Wikiquote itwikiquote https://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.39.0-wmf.21 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikiquote Discussioni Wikiquote File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Portale Discussioni portale TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Accessorio Discussioni accessorio Definizione accessorio Discussioni definizione accessorio Per un pugno di dollari 0 56 1218769 1192718 2022-07-24T16:54:17Z 79.35.169.230 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano=Per un pugno di dollari |titolooriginale=Per un pugno di dollari |immagine= Afistfulof Eastwood.jpg |paese= Italia/Spagna/Germania Ovest |anno= 1964 |genere= western |regista= [[Sergio Leone]] |soggetto= Sergio Leone, [[Akira Kurosawa]] ''([[La sfida del samurai]])'' |sceneggiatore= Sergio Leone |attori= *[[Clint Eastwood]]: Joe *[[Marianne Koch]]: Marisol *[[Wolfgang Lukschy]]: John Baxter *[[Sieghardt Rupp]]: Esteban Rojo *[[Antonio Prieto]]: Don Benito Rojo *[[José Calvo]]: Silvanito *[[Margarita Lozano]]: Consuelo Baxter *[[Daniel Martín]]: Julio *[[Benito Stefanelli]]: Dougy *[[Bruno Carotenuto]]: Antonio Baxter *[[Joseph Egger]]: Piripero *[[Mario Brega]]: Chico *[[Aldo Sambrell]]: Rubio *[[Gian Maria Volontè]]: Ramón Rojo *[[Raf Baldassarre]]: Juan De Dios "Il Campanaro" |doppiatori italiani = *[[Enrico Maria Salerno]]: Joe *[[Rita Savagnone]]: Marisol *[[Nando Gazzolo]]: Ramón Rojo *[[Giorgio Capecchi]]: John Baxter *[[Bruno Persa]]: Esteban Rojo *[[Lauro Gazzolo]]: Piripero *[[Mario Pisu]]: don Benito Rojo *[[Luigi Pavese]]: Silvanito *[[Anna Miserocchi]]: Consuelo Baxter *[[Nino Pavese]]: Josè *[[Sergio Graziani]]: Rubio *[[Renato Turi]]: Chico *[[Virginio Gazzolo]]: Antonio Baxter *[[Oreste Lionello]]: Juan De Dios *[[Ferruccio Amendola]]: il pistolero biondo dei Baxter *[[Arturo Dominici]]: il capitano messicano *[[Renzo Palmer]]: voce narrante nel trailer |note= *'''Musiche''': [[Ennio Morricone]] }} '''''Per un pugno di dollari''''', primo film italiano della cosiddetta ''trilogia del dollaro'' (insieme a ''[[Per qualche dollaro in più]]'', 1965, e ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'', 1966), diretta da [[Sergio Leone]] e interpretata da [[Clint Eastwood]]. == Frasi == {{cronologico}} *Vuoi diventare ricco eh? Allora sei arrivato nel posto adatto... se sarai furbo; perché qui tutti sono... o molto ricchi o morti, non c'è altra scelta. ('''Juan De Dios''') *Diventerai ricco qui. Se non morirai prima. Ma non vorrei suonare la campana per te. ('''Juan De Dios''') *Abbiamo già abbastanza guai in questo cimitero. ('''Silvanito''') *Le cose viste dall'alto fanno sempre meno impressione. ('''Joe''') *Quando i [[Padrone|padroni]] sono due allora vuol dire che ce n'è uno di troppo. ('''Silvanito''') *I Baxter da un lato, i Rojo dall'altro... e io nel mezzo. ('''Joe''') *Prepara tre casse ('''Joe''') {{NDR|al becchino}} *Volevo dire quattro casse ('''Joe''') {{NDR|al becchino}} *Vedi i morti possono essere molto utili. A me personalmente, hanno risolto situazioni difficili più di una volta. Primo perché non parlano. Secondo, eh perché se aggiustati bene, possono sembrare vivi. E Terzo anche se gli spari non succede niente perché al massimo dovrebbero morire, ma sono già morti! ('''Joe''') *La vita di un uomo, da queste parti, è spesso legata al filo di un'informazione. ('''Benito''') *Vigliacchi... erano disarmati! Maledetto! Siete un branco di assassini! Che tu e i tuoi fratelli possiate morire sputando sangue! Maledetti! ('''Consuelo Baxter''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} == Dialoghi == {{cronologico}} *'''Joe''': Adiós, amigo!<br />'''Uomo di Baxter #1''': Ehi, di', forse non hai capito che non ci piace vedere bambocci in giro. Dov'è il tuo mulo? Te lo sei lasciato scappare?<br />'''Joe''': Ah, sì, proprio di questo ero venuto a parlarvi: c'è rimasto male.<br />'''Uomo di Baxter#1''': Chi?<br />'''Joe''': Il mio mulo. Se l'è presa per quei quattro colpi che gli avete sparato tra le zampe. E adesso non sente ragioni.<br/ >'''Uomo di Baxter #2''': Ehi! Ci stai prendendo in giro?<br />'''Joe''': No. No. No, io ho capito subito che volevate scherzare, ma lui, invece, si è offeso. E ora pretende le vostre scuse. {{NDR|gli uomini di Baxter ridono}} Fate molto male a ridere. Al mio mulo non piace la gente che ride. Ha subito l'impressione che si rida di lui. Ma se mi promettete di chiedergli scusa, con un paio di calci in bocca ve la caverete. *'''Benito''': Starete come a casa vostra.<br />'''Joe''': Spero proprio di no, a casa mia stavo malissimo. *'''Joe''': Chissà cosa diavolo c'è in quella diligenza. <br />'''Silvanito''': Facile da sapere, ti ci avvicini e dai una guardatina dentro, se ti sparano addosso vuol dire che c'è oro. <br />'''Joe''': Già, è una buona idea. *'''Ramón''': Sembra che non amiate la [[pace]]. <br />'''Joe''': Si può amare ciò che non si conosce e in cui non si crede?<br />'''Ramón''': Se resterete a San Miguel cambierete opinione.<br />'''Joe''': Decido io quando cambio opinione. *'''Ramón''': Quando si vuole uccidere un uomo bisogna colpirlo al cuore, e un Winchester è l'arma più adatta.<br />'''Joe''': Sì, forse. Ma io preferisco la pistola.<br />'''Ramón''': «Quando un uomo con la [[pistola]] incontra un uomo col [[fucile]], quello con la pistola è un uomo morto». È un vecchio [[Proverbi dai film|proverbio]] messicano. *'''John Baxter''': Ramón! Non sparate! Veniamo fuori! Ascolta, Ramón: hai vinto. Lascerò il paese, me ne andrò, farò quello che vorrai.<br />'''Ramón''': Me lo prometti?<br />'''John Baxter''': Te lo giuro, Ramón.<br />'''Ramón''': Senza trucchi, questa volta.<br />'''John Baxter''': Senza trucchi, sulla mia famiglia. Lasceremo subito il paese.<br />'''Ramón''': Forse. Ma hai chiesto il permesso a tua moglie? Non credo che sarebbe d'accordo. *'''Ramón''': Gringo! <br/>'''Joe''': Hanno detto che mi cercavi... <br>'''Ramón''': Sei morto! <br/>'''Joe''': Lascia libero il vecchio... Be'? Che ti succede Ramon, ti trema la mano? O forse hai paura? Al cuore Ramon, se vuoi uccidere un uomo devi colpirlo al cuore. Sono parole tue no? Al cuore Ramon, al cuore, altrimenti non riuscirai a fermarmi. Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto. Avevi detto così. Vediamo se è vero. Raccogli il fucile, carica e spara. ==Citazioni su ''Per un pugno di dollari''== *È davvero carino. Soprattutto le eleganti sparatorie del personaggio principale. (''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]'') *Panciotto antiproiettile! Eh, che forza! È proprio una forza! Quel tipo è grandioso! (''[[Ritorno al futuro - Parte II]]'') ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Trilogia del dollaro}} [[Categoria:Film western]] b7xq78xss68hwt7qtmpuqgrdhlqd7wv 1218793 1218769 2022-07-24T17:29:43Z Homer 215 Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/79.35.169.230|79.35.169.230]] ([[User talk:79.35.169.230|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Homer|Homer]] wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano=Per un pugno di dollari |titolooriginale=Per un pugno di dollari |immagine= Afistfulof Eastwood.jpg |paese= Italia/Spagna/Germania Ovest |anno= 1964 |genere= western |regista= [[Sergio Leone]] |soggetto= Sergio Leone, [[Akira Kurosawa]] ''([[La sfida del samurai]])'' |sceneggiatore= Sergio Leone |attori= *[[Clint Eastwood]]: Joe *[[Marianne Koch]]: Marisol *[[Wolfgang Lukschy]]: John Baxter *[[Sieghardt Rupp]]: Esteban Rojo *[[Antonio Prieto]]: Don Benito Rojo *[[José Calvo]]: Silvanito *[[Margarita Lozano]]: Consuelo Baxter *[[Daniel Martín]]: Julio *[[Benito Stefanelli]]: Dougy *[[Bruno Carotenuto]]: Antonio Baxter *[[Joseph Egger]]: Piripero *[[Mario Brega]]: Chico *[[Aldo Sambrell]]: Rubio *[[Gian Maria Volontè]]: Ramón Rojo *[[Raf Baldassarre]]: Juan De Dios "Il Campanaro" |doppiatori italiani = *[[Enrico Maria Salerno]]: Joe *[[Rita Savagnone]]: Marisol *[[Nando Gazzolo]]: Ramón Rojo *[[Giorgio Capecchi]]: John Baxter *[[Bruno Persa]]: Esteban Rojo *[[Lauro Gazzolo]]: Piripero *[[Mario Pisu]]: don Benito Rojo *[[Luigi Pavese]]: Silvanito *[[Anna Miserocchi]]: Consuelo Baxter *[[Nino Pavese]]: Josè *[[Sergio Graziani]]: Rubio *[[Renato Turi]]: Chico *[[Virginio Gazzolo]]: Antonio Baxter *[[Oreste Lionello]]: Juan De Dios *[[Ferruccio Amendola]]: il pistolero biondo dei Baxter *[[Arturo Dominici]]: il capitano messicano *[[Renzo Palmer]]: voce narrante nel trailer |note= *'''Musiche''': [[Ennio Morricone]] }} '''''Per un pugno di dollari''''', primo film italiano della cosiddetta ''trilogia del dollaro'' (insieme a ''[[Per qualche dollaro in più]]'', 1965, e ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'', 1966), diretta da [[Sergio Leone]] e interpretata da [[Clint Eastwood]]. == Frasi == {{cronologico}} *Vuoi diventare ricco eh? Allora sei arrivato nel posto adatto... se sarai furbo; perché qui tutti sono... o molto ricchi o morti, non c'è altra scelta. ('''Juan De Dios''') *Diventerai ricco qui. Se non morirai prima. Ma non vorrei suonare la campana per te. ('''Juan De Dios''') *Abbiamo già abbastanza guai in questo cimitero. ('''Silvanito''') *Le cose viste dall'alto fanno sempre meno impressione. ('''Joe''') *Quando i [[Padrone|padroni]] sono due allora vuol dire che ce n'è uno di troppo. ('''Silvanito''') *I Baxter da un lato, i Rojo dall'altro... e io nel mezzo. ('''Joe''') *Prepara tre casse ('''Joe''') {{NDR|al becchino}} *Volevo dire quattro casse ('''Joe''') {{NDR|al becchino}} *Vedi i morti possono essere molto utili. A me personalmente, hanno risolto situazioni difficili più di una volta. Primo perché non parlano. Secondo, eh perché se aggiustati bene, possono sembrare vivi. E Terzo anche se gli spari non succede niente perché al massimo dovrebbero morire, ma sono già morti! ('''Joe''') *La vita di un uomo, da queste parti, è spesso legata al filo di un'informazione. ('''Benito''') *Vigliacchi... erano disarmati! Maledetto! Siete un branco di assassini! Che tu e i tuoi fratelli possiate morire sputando sangue! Maledetti! ('''Consuelo Baxter''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} == Dialoghi == {{cronologico}} *'''Joe''': Adiós, amigo!<br />'''Uomo di Baxter #1''': Ehi, di', forse non hai capito che non ci piace vedere bambocci in giro. Dov'è il tuo mulo? Te lo sei lasciato scappare?<br />'''Joe''': Ah, sì, proprio di questo ero venuto a parlarvi: c'è rimasto male.<br />'''Uomo di Baxter#1''': Chi?<br />'''Joe''': Il mio mulo. Se l'è presa per quei quattro colpi che gli avete sparato tra le zampe. E adesso non sente ragioni.<br/ >'''Uomo di Baxter #2''': Ehi! Ci stai prendendo in giro?<br />'''Joe''': No. No. No, io ho capito subito che volevate scherzare, ma lui, invece, si è offeso. E ora pretende le vostre scuse. Fate molto male a ridere. Al mio mulo non piace la gente che ride. Ha subito l'impressione che si rida di lui. Ma se mi promettete di chiedergli scusa, con un paio di calci in bocca ve la caverete. *'''Benito''': Starete come a casa vostra.<br />'''Joe''': Spero proprio di no, a casa mia stavo malissimo. *'''Joe''': Chissà cosa diavolo c'è in quella diligenza. <br />'''Silvanito''': Facile da sapere, ti ci avvicini e dai una guardatina dentro, se ti sparano addosso vuol dire che c'è oro. <br />'''Joe''': Già, è una buona idea. *'''Ramón''': Sembra che non amiate la [[pace]]. <br />'''Joe''': Si può amare ciò che non si conosce e in cui non si crede?<br />'''Ramón''': Se resterete a San Miguel cambierete opinione.<br />'''Joe''': Decido io quando cambio opinione. *'''Ramón''': Quando si vuole uccidere un uomo bisogna colpirlo al cuore, e un Winchester è l'arma più adatta.<br />'''Joe''': Sì, forse. Ma io preferisco la pistola.<br />'''Ramón''': «Quando un uomo con la [[pistola]] incontra un uomo col [[fucile]], quello con la pistola è un uomo morto». È un vecchio [[Proverbi dai film|proverbio]] messicano. *'''John Baxter''': Ramón! Non sparate! Veniamo fuori! Ascolta, Ramón: hai vinto. Lascerò il paese, me ne andrò, farò quello che vorrai.<br />'''Ramón''': Me lo prometti?<br />'''John Baxter''': Te lo giuro, Ramón.<br />'''Ramón''': Senza trucchi, questa volta.<br />'''John Baxter''': Senza trucchi, sulla mia famiglia. Lasceremo subito il paese.<br />'''Ramón''': Forse. Ma hai chiesto il permesso a tua moglie? Non credo che sarebbe d'accordo. *'''Ramón''': Gringo! <br/>'''Joe''': Hanno detto che mi cercavi... <br>'''Ramón''': Sei morto! <br/>'''Joe''': Lascia libero il vecchio... Be'? Che ti succede Ramon, ti trema la mano? O forse hai paura? Al cuore Ramon, se vuoi uccidere un uomo devi colpirlo al cuore. Sono parole tue no? Al cuore Ramon, al cuore, altrimenti non riuscirai a fermarmi. Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto. Avevi detto così. Vediamo se è vero. Raccogli il fucile, carica e spara. ==Citazioni su ''Per un pugno di dollari''== *È davvero carino. Soprattutto le eleganti sparatorie del personaggio principale. (''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]'') *Panciotto antiproiettile! Eh, che forza! È proprio una forza! Quel tipo è grandioso! (''[[Ritorno al futuro - Parte II]]'') ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Trilogia del dollaro}} [[Categoria:Film western]] eshhsolrtooz6foaeowj8j8tu1djic9 Mark Twain 0 1744 1218804 1218327 2022-07-24T19:46:46Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[File:Mark Twain Cigar2.jpg|thumb|Mark Twain]] '''Mark Twain''', pseudonimo di '''Samuel Langhorne Clemens''' (1835 – 1910), scrittore, umorista, aforista e docente statunitense. ==Citazioni di Mark Twain== *[...] all'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il [[Lago di Como]] si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! :[...] ''at eventide when everything seems to slumber , and the music of the vesper bells comes stealing over the water, one almost believes that nowhere else than on the Lake of Como can there be found such a paradise of tranquil repose.<br>From my window here in {{sic|Bellaggio}} I have a view of the other side of the lake now, which is as beautiful as a picture. A scarred and wrinkled precipice rise to a height of eighteen hundred feets; on a tiny bench half way up its vast wall, sits a little snow-flake of a church, no bigger than a martin-box apparently; skirting the base of the cliff are a hundred orange groves and gardens, flecked with glimpses of white dwelling that are buried in them; in front three or four gondolas lie idle upon the water – and in the burnished mirror of the lake, mountain, chapel, houses, groves, and boats are counterfeited so brightly and so clearly, that one scarce knows where the reality leaves off and the reflection begins!''<ref>{{en}} Da ''The innocents abroad'', John Camden Hotten, Londra, 1872, [https://books.google.it/books?id=EQsCAAAAQAAJ&dq=&pg=PA149#v=onepage&q&f=false p. 149].</ref> *[[Benjamin Franklin|Beniamino Franklin]] era una di quelle persone che chiamiamo filosofi.<br>Fin dalla giovane età prostituì il suo talento per inventare massime e aforismi destinati ad affliggere i giovani di tutte le generazioni future.<ref name=Selezione1965>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', agosto 1965.</ref> *C'è qualcosa che affascina nella [[Scienza]]. Uno ricava un tale carico di congetture all'ingrosso da un così trascurabile investimento di fatti.<ref>Citato in Alberto Salza, ''L'anello mancato'', Rusconi Editore.</ref> *Cercate di vivere in modo che la vostra [[morte]] rincresca anche all'impresario delle [[pompa funebre|pompe funebri]].<ref name=StoriaIllustrata>Citato in ''Storia Illustrata'', anno II, n. 1, Arnoldo Mondadori Editore, gennaio 1958, p. 93.</ref> *Con l'opportuna [[ambiguità]] risolveremo tutti i vostri problemi.<ref>Da ''Come fui segretario di un senatore del Tennessee''.</ref> *Comprate [[terra|terreni]]: non ne fabbricano più.<ref>Citato in ''Focus'', n. 104, p. 188.</ref> * Ero convinto che il [[Lago di Como]] fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste.<ref>Da "The innocents abroad", New York, 1896</ref> *È tipico della vanità e dell'impertinenza dell'[[uomo]] definire stupidi gli [[animale|animali]] perché così appaiono ai suoi sensi ottusi. :''It is just like man's vanity and impertinence to call an animal dumb because it is dumb to his dull perceptions.''<ref>Da ''What is a man?'', cap. VI, in ''What is a man? and Other Essays'', The floating press, 2010, p. 108.</ref> *{{NDR|Da uno scontro con un avversario}} Gli ficcai il mio naso tra i denti e lo scaraventai in terra addosso a me.<ref name=StoriaIllustrata/> *Il [[coyote]] è uno scheletro bislungo e allampanato, dall'aria afflitta e assai cagionevole, ricoperto da una pelle di lupo con la coda neanche troppo spelacchiata, ma immancabilmente pendula e derelitta; gli occhi sono astuti e maligni, e il muso affilato, col labbro superiore rialzato a mostrare i denti; insomma, quel che si dice un brutto ceffo. Il coyote è una vivente allegoria dell'Indigenza: ha ''sempre'' fame, è sempre povero in canna, scalognato e senza un amico al mondo. Anche le creature più reiette lo disprezzano; le sue pulci lo abbandonerebbero per il primo velocipiede. È così smidollato e vigliacco che anche quando scopre i denti e finge di minacciarti si vede benissimo che col resto della faccia ti sta chiedendo scusa. E Dio, quant'è brutto!<ref>Da ''In cerca di guai'' (''Roughing it''), traduzione di Giulia Arborio Mella, Adelphi, 2016, [https://books.google.it/books?id=9DR9DAAAQBAJ&pg=PT21 p. 21]. ISBN 8845978060</ref> *Il [[pericolo]] non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è.<ref>Citato nel film ''[[Una scomoda verità]]''.</ref> *Il [[sapone]] e l'istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali.<ref>Da ''The facts concerning the recent resignation''.</ref> *{{NDR|Alla domanda di un giornalista su quali fossero i libri che più gli piacessero}} Secondo! il valore dei [[libri]] varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo, quintessenziale come li sanno fare gli scrittori della vecchia Europa, serve meravigliosamente per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro legato in pergamena, costituisce il migliore dei proiettili da lanciare contro i gatti importuni; finalmente un atlante dai grandi fogli di buona carta è quel che di meglio si possa desiderare per accomodare i vetri rotti.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''Aneddoti bibliografici'', Bietti, Milano, 1939, p. [https://books.google.it/books?id=EBlAAAAAIAAJ&pg=PA5#v=onepage&q&f=false 5].</ref> *L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del [[Lago di Como]]}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione.<ref>Da "The innocents abroad", New York, 1896</ref> *L'[[economia politica]] sta alla base di ogni buon governo. Le persone più sagge di tutti i tempi hanno fatto rimarcare su questo argomento i più ricchi tesori del loro genio, della loro esperienza di vita e della loro istruzione. :''Political Economy is the basis of all good government. The wisest men of all ages have brought to bear upon this subject the richest treasures of their genius, their experience of life, and their learning.''<ref>{{en}} Citato in ''Political Economy'', in ''The Complete Short Stories of Mark Twain'', pp. 59-60.</ref> *L'[[India]] ha due milioni di dei, e li adora tutti. Nella religione le altre nazioni sono delle miserabili; l'India è l'unica milionaria. :''India has two million gods, and worships them all. In religion all other countries are paupers; India is the only millionaire.''<ref>{{en}} Citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q6 A tribute to Hinduism]''.</ref> *L'[[umorismo]] è una gran cosa, è quello che ci salva. Non appena spunta, tutte le nostre irritazioni, tutti i nostri risentimenti scivolano via, e al posto loro sorge uno spirito solare.<ref>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', ottobre 1997.</ref> *L'[[uomo]] esiste da 32.000 anni. Il fatto che siano occorse centinaia di milioni di anni per preparare il mondo per lui è una prova del fatto che esso fu creato per l'uomo. Suppongo che sia così, non lo so di sicuro. Se la [[torre Eiffel]] rappresentasse l'attuale età del mondo, lo strato di vernice sulla punta del suo pinnacolo rappresenterebbe la durata dell'uomo, e tutti percepirebbero che quel sottile strato fu ciò per cui fu costruita la torre. Io credo che lo percepirebbero, ma non lo so di sicuro. :''Man has been here 32,000 years. That it took a hundred million years to prepare the world for him is proof that that is what it was done for. I suppose it is, I dunno. If the Eiffel Tower were now representing the world's age, the skin of paint on the pinnacle-knob at its summit would represent man's share of that age; and anybody would perceive that the skin was what the tower was built for. I reckon they would, I dunno.''<ref>{{en}} Da ''Was the World Made for Man'', 1903; in ''What is Man? and Other Philosophical Writings'', a cura di Paul Baender, Iowa Center for Textual Studies, 1973, p. 106.</ref> *La [[gratitudine]] è un debito che di solito si va accumulando, come succede con i ricatti: più paghi, più te ne chiedono.<ref>Dall'''Autobiografia''.</ref> *Le sue massime {{NDR|di [[Benjamin Franklin]]}} erano piene d'animosità verso i giovani. Ancor oggi, un ragazzo non può obbedire a uno dei suoi istinti naturali senza imbattersi in uno di quegli imperituri aforismi.<ref name=Selezione1965/> *Non abbiamo noi in città tutti gli sciocchi dalla nostra parte? E non basta questo per formare in ogni città una schiacciante [[maggioranza]]?<ref>Citato in ''Focus'' n. 62, p. 181.</ref> *Non mi deve interessare se la [[vivisezione]] produca o meno risultati giovevoli all'umanità. Anche se fossero utili, non sarei meno ostile alla vivisezione, poiché la mia ostilità si fonda sulle sofferenze che infligge ad esseri non consenzienti. È questione di sentimenti, così profondamente radicati in me che, certo, neppure per un vivisettore vivisezionato potrei provare la benché minima soddisfazione, per quanto la legge del taglione se la sarebbe meritata.<ref>Da una lettera alla London Antivivisection Society; citato in Guglielmo Bonuzzi, ''L'altro prossimo'', Cappelli editore, Bologna, 1958, p. 139.</ref> *Si dovrebbe credere che questo stesso Dio senza scrupoli, questo minorato morale, fu nominato insegnante di bontà, dei costumi, della clemenza, della legalità, della purezza? Sembra impossibile e folle.<ref>Citato in [[Karlheinz Deschner]], ''Sopra di noi... niente'', Ariele, 2008.</ref> *{{NDR|Ad Adele Strauss, moglie di [[Johann Strauss jr]]}} Quando ho chiacchierato e fumato il sigaro a casa vostra con il sig. Strauss egli sembrava aver ritrovato la sua energia; era sveglio, pronto, brillante nella conversazione... Sembra impossibile che sia morto! Sono felice di aver avuto il privilegio di incontrarmi con lui e questo incontro rimarrà un bellissimo ricordo per me...<ref>Citato in Roberto Iovino, ''Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer'', Camunia, 1998.</ref> *Sono convinto che il nostro [[Dio|Padre Celeste]] ha inventato l'uomo perché era deluso della scimmia.<ref>Citato in Bernard de Voto, ''Merk Twain in eruption''.</ref><ref name=enciclopedia /> *Un uomo con un'[[idea]] è un matto finché quell'idea non ha successo.<ref>Citato in Emanuela Barbero, ''La cucina etica facile'', Edizioni Sonda, Casale Monferrato, 2009, p. 21. ISBN 978-88-7106-504-5</ref> *Un uomo illustre dovrebbe far attenzione alle sue [[ultime parole]]... scriversele su un pezzo di carta e farle giudicare dai suoi amici. Certo non dovrebbe lasciare una cosa del genere all'ultima ora della sua vita.<ref>Citato in Gabriele Pantucci, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/07/28/che-lingua-corta-dal-latino-agli-sms.html Che lingua corta, dal latino agli sms. Le comunicazioni in miniatura]'', ''la Repubblica'', 28 luglio 2010.</ref> *Un uomo sul punto di morte non riuscirebbe a decidere in quale posto andare — entrambi hanno i loro vantaggi, "il [[Paradiso e inferno|paradiso]] per clima, l'inferno per la compagnia!"<ref>La paternità della citazione viene [[Citazioni errate|erroneamente attribuita]] a Twain, ma l'originale appartiene al senatore [[Benjamin Wade]], che disse: «Penso, da tutto quello che posso sapere, che il paradiso ha il miglior clima, ma l'inferno ha la miglior compagnia». {{Cfr}} {{en}} ''[http://quoteinvestigator.com/2011/07/19/heaven-for-climate/ Heaven for the Climate, and Hell for the Company]'', ''QuoteInvestigator.com'', 19 luglio 2011.</ref> :''Dying man couldn't make up his mind which place to go to — both have their advantages, "heaven for climate, hell for company!''<ref>Da ''Mark Twain's Notebooks & Journals'', Volume III (1883-1891), a cura di Frederick Anderson, Robert Pack Browning, Michael B. Frank e Lin Salamo, University of California Press, Berkeley, California, 1979, p. 538</ref> *Una [[Fotografia (immagine)|fotografia]] è il documento più importante e non c'è nulla di peggiore che passare alla posterità che con uno sciocco e stupido sorriso fissato sulla faccia per l'eternità.<ref>Da una lettera inviata a un giornale; citato in ''[http://www.ilpost.it/2013/09/21/perche-nelle-vecchie-foto-non-si-sorride/ Perché nelle vecchie foto non si sorride?]'', ''il Post.it'', 21 settembre 2013.</ref> ===''L'umorismo è la nostra salvezza''=== *La regola è perfetta: nel campo delle opinioni i nostri avversari sono pazzi.<ref>Da ''Scienza cristiana'', 1907.</ref> (p. 12) *Mai dire la verità a chi non lo merita.<ref>Da ''Journals''.</ref> (p. 136) *Non c'è spettacolo più triste di un giovane pessimista. Fatta eccezione per un vecchio ottimista.<ref>Da ''Mark Twain's paper'', 1902.</ref> (p. 102) ===Attribuite=== *È meglio rimanere in [[silenzio]] ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. :''Better to remain silent and be thought a fool than to speak and remove all doubt.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La prima attribuzione a Mark Twain sembra risalire al 1953, quando tale citazione viene riportata in un articolo di un giornale canadese. La citazione è stata attribuita anche ad [[Abraham Lincoln]] e in misura minore a [[Confucio]], [[John Maynard Keynes]] e [[Arthur Burns]]. Inoltre diversi proverbi esprimono un concetto simile, tra questi ne va ricordato uno incluso nel [[Libro dei Proverbi]] della [[Bibbia]]: «''Anche lo stolto, se tace, passa per saggio | e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.''». In realtà la citazione sembrerebbe appartenere a [[Maurice Switzer]], infatti una prima traccia di questa frase si ritrova proprio nel suo libro, ''Mrs. Goose, Her Book'' del 1907.<ref>{{en}} Cfr. ''[http://quoteinvestigator.com/2010/05/17/remain-silent/ Better to Remain Silent and Be Thought a Fool than to Speak and Remove All Doubt]'', ''QuoteInvestigator.com'', 17 maggio 2010.</ref> La frase viene citata anche da Lisa nel decimo episodio della [[I Simpson (quarta stagione)|quarta stagione]] de ''[[I Simpson]]''. *Il [[golf]] è rovinare una bella passeggiata.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', ''Dalai Editore'', 1992, p. 70. ISBN 88-8598-826-2</ref> :''Golf is a good walk spoiled.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa citazione è stata attribuita a Twain da ''Reader's Digest'' nel 1948 e da ''Peter's Quotations'' nel 1977, ma nessuna fonte diretta sembra confermare questa attribuzione. L'aforisma è apparso per la prima volta nel 1913 su un giornale statunitense, ma in forma anonima. La citazione è stata attribuita nel tempo anche a [[George Bernard Shaw]], [[W. C. Fields]] e a [[Winston Churchill]] (nel film ''[[Lock & Stock – Pazzi scatenati]]''). Non è ancora chiaro chi sia il vero autore della citazione.<ref>{{en}} Citato in Ralph Keyes, ''The Quote Verifier: Who Said What, Where, and When'', Macmillan, 2007, [http://books.google.it/books?id=d6JZryGvfxYC&pg=PA82 p. 82]. ISBN 1429906170</ref> *L'inverno più freddo che ricordi è stato un'estate a [[San Francisco]]. :''The coldest winter I ever spent was a summer in San Francisco.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione non compare in nessuno degli scritti, delle lettere private o di altre pubblicazioni di Mark Twain.<ref>Cfr. ''[http://www.snopes.com/quotes/twain.asp And Never the Twain Shall Tweet]'', ''Snopes.com''</ref> *La musica di [[Richard Wagner|Wagner]] è molto migliore di quello che si potrebbe pensare ascoltandola. :''Wagner music is better than it sounds.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Molti la attribuiscono a Twain, ma la citazione è di [[Edgar Wilson Nye]]. Mark Twain menziona più volte la frase citando esplicitamente Edgar Wilson Nye.<ref>Cfr. Paul F. Boller e John George, ''They Never Said It'', Oxford University Press, 1989, [http://books.google.it/books?id=pZpXkPNgR2cC&pg=PA124 p. 124]. ISBN 0199879168</ref> *Smettere di [[tabagismo|fumare]] è facile. Io l'ho fatto centinaia di volte. :''Giving up smoking is easy. I've done it hundred of times.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La frase non compare in nessuno degli scritti di Mark Twain.<ref>Cfr. Paul F. Boller e John George, ''They Never Said It'', Oxford University Press, 1989, [http://books.google.it/books?id=pZpXkPNgR2cC&pg=PA123 p. 123]. ISBN 0199879168</ref> *Non si sbaglia mai a fare la cosa giusta.<ref>Citata nel film ''[[Lo stagista inaspettato]]'' (The intern) del 2015. La frase è attribuita a Mark Twain dal personaggio di Ben Whittaker ([[Robert De Niro]]).</ref> ==''Gli innocenti all'estero''== *Finalmente avvistammo le coste dell'Italia e, mentre scrutavamo dal ponte nel primo splendido mattino d'estate, la maestosa città di [[Genova]] si levò dal mare, riflettendo, dai suoi cento palazzi, la luce del sole. (p. 137) *Mi piacerebbe restar qui. Preferirei non procedere oltre. Può darsi che ci siano, in Europa, donne più graziose, ma io ne dubito. La popolazione di [[Genova]] è di 120.000 anime; di queste, due terzi sono [[Donne genovesi|donne]], direi, e almeno due terzi delle donne sono belle; ben vestite, fini, leggiadre quanto si può senza essere angeli. Gli angeli, però, non sono molto ben vestiti, mi pare, almeno quelli dei dipinti: non hanno che le ali. E queste donne genovesi sono incantevoli. La più gran parte di queste damigelle son rivestite di una bianca nube dalla testa ai piedi, sebbene molte si adornino in maniera più complicata. Nove su dieci non hanno sul capo null'altro che un sottilissimo velo ricadente sulle spalle a guisa di bianca nebbia. Hanno capelli biondissimi e molte di loro occhi azzurri, ma più spesso si vedono occhi neri e sognanti occhi castani. (pp. 137-138) *Le signore e i gentiluomini di Genova hanno la piacevole abitudine di passeggiare in un ampio parco {{NDR|la [[Spianata dell'Acquasola]]}} in cima a una collina al centro della città, dalle sei alle nove di sera; e quindi, per un altro paio d'ore, di prendere il gelato in un giardino adiacente. Ci recammo nel parco domenica sera. V'erano duemila persone, in gran parte giovanotti e signorine. Gli uomini erano vestiti all'ultima moda parigina e gli abiti delle donne biancheggiavano fra gli alberi come tanti fiocchi di neve. La folla faceva il giro del parco come una grande sfilata. Suonavano le bande e zampillavano le fontane; la luna e le luci a gas illuminavano la scena, che era nell'insieme brillante e animata. (p. 138) * {{NDR|Il [[Lago di Como]] è}} Paradiso di sereno riposo. *Scrutavo ogni viso di [[Donne genovesi|donna]] che passava e mi parevano belli tutti. Mai visto una simile marea di bellezza. Non vedo come un uomo di normale fermezza di carattere possa sposarsi qui {{NDR|a Genova}}, poiché, prima di decidersi, s'innamorerebbe di qualche altra. (p. 138) *"La superba", "la città dai bei palazzi", sono da secoli gli appellativi di [[Genova]]. Certo essa è piena di [[Palazzi dei Rolli|palazzi]], e questi dentro sono sontuosi ma esternamente molto malandati e senza pretese di grandiosità architettonica. "Genova la superba" sarebbe un titolo indovinato se si riferisse alle [[Donne genovesi|donne]].