morte, tutti per causa di pubblica libertà o di amore d'Italia; e le altre italiche genti, oziose ed intere, serve a straniero impero, tacite o plaudenti, oltraggiano la miseria dei vinti; nel quale dispregio, ingiusto e codardo, sta scolpita la durevole loro servitù, insino a tanto che braccio altrui, quasi a malgrado, le sollevi da quella bassezza. Infausto presagio, che vorremmo fallace, ma discende dalle narrate istorie, e si farà manifesto agli avvenire; i quali ho fede che, imparando da' vizi nostri le contrarie virtù, concederanno al popolo napoletano (misero ed operoso, irrequieto, ma di meglio) qualche sospiro di pietà e qualche lode: sterile mercede che i presenti gli negano. ====[[Francesco Compagna]]==== *{{NDR|Il ruolo di Napoli nel futuro: metropoli regionale}} capace di assolvere a funzioni di equilibrio a livello nazionale e a funzioni di organizzazione e di animazione a livello regionale. Città fornitrice di alti e qualificati servizi a un territorio provinciale e regionale da ristrutturarsi attraverso ulteriori insediamenti industriali che debbono essere favoriti con coordinate iniziative di infrastrutture e di incentivazione. L'obiettivo è una Napoli non più ripiegata su sé stessa, ma aperta verso la Campania e tutto il Mezzogiorno. *Il potenziamento della funzione metropolitana di Napoli è il problema stesso dello sviluppo economico e civile della [[Campania]]; e in questo senso l'efficacia della terapia dell'industrializzazione risulta in [[Campania]] condizionata da quel particolare aspetto della [[questione meridionale]] che [[Gaetano Salvemini]] chiamava la "questione napoletana" e che oggi si pone in termini di promozione e di esaltazione dei valori metropolitani della vecchia capitale parassitaria. *La vera malattia endemica a Napoli è la disoccupazione. ====[[Benedetto Croce]]==== *Accade, d'altra parte, che, pur nella poco alacre vita civile e politica, l'umana virtù si affermi nei particolari, contrastando al generale, e talora negli episodi, e perfino essa sorga dal mezzo stesso dei vizi, come loro correlativo. Onde un popolo che non ha bastevole affetto per la cosa pubblica potrà avere assai vivo quello per la famiglia, per la quale sarà disposto a ogni sacrificio; un popolo indifferente avere la chiaroveggenza dell'indifferenza; un popolo poco operoso nei commerci e negli affari valer molto nella contemplazione dell'arte e nelle indagini dell'intelletto; un popolo privo di spirito di gloria saper ben cogliere il gonfio e il falso delle umane ambizioni e operare nel riso un lavacro di verità. E via discorrendo.<br/>Sulla logica di queste considerazioni, il popolo napoletano è stato perfino più volte difeso, e il suo atteggiamento verso la vita ha suscitato simpatie [...] Napoli è apparsa come un'oasi nella quale sia possibile ritrarsi per obliare, riposare e respirare in mezzo a un popolo che di politica non cura o, tutt'al più, la prende a mera materia di chiacchiera, e, chiacchierandone senza riscaldarsi, spesso la giudica con spregiudicato acume. *I teatri di Napoli (mi suggerisce qui il nostro maestro [[Giuseppe De Blasiis]]) hanno a capo della loro storia perfino una grande memoria classica, le recite che vi venne a fare di persona l'imperatore [[Nerone]]. E, sebbene un'introduzione "archeologica" sembri ora di tanto cattivo gusto quanto una volta di ottimo, sia ricordato dunque che Nerone, avido di popolari applausi, e non osando presentarsi dapprima sulle scene di Roma, preferì pel suo esordio la nostra città, ''quasi graecam urbem''. Napoli, che possedeva, allora un ampio teatro scoperto, ricco di marmi e di statue, del quale ancora restano i ruderi, e la cui scena sorgeva di sbieco alle spalle della presente chiesa di San Paolo e la ''cavea'' volgeva verso la presente strada dell'Anticaglia; e un teatro coperto, un Odeo, posto probabilmente tra l'Anticaglia e gl'Incurabili, nelle vicinanze del luogo dove è adesso l'ex monastero di Santa Patrizia. *Le vecchie leggende rapidamente tramontano nella odierna trasformazione edilizia e sociale di Napoli, e le nuove non nascono, o piuttosto noi non ce ne avvediamo, e se ne avvedranno i nostri posteri, quando raccoglieranno qualche frammento del nostro presente sentire e immaginare, reso vieppiù fantastico dalle esagerazioni tradizionali, circondato dal fascino dell'antico o del vecchio, e fissato sopra taluna delle nostre ora tanto vilipese architetture e sculture. E coloro, «che questo tempo chiameranno antico», lo chiameranno forse anche «il buon vecchio tempo», come noi ora diciamo della Napoli del Settecento, e già, quasi quasi, di quella anteriore al Sessanta. *Napoli è un paese in cui è impossibile promuovere un pubblico interesse senza rimetterci il cervello e la salute. *Se ancor oggi noi accettiamo senza proteste o per nostro conto rinnoviamo in diversa forma l'antico biasimo<ref>Il riferimento è al proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli.</ref>, e se, anzi, non lasciamo che ce lo diano gli stranieri o gli altri italiani ma ce lo diamo volentieri noi a noi stessi, è perché stimiamo che esso valga da sferza e da pungolo, e concorra a mantener viva in noi la coscienza di quello che è il dover nostro. E, sotto questo aspetto, c'importa poco ricercare fino a qual punto il detto proverbiale sia vero, giovandoci tenerlo verissimo per far che sia sempre men vero. ====[[Elena Croce]]==== *A Napoli l'orgoglio, appannaggio del dominatore, non è mai considerato legittimo, ma sempre soltanto ridicolo. *Chi ha lasciato Napoli nella prima giovinezza ricorda la sua partenza come un momento di grande esaltazione. A quella età si desidera vivere nel «mondo». o almeno lo si desiderava prima di accorgersi che la guerra ci aveva sprofondati in un «cosmo» tanto incolore. Per chi vi era nato e cresciuto, a meno che non avesse subito precocemente il richiamo dello scetticismo, che è rimasto l'unico stemma della citta, Napoli non era «mondo». Era uno dei più pittoreschi scenari che avessero attirato l'evasione dell'antico viaggiatore in Italia. O altrimenti era un monumento storico grandioso. Nel perdere il paradiso di bellezze naturali che la circondava, la città è stata sempre messa a nudo come un monumento tra i più stratificati e fantasiosi, abbandonati e malinconici. *La coscienza dell'origine napoletana è restia a manifestarsi all'esterno, ed ha una lenta e difficile decantazione interiore. ====[[Lucio Dalla]]==== *Da sempre nutro una grande passione per Napoli, per la sua cultura, dalla scrittura alla filosofia alle canzoni: è una città che mi ha sempre catturato. *La bellezza di [[Totò]] è la bellezza di Napoli. Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per Totò. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. *Quando mi parlano di bellezza mi viene in mente, come prima immagine, Napoli. ====[[Pino Daniele]]==== *La napoletanità autentica deve essere coltivata con discrezione, con cura, sforzandosi di eliminarne le parti superflue o ridondanti, frutto di un eccesso di gusto barocco, per arrivare, se possibile, alla essenzialità di sentimenti e pensieri che, una volta colti nel modo giusto, si mostrano fragili e delicati. *Poche centinaia di metri più avanti<ref>Di Piazza del Gesù.</ref>c'è via Atri, dove frequentai il Diaz, istituto di ragioneria. Tutto a pochi passi da casa, andata e ritorno a piedi, sempre immerso nelle voci, negli odori, nell'aria di una Napoli popolare insediata in quello che fu il centro aristocratico della città. Una Napoli che giorno dopo giorno aderiva ai panni che portavo, entrava nei miei pori, circolava nelle vene e mi rendeva per sempre simile a lei, al suo carattere incazzoso e amabile, nervoso e paziente, dolce e amaro. *La napoletanità è bella, ma guai a cadere nel sottobosco delle vedute meschine. Ho un sogno, per Napoli: ogni piazza, un gruppo musicale che sappia unire tradizione e innovazione. Spazi per i giovani che vogliano fare musica in tranquillità. Teatri aperti, possibilità di mettersi alla prova, ritrovi culturali per confrontarsi, parlare, anche polemizzare. Il patrimonio delle esperienze artistiche è tanto grande, in questa città contraddittoria: è l'unico vero patrimonio morale di Napoli, va salvato. Mi piacerebbe una Napoli pienamente europea e tenacemente mediterranea. *Napoli è il [[Big Bang|big-bang]]. Non solo ciò da cui tutto ha avuto inizio, ma anche quell'energia inesauribile che a tutto ha dato e dà movimento. Vite, pensieri, passioni; fatica, sofferenza, dolore. Amore. Senza Napoli non sarei. Né quello che sono, né quello che suono. Sono partito da qui, da questo urlo che sale dal pozzo senza fondo della storia. ====[[Luciano De Crescenzo]]==== *«E chi Io sa! Chi Io sa come è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c'era bisogno di un poco di Napoli.» *I napoletani sono un popolo pieno di devozione cristiana, ma non hanno mai veramente abbandonato le tradizioni pagane. Sono sempre rimasti un po' politeisti. È proprio l'idea di Dio, del Dio che è uno, che noi napoletani facciamo fatica a digerire. *Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell'animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l'ultima speranza che resta alla razza umana. *«Piano, piano con questa parola: industrializzazione» dice il professore. «Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chimera dell'industrializzazione. Lauro l'ha gestita come l'ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l'industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell'Italsider avesse avuto tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago d'Averno, Pompei. Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, isole, scogli, montagne, vulcani, laghi. il punto d'incontro del turismo mondiale! La Las Vegas d'Europa! Il paradiso in terra! Ma pensate, ad esempio, al Castello dell'Ovo, a questo bellissimo maniero medioevale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe». *«Ritornando a Napoli lei ritiene che i napoletani siano nella stragrande maggioranza uomini d'amore?»<br />«Senza dubbio: in particolar modo il popolino.» ====[[Aurelio De Laurentiis]]==== *Napoli non è una città violenta, semmai la capitale del crimine ora è [[Roma]]. Certo, in momenti come questi chi gira con auto e orologi di lusso dimostra di non essere diventato abbastanza napoletano. *Sono tornato in Italia, a Napoli, perché per me l'Italia è Napoli, Napoli è la cosa che più mi convince dell'Italia. *Questa città è stata l'unica a liberarsi da sola dai nazisti, prima ancora dell'arrivo degli americani, che trovarono la città già liberata quando vi entrarono. Questo popolo lo si può tradire se non si ha vergogna, ma non prendere per il culo. ====[[Erri De Luca]]==== *A Napoli mancò uno straccio di re che capisse che nell'Europa delle nazioni l'Italia era destino inevitabile. Mancò un re che stipulasse coi modesti Savoia, signori di una provincia subalpina, un contratto Italia almeno alla pari, non tra occupanti e occupati. Napoli da allora è una capitale europea abrogata, non decaduta ma soppressa, come se Londra fosse stata soppiantata da Edimburgo. Così è andata e questa è la materia della sua ragionevole strafottenza verso la condizione di capoluogo di regione. Se non si vede l'evidenza dell'enorme orgoglio assopito nei suoi cittadini, non si sta parlando di lei. *Com'è importante stare a due, maschio e femmina, per questa città. Chi sta solo è meno di uno. *Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo. *Napoli si era consumata di lacrime di guerra, si sfogava con gli americani, faceva carnevale tutti i giorni. L'ho capita allora la città: monarchica e anarchica. Voleva un re però nessun governo. Era una città spagnola. In Spagna c'è sempre stata la monarchia ma pure il più forte movimento anarchico. Napoli è spagnola, sta in Italia per sbaglio. *Nella mia città e nel mio tempo di nascita, Napoli in dopoguerra, i bambini venivano sfoltiti dalla più alta mortalità d'Europa. La loro vita era un permesso rilasciato giorno per giorno, la loro morte non una tragedia. Le campane suonavano a festa perché un altro angioletto si era aggiunto alla volatile schiera degli sprotetti in terra, promossi d'ufficio a protettori in cielo. Di colpi ne incassavano tanti quanti atterrerebbero un pugile, assestati senza misura di proporzione, così come i vestiti, i panni: non avevano taglia, l'ultima stesura dell'usato. [...]<br>I bambini di Napoli a quel tempo saltavano la scuola, andavano al lavoro appena in grado, per giustificare la vita con un guadagno, per minimo che era. Rimborsavano il cibo delle madri. E perciò non era così atroce a quel tempo ascoltare la storia di Erode, la sua sbrigativa spada che si sostituiva a una delle periodiche epidemie e stragi di bambini. Erode era niente di più che uno dei tanti adulti da evitare, uno dei cento agguati apparecchiati. *Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare. *Se fu città violata da un numero esorbitante di vincitori, se fu militarmente indifendibile quel golfo spalancato, per reazione rese inespugnabili i suoi cittadini: ognuno di essi è città intera, sapendo di esserlo e di rappresentarla. ====[[Luigi de Magistris]]==== *Napoli è una città particolare, lo è stata anche storicamente. Quando l'intero continente viveva fasi di stallo Napoli ha segnato importanti accelerazioni nel mondo della cultura. L'Università, tra le più antiche d'Europa, è stata punto di riferimento quando tutta l'Europa era dilaniata da guerre interne. È una città che non ha mai consentito alla Santa Inquisizione di agire liberamente e incontrastata. È una città che sotto l'occupazione straniera e militare si è liberata da sola concedendosi autonomamente a chi nella seconda guerra mondiale determinava la ritirata dei nazisti. *Napoli può dimostrare che lo sport ed il calcio possono tranquillamente farsi con le mani pulite senza bisogno di truccare le partite come faceva Moggi con la Juventus e come, purtroppo, sembra stia accadendo nuovamente {{NDR|riferendosi allo scandalo del calcio scommesse relativo al 2011}}. Si potrebbe stringere tra Napoli e De Laurentiis, un patto di lealtà anche nello sport. Nel rilancio della città un punto fondamentale lo ha il calcio. *Duecentomila spettatori per le regate {{NDR|dell'America's Cup 2012}} nonostante le avverse condizioni meteo, senza dimenticare il mezzo milione di persone a Pasquetta: questi sono numeri che mi rendono orgoglioso. La città ha dato una bella immagine al mondo e ha rappresentato l'Italia in maniera entusiasmante. ====[[Madame de Staël]]==== *Ciò che manca il più a questa nazione in generale, è il sentimento della dignità. Eglino fanno azioni generose e benefiche per buon cuore, piuttosto che per principii: poiché la loro teoria in ogni genere nulla vale, e l'opinione in questo paese non ha punto di forza.<br>Ma allorché uomini e donne scansano cotal morale anarchia, la loro condotta è più notabile in sé stessa e più degna di ammirazione che in qualsivoglia altra parte, poiché niuna cosa nelle circostanze esteriori favorisce la virtù.<br>Si adotta tutta intiera nella sua anima. Né leggi, né i costumi ricompensano o puniscono. Quegli ch'è virtuoso è tanto più eroico, in quantoché non è per questo né più tenuto in istima, né più ricercato. *Fatte alcune onorevoli eccezioni, le prime classi di persone hanno molta somiglianza colle ultime; lo spirito delle une non è quasi più coltivato delle altre, e l'uso del mondo costituisce la sola differenza nell'esteriore. Ma in mezzo a questa ignoranza vi è un fondo di spirito naturale e di attitudine a tutto, talché non si può prevedere ciò che diventerebbe una somigliante nazione, se tutta la forza del governo fosse diretta nel senso dei lumi e della morale. Siccome vi è poca istruzione in Napoli, così vi si trova fino al presente più originalità che carattere nello spirito. Ma gli uomini ragguardevoli di questo paese, come l'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]], Caracciolo, ecc. possedevano, si dice, nel più alto grado la lepidezza e la riflessione, rare facoltà del pensiero, e unione, senza di cui la pedanteria o la frivolezza v'impedisce di conoscere il vero valore delle cose. *Giunsero a Napoli di giorno, in mezzo a quella immensa popolazione ch'è cotanto animata e nello stesso tempo cotanto oziosa. Attraversarono di primo lancio la [[Via Toledo|via ''Toledo'']] e videro i [[Lazzari|Lazzaroni]] a dormire sul lastricato o in una cesta di vetrice<ref>Ramo flessibile del salice, vimine.</ref> che serve loro di abitazione notte e giorno. Questo stato selvaggio, che si vede colà mescolato con la ''civilizzazione'', ha qualche cosa di estremamente originale. Tra quegli uomini ve ne sono alcuni che non sanno neppure il loro nome, e vanno a confessarsi di peccati anonimi, non potendo dire come si chiami colui che gli ha commessi. Esiste in Napoli una grotta sotterranea nella quale migliaia di Lazzaroni passano la loro vita, uscendo solamente sul mezzodì per vedere il sole, e dormendo il restante del giorno, mentreché le loro mogli filano. Nei climi in cui il vitto e il vestito sono sì facili, vi abbisognerebbe il più indipendente ed attivo governo per dare alla nazione sufficiente emulazione. Imperroché egli è sì agevole pel popolo il sussistere materialmente in Napoli, che può fare a meno di quella specie d'industria ch'è necessaria altrove per guadagnarsi il pane. L'infingardaggine e l'ignoranza, combinate coll'aria vulcanica che si respira in quel soggiorno, debbono produrre la ferocia, quando le passioni sono eccitate; ma questo popolo non è più cattivo di un altro. Esso ha dell'immaginazione, il che potrebbe essere il principio di azioni disinteressate, e con questa immaginazione si condurrebbe al bene, se le sue istituzioni politiche e religiose fossero buone. *Il popolo di Napoli non ha altra idea della felicità che quella del piacere: ma l'amore del piacere vale più di arido egoismo.<br>È vero che questo è il popolo del mondo che ami più il danaro. Se voi domandate a uomo del popolo il vostro cammino per la via, egli stende subito la mano dopo avervi fatto un cenno, poiché eglino sono più infingardi rapporto alle parole che ai gesti. Ma il loro gusto pel denaro non è né metodico, né ponderato; lo spendono subitoché l'hanno ricevuto. Se s'introducesse il danaro tra i selvaggi, i selvaggi lo domanderebbero come i Napoletani. *Il popolo napoletano, in alcuni rapporti, non è niente affatto dirozzato, ma non somiglia altronde al volgo degli altri popoli. La sua materialità stessa colpisce l'immaginazione. La spiaggia africana che circonda il mare dall'altra banda, vi si fa già quasi sentire e vi è un non so che di numidico nei gridi selvaggi che si odono da tutte le parti. Quei visi bruni, quei vestiti formati di alcuni brani di panno rosso o violetto, il cui colore pieno attrae gli altrui sguardi; quei pezzi d'abito, nel panneggiamento de' quali traspira ancora il gusto delle arti, danno qualche cosa di pittoresco al popolaccio, mentre che in altri paesi non vi si può scorgere che le miserie della ''civilizzazione''. *Si trova sovente in Napoli certo gusto {{sic|pegli}} acconciamenti e per le decorazioni accanto alla penuria assoluta delle cose necessarie o degli agi. Le botteghe sono ornate graziosamente con fiori e con frutta. Alcune hanno un'aria festiva che non dipende dall'abbondanza, né dalla felicità pubblica, ma solamente dalla vivacità dell'immaginazione: prima di ogni altra cosa si vuole rallegrare gli occhi. La dolcezza del clima permette agli artigiani di ogni specie di lavorare nella strada. I sarti vi fanno i vestiti, i vivandieri la loro cucina, e le occupazioni domestiche, succedendo in tal guisa esternamente, moltiplicano i movimenti del popolo in utili maniere; i canti, i balli, i giuochi rumorosi accompagnano assai bene tutto questo spettacolo; e non vi è altro paese, in cui si senta più chiaramente la differenza tra il divertimento e la felicità: finalmente si esce dall'interno della città per andare alla spiaggia d'onde si vede il mare e il [[Vesuvio]], e si dimentica ciò che si sa degli uomini. ====[[Francisco Elías de Tejada]]==== *Forse ora è tardi per risuscitare la Tradizione di Napoli. Ma, per coloro che ancora cercano di denigrarla o vogliono ignorarla, lì stanno le sue vestigia; nei libri che non si leggono, nel popolo che viene disprezzato, nel cuore di molti che inconsciamente le sentono come io le sento. Perciò passeggiando tanti pomeriggi nella rumorosa via Toledo ho sofferto la tristezza profonda della solitudine, consolata solo dalla voce serena dell'ultimo tradizionalista napoletano, Silvio Vitale, quando il richiamo che sentivo nel più profondo del mio essere mi diceva che era impossibile finisse così il popolo dei miei antenati, ricco di lealtà generosa, creatore di grandi libertà concrete, paladino di imprese universali. Morirò, ma voglio morire con la speranza che, anche se sepolta e derisa, la tradizione della mia Napoli non può restare inerte archeologia. La giustizia di Dio non può permettere che muoia tra lubridi un popolo che è stato strumento di Lui nelle battaglie decisive della storia. Neanche se, come sembra accadere, i Napoletani si sono lasciati andare nella pazzia di un suicidio collettivo. *I re delle Spagne sapevano che le Spagne non erano uniformi, ma varie; che Napoli era uno dei popoli spagnoli, ma con personalità culturale e politica peculiarissima; che coltivare questa personalità era uno dei doveri dei suoi re; che Napoli non era popolo da assimilare, ma da proteggere nel culto delle sue proprie caratteristiche. I re delle Spagne furono re della Tradizione, non imposero a Napoli né leggi né lingua castigliana, non furono castigliani dominatori di Napoli, ma re strettamente napoletani. *Quando, nel 1860, si realizzerà l'unità risorgimentale sotto il simbolo barbuto, piemontese, europeo e anticlericale di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], il corpo morto del Regno di Napoli si dissolverà come cadavere da cui centocinquanta anni addietro era volata via l'anima.<br>Ma l'Europa vincitrice non perdonò a Napoli l'aver combattuto per la causa della Cristianità. I vinti pagano e Napoli paga ricevendo il disprezzo dei vincitori, né più né meno degli altri popoli spagnoli. Il prezzo fu qui ancor più doloroso perché veniva dai "fratelli" del nord della Penisola, anche dai fiorentini e dai veneziani che in altri tempi avrebbero voluto dare il Regno di Napoli in mano ai turchi. La famosa questione meridionale non era né è altro che l'inadattabilità di Napoli, a causa dei suoi residui di ispanismo, alle concezioni europee che, sulla punta delle baionette, avevano innalzato gli invasori garibaldini. ====[[Salvatore Di Giacomo]]==== *Chi bada in Napoli al suo decoro? Certo, chi dovrebbe no. Lascia fare e lascia correre – ecco la frase filosofica, sacramentale d'ogni indifferente partenopeo, sia egli in alto nella cosa pubblica o le passi accanto tranquillo. *In verità, quanta somiglianza di costume tra {{sic|que'}} napoletani del tempo di [[Nerone]] e i napoletani del tempo nostro! Ecco [[Petronio Arbitro|Petronio]] che ci descrive un mercato di panni vecchi, così come oggi lo vediamo al ''Carmine'' e a ''Porta Nolana''; ecco il cantastorie, tolto di mira dagli ''[[scugnizzo|scugnizze]]'' del tempo; ecco una erbivendola che si [[Voci e gridi di venditori napoletani|sgola]] a un canto di strada; ecco Gitone e il barbiere d'Encolpio che, a braccetto, nella notte serena, se ne vanno a [[Crotone]] e cantano a distesa, o, come si direbbe adesso, a ''ffigliole''. Un cuoco, al famoso convito di Trimalcione, mette in tavola le lumache ''cum tremula taeterrimaque voce'' accompagnando la leccornia: e così ricordiamo il nostro ''maruzzaro''<ref>Venditore di lumache di terra o di mare o di frutti di mare.</ref>e la maniera e il tono di quel suo canto che s'indugia a vantare <nowiki>'</nowiki>''e maruzze<ref>Lumache di terra o di mare.</ref>d' 'a festa ca so' meglie d' 'e cunfiette''. E quante forme, quasi uguali, di locuzioni e d'apostrofi! Quelli antichi partenopei dicono ''urceatim plovebat'' e noi diciamo ''chiuveva a langelle'': dicono ''bonatus'', e noi diciamo ''abbunato''<ref>Bonaccione, semplicione. La definizione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', Newton Compton Editori, Roma, 2016, p. 18. ISBN 978-88-541-8882-2</ref>. Per dir ''tu non sei del bottone''<nowiki>Non appartieni alla nostra combriccola.</nowiki>quelli dicevano ''non es nostrae fasciae''; e la frase ''nescio cui terrae filius''<ref>Non so a chi tu sia figlio. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 2, p. 192</ref> tenea luogo di ''nun saccio a chi figlio 'e p...''; e ''nun aiza 'a capa 'a copp' 'o libro'' si diceva ''caput de tabula non tollit''. Le lievi ferite, all'uso nostro, erano medicate con la ragnatela... ''at Giton... primum aranei oleo madentibus vulnus... coartivit...'' Qualcuno diceva ''Dies nihil est, dum versas te nox fit''<ref>La giornata è breve, il tempo di girarti e rigirarti ed è notte. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 3, p. 192.</ref>: – e voleva dire: – <nowiki>'</nowiki>''a jurnata è corta: mentre ca te vuote e te ggire s'è fatto notte''. Ma che! Se non mi sbaglio anche il ''[[Pernacchia| vernacchio]]'' è greco. Parla non so qual tronfio oratore alla mensa trimalcionica ed ecco qualcuno che, all'ultime enfatiche parole del conferenziere, ''oppositaque ad os manu nescio quid tetrum exibilavit, quod postea graecum esse adfirmabat!''<ref>E portata la mano alla bocca, non so che cosa abbia sibilato di tetro che dopo abbia detto lingua greca. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 4, p. 192.</ref> *La mia fissazione è questa, che Napoli è una città disgraziata, in mano di gente senza ingegno e senza cuore e senza iniziativa. *Napoli è una città bella e singolare – singolare principalmente. Le sue cose rare sono mescolate alle comuni – le nobili alle volgari – a pochi passi dal silenzio è il rumore – prossimi a' luoghi più luminosi ed aperti sono le ombre e il mistero – accanto a un monumento medievale è un lurido fondaco o un vicolo e, forse, alle spalle d'un tempio un lupanare. Ciò che è qui {{sic|da per tutto}}, è la vita: la sanguigna vita popolana, pulsante e ininterrotta, che passa e si rincorre e scivola lungo i muri del monumento e del tempio, che s'addensa e si sparpaglia, e s'agita ed urla o impreca, sotto un fulgido sole che par quasi la fecondi, e investa a un tempo col suo lume diffuso questa folla dell'ultima ora e i ruderi d'un teatro greco, e quel che fu il tempio insigne dei Dioscuri, e una chiesa angioina, e il pallido chiostro d'un antico convento di monache armene... *Napoli, [...] questo strano cuore d'Italia che patisce, se lo si considera bene, di tutti i mali cardiaci, dell'aritmia, dell'{{sic|iperestasia}}, dei ribollimenti subitanei e delle lunghe paci silenziose, da' battiti lenti, quasi malati. *{{NDR|L'uccisione di [[Masaniello]] e lo scempio del suo corpo}} Triste storia, che, peculiarmente, dimostra come il popolo napoletano, la plebe per meglio dire, non abbia mai avuto una coscienza propria: abituata a servire, s'è macchiata, in servitù, fin del sangue suo stesso. Essa ha avuto sempre lo sciagurato destino degl'ignoranti e le sue lacrime postume non hanno cancellato mai più certe crudeltà e certi delitti i quali, tuttavia, la fanno più degna di pietà che d'odio. ====[[Charles Dickens]]==== *Il posto è bello, ma molto meno di quanto la gente non dica. Il famoso golfo, secondo me, come veduta, è incomparabilmente inferiore a quello di Genova, che è quanto di più bello abbia mai visto. Nemmeno la città, dal canto suo, è paragonabile a Genova, con cui in Italia nessuna regge il confronto, salvo Venezia. *Napoli in sé, invece, almeno un po' mi ha deluso. Il golfo non mi pare bello come quello di Genova, non è facile scorgerne o coglierne la linea, e l'effetto delle montagne è sciupato dalle sue dimensioni. La vita per le strade non è pittoresca e insolita neanche la metà di quanto i nostri sapientoni giramondo amino farci credere. *Napoli mi ha ampiamente deluso. È pur vero che il tempo è stato brutto per gran parte della mia permanenza là, ma se non vi fosse stato il fango, vi sarebbe stata la polvere. E se anche avessi avuto il Sole, avrei comunque avuto anche i Lazzaroni, che sono così cenciosi, così luridi, abietti, degradati, immersi e imbevuti nella più totale impossibilità di riscatto, che renderebbero scomodo anche il Paradiso, semmai dovessero arrivarci. Non mi aspettavo di vedere una bella Città, ma qualcosa di più piacevole della lunga monotona {{Sic|filza}} di squallide case che si stendono da Chiaia al Quartiere di Porta Capuana, sì; e mentre ero piuttosto preparato all'idea di una popolazione miserabile, mi aspettavo comunque di vedere qualche straccio pulito ogni tanto, qualche gamba che ballasse, qualche viso sorridente, abbronzato dal sole. La realtà, invece, è che, se penso a Napoli in sé per sé, non mi resta un solo ricordo ''piacevole''. *Noi che pur siamo amanti e ricercatori del pittoresco, non dobbiamo fingere di ignorare la depravazione, la degradazione e la miseria a cui è irrimediabilmente legata l'allegra vita di Napoli! ====[[Gino Doria]]==== *Camminiamo, camminiamo insieme su queste nostre belle strade inondate di sole, e combiniamo insieme mille grandiosi affari. E quando ne avremo concluso uno grandissimo – la vendita della Villa Nazionale per suoli edificatorî io ti offrirò un caffè e tu mi offrirai una sigaretta. E ci prenderemo a braccetto e passeggeremo. E poi così domani, e poi sempre, fino alla morte. Non avremo concluso nulla, ma avremo avuto sempre – e quanti ce li avranno invidiati! – un canto nell'anima e un sogno nel cuore. *Dalla terra impastata, vivificata dal fuoco esso trascorre, e non solo per vecchia metafora, nelle vene e nel sentimento degli esseri umani che felicemente popolano Napoli. E come il fuoco non è sempre visibile ed esplosivo, ma talvolta inerte e sonnolento – non mai morto – sotto strati di cenere o in remoti {{sic|cuniculi}}, così anche nella storia degli uomini di queste terre e nelle loro singole esistenze, la virtù ignea trapassa dalla morte apparente a uno slancio vitale così impetuoso da portare a distruzione implacabile, mentre il più delle volte, e più pacificamente, genera pensieri profondi, opere d'arte, inimitabili modi di vita. *Il popolo napoletano, dunque, ignora la via della saggezza, la quale, al pari della virtù, sta nel mezzo.<br>Egli è sanfedista, ma se non è sanfedista è [[giacobinismo|giacobino]]. Al '60 non fu mai cavouriano: o era legittimista sfegatato, o era garibaldino, perché [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] aveva la capelliera bionda, la camicia rossa e la voce dolce.<br>Non fu sempre così, il napoletano. La maledetta [[rivoluzione francese]] con le sue maledette idee di libertà e d'uguaglianza venne a guastare irrimediabilmente il sangue di un popolo mirabilmente apolitico, iniettandogli il bacillo giacobino. *{{NDR|C'è un colore locale, superficiale ed appariscente che può attrarre ed appagare gli stranieri}} Ma c'è l'altro colore locale, quello che riguarda noi, i nativi, ed è meno appariscente ed è assai più caro al nostro sentimento. E che cos'è? E perché ci si tiene tanto, al punto che ogni colpo di piccone, ogni colpo di scopa, ogni colpo di pennello è come una stretta al cuore? È assai difficile spiegarlo: è un indefinibile, è un inafferrabile, è un complesso di mille cose impalpabili. Sono migliaia di ricordi ammucchiati in un punto, sono abitudini millenarie localizzate in un altro, sono tutte le gioie e i dolori di un popolo che hanno lasciato la loro traccia in quella piazza, in quel vicolo, su quella casa. È l'amore disperato per tutto ciò che fu dei nostri padri e dei nostri nostri nonni e degli avoli ancora più lontani, è il fatto fisico del nostro occhio stesso, conformato, attraverso più generazioni, a vedere le cose disposte in quel modo, in quell'ordine, con quelle tinte.<br>Di colore locale, in questo senso inteso, è fatta tutta la poesia napoletana, quella vera, tutta la pittura napoletana, quella vera. E quando si distrugge questo colore locale è un pezzo di poesia in potenza che se ne va, è una pittura in potenza che se ne va. *Noi napoletani abbiamo tutti, nel nostro foro interiore, un [[Pulcinella]] che ci ammonisce. *Persino il verbo camminare, che in lingua vale a designare la normalità dell'animale in moto, nel [[dialetto napoletano]] assume un significato fantastico. Che cosa è un cavallo che corra molto? È appena un cavallo ''cammenatore''. Ma avete sentito mai parlare di un uomo ''cammenatore''?<br>Eppure il napoletano qualche volta corre. Allorquando Mariantonia fu avvertita del terremoto, stirandosi dal letto e sbadigliando, rispose pacifica: ''Mo... mo...'' Ma se a Mariantonia avessero detto: «Dal terrazzo si vedono le granate del Carmine», Mariantonia si sarebbe precipitata dal letto e, magari nuda, sarebbe corsa sul terrazzo.<br>Il napoletano corre quando può ''vedere'' qualcosa. *Ricordate il lamento di Barcinio, nella duodecima egloga dell<nowiki>'</nowiki>''Arcadia''? ''Dunque, miser''<ref>Il riferimento è al Sebeto, antico fiume di Napoli.</ref>'', perché non rompi, o scapoli | tutte l'onde in un punto, ed inabissiti: | poi che Napoli tua non è più Napoli''? Già Napoli non era più Napoli all'aprirsi del secolo XVI! E che cosa direbbe oggi, se tornasse al mondo, quel bravissimo uomo del [[Iacopo Sannazzaro|Sannazzaro]]?<br>Direbbe che è scomparsa persino quella tradizionale cortesia, che a una giovinetta, cui si fosse detto che era bella, faceva rispondere, coperte le guance di pudico rossore: «sono belli gli occhi vostri». Direbbe che è scomparso persino l'amore, e Napoli era l'ultima rocca dell'amore romantico e sentimentale, cioè dell'amore. *Veramente c'è da discutere sul verbo ''camminare'' applicato al napoletano. Anzi, io voglio appunto dire che il napoletano ignora che cosa sia ''camminare'', mentre sa assai bene cosa significa ''passeggiare''. Il napoletano non cammina mai, ma passeggia sempre: anche se sia il napoletano più attivo, più energico, più preso dagli affari, più difettoso di tempo. ====[[Elena Ferrante]]==== *Ah, che città, diceva a mia figlia zia Lina, che città splendida e significativa: qua si sono parlate tutte le lingue, Imma, qua s’è costruito di tutto e s’è scassato di tutto, qua la gente non si fida di nessuna chiacchiera ed è assai chiacchierona, qua c’è il Vesuvio che ti ricorda ogni giorno che la più grande impresa degli uomini potenti, l’opera più splendida, il fuoco, e il terremoto, e la cenere e il mare in pochi secondi te la riducono a niente. *È una metropoli che ha anticipato e anticipa i mali italiani, forse europei. Perciò non andrebbe mai persa di vista. [...] Ciò che potremmo essere, su questo pianeta, e ciò che invece disgraziatamente siamo, a Napoli si vede meglio che altrove. *Ora cercava testimonianze di viaggiatori stranieri dentro cui le pareva di rintracciare incanto e repulsione mescolati insieme. Tutti, diceva, tutti, di secolo in secolo, hanno lodato il grande porto, il mare, le navi, i castelli, il Vesuvio alto e nero con le sue fiamme sdegnate, la città ad anfiteatro, i giardini, gli orti e i palazzi. Ma poi, sempre di secolo in secolo, sono passati a lagnarsi dell’inefficienza, della corruzione, della miseria fisica e morale. Nessuna istituzione che dietro la facciata, dietro il nome pomposo e i numerosi stipendiati, funzionasse davvero. Nessun ordine decifrabile, solo una folla sregolata e incontenibile per le strade ingombre di venditori d’ogni possibile mercanzia, gente che parla a voce altissima, scugnizzi, pitocchi. Ah, non c’è città che diffonda tanto rumore e tanto strepito come Napoli. ====[[Abel Ferrara]]==== *È una delle più grandi città del mondo, come [[New York]], [[New Orleans]], [[San Francisco]], tutte vicino all'acqua e aperte ai flussi migratori. *Napoli è un punto di riferimento culturale per l'intero Mediterraneo, è stata una tra le culle della civiltà occidentale, ha saputo esportare tutto il suo bene e anche tutto il suo male in giro per il mondo, come solo le grandi città sanno fare. E penso a New York, San Francisco, New Orleans, Londra, Liverpool: tutte città caratterizzate da grandi povertà e altrettanto grandi splendori. Rispetto a tutti questi luoghi, però, Napoli può vantare un elemento in più, al pari della sola New York. E si tratta della caratteristica che ho provato a catturare col mio documentario «Napoli Napoli Napoli». *Napoli mi ricorda la New York anni '90: c'è la stessa violenza, la stessa energia. *Penso che Napoli riuscirà a sopravvivere a tutto, è una città molto dinamica che non è mai cambiata. La mia famiglia proviene da quel luogo ed è come se avessi dei legami di sangue con questa città. La città è stata un centro culturale del mondo dal suo primo giorno. ====[[Maurizio Ferraris]]==== *A ben vedere, la friabilità del tufo, la sua eterna disponibilità a ritornare alla natura, proprio come accade nei templi Maya affondati nelle foreste dello Yucatan, costituisce l'insegnamento più profondo che si può trarre da quella città fatta di tufo che è Napoli. Una simile riflessione getterebbe un ponte ideale verso la lenta ginestra di Leopardi, verso la natura indifferente alla storia. *I [[libertinismo|libertini]], spiega {{NDR|il [[Marchese de Sade]]}}, hanno nel sangue le forze telluriche del [[Vesuvio]], mentre le persone ordinarie sono piatte come le pianure del vercellese.<br>È con questo mantra per la testa che giro per le vie di Napoli infastidito come un leghista di una volta e insieme sottomesso a una realtà più profonda infinitamente più antica di quelle che posso trovarmi tra le vie squadrate che portano i nomi di arciduchesse sabaude: proprio la vita dell'antichità, commentava [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] e ripeteva [[Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff|Wilamowitz]]. Nelle insensate processioni della Madonna dell'Arco riemergono le usanze delle fratrie greche che nessun cristianesimo è riuscito ad addomesticare. Nelle donne grassissime e panterate che girano in moto come se le ruote facessero parte del loro corpo riappare il Pantheon pittoresco che, non dimentichiamocelo, era bianco e composto solo per i gentiluomini della Virginia del diciottesimo secolo. Il tratto dominante nascosto sotto la dolcezza dei paesaggi e la mitezza delle persone è in effetti l'orrore. *{{NDR|Napoli}} è rimasta città di corte. Come [[Torino]]. Solo che Torino è una città piccola, poco più di un villaggio, ma i pochi plebei che l'hanno da sempre abitata sono sta­ti messi in riga, facendogli fare pri­ma i soldati e poi gli operai. A Na­poli, invece, non c'è mai stato un vero esercito; ma un milione di per­sone che non osserva nessun tipo di regole e dei borghesi subordina­ti ad essi, subalterni, che ne hanno paura. *Napoli non ha mai creduto alla modernità ed è per questo che è naturalmente postmoderna e decostruzionista. ====[[Renato Fucini]]==== *Addio, Napoli mia, e, se l'ira del tuo vulcano non ti tocchi in eterno, vogli compatire il piccolo figlio d'una delle tue cento fortunate sorelle, che limpida e sconfinata, come la serenità del tuo cielo, vorrebbe la purezza della tua grande anima di fuoco. *Di patria, d'Italia, di nazionalità non occorre parlarne. Essi sono napoletani e basta, ed il resto degl'Italiani, dal lato Nord son Piemontesi, dal lato Sud cafoni e niente altro. *Dio si deve esser pentito d'essersi lasciato cadere questo pezzo di paradiso su la terra. Per correggere lo sbaglio, ha aperto quaggiù gole d'inferno che vomitan fiamme e minacciano distruzione da ogni parte, ma, per il suo scopo, ha fatto peggio che a lasciar correre. *Il fascino di questo abbrustolito Prometeo {{NDR|Vesuvio}}, che avviva con la sua anima di fuoco tutte le membra della bellissima sfinge posata voluttuosamente ai sui piedi, è qualche cosa di strano, qualche cosa di irresistibile.<br/ >Scendete alla riva di Santa Lucia, o a [[Mergellina]]; salite alla rocca di Sant'Elmo, al Vomero, a Posillipo, a Capodimonte, od in qualunque altro luogo donde si scorga la sua mole fantastica, e contemplate. *Nessun paese al mondo, io credo, conserva al pari di Napoli così scarsa e non pregevole quantità dì tracce monumentali delle dinastie che vi si sono succedute nel dominio. La ragione di questo fatto credo non possa ripetersi altro che dalla breve durata delle singole occupazioni, e, più che da questo, dalle lotte continue che gl'invasori hanno dovuto sostenere fra loro per contrastarsi accanitamente questa agognata regione, tantoché le arti della guerra mai non hanno dato una tregua abbastanza lunga, da permettere l'incremento di quelle della pace, che ogni invasore avrebbe potuto, o buone o cattive, trapiantarvi dal proprio paese. *Quante volte dal folto di questo pandemonio, allorché udivo appena il cannone di Sant'Elmo scaricato a mezzogiorno negli orecchi di Napoli, ho mandato un pensiero e un sospiro alla languida signora dell'Adriatico, ai suoi vuoti palazzi ed al silenzio de' suoi canali che lascia intendere il fiotto dei remi d'una gondola lontana e il tubare de' colombi su le cuspidi delle sue torri affilate! − Bellissime ambedue queste regine del mare, ma quanto diversamente belle! − Su la laguna posa languidamente la bellissima e pallida matrona, stanca sotto il peso degli anni, povera in mezzo alle sue gemme, ma ricca d'orgoglio per antica nobiltà. Ai piedi del Vesuvio, la voluttuosa e procace Almea, balla in ciabatte la tarantella, e canta e suda povera di tutto, ma ricca di speranze, di giovinezza e di sangue. Quella si nutrisce di mestizia e di gloria; questa, di maccheroni e di luce. Quella coperta di laceri broccati, ma lindi; questa seminuda e lercia, dalle ciabatte sfondate alla folta chioma nerissima ed arruffata. *S'io ti dovessi dipingere i colori del camaleonte o disegnarti le forme di Proteo, in verità mi sentirei meno imbrogliato che a darti una netta definizione di quello che mi è sembrato essere il carattere di questo popolo.<br/>È così instabile, così pieno di {{sic|contradizioni}}; si presenta sotto tanti e così disparati aspetti dagli infiniti punti di vista da cui può essere osservato, che su le prime è impossibile raccapezzarsi. Ad un tratto ti sembreranno ingenue creature e ti sentirai portato ad amarle; non avrai anche finito di concepire questo sentimento che ti appariranno furfanti matricolati. Ora laboriosissimi per parerti dopo accidiosi; talvolta sobrii come Arabi del deserto, tal'altra intemperanti come {{sic|parasiti}}; audaci e generosi in un'azione, egoisti e vigliacchi in un'altra. Passano dal riso al pianto, dalla gioja più schietta all'ira più forsennata, con la massima rapidità, per modo che in un momento li crederesti deboli donne o fanciulli, in un altro, uomini in tutto il vigore della parola; insomma, la loro indole non saprei in massima definirla altro che con la parola: ''anguilliforme'', poiché ti guizza, ti scivola così rapidamente da ogni parte che quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando ti scapola e ti lascia con tanto di naso e con le mani in mano. *Strano paese è questo! Quale impasto bizzarro di bellissimo e di orrendo, di eccellente e di pessimo, di gradevole e di nauseante. L'effetto che l'animo riceve da un tale insieme è come se si chiudessero e si riaprissero continuamente gli occhi: tenebre e luce, luce e tenebre. *Son troppi quelli che abbisognano di lavoro, di fronte al movimento industriale e commerciale del paese, onde molti, lo ripeto, rimangono involontariamente inoperosi; ma quando offriamo loro da lavorare, è un'atroce calunnia, almeno ora, il dire che lo ricusino, perché hanno mangiato. Sono stato troppe volte e sul molo e nei quartieri poveri, dove abbondano gli sdraiati e gli addormentati e troppe volte ho fatto la prova, destandoli e incaricandoli di qualche piccola commissione e qualche volta anche grossa e faticosa, e mai mi son sentito rispondere il famoso ''aggio magnato''. Sorgono in piedi come se scattassero per una molla, si stropicciano gli occhi e per pochi centesimi si mettono alle fatiche più improbe, fanno due chilometri di strada correndo, e ritornano ringraziandovi, domandandovi se comandate altro, e scaricandovi addosso un diluvio di ''eccellenze'' e di ''don'', come se avessero da voi ricevuto il più grosso favore del mondo.<br/>Gli ho osservati nelle loro botteghe, passando per le vie, ed ho visto che lavorano; sono stato a visitare opificj e ne sono uscito con le mie convinzioni più radicate che mai. Non contento de' miei occhi, ne ho domandato ad alcuni direttori di stabilimenti manifatturieri, non napoletani e perciò non pregiudicati, e tutti mi hanno confermato nella mia scismatica opinione. Chi ha gambe venga e chi ha occhi veda, e dopo, se è onesto, dovrà convenire con me che lo sbadiglio lungo, sonoro, spasmodico, che quell'aspetto di prostrazione fisica, che quelle fisonomie assonnate e quasi sofferenti per la noia che s'incontrano specialmente nelle città di secondo ordine delle altre provincie, fra le quali non ultima la nostra leggiadra [[Toscana|Toscanina]], a Napoli non le troverà certamente; e giri, e cerchi, e osservi pure a suo piacere, assolutamente non le troverà. *Ti dirò soltanto che da quel tempo in poi la [[camorra]] non ha mai cessato di esistere e che non cesserà mai, nonostante le sfuriate di persecuzione che si è preteso farle, finché non sarà affatto scomparsa l'ultima delle cause che le danno vita. *Togliete a Napoli il Vesuvio, e la voce incantata della sirena avrà perduto per voi le più dolci armonie. ====[[Giuseppe Maria Galanti]]==== *I napoletani sono vivi, ciarlieri e gesticolosi all'eccesso, e non è meraviglia che non abbiano potuto soffrire l'Inquisizione. Sono avidi di feste e di spettacoli, e si sviluppa questo carattere in tutti i modi. *Ma più della situazione è bello il clima. Il cielo vi è quasi sempre puro e sereno: l'aria vi è salubre e libera, e non vi si sentono mai gli estremi del caldo e del freddo. Il suolo è di una fertilità meravigliosa. Tutto dunque invita a vivere e godere in questo angolo del mondo. *Napoli è situata rivolta a mezzogiorno e ad oriente sul pendio di una catena di colline oltremodo deliziose. Questa capitale col suo cratere, colle sue isole e montagne forma un colpo d'occhio ed una bellezza di situazione la più singolare. Tutti i luoghi presentano vedute così vaghe, così varie, così dilettevoli, che l'anima vi è rapita ed incantata. La principale è di osservare Napoli in alto mare. [[Immagine:Napoli - piazza San Domenico Maggiore e guglia 1030736.JPG|thumb|Piazza San Domenico Maggiore, 2007]] ====[[Giuseppe Galasso]]==== *Era solo nelle grandi ricchezze naturali del luogo – la luce, il sole, l'azzurro incomparabile del cielo e del mare, la linea insieme aspra e dolce del paesaggio tirrenico, la non comune mitezza del clima – che le insufficienze enormi dell'abitato cittadino si scioglievano e davano luogo a un paesaggio urbano della vitalità e del colore di Napoli, per cui si poteva anche dimenticare, come spesso avveniva, che quella vitalità e quel colore erano il corrispettivo di una struttura sociale tragicamente caratterizzata dalla presenza dell'enorme massa sottoproletaria. [...] Per cogliere appieno quella che doveva essere allora<ref>Nel 1700.</ref>la bellezza della città, quale ce l'ha trasmessa anche la pittura del tempo, bisogna riferirsi in generale all'equilibrio complessivo dell'insieme dell'abitato col territorio e col paesaggio. Allora lo spettacolo è di una seduzione sottile e inebriante. Le cose sembrano respirare nello stesso tempo un'atmosfera vitalissima, carica di profondi e pesanti effluvi, e una vaga aura di morte. Io capisco molto bene [[Leonardo Sciascia|Sciascia]], quando dice qualcosa del genere per la sua [[Sicilia]], e [[Raffaele La Capria|La Capria]], quando parla del «ferito a morte», ferito da questa dolorosa dialettica tra una natura stupenda e una società senza sufficienti equilibri e cariche interne. *Il napoletanismo deteriore e il mito della napoletanità hanno un po' stravolto, anzi hanno stravolto parecchio, il significato di questo momento aureo<ref>Il riferimento è all'alto livello e alla grande influenza che Napoli conseguì nella cultura e nell'arte durante il cinquantennio liberale.</ref>, l'ultimo grande momento – finora! – della Napoli artistica e letteraria. Ne è venuta fuori la smania del bozzetto napoletano, del colore locale; la coltivazione dell'«umanità» napoletana, che sarebbe un'umanità più umana di ogni altra; lo ''spleen'' di una tavolozza di sentimenti lacrimevolmente patetici; il mito di una vitalità primigenia irreprimibile: insomma, un misto di scugnizzo, di anima bella, di piccolo mondo antico e di provincialismo estetico che a me pare un falso storico, una dannosa evasione dalla realtà e un autentico contributo alla diffamazione napoletana de se stessi. *Il sottoproletariato napoletano non è, del resto, un cane che si faccia portare a passeggio meccanicamente. All'irrazionalità della sua formazione storica corrisponde puntualmente l'imprevedibilità del suo comportamento socio-politico. *L'importante è che di Napoli non si faccia un feticcio, né come caso disperato, né come fatto di napoletanità. La napoletanità è tutta nella storia. Il caso disperato è un comodo luogo comune di evasione della responsabilità. Direi che mai come nel caso di Napoli va bene riconoscere alla questione molte radici, molte tendenze di sviluppo, molte possibilità di orientamento, molta disponibilità di forze attuali, molte potenzialità. E che, quindi, le risposte e le scelte semplicistiche, a una dimensione, sono proprio le meno responsabili, le meno coraggiose. *Napoli fu la base operativa della flotta cristiana che nel 1571 riportò sui turchi la decisiva vittoria di Lepanto, con la quale si pose un alt definitivo alla minaccia ottomana sui paesi cristiani del Mediterraneo. Per quanto non lo si ricordi, ancora più importante fu, tuttavia, la funzione strategica di Napoli nei confronti del teatro politico e militare italiano ed Europeo. Napoli, col Regno, fu infatti la retrovia, la seconda linea dell'azione spagnola nella Valle Padana, dove [[Milano]] apparteneva egualmente, dal 1535, alla Corona madrilena. Retrovia di Milano, fortezza e cittadella, per così dire, di Milano, fu perciò per due secoli Napoli. *Nel corso dei secoli, e specialmente con il consolidarsi dell'appartenenza al dominio romano, la città aveva acquistato pure una fisionomia di centro culturale magari un po' provinciale, ma tranquillo, dignitoso, informato: qualcosa come una piccola città universitaria dell'Inghilterra vittoriana. Nello stesso tempo, però, qualcosa anche come le città turistiche della Riviera ligure in cui dall'Inghilterra vittoriana si veniva a villeggiare o a svernare, in quanto fra [[Isola di Capri|Capri]], [[Baia (Bacoli)|Baia]], Napoli a altri centri campani si andò sviluppando, fra il I secolo avanti Cristo e il I secolo dopo Cristo, la zona di soggiorno invernale, riposo, villeggiatura, svago più elegante dell'alta società romana. Fu in questa Napoli che [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] trascorse molti anni e scrisse le ''Georgiche'', trasmettendone pure l'immagine serena, benché dolcemente malinconica nella sua malia. Negli ultimi anni dell'Impero romano in Occidente la città sembra presentare una fisionomia più composita, e anche – se così posso dire – meno composta. Sembra come se la dolcezza malinconica, virgiliana, si fosse stemperata nell'edonismo lascivo e vitalisticamente agitato, tumultuoso della città ideata da [[Petronio Arbitro|Petronio]] come scena del ''Satyricon''. *Nel periodo fascista, in un'Italia e in un mondo mutati, col primo avvio della società consumistica, con l'incipiente trionfo della meccanizzazione di massa e dei mezzi di comunicazione di massa, la continuità voleva dire ristagno, degradazione, salto di qualità all'ingiù. E, infatti, è in questo periodo che, dopo le grandi fiammate del '700 e della ''belle époque'', Napoli tende ancora più a provincializzarsi, si trova sempre più spinta ai margini delle correnti principali della vita sociale e intellettuale. *{{NDR|La [[Mostra d'Oltremare]]}} non esprimeva solo il coronamento dell'intervento a Fuorigrotta, ma una più generale visione della città, la visione che in ultimo se ne fece il [[fascismo]]: una Napoli volta verso il [[Mediterraneo]] e l'[[Africa]], grande porto coloniale e militare, sostegno industriale e retrovia commerciale della potenza italiana oltremare e, perfino, base culturale dell'Italia africana, come si diceva allora, tramite l'Istituto Orientale e altre istituzioni universitarie ed extrauniversitarie. [...] Era, però, anche una visione pateticamente provinciale e ritardataria nel 1938-39. *Tutta «speciale» la politica per Napoli da un secolo a questa parte: regi commissari, commissari speciali, leggi speciali. L'eccezionale come norma, e come alibi della classe politica, soprattutto di quella impegnata a livello nazionale, nei riguardi dei problemi cittadini. Ed espressione anche dell'incapacità o difficoltà manifestate nel portare avanti uno sforzo o un disegno più ordinario, ma anche più costante e costruttivo. ====[[Giuseppe Garibaldi]]==== *A Napoli, come in tutti i paesi percorsi dallo [[Stretto Di Messina]], le popolazioni furono sublimi d'entusiasmo e d'amor patrio, ed il loro imponente contegno contribuì certo moltissimo a sì brillanti risultati.<br>Altra circostanza ben favorevole alla causa nazionale fu il tacito consenso della marina militare borbonica, che avrebbe potuto, se intieramente ostile, ritardare molto il nostro progresso verso la capitale. E veramente i nostri piroscafi trasportavano liberamente i corpi dell'esercito meridionale lungo tutto il {{sic|littorale}} napoletano, senza ostacoli; ciò che non avrebbero potuto eseguire con una marina assolutamente contraria. *I pochi giorni passati in Napoli, dopo l'accoglienza gentile fattami da quel popolo generoso, furono piuttosto di nausea, appunto per le mene e sollecitudini di quei tali cagnotti delle monarchie, che altro non sono in sostanza che sacerdoti del ventre. Aspiranti immorali e ridicoli, che usarono i più ignobili espedienti per rovesciare quel povero diavolo di Franceschiello, colpevole solo d'esser nato sui gradini d'un trono, e per sostituirlo del modo che tutti sanno.<br>Tutti sanno le trame d'una tentata insurrezione, che doveva aver luogo prima dell'arrivo dei Mille per toglier loro il merito di cacciar il Borbone, e farsene poi belli costoro presso l'Italia, con poca fatica e merito. Ciò poteva benissimo eseguirsi se coi grossi stipendi la monarchia sapesse infondere ne' suoi agenti un po' più di coraggio, e meno amor della pelle.<br>Non ebbero il coraggio d'una rivoluzione i fautori sabaudi, ed era allora tanto facile di edificare sulle fondamenta altrui, maestri come sono in tali appropriazioni; ma ne ebbero molto per intrigare, tramare, sovvertire l'ordine pubblico, e mentre nulla avean contribuito alla gloriosa spedizione, quando poco rimaneva da fare ed era divenuto il compimento facile, la smargiassavano da protettori ed alleati nostri, sbarcando truppe dell'esercito sardo in Napoli (per assicurare la gran preda, s'intende). *In Napoli più che a Palermo aveva il cavourismo lavorato indefessamente, e vi trovai non pochi ostacoli. Corroborato poi dalla notizia che l'esercito sardo invadeva lo Stato pontificio, esso diventava insolente. Quel partito, basato sulla corruzione, nulla avea lasciato d'intentato. Esso s'era prima lusingato di fermarci al di là dello stretto, e circoscrivere l'azione nostra alla sola [[Sicilia]]. Perciò avea chiamato in sussidio il magnanimo padrone, e già un vascello della marina militare francese era comparso nel Faro; ma ci valse immensamente il veto di lord [[John Russell, I conte di Russell|{{sic|John Russel}}]] che in nome d'[[Gran Bretagna|Albione]] imponeva al sire di [[Francia]] di non immischiarsi nelle cose nostre.<br>Quello che più mi urtava nei maneggi di cotesto partito era di trovare le {{sic|traccie}} in certi individui che mi erano cari, e di cui mai avrei dubitato. Gli uomini incorruttibili erano dominati con l'ipocrita ma terribile pretesto della necessità! La necessità d'esser codardi! La necessità di ravvolgersi nel fango davanti ad un simulacro d'effimera potenza, e non sentire, e non capire la robusta, imponente, maschia volontà d'un popolo che, volendo ''essere'' ad ogni costo, si dispone a frangere cotesti simulacri e disperderli nel letamaio donde scaturirono. *L'ingresso nella grande capitale ha più del portentoso che della realtà. Accompagnato da pochi aiutanti, io passai framezzo alle truppe borboniche ancora padrone, le quali mi presentavano l'armi con più ossequio certamente, che non lo facevano in quei tempi ai loro generali.<br>Il 7 settembre 1860! E chi dei figli di Partenope non ricorderà il gloriosissimo giorno? Il 7 settembre cadeva l'{{sic|abborrita}} [[Borbone delle Due Sicilie|dinastia]] che un grande statista inglese avea chiamato «Maledizione di Dio!» e sorgeva sulle sue ruine la sovranità del popolo, che una sventurata fatalità fa sempre poco duratura.<br>Il 7 settembre un figlio del popolo, accompagnato da pochi suoi amici che si chiamavano aiutanti, entrava nella superba capitale dal focoso destriero<ref>Simbolo di Napoli.</ref>acclamato e sorretto dai cinquecentomila abitatori, la cui fervida ed irresistibile volontà, paralizzando un esercito intiero, li spingeva alla demolizione d'una tirannide, all'emancipazione dei loro sacri diritti; quella scossa avrebbe potuto movere l'intiera Italia, e portarla sulla via del dovere, quel ruggito basterebbe a far mansueti i reggitori insolenti ed insaziabili, ed a rovesciarli nella polve!<br>Eppure il plauso ed il contegno imponente del grande popolo valsero nel 7 settembre 1860 a mantenere innocuo l'esercito borbonico, padrone ancora dei forti e dei punti principali della città, da dove avrebbe potuto distruggerla. *Trattavasi di rovesciare una monarchia per sostituirla, senza volontà o capacità di far meglio per quei poveri popoli, ed era bello veder quei magnati di tutti i dispotismi usar ogni specie di malefica influenza, corrompendo l'esercito, la marina, la corte, i ministri, servendosi di tutti i mezzi più subdoli per ottenere l'intento indecoroso.<br>Sì, era bello il barcamenare di tutti cotesti satelliti, che si atteggiavano ad alleati del re di Napoli, consigliandolo, cercando di condurlo a trattative ''fraterne'' ed attorniandolo d'insidie e di tradimenti. E se non avessero tanto temuto per la loro brutta pelle, essi potevano presentarsi all'Italia come liberatori.<br>Che bel risultato se potevano far restare con tanto di naso i Mille e tutta la democrazia italiana. Ma sì! Sono i bocconi fatti che piacciono a cotesti liberatori dell'Italia a grandi livree. ====[[Alfonso Gatto]]==== *{{NDR|Il napoletano}} Paziente, trasmoda dalla sua pazienza, non la perde. Rinuncia all'attacco per attecchire nel luogo e nel tempo che gli è dato vivere. Non ha radici, ma il fusto interrato come una croce. Potremmo scalzarlo, ma l'arma della sua punta – l'unica ch'egli possiede – sempre lo porterebbe a cercare in ogni sistema, in ogni rapporto, l'eterna provvisorietà del suo appiglio. Chiameremo «reazionario» l'inane opportunista che difende la sua superficialità, la sua parte di spillo a furia di penetrazione, a furia di cadere e d'essere vibrato dall'alto?<br>Io non so rispondere, ma vedo la morte ch'egli ha sulle spalle, quel suo bisogno di penetrare nelle sue ristrettezze come la zeppa di legno in uno spacco, il soliloquio delle parole tenere che nessuno mai gli dirà. *Se parliamo di Napoli, una città interrotta, sappiamo che «qualcosa» deve finire. Che sia l'inganno della distanza – quanto è più vicina – il fascino della sua verità?<br>Il luogo comune nasconde il suo genio o tardi lo rivela, a nostre spese. Napoli è un idolo sconsacrato e ignoto, un avanzo di storia, al quale diamo un nome, una leggenda. La prendiamo in giro e per secondare il gioco, per divertirci, lei ci tiene a distanza. Non ha nulla da riconoscersi, prestigio o fama, ma fa sue le lodi di chi la cerca. Napoli è la nostra provocazione che le fa gioco. Questo deve finire. *Tra l'essere e il non essere, Napoli appare. Siamo davanti alle rovine di un paese felice da cui giungono i primi segni di vita.<br>Gli scampati chini a raccogliere la propria ombra stendono il sole, luminoso prima che caldo. Si lasciano accogliere nelle strette di quel paesaggio ormai illeso e silenzioso al quale è stata tolta la parola. Di colpo, come da una pietra smossa, brulicano i bambini e al loro salto – di casa in casa, sembra –, al loro risalire, la platea di sasso scoscende nell'Ade o s'alza nella sua scena. La luce pesca tutti a uno a uno. Assenti le voci, e pure udite per quell'assiduo fervore, i vivi provano le braccia, le gambe, gli occhi di cui ancora non sanno che fare.<br>Crediamo di vedere, remoto nel suo avvenimento, un passato giunto a noi da secoli di luce. ====[[Andrea Geremicca]]==== *{{NDR|Napoli}} città sospesa che nel suo presente vive ancora il passato e costruisce il futuro, in un intreccio esaltante, doloroso e drammatico al tempo stesso. *Come la storia di un fiume non può essere letta senza scrutare i segni lasciati dalle acque in piena nel loro secolare corso verso il mare aperto, così la storia di questa città non potrà in avvenire essere compresa senza studiare le radici e le ragioni della eccezionale stagione vissuta in questi ultimi anni dal popolo napoletano, come inalienabile tappa del suo travagliato e doloroso cammino verso la propria emancipazione. *{{NDR|Connota Napoli}} l'ambiguità o, meglio, l'ambivalenza [...] della sua storia e delle sue vicende che possono essere lette in chiave di inarrestabile decadenza o in chiave di irrefrenabile vitalità. La mia – e non solo la mia – chiave di lettura è la seconda [...].<br>E non perché sia estranea alla mia – alla nostra – coscienza l'immagine tragicamente presente a [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]], di quella parte della città che per non trasformarsi preferisce estinguersi. Al contrario: proprio perché ci è presente, siamo impegnati nella battaglia – politica, civile e culturale − per l'affermazione piena di quell'altra parte di Napoli, sino ad oggi largamente maggioritaria, che per non estinguersi vuole trasformarsi. *La crisi di Napoli non può essere letta con occhi antichi. Non si può decifrare chiudendosi nel ventre della città e girando nel dedalo dei vicoli, tra i fondaci fitti di voci e di bassi senza luce, nel tentativo di far rivivere le stupende «cronache» di [[Matilde Serao]]. Chi ci prova si perde, ricavandone un senso di mistero e di sgomento. Perché oggi nei vicoli descritti dalla Serao, assieme ai secolari malanni, spunta una nuova malattia sociale: il [[w:saturnismo|saturnismo]], che esce dalle tipografie per aggredire i bambini attraverso il gas di combustione delle auto dilaganti ovunque; e sui bassi incombe l'ombra lunare di mostruosi grattacieli; e nei fondaci le donne cuciono guanti e scarpe che non rimangono nel circuito chiuso di una astorica «economia del vicolo» ma vengono venduti in Asia e nelle Americhe. *Puntando tutte le carte ''sul ruolo produttivo'' di Napoli e della regione, e indicando (orgogliosamente, certo, ma legittimamente) la funzione di Napoli come ''cerniera democratica'' nel processo di unificazione politica del Paese, il movimento operaio e democratico ha contribuito grandemente alla liberazione di una massa nuova e potente di energie, promuovendo il suo impegno su una prospettiva di rinnovamento economico e di sviluppo democratico del Paese e dello Stato. Per la prima volta nella sua storia: Napoli non ''contro'' ma ''per'' uno stato democratico e realmente nazionale. Per la prima volta: da Napoli un apporto decisivo alla unificazione politica del Paese. Per la prima volta: Napoli non palla di piombo ai piedi del Paese ma leva decisiva per un assetto nuovo e diverso dell'economia, della società e dello Stato italiano nel suo insieme. ====[[George Gissing]]==== *È scoraggiante sotto qualunque cielo osservare i cambiamenti di Napoli. Lo sventramento prosegue e intere zone sono trasformate. Penso che sia un bene che l'ampio Corso Umberto I tagli il vecchio Pendino; ma quale contrasto tra il pittoresco di prima e la volgarità cosmopolita che ne ha preso il posto! «''Napoli se ne va!''» *Non ci sarebbe da stupirsi se il rimodernamento della città, insieme alla situazione generale italiana, avesse un effetto calmante sui modi napoletani. Sotto un aspetto le strade sono indubbiamente meno gaie. Quando venni a Napoli per la prima volta non si stava mai, letteralmente mai, senza sentire un organetto; e questi organetti che in generale avevano un timbro particolarmente armonioso suonavano le arie più brillanti; banali, anche volgari, se volete, ma sempre melodiose e care a Napoli. Ora la musica per le strade è rara, e sento che un regolamento di polizia ostacola già da tempo quei teneri strumenti. Ne sento la mancanza [...] (pp. 23-24) *Passo da Santa Lucia con gli occhi bassi, mentre i ricordi di dieci anni fa si fanno strada contro l'opaco presente. Il porto dal quale si partiva per Capri è colmato; il mare è stato scacciato a una disperata distanza, dietro squallidi mucchi di rifiuti. Vogliono fare un argine lungo e diritto da Castel dell'Uovo al Porto Grande, e tra non molto Santa Lucia sarà una strada qualunque, chiusa fra alti caseggiati, senza nessuna veduta. Ah, le notti che si passavano qui, osservando i rossi bagliori del [[Vesuvio]], seguendo la linea scura del promontorio di [[Sorrento]] o aspettando che il chiaro di luna spandesse la sua magìa su [[Capri]], a fiore delle acque! [...] Santa Lucia era unica. È diventata squallida. ====[[Vittorio Gleijeses]]==== *A [[Roma]], ad esempio, della antica città, della magnificenza della ''caput mundi'' oggi possiamo ammirare quanto è stato riportato alla luce per il suo valore archeologico, quasi in un cimitero debitamente recintato. Si possono ammirare o visitare i monumenti, i fori, gli scheletri vuoti dei templi, l'ossatura degli edifici, ruderi che pur testimoniandoci indubbiamente la grandezza di un'epoca che fu, restano avulsi dalla città vera e propria e circoscritti da barriere e confini.<br>A Napoli, ben poco o quasi nulla è rimasto di monumentale o di artistico, in quanto il centro urbano ha subito attraverso i secoli una lenta graduale insensibile trasformazione ma, in compenso, negli stessi luoghi in cui gli abitanti della {{sic|πολίς}} greca si recavano per concludere affari, divertirsi o pregare, ferve la vita, che a distanza di oltre venti secoli offre una continuità di costumi e di abitudini che dà la sensazione di essere fuori dal tempo. Questo vivere in un ambiente così fondamentalmente immutato ed immutabile spiega forse perché fra la nostra gente sia così vivo il senso della ineluttabilità del fato, del fluire incessante delle cose, dell'impotenza del genere umano di fronte all'eternità. Proprio il fatalismo imposto da questa consapevolezza è in parte responsabile della mancanza di riguardo dei napoletani verso il rudere o il monumento antico, ridotto diremmo, alla stregua di un oggetto di uso abituale. *Anche dopo le feste voi pensate che a Napoli le «regalie» siano finite? Vi sbagliate di grosso! Vi sentirete ancora dire: Signurì, buone fatte feste! Le mance hanno validità fino all'[[Epifania]], e se non si aderisce si diventa oggetto di... mormorii poco benevoli e... si perde il saluto. «Eh! La miseria!» mi diceva un giorno Augusto Cesareo, «ma ti pare che dopo tutti quei soldi che abbiamo speso, ci dobbiamo ancora sentire... buone fatte feste?» E così il portalettere, il portiere, lo spazzino che a Napoli sta diventando... la primula rossa, perché non viene mai, non si vede mai, e se c'è... nessuno se ne accorge, nei giorni precedenti le feste si danno da fare, diventano persino premurosi. *Certo che se nell'entusiasmo del momento si intravede la scorza ruvida del [[lazzari|lazzarone]] che in fondo in fondo ancora sopravvive, e se il divertimento degenera talvolta in rissa o in baccanale, bisogna cercare di comprendere questo popolo di lavoratori tenaci e silenziosi, ben lontano dal «cliché» del napoletano pigro e svogliato, anche se in qualche occasione è portato dal suo forte temperamento meridionale ad eccedere sotto alcuni aspetti.<br >Le feste religiose, in realtà, sono per i napoletani un pretesto per fare una scampagnata e mangiare in trattoria o all'aria aperta con ceste portate da casa. È del carattere napoletano cercare di dimenticare gli affanni giornalieri, il solito monotono «tran tran» di tutti i giorni, tuffandosi nella diversità di un giorno solo con tutta l'intensità dei propri sensi fino a sentirsi pervasi da un'allegria totale che ha qualcosa di insano. *Dall'anima cattolicissima di Napoli non è mai scomparso un fondo di paganesimo che tinge di una qualità particolare i costumi religiosi del nostro popolo. Nelle superstizioni e nel fanatismo che due millenni di cristianesimo non sono riusciti a cancellare, vive forse ancora il ricordo degli antichi riti dei culti degli dei pagani. *È stato detto che [[San Gennaro]] è l'anima di Napoli. Si potrebbe dire qualcosa di più. San Gennaro è il sentimento di un popolo che, nonostante le sconfitte, le delusioni, le amarezze patite nella sua lunga e dolorosa storia, trova ancora la forza di sperare, di lottare, di vivere. *L'alta civiltà del popolo napoletano è racchiusa proprio in questa sua immensa generosità, in questa possibilità di dare e di prendere tanto dal nulla, dalle piccole cose, da una infinitesimale soddisfazione morale, o da un minimo sollievo materiale; e si concretizza nel suo saldo amore per la famiglia, che per le feste si riunisce ed attraverso di esse si {{sic|cimenta}} e resta ancora unita, oggi, come credo, in ben pochi paesi al mondo. *La [[malocchio|jettatura]] – con la j (lunga) – è una influenza malefica alla quale, anche se non ci si crede del tutto, non ci si può sottrarre. In [[Campania]] è un fenomeno storico, poiché il timore dei suoi nefasti risultati noi napoletani l'abbiamo nel sangue, forse ereditato dai nostri progenitori greci e romani. [...] L'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]] sosteneva che persino [[Paolo di Tarso|San Paolo]] credesse alla jettatura in quanto scrivendo una epistola ai Galati, dai quali non riusciva ad ottenere quanto voleva, tra l'altro aveva scritto: «''quis vos fascinavit non oboedire veritati!''». Accertato quindi che questa malefica credenza esiste a Napoli sin dall'antichità, bisogna convenire con [[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas]] che essa è una malattia incurabile: si nasce jettatori, si muore jettatori e si può diventarlo, ma quando lo si è diventati, non si cessa più di esserlo. I forestieri che vengono a Napoli, all'inizio ridono di queste sciocchezze, ma poi cominciano a parlarne, diventano titubanti e dopo qualche mese di permanenza finiscono col coprirsi di corni e aggeggi del genere o, come un simpatico funzionario straniero mio buon amico, quando incontrano determinati personaggi, prendono la fuga! *La natura del napoletano, sempre in bilico tra il sacro ed il profano, è tale che egli addenta una [[pizza]] con la stessa voluttà con la quale stringe una bella ragazza e mette nel cantare una canzone tutta l'anima come la mette nelle sue preghiere: è sempre lo stesso entusiasmo che l'accompagna. *La Neapolis dei primi tempi dell'impero, decaduta ormai a luogo di villeggiatura dei romani più ricchi e potenti che vi venivano per essere abbastanza − anche se non troppo − lontani dalla vita pubblica, doveva necessariamente offrire ai suoi ospiti, come una novella Circe, una corruzione sottile e molli blandizie per trattenerli nel suo grembo. La più sottile cultura ellenistica faceva {{sic|si}} che gli usi della città – sia nei lati buoni sia in quelli cattivi – fossero più scanzonati, meno inibiti, con quel senso di superiorità che spesso dipende dal non avere più niente di solido, dentro. *La sensibilità acuta del popolo napoletano lo rende vulnerabile al dolore così come pronto al sorriso, ma questa gente semplice ha ancora la capacità di cercare gioia e felicità nello sguardo di un bimbo, nella bellezza di un tramonto, nel volo di uno stormo di uccelli, dando forse una impressione di superficialità che invece non è che vero, profondo, radicato sentimento poetico. *Le feste, i balli, le canzoni, le taverne, il [[Voci e gridi di venditori napoletani|grido]] dei tipici venditori ambulanti, rendono unico questo popolo, questa gente che sembra sempre allegra, gaia, sorridente e spensierata e molto spesso è invece solo molto coraggiosa nella miseria e nella sventura. Sembrerebbe quasi, come diceva [[Fanny Salazar Zampini|Zampini Salazaro]]: «Che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi». *Nella vecchia Napoli non è raro scoprire, fra vecchi palazzetti cadenti dall'intonaco scrostato e stinto, le vestigia di un passato, quasi mimetizzate dall'incuria e dall'abbandono in cui versano. I vasetti di gerani e le «''buatte''<ref>Lattine o scatole di metallo per alimenti.</ref>» con le piante di garofani nascondono talvolta una bordura di pietra viva finemente intagliata; le brutte, policrome insegne di una scuola-guida o di un sarto si addossano a un elegante portale, che, pur se sporco e fuligginoso, resta come isolato dal contesto generale in una sorta di distaccata nobiltà. Napoli antica riserva di queste sorprese a chi sappia guardarla con occhi che vedono, sorprese che, se talvolta mortificano e addolorano, tuttavia inteneriscono. *Oggi i costumi popolari sono spariti o modificati, ma il loro ricordo vive ancora tra noi, lasciando rimpianto ed ammirazione per quegli usi ancora coloriti dalla fantasia, pieni di brio e di giovanile freschezza. [...] il popolo napoletano è come un adulto che ricorda con rimpianto la sua infanzia, primitiva, semplice e bonaria. *Se una città dovesse ricevere un premio per aver coscienziosamente distrutto tutti i ricordi del passato, questo sicuramente spetterebbe a Napoli.<br>Un po' per le bizze dello «''sterminator [[Vesuvio|Vesevo]]''», eruzioni e terremoti, un po' per le guerre che attraverso i secoli hanno ciclicamente devastato questa nostra terra, eternamente appetita da eserciti e dominazioni straniere, un po' per l'entusiasmo degli abitanti nel voler seguire ogni nuova moda, che li ha spinti a modificare i monumenti per mantenerli ''à la page'' con i gusti dei tempi, un po' per il menefreghismo e il lasciar correre altrettanto congeniti nel carattere di noi napoletani, gran parte del nostro patrimonio storico-artistico si è come disintegrato attraverso i secoli. *Un popolo semplice, parco, generoso e civile nell'animo, anche se spesso non del tutto nell'esteriorità. ====[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''==== *Anche a me qui sembra di essere un altro. Dunque le cose sono due: o ero pazzo prima di giungere qui, oppure lo sono adesso. *Avvicinandoci a Napoli, l'atmosfera si era fatta completamente sgombra di nubi e noi ci trovammo veramente in un altro mondo. Le abitazioni coi tetti a terrazza facevan comprendere che eravamo in un clima diverso; ma non credo che nell'interno esse siano molto ospitali. Tutti sono sulla strada, tutti seggono al sole finché finisce di brillare. Il napoletano crede veramente d'essere in possesso del paradiso, e dei paesi settentrionali ha un concetto molto triste: «Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai». Questa è l'idea che essi hanno delle cose nostre. A edificazione di tutte le popolazioni tedesche, questa caratteristica, tradotta, significa: «''Immer Schnee, hölzerne Häuser, grosse Unwissenheit, aber Geld genug''».<br>Napoli per sé si annunzia giocondamente, piena di movimento e di vita; una folla innumerevole s'incrocia per le vie; il re è a caccia, la regina incinta, e non si potrebbe desiderare nulla di meglio. *Come si suol dire che colui, al quale è apparso uno spettro, non può più esser lieto, così si potrebbe dire al contrario che non sarà mai del tutto infelice chi può ritornare, col pensiero, a Napoli. *Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate... Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi! *È interessante e fa così bene, aggirarsi tra una folla innumerevole e irrequieta come questa. Tutti si rimescolano come le onde d'un torrente, eppure ognuno trova la sua via e arriva alla sua meta. Solo in mezzo a tanta folla e fra tanta irrequietezza io mi sento veramente tranquillo e solo; e più le vie rumoreggiano più mi sento calmo. *Il più splendido tramonto, una serata di paradiso, mi hanno estasiato al ritorno<ref>Dal Vesuvio.</ref>Ho potuto tuttavia sentire come un contrasto così enorme basti a turbare i nostri sensi. L'orribile accostato al bello, il bello all'orribile, si annullano a vicenda e finiscono per produrre una sensazione d'indifferenza. Non v'ha dubbio che il napoletano sarebbe un altr'uomo, se non si sentisse prigioniero fra Dio e Satana. *Napoli è un paradiso; tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di se stessi. A me accade lo stesso; non mi riconosco quasi più, mi sembra d'essere un altr'uomo. Ieri mi dicevo: o sei stato folle fin qui, o lo sei adesso. *{{NDR|Kniep}} mi condusse sulla terrazza di una casa, dalla quale si poteva abbracciar con lo sguardo specialmente la parte bassa di Napoli, verso il molo, col golfo e la spiaggia di Sorrento; tutta la parte a destra si presentava in uno sfondo singolarissimo, come forse sarebbe difficile vedere da tutt'altro punto. Napoli e bella e stupenda da per tutto. *Oggi ci siamo dati alla pazza gioia e abbiamo dedicato il nostro tempo a contemplare meravigliose bellezze. Si dica o racconti o dipinga quel che si vuole, ma qui ogni attesa è superata. Queste rive, golfi, insenature, il Vesuvio, la città, coi suoi dintorni, i castelli, le ville! Al tramonto andammo a visitare la Grotta di Posillipo, nel momento in cui dall'altro lato entravano i raggi del sole declinante. Siano perdonati tutti coloro che a Napoli escono di senno! Ricordai pure con commozione mio padre, cui proprio le cose da me vedute oggi per la prima volta avevano lasciato un'impressione incancellabile. *Per ritornare al popolino di Napoli, è interessante osservare che, come fanno i ragazzi più vispi quando si comanda loro qualche cosa, anche i napoletani finiscono con l'assolvere il loro compito, ma ne traggono sempre argomento per scherzarvi sopra. Tutta la classe popolana è di spirito vivacissimo ed è dotata di un intuito rapido ed esatto: il suo linguaggio deve essere figurato, le sue trovate acute e mordaci. Non per nulla l'antica Atella sorgeva nei dintorni di Napoli; e come il suo prediletto Pulcinella continua ancora i giuochi atellani, così il basso popolo s'appassiona anche adesso ai suoi lazzi. *Poco dopo arrivammo ad un'altura, dove un quadro grandioso si presentò ai nostro occhi. Napoli in tutta la sua magnificenza, con le sue case schierate lungo la spiaggia del golfo per parecchie miglia, i promontori, le lingue di terra, le pareti delle rocce, e poi le isole, e, nello sfondo, il mare: spettacolo davvero incantevole.<br>Un canto selvaggio, o piuttosto un grido, un urlo di gioia mi spaventò e mi turbò: era il ragazzo, che stava nel biroccio dietro a noi. Io lo rimproverai vivacemente, mentre fino allora egli non aveva inteso una sola parola aspra da noi, essendo in fondo un buon figliuolo. Per un poco, non si mosse; poi mi batté lievemente sulla spalla, tese fra noi due il braccio destro con l'indice alzato e: – Signor, perdonate – disse – questa è la mia patria! Ciò che mi sorprese non men di prima e mi fece luccicare negli occhi, povero figlio del nord, qualche cosa come una lacrima. *Qui la gente non si dà alcun pensiero dei fatti altrui; è molto se si accorgono di correre qua e là, l'uno accanto all'altro; vanno e vengono tutto il giorno in un paradiso, senza guardarsi troppo intorno, e quando la bocca dell'inferno loro vicino minaccia di montar sulle furie, ricorrono a [[San Gennaro|S.Gennaro]] e al suo sangue, come del resto tutto il mondo ricorre al sangue, contro la morte e contro il demonio. *Riscontro in questo popolo un'industriosità sommamente viva e accorta, al fine non già ad arricchirsi ma di vivere senza affanni. *Se i napoletani non vogliono saperne di lasciar la loro città, se i loro poeti decantano con iperboli esagerate la felicità della sua posizione, bisognerebbe scusarli, anche se nei dintorni sorgessero due o tre [[Vesuvio|Vesuvi]] di più. In questo paese non è assolutamente possibile ripensare a [[Roma]]; di fronte alla posizione tutta aperta di Napoli, la capitale del mondo, nella valle del Tevere, fa l'impressione di un monastero mal situato. *«Vedi Napoli e poi muori». Dicono qui. ====[[Ferdinand Gregorovius]]==== *I mercati settimanali hanno pure luogo su quella [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza]], per un Tedesco di triste memoria, perché colà fu decapitato l'[[Corradino di Svevia|ultimo degli Hohenstaufen]]; è del pari caratteristica per essere stato il teatro di uno storico episodio, quello di [[Masaniello]], su quella piazza dai lazzari eletto loro re, e ivi trucidato.<br>Questo luogo è storico per il popolo napoletano; è come la sua [[Presa della Bastiglia|piazza della Bastiglia]], sanguinosa per le scene terribili di giustizia popolare; il popolo vi troncò il capo a nobili cittadini e li espose all'oltraggio. È rimasta terribile anche per i ricordi della peste. *I Napoletani sono irritati, ma ridono. Non vi è in tutto il mondo un paese in cui il dispotismo sia usato con tanta facilità, poiché è impossibile distruggere i tesori di questa splendida natura, ridurre sterile questo fertile suolo. Sotto questo cielo ognuno può sempre liberamente muoversi, tutti quanti i sensi provano la loro soddisfazione. La natura eguaglia tutto: non vi è luogo più democratico di Napoli. Chi potrebbe mai annullare questa ''magna charta'' della libertà? *Io dimorai a S. Lucia quaranta giorni, e dalla mia finestra vedevasi tutto il golfo raggiante di luce: le due cime del Vesuvio dominanti la bianca città, le pittoresche {{sic|spiaggie}} di Castellammare, di Sorrento, fino a Capo Minerva, e l'isola di Capri. Ogni mattino, quando la rosea luce del golfo veniva a svegliarmi nella mia camera, mi abbandonavo alla contemplazione di quel fantastico spettacolo che è colà il levare del sole, e guardavo le tinte di fuoco dei monti e del mare, che parevano avvolgere in un incendio colossale la grandiosa città. Ma più magico ancora era lo spettacolo che mi si parava dinanzi allorché la luna nel suo pieno, sorgeva sul [[Vesuvio]], e spandeva la sua luce argentea sui monti, sul mare, sulla città, illuminando l'intero golfo. La cupa foresta degli alberi delle navi nel porto si distaccava allora sopra un fondo di brillante bianchezza; la luce dei fanali impallidiva; infinite barche scivolavano sulle onde, e sparivano, e tosto ricomparivano all'orizzonte; lo scoglio gigantesco di Capri appariva, e Somma, il Vesuvio, i monti di Castellammare e di Sorrento, quasi forme fantastiche, s'illuminavano. Chi avrebbe potuto dormire in quelle notti? Io prendevo una barca a S. Lucia e navigavo su quelle onde fosforescenti, oppure rimanevo seduto sulla spiaggia, insieme con popolani a mangiare frutti di mare. *Io ho trovato sempre straordinariamente caratteristico questo spettacolo. Nelle ore calde del pomeriggio, sotto il porticato di una delle principali chiese, quella di S. Francesco di Paola, si vedono centinaia di lazzaroni sdraiati che dormono, sudici e cenciosi, decorazione poco armoniosa e decorosa con quell'opera architettonica. Ho ripensato a quegli altri lazzaroni dell'antica Roma, i quali facevano essi pure la siesta sotto il portico di Augusto e di Pompeo, se non che quelli tenevano in tasca le tessere per la distribuzione del grano, e questi non l'hanno. In qualunque altra capitale d'Europa la polizia caccerebbe via tutti quei dormienti dal portico di una chiesa dinanzi al palazzo reale. Qui, invece, dormono a loro bell'agio, e le sentinelle che passeggiano distratte in su e in giù presso le statue equestri di Carlo III e di Ferdinando I, li guardano come la cosa più naturale del mondo. *L'armonia regna in questo paese: non un volto grave, melanconico: tutto qui sorride; a migliaia scivolano nel porto le barche, a migliaia passano per Chiaia e S. Lucia le carrozze; ad ogni passo s'incontrano persone intente a mangiare maccheroni, o frutti di mare; in terra si canta e si suona; tutti i teatri sono aperti; oggi, come prima, il sangue di S. Gennaro bolle e si discioglie; nessuna bomba ha ucciso {{sic|pulcinella}}; la Villa Reale è piena di forestieri che lasciano cospicue {{sic|mancie}}. Questo popolo vive alla giornata: non ha passioni politiche, non ama le cose gravi, le passioni virili, senza le quali un paese non ha una storia propria. Dalle sue origini Napoli ha sempre avuto per padroni gli stranieri: i Bizantini prima, poi i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Spagnuoli, i Borboni e Gioacchino Murat. Un popolo, che è privo di carattere, che non ha sentimento nazionale, si piega a qualunque signoria. Fa senso vedere ancora oggi in corso le monete coll'effigie di Murat, accanto a quelle di re Ferdinando. Gli uomini assennati, che scusano il carattere di questo popolo e non se ne adontano, mancano di perspicacia e di prudenza. *La folla e il movimento che regnano sul porto, sono un nulla in confronto a quanto si vede nei due maggiori mercati, vicini a Marinella: il Porto Nuovo e il Mercato. Il Porto Nuovo è sempre ingombro da una folla immensa; si direbbe che l'intera Campania abbia mandato le sue frutta e il golfo tutti i suoi pesci su questa piazza. Il popolo vi si reca per comprare, per mangiare; lo si potrebbe dunque definire come il ventricolo di Napoli. È veramente interessante osservare tutta quella folla, tutto quel frastuono, ed uno lo può fare a suo bell'agio, rifugiandosi in una di quelle cucine all'aperto, costituite da quattro tavole, dove si preparano e vengono mangiate le ''pizze'', specie di torte schiacciate, rotonde, condite con formaggio, o con prosciutto. Si ordinano e in cinque minuti sono pronte; per digerirle, però, è necessario avere i succhi gastrici di un lazzarone. *Le bellezze della natura e i sentimenti cristiani, alla presenza delle più grandi meraviglie della creazione, risvegliano sempre idee tristi. Ero giunto su di una altura dove alcuni soldati svizzeri stavano bevendo fuori di una piccola bettola, una capanna di paglia. Di lassù si dominavano il mare, le isole di Nisida, di Procida e d'Ischia, tutte avvolte nel manto meraviglioso del sole al tramonto. Uno di quei soldati mi si avvicinò e, gettando uno sguardo su quello spettacolo meraviglioso, con tono di mestizia mi disse: «Come è bello! troppo bello!... rende melanconici...» *Mentre io stavo seduto sulle rovine della villa di Giove, contemplando lo splendido golfo irradiato dal sole, il [[Vesuvio]] che fumava mi parve quasi il [[Tiberio]] della natura, e pensai che spesso da questo punto Tiberio lo contemplasse cupo e pensoso, ravvisando la sua stessa immagine personificata nel demonio della distruzione. Nel contemplare il vulcano e ai suoi piedi la fertile Campania e il mare avvolto di luce, il monte solitario che terribile signoreggia quella felice regione mi sembrò quasi un simbolo della storia dell'umanità ed il vasto anfiteatro di Napoli la più profonda poesia della natura. ([[Ferdinand Gregorovius]]) *Nel quartiere di S. Lucia è concentrato specialmente il commercio dei frutti marini, disposti in buon ordine, con le ostriche, nelle piccole botteghe, ciascuna delle quali porta un numero e il nome del proprietario. Sono incessanti le grida per invitare la gente ad entrare; le botteghe sono illuminate, e tutti quei prodotti del mare rilucono dei colori più svariati: sono ricci, stelle di mare, coralli, araguste, dalle forme più bizzarre, dalle tinte più dissimili. Il mistero delle profondità marine è ivi svelato e quel piccolo mercato presenta ogni sera il lieto aspetto quasi di una notte di Natale marittima. *Non potrei descrivere quali brutte immagini di santi io abbia visto portare in processione a Napoli; prodotti di un'arte senza principî, senza gusto e di una fantasia bizzarra che, in quanto a stranezza, ha poco da invidiare all'arte indiana. Per formarsi un'idea di quanto sia disposto questo popolo ad essere tollerante in materia d'arte, basta osservare bene quelle barocche statue di santi per le strade e quei Cristi in legno di orribile fattura, sorgenti qua e là nelle piazze. [...] Pur troppo, l'uomo qui non corrisponde, alla natura che lo circonda; diversamente, in vista di questo mare, di questi monti, di questo cielo, non potrebbe pregare davanti a quegli orribili fantocci. *Povere cose, invero, l'erudizione e l'archeologia! In questo angolo di paradiso le cose si sentono e si comprendono oggi come le sentivano e le comprendevano gli antichi. Qui regna ancora l'idea del culto di Bacco e l'immaginazione si solleva in alto come una baccante col tirso; qui ci sembra di staccarci dal suolo e, sciolti da ogni vincolo terreno, di spaziare nell'atmosfera. *Questa Piazza Reale, vicinissima al mare, di cui però non si gode la vista, mirabilmente selciata, tanto che potrebbe servire benissimo da sala da ballo, circondata di eleganti edifici, è uno dei punti più eleganti della città. Vi risiedono il Re, la Corte e le principali amministrazioni; si potrebbe chiamare questa piazza, non il cuore di Napoli, ché questo titolo spetta al porto, ma il cervello. *Rimasi a lungo sulla terrazza di S. Martino appoggiato al parapetto ad ascoltare le voci che salivano da Napoli. Se questo popolo, pensavo, fa tanto chiasso nella sua vita comune, quanto ne farà quando è agitato da passioni, durante le lotte, quando vuole il saccheggio, come fecero il 15 maggio 1848 i lazzaroni a migliaia dietro la carrozza di re Ferdinando!<br>Il frastuono napoletano ha però di solito un carattere pacifico: è allegro ed in fondo è ordinato nel suo apparente disordine. Tutta quella gente, che brulica come formiche, si muove in certe direzioni fisse, con uno scopo determinato. In questo popolo la vita circola come il sangue nel corpo umano, e quelle sue pulsazioni febbrili in apparenza, sono in realtà regolari e normali. *[[Roma]], da dopo la rivoluzione del 1848, appare ancor più silenziosa che nel passato; tutta la vivacità del popolo è scomparsa e le classi agiate si tengono paurosamente nascoste, guardandosi bene di far parlare di sè; e le classi infime sono ancora più misere e più oppresse di prima. Le feste popolari sono scomparse, o quasi; il carnevale è in piena decadenza; e persino le feste di ottobre, un tempo sì allegre fuori delle porte, fra i bicchieri di vino dei Castelli e il saltarello, sono presso che dimenticate. [...] Ben diverso è l'aspetto di Napoli, dove il vivace, febbrile e continuo chiassoso movimento di tutto quel popolo, ha del fantastico. Si direbbe una città in rivoluzione, perché tutti si muovono, tutti si agitano, tutti gridano e schiamazzano. Nel porto, sulle rive del mare, nei mercati, in [[via Toledo]], persino a Capodimonte, al Vomero, a Posillipo, lo stesso movimento, lo stesso chiasso. A Napoli non si riesce a far nulla, e il nostro occhio nulla può fissare: ovunque bisogna guardarsi senza posa contro gli urti e gli spintoni. La stessa viva luce del mare e delle rive mantiene in continua agitazione, eccita la vista e la fantasia; e il frastuono delle voci umane e delle carrozze non cessa nemmeno nel cuore della notte. *S. Lucia, il luogo di carattere più svariato e dove sono le locande di secondo ordine, è la linea di confine fra la parte aristocratica di Napoli e quella popolare. Il porto è il punto del maggior movimento popolare e del commercio; ivi si lavora, si traffica senza posa, e ivi è tutto quello che è necessario alla vita del popolo. V'è un movimento continuo; le calate sono sempre ingombre di carbone e di altri materiali; vi si affollano continuamente pescatori, barcaiuoli, lazzaroni, piccoli mercanti. Gli abitanti delle campagne, i popolani vengono qui ad acquistare gli abiti e le scarpe, che empiono case da cima a fondo. Qui si vendono tutte le masserizie casalinghe, qui sono caffè, liquorerie, spacci di tabacco, unicamente frequentati dal popolo, fruttaioli i quali tengono gli aranci e le angurie già tagliate a fette che essi vendono per un tornese e che vengono mangiate dai compratori in piedi. Qui si vedono vere montagne di fichi d'India, di cui la gente più misera si nutre; questo è il luogo di riunione, si potrebbe dire la sala di conversazione del popolo. *Tanto nella festa della Madonna del Mercato, quanto in altre occasioni, il popolo non pensa che a divertirsi e a stare allegro. I Napoletani non vanno ad una festa per assistere alle funzioni religiose, per ammirare le fonti del culto, ma per stare all'aria aperta, per godere le bellezze naturali, cui la folla variopinta dà un nuovo risalto. Ho visto migliaia e migliaia di Napoletani alla festa per il centenario della Madonna di Posillipo. Non avevo mai assistito ad uno spettacolo così teatrale: la folla variopinta ingombrava la splendida riviera di Chiaia, la Villa Reale, tutta la strada sino a Posillipo: ovunque bandiere, festoni, fiori; il golfo splendeva di luce; sei navi da guerra, ancorate fra Chiaia e il porto, facevano senza posa fuoco dalle loro artiglierie; il rumore ed il chiasso erano indescrivibili; la processione non aveva niente di dignitoso, di solenne, d'imponente, per chi arrivava da Roma. A Roma, anche le processioni più meschine presentano un carattere artistico, il che mostra avere le arti esercitato la loro benefica influenza persino sulle minime cose del culto, quali sono gli emblemi, le allegorie, le immagini dei santi. Il senso del bello ivi regna dovunque, in ogni cosa; si direbbe che gli Dei della Grecia, i quali stanno al Vaticano e al Campidoglio, non tollerino il brutto e il barocco neanche nei santi. Il Museo Borbonico non ha esercitata affatto quest'influenza sul popolo di Napoli. ====[[Pierre-Jean Grosley]]==== *È senza dubbio sorprendente che un tale popolo, tenuto quasi sempre in nessuna considerazione nelle rivoluzioni che gli hanno fatto cambiare dominatore così spesso, abbia preso parte attivamente solo a quella di [[Masaniello]]. La sua indifferenza verso i movimenti politici poté esser messa più fortemente a prova di quando, nel cuore della capitale degli Stati dei suoi padri, lo sfortunato [[Corradino di Svevia|Corradino]], all'età di diciassette anni, versò quel che restava di un sangue riprovato e proscritto dai capi della Chiesa? Non potei vedere, senza fremere, il luogo in cui si mostrano ancora le vestigia di questa spaventosa scena.<br>Questa indifferenza, apparentemente stupida, è l'opera di un istinto illuminato dall'esperienza: ''Cosa m'importa'' – dicono con l'asino della favola – ''purché non mi si faccia portare più del mio carico ordinario''. Per completare il ritratto di questo popolo, è sufficiente aggiungere che Napoli non ha l'ombra di polizia, e tuttavia di rado avvengono quei disordini e quegli eccessi che a Parigi tutta la vigilanza del magistrato riesce a prevenire solo con un'attenzione costante. *Non ho soggiornato abbastanza a Napoli, per essere istruito a fondo sulla vita, sia privata sia di società che vi si conduce. So solo che vi si dorme più che in qualsiasi altro paese dell'Italia; che vi si consuma una quantità prodigiosa di cioccolato che ogni privato fa preparare a casa sua nella dose che più preferisce; che le conversazioni o riunioni generali sono nel tono di quelle delle altre città d'Italia; che nelle cerchie private il parlare è alla greca, cioè, molto allegro ed estremamente libero; che la galanteria è tanto comune e poco discreta nei primi ranghi, quanto rara e misteriosa nella borghesia; che, a seguirla nel popolo, gli estremi si toccano; che la continenza, in generale, a Napoli è la virtù meno comune; che l'amore, che altrove spesso non è che apparenza, fatuità, fantasia, è uno dei più urgenti bisogni; infine che il Vesuvio, che comanda questa città, è l'emblema più esatto sotto cui da questo punto di vista la si possa rappresentare.<br>Altri bisogni, che la polizia ed un certo pudore altrove, soprattutto nelle grandi città, reprimono, a Napoli sono al di sopra di tutte le leggi. Lo zolfo, mescolato a tutti i vegetali e a tutti gli alimenti, l'uso continuo del cioccolato, dei liquori più forti, delle spezie che più riscaldano provocano esplosioni ed eruzioni che non sopportano né rinvio né cerimonie. I cortili dei palazzi e degli alberghi, i porticati delle case private, le loro scale e i loro pianerottoli sono altrettanti ricettacoli per le necessità di tutti i passanti. Anche chi va in carrozza scende per mescolarsi alla folla che cammina; chiunque si prende in casa d'altri la libertà che permette a casa sua. *Sotto un'apparenza di allegria, di distrazione e di leggerezza, il popolo e la borghesia di Napoli, divisi fra il lavoro ed il piacere, nascondono vedute profonde e ben seguite, se non in ciascuna testa, perlomeno nell'insieme. Considerati in questo insieme, formano una democrazia indipendente dal re e dalla nobiltà alla quale si uniscono quando il loro interesse lo esige. Nel loro partito hanno sempre in basso clero e la maggior parte dei monaci di cui Napoli brulica. ====[[Felix Hartlaub]]==== *A nemmeno cento metri di distanza dal mio attuale domicilio ha insegnato [[Tommaso d'Aquino]], è cresciuto [[Giordano Bruno]], sono sepolti il [[Fernando Francesco d'Avalos|Pescara]] e [[Vittoria Colonna]]<br>Dall'altra parte della strada ha passeggiato [[Francesco Petrarca]], e [[Federico II di Svevia|Federico II di Hohenstaufen]] ha amministrato la giustizia − incredibile, incommensurabile. Ma la vita del presente in questa città si muove e gira così rumorosa e disinvolta intorno a questi monumenti che non si ha nemmeno il tempo di rendersi ragione del loro significato. Per tanta ricchezza di tempo – assenza di tempo – Napoli eterna è semplicemente uno degli ingredienti eterni del tempo. Dio creò il cielo, l'acqua e la terra e creò anche l'elemento "napoletano", una piccola nuvola di olio grasso e odore di putrido, con alcune melodie e frammenti di chiasso, un Tutto e un Nulla, un elemento di tutto il mondo e insieme anche qualcosa semplicemente di inferiore. Ci saranno ancora molti bravi napoletani e gente che a Napoli imparerà e farà qualcosa di buono, si pensa, e si compra una pizza in una strada su cui, forse, ha camminato verso Roma l'apostolo [[Paolo di Tarso|Paolo]]. *A volte trovo tutto inverosimilmente grandioso, un'altra volta confuso e perturbante, in ogni caso è sempre molto interessante e prende tutta la persona come un sortilegio. Non esiste un'altra città che così, ad ogni passo, trasmette a chi cammina il suo respiro, con cui bisogna entrare in rapporto interiore. Qui non si possono cogliere, con tranquillo stato d'animo epicureo, i tesori d'arte, perfezionare la propria cultura, no, ogni giorno bisogna ricominciare di nuovo in qualche modo da capo, cercare sempre di nuovo il proprio cammino spirituale attraverso le pesanti grossolane realtà che oppone, ad ogni passo, la vita della strada. *Il grande sole africano dona al cervello una grandiosa asciuttezza, vengono prosciugate tutte le pozzanghere dell'osservazione che psicologizza e individualizza. L'uomo accetta se stesso come è venuto al mondo e si mette subito in marcia verso un fine che gli è naturale. Il carattere matura presto al grande calore e non richiede tanto spazio per sé come da noi, consiste quasi sempre per metà in gentilezza, premura e disponibilità e tante altre piacevoli virtù con cui gli uomini reciprocamente rendono i loro rapporti più facili.<br/>E se da un canto con questa mancanza dell'idea dell'Io e della personalità ci si ritrova già quasi in Oriente, d'altro canto l'Occidente, con il mondo antico, il cristianesimo e con la scienza moderna è presente ovunque nella sua forma più evidente.<br/>Naturalmente bisogna accettare anche altre cose, la mancanza, per esempio, di una qualsiasi generosità eroica. In fondo questa spiritualità del tutto particolare la si può spegare con il fatto che Napoli in realtà è un paese, una nazione a sé, con un passato del tutto diverso da quello del resto dell'Italia. ====[[Raffaele La Capria]]==== *A Napoli, – e in questo mondo di kamikaze dove pietà l'è morta – siamo andati «molto oltre tutto quello che si poteva immaginare». Se eliminassimo tutti gli assassini che vanno in giro nelle nostre città si dovrebbe aprire una succursale dell'Inferno. *La Napoli dimenticata, l'altra faccia di una città che ha dato all'Italia [[Benedetto Croce]], [[Salvatore Di Giacomo]], anche se tutto questo viene trascurato perché nella rappresentazione della città prevale sempre l'osservazione sulla plebe. Io credo che la borghesia napoletana non si è saputa raccontare; non ci sono romanzi e personaggi che la rappresentano, così come invece hanno saputo fare in Sicilia con [[Federico De Roberto|De Roberto]], [[Giovanni Verga|Verga]], [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi di Lampedusa]]; Napoli ha eccelso soltanto nel pensiero, è stata più avanti, non solo della Sicilia ma anche di altre regioni italiane, nella speculazione filosofica. *La nostra non è la città di quel "chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato" che spesso le attribuiscono. Chi ha dato e chi ha avuto restano sulle rispettive posizioni. Intransigenti nel valutarle. Appassionandosi ancora nel discuterne, dopo quarant'anni. Finché una città trova parole per parlare di sé, fa emergere contrasti all'interno di questo discorso e riesce a interessare anche gli altri, vuol dire che non è morta. *Ma è l'Italia il vero problema di Napoli. *Napoli è stata uccisa dalla speculazione edilizia. Si combatteva contro questa speculazione... Cambiare la struttura [[urbanistica]] di una [[città]] significa cambiarne la morale. E Napoli è cambiata moltissimo dopo la speculazione edilizia: è stato allora che sono arrivate le periferie inabitabili, è stato allora che è nata la «corona di spine», così viene chiamata a Napoli la periferia, «corona di spine». Ed è allora che, come scrivevo in ''L'occhio di Napoli'', se ti capita di sbagliare strada, vai a finire in periferia e puoi arrivare all'inferno. ====[[Jérôme Lalande]]==== *Il carattere tranquillo di questo popolo è ben apparso durante la terribile carestia che provò questa città {{NDR|di [[Napoli]]}} nel 1764: non si vide la minima sommossa; tuttavia le strade erano piene di infelici che morivano o di fame o per le malattie che la malnutrizione porta con sé, e i Magistrati avevano tanto più torto, in quanto avevano lasciato esportare i grani in abbondanza qualche mese prima. *Niente si può immaginare di più bello, di più grande, di più singolare sotto tutti i punti di vista del colpo d'occhio di Napoli da quel lato in cui la si vede: questa città è posta al fondo di un bacino, chiamato in italiano cratere, che ha due leghe e mezzo di larghezza e altrettante di profondità; esso sembra quasi chiuso dall'isola di [[Capri]], che si presenta dal lato di mezzogiorno, e sebbene a sette leghe di distanza la vista termini piacevolmente, si crede di vedere ai lati di quest'isola due aperture chiamate in effetti Bocche di Capri, ma l'una ha più di otto leghe di larghezza, e l'altra ha solamente una lega, sebbene esse appaiono pressoché uguali. *Non si incontrano affatto la sera, nelle strade di Napoli, quelle donne che sono la vergogna del loro sesso con le molestie; è vero che vi sono delle guide che si piazzano nei luoghi conosciuti, come vicino al teatro, ma è ancora con una specie di riservatezza, o di timidezza, che fa onore ai costumi e alla città di Napoli. ====[[Giacomo Leopardi]]==== *L'aria di Napoli mi è di qualche utilità; ma nelle altre cose questo soggiorno non mi conviene molto... Spero che partiremo di qua in breve, il mio amico e io. *Lazzaroni pulcinelli nobili e plebei, tutti ladri e b. f. degnissimi di Spagnuoli e di forche. *Paese semibarbaro e {{sic|semiaffricano}}, nel quale io vivo in un perfettissimo isolamento da tutti. ====[[Nanni Loy]]==== *Durante la lavorazione de ''Le quattro giornate di Napoli'', se prendevo il megafono e dicevo alle 500 comparse di correre da una direzione all'altra ad un mio fischio, non si muoveva nessuno. Inizialmente non riuscivo a capire il perché. La realtà è che non mi riconoscevano il diritto di imporre loro qualcosa con un fischio. Bisognava loro spiegare il motivo. Così mi riunii a loro e spiegai il perché di quella scena. [...] Il rendimento si capovolse e tutte le comparse dettero un loro contributo creativo. Non erano stati parcellizzati con un dovere. Si sentirono talmente investiti del problema del film e delle riprese, da comportarsi come dei registi. Durante le prove gridavano stop nel megafono per fermare gli errori, assimilando ciò che facevo io, interrompendo le riprese anche quando andavano bene. Ma perché volevano diventare tutti registi? Perché nei napoletani è insopprimibile il desiderio di essere considerate persone, con una dignità personale, una intelligenza ed una personalità riconoscibili. [...] A Napoli, no. Con i soldi e gli ordini non si compra nulla. *Provo una sorta di amore e odio, una grande ammirazione, affetto e tenerezza per il singolo napoletano. Provo al tempo stesso molto risentimento per quella che ricordo essere l'organizzazione sociale della città. L'odio nasce per questo patrimonio, energie, ed intelligenza che venivano, non so oggi, continuamente deviate, sprecate. È un'amarezza che mi prende qualche volta, nel vedere queste persone che singolarmente valgono tanto, sprecarsi in complicazioni inutili, confusioni evitabili, violenze ingiustificate. *Vi è una cultura di fondo individualista, ed in questo senso è da considerare negativa, per quanto sia al tempo stesso molto ricca di un grande potenziale, che si manifesta in esaltazione della persona e dell'uomo contro tutte le culture di appiattimento del nostro tempo. L'individualismo dei napoletani produce certamente delle difficoltà di gestione degli affari sociali, il che la fa apparire agli occhi di un non napoletano come me una città incivile, una civis incivile; è pur vero, però, che in questo modo si preserva la ricchezza dell'individuo, la sua fantasia, quel potenziale che le permette di essere fuori dalle regole della produzione e del consumo. ====[[Curzio Malaparte]]==== *Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno. Napoli è l'altra Europa. Che, ripeto, la ragione cartesiana non può penetrare. *Nessun popolo sulla terra ha mai tanto sofferto quanto il popolo napoletano. Soffre la fame e la schiavitù da venti secoli, e non si lamenta. Non maledice nessuno, non odia nessuno: neppure la miseria. Cristo era napoletano. *Non potete capire Napoli, non capirete mai Napoli. *Quando Napoli era una delle più illustri capitali d'[[Europa]], una delle più grandi città del mondo, v'era di tutto, a Napoli: v'era Londra, Parigi, Madrid, Vienna, v'era tutta l'Europa. Ora che è decaduta, a Napoli non c'è rimasta che Napoli. Che cosa sperate di trovare a Londra, a Parigi, a Vienna? Vi troverete Napoli. E' il destino dell'Europa di diventar Napoli. Se rimarrete un po' di tempo in Europa, diverrete anche voi napoletani. *Tutti piangevano, poiché un lutto, a Napoli, è un lutto comune, non di uno solo, né di pochi o di molti, ma di tutti, e il dolore di ciascuno è il dolore di tutta la città, la fame di uno solo è la fame di tutti. Non v'è dolore privato, a Napoli, né miseria privata: tutti soffrono e piangono l'uno per l'altro, e non c'è angoscia, non c'è fame, né colera, né strage, che questo popolo buono, infelice, e generoso, non consideri un tesoro comune, un comune patrimonio di lacrime. ====[[Giorgio Manganelli]]==== *La storia di Napoli nasce lentamente. Soprattutto, è una storia esotica, una invenzione che sa di [[Omero]], di poemi ciclici, di innumeri indecifrabili frammenti di leggende, favole, conti di mercanti, liti di taverne, imbrogli, risse, coltelli lucidi e rapidi, adulteri e nostalgie. *Napoli voleva essere accerchiata, catturata, la grande metropoli inesistente, invisibile, intoccabile, stava nel centro delle grandi manovre delle flotte tra piratesche e adolescenti che cercavano casa oltre le coste patrie. Napoli non c'era; non c'era il rumore, il clangore, non il precipitoso coagulo di colori, non gli dèi, le donne, l'aroma del cibo, il sonno. Eppure l'ipotesi colossale di Napoli agiva, e i minuscoli uomini sfioravano lo spazio che doveva per sempre essere Napoli. Poi sbarcarono a Cuma. *[[Partenope (sirena)|Partenope]] è una sirena, è una città, è greca, è morta per amore, è una dea, è un luogo, è una strada, è una taverna, è miracolosa, venerarla bisogna, qui è Partenope<ref>Nel testo: [[Partenone]].</ref>, Partenope è in ogni luogo, di soppiatto scaturisce dal mare, qui dove è nome di ninfa sarà sacra la ninfa nei secoli; non morirà mai; la città non morrà, la ninfa città non morrà. Gioco, allucinazione, miracolo, liturgia, la città-ninfa sta nascendo. È inevitabile chiedersi; ma come, ma quando, ma dove nasce Napoli?<br>Giacché il nascere di Napoli non può essere il nascere di altre, anche nobili, eroiche città.<br>Dopo Partenope nascerà una «città nuova», insomma una Neapolis. Siamo arrivati? Forse siamo arrivati da sempre; forse è impossibile arrivare. Ma questo sospettiamo: che vi fu un momento in cui tra i marittimi dalle brache salse e crude, tra i duri campani che non capivano greco, cominciarono ad arrivare gli dèi. *Si ha l'impressione che arrivassero dappertutto, e certamente era così, ma che a Napoli-Partenope fosse impossibile distinguerli dalla folla di {{sic|graeculi}} e campani; erano dèi forastici, meteci, un po' contado un po' mare, ma fitti e inframettenti come i folletti. (Certo che c'erano i culti misterici. A Napoli? Ma dove volete che fossero? E [[Mitra]] si sa. E la bella [[Cerere (divinità)|Cerere]], materna e chiassona, e un'Iside così pervasiva che nemmeno si sa dove si fosse il suo santuario, si è diffusa per tutta la città, non v'è città isiaca come Napoli-Partenope. Ecco, Partenope; no, non è né storia, né folklore, è ancora una presenza sacra, e ancora qualcuno, che non veda Cerere, sussurra nella gran folla una preghiera greca a una ninfa ondosa, una ninfa greca morta dopo aver conosciuto [[Ulisse|Odisseo]]. '''[[Sándor Márai|Sandor Marai]]''' * Già verso Napoli sul treno mi è venuto in mente, e mi animava anche durante i giorni trascorsi a Roma: scrivere un altro romanzo, un’ultimo con il titolo: ''Il sangue di San Gennaro''. Un uomo arriva a Napoli, e decide di salvare il mondo – questo sarebbe il romanzo. * L’addio a Napoli, a [[Posillipo]] fu più doloroso di qualsiasi addio ad una persona, o a qualcosa nella mia vita. [...] Questi tre anni e mezzo in Italia, a Posillipo, erano il dono più grande nella mia vita. Ho amato tutto qui, e sapevo che a modo loro anche loro, gli italiani meridionali, mi hanno accettato. Molti hanno pianto, nella cittadina e nel palazzo i venditori di vino, di carbone come anche il pescivendolo mi stringevano la mano. * Napoli è un posto curioso: una città dove il miracolo regolarmente, due volte all’anno fa parte della vita della città, come un avvenimento turistico. I napoletani sono gli specialisti del miracolo. * Per i vicoli di Napoli, ogni pomeriggio. Nei dintorni di San Biagio dei Librai. Abitano tutti qui: [[Benedetto Croce]], il vescovo, i principi, in mezzo al lerciume, in palazzi pericolanti. Ed è qui che abita il popolo napoletano. Uomini di ogni classe, di ogni condizione mangiano e bevono le stesse cose, la pensano alla stessa maniera, sognano allo stesso modo. Sono tutti uomini mediterranei. Non tanto italiani, quanto piuttosto mediterranei. È questo il loro stato sociale. * [[Posillipo]] è come se fosse la Collina delle Rose a Budapest, ma anche come il villaggio di Leányfalu sul Danubio. Tutto qui è «come se fosse»... Anche Napoli è come Budapest: non c’è l'Isola Margherita ma c'è [[Capri]], non ci sono i Bagni Lukács ma c'è il Mar Tirreno, non c'è il Danubio, ma qui davanti alle mie finestre si spalanca il Golfo di Napoli, non ci sono le Colline di Buda, ma c'è il [[Vesuvio]], non c'è la Váci utca, ma c'è via Chiaia con i suoi negozi eleganti, dove sciama e s'affretta la folla variopinta e orientaleggiante di Napoli, che assomiglia misteriosamente a quella di [[Budapest]]. ====[[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]]==== *Ah, Napoli bella, tozzo di pane mio, estrema unzione mia! *Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola. *Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|il Vesuvio}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni. *Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale. *I «Quartieri», a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i «Quartieri» per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. *Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare. *La quiete della controra ingentiliva il vicolo, dorato qua e là come se una processione vi avesse deposto baldacchini stendardi flabelli candelieri e se ne fosse andata frettolosamente a dormire. In certe stagioni e in certe ore Napoli si trasfigura; perde consistenza e profondità, o meglio assume la profondità remota e immaginaria dei quadri... se vi occorrono balconcini che sembrano disegnati su un fazzoletto di seta, o embrici sfioccanti nel roseo vapore che li avvolge, eccoli. *Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille. *Napoli è una bara di madreperla con quattro corde e una tastiera; affermo sul mio onore, toccandomi il petto come la statua di Gioacchino Murat nella nicchia di piazza San Ferdinando, che Napoli è un mandolino dal quale si affaccia continuamente uno scheletro. Ebbene, salute a noi; strizziamo l'occhio a questo buffo sosia di ognuno, a queste anonime ossa trasformatesi in radici di canzonette. *Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; Napoli è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate? *Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il Vesuvio, le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì. ====[[Mario Martone]]==== *Attraverso il teatro Napoli esprime spudoratamente il suo stato di capitale del Sud del mondo. *Napoli è una città difficile che insegna ad essere aperti, liberi, disponibili alle novità. Napoli ha una forza dolorosa ed è per questo che io l'amo. *Questo popolo, fratello di tanti popoli sofferenti, vivo più che mai intorno a noi, ci insegna a aprire gli occhi, guardare in faccia il dolore e trasformare il dolore in energia. ====[[Francesco Mastriani]]==== *Gli è indubitato che ci è ancora della feccia nel nostro popolo, e ce ne sarà ancora per qualche tempo. Ma è forse possibile una compiuta improvvisa riforma de' suoi costumi?<br>Noi accogliamo la speranza, per non dire la certezza, che tra dieci anni il nostro popolo non sarà secondo ad altri in Europa. Voglia Dio benedire all'opera della nostra rigenerazione, iniziata dal più Grande Italiano vivente [[Giuseppe Garibaldi|GIUSEPPE GARIBALDI]]! Voglia Dio benedire gli sforzi degli uomini che han rette intenzioni e buon volere! Possano le aure incantate del nostro cielo non essere più contaminate da straniere favelle! Possano i nostri ubertosi campi non essere più calpestati da orde inimiche del sangue italiano! Possa presto Napoli festeggiare il dì in cui per tutta [[Italia]] risuoni il grido della compiuta nostra unificazione, proclamata in ROMA CAPITALE. Allora, dopo il ''Pater noster'', noi insegneremo a' nostri figliuoli questa altra prece che eglino dovranno recitare ad ogni alba e ad ogni sera:<br><br>''Da' Tedeschi ed Imperiali,<br>Da' Francesi e Cardinali<br>Libera nos, Domine!'' *L'invenzione dei bassi, cioè delle case a terreno, delle case-botteghe, è proprio un'invenzione tutta napolitana a pro del guaglione, il quale si procura quel divertimento di scegliere quel domicilio che vuole su la soglia di qualcuni di questi bassolini. *Ma è proprio per il guaglione che Napoli è stata creata. Il guaglione è il Re di Napoli è il padrone assoluto del suolo [[Fiume|sebezio]] ed esercita talvolta il suo impero con una [[Bullismo|tirannia]] che è tanto più inesorabilmente quanto è più graziosa. *Napoli, per la sua posizione geografica, per la sua gran popolazione, per la natura feracissima del suo suolo, per le sue gloriose tradizioni in ogni ramo dello scibile, per la prodigiosa attitudine de suoi abitanti alle arti belle e dalle arti meccaniche, per grandiosi e storici monumenti di che è ricca e pei suoi vasti commerci, sarà sempre la Filadelfia d'Italia. Incorporata oggi alla grande [[Italia|Famiglia Italiana]], essa comincia ad appropriarsi dalle città sorelle l'affrancamento da quegli aviti pregiudizi che formarono per sì lungo volger di tempo sì possente ostacolo al progresso della sua civiltà siccome le città sorelle e specialmente le settentrionali cominciano a smettere, per la fusione coi nostri vispi meridionali, le forme pedantesche, le arie pesanti e le rigidezze cancelleresche. *Né climi meridionali sotto un cielo come questo di Napoli che invita così potentemente alla [[Ozio|pigrizia]] ed a quel dolce far niente di che ci han fatto una colpa gli [[Straniero|stranieri]], il [[Mendicante|vagabondaggio]] è così esteso che noi disperiamo che possa il governo giungere ad estirparlo del tutto in un paese come il nostro dove si vive così a buon mercato. Dove con dieci centesimi di maccheroni, dove con cinque centesimi di pane ed altrettanti di frutte un uomo ha messo a poco a poco il suo pranzo, non sappiamo come si possa sentire la suprema necessità e l'obbligo del lavoro. ====[[Raffaele Mastriani]]==== *L'antichità di Napoli si è del tutto smarrita nella oscurità de' secoli trascorsi. *La principal veduta è di mirar Napoli in alto mare, donde l'intiera città si presenta come un immenso anfiteatro. La seconda e di guardarla da S. Martino, dove si vede sotto gli occhi minutamente quasi tutta la città ed il delizioso contorno del golfo. La terza è di veder Napoli dalla Specola Reale o dal palazzo della Riccia: questo luogo per la estensione della sua veduta è detta con nome Spagnuolo Miradolos. La quarta è di contemplarla da' reali giardini di [[Portici]], e più dalla villa del Duca di Gravina e lì è ad essa superiore. La quinta è di osservarla dalla Madonna del Pianto. *La veduta della Capitale è sorprendente dalla cima del Vesuvio in un bel mattino di primavera: e bellissima dal terrazzo di Belvedere e dal palazzo Patrizj al Vomero, è vaga dai punti più elevali dell'Arenella, è incantevole quella parte che se ne scorge dalla strada nuova di Posillipo, al tramonto del sole. *Napoli col suo cratere, colle sue isole, col suo Vesuvio, colle sue montagne offre vedute cosi vaghe, così amene, così varie che l'anima ne resta rapita ed incantata. ====[[Marcello Mastroianni]]==== *{{NDR|A Roma}} [...] in Via del Corso [...], sentii dietro di me uno che fece "ammazza le rughe! Hai visto come si è invecchiato?" Detto forte, perché io potessi sentire. Non so se lo dicesse a una ragazza o a chi: "ammazza le rughe!" La stessa cosa mi è accaduta a Napoli. "Marcelli', c simm fatt vecchiariell eh? 'O vulit nu cafè?" La vedete la differenza? *La città meno americanizzata d'[[Italia]], anzi d'[[Europa]]. Eppure le truppe americane l'hanno avuta per tanto tempo. Ma una volta ripartiti questi soldati (a parte qualche moretto lasciato lì), tutto quanto era americano è stato cancellato.<br />La forza dei napoletani sta in questo: nel loro carattere, nella loro tradizione, nelle loro radici. *Io amerei vivere su un pianeta tutto napoletano perché so che ci starei bene. *Napoli va presa come una città unica, molto intelligente. Napoli è troppo speciale quindi non la possono capire tutti. ====[[Klemens von Metternich]]==== *Questo [[Vesuvio]], mia buona amica, è uno spettacolo imponente ed augusto. Sfortunatamente non posso vederlo dalla mia finestra; lo si vede però da qualsiasi posto, anche solo a cento passi dalla mia casa, come un immenso fanale nella notte. Una forte eruzione come quella del 1814, per esempio, deve essere uno spettacolo incredibile. La montagna è così vicina alla [[Napoli|città]], ed il pendio vi porta in modo così diretto che la formazione di un nuovo cratere, e ogni eruzione ne forma uno nuovo, la metterà in gran pericolo. I napoletani, del resto, non ci pensano; sono come i marinai, che dimenticano che solo una tavola li separa dall'abisso, e si è tentati di dimenticare, al cospetto di una natura tanto bella e ridente, come il pericolo possa essere anche ravvicinato dal godimento. *Qui sareste la creatura più felice del mondo. Tutto ciò che la natura ha fatto di più bello, di più maestoso e di più incantevole è versato qui a torrenti, su tutto ciò che si vede, si sente e si tocca. *Un popolo per metà barbaro, di un'ignoranza assoluta, di una superstizione senza limiti, ardente e passionale come sono gli africani, un popolo che non sa leggere né scrivere e di cui l'ultima parola è il pugnale, offre bel soggetto per l'applicazione dei principi costituzionali. ====[[Paolo Monelli]]==== *Ha detto [[Cicerone]] che Napoli è la città dove i sospettosi diventano confidenti, e gli infelici trovano consolazione. Perciò, quando sono seccato della politica vengo a Napoli a dimenticare tutto. *I napoletani discendono dagli dèi, questa è la verità, non sono né greci né oschi né romani, sono dèi. Che per vivere sulla terra si sono fatti come siamo; un misto di spirito attico grazie agli ateniesi, di tenacia al lavoro osca, di intelligenza indulgente ed acuta quale si conviene ad esseri divini. *Il napoletano non è ozioso; è filosofo. Sa che la vita è labile, l'avvenire è fallace, il lavoro è pena; accetta ogni fatica perché deve dar da mangiare ai piccirilli e alla donna; ma non lo esalta, non ne fa una missione nella vita come avrebbe voluto quello scocciatore di Catone. È povero e non è avido di denaro, è sobrio e non s'ingozza se la fortuna gli mette davanti una tavola imbandita. *Ora Napoli ha un nome greco, e se vuoi fare un complimento a qualche mio compatriota che m'intendo io puoi chiamarla l'Atene dell'occidente; ma prima di essere Neapolis era Paleopolis, città antichissima come dice il nome, e prima era Partenope, la città delle sirene, chiamata così dalla sirena Parthenope che ci ebbe la tomba. ====[[Francesco Saverio Nitti]]==== *Come vivea Napoli prima del 1860? Essa era, come abbiam detto, la capitale del più grande regno della penisola. Messa in clima temperato, tra la collina e il mare (come nell'ideale platonico) dato lo scarso sviluppo della igiene pubblica in tutta Europa, non ostante condizioni cattive della sua edilizia, rimaneva città di dolce soggiorno, in cui i forestieri si recavano spesso a svernare, più spesso ancora erano attratti, oltre che dalla bellezza del clima, dalla facilità della vita. *Napoli ha cessato di essere, per necessità delle cose, ''città di consumo'' e non è diventata città industriale, né di commercio: quindi le risorse dei cittadini sono diminuite. *Napoli, la grande città che era ancora qualche secolo fa la seconda in Europa per popolazione, che nel 1860 soverchiava per importanza tutte le città italiane; Napoli, la città che Sella chiamava ''cospicua'' e che avea almeno fino a qualche tempo fa alcune apparenze di ricchezza, Napoli muore lentamente sulle sponde del Tirreno. ====[[Anna Maria Ortese]]==== *Come tutte le mostruosità, Napoli non aveva alcun effetto su persone scarsamente umane, e i suoi smisurati incanti non potevano lasciare traccia su un cuore freddo. *Di solito, giunti a Napoli, la terra perde per voi buona parte della sua forza di gravità, non avete più peso né direzione. Si cammina senza scopo, si parla senza ragione, si tace senza motivo, ecc. Si viene, si va. Si è qui o lì, non importa dove. È come se tutti avessero perduto la possibilità di una logica, e navigassero nell'astratto profondo, completo, della pura immaginazione. *Era strano, ma questo che vedevo, per tanti aspetti non mi sembrava un popolo. Vedevo della gente camminare adagio, parlare lentamente, salutarsi dieci volte prima di lasciasi, e poi ricominciare a parlare ancora. Qualcosa vi appariva spezzato, o mai stato, un motore segreto, che sostituisce al parlare l'agire, al fantasticare il pensare, al sorridere l'interrogarsi; e, in una parola, dà freno al colore, perché appaia la linea. Non vedevo linea, qui, ma un colore così turbinoso, da farsi a un punto bianco assoluto, o nero. *Erano molto veri il dolore e il male di Napoli, usciti in pezzi dalla guerra. Ma Napoli era città sterminata, godeva anche di infinite risorse nella sua grazia naturale, nel suo vivere pieno di radici. *Ho abitato a lungo in una città veramente eccezionale. Qui [...] tutte le cose, il bene e il male, la salute e lo spasimo, la felicità più cantante e il dolore più lacerato, [...] tutte queste voci erano così saldamente strette, confuse, amalgamate tra loro, che il forestiero che giungeva in questa città ne aveva, a tutta prima, una impressione stranissima, come di un'orchestra i cui strumenti, composti di anime umane, non obbedissero più alla bacchetta intelligente del Maestro, ma si esprimessero ciascuno per proprio conto suscitando effetti di una meravigliosa confusione. *L'eterna folla di Napoli, semovente come un serpe folgorato dal sole, ma non ancora ucciso. *La città si copriva di rumori, a un tratto, per non riflettere più, come un infelice si ubriaca. Ma non era lieto, non era limpido, non era buono quel rumore fatto di chiacchierii, di richiami, di risate, o solo di suoni meccanici; latente e orribile vi si avvertiva il silenzio, l'irrigidirsi della memoria, l'andirivieni impazzito della speranza. *Napoli è un pezzo di deserto azzurro. *Tornai al mio albergo, e pensando tanti casi e persone passò la notte, e riapparve l'alba del giorno in cui dovevo ripartire. Mi accostai alla finestra di quella casa ch'era alta come una torre, e guardai tutta Napoli: nella immensa luce, delicata come quella di una conchiglia, dalle verdi colline del [[Vomero]] e di Capodimonte fino alla punta scura di [[Posillipo]], era un solo sonno, una meraviglia senza coscienza. ====[[Johan Turesson Oxenstierna]]==== *Il più delizioso paese dell'Europa è Napoli, e di quanto fa {{sic|duopo}} per una vita deliziosa è provveduto, {{sic|benche}} da perverso popolo sia abitato. Albergo è quasi sempre della più trista nazione 'l paese migliore. Si trovano quivi galantuomini quanti altrove fuor d'ogni dubbio, ma così mi spiego al riguardo del popolo minuto, che dello stato la terza parte compone. *Nazione di più inquietissima è questa, e contro cui devesi ad ogni momento ben avvertire; chiara testimonianza ne fanno quaranta due generali rivoluzioni seguite {{sic|doppo}} la separazione sua dal Romano impero, di cui per lo passato era parte, e nello spazio di due anni ha cinque Re tutti di nazioni differenti avuto, questa Corona i Re di Spagna possedendo, dicevasi; ''che 'l Re cattolico in [[Sicilia]] per la dolcezza regnava, per l'autorità in [[Milano]], ed in Napoli con la sottigliezza.'' *Napoli è nel rimanente 'l paese de' Monaci e delle Civette, due spezie d'animali ugualmente pericolosi, e per una quotidiana, ed ordinaria {{sic|Conversazione}}: Forastieri molti perciò non si vedono doppo un breve soggiorno in altra maniera ritornarsene, che colla borsa vuota, caricata la coscienza, e contaminato 'l corpo. Questa è di Napoli la mia sentenza, che per verità d'esser {{sic|veduto}} merita, ma non già d'esser con troppa curiosità {{sic|esaminato}}. ====[[Pier Paolo Pasolini]]==== *Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno, quando non ci saranno più, saranno altri. Non saranno dei napoletani trasformati. I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all'ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili, incorruttibili. *Ho scelto Napoli<ref>Per le riprese del ''Decamerone''.</ref>perché è una sacca storica: i napoletani hanno deciso di restare quello che erano e così di lasciarsi morire: come certe tribù dell'Africa. *Io con un napoletano posso semplicemente dire quel che so, perché ho, per il suo sapere, un'idea piena di rispetto quasi mitico, e comunque pieno di allegria e di naturale affetto. Considero anche l'imbroglio uno scambio di sapere. Un giorno mi sono accorto che un napoletano, durante un'effusione di affetto, mi stava sfilando il portafoglio: gliel'ho fatto notare, e il nostro affetto è cresciuto. *Io so questo: che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. La stessa cosa fanno nel deserto i Tuareg o nella savana i Beja (o lo fanno anche da secoli, gli zingari): è un rifiuto sorto dal cuore della collettività [...]; una negazione fatale contro cui non c'è niente da fare. Essa dà una profonda malinconia come tutte le tragedie che si compiono lentamente; ma anche una profonda consolazione, perché questo rifiuto, questa negazione alla storia, è giusto, è sacrosanto. *Io sto scrivendo nei primi mesi del 1975: e, in questo periodo, benché sia ormai un po' di tempo che non vengo a Napoli, i napoletani rappresentano per me una categoria di persone che mi sono appunto, in concreto, e, per di più, ideologicamente, simpatici. Essi infatti in questi anni – e, per la precisione, in questo decennio – non sono molto cambiati. Sono rimasti gli stessi napoletani di tutta la storia. E questo per me è molto importante, anche se so che posso essere sospettato, per questo, delle cose più terribili, fino ad apparire un traditore, un reietto, un poco di buono. Ma cosa vuoi farci, preferisco la povertà dei napoletani al benessere della repubblica italiana, preferisco l'ignoranza dei napoletani alle scuole della repubblica italiana, preferisco le scenette, sia pure un po' naturalistiche, cui si può ancora assistere nei bassi napoletani alle scenette della televisione della repubblica italiana. Coi napoletani mi sento in estrema confidenza, perché siamo costretti a capirci a vicenda. Coi napoletani non ho ritegno fisico, perché essi, innocentemente, non ce l'hanno con me. Coi napoletani posso presumere di poter insegnare qualcosa perché essi sanno che la loro attenzione è un favore che essi mi fanno. Lo scambio di sapere è dunque assolutamente naturale. *Napoli è ancora l'ultima metropoli plebea, l'ultimo grande villaggio (e per di più con tradizioni culturali non strettamente italiane): questo fatto generale e storico livella fisicamente e intellettualmente le classi sociali. La vitalità è sempre fonte di affetto e ingenuità. A Napoli sono pieni di vitalità sia il ragazzo povero che il ragazzo borghese. [[Immagine:Palazzo dello Spagnolo - Naples.jpg|thumb|Palazzo dello Spagnolo]] ====[[Jean Paul]]==== *Ancor prima che avessimo compiuto il periplo del promontorio di [[Posillipo]], il cratere del [[Vesuvio]] eruttò lentamente nel cielo un figlio ardente, il sole, e mare e terra si infiammarono. L'anfiteatro di Napoli coi palazzi color dell'aurora, la sua [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del mercato]] fatta di vele pallide, il brulichio delle sue fattorie sulle pendici dei monti e sulla riva e il suo trono verdeggiante di Sant'Elmo, si drizzò fieramente tra due montagne, davanti al mare. *Io passeggiavo solitario; per me non c'era notte, né casa. Il mare dormiva, la terra pareva desta. Nel fuggevole chiarore (la luna calava già verso Posillipo) contemplavo quella divina città di frontiera del mondo delle acque, quella montagna di palazzi che s'inerpicava, fin dove l'alto [[Castel sant'Elmo|castello di Sant'Elmo]] occhieggiava bianco tra il verde del fogliame. La terra cingeva il bel mare; sul braccio destro, il Posillipo, portava fiorenti vigneti fin dentro le onde, mentre col sinistro reggeva città e racchiudeva le onde e le navi del mare e se le stringeva al petto. Sull'orizzonte la puntuta [[Capri]] giaceva nell'acqua come una sfinge e sorvegliava la porta del [[Golfo di Napoli|golfo]]. Dietro la città il vulcano fumava nell'etere, sprizzando a tratti scintille tra le stelle. *La luna era alta nel cielo, luminosa come un sole, e l'orizzonte era indorato dalle stelle – e in tutto il cielo senza nubi si ergeva sola, a oriente la cupa colonna del Vesuvio. Nel cuore della notte, dopo le due, attraversammo da un capo all'altro la città meravigliosa, in cui continuava a fiorire la vita del giorno. Gente allegra popolava le strade – i balconi si scambiavano canzoni – sui tetti spuntavano fiori, alberi tra i lampioni, e le campanelle delle ore prolungavano il giorno, e la luna sembrava riscaldare. Solo di tanto in tanto ci imbattevamo lungo i colonnati, in qualcuno intento alla sua siesta. ====[[Roger Peyrefitte]]==== *Costumi tranquilli del popolo napoletano, che ci si immagina inquietante: la sorveglianza notturna di questa città è affidata a dodici carabinieri. *La vera Napoli, meravigliosa, pittoresca, commovente: quella della strada. *«Posillipo»: «che calma il dolore». Questo luogo d'incanto deve il nome a una villa di Pollione, il Romano che gettava gli schiavi alle murene. Un nome così di buon augurio non era che un'antifrasi. *Risa e sorrisi – la sola Corte d'Europa dove [[Giacomo Casanova|Casanova]] abbia sentito ridere fragorosamente fu quella di Napoli. *Un incidente qualunque fornisce immediatamente dei numeri per giocare al lotto. Un vaso da fiori è caduto in testa ad una passante: i testimoni, dopo averla soccorsa, vanno a giocare 17 (disgrazia), 21 (ad una donna), 34 (sulla testa). ====[[Guido Piovene]]==== *A Napoli, come a Parigi, è difficile udire, almeno in conversazione, quei giudizi assoluti, radicalmente negativi che si odono altrove; come a Parigi, la tendenza è piuttosto verso l'assoluzione, naturalmente con un sottinteso un po' scettico, e senza approfondire troppo; vi è sempre, nei giudizi, un umorismo e un garbo di capitale anche mondana. *È un accento che spesso ho udito risuonare a Napoli in diversa forma. Un incanto nel vivere, unito però al sottinteso che il vivere ha per se stesso qualche cosa di doloroso. Si ha una specie di pendolo tra quell'incanto e quel sottinteso riposto: non si sa mai quale prevalga. *I bambini, le «creature» brulicano. Anche nei ristoranti medi, pochi sono gli avventori senza i bambini intorno. Napoli è una città allattante e poppante, perpetuamente gravida. Un semidio napoletano è l'amore; nella coscienza popolare, l'amore si redime con la creazione. *L'orario a Napoli può essere una necessità pratica, mai una necessità intima. Lo si abbandona quando non occorre più. *La bellezza di Napoli cresce di giorno in giorno, di settimana in settimana, via via che scopre i suoi segreti, finché si giunge a intendere che veramente è questo il più bel golfo della terra. *Napoli non è una città per puristi. Vedo una chiesetta barocca, che porta a metà altezza la statua di un angelo, e si prolunga sul medesimo piano con la finestra e il balconcino di una casa senza pretese. Al balconcino sta una donna, gomito a gomito con la statua dell'angelo; questa è veramente Napoli; si abbatta la casa e il balcone, e anche la chiesa sarà divenuta scipita. In tutte le città, ma a Napoli specialmente, risulta evidente che l'arte non è fatta soltanto di quelle che chiamiamo opere d'arte. *Come ha trovato modo di convivere con i santi, con i miracoli, con la scienza e la tecnica, questo popolo vive in confidenza con le forze occulte e le potenze cosmiche. Dovunque si destreggia con la sua malizia, come la piccola barca sulle onde del mare. Anche per questo credo che il [[Vesuvio|vulcano di Napoli]], come gli scavi archeologici del Napoletano, non abbiano equivalenti in nessuna parte del mondo: tutto a Napoli, è umanizzato due volte. ====[[Antoine-Claude Pasquin Valéry]]==== *Il popolo di Napoli, malgrado ciò che si pretende ultimamente, deve essere considerato come il primo popolo della terra per inclinazione alla sommossa: esiste un libro italiano, intitolato: ''Relazione della ventisettesima rivolta della FEDELISSIMA città di Napoli''. Ma questi uomini indisciplinati, facili all'ira, non sono né crudeli, né furiosi, e malgrado la loro vivacità e l'ardore del clima che li brucia, la loro storia non offre nessuno di quei grandi massacri popolari di cui la storia di nazioni più civilizzate offre anche troppi esempi; gli orrori della rivoluzione del 1799 scaturirono da [[Horatio Nelson|Nelson]] e dalla [[Borbone delle Due Sicilie|corte]]; degli autentici napoletani non avrebbero mai destituito [[San Gennaro]], come [[Giacobinismo|giacobino]] e protettore dei Giacobini, per sostituirlo, come si fece, con [[Antonio da Padova|S. Antonio]]. *Le diverse dominazioni straniere che hanno occupato questo paese, successivamente greco, arabo, normanno, spagnolo, austriaco, francese, produssero senza dubbio negli abitanti la loro perpetua assuefazione, la loro facilità d'imitazione: fin nei costumi odierni si ritrovano molte tracce dei costumi spagnoli, quali l'esagerazione, la iattanza, il gusto delle cerimonie, e da vent'anni l'esercito ha scimmiottato di volta in volta i Francesi, gli Inglesi, e gli Austriaci, prendendo sempre, come capita a quelle specie di copisti, ciò che c'è di peggio nei loro modelli. *Se la natura del Napoletano è poco elevata, il suo istinto è buono, compassionevole, e benché ignorante, svogliato, ha immaginazione ed un'intelligenza viva, molto suscettibile di essere coltivata; il suo linguaggio è pittoresco, figurato, talvolta eloquente. Quando Sua Maestà l'arciduchessa [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa]] venne a Napoli, nel 1824, la si mostrò da lontano ad un uomo del popolo, dicendogli che era ''la vedova di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]'' – ''Che la vedova?'' ribatté il [[lazzari|Lazzarone]], ''è il suo sepolcro''. ====[[Michele Prisco]]==== *La consonanza assoluta della gente napoletana con la città che la tiene stretta è il fatto capitale, che non somiglia a nessun altro fenomeno sociologico di altrove, perché [[New York]] o [[Londra]] potrebbero mutare a loro piacimento la loro disposizione urbanistica e la gente {{sic|neviorchese}} o londinese non muterebbe di un soffio il suo modo di vivere. [...] Ed è proprio dunque da questo costante abbraccio fra la città e la sua gente, da questo rapporto che all'apparenza è anche irrazionale ma che poi si rivela come un preciso equilibrio di forze concomitanti, che nascono tanti aspetti della socialità napoletana. {{NDR|([[Mario Stefanile]])}}<br>Parole che vorremmo fossero meditate dai vari inviati speciali quando vengono quaggiù a diagnosticare le piaghe di Napoli: che sono le stesse piaghe della nazione, ingrandite, se si vuole, o esasperate, solo da questa situazione di fondo registrata da Stefanile. Del resto, aggiungiamo a nostra consolazione, se questi inviati non l'hanno capita, la nostra Napoli, non l'hanno capita neppure tanti ospiti illustri, e ben più validi sul piano letterario: non l'hanno capita, vogliamo dire, né Dumas né Anatole France né Lamartine né Mommsen, i quali l'interpretarono, com'è naturale, ciascuno secondo le reazioni del proprio temperamento. E poi non dimentichiamo le eredità impostate nel nostro sangue: fenicia, greca, moresca, e forse anche slava se la filosofia del «lassamme fa {{sic|a'}} Ddio» si apparenta al «nitchevò» russo: per non parlare dell'eredità del [[Vesuvio]], questa specie di Moby Dick nostrano.<br>Anche per tutto questo in nessun altro luogo del mondo si ritrova con la stessa evidenza che acquista a Napoli la testimonianza di un rapporto immediato viscerale e continuo fra i cittadini e la città, senza la mediazione e anzi a dispregio della legge, della norma e dell'autorità. Pensate per un momento a [[Spaccanapoli]], dove una folla pittoresca, geniale, fertile d'inventiva, sembra quotidianamente accreditare – con parole, gesti e atteggiamenti – la sua duplice singolarità alla [[Giordano Bruno]]: scoprire la gioia di vivere nella sua deprimente miseria, e trovare nelle sue scarse felicità un invito alla malinconia e alla rassegnazione. Ecco perché prima che una città, Napoli è a suo modo una categoria umana, e il suo connotato più rilevante resta l'imprevedibilità e il suo destino quello di favorire e continuare a favorire, con la sua permanente contrapposizione e contraddizione – di paesaggio, di storia, di costume, di vita – un'abbondante fioritura di luoghi comuni che ne perpetuano un'immagine di falso folclore e ininterrotto colore locale. *Si stendeva sul [[Golfo di Napoli|golfo]] una caligine colorata, un cumulo di vapori che andavano dal rosa all'azzurro al viola, conferendo al paesaggio, come il riverbero d'uno specchio rotto, quella vaghezza di riflessi, di ombre, di tinte e di lumi ch'è la tristezza di Napoli. [...] In nessuna casa di Napoli la luce era stata ancora accesa. Ma quante case, Gesù! Da far venire il capogiro a fissarle un poco a lungo: era così grande, Napoli? Non s'era mai affacciata<ref>Aurora, protagonista del romanzo.</ref>da San Martino su Napoli: è uno spettacolo meraviglioso. Era grande, la città, a starci dentro non sembrava: ora osservava le facciate stinte delle case, predominavano l'intonaco rosa e il colore grigio, il rosa pareva un riverbero di fuoco e il grigio un tappeto di cenere vulcanica: riconosceva le cupole argentate delle chiese, i terrazzi asfaltati pieni di rattoppi come la biancheria dei poveretti, le buche dei palazzi distrutti: e le strade dove si trovano? Un groviglio, a guardarle da quassù, un crudo e umido intrico di pietre. *{{NDR|Napoli, vista da San Martino}} [...] a poco a poco emersero in quella velata malinconia, nella foschia dei vapori rosei azzurrastri e violacei, fra un brusio di voci perpetue e lontane, i profili delle case, le squadrature dei terrazzi, le rampe tortuose, le scale a precipizio. Cercava un taglio diritto da riconoscere una strada, e non lo trovava: restava questo aspetto informe e caotico di concrezione uscita dal mare, rimasta a secco, scavata con lenti e individuali accorgimenti per trovarvi riparo. ====[[Hermann von Pückler-Muskau]]==== *Il mio amico ed io ci avventurammo da soli in Via Toledo e, spinti dalla folla, giungemmo alla [[Piazza del Plebiscito|piazza del Palazzo]] dove vedemmo per la prima volta in tutta la loro maestà il [[Golfo di Napoli|golfo]] ed il [[Vesuvio]] fumante. Quale che fosse l'impressione destata in noi da questa immagine, il rumore ed il movimento che ci circondava erano così grandi, che l'intera prospettiva ci sembrava girare con la folla. Ero continuamente sul punto di gridare al popolo: insomma, tenetevi un po' tranquilli, perché possa godere di questa bella veduta che ha altrettanto bisogno di silenzio che di un canto melodioso; ma questo popolo che le baionette austriache sole potevano far tacere, di sicuro non si sarebbe lasciato calmare da belle parole; dovetti così rinunciare per il momento a godere di questa tranquillità a cui aspiravo. *Molto spesso [[Posillipo]] mi era stato vantato come il più bel luogo che si trovi negli immediati dintorni di Napoli, e ci dirigemmo quindi da quella parte. Più di una volta lungo il nostro cammino fummo fermati prima di giungere alla meta cui tendevamo; perché, nonostante già conoscessimo discretamente l'[[Italia]] e ci fossimo abbastanza familiarizzati con gli usi degli Italiani, fummo nondimeno talmente sorpresi da tutto quel che vedevamo e sentivamo a Napoli, che ci sembrava di essere in mezzo ad un popolo del tutto estraneo a ciò che avevamo visto a [[Milano]], a [[Genova]] o a [[Roma]]: erano altri giochi, altri canti, altri costumi; gli stessi cavalli erano diversamente bardati. Tutto, in una parola, era nuovo per noi. Ma ciò che più di ogni altra cosa ci colpì, furono senza dubbio le grida eccessive del popolo. *Napoli non ha né porte né mura di cinta, così che ci trovammo, senza aspettarcelo, in mezzo a questa città popolosa in cui all'improvviso fummo storditi dal rumore della folla che ci circondava come se, durante un viaggio per mare, fossimo stati sorpresi da una tempesta in mezzo alla calma più profonda. Quando entrammo in [[Via Toledo]] immaginai che da poco fosse avvenuta una sommossa e che il popolo si accingesse a prendere d'assalto il palazzo del re o il castel Sant'Elmo; ma, osservando più da vicino, vedemmo che tutte queste persone così chiassose, erano, in fondo, individui assolutamente pacifici che gridavano solo per vendere le loro merci, che consistevano in qualche cipolla, in fette di anguria o in piccoli pesci. Accanto a questi venditori ambulanti si trovavano i mercanti fissi di maccheroni, di frittelle, di limonate e di arance. Oltre a questo, poiché era domenica, e la serata era bella, le strade erano ancora gremite d'un gran numero di allegri oziosi a cui è permesso di gridare e cantare a squarciagola, senza minimamente darsene pensiero. In mezzo a questa folla, i ''calessari'' correvano al gran galoppo come se si trattasse di guadagnare il premio della corsa, ciò che non migliorava la tranquillità ed il buon ordine. Man mano che avanzavamo la folla si faceva sempre più serrata, di modo che alla fine ci trovammo completamente bloccati, sia per la quantità di persone che per le riparazioni che si facevano al lastricato. *Qui imparo anche a conoscere questa trasparenza dell'atmosfera di cui avevo tanto sentito parlare; perché dal mio balcone distinguo perfettamente nella città di [[Sorrento]] da cui sono lontano quindici miglia, ogni casa con la sua forma ed anche il suo colore. Quel che c'è di più straordinario è che, quando il cielo è coperto, gli oggetti si avvicinano e sembrano divenire ancora più distinti; mentre quando fa molto caldo, e soprattutto quando soffia lo scirocco, sono come avvolti in un vapore incerto e gialligno. Dall'altro lato del mio balcone, ho innanzitutto la parte della città che si estende verso la [[Villa comunale di Napoli|Villa Reale]] e [[Posillipo]], poi fiancheggio i giardini e le residenze di villeggiatura, mi elevo verso il Capo Miseno e volo da un'isola all'altra. L'Epomeo, nell'isola d'Ischia, serve da limite da questa parte, ma le isole sono disposte nel mare come una collana di corallo, e le onde, fatte lucenti dal sole, che brillano in un orizzonte lontano, somigliano ad una catena d'argento che lega insieme i due promontori collocati l'uno di fronte all'altro. Quando si hanno davanti agli occhi tante mirabili bellezze, che non si ha bisogno di andare a cercare, non si sente il minimo desiderio di uscire di casa, a meno che non si veda passare sotto le proprie finestre una gondola o una barca a vapore; allora, a dire il vero, si sentono nascere desideri cui si fa fatica a resistere. ====[[Fabrizia Ramondino]]==== *Chi non è vissuto in una città balia, ma solo in una città madre, difficilmente potrà comprendere come le ordinate costellazioni celesti, a immagine dell’ordine terrestre – spirituale, sociale, politico, – siano indifferenti al napoletano, mentre nella Via Lattea egli ritrova quell'indistinto luminoso brulichio, privo di forme e di nomi, quel caos chiaro e nutriente, specchio celeste della sua città. *E fuggendo Napoli, per inseguire un Nord mitico, che quasi sempre non oltrepassava Roma, [i giovani intellettuali napoletani] venivano a loro volta inseguiti da Napoli, come da una segreta ossessione. Ché Napoli usa seguire i suoi concittadini dovunque, come un'ombra, se si trasferiscono altrove.... Così Napoli, dove è così difficile vivere e che invoglia tanto a partire, che è così difficile abbandonare e che costringe sempre a tornare, diventa, più di molti altri, il luogo emblematico di una generale condizione umana nel nostro tempo: trovarsi su un inabitabile pianeta, ma sapere che è l'unico dove per ora possiamo star di casa. *La porta dell'Oriente verso l'Occidente e dell'Occidente verso l'Oriente, come definì Napoli [[Fernand Braudel|Braudel]], è sempre spalancata, pronta ad accogliere tutti. Ma chi la oltrepassa avverte di entrare in un luogo dove sono radunati i membri di una grande setta segreta alla quale è arduo essere iniziati. ====[[Domenico Rea]]==== *A Napoli [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]] si preparò non solo a diventare uomo, ma {{sic|intanto}} divenne sommo scrittore in quanto subì una profonda napoletanizzazione. A Napoli acquistò il vastissimo sentimento tragico della vita, di una vita in movimento, senza scrupoli, consumata dalla e nell'azione, senza mezze misure, intensa nel bene e nel male, nell'amore celeste e nel profano. *Boccaccio lontano da Napoli vive come un emigrante. Non sa porre radici profonde in nessun altro luogo. Si rassegnerà a rimanere in Certaldo. E il paese che sempre l'attirerà, anche dopo l'amara delusione del 1362, sarà Napoli, ed è a Napoli, come gli emigranti, che penserà sempre di ritornare. A Napoli, non a [[Firenze]], che non gli ricorda le donne ingrate ma appassionate di Napoli, le scampagnate a [[Baia]], i bagni e e le cacce, quel mare, quel cielo, quella città piena di gente, amante di una vita gridata, che tira a campare senza preoccuparsi se domani sarà domenica o lunedì, giacché sarà un bel giorno se la fortuna avrà dato un segno della sua benevolenza. *Come un popolo tanto disposto al farsesco sia poi giunto a certi suoi grandi giorni, a [[Masaniello]], al netto rifiuto dell'Inquisizione (anche se a Napoli in fatto d'impiccagioni, arrotamenti, squartamenti, supplizi in pubblico se ne contarono a migliaia fino al Settecento), alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica del '99]] e ai moti del 1820, non ce lo {{sic|sapremo}} spiegare se dovessimo prendere sul serio la sua letteratura che si è lasciata attrarre quasi sempre dagli effetti e non dalle cause, che ha sottomesso la miseria al colore, non il colore ad essa. Chi ha parlato delle 4 giornate? E donde sono uscite? Dalla pulcinelleria? *{{NDR|Il panorama dal balcone di una casa di Napoli}} Da Punta della Campanella a Capo Miseno<ref>Le due estremità che delimitano il Golfo di Napoli. {{cfr}} ''Letteratura delle regioni d'Italia, Campania'', p. 341, nota 12.</ref>era un cerchio perfetto nella metafisica luce della luna. Ogni punto era un riferimento archeo-storico-sociologico, un «a capo del mito»: il [[Vesuvio]], [[Pompei]], la costa di Stabia, il promontorio di Sorrento, [[Capri]] e il [[Salto di Tiberio]], lo sperone di [[Ischia]], la prua della virgiliana [[Posillipo]] e il vasto mare a cerchi concentrici come l'eco, frastagliato dalle luci delle lampare... Ora mi spiego perché [[Giacomo Leopardi]] dettò gli ultimi sei versi del divino (e mai aggettivo fu più effettuale) ''Tramonto della luna'' da un giardino del [[Golfo di Napoli|golfo]], dopo avere amato e odiato Napoli. *Dovunque si parli di Napoli, c'è una disposizione a comprendere Napoli, che è in sostanza un'accusa alla sua pulcinelleria, alla sua corruzione in politica e in morale. Popolo sporco, dedito all'ozio, alla prostituzione, impoeticissimo! E la nostra meraviglia si leva in dubbio; per come sia stato possibile che un popolo corrotto, da quando se ne ha una memoria, sia ancora tanto vivo, anzi nella piena capacità d'insegnare qualche cosa agli uomini, di dare a loro, se non altro, uno spettacolo che gli stranieri chiamano vita piena. *Il mare a Napoli è un maestro. Il mare è una lenta fatica. *Il napoletano è fuori dalla storia; o meglio vi è stato così addentro e così maltrattato, deriso e beffato che ha finito per uscire dal tempo, creandosi un suo ambiente eterno dominato, è ovvio, da [[San Gennaro]] e dalla [[cabala]].<br>Che cosa poteva fare di diverso con i suoi problemi in sospeso e procrastinati all'infinito? *Il ''rilievo'' del mendicante, che sarebbe violento in un'altra città, a Napoli, rientra nel quadro generale della grande miseria. Si distinguono solo quei mendicanti coperti di piaghe o di altre brutture fisiche, esposte con arte provetta. Ma se piaghe, infermità e mutilazioni, stracci e insetti muovono a ribrezzo la maggioranza degli uomini, ai napoletani suggeriscono una profonda emozione. Il napoletano vecchio tipo nutriva una cieca sfiducia nel Progresso, ma confidava nella Provvidenza. In cuor suo non approvava che un mendicante, ossia un uomo colpevole di non essersi maturato nel grembo di una regina, doveva essere gettato nel fetore e nella promiscuità di un ospizio, togliendogli, in pratica, la libertà. Era considerato un colmo d'ingiustizia. *{{NDR|Napoli}} La porta misteriosa di tutta l'Italia meridionale. *«Ma Napoli, Napoli bella della mia gioventù, com'è diventata?»<br />«È orribile. Altro che odore di mare, che mi dicevi. Odore di merda come qua. Ma qua è la nostra merda». *Napoli, una commedia perpetua recitata in pubblico, gridata e urlata. *Ora l'anno è pieno. Siamo agli sgoccioli. I giorni non passano mai, ma gli anni passano come i lampi. Ma a Napoli se ne fregano. Tutto in questo mese concorre verso il [[presepe]], ossia verso un mondo immaginario pieno di pace e di bendidio. Il presepe è questo: la metafora di come dovrebbe essere la terra governata più che dagli uomini dall'ingenuo Bambino [[Gesù]]. Il presepe è il regno dell'armonia e della fine dell'ingiustizia. *Per noi resta il fatto che ovunque troviamo quattro righe su Napoli, prostituzione, furto, arrangiamento e compromesso sono i punti di forza. Ma il sentimento tragico della vita, spogliato e nudo, che qui regna su tutto, come la violenza di vivere almeno una volta, perché una volta si vive, rimangono forze oscure. *Re, governanti, turisti e poeti passano e se ne vanno. Anche il napoletano se ne andrebbe a vivere in riva al mare, dove l'aria sveltisce il cuore, o sulla collina del [[Vomero]] o ai Camaldoli, dove c'è odore di campagna e di cielo fresco. Egli invece è costretto a restare nel pozzo. Questa certezza ha trasformato il vicolo in una casa in comune, ha sviluppato l'istinto del mutuo soccorso – si prestano tutto: pentole, cibi, panni, scarpe, abiti – ma ha anche sollecitato un'indifferenza politica fatalistica, che ne ha fatto un popolo politicamente rachitico. *Scartati i re, i loro delfini, parenti, congiunti e amici, ai napoletani rimase il patrono, proprio nel significato di padre da cui solo sperare non miracoli, ma il pane allo stato brado. Da questo legittimo desiderio a «un culto di sangue di stampo barbarico<ref>La citazione è tratta dalla voce ''San Gennaro'' nell<nowiki>'</nowiki>''Enciclopedia delle religioni'', edita da Vallecchi. {{cfr}} ''San Gennaro'', ''Opere'', Mondadori, 2005, p. 1520.</ref>» ce ne passa. San Gennaro largamente manovrato dai chierici per tener buoni gli sprovveduti si trasformò in un'arma di ricatto nelle mani di questi ultimi nell'immarcescibile speranza di addomesticare chi aveva e poteva. *Si resta a Napoli perché i napoletani nella collettivizzazione universale, conservano un loro preciso comportamento; perché non provano il rigetto del loro prossimo. Lo accettano, ne sopportano e comprendono i difetti. È per questo motivo che la notte napoletana è ancora tra le più fulgide notti del mondo. Alle tre del mattino si può invitare un amico a gustare un piatto di spaghetti con pomodori, triglie in cartoccio e babà flambé. In molti luoghi d'Europa si vocifera di libertà sessuale: ma soltanto a Napoli, da illo tempore, una creatura di qualsiasi sesso può coltivare i propri sfizi. Il vizio della libertà sessuale a una certa ora della notte si respira nell'aria. Certo, rimane una città difficile. È per palati dal gusto forte. Possono capitare tante cose, tante avventure, tanti guai, tante invenzioni del vivere e tanti delitti. La ragione è semplice. Non c'è mai stata una borghesia a dettare le leggi dell'ipocrisia. La città è rimasta sostanzialmente plebea, incline al «dialettale», al versante greco, quello liberatorio degli istinti, più che mai socratica e legata al superiore ordine divino (umile, semplice) che a quello storico e politico: potere e violenza. Una città con ancora le carni e le piaghe esposte, dolenti e alla ricerca di una giustizia più vicina al diavolo che a Dio. *Troppa folla, troppo disordine, troppo rumore. Non pioveva, ma le strade erano bagnate e umide peggio che in campagna, e dappertutto bucce e cartacce, semi di zucca, scheletrini di pesci, valve di cozze, banchi di pizzaiuoli di paste cresciute esposte alla polvere in un acre fetor d'olio fritto. *Truppe d'occupazione furono quelle americane, ma apportatrici di un vastissimo concetto di democrazia nel significato più comune e umano del termine. Il fatto che un capitano alleato potesse amare fino a sposarla una popolana fu una rivelazione (e una rivoluzione) sociale d'inaudita importanza. Una conquista memorabile, che restò nel fondo del cuore dei napoletani. Per questa ragione la società fittizia e illegale che si instaurò a Napoli per due o tre anni lasciò dei beni morali e spirituali che sono ancora motori di progresso più di mille teorie. *{{NDR|Napoli}} Un infernale miscuglio di casi umani piccoli e piccolissimi, ma ugualmente fatali e terribili, potenti nella gioia e nella tristezza, che riceve, raccoglie e nasconde gente di ogni risma e razza. *Una città in cui l'ingiustizia è diventata edilizia, plastica, rilevo. ====[[Ermanno Rea]]==== *Affidare a un pool di intelligenze il progetto di un nuovo sviluppo, la mappatura dei problemi aperti, la speranza di mobilitazione delle coscienze, il compito di elaborare una prospettiva di futuro. Napoli è una città che non conosce se stessa. *[[Antonio Bassolino]] è il nuovo sindaco di Napoli. La città ha detto no alla nipote del duce, [[Alessandra Mussolini]], che comunque esce dalla piazza non proprio polverizzata, con il 44,4 per cento dei voti che poca cosa non è.<br />Ma che importa? Il dettaglio appartiene alla cronaca; l'evento alla storia. Un ciclo si chiude anche per questa città (si è chiuso per la verità già da tempo con il crollo di tutto un ceto dirigente e di un'impalcatura di potere) e noi, figli della guerra fredda, diventiamo archeologia. *Chi semina vento raccoglie tempesta, sostiene il proverbio. A Napoli il vento fu seminato ancora prima dell'ultimo conflitto mondiale, quando la città fu chiamata a garantire col sacrificio del proprio mare e del proprio porto, insomma con la rinuncia a ogni forma di sviluppo possibile, i perversi equilibri della guerra fredda nell'area sud-europea. ====[[Marchese de Sade]]==== *Fra il popolo, non si vedono che marchi spaventosi del veleno di questa peste<ref>La [[sifilide]].</ref>che sfigura ogni cosa in quasi tutte le parti del corpo. Se il veleno è tenuto più nascosto dai ricchi e dai nobili, non è per questo meno pericoloso, e io credo che ciò che uno straniero può fare di meglio è di evitare ogni contatto con questo popolo corrotto.<br>Come fare tuttavia, in un paese in cui il clima, gli alimenti e la corruzione generale invitano così eternamente alla depravazione? È fisicamente impossibile immaginarsi sino a qual punto essa è spinta a Napoli.<br>Le strade, di sera, sono piene di sventurate vittime offerte alla brutalità del primo venuto, e che vi provocano, per il prezzo più vile, a tutti i tipi di libertinaggio che l'immaginazione può concepire, e persino a quelli per i quali sembra che il loro sesso dovrebbe avere orrore. [...]<br>Con il danaro si può avere a Napoli la prima duchessa della città. E io mi domando cosa diventeranno la virtù, la popolazione, la salute in uno Stato in cui la degradazione dei costumi è arrivata<ref>Arivata, refuso, nel testo.</ref>sino a questo punto, e in cui la più lieve lusinga per il guadagno conduce al delitto, capovolgendo ogni sentimento di probità, di onore e di virtù!<br>L'onesta e piacevole galanteria, il sano commercio dei due sessi, che riscalda tutte le passioni nobili e che serve spesso da focolare a tutte le virtù, è poco conosciuto in una città in cui la brutalità dei costumi non vuole che il godimento. *Il popolo indubbiamente è rozzo, grossolano, superstizioso e brutale, ma ha una certa franchezza, e non è privo, talvolta, persino di amenità. La miglior prova è che questa plebe sterminata si mantiene nell'ordine senza polizia. La borghesia è civile, sollecita. La preferirei alla nobiltà, che l'alterigia e l'orgoglio sminuiscono proporzionalmente al suo desiderio di elevarsi. In generale è una nazione da formarsi; ma non è un'opera di un giorno, né di un regno. *In generale non è a Napoli che bisogna venire a cercare le arti. Si lasciano a [[Roma]]. Qui non bisogna ricercare che la natura e oso credere che essa sia superiore a ciò che le arti stesse sono a Roma. [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] è il viaggiatore da tener presente percorrendo questa felice campagna dove egli fa peregrinare il suo eroe, e si trova che, malgrado le rivoluzioni che hanno desolato questo bel paese, esso non è tuttavia ancora abbastanza mutato per non riconoscerlo dalle descrizioni che egli ci fa. *Risalendo all'origine della mescolanza dei diversi popoli che hanno sostituito i Greci in questa bella contrada, e che non vi hanno apportato che quella crudeltà che li ha condotti a distruggere i più bei monumenti, si troverebbe forse una causa<ref>Della rozzezza del popolo, che l'abate [[w:Jérôme Richard|Jérôme Richard]] attribuiva alle vicende tumultuose che hanno caratterizzato la storia di Napoli. {{cfr}} De Sade, ''Viaggio in Italia'', p. 262.</ref>più giusta: lo scarso progresso che le arti e le scienze vi hanno fatto in seguito, da cui è venuta questa imperdonabile negligenza nell'educazione, ha continuato a nutrire l'ignoranza e conseguentemente l'abbrutimento. La mollezza, vizio ordinario dei popoli che abitano in un bel clima, si è venuta ad aggiungere. La depravazione, che ne è una conseguenza, ha finito di corrompere, e io credo che ci vorrebbe oggi una rivoluzione completa per riportare questo popolo a quella amabilità che regna nella massima parte del resto dell'[[Europa]]. ====[[Jean-Paul Sartre]]==== *A Napoli ho scoperto l'immonda parentela tra l'amore e il Cibo. Non è avvenuto all'improvviso, Napoli non si rivela immediatamente: è una città che si vergogna di se stessa; tenta di far credere agli stranieri che è popolata di casinò, ville e palazzi. Sono arrivato via mare, un mattino di settembre, ed essa mi ha accolto da lontano con dei bagliori scialbi; ho passeggiato tutto il giorno lungo le sue strade diritte e larghe, la Via Umberto, la Via Garibaldi e non ho saputo scorgere, dietro i belletti, le piaghe sospette che esse si portano ai fianchi.<br>Verso sera ero capitato alla terrazza del caffè Gambrinus, davanti a una granita che guardavo malinconicamente mentre si scioglieva nella sua coppa di smalto. Ero piuttosto scoraggiato, non avevo afferrato a volo che piccoli fatti multicolori, dei coriandoli. Mi domandavo: «Ma sono a Napoli? Napoli esiste?» *La nostra corriera fa spostare un carro funebre, che caracolla davanti a noi, più adorno di un carretto siciliano, il cavallo ha l'aria di una bella di notte; la carrozza sobbalza dietro di lui, quattro colonne tortili sostengono una sorta di baldacchino dove volano gli angeli. Dai quattro vetri si vede la bara ricoperta di fiori. Ai quattro lati traballano lanterne d'argento. Sulla predella posteriore, un beccamorto fa acrobazie. È bello essere ricevuti a Napoli dalla morte. Da una morte caracollante, agghindata come una puttana, fantastica, assurda e veloce. Tutto si copre d'ombra, ci si immerge nella città. *Napoli si avvicina. Come ogni volta, prima di arrivarci, ho una stretta al cuore. Attraversiamo un frutteto deserto. So molto bene, troppo bene, ciò che troverò a Napoli. È una città in putrefazione. L'amo e ne ho orrore. *Seguì per un po' [[Via Toledo|Via Roma]], poi si infilò in un vicolo. «Un vicolo di Napoli, non è come un tempio. Ti si appiccica, è come la pece.» [...] Dei bassi impudichi e segreti: ti buttano in faccia il loro calore organico ma non si svelano mai. «Forse perché non si vede mai qualcuno dentro.» Di notte, si chiudevano ermeticamente; di giorno, quando si aprivano, si svuotavano dei loro occupanti, li spingevano fuori, nella strada, e questi restavano là tutto il giorno, madidi, stagnanti, legati ai bassi da un invisibile cordone ombelicale, legati tra di loro da un qualcosa {{sic|più profondo}} del linguaggio, da una comunanza carnale. [...] Il cielo sembrava altissimo, lontanissimo sopra la sua testa; Audry stava proprio in fondo – in fondo a una vita densa e nera come sangue che si coagula, era stordito; a poco a poco era invaso da un desiderio di sonno, di cibo e d'amore. ====[[Giovanni Scafoglio]]==== *La Napoli di oggi è una città stanca, ma di quella stanchezza che non precede rabbia e voglia di cambiare le cose. Che è stanca piuttosto di attendere che passi la nottata. *Napoli che strana città, per viverla serenamente bisognerebbe eliminare tutte quelle sorprese che ti riserva giorno dopo giorno, ma poi non sarebbe più la stessa. Un po' come quegli uomini che le donne amano per il gusto di poterli poi educare una volta sposati. *Napoli, la città che mi ha cresciuto è un mondo di ombre proiettate su pareti degradate dove anche la pioggia si vergogna di cadere. ====[[Jean Noel Schifano]]==== *Con l'unificazione, i reali Savoia vollero trasformare Napoli in una città provinciale, senza successo, saccheggiandone gli immensi tesori. Non riuscirono a governare perché refrattaria, persino usando la collaborazione della Camorra e dei capi di quartieri. Napoli si vide privata, negli anni, di spazio e creatività. Il genio partenopeo si rifugiò nell'illegalità. *E dico che tutti i mali di Napoli nascono a [[Roma]]. In un secolo e mezzo hanno fatto di tutto per trasformare la grande capitale che nei secoli è stata Napoli in una città-bonsai, privandola di banche, ferrovie, cantieri navali e opere d'arte. L'hanno trasformata in una città assistita da tenere al guinzaglio. E ora gli lasciano la monnezza, dopo che gli hanno portato per decenni i rifiuti tossici delle fabbriche del Nord. *Fra 50 anni Salerno e Caserta saranno uniti da un solo territorio urbano, sarà cosa favolosa. Volevano ridurla a una città bonsai, invece ne hanno fatto una pantagruelica, che ha difficoltà a muoversi ancora con le catene del colonizzatore al piede. *In tutti i sensi, credo che la civiltà napoletana sia indispensabile all'uomo moderno. Non si può essere moderni senza avere in gran parte una sensibilità napoletana. *Napoli ha la particolarità di essere tollerante ed accogliente. Napoli fa delle altre culture del mondo la propria cultura. Fagocita, digerisce e ricrea a partire dalle altre culture. Più si dà a Napoli, più Napoli dà al mondo. *Per sensibilità e cultura sono di tutto cuore napoletano. Ho imparato a vivere a Napoli, ho imparato a scrivere a Napoli. *Più Napoli sarà Napoli, più sarà universale. *Un altro simbolo che riconosco in Napoli è l'uovo. L'uovo primordiale si vive a Napoli. Una forma indistinta in cui l'uomo non si distingue dal ventre materno. Lo stesso sangue di [[San Gennaro|S. Gennaro]] che si scioglie ogni sei mesi, fa pensare al sangue femminile: sono ciò che ho chiamato i semestrui di San Gennaro. La civiltà napoletana è un uovo da cui tutti si possono nutrire. *Vogliono neronizzare Napoli e tutta la Campania con la monnezza. Odiano Napoli per la sua trimillenaria intelligenza, per la sua civiltà. Così la sfruttano, come l'hanno sfruttata in questi 150 anni di Unità. ====[[Ingo Schulze]]==== *Ci sono naturalmente città più rumorose, più profumate, più puzzolenti, più anguste, più veloci, più grandi, più imprevedibili – [[Calcutta]], San'a, [[Il Cairo]], [[Tokyo]]. Posso amarle oppure odiarle, ma sono città straniere. Napoli invece è come il tipo strambo in famiglia che turba molto più di un pazzo incontrato alla stazione, Napoli è la bella zia o la bella nipote che confonde i pensieri più di qualunque ragazza pinup. *Napoli è per me un insieme di densità e ampiezza dello sguardo. Il contatto è subito fisico, lo spazio è limitato e denso: rumori, profumi, cattivi odori, tutto è immanente, la storia qui non è lingua morta. E poi la vista del mare e del golfo, che si apre improvvisa e sembra racchiudere l'intera cultura di cui siamo fatti, da Ulisse e Virgilio fino ai giorni nostri. Mi sembra che Napoli possieda una sua intensità in tutte le sue espressioni, nel bene come nel male. *Napoli è una città che sperpera la propria bellezza, non solo a causa della criminalità e del degrado. Qui le chiese più sontuose ti si parano davanti all'improvviso, tanto che quasi non riesci a vederne la facciata, per non dire a ricavarne una visuale d'insieme. Il vero sfarzo si rivela spesso solo nei cortili interni. In nessun altro luogo l'aria è tanto satura di odori, che passo dopo passo si trasformano. Si viene squadrati, toccati, spintonati, non vi è mai tregua. Lo scoppiettio dei motorini costringe a guardarsi continuamente le spalle. Ma questa densità nulla sarebbe senza la corrispettiva vastità. A volte basta salire qualche gradino o cambiare lato della strada o anche solo voltarsi, e già ti coglie la vertigine alla ''vista del mare''. ====[[Matilde Serao]]==== *Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di ''delirium tremens''; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l'acquavite di Napoli. *Napoli, la città della giovinezza, attendeva Parthenope e Cimone; ricca, ma solitaria, ricca, ma mortale, ricca, ma senza fremiti. Parthenope e Cimone hanno creata Napoli immortale. *Ognuno sa che Iddio, generoso, misericordioso e magnifico Signore, ha guardato sempre con occhio di predilezione la città di Napoli. Per lei ha avuto tutte le carezze di un padre, di un innamorato, le ha prodigato i doni più ricchi, più splendidi che si possano immaginare. *Se interrogate uno storico, o buoni ed amabili lettori, vi risponderà che la tomba della bella Parthenope è sull’altura di San Giovanni Maggiore, dove allora il mare lambiva il piede della montagnola. Un altro vi dirà che la tomba di Parthenope è sull’altura di Sant’Aniello, verso la campagna, sotto Capodimonte. Ebbene, io vi dico che non è vero. Parthenope non ha tomba, Parthenope non è morta. Ella vive, splendida, giovane e bella, da cinquemila anni. Ella corre ancora sui poggi, ella erra sulla spiaggia, ella si affaccia al vulcano, ella si smarrisce nelle vallate. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori: è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene; è lei che rende irresistibile il profumo dell’arancio; è lei che fa fosforeggiare il mare. Quando nelle giornate d’aprile un’aura calda c’inonda di benessere è il suo alito soave: quando nelle lontananze verdine del bosco di Capodimonte vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante; quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate; è la sua voce che le pronunzia; quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i suoi baci; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere al memore ricordo, è il suo peplo che striscia sull’arena, è il suo piede leggiero che sorvola; quando di lontano, noi stessi ci sentiamo abbruciare alla fiamma di una eruzione spaventosa, è il suo fuoco che ci abbrucia. È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire di amore: è lei la fa contorcere di passione nelle giornate violente dell’agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore. Napoli è la città dell’amore. *Sotto il vivo raggio del sole, il glauco [[mare]] freme di gioia; è fresco, è profumato. Le sue voci seduttrici sono irresistibili, e bisogna evitare di guardare per non gettarvisi dentro, anelanti del suo abbraccio. Le serate sono splendide, la [[Villa comunale di Napoli|Villa]] è gaia, le fanciulle sotto gli alberi somigliano molto alla Galatea di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], sono più... o forse meno vestite, ecco tutte, ecco tutto. Ci è da divertirsi, ci è da respirare a pieni polmoni l'aria leggiera, ci è da sorridere, financo, financo... ci è da innamorarsi. *Troppo ho sofferto nell'onore e nella prosperità: troppo ho lagrimato di vergogna e di indignazione. Io debbo cominciare per salvarmi, se voglio esser salvata da tutto, da tutti. Nelle mie mani è la mia prima risurrezione: cioè quella della mia esistenza, morale, cioè quella del mio decoro sociale. Farò, io, veder al mondo, all'Europa, all'Italia che di tutti i doni della sorte, io sono degna, che di tutti gli aiuti fraterni, io sono degna, io, Napoli, paese di gente onesta, mandando al Comune solo gli onesti, chiedendo ad essi, che da essi si prosegua e si esalti la mia riabilitazione! ====[[Samuel Sharp (chirurgo)|Samuel Sharp]]==== *A Napoli è una piazza chiamata ''[[Piazza del Municipio (Napoli)|Largo del Castello]]''. Somiglia molto al nostro ''Fower Hill'', ed è il ritrovo del popolo ozioso. Qui, in ogni pomeriggio, i frati e i pagliacci, i borsaiuoli e i ciarlatani compiono la lor bisogna. Un frate (del genere dei nostri predicatori ambulanti) predica a un uditorio di popolani che riesce man mano ad attirare; un pagliaccio tenta di stornar dal frate quella gente, mettendo in mostra ''[[Pulcinella]];'' e gli altri parecchi commedianti s'ingegnano a fare altrettanto. Or accadde un giorno che ''Pulcinella'' ottenne molto successo. Il povero frate predicava addirittura alle panche: nessuno se gli accostava. Seccato, mortificato, imbestialito all'idea che un teatrino di marionette, a venti metri di distanza da lui, potesse in quel modo sviare l'attenzione del pubblico dall'Evangelo e fargli preferire un sì triviale divertimento, egli levò alto a un tratto il Crocifisso e con voce tra {{sic|inspirata}} e rabbiosa si mise a urlare: «Ecco il vero Pulcinella! Ecco il vero Pulcinella! Venite, signori! Venite da me!»<br>Ed è così noto in Napoli questo fatto ch'io non mi sarei permesso di narrarvelo, se non lo narrassero, a tutti, anche le persone più pie. *{{NDR|La ''cuccagna'', offerta al popolo nel periodo di Carnevale per quattro domeniche consecutive}} Ai lati della costruzione sono inchiodati un numero prodigioso di pani in ordine architettonico ed anche una grande quantità di arrosti. Tra i cespugli sono trenta o quaranta montoni vivi, qualche maiale, dei piccoli bovi ed una quantità di polli. Ora la bisogna da compiere è di sacrificare questi poveri animali alla fame del popolo e, per ciò lasciar fare con ordine, ben tremila soldati circondano la costruzione per allontanare la gente finché il Re appaia a un balcone e dia il segnale per principiare la cerimonia sventolando il suo fazzoletto. Allora i soldati aprono i ranghi ed il popolaccio vi si precipita, ognun pigliando la sua preda e portando via le vivande e gli animali. Tutto è finito in un batter d'occhio. In questa confusione ci sono state gravi disgrazie, ma quest'anno non constato che vi siano morti o feriti. Le quattro società dei macellai, dei fornai, dei pescivendoli e dei pollaiuoli fanno le spese dei quattro giorni. Non posso trovare un napoletano qualunque che conosca l'origine di questa abitudine né che mi possa dire se derivi dai mori quando possedevano una parte della Sicilia o se sia d'origine pagana, o, in ultimo, se sia, come pare probabile, un ricordo delle esposizioni di belve che avevano gli antichi romani, giacché corrisponde molto al ''Venatio Direptionis''<ref>"La caccia, a cui per consenso dell'editore, e del principe dava termine la irruzione nell'arena del popolo, autorizzato, in tale occasione, ad impadronirsi di checché gli cadea sottomano, fu detta caccia di saccheggio, ''venatio direptionis''. La magnificenza dello addobbo, e la quantità delle vittime uccise, consentiva largo campo allo spoglio tumultuoso, che, pei seduti nelle gradinate formava pur esso parte animatissima dello spettacolo.<br>I Cesari costumavano far gettare dall'alto nell'affollato anfiteatro pallottole di legno contenenti numeri; ad ogni numero corrispondeva un dono, perfino navigli, isole, poderi." Da ''Storia del Pensiero nei Tempi Moderni del Conte Tullio Dandolo'', vol. II, Stabilimento Tipografico Sensi, Assisi, [https://books.google.it/books?id=dXFUAAAAcAAJ&lpg=PA349&ots=awuYBhSavP&dq=&pg=PA349#v=onepage&q&f=false p. 349]</ref>.<br>Un inglese vede con meraviglia tante migliaia di persone così pacificamente radunate. A Londra in un'occasione di tanta allegria la metà della gente sarebbe {{sic|ubbriaca}}, la si vedrebbe bisticciarsi, azzuffarsi, magari buttar nella folla qualche gatto morto, per accrescere la confusione. Però mi pare che il popolaccio napoletano, per diabolico che sia quando è inquieto, si dimostri più contenuto, quando è di buon umore, del nostro popolaccio. *Certi luoghi delle [[Alpi]] offrono un bellissimo e pur tremendo aspetto: essi mi dettero il primo grande spettacolo, davvero ''meraviglioso''. Credo che la città di [[Venezia]], emergente dalle acque con le incantevoli sue isole adiacenti, potrebbe essere considerata come la seconda delle meraviglie ch'ho visto: e mi permetterei di nominare la [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Chiesa di San Pietro]], in [[Roma]], come la terza di quelle, malgrado che le sue bellezze non derivino dalla natura ma soltanto dall'opera dell'arte. Sopratutto ammiro il cielo, la terra e il mare di Napoli! Le isole, le colline, il [[Golfo di Napoli|golfo]], le costruzioni che scendono, come in anfiteatro, fino al mare rendono l'aspetto di questa città cosa di una infinita bellezza. *Io suppongo che Napoli sia l'unica città d'Europa che basti a' suoi abitanti; tutte le altre sono rinforzate dalla gente di provincia: quel che costa la vita, quel che occorre al lusso costituiscono in altre grandi città tali ostacoli ai {{sic|matrimonii}} ch'esse, in pochi anni, certo resterebbero spopolate se non se ne rimettessero a' provinciali. Invece a Napoli il caso è diverso: si ha la curiosa abitudine di prender gente di servizio coniugata: a [[Parigi]] o a [[Londra]] poche persone di servizio sposate trovano posto, anzi la gran parte di questa classe rimane tutta la vita senza sposarsi; se lo facessero, difficilmente potrebbero in quelle città i domestici e le cameriere trovar posto anche in diverso modo. A Napoli è l'uso quasi generale di dare un tanto al giorno agli uomini di servizio per nutrirsi, essi non dormono in casa del loro padrone, e quindi son costretti a pigliar moglie: ne accade che un gran numero di ragazze è sempre pronto ad accettare la prima domanda di matrimonio, giacché in Italia le donne vanno difficilmente a servizio come in Inghilterra. [...] La difficoltà d'impiegarsi come serve, quella ancora di guadagnarsi il pane in altro modo, son, giusto, le ragioni che inducono certe povere donne ad affrontare la miseria sicura, la quale le aspetta subito dopo il matrimonio. Sciami di bambini si vedono in tutte le strade abitate da' poveri, e son natural conseguenza di quelle unioni: un marito e una moglie che abitualmente hanno sei o sette figliuoli e una sola stanza per casa contribuiscono specialmente ad affollare le vie della città. *Se non ricordo male è il Signor [[Joseph Addison|Addison]] il quale afferma che appena un napoletano non sa che farsene si caccia in saccoccia tutte le sue carte e pianta allegramente un processo; è perfettamente vero, e dico anzi che se il [[Regno di Napoli]] fosse grande come la Repubblica di Roma nel momento del suo splendore, e se ogni causa dovesse essere giudicata nella capitale, le migliaia di avvocati che qui si vedono sarebbero appena sufficienti.<br>La prima volta che mi recai alla [[Castel Capuano|Vicaria]] credetti di essere uscito tardi di casa; le strade erano zeppe di avvocati che andavano a pranzo. Una folla enorme usciva dalla ''Vicaria'' e io credetti che il Tribunale si svuotasse. Invece, riuscito a penetrarvi, vi trovai lo stesso numero di gente che s'incontrerebbe ne' teatri di Londra la sera prima di una nuova rappresentazione!<br>Benedetto paese, ove chi non è principe o pezzente è ''[[w:paglietta|paglietta]]'' o prete. *Si dice che fosse costume dei pagani di non soltanto biasimare ma pur di castigare le loro deità quando non ascoltassero le preghiere di quelli antichi: ebbene lo stesso segue nel popolo napoletano. Se la [[Maria|Madonna]] stessa, oppur un qualunque lor santo in cui ripongono fiducia, non soddisfano le loro preghiere Madonna e santi son davvero trattati male. Per conto mio non posso dire di aver assistito a un caso di una somigliante mancanza di rispetto, ma certo, se mai merita un esemplare castigo una santa, io credo che questa deve essere proprio Santa Lucia. V'era oggi a chiederle aiuto un tal numero di ciechi che al solito arrivano [[Basilica di Santa Lucia a Mare|qui]] ogni anno da queste vicinanze, ch'io non dubito che voi stesso vi sareste indignato al punto di proprio picchiar la santa, per indurla a manifestar senza indugio la sua rara potenza. Ciò naturalmente, se foste stato un cattolico del genere di que' disgraziati. ====[[Amalia Signorelli]]==== *Anche per i non-napoletani, diciamo pure per gli italiani, ad alimentare la produzione dello stereotipo non è solo un bisogno di ordine cognitivo (semplificare la complessità, pre-costituirsi una mappa); credo (ed è ovviamente una mia ipotesi), che gli stereotipi su Napoli servano anche a esorcizzare, a tenere sotto controllo paura e senso di colpa. Paura di ciò che non si sa o non si può gestire, governare, mettere in ordine, far fruttare; senso di colpa per le occasioni sprecate, le ricchezze, anche immateriali dilapidate, le vigliaccherie e le rinunce. Incapace di assegnare un ruolo nuovo e innovativo alla ex-capitale più capitale che ci fosse nella Penisola, è come se l'Italia avesse scelto di farne contemporaneamente il proprio giullare e la propria anima nera: insomma, un vero e proprio capro espiatorio. *Estremamente moderna e urbana è la modalità di interazione con il potere. Rapporto estremamente laico e strumentale, che non riconosce ai potenti nessuna sacralità e ben raramente il carisma, ma è costruito sulla propiziazione strumentale, sul calcolo razionale delle convenienze reciproche (sempre utilizzabili anche se asimmetriche) e sull'ironia come strumento di autotutela della propria dignità. L'ironia è resa possibile dal disincanto, ma anche da un'altra risorsa molto urbana, che è la ricca competenza linguistica. I napoletani delle classi popolari hanno almeno tre competenze linguistiche: il dialetto della loro vita quotidiana; il dialetto «aulico» in parte appreso dalla frequentazione dei ceti borghesi, dalla canzone, dal teatro e così via, in parte inventato da loro stessi come parodia del vero dialetto "alto"; infine l'italiano. Il gioco delle decontestualizzazioni e ricontestualizzazioni surreali, delle cortocircuitazioni, delle iperboli e degli understatement con il quale si prendono le distanze da e si ridimensionano quei potenti con i quali pure è ritenuto inevitabile venire a patti, trova nella ricca competenza linguistica un eccellente strumento. *Napoli è senza dubbio la città d'Italia sulla quale più numerosi si sono prodotti e si producono stereotipi. Spesso in contraddizione fra loro e con quelli già consolidati, che non scompaiono sostituiti dai nuovi, ma persistono. Tutti insieme, e ad onta delle contraddizioni, confluiscono nell'idea di quella "qualità" (immaginata) che ontologicamente dovrebbe permeare di sé tutti i partenopei: la napoletanità. Tanto è forte e diffusa questa idea della napoletanità, che nell'immaginario collettivo nazionale e anche internazionale essa riassume e annulla in sé tutta la Regione, sicché salernitani, casertani, avellinesi finiscono riassorbiti e scoloriti nella categoria dei "napoletani", magari di serie B. *Tuttavia non sono solo gli "altri", gli estranei a produrre e utilizzare gli stereotipi su Napoli. Come si è accennato, sono stati e sono i napoletani stessi a utilizzarli e a farli circolare. Lo stereotipo può rivelarsi non solo irritante ma anche utile per coloro a cui si riferisce. Anche per i napoletani esso funziona, o può funzionare, con un riduttore di complessità, della propria complessità, difficile da gestire nel rapporto con sé stessi e con gli altri. Lo stereotipo si offre come una sorta di staffa cui agganciare il primo nodo dell'ordito e della trama dell'identità: lo stereotipo semplifica, fissa, rende comprensibile per tutti ciò che si è («io so' napoletano e si nun canto moro»), definisce ciò che gli altri si aspettano e dunque anche ciò che ci si può aspettare dagli altri. E ancora, affidato agli imprenditori giusti, lo stereotipo può rivelarsi una merce eccellente, che si vende bene e dà ottimi profitti. Quanta napoletanità i napoletani hanno esportato ed esportano? E quanta riescono ad esportarne in loco, ai visitatori e ai turisti ansiosi di acquistarla?<br>Bisogna sottolineare con forza, però, che le funzioni strumentali non esauriscono l'utilità dello stereotipo. Per i napoletani, esso può assumere un'importante funzione espressiva: deresponsabilizza mentre identifica, perché aggrega il singolo a un "noi", e dunque dà o può dare un senso di legittimazione, persino di forza e di orgoglio. Funzione questa tanto più rilevante per la popolazione di una città che dall'Unità in poi ha vissuto una storia difficile, pesante di regressioni e di delusioni. ====[[Alfred Sohn-Rethel]]==== *A Napoli i congegni tecnici sono quasi sempre rotti: soltanto in via eccezionale, e per puro caso, si trova qualcosa di intatto. Se ne ricava a poco a poco l'impressione che tutto venga prodotto già rotto in partenza [...] per il napoletano le cose cominciano a funzionare soltanto quando sono rotte. *La città viveva sotto il [[Vesuvio]] ed era quindi costantemente minacciata nella propria esistenza. Di conseguenza, aveva preso parte al diffuso sviluppo tecnico ed economico dell'Europa soltanto a sbalzi, poiché non si poteva mai sapere se l'anno sarebbe trascorso senza catastrofi. *Se qualcuno gli dicesse che non è così in realtà che ci si serve di un motore o di un'apparecchiatura tecnica in generale, {{NDR|un napoletano}} lo guarderebbe sbalordito e si opporrebbe addirittura in modo energico: perché l'essenza della tecnica consiste per lui proprio nel far funzionare quel che è rotto. E nel maneggiare macchinari difettosi è senza dubbio un maestro, ben al di là di ogni tecnica. Nell'abilità e nella prontezza di spirito con cui, di fronte a un pericolo, ricava con irrisoria facilità la soluzione vincente proprio da ciò che non funziona, ha per certi versi qualcosa in comune con l'americano. Ma dalla sua ha la suprema ricchezza inventiva dei bambini, e come i bambini è sempre fortunato, e come accade ai bambini, la fortuna gli arride volentieri. Di ciò che è intatto, invece, di quel che per così dire funziona da sé, egli in fondo sospetta e diffida: infatti proprio perché va da solo, alla fine non si può mai sapere come e dove andrà. ====[[Stendhal]]==== *In Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli. (attribuita) *Ingresso solenne: si discende per un'ora verso il mare seguendo una strada larga scavata nella roccia tenera, sulla quale è costruita la città. – Solidità delle mura – 'Albergo dei poveri', primo edificio. Fa un'impressione molto più forte di quella bomboniera tanto celebrata, che a Roma si chiama la Porta del Popolo. Eccoci al palazzo ''degli Studj'', si volta a destra, è la via Toledo. Ecco una delle grandi mete del mio viaggio, la strada più popolosa e allegra del mondo. *Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo. ====[[Hippolyte Taine]]==== *È gente brillante, volubile, pronta all'entusiasmo, senza equilibrio, che si lascia trasportare dalla propria natura. In condizioni normali, sono amabili e persino dolci; ma nei pericoli e nei momenti di collera, in tempi di rivoluzioni o di fanatismo, essi arrivano fino all'estremo limite del furore e della follia. *È un altro clima, un altro cielo, quasi un altro mondo. Questa mattina, avvicinandomi al porto, quando lo spazio s'è slargato e l'orizzonte s'è scoperto, io non ho più visto, tutto a un tratto, che un vivo sfolgorio di luce bianca. In lontananza, sotto la foschia che copriva il mare, si profilavano e si stendevano le montagne, luminose e morbide come nubi. Il mare s'avanzava a grandi ondate biancheggianti, e il sole versava un fiume di fuoco, simile a metallo fuso, che arrivava sino alla spiaggia. *In tutte le cose, la prima impressione è in essi troppo forte; appena toccati, essi scattano di colpo con una esagerazione qualche volta terribile, il più sovente grottesca. I mercanti che gridano la loro mercanzia paiono degli ossessi. Due cocchieri che litigano tra loro, sembrano vogliano uscire dalla pelle; un minuto dopo, essi non ci pensano più. *La gente del popolo è molto sobria, pranza con pane e cipolle. Conosco un vecchio operaio che ha fatto di suo figlio un mezzo signore, e che non mangia che pochi soldi di pane al giorno. Essi lavorano da mattina a sera, qualche volta sino a mezzanotte, ad eccezione della siesta da mezzogiorno alle tre. Si vedono ciabattini all'aria aperta tirare la lesina dal mattino alla sera. Calderai che, in prossimità del porto, occupano intere strade, non cessano di battere. *Quali strade si attraversano! Alte, strette, sudice; a tutti i piani balconi che strapiombano, un formicaio di piccoli fondachi, di botteghe all'aria aperta, di uomini e di donne che comprano, vendono, ciarlano, gesticolano, si urtano; la maggior parte macilenti e brutti, le donne in particolar modo, piccole e camuse, dalla faccia gialla e dagli occhi penetranti, poco pulite e cenciose, con degli scialli disegnati a fogliami e fazzoletti da collo color viola, rossi, arancioni, sempre a colori vivaci, ornate di ninnoli di rame. Nei dintorni della [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del Mercato]] si intreccia un labirinto di straducole lastricate e tortuose, piene di polvere, sparse di bucce d'aranci e d'angurie, di resti di legumi. La folla si pigia, nera e brulicante, nell'ombra spessa, sotto il cielo sereno. *Verso le otto, non soffiava più un alito di vento. Il cielo sembrava di lapislazzuli, la luna, come una regina immacolata, risplendeva sola in mezzo all'azzurro e i suoi fasci di luce tremolavano sulla distesa dell'acqua, simili a torrenti di latte. Non ci sono parole adeguate per esprimere la grazia e la dolcezza delle montagne avvolte nella loro ultima tinta, nel viola vaporoso del loro manto notturno. Il molo, la foresta di barche, colle loro masse nere e cupe, le rendevano ancora più suggestive; e Chiaia a destra, girando intorno al [[Golfo di Napoli|golfo]] con la sua cintura di case illuminate, gli faceva una corona di fiamme.<br>Da tutte le parti, brillano i fanali; la gente all'aria aperta chiacchiera ad alta voce, ride e mangia. Questo cielo è una festa per se stesso. ====[[John Turturro]]==== *Napoli è un luogo misterioso sia per chi non ci abita sia per i suoi stessi abitanti: c'è qualcosa di veramente vibrante e vivo che si percepisce ovunque ed è come qualcosa d'infinito che percepisci anche quando la lasci. Mi ha colpito molto e credo di aver riportato nel film queste sensazioni. *Napoli è un luogo sopravvissuto ad invasioni straniere, eruzioni vulcaniche, terremoti, rivolte popolari e che allo stesso tempo ha prodotto nella sua storia una valanga di musica. *Una città splendida conquistata da popoli diversi, massacrata e ricostruita, con ferite aperte, ma che sa ancora cantare e raccontarsi attraverso la sua musica ed i suoi artisti. ====[[Federigo Verdinois]]==== *Napoli ha otto Biblioteche con circa due milioni di volumi; i quali volumi, pare impossibile, son letti, poiché coteste Biblioteche danno un movimento quotidiano di 3000 lettori: un milione di lettori all'anno. *Nello stesso anno 1899, sopra 3504 matrimoni celebrati, solo 623 atti non furono sottoscritti: il che vuol dire che l'analfabetismo coniugale è in una proporzione decrescente; né si starà molto a vederlo affatto sparire.<br>Il fenomeno è notevolissimo, chi consideri che fra tutte le città italiane Napoli è la più folta di plebe. Via via, dal '60 in qua, cotesta plebe s'è andata sollevando a dignità di popolo, vincendo pregiudizi, abitudini, miseria, ostacoli d'ogni sorta: il che non è poco merito. Il classico paese del ''dolce far niente'' ha dunque fatto qualche cosa più che starsene al sole. I piccoli popolani della generazione che vien su san leggere quasi tutti, e non solo le insegne delle botteghe ma i giornali; sanno scrivere, e non solo il proprio nome; spesso sanno disegnare e non senza gusto. A ciò han contribuito in varia misura l'istruzione obbligatoria, i Ricreatori festivi, i teatri popolari, le officine, l'esercito, la partecipazione alla vita politica e amministrativa, la stampa, e soprattutto un sentimento sempre più dirozzato di individualità e di esistenza intellettuale e morale. *Se la fotografia avesse potuto far commercio dell<nowiki>'</nowiki>''ignoranza'' napoletana, da un pezzo l'ignoranza nostra farebbe artistica mostra di sé nelle vetrine dei cartolai e girerebbe mezzo mondo in compagnia del ''[[lazzari|lazzarone]]'', del ''ladruncolo di fazzoletti'' e dei ''mangiatori di maccheroni''.<br>Più tempo passa, meno codesta fotografia è possibile. L'ignoranza perde, giorno per giorno, contorni e colore e si va sciogliendo anch'essa in nebbia di leggenda. *Pronti a riconoscere ed ammirare i meriti dei nostri fratelli di oltre Tronto, e anche a rallegrarcene, noi siamo parchi di lode pel valore indigeno e modesto. Epperò, siamo i primi a stupire, e in perfetta buona fede, quando ci accade di udir decantare all'estero un ingegno di casa nostra. Ed è così, lo si può affermare senza esagerazione, che ci si è accorti, dopo le consacrazioni francesi, tedesche, russe, perfino americane, che Napoli ha dato al romanzo Matilde Serao, alla lirica [[Gabriele d'Annunzio]], agli studi sociali e giuridici [[Raffaele Garofalo]], al nostro teatro [[Achille Torelli]], [[Roberto Bracco]], [[Salvatore Di Giacomo|Salvatore di Giacomo]], alla poesia popolare lo stesso di Giacomo e [[Ferdinando Russo]], al giornalismo [[Giuseppe Turco|Peppino Turco]], e alla storia, all'archeologia, alla linguistica, alle scienze esatte, agli studi politici tutta una falange di cultori insigni, la cui azione civilizzatrice è più efficace che non si creda e il cui valore tanto meno si può disconoscere quanto più volentieri lasciamo agli stranieri la cura di esaltarlo. *Uno dei pregiudizi più stolti è che il nostro così detto ''gran mondo'' viva soltanto di futilità e non sia informato di niente. È vero che [Napoli non ha l<nowiki>'</nowiki>''Hôtel Rambouillet'', ma non l'ha oggi nemmeno Parigi, la ''ville lumière''. a Napoli, invece, un'accademia di dotti come la [[Accademia Pontaniana|Pontaniana]], si onora di contar fra' suoi membri effettivi due duchesse, la [[Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri|Ravaschieri]] e la [[Enrichetta Carafa Capecelatro|Carafa D'Andria]], che tengono il loro stallo accanto a [[Matilde Serao]]. Il duca [[Giuseppe Avarna|Gualtieri]] ha scritto della costituzione inglese; il principe [[Francesco Pignatelli, principe di Strongoli.|Pignatelli-Strongoli]] ha volgarizzato l<nowiki>'</nowiki>''[[Eneide]]''; il [[Pasquale Del Pezzo|duca Caianiello]] è professore di Università; il principe [[Gaetano Filangieri, principe di Satriano|Filangieri]] ha fondato il [[Museo artistico industriale Filippo Palizzi|Museo artistico industriale]]; e non serve dire di altri. Sono ritrovo di artisti e di scienziati i saloni della duchessa D'Andria, della principessa di Tricase. Con ciò non si nega che vi siano dei nobili ignoranti, allo stesso modo che ve ne sono di borghesi e popolani; ma, su per giù, la cosa si riscontra {{sic|dapertutto}} e in proporzioni non diverse. ====[[Lina Wertmuller]]==== *Come si fa a dire che la [[camorra]] è un dato costitutivo di Napoli? Significa non conoscere la storia di questa città, vittima di continue dominazioni nei secoli. Il popolo minuto doveva difendersi da dominatori ogni volta diversi e nei suoi strati diciamo più distanti dalla Storia ha assunto atteggiamenti di un certo tipo, poi precipitati con la modernità. Ci sono, pertanto, anche tanti mascalzoni. Ma assumerlo a fatto costitutivo non si può. *Napoli è la dea della bellezza. La voglia di cantare dei napoletani deriva dalla loro natura di artisti. Perché disprezzare i mandolini che venivano suonati anche da [[Domenico Cimarosa|Cimarosa]] e [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]]. Il [[Conservatorio di San Pietro a Majella|Conservatorio S. Pietro a Maiella]] contiene un enorme patrimonio musicale, è un forziere inesauribile dove l'incuria e l'ignoranza hanno fatto marcire cose inestimabili. Qualsiasi paese al mondo avrebbe attinto a questo patrimonio per creare una stagione speciale d'arte. Napoli dovrebbe diventare, almeno per quattro/cinque mesi all'anno, Turistlandia, un posto cioè dove tutti potrebbero arrivare guidati dalla grande vela della musica, dell'arte e della bellezza. *Per me non è un luogo fisico ma un posto dell’anima. *Sì la amo davvero. È molto più che una città. È speciale. Una perla antica. ===Citazioni in versi=== [[Immagine:‪Piazza del Plebiscito - Augusto De Luca.jpg‬|thumb|Piazza del Plebiscito]] *''(A Napoli dove l'amore è Sovrano | Quando i ragazzi incontrano le ragazze | Ecco cosa dicono) | Quando la luna ti fa spalancare gli occhi | Come un grande fetta di pizza | Questo è l'amore.'' ([[Dean Martin]]) *''Basta ca ce sta 'o Sole, | ca c'è rimasto 'o mare, | na nénna''<ref>Ragazza.