<br>Di palazzi ne abbiamo visitati parecchi: immense moli dagli spessi muri, con grandi scalinate di pietra, pavimenti tassellati di marmo (talvolta lavori a mosaico, di disegno complicato, ornati di cristalli di rocca o di piccoli frammenti di marmo fissati col cemento) e grandiosi saloni con alle pareti dipinti di Rubens, Guido Reni, Tiziano, Paolo Veronese, ecc., e ritratti dei capostipiti della famiglia in elmi piumati e splendide armature, e di patrizie in stupefacenti vestiti di secoli fa. (p. 139) *L'antica [[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|cattedrale di San Lorenzo]] è una delle cose più notevoli che abbiamo visto a Genova: vasta, con colonnati, maestosi pilastri e un grande organo, e la consueta pompa di dorature, dipinti, volte affrescate e così via. Io naturalmente non potrei descriverla: per farlo ci vorrebbe un bel numero di pagine. (p. 141) *Non vi pare che questa faccenda delle [[Reliquia|reliquie]] sia stata un po' gonfiata? In ogni vecchia chiesa in cui entriamo troviamo un frammento della vera croce con alcuni dei chiodi che la tennero insieme. Non voglio insistere, ma direi che di questi chiodi ne abbiamo visti tanti da riempire un barile. Poi c'è la corona di spine; a Parigi conservano una parte di corona nella Sainte Chapelle e una parte a Notre-Dame. Di ossa di San Dionigi, poi, son sicuro di averne viste abbastanza da fare, se necessario, un duplicato del Santo. (p. 142) *Potrei dire che la [[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato|chiesa dell'Annunziata]] è una foresta di bellissime colonne, di statue, di dorature, di dipinti quasi senza numero, ma non darei un'idea esatta della cosa, e a che servirebbe? Fu costruita interamente da un'antica famiglia, che vi esaurì il suo denaro. Ecco dov'è il mistero. Avevamo idea che solo una zecca sarebbe sopravvissuta alla spesa. (pp. 142-143) *In genere le strade sono larghe all'incirca da quattro-cinque piedi a otto, e contorte come cavatappi. Percorri una di queste tetre fenditure, guardi su e vedi il cielo ridotto a somiglianza di un nastro di luce, molto in alto, dove le cime dei palazzi sui due lati della strada quasi si uniscono. Ti sembra di essere sul fondo di qualche terribile abisso, col mondo intero molto al di sopra di te. Ti aggiri a caso attraverso di esse nella maniera più misteriosa e non sai orientarti meglio che se fossi cieco. Non riesci a persuaderti che queste sono vere strade e che i torvi, foschi, mostruosi palazzi siano case, finché non vedi una [[Donne genovesi|donna]] elegante e bella emergere da qualcuna di queste buie e desolate tane che per metà sembrano prigioni. E ti chiedi come possa una così incantevole crisalide venir fuori da un bozzolo tanto poco attraente. (p. 143) *Non saprei immaginare [[Genova]] in rovina. Di archi così massicci, di così poderose fondamenta, su cui poggiano questi torreggianti e vasti edifizi, raramente ne abbiamo già visti; e i grossi blocchi di pietra di cui son fatti questi palazzi non rovineranno mai; muri spessi quanto in America è alta una normale porta non possono crollare. (pp. 144-145) *La nostra ultima visita fu al [[Cimitero monumentale di Staglieno|cimitero]] (costruito per ospitare 60.000 salme) e continueremo a ricordarcelo dopo che avremo dimenticato i palazzi. È un ampio corridoio di marmo fiancheggiato da colonne che si stende intorno a un grande quadrato di terreno libero; il suo spazioso pavimento è di marmo e su ogni lastra c'è un'iscrizione, giacché ogni lastra ricopre una salma. Da una parte e dall'altra, avanzando nel mezzo del passaggio, vi sono monumenti, tombe, figure scolpite squisitamente lavorate, tutte grazia e bellezza. Sono nuove, nivee; ogni lineamento è perfetto, ogni tratto esente da mutilazioni, imperfezioni o difetti; perciò, per noi, queste lunghissime file di incantevoli forme sono cento volte più belle della statuaria danneggiata e sudicia salvata dal naufragio dell'arte antica ed esposta nelle gallerie di Parigi per l'adorazione del mondo. (p. 147) ==''Il principe e il povero''== ===Premessa=== Scriverò un racconto come mi fu narrato da un tizio al quale era stato raccontato dal padre, che a sua volta lo aveva udito narrare dal ''proprio'' padre, cui, analogamente, era stato narrato dal ''suo'' e così via, più indietro e sempre più indietro nel tempo, per trecento anni e oltre, mentre i padri lo trasmettevano ai figli tramandandolo. Può fare parte della storia, può essere soltanto leggenda, una tradizione. Può essere accaduto davvero, può non essere accaduto, ma ''potrebbe'' essere accaduto. Può darsi che i savi e i dotti lo credessero vero nei tempi antichi; può darsi che soltanto gli ignoranti e i semplici lo amassero e vi credessero. (p. 3) ===[[Incipit]]=== Nell'antica città di Londra, in un certo giorno d'autunno nel secondo quarto del secolo sedicesimo, nacque un figlio maschio e indesiderato a una famiglia povera a nome Canty. Quello stesso giorno, un altro bambino inglese nacque, desiderato, a una famiglia ricca a nome Tudor. Anche l'intera Inghilterra lo desiderava. L'Inghilterra aveva per così lungo tempo anelato a lui, e sperato in lui, e pregato Dio per lui, che ora, essendo egli venuto per davvero, il popolo quasi impazzì di gioia. Persone, che si conoscevano appena, si abbracciarono e si baciarono e piansero. Tutti si concessero una vacanza, nobili e plebei, ricchi e poveri, banchettarono e danzarono e cantarono, e divennero molto espansivi; e in questo modo continuarono, per giorni e notti, tutti insieme. (p. 7) ===Citazioni=== *Poi, di quando in quando, i suoi pensieri tornavano ai maltrattamenti inflittigli dai villani ragazzi nell'Ospizio del Cristo, ed egli si diceva: "Quando sarò re, non avranno soltanto pane e un tetto ma anche insegnamenti impartiti mediante i libri, poiché la pancia piena conta poco se la mente e il cuore non sono nutriti. Mi ricorderò diligentemente di questo, affinché la lezione d'oggi non vada sprecata, e il mio popolo non debba soffrirne; l'[[erudizione]], infatti, intenerisce il cuore e genera bontà e carità". (p. 26) *Si trovava lì anche l'[[Assaggiatore]] di Sua Altezza il Principe di Galles, pronto a gustare, talora gli venisse richiesto, qualsiasi cibo sospetto e a correre il pericolo di essere avvelenato. In quel periodo la sua era soltanto una carica onorifica e di rado egli veniva invitato a esercitare le sue funzioni; ma vi erano stati tempi, non molte generazioni prima, in cui la carica di assaggiatore esponeva a grandi pericoli e non era molto ambita. Sembra strano che non si servissero di un cane o di un idraulico, ma tutti gli aspetti della regalità sono strani. (pp. 47-48) *Fece come gli [[Maschio e femmina|uomini]] hanno sempre fatto, e probabilmente faranno sempre, fino alla fine dei tempi... {{NDR|per [[Cucito|cucire]]}} tenne immobile l'ago e cercò di infilare il filo nella cruna, che è l'opposto di come fanno le donne. (pp. 92-93) *Queste erano le [[Canzoni dai libri|ispirate parole]]: *:''Gente delle tenebre, ehilà!'' *:''Peste e morte per chi non ci sta'' *:''A fregare malloppi e a far crepare'' *:''Chi val la pena di eliminare.''<br/><br/> *:''Morte arrecate, uccidete i signori'' *:''Andate qua e là con armi bastanti'' *:''Per farli fuori tutti quanti.'' *:''Quelli che hanno ben più di noi'' *:''Eliminateli per ripulirli poi.'' (p. 134) *«Concedimi una grazia» disse. «Fissami negli occhi in modo ch'io possa vedere se il tuo sguardo è fermo. E ora rispondimi: sono io Miles Hendon?»<br/>«No, non ti conosco.»<br/>«[[Giuramenti dai libri|Giuralo]].»<br/>La risposta fu sommessa, ma chiara: «Lo giuro». (p. 202) *Gli occhi del re ardevano di passione: «Nessuno crede in me» disse Edoardo «e non mi crederai nemmeno tu. Ma non importa. Entro un mese sarai libero; non solo, ma le leggi che hanno disonorato te e svergognato il nome inglese verranno cancellate dai codici. Il mondo è fatto male; i [[Sovrano|sovrani]] dovrebbero frequentare a volte la scuola delle loro stesse leggi, e imparare così a essere misericordiosi». (p. 214) *In Fenchurch Street, un "bel fanciullo, dall'abito costoso", trovavasi in piedi su una sorta di podio per dare al re il benvenuto della città. Ecco gli [[Poesie dai libri|ultimi versi]] del suo saluto: *:''Benvenuto, o re, con lo slancio grande di ogni cuore;'' *:''Benvenuto ancora, per quanto ogni lingua può parlare;'' *:''Gioiosamente, menti e cuori ti accolgon con amore.'' *:''Dio ti conservi, preghiamo, e lunga vita ti possa dare!'' (p. 229) *Tom Canty contemplò intorno a sé il mare di facce entusiaste, e il cuore gli si gonfiò di esultanza e sentì che la sola cosa per cui valesse la pena di vivere a questo mondo consisteva nell'essere un [[re]] e l'idolo di una nazione. (p. 299) ===[[Explicit]]=== Sì, Re [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]] visse soltanto pochi anni, povero ragazzo, ma li visse degnamente. Più di una volta, quando qualche grande dignitario, qualche dorato vassallo della Corona, contestava la sua clemenza e sosteneva che certe leggi da lui emendate erano già sufficientemente clementi e non causavano sofferenze o oppressioni tali da giustificare proteste, il giovane re volgeva sull'interlocutore la luttuosa eloquenza dei suoi grandi occhi compassionevoli e rispondeva: «Che cosa sai tu di sofferenza e oppressioni? Io e il mio popolo le conosciamo, ma tu le ignori».<br/>Il regno di Edoardo VI fu singolarmente misericordioso per quei tempi crudeli. Ora che stiamo per congedarci da lui, cerchiamo di tenerlo presente nel ricordo, per rendergli il giusto merito. (pp. 263-264) ==''Imprecazioni d'autore''== *[[Adamo]] era semplicemente un essere umano e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era [[proibizione|proibita]]. Lo sbaglio fu di non proibirgli il [[Serpenti nella Bibbia|serpente]], perché allora avrebbe mangiato il serpente. *Alcune persone pensano che l'[[onestà]] sia sempre la tattica migliore. È una superstizione. A volte, la mera impressione di onestà vale sei volte tanto. *Buoni amici, buoni libri e una coscienza sonnacchiosa: questa è la [[vita]] ideale. *Che privilegio aveva Adamo! Quando diceva qualcosa di buono, sapeva che nessuno l'aveva detta prima. *Chiunque abbia vissuto abbastanza da capire cosa sia la vita, sa quale profondo debito di gratitudine dobbiamo ad Adamo, il primo grande benefattore della nostra razza. Egli portò la morte nel mondo. *Ci sono molte cose divertenti al mondo: una di queste è l'idea concepita dall'uomo bianco di essere meno selvaggio degli altri selvaggi. *Creare l'uomo fu un'idea bizzarra e originale, ma aggiungere la [[pecora]] fu una tautologia. *Dapprima Dio creò gli idioti. Per esercitarsi. Poi creò i comitati scolastici locali. *Il [[banchiere]] è un uomo che ti presta l'[[ombrello]] quando c'è il sole e se lo riprende quando inizia a piovere. *Il frastuono non dimostra niente. Spesso una [[gallina]] che ha appena deposto un uovo schiamazza come se avesse deposto un asteroide. *L'[[irriverenza]] è la mancanza di rispetto che una persona ha per il tuo dio; non esiste una parola che descriva la tua mancanza di rispetto nei confronti del suo dio. *L'opinione secondo cui nessun [[gentiluomo]] impreca è completamente sbagliata. Si può imprecare e continuare a essere un gentiluomo se lo si fa in modo simpatico, benevolo e affettuoso. *La [[fama]] edificata sulla menzogna diviene presto uno spiacevole ostacolo. È facile indurre a credere una menzogna, ma è faticoso smontare il lavoro fatto. *La prima cosa che un [[missionario]] insegna al selvaggio è l'[[indecenza]]. *Lo spirito dell'[[ira]] è peccato, non le parole; e lo spirito dell'ira è l'imprecazione. Cominciamo a bestemmiare prima di poter parlare. *Ma siamo fatti tutti allo stesso modo: quando conosciamo qualcosa, non proviamo che disprezzo per quelli che non la conoscono. *Nessun [[dolore]] dal quale siamo afflitti può essere definito infimo: in base alle leggi eterne della proporzione, un bambino che smarrisce la sua bambola e un re che smarrisce la sua corona sono eventi delle stesse dimensioni. *Niente spinge a commettere crimini finanziari più di una grande miseria o una grande ricchezza. *Ogni razza decide da sé cosa è indecente. La natura non conosce indecenze. È l'uomo a inventarle. *Quando ci ricordiamo di essere tutti [[follia|folli]], i misteri della vita scompaiono e la vita trova una spiegazione. *Se desiderate infliggere una punizione perfida e crudele a un giovane, obbligatelo a tenere un [[diario]] ogni anno. *Ricordate quel venerabile [[Proverbi dai libri|proverbio]]: i bambini e gli sciocchi dicono sempre la [[verità]]. La conseguenza logica è ovvia: gli adulti e i saggi non la dicono mai. *Una delle prove dell'immortalità dell'[[anima]] è che tantissimi vi hanno creduto. Tantissimi hanno anche creduto che il mondo fosse piatto. ==''L'uomo che corruppe Hadleyburg''== ===[[Incipit]]=== Successe molti anni fa. Hadleyburg era la più retta, la più onesta città di tutta la regione circostante. S'era guadagnata questa fama intemerata nel corso di tre generazioni, ed era più fiera di essa che di qualunque altro suo bene. Ne era talmente fiera che cominciava a inculcare i principi di un onesto comportamento ai bambini quando erano ancora in fasce, continuando poi a farne il principale elemento della loro educazione. Per tutto il periodo della formazione del carattere essi venivano tenuti accuratamente lontani dalle tentazioni, di modo che in loro l'onestà avesse ogni possibilità di rafforzarsi e consolidarsi, fino a divenir parte della loro stessa carne. Le città vicine erano invidiose di questo onorevole primato, e fingevano di disprezzarlo, di considerarlo soltanto vanità; con tutto ciò erano costrette a riconoscere che Hadleyburg era proprio una città incorruttibile, e se aveste insistito, avrebbero anche finito per ammettere che per un giovanotto il semplice fatto di essere di Hadleyburg era la migliore raccomandazione per ottenere un buon posto. ===Citazioni=== *Ero pulito... artificialmente, come gli altri; e come gli altri caddi quando venne la tentazione. *Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. *La responsabilità è individuale, non della comunità. ==''La terribile lingua tedesca''== *Di sicuro non esiste un'altra lingua che sia così trasandata e asistematica, e così schiva ed elusiva da comprendere. Ti infarini, qua e là, nel peggiore dei modi; e quando alla fine pensi di aver afferrato una regola che offra una solida base, e così riposarti un attimo, tra la rabbia generale e la confusione di dieci parti del discorso, giri la pagina e leggi: "Lo studente presti molta attenzione alle seguenti eccezioni." Scorri l'occhio lungo la pagina e scopri che ci sono più eccezioni alla regola rispetto ai casi in cui essa vale. :''Surely there is not another language that is so slipshod and systemless, and so slippery and elusive to the grasp. One is washed about in it, hither and thither, in the most helpless way; and when at last he thinks he has captured a rule which offers firm ground to take a rest on amid the general rage and turmoil of the ten parts of speech, he turns over the page and reads, "Let the pupil make careful note of the following exceptions." He runs his eye down and finds that there are more exceptions to the rule than instances of it.''<ref name=awful/> *Ogni sostantivo ha un genere, e non esiste un senso né un metodo per assegnarli; così il genere di ognuno deve essere imparato separatamente e a memoria. Non c'è altro modo. Per fare ciò devi avere la memoria di un libro di memorandum. In tedesco una giovane ragazza non ha sesso, mentre una rapa sì. Pensa a quale eccitata riverenza viene mostrata per la rapa, e a quale insensibile mancanza di rispetto per la ragazza. :''Every noun has a gender, and there is no sense or system in the distribution; so the gender of each must be learned separately and by heart. There is no other way. To do this one has to have a memory like a memorandum-book. In German, a young lady has no sex, while a turnip has. Think what overwrought reverence that shows for the turnip, and what callous disrespect for the girl.''<ref name=awful/> *Ci sono persone nel mondo che avranno un bel po' di problemi a indicare le colpe in una religione o una lingua, per poi occuparsi apaticamente dei loro affari senza aver suggerito un qualunque rimedio. Io non sono quel tipo di persona. Io ho dimostrato che la lingua tedesca necessita d'esser riformata. Molto bene, sono pronto a riformarla. Almeno io sono pronto ad avanzare gli opportuni suggerimenti. Certo una strada come questa potrebbe essere immodesta in un'altra lingua; ma io ho dedicato più di nove intere settimane, dalla prima all'ultima, ad uno studio attento e critico di questa lingua, e perciò ho acquisito una sicurezza nella mia abilità di riformarla che nessuna mera e superficiale cultura avrebbe potuto conferirmi. :''There are people in the world who will take a great deal of trouble to point out the faults in a religion or a language, and then go blandly about their business without suggesting any remedy. I am not that kind of person. I have shown that the German language needs reforming. Very well, I am ready to reform it. At least I am ready to make the proper suggestions. Such a course as this might be immodest in another; but I have devoted upward of nine full weeks, first and last, to a careful and critical study of this tongue, and thus have acquired a confidence in my ability to reform it which no mere superficial culture could have conferred upon me.''<ref name=awful/> *Innanzitutto, abolirei il caso dativo. Confonde i plurali; e, inoltre, nessuno sa mai quando si trova nel caso dativo, tranne quando lo scopre in maniera accidentale – e poi non sa quando o dove è entrato nel caso dativo, o da quant'è che è entrato nel caso dativo, o quando starà per uscirne. Il caso dativo è solo una follia ornamentale – è meglio scartarlo. :''In the first place, I would leave out the Dative case. It confuses the plurals; and, besides, nobody ever knows when he is in the Dative case, except he discover it by accident – and then he does not know when or where it was that he got into it, or how long he has been in it, or how he is going to get out of it again. The Dative case is but an ornamental folly – it is better to discard it.''<ref name=awful/> *In secondo luogo, sposterei il verbo più in su, all'inizio. Puoi usare il miglior verbo possibile, ma mi rendo conto che con questo non riuscirai mai ad abbattere sul serio un soggetto nel tedesco attuale – riuscirai solo ad azzopparlo. Quindi io insisto che questa parte importante del discorso debba essere spostata all'inizio, in una posizione dove possa essere vista facilmente a occhio nudo. :''In the next place, I would move the Verb further up to the front. You may load up with ever so good a Verb, but I notice that you never really bring down a subject with it at the present German range – you only cripple it. So I insist that this important part of speech should be brought forward to a position where it may be easily seen with the naked eye.''<ref name=awful/> *Terzo, importerei qualche parola forte dalla lingua inglese – per imprecare, e anche per l'uso nel descrivere ogni tipo di argomento vigoroso in modo vigoroso. :''Thirdly, I would import some strong words from the English tongue – to swear with, and also to use in describing all sorts of vigorous things in a vigorous ways.''<ref name=awful/> *"Verdammt", e i suoi ampliamenti e variazioni, sono parole che hanno un sacco di significati, ma i suoni sono così deboli e inefficaci che le donne tedesche possono usarli senza peccato. Le donne tedesche che non possono essere indotte a commettere un peccato attraverso una qualunque persuasione o impulso, subito scoppiano in una di queste piccole e inoffensive parole quando strappano i loro vestiti o non gradiscono la zuppa. Il suono è maligno tanto quanto il nostro "Accipicchia!". Le donne tedesche costantemente dicono "Ach! Gott!", "Mein Gott!", "Gott in Himmel!", "Herr Gott", "Der Herr Jesus!", ecc. Forse pensano che le nostre donne abbiano il loro stesso modo di fare; lo dico perché una volta ho sentito una gentile ed amabile vecchia tedesca dire ad una dolce giovane americana; "Le due lingue sono così simili – che bello; noi diciamo "Ach! Gott!" e voi dite "Cavolo!"". :''"Verdammt", and its variations and enlargements, are words which have plenty of meaning, but the sounds are so mild and ineffectual that German ladies can use them without sin. German ladies who could not be induced to commit a sin by any persuasion or compulsion, promptly rip out one of these harmless little words when they tear their dresses or don't like the soup. It sounds about as wicked as our "My gracious". German ladies are constantly saying, "Ach! Gott!", "Mein Gott!", "Gott in Himmel!", "Herr Gott", "Der Herr Jesus!" etc. They think our ladies have the same custom, perhaps; for I once heard a gentle and lovely old German lady say to a sweet young American girl: "The two languages are so alike – how pleasant that is; we say "Ach! Gott!" you say "Goddamn"".''<ref name=awful/> *Quarto, riorganizzerei i sessi e li distribuirei conformemente al volere del creatore. Questo come forma di rispetto, se non altro. :''Fourthly, I would reorganizes the sexes, and distribute them accordingly to the will of the creator. This as a tribute of respect, if nothing else.''<ref name=awful/> *Quinto, la farei finita con quelle enormi lunghe parole composte; oppure chiederei a chi parla di pronunciarle a pezzi, con pause per farci riprendere. Eliminarle totalmente sarebbe un'ottima cosa, perché le idee vengono recepite e digerite molto più facilmente quando arrivano una alla volta anziché in blocco. Il cibo intellettivo è come qualsiasi altro; è più gradevole e più benefico assumerlo con un cucchiaio che con una pala. :''Fifthly, I would do away with those great long compounded words; or require the speaker to deliver them in sections, with intermissions for refreshments. To wholly do away with them would be best, for ideas are more easily received and digested when they come one at a time than when they come in bulk. Intellectual food is like any other; it is pleasanter and more beneficial to take it with a spoon than with a shovel.''<ref name=awful/> *Sesto, chiederei a chi parla di fermarsi quando ha finito, e non di attaccare una sfilza di quegli inutili "haben sind gewesen gehabt haben geworden seins" alla fine del suo discorso. Questa sorta di cianfrusaglia svilisce un discorso, invece di aggiungervi purezza. Sono perciò un'offesa, e dovrebbero essere scartati. :''Sixthly, I would require a speaker to stop when he is done, and not hang a string of those useless "haben sind gewesen gehabt haben geworden seins" to the end of his oration. This sort of gewgaws undignify a speech, instead of adding a grace. They are, therefore, an offense, and should be discarded.''<ref name=awful/> *Settimo, scarterei le parentesi. E anche le doppie parentesi, le triple parentesi, le n-parentesi, e allo stesso modo la parentesi-regina finale che chiude tutto quanto l'insieme. Chiederei a ogni individuo, sia esso alto o basso, di distendere un discorso chiaro e semplice, oppure di avvolgerlo, sedercisi sopra e starsene in pace. Infrazioni a questa legge dovrebbero essere punibili con la morte. :''Seventhly, I would discard the Parenthesis. Also the reparenthesis, the re-reparenthesis, and the re-re-re-re-re-reparentheses, and likewise the final wide-reaching all-inclosing king-parenthesis. I would require every individual, be he high or low, to unfold a plain straightforward tale, or else coil it and sit on it and hold his peace. Infractions of this law should be punishable with death.''<ref name=awful/> *Ottavo e ultimo, terrei Zug e Schlag, con i loro pendagli, e getterei via il resto del vocabolario. Questo semplificherebbe la lingua. :''And eighthly, and last, I would retain Zug and Schlag, with their pendants, and discard the rest of the vocabulary. This would simplify the language.''<ref name=awful/> *In base ai miei studi di filologia sono arrivato alla conclusione che una persona dotata riesce ad imparare l'inglese (se si esclude l'ortografia e la pronuncia) in trenta ore, il francese in trenta giorni e il tedesco in trent'anni. È ovvio che la lingua tedesca ha bisogno di essere rimodellata e riparata. Se rimanesse così com'è dovrebbe essere accantonata, con dolcezza e riverenza, tra le lingue morte, perché solo i morti hanno tempo sufficiente per impararla. :''My philological studies have satisfied me that a gifted person ought to learn English (barring spelling and pronouncing) in thirty hours, French in thirty days, and German in thirty years. It seems manifest, then, that the latter tongue ought to be trimmed down and repaired. If it is to remain as it is, it ought to be gently and reverently set aside among the dead languages, for only the dead have time to learn it.''<ref name=awful>{{en}} Da ''[https://www.cs.utah.edu/~gback/awfgrmlg.html The Awful German Language]'', appendice di ''A Tramp Abroad'' (1880).</ref> ==''Le avventure di Huckleberry Finn''== ===Avviso=== Chiunque cercherà di trovare uno sco-<br/> po in questa storia verrà perseguito a<br/> termini di legge; chiunque cercherà di<br/> trovare una morale verrà bandito;<br/> chiunque cercherà di trovare una tra-<br/> ma verrà fucilato.<br/> <br/> PER ORDINE DELL'AUTORE<br/> IL CAPO DELLA SUSSISTENZA<br/> (p. 11) ===[[Incipit]]=== ====Giovanni Baldi==== Voi di me non sapete niente se non avete letto un libro che si chiama ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma questo non importa. Questo libro l'ha fatto Mr. Mark Twain, e lui ha detto la verità, in genere. Certe cose le ha tirate in lungo, ma di solito ha detto la verità. Ma questo è niente. Non ho mai visto nessuno che non ha contato delle balle, prima o poi, tranne zia Polly, o la vedova, o magari Mary. La zia Polly – cioè la zia Polly di Tom – e Mary e la vedova Douglas, beh, c'è tutto in quel libro, che in genere è un libro veritiero, anche se un po' tirato in lungo, come ho detto prima. {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Giovanni Baldi, Garzanti, 2002}} ====Enzo Giachino==== Voi non potete sapere niente di me, senza che avete letto un libro chiamato ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma non importa molto. Quel libro è stato fatto dal signor Mark Twain, che di solito ha detto la verità, o quasi. Qualche volta ha esagerato un poco, ma in genere ha detto il vero. È già qualcosa. Io non ho mai conosciuto nessuno che, in vita sua, non ha mai contato storie, se non è zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Zia Polly è la zia Polly di Tom e di Mary; e della vedova Douglas se ne parla in quel libro, che è quasi vero. Con qualche ricamo, s'intende.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Enzo Giachino, Einaudi, 1994}} ====Gabriele Musumarra==== Voi non sapete nulla di me, a meno che non abbiate letto un libro chiamato Le avventure di Tom Sawyer; ma non importa. Quel libro fu scritto dal signor Mark Twain, che per lo più disse la verità. C'erano delle esagerazioni, ma per lo più egli disse la verità. Questo non dimostra nulla. Non ho mai conosciuto nessuno che una volta o l'altra non dicesse bugie, eccetto zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Zia Polly – la zia di Tom, cioè – e Mary, e la vedova Douglas: in quel libro ci sono tutte, ed è un libro per lo più sincero; con qualche esagerazione, come ho già detto.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Gabriele Musumarra, Rizzoli}} ====Giuseppe Culicchia==== Voi non sapete niente di me, senza che avete letto un libro intitolato ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma non importa. Quel libro l'ha fatto il signor Mark Twain, che ha detto la verità, più o meno. Certe cose le ha esagerate un po', ma è stato abbastanza sincero. Che è già qualcosa. Non ho mai visto nessuno che una volta o l'altra non ha cacciato qualche balla, a parte zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Della zia Polly, che poi è la zia Polly di Tom, e di Mary, e della vedova Douglas, se ne parla in quel libro, che è un libro quasi vero; con qualche esagerazione, come ho detto. (p. 13) ===Citazioni=== *Poi una caviglia ha attaccato a [[Prurito|prudermi]], ma mica me la potevo grattare; e poi si è messo a prudermi un orecchio, e poi la schiena, proprio in mezzo alle spalle. Mi sembrava di morire, se non mi grattavo. Beh, è una cosa che ho già notato un mucchio di volte. Se sei con gente di classe, o a un funerale, o cerchi di dormire quando non hai sonno, insomma se sei da qualche parte dove non devi grattarti, allora stai sicuro che ti viene da grattarti in un migliaio di posti. (pp. 16-17) *Così Tom ha tirato fuori un pezzo di carta che ci aveva scritto su il [[Giuramenti dai libri|giuramento]], e ce lo ha letto. Ogni ragazzo doveva giurare fedeltà alla banda, e di non rivelare mai a nessuno i suoi segreti, e se qualcuno faceva del male a un ragazzo della banda, chiunque riceveva l'ordine di uccidere quella persona e la sua famiglia doveva farlo, e non poteva né dormire né mangiare finché non li aveva assassinati tutti e gli aveva tracciato col pugnale una croce sul petto, che era il segno della banda. E nessuno che non apparteneva alla banda poteva usare quel segno, e se lo usava doveva essere perseguito, e se lo usava ancora una volta allora bisognava ammazzarlo. E se qualcuno che apparteneva alla banda rivelava i suoi segreti, allora bisognava tagliargli la gola, e poi bruciare il cadavere e disperdere le ceneri, e il suo nome doveva essere cancellato col sangue dalla lista e non essere mai più menzionato dalla banda, ma esecrato e dimenticato, per sempre. (p. 19) *Così si è messa a trafficare, e [[Quiz dai libri|mi fa]]:<br/>"Dimmi, quando una vacca è stesa a terra, da quale parte si alza su per prima? Rispondi subito, senza pensarci. Da quale parte si alza su per prima?".<br/>"La parte di dietro, signora."<br/>"Bene. E un cavallo, allora?"<br/>"La parte davanti, signora."<br/>"Su un albero dov'è che cresce il muschio?"<br/>"A nord."<br/>"Se quindici mucche brucano sul fianco di una collina, quante di loro mangiano con la testa puntata nella stessa direzione?"<br/>"Tutte e quindici, signora."<br/>"Beh, credo che sei vissuto in campagna ''davvero''. Pensavo che magari cercavi di contarmi di nuovo delle storie. [...]" (pp. 69-70) *Era proprio come nel vecchio [[Proverbi dai libri|proverbio]]: "Dai un dito a un negro che quello si piglia tutto il [[braccio]]". (p. 95) *Mentre mi vestivo mi ha chiesto com'è che mi chiamavo, ma prima che potevo rispondergli ha attaccato a raccontarmi di una ghiandaia azzurra e di un coniglietto che aveva trovato nei boschi un paio di giorni prima, e mi ha chiesto dov'era Mosè, quando si era spenta la candela. Io gli ho risposto che non lo sapevo, non ne avevo proprio mai sentito parlare.<br/>"Beh, indovina," mi fa lui.<br/>"Come faccio a indovinare," dico io, "se questa storia non l'ho mai sentita?"<br/>"Ma puoi provarci, no? È facile."<br/>"Quale candela?" gli faccio.<br/>"Beh, una candela qualsiasi,» mi dice.<br/>"Non lo so proprio dov'è che era," dico. "Dov'era?"<br/>"Ma era al buio! Ecco dov'è che era!"<br/>"Beh, e se lo sapevi dov'era, perché me lo hai chiesto?"<br/>"Oh, insomma, quanto sei scemo, è un [[Indovinelli dai libri|indovinello]], no? [...]" (p. 104) *"Che roba è una [[faida]]?"<br/>"Ehi, ma da dove vieni? Non sai che roba è una faida?"<br/>"Mai sentita prima. Dimmelo tu che è."<br/>"Beh," mi fa Buck, "una faida funziona così. Un tizio litiga con un altro tizio, e lo ammazza; allora il fratello del tizio ammazza lui; poi gli altri fratelli, da una parte e dall'altra, si ammazzano tra loro; poi tocca ai cugini, e poco per volta si ammazzano tutti, e la faida finisce. Ma è una cosa lenta, e ci vuole un bel po' di tempo." (p. 113) *Abbiamo deciso che non c'era un posto migliore della nostra [[zattera]] per sentirsi come a casa, dopo tutto. Negli altri posti c'è troppa gente e si soffoca, ma su una zattera no. Ti senti proprio libero e comodo e bene, su una zattera. (p. 121) *Avevamo tutto quanto il cielo, lassù, scintillante di [[Stella|stelle]], e ci mettevamo a guardarle sdraiati a terra, e discutevamo se le aveva fatte qualcuno o se erano venute fuori così, da sole, e secondo Jim le aveva fatte qualcuno, ma secondo me erano venute fuori da sole, perché pensavo che ci voleva troppo tempo per farne così tante. Jim allora diceva che era stata la luna a farle, e beh, la cosa mi sembrava abbastanza ragionevole, così non ribattevo niente, perché una volta avevo visto una rana fare talmente tante uova che naturalmente poteva essere andata a quel modo. Guardavamo anche le [[Meteora|stelle cadenti]], per vedere dove finivano. Per Jim erano stelle venute male che venivano buttate via dal nido. (pp. 123-124) *Non è colpa mia se non sono nato duca, e non è colpa vostra se non siete nato re, perciò perché stare in pena? Cerca di prendere le cose per come vengono, è il mio [[Motti dai libri|motto]]. (p. 129) *La cosa ha fatto sparire quel senso di disagio, e ci ha messi proprio di buonumore, perché era davvero una triste faccenda non andare d'accordo su una [[zattera]]; perché quello che vuoi, più di ogni altra cosa al mondo, su una zattera, è che tutti sono soddisfatti, e si sentono bene con gli altri. (p. 129) *Ma il [[Essere o non essere|soliloquio di Amleto]], mio caro, il pezzo più celebre di Shakespeare. Ah, è sublime, sublime! Ogni volta fa venire giù il teatro. (Duca, p. 139) *Ecco com'è che vanno le cose: uno fa [[cattiva azione|qualcosa di brutto]], e poi non gli va di pagarne conseguenze. Dicono che, finché riesci a nasconderlo, non ti capita niente di male. (p. 210) *Ma è sempre così: non fa differenza se ti comporti bene o male, la [[coscienza morale|coscienza]] non è intelligente, e ti accusa sempre. Se avevo un cane bastardo intelligente quanto la coscienza di una persona, lo avvelenavo subito. Prende più posto che tutto il resto, dentro uno, la coscienza, e non serve a nulla, proprio a nulla. (pp. 227-228) *Che testa che aveva per essere appena un ragazzo! Se ce l'avevo io la testa di [[Tom Sawyer]], non la cambiavo manco per diventare duca, o secondo ufficiale su un battello, o clown in un circo, per niente al mondo che la cambiavo. (p. 228) *"Lo scudo sfoggerà una banda d'''or'' in quarto destro, una croce di Sant'Andrea ''murrey'' sulle fasce, con un cane, dormiente, a mo' di emblema, con sotto un piede una catena merlata, simbolo di schiavitù, con un gallone ''vert'' in sommo trinciato e tre linee infiorate in campo ''azure'', e con punte del centro rampanti su un gallone dentato. Sulla cresta, ''sable'', un negro che fugge, con un fagotto sulle spalle, sulla banda sinistra, e una coppia di caprioli a supporto, che poi saremmo tu e io, e il [[Motti dai libri|motto]] ''Maggiore fretta, minore atto''. L'ho preso da un libro, e vuol dire che più fai in fretta e meno cose fai". (Tom Sawyer, p. 253) ===[[Explicit]]=== Tom ormai è guarito, e porta la pallottola al collo attaccata alla catena dell'orologio, e guardare sempre che ora è, così non mi resta più niente da scrivere, e ne sono proprio contento forte, perché se sapevo che fatica si faceva a scrivere un libro mica mi ci mettevo, e adesso la pianto. Ma secondo me è meglio che parto per i Territori Indiani prima degli altri, perché la zia Sally dice che vuole adottarmi e incivilizzarmi e non ci penso proprio. Ci sono già passato. <br/> {{destra|SINCERAMENTE VOSTRO, HUCK FINN}} (p. 285) ===Citazioni su ''Le avventure di Huckleberry Finn''=== *Mark Twain (è importante ripeterlo) ha scritto ''Huckleberry Finn'', libro che da solo basta per la gloria. Libro né umoristico né tragico, libro semplicemente felice. ([[Jorge Luis Borges]]) *Tutta la letteratura moderna viene fuori da un libro di Mark Twain: ''Huckleberry Finn''. Se lo legge si fermi però quando i ragazzi perdono il negro Jim. Quella è la fine, il resto è trucco. Ma è il nostro libro più bello, e tutto quanto è stato scritto in America viene di lì: prima non c'è niente e dopo niente che lo valga. ([[Ernest Hemingway]]) ==''Le avventure di Tom Sawyer''== ===[[Incipit]]=== ====Gianni Celati==== «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Dove s'è cacciato sto ragazzo? Ohu, Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> L'anziana signora abbassò gli occhiali e ci guardò per di sopra, intorno nella stanza; poi se li alzò e ci guardò per di sotto. Di rado o quasi mai ci guardava attraverso, per una cosa da niente come un bambino; dato che questi erano il suo paio da festa, l'orgoglio del suo cuore, ed erano stati fatti per lo "stile" più che per la praticità; avrebbe potuto guardare attraverso un paio di coperchi da stufa, per quello che cambiava. Rimase perplessa un attimo, e disse, neanche tanto arrabbiata, ma abbastanza forte per farsi sentire dai mobili: <br> «Ve', se ti metto le mani 'dosso, giuro che...»<br> ====Rossana Guarnieri==== «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Tom!» <br> Ancora silenzio. <br> «Vorrei proprio sapere che cosa sta combinando quel ragazzo. Ehi Tom!» <br> La vecchia signora abbassò gli [[occhiali]] e lanciò un occhiata alla stanza al di sopra delle lenti, poi li sistemò di nuovo sul naso e guardò dal di sotto. Accadeva assai di rado che ci guardasse attraverso quando l'oggetto della sua attenzione era una cosa da poco come un ragazzino, perché quegli occhiali erano i suoi migliori, roba di cui sentirsi orgogliosi, ed erano stati fatti per bellezza, non per utilità; tanto che un paio di coperchi da stufa avrebbero prodotto lo stesso effetto. Per un momento assunse un'aria perplessa, poi disse, non minacciosamente, ma con un tono abbastanza alto da farsi sentire anche dai mobili: <br> «Beh, se riesco a metterti le mani addosso...»<br> ====Stella Sacchini==== "TOM!" <br> Nessuna risposta. <br> "TOM!"<br> Nessuna risposta. <br> "Che starà combinando, quel ragazzo? Vorrei proprio saperlo! Ehi, TOM!" <br> Nessuna risposta <br> La vecchia signora abbassò gli occhiali sul naso e diede un'occhiata, da sopra, alla stanza intorno; poi li spinse di nuovo su e guardò fuori, da sotto le lenti. Ci guardava ''attraverso'' di rado, o mai, per cercare una cosa piccina come un ragazzo; quello era il suo paio di occhiali buoni, l'orgoglio del suo cuore, e non dovevano rispondere a criteri di utilità, ma di "stile"; ci avrebbe visto altrettanto bene attraverso due piastre da cucina. Per un momento parve perplessa, poi disse con meno foga ma sempre abbastanza forte per farsi sentire dalla mobilia: <br>"Guarda che se t'acchiappo, ti..." (p. 11) ===Citazioni=== *Senza rendersene conto, aveva scoperto una [[Regole dai libri|legge]] importantissima che regola l'agire umano: e cioè che per indurre un uomo o un ragazzo a [[Desiderio|desiderare]] qualcosa, basta far sì che quella cosa risulti difficile da ottenere. (2016, p. 25) *[[Huckleberry Finn|Huckleberry]] era cordialmente detestato e temuto da tutte le madri del paese, perché era un fannullone, un fuorilegge, volgare e cattivo – e perché tutti i loro figli lo ammiravano da morire, e per divertirsi cercavano la sua compagnia proibita, e avrebbero tanto voluto avere il coraggio di essere come lui. [...] Huckleberry indossava sempre abiti smessi, da adulto: un perenne e svolazzante trionfo di stracci. Il cappello era una vasta rovina con un'ampia mezzaluna ritagliata dalla falda; il cappotto, quando ne portava uno, gli arrivava fin quasi ai calcagni e aveva i bottoni posteriori che gli scendevano ben sotto la vita; aveva una bretella sola a tener su le braghe: il cavallo era sceso e i calzoni gli stavano appesi come un sacco che non conteneva niente, e in fondo i risvolti sfrangiati strascicavano nella polvere, se non li rimboccavi.<br/>Huckleberry andava e veniva come gli pareva a lui. Col bel tempo dormiva sugli usci delle case e in un grosso barile vuoto quando pioveva; non doveva andare a scuola né in chiesa, o chiamare qualcuno signore, o obbedire ad anima viva; poteva andare a pesca o a nuotare quando e dove decideva lui, e starci tutto il tempo che voleva; nessuno gli vietava di azzuffarsi; poteva restare alzato finché gli andava; era sempre il primo ragazzo a girare scalzo in primavera e l'ultimo a rimettersi le scarpe in autunno; non doveva mai lavarsi, né mettersi vestiti puliti; poteva imprecare a tutto spiano. In una parola, ciò che rende preziosa la vita, quel ragazzo ce l'aveva. Così la pensava ogni oppresso e vessato ragazzo perbene di St Petersburg. (2016, pp. 55-56) *Eccolo là! Ma come si fa a dire di curare i porri con l'acqua morta a 'sto modo da scemi! Guarda che così non ti funziona mica. Ci devi andare da solo nel bosco, dove sai che c'è un tronco con l'acqua morta, e a mezzanotte precisa ti metti con la schiena contro il tronco e ci ficchi la mano dentro e dici:<br/>{{destra|Grano d'orzo, grano d'orzo, acqua morta a più non posso,<br/>mescola mescola, spalma sul porro e te lo toglierai di dosso}}e poi vai via subito, undici passi, con gli occhi chiusi, e poi fai tre giri su te stesso e vai dritto a casa senza parlare con nessuno. Perché se parli l'[[Incantesimi dai libri|incantesimo]] si spezza. ([[Tom Sawyer]]; 2016, pp. 57-58) *"Pigli un fagiolo, lo spacchi a metà, e poi fai un taglio al porro per farci uscire un po' di sangue, e poi metti il sangue su un pezzetto del fagiolo, e poi scavi una buca e ce lo seppellisci verso mezzanotte dove c'è un crocicchio, quando che c'è la luna nuova, e poi il resto del fagiolo ci dai fuoco. E allora vedi che il pezzetto che ha il sangue comincia a tirare e tirare, ché vuol far venire l'altro pezzetto, e allora il sangue comincia a tirare il porro, e tu vedi come viene via subito."<br/>"Sì, è proprio così che si fa, Huck... proprio così; però se quando lo seppellisci [[Incantesimi dai libri|dici]] 'Fagiolo, sta' giù; porro sciò; a darmi fastidio non tornare più!' è meglio. [...]" (2016, p. 58) *Be', ti pigli il tuo gatto e vai al camposanto verso mezzanotte quando che hanno seppellito qualche mascalzone; e quand'è mezzanotte viene un diavolo, o anche due o tre, ma tu non li vedi, senti solo qualcosa che pare il vento, o magari li senti che parlano; e quando che si portano via il tizio, tu gli lanci dietro il gatto e [[Incantesimi dai libri|dici]] 'Diavolo segui il corpo, gatto segui il diavolo, porri seguite il gatto, e ''io'' con voi ho fatto!'. 'Sta roba qui ti porta via ''qualunque'' porro. ([[Tom Sawyer]]; 2016, p. 58) *"Huck Finn e Tom Sawyer [[Giuramenti dai libri|giura]] che terranno la bocca chiusa su questo e possano cascare morti per strada se parlano e marcire lì". (2016, p. 88) *"Va bene. Ora dite la [[Parole d'ordine dai libri|parola d'ordine]]."<br/>Due rochi sussurri consegnarono all'unisono la stessa tremenda parola alla notte minacciosa:<br/>"SANGUE!". (2016, p. 106) *Scoprì allora un fatto nuovo, e cioè che [[Promessa|promettere]] di non fare una cosa è il metodo più sicuro al mondo per farsi venire voglia proprio di quella cosa. (2016, p. 166) *"[...] Conosci [[Robin Hood]], Huck?"<br/>"No. Chi è Robin Hood?"<br/>"Ma come! È stato uno dei più grandi uomini mai esistiti in Inghilterra... e il migliore. Era un bandito."<br/>"Perdincibacco, magari lo facevo anch'io! Chi derubava?"<br/>"Soltanto sceriffi e vescovi e gente ricca e re, e roba del genere. Ma ai poveri non dava mai fastidio. Gli voleva bene, ai poveri. Divideva con loro tutto, in parti uguali."<br/>"Allora mi sa proprio che era una brava persona."<br/>"Certo che lo era, Huck. Oh, era l'uomo più nobile che è mai esistito. Non ce n'è più di uomini come lui, adesso, te lo dico io. Poteva battere chiunque in Inghilterra con una mano legata dietro la schiena; e col suo arco di tasso riusciva a centrare una monetina da dieci centesimi lontana un miglio e mezzo, e non sbagliava un colpo." (2016, p. 188) ===[[Explicit]]=== Termina così questo racconto. Dato che vuole essere soltanto la storia di un ''ragazzo'', deve fermarsi qui; la narrazione non potrebbe seguitare a lungo, senza diventare la storia di un ''uomo''. Quando si scrive un romanzo sugli adulti, tutti conoscono il punto esatto dove fermarsi: e cioè, al matrimonio; ma quando si scrive di giovani, bisogna fermarsi dove meglio si riesce.<br/>Quasi tutti i personaggi che compaiono in questo libro sono ancora vivi, e sono ricchi e felici. Un giorno o l'altro forse varrà la pena di riprendere la storia dei personaggi più giovani, per vedere che genere di uomini e di donne sono diventati; pertanto sarà più saggio non rivelare nulla su quella parte della loro vita, per il momento.<br/><br/>Fine (2016, p. 258) ==''Lettere dalla Terra''== *Alla fine comparve la [[scimmia]], e tutti compresero che l'uomo era ormai vicino. E fu proprio così. La scimmia continuò a svilupparsi per cinque milioni di anni, e quindi si trasformò in uomo, almeno in apparenza. *Con sottile ironia nobilitiamo [[Dio]] con l'appellativo di Padre, pur sapendo bene che un padre come lui lo impiccheremmo, se riuscissimo a catturarlo. *Da trent'anni gli astronomi cristiani sanno che la loro divinità ha creato la Terra, ma non le stelle, in quei fatidici sei giorni, ma l'astronomo cristiano non entra nei particolari, né lo fa il prete. *Il [[Dio]] di questa gente ha mostrato loro con milioni di azioni di non rispettare alcuno dei comandamenti della [[Bibbia]]. Egli li viola uno per uno, adulterio e tutto il resto. *Il dolce [[sesso]], il sesso più desiderato ed amabile, era palesemente all'apice della sua fortuna, perché era capace di attirare persino gli dèi. Dèi veri. Scendevano dal Cielo e se la spassavano con quei giovani e caldi germogli. Ce lo racconta la Bibbia. *Gli uomini erano pessimi soggetti e, poiché non sapeva come correggerli, Dio decise saggiamente di distruggerli. Questa è la sola idea illuminata ed elevata che la Bibbia gli attribuisca, e la sua reputazione sarebbe stata garantita per l'eternità se soltanto egli avesse saputo rimanervi fedele e attuarla. *Il [[cristiano (religione)|cristiano]] attribuisce al Creatore tutte le caratteristiche di un mascalzone, e giunge poi alla conclusione che un mascalzone e un padre sono la stessa cosa! *Il modo di funzionare del cervello umano è assolutamente peculiare. Il cristiano parte da questa affermazione diretta, precisa, inflessibile e intransigente: [[Dio]] sa tutto ed è onnipotente. *L'[[invidia]] è la chiave; presente ed evidente in tutta la storia di Dio. È la sostanza del suo temperamento, la base del suo carattere. […] La paura che se Adamo ed Eva avessero mangiato il frutto dell'Albero della conoscenza sarebbero diventati «come Dio» scatenò la sua invidia al punto di sconvolgergli la ragione, sicché fu incapace di trattare quelle povere creature con giustizia e carità, e non seppe nemmeno astenersi da un comportamento crudele e criminale verso i loro innocenti discendenti. *L'uomo è convinto di andare in Cielo! Ha addirittura maestri stipendiati che glielo insegnano e gli dicono anche che esiste un inferno, un fuoco eterno in cui brucerà se non osserva i Comandamenti. Che cosa sono i Comandamenti? Sono una vera curiosità, e ve ne parlerò presto. *L'uomo, soavemente e sinceramente, si autodefinisce «la più nobile creatura di [[Dio]]». È l'assoluta verità. E non che questa sia un'idea nuova: l'uomo ne parla da secoli e vi ha sempre creduto, senza che mai nessuno ci abbia riso sopra. Come se non bastasse, l'uomo è convinto di essere il beniamino del Creatore, crede che il Creatore sia orgoglioso di lui e persino che lo ami, che abbia una vera passione per lui, che vegli la notte per ammirarlo (pensate un po'!), che lo protegga e lo tenga lontano dalle sventure. Prega il Creatore, e crede che egli lo ascolti. *La Bibbia compie quotidianamente la sua opera funesta di diffusione di vizi e di idee corrotte in ogni famiglia protestante della cristianità, ed è più dannosa di tutti i libri osceni presi insieme. È facile proteggere i giovani da quegli altri libri, ma non vi è difesa contro la Bibbia letale. *La nostra è una [[religione]] terribile: tutte le flotte del mondo potrebbero navigare comodamente nel sangue innocente che essa ha versato. *La nostra concezione di [[Dio]] rivela una ridicola confusione mentale. Nulla nella storia – nemmeno in tutta la sua divina storia – è neppure lontanamente paragonabile all'atrocità dell'invenzione dell'inferno. *La verità è che gli uomini non pensano: pensano soltanto di pensare, mentre in realtà non pensano. *Nel vostro e mio paese potremmo permetterci di prendere in giro questo tipo di morale, ma non sarebbe gentile farlo sulla Terra. Molti uomini hanno la capacità di ragionare, ma non l'usano nelle questioni religiose. *Parliamo ora della razza umana, che ha molte doti simpatiche e accattivanti. È forse la più meschina di tutte le invenzioni di tutti gli dèi, ma non lo ha mai sospettato. Non v'è nulla di più delizioso dell'ingenua e presuntuosa esaltazione che la razza umana fa di se stessa: senza ombra di vergogna o di modestia, l'umanità sostiene di essere l'opera più nobile di Dio. *Qui sulla Terra ogni nazione odia l'altra, e tutte odiano gli [[ebrei]]. Eppure ogni uomo pio adora il paradiso e vuole andarci! *Sfacciatamente, noi chiamiamo Dio «fonte della misericordia» pur sapendo che mai una sola volta nella sua storia egli ha esercitato quella virtù. *Sul terreno morale l'uomo distingue sempre fra se stesso e il proprio Creatore: esige che i suoi simili osservino un codice morale molto rispettabile, ma non disapprova la totale mancanza di morale del suo Dio. *Tenete presente tutto ciò e cercate ora di indovinare quale sia il nome prediletto con cui l'uomo chiama questo feroce Comandante Supremo. Vi risparmierò la fatica, ma non dovete ridere: lo chiama Nostro Padre Celeste. *Una delle religioni principali è chiamata [[Cristianesimo]]. Vi interesserà certamente una breve spiegazione di questa religione, spiegata dettagliatamente in un libro di due milioni di parole, il Vecchio e il Nuovo Testamento. Il libro ha anche un altro nome: il Verbo di Dio, perché i cristiani credono che ogni sua parola sia stata dettata personalmente da Dio. ==''Seguendo l'equatore''== *La [[verità]] è la cosa più preziosa che abbiamo. Risparmiamola. (cap. VII) *Tutto ciò che è umano è patetico. La fonte segreta dell'Umorismo stesso non è la gioia ma il cordoglio. Non c'è umorismo in paradiso. (cap. X) *Ci sono quelli che si fanno beffe dello scolaro, chiamandolo frivolo e superficiale. Eppure fu lo scolaro a dire: «La [[fede]] è credere a ciò che sai che non è così». (cap. XII) *La verità è più strana della finzione, ma è perché la Finzione è costretta ad attenersi al possibile; la Verità no. (cap. XV) *L'uomo farà molte cose per essere amato, ma farà di tutto per essere invidiato. (cap. XXI) *Non esiste il «Queen's English».<ref>«Inglese della Regina», ovvero lingua colta.</ref> La proprietà è finita nelle mani di una società per azioni, e noi possediamo la maggioranza delle quote! (cap. XXIV) *L'uomo è l'unico animale che [[arrossire|arrossisce]]. O ha bisogno di farlo. (cap. XXVII) *Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico, alleati, per colpirti al cuore; il primo per calunniarti, e il secondo per recartene notizia. (cap. XLV) *Le rughe dovrebbero indicare esclusivamente dove ci sono stati sorrisi. (cap. LII) *Ci sono due momenti della vita in cui un uomo non dovrebbe speculare: quando non può permetterselo, e quando può. (cap. LVI) *Non rinunciate alle vostre illusioni. Quando esse sono svanite, potete ancora esistere, ma non siete più vivi. (cap. LIX) *Ognuno di noi è una [[luna]], e ha una faccia nascosta che non mostra mai a nessuno. (cap. LXVI) *Il vero inchiostro con cui è scritta per intero la storia è esclusivamente il [[pregiudizio]] liquido. (cap. LXIX) ==''Taccuini''== *Il rivoluzionario inventa le idee. Quando le ha esaurite, il conservatore le fa sue.<ref name=dizionario /> *Le buone maniere consistono nel nascondere quanto bene pensiamo di noi stessi e quanto male degli altri.<ref name=dizionario>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref> *Non è saggio usare la morale nei giorni feriali; così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.<ref name=enciclopedia /> *Se non riuscite a ottenere un [[complimento]] in nessun altro modo, piuttosto che niente pagatelo.<ref name=enciclopedia>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> ==''Viaggio in paradiso''== ===[[Incipit]]=== Stavo morendo, e lo sapevo. Respiravo con difficoltà a lunghi intervalli, e tutti erano intorno al letto, immobili, silenziosi, attendendo che me ne andassi. Di tanto in tanto parlavano; le loro parole divenivano sempre più fioche, sempre più distanti. Udivo però tutto. Il secondo disse:<br/>«Se ne va con la marea.»<br/>Chips il carpentiere replicò:<br/>«Come fai a saperlo? Non ci sono maree al centro dell'oceano.»<br/>«Sì, invece. E, comunque, i capitani fanno sempre così.» (p. 15) ===Citazioni=== *Dissi tra me e me: «Un autentico [[Ebrei|ebreo]]! Ha promesso a qualche zoticone una giacca per quattro dollari e ora si è accorto che se fosse laggiù potrebbe appioppargliene una peggiore per cinque. È una razza priva di cuore e di principi.» (p. 18) *Mi pregò di non parlare così; non dovevo esagerare; si trattava solo di uno [[Errore|sbaglio]] e uno sbaglio, osservò, non è un delitto veramente. (p. 19) *Era un buon diavolo come tutti quelli della sua razza; ho conosciuto ben pochi [[Negro|negri]] che non avessero il cuore al posto giusto. (p. 26) *''Vogliamo udire la tua voce, | e contemplarti viso a viso.'' {{NDR|[[Canzoni dai libri|canto]]}} (p. 79) *''L'infinito cielo sospira | e aspetta d'udire quella voce.'' {{NDR|[[Canzoni dai libri|canto]]}} (p. 79) ===[[Explicit]]=== Erano parole vere. E Abramo, piangendo, scosse il contenuto del suo seno e fece affiggere quindi un eloquente cartellino «Riservato»; e Pietro, piangendo, disse: «Quando verrà, sarà ricevuto con una processione e con le torce accese», e allora tutto il cielo rintronò, lieto che un giorno vi sareste giunto. E così pure l'inferno.<br/><br/>{{destra|[''Firmato'']<br/>L'angelo del protocollo [''Timbro'']}}(p. 93) ==''Wilson lo zuccone''== ===[[Incipit]]=== Chi è ignorante di faccende legali può sempre commettere errori quando tenta di fotografare con la penna una scena di tribunale; per questo non ero disposto a mandare alle stampe i capitoli «legali» di questo libro, senza prima sottoporli a una revisione e correzione severa ed esauriente da parte di un avvocato con tutti i crismi, se è così che si dice. Questi capitoli adesso sono a posto nei minimi dettagli, perché sono stati riscritti sotto la diretta sorveglianza di William Hicks che ha studiato legge nel sudovest del Missouri, trentacinque anni fa, e poi è venuto qui a [[Firenze]] per motivi di salute e tuttora, per fare un po' d'esercizio e in cambio di vitto e alloggio, dà una mano nel ristoro per quadrupedi di ''Macaroni Vermicelli'', che si trova nel vicolo non appena volti l'angolo da piazza del Duomo subito dietro la casa nel cui muro è incastrata la pietra dove [[Dante Alighieri|Dante]] era solito sedersi seicento anni fa, quando fingeva di osservare la costruzione del campanile di [[Giotto]] e invece poi si stufava non appena passava di lì Beatrice che andava a comprarsi una fetta di castagnaccio per difendersi nel caso ci fosse una rivolta ghibellina prima che arrivasse a scuola. L'acquistava alla stessa vecchia bancarella dove anche oggi si vende lo stesso antico dolce che è leggero e buono proprio come allora, e questo non lo dico per complimento, anzi. Hicks era un po' arrugginito in fatto di legge, ma si aggiornò per l'occasione, quindi quei due o tre capitoli «legali» adesso sono aggiustati ed esatti. Me l'ha detto lui stesso.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Wilson lo svitato'', traduzione di Franco Cordelli, Garzanti, Milano, 1979}} ===Citazioni=== *Non c'è [[personalità]], per quanto spiccata e rispettabile, che non possa essere distrutta dal [[ridicolo]], sia pure, questo, meschino e sciocco. Osservate l'[[asino]], per esempio: la sua personalità è quasi perfetta, esso è uno spirito eletto tra gli animali più umili, eppure, guardate dove l'ha condotto il ridicolo. Invece di sentirci lusingati quando ci chiamano asini, restiamo in dubbio. – ''Calendario di Wilson lo Zuccone.'' *''[[1° aprile]]:'' ecco il giorno in cui ci viene ricordato quel che siamo negli altri trecentosessantaquattro.<ref>Ogni anno il 1° aprile si celebra l'''[[w:en:April Fools' Day|April Fools' Day]]'' e «''Fool''» in inglese sta per «stolto, stupido, sciocco.»</ref> :''APRIL 1. This is the day upon which we are reminded of what we are on the other three hundred and sixty-four.'' *''[[12 ottobre]]: Scoperta dell'America.'' È stato meraviglioso trovare l'America, ma sarebbe stato ancor più meraviglioso perderla. *Accade spesso che l'uomo incapace di pronunciare [[bugia|menzogne]] creda di esserne il miglior giudice. *Dicono tutti: "Com'è triste che si debba morire...". Strano davvero che una simile lagnanza possa uscire dalla bocca di persone cui è toccato vivere. *È facile trovare [[difetto|difetti]] se si è portati a criticare. C'era una volta un uomo che, non riuscendo a trovare altro difetto nel suo carbone, lamentava che contenesse troppi rospi preistorici. *Il [[coraggio e paura|coraggio]] è la capacità di resistere alla [[coraggio e paura|paura]], di dominare la paura: non è l'assenza di paura. *Il vero [[cocomero]] meridionale è un dono del Signore, e non va confuso con le cose comuni della terra. È eccelso fra i piaceri di questo mondo, re, per grazia di Dio, di tutti i frutti della terra. Quando lo si assaggia, si sa qual è il cibo degli angeli. Quello di Eva non era un cocomero meridionale: lo sappiamo, perché lei si pentì. *L'[[abitudine]] è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta. *La sacra passione dell'Amicizia è di una natura così dolce e salda e leale e durevole che può resistere per tutta una vita, purché si lascino da parte le richieste di prestiti. *Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri. :''Nothing so needs reforming as other people's habits.'' *Non sarebbe un bene se la pensassimo tutti nello stesso modo; è la divergenza di opinioni che rende possibili le [[ippica|corse dei cavalli]]. *Poche cose al mondo sono tanto insopportabili quanto un buon [[esempio]]. :''Few things are harder to put up with than the annoyance of a good example.'' *[[Regole dai libri|Regola]] per l'[[aggettivo]]: quando siete in dubbio, cancellatelo. *Se raccogliete un [[cane]] affamato e lo rifocillate, non vi morderà. Questa è la principale differenza tra il cane e l'uomo. *Se siete arrabbiati, contate fino a quattro. Se siete molto arrabbiati, [[bestemmia]]te. *Una delle differenze più salienti tra il gatto e la [[bugia|menzogna]] è che il gatto ha soltanto nove vite. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Il gatto di Dick Baker''=== Uno dei miei compagni laggiù – un'altra vittima di diciotto anni di inique fatiche e di speranze infrante – era uno degli animi più nobili che avessero portato la loro croce con pazienza in uno stanco esilio; austero e semplice, Dick<br> Baker, era minatore in un piccolo giacimento di Dead-Horse Gulch. Aveva quarantasei anni, era grigio come un ratto, onesto, serio, scarsamente istruito, trasandato nel vestire e sporco d'argilla, ma il suo cuore era di un metallo più fine di qualsiasi oro che la sua pala avrebbe potuto portare alla luce, di qualsiasi oro che fosse mai stato estratto o coniato. ===''La banconota da un milione di sterline''=== A ventisette anni, ero impiegato in un'agenzia di cambio specializzata in azioni minerarie, a San Francisco, e conoscevo a fondo il mercato di Borsa. Solo al mondo, non potevo far conto che sulla mia perizia e su una reputazione di assoluta onestà; ciò bastava, comunque, ad istradarmi sulla via del successo, ed ero soddisfatto delle prospettive che mi si schiudevano. ===''Una curiosa gita di piacere''=== {{centrato|'''''New York Herald,''''' '''6 luglio 1874'''}} ''Avviso'' – Si informa il pubblico che in società con il signor Barnum ho affittato la cometa per un certo numero di anni, e desidero anche stimolare la pubblica attenzione su una vantaggiosa iniziativa benefica che abbiamo in mente. Proponiamo di attrezzare sulla cometa alloggi confortevoli e anche lussuosi per tante persone quante vorranno onorarci del loro favore, e organizzare, quindi, una prolungata gita tra i corpi celesti. Prepareremo un milione di cabine nella coda della cometa (fornite ognuna di acqua calda e fredda, gas, specchio, paracadute, ombrello, ecc.) e ne costruiremo di più se ci verrà dimostrato un congruo incoraggiamento. Avremo saloni da [[biliardo]], salottini per giocare a carte, stanze da musica, piste per il gioco delle bocce, molti teatri spaziosi e biblioteche pubbliche; e sul ponte principale proponiamo un autodromo dotato di una estensione varia di 15 mila chilometri. Pubblicheremo anche dei quotidiani. ===''Una storia di fantasmi''=== Affittai una grande stanza, quasi in cima a Broadway, in un enorme vecchio edificio i cui piani superiori erano rimasti sfitti per anni prima della mia venuta. Quel posto era da lungo tempo in balia della polvere e delle ragnatele, della solitudine e del silenzio. Mi sembrò di muovermi fra le tombe e di disturbare l'intimità dei morti, quella prima sera in cui salii nel mio appartamento. Per la prima volta nella mia vita, un timore superstizioso entrò in me e, quando superai un angolo oscuro della scala e una ragnatela invisibile fece ondeggiare la sua trama inconsistente sul mio viso e vi si appiccicò, fremetti come se avessi incontrato un fantasma. ==Citazioni su Mark Twain== *Chi lo considera uno dei padri della letteratura americana ha torto per difetto: è uno dei padri della letteratura democratica di ogni latitudine, e uno dei massimi codificatori dell'umorismo come arma insuperabile per prendere le misure al potere, e dopo averle prese, prenderne le distanze. ([[Michele Serra]]) *È insuperabile nella singola frase piantata lì, ed è gigantesco alla distanza. ([[Fabio Genovesi]]) *Mark Twain è immaginabile soltanto in America. Non sappiamo, non lo potremo mai sapere, quello che l'America gli ha tolto. Sappiamo quello che gli hanno dato ''Huckleberry Finn'' e ''Roughing {{Sic|it}}'' e ''The Innocents at Home'' e ''Tom Sawyer'' e l'infinita inettitudine della polizia che non si accorge delle migrazioni dell'Elefante Bianco. Riduciamo a uno solo tutti i suoi libri e diciamo brevemente: «Mark Twain ha composto ''Huckleberry Finn'' in collaborazione con il Mississippi, fiume fangoso dell'America». ([[Jorge Luis Borges]]) *Mi è grato pensare al grande e divino Twain. È l'uomo più grande che avete dalla vostra parte dell'Atlantico. Non scordatevelo. [[Miguel de Cervantes|Cervantes]] era della sua stessa razza. ([[Rudyard Kipling]]) *Se qualche merito eccezionale può vantare Mark Twain nella nostra memoria, è come scrittore; se qualcosa cerchiamo (e troviamo) nei suoi tanti volumi, questo non è precisamente il tragico. Mark Twain – oh, quale riscattato e quasi paradossale assioma! – era un umorista. ([[Jorge Luis Borges]]) *Una volta ho sentito un americano che ha definito così la fede: 'Quella cosa che ci rende in grado di credere cose che sappiamo non essere vere'. Su questo, sono d'accordo con quell'uomo. Lui voleva dire che noi dobbiamo avere una mente aperta, e impedire che un piccolo pezzettino di verità ostacoli il cammino di una verità grande, come una piccola pietra su binario può fare con un treno. Noi cogliamo per prima la piccola verità. Bene! La conserviamo dentro di noi, la apprezziamo; tuttavia non lasciamole credere di essere tutta la verità dell'universo. ([[Abraham Van Helsing]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'') ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Mark Twain, ''Gli innocenti all'estero'', traduzione di Piero Mirizzi, Lerici editori, Milano, 1960. *Mark Twain, ''Il gatto di Dick Baker'', traduzione di Adria Tissoni, in ''Grandi storie di gatti'', Armenia, 2001. *Mark Twain, ''Il principe e il povero'', traduzione di Bruno Oddera, Mondadori, Milano, 2014. ISBN 978-88-04-48608-4 *Mark Twain, ''Imprecazioni d'autore. 