</ref>'' a core a core, | na canzone pe' cantà. || Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, | chi ha dato, ha dato, ha dato, | scurdàmmoce 'o ppassato, | simmo''<ref>Siamo.</ref>'' 'e Napule paisà.'' ([[Giuseppe Fiorelli]])<ref>Versi musicati da Nicola Valente.</ref> *''Bella Napoli, o quanto, i primi dì! | [[Chiaia]], e il [[Vesuvio]], e [[Portici]], e [[Via Toledo|Toledo]], | coi calessetti che saettan lì; | e il gran chiasso e il gran moto ch'io ci vedo, | d'altra vasta città finor digiuno, | fan sì che fuggon l'ore e non m'avvedo. | Ignoranti miei pari, assai più d'uno | la neghittosa Napoli men presta, | con cui l'ozio mio stupido accomuno. | Ma, sia pur bella, ha da finir la festa. | Al picchiar di Quaresima, mi trovo | tra un fascio di ganasce senza testa.'' ([[Vittorio Alfieri]]) *''Che fòra il veder Napoli coi fonti, | così nel sommo suo come nel basso! | Altro saria, ch'aver | marchesi e conti!'' ([[Luigi Tansillo]]) *''Chi puoi proteggere, madonna adorata, | dalla cieca miseria? | Il tacchino che si spidocchia sotto le sacre immagini | o la donna gravida nell'armadio a specchiera? | Ci vorrebbe il mare! | O che discendesse da Posillipo un'onda azzurra di cielo! | Essa dovrebbe salire le scalinate rischiarandosi, | carica di torce azzurre e di dolcezza; | e illuminare i poveri, penetrare nelle nostre contrade, | al fine di renderci diversi e di affermarci! || Ahimè! chi potrebbe esaudirci! | Potenti divinità si sono nascoste laggiù | sotto le colonne spezzate vicino al mare. || Il santo barocco s'è contorto impotente. | Le parole del poeta sono inutili.'' | Napoli-Parigi, settembre-ottobre 1959. ([[André Frénaud]]) *''Chiave di volta di un arco di azzurro, Napoli s'adagia sul mare, | Incoronata da compiacenti nazioni regina d'allegria senza pari: | Ride dell'ira dell'oceano, schernisce la furia del Vesuvio, | Disprezza malattia, e miseria, e fame, quelle che affollano le sue strade assolate.'' ([[Martin Farquhar Tupper]]) *''– Chisto è Napule d' 'o sole, | 'o paese d' 'o calore? | Gela l'acqua inte' 'e cannole''<ref>Tubazioni.</ref>'', | s'è schiattato''<ref>Scoppiato.</ref>'' 'o cuntatore!'' ([[Raffaele Viviani]]) *''Comme a stu suonno de marenare | tu duorme, Napule, viat' a tte! | Duorme, ma nzuonno<ref>In sonno.</ref> lacreme amare | tu chiagne, Napule!... Scétete<ref>Svegliati.</ref>, scé'!...'' ([[Salvatore Di Giacomo]]) *''Da secoli vive la miseria | nel sud dell'Italia. Guardate il suo trono: | pendono come tappezzerie | le tremule ragnatele nere | e i topi grigi rodono | i legni antichi. | Bucherellato trono che attraverso | le finestre rotte | della notte di Napoli respira | con rantolo terribile, | e tra i buchi | i neri riccioli cadono sulle tempie | dei bimbi belli | come piccoli dèi straccioni. | Oh, Italia, nella tua dimora | di marmo e splendore, chi abita? | Così tratti, antica lupa rossa, | la tua progenie d'oro?'' ([[Pablo Neruda]]) *''È mezzogiorno, | balena il mare; | sui colli e al piano | un uniforme | tedio. Alla vampa | canicolare | Napoli dorme || È mezzanotte, | sovra il sereno | golfo, alle rive | tra pianta e pianta | l'argento piove. | La luna è in pieno; | Napoli canta.'' ([[Vittoria Aganoor]]) *''Era fermo Imeneo tra l'erto monte | E 'l mare, in cui sovente austro risuona, | La 've cinge e 'ncorona Napoli bella l'onorata fronte : Napoli che di gloria e d'or corona | Impose a tanti duci, | Ouante serene luci | Ha notte ombrosa, allorché 'l vel dispiega; | E con amor, che avvolge i cori, e lega | L'anime pellegrine, | Facean ghirlanda al crine, | Ed allori tesseano e sacre palme, | E tessean preziosi i nodi all'alme.'' ([[Torquato Tasso]]) *''Fuggo i paterni tetti, e i patrii lidi, | Ma con tremante pié, mi lascio a tergo | Passo, e con questi, che di pianto aspergo, | Per voi rimiro amati colli, e fidi. || I tuoi, si vuole il Ciel, vezzi omicidi | Sirena disleal, dal cor dispergo; | E caro men, ma più securo albergo | Pellegrino ricerco, ov'io m'annidi.'' ([[Giovan Battista Marino]]) *''La gente del [[Vomero]] ha sempre campato | vendendo pane in Via Tribunali. | Accarezzati dalla brezza del Vomero, | quei signori guardano dall'alto in basso | il sudore di Via Tribunali, | le lacrime di [[Mergellina]], | il sangue di [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Mercato]] – | ma se vogliono pregare i santi, | devono scendere nel buio della povertà. | Perché su al Vomero non ci sono chiese con santi | e nemmeno gli dei abitarono mai.'' ([[Alfred Andersch]]) *{{NDR|Venere}} ''Lascia Gaeta, e su per l'onda corre | tanto ch'arriva a [[Procida]] e la rade, | indi giugne a [[Pozzuoli|Puzzòlo]], e via trascorre, | Puzzòlo che di solfo ha le contrade | quindi s'andava in Nisida a raccorre, | e a Napoli scopría l'alta beltade: | onde dal porto suo parea inchinare | la Regina del mar, la Dea del mare.'' ([[Alessandro Tassoni]]) *''Le grandezze, i stupor, le meraviglie, | le delizie, i piacer, mare, aria e sito, | le cose illustri e celebri famiglie | della mia bella Patria, altiero vanto | de l'altre antiche e de le più moderne | degne di glorie eterne, | da cui per gusto altrui son già partito, | e fiori e frutti, e l'acque fresche e chiare, sotto il ciel più che rare, | oggi a Voi, Donne, io canto | se per cantare o dir ne saprò tanto.'' ([[Giovanni Battista del Tufo]]) *''Ma non posso più accettare l'etichetta provinciale | e una Napoli che ruba in ogni telegiornale, | una Napoli che puzza di ragù di malavita, | di spaghetti, cocaina e di pizza margherita, | di una Napoli abusiva paradiso artificiale | con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare.'' ([[Federico Salvatore]]) *''Ma 'sta città mme pare sempe 'a stessa | che canta pe' cantà, ma sta chiagnenno''<ref>Piangendo.</ref>''. | Napule, chesta si', si 'na canzone | cantata cu dulore, alleramente.'' ([[Raffaele De Novellis]])<ref>Versi musicati da Cafazo.</ref> *''Mamma Napoli | Io stonghe ccà || E nun abbastano cient'anne | A ll'acqua e mare pe putè cagnà sta razza | 'o viento e terra le tocca pe crianza | e nun le passa maie sta vrenzola e speranza || e nun abbastano cient'anne | pe ce putè assettà a sta tavulata e gente | gente che già ha magnato, gente che già ha bevuto | che 'o mmeglio e chisto munno già se ll'ha futtuto | Mamma Napoli.'' ([[Teresa De Sio]]) *''Napolì | 'e benpensante votano Dc | Napolì | 'e camurriste votano Psi | Napolì | 'e sicchie 'e lota''<ref>Secchi di melma.</ref>'' votano Msi | Napolì | ma 'mmiez' 'a via continuano a murì | Napolì | ma tenimmo 'o sole 'a pizza e 'o mandulino | tarantelle canzone sole e mandulino | a Napoli se more a tarallucce e vino.'' ([[99 Posse]]) *''Napoli fu non è. La pompa altera | de le glorie già sue si volse in duolo. | Busto e tomba di sé, sul nudo suolo | pianger si può, ma non veder qual era. || Con aereo velen la Morte arciera | omicide sbalzò le Parche a volo; | e di Grandi e Plebei recisi a stuolo, | l'insepolto carname i Cieli annera. || Son macelli i Palagi, urne le sponde | del bel Sebeto; e sospirando stassi, | d'orride {{sic|straggi}} insanguinato l'onde. || Passeggier, bagna i lumi, affretta i passi, | fuggi, ché di spavento ombre feconde | spira la Morte ancor viva ne' sassi.'' ([[Giacomo Lubrano]]) *''Napoli ride int'a 'na luce 'e sole | chiena 'e feneste aperte e d'uocchie nire.'' ([[Ferdinando Russo]]) *''Napoli! Tu cuore di uomini che sempre ansima | nudo, sotto l'occhio senza palpebre del Cielo! | Città elisia, che calmi con incantesimo | l'aria ammutinata e il mare! Essi attorno a te sono attratti, | come sonno attorno all'amore! | Metropoli di un Paradiso in rovine | da tempo perduto, di recente vinto, ma pure ancora solo a metà riconquistato.'' ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Napule bella, desiata tanto | dal core e da la mia penosa vita, | Napuli bella, ch'io lassai da canto, | Napuli bella, e come t'ho fuggita? | Napuli bella, gli occhi miei di pianto | son pieni per la misera partita!'' ([[Francesco Galeota]]) *''Napule è comm' 'a femmena, | te fa venì 'o gulìo''<ref>Voglia.</ref>''. | Apprimma''<ref>Prima.</ref>'', core mio | e doppo, frusta llà. | E nfrìnghete, nfrìnghete, nfrà, | nfrùnghete, nfrùnghete, nfrù. || Napule, bello mio, | si' sempe tu, | si' sempe tu.'' ([[Pasquale Cinquegrana]])<ref>Versi musicati da Giuseppe De Gregorio.</ref> *''Napule è 'nu paese curioso: | è 'nu teatro antico, sempre apierto. | Ce nasce gente ca senza cuncierto''<ref>Senza preparazione.</ref>'' | scenne p' 'e strate e sape recita'.'' ([[Eduardo De Filippo]]) *''Napule è tutta rampe, scalinate, | scale, gradune, grade, gradiatelle, | sagliute, scese, cupe, calate, | vicule ’e coppa, ’e sotto, viculille, | vicule stuorte, | vicule cecate.'' ([[Carlo Bernari]]) *''Napule Napule Napule Na' | 'na notte e luna chiena | 'o sole ca me vase''<ref>Bacia.</ref>'' | 'n'addore e panne spase | me fa' senti' nu rre.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Sergio Bruni.</ref> *''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}}''<ref>Refuso. In realtà: non.</ref>'' abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. ([[Tristan Corbière]]) *''Non ti ricordi la fresca sera, | molle di nubi, plenilunar, mentre di Napoli per la Riviera | a i parapetti scrosciava il mar? || Era un settembre più che autunnale, | e Piedigrotta passata già; | dentro la Villa, pel gran viale, | avean le raffiche spersa l'està. || Moriva lungi su i mandolini | una canzone, sotto un hôtel. | Ma che profumo di gelsomini! | Parea dal mondo caduto un vel. || Non ti ricordi? Scendea la notte | sempre più opaca, su te, su me; | ci sorpassavano le ultime frotte | de le discepole, da gli ateliers. || Ci soffermammo. Nubi più grosse | spegnean de i cieli, nere, il chiaror; | tossisti, e della piccola tosse | su la tua bocca bevvi il sapor: || e stemmo avvinti, contro a le spume | che ci spruzzavano, salse, ognor più, | mentre [[Posillipo]] con cento e un lume | insanguinava l'onde laggiù...'' ([[Francesco Gaeta]]) *''O bella come una favola d'oro, | città solare, contrada incantata, | ove una dolce invisibile fata | fa sue magie tra una palma e un alloro. || La dolce fata nasconde al mortale, | chiuso in mistero, il divino suo viso; | ma bene effonde nell'aria un sorriso | di mite e ardente fulgor celestiale. || Tutta ne esulta la verde pendice | lungo il grand'arco del golfo beato; | tutto ne splende, commosso, incendiato, | l'azzurro specchio del mare felice. || Solo, laggiù, c'è un cattivo gigante''<ref>Il Vesuvio.</ref>'' | che freme e sbuffa in rabbioso tormento; | ma il suo fumacchio, portato dal vento, | si perde in ciel come un cirro vagante.'' ([[Diego Valeri]]) *''O gente senza alcuna cortesia, | la cu' 'nvidia punge | l'altrui valor, ed ogni ben s'oblia; | o vil malizia, a te, perché t'allunge | di bella leggiadria, | la penna e l'orinal teco s'aggiunge.'' ([[Cino da Pistoia]]) *''Oje né', | si te vuó' sciogliere''<ref>Scioglierti, nel senso di lasciarmi.</ref>'', | 'a strada è libera, | puó' cammenà. | Napule è chino 'e femmene | tutte pe' me, | ca vònno''<ref>Vogliono.</ref>'' a me, | pazze pe'mmé.'' ([[Salvatore Baratta]])<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref> *''Pare che a tre generazioni di russi | fosse proibito andare a spasso | senza meta per le vie | di questa città meridionale, | lasciando libero lo sguardo di vagare, | curiosare disinvolti | qua e là, scattanti come bovi, | non com'aquile o leoni in cerca di preda, | che aguzzano la vista crudele''. ([[Maksim Amelin]]) *''Pe' [[Via Toledo|Tuleto]], p' 'a strada cchiù bella | d' 'a cchiù bella città ca se trova, | n'ata vita llà 'n miezo vulesse campà!...'' :'' 'N Paraviso 'stu sciore 'e bellezza | llà sultanto 'o putite truvà!'' ([[Salvatore Baratta]]) *''Per questo, straniero, la gente | a Napoli ha il culto dei santi: | da sempre ha conosciuto non un solo Dio, | ma molti dei, | perciò scambia San Paolo e San Pietro con i Dioscuri, | San Giovanni con Hermes | e Santa Restituta con Cibele. | Vecchie usanze dei tempi di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]].'' ([[Alfred Andersch]]) *''Più volte haver porai tu fors'udito | la nobiltade et la celebre fama | de 'st'inclyta città posta nel lito | de le syrene. Et Napoli hor si chiama. | A questo lieto et fortunato sito | la giovenetta, ch'anchor via più s'ama, | sepolta giace et come antica autrice | la sirena Parthenope si dice.'' ([[Ioan Bernardino Fuscano]]) *''Pure la nostra sirena vedrai, Partenope, alla quale, condotta di qua dal mare, lo stesso Apollo indicò con la colomba Dionea il fertile suolo. A questa mia sede natale io ti invito. Qui è mite l'inverno e fresca l'estate: qui con le onde sue lente batte il mare tranquillo, ed è la pace sicura e il dolce far niente e una quiete senza fine; e si dorme qui, tanto!'' ([[Publio Papinio Stazio]]) *''Qui sicura è la pace, e qui si gode | d'una comoda vita il bel piacere, | né v'è chi l'ozio altrui conturbi, o i sonni. | Non ha litigi il foro, e niun contrasto | conobbero giammai le leggi armate; | del diritto s'appaga ogni uom d'onore | senza aspettar che un tribunal l'astringa. | Or dirò delle superbe cose, | ch'alle colte città crescono il vanto? | Vedrai li sacri templi, e gli atrii suoi | da cento trammezzati alte colonne: | le due moli vedrai, teatro e circo, | e i quinquennali giuochi, il cui splendore | non cede a quei, che [[Roma]] sacra a Giove. | Né di [[Menandro]] a te lodar pretendo | le commedie di riso, e il dir faceto | di greco misto, e di parlar latino. | Né manca qui ciò, ch'è diletto al senso.'' ([[Publio Papinio Stazio]]) *''Quivi Napoli bella i regi alberga, | Città vittoriosa e trionfale: | Veggio altri tempi ancor, e in altri monti | Quel ch'ora innalza tre sublimi fronti.'' ([[Torquato Tasso]]) *''Settimana di sette feste, | questa è Napoli, punto e basta! | Passa il guappo con le maestre, | s'alza il grido dell'acquaiuol.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Lino Benedetto.</ref> *''Stace Napole mia, bella, e gentile, | sciore de 'Talia<ref>''Fiore di Italia.''</ref>e schiecco<ref>''Specchio.''</ref>de lo Munno, | mamma che face nascere l'Abrile | Tutto a no ventre | sempre co l'Autunno, | sott'a n'airo né gruosso né sottile, | 'nzino a mare commo uovo chino e tunno, | accanto a sciumme''<ref>Fiumi.</ref>'', e munte, e fontanelle, | Che 'nnanze foro giuvene e zitelle.'' ([[Giulio Cesare Cortese]]) *''T'accumpagno vico vico | sulo a tte ca si' 'n amico | e te porto pe' 'e quartiere | addò 'o sole nun se vede | ma se vede tutto 'o riesto | e s'arapeno 'e ffenèste | e capisce comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella. | Comm'è bella comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella.'' ([[Claudio Mattone]]) *''T'adoro, sì, domenica | napoletana verso giugno: oh tu | di fragole odorosa! | oh coltri gialle e rosa | a i terrazzi! oh, profumo del ragù! || Ecco, a la chiesa prossima | chiama a distesa il campanello ancor; | nel sole, hanno per «essa», | tornata da la messa, | mobili e letto una scintilla d'or: || spunta con lumi e musica | per la salita la procession; | incede il Santo, e trema; | sul baldacchino crema | foglie di rose piove ogni balcon. || Adoro il tuo crepuscolo: | la gelsa bianca ne i panieri appar: | e l'uom de le campagne | suoi serti di castagne | su la pertica lunga ama cantar: || siede al balcone e dondola | «essa», con il ventaglio in grembo, il pié: | assorta un po', sospira | al dì che si ritira, | e ride a pena, tra le amiche, a me.'' ([[Francesco Gaeta]]) *''Una croce nera sul petto dell'italiano, | senza intaglio, rabesco, splendore, | conservata da una famiglia povera | e portata dall'unico figlio...| Giovane nativo di Napoli! | Cos'hai lasciato sui campi di Russia? | Perché non hai potuto esser felice, | circondato dal celebre golfo? | Io che ti ho ucciso vicino a Mozdòk | sognavo tanto il vulcano lontano! | O, come sognavo nelle distese del Volga | almeno una volta di andare in gondola! | Ma io non son venuto con la pistola | a portarti via l'estate italiana | e le mie pallottole non hanno fischiato | sulla santa terra di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]]! | Qui ho sparato! Qui dove sono nato, | dov'ero orgoglioso di me e degli amici, | dove gli epici canti dei nostri popoli | non risuonano mai in traduzioni. | Forse che l'ansa del medio Don | è studiata da uno scienziato straniero? | La nostra terra, la Russia, la Rus, | l'ha seminata una camicia nera? | T'hanno portato qui in una tradotta | per conquistare lontane colonie, | perché la croce del cofanetto familiare | crescesse alle dimensioni d'una croce di tomba... | Non permetterò che la mia patria sia portata | oltre le distese di mari stranieri! | Io sparo. E non c'è giustizia | più giusta della mia pallottola! | Non sei mai stato né vissuto qui!... | Ma è sparso sui campi nevosi | l'azzurro cielo italiano, | sotto il vetro degli occhi morti.'' ([[Mikhail Svetlov]]) *''Vi quant'è bella Napule | pare nu franfellicco: | ognuno vene e allicca | arronza e se ne va.'' ([[canti popolari|canto popolare napoletano]]) *''Vieni o straniero nella grande Napoli, vedila, e muori! | Ama e inebriati, godi mentre l'attimo fugge | Il più splendido sogno, scorda i desideri delusi, | e i tormenti che un demone ha tessuto nella tua vita: | impara qui a godere, ad essere felice, e poi muori!'' ([[August von Platen-Hallermünde]]) *''Voglia 'e turnà | dint'e vicoli e sta città, | guarda e ride e te vò tuccà | nun se ferma mai, | voglia 'e verè | notte e juorno te fa cantà | chest'è Napule do cafè | nun te può sbaglià.'' ([[Teresa De Sio]]) ====[[Edoardo Bennato]]==== *''Chille ca nun vonno fa' 'a fila, | chille che stanno arreto 'e spurtielle, | chille ca passano c' 'o rrusso, | chille ca se fermano c' 'o giallo, | chille ca stanno chiene 'e miliarde, | chille ca vanno pezziente, 'e viecche, 'e criature, 'e buone, 'e malamente, | nisciuno! | Nun se salva nisciuno, | nisciuno nisciuno, | int' 'a 'sta città nun se salva nisciuno!'' *''E la nottata non passa mai | Bella, appariscente, invidiata, invadente | Volgare, indecente, violenta, incandescente | Ma è la mia città''. *''Non è piana non è verticale | è una linea che sale in collina | è una strada che parte dal mare | il percorso della città obliqua. || Scale mobili sotto la luna | diagonali e passaggi segreti | un cammino che esiste da sempre | il tesoro della città antica.'' ====[[Libero Bovio]]==== *''E cheste è Napule: | Canzone ca nun more, | Profumo 'e ll'aria, | Ciardino sempe 'n fiore. | Speranze, ammore, lacreme: | Napule chesto vo'.'' *''Chist'è 'o paese d' 'o sole, | chist'è 'o paese d' 'o mare, | chist'è 'o paese addó tutt' 'e pparole,| so' doce o so' amare, so' sempe parole d'ammore!'' *''È tutta d'oro, | d'oro e celeste è Napule. | Se canta e more? | Ma i' voglio murì ccà. | Pe' Napule e Maria | trèmmano 'e ccorde d' 'a [[chitarra]] mia, | Marì.''<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref> ====[[Chariteo]]==== *''La gentil sacra, cittade, | Napol, di Muse et divi antiquo hospitio; | di [[w:|trabea]] degna et non d'aspro cilitio.'' *''Seconda patria mia, dolce Sirena, | Parthenope gentil, casta cittade, | nido di leggiadria e nobiltade, | d'ogni vertute e di delicie piena; || con tal dolor ti lascio e con tal pena, | qual, lasso!, io mai soffersi in nulla etade. | A dio, amici!, a dio, dolci contrade: | Hor qui ragion le lagrime non frena.'' *''– Parthenope son io, piena di duolo: | Non men beäta pria, c'hor infelice, | squarciata in mille parti, equata al suolo. || Misera me!, fruïr più non mi lice | Primavera, che sempre in me fioriva; | ché Venere è conversa in diva ultrice! || Libera fui gran tempo, hor son captiva, | in man di fieri monstri, horrendi et diri''<ref>I francesi di Luigi XII che occuparono Napoli dal 4 agosto 1501 al 16 maggio 1503.</ref>'', | quai Protheo doma in la Carpathia riva. || Qual re più fida in regno, in me si miri | come in lucido specchio! O re possenti, | imparate frenar vostri desiri! || Non vi inganne il piacer di ben presenti, | ché sempre a voi minaccia il Re {{sic|magiore}} | ciò che temon di voi le minor genti.'' ====[[Nino D'Angelo]]==== *''Ma quanto bene te voglio, mia cara città, | quann'era vierno''<ref>Inverno.</ref>'' cu 'o sole m'ê''<ref>Mi hai.</ref>'' fatto scarfa<nowiki>'</nowiki> ''<ref>Riscaldare.</ref>'', | mmiezzo a 'sti strade cchiù vecchie 'e l'età | tu m'ê 'mparato a parla', | e quanta vote m'ê fatto capi' | ca se po' sempe muri<nowiki>'</nowiki>''. *''<nowiki>'</nowiki>Nu napulitano nunn'è sempe allero, | nun le basta 'o sole, tene troppi pensiere, | dint' 'a chesta gara parte sempe arrete''<ref>Indietro</ref>'', | corre tutt' 'a vita e 'o traguardo è 'na barriera.'' *''Sott' a 'stu cielo blu, | 'o ssaje ca nun se vola | e nun se po' campa' sempe aspetta' | speranza e sole. | T'ha tradito 'sta città, | ca vo' sulo ave' e nun dà. | Stella napulitana | che triemme 'ncopp' 'a 'stu mare | ca nun t'ha dato maje niente.'' ====[[Pino Daniele]]==== *''Città che non mantiene mai le sue promesse, | città fatta di inciuci e di fotografia, | di [[Diego Armando Maradona|Maradona]] e di [[Sofia Loren|Sofia]] | ma è la mia città | tra l'inferno e il cielo.'' *''Napule è mille culure | Napule è mille paure | Napule è a voce d' 'e criature''<ref>Creature, bambini.</ref>'' | che saglie chiano chianu | e tu saje ca nun si sulo''. *''Napule è 'na carta sporca | e nisciuno se ne 'mporta | e ognuno aspetta 'a ciorta.'' *''Napule è tutta 'no suonno | e 'a sape tutto 'o munno | ma nun sanno a verità.'' *''Simmo lazzari felici | gente ca nun trova cchiù pace | quanno canta se dispiace | è sempe pronta a se vutta' | pe' nun perdere l'addore.'' *''Terra mia, terra mia | comm'è bello a la penza'. | Terra mia, terra mia | comm'è bello a la guarda'. | Nunn è 'o vero nun è sempre 'o stesso | tutt' 'e journe po' cagna' | ogge è dritto, dimane è stuorto | e chesta vita se ne va.'' ====[[Ernesto Murolo]]==== *''E 'a Luna guarda e dice: | "Si fosse ancora overo. | Chisto è 'o popolo 'e na vota''<ref>Di una volta.</ref>'', | gente semplice e felice. | Chist'è Napule sincero, | ca pur'isso se ne va".''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> *''Napule, | a qua' parte d' 'o munno se fa '[[amore|ammore]] | comm'a Napule, 'e sera, 'int'a ll'està''<ref>Estate.</ref>''? | Vócche vasate''<ref>Bocche baciate.</ref>'', cantano, | core tradute, chiagnono. | Ma è tantu bella Napule | ca pure ll'odio te fa scurdà''<ref>Dimenticare.</ref>''.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> *''Napule bella mia, | terra d'ammore, lacreme e canzone... | che suonno d'oro ca nce faje sunná''<ref>Sognare.</ref>''! | 'Ncòre nce miette na malincunía, | na freva tu nce miette dint'<nowiki>'</nowiki>e vvéne | pecché nce vuó' fa' chiagnere e cantá.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> ====[[Totò]]==== *''A Napule nun se po' sta cuieto''<ref>Quieto.</ref>''. | Aiere un brutto cane mascalzone | se ferma, addora, aiza 'a coscia 'e reto, | e po' mme fa pipi 'nfaccia 'o sciassì.'' *''Io voglio bene a Napule | pecché 'o paese mio | è cchiù bello 'e 'na femmena, | carnale e simpatia. || E voglio bene a te | ca si napulitana | pecché si comm'a me | cu tanto 'e core 'mmano.'' *'''Sta Napule, riggina d' 'e ssirene, | ca cchiù 'a guardammo e cchiù 'a vulimmo bbene. | 'A tengo sana sana dinto''<ref>Dentro.</ref>'' 'e vvene, | 'a porto dinto 'o core, ch'aggia''<ref>Che devo.</ref>'' fa'? | Napule, si' comme 'o zzucchero, | terra d'ammore – che rarità!'' ==Proverbi== *Napl<sub>''ǝ''</sub> tand'avandát<sub>''ǝ''</sub> s'è r<sub>''ǝ''</sub>ddótt<sub>''ǝ''</sub> a car<sub>''ǝ''</sub>scià prèt<sub>''ǝ''</sub>. ([[Proverbi lucani|lucano]]) *Napulitane: larghe 'e vocca e stritte 'e mane. ([[Proverbi napoletani|napoletano]]) *'O napulitano è cavaliere. ([[Proverbi napoletani|napoletano]]) *[[Roma]] santa, [[L'Aquila|Aquila]] bella, Napoli galante. ([[Proverbi italiani|italiano]]) *Tre sono le meraviglie, Napoli, [[Roma]] e la faccia tua. ([[Proverbi italiani|italiano]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== {{div col|strette}} *[[Archivio di Stato di Napoli]] *[[Arcipelago Campano]] *[[Biblioteca dei Girolamini]] *[[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III]] *[[Borbone delle Due Sicilie]] *[[Borgo Santa Lucia]] *[[Camorra]] *[[Campania]] *[[Canzone classica napoletana]] *[[Casatiello]] *[[Castel Capuano]] *[[Castel sant'Elmo]] *[[Centro direzionale di Napoli]] *[[Certosa di San Martino]] *[[Chiostri di San Martino]] *[[Cimitero delle Fontanelle]] *[[Cimitero di Poggioreale]] *[[Crypta Neapolitana]] *[[Cucina napoletana]] *[[Ducato di Napoli]] *[[Festa di Piedigrotta]] *[[Filastrocche napoletane]] *[[Fontana della Spinacorona]] *[[Forcella (Napoli)|Forcella]] *[[Galleria Umberto I]] *[[Golfo di Napoli]] *[[Guappo]] *[[Il Vasto]] *[[Indovinelli napoletani]] *[[Istituto italiano per gli studi filosofici]] *[[Lago d'Averno]] *[[Lazzari]] *[[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]] *[[Maschio Angioino]] *[[Mergellina]] *[[Modi di dire napoletani]] *[[Mostra d'Oltremare]] *[[Museo archeologico nazionale di Napoli]] *[[Museo artistico industriale Filippo Palizzi]] *[[Museo nazionale di Capodimonte]] *[[Museo nazionale di San Martino]] *[[Palazzo Donn'Anna]] *[[Pallonetto di Santa Lucia‎]] *[[Pastiera napoletana]] *[[Piazza Carlo III (Napoli)|Piazza Carlo III]] *[[Piazza Dante (Napoli)|Piazza Dante]] *[[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Dante]] *[[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]] *[[Pignasecca]] *[[Pizza]] *[[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]] *[[Porta Capuana]] *[[Posillipo]] *[[Preghiere napoletane]] *[[Presepe napoletano]] *[[Proverbi napoletani]] *[[Pulcinella]] *[[Quartieri di Napoli]] *[[Quartieri Spagnoli]] *[[Real Albergo dei Poveri]] *[[Regno di Napoli]] *[[Repubblica Napoletana (1799)]] *[[Risanamento di Napoli]] *[[Riviera di Chiaia]] *[[San Gennaro]] *[[Scioglilingua napoletani]] *[[Scugnizzo]] *[[Scuola di Posillipo]] *[[Scuola militare "Nunziatella"]] *[[Sebeto]] *[[Sedili di Napoli]] *[[Spaccanapoli]] *[[Stazione zoologica Anton Dohrn]] *[[Stazioni dell'arte]] *[[Strummolo]] *[[Teatro di San Carlo]] *[[Teatro napoletano]] *[[Teatro San Carlino]] *[[Università degli Studi di Napoli Federico II]] *[[Vesuvio]] *[[Via Foria]] *[[Villa comunale di Napoli]] *[[Voci e gridi di venditori napoletani]] *[[Vomero]] *[[Zucchine alla scapece]] {{Div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=Napoli|n=Categoria:Napoli}} {{vetrina|7|11|2012|argomenti}} [[Categoria:Comuni della Campania]] [[Categoria:Napoli| ]] 31n9bwvxbocash2eq7grbtcmu4qsf8n Maccio Capatonda 0 11616 1218406 1186634 2022-07-22T18:45:28Z 79.43.29.55 /* Citazioni su Mariottide */ evidenziato l'"ennessimo" singolo di mariottide wikitext text/x-wiki {{wikificare|motivazione=ci sono molte brevi frasi che sembrano senza senso: bisognerebbe fare una cernita}} [[Immagine:Marcello Macchia.jpg|thumb|Marcello Macchia]] ''' Marcello Macchia''', in arte '''Maccio Capatonda''' (1978 – vivente), attore, regista e comico italiano. == Maccio Capatonda == ===La Febbra=== * Che cosa accadrebbe se il male si ''formerebbe'' dentro di te? ('''Voce fuori campo''') * Un virus micidiale che ti fa stare proprio una cosa malissimo... ('''Voce fuori campo''') * Un virus a cui non puoi sfuggire ma neanche proprio, guarda, io ci ho provato, niente! ('''Voce fuori campo''') * Shamalayan! ('''Bobbo''') * Dottore, chiami un dottore! ('''Bobbo''') * Ho delle pause, delle pause... ('''Bobbo''') * '''Voce fuori campo''': Se ti togliessero l'amore tuo... <br/>'''Milly''': Bobbo, io non ti amo più <br/>'''Voce fuori campo''': Se ti togliessero l'amicizia... <br/> {{NDR|L'amico gli passa accanto schivando il suo abbraccio}} * '''Bobbo''': Tu sei il mio più caro mio mio amico!<br />'''Voce fuori campo''': Se ti togliessero il talento... <br/> {{NDR|Non riesce a tirare un rigore}} <br/> '''Voce fuori campo''': Se ti togliessero l'automobile...<br/> {{NDR|Si accorge che gli hanno rubato l'auto}} * E per la prima volta sullo schermo cinematografò, il piccolo Riccardino Fuffolo {{NDR|appare una persona dal volto coperto, alta e dalla corporatura esile}} ('''voce fuori campo''') * Dottore... ho la febbra! ('''Bobbo''') * La febbra, il nuovo film di Ennio Annio. ('''Voce fuori campo''') ===La Febbra 2=== * Quando tutto sembrava tornare alla normalità... ('''Voce fuori campo''') * Un virus irrefrenabile che, veramente, guarda, sarebbe un peccato fermarlo! ('''Voce fuori campo''') * Il peggio è tornato. ('''Voce fuori campo''') * C'ho dei malanni, c'ho dei malanni! ('''Bobbo''') * '''Milly''': Va be', sarà la bora. <br/>'''Bobbo''': Ma non siamo a Trieste! * Dottore, ho la Febbra 2! ('''Bobbo''') * '''Bobbo''': Chiama un dottore in medicina, Marino! <br /> '''Marino''' {{NDR|dopo esserselo nascosto sotto maglia}}: M'è sparito il telefono, Bobbo! <br />'''Bobbo''': Noooo! * And for the second time on the ''cinematografò'' whole screen, the little Riccardino Fuffolo. ('''Voce fuori campo''') ===L'uomo che usciva la gente=== * Esistono storie che non esistono. ('''Voce fuori campo''') * '''Mariottide''': Mio figlio Fernandello diventerà un ottimo ballerina! <br/> '''Fernandello''': Papà! Io voglio fare l'usciere! {{NDR|Mima il gesto dell'indicare la porta, e tutti gli ospiti in sala escono}} * Fernandello aveva un dono: faceva uscire la gente. ('''Voce fuori campo''') * '''Fernandello''': Ma chi è quello là? <br/> '''Anna Pannocchia''': È Billy Ballo: il miglior ballerino del mondo! <br/> '''Fernandello''': Voglio essere come lui! <br/> '''Anna Pannocchia''': Se lo fossi ti sposerei! * Ma fammi vedere come fai 'o tippo tappo! ('''Mariottide''') * '''Fernandello''': Mi fa male! {{NDR|Cadendo mentre balla}} <br/> '''Mariottide''': Deve far male! * '''Kledi''': Non provare ad imitare Billy Ballo, sii te stesso! <br/> '''Fernandello''': Ma io sono un asino. <br/> '''Kledi''': Allora sii un asino! === Padre Maronno – L'ispettore Catiponda – L'Ispettore Santo Maroponda === ==== Prima puntata ==== * Ecco la grande fiction italiana... Ecco ''Padre Maronno''! L'uomo a cui ''appiopparono'' la santità... ('''Voce narrante''') * Che devozione! ('''Pastorello Girolamo al cospetto di Padre Maronno''') * La nostra salvezza! ('''Anna Pannocchia al cospetto di Padre Maronno''') * Redimimi! ('''Mario Maria Mario al cospetto di Padre Maronno''') * Mamma? Pare che sono santo! ('''Padre Maronno''') * La luce! L'albero! Il giallo!! ('''Padre Maronno''') * '''Anna Pannocchia''': Mio marito è cieco! <br /> '''Padre Maronno''' {{NDR|infilandole le dita negli occhi}}: Ora siete accomunati... * '''Pastorello Girolamo''': Padre, vado a gettare questa immondizia... <br /> '''Padre Maronno''': E se poi te ne penti? ==== Seconda puntata ==== * Sono santo!! ('''Padre Maronno''') * Lei è un impostore che si prende giuoco degli incapaci! ('''Reverendo Scarlet Johassen a Padre Maronno''') * C'ho fame! ('''Padre Maronno''') * '''Pastorello Girolamo''': Padre l'acqua bolle, butto la pasta... <br /> '''Padre Maronno''': E se poi te ne penti? <br />'''Pastorello Girolamo''': È santo! È santo! * '''Katherine J. Junior''': Padre, ci vedo poco... <br /> '''Padre Maronno''' {{NDR|facendole indossare dei comuni occhiali da vista}}: Prova con i vetri sacri... <br /> '''Katherine J. Junior''' {{NDR|dopo aver indossato gli occhiali}}: L'amore è grande! * '''Pastorello Girolamo''': Le ho anticipato cinquanta euro per la spesa... Perché non me li vuole ridare? <br />'''Padre Maronno''': Non sono io che non voglio... {{NDR|Indicando verso l'alto}} ==== Terza puntata ==== * Questi vostri danari, li farò pervenire... al Signore! {{NDR|Non appena i fedeli alzano speranzosi gli occhi al cielo, s'intasca l'ingente mezzetta di denaro}} ('''Padre Maronno''' ) * Lei è un ciarlatano che si approfitta dei poveri disgraziati! ('''Reverendo Scarlet Johassen a Padre Maronno''') * Lei non si attiene alle sacre scritture! Lei non segue il ''libbro''! Il ''libbro''!! {{NDR|Indicando un semplicissimo libro con una scarna sovraccoperta con su scritto "LIBBRO"}} ('''Reverendo Scarlet Johassen a Padre Maronno''') * '''Anna Pannocchia''': I nostri soldi non sono arrivati al Signore! <br /> '''Padre Maronno''': Fandonie! {{NDR|E monta in un'auto lussuosa per poi allontanarsi}} <br /> '''Anna Pannocchia''': Non sono arrivati!! <br /> '''Ivo Avido''': Farabbrutto!! * '''Padre Maronno''': {{NDR|In auto, al telefono}} Mamma sono meno Santo! <br /> '''Emma Diseguale''': Prova a fare dei miracoli... ==== Quarta puntata ==== * Da un errore della costumista... Padre Maronno diventa... l'Ispettore Catiponda! ('''Voce narrante''') * Ispettore Catiponda... è successa una cosa! In un posto! ('''Poliziotto Girolamo Tiffany''') * Allora... andiamo là... a fare delle cose... ('''Ispettore Catiponda''') * Noi crediamo che la vittima abbia preso una ''bbotta''! ('''Ispettore Catiponda''') * Ho capito tutto! ('''Ispettore Catiponda''') * '''Ispettore Catiponda''': Quando è l'ultima volta che lo hai visto? <br /> '''Sospettato''': Era un sabato di martedì notte... <br />'''Ispettore Catiponda''': Deduci! <br />'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Ho dedotto! ==== Quinta puntata ==== * La sfortuna lo aveva storto, ma gli aveva donato la ''vedenza'' ('''Voce Narrante''') * Si tratta di suicidio! ('''Ispettore Catiponda''') * {{NDR|Al telefono}} Ispettore Catapronto! ('''Ispettore Catiponda''') * E se non fosse stato lui? ('''Ispettore Catiponda''') ==== Sesta puntata ==== * Una nuova puntata nuova. ('''Voce narrante''') * Tratto solo con l'ispettore Catapecchia! ('''Criminale''') *'''Ispettore Catiponda''': Sono Catiponda. Malvivente, che cosa vuoi?<br/>'''Criminale''': Voglio un milione di euro... in lire! * '''Criminale''': Un altro passo e l'ammazzo! {{NDR|Padre Maronno fa un passo indietro; il criminale uccide l'ostaggio}} Non avevo specificato se avanti o indietro! ==== Settima puntata ==== * '''Voce narrante''': Avevate visto la santità, avevate visto la vedenza... Ma non avevate ancora visto... La Santa Vedenza.<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Padre ispettore mio!<br>'''Poliziotta''': Difendere la giustizia!<br>'''Voce narrante''': ...nasce l'ispettore Santo Maroponda!<br>'''Ladro''': Arrestami e redimimi! * La giustizia è divina. ('''Poliziotto Girolamo Tiffany''') * No alla violenza nella guerra! ('''Ispettore Santo Maroponda''') *Non perdetevi la fiction che ne contiene altre due...L'Ispettore Santo Maroponda. ('''Voce narrante''') ==== Ottava puntata ==== *'''Voce Narrante''': Aveva il dono della credenza!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': L'hai squartata tu?<br>'''Assassino''': No-No!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Ti credo.<br>'''Voce Narrante''': ...Aveva il potere!<br>'''Testimone di Geova''': Siamo testimoni di Geova, veniamo qua...<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Deportateli!<br>'''Voce Narrante''': Combatteva per i giusti valori.<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Basta con questa omosessualità!<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Ma io ti amo!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': È ora di prendere moglie!<br>'''Voce Narrante''': Era il vendicatore dei vecchi nemici.<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Sconfiggerò il crimine attraverso la fede.<br>'''Reverendo Scarlet Johassen''': Lei non segue i protocolli!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Interdicetelo!<br>'''Voce Narrante''': Era l'apostolo della non violenza.<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Fermo!<br>'''Rapinatore''': La ammazzo!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Veniamo in pace.<br>{{NDR|Il rapinatore spara a Poliziotto Herbert}}<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Perdonalo!<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Col cazzo!<br>'''Voce Narrante''': Era l'Ispettore Santo Maroponda. La fiction che segna l'esordio del grande Rick Bassifossi.<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Non dimenticarmi! ==== Nona puntata ==== * Polizia Santa! {{NDR|Il rapinatore, che stava cercando di scippare una vecchietta, si ferma di colpo}} Scippala con amore! ('''Ispettore Santo Maroponda''') * Questa bomba porterà la pace! {{NDR|Benedicendo un missile pronto per esser lanciato}} ('''Ispettore Santo Maroponda''') * La santità non è cosa tua... {{NDR|Toglie la tovaglia all'Ispettore santo Maroponda}} La giustizia lasciala ad altri... {{NDR|Gli toglie il cappello}} Ed ora... Raddrizzati, storpio! {{NDR|Al suo comando l'Ispettore riacquisice una posizione eretta}} ('''Dio''') ===Altri=== ==== Mobbasta ==== * '''Voce''': Aveva visto qualcosa che non doveva vedere..aveva messo il naso in una faccenda più grande di lui..aveva sentito qualcosa che non doveva sentire..aveva parlato con qualcuno con cui non doveva parlare..aveva toccato qualcosa che non doveva toccare..si era limitato in qualcosa in cui non avrebbe dovuto limitars.. * '''Maccio Capatonda''': OH E MOBBASTA PERÒ EH! [...] Neanche il caffè posso bere in santa pace! ==== Ahia, ma sei scemo ==== * '''Maccio Capatonda''': Ehi, ragazzo, che cosa ti prende? <br/> '''Bappo''': C'ho rabbia! <br/> '''Maccio Capatonda''': Ti va di mettere questa fottuta rabbia sotto contratto? * '''Maccio Capatonda''': Tu devi percorrere la tua strada... <br/> '''Bappo''': Ma la mia strada è il baretto! <br/> '''Maccio Capatonda''': D'ora in poi il ring sarà il tuo unico baretto! * '''Maccio Capatonda''': Il ''pugilismo'' ragazzo, è un mondo di dolore, di lacrime, ma tu hai la stoffa ragazzo! <br/> '''Bappo''': Ma io sono scemo! *'''Maccio Capatonda''': Don... lui è Bappo. {{NDR|mostra fiero il suo pupillo}} <br/> '''Don''': Ma questo è un coglione! <br/> '''Maccio Capatonda''': Ha un'arma segreta Don... è il pugno di lato! * '''Voce fuori campo''': Stupiti da un talento nascosto... Ma nascosto bene... * '''Mamma di Bappo''': Bappo non sei bono a nulla. <br> '''Bappo''': ''Io sono puggile''! {{NDR|la stende}} * '''Bappo''' {{NDR|viene colpito sul ring in faccia}}: Ahia, ma sei scemo?!? Mi hai fatto male cacchio! ==== Anche no ==== *'''Voce narrante''': Avrebbe potuto cambiare il mondo... <br/> {{NDR|Maccio Capatonda avanza con uno strano cappello}} <br/> '''Voce narrante''': Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe... <br/> {{NDR|Capatonda continua ad avanzare}} <br/> '''Voce narrante''': Avrebbe potuto risanare il debito pubblico... <br/> {{NDR|Primo piano di Maccio Capatonda}} <br/> '''Voce narrante''': Avrebbe potuto sconfiggere la criminalità... <br/> '''Maccio Capatonda''': Ma anche no. <br/> '''Voce narrante''': Anche No, l'ultimo capolavoro di Bruno Liegi Bastonliegi. <br/> '''Maccio Capatonda''': C'avrò pure io i miei problemi, no? ==== Babbi l'orsetto ==== * '''Voce narrante''': Dai produttori di ''Terror.org'', dal regista de ''L'Ammazzatore'' {{NDR|urlo}}, dall'aiuto-regista de ''L'Ammazzatore'' {{NDR|altro urlo}}, dal capo elettricista di ''Tension'', il ritorno di... Babbi l'orsetto, un film di una tenerezza impressionante. ==== Che cazzo dico ==== * Alcune cose non succedono per vanvera. ('''Voce fuori campo''') * '''Tiffano''': Amanda mi lasceresti il tuo numero? <br />'''Amanda''': Certo, 02 679... chiamami eh? Ci conto! <br /> '''Tiffano''': 679?!? *'''Tiffano''': Amanda io ti amo ogni giorno di più! <br/> '''Amanda''': Complimenti! *'''Tiffano''': Tu non mi ami? <br/> '''Amanda''': No io ti amo, ma ti amo di meno... <br/> '''Tiffano''': ...Ma che cazzo dici, Amanda?!? <br/> '''Amanda''': Ti amo... al 40%. *'''Tiffano''': Amanda c'ho delusione in me. ==== Rocchio 47 ==== * Che potenza di percosse! ('''Telecronista''') * '''Pugile avversario''': Voglio la mamma! <br /> '''Rocchio''': Ora ti percuoto! * Una storia di poco falsa... ('''Voce fuori campo''') * '''Voce fuori campo''': Aveva i pugni nelle mani! <br />'''Rocchio''': Io ho dei pugni nelle mani! <br />'''Telecronista''': Ha i pugni nelle mani! * Non ho mai visto tanta vecchiaia in un solo uomo! ('''Telecronista''') *'''Voce fuori campo''': ...E l'astro nascente Katherine J. Junior. <br/>'''Gialappa's band''':-Questo?<br/>– astro morente, spero! *...Si è spento di vecchiaia! ('''Arbitro''') *Ma non perdete il sequel... {{NDR|un pugno di Rocchio esce fuori dalla sua tomba}} Rocchio 48! ('''Voce fuori campo''') ==== Il sesto scemo ==== * '''Ragazzo''': Vedo delle cose... <br />'''Ragazzo''': C'ho ''probblemi''... * '''Ragazzo''': Non posso scendere dalla macchina... <br />'''Maccio''': Perché? <br /> '''Ragazzo''': C'è qualcuno che mi blocca la porta... * '''Ragazzo''': Vedo la gente ''scema''.. Tu sei il sesto, oggi! <br /> '''Maccio''': Iiiieeehhh, Ieeeh! == Mariottide == ===Citazioni tratte da canzoni=== *''Quando guardo la città dall'autobus | i miei brufoli che scoppiano di pus | Nato male in periferia | ho buttato a male la vita mia | Ho sofferto madonnasantoddio | E per tutte quelle notti | ti ho trovato da altre parti | Ti ho chiamato e mi hai risposto | questo numero è diverso | Tristezza a palate | Tristezza a palate | Tristezza | Tristezza''. (da ''Tristezza a palate'') * ''Sono un figlio per sbaglio | la vita non va meglio | mio padre è gay | e mia madre è scema | Sono un figlio per sbaglio | non era quel che voglio | mio padre è più gay | e mia madre è più scema''. (da ''Un figlio per sbaglio'') *''Sento i fossi sotto al letto | mi ribatte il cuore in petto | guardo i rospi nella vasca | mi rincuoro e prendo un'esca | Non posso più mangiare | non riesco a respirare | non so più come fare | non ce la facc' cchiù | Tu puzzi | Tu puzzi | Madonnamia che puzza | spruzzo il deodorante | ma non si può far niente | Tu puzzi | che puzza | tu puzzi da morire | non c'è niente da fare | continuerai a puzzare''. (da ''Tu puzzi'') *''Ti ho pagato la cena ed anche il gelato | ti ho comprato i gioielli hai visto che belli | ti ho portato in vacanza | ti ho rifatto la stanza | ti darei la mia vita | e alloraaaa | Perché sputi | perché sputi | sul budino, dal balcone, nel panino | perché sputi | mentre guido, quando cerco di baciarti | perché sprechi la saliva''. (da ''Perché sputi?'') *''Quei sorrisi a macchia d'occhio | quegli amori a capofitto | Allegria vattene via | quegli sguardi della gioia | io sarò il vostro boia | Allegria pussa via | La tristezza conforto mi da''. (da ''Allegria vattene via'') *''Madonna mia | ma ch'è successo qua | s'è rotto tutto | e adesso... che faccio... | mi vado a buttare in un fosso''. (da ''Mariottide canta [[Shakira]]'') *''Botte | Schiaffi pugni calci in culo | basta | guarda che non sono un mulo.'' (da ''Botte'') *''È una tempesta di dolore questa vita | e a questo punto come mai non è finita? | Io c'ho uno strazio che mi spruzza da de-dentro | e se m'ammazzo io mi sa che faccio centro''. (da ''Tempesta di dolore'') *''Wengo a tranciarti amore mio | Wengo a tranciarti proprio io'' (da Giado Mastice, ''Wengo a tranciarti'' in ''Mariottide personal collection'') *''Il tuo cuore a spatola | spalma amore a rotoli'' (da Anna Pannocchia, ''Il tuo cuore a spatola'' in ''Mariottide personal collection'') *''Fallo entrare baby | Fallo entrare baby | Fallo entrare baby | Adesso'' (da Nick Maiale, ''Fallo entrare'' in ''Mariottide personal collection'') *''<nowiki>'</nowiki>Na visione sprovveduta mi son fatto della vita | ma una cosa l'ho capita figlio mio mò te la dico | sient' a me sient' a papà | non va bene se le cose vanno bene | è meglio male | sempre meglio male | è meglio male | sempre meglio male.'' (da ''Meglio male'') *''A letto senza letto | a cena senza cena | i colori m'han rubato | mo mi sento scolorato | la mia vita in bianco e nero | non è un film, è tutto vero | Sono un grigio arlecchino | un grigio arlecchino | mi si storce il bacino | oddio mio che casino. (da ''Il grigio [[arlecchino]]) *''Mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia... (da ''Mannaggia) *''A volte sono striste perché penso che la vita | da quando sono nato non è mai stata mia amica... (da ''Suicidami) *''Estate male, estate male | È andata male, estate al mare. (da ''Estate male) ===Citazioni su Mariottide=== ;Tutte le citazioni sono fatte dalla voce fuori campo (lo stesso Marcello Macchia), tranne ove specificato *Mariottide, otto copie vendute in soli tre anni. (da ''[[Mai dire...#Mai dire martedì|Mai dire martedì]]'', episodio 1) *La tristezza ha un nuovo nome, Mariottide. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 1) *È tornato. È letale. È Mariottide. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 2) *''Tristezza a palate'', l'ultimo capolavoro di Mariottide in musicassetta su richiesta anche in compact-disc. Contiene l'assolo di pianto. Compratelo, se ne avete il coraggio. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 2) *È d'impatto. È di troppo. È Mariottide. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 3) *Mariottide, un successo interregionale. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 3) *''Tu puzzi'', il nuovo singolo che ha scavato le classifiche. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 3) *Attenzione, la tristezza è live! Mariottide tour 2007. Le date da perdere: Milano, 28 febbraio, live at semaforo; ancora Milano, 1 maggio, live at Autogrill tangenziale ovest, zona anti bagno: digestivo concert; [...] Bologna, 16 aprile, live on ponteggio; San Fuorimano, 7 maggio, live on tangenziale sud; 10 giugno, live at casa vostra. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 5) *Mariottide tour 2007, offerto da ''Gropponi'', abbigliamento infimo e ''Amaro Letale'', voglio il peggio. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 5) *{{NDR|Su ''Mariottide canta Shakira''}} Penso che Shakira si voglia ammazzare per poter rivoltarsi nella tomba ([[Gialappa's band]], da ''Mai dire martedì,'' episodio 7) *Direttamente dalla vostra cantina, esce l'''ennessimo'' singolo di Mariottide. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 8) *Mariottide presenta ''Mariottide personal collection'', i grandi più cessi della musica consigliati dal maestro della tristezza. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 9) *Mariottide presenta la ''Tristologia di Navarrosh'', ma dopo l'evidente fallimento nel mondo del cinema, Mariottide torna a cantare, con il suo singolo peggiore. ''Il grigio Arlecchino'', premiato finalmente con un doppio disco di panico. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 10) *Figurati se Mariottide viene qua di martedì sera. [[Sting]] non siamo riusciti ad averlo e viene Mariottide che è ad un livello superiore? ([[Mago Forest]], da ''Mai dire martedì'', episodio 11) ==Filmografia== ===Attore=== *''[[Italiano medio (film)|Italiano medio]]'' (2015) ===Doppiaggio=== *''[[Angry Birds - Il film]]'' (2016) ===Regista=== *''[[Italiano medio (film)|Italiano medio]]'' (2015) ===Sceneggiatura=== *''[[Italiano medio (film)|Italiano medio]]'' (2015) ==Voci correlate== *''[[Mai dire...]]'' ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Capatonda, Maccio}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Comici italiani]] [[Categoria:Personaggi televisivi italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] f2zkvy9xvic7himrqo9p7db1lxzdyp0 1218409 1218406 2022-07-22T19:02:28Z Sun-crops 10277 Annullata la modifica 1218406 di [[Special:Contributions/79.43.29.55|79.43.29.55]] ([[User talk:79.43.29.55|discussione]]) utente non affidabile wikitext text/x-wiki {{wikificare|motivazione=ci sono molte brevi frasi che sembrano senza senso: bisognerebbe fare una cernita}} [[Immagine:Marcello Macchia.jpg|thumb|Marcello Macchia]] ''' Marcello Macchia''', in arte '''Maccio Capatonda''' (1978 – vivente), attore, regista e comico italiano. == Maccio Capatonda == ===La Febbra=== * Che cosa accadrebbe se il male si ''formerebbe'' dentro di te? ('''Voce fuori campo''') * Un virus micidiale che ti fa stare proprio una cosa malissimo... ('''Voce fuori campo''') * Un virus a cui non puoi sfuggire ma neanche proprio, guarda, io ci ho provato, niente! ('''Voce fuori campo''') * Shamalayan! ('''Bobbo''') * Dottore, chiami un dottore! ('''Bobbo''') * Ho delle pause, delle pause... ('''Bobbo''') * '''Voce fuori campo''': Se ti togliessero l'amore tuo... <br/>'''Milly''': Bobbo, io non ti amo più <br/>'''Voce fuori campo''': Se ti togliessero l'amicizia... <br/> {{NDR|L'amico gli passa accanto schivando il suo abbraccio}} * '''Bobbo''': Tu sei il mio più caro mio mio amico!<br />'''Voce fuori campo''': Se ti togliessero il talento... <br/> {{NDR|Non riesce a tirare un rigore}} <br/> '''Voce fuori campo''': Se ti togliessero l'automobile...<br/> {{NDR|Si accorge che gli hanno rubato l'auto}} * E per la prima volta sullo schermo cinematografò, il piccolo Riccardino Fuffolo {{NDR|appare una persona dal volto coperto, alta e dalla corporatura esile}} ('''voce fuori campo''') * Dottore... ho la febbra! ('''Bobbo''') * La febbra, il nuovo film di Ennio Annio. ('''Voce fuori campo''') ===La Febbra 2=== * Quando tutto sembrava tornare alla normalità... ('''Voce fuori campo''') * Un virus irrefrenabile che, veramente, guarda, sarebbe un peccato fermarlo! ('''Voce fuori campo''') * Il peggio è tornato. ('''Voce fuori campo''') * C'ho dei malanni, c'ho dei malanni! ('''Bobbo''') * '''Milly''': Va be', sarà la bora. <br/>'''Bobbo''': Ma non siamo a Trieste! * Dottore, ho la Febbra 2! ('''Bobbo''') * '''Bobbo''': Chiama un dottore in medicina, Marino! <br /> '''Marino''' {{NDR|dopo esserselo nascosto sotto maglia}}: M'è sparito il telefono, Bobbo! <br />'''Bobbo''': Noooo! * And for the second time on the ''cinematografò'' whole screen, the little Riccardino Fuffolo. ('''Voce fuori campo''') ===L'uomo che usciva la gente=== * Esistono storie che non esistono. ('''Voce fuori campo''') * '''Mariottide''': Mio figlio Fernandello diventerà un ottimo ballerina! <br/> '''Fernandello''': Papà! Io voglio fare l'usciere! {{NDR|Mima il gesto dell'indicare la porta, e tutti gli ospiti in sala escono}} * Fernandello aveva un dono: faceva uscire la gente. ('''Voce fuori campo''') * '''Fernandello''': Ma chi è quello là? <br/> '''Anna Pannocchia''': È Billy Ballo: il miglior ballerino del mondo! <br/> '''Fernandello''': Voglio essere come lui! <br/> '''Anna Pannocchia''': Se lo fossi ti sposerei! * Ma fammi vedere come fai 'o tippo tappo! ('''Mariottide''') * '''Fernandello''': Mi fa male! {{NDR|Cadendo mentre balla}} <br/> '''Mariottide''': Deve far male! * '''Kledi''': Non provare ad imitare Billy Ballo, sii te stesso! <br/> '''Fernandello''': Ma io sono un asino. <br/> '''Kledi''': Allora sii un asino! === Padre Maronno – L'ispettore Catiponda – L'Ispettore Santo Maroponda === ==== Prima puntata ==== * Ecco la grande fiction italiana... Ecco ''Padre Maronno''! L'uomo a cui ''appiopparono'' la santità... ('''Voce narrante''') * Che devozione! ('''Pastorello Girolamo al cospetto di Padre Maronno''') * La nostra salvezza! ('''Anna Pannocchia al cospetto di Padre Maronno''') * Redimimi! ('''Mario Maria Mario al cospetto di Padre Maronno''') * Mamma? Pare che sono santo! ('''Padre Maronno''') * La luce! L'albero! Il giallo!! ('''Padre Maronno''') * '''Anna Pannocchia''': Mio marito è cieco! <br /> '''Padre Maronno''' {{NDR|infilandole le dita negli occhi}}: Ora siete accomunati... * '''Pastorello Girolamo''': Padre, vado a gettare questa immondizia... <br /> '''Padre Maronno''': E se poi te ne penti? ==== Seconda puntata ==== * Sono santo!! ('''Padre Maronno''') * Lei è un impostore che si prende giuoco degli incapaci! ('''Reverendo Scarlet Johassen a Padre Maronno''') * C'ho fame! ('''Padre Maronno''') * '''Pastorello Girolamo''': Padre l'acqua bolle, butto la pasta... <br /> '''Padre Maronno''': E se poi te ne penti? <br />'''Pastorello Girolamo''': È santo! È santo! * '''Katherine J. Junior''': Padre, ci vedo poco... <br /> '''Padre Maronno''' {{NDR|facendole indossare dei comuni occhiali da vista}}: Prova con i vetri sacri... <br /> '''Katherine J. Junior''' {{NDR|dopo aver indossato gli occhiali}}: L'amore è grande! * '''Pastorello Girolamo''': Le ho anticipato cinquanta euro per la spesa... Perché non me li vuole ridare? <br />'''Padre Maronno''': Non sono io che non voglio... {{NDR|Indicando verso l'alto}} ==== Terza puntata ==== * Questi vostri danari, li farò pervenire... al Signore! {{NDR|Non appena i fedeli alzano speranzosi gli occhi al cielo, s'intasca l'ingente mezzetta di denaro}} ('''Padre Maronno''' ) * Lei è un ciarlatano che si approfitta dei poveri disgraziati! ('''Reverendo Scarlet Johassen a Padre Maronno''') * Lei non si attiene alle sacre scritture! Lei non segue il ''libbro''! Il ''libbro''!! {{NDR|Indicando un semplicissimo libro con una scarna sovraccoperta con su scritto "LIBBRO"}} ('''Reverendo Scarlet Johassen a Padre Maronno''') * '''Anna Pannocchia''': I nostri soldi non sono arrivati al Signore! <br /> '''Padre Maronno''': Fandonie! {{NDR|E monta in un'auto lussuosa per poi allontanarsi}} <br /> '''Anna Pannocchia''': Non sono arrivati!! <br /> '''Ivo Avido''': Farabbrutto!! * '''Padre Maronno''': {{NDR|In auto, al telefono}} Mamma sono meno Santo! <br /> '''Emma Diseguale''': Prova a fare dei miracoli... ==== Quarta puntata ==== * Da un errore della costumista... Padre Maronno diventa... l'Ispettore Catiponda! ('''Voce narrante''') * Ispettore Catiponda... è successa una cosa! In un posto! ('''Poliziotto Girolamo Tiffany''') * Allora... andiamo là... a fare delle cose... ('''Ispettore Catiponda''') * Noi crediamo che la vittima abbia preso una ''bbotta''! ('''Ispettore Catiponda''') * Ho capito tutto! ('''Ispettore Catiponda''') * '''Ispettore Catiponda''': Quando è l'ultima volta che lo hai visto? <br /> '''Sospettato''': Era un sabato di martedì notte... <br />'''Ispettore Catiponda''': Deduci! <br />'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Ho dedotto! ==== Quinta puntata ==== * La sfortuna lo aveva storto, ma gli aveva donato la ''vedenza'' ('''Voce Narrante''') * Si tratta di suicidio! ('''Ispettore Catiponda''') * {{NDR|Al telefono}} Ispettore Catapronto! ('''Ispettore Catiponda''') * E se non fosse stato lui? ('''Ispettore Catiponda''') ==== Sesta puntata ==== * Una nuova puntata nuova. ('''Voce narrante''') * Tratto solo con l'ispettore Catapecchia! ('''Criminale''') *'''Ispettore Catiponda''': Sono Catiponda. Malvivente, che cosa vuoi?<br/>'''Criminale''': Voglio un milione di euro... in lire! * '''Criminale''': Un altro passo e l'ammazzo! {{NDR|Padre Maronno fa un passo indietro; il criminale uccide l'ostaggio}} Non avevo specificato se avanti o indietro! ==== Settima puntata ==== * '''Voce narrante''': Avevate visto la santità, avevate visto la vedenza... Ma non avevate ancora visto... La Santa Vedenza.<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Padre ispettore mio!<br>'''Poliziotta''': Difendere la giustizia!<br>'''Voce narrante''': ...nasce l'ispettore Santo Maroponda!<br>'''Ladro''': Arrestami e redimimi! * La giustizia è divina. ('''Poliziotto Girolamo Tiffany''') * No alla violenza nella guerra! ('''Ispettore Santo Maroponda''') *Non perdetevi la fiction che ne contiene altre due...L'Ispettore Santo Maroponda. ('''Voce narrante''') ==== Ottava puntata ==== *'''Voce Narrante''': Aveva il dono della credenza!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': L'hai squartata tu?<br>'''Assassino''': No-No!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Ti credo.<br>'''Voce Narrante''': ...Aveva il potere!<br>'''Testimone di Geova''': Siamo testimoni di Geova, veniamo qua...<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Deportateli!<br>'''Voce Narrante''': Combatteva per i giusti valori.<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Basta con questa omosessualità!<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Ma io ti amo!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': È ora di prendere moglie!<br>'''Voce Narrante''': Era il vendicatore dei vecchi nemici.<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Sconfiggerò il crimine attraverso la fede.<br>'''Reverendo Scarlet Johassen''': Lei non segue i protocolli!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Interdicetelo!<br>'''Voce Narrante''': Era l'apostolo della non violenza.<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Fermo!<br>'''Rapinatore''': La ammazzo!<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Veniamo in pace.<br>{{NDR|Il rapinatore spara a Poliziotto Herbert}}<br>'''Ispettore Santo Maroponda''': Perdonalo!<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Col cazzo!<br>'''Voce Narrante''': Era l'Ispettore Santo Maroponda. La fiction che segna l'esordio del grande Rick Bassifossi.<br>'''Poliziotto Girolamo Tiffany''': Non dimenticarmi! ==== Nona puntata ==== * Polizia Santa! {{NDR|Il rapinatore, che stava cercando di scippare una vecchietta, si ferma di colpo}} Scippala con amore! ('''Ispettore Santo Maroponda''') * Questa bomba porterà la pace! {{NDR|Benedicendo un missile pronto per esser lanciato}} ('''Ispettore Santo Maroponda''') * La santità non è cosa tua... {{NDR|Toglie la tovaglia all'Ispettore santo Maroponda}} La giustizia lasciala ad altri... {{NDR|Gli toglie il cappello}} Ed ora... Raddrizzati, storpio! {{NDR|Al suo comando l'Ispettore riacquisice una posizione eretta}} ('''Dio''') ===Altri=== ==== Mobbasta ==== * '''Voce''': Aveva visto qualcosa che non doveva vedere..aveva messo il naso in una faccenda più grande di lui..aveva sentito qualcosa che non doveva sentire..aveva parlato con qualcuno con cui non doveva parlare..aveva toccato qualcosa che non doveva toccare..si era limitato in qualcosa in cui non avrebbe dovuto limitars.. * '''Maccio Capatonda''': OH E MOBBASTA PERÒ EH! [...] Neanche il caffè posso bere in santa pace! ==== Ahia, ma sei scemo ==== * '''Maccio Capatonda''': Ehi, ragazzo, che cosa ti prende? <br/> '''Bappo''': C'ho rabbia! <br/> '''Maccio Capatonda''': Ti va di mettere questa fottuta rabbia sotto contratto? * '''Maccio Capatonda''': Tu devi percorrere la tua strada... <br/> '''Bappo''': Ma la mia strada è il baretto! <br/> '''Maccio Capatonda''': D'ora in poi il ring sarà il tuo unico baretto! * '''Maccio Capatonda''': Il ''pugilismo'' ragazzo, è un mondo di dolore, di lacrime, ma tu hai la stoffa ragazzo! <br/> '''Bappo''': Ma io sono scemo! *'''Maccio Capatonda''': Don... lui è Bappo. {{NDR|mostra fiero il suo pupillo}} <br/> '''Don''': Ma questo è un coglione! <br/> '''Maccio Capatonda''': Ha un'arma segreta Don... è il pugno di lato! * '''Voce fuori campo''': Stupiti da un talento nascosto... Ma nascosto bene... * '''Mamma di Bappo''': Bappo non sei bono a nulla. <br> '''Bappo''': ''Io sono puggile''! {{NDR|la stende}} * '''Bappo''' {{NDR|viene colpito sul ring in faccia}}: Ahia, ma sei scemo?!? Mi hai fatto male cacchio! ==== Anche no ==== *'''Voce narrante''': Avrebbe potuto cambiare il mondo... <br/> {{NDR|Maccio Capatonda avanza con uno strano cappello}} <br/> '''Voce narrante''': Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe... <br/> {{NDR|Capatonda continua ad avanzare}} <br/> '''Voce narrante''': Avrebbe potuto risanare il debito pubblico... <br/> {{NDR|Primo piano di Maccio Capatonda}} <br/> '''Voce narrante''': Avrebbe potuto sconfiggere la criminalità... <br/> '''Maccio Capatonda''': Ma anche no. <br/> '''Voce narrante''': Anche No, l'ultimo capolavoro di Bruno Liegi Bastonliegi. <br/> '''Maccio Capatonda''': C'avrò pure io i miei problemi, no? ==== Babbi l'orsetto ==== * '''Voce narrante''': Dai produttori di ''Terror.org'', dal regista de ''L'Ammazzatore'' {{NDR|urlo}}, dall'aiuto-regista de ''L'Ammazzatore'' {{NDR|altro urlo}}, dal capo elettricista di ''Tension'', il ritorno di... Babbi l'orsetto, un film di una tenerezza impressionante. ==== Che cazzo dico ==== * Alcune cose non succedono per vanvera. ('''Voce fuori campo''') * '''Tiffano''': Amanda mi lasceresti il tuo numero? <br />'''Amanda''': Certo, 02 679... chiamami eh? Ci conto! <br /> '''Tiffano''': 679?!? *'''Tiffano''': Amanda io ti amo ogni giorno di più! <br/> '''Amanda''': Complimenti! *'''Tiffano''': Tu non mi ami? <br/> '''Amanda''': No io ti amo, ma ti amo di meno... <br/> '''Tiffano''': ...Ma che cazzo dici, Amanda?!? <br/> '''Amanda''': Ti amo... al 40%. *'''Tiffano''': Amanda c'ho delusione in me. ==== Rocchio 47 ==== * Che potenza di percosse! ('''Telecronista''') * '''Pugile avversario''': Voglio la mamma! <br /> '''Rocchio''': Ora ti percuoto! * Una storia di poco falsa... ('''Voce fuori campo''') * '''Voce fuori campo''': Aveva i pugni nelle mani! <br />'''Rocchio''': Io ho dei pugni nelle mani! <br />'''Telecronista''': Ha i pugni nelle mani! * Non ho mai visto tanta vecchiaia in un solo uomo! ('''Telecronista''') *'''Voce fuori campo''': ...E l'astro nascente Katherine J. Junior. <br/>'''Gialappa's band''':-Questo?<br/>– astro morente, spero! *...Si è spento di vecchiaia! ('''Arbitro''') *Ma non perdete il sequel... {{NDR|un pugno di Rocchio esce fuori dalla sua tomba}} Rocchio 48! ('''Voce fuori campo''') ==== Il sesto scemo ==== * '''Ragazzo''': Vedo delle cose... <br />'''Ragazzo''': C'ho ''probblemi''... * '''Ragazzo''': Non posso scendere dalla macchina... <br />'''Maccio''': Perché? <br /> '''Ragazzo''': C'è qualcuno che mi blocca la porta... * '''Ragazzo''': Vedo la gente ''scema''.. Tu sei il sesto, oggi! <br /> '''Maccio''': Iiiieeehhh, Ieeeh! == Mariottide == ===Citazioni tratte da canzoni=== *''Quando guardo la città dall'autobus | i miei brufoli che scoppiano di pus | Nato male in periferia | ho buttato a male la vita mia | Ho sofferto madonnasantoddio | E per tutte quelle notti | ti ho trovato da altre parti | Ti ho chiamato e mi hai risposto | questo numero è diverso | Tristezza a palate | Tristezza a palate | Tristezza | Tristezza''. (da ''Tristezza a palate'') * ''Sono un figlio per sbaglio | la vita non va meglio | mio padre è gay | e mia madre è scema | Sono un figlio per sbaglio | non era quel che voglio | mio padre è più gay | e mia madre è più scema''. (da ''Un figlio per sbaglio'') *''Sento i fossi sotto al letto | mi ribatte il cuore in petto | guardo i rospi nella vasca | mi rincuoro e prendo un'esca | Non posso più mangiare | non riesco a respirare | non so più come fare | non ce la facc' cchiù | Tu puzzi | Tu puzzi | Madonnamia che puzza | spruzzo il deodorante | ma non si può far niente | Tu puzzi | che puzza | tu puzzi da morire | non c'è niente da fare | continuerai a puzzare''. (da ''Tu puzzi'') *''Ti ho pagato la cena ed anche il gelato | ti ho comprato i gioielli hai visto che belli | ti ho portato in vacanza | ti ho rifatto la stanza | ti darei la mia vita | e alloraaaa | Perché sputi | perché sputi | sul budino, dal balcone, nel panino | perché sputi | mentre guido, quando cerco di baciarti | perché sprechi la saliva''. (da ''Perché sputi?'') *''Quei sorrisi a macchia d'occhio | quegli amori a capofitto | Allegria vattene via | quegli sguardi della gioia | io sarò il vostro boia | Allegria pussa via | La tristezza conforto mi da''. (da ''Allegria vattene via'') *''Madonna mia | ma ch'è successo qua | s'è rotto tutto | e adesso... che faccio... | mi vado a buttare in un fosso''. (da ''Mariottide canta [[Shakira]]'') *''Botte | Schiaffi pugni calci in culo | basta | guarda che non sono un mulo.'' (da ''Botte'') *''È una tempesta di dolore questa vita | e a questo punto come mai non è finita? | Io c'ho uno strazio che mi spruzza da de-dentro | e se m'ammazzo io mi sa che faccio centro''. (da ''Tempesta di dolore'') *''Wengo a tranciarti amore mio | Wengo a tranciarti proprio io'' (da Giado Mastice, ''Wengo a tranciarti'' in ''Mariottide personal collection'') *''Il tuo cuore a spatola | spalma amore a rotoli'' (da Anna Pannocchia, ''Il tuo cuore a spatola'' in ''Mariottide personal collection'') *''Fallo entrare baby | Fallo entrare baby | Fallo entrare baby | Adesso'' (da Nick Maiale, ''Fallo entrare'' in ''Mariottide personal collection'') *''<nowiki>'</nowiki>Na visione sprovveduta mi son fatto della vita | ma una cosa l'ho capita figlio mio mò te la dico | sient' a me sient' a papà | non va bene se le cose vanno bene | è meglio male | sempre meglio male | è meglio male | sempre meglio male.'' (da ''Meglio male'') *''A letto senza letto | a cena senza cena | i colori m'han rubato | mo mi sento scolorato | la mia vita in bianco e nero | non è un film, è tutto vero | Sono un grigio arlecchino | un grigio arlecchino | mi si storce il bacino | oddio mio che casino. (da ''Il grigio [[arlecchino]]) *''Mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia, mannaggia... (da ''Mannaggia) *''A volte sono striste perché penso che la vita | da quando sono nato non è mai stata mia amica... (da ''Suicidami) *''Estate male, estate male | È andata male, estate al mare. (da ''Estate male) ===Citazioni su Mariottide=== ;Tutte le citazioni sono fatte dalla voce fuori campo (lo stesso Marcello Macchia), tranne ove specificato *Mariottide, otto copie vendute in soli tre anni. (da ''[[Mai dire...#Mai dire martedì|Mai dire martedì]]'', episodio 1) *La tristezza ha un nuovo nome, Mariottide. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 1) *È tornato. È letale. È Mariottide. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 2) *''Tristezza a palate'', l'ultimo capolavoro di Mariottide in musicassetta su richiesta anche in compact-disc. Contiene l'assolo di pianto. Compratelo, se ne avete il coraggio. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 2) *È d'impatto. È di troppo. È Mariottide. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 3) *Mariottide, un successo interregionale. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 3) *''Tu puzzi'', il nuovo singolo che ha scavato le classifiche. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 3) *Attenzione, la tristezza è live! Mariottide tour 2007. Le date da perdere: Milano, 28 febbraio, live at semaforo; ancora Milano, 1 maggio, live at Autogrill tangenziale ovest, zona anti bagno: digestivo concert; [...] Bologna, 16 aprile, live on ponteggio; San Fuorimano, 7 maggio, live on tangenziale sud; 10 giugno, live at casa vostra. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 5) *Mariottide tour 2007, offerto da ''Gropponi'', abbigliamento infimo e ''Amaro Letale'', voglio il peggio. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 5) *{{NDR|Su ''Mariottide canta Shakira''}} Penso che Shakira si voglia ammazzare per poter rivoltarsi nella tomba ([[Gialappa's band]], da ''Mai dire martedì,'' episodio 7) *Direttamente dalla vostra cantina, esce l'ennessimo singolo di Mariottide. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 8) *Mariottide presenta ''Mariottide personal collection'', i grandi più cessi della musica consigliati dal maestro della tristezza. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 9) *Mariottide presenta la ''Tristologia di Navarrosh'', ma dopo l'evidente fallimento nel mondo del cinema, Mariottide torna a cantare, con il suo singolo peggiore. ''Il grigio Arlecchino'', premiato finalmente con un doppio disco di panico. (da ''Mai dire martedì,'' episodio 10) *Figurati se Mariottide viene qua di martedì sera. [[Sting]] non siamo riusciti ad averlo e viene Mariottide che è ad un livello superiore? ([[Mago Forest]], da ''Mai dire martedì'', episodio 11) ==Filmografia== ===Attore=== *''[[Italiano medio (film)|Italiano medio]]'' (2015) ===Doppiaggio=== *''[[Angry Birds - Il film]]'' (2016) ===Regista=== *''[[Italiano medio (film)|Italiano medio]]'' (2015) ===Sceneggiatura=== *''[[Italiano medio (film)|Italiano medio]]'' (2015) ==Voci correlate== *''[[Mai dire...]]'' ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Capatonda, Maccio}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Comici italiani]] [[Categoria:Personaggi televisivi italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] diimcj24neb348lnn1u9hb51o1c2lx5 Aldo Grasso 0 12288 1218398 1215712 2022-07-22T17:00:52Z Ibisco 49387 /* Citazioni di Aldo Grasso */ + 1 wikitext text/x-wiki '''Aldo Grasso''' (1948 – vivente), critico televisivo, giornalista e professore universitario italiano. ==Citazioni di Aldo Grasso== *Abbandonata la coralità dei primi atti, «1994» procede verticalmente, soffermandosi a ogni puntata su un personaggio. Depurata dalle storylines meno convincenti, la commistione tra fiction e non-fiction funziona anche al netto di ansie didascaliche e citazioniste. I vari Notte, Pietro Bosco (Guido Caprino) e Veronica Castello (Miriam Leone) intrecciano ancor di più le proprie vicende con quelle dei personaggi realmente esistiti: Berlusconi (restituito con grande cura da Paolo Pierobon), Di Pietro (Antonio Gerardi), D’Alema, e ancora Bossi, Maroni, Alessandra Mussolini... «[[1994 (serie televisiva)|1994]]» è una galleria di personaggi chiave di quegli anni, che scava nelle contraddizioni del potere e dissimula un distacco che è in realtà uno sguardo senza sconti su una politica trasfigurata in mediocrità, dove a sembrarci più veri sono i personaggi fittizi. La serie accumula elementi e rimandi, con una colonna sonora che è ritratto maniacale di un’epoca (dai R.E.M. ai Blur, dai C.S.I. alle Hole) e che arricchisce la scrittura pulita di un team consolidato di sceneggiatori (Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo).<ref>Da ''[https://www.corriere.it/spettacoli/19_ottobre_06/1994-fiction-dove-sembrare-piu-veri-sono-personaggi-fittizi-39ce7fde-e857-11e9-959d-8634d2ae544d.shtml?refresh_ce-cp «1994», la fiction dove a sembrare più veri sono i personaggi fittizi]'', ''Corriere.it'', 6 ottobre 2019.</ref> *Acquistare cartoon per adulti, mondarli e trasmetterli nei pomeriggi per ragazzi non pare, onestamente, una strategia particolarmente geniale.<ref>Da [http://forum.corriere.it/televisioni/19-06-2000/cartoni_giapponesi_e_censura-750.html ''Cartoni giapponesi e censura''], ''Corriere.it'', 19 giugno 2000.</ref> *[[Mario Adinolfi|Adinolfi]], infatti, mostra scarsa dimestichezza con la conduzione, ha un marcato accento romanesco, è un inguaribile narciso. Però è giovane perché ha un blog. Sul quale scrive: «Sono orgoglioso di aver messo il mio lavoro a disposizione di chi ricorda che le mafie hanno causato negli ultimi quindici anni 2500 morti in questo nostro malandato paese». Non sarebbe meglio acquisire qualche competenza, oltre al mestiere di blogger, prima di affrontare temi così importanti e decisivi?<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/23/Adinolfi_Curzi_competenza_co_9_071223101.shtml Adinolfi, Curzi e la competenza]'', ''Corriere della Sera'', 23 dicembre 2007, p. 69.</ref> *Al diavolo «La pupa e il secchione»! Al diavolo [[Platinette]] e i suoi conati di moralismo! Al diavolo la categoria infestante degli opinionisti (l'opinione inghiotte il pensiero e lo restituisce come sterco)! Al diavolo [[Maurizio Crozza|Crozza]]! Fermi tutti, c'è [[Carlo Fruttero]].<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/20/Fermi_tutti_quando_Fruttero_co_9_100420075.shtml Fermi tutti quando c'è Fruttero]'', ''Corriere della Sera'', 20 aprile 2010, p. 55.</ref> *«[[Assolutamente sì]]»: [[Simona Ventura]] non è più capace di dire [[Sì e no|«sì» o «no»]]. Come tutti i ragazzini, e come Fedro del [[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]], sente il bisogno di aggiungere l'avverbio rafforzativo, anche in contesti in cui è totalmente inutile. Glielo hanno fatto notare ieri nel corso di ''Quelli che il calcio''. In una sola serata è riuscita a raggiungere vertici da record; e anche ieri non si è risparmiata e ha chiuso la trasmissione, passando la linea a [[Enrico Varriale]], con un «[[assolutamente sì]]».<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/settembre/27/Assolutamente_Simona_Crusca_co_9_040927077.shtml Assolutamente sì, Simona e la Crusca]'', ''Corriere della Sera'', 27 settembre 2004, p. 39.</ref> *«[[Boris]]» (è il nome di un pesciolino rosso portafortuna) si offre come un inesorabile ma buffonesco atto d'accusa contro la cialtroneria di molta serialità italiana. Per questo piace molto a chi odia «[[I soliti idioti]]», al sereno dandinismo, molto diffuso sui giornali (la versione trendy del luogocomunismo): è rassicurante, ribadisce il primato e il disprezzo degli intelligenti sui buzzurri, è un atto di diffida nei confronti dei furbastri. Tutto bene, tutto giusto. Salvo che una lettura così — così ideologica — è riduttiva nei confronti della stessa serie. Ai dandinisti basterebbe dire: ma l'avete visto «30 Rock» di Tina Fey, che affronta lo stesso argomento ma con ben altra complessità metaforica e linguistica? Paradossalmente, per apprezzare «Boris», bisogna partire dal fatto che anche «Boris» è figlio di quella tv italiana che vive di budget risicati, di approssimazioni, di balle, di facilonerie, di romanità folkloriche, di indotto Rai. «Boris» è irresistibile proprio quando si aggrappa alla sua cattiva stella.<ref name=bor>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_novembre_18/grasso-boris-esempio-tv-intelligente_2a4b450e-11ac-11e1-8aad-a8a00236e6db.shtml «Boris» esempio di tv intelligente]'', ''Corriere.it'', 18 novembre 2011.</ref> *«Boris» è una fiction tutta italiana che prova a riflettere su un diffuso stato d'animo della fiction italiana: il cinismo. Ridendo e scherzando, si mettono così a nudo i non pochi difetti della serialità italiana: la tolleranza estetica, l'arte di arrangiarsi, la scarsa professionalità, ecc. Questo il suo merito maggiore. Che non è poco, anzi. Troppo spesso, però, ha preferito indulgere alla caricatura, alla canzonatura, rinunciando alla battuta sferzante, al graffio, al fremito nervoso. Come poi ha dimostrato la versione cinematografica.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/17_aprile_06/boris-compie-10-anni-tanti-meriti-ma-non-serie-cult-ff9e8472-1a17-11e7-988d-d7c20f1197f1.shtml «Boris» compie 10 anni: tanti meriti ma non è una serie «cult»]'', ''Corriere.it'', 5 aprile 2017.</ref> *[...] «[[Boris]]» viene sempre additato come un esempio di tv intelligente, di satira riuscita, di atto d'accusa contro la tv. La sensazione che si prova ora è infatti quella di recensire un film che passa in seconda visione, secondo i canoni distributivi di una volta.<ref name=bor/> *Breve la vita del cantautore solitario e tormentato (morto in un incidente d' auto), ma intensa per la creatività delle sue composizioni tra paradosso e sarcasmo: artista esuberante e satirico, dotato di una vena musicale trascinante, [[Rino Gaetano]] ha interpretato un ruolo, arguto e irriverente, poco frequente nel panorama della canzone italiana.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/novembre/13/Quando_una_Fiction_Piacciono_Canzoni_co_9_071113048.shtml Quando di una Fiction Piacciono le Canzoni]'', ''Corriere della Sera'', 13 novembre 2007, p. 57.</ref> *{{NDR|Su ''[[Federico Buffa racconta Storie Mondiali]]''}} [[Federico Buffa|Buffa]] è un formidabile storyteller, una narratore di storie che si diramano per mille rivoli. O meglio, i racconti di Buffa hanno una struttura ad albero: il tronco è il calcio, i rami sono le connessioni che via via prendono corpo attraverso associazioni, link, collegamenti, divagazioni. A differenza di alcuni giornalisti sportivi che in passato amavano esibire il loro sapere di fronte a una platea non particolarmente attrezzata, Buffa sa che cultura è innanzitutto fare bene le cose, coltivare i dettagli (magari con alcuni vecchi Lp).<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/14_aprile_18/i-mondiali-buffa-narratore-formidabile-3ddc58e6-c6b9-11e3-ae19-53037290b089.shtml I Mondiali di Buffa narratore formidabile]'', ''Corriere.it'', 18 aprile 2014.</ref> *C'è in [[Massimiliano Parente|Parente]], nel suo libro {{NDR|''Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler''}}, una violenza compressa, un accanimento con cui chiede alla vita (d'artista) di essere più della vita. Per lui ogni essenza permanente si è dileguata, al pari dell'idea stessa di valore. Il mondo dell'arte è la rappresentazione più bruciante del trascolorare dei valori, delle reputazioni, delle ambizioni.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/cultura/14_gennaio_29/cosi-parlo-max-fontana-genio-pop-sberleffo-all-impero-mostri-ddc94f60-8917-11e3-9f25-fc2a5b09a302.shtml Così parlò Max Fontana, genio pop. Uno sberleffo all'impero dei mostri]'', ''Corriere.it'', 29 gennaio 2014.</ref> *C’era una volta la [[TV dei ragazzi|tv dei ragazzi]]. E ora, dicono, non c’è più. C’era una volta uno spazio sicuro per i più piccoli. E ora, dicono, quello spazio non esiste più, inghiottito dal flusso indistinto di una tv che affianca il reality al cartone animato. C’era una volta una tv pedagogica che tanto insegnava ai più piccini. E ora, dicono, la tv ha perso questo valore, non insegna più nulla, ricerca solo il maggior numero di spettatori, anche fra i bambini. C’era una volta, dicono. E se invece la tv dei ragazzi esistesse ancora, e fosse migliore, più ricca e attrezzata di quella di ieri? La tv dei ragazzi non è morta. Anzi, è la più grande novità offerta dalla tv digitale. La nostalgia per la tv dei ragazzi spesso è nostalgia per quando eravamo ragazzi: «Zurlì, mago del giovedì », «Chissà chi lo sa?», «Giovanna la nonna del corsaro nero», «Giocagiò», «I ragazzi di padre Tobia», «Il Dirodorlando», «Giramondo», «Scaramacai», «Topo Gigio»... Ma anche, per quel che riguarda gli anni 70 e 80, «Atlas Ufo Robot», «Tandem», «Bim Bum Bam» e poi il prezioso investimento pedagogico dell’ «Albero azzurro», di «Melevisione» e «Trebisonda».<ref>Da ''[https://www.corriere.it/cronache/08_settembre_17/la_nuova_tv_e_quella_per_i_ragazzi_50c6effc-8475-11dd-be21-00144f02aabc.shtml La nuova tv è quella per i ragazzi]'', ''corriere.it'', 17 settembre 2008.</ref> *Com'è noto, «''[[Boris]]''» mette in scena il dietro le quinte di un set televisivo alle prese con una serie tv fasulla, il classico telefilm nostrano. Che finge di ispirarsi alla serialità americana ma non fa altro che ingigantire tutti i difetti di quella italiana, a partire dalle condizioni materiali di realizzazione: budget risicati, attori improbabili, piani di lavorazione approssimativi, troupe al limite della professionalità, telefoni cellulari sempre spenti, ecc. Spesso «Boris» additato come un esempio di satira riuscita, di atto d'accusa contro la tv. Star indiscussa del racconto è proprio [[René Ferretti]] (Francesco Pannofino), «il Roberto Saviano della fiction», la caricatura del regista cialtrone, figlio di quella tv italiana che vive di budget risicati, di approssimazioni, di balle, di facilonerie, di romanità folkloriche, di indotto Rai.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/12_luglio_03/a-fil-di-rete-pannofino-calcio-effetto-boris_1d5c4d8a-c4d9-11e1-a141-5df29481da70.shtml Pannofino, il calcio e l'effetto Boris]'', ''Corriere.it'', 3 luglio 2012.</ref> *Come ci ha insegnato [[François Truffaut]], [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]] è un maestro per generazioni di registi e di spettatori: ogni volta che si vede un suo film è come se lo si vedesse per la prima volta, sempre con il fiato sospeso.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/28/solo_Hitchcock_scopre_sonoro_co_9_100428092.shtml Un solo Hitchcock e si scopre il sonoro]'', ''Corriere della Sera'', 28 aprile 2010, p. 55.</ref> *Come tutti i veri buoni, il [[Dr. House - Medical Division|dottor House]] deve mostrarsi cattivo. Non inducano in errore i modi bruschi. Sotto una dura scorza batte un cuore grande così. Conviene ripeterlo: ''Dr. House'' è prima di tutto una grande lezione di diagnostica, un testo da rendere obbligatorio nelle facoltà di medicina.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/16/Una_Grande_Lezione_Diagnostica_co_9_060716051.shtml Una grande lezione di diagnostica]'', ''Corriere della sera'', 16 luglio 2006, p. 47.</ref> *Competenza, modestia, essenzialità. [[Anna Billò]], con quella sua aria di entrare in punta di piedi nelle cose che fa ha dato una svolta a «Champions League Show», il programma sportivo di Sky che segue le partite delle squadre più forti d'Europa.<ref>Da ''Anna Billò, competenza e modestia per raccontare il calcio'', ''Corriere della Sera'', 23 ottobre 2020.</ref> *Dal 1º dicembre 1973 al 2 giugno 1974 venne decretato dal governo lo stato di «[[austerità]]» per risparmiare energia: le auto non potevano circolare la domenica, cinema e teatri chiudevano alle 23, la Rai doveva cessare le trasmissioni entro le 22.45. Il provvedimento si rivelò del tutto inutile ma fu il perfetto sigillo di un clima sparagnino e provinciale, di una miseria inventiva e culturale.<ref>Da ''La tv del Ra(i)gazzo Vezzoli, La Lettura'', suppl. del ''Corriere della Sera'', 7 maggio 2017, pp. 26-27.</ref> *Dopo otto stagioni, continue girandole di sentimenti e incroci sentimentali, pazienti in bilico tra la vita e la morte, gesti di generosità e sacrificio, salvataggi e vere carneficine ospedaliere, è ormai evidente che «[[Grey's Anatomy]]» rappresenta la perfetta e più compiuta incarnazione del melodramma nella televisione contemporanea: regole «di genere» oliate alla perfezione, con uno spruzzo di modernità che si esprime al meglio nella colonna sonora che oscilla tra il pop e l' indie americano.<ref name=grey>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/25/Grey_Anatomy_melodramma_perfetto_co_9_1201254054.shtml «Grey' s Anatomy» melodramma perfetto]'', ''Corriere della Sera'', 25 gennaio 2012, p. 47.</ref> *E giusto per rimpiangere il tempo che fu, spiace che la finale degli Internazionali di Roma di tennis, trasmessa domenica da SkySport, non sia stata commentata da [[Gianni Clerici]] e [[Rino Tommasi]], i padri fondatori della moderna telecronaca a due. Le trasmissioni sportive devono molto ai due (i telecronisti di Sky sono tutti figli loro), inopinatamente spariti, e forse Roma avrebbe potuto rappresentare l'occasione per un grazie, per un congedo con l'onore delle armi.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_maggio_17/grasso-sabato-sera-in-tv-relitto-tristezza_858210de-8038-11e0-845d-a4559d849f1e.shtml Sabato sera in tv, un relitto di tristezza]'', ''Corriere.it'', 17 maggio 2011.</ref> *{{NDR|Su [[Nicoletta Orsomando]]}} È stata l'annunciatrice della RAI per antonomasia, la personificazione della «[[Signorine buonasera|signorina buonasera]]». Il volto sereno, il sorriso imperturbabile, la dizione perfetta, l'eleganza discreta hanno conquistato la platea dei telespettatori. Nel corso degli anni ha condotto anche qualche rubrica di intrattenimento e ha partecipato come ospite a numerosi programmi.<ref>Da ''Addio signorina buonasera <small>Orsomando era l'annunciatrice simbolo della tv. Aveva 92 anni, il sorriso era promessa di felicità</small>'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2021.</ref> *Ebbene sì, lo ammetto: «[[Non è la Rai]]» non mi piaceva, inutile fingere il contrario. […] Allora ero prigioniero di alcuni giudizi e di non pochi pregiudizi. Il programma in sé non era molto diverso dall’intrattenimento facile: cruciverbone, giochini telefonici, canzoni, balletti, discoteca, [[Enrica Bonaccorti]], [[Paolo Bonolis]]... Per l’esplosione delle cento adolescenti in costume, acerbe e maliziose, si parlava di lolitismo (pregiudizio), di traviamento (al ''[[Corriere della Sera|Corriere]]'' arrivavano decine e decine di lettere di genitori disperati e un critico alle prime armi ne era colpito), di strategia berlusconiana per intontire il Paese (altro pregiudizio), di deriva televisiva. Pareva che «Non è la Rai» fosse solo la risposta Fininvest a «I ragazzi del muretto» della Rai o alla «Piscina» di Alba Parietti. Tempi in cui per «L’istruttoria» di [[Giuliano Ferrara]] si parlava di Circo Barnum. I metri di paragone erano altri: «Avanzi», «Mai dire gol», per qualcuno anche «Twin Peaks».<ref name=Nonelarai>Da ''[https://www.corriere.it/spettacoli/21_settembre_05/non-rai-visto-gli-occhi-oggi-meritava-piu-elogi-51c20ff0-0e45-11ec-90a7-94fb0e4dd84c.shtml «Non è la Rai» visto con gli occhi di oggi: meritava più elogi <small>Il programma di Boncompagni, di cui si festeggia l’anniversario, era accompagnato da giudizi e pregiudizi, ma stava cambiando la tv</small>]'', ''corriere.it'', 21 settembre 2005.</ref> *[[Antonello Falqui|Falqui]] e [[Guido Sacerdote]] erano stati negli Usa, avevano visto spettacoli nuovi, volevano proporli in Italia. Piccola parentesi: fondamentale è stato il sodalizio con Sacerdote, suo produttore e complice di tante scoperte. Guido era figlio di un ricco farmacista di Alba: per un po' proseguì l'attività paterna, ma poi abbandonò tutto, prima per seguire Remigio Paone e poi per entrare nella Rai di Milano come capo ufficio scritture. Insieme, [[Antonello Falqui|Antonello]] e Guido, girarono il mondo alla scoperta di «attrazioni» e inventarono il sabato sera della Rai.<ref>Citato in "Il regista che inventò il varietà in tv (con Mina e le Kessler)'', ''Corriere della Sera'', 22 luglio 2022.</ref> *[[Fidel Mbanga-Bauna|Fidel Mbanga Bauna]] lavora per il Tg3 del Lazio. Nel 2003, fu il primo extraco­munitario nero a presentarsi nelle liste di [[Alleanza Nazionale|Alleanza nazionale]] a Montecitorio. Il quotidiano La Padania diretto da Gigi Moncalvo titolò così: «Faccetta nera en­tra in Parlamento», ricevendo in cam­bio risentite reazioni.<ref name=Aldograsso/> *Fra tutti i programmi culinari che la tv propone (sono tantissimi, segno che siamo passati dal cibo come nutrimento al cibo come linguaggio), «[[MasterChef Italia|MasterChef]]» è il più bello, il più attraente, il più vivace. La specialità della casa è la severità: finalmente qualcuno che ha il coraggio di essere rigoroso, esigente, inflessibile, come il magistrale Anton Ego, il critico enogastronomico di [[Ratatouille]]. I poveri di spirito confondono la severità con la cattiveria e così s'imbrogliano, preparano piatti di rara modestia, senza un briciolo di fantasia e di competenza.<ref name=surclass>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/14/MasterChef_surclassa_gli_altri_show_co_9_111014109.shtml MasterChef surclassa gli altri show culinari]'', ''Corriere della Sera'', 14 ottobre 2011, p. 71.</ref> *[[Gianfranco Funari]] è stato l'ultimo romantico della televisione, convinto fino all'ultimo di poter cambiare il mondo apparendo. Nonostante le disillusioni, nonostante l'emarginazione. Funari ha sempre amato una televisione esagerata, gridata, popolare, persino al di sopra delle sue possibilità; ma questo era l'aspetto più affascinante, la sfida avventurosa ed eroica, l'azzardo impresso al suo modo di fare televisione. Per anni Funari è stato un parafulmine: quando si parlava di televisione spazzatura, dell'incagliarsi del video il riferimento era d'obbligo.<ref>Dalla prefazione di ''Il potere in mutande'' di Gianfranco Funari (con Morena Funari e Alessandra Sestito), Rizzoli, 2009. ISBN 978-88-17-03290-2</ref> *«[[Gomorra - La serie|Gomorra. La serie]]» è una corsa spettrale, livida, notturna, che spaventa e seduce, come fosse il racconto di una civiltà esausta, senza redenzione.<ref name=gomorra>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/14_maggio_07/gomorra-serie-meglio-film-05d017a2-d5ab-11e3-8f76-ff90528c627d.shtml «Gomorra», la serie è meglio del film]'', ''Corriere.it'', 7 maggio 2014.</ref> *''[[Gotham (serie televisiva)|Gotham]]'' [...] tiene Batman fuori dallo schermo e dagli eventi narrati, per concentrarsi su quanto è avvenuto prima, sulle origini del mito. L'idea del prequel però da sola non basta: se le scene e la fotografia sono molto curate, la scrittura e la recitazione non sono sempre all'altezza. E i richiamo costanti alla mitologia di Batman – si affacciano sullo schermo, ancora giovani o bambini, molti dei suoi futuri nemici: il Pinguino, l'Enigmista, Catwoman – sono forse l'indice più evidente di una narrazione che non trova appieno una sua originalità, ma è costretta a lanciare continue strizzate d'occhio ai fan per risultare interessante.<ref>Dal ''Corriere della Sera''; citato in ''[http://www.mediaset.it/quimediaset/rubriche/gotham_20073.shtml Gotham]'', ''Mediaset.it'', 10 novembre 2014.</ref> *«[[Grey's Anatomy]]» è indubbiamente un prodotto «di genere», come lo è stato «E.R.», ma è anche una macchina narrativa che sembra non mostrare segni di usura e sa abbinare, molto più di altri telefilm, perfetta padronanza di racconto e capacità di rivolgersi a un pubblico ampio e popolare.<ref name=grey/> *{{NDR|Su [[Romanzo criminale - La serie]]}} Ho guardato la prima puntata pieno di pregiudizi. Giunto infine alla dodicesima, devo ammettere invece che ci troviamo di fronte a uno degli esiti più riusciti della fiction italiana. La livida saga del Libanese, del Dandi, del Freddo, di Patrizia ha trovato una scrittura che finalmente esce dai canoni dell'agiografia all'italiana.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_gennaio_16/aldo_grasso_il_libanese_e_il_dandi_fiction_aa90b7f0-e39a-11dd-8cd2-00144f02aabc.shtml Il Libanese e il Dandi: fiction riuscita]'', ''Corriere.it'', 16 gennaio 2009.</ref> *{{NDR|Sul [[Festival di Sanremo 2022]]}} Ho la sensazione che Sanremo stia sempre più diventando un gioco di socialità, invece che un gioco di società. Mi spiego: molti lo guardano per poterne parlare sui [[Social network|social]]. [...] Ecco: il coinvolgimento di [[Internet]] è un elemento che ha fatto aumentare gli ascolti che potevano crescere solo ringiovanendo il pubblico, visto che le altre fasce di età rimangono stabili e fidelizzate da diversi anni. [...] probabilmente le persone hanno la sensazione che la [[Pandemia di COVID-19|pandemia]] stia finendo e hanno voglia di divertirsi, di rincorrere l'allegria.<ref>Dall'intervista di Linda Varlese, ''[https://www.huffingtonpost.it/dossier/sanremo-2022/2022/02/03/news/aldo_grasso-8651705/ Aldo Grasso: "Il boom di Sanremo? La gente ha voglia di allegria. E il merito va soprattutto a Zalone"]'', ''huffingtonpost.it'', 3 febbraio 2022.</ref> *''[[I segreti di Twin Peaks]]'' ha segnato un'epoca. Non solo televisiva. Ha simboleggiato l'inquietudine degli anni Novanta, cui ha offerto persino una colonna sonora, scritta da Angelo Badalamenti.<ref>Citato in Giorgio Nigra, ''[http://www.ilprimatonazionale.it/cultura/lynch-ci-ripensa-niente-seguito-di-twin-peaks-20606/ Lynch ci ripensa: niente seguito di Twin Peaks]'', ''ilPrimatoNazionale.it'', 7 aprile 2015.</ref> *Il [[cinismo]] è la crudeltà dei delusi: non possono perdonare alla vita di aver ingannato le loro certezze.<ref name=papi>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_maggio_04/cinismo-papi-ignoranza-grasso_f0dce4ce-5741-11df-8ce3-00144f02aabe.shtml Il cinismo di Papi sfrutta l'ignoranza]'', ''Corriere.it'', 4 maggio 2010.</ref> *{{NDR|Su ''[[How I Met Your Mother]]''}} Il costante lavoro sui dialoghi, sulla narrazione e sulle sue forme regala risate a più livelli e si aggiunge all'impeccabile recitazione degli attori (solo in parte limitata dal doppiaggio) e agli scontri tra le differenti visioni del mondo dei personaggi: dal protagonista Ted, architetto sognatore e romantico, a Robin, aspirante giornalista di origini canadesi, e alla «coppia perfetta» formata da Lily, insegnante d'asilo meno fragile di quanto sembri, e Marshall, avvocato e ragazzone un po' ingenuo. Mentre il vero «mattatore» resta Barney (un ottimo Neil Patrick Harris), sciupafemmine impunito.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_giugno_03/risate-a-piu-livelli-se-la-sitcom-e-originale_484ca9fc-8da0-11e0-b332-ace1587d6ad6.shtml Risate a più livelli se la sitcom è originale]'', ''Corriere.it'', 3 giugno 2011.</ref> *Il fascino di questa [[Romanzo criminale - La serie (seconda stagione)|seconda serie]] sembra non consistere più nell'esplosione della violenza, nel racconto dei reati commessi dalla banda della Magliana; appare invece il desiderio di cogliere il «retroscena» del crimine, rivelare tutto ciò che è profondo, sempre sospeso tra la meschinità ([[il Freddo]], [[il Dandi]], Bufalo, Scrocchiazeppi si comportano da bulli di periferia) e la tragicità, tra lo squallore di una bar e le «mani sulla città».<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_20/a-fil-di-rete-aldo-grasso_d8017038-f475-11df-b9c7-00144f02aabc.shtml Romanzo criminale, sfida ambiziosa]'', ''Corriere.it'', 20 novembre 2010.</ref> *Il mondo dello spettacolo dovrebbe farle un monumento, per tutta la strepitosa intelligenza, l'ironia acuminata, la grande sapienza che la [[Franca Valeri|Valeri]] ha sempre profuso: una voce salutare, grazie anche alla sua prosa amara, appena mascherata da un sorriso d'intesa.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_febbraio_01/grasso-fil-di-rete_d7c48216-2dcf-11e0-8740-00144f02aabc.shtml Franca Valeri: Rai le dedichi una serata]'', ''Corriere.it'', 1 febbraio 2011.</ref> *Il [[Palio di Siena|Palio]] è forse la competizione più antitelevisiva che esista; per questo ha resistito per anni e conserva immutato il suo fascino. La gara in sé dura poco più di un minuto; è un minuto di fuoco dove i fantini si menano con il nerbo di bue, vengono disarcionati, rischiano di finire travolti dai cavalli. Il resto è un mistero che appartiene solo ai senesi. La Tv non può dare conto delle trattative segrete, delle congiure, della disinvoltura dei tradimenti, delle cerimonie criptiche che accompagnano la manifestazione. Non può dare un volto allo spirito feroce dei contradaioli. È solo sventolio di bandiere, folklore in costume, 50 minuti di snervante attesa nei preamboli dello stallo per un evento che si consuma in un baleno.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/04/Palio_dell_attesa_fascino_dell_co_0_9807043204.shtml Palio dell'attesa: il fascino dell'antitelevisione]'', ''la Repubblica'', 4 luglio 1998, p. 36.</ref> *Il [[Palio di Siena|Palio]] è un rito che si ripete da secoli, sempre uguale, sempre liturgicamente rispettoso della tradizione ed anche degli intrighi sottobanco. Non è facile tradurlo in video: di veramente televisivo c'è la corsa, che dura poco più d'un minuto. Il resto è contorno, preparazione, lento caricamento della molla.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/agosto/17/svolta_ambientalista_della_festa_co_0_9508178266.shtml La svolta ambientalista della festa]'', ''la Repubblica'', 17 agosto 1995, p. 14.</ref> *Il problema della [[Lorella Cuccarini|Cuccarini]] è che non è una cinicona come [[Maria De Filippi]] né una casinista come [[Simona Ventura]]. Lei ci crede veramente al ballo, all' impegno, al talento. A volte rischia di farsi coinvolgere emotivamente dalle storie che i ragazzi raccontano, fin troppo.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/18/Cuccarini_emozioni_talent_show_co_9_090418157.shtml Cuccarini, emozioni da talent show]'', ''Corriere della Sera'', 18 aprile 2009, p. 63.</ref> * {{NDR|Su [[Pif]]}} Il suo è un giornalismo d'inchiesta innovativo che ha molta presa sul pubblico più giovane: quella di Pif si potrebbe definire un'antropologia ''light''.<ref>{{cita web |autore = Luca Aristodemo Gentile |url = http://www.cattolicanews.it/news-dalle-sedi-l-antropologia-light-di-pif |titolo = L'antropologia light di Pif |sito = [[Università Cattolica del Sacro Cuore]] |data = 10 aprile 2013 |accesso = 28 novembre 2014}}</ref> *«[[Il testimone]]» di Pif è un compendio di osservazioni psicologiche più che sociologiche, sia che si parli di arte contemporanea o dell'oscuro cantante Fabio Roma. Da lui non bisogna pretendere discorsi sistematici, ma piccole osservazioni, graffi, discontinuità, una sorta di antropologia dell'inafferrabile e dell'incompiuto.<ref name=inafferabile>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2013/marzo/07/Pif_antropologia_dell_inafferrabile_co_0_20130307_6f91151a-86f1-11e2-be69-c13993ffdb2b.shtml Pif, antropologia dell'inafferrabile]'', ''Corriere della Sera'', 7 marzo 2013, p. 63.</ref> *In [[Campania]] è finita l'era [[Antonio Bassolino|Bassolino]], nonostante «Un posto al sole». Negli anni, la soap di Raitre ha disegnato una [[Napoli]] che non c'è, una Napoli molto bassoliniana, una Napoli da portineria dove però non è mai esistito il problema spazzatura (tanto che si è dovuto provvedere altrimenti).<ref name=stran>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_aprile_02/tv-strani-effetti-grasso_1c14236c-3e2b-11df-b5a6-00144f02aabe.shtml Quando la tv crea strani effetti]'', ''Corriere.it'', 2 aprile 2010.</ref> *[...] In «[[Covert Affairs]]» lo spionaggio subisce un processo di «soapizzazione», il punto di vista della protagonista femminile tinge tutto di rosa e anche il racconto dei retroscena del funzionamento della macchina dell'intelligence vira presto verso la descrizione degli intrecci di coppia tra gli agenti segreti, a partire da quelli di cui è protagonista il direttore dell'agenzia Arthur Campbell ([[Peter Gallagher]]), che ha tutta l'aria di essere più esperto in armi di seduzione che in armi convenzionali.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_maggio_28/Lo-spionaggio-in-versione-soap_812cbe14-88ec-11e0-9363-be870bec5f6b.shtml Lo spionaggio in versione soap]'', ''Corriere.it'', 28 maggio 2011.</ref> *In Italia, per ragioni economiche, il [[talent show|talent]] diventa una sorta di lungo reality, con serate interminabili, liti continue, giudici che rubano spazio ai concorrenti. [...] Il talent italiano crea ascolto ma non scrittura.<ref name=talent>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_maggio_31/tv_talenti_nascosti_2989fa62-4db8-11de-891f-00144f02aabc.shtml Talent Show, l'ultima svolta tv, ora vince chi riconquista i giovani]'', ''Corriere.it'', 31 maggio 2009.</ref> *In molti considerano la [[Parigi-Roubaix|Roubaix]] come l'ultima follia del [[ciclismo]] moderno, con quel gruppo di amatori che ogni anno ripristina i tratti di pavé, copre le buche con aguzzi cubi di pietra, pulisce stradine buone sole per i carriaggi. La Parigi-Roubaix è l'enfer du Nord, è meravigliosa insensatezza, è leggenda.<ref>Da ''[https://www.corriere.it/sport/21_ottobre_03/parigi-roubaix-vinta-colbrelli-ultima-follia-ciclismo-piu-avvincente-un-copione-vero-71d89232-2484-11ec-89bc-6ae28c3c6849.shtml Parigi-Roubaix vinta da Colbrelli: l'ultima follia del ciclismo più avvincente di un copione vero]'', ''Corriere.it'', 3 ottobre 2021.</ref> *In [[Pif]] c'è un po' dello spirito buonista, dell'atteggiamento ex {{sic|equo}} solidale di Mtv, ma la sua indagine sulle malattie mentali è curiosa, piacevole, intelligente. Pif ribadisce un concetto fondamentale: nel racconto l'importante è il punto di vista e ogni punto di vista rappresenta anche una scelta morale.<ref name=ment>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/dicembre/05/Pif_con_intelligenza_tra_malati_co_9_081205114.shtml Pif, con intelligenza tra i malati mentali]'', ''Corriere della Sera'', 5 dicembre 2008, p. 61.</ref> *In [[Televisione|tv]] ormai la lingua italiana è un optional, la sintassi un mistero oscuro.<ref name=stran/> *{{NDR|Su [[Daniela Santanchè]]}} Indomita groupie.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/politica/12_luglio_15/grasso-minetti-padiglione-italia_51559dce-ce40-11e1-9b00-18ac498483bd.shtml Il legittimo impedimento affondò la bella Nicole]'', ''Corriere.it'', 15 luglio 2012.</ref> *L'aspetto più piacevole di «[[MasterChef Italia|MasterChef]]» è proprio il suo andamento narrativo: il programma si struttura come un racconto, non sempre a lieto fine. Non possono adesso mancare i giudizi sui tre chef (pan per focaccia), ma solo da un punto di vista mediologico. [[Bruno Barbieri|Barbieri]] è falsamente paterno e discretamente noioso; l'ombroso Cracco vorrebbe essere il nostro [[Gordon Ramsay]] ma non ne ha né il carisma né l'antipatia, è prigioniero della sua caricatura; [[Joe Bastianich|Bastianich]] è il meno stellato dei tre, ma alla fine risulta il più simpatico e il più televisivo.<ref name=surclass/> *{{NDR|Su ''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]''}} L'idea di fondo è di situare la storia su piani diversi, non importa se pubblici o privati, se realistici o puramente immaginari. L'importante è che le sequenze siano montate seguendo una partitura musicale e che a ogni momento di sentenziosità clinica o di drammaticità ne corrisponda uno di decostruzione retorica e satirica. [...] quando i medici vengono a contatto coi pazienti o con gli infermieri scaturiscono scintille, reazioni improprie e incontrollate, errori, sarcasmi e diagnosi da brivido.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/aprile/05/ironia_dei_medici_Mtv_co_0_030405192.shtml L'ironia dei medici di Mtv]'', ''Corriere della Sera'', 5 aprile 2003, p. 39.</ref> *L'intuizione di Casaleggio padre è stata proprio quella di mettere in connessione sulla Rete persone «inattive e frustrate», dando loro il movimento che gli mancava, il [[Movimento 5 Stelle|M5S]]. Adesso però finiscono per essere troppo attivi.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/padiglione-italia-grasso/17_aprile_08/de-masi-parla-lavoro-teorizza-l-ozio-e614e850-1c94-11e7-a92d-71d01d371297.shtml De Masi parla di lavoro (e teorizza l'ozio)]'', ''Corriere.it'', 9 aprile 2017.</ref> *La comicità vera di "[[Cascina Vianello]]" nasce proprio dall'impatto fantasioso con il nuovo ambiente in cui i due si sono trasferiti per ritrovare la pace.<ref name=CascinaVianello>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/20/Cascina_Vianello_due_passi_Arcore_co_0_96092013738.shtml Cascina Vianello a due passi da Arcore]'', ''Corriere della Sera'', 20 settembre 1996, p. 35.</ref> *La disputa più avvincente era questa: la famosa coppia Arbore-Boncompagni non lavorava più insieme e in molti credevamo (critici ben più titolati di me) che la «tv intelligente» fosse prerogativa del primo e il suo contrario del secondo (senza capire che quella spudoratezza stilistica stava cambiando la tv, nel suo profondo). E poi i giornali erano pieni della cerimonia che ogni giorno si ripeteva davanti agli studi della Safa Palatino, a Roma. Centinaia di ragazze che aspiravano a far parte del cast, madri agguerrite che cercavano di imporle o di trascinarle via, interventi di psicologi e sociologi, il ''Telefono Azzurro'' bollente. Difficile non tenerne conto.<ref name=Nonelarai/> *«La pupa e il secchione» è il trionfo della rassegnazione: salvo i concorrenti, sono tutti rassegnati. Anche noi. Rassegnati a [[Enrico Papi|Papi]], rassegnati a [[Paola Barale]], rassegnati a questa [[Televisione|tv]].<ref name=papi/> *[...] la serie [di ''[[Gomorra - La serie|Gomorra]]''] ha questo di sconvolgente: l'inchiesta di [[Roberto Saviano]] raccontava il male generato dalla criminalità organizzata; qui, invece, il male perde i contorni rassicuranti dell'estraneo e ne acquista di più familiari, quelli che ci appartengono. Tutto ciò è merito della scrittura capace di trasformare le vele di Scampia in una lunga veglia nelle tenebre, in un'intollerabile monotonia del male.<ref name=gomorra/> *{{NDR|Su ''[[White Collar]]''}} La serie è divertente, ben costruita anche se a volte lo stile meriterebbe di essere ingravidato da contenuti un po' più sostanziosi.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/giugno/25/Guardia_ladro_Patto_che_funziona_co_9_100625110.shtml Guardia e ladro Patto che funziona]'', ''Corriere della Sera'', 25 giugno 2010, p. 71.</ref> *La serie [di ''[[Romanzo criminale - La serie|Romanzo criminale]]''] parte dall'uccisione di Giorgiana Masi, freddata da un colpo di pistola a Ponte Garibaldi per ricostruire le avventure della banda della Magliana, in un intreccio oscuro fra servizi segreti e criminali comuni, fra l'immaginario spaesato di [[Rino Gaetano]] e quello ben più radicato di [[Franco Califano]].<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/12/Romanzo_criminale_serie_batte_film_co_9_081112109.shtml Romanzo criminale: la serie batte il film]'', ''Corriere della Sera'', 12 novembre 2008, p. 53.</ref> *{{NDR|Su ''[[NCIS - Unità anticrimine]]''}} La serie ha questo di singolare: non raggiunge mai vette eccelse di scrittura anche se lo standard professionale rimane alto; a differenza di «Jag» mescola un po' i generi (i morti parlano come proiezione dei vivi) e al dramma si unisce una buona dose di umorismo, per raccontare le dinamiche spesso complesse di una squadra investigativa costretta a operare in condizioni di stress (nei rapporti interpersonali, tuttavia, si notano alcuni cedimenti); i temi trattati sono sempre molto interessanti. Tocca infatti alla serialità introdurre nell'immaginario popolare argomenti che forse in passato sono stati sottovalutati.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/28/Ncis_Nessuna_Vetta_Standard_Alto_co_9_070328105.shtml Ncis, Nessuna Vetta ma Standard Alto]'', ''Corriere della Sera'', 28 marzo 2007, p.47.</ref> *{{NDR|Su ''[[MacGyver]]''}} La serie, una delle poche che rilegge con ironia il genere degli «eroi senza paura», ha ottenuto un buon successo anche in Italia, dove è stata trasmessa sulle reti Fininvest.<ref>Citato in ''Le Garzantine'', ''Televisione''.</ref> *La [[televisione]] ha assunto il pollaio come modello di civiltà.<ref>Da ''Al paese dei Berlusconi'', Garzanti, 1993.</ref> *La [[Televisione|tv]] premia, indifferentemente, chi la venera come chi la irride. Basta saperla servire.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/01/Perche_premia_Piero_Chiambretti_co_9_100501092.shtml Perché la tv premia Piero Chiambretti]'', ''Corriere della Sera'', 1 maggio 2010, p. 69.</ref> *Lo spettacolo sportivo si dimostra ancora una sede particolarmente adatta per inscenare i drammi formali che assillano i sogni di una comunità, perché ogni singola gara rappresenta un paradigma, più o meno riuscito, che serve a regolare e conciliare le molte contraddizioni che attraversano la società in cui viviamo. Succede però che ora, specie con la Tv, lo sport rimanga sovente vittima della sua stessa messa in scena, del suo simulacro.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/31/Tadini_rilancia_eleganza_Gianni_Clerici_co_0_9901312861.shtml Tadini rilancia l'eleganza di Gianni Clerici]'', ''Corriere della sera'', 31 gennaio 1999, p. 30.</ref> *Lo sviluppo delle telecomunicazioni ha creato un mondo mediato e iperconnesso e ha costretto noi che lo abitiamo a fare i conti con confini non più locali, ma globali, cambiando anche le regole con cui definiamo il nostro senso di appartenenza a una comunità. Per ora, questa appartenenza si manifesta specialmente attraverso la sofferenza e l'orrore. Una sterminata comunità mediale tenuta insieme dallo spavento.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/29/dal_Vulcano_alla_Macchia_marina_co_9_100429089.shtml Dal Vulcano alla Macchia marina Uniti dalle Tragedie (Mediatiche)]'', ''Corriere della sera'', 29 aprile 2010, p. 42.</ref> *[[Daniele Luttazzi|Luttazzi]] è il più colto e caustico fra i nostri comici. L'unico in grado di conciliare l'epica satirica e la visionarietà.<ref>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/agosto/04/libro_Luttazzi_riscatta_cagnara_dello_co_0_0108047536.shtml ''Il libro di Luttazzi riscatta la cagnara dello show''], ''Corriere della sera'', 4 agosto 2001, p. 39.</ref> *«[[MasterChef Italia|Masterchef]]» conferma che il famigerato genere del reality sta attraversando una trasformazione interessante, vista all'opera anche con «Pechino Express»: si sperimenta oltre la diretta, oltre il televoto. Il raffinato lavoro di montaggio alla base di questi nuovi esempi permette di raccontare i concorrenti e le loro vicende in modo meno «grezzo», più pensato e interessante, dispiegando lungo le puntate una narrazione seriale anche complessa.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/22/Cosi_Masterchef_trasforma_reality_co_0_20121222_1698fa5a-4c03-11e2-86d8-0617dbacd128.shtml Così «Masterchef» trasforma il reality]'', ''Corriere della sera'', 22 dicembre 2012, p. 71.</ref> *{{NDR|Riferito al film ''[[L'attimo fuggente]]''}} Molto riconoscibile la voce del professor John Keating, ovvero di [[Robin Williams]] che, citando [[Walt Whitman]], insegna ai ragazzi molto più che delle nozioni: insegna ad apprezzare la vita, la bellezza, la poesia.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2014/febbraio/17/attimo_fuggente_diventa_occasione_per_ce_0_20140217_bc27c692-97a0-11e3-9d91-25e51c2150f5.shtml Se «L'attimo fuggente» diventa l'occasione per celebrare l'Ipad]'', ''Corriere della Sera'', 17 febbraio 2014, p. 15.</ref> *Negli ultimi 30 anni la tv generali­sta ha «inventato» tre grandi generi: il talk show, il [[reality show|reality]], il [[talent show]]: intimamente legati tra loro, sia pure con caratteristiche differenti. Il talk è servito soprattutto per da­re voce a chi aveva difficoltà ad appa­rire in tv e a traghettare la famosa «gente» da un ruolo passivo a uno più attivo; il reality è il post-moderno di massa, l'assoluta indistinzione tra tv e realtà, «tra realtà bruta e realtà formatizzata» (Walter Siti); da una co­stola del reality è nato il talent, che pa­radossalmente ha il compito di ripor­tare la professionalità in tv, dopo an­ni in cui sono salite alla ribalta molte persone «senza mestiere», al più fe­nomeni da baraccone. Il talent show, la cui forma iniziale risalirebbe alle gare nei college, ha avuto la sua consacrazione al cinema con Fame ([[Saranno famosi]], 1980), storia di alcuni studenti della High School of Performing Art di New York che, a sua volta, ha dato origine alla omonima serie tv (1982), la vera matrice di tutti i format del genere: American Idol, Pop Idol, The X Factor, Popostars, Operación Triun­fo, Amici, X Factor, Ti lascio una can­zone, ecc.<ref name=talent/> *Nel programma «[[Il testimone]]», giunto intanto alla quarta stagione, Pif ha sempre intervistato illustri sconosciuti, gli piaceva fare l'antropologo dei non famosi, il curioso dello sconosciuto.<ref name=pif>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/07/Pif_intervista_vip_star_lui_co_9_110407124.shtml ''Pif intervista i vip ma la star è lui''], ''Corriere della sera'', 7 aprile 2011, p. 63.</ref> *Nella ''paleo-TV'' (anni '50 e '60), le rubriche librarie hanno un atteggiamento pedagogizzante verso il pubblico, tipico di tutta la televisione di quegli anni. [...] Nasce la figura del divulgatore di libri e assume le sembianze di [[Luigi Silori]], ex assistente di [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], docente di letteratura italiana contemporanea nell'ateneo genovese, come tiene a precisare il ''Radiocorriere'': «Viene dalle fila della cultura universitaria, ma non ritiene illegittima questa partecipazione della letteratura alla vita, questa riscoperta comunicazione tra l'uomo e il suo libro». Le trasmissioni di Silori sono delle sfilate, delle passerelle di uomini e libri; è anche l'unico conduttore di trasmissioni sui libri cui sia concesso il privilegio di frequentare il palinsesto serale.<ref>Da ''Il libro e la televisione. Storia di un rapporto difficile'', ERI, 1993, p. 140. ISBN 88-39-70801-4</ref> *Non capisco come [[Gerry Scotti]], dopo aver accettato (immagino non per beneficenza) di condurre tre o quattro programmi, di dirigere una radio, di fare il testimonial per più ditte, possa lamentarsi di essere sfruttato da Mediaset. Ha persino confessato di essere ricorso alle vie legali per mettere un freno a questa sovraesposizione. Naturalmente la confessione è avvenuta durante la presentazione alla stampa di un suo nuovo programma, «Paperissima».<ref name=bonolis>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_dicembre_19/grasso_fil-di-rete-alibi-bonolis-scilipoti-radio_fa61a9aa-0b49-11e0-bf9a-00144f02aabc.shtml Gli alibi di Bonolis e Scilipoti alla radio]'', ''Corriere.it'', 19 dicembre 2010.</ref> *Non capisco come [[Paolo Bonolis]], quello di «Ciao Darwin» e di «Chi ha incastrato Peter Pan?», possa andare in un'università a dire che certa tv ha contribuito a corrompere il nostro Paese. Lui dov'era? Ma, ancora di più, non capisco come il pubblico degli studenti – un incontro promosso da Sinistra universitaria alla Statale di Milano – scenda in piazza a protestare contro la [[Mariastella Gelmini|Gelmini]] e, intanto, si beva gli alibi di Bonolis.<ref name=bonolis/> *«Non è la Rai» è stata una trasmissione che ha rappresentato uno spartiacque: nel modo di fare televisione, nel modo di vederla, nel modo di rappresentare la spensieratezza. Ma è stata anche la trasmissione con cui una generazione di ragazze e ragazzi ha chiuso il suo rapporto con il mezzo. Per questo, a rivederla, conserva i caratteri di una grande festa e insieme di un lungo addio. Internet avrebbe spento ogni desiderio di rispecchiarsi in quel totem domestico così "arcaico". In apparenza, sembrava un programma senza copione, senza regia (come poi sarebbe stata tanta televisione a venire), in realtà Gianni Boncompagni è stato uno dei primi registi a capire che la televisione bastava a sé stessa, che era in atto un processo di disintermediazione, che [[Ambra Angiolini|Ambra]] sarebbe stata più interessante di Enrica Bonaccorti o di Paolo Bonolis. Bastava crearle le condizioni di esprimersi direttamente ai suoi coetanei.<ref name=Nonelarai/> *Per tutti gli anni '60 e '70, [[Walter Cronkite|Cronkite]] ha incarnato l'esempio di giornalismo anglosassone: controllare il potere stando dalla parte della gente, acquisire grande credibilità, ascoltare sempre più campane, separare i fatti dalle opinioni ma in una versione nuova, televisiva. L'anchorman è la guida dello spettatore nella selva delle notizie, è il suo punto di riferimento, la sua luce nella notte. Di più: Cronkite era l'informazione televisiva; grazie a lui il mezzo, in quanto a stima, ha fatto passi da gigante.<ref>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/luglio/19/uomo_piu_fidato_America_Che_co_8_090719033.shtml ''«L'uomo più fidato d'America» Che pianse per la morte di JFK''], ''Corriere della sera'', 19 luglio 2009, p. 10.</ref> *[[Pif]] è l'unico intervistatore che quando fa le domande ride di gusto. Tanto che un intervistato, un simpatico disagiato mentale, gli dice: «Tu potresti essere uno dei nostri». Pif è l'unico intervistatore che fa le domande e le accompagna con i sottotitoli, per paura che lo spettatore non capisca. Pif è l'unico intervistatore che al termine della sua inchiesta ammette candidamente: «Quel che ho capito è che c'è molto da capire». <ref name=ment/> *[[Pif]] ha una tecnica di corteggiamento del tutto particolare: non è un pedinatore, non è un vendicatore, non è un comico prestato al sociale. Per ribaltare ai nostri occhi il mondo che descrive, si fa prima complice, mette in mostra la propria finta sprovvedutezza, affila le armi senza mai mostrarle.<ref name=inafferabile/> *[[Pippo Baudo|Pippo]] è [[Festival di Sanremo|Sanremo]], Sanremo è Pippo. Nessuno come lui sa interpretare lo spirito del Festival, scegliere le canzoni adatte al Festival, rappresentare il [[pubblico]] che segue il Festival.<ref>Da [http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2007/03_Marzo/04/pagelle.shtml ''Le pagelle di Sanremo''], ''Corriere.it'', 4 marzo 2007.</ref> *Prendendo a pretesto la vita degli altri, [[Pif]] racconta se stesso: mette in gioco la sua persona, la sua psicologia, la sua indole. Spontaneamente o artificiosamente non è dato sapere, ma poco importa.<ref name=pif/> *{{NDR|Su [[Mario Capanna]]}} Quando le rivoluzioni finiscono lasciano dietro solo una schiera di reduci e di burocrati. Noi abbiamo avuto una specie di rivoluzione, il mitizzato ‘68, che si è lasciata alle spalle un impiegato fedele. Di più: un parastatale della rivolta, un ufficiale di scrittura di quegli anni «formidabili». Ogni volta che interviene dimostra che la sorte di chi si è ribellato troppo è la sottomissione a un’idea fissa.<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/cronache/16_dicembre_17/mario-capanna-sessantotto-come-professione-5797a9fc-c49f-11e6-bdd5-b215bf22a380.shtml Mario Capanna, il sessantotto come professione]'', ''Corriere.it'', 17 dicembre 2016.</ref> *Quando si dice avere nerbo: Aldo Busi è stato radiato da tutte le trasmissioni Rai. La decisione è stata presa da Viale Mazzini dopo le escandescenze dello scrittore nella puntata di mercoledì sera: «Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi, ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali». Busi non metterà più piede in Rai (gli restano sempre gli studi Mediaset). […]«Una clausola mi imponeva di non parlare in modo offensivo di politica e di religione. Ho preteso che venisse tolta. Altrimenti cosa dovrei dire tutto il giorno? Cip-cip?»<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_marzo_19/busi-radiato-dalla-rai-ipocrisie-annunciate-aldo-grasso_f41a523a-3328-11df-82b0-00144f02aabe.shtml Busi radiato dalla Rai. Ipocrisie annunciate]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2010.</ref> *Questa nostra società variamente descritta, e giustificata, come postmoderna, neobarocca, «copia e incolla», virtuale, vive sostanzialmente sulla [[citazione]]. Buona parte della cultura pop, dai libri alle canzoni, è tutta un blob. La citazione è insieme lo strumento e la nota dominante della società della sostituzione: in un'epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni di frasi e sequenze. Trasformando la citazione in stornamento. Uno degli aspetti più seducenti della moderna storia delle idee è la loro perenne mobilità, la loro incessante trasformazione. Temi, figure, pulsioni migrano da un territorio all'altro cambiando, nel passaggio, se stessi e lo scenario che li accoglie.<ref>Da [http://www.corriere.it/spettacoli/10_giugno_12/luttazzi_e481664e-762e-11df-9eaf-00144f02aabe.shtml ''Luttazzi, gag copiate: ma così fan tutti''], ''Corriere.it'', 12 giugno 2010.</ref> *{{NDR|Su ''[[Neon Genesis Evangelion]]''}} Questo anime del 1995 sembra a prima vista simile a mille altre serie giapponesi. In realtà, l’ideatore e regista [[Hideaki Anno]] lavora sui cliché del genere robotico, caricandoli di nuovi e complessi significati. L’impatto è tale che in Giappone si citano a proposito dell’anime [[Sigmund Freud|Freud]] e [[Kierkegaard]] e per la prima volta l’animazione televisiva è considerata una forma d’arte. La serie coglie nel segno realizzando un approfondito ritratto della giovane generazione nipponica: i ragazzi giapponesi si riconoscono in [[Shinji Ikari|Shinji]], [[Rei Ayanami|Rei]] e [[Asuka Sōryū Langley|Asuka]], nel loro trascinarsi senza uno scopo, nella loro paura di crescere, nella loro disperata ricerca di approvazione. Di episodio in episodio l’atmosfera si fa sempre più cupa e angosciosa, grazie anche alla splendida regia di Anno, mentre parallelamente ai dilemmi esistenziali dei personaggi si dipana una trama complessa, che riguarda lo stesso futuro del genere umano, con riferimenti alla [[Bibbia]] e alla [[Cabala]] ebraica. I pericoli della scienza, utilizzata dall’uomo per perfezionare sé stesso, erano già stati affrontati ne ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra|Il mistero della pietra azzurra]]'' dallo studio Gainax, fondato da Anno e da altri animatori nel 1984. Negli ultimi due episodi di ''Evangelion'', Anno si concentra sul percorso interiore di Shinji, uscito dal suo guscio e pronto ad affrontare il mondo e gli altri. Questo atipico finale ha lasciato perplessi i fan giapponesi, tanto che Anno ha realizzato un altro finale in due film per il grande schermo ancora inediti in Italia. La difficile età dell’adolescenza, affrontata in materia meno drammatica ma non per questo meno approfondita, è al centro anche di un altro anime targato Gainax-Anno, ''[[Le situazioni di Lui & Lei]]'', trasmesso sempre da MTV.<ref>Citato in ''Le Garzantine'', ''Televisione''.</ref> *Sembra quasi un paradosso ma spesso si fa fatica a trovare un romanzo moderno o un film che sia più interessante di un buon [[serie televisiva|telefilm]]. C'è in giro, ad esempio, un'opera che rappresenti un viaggio metafisico fra i segreti del Male più avvincente di ''[[I segreti di Twin Peaks|Twin Peaks]]''?<ref>Da ''Prima lezione sulla televisione'', Laterza, [https://books.google.it/books?id=_hSODAAAQBAJ&pg=PT35 p. 35]. ISBN 88-581-0305-X</ref> *Sembrerà paradossale, ma la cucina è solo un pretesto: la vera forza di «[[MasterChef Italia|Masterchef]]» è nella sua attenta costruzione, nella meticolosa miscela di tutti gli «ingredienti» narrativi. Le storie di un gruppo di personaggi, che da perfetti sconosciuti diventano persone per cui (e con cui) soffriamo, aspettando il verdetto delle prove. La perizia del montaggio, che miscela la frenesia delle gare con le riflessioni dei «confessionali», e ci fa dimenticare che, a differenza di altri talent, qui tutto si è già compiuto e non possiamo intervenire.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/09/Ingredienti_narrativi_sale_Masterchef_co_9_111209082.shtml Ingredienti narrativi: il sale di Masterchef]'', ''Corriere della Sera'', 9 dicembre 2011, p. 63.</ref> *«Signore e signori, buonasera... ». Per non farsi mancare nulla, la Rai ha ri­tenuto che il suo primo annunciatore maschile dovesse anche essere di colo­re: un segno dei tempi, come si dice, sia in senso semiologico che in quello so­ciologico. Ma che fatica: per diventare «signorino buonasera», [[Livio Beshir]] si è laureato con lode in Scienze della Co­municazione, è diventato giornalista pubblicista, ha vinto una borsa di Stu­dio Erasmus alla Facoltà di Scienze So­ciali della Sorbonne di Parigi, ha studia­to tecniche recitative al [[Living Theatre]] e conta al suo attivo esperienze di lavoro nel teatro, nella tv, nel cinema e nella pubblicità.<ref name=Aldograsso>Da ''[https://www.corriere.it/cronache/09_luglio_05/annunciatrice_beshir_grasso_f272f48c-6934-11de-b037-00144f02aabc.shtml Dall’annunciatrice Nicoletta a Beshir / I volti della tv che raccontano l’Italia <small>Papere e imitazioni alla Noschese, l’era (finita) delle signorine buonasera. Oggi il debutto di Livio</small>]'', ''corriere.it'', 5 luglio 2009.</ref> *{{NDR|Su ''[[Sant'Antonio di Padova (film)|Sant'Antonio di Padova]]''}} Sospeso tra la citazione pasoliniana (l'imbarazzante invenzione di Giulietto) e una più naturale propensione alla raffigurazione zeffirelliana, il lavoro di Marino ci restituisce [...] un santo incerto e legnoso, intellettuale e miracolistico, ossessionato dal peccato di vanagloria e stretto nell'umiltà francescana.<ref>Dal ''Corriere della Sera'', 3 aprile 2002; citato in ''[https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/sant-antonio-di-padova/52945/ Sant'Antonio di Padova]'', ''cinematografo.it''.</ref> *Sul Mortirolo (quota 1854) è nato il mito di [[Marco Pantani]], quando il 5 giugno 1994 salutò tutti e andò in fuga nell'ultima parte della salita, passando in vetta con 10 minuti su Nelson Rodriguez, primo degli inseguitori.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/cultura/17_aprile_26/giro-d-italia-libro-volume-giacomo-pellizzari-29d373b8-2aa0-11e7-aac7-9deed828925b.shtml Aristotele in fuga sullo Stelvio. Lo spirito vitale del Giro d'Italia]'', ''Corriere.it,'' 26 aprile 2016</ref> *{{NDR|Sulla [[cazzimma]]}} [...] termine napoletano che sta a significare un atto di sottile perfidia nei confronti del prossimo.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_giugno_16/bellucci_dalema_grasso_bbfd120e-5a46-11de-8451-00144f02aabc.shtml Bellucci e D'Alema: fisiognomica della tv]'', ''Corriere.it'', 16 giugno 2009.</ref> *Visto in Tv, il [[Palio di Siena]] è solo il palio dell'assurdo.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/17/una_cronaca_dell_assurdo_co_0_9308174946.shtml Ma in Tv è una cronaca dell'assurdo]'', ''la Repubblica'', 17 agosto 1993, p. 11.</ref> *[[Wikipedia]] fonda il suo sogno su un altro sogno: il senso di responsabilità di una comunità scientifica. E ai sogni, ogni tanto, bisogna crederci.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_aprile_25/wikipedia-un-sogno-a-cui-bisogna-credere-aldo-grasso_e211e69a-5040-11df-a78b-00144f02aabe.shtml Wikipedia, un sogno a cui bisogna credere]'', ''Corriere.it'', 25 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Su ''[[Cascina Vianello]]''}} Sandra e Raimondo hanno la grazia di un vino novello: leggeri, moderatamente effervescenti si lasciano sempre "bere". E siccome il vitigno da cui provengono è nobile, riescono a trasformare una trama esile e vaga (di Avellino, Consarino e Continenza) in una occasione di sincero divertimento.<ref name=CascinaVianello /> ==''Storia della televisione italiana''== ===[[Incipit]]=== Questo libro nasce da un desiderio: restituire alla televsione italiana la sua dignità di apparato simbolico. La maggior parte degli scritti finora dedicati alla televisione ha quasi sempre privilegiato gli aspetti politici, economici, strutturali: serrate analisi sul potere politico, stringenti interrogatori sui «modi di produzione», minuziosi atti d'accusa sul ruolo della programmazione. Tutti interessanti, documentati, bene argomentati ma prigionieri di una dimenticanza: i programmi. ===Citazioni=== *[[Filiberto Guala]], il cui compito principale era quello di aprire la porta della televisione alla [[Democrazia Cristiana]] e, detto meno brutalmente, alla tradizione culturale del cattolicesimo. (p. 17) *{{NDR|Su Filiberto Guala, amministatore delegato della Rai dal 1954 al 1956}} Due le impronte principali da lui lasciate: lo svecchiamento dell'azienda ancora molto torinese (con dirigenti Eiar e austeri signori liberali che si volevano occupare solo di prosa) e il reclutamento dei nuovi funzionari attraverso un celebre corso di addestramento. (p. 85) *Nel 1960 Guala, dopo aver annunciato ai familiari che si concedeva una vacanza, entrò come novizio nel monastero trappista delle Frattocchie, alle porte di Roma. (p.85) *{{NDR|Su [[Silvio Noto]]}} Entra a far parte della Compagnia della Rivista della Rai e poco dopo diventa uno dei più popolari divi dei primi ruggenti anni televisivi: ''Primo applauso'', ''Album di famiglia'' e il grande successo di ''Telematch'' assiema a [[Enzo Tortora]]. (p. 85) *{{NDR|Su Silvio Noto}} Presentatore, attore, showman, il suo vero pezzo forte è il mimo, un mimo condito di umorismo e di una tipica gestualità meridionale sposata all'esperienza teatrale che gli permette di girare più di venti film accanto ai nomi celebri del cinema commerciale di allora: [[Walter Chiari]], Billi e Riva, Villa. (p. 85) *Dagli anni Settanta, Noto ha chiuso ogni rapporto con la Rai ma ha continuato a fare spettacoli nelle TV commerciali. (p. 85) *''[[Campanile sera]]'' è indubbiamente l'invenzione più squisitamente italiana della Rai; da una parte c'è il recupero di tutto un armamentario radiofonico, ben collaudato, di giochini, prove di abilità pratica alla portata di tutti, dall'altra l'idea di passare alla partecipazione individuale al gioco a quella collettiva. (p. 130) *Con ''Campanile sera'' si innesca il meccanismo di amplificazione televisiva e dalla partecipazione individuale si passa a quella di massa, con la fatidica «manina» che, non appena viene inquadrata, si agita frenetica per inviare saluti a zii, nonni e parenti in genere. (p. 130) *A conti fatti, non dovremmo considerare ''Campanile sera'' come una delle componenti del cosiddetto «miracolo economico»? Premi in denaro non ce ne sono (ai concorrenti convocati a Milano vengono solo rimborsate le spese di viaggio), quello che conta è poter fare bella figura in TV, essere orgogliosi del proprio Campanile davanti a tutta la Nazione; nessuno, quindi si vergogna di vivere e partecipare in prima persona al gioco e la provincia può esprimere così quel senso di coralità e unità che ha finora custodito tra la sua gente. (p. 131) *{{NDR|Su ''[[Giovanna, la nonna del Corsaro Nero]]'', programma della Rai del 1961}} La domenica pomeriggio, dal 19 novembre, arriva sui teleschermi la «nonnina sprint, più forte di un bicchiere di gin». Si tratta di [[Anna Campori]] protagonista della rivista musicale di Vittorio Metz che affronta in incredibili avventure il pirata Morgan, battendolo a braccio di ferro, il capitano Kid, piegandolo con la spada e il pirata Barbanera, vincendolo con la pistola. Il nipote Corsaro Nero è interpretato da Roberto Villa, e le coreografie sono di Susanna Egri e la regia di Alda Grimaldi. Nicolino, forse il personaggio più strepitoso di questa saga della [[TV dei ragazzi]], è interpretato da [[Pietro De Vico]]. (p. 139) *È la «signora» della TV italiana. Non più solo annunciatrici o vallette, le donna, grazie a [[Enza Sampò]], al suo volto sereno e rassicurate, alla sua immagine di donna sobria ed efficiente, capace di pensare e parlare, trovano in video nuove strade televisive. (p. 142) *{{NDR|Sulle [[Gemelle Kessler]]}} Ballerine, show-girl, Alice ed Ellen (Lipsia, 28 agosto 1936), fanno il loro ingresso nella TV italiana con ''Giardino d'inverno''. Poi partecipano a ben sei serie di ''Studio Uno'' e a ''Canzonissima '69''; tornano in TV nel 1980 con ''Kessler Kabaret''. Alcune sigle dei loro programmi sono diventate famosissime, come «La notte è piccola per noi», «Da-da-umpa» e «Pollo e champagne». (p. 143) *{{NDR|In riferimento al programma televisivo ''Scala reale''}} [[Peppino De Filippo]], per la prima volta nelle vesti di giudice di gara e presentatore, porta in televisione la macchietta [[Gaetano Pappagone|Pappagone]] e la sua arguzia napoletana. (p. 193) *{{NDR|Su [[Alighiero Noschese]]}} Quando si toglie la vita con un colpo di pistola (era ricoverato in una clinica romana) stava preparando lo spettacolo ''L'inferno può attendere''. (p. 230) *{{NDR|Su Alighiero Noschese}} Le sue imitazioni più riuscite restano quelle di [[Ugo La Malfa]], [[Giovanni Leone]], [[Amintore Fanfani]], la [[Regina Elisabetta II|regina Elisabetta]], [[Moshe Dayan]], [[Marco Pannella]], [[Ruhollah Khomeyni|Khomeini]]... (p. 230) *Chi era Alighiero Noschese? È difficile definirlo. Un parodista, un mimo, un fantasista? O soltanto un prodigioso imitatore? O, più semplicemente e profondamente, un attore? (p. 230) *[[Alighiero Noschese|Noschese]] era tutto. Un trasformista, un acrobata della voce; nella selva dei tipi e dei personaggi reali, un camaleonte che si mimetizzava non tanto con l'ambiente quanto con ogni tronco umano sul quale scegliesse di posarsi, sanguisuga fantastica, vampiro dei comportamenti e delle mimiche altrui. (p. 230) *La ''[[telenovela]]'' è una specie di fotoromanzo animato. (p. 449) *I cultori italiani delle ''telenovelas'' hanno già imparato a operare una profonda distinzione fra le opere in lingua portoghese e quelle in lingua spagnola. Le prime, realizzate in Brasile, sono decisamente più accurate, non esenti da citazioni «colte», stilisticamente controllate: molte riprese in esterni, belle donne, bella musica e un chiaro tentativo di misurarsi con i telefilm importati dagli States. Le seconde, invece, girate in Messico e in Argentina, sono povere dal punto di vista registico e girate per lo più in interni: fotoromanzi semoventi che si affidano totalmente al primo piano dei protagonisti, a lunghi dialoghi, al coinvolgimento emotivo con lo spettatore. (p. 450) *Le ''telenovelas'' non vanno assolutamente confuse con le ''[[soap opera|soap]]'', anche se le loro vite s'intrecciano da più di un cinquantennio. Sponsorizzata da un detersivo, la ''soap'' nasce intorno agli anni Trenta come trasmissione radiofonica mattutina, di un quarto d'ora circa: un piccolo sceneggiato quotidiano che ha come protagonista quasi sempre una donna afflitta da problemi familiari. Ogni puntata dura quanto un bucato a mano e serve, in qualche modo, a «detergere» i problemi delle ascoltatrici. Ma è un modello inesportabile. Così la Procter & Gamble inventa per il mercato cubano la radionovela: rispetto alla ''soap'' è più elementare, piena di effettacci ma meno articolata sul piano linguistico, insomma, il classico parente povero. (p. 450) *Le ''telenovelas'' si distinguono per area linguistica (portoghese/spagnola) e per struttura (aperta/chiusa). Quella «chiusa» si basa su una sceneggiatura scritta in anticipo, quella «aperta» su una che cresce giorno per giorno, secondo gli umori del pubblico, la simpatia degli attori, le reazioni dei giornali «popolari»; ovviamente è antropologicamente più interessante ma di difficile esportazione. (p. 450) *{{NDR|Su [[Donatella Raffai]] in riferimento alla sua conduzione del programma televisivo di Rai 3 ''Chi l'ha visto?''}} La Raffai vive il programma con il piglio di una missionaria laica; fosse per lei, sull'Italia ogni sera calarebbe il coprifuoco. (p. 505) *''[[Chi l'ha visto?]]'' è ormai un genere, una forma di romanzo popolare che ha già creato dei sottogeneri: la foto della bimba «rapita» distribuita agli angoli delle strade, il ritratto di un bimbo scomparso diffuso dai cartoni del latte (discreta forma forma pubblicitaria anche per la Centrale del latte), le fotografie di persone sparite inviate al Presidente della Repubblica. (p. 506) *''[[Blob (programma televisivo)|Blob]]'' è sicuramente il programma più originale di questa nostra nostra televisione, perché sotto la parvenza del divertimento – riproporre alcuni spezzoni curiosi del giorno prima, montati però da una perfida mano che s'incarica di connettere tutte le coincidenze più strambe del palinsesto – finisce per imporsi come la più perfetta trasmissiome-spia dell'attuale stato della televisione italiana. (p. 511) *''Blob'' è un singolare esempio di metatelevisione, di televisione cioè che parla di televisione. Un collage di frammenti – il frammento, si sa, è ormai la vera unità di misura della video-visione – ripercorre una giornata televisiva all'insegna di papere, disturbi, errori, dichiarazioni folgoranti, vuoti, lapsus, distonie, insomma, di tutti i luoghi comuni, di tutti gli incidenti tecnici, di tutto lo scemenziario di cui i programmi ormai grondano in larga misura. ''Blob'' è una specie di rubrica critica della televisione fatta solo di immagini; e perciò una critica diversa da quella scritta e da quella parlata. (p. 511) *''Blob'' si presenta come uno show autonomo fatto di ritagli, scarti, rifiuti: il vero show della televisione spazzatura. (pp. 511-512) {{Int2|1=''[https://www.corriere.it/spettacoli/21_febbraio_24/successo-ricchi-poveri-colpe-russia-8c487598-76af-11eb-843a-1237b4657d5e.shtml I Ricchi e Poveri, l’esilio di Marina e i confronti con gli Abba]''|2=Aldo Grasso, ''corriere.it'', 24 febbraio 2021.}} *È una vita che mi chiedo: come mai i [[Ricchi e Poveri]] non sono gli [[Abba]]? Perché non è stato fatto un musical su di loro? Perché non un film? Le loro canzoni non potevano diventare una storia d'amore da far impallidire «Mamma mia!»? *Martedì sera, i Ricchi e Poveri erano protagonisti di «A grande richiesta», uno dei programmi più privi d'idee che la storia di Rai 1 ricordi. Non importa. L'importante è che ci fosse anche [[Marina Occhiena]] e che lei e Angela Brambati siano tornate le amiche geniali di un tempo. Adesso, i più tignosi stanno a fare le pulci su come le canzoni sono reinterpretate dopo il ritorno dell'esiliata (un esilio durato una quarantina d'anni) ma sono minuzie. *A [[Carlo Conti]] hanno raccontato le solite cose: come li ha scoperti [[Franco Califano]] che offriva loro le cene («Ah, ma allora siete ricchi di spirito, ma poveri di tasca»; di lì il nome Ricchi e Poveri); le esperienze teatrali con Garinei e Giovannini (che, evidentemente non hanno creduto in loro, altrimenti ciao Abba); un musical, «Sarà perché ti amo», fatto da altri e presto abortito; gli Abba che si sono ispirati a loro: «Hanno studiato le nostra canzone e le nostre armonie come noi abbiamo fatto con i Mamas & Papas. Quindi non ci hanno copiato, ma cerano delle idee musicali, il modo di armonizzare, era abbastanza simile». Sì, ma perché dagli Abba è venuto fuori un film come «Mamma mia!» e dai Ricchi e Poveri solo la partecipazione a un film di Giulio Paradisi, «Terzo Canale. Avventura a Montecarlo»? ==Citazioni su Aldo Grasso== *Aldo Grasso fa di mestiere il critico televisivo. Non gli sfugge nulla. È l'occhio di falco del palinsesto. È uno che non fa sconti a nessuno, neppure ai valsusini che cercano di difendere la loro valle definiti da lui oggi sul Corriere "geneticamente arrabbiati" dopo che era stato dedicato un piccolo spazio ai No Tav nel programma Piazzapulita di Formigli. ([[Beppe Grillo]]) *Aldo Grasso otto volte su dieci ha sempre ragione, io non penso di far parte delle restanti due! [sorride, ''ndr'']. ([[Giovanni Benincasa]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Aldo Grasso, ''Storia della televisione italiana'', prefazione di [[Beniamino Placido]], Garzanti, Milano, 1992. ISBN 88-11-73819-9 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Grasso, Aldo}} [[Categoria:Accademici italiani]] [[Categoria:Critici televisivi italiani]] [[Categoria:Giornalisti italiani]] slvxt8yfkiqn618tze7rqm0j22ea66q Fantaghirò 0 12933 1218414 1105544 2022-07-22T19:22:05Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano=Fantaghirò |titolooriginale=Fantaghirò |tipofiction= miniserie TV |anno=1991 |genere=fantasy, avventura |regista=[[Lamberto Bava]] |sceneggiatore=[[Gianni Romoli]] |attori= * [[Alessandra Martines]]: Fantaghirò * [[Kim Rossi Stuart]]: Romualdo * [[Mario Adorf]]: Re * [[Angela Molina]]: Strega Bianca / Cavaliere Bianco * [[Jean Pierre Cassel]]: Generale * [[Ornella Marcucci]]: Caterina * [[Katerina Brozova]]: Carolina * [[Stefano Davanzati]]: Cataldo * [[Tomás Valík]]: Ivaldo |doppiatoriitaliani= * [[Gianni Musy]]: Re * [[Elettra Bisetti]]: Strega Bianca * [[Gianfranco Bellini]]: Cavaliere Bianco * [[Francesca Draghetti]]: Caterina * [[Laura Lenghi]]: Caterina bambina * [[Paola Valentini]]: Carolina * [[Rossella Acerbo]]: Carolina bambina * [[Gioacchino Maniscalco]]: Cataldo |note= * Tratto dalla [[fiaba]] di [[Italo Calvino]], ''Fantaghirò, persona bella''. *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Fantaghirò''''', miniserie televisiva del 1991 di [[Lamberto Bava]]. ==[[Incipit]]== {{Incipit film}} C'era una volta, tanto, tanto tempo fa... una guerra. Ma non era la solita guerra. Durava dal tempo dei tempi, e nessuno si ricordava quand'era incominciata. E nessuno sapeva il perché.<br/> Nei due regni che combattevano uno contro l'altro nessuno aveva mai sentito la parola "pace". Il suo significato si era perduto sui campi di battaglia e i due eserciti continuavano ad affrontarsi senza tregua anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno... ==Frasi== * Prima di imparare a colpire, devi imparare a difenderti! ('''Cavaliere Bianco''') * Non mi servono le corazze. Questo braccio e questa spada saranno le mie armi. ('''Romualdo''') * Verso la vittoria! La voglio e l'otterrò! ('''Fantaghirò''') * Metti al bando la parola impossibile. ('''Cavaliere Bianco''') * Figliuole, ubbidite sempre al volere degli dei, e degli uomini. ('''Re''') * Io non posso ingannarvi, perché vano sarebbe ogni inganno. ('''Strega Bianca''') * Mi fa pena un re che non sa accettare la verità, ma più pena mi fanno i suoi sudditi. ('''Strega Bianca''') *{{NDR|Al re}}Ecco la mia [[Profezie dalle serie televisive|predizione]]: tu accetterai la sfida di Romualdo. Ma bada, ricordati, solo la tua progenie vincerà, solo la tua progenie vincerà, solo la tua progenie vincerà. Ricordati, solo la tua progenie vincerà. Ecco la mia predizione. * Essi il nostro linguaggio lo conoscono; ma non lo adoperano, se non in casi eccezionali. E non lo adoperano perché… a loro non piace, a loro non piacciono gli uomini, ed hanno ragione: noi sappiamo solo essere violenti, anche i migliori di noi. ('''Cavaliere Bianco''') * Sono impossibili le cose non intraprese. ('''Cavaliere Bianco''') * Mi ha detto che ora sai come si fa ad imparare, e sbagli se speri di arrivare ad eccellere in tutto in breve tempo: devi imparare dalla vita piano piano. ('''Strega Bianca''') * Non sei sola: hai te stessa. ('''Strega Bianca''') * Allora va. Sei pronta a superare qualsiasi impedimento, fa quello che ti senti di fare e vedrai che non sarai mai sola. ('''Strega Bianca''') * E allora? Io non voglio essere amata. ('''Fantaghirò''') * Perché il destino vuole ch’io rimanga sempre sola? ('''Fantaghirò''') * Puoi anche far tacere me, ma non riuscirai a far tacere la tua coscienza. ('''Oca''') * Lascio il mio trono a voi due, miei cari amici. ('''Romualdo''') * Semmai avremmo un dubbio, interrogheremo il popolo: lui deciderà se siamo degni di questo trono. ('''Caterina''') * C’è una corona soltanto e credo che il popolo voglia vederla sul tuo capo. ('''Romualdo''') ==Dialoghi== *'''Ciambellano''': E soprattutto prometti di rinunciare a leggere e a scrivere?<br>'''Fantaghirò''': È impossibile! A leggere e a scrivere non rinuncio! Anche perché è tardi ormai! Ho già bell'e imparato da un pezzo! *'''Cavaliere Bianco''': Manda la freccia oltre la collina, colpisci il sole!<br>'''Fantaghirò''': Ma è impossibile!<br>'''Cavaliere Bianco''': Sono impossibili le cose non intraprese! Mira al sole e tira!<br>'''Fantaghirò''': Non riuscirò mai a raggiungerlo!<br>'''Cavaliere Bianco''': Questo lo potrai dire solo dopo averci provato! *'''Cataldo''': Cosa farai se scopri che il Conte di Val d'Oca è una donna?<br>'''Romualdo''': La sposerò.<br>'''Ivaldo''': E se fosse un uomo?<br>'''Romualdo''': Lo sfiderò a duello, un duello all'ultimo sangue, senza esclusione di colpi. Lo ucciderò, senza alcuna pietà. E poi ucciderò me stesso.<br>'''Cataldo''': Non potresti sopravvivere alla vergogna di amarlo?<br>'''Romualdo''': Non potrei sopravvivere al dolore di perderlo.<br> *'''Romualdo''': Perché arrossite?<br>'''Fantaghirò''': Non ho mai baciato un cavaliere prima d'ora.<br>'''Romualdo''': Be, Nemmeno io. ==Citazioni su ''Fantaghirò''== *I prodotti televisivi come Fantaghirò, spiccatamente fantasy, furono innovativi, ed ebbero uno straordinario successo di pubblico. Eppure all'epoca trovai un sacco di difficoltà nel realizzare il progetto. Alcuni dirigenti avevano paura che fosse adatto solo per i bambini, ma fortunatamente il vicedirettore Mediaset di allora permise che la cosa prendesse corpo. E siamo arrivati a cinque serie di Fantaghirò. ([[Lamberto Bava]]) *Quella è la situazione esemplare di come mi sentivo davanti alla macchina da presa: oggettivamente imbambolato. Per fortuna, c'erano le scene a cavallo e i duelli. E, nel frattempo, avevo iniziato a studiare nei laboratori teatrali e lì avevo intravisto la possibilità di usare il mestiere di attore per guardarmi dentro, crescere e condividere con altri la mia ricerca. Lì avevo capito che ''Fantaghirò'' era una strada che non mi nutriva. ([[Kim Rossi Stuart]]) == Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Fantaghirò''}} {{Fantaghirò}} [[Categoria:Film fantasy|Fantaghirò]] [[Categoria:Film d'avventura|Fantaghirò]] 0hmja395rvisvcl48osqgbu4rfz3hys Fantaghirò 2 0 12969 1218415 1099473 2022-07-22T19:22:21Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano = Fantaghirò 2 |titolooriginale = Fantaghirò 2 |tipofiction= miniserie TV |paese= Italia |anno = 1992 |genere = fantasy, avventura |regista = [[Lamberto Bava]] |sceneggiatore = [[Gianni Romoli]] |attori = *[[Alessandra Martines]]: Fantaghirò *[[Kim Rossi Stuart]]: Romualdo *[[Brigitte Nielsen]]: Strega Nera *[[Stefano Davanzati]]: Cataldo *[[Tomas Valìk]]: Ivaldo *[[Mario Adorf]]: Re *[[Jakub Zdenek]]: Fulmine *[[Lenka Kubalkova]]: Saetta *[[Katarina Kolajova]]: Strega Bianca *[[Barbora Kodetova]]: Caterina *[[Caterina Brozova]]: Carolina |doppiatoriitaliani= *[[Aurora Cancian]]: Strega Nera *[[Fabrizio Pucci]]: Cataldo *[[Riccardo Onorato]]: Ivaldo *[[Gianni Musy]]: Re *[[Laura Lenghi]]: Fulmine *[[Rossella Acerbo]]: Saetta |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Fantaghirò 2''''', miniserie televisiva del 1992 con [[Alessandra Martines]] e [[Kim Rossi Stuart]], regia di [[Lamberto Bava]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} C'era una volta, tanto e tanto tempo fa, una regina. Ma non era una regina come le altre: la Regina Nera era la più crudele, la più cattiva, la più spietata. Era, insomma, la più strega di tutte le regine di cui si abbia notizia. ==Frasi== *È sempre più difficile essere cattivi con il mondo esterno, rimaniamolo almeno tra di noi: pensa che peccato non coltivare i peggiori valori. ('''Strega Nera''') *Se non sarà il mio ordine a fermarvi, sarà la mia spada! ('''Fantaghirò''') *Come diavolo faranno questi mortali a vivere con tutto quel sole… ('''Strega Nera''') *Rassegnatevi maestà, se volete avere pace, smettetela con questa guerra. ('''Fulmine''') *E voi vorreste combattere una guerra con un esercito di soldatini? ('''Fulmine''') *Sì, va bene. Ho giurato di non usare la spada. Ma di sicuro non ho mai promesso di passare qui il resto della mia vita. ('''Fantaghirò''') *Pensa che eravamo sotto i vostri occhi, ma voi umani non vedete più in là del vostro naso. ('''Elfo Corteccia''') *Non dovreste proteggere la vostra natura? ('''Romualdo''') *Ad ogni modo, io confido che odiate anche me con la stessa forza. ('''Strega Nera''') *Risparmierò le vostre miserabili vite solo per il gusto di concedervi una notte tormentata dagli incubi. ('''Re Nero''') *Dovresti chiedermi com’è stato il mio di bacio, perché quello era un bacio: indimenticabile, di quelli che annullano la memoria, di quelli che precipitano ogni umano sentimento nell’oblio. ('''Strega Nera''') *Me lo dice il fatto che siete un re, e la suprema autorità di un sovrano proviene in primo luogo dal rispetto dei suoi sudditi. ('''Fantaghirò''') *No, ora basta, non ti permetterò di averla vinta così facilmente, se vorrai ucciderla dovrai farlo in un combattimento ad armi pari. ('''Strega Bianca''') *L’hai mancata. Dovevamo fermarla a tutti i costi. ('''Strega Nera''') *Ora basta davvero, questo gioco sta andando troppo per le lunghe. ('''Strega Nera''') *Cosa c’è di più crudele di tradire il proprio maestro?!? ('''Saetta''') *Sono io il vostro re, la vostra regina, io per voi sono tutto; e voi non siete altro che degli stupidi soldatini di terracotta, ma io vi ho creati e io vi distruggerò. ('''Strega Nera''') *È troppo tardi, non ho più bisogno di voi. ('''Strega Nera''') *Soltanto io ora li posso fermare. ('''Strega Nera''') *Tu: sfacciata, impudente che non sei altro; ma come ti permetti di parlarmi in questo modo? So trasformarmi in ogni cosa, basta che ne senta il desiderio posso eseguire qualunque magia, […]. ('''Strega Nera''') *Sì, sono pazza! Perché ho deciso di rivivere da capo la mia vita! ('''Fantaghirò''') *Dimentica dubbi e incertezze, Romualdo! Tu sai come riconoscerla! ('''Strega Bianca''') *Devi cancellare la parola impossibile dal tuo vocabolario. L'importante nella vita è tentare! Ricordalo Fantaghirò, devi tentare! ('''Marionetta Strega Bianca''') *Sì, ma una piccola parte di me ha continuato a vivere in Romualdo, io ho nutrito il mio essere con i suoi ricordi e pensieri, aspettando il giusto momento per riprendere a vivere: ho dovuto pazientare, sopportare, soffrire avvolte ma non dovevo sbagliare, aspettavo il momento in cui sconfiggere il vostro amore, separare voi due per sempre e adesso quel momento è a portata di mano. ('''Strega Nera''') *No! Io ti condanno qui a rimanere un mortale: che la tua sofferenza possa essere di monito a quelli che credono nell’amore ('''Strega Nera''') ==Dialoghi== *'''Occhio d'Oro''': Dovrete combattere! Ma vi avviso straniero che mai c'è stato uomo che mi ha battuto in duello!<br>'''Fantaghirò''': E forse nessun uomo lo farà mai. <br>'''Occhio d'Oro''': Voi ci siete riuscito! <br>'''Fantaghirò''': Sono una donna, però. *'''Romualdo''': Non credevo che un [[rospo]] mi fosse stato tanto a cuore!<br>'''Fantaghirò''': Di quale rospo parli?<br>'''Romualdo''': Di quello che ho baciato!<br>'''Fantaghirò''': E perché baciare rospi quando puoi baciare me? ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Fantaghirò}} [[Categoria:Film d'avventura]] [[Categoria:Film fantasy]] 4d2d1auge2zkb57c51jbxhpkkp376q8 Fantaghirò 3 0 12970 1218416 1099470 2022-07-22T19:22:38Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Fantaghirò 3 |titolooriginale = Fantaghirò 3 |paese= Italia |anno = 1993 |genere = fantasy, avventura |regista = [[Lamberto Bava]] |sceneggiatore = [[Gianni Romoli]] |attori = *[[Alessandra Martines]]: Fantaghirò *[[Kim Rossi Stuart]]: Romualdo *[[Brigitte Nielsen]]: Strega Nera *[[Nicholas Rogers]]: Tarabas *[[Ursula Andress]]: Xellesia *[[Elena D'Ippolito]]: Smeralda *[[Jakub Zdenek]]: Fulmine *[[Lenka Kubalkova]]: Saetta *[[Barbora Kodetova]]: Caterina *[[Caterina Brozova]]: Carolina |doppiatoriitaliani= *[[Aurora Cancian]]: Strega Nera *[[Francesco Prando]]: Tarabas *[[Angiola Baggi]]: Xellesia *[[Perla Liberatori]]: Smeralda *[[Laura Lenghi]]: Fulmine *[[Rossella Acerbo]]: Saetta *[[Francesca Draghetti]]: Caterina *[[Paola Valentini]]: Carolina |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Fantaghirò 3''''', miniserie TV del 1993 con [[Alessandra Martines]], [[Kim Rossi Stuart]], Nicholas Rogers, [[Brigitte Nielsen]] e [[Ursula Andress]], regia di [[Lamberto Bava]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} C'era una volta, tanto e tanto tempo fa un popolo di maghi, streghe, fate ed altri esseri fantastici. Ciascunodi loro conosceva il segreto del bene e del male, e sapeva come usarlo. Abitavano le foreste e le paludi ed esercitavano i loro magici poteri con grande saggezza. Tutti tranne uno... ==Frasi== *[...] anche lui ha dentro di sé il proprio principio e la propria fine. ('''Mago''') *siamo quattro contro uno, unendo i nostri poteri possiamo sconfiggerlo. ('''Mago''') *Bene, allora peggio per voi, perché vostra magia non ha nessun potere qui nel suo regno. ('''Fungo''') *Vorresti annientarci tutti quanti? Vorresti essere tu il solo e l'unico mago vivente? ('''Mago''') *Il tuo futuro è segnato Tarabas, neanche la cattiveria da cui trai la tua forza riuscirà a modificare quello che è scritto nelle stelle. ('''Mago''') *Se vuoi conoscere cosa ti ha riservato il destino, domandaglielo! ('''Mago''') *[...] forse c'è ancora una possibilità. ('''Fantaghirò''') *Sento un fuoco nero che brucia dentro di lui e acqua, acqua che scorre violenta sulle fiamme senza però riuscire a spegnerle; fiamme alte che bruciano la terra e galleggiano nell'aria con una cupa malvagità: formano alcuni simboli di un'antichissima scrittura. Ora il fumo si sta diradando, riesco a leggere quelle lettere: è un nome che viene dagli abissi del passato, un nome che... ('''Regina degli Elfi''') *Non posso, Fantaghirò, quel nome è proibito agli esseri mortali, è il nome di colui che è contro le leggi della natura e degli uomini. ('''Regina degli Elfi''') *Allora preparati alla battaglia più dura della tua vita, perché dovrai affrontare l'essenza stessa del male, i poteri della malvagità personificata, perché questa volta il tuo nemico è Tarabas. ('''Regina degli Elfi''') *No, non è sufficiente per quello che hanno fatto. ('''Xellesia''') *Perché accontentarsi di una sola punizione quando se ne possono infliggere due: specialmente quando la seconda può essere veramente definitiva. ('''Xellesia''') *Come posso sbarazzarmi di voi eliminando le vostre anime stupide ed inutili? ('''Xellesia''') *Gli spioni hanno sempre un posto speciale qui nel mio cuore... ('''Xellesia''') *È meglio non cercare la risposta a questa domanda, la strada della conoscenza è molto rischiosa... ascolta il mio consiglio! Sbarazzati di loro! Ricorda quello che ti ho insegnato: l'unica maniera per farsi rispettare è quella di farsi temere; gli umani sono malvagi per natura e l'unico modo per evitare di diventare loro preda è superarli nella malvagità. ('''Xellesia''') *Si hai ragione, hai avuto sempre ragione. ('''Tarabas''') *E hanno sempre ragione le persone buone? ('''Strega Nera''') *Mi state facendo uno sporco ricatto: non mi avevate detto che volete diventare buonissimi? ('''Strega Nera''') *Ah, voi mortali vi rigirate le cose come vi pare. ('''Saetta''') *Ombre, i vostri desideri sono solo ombre... ('''Tarabas''') *Sta attento, figlio mio: più quei bambini perdono il loro timore, più rischi di perdere i tuoi poteri. ('''Xellesia''') *Tarabas! Dove ti nascondi? Vieni allo scoperto e combatti se ne hai il coraggio! Come puoi portare via i bambini alle loro madri e ai loro padri, e i sovrani ai loro popoli? Come puoi essere così crudele, così spietato? Mostra il tuo coraggio Tarabas! Ti odio e ti sfido! Accetta la sfida di una donna che combatte solo per amore! Vieni allo scoperto e combatti se ne hai il coraggio! Dove ti nascondi? Ti odio e ti sfido! Accetta la sfida di una donna che combatte solo per amore! Mostra il tuo coraggio! Ti odio e ti sfido! Accetta la sfida di una donna che combatte solo per amore! Solo per amore... per amore, Tarabas! ('''Fantaghirò''') *Non dare ascolto all'eco della voce degli uomini. ('''Xellesia''') *Io non capisco, Tarabas, perché hai tutto questo desiderio di saperlo; abbiamo distrutto nemici di ogni genere senza mai preoccuparci dei loro perché, devi preoccupartene adesso? ('''Xellesia''') *Quando l'oscurità scende sulla foresta, tutte le cose sembrano più grandi e più pericolose. ('''Fantaghirò''') *Quello sono io? Sono veramente così? ('''Tarabas''') *Come osate dirmi quello che devo o non devo fare? Sparite!!! ('''Tarabas''') *[...] chi ama non può essere crudele. ('''Xellesia''') *Hai sempre vissuto senza amore, perché vuoi cambiare? ('''Xellesia''') *Sono abituato a non essere amato, in fondo neanche tu mi ami. ('''Tarabas''') *Allora piangi, spesso le lacrime sono la scorciatoia per ritrovare il sorriso. ('''Fantaghirò''') *In tutti gli esseri umani c'è del bene e c'è del male. Se ti concentri sono sicura che lo troverai. ('''Strega Nera''') *Possibile che tu veda solo bellezza e perfezione? Vuoi negare la realtà? Sei un'ipocrita! ('''Strega Nera''') *Stupendo, mi sento già a casa! ('''Strega Nera''') *Nessuno può ferirmi, nemmeno la strega nera con le sue misere magie! ('''Tarabas''') *Chi mi ha visto non è vissuto abbastanza per raccontarlo. ('''Tarabas''') *Rinuncia a lui, Fantaghirò. In cambio posso donarti interi regni, i tesori di tutto il mondo,posso darti il potere dell'immortalità, la giovinezza eterna. ('''Tarabas''') *Non te ne pentirai, mia regina, neanche tra un milione di anni. ('''Tarabas''') *Non posso restare qui e assistere alla tua rovina! ('''Xellesia''') *Ci sono promesse fatte per non essere mantenute. ('''Strega Nera''') *No. Non posso fermare il destino. ('''Tarabas''') *Volerai come il vento, gli alberi si scanseranno al tuo passaggio. Le strade si faranno più corte per facilitarti il cammino. Raggiungerai rapidamente la tua meta. Niente potrà ostacolarti. I giorni diventeranno ore e le ore minuti perché prima troverai la strega, prima tornerai per mantenere la tua promessa. Perché tu mantieni sempre le tue promesse. ('''Tarabas''') *Non vi permetterò di distruggere quello che ho costruito con le mie mani. Tarabas deve tutti i suoi poteri a me. ('''Xellesia''') *Ricordi cosa mi chiedesti? Un gesto che provenisse dal mio cuore. Ora so che cosa devo fare. Sei libera da ogni giuramento. Non sarò mai più cattivo. Voglio imparare a vivere come un mortale. La profezia si è avverata. L'innocenza della figlia di un re ha sconfitto il mio regno del male. Non spegnere il fuoco che hai dentro, dolce Fantaghirò... ('''Tarabas''') *È come se avessi fatto un lungo viaggio... è stata un'interminabile cavalcata nella valle delle tenebre. ('''Romualdo''') ==Dialoghi== *'''Tarabas''': Spiriti della notte, miei invincibili guerrieri, sorgete dal sonno senza tempo in cui vi ho incatenato e tornate ad animare le mie armate di pietra. Io vi restituisco la vita che vi ho preso, ma solo il tempo necessario affinché compiate il mio volere e portiate a termine la vostra missione. Svegliatevi ora miei strumenti di distruzione, varcate la porta degli inferi... che questa polvere cadendo rianimi i vostri corpi dormienti e che la vostra forza si abbatta inesorabilmente su tutti i nemici. <br>'''Soldati''': Siamo il tuo esercito, e niente riuscirà a sconfiggerci. Razzie, saccheggio, morte e distruzione: non resterà più vita. Comandaci, grande Tarabas.<br>'''Tarabas''': Voglio che catturiate tutti i bambini nati da re e regine. Ogni figlio di re, maschio o femmina, appena nato o che stia già vivendo una delle sue prime 10 primavere, dovrà essere catturato. Tutti i giovani principi e principesse della Terra dovranno essere miei prigionieri. Attaccate le città e i castelli, siate vento e tempesta, ferro e fuoco, lutto e distruzione, angoscia e disperazione, che le vostre lame si dissetino nel sangue degli innocenti e che i lamenti disperati delle madri e delle vedove accompagnino il mio trionfo. Nulla potrà fermarvi e non ritornerete fino a quando non avrete compiuto il mio volere e tutti i figli dei re della Terra saranno prigionieri qui nel mio regno... tutti i figli di re... *'''Fulmine''': Sei pronta?<br> '''Saetta''': Sì.<br>'''Fulmine''': Uno, due, tre, via!<br>'''Strega Nera''': Tu e io abbiamo un conticino in sospeso, ragazzino. <br>'''Fulmine''': Tieni a freno la tua lingua oppure non ti finirò.<br>'''Strega Nera''': Oh, il mio seno. Che fine a fatto il mio bel seno? <br>'''Fulmine''': Non lo so se c'è... se c'è polvere a sufficienza per quelle due grosse pietre. <br>'''Strega Nera''': Be', falla bastare altrimenti io ti giuro che farò... <br>'''Fulmine''': Forse posso fartelo un po' più piccolo. <br>'''Strega Nera''': Più piccolo sarà il seno, più grande sarà la mia vendetta! <br>'''Fulmine''': Bah, va bene. Sei tutta a posto.<br>'''Strega Nera''': Eccomi, sono tutta qui: le mie mani, le mie magnifiche mani; le mie gambe, finalmente ho le mie gambe, quanto mi sono mancate; il mio anello! Fulmine! Dov'è il mio anello?<br>'''Fulmine''': Io non ce l'ho, come puoi pensare che te l'abbia rubato?<br>'''Strega Nera''': Come se tu non fossi capace di un simile scherzo, ridammelo!<br>'''Fantaghirò''': Bene, ora che sei tutta intera devi aiutarmi.<br>'''Strega Nera''': Perché? <br>'''Fantaghirò''': Ti abbiamo ricostruita. Non pensi che meritiamo almeno un po' di gratitudine?<br>'''Strega Nera''': Ah, gratitudine da me?! Ahah. Ma che dici? Per chi mi avete preso? Io non sono mai stata grata a nessuno e non sono il tipo che fa una buona azione a meno che non sia costretta.<br>'''Fulmine''': Infatti sei costretta.<br>'''Strega Nera''': Perché e da chi?!<br>'''Fulmine''': Perché ti manca ancora un piccolo pezzettino.<br>'''Strega Nera''': Davvero? Quale pezzettino? Questo è al suo posto e come vedi anche questo. Si può sapere di che stai parlando? Io sono tutta intera!<br>'''Fulmine''': No! Ed è normale che tu non ne senta la mancanza, non ti abbiamo ridato il cuore.<br>'''Strega Nera''': Il mio cuore? Io non ho un cuore? Non c'è battito hai ragione. Come posso pensare di vivere senza cuore? Se tu non me lo ridai immediatamente piccolo ricattatore elettrico ti giuro che non avrai...<br>'''Fulmine''': Eccolo.<br>'''Strega Nera''': Oh, ed è così piccolo?!<br>'''Fulmine''': È già un miracolo che tu ne possieda uno.<br>'''Strega Nera''': Be', sempre meglio di niente.<br>'''Fulmine''': Eh no, sarà la tua ricompensa. Lo riavrai solo dopo che ci avrei aiutato.<br>'''Strega Nera''': Ridammelo disgraziato! <br>'''Fulmine''': Ops. Troppo tardi. L'ho ingoiato.<br>'''Strega Nera''': Avete visto, vero? Si è mangiato il mio cuore. È incredibile. Sputalo immediatamente! Sputalo ti ho detto! Dove vai? Vieni qui! Ridammi il mio cuore!<br>'''Fantaghirò''': Avanti Fulmine, adesso stai esagerando.<br>'''Strega Nera''': Fermatelo, prendetelo mi ha divorato il cuore! *'''Tarabas''': Questo posto, questa oscurità è macabra, orribile. Non una traccia di luce, di colore. Voglio cambiare tutto, madre. Modificare ogni cosa in modo che possa piacerle.<br>'''Xellesia''': Tarabas, lei sta venendo qui per poter riportare il suo grande amore alla vita! Lei vuol vedere te solo perché sei l'unico ostacolo alla sua felicità!<br>'''Tarabas''': E la mia felicità?<br>'''Xellesia''': Io non ti ho messo al mondo per essere felice. *'''Tarabas''': Per un momento, soltanto per un momento, non guardarmi con odio. Metti in questo bacio un po' di quel sentimento che provi per il tuo Romualdo.<br>'''Fantaghirò''': Allora baciandoti penserò solo a lui.<br>'''Tarabas''': Non sono l'unico ad essere crudele... ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Fantaghirò}} [[Categoria:Film fantasy]] [[Categoria: Film d'avventura]] q3bjw1tri1l1lgrayvd94bsmrbuojbt Dario Argento 0 16496 1218370 1175998 2022-07-22T14:39:33Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Dario Argento */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Dario Argento at Torino Film Festival 2006.jpg|thumb|Dario Argento, 2006]] '''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Dario Argento== {{cronologico}} *È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref> *Un film che mi aveva influenzato molto quando avevo 7 o 8 anni, e il terzo Dracula {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}. La prima volta che lo vidi era nel film Hammer di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref> *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref> *{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/> *Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref> {{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}} *L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi. *{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi *Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie. *{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori. *I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile. {{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}} *Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema. *Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato. *Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti. *In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate... *Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio. {{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}} *Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini. *{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista. *{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla. *{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque! {{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}} *{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"... *{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... {{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}} *Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso. *Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose. *Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget. *Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror. ==Citazioni su Dario Argento== *Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]]) *Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]]) *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]]) ===[[Fabio Giovannini]]=== *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. *Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. ===[[George A. Romero]]=== *A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi. *Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour! *Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri. ==Note== <references /> == Filmografia == ===Regista=== {{div col|strette}} *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Sceneggiatura=== {{div col|strette}} *''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Soggetto=== *''[[C'era una volta il West]]'' (1968) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Phenomena]]'' (1985) ===Produttore=== *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) ===Attore=== *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]] – figlia *[[Daria Nicolodi]] – moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Argento, Dario}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Produttori cinematografici italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] eusxmfkg36chi1pomelt8n7b7n43rh2 1218384 1218370 2022-07-22T15:13:59Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Dario Argento */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Dario Argento at Torino Film Festival 2006.jpg|thumb|Dario Argento, 2006]] '''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Dario Argento== {{cronologico}} *È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref> *Un film che mi aveva influenzato molto quando avevo 7 o 8 anni, e il terzo Dracula {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}. La prima volta che lo vidi era nel film Hammer di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref> *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref> *{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/> *Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref> {{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}} *L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi. *{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi *Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie. *{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori. *I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile. {{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}} *Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema. *Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato. *Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti. *In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate... *Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio. {{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}} *Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini. *{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista. *{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla. *{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque! {{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}} *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. {{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}} *{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"... *{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... {{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}} *Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso. *Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose. *Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget. *Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror. ==Citazioni su Dario Argento== *Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]]) *Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]]) *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]]) ===[[Fabio Giovannini]]=== *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. *Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. ===[[George A. Romero]]=== *A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi. *Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour! *Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri. ==Note== <references /> == Filmografia == ===Regista=== {{div col|strette}} *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Sceneggiatura=== {{div col|strette}} *''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Soggetto=== *''[[C'era una volta il West]]'' (1968) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Phenomena]]'' (1985) ===Produttore=== *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) ===Attore=== *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]] – figlia *[[Daria Nicolodi]] – moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Argento, Dario}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Produttori cinematografici italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] aje96a2pzxlumydj86n2pozkymznxo3 1218435 1218384 2022-07-22T19:40:56Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Dario Argento */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Dario Argento at Torino Film Festival 2006.jpg|thumb|Dario Argento, 2006]] '''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Dario Argento== {{cronologico}} *È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref> *Un film che mi aveva influenzato molto quando avevo 7 o 8 anni, e il terzo Dracula {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}. La prima volta che lo vidi era nel film Hammer di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref> *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref> *{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/> *Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref> {{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}} *L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi. *{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi *Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie. *{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori. *I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile. {{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}} *Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema. *Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato. *Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti. *In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate... *Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio. {{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}} *Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini. *{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista. *{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla. *{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque! {{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}} *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. {{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}} *{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"... *{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... {{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}} *Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso. *Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose. *Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget. *Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror. ==Citazioni su Dario Argento== *Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]]) *Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]]) *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]]) *Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]]) ===[[Fabio Giovannini]]=== *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. *Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. ===[[George A. Romero]]=== *A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi. *Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour! *Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri. ==Note== <references /> == Filmografia == ===Regista=== {{div col|strette}} *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Sceneggiatura=== {{div col|strette}} *''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Soggetto=== *''[[C'era una volta il West]]'' (1968) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Phenomena]]'' (1985) ===Produttore=== *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) ===Attore=== *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]] – figlia *[[Daria Nicolodi]] – moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Argento, Dario}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Produttori cinematografici italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] 3wfn7ltjkhrqjrzqk1hckw8qks3gcu2 1218445 1218435 2022-07-22T20:29:47Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Dario Argento */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Dario Argento at Torino Film Festival 2006.jpg|thumb|Dario Argento, 2006]] '''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Dario Argento== {{cronologico}} *È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref> *Un film che mi aveva influenzato molto quando avevo 7 o 8 anni, e il terzo Dracula {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}. La prima volta che lo vidi era nel film Hammer di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref> *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref> *{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/> *Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}} *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole? {{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}} *L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi. *{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi *Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie. *{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori. *I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile. {{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}} *Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema. *Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato. *Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti. *In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate... *Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio. {{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}} *Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini. *{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista. *{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla. *{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque! {{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}} *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. {{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}} *{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"... *{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... {{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}} *Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso. *Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose. *Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget. *Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror. ==Citazioni su Dario Argento== *Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]]) *Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]]) *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]]) *Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]]) ===[[Fabio Giovannini]]=== *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. *Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. ===[[George A. Romero]]=== *A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi. *Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour! *Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri. ==Note== <references /> == Filmografia == ===Regista=== {{div col|strette}} *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Sceneggiatura=== {{div col|strette}} *''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Soggetto=== *''[[C'era una volta il West]]'' (1968) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Phenomena]]'' (1985) ===Produttore=== *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) ===Attore=== *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]] – figlia *[[Daria Nicolodi]] – moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Argento, Dario}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Produttori cinematografici italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] il82xa7rn9mxidldp3lp046qpasev85 1218447 1218445 2022-07-22T20:44:30Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Dario Argento */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Dario Argento at Torino Film Festival 2006.jpg|thumb|Dario Argento, 2006]] '''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Dario Argento== {{cronologico}} *È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref> *Un film che mi aveva influenzato molto quando avevo 7 o 8 anni, e il terzo Dracula {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}. La prima volta che lo vidi era nel film Hammer di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref> *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref> *{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/> *Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}} *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole? {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}} *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. {{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}} *L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi. *{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi *Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie. *{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori. *I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile. {{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}} *Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema. *Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato. *Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti. *In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate... *Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio. {{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}} *Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini. *{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista. *{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla. *{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque! {{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}} *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. {{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}} *{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"... *{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... {{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}} *Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso. *Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose. *Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget. *Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror. ==Citazioni su Dario Argento== *Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]]) *Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]]) *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]]) *Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]]) ===[[Fabio Giovannini]]=== *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. *Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. ===[[George A. Romero]]=== *A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi. *Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour! *Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri. ==Note== <references /> == Filmografia == ===Regista=== {{div col|strette}} *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Sceneggiatura=== {{div col|strette}} *''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) {{div col end}} ===Soggetto=== *''[[C'era una volta il West]]'' (1968) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Phenomena]]'' (1985) ===Produttore=== *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) ===Attore=== *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]] – figlia *[[Daria Nicolodi]] – moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Argento, Dario}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Produttori cinematografici italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] mumyyz30qhrudmsrezs6e9csg8271f3 Vegetarianismo 0 18064 1218511 1217523 2022-07-23T08:10:37Z Spinoziano 2297 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Pythagoras advocating vegetarianism (1618-20); Peter Paul Rubens.jpg|miniatura|upright=1.2|''Pitagora sostiene il vegetarianismo'' ([[Pieter Paul Rubens]], 1618/20)]] {{indicedx}} Citazioni sul '''vegetarianismo''' e sui '''vegetariani'''. ==Citazioni== [[Immagine:Vegetarian diet.jpg|miniatura|upright=1.2|Frutta fresca e secca, verdura e pane]] *A un certo punto mi guardai e mi dissi: tu finora hai tenuto un comportamento criminale. Sei giustificato perché non sapevi, o meglio non ti rendevi conto del significato delle tue azioni, ma se mangi animali sei un criminale. Insomma mi resi conto che dovevo cambiare le mie idee sul mondo e i miei stessi comportamenti. Sono diventato vegetariano [...]. Ricordo che fu un passaggio interiormente molto rapido: ogni volta che guardavo nel piatto e c'era della carne mi dicevo: "No, non me la sento proprio di mangiarla". ([[Valerio Pocar]]) *{{NDR|Parlando della scelta vegetariana intrapresa con la moglie [[Linda McCartney|Linda]]}} Adesso non mangiamo più niente che debba essere ucciso per noi. Ne abbiamo passate tante, negli anni sessanta, con tutta la droga e gli amici che morivano come mosche, e adesso siamo arrivati al punto in cui diamo davvero un grande valore alla vita. ([[Paul McCartney]]) *Ah, dimenticavo la cosa più importante, sono vegetariana, da parecchi anni, ormai. Non so se sia soggezione, ma da quando ho smesso di cibarmi di cadaveri [...] mi sento più propositiva, più vitale, più forte. La mia giovanile e proverbiale aggressività si è placata, lasciando spazio ad un atteggiamento più riflessivo nei confronti del prossimo. ([[Francesca Cheyenne]]) *Alimenti vegetali invece che animali sono la chiave della rigenerazione. [[Gesù]] prese il pane al posto della carne e il vino per sostituire il sangue nell'Ultima Cena. ([[Richard Wagner]]) *Allevare gli animali significa sacrificare l'ambiente. [...] Più il pianeta diventa ricco, più consuma; più consuma carne, più si condanna all'estinzione. [...] Ma ci sono ragioni per non perdere la speranza: per esempio, potremmo almeno stabilizzare i livelli di consumo {{NDR|di carne}}. Proprio nelle zono più abbienti (mi riferisco a Francia, Germania, Stati Uniti), si sono assestati se non addirittura diminuiti, facendo sì che le abitudini di vita vegetariane e vegane prendessero sempre più piede. ([[Bill Gates]]) *Altro lusso di cui godono i poveri [...] e del quale indubbiamente anche i più ricchi nell'[[età dell'oro]] furono privi, è l'uso di mangiare carne di animale. [...] Mi sono spesso domandato se non sia proprio da attribuirsi alla tirannia che l'abitudine esercita su di noi il fatto che uomini tolleranti e buoni considerino normale l'uccisione di tanti animali per il loro pasto quotidiano, sebbene la terra generosamente e abbondantemente provveda a fornirci svariati e ottimi vegetali. ([[Bernard de Mandeville]]) *Amo gli animali [...]. Non sopporto le crudeltà contro di loro, di [[proteina|proteine]] ci bastano quelle dei legumi. [...] Da vegetariani ci si sente meglio, si ha più energia, mentre la carne di quelle povere bestie terrorizzate è piena di ormoni e tossine. ([[Katia Noventa]]) *Amo gli animali, tutti gli animali. Non ferirei un gatto o un cane – o un pollo o una mucca. E non chiederei a qualcun altro di farlo per me. Ecco perché sono vegetariano. ([[Peter Dinklage]]) *– Aprire un ristorante vegetariano?<br>– Eh certo, è il business del momento! Noi tra l'altro siamo pure vegetariani.<br>– Sì, se è per questo siamo pure cattolici, ma non è che diciamo messa! E poi Paoli', ma lo sai quanti ristoranti vegetariani ci sono a Roma?<br>– E troppi ne verranno ancora! È per questo che ci dobbiamo sbrigare! Li hai sentiti i media, no? La carne fa male, il pesce è inquinato, gli affettati t'ammazzano.<br>– E quindi?<br>– E quindi qual è l'unico cibo che non ti fa finire nelle casse da morto di tuo cugino? È il cibo vegetariano. (''[[Non è vero ma ci credo (film 2018)|Non è vero ma ci credo]]'') *Benché sia stato impedito da circostanze esterne ad osservare una dieta strettamente vegetariana, sono stato a lungo un aderente alla causa in linea di principio. Oltre a concordare con gli obiettivi del vegetarianismo per ragioni estetiche e morali, è mia opinione che uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la più benefica influenza sulle sorti dell'umanità.<ref>Una frase simile, «Niente aumenterà le possibilità di sopravvivenza della vita sulla Terra quanto l'evoluzione verso un'alimentazione vegetariana», è [[Citazioni errate|attribuita erroneamente]] ad Einstein. Secondo la IVU (International Vegetarian Union), la frase inglese «''Nothing will'' [...] ''increase chances for survival of life on Earth as much as the evolution to a vegetarian diet''» risulta «completamente non verificata» e «sembra una cattiva traduzione dal tedesco» della frase di Einstein correttamente tradotta in inglese come «''a vegetarian manner of living by its purely physical effect on the human temperament would most beneficially influence the lot of mankind''» (da una lettera del 27 dicembre 1930 a Hermann Huth, editore della rivista ''Vegetarische Warte'').</ref> ([[Albert Einstein]]) *[[George Bernard Shaw|Bernard Shaw]] dice che finché gli uomini tortureranno ed uccideranno gli animali, e ne mangeranno la carne, ci sarà la [[guerra]]. Credo che ogni essere ragionevole debba essere di questo parere. Le bambine della mia scuola erano tutte vegetariane ed esse divenivano forti e belle con questo regime di legumi e di frutta. Qualche volta durante la guerra, quando sentivo le grida dei feriti, pensavo alle grida degli animali al mattatoio, e mi dicevo che gli Dei ci torturano come noi torturiamo questi esseri senza difesa. ([[Isadora Duncan]]) *Chi è sensibile ai problemi della sofferenza negli [[sperimentazione animale|animali di laboratorio]], come può restare insensibile davanti al trattamento crudele cui sono sottoposti gli animali di allevamento? [...] Anche la pratica della macellazione risveglia un senso di ripugnanza nel vedere come l'animale viene inizialmente solo stordito per poi essere sgozzato [...], affinché la sua carne prenda quel colorito bianco che piace tanto agli italiani. Quanti ragazzi allora, dopo aver firmato all'uscita dalla scuola le petizioni contro la vivisezione, arrivati a casa si avventano sul piatto di carne tenera che la mamma ha premurosamente preparato? [...] Le statistiche sono drammaticamente chiare: davanti all'esercito di antivivisezionisti vi sono solo pochi sparuti drappelli di vegetariani. (''[[Una carezza per guarire]]'') *{{NDR|Su [[Gesù#Vangelo secondo Matteo|Mt]] 25,40: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me»}} Chi per una volta abbia accolto pienamente dentro di sé questa parola non potrà mai più maltrattare un animale e, se è coerente, non potrà neanche più mangiare carne, perché in questo modo si farebbe complice della morte degli animali. Oggi si sa che si può vivere benissimo senza mangiare carne e che vivendo da vegetariani si evitano persino molte malattie. Una società di vegetariani invitò una volta un uomo che adorava mangiare carne. Il menu era completamente vegetariano. All'ospite carnivoro fu servita una colomba viva con un coltello. Da quel momento in poi non mangiò più carne. È l'anonimato delle nostre vittime a renderci sordi agli urli degli animali. ([[Luise Rinser]]) *Ciò che troviamo nei [[Veda]] è una brutale cosmologia basata sull'uccidere e sul mangiare [...]. Tuttavia, attorno al sesto e quinto secolo a.C., accade qualcosa di nuovo: una radicale «rivalutazione di tutti i valori» sotto forma di una forte reazione universalista contro questa cosmica catena alimentare; il rifiuto ascetico di tutta questa macchina infernale di vita che si riproduce attraverso il sacrificio e il mangiare. Il ciclo della catena alimentare viene ora percepito come un ciclo di eterna sofferenza, e il solo modo per raggiungere la pace è di sottrarsi a esso. (Rispetto al cibo, questo comporta ovviamente il vegetarianesimo: il non mangiare animali morti). ([[Slavoj Žižek]]) *Circa il 28% dei [[gas serra]] è causato dagli [[allevamento intensivo|allevamenti intensivi]]. So che essere completamente vegetariani è impegnativo, ma le proteine della carne possono essere sostituite in diversi modi. {{NDR|«E per i body builders?»}} Conosco tanti atleti vegetariani, per sembrare [[Terminator]] non bisogna per forza mangiare carne. ([[Arnold Schwarzenegger]]) *Coloro che ancora mangiano carne quando potrebbero fare altrimenti non possono pretendere di essere veri moralisti. ([[Stephen R. L. Clark]]) *''Come può la vista sopportare | l'uccisione di esseri che vengono sgozzati e fatti a pezzi? | Non ripugna il gusto, berne gli umori e il sangue? | Le carni agli spiedi crude... | e c'era come un suono di vacche. | Non è mostruoso desiderare di cibarsi | di un essere che ancora emette suoni? | Sopravvivono i riti di sarcofagia e cannibalismo.'' ([[Franco Battiato]]) *Con tutti i meravigliosi cibi vegetariani disponibili oggi, non ci vuole un mentalista per rendersi conto che mangiare carne non ha davvero più senso. Non è sano, è devastante per il nostro pianeta e significa una morte crudele e dolorosa per letteralmente miliardi di animali ogni anno. Quindi perché non provare il vegetarianismo? Avrai molta più energia, puoi perdere peso e, meglio di tutto, saprai che stai creando un mondo migliore per tutti gli animali che vivono qui. ([[Owain Yeoman]]) *Considerata la disgustosa origine della carne, la crudeltà di incatenare e di uccidere delle creature, è necessario astenersi dal mangiare carne. (''[[Manusmṛti]]'') *Considero l'essere vegetariani un avanzamento morale, una scelta coerente che dovrebbe interessare settori sempre più ampi della società di un grande paese civile. Ma superficialità e ipocrisia sono sempre in agguato. Non è possibile dire di amare gli animali, e poi mangiarli. Eppure, quante volte mi capita di essere a tavola con persone che professano amore e rispetto per i nostri piccoli amici mentre stanno masticando una bistecca. ([[Michela Vittoria Brambilla]]) *Crescendo, entravo e uscivo sempre dall'ospedale con problemi di stomaco e nessuno riusciva a capire cosa c'era che non andava. Decisi di rinunciare alla carne e di diventare vegetariana e da allora non ho più avuto problemi di stomaco! Amo mangiare pasti vegetariani sani e deliziosi e le opzioni sono infinite. Non importa dove vado, posso trovare piatti vegetariani che soddisfino la mia fame e il mio gusto per l'ottimo cibo. ([[Patricia de León]]) *[[Gesù|Cristo]] era vegetariano e tutti i fedeli dovrebbero imitarlo. Nei giorni scorsi, in chiesa ho invitato i miei parrocchiani ad astenersi dal consumare la carne di [[pecora|agnello]]. Lo ripeto: è inutile che noi pronunciamo, durante la messa, l'Agnus Dei e poi subito dopo corriamo a mangiarlo. Ci vorrebbe maggiore coerenza, maggiore rispetto. Invece... ([[Mario Canciani]]) *Da un mese sono strettamente vegetariano. L'effetto morale di questo stile di vita, con il suo volontario assoggettamento del corpo e la conseguente emancipazione dai bisogni materiali, è immenso. Puoi giudicare tu stesso quanto ne sia profondamente convinto se ti dico che mi aspetto da esso niente meno che la ''rigenerazione'' dell'umanità. ([[Gustav Mahler]]) *{{NDR|«Da quanto è vegetariana?»}} Dal 1962, quando andai alla televisione francese per denunciare le condizioni dei macelli. È stato allora che sono diventata consapevole dell'orrore degli allevamenti intensivi, dei trasporti e dell'uccisione degli animali d'allevamento. Sono sempre stata sensibile alle sofferenze degli animali, ma da allora in poi mi sono rifiutata di essere complice di queste morti disumane industrializzate. ([[Brigitte Bardot]]) [[Immagine:Vcampi.jpg|miniatura|upright=1.3|''La fruttivendola'' (Vincenzo Campi, 1580)]] *[[Dicearco]], nei suoi libri sull'antichità greca, riferisce che sotto il [[Età dell'oro|segno di Saturno]], quando la Terra era ancora spontaneamente fertile, nessun uomo mangiava carne, vivendo tutti di frutti e legumi che crescevano naturalmente. ([[San Girolamo]]) *Dieta vegetale e dolce riposo. Cibo animale e incubi. Cogli il tuo corpo dal frutteto; non strapparlo dal macello. Senza la dieta carnivora non potrebbe esserci alcuna sanguinosa guerra. ([[Louisa May Alcott]]) *– Dogbert, io non capisco perché tu, o chiunque altro, debba diventare vegetariano.<br />– Intendi dire perché io non prendo animali morti, li cucino finché diventano cancerogeni, poi li mangio anziché mangiare qualcosa di nutriente? È questa la tua domanda?<br />– Esattamente. C'è qualche buona ragione? Ti sei unito a una setta?<br />– Ovviamente. (''[[Dilbert]]'') *Dunque sto vivendo senza grassi, senza carne, senza pesce, ma in questo modo mi sento proprio bene. A me pare sempre che l'uomo non sia nato per essere un carnivoro. ([[Albert Einstein]]) *È da quindici anni che non mangio carne. [...] Non ti rendi conto di che sapore ha il cibo finché non smetti di mangiare carne. È come se qualcosa accadesse al tuo palato, si purifica proprio, e la cosa più semplice – un pomodoro – ha il sapore della cosa più vibrante e strabiliante sul pianeta. ([[Kimberly Elise]]) *È indubitata cosa, che li cibi erbacei siano più confacenti all'uomo, per cui vedesi la più parte dei naturalisti a quella opinione inclinata, che l'uomo naturalmente non sia carnivoro. E se noi ponghiamo mente al parlare delle antiche scritture, rilevaremo con tutta chiarezza che le frutta della terra destinate vennero al nutrimento dell'uomo, e che sopra dei pesci, degli animali terrestri e dei volatili n'ebbe lo stesso uomo soltanto il dominio; sicché l'essersi poi dati alcuni uomini ad alimentarsi di animali fosse stata una necessità di alcuni luoghi, oppure un lusso. ([[Vincenzo Corrado]]) *È stato appropriatamente detto che il cammino verso la realizzazione di una riforma dietetica {{NDR|vegetariana}} procede per gradi, e che se anche ''venisse compiuto'' uno di questi passi, già quel singolo passo non sarebbe privo di importanza e di influenza sul mondo. Inutile aggiungere che quello di lasciare per sempre dietro di sé la barbarie di massacrare esseri a noi comuni – i mammiferi e gli uccelli – è il più importante e influente di tutti. ([[Howard Williams]]) *[È stato] sostenuto [...] che il fatto che le diverse specie di bruti siano state create per predarsi a vicenda offre una sorta di analogia la quale prova che è previsto che la specie umana si nutra di esse... [ma] l'analogia su cui si insiste è estremamente debole; poiché i bruti non hanno la possibilità di mantenersi in vita con altri mezzi, e noi l'abbiamo; l'intera specie umana potrebbe infatti vivere esclusivamente di frutti, legumi, erbe e radici, come fanno in realtà molte tribù di indù... ([[William Paley]]) *È una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. Quando porrete fine a questa maledetta strage? ([[Empedocle]]) *Esistono nessi inevitabili tra la comunione con gli animali, la compassione per gli animali, e il rifiuto di far soffrire, se non necessariamente il rifiuto di uccidere e/o mangiare gli animali. ([[Wendy Doniger]]) *Eusseno comprese che {{NDR|[[Apollonio di Tiana]]}} s'impegnava in un nobile proposito, e gli chiese da che punto avrebbe cominciato; ed egli rispose: «Dove cominciano i medici: purificando il ventre, essi ad alcuni prevengono le malattie, e altri conducono a guarigione». Dopo tali parole si astenne dal cibarsi di carne, dicendo che era impura e appesantiva la mente; e si nutriva di frutta secca e di verdure, sostenendo che è puro tutto ciò che la terra produce direttamente. ([[Lucio Flavio Filostrato]]) *Fin dalla più tenera età, ho rifiutato di mangiar carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all'uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all'uccisione degli uomini.<ref>Benché il vegetarianismo di Leonardo sia attestato da una lettera del navigatore [[Andrea Corsali]] a Giuliano de' Medici, e [[Giorgio Vasari]] abbia descritto la compassione di Leonardo per gli animali, queste esatte parole non sono di Leonardo. Scrive in proposito Alessandro Vezzosi, fondatore del Museo ideale Leonardo da Vinci: «La fonte di questa erronea attribuzione è da ascriversi alla peraltro eccellente antologia di articoli di scrittori, filosofi, scienziati e altri personaggi illustri intitolata ''The Extended Circle: A Commonplace Book of Animal Rights'' (1985) di [[Jon Wynne-Tyson]]. Tale citazione a sua volta era stata tratta da un romanzo (che aveva riportato anche alcune citazioni reali di Leonardo) di [[Dmitrij Sergeevič Merežkovskij|Dmitrij Merežkovskij]] intitolato ''The Romance of Leonardo da Vinci'' (tradotto dal russo nel 1928)».