238 aforismi rabbiosi'', a cura di Romolo Capuano, Nuovi Equilibri, Viterbo, 2007. *MArk Twain, ''L'umorismo è la nostra salvezza'', traduzione di Benedetto Montefiori e Marco Tueni, Mattioli 1885, Fidenza, 2010. ISBN 978-88-6261-139-8 *Mark Twain, ''L'uomo che corruppe Hadleyburg'', traduzione di Bruno Fonzi, Einaudi. *Mark Twain, ''La banconota da un milione di sterline e altri racconti'', traduzione di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton. *Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Giuseppe Culicchia, Feltrinelli, Milano, 2005. ISBN 978-88-07-90051-8 *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Gianni Celati, Biblioteca universale Rizzoli. *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Rossana Guarnieri, Fabbri Editori. *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Stella Sacchini, Feltrinelli, Milano, 2016. ISBN 978-88-07-90228-4 *Mark Twain, ''Lettere dalla Terra'', traduzione di Luca Trevisani, Editori Riuniti, Roma, 1982. *Mark Twain, ''Seguendo l'equatore'', Baldini&Castoldi, Milano, 2014. ISBN 9788868652463 *Mark Twain, ''Una curiosa gita di piacere'', traduzione di Carla Vitaliano, in ''Millemondiestate 1986'', Mondadori, 1986. *Mark Twain, ''Una storia di fantasmi'', traduzione di Gianni Pilo, in ''Storie di fantasmi'', a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton, 1995. *Mark Twain, ''Viaggio in paradiso'', traduzione di Maria Celletti Marzano, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2011. *Mark Twain, ''Wilson lo zuccone'', traduzione di Alberto Tedeschi, Biblioteca Universale Rizzoli. *Mark Twain, ''Wilson lo svitato'', traduzione di Franco Cordelli, Garzanti, 1979. *{{en}} Mark Twain, ''The Complete Short Stories of Mark Twain'', New York, Bantam Books, 1957 ==Voci correlate== *[[Huckleberry Finn]] *[[Tom Sawyer]] ==Altri progetti== {{interprogetto|s2=en:Author:Mark Twain|s2_lingua=inglese}} ===Opere=== {{Pedia|Le avventure di Tom Sawyer‎||(1876)}} {{Pedia|Il principe e il povero||(1881)}} {{Pedia|Le avventure di Huckleberry Finn‎||(1884)}} {{Pedia|La banconota da un milione di sterline||(1893)}} {{Pedia|Wilson lo zuccone||(1894)}} {{Pedia|Seguendo l'Equatore||(1897)}} {{Pedia|L'uomo che corruppe Hadleyburg||(1899)}} {{Pedia|Lettere dalla Terra||(1962)}} {{vetrina|22|ottobre|2005|scrittori}} {{DEFAULTSORT:Twain, Mark}} [[Categoria:Aforisti statunitensi]] [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Educatori statunitensi]] [[Categoria:Giornalisti statunitensi]] [[Categoria:Insegnanti statunitensi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Scrittori di fantascienza statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] [[Categoria:Umoristi statunitensi]] ckypasi0mlbqmtxpewmwk5dnxmbyp69 1218808 1218804 2022-07-24T20:18:57Z Dread83 47 /* Seguendo l'equatore */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Mark Twain Cigar2.jpg|thumb|Mark Twain]] '''Mark Twain''', pseudonimo di '''Samuel Langhorne Clemens''' (1835 – 1910), scrittore, umorista, aforista e docente statunitense. ==Citazioni di Mark Twain== *[...] all'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il [[Lago di Como]] si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! :[...] ''at eventide when everything seems to slumber , and the music of the vesper bells comes stealing over the water, one almost believes that nowhere else than on the Lake of Como can there be found such a paradise of tranquil repose.<br>From my window here in {{sic|Bellaggio}} I have a view of the other side of the lake now, which is as beautiful as a picture. A scarred and wrinkled precipice rise to a height of eighteen hundred feets; on a tiny bench half way up its vast wall, sits a little snow-flake of a church, no bigger than a martin-box apparently; skirting the base of the cliff are a hundred orange groves and gardens, flecked with glimpses of white dwelling that are buried in them; in front three or four gondolas lie idle upon the water – and in the burnished mirror of the lake, mountain, chapel, houses, groves, and boats are counterfeited so brightly and so clearly, that one scarce knows where the reality leaves off and the reflection begins!''<ref>{{en}} Da ''The innocents abroad'', John Camden Hotten, Londra, 1872, [https://books.google.it/books?id=EQsCAAAAQAAJ&dq=&pg=PA149#v=onepage&q&f=false p. 149].</ref> *[[Benjamin Franklin|Beniamino Franklin]] era una di quelle persone che chiamiamo filosofi.<br>Fin dalla giovane età prostituì il suo talento per inventare massime e aforismi destinati ad affliggere i giovani di tutte le generazioni future.<ref name=Selezione1965>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', agosto 1965.</ref> *C'è qualcosa che affascina nella [[Scienza]]. Uno ricava un tale carico di congetture all'ingrosso da un così trascurabile investimento di fatti.<ref>Citato in Alberto Salza, ''L'anello mancato'', Rusconi Editore.</ref> *Cercate di vivere in modo che la vostra [[morte]] rincresca anche all'impresario delle [[pompa funebre|pompe funebri]].<ref name=StoriaIllustrata>Citato in ''Storia Illustrata'', anno II, n. 1, Arnoldo Mondadori Editore, gennaio 1958, p. 93.</ref> *Con l'opportuna [[ambiguità]] risolveremo tutti i vostri problemi.<ref>Da ''Come fui segretario di un senatore del Tennessee''.</ref> *Comprate [[terra|terreni]]: non ne fabbricano più.<ref>Citato in ''Focus'', n. 104, p. 188.</ref> * Ero convinto che il [[Lago di Como]] fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste.<ref>Da "The innocents abroad", New York, 1896</ref> *È tipico della vanità e dell'impertinenza dell'[[uomo]] definire stupidi gli [[animale|animali]] perché così appaiono ai suoi sensi ottusi. :''It is just like man's vanity and impertinence to call an animal dumb because it is dumb to his dull perceptions.''<ref>Da ''What is a man?'', cap. VI, in ''What is a man? and Other Essays'', The floating press, 2010, p. 108.</ref> *{{NDR|Da uno scontro con un avversario}} Gli ficcai il mio naso tra i denti e lo scaraventai in terra addosso a me.<ref name=StoriaIllustrata/> *Il [[coyote]] è uno scheletro bislungo e allampanato, dall'aria afflitta e assai cagionevole, ricoperto da una pelle di lupo con la coda neanche troppo spelacchiata, ma immancabilmente pendula e derelitta; gli occhi sono astuti e maligni, e il muso affilato, col labbro superiore rialzato a mostrare i denti; insomma, quel che si dice un brutto ceffo. Il coyote è una vivente allegoria dell'Indigenza: ha ''sempre'' fame, è sempre povero in canna, scalognato e senza un amico al mondo. Anche le creature più reiette lo disprezzano; le sue pulci lo abbandonerebbero per il primo velocipiede. È così smidollato e vigliacco che anche quando scopre i denti e finge di minacciarti si vede benissimo che col resto della faccia ti sta chiedendo scusa. E Dio, quant'è brutto!<ref>Da ''In cerca di guai'' (''Roughing it''), traduzione di Giulia Arborio Mella, Adelphi, 2016, [https://books.google.it/books?id=9DR9DAAAQBAJ&pg=PT21 p. 21]. ISBN 8845978060</ref> *Il [[pericolo]] non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è.<ref>Citato nel film ''[[Una scomoda verità]]''.</ref> *Il [[sapone]] e l'istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali.<ref>Da ''The facts concerning the recent resignation''.</ref> *{{NDR|Alla domanda di un giornalista su quali fossero i libri che più gli piacessero}} Secondo! il valore dei [[libri]] varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo, quintessenziale come li sanno fare gli scrittori della vecchia Europa, serve meravigliosamente per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro legato in pergamena, costituisce il migliore dei proiettili da lanciare contro i gatti importuni; finalmente un atlante dai grandi fogli di buona carta è quel che di meglio si possa desiderare per accomodare i vetri rotti.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''Aneddoti bibliografici'', Bietti, Milano, 1939, p. [https://books.google.it/books?id=EBlAAAAAIAAJ&pg=PA5#v=onepage&q&f=false 5].</ref> *L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del [[Lago di Como]]}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione.<ref>Da "The innocents abroad", New York, 1896</ref> *L'[[economia politica]] sta alla base di ogni buon governo. Le persone più sagge di tutti i tempi hanno fatto rimarcare su questo argomento i più ricchi tesori del loro genio, della loro esperienza di vita e della loro istruzione. :''Political Economy is the basis of all good government. The wisest men of all ages have brought to bear upon this subject the richest treasures of their genius, their experience of life, and their learning.''<ref>{{en}} Citato in ''Political Economy'', in ''The Complete Short Stories of Mark Twain'', pp. 59-60.</ref> *L'[[India]] ha due milioni di dei, e li adora tutti. Nella religione le altre nazioni sono delle miserabili; l'India è l'unica milionaria. :''India has two million gods, and worships them all. In religion all other countries are paupers; India is the only millionaire.''<ref>{{en}} Citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q6 A tribute to Hinduism]''.</ref> *L'[[umorismo]] è una gran cosa, è quello che ci salva. Non appena spunta, tutte le nostre irritazioni, tutti i nostri risentimenti scivolano via, e al posto loro sorge uno spirito solare.<ref>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', ottobre 1997.</ref> *L'[[uomo]] esiste da 32.000 anni. Il fatto che siano occorse centinaia di milioni di anni per preparare il mondo per lui è una prova del fatto che esso fu creato per l'uomo. Suppongo che sia così, non lo so di sicuro. Se la [[torre Eiffel]] rappresentasse l'attuale età del mondo, lo strato di vernice sulla punta del suo pinnacolo rappresenterebbe la durata dell'uomo, e tutti percepirebbero che quel sottile strato fu ciò per cui fu costruita la torre. Io credo che lo percepirebbero, ma non lo so di sicuro. :''Man has been here 32,000 years. That it took a hundred million years to prepare the world for him is proof that that is what it was done for. I suppose it is, I dunno. If the Eiffel Tower were now representing the world's age, the skin of paint on the pinnacle-knob at its summit would represent man's share of that age; and anybody would perceive that the skin was what the tower was built for. I reckon they would, I dunno.''<ref>{{en}} Da ''Was the World Made for Man'', 1903; in ''What is Man? and Other Philosophical Writings'', a cura di Paul Baender, Iowa Center for Textual Studies, 1973, p. 106.</ref> *La [[gratitudine]] è un debito che di solito si va accumulando, come succede con i ricatti: più paghi, più te ne chiedono.<ref>Dall'''Autobiografia''.</ref> *Le sue massime {{NDR|di [[Benjamin Franklin]]}} erano piene d'animosità verso i giovani. Ancor oggi, un ragazzo non può obbedire a uno dei suoi istinti naturali senza imbattersi in uno di quegli imperituri aforismi.<ref name=Selezione1965/> *Non abbiamo noi in città tutti gli sciocchi dalla nostra parte? E non basta questo per formare in ogni città una schiacciante [[maggioranza]]?<ref>Citato in ''Focus'' n. 62, p. 181.</ref> *Non mi deve interessare se la [[vivisezione]] produca o meno risultati giovevoli all'umanità. Anche se fossero utili, non sarei meno ostile alla vivisezione, poiché la mia ostilità si fonda sulle sofferenze che infligge ad esseri non consenzienti. È questione di sentimenti, così profondamente radicati in me che, certo, neppure per un vivisettore vivisezionato potrei provare la benché minima soddisfazione, per quanto la legge del taglione se la sarebbe meritata.<ref>Da una lettera alla London Antivivisection Society; citato in Guglielmo Bonuzzi, ''L'altro prossimo'', Cappelli editore, Bologna, 1958, p. 139.</ref> *Si dovrebbe credere che questo stesso Dio senza scrupoli, questo minorato morale, fu nominato insegnante di bontà, dei costumi, della clemenza, della legalità, della purezza? Sembra impossibile e folle.<ref>Citato in [[Karlheinz Deschner]], ''Sopra di noi... niente'', Ariele, 2008.</ref> *{{NDR|Ad Adele Strauss, moglie di [[Johann Strauss jr]]}} Quando ho chiacchierato e fumato il sigaro a casa vostra con il sig. Strauss egli sembrava aver ritrovato la sua energia; era sveglio, pronto, brillante nella conversazione... Sembra impossibile che sia morto! Sono felice di aver avuto il privilegio di incontrarmi con lui e questo incontro rimarrà un bellissimo ricordo per me...<ref>Citato in Roberto Iovino, ''Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer'', Camunia, 1998.</ref> *Sono convinto che il nostro [[Dio|Padre Celeste]] ha inventato l'uomo perché era deluso della scimmia.<ref>Citato in Bernard de Voto, ''Merk Twain in eruption''.</ref><ref name=enciclopedia /> *Un uomo con un'[[idea]] è un matto finché quell'idea non ha successo.<ref>Citato in Emanuela Barbero, ''La cucina etica facile'', Edizioni Sonda, Casale Monferrato, 2009, p. 21. ISBN 978-88-7106-504-5</ref> *Un uomo illustre dovrebbe far attenzione alle sue [[ultime parole]]... scriversele su un pezzo di carta e farle giudicare dai suoi amici. Certo non dovrebbe lasciare una cosa del genere all'ultima ora della sua vita.<ref>Citato in Gabriele Pantucci, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/07/28/che-lingua-corta-dal-latino-agli-sms.html Che lingua corta, dal latino agli sms. Le comunicazioni in miniatura]'', ''la Repubblica'', 28 luglio 2010.</ref> *Un uomo sul punto di morte non riuscirebbe a decidere in quale posto andare — entrambi hanno i loro vantaggi, "il [[Paradiso e inferno|paradiso]] per clima, l'inferno per la compagnia!"<ref>La paternità della citazione viene [[Citazioni errate|erroneamente attribuita]] a Twain, ma l'originale appartiene al senatore [[Benjamin Wade]], che disse: «Penso, da tutto quello che posso sapere, che il paradiso ha il miglior clima, ma l'inferno ha la miglior compagnia». {{Cfr}} {{en}} ''[http://quoteinvestigator.com/2011/07/19/heaven-for-climate/ Heaven for the Climate, and Hell for the Company]'', ''QuoteInvestigator.com'', 19 luglio 2011.</ref> :''Dying man couldn't make up his mind which place to go to — both have their advantages, "heaven for climate, hell for company!''<ref>Da ''Mark Twain's Notebooks & Journals'', Volume III (1883-1891), a cura di Frederick Anderson, Robert Pack Browning, Michael B. Frank e Lin Salamo, University of California Press, Berkeley, California, 1979, p. 538</ref> *Una [[Fotografia (immagine)|fotografia]] è il documento più importante e non c'è nulla di peggiore che passare alla posterità che con uno sciocco e stupido sorriso fissato sulla faccia per l'eternità.<ref>Da una lettera inviata a un giornale; citato in ''[http://www.ilpost.it/2013/09/21/perche-nelle-vecchie-foto-non-si-sorride/ Perché nelle vecchie foto non si sorride?]'', ''il Post.it'', 21 settembre 2013.</ref> ===''L'umorismo è la nostra salvezza''=== *La regola è perfetta: nel campo delle opinioni i nostri avversari sono pazzi.<ref>Da ''Scienza cristiana'', 1907.</ref> (p. 12) *Mai dire la verità a chi non lo merita.<ref>Da ''Journals''.</ref> (p. 136) *Non c'è spettacolo più triste di un giovane pessimista. Fatta eccezione per un vecchio ottimista.<ref>Da ''Mark Twain's paper'', 1902.</ref> (p. 102) ===Attribuite=== *È meglio rimanere in [[silenzio]] ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. :''Better to remain silent and be thought a fool than to speak and remove all doubt.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La prima attribuzione a Mark Twain sembra risalire al 1953, quando tale citazione viene riportata in un articolo di un giornale canadese. La citazione è stata attribuita anche ad [[Abraham Lincoln]] e in misura minore a [[Confucio]], [[John Maynard Keynes]] e [[Arthur Burns]]. Inoltre diversi proverbi esprimono un concetto simile, tra questi ne va ricordato uno incluso nel [[Libro dei Proverbi]] della [[Bibbia]]: «''Anche lo stolto, se tace, passa per saggio | e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.''». In realtà la citazione sembrerebbe appartenere a [[Maurice Switzer]], infatti una prima traccia di questa frase si ritrova proprio nel suo libro, ''Mrs. Goose, Her Book'' del 1907.<ref>{{en}} Cfr. ''[http://quoteinvestigator.com/2010/05/17/remain-silent/ Better to Remain Silent and Be Thought a Fool than to Speak and Remove All Doubt]'', ''QuoteInvestigator.com'', 17 maggio 2010.</ref> La frase viene citata anche da Lisa nel decimo episodio della [[I Simpson (quarta stagione)|quarta stagione]] de ''[[I Simpson]]''. *Il [[golf]] è rovinare una bella passeggiata.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', ''Dalai Editore'', 1992, p. 70. ISBN 88-8598-826-2</ref> :''Golf is a good walk spoiled.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa citazione è stata attribuita a Twain da ''Reader's Digest'' nel 1948 e da ''Peter's Quotations'' nel 1977, ma nessuna fonte diretta sembra confermare questa attribuzione. L'aforisma è apparso per la prima volta nel 1913 su un giornale statunitense, ma in forma anonima. La citazione è stata attribuita nel tempo anche a [[George Bernard Shaw]], [[W. C. Fields]] e a [[Winston Churchill]] (nel film ''[[Lock & Stock – Pazzi scatenati]]''). Non è ancora chiaro chi sia il vero autore della citazione.<ref>{{en}} Citato in Ralph Keyes, ''The Quote Verifier: Who Said What, Where, and When'', Macmillan, 2007, [http://books.google.it/books?id=d6JZryGvfxYC&pg=PA82 p. 82]. ISBN 1429906170</ref> *L'inverno più freddo che ricordi è stato un'estate a [[San Francisco]]. :''The coldest winter I ever spent was a summer in San Francisco.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione non compare in nessuno degli scritti, delle lettere private o di altre pubblicazioni di Mark Twain.<ref>Cfr. ''[http://www.snopes.com/quotes/twain.asp And Never the Twain Shall Tweet]'', ''Snopes.com''</ref> *La musica di [[Richard Wagner|Wagner]] è molto migliore di quello che si potrebbe pensare ascoltandola. :''Wagner music is better than it sounds.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Molti la attribuiscono a Twain, ma la citazione è di [[Edgar Wilson Nye]]. Mark Twain menziona più volte la frase citando esplicitamente Edgar Wilson Nye.<ref>Cfr. Paul F. Boller e John George, ''They Never Said It'', Oxford University Press, 1989, [http://books.google.it/books?id=pZpXkPNgR2cC&pg=PA124 p. 124]. ISBN 0199879168</ref> *Smettere di [[tabagismo|fumare]] è facile. Io l'ho fatto centinaia di volte. :''Giving up smoking is easy. I've done it hundred of times.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La frase non compare in nessuno degli scritti di Mark Twain.<ref>Cfr. Paul F. Boller e John George, ''They Never Said It'', Oxford University Press, 1989, [http://books.google.it/books?id=pZpXkPNgR2cC&pg=PA123 p. 123]. ISBN 0199879168</ref> *Non si sbaglia mai a fare la cosa giusta.<ref>Citata nel film ''[[Lo stagista inaspettato]]'' (The intern) del 2015. La frase è attribuita a Mark Twain dal personaggio di Ben Whittaker ([[Robert De Niro]]).</ref> ==''Gli innocenti all'estero''== *Finalmente avvistammo le coste dell'Italia e, mentre scrutavamo dal ponte nel primo splendido mattino d'estate, la maestosa città di [[Genova]] si levò dal mare, riflettendo, dai suoi cento palazzi, la luce del sole. (p. 137) *Mi piacerebbe restar qui. Preferirei non procedere oltre. Può darsi che ci siano, in Europa, donne più graziose, ma io ne dubito. La popolazione di [[Genova]] è di 120.000 anime; di queste, due terzi sono [[Donne genovesi|donne]], direi, e almeno due terzi delle donne sono belle; ben vestite, fini, leggiadre quanto si può senza essere angeli. Gli angeli, però, non sono molto ben vestiti, mi pare, almeno quelli dei dipinti: non hanno che le ali. E queste donne genovesi sono incantevoli. La più gran parte di queste damigelle son rivestite di una bianca nube dalla testa ai piedi, sebbene molte si adornino in maniera più complicata. Nove su dieci non hanno sul capo null'altro che un sottilissimo velo ricadente sulle spalle a guisa di bianca nebbia. Hanno capelli biondissimi e molte di loro occhi azzurri, ma più spesso si vedono occhi neri e sognanti occhi castani. (pp. 137-138) *Le signore e i gentiluomini di Genova hanno la piacevole abitudine di passeggiare in un ampio parco {{NDR|la [[Spianata dell'Acquasola]]}} in cima a una collina al centro della città, dalle sei alle nove di sera; e quindi, per un altro paio d'ore, di prendere il gelato in un giardino adiacente. Ci recammo nel parco domenica sera. V'erano duemila persone, in gran parte giovanotti e signorine. Gli uomini erano vestiti all'ultima moda parigina e gli abiti delle donne biancheggiavano fra gli alberi come tanti fiocchi di neve. La folla faceva il giro del parco come una grande sfilata. Suonavano le bande e zampillavano le fontane; la luna e le luci a gas illuminavano la scena, che era nell'insieme brillante e animata. (p. 138) * {{NDR|Il [[Lago di Como]] è}} Paradiso di sereno riposo. *Scrutavo ogni viso di [[Donne genovesi|donna]] che passava e mi parevano belli tutti. Mai visto una simile marea di bellezza. Non vedo come un uomo di normale fermezza di carattere possa sposarsi qui {{NDR|a Genova}}, poiché, prima di decidersi, s'innamorerebbe di qualche altra. (p. 138) *"La superba", "la città dai bei palazzi", sono da secoli gli appellativi di [[Genova]]. Certo essa è piena di [[Palazzi dei Rolli|palazzi]], e questi dentro sono sontuosi ma esternamente molto malandati e senza pretese di grandiosità architettonica. "Genova la superba" sarebbe un titolo indovinato se si riferisse alle [[Donne genovesi|donne]].<br>Di palazzi ne abbiamo visitati parecchi: immense moli dagli spessi muri, con grandi scalinate di pietra, pavimenti tassellati di marmo (talvolta lavori a mosaico, di disegno complicato, ornati di cristalli di rocca o di piccoli frammenti di marmo fissati col cemento) e grandiosi saloni con alle pareti dipinti di Rubens, Guido Reni, Tiziano, Paolo Veronese, ecc., e ritratti dei capostipiti della famiglia in elmi piumati e splendide armature, e di patrizie in stupefacenti vestiti di secoli fa. (p. 139) *L'antica [[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|cattedrale di San Lorenzo]] è una delle cose più notevoli che abbiamo visto a Genova: vasta, con colonnati, maestosi pilastri e un grande organo, e la consueta pompa di dorature, dipinti, volte affrescate e così via. Io naturalmente non potrei descriverla: per farlo ci vorrebbe un bel numero di pagine. (p. 141) *Non vi pare che questa faccenda delle [[Reliquia|reliquie]] sia stata un po' gonfiata? In ogni vecchia chiesa in cui entriamo troviamo un frammento della vera croce con alcuni dei chiodi che la tennero insieme. Non voglio insistere, ma direi che di questi chiodi ne abbiamo visti tanti da riempire un barile. Poi c'è la corona di spine; a Parigi conservano una parte di corona nella Sainte Chapelle e una parte a Notre-Dame. Di ossa di San Dionigi, poi, son sicuro di averne viste abbastanza da fare, se necessario, un duplicato del Santo. (p. 142) *Potrei dire che la [[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato|chiesa dell'Annunziata]] è una foresta di bellissime colonne, di statue, di dorature, di dipinti quasi senza numero, ma non darei un'idea esatta della cosa, e a che servirebbe? Fu costruita interamente da un'antica famiglia, che vi esaurì il suo denaro. Ecco dov'è il mistero. Avevamo idea che solo una zecca sarebbe sopravvissuta alla spesa. (pp. 142-143) *In genere le strade sono larghe all'incirca da quattro-cinque piedi a otto, e contorte come cavatappi. Percorri una di queste tetre fenditure, guardi su e vedi il cielo ridotto a somiglianza di un nastro di luce, molto in alto, dove le cime dei palazzi sui due lati della strada quasi si uniscono. Ti sembra di essere sul fondo di qualche terribile abisso, col mondo intero molto al di sopra di te. Ti aggiri a caso attraverso di esse nella maniera più misteriosa e non sai orientarti meglio che se fossi cieco. Non riesci a persuaderti che queste sono vere strade e che i torvi, foschi, mostruosi palazzi siano case, finché non vedi una [[Donne genovesi|donna]] elegante e bella emergere da qualcuna di queste buie e desolate tane che per metà sembrano prigioni. E ti chiedi come possa una così incantevole crisalide venir fuori da un bozzolo tanto poco attraente. (p. 143) *Non saprei immaginare [[Genova]] in rovina. Di archi così massicci, di così poderose fondamenta, su cui poggiano questi torreggianti e vasti edifizi, raramente ne abbiamo già visti; e i grossi blocchi di pietra di cui son fatti questi palazzi non rovineranno mai; muri spessi quanto in America è alta una normale porta non possono crollare. (pp. 144-145) *La nostra ultima visita fu al [[Cimitero monumentale di Staglieno|cimitero]] (costruito per ospitare 60.000 salme) e continueremo a ricordarcelo dopo che avremo dimenticato i palazzi. È un ampio corridoio di marmo fiancheggiato da colonne che si stende intorno a un grande quadrato di terreno libero; il suo spazioso pavimento è di marmo e su ogni lastra c'è un'iscrizione, giacché ogni lastra ricopre una salma. Da una parte e dall'altra, avanzando nel mezzo del passaggio, vi sono monumenti, tombe, figure scolpite squisitamente lavorate, tutte grazia e bellezza. Sono nuove, nivee; ogni lineamento è perfetto, ogni tratto esente da mutilazioni, imperfezioni o difetti; perciò, per noi, queste lunghissime file di incantevoli forme sono cento volte più belle della statuaria danneggiata e sudicia salvata dal naufragio dell'arte antica ed esposta nelle gallerie di Parigi per l'adorazione del mondo. (p. 147) ==''Il principe e il povero''== ===Premessa=== Scriverò un racconto come mi fu narrato da un tizio al quale era stato raccontato dal padre, che a sua volta lo aveva udito narrare dal ''proprio'' padre, cui, analogamente, era stato narrato dal ''suo'' e così via, più indietro e sempre più indietro nel tempo, per trecento anni e oltre, mentre i padri lo trasmettevano ai figli tramandandolo. Può fare parte della storia, può essere soltanto leggenda, una tradizione. Può essere accaduto davvero, può non essere accaduto, ma ''potrebbe'' essere accaduto. Può darsi che i savi e i dotti lo credessero vero nei tempi antichi; può darsi che soltanto gli ignoranti e i semplici lo amassero e vi credessero. (p. 3) ===[[Incipit]]=== Nell'antica città di Londra, in un certo giorno d'autunno nel secondo quarto del secolo sedicesimo, nacque un figlio maschio e indesiderato a una famiglia povera a nome Canty. Quello stesso giorno, un altro bambino inglese nacque, desiderato, a una famiglia ricca a nome Tudor. Anche l'intera Inghilterra lo desiderava. L'Inghilterra aveva per così lungo tempo anelato a lui, e sperato in lui, e pregato Dio per lui, che ora, essendo egli venuto per davvero, il popolo quasi impazzì di gioia. Persone, che si conoscevano appena, si abbracciarono e si baciarono e piansero. Tutti si concessero una vacanza, nobili e plebei, ricchi e poveri, banchettarono e danzarono e cantarono, e divennero molto espansivi; e in questo modo continuarono, per giorni e notti, tutti insieme. (p. 7) ===Citazioni=== *Poi, di quando in quando, i suoi pensieri tornavano ai maltrattamenti inflittigli dai villani ragazzi nell'Ospizio del Cristo, ed egli si diceva: "Quando sarò re, non avranno soltanto pane e un tetto ma anche insegnamenti impartiti mediante i libri, poiché la pancia piena conta poco se la mente e il cuore non sono nutriti. Mi ricorderò diligentemente di questo, affinché la lezione d'oggi non vada sprecata, e il mio popolo non debba soffrirne; l'[[erudizione]], infatti, intenerisce il cuore e genera bontà e carità". (p. 26) *Si trovava lì anche l'[[Assaggiatore]] di Sua Altezza il Principe di Galles, pronto a gustare, talora gli venisse richiesto, qualsiasi cibo sospetto e a correre il pericolo di essere avvelenato. In quel periodo la sua era soltanto una carica onorifica e di rado egli veniva invitato a esercitare le sue funzioni; ma vi erano stati tempi, non molte generazioni prima, in cui la carica di assaggiatore esponeva a grandi pericoli e non era molto ambita. Sembra strano che non si servissero di un cane o di un idraulico, ma tutti gli aspetti della regalità sono strani. (pp. 47-48) *Fece come gli [[Maschio e femmina|uomini]] hanno sempre fatto, e probabilmente faranno sempre, fino alla fine dei tempi... {{NDR|per [[Cucito|cucire]]}} tenne immobile l'ago e cercò di infilare il filo nella cruna, che è l'opposto di come fanno le donne. (pp. 92-93) *Queste erano le [[Canzoni dai libri|ispirate parole]]: *:''Gente delle tenebre, ehilà!'' *:''Peste e morte per chi non ci sta'' *:''A fregare malloppi e a far crepare'' *:''Chi val la pena di eliminare.''<br/><br/> *:''Morte arrecate, uccidete i signori'' *:''Andate qua e là con armi bastanti'' *:''Per farli fuori tutti quanti.'' *:''Quelli che hanno ben più di noi'' *:''Eliminateli per ripulirli poi.'' (p. 134) *«Concedimi una grazia» disse. «Fissami negli occhi in modo ch'io possa vedere se il tuo sguardo è fermo. E ora rispondimi: sono io Miles Hendon?»<br/>«No, non ti conosco.»<br/>«[[Giuramenti dai libri|Giuralo]].»<br/>La risposta fu sommessa, ma chiara: «Lo giuro». (p. 202) *Gli occhi del re ardevano di passione: «Nessuno crede in me» disse Edoardo «e non mi crederai nemmeno tu. Ma non importa. Entro un mese sarai libero; non solo, ma le leggi che hanno disonorato te e svergognato il nome inglese verranno cancellate dai codici. Il mondo è fatto male; i [[Sovrano|sovrani]] dovrebbero frequentare a volte la scuola delle loro stesse leggi, e imparare così a essere misericordiosi». (p. 214) *In Fenchurch Street, un "bel fanciullo, dall'abito costoso", trovavasi in piedi su una sorta di podio per dare al re il benvenuto della città. Ecco gli [[Poesie dai libri|ultimi versi]] del suo saluto: *:''Benvenuto, o re, con lo slancio grande di ogni cuore;'' *:''Benvenuto ancora, per quanto ogni lingua può parlare;'' *:''Gioiosamente, menti e cuori ti accolgon con amore.'' *:''Dio ti conservi, preghiamo, e lunga vita ti possa dare!'' (p. 229) *Tom Canty contemplò intorno a sé il mare di facce entusiaste, e il cuore gli si gonfiò di esultanza e sentì che la sola cosa per cui valesse la pena di vivere a questo mondo consisteva nell'essere un [[re]] e l'idolo di una nazione. (p. 299) ===[[Explicit]]=== Sì, Re [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]] visse soltanto pochi anni, povero ragazzo, ma li visse degnamente. Più di una volta, quando qualche grande dignitario, qualche dorato vassallo della Corona, contestava la sua clemenza e sosteneva che certe leggi da lui emendate erano già sufficientemente clementi e non causavano sofferenze o oppressioni tali da giustificare proteste, il giovane re volgeva sull'interlocutore la luttuosa eloquenza dei suoi grandi occhi compassionevoli e rispondeva: «Che cosa sai tu di sofferenza e oppressioni? Io e il mio popolo le conosciamo, ma tu le ignori».<br/>Il regno di Edoardo VI fu singolarmente misericordioso per quei tempi crudeli. Ora che stiamo per congedarci da lui, cerchiamo di tenerlo presente nel ricordo, per rendergli il giusto merito. (pp. 263-264) ==''Imprecazioni d'autore''== *[[Adamo]] era semplicemente un essere umano e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era [[proibizione|proibita]]. Lo sbaglio fu di non proibirgli il [[Serpenti nella Bibbia|serpente]], perché allora avrebbe mangiato il serpente. *Alcune persone pensano che l'[[onestà]] sia sempre la tattica migliore. È una superstizione. A volte, la mera impressione di onestà vale sei volte tanto. *Buoni amici, buoni libri e una coscienza sonnacchiosa: questa è la [[vita]] ideale. *Che privilegio aveva Adamo! Quando diceva qualcosa di buono, sapeva che nessuno l'aveva detta prima. *Chiunque abbia vissuto abbastanza da capire cosa sia la vita, sa quale profondo debito di gratitudine dobbiamo ad Adamo, il primo grande benefattore della nostra razza. Egli portò la morte nel mondo. *Ci sono molte cose divertenti al mondo: una di queste è l'idea concepita dall'uomo bianco di essere meno selvaggio degli altri selvaggi. *Creare l'uomo fu un'idea bizzarra e originale, ma aggiungere la [[pecora]] fu una tautologia. *Dapprima Dio creò gli idioti. Per esercitarsi. Poi creò i comitati scolastici locali. *Il [[banchiere]] è un uomo che ti presta l'[[ombrello]] quando c'è il sole e se lo riprende quando inizia a piovere. *Il frastuono non dimostra niente. Spesso una [[gallina]] che ha appena deposto un uovo schiamazza come se avesse deposto un asteroide. *L'[[irriverenza]] è la mancanza di rispetto che una persona ha per il tuo dio; non esiste una parola che descriva la tua mancanza di rispetto nei confronti del suo dio. *L'opinione secondo cui nessun [[gentiluomo]] impreca è completamente sbagliata. Si può imprecare e continuare a essere un gentiluomo se lo si fa in modo simpatico, benevolo e affettuoso. *La [[fama]] edificata sulla menzogna diviene presto uno spiacevole ostacolo. È facile indurre a credere una menzogna, ma è faticoso smontare il lavoro fatto. *La prima cosa che un [[missionario]] insegna al selvaggio è l'[[indecenza]]. *Lo spirito dell'[[ira]] è peccato, non le parole; e lo spirito dell'ira è l'imprecazione. Cominciamo a bestemmiare prima di poter parlare. *Ma siamo fatti tutti allo stesso modo: quando conosciamo qualcosa, non proviamo che disprezzo per quelli che non la conoscono. *Nessun [[dolore]] dal quale siamo afflitti può essere definito infimo: in base alle leggi eterne della proporzione, un bambino che smarrisce la sua bambola e un re che smarrisce la sua corona sono eventi delle stesse dimensioni. *Niente spinge a commettere crimini finanziari più di una grande miseria o una grande ricchezza. *Ogni razza decide da sé cosa è indecente. La natura non conosce indecenze. È l'uomo a inventarle. *Quando ci ricordiamo di essere tutti [[follia|folli]], i misteri della vita scompaiono e la vita trova una spiegazione. *Se desiderate infliggere una punizione perfida e crudele a un giovane, obbligatelo a tenere un [[diario]] ogni anno. *Ricordate quel venerabile [[Proverbi dai libri|proverbio]]: i bambini e gli sciocchi dicono sempre la [[verità]]. La conseguenza logica è ovvia: gli adulti e i saggi non la dicono mai. *Una delle prove dell'immortalità dell'[[anima]] è che tantissimi vi hanno creduto. Tantissimi hanno anche creduto che il mondo fosse piatto. ==''L'uomo che corruppe Hadleyburg''== ===[[Incipit]]=== Successe molti anni fa. Hadleyburg era la più retta, la più onesta città di tutta la regione circostante. S'era guadagnata questa fama intemerata nel corso di tre generazioni, ed era più fiera di essa che di qualunque altro suo bene. Ne era talmente fiera che cominciava a inculcare i principi di un onesto comportamento ai bambini quando erano ancora in fasce, continuando poi a farne il principale elemento della loro educazione. Per tutto il periodo della formazione del carattere essi venivano tenuti accuratamente lontani dalle tentazioni, di modo che in loro l'onestà avesse ogni possibilità di rafforzarsi e consolidarsi, fino a divenir parte della loro stessa carne. Le città vicine erano invidiose di questo onorevole primato, e fingevano di disprezzarlo, di considerarlo soltanto vanità; con tutto ciò erano costrette a riconoscere che Hadleyburg era proprio una città incorruttibile, e se aveste insistito, avrebbero anche finito per ammettere che per un giovanotto il semplice fatto di essere di Hadleyburg era la migliore raccomandazione per ottenere un buon posto. ===Citazioni=== *Ero pulito... artificialmente, come gli altri; e come gli altri caddi quando venne la tentazione. *Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. *La responsabilità è individuale, non della comunità. ==''La terribile lingua tedesca''== *Di sicuro non esiste un'altra lingua che sia così trasandata e asistematica, e così schiva ed elusiva da comprendere. Ti infarini, qua e là, nel peggiore dei modi; e quando alla fine pensi di aver afferrato una regola che offra una solida base, e così riposarti un attimo, tra la rabbia generale e la confusione di dieci parti del discorso, giri la pagina e leggi: "Lo studente presti molta attenzione alle seguenti eccezioni." Scorri l'occhio lungo la pagina e scopri che ci sono più eccezioni alla regola rispetto ai casi in cui essa vale. :''Surely there is not another language that is so slipshod and systemless, and so slippery and elusive to the grasp. One is washed about in it, hither and thither, in the most helpless way; and when at last he thinks he has captured a rule which offers firm ground to take a rest on amid the general rage and turmoil of the ten parts of speech, he turns over the page and reads, "Let the pupil make careful note of the following exceptions." He runs his eye down and finds that there are more exceptions to the rule than instances of it.''<ref name=awful/> *Ogni sostantivo ha un genere, e non esiste un senso né un metodo per assegnarli; così il genere di ognuno deve essere imparato separatamente e a memoria. Non c'è altro modo. Per fare ciò devi avere la memoria di un libro di memorandum. In tedesco una giovane ragazza non ha sesso, mentre una rapa sì. Pensa a quale eccitata riverenza viene mostrata per la rapa, e a quale insensibile mancanza di rispetto per la ragazza. :''Every noun has a gender, and there is no sense or system in the distribution; so the gender of each must be learned separately and by heart. There is no other way. To do this one has to have a memory like a memorandum-book. In German, a young lady has no sex, while a turnip has. Think what overwrought reverence that shows for the turnip, and what callous disrespect for the girl.''<ref name=awful/> *Ci sono persone nel mondo che avranno un bel po' di problemi a indicare le colpe in una religione o una lingua, per poi occuparsi apaticamente dei loro affari senza aver suggerito un qualunque rimedio. Io non sono quel tipo di persona. Io ho dimostrato che la lingua tedesca necessita d'esser riformata. Molto bene, sono pronto a riformarla. Almeno io sono pronto ad avanzare gli opportuni suggerimenti. Certo una strada come questa potrebbe essere immodesta in un'altra lingua; ma io ho dedicato più di nove intere settimane, dalla prima all'ultima, ad uno studio attento e critico di questa lingua, e perciò ho acquisito una sicurezza nella mia abilità di riformarla che nessuna mera e superficiale cultura avrebbe potuto conferirmi. :''There are people in the world who will take a great deal of trouble to point out the faults in a religion or a language, and then go blandly about their business without suggesting any remedy. I am not that kind of person. I have shown that the German language needs reforming. Very well, I am ready to reform it. At least I am ready to make the proper suggestions. Such a course as this might be immodest in another; but I have devoted upward of nine full weeks, first and last, to a careful and critical study of this tongue, and thus have acquired a confidence in my ability to reform it which no mere superficial culture could have conferred upon me.''<ref name=awful/> *Innanzitutto, abolirei il caso dativo. Confonde i plurali; e, inoltre, nessuno sa mai quando si trova nel caso dativo, tranne quando lo scopre in maniera accidentale – e poi non sa quando o dove è entrato nel caso dativo, o da quant'è che è entrato nel caso dativo, o quando starà per uscirne. Il caso dativo è solo una follia ornamentale – è meglio scartarlo. :''In the first place, I would leave out the Dative case. It confuses the plurals; and, besides, nobody ever knows when he is in the Dative case, except he discover it by accident – and then he does not know when or where it was that he got into it, or how long he has been in it, or how he is going to get out of it again. The Dative case is but an ornamental folly – it is better to discard it.''<ref name=awful/> *In secondo luogo, sposterei il verbo più in su, all'inizio. Puoi usare il miglior verbo possibile, ma mi rendo conto che con questo non riuscirai mai ad abbattere sul serio un soggetto nel tedesco attuale – riuscirai solo ad azzopparlo. Quindi io insisto che questa parte importante del discorso debba essere spostata all'inizio, in una posizione dove possa essere vista facilmente a occhio nudo. :''In the next place, I would move the Verb further up to the front. You may load up with ever so good a Verb, but I notice that you never really bring down a subject with it at the present German range – you only cripple it. So I insist that this important part of speech should be brought forward to a position where it may be easily seen with the naked eye.''<ref name=awful/> *Terzo, importerei qualche parola forte dalla lingua inglese – per imprecare, e anche per l'uso nel descrivere ogni tipo di argomento vigoroso in modo vigoroso. :''Thirdly, I would import some strong words from the English tongue – to swear with, and also to use in describing all sorts of vigorous things in a vigorous ways.''<ref name=awful/> *"Verdammt", e i suoi ampliamenti e variazioni, sono parole che hanno un sacco di significati, ma i suoni sono così deboli e inefficaci che le donne tedesche possono usarli senza peccato. Le donne tedesche che non possono essere indotte a commettere un peccato attraverso una qualunque persuasione o impulso, subito scoppiano in una di queste piccole e inoffensive parole quando strappano i loro vestiti o non gradiscono la zuppa. Il suono è maligno tanto quanto il nostro "Accipicchia!". Le donne tedesche costantemente dicono "Ach! Gott!", "Mein Gott!", "Gott in Himmel!", "Herr Gott", "Der Herr Jesus!", ecc. Forse pensano che le nostre donne abbiano il loro stesso modo di fare; lo dico perché una volta ho sentito una gentile ed amabile vecchia tedesca dire ad una dolce giovane americana; "Le due lingue sono così simili – che bello; noi diciamo "Ach! Gott!" e voi dite "Cavolo!"". :''"Verdammt", and its variations and enlargements, are words which have plenty of meaning, but the sounds are so mild and ineffectual that German ladies can use them without sin. German ladies who could not be induced to commit a sin by any persuasion or compulsion, promptly rip out one of these harmless little words when they tear their dresses or don't like the soup. It sounds about as wicked as our "My gracious". German ladies are constantly saying, "Ach! Gott!", "Mein Gott!", "Gott in Himmel!", "Herr Gott", "Der Herr Jesus!" etc. They think our ladies have the same custom, perhaps; for I once heard a gentle and lovely old German lady say to a sweet young American girl: "The two languages are so alike – how pleasant that is; we say "Ach! Gott!" you say "Goddamn"".''<ref name=awful/> *Quarto, riorganizzerei i sessi e li distribuirei conformemente al volere del creatore. Questo come forma di rispetto, se non altro. :''Fourthly, I would reorganizes the sexes, and distribute them accordingly to the will of the creator. This as a tribute of respect, if nothing else.''<ref name=awful/> *Quinto, la farei finita con quelle enormi lunghe parole composte; oppure chiederei a chi parla di pronunciarle a pezzi, con pause per farci riprendere. Eliminarle totalmente sarebbe un'ottima cosa, perché le idee vengono recepite e digerite molto più facilmente quando arrivano una alla volta anziché in blocco. Il cibo intellettivo è come qualsiasi altro; è più gradevole e più benefico assumerlo con un cucchiaio che con una pala. :''Fifthly, I would do away with those great long compounded words; or require the speaker to deliver them in sections, with intermissions for refreshments. To wholly do away with them would be best, for ideas are more easily received and digested when they come one at a time than when they come in bulk. Intellectual food is like any other; it is pleasanter and more beneficial to take it with a spoon than with a shovel.''<ref name=awful/> *Sesto, chiederei a chi parla di fermarsi quando ha finito, e non di attaccare una sfilza di quegli inutili "haben sind gewesen gehabt haben geworden seins" alla fine del suo discorso. Questa sorta di cianfrusaglia svilisce un discorso, invece di aggiungervi purezza. Sono perciò un'offesa, e dovrebbero essere scartati. :''Sixthly, I would require a speaker to stop when he is done, and not hang a string of those useless "haben sind gewesen gehabt haben geworden seins" to the end of his oration. This sort of gewgaws undignify a speech, instead of adding a grace. They are, therefore, an offense, and should be discarded.''<ref name=awful/> *Settimo, scarterei le parentesi. E anche le doppie parentesi, le triple parentesi, le n-parentesi, e allo stesso modo la parentesi-regina finale che chiude tutto quanto l'insieme. Chiederei a ogni individuo, sia esso alto o basso, di distendere un discorso chiaro e semplice, oppure di avvolgerlo, sedercisi sopra e starsene in pace. Infrazioni a questa legge dovrebbero essere punibili con la morte. :''Seventhly, I would discard the Parenthesis. Also the reparenthesis, the re-reparenthesis, and the re-re-re-re-re-reparentheses, and likewise the final wide-reaching all-inclosing king-parenthesis. I would require every individual, be he high or low, to unfold a plain straightforward tale, or else coil it and sit on it and hold his peace. Infractions of this law should be punishable with death.''<ref name=awful/> *Ottavo e ultimo, terrei Zug e Schlag, con i loro pendagli, e getterei via il resto del vocabolario. Questo semplificherebbe la lingua. :''And eighthly, and last, I would retain Zug and Schlag, with their pendants, and discard the rest of the vocabulary. This would simplify the language.''<ref name=awful/> *In base ai miei studi di filologia sono arrivato alla conclusione che una persona dotata riesce ad imparare l'inglese (se si esclude l'ortografia e la pronuncia) in trenta ore, il francese in trenta giorni e il tedesco in trent'anni. È ovvio che la lingua tedesca ha bisogno di essere rimodellata e riparata. Se rimanesse così com'è dovrebbe essere accantonata, con dolcezza e riverenza, tra le lingue morte, perché solo i morti hanno tempo sufficiente per impararla. :''My philological studies have satisfied me that a gifted person ought to learn English (barring spelling and pronouncing) in thirty hours, French in thirty days, and German in thirty years. It seems manifest, then, that the latter tongue ought to be trimmed down and repaired. If it is to remain as it is, it ought to be gently and reverently set aside among the dead languages, for only the dead have time to learn it.''<ref name=awful>{{en}} Da ''[https://www.cs.utah.edu/~gback/awfgrmlg.html The Awful German Language]'', appendice di ''A Tramp Abroad'' (1880).</ref> ==''Le avventure di Huckleberry Finn''== ===Avviso=== Chiunque cercherà di trovare uno sco-<br/> po in questa storia verrà perseguito a<br/> termini di legge; chiunque cercherà di<br/> trovare una morale verrà bandito;<br/> chiunque cercherà di trovare una tra-<br/> ma verrà fucilato.<br/> <br/> PER ORDINE DELL'AUTORE<br/> IL CAPO DELLA SUSSISTENZA<br/> (p. 11) ===[[Incipit]]=== ====Giovanni Baldi==== Voi di me non sapete niente se non avete letto un libro che si chiama ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma questo non importa. Questo libro l'ha fatto Mr. Mark Twain, e lui ha detto la verità, in genere. Certe cose le ha tirate in lungo, ma di solito ha detto la verità. Ma questo è niente. Non ho mai visto nessuno che non ha contato delle balle, prima o poi, tranne zia Polly, o la vedova, o magari Mary. La zia Polly – cioè la zia Polly di Tom – e Mary e la vedova Douglas, beh, c'è tutto in quel libro, che in genere è un libro veritiero, anche se un po' tirato in lungo, come ho detto prima. {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Giovanni Baldi, Garzanti, 2002}} ====Enzo Giachino==== Voi non potete sapere niente di me, senza che avete letto un libro chiamato ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma non importa molto. Quel libro è stato fatto dal signor Mark Twain, che di solito ha detto la verità, o quasi. Qualche volta ha esagerato un poco, ma in genere ha detto il vero. È già qualcosa. Io non ho mai conosciuto nessuno che, in vita sua, non ha mai contato storie, se non è zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Zia Polly è la zia Polly di Tom e di Mary; e della vedova Douglas se ne parla in quel libro, che è quasi vero. Con qualche ricamo, s'intende.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Enzo Giachino, Einaudi, 1994}} ====Gabriele Musumarra==== Voi non sapete nulla di me, a meno che non abbiate letto un libro chiamato Le avventure di Tom Sawyer; ma non importa. Quel libro fu scritto dal signor Mark Twain, che per lo più disse la verità. C'erano delle esagerazioni, ma per lo più egli disse la verità. Questo non dimostra nulla. Non ho mai conosciuto nessuno che una volta o l'altra non dicesse bugie, eccetto zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Zia Polly – la zia di Tom, cioè – e Mary, e la vedova Douglas: in quel libro ci sono tutte, ed è un libro per lo più sincero; con qualche esagerazione, come ho già detto.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Gabriele Musumarra, Rizzoli}} ====Giuseppe Culicchia==== Voi non sapete niente di me, senza che avete letto un libro intitolato ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma non importa. Quel libro l'ha fatto il signor Mark Twain, che ha detto la verità, più o meno. Certe cose le ha esagerate un po', ma è stato abbastanza sincero. Che è già qualcosa. Non ho mai visto nessuno che una volta o l'altra non ha cacciato qualche balla, a parte zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Della zia Polly, che poi è la zia Polly di Tom, e di Mary, e della vedova Douglas, se ne parla in quel libro, che è un libro quasi vero; con qualche esagerazione, come ho detto. (p. 13) ===Citazioni=== *Poi una caviglia ha attaccato a [[Prurito|prudermi]], ma mica me la potevo grattare; e poi si è messo a prudermi un orecchio, e poi la schiena, proprio in mezzo alle spalle. Mi sembrava di morire, se non mi grattavo. Beh, è una cosa che ho già notato un mucchio di volte. Se sei con gente di classe, o a un funerale, o cerchi di dormire quando non hai sonno, insomma se sei da qualche parte dove non devi grattarti, allora stai sicuro che ti viene da grattarti in un migliaio di posti. (pp. 16-17) *Così Tom ha tirato fuori un pezzo di carta che ci aveva scritto su il [[Giuramenti dai libri|giuramento]], e ce lo ha letto. Ogni ragazzo doveva giurare fedeltà alla banda, e di non rivelare mai a nessuno i suoi segreti, e se qualcuno faceva del male a un ragazzo della banda, chiunque riceveva l'ordine di uccidere quella persona e la sua famiglia doveva farlo, e non poteva né dormire né mangiare finché non li aveva assassinati tutti e gli aveva tracciato col pugnale una croce sul petto, che era il segno della banda. E nessuno che non apparteneva alla banda poteva usare quel segno, e se lo usava doveva essere perseguito, e se lo usava ancora una volta allora bisognava ammazzarlo. E se qualcuno che apparteneva alla banda rivelava i suoi segreti, allora bisognava tagliargli la gola, e poi bruciare il cadavere e disperdere le ceneri, e il suo nome doveva essere cancellato col sangue dalla lista e non essere mai più menzionato dalla banda, ma esecrato e dimenticato, per sempre. (p. 19) *Così si è messa a trafficare, e [[Quiz dai libri|mi fa]]:<br/>"Dimmi, quando una vacca è stesa a terra, da quale parte si alza su per prima? Rispondi subito, senza pensarci. Da quale parte si alza su per prima?".<br/>"La parte di dietro, signora."<br/>"Bene. E un cavallo, allora?"<br/>"La parte davanti, signora."<br/>"Su un albero dov'è che cresce il muschio?"<br/>"A nord."<br/>"Se quindici mucche brucano sul fianco di una collina, quante di loro mangiano con la testa puntata nella stessa direzione?"<br/>"Tutte e quindici, signora."<br/>"Beh, credo che sei vissuto in campagna ''davvero''. Pensavo che magari cercavi di contarmi di nuovo delle storie. [...]" (pp. 69-70) *Era proprio come nel vecchio [[Proverbi dai libri|proverbio]]: "Dai un dito a un negro che quello si piglia tutto il [[braccio]]". (p. 95) *Mentre mi vestivo mi ha chiesto com'è che mi chiamavo, ma prima che potevo rispondergli ha attaccato a raccontarmi di una ghiandaia azzurra e di un coniglietto che aveva trovato nei boschi un paio di giorni prima, e mi ha chiesto dov'era Mosè, quando si era spenta la candela. Io gli ho risposto che non lo sapevo, non ne avevo proprio mai sentito parlare.<br/>"Beh, indovina," mi fa lui.<br/>"Come faccio a indovinare," dico io, "se questa storia non l'ho mai sentita?"<br/>"Ma puoi provarci, no? È facile."<br/>"Quale candela?" gli faccio.<br/>"Beh, una candela qualsiasi,» mi dice.<br/>"Non lo so proprio dov'è che era," dico. "Dov'era?"<br/>"Ma era al buio! Ecco dov'è che era!"<br/>"Beh, e se lo sapevi dov'era, perché me lo hai chiesto?"<br/>"Oh, insomma, quanto sei scemo, è un [[Indovinelli dai libri|indovinello]], no? [...]" (p. 104) *"Che roba è una [[faida]]?"<br/>"Ehi, ma da dove vieni? Non sai che roba è una faida?"<br/>"Mai sentita prima. Dimmelo tu che è."<br/>"Beh," mi fa Buck, "una faida funziona così. Un tizio litiga con un altro tizio, e lo ammazza; allora il fratello del tizio ammazza lui; poi gli altri fratelli, da una parte e dall'altra, si ammazzano tra loro; poi tocca ai cugini, e poco per volta si ammazzano tutti, e la faida finisce. Ma è una cosa lenta, e ci vuole un bel po' di tempo." (p. 113) *Abbiamo deciso che non c'era un posto migliore della nostra [[zattera]] per sentirsi come a casa, dopo tutto. Negli altri posti c'è troppa gente e si soffoca, ma su una zattera no. Ti senti proprio libero e comodo e bene, su una zattera. (p. 121) *Avevamo tutto quanto il cielo, lassù, scintillante di [[Stella|stelle]], e ci mettevamo a guardarle sdraiati a terra, e discutevamo se le aveva fatte qualcuno o se erano venute fuori così, da sole, e secondo Jim le aveva fatte qualcuno, ma secondo me erano venute fuori da sole, perché pensavo che ci voleva troppo tempo per farne così tante. Jim allora diceva che era stata la luna a farle, e beh, la cosa mi sembrava abbastanza ragionevole, così non ribattevo niente, perché una volta avevo visto una rana fare talmente tante uova che naturalmente poteva essere andata a quel modo. Guardavamo anche le [[Meteora|stelle cadenti]], per vedere dove finivano. Per Jim erano stelle venute male che venivano buttate via dal nido. (pp. 123-124) *Non è colpa mia se non sono nato duca, e non è colpa vostra se non siete nato re, perciò perché stare in pena? Cerca di prendere le cose per come vengono, è il mio [[Motti dai libri|motto]]. (p. 129) *La cosa ha fatto sparire quel senso di disagio, e ci ha messi proprio di buonumore, perché era davvero una triste faccenda non andare d'accordo su una [[zattera]]; perché quello che vuoi, più di ogni altra cosa al mondo, su una zattera, è che tutti sono soddisfatti, e si sentono bene con gli altri. (p. 129) *Ma il [[Essere o non essere|soliloquio di Amleto]], mio caro, il pezzo più celebre di Shakespeare. Ah, è sublime, sublime! Ogni volta fa venire giù il teatro. (Duca, p. 139) *Ecco com'è che vanno le cose: uno fa [[cattiva azione|qualcosa di brutto]], e poi non gli va di pagarne conseguenze. Dicono che, finché riesci a nasconderlo, non ti capita niente di male. (p. 210) *Ma è sempre così: non fa differenza se ti comporti bene o male, la [[coscienza morale|coscienza]] non è intelligente, e ti accusa sempre. Se avevo un cane bastardo intelligente quanto la coscienza di una persona, lo avvelenavo subito. Prende più posto che tutto il resto, dentro uno, la coscienza, e non serve a nulla, proprio a nulla. (pp. 227-228) *Che testa che aveva per essere appena un ragazzo! Se ce l'avevo io la testa di [[Tom Sawyer]], non la cambiavo manco per diventare duca, o secondo ufficiale su un battello, o clown in un circo, per niente al mondo che la cambiavo. (p. 228) *"Lo scudo sfoggerà una banda d'''or'' in quarto destro, una croce di Sant'Andrea ''murrey'' sulle fasce, con un cane, dormiente, a mo' di emblema, con sotto un piede una catena merlata, simbolo di schiavitù, con un gallone ''vert'' in sommo trinciato e tre linee infiorate in campo ''azure'', e con punte del centro rampanti su un gallone dentato. Sulla cresta, ''sable'', un negro che fugge, con un fagotto sulle spalle, sulla banda sinistra, e una coppia di caprioli a supporto, che poi saremmo tu e io, e il [[Motti dai libri|motto]] ''Maggiore fretta, minore atto''. L'ho preso da un libro, e vuol dire che più fai in fretta e meno cose fai". (Tom Sawyer, p. 253) ===[[Explicit]]=== Tom ormai è guarito, e porta la pallottola al collo attaccata alla catena dell'orologio, e guardare sempre che ora è, così non mi resta più niente da scrivere, e ne sono proprio contento forte, perché se sapevo che fatica si faceva a scrivere un libro mica mi ci mettevo, e adesso la pianto. Ma secondo me è meglio che parto per i Territori Indiani prima degli altri, perché la zia Sally dice che vuole adottarmi e incivilizzarmi e non ci penso proprio. Ci sono già passato. <br/> {{destra|SINCERAMENTE VOSTRO, HUCK FINN}} (p. 285) ===Citazioni su ''Le avventure di Huckleberry Finn''=== *Mark Twain (è importante ripeterlo) ha scritto ''Huckleberry Finn'', libro che da solo basta per la gloria. Libro né umoristico né tragico, libro semplicemente felice. ([[Jorge Luis Borges]]) *Tutta la letteratura moderna viene fuori da un libro di Mark Twain: ''Huckleberry Finn''. Se lo legge si fermi però quando i ragazzi perdono il negro Jim. Quella è la fine, il resto è trucco. Ma è il nostro libro più bello, e tutto quanto è stato scritto in America viene di lì: prima non c'è niente e dopo niente che lo valga. ([[Ernest Hemingway]]) ==''Le avventure di Tom Sawyer''== ===[[Incipit]]=== ====Gianni Celati==== «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Dove s'è cacciato sto ragazzo? Ohu, Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> L'anziana signora abbassò gli occhiali e ci guardò per di sopra, intorno nella stanza; poi se li alzò e ci guardò per di sotto. Di rado o quasi mai ci guardava attraverso, per una cosa da niente come un bambino; dato che questi erano il suo paio da festa, l'orgoglio del suo cuore, ed erano stati fatti per lo "stile" più che per la praticità; avrebbe potuto guardare attraverso un paio di coperchi da stufa, per quello che cambiava. Rimase perplessa un attimo, e disse, neanche tanto arrabbiata, ma abbastanza forte per farsi sentire dai mobili: <br> «Ve', se ti metto le mani 'dosso, giuro che...»<br> ====Rossana Guarnieri==== «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Tom!» <br> Ancora silenzio. <br> «Vorrei proprio sapere che cosa sta combinando quel ragazzo. Ehi Tom!» <br> La vecchia signora abbassò gli [[occhiali]] e lanciò un occhiata alla stanza al di sopra delle lenti, poi li sistemò di nuovo sul naso e guardò dal di sotto. Accadeva assai di rado che ci guardasse attraverso quando l'oggetto della sua attenzione era una cosa da poco come un ragazzino, perché quegli occhiali erano i suoi migliori, roba di cui sentirsi orgogliosi, ed erano stati fatti per bellezza, non per utilità; tanto che un paio di coperchi da stufa avrebbero prodotto lo stesso effetto. Per un momento assunse un'aria perplessa, poi disse, non minacciosamente, ma con un tono abbastanza alto da farsi sentire anche dai mobili: <br> «Beh, se riesco a metterti le mani addosso...»<br> ====Stella Sacchini==== "TOM!" <br> Nessuna risposta. <br> "TOM!"<br> Nessuna risposta. <br> "Che starà combinando, quel ragazzo? Vorrei proprio saperlo! Ehi, TOM!" <br> Nessuna risposta <br> La vecchia signora abbassò gli occhiali sul naso e diede un'occhiata, da sopra, alla stanza intorno; poi li spinse di nuovo su e guardò fuori, da sotto le lenti. Ci guardava ''attraverso'' di rado, o mai, per cercare una cosa piccina come un ragazzo; quello era il suo paio di occhiali buoni, l'orgoglio del suo cuore, e non dovevano rispondere a criteri di utilità, ma di "stile"; ci avrebbe visto altrettanto bene attraverso due piastre da cucina. Per un momento parve perplessa, poi disse con meno foga ma sempre abbastanza forte per farsi sentire dalla mobilia: <br>"Guarda che se t'acchiappo, ti..." (p. 11) ===Citazioni=== *Senza rendersene conto, aveva scoperto una [[Regole dai libri|legge]] importantissima che regola l'agire umano: e cioè che per indurre un uomo o un ragazzo a [[Desiderio|desiderare]] qualcosa, basta far sì che quella cosa risulti difficile da ottenere. (2016, p. 25) *[[Huckleberry Finn|Huckleberry]] era cordialmente detestato e temuto da tutte le madri del paese, perché era un fannullone, un fuorilegge, volgare e cattivo – e perché tutti i loro figli lo ammiravano da morire, e per divertirsi cercavano la sua compagnia proibita, e avrebbero tanto voluto avere il coraggio di essere come lui. [...] Huckleberry indossava sempre abiti smessi, da adulto: un perenne e svolazzante trionfo di stracci. Il cappello era una vasta rovina con un'ampia mezzaluna ritagliata dalla falda; il cappotto, quando ne portava uno, gli arrivava fin quasi ai calcagni e aveva i bottoni posteriori che gli scendevano ben sotto la vita; aveva una bretella sola a tener su le braghe: il cavallo era sceso e i calzoni gli stavano appesi come un sacco che non conteneva niente, e in fondo i risvolti sfrangiati strascicavano nella polvere, se non li rimboccavi.