</ref> ([[Citazioni errate|erroneamente attribuita]] a [[Leonardo da Vinci]]) *Fortunati, quindi, i vegetariani: le proteine vegetali sono infatti veri e propri «farmaci» protettivi contro molte malattie. (''[[Una carezza per guarire]]'') *Già negli anni Ottanta mia nonna non mangiava carne. "Non posso" diceva, "è carne di martire". Effettivamente, come altro si potrebbe definire la carne di quei corpi devastati dalla sofferenza? E non era ancora, credo, intervenuta la genetica, che ha permesso di modificare gli animali per accrescerne il rendimento, trasformandoli in malati cronici. ([[Susanna Tamaro]]) *Gli [[ascetismo|asceti]], nei loro sforzi di distacco progressivo dalla lussuria e dalla corruzione di questo mondo malvagio, hanno spesso adottato diete vegetariane. [...] Sia i [[Cinismo (filosofia)|cinici]] sia gli [[Accademia di Atene|accademici]] erano spesso vegetariani; astenendosi dai lussi e dai medicamenti del loro tempo erano talvolta in grado di ''vedere'' gli animali che non avevano più bisogno di opprimere. Un ascetismo di questo tipo è tutt'altro che disprezzabile: non ho dubbi che, se ci sforzassimo maggiormente di seguire la disciplina morale dei nostri predecessori, ne guadagnerebbe la nostra salute, i nostri doveri verso il mondo umano ci sarebbero meno pesanti, e i nostri occhi sarebbero più sensibili a quanto nel mondo vi è di valore. ([[Stephen R. L. Clark]]) *Gli [[ebrei]] si avvicineranno sempre più al mondo vegetariano [perché] secondo molti rabbini e leader spirituali dietro al vegetarianismo risiede il senso ultimo della morale ebraica. ([[Yitzhak HaLevi Herzog]]) *– Gli Uomini hanno fame [...]. Non dovrebbero mangiarle, le bestie?<br />– Possono sfamarsi senza sopprimere altre Creature-che-provano-dolore. ([[Piero Bevilacqua]]) *– Guarda che non è che ti giudico perché tu mangi carne, è solo che io preferisco non mangiare esseri che hanno un'anima.<br />– I [[Panteismo|panteisti]] pensavano che le piante avessero un'anima. Quindi dovresti digiunare. (''[[Law & Order - I due volti della giustizia]]'') *Ho deciso che non avrei più mangiato carne all'età di dodici anni e sono convinta che questa scelta abbia migliorato da tutti i punti di vista la mia qualità della vita. E non l'ha resa certo, come alcuni potrebbero pensare, troppo seria e piena di rinunce. Tutt'altro! ([[Paola Maugeri]]) *{{NDR|«Perché hai scelto di diventare vegetariana?»}} Ho molta simpatia per gli animali e mi viene difficile pensare di mangiarli. Le mucche sono creature meravigliose che non riesco a pensare squartate. Poi credo che gli animali abbiano sentimenti come noi ed è orribile che vengano trattati solo come oggetti da macello. ([[Dacia Maraini]]) *Ho sempre amato gli animali, sin da quando ero piccola. [...] non appena sono stata grande abbastanza da capire che la carne altro non è che un animale, ho voluto diventare vegetariana... ([[Isa Chandra Moskowitz]]) *I nostri pronipoti troveranno barbara l'usanza di nutrirsi di animali. Nei prossimi anni milioni di persone sceglieranno di mangiare a un gradino più basso della catena alimentare, così da permettere che milioni di altri possano ottenere quanto occorre per sopravvivere. Se ciò succederà, aumenterà il livello di salute globale – nostra, del Sud del mondo, del pianeta. ([[Jeremy Rifkin]]) *I vegetariani consumano un decimo delle risorse rispetto a coloro che si nutrono di carne. Un vantaggio per l'ambiente e per la salute. ([[Rob Stewart (produttore cinematografico)|Rob Stewart]]) *Il desiderio profondo di evolvere a un livello di comprensione e di esistenza spiritualmente più maturo e di creare un ordine sociale che promuova giustizia, pace, libertà, salute, saggezza, prosperità, sostenibilità e felicità ci richiede categoricamente di smettere di considerare gli animali come beni di consumo e di passare a un'alimentazione vegetariana. ([[Will Tuttle]]) *Il lavoro muscolare intenso può essere fatto meglio e con meno fatica quando la carne viene eliminata completamente dalla dieta e quando le proteine necessarie vengono assunte da un assortimento di vegetali freschi e crudi e dai loro succhi [...]. Uccidere animali, uccelli e pesci, cuocerne la carne e mangiarla non è ciò che la natura intende come nutrimento per il corpo umano. Di contro, appena la carne viene eliminata dalla dieta, la conseguenza naturale è una salute migliore, oltre ad abitudini più salubri, miglior concentrazione e lucidità, più energia, vigore e vitalità e un'intelligenza più acuta. ([[Norman W. Walker]]) *Il futuro è con i vegetariani. ([[Rudolf Virchow]]) *Il macello d'innocui animali non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della società umana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente ''affinché conducano una breve e miserabile esistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati''. ([[Percy Bysshe Shelley]]) *Il messaggio di [[Gesù]] riguarda l'amore e la compassione, ma non c'è nulla di amorevole o compassionevole negli allevamenti intensivi e nei mattatoi, dove miliardi di animali patiscono vite miserabili e muoiono di morte violenta. Gesù ordina gentilezza e misericordia verso tutte le creature di Dio. Sarebbe sconvolto dalla sofferenza che oggigiorno infliggiamo agli animali per indulgere al nostro gusto acquisito per la carne. I cattolici, e tutti i cristiani, possono scegliere. Quando ci sediamo a mangiare, possiamo accrescere la violenza, la miseria e la morte nel mondo, oppure possiamo rispettare le creature di Dio con una dieta vegetariana. Credo che siamo in obbligo di compiere scelte che siano le più misericordiose possibili, e tutti noi possiamo farlo a tavola con una dieta vegetariana. Non ci saranno allevamenti intensivi e mattatoi in paradiso. ([[Bruce Friedrich]]) *Il mio rifiuto di mangiar carne fu all'origine di un certo fastidio e venni spesso rimproverato per la mia bizzarria ma, dopo questo pasto leggero, feci progressi notevolissimi, in virtù di quella maggiore lucidità e celerità di apprendimento. ([[Benjamin Franklin]]) *Il nostro studio dimostra che più ci si avvicina a una dieta totalmente vegetariana, maggiori saranno i benefici per la salute... Le proteine animali, quando vengono consumate, scatenano una moltitudine di effetti indesiderati sulla nostra salute. Che si tratti del sistema immunitario, di vari sistemi enzimatici, della diffusione di agenti cancerogeni nelle cellule o di attività ormonali, di solito le proteine animali causano solo danni. ([[T. Colin Campbell]]) *Il primitivo progetto divino contemplava per tutti gli animali esistenti e per [[Adamo]] ed [[Eva]] una alimentazione esclusivamente vegetariana: ai progenitori Dio assegnò «ogni sorta di pianta [...]». Anche «a tutte le fiere [...]», Dio dà «come nutrimento le erbe» ([[Genesi|Gn]] 1, 29-30). L'assenza del male morale viene perciò espressa in una alimentazione che esclude la sofferenza, la violenza e la morte, recate di lì a poco dal [[peccato originale]]. L'avvio dell'umanità, con la maledizione dei progenitori, l'uccisione di [[Abele]], costituisce la perfetta antitesi alla primitiva armonia; la violenza e la morte hanno investito anche il modo di vivere degli animali che da esclusivamente vegetariani si sono fatti carnivori, obbligati anch'essi, per sopravvivere, ad uccidere e a sopraffare. ([[Chiara Frugoni]]) *Il primo e fondamentale principio di un'alimentazione sana è passare a un'alimentazione maggiormente basata sui vegetali. In particolare gli asiatici hanno praticato il vegetarianesimo per migliaia di anni. [...] gli argomenti etici e ambientali che depongono a favore di una dieta basata sui vegetali sono più solidi che mai, e i suoi benefici per la salute lo sono altrettanto. (''[[Mangiare zen]]'') *Il sacrificio di animali [...] non ha origine da un beneficio come il sacrificio di prodotti raccolti, ma da una situazione difficile nata dalla fame o da qualche altro infortunio. [...] Le cause furono la fame e le guerre; esse portarono la necessità di mangiare gli animali. Ma finché vi sono i raccolti che bisogno c'è di praticare sacrifici se non sono più imposti da necessità? ([[Teofrasto]]) [[File:Lucas Cranach d.Ä. - Adam und Eva (Courtauld Institute of Art).jpg|miniatura|''Adamo ed Eva'' (Lucas Cranach il Vecchio, 1526)]] *Il vegetarianismo è chiaramente l'ideale della [[Torah]]; Il [[Giardino dell'Eden]] è una società vegetariana. ([[Bonnie Koppell]]) *Il vegetarianismo è un modo ideale per realizzare la visione della Torah di un mondo in cui la scintilla divina in tutta la creazione è rispettata e venerata. ([[Bonnie Koppell]]) *Il vegetarianismo è uno stile di vita verso cui tutti dovremmo muoverci per la sopravvivenza economica, il benessere fisico e l'integrità spirituale. ([[Thomas Berry]]) *Il vegetarianismo non è solo una dieta, è tutt'un approccio alla vita. ([[William Shatner]]) *Il vegetariano non si limita a seguire una particolare alimentazione ma adotta uno stile di vita generale molto migliore di quello comune. ([[Michel Montignac]]) *Il vegetarismo non è una dieta, è una mentalità. Si distingue dal trend in quanto movimento sociale che porta valori e consapevolezza. Si è capito che mangiare carne non è necessario. Che ci si può liberare dal carnismo, così condizionante da non lasciare scelta. Invece, scegliere si può e si deve. ([[Melanie Joy]]) *In effetti, l'[[ebraismo]] come stile di vita cerca di inculcare in noi una consapevolezza della presenza divina nel mondo e di conseguenza il rispetto per la vita. Quanto più ci sta a cuore la vita, tanto più siamo difatti vicini a Dio. Di conseguenza, un vegetarianismo etico come stile di vita esprime i valori e le aspirazioni più nobili e sublimi dell'ebraismo stesso, portandoci più vicini alla sua visione della società come un tutt'uno. ([[David Rosen]]) *In nome di tutto ciò che è sacro nelle nostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del sistema vegetariano. ([[Percy Bysshe Shelley]]) *– In realtà non mangiamo carne: siamo vegetariani.<br />– Scusami...?<br />– Anche Benjamin.<br />– Oh... Be', da quando?<br />– Da quando ho capito che la carne è il prodotto di un massacro.<br />– E sarebbe più accettabile se comprassi una lombata di maiale suicida? (''[[Desperate Housewives (quinta stagione)|Desperate Housewives]]'') *[[Induismo|Induisti]] e buddisti non mangiano carne. Perché no? Perché sanno che anche negli animali c'è ''[[Ātman|atman]]'', il soffio divino. ([[Luise Rinser]]) *Intanto Moser trovava inaudito che "il nostro amico" non fosse ancora venuto a presentarsi [...] magari per chiedersi se i vegetariani mangiassero le uova, o perché i francesi non amassero la musica di quel [[Richard Wagner]] di cui si sentiva tanto parlare, o perché invece l'amassero, e se i suddetti vegetariani fossero dei buoni patrioti, e come fosse possibile, allora, che quel Richard Wagner fosse vegetariano. ([[Allard Schröder]]) *Io non mangio mai la carne. [...] Ah, non c'è bisogno di mangiare la carne! [...] è solo una questione di avere o non avere coscienza delle cose e [...] se uno riesce a mangiare la carne semplicemente perché non ha coscienza di quello che fa e dei mezzi di cui ci si serve per ammazzare quelle povere bestie, voglio dire, secondo me sta proprio qui l'errore. Cioè, capisci, tu [...] avevi coscienza del sangue, della violenza della cosa. [...] E ora tutto a un tratto l'hai persa. [...] E invece no, non bisognerebbe mai perdere la coscienza di queste cose. [...] Ce la caveremmo benissimo lo stesso perché in Francia abbiamo un mucchio di altre cose che si possono mangiare, capisci? Ragion per cui è solo un problema di coscienza, che si potrebbe risolvere in quattro e quattr'otto, non è difficile: non mangiandola, mangiando altre cose. [...] Oltretutto è economico, voglio dire, è molto cara la carne, mangiare i cereali non costa quasi niente, e pensando all'economia in generale, be', magari mi sbaglio, ma sono convinta che costi molto di più allevare una mandria di vacche su un prato, che mangiare quello che cresce nel prato. (''[[Il raggio verde (film)|Il raggio verde]]'') *Io potrei dire, da immunologo esperto di immunodeficienze, che ci sono tantissimi dati sperimentali in letteratura che dimostrano che la dieta vegetariana espone di più a problemi di infezioni per carenza di produzione di anticorpi. Il discorso può essere fatto anche in un'altra maniera e cioè è stato riportato sperimentalmente che alcune sostanze vegetali, come per esempio i funghi, i tartufi, il sedano, i broccoli, alcune rape rosse ecc., hanno un'azione pro malattie autoimmuni, nel senso che aumentano dei cofattori, non in prima linea come le radiazioni ultraviolette, ma riportate in seconda linea, perché favorirebbero la formazione di autoanticorpi. ([[Fernando Aiuti]]) *Io sono vegetariana da 14 anni. Non mangio nemmeno le uova e i formaggi. Credo che a queste conclusioni, magari in modo meno radicale, arriveranno presto molte persone: non ci si può mantenere in salute mangiando i veleni che scarichiamo nel corpo di animali allevati in condizioni di continua e terribile sofferenza. ([[Julia Butterfly Hill]]) *L'avvenire è dei vegetariani, ciò è indubbio; e in un futuro che spero prossimo il nostro secolo sarà considerato disgustoso. Malgrado le meravigliose invenzioni di ingegni prodigiosi e le fortune enormi che abbiamo potuto ammassare, i posteri giudicheranno la nostra civiltà molto imperfetta a causa del massacro di tanti innocenti animali. ([[Charles Webster Leadbeater]]) *L'esser [[macellaio|beccaio]] debba essere stimata un'arte ed esercizio più vile che non è l'esser boia [...] perché questa si maneggia pure in contrattar membri umani, e talvolta administrando alla giustizia; e quello ne gli membri d'una povera bestia, sempre amministrando alla disordinata [[Gola (ingordigia)|gola]], a cui non basta il cibo ordinato dalla natura {{NDR|il cibo vegetale}}, più conveniente alla complessione e vita dell'uomo (lascio l'altre più degne raggione da canto). ([[Giordano Bruno]]) [[File:PETA Lettuce Ladies (cropped).JPG|miniatura|Attiviste vegetariane ricoperte con foglie di lattuga]] *L'interrogativo centrale, riguardo alle diete vegetariane, era solito essere se fosse salutare eliminare la carne e gli altri alimenti di origine animale [...]. Ora, invece, l'interrogativo principale è diventato se sia più salutare essere vegetariani piuttosto che mangiare carne. [...] La risposta ad entrambe le domande, basata sulle evidenze attuali, sembra essere sì. ([[Jane Brody]]) *La carne, il sangue, i visceri, tutto ciò che ha palpitato e vissuto gli ripugnavano in quel periodo della sua esistenza, poiché alla bestia duole morire come all'uomo, e gli dispiaceva digerire agonie. ([[Marguerite Yourcenar]]) *La civiltà industriale e tecnologica ha permesso all'umanità di sconfiggere o quasi la morte precoce. Nel corso degli ultimi cento anni la popolazione terrestre ha potuto triplicarsi. E tuttavia gli uomini continuano oggi ancora a nutrirsi come una volta, come sempre, di carne sanguinante, oggi ancora continuano a fondare la loro sussistenza sulla morte di altri esseri viventi. La verità è che la civiltà industriale e tecnologica non va rifiutata, bensì corretta, piegata, dominata. Capace, come è, di fornire surrogati di tutto, o quasi tutto, perché non le chiediamo di riscattarci dall'abbiezione della più grossa delle nostre contraddizioni, l'organizzato assassinio degli animali? ([[Giorgio Bassani]]) *La vita è diventata troppo preziosa in quest'era, per noi, per essere coinvolti nello spargimento di sangue, anche quello degli animali, quando possiamo sopravvivere senza di esso. Non si tratta di una scelta ascetica, occorre notare, quanto piuttosto di una che afferma la vita. Un [[ebraismo]] vegetariano sarebbe più completo nella sua capacità di abbracciare la presenza di Dio in tutta la Creazione. ([[Arthur Green]]) *{{NDR|Alla domanda «Qual è oggi la pratica [[yoga]] più importante?»}} La dieta vegetariana. ([[K. Pattabhi Jois]]) *La dieta vegetariana è essenziale per la pratica dello yoga. ([[B. K. S. Iyengar]]) *La natura ha insegnato al vostro stomaco a esigere solo vegetali, ma il vostro sfrenato desiderio di cambiamenti, d'innovazioni, vi ha spinto a distruggere gli animali, senza alcuna necessità né alcun criterio di giustizia, ha pervertito la vostra natura, ha distorto i vostri appetiti, comunque li abbiano chiamati il vostro orgoglio e la vostra smania di lusso. ([[Bernard de Mandeville]]) *{{NDR|Nel [[taoismo]]}} La proibizione di mangiare carne non aveva niente a che vedere con l'analoga limitazione sul consumo di carne nel [[Buddhismo|buddismo]]. Infatti nel buddismo il divieto alla carne viene dalla proibizione di uccidere gli esseri viventi; per i taoisti deriva invece dal fatto che gli spiriti all'interno del corpo hanno orrore del sangue, il cui Respiro li ferisce, costringendoli a fuggire e riducendo così la durata della vita. ([[Henri Maspero]]) *La scelta vegetariana non è una concessione romantica agli animali, ma il riconoscimento che la condizione di schiavitù in cui sono ridotti è una violazione dei loro diritti, un furto di libertà e giustizia a cui dobbiamo porre fine. ([[Adolfo Sansolini]]) *Le papille gustative vi ringrazieranno, giorno dopo giorno, per essere passati a una dieta vegetariana. ([[Michael F. Jacobson]]) *«Ma il suo vegetarianismo, Ms. Costello,» precisa il rettore Garrard gettando acqua sul fuoco «nasce da una convinzione morale, non è così?».<br>«No, non credo» risponde sua madre. «Nasce dal desiderio di salvarmi l'anima».<br>Ora c'è veramente un gran silenzio, interrotto solo dal tintinnio dei piatti mentre le cameriere depongono la meringata davanti a ciascun commensale.<br>«Be', ha tutto il mio rispetto» dice Garrard. «Come scelta di vita».<br>«Le scarpe che indosso sono di pelle» dice sua madre. «Anche la mia borsa è di pelle. Se fossi in lei non esagererei con il rispetto».<br>«La coerenza» mormora Garrard. «La coerenza è lo spauracchio delle menti anguste. Di certo si può tracciare una distinzione fra mangiare carne e indossare accessori di pelle».<br>«Sono gradi diversi di oscenità» ribatte lei. ([[John Maxwell Coetzee]]) *Mangiare carne è sensibilità, se sei stato allevato in una casa in cui nessuno ha mai pensato al {{sic|vegetarianesimo}}; se anche se ne è parlato, lo si è fatto per deridere i vegetariani: "Quegli sciocchi che pensano, diventando vegetariani, di essere diventati religiosi!". Se invece sei nato in una casa di vegetariani, in una famiglia vegetariana, vedrai chi mangia carne come un mostro: "Non sono affatto persone, sono intoccabili, non sono esseri umani, sono animali!" ([[Osho Rajneesh]]) *Mangiare carne è una forma di omicidio premeditato a scopo di libidine. E digerire un animale è un altro reato: occultamento di cadavere. Quindi non commettete reati. ([[Pino Caruso]]) *[[Mark Waid]] ha concepito {{NDR|[[Superman]]}} come un vegetariano, lo ha in un certo senso sancito e quindi la gente si è molto arrabbiata perché negli anni '70 si usava dire che il suo cibo preferito fosse il manzo alla borgognona. Ma io penso che lui sarebbe certamente un vegetariano, voglio dire, per lui sarebbe difficile non esserlo. È un super ragazzo che è cresciuto con gli animali e sono sicuro che ha avuto modo di empatizzare con loro sin dagli inizi. ([[Grant Morrison]]) *Mettere in tavola un pollo, un coniglio, presuppone la fine, spesso cruenta, certo sempre drammatica, dell'animale. L'esperienza orientale mi aveva svelato il mio essere vegetariano. Un atto violento che sta all'origine del piatto ne determina il carattere. La [[non violenza]] (''ahimsa'') verso la natura è una delle basi importanti per il nostro equilibrio psicofisico. ([[Pietro Leemann]]) *{{NDR|Spiegando come è diventato vegetariano a vent'anni dopo aver lavorato in un allevamento di maiali}} Mi ero affezionato a quegli animali e non potevo sopportare l'idea che sarebbero stati macellati. ([[Jeremy Corbyn]]) *Mia madre, che andava in città, mi condusse con sé e mi fece passare, come per caso, dal cortile di una macelleria. Vidi degli uomini con le braccia nude, insanguinate, che atterravano un bove; altri che sgozzavano dei vitelli e dei montoni, e ne squartavano le membra ancora palpitanti: rivoli di sangue fumavano qua e là per terra. Preso da una profonda pietà, mista ad orrore, chiesi di passare oltre al più presto, e l'idea di quelle scene orribili e disgustose, necessari preliminari di uno di quei piatti di carne che vedevo serviti a tavola, mi fece prendere in disgusto la nutrizione animale, e i macellai in orrore. ([[Alphonse de Lamartine]]) *Mia madre era convinta, ed io ho la stessa convinzione, che uccidere gli animali per nutrirsi della loro carne e del loro sangue, sia una delle infermità della razza umana, una delle maledizioni scagliate sull'uomo, sia per il suo fallo, sia per l'ostinazione della sua perversità. Ella credeva, ed io lo credo come lei, che quelle abitudini di durezza di cuore verso i più mansueti animali, compagni nostri, aiuti e fratelli di lavoro, e persino di affezioni quaggiù; quelle immolazioni, quegli appetiti di sangue, quella vista di carni palpitanti siano fatti per abbrutire e indurire gli istinti del cuore. ([[Alphonse de Lamartine]]) *Molte tradizioni buddhiste incoraggiano il vegetarianesimo. Sebbene questa pratica si basi essenzialmente sulla volontà di nutrire la compassione per gli animali, fa anche molto bene alla salute. Adesso sappiamo anche che mangiando vegetariano proteggiamo la terra e contribuiamo a ridurre l'[[effetto serra|effetto-serra]] che le sta causando danni seri e irreversibili. Anche se non puoi essere vegetariano al cento per cento, essere un vegetariano part-time e consumare più cibi di origine vegetale sarà già meglio per la tua salute personale come per la salute del pianeta che condividiamo. (''[[Mangiare zen]]'') *Nel 1975 ho attraversato il Paese in motocicletta. Ricordo che era il periodo più brutto dell'anno, con un freddo tremendo. Andando lungo il Texas, passai attraverso gli allevamenti, che non avevo mai visto prima. Fu uno spettacolo davvero illuminante, straziante e terribile. È un sistema corporativo del tutto estraneo a ciò che è sostenibile, a ciò che è umano, a ciò che è compassionevole. A quel tempo, non sapevo nemmeno cosa fosse un vegetariano. Ho solo pensato: "Non posso più mangiare gli animali". ([[James Cromwell]]) *Nel cristianesimo antico persino coloro che facevano uso di cibo animale arrivavano a pensare al vegetariano come a colui che viveva una vita superiore e che si avvicinava di più alla perfezione cristiana. ([[George Salmon]]) *Nel mondo c'è già così tanta sofferenza: scegliere di essere vegetariano è una cosa che puoi fare per ridurre la sofferenza su base giornaliera. ([[Alyssa Milano]]) *Nell'induismo il vegetarianesimo è richiesto solo ai brahmani e ai mercanti, cioè a una minoranza. ([[Alain Daniélou]]) *Nessuna delle persone favorevoli a una dieta vegetariana o vegana, tra quelle di mia conoscenza, crede che gli animali da allevamento dovrebbero vagare liberamente se non diventassero cibo. Il modo in cui noi potremmo adempiere alle nostre obbligazioni morali verso questi animali sarebbe fermare fin da ora l'allevamento intensivo e permettere agli animali che si trovano in questi posti terribili di avere un vita buona. E, così facendo, non faremmo morire di fame il mondo. Ci sono molte altre alternative compassionevoli agli allevamenti intensivi. È probabile che quando le persone comprenderanno che ciò che stanno mangiando contiene dolore e sofferenza, i pasti privi di prodotti animali diverranno più comuni. ([[Marc Bekoff]]) [[File:DSC00355 - Orfeo (epoca romana) - Foto G. Dall'Orto.jpg|miniatura|Orfeo e gli animali in un mosaico romano di età imperiale]] *Noi uomini non osavamo neppure assaggiare la carne bovina, non immolavamo animali vivi, ma libagioni, frutti guarniti di miele e altre offerte di analoga purezza. La carne, invece, la rifiutavamo, perché ritenevamo un'empietà sia il consumarla, sia il macchiare di sangue gli altari degli dèi.<br />Insomma, i nostri antenati realizzavano quell'ideale di vita, cosiddetto orfico, che consiste nel mangiare ogni cibo inanimato e nel rifiutare ogni cibo animale. ([[Platone]]) *Non amo mangiare carne. Ho visto come ammazzano gli agnelli e i maiali. L'ho visto e ho sentito i loro lamenti. Loro sentono la morte. Me ne sono andato per non vedere la morte. Non lo sopportavo. Piangevo come un bambino. Sono salito su per una montagna e non riuscivo a respirare. Mi sono sentito mancare il respiro. Ho sentito la morte dell'agnello. Mentre salivo sulla montagna piangevo. Avevo scelto una montagna dove non c'era gente. Avevo paura di essere deriso. ([[Vaclav Fomič Nižinskij]]) *Non capisco perché chiedere alla gente di seguire una dieta vegetariana ben bilanciata sia considerato drastico, mentre è accettabile da un punto di vista medico aprire in due una persona o riempirla di farmaci potenti per ridurre il colesterolo. ([[Dean Ornish]]) *Non credi che le anime siano assegnate successivamente a corpi diversi, e che quella che chiamiamo morte sia soltanto una migrazione? Non credi che negli animali domestici o selvaggi o acquatici dimori un'anima che un tempo è stata di un uomo? Non credi che nulla si distrugge in questo mondo, ma cambia unicamente sede? Che non solo i corpi celesti compiono giri determinati, ma anche gli animali seguono dei cicli, e che le anime percorrono come un circolo?<br />Grandi uomini hanno creduto a queste cose. Perciò, astieniti da un giudizio e lascia tutto in sospeso. Se queste teorie sono vere, l'astenersi dalle carni ci mantiene immuni da colpa; se sono false, ci mantiene frugali. Che danno deriva dal credere in esse? Ti privo degli alimenti dei leoni e degli avvoltoi. ([[Sozione di Alessandria]]) *Non è necessario diventare vegetariani o vegani, l'importante è essere consapevoli che il cibo ha un costo. E ognuno di noi deve valutare se ritiene quel costo accettabile. ([[Giulia Innocenzi]]) *Non ho dubbi sul fatto che diventare vegetariana mi abbia fatto sentire meglio non solo fisicamente, ma anche perché ho appreso ciò che riguarda la sofferenza degli animali che vengono allevati e uccisi per il cibo. Mi sento bene sapendo che non sto contribuendo a quello. ([[Sophie Monk]]) *Non mangiare carne è una scelta indispensabile per un animalista: come si fa a preoccuparsi per la sorte degli animali e per la loro sofferenza, e poi a mangiarseli tranquillamente, sapendo quale terribile percorso li ha portati a diventare l'arrosto o la cotoletta che ci vengono serviti in tavola? ([[Marina Baruffaldi]]) *Non mangio animali perché non voglio vivere sulla sofferenza e sulla morte di altre creature [...]. Io stesso ho sofferto così tanto che riesco a sentire la sofferenza delle altre creature grazie a questa. ([[Edgar Kupfer-Koberwitz]]) *Non mi viene in mente alcun motivo per cui i vegetariani dovrebbero essere considerati effeminati. Perché? Perché ti stanno a cuore gli animali? È una cosa da effeminati? È una caratteristica da debole? Non dovrebbe, e credo sia una tristissima riflessione sulla razza umana il fatto che spesso lo sia. ([[Morrissey]]) *Non possiamo cercare la pace universale su questo pianeta finché gli uomini non smetteranno di uccidere gli animali per la propria alimentazione. ([[Charles Fillmore]]) *Non riesco ad essere vegetariano del tutto. Riesco a rinunciare alla carne per mesi ma poi, puntualmente, ci ricasco. Ciononostante ho ridotto il consumo considerevolmente ed è un bene dal punto di vista fisico, mentale e politico. Fisico perché se mangi poca carne stai meglio, mentale perché ingerire animali morti non è il massimo per l'anima e politico perché le conseguenze sociali ed economiche dell'abuso di carne sono inimmaginabili. [...] Mangiare meno carne è una scelta politica che ognuno di noi deve fare. È difficile, per lo meno per me lo è ed è proprio per questo che il legislatore (le commissioni ambiente e agricoltura [[Movimento 5 Stelle|M5S]] si stanno occupando del tema con diverse proposte di legge) deve trattare urgentemente la questione. ([[Alessandro Di Battista]]) *Non sono completamente vegetariano, anche se mi piacerebbe esserlo, per motivi di salute, perché ho sofferto di una grave anemia e sono costretto ogni tanto a mangiare un poco di carne. A ogni modo, credo che la nostra specie non sia naturalmente vegetariana, basta studiarne l'anatomia (per esempio i denti) e la fisiologia. Certo che sarebbe meglio mangiare molta meno carne. [...] anche questo problema del consumo di carne trova la sua causa remota nel sovraffollamento, che ha costretto l'umanità a distruggere buona parte della natura e a praticare sugli animali domestici metodi di allevamento che provocano in essi grande sofferenza. Secondo me, non è il mangiare gli animali il problema eticamente più sbagliato, ma la mancanza di rispetto e di attenzione quando sono vivi, la scarsa volontà di regalare loro una vita e poi una morte priva di sofferenza. ([[Danilo Mainardi]]) *Non sono una tenera mammoletta: ho giocato a hockey fino a ingoiare un buon numero dei miei denti e sono estremamente aggressivo sui campi di tennis... ma quell'esperienza al mattatoio riuscì davvero a sconvolgermi. Quando venni fuori da quel posto sapevo che non avrei mai più potuto fare un torto ad alcun animale! Conoscevo le motivazioni fisiologiche, economiche ed ecologiche dei vegetariani, ma fu la prova diretta della crudeltà dell'uomo verso gli animali a porre la base della mia adesione al vegetarianesimo. ([[Peter Burwash]]) *Non sono vegana, ma sono vegetariana da quando – a undici anni – scoprii cosa fossero esattamente le chicken nugget, le crocchette di pollo. Fatte coi polli!!! Per carità no, grazie: sto bene così. ([[Zendaya]]) *Non vedo ragione per cui si dovrebbero uccidere gli animali e farli diventare cibo per l'uomo, quando esistono tanti altri alimenti che sostituiscono la carne. Dopo tutto, l'uomo può vivere senza carne... ([[Tenzin Gyatso]]) *Nulla suscita più disgusto del cannibalismo, nulla disgrega così sicuramente una società; nulla – si potrebbe dimostrarlo – ottunde e degrada a tal punto la mente di chi lo pratica. Eppure, noi facciamo quasi lo stesso effetto ai buddisti e ai vegetariani. Noi consumiamo le carcasse di creature che hanno appetiti, passioni e organi simili ai nostri; noi ci cibiamo di neonati che hanno il solo torto di non essere della nostra specie; e il mattatoio risuona ogni giorno di urla di dolore e paura. ([[Robert Louis Stevenson]]) *Ogni volta che ci sediamo a mangiare, facciamo una scelta. Per favore scegli il vegetarianismo. Fallo per gli animali, fallo per l'ambiente, e fallo per la tua salute. ([[Alec Baldwin]], ''[[Meet Your Meat]]'') *Oltre che della propria salute, questi {{NDR|i vegetariani}} si preoccupano anche delle altre creature, e di solito sono molto più consapevoli della media anche sotto altri aspetti. ([[Ruediger Dahlke]]) *Per procurarsi della carne è sempre necessario ferire delle creature viventi e questo è un ostacolo per il raggiungimento della beatitudine celeste; si eviti dunque di mangiare carne. (''[[Manusmṛti]]'') *Per [[Richard Wagner|Wagner]] il vegetarianismo non rappresentava soltanto una dieta o un modo di evitare sofferenze agli esseri non umani, ma anche e soprattutto una maniera per rendere concreta l'intuizione della profonda unità del cosmo: «Dio non è la luce che illumina il mondo dall'esterno: Dio è la ''luce'' che noi gettiamo sul mondo dall'interno di noi: è conoscenza per mezzo della compassione». E tale compassione si basa essenzialmente sull'intimo senso dell'unità di tutti gli esseri. ([[Martin Gregor-Dellin]]) *Perché sono tentato di affermare, nonostante [[Jacques Derrida|Derrida]] eviti tale questione, che "il vegetarianesimo è decostruzione"? Il vegetarianesimo, come ogni altra posizione progressiva, può diventare un sostituto simbolico completo per una responsabilità illimitata e non delimitabile – la rinegoziazione del nostro Essere verso gli altri animali. Ma può anche guidare una potente, pratica e multidimensionale trasformazione del nostro impegno politico. ([[David Wood]]) *Proprio come il [[divorzio]] secondo la parola del [[Gesù|Salvatore]] non fu permesso fin dal principio, ma a causa della durezza del nostro cuore fu una concessione di [[Mosè]] alla razza umana, così anche il mangiar carne fu sconosciuto fino al [[Diluvio universale|diluvio]]. Ma dopo il diluvio, alla maniera delle quaglie date nel deserto al popolo che mormorava, il veleno della carne animale fu offerto ai nostri denti. [...] Agli albori della razza umana non mangiavamo carne, né facevamo pratiche di divorzio, né pativamo il rito della [[circoncisione]]. Così abbiamo raggiunto il diluvio. Ma dopo il diluvio [...] ci è stata data la carne come cibo, e il divorzio è stato permesso agli uomini duri di cuore, ed è stato applicato il taglio della circoncisione, come se la mano di Dio avesse plasmato in noi qualcosa di superfluo. Ma una volta che Cristo è venuto alla fine dei tempi, e l'Omega è passata in Alfa e la fine è stata mutata in principio, non ci è più permesso il divorzio, né siamo circoncisi, né mangiamo carne. ([[San Girolamo]]) *Purtroppo, la maggior parte dei veg con cui ho avuto a che fare non ha alcun rispetto di scelte differenti. Il primo comandamento del loro credo è: offendere anche duramente il resto del mondo. Il secondo è ancora più irritante e lo si trova spesso sui siti di vegani. Recita: noi siamo migliori degli altri. Lo pensavano anche i [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Non a caso [[Adolf Hitler|Hitler]] era un convinto vegetariano. ([[Tommaso Labranca]]) *''Quale nero pensiero rattrista la mia ebbrezza! | Questi agnelli che sotto i miei occhi impazzano d'allegrezza, | strappati alla loro madre, ai fiori di questo poggio, | finiranno in città abbattuti da un coltello. | Servono per apprestare un banchetto sanguinario, | dove l'uomo, arrogandosi un diritto immaginario, | tiranno degli animali, esibisce senza rimorsi | i suoi assassinî mascherati, e si nutre di morti. | Fermati, uomo vorace, fermati.'' ([[Jean-Antoine Roucher]]) *Quand'ero bambino, avevo un'[[anatra]] che sembrava convinta che io fossi sua madre. Mi seguiva dappertutto. Quando andammo in vacanza, un vicino si offrì di pensarci lui. Al nostro ritorno, mi precipitai a chiedergli se la nostra anatra era stata buona. «Squisita», fu la risposta. Da quel giorno sono sempre stato un vegetariano. Non riesco a mangiare niente che abbia occhi. Il loro rimprovero è troppo severo. (''[[Quando gli elefanti piangono]]'') *Quando diventi vegetariano, i familiari e gli amici si preoccupano per la tua salute e tu cominci a sentirti diverso; sai che ogni invito a pranzo comporterà la necessità di spiegare i motivi per cui non mangi carne e così via. Alla fine i più si fermano lì e non osano andare oltre: dire no a tutto ciò che comporta sfruttamento e morte per gli animali, quindi latte, uova, lana eccetera. Sembra impossibile, una cosa da estremisti e asociali. Ma bisogna ricordare che estremisti e asociali erano definiti i vegetariani fino a poco tempo fa; ora che il vegetarismo è più diffuso e accettato, quest'etichetta è passata a stigmatizzare i [[veganismo|vegani]]. [...] In realtà credo che l'unico modo per essere davvero vegetariani, cioè rispettosi degli animali, sia la scelta vegan e spero che presto il termine vegetariano torni ad indicare un'alimentazione a base vegetale e non lacto-ovo-vegetariana come avviene ora. ([[Lorenzo Guadagnucci]]) *Quando prendiamo coscienza della violenza intrinseca ai rituali dei pasti e adottiamo con consapevolezza una dieta vegetariana, diventando una voce per coloro che non hanno voce, possiamo raggiungere una capacità di compassione e una felicità più grandi e vivere più pienamente la realtà della nostra interconnessione con ogni forma di vita. ([[Will Tuttle]]) *Quando sei da esempio, crei un certo livello di consapevolezza. I miei amici, persone con cui non ho mai discusso di vegetarianismo, stanno adottando uno stile di vita vegetariano perché se ne rendono conto. ([[Joaquin Phoenix]]) *Quando sono diventata vegetariana all'età di undici anni, è stata una transizione decisamente facile. Un ragazzo della mia scuola stava tentando di uccidere delle creature nello stagno. Quando provai a fermarlo, mi disse: "Tu mangi gli animali", come a dire che non avevo il diritto di provare a salvare qualcosa che poi sarebbe potuta finire sul mio piatto. L'ipocrisia delle mie azioni divenne cristallina in quel momento. Così decisi: niente più carne. ([[Alicia Silverstone]]) [[File:VeggiePrideParis2008.jpg|miniatura|upright=1.4|Manifestanti al Veggie Pride (Parigi, 2008)]] *Riconquista o mantenimento del benessere, etica antispecista, stile di vita salutista, atto politico di consumo critico, naturale e consapevole: sempre più italiani nella community vegetariana [...]. Stanati inganni (e danni) del marketing del carrello onnivoro, continuare a dire che le proteine sono un'esclusiva della carne è sempre più anacronistico, oltre che un falso nutrizionale. ([[Maurizio Martucci]]) *Scegliete il vostro motivo – che sia l'ambiente, la salute, la sensibilità verso chi soffre la fame o verso gli animali macellati – ma limitate il consumo di carne: il vegetarianesimo è il futuro dell'alimentazione. ([[Tessa Gelisio]]) *Se qualcuno sostenesse che, non diversamente dai frutti della terra, il dio ci ha dato anche gli animali per il nostro uso, gli risponderei che, sacrificando esseri viventi, si commette contro di loro un'''ingiustizia'', perché si fa rapina della loro vita. ([[Teofrasto]]) *{{NDR|Riguardo al mantenersi vegetariano quando riceve salumi in regalo}} Se soffro? Soffro sì, ma pure se vedo la [[Monica Bellucci|Bellucci]] e non posso saltarle addosso. [...] [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] era vegetariano certo, sempre pallido, però suonava la chitarra [...]. ([[Roberto Gervaso]]) *Se tutti gli uomini fossero [[ebrei]], è stato giustamente osservato, non esisterebbe più alcun [[maiale]]; e se tutto il mondo fosse vegetariano, ci sarebbero ancora pecore o mucche, ben curate e protette dalla morte per fame? Forse qualche esemplare isolato in un giardino zoologico: tutte le rape dovrebbero infatti essere utilizzate per l'alimentazione umana. ([[David George Ritchie]]) *Se una salute perfetta è la miglior prevenzione e garanzia contro la malattia, e se una dieta vegetale ben selezionata e correttamente amministrata è quanto meglio si stimi per promuovere e preservare tale salute perfetta, allora questa parte del discorso – quello che ho osato chiamare l'argomento medico – è immediatamente smaltito. ([[William Alcott]]) *{{NDR|Riguardo all'importanza del riposo e della dieta}} Se viaggi a lungo o non dormi molto non durerai troppo. Io sono piuttosto sano e questo aiuta, e lo sono da tanto tempo: 20 anni passati a mangiare vegano o vegetariano e a prendermi cura di me stesso. Questo probabilmente aiuta il mio processo di conservazione. ([[Jared Leto]]) *Senza alcun dubbio le diete a base vegetariana sono tra le più salutari. Le prove sono così palesi e schiaccianti e riguardano un arco di tempo così lungo che la cosa non è più discutibile. [...] Il motivo principale per cui seguo una dieta ricca di cibi vegetali è il sapore. Mi sento privata del gusto se a ogni mio pasto non ci sono molte verdure. ([[Marion Nestle]]) *{{NDR|Alla domanda: «è possibile che [[Kṛṣṇa]] autorizzi a mangiare carne?»}} Sì, nel regno animale. Ma l'uomo civilizzato, religioso, non è fatto per uccidere gli animali e mangiarseli. ([[A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada]]) *Si può invero dubitare che la carne sia un genere di necessità. Si sa per esperienza che il grano e gli altri vegetali, insieme con latte, formaggio e burro o olio dove non c'è burro, possono fornire anche senza carne la più ricca, sana, nutriente ed energetica delle diete. ([[Adam Smith]]) *{{NDR|Sull'opzione vegetariana come arma per combattere il [[riscaldamento globale]]}} Si tratta senz'altro dell'opzione più stimolante e invitante in termini di fattibilità e immediatezza, quella che consentirebbe di ottenere cali apprezzabili nel breve periodo. ([[Rajendra Pachauri]]) *Smettetela, uomini, di profanare i vostri corpi con cibi empi! Ci sono le messi, ci sono alberi stracarichi di frutti, ci sono turgidi grappoli d'uva sulle viti! Ci sono erbe dolci e tenere [...]. Avete a disposizione il latte e il miele profumato di timo. La terra nella sua generosità vi propone in abbondanza blandi cibi e vi offre banchetti senza stragi e sangue [...]. Che enorme delitto è ingurgitare viscere altrui nelle proprie, far ingrassare il proprio corpo ingordo a spese di altri corpi, e vivere, noi animali, della morte di altri animali! Ti par possibile che tra tanto ben di dio che produce la terra, ottima tra le madri, a te non piaccia masticare altro coi tuoi denti crudeli che carne ferita, riportando in voga le abitudini dei [[Ciclopi]]? ([[Ovidio]]) *So che molti dottori diranno che sono tutte sciocchezze. Che bisogna mangiare la carne perché la carne è necessaria. La carne non è una cosa necessaria. [...] Da quando non mangio carne, ho notato che il mio stomaco funziona meglio, che i miei pensieri funzionano meglio, e che invece di camminare corro. ([[Vaclav Fomič Nižinskij]]) *Solo le circostanze ambientali ci spinsero a diventare mangiatori di carne ed ora che questo ambiente è sotto il nostro controllo e che abbiamo a nostra disposizione raccolti elaboratamente coltivati, dovremmo prevedibilmente ritornare alle nostre abitudini alimentari da primati.<br />In sintesi, questo è il credo vegetariano (o fruttariano come si fa chiamare uno di questi culti), che però ha avuto scarso successo. [...] Raramente i vegetariani spiegano la scelta di questo tipo di dieta dichiarando semplicemente di preferirla a qualunque altra, ma al contrario costruiscono una complicata giustificazione che implica ogni sorta di inesattezze mediche e di assurdità fisiologiche. ([[Desmond Morris]]) *Sono convinta che le prime esperienze che facciamo con il cibo condizionino profondamente il nostro approccio futuro. Io ho avuto la fortuna di crescere con una dieta vegetariana molto variata che non ho mai sentito come vincolante proprio grazie al fatto che avevamo tante cose tra cui scegliere. ([[Mary McCartney]]) *Sono diventata vegetariana circa 20 anni fa esclusivamente per amore degli animali. Quando combattendo da attivista per i [[diritti degli animali|loro diritti]] ho capito che grande contraddizione fosse mangiarli e poi pretendere per loro il riconoscimento di esseri senzienti, capaci di gioia e di dolori. [...] per me essere vegetariani comporta anche azioni responsabili in vari settori economici: come acquistare prodotti da commercio equo e solidale o da [[agricoltura biologica]], mai da produzioni convenzionali o intensive. Mai vestirsi di pelli o pellicce, mai con prodotti che prevedono lo sfruttamento degli animali, come i piumini d'oca. [...] Certo, essere vegetariani migliora la salute e allunga la vita. Ma sempre solo se si mangiano prodotti sani e biologici, altrimenti si assumono pesticidi e veleni. Diffido, però, di chi diventa vegetariano solo per salute, senza fare scelte che coinvolgano la coscienza con implicazioni etiche e morali. Di solito questi vegetariani, davanti alle privazioni e le tentazioni della gola, cambiano presto idea. ([[Monica Cirinnà]]) *Sono diventata vegetariana perché amo profondamente gli animali e non sopporto l'idea che debbano soffrire. ([[Claudia Zanella]]) *Sono diventata vegetariana perché mi sentivo davvero male per gli animali e li amo tanto. Gli animali sono molto dolci e non penso che meritino di essere torturati. ([[Mckenna Grace]]) *Sono diventato vegetariano molti anni fa dopo aver ascoltato ''[[Meat Is Murder]]'' degli [[The Smiths|Smiths]]. Ha aperto i miei occhi sulle dolorose vite degli animali allevati per il cibo, e sapevo di non voler far parte di ciò. ([[Brian Fair]]) *Sono diventato vegetariano per caso, grazie a [[Gianni Morandi]]. [...] La mia vita è cambiata, completamente, io sono un altro uomo: più tollerante, più calmo. [...] Alcuni miei amici mi hanno seguito, come [[Jovanotti]], che ha detto addio alle bistecche dopo essere stato a cena da noi. ([[Red Ronnie]]) *{{NDR|«Cosa ti ha spinto a diventare vegetariana?»}} Sono sempre stata un'amante degli animali. Avevo difficoltà a dissociare gli animali che coccolavo – cani e gatti, per esempio – dagli animali sul mio piatto, e non mi ha mai veramente interessato il gusto della carne. Ho sempre amato i miei cavolini di Bruxelles! ([[Kristen Bell]]) *Sono stato vegetariano due volte. La prima è durata dal 2001 al 2008. La seconda è adesso e non smetterà.<br />Era l'aprile del 2010. In aeroporto acquistai ''[[Jonathan Safran Foer#Se niente importa|Niente importa]]'' di [[Jonathan Safran Foer]]. Lo lessi tutto d'un fiato.<br />Safran Foer, da non vegetariano, fa una inchiesta sugli allevamenti industriali. Racconta in dettaglio come vengono ammazzati suini e bovini, tonni e polli. Si sofferma sulla vita a cui sono costrette le galline ovipare.<br />Fa menzione dettagliata del sadismo umano.<br />E poi racconta una delle nostre molte stranezze. Di come ci faremmo svenare per il nostro cane e di come non ci interessi nulla dell'olocausto quotidiano di animali non meno sensibili e intelligenti dei cani.<br />La domanda è: perché un maiale sì e un cane no? Perché riteniamo inaccettabili i coreani, che mangiano carne canina, e reputiamo normale crescere i figli con carne equina? Come è possibile commuoversi per un agnello visto alla tivù, o un piccolo cinghiale allo zoo, salvo poi mangiare voluttuosamente entrambi?<br />Lo so, tale dilemma ci porterebbe lontano. E molti di voi non condividono il mio approccio. Poche cose infastidiscono come i vegetariani convinti. Un po' perché sono pallosi e un po' perché toccano nervi scoperti: ci ricordano quanto siamo incongrui, ipocriti e sostanzialmente insensibili.<br />Non ho mai cercato di fare proseliti. Non parlo mai di questa scelta etica in pubblico. Però ne vado fiero. ([[Andrea Scanzi]]) *Sono vegetariana da quando avevo circa sei o sette anni [...]; da piccola mi divertivo a giocare con le galline e ascoltare il rumore delle mucche, così è nata in me la consapevolezza che mangiare un animale era come mangiare un cadavere. [...] Mangio prevalentemente verdura di tutti i tipi, pane, pochissimo formaggio, niente uova, niente carne, niente pesce. [...] Credo che il cibo a base proteica non faccia molto bene, inoltre credo che non necessariamente uno sportivo debba per forza mangiare carne per fare muscoli. Ho fatto quattro olimpiadi e vinto diversi mondiali mangiando in questo modo, sicuramente non sono una super muscolosa ma di forza ne ho parecchia e soprattutto non mi stanco mai. ([[Dorina Vaccaroni]]) *Sono vegetariano convinto da tanti anni, nemmeno ricordo quanti. Già da piccolo rifiutavo la carne, non mi piaceva proprio. [...] col passare del tempo essere vegetariani è diventata una necessità esistenziale. Non posso più nutrirmi di qualcosa che è vicino alla sensibilità umana. E un giorno ormai lontano ho capito che la mia era una scelta irreversibile. [...] Anche perché vedo i risultati sulla mia salute e sul mio stato mentale. Da quando ho bandito carne e pesce, faccio sogni più belli e so per certo che dipende dal cibo che mangio. ([[Franco Battiato]]) *Sono vegetariano da ventuno anni, vegano da nove. Non credo ci sia alcun estremismo, estremo è chi rompe le scatole agli altri. Sono una persona più serena, meno aggressiva e prendo meno raffreddori. ([[Red Canzian]]) *Sono vegetariano nell'anima. (attribuita a [[Jacques Derrida]]) *Soprattutto, devi costantemente allenare la tua mente ad essere amorevole, compassionevole e piena di [[bodhicitta]]. Devi rinunciare a mangiare carne, perché è molto sbagliato mangiare la carne degli esseri senzienti a noi parenti. ([[Shabkar Tsokdruk Rangdrol]]) *Stavo alla finestra del battello, guardando fuori sul fiume, quando vidi all'improvviso un uccello curioso che attraversava l'acqua verso la riva opposta, provocando grande agitazione. Seppi che era un gallo domestico, riuscito a sottrarsi al destino che lo sovrastava nella prigione, saltando fuori bordo, e che ora tentava disperato di salvarsi sull'altra riva. L'aveva quasi raggiunta quando le grinfia dei suoi accaniti persecutori si chiusero su di lui, che fu portato trionfalmente indietro, stretto per il collo. Dissi al cuoco che non volevo mangiare carne a pranzo.<br />Bisogna proprio che io rinunci alla carne; noi la mangiamo solo perché non pensiamo quanto ciò sia crudele e colpevole. [...] Finché non abbiamo coscienza della nostra crudeltà non possiamo essere biasimati, ma se, dopo il risveglio della nostra pietà, continuiamo a soffocare i nostri sentimenti solo per associarci agli altri nel saccheggiare la vita, allora insultiamo tutto ciò che c'è di buono in noi. Ho deciso così di tentare un'alimentazione vegetariana. ([[Rabindranath Tagore]]) *Tant'è: non esiste pratica, per quanto infame, per quanto atroce, che non s'imponga, se ha la [[consuetudine]] dalla sua parte. Quale fu dunque questo misfatto? Ebbene, non ebbero scrupolo di divorare i cadaveri degli animali, di lacerarne a morsi la carne esanime, di berne il sangue, di suggerne gli umori, e di seppellirsi viscere nelle viscere, come dice [[Ovidio]]. L'atto apparve sì disumano alle nature più mansuete, ma s'impose grazie al bisogno e alla convenienza. (Anche in mezzo ai piaceri e ai godimenti l'evocazione del cadavere cominciò a incontrar gradimento.) ([[Erasmo da Rotterdam]]) *Tutti amiamo gli animali, ma perché alcuni li chiamiamo "da compagnia" e altri "cene"? Se sapeste come viene prodotta la carne, probabilmente saltereste la vostra cena. Lo so. Vengo dalla terra del bestiame. Ecco perché sono diventata vegetariana. ([[k.d. lang]]) *Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente. E con il vegetarianesimo si risolverebbe gran parte della tragedia della fame nel mondo. ([[Marco Olmo]]) *Un tempo si diceva: sei vegetariano o "addirittura" vegano? Attento alla salute. Oggi il discorso è capovolto: mangi carne? Attento alla salute. ([[Lorenzo Guadagnucci]]) *Una dieta vegetariana sana a base di cibi integrali cambia l'espressione dei [[Gene|geni]]. Attiva quelli buoni, e disattiva quelli cattivi. I geni sono una predisposizione, non sono il nostro destino. E anche se i nostri genitori e i nostri zii sono tutti morti di diabete, cancro o persino infarto, non significa che avremo la stessa sorte. ([[Dean Ornish]], ''[[The Game Changers]]'') *Uno degli abiti più consueti della violenza è la "normalità", l'accettazione acritica dell'esistente che comporta la partecipazione attiva alla catena di sfruttamento, discriminazione, morte.<br>Uno dei casi più eclatanti è il consumo di carne. Non sono poche le persone, in ogni parte del mondo, che hanno deciso di non cibarsi più di animali uccisi; sempre di più anche coloro i quali non consumando uova o prodotti caseari rifiutano di alimentare i profitti degli allevamenti intensivi. ([[Adolfo Sansolini]]) *Venivo tempestato di luoghi comuni, ogni volta che qualcuno apprendeva di questa mia scelta: "ma come fai per le proteine?", "ma come fai per il ferro?", "l'uomo è cacciatore per natura", "i canini che li teniamo a fare?", "ma perché non ti preoccupi dei problemi reali?", e via così. [...] pian piano, le cose sono diventate più semplici [...]. Ho visto sempre più persone capire il significato della parola "vegetariano", [...] ho visto persone con atteggiamento sempre meno polemico nei miei confronti; e ho visto – soddisfazione maggiore – alcune delle persone che prima mi criticavano o prendevano in giro diventare a loro volta vegetariane. E pazienza se ora si fanno belli della cosa come del risultato di una sensibilità che hanno SEMPRE avuto verso questi temi. ([[Dario Martinelli]]) *Vent'anni fa ho pensato: "Qual è la differenza tra mangiare una bistecca al sangue e uccidere il mio cane, tagliarlo e arrostirlo?" Ho sempre amato gli animali ma è stato verso la fine degli anni '80 che ho capito di dover diventare vegetariana. Nella mia vita molte cose convergevano – musicalmente, emotivamente – ma è stato soprattutto il mio amore per gli animali e il passare così tanto tempo in tour che mi ha fatto decidere che dovevo cambiare la mia dieta. Nelle [[The Runaways (gruppo musicale anni '70)|Runaways]] eravamo solite mangiare un sacco di cibo spazzatura. Così qualcosa doveva cambiare. ([[Joan Jett]]) *Veramente morale non è che colui che soccorre ogni vita alla quale egli può portare aiuto e si astiene di far torto ad ogni creatura che ha vita. La vita in se stessa è sacrosanta. Io mi rendo ben conto che il costume di mangiar carne non è in accordo con i sentimenti più elevati. ([[Albert Schweitzer]]) *Verrà un giorno in cui l'idea che per nutrirsi gli uomini del passato allevavano e massacravano degli esseri viventi, mettendo in mostra nelle vetrine le loro carni dilaniate, ispirerà senza dubbio la stessa repulsione provata dai viaggiatori del XVII e XVIII secolo nei confronti dei pasti cannibalici dei selvaggi americani, africani, o dell'Oceania. ([[Claude Lévi-Strauss]]) *Vivo l'alimentazione vegetariana con una felice consapevolezza e con un grande riguardo sia verso la mia salute che verso quella degli animali, che amo visceralmente. ([[Guia Jelo]]) ===[[Annie Besant]]=== *È cosa morale astenersi dalla carne, perché con ciò si diminuisce la quantità di sofferenza inflitta; ma dal punto di vista dello Yoga l'astinenza dalla carne non è un atto morale, ma solo un mezzo per un fine. Alcuni dei più grandi Yoghî della storia indiana a buon diritto si potrebbero chiamare Maghi Neri. *Il seguace della via diritta, il Mago Bianco, rifiuta come alimento la carne perché il modo di ottenerla è contrario alla legge della compassione. Il Mago Nero potrà pure rifiutarla, ma solo perché egli non potrebbe servirsi così bene del suo veicolo, se questo fosse pieno degli elementi rajasici della carne. *Ogni persona che mangia carne prende parte alla degradazione dei suoi compagni umani; su di lui o di lei pesa personalmente quella parte, e pesa personalmente la responsabilità. ===[[Max Brod]]=== [[File:Kafka1906 cropped.jpg|miniatura|[[Franz Kafka]], il cui vegetarianismo è attestato dal suo biografo [[Max Brod]]]] *A proposito del vitto vegetariano, trovo fra i miei appunti un'altra frase {{NDR|di [[Franz Kafka]]}}. Egli faceva un confronto fra i vegetariani e i primi cristiani sempre perseguitati e derisi in locali sporchi. "Ciò che per natura è destinato ai migliori e ai più elevati si diffonde tra il basso popolo." *Dopo anni e anni di esperimenti Franz {{NDR|Kafka}} ha trovato finalmente l'unico vitto che gli si confà, il vitto vegetariano. Per anni ha sofferto di mali di stomaco, ora è sano e fresco come non è mai stato da quando lo conosco. Ma si sa, ecco i genitori col loro prosaico affetto, e lo vogliono risospingere alla carne e ai suoi malanni. *{{NDR|Franz Kafka, all'acquario di Berlino}} Vedendo i pesci nelle vasche luminose disse [...]: «Adesso posso guardarvi tranquillamente, non vi mangio più». Era il periodo in cui era diventato rigorosamente vegetariano. ===[[Gautama Buddha]]=== [[File:Buddha in Sarnath Museum (Dhammajak Mutra).jpg|miniatura|Una statua raffigurante [[Gautama Buddha|Buddha]], che alcuni sūtra [[Buddhismo Mahāyāna|Mahāyāna]], in particolare, presentano come un sostenitore del vegetarianismo]] *Chi mangia carne uccide il seme della grande compassione. (''[[Mahāyāna Mahāparinirvāṇasūtra]]'') *Un discepolo dovrebbe astenersi da cinque attività: commercio di armi, di esseri viventi, di carne, di bevande intossicanti e di veleno. (''[[Anguttara Nikaya]]'') ====''[[Laṅkāvatārasūtra]]''==== *''Chi mangia la carne coperta di sangue | terrorizza gli altri esseri; | quindi coloro che praticano | per compassione non dovrebbero mangiare carne.'' *E ancora, non dovete mangiare carne perché ciò impedisce ai praticanti di dare origine a pensieri di compassione. *''Gli esseri in un'età futura | potrebbero stupidamente dire della carne: | "È pura e non è sbagliato, | i buddha hanno detto che possiamo mangiarne".'' *Mahāmati, quando si tratta di carne o pesce, non si può parlare di "non chiederla, non cercarla, non pensare a essa". Per questo motivo, non dovete mangiare carne.<br />Mahāmati, in alcune occasioni ho proibito di mangiare cinque tipi di carne, e in altre dieci tipi. Oggi [...] dico: assolutamente niente carne. Mahāmati, il Tathāgata, l'Arhat, il Perfetto Illuminato non ha mai mangiato né tanto meno ha insegnato a mangiare pesce o carne. A causa dei miei atti di grande compassione nel passato, io guardo tutti gli esseri come se fossero miei figli. E perché dovrei approvare il mangiare la carne dei propri figli? *Non approverò mai il consumo di carne. *Non dovete mangiare carne perché chi uccide le creature viventi prende tanto gusto al sapore della carne che, quando vede un essere, pensa a questa. ====''[[Śūraṃgama sūtra]]''==== *Affermo che se una persona riesce a (controllare) corpo e mente, e grazie a questo ad astenersi dal mangiare carne animale e dall'indossare abiti derivati dagli animali, sarà sicuramente liberato. Questo mio insegnamento è quello del Buddha, mentre tutti gli altri provengono dai demoni malvagi. *Come possono dunque coloro che esercitano la grande compassione nutrirsi della carne e del sangue degli esseri viventi? Se i ''[[Monaco buddhista|bhikṣu]]'' si asterranno dall'indossare abiti di seta, sandali di cuoio e pellicce, e dal consumare latte, panna e burro, saranno veramente liberati da ciò che è mondano; dopo aver pagato i loro antichi debiti, non rinasceranno più nei tre regni dell'esistenza. *Come potete dunque, dopo il mio ''[[Nirvana|nirvāṇa]]'', mangiare carne di esseri viventi e pretendere di essere miei discepoli? Dovete sapere che coloro che mangiano carne, per quanto le loro menti possano aprirsi e realizzare una parvenza di ''[[samādhi]]'', non sono altro che grandi ''[[rākṣasa]]'' che, dopo questa vita, sprofondano nuovamente nell'amaro oceano del ''[[saṃsāra]]'' e non possono essere miei discepoli. ===[[Aldo Capitini]]=== *Col vegetarianesimo (cioè non nutrendosi della carne di animali macellati, ma di prodotti della terra, e di derivati dagli animali, ma senza ucciderli) si realizza principalmente il riconoscimento del valore dell'esistenza di quegli esseri animali contro i quali si decide di non usare l'uccisione, e, di riflesso, si realizza una maggiore persuasione che non si debba usare violenza contro gli esseri umani. Dopo la decisione vegetariana noi guardiamo subito con nuovi occhi gli animali; non ne esageriamo il valore, ma sentiamo in noi qualche cosa di franco, di calmo, di affettuoso fino all'intimo. *Il vegetarianesimo è in stretto rapporto con i problemi morali e religiosi, ed anzitutto con il problema dei fini e dei mezzi. *Il vegetarianesimo è un modo considerevole per ridurre l'uccisione di animali. Condotto bene, non presenta inconvenienti allo stato del nostro corpo fisico. Anzi c'è chi sostiene che migliora la nostra indole stessa; come che stia questa cosa, è certo che la nostra indole migliora per il proposito di affetto verso gli animali, per il nuovo sguardo che abbiamo verso di loro, dopo il proposito di non distruggerli, per il senso di cooperare che stabiliamo. *Io debbo confessare che, pur avendo un notevole interesse all'esistenza degli animali, mi decisi al vegetarianesimo nel 1932, quando, nell'opposizione al fascismo, mi convinsi che l'esitazione ad uccidere animali, avrebbe fatto risaltare ancora meglio l'importanza del rispetto dell'esistenza umana. ===[[Jean Carper]]=== *La [[verdura]] rappresenta un aiuto prezioso. Essa è in grado di prevenire la formazione dei [[calcolosi|calcoli]] e, se questi sono già presenti, di diminuire la frequenza delle coliche. La sostanza responsabile di questi effetti non è ancora stata identificata, ma una cosa è certa: tra i vegetariani la calcolosi colecistica è poco diffusa. *Oltre alla vitamina C, frutta e verdura potrebbero contenere altre sostanze ad attività [[asma|antiasmatica]]. Sembra infatti che passando alla dieta vegetariana sia possibile migliorare notevolmente il decorso della malattia. [...] Come mai la dieta vegetariana è così efficace? Nessuno è in grado di dare una risposta precisa, tuttavia gli esperti ipotizzano che evitando gli alimenti di origine animale, il rischio di assumere sostanze in grado di scatenare una reazione allergica venga annullato quasi completamente. *Seguendo per due anni un regime vegetariano, povero di grassi saturi e di colesterolo, è possibile non solo prevenire ulteriori attacchi {{NDR|[[infarto miocardico acuto|cardiaci]]}}, ma anche ridurre il danno arterioso. Queste virtù curative hanno probabilmente una spiegazione molto semplice: i caroteni e gli [[antiossidante|antiossidanti]] presenti nella frutta e nella verdura sono un vero toccasana per le arterie. *Soffrite di [[artrite reumatoide]]? Se la risposta è positiva, non mangiare più carne potrebbe rivelarsi un'ottima soluzione. [...]<br />La dieta vegetariana è più potente dei farmaci?<br />Sembra di sì. *Una ragione in più per limitare il consumo di carne: per i vegetariani la [[nefrolitiasi|calcolosi renale]] non costituisce un problema. In quelli inglesi, per esempio, la frequenza del disturbo è pari a un terzo di quella osservabile nei soggetti che prediligono le proteine animali. Essi, tra l'altro, assumono il doppio di [[fibra alimentare|fibre]], la cui efficacia preventiva è ben documentata, e hanno urine meno ricche di calcio. ===[[Guido Ceronetti]]=== *Da molti anni sono vegetariano e posso dire di averci guadagnato in salute fisica e mentale. Non ho perduto che le macabre catene del conformismo onnivorista.<br>Dati i prezzi del mercato delle carni, una famiglia volontariamente vegetariana galleggia meglio, può spendere in raffinatezze quel che risparmia in pezzi di cadavere, ha un bilancio meno pesante e lo stomaco meno guasto. Meglio sia un'intera famiglia a nutrirsi vegetarianamente, e non un solo componente, perché così non c'è separazione a tavola, tutti unisce in un magico circolo l'ideale comune. Siate diversi, sostanzialmente diversi da come vi vogliono, da come vi fanno essere! E per esserlo infallibilmente, bisogna cominciare dal nutrimento, tutto è lì. Il vegetarianismo familiare è un'incrinatura sensibile dell'uniformità sociale, una piccola porta chiusa al male, in questa universale condanna a essere tutti uguali a servirlo. I bambini non sono un problema: quasi tutti sono, spontaneamente, vegetariani, e un vegetariano avveduto non li priva certo di proteina. La carne gli viene imposta dall'idiozia carnivorista degli adulti. *Mi stupisco, quando vedo gente giovane mangiare carne. Mi sembra talmente cosa d'altre epoche! La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX, che carnivorizzò l'Europa... Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera. La carne è per lo più un'angosciata abitudine dei vecchi. Richiedere piatti di carne, parlarne, ricordarli è cosa da vecchi, e da vecchi incapaci di svecchiarsi con una dieta decisamente alternativa. *Non c'è né vera compassione né vera tenerezza senza alimentazione rigorosamente vegetariana. *Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare ''tutto'', e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono. *Solo un vero vegetariano è capace di vedere le sardine come cadaveri e la loro scatola come una «bara di latta»; un mangiatore di carne (non mi sento di scrivere «un carnivoro» perché l'uomo non è un carnivoro) neanche se lo chiudono nel frigorifero di una macelleria avrà la sensazione di coabitare con dei cadaveri squartati. C'è come un velo sulla retina dei non vegetariani, quasi un materializzarsi di un velo sull'anima, che gli impedisce di vedere il cadavere, il pezzo di cadavere cotto, nel piatto di carne o di pesce. ===[[Antonio Cocchi]]=== *Che diremo noi di quell'altra bella invenzione che pur si dee a [[Pitagora]] e che riesce uno de' più potenti ed insieme de' più sicuri e più universali medicamenti, che l'industria umana abbia fin ora saputo trovare, benché per una fatale inavvertenza sia stato molti secoli trascurato, ed in questa nostra felice età finalmente rimesso in uso dalla filosofica medicina? Io intendo del vitto Pitagorico, il quale consisteva nell'uso libero ed universale di tutto ciò che è vegetabile tenero e fresco, e che di pochissima o nulla preparazione abbia bisogno per cibo, radiche foglie fiori frutti e semi, e nell'astinenza da tutto ciò che è animale, o fresco o secco ch'ei sia, o volatile o quadrupede o pesce. *Che tal vitto Pitagorico considerato come rimedio soddisfa pienamente a tutto ciò che esigono le notizie più preziose della moderna medicina, e che è potentissimo per impedire o rimuovere o mitigare molte delle più atroci e più ostinate infermità. *Ho creduto mio dovere l'esporre pubblicamente le ragioni del vitto Pitagorico considerato come buono ad usarsi per medicina, e insieme pieno d'innocenza di temperanza e di salubrità. Ei non è privo nemmeno d'una certa delicata voluttà e d'un lusso gentile e splendido ancora, se si voglia volger la curiosità e l'arte alla scelta ed all'abbondanza degli ottimi alimenti freschi vegetabili, come pare che c'inviti la fertilità e la naturale disposizione delle nostre belle campagne. ===[[Jonathan Safran Foer]]=== *Io non credo che la salute individuale sia per forza una buona ragione per diventare vegetariani, ma certamente se non mangiare carne fosse nocivo sarebbe una buona ragione per non essere vegetariani. Di certo sarebbe una buona ragione per far mangiare carne a mio figlio.<br />Ne ho parlato con alcuni dei più importanti nutrizionisti americani – interrogandoli sia sugli adulti sia sui bambini – e li ho sentiti ripetere sempre la stessa cosa: per la salute la dieta vegetariana è almeno altrettanto valida di una dieta che comprende la carne. *La preoccupazione sulla realtà di quello che la carne è ed è diventata bastano per farmici rinunciare del tutto.<br />Ci sono ovviamente circostanze in cui posso figurarmi che mangerei carne – ci sono persino circostanze in cui mangerei un cane –, ma sono circostanze in cui è improbabile che mi trovi. Essere vegetariani è uno schema flessibile, e ho smesso di tornare di continuo sulla decisione se mangiare carne o meno (chi potrebbe farlo all'infinito?) a favore di un fermo impegno a non farlo. *Non ricordo quante volte, dopo aver detto che sono vegetariano, il mio interlocutore ha reagito sottolineando una qualche incoerenza nel mio stile di vita o cercando di trovare qualche fallacia in un ragionamento che non avevo mai fatto. (Spesso ho avuto la sensazione che il mio vegetarianismo importasse molto più a queste persone che a me.) *Quasi sempre, quando spiegavo che stavo scrivendo un libro sul «perché mangiamo gli animali», i miei interlocutori davano per scontato, pur senza sapere nulla del mio punto di vista, che fosse a favore del vegetarianismo. È un presupposto rivelatore, e implica non solo che un'indagine approfondita sull'[[allevamento]] animale spinga ad abbandonare il consumo di carne, ma che la maggior parte delle persone sappia che le cose stanno così. ===[[Mahatma Gandhi]]=== [[File:Gandhi LVS 1931.jpg|miniatura|upright=1.2|[[Mahatma Gandhi|Gandhi]] ospite della Vegetarian Society (Londra, 1931)]] *Non considero necessario nutrirsi di carne in nessuno stadio e in nessun clima in cui gli esseri umani si trovino a trascorrere la loro vita ordinaria. Ritengo la dieta a base di carne non idonea alla nostra specie. Facciamo male ad imitare il mondo animale inferiore, se apparteniamo a quello superiore. L'esperienza ci insegna che il cibo animale è inadatto a chi miri al controllo delle proprie passioni. *Per restare fedeli al vegetarianismo si ha bisogno di una fede morale... Perché esso tende all'edificazione dello spirito e non del corpo. L'uomo è più che mera carne. È lo spirito che ci interessa, nell'uomo. Perciò, i vegetariani dovrebbero avere questa convinzione morale: che un uomo non nasce come animale carnivoro, ma per vivere della frutta e delle erbe che la terra gli offre. *Sento che il progresso spirituale ci richiede di smettere, a un certo punto, di uccidere le creature nostre compagne per la soddisfazione dei nostri bisogni corporali. *Vidi che gli autori vegetariani avevano esaminato il problema molto attentamente, dettagliandone gli aspetti religiosi, scientifici, pratici e medici, e dal punto di vista etico erano arrivati alla conclusione che la supremazia degli uomini sugli animali inferiori non implicava che i primi dovessero cacciare i secondi, ma che i più progrediti dovessero proteggere gli inferiori, e che ci dovesse essere assistenza reciproca fra loro come c'era fra uomo e uomo. ===[[Giamblico]]=== [[Immagine:Raffael 068.jpg|thumb|«Finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro. In verità, colui che semina il seme del dolore e della morte non può raccogliere amore e gioia». (attribuita a [[Pitagora]], ritratto a sinistra nella ''Scuola d'Atene'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]])]] *[[Pitagora]] stabilì anche un'affinità di natura tra gli uomini e gli animali, prescrivendo che gli uomini considerassero gli animali loro propri parenti e amici, in modo da non commettere ingiustizia contro nessuno di essi né ucciderlo né mangiarlo. *Pitagora stabilì come norma anche l'astinenza dal mangiare esseri viventi e lo fece per la ragione, tra molte altre, che si tratta di una pratica pacificatrice. Infatti coloro che si fossero abituati a provare ribrezzo per l'uccisione degli animali come fatto illecito e contro natura, ritenendo che era molto più ingiusto uccidere l'uomo, non avrebbero più fatto la guerra. *Pitagora [...] tolse una volta per tutte ai filosofi che avevano raggiunto i massimi livelli della speculazione i cibi più sofisticati e ingiustificati, raccomandando loro di non mangiare mai esseri viventi né bere vino né sacrificare animali agli dèi né recar danno ad alcuno di essi, e di mantenere anche la più accurata giustizia nei loro confronti.<br />Anche Pitagora viveva in questo modo, astenendosi dall'alimentarsi con carne di animali e prosternandosi davanti agli altari incruenti, e desiderando che anche gli altri cercassero di non eliminare ciò che è di natura simile a noi [''sc.'' gli animali], [...] educando gli animali selvatici con le parole e con le opere, ma senza far loro del male con punizioni. Anche tra i [[politico|politici]], inoltre, impose a coloro che dettavano le leggi di astenersi dal mangiare carne di animali, poiché era necessario che quelli che intendevano fare giustizia al più alto livello mai fossero ingiusti con gli animali che sono nostri simili. ===[[Margherita Hack]]=== *Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita. *Io penso che si dovrebbero portare i bambini delle scuole a vedere cosa sono i macelli. I macelli una volta erano in città, oggi li hanno portati ben lontani dalle città e nessuno sa più cosa succede. Per i bambini la carne è un bell'involtino in cellophane che si trova nei supermercati e non sanno nemmeno le sofferenze che sono state prodotte agli animali che hanno fornito la carne. *{{NDR|Sulla carne}} Non la mangerei mai, perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali... è veramente un'ecatombe ogni giorno sulla terra. ===[[Hermann Hesse]]=== *A un certo punto, dapprima attraverso i giornali, poi direttamente dalla cerchia dei suoi conoscenti, il dottor Knölge apprese dell'importante avvenimento della fondazione della Società vegetariana internazionale, che aveva acquistato un enorme appezzamento di terreno in Asia Minore e invitava tutti i confratelli del mondo, a prezzi modicissimi, a farvi visita come ospiti o per insediarsi in pianta stabile. L'iniziativa era stata promossa da quei gruppi idealisti di vegetariani tedeschi, olandesi e austriaci le cui aspirazioni rappresentavano una sorta di sionismo vegetariano, e miravano quindi ad acquistare, per gli accoliti e apostoli del loro credo, una terra propria con un'amministrazione propria, in una qualche parte del mondo in cui esistessero le condizioni naturali per vivere secondo l'ideale che avevano in mente. Un primo passo era proprio questa fondazione in Asia Minore. *Il dottor Knölge, un insegnante di ginnasio andato presto in pensione e dedito privatamente a studi di filologia, non sarebbe di certo mai entrato in contatto con i vegetariani e il vegetarianismo se una tendenza all'affanno e ai reumatismi non l'avesse indotto, un bel momento, a seguire una dieta vegetariana. I risultati furono così strepitosi che da allora in poi, ogni anno, lo studioso trascorse alcuni mesi in una casa di cura o una pensione vegetariana, perlopiù nei paesi del Sud. *Il gruppo che più saltava all'occhio, tuttavia, era quello dei [[frugivoro|frugivori]] puri. Costoro avevano rinunciato a templi, case e organizzazioni di qualsiasi genere e non mostravano altra aspirazione se non quella di diventare sempre più naturali e, per dirla con le loro parole, "avvicinarsi alla terra". Abitavano all'aperto e non mangiavano nulla a eccezione di quel che era possibile cogliere da alberi o cespugli. Disprezzavano oltre ogni dire tutti gli altri vegetariani, e uno di essi dichiarò apertamente al dottor Knölge che mangiare il riso e il pane era una porcheria analoga a quella di mangiare la carne, e che fra un cosiddetto vegetariano che beve latte e un qualsiasi beone non riusciva a scorgere alcuna differenza. *La maggioranza di questi europei e americani usciti dai consueti binari portava con sé come unico vizio una certa pigrizia tipica di così tanti vegetariani. Essi non volevano né oro né beni di consumo, né potere né divertimenti, ma volevano innanzitutto poter condurre la loro modesta vita senza lavorare e senza essere importunati. ===[[Claus Leitzmann]]=== *La ragione principale, e assieme la più antica, che spinge un individuo a diventare vegetariano, è la convinzione etica che sia sbagliato far soffrire e uccidere gli animali. *Per molti cristiani, vegetariani convinti, il quinto comandamento «non uccidere» è un'esplicita professione di vegetarismo. *Resta il fatto che ''il'' vegetariano o ''la'' vegetariana tipo non esistono. Troppo diverse sono le motivazioni che spingono le persone a optare per un'alimentazione vegetariana. Una decisione simile dipende da esperienze, aspettative, condizioni di vita e riflessioni differenti. I motivi che animano una scelta vegetariana non sono costanti nel tempo e possono variare. ===[[Jeffrey Moussaieff Masson]]=== *«Che cosa ci guadagnano gli animali se divento vegetariano?» mi ha chiesto un amico l'altro giorno. Esiste una risposta valida. L'associazione Viva! – Vegetarian International Voice for Animals – spiega che se diventate vegetariani, nel corso della vostra esistenza salverete la vita di nove mucche, ventidue maiali, trenta pecore, ottocento polli, cinquanta tacchini, quindici anatre, dodici oche, sette conigli e una mezza tonnellata di pesce! *Di solito chi decide di diventare vegetariano lo fa per tre motivi: per la propria salute, per il bene degli animali, per il bene del pianeta. Fino a tempi assai recenti la terza ragione veniva liquidata senza tanti complimenti, ma ora questo atteggiamento sta finalmente cominciando a cambiare. A quanto pare raccoglie sempre più consensi l'idea che la dieta americana standard non sia sostenibile: danneggia il nostro ambiente in vari modi ed è una delle principali cause del riscaldamento globale. *La scelta del vegetarismo può sembrare troppo onerosa. In realtà non è un passo così difficile, e potrebbe davvero essere vista come la migliore forma di attivismo, con risultati concreti a ogni pasto. ===[[Moni Ovadia]]=== *Con [[Noè]], uomo giusto sopravvissuto alla distruzione, [fu] stipulato un nuovo patto, con il quale la specie umana [perse] il privilegio del vegetarianesimo e [fu] degradata all'alimentazione carnivora, marchio d'infamia per la sua incorreggibile aggressività. [...] Non esiste alcuna benedizione da recitare per la carne o il pesce, mentre è prevista per il pane, i dolci, il vino, la frutta e la verdura. Questo elenco di delizie e di alimenti vitali ci fa capire come non vi sia alcuna necessità di ammazzare esseri viventi per nutrirci. *È una scelta etica e dietetica insieme. Io credo che le due cose non possano andare disgiunte. Ho un'impressione vivissima delle sofferenze degli animali. Mi causano un disagio immenso tutte le volte che le penso o ne vengo a conoscenza. E allora cerco in questo modo di coinvolgere me stesso in una scelta etica. *Io credo che il canone biblico, e anche quello islamico, siano di orientamento vegetarianista. È dopo il diluvio universale che all'uomo viene consentito di cibarsi della carne. Perché, a un essere vivente così violento con i propri simili, sembrava troppo chiedere che si astenesse dal cibarsi di carne. È una sorta di cedimento alla brutalità dell'uomo da parte dell'istanza etica universale. *Non sopporto più l'idea di contribuire, pur se in minima parte, alla violenza. Non mi piace l'idea di mangiare esseri che sono stati uccisi. [...] La violenza è una: che sia contro un essere umano o un animale, non cambia nulla. ===[[Roberto Perrone]]=== *I vegetariani sono aumentati e aumenteranno in modo esponenziale. E i ristoranti si adeguano. Nascono sempre più ristoranti vegetariani [...]. Molti ristoranti che vegetariani non sono hanno nel menu sempre più piatti dedicati a questo tipo di clientela. Tutto doveroso e molto giusto. Ma io ritengo che la cucina debba essere vissuta a 360 gradi. Faccio un esempio. Io preferisco l'acqua gasata a quella naturale, però bevo entrambe. Secondo me per amare la cucina veramente bisogna essere capaci di assaggiare tutto, di sentire il gusto di ogni cosa. *Il vegetariano con cui sei uscito è più o meno così, comincia a togliere e ad aggiungere. A meno che non trovi una proposta che gli vada bene. Altrimenti si divide in due sottocategorie: il vegetariano che soffre in silenzio e lo scassapalle che comincia a prendersela con il locale (e con i compagni di pranzo o cena) perché non sono al passo con i tempi. Per risolvere i problemi, mi è già successo, specialmente all'estero, mi sacrifico e scelgo un ristorante vegetariano, direttamente. *In realtà non ce l'ho con i vegetariani. Sono loro, o almeno quelli più ideologizzati, che ce l'hanno con me. Il problema, in ogni aspetto della vita, è l'estremismo, anche se chi lo pratica non se ne accorge: è convinto di essere nel giusto e non sa e non vuole capire le ragioni degli altri perché ritiene le proprie inscalfibili, superiori. *La scelta vegetariana (o di più, vegana) è, appunto, una scelta. Se a me piace l'agnello sambucano, però, non scassatemi i cabasisi. ===[[Plutarco]]=== {{vedi anche|sezione=s|[[Plutarco#De esu carnium|De esu carnium]]}} *Ma la [[Pesca (attività)|pesca]] con l'amo e le reti, per qualsiasi tipo di pesce, è chiaramente un colpevole atto di ghiottoneria e avidità da parte di chi desidera mangiare pesce; rappresenta inoltre un intorbidire le acque del mare, e un penetrare nelle sue profondità senza una buona ragione. [...] Infatti non soltanto tra gli Egizi e i Siriani, ma anche tra gli Elleni c'era un elemento di santità nell'astenersi dal mangiare pesce. Con l'aiuto della giustizia, penso che dovremmo respingere con orrore il lusso inutile del mangiare pesce. *Non solo dunque il mangiar carne è contro natura in relazione al corpo, ma rende ottuso anche lo spirito con la sazietà e il disgusto che ne deriva. *Non vi vergognate a mescolare i frutti commestibili con il sangue e con la morte? Osate definire feroci i serpenti, le pantere e i leoni mentre siete voi che vi lordate di morte senza esser affatto da meno di queste fiere in fatto di crudeltà? Per essi, infatti, l'animale ucciso è fonte di nutrimento, mentre per voi è solo un boccone prelibato. *Tu ti chiedi per quale motivo [[Pitagora]] si astenesse dal mangiar carne? Io per parte mia mi domando stupito quale evenienza, quale stato d'animo o disposizione mentale abbia spinto il primo uomo a compiere un delitto con la bocca, ad accostare le labbra alla carne di un animale morto e a definire cibo e nutrimento, davanti a tavole imbandite con corpi morti e corrotti, membra che poco prima digrignavano i denti e gridavano, che potevano muoversi e vedere. Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni, come ha fatto il senso di contaminazione a non dissuadere il palato, a contatto con le piaghe di altri esseri, nel ricevere i succhi e il sangue putrefatto di ferite mortali? *Sarebbe il caso di discutere su chi cominciò per primo a mangiar carne, non su chi troppo tardi smise! ===[[Porfirio]]=== {{vedi anche|sezione=s|[[Porfirio#De abstinentia|De abstinentia]]}} *A tutte le scuse di coloro che ammettono di fatto che si mangi carne per piacere ed intemperanza, e adducono invece sfacciatamente come pretesto di fare ciò per una necessità che attribuiscono, più di quanto convenga, alla nostra natura, mi sembra, Castrico, di essermi opposto a sufficienza con i libri precedenti. *Condurre animali al macello, e, inebriato di massacro, farli cuocere, non per nutrirsene e saziarsene, ma allo scopo di trovarvi piacere e di soddisfare la propria ghiottoneria, non c'è nome per designare questo misfatto, questo crimine. *{{NDR|Gli [[Antico Egitto|egizi]]}}, giustamente, li onoravano {{NDR|gli animali}} e si astenevano dal cibarsi di essi per quanto potevano. *Il regime vegetariano contribuisce alla salute e nello stesso tempo ad acquisire una resistenza commisurata agli sforzi che l'esercizio della filosofia richiede. *L'astinenza dalla carne degli animali non ci impedisce di vivere né di vivere bene. ===[[Tom Regan]]=== *Difficile immaginare cosa possa voler dire mangiare senza mangiar carne. Ecco cosa ci succede: qui c'è la bistecca, qui c'è una patata al forno e qui c'è l'insalata. Tolta la bistecca, cosa ci resta? Una patata al forno con un po' di insalata. Non c'è da stupirsi se inizialmente i temporeggiatori pensano che diventare vegetariani sia come fare un voto combinato di astinenza culinaria e povertà. Poi, col tempo, i temporeggiatori imparano che esiste una cucina tutta da scoprire che non fa uso di animali e che è contemporaneamente nutriente, varia e deliziosa, un menù di possibilità che comprende cibi che provengono da ogni parte del mondo. La vera sorpresa non consiste nel vecchio e solito cibo a cui rinunciamo, ma in quello nuovo e meraviglioso che scopriamo. Qualcosa che tutti noi dobbiamo imparare da soli, poiché nessuno ce lo insegna. *[[Mahatma Gandhi|Gandhi]] aveva decisamente ragione su alcune cose. Mangiare animali, mangiare la loro carne, come facevo io, di certo favorisce il loro massacro, la loro morte violenta e assolutamente terribile [...].<br />Inoltre, da quanto cominciavo ad apprendere sull'alimentazione, venni a conoscenza del fatto che non era necessario mangiar carne per godere di buona salute. A questo punto tutto era chiaro: il massacro degli animali a scopo alimentare è qualcosa di inutile. *Nessun vegetariano verrebbe meno alla propria scelta solo perché molti altri continuano a sostenere l'industria degli animali [...]. Poiché questa industria comporta la sistematica violazione dei diritti degli animali, per le ragioni addotte è moralmente sbagliato acquistarne i prodotti. È per questo che, secondo la teoria dei diritti, il vegetarianismo è moralmente obbligatorio; ed è per questo che non dobbiamo ritenerci soddisfatti di alcun risultato che non sia la fine completa dell'allevamento – non necessariamente intensivo – a scopo commerciale degli animali così come lo conosciamo. ===[[Jean-Jacques Rousseau]]=== *I grandi criminali si incalliscono nel delitto abbeverandosi di sangue. [[Omero]] rappresenta i Ciclopi, mangiatori di carne, come uomini mostruosi, e i Lotofagi come un popolo così amabile che, chiunque aveva cominciato a conoscerli, dimenticava persino il proprio paese per vivere con loro. *Parrebbe dunque che l'uomo, provvisto di denti e di intestini analoghi a quelli degli erbivori, si debba naturalmente collocare in questa classe, e tale opinione non solo è confermata dalle osservazioni anatomiche, ma trova largo appoggio nei monumenti dell'antichità. *Una delle prove che il gusto della carne non è naturale per l'uomo è l'indifferenza che i fanciulli hanno per questa vivanda, mentre tutti preferiscono alimenti vegetali, come i latticini, i farinacei, la frutta e così via. È soprattutto importante non snaturare questa primitiva inclinazione ed evitare in ogni modo di rendere i fanciulli carnivori, almeno per il loro carattere, se non per la loro salute, poiché, comunque si spieghi il fenomeno, è certo che i grandi mangiatori di carne sono in genere più crudeli e feroci degli altri uomini: è un fatto che viene osservato in tutti i luoghi e in tutti i tempi. ===[[Henry Stephens Salt]]=== {{vedi anche|sezione=s|[[Henry Stephens Salt#L'etica vegetariana|L'etica vegetariana]]}} *La base ''morale'' del vegetarianismo è quella che sorregge tutto il resto. *Non c'è da meravigliarsi che i riformatori alimentari appaiano come gente strana e irragionevole a coloro che non hanno compreso l'autentica ''raison d'être'' della riforma alimentare, e che continuano a discutere come se la scelta tra la vecchia dieta e la nuova fosse una mera questione di capriccio personale o di variazione professionale, nella quale l'aspetto morale è quasi irrilevante. [...] Deriva tutto dalla nozione che i vegetariani sono ripiegati su qualche sorta di sterile «coerenza» logica, invece di tendere a un pratico progresso verso un modo di vivere più umano – l'unico tipo di coerenza che in questa, o in qualsiasi altra branca della riforma, è possibile di per sé, o degna di un momento di attenzione da parte di ogni persona sensibile. *Non è mia intenzione lanciare un appello esagerato o fantasioso al vegetarianismo. Esso non è, come ha asserito qualcuno, una «panacea» per i mali umani; è qualcosa di molto più razionale – una parte essenziale del moderno movimento umanitario, il quale non può compiere un vero progresso senza di esso. *Parlo di principio ''etico'', perché non ci sono dubbi sul fatto che il motivo principale della scelta vegetariana sia quello umanitario. [...] il sentimento che sta alla base dell'intero movimento e che lo anima è l'istintivo orrore per la macellazione, specialmente per la macellazione degli animali che vantano un livello più alto di organizzazione, che appaiono così «umani», così strettamente simili all'uomo. ===[[George Bernard Shaw]]=== [[File:Vertumnus årstidernas gud målad av Giuseppe Arcimboldo 1591 - Skoklosters slott - 91503.tiff|thumb|''Rodolfo II'', composizione vegetale di Arcimboldo (1590 ca.)]] *Come possiamo aspettarci delle condizioni ideali sulla terra quando siamo i becchini viventi di animali uccisi? *Gli animali sono miei amici... e io non mangio i miei amici. *Sono stato un cannibale per venticinque anni. Per il resto della vita sono stato vegetariano. Fu [[Percy Bysshe Shelley|Shelley]] che mi aprì gli occhi per la prima volta sulla ferocia della mia dieta. ===''[[I Simpson]]''=== *– Iniziamo con del manzo di grado A, lo diamo da mangiare ad altre mucche e poi le uccidiamo e serviamo il risultato spaventoso su un panino ai sette cereali. Burger al quadrato!<br>– Mucche che mangiano altre mucche?! Ma è abominevole!<br>– No, Lisa, tu sei vegetariana ma quelle mucche hanno fatto una scelta diversa. ([[I Simpson (ventunesima stagione)|ventunesima stagione]]) *Mi prendo del chili vegetariano prima che si disperino e ci aggiungano della carne. ([[I Simpson (ottava stagione)|ottava stagione]]) *– Non eravamo soddisfatti delle altre linee vegetariane, ti meraviglieresti se sapessi in quante puoi trovare un tocco di maiale.<br />– Linda e io ci battiamo per i diritti degli animali. Infatti se ascolti certe nostre canzoni alla rovescia potrai sentire ogni possibile variante della zuppa di lenticchie!<br />– Quand'è che tutti quegli sciocchi impareranno che si può essere perfettamente sani semplicemente mangiando vegetali, frutta, farinacei e formaggio?<br />– Hew, Formaggio!<br />– Non mangi formaggio, Apu?<br />– No. No di no! Non mangio nessuno cibo che viene da un animale!<br />– Ah, allora penserai che io sono un mostro.<br />– Sì, che sei mostro lo penso, ma tempo fa ho imparato che sopporto gli altri invece che impongo loro mio credo. Sai si può fare influenza su gente senza che ossessioni lei. ([[I Simpson (settima stagione)|settima stagione]]) *Non posso essere vegetariano, adoro il sapore della morte. ([[I Simpson (diciannovesima stagione)|diciannovesima stagione]]) ===[[Isaac Bashevis Singer]]=== *{{NDR|«Lei ha detto di non volere più pensare a Dio: l'ultima religione che non abbandona è la scelta vegetariana?»}} Direi proprio di sì: visto che non ho ideali migliori, lasciamo che questa sia la mia religione. {{NDR|«Il suo non sembra un atteggiamento molto lusinghiero né per la religione, né per Dio»}} Lo so, ma il problema è: «Come mai Dio non è vegetariano?». Questa è la vera domanda, o, come dicono a Brooklyn, la domanda da 64 dollari. Dio avrebbe dovuto essere il primo dei vegetariani. *Il vegetarianesimo è la mia religione, sono diventato un vegetariano stabile circa venticinque anni fa. Prima di allora provavo e riprovavo, ma erano episodi sporadici. Finalmente, a metà degli anni sessanta, ho preso la decisione. Da allora sono vegetariano. [...] Questa è la mia protesta contro la condotta del mondo. Essere vegetariani significa dissentire, dissentire contro il corso degli eventi attuali. Energia nucleare, carestie, crudeltà, dobbiamo prendere posizione contro queste cose. Il vegetarianesimo è la mia presa di posizione. E penso che sia una presa di posizione consistente. *Penso che tutto ciò che è collegato con il vegetarianesimo sia della massima importanza, perché non ci potrà mai essere pace nel mondo finché ci ostiniamo a mangiare gli animali. Questo si applica anche ai pesci. Io non mangio pesce. Sono diventato vegetariano perché per tutta la vita mi sono sentito in colpa e pieno di vergogna per il fatto di aver mangiato carne animale. Sono convinto che gli animali siano creature di Dio esattamente come lo sono gli esseri umani. E noi dobbiamo rispettarli, e amarli, invece di macellarli. *Sono vegetariano per ragioni di salute: la salute del [[pollo]]. ===[[Peter Singer]]=== *Diventare vegetariano non è meramente un gesto simbolico. Non è neanche il tentativo di isolarsi dalle sgradevoli realtà del mondo, di mantenersi puro e senza responsabilità per la crudeltà e per la carneficina che ci circondano. Diventare vegetariano è il passo più concreto ed efficace che si può compiere per porre fine tanto all'inflizione di sofferenze agli animali non umani, quanto alla loro uccisione. *«È adeguata, dal punto di vista della nutrizione, una dieta esclusivamente vegetariana?» è una domanda che richiama alla mente l'argomento del proprietario di schiavi secondo cui lui e tutta l'economia del Sud sarebbero andati in rovina senza il sostegno della manodopera schiava. *Sono vegetariano in quanto [[utilitarismo|utilitarista]]. Credo che l'applicazione del principio di utilità alla nostra attuale situazione – specialmente con riguardo ai metodi oggi utilizzati per allevare animali a fini alimentari e alla varietà di cibo a nostra disposizione – porti alla conclusione che dovremmo essere vegetariani. [[Immagine:Oliver Goldsmith.jpg|miniatura|upright=1.2|Gli uomini migliori fingono un'estrema compassione per ogni sorta di animali: a sentirli parlare, uno straniero sarebbe indotto a pensare che non potrebbero fare del male neppure alla zanzara che li ha punti. Sembrano così teneri, e così compassionevoli, che li prenderemmo per innocui amici di tutto il creato e protettori del più orrendo insetto o serpente che avesse il privilegio di esistere. Eppure (ci credereste?) ho visto quegli stessi uomini, che si erano vantati in tal modo della loro sensibilità, divorare allo stesso tempo la carne di sei diversi animali preparati in fricassea. Che incredibile contraddizione! ''Provano pietà e mangiano gli oggetti della loro compassione!'' ([[Oliver Goldsmith]])]] *{{NDR|Una cosa}} sorregge, rende coerenti e dota di senso tutte le nostre altre attività per gli animali. Questa specifica cosa è che ci assumiamo la responsabilità della nostra vita e che la rendiamo quanto più possibile immune da crudeltà. Il primo passo è smettere di mangiare gli animali.<br />Molte persone che si oppongono alla crudeltà verso gli animali, si arrestano di fronte alla prospettiva di diventare vegetariane. È di tali persone che [[Oliver Goldsmith]], il pensatore umanitario del diciottesimo secolo, scrisse: «Provano pietà, e mangiano gli oggetti della loro compassione». ===[[Tiziano Terzani]]=== *Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri viventi. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di proteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti? *Quella che chiamiamo eufemisticamente "carne" sono in verità pezzi di cadaveri, di animali morti, morti ammazzati. Perché fare del proprio stomaco un cimitero? *Tutta la nostra società è fatta per dare spago alla violenza, e allora violenza produce violenza, non c'è niente da fare. Per questo anche il mio essere vegetariano è una scelta morale. Ma come si può allevare la vita per uccidere e mangiarsela? [...] Hai mai sentito gli urli di un macello di maiali? E come puoi mangiare il maiale, poi? È impossibile. ===[[Henry David Thoreau]]=== *Credo che ogni uomo che sia sempre stato sincero nel conservare nelle migliori condizioni le proprie più alte e poetiche facoltà, sia stato particolarmente incline ad astenersi da cibo animale e da molto cibo di qualsiasi genere. *Mi sono scoperto incapace di pescare senza diminuire un po' nella stima che ho di me stesso. [...] Inoltre, c'è qualche cosa di essenzialmente poco pulito, in questo cibo e in tutta la carne, e cominciai a vedere dove inizia il lavoro di casa e dove invece il tentativo – che costa così tanto – di avere un'apparenza pulita e rispettabile ogni giorno, e di mantenere la casa sempre accogliente e libera da cattivi odori e cattive viste. *Nel mio caso, l'obbiezione pratica al cibo animale era la sua sporcizia; e inoltre, quando avevo preso, pulito, cucinato e mangiato il mio pesce, esso pareva non avermi essenzialmente nutrito. Era insignificante e non necessario, e costava più di quello a cui serviva. Un po' di pane o un po' di patate sarebbero serviti allo stesso scopo, con meno seccatura e minore sporcizia. *Può essere vano chiedere perché l'immaginazione non possa essere riconciliata alla carne e al grasso. A me basta che sia così. Non è un rimprovero il fatto che l'uomo sia un animale carnivoro? È vero, egli può vivere, e vive in effetti, per lo più depredando gli altri animali; ma questo è un miserabile modo di vita – come può ben convincersi chi vada a mettere trappole ai conigli o a sgozzare gli agnelli – e sarà considerato benefattore della sua razza colui che insegnerà all'uomo di limitarsi a un cibo più innocente e più sacro. Qualunque possa essere la mia consuetudine, non ho dubbio che appartenga al destino della razza umana, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare animali; allo stesso modo che le tribù selvagge hanno smesso di mangiarsi l'una l'altra quando vennero in contatto con le più civili. ===[[Lev Tolstoj]]=== [[File:Tolstoj's vegetarian breakfast.JPG|thumb|Una colazione (vegetariana) di Tolstoj a [[Jasnaja Poljana]]]] *Già diverso tempo addietro, leggendo il bellissimo libro ''Ethics of Diet'' {{NDR|di [[Howard Williams]]}}, m'era venuta voglia di visitare un macello, per vedere con i miei occhi la sostanza della questione di cui si tratta appunto quando si parla di vegetarianesimo. Ma continuavo ad aver degli scrupoli, così come sempre se ne hanno ad andare a vedere delle sofferenze che si è ben certi di trovare, e che non potrai far nulla per scongiurare, e così rimandavo sempre il giorno.<br />Ma poco tempo fa mi imbattei, per strada, in un macellaio, che era venuto a casa dei suoi e che stava tornando a Tula. È un macellaio ancora inesperto, e il suo compito è perciò quello di dare il colpo di pugnale. Gli domandai se non provava compassione, a uccidere quelle bestie. E mi rispose così come rispondono sempre: «C'è poco da aver compassione. Quel lavoro lì bisogna farlo». Ma quando gli dissi che non era indispensabile mangiar carne, ne convenne e allora convenne pure del fatto che sì, le bestie facevano compassione. *Non bisogna indignarsi al punto di odiare gli uomini per pietà verso gli animali [...] bisogna invece agire in conformità di ciò a cui spinge questo sentimento, e cioè non mangiare carne di qualsiasi essere a cui sia stata tolta la vita. Sono convinto che nei prossimi secoli la gente racconterà con orrore e ascolterà con dubbio come i loro antenati ammazzavano gli animali per mangiarli. Il vegetarismo si diffonde molto rapidamente. *Non siamo struzzi, e non possiamo credere che se non guarderemo, ciò che non vogliamo vedere non esisterà più. E tanto meno lo possiamo, quando ciò che non vogliamo vedere è quel che vogliamo mangiare. E soprattutto, se almeno fosse necessario tutto ciò! O magari non necessario, ma se non altro almeno utile a qualcosa. E invece? Niente, non è di nessuna utilità. (Coloro che ne dubitano leggano quei numerosi libri che sono stati scritti a questo proposito da scienziati e da medici, e nei quali viene appunto dimostrato che la carne non è affatto necessaria all'alimentazione umana. E non ascoltino invece quei medici veterotestamentari che difendono a spada tratta la necessità di far uso di carne solamente perché la carne è stata ritenuta necessaria per lungo tempo dai loro predecessori e poi anche da loro stessi; costoro la difendono caparbiamente, con ''male''volenza, così come si difende sempre quel che è vecchio e va ormai cadendo in disuso.) Serve soltanto a educare la gente ai sentimenti bestiali, a sviluppare la bramosia, la lussuria, l'ubriachezza. Il che trova perennemente conferma nel fatto che uomini giovani, buoni, non guastati ancora, e in particolar modo le donne e le fanciulle, sentono, pur senza saperlo, che così come da una cosa ne deriva un'altra, allo stesso modo la virtù non è compatibile con la bistecca, e non appena desiderano esser buoni, abbandonano appunto i cibi a base di carne. *Per qual motivo l'astinenza dal cibo animale sarà appunto il primo atto [...] della vita morale, è stato detto ottimamente: e non da un uomo soltanto, ma da tutta quanta l'umanità, nella persona dei suoi migliori rappresentanti, e ininterrottamente, fin da quando l'uomo ha cominciato ad affacciarsi alla consapevolezza. Ma allora perché, se l'illegittimità, ovverosia l'immoralità del cibo animale è nota all'umanità da così gran tempo, gli uomini non sono ancora pervenuti alla consapevolezza di questa legge? domanderanno gli uomini che per loro natura si lasciano guidare non tanto dalla loro ragione, quanto piuttosto dall'opinione comune. La risposta a questo interrogativo è che tutto il cammino percorso dagli uomini nella scoperta della morale, il quale cammino costituisce il fondamento d'ogni cammino umano, lo si è potuto percorrere e lo si percorre soltanto lentamente; ma che indizio certo d'un progredire autentico, e non accidentale, lungo questo cammino, è la sua continuità e la sua costante accelerazione.<br />Tale è appunto il progredire del vegetarianesimo. Esso ha trovato espressione in tutti i pensieri che gli scrittori vi hanno dedicato e nella vita stessa dell'umanità, che inconsapevolmente sta passando sempre più dal carnivorismo ai cibi vegetali, mentre consapevole espressione di ciò sono le dimensioni sempre maggiori e la particolare forza che va assumendo il movimento vegetariano. ===[[Umberto Veronesi]]=== {{vedi anche|sezione=s|[[Umberto Veronesi#Perché dobbiamo essere vegetariani|Perché dobbiamo essere vegetariani]]}} *Considero il vegetarianesimo una conquista culturale e un segno di civiltà. Chi è vegetariano si sente cittadino della Terra, perché non deve uccidere e massacrare i suoi abitanti per rispondere al suo primordiale bisogno di cibo. L'orgoglio vegetariano è analogo a quello che provavano i greci che appartenevano alle prime scuole filosofiche e infatti i vegetariani convinti, a partire da [[Leonardo da Vinci]] fino ai [[The Beatles|Beatles]], hanno fatto della loro scelta una bandiera, che indica una certa visione del mondo: con meno violenza, meno morte, più coscienza e più senso di responsabilità individuale. *Il mio impegno a favore del vegetarianesimo non ha solo basi scientifiche e mediche, ma anche filosofiche. Anzi è nato in me da bambino dall'amore e dal rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando non può difendersi e far valere le sue ragioni. Non ho mai sopportato la prigionia degli allevamenti e la crudeltà della macellazione. Evitare la carne è un modo per evitare la sofferenza inutile degli animali. *Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del [[gorilla]]. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie. *Il vegetarianesimo è una scelta di rispetto per l'ambiente e di responsabilità nei confronti del futuro dell'uomo. Ma è soprattutto una scelta di amore per la vita e per gli animali. Mi rendo conto che è difficile pensare al dolore terribile degli animali quando si mangia carne: come immaginare che quella fettina sottile e ben cucinata che ci presentano nel piatto era pochi giorni prima un [[bue|vitellino]] che scorrazzava nei prati accanto alla mamma? Ancor meno facile è visualizzare le torture che ha subito nel macello. *Io sono un vegetariano convinto per ragioni etiche (non mi va di soddisfare la gola a spese del dolore e della morte di altri animali), ma nel fare queste affermazioni mi baso su ragioni scientifiche più che accertate. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti, che la sensibilità collettiva ritiene ormai un rischio per la nostra vita. Sono sostanze nocive se le respiriamo, ma lo sono molto di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall'atmosfera queste sostanze ricadono sul terreno, e quindi sull'erba che, mangiata dal bestiame, si accumulano nei suoi depositi adiposi, e infine arrivano sul nostro piatto quando mangiamo la carne. Una sostanza tossica è più pericolosa se viene ingerita piuttosto che se viene respirata. *Sono vegetariano da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d'amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". [...] La filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele. ===[[Voltaire]]=== *Bisogna risalire fino al buon [[Porfirio]], ai compassionevoli [[scuola pitagorica|pitagorici]], per trovare qualcuno che abbia cercato di farci vergognare della nostra cruenta ghiottoneria; oppure bisogna recarsi tra i [[Brahmanesimo|brahamani]]. Infatti i nostri [[monachesimo|monaci]], costretti dal capriccio dei fondatori dei loro ordini, a rinunziare alla carne, sono assassini di sogliole e di rombi, quando non lo sono di pernici e di quaglie. E né tra i monaci né nel concilio di Trento né nelle nostre assemblee del clero né nelle nostre accademie si è mai pensato di chiamare un male quella carneficina universale. Nei concili non vi si è pensato più che nelle taverne. *Del resto, noi cessiamo presto di commuoverci per la morte spaventosa degli animali riservati alla nostra tavola. I bambini, che piangono la morte del primo pollo che vedono sgozzare, la seconda volta ridono. Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell'orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii. Eppure, c'è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri? *Eppure io non vedo tra noi nessun moralista, nessuno dei nostri loquaci predicatori, nessuno nemmeno dei nostri Tartufi, che abbia mai fatto la minima riflessione su quest'orrenda abitudine divenuta in noi natura. ==Proverbi== *''If slaughterhouses had glass walls, the whole world would be vegetarian.'' ([[Proverbi inglesi|inglese]]) :Variante: ''If slaughterhouses had glass walls, everyone would become a vegetarian.'' :Se i [[mattatoio|mattatoi]] avessero le pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani.<ref>La frase viene spesso attribuita a [[Paul McCartney|Paul]] e [[Linda McCartney]].</ref> *Mangiare carne è mangiare i propri parenti.<ref>Detto che, facendo riferimento alla credenza nella [[Reincarnazione|metempsicosi]], promuove il vegetarianismo.</ref> ([[Proverbi indiani|indiano]]) ==Slogan== [[File:Elizabeth Berkley PETA1.jpg|miniatura|[[Elizabeth Berkley]] in un manifesto pro-vegetarianismo]] {{vedi anche|Slogan vegetariani}} *I vegetariani lo fanno meglio! :''Vegetarians Do It Better!'' *Lascia che il vegetarianismo cresca su di te. :''Let Vegetarianism Grow on You.'' *Prova a relazionarti con chi è sul tuo piatto. :''Try to Relate to Who's on Your Plate.''<ref>Slogan della [[People for the Ethical Treatment of Animals|PETA]] che invita a considerare gli animali come essere senzienti con cui relazionarsi e non come cibo, e quindi a diventare vegetariani o vegani.</ref> ==Note== <references /> ==Voci correlate== {{div col|3}} *[[Allevamento]] *[[Allevamento intensivo]] *[[Animale]] *[[Animalismo]] *[[Carne]] *[[Cibo]] *[[Cucina vegetariana]] *[[Diritti degli animali]] *[[Fruttarismo]] *[[Industria della carne]] *[[Macellaio]] *[[Mattatoio]] *[[Storia del vegetarianismo]] *[[Veganismo]] {{div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul}} {{vetrina|7|1|2019|argomenti}} [[Categoria:Dietetica]] [[Categoria:Etica]] [[Categoria:Vegetarianismo| ]] 0ey9xl5cnhq6sg9lwyk5jl1qo3yc65k Fantascienza 0 18192 1218349 1144166 2022-07-22T13:05:08Z CommonsDelinker 1592 Rimuovo l'immagine "Mons_futurístics.jpg", cancellata in Commons da [[commons:User:Túrelio|Túrelio]] perché Material on Wikimedia Commons must be freely redistributable ([[:c:COM:CSD#F1|]]). wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sulla '''fantascienza'''. ==Citazioni== *Che il comune interesse per la fantascienza sia roba da psicoanalisti è nato dal fatto che tutti coloro che non la amano ne sono spesso disgustati. La repulsione degli uni ha la stessa forza grossolana dell'interesse affascinato degli altri, ed è altrettanto illusoria. ([[C. S. Lewis]]) *Chiedi a uno scrittore di fantascienza e s'inventerà qualcosa. Poco dopo qualcun altro vorrà metterlo in pratica. ([[Margaret Atwood]]) *Chiunque insista che la SF deve essere prima di tutto sulla gente e in seconda sulle idee sta semplicemente pronunciando uno slogan. A volte le sole persone richieste sono il lettore e lo scrittore. ([[Greg Egan]]) *Ci sono due fraintendimenti alla base della narrativa di fantascienza. Il primo fraintendimento è che la sf [...] si occupi del [[futuro]], che essa sia, fondamentalmente, profetica. [...] Il secondo fraintendimento, una sorta di fraintendimento al quadrato, facile da credere una volta che si sia dato per scontato che 'la sf si occupa di prevedere il futuro', è questo: la sf riguarda un presente che non c'è più. In particolare, la sf riguarda solo il periodo in cui è stata scritta. [...] Questo è vero, in linea generale, ma è lo è sia per la sf che per ogni altro genere narrativo: i nostri racconti sono sempre il frutto dei nostri tempi. La sf, così come ogni altra forma d'arte, è un prodotto della sua epoca, che riflette o reagisce o illumina i pregiudizi, le paure e i presupposti del periodo in cui è stata scritta. Ma la sf è qualcosa di più [...] La cosa importante nella buona sf, quella che produce la fantascienza destinata a durare, è il modo in cui essa ci parla del nostro [[presente]]. Cos'è che ''adesso'' ci dice? E, ancora più importante, cosa ci dirà sempre? Poiché la sf diventa una pratica di scrittura significativa e ricca di implicazioni quando tratta di qualcosa di più grande e più importante dello ''zeitgeist'', che fosse o meno intenzione dell'autore ([[Neil Gaiman]]) *Con fantascienza intendo il genere di storie scritto da [[Jules Verne]], [[H.G. Wells]] ed [[Edgar Allan Poe]]: un'affascinante ''romance'' intimamente mescolato a dati scientifici e visioni profetiche. [...]</br>Edgar Allan Poe può giustamente essere chiamato il padre della "fantascienza". Fu lui che a dare veramente inizio al ''romance'', a intessere brillantemente nella e attorno alla storia un filo scientifico. Jules Verne, con i suoi ''romance'' strabilianti, anch'essi intessuti di un filo di [[scienza]], venne per secondo. Poco più tardi giunse H.G. Wells, le cui storie di fantascienza, al pari di quelle dei suoi precursori, sono diventate famose e immortali.</br>Bisogna ricordare che viviamo in un mondo completamente nuovo. Duecento anni fa, le storie di questo tipo non erano possibili. La scienza, nelle sue varie branche di meccanica, elettricità, astronomia ecc., entra oggi così intimamente nelle nostre vite, e noi siamo così immersi in questa scienza, da essere ormai abituati a dare per scontate nuove invenzioni e scoperte. L'intero nostro modo di vivere è cambiato con l'attuale progresso e non c'è da stupirsi, perciò, se molte situazioni fantastiche – impossibili cent'anni fa – sono oggi reali. È in queste situazioni che i nuovi autori di ''romance'' trovano la loro grande ispirazione.</br>Non solo queste storie sbalorditive sono una lettura tremendamente interessante: esse inoltre sono sempre istruttive. Forniscono conoscenze che non potremmo ottenere in altro modo, e le forniscono in modo assai gradito al palato. Perché i migliori di quei moderni scrittori di fantascienza hanno la dote di impartire conoscenza, e anche ispirazione, senza mai farci capire che ci impartiscono un insegnamento.</br>E non solo! Poe, Verne, Wells, [[Edward Bellamy|Bellamy]] e molti altri si sono dimostrati veri poeti. Le profezie fatte in molte delle loro storie più strabilianti sono in corso di realizzazione, o sono già state realizzate. Prendete per esempio il fantastico sottomarino della più famosa storia di Jules Verne, "Ventimila leghe sotto i mari". Ha previsto l'odierno sottomarino fin quasi all'ultimo bullone! Le nuove invenzioni ritratte per noi nell'odierna fantascienza non sono affatto impossibili da realizzarsi domani. ([[Hugo Gernsback]]) *Di solito si considera la fantascienza un esercizio letterario di intrattenimento che annovera scrittori di qualità avventurosa. Si tratta di signori non esenti da qualche stranezza, ma infinitamente più intriganti dei cosiddetti narratori seri. ([[Antonio Gnoli]]) *Ho un problema con molta fantascienza riguardo la qualità della scrittura. Molti degli scrittori di fantascienza che ho letto quand'ero giovane ora non riesco più a leggerli, perché le idee sono interessanti, ma la scrittura non è molto buona. ([[David Cronenberg]]) *Il futuro della fantascienza? Ci viviamo dentro. [...] Se c'è una cosa che ho imparato dalla fantascienza, è che ogni momento presente è al contempo il passato di qualcun altro e il futuro di qualcun altro. ([[William Gibson]]) *La fantascienza e i manga avevano gli stessi lettori... La maggior parte degli scrittori di fantascienza poi aveva fatto qualche esperienza nel fumetto e alcuni ne erano stati addirittura assorbiti del tutto... Non riesco a capire bene perché chi ama la fantascienza ama anche i manga e viceversa. Sono due generi caratterizzati da una satira pungente e nel peggiore dei casi vengono definiti "stravaganti". ...Entrambi sono tesi verso il futuro e quindi contengono avventure romantiche rivolte ai giovani. ([[Osamu Tezuka]]) *La fantascienza e il mondo. Si sono creati a vicenda [...]. Ovviamente l'influenza del mondo sulla fantascienza è stata molto più massiccia, ma l'influenza della fantascienza sul mondo è stata molto più pregnante [...]. In ogni caso non c'è dubbio che noi viviamo in un mondo di fantascienza. Tutt'intorno a noi vediamo i segni di un nuovo ordine: la nostra vita non è quella che era dei nostri padri e non è certamente quella dei loro. La vita corre sempre più rapidamente e noi ci muoviamo con essa. È come se cavalcassimo una tecnologia lanciata al galoppo e non possiamo più scenderne senza romperci l'osso del collo. ([[James Gunn]]) *La fantascienza è morta. Qui sono sicuro: la [[tecnologia]] l'ha uccisa. Persino mia madre non percepisce più come assurde le cose che prima erano fantascienza. Perché c'è il telefonino, il computer, l'iPod, il televisore ultrapiatto. È [[magia]]? No, è la tecnologia che ha vinto. ([[Antonio Serra]]) *La fantascienza è una nuova [[mistica]], è la resurrezione della poesia epica: l'uomo e il suo superamento, l'[[eroe]] e le sue imprese, la lotta contro l'[[ignoto]]. ([[Boris Vian]]) *La fantascienza non è scritta per gli scienziati più di quanto le storie di fantasmi siano scritte per i fantasmi. ([[Brian Aldiss]]) :''Science fiction is no more written for scientists than ghost stories are written for ghosts.'' *La maggiore distinzione tra fantastico e fantascienza è, semplicemente, che la fantascienza usa uno o pochissimi postulati, sviluppando le conseguenze logiche rigidamente coerenti di questi limitati postulati. Il fantastico fa le sue regole mano a mano che procede ... La natura fondamentale della fantasia è "L'unica regola è fare una nuova regola ogni volta che ne hai bisogno!". La regola di base della fantascienza è "Imposta una proposizione di base – poi sviluppa le sue coerenti conseguenze logiche." :''The major distinction between fantasy and science fiction is, simply, that science fiction uses one, or a very, very few new postulates, and develops the rigidly consistent logical consequences of these limited postulates. Fantasy makes its rules as it goes along... The basic nature of fantasy is "The only rule is, make up a new rule any time you need one!" The basic rule of science fiction is "Set up a basic proposition--then develop its consistent, logical consequences."'' ([[John W. Campbell]]) *Le storie di fantascienza sono quelle in cui un qualche aspetto di [[scienza]] futura o di alta [[tecnologia]] è così integrale alla storia che, se togli la scienza o la tecnologia, la storia collassa. ([[Ben Bova]]) *Mi ci vollero degli anni per rendermi conto d'aver scelto di lavorare in generi disprezzati e marginali come la fantascienza, la fantasy e la narrativa per adolescenti, esattamente perché essi erano esclusi dal controllo della critica, dell'accademia, della tradizione letteraria, e consentivano all'artista di essere libero. ([[Ursula K. Le Guin]]) *Mi dispiace dirlo ma gli scrittori di fantascienza non sanno nulla. Noi non possiamo parlare di scienza perché le nostre conoscenze al riguardo sono limitate e non ufficiali, e solitamente la nostra [[finzione]] è terribile. :''Science fiction writers, I am sorry to say, really do not know anything. We can't talk about science, because our knowledge of it is limited and unofficial, and usually our fiction is dreadful.'' ([[Philip K. Dick]]) *Nessuna [[società]] può predire scientificamente il proprio [[futuro]] livello di [[conoscenza]]. ([[Karl Popper]]) *Non è nella fantasy l'eredità dei poemi cavallereschi: è nella fantascienza. Quella delle astronavi, degli alieni, di [[Arthur C. Clarke|Clarke]] e di [[Isaac Asimov|Asimov]], dove ogni viaggio interstellare è un'avventura, dove la vita è puro movimento. Come nei cicli cavallereschi, nella fantascienza autori diversi costruiscono uno spazio letterario comune dove poi ciascuno colloca la sua storia. Non si passano i personaggi, come poemi, solo per problemi di copyright, ma a leggere bene lo fanno lo stesso, cambiando i nomi. Però manca ancora la fantascienza comica, manierata. Rinascimentale. Manca l'[[Ariosto]] delle astronavi. ([[Ermanno Cavazzoni]]) *Penso che la fantascienza migliore sia quella in cui la storia è finzione, ma la scienza sia attendibile, o almeno il più attendibile possibile. ([[Aron Ra]]) *Più di ogni altra forma di [[letteratura]], la fantascienza è un ''work in progress'' e ci arriva con una data di scadenza. Certa vecchia fantascienza può diventare illeggibile. La [[fama]] di alcuni autori non resiste all'erosione del tempo. Ma se la data di scadenza è trascorsa, e desta ancora una reazione emotiva dentro di noi, be', quella è [[arte]] e forse è anche [[verità]]. ([[Neil Gaiman]]) *Scrivere una storia di fantascienza è un divertimento, non un lavoro. [...] il divertimento ... consiste nel trattare l'intera cosa come fosse un gioco. [...] Le regole devono essere piuttosto semplici. Lo sono; per il lettore di un romanzo di fantascienza, consistono nel trovare quante più possibili affermazioni o implicazioni dell'autore che siano in contrasto con i fatti così come la scienza li interpreta attualmente. Per l'autore, la regola è fare il minor numero possibile di questi scivoloni. [...] Alcune eccezioni sono consentite (ad esempio, permettere di viaggiare a velocità superiore a quella della luce), ma il fair play richiede che tali stratagemmi siano menzionati il prima possibile nel romanzo... ([[Hal Clement]]) *Se la fantascienza è l'improbabile reso possibile, la [[fantasia]] è l'impossibile reso probabile. (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione)|Ai confini della realtà]]'') *Viviamo in un mondo di fantascienza nel quale ha vinto [[Disney]], la fantascienza di Disney. È tutta fantascienza. Per questo dico che se uno scrittore ha qualcosa da dire, deve assolutamente farlo. Questo è un mondo reale. La fantascienza è diventata il mondo reale. Che noi ce ne accorgiamo o no. ([[Bob Dylan]]) ===[[L. Ron Hubbard]]=== *Con il progresso della tecnologia (come per esempio i computers) la fantascienza cessa di essere del tutto fantasia. E certamente non è più una moda passeggera. *La fantascienza è cresciuta tra la tecnologia e la gente. Le storie parlavano o della gente o dell'invenzione più nuova. *La fantascienza fa appello a tutte le età perché riguarda il futuro e il potenziale umano. *La fantascienza non era fatta che da incredibili veicoli spaziali, macchine del tempo e aggeggi meccanici vari. L'elemento umano era di secondaria importanza. Per me l'elemento umano e il potenziale umano sono sempre stato di primaria importanza. ==Altri progetti== {{interprogetto|s=:Categoria:Fantascienza|w_preposizione=sulla|commons_preposizione=sulla|s_oggetto=|s_preposizione=di|etichetta=fantascienza}} [[Categoria:Narrativa fantascientifica| ]] bqo3cwf0zlyucwzh2d8gn58jeg0yzy5 La banda del gobbo 0 20566 1218494 667385 2022-07-23T05:18:00Z 79.23.71.158 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloalfabetico= Banda del gobbo, La |titoloitaliano= La banda del gobbo |immagine= |titolooriginale=La banda del gobbo |paese=Italia |anno=1977 |genere= poliziesco |regista=[[Umberto Lenzi]] |soggetto= |sceneggiatore=[[Umberto Lenzi]] |attori= * [[Tomas Milian]]: Vincenzo Marazzi detto Il Gobbo / Er Monnezza * [[Pino Colizzi]]: Commissario Sarti * [[Isa Danieli]]: Maria * [[Sal Borgese]]: Milo Dragovic, detto l'Albanese * [[Luciano Catenacci]]: Perrone * [[Guido Leontini]]: Mario Di Gennaro, detto Er Sogliola }} '''''La banda del gobbo''''', film italiano del 1977, regia di [[Umberto Lenzi]]. ==Dialoghi== *{{NDR|Er Monnezza ricoverato in un ospedale psichiatrico, dopo aver ingerito delle sigarette su ordine del fratello, ''Er Gobbo'', viene avvicinato da un degente, in realtà un poliziotto.}}<br />'''Degente''': Tu ti sei fregato il petrolio dello scìa! Sì, dello scìà!<br />'''Er Monnezza''': Ma che te stai a 'nventa, ma che te stai a 'nventà!<br />'''Malato''': Nun me sto a inventà niente, te lo sei fregato e l'hai nascosto o a Vetralla, o a Arcinazzo!<br />'''Er Monnezza''': Se è a Vetralla, vaffanculo a ripijalla e se è a Arcinazzo, te ce 'nfili pure 'sto cazzo, vabbè?! *{{NDR|Er monnezza viene visitato da un medico}}<br /> '''Dottore''': Io le dirò una parola, lei mi risponde con la prima parola che le viene in mente, capito?<br /> '''Monnezza''': Ho capito sì, mica so scemo. <br /> '''Dottore''': Risponda subito però, senza perdere tempo. <br /> '''Monnezza''': Eeeeh.. fregna!<br /> '''Dottore''': Prego?<br /> '''Monnezza''': Fregna. Hai capito, la fregna, no?...bè?<br /> '''Dottore''': Senta Marazzi sono io che faccio le domande non viceversa. <br /> '''Monnezza''': E chi è Viceversa?<br /> '''Dottore''': Viceversa non è nessuno, significa che io faccio le domande e lei risponde. Per esempio io dico nero e lei mi risponde bianco senza pensarci, ci siamo capiti?<br /> '''Monnezza''': Sì, se semo capiti sì. <br /> '''Dottore''': Ooh, meno male. Allora..fiore!<br /> '''Monnezza''': Eeeh... Fregna. <br /> '''Dottore''': Senta Marazzi. Se lei ha voglia di scherzare io non ho tempo da perdere. <br /> '''Monnezza''': Ah perché io si? Perché io c'ho tempo da perde? Perché io c'ho voja da scherzà? Ma non ho capito a dottò, ma se da quando me svejo la mattina c'ho la fregna qua (indicando la fronte), ma che cazzo je devo dì, scusi? non so.. mozzarella?<br /> '''Dottore''': E va bene, allora continuiamo. <br /> '''Monnezza''': Eh. <br /> '''Dottore''': Gobbo. <br /> '''Monnezza''': Dritto. <br /> '''Dottore''': Colpo. <br /> '''Monnezza''': Ajo. <br /> '''Dottore''': Corna. <br /> '''Monnezza''': Dottore. <br /> '''Dottore''': Cretino. <br /> '''Monnezza''': Vaffanculo. <br /> '''Dottore''': Stronzo. <br /> '''Monnezza''': Li mortacci tua e de quella sviolinata de tu moje marchettara. *{{NDR|Er Gobbo fa ingresso non gradito in un locale di classe ed un cameriere gli fa presente che i tavoli liberi sono tutti prenotati}}<br />'''Gobbo''': Scusa ma qua chi se siede, l'avvocato Agnolazzi, quello che c'ha er culo pieno de cazzi?<br />'''Cameriere''': No è prenotato a nome Marcozzi. <br />'''Gobbo''': Ah sì, quello che c'ha er culo pieno de bozzi! ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''La banda del gobbo''|w}} {{stub}} [[Categoria:Film polizieschi]] fraljms36vma6ufgil3an2ue7q1jmqf Lucio Fulci 0 21772 1218436 1169283 2022-07-22T19:43:12Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Lucio Fulci */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Schnaasandfulci.jpg|thumb|Andreas Schnaas (a sinistra) e Lucio Fulci (a destra) all'Eurofest 1994, Londra]] '''Lucio Fulci''' (1927 – 1996), regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico e scrittore italiano. ==Citazioni di Lucio Fulci== *Io mi ritengo un errore di [[Totò]]. Ero tanto felice come sceneggiatore e mi toccò esordire alla regia.<ref name=ter>Citato in Paolo Albiero e Giacomo Cacciatore, ''Il terrorista dei generi. Tutto il cinema di Lucio Fulci'', 2004, Un mondo a parte, Roma. ISBN 8890062967</ref> *Sono certo che [[Franco Franchi|Franco]] e [[Ciccio Ingrassia|Ciccio]] resteranno. Ancora qualche anno e succederà a loro quello che è successo a Totò.<ref name=ter/> *Io nei miei film lavoro sempre intorno al peccato, perché questa è una chiave che mi piace molto.<ref name=ter/> *Io non ho paura del buio, ho paura di accendere il [[televisore]] perché mi darà terrori da covare dentro me stesso, facendo apparire un mondo deforme e orrendo.<ref name=ter/> *Se rimango nella [[memoria]], secondo una mia tesi, di chi mi ha amato e mi ricorda, io vivo lo stesso.<ref name=ter/> *Alcuni mi ritengono completamente pazzo perché tento sempre di uscire dal genere, tento di essere un terrorista del genere. Sto dentro, ma ogni tanto metto la bomba che tenta di deflagrare il genere. Infatti ne ho trascorsi tanti, di generi...<ref name=ter/> ==Citazioni su Lucio Fulci== *Era ironico e graffiante, sempre con la battuta pronta ed era poi un vero piacere ascoltare i suoi racconti e aneddoti di cinema e non. Ritengo che sia un autore ancora da considerare nella sua interezza. ([[Antonio Tentori]]) *Io sono stato uno spettatore degli horror di Fulci. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io. ([[Sergio Stivaletti]]) *Lucio Fulci è stato il mio maestro, il primo regista che ha creduto nelle mie potenzialità e mi ha dato la possibilità di scrivere per lui. I miei ricordi sono innumerevoli, perché oltre la collaborazione c’era anche un’amicizia e ci frequentavamo al di là dei film da realizzare. ([[Antonio Tentori]]) ==Note== <references/> ==Filmografia== *''[[Un giorno in pretura (film)|Un giorno in pretura]]'' (1953) – soggetto, sceneggiatura *''[[Un americano a Roma]]'' (1954) – sceneggiatura *''[[Totò all'inferno]]'' (1955) – sceneggiatura *''[[Totò nella luna]]'' (1958) – soggetto *''[[Non si sevizia un paperino]]'' (1972) – regia, soggetto, sceneggiatura *''[[Zombi 2]]'' (1979) – regia, attore *''[[...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà]]'' (1981) – regia, sceneggiatura, attore *''[[Quella villa accanto al cimitero]]'' (1981) – regia, sceneggiatura, attore *''[[Un gatto nel cervello]]'' (1990) – regia, soggetto, sceneggiatura, attore == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Fulci, Lucio}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Produttori cinematografici italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] h91f7qj7a28lc8xt0iwtgi6yv22inv8 Il cavaliere oscuro 0 22321 1218461 1190584 2022-07-22T22:05:46Z 176.243.233.188 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Il cavaliere oscuro |titoloalfabetico=Cavaliere oscuro, Il |dimensioneimmagine= 285 |immagine= The Dark Knight Tumbler at European Premiere.jpg |didascalia= La Batmobile alla ''première'' londinese del film |titolooriginale= The Dark Knight |paese= |anno= 2008 |genere= azione, poliziesco, drammatico |regista=[[Christopher Nolan]] |soggetto=Christopher Nolan, [[David S. Goyer]], basato sul personaggio dei [[fumetti]] creato da [[Bob Kane]] |sceneggiatore=[[Jonathan Nolan]], Christopher Nolan |attori= *[[Christian Bale]]: [[Bruce Wayne]]/[[Batman]] *[[Heath Ledger]]: [[Joker]] *[[Gary Oldman]]: [[James Gordon]] *[[Aaron Eckhart]]: Harvey Dent/[[Due Facce]] *[[Michael Caine]]: [[Alfred Pennyworth]] *[[Maggie Gyllenhaal]]: [[Rachel Dawes]] *[[Morgan Freeman]]: [[Lucius Fox]] *[[Eric Roberts]]: [[Sal Maroni]] *[[Anthony Michael Hall]]: Mike Engel *[[Melinda McGraw]]: Barbara Gordon *[[Nathan Gamble]]: Jimmy Gordon *[[Hannah Gunn]]: Mrs. Gordon *[[Ritchie Coster]]: Chechen *[[Joshua Harto]]: Coleman Reese *[[Nestor Carbonell]]: Anthony Garcia *[[Chin Han]]: [[Chen Lau]] *[[Cillian Murphy]]: Jonathan Crane/[[Spaventapasseri (DC Comics)|Spaventapasseri]] *[[Monique Curnen]]: Anna Ramirez *[[Ron Dean]]: Michael Wuertz *[[Keith Szarabajka]]: Gerard Stephens *[[Michael Vieau]]: Wilmer Rossi *[[Michael Jai White]]: Gambol *[[Aidan Feore]]: Kilson *[[Danny Goldring]]: Grumpy *[[Matthew O'Neill]]: Chuckles *[[William Smillie]]: Happy *[[Michael Stoyanov]]: Dopey *[[Jim Wilkey]]: Clown camionista *[[David Dastmalchian]]: Thomas Schiff *[[Andy Luther]]: Brian Douglas *[[Colin McFarlane]]: Gillian B. Loeb *[[Nydia Rodriguez Terracina]]: Janet Surillo *[[Tom Lister]]: Ginty *[[Matt Shallenberger]]: Berg *[[Beatrice Rosen]]: Natascha Patrenko *[[Nancy Crane]]: Matilda *[[Ariyon Bakare]]: Grace *[[William Fichtner]]: Direttore di banca |doppiatoriitaliani = *[[Claudio Santamaria]]: Bruce Wayne/Batman *[[Adriano Giannini]]: Joker *[[Angelo Maggi]]: James Gordon *[[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Harvey Dent/Due Facce *[[Dario Penne]]: Alfred Pennyworth *[[Tiziana Avarista]]: Rachel Dawes *[[Renato Mori]]: Lucius Fox *[[Fabrizio Pucci]]: Salvatore Maroni *[[Davide Marzi]]: Mike Engel *[[Roberta Greganti]]: Barbara Eileen Gordon *[[Francesco Pannofino]]: Chechen *[[Fabrizio Manfredi]]: Coleman Reese *[[Roberto Gammino]]: Sindaco Anthony Garcia *[[Massimo De Ambrosis]]: Chen Lau *[[Simone D'Andrea]]: Dr. Jonathan Crane/Spaventapasseri *[[Laura Romano]]: Det. Ramirez *[[Emidio La Vella]]: Det. Wuertz *[[Paolo Marchese]]: Det. Stephens *[[Alessandro Rossi]]: Gambol *[[Claudio Fattoretto]]: Loeb *[[Simone Mori]]: Direttore della Banca |note= Vincitore di 2 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]] (2009)''': *Miglior attore non protagonista ([[Heath Ledger]]) *Miglior montaggio sonoro ([[Richard King]]) }} '''''Il cavaliere oscuro''''', film del 2008 con [[Christian Bale]], [[Heath Ledger]], [[Aaron Eckhart]], [[Michael Caine]], [[Gary Oldman]] e [[Morgan Freeman]], regia di [[Christopher Nolan]]. ==[[Incipit]]== {{Incipit film}} '''Crazy''': Siamo un tris, muoviamoci.<br />'''Grumpy''': E basta? Siamo solo in tre?<br />'''Crazy''': Più due sul tetto. Una fetta per uno. Cinque sono già troppi.<br />'''Grumpy''': Sei. Manca l'ideatore del colpo.<br />'''Crazy''': Pensa di starsene alla larga e prendersi una parte. Ho capito perché lo chiamano Joker. ==Frasi== {{cronologico}} *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} A terra! State a terra! Nessuno si muova, fermi! State giù! ('''Crazy''') *{{NDR|Rivolto al Joker}} Ma dove hai imparato a contare?! ('''Grumpy''') *Che c'è? Sei superstizioso? È più facile vincere alla [[lotteria]] che incontrare Batman. ('''criminale''') *Spargete la voce. Assoldiamo il clown. Aveva ragione, dobbiamo sistemare il vero problema: Batman. ('''The Chechen''') *Harvey Dent, il flagello della malavita, spaventato a morte dalla banda della raccolta dei fondi. ('''Rachel Dawes''') *Scusate il ritardo, ma mi fa piacere vedere che avete cominciato anche senza di me. Allora, dov'è il nostro Harvey? Dov'è Harvey Dent, l'uomo del momento? E dov'è Rachel Dawes, la mia più vecchia amica? Vieni qui. Sapete, quando Rachel mi ha raccontato che usciva con Harvey Dent, ho detto una sola cosa: il tipo che ha fatto quegli spot agghiaccianti "Io credo in Harvey Dent". Sì, bello slogan, Harvey. Ma... ha colpito Rachel. E così ho cominciato a prestare attenzione ad Harvey. E a quello che ha fatto come nuovo procuratore. E sapete che vi dico? Io credo in Harvey Dent. Io credo che sotto la sua tutela, Gotham potrà sentirsi un po' più sicura, un po' più... ottimista. Guardatelo in faccia. Questo è il volto del brillante futuro di Gotham. Harvey Dent. Facciamogli un applauso. ('''Bruce Wayne''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} Sì, ma non è che mi date molte informazioni! ('''giudice Fallen''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} E come avrebbero preso il mio DNA? ('''commissario Loeb''') *È arrivato Batman...! Uh, vuole giocare con me! ('''Joker''') *Vi prego, mi fa male lo stomaco. Il capo ha detto che mi avrebbe fatto andare via le voci... che sarebbe entrato e avrebbe messo tante luci... come a Natale... ('''scagnozzo di Joker''') *Vuoi sapere perché uso il coltello? Le pistole sono troppo rapide. Non puoi assaporare tutte le... piccole... emozioni. Vedi, nei loro ultimi attimi, le persone dimostrano quello che sono veramente. Quindi, in un certo senso, posso dire che ho conosciuto i tuoi amici meglio di te. Vuoi sapere chi di loro era un vigliacco? ('''Joker''') *{{NDR|Alfred mentre legge la lettera di Rachel}} Caro Bruce, devo essere sincera e chiara. Io sposerò Harvey Dent. Lo amo e voglio passare il resto della mia vita con lui. Quando ti ho detto che se Gotham non avesse più avuto bisogno di Batman noi saremmo potuti stare insieme, dicevo sul serio. Ma ora sono sicura che non verrà mai il giorno in cui tu non avrai più bisogno di Batman. Io mi auguro che arrivi. E se succederà, sarò al tuo fianco. Ma come tua amica. Mi dispiace deluderti. Se perdi la fiducia in me, ti prego, almeno mantieni la fiducia nella gente. Con amore, adesso e per sempre. Rachel. ('''Rachel Dawes''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} Va bene così, Harvey. Non importa... Ascolta, da qualche... {{NDR|all'improvviso la bomba presente nell'edificio esplode, uccidendo Rachel senza darle il tempo di finire la frase}} ('''Rachel Dawes''') *Voglio che richiami tutti gli agenti. Digli di andare all'ospedale più vicino, di evacuarlo e di perquisirlo. Chiamate i trasporti, le scuole, le prigioni. Mandate tutti gli autobus disponibili agli ospedali, la priorità è il Gotham General! Fate uscire tutti da lì, immediatamente! ('''Gordon''') *{{NDR|Leggendo il messaggio scritto dal Joker}} Sono Mike Engel, di Gotham Tonight. "Che deve succedere perché vi uniate al mio piano? Non avete ucciso l'avvocato. Devo togliervi dalla panchina e mandarvi in campo. Al calar delle tenebre, la città sarà mia e chi resterà giocherà secondo le mie regole. Se non volete stare al gioco, lasciate la città. Ma le folle che usano ponti e tunnel avranno una sorpresa. Ah-ah, ah-ah." ('''Mike Engel''') *Stasera parteciperete tutti a un esperimento sociale. Attraverso la magia del carburante Diesel e del nitrato di ammonio, sono pronto fin d'ora a farvi saltare tutti quanti in aria. Se uno solo tenta di scappare dalla nave, morirete tutti. Ogni nave ha un telecomando per far saltare l'altra. A mezzanotte vi farò saltare tutti in aria. Però, se uno di voi premerà il bottone, lascerò libera la sua nave. Quindi, chi rimarrà? La collezione di letame dei super-ricercati di Harvey Dent o i dolci e innocenti civili? A voi la scelta. Ah, e vi consiglio di decidere in fretta, perché i passeggeri dell'altra nave potrebbero anche non essere tanto altruisti... ('''Joker''') *{{NDR|Prima di buttare il primo detonatore fuori dalla finestra}} Non vuoi morire, ma non sei capace di uccidere qualcun altro. Dallo a me. Questi ti ammazzeranno e te lo prenderanno lo stesso. Dallo a me. Puoi dire che te l'ho preso con la forza. Dallo a me e farò quello che dovevi fare dieci minuti fa. ('''criminale''') *{{NDR|A suo padre fin quando Batman giace immobile vicino a Due Facce, ormai morto}} Papà! Papà, sta bene? ('''James Gordon Jr.''') *{{NDR|Parlando al memoriale di Harvey Dent}} Un eroe. Non l'eroe che meritavamo, ma quello di cui avevamo bisogno. Un paladino, un cavaliere senza macchia... ('''Gordon''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Dopey''': Ma perché lo chiamano Joker?<br />'''Happy''': Ho sentito che si trucca la faccia.<br />'''Dopey''': Si trucca?<br />'''Happy''': Sì, per spaventare, tipo segni di guerra. *'''Dopey''': Strano, non è collegato alla polizia: ha chiamato un numero privato. <br/>'''Happy''': È un problema? <br/>'''Dopey''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Naa, ho finito. *'''Happy''': Hanno messo una carica da cinquemila volt. Che razza di banca è questa?<br />'''Grumpy''': Una banca della mafia. Joker deve essere pazzo come dicono. Dov'è quello dell'allarme?<br />'''Happy''': Il capo ha detto di farlo fuori appena aveva finito. Una fetta in meno, giusto?<br />'''Grumpy''': Che buffo. Ha detto lo stesso anche a me...<br />'''Happy''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Come? No! No! *'''Grumpy''': Sono un mucchio di soldi. Se Joker fosse davvero tanto furbo, ci avrebbe fatto portare una macchina più grande. {{NDR|punta la pistola contro l'altro}} Scommetto che Joker ti ha detto di uccidermi appena caricata la grana.<br />'''Joker''' {{NDR|nascosto sotto la maschera}}: No, no, no. Io uccido l'autista dell'autobus.<br />'''Grumpy''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: L'autista dell'autobus? Quale autobus? {{NDR|viene investito da un autobus che sfonda la parete}}<br />'''Chuckles''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: La scuola è finita, è ora di andare. Quello lì non si rialza, vero? Sono un sacco di soldi. Che fine hanno fatto gli altri? {{NDR|Joker gli spara}} *'''Banchiere''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Ti credi tanto furbo, eh? Quello che ti ha assoldato... ti farà fare la stessa fine. Ahh, i criminali di questa città un tempo credevano in certe cose. L'onore... il rispetto! Guardati. Tu in che cosa credi, eh? In che cosa credi?!<br />'''Joker''': Io credo semplicemente che quello che non ti uccide, ti rende... {{NDR|si toglie la maschera}} più strano. *'''Det. Ramirez''': Non è ricomparso.<br />'''Gordon''': Lo fa spesso, ma voglio ricordare a tutti che è in giro per la città.<br />'''Det. Ramirez''': E perché non viene?<br />'''Gordon''': Spero che sia... perché è impegnato. *'''The Chechen''' {{NDR|vedendo il segnale di Batman in cielo}}: È per questo che portiamo i cani. Miei piccoli principi. Guarda come riduce i miei clienti la tua roba.<br />'''Spaventapasseri''': ''Caveat emptor''<ref>{{cfr}} [[w:Caveat emptor|voce]] su Wikipedia.</ref>! Ti ho detto che la mia miscela ti avrebbe fatto viaggiare. Ma non in posti in cui ti sarebbe piaciuto andare.<br />'''The Chechen''': Il mio giro è fatto di clienti abituali.<br />'''Spaventapasseri''': Se non ti piace quello che ho, va' a comprare da qualcun altro. Sempre che Batman abbia lasciato qualcuno da cui comprare... {{NDR|i cani abbaiano, sentendo che Batman sta arrivando in mezzo a loro}} <br />'''The Chechen''': I miei cani sono molto affamati! Peccato che tu sia uno soltanto! *'''Batman''': Non voglio vedervi in giro mai più.<br />'''Brian Douglas''' {{NDR|vestito da Batman}}: Noi cerchiamo solo di aiutarti!<br />'''Batman''': Non ne ho bisogno.<br />'''Spaventapasseri''': Non secondo la mia diagnosi.<br />'''Brian Douglas''': Perché tu puoi farlo? Qual è la differenza fra te e me?<br />'''Batman''': Io non porto imbottiture da hockey. *'''Det. Ramirez''' {{NDR|vedendo la banca della mafia svaligiata}}: Non resiste a mostrarci la sua forza.<br />'''Gordon''': Che cosa nasconde sotto quel trucco? *'''Batman''': Ancora lui? Chi sono gli altri?<br />'''Gordon''': Un nuovo gruppetto di ladruncoli.<br />'''Batman''': Sono le banconote che ti ho dato io.<br />'''Gordon''': I miei agenti ci comprano la droga da settimane. Questo è un altro deposito della mafia, e siamo a cinque. Il grosso dei loro soldi sporchi.<br />'''Batman''': È il momento di muoversi.<br />'''Gordon''': Dovremmo beccarli tutti contemporaneamente. Servono SWAT, rinforzi. E come la mettiamo con questo Joker?<br />'''Batman''': È meglio tutta la mafia o un solo uomo? Lui può aspettare.<br />'''Gordon''': Il nuovo procuratore vorrà partecipare.<br />'''Batman''': Ti fidi di lui?<br />'''Gordon''': Sarà difficile tenerlo fuori. Mi dicono che è testardo come te. *'''Alfred''': Sarà bello quando Wayne Manor sarà finito. Potrà passare dal non dormire in un attico al non dormire in un castello. Ogni volta che si ricuce da solo, fa un pasticcio infernale.<br />'''Bruce Wayne''': Sì, mi costringe ad imparare dai miei errori.<br />'''Alfred''': A questo punto dovrebbe aver imparato tante cose, allora.<br />'''Bruce Wayne''': È l'armatura. Ho addosso troppo peso. Devo essere... più veloce.<br />'''Alfred''': Sono certo che il signor Fox saprà esaudirla. Si è accapigliato con una tigre?<br />'''Bruce Wayne''': No, con un cane.<br />'''Alfred''': Eh?<br />'''Bruce Wayne''': Una bestia enorme. Stanotte c'erano altri imitatori con fucili e pistole, Alfred.<br />'''Alfred''': Potrebbe assumerli e prendersi il week-end libero.<br />'''Bruce Wayne''': Non era... quello che avevo in mente quando ho detto che volevo essere un'ispirazione per gli altri.<br />'''Alfred''': Lo so, ma la situazione è migliorata. Guardi il nuovo procuratore distrettuale.<br />'''Bruce Wayne''': Lo sto osservando attentamente. Devo capire se ci si può fidare.<br />'''Alfred''': È più interessato al personaggio o alle sue... frequentazioni?<br />'''Bruce Wayne''': Rachel può passare il suo tempo libero con chi vuole.<br />'''Alfred''': Spero che non faccia spiare anche me, nel mio giorno libero.<br />'''Bruce Wayne''': Se ne prendessi uno, lo farei.<br />'''Alfred''': Riconosca i suoi limiti, signor Wayne.<br />'''Bruce Wayne''': Batman non ne ha. Non ha limiti.<br />'''Alfred''': Ma lei sì, signore.<br />'''Bruce Wayne''': Non posso permettermi di conoscerli.<br />'''Alfred''': E cosa succederà, allora, il giorno in cui li scoprirà?<br />'''Bruce Wayne''': Sappiamo tutti quanto ti piace dire: «Gliel'avevo detto».<br />'''Alfred''': Quel giorno, signor Wayne, neanch'io vorrò dirlo... probabilmente. *'''Harvey Dent''': Scusate il ritardo.<br />'''Rachel''': Dove sei stato?<br />'''Harvey Dent''': Preoccupata di dover cominciare?<br />'''Rachel''': Harvey, io conosco questi fascicoli a memoria...<br />'''Harvey Dent''': E allora quello che è giusto è giusto. Testa: conduco io, croce: è tutto tuo.<br />'''Rachel''': Vuoi tirare la moneta per vedere chi lo conduce?<br />'''Harvey Dent''': È il portafortuna di mio padre. Mi ha fatto avere il primo appuntamento con te.<br />'''Rachel''': Non lascerei una cosa del genere alla sorte.<br />'''Harvey Dent''': Non lo faccio. {{NDR|lancia la moneta ed esce testa}} Me la creo, la fortuna. *'''Maroni''': Il procuratore distrettuale non deve solo giocare a golf col sindaco?<br />'''Harvey Dent''': Il tee-off è all'una e mezza, giusto il tempo di spedirla dentro a vita. *'''Rachel''': Non riusciremo mai a collegare la pistola a Maroni, quindi non potremo accusarlo. Ma il fatto che vogliano ucciderti significa che li spaventiamo.<br />'''Harvey Dent''': Bene. Mi fa piacere che tu sia felice. Per inciso, io sto bene.<br />'''Rachel''': Andiamo, Harvey, sei il procuratore di Gotham. Se non ti sparano vuol dire che non fai bene il tuo lavoro. Però, senti... se dici di essere sotto shock potremmo prenderci la giornata libera.<br />'''Harvey Dent''': Non posso. Ho chiamato il capo dell'unità emergenze crimine.<br />'''Rachel''': Ah, Jim Gordon. È un caro amico, quindi prova ad essere gentile. *'''Gordon''': Mi hanno detto che ha un destro micidiale. È un peccato che Sal esca di galera.<br />'''Harvey Dent''': Sì, ma il bello della mafia è che ti dà sempre altre occasioni. Banconote leggermente irradiate. Roba sofisticata per un poliziotto. Si è fatto aiutare?<br />'''Gordon''': Abbiamo contatti con varie agenzie governative.<br />'''Harvey Dent''': Mi risparmi, Gordon. Lo voglio incontrare.<br />'''Gordon''': Veramente per noi l'ordine ufficiale è arrestare Batman a vista.<br />'''Harvey Dent''': Ma quel fascio di luce che parte dal vostro tetto?<br />'''Gordon''': Se ha dei problemi con... attrezzature che funzionano male, le consiglio di rivolgersi alla manutenzione.<br />'''Harvey Dent''': Ho mandato in galera tutti quelli che riciclavano denaro, ma la mafia riesce ancora a ripulirlo. Io credo che lei e il suo amico abbiate trovato l'unico punto debole in cui si possa colpirla: il portafoglio. È audace, posso partecipare?<br />'''Gordon''': A [[Gotham City|Gotham]] meno si sanno le cose, più è sicura l'operazione.<br />'''Harvey Dent''': Gordon, non mi piace che lei abbia una sua unità speciale, piena di poliziotti su cui ho indagato quando ero alla disciplinare.<br />'''Gordon''': Se non lavorassi con quelli su cui ha indagato per farsi un nome, lavorerei da solo. A me non danno credito politico per essere un idealista. Devo fare il meglio che posso con quello che ho.<br />'''Harvey Dent''': Vuole dei mandati di perquisizione e sequestro per cinque banche... senza dirmi che cosa cerchiamo?<br />'''Gordon''': Se vuole posso darle i nomi delle banche.<br />'''Harvey Dent''': Be', è un inizio. Le darò i mandati, ma voglio la sua fiducia.<br />'''Gordon''': Oh, non deve convincere me. Lo sappiamo che lei è il paladino di Gotham.<br />'''Harvey Dent''': Gli uomini della sua unità mi avevano dato un altro nome.<br />'''Gordon''': Queste cose non mi interessano. *'''Lucius Fox''': Un'altra lunga nottata? Questa ''joint venture'' è stata una sua idea, i consulenti ne sono entusiasti. Ma io non sono convinto, la società di Lau è cresciuta dell'8% all'anno, con precisione matematica. Il suo flusso di entrate deve essere in nero, magari perfino illegale.<br />'''Bruce Wayne''': Va bene, cancelli l'accordo.<br />'''Lucius Fox''': Lo sapeva già?<br />'''Bruce Wayne''': Volevo dare uno sguardo ai libri contabili.<br />'''Lucius Fox''': Posso fare qualcos'altro per lei?<br />'''Bruce Wayne''': Un vestito nuovo.<br />'''Lucius Fox''': Già, il tre bottoni fa un po' anni Novanta...<br />'''Bruce Wayne''': Non parlo di moda, signor Fox, ma di funzionalità.<br />'''Lucius Fox''': Vuole poter girare la testa.<br />'''Bruce Wayne''': Certo, la retromarcia sarebbe più facile...<br />'''Lucius Fox''': Vedrò cosa posso fare. *'''Harvey Dent''': Ci ho messo tre settimane per avere un tavolo, e ho dovuto dire che lavoro per il governo.<br />'''Rachel''': Sul serio?<br />'''Harvey Dent''': L'ispettore alla Sanità ha diritto a un occhio di riguardo.<br />[...]<br />'''Rachel''': Bruce, lui è Harvey Dent.<br />'''Harvey Dent''': Il famoso Bruce Wayne. Rachel mi ha raccontato tutto di lei.<br />'''Bruce Wayne''': Spero proprio di no... Allora, mettiamo assieme un paio di tavoli?<br />'''Harvey Dent''': Non so se ce lo permetteranno...<br />'''Bruce Wayne''': Oh, ma certo... Questo posto è mio. {{NDR|Wayne, a gesti, dà istruzioni al cameriere}} *'''Natasha''': Come si possono crescere figli in una città così?<br />'''Bruce Wayne''': Sono cresciuto qui e non sono venuto male.<br />'''Harvey Dent''': Wayne Manor è nei confini della città?<br />'''Bruce Wayne''': Be', le Palisades certo. Come nostro nuovo procuratore è meglio che conosca i limiti della sua giurisdizione.<br />'''Natasha''': Io sto parlando del tipo di città controllata da un vigilante mascherato.<br />'''Harvey Dent''': Gotham City è fiera di un cittadino che si batte per ciò che è giusto.<br />'''Natasha''': A Gotham servono uomini come lei, funzionari eletti, non un uomo che vuole essere al di sopra della legge.<br />'''Bruce Wayne''': Esatto, chi ha eletto Batman?<br />'''Harvey Dent''': Tutti noi, che siamo rimasti a guardare mentre la malavita prendeva il controllo della città.<br />'''Natasha''': Ma questa è una democrazia, Harvey.<br />'''Harvey Dent''': Quando i nemici erano alle porte, i Romani sospendevano la [[democrazia]] ed eleggevano un uomo per proteggere Roma. E non era un onore, ma un servizio per la comunità.<br />'''Rachel''': Harvey, l'ultimo uomo che hanno eletto per proteggere la repubblica si chiamava Cesare, e non ha più rinunciato al suo potere.<br />'''Harvey Dent''': E va bene, d'accordo. O muori da [[eroismo|eroe]] o vivi tanto a lungo da diventare il [[Cattivo (personaggio tipo)|cattivo]]. Sentite, chiunque sia Batman non vorrà farlo per tutta la vita, come potrebbe? Batman cerca qualcuno che prenda il suo mantello.<br />'''Natasha''': Uno come lei, signor Dent?<br />'''Harvey Dent''': Può darsi. Se ne sono all'altezza.<br />'''Natasha''': E se fosse Harvey Dent il cavaliere oscuro, uhm?<br />'''Harvey Dent''': Se sgattaiolassi fuori tutte le notti, qualcuno lo avrebbe notato.<br />'''Bruce Wayne''': D'accordo, mi ha convinto. Dent, le organizzo una raccolta di fondi.<br />'''Harvey Dent''': È molto gentile, Bruce, ma non mi ricandido per altri tre anni.<br />'''Bruce Wayne''': No, lei non capisce. Con una raccolta tra i miei amici, non le servirà più un centesimo... *'''The Chechen''' {{NDR|parlando del televisore che un paio di uomini stanno portando alla fine del tavolo per riunioni}}: Che diavolo è questo?<br />'''Chen Lau''' {{NDR|parlando dal televisore}}: Come sapete, uno dei nostri depositi è stato rapinato. Una cifra relativamente modesta: sessantotto milioni.<br />'''The Chechen''': Chi è lo stupido che pensa di poter rubare a noi?<br />'''Maroni''': Uno schiodato con un costume viola da due soldi e la faccia truccata. Non è lui il problema, è uno zero. Il problema è che gli sbirri hanno rintracciato i nostri soldi.<br />'''Chen Lau''': Grazie alle fonti ben piazzate del signor Maroni, sappiamo che la polizia ha identificato i nostri depositi utilizzando banconote segnate e ha intenzione di sequestrare i vostri fondi oggi. E dato che il nuovo solerte procuratore ha tolto di mezzo tutti i mei concorrenti, io sono la vostra unica possibilità.<br />'''Maroni''': E che cosa proponi?<br />'''Chen Lau''': Di trasferire tutti i depositi in un luogo sicuro. Non in una banca.<br />'''Gambol''': E dove, allora?<br />'''Chen Lau''': Nessuno può saperlo tranne me. Se la polizia dovesse fare pressioni su uno di voi, sarebbe in pericolo il denaro di tutti.<br />'''The Chechen''': Cosa impedisce alla polizia di arrivare a te?<br />'''Chen Lau''': Io vado a Hong Kong, lontano dalla giurisdizione di Dent. E cinesi non daranno l'estradizione per un connazionale.<br />'''Gambol''': Quando puoi trasferire i soldi?<br />'''Chen Lau''': L'ho già fatto. Per ovvie ragioni, non ho potuto aspettare il permesso. State tranquilli, il vostro denaro è al sicuro.<br />'''Joker''' {{NDR|entrando nella camera, sghignazzando}}: Aaah, ah, ah, ah, ah, aaah, ahahahah, aaah, uh, ih, ah, ah, ahahah. E io che pensavo che le mie battute fossero stupide!<br />'''Gambol''': Dammi una ragione per non dire ai miei uomini di staccarti la testa.<br />'''Joker''': Ti va bene un trucchetto di magia? {{NDR|mette in equilibrio la matita sul tavolo}} Adesso questa [[matita]] la faccio sparire! {{NDR|un sicario di Gambol cerca di avventarsi su Joker, che gli sbatte la testa sul tavolo, conficcandogli la matita nell'occhio}} Ta-da! Ecco... è andata. Ah, e il vestito non è da due soldi. Dovreste saperlo, l'avete pagato.<br />''' The Chechen''' {{NDR|Gambol si alza}}: Siediti. Voglio sentire sua proposta.<br />'''Joker''': Rimettiamo gli orologi indietro di un anno. Questi poliziotti e avvocati non osavano sfidare neanche uno di voi. Ma... ma allora cos'è successo? Vi sono cadute le palle? Mh? Vedete, un uomo come me...<br />'''Gambol''': Un mostro. {{NDR|i mafiosi ridacchiano}}<br />'''Joker''': Un uomo come me... ecco, sentite, io lo so perché voi scegliete di fare le vostre, uhm, "sedutine di terapia di gruppo" in pieno giorno. So perché avete paura di uscire la notte: Batman. È che Batman ha mostrato a Gotham la vostra vera natura, purtroppo. Dent, lui è solamente l'inizio... e per quanto riguarda il televisore, il piano del cinese, Batman non conosce giurisdizioni. Lo troverà in qualche modo e lo spremerà! So riconoscere uno che si fa spremere a prima vista, e... {{NDR|Chen Lau spegne la trasmissione}}<br />'''The Chechen''': Che cosa proponi?<br />'''Joker''': È semplice. Dobbiamo... uccidere Batman.<br />'''Maroni''': Se è così semplice, allora perché non l'hai già fatto?<br />'''Joker''': Se sei bravo a fare una cosa, mai farla gratis.<br />'''The Chechen''': Quanto vuoi?<br />'''Joker''': Eh... la metà!<br />'''Gambol''': Tu sei pazzo.<br />'''Joker''': No, per niente. No. Per niente. Se noi non ce ne occupiamo subito, adesso... presto, il piccolo Gambol, qui, non troverà più neanche un nichelino per nonna Gambol.<br />'''Gambol''' {{NDR|sbattendo furiosamente un pugno sul tavolo}}: Questo clown parla troppo!!! {{NDR|si rialza di nuovo cercando di avventrarsi sul Joker}}<br />'''Joker''' {{NDR|mostrando le granate che si è legato addosso}}: Ah-ta-ta-ta-ta-ta... Vediamo di non far scoppiare... {{NDR|gli altri mafiosi si alzano in piedi spaventati}} un gigantesco pasticcio.<br />'''Gambol''': Pensi di poterci rapinare e passarla liscia?!<br />'''Joker''': Sì.<br />'''Gambol''': Spargete la voce: io pago cinquecentomila dollari per la testa del clown, un milione se vivo, così posso insegnargli le buone maniere.<br />'''Joker''': Allora. Sentite, perché non mi date un colpo di telefono quando volete cominciare a prendere le cose un po' più seriamente? Vi lascio... il mio... biglietto. Mmh? Mmh?! {{NDR|posa sul tavolo la carta da gioco del Jolly ed esce}} *'''Lucius Fox''': Per i lanci ad alta quota le serviranno ossigeno e stabilizzatori. Devo dire che al confronto delle richieste che fa di solito, saltare da un aereo in volo è piuttosto convenzionale.<br />'''Bruce Wayne''': E se invece volessi risalire sull'aereo?<br />'''Lucius Fox''': Le consiglio un buon agente di viaggi.<br />'''Bruce Wayne''': Senza che atterri.<br />'''Lucius Fox''': Ora sì che la riconosco, signor Wayne. La CIA aveva un programma negli anni '60, per tirare fuori gli agenti da situazioni pericolose, lo Skyhook... diamogli un'occhiata. *'''Lucius Fox''': Ma c'è una controindicazione. La separazione delle placche la rende più vulnerabile ai coltelli e armi da fuoco.<br />'''Bruce Wayne''': Ah. Non vogliamo rendere le cose troppo facili, no? Che resistenza ha contro i cani?<br />'''Lucius Fox''': Parliamo di rottweiler o di chihuahua? Dovrebbe andare bene contro i gatti... *'''Curtis Alexander''': Ehi, Gambol. Chiedono di te. Dicono che hanno appena steso Joker. Hanno portato il cadavere. {{NDR|portano un sacco con dentro Joker}}<br />'''Gambol''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Morto, erano cinquecentomila.<br />'''Joker''' {{NDR|alzandosi e ficcando un coltello in bocca a Gambol}}: E quant'era vivo, uhm? {{NDR|gli uomini ribelli di Gambol proteggono Joker}} Vuoi sapere come mi sono fatto queste cicatrici? Mio padre era... un alcolista. E un maniaco. E una notte dà di matto ancora più del solito. Mamma prende un coltello da cucina per difendersi; ma a lui questo non piace. Neanche... un... pochetto. Allora, mentre io li guardo, la colpisce col coltello. Ridendo mentre lo fa. Si gira verso di me, e dice: «Perché sei così serio?». Viene verso di me con il coltello... «Perché sei così serio?!» E mi ficca la lama in bocca. «Mettiamo un bel sorriso su quel faccino!» E... perché sei così serio? {{NDR|uccide Gambol}} Ora, la nostra organizzazione è piccola, ma... ha un alto potenziale di... di aggressività ed espansione! Chi di voi vuole entrare nella nostra squadra, sentiamo? Ah! C'è un solo posto disponibile per adesso, quindi faremo delle eliminatorie. Uhm... Fate in fretta. *'''Chen Lau''': Io credo, signor Fox, che bastava una chiamata del signor Wayne.<br />'''Lucius Fox''': Il signor Wayne non voleva darle l'idea di averle fatto perdere tempo di proposito.<br />'''Chen Lau''': Me lo ha fatto perdere accidentalmente.<br />'''Lucius Fox''': Ottima risposta, signor Lau. Accidentalmente. Molto bene. *'''Sindaco''': Cinquecentoquarantanove criminali in una volta. Come ha fatto a convincere Surrillo a presiedere questa farsa?<br />'''Harvey Dent''': Condivide il mio entusiasmo per la giustizia. Dopotutto è un giudice.<br />'''Sindaco''': Be', anche se alza un polverone tale da convincere Surrillo, batterà il record in corte d'appello per il più veloce calcio in culo.<br />'''Harvey Dent''': Non importa. I capi pagheranno la cauzione, certo, ma i pesci piccoli non possono. E non possono stare via dalla strada per il processo e l'appello. Patteggeranno e resteranno in galera. Pensi a quante cose può fare, con diciotto mesi di strade pulite.<br />'''Assistente''': Signor sindaco...<br />'''Sindaco''': No, fuori. Tutti e due. {{NDR|escono Gordon e l'assistente}} Si sieda. Lei piace alla gente, è l'unico motivo per cui potrebbe funzionare. Ma se ne assume il carico. D'ora in poi le staranno tutti alle costole, e non solo la mafia: politici, giornalisti, poliziotti, tutti quelli che si vedranno il portafoglio più leggero. È pronto a sostenerlo? Sarà meglio. Se trovano un solo appiglio su di lei, quei criminali torneranno per la strada. Seguiti a ruota da lei e da me. *'''Alfred''': La sua raccolta di fondi avrà un grande successo, signore.<br />'''Bruce Wayne''': Perché pensi che dovrei dare una festa per Harvey Dent?<br />'''Alfred''': Pensavo per il solito motivo per cui vuole socializzare con altri, oltre che con me o la malavita di Gotham. Ossia per far colpo sulla signorina Dawes...<br />'''Bruce Wayne''': Ah, molto spiritoso. Ma molto sbagliato. Veramente lo faccio... per lui. *'''Joker''' {{NDR|sul filmato che ha inviato alla polizia}}: Di' come ti chiami.<br />'''Brian Douglas''': ... Brian. Douglas.<br />'''Joker''': E sei il vero Batman?<br />'''Brian Douglas''': No.<br />'''Joker''': No?! E allora perché ti vesti come lui? {{NDR|gli leva la maschera e la scuote ridacchiando}}<br />'''Brian Douglas''': Perché è un simbolo. Non dobbiamo avere paura della feccia come te!<br />'''Joker''': Sì, sì che devi averne, Brian. Devi averne molta. {{NDR|si mette a toccargli il viso}} Sì! Shh! E così pensi che Batman abbia fatto di Gotham un posto migliore? Uhm?<br />'''Brian Douglas''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Sì.<br />'''Joker''': Guardami. Guardami!!! {{NDR|gira la camera sul suo volto}} Vedete? Questa è la follia che Batman ha scatenato su Gotham. Se volete l'ordine a Gotham, Batman deve togliersi la maschera e andare a costituirsi. Ah! Morirà qualcuno, per ogni giorno che non lo farà... A partire da stanotte. Sono un uomo di parola. {{NDR|scoppia a ridere maniacalmente, si sentono le urla disperate di Brian e il filmato termina}} *'''Alfred''': Un po' di coraggio liquido, signor Dent?<br />'''Harvey Dent''': Grazie. Alfred, giusto?<br />'''Alfred''': Esatto, signore.<br />'''Harvey Dent''': Già. Rachel parla sempre di lei, la conosce da tutta la vita.<br />'''Alfred''': Ah, non ancora, signore.<br />'''Harvey Dent''': Qualche ex fidanzato psicopatico che dovrei temere?<br />'''Alfred''': Oh, più di quanto possa immaginare. *'''Rachel''': Harvey forse non ti conosce abbastanza per capire quando lo prendi in giro. Ma io sì, invece.<br />'''Bruce Wayne''': No, ero convinto di ogni parola. Ti ricordi quando mi hai detto che un giorno non molto lontano, Gotham non avrebbe più avuto bisogno di Batman?<br />'''Rachel''': Bruce.<br />'''Bruce Wayne''': Sta per arrivare.<br />'''Rachel''': Non mi puoi chiedere di aspettare quel giorno.<br />'''Bruce Wayne''': Sta succedendo adesso. È Harvey l'eroe. Ha messo in gabbia metà dei criminali della città. E lo ha fatto senza indossare una maschera. Gotham ha bisogno di un eroe con un volto. *'''Harvey Dent''': Quando rischi la vita, vedi tutto con più chiarezza.<br />'''Rachel''': Sì, lo immagino.<br />'''Harvey Dent''': Già. Pensi alle cose che non potresti sopportare di perdere. E alla persona con cui passare il resto della tua vita.<br />'''Rachel''': È una proposta impegnativa.<br />'''Harvey Dent''': Be', non se la mafia ce la farà!<br />'''Rachel''': Non scherzare.<br />'''Harvey Dent''': Va bene. Allora parliamo sul serio. La tua risposta?<br />'''Rachel''': Non ho una risposta.<br />'''Harvey Dent''': Non avere una risposta è un no.<br />'''Rachel''': Harvey...<br />'''Harvey Dent''': C'è qualcun altro, vero?<br />'''Rachel''': Harvey...<br />'''Harvey Dent''': Dimmi solo che non è Wayne. Quello è completamente... {{NDR|viene immobilizzato da dietro da Bruce}} *'''Joker''': Eccoci! {{NDR|spara al soffitto per zittire la gente in panico}} Buonasera, signore e signori... Noi siamo gli animatori della serata! Ho una sola domanda: dove sta Harvey Dent? {{NDR|passa da persona a persona toccandogli la faccia}} Lo sai dov'è Harvey? Lo sai chi è? Lo sai dove trovo Harvey? Gli devo dire una cosa, una cosetta piccola, eh? No. {{NDR|si ferma davanti a un anziano ospite}} Guarda, mi accontento anche dei suoi cari!<br />'''Anziano ospite''': Non ci facciamo intimidire dagli animali.<br />'''Joker''': Sai... Tu mi ricordi mio padre... {{NDR|lo afferra e gli punta il coltello in faccia}} Io lo odiavo, mio padre!<br />'''Rachel''': Va bene, smettila!<br />'''Joker''': Oh, ma buonasera bellissima! {{NDR|si sistema i capelli}} Tu devi essere la pollastra di Harvey! E lo sei, bellissima... Oh, mi sembri un po' tesa. È per le cicatrici? Vuoi sapere la loro storia? {{NDR|l'afferra}} Vieni qui, ehi guardami. Avevo una moglie, era bellissima... come te. Lei mi diceva sempre che mi preoccupavo troppo, mi diceva che dovevo sorridere di più, che giocava d'azzardo e si metteva in un mare di guai con gli strozzini... {{NDR|Rachel tenta di liberarsi}} Ehi! Un giorno le sfregiano il viso. Ma non abbiamo i soldi per la plastica. Lei non lo sopporta. Ma io voglio vederla tornare a sorridere! Mh? Voglio che lei sappia che non me ne importa delle cicatrici! E allora, mi ficco il rasoio in bocca e mi riduco così... da solo. E sai che succede? Non ce la fa neanche a guardarmi! E mi ha lasciato. Ora ne vedo il lato buffo: ora sorrido sempre! {{NDR|Rachel gli tira un pugno}} Ehehehehe! Sei un tipetto combattivo! Mi piace lottare.<br />'''Batman''': Allora sarai pazzo di me! {{NDR|gli molla un destro e combatte contro i suoi uomini, Joker sguscia via e afferra Rachel puntandole la pistola alla testa}} Giù la pistola.<br />'''Joker''': Oh, certo, tu ti togli la tua bella mascherina e ci fai vedere chi sei veramente! Mh?! Eheh! {{NDR|rompe la vetrata e porge Rachel nel vuoto}}<br />'''Batman''': Lasciala andare.<br />'''Joker''': Pessima scelta di parole! {{NDR|la lascia cadere e Batman si butta per salvarla}} *'''Harvey Dent''': Devi andare in tribunale. Mi servi vivo giusto in tempo della deposizione.<br />'''Chen Lau''': Non potete proteggermi. Non riuscite neanche a proteggere voi stessi.<br />'''Harvey Dent''': Se non collabori non torni qui, vai nella prigione della contea. Secondo te quanto duri lì dentro? *'''Bruce Wayne''': Eliminare me non gli ridarà i soldi. Sapevo che non si sarebbero arresi senza combattere, ma questo è troppo. Hanno passato il segno.<br />'''Alfred''': Lei lo ha passato per primo, signore. Li ha stritolati, li ha martellati fino alla disperazione. E nella loro disperazione, si sono rivolti ad un uomo che non hanno compreso fino in fondo.<br />'''Bruce Wayne''': I criminali non sono complicati, Alfred. Dobbiamo solo scoprire cosa vuole.<br />'''Alfred''': Con tutto il rispetto, signor Wayne, forse questo è un uomo che neanche lei capisce appieno. Molto tempo fa ero in Birmania con degli amici e lavoravamo per il governo locale. Volevano che comprassimo la fedeltà dei capitribù cercando di corromperli con delle pietre preziose. Ma i carri del governo vennero assaliti da un bandito in una foresta a nord di Rangoon. E così iniziammo a cercare le pietre. Ma in sei mesi non incontrammo nessuno che avesse fatto affari con lui. Un giorno, vidi un bambino che giocava con un rubino che era grande come un'arancia. Il bandito le aveva buttate via tutte.<br />'''Bruce Wayne''': E perché le ha rubate?<br />'''Alfred''': Be', perché lo trovava un grande divertimento, perché certi uomini non cercano qualcosa di logico, come i soldi. Non si possono né comprare né dominare. Non ci si ragiona né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo. *'''Lucius Fox''': Che cosa posso fare per lei, signor Reese?<br />'''Coleman Reese''': Voleva che verificassi l'affare con LS Holdings di nuovo. Be', ho trovato delle irregolarità.<br />'''Lucius Fox''': Il loro amministratore è detenuto dalla polizia.<br />'''Coleman Reese''': No, non nei loro conti. Nei vostri. Scienze applicate. Un'intera sezione della Wayne Enterprises è scomparsa dal giorno alla notte. Sono andato negli archivi e ho tirato fuori dei vecchi fascicoli. Non mi dica che non ha riconosciuto nel telegiornale della sera questa sua creatura che ha ridotto come frittelle delle macchine della polizia. E ora tutta la sezione "Ricerche e sviluppo" brucia soldi a fiumi e poi dichiara che sono degli studi sui cellulari dell'esercito? Che sta costruendo per lui adesso? Un'astronave? Io voglio dieci milioni di dollari all'anno per il resto della mia vita.<br />'''Lucius Fox''': Mi faccia capire bene... Lei pensa che il suo cliente, uno degli uomini più ricchi e più potenti del mondo, sia segretamente un giustiziere che passa le notti a pestare a sangue a mani nude i criminali... e il suo piano è ricattare questa persona? {{NDR|Reese rimane scioccato, e Fox ridacchia}} Tanti auguri.<br />'''Coleman Reese''': Lo tenga lei. *'''Batman''': Io voglio Joker.<br />'''Maroni''': Da professionista a professionista, se vuoi mettere paura a qualcuno, cerca un posto migliore. Da questa altezza la caduta non mi ucciderà.<br />'''Batman''': È quello che spero. {{NDR|lo lascia cadere}} Dov'è?<br />'''Maroni''': Non so dov'è. È lui che viene da noi.<br />'''Batman''': Deve avere degli amici.<br />'''Maroni''': Amici? Ma lo hai visto?<br />'''Batman''': Qualcuno deve sapere dov'è!<br />'''Maroni''': Non ci sperare. Nessuno ti dirà niente. Lo sanno come sei fatto: tu hai delle regole. Joker non ha regole. Nessuno si metterà contro di lui per te. Se vuoi quell'uomo, hai un solo modo. Ma tu lo sai già qual è. Ti devi togliere quella maschera e ti cercherà lui. O puoi fare ammazzare qualcun altro mentre ci pensi ancora un po'. *'''Harvey Dent''': Vuoi fare giochetti? {{NDR|spara a vuoto e punta la pistola alla testa di Thomas}} Che effetto fa?<br />'''Thomas Schiff''': Non lo faresti.<br />'''Harvey Dent''': Non lo farei?! Non credi che lo farò? Non credi che lo farò? No. No, non lo farei. Deciderà qualcos'altro per me. Testa: ti risparmio la vita. Croce... sei sfortunato. Allora, vuoi dirmi di Joker? {{NDR|lancia la moneta ed esce testa}} La lancio di nuovo.<br />'''Thomas Schiff''': Non so niente!! No!!!<br />'''Harvey Dent''': Non si sfida la fortuna. Rifacciamolo. {{NDR|rilancia la moneta, ma compare Batman, che la afferra a mezz'aria}} <br />'''Batman''': Affidi la vita di un uomo al caso?<br />'''Harvey Dent''': Non esattamente.<br />'''Batman''': Si chiama Schiff, Thomas. È un paranoico schizofrenico. Ex paziente di Arkham, il tipo di mente attratta da Joker. Cosa ti aspetti di sapere da lui?<br />'''Harvey Dent''': Joker ha ucciso Gordon. E ucciderà Rachel.<br />'''Batman''': Tu sei il simbolo della speranza che io non sarò mai. La tua lotta contro il crimine organizzato è il primo raggio di legalità a Gotham in tanti anni. Se qualcuno ti vedesse ora, andrebbe tutto in fumo. Tutti i criminali che hai arrestato sarebbero rilasciati. E Jim Gordon sarebbe morto per niente. Tu farai una conferenza stampa domani mattina.<br />'''Harvey Dent''': Perché?<br />'''Batman''': Nessun altro morirà per causa mia. {{NDR|gli dà la moneta ad Harvey}} Gotham è nelle tue mani ora. {{NDR|si allontana}}<br />'''Harvey Dent''': Non puoi. Non puoi arrenderti! Non puoi arrenderti!!! *'''Rachel''': Ha chiamato Harvey. Ha detto che Batman si costituirà.<br />'''Bruce Wayne''': Non ho altra scelta.<br />'''Rachel''': Tu credi davvero che questo impedirà a Joker di uccidere altre persone?<br />'''Bruce Wayne''': Forse no, ma ho già troppo sangue sulle mani. E ora ho capito... cosa diventerei per fermare uomini come lui. Una volta mi hai detto che se un giorno avessi smesso di essere Batman, saremo stati insieme.<br />'''Rachel''': Bruce, non voglio essere la tua unica speranza di una vita normale.<br />'''Bruce Wayne''': Dicevi sul serio?<br />'''Rachel''': Sì. {{NDR|si baciano}} Bruce. Se tu ti costituisci, non ci lasceranno stare insieme... *'''Alfred''': Anche i tabulati {{NDR|da bruciare}}?<br />'''Bruce Wayne''': Tutto. Qualunque cosa possa ricondurre a Rachel o a Lucius. Chi mi sta vicino muore, Alfred. Che cosa dovrei fare?<br />'''Alfred''': Resistere, signor Wayne. Sopportare. La odieranno per questo, ma è la vera forza di Batman. Lui può essere l'emarginato, può fare la scelta che nessuno osa affrontare: la scelta giusta.<br />'''Bruce Wayne''': Oggi ho scoperto quello che Batman non può fare: non può resistere a questo. Oggi potrai dire: «gliel'avevo detto».<br />'''Alfred''': Oggi no, non voglio farlo. {{NDR|si allontanano camminando insieme}} Però gliel'avevo detto, maledizione. Suppongo che rinchiuderanno anche me... come suo complice.<br />'''Bruce Wayne''': Complice? Dirò che è stata tutta una tua idea. *'''Harvey Dent''': Signori, grazie di essere qui. Ho convocato questa conferenza stampa prima di tutto per assicurare i cittadini di Gotham che tutto ciò che si può fare per gli omicidi di Joker è stato fatto. Secondo punto, perché Batman ha deciso di costituirsi. Ma consideriamo la situazione: dobbiamo cedere alle richieste di questo terrorista? Crediamo veramente...<br />'''Det. Ramirez''': Lei preferisce proteggere un fuorilegge o la vita dei cittadini?<br />'''Harvey Dent''': Batman è un fuorilegge? Ma non è per questo che vogliamo che si costituisca, è perché abbiamo paura. Siamo stati felici che Batman ripulisse le strade fino adesso.<br />'''Pubblico''': Le cose vanno peggio che mai. È vero, è così.<br />'''Harvey Dent''': Si, è vero. Ma la [[notte]] è più buia subito prima dell'[[alba]]. E io vi garantisco... che l'alba sta per sorgere. Un giorno Batman dovrà rispondere per le leggi che ha violato, ma a noi, non a questo psicopatico.<br />'''Pubblico''': Basta poliziotti morti. Sì. È vero, ha ragione. Sì, dovrebbe costituirsi. Sì. Dateci Batman.<br />'''Harvey Dent''': E va bene, prendete Batman in custodia. Sono io Batman. *'''Rachel''': Alfred. Perché lascia che Harvey faccia questo?<br />'''Alfred''': È andato alla conferenza stampa.<br />'''Rachel''': Lo so, ma è rimasto in disparte.<br />'''Alfred''': Forse sia Bruce che il signor Dent credono che Batman difenda qualcosa di più importante dei capricci di un terrorista, signorina Dawes, anche se tutti dovessero odiarlo per questo. È il sacrificio che sta facendo. Non vuole fare l'eroe, lui vuole fare qualcosa di più.<br />'''Rachel''': Sì, hai proprio ragione. Lasciare che Harvey si prenda la colpa non è assolutamente da eroe. Tu lo conosci meglio di chiunque altro.<br />'''Alfred''': Infatti.<br />'''Rachel''': {{NDR|Consegna ad Alfred una lettera}} Gli puoi dare questa da parte mia... Quando sarà il momento?<br />'''Alfred''': Come lo capirò?<br />'''Rachel''': Non l'ho chiusa. Addio, Alfred.<br />'''Alfred''': Addio, Rachel. *'''Harvey Dent''': Testa, vado fino in fondo! {{NDR|lancia la moneta e Rachel la prende}}<br />'''Rachel''': Questa è la tua vita. Non puoi affidare una cosa del genere al caso.<br />'''Harvey Dent''': Non lo faccio! {{NDR|Rachel vede che ci sono due facce uguali nella moneta}}<br />'''Rachel''': Tu te la crei, la fortuna... *'''Giornalista #1''': Signor Dent, come ci si sente a essere il più grande eroe di Gotham?<br />'''Harvey Dent''': No, non sono io l'eroe. Sono i poliziotti di Gotham, gli eroi.<br />'''Giornalista #2''': Ma lei e il suo ufficio avete lavorato con Batman per tutto questo tempo?<br />'''Harvey Dent''': No. Ma sapevo che ce l'avrebbe fatta.<br />'''Giornalista #2''': A fare cosa?<br />'''Harvey Dent''': A salvarmi il culo! *'''Sindaco''': Risorto dai morti?<br />'''Gordon''': Non potevo rischiare l'incolumità della mia famiglia.<br />'''Sindaco''': Cosa abbiamo?<br />'''Gordon''': Niente. Nessuna corrispondenza di impronte, DNA, denti... L'abito è fatto a mano, senza etichette. Nelle tasche ha solo coltelli e lanugine. Nessun nome. Nessun altro alias.<br />'''Sindaco''': Vada a casa, Gordon. Il clown starà qui fino a domani mattina. Vada a riposare. Ne avrà bisogno. Domani avrà un nuovo incarico. E non lo può rifiutare, Commissario Gordon! *'''James Gordon Jr.''': È Batman che ti ha salvato?<br />'''Gordon''': Veramente questa volta, James... Ho salvato io Batman. *'''Joker''' {{NDR|nella stanza buia dell'interrogatorio}}: Buonasera, commissario.<br />'''Gordon''' {{NDR|si siede}}: Harvey Dent non è tornato, è scomparso.<br />'''Joker''': Eh, certo.<br />'''Gordon''': Che gli hai fatto, è colpa tua?<br />'''Joker''': Mia? Io ero qui dentro! Tu piuttosto con chi l'hai lasciato? Mh? Con i tuoi uomini? Ammettendo ovviamente che siano ancora i tuoi uomini... e non gli uomini di Maroni. Ti deprime, commissario? Sapere quanto sei profondamente solo? Ti fa sentire responsabile per le attuali condizioni di Harvey Dent?<br />'''Gordon''': Dov'è?<br />'''Joker''': Che ore sono?<br />'''Gordon''': E questo che cosa cambia?<br />'''Joker''': Be', a seconda dell'ora potrebbe essere in un luogo o in molti altri.<br />'''Gordon''': Se dobbiamo fare dei giochetti... {{NDR|toglie le manette a Joker}} Mi serve un po' di caffè.<br />'''Joker''': Ahhh, il solito trucco "sbirro buono/sbirro cattivo"?<br />'''Gordon''': Non esattamente. {{NDR|esce dalla sala}}<br />'''Joker''' {{NDR|si accendono le luci e Batman, che era dietro Joker, gli sbatte la testa sul tavolo}}: Aaargh... Oooh! Mai cominciare con la testa, la vittima rimane confusa! Non sente il col... {{NDR|Batman gli tira un pugno sulla mano e stavolta il Joker non sente nulla}} ...Visto?<br />'''Batman''': Volevi vedermi, eccomi.<br />'''Joker''': Volevo vedere cosa avresti fatto. E non mi hai deluso neanche un po'. Hai lasciato morire cinque persone. Poi hai lasciato che Dent prendesse il tuo posto. Perfino per uno come me sei senza cuore.<br />'''Batman''': Dov'è Dent?<br />'''Joker''': Quegli scemi della mafia ti vogliono morto per "tornare alla situazione di prima". Ma io so qual è la verità. Non si torna indietro. Tu hai cambiato tutto... per sempre.<br />'''Batman''': E allora perché vuoi uccidermi?<br />'''Joker''' {{NDR|ride}}: Io non... io non voglio ucciderti! Che faccio senza di te? Torno a fregare i trafficanti mafiosi? No, no. No. No, tu... tu completi... me!<br />'''Batman''': Tu sei spazzatura, uccidi per soldi.<br />'''Joker''': Non parlare come uno di loro, non lo sei! Anche se ti piacerebbe. Per loro, sei solo un mostro. Come me! Ora gli servi. Ma tra un po'... ti cacceranno via. Come un lebbroso! La loro [[moralità]], i loro principi sono uno stupido scherzo. Li mollano appena cominciano i problemi. Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo. Te lo dimostro: quando le cose vanno male, queste... persone "civili" e "perbene" si sbranano tra di loro. Vedi, io non sono un mostro; sono in anticipo sul percorso.<br />'''Batman''' {{NDR|lo afferra per il colletto}}: Dov'è Dent?!<br />'''Joker''': Tu hai tutte le tue regole, e pensi che ti salveranno?! {{NDR|Batman lo sbatte contro il muro}}<br />'''Gordon''' {{NDR|osservandoli e rivolgendosi ad altri presenti}}: È sotto controllo.<br />'''Batman''': Io ho una sola regola.<br />'''Joker''': Ooh, allora la dovrai infrangere per conoscere la verità.<br />'''Batman''': Quale verità?<br />'''Joker''': Che l'unico modo sensato di vivere è senza [[Regole dai film|regole]]. E stasera tu infrangerai la tua unica regola.<br />'''Batman''': Ci sto pensando.<br />'''Joker''': Ah, mancano solo pochi minuti, quindi devi stare al mio giochino se vuoi salvare uno di loro.<br />'''Batman''' {{NDR|sbigottito}}: Loro?<br />'''Joker''': Per un po', prima... ho pensato che fossi davvero Dent. Per come ti sei lanciato dietro di lei... {{NDR|Batman lo scaraventa violentemente sul tavolo e poi blocca la porta della sala dell'interrogatorio con una sedia mentre Joker ride}} Guarda come ti scaldi! Harvey sa di te e della sua piccola bambolina?!<br />'''Batman''' {{NDR|gli sbatte la testa contro il vetro dell'osservatorio, che si scheggia}}: Dove sono?<br />'''Joker''': Uccidere è fare una scelta!<br />'''Batman''' {{NDR|tira un pugno in faccia a Joker}}: Dove sono?!<br />'''Joker''': Scegliere una vita piuttosto che un'altra! Il tuo amico il procuratore o la sua timida futura sposina? {{NDR|Batman gli tira un pugno in faccia e Joker ride istericamente}} Tu non hai niente, niente con cui minacciarmi! Non te ne fai niente di tutta la tua forza! {{NDR|Batman lo afferra per il colletto}} Non ti preoccupare, te lo dirò dove sono. Tutti e due. Ed è questo il punto: sarai costretto a scegliere. Lui è al 250, 52ª Strada. E lei è... tra la Avenue X e Cicero. {{NDR|Batman esce dall'interrogatorio}}<br />'''Gordon''': Chi vai a salvare?<br />'''Batman''': Rachel!<br />'''Gordon''': Noi andiamo da Dent! 250, 52ª Strada! *'''Joker''': Voglio fare... la mia telefonata. La voglio, la voglio. Voglio la mia telefonata.<br />'''Detective Stephens''': Mi fa piacere.<br />'''Joker''': ...Quanti dei tuoi amici ho ucciso?<br />'''Detective Stephens''' {{NDR|sorride}}: Ho vent'anni di servizio. E conosco la differenza tra i teppisti che hanno bisogno di una lezione e gli psicopatici come te che ci proverebbero gusto. Hai ucciso sei dei miei amici.<br />'''Joker''': Sei... {{NDR|un carcerato grasso prova dolore allo stomaco, sviene e i poliziotti tentano di soccorrerlo}} Vuoi sapere perché uso il coltello? Le pistole sono troppo rapide. Non puoi assaporare tutte le... piccole... emozioni. Vedi, nei loro ultimi attimi, le persone mostrano chi sono veramente. Quindi in un certo senso posso dire che... ho conosciuto i tuoi amici meglio di te. Vuoi sapere chi di loro era un vigliacco?<br />'''Detective Stephens''' {{NDR|si toglie la giacca}}: Lo so che questo ti divertirà. Ma io cercherò di divertirmi ancora di più. {{NDR|prova ad avventarsi su Joker, ma questo lo afferra per il collo ed esce dalla sala dell'interrogatorio tenendolo come ostaggio con un frammento del vetro della cella rotto nella lotta con Batman}}<br />'''Poliziotto #3''' {{NDR|puntandogli la pistola}}: Metti giù quel coltello!<br />'''Detective Stephens''': Tutta colpa mia, sparategli!<br />'''Poliziotto #3''': Metti giù quel coltello, adesso!<br />'''Joker''': Come? Scusa?<br />'''Poliziotto #3''': Che cosa vuoi?!<br />'''Joker''': Voglio solo fare la mia telefonata.<br />'''Poliziotto #3''': Va bene. {{NDR|passa il suo telefono a Joker, che chiama}}<br />'''Poliziotto #1''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole vedendo che nel ventre del carcerato grasso c'è un cellulare]]}}: Cos'è? Un telefono? {{NDR|il cellulare esplode}} *'''Poliziotto #1''': Commissario, Joker è riuscito a scappare.<br />'''Gordon''': Con Lau? Il suo [[Piani dai film|piano]] era farsi catturare... ha voluto che lo rinchiudessi vicino a lui! *'''Bruce Wayne''': Alfred, è morta per colpa mia. Io dovevo ispirare il bene. Non la follia, la morte.<br />'''Alfred''': Lei ha ispirato il bene, ma ha anche sputato in faccia ai criminali di Gotham. Pensava che non ci sarebbero state vittime? Le cose peggiorano sempre prima di poter migliorare.<br />'''Bruce Wayne''': Ma Rachel, Alfred...<br />'''Alfred''': Rachel credeva in quello che difendeva, signore. In quello che noi difendiamo. Gotham ha bisogno di lei.<br />'''Bruce Wayne''': No, Gotham ha bisogno del suo vero eroe. E io ho lasciato che quello psicopatico assassino lo spedisse quasi all'inferno.<br />'''Alfred''': Un motivo per il quale, per ora... dovrà accontentarsi di lei.<br />'''Bruce Wayne''': Lei mi avrebbe aspettato, Alfred. Dent non lo sa. E non dovrà saperlo... {{NDR|Alfred si riprende la lettera di Rachel}} Che cos'è?<br />'''Alfred''': Può aspettare.<br />'''Bruce Wayne''': Quel bandito, nella foresta in Birmania... Lo avete preso?<br />'''Alfred''': Sì.<br />'''Bruce Wayne''': Come?<br />'''Alfred''': Abbiamo bruciato la foresta... *'''Gordon''' {{NDR|nella sala dell'ospedale dove è ricoverato Harvey Dent}}: Mi dispiace per Rachel. I medici dicono che lei ha dei dolori lancinanti, ma che rifiuta di farsi curare. Che non vuole accettare nemmeno... degli innesti di pelle.<br />'''Harvey Dent/Due Facce''': Si ricorda il nome che mi avevate affibbiato quando ero alla disciplinare? Qual era, Gordon?<br />'''Gordon''': Harvey, io...<br />'''Harvey Dent/Due Facce''': Qual era? Qual era?!<br />'''Gordon''': Era... Due Facce. "Harvey Due Facce".<br />'''Harvey Dent/Due Facce''' {{NDR|si volta mostrandogli la parte bruciata della sua faccia senza essere inquadrata, che Gordon osserva orripilato}}: Perché dovrei nascondere quello che sono?<br />'''Gordon''': Lo so, aveva cercato di mettermi in guardia. Mi dispiace. È venuto a prenderla Wuertz, lavorava per loro, per la mafia. Sa chi è andato a prendere Rachel? Io ho bisogno di sapere di quali dei miei uomini mi posso fidare.<br />'''Harvey Dent/Due Facce''': E perché dovrebbe ascoltarmi adesso?<br />'''Gordon''': Mi dispiace, Harvey.<br />'''Harvey Dent/Due Facce''': No. {{NDR|gli mostra nuovamente la parte bruciata della sua faccia stavolta rivelata al pubblico}} Non è vero. Non ancora. *'''Maroni''': Questa follia è troppo.<br />'''Gordon''': Be', doveva pensarci prima di tirare fuori il Jolly dal mazzo.<br />'''Maroni''': Lo vuole? Posso dirle dove sarà oggi pomeriggio. *'''The Chechen''' {{NDR|vedendo Joker in cima alla montagna di banconote insieme a Lau imbavagliato e legato}}: Non sei così pazzo come sembri!<br />'''Joker''': Ve l'ho detto, sono un uomo di parola! {{NDR|scende dalla montagna di soldi}} Dov'è Maroni?<br />'''The Chechen''': Dimmi, Joker. Con tutti quei soldi cosa ci compri?<br />'''Joker''': Io sono un tipo dai gusti semplici. Mi piacciono, ehm, la [[dinamite]], la polvere da sparo... e la [[benzina]]! {{NDR|i complici di Joker spargono benzina sulla sua metà dei soldi}}<br />'''The Chechen''' {{NDR|tenta di fermarli}}: Ma che cosa...?!<br />'''Joker''' {{NDR|lo ferma puntandogli una pistola addosso}}: Ah, ah, ah. E sai qual è la cosa che hanno in comune? Costano poco.<br />'''The Chechen''': Hai detto che eri un uomo di parola.<br />'''Joker''': Oh, lo sono. Infatti brucio la mia metà. {{NDR|toglie il sigaro di bocca a Chechen e dà fuoco alla montagna di banconote}} A voi importa solo dei soldi. Questa città merita un criminale di maggior classe, e io sono pronto a darglielo. Di' ai tuoi uomini che lavorano per me, adesso. Questa città è mia.<br />'''The Chechen''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Non lavoreranno per un mostro.<br />'''Joker''' {{NDR|prendendo in giro il suo accento}}: Un mostro! E se adesso io ti taglio a pezzetti e ti do in pasto ai tuoi mastini? Mh? Così vediamo quanto è veramente fedele, un cane affamato! {{NDR|The Chechen viene portato via dai suoi stessi uomini, al soldo del Joker, venendo sbranato dai suoi stessi cani}} Non si tratta di soldi, si tratta di mandare un messaggio. Tutto brucia! *'''Giornalista''': Chi c'è in linea?<br />'''Joker''' {{NDR|al telefono, in diretta televisiva}}: Io ho avuto una visione di un mondo senza Batman. La mafia racimolava qualche spicciolo e la polizia cercava di bloccarla poco a poco. Ma era una visione... noiosa. Allora ho cambiato idea. Non voglio che il signor Reese rovini tutto, ma perché devo divertirmi soltanto io? Diamo la possibilità a qualcun altro. Se Coleman Reese non è morto entro sessanta minuti, faccio saltare in aria un ospedale. *'''Alfred''': Pensa che prenderà il Batpod, signore?<br />'''Bruce Wayne''': In pieno giorno, Alfred? Non è molto discreto.<br /> '''Alfred''': La [[Lamborghini]], allora. Molto più discreta. *'''Joker''' {{NDR|vestito da infermiera}}: La, de, la, de, la, de, lum. {{NDR|Joker si toglie la maschera chirurgica e Due Facce si dimena, legato al suo letto}} Ciao. Sai, io non voglio che ci siano dei rancori fra noi due, Harvey. Quando tu e... Ra...<br />'''Due Facce''': Rachel!!!<br />'''Joker''': Rachel, venivate portati via, io ero seduto in gabbia da Gordon! Non ho fatto esplodere io quelle cariche.<br />'''Due Facce''': I tuoi uomini... Un tuo piano...<br />'''Joker''': Ti sembro davvero il tipo da fare piani? Lo sai cosa sono? Sono un cane che insegue le macchine. Non saprei che farmene se... le prendessi! Ecco, io... agisco e basta. La mafia ha dei piani. La polizia ha dei piani. Gordon ha dei piani. Loro sono degli opportunisti. Opportunisti che cercano di controllare i loro piccoli mondi. Io non sono un opportunista. Io cerco di dimostrare agli opportunisti quanto siano patetici, i loro tentativi di controllare le cose. Quindi, quando dico... {{NDR|gli prende la mano}} vieni qui. Quando dico che con te e la tua ragazza non c'era niente di personale, capisci che ti dico la verità. {{NDR|libera un braccio di Due Facce}} Sono gli opportunisti... che ti hanno messo dove sei. Anche tu eri un opportunista. Avevi dei piani. E guarda dove ti hanno portato. {{NDR|libera l'altro braccio di Due Facce e questo tenta di attaccarlo, ma lui riesce a tenerlo fermo}} Io ho solo fatto quello che so fare meglio: ho preso il tuo bel piano e l'ho ribaltato contro di te! Guarda cosa ho fatto a questa città con qualche bidone di benzina e un paio di pallottole. Mh? Ho notato che nessuno entra nel panico quando le cose vanno "secondo i piani"... anche se i piani sono mostruosi. Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion pieno di soldati esploderà, nessuno va nel panico, perché fa tutto parte del piano. Ma quando dico che un solo piccolo sindaco morirà... allora tutti perdono la testa! {{NDR|tira fuori una pistola}} Se introduci un po' di [[anarchia]]... {{NDR|carica la pistola facendola prendere in mano a Due Facce}} se stravolgi l'ordine prestabilito... tutto diventa improvvisamente caos. {{NDR|si fa puntare la pistola sulla fronte}} Sono un agente del caos. Ah, e sai qual è il bello del caos? È equo.<br />'''Due Facce''' {{NDR|mostra il lato intatto della sua moneta}}: Così vivi.<br />'''Joker''': Mmm-hm.<br />'''Due Facce''' {{NDR|mostra il lato rovinato della moneta}}: Così muori.<br />'''Joker''': Hm, adesso ci capiamo. {{NDR|Due Facce tira la moneta ed esce la parte intatta}} *'''Due Facce''': Salve.<br />'''Det. Wuertz''': Dent? Dio, credevo che fossi morto.<br />'''Due Facce''': Mezzo. {{NDR|gli punta la pistola}} Wuertz, chi ha preso Rachel?<br />'''Det. Wuertz''': Gli uomini di Maroni.<br />'''Due Facce''': Silenzio!!! Questo vuol dire che vuoi proteggere l'altro traditore nell'unità di Gordon?<br />'''Det. Wuertz''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Non lo so chi è, non me lo ha detto! Te lo giuro, io non sapevo cosa ti avrebbero fatto!<br />'''Due Facce''': Ahah. È strano. {{NDR|lascia girare la moneta sul tavolo}} Perché neanche io so che ti succederà. {{NDR|esce la faccia rovinata, e gli spara}} *'''Batman''': Bellissimo, non è vero?<br />'''Lucius Fox''': Bellissimo. Immorale. Pericoloso. Ha trasformato ogni cellulare di Gotham in un microfono spia.<br />'''Batman''': E in un generatore ricevitore ad alta frequenza.<br />'''Lucius Fox''': Lei ha preso il mio concetto di sonar e lo ha applicato a tutti i telefoni della città. Con mezza città che le dà segnali, può tracciare la mappa di Gotham. È una cosa sbagliata.<br />'''Batman''': Io devo trovare quell'uomo.<br />'''Lucius Fox''': Sì, ma a quale costo?<br />'''Batman''': Il database è criptato null-key. Può avere accesso una sola persona.<br />'''Lucius Fox''': È troppo potere per una sola persona.<br />'''Batman''': Ecco perché l'ho dato a lei. Solo lei può usarlo.<br />'''Lucius Fox''': Spiare trenta milioni di persone non fa parte delle mie mansioni.<br />'''Batman''': Questo è un campione audio. Se Joker parla a portata di qualunque telefono, lei può triangolare la sua posizione.<br />'''Lucius Fox''': L'aiuto solo per questa volta. Ma non può più contare su di me. Se questa macchina rimane alla Wayne Enterprises, do le dimissioni.<br />'''Batman''': Quando ha finito... Digiti il suo nome. *'''Due Facce''': Vuoi raggiungere tua moglie? La ami?<br />'''Maroni''': Sì.<br />'''Due Facce''': Hai mai immaginato come sarebbe ascoltarla morire?<br />'''Maroni''': Senti, prenditela con Joker. L'ha uccisa lui, la tua donna. È colpa sua se... sei così.<br />'''Due Facce''': Joker è solo un cane rabbioso... Io voglio quello che lo ha sguinzagliato. Ho già sistemato Wuertz. Chi era l'altro nell'unità di Gordon che ha preso Rachel? Era qualcuno di cui si fidava.<br />'''Maroni''': Se te lo dico, mi lasci stare?<br />'''Due Facce''' {{NDR|puntandogli la pistola contro}}: Può aiutare la sorte.<br />'''Maroni''': Ok, è stata Ramirez. {{NDR|Due Facce carica la pistola}} Ma hai detto...<br />'''Due Facce''': ... che può aiutare la sorte. {{NDR|lancia la moneta ed esce la faccia sana}} Tu sei un uomo fortunato... {{NDR|rilancia la moneta ed esce la faccia rovinata}} Ma lui no.<br />'''Maroni''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Chi?<br />'''Due Facce''' {{NDR|mettendosi la cintura}}: Il tuo autista. {{NDR|gli spara e la macchina si ribalta}} *'''Barbara''': Pronto?<br />'''Det. Ramirez''': Barbara, sono Alva Ramirez. Jim vuole che scappi immediatamente. Mettiti subito in macchina con i bambini.<br />'''Barbara''': Ma come? Le unità che sono qui fuori...<br />'''Det. Ramirez''': Di quei poliziotti non ci si può fidare. Jim vuole che ti allontani da loro il più presto possibile. Li faccia andare via per dieci minuti. Devi muoverti in fretta.<br />'''Barbara''': Ma dove dobbiamo andare?<br />'''Det. Ramirez''': Al 250 della 52<sup>a</sup> Esci appena va via la pattuglia.<br />'''Barbara''': Va bene. {{NDR|chiusa la telefonata}}<br />'''Due Facce''': Ti ha creduto? {{NDR|lei fa cenno di sì con la testa}} Perché si fida di te. Proprio come Rachel.<br />'''Det. Ramirez''': Non sapevo che voleva...<br />'''Due Facce''': Non sapevi che le avrebbero fatto? Sei il secondo poliziotto che me lo dice. E che cosa pensavi che le avrebbero fatto?!<br />'''Det. Ramirez''': Mi hanno comprato molto prima, i conti per l'ospedale di mia madre...<br />'''Due Facce''': Basta!!! {{NDR|lancia la moneta}}<br />'''Det. Ramirez''': Mi dispiace.<br />'''Due Facce''': Potrai ancora combattere il crimine. {{NDR|la tramortisce colpendola con la pistola}} *'''Batman''': Non è così semplice. Con Joker non lo è mai.<br />'''Gordon''': La cosa semplice è che ogni secondo che passa, quelle persone sui traghetti sono più vicine a farsi esplodere.<br />'''Batman''': Non succederà mai.<br />'''Gordon''': Allora le farà esplodere lui! *'''Joker''': Ah, ce l'hai fatta. Sono davvero euforico.<br />'''Batman''': Dov'è il detonatore?<br />'''Joker''': Addosso! {{NDR|sguinzaglia i cani di The Chechen, ma Batman li mette fuori gioco}} La lingua batte dove il dente duole! {{NDR|immobilizza Batman}} Dovremmo smettere di batterci o perderemo i fuochi d'artificio!<br />'''Batman''': Non ci saranno i fuochi d'artificio!<br />'''Joker''': Pronti... partenza... via. *'''Batman''' {{NDR|dopo che entrambe le navi non esplodono}}: Che cosa volevi dimostrare? Che in fondo sono tutti mostruosi come te? Sei l'unico.<br />'''Joker''' {{NDR|visibilmente irritato}}: Non si può contare su nessuno al giorno d'oggi. Bisogna fare tutto da soli, non è vero? Non fa niente, sono venuto preparato. {{NDR|prende il detonatore}} Viviamo in un mondo strano... a proposito, sai come mi sono fatto queste cicatrici?<br />'''Batman''': No, ma so come ti farai queste! {{NDR|Batman trafigge il Joker con dei dardi e butta il criminale dal palazzo, che comincia a sghignazzare istericamente, ma poi lo aggancia con una fune e lo tira su}}<br />'''Joker''': Ah, oh... Oh! Tu... tu non riesci proprio a lasciarmi andare, vero? Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile. Tu sei davvero incorruttibile, non è così? Eh!? Tu non mi uccidi per un mal riposto senso di superiorità. E io non ti ucciderò... perché tu sei troppo divertente! Credo che io e te siamo destinati a lottare per sempre.<br />'''Batman''': Tu starai in una cella imbottita per sempre!<br />'''Joker''': Magari potremmo dividerne una! Le raddoppieranno, vista la velocità con cui impazziscono gli abitanti di Gotham.<br />'''Batman''': Questa città ti ha appena dimostrato che ci sono ancora delle persone pronte a credere nel bene.<br />'''Joker''': Finché non perderanno completamente le speranze! Finché non guarderanno bene in faccia il vero Harvey Dent e tutte le "gesta eroiche" che ha compiuto. Non avrai pensato che rischiassi di perdere la battaglia per l'anima di Gotham in una scazzottata con te? No... Bisogna avere un [[asso (carte)|asso]] nella manica. E il mio è Harvey.<br />'''Batman''': Che cosa hai fatto?<br />'''Joker''': Ho preso il "paladino di Gotham" e l'ho... l'ho fatto abbassare al nostro livello. Non è stato difficile, vedi, la [[follia]], come sai, è come la gravità: basta solo una piccola spinta! {{NDR|scoppia a ridere in modo maniacale, e Batman si allontana mentre lui viene circondato dalla polizia}} *{{NDR|Due Facce ha rapito la famiglia di Gordon e il commissario l'ha seguito fino al luogo dove è morta Rachel}}<br />'''Gordon''' {{NDR|Gordon cammina all'interno del palazzo}}: Dent!<br />'''Due Facce''' {{NDR|colpisce alle spalle Gordon e lo scaraventa per terra}}: È qui che l'hanno portata, Gordon. Dopo che i tuoi uomini gliel'hanno consegnata. È qui che è morta.<br />'''Gordon''': Purtroppo lo so. Ho cercato di salvarla.<br />'''Due Facce''': Ma non l'hai fatto.<br />'''Gordon''': Non ho potuto.<br />'''Due Facce''': Sì, avresti potuto. Se mi avessi ascoltato... se ti fossi opposto alla corruzione, invece di stringere il tuo patto col diavolo.<br />'''Gordon''': Io volevo sconfiggere la mafia!!!<br />'''Due Facce''' {{NDR|puntandogli la pistola}}: Non oseresti tentare di giustificarti se sapessi che cosa ho perso! Hai mai dovuto parlare con la persona che amavi di più? E dirle che andava tutto bene, quando sapevi che non era vero? Be', fra poco saprai che cosa si prova. Dopo potrai guardarmi negli occhi e dirmi che ti dispiace!<br />'''Gordon''' {{NDR|terrorizzato}}: Tu non farai del male alla mia famiglia.<br />'''Due Facce''': No, solo alla persona che ami di più. {{NDR|punta la pistola alla moglie di Gordon}} Allora, è tua moglie?<br />'''Gordon''': Metti giù la pistola, Harvey. {{NDR|sussurra}} Metti giù la pistola... per favore... mettila... ti prego. {{NDR|Due Facce punta la pistola a sua figlia}} Ti prego. {{NDR|Due Facce punta la pistola al figlio di Gordon}} Porca puttana, la vuoi piantare di puntare la pistola contro la mia famiglia?!<br />'''Due Facce''': Abbiamo il vincitore. {{NDR|afferra James Gordon Jr.}}<br />'''Barbara''' {{NDR|piagnucolando dal terrore}}: No, Jim, fermalo, non farglielo fare!<br />'''Gordon''': Harvey? Harvey! Mi dispiace... per quello che è successo! Non uccidere mio figlio, ti prego.<br />'''Due Facce''' {{NDR|sente i cani della polizia}}: Hai portato i tuoi sbirri?!<br />'''Gordon''': Sanno solo che c'è un problema. Non sanno con chi o con cosa, delimitano l'area.<br />'''Due Facce''': Pensi che voglia scappare da tutto questo?! {{NDR|indica il suo lato ustionato}} Non c'è più modo di scappare ormai!<br />'''Batman''' {{NDR|appare dall'ombra}}: Non vorrai fare del male al bambino.<br />'''Due Facce''': Non è questione di quello che voglio io, ma di quello che è giusto!!! Pensavi che potessimo essere persone per bene in questi tempi in cui tutto è male... ma ti sbagliavi. Il mondo è spietato, e l'unica moralità in un mondo spietato... {{NDR|tira fuori la moneta}} ...è il [[caso]]. Imparziale, senza pregiudizi... equo. Suo figlio ha le stesse probabilità che aveva lei: metà e metà.<br />'''Batman''': La morte di Rachel non è stata un caso. Abbiamo deciso di agire. Noi tre.<br />'''Due Facce''': E allora perché sono io l'unico a cui è stata tolta ogni cosa?!<br />'''Batman''': Ti sbagli.<br />'''Due Facce''': Joker ha scelto me!<br />'''Batman''': Perché tu eri il migliore di noi! Voleva dimostrare che persino un uomo così integro come te poteva cadere.<br />'''Due Facce''': E aveva ragione.<br />'''Batman''': Sei tu quello che ha la pistola in mano. Quindi puntala contro le persone che sono responsabili.<br />'''Due Facce''': Mi sembra giusto. Tu sei il primo. {{NDR|lancia la sua moneta. Esce la faccia rovinata e spara a Batman nello stomaco}} Tocca a me. {{NDR|punta la pistola alla sua tempia e lancia la moneta: faccia buona. Punta la pistola alla tempia del figlio di Gordon}}<br />'''Gordon''': Harvey, hai ragione. La morte di Rachel è stata colpa mia. M-ma per favore, non punire mio figlio. Ti prego, punisci me.<br />'''Due Facce''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Sto per farlo. Di' a tuo figlio che andrà tutto bene. Menti... come ho fatto io.<br />'''Gordon''': Andrà tutto bene, James. {{NDR|Due Facce lancia la moneta, ma Batman improvvisamente lo travolge, trascinando Dent e il figlio di Gordon giù dall'edificio e tutti e tre scompaiono dalla visuale mentre Barbara urla; la moneta cade sul pavimento, e appare la faccia buona}} *'''Gordon''': Grazie.<br />'''Batman''': Non devi ringraziarmi.<br />'''Gordon''': Sì, invece. {{NDR|sospira}} Joker ha vinto. Il processo di Harvey, tutto quello per cui si è battuto... è distrutto. Qualunque possibilità di mettere a posto la città muore con la reputazione di Harvey. Avevamo puntato tutto su di lui. Joker ha preso il migliore di noi e l'ha fatto a pezzi. La gente perderà la speranza.<br />'''Batman''': Non la perderà. Nessuno dovrà sapere cosa ha fatto.<br />'''Gordon''': Cinque morti! Due dei quali poliziotti. Non si può cancellare tutto.<br />'''Batman''': No, no. Perché Joker non può vincere. {{NDR|Batman si china di fronte al corpo immobile di Harvey che mostra il lato ustionato del suo volto}}. Gotham ha bisogno del suo vero eroe {{NDR|Batman gira la testa di Harvey in modo da mostrare solo la parte del volto intatta}}.<br />'''Gordon''': No.<br />'''Batman''' {{NDR|citando una frase di Harvey Dent}}: «O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo». Io posso fare queste cose, perché non sono un eroe. Non come Dent. Le ho uccise io quelle persone. Questo posso essere.<br />'''Gordon''' {{NDR|parlando a fatica dopo aver capito quello che ha in mente Batman}}: No, no, no, non puoi, non sei così...<br />'''Batman''': Io sono quello di cui Gotham ha bisogno. Dillo a tutti. ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Gordon''': Ti daranno la caccia.<br />'''Batman''': Tu mi darai la caccia. Mi condannerai, mi sguinzaglierai dietro i cani. Perché è quello che deve succedere. Perché a volte, la [[verità]] non basta. A volte la gente merita di più. A volte la gente ha bisogno che la propria [[fiducia]] venga ricompensata. {{NDR|Batman fugge via correndo a piedi per raggiungere il BatPod}}<br />'''James Gordon Jr.''': Batman! Batman! Perché scappa?<br />'''Gordon''': Perché dobbiamo dargli la caccia.<br />'''Poliziotto''': Avanti SWAT, entriamo, via via, muoversi!<br />'''James Gordon Jr.''': Ma non ha fatto niente.<br />'''Gordon''': Perché Batman è l'eroe che Gotham merita, ma non quello di cui ha bisogno adesso. E quindi gli daremo la caccia. Perché lui può sopportarlo. Perché lui non è un eroe. È un guardiano silenzioso che vigila su Gotham. Un cavaliere oscuro. ==Citazioni su ''Il cavaliere oscuro''== *''[[Batman Begins]]'' era un film più semplice, era una storia sulle origini. Bruce era un giovane arrabbiato, ingenuo, pieno di dolore e rabbia, che voleva cambiare le cose, che voleva fare del bene, ma che si rendeva conto di non avere le capacità per farlo. Partiva per un viaggio per fortificarsi, per fare esperienza e per tornare a Gotham come un personaggio del tutto diverso: forgiato, con una maggiore forza di carattere. Ora è uno che ha già ottenuto tutto ciò; adesso è la sua mente che è chiamata a combattere. Come avversario ha il Joker, che è un personaggio molto intelligente, dedito al caos e alla distruzione, che cerca di mostrare a Batman e al resto di Gotham che credere nell'ordine è ipocrita, che l'ordine in fin dei conti è impossibile, non fa parte della natura umana. Cerca di tentare Batman e portarlo a rompere il suo codice morale: non uccidere. La cupezza di questo film è molto più cerebrale, intellettuale rispetto al precedente. ([[Christian Bale]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film di Batman]] [[Categoria:Film premi Oscar]] gieh7kswu8tvpewhtw1n2urlngncfmv 1218470 1218461 2022-07-22T23:25:42Z 176.243.233.188 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Il cavaliere oscuro |titoloalfabetico=Cavaliere oscuro, Il |dimensioneimmagine= 285 |immagine= The Dark Knight Tumbler at European Premiere.jpg |didascalia= La Batmobile alla ''première'' londinese del film |titolooriginale= The Dark Knight |paese= |anno= 2008 |genere= azione, poliziesco, drammatico |regista=[[Christopher Nolan]] |soggetto=Christopher Nolan, [[David S. Goyer]], basato sul personaggio dei [[fumetti]] creato da [[Bob Kane]] |sceneggiatore=[[Jonathan Nolan]], Christopher Nolan |attori= *[[Christian Bale]]: [[Bruce Wayne]]/[[Batman]] *[[Heath Ledger]]: [[Joker]] *[[Gary Oldman]]: [[James Gordon]] *[[Aaron Eckhart]]: Harvey Dent/[[Due Facce]] *[[Michael Caine]]: [[Alfred Pennyworth]] *[[Maggie Gyllenhaal]]: [[Rachel Dawes]] *[[Morgan Freeman]]: [[Lucius Fox]] *[[Eric Roberts]]: [[Sal Maroni]] *[[Anthony Michael Hall]]: Mike Engel *[[Melinda McGraw]]: Barbara Gordon *[[Nathan Gamble]]: Jimmy Gordon *[[Hannah Gunn]]: Mrs. Gordon *[[Ritchie Coster]]: Chechen *[[Joshua Harto]]: Coleman Reese *[[Nestor Carbonell]]: Anthony Garcia *[[Chin Han]]: [[Chen Lau]] *[[Cillian Murphy]]: Jonathan Crane/[[Spaventapasseri (DC Comics)|Spaventapasseri]] *[[Monique Curnen]]: Anna Ramirez *[[Ron Dean]]: Michael Wuertz *[[Keith Szarabajka]]: Gerard Stephens *[[Michael Vieau]]: Wilmer Rossi *[[Michael Jai White]]: Gambol *[[Aidan Feore]]: Kilson *[[Danny Goldring]]: Grumpy *[[Matthew O'Neill]]: Chuckles *[[William Smillie]]: Happy *[[Michael Stoyanov]]: Dopey *[[Jim Wilkey]]: Clown camionista *[[David Dastmalchian]]: Thomas Schiff *[[Andy Luther]]: Brian Douglas *[[Colin McFarlane]]: Gillian B. Loeb *[[Nydia Rodriguez Terracina]]: Janet Surillo *[[Tom Lister]]: Ginty *[[Matt Shallenberger]]: Berg *[[Beatrice Rosen]]: Natascha Patrenko *[[Nancy Crane]]: Matilda *[[Ariyon Bakare]]: Grace *[[William Fichtner]]: Direttore di banca |doppiatoriitaliani = *[[Claudio Santamaria]]: Bruce Wayne/Batman *[[Adriano Giannini]]: Joker *[[Angelo Maggi]]: James Gordon *[[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Harvey Dent/Due Facce *[[Dario Penne]]: Alfred Pennyworth *[[Tiziana Avarista]]: Rachel Dawes *[[Renato Mori]]: Lucius Fox *[[Fabrizio Pucci]]: Salvatore Maroni *[[Davide Marzi]]: Mike Engel *[[Roberta Greganti]]: Barbara Eileen Gordon *[[Francesco Pannofino]]: Chechen *[[Fabrizio Manfredi]]: Coleman Reese *[[Roberto Gammino]]: Sindaco Anthony Garcia *[[Massimo De Ambrosis]]: Chen Lau *[[Simone D'Andrea]]: Dr. Jonathan Crane/Spaventapasseri *[[Laura Romano]]: Det. Ramirez *[[Emidio La Vella]]: Det. Wuertz *[[Paolo Marchese]]: Det. Stephens *[[Alessandro Rossi]]: Gambol *[[Claudio Fattoretto]]: Loeb *[[Simone Mori]]: Direttore della Banca |note= Vincitore di 2 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]] (2009)''': *Miglior attore non protagonista ([[Heath Ledger]]) *Miglior montaggio sonoro ([[Richard King]]) }} '''''Il cavaliere oscuro''''', film del 2008 con [[Christian Bale]], [[Heath Ledger]], [[Aaron Eckhart]], [[Maggie Gyllenhaal]], [[Michael Caine]], [[Gary Oldman]] e [[Morgan Freeman]], regia di [[Christopher Nolan]]. ==[[Incipit]]== {{Incipit film}} '''Crazy''': Siamo un tris, muoviamoci.<br />'''Grumpy''': E basta? Siamo solo in tre?<br />'''Crazy''': Più due sul tetto. Una fetta per uno. Cinque sono già troppi.<br />'''Grumpy''': Sei. Manca l'ideatore del colpo.<br />'''Crazy''': Pensa di starsene alla larga e prendersi una parte. Ho capito perché lo chiamano Joker. ==Frasi== {{cronologico}} *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} A terra! State a terra! Nessuno si muova, fermi! State giù! ('''Crazy''') *{{NDR|Rivolto al Joker}} Ma dove hai imparato a contare?! ('''Grumpy''') *Che c'è? Sei superstizioso? È più facile vincere alla [[lotteria]] che incontrare Batman. ('''criminale''') *Spargete la voce. Assoldiamo il clown. Aveva ragione, dobbiamo sistemare il vero problema: Batman. ('''The Chechen''') *Harvey Dent, il flagello della malavita, spaventato a morte dalla banda della raccolta dei fondi. ('''Rachel Dawes''') *Scusate il ritardo, ma mi fa piacere vedere che avete cominciato anche senza di me. Allora, dov'è il nostro Harvey? Dov'è Harvey Dent, l'uomo del momento? E dov'è Rachel Dawes, la mia più vecchia amica? Vieni qui. Sapete, quando Rachel mi ha raccontato che usciva con Harvey Dent, ho detto una sola cosa: il tipo che ha fatto quegli spot agghiaccianti "Io credo in Harvey Dent". Sì, bello slogan, Harvey. Ma... ha colpito Rachel. E così ho cominciato a prestare attenzione ad Harvey. E a quello che ha fatto come nuovo procuratore. E sapete che vi dico? Io credo in Harvey Dent. Io credo che sotto la sua tutela, Gotham potrà sentirsi un po' più sicura, un po' più... ottimista. Guardatelo in faccia. Questo è il volto del brillante futuro di Gotham. Harvey Dent. Facciamogli un applauso. ('''Bruce Wayne''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} Sì, ma non è che mi date molte informazioni! ('''giudice Fallen''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} E come avrebbero preso il mio DNA? ('''commissario Loeb''') *È arrivato Batman...! Uh, vuole giocare con me! ('''Joker''') *Vi prego, mi fa male lo stomaco. Il capo ha detto che mi avrebbe fatto andare via le voci... che sarebbe entrato e avrebbe messo tante luci... come a Natale... ('''scagnozzo di Joker''') *Vuoi sapere perché uso il coltello? Le pistole sono troppo rapide. Non puoi assaporare tutte le... piccole... emozioni. Vedi, nei loro ultimi attimi, le persone dimostrano quello che sono veramente. Quindi, in un certo senso, posso dire che ho conosciuto i tuoi amici meglio di te. Vuoi sapere chi di loro era un vigliacco? ('''Joker''') *{{NDR|Alfred mentre legge la lettera di Rachel}} Caro Bruce, devo essere sincera e chiara. Io sposerò Harvey Dent. Lo amo e voglio passare il resto della mia vita con lui. Quando ti ho detto che se Gotham non avesse più avuto bisogno di Batman noi saremmo potuti stare insieme, dicevo sul serio. Ma ora sono sicura che non verrà mai il giorno in cui tu non avrai più bisogno di Batman. Io mi auguro che arrivi. E se succederà, sarò al tuo fianco. Ma come tua amica. Mi dispiace deluderti. Se perdi la fiducia in me, ti prego, almeno mantieni la fiducia nella gente. Con amore, adesso e per sempre. Rachel. ('''Rachel Dawes''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} Va bene così, Harvey. Non importa... Ascolta, da qualche... {{NDR|all'improvviso la bomba presente nell'edificio esplode, uccidendo Rachel senza darle il tempo di finire la frase}} ('''Rachel Dawes''') *Voglio che richiami tutti gli agenti. Digli di andare all'ospedale più vicino, di evacuarlo e di perquisirlo. Chiamate i trasporti, le scuole, le prigioni. Mandate tutti gli autobus disponibili agli ospedali, la priorità è il Gotham General! Fate uscire tutti da lì, immediatamente! ('''Gordon''') *{{NDR|Leggendo il messaggio scritto dal Joker}} Sono Mike Engel, di Gotham Tonight. "Che deve succedere perché vi uniate al mio piano? Non avete ucciso l'avvocato. Devo togliervi dalla panchina e mandarvi in campo. Al calar delle tenebre, la città sarà mia e chi resterà giocherà secondo le mie regole. Se non volete stare al gioco, lasciate la città. Ma le folle che usano ponti e tunnel avranno una sorpresa. Ah-ah, ah-ah." ('''Mike Engel''') *Stasera parteciperete tutti a un esperimento sociale. Attraverso la magia del carburante Diesel e del nitrato di ammonio, sono pronto fin d'ora a farvi saltare tutti quanti in aria. Se uno solo tenta di scappare dalla nave, morirete tutti. Ogni nave ha un telecomando per far saltare l'altra. A mezzanotte vi farò saltare tutti in aria. Però, se uno di voi premerà il bottone, lascerò libera la sua nave. Quindi, chi rimarrà? La collezione di letame dei super-ricercati di Harvey Dent o i dolci e innocenti civili? A voi la scelta. Ah, e vi consiglio di decidere in fretta, perché i passeggeri dell'altra nave potrebbero anche non essere tanto altruisti... ('''Joker''') *{{NDR|Prima di buttare il primo detonatore fuori dalla finestra}} Non vuoi morire, ma non sei capace di uccidere qualcun altro. Dallo a me. Questi ti ammazzeranno e te lo prenderanno lo stesso. Dallo a me. Puoi dire che te l'ho preso con la forza. Dallo a me e farò quello che dovevi fare dieci minuti fa. ('''criminale''') *{{NDR|A suo padre fin quando Batman giace immobile vicino a Due Facce, ormai morto}} Papà! Papà, sta bene? ('''James Gordon Jr.''') *{{NDR|Parlando al memoriale di Harvey Dent}} Un eroe. Non l'eroe che meritavamo, ma quello di cui avevamo bisogno. Un paladino, un cavaliere senza macchia... ('''Gordon''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Dopey''': Ma perché lo chiamano Joker?<br />'''Happy''': Ho sentito che si trucca la faccia.<br />'''Dopey''': Si trucca?<br />'''Happy''': Sì, per spaventare, tipo segni di guerra. *'''Dopey''': Strano, non è collegato alla polizia: ha chiamato un numero privato. <br/>'''Happy''': È un problema? <br/>'''Dopey''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Naa, ho finito. *'''Happy''': Hanno messo una carica da cinquemila volt. Che razza di banca è questa?<br />'''Grumpy''': Una banca della mafia. Joker deve essere pazzo come dicono. Dov'è quello dell'allarme?<br />'''Happy''': Il capo ha detto di farlo fuori appena aveva finito. Una fetta in meno, giusto?<br />'''Grumpy''': Che buffo. Ha detto lo stesso anche a me...<br />'''Happy''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Come? No! No! *'''Grumpy''': Sono un mucchio di soldi. Se Joker fosse davvero tanto furbo, ci avrebbe fatto portare una macchina più grande. {{NDR|punta la pistola contro l'altro}} Scommetto che Joker ti ha detto di uccidermi appena caricata la grana.<br />'''Joker''' {{NDR|nascosto sotto la maschera}}: No, no, no. Io uccido l'autista dell'autobus.<br />'''Grumpy''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: L'autista dell'autobus? Quale autobus? {{NDR|viene investito da un autobus che sfonda la parete}}<br />'''Chuckles''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: La scuola è finita, è ora di andare. Quello lì non si rialza, vero? Sono un sacco di soldi. Che fine hanno fatto gli altri? {{NDR|Joker gli spara}} *'''Banchiere''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Ti credi tanto furbo, eh? Quello che ti ha assoldato... ti farà fare la stessa fine. Ahh, i criminali di questa città un tempo credevano in certe cose. L'onore... il rispetto! Guardati. Tu in che cosa credi, eh? In che cosa credi?!<br />'''Joker''': Io credo semplicemente che quello che non ti uccide, ti rende... {{NDR|si toglie la maschera}} più strano. *'''Det. Ramirez''': Non è ricomparso.<br />'''Gordon''': Lo fa spesso, ma voglio ricordare a tutti che è in giro per la città.<br />'''Det. Ramirez''': E perché non viene?<br />'''Gordon''': Spero che sia... perché è impegnato. *'''The Chechen''' {{NDR|vedendo il segnale di Batman in cielo}}: È per questo che portiamo i cani. Miei piccoli principi. Guarda come riduce i miei clienti la tua roba.<br />'''Spaventapasseri''': ''Caveat emptor''<ref>{{cfr}} [[w:Caveat emptor|voce]] su Wikipedia.</ref>! Ti ho detto che la mia miscela ti avrebbe fatto viaggiare. Ma non in posti in cui ti sarebbe piaciuto andare.<br />'''The Chechen''': Il mio giro è fatto di clienti abituali.<br />'''Spaventapasseri''': Se non ti piace quello che ho, va' a comprare da qualcun altro. Sempre che Batman abbia lasciato qualcuno da cui comprare... {{NDR|i cani abbaiano, sentendo che Batman sta arrivando in mezzo a loro}} <br />'''The Chechen''': I miei cani sono molto affamati! Peccato che tu sia uno soltanto! *'''Batman''': Non voglio vedervi in giro mai più.<br />'''Brian Douglas''' {{NDR|vestito da Batman}}: Noi cerchiamo solo di aiutarti!<br />'''Batman''': Non ne ho bisogno.<br />'''Spaventapasseri''': Non secondo la mia diagnosi.<br />'''Brian Douglas''': Perché tu puoi farlo? Qual è la differenza fra te e me?<br />'''Batman''': Io non porto imbottiture da hockey. *'''Det. Ramirez''' {{NDR|vedendo la banca della mafia svaligiata}}: Non resiste a mostrarci la sua forza.<br />'''Gordon''': Che cosa nasconde sotto quel trucco? *'''Batman''': Ancora lui? Chi sono gli altri?<br />'''Gordon''': Un nuovo gruppetto di ladruncoli.<br />'''Batman''': Sono le banconote che ti ho dato io.<br />'''Gordon''': I miei agenti ci comprano la droga da settimane. Questo è un altro deposito della mafia, e siamo a cinque. Il grosso dei loro soldi sporchi.<br />'''Batman''': È il momento di muoversi.<br />'''Gordon''': Dovremmo beccarli tutti contemporaneamente. Servono SWAT, rinforzi. E come la mettiamo con questo Joker?<br />'''Batman''': È meglio tutta la mafia o un solo uomo? Lui può aspettare.<br />'''Gordon''': Il nuovo procuratore vorrà partecipare.<br />'''Batman''': Ti fidi di lui?<br />'''Gordon''': Sarà difficile tenerlo fuori. Mi dicono che è testardo come te. *'''Alfred''': Sarà bello quando Wayne Manor sarà finito. Potrà passare dal non dormire in un attico al non dormire in un castello. Ogni volta che si ricuce da solo, fa un pasticcio infernale.<br />'''Bruce Wayne''': Sì, mi costringe ad imparare dai miei errori.<br />'''Alfred''': A questo punto dovrebbe aver imparato tante cose, allora.<br />'''Bruce Wayne''': È l'armatura. Ho addosso troppo peso. Devo essere... più veloce.<br />'''Alfred''': Sono certo che il signor Fox saprà esaudirla. Si è accapigliato con una tigre?<br />'''Bruce Wayne''': No, con un cane.<br />'''Alfred''': Eh?<br />'''Bruce Wayne''': Una bestia enorme. Stanotte c'erano altri imitatori con fucili e pistole, Alfred.<br />'''Alfred''': Potrebbe assumerli e prendersi il week-end libero.<br />'''Bruce Wayne''': Non era... quello che avevo in mente quando ho detto che volevo essere un'ispirazione per gli altri.<br />'''Alfred''': Lo so, ma la situazione è migliorata. Guardi il nuovo procuratore distrettuale.<br />'''Bruce Wayne''': Lo sto osservando attentamente. Devo capire se ci si può fidare.<br />'''Alfred''': È più interessato al personaggio o alle sue... frequentazioni?<br />'''Bruce Wayne''': Rachel può passare il suo tempo libero con chi vuole.<br />'''Alfred''': Spero che non faccia spiare anche me, nel mio giorno libero.<br />'''Bruce Wayne''': Se ne prendessi uno, lo farei.<br />'''Alfred''': Riconosca i suoi limiti, signor Wayne.<br />'''Bruce Wayne''': Batman non ne ha. Non ha limiti.<br />'''Alfred''': Ma lei sì, signore.<br />'''Bruce Wayne''': Non posso permettermi di conoscerli.<br />'''Alfred''': E cosa succederà, allora, il giorno in cui li scoprirà?<br />'''Bruce Wayne''': Sappiamo tutti quanto ti piace dire: «Gliel'avevo detto».<br />'''Alfred''': Quel giorno, signor Wayne, neanch'io vorrò dirlo... probabilmente. *'''Harvey Dent''': Scusate il ritardo.<br />'''Rachel''': Dove sei stato?<br />'''Harvey Dent''': Preoccupata di dover cominciare?<br />'''Rachel''': Harvey, io conosco questi fascicoli a memoria...<br />'''Harvey Dent''': E allora quello che è giusto è giusto. Testa: conduco io, croce: è tutto tuo.<br />'''Rachel''': Vuoi tirare la moneta per vedere chi lo conduce?<br />'''Harvey Dent''': È il portafortuna di mio padre. Mi ha fatto avere il primo appuntamento con te.<br />'''Rachel''': Non lascerei una cosa del genere alla sorte.<br />'''Harvey Dent''': Non lo faccio. {{NDR|lancia la moneta ed esce testa}} Me la creo, la fortuna. *'''Maroni''': Il procuratore distrettuale non deve solo giocare a golf col sindaco?<br />'''Harvey Dent''': Il tee-off è all'una e mezza, giusto il tempo di spedirla dentro a vita. *'''Rachel''': Non riusciremo mai a collegare la pistola a Maroni, quindi non potremo accusarlo. Ma il fatto che vogliano ucciderti significa che li spaventiamo.<br />'''Harvey Dent''': Bene. Mi fa piacere che tu sia felice. Per inciso, io sto bene.<br />'''Rachel''': Andiamo, Harvey, sei il procuratore di Gotham. Se non ti sparano vuol dire che non fai bene il tuo lavoro. Però, senti... se dici di essere sotto shock potremmo prenderci la giornata libera.<br />'''Harvey Dent''': Non posso. Ho chiamato il capo dell'unità emergenze crimine.<br />'''Rachel''': Ah, Jim Gordon. È un caro amico, quindi prova ad essere gentile. *'''Gordon''': Mi hanno detto che ha un destro micidiale. È un peccato che Sal esca di galera.<br />'''Harvey Dent''': Sì, ma il bello della mafia è che ti dà sempre altre occasioni. Banconote leggermente irradiate. Roba sofisticata per un poliziotto. Si è fatto aiutare?<br />'''Gordon''': Abbiamo contatti con varie agenzie governative.<br />'''Harvey Dent''': Mi risparmi, Gordon. Lo voglio incontrare.<br />'''Gordon''': Veramente per noi l'ordine ufficiale è arrestare Batman a vista.<br />'''Harvey Dent''': Ma quel fascio di luce che parte dal vostro tetto?<br />'''Gordon''': Se ha dei problemi con... attrezzature che funzionano male, le consiglio di rivolgersi alla manutenzione.<br />'''Harvey Dent''': Ho mandato in galera tutti quelli che riciclavano denaro, ma la mafia riesce ancora a ripulirlo. Io credo che lei e il suo amico abbiate trovato l'unico punto debole in cui si possa colpirla: il portafoglio. È audace, posso partecipare?<br />'''Gordon''': A [[Gotham City|Gotham]] meno si sanno le cose, più è sicura l'operazione.<br />'''Harvey Dent''': Gordon, non mi piace che lei abbia una sua unità speciale, piena di poliziotti su cui ho indagato quando ero alla disciplinare.<br />'''Gordon''': Se non lavorassi con quelli su cui ha indagato per farsi un nome, lavorerei da solo. A me non danno credito politico per essere un idealista. Devo fare il meglio che posso con quello che ho.<br />'''Harvey Dent''': Vuole dei mandati di perquisizione e sequestro per cinque banche... senza dirmi che cosa cerchiamo?<br />'''Gordon''': Se vuole posso darle i nomi delle banche.<br />'''Harvey Dent''': Be', è un inizio. Le darò i mandati, ma voglio la sua fiducia.<br />'''Gordon''': Oh, non deve convincere me. Lo sappiamo che lei è il paladino di Gotham.<br />'''Harvey Dent''': Gli uomini della sua unità mi avevano dato un altro nome.<br />'''Gordon''': Queste cose non mi interessano. *'''Lucius Fox''': Un'altra lunga nottata? Questa ''joint venture'' è stata una sua idea, i consulenti ne sono entusiasti. Ma io non sono convinto, la società di Lau è cresciuta dell'8% all'anno, con precisione matematica. Il suo flusso di entrate deve essere in nero, magari perfino illegale.<br />'''Bruce Wayne''': Va bene, cancelli l'accordo.<br />'''Lucius Fox''': Lo sapeva già?<br />'''Bruce Wayne''': Volevo dare uno sguardo ai libri contabili.<br />'''Lucius Fox''': Posso fare qualcos'altro per lei?<br />'''Bruce Wayne''': Un vestito nuovo.<br />'''Lucius Fox''': Già, il tre bottoni fa un po' anni Novanta...<br />'''Bruce Wayne''': Non parlo di moda, signor Fox, ma di funzionalità.<br />'''Lucius Fox''': Vuole poter girare la testa.<br />'''Bruce Wayne''': Certo, la retromarcia sarebbe più facile...<br />'''Lucius Fox''': Vedrò cosa posso fare. *'''Harvey Dent''': Ci ho messo tre settimane per avere un tavolo, e ho dovuto dire che lavoro per il governo.<br />'''Rachel''': Sul serio?<br />'''Harvey Dent''': L'ispettore alla Sanità ha diritto a un occhio di riguardo.<br />[...]<br />'''Rachel''': Bruce, lui è Harvey Dent.<br />'''Harvey Dent''': Il famoso Bruce Wayne. Rachel mi ha raccontato tutto di lei.<br />'''Bruce Wayne''': Spero proprio di no... Allora, mettiamo assieme un paio di tavoli?<br />'''Harvey Dent''': Non so se ce lo permetteranno...<br />'''Bruce Wayne''': Oh, ma certo... Questo posto è mio. {{NDR|Wayne, a gesti, dà istruzioni al cameriere}} *'''Natasha''': Come si possono crescere figli in una città così?<br />'''Bruce Wayne''': Sono cresciuto qui e non sono venuto male.<br />'''Harvey Dent''': Wayne Manor è nei confini della città?<br />'''Bruce Wayne''': Be', le Palisades certo. Come nostro nuovo procuratore è meglio che conosca i limiti della sua giurisdizione.<br />'''Natasha''': Io sto parlando del tipo di città controllata da un vigilante mascherato.<br />'''Harvey Dent''': Gotham City è fiera di un cittadino che si batte per ciò che è giusto.<br />'''Natasha''': A Gotham servono uomini come lei, funzionari eletti, non un uomo che vuole essere al di sopra della legge.<br />'''Bruce Wayne''': Esatto, chi ha eletto Batman?<br />'''Harvey Dent''': Tutti noi, che siamo rimasti a guardare mentre la malavita prendeva il controllo della città.<br />'''Natasha''': Ma questa è una democrazia, Harvey.<br />'''Harvey Dent''': Quando i nemici erano alle porte, i Romani sospendevano la [[democrazia]] ed eleggevano un uomo per proteggere Roma. E non era un onore, ma un servizio per la comunità.<br />'''Rachel''': Harvey, l'ultimo uomo che hanno eletto per proteggere la repubblica si chiamava Cesare, e non ha più rinunciato al suo potere.<br />'''Harvey Dent''': E va bene, d'accordo. O muori da [[eroismo|eroe]] o vivi tanto a lungo da diventare il [[Cattivo (personaggio tipo)|cattivo]]. Sentite, chiunque sia Batman non vorrà farlo per tutta la vita, come potrebbe? Batman cerca qualcuno che prenda il suo mantello.<br />'''Natasha''': Uno come lei, signor Dent?<br />'''Harvey Dent''': Può darsi. Se ne sono all'altezza.<br />'''Natasha''': E se fosse Harvey Dent il cavaliere oscuro, uhm?<br />'''Harvey Dent''': Se sgattaiolassi fuori tutte le notti, qualcuno lo avrebbe notato.<br />'''Bruce Wayne''': D'accordo, mi ha convinto. Dent, le organizzo una raccolta di fondi.<br />'''Harvey Dent''': È molto gentile, Bruce, ma non mi ricandido per altri tre anni.<br />'''Bruce Wayne''': No, lei non capisce. Con una raccolta tra i miei amici, non le servirà più un centesimo... *'''The Chechen''' {{NDR|parlando del televisore che un paio di uomini stanno portando alla fine del tavolo per riunioni}}: Che diavolo è questo?<br />'''Chen Lau''' {{NDR|parlando dal televisore}}: Come sapete, uno dei nostri depositi è stato rapinato. Una cifra relativamente modesta: sessantotto milioni.<br />'''The Chechen''': Chi è lo stupido che pensa di poter rubare a noi?<br />'''Maroni''': Uno schiodato con un costume viola da due soldi e la faccia truccata. Non è lui il problema, è uno zero. Il problema è che gli sbirri hanno rintracciato i nostri soldi.<br />'''Chen Lau''': Grazie alle fonti ben piazzate del signor Maroni, sappiamo che la polizia ha identificato i nostri depositi utilizzando banconote segnate e ha intenzione di sequestrare i vostri fondi oggi. E dato che il nuovo solerte procuratore ha tolto di mezzo tutti i mei concorrenti, io sono la vostra unica possibilità.<br />'''Maroni''': E che cosa proponi?<br />'''Chen Lau''': Di trasferire tutti i depositi in un luogo sicuro. Non in una banca.<br />'''Gambol''': E dove, allora?<br />'''Chen Lau''': Nessuno può saperlo tranne me. Se la polizia dovesse fare pressioni su uno di voi, sarebbe in pericolo il denaro di tutti.<br />'''The Chechen''': Cosa impedisce alla polizia di arrivare a te?<br />'''Chen Lau''': Io vado a Hong Kong, lontano dalla giurisdizione di Dent. E cinesi non daranno l'estradizione per un connazionale.<br />'''Gambol''': Quando puoi trasferire i soldi?<br />'''Chen Lau''': L'ho già fatto. Per ovvie ragioni, non ho potuto aspettare il permesso. State tranquilli, il vostro denaro è al sicuro.<br />'''Joker''' {{NDR|entrando nella camera, sghignazzando}}: Aaah, ah, ah, ah, ah, aaah, ahahahah, aaah, uh, ih, ah, ah, ahahah. E io che pensavo che le mie battute fossero stupide!<br />'''Gambol''': Dammi una ragione per non dire ai miei uomini di staccarti la testa.<br />'''Joker''': Ti va bene un trucchetto di magia? {{NDR|mette in equilibrio la matita sul tavolo}} Adesso questa [[matita]] la faccio sparire! {{NDR|un sicario di Gambol cerca di avventarsi su Joker, che gli sbatte la testa sul tavolo, conficcandogli la matita nell'occhio}} Ta-da! Ecco... è andata. Ah, e il vestito non è da due soldi. Dovreste saperlo, l'avete pagato.<br />''' The Chechen''' {{NDR|Gambol si alza}}: Siediti. Voglio sentire sua proposta.<br />'''Joker''': Rimettiamo gli orologi indietro di un anno. Questi poliziotti e avvocati non osavano sfidare neanche uno di voi. Ma... ma allora cos'è successo? Vi sono cadute le palle? Mh? Vedete, un uomo come me...<br />'''Gambol''': Un mostro. {{NDR|i mafiosi ridacchiano}}<br />'''Joker''': Un uomo come me... ecco, sentite, io lo so perché voi scegliete di fare le vostre, uhm, "sedutine di terapia di gruppo" in pieno giorno. So perché avete paura di uscire la notte: Batman. È che Batman ha mostrato a Gotham la vostra vera natura, purtroppo. Dent, lui è solamente l'inizio... e per quanto riguarda il televisore, il piano del cinese, Batman non conosce giurisdizioni. Lo troverà in qualche modo e lo spremerà! So riconoscere uno che si fa spremere a prima vista, e... {{NDR|Chen Lau spegne la trasmissione}}<br />'''The Chechen''': Che cosa proponi?<br />'''Joker''': È semplice. Dobbiamo... uccidere Batman.<br />'''Maroni''': Se è così semplice, allora perché non l'hai già fatto?<br />'''Joker''': Se sei bravo a fare una cosa, mai farla gratis.<br />'''The Chechen''': Quanto vuoi?<br />'''Joker''': Eh... la metà!<br />'''Gambol''': Tu sei pazzo.<br />'''Joker''': No, per niente. No. Per niente. Se noi non ce ne occupiamo subito, adesso... presto, il piccolo Gambol, qui, non troverà più neanche un nichelino per nonna Gambol.<br />'''Gambol''' {{NDR|sbattendo furiosamente un pugno sul tavolo}}: Questo clown parla troppo!!! {{NDR|si rialza di nuovo cercando di avventrarsi sul Joker}}<br />'''Joker''' {{NDR|mostrando le granate che si è legato addosso}}: Ah-ta-ta-ta-ta-ta... Vediamo di non far scoppiare... {{NDR|gli altri mafiosi si alzano in piedi spaventati}} un gigantesco pasticcio.<br />'''Gambol''': Pensi di poterci rapinare e passarla liscia?!<br />'''Joker''': Sì.<br />'''Gambol''': Spargete la voce: io pago cinquecentomila dollari per la testa del clown, un milione se vivo, così posso insegnargli le buone maniere.<br />'''Joker''': Allora. Sentite, perché non mi date un colpo di telefono quando volete cominciare a prendere le cose un po' più seriamente? Vi lascio... il mio... biglietto. Mmh? Mmh?! {{NDR|posa sul tavolo la carta da gioco del Jolly ed esce}} *'''Lucius Fox''': Per i lanci ad alta quota le serviranno ossigeno e stabilizzatori. Devo dire che al confronto delle richieste che fa di solito, saltare da un aereo in volo è piuttosto convenzionale.<br />'''Bruce Wayne''': E se invece volessi risalire sull'aereo?<br />'''Lucius Fox''': Le consiglio un buon agente di viaggi.<br />'''Bruce Wayne''': Senza che atterri.<br />'''Lucius Fox''': Ora sì che la riconosco, signor Wayne. La CIA aveva un programma negli anni '60, per tirare fuori gli agenti da situazioni pericolose, lo Skyhook... diamogli un'occhiata. *'''Lucius Fox''': Ma c'è una controindicazione. La separazione delle placche la rende più vulnerabile ai coltelli e armi da fuoco.<br />'''Bruce Wayne''': Ah. Non vogliamo rendere le cose troppo facili, no? Che resistenza ha contro i cani?<br />'''Lucius Fox''': Parliamo di rottweiler o di chihuahua? Dovrebbe andare bene contro i gatti... *'''Curtis Alexander''': Ehi, Gambol. Chiedono di te. Dicono che hanno appena steso Joker. Hanno portato il cadavere. {{NDR|portano un sacco con dentro Joker}}<br />'''Gambol''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Morto, erano cinquecentomila.<br />'''Joker''' {{NDR|alzandosi e ficcando un coltello in bocca a Gambol}}: E quant'era vivo, uhm? {{NDR|gli uomini ribelli di Gambol proteggono Joker}} Vuoi sapere come mi sono fatto queste cicatrici? Mio padre era... un alcolista. E un maniaco. E una notte dà di matto ancora più del solito. Mamma prende un coltello da cucina per difendersi; ma a lui questo non piace. Neanche... un... pochetto. Allora, mentre io li guardo, la colpisce col coltello. Ridendo mentre lo fa. Si gira verso di me, e dice: «Perché sei così serio?». Viene verso di me con il coltello... «Perché sei così serio?!» E mi ficca la lama in bocca. «Mettiamo un bel sorriso su quel faccino!» E... perché sei così serio? {{NDR|uccide Gambol}} Ora, la nostra organizzazione è piccola, ma... ha un alto potenziale di... di aggressività ed espansione! Chi di voi vuole entrare nella nostra squadra, sentiamo? Ah! C'è un solo posto disponibile per adesso, quindi faremo delle eliminatorie. Uhm... Fate in fretta. *'''Chen Lau''': Io credo, signor Fox, che bastava una chiamata del signor Wayne.<br />'''Lucius Fox''': Il signor Wayne non voleva darle l'idea di averle fatto perdere tempo di proposito.<br />'''Chen Lau''': Me lo ha fatto perdere accidentalmente.<br />'''Lucius Fox''': Ottima risposta, signor Lau. Accidentalmente. Molto bene. *'''Sindaco''': Cinquecentoquarantanove criminali in una volta. Come ha fatto a convincere Surrillo a presiedere questa farsa?<br />'''Harvey Dent''': Condivide il mio entusiasmo per la giustizia. Dopotutto è un giudice.<br />'''Sindaco''': Be', anche se alza un polverone tale da convincere Surrillo, batterà il record in corte d'appello per il più veloce calcio in culo.<br />'''Harvey Dent''': Non importa. I capi pagheranno la cauzione, certo, ma i pesci piccoli non possono. E non possono stare via dalla strada per il processo e l'appello. Patteggeranno e resteranno in galera. Pensi a quante cose può fare, con diciotto mesi di strade pulite.<br />'''Assistente''': Signor sindaco...<br />'''Sindaco''': No, fuori. Tutti e due. {{NDR|escono Gordon e l'assistente}} Si sieda. Lei piace alla gente, è l'unico motivo per cui potrebbe funzionare. Ma se ne assume il carico. D'ora in poi le staranno tutti alle costole, e non solo la mafia: politici, giornalisti, poliziotti, tutti quelli che si vedranno il portafoglio più leggero. È pronto a sostenerlo? Sarà meglio. Se trovano un solo appiglio su di lei, quei criminali torneranno per la strada. Seguiti a ruota da lei e da me. *'''Alfred''': La sua raccolta di fondi avrà un grande successo, signore.<br />'''Bruce Wayne''': Perché pensi che dovrei dare una festa per Harvey Dent?<br />'''Alfred''': Pensavo per il solito motivo per cui vuole socializzare con altri, oltre che con me o la malavita di Gotham. Ossia per far colpo sulla signorina Dawes...<br />'''Bruce Wayne''': Ah, molto spiritoso. Ma molto sbagliato. Veramente lo faccio... per lui. *'''Joker''' {{NDR|sul filmato che ha inviato alla polizia}}: Di' come ti chiami.<br />'''Brian Douglas''': ... Brian. Douglas.<br />'''Joker''': E sei il vero Batman?<br />'''Brian Douglas''': No.<br />'''Joker''': No?! E allora perché ti vesti come lui? {{NDR|gli leva la maschera e la scuote ridacchiando}}<br />'''Brian Douglas''': Perché è un simbolo. Non dobbiamo avere paura della feccia come te!<br />'''Joker''': Sì, sì che devi averne, Brian. Devi averne molta. {{NDR|si mette a toccargli il viso}} Sì! Shh! E così pensi che Batman abbia fatto di Gotham un posto migliore? Uhm?<br />'''Brian Douglas''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Sì.<br />'''Joker''': Guardami. Guardami!!! {{NDR|gira la camera sul suo volto}} Vedete? Questa è la follia che Batman ha scatenato su Gotham. Se volete l'ordine a Gotham, Batman deve togliersi la maschera e andare a costituirsi. Ah! Morirà qualcuno, per ogni giorno che non lo farà... A partire da stanotte. Sono un uomo di parola. {{NDR|scoppia a ridere maniacalmente, si sentono le urla disperate di Brian e il filmato termina}} *'''Alfred''': Un po' di coraggio liquido, signor Dent?<br />'''Harvey Dent''': Grazie. Alfred, giusto?<br />'''Alfred''': Esatto, signore.<br />'''Harvey Dent''': Già. Rachel parla sempre di lei, la conosce da tutta la vita.<br />'''Alfred''': Ah, non ancora, signore.<br />'''Harvey Dent''': Qualche ex fidanzato psicopatico che dovrei temere?<br />'''Alfred''': Oh, più di quanto possa immaginare. *'''Rachel''': Harvey forse non ti conosce abbastanza per capire quando lo prendi in giro. Ma io sì, invece.<br />'''Bruce Wayne''': No, ero convinto di ogni parola. Ti ricordi quando mi hai detto che un giorno non molto lontano, Gotham non avrebbe più avuto bisogno di Batman?<br />'''Rachel''': Bruce.<br />'''Bruce Wayne''': Sta per arrivare.<br />'''Rachel''': Non mi puoi chiedere di aspettare quel giorno.<br />'''Bruce Wayne''': Sta succedendo adesso. È Harvey l'eroe. Ha messo in gabbia metà dei criminali della città. E lo ha fatto senza indossare una maschera. Gotham ha bisogno di un eroe con un volto. *'''Harvey Dent''': Quando rischi la vita, vedi tutto con più chiarezza.<br />'''Rachel''': Sì, lo immagino.<br />'''Harvey Dent''': Già. Pensi alle cose che non potresti sopportare di perdere. E alla persona con cui passare il resto della tua vita.<br />'''Rachel''': È una proposta impegnativa.<br />'''Harvey Dent''': Be', non se la mafia ce la farà!<br />'''Rachel''': Non scherzare.<br />'''Harvey Dent''': Va bene. Allora parliamo sul serio. La tua risposta?<br />'''Rachel''': Non ho una risposta.<br />'''Harvey Dent''': Non avere una risposta è un no.<br />'''Rachel''': Harvey...<br />'''Harvey Dent''': C'è qualcun altro, vero?<br />'''Rachel''': Harvey...<br />'''Harvey Dent''': Dimmi solo che non è Wayne. Quello è completamente... {{NDR|viene immobilizzato da dietro da Bruce}} *'''Joker''': Eccoci! {{NDR|spara al soffitto per zittire la gente in panico}} Buonasera, signore e signori... Noi siamo gli animatori della serata! Ho una sola domanda: dove sta Harvey Dent? {{NDR|passa da persona a persona toccandogli la faccia}} Lo sai dov'è Harvey? Lo sai chi è? Lo sai dove trovo Harvey? Gli devo dire una cosa, una cosetta piccola, eh? No. {{NDR|si ferma davanti a un anziano ospite}} Guarda, mi accontento anche dei suoi cari!<br />'''Anziano ospite''': Non ci facciamo intimidire dagli animali.<br />'''Joker''': Sai... Tu mi ricordi mio padre... {{NDR|lo afferra e gli punta il coltello in faccia}} Io lo odiavo, mio padre!<br />'''Rachel''': Va bene, smettila!<br />'''Joker''': Oh, ma buonasera bellissima! {{NDR|si sistema i capelli}} Tu devi essere la pollastra di Harvey! E lo sei, bellissima... Oh, mi sembri un po' tesa. È per le cicatrici? Vuoi sapere la loro storia? {{NDR|l'afferra}} Vieni qui, ehi guardami. Avevo una moglie, era bellissima... come te. Lei mi diceva sempre che mi preoccupavo troppo, mi diceva che dovevo sorridere di più, che giocava d'azzardo e si metteva in un mare di guai con gli strozzini... {{NDR|Rachel tenta di liberarsi}} Ehi! Un giorno le sfregiano il viso. Ma non abbiamo i soldi per la plastica. Lei non lo sopporta. Ma io voglio vederla tornare a sorridere! Mh? Voglio che lei sappia che non me ne importa delle cicatrici! E allora, mi ficco il rasoio in bocca e mi riduco così... da solo. E sai che succede? Non ce la fa neanche a guardarmi! E mi ha lasciato. Ora ne vedo il lato buffo: ora sorrido sempre! {{NDR|Rachel gli tira un pugno}} Ehehehehe! Sei un tipetto combattivo! Mi piace lottare.<br />'''Batman''': Allora sarai pazzo di me! {{NDR|gli molla un destro e combatte contro i suoi uomini, Joker sguscia via e afferra Rachel puntandole la pistola alla testa}} Giù la pistola.<br />'''Joker''': Oh, certo, tu ti togli la tua bella mascherina e ci fai vedere chi sei veramente! Mh?! Eheh! {{NDR|rompe la vetrata e porge Rachel nel vuoto}}<br />'''Batman''': Lasciala andare.<br />'''Joker''': Pessima scelta di parole! {{NDR|la lascia cadere e Batman si butta per salvarla}} *'''Harvey Dent''': Devi andare in tribunale. Mi servi vivo giusto in tempo della deposizione.<br />'''Chen Lau''': Non potete proteggermi. Non riuscite neanche a proteggere voi stessi.<br />'''Harvey Dent''': Se non collabori non torni qui, vai nella prigione della contea. Secondo te quanto duri lì dentro? *'''Bruce Wayne''': Eliminare me non gli ridarà i soldi. Sapevo che non si sarebbero arresi senza combattere, ma questo è troppo. Hanno passato il segno.<br />'''Alfred''': Lei lo ha passato per primo, signore. Li ha stritolati, li ha martellati fino alla disperazione. E nella loro disperazione, si sono rivolti ad un uomo che non hanno compreso fino in fondo.<br />'''Bruce Wayne''': I criminali non sono complicati, Alfred. Dobbiamo solo scoprire cosa vuole.<br />'''Alfred''': Con tutto il rispetto, signor Wayne, forse questo è un uomo che neanche lei capisce appieno. Molto tempo fa ero in Birmania con degli amici e lavoravamo per il governo locale. Volevano che comprassimo la fedeltà dei capitribù cercando di corromperli con delle pietre preziose. Ma i carri del governo vennero assaliti da un bandito in una foresta a nord di Rangoon. E così iniziammo a cercare le pietre. Ma in sei mesi non incontrammo nessuno che avesse fatto affari con lui. Un giorno, vidi un bambino che giocava con un rubino che era grande come un'arancia. Il bandito le aveva buttate via tutte.<br />'''Bruce Wayne''': E perché le ha rubate?<br />'''Alfred''': Be', perché lo trovava un grande divertimento, perché certi uomini non cercano qualcosa di logico, come i soldi. Non si possono né comprare né dominare. Non ci si ragiona né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo. *'''Lucius Fox''': Che cosa posso fare per lei, signor Reese?<br />'''Coleman Reese''': Voleva che verificassi l'affare con LS Holdings di nuovo. Be', ho trovato delle irregolarità.<br />'''Lucius Fox''': Il loro amministratore è detenuto dalla polizia.<br />'''Coleman Reese''': No, non nei loro conti. Nei vostri. Scienze applicate. Un'intera sezione della Wayne Enterprises è scomparsa dal giorno alla notte. Sono andato negli archivi e ho tirato fuori dei vecchi fascicoli. Non mi dica che non ha riconosciuto nel telegiornale della sera questa sua creatura che ha ridotto come frittelle delle macchine della polizia. E ora tutta la sezione "Ricerche e sviluppo" brucia soldi a fiumi e poi dichiara che sono degli studi sui cellulari dell'esercito? Che sta costruendo per lui adesso? Un'astronave? Io voglio dieci milioni di dollari all'anno per il resto della mia vita.<br />'''Lucius Fox''': Mi faccia capire bene... Lei pensa che il suo cliente, uno degli uomini più ricchi e più potenti del mondo, sia segretamente un giustiziere che passa le notti a pestare a sangue a mani nude i criminali... e il suo piano è ricattare questa persona? {{NDR|Reese rimane scioccato, e Fox ridacchia}} Tanti auguri.<br />'''Coleman Reese''': Lo tenga lei. *'''Batman''': Io voglio Joker.<br />'''Maroni''': Da professionista a professionista, se vuoi mettere paura a qualcuno, cerca un posto migliore. Da questa altezza la caduta non mi ucciderà.<br />'''Batman''': È quello che spero. {{NDR|lo lascia cadere}} Dov'è?<br />'''Maroni''': Non so dov'è. È lui che viene da noi.<br />'''Batman''': Deve avere degli amici.<br />'''Maroni''': Amici? Ma lo hai visto?<br />'''Batman''': Qualcuno deve sapere dov'è!<br />'''Maroni''': Non ci sperare. Nessuno ti dirà niente. Lo sanno come sei fatto: tu hai delle regole. Joker non ha regole. Nessuno si metterà contro di lui per te. Se vuoi quell'uomo, hai un solo modo. Ma tu lo sai già qual è. Ti devi togliere quella maschera e ti cercherà lui. O puoi fare ammazzare qualcun altro mentre ci pensi ancora un po'. *'''Harvey Dent''': Vuoi fare giochetti? {{NDR|spara a vuoto e punta la pistola alla testa di Thomas}} Che effetto fa?<br />'''Thomas Schiff''': Non lo faresti.<br />'''Harvey Dent''': Non lo farei?! Non credi che lo farò? Non credi che lo farò? No. No, non lo farei. Deciderà qualcos'altro per me. Testa: ti risparmio la vita. Croce... sei sfortunato. Allora, vuoi dirmi di Joker? {{NDR|lancia la moneta ed esce testa}} La lancio di nuovo.<br />'''Thomas Schiff''': Non so niente!! No!!!<br />'''Harvey Dent''': Non si sfida la fortuna. Rifacciamolo. {{NDR|rilancia la moneta, ma compare Batman, che la afferra a mezz'aria}} <br />'''Batman''': Affidi la vita di un uomo al caso?<br />'''Harvey Dent''': Non esattamente.<br />'''Batman''': Si chiama Schiff, Thomas. È un paranoico schizofrenico. Ex paziente di Arkham, il tipo di mente attratta da Joker. Cosa ti aspetti di sapere da lui?<br />'''Harvey Dent''': Joker ha ucciso Gordon. E ucciderà Rachel.<br />'''Batman''': Tu sei il simbolo della speranza che io non sarò mai. La tua lotta contro il crimine organizzato è il primo raggio di legalità a Gotham in tanti anni. Se qualcuno ti vedesse ora, andrebbe tutto in fumo. Tutti i criminali che hai arrestato sarebbero rilasciati. E Jim Gordon sarebbe morto per niente. Tu farai una conferenza stampa domani mattina.<br />'''Harvey Dent''': Perché?<br />'''Batman''': Nessun altro morirà per causa mia. {{NDR|gli dà la moneta ad Harvey}} Gotham è nelle tue mani ora. {{NDR|si allontana}}<br />'''Harvey Dent''': Non puoi. Non puoi arrenderti! Non puoi arrenderti!!! *'''Rachel''': Ha chiamato Harvey. Ha detto che Batman si costituirà.<br />'''Bruce Wayne''': Non ho altra scelta.<br />'''Rachel''': Tu credi davvero che questo impedirà a Joker di uccidere altre persone?<br />'''Bruce Wayne''': Forse no, ma ho già troppo sangue sulle mani. E ora ho capito... cosa diventerei per fermare uomini come lui. Una volta mi hai detto che se un giorno avessi smesso di essere Batman, saremo stati insieme.<br />'''Rachel''': Bruce, non voglio essere la tua unica speranza di una vita normale.<br />'''Bruce Wayne''': Dicevi sul serio?<br />'''Rachel''': Sì. {{NDR|si baciano}} Bruce. Se tu ti costituisci, non ci lasceranno stare insieme... *'''Alfred''': Anche i tabulati {{NDR|da bruciare}}?<br />'''Bruce Wayne''': Tutto. Qualunque cosa possa ricondurre a Rachel o a Lucius. Chi mi sta vicino muore, Alfred. Che cosa dovrei fare?<br />'''Alfred''': Resistere, signor Wayne. Sopportare. La odieranno per questo, ma è la vera forza di Batman. Lui può essere l'emarginato, può fare la scelta che nessuno osa affrontare: la scelta giusta.<br />'''Bruce Wayne''': Oggi ho scoperto quello che Batman non può fare: non può resistere a questo. Oggi potrai dire: «gliel'avevo detto».<br />'''Alfred''': Oggi no, non voglio farlo. {{NDR|si allontanano camminando insieme}} Però gliel'avevo detto, maledizione. Suppongo che rinchiuderanno anche me... come suo complice.<br />'''Bruce Wayne''': Complice? Dirò che è stata tutta una tua idea. *'''Harvey Dent''': Signori, grazie di essere qui. Ho convocato questa conferenza stampa prima di tutto per assicurare i cittadini di Gotham che tutto ciò che si può fare per gli omicidi di Joker è stato fatto. Secondo punto, perché Batman ha deciso di costituirsi. Ma consideriamo la situazione: dobbiamo cedere alle richieste di questo terrorista? Crediamo veramente...<br />'''Det. Ramirez''': Lei preferisce proteggere un fuorilegge o la vita dei cittadini?<br />'''Harvey Dent''': Batman è un fuorilegge? Ma non è per questo che vogliamo che si costituisca, è perché abbiamo paura. Siamo stati felici che Batman ripulisse le strade fino adesso.<br />'''Pubblico''': Le cose vanno peggio che mai. È vero, è così.<br />'''Harvey Dent''': Si, è vero. Ma la [[notte]] è più buia subito prima dell'[[alba]]. E io vi garantisco... che l'alba sta per sorgere. Un giorno Batman dovrà rispondere per le leggi che ha violato, ma a noi, non a questo psicopatico.<br />'''Pubblico''': Basta poliziotti morti. Sì. È vero, ha ragione. Sì, dovrebbe costituirsi. Sì. Dateci Batman.<br />'''Harvey Dent''': E va bene, prendete Batman in custodia. Sono io Batman. *'''Rachel''': Alfred. Perché lascia che Harvey faccia questo?<br />'''Alfred''': È andato alla conferenza stampa.<br />'''Rachel''': Lo so, ma è rimasto in disparte.<br />'''Alfred''': Forse sia Bruce che il signor Dent credono che Batman difenda qualcosa di più importante dei capricci di un terrorista, signorina Dawes, anche se tutti dovessero odiarlo per questo. È il sacrificio che sta facendo. Non vuole fare l'eroe, lui vuole fare qualcosa di più.<br />'''Rachel''': Sì, hai proprio ragione. Lasciare che Harvey si prenda la colpa non è assolutamente da eroe. Tu lo conosci meglio di chiunque altro.<br />'''Alfred''': Infatti.<br />'''Rachel''': {{NDR|Consegna ad Alfred una lettera}} Gli puoi dare questa da parte mia... Quando sarà il momento?<br />'''Alfred''': Come lo capirò?<br />'''Rachel''': Non l'ho chiusa. Addio, Alfred.<br />'''Alfred''': Addio, Rachel. *'''Harvey Dent''': Testa, vado fino in fondo! {{NDR|lancia la moneta e Rachel la prende}}<br />'''Rachel''': Questa è la tua vita. Non puoi affidare una cosa del genere al caso.<br />'''Harvey Dent''': Non lo faccio! {{NDR|Rachel vede che ci sono due facce uguali nella moneta}}<br />'''Rachel''': Tu te la crei, la fortuna... *'''Giornalista #1''': Signor Dent, come ci si sente a essere il più grande eroe di Gotham?<br />'''Harvey Dent''': No, non sono io l'eroe. Sono i poliziotti di Gotham, gli eroi.<br />'''Giornalista #2''': Ma lei e il suo ufficio avete lavorato con Batman per tutto questo tempo?<br />'''Harvey Dent''': No. Ma sapevo che ce l'avrebbe fatta.<br />'''Giornalista #2''': A fare cosa?<br />'''Harvey Dent''': A salvarmi il culo! *'''Sindaco''': Risorto dai morti?<br />'''Gordon''': Non potevo rischiare l'incolumità della mia famiglia.<br />'''Sindaco''': Cosa abbiamo?<br />'''Gordon''': Niente. Nessuna corrispondenza di impronte, DNA, denti... L'abito è fatto a mano, senza etichette. Nelle tasche ha solo coltelli e lanugine. Nessun nome. Nessun altro alias.<br />'''Sindaco''': Vada a casa, Gordon. Il clown starà qui fino a domani mattina. Vada a riposare. Ne avrà bisogno. Domani avrà un nuovo incarico. E non lo può rifiutare, Commissario Gordon! *'''James Gordon Jr.''': È Batman che ti ha salvato?<br />'''Gordon''': Veramente questa volta, James... Ho salvato io Batman. *'''Joker''' {{NDR|nella stanza buia dell'interrogatorio}}: Buonasera, commissario.<br />'''Gordon''' {{NDR|si siede}}: Harvey Dent non è tornato, è scomparso.<br />'''Joker''': Eh, certo.<br />'''Gordon''': Che gli hai fatto, è colpa tua?<br />'''Joker''': Mia? Io ero qui dentro! Tu piuttosto con chi l'hai lasciato? Mh? Con i tuoi uomini? Ammettendo ovviamente che siano ancora i tuoi uomini... e non gli uomini di Maroni. Ti deprime, commissario? Sapere quanto sei profondamente solo? Ti fa sentire responsabile per le attuali condizioni di Harvey Dent?<br />'''Gordon''': Dov'è?<br />'''Joker''': Che ore sono?<br />'''Gordon''': E questo che cosa cambia?<br />'''Joker''': Be', a seconda dell'ora potrebbe essere in un luogo o in molti altri.<br />'''Gordon''': Se dobbiamo fare dei giochetti... {{NDR|toglie le manette a Joker}} Mi serve un po' di caffè.<br />'''Joker''': Ahhh, il solito trucco "sbirro buono/sbirro cattivo"?<br />'''Gordon''': Non esattamente. {{NDR|esce dalla sala}}<br />'''Joker''' {{NDR|si accendono le luci e Batman, che era dietro Joker, gli sbatte la testa sul tavolo}}: Aaargh... Oooh! Mai cominciare con la testa, la vittima rimane confusa! Non sente il col... {{NDR|Batman gli tira un pugno sulla mano e stavolta il Joker non sente nulla}} ...Visto?<br />'''Batman''': Volevi vedermi, eccomi.<br />'''Joker''': Volevo vedere cosa avresti fatto. E non mi hai deluso neanche un po'. Hai lasciato morire cinque persone. Poi hai lasciato che Dent prendesse il tuo posto. Perfino per uno come me sei senza cuore.<br />'''Batman''': Dov'è Dent?<br />'''Joker''': Quegli scemi della mafia ti vogliono morto per "tornare alla situazione di prima". Ma io so qual è la verità. Non si torna indietro. Tu hai cambiato tutto... per sempre.<br />'''Batman''': E allora perché vuoi uccidermi?<br />'''Joker''' {{NDR|ride}}: Io non... io non voglio ucciderti! Che faccio senza di te? Torno a fregare i trafficanti mafiosi? No, no. No. No, tu... tu completi... me!<br />'''Batman''': Tu sei spazzatura, uccidi per soldi.<br />'''Joker''': Non parlare come uno di loro, non lo sei! Anche se ti piacerebbe. Per loro, sei solo un mostro. Come me! Ora gli servi. Ma tra un po'... ti cacceranno via. Come un lebbroso! La loro [[moralità]], i loro principi sono uno stupido scherzo. Li mollano appena cominciano i problemi. Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo. Te lo dimostro: quando le cose vanno male, queste... persone "civili" e "perbene" si sbranano tra di loro. Vedi, io non sono un mostro; sono in anticipo sul percorso.<br />'''Batman''' {{NDR|lo afferra per il colletto}}: Dov'è Dent?!<br />'''Joker''': Tu hai tutte le tue regole, e pensi che ti salveranno?! {{NDR|Batman lo sbatte contro il muro}}<br />'''Gordon''' {{NDR|osservandoli e rivolgendosi ad altri presenti}}: È sotto controllo.<br />'''Batman''': Io ho una sola regola.<br />'''Joker''': Ooh, allora la dovrai infrangere per conoscere la verità.<br />'''Batman''': Quale verità?<br />'''Joker''': Che l'unico modo sensato di vivere è senza [[Regole dai film|regole]]. E stasera tu infrangerai la tua unica regola.<br />'''Batman''': Ci sto pensando.<br />'''Joker''': Ah, mancano solo pochi minuti, quindi devi stare al mio giochino se vuoi salvare uno di loro.<br />'''Batman''' {{NDR|sbigottito}}: Loro?<br />'''Joker''': Per un po', prima... ho pensato che fossi davvero Dent. Per come ti sei lanciato dietro di lei... {{NDR|Batman lo scaraventa violentemente sul tavolo e poi blocca la porta della sala dell'interrogatorio con una sedia mentre Joker ride}} Guarda come ti scaldi! Harvey sa di te e della sua piccola bambolina?!<br />'''Batman''' {{NDR|gli sbatte la testa contro il vetro dell'osservatorio, che si scheggia}}: Dove sono?<br />'''Joker''': Uccidere è fare una scelta!<br />'''Batman''' {{NDR|tira un pugno in faccia a Joker}}: Dove sono?!<br />'''Joker''': Scegliere una vita piuttosto che un'altra! Il tuo amico il procuratore o la sua timida futura sposina? {{NDR|Batman gli tira un pugno in faccia e Joker ride istericamente}} Tu non hai niente, niente con cui minacciarmi! Non te ne fai niente di tutta la tua forza! {{NDR|Batman lo afferra per il colletto}} Non ti preoccupare, te lo dirò dove sono. Tutti e due. Ed è questo il punto: sarai costretto a scegliere. Lui è al 250, 52ª Strada. E lei è... tra la Avenue X e Cicero. {{NDR|Batman esce dall'interrogatorio}}<br />'''Gordon''': Chi vai a salvare?<br />'''Batman''': Rachel!<br />'''Gordon''': Noi andiamo da Dent! 250, 52ª Strada! *'''Joker''': Voglio fare... la mia telefonata. La voglio, la voglio. Voglio la mia telefonata.<br />'''Detective Stephens''': Mi fa piacere.<br />'''Joker''': ...Quanti dei tuoi amici ho ucciso?<br />'''Detective Stephens''' {{NDR|sorride}}: Ho vent'anni di servizio. E conosco la differenza tra i teppisti che hanno bisogno di una lezione e gli psicopatici come te che ci proverebbero gusto. Hai ucciso sei dei miei amici.<br />'''Joker''': Sei... {{NDR|un carcerato grasso prova dolore allo stomaco, sviene e i poliziotti tentano di soccorrerlo}} Vuoi sapere perché uso il coltello? Le pistole sono troppo rapide. Non puoi assaporare tutte le... piccole... emozioni. Vedi, nei loro ultimi attimi, le persone mostrano chi sono veramente. Quindi in un certo senso posso dire che... ho conosciuto i tuoi amici meglio di te. Vuoi sapere chi di loro era un vigliacco?<br />'''Detective Stephens''' {{NDR|si toglie la giacca}}: Lo so che questo ti divertirà. Ma io cercherò di divertirmi ancora di più. {{NDR|prova ad avventarsi su Joker, ma questo lo afferra per il collo ed esce dalla sala dell'interrogatorio tenendolo come ostaggio con un frammento del vetro della cella rotto nella lotta con Batman}}<br />'''Poliziotto #3''' {{NDR|puntandogli la pistola}}: Metti giù quel coltello!<br />'''Detective Stephens''': Tutta colpa mia, sparategli!<br />'''Poliziotto #3''': Metti giù quel coltello, adesso!<br />'''Joker''': Come? Scusa?<br />'''Poliziotto #3''': Che cosa vuoi?!<br />'''Joker''': Voglio solo fare la mia telefonata.<br />'''Poliziotto #3''': Va bene. {{NDR|passa il suo telefono a Joker, che chiama}}<br />'''Poliziotto #1''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole vedendo che nel ventre del carcerato grasso c'è un cellulare]]}}: Cos'è? Un telefono? {{NDR|il cellulare esplode}} *'''Poliziotto #1''': Commissario, Joker è riuscito a scappare.<br />'''Gordon''': Con Lau? Il suo [[Piani dai film|piano]] era farsi catturare... ha voluto che lo rinchiudessi vicino a lui! *'''Bruce Wayne''': Alfred, è morta per colpa mia. Io dovevo ispirare il bene. Non la follia, la morte.<br />'''Alfred''': Lei ha ispirato il bene, ma ha anche sputato in faccia ai criminali di Gotham. Pensava che non ci sarebbero state vittime? Le cose peggiorano sempre prima di poter migliorare.<br />'''Bruce Wayne''': Ma Rachel, Alfred...<br />'''Alfred''': Rachel credeva in quello che difendeva, signore. In quello che noi difendiamo. Gotham ha bisogno di lei.<br />'''Bruce Wayne''': No, Gotham ha bisogno del suo vero eroe. E io ho lasciato che quello psicopatico assassino lo spedisse quasi all'inferno.<br />'''Alfred''': Un motivo per il quale, per ora... dovrà accontentarsi di lei.<br />'''Bruce Wayne''': Lei mi avrebbe aspettato, Alfred. Dent non lo sa. E non dovrà saperlo... {{NDR|Alfred si riprende la lettera di Rachel}} Che cos'è?<br />'''Alfred''': Può aspettare.<br />'''Bruce Wayne''': Quel bandito, nella foresta in Birmania... Lo avete preso?<br />'''Alfred''': Sì.<br />'''Bruce Wayne''': Come?<br />'''Alfred''': Abbiamo bruciato la foresta... *'''Gordon''' {{NDR|nella sala dell'ospedale dove è ricoverato Harvey Dent}}: Mi dispiace per Rachel. I medici dicono che lei ha dei dolori lancinanti, ma che rifiuta di farsi curare. Che non vuole accettare nemmeno... degli innesti di pelle.<br />'''Harvey Dent/Due Facce''': Si ricorda il nome che mi avevate affibbiato quando ero alla disciplinare? Qual era, Gordon?<br />'''Gordon''': Harvey, io...<br />'''Harvey Dent/Due Facce''': Qual era? Qual era?!<br />'''Gordon''': Era... Due Facce. "Harvey Due Facce".<br />'''Harvey Dent/Due Facce''' {{NDR|si volta mostrandogli la parte bruciata della sua faccia senza essere inquadrata, che Gordon osserva orripilato}}: Perché dovrei nascondere quello che sono?<br />'''Gordon''': Lo so, aveva cercato di mettermi in guardia. Mi dispiace. È venuto a prenderla Wuertz, lavorava per loro, per la mafia. Sa chi è andato a prendere Rachel? Io ho bisogno di sapere di quali dei miei uomini mi posso fidare.<br />'''Harvey Dent/Due Facce''': E perché dovrebbe ascoltarmi adesso?<br />'''Gordon''': Mi dispiace, Harvey.<br />'''Harvey Dent/Due Facce''': No. {{NDR|gli mostra nuovamente la parte bruciata della sua faccia stavolta rivelata al pubblico}} Non è vero. Non ancora. *'''Maroni''': Questa follia è troppo.<br />'''Gordon''': Be', doveva pensarci prima di tirare fuori il Jolly dal mazzo.<br />'''Maroni''': Lo vuole? Posso dirle dove sarà oggi pomeriggio. *'''The Chechen''' {{NDR|vedendo Joker in cima alla montagna di banconote insieme a Lau imbavagliato e legato}}: Non sei così pazzo come sembri!<br />'''Joker''': Ve l'ho detto, sono un uomo di parola! {{NDR|scende dalla montagna di soldi}} Dov'è Maroni?<br />'''The Chechen''': Dimmi, Joker. Con tutti quei soldi cosa ci compri?<br />'''Joker''': Io sono un tipo dai gusti semplici. Mi piacciono, ehm, la [[dinamite]], la polvere da sparo... e la [[benzina]]! {{NDR|i complici di Joker spargono benzina sulla sua metà dei soldi}}<br />'''The Chechen''' {{NDR|tenta di fermarli}}: Ma che cosa...?!<br />'''Joker''' {{NDR|lo ferma puntandogli una pistola addosso}}: Ah, ah, ah. E sai qual è la cosa che hanno in comune? Costano poco.<br />'''The Chechen''': Hai detto che eri un uomo di parola.<br />'''Joker''': Oh, lo sono. Infatti brucio la mia metà. {{NDR|toglie il sigaro di bocca a Chechen e dà fuoco alla montagna di banconote}} A voi importa solo dei soldi. Questa città merita un criminale di maggior classe, e io sono pronto a darglielo. Di' ai tuoi uomini che lavorano per me, adesso. Questa città è mia.<br />'''The Chechen''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Non lavoreranno per un mostro.<br />'''Joker''' {{NDR|prendendo in giro il suo accento}}: Un mostro! E se adesso io ti taglio a pezzetti e ti do in pasto ai tuoi mastini? Mh? Così vediamo quanto è veramente fedele, un cane affamato! {{NDR|The Chechen viene portato via dai suoi stessi uomini, al soldo del Joker, venendo sbranato dai suoi stessi cani}} Non si tratta di soldi, si tratta di mandare un messaggio. Tutto brucia! *'''Giornalista''': Chi c'è in linea?<br />'''Joker''' {{NDR|al telefono, in diretta televisiva}}: Io ho avuto una visione di un mondo senza Batman. La mafia racimolava qualche spicciolo e la polizia cercava di bloccarla poco a poco. Ma era una visione... noiosa. Allora ho cambiato idea. Non voglio che il signor Reese rovini tutto, ma perché devo divertirmi soltanto io? Diamo la possibilità a qualcun altro. Se Coleman Reese non è morto entro sessanta minuti, faccio saltare in aria un ospedale. *'''Alfred''': Pensa che prenderà il Batpod, signore?<br />'''Bruce Wayne''': In pieno giorno, Alfred? Non è molto discreto.<br /> '''Alfred''': La [[Lamborghini]], allora. Molto più discreta. *'''Joker''' {{NDR|vestito da infermiera}}: La, de, la, de, la, de, lum. {{NDR|Joker si toglie la maschera chirurgica e Due Facce si dimena, legato al suo letto}} Ciao. Sai, io non voglio che ci siano dei rancori fra noi due, Harvey. Quando tu e... Ra...<br />'''Due Facce''': Rachel!!!<br />'''Joker''': Rachel, venivate portati via, io ero seduto in gabbia da Gordon! Non ho fatto esplodere io quelle cariche.<br />'''Due Facce''': I tuoi uomini... Un tuo piano...<br />'''Joker''': Ti sembro davvero il tipo da fare piani? Lo sai cosa sono? Sono un cane che insegue le macchine. Non saprei che farmene se... le prendessi! Ecco, io... agisco e basta. La mafia ha dei piani. La polizia ha dei piani. Gordon ha dei piani. Loro sono degli opportunisti. Opportunisti che cercano di controllare i loro piccoli mondi. Io non sono un opportunista. Io cerco di dimostrare agli opportunisti quanto siano patetici, i loro tentativi di controllare le cose. Quindi, quando dico... {{NDR|gli prende la mano}} vieni qui. Quando dico che con te e la tua ragazza non c'era niente di personale, capisci che ti dico la verità. {{NDR|libera un braccio di Due Facce}} Sono gli opportunisti... che ti hanno messo dove sei. Anche tu eri un opportunista. Avevi dei piani. E guarda dove ti hanno portato. {{NDR|libera l'altro braccio di Due Facce e questo tenta di attaccarlo, ma lui riesce a tenerlo fermo}} Io ho solo fatto quello che so fare meglio: ho preso il tuo bel piano e l'ho ribaltato contro di te! Guarda cosa ho fatto a questa città con qualche bidone di benzina e un paio di pallottole. Mh? Ho notato che nessuno entra nel panico quando le cose vanno "secondo i piani"... anche se i piani sono mostruosi. Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion pieno di soldati esploderà, nessuno va nel panico, perché fa tutto parte del piano. Ma quando dico che un solo piccolo sindaco morirà... allora tutti perdono la testa! {{NDR|tira fuori una pistola}} Se introduci un po' di [[anarchia]]... {{NDR|carica la pistola facendola prendere in mano a Due Facce}} se stravolgi l'ordine prestabilito... tutto diventa improvvisamente caos. {{NDR|si fa puntare la pistola sulla fronte}} Sono un agente del caos. Ah, e sai qual è il bello del caos? È equo.<br />'''Due Facce''' {{NDR|mostra il lato intatto della sua moneta}}: Così vivi.<br />'''Joker''': Mmm-hm.<br />'''Due Facce''' {{NDR|mostra il lato rovinato della moneta}}: Così muori.<br />'''Joker''': Hm, adesso ci capiamo. {{NDR|Due Facce tira la moneta ed esce la parte intatta}} *'''Due Facce''': Salve.<br />'''Det. Wuertz''': Dent? Dio, credevo che fossi morto.<br />'''Due Facce''': Mezzo. {{NDR|gli punta la pistola}} Wuertz, chi ha preso Rachel?<br />'''Det. Wuertz''': Gli uomini di Maroni.<br />'''Due Facce''': Silenzio!!! Questo vuol dire che vuoi proteggere l'altro traditore nell'unità di Gordon?<br />'''Det. Wuertz''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Non lo so chi è, non me lo ha detto! Te lo giuro, io non sapevo cosa ti avrebbero fatto!<br />'''Due Facce''': Ahah. È strano. {{NDR|lascia girare la moneta sul tavolo}} Perché neanche io so che ti succederà. {{NDR|esce la faccia rovinata, e gli spara}} *'''Batman''': Bellissimo, non è vero?<br />'''Lucius Fox''': Bellissimo. Immorale. Pericoloso. Ha trasformato ogni cellulare di Gotham in un microfono spia.<br />'''Batman''': E in un generatore ricevitore ad alta frequenza.<br />'''Lucius Fox''': Lei ha preso il mio concetto di sonar e lo ha applicato a tutti i telefoni della città. Con mezza città che le dà segnali, può tracciare la mappa di Gotham. È una cosa sbagliata.<br />'''Batman''': Io devo trovare quell'uomo.<br />'''Lucius Fox''': Sì, ma a quale costo?<br />'''Batman''': Il database è criptato null-key. Può avere accesso una sola persona.<br />'''Lucius Fox''': È troppo potere per una sola persona.<br />'''Batman''': Ecco perché l'ho dato a lei. Solo lei può usarlo.<br />'''Lucius Fox''': Spiare trenta milioni di persone non fa parte delle mie mansioni.<br />'''Batman''': Questo è un campione audio. Se Joker parla a portata di qualunque telefono, lei può triangolare la sua posizione.<br />'''Lucius Fox''': L'aiuto solo per questa volta. Ma non può più contare su di me. Se questa macchina rimane alla Wayne Enterprises, do le dimissioni.<br />'''Batman''': Quando ha finito... Digiti il suo nome. *'''Due Facce''': Vuoi raggiungere tua moglie? La ami?<br />'''Maroni''': Sì.<br />'''Due Facce''': Hai mai immaginato come sarebbe ascoltarla morire?<br />'''Maroni''': Senti, prenditela con Joker. L'ha uccisa lui, la tua donna. È colpa sua se... sei così.<br />'''Due Facce''': Joker è solo un cane rabbioso... Io voglio quello che lo ha sguinzagliato. Ho già sistemato Wuertz. Chi era l'altro nell'unità di Gordon che ha preso Rachel? Era qualcuno di cui si fidava.<br />'''Maroni''': Se te lo dico, mi lasci stare?<br />'''Due Facce''' {{NDR|puntandogli la pistola contro}}: Può aiutare la sorte.<br />'''Maroni''': Ok, è stata Ramirez. {{NDR|Due Facce carica la pistola}} Ma hai detto...<br />'''Due Facce''': ... che può aiutare la sorte. {{NDR|lancia la moneta ed esce la faccia sana}} Tu sei un uomo fortunato... {{NDR|rilancia la moneta ed esce la faccia rovinata}} Ma lui no.<br />'''Maroni''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Chi?<br />'''Due Facce''' {{NDR|mettendosi la cintura}}: Il tuo autista. {{NDR|gli spara e la macchina si ribalta}} *'''Barbara''': Pronto?<br />'''Det. Ramirez''': Barbara, sono Alva Ramirez. Jim vuole che scappi immediatamente. Mettiti subito in macchina con i bambini.<br />'''Barbara''': Ma come? Le unità che sono qui fuori...<br />'''Det. Ramirez''': Di quei poliziotti non ci si può fidare. Jim vuole che ti allontani da loro il più presto possibile. Li faccia andare via per dieci minuti. Devi muoverti in fretta.<br />'''Barbara''': Ma dove dobbiamo andare?<br />'''Det. Ramirez''': Al 250 della 52<sup>a</sup> Esci appena va via la pattuglia.<br />'''Barbara''': Va bene. {{NDR|chiusa la telefonata}}<br />'''Due Facce''': Ti ha creduto? {{NDR|lei fa cenno di sì con la testa}} Perché si fida di te. Proprio come Rachel.<br />'''Det. Ramirez''': Non sapevo che voleva...<br />'''Due Facce''': Non sapevi che le avrebbero fatto? Sei il secondo poliziotto che me lo dice. E che cosa pensavi che le avrebbero fatto?!<br />'''Det. Ramirez''': Mi hanno comprato molto prima, i conti per l'ospedale di mia madre...<br />'''Due Facce''': Basta!!! {{NDR|lancia la moneta}}<br />'''Det. Ramirez''': Mi dispiace.<br />'''Due Facce''': Potrai ancora combattere il crimine. {{NDR|la tramortisce colpendola con la pistola}} *'''Batman''': Non è così semplice. Con Joker non lo è mai.<br />'''Gordon''': La cosa semplice è che ogni secondo che passa, quelle persone sui traghetti sono più vicine a farsi esplodere.<br />'''Batman''': Non succederà mai.<br />'''Gordon''': Allora le farà esplodere lui! *'''Joker''': Ah, ce l'hai fatta. Sono davvero euforico.<br />'''Batman''': Dov'è il detonatore?<br />'''Joker''': Addosso! {{NDR|sguinzaglia i cani di The Chechen, ma Batman li mette fuori gioco}} La lingua batte dove il dente duole! {{NDR|immobilizza Batman}} Dovremmo smettere di batterci o perderemo i fuochi d'artificio!<br />'''Batman''': Non ci saranno i fuochi d'artificio!<br />'''Joker''': Pronti... partenza... via. *'''Batman''' {{NDR|dopo che entrambe le navi non esplodono}}: Che cosa volevi dimostrare? Che in fondo sono tutti mostruosi come te? Sei l'unico.<br />'''Joker''' {{NDR|visibilmente irritato}}: Non si può contare su nessuno al giorno d'oggi. Bisogna fare tutto da soli, non è vero? Non fa niente, sono venuto preparato. {{NDR|prende il detonatore}} Viviamo in un mondo strano... a proposito, sai come mi sono fatto queste cicatrici?<br />'''Batman''': No, ma so come ti farai queste! {{NDR|Batman trafigge il Joker con dei dardi e butta il criminale dal palazzo, che comincia a sghignazzare istericamente, ma poi lo aggancia con una fune e lo tira su}}<br />'''Joker''': Ah, oh... Oh! Tu... tu non riesci proprio a lasciarmi andare, vero? Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile. Tu sei davvero incorruttibile, non è così? Eh!? Tu non mi uccidi per un mal riposto senso di superiorità. E io non ti ucciderò... perché tu sei troppo divertente! Credo che io e te siamo destinati a lottare per sempre.<br />'''Batman''': Tu starai in una cella imbottita per sempre!<br />'''Joker''': Magari potremmo dividerne una! Le raddoppieranno, vista la velocità con cui impazziscono gli abitanti di Gotham.<br />'''Batman''': Questa città ti ha appena dimostrato che ci sono ancora delle persone pronte a credere nel bene.<br />'''Joker''': Finché non perderanno completamente le speranze! Finché non guarderanno bene in faccia il vero Harvey Dent e tutte le "gesta eroiche" che ha compiuto. Non avrai pensato che rischiassi di perdere la battaglia per l'anima di Gotham in una scazzottata con te? No... Bisogna avere un [[asso (carte)|asso]] nella manica. E il mio è Harvey.<br />'''Batman''': Che cosa hai fatto?<br />'''Joker''': Ho preso il "paladino di Gotham" e l'ho... l'ho fatto abbassare al nostro livello. Non è stato difficile, vedi, la [[follia]], come sai, è come la gravità: basta solo una piccola spinta! {{NDR|scoppia a ridere in modo maniacale, e Batman si allontana mentre lui viene circondato dalla polizia}} *{{NDR|Due Facce ha rapito la famiglia di Gordon e il commissario l'ha seguito fino al luogo dove è morta Rachel}}<br />'''Gordon''' {{NDR|Gordon cammina all'interno del palazzo}}: Dent!<br />'''Due Facce''' {{NDR|colpisce alle spalle Gordon e lo scaraventa per terra}}: È qui che l'hanno portata, Gordon. Dopo che i tuoi uomini gliel'hanno consegnata. È qui che è morta.<br />'''Gordon''': Purtroppo lo so. Ho cercato di salvarla.<br />'''Due Facce''': Ma non l'hai fatto.<br />'''Gordon''': Non ho potuto.<br />'''Due Facce''': Sì, avresti potuto. Se mi avessi ascoltato... se ti fossi opposto alla corruzione, invece di stringere il tuo patto col diavolo.<br />'''Gordon''': Io volevo sconfiggere la mafia!!!<br />'''Due Facce''' {{NDR|puntandogli la pistola}}: Non oseresti tentare di giustificarti se sapessi che cosa ho perso! Hai mai dovuto parlare con la persona che amavi di più? E dirle che andava tutto bene, quando sapevi che non era vero? Be', fra poco saprai che cosa si prova. Dopo potrai guardarmi negli occhi e dirmi che ti dispiace!<br />'''Gordon''' {{NDR|terrorizzato}}: Tu non farai del male alla mia famiglia.<br />'''Due Facce''': No, solo alla persona che ami di più. {{NDR|punta la pistola alla moglie di Gordon}} Allora, è tua moglie?<br />'''Gordon''': Metti giù la pistola, Harvey. {{NDR|sussurra}} Metti giù la pistola... per favore... mettila... ti prego. {{NDR|Due Facce punta la pistola a sua figlia}} Ti prego. {{NDR|Due Facce punta la pistola al figlio di Gordon}} Porca puttana, la vuoi piantare di puntare la pistola contro la mia famiglia?!<br />'''Due Facce''': Abbiamo il vincitore. {{NDR|afferra James Gordon Jr.}}<br />'''Barbara''' {{NDR|piagnucolando dal terrore}}: No, Jim, fermalo, non farglielo fare!<br />'''Gordon''': Harvey? Harvey! Mi dispiace... per quello che è successo! Non uccidere mio figlio, ti prego.<br />'''Due Facce''' {{NDR|sente i cani della polizia}}: Hai portato i tuoi sbirri?!<br />'''Gordon''': Sanno solo che c'è un problema. Non sanno con chi o con cosa, delimitano l'area.<br />'''Due Facce''': Pensi che voglia scappare da tutto questo?! {{NDR|indica il suo lato ustionato}} Non c'è più modo di scappare ormai!<br />'''Batman''' {{NDR|appare dall'ombra}}: Non vorrai fare del male al bambino.<br />'''Due Facce''': Non è questione di quello che voglio io, ma di quello che è giusto!!! Pensavi che potessimo essere persone per bene in questi tempi in cui tutto è male... ma ti sbagliavi. Il mondo è spietato, e l'unica moralità in un mondo spietato... {{NDR|tira fuori la moneta}} ...è il [[caso]]. Imparziale, senza pregiudizi... equo. Suo figlio ha le stesse probabilità che aveva lei: metà e metà.<br />'''Batman''': La morte di Rachel non è stata un caso. Abbiamo deciso di agire. Noi tre.<br />'''Due Facce''': E allora perché sono io l'unico a cui è stata tolta ogni cosa?!<br />'''Batman''': Ti sbagli.<br />'''Due Facce''': Joker ha scelto me!<br />'''Batman''': Perché tu eri il migliore di noi! Voleva dimostrare che persino un uomo così integro come te poteva cadere.<br />'''Due Facce''': E aveva ragione.<br />'''Batman''': Sei tu quello che ha la pistola in mano. Quindi puntala contro le persone che sono responsabili.<br />'''Due Facce''': Mi sembra giusto. Tu sei il primo. {{NDR|lancia la sua moneta. Esce la faccia rovinata e spara a Batman nello stomaco}} Tocca a me. {{NDR|punta la pistola alla sua tempia e lancia la moneta: faccia buona. Punta la pistola alla tempia del figlio di Gordon}}<br />'''Gordon''': Harvey, hai ragione. La morte di Rachel è stata colpa mia. M-ma per favore, non punire mio figlio. Ti prego, punisci me.<br />'''Due Facce''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Sto per farlo. Di' a tuo figlio che andrà tutto bene. Menti... come ho fatto io.<br />'''Gordon''': Andrà tutto bene, James. {{NDR|Due Facce lancia la moneta, ma Batman improvvisamente lo travolge, trascinando Dent e il figlio di Gordon giù dall'edificio e tutti e tre scompaiono dalla visuale mentre Barbara urla; la moneta cade sul pavimento, e appare la faccia buona}} *'''Gordon''': Grazie.<br />'''Batman''': Non devi ringraziarmi.<br />'''Gordon''': Sì, invece. {{NDR|sospira}} Joker ha vinto. Il processo di Harvey, tutto quello per cui si è battuto... è distrutto. Qualunque possibilità di mettere a posto la città muore con la reputazione di Harvey. Avevamo puntato tutto su di lui. Joker ha preso il migliore di noi e l'ha fatto a pezzi. La gente perderà la speranza.<br />'''Batman''': Non la perderà. Nessuno dovrà sapere cosa ha fatto.<br />'''Gordon''': Cinque morti! Due dei quali poliziotti. Non si può cancellare tutto.<br />'''Batman''': No, no. Perché Joker non può vincere. {{NDR|Batman si china di fronte al corpo immobile di Harvey che mostra il lato ustionato del suo volto}}. Gotham ha bisogno del suo vero eroe {{NDR|Batman gira la testa di Harvey in modo da mostrare solo la parte del volto intatta}}.<br />'''Gordon''': No.<br />'''Batman''' {{NDR|citando una frase di Harvey Dent}}: «O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo». Io posso fare queste cose, perché non sono un eroe. Non come Dent. Le ho uccise io quelle persone. Questo posso essere.<br />'''Gordon''' {{NDR|parlando a fatica dopo aver capito quello che ha in mente Batman}}: No, no, no, non puoi, non sei così...<br />'''Batman''': Io sono quello di cui Gotham ha bisogno. Dillo a tutti. ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Gordon''': Ti daranno la caccia.<br />'''Batman''': Tu mi darai la caccia. Mi condannerai, mi sguinzaglierai dietro i cani. Perché è quello che deve succedere. Perché a volte, la [[verità]] non basta. A volte la gente merita di più. A volte la gente ha bisogno che la propria [[fiducia]] venga ricompensata. {{NDR|Batman fugge via correndo a piedi per raggiungere il BatPod}}<br />'''James Gordon Jr.''': Batman! Batman! Perché scappa?<br />'''Gordon''': Perché dobbiamo dargli la caccia.<br />'''Poliziotto''': Avanti SWAT, entriamo, via via, muoversi!<br />'''James Gordon Jr.''': Ma non ha fatto niente.<br />'''Gordon''': Perché Batman è l'eroe che Gotham merita, ma non quello di cui ha bisogno adesso. E quindi gli daremo la caccia. Perché lui può sopportarlo. Perché lui non è un eroe. È un guardiano silenzioso che vigila su Gotham. Un cavaliere oscuro. ==Citazioni su ''Il cavaliere oscuro''== *''[[Batman Begins]]'' era un film più semplice, era una storia sulle origini. Bruce era un giovane arrabbiato, ingenuo, pieno di dolore e rabbia, che voleva cambiare le cose, che voleva fare del bene, ma che si rendeva conto di non avere le capacità per farlo. Partiva per un viaggio per fortificarsi, per fare esperienza e per tornare a Gotham come un personaggio del tutto diverso: forgiato, con una maggiore forza di carattere. Ora è uno che ha già ottenuto tutto ciò; adesso è la sua mente che è chiamata a combattere. Come avversario ha il Joker, che è un personaggio molto intelligente, dedito al caos e alla distruzione, che cerca di mostrare a Batman e al resto di Gotham che credere nell'ordine è ipocrita, che l'ordine in fin dei conti è impossibile, non fa parte della natura umana. Cerca di tentare Batman e portarlo a rompere il suo codice morale: non uccidere. La cupezza di questo film è molto più cerebrale, intellettuale rispetto al precedente. ([[Christian Bale]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film di Batman]] [[Categoria:Film premi Oscar]] jozrmfn52cen96rgtgpnemdch8rje4x Phenomena 0 22460 1218413 926593 2022-07-22T19:21:22Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: figlio di Frau Brückner |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto dal regista [[Dario Argento]]. *Ecco che cosa c'era all'interno del guanto... sono larve di una mosca, la Grande Sarcofaga. Si nutre soltanto di cadaveri e resti umani. ('''John McGregor''') *È un posto particolare, la chiamavano Transilvania della Svizzera... ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] saylxpju2bwud5lf0bij7qpkvykzmod 1218442 1218413 2022-07-22T20:09:10Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: figlio di Frau Brückner |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]]. ==Frasi== *Ecco che cosa c'era all'interno del guanto... sono larve di una mosca, la Grande Sarcofaga. Si nutre soltanto di cadaveri e resti umani. ('''John McGregor''') *È un posto particolare, la chiamavano Transilvania della Svizzera... ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Citazioni su ''Phenomena''== ===[[Sergio Stivaletti]]=== *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] f2baxll9a4aa6w78u2tdxaqgika0bwk 1218448 1218442 2022-07-22T20:44:36Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Phenomena */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: figlio di Frau Brückner |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]]. ==Frasi== *Ecco che cosa c'era all'interno del guanto... sono larve di una mosca, la Grande Sarcofaga. Si nutre soltanto di cadaveri e resti umani. ('''John McGregor''') *È un posto particolare, la chiamavano Transilvania della Svizzera... ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Citazioni su ''Phenomena''== ===[[Dario Argento]]=== *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. ===[[Sergio Stivaletti]]=== *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] jmalq8kwqw8mnl0xifzgfr9sh7dgabf 1218453 1218448 2022-07-22T21:27:09Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Phenomena */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: figlio di Frau Brückner |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]]. ==Frasi== *Ecco che cosa c'era all'interno del guanto... sono larve di una mosca, la Grande Sarcofaga. Si nutre soltanto di cadaveri e resti umani. ('''John McGregor''') *È un posto particolare, la chiamavano Transilvania della Svizzera... ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Citazioni su ''Phenomena''== *A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''Phenomena'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada. ([[Daria Nicolodi]]) ===[[Dario Argento]]=== *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. ===[[Sergio Stivaletti]]=== *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] r83tjfkn5cjemudsla2png829r71zq1 1218455 1218453 2022-07-22T21:38:22Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Phenomena */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: figlio di Frau Brückner |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]]. ==Frasi== *Ecco che cosa c'era all'interno del guanto... sono larve di una mosca, la Grande Sarcofaga. Si nutre soltanto di cadaveri e resti umani. ('''John McGregor''') *È un posto particolare, la chiamavano Transilvania della Svizzera... ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Citazioni su ''Phenomena''== *A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''Phenomena'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada. ([[Daria Nicolodi]]) *Durante la lavorazione non ho mai avuto paura, cosa che invece è successa quando ho visto il film finito, per intero. ([[Jennifer Connely]]) *Gli insetti non mi fanno alcuna impressione e poi quelli più strani erano in gabbia. L'unico momento di preoccupazione l'ho avuto girando una scena in barca: non so guidarla bene e la persona che era con me non sapeva nuotare. ([[Jennifer Connely]]) ===[[Dario Argento]]=== *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. ===[[Fabio Giovannini]]=== *Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. Ma anche con uno sguardo ai giochi di ombre del ''Bacio della pantera'' di [[Jacques Tourneur]] (già citato nella scena della piscina di ''Suspiria''). Predominano quindi i contrasti tra chiaro e scuro, senza più i fasci di luci colorate di ''Inferno'' e ''Suspiria''. *È un film più vicino alle fiabe di tutte le precedenti fatiche di Argento, un lungo viaggio attraverso lo specchio che sarebbe piaciuto a [[Lewis Carroll]]. *L'idea di ''Phenomena'' nasce quasi per caso, dall'ascolto di una notizia al giornale radio di una emittente francese. Lo speaker parlava di un assassino scoperto con l'aiuto degli insetti. Da quello spunto Argento era risalito a un entomologo francese esperto in criminologia, e tra docenti universitari di entomologia e agenti di polizia aveva scoperto un singolare intreccio. Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima. ===[[Sergio Stivaletti]]=== *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] 9jyv1xp065e9iei6esiimt9jmz69egb 1218456 1218455 2022-07-22T21:38:45Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Phenomena */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: figlio di Frau Brückner |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]]. ==Frasi== *Ecco che cosa c'era all'interno del guanto... sono larve di una mosca, la Grande Sarcofaga. Si nutre soltanto di cadaveri e resti umani. ('''John McGregor''') *È un posto particolare, la chiamavano Transilvania della Svizzera... ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Citazioni su ''Phenomena''== *A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''Phenomena'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada. ([[Daria Nicolodi]]) *Durante la lavorazione non ho mai avuto paura, cosa che invece è successa quando ho visto il film finito, per intero. ([[Jennifer Connelly]]) *Gli insetti non mi fanno alcuna impressione e poi quelli più strani erano in gabbia. L'unico momento di preoccupazione l'ho avuto girando una scena in barca: non so guidarla bene e la persona che era con me non sapeva nuotare. ([[Jennifer Connelly]]) ===[[Dario Argento]]=== *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. ===[[Fabio Giovannini]]=== *Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. 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Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima. ===[[Sergio Stivaletti]]=== *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] izg44icvn6zjgnjd7g4653dqclkbld7 1218458 1218456 2022-07-22T21:43:15Z Mariomassone 17056 /* Fabio Giovannini */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: figlio di Frau Brückner |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]]. ==Frasi== *Ecco che cosa c'era all'interno del guanto... sono larve di una mosca, la Grande Sarcofaga. Si nutre soltanto di cadaveri e resti umani. ('''John McGregor''') *È un posto particolare, la chiamavano Transilvania della Svizzera... ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Citazioni su ''Phenomena''== *A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''Phenomena'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada. ([[Daria Nicolodi]]) *Durante la lavorazione non ho mai avuto paura, cosa che invece è successa quando ho visto il film finito, per intero. ([[Jennifer Connelly]]) *Gli insetti non mi fanno alcuna impressione e poi quelli più strani erano in gabbia. L'unico momento di preoccupazione l'ho avuto girando una scena in barca: non so guidarla bene e la persona che era con me non sapeva nuotare. ([[Jennifer Connelly]]) ===[[Dario Argento]]=== *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. ===[[Fabio Giovannini]]=== *Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. Ma anche con uno sguardo ai giochi di ombre del ''Bacio della pantera'' di [[Jacques Tourneur]] (già citato nella scena della piscina di ''[[Suspiria]]''). Predominano quindi i contrasti tra chiaro e scuro, senza più i fasci di luci colorate di ''[[Inferno (film)|Inferno]]'' e ''Suspiria''. *È un film più vicino alle fiabe di tutte le precedenti fatiche di Argento, un lungo viaggio attraverso lo specchio che sarebbe piaciuto a [[Lewis Carroll]]. *L'idea di ''Phenomena'' nasce quasi per caso, dall'ascolto di una notizia al giornale radio di una emittente francese. Lo speaker parlava di un assassino scoperto con l'aiuto degli insetti. Da quello spunto Argento era risalito a un entomologo francese esperto in criminologia, e tra docenti universitari di entomologia e agenti di polizia aveva scoperto un singolare intreccio. Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima. ===[[Sergio Stivaletti]]=== *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] b03dhnfrbha398vvuv4ub4z51rvppqo Lago di Como 0 23460 1218405 1218320 2022-07-22T18:20:13Z 151.21.151.19 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) * {{NDR|Lago di Como}} n'è molto cortese alle città et terre vicine e in particolare a [[Milano]]. Coloro poi che sanno come qui habitarono gli antichi padri Volturreni et dall'historie. comprendono esservi nati huomini famosi in lettere e in armi; havervi tenuto i lor tesori et gioie re grandi et esservi state lasciate memorie d'honori da pontefici massimi; ripieni di stupore volentieri fanno riverentia a questa patria come a singolar, madre d'ogni nobiltà et ornamento. ([[Tommaso Porcacchi]]) * Et essendo le ricchezze {{NDR|del Lago di Como}} o dall'aria o dalla terra o dall'acqua, dell'aria non posso dare altro argomento che questo: cioè, che le api vi facciano assai frutto; i lauri e i mirti in tanta copia naturalmente vi nascano che ne formino boschi; le piante de' melaranci, de' limoni et de' cedri senza alcuna cura vi moltiplichino et si riducano a perfettione, senza che 'l vernomai siano coperte nè difese dal freddo con artificio alcuno; le quali cose non sarebbono se la temperie dell'aria non fosse benigna et delicata. ([[Tommaso Porcacchi]]) * Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario {{NDR|[[Lago di Como]]}}? / alle splendide mense grandi doni tu rechi. / Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: / ti danno anche il nome le corna ricurve. / Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; / Le tue splendide doti da dove comincerò a cantare ? / In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. / Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; / non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. / I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti giardini; / misti all'alloro rosseggiano i melograni. / Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; / sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. / Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; / il cedro lutto vince con il suo profumo. / Ceda - così vorrei - al tuo confronto persino lo scuro Averno; / persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. / Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, / lo stesso possente Lucrino ceda a te. / Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; / se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. / Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere / le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. / Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. / A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; / perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. / tu che leggi questi versi, di', ti prego: O ''Redentore abbi misericordia di Paolo'' - e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego. ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) * Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina. ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) * Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti [...]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'[[Amore]], nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) * Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) *{{NDR|Lierna Lago di Como}} È come [[Monte Carlo]]! ([[George Clooney]]) * Il segreto della felicitá? L'ho capito comprando casa sul [[Lago di Como]]. All'inizio pensavo a un investimento. Poi, quando ho visto gli operai che ci lavoravano, cantando e bevendo buon vino, mi sono reso conto che stavano meglio di me. Per 25 anni ho mangiato in piedi e di corsa. Loro si prendevano il tempo della pausa a pranzo e tornavano a casa pensando alla cena. ([[George Clooney]]) * I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) * La casa in Italia {{NDR|sul Lago di Como}} mi ha cambiato. Ci passo l’estate normalmente, non quest’ultima. Andavo sempre di corsa, ho imparato a rallentare. Osservandoli dopo una giornata di lavoro, mettersi a tavola, un buon vino, chiacchiere, amici, è gente che si da godere la vita, sa come celebrarla. ([[George Clooney]]) * Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) * L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) *L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) * Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore -Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) *Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) *{{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) * Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]) * Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). * Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] sdzx39vrnl2o6lavnua0bzgty5w7qxf 1218407 1218405 2022-07-22T18:55:29Z Sun-crops 10277 Annullata la modifica 1218405 di [[Special:Contributions/151.21.151.19|151.21.151.19]] ([[User talk:151.21.151.19|discussione]]) non giustificato wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) * {{NDR|Lago di Como}} n'è molto cortese alle città et terre vicine e in particolare a [[Milano]]. Coloro poi che sanno come qui habitarono gli antichi padri Volturreni et dall'historie. comprendono esservi nati huomini famosi in lettere e in armi; havervi tenuto i lor tesori et gioie re grandi et esservi state lasciate memorie d'honori da pontefici massimi; ripieni di stupore volentieri fanno riverentia a questa patria come a singolar, madre d'ogni nobiltà et ornamento. ([[Tommaso Porcacchi]]) * Et essendo le ricchezze {{NDR|del Lago di Como}} o dall'aria o dalla terra o dall'acqua, dell'aria non posso dare altro argomento che questo: cioè, che le api vi facciano assai frutto; i lauri e i mirti in tanta copia naturalmente vi nascano che ne formino boschi; le piante de' melaranci, de' limoni et de' cedri senza alcuna cura vi moltiplichino et si riducano a perfettione, senza che 'l vernomai siano coperte nè difese dal freddo con artificio alcuno; le quali cose non sarebbono se la temperie dell'aria non fosse benigna et delicata. ([[Tommaso Porcacchi]]) * Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario {{NDR|[[Lago di Como]]}}? / alle splendide mense grandi doni tu rechi. / Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: / ti danno anche il nome le corna ricurve. / Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; / Le tue splendide doti da dove comincerò a cantare ? / In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. / Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; / non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. / I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti giardini; / misti all'alloro rosseggiano i melograni. / Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; / sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. / Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; / il cedro lutto vince con il suo profumo. / Ceda - così vorrei - al tuo confronto persino lo scuro Averno; / persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. / Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, / lo stesso possente Lucrino ceda a te. / Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; / se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. / Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere / le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. / Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. / A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; / perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. / tu che leggi questi versi, di', ti prego: O ''Redentore abbi misericordia di Paolo'' - e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego. ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) * Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina. ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) * Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) * Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) *{{NDR|Lierna Lago di Como}} È come [[Monte Carlo]]! ([[George Clooney]]) * Il segreto della felicitá? L'ho capito comprando casa sul [[Lago di Como]]. All'inizio pensavo a un investimento. Poi, quando ho visto gli operai che ci lavoravano, cantando e bevendo buon vino, mi sono reso conto che stavano meglio di me. Per 25 anni ho mangiato in piedi e di corsa. Loro si prendevano il tempo della pausa a pranzo e tornavano a casa pensando alla cena. ([[George Clooney]]) * I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) * La casa in Italia {{NDR|sul Lago di Como}} mi ha cambiato. Ci passo l’estate normalmente, non quest’ultima. Andavo sempre di corsa, ho imparato a rallentare. Osservandoli dopo una giornata di lavoro, mettersi a tavola, un buon vino, chiacchiere, amici, è gente che si da godere la vita, sa come celebrarla. ([[George Clooney]]) * Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) * L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) *L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) * Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore -Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) *Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) *{{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) * Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]) * Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). * Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] peqfn48ezjqumgdxp7r7i6cjw39bfcr 1218408 1218407 2022-07-22T19:00:29Z Sun-crops 10277 - Fuori standard, non significative e non pertinenti wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) * Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario {{NDR|[[Lago di Como]]}}? / alle splendide mense grandi doni tu rechi. / Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: / ti danno anche il nome le corna ricurve. / Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; / Le tue splendide doti da dove comincerò a cantare ? / In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. / Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; / non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. / I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti giardini; / misti all'alloro rosseggiano i melograni. / Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; / sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. / Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; / il cedro lutto vince con il suo profumo. / Ceda - così vorrei - al tuo confronto persino lo scuro Averno; / persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. / Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, / lo stesso possente Lucrino ceda a te. / Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; / se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. / Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere / le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. / Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. / A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; / perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. / tu che leggi questi versi, di', ti prego: O ''Redentore abbi misericordia di Paolo'' - e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego. ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) * Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina. ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) * Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) * Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) * I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) * Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) * L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) *L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) * Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore -Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) *Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) *{{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) * Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]) * Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). * Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] 25ruvdhcixl7li5izvfo79xner6wxho 1218422 1218408 2022-07-22T19:24:24Z Sun-crops 10277 abc, citazione di Johann Georg Kohl macellata in modo insensato, typo per Paolo Diacono pressoché inemendabile wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) * ''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario {{NDR|[[Lago di Como]]}}?'' / ''alle splendide mense grandi doni tu rechi. / Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: / ti danno anche il nome le corna ricurve. / Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; / Le tue splendide doti da dove comincerò a cantare ? / In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. / Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; / non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. / I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti giardini; / misti all'alloro rosseggiano i melograni. / Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; / sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. / Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; / il cedro lutto vince con il suo profumo. / Ceda - così vorrei - al tuo confronto persino lo scuro Averno;'' ''/ persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. / Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, / lo stesso possente Lucrino ceda a te. / Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; / se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. / Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere / le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. / Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. / A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; / perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. / tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore abbi misericordia di Paolo - e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego''. ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) * ''Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina.'' ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) * Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) * Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) * Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) * L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) * L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) * Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) * Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore -Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) * {{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) * Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) * Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]) * Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). * Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] ndlg41zm2vlsyxirv9t4qyk7uhti938 1218428 1218422 2022-07-22T19:28:43Z Sun-crops 10277 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) * ''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario {{NDR|[[Lago di Como]]}}?'' / ''alle splendide mense grandi doni tu rechi. / Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: / ti danno anche il nome le corna ricurve. / Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; / Le tue splendide doti da dove comincerò a cantare ? / In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. / Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; / non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. / I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti giardini; / misti all'alloro rosseggiano i melograni. / Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; / sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. / Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; / il cedro lutto vince con il suo profumo. / Ceda - così vorrei - al tuo confronto persino lo scuro Averno;'' ''/ persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. / Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, / lo stesso possente Lucrino ceda a te. / Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; / se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. / Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere / le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. / Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. / A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; / perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. / tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore abbi misericordia di Paolo - e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego''. ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) * ''Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina.'' ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) * Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) * Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) * Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) * L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) * L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) * Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) * Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore -Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) * {{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) * Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]) * Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) * Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). * Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] f2euujtqcmuopb61d9q3rdwr2xyd5uc 1218433 1218428 2022-07-22T19:34:06Z Sun-crops 10277 Reinserisco Strindberg per consentire un'ulteriore lettura, ma non sembra particolarmente significatica wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) * ''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario {{NDR|[[Lago di Como]]}}?'' / ''alle splendide mense grandi doni tu rechi. / Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: / ti danno anche il nome le corna ricurve. / Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; / Le tue splendide doti da dove comincerò a cantare ? / In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. / Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; / non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. / I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti giardini; / misti all'alloro rosseggiano i melograni. / Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; / sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. / Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; / il cedro lutto vince con il suo profumo. / Ceda - così vorrei - al tuo confronto persino lo scuro Averno;'' ''/ persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. / Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, / lo stesso possente Lucrino ceda a te. / Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; / se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. / Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere / le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. / Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. / A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; / perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. / tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore abbi misericordia di Paolo - e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego''. ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) * ''Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina.'' ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) * Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *Il lago di Como è un [[imbuto]] pieno di pioggia, e lì le arance le ho viste solo dai fruttivendoli, ma è buono come luogo di soggiorno, perché ci sono molte ville, che si affittano alle coppiette, ed è un'industria molto lucrosa. Sa perché? Perché il contratto d'affitto vien fatto per sei mesi e dopo tre settimane se ne vanno.<br>– Perché dopo tre settimane?<br>– Perché litigano. Chiaro! Ma il fitto devono comunque pagarlo. E si riaffitta. E gli affari vanno a gonfie vele. Perché di amore ce n'è sempre: anche se poi non dura. ([[August Strindberg]] *I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) * Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) * Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) * L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) * L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) * Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) * Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore -Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) * Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) * {{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) * Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]) * Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) * Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). * Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] 32s9tjl4ehrccou44qly9pd30b7snu4 1218459 1218433 2022-07-22T21:53:18Z Sun-crops 10277 Fix vari, scansione dei versi di Paolo Diacono da rivedere, NDR da rivedere ed eliminare dove necessario, citazione di Johann Georg Kohl da riparare. wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) *''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario {{NDR|[[Lago di Como]]}}?'' | ''alle splendide mense grandi doni tu rechi. | Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: | ti danno anche il nome le corna ricurve. | Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; | Le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? | In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. | Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; | non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. | I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti giardini; | misti all'alloro rosseggiano i melograni. | Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; | sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. | Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; | il cedro lutto vince con il suo profumo. | Ceda – così vorrei – al tuo confronto persino lo scuro Averno; | persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. | Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, | lo stesso possente Lucrino ceda a te. | Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; | se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. | Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere | le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. | Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. | A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; | perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. | tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore abbi misericordia di Paolo – e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego''. ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) *''Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina.'' ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) *Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *Il lago di Como è un [[imbuto]] pieno di pioggia, e lì le arance le ho viste solo dai fruttivendoli, ma è buono come luogo di soggiorno, perché ci sono molte ville, che si affittano alle coppiette, ed è un'industria molto lucrosa. Sa perché? Perché il contratto d'affitto vien fatto per sei mesi e dopo tre settimane se ne vanno.<br>– Perché dopo tre settimane?<br>– Perché litigano. Chiaro! Ma il fitto devono comunque pagarlo. E si riaffitta. E gli affari vanno a gonfie vele. Perché di amore ce n'è sempre: anche se poi non dura. ([[August Strindberg]] *I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) *Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) *Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) *L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) *L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) *Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) *Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) * {{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]'') *Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) *Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). *Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] cv8i9okhqmheg16rs5e1gmrfwuy2s94 Antonio Cassano 0 25667 1218346 1213016 2022-07-22T12:46:17Z 91.187.213.91 /* Citazioni di Antonio Cassano */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Antonio Cassano Euro 2012 vs England.jpg |thumb|Antonio Cassano nel 2012]] '''Antonio Cassano''' (1982 – vivente), ex calciatore italiano. ==Citazioni di Antonio Cassano== *Certo è che se dai a [[Giuseppe Marotta (dirigente sportivo)|Marotta]] la metà di quello che spende [[Pantaleo Corvino|Corvino]], vinciamo tre scudetti consecutivi. Marotta è il Cassano dei direttori sportivi.<ref group="fonte">Dall'intervista ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/08/14/cassano.shtml Cassano sposa la Samp: "Sarò il nuovo Mancini"]'', ''Gazzetta.it'', 14 agosto 2008.</ref> *{{NDR|[[Gaffe famose|Famosa gaffe]]}} Ci sono froci in nazionale?<ref>In risposta alle affermazioni del giornalista [[Alessandro Cecchi Paone]], {{cfr}} «Nella nazionale di Prandelli ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual. Il resto sono sani etero sessuali, simpaticamente e normalmente rozzi.»</ref> Se penso quello che dico sai che cosa viene fuori...<ref>In occasione della conferenza stampa rilasciata durante il ritiro della nazionale italiana al Campionato europeo di calcio 2012, svoltosi in Polonia e Ucraina, 12 giugno 2012; citato in Sergio Rame, ''[http://www.ilgiornale.it/news/cassano-froci-spero-noma-cecchi-paone-insiste-sono-stato.html Cassano: "Froci? Spero di no"Ma Cecchi Paone insiste: "Sono stato con un azzurro"]'', ''IlGiornale.it'', 13 giugno 2012.</ref> *[[Cristiano Ronaldo]] mi piace? No! Ha fatto 807 goal? Chapeau. Ha vinto tanto? Chapeau. È stato di peso? Chapeau. Mi piace come giocatore? No! Lo metto tra i più grandi della storia? No! Parere mio personale. Sbaglierò? Amen. Per me, è la qualità, raffinatezza, [[Nicola Ventola|Ventola]].<ref>Dal canale Twitch ''ChristianVieriOfficial''; citato in ''[https://www.rivistaundici.com/2022/06/13/cassano-sciapoh-chapeau/?amp "Lo Sciapòh di Cassano ha già segnato la nostra epoca"]'', ''rivistaundici.com'', 13 Giugno 2022.</ref> *{{NDR|Parlando di [[Andrea Stramaccioni]]}} È stata la persona peggiore mai incontrata nel mondo del calcio. Ne ho incontrate tante, ma lui... Non è stata una persona onesta, leale. Ti diceva una cosa davanti e tante altre dietro. Raramente sono arrivato alle mani con qualcuno ma con lui fu giusto alzare le mani. Era una persona che non mi piaceva e continua a non piacermi, e non mi piacerà mai. Perché se una persona nasce quadrata non può morire tonda.<ref>Dal programma televisivo ''I Signori del Calcio'', ''Sky Sport''; citato in ''[http://www.goal.com/it/notizie/cassano-non-si-pente-stramaccioni-il-peggiore-giusto-alzare/5v0da38g8z2w1viudevurkby7?utm_source=facebook.com&utm_medium=referral&utm_campaign=itfb "Stramaccioni il peggiore, giusto alzare le mani"]'', ''Goal.com'', 28 maggio 2018.</ref>*** *{{NDR|Dopo avere rescisso il contratto con il Parma in seguito ai mancati pagamenti di stipendio ai giocatori}} Ho deciso di chiudere il rapporto dopo una presa per il culo durata sette mesi, sono stanco, ho deciso di lasciare tutto. Non ce l'ho con i tifosi di Parma, con i miei compagni e con chi lavora, ma con chi ha fatto un disastro dopo che avevamo fatto del [[Parma Football Club|Parma]] un giochino perfetto.<ref group="fonte">Dal programma televisivo ''Tiki-Taka'', citato in ''[http://mobile.sportmediaset.it/checkexistpage.shtml?/mercato/parma/2015/articoli/1057077/cassano-addio-parma-preso-per-il-culo-finita-un-agonia-futuro-magari-smetto-.shtml Cassano, addio Parma: "Preso per il culo, finita un'agonia. Futuro? Magari smetto"]'', ''Sportmediaset.it'', 26 gennaio 2015.</ref> *Ho sempre detto che mi piacerebbe tornare un giorno alla [[Unione Calcio Sampdoria|Samp]] e il direttore Leonardi lo sapeva sin da quest'estate. Il mio rapporto con quella città è particolare ed esula dal calcio. È come la nutella: quando uno la assaggia, un cucchiaio non può bastare.<ref group="fonte">Dall'intervista ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/parma/2014/01/02/news/parma_cassano_conferenza_voci_mercato-74976412/ Cassano: "Samp come la nutella, ma resto a Parma. Qui sto benissimo"]'', ''Repubblica.it'', 2 gennaio 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Ronaldo]]}} Il giocatore più determinante degli ultimi venticinque anni, come Messi oggi. Era un talento clamoroso. La differenza tra lui e me era che, pur essendo anche lui su di peso, la stessa domenica io facevo una partita allucinante e lui faceva due gol. Era chiamato il ''fenomeno''. Ci sarà stato un motivo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/in-primo-piano/cassano-juve-rifiutata-tante-volte-inter-piazza-top-mazzarri-mi-tradi-238286 Cassano: "Juve rifiutata tante volte, Inter piazza top. Mazzarri mi tradì"]'', ''fcinternews.it'', 4 febbraio 2017.</ref> *{{NDR|Su [[Gonzalo Higuaín]]}} Insieme a Suarez è il più forte attaccante del mondo. Tecnicamente è formidabile, usa il destro e il sinistro, è forte di testa. È anni luce davanti a tutti gli altri. Più forte di Cavani che faceva solo gol e basta. Fare 130 gol in 5 anni al Real non è da tutti. <ref group="fonte">Dal programma televisivo ''Tiki Taka'', ''Italia 1'', 18 gennaio 2016; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Sampdoria/19-01-2016/cassano-io-sfaticato-felice-servirei-icardi-ha-palla-ogni-tre-partite-140318103087.shtml Cassano: "Io sfaticato e felice. Servirei a Icardi: ha una palla ogni tre partite..."]'', ''Gazzetta.it'', 19 gennaio 2016.</ref> *Non ci son stati aiuti o cose che si vuol far passare, la Juve era talmente più forte delle altre che vinceva gli scudetti indipendentemente da tutto.<ref group="fonte">Dal programma televisivo ''[http://www.video.mediaset.it/video/tiki_taka/full/446129/puntata-del-17-marzo.html Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco]'', Italia 1, 17 marzo 2014 (1:04:46-1:05:05)</ref> *Non contano i [[modulo (calcio)|moduli]], possiamo giocare con il 3-3-3, il 4-4-4 o il 5-5-5 di [[L'allenatore nel pallone|Oronzo Canà]]: quando ci sono giocatori di qualità puoi giocare in qualsiasi modo.<ref group="fonte">Dall'intervista ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2012/09/26-267943/Cassano%3A+%C2%ABInter+devi+segnare+in+casa%C2%BB Cassano: «Inter devi segnare in casa»]'', ''Corrieredellosport.it'', 26 settembre 2012.</ref> *{{NDR|Sul trasferimento all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]]}} Per me è molto importante questo momento, perché quando tifi per una squadra e poi ci arrivi vuol dire raggiungere il massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.inter.it/aas/news/reader?L=it&N=59069&stringa=cassano Inter Channel, Cassano: "Inter, il massimo"]'', ''Inter.it'', 22 agosto 2012.</ref> *{{NDR|Sulle dichiarazioni di [[Antonio Conte]]}} Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che, lo ripeto, è stato squalificato per omessa denuncia.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/93089/cassano-che-frecciate-a-conte.shtml Cassano, che frecciate a Conte]'', ''Sportmediaset.it'', 15 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Su [[José Mourinho]]}} Questo c'ha due coglioni grandi come una casa.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palermo, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/16-05-2009/blob-tricolore-50398139719.shtml Il blob del tricolore]'', ''Gazzetta.it'', 16 maggio 2009.</ref> *Qui si sono abituati troppo bene. Si sono abituati a mangiare la Nutella e appena devono mangiare un po' di merda si comportano in questa maniera. Sono già 3 o 4 partite che qualcuno mi ha puntato e mi fischia. Mi è successa la stessa cosa a Roma e me ne sono andato, mi è accaduto a Madrid e me ne sono andato. L'Inter sta giocando un altro campionato, ma la Sampdoria è seconda in classifica. E ribadisco seconda. Lancio un messaggio, a buon intenditor poche parole.<ref group="fonte">Dall'intervista dopo la partita Sampdoria-Bari; citato in Filippo Grimaldi ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Sampdoria/01-11-2009/cassano-furioso-coi-tifosi-601821563844.shtml Cassano furioso coi tifosi: "Avanti così e me ne vado"]'', ''Gazzetta.it'', 1 novembre 2009.</ref> *Se avessi ascoltato Capello, uno dei più grandi allenatori di sempre, avrei fatto cose più importanti. L'ho incontrato per la prima volta nel 2001, mi voleva a tutti i costi a Roma e rifiutai la Juve. Ancora oggi dico di aver fatto la scelta migliore. Il problema è che poi ho combinato dei disastri. Non ero cattivo, ma pigro. Il mister mi chiedeva di allenarmi, io facevo il contrario. Ho approfittato troppo del mio talento. Avrei potuto fare una carriera clamorosa, ma non vivo di rimpianti. A Madrid arrivai con 93kg, con Capello ne persi 10. Li però devi scegliere: ti alleni al 100% e giochi, fai la vita bella e stai in panchina. Io sceglievo sempre la seconda e stavo fuori fino alle sei del mattino..<ref group="fonte">Dall'evento ''Milano City Calcio'', 29 settembre 2015; citato in ''[https://m.tuttomercatoweb.com/serie-a/tmw-cassano-higuain-miglior-punta-in-italia-conte-impressionante-1297460 TMW - Cassano: "Higuain miglior punta in Italia. Conte? Impressionante"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 29 settembre 2019.</ref> *Se ce l'ho con la vecchia proprietà o con quella nuova? {{NDR|del Parma}} Con tutti, quelli nuovi manco so chi sono: in venti giorni sono passati quattro presidenti. Ma mi hanno deluso anche quelli vecchi. Quindici giorni fa è arrivata la nuova proprietà, ma non è cambiato nulla. E quando gli ho detto che volevo rescindere, non hanno perso un minuto. Lascio tutto perché sono stanco: vince la dignità per me, prima dei soldi.<ref group="fonte">Dal programma televisivo ''Tiki-Taka'', citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calciomercato/26-01-2015/cassano-risoluzione-parma-forse-giugno-lascio-calcio-smetto-preso-per-il-culo-ghirardi-taci-100645004857.shtml Cassano dopo la risoluzione col Parma: "Forse a giugno lascio il calcio"]'', ''Gazzetta.it'', 26 gennaio 2015.</ref> *[[Sergio Ramos]], tagliati i capelli che mi sembri [[Renato Zero]]!<ref group="fonte">Citato in Ricci Filippo Maria, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/21/Anto_vendetta_Madrid_trema_ga_10_080621085.shtml Anto' la vendetta Madrid trema]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 giugno 2008.</ref> *{{NDR|Durante la presentazione ufficiale}} Sopra il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] c'è solo il cielo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/25-08-2012/cassano-qui-momento-giusto-milan-promesse-non-mantenute-912377382679.shtml Cassano: "Per Allegri contavo poco. Galliani? Tanto fumo poco arrosto"]'', ''Gazzetta.it'', 25 agosto 2012.</ref> *{{NDR|Dopo il suo primo gol in Serie A}} Io mi pensavo che non giocavo quando ho visto Hugo avanti, poi il mister ha detto giocate insieme, state tranquilli, che stasera fate bene ... Ci siamo riusciti, penso ... *Cristiano Ronaldo mi piace? No. Ha fatto 807 Gol? Chapeau. Ha vinto tanto? Chapeau. Mi piace come giocatore? No. Lo metto tra i più grandi della storia? No. Parere mio personale, sbaglierò? Amen. Per me è la qualità, raffinatezza ventola. {{Int2|''[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/serie_a/cassano-ritorno/cassano-ritorno/cassano-ritorno.html Sampdoria, Cassano si presenta "Per rendere ho bisogno di affetto"]''|Dalla presentazione ufficiale con la Sampdoria; citato in ''Repubblica.it'', 18 agosto 2007}} *Ho scelto Genova perché credo che questa sia la società giusta, la città giusta, l'ambiente giusto. Il progetto della Sampdoria è importante. *Al Real è andata male, al 70% è stata colpa mia, ma ci sono state anche tante situazioni negative. Su questo devo migliorare. *Io ho bisogno di affetto, se lo ricevo do il 100%. *{{NDR|Su [[Walter Mazzarri]]}} Il mio arrivo qui dipende anche da lui. *{{NDR|Sul numero di maglia}} Ho fatto 9 + 9 e poi è il numero di [[Ronaldo]], in ogni caso è una maglia che mi dona. *{{NDR|Su [[Francesco Totti]]}} Mi dispiace molto per lui, che ha rinunciato all'azzurro. È uno dei più grandi, insieme a [[Roberto Baggio|Baggio]], degli ultimi 10-20 anni. Ora sono tornato io, e magari tornerà anche lui. {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/25-08-2012/cassano-qui-momento-giusto-milan-promesse-non-mantenute-912377382679.shtml Cassano: "Per Allegri contavo poco. Galliani? Tanto fumo poco arrosto"]''|Dalla presentazione ufficiale con l'Inter; citato in ''Gazzetta.it'', 25 agosto 2012}} *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Al Milan non ho sbagliato io, non hanno sbagliato i giocatori e nemmeno l'allenatore, ma qualcuno più in alto di lui. Qualcuno che faceva il furbo, che prometteva e non manteneva, qualcuno che faceva tanto fumo e poco arrosto. *[...] Sopra il cielo c'è l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]].<ref>In riferimento alle parole che il calciatore disse durante la sua presentazione al Milan: «''Sopra il Milan c'è solo il cielo''».</ref> *Ma io per [[Massimiliano Allegri|Allegri]] contavo come il due di coppe con briscola a bastoni. Per lui ero la quinta, sesta, settima punta, non so nemmeno io. Lui mi diceva che non poteva assicurarmi niente, e allora io me ne vado. *La [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] l'ho detto, lo dico e lo continuerò a dire: è stata l'esperienza che mi ha cambiato la vita, resterà sempre nel mio cuore. {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/01-10-2012/cassano-ringrazia-inter-mi-fanno-sentire-importante--912779875540.shtml Cassano: "Juve senza rivali. All'Inter mi sento importante"]''|Dal programma televisivo ''Undici'', Italia 2; citato in ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012}} *Sono ancora convinto che sia meglio un assist di un [[gol]]. Come realizzazioni posso ancora fare meglio. *Io ho bisogno di sentirmi importante e alla Pinetina mi fanno sentire tale dal primo all'ultimo. Sento la fiducia dell'ambiente. Al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] non mi facevano sentire importante. Volevo giocare, o almeno che fossero chiari con me. *Nel 2006 [[Marcello Lippi|Lippi]] è stato onesto: mi ha chiamato per dirmi che non avrei fatto parte della spedizione in Germania. Nel 2010 invece mi sa che è stato qualche giocatore a parlare male di me a Lippi. *Credo che il Milan abbia risentito più della partenza di [[Thiago Silva]] che di quella di [[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]] perché il difensore dava sicurezza al gruppo, assicurando protezione e ripartenze. Era normale che Ibrahimovic facesse gol, ma era molto più importante Thiago. *{{NDR|Su [[Giampaolo Pazzini]]}} Lo sento spesso, lo prendo sempre in giro, ma non bisogna fare il paragone. Lui è mio amico, sono convinto che farà bene, eravamo entrambi infelici dove eravamo e abbiamo scelto le squadre migliori che c'erano. *{{NDR|Su [[Riccardo Garrone (imprenditore)|Riccardo Garrone]]}} Se potessi tornare indietro non lo tratterei male. Mi voleva bene come un figlio, ora stiamo cercando di recuperare il rapporto. Anzi, mi piacerebbe chiudere la carriera in maglia blucerchiata e comunque [[Genova]] sarà la città dove vivrò quando avrò smesso di giocare. *{{NDR|Su [[Fabio Capello]]}} Il migliore allenatore che abbia mai avuto. Ha fatto tanto per me e io poco per lui: non lo meritava, ma la stima che ci ha legato e ci lega tuttora è immensa. *Sono ancora convinto che quando finirò di giocare io a calcio, diventerò grassissimo. {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/15-10-2012/azzurri-milano-cassano-rai-ibvfoejpeoke-ovnoe-opwfnm-912917742742.shtml Azzurri a Milano, Cassano in tv: "Non so perché sono a casa"]''|Dal programma televisivo ''Che tempo che fa'', Rai 3; citato in ''Gazzetta.it'', 15 ottobre 2012}} *Ho rifiutato tre volte il passaggio alla [[Juventus Football Club|Juventus]]. Lì vogliono solo i soldatini, sul binario, sempre dritti. Io devo andare dove mi pare anche se poi lo pago sulla mia pelle. *Mi diverto a giocare a calcio, dopo il problema al cuore mi è tornata la voglia di fare il calciatore anche se la passione degli inizi è un'altra cosa. Il massimo era giocare in piazza a torso nudo. *Errori? Nella mia vita ne ho fatti un paio... Al minuto però. *{{NDR|Riferito a [[Yūto Nagatomo|Nagatomo]]}} Io non capisco lui, lui non capisce me, quando parla nessuno capisce niente e tu ridi, gli puoi dire qualsiasi cosa e non si offende tanto nemmeno lui capisce. Parliamo di tutto, di cibo, di donne, capisce solo "ti voglio bene", "stai bene?" e roba simile. *[[Lionel Messi|Messi]] è dieci spanne su tutti gli altri. Negli ultimi cinque anni ha fatto centinaia di gol ed ha una continuità devastante. {{Int2|''Un anno dopo mi diverto pure senza pallone''|Intervista di Filippo Di Chiara, ''SportWeek'' nº 32 (949), 10 agosto 2019, pp. 22-31}} *Il calcio mi ha dato tanto, [[popolarità]], [[ricchezza]]. Io invece gli ho dato poco: [[gol]], [[emozioni]], ma in realtà solo il 40-50% di quello che avrei potuto fare. *{{NDR|Parlando del [[Video Assistant Referee]]}} È totalmente inutile: le lunghe attese, quei minuti su minuti per verificare un'azione hanno finito per togliere emozione a chi gioca e a chi è seduto in tribuna. *{{NDR|Parlando del [[calcio femminile]]}} Apprezzo gli sforzi delle ragazze, davvero [...]. Ma è chiaro che c'è una enorme differenza con i maschi. *Il [[talento]] non va ingabbiato dagli [[Schema (calcio)|schemi]], dai maestri delle scuole calcio: i più grandi calciatori arrivano dal calcio della strada. *[[Lorenzo Insigne|Insigne]] è l'unico che si avvicina a me come idea di gioco. ==''Dico tutto (e se fa caldo gioco all'ombra...)''== *{{NDR|Su [[Fabio Capello]]}} Io e lui non andavamo mai d'accordo, al punto che una volta quando stavo alla Roma mi venne in mente un'idea che tutti e due ancora applichiamo con successo. Gli dico: "Visto che facciamo stronzate dalla mattina alla sera e ci mandiamo continuamente a quel paese, almeno mettiamoci la mano davanti alla bocca, così evitiamo che tutto il mondo veda, capisca e ci prenda per il culo". E lui quel giorno lì per la prima volta ha ascoltato me. Per la prima e unica, sia chiaro. *Ne ho trombate molte, anche in ritiro. È piuttosto facile. A Trigoria, che è enorme, ero riuscito a procurarmi la chiave dell'ultimo cancello, quello che dava sul retro. Le facevo entrare da lì. Andavamo negli spogliatoi delle giovanili, spesso usavamo i lettini dei massaggi, ogni tanto se ne spaccava uno. Anche se lo scoprivano, non mi dicevano nulla, chiudevano un occhio. Anche perché spesso ho giocato grandi partite dopo aver fatto sesso. Andatevi a rivedere Roma-Juventus 4-0, quella della bandierina spezzata. Avevo fatto le 6 la domenica mattina, con una delle tante amiche che avevo in quel periodo. *Se quel Bari-Inter non ci fosse stato sarei diventato un rapinatore, o uno scippatore, comunque un delinquente. Molte persone che conosco sono state arruolate dai clan. Quella partita e il mio talento mi hanno portato via dalla prospettiva di una vita di merda. Ero povero, ma tengo a precisare che nella mia vita non ho mai lavorato anche perché non so fare nulla. A oggi mi sono fatto 17 anni da disgraziato e 9 da miliardario me ne mancano ancora 8, prima di pareggiare. *Se una donna ti piace, le rompi le palle. Se ci sta, bene, se non ci sta, bene lo stesso la vita va avanti. ==Citazioni su Antonio Cassano== [[File:Antonio Cassano and Scott Parker England-Italy Euro 2012.jpg|thumb|Cassano impegnato in una partita di Euro 2012]] *A me manca Cassano, non [[Carlos Tévez|Tevez]]. [...] Mi manca in campo. Oggi come oggi alla nostra squadra manca un giocatore come lui. [...] Con Cassano diventa tutto più facile. Lui gioca da seconda punta e riesce a darti il pallone da posizione impossibile. ([[Zlatan Ibrahimović]]) *A parte [[Francesco Totti|Totti]], comunque è Cassano a colpire la mia immaginazione. Se vuole può diventare uno dei migliori al mondo. So che ha un carattere forte, ma questo è un tratto che distingue tanti campioni. In campo è super intelligente. Non è alto, non è velocissimo, non è forte fisicamente, ma quando ha il pallone... Ha doti fuori dal comune. ([[Thierry Henry]]) *Antonio è straordinario. Il giorno che è arrivato all'Inter gli ho detto: 'Stavolta giochiamo insieme, abbiamo sempre giocato contro'. Da Genova alla Liga, abbiamo sempre giocato contro. Ho sempre vinto per fortuna contro di lui. Avevo un ottimo rapporto da avversario con Antonio, qui all'Inter ovviamente scherziamo sempre insieme. ([[Diego Milito]]) *Antonio è un grandissimo giocatore. A Madrid forse è arrivato troppo giovane e complici le poche presenze racimolate, non è riuscito a dimostrare tutto il suo reale valore. Dal suo ritorno in Italia però è riuscito a riscattarsi fin da subito, con la maturità raggiunta che gli ha permesso di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti legati al campo. Questo passaggio dal Milan all'Inter mi ha sorpreso, ma quella nerazzurra è da sempre la sua squadra del cuore e le motivazioni lo aiuteranno a far bene. ([[Predrag Mijatović]]) *Cassano non è uno da mezze tinte né da 6. O 3 o 9. ([[Gianni Mura]]) *Cassano parla italiano, poi all'improvviso comincia a urlare in barese: "''Vin' d'da'! Vin' d'dou!...''". ([[Pierluigi Pardo]]) *Ci parlo spesso con lui, so come è fatto. È una persona vera e se qualcuno dice una cosa e poi non la fa... è così, non conta fino a 10, probabilmente conta fino a 8, prendere o lasciare. Ma se uno è sincero con lui, può anche non giocare tutte le partite, può anche stare in panchina tutto l'anno, ma non creerà mai alcun problema alla società. ([[Marco Materazzi]]) *Con Antonio abbiamo un bel rapporto dai tempi della Sampdoria. Quando ho letto di questa trattativa sulla prima pagina di un quotidiano l'ho chiamato e gli ho detto con una battuta: "''Vedi, ormai hai bisogno di me per andare in prima pagina...''" ([[Giampaolo Pazzini]]) *È stato importante, con i suoi assist e i suoi gol, fino a quando non ha avuto il suo problema al cuore. Il Milan lo ha aiutato, lo ha rigenerato e grazie al Milan è andato agli Europei. Ora è dell'Inter e sono contento di averlo allenato; con me ha giocato abbastanza e spesso. Poi tutte le chiacchiere non servono a niente. Ha fatto una scelta ed è stato accontentato. Se ha detto certe cose forse si sentiva in diritto di dirle. Ma ci vuole rispetto. Parlare dopo non serve a niente. Sono parole che non sanno di nulla. ([[Massimiliano Allegri]]) *L'unica preoccupazione, semmai è a livello comportamentale… Però non mi va di parlare di queste cose, sembra che voglia portare sfiga… Non vorrei parlarne bene e poi magari tornare in albergo e scoprire che ha sfasciato tutto. ([[Gennaro Gattuso]]) *{{NDR|Rispondendo alle dichiarazioni di Cassano del 15 novembre 2012}} Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni: in primo luogo, non ho mai proferito il termine «moralità», della quale, tra l'altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l'attaccamento al bene comune della squadra. Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di [[Fabio Capello|Capello]] al Real Madrid, o le corna mostrate all'[[arbitro]] Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisiti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia. Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale. ([[Antonio Conte]]) *Lui aveva un vizio, doveva fare sempre un tunnel a partita. Faceva un tunnel e poi diceva all'avversario: "''Stesso vizio di tua madre c'hai: stai sempre con le gambe aperte''".<ref group="fonte">Dalla trasmissione televisiva ''Il Graffio'', ''Telenorba'', 1 dicembre 2008.</ref> (Tonino Rana<ref>Presidente della Pro Inter, squadra giovanile di Cassano.</ref>) *Quando me lo sono trovato a Madrid mi dissi "Ancora qui questo...". A Roma si perse, come tutti quelli che sono andati lì. Si è fatto coinvolgere da qualche festa di troppo. Dopo Baggio è stato il più grande talento del calcio italiano. La genialità di Cassano è unica. Negli ultimi 20 metri dribblava, rifiniva, calciava... Molti confondono i fuoriclasse con i geni: sono cose molto diverse. Il più grande dispiacere che ho avuto è stato lo spreco del suo talento. Antonio si è perso in sciocchezze, in bambinate. Si è fermato al 50% delle sue possibilità. Ricordo che a Madrid avevamo il Gordo (Ronaldo) e il Gordito, cioè lui. ([[Fabio Capello]]) *{{NDR|Sulle parole di Cassano che aveva definito come «soldatini» i giocatori della [[Juventus Football Club|Juventus]]}} Questa è un'offesa che Cassano avrebbe dovuto risparmiare perché se fossero tutti come i Cassano la Juve non avrebbe quel curriculum di successi, di campionati e Coppe. ([[Dino Zoff]]) *Sospetti alla Snai per le scommesse sulle convocazioni azzurre. A Viareggio un tipo con capelli bianchi e occhiali ha scomesso cinque milioni di euro su Cassano non convocato. ([[Gene Gnocchi]]) *Talento incredibile, mai visto uno come lui. Deve trovare continuità e sentirsi protetto, amato, cosa complicata qui a [[Real Madrid Club de Fútbol|Madrid]] dove se sbagli due partite ti mettono in croce. Se fosse arrivato in un altro momento la sua storia qui sarebbe stata diversa. ([[Raúl González Blanco|Raúl]]) ==Note== <references /> ===Fonti=== <references group="fonte"/> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Antonio Cassano|n=Categoria:Antonio Cassano}} [[Categoria:Calciatori italiani|Cassano, Antonio]] fm083o1y3k1t83w4jg833mlcxt0wnav 1218347 1218346 2022-07-22T12:47:26Z 91.187.213.91 /* Citazioni di Antonio Cassano */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Antonio Cassano Euro 2012 vs England.jpg |thumb|Antonio Cassano nel 2012]] '''Antonio Cassano''' (1982 – vivente), ex calciatore italiano. ==Citazioni di Antonio Cassano== *Certo è che se dai a [[Giuseppe Marotta (dirigente sportivo)|Marotta]] la metà di quello che spende [[Pantaleo Corvino|Corvino]], vinciamo tre scudetti consecutivi. Marotta è il Cassano dei direttori sportivi.<ref group="fonte">Dall'intervista ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/08/14/cassano.shtml Cassano sposa la Samp: "Sarò il nuovo Mancini"]'', ''Gazzetta.it'', 14 agosto 2008.</ref> *{{NDR|[[Gaffe famose|Famosa gaffe]]}} Ci sono froci in nazionale?<ref>In risposta alle affermazioni del giornalista [[Alessandro Cecchi Paone]], {{cfr}} «Nella nazionale di Prandelli ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual. Il resto sono sani etero sessuali, simpaticamente e normalmente rozzi.»</ref> Se penso quello che dico sai che cosa viene fuori...<ref>In occasione della conferenza stampa rilasciata durante il ritiro della nazionale italiana al Campionato europeo di calcio 2012, svoltosi in Polonia e Ucraina, 12 giugno 2012; citato in Sergio Rame, ''[http://www.ilgiornale.it/news/cassano-froci-spero-noma-cecchi-paone-insiste-sono-stato.html Cassano: "Froci? Spero di no"Ma Cecchi Paone insiste: "Sono stato con un azzurro"]'', ''IlGiornale.it'', 13 giugno 2012.</ref> *[[Cristiano Ronaldo]] mi piace? No! Ha fatto 807 goal? Chapeau. Ha vinto tanto? Chapeau. È stato di peso? Chapeau. Mi piace come giocatore? No! Lo metto tra i più grandi della storia? No! Parere mio personale. Sbaglierò? Amen. Per me, è la qualità, raffinatezza, [[Nicola Ventola|Ventola]].<ref>Dal canale Twitch ''ChristianVieriOfficial''; citato in ''[https://www.rivistaundici.com/2022/06/13/cassano-sciapoh-chapeau/?amp "Lo Sciapòh di Cassano ha già segnato la nostra epoca"]'', ''rivistaundici.com'', 13 Giugno 2022.</ref> *{{NDR|Parlando di [[Andrea Stramaccioni]]}} È stata la persona peggiore mai incontrata nel mondo del calcio. Ne ho incontrate tante, ma lui... Non è stata una persona onesta, leale. Ti diceva una cosa davanti e tante altre dietro. Raramente sono arrivato alle mani con qualcuno ma con lui fu giusto alzare le mani. Era una persona che non mi piaceva e continua a non piacermi, e non mi piacerà mai. Perché se una persona nasce quadrata non può morire tonda.<ref>Dal programma televisivo ''I Signori del Calcio'', ''Sky Sport''; citato in ''[http://www.goal.com/it/notizie/cassano-non-si-pente-stramaccioni-il-peggiore-giusto-alzare/5v0da38g8z2w1viudevurkby7?utm_source=facebook.com&utm_medium=referral&utm_campaign=itfb "Stramaccioni il peggiore, giusto alzare le mani"]'', ''Goal.com'', 28 maggio 2018.</ref>*** *{{NDR|Dopo avere rescisso il contratto con il Parma in seguito ai mancati pagamenti di stipendio ai giocatori}} Ho deciso di chiudere il rapporto dopo una presa per il culo durata sette mesi, sono stanco, ho deciso di lasciare tutto. Non ce l'ho con i tifosi di Parma, con i miei compagni e con chi lavora, ma con chi ha fatto un disastro dopo che avevamo fatto del [[Parma Football Club|Parma]] un giochino perfetto.<ref group="fonte">Dal programma televisivo ''Tiki-Taka'', citato in ''[http://mobile.sportmediaset.it/checkexistpage.shtml?/mercato/parma/2015/articoli/1057077/cassano-addio-parma-preso-per-il-culo-finita-un-agonia-futuro-magari-smetto-.shtml Cassano, addio Parma: "Preso per il culo, finita un'agonia. Futuro? Magari smetto"]'', ''Sportmediaset.it'', 26 gennaio 2015.</ref> *Ho sempre detto che mi piacerebbe tornare un giorno alla [[Unione Calcio Sampdoria|Samp]] e il direttore Leonardi lo sapeva sin da quest'estate. Il mio rapporto con quella città è particolare ed esula dal calcio. È come la nutella: quando uno la assaggia, un cucchiaio non può bastare.<ref group="fonte">Dall'intervista ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/parma/2014/01/02/news/parma_cassano_conferenza_voci_mercato-74976412/ Cassano: "Samp come la nutella, ma resto a Parma. Qui sto benissimo"]'', ''Repubblica.it'', 2 gennaio 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Ronaldo]]}} Il giocatore più determinante degli ultimi venticinque anni, come Messi oggi. Era un talento clamoroso. La differenza tra lui e me era che, pur essendo anche lui su di peso, la stessa domenica io facevo una partita allucinante e lui faceva due gol. Era chiamato il ''fenomeno''. Ci sarà stato un motivo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/in-primo-piano/cassano-juve-rifiutata-tante-volte-inter-piazza-top-mazzarri-mi-tradi-238286 Cassano: "Juve rifiutata tante volte, Inter piazza top. Mazzarri mi tradì"]'', ''fcinternews.it'', 4 febbraio 2017.</ref> *{{NDR|Su [[Gonzalo Higuaín]]}} Insieme a Suarez è il più forte attaccante del mondo. Tecnicamente è formidabile, usa il destro e il sinistro, è forte di testa. È anni luce davanti a tutti gli altri. Più forte di Cavani che faceva solo gol e basta. Fare 130 gol in 5 anni al Real non è da tutti. <ref group="fonte">Dal programma televisivo ''Tiki Taka'', ''Italia 1'', 18 gennaio 2016; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Sampdoria/19-01-2016/cassano-io-sfaticato-felice-servirei-icardi-ha-palla-ogni-tre-partite-140318103087.shtml Cassano: "Io sfaticato e felice. Servirei a Icardi: ha una palla ogni tre partite..."]'', ''Gazzetta.it'', 19 gennaio 2016.</ref> *Non ci son stati aiuti o cose che si vuol far passare, la Juve era talmente più forte delle altre che vinceva gli scudetti indipendentemente da tutto.<ref group="fonte">Dal programma televisivo ''[http://www.video.mediaset.it/video/tiki_taka/full/446129/puntata-del-17-marzo.html Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco]'', Italia 1, 17 marzo 2014 (1:04:46-1:05:05)</ref> *Non contano i [[modulo (calcio)|moduli]], possiamo giocare con il 3-3-3, il 4-4-4 o il 5-5-5 di [[L'allenatore nel pallone|Oronzo Canà]]: quando ci sono giocatori di qualità puoi giocare in qualsiasi modo.<ref group="fonte">Dall'intervista ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2012/09/26-267943/Cassano%3A+%C2%ABInter+devi+segnare+in+casa%C2%BB Cassano: «Inter devi segnare in casa»]'', ''Corrieredellosport.it'', 26 settembre 2012.</ref> *{{NDR|Sul trasferimento all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]]}} Per me è molto importante questo momento, perché quando tifi per una squadra e poi ci arrivi vuol dire raggiungere il massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.inter.it/aas/news/reader?L=it&N=59069&stringa=cassano Inter Channel, Cassano: "Inter, il massimo"]'', ''Inter.it'', 22 agosto 2012.</ref> *{{NDR|Sulle dichiarazioni di [[Antonio Conte]]}} Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che, lo ripeto, è stato squalificato per omessa denuncia.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/93089/cassano-che-frecciate-a-conte.shtml Cassano, che frecciate a Conte]'', ''Sportmediaset.it'', 15 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Su [[José Mourinho]]}} Questo c'ha due coglioni grandi come una casa.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palermo, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/16-05-2009/blob-tricolore-50398139719.shtml Il blob del tricolore]'', ''Gazzetta.it'', 16 maggio 2009.</ref> *Qui si sono abituati troppo bene. Si sono abituati a mangiare la Nutella e appena devono mangiare un po' di merda si comportano in questa maniera. Sono già 3 o 4 partite che qualcuno mi ha puntato e mi fischia. Mi è successa la stessa cosa a Roma e me ne sono andato, mi è accaduto a Madrid e me ne sono andato. L'Inter sta giocando un altro campionato, ma la Sampdoria è seconda in classifica. E ribadisco seconda. Lancio un messaggio, a buon intenditor poche parole.<ref group="fonte">Dall'intervista dopo la partita Sampdoria-Bari; citato in Filippo Grimaldi ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Sampdoria/01-11-2009/cassano-furioso-coi-tifosi-601821563844.shtml Cassano furioso coi tifosi: "Avanti così e me ne vado"]'', ''Gazzetta.it'', 1 novembre 2009.</ref> *Se avessi ascoltato Capello, uno dei più grandi allenatori di sempre, avrei fatto cose più importanti. L'ho incontrato per la prima volta nel 2001, mi voleva a tutti i costi a Roma e rifiutai la Juve. Ancora oggi dico di aver fatto la scelta migliore. Il problema è che poi ho combinato dei disastri. Non ero cattivo, ma pigro. Il mister mi chiedeva di allenarmi, io facevo il contrario. Ho approfittato troppo del mio talento. Avrei potuto fare una carriera clamorosa, ma non vivo di rimpianti. A Madrid arrivai con 93kg, con Capello ne persi 10. Li però devi scegliere: ti alleni al 100% e giochi, fai la vita bella e stai in panchina. Io sceglievo sempre la seconda e stavo fuori fino alle sei del mattino..<ref group="fonte">Dall'evento ''Milano City Calcio'', 29 settembre 2015; citato in ''[https://m.tuttomercatoweb.com/serie-a/tmw-cassano-higuain-miglior-punta-in-italia-conte-impressionante-1297460 TMW - Cassano: "Higuain miglior punta in Italia. Conte? Impressionante"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 29 settembre 2019.</ref> *Se ce l'ho con la vecchia proprietà o con quella nuova? {{NDR|del Parma}} Con tutti, quelli nuovi manco so chi sono: in venti giorni sono passati quattro presidenti. Ma mi hanno deluso anche quelli vecchi. Quindici giorni fa è arrivata la nuova proprietà, ma non è cambiato nulla. E quando gli ho detto che volevo rescindere, non hanno perso un minuto. Lascio tutto perché sono stanco: vince la dignità per me, prima dei soldi.<ref group="fonte">Dal programma televisivo ''Tiki-Taka'', citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calciomercato/26-01-2015/cassano-risoluzione-parma-forse-giugno-lascio-calcio-smetto-preso-per-il-culo-ghirardi-taci-100645004857.shtml Cassano dopo la risoluzione col Parma: "Forse a giugno lascio il calcio"]'', ''Gazzetta.it'', 26 gennaio 2015.</ref> *[[Sergio Ramos]], tagliati i capelli che mi sembri [[Renato Zero]]!<ref group="fonte">Citato in Ricci Filippo Maria, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/21/Anto_vendetta_Madrid_trema_ga_10_080621085.shtml Anto' la vendetta Madrid trema]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 giugno 2008.</ref> *{{NDR|Durante la presentazione ufficiale}} Sopra il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] c'è solo il cielo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/25-08-2012/cassano-qui-momento-giusto-milan-promesse-non-mantenute-912377382679.shtml Cassano: "Per Allegri contavo poco. Galliani? Tanto fumo poco arrosto"]'', ''Gazzetta.it'', 25 agosto 2012.</ref> *{{NDR|Dopo il suo primo gol in Serie A}} Io mi pensavo che non giocavo quando ho visto Hugo avanti, poi il mister ha detto giocate insieme, state tranquilli, che stasera fate bene ... Ci siamo riusciti, penso ... {{Int2|''[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/serie_a/cassano-ritorno/cassano-ritorno/cassano-ritorno.html Sampdoria, Cassano si presenta "Per rendere ho bisogno di affetto"]''|Dalla presentazione ufficiale con la Sampdoria; citato in ''Repubblica.it'', 18 agosto 2007}} *Ho scelto Genova perché credo che questa sia la società giusta, la città giusta, l'ambiente giusto. Il progetto della Sampdoria è importante. *Al Real è andata male, al 70% è stata colpa mia, ma ci sono state anche tante situazioni negative. Su questo devo migliorare. *Io ho bisogno di affetto, se lo ricevo do il 100%. *{{NDR|Su [[Walter Mazzarri]]}} Il mio arrivo qui dipende anche da lui. *{{NDR|Sul numero di maglia}} Ho fatto 9 + 9 e poi è il numero di [[Ronaldo]], in ogni caso è una maglia che mi dona. *{{NDR|Su [[Francesco Totti]]}} Mi dispiace molto per lui, che ha rinunciato all'azzurro. È uno dei più grandi, insieme a [[Roberto Baggio|Baggio]], degli ultimi 10-20 anni. Ora sono tornato io, e magari tornerà anche lui. {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/25-08-2012/cassano-qui-momento-giusto-milan-promesse-non-mantenute-912377382679.shtml Cassano: "Per Allegri contavo poco. Galliani? Tanto fumo poco arrosto"]''|Dalla presentazione ufficiale con l'Inter; citato in ''Gazzetta.it'', 25 agosto 2012}} *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Al Milan non ho sbagliato io, non hanno sbagliato i giocatori e nemmeno l'allenatore, ma qualcuno più in alto di lui. Qualcuno che faceva il furbo, che prometteva e non manteneva, qualcuno che faceva tanto fumo e poco arrosto. *[...] Sopra il cielo c'è l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]].<ref>In riferimento alle parole che il calciatore disse durante la sua presentazione al Milan: «''Sopra il Milan c'è solo il cielo''».</ref> *Ma io per [[Massimiliano Allegri|Allegri]] contavo come il due di coppe con briscola a bastoni. Per lui ero la quinta, sesta, settima punta, non so nemmeno io. Lui mi diceva che non poteva assicurarmi niente, e allora io me ne vado. *La [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] l'ho detto, lo dico e lo continuerò a dire: è stata l'esperienza che mi ha cambiato la vita, resterà sempre nel mio cuore. {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/01-10-2012/cassano-ringrazia-inter-mi-fanno-sentire-importante--912779875540.shtml Cassano: "Juve senza rivali. All'Inter mi sento importante"]''|Dal programma televisivo ''Undici'', Italia 2; citato in ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012}} *Sono ancora convinto che sia meglio un assist di un [[gol]]. Come realizzazioni posso ancora fare meglio. *Io ho bisogno di sentirmi importante e alla Pinetina mi fanno sentire tale dal primo all'ultimo. Sento la fiducia dell'ambiente. Al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] non mi facevano sentire importante. Volevo giocare, o almeno che fossero chiari con me. *Nel 2006 [[Marcello Lippi|Lippi]] è stato onesto: mi ha chiamato per dirmi che non avrei fatto parte della spedizione in Germania. Nel 2010 invece mi sa che è stato qualche giocatore a parlare male di me a Lippi. *Credo che il Milan abbia risentito più della partenza di [[Thiago Silva]] che di quella di [[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]] perché il difensore dava sicurezza al gruppo, assicurando protezione e ripartenze. Era normale che Ibrahimovic facesse gol, ma era molto più importante Thiago. *{{NDR|Su [[Giampaolo Pazzini]]}} Lo sento spesso, lo prendo sempre in giro, ma non bisogna fare il paragone. Lui è mio amico, sono convinto che farà bene, eravamo entrambi infelici dove eravamo e abbiamo scelto le squadre migliori che c'erano. *{{NDR|Su [[Riccardo Garrone (imprenditore)|Riccardo Garrone]]}} Se potessi tornare indietro non lo tratterei male. Mi voleva bene come un figlio, ora stiamo cercando di recuperare il rapporto. Anzi, mi piacerebbe chiudere la carriera in maglia blucerchiata e comunque [[Genova]] sarà la città dove vivrò quando avrò smesso di giocare. *{{NDR|Su [[Fabio Capello]]}} Il migliore allenatore che abbia mai avuto. Ha fatto tanto per me e io poco per lui: non lo meritava, ma la stima che ci ha legato e ci lega tuttora è immensa. *Sono ancora convinto che quando finirò di giocare io a calcio, diventerò grassissimo. {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/15-10-2012/azzurri-milano-cassano-rai-ibvfoejpeoke-ovnoe-opwfnm-912917742742.shtml Azzurri a Milano, Cassano in tv: "Non so perché sono a casa"]''|Dal programma televisivo ''Che tempo che fa'', Rai 3; citato in ''Gazzetta.it'', 15 ottobre 2012}} *Ho rifiutato tre volte il passaggio alla [[Juventus Football Club|Juventus]]. Lì vogliono solo i soldatini, sul binario, sempre dritti. Io devo andare dove mi pare anche se poi lo pago sulla mia pelle. *Mi diverto a giocare a calcio, dopo il problema al cuore mi è tornata la voglia di fare il calciatore anche se la passione degli inizi è un'altra cosa. Il massimo era giocare in piazza a torso nudo. *Errori? Nella mia vita ne ho fatti un paio... Al minuto però. *{{NDR|Riferito a [[Yūto Nagatomo|Nagatomo]]}} Io non capisco lui, lui non capisce me, quando parla nessuno capisce niente e tu ridi, gli puoi dire qualsiasi cosa e non si offende tanto nemmeno lui capisce. Parliamo di tutto, di cibo, di donne, capisce solo "ti voglio bene", "stai bene?" e roba simile. *[[Lionel Messi|Messi]] è dieci spanne su tutti gli altri. Negli ultimi cinque anni ha fatto centinaia di gol ed ha una continuità devastante. {{Int2|''Un anno dopo mi diverto pure senza pallone''|Intervista di Filippo Di Chiara, ''SportWeek'' nº 32 (949), 10 agosto 2019, pp. 22-31}} *Il calcio mi ha dato tanto, [[popolarità]], [[ricchezza]]. Io invece gli ho dato poco: [[gol]], [[emozioni]], ma in realtà solo il 40-50% di quello che avrei potuto fare. *{{NDR|Parlando del [[Video Assistant Referee]]}} È totalmente inutile: le lunghe attese, quei minuti su minuti per verificare un'azione hanno finito per togliere emozione a chi gioca e a chi è seduto in tribuna. *{{NDR|Parlando del [[calcio femminile]]}} Apprezzo gli sforzi delle ragazze, davvero [...]. Ma è chiaro che c'è una enorme differenza con i maschi. *Il [[talento]] non va ingabbiato dagli [[Schema (calcio)|schemi]], dai maestri delle scuole calcio: i più grandi calciatori arrivano dal calcio della strada. *[[Lorenzo Insigne|Insigne]] è l'unico che si avvicina a me come idea di gioco. ==''Dico tutto (e se fa caldo gioco all'ombra...)''== *{{NDR|Su [[Fabio Capello]]}} Io e lui non andavamo mai d'accordo, al punto che una volta quando stavo alla Roma mi venne in mente un'idea che tutti e due ancora applichiamo con successo. Gli dico: "Visto che facciamo stronzate dalla mattina alla sera e ci mandiamo continuamente a quel paese, almeno mettiamoci la mano davanti alla bocca, così evitiamo che tutto il mondo veda, capisca e ci prenda per il culo". E lui quel giorno lì per la prima volta ha ascoltato me. Per la prima e unica, sia chiaro. *Ne ho trombate molte, anche in ritiro. È piuttosto facile. A Trigoria, che è enorme, ero riuscito a procurarmi la chiave dell'ultimo cancello, quello che dava sul retro. Le facevo entrare da lì. Andavamo negli spogliatoi delle giovanili, spesso usavamo i lettini dei massaggi, ogni tanto se ne spaccava uno. Anche se lo scoprivano, non mi dicevano nulla, chiudevano un occhio. Anche perché spesso ho giocato grandi partite dopo aver fatto sesso. Andatevi a rivedere Roma-Juventus 4-0, quella della bandierina spezzata. Avevo fatto le 6 la domenica mattina, con una delle tante amiche che avevo in quel periodo. *Se quel Bari-Inter non ci fosse stato sarei diventato un rapinatore, o uno scippatore, comunque un delinquente. Molte persone che conosco sono state arruolate dai clan. Quella partita e il mio talento mi hanno portato via dalla prospettiva di una vita di merda. Ero povero, ma tengo a precisare che nella mia vita non ho mai lavorato anche perché non so fare nulla. A oggi mi sono fatto 17 anni da disgraziato e 9 da miliardario me ne mancano ancora 8, prima di pareggiare. *Se una donna ti piace, le rompi le palle. Se ci sta, bene, se non ci sta, bene lo stesso la vita va avanti. ==Citazioni su Antonio Cassano== [[File:Antonio Cassano and Scott Parker England-Italy Euro 2012.jpg|thumb|Cassano impegnato in una partita di Euro 2012]] *A me manca Cassano, non [[Carlos Tévez|Tevez]]. [...] Mi manca in campo. Oggi come oggi alla nostra squadra manca un giocatore come lui. [...] Con Cassano diventa tutto più facile. Lui gioca da seconda punta e riesce a darti il pallone da posizione impossibile. ([[Zlatan Ibrahimović]]) *A parte [[Francesco Totti|Totti]], comunque è Cassano a colpire la mia immaginazione. Se vuole può diventare uno dei migliori al mondo. So che ha un carattere forte, ma questo è un tratto che distingue tanti campioni. In campo è super intelligente. Non è alto, non è velocissimo, non è forte fisicamente, ma quando ha il pallone... Ha doti fuori dal comune. ([[Thierry Henry]]) *Antonio è straordinario. Il giorno che è arrivato all'Inter gli ho detto: 'Stavolta giochiamo insieme, abbiamo sempre giocato contro'. Da Genova alla Liga, abbiamo sempre giocato contro. Ho sempre vinto per fortuna contro di lui. Avevo un ottimo rapporto da avversario con Antonio, qui all'Inter ovviamente scherziamo sempre insieme. ([[Diego Milito]]) *Antonio è un grandissimo giocatore. A Madrid forse è arrivato troppo giovane e complici le poche presenze racimolate, non è riuscito a dimostrare tutto il suo reale valore. Dal suo ritorno in Italia però è riuscito a riscattarsi fin da subito, con la maturità raggiunta che gli ha permesso di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti legati al campo. Questo passaggio dal Milan all'Inter mi ha sorpreso, ma quella nerazzurra è da sempre la sua squadra del cuore e le motivazioni lo aiuteranno a far bene. ([[Predrag Mijatović]]) *Cassano non è uno da mezze tinte né da 6. O 3 o 9. ([[Gianni Mura]]) *Cassano parla italiano, poi all'improvviso comincia a urlare in barese: "''Vin' d'da'! Vin' d'dou!...''". ([[Pierluigi Pardo]]) *Ci parlo spesso con lui, so come è fatto. È una persona vera e se qualcuno dice una cosa e poi non la fa... è così, non conta fino a 10, probabilmente conta fino a 8, prendere o lasciare. Ma se uno è sincero con lui, può anche non giocare tutte le partite, può anche stare in panchina tutto l'anno, ma non creerà mai alcun problema alla società. ([[Marco Materazzi]]) *Con Antonio abbiamo un bel rapporto dai tempi della Sampdoria. Quando ho letto di questa trattativa sulla prima pagina di un quotidiano l'ho chiamato e gli ho detto con una battuta: "''Vedi, ormai hai bisogno di me per andare in prima pagina...''" ([[Giampaolo Pazzini]]) *È stato importante, con i suoi assist e i suoi gol, fino a quando non ha avuto il suo problema al cuore. Il Milan lo ha aiutato, lo ha rigenerato e grazie al Milan è andato agli Europei. Ora è dell'Inter e sono contento di averlo allenato; con me ha giocato abbastanza e spesso. Poi tutte le chiacchiere non servono a niente. Ha fatto una scelta ed è stato accontentato. Se ha detto certe cose forse si sentiva in diritto di dirle. Ma ci vuole rispetto. Parlare dopo non serve a niente. Sono parole che non sanno di nulla. ([[Massimiliano Allegri]]) *L'unica preoccupazione, semmai è a livello comportamentale… Però non mi va di parlare di queste cose, sembra che voglia portare sfiga… Non vorrei parlarne bene e poi magari tornare in albergo e scoprire che ha sfasciato tutto. ([[Gennaro Gattuso]]) *{{NDR|Rispondendo alle dichiarazioni di Cassano del 15 novembre 2012}} Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni: in primo luogo, non ho mai proferito il termine «moralità», della quale, tra l'altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l'attaccamento al bene comune della squadra. Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di [[Fabio Capello|Capello]] al Real Madrid, o le corna mostrate all'[[arbitro]] Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisiti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia. Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale. ([[Antonio Conte]]) *Lui aveva un vizio, doveva fare sempre un tunnel a partita. Faceva un tunnel e poi diceva all'avversario: "''Stesso vizio di tua madre c'hai: stai sempre con le gambe aperte''".<ref group="fonte">Dalla trasmissione televisiva ''Il Graffio'', ''Telenorba'', 1 dicembre 2008.</ref> (Tonino Rana<ref>Presidente della Pro Inter, squadra giovanile di Cassano.</ref>) *Quando me lo sono trovato a Madrid mi dissi "Ancora qui questo...". A Roma si perse, come tutti quelli che sono andati lì. Si è fatto coinvolgere da qualche festa di troppo. Dopo Baggio è stato il più grande talento del calcio italiano. La genialità di Cassano è unica. Negli ultimi 20 metri dribblava, rifiniva, calciava... Molti confondono i fuoriclasse con i geni: sono cose molto diverse. Il più grande dispiacere che ho avuto è stato lo spreco del suo talento. Antonio si è perso in sciocchezze, in bambinate. Si è fermato al 50% delle sue possibilità. Ricordo che a Madrid avevamo il Gordo (Ronaldo) e il Gordito, cioè lui. ([[Fabio Capello]]) *{{NDR|Sulle parole di Cassano che aveva definito come «soldatini» i giocatori della [[Juventus Football Club|Juventus]]}} Questa è un'offesa che Cassano avrebbe dovuto risparmiare perché se fossero tutti come i Cassano la Juve non avrebbe quel curriculum di successi, di campionati e Coppe. ([[Dino Zoff]]) *Sospetti alla Snai per le scommesse sulle convocazioni azzurre. A Viareggio un tipo con capelli bianchi e occhiali ha scomesso cinque milioni di euro su Cassano non convocato. ([[Gene Gnocchi]]) *Talento incredibile, mai visto uno come lui. Deve trovare continuità e sentirsi protetto, amato, cosa complicata qui a [[Real Madrid Club de Fútbol|Madrid]] dove se sbagli due partite ti mettono in croce. Se fosse arrivato in un altro momento la sua storia qui sarebbe stata diversa. ([[Raúl González Blanco|Raúl]]) ==Note== <references /> ===Fonti=== <references group="fonte"/> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Antonio Cassano|n=Categoria:Antonio Cassano}} [[Categoria:Calciatori italiani|Cassano, Antonio]] 11dv0sdc396esc0tkr6n3ntofukdik5 Batman - Il ritorno 0 32530 1218462 1211931 2022-07-22T22:07:44Z 176.243.233.188 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Batman - Il ritorno |immagine= |titolooriginale= Batman Returns |paese = Stati Uniti d'America |anno= 1992 |genere= supereroi |regista= [[Tim Burton]] |soggetto= [[Sam Hamm]], [[Daniel Waters]], [[Bob Kane]] |sceneggiatore= [[Daniel Waters]], [[Wesley Strick]] ''(non accreditato)'' |attori= *[[Michael Keaton]]: Batman/Bruce Wayne *[[Danny DeVito]]: Il Pinguino/Oswald Cobblepot *[[Michelle Pfeiffer]]: [[Catwoman]]/Selina Kyle *[[Christopher Walken]]: Max Shreck *[[Michael Gough]]: Alfred Pennyworth *[[Pat Hingle]]: Commissario James Gordon *[[Michael Murphy]]: Il Sindaco *[[Paul Reubens]]: Tucker Cobblepot *[[Andrew Bryniarski]]: Chip Shreck *[[Cristi Conaway]]: Principessa del Ghiaccio *[[Vincent Schiavelli]]: Suonatore d'organetto |doppiatoriitaliani= *[[Mario Cordova]]: Batman/Bruce Wayne *[[Giorgio Lopez]]: Il Pinguino/Oswald Cobblepot *[[Rossella Izzo]]: Catwoman/Selina Kyle *[[Luciano Roffi]]: Max Shreck *[[Gil Baroni]]: Alfred Pennyworth *[[Vincenzo Ferro]]: Commissario James Gordon *[[Carlo Sabatini]]: Il Sindaco *[[Stefano Benassi]]: Chip Shreck *[[Barbara Castracane]]: Principessa del Ghiaccio *[[Bruno Conti (doppiatore)|Bruno Conti]]: Suonatore d'organetto |note= Musiche: [[Danny Elfman]] }} '''''Batman – Il ritorno''''', film statunitense del 1992 con [[Michael Keaton]], [[Danny DeVito]] e [[Michelle Pfeiffer]], regia di [[Tim Burton]]. ==Frasi== *Io Papà Natale? Ho paura di no... Io sono solo un povero sciocco, con tanta fortuna. E denunciatemi... Se ne volessi dare un po' indietro! {{NDR|applausi}} Il mio solo desiderio è quello di poter donare di più che dei costosi giocattoli... Io desidero di poter donare un mondo di pace e un incondizionato amore... Confezionati con un grande fiocco! {{NDR|la gente applaude ed esulta}} Felice Natale. ('''Max Shreck''') *{{NDR|A Max, nascosto nelle fogne}} Ooh, ma tu puoi, ohoh, e tu lo farai! ('''Pinguino''') *{{NDR|Dopo essere stata salvata}} Ohh! Il signor Batman... O semplicemente Batman?... ('''Selina Kyle''') *Sono i cosiddetti uomini normali che ti deludono sempre. Gli [[psicosi|psicotici]] non mi spaventano mai: sono da letto e da lettino. ('''Selina Kyle''') *Tesoro, sono a casa! Ah, dimenticavo. Non sono sposata. ('''Selina Kyle''') *{{NDR|Rivolto a Selina}} Lo sa che cosa combinò la curiosità al gatto? ('''Max Shreck''') *Non so te, Miss Kitty, ma io mi sento... Molto più appetitosa. ('''Catwoman''') *Tutto quello che voglio in cambio è l'occasione di trovare mia madre e mio padre. Un'occasione per accertare chi essi siano e, di conseguenza, chi sono io. E poi, con i miei genitori, cercare di capire perché fecero l'azione che credo si videro costretti a fare... a una creatura che era nata... un pochino diversa. Un bambino che ha passato il suo primo Natale, e da allora molti altri, in una fogna. ('''Pinguino''') *Il [[pinguino]] è un uccello che non riesce a volare. Io sono un uomo. Ora ho un nome e un cognome... Oswald Cobblepot. ('''Pinguino''') *{{NDR|Parlando dei suoi genitori}} Io ero il loro primogenito. E loro mi hanno tolto il diritto di esserlo. Ma è nell'umana natura temere... l'inconsueto. Può darsi che quando stringevo il mio... il mio sonaglino di Tiffany, con la mia lucida nera pinna, invece che con cinque paffuti ditini... rabbrividissero. Ma io li ho perdonati. ('''Pinguino''') *Adoro un uomo grande e grosso che non ha paura di misurarsi con chi è la metà di lui! ('''Catwoman''') *Io sono Catwoman. Ascolta il mio ruggito. ('''Catwoman''') *{{NDR|Leggendo il giornale sullo schermo per la faccenda del Pinguino}} "Il circo presenta un grande spettacolo con belve feroci. Il circo è tornato per due settimane... Gioia per i piccoli..." [...] "Il circo torna con uno spettacolo dei fenomeni viventi. Forse non è adatto ai bambini, si subiscono la Donna-Barboncino, l'Uomo più Grasso del Mondo e [[Pinguino (personaggio)|l'Incredibile Bambino-Anfibio]]." [...] "Il circo ha tolto le tende ieri, forse per sempre, dopo le numerose denunce di sparizioni dei bimbi in diverse città. La polizia ha transennato il perimetro del Triangolo Rosso. Comunque, uno dei fenomeni viventi del circo è svanito prima... di poter essere interrogato." ('''Bruce Wayne''') *{{NDR|Rivolta a Batman e il Pinguino}} Miao! ('''Catwoman''') *{{NDR|Rivolta a Batman}} Chi sei tu? Chi è l'uomo che si nasconde dietro il pipistrello? Forse tu puoi aiutarmi... A trovare la donna che c'è dietro questo gatto. ('''Catwoman''') *Salvata da una lettiera per gatti. {{NDR|ridacchia nervosamente}} Ah, figlio di puttana! ('''Catwoman''') *Io posso aver salvato il bambino del sindaco, ma mi rifiuto di salvare il sindaco, che è rimasto là a bocca aperta come un marmocchio mentre Gotham era devastata da una feroce pestilenza che trasformava i nostri boyscout in pagliacci fuori di senno e le nostre serene donne di casa in frenetiche donne-gatto! {{NDR|gli applaudono}} Grazie! ('''Pinguino''') *Sei erba [[pepe]] per una donna come me. Sei forte, bello, indifeso; sei una cosa da morire. ('''Catwoman''') *Proprio la gattina che stavo cercando! ('''Pinguino''') *Rilassati, che te li cucino io i piagnucolosi, stupidi burattini di Gotham! ('''Pinguino''') *Devi ammetterlo, ho suonato arpe di angeli e demoni per questa lercia città! Ah ah! ('''Pinguino''') *{{NDR|Mentre la folla gli lancia contro cibo marcio, dopo che Batman ha smascherati ai suoi malefici piani}} Perché c'è sempre qualcuno che porta uova marce e pomodori?! Perché?! Perché?!? {{NDR|si mette a sparare con il suo ombrello a mitragliatrice}} ('''Pinguino''') *Non mi avete invitato... Mi sono imbucato! ('''Pinguino''') *Non hanno voluto mettere me su un piedistallo, e io li sbatto sopra a un tavolo di obitorio! ('''Pinguino''') *{{NDR|Leggendo la lettera}} "Caro Pinguino, i bambini sono spiacenti di non poter accogliere l'invito. Batman." {{NDR|si mette a urlare rabbiosamente in piena crisi}} ('''Pinguino''') *Miei cari pinguini, siamo alle soglie di una grande impresa! È giusto che abbiate paura! Molti di voi potranno non tornare! Grazie a Batman, è giunta l'ora di castigare tutti i bambini di Dio! Primi, secondi, terzi e quarti magari! E perché avere regole?! Sia maschi che femmine! Diavolo, non ci sarà distinzione di sesso quando le loro zone erogene schizzeranno nei cieli!!! Avantiii March!!! La liberazione di Gotham è cominciata!!! ('''Pinguino''') *{{NDR|Ai pinguini}} Bambini miei!!! ('''Pinguino''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]] rivolto a Batman}} È quello delle grandi occasioni! Questo calore mi fa star male! Ti ammazzerò immediatamente... Ma prima ho bisogno... di rinfrescarmi un po' con un sorso di acqua... gelata! ('''Pinguino''') ==Dialoghi== *'''Venditore di giornali''': Mezzo uomo e mezzo pinguino! Il mostro del secolo! Informatevi per soli 50 cents! Il terrore vive sotto i vostri piedi! Informatevi, gente! Tutti i particolari! Leggete tutto sull'ultimo avvistamento del pinguino, l'anello mancante fra uomo e uccello! {{NDR|ad Alfred}} ...Signore, vuole sapere tutto sull'uomo-pinguino? <br /> '''Alfred''': Mio caro ragazzo, talvolta è una mera distrazione leggere tali corbellerie, il più delle volte è una perdita di tempo. <br /> '''Venditore di giornali''': Faccia lei... *'''Commissario Gordon''': Grazie di averci salvato, Batman. È tornata la gang del circo! <br /> '''Batman''': Vedremo.<br /> '''Sindaco''': Abbiamo rischiato che ci portassero via il nostro strapotente Max... Eh... Dov'è quell'insopportabile figlio di puttana? *'''Pinguino''' {{NDR|Max Shreck si ritrova nelle fogne con il Pinguino e i suoi scagnozzi}}: Ciao. {{NDR|Max si spaventa}} Cerchi una spiegazione a tutto questo, vero? AAAAh ah ah ah ah! Eh eh eh... Per la verità... Tutto questo è solo un brutto sogno per te. Sei a casa tua, sei a letto, imbottito di sonniferi... Riposi non pensando che già muori per le sostanze cancerogene che hai personalmente messo in giro in un'intera vita di ignobili profitti. È una tragica ironia, o una giustizia da favolette? Avanti, dimmelo. {{NDR|ridacchia}} <br /> '''Max Shreck''' {{NDR|sottovoce}}: Mio Dio, ma è vero: l'Uomo-Pinguino delle fogne! <br /> '''Pinguino''': Per strano che possa sembrare, Max, tu e io abbiamo qualcosa in comune. {{NDR|spara un ombrello a fuoco in aria}} Siamo entrambi considerati mostri... {{NDR|prende un altro ombrello che fuoriesce una lama}} Ma in qualche modo, tu sei un mostro più che rispettato... Invece io, ahimè... Fino ad oggi... No. <br /> '''Max Shreck''': Sarò sincero, per me questo titolo è immeritato. Sono un uomo d'affari, duro è vero. Scaltro d'accordo. Però questo non fa di me un mostro. <br /> '''Pinguino''' {{NDR|puntandogli contro un ombrello con spirale ipnotizzante}}: Non metterti in imbarazzo, Max. Tanto io so tutto di te. Quello che tu nascondi, io lo scopro. Quello che tu getti nel tuo cesso, io metto a vanto e gloria sul mio manto. Chiara la fine allegoria? <br /> '''Max Shreck''': Cos'è quello? Dovrebbe ipnotizzarmi? <br /> '''Pinguino''': No. Farti scoppiare un gran mal di testa. <br /> '''Max Shreck''': Mi dispiace, non funziona. <br /> '''Pinguino''' {{NDR|spara dall'ombrello senza uccidere Max}}: Ahhh, andiamo piccolo vigliacco! Questo spara a salve! Mi sarei tanto disturbato stasera solo per ammazzarti?! No, Max. Il mio scopo è completamente diverso. Io sono pronto, Max. Sono marcito qui sotto troppo a lungo. È il momento per me di ascendere. Di riemergere! Con il tuo aiuto. Con il tuo saper-fare. Con le tue giuste mosse. Max, io non sono nato nelle fogne. Io provengo da {{NDR|indica il soffitto}} come te. E come te, io pretendo un po' di rispetto. Il riconoscimento della mia essenziale umanità. Ma soprattutto... Io voglio scoprire chi sono, Max. Sapere chi mi ha messo al mondo. Conoscere il mio nome umano. Semplici cose che la brava gente di Gotham neanche si rende conto di avere. <br /> '''Max Shreck''': E... Per quale motivo dovrei aiutarti? <br /> '''Pinguino''' {{NDR|ghignando maleficamente}}: Be'... Cominciamo. {{NDR|i suoi scagnozzi gli passano una calza natalizia}} Ohhh, che cosa c'è qua dentro? Ecco... {{NDR|tira fuori un termos e aprendolo rovescia del liquido verde fumante}} Ahhh, un campione dei residui tossici della tua industria tessile con depuratori. Ce n'è un'intera palude di questo schifo nel retro. <br /> '''Max Shreck''': Possono provenire da qualunque posto. <br /> '''Pinguino''': E che dici dei documenti che provano che possiedi la metà delle case a rischio di Gotham City? <br /> '''Max Shreck''': Se quei documenti esistessero, e non è un'ammissione, avrei già provveduto a farli a strisce. <br /> '''Pinguino''': Ah, uhm, buona idea. {{NDR|tirando fuori quei documenti}} Nastro adesivo a chilometri, un tantinello di pazienza e li ho rimessi insieme! ...A proposito, come sta Fred Adkins, il tuo vecchio socio? <br /> '''Max Shreck''': Fred? Be'... Veramente... Credo stia facendo un prolungamento di vacanze. Sta bene. <br /> '''Pinguino''': Sì? Sta bene? Eheheheheh! {{NDR|tira fuori la mano mozzata di Fred e fa una voce stridula e arrabbiata}} "Ciao! Ciao, Max! Ti ricordi di me?! Io sono la mano di Fred! Ehi, vuoi salutare qualche altro pezzo sciolto?!" Ricorda, Max: tu scarichi, e io riciclo. <br /> '''Max Shreck''': Sai una cosa? Mio caro signor Pinguino... Signore... Io penso che potrei intanto organizzare per te un gratificante ritorno a casa. E una volta a casa entrambi, forse potremmo aiutarci l'un l'altro. <br /> '''Pinguino''': Di questo non ti pentirai, signor Shreck. {{NDR|stringe la mano a Max usando la mano mozzata di Fred e si allontana ridacchiando}} *'''Selina Kyle''': Ok. Avanti. Mi insulti. Mi mortifichi se la fa sentire importante, tanto non è che lei mi può ammazzare! <br /> '''Max Shreck''': Su questo... C'è un margine di dubbio. *'''Signora''' {{NDR|parlando del Pinguino che ha perdonato i suoi genitori}}: È come un ranocchio che è diventato principe! <br /> '''Signore''': No, somiglia più a un pinguino... *'''Max Shreck''': Io ti offrirei un caffé ma la mia segretaria consuma le ferie arretrate. <br /> '''Bruce Wayne''': Mmh, momento buono. A parte i banditi, tutti rallentano il ritmo di lavoro fino a Capodanno. <br /> '''Max Shreck''': Non so se il riferimento mi piace, Bruce.<br /> '''Bruce Wayne''': Oh, scusa Max, è stato del tutto involontario. <br /> '''Max Shreck''': Vorrei concludere al più presto per la centrale elettrica, eviteremmo una lievitazione dei costi. Miliardo risparmiato, miliardo guadagnato.<br /> '''Bruce Wayne''': Ho commissionato questo studio, vorrei che ci dessi un'occhiata. {{NDR|Gli passa un fascicolo}} Il fatto è, Max, che Gotham City ha un' eccedenza di energia, sono sicuro che lo sai. La mia domanda è: dove vuoi arrivare?<br /> '''Max Shreck''': Un'eccedenza di energia? Bruce, che vergogna. Non esiste, il troppo per me non è mai troppo. Se la mia vita ha un significato, è proprio questo.<br /> '''Bruce Wayne''': Sì, va bene. Io ti combatterò per questa cosa, ho già parlato con il sindaco. E c'è pieno accordo.<br /> '''Max Shreck''': I sindaci vanno e vengono, i sangue blu sono sfiancati. Credi di reggere i 15 round contro Cassius Shreck?<br /> '''Bruce Wayne''': Credo che questo si vedrà. Certo, io non ho un Boss del crimine come Cobblepot nel mio angolo, quindi può darsi che... <br /> '''Max Shreck''': Boss del crimine?! Quanto poco ne sai, Signor "cresciuto nella bambagia con pannolini d'oro"? Oswald è il nuovo eroe di Gotham caro. E se i suoi non l'avessero rinnegato, potevate essere compagni al collegio! *'''Selina Kyle''': Lei non mi sembra il tipo che possa fare affari con il signor Shreck. <br /> '''Bruce Wayne''': E lei non mi sembra il tipo che possa prendere ordini da lui. <br /> '''Selina Kyle''': Beh... E' una lunga storia. <br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|entra in ascensore}}: Sa, potrei... liberarmi uno di questi giorni. <br /> '''Selina Kyle''': Mi trova sull'elenco. <br /> '''Bruce Wayne''': Sono tentato. <br /> '''Selina Kyle''': Ora devo lavorare. <br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|l'ascensore si chiude}}: Ora devo andare...! *'''Chip Shreck''' {{NDR|riferendosi a Selina che è tornata fingendo di avere l'amnesia}}: Papà, tu l'hai bevuta quella del buco nero? <br /> '''Max Shreck''': Donne... Non mi stupisce più niente, Chip... Chi avrebbe mai pensato che Selina possedesse un cervello da far danno? Conclusione: se tentasse di ricattarmi, la butto giù da una finestra più alta! Nel frattempo, ho ben altre gatte da pelare. *'''Josh''' {{NDR|scherzando}}: Non avete gran che per specchiarvi giù nelle fogne, eh?! {{NDR|tutti ridono}} <br /> '''Pinguino''' {{NDR|ridendo, ma in realtà arrabbiato}}: Ma potrei essere peggio..! Se mi zampillasse il sangue dal naso! {{NDR|tutti ridono}} <br /> '''Josh''' {{NDR|ride ma poi rimane confuso}}: Dice che se le zampillasse... Cosa intende dire...? {{NDR|Pinguino gli azzanna il naso}} *'''Max Shreck''': Stai tranquillo. Cacceremo l'attuale sindaco, come Nixon. Poi penseremo a te: "Oswald Cobblepot", per riempire il vuoto. <br /> '''Pinguino''' {{NDR|indica Jen che tiene Josh in cui ha morso il naso}}: Io lo riempirei a quella. <br /> '''Max Shreck''': Ci vorranno un bel po' di firme per trombarla, ma io posso procurartele. <br /> '''Pinguino''': Godurie francesi con pene e pinne. <br /> '''Max Shreck''': Oswald, ci occorre un'altra cosa. <br /> '''Pinguino''': Una piattaforma. Dal riscaldamento globale, al raffreddamento globale! Facciamo della Terra un freezer immane...! <br /> '''Max Shreck''': Sì, va bene, ma per la revoca serve un detonatore, un catalizzatore... <br /> '''Pinguino''': "Ehi, sei davvero grande, sindaco Cobblepot. Il pranzo è servito, sindaco Cobblepot. Ti scongiuro, Oswald, ho tanto bisogno di te". Quella ha il più bel "prendi sedani" che io abbia mai visto. <br /> '''Max Shreck''': Ci serve qualcosa tipo l'incidente del golfo del Tonchino o l'incendio del Reichstag. {{NDR|Pinguino lo guarda e poi ridono entrambi}} Eh? Hai capito? <br /> '''Pinguino''': Ahhh! Tu vuoi tutti i miei vecchi amici quassù! Il nostro sindaco sarà preso da schiumante follia! <br /> '''Max Shreck''': Esatto! <br /> '''Pinguino''': Ah, come godo. Ma io..io-io-io non devo essere messo fuori strada! Io devo andare dritto alla fine... <br /> '''Max Shreck''': Fuori strada, Oswald?! Possibile che non riesci a capire?! Questa è un'occasione per rivendicare un diritto di cui i tuoi genitori volevano privarti! <br /> '''Pinguino''': ...Quello di rivendicare la mia primogenitura. <br /> '''Max Shreck''': Immagina cosa potrai fare come sindaco. Sarai amato, vezzeggiato dai capitani d'industria. Potrai avere tutte le donne che vorrai. <br /> '''Pinguino''': ...Ci vai pesante negli affari, eh Maxy? Va bene, sarò sindaco... Brucia, Gotham! Brucia! *'''Guardia notturna#1''' {{NDR|mentre Catwoman distrugge il negozio}}: Chi è quella? <br />'''Guardia notturna#2''': Cos'è quella! Jack, io non so se aprire il fuoco o innamorarmi!<br /> '''Catwoman''': Poveri ragazzi... Confondete sempre le vostre pistole coi vostri pistolini! {{NDR|li fa mollare le pistole con delle frustate}} <br /> '''Guardia notturna#1''': Non ci faccia del male, peggio di così, con quello che ci pagano..! <br /> '''Catwoman''': Siete superpagati, levatevi di torno! *'''Batman''': Stai ammirando le tue malefatte? <br /> '''Pinguino''': Visito la zona dei disordini, valutando costernato le devastazioni. Iniziative da sindaco che si rispetti. <br /> '''Batman''': Tu non sei il sindaco. <br /> '''Pinguino''': Le cose cambiano. <br /> '''Batman''': Che vuoi? <br /> '''Pinguino''': Ah, immediatamente al nocciolo. Quanto ammiro questo in un uomo con la maschera, eheheheh! Batman, non t'illuderai di vincere, vero? <br /> '''Batman''': ''Le cose cambiano.'' *'''Catwoman''' {{NDR|dopo che Batman l'ha colpita e sbattuta a terra}}: Con che coraggio!? Io sono una donna! <br /> '''Batman''': Mi dispiace, io... {{NDR|si avvicina per aiutarla e lei lo colpisce e per poco non lo fa cadere dal palazzo}} <br /> '''Catwoman''': Te l'ho detto: sono una donna, ma al tuo posto avrei qualche dubbio. La vita è figlia di puttana e lo sono anch'io! *'''Ragazza''': Signor Cobblepot, lei è il più gran fico punto di riferimento che possa avere un giovane! <br /> '''Pinguino''': E lei, mi si permetta, è la più gran fica giovane che un punto di riferimento possa avere! *'''Catwoman''': Freddino qui dentro. <br /> '''Pinguino''': Ora ti scaldo io. *'''Catwoman''': Ora io ho una sola ed unica causa che mi sta a cuore: battere Batman. <br /> '''Pinguino''': Oh, ancora lui! Lascia perdere. Quello è già storia antica. Guarda un po' là. Noi saboteremo la sua batmobile e la trasformeremo in una bomba H su ruote! <br /> '''Catwoman''': No, no, no. Acquisterebbe ancora maggior potere come martire. Per distruggere Batman dobbiamo prima trasformarlo in quello che lui odia di più... Vale a dire noi. <br /> '''Pinguino''': Vuoi dire incastrare Batman? <br /> '''Catwoman''': Non sarai ancora in carica ma avrai già una lista di nemici. <br /> '''Pinguino''': Sì, ma quei nomi non sono per occhi indiscreti! Ehi, ma poi perché dovrei fidarmi di una gattina? Magari non sei altro che una ricca squilibrata che vuole vendicarsi del suo papà perché non le ha regalato un pony quando ha compiuto sedici anni. *'''Selina Kyle''': Avremo ore di fuoco in questa fredda città stanotte. <br /> '''Bruce Wayne''': Certo che sei portata a vedere nero. O sbaglio? <br /> '''Selina Kyle''': Mai più nero di te, Bruce. *'''Batman''' {{NDR|slegando la Principessa del ghiaccio}}: Volevano far credere che fossi stato io...<br /> '''Principessa del ghiaccio''': Oh, stia tranquillo, lo dirò che mi ha rapito un brutto uomo-uccello col fiato che puzzava di pesce! <br />'''Catwoman''': Qualcuno ha detto "pesce"? {{NDR|salta giù dal soffitto}} Non mi hanno dato la pappa, stamattina! {{NDR|prova a tirare un calcio in faccia a Batman, che però l'afferra}} <br /> '''Batman''': Meglio così! {{NDR|la sbatte a terra}} Ti preferisco magra. <br /> '''Catwoman''' {{NDR|sibila come un gatto arrabbiato}}: Ehi, stallone... {{NDR|cerca di colpirlo}} Credevo che avessimo un punto di contatto!<br /> '''Batman''' {{NDR|afferrandolo per le spalle}}: Le teste. {{NDR|le molla una testata}} *'''Batman''': Il vischio se lo mangi può essere fatale. <br /> '''Catwoman''': Però un bacio dato bene può essere ancora più fatale... {{NDR|lo lecca sensualmente sulla bocca di Batman}} Sei il secondo uomo che mi uccide questa settimana, però me ne restano ancora altre sette, di vite! <br /> '''Batman''': Ho cercato di salvarti... <br /> '''Catwoman''': Hmm... Sembra che ogni donna che cerchi di salvare faccia una brutta fine... {{NDR|ridacchia}} O resti profondamente contrariata. Dovresti ritirarti. *'''Pinguino''': Siete straordinari: la Bella e la Bestia in un unico sfarzoso, pacco dono natalizio! <br /> '''Catwoman''' {{NDR|con l'aria disgustata}}: La Principessa del Ghiaccio dovevi solo spaventarla. <br /> '''Pinguino''': A me è parsa abbastanza spaventata, eheheheh! Un sorso di abbrezzo! {{NDR|le porge una fede nuziale}} Allora, cosa stiamo aspettando? Avanti, consumiamo una diabolica unione! <br /> '''Catwoman''': Ma di che cosa stai parlando? <br /> '''Pinguino''': Ohhh, andiamo, cerca di immaginare: è già notte nel palazzo del sindaco, io sono morto di stanchezza... Ed ecco che tu vieni da me, dentro la nostra camera da letto, con la codina fremente, con le pantofole in una mano e una coppa di ebrezza nell'altra..! <br /> '''Catwoman''': Ma smettila. {{NDR|getta via l'anello}} Non ti toccherei neanche per graffiarti. <br /> '''Pinguino''': Schifosa maliarda!!! Avrei dovuto sterilizzarti! Eppure sembrava che avessi un debole per me! Ma adesso sono io che non ti voglio più! {{NDR|legandola al suo ombrello elicottero}} Addio, "Lady tu mi schifi"! Vola, sparisci! *'''Max Shreck''' {{NDR|riferendosi a Batman}}: Va bene, e allora? È sopravvissuto. Di che ti preoccupi? Ma ragiona! <br /> '''Pinguino''': Ma non ha perduto nemmeno un braccio, la palla di un occhio, il controllo della vescica...! *'''Alfred''': Il nostro primario interesse è certamente questo grottesco cialtrone. Però non dimentichiamoci di riparare la Batmobile, c'è la sicurezza da considerare... Non è che la possiamo affidare a un qualsiasi onesto meccanico, vero, signore?<br /> '''Bruce Wayne''': La sicurezza? Chi fece entrare Vicki nella Bat-caverna? Io ero lì che lavoravo, mi volto, e vedo lei: "Oh, ciao, Vicki! Entra pure!" *'''Clown''': Grande discorso, Oswald! <br /> '''Pinguino''' {{NDR|gli colpisce furiosamente in faccia con l'ombrello}}: Il mio nome non è Oswald!! È Pinguino!!! Io non sono un essere umano!! Io sono un animale, a sangue freddo!!! Aumenta l'aria condizionata! Dove sono le mie liste?! Portatemi i nomi! È giunta l'ora. Questi sono i nomi di tutti i figli primogeniti di Gotham City. Anch'io lo ero. E come per me, un terribile destino gli aspetta! Stanotte, quando i loro genitori festeggeranno, essi staranno sognando ignari nelle loro culle sicure, nei loro lettini soffici, noi là piomberemo, li rapiremo e ce li porteremo dentro queste fogne! Li scaraventeremo in un profondo e buio sepolcro acquatico! <br /> '''Clown grasso''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Pinguino! Uccidere dei bambini nel sonno... ma non è un tantino...? <br /> '''Pinguino''' {{NDR|gli spara con l'ombrello}}: Non un tantino! È tutto! {{NDR|lo fa rotolare nell'acqua}} *{{NDR|Alla festa in maschera organizzata da Max Shreck, Bruce Wayne si presenta in smoking senza maschera}} <br/> '''Max Shreck''' {{NDR|sarcastico}}: Che ingegnoso costume. Aspetta, indovino. Moderato, casa e chiesa. <br /> '''Bruce Wayne''': Soddisfatto, eh? Sì, beh, per poco non fai di un mostro il sindaco di Gotham City. <br /> '''Max Shreck''': Sono io la luce di questa città, e sono il suo spirito cattivo e perverso. Ha importanza chi è sindaco? <br /> '''Bruce Wayne''': Ne ha per me. <br /> '''Max Shreck''': Che noia! *'''Pinguino''' {{NDR|attaccando Batman}}: Tu sei geloso di me perché io sono un mostro di origine controllata e tu invece devi portare una maschera! <br /> '''Batman''': Forse hai ragione! {{NDR|liberandosi dal Pinguino}} <br /> '''Pinguino''': Però alla resa dei conti quello che ha importanza è che ha in mano l'ombrello! *'''Max Shreck''': Io non so che cosa vuoi, ma sono sicuro di potertelo dare, con un minimo di sforzo! Denaro, gioielli... Un enorme gomitolo di lana! <br /> '''Selina Kyle/Catwoman''' {{NDR|lo afferra per la sua frusta}}: Voglio il tuo sangue! <br /> '''Max Shreck''': Il mio sangue? Già dato... alla banca del sangue! <br /> '''Selina Kyle/Catwoman''': Una mezza siringa. Io sto parlando di litri! <br /> '''Max Shreck''': Mettiamoci d'accordo! A parte il mio sangue, che posso fare per te? <br /> '''Selina Kyle/Catwoman''': Spiacente, Max. Morte per morte. {{NDR|viene però trovato e raggiunto da Batman}} <br /> '''Max Shreck''': Non stai salvando solo una vita, salvi una città! <br /> '''Bruce Wayne/Batman''' {{NDR|lo spinge via}}: Sta' zitto! Tu andrai in prigione. <br /> '''Selina Kyle/Catwoman''': Non essere ingenuo! La legge non si applica con gente come lui o noi! <br /> '''Bruce Wayne/Batman''': Questo chi può dirlo? ...Perché lo vuoi uccidere? Consegniamolo alla polizia. Poi potremmo andare via insieme. Tu ed io. {{NDR|Catwoman colpisce la sua frusta per terra}} Selina, ascolta. Selina, noi siamo uguali. Parte di noi è [[bene e male|bene]], e parte è [[bene e male|male]]. Non dimenticarlo, siamo uguali, Selina. {{NDR|si strappa via la maschera}} Selina... Ti prego... <br /> '''Selina Kyle/Catwoman''' {{NDR|sul punto di piangere}}: Bruce... Io vorrei... Io vorrei tanto vivere con te, nel tuo castello, per sempre... Come in una meravigliosa favola, per sempre... {{NDR|Bruce fa per toccarla ma lei lo graffia rabbiosamente}} Ma non riuscirei mai a vivere con me stessa! Non fingere che sia un lieto fine! <br /> '''Max Shreck''': Selina?! Selina Kyle {{NDR|Selina si toglie via la maschera, furibonda}}, è licenziata! Bruce Wayne... Per quale ragione ti sei travestito da Batman? <br /> '''Selina Kyle/Catwoman''': Ma perché lui ''è'' Batman, vecchio idiota! <br /> '''Max Shreck''': Era! {{NDR|gli spara addosso a Batman, (ma vivo), e Catwoman si infuria}} No! <br /> '''Selina Kyle/Catwoman''': Tu mi hai ucciso. Il Pinguino mi ha ucciso. Batman mi ha ucciso. Fanno tre vite in meno; hai abbastanza proiettili per finirmi ora?! <br /> '''Max Shreck''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: C'è un modo per assodarlo. {{NDR|spara due volte a Catwoman}} <br /> '''Selina Kyle/Catwoman''': Quattro... cinque... Sono ancora viva!!! {{NDR|Max spara due volte di nuovo}} Sei... sette... ancora non basta, non sono alle strette... {{NDR|Max prova a sparare di nuovo ma la pistola è scarica e lei ride istericamente}} ...Me ne restano ancora due... Credo che ne terrò in serbo una per il prossimo Natale. Ma nel frattempo... tu che ne dici di un bacio in bocca, Papà Natale?! {{NDR|gli ficca un cavo elettrico in bocca uccidendolo}} ==[[Explicit]]== {{explicit film}} '''Alfred''': Be', a parte tutto... buon Natale, signor Wayne. <br /> '''Bruce Wayne''': Buon Natale, Alfred. Pace fra gli uomini... e le donne. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Film di Batman]] ibblbmuua9ambkr4h8aapbzhpxvf1gs Batman Forever 0 32755 1218463 1216706 2022-07-22T22:10:29Z 176.243.233.188 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Batman Forever |genere= azione/supereroi |regista= [[Joel Schumacher]] |soggetto= [[Lee Batchler]], [[Janet Scott Batchler]], basato sul personaggio creato da [[Bob Kane]] |sceneggiatore= [[Lee Batchler]], [[Janet Scott Batchler]], [[Akiva Goldsman]] |attori= *[[Val Kilmer]]: Batman/Bruce Wayne *[[Chris O'Donnell]]: Robin/Dick Grayson *[[Tommy Lee Jones]]: Due Facce/Harvey Dent *[[Jim Carrey]]: L'[[Enigmista]]/Edward Nygma *[[Nicole Kidman]]: Dott.ssa Chase Meridian *[[Michael Gough]]: Alfred Pennyworth *[[Pat Hingle]]: Commissario James Gordon *[[Drew Barrymore]]: Sugar *[[Debi Mazar]]: Spice *[[Ed Begley Jr.]]: Fred Stickley *[[Joe Grifasi]]: Guardia della Banca *[[George Wallace]]: Il Sindaco |doppiatoriitaliani= *[[Loris Loddi]]: Batman/Bruce Wayne *[[Giorgio Borghetti]]: Robin/Dick Grayson *[[Renzo Stacchi]]: Due Facce/Harvey Dent *[[Roberto Pedicini]]: L'Enigmista/Edward Nygma *[[Silvia Pepitoni]]: Dott.ssa Chase Meridian *[[Gil Baroni]]: Alfred Pennyworth *[[Glauco Onorato]]: Commissario James Gordon *[[Laura Boccanera]]: Sugar *[[Gabriella Borri]]: Spice *[[Angelo Maggi]]: Fred Stickley *[[Vittorio Amandola]]: Guardia della Banca *[[Massimo Corvo]]: Il Sindaco |note= Musiche: [[Elliot Goldenthal]] <br/> Trucco: [[Rick Baker]] }} '''''Batman Forever''''', film statunitense del 1995 con [[Val Kilmer]], [[Chris O'Donnell]], [[Nicole Kidman]], [[Jim Carrey]] e [[Tommy Lee Jones]], regia di [[Joel Schumacher]]. ==[[Incipit]]== {{Incipit film}} '''Alfred''': Le posso consigliare di portare con sé un sandwich, signore? <br /> '''Batman''': Mangio strada facendo. ==Frasi== *{{NDR|Rivolto a un suo ostaggio, riferendosi a Batman}} Tu conti sul vendicatore alato per liberarti dal male. Non è così, amico mio? ('''Due Facce''') *{{NDR|Rivolto a un suo ostaggio}} Tu sei un giocatore... e se facessimo a testa e croce? Un uomo nasce eroe, e suo fratello codardo. Bambini che muoiono di fame, politici che s'ingozzano come maiali. Sant'uomini martirizzati e tossici che diventano legioni. Perché? Perché perché perché perché perché? Fortuna! Immensa, stupida, semplice, assurda, insondabile fortuna! {{NDR|l'ostaggio rimane orripilato dopo aver visto l'altra parte sfigurata del suo volto}} Hahahahaha! I misteri del caso, ah! L'unica vera giustizia. E adesso vediamo che cos'ha questa giustizia in serbo per te! Hehe! {{NDR|tira la moneta}} Hehehehe! Oooh, è come se fosse la mano di dio, aspetta aspetta aspetta... oh! {{NDR|mostra che è uscita la parte buona}} La fortuna ti offre un altro giorno di vino e rose, o nel tuo caso di birra e pizza! ('''Due Facce''') *Cominciamo la festa con un botto!!! Ahahahaha! {{NDR|sentendo arrivare Batman dall'ascensore}} Sempre puntuale perfino al suo funerale! Bene ragazzi, uccidete il pipistrello! Ahahahaha! Uhuhuhuhu! {{NDR|l'ascensore si ferma, davanti a loro}} Fatelo fuori!!! {{NDR|i suoi scagnozzi cominciano a sparare, ma non succede niente}} Apriti sesamo! ('''Due Facce''') *Attenzione cittadini della città di Gotham! Ahahahaha! Quando apriremo questa cassaforte, vi troveremo tutto ciò che abbiamo sempre desiderato: tanti soldi da far piovere sulla bella Gotham, in glorioso inenarrabile caos! E naturalmente troveremo anche te, ragazzo mio, morto! Ahahahaha! {{NDR|dal fondo della cassaforte dove sono rinchiusi Batman e un ostaggio inizia a sgorgare dell'acido corrosivo}} Per il suo ultimo piacere gli serviamo il medesimo acido che fece di ''noi'' gli uomini che siamo ora! Ahahahaha! ('''Due Facce''') *{{NDR|Rivolto a Batman}} Abbi buon gusto di morire?! Ahahahaha! Ti saluto!!! Ahahahaha! ('''Due Facce''') *{{NDR|Ad Edward Nygma}} Manomettere le onde cerebrali della gente, manipolare le menti... Secondo me solleva troppi dubbi. ('''Bruce Wayne''') *{{NDR|Dopo che Bruce Wayne non ha acconsentito al suo progetto sul ''Box''}} Tu avresti dovuto comprendere... Ma vedrai ti farò comprendere io! ('''Edward Nygma''') *{{NDR|Rivolto alla dott.ssa Chase Meridian}} Mi ha chiamato per questo? Il bat-segnale non è un cercapersone. ('''Batman''') *{{NDR|La ragione per cui Batman piace alle donne}} È la macchina, vero? Piace a tutte le ragazze. ('''Batman''') *Tutti portiamo una [[maschera]]. ('''Batman''') *{{NDR|Riferito alla dott.ssa Chase Meridian}} Femmine... ('''Batman''') *{{NDR|Dopo aver colpito Stickley con una macchina da caffè}} La caffeina ti fa male!? ('''Edward Nygma''') *{{NDR|Imitando un gioco della TV, mentre si sottopone al Box}} Edward Nygma, accomodati pure! Sei il prossimo concorrente di ''Vuota il cervello''! "Oh, ehm, ah, oh Dio... ehm, scelgo quello che c'è... dentro il cranio numero uno!" Che cosa abbiamo per lui, Johnny? {{NDR|trattenendo le risate}} "Mi sa che questa volta ho proprio sfondato!" La mia scatola cranica? "Può darsi!" Comunque sia sono intelligente, sono un genio. Anzi no, sono parecchi geni! Uno stormo, una mandria, un branco di fantastici [[Freud]]! E indovinami questa, Freddy! Qual è quella cosa che è tutto per qualcuno e niente per tutti gli altri? La tua mente, baby! E adesso la mia sta pompando la potenza della tua! {{NDR|cantando}} ''Ti sto, succhiando l'anima, ti sto accorciando lo spirito! Mi cibo del tuo cervello!'' {{NDR|comincia a danzare}} FRED!!! ('''Edward Nygma''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} Aiuto!!! ('''Fred Stickley''') *{{NDR|Dopo aver ucciso Fred Stickley}} Dubbi, signor Wayne?! Il mio lavoro può sollevare troppi dubbi?!? {{NDR|si mette davanti a una videocamera della sicurezza}} Ma come mai nessuno ancora... Ti ha mai messo al tuo posto? ('''Edward Nygma''') *Castello Wayne! Mmh! {{NDR|gli mette nel cancello la sua posta sul secondo indovinello con il simbolo del punto interrogativo, in falsetto}} Ci vediamo presto. {{NDR|se ne va via con lo scooter}} ('''Edward Nygma''') *{{NDR|Sul secondo indovinello}} "Strappane uno e grattane la testa, ciò che rosso era nero resta"... ('''Dott.ssa Chase Meridian''') *{{NDR|Indovinando sul secondo indovinello}} Il fiammifero. ('''Bruce Wayne''') *Signore e signori! Ed ora la nuova direzione del circo internazionale vi invita a scordarvi di questi onesti e puliti divertimenti americani e unirvi a noi in una kermesse di incidenti, caos ed autentica giustizia!! ('''Due Facce''') *{{NDR|Rivolto a Due Facce che ha sparato al tetto}} Te l'ha mai detto nessuno che hai un serio problema di controllo degli impulsi?! ('''Enigmista''') *{{NDR|A Due Facce}} Questo è il tuo cervello nel Box! E questo è il mio cervello nel Box! C'è forse qualcun altro che si vuole accomodare?! ('''Enigmista''') *{{NDR|All'Enigmista}} Sei entrato nel nostro nascondiglio, hai violato la santità del nostro asilo... soltanto per questo dovremmo ridurti le ossa in polvere. Ma dato che ci presenti la più interessante delle proposte, se viene testa, accettiamo; se viene croce, ti facciamo saltare le cervella! ('''Due Facce''') *"Noi otto andiamo sempre avanti ed indietro mai per salvare i nostri regnanti da pericoli e guai"... I pedoni degli scacchi. ('''Bruce Wayne''') *{{NDR|Contando i soldi rubati}} Centoquarantamiladuecentoventisette, centoquarantamiladuecent... Ho perso il conto! Ahahahaha! ('''Enigmista''') *Calma gente! È solo un'antiquata rapina con tecnologia obsoleta! ('''Due Facce''') *Emergenza, Alfred! ('''Bruce Wayne''' e '''Dick Grayson''') *{{NDR|A Dick Grayson}} Ah, signorino, questo potrebbe costarmi il posto, lo sa? Speriamo almeno che mi riassumano al Buckingham Palace! ('''Alfred Pennyworth''') *{{NDR|Rivolto a Batman}} Perché non ti decidi a morire?!?! ('''Due Facce''') *"Siamo piccole cose di uso quotidiano e ci trovi tutte in '''u'''n c'''a'''mp'''o''' da t'''e'''nn'''i'''s"... U, A, O, E, I... Le vocali. ('''Bruce Wayne''') *Quanto adoro distruggere! ('''Due Facce''') *{{NDR|Dopo che Due Facce ha distrutto la Batboat di Robin}} Aaaah! Mi hai affondato una nave da battaglia! ('''Enigmista''') *Qui è il vostro comandante che vi parla: vogliate tornare a sedere, ci aspettiamo un po' di turbolenza! Ahahaha! {{NDR|con un laser distrugge il Batwing}} Aahh! L'ho colpito! Speriamo che la scatola nera venga ritrovata! ('''Enigmista''') *Adesso... Si comincia a giocare sul serio! {{NDR|sogghigna diabolicamente}} ('''Enigmista''') *{{NDR|Rivolto a Due Facce, ottenendo la sua vendetta}} Questo è per mia madre! Mio padre! Mio fratello! E questo è per me!! ('''Robin''') *{{NDR|Rivolto a Batman}} Indovina, indovinello. Chi ha paura del bel pipistrello? ('''Enigmista''') *Perche il sapere è potenza...e simile a Dio divento...IO​. ('''Enigmista''') *{{NDR|Rivolto all'Enigmista}} Basta con gli indovinelli! ('''Batman''') ==Dialoghi== *'''Commissario Gordon''' {{NDR|riguardo a Due Facce}}: Cerchiamo di ragionare con quello. Tiene in ostaggio un povero innocente. <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Non servirebbe. Lo ucciderà senza pensarci due volte. <br /> '''Batman''': Sono d'accordo. Un trauma tanto potente da creare un'altra personalità lascia la vittima... <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': In un mondo in cui le regole del bene e del male non esistono più. <br /> '''Batman''': Esattamente. <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Come succede a lei. Be', diciamo che potrei scrivere un saggio su un uomo adulto che si veste da roditore volante. <br /> '''Batman''': I pipistrelli non sono roditori volanti. *'''Dott.ssa Chase Meridian''' {{NDR|tenta di sedurre Batman}}: Perché mi attacco sempre all'uomo sbagliato? Al liceo erano i bulletti con gli orecchini. All'università motociclisti col giubbotto di cuoio. E adesso... oh... pettorali di gomma. <br /> '''Batman''': Provi con un pompiere, fa' prima a spogliarlo. *'''Batman''': Non ho avuto mai fortuna con le donne. <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Forse perché non hai ancora trovato quella giusta. *'''Bruce Wayne''' {{NDR|notando una busta con sopra scritto "''?''"