<br/>Huckleberry andava e veniva come gli pareva a lui. Col bel tempo dormiva sugli usci delle case e in un grosso barile vuoto quando pioveva; non doveva andare a scuola né in chiesa, o chiamare qualcuno signore, o obbedire ad anima viva; poteva andare a pesca o a nuotare quando e dove decideva lui, e starci tutto il tempo che voleva; nessuno gli vietava di azzuffarsi; poteva restare alzato finché gli andava; era sempre il primo ragazzo a girare scalzo in primavera e l'ultimo a rimettersi le scarpe in autunno; non doveva mai lavarsi, né mettersi vestiti puliti; poteva imprecare a tutto spiano. In una parola, ciò che rende preziosa la vita, quel ragazzo ce l'aveva. Così la pensava ogni oppresso e vessato ragazzo perbene di St Petersburg. (2016, pp. 55-56) *Eccolo là! Ma come si fa a dire di curare i porri con l'acqua morta a 'sto modo da scemi! Guarda che così non ti funziona mica. Ci devi andare da solo nel bosco, dove sai che c'è un tronco con l'acqua morta, e a mezzanotte precisa ti metti con la schiena contro il tronco e ci ficchi la mano dentro e dici:<br/>{{destra|Grano d'orzo, grano d'orzo, acqua morta a più non posso,<br/>mescola mescola, spalma sul porro e te lo toglierai di dosso}}e poi vai via subito, undici passi, con gli occhi chiusi, e poi fai tre giri su te stesso e vai dritto a casa senza parlare con nessuno. Perché se parli l'[[Incantesimi dai libri|incantesimo]] si spezza. ([[Tom Sawyer]]; 2016, pp. 57-58) *"Pigli un fagiolo, lo spacchi a metà, e poi fai un taglio al porro per farci uscire un po' di sangue, e poi metti il sangue su un pezzetto del fagiolo, e poi scavi una buca e ce lo seppellisci verso mezzanotte dove c'è un crocicchio, quando che c'è la luna nuova, e poi il resto del fagiolo ci dai fuoco. E allora vedi che il pezzetto che ha il sangue comincia a tirare e tirare, ché vuol far venire l'altro pezzetto, e allora il sangue comincia a tirare il porro, e tu vedi come viene via subito."<br/>"Sì, è proprio così che si fa, Huck... proprio così; però se quando lo seppellisci [[Incantesimi dai libri|dici]] 'Fagiolo, sta' giù; porro sciò; a darmi fastidio non tornare più!' è meglio. [...]" (2016, p. 58) *Be', ti pigli il tuo gatto e vai al camposanto verso mezzanotte quando che hanno seppellito qualche mascalzone; e quand'è mezzanotte viene un diavolo, o anche due o tre, ma tu non li vedi, senti solo qualcosa che pare il vento, o magari li senti che parlano; e quando che si portano via il tizio, tu gli lanci dietro il gatto e [[Incantesimi dai libri|dici]] 'Diavolo segui il corpo, gatto segui il diavolo, porri seguite il gatto, e ''io'' con voi ho fatto!'. 'Sta roba qui ti porta via ''qualunque'' porro. ([[Tom Sawyer]]; 2016, p. 58) *"Huck Finn e Tom Sawyer [[Giuramenti dai libri|giura]] che terranno la bocca chiusa su questo e possano cascare morti per strada se parlano e marcire lì". (2016, p. 88) *"Va bene. Ora dite la [[Parole d'ordine dai libri|parola d'ordine]]."<br/>Due rochi sussurri consegnarono all'unisono la stessa tremenda parola alla notte minacciosa:<br/>"SANGUE!". (2016, p. 106) *Scoprì allora un fatto nuovo, e cioè che [[Promessa|promettere]] di non fare una cosa è il metodo più sicuro al mondo per farsi venire voglia proprio di quella cosa. (2016, p. 166) *"[...] Conosci [[Robin Hood]], Huck?"<br/>"No. Chi è Robin Hood?"<br/>"Ma come! È stato uno dei più grandi uomini mai esistiti in Inghilterra... e il migliore. Era un bandito."<br/>"Perdincibacco, magari lo facevo anch'io! Chi derubava?"<br/>"Soltanto sceriffi e vescovi e gente ricca e re, e roba del genere. Ma ai poveri non dava mai fastidio. Gli voleva bene, ai poveri. Divideva con loro tutto, in parti uguali."<br/>"Allora mi sa proprio che era una brava persona."<br/>"Certo che lo era, Huck. Oh, era l'uomo più nobile che è mai esistito. Non ce n'è più di uomini come lui, adesso, te lo dico io. Poteva battere chiunque in Inghilterra con una mano legata dietro la schiena; e col suo arco di tasso riusciva a centrare una monetina da dieci centesimi lontana un miglio e mezzo, e non sbagliava un colpo." (2016, p. 188) ===[[Explicit]]=== Termina così questo racconto. Dato che vuole essere soltanto la storia di un ''ragazzo'', deve fermarsi qui; la narrazione non potrebbe seguitare a lungo, senza diventare la storia di un ''uomo''. Quando si scrive un romanzo sugli adulti, tutti conoscono il punto esatto dove fermarsi: e cioè, al matrimonio; ma quando si scrive di giovani, bisogna fermarsi dove meglio si riesce.<br/>Quasi tutti i personaggi che compaiono in questo libro sono ancora vivi, e sono ricchi e felici. Un giorno o l'altro forse varrà la pena di riprendere la storia dei personaggi più giovani, per vedere che genere di uomini e di donne sono diventati; pertanto sarà più saggio non rivelare nulla su quella parte della loro vita, per il momento.<br/><br/>Fine (2016, p. 258) ==''Lettere dalla Terra''== *Alla fine comparve la [[scimmia]], e tutti compresero che l'uomo era ormai vicino. E fu proprio così. La scimmia continuò a svilupparsi per cinque milioni di anni, e quindi si trasformò in uomo, almeno in apparenza. *Con sottile ironia nobilitiamo [[Dio]] con l'appellativo di Padre, pur sapendo bene che un padre come lui lo impiccheremmo, se riuscissimo a catturarlo. *Da trent'anni gli astronomi cristiani sanno che la loro divinità ha creato la Terra, ma non le stelle, in quei fatidici sei giorni, ma l'astronomo cristiano non entra nei particolari, né lo fa il prete. *Il [[Dio]] di questa gente ha mostrato loro con milioni di azioni di non rispettare alcuno dei comandamenti della [[Bibbia]]. Egli li viola uno per uno, adulterio e tutto il resto. *Il dolce [[sesso]], il sesso più desiderato ed amabile, era palesemente all'apice della sua fortuna, perché era capace di attirare persino gli dèi. Dèi veri. Scendevano dal Cielo e se la spassavano con quei giovani e caldi germogli. Ce lo racconta la Bibbia. *Gli uomini erano pessimi soggetti e, poiché non sapeva come correggerli, Dio decise saggiamente di distruggerli. Questa è la sola idea illuminata ed elevata che la Bibbia gli attribuisca, e la sua reputazione sarebbe stata garantita per l'eternità se soltanto egli avesse saputo rimanervi fedele e attuarla. *Il [[cristiano (religione)|cristiano]] attribuisce al Creatore tutte le caratteristiche di un mascalzone, e giunge poi alla conclusione che un mascalzone e un padre sono la stessa cosa! *Il modo di funzionare del cervello umano è assolutamente peculiare. Il cristiano parte da questa affermazione diretta, precisa, inflessibile e intransigente: [[Dio]] sa tutto ed è onnipotente. *L'[[invidia]] è la chiave; presente ed evidente in tutta la storia di Dio. È la sostanza del suo temperamento, la base del suo carattere. […] La paura che se Adamo ed Eva avessero mangiato il frutto dell'Albero della conoscenza sarebbero diventati «come Dio» scatenò la sua invidia al punto di sconvolgergli la ragione, sicché fu incapace di trattare quelle povere creature con giustizia e carità, e non seppe nemmeno astenersi da un comportamento crudele e criminale verso i loro innocenti discendenti. *L'uomo è convinto di andare in Cielo! Ha addirittura maestri stipendiati che glielo insegnano e gli dicono anche che esiste un inferno, un fuoco eterno in cui brucerà se non osserva i Comandamenti. Che cosa sono i Comandamenti? Sono una vera curiosità, e ve ne parlerò presto. *L'uomo, soavemente e sinceramente, si autodefinisce «la più nobile creatura di [[Dio]]». È l'assoluta verità. E non che questa sia un'idea nuova: l'uomo ne parla da secoli e vi ha sempre creduto, senza che mai nessuno ci abbia riso sopra. Come se non bastasse, l'uomo è convinto di essere il beniamino del Creatore, crede che il Creatore sia orgoglioso di lui e persino che lo ami, che abbia una vera passione per lui, che vegli la notte per ammirarlo (pensate un po'!), che lo protegga e lo tenga lontano dalle sventure. Prega il Creatore, e crede che egli lo ascolti. *La Bibbia compie quotidianamente la sua opera funesta di diffusione di vizi e di idee corrotte in ogni famiglia protestante della cristianità, ed è più dannosa di tutti i libri osceni presi insieme. È facile proteggere i giovani da quegli altri libri, ma non vi è difesa contro la Bibbia letale. *La nostra è una [[religione]] terribile: tutte le flotte del mondo potrebbero navigare comodamente nel sangue innocente che essa ha versato. *La nostra concezione di [[Dio]] rivela una ridicola confusione mentale. Nulla nella storia – nemmeno in tutta la sua divina storia – è neppure lontanamente paragonabile all'atrocità dell'invenzione dell'inferno. *La verità è che gli uomini non pensano: pensano soltanto di pensare, mentre in realtà non pensano. *Nel vostro e mio paese potremmo permetterci di prendere in giro questo tipo di morale, ma non sarebbe gentile farlo sulla Terra. Molti uomini hanno la capacità di ragionare, ma non l'usano nelle questioni religiose. *Parliamo ora della razza umana, che ha molte doti simpatiche e accattivanti. È forse la più meschina di tutte le invenzioni di tutti gli dèi, ma non lo ha mai sospettato. Non v'è nulla di più delizioso dell'ingenua e presuntuosa esaltazione che la razza umana fa di se stessa: senza ombra di vergogna o di modestia, l'umanità sostiene di essere l'opera più nobile di Dio. *Qui sulla Terra ogni nazione odia l'altra, e tutte odiano gli [[ebrei]]. Eppure ogni uomo pio adora il paradiso e vuole andarci! *Sfacciatamente, noi chiamiamo Dio «fonte della misericordia» pur sapendo che mai una sola volta nella sua storia egli ha esercitato quella virtù. *Sul terreno morale l'uomo distingue sempre fra se stesso e il proprio Creatore: esige che i suoi simili osservino un codice morale molto rispettabile, ma non disapprova la totale mancanza di morale del suo Dio. *Tenete presente tutto ciò e cercate ora di indovinare quale sia il nome prediletto con cui l'uomo chiama questo feroce Comandante Supremo. Vi risparmierò la fatica, ma non dovete ridere: lo chiama Nostro Padre Celeste. *Una delle religioni principali è chiamata [[Cristianesimo]]. Vi interesserà certamente una breve spiegazione di questa religione, spiegata dettagliatamente in un libro di due milioni di parole, il Vecchio e il Nuovo Testamento. Il libro ha anche un altro nome: il Verbo di Dio, perché i cristiani credono che ogni sua parola sia stata dettata personalmente da Dio. ==''Seguendo l'equatore''== *La [[verità]] è la cosa più preziosa che abbiamo. Risparmiamola. (cap. VII) *Tutto ciò che è umano è patetico. La fonte segreta dell'Umorismo stesso non è la gioia ma il cordoglio. Non c'è umorismo in paradiso. (cap. X) *Ci sono quelli che si fanno beffe dello scolaro, chiamandolo frivolo e superficiale. Eppure fu lo scolaro a dire: «La [[fede]] è credere a ciò che sai che non è così». (cap. XII) *La verità è più strana della finzione, ma è perché la Finzione è costretta ad attenersi al possibile; la Verità no. (cap. XV) *L'uomo farà molte cose per essere amato, ma farà di tutto per essere invidiato. (cap. XXI) *Non esiste il «Queen's English».<ref>«Inglese della Regina», ovvero lingua colta.</ref> La proprietà è finita nelle mani di una società per azioni, e noi possediamo la maggioranza delle quote! (cap. XXIV) *L'uomo è l'unico animale che [[arrossire|arrossisce]]. O ha bisogno di farlo. (cap. XXVII) *Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico, alleati, per colpirti al cuore; il primo per calunniarti, e il secondo per recartene notizia. (cap. XLV) *Facciamo in modo di non essere troppo particolari. È meglio possedere vecchi diamanti di seconda mano che non possederne alcuno. (cap. XXXIV) *Le rughe dovrebbero indicare esclusivamente dove ci sono stati sorrisi. (cap. LII) *Ci sono due momenti della vita in cui un uomo non dovrebbe speculare: quando non può permetterselo, e quando può. (cap. LVI) *Non rinunciate alle vostre illusioni. Quando esse sono svanite, potete ancora esistere, ma non siete più vivi. (cap. LIX) *Ognuno di noi è una [[luna]], e ha una faccia nascosta che non mostra mai a nessuno. (cap. LXVI) *Il vero inchiostro con cui è scritta per intero la storia è esclusivamente il [[pregiudizio]] liquido. (cap. LXIX) ==''Taccuini''== *Il rivoluzionario inventa le idee. Quando le ha esaurite, il conservatore le fa sue.<ref name=dizionario /> *Le buone maniere consistono nel nascondere quanto bene pensiamo di noi stessi e quanto male degli altri.<ref name=dizionario>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref> *Non è saggio usare la morale nei giorni feriali; così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.<ref name=enciclopedia /> *Se non riuscite a ottenere un [[complimento]] in nessun altro modo, piuttosto che niente pagatelo.<ref name=enciclopedia>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> ==''Viaggio in paradiso''== ===[[Incipit]]=== Stavo morendo, e lo sapevo. Respiravo con difficoltà a lunghi intervalli, e tutti erano intorno al letto, immobili, silenziosi, attendendo che me ne andassi. Di tanto in tanto parlavano; le loro parole divenivano sempre più fioche, sempre più distanti. Udivo però tutto. Il secondo disse:<br/>«Se ne va con la marea.»<br/>Chips il carpentiere replicò:<br/>«Come fai a saperlo? Non ci sono maree al centro dell'oceano.»<br/>«Sì, invece. E, comunque, i capitani fanno sempre così.» (p. 15) ===Citazioni=== *Dissi tra me e me: «Un autentico [[Ebrei|ebreo]]! Ha promesso a qualche zoticone una giacca per quattro dollari e ora si è accorto che se fosse laggiù potrebbe appioppargliene una peggiore per cinque. È una razza priva di cuore e di principi.» (p. 18) *Mi pregò di non parlare così; non dovevo esagerare; si trattava solo di uno [[Errore|sbaglio]] e uno sbaglio, osservò, non è un delitto veramente. (p. 19) *Era un buon diavolo come tutti quelli della sua razza; ho conosciuto ben pochi [[Negro|negri]] che non avessero il cuore al posto giusto. (p. 26) *''Vogliamo udire la tua voce, | e contemplarti viso a viso.'' {{NDR|[[Canzoni dai libri|canto]]}} (p. 79) *''L'infinito cielo sospira | e aspetta d'udire quella voce.'' {{NDR|[[Canzoni dai libri|canto]]}} (p. 79) ===[[Explicit]]=== Erano parole vere. E Abramo, piangendo, scosse il contenuto del suo seno e fece affiggere quindi un eloquente cartellino «Riservato»; e Pietro, piangendo, disse: «Quando verrà, sarà ricevuto con una processione e con le torce accese», e allora tutto il cielo rintronò, lieto che un giorno vi sareste giunto. E così pure l'inferno.<br/><br/>{{destra|[''Firmato'']<br/>L'angelo del protocollo [''Timbro'']}}(p. 93) ==''Wilson lo zuccone''== ===[[Incipit]]=== Chi è ignorante di faccende legali può sempre commettere errori quando tenta di fotografare con la penna una scena di tribunale; per questo non ero disposto a mandare alle stampe i capitoli «legali» di questo libro, senza prima sottoporli a una revisione e correzione severa ed esauriente da parte di un avvocato con tutti i crismi, se è così che si dice. Questi capitoli adesso sono a posto nei minimi dettagli, perché sono stati riscritti sotto la diretta sorveglianza di William Hicks che ha studiato legge nel sudovest del Missouri, trentacinque anni fa, e poi è venuto qui a [[Firenze]] per motivi di salute e tuttora, per fare un po' d'esercizio e in cambio di vitto e alloggio, dà una mano nel ristoro per quadrupedi di ''Macaroni Vermicelli'', che si trova nel vicolo non appena volti l'angolo da piazza del Duomo subito dietro la casa nel cui muro è incastrata la pietra dove [[Dante Alighieri|Dante]] era solito sedersi seicento anni fa, quando fingeva di osservare la costruzione del campanile di [[Giotto]] e invece poi si stufava non appena passava di lì Beatrice che andava a comprarsi una fetta di castagnaccio per difendersi nel caso ci fosse una rivolta ghibellina prima che arrivasse a scuola. L'acquistava alla stessa vecchia bancarella dove anche oggi si vende lo stesso antico dolce che è leggero e buono proprio come allora, e questo non lo dico per complimento, anzi. Hicks era un po' arrugginito in fatto di legge, ma si aggiornò per l'occasione, quindi quei due o tre capitoli «legali» adesso sono aggiustati ed esatti. Me l'ha detto lui stesso.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Wilson lo svitato'', traduzione di Franco Cordelli, Garzanti, Milano, 1979}} ===Citazioni=== *Non c'è [[personalità]], per quanto spiccata e rispettabile, che non possa essere distrutta dal [[ridicolo]], sia pure, questo, meschino e sciocco. Osservate l'[[asino]], per esempio: la sua personalità è quasi perfetta, esso è uno spirito eletto tra gli animali più umili, eppure, guardate dove l'ha condotto il ridicolo. Invece di sentirci lusingati quando ci chiamano asini, restiamo in dubbio. – ''Calendario di Wilson lo Zuccone.'' *''[[1° aprile]]:'' ecco il giorno in cui ci viene ricordato quel che siamo negli altri trecentosessantaquattro.<ref>Ogni anno il 1° aprile si celebra l'''[[w:en:April Fools' Day|April Fools' Day]]'' e «''Fool''» in inglese sta per «stolto, stupido, sciocco.»</ref> :''APRIL 1. This is the day upon which we are reminded of what we are on the other three hundred and sixty-four.'' *''[[12 ottobre]]: Scoperta dell'America.'' È stato meraviglioso trovare l'America, ma sarebbe stato ancor più meraviglioso perderla. *Accade spesso che l'uomo incapace di pronunciare [[bugia|menzogne]] creda di esserne il miglior giudice. *Dicono tutti: "Com'è triste che si debba morire...". Strano davvero che una simile lagnanza possa uscire dalla bocca di persone cui è toccato vivere. *È facile trovare [[difetto|difetti]] se si è portati a criticare. C'era una volta un uomo che, non riuscendo a trovare altro difetto nel suo carbone, lamentava che contenesse troppi rospi preistorici. *Il [[coraggio e paura|coraggio]] è la capacità di resistere alla [[coraggio e paura|paura]], di dominare la paura: non è l'assenza di paura. *Il vero [[cocomero]] meridionale è un dono del Signore, e non va confuso con le cose comuni della terra. È eccelso fra i piaceri di questo mondo, re, per grazia di Dio, di tutti i frutti della terra. Quando lo si assaggia, si sa qual è il cibo degli angeli. Quello di Eva non era un cocomero meridionale: lo sappiamo, perché lei si pentì. *L'[[abitudine]] è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta. *La sacra passione dell'Amicizia è di una natura così dolce e salda e leale e durevole che può resistere per tutta una vita, purché si lascino da parte le richieste di prestiti. *Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri. :''Nothing so needs reforming as other people's habits.'' *Non sarebbe un bene se la pensassimo tutti nello stesso modo; è la divergenza di opinioni che rende possibili le [[ippica|corse dei cavalli]]. *Poche cose al mondo sono tanto insopportabili quanto un buon [[esempio]]. :''Few things are harder to put up with than the annoyance of a good example.'' *[[Regole dai libri|Regola]] per l'[[aggettivo]]: quando siete in dubbio, cancellatelo. *Se raccogliete un [[cane]] affamato e lo rifocillate, non vi morderà. Questa è la principale differenza tra il cane e l'uomo. *Se siete arrabbiati, contate fino a quattro. Se siete molto arrabbiati, [[bestemmia]]te. *Una delle differenze più salienti tra il gatto e la [[bugia|menzogna]] è che il gatto ha soltanto nove vite. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Il gatto di Dick Baker''=== Uno dei miei compagni laggiù – un'altra vittima di diciotto anni di inique fatiche e di speranze infrante – era uno degli animi più nobili che avessero portato la loro croce con pazienza in uno stanco esilio; austero e semplice, Dick<br> Baker, era minatore in un piccolo giacimento di Dead-Horse Gulch. Aveva quarantasei anni, era grigio come un ratto, onesto, serio, scarsamente istruito, trasandato nel vestire e sporco d'argilla, ma il suo cuore era di un metallo più fine di qualsiasi oro che la sua pala avrebbe potuto portare alla luce, di qualsiasi oro che fosse mai stato estratto o coniato. ===''La banconota da un milione di sterline''=== A ventisette anni, ero impiegato in un'agenzia di cambio specializzata in azioni minerarie, a San Francisco, e conoscevo a fondo il mercato di Borsa. Solo al mondo, non potevo far conto che sulla mia perizia e su una reputazione di assoluta onestà; ciò bastava, comunque, ad istradarmi sulla via del successo, ed ero soddisfatto delle prospettive che mi si schiudevano. ===''Una curiosa gita di piacere''=== {{centrato|'''''New York Herald,''''' '''6 luglio 1874'''}} ''Avviso'' – Si informa il pubblico che in società con il signor Barnum ho affittato la cometa per un certo numero di anni, e desidero anche stimolare la pubblica attenzione su una vantaggiosa iniziativa benefica che abbiamo in mente. Proponiamo di attrezzare sulla cometa alloggi confortevoli e anche lussuosi per tante persone quante vorranno onorarci del loro favore, e organizzare, quindi, una prolungata gita tra i corpi celesti. Prepareremo un milione di cabine nella coda della cometa (fornite ognuna di acqua calda e fredda, gas, specchio, paracadute, ombrello, ecc.) e ne costruiremo di più se ci verrà dimostrato un congruo incoraggiamento. Avremo saloni da [[biliardo]], salottini per giocare a carte, stanze da musica, piste per il gioco delle bocce, molti teatri spaziosi e biblioteche pubbliche; e sul ponte principale proponiamo un autodromo dotato di una estensione varia di 15 mila chilometri. Pubblicheremo anche dei quotidiani. ===''Una storia di fantasmi''=== Affittai una grande stanza, quasi in cima a Broadway, in un enorme vecchio edificio i cui piani superiori erano rimasti sfitti per anni prima della mia venuta. Quel posto era da lungo tempo in balia della polvere e delle ragnatele, della solitudine e del silenzio. Mi sembrò di muovermi fra le tombe e di disturbare l'intimità dei morti, quella prima sera in cui salii nel mio appartamento. Per la prima volta nella mia vita, un timore superstizioso entrò in me e, quando superai un angolo oscuro della scala e una ragnatela invisibile fece ondeggiare la sua trama inconsistente sul mio viso e vi si appiccicò, fremetti come se avessi incontrato un fantasma. ==Citazioni su Mark Twain== *Chi lo considera uno dei padri della letteratura americana ha torto per difetto: è uno dei padri della letteratura democratica di ogni latitudine, e uno dei massimi codificatori dell'umorismo come arma insuperabile per prendere le misure al potere, e dopo averle prese, prenderne le distanze. ([[Michele Serra]]) *È insuperabile nella singola frase piantata lì, ed è gigantesco alla distanza. ([[Fabio Genovesi]]) *Mark Twain è immaginabile soltanto in America. Non sappiamo, non lo potremo mai sapere, quello che l'America gli ha tolto. Sappiamo quello che gli hanno dato ''Huckleberry Finn'' e ''Roughing {{Sic|it}}'' e ''The Innocents at Home'' e ''Tom Sawyer'' e l'infinita inettitudine della polizia che non si accorge delle migrazioni dell'Elefante Bianco. Riduciamo a uno solo tutti i suoi libri e diciamo brevemente: «Mark Twain ha composto ''Huckleberry Finn'' in collaborazione con il Mississippi, fiume fangoso dell'America». ([[Jorge Luis Borges]]) *Mi è grato pensare al grande e divino Twain. È l'uomo più grande che avete dalla vostra parte dell'Atlantico. Non scordatevelo. [[Miguel de Cervantes|Cervantes]] era della sua stessa razza. ([[Rudyard Kipling]]) *Se qualche merito eccezionale può vantare Mark Twain nella nostra memoria, è come scrittore; se qualcosa cerchiamo (e troviamo) nei suoi tanti volumi, questo non è precisamente il tragico. Mark Twain – oh, quale riscattato e quasi paradossale assioma! – era un umorista. ([[Jorge Luis Borges]]) *Una volta ho sentito un americano che ha definito così la fede: 'Quella cosa che ci rende in grado di credere cose che sappiamo non essere vere'. Su questo, sono d'accordo con quell'uomo. Lui voleva dire che noi dobbiamo avere una mente aperta, e impedire che un piccolo pezzettino di verità ostacoli il cammino di una verità grande, come una piccola pietra su binario può fare con un treno. Noi cogliamo per prima la piccola verità. Bene! La conserviamo dentro di noi, la apprezziamo; tuttavia non lasciamole credere di essere tutta la verità dell'universo. ([[Abraham Van Helsing]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'') ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Mark Twain, ''Gli innocenti all'estero'', traduzione di Piero Mirizzi, Lerici editori, Milano, 1960. *Mark Twain, ''Il gatto di Dick Baker'', traduzione di Adria Tissoni, in ''Grandi storie di gatti'', Armenia, 2001. *Mark Twain, ''Il principe e il povero'', traduzione di Bruno Oddera, Mondadori, Milano, 2014. ISBN 978-88-04-48608-4 *Mark Twain, ''Imprecazioni d'autore. 238 aforismi rabbiosi'', a cura di Romolo Capuano, Nuovi Equilibri, Viterbo, 2007. *MArk Twain, ''L'umorismo è la nostra salvezza'', traduzione di Benedetto Montefiori e Marco Tueni, Mattioli 1885, Fidenza, 2010. ISBN 978-88-6261-139-8 *Mark Twain, ''L'uomo che corruppe Hadleyburg'', traduzione di Bruno Fonzi, Einaudi. *Mark Twain, ''La banconota da un milione di sterline e altri racconti'', traduzione di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton. *Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Giuseppe Culicchia, Feltrinelli, Milano, 2005. ISBN 978-88-07-90051-8 *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Gianni Celati, Biblioteca universale Rizzoli. *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Rossana Guarnieri, Fabbri Editori. *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Stella Sacchini, Feltrinelli, Milano, 2016. ISBN 978-88-07-90228-4 *Mark Twain, ''Lettere dalla Terra'', traduzione di Luca Trevisani, Editori Riuniti, Roma, 1982. *Mark Twain, ''Seguendo l'equatore'', Baldini&Castoldi, Milano, 2014. ISBN 9788868652463 *Mark Twain, ''Una curiosa gita di piacere'', traduzione di Carla Vitaliano, in ''Millemondiestate 1986'', Mondadori, 1986. *Mark Twain, ''Una storia di fantasmi'', traduzione di Gianni Pilo, in ''Storie di fantasmi'', a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton, 1995. *Mark Twain, ''Viaggio in paradiso'', traduzione di Maria Celletti Marzano, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2011. *Mark Twain, ''Wilson lo zuccone'', traduzione di Alberto Tedeschi, Biblioteca Universale Rizzoli. *Mark Twain, ''Wilson lo svitato'', traduzione di Franco Cordelli, Garzanti, 1979. *{{en}} Mark Twain, ''The Complete Short Stories of Mark Twain'', New York, Bantam Books, 1957 ==Voci correlate== *[[Huckleberry Finn]] *[[Tom Sawyer]] ==Altri progetti== {{interprogetto|s2=en:Author:Mark Twain|s2_lingua=inglese}} ===Opere=== {{Pedia|Le avventure di Tom Sawyer‎||(1876)}} {{Pedia|Il principe e il povero||(1881)}} {{Pedia|Le avventure di Huckleberry Finn‎||(1884)}} {{Pedia|La banconota da un milione di sterline||(1893)}} {{Pedia|Wilson lo zuccone||(1894)}} {{Pedia|Seguendo l'Equatore||(1897)}} {{Pedia|L'uomo che corruppe Hadleyburg||(1899)}} {{Pedia|Lettere dalla Terra||(1962)}} {{vetrina|22|ottobre|2005|scrittori}} {{DEFAULTSORT:Twain, Mark}} [[Categoria:Aforisti statunitensi]] [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Educatori statunitensi]] [[Categoria:Giornalisti statunitensi]] [[Categoria:Insegnanti statunitensi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Scrittori di fantascienza statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] [[Categoria:Umoristi statunitensi]] 22nggdvvnnkcplgo0oq2hf5nf2dkrim 1218816 1218808 2022-07-24T21:42:52Z Dread83 47 /* L'umorismo è la nostra salvezza */ wikitext text/x-wiki [[File:Mark Twain Cigar2.jpg|thumb|Mark Twain]] '''Mark Twain''', pseudonimo di '''Samuel Langhorne Clemens''' (1835 – 1910), scrittore, umorista, aforista e docente statunitense. ==Citazioni di Mark Twain== *[...] all'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il [[Lago di Como]] si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! :[...] ''at eventide when everything seems to slumber , and the music of the vesper bells comes stealing over the water, one almost believes that nowhere else than on the Lake of Como can there be found such a paradise of tranquil repose.<br>From my window here in {{sic|Bellaggio}} I have a view of the other side of the lake now, which is as beautiful as a picture. A scarred and wrinkled precipice rise to a height of eighteen hundred feets; on a tiny bench half way up its vast wall, sits a little snow-flake of a church, no bigger than a martin-box apparently; skirting the base of the cliff are a hundred orange groves and gardens, flecked with glimpses of white dwelling that are buried in them; in front three or four gondolas lie idle upon the water – and in the burnished mirror of the lake, mountain, chapel, houses, groves, and boats are counterfeited so brightly and so clearly, that one scarce knows where the reality leaves off and the reflection begins!''<ref>{{en}} Da ''The innocents abroad'', John Camden Hotten, Londra, 1872, [https://books.google.it/books?id=EQsCAAAAQAAJ&dq=&pg=PA149#v=onepage&q&f=false p. 149].</ref> *[[Benjamin Franklin|Beniamino Franklin]] era una di quelle persone che chiamiamo filosofi.<br>Fin dalla giovane età prostituì il suo talento per inventare massime e aforismi destinati ad affliggere i giovani di tutte le generazioni future.<ref name=Selezione1965>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', agosto 1965.</ref> *C'è qualcosa che affascina nella [[Scienza]]. Uno ricava un tale carico di congetture all'ingrosso da un così trascurabile investimento di fatti.<ref>Citato in Alberto Salza, ''L'anello mancato'', Rusconi Editore.</ref> *Cercate di vivere in modo che la vostra [[morte]] rincresca anche all'impresario delle [[pompa funebre|pompe funebri]].<ref name=StoriaIllustrata>Citato in ''Storia Illustrata'', anno II, n. 1, Arnoldo Mondadori Editore, gennaio 1958, p. 93.</ref> *Con l'opportuna [[ambiguità]] risolveremo tutti i vostri problemi.<ref>Da ''Come fui segretario di un senatore del Tennessee''.</ref> *Comprate [[terra|terreni]]: non ne fabbricano più.<ref>Citato in ''Focus'', n. 104, p. 188.</ref> * Ero convinto che il [[Lago di Como]] fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste.<ref>Da "The innocents abroad", New York, 1896</ref> *È tipico della vanità e dell'impertinenza dell'[[uomo]] definire stupidi gli [[animale|animali]] perché così appaiono ai suoi sensi ottusi. :''It is just like man's vanity and impertinence to call an animal dumb because it is dumb to his dull perceptions.''<ref>Da ''What is a man?'', cap. VI, in ''What is a man? and Other Essays'', The floating press, 2010, p. 108.</ref> *{{NDR|Da uno scontro con un avversario}} Gli ficcai il mio naso tra i denti e lo scaraventai in terra addosso a me.<ref name=StoriaIllustrata/> *Il [[coyote]] è uno scheletro bislungo e allampanato, dall'aria afflitta e assai cagionevole, ricoperto da una pelle di lupo con la coda neanche troppo spelacchiata, ma immancabilmente pendula e derelitta; gli occhi sono astuti e maligni, e il muso affilato, col labbro superiore rialzato a mostrare i denti; insomma, quel che si dice un brutto ceffo. Il coyote è una vivente allegoria dell'Indigenza: ha ''sempre'' fame, è sempre povero in canna, scalognato e senza un amico al mondo. Anche le creature più reiette lo disprezzano; le sue pulci lo abbandonerebbero per il primo velocipiede. È così smidollato e vigliacco che anche quando scopre i denti e finge di minacciarti si vede benissimo che col resto della faccia ti sta chiedendo scusa. E Dio, quant'è brutto!