}}: E questo cos'è? <br /> '''Maggie''': Non lo so. Non è entrato nessuno. <br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|aprendola}}: "Se guardi i numeri che ho sulla faccia, vedrai che del tredici non vi è traccia". <br /> '''Maggie''': Che orrore. Ma che cosa significa? <br /> '''Bruce Wayne''': È un indovinello. I numeri che ho sulla faccia... tredici... da uno a dodici. La soluzione è l'orologio. <br /> '''Maggie''': Ma chi mai le manda un indovinello? <br /> '''Bruce Wayne''': È questo, Maggie, l'indovinello. *'''Dott.ssa Chase Meridian''' {{NDR|discutendo sugli indovinelli dell'Enigmista}}: È mia opinione che il mittente sia del tutto suonato. <br /> '''Bruce Wayne''': "Suonato"? È un termine scientifico? <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Il paziente potrebbe soffrire di una sindrome ossessiva con potenziali tendenze omicide. Così le piace di più? *'''Bruce Wayne''': Posso chiederle di togliersi quello che ha addosso...? <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': ...Come, prego? <br /> '''Bruce Wayne''': E di indossare un abito da sera? Mi dica, dottoressa, le piace il circo? *'''Bruce Wayne''': Senta, vado a fare un po' di roccia questo week-end. Viene con me? <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Ohh... ecco, veramente io adoro fare roccia, mi piace tantissimo... <br /> '''Bruce Wayne''': Ma? <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Ho conosciuto un uomo. <br /> '''Bruce Wayne''': Ah. Ha fatto presto, è appena arrivata. <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Be', diciamo che è piombato giù dal cielo e... bang! {{NDR|Bruce ha capito che Chase si riferisce a Batman}} Credo l'abbia sentito anche lui. <br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|essendo in realtà Batman}}: Ci può giurare... <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Prego? <br /> '''Bruce Wayne''': ...Be', è normale. {{NDR|Chase ride}} *'''Sindaco''': Ma che cosa diavolo vuoi, Harvey?! <br /> '''Due Facce''': Che cosa voglio, signor sindaco? Oh, una cosetta da niente: Batman. Percosso, fratturato, sanguinante... In altre parole, defunto! *'''Dick Grayson''' {{NDR|nel garage del castello Wayne}}: Ma è un garage o un museo dell'automobile? {{NDR|notando delle moto}} Wow. Questa è un'Harley Davidson del 17. <br /> '''Bruce Wayne''': Già. <br /> '''Dick Grayson''': Indian Classic, tutta restaurata! Questa è una Vincent Black Night. Ne hanno fabbricate solo cento! <br /> '''Bruce Wayne''': 101 per l'esattezza. È la mia preferita. <br /> '''Dick Grayson''': Ne hai addirittura due!? <br /> '''Bruce Wayne''': Sì, ma quella non va bene. Si blocca l'acceleratore. {{NDR|Dick si china sulla seconda Vincent Black Night}} Alfred veramente è un bravissimo meccanico ma su alcune c'è da lavorare parecchio. Se trovassi qualcuno che me le sistema, gliene darei una in cambio... Be', ciao. Ti auguro buon viaggio. Sono sicuro che saprai cavartela. {{NDR|stringe la mano a Dick e si allontana}}. <br /> '''Alfred''' {{NDR|arrivando con un vassoio che porta un delizioso pasto}}: Il signorino prende congedo? Peccato. Dovrò buttar via tutto allora... Speriamo almeno che i cani abbiano appetito. <br /> '''Dick Grayson''': ...Ehy, Al, aspetta! *'''Alfred''' {{NDR|notando il disegno del casco di Dick}}: Ah, questo è un pettirosso. <br /> '''Dick Grayson''': A mio fratello si ruppe il filo una volta e io, con un volteggio, l'acchiappai. Mio padre diceva che ero il suo eroe... che volavo come un pettirosso. Bell'eroe sono stato alla fine. <br /> '''Alfred''': Ma suo padre aveva ragione; lei è un eroe, io me ne intendo. <br /> '''Dick Grayson''' {{NDR|porge ad Alfred il vecchio costume che indossava quando lavorava al circo}}: ...Buttalo via per piacere, Alfred. Non mi serve più ormai. <br /> '''Alfred''': ...Credo che invece lo conserverò qui dentro... Perché le ali spezzate guariscono col tempo. Un giorno il pettirosso volerà di nuovo, gliel'assicuro. *'''Due Facce''': Batman purtroppo si rifiuta di spirare... {{NDR|con espressione di rabbia, digrignando i denti}} e ci sta facendo dannare!!!<br /> '''Sugar''' {{NDR|gli fa accendere dal lato sano}}: Non ci pensare, baby. <br /> '''Spice''' {{NDR|gli fa accendere dal lato sfregiato, ridacchiando}}: Lo ucciderai molto presto. *'''Due Facce''': Chi va là? <br /> '''Enigmista''': Spero ci sia un coperto in più. <br /> '''Due Facce''': Tu chi diavolo sei?<br /> '''Enigmista''': Solo un amico ma tu puoi chiamarmi l'Enigmista. <br /> '''Due Facce''': Si, ti chiamerò l'Enigmista morto. Come hai fatto a scovarci parla. <br />'''Enigmista''': Ma se io parlassi cosa ti impedirebbe di uccidermi o imperatore della notte? Per inciso, la faccia non ti guarirà mai se non la pianti di grattarti. <br /> '''Due Facce''': Oh... {{NDR|estrae una pistola dalla giacca e la punta sull'Enigmista}} adesso vediamo di che colore hai il sangue! *'''Dick Grayson''': Come mai questa è l'unica porta chiusa a chiave in questo "museo"? Cosa ci tenete dentro?<br /> '''Alfred''': Le mogli morte del signor Wayne. L'argenteria, vada pure. *'''Alfred''': Mi dispiace disturbarla, signore. Ma ho delle notizie alquanto sconcertanti a proposito del signorino Dick. <br /> '''Bruce Wayne''': Cosa gli è successo? <br /> '''Alfred''': Temo che il signorino Dick, sia... andato via. <br /> '''Bruce Wayne''': È scappato? <br /> '''Alfred''': Per l'esattezza, ha preso l'auto. <br /> '''Bruce Wayne''': Ha preso la Jaguar? <br /> '''Alfred''': Non la Jaguar, l'altra auto. <br /> '''Bruce Wayne''': La Bentley? <br /> '''Alfred''': No, signore... ''quell'altra auto''! {{NDR|la Batmobile}} <br /> '''Bruce Wayne''': Oh. *'''Dick Grayson''' {{NDR|rivolto ai teppisti che stavano molestando una ragazza}}: Ehi! Ehi, lasciatela andare! <br /> '''Capo dei teppisti''': ...Ma chi cavolo sei?! <br /> '''Dick Grayson''': Sono Batman! {{NDR|gli altri teppisti ridono}} E va bene, ok, mi sono dimenticato il costume! *'''Dick Grayson''' {{NDR|mentre colpisce Batman}}: Bastardo! Eri tu che dovevi morire! È colpa tua! Se tu l'avessi detto a Due Facce chi eri, al circo, loro sarebbero ancora vivi!!<br /> '''Batman''' {{NDR|lo ferma}}: Se avessi potuto dare la vita per la tua famiglia, lo avrei già fatto. *'''Dick Grayson''': Non riesco a pensare ad altro che a uccidere Due Facce. Mi ha rubato la vita. Ma quando ero là fuori stanotte, ho immaginato di combattere con lui; anche quando picchiavo te. E tutto il dolore è sparito. Riesci a capirmi? <br /> '''Bruce Wayne''': Sì, certo. <br /> '''Dick Grayson''': Bene... Perché devi aiutarmi a trovarlo. E quando lo troviamo, voglio essere io a ucciderlo! <br /> '''Bruce Wayne''': Così sei pronto a spegnere una vita? <br /> '''Dick Grayson''': Sì, se è quella di Due Facce. <br /> '''Bruce Wayne''': Senti, ecco come andranno le cose: tu lo puoi anche uccidere, ma il tuo dolore non cesserà con Harvey, anzi crescerà. E tu andrai alla ricerca di un'altra faccia, e di un'altra, e di un'altra, finché un brutto giorno ti sveglierai e ti renderai conto che la vendetta è la tua unica ragione di vita. E non capirai perché. <br /> '''Dick Grayson''': Tu che cosa ne sai? La tua famiglia non è stata uccisa da un maniaco. <br /> '''Bruce Wayne''': Oh sì, invece. Noi siamo uguali. <br /> '''Dick Grayson''': Se siamo uguali, Bruce, aiutami! Insegnami, fammi essere tuo partner! <br /> '''Bruce Wayne''': No. No, Dick. Tu puoi ancora salvarti. <br /> '''Dick Grayson''': Ti sbagli! Ormai ci sono dentro, che ti piaccia o no! {{NDR|si allontana}} *'''Enigmista''' {{NDR|esaminando un minuscolo diamante che tiene in mano}}: Eccone uno notevole! <br /> '''Due Facce''' {{NDR|mostrandogli un diamante molto più grande}}: No, no no! ''Eccone uno notevole!'' *'''Enigmista''': Ehi, Due Facce! Mi insegni a prendere a pugni la gente? <br /> '''Due Facce''': È semplice, figliolo mio; chiudi bene il pugno, tira indietro il braccio, e fa' vedere chi sei! Ah! {{NDR|stende a terra un poliziotto ipnotizzato}} <br /> '''Enigmista''': Oooh! Mi sembra assai spassoso! Fammi provare, fammi provare! <br /> '''Due Facce''': Si...! <br /> '''Enigmista e Due Facce''': Chiudi bene il pugno! Indietro il braccio...! <br /> '''Enigmista''': E fa'... {{NDR|dà un pugno a un altro poliziotto ipnotizzato ma facendosi male}} AU! *'''Edward Nygma/Enigmista''' {{NDR|alla serata in cui Nygma presenta il suo Box, Due Facce e i suoi scagnozzi entrano all'improvviso creando il panico}}: Mi stai rovinando la festa, Harvey! Hai perso la testa?!? <br /> '''Due Facce''': Mmmmh! Aahh! Siamo stanchi di aspettare che ci consegni Batman, ragazzo. <br /> '''Edward Nygma/Enigmista''': Pazienza, brutta anima biforcuta... <br /> '''Due Facce''': "PAZIENZA", noi lo vogliamo morto! E niente attira Batman più di qualche omicidio assortito! {{NDR|si mette a baciare Spice}} <br /> '''Edward Nygma/Enigmista''': Sì, ma avresti potuto avvisarmi di tutto, pianificare... Vendere l'esclusiva alla televisione! {{NDR|Batman irrompe all'improvviso spaccando una vetrata}} ...La tua entrata era buona, la sua migliore! {{NDR|Batman lotta contro gli uomini di Due Facce}} La differenza? Senso dello spettacolo. *'''Dick Grayson''' {{NDR|dopo aver salvato Bruce Wayne/Batman da una trappola di Due Facce}}: Mi serve un nome. "Batboy"? "Cavaliere alato"? Non lo so, scegli tu, qual è un nome adatto a un vice? <br /> '''Bruce Wayne/Batman''': Ti basta "Dick Grayson, studente universitario"? <br /> '''Dick Grayson''': Va all'inferno! *'''Enigmista''' {{NDR|dopo aver steso Alfred e aver fatto irruzione in Villa Wayne}}: Non dimenticare il piano, sorprendere e catturare! <br /> '''Due Facce''': Non uccidere. <br /> '''Enigmista''' {{NDR|guardando le due metà del volto di Due Facce}}: E questo vale per tutti e due voi. *'''Alfred''' {{NDR|Bruce si riprende dall'attacco dell'Enigmista e di Due Facce}}: Signor Bruce? Come andiamo, giovanotto? <br /> '''Bruce Wayne''': Non mi chiamavi più così da tanto tempo... <br /> '''Alfred''': Le abitudini sono dure a morire. Si sente bene? <br />'''Bruce Wayne''': Dov'è Chase? <br /> '''Alfred''': Temo che la dottoressa Meridian sia stata rapita. Il signorino Dick è scappato. La caverna è andata distrutta. E... c'è un altro indovinello. *'''Dott.ssa Chase Meridian''' {{NDR|prigioniera dell'Enigmista}}: Batman verrà a liberarmi! <br /> '''Enigmista''' {{NDR|con finto accento inglese}}: Batman? Batman, lei dice... viene a liberarla?! Oh oh oh! Brr! Brr! Infatti... Ci conto molto!!! *'''Bruce Wayne''': Tutti gli indovinelli contenevano dei numeri, e sono apparsi in questo ordine: 13, 1, 8 e 5. <br /> '''Alfred''': 13, 1, 8 e 5. Cosa significano? <br /> '''Bruce Wayne''': Forse corrispondono alle lettere dell'alfabeto inglese. <br /> '''Alfred''': Proviamo. La 13 è M. <br /> '''Bruce Wayne''': 1 è A, 8 è H, e 5 è la E. <br /> '''Alfred''': M, A, H, E. <br /> '''Bruce Wayne''': Forse 1 e 8 stanno per... 18. <br /> '''Alfred''': 18 è R. M, R, E. <br /> '''Bruce Wayne''': E se fosse Mr. E? <br /> '''Alfred''': Mr. E, mistero. <br /> '''Bruce Wayne''': Qual è il sinonimo di mistero? <br /> '''Alfred''': Enigma. <br /> '''Bruce Wayne''': Mr E. Nigma... Edward Nygma! Allora il suicidio di Stickley era una falsificazione fatta col computer. <br /> '''Alfred''': Lo sa che lei è molto intelligente nonostante quello che dice la gente? *'''Batman''' {{NDR|guardando il costume di Robin}}: Chi è il tuo sarto? <br /> '''Alfred''': Mi sono preso la libertà. <br /> '''Batman''': "R"? E che cosa vuol dire? <br /> '''Robin''' {{NDR|guardando ad Alfred}}: "Robin". {{NDR|il maggiordomo gli sorride}} L'Enigmista e Due Facce sono una combinazione letale. Ti può servire un aiuto. <br /> '''Batman''': Due contro due si gioca alla pari. <br /> '''Robin''': Non ti prometto che non ucciderò Harvey. <br /> '''Batman''': Ogni uomo va per la sua strada; me l'ha insegnato un amico. <br /> '''Robin''': Non sono solo un amico. {{NDR|gli offre la mano}} <br /> '''Batman''': Un partner. {{NDR|si stringono la mano}} *'''Robin''' {{NDR|appena arrivati sull'isola}}: Alla faccia del metallo, Batman! <br /> '''Batman''': Eh?! <br /> '''Robin''': Qui è tutto metallo! Ed è anche pieno... di buchi! <br /> '''Batman''': Oh. Robin, aspetta! <br /> '''Robin''': Si muove tutta l'isola! *'''Due Facce''': Finalmente giustizia è fatta! Possiamo morire! Tu sei il tipo d'uomo che ci piace, figliolo! Ci vediamo all'inferno! <br /> '''Robin''': Preferisco vederti in galera!<br /> '''Due Facce''': Bravo figliolo, bravo davvero, il pipistrello ti ha istruito molto bene! {{NDR|estrae una pistola dalla giacca e la punta su Robin}} Sei nobile, stupido... ma nobile! *'''Batman''': Aspetta! Ho un indovinello per te!<br /> '''Enigmista''': Per me? Davvero??? {{NDR|ridacchia}} Dimmelo!<br /> '''Batman''': "Io vedo senza vedere. Per me l'oscurità è chiara come la luce del giorno". Che cosa sono?<br /> '''Enigmista''': Ti preeegooo! Non puoi essere altro che un pipistrello!<br /> '''Batman''': Esatto! {{NDR|fa esplodere il ''SuperBox'' con un batrang sconfiggendo l'Enigmista}} *'''Due Facce''': Ahahahaha! Tutti questi eroismi per niente! Basta indovinelli, basta concorrenti uno e due! Adesso signori, cala il sipario! Ahahahaha!<br /> '''Batman''': Non dimentichi qualcosa, Harvey? La tua moneta! Ha sempre due opinioni su tutto, no?<br /> '''Due Facce''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Sì, certo. Hai ragione Bruce. L'emozione è sempre nemica della vera giustizia! Grazie, sei sempre stato un vero amico. {{NDR|lancia la sua moneta, così Batman gli lancia addosso altre monete simili, e Due Facce tenta di coglierle tutte ma perde l'equilibrio precipitando nel pozzo e mentre il suo corpo affonda sott'acqua, la moneta gli cade al suo polso mostrando la faccia buona}} *'''Enigmista''' {{NDR|ormai sconfitto}}: Perché... perché non riesco a ucciderti? {{NDR|lamentandosi}} Troppi dubbi... troppi dubbi... <br /> '''Batman''': Povero Edward, li ho salvati entrambi. Io sono tanto Bruce Wayne che Batman, non perché ne sia obbligato, no... perché questa è la mia scelta. *'''Dott.ssa Chase Meridian''' {{NDR|vicino alla porta della cella dell'Enigmista}}: Edward? <br /> '''Edward Nygma/Enigmista''': Chi... chi seeeei? <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': La dottoressa Meridian, Chase. Non ti ricordi me? <br /> '''Edward Nygma/Enigmista''': E come potrei dimenticarti? <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Il dottor Burton mi dice che sai chi è Batman. <br /> '''Edward Nygma/Enigmista''': Non te lo dico se non mi chiedi "per piacere"... <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''': Edward, per piacere, dimmi chi è Batman. <br /> '''Edward Nygma/Enigmista''' {{NDR|correndo per la cella con dei nastri legati addosso}}: IO... sono Batman!! {{NDR|muove le braccia come un pipistrello e scoppia a ridere in modo maniacale}} ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Dott.ssa Chase Meridian''' {{NDR|fuori dal manicomio di Arkham}}: Il tuo segreto è al sicuro. Edward è decisamente "suonato". <br /> '''Bruce Wayne/Batman''': "Suonato"? È un termine scientifico? {{NDR|tirando fuori la bambola che Chase gli aveva dato perché aveva degli incubi}} Senti, questa non mi serve più. Grazie per avermi dato un nuovo sogno. {{NDR|si baciano e Alfred sorride dall'emozione}} <br /> '''Dott.ssa Chase Meridian''' {{NDR|sorridendo}}: Non fare troppo tardi. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film di Batman]] tnipcpjdyp116nizoyrve2u96yv135q Batman & Robin 0 32762 1218465 1149750 2022-07-22T22:40:38Z 176.243.233.188 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Batman & Robin |immagine= |titolooriginale= Batman & Robin |paese= Stati Uniti d'America |anno= 1997 |genere= azione, supereroi |regista= [[Joel Schumacher]] |soggetto= personaggi di [[Bob Kane]] |sceneggiatore= [[Akiva Goldsman]] |attori= *[[George Clooney]]: [[Batman]]/Bruce Wayne *[[Chris O'Donnell]]: Robin/Dick Grayson *[[Alicia Silverstone]]: Batgirl/Barbara Wilson *[[Arnold Schwarzenegger]]: Mr. Freeze/Dott. Victor Fries *[[Uma Thurman]]: Poison Ivy/Dott.ssa Pamela Isley *[[Jeep Swenson]]: Flagello *[[Michael Gough]]: [[Alfred Pennyworth]] *[[Pat Hingle]]: Commissario James Gordon *[[Elle Macpherson]]: Julie Madison *[[Vivica A. Fox]]: Ms. B. Haven *[[Elizabeth Sanders]]: Gossip Gerty *[[John Glover]]: Dott. Jason Woodrue *[[Michael Reid MacKay]]: Antonio Diego *[[Coolio]]: Banker *[[Nicky Katt]]: Spike *[[Vendela Kirsebom Thomessen]]: Nora Fries |doppiatoriitaliani= *[[Massimo Corvo]]: Batman/Bruce Wayne *[[Giorgio Borghetti]]: Robin/Dick Grayson *[[Stella Musy]]: Batgirl/Barbara Wilson *[[Alessandro Rossi]]: Mr. Freeze/Dott. Victor Fries *[[Roberta Greganti]]: Poison Ivy/Dott.ssa Pamela Isley *[[Gil Baroni]]: Alfred Pennyworth *[[Gianni Musy]]: Commissario James Gordon *[[Massimo Lodolo]]: Dott. Jason Woodrue *[[Francesco Pezzulli]]: Banker *[[Renzo Stacchi]]: Flagello *[[Fabrizio Vidale]]: Spike *[[Daniela Cavallini]]: Julie Madison |note= }} '''''Batman & Robin''''', film del 1997 con [[George Clooney]], [[Chris O'Donnell]], [[Alicia Silverstone]], [[Arnold Schwarzenegger]] e [[Uma Thurman]], regia di [[Joel Schumacher]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} '''Robin''': Voglio un'automobile! Alle donne piace!<br/>'''Batman''': Ecco perché [[Superman]] lavora solo. ==Frasi== {{cronologico}} *Per favore, cerchi di riportarla tutta d'un pezzo, signore! ('''Alfred Pennyworth''') {{NDR|a Batman, riferendosi alla Batmobile}} *Arriva l'uomo del ghiaccio! ('''Mr. Freeze''') *In questo universo una sola cosa è assoluta... Tutto il resto è ghiaccio. ('''Mr. Freeze''') *Che cosa ha ucciso i dinosauri? L'era glaciale! ('''Mr. Freeze''') *Cowabunga!!!<ref>Tipica esclamazione di battaglia delle ''[[Tartarughe Ninja]]''.</ref> ('''Robin''') *{{NDR|Dopo aver congelato Robin}} Rinfrescati un po', piccolo pettirosso! Ce l'hai il sangue freddo, Batman? Hai undici minuti per scongelare il pupo. Che vuoi fare? Inseguire il cattivo o salvare il tuo amichetto? Ahah le tue emozioni ti rendono debole, ecco perché la vittoria è mia! Ahahahahahah ti uccido la prossima volta! ('''Mr. Freeze''') *Maledizione! Il mio esperimento di incrociare l'orchidea con il serpente a sonagli del Sud America è fallito di nuovo. Ma io nutro ancora grandi speranze per l'incrocio tra piante e animali. Se solo scoprissi l'esatta dose di veleno, queste piante sarebbero in grado di difendersi proprio come gli animali. Potrei fornire alla flora la salvezza, contro le insensate distruzioni dell'uomo. ('''Pamela Isley''') {{NDR|usando un registratore vocale}} *È una giungla qui dentro! Io sono lo strumento della natura! Il suo spirito! La sua volontà! Anzi, sono io Madre Natura, ed è giunto il momento che noi piante riprendiamo il mondo che è nostro di diritto! Perché non è carino prendersi gioco di Madre Natura. ('''Poison Ivy''') *Mio padre una volta mi disse "Per avere successo basta scegliersi una stella e seguirla." Oggi le Imprese Wayne donano il più sofisticato telescopio del mondo al progetto di restauro dell'Osservatorio di Gotham. Con un pò di fortuna, questo telescopio darà la possibilità alle future generazioni di seguire la propria stella. ('''Bruce Wayne''') *Batman e Robin; braccio armato degli oppressori a sangue caldo, nonché protettori dello status quo. Prima, eliminerò quelle due bestie ricoperte di pelo e di piume... e così Gotham sarà il mio... pascolo verde. ('''Poison Ivy''') *Perché non dici al piccolo che può andarsene? Ho dei semi molto speciali da mostrarti. ('''Poison Ivy''') {{NDR|a Batman}} *Quello non è un uomo. Quello è un Dio. ('''Poison Ivy''') {{NDR|al commissario Gordon, parlando di Mr. Freeze}} *Dio ci ha messo sette giorni a creare il Paradiso... ora vediamo se io posso fare meglio. ('''Poison Ivy''') *Cerca di non fare troppo chiasso quando muori! ('''Poison Ivy''') {{NDR|rivolta a Batman, mentre viene preso alle strette di Flagello}} *Ancora vivi all'ombra di quel brutto pipistrello malvagio? Non hai bisogno di lui. Sei tu la stella. Io la vedo già, il tuo luminoso, splendido, infuocato segnale nel cielo. Lasciati guidare da me... Lasciati baciare. ('''Poison Ivy''') {{NDR|a Robin}} *Non importa quello che ti dicono, mio caro Flagello. Conta soltanto la dimensione della tua pistola. ('''Mr. Freeze''') *Se la vendetta è un piatto che si serve freddo, allora mettetevi il vestito della domenica: è ora di festeggiare! ('''Mr. Freeze''') *Stanotte anche l'Inferno diventerà di ghiaccio. ('''Mr. Freeze''') *È il pollice l'unica parte del tuo corpo che è verde? ('''Robin''') {{NDR|a Poison Ivy}} *Usare il fascino femminile per ottenere quello che vuoi approfittando del tuo aspetto?! Informati meglio, sorella! Il comportamento passivo-aggressivo è fuori moda! Sono quelle come te che infangano il nome delle donne! ('''Batgirl''') {{NDR|rivolta a Poison Ivy}} *Ora possiamo solo aspettare... e sperare. ('''Bruce Wayne''') {{NDR|a Dick e Barbara, mentre guarisce il suo maggiordomo Alfred}} ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Robin''': Non ci aspettare alzato! <br /> '''Alfred Pennyworth''': Disdico subito le pizze, signorino! *'''Poliziotto''': La prego, abbia pietà di me!<br/> '''Mr. Freeze''': Pietà?! Ahahah! Ho paura che la mia condizione mi lasci gelido alla tua richiesta di pietà! {{NDR|congela il poliziotto}} *'''Robin''' {{NDR|dopo che Batman ha preso al volo un vaso antico nel Museo}}: Bella presa!<br/> '''Batman''': Chi rompe paga! *'''Batman''' {{NDR|intrappolato}}: Chi ti ha invitato?<br/> '''Robin''' {{NDR|sarcastico}}: Mi trovavo in zona.<br/>'''Batman''': Ma non dovevi restare al museo a catturare quei sicari?<br/>'''Robin''': Non si dice "grazie tante, meno male che mi salvi la vita"?! *'''Dick Grayson''': Intrappoliamo l'Uomo del Ghiaccio, Bruce? <br> '''Bruce Wayne''': Certamente, dopo che tu avrai passato dieci ore nel simulatore ad addestrarti. <br> '''Dick Grayson''': Senti, ho fatto uno sbaglio. Mi dispiace. Non fare il protettivo con me, non succederà più. <br> '''Bruce Wayne''': Ti sei fatto quasi ammazzare da Freeze stanotte. <br> '''Dick Grayson''': Ma sto bene. Eccomi qua, vivo e vegeto. Ma come lavoriamo insieme se non ti fidi di me?! {{NDR|se ne va}} <br> '''Alfred Pennyworth''': Già. Come, signore? <br> '''Bruce Wayne''': Il fatto è che Dick è impaziente, è impulsivo. Come faccio a fidarmi di lui? <br> '''Alfred Pennyworth''': Forse la verità è che lei in realtà non si fida di nessuno. <br> '''Bruce Wayne''': Umpf non mi dire che stai dalla sua parte, come al solito. <br> '''Alfred Pennyworth''': Nonostante tutto il suo talento, lei è ancora solo un novizio della vita familiare. Il signorino Dick segue la sua stessa stella, signore, ma ci arriva seguendo la propria rotta. Impari a fidarsi di lui. E' questa la base della famiglia. <br> '''Bruce Wayne''': Di te mi fido, Alfred. <br> '''Alfred Pennyworth''': Ma io non vivrò per sempre. *'''Dott. Jason Woodrue''' {{NDR|dopo averla vista riemergere dal terreno in cui l'aveva precedentemente seppellita}}: Dottoressa Isley?<br/> '''Pamela Isley/Poison Ivy''': Hmmm...<br/> '''Dott. Jason Woodrue''': Pamela?<br/> '''Pamela Isley/Poison Ivy''': Hmmm-mm?<br/>'''Dott. Jason Woodrue''': Sei uno schianto... Specialmente per essere una morta!<br/> '''Pamela Isley/Poison Ivy''' {{NDR|sensualmente}}: Ciao, Jason... Credo di essere cambiata dentro...<br/>'''Dott. Jason Woodrue''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Per me?<br/>'''Pamela Isley/Poison Ivy''': Voglio dire, letteralmente... Le sostanze del terreno hanno avuto uno strano effetto su di me... Hanno sostituito la mia pelle con l'aloe... Il mio sangue con la clorofilla... E hanno riempito le mie labbra... {{NDR|lo bacia}} ...Di veleno. {{NDR|il dott. Woodrue comincia a morire}} E, ah, Jason, c'è un'altra cosa... Probabilmente avrei dovuto dirtelo prima. Io sono... Velenosa. {{NDR|il dott. Woodrue cade a terra morto}} *'''Miss B. Haven''': Freeze, mi sento scottare. <br> '''Mr. Freeze''': Mi sembra strano qui dentro. <br> '''Miss B. Haven''': Oh, senti, i miei capelli sono fragili e la mia pelle è secca. Affronterei la tempesta pur di averti. Tu sei l'uomo più perfetto che abbia mai conosciuto. Che cosa ne diresti di scaldarci un pò? <br> '''Mr. Freeze''': La mia passione si scioglie solo per la mia sposa. <br> '''Miss B. Haven''': Uuuuh un atteggiamento che da' i brividi. *'''Pamela Isley''': Senta, ho qui una proposta che mostra come le Imprese Wayne possono immediatamente cessare tutte le azioni che intossicano l'ambiente. Dimentichi le stelle, guardi invece la Terra. Nostra madre, nostro ventre. Lei merita la vostra fedeltà e protezione. Invece voi distruggete le sue pianure, avvelenate i suoi mari, oscurate i suoi cieli! La state uccidendo. <br> '''Bruce Wayne''': Beh, le sue intenzioni sono nobili. Ma senza combustibili per scaldarsi né refrigeranti per conservare il cibo, milioni di persone morirebbero di freddo e di fame, non crede? <br> '''Pamela Isley''': Perdite accettabili nella battaglia per salvare il pianeta. <br> '''Bruce Wayne''': Prima vengono le persone, dottoressa Isley. <br> '''Pamela Isley''': Umpf mammiferi. Il giorno del giudizio sta arrivando, proprio così. Le stesse piante e fiori che vi hanno visto strisciare fuori dal brodo primordiale reclameranno questo pianeta. E non ci sarà più nessuno a proteggervi {{NDR|tutti i presenti ridono}}. <br> '''Gossip Gerty''': Scusi, lei dev'essere nuova della città. Qui a Gotham City abbiamo Batman e Robin a proteggerci perfino dalle piante e dai fiori {{NDR|tutti i presenti ridono}}. <br> '''Bruce Wayne''': Se vuole può conoscerli. I crociati col mantello ci aiuteranno a vendere all'asta un prezioso diamante per raccogliere fondi per i giardini botanici di Gotham. Noi poveri mammiferi facciamo quello che possiamo per il mondo delle piante, e grazie di essere venuta. Buongiorno, dottoressa. *{{NDR|Mr. Freeze sta guardando il filmino del suo matrimonio con Nora Fries}}<br/> '''Frosty''' {{NDR|con il giornale in mano}}: Ehm, mi scusi, capo; c'è qualcosa che è meglio che lei veda.<br/> '''Mr. Freeze''' {{NDR|congela Frosty}}: Odio le persone che parlano durante il film. *'''Alfred Pennyworth''' {{NDR|scusandosi per non aver aperto la porta del Castello Wayne}}: Devo essermi appisolato. Le mie scuse più sincere, signore. <br/>'''Bruce Wayne''': Non c'è bisogno che ti scusi, Alfred. È la prima volta che succede in 30 anni. *'''Guardia 1''': Benvenuto a casa, "faccia da brividi"! <br /> '''Guardia 2''': Tu sei il raffreddore, e noi siamo la cura! <br /> '''Mr. Freeze''': Se permettete rompo il ghiaccio... Il mio nome è Freeze. Imparatelo bene, perché sarà il suono raggelante della vostra sconfitta! *'''Bruce Wayne''': Alfred, sono molto testardo? Si fa sempre tutto a modo mio o tanti saluti? <br /> '''Alfred Pennyworth''': Be' sì, è così. La sorte e la morte le hanno tolto la famiglia, ma anziché diventare una vittima, lei ha fatto quanto era in suo potere per controllare il fato. Perché che cos'è Batman se non un tentativo di dominare il caos che percorre il nostro mondo? Un tentativo di controllare la morte stessa. <br /> '''Bruce Wayne''': Ma non ci riesco, vero? <br /> '''Alfred Pennyworth''': Nessuno ci riesce. *'''Dick Grayson''': Quant'è che corri? <br> '''Barbara Wilson''': Dalla morte dei miei genitori. Credo che la velocità e il pericolo mi abbiano aiutato a non pensare troppo, a dimenticare il dolore. Tu non puoi capire. <br> '''Dick Grayson''': Altrochè se capisco. <br> '''Barbara Wilson''': Beh, le corse in moto non sono viste di buon occhio ad Oxbridge e così mi hanno sbattuta fuori. Ma non fa niente perché ho già vinto tutti i soldi che mi servono per realizzare il mio sogno. <br> '''Dick Grayson''': Non mi dirai che vuoi scappare per unirti al circo. <br> '''Barbara Wilson''': Alfred mi ha mantenuto per parecchi anni e io voglio ripagarlo. Lo toglierò da questa sua squallida vita di schiavitù. <br> '''Dick Grayson''': Ma di che cosa stai parlando? <br> '''Barbara Wilson''': Senti, questa faccenda di padroni e servi è veramente ridicola. Alfred è l'uomo più dolce e nobile del mondo e ha rinunciato a tutta la sua vita e ai suoi sogni per qualcun altro. <br> '''Dick Grayson''': Alfred e Bruce sono come una famiglia. <br> '''Barbara Wilson''': Pagare qualcuno perché ti prepari i pasti, ti faccia il bucato, ti lavi i piatti, lo chiami una famiglia? <br> '''Dick Grayson''': Alfred è felice. <br> '''Barbara Wilson''': Davvero? Tu non capisci proprio niente, vero? Non le vedi le sue smorfie di dolore? Alfred è malato {{NDR|se ne va}}. <br> '''Bruce Wayne''': Alfred non è malato. Sta morendo. <br> '''Dick Grayson''': Morendo? Perché non ha detto una parola? <br> '''Bruce Wayne''': Tu lo conosci, non direbbe mai niente. <br> '''Dick Grayson''': ... <br> '''Bruce Wayne''': Ma io lo so. <br> '''Dick Grayson''': ... Non ci posso credere. <br> '''Bruce Wayne''': Neanch'io. *'''Poison Ivy''': Maschi. Le più assurde fra le creature di Dio. Noi vi diamo la vita e noi possiamo togliervela con la stessa facilità. <br> '''Guardia 1''': Già. <br> '''Guardia 2''': Ha ragione lei. <br> '''Poison Ivy''': Vi faccio proprio morire, vero? *'''Bruce Wayne''': Alfred, ti senti bene? <br /> '''Alfred Pennyworth''': Bene come un povero vecchio, signore. <br /> '''Bruce Wayne''': Lo so che sei malato. Lascia che chiami i migliori dottori. <br /> '''Alfred Pennyworth''': Ho già visto i migliori dottori. Un gentiluomo non deve parlare delle sue malattie, non è buona educazione. Spero di essere stato capace di insegnarle almeno questo, signor Bruce. <br /> '''Bruce Wayne''': Alfred... ti sei mai pentito nella tua vita di lavorare qui? <br /> '''Alfred Pennyworth''': E di servire degli eroi? No, signore. Il mio unico cruccio è che non sono mai potuto venire là fuori con lei. <br /> '''Bruce Wayne''': ...Non tutti gli eroi portano una maschera... {{NDR|Alfred sorride}} *'''Robin''' {{NDR|dopo essersi reso conto di essere caduto preda della polvere d'amore di Poison Ivy}}: Ma ci pensi che abbiamo litigato per un mostro?<br/>'''Batman''': Mostro, sì. E tanto affascinante.<br/>'''Robin''': Mi è passata la cotta, ok? Per sempre.<br/>'''Batman''': Anche a me, assolutamente... Bello stelo però!<br/>'''Robin''': Pure i fiori!<br/>'''Batman''': Un bel fogliame! *'''Batman''' {{NDR|cercando Poison Ivy}}: Niente bella. {{NDR|appare Flagello che è pronto a combatterli}} <br /> '''Robin''': C'è solo la bestia! *'''Poison Ivy''': C'è qualcosa in una tuta anatomicamente corretta e ben portata che mette il fuoco sulle labbra di una ragazza. <br /> '''Batman''': Eh, perché incontro solamente delle maniache omicide? È colpa mia? <br /> '''Poison Ivy''': Per adesso basta coccole. *'''Poison Ivy''' {{NDR|dopo aver mentito a Freeze dicendogli che sua moglie era stata uccisa da Batman e non da lei}}: Uccidili, naturalmente. Ma perché fermarsi lì? Perché vuoi che solo Batman e Robin muoiano, mentre la società che li ha creati resterà impunita? <br> '''Mr. Freeze''': Esatto. Se io devo soffrire, tutta l'umanità deve soffrire con me! Gliela farò pagare per avermi condannato a una vita senza il calore del conforto umano. Avvolgerò tutta la città in un inferno eterno! Prima... Gotham... e in seguito il mondo! <br> '''Poison Ivy''': Lo sai che era proprio quello che avevo in mente? Tutto sarà morto sulla Terra eccetto noi due. Sarà un'occasione per {{NDR|indica se stessa}} Madre Natura di ricominciare da zero. Puoi contemplare l'alba di una nuova era. *'''Bruce Wayne''': Passo tutta la vita a combattere la morte... è tutto ciò che ho fatto, tutto ciò... che sono capace di fare... ma non so salvare te. <br> '''Alfred Pennyworth''': Non c'è sconfitta nella morte, signor Bruce. La vittoria si ottiene difendendo quello che riteniamo giusto quando siamo in vita. *'''Bruce Wayne''' {{NDR|riferendosi a Poison Ivy}}: Ci ha infettato con non so quale estratto di feromone. <br> '''Robin''': Oh, ne sei convinto. Eh, Bruce? Io sarei sotto un incantesimo. <br> '''Bruce Wayne''': Ti vuole uccidere, Dick. <br> '''Robin''': Diresti qualunque cosa per tenerla lontana da me, vero? Per averla per te! <br> '''Bruce Wayne''': Una volta mi hai detto che per far parte di una squadra devi fidarti dei tuoi compagni e che qualche volta contare su qualcun altro è l'unico modo per vincere. Te lo ricordi o no? Non stavi parlando solo di lavoro, stavi parlando di essere una famiglia. E allora io ti chiedo, amico, compagno, fratello... ti vuoi fidare di me adesso? *'''Poison Ivy''' {{NDR|dopo aver baciato Robin}}: Povero, il mio pettirosso. È ora di morire, piccolo Robin.<br/> '''Robin''': ...Ti devo deludere ma... {{NDR|togliendosi lo strato impermeabile dalle labbra}} ...le labbra di gomma sono immuni al tuo veleno. {{NDR|Ivy spinge via Robin, fin dentro nel fiume delle piante}} *'''Poison Ivy''' {{NDR|a Batman}}: Devo andare. Ho molte persone da uccidere e così poco tempo! <br> '''Batgirl''' {{NDR|entra in scena dal soffitto}}: Ora ti trasformo in concime! *'''Poison Ivy''': Come ho detto alla signora Freeze, quando ho staccato la spina: "Qui l'unica femmina sono io"!<br/> '''Batgirl''': Non credo, tesoro! *'''Batman''': E tu chi sei? <br /> '''Batgirl''': Batgirl. <br /> '''Batman''': Non è politicamente corretto, ma da dove sbuca fuori questa femmina? <br /> '''Batgirl''': Bruce, guardami bene, sono Barbara! Ho scoperto la Batcaverna. <br /> '''Robin''': Dovremmo cambiare le serrature. <br /> '''Batman''': Sa già chi siamo. <br /> '''Robin''': Allora dovremmo ucciderla! <br /> '''Batman''': Sì, ma dopo. Adesso dobbiamo lavorare. *'''Robin''': Dov'è l'uomo del ghiaccio? <br /> '''Batgirl''': Forse si è sciolto. <br /> '''Batman''': No, è solo in ibernazione. *'''Batgirl''': Maschi... fanno tutto complicato. <br /> '''Robin''': Lo sai che sei brava, ragazzina? <br /> '''Batgirl''': Be', guarda e cerca di imparare. *'''Batman''': Devo riportati al manicomio di Arkham. <br /> '''Mr. Freeze''': Coraggio, uccidimi anche come hai ucciso mio moglie! <br /> '''Batman''': Io non ho ucciso tua moglie. {{NDR|gli mostra il filmato registrato di Ivy, mentre combatte con Batgirl, e Freeze si mette a piagnucolare di rabbia}} Ma non è morta. L'abbiamo trovata e riattivata. È ancora congelata, ma è viva, in attesa che tu trovi la cura. <br /> '''Mr. Freeze''' {{NDR|esclamando}}: È viva?!? <br /> '''Batman''': Sì... <br /> '''Mr. Freeze''': È viva... <br /> '''Batman''': La vendetta non è potere. Chiunque può togliere la vita, ma dare la vita è vero potere. Un potere che tu avevi. <br /> '''Mr. Freeze''' {{NDR|piagnucolando di gioia con rimorso}}: Lei è viva... <br /> '''Batman''': E ora io ti domando, Victor Freeze, aiutami a salvare un'altra vita. Mostrami come si cura la Sindrome di McGregor al primo stadio e forse salverai anche la vita dell'uomo che tua moglie amava. Lui è ancora dentro di te, Victor, ma purtroppo... è sepolto sotto la neve. Vuoi aiutarmi,... dottore? <br /> '''Mr. Freeze''' {{NDR|gli dia una delle due medicine per guarire Alfred}}: Prenda due di queste... {{NDR|sorridendo fiero}} e mi richiami domani mattina. {{NDR|Robin e Batgirl si guardano sorridendosi molto sorpresi}} <br /> '''Batman''': Farò trasferire tua moglie al laboratorio di Arkham. Potrai continuare le tue ricerche lì. *'''Poison Ivy''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: M'ama. Non m'ama. M'ama. Non m'ama. M'ama. Non m'ama. M'ama. <br /> '''Mr. Freeze''': No! Sorpresa! Sono il tuo nuovo compagno di cella. {{NDR|con tono minaccioso}} E sono venuto a rendere la tua vita un vero inferno. Preparati... ad un amaro raccolto. Finalmente è arrivato l'inverno. ==[[Explicit]]== {{explicit film}} '''Bruce Wayne''' {{NDR|felice di vederlo guarito}}: Alfred. Sei...? <br /> '''Alfred Pennyworth''' {{NDR|con l'aria quasi fredda e severa}}: Alquanto deluso da come lei tiene male la casa, malgrado i miei insegnamenti. {{NDR|sorride dalla gioia vedendo Dick e Barbara che lo vogliono abbracciare}} E sono guarito, a quanto pare! Grazie a lei, signore! Grazie a tutti voi, ragazzi! <br /> '''Dick Grayson''': Ce l'hai fatta, Bruce. <br /> '''Bruce Wayne''': Anche... per merito tuo. <br /> '''Dick Grayson''': Però una domanda: quando siamo caduti dal telescopio, perché non ci hai salvato? È la prima volta che cado e tu non mi afferri. <br /> '''Bruce Wayne''': Ce la facevi da solo. Vedi Dick, qualche volta contare su un altro è l'unico modo per vincere. <br /> '''Barbara Wilson''' {{NDR|schiarendo la voce timidamente}}: Scusatemi, ma sono stata io a prendere a calci a quel pollice verde {{NDR|Poison Ivy}}. Già, se non sbaglio, ho fatto tutto da sola. Dico bene? <br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|un po' imbarazzato}}: Tu adesso te ne torni a scuola. <br /> '''Dick Grayson''' {{NDR|sorridendo sarcasticamente}}: Con lei non ce la farai mai! <br /> '''Barbara Wilson''' {{NDR|offre la mano}}: Amici? <br /> '''Dick Grayson''': Amici. {{NDR|si stringono la mano}} <br /> '''Bruce Wayne''' {{NDR|anche lui posa la sua mano, che loro formano la ''Batman Family''}}: Amici.<br/> '''Alfred Pennyworth''': Allora ci serve una caverna più grande. ==Citazioni su ''Batman & Robin''== *Vi chiedo scusa, perdonatemi per il "mio" Batman con quei capezzoli che si vedevano attraverso il costume di scena. Ho chiesto scusa anche a [[Adam West]]. ([[George Clooney]]) ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Film di Batman]] 7ulpexmmtv28luekujquutngfu06ggl Luca Serianni 0 35984 1218397 1218146 2022-07-22T16:47:56Z Ibisco 49387 + categoria wikitext text/x-wiki '''Luca Serianni''' (1947 – 2022), accademico e linguista italiano. ==Citazioni di Luca Serianni== {{cronologico}} *Ciò che [[Giovanni Nencioni|Nencioni]] aveva di eccezionalmente giovanile era lo spirito. Non solo la lucidità, restata integra fin quasi agli ultimi anni. Anche la memoria di fatti e persone sgranate nel corso della sua vita professionale, a partire dagli anni Trenta, trascorsi a Roma come funzionario ministeriale: anni — avrebbe scritto nel 2000, nella prefazione all'ultima delle sue raccolte di saggi — che erano stati per lui «un corso di educazione civile in tempi calamitosi e alienanti», nel quale aveva appreso «il giusto senso dello Stato, l'equa applicazione del diritto, e l'amministrazione pubblica come aiuto al vivere dei cittadini». E, dato forse più sorprendente di tutti, la capacità di guardare al futuro, di secondare le sollecitazioni di una curiosità umana e intellettuale che gli anni non avevano attutito.<ref>Da ''Ricordo di Giovanni Nencioni'', in ''Per Giovanni Nencioni'', a cura di [[Gualberto Alvino]], Pizzutini d'emergenza II, Roma, Fondazione Antonio Pizzuto, 2008, p. 68.</ref> *Una novità del Cinquecento è la comparsa delle donne tra gli autori letterari: sono aristocratiche come [[Vittoria Colonna]] o cortigiane come [[Gaspara Stampa]]. La pura imitazione del modello petrarchesco presenta qualche scarto in più nella poesia femminile. Vittoria Colonna, per esempio, ha una componente religiosa molto più forte del consueto. Per quanto riguarda l'età contemporanea, invece, è più difficile individuare uno specifico femminile.<ref name=Ser>Citato in [[Paolo Di Stefano]], ''Cento poesie d'Italia. «Voci per il presente».<small> Luca Serianni racconta la sua antologia nata in lockdown: Donne e outsider. Irrinunciabili? Dante, Leopardi, Pascoli</small>'', ''Corriere della Sera'', Milano, 16 novembre 2020, pp. 34-35.</ref> *{{NDR|Su [[Isabella di Morra]]}} Il sonetto in cui si rivolge al fiume, tema topico già presente nella poesia latina, è molto interessante, anche perché è legato all'assenza del padre. Alla variante del tema amoroso si aggiunge anche l'annuncio finale di un possibile suicidio nelle acque del Sinni, che scorre nella sua valle in provincia di Matera. Anche qui ci sono aspetti di innovazione rispetto alla lirica maschile media dell'epoca.<ref name=Ser /> *{{NDR|Su [[Faustina Maratti]]}} È una poetessa che entrò giovanissima in Arcadia: [[Leopardi]] ne riconobbe "la composta vivacità e certa leggiadria". Ho voluto che fosse presente con due sonetti. Il primo tratta la gelosia, insolito nella poesia maschile, dove è difficile che l'autore lamenti la scarsa fedeltà della donna, la quale può essere inarrivabile ma è raro che si mostri sensibile alla corte di un altro... Il secondo sonetto è invece dedicato al dolore per la morte di un figlio bambino.<ref name=Ser /> *{{NDR|Su [[Elsa Morante]] e [[Biancamaria Frabotta]]}} Mi è sempre piaciuto ''Il mondo salvato dai ragazzini'', anche se so che viene spesso deprezzato: tra l'altro il tema dell'infanzia incolpevole e soccombente è anche al centro de ''[[La Storia]]''. Riconosco che in questo caso è scattato, più che altrove, un meccanismo di gusto personale, come per Biancamaria Frabotta, di cui ho apprezzato il motivo dell'amore coniugale, che ha certo dei precedenti in Monti e in Saba, ma compare qui con accenti ironici e autoironici.<ref name=Ser /> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Serianni, Luca}} [[Categoria:Accademici italiani]] [[Categoria:Linguisti italiani]] tds2n6td0sv6x03tmtvxlign9qrawxh Giuseppe De Rita 0 42110 1218512 981221 2022-07-23T08:10:54Z Ibisco 49387 + 1 e Defaultsort wikitext text/x-wiki [[File:Giuseppe De Rita premio cultura.jpg|miniatura|Giuseppe De Rita riceve il premio speciale alla cultura dal Presidente del Consiglio, Ciriaco De MIta, 1989]] '''Giuseppe De Rita''' (1932 –), sociologo italiano. ==Citazioni di Giuseppe De Rita== *{{NDR|A proposito del [[Family Day]]}} Da buon cattolico posso dire {{NDR|di essere rimasto}} atterrito dal livello di fondamentalismo basso che c'era lì dentro. [...] Sono sicuro che i tre-quattro milioni di italiani che sono andati a messa il giorno dopo {{NDR|hanno}} avuto le mie stesse reazioni. (da ''diMartedì'', 2 febbraio 2016<ref>Visibile al minuto 07:00 di [https://www.youtube.com/watch?v=vaoSvEaA80I ''Giuseppe De Rita e Massimo Cacciari si confrontano su politica e attualità''], YouTube, 2 febbraio 2016.</ref>) *La [[Democrazia Cristiana|DC]] ricostruì il [[Italia|Paese]] in continuità con parte del fascismo e della massoneria. L'uomochiave è [[Alberto Beneduce]]: ha fatto l'[[IRI|Iri]], l'[[INPS|Inps]], l'Imi, l'Opera maternità e infanzia, la legge bancaria... [...] il vero potere l'avevano gli uomini di Beneduce. A cominciare da suo genero, appunto [[Enrico Cuccia|Cuccia]], e da [[Raffaele Mattioli|Mattioli]].<ref>Citato in ''«Con mia moglie ho avuto otto figli tra le proteste della suocera. Il segreto della longevità? I supplì»'', ''Corriere della Sera'', 23 luglio 2022.</ref> {{intestazione|''De Rita: non siamo crudeli Ma ci sentiamo superiori'', ''Corriere della sera'', 12 gennaio 2010}} *Io non ho mai pensato che gli italiani siano "razzisti" nel senso classico del termine. Sono invece convinti di essere superiori per colpa di un super-ego legato alla storia che hanno alle spalle. Comunque sia, si sentono più intelligenti, più svegli, migliori... mi verrebbe da dire "più fichi". Il grande poeta romano [[Giuseppe Gioacchino Belli]] nel 1830 irrideva inglesi, francesi, tedeschi che venivano a visitare la Città Eterna. Persino il più plebeo dei romani avvertiva un senso di superiorità verso questi stranieri, magari coltissimi, che venivano a studiare la loro città. *Italiani [[Razzismo|razzisti]]? Non direi in modo così secco... Piuttosto afflitti da un ego, anzi da un super-ego che li induce a sentirsi, a vedersi superiori a chiunque. Non solo alle persone con la pelle di colore diverso, magari scuro. Ma anche nei confronti dei cosiddetti "bianchi", di quegli stessi americani che vennero qui a liberarci dal nazifascismo. Pensiamo cosa fecero i napoletani... *Nessun uomo è superiore a un altro essere umano per alcuna ragione al mondo. Bisognerebbe insomma "smontare" questo complesso di [[Superbia|superiorità]]. *Pensiamo a cosa è avvenuto a [[Napoli]] durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:De Rita, Giuseppe}} [[Categoria:Sociologi italiani]] oebwq3gmytpztlee8z0jmpadzxggjqy 1218516 1218512 2022-07-23T08:17:38Z Ibisco 49387 /* Citazioni di Giuseppe De Rita */ wikitext text/x-wiki [[File:Giuseppe De Rita premio cultura.jpg|miniatura|Giuseppe De Rita riceve il premio speciale alla cultura dal Presidente del Consiglio, Ciriaco De MIta, 1989]] '''Giuseppe De Rita''' (1932 –), sociologo italiano. ==Citazioni di Giuseppe De Rita== *{{NDR|A proposito del [[Family Day]]}} Da buon cattolico posso dire {{NDR|di essere rimasto}} atterrito dal livello di fondamentalismo basso che c'era lì dentro. [...] Sono sicuro che i tre-quattro milioni di italiani che sono andati a messa il giorno dopo {{NDR|hanno}} avuto le mie stesse reazioni. (da ''diMartedì'', 2 febbraio 2016<ref>Visibile al minuto 07:00 di [https://www.youtube.com/watch?v=vaoSvEaA80I ''Giuseppe De Rita e Massimo Cacciari si confrontano su politica e attualità''], YouTube, 2 febbraio 2016.</ref>) *La [[Democrazia Cristiana|DC]] ricostruì il [[Italia|Paese]] in continuità con parte del fascismo e della massoneria. L'uomo chiave è [[Alberto Beneduce]]: ha fatto l'[[IRI|Iri]], l'[[INPS|Inps]], l'Imi, l'Opera maternità e infanzia, la legge bancaria... [...] il vero potere l'avevano gli uomini di Beneduce. A cominciare da suo genero, appunto [[Enrico Cuccia|Cuccia]], e da [[Raffaele Mattioli|Mattioli]].<ref>Citato in ''«Con mia moglie ho avuto otto figli tra le proteste della suocera. Il segreto della longevità? I supplì»'', ''Corriere della Sera'', 23 luglio 2022.</ref> {{intestazione|''De Rita: non siamo crudeli Ma ci sentiamo superiori'', ''Corriere della sera'', 12 gennaio 2010}} *Io non ho mai pensato che gli italiani siano "razzisti" nel senso classico del termine. Sono invece convinti di essere superiori per colpa di un super-ego legato alla storia che hanno alle spalle. Comunque sia, si sentono più intelligenti, più svegli, migliori... mi verrebbe da dire "più fichi". Il grande poeta romano [[Giuseppe Gioacchino Belli]] nel 1830 irrideva inglesi, francesi, tedeschi che venivano a visitare la Città Eterna. Persino il più plebeo dei romani avvertiva un senso di superiorità verso questi stranieri, magari coltissimi, che venivano a studiare la loro città. *Italiani [[Razzismo|razzisti]]? Non direi in modo così secco... Piuttosto afflitti da un ego, anzi da un super-ego che li induce a sentirsi, a vedersi superiori a chiunque. Non solo alle persone con la pelle di colore diverso, magari scuro. Ma anche nei confronti dei cosiddetti "bianchi", di quegli stessi americani che vennero qui a liberarci dal nazifascismo. Pensiamo cosa fecero i napoletani... *Nessun uomo è superiore a un altro essere umano per alcuna ragione al mondo. Bisognerebbe insomma "smontare" questo complesso di [[Superbia|superiorità]]. *Pensiamo a cosa è avvenuto a [[Napoli]] durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:De Rita, Giuseppe}} [[Categoria:Sociologi italiani]] aq9dxhurdv1a03r5loiu29a7hwapmn9 1218517 1218516 2022-07-23T08:18:24Z Ibisco 49387 wl wikitext text/x-wiki [[File:Giuseppe De Rita premio cultura.jpg|miniatura|Giuseppe De Rita riceve il premio speciale alla cultura dal Presidente del Consiglio, Ciriaco De MIta, 1989]] '''Giuseppe De Rita''' (1932 –), sociologo italiano. ==Citazioni di Giuseppe De Rita== *{{NDR|A proposito del [[Family Day]]}} Da buon cattolico posso dire {{NDR|di essere rimasto}} atterrito dal livello di fondamentalismo basso che c'era lì dentro. [...] Sono sicuro che i tre-quattro milioni di italiani che sono andati a messa il giorno dopo {{NDR|hanno}} avuto le mie stesse reazioni. (da ''diMartedì'', 2 febbraio 2016<ref>Visibile al minuto 07:00 di [https://www.youtube.com/watch?v=vaoSvEaA80I ''Giuseppe De Rita e Massimo Cacciari si confrontano su politica e attualità''], YouTube, 2 febbraio 2016.</ref>) *La [[Democrazia Cristiana|DC]] ricostruì il [[Italia|Paese]] in continuità con parte del fascismo e della massoneria. L'uomo chiave è [[Alberto Beneduce]]: ha fatto l'[[IRI|Iri]], l'[[INPS|Inps]], l'Imi, l'Opera maternità e infanzia, la legge bancaria... [...] il vero potere l'avevano gli uomini di Beneduce. A cominciare da suo genero, appunto [[Enrico Cuccia|Cuccia]], e da [[Raffaele Mattioli|Mattioli]].<ref>Citato in ''«Con mia moglie ho avuto otto figli tra le proteste della suocera. Il segreto della longevità? I supplì»'', ''Corriere della Sera'', 23 luglio 2022.</ref> {{intestazione|''De Rita: non siamo crudeli Ma ci sentiamo superiori'', ''Corriere della sera'', 12 gennaio 2010}} *Io non ho mai pensato che gli italiani siano "razzisti" nel senso classico del termine. Sono invece convinti di essere superiori per colpa di un super-ego legato alla storia che hanno alle spalle. Comunque sia, si sentono più intelligenti, più svegli, migliori... mi verrebbe da dire "più fichi". Il grande poeta romano [[Giuseppe Gioacchino Belli]] nel 1830 irrideva inglesi, francesi, tedeschi che venivano a visitare la [[Roma|Città Eterna]]. Persino il più plebeo dei romani avvertiva un senso di superiorità verso questi stranieri, magari coltissimi, che venivano a studiare la loro città. *Italiani [[Razzismo|razzisti]]? Non direi in modo così secco... Piuttosto afflitti da un ego, anzi da un super-ego che li induce a sentirsi, a vedersi superiori a chiunque. Non solo alle persone con la pelle di colore diverso, magari scuro. Ma anche nei confronti dei cosiddetti "bianchi", di quegli stessi americani che vennero qui a liberarci dal nazifascismo. Pensiamo cosa fecero i napoletani... *Nessun uomo è superiore a un altro essere umano per alcuna ragione al mondo. Bisognerebbe insomma "smontare" questo complesso di [[Superbia|superiorità]]. *Pensiamo a cosa è avvenuto a [[Napoli]] durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:De Rita, Giuseppe}} [[Categoria:Sociologi italiani]] pvfhr4sh15dggdwqr3fl75058duulpx 1218518 1218517 2022-07-23T08:29:06Z Ibisco 49387 Aggiungo il nome dell'intervistatore e aggiorno il layout dell'intestazione della sottosezione wikitext text/x-wiki [[File:Giuseppe De Rita premio cultura.jpg|miniatura|Giuseppe De Rita riceve il premio speciale alla cultura dal Presidente del Consiglio, Ciriaco De MIta, 1989]] '''Giuseppe De Rita''' (1932 –), sociologo italiano. ==Citazioni di Giuseppe De Rita== *{{NDR|A proposito del [[Family Day]]}} Da buon cattolico posso dire {{NDR|di essere rimasto}} atterrito dal livello di fondamentalismo basso che c'era lì dentro. [...] Sono sicuro che i tre-quattro milioni di italiani che sono andati a messa il giorno dopo {{NDR|hanno}} avuto le mie stesse reazioni. (da ''diMartedì'', 2 febbraio 2016<ref>Visibile al minuto 07:00 di [https://www.youtube.com/watch?v=vaoSvEaA80I ''Giuseppe De Rita e Massimo Cacciari si confrontano su politica e attualità''], YouTube, 2 febbraio 2016.</ref>) *La [[Democrazia Cristiana|DC]] ricostruì il [[Italia|Paese]] in continuità con parte del fascismo e della massoneria. L'uomo chiave è [[Alberto Beneduce]]: ha fatto l'[[IRI|Iri]], l'[[INPS|Inps]], l'Imi, l'Opera maternità e infanzia, la legge bancaria... [...] il vero potere l'avevano gli uomini di Beneduce. A cominciare da suo genero, appunto [[Enrico Cuccia|Cuccia]], e da [[Raffaele Mattioli|Mattioli]].<ref>Citato in ''«Con mia moglie ho avuto otto figli tra le proteste della suocera. Il segreto della longevità? I supplì»'', ''Corriere della Sera'', 23 luglio 2022.</ref> {{Int2|1=''De Rita: non siamo crudeli. Ma ci sentiamo superiori''|2=Intervista di Paolo Conti, ''Corriere della Sera'', 12 gennaio 2010.}} *Io non ho mai pensato che gli italiani siano "razzisti" nel senso classico del termine. Sono invece convinti di essere superiori per colpa di un super-ego legato alla storia che hanno alle spalle. Comunque sia, si sentono più intelligenti, più svegli, migliori... mi verrebbe da dire "più fichi". Il grande poeta romano [[Giuseppe Gioacchino Belli]] nel 1830 irrideva inglesi, francesi, tedeschi che venivano a visitare la [[Roma|Città Eterna]]. Persino il più plebeo dei romani avvertiva un senso di superiorità verso questi stranieri, magari coltissimi, che venivano a studiare la loro città. *Italiani [[Razzismo|razzisti]]? Non direi in modo così secco... Piuttosto afflitti da un ego, anzi da un super-ego che li induce a sentirsi, a vedersi superiori a chiunque. Non solo alle persone con la pelle di colore diverso, magari scuro. Ma anche nei confronti dei cosiddetti "bianchi", di quegli stessi americani che vennero qui a liberarci dal nazifascismo. Pensiamo cosa fecero i napoletani... *Nessun uomo è superiore a un altro essere umano per alcuna ragione al mondo. Bisognerebbe insomma "smontare" questo complesso di [[Superbia|superiorità]]. *Pensiamo a cosa è avvenuto a [[Napoli]] durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:De Rita, Giuseppe}} [[Categoria:Sociologi italiani]] roaued45sqbk2y8vrnljr969iw2zohb 1218519 1218518 2022-07-23T08:30:11Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki [[File:Giuseppe De Rita premio cultura.jpg|miniatura|Giuseppe De Rita riceve il premio speciale alla cultura dal Presidente del Consiglio, Ciriaco De MIta, 1989]] '''Giuseppe De Rita''' (1932 – vivente), sociologo italiano. ==Citazioni di Giuseppe De Rita== *{{NDR|A proposito del [[Family Day]]}} Da buon cattolico posso dire {{NDR|di essere rimasto}} atterrito dal livello di fondamentalismo basso che c'era lì dentro. [...] Sono sicuro che i tre-quattro milioni di italiani che sono andati a messa il giorno dopo {{NDR|hanno}} avuto le mie stesse reazioni. (da ''diMartedì'', 2 febbraio 2016<ref>Visibile al minuto 07:00 di [https://www.youtube.com/watch?v=vaoSvEaA80I ''Giuseppe De Rita e Massimo Cacciari si confrontano su politica e attualità''], YouTube, 2 febbraio 2016.</ref>) *La [[Democrazia Cristiana|DC]] ricostruì il [[Italia|Paese]] in continuità con parte del fascismo e della massoneria. L'uomo chiave è [[Alberto Beneduce]]: ha fatto l'[[IRI|Iri]], l'[[INPS|Inps]], l'Imi, l'Opera maternità e infanzia, la legge bancaria... [...] il vero potere l'avevano gli uomini di Beneduce. A cominciare da suo genero, appunto [[Enrico Cuccia|Cuccia]], e da [[Raffaele Mattioli|Mattioli]].<ref>Citato in ''«Con mia moglie ho avuto otto figli tra le proteste della suocera. Il segreto della longevità? I supplì»'', ''Corriere della Sera'', 23 luglio 2022.</ref> {{Int2|1=''De Rita: non siamo crudeli. Ma ci sentiamo superiori''|2=Intervista di Paolo Conti, ''Corriere della Sera'', 12 gennaio 2010.}} *Io non ho mai pensato che gli italiani siano "razzisti" nel senso classico del termine. Sono invece convinti di essere superiori per colpa di un super-ego legato alla storia che hanno alle spalle. Comunque sia, si sentono più intelligenti, più svegli, migliori... mi verrebbe da dire "più fichi". Il grande poeta romano [[Giuseppe Gioacchino Belli]] nel 1830 irrideva inglesi, francesi, tedeschi che venivano a visitare la [[Roma|Città Eterna]]. Persino il più plebeo dei romani avvertiva un senso di superiorità verso questi stranieri, magari coltissimi, che venivano a studiare la loro città. *Italiani [[Razzismo|razzisti]]? Non direi in modo così secco... Piuttosto afflitti da un ego, anzi da un super-ego che li induce a sentirsi, a vedersi superiori a chiunque. Non solo alle persone con la pelle di colore diverso, magari scuro. Ma anche nei confronti dei cosiddetti "bianchi", di quegli stessi americani che vennero qui a liberarci dal nazifascismo. Pensiamo cosa fecero i napoletani... *Nessun uomo è superiore a un altro essere umano per alcuna ragione al mondo. Bisognerebbe insomma "smontare" questo complesso di [[Superbia|superiorità]]. *Pensiamo a cosa è avvenuto a [[Napoli]] durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:De Rita, Giuseppe}} [[Categoria:Sociologi italiani]] qyzlx7zkfu0m0obeskgdpslq5htba30 Steve Perry 0 44001 1218396 851412 2022-07-22T16:45:10Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki '''Steve Perry''' (1947 — vivente), scrittore statunitense. ==''Aliens. Incubo''== ===[[Incipit]]=== Fuori, nel vuoto assoluto dello spazio, il silenzio era totale, ma all'interno della nave robot guidata dal pilota automatico il ron­zio costante dei motori a gravità era insistente, come una nota bassa emessa da uno strumento musicale dalla tonalità solenne. La vibrazione, che penetrava nella carne, arrivava alle ossa e si spingeva ulteriormente quasi a raggiungere l'anima, era perce­pibile fin dal momento in cui le celle dell'ipersonno si erano aperte come le valve di un mollusco per esporre a questo rumore i mem­bri dell'equipaggio. Un ''om'' meccanizzato li cullava, come per farli sprofondare nuovamente nel lungo sonno senza il ricorso a dispositivi meccanici. ===Citazioni=== *All’esterno si annunciava una bella giornata di sole, rallegrata dai fiori primaverili che stavano sbocciando e dai germogli verde brillante delle prime foglie sui rami degli alberi. La scena idilliaca era però rovinata da un particolare spaventoso: uno degli [[Xenomorfo|alieni]] trasportava sotto il braccio una donna, proprio come un uomo potrebbe portare un cagnolino. L’extraterrestre era alto tre metri e sulla schiena l’esoscheletro emanava un debole chiarore. La testa assomigliava a una banana che avesse subito una qualche mutazione e nell’insieme dava l’idea di essere il risultato di un osceno incrocio tra un insetto e un rettile. Placche ossee dentellate fuoriuscivano dal dorso come le costole di uno scheletro, disposte in tre serie appaiate. L’essere camminava eretto su due gambe – un fatto che sembrava impossibile considerata la sua strana struttura – spazzando il terreno dietro di sé con una lunga coda appuntita segnata da vertebre sporgenti. (p. 7) *Un tempo quella era stata l’aula di una scuola, ma ora tutti i monitor dei computer erano spenti e l’unica fonte di luce era il vetro rotto della finestra. Un corpo umano giaceva sul pavimento, mutilato, parzialmente divorato: una massa rigonfia pullulante di larve di mosca. I vermi si contorcevano in quei fetidi resti il cui avanzato stato di decomposizione aveva attirato formiche e numerosi altri insetti. Era ormai impossibile stabilire il sesso del cadavere sopra il quale, sul muro, spiccavano alcune lettere alte mezzo metro e tracciate con una bomboletta spray. La scritta diceva:</br>DARWIN ESTIS KORECTO.</br>Darwin aveva ragione.</br>Era l’epitaffio lasciato dal morente? O forse quella persona era arrivata troppo tardi per vedere la scritta, per comprenderne il significato prima di entrare a far parte egli stesso della catena alimentare? Parole come quelle avevano una loro efficacia, ma nella giungla armi, zanne e artigli erano indubbiamente più potenti della penna. (p. 7) *Indubbiamente era possibile passare da parte a parte gli alieni con proiettili perforanti o farli saltare in aria con le bombe, ma sarebbe stato un enorme dispendio di soldi e materiale. Lui invece era convinto che il modo migliore di combattere una creatura bestiale consistesse nel rivoltargli contro un essere altrettanto feroce. Una macchina bellica in grado di abbattere un nemico dopo l’altro perché sapeva esattamente che cosa passava nella loro testa, perché era simile a loro. Come un serpente reale che uccide una vipera o un cane da caccia che insegue la selvaggina e non si arrende finché non l’ha stanata. La soluzione del problema era dolorosamente ovvia. All’inizio non la pensava così, non fino a quando si rese conto di come agivano gli alieni. Ora invece era un accanito sostenitore della teoria. I poteri di un tempo non esistevano più e adesso spettava a lui, soltanto a lui, concludere la partita. Ed era assolutamente sicuro che ce l’avrebbe fatta. (p. 37) *Devo ammettere che vi invidio, tutti e tre. Voi vi siete scontrati con i nemici più feroci, con i soldati più fedeli che l’uomo abbia mai conosciuto. Un esercito perfetto, impavido, forte, pressoché inarrestabile. Il fatto che siate ancora vivi è di per sé un risultato eccezionale. Un colpo di fortuna, sicuramente, ma non per questo meno eroico. (p. 49) *— Sta cercando di allevare alieni addomesticati?</br>— Con me come capo, il mio esercito potrebbe dare il via alla riconquista della Terra, — cominciò a spiegare Spears. — Rifletteteci. Quale miglior sistema? In natura quelle creature si comportano come le formiche e potendo contare su truppe dello stesso calibro e strategie e tattiche adeguate non lascerei loro nessuna via di scampo.</br>Newt fece per replicare, ma Hicks la prevenne sferrandole un calcio sotto il tavolo. Lei richiuse la bocca.</br>— Idea grandiosa, signore, — si complimentò Hicks. (p. 49) *Una regina aliena occupava il centro di un enorme locale: una mostruosa sacca sporgeva dalla parte inferiore del corpo, che aveva l’aspetto di un disgustoso intestino traslucido. La sacca, sostenuta da un reticolo di fili e cavi fissati al soffitto e alle pareti, era ovviamente piena di uova e mentre loro la guardavano, la regina ne depose un altro che si aggiungeva a quelle ammucchiate sul pavimento. Un paio di fuchi alieni che stavano eretti in una pozza di liquido accanto all’apertura dello sfintere spostavano delicatamente da una parte l’ultimo uovo mentre la regina cominciava a deporne un altro. (p. 52) *Non sto dicendo che dovremmo andare loro incontro sorridenti e abbracciarli. Non credo che riusciremmo mai a dividere lo stesso mondo con gli alieni; sono troppo simili a com’eravamo noi mezzo milione di anni fa, troppo egocentrici per rispettare forme di vita diverse. No, non sto suggerendo nulla del genere. Ma si presume che l’uomo sia un essere intelligente e civile. La guerra invece è stupida e la distruzione di un’intera specie è un’azione efferata, disumana. (p. 60) *— Abbiamo svolto alcuni test di condizionamento sulla regina, che non sembra particolarmente preoccupata della sorte degli individui adulti della sua specie. Abbiamo provato a ucciderne alcuni davanti ai suoi occhi e lei non ha avuto reazioni visibili di nessun tipo. Ma appena minacciamo o distruggiamo una delle uova si agita immediatamente.</br>— Una cosa del tipo riporta qui il bastone o uccido i cuccioli?</br>— Qualcosa del genere, esatto. E sembra che funzioni. La regina controlla i fuchi, anche se non comprendiamo se ciò avvenga mediante comunicazioni telepatiche, onde radiopatiche a frequenza estremamente bassa o altro. Noi... ecco... abbiamo an-che introdotto un soggetto umano in una stanza piena di fuchi alieni con un uovo e un saldatore con il quale minacciava di bruciarlo. Il tutto in presenza della regina. Nessuna di quelle creature gli ha torto un capello.</br>— Cristo santo, ne avete di sangue freddo! (p. 61) *La regina era gigantesca, più grande di altre sue simili. Una forza della natura, inarrestabile, a cui era impossibile resistere, un’entità proveniente da una civiltà remota. Era la Distruttrice dei Mondi, una divoratrice di anime e solo un pazzo poteva pensare di opporvisi.</br>La regina incombeva minacciosa, con le quattro mascelle interne che si spalancavano e fuoriuscivano in sequenza come gli incastri di una scatola cinese, in grado di dilaniare e divorare qualunque cosa, dal topo all’elefante. Ma a lei non interessavano né topi né elefanti. Voleva altre prede. Voleva... (p. 73) *Prima di lasciare l’edificio, Spears fece una piccola deviazione per raggiungere una delle camere delle uova più recenti. Sul pavimento spiccavano solamente dieci, dodici uova deposte al massimo un paio di giorni prima. Grazie ai dispositivi di sorveglianza installati ovunque, il generale sapeva di non correre alcun pericolo da parte delle creature a quello stadio di sviluppo. Inoltre, aveva dato ordine a un sottoposto di sbarrare le porte che in genere erano lasciate deliberatamente aperte in modo che i fuchi potessero accudire le uova a loro piacimento. In tal modo, poteva concedersi di rimanere qualche minuto in quella sorta di incubatrice senza essere interrotto dai nervosi alieni addetti alla cura delle nuove generazioni.</br>Far visita alle uova lo riempiva di soddisfazione. I gusci elastici e carnosi, con i bordi superiori simili a petali ancora fissati strettamente l’uno all’altro per proteggere il loro prezioso contenuto toccavano una corda del suo cuore. Spears non era un uomo molto portato all’introspezione, un sognatore pronto a dispiacersi per un passato impossibile da mutare o un futuro ancora troppo lontano. Al pensiero preferiva l’azione e tuttavia in quel posto riusciva a cogliere una bellezza fredda e spietata. Davanti a sé aveva dei futuri guerrieri, discendenti dei più valorosi combattenti che l’uomo avesse mai conosciuto. E lui il combattimento, la lotta, la guerra ce li aveva nel sangue. (p. 74) *Spears sogghignò accarezzando l’uovo, come fosse la testa di un cane fedele. Le regine aliene erano in grado di riprodursi mediante una sorta di partenogenesi modifi-cata, mentre i fuchi erano prevalentemente neutri. Esistevano tuttavia alcuni maschi sessuati che, stando a quanto avevano scoperto i tecnici di laboratorio, erano in grado di accoppiarsi. Quando i maschi sessualmente attivi raggiungevano un numero critico, cominciavano a battersi a morte tra di loro finché non ne rimaneva uno solo, l’unico che aveva il diritto di accoppiarsi con una regina. Il cerimoniale che accompagnava i preliminari dell’accoppiamento era particolarmente aggressivo e solo se il maschio sopravviveva a quella lotta, ben più violenta degli scontri avuti con gli altri suoi simili, la regina accettava di sottomettersi a lui.</br>Ma il trionfo del maschio era di breve durata. Pochi secondi dopo la conclusione di quel dispotico atto sessuale, la regina uccideva il malcapitato amante. A tale proposito, gli scienziati blateravano di diversità genetica, ma la cosa era irrilevante. Di fatto, se non c’erano maschi a disposizione, la regina era in grado di fare tutto da sé. E, nel caso in cui mancasse anche la regina, uno dei fuchi subiva quella che gli esperti definivano una tempesta ormonale al termine della quale il maschio stesso si trasformava in regina.</br>Il generale scosse la testa senza smettere di sorridere. Quei bastardi erano maledettamente efficienti. Proprio quello che serviva a un comandante sul campo. In pochi mesi sarebbe stato possibile allevare e addestrare nuove schiere di soldati e anche se uno solo sopravviveva alla lotta, si poteva ricominciare tutto daccapo, all’infinito. (p. 75) *— La regina ha imparato a ubbidire ai comandi del generale, — esordì Powell appoggiandosi a una paratia e fissando il pavimento.</br>— A ubbidire? — ripeté Hicks incredulo.</br>Erano dentro la piccola nave già da molto tempo e Hicks cominciava a sentire i muscoli intorpiditi, ma voleva ascoltare tutto ciò che Powell era in grado di dirgli prima che qualcuno, o qualcosa, li interrompesse.</br>— Ha iniziato ad addestrarla come un cane, usando l’accendino. Ha ordinato a un soldato di bruciare un uovo con un lanciafiamme proprio sotto gli occhi della regina, poi, quando lei si è calmata, ha fatto entrare un uomo nella stanza in cui era rinchiusa e nel momento in cui lei si è lanciata sulla preda ha fatto scattare l’accendino e lo ha avvicinato a un altro uovo. La regina ha imparato velocemente. Si potrebbe rimanere per ore nel locale in cui è rinchiusa insieme a una decina di fuchi senza il pericolo di essere toccati. È tutt’altro che stupida, quella.</br>— Eppure, — continuò Powell, — sembra strano che sia pronta a sacrificare i fuchi senza esitare e che invece ubbidisca a Spears pur di proteggere le uova.</br>Hicks si strinse nelle spalle. — Non dobbiamo dimenticare che è una creatura aliena. Probabilmente segue impulsi diversi dai nostri. Forse la sua responsabilità cessa nel momento in cui quelle dannate cose si schiudono.</br>— È quello che sostiene anche Spears. Comunque sia, lei è in grado di controllare i fuchi. Se ciò avvenga telepaticamente o mediante un potere basato sull’empatia, non possiamo saperlo perché qui non disponiamo delle attrezzature necessarie per stabi-lirlo. Certamente non si serve di suoni, odori o segnali visivi, di questo siamo sicuri. In alcuni test abbiamo isolato un fuco in un locale sigillato ermeticamente a una notevole distanza dalla regina, senza che egli avesse alcuna possibilità di vederla o sentirla, eppure Spears è riuscito a fargli fare quello che voleva. (p. 78) *— I fuchi sono stupidi, — continuò Powell, — ma anche uno scimpanzé può essere addestrato in modo che riesca a sparare con discreta precisione. Inoltre pensiamo che lo stretto legame tra la regina e i fuchi le permetta di vedere quello che vedono loro. A questo aggiunga che secondo i nostri psicologi la regina è intelligente almeno quanto noi.</br>— E potrebbe fotterci a suo piacimento.</br>— L’espressione è calzante.</br>Hicks si alzò e mosse qualche passo nel locale. — Ma... qual è il punto della questione? La Terra ormai appartiene al passato. Quando l’abbiamo lasciata era quasi completamente infestata. Ancora qualche anno e i pochi uomini rimasti saranno tutti morti. Allora, con un paio di bombe ai neutroni potremmo sterilizzare l’intero pianeta. Tutti i progetti di questo cowboy fanatico sono inutili.</br>— No, no, qui non stiamo parlando di salvare la Terra o i suoi abitanti, — chiarì il maggiore. — Il problema riguarda Spears e i suoi progetti di gloria, anche se per certo non ne sono a conoscenza. (p. 79) *Spears sedeva nella navicella, in attesa che la tempesta magnetica passasse. Era stato uno stupido a non informarsi sull’attività magnetica solare; se l’avesse fatto avrebbe potuto sbarazzarsi più rapidamente dei tre disertori e tornare in fretta alla base. Se non avesse perso tempo, sicuramente avrebbe battuto sul tempo la perturbazione.</br>D’altra parte, era inutile ragionare con il senno di poi. Gli conveniva invece sfruttare al meglio il tempo che aveva a disposizione. Voleva studiare in dettaglio alcuni scenari bellici e nel simulatore tattico erano già stati inseriti gli ultimi ordini a cui le truppe aliene avevano imparato a ubbidire. Non si poteva ancora parlare di una vera e propria unità da combattimento, ma qualche risultato l’aveva ottenuto. Era solo questione di tempo. E una volta terminato l’addestramento, i suoi soldati sarebbero stati inarrestabili. La parola di Spears avrebbe avuto più peso di quella di Dio stesso allorquando le sue truppe speciali fossero state pronte. Proprio così.</br>Era solo questione di tempo. (p. 81) *Su altri pianeti, mondi di dimensioni modeste, si adottavano misure specifiche per controllare la situazione meteorologica di superficie. Su un pianeta a controllo climatico non si correva il rischio che le truppe s’impantanassero nel fango o congelassero nella neve nei momenti meno opportuni. E un buon comandante doveva pensare anche a quelle cose. Molte battaglie erano state perdute in passato non a causa del nemico ma per le piogge torrenziali o per l’abbassamento della temperatura. Il kamikaze, o Vento Divino, un tempo aveva salvato l’antico impero terrestre nipponico da un’invasione dal mare; migliori condizioni atmosferiche all’inizio della Guerra d’Indipendenza ne avrebbero rovesciato le sorti a favore degli stati del sud e le guerre australiane, l’azione poliziesca acturiana e il conflitto Berringetti si sarebbero conclusi diversamente se non avessero risentito in un modo o nell’altro dei capricci di una ecologia naturale. Quanto doveva essere irritante venire sconfitti da un banale monsone pur sapendo di essere superiori in numero e forze, di possedere vantaggi tattici a livello di terreno e di equipaggiamento e di poter implementare strategie nettamente migliori rispetto al nemico. Una sfortuna del genere avrebbe trasformato in credente anche un ateo. (p. 85) *Spears teneva la pistola a spruzzo di vernice a cinque centimetri dal cranio dell’alieno. La creatura aveva la bocca chiusa, ma l’odore del suo alito pestilenziale si sentiva ugualmente. Non ci avrebbe messo nulla a ucciderlo, Spears lo sapeva, ma sapeva anche che non l’avrebbe fatto. La regina aveva capito perfettamente che cosa sarebbe accaduto a lei e alle sue preziose uova se i fuchi avessero osato anche solo sfiorarlo con i loro artigli. Era essenzialmente una questione di controllo, di potere, e lui aveva entrambi. Per scoprire il tallone di Achille degli alieni c’erano voluti tempo e fatica, ma una volta individuatolo aveva avuto il coltello dalla parte del manico. Quello era il loro unico punto debole e lui sapeva perfettamente come sfruttarlo. (p. 86) *Hicks non temeva la morte. Correva a perdifiato verso quello che considerava il luogo più sicuro su quel piccolo pianeta ma se non ce l’avesse fatta a raggiungerlo, beh, pazienza. Da quando aveva incontrato per la prima volta gli alieni, molto tempo prima, gli pareva di vivere una vita in prestito. Quanti anni erano passati da allora? Dodici, quattordici anni standard? Newt all’epoca ne aveva dieci, ma per essere sicuro doveva domandarle quanti ne aveva adesso. In teoria avrebbe dovuto morire con gli altri della sua squadra, invece non era andata così e lui aveva cercato di dimenticare il passato facendo uso di alcol e psicofarmaci. Ma non aveva dimenticato, no. Il destino aveva deciso in un altro modo. La grande forza che muoveva l’universo per non parlare dei Marine Coloniali gli avevano ributtato tutto in faccia. E così, con il passare del tempo, si era imposto un nuovo scopo nella vita: distruggere tutti gli alieni, fino all’ultimo fuco, fino all’ultimo uovo. Il fatto che potessero ucciderlo prima di portare a termine la sua missione era l’unica cosa che lo preoccupava. Un tempo, in passato, aveva provato paura per sé, ma quei giorni erano ormai lontani, sepolti sotto altri ricordi. (p. 112) *Spears risvegliò per prima la regina, lasciandola all’interno della gabbia. Lei lo guardava attraverso le spesse pareti trasparenti mentre lui accendeva e spegneva ripetutamente l’accendino, in modo che la fiammella si riflettesse sul robusto materiale plastico dalla lucentezza cristallina.</br>— Oh, sì, lo so che ti ricordi di me. È giunta l’ora che i tuoi piccoli si preparino a battersi. Se farai quello che ti chiedo, se i miei nuovi soldati mi ubbidiranno, potrai deporre migliaia, milioni di uova. Capisci quello che dico.</br>Appoggiò le palme delle mani sulla superficie di plastica.</br>La regina voltò impercettibilmente la testa nella sua direzione, ma non accennò a muoversi.</br>In ogni caso lui non aveva bisogno di nessuna conferma. Era sicuro che lei avesse compreso qual era il suo ruolo. Indubbiamente non aveva capito le parole, ma il senso di quel gesto minaccioso sì. La regina era abbastanza intelligente da individuare un collegamento tra causa ed effetto. I fuchi, al contrario, erano stupidi, privi di inizia-tiva. Lei no: lei lo riconosceva, si ricordava di lui, dell’unico uomo capace di incuter-le paura. Spears sogghignò. Aveva ripreso il controllo della situazione. Il piano procedeva come stabilito e di lì a poco avrebbe ottenuto la ricompensa per tutte le sue fatiche. (p. 165) *La regina si fermò davanti a Spears, guardandolo dall’alto dei suoi quattro metri di statura.</br>— Proprio così, puttana! Sono l’uomo che ha il fuoco! Quello che ti cuoce i bambini! Osa solo sfiorarmi e vedrai che bella frittata mi preparo!</br>Al pari dei cani, gli alieni non erano in grado di sorridere. Tuttavia, dal modo in cui la regina muoveva le mascelle, pareva proprio che stesse ridendo. Allungò uno dei piccoli arti superiori e colpì l’accendino facendolo volare via.</br>— Maledizione!</br>Poi afferrò Spears e lo sollevò da terra. Bestemmiando e divincolandosi, lui si tolse il sigaro di bocca e cercò di bruciarla con l’estremità ardente. Stava accadendo il peggio! Non doveva, non poteva finire così! Lui aveva sempre tutto sotto controllo!</br>La regina allungò un arto e strinse tra i possenti artigli il collo del generale.</br>— No, non fatelo! Non datele retta! Sono io il vostro comandante! Ubbidite ai miei ordini! Fermatela! Fermatela!</br>Non poté aggiungere altro. Il suo ultimo pensiero fu che qualcuno aveva commesso un errore. Ed ebbe anche il tempo di capire che quel qualcuno era proprio lui, che la regina stava solo aspettando il momento buono e che quel momento era arrivato...</br>Con un movimento fulmineo la regina decapitò Spears. Lo fece con la stessa facilità con la quale un uomo strappa un fiore dallo stelo. Gettò il corpo nel fango, ai piedi della rampa, sollevò la testa del generale per un istante, poi si sbarazzò anche di quella. (pp. 168-169) ===[[Explicit]]=== Gli alieni che si erano avvicinati correndo si fermarono e studiarono i nuovi arrivati. Dopo un attimo fecero dietro front e si allontanarono nella tempesta. La regina s’incamminò nella stessa direzione seguita dai suoi sudditi. I numeri luminescenti stampati sui crani rimasero visibili a lungo prima di sparire dietro l’incessante cortina di pioggia. Molto a lungo. — Lo hanno fottuto alla grande, — commentò Henry. Grazie a Dio. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Aliens. Il nido sulla Terra''=== Nonostante la tuta pesante, Newt sentiva il freddo pungente della notte penetrarle nelle ossa. Il cingolato riusciva a fermare gran parte del vento gelido e il calorifero portatile che avevano posto all'esterno a guisa di falò era regolato al massimo, ma faceva an­cora freddo. Di più non si poteva fare; non c'era legno sul pia­neta Ferro e, anche se ci fosse stato, c'era da scommettere che non l'avrebbero bruciato. In quel mondo un grammo di legno era più prezioso del platino. Non si capiva come gli abitanti degli al­tri mondi potessero tagliarlo e sprecarlo. ===''Guerre Stellari: l'ombra dell'Impero''=== Chewbacca ruggì tutta la sua furia e ira. Un soldato delle truppe d'assalto lo afferrò e fu scagliato nel pozzo. Altre due guardie arrivarono e furono sbattute via dal Wookiee come bambole di pezza gettate da un bambino...<br> Un altro secondo, e uno dei soldati di Vader avrebbe sparato. Chewie era grande e forte, ma non poteva vincere contro un fucile; sarebbe stato abbattuto...<br> Han prese a urlare al Wookiee, tentando di calmarlo. ===''L'uomo che non sbagliava mai''=== La morte venne a cercarlo tra gli alberi.<br> Gli si parò dinanzi sotto forma di una pattuglia tattica: erano in quattro e camminavano con la classica disposizione a punta di freccia, uno davanti e tre dietro. Un numero ottimale per ottenere la massima sicurezza. ===''Matadora''=== La morte venne a cercarla da un angolo della sala giochi.<br> Questa volta si trattava di un uomo solo, ma Dirisha — la don­na dalla pelle nera — capì che era bene addestrato da come si muo­veva; sicuro di sé, e con un perfet­to equilibrio. Non lo conosceva ma sapeva che era un ronin come lei, un giocatore della Musashi Flex. Forse l'aveva vista in azio­ne, oppure aveva sentito parlare di lei da qualcuno che la conosce­va. E ora voleva metterla alla pro­va. La solita storia. ===''La rivolta dei matador''=== La morte venne a cercarlo nasco­sta dietro un sorriso.<br> Si presentò con le sembianze di un amico fidato, un consigliere di Wall di tanto tempo prima degli anni del terrore. Era uno degli uomini migliori di Marcus Jeffer­son Wall, un vero artista della prevaricazione verbale in una Ga­lassia in cui la bugia era divenuta un'arte; un uomo che aveva preso in giro i migliori congegni che la Confederazione potesse predi­sporre; un maestro della fuga ora­toria. Ma un tempo le sue menzo­gne erano sottoposte al diretto controllo di Wall, per i suoi fini personali, mentre ora il bugiardo aveva cambiato obiettivo. Che peccato, pensò Wall. Davvero! ==Bibliografia== *Steve Perry, ''Aliens. Il nido sulla terra'', traduzione di Gisella Bianchi, Sperling & Kupfer, 1998. ISBN 8820026155 *Steve Perry, ''Aliens. Incubo'', traduzione di Claudio Carcano, Sperling & Kupfer, 1998. ISBN 8820026163 *Steve Perry, ''Guerre Stellari: l'ombra dell'Impero'', traduzione di Anna Feruglio Dal Dan, Sperling & Kupfer, 1997. ISBN 8820023881 *Steve Perry, ''L'uomo che non sbagliava mai'', traduzione di Maura Arduini, Mondadori, 1986. *Steve Perry, ''Matadora'', traduzione di Guido Zurlino, Mondadori, 1987. *Steve Perry, ''La rivolta dei matador'', traduzione di Guido Zurlino, Mondadori, 1989. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Steve Perry (scrittore)}} [[Categoria:Scrittori statunitensi|Perry, Steve]] [[Categoria:Scrittori di fantascienza statunitensi|Perry, Steve]] c9tkjm6bgp9htcp7cmu4jfna6wn0scf Ambrogio Levati 0 50679 1218480 536095 2022-07-23T02:55:33Z Gaux 18878 citazioni di wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini. ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', Milano : dai tipi di Giovanni Bernardoni, 1813. ==Altri progetti== {{interprogetto|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} [[Categoria:Insegnanti italiani|Levati, Ambrogio]] fy0n9lgh82xafch0limxlfengv4giel 1218481 1218480 2022-07-23T03:00:22Z Gaux 18878 citazioni di wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', Milano : dai tipi di Giovanni Bernardoni, 1813. ==Altri progetti== {{interprogetto|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} [[Categoria:Insegnanti italiani|Levati, Ambrogio]] c1ctkmum0k31pjz2kq58yos44nt4doj 1218482 1218481 2022-07-23T03:02:21Z Gaux 18878 /* Citazioni di Ambrogio Levati */ note bibliografiche wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', Milano : dai tipi di Giovanni Bernardoni, 1813. ==Altri progetti== {{interprogetto|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} [[Categoria:Insegnanti italiani|Levati, Ambrogio]] tl437ypak3gjrl0o3kh7kcn6xr11oif 1218485 1218482 2022-07-23T03:11:35Z Gaux 18878 /* Altri progetti */ link alla Pedia spagnola wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', Milano : dai tipi di Giovanni Bernardoni, 1813. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} [[Categoria:Insegnanti italiani|Levati, Ambrogio]] 9ta161sotijdzozeex4v337bayr6kk1 1218486 1218485 2022-07-23T03:14:19Z Gaux 18878 attività wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', Milano : dai tipi di Giovanni Bernardoni, 1813. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} [[Categoria:Insegnanti italiani|Levati, Ambrogio]] jtilamh00qcwuaucvqqux57wrwposnl 1218487 1218486 2022-07-23T03:16:44Z Gaux 18878 /* Altri progetti */ defaultsort wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', Milano : dai tipi di Giovanni Bernardoni, 1813. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] egc2gu1tx8whse277mo2q5ybww3rhue 1218488 1218487 2022-07-23T03:17:46Z Gaux 18878 /* Altri progetti */ altre categorie wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. 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Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', Milano : dai tipi di Giovanni Bernardoni, 1813. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] 9uarlh4vq2nibpwehhvjoxmpxyerj5p 1218489 1218488 2022-07-23T03:30:55Z Gaux 18878 Sulla letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX: incipit wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Elogio di Giuseppe Parini''=== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. 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Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ===''Sulla letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX''=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, risurse mercé l'ingegno e le cure del cav. Vincenzo Monti. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'' , nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', Milano : dai tipi di Giovanni Bernardoni, 1813. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] 36gfpy6s333vn2inaj4f4bwz1pcls5a 1218490 1218489 2022-07-23T03:35:29Z Gaux 18878 /* Bibliografia */ Saggio sulla storia della letteratura italiana wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Elogio di Giuseppe Parini''=== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ===''Sulla letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX''=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, risurse mercé l'ingegno e le cure del cav. Vincenzo Monti. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'' , nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', dai tipi di Giovanni Bernardoni, Milano, 1813. *Ambrogio Levati, ''[https://archive.org/details/bub_gb_FmyteRIaUR4C/page/n5/mode/1up Saggio sulla storia della letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX]'', presso Ant. Fort. Stella e Figli, Milano, 1831. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] fdpum08wtiv63e3qsb4egn5lj2xonad 1218491 1218490 2022-07-23T03:37:08Z Gaux 18878 titolo wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Elogio di Giuseppe Parini''=== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ===''Saggio sulla storia della letteratura italiana''=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, risurse mercé l'ingegno e le cure del cav. Vincenzo Monti. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'' , nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', dai tipi di Giovanni Bernardoni, Milano, 1813. *Ambrogio Levati, ''[https://archive.org/details/bub_gb_FmyteRIaUR4C/page/n5/mode/1up Saggio sulla storia della letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX]'', presso Ant. Fort. Stella e Figli, Milano, 1831. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] lyl59saiesi3xxsioafvrfrxhwzpcti 1218492 1218491 2022-07-23T03:38:39Z Gaux 18878 /* Saggio sulla storia della letteratura italiana */ wlink e latro wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Elogio di Giuseppe Parini''=== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ===''Saggio sulla storia della letteratura italiana''=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, risurse mercé l'ingegno e le cure del cav. [[Vincenzo Monti]]. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', dai tipi di Giovanni Bernardoni, Milano, 1813. *Ambrogio Levati, ''[https://archive.org/details/bub_gb_FmyteRIaUR4C/page/n5/mode/1up Saggio sulla storia della letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX]'', presso Ant. Fort. Stella e Figli, Milano, 1831. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] pgrqr8tzak63d6dfgj4dadgi0e9rd36 1218500 1218492 2022-07-23T07:37:10Z Gaux 18878 /* Saggio sulla storia della letteratura italiana */ Angelo Mazza wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Elogio di Giuseppe Parini''=== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ===''Saggio sulla storia della letteratura italiana''=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, {{sic|risurse}} mercé l'ingegno e le cure del cav. [[Vincenzo Monti]]. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ==Citazioni== *[[Angelo Mazza]] fu tartassato fieramente dal Baretti, che lo pose accanto dei Frugoni e dei Vicini. Non si invilì per questo, ma nutrito da un'assidua lettura di Dante, fu chiamato il Poeta dell'Armonia perché si mostrò tutto intento a cantarla. Si perdette però nelle più astruse dottrine Platoniche, e vestì spesse volte con sonori versi i sublimi delirii di quel filosofo. Levandosi a quanto di più alto hanno la metafisica, la poesia e la musica, egli smarrì non rade volte la via nell'altezza verso la quale aveva spiccato il volo. (p. 53) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', dai tipi di Giovanni Bernardoni, Milano, 1813. *Ambrogio Levati, ''[https://archive.org/details/bub_gb_FmyteRIaUR4C/page/n5/mode/1up Saggio sulla storia della letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX]'', presso Ant. Fort. Stella e Figli, Milano, 1831. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] 7zkt5giuysypf39vgxwzx66hubv684l 1218501 1218500 2022-07-23T07:39:46Z Gaux 18878 sistemo wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==''Saggio sulla storia della letteratura italiana''== ===[[Incipit]]=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, {{sic|risurse}} mercé l'ingegno e le cure del cav. [[Vincenzo Monti]]. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ===Citazioni=== *[[Angelo Mazza]] fu tartassato fieramente dal Baretti, che lo pose accanto dei Frugoni e dei Vicini. Non si invilì per questo, ma nutrito da un'assidua lettura di Dante, fu chiamato il Poeta dell'Armonia perché si mostrò tutto intento a cantarla. Si perdette però nelle più astruse dottrine Platoniche, e vestì spesse volte con sonori versi i sublimi delirii di quel filosofo. Levandosi a quanto di più alto hanno la metafisica, la poesia e la musica, egli smarrì non rade volte la via nell'altezza verso la quale aveva spiccato il volo. (p. 53) ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', dai tipi di Giovanni Bernardoni, Milano, 1813. *Ambrogio Levati, ''[https://archive.org/details/bub_gb_FmyteRIaUR4C/page/n5/mode/1up Saggio sulla storia della letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX]'', presso Ant. Fort. Stella e Figli, Milano, 1831. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] 16tng117xvmsrw80x5um1prearmbqc2 1218502 1218501 2022-07-23T07:40:37Z Gaux 18878 /* Citazioni */ capitolo wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==''Saggio sulla storia della letteratura italiana''== ===[[Incipit]]=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, {{sic|risurse}} mercé l'ingegno e le cure del cav. [[Vincenzo Monti]]. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ===Citazioni=== *[[Angelo Mazza]] fu tartassato fieramente dal Baretti, che lo pose accanto dei Frugoni e dei Vicini. Non si invilì per questo, ma nutrito da un'assidua lettura di Dante, fu chiamato il Poeta dell'Armonia perché si mostrò tutto intento a cantarla. Si perdette però nelle più astruse dottrine Platoniche, e vestì spesse volte con sonori versi i sublimi delirii di quel filosofo. Levandosi a quanto di più alto hanno la metafisica, la poesia e la musica, egli smarrì non rade volte la via nell'altezza verso la quale aveva spiccato il volo. (cap. I, p. 53) ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', dai tipi di Giovanni Bernardoni, Milano, 1813. *Ambrogio Levati, ''[https://archive.org/details/bub_gb_FmyteRIaUR4C/page/n5/mode/1up Saggio sulla storia della letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX]'', presso Ant. Fort. Stella e Figli, Milano, 1831. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] 1dodo25w7q5l5er1fuqk9ilx6pgbdmm 1218507 1218502 2022-07-23T07:56:05Z Gaux 18878 /* Citazioni */ Giovanni Fantoni wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==''Saggio sulla storia della letteratura italiana''== ===[[Incipit]]=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, {{sic|risurse}} mercé l'ingegno e le cure del cav. [[Vincenzo Monti]]. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ===Citazioni=== *Alcuni letterati Italiani lodarono il [[Giovanni Fantoni|Fantoni]] per la felicità de' suoi metri ingegnosamente trovati, e noi confessiamo che essi ben si apposero riguardo ad alcuni, ma non riguardo a tutti. Ed a chi, per recarne un solo esempio, potrà piacere il metro dell'''Inno all'Essere Supremo'', che è la parafrasi di un inno francese? Le sue strofe si compongono di tre martelliani e di un settenario (''Di quanto ha moto e vita – eterno protettore Dio della libertade – padre della natura''). Alcuni altri metri sono troppo saltellanti, troppo rotti, e quindi riescono spesso aspri ed ingrati ad orecchie avvezze all'armonia più dolce e più facile degli altri lirici. (cap. I, pp. 52-53) *[[Angelo Mazza]] fu tartassato fieramente dal Baretti, che lo pose accanto dei Frugoni e dei Vicini. Non si invilì per questo, ma nutrito da un'assidua lettura di Dante, fu chiamato il Poeta dell'Armonia perché si mostrò tutto intento a cantarla. Si perdette però nelle più astruse dottrine Platoniche, e vestì spesse volte con sonori versi i sublimi delirii di quel filosofo. Levandosi a quanto di più alto hanno la metafisica, la poesia e la musica, egli smarrì non rade volte la via nell'altezza verso la quale aveva spiccato il volo. (cap. I, p. 53) ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', dai tipi di Giovanni Bernardoni, Milano, 1813. *Ambrogio Levati, ''[https://archive.org/details/bub_gb_FmyteRIaUR4C/page/n5/mode/1up Saggio sulla storia della letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX]'', presso Ant. Fort. Stella e Figli, Milano, 1831. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] s2bpg6bhhm9s66u0px6xpwbk9jo5k81 Alberto Magno 0 56392 1218378 1113882 2022-07-22T14:55:28Z Dread83 47 +fonte secondaria wikitext text/x-wiki [[Immagine:Tommaso da modena, ritratti di domenicani (vescovo) 1352 150cm, treviso, ex convento di san niccolò, sala del capitolo.jpg|thumb|Alberto Magno in un affresco di Tommaso da Modena, Treviso, 1352]] '''Alberto Magno di Bollstädt''', detto '''''Doctor Universalis''''' (conosciuto anche come '''Alberto il Grande''', '''Alberto di Colonia'''; 1206 – 1280), vescovo cattolico, teologo, filosofo e scienziato tedesco. ==Citazioni di Alberto Magno== *[[Eraclito]] ha detto che, se la felicità risiedesse nei piaceri corporali, diremmo che i buoi sono felici quando hanno dei ceci da mangiare.<ref>Da ''De vegetabilibus libri VII'', Reimer, Berlino, 1867, VI, 401; citato in [[Georges Minois]], ''La ricerca della felicità. Dall'età dell'oro ai giorni nostri'', traduzione di Vito Carrassi, Dedalo, Bari, 2010, p. 52. ISBN 978-88-220-0571-7</ref> *Esistono molti mondi o esiste un unico mondo? È uno degli interrogativi più nobili e sublimi nello studio della Natura.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro dell'astronomia'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2017, p. 230. ISBN 9788858018347</ref> *La [[maschio e femmina|donna]] è meno consona alla moralità dell'[[maschio e femmina|uomo]] perché ha in sé più liquidità dell'uomo. Caratteristica del liquido è di ricevere facilmente e di trattenere male. Il liquido è un elemento facilmente mutevole, perciò le donne sono volubili e curiose. Quando una donna ha un rapporto con un uomo è molto probabile che desideri stare allo stesso tempo anche con un altro. La donna non è affatto fedele. Se tu le dai fiducia ne sarai deluso.[...] La donna è un uomo mal riuscito e rispetto all'uomo ha una natura difettosa e imperfetta, perciò è insicura. Quello che non riesce ad ottenere da sola cerca di raggiungerlo con gli inganni demoniaci. Perciò, per farla breve, l'uomo si deve guardare da ogni donna come da un serpente velenoso o da un diavolo cornuto. [...] L'intelligenza tende al bene e la furbizia al male. Pertanto nei comportamenti cattivi è più intelligente la donna perché è più furba dell'uomo. La sua sensibilità spinge la donna verso ogni male, mentre la ragione spinge l'uomo verso ogni bene. (da ''Quaestiones super de animalibus. XV, 11''<ref>Citato in Angela Giallongo, ''La donna serpente. Storie di un enigma dall'antichità al XXI secolo'', edizioni Dedalo, 2012, [https://books.google.it/books?id=RjlWfR9km8YC&pg=PA185 pp. 185-186]. ISBN 8822005759</ref>) *Le scienze naturali non consistono nel ratificare quanti altri hanno detto, ma nel cercare le cause dei fenomeni. :''Scientiae enim naturalis non est simpliciter narrata accipere, sed in rebus naturalibus inquirere causas.'' (''De mineralibus'', II, tr. 2, cap. 1) *Trovai [in riferimento alla magia] una spiegazione illuminante nel sesto libro dei ''Naturalia'' di [[Avicenna]], in cui si dice che è insita nell'anima umana una certa proprietà (''Virtus'') di cambiare le cose, e che le altre cose le sono soggette; precisamente quando essa è trascinata a un grande eccesso di amore o di odio o qualcosa di analogo. Se quindi l'anima di un uomo cade in preda a un grande eccesso di una qualche passione, si può stabilire sperimentalmente che l'eccesso costringe [magicamente] le cose e le cambia nella direzione verso cui tende l'eccesso e non l'ho creduto per lungo tempo, ma dopo la lettura di libri negromantici e che hanno per tema immagini magiche e magia, ho trovato che (realmente) l'emotività (''affectio'') dell'anima umana è la radice principale di tutte le cose, sia che essa, a causa della sua grande emozione, modifichi il suo corpo e altre cose alle quali tende, sia che ad essa anima siano soggette, data la sua dignità, le altre cose inferiori, o che con tale affetto spinto al di là di ogni limite corra parallelamente l'ora adatta o la situazione astrologica o un'altra forza, e noi crediamo [di conseguenza] che [ciò] che produce questa forza sia causato dall'anima. [...] Chi vuole quindi conoscere il segreto di questo fatto per provocarlo e scatenarlo, deve sapere che chiunque può influenzare magicamente ogni cosa, se cade preda di un grande eccesso [...] e allora lo deve fare precisamente in quell'ora in cui l'eccesso lo aggredisce e agire con le cose che l'anima gli prescrive. Infatti l'anima è allora così bramosa della cosa che vuole causare, che afferra anche da sé l'ora più importante e migliore, che comanda anche alle cose che più convengono a quell'effetto. Così è l'anima che brama più intensamente l'oggetto che rende le cose più efficaci e più simili [a ciò] che risulta [...] In maniera simile funziona infatti la produzione in tutto ciò che l'anima brama con intenso desiderio. (Da ''De mirabilibus mundi''<ref>Citato in [[Marie-Louise von Franz]], ''Psiche e materia'', Bollati Boringheri, p. 145. ISBN 978-88-339-0712-3</ref>) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|s2=la:Scriptor:Albertus Magnus|s2_lingua=latina}} {{Dottori della Chiesa}} [[Categoria:Domenicani tedeschi]] [[Categoria:Dottori della Chiesa cattolica]] [[Categoria:Filosofi tedeschi]] [[Categoria:Santi tedeschi]] [[Categoria:Scienziati tedeschi]] [[Categoria:Scolastici]] [[Categoria:Teologi tedeschi]] [[Categoria:Vescovi tedeschi]] ckma8fxk00e7xi2yp3qbw9l95rnjmuv Angelo Mazza 0 56532 1218503 652563 2022-07-23T07:43:50Z Gaux 18878 Ambrogio Levati: citazioni su wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[Immagine:Angelo Mazza.jpg|thumb|Angelo Mazza]] '''Angelo Mazza''' (1741 – 1817), poeta e letterato italiano. *''Sorgon tre [[Fiore|fiori]] sul medesmo stelo, | Di vario genio e di color diverso. | Arde l'un d'ostro, e di rugiada asperso | Non par che tema impura nebbia e gelo: A sé facendo di se stesso velo | Tingesi l'altro fra l'azzurro e 'l perso. L'ultimo albeggia al vital sole avverso, | Di sua vaghezza innamorando il cielo''. (da ''Le tre castità'', in ''Poesie'') ==''Dei dolori di Maria Vergine''== ===[[Incipit]]=== ''<poem>O Verità, che d'ombra esci profetica, Del tuo splendor ti piaccia or me riempiere. Vo' da sacra agitato alma poetica Del settemplice Duol l'immago adempiere. Sento destra al mio dir farsi patetica Sin l'aura, e d'un tremor languido s'empiere. Natura tutta a lamentar invitami La Madre, el Figlio, ed il Calvario additami. [[Maria|Vergin]], del tuo Fattor Madre adorabile, Qual altro al tuo dolor dolor somiglia?</poem>'' ===Citazioni=== *''Ti veggo, o [[Maria|Donna]], trangosciando ascendere; | Ed ecco, ahi vista! dall'infame stipite | Vìttima immaculata il Figlio pendere''. (Canto I, p. 4) *''E per forza d'amore incomprensibile | Nel Figlio è assorta, e quasi in lui trasanima | Tutte con lui le pene ama dividere, | E nelle pene sue se stessa ancidene''. (Canto I, p. 5) *''Se duri chiodi i nervi a lui {{NDR|[[Gesù]]}} disunano, | Lo spirto a lei {{NDR|[[Maria]]}} di trapassar non lasciano: | Se acute spine il capo al Figlio imprimano, | Acuti spasmi il sen materno fasciano; | E per fiera d'amor vicenda gli animi | Doppian l'affanno agonizzando unanimi''. (Canto I, p. 5) *''Non è, [[Maria|Madre]], non è, credil, possibile | (E fortezza ti vesta il petto e l'anima) | Al disusato incrudelir terribile | De' perfidi Giudei starti magnanima. | Se languisti al pensier, come al visibile | Scempio durar potrai? Se amor t'inanima | Dal reo servaggio il seme uman redimere, | Perché veder tu stessa il Figlio opprimere?'' (Canto II, p. 12) *''Specchiati, o [[Maria|Madre]]; e la feral tristizia | Vinca il pensier che da quel legno orrevole | Pende la speme e la cornun letizia. | Quivi affisse Pietà lo spaventevole | Decreto, che segnaro Ira e Giustizia, | Che or or vedrai con Pace in un congiungere''. (Canto III, p. 25) *''{{NDR|[[Maria]]}} Te cerca ei sol, te aspetta sol, te chiamano | Quanti veggon beati 'l Divin Essere: | Te del Ciel donna, te regina acclamano, | E tue belle virtuti amari ritessere. | Plaudon le [[Stella|Stelle]] gareggiando, e bramano | Folgorante al tuo crin corona intessere; | Sarà scanno al tuo piè la vaga ed emula | Del [[Sole|Sol]], che in manto a te si volge, e tremula''. (Canto III, p. 27) ===[[Explicit]]=== ''<poem>E qui 'l mio canto di laudarti cupido Che al segno aggiunse, d'un tuo sguardo irradia. Di quest'uno i'm'esalto: il volgo stupido Le fole apprezzi d'Elide e d'Arcadia. Se 'l cammin superai solingo e rupido Fu di te, non favor d'arte Palladia: Da te mossero i carmi; a te ritornino, Vergine, e sol del tuo splendor s'adornino.</poem>'' ==Citazioni su Angelo Mazza== *Angelo Mazza fu tartassato fieramente dal Baretti, che lo pose accanto dei Frugoni e dei Vicini. Non si invilì per questo, ma nutrito da un'assidua lettura di Dante, fu chiamato il Poeta dell'Armonia perché si mostrò tutto intento a cantarla. Si perdette però nelle più astruse dottrine Platoniche, e vestì spesse volte con sonori versi i sublimi delirii di quel filosofo. Levandosi a quanto di più alto hanno la metafisica, la poesia e la musica, egli smarrì non rade volte la via nell'altezza verso la quale aveva spiccato il volo. ([[Ambrogio Levati]]) ==Bibliografia== *Angelo Mazza, ''Dei dolori di Maria Vergine'', in ''[http://books.google.it/books?id=ZDdJAAAAMAAJ&source=gbs_navlinks_s Poesie]'', tomo II, Niccolò Capurro, Pisa 1816. == Altri progetti == {{interprogetto|w|s=Autore:Angelo Mazza|commons=Category:Angelo Mazza}} [[Categoria:Poeti italiani|Mazza, Angelo]] [[Categoria:Letterati italiani|Mazza, Angelo]] giue4cmget77ceexgn66f3hvi26du0s 1218504 1218503 2022-07-23T07:45:06Z Gaux 18878 titolo sezione wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[Immagine:Angelo Mazza.jpg|thumb|Angelo Mazza]] '''Angelo Mazza''' (1741 – 1817), poeta e letterato italiano. ==Citazioni di Angelo Mazza== *''Sorgon tre [[Fiore|fiori]] sul medesmo stelo, | Di vario genio e di color diverso. | Arde l'un d'ostro, e di rugiada asperso | Non par che tema impura nebbia e gelo: A sé facendo di se stesso velo | Tingesi l'altro fra l'azzurro e 'l perso. L'ultimo albeggia al vital sole avverso, | Di sua vaghezza innamorando il cielo''. (da ''Le tre castità'', in ''Poesie'') ==''Dei dolori di Maria Vergine''== ===[[Incipit]]=== ''<poem>O Verità, che d'ombra esci profetica, Del tuo splendor ti piaccia or me riempiere. Vo' da sacra agitato alma poetica Del settemplice Duol l'immago adempiere. Sento destra al mio dir farsi patetica Sin l'aura, e d'un tremor languido s'empiere. Natura tutta a lamentar invitami La Madre, el Figlio, ed il Calvario additami. [[Maria|Vergin]], del tuo Fattor Madre adorabile, Qual altro al tuo dolor dolor somiglia?</poem>'' ===Citazioni=== *''Ti veggo, o [[Maria|Donna]], trangosciando ascendere; | Ed ecco, ahi vista! dall'infame stipite | Vìttima immaculata il Figlio pendere''. (Canto I, p. 4) *''E per forza d'amore incomprensibile | Nel Figlio è assorta, e quasi in lui trasanima | Tutte con lui le pene ama dividere, | E nelle pene sue se stessa ancidene''. (Canto I, p. 5) *''Se duri chiodi i nervi a lui {{NDR|[[Gesù]]}} disunano, | Lo spirto a lei {{NDR|[[Maria]]}} di trapassar non lasciano: | Se acute spine il capo al Figlio imprimano, | Acuti spasmi il sen materno fasciano; | E per fiera d'amor vicenda gli animi | Doppian l'affanno agonizzando unanimi''. (Canto I, p. 5) *''Non è, [[Maria|Madre]], non è, credil, possibile | (E fortezza ti vesta il petto e l'anima) | Al disusato incrudelir terribile | De' perfidi Giudei starti magnanima. | Se languisti al pensier, come al visibile | Scempio durar potrai? Se amor t'inanima | Dal reo servaggio il seme uman redimere, | Perché veder tu stessa il Figlio opprimere?'' (Canto II, p. 12) *''Specchiati, o [[Maria|Madre]]; e la feral tristizia | Vinca il pensier che da quel legno orrevole | Pende la speme e la cornun letizia. | Quivi affisse Pietà lo spaventevole | Decreto, che segnaro Ira e Giustizia, | Che or or vedrai con Pace in un congiungere''. (Canto III, p. 25) *''{{NDR|[[Maria]]}} Te cerca ei sol, te aspetta sol, te chiamano | Quanti veggon beati 'l Divin Essere: | Te del Ciel donna, te regina acclamano, | E tue belle virtuti amari ritessere. | Plaudon le [[Stella|Stelle]] gareggiando, e bramano | Folgorante al tuo crin corona intessere; | Sarà scanno al tuo piè la vaga ed emula | Del [[Sole|Sol]], che in manto a te si volge, e tremula''. (Canto III, p. 27) ===[[Explicit]]=== ''<poem>E qui 'l mio canto di laudarti cupido Che al segno aggiunse, d'un tuo sguardo irradia. Di quest'uno i'm'esalto: il volgo stupido Le fole apprezzi d'Elide e d'Arcadia. Se 'l cammin superai solingo e rupido Fu di te, non favor d'arte Palladia: Da te mossero i carmi; a te ritornino, Vergine, e sol del tuo splendor s'adornino.</poem>'' ==Citazioni su Angelo Mazza== *Angelo Mazza fu tartassato fieramente dal Baretti, che lo pose accanto dei Frugoni e dei Vicini. Non si invilì per questo, ma nutrito da un'assidua lettura di Dante, fu chiamato il Poeta dell'Armonia perché si mostrò tutto intento a cantarla. Si perdette però nelle più astruse dottrine Platoniche, e vestì spesse volte con sonori versi i sublimi delirii di quel filosofo. Levandosi a quanto di più alto hanno la metafisica, la poesia e la musica, egli smarrì non rade volte la via nell'altezza verso la quale aveva spiccato il volo. ([[Ambrogio Levati]]) ==Bibliografia== *Angelo Mazza, ''Dei dolori di Maria Vergine'', in ''[http://books.google.it/books?id=ZDdJAAAAMAAJ&source=gbs_navlinks_s Poesie]'', tomo II, Niccolò Capurro, Pisa 1816. == Altri progetti == {{interprogetto|w|s=Autore:Angelo Mazza|commons=Category:Angelo Mazza}} [[Categoria:Poeti italiani|Mazza, Angelo]] [[Categoria:Letterati italiani|Mazza, Angelo]] 66ravmvkjzv14zzmg7decxz53jauj2r Raimon Panikkar 0 58556 1218451 991823 2022-07-22T21:18:40Z Ahti-Saku 90970 Immagine wikitext text/x-wiki [[File:Raimon_Panikkar.jpg|thumb|Raimon Panikkar (2007)]] [[Immagine:RaimonPanikkarTomba-5070.jpg|thumb|La sepoltura ed una parte delle ceneri di Raimon Panikkar]] '''Raimon Panikkar''', nome completo '''Raimundo Pániker Alemany''' (1918 – 2010), filosofo, teologo, sacerdote e scrittore spagnolo. ==Citazioni di Raimon Panikkar== *Così come l'intero universo procede lungo il proprio percorso, anche tutta la nostra [[esistenza]] segue il suo corso e descrive un ciclo che corrisponde a quelli divini e cosmici. (da ''Gli Inni Cosmici dei Veda'', a cura di Milena Carrara Pavan, BUR, Milano 2004, p. 1) *[...] "purificazione del cuore": non avere paura né di sé né degli altri. In questo sta la nuova [[innocenza]]. Questo è ciò che conta: non perdiamo tempo in teorie. Pensare di poter sistemare e risolvere tutto è un errore. Il mistero della vita è che il male esiste, che le tensioni non possono essere soppresse e che noi ci siamo dentro; che si deve fare il possibile, senza lasciarsi dominare e senza mai ritenere di possedere la verità assoluta. Bisogna accettare la condizione umana, sapere che un certo dubitare non si oppone alla fede; sapere che il senso di contingenza è necessario alla nostra vita. Devo rendermi conto che sono una parte di questa realtà e che non spetta a me controllarla; scoprire il [[senso della vita]] nella gioia, nella sofferenza, nelle passioni; invece di lamentare la difficoltà del vivere, rimandando ad un giorno che non arriva mai il momento di godere profondamente di questa vita, trovare questo senso in ogni istante. (da ''La nuova innocenza'') *Io parlerei di colonialismo teologico, qualora si volesse ancora oggi presentare il messaggio cristiano con categorie estranee all'Africa e all'Asia. (da ''Ecosofia: la nuova saggezza. Per una spiritualità della terra'', Cittadella Editrice, Assisi 1993) *La modernità si esaurisce in se stessa, e noi non possiamo continuare per questa strada che porta alla morte. (da ''Ecosofia: la nuova saggezza. Per una spiritualità della terra'', Cittadella Editrice, Assisi 1993) *Nel momento in cui si esplicita {{NDR|il mito}} cessa immediatamente di essere [[mito]]. In questo senso la [[mitologia]], se la si intende come il ''logos'' del ''mythos'', è una contraddizione in termini. (citato in [[Marcello Veneziani]], ''Alla luce del mito'', Marsilio editori, 2017, pp. 61-62, ISBN 978-88-317-2639-9) ==''I Veda. Mantramañjarī''== *È un dato di fatto che i ''[[Veda]]'' siano soltanto parzialmente integrati nelle tradizioni indiche successive, eppure proprio questo fatto conferisce loro una certa universalità, che va ben oltre le frontiere della cultura indica. Essi sono di origine aria, ma includono elementi innegabilmente non-arii; fatto, questo, controverso, che fa di questo sconcertante documento umano un imponente monumento di interazione interculturale, oltre che una manifestazione specifica della creatività umana. (p. 19-20) *L'uomo moderno è un uomo secolare, il che non vuol dire che non sia religioso o che abbia perduto il senso del sacro. Questa affermazione significa solo che la sua [[religione|religiosità]], e perfino il senso di sacralità che egli possiede, sono entrambi improntati a un atteggiamento secolare. (p. 24) *L'uomo vedico è essenzialmente un uomo che celebra; egli però non celebra le proprie vittorie, e neppure una festa della natura in compagnia dei suoi simili; piuttosto concelebra con l'intero universo, assumendo il suo posto nel sacrificio cosmico in cui tutti gli [[Dei]] sono impegnati. (p. 39) *{{NDR|I ''Veda''}} sono cantati, parlati e anche scritti nell'antica lingua indoaria conosciuta come vedico, un linguaggio anteriore al sanscrito letterario che venne formalizzato dal grammatico Pāṇini intorno alla metà del primo millennio a.C. (p. 42) *Le ''[[Saṃhitā]]'' o ''mantra'', sono gli inni che appartengono alla fase più antica. Come implica la parola ''Saṃhitā'', essi rappresentano la collezione base di inni e come tali sono il corpo più antico di ogni scuola. Il più antico e importante è la ''[[Ṛgveda Saṃhitā|Ṛg-veda-saṃhitā]]'', che contiene oltre 10.000 versi nella forma di poco più di 1000 inni, scritti in vari metri. (p. 42) *I ''[[Brāhmaṇa]]'' formano la seconda fase, unita alle diverse ramificazioni delle ''Saṃhitā'', Chiaramente appartenenti a un periodo successivo, come rivela il loro linguaggio, sono scritti per la maggior parte in prosa e danno spiegazioni esaurienti e descrizioni dei rituali e delle preghiere relativi al sacrificio. Contengono qualcosa di più che semplici istruzioni per i rituali e molto del materiale esplicativo ha un carattere simbolico. (p. 43) *Gli ''[[Āraṇyaka]]'', o "trattati della foresta", sono in un certo senso una continuazione dei ''Brāhmaṇa'' perché trattano delle speculazioni e della spiritualità degli abitatori della foresta (''vānaprastha''), coloro che hanno rinunciato al mondo. Essi rappresentano un passo verso l'interiorizzazione, poiché l'eremita nella foresta non potrebbe realizzare il complesso rituale richiesto al padrone di casa. (p. 43) *Le ''[[Upaniṣad]]'' sono la fase quarta o finale del processo e sono note quindi come ''Vedānta'' o "fine dei ''Veda''". Rappresentano il culmine mistico e filosofico dei ''Veda''. Contengono gli insegnamenti dei grandi maestri che indicano il cammino della liberazione (''mokṣa''). (p. 43) *L'[[Uno (filosofia)|Uno]] rappresenta la vetta della coscienza mistica, che l'India ha sviluppato in seguito nella filosofia dell'''advaita'' (non-dualità) e l'occidente nella teologia della [[Trinità]]. (p. 74) *Nei ''Brāhmaṇa'' troviamo, nel complesso, le stesse idee base dei ''Veda'' relative alle origini, ma qui il preludio dell'Essere viene sviluppato ed evidenziato dal punto di vista del sacrificio cosmico e del suo significato liturgico. Prajāpati procrea facendo appello alla sua energia creativa, attuando quella concentrazione ardente nota come ''tapas''. Non avendo nulla da cui creare il mondo, egli deve ricorrere a se stesso, smembrandosi, offrendo se stesso come sacrificio, dividendosi in pezzi in modo che da lui defluisca la vita. Le creature che egli ha generato sono non solo la sua interezza, così che quando le creature sono, non c'è più spazio per lui, anzi esse lo abbandonano – perché egli non è più! (p. 104) *Le ''Upaniṣad'' narrano dell'alba della coscienza umana. L'uomo prende coscienza di se stesso e tramite questo atto diventa cosciente della sua solitudine e del modo di superarla. Il suo non è semplicemente il desiderio dell'altro, nemmeno di un altro simile a sé o a una parte di sé, ma un dinamismo verso la pienezza del Sé, l'integrazione del Sé con l'intero [[universo]]. (pp. 108-109) *L'avventura del vivere comincia, secondo le ''Upaniṣad'', con una duplice scoperta, cioè che l'interiorizzazione è il mezzo per afferrare la [[realtà]] e che la realtà atemporale consiste di pura trascendenza. (p. 297) *[[Brahman]] nel primo periodo vedico significa preghiera e persino sacrificio; nel periodo delle ''Upaniṣad'' significa Essere e Fondamento assoluto, proprio perché il sacrificio era considerato essere tale Fondamento. Il significato formale di Brahman non è cambiato; solo il contenuto materiale del concetto è stato "riempito" diversamente; in un caso Brahman era "sacrificio"; nell'altro "essere".<br />Inutile dire che il processo è stato lungo e continuo, e le parole "essere" e "sacrificio" non rendono con precisione la nozione di Brahman in nessuno dei due casi. (p. 564) *Un genere di riflessione è sostanzialmente assente dall'intera esperienza vedica: è la domanda, in seguito così tormentosa, del ''perché''. Il fatto di soffrire, la realtà dell'[[angoscia]] umana, viene accettato semplicemente, come un dato di fatto, come qualcosa con cui bisogna aver a che fare, sia riguadagnando la felicità e l'equilibrio perduti, sia trascendendo totalmente la dolorosa condizione umana. La speculazione vedica, tuttavia, non se ne chiede il perché. (p. 638) *Questo Brahman, sorgente e fine di ogni cosa, non è un "essere" separato, non è solo all'inizio e alla fine del pellegrinaggio ontico: Brahman è [[coscienza]]. Tutti gli esseri non sono altro che riflessi, ombre, pensieri, oggetti, creature di questa coscienza pura. Noi siamo solo in quanto siamo in Brahman e veniamo da Brahman. Egli è l'Unità ultima della [[realtà]]. (p. 918) *Il [[conoscenza|conoscitore]] non è i miei sensi, né la mia ragione, perché anche tu hai una ragione e noi osserviamo che ambedue sembriamo obbedire a certe leggi dialettiche, cosicché né la mia né la tua ragione possono essere il soggetto ultimo, il vero conoscitore. Questo fa emergere il concetto di ''[[ātman]]'' come soggetto ultimo, come il conoscitore ultimo. (p. 957) *[[Oṃ|Oṁ]] è la prima Parola, il primo simbolo di tutto l'[[universo]], la prima manifestazione, la realtà concentrata fatta parola, cioè suono, concetto, forma, materia, spirito. È la Parola che precede il mondo, è la Parola in conformità alla quale il mondo si è formato. (pp. 1059-1060) ==Bibliografia== *Raimon Panikkar, ''I Veda. Mantramañjarī'', a cura di Milena Carrara Pavan, traduzioni di Alessandra Consolaro, Jolanda Guardi, Milena Carrara Pavan, BUR, Milano, 2001. ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} [[Categoria:Filosofi spagnoli|Panikkar, Raimon]] [[Categoria:Presbiteri spagnoli|Panikkar, Raimon]] [[Categoria:Scrittori spagnoli|Panikkar, Raimon]] [[Categoria:Teologi spagnoli|Panikkar, Raimon]] ibpt5rm2ceptg2x1sx8nav4s3jp2278 1218495 1218451 2022-07-23T05:53:10Z Spinoziano 2297 fix intro, dettagli wikitext text/x-wiki [[File:Raimon_Panikkar.jpg|thumb|Raimon Panikkar (2007)]] '''Raimon Panikkar Alemany''' (1918 – 2010), filosofo, teologo, sacerdote e scrittore spagnolo. ==Citazioni di Raimon Panikkar== *Così come l'intero universo procede lungo il proprio percorso, anche tutta la nostra [[esistenza]] segue il suo corso e descrive un ciclo che corrisponde a quelli divini e cosmici. (da ''Gli Inni Cosmici dei Veda'', a cura di Milena Carrara Pavan, BUR, Milano 2004, p. 1) *[...] "purificazione del cuore": non avere paura né di sé né degli altri. In questo sta la nuova [[innocenza]]. Questo è ciò che conta: non perdiamo tempo in teorie. Pensare di poter sistemare e risolvere tutto è un errore. Il mistero della vita è che il male esiste, che le tensioni non possono essere soppresse e che noi ci siamo dentro; che si deve fare il possibile, senza lasciarsi dominare e senza mai ritenere di possedere la verità assoluta. Bisogna accettare la condizione umana, sapere che un certo dubitare non si oppone alla fede; sapere che il senso di contingenza è necessario alla nostra vita. Devo rendermi conto che sono una parte di questa realtà e che non spetta a me controllarla; scoprire il [[senso della vita]] nella gioia, nella sofferenza, nelle passioni; invece di lamentare la difficoltà del vivere, rimandando ad un giorno che non arriva mai il momento di godere profondamente di questa vita, trovare questo senso in ogni istante. (da ''La nuova innocenza'') *Io parlerei di colonialismo teologico, qualora si volesse ancora oggi presentare il messaggio cristiano con categorie estranee all'Africa e all'Asia. (da ''Ecosofia: la nuova saggezza. Per una spiritualità della terra'', Cittadella Editrice, Assisi 1993) *La modernità si esaurisce in se stessa, e noi non possiamo continuare per questa strada che porta alla morte. (da ''Ecosofia: la nuova saggezza. Per una spiritualità della terra'', Cittadella Editrice, Assisi 1993) *Nel momento in cui si esplicita {{NDR|il mito}} cessa immediatamente di essere [[mito]]. In questo senso la [[mitologia]], se la si intende come il ''logos'' del ''mythos'', è una contraddizione in termini. (citato in [[Marcello Veneziani]], ''Alla luce del mito'', Marsilio editori, 2017, pp. 61-62, ISBN 978-88-317-2639-9) ==''I Veda. Mantramañjarī''== *È un dato di fatto che i ''[[Veda]]'' siano soltanto parzialmente integrati nelle tradizioni indiche successive, eppure proprio questo fatto conferisce loro una certa universalità, che va ben oltre le frontiere della cultura indica. Essi sono di origine aria, ma includono elementi innegabilmente non-arii; fatto, questo, controverso, che fa di questo sconcertante documento umano un imponente monumento di interazione interculturale, oltre che una manifestazione specifica della creatività umana. (p. 19-20) *L'uomo moderno è un uomo secolare, il che non vuol dire che non sia religioso o che abbia perduto il senso del sacro. Questa affermazione significa solo che la sua [[religione|religiosità]], e perfino il senso di sacralità che egli possiede, sono entrambi improntati a un atteggiamento secolare. (p. 24) *L'uomo vedico è essenzialmente un uomo che celebra; egli però non celebra le proprie vittorie, e neppure una festa della natura in compagnia dei suoi simili; piuttosto concelebra con l'intero universo, assumendo il suo posto nel sacrificio cosmico in cui tutti gli [[Dei]] sono impegnati. (p. 39) *{{NDR|I ''Veda''}} sono cantati, parlati e anche scritti nell'antica lingua indoaria conosciuta come vedico, un linguaggio anteriore al sanscrito letterario che venne formalizzato dal grammatico Pāṇini intorno alla metà del primo millennio a.C. (p. 42) *Le ''[[Saṃhitā]]'' o ''mantra'', sono gli inni che appartengono alla fase più antica. Come implica la parola ''Saṃhitā'', essi rappresentano la collezione base di inni e come tali sono il corpo più antico di ogni scuola. Il più antico e importante è la ''[[Ṛgveda Saṃhitā|Ṛg-veda-saṃhitā]]'', che contiene oltre 10.000 versi nella forma di poco più di 1000 inni, scritti in vari metri. (p. 42) *I ''[[Brāhmaṇa]]'' formano la seconda fase, unita alle diverse ramificazioni delle ''Saṃhitā'', Chiaramente appartenenti a un periodo successivo, come rivela il loro linguaggio, sono scritti per la maggior parte in prosa e danno spiegazioni esaurienti e descrizioni dei rituali e delle preghiere relativi al sacrificio. Contengono qualcosa di più che semplici istruzioni per i rituali e molto del materiale esplicativo ha un carattere simbolico. (p. 43) *Gli ''[[Āraṇyaka]]'', o "trattati della foresta", sono in un certo senso una continuazione dei ''Brāhmaṇa'' perché trattano delle speculazioni e della spiritualità degli abitatori della foresta (''vānaprastha''), coloro che hanno rinunciato al mondo. Essi rappresentano un passo verso l'interiorizzazione, poiché l'eremita nella foresta non potrebbe realizzare il complesso rituale richiesto al padrone di casa. (p. 43) *Le ''[[Upaniṣad]]'' sono la fase quarta o finale del processo e sono note quindi come ''Vedānta'' o "fine dei ''Veda''". Rappresentano il culmine mistico e filosofico dei ''Veda''. Contengono gli insegnamenti dei grandi maestri che indicano il cammino della liberazione (''mokṣa''). (p. 43) *L'[[Uno (filosofia)|Uno]] rappresenta la vetta della coscienza mistica, che l'India ha sviluppato in seguito nella filosofia dell'''advaita'' (non-dualità) e l'occidente nella teologia della [[Trinità]]. (p. 74) *Nei ''Brāhmaṇa'' troviamo, nel complesso, le stesse idee base dei ''Veda'' relative alle origini, ma qui il preludio dell'Essere viene sviluppato ed evidenziato dal punto di vista del sacrificio cosmico e del suo significato liturgico. Prajāpati procrea facendo appello alla sua energia creativa, attuando quella concentrazione ardente nota come ''tapas''. Non avendo nulla da cui creare il mondo, egli deve ricorrere a se stesso, smembrandosi, offrendo se stesso come sacrificio, dividendosi in pezzi in modo che da lui defluisca la vita. Le creature che egli ha generato sono non solo la sua interezza, così che quando le creature sono, non c'è più spazio per lui, anzi esse lo abbandonano – perché egli non è più! (p. 104) *Le ''Upaniṣad'' narrano dell'alba della coscienza umana. L'uomo prende coscienza di se stesso e tramite questo atto diventa cosciente della sua solitudine e del modo di superarla. Il suo non è semplicemente il desiderio dell'altro, nemmeno di un altro simile a sé o a una parte di sé, ma un dinamismo verso la pienezza del Sé, l'integrazione del Sé con l'intero [[universo]]. (pp. 108-109) *L'avventura del vivere comincia, secondo le ''Upaniṣad'', con una duplice scoperta, cioè che l'interiorizzazione è il mezzo per afferrare la [[realtà]] e che la realtà atemporale consiste di pura trascendenza. (p. 297) *[[Brahman]] nel primo periodo vedico significa preghiera e persino sacrificio; nel periodo delle ''Upaniṣad'' significa Essere e Fondamento assoluto, proprio perché il sacrificio era considerato essere tale Fondamento. Il significato formale di Brahman non è cambiato; solo il contenuto materiale del concetto è stato "riempito" diversamente; in un caso Brahman era "sacrificio"; nell'altro "essere".<br />Inutile dire che il processo è stato lungo e continuo, e le parole "essere" e "sacrificio" non rendono con precisione la nozione di Brahman in nessuno dei due casi. (p. 564) *Un genere di riflessione è sostanzialmente assente dall'intera esperienza vedica: è la domanda, in seguito così tormentosa, del ''perché''. Il fatto di soffrire, la realtà dell'[[angoscia]] umana, viene accettato semplicemente, come un dato di fatto, come qualcosa con cui bisogna aver a che fare, sia riguadagnando la felicità e l'equilibrio perduti, sia trascendendo totalmente la dolorosa condizione umana. La speculazione vedica, tuttavia, non se ne chiede il perché. (p. 638) *Questo Brahman, sorgente e fine di ogni cosa, non è un "essere" separato, non è solo all'inizio e alla fine del pellegrinaggio ontico: Brahman è [[coscienza]]. Tutti gli esseri non sono altro che riflessi, ombre, pensieri, oggetti, creature di questa coscienza pura. Noi siamo solo in quanto siamo in Brahman e veniamo da Brahman. Egli è l'Unità ultima della [[realtà]]. (p. 918) *Il [[conoscenza|conoscitore]] non è i miei sensi, né la mia ragione, perché anche tu hai una ragione e noi osserviamo che ambedue sembriamo obbedire a certe leggi dialettiche, cosicché né la mia né la tua ragione possono essere il soggetto ultimo, il vero conoscitore. Questo fa emergere il concetto di ''[[ātman]]'' come soggetto ultimo, come il conoscitore ultimo. (p. 957) *[[Oṃ|Oṁ]] è la prima Parola, il primo simbolo di tutto l'[[universo]], la prima manifestazione, la realtà concentrata fatta parola, cioè suono, concetto, forma, materia, spirito. È la Parola che precede il mondo, è la Parola in conformità alla quale il mondo si è formato. (pp. 1059-1060) ==Bibliografia== *Raimon Panikkar, ''I Veda. Mantramañjarī'', a cura di Milena Carrara Pavan, traduzioni di Alessandra Consolaro, Jolanda Guardi, Milena Carrara Pavan, BUR, Milano, 2001. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Panikkar, Raimon}} [[Categoria:Filosofi spagnoli|Filosofi spagnoli]] [[Categoria:Presbiteri spagnoli]] [[Categoria:Scrittori spagnoli]] [[Categoria:Teologi spagnoli]] 2ajxh2czdnqmxh5gun5s3m98lbbzz8z Cristiano Ronaldo 0 62501 1218345 1212555 2022-07-22T12:44:52Z 91.187.213.91 /* Citazioni su Cristiano Ronaldo */ wikitext text/x-wiki [[File:Cristiano_Ronaldo_2018.jpg|thumb|Cristiano Ronaldo nel 2018]] '''Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro''' (1985 – vivente), calciatore portoghese. ==Citazioni di Cristiano Ronaldo== *[[Alessandro Del Piero|Alessandro]] sei stato il mio modello, il campione che ho sempre ammirato e al quale ho fatto riferimento.<ref>Dalla premiazione dei Globe Soccer Award; citato in ''[http://web.archive.org/web/20111229135654/http://ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2011/12/28/visualizza_new.html_19147423.html Alex Del Piero, gioco altri 10 anni]'', ''Ansa.it'', 28 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Su [[Francesco Totti]]}} È impressionante, è un riferimento per tutti e dimostra che l'età nel calcio non è importante. Se sta bene deve continuare, è un bene per i bambini e per tutti la sua presenza e dimostra che nel calcio non ci sono limiti.<ref>Durante la conferenza stampa prima della partita di andata degli ottavi di finale di ''Champions League'' Roma-Real Madrid, 16 febbraio 2016; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Liga/16-02-2016/roma-real-madrid-ronaldo-critiche-rigore-messi-totti-impressionante-esempio-zidane-champions-league-140687863143.shtml Roma-Real Madrid, Ronaldo: "Critiche? Li ho viziati. Sul rigore di Messi so tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 16 febbraio 2016.</ref> *Mi sento bene nel [[Campionato italiano di calcio|campionato italiano]], è un campionato difficile [...] soprattutto per gli attaccanti. È una lega con molta qualità. Non mi aspettavo che ne avesse così tanta. In Serie A è più difficile segnare, la [[Campionato spagnolo di calcio|Liga]] è più aperta e le squadre rischiano di più. Qui la priorità è difendere bene e poi attaccare. Ho giocato anche in [[Campionato inglese di calcio|Inghilterra]] [...] e credo che la Serie A sia il campionato dove è più difficile fare gol.<ref>Da un'intervista a DAZN; citato in ''[https://www.calcioefinanza.it/2019/03/12/intervista-cristiano-ronaldo-2/ Ronaldo: «Non mi aspettavo tanta qualità in Serie A»]'', ''Calcioefinanza.it'', 12 marzo 2019.</ref> *[[José Mourinho|Mourinho]] è un allenatore fantastico e i titoli vinti parlano per lui ha vinto ogni cosa in Portogallo, in Inghilterra e in Italia e questo lo rende il migliore. Per me per essere il migliore devi provarlo in paesi e campionati diversi: Mourinho lo ha fatto, a differenza di tutti gli altri. È semplice.<ref>Citato in ''[http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-real-madrid-ronaldo-mourinho-e-un-tecnico-fantastico/4155918 Calcio, Real Madrid; Ronaldo: Mourinho è un tecnico fantastico]'', ''Repubblica.it'', 30 aprile 2012.</ref> *Non mi basta essere il migliore del Portogallo. Voglio essere il migliore di sempre e lavoro per esserlo. Poi dipende dall'opinione di ognuno: ma quando mi ritirerò, guarderò le statistiche e voglio vedere se sono tra i più forti di sempre. Ci sarò di sicuro.<ref>Dopo aver ricevuto la scarpa d'oro nel 2014; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/07-11-2014/blob-settimana-suarez-ricatti-mourinho-quel-messi-che-non-c-piu-90965455470.shtml Il blob della settimana: Suarez e i ricatti e Mourinho. E quel Messi che non c'è più.]'', ''Gazzetta.it'', 7 novembre 2014.</ref> *Non so se lo merito quest'anno ma sono sul podio da sei anni, da sette-otto anni sono nella squadra ideale del FIFPro, non devo dire altro, i numeri parlano da soli. Quello che ho fatto, in un certo modo, è molto importante per i riconoscimenti individuali. Forse merito di vincerlo, come lo scorso anno o come due anni fa. Credo che merito di vincere il [[Pallone d'Oro]] tutti gli anni. Mi piace vincere sempre ma so che non dipende da me. Mi piacerebbe vincere, ma alle volte si vince, altre si perde, funziona così.<ref>Da un'intervista ad ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/28-12-2013/ronaldo-real-mourinho-merito-pallone-d-oro-ogni-anno-201931219731.shtml Ronaldo show: "Io perdono tutti, anche Mourinho. Merito il pallone d'oro ogni anno"]'', ''Gazzetta.it'', 28 dicembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Lionel Messi]]}} Penso che siamo stati da stimolo l'uno con l'altro ed è anche per questo che la competizione è a livelli altissimi e perché Real e Barça sono le squadre migliori al mondo.<ref name=messi>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/18-05-2012/ronaldo-ringrazia-messi-piu-forte-grazie-lui-911258820060.shtml Ronaldo ringrazia Messi: "Più forte grazie a lui"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferito ai paragoni tra lui e Messi}} Questa storia comincia a stancarmi e credo valga anche per lui. Non si può paragonare una Ferrari a una Porsche perché i motori sono diversi. Lui fa del suo meglio per il Barça, io per il Real.<ref name=messi/> {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/19-01-2011/cr7-balotelli-parli-meno-712534335381.shtml CR7: "Balotelli? Parli meno e pensi di più a giocare..."]''|Intervista di Gianni Valenti, ''Gazzetta.it'', 19 gennaio 2011}} *{{NDR|Su [[Ronaldinho]]}} Certo non è più quello che abbiamo ammirato a Barcellona tra il 2004 e il 2005. D'altra parte ha quasi trentuno anni. Però tecnicamente rimane impressionante. *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} È un buon giocatore, ma deve parlare meno e giocare di più. In Premier, se saprà ascoltare e vorrà imparare, potrà diventare un grande. Io glielo auguro. Oggi però antepone alla professione troppe altre cose. E questo non va bene. *{{NDR|Su [[Kaká]]}} Lui tornerà grande, ma con noi a Madrid. Ve lo posso assicurare. Sta lavorando molto in allenamento e piano piano ritrovando il ritmo della partita. Se non avrà altri infortuni, allora rivedremo il giocatore di un tempo. È una situazione diversa da quella di Ronaldinho. Kakà è un ragazzo molto vicino alla Chiesa e gli piace lavorare tanto. Ed è anche uno dei migliori amici che ho nello spogliatoio del Real. {{Int2|''[https://it.eurosport.com/calcio/champions-league/2019-2020/cristiano-ronaldo-messi-dovro-vincere-altri-6-7-o-8-palloni-d-oro-per-essere-sopra-di-lui_sto7465045/story.shtml Cristiano Ronaldo: "Messi? Dovrò vincere altri 6, 7 o 8 Palloni d'Oro per essere sopra di lui"]''|Da un'intervista a ITV; citato in ''Eurosport.com'', 18 settembre 2019}} *Non seguo i [[record]], sono loro a seguirmi. *Ho l'ossessione per la [[vittoria]] e non penso che sia qualcosa di brutto, penso che sia una cosa buona. Mi motiva. Se non sei motivato, è meglio fermarsi. *{{NDR|Su [[Lionel Messi]]}} È un ragazzo e un giocatore fantastico. È nella storia del calcio, credo che dovrò vincere altri sei, sette o otto [[Pallone d'oro|Palloni d'Oro]] per essere sopra di lui. Non siamo amici, ma abbiamo condiviso questo palcoscenico per 15 anni. Abbiamo un buon rapporto. So che mi ha spinto a diventare un giocatore migliore, così come io ho spinto lui a diventare un giocatore migliore. *Sono sicuro [...] di essere nella storia del calcio per quello che ho fatto e quello che continuo a fare, di essere uno dei migliori giocatori della storia. Mi sento il numero uno ma se per qualcuno il numero uno è un altro e io sono il secondo, non importa. Io so di essere nella storia del calcio come uno dei più grandi di sempre. ==Citazioni su Cristiano Ronaldo== *Allenarsi con calciatori come Cristiano Ronaldo e [[Sergio Ramos]] è un'esperienza fantastica. In quasi ogni sessione d'allenamento, Cristiano e Sergio si sfidavano senza paura per ogni tackle. Questo modo di fare ha rappresentato una grande ispirazione per me. ([[Sami Khedira]]) *Ci sono stati vari giocatori nel corso degli anni segnalati come il nuovo George Best, ma questa è la prima volta che è stato un complimento per me. ([[George Best]]) *{{NDR|Nel 2022}} Cristiano era così bravo e così tremendamente fastidioso allo stesso tempo. Probabilmente ora non è bravo allo stesso modo, ma sicuramente sarà altrettanto fastidioso. ([[Wayne Rooney]]) *Cristiano Ronaldo ha dimostrato al mondo che appartiene alla categoria delle leggende: per lui non ci sono limiti inaccessibili, può battere qualunque record. Solo pochi mesi fa abbiamo perso [[Alfredo Di Stefano]], ma oggi possiamo dire che qui c'è il suo degno erede. ([[Florentino Pérez]]) *Cristiano Ronaldo mi piace? No! Ha fatto 807 goal? Chapeau. Ha vinto tanto? Chapeau. È stato di peso? Chapeau. Mi piace come giocatore? No! Lo metto tra i più grandi della storia? No! Parere mio personale. Sbaglierò? Amen. Per me, è la qualità, raffinatezza, [[Nicola Ventola|Ventola]]. ([[Antonio Cassano]]) *Di Ronaldo apprezzo la devozione verso il lavoro: è una macchina perfetta, si è costruito pezzo dopo pezzo. Lui è la dimostrazione vivente di quanto in allenamento sia importante dare il cento per cento per arrivare preparati alla partita. ([[Federico Chiesa]]) *È un marchio registrato, un fuoriclasse incredibile, lo farei giocare anche di notte perché lui non si nasconde mai, non chiede di restare fuori se ha un doloretto alla caviglia. E che carisma! Va in campo come se andasse al bagno, con la stessa naturalezza. ([[Diego Armando Maradona]]) *Icona gay, Icona etero. Icona metrosessuale. Icona degli animali domestici sotto i dieci chilogrammi. Icona gerontosessuale. Icona di tutti e per tutti, proprio tutti quanti [...] Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro è un giovane uomo baciato da molti talenti naturali, il più evidente dei quali è la grazia, il portamento fiero ed elegante che ha sedotto gli esteti di tutto il mondo. Ronaldo è la creatura calcistica perfetta, all'incrocio tra il virtuosismo da strada, la velocità dell'atleta e la protervia del professionista. ([[Michele Dalai]]) *Il livello di questo giocatore è di un altro mondo. Segna con una facilità incredibile ed è difficile trovare le parole per definirlo. ([[Carlo Ancelotti]]) *Il mio giocatore preferito è senza dubbio Cristiano Ronaldo, e lo sarà sempre. Quello che ha fatto e continua a fare nel corso della sua carriera calcistica è impressionante e incomparabile. Lo considero il migliore di tutta la storia del calcio. ([[Ana Maria Marković]]) *{{NDR|«È vero che ha l'ossessione di Cristiano Ronaldo?»}} Ossessione è una parola grossa... Mi piace più di [[Lionel Messi|Messi]], questo sì. [...] Messi è Messi, per carità. È nato così, nessuno gli ha insegnato niente, anzi è lui che insegna a noi. Ronaldo si è fatto col tempo, è un maniaco della perfezione, ogni giorno chiede di più a se stesso: mi ci riconosco. ([[Federico Bernardeschi]]) *{{NDR|Sul confronto con Messi}} La velocità mentale e fisica di Messi è insuperabile. Cristiano Ronaldo ha raggiunto un livello straordinario, ma ha avuto la sfortuna di capitare nella stessa epoca di Messi. Non c'è paragone tra i due, è chiaro a tutto il mondo. A meno che tu non sia del Real Madrid... ([[Xavi]]) *{{NDR|«Qual è l'aspetto più complicato nel marcarlo?»}} Non un fatto tecnico. Ma la testa. La [[concentrazione]]. Per 90 minuti non puoi mollare un secondo, perché è quel secondo che a lui basta per [[Gol|segnare]]. ([[Diego Godín]]) *{{NDR|Le donne}} ''Non sopportano il giuoco del calcio se non gioca Cristiano Ronaldo.'' ([[Rayden]]) *Per Cristiano l'[[allenamento]] è un ossessione, passa tutta la sua giornata in palestra a lavorare. Un aneddoto? Ai tempi di [[Manchester United Football Club|Manchester]] ricordo che, quando arrivai al campo di allenamento alle nove, orario di inizio, lui era già lì dalle otto. E lo stesso valeva se arrivavi alle sette mezza. Così, un giorno, decisi a tutti i costi di arrivare prima di lui. Entrai in campo alle sei e mezza, ma lui era già lì. Mezzo addormentato, ma era presente... ([[Carlos Tévez]]) *Per me è il numero uno. Cosa vuol dire giocarci insieme non si può spiegare a parole, è una sensazione che ti stimola, coinvolge, esalta. ([[Bruno Alves]]) *Ronaldo è diventato un mio modello un po' per caso. Guardo ovviamente un sacco di partite: quando perse la finale dell'Europeo contro la Grecia piangeva disperato, e io pensai che quel ragazzo avesse qualcosa di particolare, e da lì ho iniziato a seguirlo. [...] Da lì in poi ho visto crescere un atleta pazzesco, testardo, uno che continua sempre a provare, a segnare, a far vincere la sua squadra. È uno degli atleti più forti al mondo. ([[Barbara Bonansea]]) *{{NDR|[[Ultime parole famose]], nel 2019}} Ronaldo è riuscito in qualcosa che a Messi invece è sempre mancato: vincere un titolo importante con la maglia della sua Nazionale. ([[Massimo Marianella]]) *Ronaldo è sempre stato il mio idolo. {{NDR|«Perché?»}} Mi motiva. Guardo tutte le sue partite possibili. Mi piace molto come calciatore. Ha giocato a più alti livelli per anni, lavora instancabilmente ed è molto esigente. Mette tutto il resto in secondo piano rispetto al calcio. ([[Ewa Pajor]]) *Ronaldo ha segnato e vinto tanto sia in Premier che in Liga. Magari fa il bello e la gente lo fischia. C'è un sacco di gente che lo odia, e lui replica con i gol. A me piacciono i personaggi così, di carattere ma anche generosi, che danno tutto. ([[Adel Taarabt]]) *Un giorno andai a casa sua a Lisbona. C'era sua madre, sua sorella con suo marito e un bambino di tre anni che non la finiva di muoversi e correre. Non parlammo di soldi, però lo Sporting non se la passava economicamente bene, e credo che con non più di uno o due milioni di dollari sarebbe venuto via {{NDR|all'Inter}}. Non ne facemmo niente. ([[Luis Suárez (calciatore 1935)|Luis Suárez]]) *Viaggio di ritorno da [[Bergamo]], non avevamo giocato ed eravamo rimasti in panchina perché ci sarebbe stata un'altra gara tre giorni dopo. Sull'autobus di ritorno, Ronaldo mi dice: "Cosa facciamo ora che arriviamo?". Gli rispondo che sarei tornato a casa, essendo le 23. Mi rispose: "Non hai voglia di fare una piccola seduta di allenamento? Non ho sudato in partita, mi devo allenare. Vuoi farmi compagnia?". Gli ho dovuto spiegare che non era possibile, volevo solo andare a casa e mettermi davanti alla TV. Quando siamo arrivati eravamo tutti vestiti con abiti normali, lui si mise pantaloncini, scarpe da ginnastica e andò in palestra. Ho pensato "Questo ragazzo non è normale". [...] Quando stai a contatto con lui nella vita quotidiana, rispetti prima il ragazzo e poi il calciatore. Ha sacrificato la sua vita per il calcio. ([[Medhi Benatia]]) *Cristiano Ronaldo mi piace? No. Ha fatto 807 Gol? Chapeau. Ha vinto tanto? Chapeau. Mi piace come giocatore? No. Lo metto tra i più grandi della storia? No. Parere mio personale, sbaglierò? Amen. Per me è la qualità, raffinatezza ventola. ([[Antonio Cassano]]) ===[[José Mourinho]]=== *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non Cristiano, il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. *Essere Cristiano Ronaldo è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno. *In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo. *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente. *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], Cristiano Ronaldo e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Ronaldo, Cristiano}} [[Categoria:Calciatori portoghesi]] kufm8iv9g0f6xaugcarku5bwi6e1zsu 1218348 1218345 2022-07-22T12:48:03Z 91.187.213.91 /* Citazioni su Cristiano Ronaldo */ wikitext text/x-wiki [[File:Cristiano_Ronaldo_2018.jpg|thumb|Cristiano Ronaldo nel 2018]] '''Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro''' (1985 – vivente), calciatore portoghese. ==Citazioni di Cristiano Ronaldo== *[[Alessandro Del Piero|Alessandro]] sei stato il mio modello, il campione che ho sempre ammirato e al quale ho fatto riferimento.<ref>Dalla premiazione dei Globe Soccer Award; citato in ''[http://web.archive.org/web/20111229135654/http://ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2011/12/28/visualizza_new.html_19147423.html Alex Del Piero, gioco altri 10 anni]'', ''Ansa.it'', 28 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Su [[Francesco Totti]]}} È impressionante, è un riferimento per tutti e dimostra che l'età nel calcio non è importante. Se sta bene deve continuare, è un bene per i bambini e per tutti la sua presenza e dimostra che nel calcio non ci sono limiti.<ref>Durante la conferenza stampa prima della partita di andata degli ottavi di finale di ''Champions League'' Roma-Real Madrid, 16 febbraio 2016; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Liga/16-02-2016/roma-real-madrid-ronaldo-critiche-rigore-messi-totti-impressionante-esempio-zidane-champions-league-140687863143.shtml Roma-Real Madrid, Ronaldo: "Critiche? Li ho viziati. Sul rigore di Messi so tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 16 febbraio 2016.</ref> *Mi sento bene nel [[Campionato italiano di calcio|campionato italiano]], è un campionato difficile [...] soprattutto per gli attaccanti. È una lega con molta qualità. Non mi aspettavo che ne avesse così tanta. In Serie A è più difficile segnare, la [[Campionato spagnolo di calcio|Liga]] è più aperta e le squadre rischiano di più. Qui la priorità è difendere bene e poi attaccare. Ho giocato anche in [[Campionato inglese di calcio|Inghilterra]] [...] e credo che la Serie A sia il campionato dove è più difficile fare gol.<ref>Da un'intervista a DAZN; citato in ''[https://www.calcioefinanza.it/2019/03/12/intervista-cristiano-ronaldo-2/ Ronaldo: «Non mi aspettavo tanta qualità in Serie A»]'', ''Calcioefinanza.it'', 12 marzo 2019.</ref> *[[José Mourinho|Mourinho]] è un allenatore fantastico e i titoli vinti parlano per lui ha vinto ogni cosa in Portogallo, in Inghilterra e in Italia e questo lo rende il migliore. Per me per essere il migliore devi provarlo in paesi e campionati diversi: Mourinho lo ha fatto, a differenza di tutti gli altri. È semplice.<ref>Citato in ''[http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-real-madrid-ronaldo-mourinho-e-un-tecnico-fantastico/4155918 Calcio, Real Madrid; Ronaldo: Mourinho è un tecnico fantastico]'', ''Repubblica.it'', 30 aprile 2012.</ref> *Non mi basta essere il migliore del Portogallo. Voglio essere il migliore di sempre e lavoro per esserlo. Poi dipende dall'opinione di ognuno: ma quando mi ritirerò, guarderò le statistiche e voglio vedere se sono tra i più forti di sempre. Ci sarò di sicuro.<ref>Dopo aver ricevuto la scarpa d'oro nel 2014; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/07-11-2014/blob-settimana-suarez-ricatti-mourinho-quel-messi-che-non-c-piu-90965455470.shtml Il blob della settimana: Suarez e i ricatti e Mourinho. E quel Messi che non c'è più.]'', ''Gazzetta.it'', 7 novembre 2014.</ref> *Non so se lo merito quest'anno ma sono sul podio da sei anni, da sette-otto anni sono nella squadra ideale del FIFPro, non devo dire altro, i numeri parlano da soli. Quello che ho fatto, in un certo modo, è molto importante per i riconoscimenti individuali. Forse merito di vincerlo, come lo scorso anno o come due anni fa. Credo che merito di vincere il [[Pallone d'Oro]] tutti gli anni. Mi piace vincere sempre ma so che non dipende da me. Mi piacerebbe vincere, ma alle volte si vince, altre si perde, funziona così.<ref>Da un'intervista ad ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/28-12-2013/ronaldo-real-mourinho-merito-pallone-d-oro-ogni-anno-201931219731.shtml Ronaldo show: "Io perdono tutti, anche Mourinho. Merito il pallone d'oro ogni anno"]'', ''Gazzetta.it'', 28 dicembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Lionel Messi]]}} Penso che siamo stati da stimolo l'uno con l'altro ed è anche per questo che la competizione è a livelli altissimi e perché Real e Barça sono le squadre migliori al mondo.<ref name=messi>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/18-05-2012/ronaldo-ringrazia-messi-piu-forte-grazie-lui-911258820060.shtml Ronaldo ringrazia Messi: "Più forte grazie a lui"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferito ai paragoni tra lui e Messi}} Questa storia comincia a stancarmi e credo valga anche per lui. Non si può paragonare una Ferrari a una Porsche perché i motori sono diversi. Lui fa del suo meglio per il Barça, io per il Real.<ref name=messi/> {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/19-01-2011/cr7-balotelli-parli-meno-712534335381.shtml CR7: "Balotelli? Parli meno e pensi di più a giocare..."]''|Intervista di Gianni Valenti, ''Gazzetta.it'', 19 gennaio 2011}} *{{NDR|Su [[Ronaldinho]]}} Certo non è più quello che abbiamo ammirato a Barcellona tra il 2004 e il 2005. D'altra parte ha quasi trentuno anni. Però tecnicamente rimane impressionante. *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} È un buon giocatore, ma deve parlare meno e giocare di più. In Premier, se saprà ascoltare e vorrà imparare, potrà diventare un grande. Io glielo auguro. Oggi però antepone alla professione troppe altre cose. E questo non va bene. *{{NDR|Su [[Kaká]]}} Lui tornerà grande, ma con noi a Madrid. Ve lo posso assicurare. Sta lavorando molto in allenamento e piano piano ritrovando il ritmo della partita. Se non avrà altri infortuni, allora rivedremo il giocatore di un tempo. È una situazione diversa da quella di Ronaldinho. Kakà è un ragazzo molto vicino alla Chiesa e gli piace lavorare tanto. Ed è anche uno dei migliori amici che ho nello spogliatoio del Real. {{Int2|''[https://it.eurosport.com/calcio/champions-league/2019-2020/cristiano-ronaldo-messi-dovro-vincere-altri-6-7-o-8-palloni-d-oro-per-essere-sopra-di-lui_sto7465045/story.shtml Cristiano Ronaldo: "Messi? Dovrò vincere altri 6, 7 o 8 Palloni d'Oro per essere sopra di lui"]''|Da un'intervista a ITV; citato in ''Eurosport.com'', 18 settembre 2019}} *Non seguo i [[record]], sono loro a seguirmi. *Ho l'ossessione per la [[vittoria]] e non penso che sia qualcosa di brutto, penso che sia una cosa buona. Mi motiva. Se non sei motivato, è meglio fermarsi. *{{NDR|Su [[Lionel Messi]]}} È un ragazzo e un giocatore fantastico. È nella storia del calcio, credo che dovrò vincere altri sei, sette o otto [[Pallone d'oro|Palloni d'Oro]] per essere sopra di lui. Non siamo amici, ma abbiamo condiviso questo palcoscenico per 15 anni. Abbiamo un buon rapporto. So che mi ha spinto a diventare un giocatore migliore, così come io ho spinto lui a diventare un giocatore migliore. *Sono sicuro [...] di essere nella storia del calcio per quello che ho fatto e quello che continuo a fare, di essere uno dei migliori giocatori della storia. Mi sento il numero uno ma se per qualcuno il numero uno è un altro e io sono il secondo, non importa. Io so di essere nella storia del calcio come uno dei più grandi di sempre. ==Citazioni su Cristiano Ronaldo== *Allenarsi con calciatori come Cristiano Ronaldo e [[Sergio Ramos]] è un'esperienza fantastica. In quasi ogni sessione d'allenamento, Cristiano e Sergio si sfidavano senza paura per ogni tackle. Questo modo di fare ha rappresentato una grande ispirazione per me. ([[Sami Khedira]]) *Ci sono stati vari giocatori nel corso degli anni segnalati come il nuovo George Best, ma questa è la prima volta che è stato un complimento per me. ([[George Best]]) *{{NDR|Nel 2022}} Cristiano era così bravo e così tremendamente fastidioso allo stesso tempo. Probabilmente ora non è bravo allo stesso modo, ma sicuramente sarà altrettanto fastidioso. ([[Wayne Rooney]]) *Cristiano Ronaldo ha dimostrato al mondo che appartiene alla categoria delle leggende: per lui non ci sono limiti inaccessibili, può battere qualunque record. Solo pochi mesi fa abbiamo perso [[Alfredo Di Stefano]], ma oggi possiamo dire che qui c'è il suo degno erede. ([[Florentino Pérez]]) *Cristiano Ronaldo mi piace? No! Ha fatto 807 goal? Chapeau. Ha vinto tanto? Chapeau. È stato di peso? Chapeau. Mi piace come giocatore? No! Lo metto tra i più grandi della storia? No! Parere mio personale. Sbaglierò? Amen. Per me, è la qualità, raffinatezza, [[Nicola Ventola|Ventola]]. ([[Antonio Cassano]]) *Di Ronaldo apprezzo la devozione verso il lavoro: è una macchina perfetta, si è costruito pezzo dopo pezzo. Lui è la dimostrazione vivente di quanto in allenamento sia importante dare il cento per cento per arrivare preparati alla partita. ([[Federico Chiesa]]) *È un marchio registrato, un fuoriclasse incredibile, lo farei giocare anche di notte perché lui non si nasconde mai, non chiede di restare fuori se ha un doloretto alla caviglia. E che carisma! Va in campo come se andasse al bagno, con la stessa naturalezza. ([[Diego Armando Maradona]]) *Icona gay, Icona etero. Icona metrosessuale. Icona degli animali domestici sotto i dieci chilogrammi. Icona gerontosessuale. Icona di tutti e per tutti, proprio tutti quanti [...] Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro è un giovane uomo baciato da molti talenti naturali, il più evidente dei quali è la grazia, il portamento fiero ed elegante che ha sedotto gli esteti di tutto il mondo. Ronaldo è la creatura calcistica perfetta, all'incrocio tra il virtuosismo da strada, la velocità dell'atleta e la protervia del professionista. ([[Michele Dalai]]) *Il livello di questo giocatore è di un altro mondo. Segna con una facilità incredibile ed è difficile trovare le parole per definirlo. ([[Carlo Ancelotti]]) *Il mio giocatore preferito è senza dubbio Cristiano Ronaldo, e lo sarà sempre. Quello che ha fatto e continua a fare nel corso della sua carriera calcistica è impressionante e incomparabile. Lo considero il migliore di tutta la storia del calcio. ([[Ana Maria Marković]]) *{{NDR|«È vero che ha l'ossessione di Cristiano Ronaldo?»}} Ossessione è una parola grossa... Mi piace più di [[Lionel Messi|Messi]], questo sì. [...] Messi è Messi, per carità. È nato così, nessuno gli ha insegnato niente, anzi è lui che insegna a noi. Ronaldo si è fatto col tempo, è un maniaco della perfezione, ogni giorno chiede di più a se stesso: mi ci riconosco. ([[Federico Bernardeschi]]) *{{NDR|Sul confronto con Messi}} La velocità mentale e fisica di Messi è insuperabile. Cristiano Ronaldo ha raggiunto un livello straordinario, ma ha avuto la sfortuna di capitare nella stessa epoca di Messi. Non c'è paragone tra i due, è chiaro a tutto il mondo. A meno che tu non sia del Real Madrid... ([[Xavi]]) *{{NDR|«Qual è l'aspetto più complicato nel marcarlo?»}} Non un fatto tecnico. Ma la testa. La [[concentrazione]]. Per 90 minuti non puoi mollare un secondo, perché è quel secondo che a lui basta per [[Gol|segnare]]. ([[Diego Godín]]) *{{NDR|Le donne}} ''Non sopportano il giuoco del calcio se non gioca Cristiano Ronaldo.'' ([[Rayden]]) *Per Cristiano l'[[allenamento]] è un ossessione, passa tutta la sua giornata in palestra a lavorare. Un aneddoto? Ai tempi di [[Manchester United Football Club|Manchester]] ricordo che, quando arrivai al campo di allenamento alle nove, orario di inizio, lui era già lì dalle otto. E lo stesso valeva se arrivavi alle sette mezza. Così, un giorno, decisi a tutti i costi di arrivare prima di lui. Entrai in campo alle sei e mezza, ma lui era già lì. Mezzo addormentato, ma era presente... ([[Carlos Tévez]]) *Per me è il numero uno. Cosa vuol dire giocarci insieme non si può spiegare a parole, è una sensazione che ti stimola, coinvolge, esalta. ([[Bruno Alves]]) *Ronaldo è diventato un mio modello un po' per caso. Guardo ovviamente un sacco di partite: quando perse la finale dell'Europeo contro la Grecia piangeva disperato, e io pensai che quel ragazzo avesse qualcosa di particolare, e da lì ho iniziato a seguirlo. [...] Da lì in poi ho visto crescere un atleta pazzesco, testardo, uno che continua sempre a provare, a segnare, a far vincere la sua squadra. È uno degli atleti più forti al mondo. ([[Barbara Bonansea]]) *{{NDR|[[Ultime parole famose]], nel 2019}} Ronaldo è riuscito in qualcosa che a Messi invece è sempre mancato: vincere un titolo importante con la maglia della sua Nazionale. ([[Massimo Marianella]]) *Ronaldo è sempre stato il mio idolo. {{NDR|«Perché?»}} Mi motiva. Guardo tutte le sue partite possibili. Mi piace molto come calciatore. Ha giocato a più alti livelli per anni, lavora instancabilmente ed è molto esigente. Mette tutto il resto in secondo piano rispetto al calcio. ([[Ewa Pajor]]) *Ronaldo ha segnato e vinto tanto sia in Premier che in Liga. Magari fa il bello e la gente lo fischia. C'è un sacco di gente che lo odia, e lui replica con i gol. A me piacciono i personaggi così, di carattere ma anche generosi, che danno tutto. ([[Adel Taarabt]]) *Un giorno andai a casa sua a Lisbona. C'era sua madre, sua sorella con suo marito e un bambino di tre anni che non la finiva di muoversi e correre. Non parlammo di soldi, però lo Sporting non se la passava economicamente bene, e credo che con non più di uno o due milioni di dollari sarebbe venuto via {{NDR|all'Inter}}. Non ne facemmo niente. ([[Luis Suárez (calciatore 1935)|Luis Suárez]]) *Viaggio di ritorno da [[Bergamo]], non avevamo giocato ed eravamo rimasti in panchina perché ci sarebbe stata un'altra gara tre giorni dopo. Sull'autobus di ritorno, Ronaldo mi dice: "Cosa facciamo ora che arriviamo?". Gli rispondo che sarei tornato a casa, essendo le 23. Mi rispose: "Non hai voglia di fare una piccola seduta di allenamento? Non ho sudato in partita, mi devo allenare. Vuoi farmi compagnia?". Gli ho dovuto spiegare che non era possibile, volevo solo andare a casa e mettermi davanti alla TV. Quando siamo arrivati eravamo tutti vestiti con abiti normali, lui si mise pantaloncini, scarpe da ginnastica e andò in palestra. Ho pensato "Questo ragazzo non è normale". [...] Quando stai a contatto con lui nella vita quotidiana, rispetti prima il ragazzo e poi il calciatore. Ha sacrificato la sua vita per il calcio. ([[Medhi Benatia]]) ===[[José Mourinho]]=== *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non Cristiano, il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. *Essere Cristiano Ronaldo è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno. *In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo. *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente. *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], Cristiano Ronaldo e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Ronaldo, Cristiano}} [[Categoria:Calciatori portoghesi]] 1jiwaft4yli8hvco2stjazho8en69tw Dellamorte Dellamore 0 65540 1218420 1171780 2022-07-22T19:24:07Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Dellamorte Dellamore |titolooriginale = Dellamorte Dellamore |paese = Italia / Francia / Germania |anno = 1994 |genere = grottesco, fantastico, orrore, commedia, drammatico |regista = [[Michele Soavi]] |soggetto = [[Tiziano Sclavi]] ''(romanzo)'' |sceneggiatore = [[Gianni Romoli]] |attori = *[[Rupert Everett]]: Francesco Dellamorte *[[François Hadji-Lazaro]]: Gnaghi *[[Anna Falchi]]: lei (vedova, segretaria di Civardi, Laura) *[[Mickey Knox]]: commissario Straniero *[[Fabiana Formica]]: Valentina Scanarotti *[[Clive Riche]]: dottor Vercesi *[[Katja Anton]]: fidanzata di Claudio *[[Barbara Cupisti]]: Magda *[[Anton Alexander]]: Franco *[[Pietro Genuardi]]: nuovo sindaco Civardi *[[Patrizia Punzo]]: madre di Claudio *[[Stefano Masciarelli]]: sindaco Scanarotti *[[Vito Passeri]]: geometra Ghigini *[[Alessandro Zamattio]]: Claudio *[[Renato Donis]]: Augusto Martin, marito di "lei" |doppiatorioriginali= *[[Roberto Pedicini]]: Francesco Dellamorte *[[Paolo Lombardi]]: Gnaghi *[[Mino Caprio]]: Dottor Vercesi |note= *'''Effetti visivi''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Dellamorte Dellamore''''', film del 1994, con [[Anna Falchi]] e [[Rupert Everett]], regia di [[Michele Soavi]]. ==Frasi== * Mi chiamo Francesco Dellamorte. Nome buffo, no? Ho anche pensato di farmelo cambiare all'anagrafe... Andrea Dellamorte sarebbe molto meglio per esempio. ('''Francesco Dellamorte''') * Povero Gnaghi. Sulla sua carta d'identità c'è scritto "Segni particolari: tutti." ('''Francesco Dellamorte''') *Gna. ('''Gnaghi''') *Tra morti viventi e vivi morenti, siamo tutti uguali. ('''Francesco Dellamorte''') *La più bella persona viva che abbia mai visto, ostcia. La rivedrò ancora? ('''Francesco Dellamorte''') * Non è mai stato così prima d'ora. Con nessuno, solo con te. Nessuno ci separerà mai! ('''Lei''') *Il maltempo si è guastato. ('''Francesco Dellamorte''') * Il tempo passa e le cose non sono mai uguali. Sono sempre peggio. ('''Francesco Dellamorte''') *''È la [[morte]] che cerchi nella notte chiara | La cerchi per dirle quanto l'ami ancora | e che sei il suo schiavo, e che lei è sovrana | La morte, la morte, la morte puttana.'' ('''Francesco Dellamorte''') * Smettila di uccidere i morti! Quelli sono già miei... Se vuoi evitare che i cadaveri ritornino in vita, tanto vale che tu uccida i vivi, sparandogli in testa. Ma mi stai ascoltando?! ('''La morte''') * Reggiti forte Gnaghi. Oltre quel tunnel c'è il resto del mondo! ('''Francesco Dellamorte''') *''La morte, la morte, | la morte che arriva, | la morte schifosa, la morte lasciva | la morte che vola, la morte normale | che cela del mondo, pietosa, ogni male, | la morte che vive, | la vita che muore. | La morte, la morte,| la morte e l'amore | che aspettano insieme il grande giudizio | e non hanno mai fine, non hanno mai inizio.'' ('''Francesco Dellamorte''') ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Dellamorte Dellamore''}} [[Categoria:Film commedia horror]] [[Categoria:Film di zombie]] h1iugw5tbsdph8obrjsvzhfrg4vxz2t Bret Easton Ellis 0 67762 1218475 1190792 2022-07-23T01:21:26Z Danyele 19198 +1 / riordino voce wikitext text/x-wiki [[File:Ellis.jpg|thumb|Bret Easton Ellis (2010)]] '''Bret Easton Ellis''' (1964 – vivente), scrittore statunitense. ==Citazioni di Bret Easton Ellis== {{cronologico}} *Non c'era nessuno come lei nell'universo letterario americano: [[Fernanda Pivano|Fernanda]] era «vera».<ref>Traduzione di Maria Sepa. Da ''Nanda per noi'', ''Corriere della Sera'', 19 agosto 2009, p. 33; [http://www.arte.it/file/approfondimenti_mostre/21/approfondimenti.txt citato] in ''Arte.it''.</ref> *{{NDR|Nel 2018}} Parliamoci chiaro: la gente comincia ad avere seri problemi col movimento [[Me Too (hashtag)|#MeToo]] [...] che ha trasformato in una casa infestata di paranoie non solo Hollywood, ma anche Washington, grazie al circo delle udienze Ford-Kavanaugh che il mese scorso ha tenuto inchiodati gli Stati Uniti. Stavolta però si trattava dei ricordi nebulosi di una festa di liceali ubriachi avvenuta più di trent'anni fa, durante la quale una donna si è sentita minacciata da un ragazzo fradicio d'alcol e non c'è stato sesso, e che oggi avrebbero potuto far escludere un uomo dalla Corte Suprema. La prossima volta cosa sarà? Il fatto di aver chiesto a una massaggiatrice di massaggiarti la coscia «un po' più su» nel 1993? Una battuta sessuale fatta in ascensore durante l'amministrazione Obama? Un polso afferrato nel 2005? Un'avance indesiderata nel 1976? Ecco in cosa sembra si stia trasformando il #MeToo: in una caccia agli stronzi, agli sfigati, agli studenti ottusi, ma soprattutto agli uomini di potere bianchi, e la lista delle infrazioni si andava allungando — troppo ubriaco, un po' aggressivo — in base all'urgenza con cui bisogna spazzarti via. [...] Il movimento #MeToo è partito da Hollywood con intenzioni lodevoli: compensi equi, lo smantellamento delle molestie sessuali sistemiche che caratterizzano la città. [...] Ciò che si è visto succedere a Washington è che il movimento si è trasformato in un'arma politicizzata usata per abbattere un candidato sgradito a una parte, macchiandone la reputazione; si è trattato di un gioco di potere che riproduceva in modo sconvolgente l'atteggiamento di quelle stesse persone che inizialmente si volevano screditare. All'improvviso il #MeToo è parso un movimento autoritario, convinto che non esista altra opinione all'infuori della sua e, cosa ancor più discutibile, che si debba credere a qualsiasi accusa formulata da qualsiasi donna, anche se alcune vicende di rilievo coperte dai media lasciano intendere il contrario [...]. Le intenzioni iniziali del #MeToo sono insomma degenerate in una caccia alle streghe, volta a spazzar via chiunque faccia parte del patriarcato per malefatte che, molto semplicemente, alla definizione di violenza sessuale, stupro o molestia sistemica non si avvicinano nemmeno.<ref>Da ''Vanity Fair Italia'' nº 41, 10 ottobre 2018; citato in ''[https://www.vanityfair.it/news/diritti/2018/10/09/lassurdita-del-metoo L'«assurdità» del #Metoo]'', ''Vanityfair.it'', 9 ottobre 2018.</ref> {{Int2|''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/settembre/07/Foster_Wallace_impostore__co_9_120907076.shtml «Foster Wallace: impostore»]''|Citato in Alessandra Farkas, ''Corriere della Sera'', 7 settembre 2012.}} *Chiunque giudichi [[David Foster Wallace|Foster Wallace]] un genio letterario dovrebbe essere incluso nel Pantheon degli imbecilli. *[[David Foster Wallace]] possedeva una tale pretenziosità letteraria da farmi vergognare di appartenere alla stessa industria editoriale. *Foster Wallace è il migliore esempio di scrittore contemporaneo che sbava per raggiungere il tipo di spaventosa grandezza culturale che non è mai riuscito a conseguire. Un impostore. *Il più sopravvalutato scrittore della nostra generazione è David Foster Wallace. *{{NDR|Riferito a Wallace}} Non ho stima per lui. ''Infinite Jest'' è illeggibile. Il suo stile è mediocre, le storie confuse e piene di quel finto sentimentalismo del Midwest. {{Int2|1=''[http://www.youtube.com/watch?v=BATcGAhm0tc Hangout with Bret Easton Ellis]''|2=Da ''The Canyons - Il film'', ''Youtube.com'', 6 novembre 2013.}} *Ho scritto ''[[The Canyons]]'' nel gennaio-febbraio 2012 e nella mia vita stavano succedendo tante cose che ho inserito nella sceneggiatura del film. Certo, la mia vita non è così complicata come quella dei protagonisti di [[The Canyons]]. *Mi piace questa sensazione angosciante, nichilista di ''The Canyons'' e anche a [[Paul Schrader]], è nel nostro Dna, questi sono i personaggi che vogliamo esplorare. Siamo affascinati da Christian, siamo interessati alla ragione che porta Tara-[[Lindsay Lohan]] a fare quello che fa. *Quando scrivi una scena di sesso in una sceneggiatura non stai scrivendo un porno, stai scrivendo un dramma. In ''The Canyons'' ci sono tre o quattro scene di sesso, ma sono state inserite perché funzionali allo sviluppo della storia, non per incuriosire le persone. Se vuoi eccitarti guardi un porno, questo non è un film porno, è un dramma, ed è un puro caso che parli di relazioni sessuali tra ragazzi di [[Los Angeles]]. Mentre scrivevo le scene di sesso mi facevo delle domande, mi chiedevo: "In che modo questo porta avanti la trama del film?", "Come condizionerà i personaggi?", "Quali rivelazioni potrebbero emergere grazie a queste scene?". ==''American Psycho''== ===[[Incipit]]=== «Lasciate ogni speranza, voi che entrate», sta scarabocchiato a grandi lettere rosso sangue su un muro della Chemical Bank, presso l'incrocio fra l'Undicesima Strada e la Prima Avenue, a New York; e l'iscrizione è tanto vistosa che la si legge comodamente dall'interno del nostro taxi, che avanza a piccoli strappi nel traffico caotico, proveniente da Wall Street.<ref name=incipit>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ===Citazioni=== *{{NDR|In un [[ristorante]]}} Gesù! Mica ci si viene per il cibo, qui. (McDermott: ''Al Pastels''; p. 58) *Sono un figlio del divorzio, che cosa vuoi. Dammi tregua. (Bateman: ''Paul Owen''; p. 241) *Niente riusciva a darmi pace. Ogni cosa finì per venirmi mortalmente a noia: l'alba, il tramonto, la vita degli eroi, l'amore, la guerra, le scoperte che gli uni fanno sugli altri. L'unica cosa che non mi annoiasse era, ovviamente, constatare quanti soldi guadagnasse Tim Price; e tuttavia, tant'era ovvio, mi annoiava anche questo. In me non albergava alcun sentimento chiaro e definito. Provavo solo, a fasi alterne, una smodata avidità e un totale disgusto. Avevo tutte le caratteristiche di un essere umano – carne, ossa, sangue, pelle, capelli – ma la mia spersonalizzazione era tanto intensa, era penetrata così in profondo, che non esisteva più in me la normale capacità di provare compassione. Questa era stata sradicata, cancellata del tutto. Io stavo semplicemente imitando la realtà; avevo una vaga somiglianza con un essere umano; solo un'area limitata del mio cervello funzionava ancora. Qualcosa di orribile stava accadendo, ma non riuscivo a capirne il motivo; non riuscivo neppure a capire di che cosa effettivamente si trattasse. L'unica cosa che avesse il potere di calmarmi era il tintinnio dei cubetti di ghiaccio dentro un bicchiere di whisky. (''Estate''; p. 312) *La realtà è un mostro troppo orrendo. (''Ragazze''; p. 337) *Per un po', l'odore della carne e del sangue mi rallegra ma, poi, la mia macabra gioia si stempera e mi metto a piangere sulla mia sorte, a singhiozzare sconsolatamente, ripetendo: "Voglio essere amato!" Impreco contro il cielo, maledico tutto ciò che mi hanno insegnato, i sani principi morali che hanno cercato di instillarmi: la moralità, la facoltà di scelta, la dottrina, le preghiere, le maniere signorili... Tutto sbagliato. Tutto senza scopo. Tutto si riduce a questo: o muori o ti adatti. Mi immagino cadavere, il volto vuoto e una voce eterea che mi esce dalle labbra: "Sono tempi terribili, questi." (''Tenta di cucinare e di mangiare una ragazza''; p. 381) *Quando guardiamo le nuvole, lei ci vede un'isola, un cagnetto, l'Alaska, un tulipano. Io ci vedo, ma non glielo dico, una clip per banconote di Gucci, una scure, una donna tagliata in due, una polla di sangue che si espande per tutto il cielo, sgocciolando sulla città, su Manhattan. (''Fine di un decennio''; p. 407) *... [...] non mi è mai passato per la testa, a me, ''mai'', che la gente possa essere buona, che uno possa mai cambiare in meglio, o che il mondo possa essere migliorato dall'amore, dal piacere che uno prova per uno sguardo o un gesto d'affetto; insomma, che l'amore o la gentilezza possano modificare alcunché. Non c'è mai stato nulla di positivo, nulla di affermativo, per me, frasi come "bontà d'animo", "generosità dello spirito" sono sempre state vuote, per me, vani stereotipi, scherzi di dubbio gusto. Il sesso si riduce a matematica. L'individualità è fuori questione. Che significato ha l'intelligenza? E la ragione, come definirla? Il desiderio: una cosa senza senso. L'intelletto è impotente. La giustizia è morta. Paura, recriminazione, innocenza, comprensione, senso di colpa, spreco, fallimento, dolore, sono tutte cose, emozioni, sentimenti, che nessuno prova più. La riflessione è inutile. Il mondo non ha nessun senso. Solo il male vi ha permanenza. Dio non è vivo. Dell'amore non ci si può fidare. Solo ciò che è superficiale conta qualcosa... Questa è la civiltà moderna, qual io la vedo e l'intendo... (''Fine di un decennio''; p. 410) *... c'è un'idea di Patrick Bateman, una sorta di astrazione, ma non esiste un vero e proprio "me". C'è soltanto qualcosa di illusorio, al mio posto, un'entità che è anche possibile toccare con mano, sennonché io non ci sono. Puoi pure sentire la mia carne a contatto con la tua, e credere che i nostri stili di vita siano comparabili, ma io semplicemente non ci sono. Per me, è difficile avere un senso, a qualsiasi livello. Io sono un'invenzione, un'aberrazione. Sono un essere umano incoerente. La mia personalità è appena abbozzata, informe; solo la mia crudeltà è persistente e alligna nel profondo. La mia coscienza, la mia pietà, le mie speranze, sono scomparse molto tempo fa (probabilmente ad Harvard), se mai sono esistite. Non esistono più frontiere da varcare. Sono ormai al di là di ogni cosa. Sono assolutamente indifferente al male che ho fatto. Non me ne importa niente di ciò che ho in comune con i pazzi e gli energumeni, con i viziosi e i maligni. Tuttavia mi tengo ancora saldo a una singola, squallida verità: nessuno è al sicuro, nessuno si salva, non c'è redenzione per nessuno. Comunque, non mi si può biasimare. Si presume che qualsiasi modello di comportamento umano abbia una sua validità. Il male sta in quello che sei? O in quello che fai? La mia pena è costante, acuta, e io non spero in un mondo migliore, per alcuno. Anzi, voglio che la mia pena sia inflitta anche ad altri. Ma anche dopo aver ammesso questo (e io l'ho ammesso innumerevoli volte, pressoché in ogni atto che ho commesso), anche dopo essermi trovato a faccia a faccia con queste verità, non avviene la catarsi. Non acquisto una conoscenza più profonda di me stesso. Nessuna nuova comprensione si ricava da ciò che racconto. Non avevo, non ho nessun motivo per raccontarvi tutto questo. Questa mia confessione non significa assolutamente nulla... (''Fine di un decennio''; p. 412) *Non sono tempi per gli innocenti, questi. (''Aspen''; p. 418) ==''Bianco''== *Ciò che le persone sembrano dimenticare tra questi miasmi di narcisismo fasullo, e nella nostra nuova cultura dell’ostentazione, è che l’autoaffermazione non deriva dal mettere un “mi piace” a questo o a quello, ma dall’essere fedele al tuo incasinato e contraddittorio io – il che talvolta, in realtà, significa essere un hater.<ref>Bret Easton Ellis, ''Bianco'' (''White''), 2019, pubblicato in Italia da Einaudi nella traduzione di Giuseppe Culicchia; citato in ''[https://www.ilpost.it/2019/11/25/bianco-bret-easton-ellis/ Non affidarti ai Like]'', ''Ilpost.it'', 25 novembre 2019.</ref> ==''Lunar Park''== *«Papà, mi dài un succo di frutta?» «Che ne dici di un bicchiere d'acqua, tesoro?» «Papà?» «Sí?» «Mi dài un succo di frutta?» «Che ne dici invece di un bicchiere d'acqua, tesoro?» «Papà, mi dài un succo di frutta?» «Okay, tesoro, vuoi un succo di frutta?» «No, fa lo stesso, dammi solo un bicchiere d'acqua». È come provare e riprovare di continuo una pièce di [[Beckett]], cazzo. (Bret: II; p. 49) *Il [[matrimonio]] è una figata. Sesso senza limiti. Risate. Ah, già, e compagnia assicurata. (Bret: II; p. 51) *Nella [[scrittura]] si adatta l'evidenza alla conclusione cui si vuole arrivare e raramente si dice la verità. (XIII; p. 163) *Prima l'uomo prende un [[Bevanda alcolica|drink]], poi il drink prende un drink, poi il drink prende l'uomo. (Jayne: XVIII; p. 221) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Imperial Bedrooms''=== Su di noi avevano fatto un film. Il film era tratto da un libro scritto da una persona che conoscevamo. Il libro era il semplice racconto di quattro settimane trascorse nella città in cui siamo cresciuti e in linea di massima era un ritratto fedele. Venne catalogato come romanzo, ma solo pochi dettagli avevano subito modifiche e i nostri nomi erano quelli veri e non conteneva nulla che non fosse accaduto veramente. Per esempio, c'era davvero stata la proiezione di un film di genere snuff in quella camera da letto di Malibu un pomeriggio di gennaio, e sì, ero uscito sulla terrazza che dava sul Pacifico dove l'autore aveva cercato di confortarmi, assicurandomi che le urla dei minorenni torturati erano finte, ma mentre me lo diceva aveva il sorriso stampato in faccia e io avevo preferito allontanarmi. ===''Meno di zero''=== La gente ha paura di buttarsi nel traffico delle autostrade di Los Angeles.<ref name=incipit/> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Bret Easton Ellis, ''American Psycho'' (1991), traduzione di Pier Francesco Paolini, Bompiani, Milano, 1998<sup>11</sup>. ISBN 8845219720 *Bret Easton Ellis, ''Imperial Bedrooms'', traduzione di Giuseppe Culicchia, Einaudi, 2010. ISBN 8806205250 *Bret Easton Ellis, ''Lunar Park'', traduzione di [[Giuseppe Culicchia]], Einaudi, Torino, 2005. ISBN 8806176366 ==Voci correlate== *[[American Psycho]] *[[Le regole dell'attrazione]] *[[Los Angeles]] *[[Lindsay Lohan]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Imperial Bedrooms}} {{DEFAULTSORT:Ellis, Bret Easton}} [[Categoria:Scrittori statunitensi]] 4ce9ykace9ejlykt4e91b7xbhaiait8 1218477 1218475 2022-07-23T01:24:54Z Danyele 19198 /* Citazioni di Bret Easton Ellis */ fix wikitext text/x-wiki [[File:Ellis.jpg|thumb|Bret Easton Ellis (2010)]] '''Bret Easton Ellis''' (1964 – vivente), scrittore statunitense. ==Citazioni di Bret Easton Ellis== {{cronologico}} *Non c'era nessuno come lei nell'universo letterario americano: [[Fernanda Pivano|Fernanda]] era «vera».<ref>Traduzione di Maria Sepa. Da ''Nanda per noi'', ''Corriere della Sera'', 19 agosto 2009, p. 33; [http://www.arte.it/file/approfondimenti_mostre/21/approfondimenti.txt citato] in ''Arte.it''.</ref> *{{NDR|Nel 2018}} Parliamoci chiaro: la gente comincia ad avere seri problemi col movimento [[Me Too (hashtag)|#MeToo]] [...] che ha trasformato in una casa infestata di paranoie non solo Hollywood, ma anche Washington, grazie al circo delle udienze Ford-Kavanaugh che il mese scorso ha tenuto inchiodati gli Stati Uniti. Stavolta però si trattava dei ricordi nebulosi di una festa di liceali ubriachi avvenuta più di trent'anni fa, durante la quale una donna si è sentita minacciata da un ragazzo fradicio d'alcol e non c'è stato sesso, e che oggi avrebbero potuto far escludere un uomo dalla Corte Suprema. La prossima volta cosa sarà? Il fatto di aver chiesto a una massaggiatrice di massaggiarti la coscia «un po' più su» nel 1993? Una battuta sessuale fatta in ascensore durante l'amministrazione Obama? Un polso afferrato nel 2005? Un'avance indesiderata nel 1976? Ecco in cosa sembra si stia trasformando il #MeToo: in una caccia agli stronzi, agli sfigati, agli studenti ottusi, ma soprattutto agli uomini di potere bianchi, e la lista delle infrazioni si andava allungando — troppo ubriaco, un po' aggressivo — in base all'urgenza con cui bisogna spazzarti via. [...] Il movimento #MeToo è partito da Hollywood con intenzioni lodevoli: compensi equi, lo smantellamento delle molestie sessuali sistemiche che caratterizzano la città. [...] Ciò che si è visto succedere a Washington è che il movimento si è trasformato in un'arma politicizzata usata per abbattere un candidato sgradito a una parte, macchiandone la reputazione; si è trattato di un gioco di potere che riproduceva in modo sconvolgente l'atteggiamento di quelle stesse persone che inizialmente si volevano screditare. All'improvviso il #MeToo è parso un movimento autoritario, convinto che non esista altra opinione all'infuori della sua e, cosa ancor più discutibile, che si debba credere a qualsiasi accusa formulata da qualsiasi donna, anche se alcune vicende di rilievo coperte dai media lasciano intendere il contrario [...]. Le intenzioni iniziali del #MeToo sono insomma degenerate in una caccia alle streghe, volta a spazzar via chiunque faccia parte del patriarcato per malefatte che, molto semplicemente, alla definizione di violenza sessuale, stupro o molestia sistemica non si avvicinano nemmeno.<ref>Da ''Vanity Fair Italia'' nº 41, 10 ottobre 2018; citato in ''[https://www.vanityfair.it/news/diritti/2018/10/09/lassurdita-del-metoo L'«assurdità» del #Metoo]'', ''Vanityfair.it'', 9 ottobre 2018.</ref> {{Int2|''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/settembre/07/Foster_Wallace_impostore__co_9_120907076.shtml «Foster Wallace: impostore»]''|Citato in Alessandra Farkas, ''Corriere della Sera'', 7 settembre 2012.}} *Chiunque giudichi [[David Foster Wallace|Foster Wallace]] un genio letterario dovrebbe essere incluso nel Pantheon degli imbecilli. *[[David Foster Wallace]] possedeva una tale pretenziosità letteraria da farmi vergognare di appartenere alla stessa industria editoriale. *Foster Wallace è il migliore esempio di scrittore contemporaneo che sbava per raggiungere il tipo di spaventosa grandezza culturale che non è mai riuscito a conseguire. Un impostore. *Il più sopravvalutato scrittore della nostra generazione è David Foster Wallace. *{{NDR|Riferito a Wallace}} Non ho stima per lui. ''Infinite Jest'' è illeggibile. Il suo stile è mediocre, le storie confuse e piene di quel finto sentimentalismo del Midwest. {{Int2|1=''[http://www.youtube.com/watch?v=BATcGAhm0tc Hangout with Bret Easton Ellis]''|2=Da ''The Canyons - Il film'', ''Youtube.com'', 6 novembre 2013.}} *Ho scritto ''[[The Canyons]]'' nel gennaio-febbraio 2012 e nella mia vita stavano succedendo tante cose che ho inserito nella sceneggiatura del film. Certo, la mia vita non è così complicata come quella dei protagonisti di ''The Canyons''. *Mi piace questa sensazione angosciante, nichilista di ''The Canyons'' e anche a [[Paul Schrader]], è nel nostro Dna, questi sono i personaggi che vogliamo esplorare. Siamo affascinati da Christian, siamo interessati alla ragione che porta Tara-[[Lindsay Lohan]] a fare quello che fa. *Quando scrivi una scena di sesso in una sceneggiatura non stai scrivendo un porno, stai scrivendo un dramma. In ''The Canyons'' ci sono tre o quattro scene di sesso, ma sono state inserite perché funzionali allo sviluppo della storia, non per incuriosire le persone. Se vuoi eccitarti guardi un porno, questo non è un film porno, è un dramma, ed è un puro caso che parli di relazioni sessuali tra ragazzi di [[Los Angeles]]. Mentre scrivevo le scene di sesso mi facevo delle domande, mi chiedevo: "In che modo questo porta avanti la trama del film?", "Come condizionerà i personaggi?", "Quali rivelazioni potrebbero emergere grazie a queste scene?". ==''American Psycho''== ===[[Incipit]]=== «Lasciate ogni speranza, voi che entrate», sta scarabocchiato a grandi lettere rosso sangue su un muro della Chemical Bank, presso l'incrocio fra l'Undicesima Strada e la Prima Avenue, a New York; e l'iscrizione è tanto vistosa che la si legge comodamente dall'interno del nostro taxi, che avanza a piccoli strappi nel traffico caotico, proveniente da Wall Street.<ref name=incipit>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ===Citazioni=== *{{NDR|In un [[ristorante]]}} Gesù! Mica ci si viene per il cibo, qui. (McDermott: ''Al Pastels''; p. 58) *Sono un figlio del divorzio, che cosa vuoi. Dammi tregua. (Bateman: ''Paul Owen''; p. 241) *Niente riusciva a darmi pace. Ogni cosa finì per venirmi mortalmente a noia: l'alba, il tramonto, la vita degli eroi, l'amore, la guerra, le scoperte che gli uni fanno sugli altri. L'unica cosa che non mi annoiasse era, ovviamente, constatare quanti soldi guadagnasse Tim Price; e tuttavia, tant'era ovvio, mi annoiava anche questo. In me non albergava alcun sentimento chiaro e definito. Provavo solo, a fasi alterne, una smodata avidità e un totale disgusto. Avevo tutte le caratteristiche di un essere umano – carne, ossa, sangue, pelle, capelli – ma la mia spersonalizzazione era tanto intensa, era penetrata così in profondo, che non esisteva più in me la normale capacità di provare compassione. Questa era stata sradicata, cancellata del tutto. Io stavo semplicemente imitando la realtà; avevo una vaga somiglianza con un essere umano; solo un'area limitata del mio cervello funzionava ancora. Qualcosa di orribile stava accadendo, ma non riuscivo a capirne il motivo; non riuscivo neppure a capire di che cosa effettivamente si trattasse. L'unica cosa che avesse il potere di calmarmi era il tintinnio dei cubetti di ghiaccio dentro un bicchiere di whisky. (''Estate''; p. 312) *La realtà è un mostro troppo orrendo. (''Ragazze''; p. 337) *Per un po', l'odore della carne e del sangue mi rallegra ma, poi, la mia macabra gioia si stempera e mi metto a piangere sulla mia sorte, a singhiozzare sconsolatamente, ripetendo: "Voglio essere amato!" Impreco contro il cielo, maledico tutto ciò che mi hanno insegnato, i sani principi morali che hanno cercato di instillarmi: la moralità, la facoltà di scelta, la dottrina, le preghiere, le maniere signorili... Tutto sbagliato. Tutto senza scopo. Tutto si riduce a questo: o muori o ti adatti. Mi immagino cadavere, il volto vuoto e una voce eterea che mi esce dalle labbra: "Sono tempi terribili, questi." (''Tenta di cucinare e di mangiare una ragazza''; p. 381) *Quando guardiamo le nuvole, lei ci vede un'isola, un cagnetto, l'Alaska, un tulipano. Io ci vedo, ma non glielo dico, una clip per banconote di Gucci, una scure, una donna tagliata in due, una polla di sangue che si espande per tutto il cielo, sgocciolando sulla città, su Manhattan. (''Fine di un decennio''; p. 407) *... [...] non mi è mai passato per la testa, a me, ''mai'', che la gente possa essere buona, che uno possa mai cambiare in meglio, o che il mondo possa essere migliorato dall'amore, dal piacere che uno prova per uno sguardo o un gesto d'affetto; insomma, che l'amore o la gentilezza possano modificare alcunché. Non c'è mai stato nulla di positivo, nulla di affermativo, per me, frasi come "bontà d'animo", "generosità dello spirito" sono sempre state vuote, per me, vani stereotipi, scherzi di dubbio gusto. Il sesso si riduce a matematica. L'individualità è fuori questione. Che significato ha l'intelligenza? E la ragione, come definirla? Il desiderio: una cosa senza senso. L'intelletto è impotente. La giustizia è morta. Paura, recriminazione, innocenza, comprensione, senso di colpa, spreco, fallimento, dolore, sono tutte cose, emozioni, sentimenti, che nessuno prova più. La riflessione è inutile. Il mondo non ha nessun senso. Solo il male vi ha permanenza. Dio non è vivo. Dell'amore non ci si può fidare. Solo ciò che è superficiale conta qualcosa... Questa è la civiltà moderna, qual io la vedo e l'intendo... (''Fine di un decennio''; p. 410) *... c'è un'idea di Patrick Bateman, una sorta di astrazione, ma non esiste un vero e proprio "me". C'è soltanto qualcosa di illusorio, al mio posto, un'entità che è anche possibile toccare con mano, sennonché io non ci sono. Puoi pure sentire la mia carne a contatto con la tua, e credere che i nostri stili di vita siano comparabili, ma io semplicemente non ci sono. Per me, è difficile avere un senso, a qualsiasi livello. Io sono un'invenzione, un'aberrazione. Sono un essere umano incoerente. La mia personalità è appena abbozzata, informe; solo la mia crudeltà è persistente e alligna nel profondo. La mia coscienza, la mia pietà, le mie speranze, sono scomparse molto tempo fa (probabilmente ad Harvard), se mai sono esistite. Non esistono più frontiere da varcare. Sono ormai al di là di ogni cosa. Sono assolutamente indifferente al male che ho fatto. Non me ne importa niente di ciò che ho in comune con i pazzi e gli energumeni, con i viziosi e i maligni. Tuttavia mi tengo ancora saldo a una singola, squallida verità: nessuno è al sicuro, nessuno si salva, non c'è redenzione per nessuno. Comunque, non mi si può biasimare. Si presume che qualsiasi modello di comportamento umano abbia una sua validità. Il male sta in quello che sei? O in quello che fai? La mia pena è costante, acuta, e io non spero in un mondo migliore, per alcuno. Anzi, voglio che la mia pena sia inflitta anche ad altri. Ma anche dopo aver ammesso questo (e io l'ho ammesso innumerevoli volte, pressoché in ogni atto che ho commesso), anche dopo essermi trovato a faccia a faccia con queste verità, non avviene la catarsi. Non acquisto una conoscenza più profonda di me stesso. Nessuna nuova comprensione si ricava da ciò che racconto. Non avevo, non ho nessun motivo per raccontarvi tutto questo. Questa mia confessione non significa assolutamente nulla... (''Fine di un decennio''; p. 412) *Non sono tempi per gli innocenti, questi. (''Aspen''; p. 418) ==''Bianco''== *Ciò che le persone sembrano dimenticare tra questi miasmi di narcisismo fasullo, e nella nostra nuova cultura dell’ostentazione, è che l’autoaffermazione non deriva dal mettere un “mi piace” a questo o a quello, ma dall’essere fedele al tuo incasinato e contraddittorio io – il che talvolta, in realtà, significa essere un hater.<ref>Bret Easton Ellis, ''Bianco'' (''White''), 2019, pubblicato in Italia da Einaudi nella traduzione di Giuseppe Culicchia; citato in ''[https://www.ilpost.it/2019/11/25/bianco-bret-easton-ellis/ Non affidarti ai Like]'', ''Ilpost.it'', 25 novembre 2019.</ref> ==''Lunar Park''== *«Papà, mi dài un succo di frutta?» «Che ne dici di un bicchiere d'acqua, tesoro?» «Papà?» «Sí?» «Mi dài un succo di frutta?» «Che ne dici invece di un bicchiere d'acqua, tesoro?» «Papà, mi dài un succo di frutta?» «Okay, tesoro, vuoi un succo di frutta?» «No, fa lo stesso, dammi solo un bicchiere d'acqua». È come provare e riprovare di continuo una pièce di [[Beckett]], cazzo. (Bret: II; p. 49) *Il [[matrimonio]] è una figata. Sesso senza limiti. Risate. Ah, già, e compagnia assicurata. (Bret: II; p. 51) *Nella [[scrittura]] si adatta l'evidenza alla conclusione cui si vuole arrivare e raramente si dice la verità. (XIII; p. 163) *Prima l'uomo prende un [[Bevanda alcolica|drink]], poi il drink prende un drink, poi il drink prende l'uomo. (Jayne: XVIII; p. 221) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Imperial Bedrooms''=== Su di noi avevano fatto un film. Il film era tratto da un libro scritto da una persona che conoscevamo. Il libro era il semplice racconto di quattro settimane trascorse nella città in cui siamo cresciuti e in linea di massima era un ritratto fedele. Venne catalogato come romanzo, ma solo pochi dettagli avevano subito modifiche e i nostri nomi erano quelli veri e non conteneva nulla che non fosse accaduto veramente. Per esempio, c'era davvero stata la proiezione di un film di genere snuff in quella camera da letto di Malibu un pomeriggio di gennaio, e sì, ero uscito sulla terrazza che dava sul Pacifico dove l'autore aveva cercato di confortarmi, assicurandomi che le urla dei minorenni torturati erano finte, ma mentre me lo diceva aveva il sorriso stampato in faccia e io avevo preferito allontanarmi. ===''Meno di zero''=== La gente ha paura di buttarsi nel traffico delle autostrade di Los Angeles.<ref name=incipit/> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Bret Easton Ellis, ''American Psycho'' (1991), traduzione di Pier Francesco Paolini, Bompiani, Milano, 1998<sup>11</sup>. ISBN 8845219720 *Bret Easton Ellis, ''Imperial Bedrooms'', traduzione di Giuseppe Culicchia, Einaudi, 2010. ISBN 8806205250 *Bret Easton Ellis, ''Lunar Park'', traduzione di [[Giuseppe Culicchia]], Einaudi, Torino, 2005. ISBN 8806176366 ==Voci correlate== *[[American Psycho]] *[[Le regole dell'attrazione]] *[[Los Angeles]] *[[Lindsay Lohan]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Imperial Bedrooms}} {{DEFAULTSORT:Ellis, Bret Easton}} [[Categoria:Scrittori statunitensi]] mijd3glq6oo428voxnon2t22q6bj7zv Ordalia 0 68206 1218483 1023234 2022-07-23T03:05:57Z Gaux 18878 Ambrogio Levati wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:The Ordeal by Fire by Dierec Bouts the Older.jpg|thumb|"L'ordalia del fuoco" di Dieric Bouts il Vecchio]] Citazioni sull''''ordalia'''. *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini. ([[Ambrogio Levati]]) *Non vogliamo infine, anzi sul fondamento dell'apostolica autorità con grande fermezza proibiamo, che lui stesso pratichi o in alcun modo tu richieda la legge volgare e non sorretta da nessuna sanzione canonica del contatto di acqua bollente o gelida o di ferro incandescente o di qualsiasi trovata popolare {{NDR|ordalia}}. ([[Papa Alessandro II]]) *''Queste sono le rovine lunari,<br>rimaste dimenticate dall'antichità.<br>Coloro che entrano in queste rovine<br>vedono proiettate sotto nuova forma le memorie,<br>i dubbi e le paure che giacciono sopite nel profondo del loro cuore.<br>Superando svariate prove,<br>puntate pure a raggiungere l'estremo fondo.<br>Superando ciascuno una propria ordalia,<br>voi dovrete raccogliere 9 tomi.<br>Solo così potrete affrontare l'ordalia finale.<br>'' (''[[Final Fantasy IV]]'') ==Voci correlate== *[[Duello di Dio]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w|wikt}} {{stub}} [[Categoria:Storia del diritto]] mi5h3ignryb2ye27pckpfr24zyp8xpj 1218484 1218483 2022-07-23T03:06:21Z Gaux 18878 no stub wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:The Ordeal by Fire by Dierec Bouts the Older.jpg|thumb|"L'ordalia del fuoco" di Dieric Bouts il Vecchio]] Citazioni sull''''ordalia'''. *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini. ([[Ambrogio Levati]]) *Non vogliamo infine, anzi sul fondamento dell'apostolica autorità con grande fermezza proibiamo, che lui stesso pratichi o in alcun modo tu richieda la legge volgare e non sorretta da nessuna sanzione canonica del contatto di acqua bollente o gelida o di ferro incandescente o di qualsiasi trovata popolare {{NDR|ordalia}}. ([[Papa Alessandro II]]) *''Queste sono le rovine lunari,<br>rimaste dimenticate dall'antichità.<br>Coloro che entrano in queste rovine<br>vedono proiettate sotto nuova forma le memorie,<br>i dubbi e le paure che giacciono sopite nel profondo del loro cuore.<br>Superando svariate prove,<br>puntate pure a raggiungere l'estremo fondo.<br>Superando ciascuno una propria ordalia,<br>voi dovrete raccogliere 9 tomi.<br>Solo così potrete affrontare l'ordalia finale.<br>'' (''[[Final Fantasy IV]]'') ==Voci correlate== *[[Duello di Dio]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w|wikt}} [[Categoria:Storia del diritto]] ngsszl4fckwus35s94p44r2xivv63t1 Giovanni Fantoni 0 68356 1218508 491471 2022-07-23T07:58:22Z Gaux 18878 Ambrogio Levati: citazioni su wikitext text/x-wiki [[Immagine:Fivizzano-statua Giovanni Fantoni1.JPG|thumb|Monumento a Giovanni Fantoni a Fivizzano]] '''Giovanni Fantoni''' (1755 – 1807), poeta italiano. Usò il nome arcadico '''Labindo Arsinoetico'''. *''Ora siam'' (o ''Noi siamo'') ''piccoli, | Ma cresceremo. | Difenderemo | La libertà''. (inno del ''Battaglione della Speranza''; citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 173) ==Citazioni su Giovanni Fantoni== *Alcuni letterati Italiani lodarono il Fantoni per la felicità de' suoi metri ingegnosamente trovati, e noi confessiamo che essi ben si apposero riguardo ad alcuni, ma non riguardo a tutti. Ed a chi, per recarne un solo esempio, potrà piacere il metro dell'''Inno all'Essere Supremo'', che è la parafrasi di un inno francese? Le sue strofe si compongono di tre martelliani e di un settenario (''Di quanto ha moto e vita – eterno protettore Dio della libertade – padre della natura''). Alcuni altri metri sono troppo saltellanti, troppo rotti, e quindi riescono spesso aspri ed ingrati ad orecchie avvezze all'armonia più dolce e più facile degli altri lirici. ([[Ambrogio Levati]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Giovanni Fantoni}} {{stub}} [[Categoria:Poeti italiani|Fantoni, Giovanni]] skppkw9jc42qmavp4fk9q6ia5v557fu 1218509 1218508 2022-07-23T08:00:02Z Gaux 18878 /* Altri progetti */ defaultsort wikitext text/x-wiki [[Immagine:Fivizzano-statua Giovanni Fantoni1.JPG|thumb|Monumento a Giovanni Fantoni a Fivizzano]] '''Giovanni Fantoni''' (1755 – 1807), poeta italiano. Usò il nome arcadico '''Labindo Arsinoetico'''. *''Ora siam'' (o ''Noi siamo'') ''piccoli, | Ma cresceremo. | Difenderemo | La libertà''. (inno del ''Battaglione della Speranza''; citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 173) ==Citazioni su Giovanni Fantoni== *Alcuni letterati Italiani lodarono il Fantoni per la felicità de' suoi metri ingegnosamente trovati, e noi confessiamo che essi ben si apposero riguardo ad alcuni, ma non riguardo a tutti. Ed a chi, per recarne un solo esempio, potrà piacere il metro dell'''Inno all'Essere Supremo'', che è la parafrasi di un inno francese? Le sue strofe si compongono di tre martelliani e di un settenario (''Di quanto ha moto e vita – eterno protettore Dio della libertade – padre della natura''). Alcuni altri metri sono troppo saltellanti, troppo rotti, e quindi riescono spesso aspri ed ingrati ad orecchie avvezze all'armonia più dolce e più facile degli altri lirici. ([[Ambrogio Levati]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Giovanni Fantoni}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Fantoni, Giovanni}} [[Categoria:Poeti italiani]] lojd69g7vyss8pzg7met6wvvmo7e7av Il cavaliere oscuro - Il ritorno 0 77719 1218467 1211535 2022-07-22T22:55:11Z 176.243.233.188 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Il cavaliere oscuro - Il ritorno |titoloalfabetico= Cavaliere oscuro - Il ritorno, Il |titolooriginale= The Dark Knight Rises |paese=Stati Uniti d'America |anno=2012 |genere=azione, drammatico, thriller |regista= [[Christopher Nolan]] |soggetto=Christopher Nolan |sceneggiatore= Christopher Nolan, [[Jonathan Nolan]] |attori= *[[Christian Bale]]: [[Bruce Wayne]]/[[Batman]] *[[Anne Hathaway]]: [[Catwoman|Selina Kyle]] *[[Tom Hardy]]: [[Bane (DC Comics)|Bane]] *[[Michael Caine]]: [[Alfred Pennyworth]] *[[Marion Cotillard]]: Miranda Tate/Talia al Ghul *[[Joseph Gordon-Levitt]]: John Blake *[[Gary Oldman]]: [[James Gordon]] *[[Morgan Freeman]]: [[Lucius Fox]] *[[Nestor Carbonell]]: Sindaco Anthony Garcia *[[Liam Neeson]]: [[Ra's al Ghul]] *[[Cillian Murphy]]: [[Spaventapasseri (DC Comics)|Jonathan Crane]] *[[Matthew Modine]]: Vice Commissario Peter Foley *[[Alon Aboutboul]]: Dr. Leonid Pavel *[[Josh Pence]]: Ra's al Ghul da giovane *[[Juno Temple]]: Jen *[[Ben Mendelsohn]]: John Daggett *[[Daniel Sunjata]]: Capitano Jones *[[Burn Gorman]]: Stryver *[[Josh Stewart]]: Barsad *[[Tomas Arana]]: avvocato *[[Tom Conti]]: detenuto *[[William Devane]]: Presidente degli Stati Uniti |doppiatoriitaliani = *[[Claudio Santamaria]]: Bruce Wayne/Batman *[[Domitilla D'Amico]]: Selina Kyle *[[Filippo Timi]]: Bane *[[Dario Penne]]: Alfred Pennyworth *[[Claudia Catani]]: Miranda Tate/Talia al Ghul *[[Andrea Mete]]: John Blake *[[Angelo Maggi]]: James Gordon *[[Ugo Maria Morosi]]: Lucius Fox *[[Roberto Gammino]]: Sindaco Anthony Garcia *[[Alessandro Rossi]]: Ra's al Ghul *[[Simone D'Andrea]]: Jonathan Crane *[[Antonio Sanna]]: Vice commissario Peter Foley *[[Radislav Gillonsky]]: Dr. Leonid Pavel *[[Rossa Caputo]]: Jen *[[Franco Mannella]]: John Daggett *[[Simone Mori]]: Capitano Jones *[[Massimiliano Manfredi]]: Stryver *[[Marco Vivio]]: Barsad *[[Rodolfo Bianchi]]: avvocato *[[Carlo Cosolo]]: detenuto *[[Omero Antonutti]]: detenuto cieco *[[Michele Gammino]]: Presidente degli Stati Uniti |note= }} '''''Il cavaliere oscuro – Il ritorno''''', film statunitense del 2012 con [[Christian Bale]], [[Anne Hathaway]], [[Tom Hardy]], [[Marion Cotillard]], [[Michael Caine]], [[Gary Oldman]] e [[Morgan Freeman]], regia di [[Christopher Nolan]]. {{tagline|La speranza è perduta, la fede è spezzata, un fuoco risorgerà.}} ==[[Incipit]]== {{incipit film}} Ho conosciuto [[Due Facce|Harvey Dent]]. Era un amico, e dovremmo aspettare molto tempo prima di ritrovare una guida e un esempio di tale livello. Io ho creduto in Harvey Dent. ('''James Gordon''') ==Frasi== {{cronologico}} *{{NDR|A Pavel}} Calma, dottore, ora non c'è da aver paura! Le dirò io quando! ('''Bane''') *{{NDR|Vedendo Bruce uscire dalla macchina}} Chi è? Un altro imbalsamato che non sa uscire dalla macchina sportiva... ('''Giornalista''') *{{NDR|Rivolto a Bruce, che si è fatto rubare le chiavi della macchina}} È solo, signore? Non si preoccupi, signor Wayne, ci vuole un po' di tempo per rimettersi in carreggiata. ('''Alfred''') *Non rischio i miei uomini per i vostri soldi. ('''Peter Foley''') *Chi preferisci prendere, eh? Un rapinatore o il figlio di puttana che ha ucciso Dent? ('''Peter Foley''') *{{NDR|Parlando di Bruce}} Non è un bersaglio... e non gli è rimasto più un centesimo, comunque... ('''Selina Kyle''') *{{NDR|Riferendosi a Talia e Lucius}} Portateli in superficie: le persone del loro rango meritano di vivere la prossima era della civiltà occidentale. ('''Bane''') *I [[detective]] non hanno il permesso di credere alle coincidenze. ('''Blake''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} È solo un'esercitazione: ora, se volete scusarmi, vado a vedere i nostri ragazzi che distruggono i Rapid City. ('''Sindaco Philip Garcia''') *{{NDR|Prima di far crollare il campo di football americano}} Che la partita cominci! ('''Bane''') *Dietro di voi c'è il simbolo dell'oppressione. La prigione di Blackgate, dove mille uomini si stanno consumando a causa di quest'uomo: Harvey Dent! Che vi è stato presentato come il più fulgido esempio della vera giustizia! Vi hanno fatto adorare un falso idolo, per impedirvi di distruggere questa città corrotta! Voglio dirvi la verità riguardo Harvey Dent, con le parole del commissario della polizia di Gotham, James Gordon: "''Batman non ha ucciso Harvey Dent, ha salvato mio figlio. Poi si è preso la colpa degli orrendi crimini di Harvey, affinché io potessi per mia vergogna costruire un falso mito su quell'idolo caduto. Ho esaltato il folle che aveva tentato di uccidere mio figlio. Non posso più convivere con questa menzogna. È ora di affidare la verità alla popolazione di Gotham, ed è ora che io mi dimetta.''" ...E voi le accettate, le dimissioni di quest'uomo? E accettate le dimissioni di tutti questi impostori? Di tutti i corrotti? [...] Noi togliamo Gotham ai corrotti! Ai ricchi! Ai persecutori di generazioni che vi hanno sottomesso con la chimera di un'opportunità! La restituiamo a voi... il popolo. Gotham è vostra! Nessuno potrà interferire, fate quello che volete! Ma cominciate abbattendo Blackgate e liberate gli oppressi! Si faccia avanti chi si vuole arruolare, perché si formerà un esercito! I potenti verranno strappati ai loro opulenti nidi, e scacciati nel gelido mondo che noi conosciamo bene, a soffrire! Verranno istituiti dei tribunali! E ci godremo il bottino! Verrà versato del sangue! La polizia sopravviverà e imparerà a servire la vera giustizia! Questa grande città... resisterà. Gotham sopravviverà. ('''Bane''') *{{NDR|Rivolta a Selina Kyle}} Sta arrivando una tempesta, ricordi? Era quello che volevi... ('''Jen''') *Bruce, sai perché cadiamo? ('''Thomas Wayne''') *{{NDR|Ad un ragazzo che aveva rubato una mela}} Non rubare mai ad uno che non puoi seminare, ragazzino. ('''Selina Kyle''') *C'è una sola polizia in questa città. ('''Peter Foley''') *Preparate il convoglio. Mettiamo in sicurezza la bomba prima dell'esplosione. Non ucciderlo. Voglio che senta il calore. Sentirai il fuoco delle dodici milioni di anime che hai tradito. Addio, amico mio. ('''Talia al Ghul/Miranda Tate''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]] rivolto a Batman}} Sappiamo tutti e due che ora devo ucciderti. Dovrai immaginarlo, il fuoco! ('''Bane''') *{{NDR|Rivolta a Batman, dopo aver ucciso Bane}} A proposito del fatto "niente armi"... non penso di volerlo applicare rigidamente come fai tu. ('''Catwoman''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} Non fermatevi, andate avanti! Bloccateli sulle scale! ('''Peter Foley''') *{{NDR|A Catwoman}} Dobbiamo spingere il convoglio verso il reattore. Tu mi servi a terra, e io sarò in aria. ('''Batman''') *Non c'è niente come la superiorità aerea... ('''Lucius Fox''') *È questo che gli dobbiamo dire? Li lasciamo morire senza speranza? ('''Blake''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]] rivolta a Batman, Catwoman e Gordon}} Preparatevi, ora. Il lavoro di mio padre è concluso. ('''Talia al Ghul/Miranda Tate''') *{{NDR|Leggendo l'[[elegie funebri dai film|elegia funebre]] a Bruce Wayne}} Vedo una magnifica città e uno splendido popolo sollevarsi da questo abisso. Vedo le vite per le quali sacrifico la mia, pacifiche, utili, prospere e felici. Vedo che nell'intimo del loro cuore essi hanno per me un santuario e l'hanno i loro discendenti, generazione dopo generazione. "Quel che faccio è certo il meglio, di gran lunga, di quanto abbia mai fatto e quel che mi attende è di gran lunga il riposo più dolce che abbia mai conosciuto".<ref>{{cfr}} [[Charles Dickens]], ''[[Charles Dickens#Racconto di due città|Racconto di due città]]'', [[explicit]]: «Quel che faccio è il meglio, di gran lunga il meglio che io abbia mai fatto; e il riposo che m'attende è il più dolce, di gran lunga il più dolce che io abbia mai conosciuto».</ref> ('''James Gordon''') *{{NDR|Alla bara di Bruce Wayne, singhiozzando disperatamente}} Mi dispiace tanto, io l'ho abbandonata! Lei si fidava di me... e io l'ho abbandonata! ('''Alfred''') *{{NDR|Leggendo il testamento di Bruce Wayne}} Il testamento del signor Wayne non è stato corretto dopo il ridimensionamento del suo patrimonio. Ma vi sono consistenti beni nelle sue disposizioni. Gli arredi della casa devono essere venduti per saldare i debiti, il resto è stato lasciato interamente ad Alfred J. Pennyworth. La casa e il giardino vengono lasciati alla città di Gotham, a condizioni che non vengano mai demoliti, ancorati o altrimenti modificati, e che vengano usati per uno scopo e uno solamente: dare dimora ed assistenza agli orfani e ai ragazzi a rischio della città. La mia assistente è qui per delle disposizioni di minore importanza e istruzioni. ('''Notaio''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Agente della CIA''': Dottor Pavel, sono della [[Central Intelligence Agency|CIA]].<br>'''Barsad''': Non era da solo.<br>'''Agente della CIA''': Ah, non si possono portare gli amici.<br>'''Pavel''': Non sono degli amici.<br>'''Barsad''': Non si preoccupi, sono un regalo.<br>'''Agente della CIA''': E perché dovrei volerli?<br>'''Barsad''': Stavano cercando di rubarle la preda. Lavorano per il mercenario. L'uomo con la maschera.<br>'''Agente della CIA''': Bane? {{NDR|Barsad annuisce}} Fateli salire, do la comunicazione. *'''Agente della CIA''': Il piano di volo che ho inviato alla CIA comprende me, i miei uomini, il dottor Pavel, ma soltanto uno di voi. Il primo che parlerà potrà venire con me sul mio aereo. {{NDR|interroga un ostaggio}} Chi ti ha pagato per rapire il dottor Pavel? {{NDR|spara un colpo a vuoto, facendo credere agli altri di averlo ucciso e buttato giù dall'aereo}} Non sapeva volare tanto bene. Chi vuole provare ora? {{NDR|interroga un altro ostaggio}} Parlami di Bane! Perché porta la maschera? Quanta fedeltà per uno che serve solo a sparare.<br>'''Bane''': Be', forse si chiede perché sparare a un uomo prima di buttarlo giù da un aereo.<br>'''Agente della CIA''': Almeno tu sai parlare. Chi sei?<br>'''Bane''': Non importa chi siamo, conta solo il nostro [[Piani dai film|piano]]. {{NDR|l'agente della CIA toglie il cappuccio all'ostaggio, che si scopre essere Bane}} Non interessavo a nessuno finché non ho messo la maschera.<br>'''Agente della CIA''': Se però te la tolgo, tu muori?<br>'''Bane''': Sarebbe molto doloroso...<br>'''Agente della CIA''': Sei bello grosso!<br>'''Bane''' {{NDR|finendo la sua frase precedente}}: ...per te. <br>'''Agente della CIA''': Farti catturare faceva parte del piano?<br>'''Bane''': È ovvio. Il dottor Pavel ha rifiutato la nostra offerta, ha preferito voi. Dobbiamo sapere cosa vi ha detto.<br>'''Leonid Pavel''': Niente! Non ho detto niente!<br>'''Agente della CIA''': Be', congratulazioni! Ti sei fatto catturare!<br>'''Agente della CIA #2''': Signore...<br>'''Agente della CIA''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: E qual è il prossimo passo del tuo grande piano?<br>'''Bane''': Far schiantare l'aereo! Senza superstiti! *'''Sindaco''': La giornata in onore di Harvey Dent forse non è la festa più antica, ma è sicuramente una delle nostre feste più importanti. L'inflessibile lotta di Harvey contro il crimine ha reso Gotham più sicura di quanto non fosse al momento della sua morte otto anni fa. La nostra città ha assistito ad una svolta storica. Nessuna città è priva di crimini, ma qui non c'è criminalità organizzata, il decreto Dent ha dato all'ordine pubblico i mezzi per lottare contro la malavita. Ora, alcuni vorrebbero revocare il decreto Dent, e a costoro io dico: non finché ci sono io. Voglio ringraziare la Wayne Foundation per aver ospitato questo evento. Mi dicono che il signor Wayne non è potuto venire, ma sono certo che abbiamo il suo appoggio. E ora voglio lasciare spazio ad una voce importante... [...] Alcune persone hanno riposto la loro fiducia in un delinquente omicida con la maschera e il mantello. Un delinquente, che ha mostrato la sua vera natura quando ha tradito la fiducia di un grande uomo, eliminandolo a sangue freddo. [...] Jim Gordon può dirvi la verità su Harvey Dent, lui sa... ma no lascio che ve ne parli lui, il commissario Gordon.<br>'''James Gordon''': La verità... In effetti ho scritto un discorso, in cui c'è la verità sulla storia di Harvey Dent... Ma forse non è il momento giusto... Forse per adesso vi basterà sapere che ci sono mille detenuti nella prigione di Blackgate come risultato del decreto Dent. Sono criminali violenti, ingranaggi essenziali nella macchina della criminalità organizzata. Forse per ora l'unica cosa da dire sulla morte di Harvey Dent è questa: non è avvenuta invano. *'''Alfred''': Mi dispiace signorina Tate, ho tentato, ma non vuole riceverla.<br>'''John Daggett''': E non la prenda come un fatto personale. Lo sanno tutti che Wayne si è rintanato lì dentro, con unghie lunghe venti centimetri e fa pipì nei barattoli. È stato gentile a farmi entrare. *'''John Daggett''': Perché perde tempo a tentare di parlare con un uomo che ha gettato via il suo investimento su un inutile progetto per salvare il mondo? Lui non può ridarle i suoi soldi, io sì.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Adesso potrei spiegarle che quel progetto per salvare il mondo, inutile o no, vale l'investimento, signor Daggett. Ma lei capisce solo i soldi e il potere che possono comprare. Quindi perché perdere il mio tempo? Ha ragione. *'''Gordon''': Abbiamo i rapporti del secondo turno?<br>'''Peter Foley''': Dovresti passare più tempo con il sindaco.<br>'''Gordon''': Quella è una tua specialità. {{NDR|Gordon si allontana}}<br>'''Deputato''': Non le vede le statistiche sulla criminalità?<br>'''Peter Foley''': Segue il suo istinto, che gli dà il mal di stomaco nonostante i numeri.<br>'''Deputato''': Pensi come è contenta sua moglie.<br>'''Peter Foley''': Non direi: ha preso i figli e se ne è andata a Cleveland.<br>'''Deputato''': Avrà tutto il tempo per andarla a trovare: il sindaco lo scaricherà in primavera.<br>'''Peter Foley''': Davvero? {{NDR|il senatore annuisce}} Ma è un eroe ...<br>'''Senatore''': Un eroe di guerra. Siamo in tempo di pace. *'''Bruce Wayne''': Bella, quella collana. Mi ricorda il filo di perle di mia madre, ma non può certo essere la stessa. Perché le sue perle sono in questa cassaforte, e il fabbricante mi ha garantito personalmente che... non è scassinabile.<br>'''Selina Kyle''': Oops... Non me l'hanno detto che non era scassinabile...<br>'''Bruce Wayne''': Non posso lasciargliele prendere...<br>'''Selina Kyle''': Senta, lei non picchierebbe una donna e io non farei uno sgambetto a uno zoppo... {{NDR|da un calcio al bastone di Bruce, facendolo cadere}} Ovviamente, a volte bisogna fare delle eccezioni. Buona notte, signor Wayne. *'''Alfred''': La signorina Tate ha insistito, vorrebbe incontrarla.<br>'''Bruce Wayne''': È molto ostinata.<br>'''Alfred''': È molto carina, nel caso volesse saperlo.<br>'''Bruce Wayne''': Non volevo.<br>'''Alfred''': Che sta facendo?<br>'''Bruce Wayne''': Sto esaminando la polvere delle impronte: siamo stati rapinati.<br>'''Alfred''': E questa è la sua idea di dare l'allarme, vero?<br>'''Bruce Wayne''': Quella donna ha preso le perle e il localizzatore.<br>'''Alfred''': Donna?<br>'''Bruce Wayne''': Una delle cameriere. Forse dovresti smettere di farle venire in quest'ala.<br>'''Alfred''': Forse è lei che dovrebbe imparare a farsi il letto per conto proprio... Perché prendeva le impronte digitali?<br>'''Bruce Wayne''': Non io... Le ha prese lei. *'''Blake''': Signore, la moglie del deputato Gil ha chiamato più volte, il deputato non è mai arrivato a casa dopo l'evento alla fondazione Wayne.<br>'''Gordon''': Ormai fa questo, la polizia.<br>'''Blake''': Lei e Dent avete davvero ripulito le strade: fra poco daremo la caccia a chi non restituisce i libri alle biblioteche...<br>'''Gordon''': Ah..<br>'''Blake''': Eppure, lei è ancora qui. Come fossimo sempre in guerra.<br>'''Gordon''': Come ti chiami, figliolo?<br>'''Blake''': Blake, signore.<br>'''Gordon''': Hai qualcosa da chiedermi, agente Blake?<br>'''Blake''': Sì. Quella notte, questa notte di otto anni fa, quando Dent è morto, l'ultimo avvistamento di Batman. Uccide quelle persone, fa fuori due squadre SWAT, spezza il collo a Dent e poi sparisce così...<br>'''Gordon''': E qual è la domanda, figliolo?<br>'''Blake''': Non vuole sapere chi era?<br>'''Gordon''': Io so esattamente chi era... Era Batman! Andiamo a parlare con la moglie del deputato... *'''Alfred''': Dovremo mandarle la polizia prima che rivenda le perle.<br>'''Bruce Wayne''': Non lo farà, le piacciono troppo. E non stava cercando quelle.<br>'''Alfred''': E cosa cercava, allora?<br>'''Bruce Wayne''': Le mie impronte. C'era toner per stampante misto a grafite sulla cassaforte, le rivela facilmente e non è rintracciabile.<br>'''Alfred''': Affascinante, dovreste scambiarvi gli appunti davanti a un caffè.<br>'''Bruce Wayne''': Ora vuoi sistemarmi con una ladra di gioielli?<br>'''Alfred''': A questo punto la sistemerei con uno scimpanzé, se la facesse tornare nel mondo.<br>'''Bruce Wayne''': Non c'è niente nel mondo per me.<br>'''Alfred''': Ed è questo il problema, ha appeso maschera e mantello ma non è andato avanti, non ha provato a rifarsi una vita, a cercare qualcun altro...<br>'''Bruce Wayne''': Alfred, io avevo trovato una persona.<br>'''Alfred''': Lo so, e l'ha perduta, ma questo fa parte della vita, signore. Però lei non sta vivendo, sta aspettando nella speranza che le cose peggiorino. Ricorda quando ha lasciato Gotham, prima di tutto questo, prima di Batman? È stato via sette anni, per sette anni l'ho aspettata sperando che non tornasse più. Ogni anno facevo una vacanza, andavo, andavo a Firenze, c'è un caffè sulle rive dell'Arno. Ogni sera andavo a sedermi lì e ordinavo un Fernet Branca. E avevo un sogno: che un giorno, guardando tra la gente ai tavoli, l'avrei vista lì, con, con sua moglie e magari con un paio di marmocchi. Lei non mi avrebbe detto una parola e nemmeno io a lei. Ma entrambi avremmo saputo che ce l'aveva fatta, che era felice. Io non volevo che lei ritornasse a Gotham. Ho sempre saputo che non c'era niente per lei qui, solo drammi e sofferenze. E volevo che avesse qualcosa di più di questo... E lo voglio ancora. *'''Bruce Wayne''': Cosa posso fare per lei, agente?<br>'''Blake''': Il commissario Gordon è stato ferito. Ha inseguito un delinquente nelle fognature. Quando l'ho tirato fuori farneticava su un esercito sotterraneo, un uomo con la maschera, Bane.<br>'''Bruce Wayne''': Non dovrebbe fare rapporto ai suoi superiori?<br>'''Blake''': Loro mi hanno chiesto se ho visto degli alligatori giganti. Ha bisogno di lei. Ha bisogno di Batman.<br>'''Bruce Wayne''': Se il commissario Gordon pensa...<br>'''Blake''': Lui non lo sa chi è lei e non gli interessa. Ma noi ci siamo già visti. Da bambino io stavo al St. Swithin. Era sovvenzionato dalla Wayne Foundation. È un orfanotrofio. Mia madre è morta quando ero piccolo in un incidente d'auto, non me lo ricordo nemmeno. Ma mio padre è stato ucciso un paio di anni dopo per un debito di gioco. Quello me lo ricordo... molto bene. Non sono in tanti a sapere che si prova, vero? Quella rabbia... fin dentro le ossa. Voglio dire, lo capiscono. I genitori adottivi, tutti "lo capiscono". Per un po'. Poi vogliono che quel bambino arrabbiato faccia qualcosa che non può fare: ricominciare. Perciò dopo un po' smettono di capire e mandano il bambino arrabbiato in un istituto. Io l'ho capito troppo tardi. La devi nascondere, la rabbia. Devi provare a sorridere allo specchio. È come mettere una maschera. Poi un giorno è arrivato lei, con un' auto pazzesca, una bella ragazza al fianco. Eravamo così eccitati. Bruce Wayne, il miliardario orfano. Noi inventavamo storie su di lei, leggende, e per gli altri ragazzi non erano che questo, solo storie. Ma appena l'ho vista, ho capito chi era veramente. Le avevo già visto fare quell'espressione: è quella che ho insegnato a me stesso. Non so perché si è incolpato dell'omicidio di Dent, ma io credo ancora in Batman. Anche se lei non ci crede.<br>'''Bruce Wayne''': Perché ha detto che l'istituto per ragazzi "era" sovvenzionato dalla Wayne Foundation?<br>'''Blake''': Perché i soldi non sono più arrivati. Forse dovrebbe prendere un po' d'aria fresca e fare attenzione ai dettagli. Potrebbe esserci bisogno del suo aiuto. *'''Bruce Wayne''': Hai controllato quel nome, "Bane"?<br>'''Alfred''': È un mercenario, non ha altri nomi conosciuti. Con i suoi uomini era dietro a un colpo di mano in Africa occidentale che ha assicurato due operazioni minerarie al nostro amico John Daggett.<br>'''Bruce Wayne''': E ora Daggett li ha portati qui.<br>'''Alfred''': E così sembra... Continuerò a scavare.<br>'''Bruce Wayne''': Sì. Alfred! Perché la Wayne Foundation ha smesso di sovvenzionare gli istituti per ragazzi?<br>'''Alfred''': La fondazione è finanziata dai profitti della Wayne Enterprises... Sempre se ce ne siano...<br>'''Bruce Wayne''': È ora di parlare con il signor Fox, credo.<br>'''Alfred''': Lo chiamo al telefono.<br>'''Bruce Wayne''': No no no no. Non ho ancora qualche auto nei paraggi?<br>'''Alfred''': Si, una o due...<br>'''Bruce Wayne''': Voglio un appuntamento all'ospedale, per la gamba.<br>'''Alfred''': Quale ospedale?<br>'''Bruce Wayne''': Quello in cui si trova Jim Gordon. *'''Dottore''': Ho visto delle ginocchia messe peggio con la cartilagine.<br>'''Bruce Wayne''': Bene.<br>'''Dottore''': No, perché nel suo ginocchio non ce n'è di cartilagine, e non ce n'è molta utilizzabile nei gomiti e nelle spalle. Fra questo e il tessuto cicatriziale nei reni, danni residui di una commozione cerebrale e le cicatrici sparse su tutto il corpo, non posso raccomandarle di andare a fare eliski, signor Wayne.<br>'''Bruce Wayne''': Certo. *'''Gordon''': Abbiamo lottato insieme... e poi sei scomparso.<br>'''Bruce Wayne''' {{NDR|con un cappuccio che non lo fa riconoscere}}: Batman non serviva più. Avevamo vinto.<br>'''Gordon''': Grazie a una bugia... E adesso il male risorge lì dove abbiamo cercato di seppellirlo... Batman deve tornare a combattere.<br>'''Bruce Wayne''': E se invece non esistesse più?<br>'''Gordon''': Deve esistere... Deve... *'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Bruce Wayne, ad un ballo di beneficenza.<br>'''Bruce Wayne''': La signorina Tate, vero?<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Neanche prima di diventare un eremita partecipava a queste serate.<br>'''Bruce Wayne''': Il ricavato serve per il buffet pantagruelico. Non c'entra la beneficenza, c'entra l'ego della gran dama di turno che l'ha organizzata.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Veramente questa è la mia festa, signor Wayne...<br>'''Bruce Wayne''': Ah...<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': E il ricavato andrà dove deve andare, perché il buffet pantagruelico l'ho pagato di tasca mia.<br>'''Bruce Wayne''': È stata molto generosa.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Bisogna investire, se si vuole ristabilire l'equilibrio del mondo. Il nostro progetto è ad energia pulita.<br>'''Bruce Wayne''': A volte alcuni investimenti non pagano, mi dispiace.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Lei indossa una maschera di apatia, signor Wayne, ma un uomo a cui non importa del mondo non spende metà della propria fortuna per salvarlo. E quando fallisce non rimane così ferito da andare a nascondersi. *'''Selina Kyle''': Non faccia il superiore, signor Wayne. Lei non sa proprio niente di me.<br>'''Bruce Wayne''': Be', Selina Kyle, so che arriva da una piccionaia della città vecchia, un posto modesto per una super ladra, quindi o sta mettendo da parte per la pensione o... ha pestato i piedi alle persone sbagliate.<br>'''Selina Kyle''': Lei non può giudicarmi solo perché è nato nella camera patronale di Wayne Manor.<br>'''Bruce Wayne''': Veramente sono nato nella sala Regency.<br>'''Selina Kyle''': Io ho iniziato facendo quello che dovevo fare, ma una volta che fai quello che devi non ti lasciano mai più [[fare]] quello che vuoi.<br>'''Bruce Wayne''': Ricominci da capo.<br>'''Selina Kyle''': Non esiste ricominciare, nel mondo di oggi. Qualunque dodicenne con un cellulare può sapere cosa hai fatto. Ogni nostra azione è documentata e archiviata, rimane tutto.<br>'''Bruce Wayne''': È così che giustifica i suoi furti?<br>'''Selina Kyle''': Prendo quello che mi serve da chi ne ha più che in abbondanza, non approfitto delle persone che hanno meno...<br>'''Bruce Wayne''': Robin Hood?<br>'''Selina Kyle''': Farei di più per aiutare gli altri della maggior parte dei presenti. O di lei...<br>'''Bruce''': Non le sembra di essere un po' troppo presuntuosa?<br>'''Selina Kyle''': Forse lei si illude troppo di quello che ha veramente nei pantaloni, oltre al portafoglio...<br>'''Bruce Wayne''': Ahi...<br>'''Selina Kyle''': Quanto pensa che possa durare? Sta arrivando una tempesta, signor Wayne. È meglio che lei e i suoi amici vi prepariate al peggio, perché quando arriverà... vi chiederete come avete potuto pensare di vivere così alla grande, lasciando così poco per tutti noi.<br>'''Bruce Wayne''': Sembra che lei non aspetti altro.<br>'''Selina Kyle''': Io so adattarmi.<br>'''Bruce Wayne''': Quelle perle stanno meglio su di lei che nella mia cassaforte... Però non posso lasciargliele. *'''Lucius Fox''': Bruce Wayne? Non credo ai miei occhi. Cosa la porta ad uscire dall'ibernazione, signor Wayne?<br>'''Bruce Wayne''': Vedo che non ha perso il senso dell'umorismo, anche se ha perso la maggior parte dei miei soldi.<br>'''Lucius Fox''': Be', veramente è stato lei. Se concentra l'intero budget su un progetto di un reattore che poi mette in naftalina, è improbabile che il bilancio sia fiorente.<br>'''Bruce Wayne''': Che alternative ho?<br>'''Lucius Fox''': Be', se non è disposto ad accendere il reattore...<br>'''Bruce Wayne''': Non posso. Non posso, Lucius...<br>'''Lucius Fox''': E allora stia fermo. I suoi azionisti di maggioranza terranno a bada Daggett mentre noi cercheremo un futuro con Miranda. Lei ha appoggiato il progetto per tutto il suo corso. È in gamba. Molto carina. Vogliamo tutti il meglio per lei, Bruce. Le mostri il reattore.<br>'''Bruce Wayne''': Ci penserò.<br>'''Lucius Fox''': Non c'è altro?<br>'''Bruce Wayne''': No, perché?<br>'''Lucius Fox''': Le nostre conversazioni in genere finivano sempre con una richiesta insolita.<br>'''Bruce Wayne''': Mi sono ritirato.<br>'''Lucius Fox''': Be', le mostro comunque alcune cose. In memoria dei vecchi tempi. *'''Bruce Wayne''': Pensavo che avesse chiuso tutto, qui.<br>'''Lucius Fox''': Oh, è stato sempre chiuso... ufficialmente.<br>'''Bruce Wayne''': Quanta roba nuova...<br>'''Lucius Fox''': Dopo la morte di suo padre, la Wayne Enterprises ha avviato quattordici consociate per la difesa. Per anni ho raccolto e nascosto tutti i prototipi sotto un solo tetto. Il mio tetto.<br>'''Bruce Wayne''': Perché?<br>'''Lucius Fox''': Perché non finissero nelle mani sbagliate. {{NDR|apre una saracinesca che rivela un enorme macchinario}}<br>'''Bruce Wayne''': Ah, adesso mi vuole impressionare.<br>'''Lucius Fox''': Un progetto per l'ordine pubblico in zone di alta densità urbanistica. I rotori sono configurati per manovre fra palazzi senza ricircolo.<br>'''Bruce Wayne''': Come si chiama?<br>'''Lucius Fox''': Ha un nome lungo e poco interessante, che la Wayne Enterprise gli hanno affibiato. Io ho deciso di chiamarlo "BatWing". E sì, signor Wayne, si può avere nero. Funziona bene, eccetto il pilota automatico. Serve un cervello migliore per metterlo a punto.<br>'''Bruce Wayne''': Migliore del suo?<br>'''Lucius Fox''': Be', volevo essere modesto... un cervello meno impegnato: il suo... *'''Alfred''': Se sta pensando seriamente di tornare in attività, dovrà sentire le voci che corrono su Bane.<br>'''Bruce Wayne''': Sono tutto orecchie.<br>'''Alfred''': C'è una prigione, in una parte più antica del mondo. Un pozzo, dove gettano gli uomini per farli soffrire e morire. Ma, a volte, qualcuno risorge dalle tenebre. A volte, quell'inferno risputa qualcuno: Bane, nato e cresciuto in un inferno sulla terra.<br>'''Bruce Wayne''': Nato in prigione?<br>'''Alfred''': Nessuno sa perché e ne come sia scappato, ma quello che si sa, è che una volta fuori è stato addestrato da Ra's al Ghul, il suo mentore.<br>'''Bruce Wayne''': Bane faceva parte della Setta delle Ombre?<br>'''Alfred''': E poi è stato scomunicato. E chi sia troppo estremo per Ra's al Ghul non è da prendere alla leggera.<br>'''Bruce Wayne''': Non sapevo di essere noto per prendere alla leggera i criminali.<br>'''Alfred''': Un tempo non lo era. Ora può usare un tutore, rimettere la maschera, ma non per questo tornerà quello di prima.<br>'''Bruce Wayne''': Se quell'uomo è davvero pericoloso come dici, la città ha bisogno di me.<br>'''Alfred''': La città ha bisogno di Bruce Wayne, delle sue risorse, della sua competenza, non ha bisogno del suo corpo, né della sua vita. Quel tempo è passato.<br>'''Bruce Wayne''': Hai paura che se io mi rimetto in moto, posso fallire?<br>'''Alfred''': No. Ho paura che lei voglia farlo... *'''Azionista #1''': Non si può fare una vendita allo scoperto solo perché Bruce Wayne va ad una festa.<br>'''Azionista #2''': Mal che torna è un cambiamento, può essere positivo o negativo: io dico negativo.<br>'''Azionista #1''': Ma su che base?<br>'''Azionista #2''': Ho tirato una monetina! *'''Azionista #2''': Questa è una borsa valori, non ci sono soldi da rubare.<br>'''Bane''': Davvero? E voi allora perché siete qui? *'''Peter Foley''': Andiamo. Tu, sali in macchina. Hanno intercettato Batman. Richiamate tutti, le auto di pattuglia, uomini in missione fuori servizio, fateli venire. Farò quello che non ha potuto fare Jim Gordon.<br/>'''Blake''': E sarebbe?<br/>'''Peter Foley''': Riuscirò a catturare Batman. *'''Philip Stryver''': Bane dice che Batman ha interferito, ma la missione è compiuta.<br/>'''John Daggett''': E gli uomini che hanno arrestato?<br/>'''Philip Stryver''': Ha detto testualmente: morirebbero, piuttosto che parlare.<br/>'''John Daggett''' {{NDR|ridacchia}}: Dove li trova, questi uomini... Stappate dello champagne. E possiamo avere anche qualche ragazza, magari?<br/>'''Catwoman''': Attento a quello che desideri. {{NDR|immobilizza Daggett}} Il gatto ti ha mangiato la lingua, eh?<br/>'''John Daggett''': Tu, stupida puttana...<br/>'''Catwoman''': Nessuno mi ha mai dato della stupida.<br/>'''John Daggett''': Ma lo sei... Sei venuta qui stasera...<br/>'''Catwoman''' Voglio quello che devi darmi...<br/>'''John Daggett''': Volere non è ottenere. {{NDR|l'assistente di Daggett le punta una pistola in testa da dietro}}<br/>'''Philip Stryver''': Bel vestitino... Non è pericoloso girare con quei tacchi?<br/>'''Catwoman''': Per me no. {{NDR|colpisce Philip con un calcio}} Tu che dici? Allora, dov'è?<br/>'''John Daggett''': Dov'è cosa?<br/>'''Catwoman''': Il programma, lo Smacchiatore...<br/>'''John Daggett''': Lo strumento ideale per una super ladra con dei precedenti... [...]<br/>'''Catwoman''': Dimmi dov'è.<br/>'''John Daggett''': Vuoi lo Smacchiatore? Digiti un nome e una data, e il programma, in pochi minuti, fa scomparire quella persona da tutti i database della Terra. Troppo bello per essere vero.<br/>'''Catwoman''': Stai mentendo! La Rykin Data è riuscita ad arrivare ad un prototipo.<br/>'''John Daggett''': Per questo li ho comprati, ma non avevano niente. Era una leggenda della malavita.<br/>'''Catwoman''' {{NDR|viene circondata dagli uomini di Bane}}: Indietro! Non sto bluffando!<br/>'''Batman''': Lo sanno... ma non gli importa! {{NDR|iniziano a combattere con gli uomini di Bane}}<br/>'''Catwoman''' {{NDR|Batman toglie una pistola dalle mani di Catwoman}}: Non è possibile.<br/>'''Batman''': Niente armi, niente morti.<br/>'''Catwoman''': E il divertimento dov'è? *'''Catwoman''': Mia madre lo diceva, di non salire in auto con degli estranei.<br/>'''Batman''' {{NDR|accendendo il BatWing}}: Questa non è un' auto. *'''Catwoman''': Ci vediamo.<br/>'''Batman''': Non c'è di che, prego.<br/>'''Catwoman''': Avevo tutto sotto controllo.<br/>'''Batman''' Non erano delinquenti comuni, erano killer professionisti. Ti ho salvato la vita. Ora in cambio devi dirmi cosa hai fatto con le impronte di Bruce Wayne.<br/>'''Catwoman''': Wayne non scherzava quando ha parlato di un amico potente... Ho venduto le sue impronte a Daggett, per avere una cosa che neanche esiste...<br/>'''Batman''': Non saranno in molti ad averla vinta con te.<br/>'''Catwoman''': Sai, quando una è disperata...<br/>'''Batman''': Che cosa vuole fare con le impronte?<br/>'''Catwoman''': Non lo so, ma Daggett sembrava interessato all'attacco al palazzo della Borsa.<br/>'''Batman''': Signorina Kyle... {{NDR|si gira per vedere un elicottero della polizia, ma quando si rivolta verso Catwoman, non c'è più}} È questo l'effetto che fa... *'''Alfred''': Ho notato dal servizio alla televisione che ha ritrovato il gusto della distruzione gratuita.<br>'''Bruce Wayne''': Ho recuperato questa.<br>'''Alfred''': Non dovrebbe essere la polizia ad investigare?<br>'''Bruce Wayne''': Non hanno i mezzi per analizzarla.<br>'''Alfred''': Li avrebbero, se lei glieli desse.<br>'''Bruce Wayne''': Quello che per ora è uno strumento, per qualcun altro è un' [[arma]].<br>'''Alfred''': Nella sua immaginazione, forse. E poi cos'è che non si trasforma in un'arma?<br>'''Bruce Wayne''': Basta, Alfred! La polizia non li stava catturando.<br>'''Alfred''': Forse lo avrebbe fatto, se non fosse comparso lei per dare spettacolo.<br>'''Bruce Wayne''': Credevi che non avessi più la forza.<br>'''Alfred''': Non ce l'ha: si è fatto inseguire da un esercito di poliziotti con tanti bei giocattoli nuovi di Fox, ma come andrà quando avrà di fronte lui? Che farà?<br>'''Bruce Wayne''': Combatterò con più forza, come sempre.<br>'''Alfred''': Dia un'occhiata, la sua rapidità, la sua ferocia, il suo addestramento. Io vedo in lui il potere della fede. Vedo la Setta delle Ombre che risorge.<br>'''Bruce Wayne''': Hai detto che è stato scomunicato.<br>'''Alfred''': Da Ra's al Ghul. Chi la comanda, adesso?<br>'''Bruce Wayne''': Ra's al Ghul era la Setta delle Ombre, io l'ho sconfitto. Bane è solo un mercenario. Dobbiamo scoprire cosa ha in mente. Degli scambi azionari in codice. E le mie impronte, per gentile concessione di Selina Kyle. Portala a Fox, può craccare il codice e dirci su quali azioni operavano. *'''Alfred''': Porterò questo al signor Fox, ma niente di più. L'ho ricucita, le ho sistemato le ossa, ma non voglio seppellirla. Ho seppellito fin troppi membri della famiglia Wayne.<br>'''Bruce Wayne''': Vuoi lasciarmi?<br>'''Alfred''': Lei vede solamente una fine per il suo viaggio. Andarmene è l'unico mezzo che ho per aprirle gli occhi. Lei non è più Batman, deve trovare un'altra strada. Un tempo voleva farla finita, parlava di una vita fuori da quella grotta.<br>'''Bruce Wayne''': Alfred, Rachel è morta sapendo che avevamo deciso di stare insieme. Quella era la mia vita fuori dalla grotta, ora non posso ricominciare... Lei non l'ha fatto, non ha potuto.<br>'''Alfred''': E se avesse potuto?<br>'''Bruce Wayne'''. Lei non può più, è così e basta.<br>'''Alfred''': E se prima di morire avesse scritto una lettera in cui diceva di avere scelto Harvey Dent e non lei? E se poi io... per risparmiarle il dolore... avessi bruciato quella lettera?<br>'''Bruce Wayne''': Come osi usare Rachel per cercare di fermarmi?<br>'''Alfred''': Sto usando la verità, signor Wayne. Forse dovremmo smettere tutti di nascondere la verità e dichiararla apertamente. Mi dispiace.<br>'''Bruce Wayne''': Ti dispiace? Pensi che dopo che hai distrutto il mio mondo... io possa anche stringerti la mano?<br>'''Alfred''': No, no, no. Lo so cosa significa, questo.<br>'''Bruce Wayne''': Che significa?<br>'''Alfred''': Significa il suo odio. E significa anche perdere una persona che ho amato e accudito dal primo giorno in cui ho sentito echeggiare i suoi vagiti... in questa casa. Ma può anche significare... salvare la sua vita. E questa è la cosa più importante.<br>'''Bruce Wayne''': Addio, Alfred. *'''Lucius Fox''': Apre lei la porta, adesso?<br>'''Bruce Wayne''': Sì...<br>'''Lucius Fox''': Terza pagina. Lei avrebbe fatto consistenti acquisti di opzioni sul mercato dei Futures, confermati da una sua impronta. Quelle opzioni sono scadute ieri a mezzanotte. Col tempo saremo in grado di dimostrare la frode, ma per adesso lei è sul lastrico, e la Wayne Enterprises sta per cadere nelle mani di John Daggett.<br>'''Bruce Wayne''': Le armi... Non possiamo lasciare a Daggett "Scienze Applicate".<br>'''Lucius Fox''': Scienze Applicate è chiusa, ufficialmente non esiste. Però il progetto energetico è un'altra storia.<br>'''Bruce Wayne''': Miranda Tate. Dobbiamo convincere il consiglio a sostenerla. Facciamole vedere il reattore.<br>'''Lucius Fox''': La incontreremo fra trentacinque minuti, è meglio che si vesta. *'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': È qui, non è vero?<br>'''Lucius Fox''': Il reattore è sotto il fiume, in modo da essere inondato nel caso di una violazione di sicurezza.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Bruce Wayne è davvero così paranoico?<br>'''Lucius Fox''': Ha un'altra domanda? *'''John Daggett''': Come ha fatto Miranda Tate ad avere una posizione predominante nel consiglio delle Wayne?! Si è incontrata con lui? Ci è andata a letto? Come ha fatto?!<br>'''Philip Stryver''': No, che noi sappiamo.<br>'''John Daggett''': Ah, si vede che non sapete praticamente niente! Dov'è Bane?<br>'''Philip Stryver''': Gli abbiamo detto che...<br>'''John Daggett''': Dov'è quel...<br>'''Bane''': Parli del [[diavolo]] e spuntano le corna.<br>'''John Daggett''': Insomma, si può sapere che cosa è successo?!<br>'''Bane''': Tutto procede secondo i piani.<br>'''John Daggett''': Ah, davvero? Ti sembra che io stia dirigendo la Wayne Enterprises, adesso? Il tuo attacco al palazzo della Borsa non ha funzionato, amico mio! E intanto le mie squadre di operai vanno in giro perforando la città, senza sosta, ventiquattro ore al giorno! Adesso devi spiegarmi in che modo questo aiuta la mia impresa ad assorbire quella di Wayne!<br>'''Bane''' {{NDR|a Philip}}: Esci.<br>'''John Daggett''': No, resta qui. Comando io.<br>'''Bane''' {{NDR|gli mette minacciosamente la sua mano sulla spalla sinistra di Daggett}}: Ti senti al comando? {{NDR|Philip esce lo stesso impaurito}}<br>'''John Daggett''': Ti ho pagato una piccola fortuna...<br>'''Bane''': E questo ti dà... potere su di me?<br>'''John Daggett''': Che significa?<br>'''Bane''': I tuoi soldi e la tua struttura sono stati importanti... finora...<br>'''John Daggett''': Che cosa sei tu?<br>'''Bane''': La resa dei conti di Gotham. Sono qui per porre fine al tempo rubato che avete vissuto.<br>'''John Daggett''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Sei... il male assoluto...<br>'''Bane''': Sono il male necessario. {{NDR|lo uccide}} *'''Blake''': Quando ha cominciato, perché la maschera?<br>'''Bruce Wayne''': Per proteggere le persone vicine a me.<br>'''Blake''': Ma lei era un solitario, giusto? Niente famiglia.<br>'''Bruce Wayne''': Ci sono sempre persone a cui voler bene, solo che non te ne accorgi finché non ci sono più. L'idea era essere un simbolo. Batman poteva essere chiunque, era quello il punto.<br>'''Blake''': È stato bello vederlo tornare.<br>'''Bruce Wayne''': Non tutti sono d'accordo.<br>'''Blake''': Lo capiranno, alla fine.<br>'''Bruce Wayne''': Hai qualche idea su dove si trovi Bane?<br>'''Blake''': Sì, ho cinquecento pagine di documenti sui tunnel e una torcia. Mi farebbe comodo una mano.<br>'''Bruce Wayne''': Va bene, lasciami nella città vecchia. *'''Selina Kyle''': Si, non è un granché... È più di quanto abbia tu adesso.<br>'''Bruce Wayne''': Veramente mi lasciano tenere la casa.<br>'''Selina Kyle''': I ricchi non finiscono neanche al verde come tutti noi, eh?<br>'''Bruce Wayne''': Il mio amico potente spera di farti cambiare idea sul fatto di andar via.<br>'''Selina Kyle''': E come pensa di farlo?<br>'''Bruce Wayne''': Dandoti quello che vuoi.<br>'''Selina Kyle''': Non può, perché non esiste.<br>'''Bruce Wayne''': Lui dice di sì. Vuole incontrarti stanotte.<br>'''Selina Kyle''': Perché?<br>'''Bruce Wayne''': Ha bisogno di trovare Bane e tu sai come fare.<br>'''Selina Kyle''': Digli che ci penserò.<br>'''Bruce Wayne''': Ok... È carino, questo posto...<br>'''Selina Kyle''': Signor Wayne... mi dispiace per il tuo patrimonio.<br>'''Bruce Wayne''': ...Non è vero. *'''Peter Foley''': Possiamo aiutarti, agente?<br>'''Blake''': Sì, il corpo di John Daggett è stato trovato in un cassonetto circa un'ora fa, ho pensato che dovesse saperlo.<br>'''Gordon''': Perché?<br>'''Blake''': Be', il suo nome è su tutti questi permessi che ho appena preso per tracciare una mappa dei tunnel, manutenzione trasporti pubblici, scavo fognature e un paio di altre cose.<br>'''Gordon''': Tu dove sei arrivato con le ricerche nei tunnel?<br>'''Peter Foley''': Ricordami di dire al reparto di tenere fuori le teste calde... Abbiamo varie pattuglie, è un groviglio immenso...<br>'''Gordon''': Prendete altri uomini, stringetelo in una rete, voglio che lo troviate.<br>'''Peter Foley''': Sì, certo, è l'uomo con la maschera, d'accordo.<br>'''Gordon''': Via quell'uniforme, lavori per me adesso: ci fa comodo qualche testa più calda, qui.<br>'''Blake''': Signore, magari è una [[coincidenza]].<br>'''Gordon''': Ora sei un detective, ragazzo. Non puoi più credere alle coincidenze, non ne hai il permesso. *'''Talia al Ghul/Miranda Tate''' {{NDR|Bruce e Tate si incontrano davanti casa di Bruce, sotto la pioggia}}: Non le apre nessuno?<br>'''Bruce Wayne''': No. Sono... da solo, adesso.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Ha le chiavi?<br>'''Bruce Wayne''': ...Mai usate. *'''Bruce Wayne''': Spero che non ti piacessi per i miei soldi...<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': La sofferenza tempra il carattere. Mi occuperò io dell'eredità dei tuoi genitori, Bruce. {{NDR|Talia prende una foto di Rachel}} Chi è questa? Dov'è Alfred?<br>'''Bruce Wayne''': Se ne è andato. Si è portato via tutto. {{NDR|i due si baciano, quando all'improvviso va via la luce}}<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Ma che cos'è?<br>'''Bruce Wayne''': Mh, mi hanno staccato la corrente... *'''Bruce Wayne''': Sei brava.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Quando ero bambina, non avevamo quasi niente. Ma nelle sere in cui avevamo un fuoco acceso, ci sentivamo molto più ricchi.<br>'''Bruce Wayne''': Pensavo che la tua famiglia fosse facoltosa.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Non sempre. Non quando ero piccola. {{NDR|Bruce accarezza un cicatrice sulla schiena di Talia}} Un antico errore.<br>'''Bruce Wayne''': Ne ho fatto qualcuno anch'io.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Più di qualcuno. Potremmo andarcene. Stasera. Prendiamo il mio aereo. Andiamo dove vogliamo.<br>'''Bruce Wayne''': Un giorno, magari... Non stanotte. *'''Catwoman''': Non essere timido... Wayne dice che puoi darmi lo Smacchiatore.<br>'''Batman''': Dipende.<br>'''Catwoman''': Da cosa?<br>'''Batman''': Da quello che ne vuoi fare. L'ho comprato perché non finisse nelle mani sbagliate.<br>'''Catwoman''': Ancora non ti fidi di me, eh? Posso farti cambiare idea.<br>'''Batman''': Comincia portandomi da Bane.<br>'''Catwoman''': L'hai voluto tu. Da qui gli uomini di Bane pattugliano i tunnel e non sono dei semplici attaccabrighe.<br>'''Batman''': Nemmeno io. *'''Catwoman''': Poco più avanti. {{NDR|lascia che Batman cada nella trappola}} Dovevo convincerli a non uccidermi.<br>'''Batman''': Hai commesso un grave errore.<br>'''Bane''': Non grave quanto il tuo, temo.<br>'''Batman''': Bane.<br>'''Bane''': Non atteniamoci al cerimoniale, Signor Wayne... {{NDR|iniziano a combattersi}} Questi ti sono costati la tua forza, la vittoria ti ha sconfitto. {{NDR|continuano a combattere}} La teatralità e l'inganno sono strumenti potenti per i non iniziati. Ma noi siamo iniziati, non è vero, Bruce? Membri della Setta delle Ombre. E tu ci hai traditi.<br>'''Batman''': "Ci"?! Tu sei stato scomunicato da una banda di psicopatici.<br>'''Bane''': Sono io la Setta delle Ombre. E sono qui per compiere il destino di Ra's Al Ghul! Combatti come un giovane, senza risparmiarti. Ammirevole ma inappropriato. {{NDR|Batman oscura le luci}} Ooh, pensi che l'oscurità sia tua alleata, ma tu hai solo adottato le tenebre. Io ci sono nato, mi hanno plasmato. Ho visto la luce quando ero già un uomo, a quel punto per me era solo accecante!!! L'ombra ti tradisce... perché appartiene a me!!! Ti farò vedere dov'era la mia casa, mentre mi preparavo a riportare la giustizia. Poi ti spezzerò. {{NDR|Bane fa esplodere il soffitto facendo cadere la Tubler}} Il tuo prezioso arsenale, accetto con gratitudine. Ci servirà... Ah sì, mi chiedevo cosa avrebbe ceduto prima. Se il tuo spirito... o il tuo corpo! {{NDR|solleva in su, e rompe la schiena a Batman con un ginocchio}} *'''Blake''': Ho mostrato la sua foto al deputato, e indovini un po'?<br/>'''Selina Kyle''': Non mi dica... È ancora innamorato?<br/>'''Blake''': Ah, sì, come un gatto in calore... Però l'ha denunciata lo stesso. Ha commesso qualche errore, signorina Kyle.<br/>'''Selina Kyle''': Una ragazza deve pur mangiare.<br/>'''Blake''': E lei ha un bell' appetito...<br/>'''Blake''': Perché vuole scappare? Non può nascondersi con questa fedina.<br/>'''Selina Kyle''': Forse non è da voi che sto scappando.<br/>'''Blake''': E da chi? Da Bane? Che cosa sa di lui?<br/>'''Selina Kyle''': Che dovreste temerlo almeno quanto lo temo io...<br/>'''Blake''': Possiamo darle protezione. Ok... Quando l'ha individuata stavo cercando un amico, Bruce Wayne... L'hanno ucciso?<br/>'''Selina Kyle''': Non ne sono sicura... *'''Bruce Wayne''': Perché non ti limiti... a uccidermi?<br/>'''Bane''': Tu non temi la morte, anzi, la accogli! La tua punizione deve essere più severa.<br/>'''Bruce Wayne''': Tortura?<br/>'''Bane''': Si, ma non del tuo corpo... della tua anima.<br/>'''Bruce Wayne''': Dove siamo?<br/>'''Bane''': A casa, dove ho appreso la verità sulla disperazione, come la apprenderai tu. C'è una ragione per cui questa prigione è il peggiore inferno sulla terra: la speranza! Ogni uomo che è marcito qui nei secoli, ha guardato la luce e immaginato di arrampicarsi verso la libertà. Così facile, così semplice. E come naufraghi che si gettano in mare per la sete incontrollabile... molti sono morti nel tentativo. Qui ho imparato che non ci può essere disperazione senza speranza. E così, mentre terrorizzerò Gotham, le darò in pasto la speranza per avvelenarle l'anima. Lascerò che credano di poter sopravvivere, li vedrai arrampicarsi l'uno sull'altro, per restare al sole. Potrai assistere mentre torturo un'intera città. E poi, quando avrai capito la profondità del tuo fallimento, compiremo il destino di Ra's al Ghul. Distruggeremo Gotham. E dopo, quando avremo finito e Gotham sarà... cenere... avrai il mio permesso di morire. *'''Medico detenuto''': Chiede quanto pagheresti per farti morire. Gli ho detto, gli ho detto che non hai niente.<br>'''Bruce Wayne''': È il gusto di farlo.<br>'''Medico detenuto''': Mi pagano molto di più per tenerti in vita. Proverà ad arrampicarsi. {{NDR|riferendosi all'uomo che scala il pozzo}}<br>'''Bruce Wayne''': Qualcuno ce l'ha mai fatta?<br>'''Medico detenuto''': Ma certo che no. {{NDR|l'uomo inizia a parlare in lingua straniera}} Dice che qualcuno ci è riuscito. Un innocente. Era nato qui, in questo inferno.<br>'''Bruce Wayne''': Bane...<br>'''Medico detenuto''': Un'antica leggenda. Niente di più. {{NDR|accende una tv}}<br>'''Bruce Wayne''': Cos'è?<br>'''Medico detenuto''': Quello che vogliono che tu veda succederà presto. *'''Bane''': Gotham, prendi il controllo. Prendete il controllo della vostra città... [...] Questo è lo strumento della vostra liberazione... Riveli la sua identità al mondo.<br>'''Pavel''': Dottor Leonid Pavel, fisico nucleare. [...]<br>'''Bane''': E cosa... cos'è questa?<br>'''Pavel''': È una bomba a neutroni completamente armata, con un raggio di esplosione di sei miglia.<br>'''Bane''': E chi è in grado di disarmare un tale dispositivo?<br>'''Pavel''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Io solamente.<br>'''Bane''': Solo lei. Grazie, caro dottore. {{NDR|spezza il collo a Pavel}} Ora, questa bomba è armata, e questa bomba è mobile! E l'identità di chi la farà esplodere è un mistero, perché uno di voi ha in mano l'innesco. Noi non siamo qui come conquistatori, ma come liberatori, per restituire il controllo della città ai suoi abitanti. E al primo segno di interferenza del mondo esterno... O se qualcuno dovesse tentare di fuggire, questa persona qualunque, questo cittadino, questo oscuro eroe... farà esplodere la bomba. Da ora è in vigore la legge marziale, tornate alle vostre case, stringetevi alle vostre famiglie e aspettate. Domani reclamerete ciò che è vostro di diritto. *'''Blake''': Quegli uomini sono rinchiusi da otto anni a Blackgate senza condizionale per il decreto Dent, basato su una bugia?<br/>'''Gordon''': Gotham aveva bisogno di un eroe.<br/>'''Blake''': Ora ne ha bisogno più che mai, ma lei ha tradito tutto quello per cui si era battuto.<br/>'''Gordon''': Arriva un punto, molto estremo, in cui le strutture ti abbandonano e le regole non sono più un'arma, sono catene che imprigionano te ma non un criminale. Un giorno forse affronterai un simile momento di crisi. In quel momento spero che tu abbia un amico come l'ho avuto io, che affondi le sue mani nel fango in modo che le tue possano restare pulite!<br/>'''Blake''': Le sue mani mi sembrano piene di fango, commissario. *'''Medico detenuto''': Dice che prima devi.. guarire la schiena.<br>'''Bruce Wayne''': Come lo sa?<br>'''Medico detenuto''': Lui è il medico della prigione. Morfinomane che si è inimicato delle persone, compreso il tuo amico con la maschera.<br>'''Bruce Wayne''': Come?<br>'''Medico detenuto''': Molti anni fa ci fu una pestilenza. Alcuni detenuti aggredirono Bane, i maldestri tentativi del dottore di porre riparo ai danni lo lasciarono in perenne agonia, la maschera gli tiene a bada il dolore.<br>'''Bruce Wayne''': Bane è l'innocente di cui parlavi? È nato qui?<br>'''Medico detenuto''': La leggenda dice che c'era un mercenario al servizio di un signore della guerra, si innamorò della figlia di questo signore e la sposò in gran segreto. Quando il signore lo scoprì, il mercenario fu condannato a questo pozzo. Ma poi la sua condanna fu mutata in esilio, il mercenario capì che era stata la moglie a intercedere per lui. Quello che non poteva sapere era il vero prezzo della sua libertà: lei prese il suo posto nel pozzo. La donna era gravida del mercenario. Il [[candore]] non può fiorire sotto terra, deve essere schiacciato. Un giorno il dottore dimenticò di chiudere la cella. {{NDR|viene mostrata la morte della donna, uccisa dai detenuti che irrompono nella cella aperta}} Ma l'innocente trovò un amico, un protettore che spiegò agli altri che la sua purezza era la loro redenzione, andava apprezzata. La madre fu meno fortunata... Questa prigione è di Bane, ora. Non vuole che si sappia questa storia. *'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Tsk, tsk, tsk. Non pensavi che sarei tornato, Bruce? Mmh? {{NDR|ridacchia}} Te l'ho detto che sono immortale.<br>'''Bruce Wayne''': Ti ho visto... Ti ho visto morire.<br>'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Oh, ci sono molte forme di immortalità. Un tempo avevo una moglie, il mio grande amore. Un giorno me la portarono via.<br>'''Bruce Wayne''': Eri tu il mercenario... Bane è tuo figlio! Il tuo erede...<br>'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Un erede che si assicuri che la Setta delle Ombre compia il suo dovere di ristabilire l'equilibrio nella civiltà.<br>'''Bruce Wayne''': No...<br>'''Ra's al Ghul/Henri Ducard''': Tu stesso hai combattuto la decadenza di [[Gotham City|Gotham]] per anni. Con tutte le tue forze, con tutte le tue risorse, tutta la tua autorità morale. E la tua unica vittoria è stata una bugia. Adesso puoi capirlo: Gotham non si può più salvare, bisogna aiutarla a morire... {{NDR|la sua allucinazione svanisce}}<br />'''Bruce Wayne''': Nooooo!!! *'''Medico detenuto''': Perché ti fai i muscoli?<br>'''Bruce Wayne''': Non devo morire qui dentro.<br>'''Medico detenuto''': Qui, lì... che differenza fa? *'''Medico detenuto''': Te lo avevo detto che non era possibile.<br>'''Bruce Wayne''': Avevi detto che un innocente ce l'ha fatta.<br>'''Medico detenuto''': Ma non era una creatura qualunque. Era nata all'inferno, forgiata nella sofferenza, temprata dal dolore... Non un uomo nato nel privilegio. *'''Capitano Jones''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Morirò, piuttosto che parlare!<br>'''Bane''': Siamo in sintonia, capitano. {{NDR|lo uccide premendo sulla sua gola con il ginocchio}}<br>'''Mercenario''': C'erano persone che vivevano di sopra.<br>'''Bane''': Radunatele per il giudizio. E impiccatele, in modo che il mondo le veda. *'''Medico detenuto''': Dice che il salto per la libertà non si fa con la forza.<br>'''Bruce Wayne''': È il mio corpo a fare il salto.<br/>'''Detenuto cieco''': Sopravvivenza e spirito. L'anima.<br>'''Bruce Wayne''': La mia anima è pronta ad evadere quanto il mio corpo.<br/>'''Detenuto cieco''': La paura ti fa fallire.<br>'''Bruce Wayne''': No, non ho paura. Sono furioso... *'''Detenuto cieco''': Tu non temi la morte. Credi che questo ti renda forte, ma ti indebolisce.<br/>'''Bruce Wayne''': Perché?<br/>'''Detenuto cieco''': Come puoi muoverti più veloce possibile, lottare il più a lungo possibile, senza la più potente spinta dello spirito: la paura della morte?<br/>'''Bruce Wayne''': Io ho paura della morte. Ho paura di morire qui, mentre la mia città brucia... Non c'è nessuno a salvarla.<br/>'''Detenuto cieco''': Allora vai e fallo!<br/>'''Bruce Wayne''': Come?<br/>'''Detenuto cieco''': Come ha fatto l'Innocente: senza corda. E la paura tornerà a te. *'''Crane''': Non c'è nessun errore, signor Stryver... Lei è Philip Stryver, vice presidente esecutivo delle Daggett Industries. Per anni ha vissuto speculando su sangue e sudore di persone più deboli di lui.<br>'''Stryver''': Chiamatemi Bane. Io non ho... sono uno di voi.<br>'''Crane''': Bane non ha nessuna autorità, qui. Qui si decide la pena. Allora, a lei la scelta: Esilio o morte.[...] Ordine!<br>'''Stryver''': Es... esilio.<br>'''Crane''': Andata! All'uomo che suda freddo. *'''Scagnozzo di Bane''': Segui le lastre più spesse: se provi a nuotare, muori in un minuto. <br/>'''Philip Stryver''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Qualcuno ce l'ha mai fatta? *'''Gordon''': Che cosa hai fatto? Hai sepolto l'uniforme in giardino?<br>'''Foley''': Hai visto cosa hanno fatto alle forze speciali.<br>'''Gordon''': Ti sei dimenticato di tutti gli anni di pattuglia, quando ogni criminale ci sparava appena gli voltavamo le spalle?<br>'''Foley''': Ma era diverso, e tu lo sai. Questi comandano la città, il governo ha fatto un accordo con loro.<br>'''Gordon''': Bane gli tiene le palle in una morsa, non è un accordo!<br>'''Foley''': Se tocchiamo Bane, l'uomo con l'innesco ci farà esplodere.<br>'''Gordon''': Pensi che abbia dato il controllo di quella bomba a uno dei suoi uomini? Pensi che questo sia parte di una rivoluzione? C'è solo un uomo che ha il dito sul pulsante, ed è Bane.<br>'''Foley''': Senti, dobbiamo abbassare la testa finché non si risolve la situazione, se tu avessi una famiglia...<br>'''Gordon''': Questa cosa si può risolvere solo dall'interno della città. Senti, Peter... Non ti sto chiedendo di scendere lungo la Grand in alta uniforme, ma bisogna fare qualcosa.<br>'''Foley''': Mi dispiace, Jim, ma devo...<br>'''Gordon''': Abbassare la testa? A che ti sarà servito domani, quando la città esploderà?<br>'''Foley''': Non puoi sapere se succederà. *'''Bruce Wayne''': Sei generosa per essere una ladra...<br>'''Selina Kyle''': Credevo ti avessero ucciso.<br>'''Bruce Wayne''': Non ancora.<br>'''Selina Kyle''': Se ti aspetti delle scuse non...<br>'''Bruce Wayne''': No, non ti si addicono. Mi serve il tuo aiuto.<br>'''Selina''': E perché dovrei disturbarmi?<br>'''Bruce Wayne''': Per questo, lo Smacchiatore.<br>'''Selina Kyle''': E ti fideresti a darmelo? Dopo quello che ti ho fatto?<br>'''Bruce Wayne''': Ammetto che sono rimasto un po' deluso. Ma credo che tu abbia un potenziale, anzi, io credo che per te questo non sia solo uno strumento, ma una via di fuga. Tu vuoi scomparire e ricominciare daccapo.<br>'''Selina Kyle''': Non posso neanche andare via dall'isola.<br>'''Bruce Wayne''': Io ti do una via d'uscita se mi trovi Lucius Fox. Devi scoprire dove lo tengono e portarmi da lui.<br>'''Selina Kyle''': Perché ti serve Fox?<br>'''Bruce Wayne''': Per salvare la città.<br>'''Selina Kyle''': Chi ti dice che va salvata? Forse a me piace così...<br>'''Bruce Wayne''': Può anche darsi, ma domani quella bomba esploderà.<br>'''Selina Kyle''': Hai arruolato il tuo amico potente?<br>'''Bruce Wayne''': Ci sto provando, ma mi serve Fox. *'''Gordon''': Senza avvocato, senza testimoni? Che razza di processo è questo?<br>'''Crane''': La sua colpa è già stabilita, siamo qui solo per emettere la sentenza. Che cosa scegliamo? La morte o... l'esilio?<br>'''Gordon''': Bane, se credi che andremo volontariamente lì fuori su quel ghiaccio, ti stai sbagliando di grosso.<br>'''Crane''': La morte, allora.<br>'''Gordon''': Così sembra.<br>'''Crane''': Molto bene: la morte... per esilio! *'''Bruce Wayne''': Stasera ho bisogno di lei?<br>'''Lucius Fox''': Per cosa?<br>'''Bruce Wayne''': Per rimettermi in gioco. *'''Lucius Fox''': Funziona bene?<br>'''Bruce Wayne''': Sì, anche senza il pilota automatico, grazie...<br>'''Lucius Fox''': Pilota automatico? E lei che ci sta a fare? *'''Gordon''': Quando comincerà cosa?<br>'''Batman''': La guerra... *'''Batman''': Se ti muovi da solo, metti una maschera.<br>'''Blake''': Non ho paura che mi vedano combattere questi uomini.<br>'''Batman''': La maschera non è per te, è per proteggere le persone che ami. Conta fino a cinque e lancialo.<br>'''Blake''': {{NDR|lancia una piccola granata verso le macerie che bloccano il passaggio, senza causare alcun danno}} Ehi, senza offesa, in quella cintura hai qualcosa di meglio? {{NDR|Batman arriva pilotando il BatWing, e distrugge le macerie}} *'''Blake''': Che facciamo?<br>'''Batman''': Un assalto totale a Bane, ma devi mandare tutti al di là del ponte.<br>'''Blake''': Perché?<br>'''Batman''': Se dovessimo fallire devi guidare l'esodo, metti in salvo più persone che puoi.<br>'''Blake''': Non ti servo qui?<br>'''Batman''': Mi hai dato un esercito, ora vai.<br>'''Blake''': Ehi, grazie.<br>'''Batman''': Non ringraziarmi ancora.<br>'''Blake''': Potrei non averne più l'occasione. *'''Batman''': Abbiamo quarantacinque minuti per salvare una città.<br/>'''Selina Kyle''': No, io ho quarantacinque minuti per allontanarmi dall'esplosione, tu non hai speranze contro quella gente.<br/>'''Batman''': Con il tuo aiuto le avrei.<br/>'''Selina Kyle''': Io libero quel tunnel e poi me ne vado.<br/>'''Batman''': C'è di meglio in te.<br/>'''Selina Kyle''': Ti deludo sempre, mi dispiace. Vieni con me. Mettiti in salvo. Non devi più niente a queste persone, non lo capisci? Hai dato già tutto.<br/>'''Batman''': No, non tutto. Non ancora. *'''Bane''': Sei tornato per morire con la tua città!<br>'''Batman''': No. Sono tornato per fermare te! {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Batman''': Controlla le porte. Dov'è il tuo innesco?! Dov'è?! Dimmelo! Non lo avresti mai dato ad una persona qualunque. Dove lo ha messo?! Dov'è?! Dov'è l'innesco?! Dimmi dov'è! Dimmi dov'è l'innesco, poi avrai il mio permesso di morire. [...]<br>'''Bane''': Ti ho sconfitto... come hai fatto a tornare?<br>'''Batman''': Pensavi di essere l'unico che potesse conquistare la forza per scappare? Dov'è l'innesco?<br>'''Bane''': Io non sono mai scappato.<br>'''Batman''': Il bambino... Il figlio di Ra's al Ghul ha fatto la scalata.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Ma non è lui il figlio di Ra's Al Ghul. {{NDR|pugnala Batman all'addome}} Sono io. E anche se non sono una persona qualunque, sono una cittadina. [...]<br>'''Batman''': Miranda? Perché?<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Talia. Mia madre mi diede il nome Talia prima di essere uccisa. E sarei morta anch'io se non fosse stato per il mio protettore: Bane. [...] Io sono fuggita dal pozzo. Ho trovato mio padre... e l'ho portato indietro per esigere una terribile vendetta. Ma ormai i detenuti e il dottore avevano fatto scempio del mio amico. Il mio protettore. La Setta ci ha accolti, ci ha addestrati. Ma mio padre non poteva accettare Bane. Vedeva in lui solo un mostro. La sua esistenza lo riportava all'inferno in cui aveva lasciato morire sua moglie. Ha scomunicato Bane dalla Setta delle Ombre. Il suo unico crimine... era stato amare me. Non sono riuscita a perdonare mio padre... finché non lo hai ucciso. [...]<br>'''Batman''': Lui voleva uccidere milioni di persone innocenti.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': "Innocenti" è una parola forte per gli abitanti di Gotham, Bruce. Io rendo onore a mio padre compiendo il suo lavoro. La vendetta contro l'uomo che l'ha ucciso è solo il premio per la mia pazienza. Vedi, è il [[coltello]] più lento, il coltello che si prende il suo tempo. Il coltello che aspetta anni senza dimenticare, e poi morbidamente penetra fra le ossa. È quello il coltello... che ferisce di più. <br>'''Batman''': Ti prego... {{NDR|Talia al Ghul preme il pulsante ma non accade niente}} Forse il tuo coltello è stato troppo lento.<br>'''Talia al Ghul/Miranda Tate''': Gordon... gli hai detto come bloccare il mio segnale... Ma non importa. Ha regalato a Gotham undici minuti... *'''Gordon''': Che fai?<br/>'''Batman''': Posso portarlo oltre la baia!<br/>'''Catwoman''': Lo prepari per volare sull'acqua e poi ti lanci?<br/>'''Batman''': Non c'è il pilota automatico.<br/>'''Catwoman''': Potevi andare ovunque, essere qualunque cosa, ma sei tornato qui.<br/>'''Batman''': Anche tu.<br/>'''Catwoman''': Si vede che siamo due idioti... {{NDR|lo bacia}} *'''Gordon''': Non mi è mai importato sapere chi fossi.<br/>'''Batman''': E hai fatto bene.<br/>'''Gordon''': Ma Gotham dovrebbe conoscere l'eroe che l'ha salvata dalla morte!<br/>'''Batman''': Chiunque può essere un [[Eroismo|eroe]]. Anche un uomo che fa una cosa semplice e rassicurante, come mettere un cappotto sulle spalle di un bambino per fargli capire che il mondo non è finito.<br/>'''Gordon''': Bruce Wayne... *'''Gordon''': Posso farti cambiare idea? Sulle tue dimissioni.<br>'''Blake''': Sa quando ha parlato delle strutture che diventano catene? Aveva ragione, io non posso accettare... le ingiustizie. Insomma, nessuno saprà mai chi ha salvato la città.<br>'''Gordon''': Lo sanno. È stato Batman. *'''Blake''': Blake, John.<br>'''Assistente''': Non c'è niente.<br>'''Blake''': Eh, già, provi il mio nome legale.<br>'''Assistente''': Dovrebbe usarlo sempre. Mi piace questo nome: Robin.<br>'''Blake''': Grazie. *'''Ingegnere #1''': Perché preoccuparsi del software della stabilizzazione? Il sistema del pilota automatico è obsoleto.<br>'''Lucius Fox''': La prego, devo sapere cosa potevo fare per correggerlo.<br>'''Ingegnere #2''': Ma, signor Fox, è già stato corretto. Una patch del software, sei mesi fa.<br>'''Lucius Fox''': Controlli l'identificativo.<br>'''Ingegnere #2''': Mh, Bruce Wayne... *'''Notaio''': Notizie sull'oggetto mancante?<br>'''Assistente''': Non ancora.<br>'''Notaio''': Sarà meglio che controllino dappertutto, non possiamo dare per perso un filo di perle... ==Citazioni su ''Il cavaliere oscuro – Il ritorno''== ===Frasi promozionali=== *Ogni eroe compie un viaggio e ogni viaggio ha una fine.<ref name=traita>Dal trailer del film in lingua italiana.</ref> *L'epico finale della saga del cavaliere oscuro.<ref name=traita/> *La leggenda del cavaliere oscuro giunge a conclusione.<ref name=traita/> *Il fuoco divamperà.<ref>Dalla copertina del DVD.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{batman}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film di Batman]] plaqq6x56qz1d8jxjy3k67n89puehxf Ribelle - The Brave 0 77975 1218446 1103835 2022-07-22T20:43:24Z MsLibrarian27 90097 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Ribelle - The Brave |immagine= |titolooriginale= Brave |paese=Stati Uniti d'America |anno=2012 |genere=animazione, commedia, avventura |regista= [[Mark Andrews (cineasta)|Mark Andrews]], [[Brenda Chapman]] |soggetto= Brenda Chapman |sceneggiatore= Brenda Chapman, [[Irene Mecchi]] |doppiatorioriginali = * [[Kelly Macdonald]]: Merida (voce) * [[Julie Fowlis]]: Merida (canto) * [[Julie Walters]]: Strega * [[Billy Connolly]]: Re Fergus * [[Emma Thompson]]: Regina Elinor * [[Kevin McKidd]]: Lord MacGuffin * [[Craig Ferguson]]: Lord Macintosh * [[Robbie Coltrane]]: Lord Dingwall * [[Steve Purcell]]: Corvo * [[John Ratzenberger]]: Gordon |doppiatoriitaliani= * [[Rossa Caputo]]: Merida (voce) * [[Noemi (cantante)|Noemi]]: Merida (canto) * [[Anna Mazzamauro]]: Strega * [[Ugo Maria Morosi]]: Re Fergus * [[Emanuela Rossi]]: Regina Elinor * [[Shel Shapiro]]: Lord MacGuffin * [[Enzo Iacchetti]]: Lord Macintosh * [[Giobbe Covatta]]: Lord Dingwall * [[Fabrizio Mazzotta]]: Corvo * [[Gabriele Martini]]: Gordon |note= *Vincitore di 1 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]] (2013)''': **Miglior film d'animazione }} '''''Ribelle – The Brave''''', film d'animazione statunitense del 2012, regia di [[Mark Andrews (cineasta)|Mark Andrews]] e [[Brenda Chapman]]. ==Frasi== *In ogni leggenda c'è sempre un pizzico di verità. ('''Merida''') *Merida, una [[principessa]] non posa le sue armi sul tavolo. ('''Regina Elinor''') *Io gareggerò per ottenere la mia mano! ('''Merida''') *Voglio un incantesimo che cambi mia madre che cambi il mio destino. ('''Merida''') *Se il destino vuoi cambiare, dentro devi guardare e lo strappo dall'orgoglio causato riparare. ('''Strega''') *Seguire il proprio cuore e trovare l'amore con i propri tempi. ('''Merida''') *Principessa o no, imparare a combattere è essenziale. ('''Re Fergus''') *Avete sentito? C'è qualcosa che non va. ('''Re Fergus''') *Alcuni dicono che al destino non si comanda, che il destino non è una cosa nostra. Ma io so che non è così. Il nostro destino vive in noi, bisogna soltanto avere il coraggio di vederlo. ('''Merida''') *Alcuni dicono che il nostro destino è legato alla terra, che essa fa parte di noi quanto noi di essa... Altri dicono che il destino è intrecciato come un tessuto, cosicché il nostro destino ne intreccia molti altri... È la cosa che tutti cerchiamo di cambiare o lottiamo per cambiare, alcuni non lo trovano mai ma ci sono quelli che vi sono guidati! ('''Merida''') ==Dialoghi== *{{NDR|Durante la presentazione dei pretendenti}}<br/>'''Re Fergus''': Clan Macintosh ! <br/>'''Soldati del Clan Macintosh''' {{NDR|in coro}}: MACINTOSH !<br/> '''Lord Macintosh''' : Vostra maestà, presento a voi il mio rampollo ed erede, che ha difeso le nostre terre dagli invasori del Nord e che solo con l'aiuto della sua spada infallibile, ha sbaragliato 1000 nemici ! <br/> {{NDR|il Giovane Macintosh fa la sua performance acrobatica con la spada}} <br/> '''Soldati del Clan Macintosh''' {{NDR|in coro}}: MACINTOSH !<br/> {{NDR|Merida non è divertita e si copre gli occhi}}<br/>'''Re Fergus''': Clan McGuffin ! <br/>'''Soldati del Clan McGuffin''' {{NDR|in coro}}: MCGUFFIN !<br/> '''Lord McGuffin''': Vostra maestà, vi presento il mio primogenito che ha affondato le navi vichinghe e a mani nude ha sbaragliato 2000 nemici ! <br/> {{NDR|il Giovane McGuffin con un'espressione preoccupata prende un tronco grosso e lo spezza}}<br/>'''Soldati del Clan McGuffin''' {{NDR|in coro}}: MCGUFFIN ! {{NDR|Merida sbircia il Giovane McGuffin}}<br/> '''Re Fergus''': Clan Dingwall ! <br/>'''Soldati del Clan Dingwall'''{{NDR|in coro}}: DINGWALL !<br/> '''Lord Dingwall''': Vi presento il mio unico figlio ! Era assediato da 10000 romani e ha annientato un'intera flotta, usando un braccio solo ! Con una mano ... ehm ... {{NDR|mette in mostra il Giovane Dingwall}} Con una mano governava la sua nave e con l'altra brandiva la sua possente spada facendo a pezzi l'intera flotta nemica ! <br/>'''Tizio''' {{NDR|da lontano}}: Balle !<br/> '''Lord Dingwall''': Come ?!?! Ti ho sentito !!! Avanti, dimmelo in faccia ! O avete paura eh, impertinenti, di scompigliarvi la capigliatura ?!?! <br/> '''Lord Macintosh''' : Ma noi li abbiamo i capelli ! <br/> '''Lord McGuffin''': E tutti i denti !<br/>'''Giovane McGuffin''': Se fosse nel mento io e lui sul groppizio si va! *{{NDR|Dopo che Merida ha fatto la sua brutta figura alla gara di tiro con l'arco}}<br/>'''Regina Elinor''' {{NDR|arrabbiatissima}}: Dannazione ! Ne ho abbastanza di te, signorina !<br/>'''Merida''': Sei tu quella che vuole dirmelo !<br/>'''Regina Elinor''': Li hai offesi tutti {{NDR|i capi-clan e i loro figli pretendenti}} ! E hai offeso me ! <br/>'''Merida''' {{NDR|cerca di difendersi ma invano}}: Ho seguito le regole !<br/>'''Regina Elinor''': Non sai quello che hai fatto ! Per colpa tua il regno sarà messo a terra e a fuoco se non vi porrai rimedio ! <br/>'''Merida''': Mi vuoi ascoltare ?!?!<br/>'''Regina Elinor''' {{NDR|molto decisa}}: '''IO SONO LA REGINA !!! TU DEVI ASCOLTARE ME !!!'''<br/>'''Merida''': AAAAARRRGHHHH ! È così ingiusto ! <br/>'''Regina Elinor''' {{NDR|scioccata e umiliata}}: Ingiusto ?!?!<br/>'''Merida''': Non t'importa niente di me ! Questa storia del matrimonio, è quello che vuoi tu ! Ti sei mai chiesta che cosa voglio io ?!?! No !!! {{NDR|La regina madre la guarda adirata}} Non fai altro che cosa devo fare, che cosa non devo fare cercando di diventare come te ! Bhè, io non voglio diventare come te !!!! <br/>'''Regina Elinor''' {{NDR|offesissima}}: Ti comporti come una bambina !<br/> '''Merida''' {{NDR|puntando la spada verso l'arazzo cucito dalla regina}}: Tu sei ... un mostro ! Ecco cosa sei ! <br/>'''Regina Elinor''': Merida !!!! <br/>'''Merida''': Io non sarò mai come te !<br/>'''Regina Elinor''': No ! Non farlo ! <br/> '''Merida''': Preferisco ... {{NDR|taglia l'arazzo con la spada}} morire che essere come te !!!! <br/>'''Regina Elinor''' {{NDR|più arrabbiata di prima}}: Tu sei una principessa ! {{NDR|le strappa la spada dalle mani e le toglie l'arco}} Esigo che tu ti comporti come tale ! {{NDR|Butta l'arco della figlia sul fuoco}} <br/>'''Merida''' {{NDR|si dispera}}: No ! {{NDR|fugge piangendo dall'ira}}<br/>'''Regina Elinor''': Merida !!!! Merida !!!! {{NDR|si volta verso il camino e nota che l'arco è bruciato}} Santo cielo ! {{NDR|S'inginocchia e presa dai rimorsi si dispera e si mette a piangere}} ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Ribelle - The Brave''|w}} {{Pixar}} [[Categoria:Film d'animazione Pixar]] [[Categoria:Film premi Oscar]] 8wb2sqi8a7s8s3tqbo6cbprzitc53tw Discussione:Ezra Pound 1 82449 1218527 1150610 2022-07-23T11:22:17Z Dread83 47 -1, fonte wikitext text/x-wiki {{sfid}} ==Senza fonte== *Dire che uno Stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri. *Esistono due tipi d'ignoranza, che potremmo definire naturale e artificiale. Al momento attuale potrei dire che l'ignoranza artificiale è all'incirca l'ottantacinque per cento. *Il pensare divide, il sentire unisce. *La [[parola]] comunica il pensiero, il tono le emozioni. *La vostra mente e voi stesse siete il nostro mar dei Sargassi. *Non utilizzare nessuna parola che non riesci a dire sotto stress. 7r7wtbuzpl3hni3e4szbu3qggg7f8lh 1218529 1218527 2022-07-23T11:34:45Z Dread83 47 -1, fonte wikitext text/x-wiki {{sfid}} ==Senza fonte== *Dire che uno Stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri. *Il pensare divide, il sentire unisce. *La [[parola]] comunica il pensiero, il tono le emozioni. *La vostra mente e voi stesse siete il nostro mar dei Sargassi. *Non utilizzare nessuna parola che non riesci a dire sotto stress. 9ngnjqcazbv6s2kzzrjzftli1th430t Paul Davies 0 84204 1218358 1193004 2022-07-22T13:29:11Z Gaux 18878 /* I misteri del tempo */ Jack Smart wikitext text/x-wiki [[File:Paul Davies 2016.jpg|thumb|Paul Davies nel 2016]] '''Paul Charles William Davies''' (1946 – vivente), fisico, saggista e divulgatore scientifico inglese. ==Citazioni di Paul Davies== *Ogni cosa e ogni evento dell'universo fisico richiedono, per giustificare la propria esistenza, il ricorso a qualcosa d'altro, al di fuori di essi. Bisogna quindi ricorrere a qualcosa di non-fisico e di sovrannaturale: Dio. (da ''Dio e la nuova fisica'', Mondadori, Milano 1984, pp. 72-73) *Può sembrare bizzarro, ma a mio parere la [[scienza e religione|scienza]] offre un percorso più sicuro a Dio che la [[scienza e religione|religione]]... la scienza è avanzata al punto tale che può seriamente affrontare questioni che originariamente erano religiose. :''It may seem bizarre, but in my opinion science offers a surer path to God than religion... science has actually advanced to the point where what were formerly religious questions can be seriously tackled.'' (da ''God and the New Physics'', Penguin, 1983, p. IX) ==''I misteri del tempo''== *Una misura dell'implacabile aumento del caos è rappresentato da una grandezza detta «[[entropia]]», che, con parole semplici, può essere definita come il grado di disordine di un sistema. La seconda legge {{NDR|della termodinamica}} stabilisce che in un sistema chiuso l'entropia totale non può mai diminuire; al massimo rimane uguale. Quasi tutti i cambiamenti che si verificano in natura tendono ad accrescere il grado di entropia; noi stessi possiamo accorgercene personalmente osservando la natura che ci circonda. Uno degli esempi più macroscopici è rappresentato dal modo in cui il Sole brucia lentamente il suo combustibile nucleare, irradiando in maniera irreversibile calore e luce nelle profondità dello spazio aumentando così per ogni fotone emesso il grado di entropia del cosmo. Alla fine il Sole esaurirà tutto il carburante e cesserà di splendere. Tutte le stelle nell'universo sono soggette alla stessa lenta degenerazione. Attorno alla metà dell'Ottocento, questo fatale destino venne indicato con il nome di «morte termica del cosmo». (cap. I, pp. 26-27) *In sé la [[pulsar]] è un residuo morto, il nucleo di una stella un tempo luminosa che ha bruciato in fretta tutto il suo carburante nucleare ed è quindi collassata, privata della sorgente vitale di calore necessaria per sostenere la sua pressione interna. Il nucleo ha continuato a collassare finché la sua densità non ha raggiunto il valore di miliardi di tonnellate per centimetro cubo. Tale è la densità della materia nel nucleo di un atomo, e la pulsar è essenzialmente un gigantesco nucleo atomico, una palla di neutroni. (cap. II, p. 42) *Nessuno sa con certezza da che cosa questi [[Raggi cosmici|raggi {{NDR|cosmici}}]] siano prodotti, ma se non fosse per l'azione di schermo esercitata dall'atmosfera la loro intensità sarebbe così elevata che in breve tempo la radiazione ci ucciderebbe. Così com'è, la radiazione cosmica di fondo produce mutazioni negli organismi biologici, e ciò contribuisce a guidare l'evoluzione; dunque, in un certo senso si potrebbe dire che, se non ci fosse, noi non saremmo qui, ma se ce ne fosse troppa, noi non ci saremmo. (cap. II, p. 51) *In realtà, la [[teoria della relatività]] non afferma che «niente può viaggiare più velocemente della luce», come spesso si dice. Essa prevede che gli oggetti possano avere velocità anche superiori a quella della luce, persino nel vuoto, ma solo a condizione che essi non siano mai ''più lenti'' della luce. In altre parole, secondo la teoria di Einstein non si può ''attraversare'' la barriera della luce, aumentando o diminuendo la propria velocità. I fisici hanno inventato un nome per le particelle più veloci della luce: le hanno chiamate «[[Tachione|tachioni]]», dall'aggettivo greco ''takhýs'', che significa «veloce». (cap. III, p. 80) *Nessuno sa effettivamente di preciso dove vengono prodotti i raggi cosmici, specialmente quelli con energie dell'ordine dei 10<sup>20</sup> elettronvolt. Le supernove, i nuclei galattici in esplosione, le pulsar e i buchi neri sono possibili sorgenti di raggi cosmici, ma non si è ancora riusciti a individuare alcun meccanismo elementare che possa render conto di tutte le particelle ad alta energia provenienti dallo spazio. Il problema è dovuto in parte al fatto che i raggi cosmici tempestano la Terra più o meno uniformemente da tutte le direzioni, e ciò rende difficile l'individuazione di sorgenti specifiche. (cap. III, p. 83) *[...] la pulsar è una [[stella di neutroni]] che ruota su sé stessa; è talmente compatta che il suo campo gravitazionale è un miliardo di volte più intenso di quello terrestre. L'effetto sul tempo è tutt'altro che trascurabile. Vicino alla superficie di una stella di neutroni di grandezza media, il tempo viene rallentato del 20% rispetto al tempo terrestre. È impressionante pensare che, dal punto di vista di un osservatore che si trovi sulla superficie di una stella di neutroni (un'idea poi non così folle come può sembrare; [...]) la Terra ha solo 3,5 miliardi di anni (terrestri), e l'universo è di due o tre miliardi di anni più giovane di quanto noi pensiamo. (cap. IV, p. 109) *[[David Bohm|Bohm]] sosteneva l'affascinante idea secondo cui, anche se alcuni aspetti del mondo possono sembrare complicati, o addirittura casuali, sotto a tutto sta un ordine nascosto, in qualche modo «ripiegato». Anni dopo, lo avrebbe chiamato «l'ordine sottinteso». Era solito realizzare una dimostrazione divertente e istruttiva dell'ordine ripiegato usando una goccia di colorante posta all'interno di un barattolo di glicerina. Il barattolo aveva una manopola che poteva essere usata per mescolare il colorante con la glicerina, di modo che dopo un certo tempo il tutto assumeva l'aspetto di una sostanza gelatinosa di color grigio uniforme. Ma il il disordine apparente dovuto al colorante è solo illusorio, perché, se la manopola viene fatta girare in senso inverso, allora – sorpresa! – il colorante «si separa» dalla glicerina e viene ripristinata la sua ordinata forma di goccia originale. Durante la fase di mescolamento, l'ordine del colorante era semplicemente nascosto: era «ripiegato». (cap. IX, p. 218) *Ho incontrato per la prima volta [[J. J. C. Smart|Jack Smart]] in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. (cap. XII, p. 280) *Molti confondono il flusso del tempo con la [[freccia del tempo]]. È comprensibile, data la metafora. Le frecce, dopotutto, volano come si suppone del resto faccia anche il tempo. Ma le frecce vengono anche impiegate a mo' di puntatori statici, come l'ago di una bussola che indica il Nord, o una banderuola che segna la direzione del vento. È in questo secondo senso che le frecce sono usate in connessione col tempo. [...]. La qualità descritta da questa freccia non è il ''flusso'' del tempo, ma l'asimmetria o la non reversibilità del mondo fisico ''nel'' tempo, la distinzione tra la direzione del passato e quella del futuro. (cap. XII, p. 285) *Il mistero della freccia del tempo è il problema scientifico più vecchio riguardante il tempo, anteriore persino alla teoria della relatività. Questo problema è intimamente connesso con il tema dell'origine e della possibile fine dell'universo. (cap. XIV, p. 316) ==Bibliografia== *Paul Davies, ''I misteri del tempo'', Oscar saggi, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1997. ISBN 88-04-42736-1 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Davis, Paul Charles William}} [[Categoria:Fisici britannici]] [[Categoria:Saggisti britannici]] 1kwntvi7dpvfhfn0n82fog7ax9fiw5o 1218367 1218358 2022-07-22T14:19:50Z Gaux 18878 /* Bibliografia */ traduzione wikitext text/x-wiki [[File:Paul Davies 2016.jpg|thumb|Paul Davies nel 2016]] '''Paul Charles William Davies''' (1946 – vivente), fisico, saggista e divulgatore scientifico inglese. ==Citazioni di Paul Davies== *Ogni cosa e ogni evento dell'universo fisico richiedono, per giustificare la propria esistenza, il ricorso a qualcosa d'altro, al di fuori di essi. Bisogna quindi ricorrere a qualcosa di non-fisico e di sovrannaturale: Dio. (da ''Dio e la nuova fisica'', Mondadori, Milano 1984, pp. 72-73) *Può sembrare bizzarro, ma a mio parere la [[scienza e religione|scienza]] offre un percorso più sicuro a Dio che la [[scienza e religione|religione]]... la scienza è avanzata al punto tale che può seriamente affrontare questioni che originariamente erano religiose. :''It may seem bizarre, but in my opinion science offers a surer path to God than religion... science has actually advanced to the point where what were formerly religious questions can be seriously tackled.'' (da ''God and the New Physics'', Penguin, 1983, p. IX) ==''I misteri del tempo''== *Una misura dell'implacabile aumento del caos è rappresentato da una grandezza detta «[[entropia]]», che, con parole semplici, può essere definita come il grado di disordine di un sistema. La seconda legge {{NDR|della termodinamica}} stabilisce che in un sistema chiuso l'entropia totale non può mai diminuire; al massimo rimane uguale. Quasi tutti i cambiamenti che si verificano in natura tendono ad accrescere il grado di entropia; noi stessi possiamo accorgercene personalmente osservando la natura che ci circonda. Uno degli esempi più macroscopici è rappresentato dal modo in cui il Sole brucia lentamente il suo combustibile nucleare, irradiando in maniera irreversibile calore e luce nelle profondità dello spazio aumentando così per ogni fotone emesso il grado di entropia del cosmo. Alla fine il Sole esaurirà tutto il carburante e cesserà di splendere. Tutte le stelle nell'universo sono soggette alla stessa lenta degenerazione. Attorno alla metà dell'Ottocento, questo fatale destino venne indicato con il nome di «morte termica del cosmo». (cap. I, pp. 26-27) *In sé la [[pulsar]] è un residuo morto, il nucleo di una stella un tempo luminosa che ha bruciato in fretta tutto il suo carburante nucleare ed è quindi collassata, privata della sorgente vitale di calore necessaria per sostenere la sua pressione interna. Il nucleo ha continuato a collassare finché la sua densità non ha raggiunto il valore di miliardi di tonnellate per centimetro cubo. Tale è la densità della materia nel nucleo di un atomo, e la pulsar è essenzialmente un gigantesco nucleo atomico, una palla di neutroni. (cap. II, p. 42) *Nessuno sa con certezza da che cosa questi [[Raggi cosmici|raggi {{NDR|cosmici}}]] siano prodotti, ma se non fosse per l'azione di schermo esercitata dall'atmosfera la loro intensità sarebbe così elevata che in breve tempo la radiazione ci ucciderebbe. Così com'è, la radiazione cosmica di fondo produce mutazioni negli organismi biologici, e ciò contribuisce a guidare l'evoluzione; dunque, in un certo senso si potrebbe dire che, se non ci fosse, noi non saremmo qui, ma se ce ne fosse troppa, noi non ci saremmo. (cap. II, p. 51) *In realtà, la [[teoria della relatività]] non afferma che «niente può viaggiare più velocemente della luce», come spesso si dice. Essa prevede che gli oggetti possano avere velocità anche superiori a quella della luce, persino nel vuoto, ma solo a condizione che essi non siano mai ''più lenti'' della luce. In altre parole, secondo la teoria di Einstein non si può ''attraversare'' la barriera della luce, aumentando o diminuendo la propria velocità. I fisici hanno inventato un nome per le particelle più veloci della luce: le hanno chiamate «[[Tachione|tachioni]]», dall'aggettivo greco ''takhýs'', che significa «veloce». (cap. III, p. 80) *Nessuno sa effettivamente di preciso dove vengono prodotti i raggi cosmici, specialmente quelli con energie dell'ordine dei 10<sup>20</sup> elettronvolt. Le supernove, i nuclei galattici in esplosione, le pulsar e i buchi neri sono possibili sorgenti di raggi cosmici, ma non si è ancora riusciti a individuare alcun meccanismo elementare che possa render conto di tutte le particelle ad alta energia provenienti dallo spazio. Il problema è dovuto in parte al fatto che i raggi cosmici tempestano la Terra più o meno uniformemente da tutte le direzioni, e ciò rende difficile l'individuazione di sorgenti specifiche. (cap. III, p. 83) *[...] la pulsar è una [[stella di neutroni]] che ruota su sé stessa; è talmente compatta che il suo campo gravitazionale è un miliardo di volte più intenso di quello terrestre. L'effetto sul tempo è tutt'altro che trascurabile. Vicino alla superficie di una stella di neutroni di grandezza media, il tempo viene rallentato del 20% rispetto al tempo terrestre. È impressionante pensare che, dal punto di vista di un osservatore che si trovi sulla superficie di una stella di neutroni (un'idea poi non così folle come può sembrare; [...]) la Terra ha solo 3,5 miliardi di anni (terrestri), e l'universo è di due o tre miliardi di anni più giovane di quanto noi pensiamo. (cap. IV, p. 109) *[[David Bohm|Bohm]] sosteneva l'affascinante idea secondo cui, anche se alcuni aspetti del mondo possono sembrare complicati, o addirittura casuali, sotto a tutto sta un ordine nascosto, in qualche modo «ripiegato». Anni dopo, lo avrebbe chiamato «l'ordine sottinteso». Era solito realizzare una dimostrazione divertente e istruttiva dell'ordine ripiegato usando una goccia di colorante posta all'interno di un barattolo di glicerina. Il barattolo aveva una manopola che poteva essere usata per mescolare il colorante con la glicerina, di modo che dopo un certo tempo il tutto assumeva l'aspetto di una sostanza gelatinosa di color grigio uniforme. Ma il il disordine apparente dovuto al colorante è solo illusorio, perché, se la manopola viene fatta girare in senso inverso, allora – sorpresa! – il colorante «si separa» dalla glicerina e viene ripristinata la sua ordinata forma di goccia originale. Durante la fase di mescolamento, l'ordine del colorante era semplicemente nascosto: era «ripiegato». (cap. IX, p. 218) *Ho incontrato per la prima volta [[J. J. C. Smart|Jack Smart]] in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. (cap. XII, p. 280) *Molti confondono il flusso del tempo con la [[freccia del tempo]]. È comprensibile, data la metafora. Le frecce, dopotutto, volano come si suppone del resto faccia anche il tempo. Ma le frecce vengono anche impiegate a mo' di puntatori statici, come l'ago di una bussola che indica il Nord, o una banderuola che segna la direzione del vento. È in questo secondo senso che le frecce sono usate in connessione col tempo. [...]. La qualità descritta da questa freccia non è il ''flusso'' del tempo, ma l'asimmetria o la non reversibilità del mondo fisico ''nel'' tempo, la distinzione tra la direzione del passato e quella del futuro. (cap. XII, p. 285) *Il mistero della freccia del tempo è il problema scientifico più vecchio riguardante il tempo, anteriore persino alla teoria della relatività. Questo problema è intimamente connesso con il tema dell'origine e della possibile fine dell'universo. (cap. XIV, p. 316) ==Bibliografia== *Paul Davies, ''I misteri del tempo'', traduzione di Elisabetta Del Castillo, Oscar saggi, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1997. ISBN 88-04-42736-1 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Davis, Paul Charles William}} [[Categoria:Fisici britannici]] [[Categoria:Saggisti britannici]] 0fpdr5vo920qirpozkmxurph7rzifcw 1218372 1218367 2022-07-22T14:42:42Z Gaux 18878 /* I misteri del tempo */ altra su Smart wikitext text/x-wiki [[File:Paul Davies 2016.jpg|thumb|Paul Davies nel 2016]] '''Paul Charles William Davies''' (1946 – vivente), fisico, saggista e divulgatore scientifico inglese. ==Citazioni di Paul Davies== *Ogni cosa e ogni evento dell'universo fisico richiedono, per giustificare la propria esistenza, il ricorso a qualcosa d'altro, al di fuori di essi. Bisogna quindi ricorrere a qualcosa di non-fisico e di sovrannaturale: Dio. (da ''Dio e la nuova fisica'', Mondadori, Milano 1984, pp. 72-73) *Può sembrare bizzarro, ma a mio parere la [[scienza e religione|scienza]] offre un percorso più sicuro a Dio che la [[scienza e religione|religione]]... la scienza è avanzata al punto tale che può seriamente affrontare questioni che originariamente erano religiose. :''It may seem bizarre, but in my opinion science offers a surer path to God than religion... science has actually advanced to the point where what were formerly religious questions can be seriously tackled.'' (da ''God and the New Physics'', Penguin, 1983, p. IX) ==''I misteri del tempo''== *Una misura dell'implacabile aumento del caos è rappresentato da una grandezza detta «[[entropia]]», che, con parole semplici, può essere definita come il grado di disordine di un sistema. La seconda legge {{NDR|della termodinamica}} stabilisce che in un sistema chiuso l'entropia totale non può mai diminuire; al massimo rimane uguale. Quasi tutti i cambiamenti che si verificano in natura tendono ad accrescere il grado di entropia; noi stessi possiamo accorgercene personalmente osservando la natura che ci circonda. Uno degli esempi più macroscopici è rappresentato dal modo in cui il Sole brucia lentamente il suo combustibile nucleare, irradiando in maniera irreversibile calore e luce nelle profondità dello spazio aumentando così per ogni fotone emesso il grado di entropia del cosmo. Alla fine il Sole esaurirà tutto il carburante e cesserà di splendere. Tutte le stelle nell'universo sono soggette alla stessa lenta degenerazione. Attorno alla metà dell'Ottocento, questo fatale destino venne indicato con il nome di «morte termica del cosmo». (cap. I, pp. 26-27) *In sé la [[pulsar]] è un residuo morto, il nucleo di una stella un tempo luminosa che ha bruciato in fretta tutto il suo carburante nucleare ed è quindi collassata, privata della sorgente vitale di calore necessaria per sostenere la sua pressione interna. Il nucleo ha continuato a collassare finché la sua densità non ha raggiunto il valore di miliardi di tonnellate per centimetro cubo. Tale è la densità della materia nel nucleo di un atomo, e la pulsar è essenzialmente un gigantesco nucleo atomico, una palla di neutroni. (cap. II, p. 42) *Nessuno sa con certezza da che cosa questi [[Raggi cosmici|raggi {{NDR|cosmici}}]] siano prodotti, ma se non fosse per l'azione di schermo esercitata dall'atmosfera la loro intensità sarebbe così elevata che in breve tempo la radiazione ci ucciderebbe. Così com'è, la radiazione cosmica di fondo produce mutazioni negli organismi biologici, e ciò contribuisce a guidare l'evoluzione; dunque, in un certo senso si potrebbe dire che, se non ci fosse, noi non saremmo qui, ma se ce ne fosse troppa, noi non ci saremmo. (cap. II, p. 51) *In realtà, la [[teoria della relatività]] non afferma che «niente può viaggiare più velocemente della luce», come spesso si dice. Essa prevede che gli oggetti possano avere velocità anche superiori a quella della luce, persino nel vuoto, ma solo a condizione che essi non siano mai ''più lenti'' della luce. In altre parole, secondo la teoria di Einstein non si può ''attraversare'' la barriera della luce, aumentando o diminuendo la propria velocità. I fisici hanno inventato un nome per le particelle più veloci della luce: le hanno chiamate «[[Tachione|tachioni]]», dall'aggettivo greco ''takhýs'', che significa «veloce». (cap. III, p. 80) *Nessuno sa effettivamente di preciso dove vengono prodotti i raggi cosmici, specialmente quelli con energie dell'ordine dei 10<sup>20</sup> elettronvolt. Le supernove, i nuclei galattici in esplosione, le pulsar e i buchi neri sono possibili sorgenti di raggi cosmici, ma non si è ancora riusciti a individuare alcun meccanismo elementare che possa render conto di tutte le particelle ad alta energia provenienti dallo spazio. Il problema è dovuto in parte al fatto che i raggi cosmici tempestano la Terra più o meno uniformemente da tutte le direzioni, e ciò rende difficile l'individuazione di sorgenti specifiche. (cap. III, p. 83) *[...] la pulsar è una [[stella di neutroni]] che ruota su sé stessa; è talmente compatta che il suo campo gravitazionale è un miliardo di volte più intenso di quello terrestre. L'effetto sul tempo è tutt'altro che trascurabile. Vicino alla superficie di una stella di neutroni di grandezza media, il tempo viene rallentato del 20% rispetto al tempo terrestre. È impressionante pensare che, dal punto di vista di un osservatore che si trovi sulla superficie di una stella di neutroni (un'idea poi non così folle come può sembrare; [...]) la Terra ha solo 3,5 miliardi di anni (terrestri), e l'universo è di due o tre miliardi di anni più giovane di quanto noi pensiamo. (cap. IV, p. 109) *[[David Bohm|Bohm]] sosteneva l'affascinante idea secondo cui, anche se alcuni aspetti del mondo possono sembrare complicati, o addirittura casuali, sotto a tutto sta un ordine nascosto, in qualche modo «ripiegato». Anni dopo, lo avrebbe chiamato «l'ordine sottinteso». Era solito realizzare una dimostrazione divertente e istruttiva dell'ordine ripiegato usando una goccia di colorante posta all'interno di un barattolo di glicerina. Il barattolo aveva una manopola che poteva essere usata per mescolare il colorante con la glicerina, di modo che dopo un certo tempo il tutto assumeva l'aspetto di una sostanza gelatinosa di color grigio uniforme. Ma il il disordine apparente dovuto al colorante è solo illusorio, perché, se la manopola viene fatta girare in senso inverso, allora – sorpresa! – il colorante «si separa» dalla glicerina e viene ripristinata la sua ordinata forma di goccia originale. Durante la fase di mescolamento, l'ordine del colorante era semplicemente nascosto: era «ripiegato». (cap. IX, p. 218) *[...], per giudizio unanime, uno dei pochi filosofi che ha portato un po' di buon senso nelle speculazioni sulla natura del tempo è [[J. J. C. Smart|Jack Smart]], che tiene fede al suo nome (in inglese, ''smart'' significa «acuto», «intelligente») [...]. (cap. XII, p. 280) *Ho incontrato per la prima volta Jack Smart in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. (cap. XII, p. 280) *Molti confondono il flusso del tempo con la [[freccia del tempo]]. È comprensibile, data la metafora. Le frecce, dopotutto, volano come si suppone del resto faccia anche il tempo. Ma le frecce vengono anche impiegate a mo' di puntatori statici, come l'ago di una bussola che indica il Nord, o una banderuola che segna la direzione del vento. È in questo secondo senso che le frecce sono usate in connessione col tempo. [...]. La qualità descritta da questa freccia non è il ''flusso'' del tempo, ma l'asimmetria o la non reversibilità del mondo fisico ''nel'' tempo, la distinzione tra la direzione del passato e quella del futuro. (cap. XII, p. 285) *Il mistero della freccia del tempo è il problema scientifico più vecchio riguardante il tempo, anteriore persino alla teoria della relatività. Questo problema è intimamente connesso con il tema dell'origine e della possibile fine dell'universo. (cap. XIV, p. 316) ==Bibliografia== *Paul Davies, ''I misteri del tempo'', traduzione di Elisabetta Del Castillo, Oscar saggi, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1997. ISBN 88-04-42736-1 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Davis, Paul Charles William}} [[Categoria:Fisici britannici]] [[Categoria:Saggisti britannici]] qo5xtoyhu8gk6sw8d77fb1tqq0nz1iy Utente:Dread83/Ricerca fonti 2 85057 1218521 1218337 2022-07-23T09:48:13Z Dread83 47 /* E */ wikitext text/x-wiki Questa pagina nasce con l'intento di organizzare la ricerca delle fonti e il controllo delle citazioni. __NOINDEX__ ==Ricerca fonti== {{indicedx}} *[[:Categoria:Senza fonte in discussione|Senza fonte in discussione]] *'''Voci [[:Categoria:Da controllare|da controllare]]'''. **[[Utente:Dread83/Da controllare|Ultimi inserimenti]]. ===Archivi storici di giornali=== *[http://ricerca.repubblica.it/ la Repubblica] - Dal 1984 **[http://periodici.repubblica.it/venerdi/ Il venerdì di Repubblica] - Dal 2005 *<del>[http://archiviostorico.corriere.it/ Corriere della Sera] - Dal 1992</del> a pagamento *[http://www.lastampa.it/archivio-storico/ La Stampa] - Dal 1867 al 2005 **[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_query.jsp La Stampa] - Dal 1992 *[https://archivio.unita.news/ L'Unità] - 1946-2014 *[http://archiviostorico.gazzetta.it/sitesearch/ArchivioStoricoPay.html Gazzetta dello Sport] - Dal 1997 *[http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/ Adnkronos] - Dal 1996 *[http://dolciricordi.altervista.org/viaggiandofralestelle/giornali.html Tutti i giornali] ==Controllo== (''Sono esclusi i film e i cronisti'') ====A==== *[[Abraham Lincoln]] **Possibili fonti su [[:en:Abraham Lincoln|en.wiki]]. *<del>[[Abel Bonnard]]</del> {{fatto}} *[[Achille Varzi]] **Citazione riportata in siti su Nuvolari. *[[Adolf Brand]] **Citazione (frammentaria) copiata da Wikipedia; fonte sconosciuta. *[[Adolf Hitler]] **Voce mal messa; **Le citazioni dal ''Mein Kampf'' sono prive di indicazioni bibliografiche. *[[Agatha Christie]] *[[Al Pacino]] **Probabilmente da un film; alcuni indicano ''[[L'avvocato del diavolo]]'' e ''[[Il padrino]]'', ma non trovo riscontro. *<del>[[Alain Robbe-Grillet]]</del> {{fatto}} *<del>[[Alan Bennett]]</del> {{fatto}} *[[Albert Camus]] **Non saremo: Intuitions, Youthful Writings *[[Alberto Ronchey]] **Niente sui 3 archivi; prima del 1997. *[[Aldous Huxley]] **Aveva...: Il tempo si deve fermare **Forse la terra...: da Punto contro punto. *[[Alexander Pope]] **Ad ogni parola: ''Il ricciolo rapito''. *[[Alexandre Dumas (figlio)]] **Affari?: La Question d'argent *[[Alfred de Musset]] **Chiunque...: da ''Poesie nuove''. *[[Amos Bronson Alcott]] **Un buon libro: ''Table talk''. *[[Anatole France]] **È nella natura umana: da ''Il libro del mio amico''. **Il buon critico: ''La Vie littéraire''. **Il castigo del delitto: ''Sulla pietra bianca''. **L'elemosina avvilisce: da ''Il signor Bergeret a Parigi''. *[[André Gide]] **C'è un limite (il est un degré dans la confidence que l'on ne peut dépasser sans artifice, sans se forcer): ''Correspondance: 1913-1934'' *[[Anita Loos]] **''Gli uomini preferiscono le bionde''. *[[André Malraux]] **È difficile: ''Il tempo del disprezzo'', prefazione *[[Anne Dickson]] **Potrebbe trattarsi di uno scambio di persona. **Ha scritto: ''Pensieri sotto il cuscino'', ''Pensieri sotto il cuscino per illuminare tutto l'animo'' (2 libri di aforismi?), ''Conversazioni difficili''. *[[Antoine de Saint-Exupéry]] **Chiunque ami (Quiconque aime d'abord l'approche de l'amour ne connaîtra point la rencontre): ''Cittadella''. **La tecnologia (la macchina): ''Terra degli uomini'' **L'aeroplano: ''Terra degli uomini'' *[[Anton Čechov]] **Forse: Taccuini (Quaderni). **La buona educazione: Taccuini (Quaderni). **La capacità: Taccuini (Quaderni). **La morte: Biancafronte ? *[[Antonin Artaud]] **''Scritti di Rodez''. *[[Antonio Tabucchi]] **''Il racconto...'': da ''Racconti'' ? ***Niente in ''Notturno indiano'', ''Sogni di sogni''. *[[Antonin Artaud]] **Messaggi rivoluzionari *[[Aristotele]] **Amare è gioire: ''Etica eudemia'' (?) **Ci si dovrebbe comportare: ''Etica nicomachea'' (?) **Dopo che le abilità pratiche: ''Metafisica'' (?) *[[Arthur Miller]] **La parola: ''Dopo la caduta''. *[[Arthur Schopenhauer]] **Change alone is eternal, perpetual, immortal: attribuita. **La felicità è come l'elemosina: ''Sulla felicità e sul dolore''. **Il principio dell'onore: ''In-quarto''. ====B==== *[[Beato Angelico]] **Vennero scritti due epitaffi, verosimilmente da Lorenzo Valla. Il primo, perduto, si doveva trovare su una lapide alla parete e recitava: «La gloria, lo specchio, l'ornamento dei pittori, Giovanni il Fiorentino è conservato in questo luogo. Religioso, egli fu un fratello del santo ordine di San Domenico, e fu lui stesso un vero servo di Dio. I suoi discepoli piangono la morte di un così grande maestro, perché chi troverà un altro pennello come il suo? La sua patria e il suo ordine piangono la morte di un insigne pittore, che non aveva uguali nella sua arte» . *[[Benito Mussolini]] **Molte citazioni sono in ''Scritti e discorsi''. *** (Balbo) 1945. *[[Bernardo Bertolucci]] **Forse dal film ''[[Il tè nel deserto]]'' *[[Bertolt Brecht]] **Tutte le arti: <del>Scritti sulla letteratura e sull'arte</del> Scritti teatrali (?) *[[Bertrand Russell]] **La filosofia è un tentativo...: Saggi impopolari **Può sembrare strano che...: Religione e scienza *[[Blaise Pascal]] **L'eccitamento che un: '''Niente nelle opere complete'''; "The excitement that a gambler feels when making a bet is equal to the amount he might win times the probability of winning it" - Mathematical Maxims and Minims, Nicholas J. Rose, 1988. "Pascal argues that the value of a game is the prize to be won times the probability of winning it.", ''The Statistical Pioneers'', 1984. **L'uomo è l'errore di Dio: '''Niente nelle opere complete'''; {{cfr}} [[Friedrich Nietzsche]], ''Il crepuscolo degli idoli'', "E che? L'uomo è soltanto un errore di Dio? Oppure Dio è soltanto un errore dell'uomo?". [[Isaac Bashevis Singer]], ''Siddah e Kuziba''. **Non pensare quello che penso io: '''Niente nelle opere complete''' **Ritengo che contro chiunque: '''Niente nelle opere complete'''. [[Émile Boutroux]], ''[[s:fr:Pascal_(Boutroux)/5|Pascal]]'': ''L’homme est un problème dont la solution ne se trouve qu’en Dieu''. *[[Borís Leonídovič Pasternàk]] **L'arte: ''Della modestia e del coraggio''. **Sei l'ostaggio dell'eternità: dalla poesia ''Notte''. ====C==== *[[Camilla Cederna]] **L'espresso, 1990. *[[Carl Gustav Jung]] **Il fanatismo altro non è se non un dubbio ipercompensato: ''Tipi psicologici''. *[[Carlo Bo]] **Possibile citazione completa: «L'uomo che legge, l'uomo che non vive senza libri è certo di poter opporre alla realtà che lo circonda una seconda e più vera realtà: alle cose contrappone le idee, agli oggetti i pensieri. Che cos'è in fondo un libro se non un frammento della seconda realtà sognata, ipotizzata, meditata? Il bisogno di leggere è prima di tutto il bisogno di restare con se stessi» *[[Charles Baudelaire]] **''Those men get along best with women who can get along best without them''. *[[Charles Bukowski]] **L'individuo equilibrato è un pazzo (''The well balanced individual is insane''): ''Taccuino di un vecchio sporcaccione'' (un'edizione integrale) **''La donna non è niente più che alcune parole'': ''Notations from a Muddled Indolence'', da ''At Terror Street and Agony Way'' ***Anche in ''The Roominghouse Madrigals''. ***Non è in ''Poesie (1955-1973)''. ***E' sicuramente in uno di questi 3 libri: ''Notte imbecille'', ''Non c'è niente da ridere'', ''Nato per rubare rose''. **Scrivere poesie non è difficile: "the living that is sometimes difficult", ''Urla dal balcone''. **Parlare di morte è come parlare di denaro: da ''Notte imbecille''. **Ti aspetti di trovare poesia: da ''Notte imbecille''. *[[Charles Caleb Colton]] **Molte citazioni potrebbero provenire da ''Lacon''. *[[Charles Dickens]] **Trovare traduzioni: ***Bere gin: da ''Sketches by Boz'' (''Trilogia di Londra''). ***Con l'affetto: da ''Martin Chuzzlewit''. ***La carità: da ''Martin Chuzzlewit''. ***Lega un albero: ''Dombey e Figlio''. **''All the year round'', Vol.15, 1876, p.281. *[[Clive Staples Lewis]] **L'umanità non passa: da ''L'allegoria dell'amore''. **Superato il primo choc da ''Il problema della sofferenza''. ====D==== *[[David Herbert Lawrence]] **Conosciamo questi nuovi: Art-Nonsense and Other Essays di Eric Gill (recensione) **La pornografia: da ''Oscenità e pornografia''. *[[Dean Acheson]] **''I try to be as philosophical as the old lady from Vermont who said that the best thing about the future is that it only comes one day at a time''. *[[Denis Diderot]] **Con la virtù: lettera del 18 luglio 1762 a Sophie Volland (''Siamo tutti libertini. Lettere a Sophie Volland. 1759-1762''). **Ho visto spesso un attore: ''Paradosso sull'attore'' **L'amore toglie: ''Paradosso sull'attore'' *[[Diego Abatantuono]] ** Epoca(?) ** Indipendente di venerdì 18 dicembre 1993. *[[Dino Risi]] **Intervista al settimanale ''Oggi'' del 31 maggio 1993. ====E==== *[[Edgar Allan Poe]] **Dichiarare la propria viltà: Marginalia ? *[[Edith Wharton]] **''I ragazzi'' *[[Elio Toaff]] **''Mehr als alle anderen haben wir Gelegenheit gehabt, dieGüte und Edelmütigkeit des Papstes während der Jahre der Verfolgung und des Schreckens kennenzulernen.'' (''Frankfurter Allgemeine Zeitung'', 4 marzo 1963) *[[Émile Zola]] **La civiltà non raggiungerà: [https://quoteinvestigator.com/2018/06/29/last-stone/] *[[Ennio Flaiano]] **''Coraggio, il meglio è passato'': citato ne ''[[La terrazza]]'', di Scola (1980). *[[Enzo Biagi]] **Sette, 2004 (Diciamoci tutto) *[[Eric Ambler]] **''La maschera di Dimitrios'' (edizione integrale). *[[Erich Fromm]] *[[Erich Maria Remarque]] **Potresti diventare: Arco di trionfo *[[Ernest Hemingway]] **Mai pensare: Introduzione a ''Treasury for the free world''. **Essere un padre di successo: ''Papa Hemingway''. **Non confondere: ''Papa Hemingway''. *[[Eugène Ionesco]] **È la nostra propria mediocrità: da ''Il solitario''. *[[Eugenio Montale]] # Versi di Luca Ghiselli? *[[Ezra Pound]] **La vostra mente: ''Portrait d'une femme'' ====F==== *[[Fernando Pessoa]] **1. ''Cessa o teu canto''. *[[Francis Scott Fitzgerald]] **A diciotto anni: da ''Maschiette e filosofi''. **Mostratemi un eroe: ''Notebook E'' (1945). *[[François de La Rochefoucauld]] **Le promesse di certi uomini sono come sabbie mobili che viste da lontano sembrano solide e sicure ma si rilevano inconsistenti e insidiose. ***Nulla su Google Libri, in italiano, inglese o francese. ***Niente negli archivi dei giornali. ***Contiene un possibile errore: ''rilevano'' invece di ''rivelano''. ***Non è nelle ''Massime''. ***Non è nelle ''Massime'' di [[Marguerite de la Sablière]]. ***Inserita nel 2006, non si trova prima del 30 giugno 2002. *[[François-René de Chateaubriand]] **Bonaparte: Mélanges politiques **Il cuore sente: Saggio sulle rivoluzioni **Il tempo: Essai sur la littérature anglaise **L'orgoglio: Saggio sulle rivoluzioni *[[Françoise Sagan]] **Castello in Svezia *[[Franz Kafka]] **Ogni rivoluzione evapora: ''Colloqui con Kafka''. **La giovinezza: ''Colloqui con Kafka''. *[[Friedrich Nietzsche]] **Che differenza resta... : ''Nachgelassene Fragmente'', 14, 159. ***Non è in ''La volontà di potenza'' (Bompiani). ***Rimangono da controllare ''La volontà di potenza'' (N&C) e ''Frammenti postumi''. **E io sopporto soltanto: ''Frammenti postumi'', 8, 2. *[[Friedrich Schiller]] **È pericoloso svegliare: ''La canzone della campana''. **La pace raramente: ''Guglielmo Tell''. **La vita è solo errore: Cassandra. *[[Friedrich Schlegel]] **''So ist es denn endlich dahin gekommen, daß nachdem erst die Revolution von unten, dann die Revolution von oben, ihre volle Zeitperiode hindurch ausgewütet hatten, nun noch ein neues politisches Unheilsphänomen, als erstes eigentümliches Zeichen der neuesten, eben jetzt beginnenden Epoche hervorbricht. Ich möchte es die Revolution aus der Mitte heraus nennen.'' Signatur des Zeitalters, in: Concordia. Eine Zeitschrift ====G==== *[[Gabriel Garcia Marquez]] **Mi sembra che dall'impero romano: intervista, Messaggero del 7 settembre 1992. *[[Galeazzo Ciano]] **Potrebbe essere di [[Giuseppe Bottai]], dal ''Diario''. *[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]] **L'istruzione è: Lineamenti di filosofia del diritto, Aggiunte redatte da Eduard Gans, § 151. *[[George Eliot]] **''Avete delle parole così forti'': Felix Holt. **I pensieri (''Our thoughts are often worse than we are''): Scenes of Clerical Life. **''L'inizio del pentimento'': Felix Holt. **''La crudeltà'': Scenes of Clerical Life (Janet's Repentance). **''La vita può essere misurata'': Felix Holt. **''La razza è più forte del pascolo.'': Silas Marner. **''Niente è così bello'': Silas Marner. **''Non c'è alcuna vita privata'': Felix Holt. **''I have the conviction that excessive literary production is a social offense'': lettera (1871), in J.W. Cross, ed., George Eliot's Life as Related in Her Letters and Journals (1885) **''Un pugno'' (Blows are sarcasms turned stupid): Felix Holt. ** I remember how, at Cambridge, I walked with her once in the Fellows’ Garden of Trinity, on an evening of rainy May; and she, stirred somewhat beyond her wont, and taking as her text the three words which have been used so often as the inspiring trumpet-calls of men—the words God, Immortality, Duty—pronounced, with terrible earnestness, how inconceivable was the first, how unbelievable the second, and yet how peremptory and absolute the third. [https://www.bartleby.com/309/1001.html] *<del>[[Georges Bernanos]]</del> {{fatto}} *[[George Bernard Shaw]] **Che tu creda o no: ''Androclo e il leone''. **L'uomo può arrivare: ''Candida'' **Mi piace la convalescenza: ''Torniamo a Matusalemme'' *[[George Orwell]] **Chi è vincente ora: saggio ''Second Thoughts on James Burnham'' **Il fine di uno scherzo non è: Saggio ''Funny, but not vulgar'' **Il modo più veloce di finire una guerra è perderla: saggio ''Second Thoughts on James Burnham'' *[[George Santayana]] **Il caos è un nome: ''Dominations and Powers''. **Lo scetticismo è la castità dell'intelletto: ''Scetticismo e fede animale''. *[[Giacomo Casanova]] **Fonti in [[:de:Giacomo Casanova|de.wikiquote]]. Il guaio di Casanova è che ha scritto in francese, serve una traduzione. *[[Gianfranco Funari]] **La donna più importante: Novella 2000 del 29 maggio 1993. *[[Giorgio Manganelli]] **Serve a qualcosa il paradiso? O la sua perfezione include l'inutilità? ***Prima di gennaio 2000. ***Niente negli archivi di Repubblica, Corriere della Sera e La stampa. ***Checklist: ****<del>''[[Hilarotragoedia]]'', Feltrinelli, Milano, I ed. 1964; Adelphi, Milano, 1987</del> **** <del>''La Letteratura come menzogna'', Feltrinelli, Milano, 1967; Adelphi, Milano, 1985</del> **** <del>''Nuovo commento'', Einaudi, Torino, 1969; Adelphi, Milano, 1993</del> **** <del>''Agli dèi ulteriori'', Einaudi, Torino, 1972; Adelphi, Milano, 1989</del> **** <del>''Lunario dell'orfano sannita'', Einaudi, Torino, 1973; Adelphi, Milano, 1991</del> **** <del>''Cina e altri orienti'', Bompiani, Milano, 1974; Adelphi, Milano, 2013</del> **** ''In un luogo imprecisato'', Rai, Roma, 1974 **** ''A e B'', Rizzoli, Milano, 1975 **** ''Sconclusione'', Rizzoli, Milano, 1976 **** <del>''Pinocchio: un libro parallelo'', Einaudi, Torino, 1977; Adelphi, Milano, 2002</del> **** ''Cassio governa a Cipro'', Rizzoli, Milano, 1977 **** <del>''Centuria: cento piccoli romanzi fiume'', Rizzoli, Milano, 1979; a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1995</del> **** ''Amore'', Rizzoli, Milano, 1981 **** ''Angosce di stile'', Rizzoli, Milano, 1981 **** <del>''Discorso dell'ombra e dello stemma o del lettore e dello scrittore considerati come dementi'', Rizzoli, Milano, 1982; a cura di [[Salvatore Silvano Nigro]], Adelphi, Milano, 2017</del> **** ''Dall'inferno'', Rizzoli, Milano, 1985; Adelphi, Milano, 1998 **** ''Tutti gli errori'', Rizzoli, Milano, 1986 **** ''Laboriose inezie'', Garzanti, Milano 1986 **** ''Rumori o voci'', Rizzoli, Milano, 1987 **** <del>''Salons'', Franco Maria Ricci, Milano, 1987, Adelphi, Milano, 2000</del> **** <del>''Improvvisi per macchina da scrivere'', Leonardo, Milano, 1989; Adelphi, Milano, 2003</del> **** ''Antologia privata'', Rizzoli, Milano, 1989; Quodlibet, Macerata, 2015 **** G. Manganelli-[[Cesare Garboli]], ''Cento libri per due secoli di letteratura'', Archinto, Milano, 1989 **** <del>''Encomio del tiranno: scritto all'unico scopo di fare dei soldi'', Adelphi, Milano, 1990</del> **** ''Due lettere di Giorgio Manganelli'', Adelphi, Milano, 1990 **** <del>''La palude definitiva'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1991</del> **** <del>''Il presepio'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del> **** <del>''Esperimento con l'India'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del> **** <del>''Il rumore sottile della prosa'', a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1994</del> **** <del>''La notte'', a cura di Salvatore Silvano Nigro, Adelphi, Milano, 1996.</del> **** <del>''Le interviste impossibili'', Adelphi, Milano, 1997</del> **** ''Il delitto rende ma è difficile'', con un'intervista alla figlia Lietta a cura di [[Ugo Cornia]], Comix, Modena, 1997 **** ''Solo il mio corpo è reale : note su Stephen Spender'', a cura di Luca Scarlini, Via del vento, Pistoia, 1997 **** ''De America: saggi e divagazioni sulla cultura statunitense'', a cura di Luca Scarlini, Marcos y Marcos, Milano, 1998 **** ''Contributo critico allo studio delle dottrine politiche del '600 italiano'', a cura di Paolo Napoli, con un saggio introduttivo di [[Giorgio Agamben]], Quodlibet, Macerata, 1999 **** ''Le foglie messaggere. Scritti in onore di Giorgio Manganelli'', a cura di Viola Papetti, Editori riuniti, Roma, 2000 [contiene inediti] **** ''Cerimonie e artifici : scritti di teatro e di spettacolo'', a cura di Luca Scarlini, Oedipus, Salerno, 2000 *****Niente in ''La favola pitagorica'', ''Ti uccidero, mia capitale'', ''Concupiscenza libraria'', ''Un'allucinazione fiamminga'', ''L'isola pianeta e altri settentrioni'', ''Vita di Samuel Johnson'', ''La penombra mentale''. ***Niente in Alda Merini, ''La scopata di Manganelli'' *[[Giovanni Falcone]] **1. Non è in ''Cose di Cosa Nostra''. *[[Giovanni XXIII]] **''I fioretti di papa Giovanni'', Henri Fesquet. *[[Gilbert Keith Chesterton]] **Il vero modo: ''I vantaggi di avere una sola gamba'' in ''Tremendous Trifles'' (''Tremende bazzecole'') *[[Gore Vidal]] **Il sesso: ''Sex, Death and Money''. *[[Guillaume Apollinaire]] **''Una struttura diventa'': da ''Les Peintres cubistes''. **''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''. **''La geometria è'': da ''Les Peintres cubistes''. **''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''. **''L'amore'': da ''Adieu!'', in ''Poèmes à Lou''. *[[Günter Grass]] **Art is uncompromising and life is full of compromises. ―Quoted by Arthur Miller in the Paris Review, 1966 *[[Gustave Flaubert]] **I coniugi: Lettera, 25 gennaio 1880. **Il cuore: 19 gennaio 1840. **L'auteur dans son œuvre doit être comme Dieu dans l'univers... *[[Guy de Maupassant]] **La storia: Sull'acqua (l’histoire, cette vieille dame exaltée et menteuse) ====H==== *[[Henrik Ibsen]] **Gli amici: André Gide, prefazione a Conjdon: Friends are dangerous, not so much for what they make us do as for what they keep us from doing. (from the Correspondence) *[[Henri Bergson]] **''Le due fonti della morale e della religione'' *[[Henri Michaux]] **''Brecce''. *[[Henry David Thoreau]] **Gli amici non vivono: ''Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack'' (parte omessa in ''Opere scelte'') **Il massimo che posso fare per un amico: Diario (7 febbraio 1941) *[[Henry Fielding]] **A chi nulla è stato dato: ''Joseph Andrews'' *[[Henry Miller]] **Il surrealismo: ''“An Open Letter to Surrealists Everywhere,” The Cosmological Eye'' (Lettera aperta ai surrealisti d'ogni paese, in ''Max e i fagociti bianchi''). **La storia del mondo: "Domenica dopo la guerra". *[[Hermann Hesse]] **Il prodigio della...: Die Welt im Buch **La funzione del poeta: ''Sull'amore'' (?) *[[Honoré de Balzac]] **''Ce qui fait les qualités du mari qu'on aime fait les dèfauts du mari qu'on n'aime pas''. **La gloria è un veleno: ''Una figlia d'Eva''. **''Le vieillard est un homme qui a diné et qui regarde les autres manger'': ''Correspondance'' ====I==== *[[Ian McEwan]] **''L'amore fatale'' **''A new license for liberty'', Guardian (30 aprile 1990), p. 19. ** Guardian (London, May 26, 1983). *[[Ignazio Cantù]] **Alcune citazioni potrebbero essere del fratello, [[Cesare Cantù]]. *[[Ignazio Silone]] **Due citazioni tratte da discorsi pubblici (?), difficile reperire una trascrizione precisa. ***''Comunisti ed ex comunisti'': prima del 1961. *[[Immanuel Kant]] **Che cosa significa orientarsi nel pensiero. *[[Indro Montanelli]] **''Ci manca un Berlinguer'': da ''La Voce'', fra il 22 marzo 1994 e il 12 giugno 1994. **In un'intervista alla Stampa: dal Giornale del 20 maggio 1993. **Sempre più si diffonde sulla nostra stampa: da ''Il giornale'', 29 maggio 1993. **Sulle donne s'è detto di tutto: La Voce, 1994. **Un giorno dissi al cardinal Martini: ''Il Venerdì'' di Repubblica, 21 gennaio 1994. *[[Isaac Asimov]] **Credo che sia impossibile: ''Yours, Isaac Asimov''. *[[Ivy Compton-Burnett]] **''Madre e figlio''. ====J==== *[[Jack London]] **''Un osso'': da ''La strada''. *[[Jack Kerouac]] **''Una tazza di caffè'': ''Angeli di desolazione''. *[[Jacques Lacan]] **L'amore: ''Seminario XII'', in ''Altri scritti''. *[[James Joyce]] **Nessuna penna: ''Lettere''. **Qual è l'età: ''Ulisse''. *[[Jean Cocteau]] **Ciò che il pubblico critica in voi: ''Il gallo e l'arlecchino'' **Il poeta è un: ''Secrets de beauté'' **La massa: ''Secrets de beauté'' **Barabba: ''Il gallo e l'arlecchino'' **Un artista: ''Il gallo e l'arlecchino'' *[[Jean Genet]] **Chi non ha mai provato: ''Un Captif Amoureux''. **Chiunque conosca un fatto: ''Un Captif Amoureux''. *[[Jean-Jacques Rousseau]] **È soprattutto nella solitudine: ''Le confessioni''. **Il rimorso dorme: ''Le confessioni''. **Val molto di più avere: ''Le confessioni''. *[[Jean-Paul Sartre]] **Odio le vittime che rispettano i loro giustizieri: I sequestrati di Altona, atto 1, sc. 1. *[[Jiddu Krishnamurti]] **Quando c'è l'Amore: ''L'uomo alla svolta''. *[[Johann Gottlieb Fichte]] **L'uomo che si isola: ''Sistema di etica''. *[[Johann Wolfgang von Goethe]] **Agli stupidi: Faust - ''Wie sich Verdienst und Glück verketten Das fällt den Thoren niemals ein'' **I love those who yearn for the impossible: Faust. **Chi possiede arte: Xenia? **Ciascuno vede: Faust, prologo. **L'azione è tutto: Faust **La mia pace è perduta: Faust. **L'età non ci rende: Faust, prologo **L'uomo è uomo: I dolori del giovane Werther. **Monotona cosa è l'uman genere: I dolori del giovane Werther. **Non si è mai soli in pochi: Faust, I, 4036. **Una perfetta contraddizione: Faust *[[John David Barrow]] **Da ''L'universo come opera d'arte''. *[[John Fowles]] ** La donna del tenente francese *[[Jorge Luis Borges]] **Nous ne croyons plus au progrès, quel progrès! (citato in Nestor Ibarra, ''Borges et Borges'') **Il vantaggio di avere: “Harto de los laberintos,” entrevista con César Fernández Moreno, Mundo Nuevo 18, (Dec. 1967) *[[José Ortega y Gasset]] **Il poeta: ''La disumanizzazione dell'arte''. **La biografia: {{en}} ''In Search of Goethe from Within: Letter to a German'', {{it}} ''Goethe. Un ritratto dall'interno'' (?) *[[Joseph Conrad]] **La critica: da ''Lo specchio del mare''. **Solo l'immaginazione: ibidem?. *[[Jules Renard]] **Scrivere: Leçons d'écriture et de lecture, 13 aprile 1895. ====K==== *[[Khalil Gibran]] **''The vision: reflections on the way of the soul''[http://4umi.com/gibran/vision/7] *[[Karen Blixen]] **L'uomo e la donna: ''Racconti d'inverno''. *[[Karl Ludwig Börne]] **''Ankündigung der Waage''. *[[Karl Kraus]] **Ben venga il caos: da ''La muraglia cinese''. *[[Karl Marx]] **Ogniqualvolta vien posta in discussione una determinata libertà, è la libertà stessa in discussione.: ''Dibattiti sulla libertà di stampa e sulla pubblicazione delle discussioni alla Dieta'', in ''Scritti politici giovanili''. ====L==== *[[Laurence Sterne]] **''Men tire themselves in pursuit of rest'': The Koran *[[Laurens van der Post]] **''Il mondo perduto del Kalahari'' **''Il cuore dell'Africa'' *[[Lev Tolstoj]] **Il segreto della felicità: una citazione simile è attribuita a [[James Matthew Barrie]]: «The secret of happiness is not in doing what one likes, but in liking what one has to do», ma non è rintracciabile nelle sue opere. **Se i macelli...: ***La maggior parte delle fonti la attribuiscono a [[Paul McCartney]]; [http://www.postchronicle.com/cgi-bin/artman/exec/view.cgi?archive=180&num=279211 McCartney] stesso dice di ripeterla spesso. ***Google Libri non dà risultati in inglese o in russo in alcuna opera di Tolstoj. **Tutte le idee: ''Guerra e pace'', epilogo, parte I, cap. XVI. **Tutti pensano a cambiare: [http://books.google.com/books?id=kVBYAAAAMAAJ&hl=it&dq=%22thinks%20of%20changing%22%20inauthor:Tolstoy&ei=lIJqTPfhFouOjAe8_vmBAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA] **Tutto, ogni cosa: ''Guerra e pace'', libro IV, parte I, cap. XVI. *[[Luc de Clapiers de Vauvenargues]] **N. 590. *[[Ludwig Wittgenstein]] **Niente in '''Pensieri diversi''' **Sentiamo dire: ''Grammatica filosofica'' *[[Luigi Einaudi]] **Discorso del 1954 (?); di sicuro prima del 1960. *[[Luigi Pirandello]] **E' un verso della canzone ''Camminando'' di [[Massimo Di Cataldo]]. Citazione o fonte? ====M==== *[[Manlio Sgalambro]] **[[Il cavaliere dell'intelletto]] **Per la terribile semplicità delle idee che la tradizione filosofica ci impone, più che fare direi che il compito dell'ora è disfare. *[[Marcel Proust]] **È meglio sognare la propria vita: da ''I piaceri e i giorni''. **Il ritornello che un orecchio: da ''I piaceri e i giorni''. *[[Marguerite Duras]] **''La vita materiale''. *[[Marguerite Yourcenar]] ** Il tuo nome: da ''I doni di Alcippe''. **Si è schiantato un cielo: da ''I doni di Alcippe''. **Noi abbiamo una sola vita: da ''Pellegrina e straniera''. **Non ho l'impressione: Alfredo Cattabiani, "Quel contatto ineffabile con l'Eterno", il Tempo, 19 dicembre 1987, p.3. **La morte s'avvicina: da ''I doni di Alcippe''. *[[Marlene Dietrich]] *Controllare ''Dizionario di buone maniere e cattivi pensieri''. *[[Mario Soldati]] **Ho contattato personalmente il sito comitatomariosoldati.it: mi hanno risposto che Kezich lo ha riportato sul Corriere della sera, senza fornirmi però una data. Nessun risultato tuttavia nell'archivio del Corriere (1992-oggi). **Prima del 1986. *[[Mario Vargas Llosa]] **Lettere... *[[Marshall McLuhan]] **Sunday Times Magazine, 26 marzo 1978 **La bomba: ''Il medium è il messaggio''. *[[Martin Heidegger]] **Il colloquio: da ''La poesia di Hölderlin''. *[[Matilde Serao]] **''Corriere di Roma'' del 19 settembre 1886: "Ascende la carrozza fra le prime macchie, rade ancora, e gira intorno ad una collina, scoprendo ogni tanto con l’occhio l’immenso Jonio glaciale senza una vela. Lievemente l’aria rinfresca. Ecco Stilo, una piccola città bruna bruna, antica, medievale, fabbricata a mezza costa; cittadina fiera e malinconica con le sue chiese antiche. Si traversa Stilo: le calabresi dal volto pallido vi guardano senza curiosità da dietro piccoli vetri delle loro finestre. La vegetazione poi diventa sempre montanara e si gira sui fianchi della montagna, ora seppellendosi fra gli alberi, ora rasentando un precipizio spaventoso. Qui e là spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non dunque questo paese è Ferdinandea? No, questo è Pazzano: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell’aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, già riattivate (dal Fazzari) rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere." *[[Max Beerbohm]] **Le donne: Zuleika Dobson *[[Max Frisch]] **Niente in ''Stiller''. *[[Max Nordau]] **God is the name that from the beginning: da ''Morals and the Evolution of Man''. *[[Michel Foucault]] **Introduzione a Ludwig Binswanger, ''Sogno ed esistenza''. Anche in ''Il sogno''. *[[Miguel de Cervantes]] **Diffida: da ''Novelle esemplari''. *[[Molière]] **Preferisco un vizio: ''Anfitrione'', Act I, sc. iv. *[[Monica Vitti]] **Venerdì di Repubblica del 25 agosto 1995. *<del>[[Montesquieu]]</del> {{fatto}} ====N==== *[[Nadežda Jakovlevna Mandel'štam]] **Le mie memorie *[[Napoleone]] **Che cos'è allora, questa verità storica, nella maggior parte dei casi? Una favola convenzionale, come fu ingegnosamente definita. (Memoriale) **So che bisogna dare a Dio ciò che è di Dio, ma il Papa non è Dio. (16 marzo 1811) *<del>[[Niccolò Tommaseo]]</del> {{fatto}} *[[Nicola Abbagnano]] **Dovrebbe essere in un articlo de ''Il Giornale'', 1981-1983. *[[Nino Manfredi]] **Io vengo dal bestialismo: ''Epoca'', 1993. *[[N. Scott Momaday]] **Una parola: Il viaggio a Rainy Mountain *[[Norman Douglas]] **La scuola: ''How about Europe''. ====O==== *<del>[[Oreste Benzi]]</del> {{fatto}} ====P==== *[[Paolo Rossi]] **Quello che succede in Italia: ''L'Indipendente'' di giovedì 30 novembre 1995. *[[Pablo Neruda]] **L'amore è breve: da ''20 Poesie d'amore e una Canzone disperata'' (Posso scrivere i versi...) *[[Paolo Villaggio]] **Fantozzi è anche un terapeuta: al Messaggero di lunedì 10 gennaio 1994. **Ho nostalgia degli anni Cinquanta: durante la trasmissione tv ''Babele'' di domenica 13 giugno 1993. **La tv è più pericolosa: ''Giornale'' di sabato 16 luglio 1994. *[[Paul Valéry]] **All'inizio: Dialogo dell'albero **Mettons en commun ce que nous avons de meilleur et enrichissons nous de nos mutuelles différences. **Bisogna: Moralités (Tel quel) *<del>[[P. D. James]]</del> {{fatto}} *[[P. G. Wodehouse]] **capelli grigi: ''Diario segreto''. **Critico: ''Le avventure di Sally''. **Telegrammi: ''Tanto di cappello a Jeeves''. *[[Pedro Calderón de la Barca]] **''Mujer, llora y vencerás''. *[[Pier Paolo Pasolini]] **'''Non''' è in ''Petrolio''. ====R==== *[[Raffaella Carrà]] **intervista al Giornale del 27 gennaio 1996. *[[Rainer Maria Rilke]] **Che cosa è mai... : ''Su Rodin''. **Così noi viviamo...: ''Sonetti a Orfeo'' (?) *[[Ralph Waldo Emerson]] **Attacca il tuo carro: <del>''Società e solitudine''</del>. **Dobbiamo essere cortesi: ''Condotta di vita''. **È una regola: ''Social aims''. **È una superstizione: ''Condotta di vita''. **Solo la poesia: <del>''Società e solitudine''.</del> **Un impero: ''The Young American''. **Un uomo: ''The Sovereignty of Ethics''. **[http://www.bartleby.com/90/ Opere complete] *[[Raymond Chandler]] **A really good detective never gets married: ''"Casual Notes on the Mystery Novel" (essay, 1949), first published in Raymond Chandler Speaking (1962)'' **Almeno la metà: da ''Casual Notes on the Mystery Novel'' **Boston: da ''Selected Letters of Raymond Chandler''. **The more you reason the less you create: da ''Selected Letters of Raymond Chandler'' e ''Raymond Chandler Speaking''. **If my books had been any worse: Raymond Chandler Speaking. **...it is a lesson in how not to write for the movies: ''Selected Letters of Raymond Chandler''. **By his standards anyone who noticed how many walls the room had: ''Selected Letters of Raymond Chandler''. *[[Raymond Queneau]] **Il diario intimo di Sally Mara (?); Sally plus intime (!). *[[Robert A. Heinlein]] **<del>''Il gatto che...''.</del> *[[Robert de Flers]] **Les livres sont des amis parfaits, ils sont accueillants et discrets, ils écoutent tous les secrets qu'on leur raconte et ils se gardent de les répéter. Aucune indulgence ne peut être comparée à la leur. Il n'y a qu'une chose qu'ils ne peuvent souffrir c'est d'être prêtés. Quand on les prête, ils sont si vexés qu'ils ne reviennent jamais. *[[Robert Louis Stevenson]] **Datemi quel giovanotto (For God's sake give me the young man who has brains enough to make a fool of himself!): ''Crabbed Age and Youth'' (in ''Virginibus puerisque''?) *[[Robert Musil]] **''Gli ideali hanno strane proprietà'': da ''The German as Symptom'', in ''Precision and Soul. Essays and Addresses''. **''Es hat keinen Sinn, Sorgen im Alkohol ertränken zu wollen, denn Sorgen sind gute Schwimmer''. *[[Roberto Gervaso]] *<del>[[Roland Barthes]]</del> {{fatto}} *[[Rudyard Kipling]] **Alla legione dei perduti...: ''Gentlemen-Rankers''. **Anche se il Tuo Potere...: ''McAndrew's Hymn''. **Il potere...: [http://www.thisdayinquotes.com/2011/03/power-without-responsibility.html] ====S==== *[[Samuel Beckett]] **Che cosa so: Basta **Com'è difficile parlare: Molloy **Dove sono: L'innominabile **Il sole risplende: Murphy **Questo è ciò che potrebbe essere l'inferno: Cenere. *[[Simone de Beauvoir]] **''La forza delle cose'' (''J’ai vécu tendue vers l’avenir et maintenant, je me récapitule, au passé : on dirait que le présent a été escamoté. J’ai pensé pendant des années que mon œuvre était devant moi, et voilà qu’elle est derrière: à aucun moment elle n’a eu lieu; ça ressemble à ce qu’on appelle en mathématiques une coupure, ce nombre qui n’a de place dans aucune des deux séries qu’il sépare''). *[[Simone Weil]] **Qui penserait à Dieu s'il n'y avait pas de mal au monde? *[[Soren Kierkegaard]] **At the bottom of enmity between strangers lies indifference. The Journals of Soren Kierkegaard: A Selection, no. 1144, journal entry for 1850, ed. and trans. by Alexander Dru (1938). **La sola antitesi: In vino veritas. **Ogni uomo: L'ora/L'istante (every human being is by nature a born hypocrite). **Uscirò dal cerchio: Aut aut (ed. integrale). *[[Stefania Sandrelli]] **Venerdì di Repubblica dell'8 marzo 1996 *[[Stendhal]] **''Je ne sais pas qui a donné l'idée de planter une ville au milieu de ce sable'': lettera del 3 novembre 1806. *[[Sun Tzu]] **Nessun riscontro ne ''L'arte della guerra''. *[[Susan Sontag]] **L'interpretazione: da ''Contro l'interpretazione''. ====T==== *[[T. S. Eliot]] **La completa eguaglianza: ''Appunti per una definizione della cultura''. *[[Thomas Mann]] **Trovare ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''. **Una grande verità: ''La posizione di Freud nella storia dello spirito moderno'' in ''Scritti minori'' o ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''. *[[Tom Cruise]] **Mi hanno insegnato: ''Messaggero'', 9 agosto 1992 ====U==== *[[Umberto Eco]] **Aristotele: 7, supplemento del Corriere della sera, 1995. *[[Ursula Le Guin]] **È troppo intelligente: Dancing at the Edge of the World **I bambini della rivoluzione: Dancing at the Edge of the World **La mia immaginazione: "The Creatures on My Mind" in Unlocking the Air and Other Stories **Se la narrativa scientifica: Dancing at the Edge of the World ====V==== *[[Valerio Magrelli]] **Possibile citazione completa: Gioco d’azzardo. È il contrario del gioco, ed è assurdo che abbia lo stesso nome. Mentre il gioco è fondato sulla possibilità di maneggiare le proprie forze, il gioco d’azzardo è basato sul rifiuto di agire: in un caso c’è l’azione, nell’altro la passione. *[[Victor Hugo]] **La religione: Préface philosophique (?) *<del>[[Virginia Woolf]]</del> {{fatto}} *<del>[[Vladimir Nabokov]]</del> {{fatto}} *[[Voltaire]] **Amici miei: ''Dialogues et entretiens philosophique'' (Mes amis , ou les astres sont de grands géomètres) **Che cos'è la politica: ''Annales de l'Empire depuis Charlemagne'' (mais la politique est-elle autre chose que l'art de mentir à propos) **Il superfluo: ''La felicità mondana: Il mondano'' **La paura: ''La paix vaut encore mieux que la veritè'' (lettera alla marchesa Marie de Vichy Chamrond Du Deffand, 7 dicembre 1768) **Nulla è perduto: ''Adelaide du Guesclin'' **Un proverbio saggio: La cena del conte di Boulainvilliers ====W==== *<del>[[Walter Benjamin]]</del> {{fatto}} *[[William Blake]] **''Una verità detta con tristi intenti...'': ''Auguries of Innocence'' (Pickering) **''Se il Sole e la Luna dovessero dubitare.. '': ''Auguries of Innocence''. **''Ero arrabbiato con il mio amico...'': ''A Poison Tree'', ''Songs of Experience''. **''La crocefissione...'': ''The Four Zoas'' **''Essendo infinito...'': ''There is no natural religion'' **''Nulla è più spregevole...'': ''Annotations to An Apology for the Bible by R. Watson''. **''Generalizzare vuol dire essere idioti'': ''Annotations to Sir Joshua Reynolds's Discourses'', pp. xvii–xcviii **''Per la tua amicizia...'': da ''On friends and foes''. *[[William Faulkner]] **Stein, ''Intervista con William Faulkner''. *[[William Golding]] **Gli uomini producono il male: da ''The Hot Gates''. *[[William S. Burroughs]] **Parole, colori, luci, suoni: ''Scrittura creativa''. *[[William Somerset Maugham]] **Il critico: The Summing Up **Il grado di civiltà: Our Betters **L'amore è solo: The Summing Up **Non credo: The circle **Ogni produzione di un artista: The Summing Up **Una donna si sacrificherà: The circle *[[Wisława Szymborska]] **''Posta letteraria''. ====...==== *Giulio Bora, Gianfranco Fiaccadori, Antonello Negri, Alessandro Nova, ''I luoghi dell'arte'', volume 3, Electa-Bruno Mondadori, Milano 2003 ==''Focus''== Ricerca delle fonti delle citazioni tratte da ''[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Speciale:Ricerca&limit=250&offset=0&profile=default&search=%22citato+in+focus%22&ns0=1&ns8=1&ns9=1&ns11=1&ns12=1 Focus]''. *[[Giorgio Manganelli]] **Niente in Google Libri. **Niente ne ''La favola pitagorica'', ''Agli Dei ulteriori'', ''La palude definitiva'', ''Hilarotragoedia'', ''Pinocchio: un libro parallelo'', ''Le interviste impossibili'', ''Esperimento con l'India'', ''Centuria'', ''Dall'inferno''. **Niente nell'archivio del ''Corriere'' e de ''la Repubblica''. *[[Hans Magnus Enzensberger]] **''Questioni di dettaglio''. *[[Marianne Moore]] **''Unicorni di mare e di terra''. *[[Ronald Laing]] **''La politica della famiglia''. ==Raccolte di citazioni== <pre><ref>Da ''''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre> <pre><ref>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre> <pre><ref>Da ''''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre> <pre><ref name=e /></pre> <pre>''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644</pre> <pre><ref>Da ''''; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. . ISBN 978-88-203-3911-1</ref></pre> <pre><ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano. Opera omnia'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, n. . ISBN 88-04-43263-2</ref></pre> <pre><ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. . ISBN 88-415-5890-3</ref></pre> <pre><ref>Citato in Franca Rosti, ''Tra virgolette. Dizionario di citazioni'', Zanichelli, Bologna, 1995, p. . ISBN 88-08-09982-2</ref></pre> qovx7i75havkfd4xlm4dg7l50sxlext Discussione:Pëtr Il'ič Čajkovskij 1 86428 1218386 559170 2022-07-22T15:16:54Z Dread83 47 dalla voce wikitext text/x-wiki {{sfid}} ==Senza fonte== *{{NDR|Sinfonia n. 6 in Si minore}} Credo che mi sarà dato di scrivere una sinfonia esemplare: così probabilmente lotterò fino all'ultimo respiro per raggiungere la perfezione senza mai riuscirvi. (da Wikipedia) *Il comporre perde totalmente il carattere di [[lavoro]], diventa pura beatitudine. *La natura mi ha dotato di un talento musicale nel quale credo, del quale non dubito, di cui vado orgoglioso, anche soltanto perché la mia musica reca conforto e piacere a persone come Voi. *Rimpiangendo il passato e sperando nel futuro senza mai essere soddisfatto del presente: così ho trascorso la mia [[vita]]. (da una lettera al fratello Anatole) tsgeuyprb5ldyt7hhgww28x8e4kr5w9 Batman v Superman: Dawn of Justice 0 122788 1218466 1202441 2022-07-22T22:49:52Z 176.243.233.188 wikitext text/x-wiki {{Film |immagine = Batman vs Superman (24907768243).jpg |titoloitaliano = Batman v Superman: Dawn of Justice |linguaoriginale = inglese, giapponese, russo |paese = Stati Uniti d'America |anno = 2016 |genere = azione, fantascienza, drammatico, avventura |regista = [[Zack Snyder]] |soggetto = [[Jerry Siegel]], [[Joe Shuster]], [[Bob Kane]], [[Bill Finger]] |sceneggiatore = [[Chris Terrio]], [[David S. Goyer]] |produttore = [[Charles Roven]], [[Deborah Snyder]] |attori = *[[Ben Affleck]]: Bruce Wayne / Batman *[[Henry Cavill]]: Kal-El / Clark Kent / Superman *[[Gal Gadot]]: Diana Prince / Wonder Woman *[[Amy Adams]]: Lois Lane *[[Jesse Eisenberg]]: Lex Luthor *[[Robin Atkin Downes]]: Doomsday *[[Diane Lane]]: Martha Clark *[[Kevin Costner]]: Jonathan Kent *[[Laurence Fishburne]]: Perry White *[[Jeremy Irons]]: Alfred Pennyworth *[[Holly Hunter]]: June Finch *[[Scoot McNairy]]: Wallace Keefe *[[Callan Mulvey]]: Anatoli Knyazev *[[Tao Okamoto]]: Mercy Graves |doppiatoriitaliani = *[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Bruce Wayne / Batman *[[Gianfranco Miranda]]: Kal-El / Clark Kent / Superman *[[Claudia Catani]]: Diana Prince / Wonder Woman *[[Ilaria Latini]]: Lois Lane *[[Davide Perino]]: Lex Luthor *[[Roberta Pellini]]: Martha Kent *[[Michele Gammino]]: Jonathan Kent *[[Massimo Corvo]]: Perry White *[[Mario Cordova]]: Alfred Pennyworth *[[Cinzia De Carolis]]: June Finch *[[Edoardo Stoppacciaro]]: Wallace Keefe *[[Enrico Chirico]]: Anatoli Knyazev *[[Jun Ichikawa]]: Mercy Graves }} '''''Batman v Superman: Dawn of Justice''''', film statunitense del 2016 con [[Ben Affleck]], [[Henry Cavill]], [[Gal Gadot]], [[Amy Adams]] e [[Jesse Eisenberg]], regia di [[Zack Snyder]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} C'è stato un tempo incontaminato, un tempo precedente. Esisteva la perfezione, l'assoluto adamantino. Come precipitano le cose. Le cose sulla Terra. E ciò che cade... è caduto. [...] Nel sogno, mi portavano verso la luce. Una splendida bugia. ('''Bruce Wayne''') {{NDR|voce fuori campo}} ==Frasi== {{cronologico}} *{{NDR|[[Ultime parole dal DC Extended Universe|Ultime parole]]}} Martha... ('''Thomas Wayne''') *{{NDR|[[Ultime parole dal DC Extended Universe|Ultime parole]]}} Sta tranquilla, Lois. ('''Jimmy Olsen''') *Ignoranza non vuol dire necessariamente innocenza, signorina Lane. ('''Generale''') *Una cosa l'abbiamo imparata, giusto? I diavoli non vengono dall'inferno sotto di noi, no... no, vengono dal cielo. ('''Lex Luthor''') *Spero che la prossima generazione di Wayne non erediti una cantina di bottiglie vuote... non che ci sia in vista nemmeno l'ombra di una prossima generazione... ('''Alfred''') *Il tormento agrodolce degli uomini: avere la conoscenza senza il potere. Perchè è paradossale. Grazie a tutti voi. ('''Lex''') *Noi, come abitanti di questo pianeta, stiamo cercando un salvatore. Il 90% delle persone crede in un potere superiore. Ogni religione crede in una sorta di figura messianica. E quando questo personaggio arriva davvero sulla Terra, vogliamo che si attenga alle nostre regole? Dobbiamo capire che si tratta di uno slittamento del paradigma, cominciare a pensare oltre la politica. ('''Vikram Gandhi''') *Ci sono dei vincoli morali con questa persona? Noi abbiamo un diritto internazionale. Sulla Terra, ogni atto è un atto politico. ('''Andrew Sullivan''') *Il genere umano ha dei precedenti terribili nel seguire persone di grande potere per vie che hanno condotto ad atrocità inaudite. ('''Glen Woodburn''') *Abbiamo sempre creato delle icone a nostra immagine. Abbiamo semplicemente proiettato noi stessi su di lui. Ma forse non è nè una figura demoniaca nè un messia, ma solo uno che cerca di fare la cosa più giusta. ('''Vikram Gandhi''') *Parliamo di un essere che con la sua stessa esistenza, mette alla prova il nostro senso di priorità nell'universo. Partiamo da Copernico che ha rimesso il Sole al centro dell'universo conosciuto al posto della Terra, e arriviamo all'evoluzione darwiniana per scoprire che siamo una fra le tante forme di vita su questa Terra. Ora scopriamo che non siamo speciali neanche in tutto l'universo, perchè c'è Superman. Ecco, un alieno fra noi. Non siamo soli. ('''Neil Degrasse Tyson''') *A nessuno interessa Clark Kent che sfida Batman. ('''Perry White''') *é sempre rubare se si ruba ad un altro ladro? ('''Diana''') *Lei era il mio mondo. E tu me l'hai portata via. ('''Superman''' rivolto a Batman) *Bruce ! Bruce ! Ascoltami adesso: è Lois, è Lois Lane, è lei la chiave. Sono troppo in anticipo? Sono in anticipo? Hai ragione su di lui. Hai sempre avuto ragione. Devi temerlo. Trovaci Bruce. Devi trovarci. ('''Flash''') *Signor Wayne, dall'età di sette anni lei è stato per l'arte dell'inganno ciò che Mozart è stato per il clavicembalo, ma non è mai stato un portento nel mentire a me. ('''Alfred''') *Sa qual è la bugia più vecchia in America? Che il potere può essere innocente. Buona fortuna. ('''Lex Luthor''') *Come determiniamo che cosa è bene? In una democrazia il bene è il dialogo, non una decisione unilaterale. ('''Senatrice Finch''') *Le persone odiano quello che non capiscono, ma vedono quello che fai e sanno chi sei. Non sei un assassino, una minaccia. Io non volevo che ti rivelassi al mondo. Sii il loro eroe, Clark, il loro monumento, il loro angelo, tutto ciò che hanno bisogno che tu sia. O non essere nulla. Tu non devi niente a questo mondo. Ne ora ne mai. ('''Martha''') *{{NDR|[[Ultime parole dal DC Extended Universe|Ultime parole]]}} Prima di cominciare voglio ringraziare il nostro testimone per essere qui oggi. é così che funziona una democrazia: si instaura un dialogo, si agisce secondo il consenso dei governati, signore. Ho già detto in questa sede che interventi non autorizzati non saranno tollerati da questa commissione, E neanche le menzogne. Perchè oggi, oggi è il giorno della verità. Perchè solo parlando... Solo quando lavoriamo insieme possiamo... possiamo... noi possiamo creare una società... {{NDR|vede un "the alla pesca della nonna", e l'aula esplode}} ('''Senatrice Finch''') *{{NDR|Rivolto a Lex Luthor}} Ti sbatto dentro senza farti a pezzi, il che è più di quanto meriti! ('''Superman''') *Se Dio è onnipotente non può essere solo bontà... e se è solo bontà allora non può essere onnipotente. ('''Lex Luthor''') *Nero e blu. Notte di battaglia. La più grande sfida tra gladiatori nella storia del mondo. Dio contro l'uomo. Il giorno contro la notte. Il figlio di Krypton contro il pipistrello di Gotham. ('''Lex Luthor''') *Nessuno resta buono in questo mondo. ('''Superman''') *{{NDR|Rivolto a Batman}} Sta' giù! Se l'avessi voluto, saresti già morto! ('''Superman''') *{{NDR|Rivolto a Superman}} Respira. Questa è paura. Non sei coraggioso. Gli uomini lo sono. ('''Batman''') *{{NDR|Rivolto a Superman}} I tuoi genitori ti avranno insegnato che sei importante... che sei qui per un motivo. I miei mi hanno insegnato un'altra lezione... morendo nei bassifondi senza alcun motivo. Mi hanno insegnato che il mondo ha senso solo... se lo costringi ad averlo. ('''Batman''') *Ti faccio una promessa: Martha non morirà. ('''Batman''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Lois''': Lei è un terrorista, generale? <br> '''Generale''': Non ha detto che l'intervista era con una signora. <br> '''Lois''': Non sono una signora, sono una giornalista. <br> '''Generale''': Io sono solo un uomo che non ha altro a parte l'amore per la mia gente. <br> '''Lois''': Chi paga per questi mercenari, generale? <br> '''Generale''': Chi paga i droni che ci passano sulla testa di notte? Una domanda ne tira un altra, giusto? <br> '''Lois''': Cosa sta insinuando, generale? [...] Gli Stati Uniti si manterranno neutrali nella vostra guerra civile, e da un punto di vista politico e in linea di principio. [...] <br> '''Generale''': Le bugie che gli americani raccontano come se fossero verità. [...] Uomini di potere non obbediscono ne alla politica ne ai principi, signorina Lane. Nessuno è diverso. Nessuno è neutrale. *'''Senatrice Finch''': Il mondo è così rapito da ciò che Superman può fare che nessuno si chiede cosa dovrebbe fare. Sia messo a verbale che la Commissione lo ritiene responsabile. <br> '''Kahina Ziri''': Non renderà mai conto a voi. Lui non rende conto a nessuno, nemmeno a Dio secondo me. *'''Bruce''': Ancora al lavoro? Con la vecchiaia diventi lento, Alfred. <br> '''Alfred''': Arriva per tutti, signor Wayne. Perfino lei è troppo vecchio per morire giovane. E non che non ci abbia provato. *'''Alfred''' {{NDR|mostrandogli la prima pagina del giornale, con un criminale marchiato col simbolo di Batman}}: Nuove regole? <br> '''Bruce''': Siamo criminali, Alfred, lo siamo sempre stati, non è cambiato niente. <br> '''Alfred''': Si, invece signore. È cambiato tutto. Gli uomini cadono dal cielo, gli Dei scagliano fulmini, degli innocenti muoiono. È così che comincia, signore: la smania, il furore, il senso di completa impotenza, che rende gli uomini buoni... crudeli. *'''Alfred''': Batman ha interrogato 6 persone e non ha ottenuto niente, è stato Bruce Wayne che ha avuto l'informazione. <br> '''Bruce''': Beh, Bruce Wayne non può intrufolarsi in casa di Lex Luthor. <br> '''Alfred''': Bruce Wayne non ne avrà bisogno: è stato invitato. *'''Bruce''': Bella ragazza, brutte abitudini. Ma questo non lo scriva. <br /> '''Clark''': Cosa ne pensa del bat-vigilante di Gotham? <br /> '''Bruce''': Il Daily Planet... ma è di mia proprietà? O era quell'altro? <br /> '''Clark''': Da voi i diritti civili vengono calpestati. Gli onesti vivono nel terrore. <br /> '''Bruce''': Non creda a quello che sente, giovanotto. <br /> '''Clark''': Io l'ho visto, signor Wayne. Si crede al di sopra della legge. <br /> '''Bruce''': Il Daily Planet che critica chi si crede al di sopra della legge... è un po' ipocrita, non le pare? Considerato che quando il vostro eroe salva un gattino su un albero scrivete un editoriale trionfale su un alieno che, se volesse, potrebbe ridurre il pianeta in cenere. E noi non potremmo fare niente per fermarlo. <br /> '''Clark''': La maggior parte del mondo non condivide la sua opinione. <br /> '''Bruce''': Forse è la Gotham City che è in me. Abbiamo dei brutti trascorsi con gli squilibrati vestiti da clown. *'''Intervistatore''': Ma è davvero sorprendente che l'uomo più potente del mondo sia una figura così controversa? <br /> '''Senatrice Finch''': Che un solo individuo si occupi di interventi di livello nazionale dovrebbe darci qualche perplessità *'''Clark''': Se non ci pensa la polizia, la stampa deve fare ciò che è giusto. <br /> '''Perry White''': Non decidi tu cosa è giusto. *'''Bruce''': Lei non mi conosce. Ma io ne ho conosciute tante come lei. <br /> '''Diana''': Mmm... Non credo abbia mai conosciuto una come me... In fondo è vero quello che si dice dei maschietti: nascono senza la minima inclinazione a condividere. Non ho rubato il suo drive, l'ho preso in prestito. Lo troverà nella sua auto, nel porta oggetti.... *'''Alfred''': Vuole entrare in guerra?<br /> '''Bruce''': Quel bastardo ha portato la guerra qui, da noi, due anni fa. Dio santo, conta i morti: migliaia di persone. E poi quante? Milioni? Lui ha il potere di spazzare via l'intera razza umana, e se c'è anche una probabilità su cento che sia nostro nemico la dobbiamo considerare un'assoluta certezza! E dobbiamo distruggerlo.<br> '''Alfred''': Ma lui non è nostro nemico!<br /> '''Bruce''': Non oggi. Vent'anni a Gotham, Alfred... abbiamo visto le promesse quanto valgono. Quante brave persone restano? Quante non sono cambiate? *'''Superman''': {{NDR|Apre in due la Batmobile e Batman esce}} La prossima volta che vedi il tuo simbolo in cielo, non rispondere. Il Pipistrello è morto. Seppelliscilo. Considerala magnanimità. <br /> '''Batman''': Dimmi. Tu sanguini? {{NDR|Superman vola via}} Gronderai. *'''Superman''': Tutto questo tempo ho vissuto seguendo la visione di mio padre, l'ideale di un fantasma, pensando a fare del bene. Superman non è mai stato reale, era solo il sogno di un contadino del Kansas. <br /> '''Lois Lane''': Quel sogno è tutto ciò che tante persone possiedono, è quello che dà loro speranza. Questo significa qualcosa? {{NDR|Il simbolo della "S"}} <br /> '''Superman''': Nel mondo da cui provengo, ma il mio mondo non esiste più. *'''Alfred''': Lei sa che non può vincere, è un suicidio. <br /> '''Bruce''': Sono più vecchio di quanto mio padre non sia mai stato. Potrebbe essere l'unica cosa importante che avrò fatto.<br> '''Alfred''': Vent'anni di lotta alla criminalità non contano?<br /> '''Bruce''': I criminali sono come le erbacce: ne strappi una e ne ricresce subito un'altra. Questo è per il futuro del mondo. È il mio retaggio. Mio padre mi mise a sedere qui, e mi raccontò come era nata la fortuna dei Wayne. <br> '''Alfred''': Ferrovie, beni immobili e petrolio. <br /> '''Bruce''': La prima generazione si arricchì commerciando con i francesi: pelli, pellicce. Erano cacciatori.<br> '''Alfred''': Così cade il casato dei Wayne. *'''Lois''': Lei è [[psicopatia|psicopatico]].<br /> '''Lex''': Cinque sillabe valide per ogni pensiero inadatto a menti ristrette. *'''Batman''': Tu non sei mai stato un Dio. E non sei mai stato un uomo. <br /> '''Superman''': Così tu gli permetti di uccidere Martha. <br /> '''Batman''': Che cosa significa? Perchè hai detto quel nome? <br /> '''Superman''': Trovalo subito. Salva Martha. *'''Batman''': Io non ti merito, Alfred. <br /> '''Alfred''': No, signore, è la verità. *'''Knyazev''' {{NDR|[[Ultime parole dal DC Extended Universe|ultime parole]]}}: Buttala. Ho detto "buttala"!!! Io la ammazzo! Credimi, lo faccio!!! <br /> '''Batman''': Io ti credo. *'''Batman''': Stia tranquilla. Sono amico di suo figlio. <br /> '''Martha''': L'avevo capito... dal mantello. *'''Superman''': Hai perso. <br /> '''Lex''': Non posso lasciarti vincere! Ho dato a Batman una possibilità ma non ha avuto la forza! Quindi, se l'uomo non uccide Dio, lo farà il Diavolo! [...] Un'antica deformità Kryptoniana! E adesso, sangue del mio sangue! È nato per distruggerti! Si chiama Doomsday! Adesso Dio è come se... fosse morto! *'''Wonder Woman''' {{NDR|riferita a Doomsday}}: Questa cosa, questa creatura, sembra si nutra di energia! <br /> '''Superman''': Quella "cosa" viene da un altro mondo. Il mio mondo. <br /> '''Wonder Woman''': Ho già ucciso cose che venivano da altri mondi. <br /> '''Superman''' {{NDR|a Batman, riferendosi a Wonder Woman}}: Lei è con te? <br /> '''Batman''': Credevo fosse con te. {{NDR|i tre eroi si preparano a combattere con Doomsday}} *'''Superman''': Io ti amo. <br /> '''Lois''': No. No Clack, non puoi. <br /> '''Superman''': Questo è il mio mondo. <br /> '''Lois''': No Clark, non farlo. <br /> '''Superman''': Tu sei il mio mondo. <br /> '''Lois''': No, ti prego! Clark!!! *'''Bruce''': Tutto il circo è lì a celebrare una bara vuota. <br /> '''Diana''': Non sanno come onorarlo, se non come un soldato. <br /> '''Bruce''': Io l'ho tradito, da vivo... non lo tradirò da morto. Aiutami a trovare gli altri come te. <br /> '''Diana''': Forse non vogliono essere trovati. <br /> '''Bruce''': Invece sì... e combatteranno, dobbiamo rimanere uniti. <br /> '''Diana''': Cento anni fa decisi di abbandonare l'umanità... e un secolo pieno di orrori. L'uomo ha creato un mondo dove restare uniti è impossibile. <br /> '''Bruce''': Gli uomini sono ancora buoni. Combattiamo, uccidiamo, ci tradiamo a vicenda. Ma possiamo ricostruire. Possiamo fare di meglio. Lo faremo. Dobbiamo farlo. <br /> '''Diana''': Gli altri come me... Perché hai detto che dovranno combattere? <br /> '''Bruce''': Una sensazione... ==[[Explicit]]== {{explicit film}} '''Batman''': Qualunque cosa farai, in qualunque posto andrai, io ti sorveglierò! {{NDR|gli tira fuori sul pugno un metallo rovente del suo simbolo}} <br /> '''Lex Luthor''': Ma... la campana ha già suonato. E l'hanno sentita, la nelle tenebre in mezzo alle stelle. Din-don, il Dio è morto. {{NDR|Batman afferra Lex, e colpisce furiosamente invece sul muro alle spalle, marchiandolo col suo simbolo. Lui sparisce, e tutte le celle cominciano a chiudersi}} La campana!! Ormai non si può più fermare!! Lui ha fame, è riuscito a trovarci! E sta arrivando!!! Din din din din din din din din din. Din din din din din din din din din. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} {{Superman}} {{DC Extended Universe}} [[Categoria:Film di Superman]] [[Categoria:Film di Batman]] [[Categoria:Film del DC Extended Universe]] [[Categoria:Film d'azione]] giq5gq7mw9bi1v7s7f0mtkqzldxkyuc In the Market 0 135223 1218419 863446 2022-07-22T19:23:27Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= In the Market |immagine= |didascalia= |lingua originale= Italiano |paese= Italia |titolo alfabetico= In the Market |anno uscita= 2009 |durata= 88 min |aspect ratio= |genere = Horror |genere 2 = Drammatico |genere 3= Avventura |regista= Lorenzo Lombardi |soggetto= Lorenzo Lombardi |sceneggiatore= Lorenzo Lombardi, Eleonora Stagi |produttore= Lorenzo Lombardi |attori= *[[Ottaviano Blitch]]: Adam «il macellaio» *[[Rossella Caiani]]: Sarah *[[Gloria Cocco]]: Cartomante *[[Marco Martini (attore)|Marco Martini]]: David *[[Elisa Sensi]]: Nicole *[[Massimiliano Vado]]: Rapinatore *[[Eleonora Stagi]]: Monika, la ragazza che chiede lo zucchero |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''In the Market''''', film italiano del 2009, regia di Lorenzo Lombardi. ==Frasi== *È un sentiero atroce che noi tutti imbocchiamo. Uguali in quel diventare bestie e sciacalli, e infine muti, ognuno col proprio brandello di carne. Il sapore aspro tra i denti e le mani impiastricciate di sangue. Carne che si lisfa e sfilaccia, corpi umani aperti, tavole imbandite per gli animali che siamo. ('''Adam «il macellaio»''') ==Dialoghi== *'''Monika''': Salve.<br />'''Adam''': Come va?<br />'''Monika''': Mi scusi, non so se mi potrà dare una mano, forse non è il suo reparto.<br />'''Adam''': Ha ragione, questo non è succo di fragola. Ma mi dica, posso aiutarla lo stesso.<br />'''Monika''': Grazie. È che non sono di qui. Sa dove posso trovare lo zucchero?<br /> *'''David''': Che ne pensate delle uova?<br />'''Nicole''': Che cazzo c'entrano?<br />'''David''': Le uova c'entrano sempre.<br />'''Sarah''': Ma di che uova parli?<br />'''David''': Delle uova, le uova per eccellenza: quelle di gallina.<br />'''Nicole''': Io vorrei capire come fai in questo momento a pensare alle uova?<br />'''Sarah''': Mangeresti delle uova con questo caldo?<br />'''David''': Beh, certo che no, facevo per dire. Ho letto che da come mangi le uova puoi capire molto sulle persone.<br />'''Nicole''': Mi sa che a te il sole dà alla testa.<br />'''David''': E non è soltanto il sole che mi dà «alla testa».<br />'''Nicole''': E allora cos'è?<br />'''Sarah''': Ehi, queste uova sono pronte?<br />'''David''': Guarda che ha iniziato lei.<br />'''Sarah''': Non mi interessa! Arriva al sodo con queste uova! Ah, ah!<br />'''David''': Bella battuta. Allora, le uova sono quelle ma le puoi fare come vuoi. Ci sono strapazzate, all'occhio di bue, in camicia, omelette, al tegamino...<br />'''Sarah''': Sode.<br />'''David''': Sode.<br />'''Nicole''': A me piacciono alla coque.<br />'''David''': Sì, le puoi persino succhiare con la cannuccia. Insomma, esistono svariati modi per cucinarle.<br />'''Sarah''': E questo lo abbiamo appurato. Continua.<br />'''David''': Per esempio, a Nicole piacciono alla coque, questo vuol dire che è molto curiosa.<br />'''Nicole''': Sì.<br />'''Sarah''': È vero. A me piacciono strapazzate. Che vuol dire?<br />'''David''': Strapazzate... strapazzate... A beh, vuol dire che sei molto insicura e che hai una vita interiore molto disordinata.<br />'''Sarah''': Mah, forse. Resta il fatto che le mangio così perché mi piacciono. Ah, ah! E poi scusami, mi vorresti dire che gli inglesi sono tutti serial killer?<br />'''David''': Beh... == Altri progetti == {{interprogetto}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film drammatici]] hk7d5lto89k800af04c1xwwr7i8u3fv António de Oliveira Salazar 0 137593 1218473 1215249 2022-07-22T23:38:16Z CommonsDelinker 1592 Rimuovo l'immagine "Mário_Novais,_António_de_Oliveira_Salazar_(1959).jpg", cancellata in Commons da [[commons:User:Marcus Cyron|Marcus Cyron]] perché Mass deletion of all critical images of User Ser.Silv.. wikitext text/x-wiki '''António de Oliveira Salazar''' (1889 – 1970), politico ed economista portoghese, dittatore del Portogallo dal 1932 al 1968. ==Citazioni di Salazar== *La nostra Dittatura si avvicina, evidentemente, alla Dittatura fascista nel rafforzamento dell'autorità, nella guerra dichiarata a certi principi della democrazia, nel suo carattere accentuatamente nazionalista, nelle sue preoccupazioni di ordine sociale. Se ne discosta, però, nei suoi metodi di rinnovamento. La Dittatura fascista tende ad un cesarismo pagano, ad uno Stato nuovo che non conosce limitazioni di natura giuridica nè morale, che marcia alle sue méte, senza trovare ingombri nè ostacoli. [[Mussolini]] [...] è un meraviglioso opportunista dell'azione.<ref name="antonioferro111">Citato in Antonio Ferro, ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo'', traduzione di Corrado Zoli, Sindacato italiano arti grafiche, Roma, 1934, [https://archive.org/details/SALAZAR/page/n55 pp. 111-113]</ref> *Non dimentichiamo che Mussolini è un Italiano discendente dai Condottieri del Medioevo, e non dimentichiamo, parimenti, le sue origini, la sua formazione socialista, quasi comunista.<ref name="antonioferro111"/> *Non pongo in dubbio l'azione moralizzatrice di Mussolini. Dico che certe affermazioni e certi atteggiamenti nell'ordine morale sono imposti da Mussolini al Fascismo, non sono imposti dal Fascismo a Mussolini. Egli ''vuole'' così, e potrebbe volere tutto l'opposto senza contraddirsi. Invece, i limiti entro i quali noi pretendiamo di agire, sono imposti dai principi fondamentali dello Stato Nuovo portoghese alla nostra azione, all'azione degli uomini di governo. Le nostre leggi sono meno severe, i nostri costumi meno rigorosamente vigilati, ma lo Stato, esso, è meno assoluto, e non lo proclamiamo onnipotente.<ref name="antonioferro111"/> *{{NDR|Su [[Adolf Hitler]]}} L'Europa deve a lui il grande servigio di aver fatto retrocedere, con una energia sorprendente e dei muscoli di ferro, le frontiere del comunismo. Temo soltanto ch'egli non vada troppo lungi, nel campo economico e sociale.<ref name="antonioferro222">Citato in Antonio Ferro, ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo'', traduzione di Corrado Zoli, Sindacato italiano arti grafiche, Roma, 1934, [https://archive.org/details/SALAZAR/page/n111 pp. 222-223]</ref> *{{NDR|Sulla [[Guerra d'indipendenza dell'Angola]]}} L'invito del Consiglio di Sicurezza ad arrestare quelle che vengono definite misure di soppressione nell'Angola è semplicemente teatrale, anzi, si può dire che offende i diritti di uno Stato sovrano.<ref name="respingetregua">Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,12/articleid,0081_01_1961_0155_0012_24654960/ Salazar respinge l'invito ad una tregua nell'Angola]'', ''La Stampa'', 1 luglio 1961</ref> *Attraverso la Nato gli Stati Uniti appoggiano chiaramente l'Europa occidentale contro i pericoli del comunismo, ma in Africa il governo di Washington persegue una politica identica a quella dell'Unione Sovietica. Tale politica è incompatibile con gli obblighi assunti dagli americani in base al trattato nord-atlantico. Essa inoltre indebolisce la resistenza dell'Europa che si trova ad essere privata di qualsiasi base umana, strategica ed economica, per la sua difesa e quella dell'Africa.<ref name="respingetregua"/> *Noi riteniamo di avere il diritto di sapere se la nostra presenza e la nostra collaborazione sono già inutili alle Nazioni Unite. Anche se non lo sono posso dire che non so se saremo il primo paese ad abbandonare le Nazioni Unite, ma certamente saremo fra i primi.<ref name="salazarminaccia">Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0084_01_1962_0003_0001_16930829/ Salazar minaccia di ritirarsi dall'Onu per il mancato intervento a difesa di Goa]'', ''La Stampa'', 4 gennaio 1962</ref> *Il Portogallo si rifiuta di riconoscere la [[Annessione indiana di Goa|conquista di Goa]] come un fatto compiuto.<ref name="salazarminaccia"/> *L'India può farci la guerra senza provocazione, ma senza di noi non può fare la pace. Non vi è stata una dichiarazione di guerra ma soltanto una situazione "de facto". Certamente il fatto che Goa dopo essere stata per 450 anni portoghese sia ora occupata dalla nazione indiana costituisce uno dei più gravi disastri della nostra storia.<ref name="salazarminaccia"/> *Lasciare Goa ad un piccolo paese, ch'era stato l'artigiano delle grandi scoperte geografiche al prezzo di sacrifici immensi, doveva essere un punto d'onore per ogni nazione civile... L'occupazione indiana rappresenta uno dei peggiori disastri della nostra storia.<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0084_01_1962_0017_0003_16934443/ ''Non bastano le ingiurie agli inglesi e all'Onu per salvare le minacciate colonie del Portogallo''], ''La Stampa'', 20 gennaio 1962</ref> *Aprendo il giornale del mattino, ci si può chiedere se esista ancora un posto sulla terra che non sia preda di cospirazioni, rivoluzioni, conflitti sociali, assassini politici.<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0111_01_1966_0200_0003_5340995/ ''Il silenzio di Salazar''], ''La Stampa'', 4 settembre 1966</ref> *I Paesi felici non hanno storia.<ref name="agoniasalazar">Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0122_01_1968_0213_0003_5302445/ L'agonia di Salazar paralizza il Portogallo]'', ''La Stampa'', 19 settembre 1968</ref> *Nulla ci obbliga a credere che l'origine del potere sia nelle masse, che i governi debbano essere opera della moltitudine e non d'una élite.<ref name="agoniasalazar"/> {{Int|1=Dal discorso del 23 novembre 1932|2=Antonio Ferro, [https://archive.org/details/SALAZAR/page/n1 ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo''], traduzione di Corrado Zoli, Sindacato italiano arti grafiche, Roma, 1934}} *{{NDR|Su [[Manuele II del Portogallo]]}} Il Re deposto nel 1910 visse nel suo esilio di Londra una vita che direi, più che di Principe, di grande Portoghese. Soffrì, studiò, osservò molto. Vinse sè stesso e le possibili suggestioni di un dolore immeritato, portando agli estremi il suo amore del Portogallo; si istruì e fu accolto per meriti propri nell'alto mondo dell'intelligenza; accumolò nel suo spirito osservazioni ed insegnamenti tratti dalle cose e dai fatti, dai fatti che la sua posizione gli permetteva di vedere e son, molto volte, diversi da quelli che vediamo; noi praticò in sommo grado, e serviva a tutti d'esempio, le virtù domestiche e sociali. Ed ecco che, quand'ebbe finito di formarsi questo modello d'uomo, di Principe e di Portoghese, nel giungere al pieno vigore dell'età, dell'intelligenza, della coltura e delle energie morali, quando finalmente poteva considerarsi preparato ad esser Re, la morto lo porta via, senza discendenti nè successore. *Ho osservato quanto sia nociva allo sviluppo e alla purità della vita religiosa la interferenza della politica nella religione, la confusione degli interessi materiali cogli interessi spirituali dei popoli, della Chiesa con qualsivoglia organismo che, agendo nel terreno politico, possa esser preso come un partito, che aspiri o no al Governo. *La Dittatura sorse contro il disordine nazionale. Era uno degli esponenti di questo disordine il parlamentarismo e la vita sregolata dei partiti: la nostra prova democratica fu incontestabilmente lamentevole. La colpa era o del regime parlamentare o dei suoi servitori: quanto più assolveremo questi, tanto maggior colpa dovremo far risalire a quello; responsabilità ce ne sono, tuttavia, più che non occorrano per schiacciare tutti quelli che parteciparono al dramma. *In Portogallo, abbiamo molte volte sacrificato troppe cose ad un umanitarismo che disconosce la giustizia dovuta alla grande massa innocente, vittima costantemente immolata alle furie di coloro che quell'umanitarismo assolve. Noi possiamo perdonare le pene, ma non possiamo dimenticare le colpe, e saremmo dei criminali se da questo generoso atteggiamento non deducessimo la necessità di una più stretta vigilanza, di una più ferma sicurezza, di una repressione più severa, se fatti trascorsi dovessero ripetersi. *Noi abbiamo una dottrina e siamo una forza. Come forza, ci spetta di governare: teniamo il mandato da una Rivoluzione trionfante, senza opposizioni e colla consacrazione del Paese; come seguaci di una dottrina, ci tocca d'essere intransigenti nella difesa e nell'attuazione dei principi che la costituiscono. In tali condizioni, non ci sono accordi nè transizioni nè transazioni possibili. Coloro che consentono nel nostro programma fanno opera patriottica, dichiarando il proprio consenso e lavorando apertamente accanto a noi; coloro che non consentono, possono essere parimenti sinceri e degni, confessando il loro dissenso, sono anche liberi di proclamarlo, ma, quanto a svolgere un'attività politica effettiva, li tratteremo nel miglior modo possibile perché non ci disturbino troppo. *A tutti quelli che son dei nostri o desiderano esserlo, dobbiamo dire, chiaro e alto, in nome della Nazione da ricostruire, che dalle forze della Dittatura si esige ''disciplina, omogeneità, purezza di ideale''.<br>Non son con noi quelli che preferiscono all'obbedienza la loro libertà d'azione, nè quelli che sovrappongono alle direttive tracciate dall'alto le suggestioni della loro intelligenza, anche se illuminata, o gli impulsi, anche se nobili, della loro volontà. Non son con noi quelli che non sentono profondamente i principi essenziali della ricostruzione nazionale, quelli che restriongono la loro adesione ai criteri ne' quali consentono o che loro convengono, nè quelli che entrano e rimangono ancor fuori, ricevendo da più parti suggestioni e ordini. Non son con noi quelli che pensano di trarre dalla loro adesione un titolo di benemerenza, quelli che cercano di vataggio invece di un posto disinteressato di combattimento, quelli che non sentono in sè nè vocazione per servire la Patria nè disposizione a sacrificarsi per il bene comune. {{Int|1=Dalla prefazione di ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo''|2=Antonio Ferro, [https://archive.org/details/SALAZAR/page/n1 ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo''], traduzione di Corrado Zoli, Sindacato italiano arti grafiche, Roma, 1934}} *Le ultime decine d'anni della storia portoghese sono di decadenza profonda; questa colpì, si può dire, tutte le manifestazioni della vita nazionale - la produzione, la cultura, la pubblica amministrazione, la politica. Tuttavia, se si esaminino le cose più da vicino, si constata che questa depressione non fu conseguenza di una assoluta mancanza di uomini. Nelle arti, nelle scienze, nell'insegnamento, nel giornalismo, nell'industria e nell'agricoltura, nella colonizzazione, si affermarono o soltanto operarono, ignorati, alcuni valori di primo ordine. *Tutti che abbiamo, per l'intelligenza, per la voce del sangue o soltanto per l'istinto del cuore, la coscienza della nostra unità e indipendenza, della nostra passata grandezza, della nostra collaborazione all'opera civilizzatrice dell'Europa, dei nostri interessi presenti in Africa, in Asia, in Oceania, tutti sentiamo - ferita aperta nell'animal - il riso universale, la beffa di popoli in nulla a noi superiori, se non nella loro linea esteriore, a causa delle nostre agitazioni rivoluzionarie, della nostra incapacità di governarci, delle nostre irregolarità amministrative, della nostra impreparazione e del nostro discredito. *Io non dico, come molti, che la vita della città sia falsa; è quella che è, viva e reale nei suoi artifizi e nei suoi difetti; dico che è incompleta, specialmente se da essa si vuol giudicare della vita nazionale, e se si suppone esser vita della città la vita, nella città, di una classe. Quando si scende dalla Capitale alla provincia, dalla città al borgo, dal club, dalla redazione del giornale, dal salone delle feste alla campagna, alla fabbrica, all'officina, l'orizzonte delle realtà sociali si allarga ai nostri sguardi, e si ha un'impressione diversa di quel che è una Nazione. *L'origine militare della Dittatura portoghese deve dar sempre alla nostra rivoluzione un carattere speciale. Qui, non fu un partito, una forza rivoluzionaria che s'impossessò del potere; fu l'esercito, organo della Nazione, che intervenne, nel senso di creare le condizioni necessarie per l'esistenza di un governo contro i partiti e nazionale. La forza armata non costituisce un partito, non può difendere il «partitismo». Il suo intervento non può essere considerato da nessuno come l'intromissione abusiva di una forza in armi, di una minoranza audace, bene o male intenzionata, che vuol governare contro la maggioranza. In ciò è manifesta la nostra superiorità. *La tempesta rivoluzionaria che agita il mondo e minaccia le fondamenta dell'ordine sociale impone, come prima di tutte le necessità, quella di impadronirsi dei pubblici poteri: la conquista dello Stato e la difesa intransigente dell'ordine pubblico. Per chi ami la Patria e i principi fondamentali della nostra civiltà, questo è oggi il problema basilare. *L'opera educativa da compiersi, specialmente in quest'epoca di rinascenza nazionale, deve partire da un atto di fede nella Patria portoghese ed ispirarsi ad un sano nazionalismo. Bisogna amare e conoscere il Portogallo - nel suo passato di grandezza eroica, nel suo presente di possibilità materiali e morali, indovinarlo nel suo avvenire di progresso, di bellezza, di armonia. Soltanto si ama quel che si conosce, ma per conoscere è già necessario un principio di amore. Ripeto: bisogna amare e conoscere il Portogallo. *Sfiorando un po' il ridicolo (per uno straniero che non vive la vita dell'Italia d'oggi) giovani appena adolescenti imitano la ferma andatura, l'aggrottar di ciglia, l'espressione dura, lo sguardo altero, l'aria di sfida e di assoluta padronanza di sè con che [[Mussolini]] si impone alle masse italiane. A me non stupisce il fatto, essendo certo che le moltitudini hanno tendenza a copiare i tratti salienti dei propri idoli, a volte anche i loro più gravi difetti. *Soltanto noi avemmo un Vasco di Gama, un Giovanni di Castro, un Alfonso d'Albuquerque, i trionfi, le glorie sfolgoranti dell'India; dopo di noi, mercanti inglesi, incomparabilmente meno illustri, crearono per l'Inghilterra, senza accorgersene, un grande Impero. Soltanto noi avemmo un Re Giovanni I, l'«inclita generazione dei grandi Infanti», un Re Alfonzo V, per allargare il Portogallo oltre lo Stretto e conquistare l'Africa settentrionale; ma chi domina oggi e vende i propri prodotti nel Marocco sono Francia e Spagna. Soltanto noi avemmo un Pietro Alvarez Cabral, delle missioni gesuite, un Brasile; ma ancorchè questa sia la nostra più brillante corona di Paese colonizzatore e che la nostra colonia di Portoghesi vi sia la più numerosa, oggi i nostri connazionali sono laggiù soltanto dediti ai commerci e ai mestieri più umili, superati in molti Stati da Tedeschi e da Italiani. Soltanto noi insegnammo le rotte dei grandi oceani a tutti i popoli della terra, fummo nel commercio e nella pesca all'avanguardia di molti altri; e compriamo oggi il baccalà in Norvegia e imbarchiamo le nostre mercanzie su navi dell'Inghilterra e della piccola Olanda. A volerci afferrare alle idee dei tempi eroici, corriamo il rischio di apparire come degli oziosi in un mondo nuovo che non ci intende.<br>Ecco perché una nuova direttiva dev'essere impressa alla Nazione e alla sua esistenza collettiva, profittando delle formidabili qualità di razza e neutralizzando alcuni dei suoi principali difetti. Una mentalità nuova darà risorgere il Portogallo. ==Citazioni su Salazar== *Fino alla morte di Salazar, la cui arcaica mentalità non poteva ammettere che neppure concessioni fittizie fossero fatte agli africani, non c'era altra via che la radicalizzazione della guerra coloniale. Salazar, che ripeteva a chi voleva capirlo «L'Africa non esiste» (affermazione che esprime sì un razzismo demenziale, ma sintetizza anche alla perfezione i principi e la pratica della politica coloniale portoghese in tutti i tempi), alla sua età non poteva sopravvivere a questa prova dell'esistenza dell'Africa: la resistenza armata vittoriosa dei popoli africani alla guerra colonialista portoghese. ([[Amílcar Cabral]]) *Salazar non era che un fanatico credente del dogma della superiorità dell'europeo e dell'inferiorità dell'africano. Come tutti sanno, Salazar è morto malato d'Africa. ([[Amílcar Cabral]]) *Secondo me è un onore per gli italiani che Mussolini abbia fatto la fine che ha fatto ed è una vergogna per i portoghesi che Salazar sia morto nel suo letto. ([[Alexandros Panagulis]]) *Un uomo politico portoghese molto autoritario, ma poco incline a quella organizzazione ideologica della società che caratterizzò fascismo e nazismo. ([[Sergio Romano]]) ===[[Alberto Ronchey]]=== *Antonio de Oliveira Salazar non volle considerarsi un dittatore; la parola gli era sgradita. *Chiuso nella sua dignità di capo incontrastato d'una società arcaica, Salazar argomentava sul terreno giuridico da professore anziano di Coimbra, sogliando antichi trattati. *Durante la guerra, Salazar cedeva le basi delle Azzorre agli alleati e in pari tempo esponeva sulla sua scrivania un ritratto di Mussolini. Ordinò lavori pubblici e curò l'''escudo''; nel dopoguerra aderì alla NATO, ma chiudendo il Paese all'aria dell'Ovest. Aveva adottato una politica devota al semplice pareggio contabile delle finanze. Era stato, per l'appunto, professore di diritto finanziario: conosceva la scienza delle finanze dei suoi tempi, non l'economia. *Per Salazar, professore cattolico e nazionalista figlio di un piccolo amministratore terriero, la miseria era castità. *Salazar non credeva nei piani d'investimento e nell'industria. Non sperava in un proletariato industriale, che avrebbe potuto essere comunista. Ma era questo un timore disceso da nozioni superate: ad onta delle profezie marxiste, il comunismo ha trionfato solo nel mondo pre-capitalistico e quasi feudale, dalla Russia alla Cina. ===[[Sandro Viola]]=== *Gli anni della formazione (il seminario dei Gesuiti, dove prende gli ordini minori), le abitudini di vita (niente fumo, neinte alcool, pasti a base di uova), la misoginia. Erano questi gli elementi che influivano sulla sua visione del mondo, una visione apocalittica, paurosa, in cui tutto gli sembrava andare verso l'abisso, mentre nessuno, o quasi nessuno, credeva più alle cose in cui credeva lui: la missione civilizzatrice dell'Occidente in un universo barbaro, il Portogallo ultima diga contro l'ateismo e il comunismo, le ''élites'', l'autorità. *«''I Paesi felici''», aveva detto un giorno Antonio Oliveira de Salazar, «''non hanno storia''». Salazar si riferiva al Portogallo, e certo esagerava perché è difficile, molto difficile, poter definire il Portogallo un Paese felice. Il trentacinque per cento della popolazione è analfabeta, il reddito annuale pro capite è di centoquarantacinquemila lire, forse il più basso d'Europa. Ma lì dove aveva ragione era quell'affermare che il Portogallo non ha avuto in questi decenni, e non ha ora, «storia». La sua storia è ferma a quel giorno del 1929 in cui i militari al potere, incapaci di venire a capo della crisi economica che minacciava il Paese, richiamarono a Lisbona il giovane professore dell'Università di Coimbra Oliveira Salazar. *Nessuno parla del «dopo Salazar». Non si parla neppure nei caffè del Chado e del Rossio, i luoghi di ritrovo della borghesia liberale, dove Salazar aveva sempre tollerato (limitandosi a infittire le reti dei confidenti della polizia, i «bufos») che si raccontassero le storielle contro il regime e si facesse qualche critica. Dopo aver detto per anni che il futuro del Portogallo, un futuro migliore del presente, era legato all'evento biologico della morte di Salazar, gli «avocados» e gli intellettuali sembrano spaventati che l'evento sia ormai così vicino. ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Estado Novo (Portogallo)|Estado Novo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Salazar, António de Oliveira}} [[Categoria:Economisti]] [[Categoria:Personalità della guerra fredda]] [[Categoria:Personalità della seconda guerra mondiale]] [[Categoria:Politici portoghesi]] 9ieresxbwfxue9vvwufg023mhca9yaz 1218474 1218473 2022-07-22T23:42:46Z 83.61.234.200 Annullata la modifica 1218473 di [[Special:Contributions/CommonsDelinker|CommonsDelinker]] ([[User talk:CommonsDelinker|discussione]]) Immagine ufficiale del 1968 circa wikitext text/x-wiki [[File:António de Oliveira Salazar portrait (by Manuel Alves San Payo) – Lisboa.jpg|thumb|António Salazar nel 1968 circa]] '''António de Oliveira Salazar''' (1889 – 1970), politico ed economista portoghese, dittatore del Portogallo dal 1932 al 1968. ==Citazioni di Salazar== *La nostra Dittatura si avvicina, evidentemente, alla Dittatura fascista nel rafforzamento dell'autorità, nella guerra dichiarata a certi principi della democrazia, nel suo carattere accentuatamente nazionalista, nelle sue preoccupazioni di ordine sociale. Se ne discosta, però, nei suoi metodi di rinnovamento. La Dittatura fascista tende ad un cesarismo pagano, ad uno Stato nuovo che non conosce limitazioni di natura giuridica nè morale, che marcia alle sue méte, senza trovare ingombri nè ostacoli. [[Mussolini]] [...] è un meraviglioso opportunista dell'azione.<ref name="antonioferro111">Citato in Antonio Ferro, ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo'', traduzione di Corrado Zoli, Sindacato italiano arti grafiche, Roma, 1934, [https://archive.org/details/SALAZAR/page/n55 pp. 111-113]</ref> *Non dimentichiamo che Mussolini è un Italiano discendente dai Condottieri del Medioevo, e non dimentichiamo, parimenti, le sue origini, la sua formazione socialista, quasi comunista.<ref name="antonioferro111"/> *Non pongo in dubbio l'azione moralizzatrice di Mussolini. Dico che certe affermazioni e certi atteggiamenti nell'ordine morale sono imposti da Mussolini al Fascismo, non sono imposti dal Fascismo a Mussolini. Egli ''vuole'' così, e potrebbe volere tutto l'opposto senza contraddirsi. Invece, i limiti entro i quali noi pretendiamo di agire, sono imposti dai principi fondamentali dello Stato Nuovo portoghese alla nostra azione, all'azione degli uomini di governo. Le nostre leggi sono meno severe, i nostri costumi meno rigorosamente vigilati, ma lo Stato, esso, è meno assoluto, e non lo proclamiamo onnipotente.<ref name="antonioferro111"/> *{{NDR|Su [[Adolf Hitler]]}} L'Europa deve a lui il grande servigio di aver fatto retrocedere, con una energia sorprendente e dei muscoli di ferro, le frontiere del comunismo. Temo soltanto ch'egli non vada troppo lungi, nel campo economico e sociale.<ref name="antonioferro222">Citato in Antonio Ferro, ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo'', traduzione di Corrado Zoli, Sindacato italiano arti grafiche, Roma, 1934, [https://archive.org/details/SALAZAR/page/n111 pp. 222-223]</ref> *{{NDR|Sulla [[Guerra d'indipendenza dell'Angola]]}} L'invito del Consiglio di Sicurezza ad arrestare quelle che vengono definite misure di soppressione nell'Angola è semplicemente teatrale, anzi, si può dire che offende i diritti di uno Stato sovrano.<ref name="respingetregua">Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,12/articleid,0081_01_1961_0155_0012_24654960/ Salazar respinge l'invito ad una tregua nell'Angola]'', ''La Stampa'', 1 luglio 1961</ref> *Attraverso la Nato gli Stati Uniti appoggiano chiaramente l'Europa occidentale contro i pericoli del comunismo, ma in Africa il governo di Washington persegue una politica identica a quella dell'Unione Sovietica. Tale politica è incompatibile con gli obblighi assunti dagli americani in base al trattato nord-atlantico. Essa inoltre indebolisce la resistenza dell'Europa che si trova ad essere privata di qualsiasi base umana, strategica ed economica, per la sua difesa e quella dell'Africa.<ref name="respingetregua"/> *Noi riteniamo di avere il diritto di sapere se la nostra presenza e la nostra collaborazione sono già inutili alle Nazioni Unite. Anche se non lo sono posso dire che non so se saremo il primo paese ad abbandonare le Nazioni Unite, ma certamente saremo fra i primi.<ref name="salazarminaccia">Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0084_01_1962_0003_0001_16930829/ Salazar minaccia di ritirarsi dall'Onu per il mancato intervento a difesa di Goa]'', ''La Stampa'', 4 gennaio 1962</ref> *Il Portogallo si rifiuta di riconoscere la [[Annessione indiana di Goa|conquista di Goa]] come un fatto compiuto.<ref name="salazarminaccia"/> *L'India può farci la guerra senza provocazione, ma senza di noi non può fare la pace. Non vi è stata una dichiarazione di guerra ma soltanto una situazione "de facto". Certamente il fatto che Goa dopo essere stata per 450 anni portoghese sia ora occupata dalla nazione indiana costituisce uno dei più gravi disastri della nostra storia.<ref name="salazarminaccia"/> *Lasciare Goa ad un piccolo paese, ch'era stato l'artigiano delle grandi scoperte geografiche al prezzo di sacrifici immensi, doveva essere un punto d'onore per ogni nazione civile... L'occupazione indiana rappresenta uno dei peggiori disastri della nostra storia.<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0084_01_1962_0017_0003_16934443/ ''Non bastano le ingiurie agli inglesi e all'Onu per salvare le minacciate colonie del Portogallo''], ''La Stampa'', 20 gennaio 1962</ref> *Aprendo il giornale del mattino, ci si può chiedere se esista ancora un posto sulla terra che non sia preda di cospirazioni, rivoluzioni, conflitti sociali, assassini politici.<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0111_01_1966_0200_0003_5340995/ ''Il silenzio di Salazar''], ''La Stampa'', 4 settembre 1966</ref> *I Paesi felici non hanno storia.<ref name="agoniasalazar">Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0122_01_1968_0213_0003_5302445/ L'agonia di Salazar paralizza il Portogallo]'', ''La Stampa'', 19 settembre 1968</ref> *Nulla ci obbliga a credere che l'origine del potere sia nelle masse, che i governi debbano essere opera della moltitudine e non d'una élite.<ref name="agoniasalazar"/> {{Int|1=Dal discorso del 23 novembre 1932|2=Antonio Ferro, [https://archive.org/details/SALAZAR/page/n1 ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo''], traduzione di Corrado Zoli, Sindacato italiano arti grafiche, Roma, 1934}} *{{NDR|Su [[Manuele II del Portogallo]]}} Il Re deposto nel 1910 visse nel suo esilio di Londra una vita che direi, più che di Principe, di grande Portoghese. Soffrì, studiò, osservò molto. Vinse sè stesso e le possibili suggestioni di un dolore immeritato, portando agli estremi il suo amore del Portogallo; si istruì e fu accolto per meriti propri nell'alto mondo dell'intelligenza; accumolò nel suo spirito osservazioni ed insegnamenti tratti dalle cose e dai fatti, dai fatti che la sua posizione gli permetteva di vedere e son, molto volte, diversi da quelli che vediamo; noi praticò in sommo grado, e serviva a tutti d'esempio, le virtù domestiche e sociali. Ed ecco che, quand'ebbe finito di formarsi questo modello d'uomo, di Principe e di Portoghese, nel giungere al pieno vigore dell'età, dell'intelligenza, della coltura e delle energie morali, quando finalmente poteva considerarsi preparato ad esser Re, la morto lo porta via, senza discendenti nè successore. *Ho osservato quanto sia nociva allo sviluppo e alla purità della vita religiosa la interferenza della politica nella religione, la confusione degli interessi materiali cogli interessi spirituali dei popoli, della Chiesa con qualsivoglia organismo che, agendo nel terreno politico, possa esser preso come un partito, che aspiri o no al Governo. *La Dittatura sorse contro il disordine nazionale. Era uno degli esponenti di questo disordine il parlamentarismo e la vita sregolata dei partiti: la nostra prova democratica fu incontestabilmente lamentevole. La colpa era o del regime parlamentare o dei suoi servitori: quanto più assolveremo questi, tanto maggior colpa dovremo far risalire a quello; responsabilità ce ne sono, tuttavia, più che non occorrano per schiacciare tutti quelli che parteciparono al dramma. *In Portogallo, abbiamo molte volte sacrificato troppe cose ad un umanitarismo che disconosce la giustizia dovuta alla grande massa innocente, vittima costantemente immolata alle furie di coloro che quell'umanitarismo assolve. Noi possiamo perdonare le pene, ma non possiamo dimenticare le colpe, e saremmo dei criminali se da questo generoso atteggiamento non deducessimo la necessità di una più stretta vigilanza, di una più ferma sicurezza, di una repressione più severa, se fatti trascorsi dovessero ripetersi. *Noi abbiamo una dottrina e siamo una forza. Come forza, ci spetta di governare: teniamo il mandato da una Rivoluzione trionfante, senza opposizioni e colla consacrazione del Paese; come seguaci di una dottrina, ci tocca d'essere intransigenti nella difesa e nell'attuazione dei principi che la costituiscono. In tali condizioni, non ci sono accordi nè transizioni nè transazioni possibili. Coloro che consentono nel nostro programma fanno opera patriottica, dichiarando il proprio consenso e lavorando apertamente accanto a noi; coloro che non consentono, possono essere parimenti sinceri e degni, confessando il loro dissenso, sono anche liberi di proclamarlo, ma, quanto a svolgere un'attività politica effettiva, li tratteremo nel miglior modo possibile perché non ci disturbino troppo. *A tutti quelli che son dei nostri o desiderano esserlo, dobbiamo dire, chiaro e alto, in nome della Nazione da ricostruire, che dalle forze della Dittatura si esige ''disciplina, omogeneità, purezza di ideale''.<br>Non son con noi quelli che preferiscono all'obbedienza la loro libertà d'azione, nè quelli che sovrappongono alle direttive tracciate dall'alto le suggestioni della loro intelligenza, anche se illuminata, o gli impulsi, anche se nobili, della loro volontà. Non son con noi quelli che non sentono profondamente i principi essenziali della ricostruzione nazionale, quelli che restriongono la loro adesione ai criteri ne' quali consentono o che loro convengono, nè quelli che entrano e rimangono ancor fuori, ricevendo da più parti suggestioni e ordini. Non son con noi quelli che pensano di trarre dalla loro adesione un titolo di benemerenza, quelli che cercano di vataggio invece di un posto disinteressato di combattimento, quelli che non sentono in sè nè vocazione per servire la Patria nè disposizione a sacrificarsi per il bene comune. {{Int|1=Dalla prefazione di ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo''|2=Antonio Ferro, [https://archive.org/details/SALAZAR/page/n1 ''Salazar - Il Portogallo e il suo capo''], traduzione di Corrado Zoli, Sindacato italiano arti grafiche, Roma, 1934}} *Le ultime decine d'anni della storia portoghese sono di decadenza profonda; questa colpì, si può dire, tutte le manifestazioni della vita nazionale - la produzione, la cultura, la pubblica amministrazione, la politica. Tuttavia, se si esaminino le cose più da vicino, si constata che questa depressione non fu conseguenza di una assoluta mancanza di uomini. Nelle arti, nelle scienze, nell'insegnamento, nel giornalismo, nell'industria e nell'agricoltura, nella colonizzazione, si affermarono o soltanto operarono, ignorati, alcuni valori di primo ordine. *Tutti che abbiamo, per l'intelligenza, per la voce del sangue o soltanto per l'istinto del cuore, la coscienza della nostra unità e indipendenza, della nostra passata grandezza, della nostra collaborazione all'opera civilizzatrice dell'Europa, dei nostri interessi presenti in Africa, in Asia, in Oceania, tutti sentiamo - ferita aperta nell'animal - il riso universale, la beffa di popoli in nulla a noi superiori, se non nella loro linea esteriore, a causa delle nostre agitazioni rivoluzionarie, della nostra incapacità di governarci, delle nostre irregolarità amministrative, della nostra impreparazione e del nostro discredito. *Io non dico, come molti, che la vita della città sia falsa; è quella che è, viva e reale nei suoi artifizi e nei suoi difetti; dico che è incompleta, specialmente se da essa si vuol giudicare della vita nazionale, e se si suppone esser vita della città la vita, nella città, di una classe. Quando si scende dalla Capitale alla provincia, dalla città al borgo, dal club, dalla redazione del giornale, dal salone delle feste alla campagna, alla fabbrica, all'officina, l'orizzonte delle realtà sociali si allarga ai nostri sguardi, e si ha un'impressione diversa di quel che è una Nazione. *L'origine militare della Dittatura portoghese deve dar sempre alla nostra rivoluzione un carattere speciale. Qui, non fu un partito, una forza rivoluzionaria che s'impossessò del potere; fu l'esercito, organo della Nazione, che intervenne, nel senso di creare le condizioni necessarie per l'esistenza di un governo contro i partiti e nazionale. La forza armata non costituisce un partito, non può difendere il «partitismo». Il suo intervento non può essere considerato da nessuno come l'intromissione abusiva di una forza in armi, di una minoranza audace, bene o male intenzionata, che vuol governare contro la maggioranza. In ciò è manifesta la nostra superiorità. *La tempesta rivoluzionaria che agita il mondo e minaccia le fondamenta dell'ordine sociale impone, come prima di tutte le necessità, quella di impadronirsi dei pubblici poteri: la conquista dello Stato e la difesa intransigente dell'ordine pubblico. Per chi ami la Patria e i principi fondamentali della nostra civiltà, questo è oggi il problema basilare. *L'opera educativa da compiersi, specialmente in quest'epoca di rinascenza nazionale, deve partire da un atto di fede nella Patria portoghese ed ispirarsi ad un sano nazionalismo. Bisogna amare e conoscere il Portogallo - nel suo passato di grandezza eroica, nel suo presente di possibilità materiali e morali, indovinarlo nel suo avvenire di progresso, di bellezza, di armonia. Soltanto si ama quel che si conosce, ma per conoscere è già necessario un principio di amore. Ripeto: bisogna amare e conoscere il Portogallo. *Sfiorando un po' il ridicolo (per uno straniero che non vive la vita dell'Italia d'oggi) giovani appena adolescenti imitano la ferma andatura, l'aggrottar di ciglia, l'espressione dura, lo sguardo altero, l'aria di sfida e di assoluta padronanza di sè con che [[Mussolini]] si impone alle masse italiane. A me non stupisce il fatto, essendo certo che le moltitudini hanno tendenza a copiare i tratti salienti dei propri idoli, a volte anche i loro più gravi difetti. *Soltanto noi avemmo un Vasco di Gama, un Giovanni di Castro, un Alfonso d'Albuquerque, i trionfi, le glorie sfolgoranti dell'India; dopo di noi, mercanti inglesi, incomparabilmente meno illustri, crearono per l'Inghilterra, senza accorgersene, un grande Impero. Soltanto noi avemmo un Re Giovanni I, l'«inclita generazione dei grandi Infanti», un Re Alfonzo V, per allargare il Portogallo oltre lo Stretto e conquistare l'Africa settentrionale; ma chi domina oggi e vende i propri prodotti nel Marocco sono Francia e Spagna. Soltanto noi avemmo un Pietro Alvarez Cabral, delle missioni gesuite, un Brasile; ma ancorchè questa sia la nostra più brillante corona di Paese colonizzatore e che la nostra colonia di Portoghesi vi sia la più numerosa, oggi i nostri connazionali sono laggiù soltanto dediti ai commerci e ai mestieri più umili, superati in molti Stati da Tedeschi e da Italiani. Soltanto noi insegnammo le rotte dei grandi oceani a tutti i popoli della terra, fummo nel commercio e nella pesca all'avanguardia di molti altri; e compriamo oggi il baccalà in Norvegia e imbarchiamo le nostre mercanzie su navi dell'Inghilterra e della piccola Olanda. A volerci afferrare alle idee dei tempi eroici, corriamo il rischio di apparire come degli oziosi in un mondo nuovo che non ci intende.<br>Ecco perché una nuova direttiva dev'essere impressa alla Nazione e alla sua esistenza collettiva, profittando delle formidabili qualità di razza e neutralizzando alcuni dei suoi principali difetti. Una mentalità nuova darà risorgere il Portogallo. ==Citazioni su Salazar== *Fino alla morte di Salazar, la cui arcaica mentalità non poteva ammettere che neppure concessioni fittizie fossero fatte agli africani, non c'era altra via che la radicalizzazione della guerra coloniale. Salazar, che ripeteva a chi voleva capirlo «L'Africa non esiste» (affermazione che esprime sì un razzismo demenziale, ma sintetizza anche alla perfezione i principi e la pratica della politica coloniale portoghese in tutti i tempi), alla sua età non poteva sopravvivere a questa prova dell'esistenza dell'Africa: la resistenza armata vittoriosa dei popoli africani alla guerra colonialista portoghese. ([[Amílcar Cabral]]) *Salazar non era che un fanatico credente del dogma della superiorità dell'europeo e dell'inferiorità dell'africano. Come tutti sanno, Salazar è morto malato d'Africa. ([[Amílcar Cabral]]) *Secondo me è un onore per gli italiani che Mussolini abbia fatto la fine che ha fatto ed è una vergogna per i portoghesi che Salazar sia morto nel suo letto. ([[Alexandros Panagulis]]) *Un uomo politico portoghese molto autoritario, ma poco incline a quella organizzazione ideologica della società che caratterizzò fascismo e nazismo. ([[Sergio Romano]]) ===[[Alberto Ronchey]]=== *Antonio de Oliveira Salazar non volle considerarsi un dittatore; la parola gli era sgradita. *Chiuso nella sua dignità di capo incontrastato d'una società arcaica, Salazar argomentava sul terreno giuridico da professore anziano di Coimbra, sogliando antichi trattati. *Durante la guerra, Salazar cedeva le basi delle Azzorre agli alleati e in pari tempo esponeva sulla sua scrivania un ritratto di Mussolini. Ordinò lavori pubblici e curò l'''escudo''; nel dopoguerra aderì alla NATO, ma chiudendo il Paese all'aria dell'Ovest. Aveva adottato una politica devota al semplice pareggio contabile delle finanze. Era stato, per l'appunto, professore di diritto finanziario: conosceva la scienza delle finanze dei suoi tempi, non l'economia. *Per Salazar, professore cattolico e nazionalista figlio di un piccolo amministratore terriero, la miseria era castità. *Salazar non credeva nei piani d'investimento e nell'industria. Non sperava in un proletariato industriale, che avrebbe potuto essere comunista. Ma era questo un timore disceso da nozioni superate: ad onta delle profezie marxiste, il comunismo ha trionfato solo nel mondo pre-capitalistico e quasi feudale, dalla Russia alla Cina. ===[[Sandro Viola]]=== *Gli anni della formazione (il seminario dei Gesuiti, dove prende gli ordini minori), le abitudini di vita (niente fumo, neinte alcool, pasti a base di uova), la misoginia. Erano questi gli elementi che influivano sulla sua visione del mondo, una visione apocalittica, paurosa, in cui tutto gli sembrava andare verso l'abisso, mentre nessuno, o quasi nessuno, credeva più alle cose in cui credeva lui: la missione civilizzatrice dell'Occidente in un universo barbaro, il Portogallo ultima diga contro l'ateismo e il comunismo, le ''élites'', l'autorità. *«''I Paesi felici''», aveva detto un giorno Antonio Oliveira de Salazar, «''non hanno storia''». Salazar si riferiva al Portogallo, e certo esagerava perché è difficile, molto difficile, poter definire il Portogallo un Paese felice. Il trentacinque per cento della popolazione è analfabeta, il reddito annuale pro capite è di centoquarantacinquemila lire, forse il più basso d'Europa. Ma lì dove aveva ragione era quell'affermare che il Portogallo non ha avuto in questi decenni, e non ha ora, «storia». La sua storia è ferma a quel giorno del 1929 in cui i militari al potere, incapaci di venire a capo della crisi economica che minacciava il Paese, richiamarono a Lisbona il giovane professore dell'Università di Coimbra Oliveira Salazar. *Nessuno parla del «dopo Salazar». Non si parla neppure nei caffè del Chado e del Rossio, i luoghi di ritrovo della borghesia liberale, dove Salazar aveva sempre tollerato (limitandosi a infittire le reti dei confidenti della polizia, i «bufos») che si raccontassero le storielle contro il regime e si facesse qualche critica. Dopo aver detto per anni che il futuro del Portogallo, un futuro migliore del presente, era legato all'evento biologico della morte di Salazar, gli «avocados» e gli intellettuali sembrano spaventati che l'evento sia ormai così vicino. ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Estado Novo (Portogallo)|Estado Novo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Salazar, António de Oliveira}} [[Categoria:Economisti]] [[Categoria:Personalità della guerra fredda]] [[Categoria:Personalità della seconda guerra mondiale]] [[Categoria:Politici portoghesi]] hl0t09bht9sl38vzhjwj7nrro0npsnm Fantaghirò 4 0 139898 1218417 1099472 2022-07-22T19:22:52Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titolo italiano= Fantaghirò 4 |tipo fiction= miniserie TV |immagine= |titolo originale= |paese= Italia |anno prima visione= 1994 |genere = fantastico, romantico |lingua originale= Italiano |regista= [[Lamberto Bava]] |soggetto= [[Gianni Romoli]] |sceneggiatore= [[Gianni Romoli]] |produttore= [[Lamberto Bava]], [[Andrea Piazzesi]] |attori= *[[Alessandra Martines]]: Fantaghirò *[[Nicholas Rogers]]: Tarabas *[[Horst Buchholz]]: Darken *[[Ursula Andress]]: Xellesia *[[Brigitte Nielsen]]: Strega Nera *[[Marc de Jonge]]: Tohor *[[Riccardo Serventi Longhi]]: Fiodor/Romualdo *[[Agathe de La Fontaine]]: Angelica *[[Gaia Bulferi Bulferetti]]: Parsel *[[Oreste Guidi]]: Rufus *[[Kim Rossi Stuart]]: Romualdo |doppiatori italiani= *[[Francesco Prando]]: Tarabas *[[Sergio Tedesco]]: Darken *[[Angiola Baggi]]: Xellesia *[[Aurora Cancian]]: Strega Nera *[[Paolo Lombardi]]: Tohor *[[Francesco Bulckaen]]: Fiodor/Romualdo *[[Stella Musy]]: Angelica *[[Ilaria Stagni]]: Parsel |rete TV = Canale 5 |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Fantaghirò 4''''', miniserie televisiva del 1994 con [[Alessandra Martines]], [[Nicholas Rogers]], [[Brigitte Nielsen]] e [[Ursula Andress]], regia di [[Lamberto Bava]]. == [[Incipit]] == C'era una volta, tanto e tanto tempo fa un vento ma non era un vento come tutti gli altri: sembrava scaturire dal nulla e trascinava con sé una nube di polvere nera e che dove passava essiccava le piante, bruciava i raccolti, prosciugava i fiumi e cancellava la vita. ben presto la fame e la sete si diffusero su tutte quelle regioni che avevano visto l'ombra scura e gelida di quella nube passare su di loro. Il popolo, impaurito, cominciò a fuggire dalla propria terra alla ricerca di un posto non ancora raggiunto da quel vento portatore di sventure.Ma ogni fuga era vana, la nube nera si materializzava di fronte ai loro occhi e al centro del mulinello di quella polvere scura apparivano sempre i tre cavalieri neri: il popolo diceva che essi erano tre demoni anche se non ne conosceva il nome e non sapeva chi li avesse scatenati contro di loro e tanto meno il perché. Quei tre demoni erano carestia, dolore e pestilenza e tutti e tre portavano morte e distruzione. Nessuno poteva fermarli, nessuno aveva il coraggio di affrontarli almeno fino al giorno in cui qualcuno non si mise sulla loro strada per combatterli. ==Frasi== *Nessuno può inseguirci perché noi siamo il principio del nulla e chi segue noi segue la propria fine. ('''Cavalieri Neri''') *No, non devo piangere. Le lacrime possono solo indebolirmi. Devo provare colui che mi ha rubato il mio amore, la mia famiglia, il mio regno e il mio popolo. Mi ha rubato tutto quello che avevo. ('''Fantaghirò''') *Prova a far del bene e sei rovinata per sempre. ('''Strega Nera''') *Perché non hai altra scelta: o lo fai adesso o non lo farai mai più. ('''Xellesia''') *Perché per voi brutto significa anche cattivo? Ma come fate a pensarlo? Voi siete così bello eppure siete stato tanto crudele! ('''Fiodor''') *Niente di quello che sembra realmente è. Imparate a non credere ai vostri occhi. *('''Fiodor''') *Il mio padrone conosce solo le sue leggi e qui dentro non c'è altro re che lui. ('''Fiodor''') *Fëdor, come osi? Sei diventato matto? ('''Darken''') *Anche cercando di fare del bene, tutto ciò che ottieni è dolore, distruzione. ('''Fiodor''') *Dammi una prova, dimostrami, dimostrami che davvero hai rinunciato al bene e che sei pronto a dedicarti di nuovo al male. ('''Darken''') *So che l'amore in te può diventare anche maligno. ('''Darken''') *Se io fossi in te, cercherei di essere un po' meno amata. ('''Darken''') *Come osi ribellarti? Io sono il potere a cui tu devi obbedire, il potere che ti governa, il potere alla cui volontà non ti potrai mai sottrarre. ('''Darken''') *Si, è vero, lui si è sacrificato per me ma non è il mio amore che genera infelicità, è la tua crudeltà che offende la vita. Tu puoi torturarci, ucciderci, annientare la nostra volontà ma non riuscirai mai a renderci come te, tu non potrai mai vincere perché il male non vince mai. ('''Fantaghirò''') *Questa cosa non è pratica e nemmeno dignitosa. ('''Strega Nera''') *Io so che questa bocca ha sempre fame di nuove vittime, non è forse vero? ('''Xellesia''') *Tu non potrai dirmi di no, la mia volontà è più forte della tua, è inutile che cerchi di resistermi. ('''Strega Nera''') *Maledette voi! Proprio adesso che stavo per riaverlo… ma non crediate di averlo salvato per sempre... io sarò ovunque intorno a voi e non vi lascerò fino a quando non mi avrete restituito mio figlio. ('''Darken''') *Mi ha usata come mezzo di trasporto, che vergogna! Per chi mi ha preso, per un cavallo? ('''Strega Nera''') *Hai vinto una battaglia ma non la guerra. ('''Darken''') *Per annullare il mio maleficio devi annullare me! ('''Darken''') *Hai ucciso solo una parte di me… non ricordi? Eravamo in tre! ('''Darken''') ==Dialoghi== *'''Cavalieri Neri''': Se vuoi sconfiggerci giovane guerriera, cerca chi ci ha creati, trova il pensiero che ha generato la nostra crudeltà, risali alla fonte di tutto questo male: solo così noi cesseremo di esistere.<br>'''Fantaghirò''': Chi è costui? Dove si nasconde?<br>'''Cavalieri Neri''': Cerca il suo nome e troverai la sua dimora. Ma attenta che spesso trovare significa anche perdere, l'inizio di ogni conoscenza può anche essere la fine di ogni sapere.  ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Fantaghirò}} [[Categoria:Film fantasy]] 0gfb8ect67qomy8fnjgvd33mwwqwdcb Me Too (hashtag) 0 141783 1218476 1184929 2022-07-23T01:23:48Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:MeToo hashtag digital text on RGB screen 2017-12-09 version 14 (pattern).jpg|thumb|L'hashtag #MeToo]] Citazioni su '''#MeToo'''. *All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. #Metoo è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore. ([[Asia Argento]]) *Credo che le intenzioni del MeToo fossero assolutamente nobili, che il fenomeno delle molestie e della prevaricazione maschile dovesse venire alla luce. Il tempo era scaduto, ''time is out''. {{NDR|«E poi?»