<ref>Da ''In cerca di guai'' (''Roughing it''), traduzione di Giulia Arborio Mella, Adelphi, 2016, [https://books.google.it/books?id=9DR9DAAAQBAJ&pg=PT21 p. 21]. ISBN 8845978060</ref> *Il [[pericolo]] non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è.<ref>Citato nel film ''[[Una scomoda verità]]''.</ref> *Il [[sapone]] e l'istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali.<ref>Da ''The facts concerning the recent resignation''.</ref> *{{NDR|Alla domanda di un giornalista su quali fossero i libri che più gli piacessero}} Secondo! il valore dei [[libri]] varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo, quintessenziale come li sanno fare gli scrittori della vecchia Europa, serve meravigliosamente per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro legato in pergamena, costituisce il migliore dei proiettili da lanciare contro i gatti importuni; finalmente un atlante dai grandi fogli di buona carta è quel che di meglio si possa desiderare per accomodare i vetri rotti.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''Aneddoti bibliografici'', Bietti, Milano, 1939, p. [https://books.google.it/books?id=EBlAAAAAIAAJ&pg=PA5#v=onepage&q&f=false 5].</ref> *L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del [[Lago di Como]]}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione.<ref>Da "The innocents abroad", New York, 1896</ref> *L'[[economia politica]] sta alla base di ogni buon governo. Le persone più sagge di tutti i tempi hanno fatto rimarcare su questo argomento i più ricchi tesori del loro genio, della loro esperienza di vita e della loro istruzione. :''Political Economy is the basis of all good government. The wisest men of all ages have brought to bear upon this subject the richest treasures of their genius, their experience of life, and their learning.''<ref>{{en}} Citato in ''Political Economy'', in ''The Complete Short Stories of Mark Twain'', pp. 59-60.</ref> *L'[[India]] ha due milioni di dei, e li adora tutti. Nella religione le altre nazioni sono delle miserabili; l'India è l'unica milionaria. :''India has two million gods, and worships them all. In religion all other countries are paupers; India is the only millionaire.''<ref>{{en}} Citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q6 A tribute to Hinduism]''.</ref> *L'[[umorismo]] è una gran cosa, è quello che ci salva. Non appena spunta, tutte le nostre irritazioni, tutti i nostri risentimenti scivolano via, e al posto loro sorge uno spirito solare.<ref>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', ottobre 1997.</ref> *L'[[uomo]] esiste da 32.000 anni. Il fatto che siano occorse centinaia di milioni di anni per preparare il mondo per lui è una prova del fatto che esso fu creato per l'uomo. Suppongo che sia così, non lo so di sicuro. Se la [[torre Eiffel]] rappresentasse l'attuale età del mondo, lo strato di vernice sulla punta del suo pinnacolo rappresenterebbe la durata dell'uomo, e tutti percepirebbero che quel sottile strato fu ciò per cui fu costruita la torre. Io credo che lo percepirebbero, ma non lo so di sicuro. :''Man has been here 32,000 years. That it took a hundred million years to prepare the world for him is proof that that is what it was done for. I suppose it is, I dunno. If the Eiffel Tower were now representing the world's age, the skin of paint on the pinnacle-knob at its summit would represent man's share of that age; and anybody would perceive that the skin was what the tower was built for. I reckon they would, I dunno.''<ref>{{en}} Da ''Was the World Made for Man'', 1903; in ''What is Man? and Other Philosophical Writings'', a cura di Paul Baender, Iowa Center for Textual Studies, 1973, p. 106.</ref> *La [[gratitudine]] è un debito che di solito si va accumulando, come succede con i ricatti: più paghi, più te ne chiedono.<ref>Dall'''Autobiografia''.</ref> *Le sue massime {{NDR|di [[Benjamin Franklin]]}} erano piene d'animosità verso i giovani. Ancor oggi, un ragazzo non può obbedire a uno dei suoi istinti naturali senza imbattersi in uno di quegli imperituri aforismi.<ref name=Selezione1965/> *Non abbiamo noi in città tutti gli sciocchi dalla nostra parte? E non basta questo per formare in ogni città una schiacciante [[maggioranza]]?<ref>Citato in ''Focus'' n. 62, p. 181.</ref> *Non mi deve interessare se la [[vivisezione]] produca o meno risultati giovevoli all'umanità. Anche se fossero utili, non sarei meno ostile alla vivisezione, poiché la mia ostilità si fonda sulle sofferenze che infligge ad esseri non consenzienti. È questione di sentimenti, così profondamente radicati in me che, certo, neppure per un vivisettore vivisezionato potrei provare la benché minima soddisfazione, per quanto la legge del taglione se la sarebbe meritata.<ref>Da una lettera alla London Antivivisection Society; citato in Guglielmo Bonuzzi, ''L'altro prossimo'', Cappelli editore, Bologna, 1958, p. 139.</ref> *Si dovrebbe credere che questo stesso Dio senza scrupoli, questo minorato morale, fu nominato insegnante di bontà, dei costumi, della clemenza, della legalità, della purezza? Sembra impossibile e folle.<ref>Citato in [[Karlheinz Deschner]], ''Sopra di noi... niente'', Ariele, 2008.</ref> *{{NDR|Ad Adele Strauss, moglie di [[Johann Strauss jr]]}} Quando ho chiacchierato e fumato il sigaro a casa vostra con il sig. Strauss egli sembrava aver ritrovato la sua energia; era sveglio, pronto, brillante nella conversazione... Sembra impossibile che sia morto! Sono felice di aver avuto il privilegio di incontrarmi con lui e questo incontro rimarrà un bellissimo ricordo per me...<ref>Citato in Roberto Iovino, ''Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer'', Camunia, 1998.</ref> *Sono convinto che il nostro [[Dio|Padre Celeste]] ha inventato l'uomo perché era deluso della scimmia.<ref>Citato in Bernard de Voto, ''Merk Twain in eruption''.</ref><ref name=enciclopedia /> *Un uomo con un'[[idea]] è un matto finché quell'idea non ha successo.<ref>Citato in Emanuela Barbero, ''La cucina etica facile'', Edizioni Sonda, Casale Monferrato, 2009, p. 21. ISBN 978-88-7106-504-5</ref> *Un uomo illustre dovrebbe far attenzione alle sue [[ultime parole]]... scriversele su un pezzo di carta e farle giudicare dai suoi amici. Certo non dovrebbe lasciare una cosa del genere all'ultima ora della sua vita.<ref>Citato in Gabriele Pantucci, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/07/28/che-lingua-corta-dal-latino-agli-sms.html Che lingua corta, dal latino agli sms. Le comunicazioni in miniatura]'', ''la Repubblica'', 28 luglio 2010.</ref> *Un uomo sul punto di morte non riuscirebbe a decidere in quale posto andare — entrambi hanno i loro vantaggi, "il [[Paradiso e inferno|paradiso]] per clima, l'inferno per la compagnia!"<ref>La paternità della citazione viene [[Citazioni errate|erroneamente attribuita]] a Twain, ma l'originale appartiene al senatore [[Benjamin Wade]], che disse: «Penso, da tutto quello che posso sapere, che il paradiso ha il miglior clima, ma l'inferno ha la miglior compagnia». {{Cfr}} {{en}} ''[http://quoteinvestigator.com/2011/07/19/heaven-for-climate/ Heaven for the Climate, and Hell for the Company]'', ''QuoteInvestigator.com'', 19 luglio 2011.</ref> :''Dying man couldn't make up his mind which place to go to — both have their advantages, "heaven for climate, hell for company!''<ref>Da ''Mark Twain's Notebooks & Journals'', Volume III (1883-1891), a cura di Frederick Anderson, Robert Pack Browning, Michael B. Frank e Lin Salamo, University of California Press, Berkeley, California, 1979, p. 538</ref> *Una [[Fotografia (immagine)|fotografia]] è il documento più importante e non c'è nulla di peggiore che passare alla posterità che con uno sciocco e stupido sorriso fissato sulla faccia per l'eternità.<ref>Da una lettera inviata a un giornale; citato in ''[http://www.ilpost.it/2013/09/21/perche-nelle-vecchie-foto-non-si-sorride/ Perché nelle vecchie foto non si sorride?]'', ''il Post.it'', 21 settembre 2013.</ref> ===''L'umorismo è la nostra salvezza''=== *{{NDR|[[Berlino]]}} È una città nuova; la più nuova che io abbia mai visto. [[Chicago]] al confronto è vetusta perché ci sono molti quartieri vecchi mentre ciò non accade a Berlino.<ref>Da ''La banconota da un milione di sterline'', 1892.</ref> (p. 25) *La regola è perfetta: nel campo delle opinioni i nostri avversari sono pazzi.<ref>Da ''Scienza cristiana'', 1907.</ref> (p. 12) *Mai dire la verità a chi non lo merita.<ref>Da ''Journals''.</ref> (p. 136) *Non c'è spettacolo più triste di un giovane pessimista. Fatta eccezione per un vecchio ottimista.<ref>Da ''Mark Twain's paper'', 1902.</ref> (p. 102) ===Attribuite=== *È meglio rimanere in [[silenzio]] ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. :''Better to remain silent and be thought a fool than to speak and remove all doubt.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La prima attribuzione a Mark Twain sembra risalire al 1953, quando tale citazione viene riportata in un articolo di un giornale canadese. La citazione è stata attribuita anche ad [[Abraham Lincoln]] e in misura minore a [[Confucio]], [[John Maynard Keynes]] e [[Arthur Burns]]. Inoltre diversi proverbi esprimono un concetto simile, tra questi ne va ricordato uno incluso nel [[Libro dei Proverbi]] della [[Bibbia]]: «''Anche lo stolto, se tace, passa per saggio | e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.''». In realtà la citazione sembrerebbe appartenere a [[Maurice Switzer]], infatti una prima traccia di questa frase si ritrova proprio nel suo libro, ''Mrs. Goose, Her Book'' del 1907.<ref>{{en}} Cfr. ''[http://quoteinvestigator.com/2010/05/17/remain-silent/ Better to Remain Silent and Be Thought a Fool than to Speak and Remove All Doubt]'', ''QuoteInvestigator.com'', 17 maggio 2010.</ref> La frase viene citata anche da Lisa nel decimo episodio della [[I Simpson (quarta stagione)|quarta stagione]] de ''[[I Simpson]]''. *Il [[golf]] è rovinare una bella passeggiata.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', ''Dalai Editore'', 1992, p. 70. ISBN 88-8598-826-2</ref> :''Golf is a good walk spoiled.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa citazione è stata attribuita a Twain da ''Reader's Digest'' nel 1948 e da ''Peter's Quotations'' nel 1977, ma nessuna fonte diretta sembra confermare questa attribuzione. L'aforisma è apparso per la prima volta nel 1913 su un giornale statunitense, ma in forma anonima. La citazione è stata attribuita nel tempo anche a [[George Bernard Shaw]], [[W. C. Fields]] e a [[Winston Churchill]] (nel film ''[[Lock & Stock – Pazzi scatenati]]''). Non è ancora chiaro chi sia il vero autore della citazione.<ref>{{en}} Citato in Ralph Keyes, ''The Quote Verifier: Who Said What, Where, and When'', Macmillan, 2007, [http://books.google.it/books?id=d6JZryGvfxYC&pg=PA82 p. 82]. ISBN 1429906170</ref> *L'inverno più freddo che ricordi è stato un'estate a [[San Francisco]]. :''The coldest winter I ever spent was a summer in San Francisco.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione non compare in nessuno degli scritti, delle lettere private o di altre pubblicazioni di Mark Twain.<ref>Cfr. ''[http://www.snopes.com/quotes/twain.asp And Never the Twain Shall Tweet]'', ''Snopes.com''</ref> *La musica di [[Richard Wagner|Wagner]] è molto migliore di quello che si potrebbe pensare ascoltandola. :''Wagner music is better than it sounds.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Molti la attribuiscono a Twain, ma la citazione è di [[Edgar Wilson Nye]]. Mark Twain menziona più volte la frase citando esplicitamente Edgar Wilson Nye.<ref>Cfr. Paul F. Boller e John George, ''They Never Said It'', Oxford University Press, 1989, [http://books.google.it/books?id=pZpXkPNgR2cC&pg=PA124 p. 124]. ISBN 0199879168</ref> *Smettere di [[tabagismo|fumare]] è facile. Io l'ho fatto centinaia di volte. :''Giving up smoking is easy. I've done it hundred of times.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La frase non compare in nessuno degli scritti di Mark Twain.<ref>Cfr. Paul F. Boller e John George, ''They Never Said It'', Oxford University Press, 1989, [http://books.google.it/books?id=pZpXkPNgR2cC&pg=PA123 p. 123]. ISBN 0199879168</ref> *Non si sbaglia mai a fare la cosa giusta.<ref>Citata nel film ''[[Lo stagista inaspettato]]'' (The intern) del 2015. La frase è attribuita a Mark Twain dal personaggio di Ben Whittaker ([[Robert De Niro]]).</ref> ==''Gli innocenti all'estero''== *Finalmente avvistammo le coste dell'Italia e, mentre scrutavamo dal ponte nel primo splendido mattino d'estate, la maestosa città di [[Genova]] si levò dal mare, riflettendo, dai suoi cento palazzi, la luce del sole. (p. 137) *Mi piacerebbe restar qui. Preferirei non procedere oltre. Può darsi che ci siano, in Europa, donne più graziose, ma io ne dubito. La popolazione di [[Genova]] è di 120.000 anime; di queste, due terzi sono [[Donne genovesi|donne]], direi, e almeno due terzi delle donne sono belle; ben vestite, fini, leggiadre quanto si può senza essere angeli. Gli angeli, però, non sono molto ben vestiti, mi pare, almeno quelli dei dipinti: non hanno che le ali. E queste donne genovesi sono incantevoli. La più gran parte di queste damigelle son rivestite di una bianca nube dalla testa ai piedi, sebbene molte si adornino in maniera più complicata. Nove su dieci non hanno sul capo null'altro che un sottilissimo velo ricadente sulle spalle a guisa di bianca nebbia. Hanno capelli biondissimi e molte di loro occhi azzurri, ma più spesso si vedono occhi neri e sognanti occhi castani. (pp. 137-138) *Le signore e i gentiluomini di Genova hanno la piacevole abitudine di passeggiare in un ampio parco {{NDR|la [[Spianata dell'Acquasola]]}} in cima a una collina al centro della città, dalle sei alle nove di sera; e quindi, per un altro paio d'ore, di prendere il gelato in un giardino adiacente. Ci recammo nel parco domenica sera. V'erano duemila persone, in gran parte giovanotti e signorine. Gli uomini erano vestiti all'ultima moda parigina e gli abiti delle donne biancheggiavano fra gli alberi come tanti fiocchi di neve. La folla faceva il giro del parco come una grande sfilata. Suonavano le bande e zampillavano le fontane; la luna e le luci a gas illuminavano la scena, che era nell'insieme brillante e animata. (p. 138) * {{NDR|Il [[Lago di Como]] è}} Paradiso di sereno riposo. *Scrutavo ogni viso di [[Donne genovesi|donna]] che passava e mi parevano belli tutti. Mai visto una simile marea di bellezza. Non vedo come un uomo di normale fermezza di carattere possa sposarsi qui {{NDR|a Genova}}, poiché, prima di decidersi, s'innamorerebbe di qualche altra. (p. 138) *"La superba", "la città dai bei palazzi", sono da secoli gli appellativi di [[Genova]]. Certo essa è piena di [[Palazzi dei Rolli|palazzi]], e questi dentro sono sontuosi ma esternamente molto malandati e senza pretese di grandiosità architettonica. "Genova la superba" sarebbe un titolo indovinato se si riferisse alle [[Donne genovesi|donne]].<br>Di palazzi ne abbiamo visitati parecchi: immense moli dagli spessi muri, con grandi scalinate di pietra, pavimenti tassellati di marmo (talvolta lavori a mosaico, di disegno complicato, ornati di cristalli di rocca o di piccoli frammenti di marmo fissati col cemento) e grandiosi saloni con alle pareti dipinti di Rubens, Guido Reni, Tiziano, Paolo Veronese, ecc., e ritratti dei capostipiti della famiglia in elmi piumati e splendide armature, e di patrizie in stupefacenti vestiti di secoli fa. (p. 139) *L'antica [[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|cattedrale di San Lorenzo]] è una delle cose più notevoli che abbiamo visto a Genova: vasta, con colonnati, maestosi pilastri e un grande organo, e la consueta pompa di dorature, dipinti, volte affrescate e così via. Io naturalmente non potrei descriverla: per farlo ci vorrebbe un bel numero di pagine. (p. 141) *Non vi pare che questa faccenda delle [[Reliquia|reliquie]] sia stata un po' gonfiata? In ogni vecchia chiesa in cui entriamo troviamo un frammento della vera croce con alcuni dei chiodi che la tennero insieme. Non voglio insistere, ma direi che di questi chiodi ne abbiamo visti tanti da riempire un barile. Poi c'è la corona di spine; a Parigi conservano una parte di corona nella Sainte Chapelle e una parte a Notre-Dame. Di ossa di San Dionigi, poi, son sicuro di averne viste abbastanza da fare, se necessario, un duplicato del Santo. (p. 142) *Potrei dire che la [[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato|chiesa dell'Annunziata]] è una foresta di bellissime colonne, di statue, di dorature, di dipinti quasi senza numero, ma non darei un'idea esatta della cosa, e a che servirebbe? Fu costruita interamente da un'antica famiglia, che vi esaurì il suo denaro. Ecco dov'è il mistero. Avevamo idea che solo una zecca sarebbe sopravvissuta alla spesa. (pp. 142-143) *In genere le strade sono larghe all'incirca da quattro-cinque piedi a otto, e contorte come cavatappi. Percorri una di queste tetre fenditure, guardi su e vedi il cielo ridotto a somiglianza di un nastro di luce, molto in alto, dove le cime dei palazzi sui due lati della strada quasi si uniscono. Ti sembra di essere sul fondo di qualche terribile abisso, col mondo intero molto al di sopra di te. Ti aggiri a caso attraverso di esse nella maniera più misteriosa e non sai orientarti meglio che se fossi cieco. Non riesci a persuaderti che queste sono vere strade e che i torvi, foschi, mostruosi palazzi siano case, finché non vedi una [[Donne genovesi|donna]] elegante e bella emergere da qualcuna di queste buie e desolate tane che per metà sembrano prigioni. E ti chiedi come possa una così incantevole crisalide venir fuori da un bozzolo tanto poco attraente. (p. 143) *Non saprei immaginare [[Genova]] in rovina. Di archi così massicci, di così poderose fondamenta, su cui poggiano questi torreggianti e vasti edifizi, raramente ne abbiamo già visti; e i grossi blocchi di pietra di cui son fatti questi palazzi non rovineranno mai; muri spessi quanto in America è alta una normale porta non possono crollare. (pp. 144-145) *La nostra ultima visita fu al [[Cimitero monumentale di Staglieno|cimitero]] (costruito per ospitare 60.000 salme) e continueremo a ricordarcelo dopo che avremo dimenticato i palazzi. È un ampio corridoio di marmo fiancheggiato da colonne che si stende intorno a un grande quadrato di terreno libero; il suo spazioso pavimento è di marmo e su ogni lastra c'è un'iscrizione, giacché ogni lastra ricopre una salma. Da una parte e dall'altra, avanzando nel mezzo del passaggio, vi sono monumenti, tombe, figure scolpite squisitamente lavorate, tutte grazia e bellezza. Sono nuove, nivee; ogni lineamento è perfetto, ogni tratto esente da mutilazioni, imperfezioni o difetti; perciò, per noi, queste lunghissime file di incantevoli forme sono cento volte più belle della statuaria danneggiata e sudicia salvata dal naufragio dell'arte antica ed esposta nelle gallerie di Parigi per l'adorazione del mondo. (p. 147) ==''Il principe e il povero''== ===Premessa=== Scriverò un racconto come mi fu narrato da un tizio al quale era stato raccontato dal padre, che a sua volta lo aveva udito narrare dal ''proprio'' padre, cui, analogamente, era stato narrato dal ''suo'' e così via, più indietro e sempre più indietro nel tempo, per trecento anni e oltre, mentre i padri lo trasmettevano ai figli tramandandolo. Può fare parte della storia, può essere soltanto leggenda, una tradizione. Può essere accaduto davvero, può non essere accaduto, ma ''potrebbe'' essere accaduto. Può darsi che i savi e i dotti lo credessero vero nei tempi antichi; può darsi che soltanto gli ignoranti e i semplici lo amassero e vi credessero. (p. 3) ===[[Incipit]]=== Nell'antica città di Londra, in un certo giorno d'autunno nel secondo quarto del secolo sedicesimo, nacque un figlio maschio e indesiderato a una famiglia povera a nome Canty. Quello stesso giorno, un altro bambino inglese nacque, desiderato, a una famiglia ricca a nome Tudor. Anche l'intera Inghilterra lo desiderava. L'Inghilterra aveva per così lungo tempo anelato a lui, e sperato in lui, e pregato Dio per lui, che ora, essendo egli venuto per davvero, il popolo quasi impazzì di gioia. Persone, che si conoscevano appena, si abbracciarono e si baciarono e piansero. Tutti si concessero una vacanza, nobili e plebei, ricchi e poveri, banchettarono e danzarono e cantarono, e divennero molto espansivi; e in questo modo continuarono, per giorni e notti, tutti insieme. (p. 7) ===Citazioni=== *Poi, di quando in quando, i suoi pensieri tornavano ai maltrattamenti inflittigli dai villani ragazzi nell'Ospizio del Cristo, ed egli si diceva: "Quando sarò re, non avranno soltanto pane e un tetto ma anche insegnamenti impartiti mediante i libri, poiché la pancia piena conta poco se la mente e il cuore non sono nutriti. Mi ricorderò diligentemente di questo, affinché la lezione d'oggi non vada sprecata, e il mio popolo non debba soffrirne; l'[[erudizione]], infatti, intenerisce il cuore e genera bontà e carità". (p. 26) *Si trovava lì anche l'[[Assaggiatore]] di Sua Altezza il Principe di Galles, pronto a gustare, talora gli venisse richiesto, qualsiasi cibo sospetto e a correre il pericolo di essere avvelenato. In quel periodo la sua era soltanto una carica onorifica e di rado egli veniva invitato a esercitare le sue funzioni; ma vi erano stati tempi, non molte generazioni prima, in cui la carica di assaggiatore esponeva a grandi pericoli e non era molto ambita. Sembra strano che non si servissero di un cane o di un idraulico, ma tutti gli aspetti della regalità sono strani. (pp. 47-48) *Fece come gli [[Maschio e femmina|uomini]] hanno sempre fatto, e probabilmente faranno sempre, fino alla fine dei tempi... {{NDR|per [[Cucito|cucire]]}} tenne immobile l'ago e cercò di infilare il filo nella cruna, che è l'opposto di come fanno le donne. (pp. 92-93) *Queste erano le [[Canzoni dai libri|ispirate parole]]: *:''Gente delle tenebre, ehilà!'' *:''Peste e morte per chi non ci sta'' *:''A fregare malloppi e a far crepare'' *:''Chi val la pena di eliminare.''<br/><br/> *:''Morte arrecate, uccidete i signori'' *:''Andate qua e là con armi bastanti'' *:''Per farli fuori tutti quanti.'' *:''Quelli che hanno ben più di noi'' *:''Eliminateli per ripulirli poi.'' (p. 134) *«Concedimi una grazia» disse. «Fissami negli occhi in modo ch'io possa vedere se il tuo sguardo è fermo. E ora rispondimi: sono io Miles Hendon?»<br/>«No, non ti conosco.»<br/>«[[Giuramenti dai libri|Giuralo]].»<br/>La risposta fu sommessa, ma chiara: «Lo giuro». (p. 202) *Gli occhi del re ardevano di passione: «Nessuno crede in me» disse Edoardo «e non mi crederai nemmeno tu. Ma non importa. Entro un mese sarai libero; non solo, ma le leggi che hanno disonorato te e svergognato il nome inglese verranno cancellate dai codici. Il mondo è fatto male; i [[Sovrano|sovrani]] dovrebbero frequentare a volte la scuola delle loro stesse leggi, e imparare così a essere misericordiosi». (p. 214) *In Fenchurch Street, un "bel fanciullo, dall'abito costoso", trovavasi in piedi su una sorta di podio per dare al re il benvenuto della città. Ecco gli [[Poesie dai libri|ultimi versi]] del suo saluto: *:''Benvenuto, o re, con lo slancio grande di ogni cuore;'' *:''Benvenuto ancora, per quanto ogni lingua può parlare;'' *:''Gioiosamente, menti e cuori ti accolgon con amore.'' *:''Dio ti conservi, preghiamo, e lunga vita ti possa dare!'' (p. 229) *Tom Canty contemplò intorno a sé il mare di facce entusiaste, e il cuore gli si gonfiò di esultanza e sentì che la sola cosa per cui valesse la pena di vivere a questo mondo consisteva nell'essere un [[re]] e l'idolo di una nazione. (p. 299) ===[[Explicit]]=== Sì, Re [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]] visse soltanto pochi anni, povero ragazzo, ma li visse degnamente. Più di una volta, quando qualche grande dignitario, qualche dorato vassallo della Corona, contestava la sua clemenza e sosteneva che certe leggi da lui emendate erano già sufficientemente clementi e non causavano sofferenze o oppressioni tali da giustificare proteste, il giovane re volgeva sull'interlocutore la luttuosa eloquenza dei suoi grandi occhi compassionevoli e rispondeva: «Che cosa sai tu di sofferenza e oppressioni? Io e il mio popolo le conosciamo, ma tu le ignori».<br/>Il regno di Edoardo VI fu singolarmente misericordioso per quei tempi crudeli. Ora che stiamo per congedarci da lui, cerchiamo di tenerlo presente nel ricordo, per rendergli il giusto merito. (pp. 263-264) ==''Imprecazioni d'autore''== *[[Adamo]] era semplicemente un essere umano e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era [[proibizione|proibita]]. Lo sbaglio fu di non proibirgli il [[Serpenti nella Bibbia|serpente]], perché allora avrebbe mangiato il serpente. *Alcune persone pensano che l'[[onestà]] sia sempre la tattica migliore. È una superstizione. A volte, la mera impressione di onestà vale sei volte tanto. *Buoni amici, buoni libri e una coscienza sonnacchiosa: questa è la [[vita]] ideale. *Che privilegio aveva Adamo! Quando diceva qualcosa di buono, sapeva che nessuno l'aveva detta prima. *Chiunque abbia vissuto abbastanza da capire cosa sia la vita, sa quale profondo debito di gratitudine dobbiamo ad Adamo, il primo grande benefattore della nostra razza. Egli portò la morte nel mondo. *Ci sono molte cose divertenti al mondo: una di queste è l'idea concepita dall'uomo bianco di essere meno selvaggio degli altri selvaggi. *Creare l'uomo fu un'idea bizzarra e originale, ma aggiungere la [[pecora]] fu una tautologia. *Dapprima Dio creò gli idioti. Per esercitarsi. Poi creò i comitati scolastici locali. *Il [[banchiere]] è un uomo che ti presta l'[[ombrello]] quando c'è il sole e se lo riprende quando inizia a piovere. *Il frastuono non dimostra niente. Spesso una [[gallina]] che ha appena deposto un uovo schiamazza come se avesse deposto un asteroide. *L'[[irriverenza]] è la mancanza di rispetto che una persona ha per il tuo dio; non esiste una parola che descriva la tua mancanza di rispetto nei confronti del suo dio. *L'opinione secondo cui nessun [[gentiluomo]] impreca è completamente sbagliata. Si può imprecare e continuare a essere un gentiluomo se lo si fa in modo simpatico, benevolo e affettuoso. *La [[fama]] edificata sulla menzogna diviene presto uno spiacevole ostacolo. È facile indurre a credere una menzogna, ma è faticoso smontare il lavoro fatto. *La prima cosa che un [[missionario]] insegna al selvaggio è l'[[indecenza]]. *Lo spirito dell'[[ira]] è peccato, non le parole; e lo spirito dell'ira è l'imprecazione. Cominciamo a bestemmiare prima di poter parlare. *Ma siamo fatti tutti allo stesso modo: quando conosciamo qualcosa, non proviamo che disprezzo per quelli che non la conoscono. *Nessun [[dolore]] dal quale siamo afflitti può essere definito infimo: in base alle leggi eterne della proporzione, un bambino che smarrisce la sua bambola e un re che smarrisce la sua corona sono eventi delle stesse dimensioni. *Niente spinge a commettere crimini finanziari più di una grande miseria o una grande ricchezza. *Ogni razza decide da sé cosa è indecente. La natura non conosce indecenze. È l'uomo a inventarle. *Quando ci ricordiamo di essere tutti [[follia|folli]], i misteri della vita scompaiono e la vita trova una spiegazione. *Se desiderate infliggere una punizione perfida e crudele a un giovane, obbligatelo a tenere un [[diario]] ogni anno. *Ricordate quel venerabile [[Proverbi dai libri|proverbio]]: i bambini e gli sciocchi dicono sempre la [[verità]]. La conseguenza logica è ovvia: gli adulti e i saggi non la dicono mai. *Una delle prove dell'immortalità dell'[[anima]] è che tantissimi vi hanno creduto. Tantissimi hanno anche creduto che il mondo fosse piatto. ==''L'uomo che corruppe Hadleyburg''== ===[[Incipit]]=== Successe molti anni fa. Hadleyburg era la più retta, la più onesta città di tutta la regione circostante. S'era guadagnata questa fama intemerata nel corso di tre generazioni, ed era più fiera di essa che di qualunque altro suo bene. Ne era talmente fiera che cominciava a inculcare i principi di un onesto comportamento ai bambini quando erano ancora in fasce, continuando poi a farne il principale elemento della loro educazione. Per tutto il periodo della formazione del carattere essi venivano tenuti accuratamente lontani dalle tentazioni, di modo che in loro l'onestà avesse ogni possibilità di rafforzarsi e consolidarsi, fino a divenir parte della loro stessa carne. Le città vicine erano invidiose di questo onorevole primato, e fingevano di disprezzarlo, di considerarlo soltanto vanità; con tutto ciò erano costrette a riconoscere che Hadleyburg era proprio una città incorruttibile, e se aveste insistito, avrebbero anche finito per ammettere che per un giovanotto il semplice fatto di essere di Hadleyburg era la migliore raccomandazione per ottenere un buon posto. ===Citazioni=== *Ero pulito... artificialmente, come gli altri; e come gli altri caddi quando venne la tentazione. *Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. *La responsabilità è individuale, non della comunità. ==''La terribile lingua tedesca''== *Di sicuro non esiste un'altra lingua che sia così trasandata e asistematica, e così schiva ed elusiva da comprendere. Ti infarini, qua e là, nel peggiore dei modi; e quando alla fine pensi di aver afferrato una regola che offra una solida base, e così riposarti un attimo, tra la rabbia generale e la confusione di dieci parti del discorso, giri la pagina e leggi: "Lo studente presti molta attenzione alle seguenti eccezioni." Scorri l'occhio lungo la pagina e scopri che ci sono più eccezioni alla regola rispetto ai casi in cui essa vale. :''Surely there is not another language that is so slipshod and systemless, and so slippery and elusive to the grasp. One is washed about in it, hither and thither, in the most helpless way; and when at last he thinks he has captured a rule which offers firm ground to take a rest on amid the general rage and turmoil of the ten parts of speech, he turns over the page and reads, "Let the pupil make careful note of the following exceptions." He runs his eye down and finds that there are more exceptions to the rule than instances of it.''<ref name=awful/> *Ogni sostantivo ha un genere, e non esiste un senso né un metodo per assegnarli; così il genere di ognuno deve essere imparato separatamente e a memoria. Non c'è altro modo. Per fare ciò devi avere la memoria di un libro di memorandum. In tedesco una giovane ragazza non ha sesso, mentre una rapa sì. Pensa a quale eccitata riverenza viene mostrata per la rapa, e a quale insensibile mancanza di rispetto per la ragazza. :''Every noun has a gender, and there is no sense or system in the distribution; so the gender of each must be learned separately and by heart. There is no other way. To do this one has to have a memory like a memorandum-book. In German, a young lady has no sex, while a turnip has. Think what overwrought reverence that shows for the turnip, and what callous disrespect for the girl.''