}} Qualcosa è andato storto, qualcuno si è fatto prendere la mano. E quindi ecco i processi mediatici, questa denuncia in massa. Attenzione, sono sacrosante le denunce e sono l'arma per sconfiggere i soprusi, ma farle [[Televisione|televisive]] e nel modo in cui s'è visto, non so quanto bene abbiano portato. ([[Paola Turci]]) *Il #metoo? C'è stato un momento in cui sembrava una caccia alle streghe. Poi si è ridimensionato, ma ha insegnato qualcosa. Tanto anche ai ragazzi, ai giovani. Ha smosso delle idee, ha sottolineato delle situazioni. È stato importante. ([[Nancy Brilli]]) *Il movimento #MeToo è sintomo di un sistema giuridico inceppato. Troppo spesso le rimostranze delle donne e di altre vittime di abuso non ricevono la giusta attenzione da parte delle istituzioni, quindi si è usato un nuovo strumento: internet. [...] Se il sistema giuridico viene aggirato perché considerato inefficace, cosa prenderà il suo posto? ([[Margaret Atwood]]) *<nowiki>#MeToo</nowiki> ci ha mostrato che potrebbe succedere al tuo amico, a tua sorella, alle donne che ti servono cibo in un ristorante, non succede solo nei film. ([[Kaya Scodelario]]) *Non bisogna esagerare con la demonizzazione: se uno ti mette la mano sul ginocchio, gentilmente gliela sposti, non occorre denuncia. Però il problema non è il sesso, è l'esercizio del potere. Siamo in una società [[Maschilismo|maschilista]]. {{NDR|«Ne ricorderà di avance moleste»}} Ah sì, però io ero vaccinata, venivo dal [[Sessantotto|'68]], dalla lotta studentesca: ero abituata a reagire. Una diciottenne oggi non ha la fiducia in se stessa e le armi per un "no". C'è un unico modo per cambiare la situazione: dare alle donne la possibilità di crescere nel potere. ([[Stefania Casini]]) *{{NDR|Nel 2018}} Parliamoci chiaro: la gente comincia ad avere seri problemi col movimento #MeToo [...] che ha trasformato in una casa infestata di paranoie non solo Hollywood, ma anche Washington, grazie al circo delle udienze Ford-Kavanaugh che il mese scorso ha tenuto inchiodati gli Stati Uniti. Stavolta però si trattava dei ricordi nebulosi di una festa di liceali ubriachi avvenuta più di trent'anni fa, durante la quale una donna si è sentita minacciata da un ragazzo fradicio d'alcol e non c'è stato sesso, e che oggi avrebbero potuto far escludere un uomo dalla Corte Suprema. La prossima volta cosa sarà? Il fatto di aver chiesto a una massaggiatrice di massaggiarti la coscia «un po' più su» nel 1993? Una battuta sessuale fatta in ascensore durante l'amministrazione Obama? Un polso afferrato nel 2005? Un'avance indesiderata nel 1976? Ecco in cosa sembra si stia trasformando il #MeToo: in una caccia agli stronzi, agli sfigati, agli studenti ottusi, ma soprattutto agli uomini di potere bianchi, e la lista delle infrazioni si andava allungando — troppo ubriaco, un po' aggressivo — in base all'urgenza con cui bisogna spazzarti via. [...] Il movimento #MeToo è partito da Hollywood con intenzioni lodevoli: compensi equi, lo smantellamento delle molestie sessuali sistemiche che caratterizzano la città. [...] Ciò che si è visto succedere a Washington è che il movimento si è trasformato in un'arma politicizzata usata per abbattere un candidato sgradito a una parte, macchiandone la reputazione; si è trattato di un gioco di potere che riproduceva in modo sconvolgente l'atteggiamento di quelle stesse persone che inizialmente si volevano screditare. All'improvviso il #MeToo è parso un movimento autoritario, convinto che non esista altra opinione all'infuori della sua e, cosa ancor più discutibile, che si debba credere a qualsiasi accusa formulata da qualsiasi donna, anche se alcune vicende di rilievo coperte dai media lasciano intendere il contrario [...]. Le intenzioni iniziali del #MeToo sono insomma degenerate in una caccia alle streghe, volta a spazzar via chiunque faccia parte del patriarcato per malefatte che, molto semplicemente, alla definizione di violenza sessuale, stupro o molestia sistemica non si avvicinano nemmeno. ([[Bret Easton Ellis]]) *Poteva essere un movimento fortissimo, ma è finito in "Al lupo, al lupo", facendo perdere potere alle donne che, mi dice un magistrato, in un caso su due denunciano abusi che non sono stati fatti, il che danneggia le vittime vere. ([[Claudia Zanella]]) ===[[Léa Seydoux]]=== *{{NDR|Nel 2019, «come vede il #MeToo?»}} È un movimento importante, è positivo che le cose migliorino, ma sarebbe importante anche evitare che il #MeToo possa essere usato da alcune donne soltanto per mettersi in mostra. Per questo di fronte ad ogni accusa bisogna sempre procedere con estrema cautela. *{{NDR|Nel 2018, «lei ha testimoniato contro Harvey Weinstein: le cose sono cambiate?»}} Sulla parità di salari resta ancora molto da fare. E dobbiamo rimboccarci ancora le maniche anche sul concetto di [[solidarietà]] femminile. Si sono levate troppe voci contrastanti. Cinque anni fa, quando ho sostenuto che Adèle ([[Adèle Exarchopoulos|Exarchopoulos]]) e io eravamo state maltrattate sul set di ''[[La vita di Adele]]'', alcune attrici famose mi hanno criticata. [[Abdellatif Kechiche]] ha detto che mi lamentavo solo perché ero una ragazzina viziata... Io credo che oggi {{NDR|dopo il #MeToo}} la testimonianza mia e di Adèle sarebbe accolta con maggiore [[benevolenza]]. *{{NDR|Nel 2018}} Tu appartieni a te stessa. Credo molto nella libertà personale e odio le persone che cercano di sfruttarti e manipolarti. Non solo nel [[lavoro]], anche in [[famiglia]]. Non sopporto chi cerca di farti sentire inferiore o fa la [[vittima]] per avere la tua attenzione. Ti devi difendere sempre. È vero, però, che nel mondo del cinema accade spesso ed è un ambiente duro per una donna. ==Voci correlate== *[[Molestie sessuali]] *[[Violenza sessuale]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=su|w_preposizione=riguardante}} [[Categoria:Eventi degli anni 2010]] [[Categoria:Scandali]] [[Categoria:Sessualità]] [[Categoria:Violenza]] 7l7u9v2aur9uw6nau3ahsf7pxg3hgj8 Profondo rosso (film 1975) 0 146346 1218342 1218341 2022-07-22T12:24:44Z Mariomassone 17056 /* Incipit */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo rosso Calandra.jpg |didascalia = [[Giuliana Calandra]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta, madre di Carlo * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati e invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni le sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi... Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. ([[Dario Argento]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. ([[Dario Argento]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] 2f3l7kdfqmo4g24wskw6zhqig8s48oz 1218343 1218342 2022-07-22T12:28:28Z Mariomassone 17056 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo rosso Calandra.jpg |didascalia = [[Giuliana Calandra]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta, madre di Carlo * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni le sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi... Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. ([[Dario Argento]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. ([[Dario Argento]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] hreqfa04eo3tjygxujv0c8ee255g96j 1218344 1218343 2022-07-22T12:28:58Z Mariomassone 17056 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo rosso Calandra.jpg |didascalia = [[Giuliana Calandra]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta, madre di Carlo * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi... Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. ([[Dario Argento]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. ([[Dario Argento]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] pbxm2e549dtwxyigaohjxgykh1pzc5d 1218350 1218344 2022-07-22T13:05:48Z Mariomassone 17056 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo rosso Calandra.jpg |didascalia = [[Giuliana Calandra]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta, madre di Carlo * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi... Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. 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Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. ([[Dario Argento]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. ([[Dario Argento]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] jvzt4jx0gdl5n7oycy352eudqw4sac1 1218351 1218350 2022-07-22T13:09:17Z Mariomassone 17056 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo rosso Calandra.jpg |didascalia = [[Giuliana Calandra]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta, madre di Carlo * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi... Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. ([[Dario Argento]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. ([[Dario Argento]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] g44dgcj3uric2xrwwr6jlyzz0es65zr 1218354 1218351 2022-07-22T13:21:46Z Mariomassone 17056 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo rosso Calandra.jpg |didascalia = [[Giuliana Calandra]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta, madre di Carlo * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! *'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. Piuttosto, tu perché fai la giornalista?<br>'''Gianna''': Perché mi piace lavorare, e perché una donna deve essere indipendente in modo da stare alla pari—<br>'''Marc''': Oh Dio, non cominciamo con questa faccenda della parità dei sessi! Sono balle, non è vero. L'uomo è diverso dalla donna. Le donne sono... delicate. Sono fragili. ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi... Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. ([[Dario Argento]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. ([[Dario Argento]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] 8ek3r9onqdxio4i3mmthr37r6z95uz4 1218355 1218354 2022-07-22T13:22:29Z Mariomassone 17056 /* Explicit */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo rosso Calandra.jpg |didascalia = [[Giuliana Calandra]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta, madre di Carlo * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! *'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. Piuttosto, tu perché fai la giornalista?<br>'''Gianna''': Perché mi piace lavorare, e perché una donna deve essere indipendente in modo da stare alla pari—<br>'''Marc''': Oh Dio, non cominciamo con questa faccenda della parità dei sessi! Sono balle, non è vero. L'uomo è diverso dalla donna. Le donne sono... delicate. 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Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. ([[Dario Argento]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. ([[Dario Argento]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. 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Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta, madre di Carlo * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *È dimostrato dalle statistiche che non si riesce mai a lavorare seriamente con donne emancipate. ('''Marc Daly''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. 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Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! *'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. 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Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *È dimostrato dalle statistiche che non si riesce mai a lavorare seriamente con donne emancipate. ('''Marc Daly''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! *'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. Piuttosto, tu perché fai la giornalista?<br>'''Gianna''': Perché mi piace lavorare, e perché una donna deve essere indipendente in modo da stare alla pari—<br>'''Marc''': Oh Dio, non cominciamo con questa faccenda della parità dei sessi! Sono balle, non è vero. L'uomo è diverso dalla donna. Le donne sono... delicate. Sono fragili. ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi. Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ===[[Dario Argento]]=== *È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] 1snpt0g9cq5co1kspaczglyp6s1gqdv 1218373 1218371 2022-07-22T14:44:04Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo rosso Calandra.jpg |didascalia = [[Giuliana Calandra]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo Manganiello * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta Manganiello * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *È dimostrato dalle statistiche che non si riesce mai a lavorare seriamente con donne emancipate. ('''Marc Daly''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! *'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. Piuttosto, tu perché fai la giornalista?<br>'''Gianna''': Perché mi piace lavorare, e perché una donna deve essere indipendente in modo da stare alla pari—<br>'''Marc''': Oh Dio, non cominciamo con questa faccenda della parità dei sessi! Sono balle, non è vero. L'uomo è diverso dalla donna. Le donne sono... delicate. Sono fragili. ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi. Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ===[[Dario Argento]]=== *È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] 96jy5u39o6g3g07s4k01vlqso6tjqz2 1218385 1218373 2022-07-22T15:15:54Z Mariomassone 17056 /* Dario Argento */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo rosso Calandra.jpg |didascalia = [[Giuliana Calandra]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo Manganiello * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta Manganiello * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *È dimostrato dalle statistiche che non si riesce mai a lavorare seriamente con donne emancipate. ('''Marc Daly''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! *'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. Piuttosto, tu perché fai la giornalista?<br>'''Gianna''': Perché mi piace lavorare, e perché una donna deve essere indipendente in modo da stare alla pari—<br>'''Marc''': Oh Dio, non cominciamo con questa faccenda della parità dei sessi! Sono balle, non è vero. L'uomo è diverso dalla donna. Le donne sono... delicate. Sono fragili. ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi. Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ===[[Dario Argento]]=== *È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per ''L’uccello dalle piume di cristallo'', ''Il gatto a nove code'' e ''Quattro mosche di velluto grigio'' delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] bke8eoljo8ppkdc9s3wxwf31znvyptk 1218499 1218385 2022-07-23T07:30:19Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo Rosso David Hemmings.png |didascalia = [[David Hemmings]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo Manganiello * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta Manganiello * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *È dimostrato dalle statistiche che non si riesce mai a lavorare seriamente con donne emancipate. ('''Marc Daly''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! *'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. Piuttosto, tu perché fai la giornalista?<br>'''Gianna''': Perché mi piace lavorare, e perché una donna deve essere indipendente in modo da stare alla pari—<br>'''Marc''': Oh Dio, non cominciamo con questa faccenda della parità dei sessi! Sono balle, non è vero. L'uomo è diverso dalla donna. Le donne sono... delicate. Sono fragili. ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi. Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) ===[[Dario Argento]]=== *È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per ''L’uccello dalle piume di cristallo'', ''Il gatto a nove code'' e ''Quattro mosche di velluto grigio'' delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] tgljzefro887skdsx8yqd6f8adpp6sx Daria Nicolodi 0 146347 1218452 1135675 2022-07-22T21:26:07Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Daria Nicolodi */ wikitext text/x-wiki [[File:Daria Nicolodi 75.jpg|thumb|Daria Nicolodi]] '''Daria Nicolodi''' (1950 – 2020), attrice e sceneggiatrice italiana. ==Citazioni di Daria Nicolodi== *A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''[[Phenomena]]'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada.<ref>Intervista in «Primavisione cinematografica», n. 9, settembre 1985.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Bava]]}} Appena dopo la sua morte, scrissi di getto una lettera per L’Europeo, quando [[Oreste Del Buono]] era ancora redattore della sezione cinema, le leggo qualche passaggio: «Per me, non vi può essere alcuna cultura cinematografica completa e veramente vasta in chi non conosca l’opera di Bava. Mi riferisco tra l’altro a quei critici che come al solito l’hanno liquidato in questi giorni sui giornali con tre battute, «modesto», «artigiano» e «pioniere», quando questi signori i film di Bava non si sono mai degnati di vederli. Per me e molti altri più importanti di me, è stato un indicibile insegnamento vedere questo signore sessantenne, vivace come un ragazzo, gentile come un padrino da racconti di fate che riusciva a mantenere il perfetto ordine nella troupe, con il solo fascino di questa sua gentilezza. Di rado, durante le pause di ''[[Shock]]'' o della ''[[Venere d’Ille]]'', l’ho sentito inoltrarsi, e mai per lungo tempo, nella descrizione di incredibili trucchi luminosi, fasci fosfati dai colori d’arcobaleno, lastre turchine di vetri-acqua, diorama, incendi, del tempo in cui era giovane, evocando dallo sfondo scuro e dall'abisso del tempo l’immagine di segreti inauditi, meravigliosi della fotografia. Il momento per misurarlo meglio, per gustare la gentilezza della sua natura, era quando si metteva alla mdp. Allora faceva mostra di una geniale semplicità, cercando di divertirci tutti, maestranze, tecnici, attori, come bambini coi giocattoli pieni di simpatia e ammirazione per il coscienzioso, attentissimo ragazzo più grande che tanto si dava da fare per coinvolgerci ».<ref name= Foschini>Dall'intervista di Francesco Foschini, ''[https://ilmanifesto.it/daria-nicolodi-limportante-non-e-raccontarsi/ Daria Nicolodi, l’importante non è raccontarsi]'', ''ilmanifesto.it'', 4 luglio 2020.</ref> *{{NDR|In ''[[Maccheroni]]'' di [[Ettore Scola]]}} Eravamo all’Hotel Excelsior di Napoli, mentre giravamo. [[Jack Lemmon|Lemmon]] fece portare un grande pianoforte a coda perché gli piaceva suonare. Essendo la nipote di [[Alfredo Casella]], capivo cosa stesse suonando. Nacque una forte amicizia tra noi, basata anche sulla musica. Ogni tanto passavamo il tempo a chiacchierare. Mi raccontava aneddoti meravigliosi sulla Hollywood di un tempo, ad esempio quando [[Norma Shearer]] attentò alla sua virtù durante un ballo. Ascoltavo come una scolaretta e mi diceva: «Sei una totale delizia».<ref name=Foschini/> {{Int|Da ''[https://www.lanazione.it/firenze/spettacoli/daria-nicolodi-la-mia-svolta-fare-la-nonna-1.229693 Daria Nicolodi: "La mia svolta? Fare la nonna"]''|Intervista di Titti Giuliani Foti, ''Lanazione.it'', 21 settembre 2014.}} *[[Intervista|Interviste]]? Ne ho date nove in tutta la mia vita. Sono una che non si mette in mostra: "garbeggio", faccio come la Garbo, mi nascondo un po'. *Vorrei che noi [[donna|donne]] fossimo abbastanza mature per far sentire una voce diversa, per timbro, musica e parole. Diverse ma presenti. *Io immaginavo diverso ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. *{{NDR|Su [[Asia Argento]]}} È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ==Citazioni su Daria Nicolodi== *Daria era una bravissima attrice, una donna molto simpatica e colta e un’amica, una grande amica. ([[Luigi Cozzi]]) ==Note== <references/> ==Filmografia== ===Attrice=== {{div col|strette}} *''[[La proprietà non è più un furto]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Viola bacia tutti]]'' (1997) *''[[La terza madre]]'' (2007) {{Div col end}} ===Sceneggiatrice=== *''[[Suspiria]]'' (1977) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]], figlia *[[Dario Argento]], marito ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Nicolodi, Daria}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] 5a9ka88dv8e44ijp101qfgxh3oc4y9e 1218478 1218452 2022-07-23T01:28:16Z Ahti-Saku 90970 wikitext text/x-wiki [[File:Daria Nicolodi 75.jpg|thumb|Daria Nicolodi nel 1975]] '''Daria Nicolodi''' (1950 – 2020), attrice e sceneggiatrice italiana. ==Citazioni di Daria Nicolodi== *A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''[[Phenomena]]'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada.<ref>Intervista in «Primavisione cinematografica», n. 9, settembre 1985.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Bava]]}} Appena dopo la sua morte, scrissi di getto una lettera per L’Europeo, quando [[Oreste Del Buono]] era ancora redattore della sezione cinema, le leggo qualche passaggio: «Per me, non vi può essere alcuna cultura cinematografica completa e veramente vasta in chi non conosca l’opera di Bava. Mi riferisco tra l’altro a quei critici che come al solito l’hanno liquidato in questi giorni sui giornali con tre battute, «modesto», «artigiano» e «pioniere», quando questi signori i film di Bava non si sono mai degnati di vederli. Per me e molti altri più importanti di me, è stato un indicibile insegnamento vedere questo signore sessantenne, vivace come un ragazzo, gentile come un padrino da racconti di fate che riusciva a mantenere il perfetto ordine nella troupe, con il solo fascino di questa sua gentilezza. Di rado, durante le pause di ''[[Shock]]'' o della ''[[Venere d’Ille]]'', l’ho sentito inoltrarsi, e mai per lungo tempo, nella descrizione di incredibili trucchi luminosi, fasci fosfati dai colori d’arcobaleno, lastre turchine di vetri-acqua, diorama, incendi, del tempo in cui era giovane, evocando dallo sfondo scuro e dall'abisso del tempo l’immagine di segreti inauditi, meravigliosi della fotografia. Il momento per misurarlo meglio, per gustare la gentilezza della sua natura, era quando si metteva alla mdp. Allora faceva mostra di una geniale semplicità, cercando di divertirci tutti, maestranze, tecnici, attori, come bambini coi giocattoli pieni di simpatia e ammirazione per il coscienzioso, attentissimo ragazzo più grande che tanto si dava da fare per coinvolgerci ».<ref name= Foschini>Dall'intervista di Francesco Foschini, ''[https://ilmanifesto.it/daria-nicolodi-limportante-non-e-raccontarsi/ Daria Nicolodi, l’importante non è raccontarsi]'', ''ilmanifesto.it'', 4 luglio 2020.</ref> *{{NDR|In ''[[Maccheroni]]'' di [[Ettore Scola]]}} Eravamo all’Hotel Excelsior di Napoli, mentre giravamo. [[Jack Lemmon|Lemmon]] fece portare un grande pianoforte a coda perché gli piaceva suonare. Essendo la nipote di [[Alfredo Casella]], capivo cosa stesse suonando. Nacque una forte amicizia tra noi, basata anche sulla musica. Ogni tanto passavamo il tempo a chiacchierare. Mi raccontava aneddoti meravigliosi sulla Hollywood di un tempo, ad esempio quando [[Norma Shearer]] attentò alla sua virtù durante un ballo. Ascoltavo come una scolaretta e mi diceva: «Sei una totale delizia».<ref name=Foschini/> {{Int|Da ''[https://www.lanazione.it/firenze/spettacoli/daria-nicolodi-la-mia-svolta-fare-la-nonna-1.229693 Daria Nicolodi: "La mia svolta? Fare la nonna"]''|Intervista di Titti Giuliani Foti, ''Lanazione.it'', 21 settembre 2014.}} *[[Intervista|Interviste]]? Ne ho date nove in tutta la mia vita. Sono una che non si mette in mostra: "garbeggio", faccio come la Garbo, mi nascondo un po'. *Vorrei che noi [[donna|donne]] fossimo abbastanza mature per far sentire una voce diversa, per timbro, musica e parole. Diverse ma presenti. *Io immaginavo diverso ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. *{{NDR|Su [[Asia Argento]]}} È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ==Citazioni su Daria Nicolodi== *Daria era una bravissima attrice, una donna molto simpatica e colta e un’amica, una grande amica. ([[Luigi Cozzi]]) ==Note== <references/> ==Filmografia== ===Attrice=== {{div col|strette}} *''[[La proprietà non è più un furto]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Viola bacia tutti]]'' (1997) *''[[La terza madre]]'' (2007) {{Div col end}} ===Sceneggiatrice=== *''[[Suspiria]]'' (1977) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]], figlia *[[Dario Argento]], marito ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Nicolodi, Daria}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] pq1cot2ygyymztzk1qobqguadf3xfp0 Il racconto dei racconti - Tale of Tales 0 146532 1218437 931601 2022-07-22T19:45:48Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Il racconto dei racconti - Tale of Tales */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Il racconto dei racconti - Tale of Tales |titolo alfabetico= Racconto dei racconti |titolo originale= Tale of Tales |paese= Italia/Regno Unito/Francia |anno = 2015 |genere= drammatico, fantastico |regista= [[Matteo Garrone]] |soggetto= [[Giambattista Basile]] |sceneggiatore= Matteo Garrone, [[Edoardo Albinati]], [[Ugo Chiti]], [[Massimo Gaudioso]] |attori= * [[Salma Hayek]]: regina di Selvascura * [[Vincent Cassel]]: re di Roccaforte * [[Toby Jones]]: re di Altomonte * [[Shirley Henderson]]: Imma * [[Hayley Carmichael]]: Dora * [[Bebe Cave]]: Viola * [[Stacy Martin]]: Dora ringiovanita * [[Christian Lees]]: Elias * [[Jonah Lees]]: Jonah * [[Guillame Delaunay]]: orco * [[Alba Rohrwacher]]: circense * [[Massimo Ceccherini]]: circense * [[John C. Reilly]]: re di Selvascura |doppiatori italiani= * [[Irene Di Valmo]]: regina di Selvascura * [[Pierfrancesco Favino]]: re di Roccaforte * [[Luca Dal Fabbro]]: re di Altomonte * [[Aurora Cancian]]: Imma * [[Vittoria Febbi]]: Dora * [[Valentina Favazza]]: Viola * [[Letizia Ciampa]]: Dora ringiovanita * [[Gabriele Patriarca]]: Elias e Jonah * [[Mauro Magliozzi]]: orco * [[Franco Mannella]]: re di Selvascura }} '''''Il racconto dei racconti - Tale of Tales''''', film coproduzione italiana, francese e britannica del 2015, con [[Salma Hayek]] e [[Vincent Cassel]], regia di [[Matteo Garrone]]. ==Citazioni su ''Il racconto dei racconti - Tale of Tales''== *Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''Il racconto dei racconti'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo. ([[Sergio Stivaletti]]) ===[[Benedicta Boccoli]]=== *Abbiamo repertori antichi bellissimi, una letteratura che si muove tra le regole della commedia dell'arte, e lui {{NDR|Matteo Garrone}}, come una puttana, li dà in pasto ad un gusto da centro commerciale. *Il film ha delle location bellissime, costumi strepitosi, effetti speciali ed un cast internazionale. Nonostante ciò non mi è piaciuto, ha trattato la nostra tradizione popolare come un film fantasy con l'obbiettivo di raggiungere un pubblico più vasto. Un'americanata fastidiosa. *Matteo Garrone questa volta parla il linguaggio del botteghino, almeno ci prova. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film fantastici]] nk7wggnyebwvqbqtuqlidklrpd8ts0a Template:Lingue/Dati 10 148341 1218460 1218220 2022-07-22T21:58:17Z ItwikiBot 66727 Bot: aggiornamento dati wikitext text/x-wiki {{#switch:{{{1}}} |lingua1 = it |voci1 = 43855 |lingua2 = en |voci2 = 43056 |lingua3 = pl |voci3 = 24725 |lingua4 = ru |voci4 = 15099 |lingua5 = cs |voci5 = 12047 |lingua6 = et |voci6 = 9853 |lingua7 = pt |voci7 = 9102 |lingua8 = fa |voci8 = 9097 }} a488t1nilv9zaa76db476ajyrg2pye1 Carl Fogarty 0 152878 1218402 1218305 2022-07-22T17:26:38Z Danyele 19198 foto migliore wikitext text/x-wiki [[File:Carl Fogarty April 2015.jpg|thumb|Carl Fogarty (2015)]] '''Carl George Fogarty''' (1965 – vivente), pilota motociclistico e dirigente sportivo britannico. ==Citazioni di Carl Fogarty== {{cronologico}} *La [[Ducati 916]] rappresenta il mio passato, la mia storia. Questa moto mi ha permesso di conquistare grandi successi e di divertirmi molto. Posso proprio dire che abbiamo instaurato un ottimo rapporto. In un certo senso siamo stati compagni di battaglie; abbiamo iniziato insieme nel 1994, con grandi aspettative, molto da dimostrare e una grande fame di vittorie. Abbiamo percorso molta strada insieme e per me sarà sempre molto più di una moto. È come una parte della mia vita alla quale sarò per sempre legato [...].<ref name="Ducati">Da ''[https://www.ducati.com/it/it/moto/panigale/panigale-v4-25-anniversario-916/intervista-carl-fogarty Intervista con un mito]'', ''Ducati.com'', 2019.</ref> *Penso che i fan del WorldSBK di tutto il mondo, indipendentemente dalla scuderia e dal pilota preferiti, considerino la Ducati 916 la moto per antonomasia. Il concetto della 916 ha avuto un enorme successo, ha riunito un mare di fan e ha rappresentato un cambiamento radicale per il marchio [[Ducati]] nel mondo. È una moto moderna ancora oggi, sensazione che poche moto riescono a trasmettere. È davvero speciale, incredibile. Gli anni '90 sono stati il periodo d'oro del WorldSBK. La nostra visibilità era altissima e i fan di tutto il mondo erano molto appassionati. Le nostre moto avevano lo stesso aspetto delle versioni stradali; il WorldSBK era infatti l'equivalente a quattro tempi della MotoGP, nella quale le moto avevano motori a due tempi. Essere al top in quegli anni faceva parte dei sogni di molti fan. Guidare moto che si potevano trovare sul mercato, lottare per la vittoria in un modo più spettacolare rispetto alla MotoGP. Sono convinto che i fan se ne siano resi conto. E che la 916 rappresenti l'apice di quella cultura. Come la McLaren di [[Ayrton Senna|Senna]] o la [[Ferrari]] di [[Michael Schumacher|Schumacher]] per i fan della [[Formula 1]]. [...]<ref name="Ducati"/> {{Int2|''[https://motosprint.corrieredellosport.it/news/sbk/superbike/2021/04/25-4164958/sbk_carl_fogarty_ducati_mi_faceva_sentire_il_numero_uno_ "Ducati mi faceva sentire il numero uno"]''|Intervista di Gordon Ritchie, ''Motosprint.corrieredellosport.it'', 25 aprile 2021.}} *{{NDR|«Tuo padre correva, era scritto nelle stelle che avresti gareggiato anche tu?»}} Penso di sì [...]. Alla fine se cresci in un certo ambiente, circondato da determinate cose, finisci per farle tue, che sia a livello professionale o amatoriale. Io sono cresciuto con il desiderio di gareggiare, i miei primi ricordi sono all'Isola di Man nella settimana senza scuola per andare a vedere il TT. Ce l'avevo nel sangue. *La [[Classe 250|250]] era la classe "regina", e a ripensarci ora non mi spiego le ragioni. Forse perché c'era maggiore affollamento, dato che era economicamente più sostenibile. E quindi io volevo gareggiare in 250: il mio primo sogno da pilota era vincere il Mondiale della 250! *{{NDR|Sul debutto in Superbike nel 1991}} Con la Honda UK. Disputai gran parte della stagione con un budget così modesto da rasentare la barzelletta. Non fu una buona idea. Però andai più forte degli altri piloti che guidavano la mia stessa moto, compreso il due volte campione Fred Merkel. Ma nessuno notò tali risultati. Chiusi l'annata al settimo posto, e si parla di una stagione in cui in pratica tutte le manche andarono ai piloti Ducati. Quindi non fu un cattivo risultato, ma faticai, forse anche per mie responsabilità. A livello personale, invece, fu un anno bellissimo: mi sposai e poi arrivò mia figlia Danielle. Fu un toccasana, perché guidare la RC30 era ormai un supplizio [...] La peggior moto all'anteriore della mia carriera. *{{NDR|Confrontando le esperienze in Honda e Ducati}} La Honda era organizzata ma lì eri soltanto un numero. In Ducati c'era un'organizzazione non sempre perfetta, ma era bello sentirsi il numero uno. *{{NDR|«[...] c'è però il rimpianto per non aver avuto una carriera nel Motomondiale?»}} Onestamente, non ho mai avuto una vera occasione. C'era abbastanza "politica" in tutto questo, a livello di sponsor. Ebbi un incontro con [[Kenny Roberts]] in Spagna, a fine 1995, per poter entrare nel Team Marlboro Yamaha, sembrava una buona occasione su una moto adatta alle mie caratteristiche. Sono convinto che su quella moto avrei vinto delle gare e avrei lottato per il titolo, non mi importa di chi la pensa diversamente. Anche perché da wild card sulla Cagiva, a Donington nel 1993, sarei andato sul podio se soltanto non fossi rimasto senza benzina. Era una moto che non avevo praticamente mai provato, eppure iniziai con il secondo tempo nelle prove del venerdì, e nessuno se lo ricorda... Io invece ricordo che iniziai a cercare il mio nome sullo schermo dall'ottavo posto in giù, e non lo trovavo. Ma attorno a me vedevo gente sorridente, molto sorridente: ci credo, ero secondo dietro Wayne Rainey, davanti a [[Kevin Schwantz]] e Mick Doohan! Il sabato, però, caddi in modo pesante, colpa di un attimo di deconcentrazione, e praticamente persi l'intera giornata. Per la gara, dove scattai dalla seconda fila, tirammo a indovinare tutto: assetto, gomme. Alla fine ero terzo, nonostante problemi con la gomma anteriore e i freni, ma finì la benzina! Conclusi quarto. Non male, per essere stata la parentesi di un weekend su una moto non mia. *[...] come pilota, avevo uno stile di guida paragonabile a [[Luca Cadalora]], [[Max Biaggi]], Carlos Checa, gente che ha avuto successo in 500. E non credo che loro fossero più forti di me. Credete davvero che sui curvoni di Donington o Assen non avrei potuto vincere nella stessa 500? Credetemi, avrei vinto anche in 500. *Se oggi ripenso a com'ero quando correvo, un po' mi sento in imbarazzo. Anzi, forse dovrei pentirmi di certi atteggiamenti. Ma in fondo ero proprio così, almeno in pista. A questi livelli di competitività, si è quasi costretti a odiare chi sta cercando di precederti e di batterti. E nel mio caso, funzionava. Ai tempi, tutto ciò che dicevo lo sentivo e lo pensavo, ma se tornassi indietro, non ripeterei certe cose, e mi limiterei a parlare in pista. Ricordo anche che fuori dai circuiti ero una persona differente, ero molto più timido. Però in pista, più vincevo e più diventavo arrogante, non riuscivo a fermarmi. ==Citazioni su Carl Fogarty== *Di Fogarty si è detto di tutto, che era un matto, uno scapestrato, gliene hanno dette di ogni. In realtà Fogarty era semplicemente una persona timida, bisognava capire e comprendere la sua timidezza. ([[Davide Tardozzi]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Fogarty, Carl}} [[Categoria:Piloti motociclistici britannici]] [[Categoria:Dirigenti sportivi britannici]] lfda8sonnonvyrlh9niual48nn034p2 Tregua di Natale 0 155919 1218479 1218310 2022-07-23T02:39:45Z Gaux 18878 sostituisco immagine rimossa wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Christmas Truce 1914 Memorial.jpg|thumb|Monumento commemorativo della ''tregua di Natale'']] Citazioni sulla '''tregua di Natale'''. *Il giorno di Natale {{NDR|del 1914}} il fuoco venne sospeso lungo tutto il fronte, e soldati inglesi e tedeschi si incontrarono nella terra di nessuno, scambiandosi chiacchiere e sigarette; in certe zone furono perfino improvvisate partite di calcio. Scene del genere si ripeterono il giorno dopo; poi, dopo qualche rabbuffo da parte dei Quartieri generali, il fuoco riprese. Nel frattempo, nelle chiese la gente pregava per la vittoria e la strage di quegli uomini che si stavano scambiando chiacchiere e sigarette. ([[A. J. P. Taylor]]) ==Voci correlate== *[[Prima guerra mondiale]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}} {{s}} [[Categoria:Eventi degli anni 1910]] [[Categoria:Prima guerra mondiale]] 8kplzmw4xi00s3t3f0fzn56a5lcb7tb Galleria Vittorio Emanuele II 0 164227 1218393 1081866 2022-07-22T16:23:49Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:1Galleria VittorioEmanueleII.jpg|thumb|upright=1.8|[[Milano]], Galleria Vittorio Emanuele II.]] Citazioni sulla '''Galleria Vittorio Emanuele II''' di Milano. *VI. A Milano: direttamente a Parigi (eventualmente Fontainebleu). VII. Scesi a Stresa. Con ciò il viaggio assume la prima volta una buona visione avanti e indietro, è formato e perciò viene preso alla vita. Così piccoli come in Galleria<ref>Nota del curatore del volume: S'intende la Galleria Vittorio Emanuele di Milano.</ref>non ho ancora mai visto gli uomini. [[Max Brod|Max]] afferma che la Galleria è alta soltanto quanto le case che si vedono all'aperto, e io lo nego con un'obiezione dimenticata, come del resto prenderò sempre le parti di questa Galleria. Essa non ha, si può dire, alcun ornamento superfluo, non trattiene lo sguardo, e per questa ragione, come anche per l'altezza, sembra corta, ma sopporta anche questo. Dal tetto del [[Duomo di Milano|Duomo]] le persone sembrano diventare più grandi di fronte alla Galleria. ([[Franz Kafka]]) *È il cuore della [[Milano|città]]. La gente vi s'affolla da tutte le parti, continuamente, secondo le circostanze e le ore della giornata, e si riversa dai suoi quattro sbocchi, stavo per dire nell'aorta e nelle arterie del grande organismo tanto la sua rassomiglianza colle funzioni del cuore è evidente. Tutte le pulsazioni della vita cittadina si ripercuotono qui. Quando pare che anche qui ogni movimento sia cessato, dai grand'occhi di cristallo del pavimento può scorgersi che nei suoi sotterranei ferve sempre il lavoro, quasi che in questo centro vitale l'attività non possa mai addormentarsi e prosegua senza coscienza, proprio come nell'organismo vivente che abbandonasi al sonno. Gli ultimi urli degli scapati che tornano a casa con l'alba si confondono, sotto la grande vôlta di cristallo, col rumore dei passi dei primi operai che s'avviano al lavoro, o dei contadini che l'attraversano per andare al mercato coi nasi all'aria e colla bocca aperta, sbattendo sul pavimento di marmo le enormi bullette delle loro scarpe o i loro zoccoli poderosi. ([[Luigi Capuana]]) *E pensare che quando fu eretta quella immensa armatura a cinque piani – ch'era un edifizio, quasi un monumento da sé, [[Giuseppe Mengoni|Mengoni]] nel mostrarmela mi disse: ''L'ho fatta così solida perché non voglio disgrazie, non voglio che l'opera mia costi la vita a nessuno''.<br>Doveva costare la vita a lui<ref>Mengoni morì il 30 dicembre 1877, giorno precedente l'inaugurazione, precipitando dall'impalcatura più alta della Galleria.</ref>. ([[Leone Fortis]]) *La Galleria? Scherziamo? Le appartengo e mi appartiene. È casa, è ufficio, è strada, è ombrello, è tutto per me. Ristoranti, caffè, bigliardi, farmacie, bagni, parrucchieri, lustrascarpe, donne formose ed eleganti, uomini vivaci, ombra d'estate e raggi infrarossi d'inverno. Io ci campo da re. ([[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Milano]] [[Categoria:Monumenti d'Italia]] [[Categoria:Opere architettoniche]] r23d2nrim12bqr7qdq9g1jyj9yrokls 1218505 1218393 2022-07-23T07:47:57Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:1Galleria VittorioEmanueleII.jpg|thumb|upright=1.8|[[Milano]], Galleria Vittorio Emanuele II]] Citazioni sulla '''Galleria Vittorio Emanuele II''' di Milano. *VI. A Milano: direttamente a Parigi (eventualmente Fontainebleu). VII. Scesi a Stresa. Con ciò il viaggio assume la prima volta una buona visione avanti e indietro, è formato e perciò viene preso alla vita. Così piccoli come in Galleria<ref>Nota del curatore del volume: S'intende la Galleria Vittorio Emanuele di Milano.</ref>non ho ancora mai visto gli uomini. [[Max Brod|Max]] afferma che la Galleria è alta soltanto quanto le case che si vedono all'aperto, e io lo nego con un'obiezione dimenticata, come del resto prenderò sempre le parti di questa Galleria. Essa non ha, si può dire, alcun ornamento superfluo, non trattiene lo sguardo, e per questa ragione, come anche per l'altezza, sembra corta, ma sopporta anche questo. Dal tetto del [[Duomo di Milano|Duomo]] le persone sembrano diventare più grandi di fronte alla Galleria. ([[Franz Kafka]]) *È il cuore della [[Milano|città]]. La gente vi s'affolla da tutte le parti, continuamente, secondo le circostanze e le ore della giornata, e si riversa dai suoi quattro sbocchi, stavo per dire nell'aorta e nelle arterie del grande organismo tanto la sua rassomiglianza colle funzioni del cuore è evidente. Tutte le pulsazioni della vita cittadina si ripercuotono qui. Quando pare che anche qui ogni movimento sia cessato, dai grand'occhi di cristallo del pavimento può scorgersi che nei suoi sotterranei ferve sempre il lavoro, quasi che in questo centro vitale l'attività non possa mai addormentarsi e prosegua senza coscienza, proprio come nell'organismo vivente che abbandonasi al sonno. Gli ultimi urli degli scapati che tornano a casa con l'alba si confondono, sotto la grande vôlta di cristallo, col rumore dei passi dei primi operai che s'avviano al lavoro, o dei contadini che l'attraversano per andare al mercato coi nasi all'aria e colla bocca aperta, sbattendo sul pavimento di marmo le enormi bullette delle loro scarpe o i loro zoccoli poderosi. ([[Luigi Capuana]]) *E pensare che quando fu eretta quella immensa armatura a cinque piani – ch'era un edifizio, quasi un monumento da sé, [[Giuseppe Mengoni|Mengoni]] nel mostrarmela mi disse: ''L'ho fatta così solida perché non voglio disgrazie, non voglio che l'opera mia costi la vita a nessuno''.<br>Doveva costare la vita a lui<ref>Mengoni morì il 30 dicembre 1877, giorno precedente l'inaugurazione, precipitando dall'impalcatura più alta della Galleria.</ref>. ([[Leone Fortis]]) *La Galleria? Scherziamo? Le appartengo e mi appartiene. È casa, è ufficio, è strada, è ombrello, è tutto per me. Ristoranti, caffè, bigliardi, farmacie, bagni, parrucchieri, lustrascarpe, donne formose ed eleganti, uomini vivaci, ombra d'estate e raggi infrarossi d'inverno. Io ci campo da re. ([[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Milano]] [[Categoria:Monumenti d'Italia]] [[Categoria:Opere architettoniche]] if1dp742ezzs029jillo4v0hwd4dan6 Arrivederci amore, ciao 0 164666 1218426 1054788 2022-07-22T19:26:06Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Arrivederci amore, ciao |immagine= |genere= noir |regia= [[Michele Soavi]] |soggetto= [[Massimo Carlotto]] ''(romanzo)'' |sceneggiatura= Michele Soavi |attori= *[[Alessio Boni]]: Giorgio Pellegrini *[[Michele Placido]]: Vice questore Feruccio Anedda *[[Isabella Ferrari]]: Flora *[[Alina Nedelea]]: Roberta *[[Carlo Cecchi]]: Sante Brianese *[[Antonello Fassari]]: Sergio Cosimato *[[Marjo Berasategui]]: Francisca *[[Riccardo Zinna]]: Pasquale "Il Vesuviano" *[[Alessio Caruso]]: Gayetano *[[Max Mazzotta]]: "Ciccio Formaggio" |note= *'''Effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Arrivederci amore, ciao''''', film italiano del 2006, regia di [[Michele Soavi]]. ==Frasi== {{cronologico}} *Ricordati che tu sei sempre proprietà della Digos! ('''Vice questore Ferruccio Anedda''') *Senti Pellegrini, tu sei cresciuto a libri, canne e rivoluzione. Però l'[[eskimo]] te lo facevi comprare da papà. Io ho allevato pecore, e qualche volta ci ho dormito anche. Però adesso mi chiamano dottore. Un motivo ci sarà. ('''Vice questore Ferruccio Anedda''') *Mamma... Mamma... Aiuto... Aiuto! ('''Roberta''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Film noir]] 6s75l2ws067w99tz6g3s2fpcnmy9pom Giallo (film 2009) 0 167589 1218418 1155206 2022-07-22T19:23:15Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Giallo |titolooriginale = Giallo |immagine = TAXI.jpg |paese = Italia, Stati Uniti d'America, Spagna, Regno Unito |anno = 2009 |genere = thriller, giallo, poliziesco |regista = [[Dario Argento]] |sceneggiatore = Dario Argento, Jim Agnew, Sean Keller |attori = *[[Adrien Brody]]: Enzo Avolfi, Flavio Volpe / Giallo *[[Emmanuelle Seigner]]: Linda Jefferson *[[Elsa Pataky]]: Celine Jefferson *[[Robert Miano]]: Ispettore Mori *[[Daniela Fazzolari]]: Sophia *[[Valentina Izumi Cocco]]: Keiko *[[Taiyo Yamanouchi]]: Toshi *[[Giuseppe Loconsole]]: Macellaio *[[Nicolò Morselli]]: Enzo Avolfi ragazzo *[[Cristiana Maffucci]]: Violetta *[[Silvia Spross]]: vittima russa *[[Andrea Redavid]]: Poliziotto |doppiatori originali= *[[Massimiliano Manfredi]]: Enzo Avolfi *[[Loris Loddi]]: Flavio Volpe / Giallo *[[Laura Lenghi]]: Linda Jefferson *[[Ilaria Latini]]: Celine Jefferson *[[Monica Migliori]]: Keiko |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Giallo''''', film del 2009 con [[Adrien Brody]], [[Emmanuelle Seigner]] e [[Elsa Pataky]], regia di [[Dario Argento]]. ==Frasi== {{cronologico}} *Non può essere vero! Questo non sta succedendo davvero! ('''Celine''') *{{NDR|Guardano la foto di Celine}} Sei troppo bella. Odio le cose belle. ('''Ispettore Mori''') *Siamo in Italia sa, ogni tanto bisogna oliare le ruote della burocrazia. ('''Ispettore Mori''') *{{NDR|Ascolta la voce registrata in giapponese e traduce}} ''Questo corpo non è mio. Io non sono quella in questo corpo. Sono vita senza confini. Non sono mai nata, non sono mai morta''. È un Sutra, la preghiera buddista della morte. Dove l'avete presa? ('''Toshi''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Linda''': Che posto è questo?<br/>'''Pony-pizza''': È dove lavora. Vive.<br/>'''Linda''': Chi?<br/>'''Pony-pizza''': L'ispettore. Odio questo posto. {{NDR|bussa alla porta}}<br/>'''Ispettore Mori''': Avanti.<br/>'''Pony-pizza''': Non guardi le pareti. {{NDR|rivolgendosi a Linda}} *'''Linda''': È di [[New York]]?<br/>'''Ispettore Mori''': Perché?<br/>'''Linda''': Così per sapere.<br/>'''Ispettore Mori''': Cosa? <br/>'''Linda''': Perché è così duro. Se è più italiano o più newyorkese.<br/>'''Ispettore Mori''': Che ne sa dei newyorkesi?<br/>'''Linda''': Ho vissuto nel West Village per tre anni.<br/>'''Ispettore Mori''': Ah. *'''Linda''': Perché ha preso mia sorella?<br/>'''Ispettore Mori''': Perché tende trappole. Ha preso il taxi sbagliato. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film polizieschi]] [[Categoria:Film thriller]] a6o4ley2w98yp2bi7u3xuewjvpy3qqe Freakazoid 0 172914 1218404 1218089 2022-07-22T17:43:49Z 80.181.83.10 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano=Freakazoid |tipofiction=Serie TV d'animazione |titolooriginale=Freakazoid! |immagine= Freakazoid_logo.png |paese=Stati Uniti d'America |anno=1995-1997 |genere=umorismo, azione, commedia |stagioni=2 |episodi=24 |ideatore = [[Bruce Timm]], [[Paul Dini]], [[Tom Ruegger]] |doppiatorioriginali = *[[Joe Leahy]]: Narratore/Joe Leahy *[[David Kaufman]]: Dexter Douglas *[[Paul Rugg]]: Freakazoid *[[Googy Gress]]: Duncan Douglas *[[Tracy Rowe]]: Steff *[[John P. Mccann]]: Douglas Douglas *[[Tress MacNeille]]: Debbie Douglas, Cobra Regina e Strega della maledizione *[[James Cronin]]: Buzz *[[Edward Asner]]: Serg. Mike Cosgrove *[[Jeff Bennett]]: Cacciatore, Lord Bravery, Cave Guy, Candle Jack e Jeepers *[[David Warner]]: Lobe *[[Ricardo Montalbán]]: Gutierrez *[[Maurice LaMarche]]: Longhorn |doppiatoriitaliani = *[[Michele Kalamera]]: Narratore/Joe Leahy *[[Vittorio Guerrieri]]: Dexter Douglas/Freakazoid *[[Massimiliano Alto]]: Duncan Douglas *[[Monica Ward]]: Steff *[[Roberto Stocchi]]: Douglas Douglas *[[Antonella Baldini]]: Buzz *[[Paolo Marchese]]: Serg. Mike Cosgrove *[[Giorgio Locuratolo]]: Cacciatore *[[Oliviero Dinelli]]: Lobe *[[Andrea Ward]]: Gutierrez *[[Graziella Polesinanti]]: Strega della maledizione }} '''''Freakazoid!''''', serie televisiva statunitense trasmessa dal 1995 al 1997. == Citazioni == * {{NDR|Le sue prime parole all'inizio della serie}} Terrore! Terrore nella notte! ('''Freakazoid''') * {{NDR|Le sue prime parole}} Signori! È la vigilia di Natale! ('''Guitierrez''') * {{NDR|Trasformando in Freakazoid}} Oh Flippati! ('''Dexter Douglas''') * Una ciotola! Ho trovato una ciotola! Buon per me! ('''Freakazoid''') * Attenzione, scimmie pagane! ('''Dash''') * Dannata sfortuna! Dannata! ('''Cacciatore''') * Smettila! ('''Cosgrove''') * Crud! ('''Roddy MacStew''') * {{NDR|Dopo aver dimostrato il sistema di trasmissione di emergenza}} Questo era solo un test. Se ci fosse stata una vera emergenza, saremmo andati così: AHHHHHH! AIUTO! AIUTACI! NO! PORTACI FUORI DI QUI! AIUTAMI! AIUTATE TUTTI! AHHHHHHHHHHH! ('''Freakazoid''') * Signori! Il circuito integrato è difettoso! ('''Roddy MacStew''') * Ridi con me! ('''Guitierrez''') * Quali sequenze del codice che attiva il difetto? ('''Guitierrez''') * Tu mi hai incaricato, Freakazoid! ('''Guitierrez''') * Ehi, ma che cos'è questo posto? Palm Mizzi. ''Ballerine di hula-ho''. Ananas. ''Ballerina di hula-ho''. Tavole da surf. ''Ballerine di hula-ho'', ''ballerina di hula-ho'', ''ballerine di hula-ho''. Ma certo, tutto torna! Chissà come sono atterrato in Norvegia. ('''Freakazoid''') * Qualcuno per i panini con carne sfusa? ('''Freakazoid''') * Probabilmente ho dovuto saltare il budget dell'animazione per tutta la stagione in quel combattimento. ('''Freakazoid''') * Dexter sta giocando di nuovo al twister! ('''Douglas Douglas''') * Non vado laggiù. Odora di gas di puzza!! ('''Freakazoid''') * Quello è un uomo felice! ('''Medulla''') * Ho molto successo! ('''Hero Boy''') * Freakazoid? Dove sei? Oh, che dolore, che dolore! ('''Professor Jones''') * Questa è l'ultima volta che volo con questa compagnia aerea! ('''Cave Guy''') * Fermi! Ma che stiamo facendo? Io sono un supereroe. Cave Guy, Longhorn, voi avete la forza di 20 uomini. Lobe, tu sei tanto malvagio quanto loro. Leonard, tu conosci tutti i film mai realizzati. Lasceremo che qualche scimmia ci spaventi? Io dico che combattiamo! ('''Freakazoid''') {{NDR|Però poi la loro autorità eroica si indebolisce con pazzia paurosa}} * Sai il perchè? Friccato nel vetro! ('''Cave Guy''') * {{NDR|Picchiando il cobra gigante}} Smettila di fare del male ai miei amici! ('''Freakazoid''') == Dialoghi == === Stagione 1 === ==== Episodio 1a, ''Il ballo del destino'' ==== *'''Narratore''': Il terrore attanaglia una città pacifica. Terrore che indossa un lenzuolo. Il suo vero nome è Royce Mumphry, ma la polizia di cinque stati lo conosce come Cave Guy. Sì, Cave Guy: ostile, potente, ma anche molto intelligente.<br />'''Cave Guy''': Sono abbonato al New Yorker.<br />'''Narratore''': Solo un eroe può rintracciare Cave Guy. Solo un eroe ha il cuore di combattere questo demonio. Quell'eroe è... {{NDR|la sagoma di [[Batman (serie animata)|Batman]] appare sullo schermo}} su un'altra rete. Quindi, non abbiamo altra scelta che rivolgerci a questo tizio. Un adolescente nerd, o è...? *'''Jeepers''': Vuoi vedere qualcosa di strano e mistico?<br />'''Freakazoid''': NOOOOOOO!!!!! VA' VIA' DI QUI CON QUEL OROLOGIO!!! LIBERA I POVERI CASTORI, LO VERRAI?!? UFFA'!!! SEI COSI' CRUDELE! VATTENE VIA! CI STAVAMO DIVERTENDO FINO A QUANDO NON SEI VISUALIZZATO, JEEPERS!!! UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUH! VA' A PRENDERE UN CAFFÈ, CON LA PANNA, O QUALCOSA! PERCHÉ TI DICO UNA COSA: QUESTO È UN POSTO FELICE!!!!!! ==== Episodio 1b, ''Handman'' ==== *'''Lobe''': Nessuno può salvarti questa volta, Freakazoid! {{NDR|Le sue prime parole}}<br />'''Freakazoid''': È qui che ti sbagli, Lobe! Il mio nuovo aiutante mi salverà.<br />'''Lobe''': Ah sì? Ebbene, dov'è?<br />'''Handman''': Sono proprio qui!<br />'''Freakazoid''': Handman! Sei arrivato giusto in tempo!<br />'''Handman''': Non ti deluderei, Freakabazaal! Oh, mi dispiace, sono Freakazee. Uh, Freakabee.<br />'''Freakazoid''': No. ''Freakazoid''.<br />'''Handman''': Freakazoy.<br />'''Freakazoid''': No. Freakazoid.<br />'''Handman''': Freakazee! Freeballoo! Meemala!<br />'''Freakazoid''': No. Dillo con me. Frea.<br />'''Handman''': Frea.<br />'''Freakazoid''': Ka.<br />'''Handman''': Ka.<br />'''Freakazoid''': Zoid.<br />'''Handman''': Peterson! No! Freakazoid! Freakazoid. {{NDR|bacia a Freakazoid}}<br />'''Freakazoid''': Ehi, smettila! Perdonami, ho la bocca un pò secca. {{NDR|beve un bicchiere d'acqua mentre Handman deglutisce}} Aaaaaahhhh! Grazie. È stato molto rinfrescante!<br />'''Lobe''': Oh, smettila!<br />'''Freakazoid''': Cosa?<br />'''Lobe''': Questo è stupido!<br />'''Freakazoid''': Stai definendo il mio aiutante stupido?<br />'''Lobe''': Non è un vero aiutante; è solo la tua mano.<br />'''Freakazoid''': No, non lo è.<br />'''Lobe''': Sì, lo è.<br />'''Freakazoid''': No, non lo è.<br />'''Lobe''': Sì, lo è. È solo la tua mano, sempliciotto!<br />'''Handman''': No, dai un'occhiata più da vicino. {{NDR|Lobe lo fa}} Più vicino... Ancora più vicino... Tienilo lì. ==== Episodio 2a, ''Candle Jack'' ==== *'''Freakazoid''': Beh, se non lo è...<br />'''Steff e bambini''': No!<br />'''Freakazoid''': Cosa? stavo giusto per dire...<br />'''Steff e bambini''': NO!<br />'''Dottor Hanker''': Non dirlo!<br />'''Freakazoid''': Non dire cosa?<br />'''Steff''': Non dire il suo nome!<br />'''Freakazoid''': Intendi "non dire Candle Jack"? {{NDR|taglio veloce su Freakazoid ora legato}}<br />'''Steff''': Freakazoid, perché hai detto il suo nome?<br />'''Freakazoid''': Perché io-io volevo fare una di quelle cose divertenti, come su - hai mai guardato F Troop? - dove Agarn dice "Non è possibile che io indossi un vestito! Assolutamente no! Nessun vestito!" E Forrest Tucker dice: "Sì, indossi quel vestito! Indosserai quel vestito!" E si puliscono - blblblblblblblb - e Agarn indossa un vestito! {{NDR|taglio rapido di una clip da F Troop of Agarn, travestita}}<br />'''Agarn''': YOO-HOO!!! FRATELLI LOCO!!! GUARDA CHI C'E' PER VOI!!!<br />'''Candle Jack''': Oh, adoro quel pezzo! ==== Episodio 2b, ''Toby Danger e la scommessa del destino'' ==== *'''Toby Danger''': Ma io sono "davvero" Mr. Peanut!<br />'''Guardia del casinò''': Conosci le regole: niente stranieri nel casinò!<br />'''Toby Danger''': Oh mamma! Non incontrerò mai una ragazza carina! ==== Episodio 3c, ''La grande domanda'' ==== *'''Alieno''': Ho viaggiato molti milioni di anni luce attraverso quaranta miliardi di galassie per venire qui per la risposta a una domanda vitale che riguarda l'intero universo.<br />'''[[w:Bill Clinton|Bill Clinton]]''': E qual è questa domanda?<br />'''Alieno''': Per favore, dicci - quella bambola [[w:Barbie|Barbie]]... come si chiama la [[Barbie|sua]] sorellina? {{NDR|Freakazoid e Clinton si guardano, perplessi}}<br />'''Bill Clinton''': Penso che fosse Pebbles.<br />'''Freakazoid''': Fammi gestire questo. È [[w:Skipper Roberts|Skipper]]!<br />'''Alieno''': Skipper? Hmmm. {{NDR|torna all'interno della sua nave}} Ehi, ragazzi, è Skipper! ==== Episodio 4a, ''Il suo nome è Fanboy'' ==== *'''Fanboy''': Ho studiato tutto di te! Come se ti piace affogare i tuoi dispiaceri nel succo di papaya ogni volta che perdi un compagno!<br />'''Freakazoid''': Questo perché sono allergico al mirtillo rosso! *'''Freakazoid''': Va bene, ragazzo. Vuoi essere la mia nuova spalla? Devi superare il test di iniziazione.<br />'''Fanboy''': Sfidami!<br />'''Freakazoid''': Signor Cameraman, apri la panoramica alla scena successiva! {{NDR|Zip panoramica su una scena con due persone in piedi con mulini a vento sullo sfondo}} NO! L'ALTRA SCENA! LAVORO DA SOLO QUI?! *'''Freakazoid''': Ti prego! Ti prego lasciami in pace! Ti darò qualsiasi cosa, tutto ciò che vuoi se te ne vai! Che ne dici della sceneggiatura appena scritta di [[w: Batman & Robin|Batman IV]]?<br />'''Fanboy''': L'ho preso da Internet la scorsa notte.<br />'''Freakazoid''': Una foto autografata di [[w:Stan Lee|Stan Lee]]?<br />'''Fanboy''': Chi è quello<br />'''Freakazoid''': Non ne ho idea. *'''Fanboy''': Marrrrrrkk... Hamillllll...<br />'''Freakazoid''': Perché accontentarsi di un semplice aiutante, quando il [[w:Jedi|Cavaliere Jedi]] attende?<br />'''Fanboy''': Si! [[w:Dart Fener|La Forza è potente in quest'uomo]]! {{NDR|avvicinandosi lentamente a Mark Hamill}} Luke! Unisciti a me!<br />'''[[w:Mark Hamill|Mark Hamill]]''': Vieni di nuovo?<br />'''Fanboy''': Unisciti a me e insieme potremo governare la galassia come Fan Boy e figlio!<br />'''Mark Hamill''': [[w:L'Impero colpisce ancora|No! Non ti raggiungerò mai!]]<br />'''Fanboy''': È il "tuo" destino! ==== Episodio 5a, ''Il cane supereroe'' ==== *'''Accalappiacani''': Che c'è che non va? Che ho fatto?<br />'''Freakazoid''': Le tue luci posteriori sinistra sono spente. Per fortuna l'ho preso in tempo.<br />'''Accalappiacani''': Quella è la tua macchina?<br />'''Freakazoid''': Mm-hmm. Per quanto mi addolori, dovrò darti un biglietto.<br />'''Acallapiacani''': Oh no! Ti prego! Non [[w: Jerry Springer|Jerry Springer]]!<br />'''Freakazoid''': Va bene, allora dimenticheremo tutto!<br />'''Accalappiacani''': Grazie! ==== Episodio 5b, ''Visita ufficiale'' ==== *'''Mr. Snarzetti''': "Lo zoo dei conigli giocattoli di Bambu"!<br />'''Lord Bravery''': Assolutamente no!<br />'''Mr. Snarzetti''': "I magici pony da corsa di Mr. Tiny"!<br />'''Lord Bravery''': Oh la smetta! *'''Lord Bravery''': Guarda, cosa non capisci?<br />'''Bill''': Qualsiasi cosa.<br />'''Lord Bravery''': Ascolta, è davvero molto semplice. Prendo Lord Bravery. Diventa "La pasticceria di Helen", "La macelleria di Helen" diventa "La macelleria di Rudy", perché "Gli hardware e spago di Rudy" cambia in "Gli hardware e spago di Hank" e "I pneumatici di Hank" diventa "I pneumatici di Terry" e se "L'abbigliamento intimo di Terry" cambia nell' "Abbigliamento intimo di Wendy" richiedendo a Wendy di cambiare in Johnny, Johnny in Ellen, Ellen in Frank, Frank diventa Enrique ed Enrique diventa Bill, il che significa che tutto ciò che devi fare è cambiare il tuo nome da "Il mondo della pittura di Bill" a qualcos'altro!<br />'''Bill''': Ma io non voglio!<br />'''Lord Bravery''': Perché?<br />'''Bill''': Perché mi chiamo Bill. ==== Episodio 5c, ''Ode a Leonard Nimoy'' ==== Leonard Nimoy, Leonard Nimoy. Caro signor Spock, oh accidenti ragazzo. Sicuramente mi farebbe sorridere e ridere. Se potessi avere il tuo autografo. Se non lo capisco, sarò blu. Ma poi so cosa farò. Ti chiamo al telefono. E ti danno fastidio quando sei a casa. Riattacca, la linea si interrompe. Ma poi mi viene in mente una nuova idea. Verrò a trovarti proprio dove vivi. Suono il campanello e ti chiedo se dai. Quell'autografo che stavo aspettando. Me lo dai, e molto altro ancora. (BOOM!) Oh grazie, grazie, signor Spock. Ora per favore chiama Bones; Ho bisogno di un dottore. ('''Fanboy''') ==== Episodio 6, ''Il circuito integrato (1^parte)'' ==== *Salve, io sono [[Jack Valenti]], e queste sono le mie guance. Riceviamo un sacco di lettere all'associazione industrie cinematografiche, e la maggior parte di essi riguardano le mie guance. Tuttavia, in alcune di queste lettere ci si chiede di sapere tutto su Freakazoid. Lettere come questa di Miss Aida Lupis di Santa Susanna Seti che ci scrive: "Caro Mr. Valenti, mi piacciono le sue guance. Gradirei sapere come Freakazoid ha iniziato la sua carriera di supereroe. In quali particolari circostanze? La mia casa è di mattoni non informati." Signorina Lupis lei è fortunata! Si da infatti in caso che abbiamo appena terminato di produrre un filmetto sulle origini di Freakazoid. Con tante scene d'azione e d'avventura. In una delle quali c'è perfino un uomo che lotta con un orso senza alcun motivo. Quindi mettevi seduti comodi e godetevi le origini di Freakazoid! ('''[[w: Jack Valenti|Jack Valenti]]''') *'''Roddy MacStew''': Non la farai mai franca, Guitierrez!<br />'''Guitierrez''': Farla franca con cosa? Non ho ancora detto niente.<br />'''Roddy MacStew''': Si, hai ragione. Scusa, ho saltato la pistola. Colpa mia.<br />'''Guitierrez''': Ho intenzione di eliminarvi tutti e due.<br />'''Roddy MacStew''': Non la farai mai franca, Guitierrez! *'''Mr. Chubbikims''': Miao.<br />'''Guitierrez''': Che cosa significa? "Miao"? Portate lo psicologo degli animali! {{NDR|entra lo psicologo degli animali}} Chieda al gattino come attivare il difetto. <br />'''Psicologo degli animali''': Miao miao miao?<br />'''Mr. Chubbikins''': Miao, miao.<br />'''Psicologo degli animali''': Miao?<br />'''Mr. Chubbikins''': Miao, miao.<br />'''Psicologo degli animali''': Lui dice che è molto triste.<br />'''Guitierrez''': Oh, vada via. {{NDR|E poi riferendo a Dexter e Roddy}} Forse voi due avete dei problemi motivati. Vediamo un pò! ==== Episodio 7a, ''Il circuito integrato (2^parte)'' ==== *'''Guitierrez''': Grazie! Eliminateli! Anche la famiglia!<br />'''Roddy MacStew''': Ma che dici?<br />'''Guitierrez''': Mi piace. Se si diffondesse la notizia del difetto, la mia azienda sarebbe rovinata.<br />'''Roddy MacStew''': Almeno lasci andare il ragazzo!<br />'''Guitierrez''': No, non posso.<br />'''Roddy MacStew''': Ma perché?<br />'''Guitierrez''': Perché lui mi "incarica"! Mi "incarica"! Intorno alle lune di Snivia, io ti sorrido. Al di là delle nuvole di Corpian ti ridacchi ancora di più. La vendetta è un piatto da servire al meglio con fagioli borlotti e tortine! [[w: James T. Kirk|Kirk]], vecchio amico, io... Oh, scusate. {{NDR|Si aggiusta la cravatta}} Addio! *'''Freakazoid''': Vieni a prendere un cono di neve!<br />'''Roddy MacStew''': No, Ragazzo, non c'è tempo! Dobbiamo impedire a Guitierrez di attivare il difetto. *'''Cosgrove''': Hai fatto un buon lavoro qui, ragazzo.<br />'''Freakazoid''': Grazie.<br />'''Cosgrove''': Di 'che vuoi uscire per un cono di neve..<br />'''Freakazoid''': Non l'ho mai fatto! {{NDR|Mentre si stanno mangiando il gelato}} Poi sono stato risucchiato in Internet ed eccomi qui.<br />'''Cosgrove''': Ma tu sai che ci devi fare con i tuoi poteri?<br />'''Freakazoid''': Cosa?<br />'''Cosgrove''': Io diventerei un supereroe, ma è un'idea mia.<br />'''Freakazoid''': Nah!<br />'''Cosgrove''': Potresti combattere il crimine!<br />'''Freakazoid''': Nah!<br />'''Cosgrove''': Batterti per l'onestà!<br />'''Freakazoid''': Nah!<br />'''Cosgrove''': Fare colpo sulle ragazze!<br />'''Freakazoid''': Ok! Allora ci sto! ==== Episodio 7b, ''La storia di Freakazoid'' ==== {{NDR|Freakazoid vede il mondo che ha alterato.}} Santo cielo. È [[w:Rush Limbaugh|Rush Limbaugh]]. È diventato un vero liberale dal cuore sanguinante e guarda! [[w:Euro Disney|Euro Disney]] è pieno! La fusione fredda funziona! Nessun film di [[w:Chevy Chase|Chevy Chase]]! ('''Freakazoid''') ==== Episodio 8a, ''Hot Rod da Neck'' ==== *'''Turk''': Non male, Longhorn! Avremo Washington per riscatto?<br />'''Longhorn''': Non lo dobbiamo! Avremo Nashville per riscatto! *'''Duncan Douglas''': Ormai saremmo dal nonno se non fosse per Dexter.<br />'''Dexter Douglas''': Ehi, mi sono perso nel deserto.<br />'''Duncan Douglas''': E tu non eri in giro per aiutarmi quando quel tizio blu mi ha aggredito di nuovo.<br />'''Signor Douglas''': Tu sei l'unico che vede questo tizio blu, Duncan.<br />'''Duncan Douglas''': Ma è vero!<br />'''Signora Douglas''': Certo, è vero per te, caro. Ma è perché probabilmente sei pazzo. {{NDR|Dexter inizia a ridere. Duncan si infastidisce.}}<br />'''Duncan Douglas''': Di che cosa stai ridendo? Babbeo! ==== Episodio 9a, ''Problemi di censura'' ==== *'''H. A. Futterman''': Buona giorno. Sono H. A. Futterman, professore di standard di trasmissione qui alla Warner Bros Kids. E hai appena assistito a Relax-O-Vision. Relax-O-Vision è un... {{NDR|nota che la telecamera è cambiata e si riorienta di conseguenza}} Relax-O-Vision è un processo che inserisce immagini rilassanti e allegre, in scene che potrebbero essere troppo intense per i ragazzini che guardano a casa. Ad esempio, Freakazoid è estremamente... {{NDR|nota che la telecamera è cambiata e si riorienta di conseguenza}} La rissa estremamente violenta di Freakazoid con i demoni ninja è stata sostituita da una scena rilassante di pesci mentre pensano ai loro piccoli pensieri felici e piacevoli. Ora, rilassatevi... {{NDR|nota che la telecamera è cambiata e si riorienta di conseguenza}} Ora, rilassatevi e preparatevi a godervi il primo cartone animato mai trasmesso in Relax-O-Vision calmante, salva e adatto ai bambini. ==== Episodio 10a, ''La rapina natalizia'' ==== *'''Arms Akimbo''': Cos'è questo hee haw!? Smettila! Combatti normalmente!<br />'''Freakazoid''' {{NDR|cantando}}: Fai un giro con un delinquente di Brooklyn, lancialo nel corridoio con una tazza di caffè! ==== Episodio 10b, ''La nuvola misteriosa'' ==== *'''Hans''': Io sono Hans. Porteremo i secchi del cielo all'osservatorio. Il professore ti sta aspettando lì. Ora vieni. Non dobbiamo indugiare. Non è sicuro qui di notte.<br />'''Freakazoid''': Ma è giorno.<br />'''Hans''': Allora, suppongo che possiamo soffermarci un attimo. *'''Freakazoid''': È proprio come a [[w:Disneyland|Disneyland]]!<br />'''Hans''': Temo che ora non più.<br />'''Freakazoid''': Cosa?<br />'''Hans''': A [[Disneyland]]. I secchi del cielo, sono spariti, banditi. E le cose da corsa dove zey ti rimpicciolisce minuscolo, nicht. {{NDR|Tedesco per no, il che implica che la corsa è stata rimossa}}<br />'''Freakazoid''': Oh no, beh, almeno hanno ancora i piccoli motoscafi. {{NDR|Hans china la testa e stringe i denti, indicando che hanno rimosso anche i motoscafi; musica triste suona in sottofondo.}} NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! NON I MOTOSCAFI!!! *'''Freakazoid''': Lobe! Allora eri tu a farlo!<br />'''Lobe''': Esatto, Freakazoid! Con questa squadra atomica molecolare posso trasformare chiunque in uno zombi clown addestrato a eseguire i miei ordini.<br />'''Freakazoid''': Ma perchè?<br />'''Lobe''': Il piano perfetto. Tutti amano un [[clown]]. Bussano alla porta. È un clown, come quello. La prossima cosa che sai che hanno preso il sopravvento per me.<br />'''Freakazoid''': Se non ti dispiace che lo dica, questo è il piano più stupido che abbia mai sentito parlare!<br />'''Lobe''': Non lo è, è un bellissimo piano!<br />'''Freakazoid''': Sciocchezze! Alla gente non piacciono i clown! Cosa stavi pensando che è semplicemente sciocco?<br />'''Lobe''': Na ah!<br />'''Freakazoid''': Ah ah! Sciocco sciocco sciocco. E lo stai facendo qui in mezzo al nulla, non ci sono nemmeno così tante persone in giro. Cosa stavi pensando? Spiegamelo.<br />'''Lobe''': Io... non sono sicuro!<br />'''Freakazoid''': Forza. Fuori di qui. Mi aspettavo molto di più da te di questi zombi clown. Per favore.<br />'''Lobe''': Hai ragione! Mi dispiace non so cosa c'è che non va in me Penso di essere stanco è anche il momento migliore.<br />'''Freakazoid''': Spegni la nuvola. Ora vai avanti! Vattene via! Vai!<br />'''Lobe''': Mi dispiace! Mi dispiace tanto!<br />'''Freakazoid''': Vai!<br />'''Lobe''': Mi dispiace! Mi dispiace tanto!<br />'''Freakazoid''': Mi dispiace! Mi dispiace tanto! Mi dispiace! Mi dispiace!<br />'''Freakazoid''': Se ne è andato? Ragazzi, aveva un piano brillante, uao, è bravo! ==== Episodio 11a, ''La prossima volta, telefonami'' ==== *'''Freakazoid''': STAI LONTANO DAL CASSETTO DELLA INTIMO DI TUO PADRE! Fidati di me su questo.<br />'''Bo-Ron''': Duh, cassetto della biancheria intima, no. *'''Dexter Douglas''': L'unico che può tenere questa creatura sono io!<br />'''Douglas Douglas''': No non lo sei, Dexter!<br />'''Dexter Douglas''': Ma perchè?<br />'''Debbie Douglas''': Ha ridotto male la camera!<br />'''Douglas Douglas''': E in quel che peggio, si è messo 2 ore nel bagno!<br />'''Debbie Douglas''': E hai dimenticato di chiederlo di usare col permesso!<br />'''Douglas Douglas''': E ha mangiato tutto quanto! *'''Freakazoid''': Quindi AT&T, MCI e Sprint hanno combattuto una battaglia campale su chi avrebbe fornito il servizio. {{NDR|che mostra filmati di stock di carri armati che combattono in una zona di guerra}} Alla fine, Bo-Ron ha scelto il vincitore {{NDR|che mostra Bo-Ron con le impronte di rossetto sul viso mentre Candice Bergen è attratta da Bo-Ron}}, e abbiamo telefonato a casa sua.<br />'''Bo-Ron''': AAAHHHH! Sta squillando. {{NDR|Hanno raggiunto una segreteria telefonica nel linguaggio primitivo di Bo-Ron, dicendo "Non siamo qui adesso. Per favore, lascia il tuo messaggio dopo il segnale acustico"}} Ho la macchina. È SEMPRE acceso. Pronto? Tu sei qui. So che ci sei. RACCOGLILO! DAI!!! RACCOGLILO!!! ==== Episodio 12a, ''La casa di Freakazoid'' ==== *'''Lonnie Tallbutt''' {{NDR|A Dexter}}: Lei lo fa sempre! Non darle niente! <br />'''Strega della maledizione''': Allora molto bene! Ti ho fatto una maledizione! Addio! ==== Episodio 12b, ''Fogna o dopo'' ==== *'''Cosgrove''': Tu sei come i supereroi. E loro fanno sempre il modo di avere il meglio. <br />'''Freakazoid''': NO! Una grande piccola ora, no! Non andrò mai sotto alle fogne di Cobra Regina! Mai mai e poi mai, dico davvero no! *'''Cobra Regina''': Se non è il mio caro amico, Ragazzo Atomico.<br />'''Freakazoid''': Freakazoid. Sono Freakazoid.<br />'''Cobra Regina''': Oh! Mi dispiace terribilmente, Freakazoid. La luce è terribile quaggiù.<br />'''Freakazoid''': No, lascia perdere Cobra Regina. Sai, dovresti davvero prendere alcune di quelle lanterne giapponesi per illuminare il posto.<br />'''Cobra Regina''': Quelli di carta? Sono costosi? ==== Episodio 13, ''L'ira di Guitierrez'' ==== *'''Guitierrez''': Non voglio aspettare ancora qualche settimana! Devo avere accesso a Internet ORA! Oggi!<br />'''Direttore''': È solo che i prigionieri non dovrebbero avere telefoni!<br />'''Guitierrez''': Se io non ho una linea telefonica spaccata, io ti spremerò. E continuerò a spremerti finché i tuoi succhi di frutta-uomo non si esauriranno!<br />'''Direttore''': Ew. *'''Roddy MacStew''': Da quando Guitierrez è entrato in rete, è stato impegnato a creare una sorta di trappola squilibrata per te. Quando ho provato a vedere cosa fosse, mi ha trovato e mi ha cacciato. È incredibilmente potente!<br />'''Freakazoid''': Se è una trappola, perché vuoi che mi entri?<br />'''Roddy MacStew''': Non hai scelta, ragazzo. La ragione per cui sei così debole è che Guitierrez ha sabotato il campo energetico che ti alimenta qui all'esterno. Se non entrassi, un'altra ora o giù di lì, non saresti migliore di un pezzo di haggis carnoso inaridito. Oh, ha capito tutto! Ti sta attirando, ragazzo. Si è assicurato che tu non abbia altra scelta che entrare dopo di lui. Intende distruggerti.<br />'''Freakazoid''': Ragazzo, hai molte battute in questo show.<br />'''Roddy MacStew''': Aye! È quello che l'ho detto! Ma no! Tutta l'esposizione Cruddy va a me! Devo parlare e parlare! E gioco con il computer e parlare alcuni più e giocare e parlare, mi sento come Obi-Wan Cruddy Kenobi!!!<br />'''Freakazoid''': Roddy, sistemati.<br />'''Roddy MacStew''': Bene, siamo pronti.<br />'''Freakazoid''': Tu non vieni?<br />'''Roddy MacStew''': No, Guitierrez mi ha rinchiuso. Vuole solo te... da solo. Là! Questa è l'ultima dell'esposizione Cruddy!!! Grazie mille! *'''Freakazoid''': Sei un salsicciotto!<br />'''Guitierrez''': Un salsicciotto? Tu sei un salsicciotto! E adesso io avrò la mia vendetta! È per colpa tua che mi sono messo dentro sei lunghi mesi di cella di prigione. Sei mesi ingabbiato come un animale in una gabbia.<br />'''Freakazoid''': Ehi, sistemati! *'''Guitierrez''': Ti auguro buona fortuna, attento ai tuoi pericoli, Freakazoid! {{NDR|ridendo}} Ridi con me! Ridi con me! {{NDR|ridendo ancora}}<br />'''Freakazoid''': È proprio un salsicciotto!<br />'''Guitierrez''': Io non sono un salsicciotto! Tu sei un salsicciotto! *'''Guitierrez''': Freakazoid, aiutami! Lasceresti cadere tuo padre?<br />'''Freakazoid''': Mio padre? Tu sei mio padre?<br />'''Guitierrez''': Oh, si! Sono tuo padre!<br />'''Freakazoid''': Chi... chi era mia madre?<br />'''Guitierrez''': Oh... [[w:Faye Dunaway|Faye Dunaway]]!<br />'''Freakazoid''': No, non [[Faye Dunaway|lo è]]!<br />'''Guitierrez''': Uh... [[w:Kaye Ballard|Kaye Ballard]]!<br />'''Freakazoid''': Kaye... nah!<br />'''Guitierrez''': Crederesti a [[w:Sandy Duncan|Sandy Duncan]]? {{NDR|le dite scendono e cade urlando}} Urla con me! === Stagione 2 === ==== Episodio 1, ''L'appuntamento'' ==== *Non toccate quel quadrante. Per i prossimi 40 minuti, ho il controllo. ('''Lobe''') *{{NDR|Lobe sta guardando [[w:Seinfeld|Seinfeld]]}} '''Newman''': Andiamo, Kramer, dammi la ciambella!<br />'''[[w:Cosmo Kramer|Cosmo Kramer]]''': Mai!<br />'''Lobe''' {{NDR|ridendo}}: L'intera chiave di [[Seinfeld|questo show]] è Newman. *Adesso, con un semplice tocco dell'interruttore, il mio video-zapper ruberà ogni film, ogni programma, ogni trasmissione mai prodotta! Non solo potrò inondare il mercato di cassette contraffatte - paralizzando così l'industria dell'intrattenimento - ma non dovrò mai più programmare il mio videoregistratore! ('''Lobe''') ==== Episodio 2, ''Una richiesta inutile'' ==== *'''Lobe''': Penso che scoprirai che non importa che io sia un cattivo o meno. Devi onorare la mia richiesta lo stesso degli altri. È nel libro dei codici dei supereroi.<br />'''Freakazoid''': Non ho mai sentito parlare di questo.<br />'''Lobe''': Ora, ecco la mia richiesta: niente. In altre parole, Freakazoid, lasciami in pace.<br />'''Freakazoid''': Che genere di richiesta è?<br />'''Lobe''': Addio, Freakazoid. Cosgrove. *'''Freakazoid''': Tienilo lì, Lobe. Dammi la borsa.<br />'''Lobe''': Non devo. O ti è capitato di dimenticare la mia piccola richiesta? Lasciami in pace. Ricordi?<br />'''Freakazoid''': Sì. ma questo non...<br />'''Lobe''': Oh. ma lo fa. E i supereroi mantengono sempre la parola data. È nel libro dei codici. Addio, Freakazoid! Lascia che sia scritto che in questo giorno luminoso e glorioso...Lobe iniziò il suo regno infido del terrore...e sbocciò il cattivo consumato. Così sarà scritto, così sarà fatto. {{NDR|ridendo con i suoi scagnozzi}} Ciao!<br />'''Joe Leahy''': Oh no! E adesso che cosa facciamo?<br />'''Freakazoid''': Tu prenderai delle lezioni di recitazione, signore. E io...sono in grossi guai! *'''Uomo''': Ehi! Cosa stai facendo!?<br />'''Freakazoid''': Sto soddisfando la sua richiesta; Sto falciando il suo prato.<br />'''Uomo''': Mentre Lobe attacca tutti?! Vai a prenderlo già! Cosa sei, Wakko?<br />'''[[w:Wakko Warner|Wakko Warner]]''': No, io sono Wakko! {{NDR|inizia a cantare}} Baton Rouge, Louisiana Indianapolis, Indiana, E Columbus la capitale dell'Ohio...<br />'''Freakazoid''': Ehi! Wakko, che ci fai tu qui? Siamo nel mezzo di qualcosa.<br />'''Wakko''': Oh, va bene! [[w:Steven Spielberg|Steven]] lo adora quando facciamo cose del genere. Dopotutto, ''[[Animaniacs]]'' è il suo preferito.<br />'''Freakazoid''': Uh, scusa se ti ho rotto, Wakko, ma se non sbaglio, ''Freakazoid!'' è lo show preferito di Steven. Abbiamo un promemoria.<br />'''[[w:Mignolo e Prof.|Prof.]]''': Ahem. Credo che vi sbagliate entrambi. Sono l'arguzia e il fascino sofisticati di ''[[Mignolo e Prof.]]'' che hanno catturato il cuore di Steven, oltre a renderlo il successo di fuga del programma della Warner Bros.<br />'''Freakazoid''': Beh, perché non andiamo a scoprirlo?! {{NDR|Più tardi, presso l'edificio Amblin Entertainment, continuano a discutere.}}<br />'''[[Steven Spielberg]]''': Silenzio!!! Di cosa si tratta?<br />'''Freakazoid''': Prima di tutto, Steven, grazie mille per aver dedicato del tempo per incontrarci. Ci rendiamo conto che sei molto occupato e...<br />'''Prof''': Oh, chiediglielo e basta!<br />'''Freakazoid''': Ci stavamo solo chiedendo... chi è il tuo preferito?<br />'''Steven Spielberg''': E voi chi siete? *'''Lobe''': Beh, che vuoi dirlo? {{NDR|riferendo il libro dei supereroi}}<br />'''Freakazoid''': Non esiste qualcosa come un libro dei supereroi, non è vero?! Tu hai inventato tutto! Hai inventato tutte quelle regole! Hai imbrogliato! Sei un imbroglione!<br />'''Lobe''': {{NDR|ridacchiando}} Freakazoid, davvero, sei completamente delirante. Ma quale cosa ti abbia dato un'idea sciocca e ridicola come quella?<br />'''Freakazoid''': Questo! {{NDR|regge un pezzo di carta del libro}} "Copyright Le industrie di Lobe"!<br />'''Lobe''': Sapevo che non avrei dovuto metterlo lì! Stupido, stupido, stupido! ==== Episodio 3, ''Missione: Freakazoid'' ==== *'''Cosgrove''': Una cosa mi disturba ancora. Come mai Vucanova ha un governo così marcio?<br />'''Freakazoid''': Perché la libertà individuale è la chiave del buon governo. Un buon esempio potrebbe essere il tuo mercato Anubi locale.<br />'''Steff''': Dove i clienti sono liberi di provare qualità e servizio.<br />'''Roddy MacStew''': Aye, Steff. E scegliere prezzi bassi senza paura o coercizione.<br />'''Prof. Jones''': Resto più tranquillo sapendo che i mercati Anubis sono una divisione di Osiris Foods.<br />'''Tutti''': Il cibo è così buono, puoi mangiarlo!<br />'''Freakazoid''': Cosa posso dire? Mi ha tenuto in onda per un'altra stagione. ==== Episodio 4, ''Gioco virtuale'' ==== *'''Lobe''': Freakazoid! Perché ci mettiamo così tanto a cadere?<br />'''Freakazoid''': Perché è divertente!<br />'''Lobe''': No, non lo è, è così stupido! È stupido come quell'episodio di Handman! ==== Episodio 5, ''La reputazione di Freakazoid'' ==== *'''Guitierrez''': {{NDR|cercando di trovare la debolezza di Freakazoid, estrae una roccia verde dal suo mantello}} Ecco, la più pura [[W: Kryptonite|Kryptonite]]. Ti senti debole, amico mio, oh così debole?<br />'''Freakazoid''': Quella è la debolezza di [[w: Superman|Superman]], non la mia!<br />'''Guitierrez''': Davvero?<br />'''Freakazoid''': Sì, duuuuuuhhh!<br />'''Guitierrez''': Oh, quello stupido uomo al negozio! Allora che ne dici di questo! {{NDR|estrae un blocco di carta giallo e lo tiene davanti alla faccia di Freakazoid}} Il giallo ti fa male agli occhi, amico mio? Ti senti debole, oh, così debole?<br />'''Freakazoid''': Quello è [[w: Lanterna Verde|Lanterna Verde]]!<br />'''Guitierrez''': Oh, spara! {{NDR|lo getta giù, prende un bicchiere d'acqua e lo lancia in faccia a Freakazoid}} Allora che ne dici de... dell'acqua in faccia! Ti stai [[w:Il mago di Oz|sciogliendo, sciogliendo]], amico mio?<br />'''Freakazoid''': Quella è la [[w: Malvagia Strega dell'Ovest|strega cattiva]]!<br />'''Guitierrez''': Oh, stiamo perdendo tempo. Qual è la tua debolezza?<br />'''Freakazoid''': Beh... {{NDR|taglio rapido a Freakazoid in una gabbia, incolpando se stesso}} Stupido, stupido, stupido! Non dire mai al cattivo come intrappolarti in una gabbia!<br />'''Guitierrez''': Probabilmente non avresti dovuto aiutarci neanche a costruirlo.<br />'''Freakazoid''': Lo so. Stupido!<br />'''Guitierrez''': Quindi... barre di grafite cariche di ioni negativi. Questa è la tua debolezza, eh?<br />'''Freakazoid''': Quello, o il gas di poo poo.<br />'''Guitierrez''': Sai, è una cosa divertente. A nessuno piace il gas di poo poo, amico mio. Blagh! *'''Cosgrove''': Ottimo lavoro, ragazzo! Peccato che Guitierrez è scappato!<br />'''Freakazoid''': Non preoccuparti! Ha avuto quello che si meritava! ==== Episodio 6, ''Un amore impossibile'' ==== L'ho visto una volta in uno speciale del doposcuola. Mary e Sally, migliori amiche. Hanno fatto assolutamente tutto insieme. Poi un giorno, Mary si è trovata con la "folla sbagliata" e Mary non ha più avuto tempo per Sally. Sally diceva: "Vuoi andare a fare un gioco o fingere di essere gattini?" E Mary diceva: "Uh-uh, sono nella folla sbagliata!" Sally era così triste che corse a casa, si arrampicò su un albero e iniziò a mangiare biscotti. Un sacco di biscotti. È diventata enorme. Enorme! ENORME! ENORME! Hai dei biscotti, Mike? ('''Freakazoid''') *'''Cosgrove''': Vattene via di qui!<br />'''Freakazoid''': Mi prendi in giro?<br />'''Cosgrove''': No! Voglio dire: vattene via di qui! *'''Cosgrove''': Mi sento in colpa, ragazzo! Già! Bè... abbi cura di te stessa! {{NDR|a Mary Beth che è polverizzata}}<br />'''Freakazoid''': Vieni, amico! Andiamo via da qui! ==== Episodio 7, ''L'orologio magico'' ==== *'''Jeepers''' {{NDR|Avendo finalmente realizzato un orologio Medusa di successo e testandolo su un piccione}}: Il potere della Gorgone è finalmente mio! Ah, ah ah ah ah ah, oh oh.<br />'''Freakazoid''': Dammi quel coso, Sciocco. {{NDR|Prende l'orologio}}<br />'''Jeppers''': È mio! Mio! Mio! Ridammelo!<br />'''Freakazoid''': Smettila! Prima erano i castori in oro, ora sono i piccioni in pietra. Mentre tu non trovi un lavoro regolare?!<br />'''Jeppers''' {{NDR|Piagnucola un momento}}: Restituiscimi l'orologio e ti darò un barattolo di monetine.<br />'''Freakazoid''': Certo! Aspetta, no, lascia perdere. Lo terrò fino a quando non sarai abbastanza responsabile da avere un orologio strano e mistico. Addio!<br />'''Jeepers''': Freakazoid la pagherà cara. Oh, lo prenderà! Sono molto passivo aggressivo! ==== Episodio 8, ''L'isola del dottor Mystico'' ==== *'''[[w:Leonard Maltin|Leonard Maltin]]''': Ciao, sono [[Leonard Maltin]]. Sapete, molti considerano "L'isola del dottor Mystico" una delle avventure di ''Freakazoid!'' più inutili mai fatte. È interessante notare che i critici hanno amato per la prima volta gli episodi, ma le cose sono cambiate quando hanno scoperto che non erano europei. Tuttavia, l'episodio di oggi contiene alcune performance interessanti. Vedete se riuscite a individuare Emmit Nervend in un ruolo da protagonista nei panni di una ballerina salata. Inoltre... {{NDR|Un uomo-orango irrompe sul set e lo rapisce}} No! Per amore dell'umanità! Aaaahhhh! *'''Cave Guy''': No, no, no. Il succo d'arancia. Io voglio il succo d'arancia!<br />'''Professor Jones''': Oh, chiedo scusa, signore!<br />'''Longhorn''': Ehi, Tonto, questo non è il pollo. Io voglio il pollo!<br />'''Professor Jones''': Si, il pollo! Il pollo! Io...<br />'''Candle Jack''': Queste noccioline sono stantie. *'''Candle Jack''': Chiedo scusa Freakazoid, c'è qualcosa che dovrei fare?<br />'''Freakazoid''': Perché non rimani qui e... spaventi il professore!<br />'''Candle Jack''': Meraviglioso. {{NDR|Esce dallo schermo. Si sente quindi il professor Jones urlare ad alta voce}} *'''Freakazoid''': Chi sei tu? Che cosa hai fatto con gli altri?<br />'''Dottor Mystico''': Ci sarà tempo per le domande più tardi...<br />'''Freakazoid''': No, non ci sarà; lo show finisce tra dieci minuti!<br />'''Dottor Mystico''': BE', SE NON AVESSI PERSO TUTTO QUEL TEMPO IN AEREO, io...! {{NDR|Mystico interrompe bruscamente il suo sfogo e sorride alla telecamera}} Sarete tutti miei ospiti a cena. Mi fido che voi abbiate fame? Ho fatto una casseruola! Akbar! Ringo! Fatima! Alla casa! Schnell! *'''Dottor Mystico''': Mi hanno chiamato matto! Folle! Wendell! {{NDR|saltando sul tavolo e inveendo}} Mi hanno escluso dalle università finché non ho avuto altra scelta che fuggire qui per condurre le mie ricerche! Bene, chi è pazzo adesso, hmmmm?! Chi è matto adesso?! Hmmmmmmmm?! {{NDR|saltando di nuovo al suo posto e parlando normalmente}} Prova la casseruola, Freakazoid, prima che si raffreddi. {{NDR|Freakazoid fa un gesto di "cuculo" a Cosgrove e Lobe}} Ti ho visto quello!<br />'''Freakazoid''': Cosa?<br />'''Dottor Mystico''': Quello! Pensi che abbia un orologio nella mia testa, non è vero?!<br />'''Freakazoid, Cosgrove e Lobe''': Ooooh!<br />'''Freakazoid''': Che cosa hai fatto a Longhorn e Cave Guy?<br />'''Dottor Mystico''': Abbi pazienza. Ti unirai a loro abbastanza presto! {{NDR|ride maniacalmente per un momento}} Scusate, ho solo pensato a qualcosa di divertente. *'''Dottor Mystico''': Brillantemente dedotto! Usando artisti del calibro di Freakazoid, Caveguy, Lobe, Leonard Maltin, non mi fermerò mai! {{NDR|L'illuminazione si arresta in modo anomalo.}} Costruirò un esercito privato di super scimmie e prenderò il controllo di Cleveland!<br />'''Cosgrove''': Non intendi il mondo?<br />'''Dottor Mystico''': Intendevo il mondo, sì... Cosa ho detto? Cleveland? Lo faccio sempre.<br />'''Freakazoid, Cosgrove, Professor e i cattivi''': Ooooh!<br />'''Dottor Mystico''': Ora chi vuole andare per primo?<br />'''Freakazoid, Cosgrove, Professor e i cattivi''': {{NDR|tutti si indicano l'un l'altro}} Lo fa lui! {{NDR|Sparkle miagola nell'orecchio del Dr. Mystico.}}<br />'''Dottor Mystico''': Perché non l'hai fatto prima di arrivare qui? Mi occuperò di voi a breve. Sparkle deve armeggiare. ==== Episodio 9, ''Due contro Freakazoid'' ==== *'''Roddy MacStew''': Da quello che mi dici, sembra che tu possa usare i tuoi poteri telecinetici solo quando sei davvero arrabbiato!<br />'''Freakazoid''': Allora li userò solo quando sono davvero arrabbiato!<br />'''Roddy MacStew''': È quello che ho appena detto!! Riesci a sentirmi o c'è un piccolo goblin nella tua testa che mangia le mie parole!?<br />'''Freakazoid''': Io... non credo che ci sia un goblin lì dentro... *'''Cave Guy''' {{NDR|raccontando a Cobra Regina}}: E così ho detto: "Sai il perchè? Friccato nel vetro!" {{NDR|ridendo insieme}}<br />'''Cobra Regina''': Cos'è che gli turba?<br />'''Cave Guy''': Gli turba? Non riesce nulla a perdonarsi! {{NDR|ancora ridendo insieme}} ==== Episodio 10a, ''La convenzione dei supereroi'' ==== *'''Cave Guy''': Penso che sia stato un grosso errore partecipare a [questa convention di fantascienza]; questo è un comportamento spaventoso negli adulti. Spero che nessuno di loro mi tocchi. {{NDR|Cave Guy si imbatte in qualcuno che fa cosplay di un [[w:Klingon|Klingon]] (in realtà Freakazoid travestito)}}<br />'''Travestitore''': {{NDR|Dice qualcosa in [[Klingon]]}}<br />'''Cave Guy''': Vattene via! {{NDR|Il travestitore sembra confuso, poi capisce e porge a Cave Guy un dizionario dal 'Klingon all'inglese'}}<br />'''Cave Guy''': Oddio, un dizionario Klingon-Inglese. Hai inventato un piccolo linguaggio basato su uno show televisivo. Non è giusto!<br />'''Travestirore''': {{NDR|Dice un'altra frase in Klingon mentre fa amicizia con Cave Guy}}<br />{{NDR|Cave Guy corre fuori dalla convention urlando e salta su un'auto della polizia con equipaggio}}<br />'''Cave Guy''': Portatemi in prigione, per favore! Un Klingon mi sta cercando. *'''Freakazoid''': Ah, ciao, ragazzi. Che sorpresa.<br />'''Cacciatore''': Come mai ci hai licenziato dallo show?<br />'''Lord Bravery''': In realtà, quello che il Cacciatore sta cercando di dire che io e lui... e Fan Boy e Mo-Ron o Bo-Ron qualunque cosa... erano semplicemente curiosi di sapere esattamente il nostro ruolo nella nuova stagione.<br />'''Freakazoid''': Ragazzi, non avete ricevuto una lettera dai produttori? {{NDR|Nessuno dei quattro ha mai avuto}}<br />'''Cacciatore''': Non ho mai ricevuto nessuna lettera. Vivo nei boschi.<br />'''Lord Bravery''': Nessuno di noi ha visto nessuna lettera. Per favore, Freakazoid, potresti dircelo esattamente su cosa lavoreremo?<br />'''Cacciatore''': Dah! Ho perso un posto. Dannata la fortuna! Dannata!<br />'''Freakazoid''': Beh, almeno sono ancora sul libro paga. ==== Episodio 10b, ''La tomba di Invisibo'' ==== *'''Invisibo''': Sono stanco della tua buffoneria. In pochi minuti, assorbirò il potere qui... e inizia la mia regola assoluta.<br />'''Freakazoid''': Eccetto che per una cosa.<br />'''Invisibo''': Che cosa?<br />'''Freakazoid''': Sai, quella cosa importante che hai dimenticato.<br />'''Invisibo''': Ma di che cosa stai parlando?<br />'''Freakazoid''': Se hai intenzione di urlare, non te lo dico. {{NDR|Invisibo picchia Freakazoid sbattendo su una macchina al muro}}<br />'''Invisibo''': Si si. Il mio sogno si è finalmente realizzato. Abbastanza potere per essere il principe del mondo. *'''Cliente della posta elettronica''': Hai delle belle poste elettroniche!<br />'''Freakazoid''': Posta, per me? {{NDR|Preme il pulsante, poi legge}} Per Freakazoid, di Mandy Triceratops della Columbia University. La mia domanda riguarda i [[w:Pearl Jam|Pearl Jam]]. Quando appariranno nel tuo programma? Cordiali saluti, Mandy. P.S. Mi sto specializzando in tutte le conoscenze mai acquisite nel corso della storia. {{NDR|Trascina la finestra fuori dall'inquadratura}}<br />'''Cosgrove''': Quei ragazzi della Columbia sono piuttosto intelligenti.<br />'''Freakazoid''': Eh, sicuramente lo sono! Mandy, non far piovere sulle tue speranze da ragazza, ma i Pearl Jam non appariranno mai in questo programma perché vorrebbero soldi. ==== Episodio 11, ''La rivincita'' ==== *'''Lobe''': Ebbene, signor Abram... pensi di poterlo costruire?<br />'''Norm Abram''': Sì. Posso costruirlo.<br />'''Lobe''': Meraviglioso!<br />'''Norm Abram''': Ma non lo farò. Quando sono diventato un falegname, ho fatto un giuramento. Ho promesso di usare solo le mie capacità per le forze del bene.<br />'''Lobe''': Vedremo solo questo. {{NDR|Mostrando un cubo di legno}}<br />'''Norm Abram''': Oh.<br />'''Lobe''': Bello, vero? Macinato dalla betulla più pregiata. Non un difetto, non una imperfezione, assolutamente perfetto. Sarebbe davvero un vero peccato se qualcosa...è successo sgradevole, eh, Norm? {{NDR|Lobe tenta di tagliare il cubo di legno con una motosega finchè Norm non sarà d'accordo}} Hmm?!<br />'''Norm Abram''': Va bene, lo farò!<br />'''Lobe''': Sapevo che l'avresti vista a modo mio.<br />'''Norm Abram''': Sei un uomo malvagio!<br />'''Lobe''': Troppo gentile! {{NDR|chiedendo allo scagnozzo}} Portalo in officina. Quasi ora per i miei ospiti. *'''Freakazoid''': Uno: Norm Abram è scomparso. Due...<br />'''Cosgrove''': Noi non abbiamo un due! *'''Lobe''': È fantastico. L'artigianato, il dettaglio. Lavoro squisito, Norm. Sei un genio, vecchio mio.<br />'''Norm Abram''': Non te la caverai mai, Lobe.<br />'''Lobe''': Hahaha. Anche tu. {{NDR|Suonano alla porta}} Ah, i miei ospiti. Benvenuti, benvenuti a tutti. Cave Guy, Longhorn, piacere di vederti. Cobra Regina. Non era velenoso, vero? Salve, Jack. Jeepers. Invisibo, piacere di non vederti.<br />'''Invisibo''': Si. <br />'''Lobe''': Guitierrez. Non credo di aver mai avuto il piacere di essere stato in un episodio con te prima.<br />'''Guitierrez''': No, di solito mi piace essere la star. Ma in questo caso, ho fatto un'eccezione.<br />'''Lobe''': Felice che tu l'abbia fatto. Prendi un cappello da festa. *'''Cave Guy''': Qualche ultima parola, vecchio mio?<br />'''Freakazoid''': Non ho paura di voi, Salsicciotti!<br />'''Guitierrez''': Non dire la parola "Salsicciotto"!<br />'''Lobe''': Dovresti avere paura, Freakazoid. Perché, grazie alla maestria artigiana di Norm Abram... in pochi istanti, cesserai di esistere. *'''Freakazoid''': Guitierez, non farlo. Ricordati quando tu eri un bravo ragazzo.<br />'''Guitierrez''': Io non sono ''mai'' stato un bravo ragazzo! ==Voci correlate== *''[[I favolosi Tiny]]'' (1990-1992) *''[[Animaniacs]]'' (1993-1998) *''[[Mignolo e Prof.]]'' (1995-1998) ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} [[Categoria:Serie televisive d'animazione]] ddo26n41w2ydjfkwmqmrmzgglhn3h3w Il cartaio 0 174500 1218425 1172992 2022-07-22T19:25:51Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Il cartaio |titoloalfabetico = cartaio, Il |immagine = Officinal dandelion seeds.jpg |paese = Italia |anno = 2004 |genere = thriller, giallo, poliziesco |regista = [[Dario Argento]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]] e [[Franco Ferrini]] |produttore = [[Dario Argento]], [[Claudio Argento]] |attori = *[[Stefania Rocca]]: Anna Mari *[[Liam Cunningham]]: John Brennan *[[Silvio Muccino]]: Remo *[[Claudio Santamaria]]: Carlo Sturni *[[Adalberto Maria Merli]]: il questore *[[Fiore Argento]]: Lucia *[[Cosimo Fusco]]: Berdarelli *[[Giovanni Visentin]]: capo del C.I.D. *[[Luis Molteni]]: il patologo *[[Elisabetta Rocchetti]]: la seconda vittima *[[Vera Gemma]]: la terza vittima *[[Mia Benedetta]]: Francesca *[[Pier Maria Cecchini (1957)|Pier Maria Cecchini]]: il capo della mobile *[[Micaela Pignatelli]]: Terzi *[[Carlo Gabardini]]: primo anti-hacker *[[Alessandro Mistichelli]]: secondo anti-hacker *[[Francesco Guzzo]]: terzo anti-hacker |doppiatori originali= *[[Paolo Maria Scalondro]]: John Brennan |note= *'''Effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Il cartaio''''', film del 2004 con [[Stefania Rocca]], [[Liam Cunningham]], [[Silvio Muccino]] e [[Claudio Santamaria]], regia di [[Dario Argento]]. ==Frasi== *{{NDR|Estrae dalla narice del cadavere un seme}} Il fatto di non averlo visto, non significa che non ci fosse. ('''John''') *Da che razza di spelonca è uscito quello là? ('''patologo''') *{{NDR|Leggendo un libro sul poker}} Il [[Poker|poker]] è una metafora della vita. Il modo in cui la persona si comporta giocando a poker, corrisponde al modo in cui si comporta nella vita. Non esiste migliore esercizio psicologico che osservare le azioni e le reazioni delle persone al tavolo da gioco. Non sono gli occhi lo specchio dell'anima, ma il poker. ('''Anna''') *Quando gioco sento una forza che mi cresce dentro, come il vento che mi scorre lungo le braccia e quando arriva alle mani... le mani sanno cosa devono fare. È lì che vinco. ('''Remo''') *{{NDR|Leggendo un libro sul [[Poker|poker]]}} Quando giocate contro un avversario di cui riconoscete la superiorità, cercate di minare la sua sicurezza, destabilizzandolo, innervosendolo e ridicolizzandolo. Ma la cosa più importante è non cedere mai alla sua personalità. ('''Anna''') ==Dialoghi== *'''Anna''': Lì dentro pensano che tu sei uno stronzo.<br/>'''John''': Ed è proprio così. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film polizieschi]] [[Categoria:Film thriller]] hqhfk0f3904hbnb5r40pqna8pfbofe0 La terza madre 0 174686 1218427 1146588 2022-07-22T19:26:31Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = La terza madre |titolooriginale = La terza madre |immagine = Witches going to their Sabbath, by Luis Ricardo Falero.jpg |paese = Italia |anno = 2007 |genere = orrore |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]] |sceneggiatore = [[Jace Anderson]], [[Dario Argento]], [[Walter Fasano]], [[Adam Gierasch]], [[Simona Simonetti]] |produttore = [[Claudio Argento]], [[Dario Argento]] |attori = *[[Asia Argento]]: Sarah Mandy *[[Cristian Solimeno]]: Enzo Marchi *[[Adam James]]: Michael Pierce *[[Moran Atias]]: Mater Lacrimarum *[[Valeria Cavalli]]: Marta Colussi *[[Philippe Leroy]]: Guglielmo DeWitt *[[Daria Nicolodi]]: Elisa Mandy *[[Coralina Cataldi Tassoni]]: Giselle *[[Udo Kier]]: Padre Johannes *[[Robert Madison]]: Lissoni *[[Paolo Stella]]: Julian *[[Clive Riche]]: Uomo col cappotto *[[Massimo Sarchielli]]: Vagabondo *[[Barbara Mautino]]: Valeria *[[Gisella Marengo]]: Strega *[[Marica Coco]]: Strega *[[Jun Ichikawa]]: Katerina *[[Claudio Coreno]]: Demone catacomba *[[Tommaso Banfi]]: Padre Milesi |doppiatori originali= *[[Vittorio Guerrieri]]: Enzo Marchi *[[Roberto Pedicini]]: Michael Pierce *[[Rossella Acerbo]]: Mater Lacrimarum *[[Oreste Rizzini]]: Padre Johannes |note= *'''Effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''La terza madre''''', film del 2007 con [[Asia Argento]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} *{{NDR|Degli operai estraggono dalla terra una tomba grande ed un'urna legate insieme con delle catene}}<br/>'''Monsignore Brusca''': Oscar Della Vallè, 1815. Tagliate le catene. {{NDR|Aprono la tomba più grande e dentro vi sono degli abiti e delle ossa}} Chiudete! Lo riseppelliremo dall'altra parte del cimitero. Più tardi, stanotte.<br/>'''Operaio''': E quest'urna?<br/>'''Monsignore Brusca''': Mettetela in macchina.<br/>'''Prete''': Fermo Monsignore. {{NDR|Scatta la foto con il Monsignore, l'operaio e l'urna.}}<br/>'''Monsignore Brusca''' {{NDR|Scrive una lettera}}: Caro Michael, appena fuori dal cimitero, oggi abbiamo fatto un ritrovamento che mi ha preoccupato. Ti mando quest'urna così potrai esaminare il contenuto. Conosci molto meglio di me la storia delle scienze esoteriche e paramagiche. Penso che tu possa confermare, o negare i miei timori. ==Frasi== *Nel 1815 alcuni operai che stavano restaurando la Curia di Aosta, scoprirono un'urna. Dentro c'erano diversi oggetti, fra i quali una tunica che si pensò che avesse un grande valore magico. Alcuni testimoni dissero che il tessuto incominciò a brillare intensamente e allora branchi di lupi uscirono dalla foresta. I lupi disotterrarono diversi corpi sepolti di recente e li sbranarono. Il Vescovo locale decise di mandare l'urna al Vaticano e Oscar della Vallè si offrì volontario per portarcela. Era un cavaliere di alto lignaggio e gli era permesso di parlare con il Papa. Fu un viaggio disgraziato, però. Ovunque andasse portava morte e distruzione. I bambini morivano, i raccolti bruciavano. Interi paesi invasi dai topi. Molte città si rifiutarono di lasciarlo entrare. La gente era nel panico. Quando arrivò a Viterbo, era ormai cieco e ammalato. Fu la Chiesa a dargli asilo. Morì sei giorni dopo, forse di febbre malarica. Il suo corpo fu sepolto in un luogo segreto e l'urna che portava con se, legata alla bara, e sigillata con dei crocifissi. Dopo il ritrovamento dell'urna, Monsignore non è stato più lui. Era cambiato. Diceva cose senza senso. Aspetti, forse ho, no... ecco! Stava scrivendo questo quando ha avuto l'ictus. È la lista degli oggetti contenuti nell'urna. ('''Prete''') *Mater Lacrimarum, sì. Secondo il Monsignore, la tunica e l'urna che la conteneva era magiche ed erano appartenute ad una strega malvagia di nome Mater Lacrimarum, la Madre delle Lacrime. ('''Prete''') *Monsignore avrà detto a lei la stessa cosa che spesso diceva a me: "I piani di Dio sono un mistero per tutti noi, tranne per lui." ('''Michael''') *Se Monsignore ha scritto questo, una ragione c'è. Forse noi non la scopriremo mai ma, stia tranquillo che c'è. ('''Michael''') *Tre Furie, tre Parche, tre Grazie. Diana! Divinità con tre teste. La Triade? Perché sono sempre tre? ('''Sarah''') *Voglio far cadere Roma un'altra volta. E inaugurare la seconda era delle streghe. ('''Padre Johannes''') *Gli spiriti vaganti sono ovunque, soprattutto qui a Roma. Le vecchie case sono piene di fantasmi. Pensaci bene, la città ha oltre 2700 anni di età. E sotto di noi ci sono cinque strati di cimiteri. ('''Marta''') *Ora abbiamo tutti una madre sola, la Madre delle Lacrime. ('''Michael''') *{{NDR|Sarah apre il libro}} Le tre Madri. Non so quanto mi costerà rompere quello che noi alchimisti abbiamo sempre chiamato SILENTIUM; l’esperienza dei nostri confratelli ci ammonisce a non turbare le menti profane con la nostra sapienza. Ho conosciuto le tre Madri e ho costruito per loro tre dimore: una a Friburgo, una a New York e una a Roma. Ho coperto troppo tardi che questi luoghi contengono orribili segreti e da qui che le sorelle spargono dolore, lacrime e tenebre nel mondo. ('''Varelli''') *Quello che si vede, non esiste. Quello che non si vede, è la verità. ('''Sarah''') ==Dialoghi== *'''Padre Johannes''': Più di mille anni fa, la stregoneria ha avuto inizio sulle rive del Mar Nero ad opera di tre sorelle. Per anni hanno vagato per il mondo, portando morti e distruzione ovunque andassero. Scoprendo i libri di storia dell'arte troverai tante loro immagini. Alla fine ognuno di loro scelse una sede Mater Sospiriorum, la Madre dei Sospiri, si stabilì a Friburgo. La Madre delle Tenebre, Mater Tenebrarum, andò a New York. Mater Lacrimarum venne a Roma.<br/>'''Marta''': La chiamano Madre delle Lacrime. È la più crudele e più bella delle tre.<br/>'''Padre Johannes''': Ed è l'unica che sia ancora in vita. Mater Tenebrarum e Mater Sospiriorum sono morte molti anni fa. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Trilogia de Le Tre Madri}} [[Categoria:Film horror]] ov73llr9gbwi2so2i0qyvnu1rfldqes L'imbalsamatore 0 181524 1218424 1141274 2022-07-22T19:25:30Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= L'imbalsamatore |titoloalfabetico= imbalsamatore,L' |immagine = Leptoptilos crumenifer.jpg |paese= Italia |anno = 2002 |genere= drammatico, noir |regista= [[Matteo Garrone]] |soggetto = [[Ugo Chiti]], [[Massimo Gaudioso]], [[Matteo Garrone]] |sceneggiatore = [[Ugo Chiti]], [[Massimo Gaudioso]], [[Matteo Garrone]] |produttore = [[Domenico Procacci]] |attori= *[[Ernesto Mahieux]]: Peppino Profeta *[[Valerio Foglia Manzillo]]: Valerio *[[Elisabetta Rocchetti]]: Deborah *[[Lina Bernardi]]: madre di Deborah *[[Pietro Biondi]]: padre di Deborah *[[Bernardino Terracciano]]: boss *[[Aldo Leonardi]]: datore di lavoro di Deborah *[[Rosario J. Gnolo]]: imprenditore caseificio *[[Marcella Granito]]: Manuela |note= *'''Effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''L'imbalsamatore''''', film italiano del 2002 con [[Ernesto Mahieux]], regia di [[Matteo Garrone]]. ==Frasi== *È il marabù africano. E lo sai a che gli serve quel becco a lui? A entrare nelle carcasse delle carogne degli animali morti. Vedi, c'ha tutto quel collo piumato perché così gli serve per entrare meglio. [...] Sai come lo chiamano a questo qua? Spazzino. Lui quando sente i morti per lui è proprio... è come il ragù per i napoletani. Sì, sì, sì, mangia tutte le carogne e mantiene l'ambiente molto pulito. ('''Peppino''') *Non mi contraddire, quanno dico na cosa. Peppino il Profeta, poche volte si è sbagliato nella sua vita. È questa è una di quelle che non mi sbaglio. ('''Peppino''') *A volte le uscite le tenimo a portata di mano ma non le vedemo, però stanno là. ('''Peppino''') *Non mettiamo limiti alla provvidenza. Affidiamoci ai fumi dello champagne! ('''Peppino''') *La seconda bottiglia di vino ti riscalda e la terza ti scongela. ('''Valerio''') *Perché ti manca il mare? Tu stai in un mare di guai. ('''Peppino''') ==Dialoghi== *'''Valerio''': Perché non posso essere felice anche così? Non è detto che uno deve essere ingegnere navale.<br/>'''Peppino''': E perché accontentarsi? Guai quando un uomo si accontenta, ricordatillo. Nella vita si deve guardare sempre avanti. Tu hai vient'anni, per te la tua vita è finita. Adesso nasce il bambino, Deborah, e questa è tutta la tua vita? Guarda, mi fai quasi rabbia. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film noir]] 5xi16qc689gkrrslmrfci226m502sny Fabio Giovannini 0 187828 1218454 1208979 2022-07-22T21:36:49Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki '''Fabio Giovannini''' (1958 – vivente), giornalista e saggista italiano. ==Citazioni di Fabio Giovannini== {{Int|Da ''[http://www.fanta-festival.it/wp-content/uploads/2014/06/CatalogoFantafestival1985.pdf Klaus Kinski, una faccia per il terrore]''|''Fantafestival'', 1985.}} [[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski with gore.png|thumb|[[Klaus Kinski]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']] *Quando un produttore aveva bisogno di un attore per interpretare la parte del folle o del criminale subito il pensiero andava a [[Klaus Kinski]]. Il volto di Kinski si trovò a comparire rapidamente, spesso per pochi minuti, in decine di horror o di gialli realizzati in grande economia. Erano sufficienti quei pochi attimi, con la semplice apparizione del suo volto, per risollevare le sorti di pellicole scadenti o mediocri. Se c'era Kinski lo spettatore non si dimenticava del tutto un film altrimenti sicuro di finire nell'oblio. *La sua filosofia è sempre stata l'indifferenza verso la qualità del film che stava interpretando. L'importante, ripete spesso Kinski, è che mi paghino. Ma questa preferenza per il denaro non significa trascuratezza nelle interpretazioni: Kinski recita sempre con impegno, sia che a dirigerlo sia l'artigiano del sexy-horror Jesus Franco o l'apprezzato maestro del nuovo cinema tedesco Werner Herzog. *Fin dai suoi esordi teatrali Kinski si fece subito la fama di attore irrequieto e litigioso, insofferente degli obblighi di contratto e pronto a cambiare di sua iniziativa parole e movimenti sulla scena. Ad ogni recita Kinski sentiva il bisogno di modificare qualcosa. La stessa caparbietà lo ha fatto litigare anche con i registi cinematografici, non sempre disposti a cambiare una scena per le pretese di un attore. {{Int|Da ''[http://www.fanta-festival.it/wp-content/uploads/2014/06/CatalogoFantafestival1985.pdf Dario Argento: La bellezza dell'assassinio]''|''Fantafestival'', 1985.}} *Se c'è una peculiarità di [[Dario Argento|Argento]] rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. {{Int|Da ''[http://www.fanta-festival.it/wp-content/uploads/2014/06/CatalogoFantafestival1986.pdf Fantagotico all'inglese – Una breve ricostruzione storica]''|''Fantafestival'', 1986.}} *I personaggi "negativi" dell'horror inglese mantengono sempre una bellezza e un fascino degno del Satana miltoniano, e sempre conservano una malinconia che è la tristezza del Male. Dracula e i vampiri, in questo, sono esemplari. Ingrid Pitt quando interpreta la Carmilla di Le Fanu non perde i languori nostalgici, e Dracula-Lee ha in fondo il fare sofferto di un decadente. *Il successo della [[Hammer Film Productions|Hammer]] era sicuramente dovuto al crollo di credibilità del fantastico americano, sempre più relegato nella serie B, e indubbiamente si avvantaggiò del colore e di una nuova leva di attori e registi (dal duo Peter Cushing e Christopher Lee al caposcuola Terence Fisher). Ma un ruolo importante ha avuto la struttura imprenditoriale della casa Hammer. *{{NDR|Sulla [[Hammer Film Productions]]}} Più di ogni altra questa compagnia dagli anni Cinquanta agli anni Settanta ha saputo riempire le sale cinematografiche riproponendo, in Eastmancolor, i grandi miti del fantastico: Dracula, l'uomo lupo, gli zombi, la gorgone, ecc. Un fantastico spesso intrecciato al thriller e all'avventura, ma senza mai uscire dai canoni caratteristici del fantagotico. *{{NDR|Su [[Peter Cushing]]}} Insieme a Christopher Lee ha formato la coppia horror più celebre di tutta la storia del cinema, giocando abilmente sull'ambiguità dei ruoli che gli sono stati offerti (alfiere del Bene, ma crudele; diabolico scienziato, ma simpatico). {{Int|Da ''[https://www.marcovallarino.it/intervista-al-vampirologo-fabio-giovannini/ Intervista al vampirologo Fabio Giovannini]''|Intervista di Marco Vallarino, ''Marcovallarino.it'', 3 marzo 2012.}} *Fin da ragazzino avevo una passione per l’horror e il gotico, letterario e cinematografico, e presto mi sono reso conto che la figura più affascinante e complessa era quella del vampiro. I primi decenni della mia passione per i vampiri si concretizzavano in un collezionismo estremo, cercavo di procurarmi tutto ciò che era stato stampato o pubblicato sui vampiri (almeno in Europa e Usa). Ed era quasi possibile! Poi negli anni Novanta c’è stato il primo boom del vampirismo, con ''Intervista col vampiro'' e il ''Dracula'' di Coppola. Da allora la mania collezionistica è stata devastata: impossibile stare dietro a tutte le uscite editoriali (o cinematografiche, teatrali, ecc.). Ora supplisce Internet, vera miniera infinita di dati e notizie. *Non credo nel soprannaturale, quindi nemmeno nei vampiri. Detto questo, sono convinto da tempo che la nostra vita sia condizionata fortemente dal nostro immaginario, e nell’immaginario odierno si trova un mix di fiction e realtà che si fondono diventando spesso indistinguibili tra loro. Quindi i vampiri, esistendo in una quantità ormai incredibile di libri, film e serie tv, spettacoli, fumetti, videogiochi eccetera, esistono anche nella realtà. Ma in carne e ossa, no, non credo che esistano. *Il vampiro della superstizione era in genere un rozzo contadino, senza canini appuntiti, senza capacità di trasformarsi in pipistrello, eccetera. Noi invece associamo preferibilmente il vampiro al nobile vestito di nero, coi denti aguzzi e capacità di mutazione in animale. *In Italia il folclore ha ospitato pochissime credenze simili a quelle sui vampiri, quindi non esistono luoghi esplicitamente legati a quella superstizione. Eppure siamo a due passi da altre zone europee dove la superstizione vampirica è nata e si è diffusa. Sarebbe interessante riflettere sul perché proprio in Italia le credenze sui vampiri siano pressoché assenti. La chiesa cattolica, tanto influente e dominante nel corso dei secoli, ha forse un ruolo nell’estirpazione quasi totale di questa superstizione dal suolo italico? Chissà. {{Int|Da ''[https://www.sdangher.com/2020/01/09/giovannini/ La faticosa strada dello scrittore indipendente]''|Intervista di Francesco Ceccamea, ''Sdangher.com'', 9 gennaio 2020.}} *I social stanno cambiando l’identità degli individui. Inducono di fatto a un esibizionismo illimitato e alla perdita di qualsiasi freno inibitore (il che potrebbe in teoria essere un dato liberatorio, ma solo in teoria). Resto sempre impressionato dalla mutazione che i social provocano anche nei più insospettabili: paludati scrittori o docenti universitari, ad esempio, sempre riservati in passato e che all’improvviso inondano Facebook o la rete di foto di famiglia, delle loro vacanze, del loro tavolo imbandito, ecc.; oppure intellettuali un tempo “alternativi” che si scatenano in insulti e contumelie contro chi non la pensa come loro. *Ogni fase ha i suoi mostri, per quegli anni [[Freddy Krueger|Freddy]] era perfetto, rispondeva a esigenze dell’epoca. Cattivo simpatico, insediato nei sogni, mostruoso nell’aspetto e a caccia di giovanissimi. Sono passati troppi anni perché quel cliché funzioni ancora. Il problema è perché non siano nati di recente altri personaggi altrettanto significativi. *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a [[Dario Argento]], con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. {{Int|Da ''[http://vampyrismus.altervista.org/freddy-ruthven-ovvero-il-dracula-della-bbc/ Freddy Ruthven, ovvero il Dracula della BBC]''|Su ''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'', ''Vampyrismus.altervista.org'', 11 gennaio 2020.}} *Il Dracula della BBC assomiglia nei comportamenti e nell’aspetto molto più al lord Ruthven del racconto ''Il vampiro'' di John Polidori che al Dracula di Stoker. Il suo rapporto con [[Jonathan Harker]] è simile a quello di Ruthven con Aubrey, il giovane narratore di ''Il vampiro'': lo irride, lo seduce, lo porta alla perdizione, quindi si dedica alla donna amata dal suo amico-vittima. Il look byroniano del Dracula targato BBC ne è una conferma. Ed è satanico, come Ruthven, privo di sentimenti umani, selvaggio nell’abbeverarsi. Il Dracula di Stoker era un antico e orgoglioso guerriero diventato immortale, lontano anni luce dall’immagine del dandy. *Il Dracula BBC si caratterizza per le sue battute umoristiche, sardoniche, ciniche, in particolare di fronte alle sue vittime e prima di commettere atti efferati. Nello stesso modo si comportava [[Freddy Krueger]], il serial killer dei sogni molto popolare negli anni Ottanta con i film della saga ''Nightmare''. Il cliché è identico. Gli sceneggiatori devono aver pensato, anche senza riferirsi consapevolmente all’orrido Freddy, che questo stile del vampiro aumentava la complicità da parte dello spettatore odierno, cattivo abbastanza da godere se un mostro deride le vittime e fa battute alla Oscar Wilde prima di uccidere. *Per quanto [[Claes Bang]] abbia mietuto molti commenti positivi, il suo aspetto non si avvicina nemmeno lontanamente all’impatto di altri grandi Dracula dello Schermo: [[Bela Lugosi|Lugosi]], [[Christopher Lee|Lee]], [[John Carradine|Carradine]], [[Frank Langella|Langella]], [[Klaus Kinski|Kinski]], [[Max Schreck|Schreck]], solo per fare qualche nome. Ho delle profonde riserve, poi, sull'acconciatura con la riga... *In conclusione, un Dracula da era dei social, in una commistione di allusioni colte e cinefile, banalità assolute, demitizzazioni fuori tempo massimo, innovazioni ardite e concessioni quasi ironiche al politically correct (Van Helsing suora, personaggi gay e di colore). ==''Dario Argento''== ===Citazioni=== *L'idea di ''[[Phenomena]]'' nasce quasi per caso, dall'ascolto di una notizia al giornale radio di una emittente francese. Lo speaker parlava di un assassino scoperto con l'aiuto degli insetti. Da quello spunto Argento era risalito a un entomologo francese esperto in criminologia, e tra docenti universitari di entomologia e agenti di polizia aveva scoperto un singolare intreccio. Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima. (p. 120) *Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. Ma anche con uno sguardo ai giochi di ombre del ''Bacio della pantera'' di [[Jacques Tourneur]] (già citato nella scena della piscina di ''Suspiria''). Predominano quindi i contrasti tra chiaro e scuro, senza più i fasci di luci colorate di ''Inferno'' e ''Suspiria''. (p. 121) *È un film più vicino alle fiabe di tutte le precedenti fatiche di Argento, un lungo viaggio attraverso lo specchio che sarebbe piaciuto a [[Lewis Carroll]]. (p. 122) ==''Il libro dei vampiri''== ===Incipit=== L'impiegato Hutter, mentre si reca al castello di Nosferatu nel vecchio film di Murnau, trova sul comodino della sua camera, in una locanda transilvana, il ''Libro dei Vampiri'' (''Das Buch von den Vampiren''). La sua amata Ellen lo leggerà a sua volta, scoprendo in queste pagine come sciogliere l'incantesimo del [[vampiro]]. Il ''Libro dei Vampiri'' è un libro inesistente, come inesistente è l<nowiki>'</nowiki>''Histoire curieuse des vampires'' che appare nel film ''Vampyr'' di Dreyer.<br>In questi libri inventati dal cinema si dovevano trovare tutti i segreti di queste creature della notte, i vampiri. E si dovevano leggere i misteri del vampirismo, per metere in guardia gli sventurati viaggiatori e avvisare le potenziali vittime del succhiasangue. Erano breviari indispensabili per cacciare il vampiro. Questo ''Libro dei Vampiri'' ha lo stesso scopo. Vuole introdurre a una scienza che non esiste, la vampirologia. ===Citazioni=== *Il vampiro è il «mostro» più metaforico, il più «intellettuale», pur essendo popolarissimo e riprodotto dall'industria culturale in quasi tutto il mondo. Il vampiro affascina il lettore quanto il bambino. Il mito del vampiro è «raffinato» e «sofisticato», è elaborato e complesso. (p. 10) *Come la cultura di fine secolo, il vampiro è inafferrabile. Non è un fantasma, e quindi è tangibile, ma riesce a sfuggire a una identificazione precisa grazie alle sue metamorfosi e ai suoi poteri misteriosi. Come la cultura di fine secolo, il vampiro è ibrido, non è catalogabile in un solo schema. (p. 13) *Il libro come il vampiro si anima solo se la vita del lettore gli si dedica, se attraverso gli occhi il lettore si fa assorbire dalle righe stampate. Il libro contagia. Assorbe la vita e i sogni del lettore e lo contamina con ciò che contiene. (p. 17) *Dai depositi delle case editrici, che sono le loro caverne e i loro castelli, i libri sono pronti a cercare nuove prede. Come il vampiro, il libro teme solo gli oggetti appuntiti che possono trafiggerlo e teme il fuoco, che può distruggerlo. E il sole diretto può ingiallirlo e persino ucciderlo. Mentre riposa negli scaffali o nelle scatole sa che presto o tardi da quell'antro potrà volare e riempirsi del sangue dei lettori. (p. 18) [[File:Dracula (1931) trailer - 'I am Dracula' (cropped).png|thumb|[[Bela Lugosi]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'']] *Il vampiro richiede la totale sostituzione del personaggio dell'attore. [[Bela Lugosi]] quando calcava le scene dei teatri americani o attraversava i fotogrammi dei film draculeschi ''era'' il vampiro. La sua identificazione con la parte proseguiva anche nella vita privata, nel non-spettacolo. Diventa prima Bela «Dracula» Lugosi nei manifesti pubblicitari e nelle recensioni cinematografiche. Poi diventa lui stesso personaggio, come nel film ''Bela Lugosi Meets a Brooklyn Gorilla'', da lui stesso interpretato. Infine muore proclamandosi re dei vampiri. (p. 28) *Lugosi finisce veramente male. Lui che era stato commissario del popolo nella rivoluzione ungherese di [[Béla Kun|Bela Kun]], lui che anche negli Stati Uniti non aveva rinunciato ai suoi ideali organizzando un Comitato Antifascista della comunità ungherese, lui finisce la sua carriera di attore nella morfina e come macchietta vampirica sulle pedane dei night-club. (p. 28) *{{NDR|Su ''[[Plan 9 from Outer Space]]''}} È uno dei peggiori della storia di tutto il cinema fantastico, e c'è chi si è chiesto se, dopo questo film, Lugosi non sia morto di vergogna, piuttosto che malattia... (p. 28) *Lugosi è il caso limite, ma [[Conte Dracula|Dracula]] è sempre una maschera maligna, una volta appiccicata sul viso non è più possibile staccarla. Lo stesso destino è accaduto a [[Christopher Lee]], in parte a [[Klaus Kinski]] e a [[Frank Langella]]. Gli interpreti del vampiro diventano tutt'uno con lui e difficilmente si liberano della sua presenza. (p. 28) *L'evanescente raggio di luce del proiettore cinematografico ha qualcosa di vampiresco, solca le tenebre della sala e si ciba delle vite di grandi schiere di spettatori. Se poi il raggio ineffabile trasporta immagini di vampiri, il vampirismo cinematografico si moltiplica. Il cinema nella sua storia è stato disseminato di vampiri: si contano centinaia di film in cui il vampiro è stato protagonista od ospite. A questa presenza vampirica nel cinema sono stati dedicati studi e interi libri, tanto da fare del filone vampiristico il più importante forse di tutto il cinema fantastico e dell'orrore. (p. 33) *{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Da una trama così semplice, affine alle fiabe nordiche più infantili, Murnau trae un film che è, secondo molti, un grande apologo. È l'Agonia dell'Occidente, dice Kerouac. È la premonizione del nazismo, dice Kracauer. È il sacrificio della purezza femminile, ribattono i più sentimentali. (p. 41) *In ''Nosferatu'' c'è una manipolazione materialistica del mito del vampiro, e la spiritualità, il metafisico, passa dall'altra parte, dalla parte del Bene. In effetti non si rispetta troppo la tradizione popolare su cui si basava il ''Dracula'' di Bram Stoker, né riesce a fornire un modello per il cinema vampirico a venire. Il vampiromane di oggi sussulterà nel constatare che Orlok si riflette negli specchi (accade durante la vampirizzazione di Ellen), mentre l'appassionato demonologo avrà qualche dubbio sull'onnipresente ombra del vampiro, giacché i sacri testi della magia ci informano che le creature delle tenebre sono prive di quest'attributo umano. (p. 43) *In fin dei conti, piace pensare a un ''Nosferatu'' che non è solo metafora politica e non è solo proiezione psicologica delle inquietudini di Murnau. I due elementi convergono nel pretesto vampiresco, e conducono ad uno dei primi capolavori (al di là delle sopravvalutazioni) del cinema muto. Una conferma autorevole della multiformità e della «vitalità» del mito vampirico. (p. 43) *A [[Tod Browning|Browning]] piaceva il «diverso», la tristezza della deformità. L'esperienza giovanile nel mondo del circo aveva lasciato un segno: l'universo dei «freaks», degli anormali, cui dedicherà il suo capolavoro (''Freaks'', 1932), dimostrano le sue preferenze. Il suo mondo è il mondo della melanconia umana dietro la maschera, anche dietro la maschera mostruosa. (p. 44) *Ecco dove Dracula si congiunge alle tematiche predilette di Browning. Nella mistificazione, nel mascheramento. E, come negli altri film di Browning, propone il rito dello smascheramento, della demistificazione. Dietro la maschera c'è sì un mostro o un criminale, ma un mostro e un criminale patetici. A portare una maschera, in fondo, sono costretti dalle convenzioni sociali, devono forzatamente nascondere la propria diversità. Devono nascondersi perché altrimenti sarebbero perseguitati, come è perseguitato Dracula per la sua strana sessualità, un erotismo deviante e diverso dalla «norma». (p. 44) *Lugosi non era solo un atore vanesio. Era comunista. Aveva partecipato attivamente alla repubblica di [[Béla Kun|Bela Kun]] e, caduta questa sotto la repressione, era stato costretto a emigrare. Le storie del cinema, anche quelle specialistiche, dimenticano, deliberatamente questa militanza di Lugosi, forse in conseguenza dell'ostentato silenzio di parte americana. Non era conveniente rendere noto che uno degli attori più popolari era un comunista, un rivoluzionario in esilio. Forse fu proprio questo essere diverso, anche politicamente, di Lugosi («straniero in terra straniera», come lamenta il Dracula di Stoker) a sposarsi perfettamente con il dolente demonio Dracula, principe delle tenebre e della diversità. (p. 44) *Già il conte Orlok di Murnau era tanto solo da dover fare addirittura il cocchiere, proprio come il Dracula di Browning. Ma Orlok era un mostro del tutto disumano, mentre il Dracula interpretato da Lugosi umanizza il vampiro. È un tipo strano, questo è sicuro, non lo si incontrerebbe tutti i giorni dal lattaio e nemmeno in un salotto borghese. Eppure ha un<nowiki>'</nowiki>''apparenza'' umana. [...] Se Nosferatu era un erotismo bestiale e repellente, Dracula 1930 è l'amore misterioso ed esotico che irrompe nei salotti. Mina è soggiogata dall'ipnotismo di Dracula, ma ne è veramente innamorata, vedendone una possibile via di uscita dalle mura opprimenti della casa paterna. (p. 49) [[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']] *Si è detto a torto che la fortuna di ''[[Dracula il vampiro|Horror of Dracula]]'' si è avvalsa del colore cinematografico, che permetteva per la prima volta di mostrare il rosso del sangue. E si è detto che in ''Horror of Dracula'' il sangue scorreva a litri. Niente di più falso, se si escludono le labbra macchiate di sangue del vampiro, e non ci sono conferme dell'esistenza di una versione del film esportata solo in Giappone, dove il paletto conficcato nel cuore dei vampiri sarebbe anche divelto con abbondanza di sangue. (p. 53) *Dracula e Van Helsing sono immersi da Fisher in un bagno di Inghilterra vittoriana. Van Helsing-Peter Cushing è rigido come l'istruttore di un college inglese, mentre Dracula-Christopher Lee è spietato come un colonnello britannico o come il caporeparto di una fabbrica ottocentesca.<br>E certo che il Dracula di Christopher Lee è inglese anche in altri atteggiamenti: la malvagità sorniona da dandy byroniano, la gentilezza snob con cui accoglie i visitatori al castello, la cattiveria presuntuosa e annoiata da aristocratico vittoriano con cui snuda i canini. Il volto di Lee è dotato di una mimica superiore a quella di Lugosi, eppure ha bisogno di posticci canini appuntiti per completare il personaggio. A Bela Lugosi bastava la cipria e il rossetto. Bela aveva già la maschera del vampiro cucita in volto, era ungherese, mentre Christopher doveva inserire qualcosa di più nella sua immagine italo-britannica. (p. 54) *{{NDR|Su ''[[Nosferatu, il principe della notte]]''}} La virtù di Herzog è di riuscire ad innestare la tradizione vampirologica nella propria originale «visione del mondo». Nella simpatia-passione per il «diverso». Indubbiamente la proposta di Herzog è ambigua, oltre ogni scusabilità. (p. 55) *Percorrere la carriera cinematografica di [[Klaus Kinski|Kinski]] è una specie di viaggio nell'inferno del cinema europeo, tra spaghetti-western, pessimi gialli teutonici, semi-porno all'italiana. Sino all'approdo glorioso sulle sponde del vampirismo. (p. 56) *Senza dubbio, il vampiro più ripugnante della storia del cinema. Eppure, dimostrando un ateggiamento assai torbido verso il sesso, Herzog ne fa un richiamo erotico indiscutibile. Tutto sommato si invidia la bianca Lucy capitata tra le grinfie del vampiro. (p. 56) *Le ragazze della pubblicità televisiva, come tutte le donne affascinanti della pubblicità in generale, sono delle vampire. E delle vampire secondol'accezione vittoriana, succhiatrici di denaro e ingannevoli. Con il loro sorriso fanno buttare via al «consumatore» soldi e persino la vita stessa, svilita e ridotta a consumismo. Si è pronti a dare tutto alla ragazza dei cartelloni o degli spot pubblicitari, si è pronti ad acquistare i prodotti che le reclamizza, pur sapendo che da lei non si otterrà nulla. Dalla demonizzazione del televisore si passa con facilità alla demonizzazione della pubblicità. Televisione e pubblicità sono stati temuti da consistenti fasce intellettuali con la stessa sospettosa e sprezzante paura di Voltaire di fronte al dilagare della superstizione vampirica nel secolo dei lumi. (p. 62) [[File:Dracula (1973) - Jack Palance 6.png|thumb|[[Jack Palance]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] ne ''[[Il demone nero]]'']] *{{NDR|Su ''[[Il demone nero]]''}} Il Dracula di [[Jack Palance|Palance]] è un vampiro innamorato, patetico e malinconico, maledetto come i vampiri dei fumetti. Adatto, quindi, alla televisione. (p. 75) *Il mito del vampiro nasce in epoche indefinibili, anche se il termine «vampiro» si afferma in Europoa solo nel Settecento illuminista. Gli etimologi non stanno tranquilli di fronte ai vampiri. Le tre parole che nel linguaggio contemporaneo definiscono più correntemente il vampirismo (Vampiro, Nosferatu, Dracula) hanno origini in parte insondabili, che quasi si perdono nel nulla. (p. 79) *Il vampiro ripropone quelle sensazioni di vicina morte che la sessualità porta sempre con sé. La paura è alla base dei miti vampireschi: paura della morte, paura dell'erotismo non socialmente controllabile, paura dell'ignoto. La paura, tra l'altro, è legata fisiologicamente al sangue, questo essenziale alimento della dieta vampirica. L'adrenalina che la paura fa aumentare nel sangue sembra tingere di rosso anche l'aspetto più nascosto del terrore. (p. 81) *Il vampiro agisce meglio nel mondo chiuso, ad esempio nel ''villaggio''. Un contadino romeno avrà più di uno stimolo al terrore vampirico, al timore verso le orde vampiresche dotate di oscuri poteri connessi alla notte. La mentalità del piccolo gruppo favorisce la superstizione del vampiro. Ecco perché le leggende sul vampiro sono molto diffuse nelle isole, dove si teme tutto ciò che è straniero e diverso. (p. 83) *Il vampiro sopravvive alla morte, supera una delle massime aspirazioni e una delle massime angosce dell'uomo. E sopravvive nel corpo, non nell'anima. Il vampirismo è il contrario del cristianesimo, che assegna solo all'anima l'immortalità e di conseguenza svilisce tutto il corporeo. (p. 92) *Il Settecento fornisce ai tempi a venire una superstizione vampirica precisa, con regole e norme che si protrarranno nei secoli: i vampiri illuministi sono cadaveri che risorgono, nutrendosi di sangue umano e annientati solo da un paletto nel cuore e dal rogo delle spoglie. Il Settecento fornisce anche l'elenco dei rimedi per allontanare questi mostri notturni: l'aglio, gli arnesi religiosi, ecc. L'ondata di paura porta a un vero e proprio irrazionalismo di massa, probabilmente sottovalutato dagli storici e da quanti hanno studiato il periodo settecentesco europeo. La credenza nei vampiri provocò un incredibile numero di violazioni di sepolture, le tombe venivano aperte per rinvenire cadaveri rosei e sanguinolenti (vampiri) cui imputare epidemie o sventure. In effetti non era infrequente scoperchiare tombe e trovare cadaveri gonfi e lisci, con unghie e capelli allungati (il tutto in virtù di normali fenomeni di ritardata decomposizione) o sepolti vivi a causa di qualche forma di morte apparente. (p. 94) *La croce da oggetto di culto si muta in stratagemma per mettere in difficoltà il male. Funziona con il diavolo e funziona con il vampiro. Dracula e i suoi simili urlano di dolore al solo apparire di un crocifisso: hanno ragione, perché la croce è, originariamente, solo uno strumento di tortura. Il vampiro, materialista ed esaltatore dei piaceri della carne (e del sangue), non può sopportare la vista di quell'attrezzo da boia. (p. 98) *Con il Dracula di Christopher Lee si inaugura una nuova stagione di successi per il vampiro. Si pubblicano libri e studi sul vampirismo, le case cinematografiche sfornano decine di film sul non-morto. Non c'è la crisi, eppure il vampiro torna a svolazzare. (p. 100) *Qualcuno ha visto nel Dracula di Stoker un'influenza diretta delle teorie di [[Cesare Lombroso|Lombroso]] (del resto citate dallo stesso Stoker), ma l'ipotesi è di difficile dimostrazione. Se è vero che Lombroso e la sua scuola ci informano che «riguardo ai denti, si incontrano negli assassini i canini molto sviluppati», è anche vero che Dracula fa bella mostra di una fronte spaziosa e alta, negata ai criminali dai lombrosiani e attribuita viceversa ai geni. Dove il vampiro spezza di più le categorie dei delinquenti di Lombroso, [[Enrico Ferri (criminologo)|Ferri]], [[Raffaele Garofalo|Garofalo]] e altri fisionomi, è negli occhi, mai sfavillanti in un criminale secondo le «regole» di quella fisiognoica. (p. 112) *Stoker teme le donne e le fa vampire, eppure la sua origine sociale medio-borghese lo condiziona, lo costringe a liberare la donna solo nella mostruosità, facendola «donna perduta». Le letture analitiche del suo ''Dracula'' hanno spesso tentato di scrutare la personalità dell'autore, per cogliere nel romanzo i tormenti vittoriani o le tensioni affettive di Bram Stoker. Lo stesso personaggio Dracula potrebbe essere spiegato come parto nevrotico. Ma Dracula fa paura non tanto per gli spaventosi tormenti ''interiori'' che evoca, fa paura piuttosto perché è un nemico dell'umanità, un'insidia ''esterna''. Se ''Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde'' evoca terrori introspettivi (l'orrore è dentro di noi), ''Dracula'' avvisa che l'orrore è anche fuori di noi, e che può invaderci. (p. 125) *[[Conte Dracula|Dracula]] è un falso aristocratico: nessun servitore, infatti, gli facilita la vita (o la non-vita) al castello. Non ha attorno a sé nemmeno il chiasso conviviale ed orgiastico di un signore feudale: il suo maniero è tetro, e lui stesso non tocca mai cibo. (pp. 128-129) *Dracula è un ottimo turista. Sceglie con cura il nome delle navi con cui salpare. Per arrivare a Londra usa la «Demeter», che ricorda la suocera del dio degli Inferi, Demetra (che è anche simbolo di fertilità, e Dracula è una sfida alla procreazione ma è anche propagatore di vampiri). Per tornare in patria, invece, sceglie la «Czarina Caterina», il cui nome coincide con la zarina forse più immorale e dissoluta di tutta la storia russa. (p. 129) *Dracula è un libertino. Si sceglie molte donne e se ne nutre. Ma non riesce mai ad essere maschilista quanto il suo nemico Van Helsing. (pp. 129-130) *[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] è un tutore dell'ideologia. Per combattere Dracula utilizza tre armi ideologiche: la religione, i buoni sentimenti, la Ragione. È solo la fede in queste armi a rafforzare i nemici del vampiro, consci della sua pericolosità. (p. 130) *Van Helsing è un celibe, per scelta non può sposarsi, è un prete della vampirologia. Le donne non lo interessano se non come potenziali schiave del vampiro. Qualcuno dice che un tempo è stato sposato, ma è riuscito solo a far diventare pazza sua moglie. (p. 130) *Van Helsing è sadico. Desidera impalare le donne. E sceglie, per trafiggere Lucy, il giorno successivo a quello fissato per il matrimonio. (p. 131) *[[Renfield]] è la parentela tra vampirismo, cannibalismo, necrofagia. (p. 131) *[[Lucy Westenra|Lucy]] è un nome triste. Stoker si è ispirato alla poesia di William Wordsworth ''Lucy'', dove si canta una Lucy che anche da morta vive eternizzata nella natura. Lucy è stato sempre un nome adeguato ai personaggi letterari più sventurati o legati alla morte: persino nella ''Capanna dello zio Tom'' di Harriet Beecher Stowe c'è una negra Lucy che si annega quando gli schiavisti le sottraggono il figlio. E anche la Lucia manzoniana subisce parecchie traversie... (p. 131) *Lucy è la vittima sessuale per eccellenza, è sottoposta agli atti esplicitamente erotici di Dracula, e ad atti implicitamente erotici dal dottor Seward (le trasfusioni di sangue). (p. 132) *[[Mina Murray|Mina]] è una donna forte. Per i suoi tempi è troppo emancipata: lavora, è piena di iniziative, intende persino diventare giornalista! (p. 132) *Mina è la donna stuprata che si sente corresponsabile della violenza subìta. «Contaminata!», urla dopo il rapporto con Dracula. Si dovrà mondare con i riti di Van Helsing da una «colpa» che rischia di farla gravida di un vampiro. (p. 132) *[[Jonathan Harker|Harker]] è avventato e merita il suo destino. Lavoratore zelante, si mette in marcia per il castello di Dracula, dove ha trovato un impiego, proprio nella notte di Walpurgis, senza rispetto per quella data, il primo maggio, il giorno dei sabba, ma anche il giorno in cui i lavoratori fanno festa... (p. 133) *C'è una ambigua ammirazione-repulsione nella credenza della [[metamorfosi]]. Da una parte si desiderano le capacità extra-umane degli animali (rapacità, volo, nuoto, capacità anfibie, forza, veleno, ecc.). Dall'altra si teme la ''riduzione'' a bestie, spesso considerata come condanna, nella mitologia e nella fiaba: sono i rospi, i serpenti, le belve e gli uccelli che nascondono la vera identità di una principessa, o di un demone. Il serpente della Bibbia cela il Male e attraverso la donna fa scoprire il peccato all'uomo. (p. 135) *I voli notturni dei [[Pipistrello|pipistrelli]] fanno paura e inquietano. Ancora oggi i gangster americani considerano un malaugurio l'apparizione del pipistrello, foriero di arresti o di morte, come testimonia anche il ''Batman'' dei fumetti che combatte i criminali incutendo terrore attraverso l'immagine del pipistrello. Ma i banditi americani devono forse le loro paure alla Romania, terra originaria di tante superstizioni vampiriche, dove da secoli il pipistrello è considerato simbolo della sventura. (p. 136) *Sono molti gli animali che possono mordere e contagiare l'uomo, eppure il più temuto è stato proprio il pipistrello. In realtà le abitudini, i comportamenti e alcune caratteristiche fisiologiche del pipistrello coincidono con i principali concetti fantastici del «resuscitato che succhia il sangue», o della femmina vampira che sottrae energie. E contemporaneamente l'associazione con la figura del pipistrello ha contribuito a creare molti di questi concetti. Basta ricordare che tutti i pipistrelli sono dotati di patagio, la membrana alare che unisce le falangi e permette il volo: il patagio necessita di particolari condizioni ambientali perché può essicare, e per questo motivo il pipistrello non può trattenersi a lungo sotto i raggi del sole, trascorre dormendo le ore del giorno e «vive» pressoché esclusivamente di notte. Una singolare coincidenza con il comportamento del revenant vampiresco. Il notturno. (pp. 136-137) *Il pipistrello con i suoi voli in cerca di cibo disperde una grande quantità di energie, ha una «vitalità» quasi esuberante, instancabile. Non è un animale passivo o statico: ''vive'', anche se solo di notte. Il pipistrello vola verso l'estrema consumazione dell'esistenza terrena, delle energie a disposizione. E questo, vivendo quasi in eterno. In «eterno», rispetto alla longevità degli altri mammiferi. Come è noto nei mammiferi la durata della vita è quasi sempre strettamente proporzionata alle dimensioni: un topo vivrà meno di un anno, un cavallo supererà agevolmente i diciasette anni. Il pipistrello spesso è molto più piccolo di un topo, eppure può sopravvivere per oltre quindici anni. E anche a una simile veneranda età non subisce quel deterioramento delle arterie tipica decadenza senile di ogni mammifero. (p. 137) *Il [[lupo]] ha per i suoi simili un forte sentimento «familiare», ma è animale ribelle, non accetta il dominio dell'uomo. È alter ego del cane domestico, il suo mister Hyde. (p. 140) *La [[seduzione]] caratterizza definitivamente il vampiro come metafora del trasgressivo: la sua irruzione seducente nella vita «normale» e perbenista scuote e infrange alcuni dei valori fondamentali della società. (p. 145) *La tristezza del vampiro, la sua disperazione, sono l'altra faccia dell'intrinseca ideologia di «liberazione» nascosta nel mito vampirico. Il non-morto, che vive solo nel nero della notte, nel silenzio senza memoria delle tenebre, nella morte del giorno, difficilmente avrebbe potuto sottrarsi alla malinconia e al dolore. (p. 150) *L'ambigua passione per il diverso di Werner Herzog ha offerto un Nosferatu cinematografico che si lamenta della propria longevità sostenendo che la morte «non è il peggio». Involontariamente, il Nosferatu di Herzog si ritrova corciano, in perfetto accordo con un celebre ''Soliloquio'' del filosofo italiano: «Malinconica e triste che possa sembrare la morte... il terribile sarebbe se l'uomo non potesse morire mai, chiuso nella carcere che è la vita». (p. 153) *La [[depressione]] stessa è un vampiro. Alzarsi la mattina dopo una notte insonne: l'incontro estenuante della vittima con il suo predatore è simile al sommergersi in una marea di pensieri di cui però non si può fare a meno. Senza forza, senza energia, come «esangui». (p. 161) *Chi non ha mai sperimentato l'insonnia legata ad un dispiacere non può capire con quanta insistenza l'immagine che causa il dolore si ripresenti puntuale alla finestra della memoria: e come sia impossibile scacciarlo, e come sia voluttuoso arrendersi al suo potere. (p. 161) *Nel vampiro, che infrange le regole della vita e della morte ma anche quelle della sessualità convenzionale, c'è un diavolo umanizzato, come Cristo è un dio umanizzato. Cristo promette per l'aldilà una vita futura ed eterna, gioiosa e senza dolore. Anche il vampiro promette alle proprie vittime una vita futura eterna e libera, ma sulla terra. (p. 170) *La figura del vampiro non ha perso nulla della sua carica travolgente. Tutt'altro. Il vampiro poteva essere logorato da una storia troppo lunga, poteva diventare solo macchietta, pretesto comico. La sua demitizzazione poteva essere totale e senza scampo. Invece, no. Il vampiro, e la stessa figura in fondo così recente di Dracula, si rivelano capaci di «fare paura» e contemporaneamente di affascinare ancora oggi. ''[[Dracula di Bram Stoker|Bram Stoker's Dracula]]'' di Francis Ford Coppola era, sulla carta, un film rischioso. Poteva tramutarsi in una involontaria parodia di un personaggio passato attraverso troppi film e troppe rielaborazioni. Viceversa, al di là delle valutazioni individuali sulla qualità di ''Bram Stoker's Dracula'', il film di Coppola ha dimostrato tutta la forza di questo mito. (p. 203) *Con ''Bram Stoker's Dracula'', Coppola ha reso evidente che il mito del non-morto transilvano è tuttora fecondo e prolifico: fa ancora paura e contemporaneamente riesce ancora a rappresentare tensioni e angosce degli individui quanto delle società attuali. Anzi, il ''Dracula'' di Coppola ci presenta l'aspetto più devastante del vampiro contemporaneo: è un mostro, ma un mostro irriducibile. Non si presta, Dracula e il vampiro, alle riletture buoniste, integrazioniste. Rimane implacabilmente e interamente mostro, perturbante. Con ''[[Forrest Gump]]'' o ''[[Il gobbo di Notre Dame (film 1996)|Il gobbo di Notre Dame]]'', Hollywood ha offerto l'omologazione del diverso, da accettare e integrare in un universo «politically correct». Con il ''Dracula'' di Coppola, invece, il mostro si presenta in tutta la sua alterità. Ha una dimensione umana, questo è vero. Piange, soffre, diventa vampiro per amore. Ma le sue azioni sono comunque malvagie, le sue mutazioni sono orride. E quindi, alla fine, va eliminato. (p. 214) *{{NDR|Su ''[[Dracula: morto e contento]]''}} Poteva essere la versione draculiana di quel capolavoro che fu ''[[Frankenstein Junior|Frankenstein junior]]'', invece si è risolto in un filmetto leggero e innocuo. Certo, lo spettatore vampirofilo riusciva a scoprire di continui riferimenti a pietre miliari del cinema di vampiri. I nomi dei personaggi, le battute, le situazioni, erano metodiche riscritture in chiave comica della sceneggiatura del ''Dracula'' di Tod Browning: un film mitico negli Stati Uniti, quasi ignoto in Italia, e per questo il pubblico (e la stessa critica più disattenta) non hanno colto, da noi, il gioco anche godibile di Mel Brooks. (p. 218) ===Explicit=== Giunti alla fine della nostra caccia, un dato dovrebbe essere acquisito: i vampiri sono tra noi. Anche perché, nell'epoca del virtuale che si sta aprendo con il duemila, tutto quello che è stato creato dai media «esiste». Dal momento che i vampiri dimorano nell'immaginario collettivo, in modo permanente, allora esistono. In quell'interzona situata là dove scompare la differenza tra realtà e immaginario. ==''Il lord del brivido''== ===Incipit=== La filmografia di [[Christopher Lee]] è una grande galleria di personaggi inquietanti, a volte mostruosi, quasi sempre dei "diversi". Era in grado di nobilitare le figure più terribili, rendendo percepibile sullo schermo quella che chiamava «la solitudine del male» (la sua spiegazione era che «nessuno è totalmente malvagio»). ===Citazioni=== *Durante il conflitto viene trasferito all'intelligence Service, sempre per conto della RAF, e a quelle che vengono definite "special operations". Insomma, si occupa di spionaggio e firma l'Official Secrets Act che lo impegna alla segretezza sulle sue attività: Lee infatti non ha mai rivelato quali fossero i suoi compiti. Ed è questo un altro tassello che intreccia la sua biografia con la sua futura carriera cinematografica: infatti a Lee, agente segreto nella vita reale, doveva capitare di essere sullo schermo uno dei più temibili avversari della spia per eccellenza nell'immaginario odierno, James Bond. (p. 20) [[File:Revenge of Frankenstein (trailer) - Christopher Lee.png|thumb|Christopher Lee nel ruolo della [[Mostro di Frankenstein|Creatura]] ne ''[[La maschera di Frankenstein]]'']] *{{NDR|Su ''[[La maschera di Frankenstein]]''}} L'aspetto del Mostro era una grande innovazione, che ne allontanava l'immagine dalla classica testa quadrata con gli elettrodi portata al successo da Boris Karloff negli anni Trenta. Il problema era che non si poteva imitare il make-up dei Frankenstein prodotti dalla Universal, perché era protetto da copyright, ed era necessario cercare qualcosa di completamente differente. Christopher Lee affrontò almeno tre prove per il make-up della creatura, con il truccatore Phil Leakey. In alcuni primi tentativi il naso di Lee era schiacciato o con delle protesi, tanto da farlo sembrare un animale, poi si arrivò al trucco definitivo, che è stato definito "da incidente stradale". Poiché la creatura era composta di frammenti prelevati ad altri corpi, si realizzò un volto irregolare, pieno di cicatrici e con un occhio latteo. (pp. 38-39) *{{NDR|Su ''[[La maschera di Frankenstein]]''}} Per caratterizzare un personaggio che non parla e può comunicare solo con i movimenti, gli atteggiamenti, le reazioni, Lee mise a frutto le sue esperienze come mimo. E la sua interpretazione resta memorabile, soprattutto per la capacità di rendere il dolore della creatura, senza parlare e solo con i movimenti e gli sguardi. (p. 40) *''[[La maschera di Frankenstein|The Curse]]'' fu infatti una sorta di banco di prova per l'equipe [[Hammer Film Production|Hammer]], una palestra per imparare le nuove regole del cinema horror nell'epoca del colore. L'esperimento fu premiato da un enorme successo di incassi, oltre ogni aspettativa, dando il via a una vera e propria rinascita dell'horror cinematografico. Tuttavia, i critici ufficiali erano molto severi con i film della Hammer e fin dagli inizi sentenziarono che il filone non avrebbe funzionato. Al contrario gli spettatori regalavano quasi immancabilmente dei risultati economici eccezionali: con pochi mezzi e scarsi investimenti, la Hammer riusciva a realizzare dei film di grande successo internazionale. Presto la Hammer divenne l'unica casa produttrice britannica a essere automaticamente distribuita attraverso le major americane, dalla Universal alla Warner Bros., dalla Columbia alla Fox. Un vero fenomeno imprenditoriale e un'audace scelta di specializzazione nel fantastico e nel gotico. Oggi, finalmente, anche gli studiosi di cinema cominciano ad apprezzare l'originalità di quelle pellicole e la maestria dei registi e degli interpreti. (p. 41) *{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Le platee del 1958 si resero subito conto che avevano di fronte un film dell'orrore del tutto innovativo e non solo per l'uso del colore. L'impatto era straordinario fin dalla sequenza iniziale, quando sui titoli di testa il sangue cola su una bara con la scritta "Dracula". La musica di James Bernard, restata famosa, fa rimbombare archi e tamburi con un ritmo che ricorda la parola scandita «Dra-cu-la». (p. 48) *{{NDR|Su ''[[L'uomo che ingannò la morte]]''}} Troppo statico e parlato, il film lasciò freddi pubblico e critica, nonostante la consueta meticolosa cura della Hammer e di Fisher. (p. 55) *{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Ribalta le convenzioni della storia sul Dottor Jekyll e Mister Hyde: qui Jekyll è un goffo professore che si trasforma non in un mostro, ma in un giovane bellissimo e depravato. Una innovazione ardita, girata in modo sontuoso da Terence Fisher, ma che non ottiene però i consensi del pubblico. (p. 57) *{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Girato in grande velocità, il film poteva essere un capolavoro della casa produttrice britannica, ma venne tradito dal make-up del mostro, scarsamente efficace a causa delle ristrettezze economiche imposte dalla produzione. (p. 79) [[File:Rasputin the Mad Monk (1966) trailer - Christopher Lee 6.png|thumb|Christopher Lee nel ruolo di [[Grigorij Efimovič Rasputin]] in ''[[Rasputin: il monaco folle]]'']] *{{NDR|Su ''[[Rasputin: il monaco folle]]''}} Trasporre sullo schermo la storia di Rasputin imponeva alla produzione di ricostruire con efficacia l'ambientazione russa, ma nel film non viene mai mostrata la corte reale (né lo zar), probabilmente perché avrebbe richiesta delle spese insostenibili per la Hammer. Si preferì invece accentuare la carica violenta e sensuale del personaggio, puntando sulla fotografia di Michael Reed per ovviare ai pochi mezzi a disposizione. Il Rasputin di Lee, dai lunghi capelli e dalla lunga barba, gli occhi infernali e la capacità di sedurre persino una delle dame più vicine alla zarina, resta una delle prove più suggestive dell'attore. (p. 81) *{{NDR|Su ''[[The Devil Rides Out]]''}} Ci vollero anni [...] prima che Lee convincesse la Hammer a produrre il film, dato che si temevano le reazioni della censura e della Chiesa di fronte a una storia di satanismo e magia nera. In qualche modo, il film ruppe il ghiaccio e diede il via libera ad altri film sulle stesse tematiche. Rabbini, preti cattolici e protestanti, persino musulmani chiesero a Lee se non aveva avuto disagio a girare quel film e se non lo considerasse blasfemo. Ma l'attore replicava che nel film, al contrario, si assiste alla distruzione delle tenebre da parte della luce. E persino un vescovo irlandese gli fece i complimenti. (pp. 83-84) *{{NDR|Su ''[[The Devil Rides Out]]''}} Per lungo tempo Lee sperò in un remake del film, che potesse godere delle nuove frontiere raggiunte dagli effetti speciali, ma il suo desiderio non si realizzò. (p. 85) *{{NDR|Su ''[[Dracula, principe delle tenebre]]''}} Al di là dell'assenza di dialoghi, la stessa presenza del vampiro sullo schermo è ridotta al minimo. Nelle sue poche apparizioni il Dracula di Lee risulta animalesco, crudele, e l'attore sembra aver abbandonato il desiderio di distinguersi nettamente dal vampiro di Lugosi: in ''Dracula Prince of Darkness'', infatti, indossa un anello che è la copia esatta di quello portato da Bela Lugosi, come omaggio al grande attore ungherese. (p. 86) *Dopo ''Dracula Prince of Darkness'' per Lee inizia la disaffezione verso il personaggio che lo aveva reso celebre. O almeno, la disaffezione verso i progetti della Hammer relativi al conte vampiro. «È assurdo!», sbotta l'attore con i dirigenti della casa produttrice. «Prima scrivete la storia e poi cercate di adattarvi il personaggio, è ridicolo. Non voglio farlo. Non lo farò». La sensazione di Lee, infatti, era che alla Hammer si scrivessero dei soggetti e solo successivamente decidessero di inserire Dracula nella storia, portando così a incongruenze e a uno svilimento del personaggio. (p. 87) *{{NDR|Su ''[[Le amanti di Dracula]]''}} Anche la conclusione del film riservava all'attore un imprevisto. Dracula finisce impalato da una croce, il volto diventa triste, il sangue gli cola dagli occhi e dalla bocca, fino alla consueta disintegrazione. Proprio mentre girava la scena finale, con Lee urlante, trapassato dalla croce, il volto rigato da lacrime di sangue che gli scorrono dagli occhi, arrivò sul set il Lord inviato dalla Regina per consegnare il prestigioso Queen's Award alla Hammer, accompagnato dalla moglie. La coppia guardò muta quella scena terribile, senza nessuna espressione in volto. (p. 88) [[File:Taste The Blood of Dracula - Original Theatrical Trailer (1970) Count Dracula.png|thumb|Christopher Lee nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Una messa per Dracula]]'']] *{{NDR|Su ''[[Una messa per Dracula]]''}} Il film aveva degli ottimi attori (come Geoffrey Keen) nei ruoli dei borghesi vittoriani dediti alla perversione e al satanismo, e gli effetti speciali della decomposizione finale di Dracula sono tra i migliori della serie. Eppure la copia della sceneggiatura su cui ha lavorato Lee è piena di appunti irritati dell'attore: "Ridicolo", "Sciocco", "Inutile". (p. 90) *''[[Il conte Dracula (film 1970)|El Conde Dracula]]'' purtroppo si trovò limitato dalle ristrettezze finanziarie. Che il film fosse a bassissimo budget è testimoniato dall'uso smodato dello zoom, dalle riprese notturne girate di giorno o dal fatto che i lupi al servizio di Dracula erano dei semplici pastori tedeschi. Insomma, per Lee "un'occasione perduta". (p. 107) *{{NDR|Su ''[[Vita privata di Sherlock Holmes]]''}} Grazie a questa pellicola, Christopher Lee può vantare di essere l'unico attore ad aver impersonato sia Sherlock Holmes che suo fratello Mycroft. Il regista Wilder volle Lee, dopo aver considerato George Sanders e Laurence Olivier, anche se non corrispondeva fisicamente alla descrizione del fratello di Holmes. Wilder gli disse: «Non mi interessa minimamente cosa hai fatto in passato. Mi interessa solo che tu sei l'attore giusto, secondo me, per questa parte, nel mio film». (p. 111) *''[[Il marchio di Dracula|Scars of Dracula]]'' tenta di aggiornarsi alle nuove esigenze del mercato e si dimostra il più sadico della serie, soprattutto quando Dracula infligge delle terribili torture al suo servo (Patrick Troughton). I morsi di Dracula sono estremamente sanguinolenti e il vampiro affonda le fauci direttamente nel corpo squarciato di una vittima. Anche il trucco di Lee cambia, è molto pesante, il cerone lo rende pallido oltre misura. (p. 116) *{{NDR|Su ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''}} Non era la prima volta che il cinema portava Dracula in contesti contemporanei (era accaduto, tra l'altro, già a Bela Lugosi con il ''Dracula'' di Tod Browning e a Lon Chaney junior con il conte Alucard di ''Son of Dracula''), ma Lee era poco convinto da un Dracula in tempi moderni, svincolato dal suo contesto storico. La sua unica consolazione era ricordare che nel romanzo di Stoker la vicenda si svolgeva nello stesso periodo in cui venne scritto. Nonostante tutte le sue riserve, Lee non si risparmiò nella promozione della pellicola, apparendo anche in uno short pubblicitario, intervistato nella sua casa di Londra. Ma era convinto che gli spettatori avrebbero disapprovato un film a tratti grottesco. (p. 117) *{{NDR|Su ''[[Il cervello dei morti viventi]]''}} Il film precedeva ''The Exorcist'' (''L'Esorcista'', 1973) e trattava un tema simile, quello di bambini "posseduti", ma si dimostrò troppo irritante, andava contro il moralismo perbenista che vuole solo bambini ingenui e serafici o al massimo vittime del demonio: invece in questo film i bambini uccidono e si uccidono. (p. 121) *''[[The Wicker Man]]'' è un film che non lascia mai indifferenti, che fa pensare. Venne mostrato anche a esponenti di diverse confessioni religiose, per sapere se lo trovavano offensivo. Molti furono turbati dal cinismo di Summerisle, ma nessuno si sentì offeso. (p. 123) *Esiste una voce secondo la quale [[Ian Fleming|Fleming]] si sia ispirato proprio alla sua vita per creare il personaggio di [[James Bond]], dato che come abbiamo detto Lee ha lavorato per i servizi segreti durante la guerra e avrebbe forse continuato anche successivamente a collaborare con l'intelligence britannica. (p. 127) *{{NDR|Su ''[[Starship Invasions]]''}} Il film è talmente sgangherato (grotteschi costumi, astronavi con arredi ridicoli, assurdi robot degni dei serial americani di serie Z degli anni Trenta, effetti speciali iperartigianali) da farne un oggetto di culto per gli amanti del trash. (p. 138) *{{NDR|Su ''[[Jinnah (film)|Jinnah]]''}} Lee aveva sentito parlare di [[Mohammad Ali Jinnah|Jinnah]] dalle truppe indiane durante la Seconda guerra mondiale, ma la sua vita era poco nota anche ai pakistani. L'attore voleva offrire un ritratto di Jinnah completamente diverso da quello offerto, brevemente, in ''[[Gandhi (film)|Gandhi]]'' (1982). Nel film di [[Richard Attenborough|Richard Attemborough]] il leader pakistano appariva come un mestatore che voleva la guerra civile, mentre nella interpretazione di Lee con regia di Jamil Dehlavi è "uno dei più grandi statisti del XX secolo". (p. 160) *Tra le diverse abitazioni in cui ha vissuto, rimane nella memoria di chi ha potuto visitarla quella londinese a Chelsea, un appartamento al terzo piano dove accoglieva gli ospiti in un soggiorno illuminato da luci dorate, con mobilio di tec orientale, un grande specchio e tappeti persiani. A ornare la sala, i soprammobili che provenivano dai tanti viaggi dei coniugi Lee. Ai due lati di un camino i muri erano occupati da librerie che arrivavano fino al soffitto e che contenevano volumi su ogni argomento: storia, guerra, fantascienza, fantasy, horror, occulto, mitologia, musica, e soprattutto biografie storiche e autobiografie. I suoi autori preferiti del soprannaturale erano [[Edgar Allan Poe]], [[Arthur Machen]], [[Ambrose Bierce]], [[Algernon Blackwood]], [[H. P. Lovecraft]] e [[Ray Bradbury]]. (pp. 231-232) *Nonostante il carattere riservato e a volte poco cordiale, non si sottraeva al bagno di folla dei fan, donando volentieri autografi e dediche sulle sue foto. Era assiduo frequentatore della libreria londinese Forbidden Planet in New Oxford Street, specializzata in fantascienza e fumetti, per firmare copie dei suoi film e libri. (pp. 233-234) *Il suo giudizio sul mondo del cinema era spesso severo. Un po' moralista, riteneva che i ragazzi sotto i 15 anni dovessero essere tenuti lontani dai film pornografici e da quelli troppo violenti (di una violenza «imitabile»), ma era contrario alla censura cinematografica per gli adulti. Si diceva contrario allo star system, dato che chi viene ritenuto "star" non necessariamente è un buon attore, e riteneva che l'industria cinematografica fosse «devastata dall'ignoranza». Era molto critico con i film sulla Seconda guerra mondiale, a suo dire pieni di errori perché non realizzati da chi aveva veramente partecipato al conflitto. (p. 238) *Patriottico, come si è visto era stato in gioventù persino agente segreto per l'Intelligence Service. Ma se gli si chiedeva di raccontare qualcosa sulle sue avventure nelle Special Forces o nei servizi segreti inglesi, lui, così loquace su tutti gli argomenti della sua carriera e della sua vita, si chiudeva in un rigido «non posso dire nulla». (p. 241) ==Bibliografia== *Fabio Giovannini, ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, ISBN 8822045165 *Fabio Giovannini, ''Il libro dei vampiri. {{small|Dal mito di Dracula alla presenza quotidiana}}'', Edizioni Dedalo, 1997, ISBN 9788822045386 *Fabio Giovannini, ''Il lord del brivido. {{small|Christopher Lee da Dracula a Lo Hobbit}}'', Shatter edizioni, 2018, ISBN 978-88-943721-2-0 ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} {{DEFAULTSORT:Giovannini, Fabio}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Saggisti italiani]] edfp55c7xtuua4bq8rlc7672br6qacl Computer-generated imagery 0 189819 1218430 1186693 2022-07-22T19:30:49Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki [[File:1404902110ФЫФВ.jpg|thumb|320px|Figure generate al computer, 2015]] {{Voce tematica}} Citazioni sulla '''computer-generated imagery''' (in italiano "immagini generate al computer"), più nota con l'acronimo '''CGI'''. *Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. ([[Sergio Stivaletti]]) *{{NDR|In riferimento a [[Lil Miquela]]}} Peccato che non sia una ragazza ma una CGI, computer-generated imagery, un'immagine, talvolta animata, figlia del gusto di qualche designer e della capacità di calcolo di qualche processore. ([[Riccardo Staglianò]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Computer]] [[Categoria:Grafica]] pywrd1ezxjwdutjx0bc38zokmgi4w1i 1218431 1218430 2022-07-22T19:32:08Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki [[File:1404902110ФЫФВ.jpg|thumb|320px|Figure generate al computer, 2015]] {{Voce tematica}} Citazioni sulla '''computer-generated imagery''' (in italiano "immagini generate al computer"), più nota con l'acronimo '''CGI'''. *Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. ([[Sergio Stivaletti]]) *La gente non si rende conto di quanta CGI ci sia in un film: vede l'inquadratura di un campo illuminato dal sole e pensa che sia bellissima, quando in realtà è praticamente tutta finta. Il bello della CGI è che puoi realizzare cose come acqua, onde giganti, cose che una volta dovevi girare in una vasca e altre che non si potevano proprio fare. È uno strumento fantastico, a volte credo sia sovrautilizzato o usato nei posti sbagliati. Io l'ho utilizzata nei miei film sin da quando è stata concepita. Ma penso che ci sia ancora posto per le vecchie tecnologie, che considero ancora perfette. ([[Joe Dante]]) *{{NDR|In riferimento a [[Lil Miquela]]}} Peccato che non sia una ragazza ma una CGI, computer-generated imagery, un'immagine, talvolta animata, figlia del gusto di qualche designer e della capacità di calcolo di qualche processore. ([[Riccardo Staglianò]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Computer]] [[Categoria:Grafica]] 03ql874o4h3necnvplcixs8xyxd2gz3 1218432 1218431 2022-07-22T19:32:27Z Mariomassone 17056 /* Altri progetti */ wikitext text/x-wiki [[File:1404902110ФЫФВ.jpg|thumb|320px|Figure generate al computer, 2015]] {{Voce tematica}} Citazioni sulla '''computer-generated imagery''' (in italiano "immagini generate al computer"), più nota con l'acronimo '''CGI'''. *Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. ([[Sergio Stivaletti]]) *La gente non si rende conto di quanta CGI ci sia in un film: vede l'inquadratura di un campo illuminato dal sole e pensa che sia bellissima, quando in realtà è praticamente tutta finta. Il bello della CGI è che puoi realizzare cose come acqua, onde giganti, cose che una volta dovevi girare in una vasca e altre che non si potevano proprio fare. È uno strumento fantastico, a volte credo sia sovrautilizzato o usato nei posti sbagliati. Io l'ho utilizzata nei miei film sin da quando è stata concepita. Ma penso che ci sia ancora posto per le vecchie tecnologie, che considero ancora perfette. ([[Joe Dante]]) *{{NDR|In riferimento a [[Lil Miquela]]}} Peccato che non sia una ragazza ma una CGI, computer-generated imagery, un'immagine, talvolta animata, figlia del gusto di qualche designer e della capacità di calcolo di qualche processore. ([[Riccardo Staglianò]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Computer]] [[Categoria:Grafica]] ltamac4hbkfe7ipdrk2epgc4tazyjxa Helmut Marko 0 192742 1218522 1203667 2022-07-23T10:35:30Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki [[File:Marko, Helmut 1970 (sw).jpg|thumb|Helmut Marko (1970)]] '''Helmut Marko''' (1943 – vivente), dirigente sportivo ed ex pilota automobilistico austriaco. ==Citazioni di Helmut Marko== {{cronologico}} *{{NDR|Sulle [[Vettura di Formula 1|vetture di Formula 1]]}} [...] le vetture di adesso non hanno niente a che vedere con quelle che guidavamo noi. Tanto per iniziare le attuali [[Formula 1|F1]] non hanno neanche il pedale della frizione! E quel pedale, te lo posso assicurare, nelle auto da corsa era davvero duro. Negli anni '70 non c'erano aiuti alla guida, non c'era comfort. Il cambio non era al volante e dovevi spesso guidare con una mano sulla leva e l'altra sul volante. Le vetture erano molto più esigenti dal punto di vista del fisico del pilota. Inoltre la sicurezza era decisamente inferiore. [...] diciamo che adesso è più facile portare al limite le vetture. Una volta dovevi prima pensare a rimanere in pista, poi iniziavi a pensare come battere i tuoi avversari.<ref>Da Giuseppe Lucera, ''[https://www.f1world.it/formula-1-intervista-esclusiva-a-helmut-marko-kvyat-non-ha-retto-la-pressione-lavoreremo-per-migliorare-la-f1/ Formula 1, intervista esclusiva a Helmut Marko «Kvyat non ha retto la pressione. Lavoreremo per migliorare la F1»]'', ''f1world.it'', 9 maggio 2016.</ref> *Le auto di [[Formula E]] sono come delle Formula 3 con una batteria di 400 Kg. Sono molto lente. Sembrano attraenti solo perché corrono su queste strade strette e tortuose dei circuiti cittadini. Proprio il fatto di correre nei centri delle città è il suo grande vantaggio, un super strumento di [[marketing]]. Chiedete alla vostra ragazza se preferisce andare a Spa o a [[New York]]. È il concetto di base della Formula E, andare incontro alla gente.<ref>Da un'intervista a ''motorsport.com''; citato in Roberto Speranza, ''[https://www.autoblog.it/post/965311/formula-e-helmut-marko-red-bull-non-interessa Formula E: Helmut Marko, "Alla Red Bull siamo puristi, non c'interessa"]'', ''autoblog.it'', 21 gennaio 2019.</ref> *{{NDR|Su [[Max Verstappen]]}} Ha molti punti di forza, ma in particolare il fatto che non ha bisogno di riscaldarsi. Scende in pista e va forte, anche sul bagnato o su un circuito nuovo [...]. L'altra sua qualità è l'aggressività. Se c'è anche la minima possibilità di sorpasso non la spreca e poi ha un velocità naturale che è semplicemente incredibile. Sul giro secco mi ricorda [[Ayrton Senna|Senna]]. Va oltre i limiti dell'auto. Assomiglia molto ad Ayrton, l'unico dei grandi con cui posso paragonarlo.<ref>Da un'intervista a ''La Gazzetta dello Sport''; citato in ''[https://f1ingenerale.com/f1-marko-verstappen-mi-ricorda-senna/ F1 {{!}} Marko: "Verstappen mi ricorda Senna"]'', ''f1ingenerale.com'', 20 dicembre 2021.</ref> {{Int2|''[https://www.formulapassion.it/opinioni/parliamone-con/marko-sitting-bull-f1-red-bull-ferrari-merzario-le-mans-targa-florio-rindt-593916.html Marko sitting Bull]''|Intervista di Roberto Boccafogli, ''formulapassion.it'', 20 novembre 2021.}} *{{NDR|Su [[Jochen Rindt]]}} Era un personaggio eccezionale. Velocissimo, soprattutto nei curvoni vertiginosi di allora, quando chicane non ce n'erano. E sapeva di esserlo; ma soprattutto la sua missione era molto chiara: andava al massimo sempre e dovunque. La strategia gli interessava poco: voleva vincere per distacco, per coraggio. Grazie al supporto di [[Bernie Ecclestone]], allora suo manager, scalò fino alla Lotus con la quale conquistò il Mondiale '70. Non tutti sanno però che aveva deciso di ritirarsi alla fine di quella stagione: non aveva fiducia in [[Colin Chapman]], le cui monoposto erano velocissime ma poco affidabili, persino pericolose. Ma durante quell'anno il progettista l'aveva convinto che l'anno successivo la Lotus avrebbe avuto un motore con il turbo: avrebbero vinto tutto e di fatto si erano già accordati per continuare anche se in realtà il progetto personale di Jochen per la maturità era allontanarsi dai circuiti e fare business con i Saloni auto. Voleva conoscere altri mondi, gli piaceva la ribalta. Con i primi soldi, tanti soldi, aveva cambiato modo di vivere. Fu il primo fra i piloti del paddock a presentarsi con una Jaguar; posava per i fotografi vestito di una lunga pelliccia, insieme alla moglie Nina, stupenda. [...]. Anche il suo naso storto era diventato un segno di fascino: se l'era danneggiato nel corso del parto; ricordo che a scuola lo prendevano in giro per il suo aspetto, magro magro e con quel nasone. Morì così, improvvisamente. Ricordo che appresi la notizia dalla radio austriaca, allora la TV raramente trasmetteva i Gran Premi. Rimasi shoccato. Tutta l'[[Austria]] lo fu: a parte qualche sciatore, il nostro Paese non aveva mai avuto una star di quella grandezza. E l'effetto dura ancora oggi: sulla sua tomba, a Graz, vengono portati continuamente fiori freschi, biglietti, pensieri. Del resto in quegli anni l'automobile per i giovani era tutto: era la prima libertà, la prima indipendenza. E Rindt era l'eroe del volante, quindi di tutta una generazione. *[...] su [[Ferdinand Piëch|Piech]] c'è un altro aneddoto straordinario, e si riferisce alla 24 Ore di Daytona. Avevamo problemi alle ruote: gli pneumatici si muovevano sul cerchio. A un certo punto, mentre guidavamo, si sentiva un "cik, cik, cik", e sul banking andavamo a 300 all'ora! Insomma, persi il controllo e finii contro il muretto esterno, e in quel secondo scarso prima dell'impatto tutta la vita mi passò davanti agli occhi. Quando capii che ero vivo, balzai fuori dalla macchina e mi precipitai ai box dove trovai Piech che mi urlò in faccia "Doktor Marko! Lo sa che questa è una 24 Ore?!? Se non si è fatto male, il suo primo compito è riportare la macchina al garage: possiamo ripararla, e la gara è ancora lunga". E oggi mi pare quasi incredibile, ma non provai neanche a ribattere. Mi feci portare all'interno del punto dell'incidente, attraversai la pista mentre passavano tutti e tornai al volante. E il motore si accese! Ma la Porsche era talmente danneggiata che non riuscimmo a spostarla da lì se non con il carro attrezzi. *{{NDR|Sull'incidente al Gran Premio di Francia 1972 che gli costò la perdita dell'occhio sinistro e la fine della carriera agonistica}} Ricordo una curva in discesa: davanti avevo la March di Ronnie Peterson, quando sentii un gran colpo in faccia e immediatamente un dolore terribile. Ma sapevo di avere tante monoposto alle spalle, alzai la mano per segnalare che avevo problemi e riuscì ad accostare sulla destra. I soccorsi a quei tempi erano un po' così. Mi caricarono sul sedile posteriore di una vettura piccola e all'ospedale del circuito provarono a disinfettare l'occhio. C'era sangue dappertutto, e quel dolore terribile. Capii subito che era un problema serio. Venni portato a un ospedale non lontano, ma lì non potevano assicurarmi le cure giuste. Andammo a un altro ospedale, ma il chirurgo era a un barbecue e arrivò soltanto alle otto di sera. Io ero ferito da poco dopo le due. Alla fine venni operato in [[Francia]], ma non prima del giorno successivo. L'occhio era già perduto. Pazienza: ho vissuto un'altra vita, e ne sono contento. ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Marko, Helmut}} [[Categoria:Piloti di Formula 1 austriaci]] [[Categoria:Dirigenti sportivi austriaci]] a1herbrrpldqd79v2xdletl56k7ek0e 1218523 1218522 2022-07-23T10:50:07Z Dread83 47 Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/Eumolpo|Eumolpo]] ([[User talk:Eumolpo|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Danyele|Danyele]] wikitext text/x-wiki [[File:Marko, Helmut 1970 (sw).jpg|thumb|Helmut Marko (1970)]] '''Helmut Marko''' (1943 – vivente), dirigente sportivo ed ex pilota automobilistico austriaco. ==Citazioni di Helmut Marko== {{cronologico}} *{{NDR|Sulle [[Vettura di Formula 1|vetture di Formula 1]]}} [...] le vetture di adesso non hanno niente a che vedere con quelle che guidavamo noi. Tanto per iniziare le attuali [[Formula 1|F1]] non hanno neanche il pedale della frizione! E quel pedale, te lo posso assicurare, nelle auto da corsa era davvero duro. Negli anni '70 non c'erano aiuti alla guida, non c'era comfort. Il cambio non era al volante e dovevi spesso guidare con una mano sulla leva e l'altra sul volante. Le vetture erano molto più esigenti dal punto di vista del fisico del pilota. Inoltre la sicurezza era decisamente inferiore. [...] diciamo che adesso è più facile portare al limite le vetture. Una volta dovevi prima pensare a rimanere in pista, poi iniziavi a pensare come battere i tuoi avversari.<ref>Da Giuseppe Lucera, ''[https://www.f1world.it/formula-1-intervista-esclusiva-a-helmut-marko-kvyat-non-ha-retto-la-pressione-lavoreremo-per-migliorare-la-f1/ Formula 1, intervista esclusiva a Helmut Marko «Kvyat non ha retto la pressione. Lavoreremo per migliorare la F1»]'', ''f1world.it'', 9 maggio 2016.</ref> *Le auto di [[Formula E]] sono come delle Formula 3 con una batteria di 400 Kg. Sono molto lente. Sembrano attraenti solo perché corrono su queste strade strette e tortuose dei circuiti cittadini. Proprio il fatto di correre nei centri delle città è il suo grande vantaggio, un super strumento di [[marketing]]. Chiedete alla vostra ragazza se preferisce andare a Spa o a [[New York]]. È il concetto di base della Formula E, andare incontro alla gente.<ref>Da un'intervista a ''motorsport.com''; citato in Roberto Speranza, ''[https://www.autoblog.it/post/965311/formula-e-helmut-marko-red-bull-non-interessa Formula E: Helmut Marko, "Alla Red Bull siamo puristi, non c'interessa"]'', ''autoblog.it'', 21 gennaio 2019.</ref> *{{NDR|Su [[Max Verstappen]]}} Ha molti punti di forza, ma in particolare il fatto che non ha bisogno di riscaldarsi. Scende in pista e va forte, anche sul bagnato o su un circuito nuovo [...]. L'altra sua qualità è l'aggressività. Se c'è anche la minima possibilità di sorpasso non la spreca e poi ha un velocità naturale che è semplicemente incredibile. Sul giro secco mi ricorda [[Ayrton Senna|Senna]]. Va oltre i limiti dell'auto. Assomiglia molto ad Ayrton, l'unico dei grandi con cui posso paragonarlo.<ref>Da un'intervista a ''La Gazzetta dello Sport''; citato in ''[https://f1ingenerale.com/f1-marko-verstappen-mi-ricorda-senna/ F1 {{!}} Marko: "Verstappen mi ricorda Senna"]'', ''f1ingenerale.com'', 20 dicembre 2021.</ref> {{Int2|''[https://www.formulapassion.it/opinioni/parliamone-con/marko-sitting-bull-f1-red-bull-ferrari-merzario-le-mans-targa-florio-rindt-593916.html Marko sitting Bull]''|Intervista di Roberto Boccafogli, ''formulapassion.it'', 20 novembre 2021.}} *{{NDR|Su [[Jochen Rindt]]}} Era un personaggio eccezionale. Velocissimo, soprattutto nei curvoni vertiginosi di allora, quando chicane non ce n'erano. E sapeva di esserlo; ma soprattutto la sua missione era molto chiara: andava al massimo sempre e dovunque. La strategia gli interessava poco: voleva vincere per distacco, per coraggio. Grazie al supporto di [[Bernie Ecclestone]], allora suo manager, scalò fino alla Lotus con la quale conquistò il Mondiale '70. Non tutti sanno però che aveva deciso di ritirarsi alla fine di quella stagione: non aveva fiducia in [[Colin Chapman]], le cui monoposto erano velocissime ma poco affidabili, persino pericolose. Ma durante quell'anno il progettista l'aveva convinto che l'anno successivo la Lotus avrebbe avuto un motore con il turbo: avrebbero vinto tutto e di fatto si erano già accordati per continuare anche se in realtà il progetto personale di Jochen per la maturità era allontanarsi dai circuiti e fare business con i Saloni auto. Voleva conoscere altri mondi, gli piaceva la ribalta. Con i primi soldi, tanti soldi, aveva cambiato modo di vivere. Fu il primo fra i piloti del paddock a presentarsi con una Jaguar; posava per i fotografi vestito di una lunga pelliccia, insieme alla moglie Nina, stupenda. [...]. Anche il suo naso storto era diventato un segno di fascino: se l'era danneggiato nel corso del parto; ricordo che a scuola lo prendevano in giro per il suo aspetto, magro magro e con quel nasone. Morì così, improvvisamente. Ricordo che appresi la notizia dalla radio austriaca, allora la TV raramente trasmetteva i Gran Premi. Rimasi shoccato. Tutta l'[[Austria]] lo fu: a parte qualche sciatore, il nostro Paese non aveva mai avuto una star di quella grandezza. E l'effetto dura ancora oggi: sulla sua tomba, a Graz, vengono portati continuamente fiori freschi, biglietti, pensieri. Del resto in quegli anni l'automobile per i giovani era tutto: era la prima libertà, la prima indipendenza. E Rindt era l'eroe del volante, quindi di tutta una generazione. *[...] su [[Ferdinand Piëch|Piech]] c'è un altro aneddoto straordinario, e si riferisce alla 24 Ore di Daytona. Avevamo problemi alle ruote: i pneumatici si muovevano sul cerchio. A un certo punto, mentre guidavamo, si sentiva un "cik, cik, cik", e sul banking andavamo a 300 all'ora! Insomma, persi il controllo e finii contro il muretto esterno, e in quel secondo scarso prima dell'impatto tutta la vita mi passò davanti agli occhi. Quando capii che ero vivo, balzai fuori dalla macchina e mi precipitai ai box dove trovai Piech che mi urlò in faccia "Doktor Marko! Lo sa che questa è una 24 Ore?!? Se non si è fatto male, il suo primo compito è riportare la macchina al garage: possiamo ripararla, e la gara è ancora lunga". E oggi mi pare quasi incredibile, ma non provai neanche a ribattere. Mi feci portare all'interno del punto dell'incidente, attraversai la pista mentre passavano tutti e tornai al volante. E il motore si accese! Ma la Porsche era talmente danneggiata che non riuscimmo a spostarla da lì se non con il carro attrezzi. *{{NDR|Sull'incidente al Gran Premio di Francia 1972 che gli costò la perdita dell'occhio sinistro e la fine della carriera agonistica}} Ricordo una curva in discesa: davanti avevo la March di Ronnie Peterson, quando sentii un gran colpo in faccia e immediatamente un dolore terribile. Ma sapevo di avere tante monoposto alle spalle, alzai la mano per segnalare che avevo problemi e riuscì ad accostare sulla destra. I soccorsi a quei tempi erano un po' così. Mi caricarono sul sedile posteriore di una vettura piccola e all'ospedale del circuito provarono a disinfettare l'occhio. C'era sangue dappertutto, e quel dolore terribile. Capii subito che era un problema serio. Venni portato a un ospedale non lontano, ma lì non potevano assicurarmi le cure giuste. Andammo a un altro ospedale, ma il chirurgo era a un barbecue e arrivò soltanto alle otto di sera. Io ero ferito da poco dopo le due. Alla fine venni operato in [[Francia]], ma non prima del giorno successivo. L'occhio era già perduto. Pazienza: ho vissuto un'altra vita, e ne sono contento. ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Marko, Helmut}} [[Categoria:Piloti di Formula 1 austriaci]] [[Categoria:Dirigenti sportivi austriaci]] tt6gpran029679wxmzzrzy20bt7mkvp Ferdinand Piëch 0 192747 1218520 1203676 2022-07-23T09:43:26Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki [[File:Ferdinand Piech by Stuart Mentiply.jpg|thumb|Ferdinand Piëch (2008)]] '''Ferdinand Karl Piëch''' (1937 – 2019), imprenditore austriaco. {{Int2|{{en}} ''[https://www.whichcar.com.au/features/an-awkward-interview-with-ferdinand-piech An awkward interview with Ferdinand Piech]''|Intervista di Peter Robinson, ''Wheels Magazine'', giugno 1998; citato in ''whichcar.com.au'', 27 agosto 2019.}} *La qualità viene prima di tutto. [...] Prima la qualità, poi il numero di auto. È meglio perdere diverse migliaia di auto all'inizio, ma convincere il cliente che l'auto è giusta. :''Quality comes first. [...] Quality first, then the number of cars. It's better to lose several thousand cars at the beginning, but to convince the customer the car is right.'' *{{NDR|«La sua passione sono le auto o gli affari?»}} Prima gli affari, poi le auto. :{{NDR|«''Is your passion for cars or business?''»}} ''Business first, then cars.'' *{{NDR|«Come vuole essere ricordato Ferdinand Piech?»}} [C'è una lunga pausa prima che la risposta venga data con una risata, ''ndr''] Come qualcuno che non ha fatto troppi errori. :{{NDR|«''How does Ferdinand Piech want to be remembered?''»}} [''There is a long pause before the answer is delivered with a laugh''] ''As somebody who didn't make too many mistakes.'' ==Citazioni su Ferdinand Piëch== *Su Piech c'è un altro aneddoto straordinario, e si riferisce alla 24 Ore di Daytona. Avevamo problemi alle ruote: gli pneumatici si muovevano sul cerchio. A un certo punto, mentre guidavamo, si sentiva un "cik, cik, cik", e sul banking andavamo a 300 all'ora! Insomma, persi il controllo e finii contro il muretto esterno, e in quel secondo scarso prima dell'impatto tutta la vita mi passò davanti agli occhi. Quando capii che ero vivo, balzai fuori dalla macchina e mi precipitai ai box dove trovai Piech che mi urlò in faccia "Doktor Marko! Lo sa che questa è una 24 Ore?!? Se non si è fatto male, il suo primo compito è riportare la macchina al garage: possiamo ripararla, e la gara è ancora lunga". E oggi mi pare quasi incredibile, ma non provai neanche a ribattere. Mi feci portare all'interno del punto dell'incidente, attraversai la pista mentre passavano tutti e tornai al volante. E il motore si accese! Ma la Porsche era talmente danneggiata che non riuscimmo a spostarla da lì se non con il carro attrezzi. ([[Helmut Marko]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Imprenditori austriaci|Piech, Ferdinand]] adrti0eei6x34tqe1p7i55fnuqg6rm1 1218524 1218520 2022-07-23T10:51:42Z Dread83 47 Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/Eumolpo|Eumolpo]] ([[User talk:Eumolpo|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Danyele|Danyele]] wikitext text/x-wiki [[File:Ferdinand Piech by Stuart Mentiply.jpg|thumb|Ferdinand Piëch (2008)]] '''Ferdinand Karl Piëch''' (1937 – 2019), imprenditore austriaco. {{Int2|{{en}} ''[https://www.whichcar.com.au/features/an-awkward-interview-with-ferdinand-piech An awkward interview with Ferdinand Piech]''|Intervista di Peter Robinson, ''Wheels Magazine'', giugno 1998; citato in ''whichcar.com.au'', 27 agosto 2019.}} *La qualità viene prima di tutto. [...] Prima la qualità, poi il numero di auto. È meglio perdere diverse migliaia di auto all'inizio, ma convincere il cliente che l'auto è giusta. :''Quality comes first. [...] Quality first, then the number of cars. It's better to lose several thousand cars at the beginning, but to convince the customer the car is right.'' *{{NDR|«La sua passione sono le auto o gli affari?»}} Prima gli affari, poi le auto. :{{NDR|«''Is your passion for cars or business?''»}} ''Business first, then cars.'' *{{NDR|«Come vuole essere ricordato Ferdinand Piech?»}} [C'è una lunga pausa prima che la risposta venga data con una risata, ''ndr''] Come qualcuno che non ha fatto troppi errori. :{{NDR|«''How does Ferdinand Piech want to be remembered?''»}} [''There is a long pause before the answer is delivered with a laugh''] ''As somebody who didn't make too many mistakes.'' ==Citazioni su Ferdinand Piëch== *Su Piech c'è un altro aneddoto straordinario, e si riferisce alla 24 Ore di Daytona. Avevamo problemi alle ruote: i pneumatici si muovevano sul cerchio. A un certo punto, mentre guidavamo, si sentiva un "cik, cik, cik", e sul banking andavamo a 300 all'ora! Insomma, persi il controllo e finii contro il muretto esterno, e in quel secondo scarso prima dell'impatto tutta la vita mi passò davanti agli occhi. Quando capii che ero vivo, balzai fuori dalla macchina e mi precipitai ai box dove trovai Piech che mi urlò in faccia "Doktor Marko! Lo sa che questa è una 24 Ore?!? Se non si è fatto male, il suo primo compito è riportare la macchina al garage: possiamo ripararla, e la gara è ancora lunga". E oggi mi pare quasi incredibile, ma non provai neanche a ribattere. Mi feci portare all'interno del punto dell'incidente, attraversai la pista mentre passavano tutti e tornai al volante. E il motore si accese! Ma la Porsche era talmente danneggiata che non riuscimmo a spostarla da lì se non con il carro attrezzi. ([[Helmut Marko]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Imprenditori austriaci|Piech, Ferdinand]] 9gxdvttsoam0v6u0ssvg6t8i1tsd5kc The Batman 0 193328 1218471 1218275 2022-07-22T23:28:41Z 176.243.233.188 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= The Batman |titoloalfabetico=Batman, The |immagine= The Batman logo.jpg |genere= azione |regista=[[Matt Reeves]] |soggetto=personaggio creato da [[Bob Kane]] e [[Bill Finger]] |sceneggiatore=Matt Reeves, [[Peter Craig]], [[Mattson Tomlin]] |attori= *[[Robert Pattinson]]: Bruce Wayne / Batman *[[Zoë Kravitz]]: Selina Kyle / Catwoman *[[Paul Dano]]: Edward Nashton / Enigmista *[[Jeffrey Wright]]: James Gordon *[[John Turturro]]: Carmine Falcone *[[Andy Serkis]]: Alfred Pennyworth *[[Colin Farrell]]: Oswald "Oz" Cobblepot / Pinguino |doppiatoriitaliani = *[[Stefano Crescentini]]: Bruce Wayne / Batman *[[Elena Perino]]: Selina Kyle / Catwoman *[[Andrea Mete]]: Edward Nashton / Enigmista *[[Massimo Corvo]]: James Gordon *[[Angelo Maggi]]: Carmine Falcone *[[Dario Oppido]]: Alfred Pennyworth *[[Fabio Boccanera]]: Oswald "Oz" Cobblepot / Pinguino |note= }} '''''The Batman''''', film statunitense del 2022 con [[Robert Pattinson]], [[Zoë Kravitz]], [[Paul Dano]] e [[Colin Farrell]], regia di [[Matt Reeves]]. == Frasi == *{{NDR|Voce fuori campo}} Giovedì 31 ottobre... Le strade sono affollate per la festa, nonostante la pioggia. Nascosta nel caos c'è una forza pronta a colpire come i serpenti. Ma ci sono anch'io e sorveglio... Due anni di oscurità mi hanno trasformato in un animale notturno. Devo scegliere i miei bersagli con attenzione. È una grande città. Non posso essere ovunque... Ma loro non sanno dove sono io... Abbiamo un segnale, adesso, per quando c'è bisogno di me. Ma quella luce nel cielo non è solo un richiamo. È un avvertimento, per loro... La paura è uno strumento... Credono che mi nasconda nell'ombra... Ma io sono l'ombra... ('''Batman''') *{{NDR|Leggendo il messaggio dell'Enigmista lasciato per Batman sul luogo dell'assassinio del sindaco}} Dal tuo amico segreto. "Chi?" Indizi non hai. Facciamo un gioco, solo io e te. Cosa fa un bugiardo quando muore? ('''Gordon''') *{{NDR|Rivolto a Batman}} Dev'essere la tua notte preferita, eh, amico? Buon cazzo di Halloween! ('''Pete Savage''') *{{NDR|Voce fuori campo}} Vorrei dire che posso cambiare le cose, ma non lo so. Omicidi, rapine, aggressioni, dopo due anni sono tutti fuori. E ora questo. La città divora se' stessa. Forse non si può salvare, ma io devo provarci, impegnarmi al massimo... Queste notti si fondono tutte in un unico flusso, dietro la maschera. A volte la mattina devo costringermi a ricordare quello che è successo. ('''Batman''') *{{NDR|A Catwoman, durante il loro primo incontro}} Sei molto abile. ('''Batman''') *Buonasera, gente di Gotham, vi parla l'Enigmista. La notte di Halloween ho ucciso il vostro sindaco perché non era la persona che fingeva di essere, ma non ho finito... {{NDR|mostra il commissario Pete Savage che ha catturato}} Ecco un altro, che presto perderà la faccia. Ucciderò ancora e ancora e ancora, fino al nostro giorno del giudizio, quando la verità sulla nostra città verrà finalmente smascherata!! Addio! ('''Enigmista''') *{{NDR|Rivolto a Batman, durante il loro primo incontro}} Ehi, fermo! Fermo! Calmo! Vacci piano, tesoro! Cercavi me? Hai conosciuto i gemelli. Accidenti, sei proprio come ti dipingono, non è vero? Lo siamo tutti e due. Come stai? Mi chiamo Oz. ('''Pinguino''') *{{NDR|Leggendo un biglietto dell'Enigmista}} Sono pazzo di te. Vuoi sapere il mio nome? Guarda dentro e vedi... {{NDR|sul biglietto c'è scritto "ma aspetta... non posso dirtelo. Potrebbe rovinare la chimica!"}} Segui il labirinto finché il ratto troverai. Portalo alla luce e dove sono scoprirai. ('''Batman''') *Signor Wayne, lei potrebbe fare di più per questa città. La sua è stata una famiglia di filantropi, ma, a quanto ne so, lei non fa nulla. Se sarò eletta, voglio che questo cambi. ('''Bella Reál''') *Insomma... c'era una talpa. Avevamo un informatore. Ci ha ricoperto di informazioni su Sal Maroni e l'abbiamo segato dal giro della droga. Ma se questo tizio lo sa, la cosa verrà fuori. E quando succederà la città salterà in aria. ('''Gil Colson''') *{{NDR|Rivolto a Gil Colson, mentre lega una bomba nel collo}} Ora... sta'... fermo. ('''Enigmista''') *Saluta i miei follower. Siamo in diretta. Devono seguire il nostro piccolo processo. Al momento, l'uomo di fronte a te, il signor Colson, è morto. ('''Enigmista''') *Può esser crudele, poetica o cieca, ma quando è negata, violenza a volte reca? ('''Enigmista''') *{{NDR|Rivolto a Gil Colson}} Se sei giustizia, non mentire è tuo dovere. Qual'è il tuo prezzo per fingere di non vedere? ('''Enigmista''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} Oh, Dio, abbi pietà di me! ('''Gil Colson''') *{{NDR|Rivolto a Batman}} Ehi, vendetta! Pensi di poterti fregare i miei soldi, eh?! ('''Pinguino''') *{{NDR|Mentre viene inseguito da Batman in macchina}} Andiamo!! Andiamo!!! Questo è pazzo!! Andiamo!!! Ehi!!! ('''Pinguino''') *{{NDR|Credendo di aver eliminato Batman, durante l'inseguimento in macchina}} Ti ho fregato! {{NDR|ridacchia}} Ti ho fregato! Ti ho fregato, maledetto pazzo! Ti ho fregato! ('''Pinguino''') *{{NDR|Rivolto a Batman e Gordon}} Che diavolo fate? Poliziotto buono e pipistrello matto? ('''Pinguino''') *{{NDR|Rivolto a Batman e Gordon, mentre se ne vanno}} Vi ricordate che sono ancora qui, vero? Volete slegarmi? Come faccio ad andarmene via? Ehi! Maledetti figli di puttana!!! ('''Pinguino''') *Mia madre lavorava al Forty-Four Below, come Annika. Mi portava sempre lì quand'ero piccola. Mi nascondevo in camerino, mentre lei lavorava. Lo vedevo sempre lì. Mi faceva una paura terribile. {{NDR|riferita a Carmine Falcone}} E non riuscivo a capire perché mi guardasse come mi guardava. Poi una sera mia madre me lo disse. Mi disse chi era. Quando avevo sette anni mia madre fu uccisa, strangolata. Non ho mai scoperto da chi. Probabilmente da qualche verme del club. Comunque i servizi sociali mi portarono via e lui non disse una sola parola. Non riusciva neanche a guardarmi. ('''Catwoman''') *{{NDR|A Batman}} Forse non siamo così diversi, in fondo. Chi sei, tu, li sotto? Cosa nascondi? Hai solo tante cicatrici? ('''Catwoman''') *I Wayne e gli Arkham. La famiglie fondatrici di Gotham. Ma qual è la loro vera eredità? Vent'anni fa, un giornalista si mise alla ricerca dell'oscura verità. Scoprì degli scioccanti segreti di famiglia. Come, quando Martha era una bambina, sua madre uccise brutalmente suo padre. Poi si suicidò. E come usarono il potere e e il denaro per coprire tutto. E come Martha stessa entrò e uscì dai manicomi per anni e non volevano che qualcuno lo sapesse. Thomas Wayne voleva ridurre quel coraggioso giornalista al silenzio, pagandolo, per salvare la sua campagna elettorale! Ma quando il giornalista rifiutò, Wayne si rivolse al suo socio segreto di lunga data, Carmine Falcone, e lo fece assassinare! E i Wayne e gli Arkham, l'eredità di Gotham di bugie e di omicidi! Spero che tu stia ascoltando, Bruce Wayne, è anche la tua eredità e Gotham ha bisogno che tu risponda per i peccati di tuo padre. Addio. ('''Enigmista''') *{{NDR|Rivolto a Bruce}} Ehi, Johnny Sgusciante! Che ci fai qui? ('''Pinguino''') *{{NDR|Rivolto a Bruce}} Ci vediamo, campione. ('''Pinguino''') *{{NDR|Rivolto a Batman, una volta catturato, ridacchiando}} Cristo! Ma guardati! Cosa... cosa credi di fare? Pensi di spaventarmi, con quella maschera e il mantello?! Che comincerò a piangere e verrà fuori un grande segreto all'improvviso?! Voglio dirti una cosa. Tutto quello che so, tutto quello che ho fatto, lo porterò insieme a me, nella tomba. ('''Carmine Falcone''') *{{NDR|Rivolto a Gordon e i poliziotti, prima di venire arrestato, in falsetto}} Ho ordinato una fetta di torta di zucca. ('''Enigmista''') *{{NDR|A Gordon}} Sei un bravo poliziotto. ('''Batman''') *Ciao, ragazzi. Grazie di tutti i commenti e un ringraziamento speciale per le dritte sui detonatori. Voglio solo dirvi che questo sarà il mio ultimo post per un po' e che... questa community è stata importante per me. In queste settimane, in questi mesi. Diciamo solo che nessuno di noi sarà più solo. Okay? Domani è il giorno delle elezioni. {{NDR|ride follemente}} E Bella Reál vincerà. Ha promesso un cambiamento reale. Ma noi sappiamo la verità, vero? Avete visto il vero volto di Gotham, insieme l'abbiamo smascherato! La corruzione, la sua perversione, nascosto alla veste del Rinnovamento! Ma smascherarlo non è sufficiente. Il giorno del giudizio è arrivato, finalmente. E ora è il tempo del castigo! Ho parcheggiato sette furgoni lungo la diga frangiflutti. E nella grande serata... faranno "booom"! Quando i furgoni esploderanno, l'inondazione averà rapidamente che l'evacuazione non sarà possibile. Quelli che non verranno spazzati via scapperanno per le strade terrorizzati. Appena la notizia arriverà nei punti più elevati di Gotham Square Garden, le celebrazioni si trasformeranno in panico perché quello diventerà l'ultimo rifugio della città. Ed è qui che entrate in gioco tutti voi. Quando arriverà il momento io sarò già stato smascherato, i porci mi avranno già messo in prigione, ma non fa niente, perché a quel punto toccherà a voi. Voi sarete lì ad aspettare... È ora che le bugie finiscano una volta per tutte. False promesse di rinnovamento? Cambiamento!? Noi gli daremo un realissimo cambiamento, ora! Abbiamo passato la vita in questo squallido posto soffrendo!!! Domandandoci "perché a noi?"! Ora loro passeranno gli ultimi momenti chiedendosi perché a loro!!! ('''Enigmista''') *Ricostruiremo. Ma non solo la città. Serve prima la fiducia delle persone nelle nostre istituzioni, nei politici eletti, e negli altri. Insieme, impareremo a credere di nuovo in Gotham! ('''Bella Reál''') *{{NDR|Voce fuori campo}} Mercoledì 6 novembre, la città è sommersa, la Guardia Nazionale è in arrivo, la Legge Marziale è in vigore, ma i criminali non dormono mai. I saccheggi e la criminalità dilagheranno nelle zone dove nessuno può arrivare. Già lo so, le cose peggioreranno, prima di migliorare... e qualcuno coglierà l'occasione per arraffare tutto quello che può. [...] Comincio a vedere, adesso. Ho avuto un effetto qui, ma non quello che avevo in mente. La vendetta non cambierà il passato, né il mio, né quello di chiunque altro. Devo diventare qualcosa di più. Le persone hanno bisogno di speranza, di sapere che c'è qualcuno che pensa a loro. La città è arrabbiata, ferita, come me. Le nostre cicatrici possono distruggerci anche dopo che le ferite fisiche sono finite, ma se sopravviviamo possono trasformarci. Possono darci il potere di resistere e la forza di combattere. ('''Batman''') == Dialoghi == *'''Capo dei tempisti''': E tu chi saresti, sentiamo? {{NDR|tenta di pestarlo, ma Batman lo procede}}<br/>'''Batman''': Sono vendetta. *'''Alfred''': I contabili della Wayne International vengono per colazione. <br/>'''Bruce Wayne''': Qui? Perché? <br/>'''Alfred''': Perché non riuscivo a farla andare lì. <br/>'''Bruce Wayne''': Non ho tempo per loro. <br/>'''Alfred''': È una cosa seria, Bruce. Se continua così molto presto rimarrà senza niente:<br/>'''Bruce Wayne''': Non mi interessa questo. Non mi importa. <br/>'''Alfred''': Non le importa del retaggio della sua famiglia? <br/>'''Bruce Wayne''': Quello che faccio è il retaggio della mia famiglia. Se non posso cambiare le cose, se non posso essere d'aiuto, non mi importa di cosa può accadermi. <br/>'''Alfred''': È di questo che ho paura. <br/>'''Bruce Wayne''': Alfred, smettila. Non sei mio padre. <br/>'''Alfred''': Lo so bene. *'''Buttafuori''': Levati dai piedi, sennò la tua tutina ti si sporca di sangue.<br/>'''Batman''': Mio o vostro? *'''Batman''': Hai tanti gatti.<br/>'''Catwoman''': Ho un debole per i randagi. *'''Gordon''': Non capisco, perché Pete si è coinvolto in una cosa simile?<br/>'''Batman''': Avrà ceduto all'avidità.<br/>'''Gordon''': È impossibile. Dopo quello che abbiamo fatto per incastrare Maroni. Gli abbiamo fatto saltare l'operazione e poi cede a un piccolo spacciatore?<br/>'''Batman''': Forse non era come credevi. *'''Batman''': Sai se c'era un informatore nel caso Maroni?<br/>'''Gordon''': Sì, ce n'era uno. <br/>'''Batman''': Quella è la talpa che cerchiamo, quindi l'Enigmista sa chi è. Se troviamo la talpa, forse ci porterà da lui. <br/>'''Gordon''': Come sai queste cose?<br/>'''Batman''': Una fonte ha parlato col procuratore stasera. Gil è molto nervoso. Il killer ha preso di mira chi era vicino a quel caso.<br/>'''Gordon''': Io ho lavorato a quel caso. <br/>'''Batman''': L'Enigmista non cerca te.<br/>'''Gordon''': Come lo sai? <br/>'''Batman''': Tu non sei corrotto.<br/>'''Gordon''': Colson lo era... Magari posso stare addosso a lui, per farmi dire chi è la talpa.<br/>'''Batman''': Troppo pericoloso. Hanno un accordo segreto con quel tipo. Chissà in quanti sono coinvolti: politici, polizia, giudici. La città potrebbe crollare. <br/>'''Gordon''': È un barile di polvere da sparo.<br/>'''Batman''': E l'Enigmista è la miccia. *'''Alfred''': Dove sono i gemelli?<br/>'''Bruce Wayne''': Non li ho trovati.<br/>'''Alfred''': Beh, non può uscire così.<br/>'''Bruce Wayne''': Alfred, non voglio i tuoi gemelli.<br/>'''Alfred''': Deve mantenere le apparenze. È pur sempre un Wayne.<br/>'''Bruce Wayne''': E invece tu? Sei un Wayne?<br/>'''Alfred''': Me li ha regalati suo padre. *'''Enigmista''': Sei venuto...<br/>'''Batman''': Chi sei?<br/>'''Enigmista''': Io? Sono nessuno. Sono solo uno strumento venuto per smascherare questo letamaio, che chiamiamo città.<br/>'''Batman''': Smascherare?<br/>'''Enigmista''': Sì. Facciamolo insieme, ok? Ho cercato di raggiungerti. Ne fai parte anche tu.<br/>'''Batman''': Come ne faccio parte?<br/>'''Enigmista''': Lo vedrai. *'''Colson''': Possiamo far venire qualcuno?! Questo pazzo vuole uccidermi!!<br/>'''Enigmista''': Sta' zitto!!! Meriti di morire dopo quello che hai fatto!! Mi hai sentitooo?!<br/>'''Colson''': Ok, ok.<br/>'''Enigmista''' {{NDR|ridacchia follemente}}: Ti do una possibilità. A me non l'ho mai data nessuno. Allora, da quando ero bambino ho sempre amato i piccoli enigmi. Per me sono un rifugio dagli orrori del nostro mondo. Forse possono dare un po' di conforto a te, signor Colson.<br/>'''Colson''': Devo risolvere degli enigmi?<br/>'''Enigmista''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì! Tre enigmi in due minuti. Tu mi dai delle risposte e ti do il codice per il lucchetto. Ci siamo capiti? *'''Enigmista''': Poiché la tua giustizia è così singolare, dicci per proteggere quale verme ti fai taggare?<br/>'''Colson''': Quale verme?<br/>'''Batman''': La talpa, l'informatore del caso Maroni che proteggete tutti.<br/>'''Colson''': Come fa a saperlo?<br/>'''Batman''': Come si chiama?<br/>'''Enigmista''': Venti secondi.<br/>'''Colson''': No.<br/>'''Batman''': La ucciderà.<br/>'''Colson''': Sono morto comunque. Parla con un uomo morto, ok? Così muoio io e basta, ma se dico quel nome la mia famiglia, le persone che amo ucciderà anche loro.<br/>'''Batman''': Chi lo farà?<br/>'''Colson''': Chi ci guarda! È molto più grande di quanto possa immaginare. È tutto il sistema. *'''Gordon''': Potevi andarci piano con quel pugno.<br/>'''Batman''': L'ho fatto. *'''Gordon''': A quanto pare l'operazione di Maroni è stata rimessa in piedi.<br/>'''Batman''': Oppure non è mai stata chiusa.<br/>'''Gordon''': Che vuoi dire? Il più grosso blitz della polizia di Gotham era un imbroglio? * '''Gordon''': Sei tu "el rata alada"?<br/>'''Pinguino''': El rata alada?<br/>'''Gordon''': Sì, uno spione alato, un messaggero. Sei tu? I simboli nel labirinto dicono "tu sei el rata alada".<br/>'''Pinguino''': Tu sei el rata? Dice questo?<br/>'''Gordon''': Sì, ne sai qualcosa?<br/>'''Pinguino''': Sì! È il peggior spagnolo mai sentito.<br/>'''Batman''': Come?<br/>'''Pinguino''': Si dice "la, la rata". *'''Carmine Falcone''': Accomodati. Immaginavo che ti avrei visto. Questo figlio di puttana di Enigmista ha veramente rimestando nel torbido.<br/>'''Bruce Wayne''': È vero?<br/>'''Carmine Falcone''': Cosa? La storia del giornalista? Che cosa vuoi sapere, ragazzo?<br/>'''Bruce Wayne''': L'ha ucciso? Per mio padre?<br/>'''Carmine Falcone''': Senti, tuo padre era nei guai. Quello sapeva un po' di schifezze, cose molto personali, private su tua madre e sulla sua famiglia. Certo, tutti hanno i loro panni sporchi, è normale, ma lui non voleva che si sapesse. Non subito prima delle elezioni. Tuo padre cercò di pagare quell'uomo, ma quello non ci volle stare, quindi venne da me. Non lo avevo mai visto così. Mi disse "Carmine, io voglio che tu metta il timore di Dio addosso a quello". E quando il timore non è abbastanza... capisci. Tuo padre mi ha chiesto di occuparmene e l'ho fatto. Me ne sono occupato. Lo so, pensavi che tuo padre fosse un boy-scout, ma saresti sorpreso se sapessi cosa perfino un brav'uomo come lui è capace di fare nella giusta situazione. Fammi un favore, non ti fare il sangue amaro. Quel giornalista era una canaglia. Era pagato da Maroni.<br/>'''Bruce Wayne''': Maroni?<br/>'''Carmine Falcone''': Eh sì! Non riusciva a capire che io e tuo padre ci conoscevamo da un pezzo. E dopo quella storia del giornalista, Maroni era preoccupato che tuo padre sarebbe stato in debito con me... per sempre. Avrebbe fatto qualunque cosa per impedirgli di diventare sindaco. Mi segui?<br/>'''Bruce Wayne''': Sta dicendo che Salvatore Maroni ha fatto uccidere mio padre?<br/>'''Carmine Falcone''': Pensi che lo sappia per certo? Dico solo che è andata così per me. È quello che volevi, no? Questa piccola chiacchierata. {{NDR|sospirando mestamente}} Ah, me l'aspettavo da tanto tempo, sai? Ormai non sei più un ragazzino. *'''Bruce Wayne''': Mi hai mentito... tutta la vita. Ho parlato con Carmine Falcone. Mi ha detto quello che ha fatto per mio padre. Ha parlato di Salvatore Maroni.<br/>'''Alfred''': Ha detto che Maroni...<br/>'''Bruce Wayne''': ...Ha fatto uccidere mio padre. Perché tu non me l'avevi detto? Tutti questi anni che ho passato a battermi per lui, pensando che fosse un uomo perbene.<br/>'''Alfred''': Lui era perbene. Mi ascolti: suo padre era una brava persona. Ha... fatto uno sbaglio.<br/>'''Bruce Wayne''': "Uno sbaglio." A far uccidere un uomo. Perché? {{NDR|sospira}} Per proteggere l'immagine della famiglia? Per le sue ambizioni politiche?<br/>'''Alfred''': Non proteggeva l'immagine della famiglia e non ha fatto uccidere nessuno. Voleva proteggere sua madre. Non gli importava dell'immagine o della campagna elettorale. Gli importava di sua madre, e di lei, e in un momento di debolezza si è rivolto a Falcone. Ma non pensava che lui avrebbe ucciso quell'uomo. Suo padre avrebbe dovuto sapere che Falcone avrebbe fatto qualunque cosa per farlo essere in debito con lui. Ecco chi è Falcone. È stato lo sbaglio di suo padre. Ma quando Falcone gli disse cosa aveva fatto, lui rimase sconvolto. Disse a Falcone che sarebbe andato alla polizia e che avrebbe confessato tutto. E quella notte stessa, suo padre e sua madre vennero uccisi.<br/>'''Bruce Wayne''': È stato Falcone?<br/>'''Alfred''': Vorrei avere la certezza. O forse è stato qualche tempista che voleva a rapinarli, ma si è spaventato e ha premuto il grilletto per sbaglio. Non creda che non abbia passato ogni giorno in cerca di quella risposta. Era il mio compito a proteggerli, lo capisce? So che si è sempre sentito in colpa, ma era solo un bambino, Bruce. Io vedevo la paura nei suoi occhi, ma non sapevo come aiutarla. Potevo insegnarle a combattere. Ma... {{NDR|sospirando}} non ero preparato a occuparmi di lei. Avevo bisogno di un padre. E ha avuto soltanto me. Mi dispiace.<br/>'''Bruce Wayne''': Non dispiacerti, Alfred. Dio. Non pensavo che avrei provato una paura così di nuovo. Pensavo di saperla controllare. Credimi, non ho paura di morire. Mi rendo conto ora che c'è qualcosa che non ho superato. Questa... questa paura... di affrontare di nuovo una cosa del genere. Di perdere una persona che amo. *{{NDR|Nella registrazione del telefono}}<br/>'''William Kenzie''': Ehi!!! Torna qui!! Dov'è vai?! Torna qui!!!<br/>'''Annika Kosolov''' {{NDR|piagnucolando dalla paura}}: No, lasciami!!<br/>'''Carmine Falcone''': Ehi, ehi, che fai, Kenzie? Così la spaventi!<br/>'''William Kenzie''': Mi dispiace, signor Falcone.<br/>'''Annika Kosolov''' {{NDR|piangendo}}: Vi prego!! Vi prego, vi prego, non fatemi del male, vi prego!!<br/>'''Carmine Falcone''': Ehi, non avere paura, vieni qui. Te lo chiedo di nuovo. Cosa ti ha detto Mitchell?<br/>'''Annika Kosolov''': No, niente, lui...<br/>'''Carmine Falcone''': Don piaceva parlare, questo lo so, soprattutto con le belle ragazze come te. Per questo gli ho fatto prendere il tuo passaporto, finché non facciamo questa piccola chiaccherata.<br/>'''Annika Kosolov''': Io voglio solo andare via, okay? Non sentirete mai più parlare di me, vi prego, vi prego...<br/>'''Carmine Falcone''': Ti portiamo via, te lo prometto. Ma prima, devo sapere. Che cosa ti ha detto?<br/>'''Annika Kosolov''': Ha... ha solo detto che hanno fatto tutti un patto con lei!<br/>'''Carmine Falcone''': Oh, mhmm, ti ha parlato di questo, del patto.<br/>'''Annika Kosolov''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Ha detto che lei gli ha dato delle informazioni della droga e così che è diventato sindaco. Ha detto che lei è un uomo molto importante.<br/>'''Carmine Falcone''': Certo. Mm-hmm. Mhmm, okay. {{NDR|comincia a strangolarla mortalmente, mentre Annika strilla disperatamente}} Sta' tranquilla. Sta'... tranquilla. {{NDR|il filmato della registrazione termina}} *'''Gordon''': Falcone lavora per voi? Per il sindaco, il procuratore?<br/>'''William Kenzie''': No. Noi lavoriamo per lui. Noi e tutti gli altri.<br/>'''Batman''': Come?<br/>'''William Kenzie''': Con rinnovamento. Il rinnovamento è tutto.<br/>'''Gordon''': Con il fondo?<br/>'''William Kenzie''': Sì. Dopo la morte di Thomas Wayne ci si sono avventati tutti come avvoltoi. Il sindaco, Falcone, Maroni, ci si sono fiondati tutti. Era perfetto per dare mazzette, per riciclare. Un fondo di beneficenza senza controllo. Tutti ne hanno preso una parte, ma Falcone ne voleva di più. Abbiamo concordato un piano per incastrare Maroni e rovinarlo: ha spifferato il suo traffico di droga, fatto fare carriera a quelli che gli avevano dato la caccia, dandogli una poltrona come suoi burattini. Pensate che queste elezioni abbiano importanza? Falcone è il sindaco. Per gli ultimi vent'anni è stato il sindaco. *'''Batman''': Ascoltami, non gettare via la tua vita.<br/>'''Catwoman''': Tranquillo, tesoro. Ne ho nove di vite. *'''Carmine Falcone''' {{NDR|riferendosi a Batman}}: Cos'è, tu sei con Zorro, qui? Non lo sai che voi ragazzi in blu lavorate per me?<br/>'''Gordon''' {{NDR|gli mostra fuori tutta la pattuglia della polizia e la gente}}: A quanto pare non tutti. Ha il diritto di rimanere in silenzio. Tutto quello che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale. Ha diritto un avvocato. Se non può permetterselo, gliene verrà segnato uno. Ha capito i suoi diritti? Ha capito?<br/>'''Carmine Falcone''': Sì. Ci rivediamo quando esco.<br/>'''Gordon''': Rispettando questi diritti, c'è altro che vuole dire?<br/>'''Pinguino''' {{NDR|rivolto a Falcone}}: Maledetto ratto!<br/>'''Carmine Falcone''': Cosa hai detto?<br/>'''Pinguino''': Goditi la notte a Blackgate, Carmine! Probabilmente è l'ultima.<br/>'''Carmine Falcone''': Oh, sei diventato un Big Boss, ora, eh Oz?<br/>'''Pinguino''': Può darsi.<br/>'''Carmine Falcone''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Sul serio, Oz? Perché per me, sei sempre stato uno storpio in un abito vuoto.<br/>'''Pinguino''' {{NDR|tirando fuori la sua pistola}}: Ti riduco in polvere!!! {{NDR|Falcone viene precedentemente ucciso dall'Enigmista con colpo di fucile da cecchino dalla finestra, mentre i poliziotti saltano addosso il Pinguino credendo che fosse stato davvero lui}} Che fate?! Non sono stato io! Non ho sparato!! Non ho sparato!!! Toglimi le mani di dosso!! *{{NDR|Durante l'arresto dell'Enigmista}}<br/>'''Martinez''' {{NDR|mostrando tra il portafoglio vero e falso}}: Quale sei, di questi?<br/>'''Enigmista''' {{NDR|ridendo istericamente}}: Devi dirmelo tu!<br />'''Martinez''': Andiamo, testa di rapa! Porta via quel figlio di puttana! *'''Enigmista''': Ci siamo rivisti all'inferno.<br/>'''Batman''': Che cosa vuoi da me?<br/>'''Enigmista''': "Voglio?". Se tu solo sapessi da quanto ho aspettato questo giorno! Questo momento. Sono stato invisibile per tutta la vita, ma forse non lo sarò più, vero? Si ricorderanno di me, ora. Si ricorderanno di noi due. Bruce... Wayne... Brooooce... Waaaayne... Sai? Io c'ero quel giorno. Il giorno in cui il grande Thomas Wayne annunciò che si candidava a sindaco e fece tutte quelle promesse, ma una settimana dopo lui era morto e nessuno pensò più a lui. Non parlavano d'altro che del povero Bruce Wayne. Bruce Wayne l'orfano. Orfano? Vivere in cima a una torre, sopra un parco non è essere un orfano. Poter guardare tutti dall'alto in basso con soldi a palate non venire a dirlo a me. Lo sai che significa essere un orfano? Una camerata con trenta bambini, dodici anni e già drop-dipendenti per calmare il dolore, ti svegli con i topi che ti mordono le dita e ogni inverno muore uno di quei bambini, perché fa troppo freddo. Ma ooooh no. Parliamo del miliardario, a cui è morto il papino bugiardo, perché i soldi fanno scendere meglio la pillola, non è vero? Bruce... Wayne. Lui è l'unico che non abbiamo beccato. Ma abbiamo beccato gli altri, vero? Tutti quegli stronzi furbetti, viscidi e falsi. Dio! Guardati. La tua maschera è pazzesca. Vorrei che potessi vedermi con la mia. Non è buffo? Tutti vogliono solamente smascherarti, ma gli sfugge il punto. Invece noi due sappiamo che io cerco il vero te, adesso. La mia maschera mi ha permesso di essere me stesso, completamente. Senza vergogna o timore, senza limiti.<br/>'''Batman''': Perché hai scritto a me?<br/>'''Enigmista''': Come sarebbe?<br/>'''Batman''': Tutti quei biglietti.<br/>'''Enigmista''': Te l'ho detto, l'abbiamo fatto insieme, sei parte di questo.<br/>'''Batman''': Non abbiamo fatto niente insieme.<br/>'''Enigmista''': Ma sì. L'abbiamo appena fatto, no? Ti ho chiesto di portarlo alla luce e l'hai fatto, siamo un'ottima squadra.<br/>'''Batman''': Non siamo una squadra.<br/>'''Enigmista''': Io non sarei mai riuscito a stanarlo. Io... non sono fisico, la mia forza è quassù. Cioè, avevo... avevo tutti i pezzi, avevo le risposte, ma non sapevo come farmi ascoltare. Ma tu mi hai aiutato.<br/>'''Batman''': Io non ti ho aiutato.<br/>'''Enigmista''': Ma certo, mi hai mostrato cosa era possibile! Mi hai mostrato che alla fine ci vuole solo la paura e un po' di violenza mirata! Sei stato la mia ispirazione!<br/>'''Batman''': Tu sei fuori testa.<br/>'''Enigmista''': Come?!<br/>'''Batman''': È tutto nella tua mente, sei malato, marcio.<br/>'''Enigmista''': Come puoi dire questo?<br/>'''Batman''': Pensi che sarei ricordato?! Sei un patetico psicopatico che implora attenzione!<br/>'''Enigmista''': No!<br/>'''Batman''': Morirai da solo ad Arkham!<br/>'''Enigmista''' {{NDR|scoppiando pazzamente una crisi di nervi}}: No!! No!!! Nooooo!!!<br/>'''Batman''': Sei un nullità!!!<br/>'''Enigmista''': Noooooo!!! {{NDR|comincia a urlare pazzamente dalla rabbia}} Non era in questo modo che doveva andare!!! {{NDR|continua a urlare}} Avevo un piano perfetto!!! Dovevamo essere al sicuro qui!! Avremmo potuto guardare tutto quanto insieme!! <br/>'''Batman''': Guardare cosa?<br/>'''Enigmista''': Tutto quanto!!! Era tutto lì. Vuoi dire che non l'hai ancora capito? Ooooh, in realtà non sei così sveglio come credevo che fossi. Allora ti ho dato troppo credito.<br/>'''Batman''': Che cosa hai fatto?<br/>'''Enigmista''': Cos'è nero e blu ed è già morto? Lo sai? Tu! Se pensi di fermare l'inarrestabile... <br/>'''Batman''': Che cosa hai fatto? {{NDR|l'Enigmista comincia a canticchiare in falsetto dell'Ave Maria, mentre lui comincia a sbattere rabbiosamente la vetrata}} Che cosa hai fatto?! Che cosa hai fatto?! *'''Joker''' {{NDR|all'Enigmista, mentre guarda in TV alle notizie sul salvataggio della gente di Gotham, che comincia a mugolare disperatamente}}: È vero, è terribile. Che lui ti abbia rovinato la festa cosi? Tsk, tsk, tsk, tsk, tsk. Com'è che dicono? "Un giorno sei in vetta, quello dopo sei un pagliaccio.". Beh... Dammi retta, c'è di peggio che essere un pagliaccio. {{NDR|l'Enigmista comincia a piangere}} Ehi, ehi, non essere triste, sei stato così bravo. E lo sai? A Gotham piacciono le storie dei ritorni.<br/>'''Enigmista''' {{NDR|si avvicina incuriosito}}: Chi sei?<br/>'''Joker''': Beh, questo è il dilemma. Non è vero? Risolvimi questo enigma: meno ne hai, più uno ha valore. <br/>'''Enigmista''' {{NDR|sorridendo}}: Un amico. {{NDR|i due criminali si mettono a ridere in modo maniacale}} ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Batman''': Sei in partenza?<br/>'''Catwoman''': Oddio! Non saluti mai, quando arrivi?<br/>'''Batman''': Dove andrai?<br/>'''Catwoman''': Non lo so, al nord. A Bludhaven, forse. Perché? Vuoi chiedermi di restare? {{NDR|Batman non risponde}} Lo sai che questo posto non cambierà mai. Senza Carmine, può solo peggiorare per te. Sarà una lotta per il potere. E sarà cruenta.<br/>'''Batman''': Lo so. Ma la città può cambiare.<br/>'''Catwoman''': Non lo farà.<br/>'''Batman''': Devo tentare.<br/>'''Catwoman''': Prima o poi ti ucciderà, lo sai. Vero? Ascolta. Perché non vieni con me? Ci mettiamo nei guai. Ci arroliamo agli amministratori delegati ai miliardari, sarà divertente. Il pipistrello e la gatta. Suona bene. {{NDR|Batman osserva nuovamente il suo Bat-segnale}} Chi prendo in giro?! Tu sei già prenotato. Devi andare. {{NDR|si fa per andarsene in moto}}<br/>'''Batman''': Selina... Abbi cura di te. ==Frasi promozionali== *Se sei giustizia, non fare il [[Pinocchio]]. Qual è il tuo prezzo per chiudere un occhio? *È fuori di testa!! *Oh, vacci piano, tesoruccio! Sei come ti dipingono, non è vero? *Oh, io pensavo che fossi molto più sveglio, Bruce Wayne. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film di Batman]] 0hslk4makya0dc5qa5qe86go0uritlj 1218472 1218471 2022-07-22T23:30:39Z 176.243.233.188 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= The Batman |titoloalfabetico=Batman, The |immagine= The Batman logo.jpg |genere= azione |regista=[[Matt Reeves]] |soggetto=personaggio creato da [[Bob Kane]] e [[Bill Finger]] |sceneggiatore=Matt Reeves, [[Peter Craig]], [[Mattson Tomlin]] |attori= *[[Robert Pattinson]]: Bruce Wayne / Batman *[[Zoë Kravitz]]: Selina Kyle / Catwoman *[[Paul Dano]]: Edward Nashton / Enigmista *[[Jeffrey Wright]]: James Gordon *[[John Turturro]]: Carmine Falcone *[[Andy Serkis]]: Alfred Pennyworth *[[Colin Farrell]]: Oswald "Oz" Cobblepot / Pinguino |doppiatoriitaliani = *[[Stefano Crescentini]]: Bruce Wayne / Batman *[[Elena Perino]]: Selina Kyle / Catwoman *[[Andrea Mete]]: Edward Nashton / Enigmista *[[Massimo Corvo]]: James Gordon *[[Angelo Maggi]]: Carmine Falcone *[[Dario Oppido]]: Alfred Pennyworth *[[Fabio Boccanera]]: Oswald "Oz" Cobblepot / Pinguino |note= }} '''''The Batman''''', film statunitense del 2022 con [[Robert Pattinson]], [[Zoë Kravitz]], [[Paul Dano]] e [[Colin Farrell]], regia di [[Matt Reeves]]. == Frasi == *{{NDR|Voce fuori campo}} Giovedì 31 ottobre... Le strade sono affollate per la festa, nonostante la pioggia. Nascosta nel caos c'è una forza pronta a colpire come i serpenti. Ma ci sono anch'io e sorveglio... Due anni di oscurità mi hanno trasformato in un animale notturno. Devo scegliere i miei bersagli con attenzione. È una grande città. Non posso essere ovunque... Ma loro non sanno dove sono io... Abbiamo un segnale, adesso, per quando c'è bisogno di me. Ma quella luce nel cielo non è solo un richiamo. È un avvertimento, per loro... La paura è uno strumento... Credono che mi nasconda nell'ombra... Ma io sono l'ombra... ('''Batman''') *{{NDR|Leggendo il messaggio dell'Enigmista lasciato per Batman sul luogo dell'assassinio del sindaco}} Dal tuo amico segreto. "Chi?" Indizi non hai. Facciamo un gioco, solo io e te. Cosa fa un bugiardo quando muore? ('''Gordon''') *{{NDR|Rivolto a Batman}} Dev'essere la tua notte preferita, eh, amico? Buon cazzo di Halloween! ('''Pete Savage''') *{{NDR|Voce fuori campo}} Vorrei dire che posso cambiare le cose, ma non lo so. Omicidi, rapine, aggressioni, dopo due anni sono tutti fuori. E ora questo. La città divora se' stessa. Forse non si può salvare, ma io devo provarci, impegnarmi al massimo... Queste notti si fondono tutte in un unico flusso, dietro la maschera. A volte la mattina devo costringermi a ricordare quello che è successo. ('''Batman''') *{{NDR|A Catwoman, durante il loro primo incontro}} Sei molto abile. ('''Batman''') *Buonasera, gente di Gotham, vi parla l'Enigmista. La notte di Halloween ho ucciso il vostro sindaco perché non era la persona che fingeva di essere, ma non ho finito... {{NDR|mostra il commissario Pete Savage che ha catturato}} Ecco un altro, che presto perderà la faccia. Ucciderò ancora e ancora e ancora, fino al nostro giorno del giudizio, quando la verità sulla nostra città verrà finalmente smascherata!! Addio! ('''Enigmista''') *{{NDR|Rivolto a Batman, durante il loro primo incontro}} Ehi, fermo! Fermo! Calmo! Vacci piano, tesoro! Cercavi me? Hai conosciuto i gemelli. Accidenti, sei proprio come ti dipingono, non è vero? Lo siamo tutti e due. Come stai? Mi chiamo Oz. ('''Pinguino''') *{{NDR|Leggendo un biglietto dell'Enigmista}} Sono pazzo di te. Vuoi sapere il mio nome? Guarda dentro e vedi... {{NDR|sul biglietto c'è scritto "ma aspetta... non posso dirtelo. Potrebbe rovinare la chimica!"}} Segui il labirinto finché il ratto troverai. Portalo alla luce e dove sono scoprirai. ('''Batman''') *Signor Wayne, lei potrebbe fare di più per questa città. La sua è stata una famiglia di filantropi, ma, a quanto ne so, lei non fa nulla. Se sarò eletta, voglio che questo cambi. ('''Bella Reál''') *Insomma... c'era una talpa. Avevamo un informatore. Ci ha ricoperto di informazioni su Sal Maroni e l'abbiamo segato dal giro della droga. Ma se questo tizio lo sa, la cosa verrà fuori. E quando succederà la città salterà in aria. ('''Gil Colson''') *{{NDR|Rivolto a Gil Colson, mentre lega una bomba nel collo}} Ora... sta'... fermo. ('''Enigmista''') *Saluta i miei follower. Siamo in diretta. Devono seguire il nostro piccolo processo. Al momento, l'uomo di fronte a te, il signor Colson, è morto. ('''Enigmista''') *Può esser crudele, poetica o cieca, ma quando è negata, violenza a volte reca? ('''Enigmista''') *{{NDR|Rivolto a Gil Colson}} Se sei giustizia, non mentire è tuo dovere. Qual'è il tuo prezzo per fingere di non vedere? ('''Enigmista''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} Oh, Dio, abbi pietà di me! ('''Gil Colson''') *{{NDR|Rivolto a Batman}} Ehi, vendetta! Pensi di poterti fregare i miei soldi, eh?! ('''Pinguino''') *{{NDR|Mentre viene inseguito da Batman in macchina}} Andiamo!! Andiamo!!! Questo è pazzo!! Andiamo!!! Ehi!!! ('''Pinguino''') *{{NDR|Credendo di aver eliminato Batman, durante l'inseguimento in macchina}} Ti ho fregato! {{NDR|ridacchia}} Ti ho fregato! Ti ho fregato, maledetto pazzo! Ti ho fregato! ('''Pinguino''') *{{NDR|Rivolto a Batman e Gordon}} Che diavolo fate? Poliziotto buono e pipistrello matto? ('''Pinguino''') *{{NDR|Rivolto a Batman e Gordon, mentre se ne vanno}} Vi ricordate che sono ancora qui, vero? Volete slegarmi? Come faccio ad andarmene via? Ehi! Maledetti figli di puttana!!! ('''Pinguino''') *Mia madre lavorava al Forty-Four Below, come Annika. Mi portava sempre lì quand'ero piccola. Mi nascondevo in camerino, mentre lei lavorava. Lo vedevo sempre lì. Mi faceva una paura terribile. {{NDR|riferita a Carmine Falcone}} E non riuscivo a capire perché mi guardasse come mi guardava. Poi una sera mia madre me lo disse. Mi disse chi era. Quando avevo sette anni mia madre fu uccisa, strangolata. Non ho mai scoperto da chi. Probabilmente da qualche verme del club. Comunque i servizi sociali mi portarono via e lui non disse una sola parola. Non riusciva neanche a guardarmi. ('''Catwoman''') *{{NDR|A Batman}} Forse non siamo così diversi, in fondo. Chi sei, tu, li sotto? Cosa nascondi? Hai solo tante cicatrici? ('''Catwoman''') *I Wayne e gli Arkham. La famiglie fondatrici di Gotham. Ma qual è la loro vera eredità? Vent'anni fa, un giornalista si mise alla ricerca dell'oscura verità. Scoprì degli scioccanti segreti di famiglia. Come, quando Martha era una bambina, sua madre uccise brutalmente suo padre. Poi si suicidò. E come usarono il potere e e il denaro per coprire tutto. E come Martha stessa entrò e uscì dai manicomi per anni e non volevano che qualcuno lo sapesse. Thomas Wayne voleva ridurre quel coraggioso giornalista al silenzio, pagandolo, per salvare la sua campagna elettorale! Ma quando il giornalista rifiutò, Wayne si rivolse al suo socio segreto di lunga data, Carmine Falcone, e lo fece assassinare! E i Wayne e gli Arkham, l'eredità di Gotham di bugie e di omicidi! Spero che tu stia ascoltando, Bruce Wayne, è anche la tua eredità e Gotham ha bisogno che tu risponda per i peccati di tuo padre. Addio. ('''Enigmista''') *{{NDR|Rivolto a Bruce}} Ehi, Johnny Sgusciante! Che ci fai qui? ('''Pinguino''') *{{NDR|Rivolto a Bruce}} Ci vediamo, campione. ('''Pinguino''') *{{NDR|Rivolto a Batman, una volta catturato, ridacchiando}} Cristo! Ma guardati! Cosa... cosa credi di fare? Pensi di spaventarmi, con quella maschera e il mantello?! Che comincerò a piangere e verrà fuori un grande segreto all'improvviso?! Voglio dirti una cosa. Tutto quello che so, tutto quello che ho fatto, lo porterò insieme a me, nella tomba. ('''Carmine Falcone''') *{{NDR|Rivolto a Gordon e i poliziotti, prima di venire arrestato, in falsetto}} Ho ordinato una fetta di torta di zucca. ('''Enigmista''') *{{NDR|A Gordon}} Sei un bravo poliziotto. ('''Batman''') *Ciao, ragazzi. Grazie di tutti i commenti e un ringraziamento speciale per le dritte sui detonatori. Voglio solo dirvi che questo sarà il mio ultimo post per un po' e che... questa community è stata importante per me. In queste settimane, in questi mesi. Diciamo solo che nessuno di noi sarà più solo. Okay? Domani è il giorno delle elezioni. {{NDR|ride follemente}} E Bella Reál vincerà. Ha promesso un cambiamento reale. Ma noi sappiamo la verità, vero? Avete visto il vero volto di Gotham, insieme l'abbiamo smascherato! La corruzione, la sua perversione, nascosto alla veste del Rinnovamento! Ma smascherarlo non è sufficiente. Il giorno del giudizio è arrivato, finalmente. E ora è il tempo del castigo! Ho parcheggiato sette furgoni lungo la diga frangiflutti. E nella grande serata... faranno "booom"! Quando i furgoni esploderanno, l'inondazione averà rapidamente che l'evacuazione non sarà possibile. Quelli che non verranno spazzati via scapperanno per le strade terrorizzati. Appena la notizia arriverà nei punti più elevati di Gotham Square Garden, le celebrazioni si trasformeranno in panico perché quello diventerà l'ultimo rifugio della città. Ed è qui che entrate in gioco tutti voi. Quando arriverà il momento io sarò già stato smascherato, i porci mi avranno già messo in prigione, ma non fa niente, perché a quel punto toccherà a voi. Voi sarete lì ad aspettare... È ora che le bugie finiscano una volta per tutte. False promesse di rinnovamento? Cambiamento!? Noi gli daremo un realissimo cambiamento, ora! Abbiamo passato la vita in questo squallido posto soffrendo!!! Domandandoci "perché a noi?"! Ora loro passeranno gli ultimi momenti chiedendosi perché a loro!!! ('''Enigmista''') *Ricostruiremo. Ma non solo la città. Serve prima la fiducia delle persone nelle nostre istituzioni, nei politici eletti, e negli altri. Insieme, impareremo a credere di nuovo in Gotham! ('''Bella Reál''') *{{NDR|Voce fuori campo}} Mercoledì 6 novembre, la città è sommersa, la Guardia Nazionale è in arrivo, la Legge Marziale è in vigore, ma i criminali non dormono mai. I saccheggi e la criminalità dilagheranno nelle zone dove nessuno può arrivare. Già lo so, le cose peggioreranno, prima di migliorare... e qualcuno coglierà l'occasione per arraffare tutto quello che può. [...] Comincio a vedere, adesso. Ho avuto un effetto qui, ma non quello che avevo in mente. La vendetta non cambierà il passato, né il mio, né quello di chiunque altro. Devo diventare qualcosa di più. Le persone hanno bisogno di speranza, di sapere che c'è qualcuno che pensa a loro. La città è arrabbiata, ferita, come me. Le nostre cicatrici possono distruggerci anche dopo che le ferite fisiche sono finite, ma se sopravviviamo possono trasformarci. Possono darci il potere di resistere e la forza di combattere. ('''Batman''') == Dialoghi == *'''Capo dei tempisti''': E tu chi saresti, sentiamo? {{NDR|tenta di pestarlo, ma Batman lo procede}}<br/>'''Batman''': Sono vendetta. *'''Alfred''': I contabili della Wayne International vengono per colazione. <br/>'''Bruce Wayne''': Qui? Perché? <br/>'''Alfred''': Perché non riuscivo a farla andare lì. <br/>'''Bruce Wayne''': Non ho tempo per loro. <br/>'''Alfred''': È una cosa seria, Bruce. Se continua così molto presto rimarrà senza niente:<br/>'''Bruce Wayne''': Non mi interessa questo. Non mi importa. <br/>'''Alfred''': Non le importa del retaggio della sua famiglia? <br/>'''Bruce Wayne''': Quello che faccio è il retaggio della mia famiglia. Se non posso cambiare le cose, se non posso essere d'aiuto, non mi importa di cosa può accadermi. <br/>'''Alfred''': È di questo che ho paura. <br/>'''Bruce Wayne''': Alfred, smettila. Non sei mio padre. <br/>'''Alfred''': Lo so bene. *'''Buttafuori''': Levati dai piedi, sennò la tua tutina ti si sporca di sangue.<br/>'''Batman''': Mio o vostro? *'''Batman''': Hai tanti gatti.<br/>'''Catwoman''': Ho un debole per i randagi. *'''Gordon''': Non capisco, perché Pete si è coinvolto in una cosa simile?<br/>'''Batman''': Avrà ceduto all'avidità.<br/>'''Gordon''': È impossibile. Dopo quello che abbiamo fatto per incastrare Maroni. Gli abbiamo fatto saltare l'operazione e poi cede a un piccolo spacciatore?<br/>'''Batman''': Forse non era come credevi. *'''Batman''': Sai se c'era un informatore nel caso Maroni?<br/>'''Gordon''': Sì, ce n'era uno. <br/>'''Batman''': Quella è la talpa che cerchiamo, quindi l'Enigmista sa chi è. Se troviamo la talpa, forse ci porterà da lui. <br/>'''Gordon''': Come sai queste cose?<br/>'''Batman''': Una fonte ha parlato col procuratore stasera. Gil è molto nervoso. Il killer ha preso di mira chi era vicino a quel caso.<br/>'''Gordon''': Io ho lavorato a quel caso. <br/>'''Batman''': L'Enigmista non cerca te.<br/>'''Gordon''': Come lo sai? <br/>'''Batman''': Tu non sei corrotto.<br/>'''Gordon''': Colson lo era... Magari posso stare addosso a lui, per farmi dire chi è la talpa.<br/>'''Batman''': Troppo pericoloso. Hanno un accordo segreto con quel tipo. Chissà in quanti sono coinvolti: politici, polizia, giudici. La città potrebbe crollare. <br/>'''Gordon''': È un barile di polvere da sparo.<br/>'''Batman''': E l'Enigmista è la miccia. *'''Alfred''': Dove sono i gemelli?<br/>'''Bruce Wayne''': Non li ho trovati.<br/>'''Alfred''': Beh, non può uscire così.<br/>'''Bruce Wayne''': Alfred, non voglio i tuoi gemelli.<br/>'''Alfred''': Deve mantenere le apparenze. È pur sempre un Wayne.<br/>'''Bruce Wayne''': E invece tu? Sei un Wayne?<br/>'''Alfred''': Me li ha regalati suo padre. *'''Enigmista''': Sei venuto...<br/>'''Batman''': Chi sei?<br/>'''Enigmista''': Io? Sono nessuno. Sono solo uno strumento venuto per smascherare questo letamaio, che chiamiamo città.<br/>'''Batman''': Smascherare?<br/>'''Enigmista''': Sì. Facciamolo insieme, ok? Ho cercato di raggiungerti. Ne fai parte anche tu.<br/>'''Batman''': Come ne faccio parte?<br/>'''Enigmista''': Lo vedrai. *'''Colson''': Possiamo far venire qualcuno?! Questo pazzo vuole uccidermi!!<br/>'''Enigmista''': Sta' zitto!!! Meriti di morire dopo quello che hai fatto!! Mi hai sentitooo?!<br/>'''Colson''': Okay, okay.<br/>'''Enigmista''' {{NDR|ridacchia follemente}}: Ti do una possibilità. A me non l'ho mai data nessuno. Allora, da quando ero bambino ho sempre amato i piccoli enigmi. Per me sono un rifugio dagli orrori del nostro mondo. Forse possono dare un po' di conforto a te, signor Colson.<br/>'''Colson''': Devo risolvere degli enigmi?<br/>'''Enigmista''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì! Tre enigmi in due minuti. Tu mi dai delle risposte e ti do il codice per il lucchetto. Ci siamo capiti? *'''Enigmista''': Poiché la tua giustizia è così singolare, dicci per proteggere quale verme ti fai taggare?<br/>'''Colson''': Quale verme?<br/>'''Batman''': La talpa, l'informatore del caso Maroni che proteggete tutti.<br/>'''Colson''': Come fa a saperlo?<br/>'''Batman''': Come si chiama?<br/>'''Enigmista''': Venti secondi.<br/>'''Colson''': No.<br/>'''Batman''': La ucciderà.<br/>'''Colson''': Sono morto comunque. Parla con un uomo morto, ok? Così muoio io e basta, ma se dico quel nome la mia famiglia, le persone che amo ucciderà anche loro.<br/>'''Batman''': Chi lo farà?<br/>'''Colson''': Chi ci guarda! È molto più grande di quanto possa immaginare. È tutto il sistema. *'''Gordon''': Potevi andarci piano con quel pugno.<br/>'''Batman''': L'ho fatto. *'''Gordon''': A quanto pare l'operazione di Maroni è stata rimessa in piedi.<br/>'''Batman''': Oppure non è mai stata chiusa.<br/>'''Gordon''': Che vuoi dire? Il più grosso blitz della polizia di Gotham era un imbroglio? * '''Gordon''': Sei tu "el rata alada"?<br/>'''Pinguino''': El rata alada?<br/>'''Gordon''': Sì, uno spione alato, un messaggero. Sei tu? I simboli nel labirinto dicono "tu sei el rata alada".<br/>'''Pinguino''': Tu sei el rata? Dice questo?<br/>'''Gordon''': Sì, ne sai qualcosa?<br/>'''Pinguino''': Sì! È il peggior spagnolo mai sentito.<br/>'''Batman''': Come?<br/>'''Pinguino''': Si dice "la, la rata". *'''Carmine Falcone''': Accomodati. Immaginavo che ti avrei visto. Questo figlio di puttana di Enigmista ha veramente rimestando nel torbido.<br/>'''Bruce Wayne''': È vero?<br/>'''Carmine Falcone''': Cosa? La storia del giornalista? Che cosa vuoi sapere, ragazzo?<br/>'''Bruce Wayne''': L'ha ucciso? Per mio padre?<br/>'''Carmine Falcone''': Senti, tuo padre era nei guai. Quello sapeva un po' di schifezze, cose molto personali, private su tua madre e sulla sua famiglia. Certo, tutti hanno i loro panni sporchi, è normale, ma lui non voleva che si sapesse. Non subito prima delle elezioni. Tuo padre cercò di pagare quell'uomo, ma quello non ci volle stare, quindi venne da me. Non lo avevo mai visto così. Mi disse "Carmine, io voglio che tu metta il timore di Dio addosso a quello". E quando il timore non è abbastanza... capisci. Tuo padre mi ha chiesto di occuparmene e l'ho fatto. Me ne sono occupato. Lo so, pensavi che tuo padre fosse un boy-scout, ma saresti sorpreso se sapessi cosa perfino un brav'uomo come lui è capace di fare nella giusta situazione. Fammi un favore, non ti fare il sangue amaro. Quel giornalista era una canaglia. Era pagato da Maroni.<br/>'''Bruce Wayne''': Maroni?<br/>'''Carmine Falcone''': Eh sì! Non riusciva a capire che io e tuo padre ci conoscevamo da un pezzo. E dopo quella storia del giornalista, Maroni era preoccupato che tuo padre sarebbe stato in debito con me... per sempre. Avrebbe fatto qualunque cosa per impedirgli di diventare sindaco. Mi segui?<br/>'''Bruce Wayne''': Sta dicendo che Salvatore Maroni ha fatto uccidere mio padre?<br/>'''Carmine Falcone''': Pensi che lo sappia per certo? Dico solo che è andata così per me. È quello che volevi, no? Questa piccola chiacchierata. {{NDR|sospirando mestamente}} Ah, me l'aspettavo da tanto tempo, sai? Ormai non sei più un ragazzino. *'''Bruce Wayne''': Mi hai mentito... tutta la vita. Ho parlato con Carmine Falcone. Mi ha detto quello che ha fatto per mio padre. Ha parlato di Salvatore Maroni.<br/>'''Alfred''': Ha detto che Maroni...<br/>'''Bruce Wayne''': ...Ha fatto uccidere mio padre. Perché tu non me l'avevi detto? Tutti questi anni che ho passato a battermi per lui, pensando che fosse un uomo perbene.<br/>'''Alfred''': Lui era perbene. Mi ascolti: suo padre era una brava persona. Ha... fatto uno sbaglio.<br/>'''Bruce Wayne''': "Uno sbaglio." A far uccidere un uomo. Perché? {{NDR|sospira}} Per proteggere l'immagine della famiglia? Per le sue ambizioni politiche?<br/>'''Alfred''': Non proteggeva l'immagine della famiglia e non ha fatto uccidere nessuno. Voleva proteggere sua madre. Non gli importava dell'immagine o della campagna elettorale. Gli importava di sua madre, e di lei, e in un momento di debolezza si è rivolto a Falcone. Ma non pensava che lui avrebbe ucciso quell'uomo. Suo padre avrebbe dovuto sapere che Falcone avrebbe fatto qualunque cosa per farlo essere in debito con lui. Ecco chi è Falcone. È stato lo sbaglio di suo padre. Ma quando Falcone gli disse cosa aveva fatto, lui rimase sconvolto. Disse a Falcone che sarebbe andato alla polizia e che avrebbe confessato tutto. E quella notte stessa, suo padre e sua madre vennero uccisi.<br/>'''Bruce Wayne''': È stato Falcone?<br/>'''Alfred''': Vorrei avere la certezza. O forse è stato qualche tempista che voleva a rapinarli, ma si è spaventato e ha premuto il grilletto per sbaglio. Non creda che non abbia passato ogni giorno in cerca di quella risposta. Era il mio compito a proteggerli, lo capisce? So che si è sempre sentito in colpa, ma era solo un bambino, Bruce. Io vedevo la paura nei suoi occhi, ma non sapevo come aiutarla. Potevo insegnarle a combattere. Ma... {{NDR|sospirando}} non ero preparato a occuparmi di lei. Avevo bisogno di un padre. E ha avuto soltanto me. Mi dispiace.<br/>'''Bruce Wayne''': Non dispiacerti, Alfred. Dio. Non pensavo che avrei provato una paura così di nuovo. Pensavo di saperla controllare. Credimi, non ho paura di morire. Mi rendo conto ora che c'è qualcosa che non ho superato. Questa... questa paura... di affrontare di nuovo una cosa del genere. Di perdere una persona che amo. *{{NDR|Nella registrazione del telefono}}<br/>'''William Kenzie''': Ehi!!! Torna qui!! Dov'è vai?! Torna qui!!!<br/>'''Annika Kosolov''' {{NDR|piagnucolando dalla paura}}: No, lasciami!!<br/>'''Carmine Falcone''': Ehi, ehi, che fai, Kenzie? Così la spaventi!<br/>'''William Kenzie''': Mi dispiace, signor Falcone.<br/>'''Annika Kosolov''' {{NDR|piangendo}}: Vi prego!! Vi prego, vi prego, non fatemi del male, vi prego!!<br/>'''Carmine Falcone''': Ehi, non avere paura, vieni qui. Te lo chiedo di nuovo. Cosa ti ha detto Mitchell?<br/>'''Annika Kosolov''': No, niente, lui...<br/>'''Carmine Falcone''': Don piaceva parlare, questo lo so, soprattutto con le belle ragazze come te. Per questo gli ho fatto prendere il tuo passaporto, finché non facciamo questa piccola chiaccherata.<br/>'''Annika Kosolov''': Io voglio solo andare via, okay? Non sentirete mai più parlare di me, vi prego, vi prego...<br/>'''Carmine Falcone''': Ti portiamo via, te lo prometto. Ma prima, devo sapere. Che cosa ti ha detto?<br/>'''Annika Kosolov''': Ha... ha solo detto che hanno fatto tutti un patto con lei!<br/>'''Carmine Falcone''': Oh, mhmm, ti ha parlato di questo, del patto.<br/>'''Annika Kosolov''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Ha detto che lei gli ha dato delle informazioni della droga e così che è diventato sindaco. Ha detto che lei è un uomo molto importante.<br/>'''Carmine Falcone''': Certo. Mm-hmm. Mhmm, okay. {{NDR|comincia a strangolarla mortalmente, mentre Annika strilla disperatamente}} Sta' tranquilla. Sta'... tranquilla. {{NDR|il filmato della registrazione termina}} *'''Gordon''': Falcone lavora per voi? Per il sindaco, il procuratore?<br/>'''William Kenzie''': No. Noi lavoriamo per lui. Noi e tutti gli altri.<br/>'''Batman''': Come?<br/>'''William Kenzie''': Con rinnovamento. Il rinnovamento è tutto.<br/>'''Gordon''': Con il fondo?<br/>'''William Kenzie''': Sì. Dopo la morte di Thomas Wayne ci si sono avventati tutti come avvoltoi. Il sindaco, Falcone, Maroni, ci si sono fiondati tutti. Era perfetto per dare mazzette, per riciclare. Un fondo di beneficenza senza controllo. Tutti ne hanno preso una parte, ma Falcone ne voleva di più. Abbiamo concordato un piano per incastrare Maroni e rovinarlo: ha spifferato il suo traffico di droga, fatto fare carriera a quelli che gli avevano dato la caccia, dandogli una poltrona come suoi burattini. Pensate che queste elezioni abbiano importanza? Falcone è il sindaco. Per gli ultimi vent'anni è stato il sindaco. *'''Batman''': Ascoltami, non gettare via la tua vita.<br/>'''Catwoman''': Tranquillo, tesoro. Ne ho nove di vite. *'''Carmine Falcone''' {{NDR|riferendosi a Batman}}: Cos'è, tu sei con Zorro, qui? Non lo sai che voi ragazzi in blu lavorate per me?<br/>'''Gordon''' {{NDR|gli mostra fuori tutta la pattuglia della polizia e la gente}}: A quanto pare non tutti. Ha il diritto di rimanere in silenzio. Tutto quello che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale. Ha diritto un avvocato. Se non può permetterselo, gliene verrà segnato uno. Ha capito i suoi diritti? Ha capito?<br/>'''Carmine Falcone''': Sì. Ci rivediamo quando esco.<br/>'''Gordon''': Rispettando questi diritti, c'è altro che vuole dire?<br/>'''Pinguino''' {{NDR|rivolto a Falcone}}: Maledetto ratto!<br/>'''Carmine Falcone''': Cosa hai detto?<br/>'''Pinguino''': Goditi la notte a Blackgate, Carmine! Probabilmente è l'ultima.<br/>'''Carmine Falcone''': Oh, sei diventato un Big Boss, ora, eh Oz?<br/>'''Pinguino''': Può darsi.<br/>'''Carmine Falcone''' {{NDR|[[Ultime parole da Batman|ultime parole]]}}: Sul serio, Oz? Perché per me, sei sempre stato uno storpio in un abito vuoto.<br/>'''Pinguino''' {{NDR|tirando fuori la sua pistola}}: Ti riduco in polvere!!! {{NDR|Falcone viene precedentemente ucciso dall'Enigmista con colpo di fucile da cecchino dalla finestra, mentre i poliziotti saltano addosso il Pinguino credendo che fosse stato davvero lui}} Che fate?! Non sono stato io! Non ho sparato!! Non ho sparato!!! Toglimi le mani di dosso!! *{{NDR|Durante l'arresto dell'Enigmista}}<br/>'''Martinez''' {{NDR|mostrando tra il portafoglio vero e falso}}: Quale sei, di questi?<br/>'''Enigmista''' {{NDR|ridendo istericamente}}: Devi dirmelo tu!<br />'''Martinez''': Andiamo, testa di rapa! Porta via quel figlio di puttana! *'''Enigmista''': Ci siamo rivisti all'inferno.<br/>'''Batman''': Che cosa vuoi da me?<br/>'''Enigmista''': "Voglio?". Se tu solo sapessi da quanto ho aspettato questo giorno! Questo momento. Sono stato invisibile per tutta la vita, ma forse non lo sarò più, vero? Si ricorderanno di me, ora. Si ricorderanno di noi due. Bruce... Wayne... Brooooce... Waaaayne... Sai? Io c'ero quel giorno. Il giorno in cui il grande Thomas Wayne annunciò che si candidava a sindaco e fece tutte quelle promesse, ma una settimana dopo lui era morto e nessuno pensò più a lui. Non parlavano d'altro che del povero Bruce Wayne. Bruce Wayne l'orfano. Orfano? Vivere in cima a una torre, sopra un parco non è essere un orfano. Poter guardare tutti dall'alto in basso con soldi a palate non venire a dirlo a me. Lo sai che significa essere un orfano? Una camerata con trenta bambini, dodici anni e già drop-dipendenti per calmare il dolore, ti svegli con i topi che ti mordono le dita e ogni inverno muore uno di quei bambini, perché fa troppo freddo. Ma ooooh no. Parliamo del miliardario, a cui è morto il papino bugiardo, perché i soldi fanno scendere meglio la pillola, non è vero? Bruce... Wayne. Lui è l'unico che non abbiamo beccato. Ma abbiamo beccato gli altri, vero? Tutti quegli stronzi furbetti, viscidi e falsi. Dio! Guardati. La tua maschera è pazzesca. Vorrei che potessi vedermi con la mia. Non è buffo? Tutti vogliono solamente smascherarti, ma gli sfugge il punto. Invece noi due sappiamo che io cerco il vero te, adesso. La mia maschera mi ha permesso di essere me stesso, completamente. Senza vergogna o timore, senza limiti.<br/>'''Batman''': Perché hai scritto a me?<br/>'''Enigmista''': Come sarebbe?<br/>'''Batman''': Tutti quei biglietti.<br/>'''Enigmista''': Te l'ho detto, l'abbiamo fatto insieme, sei parte di questo.<br/>'''Batman''': Non abbiamo fatto niente insieme.<br/>'''Enigmista''': Ma sì. L'abbiamo appena fatto, no? Ti ho chiesto di portarlo alla luce e l'hai fatto, siamo un'ottima squadra.<br/>'''Batman''': Non siamo una squadra.<br/>'''Enigmista''': Io non sarei mai riuscito a stanarlo. Io... non sono fisico, la mia forza è quassù. Cioè, avevo... avevo tutti i pezzi, avevo le risposte, ma non sapevo come farmi ascoltare. Ma tu mi hai aiutato.<br/>'''Batman''': Io non ti ho aiutato.<br/>'''Enigmista''': Ma certo, mi hai mostrato cosa era possibile! Mi hai mostrato che alla fine ci vuole solo la paura e un po' di violenza mirata! Sei stato la mia ispirazione!<br/>'''Batman''': Tu sei fuori testa.<br/>'''Enigmista''': Come?!<br/>'''Batman''': È tutto nella tua mente, sei malato, marcio.<br/>'''Enigmista''': Come puoi dire questo?<br/>'''Batman''': Pensi che sarei ricordato?! Sei un patetico psicopatico che implora attenzione!<br/>'''Enigmista''': No!<br/>'''Batman''': Morirai da solo ad Arkham!<br/>'''Enigmista''' {{NDR|scoppiando pazzamente una crisi di nervi}}: No!! No!!! Nooooo!!!<br/>'''Batman''': Sei un nullità!!!<br/>'''Enigmista''': Noooooo!!! {{NDR|comincia a urlare pazzamente dalla rabbia}} Non era in questo modo che doveva andare!!! {{NDR|continua a urlare}} Avevo un piano perfetto!!! Dovevamo essere al sicuro qui!! Avremmo potuto guardare tutto quanto insieme!! <br/>'''Batman''': Guardare cosa?<br/>'''Enigmista''': Tutto quanto!!! Era tutto lì. Vuoi dire che non l'hai ancora capito? Ooooh, in realtà non sei così sveglio come credevo che fossi. Allora ti ho dato troppo credito.<br/>'''Batman''': Che cosa hai fatto?<br/>'''Enigmista''': Cos'è nero e blu ed è già morto? Lo sai? Tu! Se pensi di fermare l'inarrestabile... <br/>'''Batman''': Che cosa hai fatto? {{NDR|l'Enigmista comincia a canticchiare in falsetto dell'Ave Maria, mentre lui comincia a sbattere rabbiosamente la vetrata}} Che cosa hai fatto?! Che cosa hai fatto?! *'''Joker''' {{NDR|all'Enigmista, mentre guarda in TV alle notizie sul salvataggio della gente di Gotham, che comincia a mugolare disperatamente}}: È vero, è terribile. Che lui ti abbia rovinato la festa cosi? Tsk, tsk, tsk, tsk, tsk. Com'è che dicono? "Un giorno sei in vetta, quello dopo sei un pagliaccio.". Beh... Dammi retta, c'è di peggio che essere un pagliaccio. {{NDR|l'Enigmista comincia a piangere}} Ehi, ehi, non essere triste, sei stato così bravo. E lo sai? A Gotham piacciono le storie dei ritorni.<br/>'''Enigmista''' {{NDR|si avvicina incuriosito}}: Chi sei?<br/>'''Joker''': Beh, questo è il dilemma. Non è vero? Risolvimi questo enigma: meno ne hai, più uno ha valore. <br/>'''Enigmista''' {{NDR|sorridendo}}: Un amico. {{NDR|i due criminali si mettono a ridere in modo maniacale}} ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Batman''': Sei in partenza?<br/>'''Catwoman''': Oddio! Non saluti mai, quando arrivi?<br/>'''Batman''': Dove andrai?<br/>'''Catwoman''': Non lo so, al nord. A Bludhaven, forse. Perché? Vuoi chiedermi di restare? {{NDR|Batman non risponde}} Lo sai che questo posto non cambierà mai. Senza Carmine, può solo peggiorare per te. Sarà una lotta per il potere. E sarà cruenta.<br/>'''Batman''': Lo so. Ma la città può cambiare.<br/>'''Catwoman''': Non lo farà.<br/>'''Batman''': Devo tentare.<br/>'''Catwoman''': Prima o poi ti ucciderà, lo sai. Vero? Ascolta. Perché non vieni con me? Ci mettiamo nei guai. Ci arroliamo agli amministratori delegati ai miliardari, sarà divertente. Il pipistrello e la gatta. Suona bene. {{NDR|Batman osserva nuovamente il suo Bat-segnale}} Chi prendo in giro?! Tu sei già prenotato. Devi andare. {{NDR|si fa per andarsene in moto}}<br/>'''Batman''': Selina... Abbi cura di te. ==Frasi promozionali== *Se sei giustizia, non fare il [[Pinocchio]]. Qual è il tuo prezzo per chiudere un occhio? *È fuori di testa!! *Oh, vacci piano, tesoruccio! Sei come ti dipingono, non è vero? *Oh, io pensavo che fossi molto più sveglio, Bruce Wayne. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film di Batman]] htc9o2o62yxa1s0v50mbslc5coalz84 Batman - La maschera del Fantasma 0 193342 1218457 1213629 2022-07-22T21:42:28Z 176.243.233.188 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Batman - La maschera del Fantasma |genere = animazione |regista = [[Eric Radomski]], [[Bruce Timm]] |soggetto = [[Bob Kane]] (personaggi), [[Alan Burnett]] |sceneggiatore = [[Alan Burnett]], [[Paul Dini]], [[Martin Pasko]], [[Michael Reaves]] |doppiatori originali = * [[Kevin Conroy]]: Bruce Wayne / Batman * [[Dana Delany]]: Andrea Beaumont * [[Stacy Keach]]: Fantasma; Carl Beaumont * [[Efrem Zimbalist Jr.]]: Alfred Pennyworth * [[Mark Hamill]]: Joker * [[Hart Bochner]]: Arthur Reeves * [[Abe Vigoda]]: Salvatore Valestra * [[Robert Costanzo]]: detective Harvey Bullock * [[Dick Miller (attore)|Dick Miller]]: Charles "Chuckie" Sol * [[John P. Ryan]]: Buzz Bronski |doppiatori italiani = * [[Fabrizio Temperini]]: Bruce Wayne / Batman * [[Roberta Pellini]]: Andrea Beaumont * [[Emilio Cappuccio]]: Fantasma; Carl Beaumont * [[Giulio Platone]]: Alfred Pennyworth * [[Sergio Di Giulio]]: Joker * [[Gianni Bersanetti]]: Arthur Reeves * [[Guido Cerniglia]]: Salvatore Valestra * [[Diego Reggente]]: detective Harvey Bullock * [[Luigi Montini]]: Charles "Chuckie" Sol * [[Giorgio Gusso]]: Buzz Bronski }} '''''Batman - La maschera del Fantasma''''', film d'animazione statunitense del 1993, regia di [[Eric Radomski]] e [[Bruce Timm]]. ==Frasi== *Il tuo angelo della morte ti aspetta. ('''Fantasma''') *{{NDR|Alla lapide di Chuckie Sol}} Sapevo che saresti finito così, Chuckie. Sei sempre stato un perdente. ('''Buzz Bronski''') *È giunto il momento di pagare per i tuoi peccati. ('''Fantasma''') *Sei sempre stato un perdente, Buzz Bronski. A mai più rivederci. ('''Fantasma''') *Questo non è un gioco, Alfred, ma una missione. Ero nettamente più forte di loro. E li ho colti di sorpresa. Ma non avevano paura. Devo escogitare qualcosa per terrorizzarli. ('''Bruce Wayne''') *Non si può mai stare tranquilli con tutti quei svitati che ci sono in giro. ('''Joker''') *Come mai un vecchio pendolo come te è venuto a far visita a un giovane cucù come me? ('''Joker''') *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]] rivolto al Joker, con accento siciliano}} Scimunito, pensaci!! Quando mi avrà ucciso, sarai tu il suo prossimo obbiettivo! E non fare il cretino! Le tue mani sono sporche come le mie! E forse anche di più! ('''Salvatore Valestra''') *{{NDR|Prima di uccidere Sal Valestra}} Finalmente, era proprio questo che volevo vedere! Un grande, smagliante sorriso! ('''Joker''') *{{NDR|Riguardo a Batman}} Mi state dicendo che l'intero corpo di polizia non è riuscito a catturarlo?!? ('''Arthur Reeves''') *Non è stato lui, neanche per sogno, l'ho visto con i miei occhi. Indossava un costume decisamente poco spiritoso. E non era carino proprio come il tuo caro pipistrellone. ('''Joker''') *Il mondo è davvero troppo piccolo, non credi?! La bella principessina ha telefonato PROPRIO mentre noi due stavamo parlando di suo padre! Una coincidenza sorprendente, non sembra anche a te?! {{NDR|scoppia in una risata maniacale}} ('''Joker''') *{{NDR|Rivolto al Fantasma}} Pronto, dolcezza, come va? {{NDR|ridacchia}} Ascoltami, bambola, anche se non te lo meriti e sai benissimo perché, mi è venuto voglia di farti un regaluccio. E per essere più originale, te lo sto inviando per via area. Così stavolta non potrai più fuggire, mio dolce fiorellino! Mi dispiace tanto di poter dirti addio di persona! {{NDR|ride}} Centralino? Centralino?! Temo che la linea della mia interlocutrice sia stata disattivata! {{NDR|continua a ridere}} ('''Joker''') *Non hai più scampo, Batman! Sotto questo parco ci sono decine di gallerie piene zeppe di un potentissimo esplosivo! Tra cinque minuti salterà tutto per aria! {{NDR|corre via ridendo}} ('''Joker''') *{{NDR|Rivolto a Batman}} Possibile che non riesci mai a capire quand'è il momento di arrendersi?!? ('''Joker''') ==Dialoghi== *'''Fantasma''': Chuckie Sol.<br />'''Chuckie Sol''': Batman!! Come hai fatto ad arrivare qui?! {{NDR|cerca di ucciderlo, sparando, senza riuscire, scaricando la sua pistola}}<br />'''Fantasma''' {{NDR|riemergendo nell'ombra del fumo}}: Il tuo angelo della morte ti aspetta.<br />'''Chuckie Sol''': Tu non sei Batman! {{NDR|cerca di colpire il Fantasma con una pistola scarica, ma lo ferma con la lama uncino}} Chi… Chi sei?! Cosa vuoi?!?<br />'''Fantasma''': Voglio te, Chuckie Sol. *'''Arthur Reeves''': Questo è davvero troppo! Non può continuare a farsi giustizia da sé, e noi non possiamo permettergli di passare il limite della tollerabilità!<br />'''James Gordon''': Mi scusi ma non possiamo biasimare Batman per ciò che è accaduto a Chuckie Sol!<br />'''Arthur Reeves''': Perché no?! E' un individuo irresponsabile, consigliere! E lo dimostra il fatto che persino alcuni membri del corpo di polizia ritengono che sia più pericoloso degli stessi banditi che assicura alla giustizia! Per il bene della città, dobbiamo liberarci di questo pazzo megalomane una volta per tutte!! {{NDR|nella batcaverna Alfred spegne il monitor su cui lo stava guardando}}<br />'''Alfred''': Sono esterrefatto. A mio avviso il pazzo megalomane è lui. Comunque le ho stirato il mantello e ho ricaricato le mine di gas esplosivo.<br />'''Bruce Wayne/Batman''': Bene, ti ringrazio, Alfred. *{{NDR|Nel flashback}} <br />'''Bruce Wayne''' {{NDR|parlando alla tomba dei suoi genitori sotto la pioggia}}: Non ho dimenticato la mia promessa. E vi giuro che farei qualsiasi cosa per non deludervi, ma… ormai il tempo è passato e la ferita nel mio cuore ha iniziato a rimarginarsi. Riuscite a capirmi? Donerò del denaro alla città per assumere altri poliziotti. Saranno loro a farsi carico dei rischi e a combattere la criminalità. Vi prego. Ho il diritto anch'io di vivere la mia vita. Quando vi ho fatto quella promessa non potevo immaginare che mi sarei innamorato… e che sarei stato così felice. Vi scongiuro. Datemi la vostra approvazione.<br />'''Andrea Beaumont''': Forse te l'hanno già data. Forse è merito loro… se ci siamo incontrati. *'''Batman''': Tu credi davvero di conoscermi come un libro aperto?!<br />'''Alfred''': Ha forse dimenticato che ero io a cambiarle i pannolini, "signore"? *'''Batman''': Segui ancora gli ordini di tuo padre?<br />'''Andrea Beaumont''': Veramente l'unica persona in questa stanza che è controllata dai suoi genitori sei tu. *'''Fantasma''': Sal Valestra, il tuo angelo della morte ti aspetta. {{NDR|sposta il giornale per ucciderlo ma scopre con orrore il cadavere di Sal Valestra che è già stato ucciso dal Joker con un ghigno inquietante, e ha addosso una telecamera}} <br />'''Joker''' {{NDR|nella telecamera, ride}}: Ti è piaciuto lo scherzetto?! Tu non sei Batman! E a giudicare da quello che vedo sei nuovo qui a Gotham City! Comunque fra poco tutti sapranno chi sei! Appena avranno rimesso insieme le tue gambe, le tue braccia e il tuo bel faccino!!! {{NDR|continua a ridere, il Fantasma fugge appena in tempo mentre la villa di Sal Valestra esplode}} *'''Fantasma''': Vattene! Sono affari che non ti riguardano!<br />'''Batman''': Questi omicidi devono finire! {{NDR|iniziano a combattersi}} *{{NDR|Batman interroga Reeves, avvelenato dal gas esilarante del Joker}}<br />'''Arthur Reeves''' {{NDR|scoppiando a ridere}}: Maledizione! È la fine!<br />'''Batman''': Perché il Joker è venuto a trovarti? Voleva parlarti di quegli omicidi, vero? Crede che anche tu sia coinvolto. Perché?!<br />'''Arthur Reeves''' {{NDR|cercando di fermare le risate}}: Non lo so… {{NDR|Batman lo afferra per il colletto}}<br />'''Batman''': Questa risposta non mi soddisfa.<br />'''Arthur Reeves''' {{NDR|spaventato, cerca di controllarsi}}: Ecco, vedi… Beaumont mi chiese di aiutarlo quando lui e sua figlia dovettero fuggire… e poi ci tenemmo in contatto…<br />'''Batman''': Quando è stata l'ultima volta che l'hai sentito?<br />'''Arthur Reeves''': Diversi anni fa quando mi presentai per la prima volta alle elezioni. Ero a corto di soldi ed era la mia ultima speranza… {{NDR|ricominciando a ridere}} Ma lui rifiutò!<br />'''Batman''': E così ti sei venduto a quei banditi!<br />'''Arthur Reeves''' {{NDR|scoppiando a ridere}}: Ero sul lastrico, e loro mi dissero che volevano solo riavere ciò che gli spettava!! {{NDR|ride istericamente senza controllo e Batman se ne va disgustato}} *'''Fantasma''': Joker, il tuo angelo della morte ti aspetta.<br />'''Joker''': Sono letteralmente allibito, ragazza mia. Sei più dura da uccidere di uno scarafaggio gonfiato di steroidi!<br />'''Fantasma''': Allora l'avevi capito. {{NDR|il Fantasma si toglie la maschera rivelando di essere Andrea Beaumont}}<br />'''Joker''': Ottima messa in scena, devo ammetterlo! Quel costume è un po' da guitto ma detto da me sembra... una barzelletta! *'''Andrea Beaumont''': Come mai non ridi più, Joker? Credevo che tu trovassi la morte divertente!<br />'''Joker''': Ti sbagli, mia cara... Non sono io che sto per morire! *'''Batman''': Tuo padre è morto, vero? Sei tornata di nascosto per uccidere Chuckie Sol, e per far ricadere la colpa su tuo padre.<br />'''Andrea Beaumont''': Mi hanno portato via tutto, Bruce. Mio padre, la mia vita… e te. Lo so che la vendetta non serve a niente ma non mi era rimasto altro da fare… E andrò fino in fondo, con o senza il tuo aiuto!<br />'''Batman''': Non posso permetterlo, Andrea!<br />'''Andrea Beaumont''': Avremmo potuto essere felici insieme ma loro hanno distrutto tutto! E ora devono pagare!<br />'''Batman''': Ma l'hai appena detto: la vendetta non serve a niente.<br />'''Andrea Beaumont''': E allora perché hai intrapreso la lotta contro il crimine, Bruce?!<br />'''Batman''': Vattene, Andrea. Subito. Fallo per me. *'''Joker''': Ma sei pazzo!? Questo propulsore è l'unica via di salvezza! Se lo sganci moriremo tutti e due!! <br />'''Batman''': Non ti lascerò a fuggire! *'''Joker''': Per la prima volta nella mia vita non trovo niente di divertente. {{NDR|vede di nuovo Andrea}} Oh-oh. {{NDR|Andrea lo afferra per il colletto}} D'accordo... Bellezza, mi arrendo. Ormai tutti noi non abbiamo più scampo. Diglielo Batman! <br />'''Batman''': Andrea, vattene via! Cerca di metterti in salvo! Questo parco è pieno di esplosivo! Sta per saltare!! <br />'''Andrea Beaumont''': No! Voglio portare a termine la mia vendetta. Addio, amore mio. {{NDR|la bomba comincia a scoppiare del tutto il parco, mentre il Joker scoppia in una risata malvagia e maniacale, e Andrea svanisce insieme al pazzo criminale}}<br />'''Batman''': Andrea!!! *'''Bruce Wayne''' {{NDR|parlando tristemente di Andrea}}: Non sono riuscito a salvarla.<br />'''Alfred''': Io penso che la signorina non lo volesse. Purtroppo la vendetta offusca la mente, signore. In tutti questi anni ho temuto che potesse offuscare anche la sua. Il rischio era in agguato ogni notte, ma fortunatamente i miei timori non erano fondati. La signorina però era caduta in questa perversa spirale. E nessuno, neanche lei signore, poteva salvarla. ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Uomo''': Bella nottata. <br />'''Andrea Beaumont''': Già. <br />'''Uomo''': Non volevo disturbarla, signorina. Forse preferisce restare sola? <br />'''Andrea Beaumont''': Sono già sola. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DC Animated Universe}} {{Batman}} [[Categoria:Film d'animazione]] [[Categoria:Film di Batman]] tdep3qlehrtmc3ur5ams9qnvp7vlhlz Daniel Sloss 0 194962 1218361 1218253 2022-07-22T13:56:10Z Kurtanglewwe1996 20888 /* Citazioni di Daniel Sloss */ wikitext text/x-wiki {{indicedx}} '''Daniel Sloss''' (1990 – vivente), comico, scrittore e attore scozzese. {{cronologico}} ==Citazioni di Daniel Sloss== ==='''Conan - TBS''' === *Ieri stavo guardando un documentario sulla natura e, se non lo sapete, i [[ragno|ragni]] non hanno il pene. Se mai si riproducessero, gli organi di riproduzione sono nelle due braccia anteriori ed è così che si riproducono, il che è ovviamente molto interessante ma cambia anche davvero ogni singolo film di [[Uomo Ragno|Spiderman]]. Giusto, non è un eroe, è un molestatore sessuale. Insomma, quello che sta facendo è terribile. :''I was watching a nature documentary yesterday, and if you don't know this, spiders don't have spider penises. If they are ever reproducing, the reproduction organs are in the front two arms and that's how they reproduce, which is obviously very interesting but it also really changes every single Spiderman movie. Right, he is not a hero, he is a sex offender. Like what is doind is awful.''<ref>"Conan", "TBS.com", 3 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=8KBcNtbUfDs ''Daniel Sloss’ Adorable Lesson On Animal Sexuality | CONAN on TBS'']] </ref> *{{NDR|Riferendosi agli U.S.A.}} Una nazione che crede che l'obesità sia una malattia... ma che l'omosessualità sia una scelta. :''A country that believes that obesity is a disease... but homosexuality is a choice.''<ref>"Conan", "TBS.com", 5 febbraio 2014, visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=Q_xvBv1JTJg </ref> ==='''Dark''' (2018)=== *Sappiamo tutti quanto facilmente i cattolici possano perdonare la pedofilia. [...] Puoi prendere in giro i neri. Puoi prendere in giro gli omosessuali. Puoi prendere in giro anche quelli di colore, ma nessuno prende in giro [[Gesù]]. :''We all know how easily the Catholics can forgive pedophilia. [...] You can make fun of the blacks. You can make fun of the queers. You can even make fun of the colored ones, but nobody makes fun of Jesus.''<ref name=dark>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Dark"]'', ''netflix.com'', 2018.</ref> *[[Gesù]] era... uno di quelli di colore, e questo non è in discussione. Possiamo discutere dell'esistenza di Dio tutto il giorno. Non sapremo mai se c'è un Dio in paradiso finché non sarà troppo tardi per me. Ma se sei cristiano, credi che Gesù sia nato a Betlemme. Che è in Medio Oriente. Se fosse stato bianco, sarebbe stato un fottuto miracolo. Sarebbe stato l'unico bianco per 400 miglia e avrebbe sconvolto le persone. "Guarda, sta trasformando l'acqua in vino. È di un altro colore! Perché nessuno ne parla? Viviamo nel deserto. Il sole è sempre nel cielo. Qualcuno ha la carnagione di un fottuto pupazzo di neve. Qualunque cosa siano." Perché il fatto triste è... se Gesù fosse vivo oggi, non supererebbe le tradizioni americane. :''Jesus was... one of the colored ones, and that is not up for debate. We can argue about the existence of God all day long. We'll never know whether there is a God in heaven until it's too late for me. But if you're Christian, you believe that Jesus was born in Bethlehem. That's in the Middle East. Had he been white, that would have been the fucking miracle. He would have been the only white guy for 400 miles, and it would have blown people's minds. "Look, he's turning water into wine. He's a different color! Why is no one mentioning this? We live in the desert. The sun is always in the sky. Somebody's got the complexion of a fucking snowman. Whatever those are." Because the sad fact is... if Jesus was alive today, he would not get through American customs.''<ref name=dark/> ==='''Puzzle''' (2018)=== *{{NDR|Riprendendo le parole del padre}} Immagina che tutte le nostre vite siano come i nostri [[puzzle]] individuali. Mentre attraversiamo la vita, lo stiamo solo mettendo insieme lentamente, pezzo per pezzo, sulla base delle esperienze e delle lezioni che abbiamo imparato, finché non otteniamo l'immagine migliore, ma il fatto è che tutti hanno anche perso la scatola per il loro puzzle. Quindi nessuno di noi sa quale sia l'immagine che stiamo cercando di creare, stiamo solo tirando ad indovinare con sicurezza. Quindi il modo migliore per fare un puzzle, quando non hai l'immagine su cui lavorare, è iniziare dall'esterno, dai lati esterni e dai quattro angoli. Famiglia. Amici. Hobbies/Interessi. Lavoro. :''Imagine all of our lives are like our own individual jigsaw puzzles. As we’re going through life, we’re just slowly piecing it together, bit by bit, based on experiences and lessons that we’ve learned, until we get the best picture, but the thing is everyone has also lost the box for their jigsaw. So none of us know what the image we’re trying to make is, we’re just confidently fucking guessing. So the best way to do a jigsaw, when you don’t have the image to work off, is to start from the outside, the sides and the four corners. Family. Friends. Hobbies/interests. Job.''<ref name=jigsaw>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Puzzle"]'' , ''netflix.com'', 2018. In originale inglese, "Jigsaw". </ref> *"Quindi una volta che hai le cose all'esterno, qual è la parte principale dell'immagine? A cosa stiamo lavorando tutti?" E lui [il padre] dice: "Beh, questo è il pezzo del partner. Tu e questa persona perfetta che non hai mai incontrato prima di uscire dal nulla, adattarti perfettamente alla tua vita, completarti e renderti completo per la prima volta nella tua vita, molto come tua madre ha fatto per me. :''So once you’ve got the stuff on the outside, what’s the main bit of the image? What we are all working towards?” And he goes, “Well, that’s the partner piece. You and this perfect person who you’ve never met before to come out of nowhere, fit your life perfectly, complete you and make you whole for the first time in your life, much like your mother did for me.”''<ref name=jigsaw/> *"Se non sei con qualcuno, sei guasto. Se non sei con qualcuno, sei incompleto. Se non sei con qualcuno, non sei completo". E non è solo qualcosa che mio padre mi ha fatto provare, è qualcosa che noi come società abbiamo fatto provare a ogni singolo bambino nato negli ultimi 40 anni. Ogni [[principessa]] Disney ha un [[principe]], ogni principe ha una principessa, ogni programma televisivo o film ha sempre un personaggio che non vuole avere una [[relazione]]. Sono felici di quello che sono. Ma poi alla fine della serie, indovina un po'? Si sono sbagliati! Si sbagliavano per voler stare da soli, che fottuto idiota. Tutti hanno bisogno di qualcuno. :''“If you are not with someone, you are broken. If you are not with someone, you are incomplete. If you are not with someone, you are not whole.” And that’s not just something my dad made me feel, that’s something that we as a society have made every single child born in the last 40 years feel. Every Disney princess has a prince, every prince has a princess, every television show or movie always has a character in it that doesn’t want to be in a relationship. They’re happy with who they are. But then by the end of the series, guess what? They were wrong! They were wrong for wanting to be alone, what a fucking idiot. Everyone needs someone.''<ref name=jigsaw/> *Il [[divorzio]], una cosa del tutto comune in cui non c'è niente di sbagliato. Quando stai crescendo e i genitori dei tuoi amici stanno divorziando, ti viene detto di non parlarne o menzionarlo perché è un tabù, ed è un tabù perché ogni [[relazione]] all'esterna è perfetta, perché nessuno di noi è disposto ad ammettere che nessuno di noi sa cosa cazzo stiamo facendo. [...] Cerchiamo così tanto di essere [[adulti]] che alcuni di noi prenderanno la persona sbagliata, il pezzo sbagliato del puzzle e lo incastreranno comunque nei nostri puzzle, negando che chiaramente non si incastri bene. :''Divorce, an entirely common thing that there is nothing wrong with. When you’re growing up and your friends’ parents get divorced, you’re told to not talk about it or mention it to them because it’s taboo, and it is taboo is because every relationship on the outside is perfect, because none of us are willing to admit that none of us know what the fuck we’re doing.'' [...] ''We’re so trying to be an adult that some of us will take the wrong person, the wrong jigsaw piece and just fucking jam them into our jigsaws anyway, denying that they clearly don’t fit.''<ref name=jigsaw/> *Ogni [[relazione]] è perfetta per tre mesi. [...] Perché dopo tre mesi, è allora che ti rendi conto che nessun altro è un pezzo di puzzle. Tutti gli altri su questo pianeta sono un individuo profondo e complesso come te, il che significa che anche loro hanno trascorso gli ultimi 20 anni circa della loro vita lavorando sul proprio puzzle, nello stesso modo in cui hai lavorato sul tuo. Non puoi aspettarti che all'improvviso loro rinuncino a tutto ciò che sono arrivati ​​a raggiungere, per adattarsi all'improvviso al tuo, nello stesso modo ti saresti arrabbiato se ti chiedessero di sacrificare tutto ciò che hai fatto, improvvisamente, per adattarti al loro [puzzle], ma ora, poiché vi piacete e vi interessate l'un l'altro, ora dovete fare un puzzle insieme. :''Every relationship is perfect for three months.'' [...] ''<nowiki/>'Cause after three months, that's when you realize that nobody else is a jigsaw piece. Everyone else on this planet is as deep and as complex an individual as you are, which means they too have spent the last 20 or so years of their life working on their own jigsaw puzzle, in the same way that you've been working on yours. You can't suddenly expect them to give up everything they've come to achieve, to suddenly fit into yours, in the same way that you'd be pissed off if they asked you to sacrifice everything you've done, suddenly come fit into theirs, but now, because you like each other and because you're interested in each other, now you have to make a jigsaw together.''<ref name=jigsaw/> *Ma il [[tempo]] non è sinonimo di [[successo]]. Puoi passare cinque o più anni con qualcuno e solo allora, dopo tutto il divertimento passato, guardi il puzzle e ti rendi conto che entrambi state lavorando su immagini molto diverse. Solo allora capisci che volete cose diverse. E in quel momento, hai una domanda molto, molto difficile da farti. Uno. Ammetto che gli ultimi cinque anni della mia vita sono stati uno spreco? Due. Spreco il resto della mia vita? Il 55% dei [[matrimonio|matrimoni] finisce con il [[divorzio]]. Il 99,0% delle [[relazioni]] iniziate prima dei 30 anni finisce. Se quelle fossero le statistiche per un intervento chirurgico, nessuno di noi rischierebbe di farlo. Ma poiché è amore e siamo stupidi, ci stendiamo semplicemente sul tavolo operatorio dicendo: "Forse questa volta non morirò dentro". La mia generazione è diventata così ossessionata dall'idea di iniziare il resto della propria vita che è disposta a rinunciare a quella che sta vivendo attualmente. Abbiamo romanticizzato l'idea delle relazioni d'amore, ed è cancerogeno. Le persone sono più innamorate dell'idea di amore rispetto alla persona con cui sono. :''But time does not equal success. You can spend five or more years with someone, and only then, after all the fun you had, you look at the jigsaw and realize you're both working towards very different images. Only then realize that you want different things. And in that moment, you have a very, very difficult question to ask yourself. One. Do I admit the last five years of my life have been a waste? Two. Do I waste the rest of my life? 55% of marriages end in divorce. 99.0% of relationships that started before they are 30 end. If those were the stats for surgery, none of us would fucking risk it. But because it's love and we're stupid, we just lie on the operating table like, "Maybe this time I won't die inside". My generation has become so obsessed with starting the rest of their lives that they're willing to give up the one they are currently living. We have romanticized the idea of romance, and it is cancerous. People are more in love with the idea of love than the person they are with.''<ref name=jigsaw/> *Devi imparare ad [[amare]] te stesso prima di poter permettere a qualcun altro di farlo. Questo è tutto. Non c'è niente di sbagliato nell'essere [[single]]. Non c'è niente di male nell'essere soli. Non c'è niente di sbagliato nel prendersi del tempo per capire chi sei prima di uscire nel mondo degli [[appuntamento|appuntamenti]], perché come puoi offrire chi sei se non sai chi sei? Non c'è niente di sbagliato nell'essere egoisti per un po' perché hai il resto della tua vita per essere altruista. Se ti ami solo per il 20%, significa che qualcuno può venire e amarti al 30%. Dici "Wow, è così tanto." È letteralmente meno della metà. Invece se ti ami al 100%, una persona che si innamora di te deve andare oltre il proprio dovere per farti sentire speciale. È qualcosa che ognuno di noi merita, e questo non significa che non sei felice. :''You have to learn to love yourself before you can allow someone else to do it as well. That's it. There's nothing wrong with being single. There's nothing wrong with being alone. There's nothing wrong with taking time for yourself to work out who you are before you go out there into the dating world, because how can you offer who you are if you don't know who you are? There's nothing wrong with being selfish for a bit because you've got the rest of your life to be selfless. If you only love yourself 20%, that means somebody can come along and love you 30%. You're like, "Wow, that's so much." It's literally less than half. Whereas if you love yourself 100%, a person that falls in love with you has to go above and beyond the call of duty to make you feel special. That's something every one of us deserves, and that doesn't mean you're not happy.''<ref name=jigsaw/> ==='''Everyone You Hate is Going to Die''' (2021)=== *Ho trent'anni e ho firmato cinque separati documenti per il divorzio. Nessuno di loro era mio. Non preoccuparti. Stavo semplicemente autografando le carte delle persone a cui ho causato il [[divorzio]]. Si sono messi in fila, sotto la pioggia, per incontrarmi e ringraziarmi per aver causato la loro separazione e poi mi hanno chiesto di firmare i documenti come ricordo della loro vita- che hanno detto che avevo salvato. Come un [[Gesù]] bianco. :''I’m thirty years old, and I have signed five separate divorce papers. None of them were mine. Don’t worry. I was merely autographing the papers of people whose divorces I’ve caused. They lined up, in the rain, to meet me and thank me for causing their breakup and then asked me to sign the papers as a memento of their lives—which they said I had saved. Like a white Jesus.'' <ref name=everyone>Citato nel libro ''[https://www.penguinrandomhouse.com/books/621859/everyone-you-hate-is-going-to-die-by-daniel-sloss/ "Everyone You Hate is Going to Die: And Other Comforting Thoughts on Family, Friends, Sex, Love, and More Things That Ruin Your Life"]'', 12 ottobre 2021, pubblicato da Alfred A. Knopf, ISBN 9780525658146.</ref> *Le persone guardano il mio speciale stand-up show ''Puzzle'', in streaming in tutto il mondo su Netflix, e decidono che devono separarsi dai loro partner. È come [[The Ring (film 2002)|The Ring]], ma per relazioni di merda. In questo momento, il conteggio è di oltre 300 divorzi, 350 fidanzamenti annullati e più di 120.000 separazioni. :''People watch my stand-up special Jigsaw—streaming worldwide on Netflix—and they decide they have to split with their partners. It’s like The Ring, but for shitty relationships. At this moment in time, the tally stands at more than 300 divorces, 350 canceled engagements, and more than 120,000 breakups.''<ref name=everyone/> *Credevo nel vero [[amore]] e "nell'anima gemella". Ma credevo anche in [[Babbo Natale]] e nei [[Bitcoin]]. Le persone cambiano. Per tutta la scuola ero disperato nel trovare una [[fidanzata]]. Non avevo in mente una ragazza in particolare. Chiunque l'avrebbe fatto. Volevo solo una fidanzata. Questo è quello che avevano le persone della mia età, e le fidanzate si sono trasformate in mogli e alla fine in madri. I partner erano [[Pokémon]] glorificati, per quanto mi riguardava. Non avevo bisogno di catturarli tutti. Ma ne avevo decisamente bisogno di uno. A quel punto mi sarei preso un fottuto Weedle. :''I used to believe in true love and “the One.” But I also used to believe in Santa and Bitcoin. People change. All through school I was desperate to get a girlfriend. I didn’t have a particular girl in mind. Anyone would have done. I just wanted a girlfriend. That’s what people my age had, and girlfriends turned into wives and eventually mothers. Partners were glorified Pokémon, as far as I was concerned. I didn’t need to catch them all. But I definitely needed one. I’d’ve taken a fucking Weedle at that point.''<ref name=everyone/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} se7wcrmg0vevt025ucvta5ny49b37nd 1218363 1218361 2022-07-22T14:04:19Z Kurtanglewwe1996 20888 /* Citazioni di Daniel Sloss */ wikitext text/x-wiki {{indicedx}} '''Daniel Sloss''' (1990 – vivente), comico, scrittore e attore scozzese. {{cronologico}} ==Citazioni di Daniel Sloss== ==='''Conan - TBS''' === *Ieri stavo guardando un documentario sulla natura e, se non lo sapete, i [[ragno|ragni]] non hanno il pene. Se mai si riproducessero, gli organi di riproduzione sono nelle due braccia anteriori ed è così che si riproducono, il che è ovviamente molto interessante ma cambia anche davvero ogni singolo film di [[Uomo Ragno|Spiderman]]. Giusto, non è un eroe, è un molestatore sessuale. Insomma, quello che sta facendo è terribile. :''I was watching a nature documentary yesterday, and if you don't know this, spiders don't have spider penises. If they are ever reproducing, the reproduction organs are in the front two arms and that's how they reproduce, which is obviously very interesting but it also really changes every single Spiderman movie. Right, he is not a hero, he is a sex offender. Like what is doind is awful.''<ref>"Conan", "TBS.com", 3 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=8KBcNtbUfDs ''Daniel Sloss’ Adorable Lesson On Animal Sexuality | CONAN on TBS'']] </ref> *{{NDR|Riferendosi agli U.S.A.}} Una nazione che crede che l'obesità sia una malattia... ma che l'omosessualità sia una scelta. :''A country that believes that obesity is a disease... but homosexuality is a choice.''<ref>"Conan", "TBS.com", 5 febbraio 2014, visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=Q_xvBv1JTJg </ref> *Adoro starnutire. È la mia cosa preferita. La gente dice che starnutire è un quarto di un orgasmo, devo dire che ne è uno completo. Mi piacciono così tanto, molto simili a un orgasmo in quanto hai bisogno di fazzoletti dopo e non dovresti farlo in faccia a uno sconosciuto. :''I love sneezing. It's my favorite thing. People say sneezing is a quarter of an orgasm, I must say it's a full one. I enjoy them that much, very similar to an orgasm in that you need tissues afterward and you shouldn't do it in a stranger's face.''<ref>"Conan", "TBS.com", 24 febbraio 2015, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=qiExFSDe2eg ''Daniel Sloss Stand-Up 02/24/15 | CONAN on TBS'']] </ref> ==='''Dark''' (2018)=== *Sappiamo tutti quanto facilmente i cattolici possano perdonare la pedofilia. [...] Puoi prendere in giro i neri. Puoi prendere in giro gli omosessuali. Puoi prendere in giro anche quelli di colore, ma nessuno prende in giro [[Gesù]]. :''We all know how easily the Catholics can forgive pedophilia. [...] You can make fun of the blacks. You can make fun of the queers. You can even make fun of the colored ones, but nobody makes fun of Jesus.''<ref name=dark>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Dark"]'', ''netflix.com'', 2018.</ref> *[[Gesù]] era... uno di quelli di colore, e questo non è in discussione. Possiamo discutere dell'esistenza di Dio tutto il giorno. Non sapremo mai se c'è un Dio in paradiso finché non sarà troppo tardi per me. Ma se sei cristiano, credi che Gesù sia nato a Betlemme. Che è in Medio Oriente. Se fosse stato bianco, sarebbe stato un fottuto miracolo. Sarebbe stato l'unico bianco per 400 miglia e avrebbe sconvolto le persone. "Guarda, sta trasformando l'acqua in vino. È di un altro colore! Perché nessuno ne parla? Viviamo nel deserto. Il sole è sempre nel cielo. Qualcuno ha la carnagione di un fottuto pupazzo di neve. Qualunque cosa siano." Perché il fatto triste è... se Gesù fosse vivo oggi, non supererebbe le tradizioni americane. :''Jesus was... one of the colored ones, and that is not up for debate. We can argue about the existence of God all day long. We'll never know whether there is a God in heaven until it's too late for me. But if you're Christian, you believe that Jesus was born in Bethlehem. That's in the Middle East. Had he been white, that would have been the fucking miracle. He would have been the only white guy for 400 miles, and it would have blown people's minds. "Look, he's turning water into wine. He's a different color! Why is no one mentioning this? We live in the desert. The sun is always in the sky. Somebody's got the complexion of a fucking snowman. Whatever those are." Because the sad fact is... if Jesus was alive today, he would not get through American customs.''<ref name=dark/> ==='''Puzzle''' (2018)=== *{{NDR|Riprendendo le parole del padre}} Immagina che tutte le nostre vite siano come i nostri [[puzzle]] individuali. Mentre attraversiamo la vita, lo stiamo solo mettendo insieme lentamente, pezzo per pezzo, sulla base delle esperienze e delle lezioni che abbiamo imparato, finché non otteniamo l'immagine migliore, ma il fatto è che tutti hanno anche perso la scatola per il loro puzzle. Quindi nessuno di noi sa quale sia l'immagine che stiamo cercando di creare, stiamo solo tirando ad indovinare con sicurezza. Quindi il modo migliore per fare un puzzle, quando non hai l'immagine su cui lavorare, è iniziare dall'esterno, dai lati esterni e dai quattro angoli. Famiglia. Amici. Hobbies/Interessi. Lavoro. :''Imagine all of our lives are like our own individual jigsaw puzzles. As we’re going through life, we’re just slowly piecing it together, bit by bit, based on experiences and lessons that we’ve learned, until we get the best picture, but the thing is everyone has also lost the box for their jigsaw. So none of us know what the image we’re trying to make is, we’re just confidently fucking guessing. So the best way to do a jigsaw, when you don’t have the image to work off, is to start from the outside, the sides and the four corners. Family. Friends. Hobbies/interests. Job.''<ref name=jigsaw>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Puzzle"]'' , ''netflix.com'', 2018. In originale inglese, "Jigsaw". </ref> *"Quindi una volta che hai le cose all'esterno, qual è la parte principale dell'immagine? A cosa stiamo lavorando tutti?" E lui [il padre] dice: "Beh, questo è il pezzo del partner. Tu e questa persona perfetta che non hai mai incontrato prima di uscire dal nulla, adattarti perfettamente alla tua vita, completarti e renderti completo per la prima volta nella tua vita, molto come tua madre ha fatto per me. :''So once you’ve got the stuff on the outside, what’s the main bit of the image? What we are all working towards?” And he goes, “Well, that’s the partner piece. You and this perfect person who you’ve never met before to come out of nowhere, fit your life perfectly, complete you and make you whole for the first time in your life, much like your mother did for me.”''<ref name=jigsaw/> *"Se non sei con qualcuno, sei guasto. Se non sei con qualcuno, sei incompleto. Se non sei con qualcuno, non sei completo". E non è solo qualcosa che mio padre mi ha fatto provare, è qualcosa che noi come società abbiamo fatto provare a ogni singolo bambino nato negli ultimi 40 anni. Ogni [[principessa]] Disney ha un [[principe]], ogni principe ha una principessa, ogni programma televisivo o film ha sempre un personaggio che non vuole avere una [[relazione]]. Sono felici di quello che sono. Ma poi alla fine della serie, indovina un po'? Si sono sbagliati! Si sbagliavano per voler stare da soli, che fottuto idiota. Tutti hanno bisogno di qualcuno. :''“If you are not with someone, you are broken. If you are not with someone, you are incomplete. If you are not with someone, you are not whole.” And that’s not just something my dad made me feel, that’s something that we as a society have made every single child born in the last 40 years feel. Every Disney princess has a prince, every prince has a princess, every television show or movie always has a character in it that doesn’t want to be in a relationship. They’re happy with who they are. But then by the end of the series, guess what? They were wrong! They were wrong for wanting to be alone, what a fucking idiot. Everyone needs someone.''<ref name=jigsaw/> *Il [[divorzio]], una cosa del tutto comune in cui non c'è niente di sbagliato. Quando stai crescendo e i genitori dei tuoi amici stanno divorziando, ti viene detto di non parlarne o menzionarlo perché è un tabù, ed è un tabù perché ogni [[relazione]] all'esterna è perfetta, perché nessuno di noi è disposto ad ammettere che nessuno di noi sa cosa cazzo stiamo facendo. [...] Cerchiamo così tanto di essere [[adulti]] che alcuni di noi prenderanno la persona sbagliata, il pezzo sbagliato del puzzle e lo incastreranno comunque nei nostri puzzle, negando che chiaramente non si incastri bene. :''Divorce, an entirely common thing that there is nothing wrong with. When you’re growing up and your friends’ parents get divorced, you’re told to not talk about it or mention it to them because it’s taboo, and it is taboo is because every relationship on the outside is perfect, because none of us are willing to admit that none of us know what the fuck we’re doing.'' [...] ''We’re so trying to be an adult that some of us will take the wrong person, the wrong jigsaw piece and just fucking jam them into our jigsaws anyway, denying that they clearly don’t fit.''<ref name=jigsaw/> *Ogni [[relazione]] è perfetta per tre mesi. [...] Perché dopo tre mesi, è allora che ti rendi conto che nessun altro è un pezzo di puzzle. Tutti gli altri su questo pianeta sono un individuo profondo e complesso come te, il che significa che anche loro hanno trascorso gli ultimi 20 anni circa della loro vita lavorando sul proprio puzzle, nello stesso modo in cui hai lavorato sul tuo. Non puoi aspettarti che all'improvviso loro rinuncino a tutto ciò che sono arrivati ​​a raggiungere, per adattarsi all'improvviso al tuo, nello stesso modo ti saresti arrabbiato se ti chiedessero di sacrificare tutto ciò che hai fatto, improvvisamente, per adattarti al loro [puzzle], ma ora, poiché vi piacete e vi interessate l'un l'altro, ora dovete fare un puzzle insieme. :''Every relationship is perfect for three months.'' [...] ''<nowiki/>'Cause after three months, that's when you realize that nobody else is a jigsaw piece. Everyone else on this planet is as deep and as complex an individual as you are, which means they too have spent the last 20 or so years of their life working on their own jigsaw puzzle, in the same way that you've been working on yours. You can't suddenly expect them to give up everything they've come to achieve, to suddenly fit into yours, in the same way that you'd be pissed off if they asked you to sacrifice everything you've done, suddenly come fit into theirs, but now, because you like each other and because you're interested in each other, now you have to make a jigsaw together.''<ref name=jigsaw/> *Ma il [[tempo]] non è sinonimo di [[successo]]. Puoi passare cinque o più anni con qualcuno e solo allora, dopo tutto il divertimento passato, guardi il puzzle e ti rendi conto che entrambi state lavorando su immagini molto diverse. Solo allora capisci che volete cose diverse. E in quel momento, hai una domanda molto, molto difficile da farti. Uno. Ammetto che gli ultimi cinque anni della mia vita sono stati uno spreco? Due. Spreco il resto della mia vita? Il 55% dei [[matrimonio|matrimoni] finisce con il [[divorzio]]. Il 99,0% delle [[relazioni]] iniziate prima dei 30 anni finisce. Se quelle fossero le statistiche per un intervento chirurgico, nessuno di noi rischierebbe di farlo. Ma poiché è amore e siamo stupidi, ci stendiamo semplicemente sul tavolo operatorio dicendo: "Forse questa volta non morirò dentro". La mia generazione è diventata così ossessionata dall'idea di iniziare il resto della propria vita che è disposta a rinunciare a quella che sta vivendo attualmente. Abbiamo romanticizzato l'idea delle relazioni d'amore, ed è cancerogeno. Le persone sono più innamorate dell'idea di amore rispetto alla persona con cui sono. :''But time does not equal success. You can spend five or more years with someone, and only then, after all the fun you had, you look at the jigsaw and realize you're both working towards very different images. Only then realize that you want different things. And in that moment, you have a very, very difficult question to ask yourself. One. Do I admit the last five years of my life have been a waste? Two. Do I waste the rest of my life? 55% of marriages end in divorce. 99.0% of relationships that started before they are 30 end. If those were the stats for surgery, none of us would fucking risk it. But because it's love and we're stupid, we just lie on the operating table like, "Maybe this time I won't die inside". My generation has become so obsessed with starting the rest of their lives that they're willing to give up the one they are currently living. We have romanticized the idea of romance, and it is cancerous. People are more in love with the idea of love than the person they are with.''<ref name=jigsaw/> *Devi imparare ad [[amare]] te stesso prima di poter permettere a qualcun altro di farlo. Questo è tutto. Non c'è niente di sbagliato nell'essere [[single]]. Non c'è niente di male nell'essere soli. Non c'è niente di sbagliato nel prendersi del tempo per capire chi sei prima di uscire nel mondo degli [[appuntamento|appuntamenti]], perché come puoi offrire chi sei se non sai chi sei? Non c'è niente di sbagliato nell'essere egoisti per un po' perché hai il resto della tua vita per essere altruista. Se ti ami solo per il 20%, significa che qualcuno può venire e amarti al 30%. Dici "Wow, è così tanto." È letteralmente meno della metà. Invece se ti ami al 100%, una persona che si innamora di te deve andare oltre il proprio dovere per farti sentire speciale. È qualcosa che ognuno di noi merita, e questo non significa che non sei felice. :''You have to learn to love yourself before you can allow someone else to do it as well. That's it. There's nothing wrong with being single. There's nothing wrong with being alone. There's nothing wrong with taking time for yourself to work out who you are before you go out there into the dating world, because how can you offer who you are if you don't know who you are? There's nothing wrong with being selfish for a bit because you've got the rest of your life to be selfless. If you only love yourself 20%, that means somebody can come along and love you 30%. You're like, "Wow, that's so much." It's literally less than half. Whereas if you love yourself 100%, a person that falls in love with you has to go above and beyond the call of duty to make you feel special. That's something every one of us deserves, and that doesn't mean you're not happy.''<ref name=jigsaw/> ==='''Everyone You Hate is Going to Die''' (2021)=== *Ho trent'anni e ho firmato cinque separati documenti per il divorzio. Nessuno di loro era mio. Non preoccuparti. Stavo semplicemente autografando le carte delle persone a cui ho causato il [[divorzio]]. Si sono messi in fila, sotto la pioggia, per incontrarmi e ringraziarmi per aver causato la loro separazione e poi mi hanno chiesto di firmare i documenti come ricordo della loro vita- che hanno detto che avevo salvato. Come un [[Gesù]] bianco. :''I’m thirty years old, and I have signed five separate divorce papers. None of them were mine. Don’t worry. I was merely autographing the papers of people whose divorces I’ve caused. They lined up, in the rain, to meet me and thank me for causing their breakup and then asked me to sign the papers as a memento of their lives—which they said I had saved. Like a white Jesus.'' <ref name=everyone>Citato nel libro ''[https://www.penguinrandomhouse.com/books/621859/everyone-you-hate-is-going-to-die-by-daniel-sloss/ "Everyone You Hate is Going to Die: And Other Comforting Thoughts on Family, Friends, Sex, Love, and More Things That Ruin Your Life"]'', 12 ottobre 2021, pubblicato da Alfred A. Knopf, ISBN 9780525658146.</ref> *Le persone guardano il mio speciale stand-up show ''Puzzle'', in streaming in tutto il mondo su Netflix, e decidono che devono separarsi dai loro partner. È come [[The Ring (film 2002)|The Ring]], ma per relazioni di merda. In questo momento, il conteggio è di oltre 300 divorzi, 350 fidanzamenti annullati e più di 120.000 separazioni. :''People watch my stand-up special Jigsaw—streaming worldwide on Netflix—and they decide they have to split with their partners. It’s like The Ring, but for shitty relationships. At this moment in time, the tally stands at more than 300 divorces, 350 canceled engagements, and more than 120,000 breakups.''<ref name=everyone/> *Credevo nel vero [[amore]] e "nell'anima gemella". Ma credevo anche in [[Babbo Natale]] e nei [[Bitcoin]]. Le persone cambiano. Per tutta la scuola ero disperato nel trovare una [[fidanzata]]. Non avevo in mente una ragazza in particolare. Chiunque l'avrebbe fatto. Volevo solo una fidanzata. Questo è quello che avevano le persone della mia età, e le fidanzate si sono trasformate in mogli e alla fine in madri. I partner erano [[Pokémon]] glorificati, per quanto mi riguardava. Non avevo bisogno di catturarli tutti. Ma ne avevo decisamente bisogno di uno. A quel punto mi sarei preso un fottuto Weedle. :''I used to believe in true love and “the One.” But I also used to believe in Santa and Bitcoin. People change. All through school I was desperate to get a girlfriend. I didn’t have a particular girl in mind. Anyone would have done. I just wanted a girlfriend. That’s what people my age had, and girlfriends turned into wives and eventually mothers. Partners were glorified Pokémon, as far as I was concerned. I didn’t need to catch them all. But I definitely needed one. I’d’ve taken a fucking Weedle at that point.''<ref name=everyone/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} dc75jqyflu3khh58ef9vciuz85kkaq7 1218364 1218363 2022-07-22T14:05:11Z Kurtanglewwe1996 20888 /* Citazioni di Daniel Sloss */ wikitext text/x-wiki {{indicedx}} '''Daniel Sloss''' (1990 – vivente), comico, scrittore e attore scozzese. {{cronologico}} ==Citazioni di Daniel Sloss== ==='''Conan - TBS''' === *Ieri stavo guardando un documentario sulla natura e, se non lo sapete, i [[ragno|ragni]] non hanno il pene. Se mai si riproducessero, gli organi di riproduzione sono nelle due braccia anteriori ed è così che si riproducono, il che è ovviamente molto interessante ma cambia anche davvero ogni singolo film di [[Uomo Ragno|Spiderman]]. Giusto, non è un eroe, è un molestatore sessuale. Insomma, quello che sta facendo è terribile. :''I was watching a nature documentary yesterday, and if you don't know this, spiders don't have spider penises. If they are ever reproducing, the reproduction organs are in the front two arms and that's how they reproduce, which is obviously very interesting but it also really changes every single Spiderman movie. Right, he is not a hero, he is a sex offender. Like what is doind is awful.''<ref>"Conan", "TBS.com", 3 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=8KBcNtbUfDs ''Daniel Sloss’ Adorable Lesson On Animal Sexuality | CONAN on TBS'']] </ref> *{{NDR|Riferendosi agli U.S.A.}} Una nazione che crede che l'obesità sia una malattia... ma che l'omosessualità sia una scelta. :''A country that believes that obesity is a disease... but homosexuality is a choice.''<ref>"Conan", "TBS.com", 5 febbraio 2014, visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=Q_xvBv1JTJg </ref> *Adoro [[starnuto|starnutire]]. È la mia cosa preferita. La gente dice che starnutire è un quarto di un [[orgasmo]], devo dire che ne è uno completo. Mi piacciono così tanto, molto simili a un orgasmo in quanto hai bisogno di fazzoletti dopo e non dovresti farlo in faccia a uno sconosciuto. :''I love sneezing. It's my favorite thing. People say sneezing is a quarter of an orgasm, I must say it's a full one. I enjoy them that much, very similar to an orgasm in that you need tissues afterward and you shouldn't do it in a stranger's face.''<ref>"Conan", "TBS.com", 24 febbraio 2015, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=qiExFSDe2eg ''Daniel Sloss Stand-Up 02/24/15 | CONAN on TBS'']] </ref> ==='''Dark''' (2018)=== *Sappiamo tutti quanto facilmente i cattolici possano perdonare la pedofilia. [...] Puoi prendere in giro i neri. Puoi prendere in giro gli omosessuali. Puoi prendere in giro anche quelli di colore, ma nessuno prende in giro [[Gesù]]. :''We all know how easily the Catholics can forgive pedophilia. [...] You can make fun of the blacks. You can make fun of the queers. You can even make fun of the colored ones, but nobody makes fun of Jesus.''<ref name=dark>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Dark"]'', ''netflix.com'', 2018.</ref> *[[Gesù]] era... uno di quelli di colore, e questo non è in discussione. Possiamo discutere dell'esistenza di Dio tutto il giorno. Non sapremo mai se c'è un Dio in paradiso finché non sarà troppo tardi per me. Ma se sei cristiano, credi che Gesù sia nato a Betlemme. Che è in Medio Oriente. Se fosse stato bianco, sarebbe stato un fottuto miracolo. Sarebbe stato l'unico bianco per 400 miglia e avrebbe sconvolto le persone. "Guarda, sta trasformando l'acqua in vino. È di un altro colore! Perché nessuno ne parla? Viviamo nel deserto. Il sole è sempre nel cielo. Qualcuno ha la carnagione di un fottuto pupazzo di neve. Qualunque cosa siano." Perché il fatto triste è... se Gesù fosse vivo oggi, non supererebbe le tradizioni americane. :''Jesus was... one of the colored ones, and that is not up for debate. We can argue about the existence of God all day long. We'll never know whether there is a God in heaven until it's too late for me. But if you're Christian, you believe that Jesus was born in Bethlehem. That's in the Middle East. Had he been white, that would have been the fucking miracle. He would have been the only white guy for 400 miles, and it would have blown people's minds. "Look, he's turning water into wine. He's a different color! Why is no one mentioning this? We live in the desert. The sun is always in the sky. Somebody's got the complexion of a fucking snowman. Whatever those are." Because the sad fact is... if Jesus was alive today, he would not get through American customs.''<ref name=dark/> ==='''Puzzle''' (2018)=== *{{NDR|Riprendendo le parole del padre}} Immagina che tutte le nostre vite siano come i nostri [[puzzle]] individuali. Mentre attraversiamo la vita, lo stiamo solo mettendo insieme lentamente, pezzo per pezzo, sulla base delle esperienze e delle lezioni che abbiamo imparato, finché non otteniamo l'immagine migliore, ma il fatto è che tutti hanno anche perso la scatola per il loro puzzle. Quindi nessuno di noi sa quale sia l'immagine che stiamo cercando di creare, stiamo solo tirando ad indovinare con sicurezza. Quindi il modo migliore per fare un puzzle, quando non hai l'immagine su cui lavorare, è iniziare dall'esterno, dai lati esterni e dai quattro angoli. Famiglia. Amici. Hobbies/Interessi. Lavoro. :''Imagine all of our lives are like our own individual jigsaw puzzles. As we’re going through life, we’re just slowly piecing it together, bit by bit, based on experiences and lessons that we’ve learned, until we get the best picture, but the thing is everyone has also lost the box for their jigsaw. So none of us know what the image we’re trying to make is, we’re just confidently fucking guessing. So the best way to do a jigsaw, when you don’t have the image to work off, is to start from the outside, the sides and the four corners. Family. Friends. Hobbies/interests. Job.''<ref name=jigsaw>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Puzzle"]'' , ''netflix.com'', 2018. In originale inglese, "Jigsaw". </ref> *"Quindi una volta che hai le cose all'esterno, qual è la parte principale dell'immagine? A cosa stiamo lavorando tutti?" E lui [il padre] dice: "Beh, questo è il pezzo del partner. Tu e questa persona perfetta che non hai mai incontrato prima di uscire dal nulla, adattarti perfettamente alla tua vita, completarti e renderti completo per la prima volta nella tua vita, molto come tua madre ha fatto per me. :''So once you’ve got the stuff on the outside, what’s the main bit of the image? What we are all working towards?” And he goes, “Well, that’s the partner piece. You and this perfect person who you’ve never met before to come out of nowhere, fit your life perfectly, complete you and make you whole for the first time in your life, much like your mother did for me.”''<ref name=jigsaw/> *"Se non sei con qualcuno, sei guasto. Se non sei con qualcuno, sei incompleto. Se non sei con qualcuno, non sei completo". E non è solo qualcosa che mio padre mi ha fatto provare, è qualcosa che noi come società abbiamo fatto provare a ogni singolo bambino nato negli ultimi 40 anni. Ogni [[principessa]] Disney ha un [[principe]], ogni principe ha una principessa, ogni programma televisivo o film ha sempre un personaggio che non vuole avere una [[relazione]]. Sono felici di quello che sono. Ma poi alla fine della serie, indovina un po'? Si sono sbagliati! Si sbagliavano per voler stare da soli, che fottuto idiota. Tutti hanno bisogno di qualcuno. :''“If you are not with someone, you are broken. If you are not with someone, you are incomplete. If you are not with someone, you are not whole.” And that’s not just something my dad made me feel, that’s something that we as a society have made every single child born in the last 40 years feel. Every Disney princess has a prince, every prince has a princess, every television show or movie always has a character in it that doesn’t want to be in a relationship. They’re happy with who they are. But then by the end of the series, guess what? They were wrong! They were wrong for wanting to be alone, what a fucking idiot. Everyone needs someone.''<ref name=jigsaw/> *Il [[divorzio]], una cosa del tutto comune in cui non c'è niente di sbagliato. Quando stai crescendo e i genitori dei tuoi amici stanno divorziando, ti viene detto di non parlarne o menzionarlo perché è un tabù, ed è un tabù perché ogni [[relazione]] all'esterna è perfetta, perché nessuno di noi è disposto ad ammettere che nessuno di noi sa cosa cazzo stiamo facendo. [...] Cerchiamo così tanto di essere [[adulti]] che alcuni di noi prenderanno la persona sbagliata, il pezzo sbagliato del puzzle e lo incastreranno comunque nei nostri puzzle, negando che chiaramente non si incastri bene. :''Divorce, an entirely common thing that there is nothing wrong with. When you’re growing up and your friends’ parents get divorced, you’re told to not talk about it or mention it to them because it’s taboo, and it is taboo is because every relationship on the outside is perfect, because none of us are willing to admit that none of us know what the fuck we’re doing.'' [...] ''We’re so trying to be an adult that some of us will take the wrong person, the wrong jigsaw piece and just fucking jam them into our jigsaws anyway, denying that they clearly don’t fit.''<ref name=jigsaw/> *Ogni [[relazione]] è perfetta per tre mesi. [...] Perché dopo tre mesi, è allora che ti rendi conto che nessun altro è un pezzo di puzzle. Tutti gli altri su questo pianeta sono un individuo profondo e complesso come te, il che significa che anche loro hanno trascorso gli ultimi 20 anni circa della loro vita lavorando sul proprio puzzle, nello stesso modo in cui hai lavorato sul tuo. Non puoi aspettarti che all'improvviso loro rinuncino a tutto ciò che sono arrivati ​​a raggiungere, per adattarsi all'improvviso al tuo, nello stesso modo ti saresti arrabbiato se ti chiedessero di sacrificare tutto ciò che hai fatto, improvvisamente, per adattarti al loro [puzzle], ma ora, poiché vi piacete e vi interessate l'un l'altro, ora dovete fare un puzzle insieme. :''Every relationship is perfect for three months.'' [...] ''<nowiki/>'Cause after three months, that's when you realize that nobody else is a jigsaw piece. Everyone else on this planet is as deep and as complex an individual as you are, which means they too have spent the last 20 or so years of their life working on their own jigsaw puzzle, in the same way that you've been working on yours. You can't suddenly expect them to give up everything they've come to achieve, to suddenly fit into yours, in the same way that you'd be pissed off if they asked you to sacrifice everything you've done, suddenly come fit into theirs, but now, because you like each other and because you're interested in each other, now you have to make a jigsaw together.''<ref name=jigsaw/> *Ma il [[tempo]] non è sinonimo di [[successo]]. Puoi passare cinque o più anni con qualcuno e solo allora, dopo tutto il divertimento passato, guardi il puzzle e ti rendi conto che entrambi state lavorando su immagini molto diverse. Solo allora capisci che volete cose diverse. E in quel momento, hai una domanda molto, molto difficile da farti. Uno. Ammetto che gli ultimi cinque anni della mia vita sono stati uno spreco? Due. Spreco il resto della mia vita? Il 55% dei [[matrimonio|matrimoni] finisce con il [[divorzio]]. Il 99,0% delle [[relazioni]] iniziate prima dei 30 anni finisce. Se quelle fossero le statistiche per un intervento chirurgico, nessuno di noi rischierebbe di farlo. Ma poiché è amore e siamo stupidi, ci stendiamo semplicemente sul tavolo operatorio dicendo: "Forse questa volta non morirò dentro". La mia generazione è diventata così ossessionata dall'idea di iniziare il resto della propria vita che è disposta a rinunciare a quella che sta vivendo attualmente. Abbiamo romanticizzato l'idea delle relazioni d'amore, ed è cancerogeno. Le persone sono più innamorate dell'idea di amore rispetto alla persona con cui sono. :''But time does not equal success. You can spend five or more years with someone, and only then, after all the fun you had, you look at the jigsaw and realize you're both working towards very different images. Only then realize that you want different things. And in that moment, you have a very, very difficult question to ask yourself. One. Do I admit the last five years of my life have been a waste? Two. Do I waste the rest of my life? 55% of marriages end in divorce. 99.0% of relationships that started before they are 30 end. If those were the stats for surgery, none of us would fucking risk it. But because it's love and we're stupid, we just lie on the operating table like, "Maybe this time I won't die inside". My generation has become so obsessed with starting the rest of their lives that they're willing to give up the one they are currently living. We have romanticized the idea of romance, and it is cancerous. People are more in love with the idea of love than the person they are with.''<ref name=jigsaw/> *Devi imparare ad [[amare]] te stesso prima di poter permettere a qualcun altro di farlo. Questo è tutto. Non c'è niente di sbagliato nell'essere [[single]]. Non c'è niente di male nell'essere soli. Non c'è niente di sbagliato nel prendersi del tempo per capire chi sei prima di uscire nel mondo degli [[appuntamento|appuntamenti]], perché come puoi offrire chi sei se non sai chi sei? Non c'è niente di sbagliato nell'essere egoisti per un po' perché hai il resto della tua vita per essere altruista. Se ti ami solo per il 20%, significa che qualcuno può venire e amarti al 30%. Dici "Wow, è così tanto." È letteralmente meno della metà. Invece se ti ami al 100%, una persona che si innamora di te deve andare oltre il proprio dovere per farti sentire speciale. È qualcosa che ognuno di noi merita, e questo non significa che non sei felice. :''You have to learn to love yourself before you can allow someone else to do it as well. That's it. There's nothing wrong with being single. There's nothing wrong with being alone. There's nothing wrong with taking time for yourself to work out who you are before you go out there into the dating world, because how can you offer who you are if you don't know who you are? There's nothing wrong with being selfish for a bit because you've got the rest of your life to be selfless. If you only love yourself 20%, that means somebody can come along and love you 30%. You're like, "Wow, that's so much." It's literally less than half. Whereas if you love yourself 100%, a person that falls in love with you has to go above and beyond the call of duty to make you feel special. That's something every one of us deserves, and that doesn't mean you're not happy.''<ref name=jigsaw/> ==='''Everyone You Hate is Going to Die''' (2021)=== *Ho trent'anni e ho firmato cinque separati documenti per il divorzio. Nessuno di loro era mio. Non preoccuparti. Stavo semplicemente autografando le carte delle persone a cui ho causato il [[divorzio]]. Si sono messi in fila, sotto la pioggia, per incontrarmi e ringraziarmi per aver causato la loro separazione e poi mi hanno chiesto di firmare i documenti come ricordo della loro vita- che hanno detto che avevo salvato. Come un [[Gesù]] bianco. :''I’m thirty years old, and I have signed five separate divorce papers. None of them were mine. Don’t worry. I was merely autographing the papers of people whose divorces I’ve caused. They lined up, in the rain, to meet me and thank me for causing their breakup and then asked me to sign the papers as a memento of their lives—which they said I had saved. Like a white Jesus.'' <ref name=everyone>Citato nel libro ''[https://www.penguinrandomhouse.com/books/621859/everyone-you-hate-is-going-to-die-by-daniel-sloss/ "Everyone You Hate is Going to Die: And Other Comforting Thoughts on Family, Friends, Sex, Love, and More Things That Ruin Your Life"]'', 12 ottobre 2021, pubblicato da Alfred A. Knopf, ISBN 9780525658146.</ref> *Le persone guardano il mio speciale stand-up show ''Puzzle'', in streaming in tutto il mondo su Netflix, e decidono che devono separarsi dai loro partner. È come [[The Ring (film 2002)|The Ring]], ma per relazioni di merda. In questo momento, il conteggio è di oltre 300 divorzi, 350 fidanzamenti annullati e più di 120.000 separazioni. :''People watch my stand-up special Jigsaw—streaming worldwide on Netflix—and they decide they have to split with their partners. It’s like The Ring, but for shitty relationships. At this moment in time, the tally stands at more than 300 divorces, 350 canceled engagements, and more than 120,000 breakups.''<ref name=everyone/> *Credevo nel vero [[amore]] e "nell'anima gemella". Ma credevo anche in [[Babbo Natale]] e nei [[Bitcoin]]. Le persone cambiano. Per tutta la scuola ero disperato nel trovare una [[fidanzata]]. Non avevo in mente una ragazza in particolare. Chiunque l'avrebbe fatto. Volevo solo una fidanzata. Questo è quello che avevano le persone della mia età, e le fidanzate si sono trasformate in mogli e alla fine in madri. I partner erano [[Pokémon]] glorificati, per quanto mi riguardava. Non avevo bisogno di catturarli tutti. Ma ne avevo decisamente bisogno di uno. A quel punto mi sarei preso un fottuto Weedle. :''I used to believe in true love and “the One.” But I also used to believe in Santa and Bitcoin. People change. All through school I was desperate to get a girlfriend. I didn’t have a particular girl in mind. Anyone would have done. I just wanted a girlfriend. That’s what people my age had, and girlfriends turned into wives and eventually mothers. Partners were glorified Pokémon, as far as I was concerned. I didn’t need to catch them all. But I definitely needed one. I’d’ve taken a fucking Weedle at that point.''<ref name=everyone/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} 7z0q03szv61oozc5qq9hi79pur5alkj 1218369 1218364 2022-07-22T14:26:03Z Kurtanglewwe1996 20888 /* Citazioni di Daniel Sloss */ wikitext text/x-wiki {{indicedx}} '''Daniel Sloss''' (1990 – vivente), comico, scrittore e attore scozzese. {{cronologico}} ==Citazioni di Daniel Sloss== ==='''Conan - TBS''' === *Ieri stavo guardando un documentario sulla natura e, se non lo sapete, i [[ragno|ragni]] non hanno il pene. Se mai si riproducessero, gli organi di riproduzione sono nelle due braccia anteriori ed è così che si riproducono, il che è ovviamente molto interessante ma cambia anche davvero ogni singolo film di [[Uomo Ragno|Spiderman]]. Giusto, non è un eroe, è un molestatore sessuale. Insomma, quello che sta facendo è terribile. :''I was watching a nature documentary yesterday, and if you don't know this, spiders don't have spider penises. If they are ever reproducing, the reproduction organs are in the front two arms and that's how they reproduce, which is obviously very interesting but it also really changes every single Spiderman movie. Right, he is not a hero, he is a sex offender. Like what is doind is awful.''<ref>"Conan", "TBS.com", 3 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=8KBcNtbUfDs ''Daniel Sloss’ Adorable Lesson On Animal Sexuality | CONAN on TBS'']] </ref> *{{NDR|Riferendosi agli U.S.A.}} Una nazione che crede che l'obesità sia una malattia... ma che l'omosessualità sia una scelta. :''A country that believes that obesity is a disease... but homosexuality is a choice.''<ref>"Conan", "TBS.com", 5 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=QdO7hMp6SBY ''Daniel Sloss Stand-Up 02/05/14 | CONAN on TBS'']] </ref> *Adoro [[starnuto|starnutire]]. È la mia cosa preferita. La gente dice che starnutire è un quarto di un [[orgasmo]], devo dire che ne è uno completo. Mi piacciono così tanto, molto simili a un orgasmo in quanto hai bisogno di fazzoletti dopo e non dovresti farlo in faccia a uno sconosciuto. :''I love sneezing. It's my favorite thing. People say sneezing is a quarter of an orgasm, I must say it's a full one. I enjoy them that much, very similar to an orgasm in that you need tissues afterward and you shouldn't do it in a stranger's face.''<ref>"Conan", "TBS.com", 24 febbraio 2015, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=qiExFSDe2eg ''Daniel Sloss Stand-Up 02/24/15 | CONAN on TBS'']] </ref> ==='''Dark''' (2018)=== *Sappiamo tutti quanto facilmente i cattolici possano perdonare la pedofilia. [...] Puoi prendere in giro i neri. Puoi prendere in giro gli omosessuali. Puoi prendere in giro anche quelli di colore, ma nessuno prende in giro [[Gesù]]. :''We all know how easily the Catholics can forgive pedophilia. [...] You can make fun of the blacks. You can make fun of the queers. You can even make fun of the colored ones, but nobody makes fun of Jesus.''<ref name=dark>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Dark"]'', ''netflix.com'', 2018.</ref> *[[Gesù]] era... uno di quelli di colore, e questo non è in discussione. Possiamo discutere dell'esistenza di Dio tutto il giorno. Non sapremo mai se c'è un Dio in paradiso finché non sarà troppo tardi per me. Ma se sei cristiano, credi che Gesù sia nato a Betlemme. Che è in Medio Oriente. Se fosse stato bianco, sarebbe stato un fottuto miracolo. Sarebbe stato l'unico bianco per 400 miglia e avrebbe sconvolto le persone. "Guarda, sta trasformando l'acqua in vino. È di un altro colore! Perché nessuno ne parla? Viviamo nel deserto. Il sole è sempre nel cielo. Qualcuno ha la carnagione di un fottuto pupazzo di neve. Qualunque cosa siano." Perché il fatto triste è... se Gesù fosse vivo oggi, non supererebbe le tradizioni americane. :''Jesus was... one of the colored ones, and that is not up for debate. We can argue about the existence of God all day long. We'll never know whether there is a God in heaven until it's too late for me. But if you're Christian, you believe that Jesus was born in Bethlehem. That's in the Middle East. Had he been white, that would have been the fucking miracle. He would have been the only white guy for 400 miles, and it would have blown people's minds. "Look, he's turning water into wine. He's a different color! Why is no one mentioning this? We live in the desert. The sun is always in the sky. Somebody's got the complexion of a fucking snowman. Whatever those are." Because the sad fact is... if Jesus was alive today, he would not get through American customs.''<ref name=dark/> ==='''Puzzle''' (2018)=== *{{NDR|Riprendendo le parole del padre}} Immagina che tutte le nostre vite siano come i nostri [[puzzle]] individuali. Mentre attraversiamo la vita, lo stiamo solo mettendo insieme lentamente, pezzo per pezzo, sulla base delle esperienze e delle lezioni che abbiamo imparato, finché non otteniamo l'immagine migliore, ma il fatto è che tutti hanno anche perso la scatola per il loro puzzle. Quindi nessuno di noi sa quale sia l'immagine che stiamo cercando di creare, stiamo solo tirando ad indovinare con sicurezza. Quindi il modo migliore per fare un puzzle, quando non hai l'immagine su cui lavorare, è iniziare dall'esterno, dai lati esterni e dai quattro angoli. Famiglia. Amici. Hobbies/Interessi. Lavoro. :''Imagine all of our lives are like our own individual jigsaw puzzles. As we’re going through life, we’re just slowly piecing it together, bit by bit, based on experiences and lessons that we’ve learned, until we get the best picture, but the thing is everyone has also lost the box for their jigsaw. So none of us know what the image we’re trying to make is, we’re just confidently fucking guessing. So the best way to do a jigsaw, when you don’t have the image to work off, is to start from the outside, the sides and the four corners. Family. Friends. Hobbies/interests. Job.''<ref name=jigsaw>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Puzzle"]'' , ''netflix.com'', 2018. In originale inglese, "Jigsaw". </ref> *"Quindi una volta che hai le cose all'esterno, qual è la parte principale dell'immagine? A cosa stiamo lavorando tutti?" E lui [il padre] dice: "Beh, questo è il pezzo del partner. Tu e questa persona perfetta che non hai mai incontrato prima di uscire dal nulla, adattarti perfettamente alla tua vita, completarti e renderti completo per la prima volta nella tua vita, molto come tua madre ha fatto per me. :''So once you’ve got the stuff on the outside, what’s the main bit of the image? What we are all working towards?” And he goes, “Well, that’s the partner piece. You and this perfect person who you’ve never met before to come out of nowhere, fit your life perfectly, complete you and make you whole for the first time in your life, much like your mother did for me.”''<ref name=jigsaw/> *"Se non sei con qualcuno, sei guasto. Se non sei con qualcuno, sei incompleto. Se non sei con qualcuno, non sei completo". E non è solo qualcosa che mio padre mi ha fatto provare, è qualcosa che noi come società abbiamo fatto provare a ogni singolo bambino nato negli ultimi 40 anni. Ogni [[principessa]] Disney ha un [[principe]], ogni principe ha una principessa, ogni programma televisivo o film ha sempre un personaggio che non vuole avere una [[relazione]]. Sono felici di quello che sono. Ma poi alla fine della serie, indovina un po'? Si sono sbagliati! Si sbagliavano per voler stare da soli, che fottuto idiota. Tutti hanno bisogno di qualcuno. :''“If you are not with someone, you are broken. If you are not with someone, you are incomplete. If you are not with someone, you are not whole.” And that’s not just something my dad made me feel, that’s something that we as a society have made every single child born in the last 40 years feel. Every Disney princess has a prince, every prince has a princess, every television show or movie always has a character in it that doesn’t want to be in a relationship. They’re happy with who they are. But then by the end of the series, guess what? They were wrong! They were wrong for wanting to be alone, what a fucking idiot. Everyone needs someone.''<ref name=jigsaw/> *Il [[divorzio]], una cosa del tutto comune in cui non c'è niente di sbagliato. Quando stai crescendo e i genitori dei tuoi amici stanno divorziando, ti viene detto di non parlarne o menzionarlo perché è un tabù, ed è un tabù perché ogni [[relazione]] all'esterna è perfetta, perché nessuno di noi è disposto ad ammettere che nessuno di noi sa cosa cazzo stiamo facendo. [...] Cerchiamo così tanto di essere [[adulti]] che alcuni di noi prenderanno la persona sbagliata, il pezzo sbagliato del puzzle e lo incastreranno comunque nei nostri puzzle, negando che chiaramente non si incastri bene. :''Divorce, an entirely common thing that there is nothing wrong with. When you’re growing up and your friends’ parents get divorced, you’re told to not talk about it or mention it to them because it’s taboo, and it is taboo is because every relationship on the outside is perfect, because none of us are willing to admit that none of us know what the fuck we’re doing.'' [...] ''We’re so trying to be an adult that some of us will take the wrong person, the wrong jigsaw piece and just fucking jam them into our jigsaws anyway, denying that they clearly don’t fit.''<ref name=jigsaw/> *Ogni [[relazione]] è perfetta per tre mesi. [...] Perché dopo tre mesi, è allora che ti rendi conto che nessun altro è un pezzo di puzzle. Tutti gli altri su questo pianeta sono un individuo profondo e complesso come te, il che significa che anche loro hanno trascorso gli ultimi 20 anni circa della loro vita lavorando sul proprio puzzle, nello stesso modo in cui hai lavorato sul tuo. Non puoi aspettarti che all'improvviso loro rinuncino a tutto ciò che sono arrivati ​​a raggiungere, per adattarsi all'improvviso al tuo, nello stesso modo ti saresti arrabbiato se ti chiedessero di sacrificare tutto ciò che hai fatto, improvvisamente, per adattarti al loro [puzzle], ma ora, poiché vi piacete e vi interessate l'un l'altro, ora dovete fare un puzzle insieme. :''Every relationship is perfect for three months.'' [...] ''<nowiki/>'Cause after three months, that's when you realize that nobody else is a jigsaw piece. Everyone else on this planet is as deep and as complex an individual as you are, which means they too have spent the last 20 or so years of their life working on their own jigsaw puzzle, in the same way that you've been working on yours. You can't suddenly expect them to give up everything they've come to achieve, to suddenly fit into yours, in the same way that you'd be pissed off if they asked you to sacrifice everything you've done, suddenly come fit into theirs, but now, because you like each other and because you're interested in each other, now you have to make a jigsaw together.''<ref name=jigsaw/> *Ma il [[tempo]] non è sinonimo di [[successo]]. Puoi passare cinque o più anni con qualcuno e solo allora, dopo tutto il divertimento passato, guardi il puzzle e ti rendi conto che entrambi state lavorando su immagini molto diverse. Solo allora capisci che volete cose diverse. E in quel momento, hai una domanda molto, molto difficile da farti. Uno. Ammetto che gli ultimi cinque anni della mia vita sono stati uno spreco? Due. Spreco il resto della mia vita? Il 55% dei [[matrimonio|matrimoni] finisce con il [[divorzio]]. Il 99,0% delle [[relazioni]] iniziate prima dei 30 anni finisce. Se quelle fossero le statistiche per un intervento chirurgico, nessuno di noi rischierebbe di farlo. Ma poiché è amore e siamo stupidi, ci stendiamo semplicemente sul tavolo operatorio dicendo: "Forse questa volta non morirò dentro". La mia generazione è diventata così ossessionata dall'idea di iniziare il resto della propria vita che è disposta a rinunciare a quella che sta vivendo attualmente. Abbiamo romanticizzato l'idea delle relazioni d'amore, ed è cancerogeno. Le persone sono più innamorate dell'idea di amore rispetto alla persona con cui sono. :''But time does not equal success. You can spend five or more years with someone, and only then, after all the fun you had, you look at the jigsaw and realize you're both working towards very different images. Only then realize that you want different things. And in that moment, you have a very, very difficult question to ask yourself. One. Do I admit the last five years of my life have been a waste? Two. Do I waste the rest of my life? 55% of marriages end in divorce. 99.0% of relationships that started before they are 30 end. If those were the stats for surgery, none of us would fucking risk it. But because it's love and we're stupid, we just lie on the operating table like, "Maybe this time I won't die inside". My generation has become so obsessed with starting the rest of their lives that they're willing to give up the one they are currently living. We have romanticized the idea of romance, and it is cancerous. People are more in love with the idea of love than the person they are with.''<ref name=jigsaw/> *Devi imparare ad [[amare]] te stesso prima di poter permettere a qualcun altro di farlo. Questo è tutto. Non c'è niente di sbagliato nell'essere [[single]]. Non c'è niente di male nell'essere soli. Non c'è niente di sbagliato nel prendersi del tempo per capire chi sei prima di uscire nel mondo degli [[appuntamento|appuntamenti]], perché come puoi offrire chi sei se non sai chi sei? Non c'è niente di sbagliato nell'essere egoisti per un po' perché hai il resto della tua vita per essere altruista. Se ti ami solo per il 20%, significa che qualcuno può venire e amarti al 30%. Dici "Wow, è così tanto." È letteralmente meno della metà. Invece se ti ami al 100%, una persona che si innamora di te deve andare oltre il proprio dovere per farti sentire speciale. È qualcosa che ognuno di noi merita, e questo non significa che non sei felice. :''You have to learn to love yourself before you can allow someone else to do it as well. That's it. There's nothing wrong with being single. There's nothing wrong with being alone. There's nothing wrong with taking time for yourself to work out who you are before you go out there into the dating world, because how can you offer who you are if you don't know who you are? There's nothing wrong with being selfish for a bit because you've got the rest of your life to be selfless. If you only love yourself 20%, that means somebody can come along and love you 30%. You're like, "Wow, that's so much." It's literally less than half. Whereas if you love yourself 100%, a person that falls in love with you has to go above and beyond the call of duty to make you feel special. That's something every one of us deserves, and that doesn't mean you're not happy.''<ref name=jigsaw/> ==='''Everyone You Hate is Going to Die''' (2021)=== *Ho trent'anni e ho firmato cinque separati documenti per il divorzio. Nessuno di loro era mio. Non preoccuparti. Stavo semplicemente autografando le carte delle persone a cui ho causato il [[divorzio]]. Si sono messi in fila, sotto la pioggia, per incontrarmi e ringraziarmi per aver causato la loro separazione e poi mi hanno chiesto di firmare i documenti come ricordo della loro vita- che hanno detto che avevo salvato. Come un [[Gesù]] bianco. :''I’m thirty years old, and I have signed five separate divorce papers. None of them were mine. Don’t worry. I was merely autographing the papers of people whose divorces I’ve caused. They lined up, in the rain, to meet me and thank me for causing their breakup and then asked me to sign the papers as a memento of their lives—which they said I had saved. Like a white Jesus.'' <ref name=everyone>Citato nel libro ''[https://www.penguinrandomhouse.com/books/621859/everyone-you-hate-is-going-to-die-by-daniel-sloss/ "Everyone You Hate is Going to Die: And Other Comforting Thoughts on Family, Friends, Sex, Love, and More Things That Ruin Your Life"]'', 12 ottobre 2021, pubblicato da Alfred A. Knopf, ISBN 9780525658146.</ref> *Le persone guardano il mio speciale stand-up show ''Puzzle'', in streaming in tutto il mondo su Netflix, e decidono che devono separarsi dai loro partner. È come [[The Ring (film 2002)|The Ring]], ma per relazioni di merda. In questo momento, il conteggio è di oltre 300 divorzi, 350 fidanzamenti annullati e più di 120.000 separazioni. :''People watch my stand-up special Jigsaw—streaming worldwide on Netflix—and they decide they have to split with their partners. It’s like The Ring, but for shitty relationships. At this moment in time, the tally stands at more than 300 divorces, 350 canceled engagements, and more than 120,000 breakups.''<ref name=everyone/> *Credevo nel vero [[amore]] e "nell'anima gemella". Ma credevo anche in [[Babbo Natale]] e nei [[Bitcoin]]. Le persone cambiano. Per tutta la scuola ero disperato nel trovare una [[fidanzata]]. Non avevo in mente una ragazza in particolare. Chiunque l'avrebbe fatto. Volevo solo una fidanzata. Questo è quello che avevano le persone della mia età, e le fidanzate si sono trasformate in mogli e alla fine in madri. I partner erano [[Pokémon]] glorificati, per quanto mi riguardava. Non avevo bisogno di catturarli tutti. Ma ne avevo decisamente bisogno di uno. A quel punto mi sarei preso un fottuto Weedle. :''I used to believe in true love and “the One.” But I also used to believe in Santa and Bitcoin. People change. All through school I was desperate to get a girlfriend. I didn’t have a particular girl in mind. Anyone would have done. I just wanted a girlfriend. That’s what people my age had, and girlfriends turned into wives and eventually mothers. Partners were glorified Pokémon, as far as I was concerned. I didn’t need to catch them all. But I definitely needed one. I’d’ve taken a fucking Weedle at that point.''<ref name=everyone/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} 0b5d2tig922sqbmh0e2fw3iy3hddls4 1218383 1218369 2022-07-22T15:00:15Z Kurtanglewwe1996 20888 /* Citazioni di Daniel Sloss */ wikitext text/x-wiki {{indicedx}} '''Daniel Sloss''' (1990 – vivente), comico, scrittore e attore scozzese. {{cronologico}} ==Citazioni di Daniel Sloss== ==='''Conan - TBS''' === *Ieri stavo guardando un documentario sulla natura e, se non lo sapete, i [[ragno|ragni]] non hanno il pene. Se mai si riproducessero, gli organi di riproduzione sono nelle due braccia anteriori ed è così che si riproducono, il che è ovviamente molto interessante ma cambia anche davvero ogni singolo film di [[Uomo Ragno|Spiderman]]. Giusto, non è un eroe, è un molestatore sessuale. Insomma, quello che sta facendo è terribile. :''I was watching a nature documentary yesterday, and if you don't know this, spiders don't have spider penises. If they are ever reproducing, the reproduction organs are in the front two arms and that's how they reproduce, which is obviously very interesting but it also really changes every single Spiderman movie. Right, he is not a hero, he is a sex offender. Like what is doind is awful.''<ref>"Conan", "TBS.com", 3 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=8KBcNtbUfDs ''Daniel Sloss’ Adorable Lesson On Animal Sexuality | CONAN on TBS'']] </ref> *{{NDR|Riferendosi agli [[USA]]}} Una nazione che crede che l'[[obesità]] sia una malattia... ma che l'[[omosessualità]] sia una scelta. :''A country that believes that obesity is a disease... but homosexuality is a choice.''<ref>"Conan", "TBS.com", 5 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=QdO7hMp6SBY ''Daniel Sloss Stand-Up 02/05/14 | CONAN on TBS'']] </ref> *Il motivo per cui mi piace [[Tinder]] è perché prima di Tinder dovevo indovinare quante donne non volevano dormire con me, ma ora, grazie a Tinder, mi manderà la lista direttamente in tasca. Non sono più curioso. Puoi anche cambiare la distanza, così ora posso scoprire quante donne in una determinata stanza non vogliono avere niente a che fare con me. La tecnologia è arrivata lontano, ragazzi. So che mi infastidisce ogni volta che vado su Internet, come sui siti porno, "ci sono ragazze locali nella tua zona che vogliono fare sesso con te", no, non lo vogliono, ho controllato a fondo. :''The reason I like Tinder it's because before Tinder I had to guess how many women didn't want to sleep with me, but now, thanks to Tinder, it will send the list directly to my pocket. I'm curious no more. You can even change the distance, so now I can find out how many women in a particular room want nothing to do with me. Technology has come far, guys. I know I get annoyed whenever I go in the internet, like on the porn websites, "there are local sluts in your area want to do you", no they don't, I have check thoroughly.''<ref>"Conan", "TBS.com", 26 giugno 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=M3QTjwYNtg8 ''Daniel Sloss Got Banned From Playing FIFA On Xbox | CONAN on TBS'']] </ref> *Adoro [[starnuto|starnutire]]. È la mia cosa preferita. La gente dice che starnutire è un quarto di un [[orgasmo]], devo dire che ne è uno completo. Mi piacciono così tanto, molto simili a un orgasmo in quanto hai bisogno di fazzoletti dopo e non dovresti farlo in faccia a uno sconosciuto. :''I love sneezing. It's my favorite thing. People say sneezing is a quarter of an orgasm, I must say it's a full one. I enjoy them that much, very similar to an orgasm in that you need tissues afterward and you shouldn't do it in a stranger's face.''<ref>"Conan", "TBS.com", 24 febbraio 2015, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=qiExFSDe2eg ''Daniel Sloss Stand-Up 02/24/15 | CONAN on TBS'']] </ref> ==='''Dark''' (2018)=== *Sappiamo tutti quanto facilmente i cattolici possano perdonare la pedofilia. [...] Puoi prendere in giro i neri. Puoi prendere in giro gli omosessuali. Puoi prendere in giro anche quelli di colore, ma nessuno prende in giro [[Gesù]]. :''We all know how easily the Catholics can forgive pedophilia. [...] You can make fun of the blacks. You can make fun of the queers. You can even make fun of the colored ones, but nobody makes fun of Jesus.''<ref name=dark>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Dark"]'', ''netflix.com'', 2018.</ref> *[[Gesù]] era... uno di quelli di colore, e questo non è in discussione. Possiamo discutere dell'esistenza di Dio tutto il giorno. Non sapremo mai se c'è un Dio in paradiso finché non sarà troppo tardi per me. Ma se sei cristiano, credi che Gesù sia nato a Betlemme. Che è in Medio Oriente. Se fosse stato bianco, sarebbe stato un fottuto miracolo. Sarebbe stato l'unico bianco per 400 miglia e avrebbe sconvolto le persone. "Guarda, sta trasformando l'acqua in vino. È di un altro colore! Perché nessuno ne parla? Viviamo nel deserto. Il sole è sempre nel cielo. Qualcuno ha la carnagione di un fottuto pupazzo di neve. Qualunque cosa siano." Perché il fatto triste è... se Gesù fosse vivo oggi, non supererebbe le tradizioni americane. :''Jesus was... one of the colored ones, and that is not up for debate. We can argue about the existence of God all day long. We'll never know whether there is a God in heaven until it's too late for me. But if you're Christian, you believe that Jesus was born in Bethlehem. That's in the Middle East. Had he been white, that would have been the fucking miracle. He would have been the only white guy for 400 miles, and it would have blown people's minds. "Look, he's turning water into wine. He's a different color! Why is no one mentioning this? We live in the desert. The sun is always in the sky. Somebody's got the complexion of a fucking snowman. Whatever those are." Because the sad fact is... if Jesus was alive today, he would not get through American customs.''<ref name=dark/> ==='''Puzzle''' (2018)=== *{{NDR|Riprendendo le parole del padre}} Immagina che tutte le nostre vite siano come i nostri [[puzzle]] individuali. Mentre attraversiamo la vita, lo stiamo solo mettendo insieme lentamente, pezzo per pezzo, sulla base delle esperienze e delle lezioni che abbiamo imparato, finché non otteniamo l'immagine migliore, ma il fatto è che tutti hanno anche perso la scatola per il loro puzzle. Quindi nessuno di noi sa quale sia l'immagine che stiamo cercando di creare, stiamo solo tirando ad indovinare con sicurezza. Quindi il modo migliore per fare un puzzle, quando non hai l'immagine su cui lavorare, è iniziare dall'esterno, dai lati esterni e dai quattro angoli. Famiglia. Amici. Hobbies/Interessi. Lavoro. :''Imagine all of our lives are like our own individual jigsaw puzzles. As we’re going through life, we’re just slowly piecing it together, bit by bit, based on experiences and lessons that we’ve learned, until we get the best picture, but the thing is everyone has also lost the box for their jigsaw. So none of us know what the image we’re trying to make is, we’re just confidently fucking guessing. So the best way to do a jigsaw, when you don’t have the image to work off, is to start from the outside, the sides and the four corners. Family. Friends. Hobbies/interests. Job.''<ref name=jigsaw>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Puzzle"]'' , ''netflix.com'', 2018. In originale inglese, "Jigsaw". </ref> *"Quindi una volta che hai le cose all'esterno, qual è la parte principale dell'immagine? A cosa stiamo lavorando tutti?" E lui [il padre] dice: "Beh, questo è il pezzo del partner. Tu e questa persona perfetta che non hai mai incontrato prima di uscire dal nulla, adattarti perfettamente alla tua vita, completarti e renderti completo per la prima volta nella tua vita, molto come tua madre ha fatto per me. :''So once you’ve got the stuff on the outside, what’s the main bit of the image? What we are all working towards?” And he goes, “Well, that’s the partner piece. You and this perfect person who you’ve never met before to come out of nowhere, fit your life perfectly, complete you and make you whole for the first time in your life, much like your mother did for me.”''<ref name=jigsaw/> *"Se non sei con qualcuno, sei guasto. Se non sei con qualcuno, sei incompleto. Se non sei con qualcuno, non sei completo". E non è solo qualcosa che mio padre mi ha fatto provare, è qualcosa che noi come società abbiamo fatto provare a ogni singolo bambino nato negli ultimi 40 anni. Ogni [[principessa]] Disney ha un [[principe]], ogni principe ha una principessa, ogni programma televisivo o film ha sempre un personaggio che non vuole avere una [[relazione]]. Sono felici di quello che sono. Ma poi alla fine della serie, indovina un po'? Si sono sbagliati! Si sbagliavano per voler stare da soli, che fottuto idiota. Tutti hanno bisogno di qualcuno. :''“If you are not with someone, you are broken. If you are not with someone, you are incomplete. If you are not with someone, you are not whole.” And that’s not just something my dad made me feel, that’s something that we as a society have made every single child born in the last 40 years feel. Every Disney princess has a prince, every prince has a princess, every television show or movie always has a character in it that doesn’t want to be in a relationship. They’re happy with who they are. But then by the end of the series, guess what? They were wrong! They were wrong for wanting to be alone, what a fucking idiot. Everyone needs someone.''<ref name=jigsaw/> *Il [[divorzio]], una cosa del tutto comune in cui non c'è niente di sbagliato. Quando stai crescendo e i genitori dei tuoi amici stanno divorziando, ti viene detto di non parlarne o menzionarlo perché è un tabù, ed è un tabù perché ogni [[relazione]] all'esterna è perfetta, perché nessuno di noi è disposto ad ammettere che nessuno di noi sa cosa cazzo stiamo facendo. [...] Cerchiamo così tanto di essere [[adulti]] che alcuni di noi prenderanno la persona sbagliata, il pezzo sbagliato del puzzle e lo incastreranno comunque nei nostri puzzle, negando che chiaramente non si incastri bene. :''Divorce, an entirely common thing that there is nothing wrong with. When you’re growing up and your friends’ parents get divorced, you’re told to not talk about it or mention it to them because it’s taboo, and it is taboo is because every relationship on the outside is perfect, because none of us are willing to admit that none of us know what the fuck we’re doing.'' [...] ''We’re so trying to be an adult that some of us will take the wrong person, the wrong jigsaw piece and just fucking jam them into our jigsaws anyway, denying that they clearly don’t fit.''<ref name=jigsaw/> *Ogni [[relazione]] è perfetta per tre mesi. [...] Perché dopo tre mesi, è allora che ti rendi conto che nessun altro è un pezzo di puzzle. Tutti gli altri su questo pianeta sono un individuo profondo e complesso come te, il che significa che anche loro hanno trascorso gli ultimi 20 anni circa della loro vita lavorando sul proprio puzzle, nello stesso modo in cui hai lavorato sul tuo. Non puoi aspettarti che all'improvviso loro rinuncino a tutto ciò che sono arrivati ​​a raggiungere, per adattarsi all'improvviso al tuo, nello stesso modo ti saresti arrabbiato se ti chiedessero di sacrificare tutto ciò che hai fatto, improvvisamente, per adattarti al loro [puzzle], ma ora, poiché vi piacete e vi interessate l'un l'altro, ora dovete fare un puzzle insieme. :''Every relationship is perfect for three months.'' [...] ''<nowiki/>'Cause after three months, that's when you realize that nobody else is a jigsaw piece. Everyone else on this planet is as deep and as complex an individual as you are, which means they too have spent the last 20 or so years of their life working on their own jigsaw puzzle, in the same way that you've been working on yours. You can't suddenly expect them to give up everything they've come to achieve, to suddenly fit into yours, in the same way that you'd be pissed off if they asked you to sacrifice everything you've done, suddenly come fit into theirs, but now, because you like each other and because you're interested in each other, now you have to make a jigsaw together.''<ref name=jigsaw/> *Ma il [[tempo]] non è sinonimo di [[successo]]. Puoi passare cinque o più anni con qualcuno e solo allora, dopo tutto il divertimento passato, guardi il puzzle e ti rendi conto che entrambi state lavorando su immagini molto diverse. Solo allora capisci che volete cose diverse. E in quel momento, hai una domanda molto, molto difficile da farti. Uno. Ammetto che gli ultimi cinque anni della mia vita sono stati uno spreco? Due. Spreco il resto della mia vita? Il 55% dei [[matrimonio|matrimoni] finisce con il [[divorzio]]. Il 99,0% delle [[relazioni]] iniziate prima dei 30 anni finisce. Se quelle fossero le statistiche per un intervento chirurgico, nessuno di noi rischierebbe di farlo. Ma poiché è amore e siamo stupidi, ci stendiamo semplicemente sul tavolo operatorio dicendo: "Forse questa volta non morirò dentro". La mia generazione è diventata così ossessionata dall'idea di iniziare il resto della propria vita che è disposta a rinunciare a quella che sta vivendo attualmente. Abbiamo romanticizzato l'idea delle relazioni d'amore, ed è cancerogeno. Le persone sono più innamorate dell'idea di amore rispetto alla persona con cui sono. :''But time does not equal success. You can spend five or more years with someone, and only then, after all the fun you had, you look at the jigsaw and realize you're both working towards very different images. Only then realize that you want different things. And in that moment, you have a very, very difficult question to ask yourself. One. Do I admit the last five years of my life have been a waste? Two. Do I waste the rest of my life? 55% of marriages end in divorce. 99.0% of relationships that started before they are 30 end. If those were the stats for surgery, none of us would fucking risk it. But because it's love and we're stupid, we just lie on the operating table like, "Maybe this time I won't die inside". My generation has become so obsessed with starting the rest of their lives that they're willing to give up the one they are currently living. We have romanticized the idea of romance, and it is cancerous. People are more in love with the idea of love than the person they are with.''<ref name=jigsaw/> *Devi imparare ad [[amare]] te stesso prima di poter permettere a qualcun altro di farlo. Questo è tutto. Non c'è niente di sbagliato nell'essere [[single]]. Non c'è niente di male nell'essere soli. Non c'è niente di sbagliato nel prendersi del tempo per capire chi sei prima di uscire nel mondo degli [[appuntamento|appuntamenti]], perché come puoi offrire chi sei se non sai chi sei? Non c'è niente di sbagliato nell'essere egoisti per un po' perché hai il resto della tua vita per essere altruista. Se ti ami solo per il 20%, significa che qualcuno può venire e amarti al 30%. Dici "Wow, è così tanto." È letteralmente meno della metà. Invece se ti ami al 100%, una persona che si innamora di te deve andare oltre il proprio dovere per farti sentire speciale. È qualcosa che ognuno di noi merita, e questo non significa che non sei felice. :''You have to learn to love yourself before you can allow someone else to do it as well. That's it. There's nothing wrong with being single. There's nothing wrong with being alone. There's nothing wrong with taking time for yourself to work out who you are before you go out there into the dating world, because how can you offer who you are if you don't know who you are? There's nothing wrong with being selfish for a bit because you've got the rest of your life to be selfless. If you only love yourself 20%, that means somebody can come along and love you 30%. You're like, "Wow, that's so much." It's literally less than half. Whereas if you love yourself 100%, a person that falls in love with you has to go above and beyond the call of duty to make you feel special. That's something every one of us deserves, and that doesn't mean you're not happy.''<ref name=jigsaw/> ==='''Everyone You Hate is Going to Die''' (2021)=== *Ho trent'anni e ho firmato cinque separati documenti per il divorzio. Nessuno di loro era mio. Non preoccuparti. Stavo semplicemente autografando le carte delle persone a cui ho causato il [[divorzio]]. Si sono messi in fila, sotto la pioggia, per incontrarmi e ringraziarmi per aver causato la loro separazione e poi mi hanno chiesto di firmare i documenti come ricordo della loro vita- che hanno detto che avevo salvato. Come un [[Gesù]] bianco. :''I’m thirty years old, and I have signed five separate divorce papers. None of them were mine. Don’t worry. I was merely autographing the papers of people whose divorces I’ve caused. They lined up, in the rain, to meet me and thank me for causing their breakup and then asked me to sign the papers as a memento of their lives—which they said I had saved. Like a white Jesus.'' <ref name=everyone>Citato nel libro ''[https://www.penguinrandomhouse.com/books/621859/everyone-you-hate-is-going-to-die-by-daniel-sloss/ "Everyone You Hate is Going to Die: And Other Comforting Thoughts on Family, Friends, Sex, Love, and More Things That Ruin Your Life"]'', 12 ottobre 2021, pubblicato da Alfred A. Knopf, ISBN 9780525658146.</ref> *Le persone guardano il mio speciale stand-up show ''Puzzle'', in streaming in tutto il mondo su Netflix, e decidono che devono separarsi dai loro partner. È come [[The Ring (film 2002)|The Ring]], ma per relazioni di merda. In questo momento, il conteggio è di oltre 300 divorzi, 350 fidanzamenti annullati e più di 120.000 separazioni. :''People watch my stand-up special Jigsaw—streaming worldwide on Netflix—and they decide they have to split with their partners. It’s like The Ring, but for shitty relationships. At this moment in time, the tally stands at more than 300 divorces, 350 canceled engagements, and more than 120,000 breakups.''<ref name=everyone/> *Credevo nel vero [[amore]] e "nell'anima gemella". Ma credevo anche in [[Babbo Natale]] e nei [[Bitcoin]]. Le persone cambiano. Per tutta la scuola ero disperato nel trovare una [[fidanzata]]. Non avevo in mente una ragazza in particolare. Chiunque l'avrebbe fatto. Volevo solo una fidanzata. Questo è quello che avevano le persone della mia età, e le fidanzate si sono trasformate in mogli e alla fine in madri. I partner erano [[Pokémon]] glorificati, per quanto mi riguardava. Non avevo bisogno di catturarli tutti. Ma ne avevo decisamente bisogno di uno. A quel punto mi sarei preso un fottuto Weedle. :''I used to believe in true love and “the One.” But I also used to believe in Santa and Bitcoin. People change. All through school I was desperate to get a girlfriend. I didn’t have a particular girl in mind. Anyone would have done. I just wanted a girlfriend. That’s what people my age had, and girlfriends turned into wives and eventually mothers. Partners were glorified Pokémon, as far as I was concerned. I didn’t need to catch them all. But I definitely needed one. I’d’ve taken a fucking Weedle at that point.''<ref name=everyone/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} 0d8up2k9pt8yscse00lgzoz1plm7dk8 1218400 1218383 2022-07-22T17:13:51Z Kurtanglewwe1996 20888 wikitext text/x-wiki {{indicedx}} '''Daniel Sloss''' (1990 – vivente), comico, scrittore e attore scozzese. {{cronologico}} ==Citazioni di Daniel Sloss== ==='''Raw Commedy''' === *Non sono mai stato un [[fidanzato]] particolarmente bravo, non ho fatto i [[stereotipo|cliché]] che devi fare nelle [[relazioni]], come molti fidanzati che dicono "Sei la ragazza più bella del mondo". Non ho mai detto alla mia [[fidanzata]] che era la ragazza più bella del mondo e questo è stato per motivi personali: è perché non lo era. E non in senso negativo, era molto bella, ma la mia logica è "ci sono 3,5 miliardi di donne sulla Terra, ci può essere solo una ragazza più bella del mondo", è così che funziona, ecco cosa significa. Quindi, tutto quello che sto dicendo è che statisticamente probabilmente non era lei. :''I was never particularly a good boyfriend, I didn't do the cliche that you have to do in relationships, like a lot of boyfriends go "You are the most beautiful girl in the world". I never told my girlfriend that she was the most beautiful girl in the world and that was for personal reasons: it's because she wasn't. And not in a bad way, she was very good-looking, but my logic is "there are 3.5 billion women on Earth, there can be only one most beautiful girl in the world", that's how it works, that's what that means. So, all I'm saying is that statistically probably wasn't her.''<ref>"Raw Comedy", 2012, visibile [[https://www.youtube.com/watch?v=tAs6SMFcmJs qui]].</ref> ==='''Conan - TBS''' === *Ieri stavo guardando un documentario sulla natura e, se non lo sapete, i [[ragno|ragni]] non hanno il pene. Se mai si riproducessero, gli organi di riproduzione sono nelle due braccia anteriori ed è così che si riproducono, il che è ovviamente molto interessante ma cambia anche davvero ogni singolo film di [[Uomo Ragno|Spiderman]]. Giusto, non è un eroe, è un molestatore sessuale. Insomma, quello che sta facendo è terribile. :''I was watching a nature documentary yesterday, and if you don't know this, spiders don't have spider penises. If they are ever reproducing, the reproduction organs are in the front two arms and that's how they reproduce, which is obviously very interesting but it also really changes every single Spiderman movie. Right, he is not a hero, he is a sex offender. Like what is doind is awful.''<ref>"Conan", "TBS.com", 3 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=8KBcNtbUfDs ''Daniel Sloss’ Adorable Lesson On Animal Sexuality | CONAN on TBS'']] </ref> *{{NDR|Riferendosi agli [[USA]]}} Una nazione che crede che l'[[obesità]] sia una malattia... ma che l'[[omosessualità]] sia una scelta. :''A country that believes that obesity is a disease... but homosexuality is a choice.''<ref>"Conan", "TBS.com", 5 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=QdO7hMp6SBY ''Daniel Sloss Stand-Up 02/05/14 | CONAN on TBS'']] </ref> *Il motivo per cui mi piace [[Tinder]] è perché prima di Tinder dovevo indovinare quante donne non volevano dormire con me, ma ora, grazie a Tinder, mi manderà la lista direttamente in tasca. Non sono più curioso. Puoi anche cambiare la distanza, così ora posso scoprire quante donne in una determinata stanza non vogliono avere niente a che fare con me. La tecnologia è arrivata lontano, ragazzi. So che mi infastidisce ogni volta che vado su Internet, come sui siti porno, "ci sono ragazze locali nella tua zona che vogliono fare sesso con te", no, non lo vogliono, ho controllato a fondo. :''The reason I like Tinder it's because before Tinder I had to guess how many women didn't want to sleep with me, but now, thanks to Tinder, it will send the list directly to my pocket. I'm curious no more. You can even change the distance, so now I can find out how many women in a particular room want nothing to do with me. Technology has come far, guys. I know I get annoyed whenever I go in the internet, like on the porn websites, "there are local sluts in your area want to do you", no they don't, I have check thoroughly.''<ref>"Conan", "TBS.com", 26 giugno 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=M3QTjwYNtg8 ''Daniel Sloss Got Banned From Playing FIFA On Xbox | CONAN on TBS'']] </ref> *Adoro [[starnuto|starnutire]]. È la mia cosa preferita. La gente dice che starnutire è un quarto di un [[orgasmo]], devo dire che ne è uno completo. Mi piacciono così tanto, molto simili a un orgasmo in quanto hai bisogno di fazzoletti dopo e non dovresti farlo in faccia a uno sconosciuto. :''I love sneezing. It's my favorite thing. People say sneezing is a quarter of an orgasm, I must say it's a full one. I enjoy them that much, very similar to an orgasm in that you need tissues afterward and you shouldn't do it in a stranger's face.''<ref>"Conan", "TBS.com", 24 febbraio 2015, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=qiExFSDe2eg ''Daniel Sloss Stand-Up 02/24/15 | CONAN on TBS'']] </ref> ==='''Dark''' (2018)=== *Sappiamo tutti quanto facilmente i cattolici possano perdonare la pedofilia. [...] Puoi prendere in giro i neri. Puoi prendere in giro gli omosessuali. Puoi prendere in giro anche quelli di colore, ma nessuno prende in giro [[Gesù]]. :''We all know how easily the Catholics can forgive pedophilia. [...] You can make fun of the blacks. You can make fun of the queers. You can even make fun of the colored ones, but nobody makes fun of Jesus.''<ref name=dark>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Dark"]'', ''netflix.com'', 2018.</ref> *[[Gesù]] era... uno di quelli di colore, e questo non è in discussione. Possiamo discutere dell'esistenza di Dio tutto il giorno. Non sapremo mai se c'è un Dio in paradiso finché non sarà troppo tardi per me. Ma se sei cristiano, credi che Gesù sia nato a Betlemme. Che è in Medio Oriente. Se fosse stato bianco, sarebbe stato un fottuto miracolo. Sarebbe stato l'unico bianco per 400 miglia e avrebbe sconvolto le persone. "Guarda, sta trasformando l'acqua in vino. È di un altro colore! Perché nessuno ne parla? Viviamo nel deserto. Il sole è sempre nel cielo. Qualcuno ha la carnagione di un fottuto pupazzo di neve. Qualunque cosa siano." Perché il fatto triste è... se Gesù fosse vivo oggi, non supererebbe le tradizioni americane. :''Jesus was... one of the colored ones, and that is not up for debate. We can argue about the existence of God all day long. We'll never know whether there is a God in heaven until it's too late for me. But if you're Christian, you believe that Jesus was born in Bethlehem. That's in the Middle East. Had he been white, that would have been the fucking miracle. He would have been the only white guy for 400 miles, and it would have blown people's minds. "Look, he's turning water into wine. He's a different color! Why is no one mentioning this? We live in the desert. The sun is always in the sky. Somebody's got the complexion of a fucking snowman. Whatever those are." Because the sad fact is... if Jesus was alive today, he would not get through American customs.''<ref name=dark/> ==='''Puzzle''' (2018)=== *{{NDR|Riprendendo le parole del padre}} Immagina che tutte le nostre vite siano come i nostri [[puzzle]] individuali. Mentre attraversiamo la vita, lo stiamo solo mettendo insieme lentamente, pezzo per pezzo, sulla base delle esperienze e delle lezioni che abbiamo imparato, finché non otteniamo l'immagine migliore, ma il fatto è che tutti hanno anche perso la scatola per il loro puzzle. Quindi nessuno di noi sa quale sia l'immagine che stiamo cercando di creare, stiamo solo tirando ad indovinare con sicurezza. Quindi il modo migliore per fare un puzzle, quando non hai l'immagine su cui lavorare, è iniziare dall'esterno, dai lati esterni e dai quattro angoli. Famiglia. Amici. Hobbies/Interessi. Lavoro. :''Imagine all of our lives are like our own individual jigsaw puzzles. As we’re going through life, we’re just slowly piecing it together, bit by bit, based on experiences and lessons that we’ve learned, until we get the best picture, but the thing is everyone has also lost the box for their jigsaw. So none of us know what the image we’re trying to make is, we’re just confidently fucking guessing. So the best way to do a jigsaw, when you don’t have the image to work off, is to start from the outside, the sides and the four corners. Family. Friends. Hobbies/interests. Job.''<ref name=jigsaw>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Puzzle"]'' , ''netflix.com'', 2018. In originale inglese, "Jigsaw". </ref> *"Quindi una volta che hai le cose all'esterno, qual è la parte principale dell'immagine? A cosa stiamo lavorando tutti?" E lui [il padre] dice: "Beh, questo è il pezzo del partner. Tu e questa persona perfetta che non hai mai incontrato prima di uscire dal nulla, adattarti perfettamente alla tua vita, completarti e renderti completo per la prima volta nella tua vita, molto come tua madre ha fatto per me. :''So once you’ve got the stuff on the outside, what’s the main bit of the image? What we are all working towards?” And he goes, “Well, that’s the partner piece. You and this perfect person who you’ve never met before to come out of nowhere, fit your life perfectly, complete you and make you whole for the first time in your life, much like your mother did for me.”''<ref name=jigsaw/> *"Se non sei con qualcuno, sei guasto. Se non sei con qualcuno, sei incompleto. Se non sei con qualcuno, non sei completo". E non è solo qualcosa che mio padre mi ha fatto provare, è qualcosa che noi come società abbiamo fatto provare a ogni singolo bambino nato negli ultimi 40 anni. Ogni [[principessa]] Disney ha un [[principe]], ogni principe ha una principessa, ogni programma televisivo o film ha sempre un personaggio che non vuole avere una [[relazione]]. Sono felici di quello che sono. Ma poi alla fine della serie, indovina un po'? Si sono sbagliati! Si sbagliavano per voler stare da soli, che fottuto idiota. Tutti hanno bisogno di qualcuno. :''“If you are not with someone, you are broken. If you are not with someone, you are incomplete. If you are not with someone, you are not whole.” And that’s not just something my dad made me feel, that’s something that we as a society have made every single child born in the last 40 years feel. Every Disney princess has a prince, every prince has a princess, every television show or movie always has a character in it that doesn’t want to be in a relationship. They’re happy with who they are. But then by the end of the series, guess what? They were wrong! They were wrong for wanting to be alone, what a fucking idiot. Everyone needs someone.''<ref name=jigsaw/> *Il [[divorzio]], una cosa del tutto comune in cui non c'è niente di sbagliato. Quando stai crescendo e i genitori dei tuoi amici stanno divorziando, ti viene detto di non parlarne o menzionarlo perché è un tabù, ed è un tabù perché ogni [[relazione]] all'esterna è perfetta, perché nessuno di noi è disposto ad ammettere che nessuno di noi sa cosa cazzo stiamo facendo. [...] Cerchiamo così tanto di essere [[adulti]] che alcuni di noi prenderanno la persona sbagliata, il pezzo sbagliato del puzzle e lo incastreranno comunque nei nostri puzzle, negando che chiaramente non si incastri bene. :''Divorce, an entirely common thing that there is nothing wrong with. When you’re growing up and your friends’ parents get divorced, you’re told to not talk about it or mention it to them because it’s taboo, and it is taboo is because every relationship on the outside is perfect, because none of us are willing to admit that none of us know what the fuck we’re doing.'' [...] ''We’re so trying to be an adult that some of us will take the wrong person, the wrong jigsaw piece and just fucking jam them into our jigsaws anyway, denying that they clearly don’t fit.''<ref name=jigsaw/> *Ogni [[relazione]] è perfetta per tre mesi. [...] Perché dopo tre mesi, è allora che ti rendi conto che nessun altro è un pezzo di puzzle. Tutti gli altri su questo pianeta sono un individuo profondo e complesso come te, il che significa che anche loro hanno trascorso gli ultimi 20 anni circa della loro vita lavorando sul proprio puzzle, nello stesso modo in cui hai lavorato sul tuo. Non puoi aspettarti che all'improvviso loro rinuncino a tutto ciò che sono arrivati ​​a raggiungere, per adattarsi all'improvviso al tuo, nello stesso modo ti saresti arrabbiato se ti chiedessero di sacrificare tutto ciò che hai fatto, improvvisamente, per adattarti al loro [puzzle], ma ora, poiché vi piacete e vi interessate l'un l'altro, ora dovete fare un puzzle insieme. :''Every relationship is perfect for three months.'' [...] ''<nowiki/>'Cause after three months, that's when you realize that nobody else is a jigsaw piece. Everyone else on this planet is as deep and as complex an individual as you are, which means they too have spent the last 20 or so years of their life working on their own jigsaw puzzle, in the same way that you've been working on yours. You can't suddenly expect them to give up everything they've come to achieve, to suddenly fit into yours, in the same way that you'd be pissed off if they asked you to sacrifice everything you've done, suddenly come fit into theirs, but now, because you like each other and because you're interested in each other, now you have to make a jigsaw together.''<ref name=jigsaw/> *Ma il [[tempo]] non è sinonimo di [[successo]]. Puoi passare cinque o più anni con qualcuno e solo allora, dopo tutto il divertimento passato, guardi il puzzle e ti rendi conto che entrambi state lavorando su immagini molto diverse. Solo allora capisci che volete cose diverse. E in quel momento, hai una domanda molto, molto difficile da farti. Uno. Ammetto che gli ultimi cinque anni della mia vita sono stati uno spreco? Due. Spreco il resto della mia vita? Il 55% dei [[matrimonio|matrimoni] finisce con il [[divorzio]]. Il 99,0% delle [[relazioni]] iniziate prima dei 30 anni finisce. Se quelle fossero le statistiche per un intervento chirurgico, nessuno di noi rischierebbe di farlo. Ma poiché è amore e siamo stupidi, ci stendiamo semplicemente sul tavolo operatorio dicendo: "Forse questa volta non morirò dentro". La mia generazione è diventata così ossessionata dall'idea di iniziare il resto della propria vita che è disposta a rinunciare a quella che sta vivendo attualmente. Abbiamo romanticizzato l'idea delle relazioni d'amore, ed è cancerogeno. Le persone sono più innamorate dell'idea di amore rispetto alla persona con cui sono. :''But time does not equal success. You can spend five or more years with someone, and only then, after all the fun you had, you look at the jigsaw and realize you're both working towards very different images. Only then realize that you want different things. And in that moment, you have a very, very difficult question to ask yourself. One. Do I admit the last five years of my life have been a waste? Two. Do I waste the rest of my life? 55% of marriages end in divorce. 99.0% of relationships that started before they are 30 end. If those were the stats for surgery, none of us would fucking risk it. But because it's love and we're stupid, we just lie on the operating table like, "Maybe this time I won't die inside". My generation has become so obsessed with starting the rest of their lives that they're willing to give up the one they are currently living. We have romanticized the idea of romance, and it is cancerous. People are more in love with the idea of love than the person they are with.''<ref name=jigsaw/> *Devi imparare ad [[amare]] te stesso prima di poter permettere a qualcun altro di farlo. Questo è tutto. Non c'è niente di sbagliato nell'essere [[single]]. Non c'è niente di male nell'essere soli. Non c'è niente di sbagliato nel prendersi del tempo per capire chi sei prima di uscire nel mondo degli [[appuntamento|appuntamenti]], perché come puoi offrire chi sei se non sai chi sei? Non c'è niente di sbagliato nell'essere egoisti per un po' perché hai il resto della tua vita per essere altruista. Se ti ami solo per il 20%, significa che qualcuno può venire e amarti al 30%. Dici "Wow, è così tanto." È letteralmente meno della metà. Invece se ti ami al 100%, una persona che si innamora di te deve andare oltre il proprio dovere per farti sentire speciale. È qualcosa che ognuno di noi merita, e questo non significa che non sei felice. :''You have to learn to love yourself before you can allow someone else to do it as well. That's it. There's nothing wrong with being single. There's nothing wrong with being alone. There's nothing wrong with taking time for yourself to work out who you are before you go out there into the dating world, because how can you offer who you are if you don't know who you are? There's nothing wrong with being selfish for a bit because you've got the rest of your life to be selfless. If you only love yourself 20%, that means somebody can come along and love you 30%. You're like, "Wow, that's so much." It's literally less than half. Whereas if you love yourself 100%, a person that falls in love with you has to go above and beyond the call of duty to make you feel special. That's something every one of us deserves, and that doesn't mean you're not happy.''<ref name=jigsaw/> ==='''Everyone You Hate is Going to Die''' (2021)=== *Ho trent'anni e ho firmato cinque separati documenti per il divorzio. Nessuno di loro era mio. Non preoccuparti. Stavo semplicemente autografando le carte delle persone a cui ho causato il [[divorzio]]. Si sono messi in fila, sotto la pioggia, per incontrarmi e ringraziarmi per aver causato la loro separazione e poi mi hanno chiesto di firmare i documenti come ricordo della loro vita- che hanno detto che avevo salvato. Come un [[Gesù]] bianco. :''I’m thirty years old, and I have signed five separate divorce papers. None of them were mine. Don’t worry. I was merely autographing the papers of people whose divorces I’ve caused. They lined up, in the rain, to meet me and thank me for causing their breakup and then asked me to sign the papers as a memento of their lives—which they said I had saved. Like a white Jesus.'' <ref name=everyone>Citato nel libro ''[https://www.penguinrandomhouse.com/books/621859/everyone-you-hate-is-going-to-die-by-daniel-sloss/ "Everyone You Hate is Going to Die: And Other Comforting Thoughts on Family, Friends, Sex, Love, and More Things That Ruin Your Life"]'', 12 ottobre 2021, pubblicato da Alfred A. Knopf, ISBN 9780525658146.</ref> *Le persone guardano il mio speciale stand-up show ''Puzzle'', in streaming in tutto il mondo su Netflix, e decidono che devono separarsi dai loro partner. È come [[The Ring (film 2002)|The Ring]], ma per relazioni di merda. In questo momento, il conteggio è di oltre 300 divorzi, 350 fidanzamenti annullati e più di 120.000 separazioni. :''People watch my stand-up special Jigsaw—streaming worldwide on Netflix—and they decide they have to split with their partners. It’s like The Ring, but for shitty relationships. At this moment in time, the tally stands at more than 300 divorces, 350 canceled engagements, and more than 120,000 breakups.''<ref name=everyone/> *Credevo nel vero [[amore]] e "nell'anima gemella". Ma credevo anche in [[Babbo Natale]] e nei [[Bitcoin]]. Le persone cambiano. Per tutta la scuola ero disperato nel trovare una [[fidanzata]]. Non avevo in mente una ragazza in particolare. Chiunque l'avrebbe fatto. Volevo solo una fidanzata. Questo è quello che avevano le persone della mia età, e le fidanzate si sono trasformate in mogli e alla fine in madri. I partner erano [[Pokémon]] glorificati, per quanto mi riguardava. Non avevo bisogno di catturarli tutti. Ma ne avevo decisamente bisogno di uno. A quel punto mi sarei preso un fottuto Weedle. :''I used to believe in true love and “the One.” But I also used to believe in Santa and Bitcoin. People change. All through school I was desperate to get a girlfriend. I didn’t have a particular girl in mind. Anyone would have done. I just wanted a girlfriend. That’s what people my age had, and girlfriends turned into wives and eventually mothers. Partners were glorified Pokémon, as far as I was concerned. I didn’t need to catch them all. But I definitely needed one. I’d’ve taken a fucking Weedle at that point.''<ref name=everyone/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} ocl6jn059lr7w8zade5n2qrif0odcq7 Discussioni utente:151.21.151.19 3 194975 1218410 1218330 2022-07-22T19:05:29Z Sun-crops 10277 Avviso wikitext text/x-wiki ==Fonti== {{Avviso fonti}} Per quanto riguarda le traduzioni, consulta [[Wikiquote:Trascrizione#Traduzioni]]. Grazie. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 11:00, 22 lug 2022 (CEST) {{Blocco|Ripetute modifiche improprie|3 giorni}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:05, 22 lug 2022 (CEST) 9myvagqezeeh6rl0jv5bgarc415rvuw Discussioni utente:User6619018899273 3 194982 1218352 2022-07-22T13:10:37Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 15:10, 22 lug 2022 (CEST)}} 4adv5hr1erdztv7h65u6yci8r3vshvt Discussioni utente:Tombarolo 3 194983 1218353 2022-07-22T13:15:05Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 15:15, 22 lug 2022 (CEST)}} 9rp5kwjetdm44ao321wo04h5zpkayg2 Discussioni utente:Anibal Maysonet 3 194984 1218359 2022-07-22T13:40:55Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 15:40, 22 lug 2022 (CEST)}} fyw2x8jc1othi5l9oka3vr44tkfek7h Discussioni utente:MohammadElsberry 3 194985 1218360 2022-07-22T13:50:02Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 15:50, 22 lug 2022 (CEST)}} aqalgajep0d1tcmmr7ewx2i3o1s7kmz J. J. C. Smart 0 194986 1218362 2022-07-22T13:58:17Z Gaux 18878 John Jamieson Carswell Smart, detto Jack Smart (1920 – 2012), filosofo e accademico australiano di origine britannica. wikitext text/x-wiki '''John Jamieson Carswell Smart''', detto '''Jack Smart''' (1920 – 2012), filosofo e accademico australiano di origine britannica. ==Citazioni su Jack Smart== *Ho incontrato per la prima volta Jack Smart in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. ([[Paul Davies]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Smart, J. J. C.}} [[Categoria:Accademici australiani]] [[Categoria:Filosofi australiani]] [[Categoria:Accademici britannici]] [[Categoria:Filosofi britannici]] eg68u00miiwvvjo8gl79m3nnwkj4nzk 1218365 1218362 2022-07-22T14:15:37Z Gaux 18878 citazioni di wikitext text/x-wiki '''John Jamieson Carswell Smart''', detto '''Jack Smart''' (1920 – 2012), filosofo e accademico australiano di origine britannica. ==Citazioni di Jack Smart== Parlare dello scorrere del tempo o del progresso della coscienza è una metafora pericolosa che non deve essere presa alla lettera.<ref>Da «Time and Becoming», in P. van Inwagen (a cura di), ''Time and Cause'', Dordrecht, Reidel, 1980, pp, 3-15; citato in Paul Davies, ''I misteri del tempo'', Oscar saggi, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1997, p. 281.</ref> ==Citazioni su Jack Smart== *Ho incontrato per la prima volta Jack Smart in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. ([[Paul Davies]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Smart, J. J. C.}} [[Categoria:Accademici australiani]] [[Categoria:Filosofi australiani]] [[Categoria:Accademici britannici]] [[Categoria:Filosofi britannici]] 9gl2fn5n5jnziai52vlesm16gjne256 1218366 1218365 2022-07-22T14:16:53Z Gaux 18878 sezione Note wikitext text/x-wiki '''John Jamieson Carswell Smart''', detto '''Jack Smart''' (1920 – 2012), filosofo e accademico australiano di origine britannica. ==Citazioni di Jack Smart== Parlare dello scorrere del tempo o del progresso della coscienza è una metafora pericolosa che non deve essere presa alla lettera.<ref>Da «Time and Becoming», in P. van Inwagen (a cura di), ''Time and Cause'', Dordrecht, Reidel, 1980, pp, 3-15; citato in [[Paul Davies]], ''I misteri del tempo'', Oscar saggi, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1997, p. 281.</ref> ==Citazioni su Jack Smart== *Ho incontrato per la prima volta Jack Smart in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. ([[Paul Davies]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Smart, J. J. C.}} [[Categoria:Accademici australiani]] [[Categoria:Filosofi australiani]] [[Categoria:Accademici britannici]] [[Categoria:Filosofi britannici]] 5ch85en7n929ffip56h8vh70ux8lt7g 1218368 1218366 2022-07-22T14:20:29Z Gaux 18878 /* Citazioni di Jack Smart */ traduzione wikitext text/x-wiki '''John Jamieson Carswell Smart''', detto '''Jack Smart''' (1920 – 2012), filosofo e accademico australiano di origine britannica. ==Citazioni di Jack Smart== Parlare dello scorrere del tempo o del progresso della coscienza è una metafora pericolosa che non deve essere presa alla lettera.<ref>Da «Time and Becoming», in P. van Inwagen (a cura di), ''Time and Cause'', Dordrecht, Reidel, 1980, pp, 3-15; citato in [[Paul Davies]], ''I misteri del tempo'', traduzione di Elisabetta Del Castillo, Oscar saggi, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1997, p. 281.</ref> ==Citazioni su Jack Smart== *Ho incontrato per la prima volta Jack Smart in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. ([[Paul Davies]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Smart, J. J. C.}} [[Categoria:Accademici australiani]] [[Categoria:Filosofi australiani]] [[Categoria:Accademici britannici]] [[Categoria:Filosofi britannici]] dduve4925q2suu1iidqa2acosbrjlul 1218374 1218368 2022-07-22T14:46:17Z Gaux 18878 /* Citazioni su Jack Smart */ altra di Davies wikitext text/x-wiki '''John Jamieson Carswell Smart''', detto '''Jack Smart''' (1920 – 2012), filosofo e accademico australiano di origine britannica. ==Citazioni di Jack Smart== Parlare dello scorrere del tempo o del progresso della coscienza è una metafora pericolosa che non deve essere presa alla lettera.<ref>Da «Time and Becoming», in P. van Inwagen (a cura di), ''Time and Cause'', Dordrecht, Reidel, 1980, pp, 3-15; citato in [[Paul Davies]], ''I misteri del tempo'', traduzione di Elisabetta Del Castillo, Oscar saggi, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1997, p. 281.</ref> ==Citazioni su Jack Smart== *Ho incontrato per la prima volta Jack Smart in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. ([[Paul Davies]]) *Per giudizio unanime, uno dei pochi filosofi che ha portato un po' di buon senso nelle speculazioni sulla natura del tempo è Jack Smart, che tiene fede al suo nome (in inglese, ''smart'' significa «acuto», «intelligente»). ([[Paul Davies]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Smart, J. J. C.}} [[Categoria:Accademici australiani]] [[Categoria:Filosofi australiani]] [[Categoria:Accademici britannici]] [[Categoria:Filosofi britannici]] 04jzrt39edydfyur6jwsiwoqjrtxwee 1218375 1218374 2022-07-22T14:46:48Z Gaux 18878 no stub wikitext text/x-wiki '''John Jamieson Carswell Smart''', detto '''Jack Smart''' (1920 – 2012), filosofo e accademico australiano di origine britannica. ==Citazioni di Jack Smart== Parlare dello scorrere del tempo o del progresso della coscienza è una metafora pericolosa che non deve essere presa alla lettera.<ref>Da «Time and Becoming», in P. van Inwagen (a cura di), ''Time and Cause'', Dordrecht, Reidel, 1980, pp, 3-15; citato in [[Paul Davies]], ''I misteri del tempo'', traduzione di Elisabetta Del Castillo, Oscar saggi, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1997, p. 281.</ref> ==Citazioni su Jack Smart== *Ho incontrato per la prima volta Jack Smart in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. ([[Paul Davies]]) *Per giudizio unanime, uno dei pochi filosofi che ha portato un po' di buon senso nelle speculazioni sulla natura del tempo è Jack Smart, che tiene fede al suo nome (in inglese, ''smart'' significa «acuto», «intelligente»). ([[Paul Davies]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Smart, J. J. C.}} [[Categoria:Accademici australiani]] [[Categoria:Filosofi australiani]] [[Categoria:Accademici britannici]] [[Categoria:Filosofi britannici]] bsys433vf23gjfq6e5m0thdovxxhzsv 1218377 1218375 2022-07-22T14:55:17Z Gaux 18878 link alla Pedia inglese wikitext text/x-wiki '''John Jamieson Carswell Smart''', detto '''Jack Smart''' (1920 – 2012), filosofo e accademico australiano di origine britannica. ==Citazioni di Jack Smart== *Parlare dello scorrere del tempo o del progresso della coscienza è una metafora pericolosa che non deve essere presa alla lettera.<ref>Da «Time and Becoming», in P. van Inwagen (a cura di), ''Time and Cause'', Dordrecht, Reidel, 1980, pp, 3-15; citato in [[Paul Davies]], ''I misteri del tempo'', traduzione di Elisabetta Del Castillo, Oscar saggi, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1997, p. 281.</ref> ==Citazioni su Jack Smart== *Ho incontrato per la prima volta Jack Smart in Gran Bretagna, nei primi anni Ottanta, in occasione di una sua stimolante conferenza all'Università di Newcastle sulla fisica quantistica e il tempo. La sua esposizione veniva continuamente interrotta da uno scienziato petulante, ostinato assertore della tesi (basata sulla meccanica quantistica) che gli oggetti materiali non sono «davvero là». Jack che è una persona estremamente gentile ed educata, alla fine perse la pazienza e sbottò: «Vorrei che ''lei'' non fosse là!»; così le interruzioni cessarono. ([[Paul Davies]]) *Per giudizio unanime, uno dei pochi filosofi che ha portato un po' di buon senso nelle speculazioni sulla natura del tempo è Jack Smart, che tiene fede al suo nome (in inglese, ''smart'' significa «acuto», «intelligente»). ([[Paul Davies]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Smart, J. J. C.}} [[Categoria:Accademici australiani]] [[Categoria:Filosofi australiani]] [[Categoria:Accademici britannici]] [[Categoria:Filosofi britannici]] exe6tva2g5o4t35tchkt4ytxoxhvpx4 Giuseppe Antonelli (linguista) 0 194987 1218379 2022-07-22T14:55:52Z Ibisco 49387 '''Giuseppe Antonelli''' (1970 – vivente), linguista e accademico italiano. wikitext text/x-wiki '''Giuseppe Antonelli''' (1970 – vivente), linguista e accademico italiano. {{Int2|1=''[https://ladante.it/categoria-attualita/lingua-italiana/481-intervista-a-giuseppe-antonelli-scrittore-docente-e-conduttore-del-programma-di-radio-3-la-lingua-batte.html Intervista a Giuseppe Antonelli, scrittore, docente e conduttore del programma di Radio 3 "La lingua batte"]''|2= ''ladante.it'', 4 dicembre 2015.}} *In Italia si legge poco anche perché la lettura è presentata come qualcosa di grave e serioso. Non mi ricordo dove, ma ho letto qualche tempo fa un aneddoto: sugli spalti dello stadio Olimpico, durante una partita noiosa, si sente a un certo punto una voce che dice "Che palle, me pare che sto a lègge un libro!". L'interesse si crea parlando dei libri come di qualcosa che rende la vita più interessante e divertente. Parlandone anche in trasmissioni d'intrattenimento, o cercando di fare intrattenimento anche in trasmissioni dalla più netta vocazione culturale. E poi – e questa è la cosa più difficile – più che parlare dei libri, bisognerebbe riuscire a raccontarli. Proprio come faceva [[Alessandro Baricco|Baricco]] nelle sue trasmissioni televisive.  *I [[social network]] – insieme con le [[e-mail]], con le [[chat]], con i vari tipi di messaggeria istantanea – stanno cambiando il linguaggio. Il nostro linguaggio: quello di noi tutti, non solo il linguaggio giornalistico. Grazie a questi nuovi mezzi, tutti ormai scriviamo e leggiamo tantissimo. Molto di più di quanto non si sia mai fatto. Anche persone che fino a quindici anni fa non avrebbero letto o scritto nemmeno un rigo. Solo che tutti ci stiamo abituando a un tipo di testo diverso da quello tradizionale. La vera novità dell'e-taliano (come ormai viene chiamato l'italiano digitale) va cercata proprio nella frammentarietà dei testi. Testi non solo brevi, ma incompleti, perché – per esprimere a pieno il loro senso – hanno bisogno quasi sempre di un elemento esterno. Vale per i dialoghi in chat, in cui ogni battuta si appoggia a quella dell'interlocutore. Vale a maggior ragione per i post nei social network, in cui la multimedialità di link e immagini non è più un'espansione ma una condizione necessaria.  *Uso l'italiano tutte le volte che posso: ovvero quando la parola inglese non è altro che un superfluo doppione rispetto a una parola italiana. Ma ci sono casi – e non sono pochissimi, ormai – in cui sostituire le parole inglesi è tutt'altro che semplice. Poco sopra, per dire, entrambi abbiamo parlato di social network: un'espressione come reti sociali non avrebbe funzionato altrettanto bene, anche perché nessun utente si sognerebbe di chiamarli così. Già [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] scriveva che «rinunziare o sbandire una nuova parola o una sua nuova significazione (per forestiera o barbara ch'ella sia), quando la nostra lingua non abbia l'equivalente o non l'abbia così precisa e ricevuta in quel proprio e determinato senso; non è altro, e non può esser meno che rinunziare o sbandire, e trattar da barbara e illecita una nuova idea, e un nuovo concetto dello spirito umano». E aggiungeva, con malcelata amarezza: «se noi italiani non volevamo usar parole straniere nella filosofia moderna, dovevamo formarla noi. Quelle discipline che noi abbiamo formate (per esempio l'architettura) hanno i nostri vocaboli anche presso le altre nazioni».    ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Antonelli, Giuseppe}} [[Categoria:Accademici italiani]] [[Categoria:Linguisti italiani]] qgsdk04t8wc74irfd37jfuddolnas85 Discussioni utente:Feyth 3 194988 1218388 2022-07-22T15:45:08Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 17:45, 22 lug 2022 (CEST)}} l6knm3ya61n5u8lp06j6llpah1wgvjl Discussioni utente:LetaMatos1 3 194989 1218394 2022-07-22T16:30:00Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 18:30, 22 lug 2022 (CEST)}} 5ig45ygi5jm1gzusv0cbvp9ulfjl7m0 Discussioni utente:OrvalBadham19 3 194990 1218395 2022-07-22T16:40:15Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 18:40, 22 lug 2022 (CEST)}} dm1ywfbav9j295ye0m93gvxrmxdorf8 Guido Sacerdote 0 194991 1218399 2022-07-22T17:07:31Z Ibisco 49387 '''Guido Sacerdote''' (1920 - 1988), regista televisivo, autore televisivo e produttore televisivo italiano. wikitext text/x-wiki '''Guido Sacerdote''' (1920 - 1988), regista televisivo, autore televisivo e produttore televisivo italiano. ==Citazioni su Guido Sacerdote== *[[Antonello Falqui|Falqui]] e Guido Sacerdote erano stati negli Usa, avevano visto spettacoli nuovi, volevano proporli in Italia. Piccola parentesi: fondamentale è stato il sodalizio con Sacerdote, suo produttore e complice di tante scoperte. Guido era figlio di un ricco farmacista di Alba: per un po' proseguì l'attività paterna, ma poi abbandonò tutto, prima per seguire Remigio Paone e poi per entrare nella Rai di Milano come capo ufficio scritture. Insieme, [[Antonello Falqui|Antonello]] e Guido, girarono il mondo alla scoperta di «attrazioni» e inventarono il sabato sera della Rai. ([[Aldo Grasso]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Sacerdote, Guido}} [[Categoria:Autori televisivi italiani]] [[Categoria:Produttori televisivi italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] mlfoduk9pwyd9kp17r9u86kjeep6av8 Discussioni utente:AprilDass 3 194992 1218401 2022-07-22T17:25:16Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 19:25, 22 lug 2022 (CEST)}} 7jwtvz5iwvrervg11iukb1sb8wuh6n8 Discussioni utente:HansMonzon3293 3 194993 1218403 2022-07-22T17:40:01Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 19:40, 22 lug 2022 (CEST)}} 2hgyhn9bziraxn7yisvcf4hv3x02w8m Sergio Stivaletti 0 194994 1218411 2022-07-22T19:17:50Z Mariomassone 17056 Creata pagina con "[[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]] '''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Sergio Stivaletti== {{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}} *Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigia..." wikitext text/x-wiki [[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]] '''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Sergio Stivaletti== {{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}} *Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia... *Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande! *Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. *Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io. *''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. *{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. *{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. *Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a Phenomena, dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... *Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza. *Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}} *Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile. *Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. *Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso. *{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso. *Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. *Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo. ==Filmografia== *''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco *''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco *''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco *''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco *''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi *''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco *''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali *''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi *''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali *''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali *''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali *''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco *''[[In the Market]]'' (2009) - trucco ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Stivaletti, Sergio}} [[Categoria:Artisti italiani]] [[Categoria:Effettisti]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] ssw9ukwa9s2vy6wj2k4l0jqzqk06f9f 1218429 1218411 2022-07-22T19:30:08Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Sergio Stivaletti */ wikitext text/x-wiki [[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]] '''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Sergio Stivaletti== {{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}} *Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia... *Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryhausen|Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande! *Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. *Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io. *''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. *{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. *{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. *Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a Phenomena, dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... *Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza. *Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}} *Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile. *Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. *Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso. *{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso. *Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. *Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo. ==Filmografia== *''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco *''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco *''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco *''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco *''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi *''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco *''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali *''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi *''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali *''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali *''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali *''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco *''[[In the Market]]'' (2009) - trucco ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Stivaletti, Sergio}} [[Categoria:Artisti italiani]] [[Categoria:Effettisti]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] g7zzr6vkjvcm4ug6255ssg6e41078dh 1218434 1218429 2022-07-22T19:39:56Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Sergio Stivaletti */ wikitext text/x-wiki [[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]] '''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Sergio Stivaletti== {{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}} *Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia... *Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryhausen|Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande! *Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. *Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io. *''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. *{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. *{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. *Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a ''Phenomena'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... *Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza. *Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}} *Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile. *Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. *Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso. *{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso. *Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. *Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo. ==Filmografia== *''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco *''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco *''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco *''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco *''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi *''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco *''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali *''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi *''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali *''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali *''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali *''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco *''[[In the Market]]'' (2009) - trucco ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Stivaletti, Sergio}} [[Categoria:Artisti italiani]] [[Categoria:Effettisti]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] 4c5yu39nzhqs8k4ytzig7shbnxf4irf 1218438 1218434 2022-07-22T20:03:54Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Sergio Stivaletti */ wikitext text/x-wiki [[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]] '''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Sergio Stivaletti== {{Int|Da ''[https://www.mondospettacolo.com/sergio-stivaletti-ci-racconta-phenomena/ Sergio Stivaletti ci racconta: "Phenomena"]''|''Mondospettacolo.com'', 28 gennaio 2015.}} *{{NDR|Sul bambino deforme in ''[[Phenomena]]''}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film<ref>''[[Il tunnel dell'orrore]]''</ref>, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. {{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}} *Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia... *Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryhausen|Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande! *Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. *Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io. *''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. *{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. *{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. *Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a ''Phenomena'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... *Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza. *Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}} *Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile. *Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. *Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso. *{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso. *Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. *Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo. ==Filmografia== *''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco *''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco *''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco *''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco *''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi *''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco *''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali *''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi *''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali *''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali *''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali *''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco *''[[In the Market]]'' (2009) - trucco ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Stivaletti, Sergio}} [[Categoria:Artisti italiani]] [[Categoria:Effettisti]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] i5nifsopb7ghl6dkdc9hz8r6jsglu6l 1218439 1218438 2022-07-22T20:04:18Z Mariomassone 17056 /* Altri progetti */ wikitext text/x-wiki [[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]] '''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Sergio Stivaletti== {{Int|Da ''[https://www.mondospettacolo.com/sergio-stivaletti-ci-racconta-phenomena/ Sergio Stivaletti ci racconta: "Phenomena"]''|''Mondospettacolo.com'', 28 gennaio 2015.}} *{{NDR|Sul bambino deforme in ''[[Phenomena]]''}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film<ref>''[[Il tunnel dell'orrore]]''</ref>, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. {{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}} *Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia... *Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryhausen|Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande! *Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. *Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io. *''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. *{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. *{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. *Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a ''Phenomena'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... *Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza. *Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}} *Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile. *Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. *Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso. *{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso. *Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. *Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo. ==Filmografia== *''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco *''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco *''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco *''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco *''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi *''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco *''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali *''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi *''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali *''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali *''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali *''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco *''[[In the Market]]'' (2009) - trucco ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Stivaletti, Sergio}} [[Categoria:Artisti italiani]] [[Categoria:Effettisti]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] t28s8o59x0afuiatw2htrpxutaubniz 1218440 1218439 2022-07-22T20:07:34Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Sergio Stivaletti */ wikitext text/x-wiki [[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]] '''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Sergio Stivaletti== {{Int|Da ''[https://www.mondospettacolo.com/sergio-stivaletti-ci-racconta-phenomena/ Sergio Stivaletti ci racconta: "Phenomena"]''|''Mondospettacolo.com'', 28 gennaio 2015.}} *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. {{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}} *Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia... *Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryhausen|Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande! *Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. *Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io. *''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. *{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. *{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. *Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a ''Phenomena'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... *Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza. *Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}} *Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile. *Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. *Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso. *{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso. *Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. *Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo. ==Filmografia== *''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco *''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco *''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco *''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco *''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi *''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco *''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali *''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi *''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali *''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali *''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali *''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco *''[[In the Market]]'' (2009) - trucco ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Stivaletti, Sergio}} [[Categoria:Artisti italiani]] [[Categoria:Effettisti]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] q5d3dxe1aurrisr7z4z4r1o9urwmqzz 1218441 1218440 2022-07-22T20:08:32Z Mariomassone 17056 Annullata la modifica 1218440 di [[Special:Contributions/Mariomassone|Mariomassone]] ([[User talk:Mariomassone|discussione]]) wikitext text/x-wiki [[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]] '''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Sergio Stivaletti== {{Int|Da ''[https://www.mondospettacolo.com/sergio-stivaletti-ci-racconta-phenomena/ Sergio Stivaletti ci racconta: "Phenomena"]''|''Mondospettacolo.com'', 28 gennaio 2015.}} *{{NDR|Sul bambino deforme in ''[[Phenomena]]''}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film<ref>''[[Il tunnel dell'orrore]]''</ref>, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. {{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}} *Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia... *Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryhausen|Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande! *Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. *Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io. *''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. *{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili. *{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. *Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a ''Phenomena'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... *Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza. *Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}} *Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile. *Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. *Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso. *{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso. *Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. *Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo. ==Filmografia== *''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco *''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco *''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco *''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco *''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi *''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco *''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali *''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi *''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali *''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali *''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali *''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco *''[[In the Market]]'' (2009) - trucco ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Stivaletti, Sergio}} [[Categoria:Artisti italiani]] [[Categoria:Effettisti]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] t28s8o59x0afuiatw2htrpxutaubniz Discussioni utente:Classicamente 3 194995 1218496 2022-07-23T06:10:07Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:09, 23 lug 2022 (CEST)}} to46bzpe0stqt1j0x76i2uheh4igihr Discussioni utente:PasqualeDiPuorto66 3 194996 1218497 2022-07-23T06:50:58Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:50, 23 lug 2022 (CEST)}} 0d41rbfp4ko9gw7qh440ohhsrhoe8hd Discussioni utente:Biuscia 3 194997 1218498 2022-07-23T07:05:02Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:04, 23 lug 2022 (CEST)}} hvqjw2wnk1i0y0cu3m9ptfnibx2324c Sophie Monk 0 194999 1218510 2022-07-23T08:10:29Z Spinoziano 2297 Creata pagina con "[[Immagine:Sophie Monk 2011.jpg|miniatura|Sophie Monk nel 2011]] '''Sophie Charlene Akland Monk''' (1979 – vivente), cantante e attrice australiana. ==Citazioni di Sophie Monk== *Non ho dubbi sul fatto che diventare [[vegetarianismo|vegetariana]] mi abbia fatto sentire meglio non solo fisicamente, ma anche perché ho appreso ciò che riguarda la sofferenza degli animali che vengono allevati e uccisi per il cibo. 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I feel good knowing that I'm not contributing to that.''<ref>{{en}} Citato in ''[https://www.medindia.net/news/sophia-bares-all-for-a-veggie-ad-campaign-28300-1.htm Sophia Bares All for a Veggie Ad Campaign]'', ''medindia.net'', 22 ottobre 2007.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Monk, Sophie}} [[Categoria:Attori australiani]] [[Categoria:Cantanti australiani]] 81723xwpl75t50hu40k9yv0tmilwkk0 Alberto Beneduce 0 195000 1218513 2022-07-23T08:14:23Z Ibisco 49387 '''Alberto Beneduce''' (1877 – 1944), dirigente pubblico, economista, politico e accademico italiano. wikitext text/x-wiki '''Alberto Beneduce''' (1877 – 1944), dirigente pubblico, economista, politico e accademico italiano. *La [[Democrazia Cristiana|DC]] ricostruì il [[Italia|Paese]] in continuità con parte del fascismo e della massoneria. L'uomochiave è Alberto Beneduce: ha fatto l'[[IRI|Iri]], l'[[INPS|Inps]], l'Imi, l'Opera maternità e infanzia, la legge bancaria... 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A cominciare da suo genero, appunto [[Enrico Cuccia|Cuccia]], e da [[Raffaele Mattioli|Mattioli]]. ([[Giuseppe De Rita]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Beneduce, Alberto}} [[Categoria:Accademici italiani]] [[Categoria:Dirigenti pubblici italiani]] [[Categoria:Economisti italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] c1dkv3or5w6y34vxnnu1shzi193vofk