<ref name=awful/> *Ci sono persone nel mondo che avranno un bel po' di problemi a indicare le colpe in una religione o una lingua, per poi occuparsi apaticamente dei loro affari senza aver suggerito un qualunque rimedio. Io non sono quel tipo di persona. Io ho dimostrato che la lingua tedesca necessita d'esser riformata. Molto bene, sono pronto a riformarla. Almeno io sono pronto ad avanzare gli opportuni suggerimenti. Certo una strada come questa potrebbe essere immodesta in un'altra lingua; ma io ho dedicato più di nove intere settimane, dalla prima all'ultima, ad uno studio attento e critico di questa lingua, e perciò ho acquisito una sicurezza nella mia abilità di riformarla che nessuna mera e superficiale cultura avrebbe potuto conferirmi. :''There are people in the world who will take a great deal of trouble to point out the faults in a religion or a language, and then go blandly about their business without suggesting any remedy. I am not that kind of person. I have shown that the German language needs reforming. Very well, I am ready to reform it. At least I am ready to make the proper suggestions. Such a course as this might be immodest in another; but I have devoted upward of nine full weeks, first and last, to a careful and critical study of this tongue, and thus have acquired a confidence in my ability to reform it which no mere superficial culture could have conferred upon me.''<ref name=awful/> *Innanzitutto, abolirei il caso dativo. Confonde i plurali; e, inoltre, nessuno sa mai quando si trova nel caso dativo, tranne quando lo scopre in maniera accidentale – e poi non sa quando o dove è entrato nel caso dativo, o da quant'è che è entrato nel caso dativo, o quando starà per uscirne. Il caso dativo è solo una follia ornamentale – è meglio scartarlo. :''In the first place, I would leave out the Dative case. It confuses the plurals; and, besides, nobody ever knows when he is in the Dative case, except he discover it by accident – and then he does not know when or where it was that he got into it, or how long he has been in it, or how he is going to get out of it again. The Dative case is but an ornamental folly – it is better to discard it.''<ref name=awful/> *In secondo luogo, sposterei il verbo più in su, all'inizio. Puoi usare il miglior verbo possibile, ma mi rendo conto che con questo non riuscirai mai ad abbattere sul serio un soggetto nel tedesco attuale – riuscirai solo ad azzopparlo. Quindi io insisto che questa parte importante del discorso debba essere spostata all'inizio, in una posizione dove possa essere vista facilmente a occhio nudo. :''In the next place, I would move the Verb further up to the front. You may load up with ever so good a Verb, but I notice that you never really bring down a subject with it at the present German range – you only cripple it. So I insist that this important part of speech should be brought forward to a position where it may be easily seen with the naked eye.''<ref name=awful/> *Terzo, importerei qualche parola forte dalla lingua inglese – per imprecare, e anche per l'uso nel descrivere ogni tipo di argomento vigoroso in modo vigoroso. :''Thirdly, I would import some strong words from the English tongue – to swear with, and also to use in describing all sorts of vigorous things in a vigorous ways.''<ref name=awful/> *"Verdammt", e i suoi ampliamenti e variazioni, sono parole che hanno un sacco di significati, ma i suoni sono così deboli e inefficaci che le donne tedesche possono usarli senza peccato. Le donne tedesche che non possono essere indotte a commettere un peccato attraverso una qualunque persuasione o impulso, subito scoppiano in una di queste piccole e inoffensive parole quando strappano i loro vestiti o non gradiscono la zuppa. Il suono è maligno tanto quanto il nostro "Accipicchia!". Le donne tedesche costantemente dicono "Ach! Gott!", "Mein Gott!", "Gott in Himmel!", "Herr Gott", "Der Herr Jesus!", ecc. Forse pensano che le nostre donne abbiano il loro stesso modo di fare; lo dico perché una volta ho sentito una gentile ed amabile vecchia tedesca dire ad una dolce giovane americana; "Le due lingue sono così simili – che bello; noi diciamo "Ach! Gott!" e voi dite "Cavolo!"". :''"Verdammt", and its variations and enlargements, are words which have plenty of meaning, but the sounds are so mild and ineffectual that German ladies can use them without sin. German ladies who could not be induced to commit a sin by any persuasion or compulsion, promptly rip out one of these harmless little words when they tear their dresses or don't like the soup. It sounds about as wicked as our "My gracious". German ladies are constantly saying, "Ach! Gott!", "Mein Gott!", "Gott in Himmel!", "Herr Gott", "Der Herr Jesus!" etc. They think our ladies have the same custom, perhaps; for I once heard a gentle and lovely old German lady say to a sweet young American girl: "The two languages are so alike – how pleasant that is; we say "Ach! Gott!" you say "Goddamn"".''<ref name=awful/> *Quarto, riorganizzerei i sessi e li distribuirei conformemente al volere del creatore. Questo come forma di rispetto, se non altro. :''Fourthly, I would reorganizes the sexes, and distribute them accordingly to the will of the creator. This as a tribute of respect, if nothing else.''<ref name=awful/> *Quinto, la farei finita con quelle enormi lunghe parole composte; oppure chiederei a chi parla di pronunciarle a pezzi, con pause per farci riprendere. Eliminarle totalmente sarebbe un'ottima cosa, perché le idee vengono recepite e digerite molto più facilmente quando arrivano una alla volta anziché in blocco. Il cibo intellettivo è come qualsiasi altro; è più gradevole e più benefico assumerlo con un cucchiaio che con una pala. :''Fifthly, I would do away with those great long compounded words; or require the speaker to deliver them in sections, with intermissions for refreshments. To wholly do away with them would be best, for ideas are more easily received and digested when they come one at a time than when they come in bulk. Intellectual food is like any other; it is pleasanter and more beneficial to take it with a spoon than with a shovel.''<ref name=awful/> *Sesto, chiederei a chi parla di fermarsi quando ha finito, e non di attaccare una sfilza di quegli inutili "haben sind gewesen gehabt haben geworden seins" alla fine del suo discorso. Questa sorta di cianfrusaglia svilisce un discorso, invece di aggiungervi purezza. Sono perciò un'offesa, e dovrebbero essere scartati. :''Sixthly, I would require a speaker to stop when he is done, and not hang a string of those useless "haben sind gewesen gehabt haben geworden seins" to the end of his oration. This sort of gewgaws undignify a speech, instead of adding a grace. They are, therefore, an offense, and should be discarded.''<ref name=awful/> *Settimo, scarterei le parentesi. E anche le doppie parentesi, le triple parentesi, le n-parentesi, e allo stesso modo la parentesi-regina finale che chiude tutto quanto l'insieme. Chiederei a ogni individuo, sia esso alto o basso, di distendere un discorso chiaro e semplice, oppure di avvolgerlo, sedercisi sopra e starsene in pace. Infrazioni a questa legge dovrebbero essere punibili con la morte. :''Seventhly, I would discard the Parenthesis. Also the reparenthesis, the re-reparenthesis, and the re-re-re-re-re-reparentheses, and likewise the final wide-reaching all-inclosing king-parenthesis. I would require every individual, be he high or low, to unfold a plain straightforward tale, or else coil it and sit on it and hold his peace. Infractions of this law should be punishable with death.''<ref name=awful/> *Ottavo e ultimo, terrei Zug e Schlag, con i loro pendagli, e getterei via il resto del vocabolario. Questo semplificherebbe la lingua. :''And eighthly, and last, I would retain Zug and Schlag, with their pendants, and discard the rest of the vocabulary. This would simplify the language.''<ref name=awful/> *In base ai miei studi di filologia sono arrivato alla conclusione che una persona dotata riesce ad imparare l'inglese (se si esclude l'ortografia e la pronuncia) in trenta ore, il francese in trenta giorni e il tedesco in trent'anni. È ovvio che la lingua tedesca ha bisogno di essere rimodellata e riparata. Se rimanesse così com'è dovrebbe essere accantonata, con dolcezza e riverenza, tra le lingue morte, perché solo i morti hanno tempo sufficiente per impararla. :''My philological studies have satisfied me that a gifted person ought to learn English (barring spelling and pronouncing) in thirty hours, French in thirty days, and German in thirty years. It seems manifest, then, that the latter tongue ought to be trimmed down and repaired. If it is to remain as it is, it ought to be gently and reverently set aside among the dead languages, for only the dead have time to learn it.''<ref name=awful>{{en}} Da ''[https://www.cs.utah.edu/~gback/awfgrmlg.html The Awful German Language]'', appendice di ''A Tramp Abroad'' (1880).</ref> ==''Le avventure di Huckleberry Finn''== ===Avviso=== Chiunque cercherà di trovare uno sco-<br/> po in questa storia verrà perseguito a<br/> termini di legge; chiunque cercherà di<br/> trovare una morale verrà bandito;<br/> chiunque cercherà di trovare una tra-<br/> ma verrà fucilato.<br/> <br/> PER ORDINE DELL'AUTORE<br/> IL CAPO DELLA SUSSISTENZA<br/> (p. 11) ===[[Incipit]]=== ====Giovanni Baldi==== Voi di me non sapete niente se non avete letto un libro che si chiama ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma questo non importa. Questo libro l'ha fatto Mr. Mark Twain, e lui ha detto la verità, in genere. Certe cose le ha tirate in lungo, ma di solito ha detto la verità. Ma questo è niente. Non ho mai visto nessuno che non ha contato delle balle, prima o poi, tranne zia Polly, o la vedova, o magari Mary. La zia Polly – cioè la zia Polly di Tom – e Mary e la vedova Douglas, beh, c'è tutto in quel libro, che in genere è un libro veritiero, anche se un po' tirato in lungo, come ho detto prima. {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Giovanni Baldi, Garzanti, 2002}} ====Enzo Giachino==== Voi non potete sapere niente di me, senza che avete letto un libro chiamato ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma non importa molto. Quel libro è stato fatto dal signor Mark Twain, che di solito ha detto la verità, o quasi. Qualche volta ha esagerato un poco, ma in genere ha detto il vero. È già qualcosa. Io non ho mai conosciuto nessuno che, in vita sua, non ha mai contato storie, se non è zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Zia Polly è la zia Polly di Tom e di Mary; e della vedova Douglas se ne parla in quel libro, che è quasi vero. Con qualche ricamo, s'intende.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Enzo Giachino, Einaudi, 1994}} ====Gabriele Musumarra==== Voi non sapete nulla di me, a meno che non abbiate letto un libro chiamato Le avventure di Tom Sawyer; ma non importa. Quel libro fu scritto dal signor Mark Twain, che per lo più disse la verità. C'erano delle esagerazioni, ma per lo più egli disse la verità. Questo non dimostra nulla. Non ho mai conosciuto nessuno che una volta o l'altra non dicesse bugie, eccetto zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Zia Polly – la zia di Tom, cioè – e Mary, e la vedova Douglas: in quel libro ci sono tutte, ed è un libro per lo più sincero; con qualche esagerazione, come ho già detto.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Gabriele Musumarra, Rizzoli}} ====Giuseppe Culicchia==== Voi non sapete niente di me, senza che avete letto un libro intitolato ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma non importa. Quel libro l'ha fatto il signor Mark Twain, che ha detto la verità, più o meno. Certe cose le ha esagerate un po', ma è stato abbastanza sincero. Che è già qualcosa. Non ho mai visto nessuno che una volta o l'altra non ha cacciato qualche balla, a parte zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Della zia Polly, che poi è la zia Polly di Tom, e di Mary, e della vedova Douglas, se ne parla in quel libro, che è un libro quasi vero; con qualche esagerazione, come ho detto. (p. 13) ===Citazioni=== *Poi una caviglia ha attaccato a [[Prurito|prudermi]], ma mica me la potevo grattare; e poi si è messo a prudermi un orecchio, e poi la schiena, proprio in mezzo alle spalle. Mi sembrava di morire, se non mi grattavo. Beh, è una cosa che ho già notato un mucchio di volte. Se sei con gente di classe, o a un funerale, o cerchi di dormire quando non hai sonno, insomma se sei da qualche parte dove non devi grattarti, allora stai sicuro che ti viene da grattarti in un migliaio di posti. (pp. 16-17) *Così Tom ha tirato fuori un pezzo di carta che ci aveva scritto su il [[Giuramenti dai libri|giuramento]], e ce lo ha letto. Ogni ragazzo doveva giurare fedeltà alla banda, e di non rivelare mai a nessuno i suoi segreti, e se qualcuno faceva del male a un ragazzo della banda, chiunque riceveva l'ordine di uccidere quella persona e la sua famiglia doveva farlo, e non poteva né dormire né mangiare finché non li aveva assassinati tutti e gli aveva tracciato col pugnale una croce sul petto, che era il segno della banda. E nessuno che non apparteneva alla banda poteva usare quel segno, e se lo usava doveva essere perseguito, e se lo usava ancora una volta allora bisognava ammazzarlo. E se qualcuno che apparteneva alla banda rivelava i suoi segreti, allora bisognava tagliargli la gola, e poi bruciare il cadavere e disperdere le ceneri, e il suo nome doveva essere cancellato col sangue dalla lista e non essere mai più menzionato dalla banda, ma esecrato e dimenticato, per sempre. (p. 19) *Così si è messa a trafficare, e [[Quiz dai libri|mi fa]]:<br/>"Dimmi, quando una vacca è stesa a terra, da quale parte si alza su per prima? Rispondi subito, senza pensarci. Da quale parte si alza su per prima?".<br/>"La parte di dietro, signora."<br/>"Bene. E un cavallo, allora?"<br/>"La parte davanti, signora."<br/>"Su un albero dov'è che cresce il muschio?"<br/>"A nord."<br/>"Se quindici mucche brucano sul fianco di una collina, quante di loro mangiano con la testa puntata nella stessa direzione?"<br/>"Tutte e quindici, signora."<br/>"Beh, credo che sei vissuto in campagna ''davvero''. Pensavo che magari cercavi di contarmi di nuovo delle storie. [...]" (pp. 69-70) *Era proprio come nel vecchio [[Proverbi dai libri|proverbio]]: "Dai un dito a un negro che quello si piglia tutto il [[braccio]]". (p. 95) *Mentre mi vestivo mi ha chiesto com'è che mi chiamavo, ma prima che potevo rispondergli ha attaccato a raccontarmi di una ghiandaia azzurra e di un coniglietto che aveva trovato nei boschi un paio di giorni prima, e mi ha chiesto dov'era Mosè, quando si era spenta la candela. Io gli ho risposto che non lo sapevo, non ne avevo proprio mai sentito parlare.<br/>"Beh, indovina," mi fa lui.<br/>"Come faccio a indovinare," dico io, "se questa storia non l'ho mai sentita?"<br/>"Ma puoi provarci, no? È facile."<br/>"Quale candela?" gli faccio.<br/>"Beh, una candela qualsiasi,» mi dice.<br/>"Non lo so proprio dov'è che era," dico. "Dov'era?"<br/>"Ma era al buio! Ecco dov'è che era!"<br/>"Beh, e se lo sapevi dov'era, perché me lo hai chiesto?"<br/>"Oh, insomma, quanto sei scemo, è un [[Indovinelli dai libri|indovinello]], no? [...]" (p. 104) *"Che roba è una [[faida]]?"<br/>"Ehi, ma da dove vieni? Non sai che roba è una faida?"<br/>"Mai sentita prima. Dimmelo tu che è."<br/>"Beh," mi fa Buck, "una faida funziona così. Un tizio litiga con un altro tizio, e lo ammazza; allora il fratello del tizio ammazza lui; poi gli altri fratelli, da una parte e dall'altra, si ammazzano tra loro; poi tocca ai cugini, e poco per volta si ammazzano tutti, e la faida finisce. Ma è una cosa lenta, e ci vuole un bel po' di tempo." (p. 113) *Abbiamo deciso che non c'era un posto migliore della nostra [[zattera]] per sentirsi come a casa, dopo tutto. Negli altri posti c'è troppa gente e si soffoca, ma su una zattera no. Ti senti proprio libero e comodo e bene, su una zattera. (p. 121) *Avevamo tutto quanto il cielo, lassù, scintillante di [[Stella|stelle]], e ci mettevamo a guardarle sdraiati a terra, e discutevamo se le aveva fatte qualcuno o se erano venute fuori così, da sole, e secondo Jim le aveva fatte qualcuno, ma secondo me erano venute fuori da sole, perché pensavo che ci voleva troppo tempo per farne così tante. Jim allora diceva che era stata la luna a farle, e beh, la cosa mi sembrava abbastanza ragionevole, così non ribattevo niente, perché una volta avevo visto una rana fare talmente tante uova che naturalmente poteva essere andata a quel modo. Guardavamo anche le [[Meteora|stelle cadenti]], per vedere dove finivano. Per Jim erano stelle venute male che venivano buttate via dal nido. (pp. 123-124) *Non è colpa mia se non sono nato duca, e non è colpa vostra se non siete nato re, perciò perché stare in pena? Cerca di prendere le cose per come vengono, è il mio [[Motti dai libri|motto]]. (p. 129) *La cosa ha fatto sparire quel senso di disagio, e ci ha messi proprio di buonumore, perché era davvero una triste faccenda non andare d'accordo su una [[zattera]]; perché quello che vuoi, più di ogni altra cosa al mondo, su una zattera, è che tutti sono soddisfatti, e si sentono bene con gli altri. (p. 129) *Ma il [[Essere o non essere|soliloquio di Amleto]], mio caro, il pezzo più celebre di Shakespeare. Ah, è sublime, sublime! Ogni volta fa venire giù il teatro. (Duca, p. 139) *Ecco com'è che vanno le cose: uno fa [[cattiva azione|qualcosa di brutto]], e poi non gli va di pagarne conseguenze. Dicono che, finché riesci a nasconderlo, non ti capita niente di male. (p. 210) *Ma è sempre così: non fa differenza se ti comporti bene o male, la [[coscienza morale|coscienza]] non è intelligente, e ti accusa sempre. Se avevo un cane bastardo intelligente quanto la coscienza di una persona, lo avvelenavo subito. Prende più posto che tutto il resto, dentro uno, la coscienza, e non serve a nulla, proprio a nulla. (pp. 227-228) *Che testa che aveva per essere appena un ragazzo! Se ce l'avevo io la testa di [[Tom Sawyer]], non la cambiavo manco per diventare duca, o secondo ufficiale su un battello, o clown in un circo, per niente al mondo che la cambiavo. (p. 228) *"Lo scudo sfoggerà una banda d'''or'' in quarto destro, una croce di Sant'Andrea ''murrey'' sulle fasce, con un cane, dormiente, a mo' di emblema, con sotto un piede una catena merlata, simbolo di schiavitù, con un gallone ''vert'' in sommo trinciato e tre linee infiorate in campo ''azure'', e con punte del centro rampanti su un gallone dentato. Sulla cresta, ''sable'', un negro che fugge, con un fagotto sulle spalle, sulla banda sinistra, e una coppia di caprioli a supporto, che poi saremmo tu e io, e il [[Motti dai libri|motto]] ''Maggiore fretta, minore atto''. L'ho preso da un libro, e vuol dire che più fai in fretta e meno cose fai". (Tom Sawyer, p. 253) ===[[Explicit]]=== Tom ormai è guarito, e porta la pallottola al collo attaccata alla catena dell'orologio, e guardare sempre che ora è, così non mi resta più niente da scrivere, e ne sono proprio contento forte, perché se sapevo che fatica si faceva a scrivere un libro mica mi ci mettevo, e adesso la pianto. Ma secondo me è meglio che parto per i Territori Indiani prima degli altri, perché la zia Sally dice che vuole adottarmi e incivilizzarmi e non ci penso proprio. Ci sono già passato. <br/> {{destra|SINCERAMENTE VOSTRO, HUCK FINN}} (p. 285) ===Citazioni su ''Le avventure di Huckleberry Finn''=== *Mark Twain (è importante ripeterlo) ha scritto ''Huckleberry Finn'', libro che da solo basta per la gloria. Libro né umoristico né tragico, libro semplicemente felice. ([[Jorge Luis Borges]]) *Tutta la letteratura moderna viene fuori da un libro di Mark Twain: ''Huckleberry Finn''. Se lo legge si fermi però quando i ragazzi perdono il negro Jim. Quella è la fine, il resto è trucco. Ma è il nostro libro più bello, e tutto quanto è stato scritto in America viene di lì: prima non c'è niente e dopo niente che lo valga. ([[Ernest Hemingway]]) ==''Le avventure di Tom Sawyer''== ===[[Incipit]]=== ====Gianni Celati==== «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Dove s'è cacciato sto ragazzo? Ohu, Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> L'anziana signora abbassò gli occhiali e ci guardò per di sopra, intorno nella stanza; poi se li alzò e ci guardò per di sotto. Di rado o quasi mai ci guardava attraverso, per una cosa da niente come un bambino; dato che questi erano il suo paio da festa, l'orgoglio del suo cuore, ed erano stati fatti per lo "stile" più che per la praticità; avrebbe potuto guardare attraverso un paio di coperchi da stufa, per quello che cambiava. Rimase perplessa un attimo, e disse, neanche tanto arrabbiata, ma abbastanza forte per farsi sentire dai mobili: <br> «Ve', se ti metto le mani 'dosso, giuro che...»<br> ====Rossana Guarnieri==== «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Tom!» <br> Ancora silenzio. <br> «Vorrei proprio sapere che cosa sta combinando quel ragazzo. Ehi Tom!» <br> La vecchia signora abbassò gli [[occhiali]] e lanciò un occhiata alla stanza al di sopra delle lenti, poi li sistemò di nuovo sul naso e guardò dal di sotto. Accadeva assai di rado che ci guardasse attraverso quando l'oggetto della sua attenzione era una cosa da poco come un ragazzino, perché quegli occhiali erano i suoi migliori, roba di cui sentirsi orgogliosi, ed erano stati fatti per bellezza, non per utilità; tanto che un paio di coperchi da stufa avrebbero prodotto lo stesso effetto. Per un momento assunse un'aria perplessa, poi disse, non minacciosamente, ma con un tono abbastanza alto da farsi sentire anche dai mobili: <br> «Beh, se riesco a metterti le mani addosso...»<br> ====Stella Sacchini==== "TOM!" <br> Nessuna risposta. <br> "TOM!"<br> Nessuna risposta. <br> "Che starà combinando, quel ragazzo? Vorrei proprio saperlo! Ehi, TOM!" <br> Nessuna risposta <br> La vecchia signora abbassò gli occhiali sul naso e diede un'occhiata, da sopra, alla stanza intorno; poi li spinse di nuovo su e guardò fuori, da sotto le lenti. Ci guardava ''attraverso'' di rado, o mai, per cercare una cosa piccina come un ragazzo; quello era il suo paio di occhiali buoni, l'orgoglio del suo cuore, e non dovevano rispondere a criteri di utilità, ma di "stile"; ci avrebbe visto altrettanto bene attraverso due piastre da cucina. Per un momento parve perplessa, poi disse con meno foga ma sempre abbastanza forte per farsi sentire dalla mobilia: <br>"Guarda che se t'acchiappo, ti..." (p. 11) ===Citazioni=== *Senza rendersene conto, aveva scoperto una [[Regole dai libri|legge]] importantissima che regola l'agire umano: e cioè che per indurre un uomo o un ragazzo a [[Desiderio|desiderare]] qualcosa, basta far sì che quella cosa risulti difficile da ottenere. (2016, p. 25) *[[Huckleberry Finn|Huckleberry]] era cordialmente detestato e temuto da tutte le madri del paese, perché era un fannullone, un fuorilegge, volgare e cattivo – e perché tutti i loro figli lo ammiravano da morire, e per divertirsi cercavano la sua compagnia proibita, e avrebbero tanto voluto avere il coraggio di essere come lui. [...] Huckleberry indossava sempre abiti smessi, da adulto: un perenne e svolazzante trionfo di stracci. Il cappello era una vasta rovina con un'ampia mezzaluna ritagliata dalla falda; il cappotto, quando ne portava uno, gli arrivava fin quasi ai calcagni e aveva i bottoni posteriori che gli scendevano ben sotto la vita; aveva una bretella sola a tener su le braghe: il cavallo era sceso e i calzoni gli stavano appesi come un sacco che non conteneva niente, e in fondo i risvolti sfrangiati strascicavano nella polvere, se non li rimboccavi.<br/>Huckleberry andava e veniva come gli pareva a lui. Col bel tempo dormiva sugli usci delle case e in un grosso barile vuoto quando pioveva; non doveva andare a scuola né in chiesa, o chiamare qualcuno signore, o obbedire ad anima viva; poteva andare a pesca o a nuotare quando e dove decideva lui, e starci tutto il tempo che voleva; nessuno gli vietava di azzuffarsi; poteva restare alzato finché gli andava; era sempre il primo ragazzo a girare scalzo in primavera e l'ultimo a rimettersi le scarpe in autunno; non doveva mai lavarsi, né mettersi vestiti puliti; poteva imprecare a tutto spiano. In una parola, ciò che rende preziosa la vita, quel ragazzo ce l'aveva. Così la pensava ogni oppresso e vessato ragazzo perbene di St Petersburg. (2016, pp. 55-56) *Eccolo là! Ma come si fa a dire di curare i porri con l'acqua morta a 'sto modo da scemi! Guarda che così non ti funziona mica. Ci devi andare da solo nel bosco, dove sai che c'è un tronco con l'acqua morta, e a mezzanotte precisa ti metti con la schiena contro il tronco e ci ficchi la mano dentro e dici:<br/>{{destra|Grano d'orzo, grano d'orzo, acqua morta a più non posso,<br/>mescola mescola, spalma sul porro e te lo toglierai di dosso}}e poi vai via subito, undici passi, con gli occhi chiusi, e poi fai tre giri su te stesso e vai dritto a casa senza parlare con nessuno. Perché se parli l'[[Incantesimi dai libri|incantesimo]] si spezza. ([[Tom Sawyer]]; 2016, pp. 57-58) *"Pigli un fagiolo, lo spacchi a metà, e poi fai un taglio al porro per farci uscire un po' di sangue, e poi metti il sangue su un pezzetto del fagiolo, e poi scavi una buca e ce lo seppellisci verso mezzanotte dove c'è un crocicchio, quando che c'è la luna nuova, e poi il resto del fagiolo ci dai fuoco. E allora vedi che il pezzetto che ha il sangue comincia a tirare e tirare, ché vuol far venire l'altro pezzetto, e allora il sangue comincia a tirare il porro, e tu vedi come viene via subito."<br/>"Sì, è proprio così che si fa, Huck... proprio così; però se quando lo seppellisci [[Incantesimi dai libri|dici]] 'Fagiolo, sta' giù; porro sciò; a darmi fastidio non tornare più!' è meglio. [...]" (2016, p. 58) *Be', ti pigli il tuo gatto e vai al camposanto verso mezzanotte quando che hanno seppellito qualche mascalzone; e quand'è mezzanotte viene un diavolo, o anche due o tre, ma tu non li vedi, senti solo qualcosa che pare il vento, o magari li senti che parlano; e quando che si portano via il tizio, tu gli lanci dietro il gatto e [[Incantesimi dai libri|dici]] 'Diavolo segui il corpo, gatto segui il diavolo, porri seguite il gatto, e ''io'' con voi ho fatto!'. 'Sta roba qui ti porta via ''qualunque'' porro. ([[Tom Sawyer]]; 2016, p. 58) *"Huck Finn e Tom Sawyer [[Giuramenti dai libri|giura]] che terranno la bocca chiusa su questo e possano cascare morti per strada se parlano e marcire lì". (2016, p. 88) *"Va bene. Ora dite la [[Parole d'ordine dai libri|parola d'ordine]]."<br/>Due rochi sussurri consegnarono all'unisono la stessa tremenda parola alla notte minacciosa:<br/>"SANGUE!". (2016, p. 106) *Scoprì allora un fatto nuovo, e cioè che [[Promessa|promettere]] di non fare una cosa è il metodo più sicuro al mondo per farsi venire voglia proprio di quella cosa. (2016, p. 166) *"[...] Conosci [[Robin Hood]], Huck?"<br/>"No. Chi è Robin Hood?"<br/>"Ma come! È stato uno dei più grandi uomini mai esistiti in Inghilterra... e il migliore. Era un bandito."<br/>"Perdincibacco, magari lo facevo anch'io! Chi derubava?"<br/>"Soltanto sceriffi e vescovi e gente ricca e re, e roba del genere. Ma ai poveri non dava mai fastidio. Gli voleva bene, ai poveri. Divideva con loro tutto, in parti uguali."<br/>"Allora mi sa proprio che era una brava persona."<br/>"Certo che lo era, Huck. Oh, era l'uomo più nobile che è mai esistito. Non ce n'è più di uomini come lui, adesso, te lo dico io. Poteva battere chiunque in Inghilterra con una mano legata dietro la schiena; e col suo arco di tasso riusciva a centrare una monetina da dieci centesimi lontana un miglio e mezzo, e non sbagliava un colpo." (2016, p. 188) ===[[Explicit]]=== Termina così questo racconto. Dato che vuole essere soltanto la storia di un ''ragazzo'', deve fermarsi qui; la narrazione non potrebbe seguitare a lungo, senza diventare la storia di un ''uomo''. Quando si scrive un romanzo sugli adulti, tutti conoscono il punto esatto dove fermarsi: e cioè, al matrimonio; ma quando si scrive di giovani, bisogna fermarsi dove meglio si riesce.<br/>Quasi tutti i personaggi che compaiono in questo libro sono ancora vivi, e sono ricchi e felici. Un giorno o l'altro forse varrà la pena di riprendere la storia dei personaggi più giovani, per vedere che genere di uomini e di donne sono diventati; pertanto sarà più saggio non rivelare nulla su quella parte della loro vita, per il momento.<br/><br/>Fine (2016, p. 258) ==''Lettere dalla Terra''== *Alla fine comparve la [[scimmia]], e tutti compresero che l'uomo era ormai vicino. E fu proprio così. La scimmia continuò a svilupparsi per cinque milioni di anni, e quindi si trasformò in uomo, almeno in apparenza. *Con sottile ironia nobilitiamo [[Dio]] con l'appellativo di Padre, pur sapendo bene che un padre come lui lo impiccheremmo, se riuscissimo a catturarlo. *Da trent'anni gli astronomi cristiani sanno che la loro divinità ha creato la Terra, ma non le stelle, in quei fatidici sei giorni, ma l'astronomo cristiano non entra nei particolari, né lo fa il prete. *Il [[Dio]] di questa gente ha mostrato loro con milioni di azioni di non rispettare alcuno dei comandamenti della [[Bibbia]]. Egli li viola uno per uno, adulterio e tutto il resto. *Il dolce [[sesso]], il sesso più desiderato ed amabile, era palesemente all'apice della sua fortuna, perché era capace di attirare persino gli dèi. Dèi veri. Scendevano dal Cielo e se la spassavano con quei giovani e caldi germogli. Ce lo racconta la Bibbia. *Gli uomini erano pessimi soggetti e, poiché non sapeva come correggerli, Dio decise saggiamente di distruggerli. Questa è la sola idea illuminata ed elevata che la Bibbia gli attribuisca, e la sua reputazione sarebbe stata garantita per l'eternità se soltanto egli avesse saputo rimanervi fedele e attuarla. *Il [[cristiano (religione)|cristiano]] attribuisce al Creatore tutte le caratteristiche di un mascalzone, e giunge poi alla conclusione che un mascalzone e un padre sono la stessa cosa! *Il modo di funzionare del cervello umano è assolutamente peculiare. Il cristiano parte da questa affermazione diretta, precisa, inflessibile e intransigente: [[Dio]] sa tutto ed è onnipotente. *L'[[invidia]] è la chiave; presente ed evidente in tutta la storia di Dio. È la sostanza del suo temperamento, la base del suo carattere. […] La paura che se Adamo ed Eva avessero mangiato il frutto dell'Albero della conoscenza sarebbero diventati «come Dio» scatenò la sua invidia al punto di sconvolgergli la ragione, sicché fu incapace di trattare quelle povere creature con giustizia e carità, e non seppe nemmeno astenersi da un comportamento crudele e criminale verso i loro innocenti discendenti. *L'uomo è convinto di andare in Cielo! Ha addirittura maestri stipendiati che glielo insegnano e gli dicono anche che esiste un inferno, un fuoco eterno in cui brucerà se non osserva i Comandamenti. Che cosa sono i Comandamenti? Sono una vera curiosità, e ve ne parlerò presto. *L'uomo, soavemente e sinceramente, si autodefinisce «la più nobile creatura di [[Dio]]». È l'assoluta verità. E non che questa sia un'idea nuova: l'uomo ne parla da secoli e vi ha sempre creduto, senza che mai nessuno ci abbia riso sopra. Come se non bastasse, l'uomo è convinto di essere il beniamino del Creatore, crede che il Creatore sia orgoglioso di lui e persino che lo ami, che abbia una vera passione per lui, che vegli la notte per ammirarlo (pensate un po'!), che lo protegga e lo tenga lontano dalle sventure. Prega il Creatore, e crede che egli lo ascolti. *La Bibbia compie quotidianamente la sua opera funesta di diffusione di vizi e di idee corrotte in ogni famiglia protestante della cristianità, ed è più dannosa di tutti i libri osceni presi insieme. È facile proteggere i giovani da quegli altri libri, ma non vi è difesa contro la Bibbia letale. *La nostra è una [[religione]] terribile: tutte le flotte del mondo potrebbero navigare comodamente nel sangue innocente che essa ha versato. *La nostra concezione di [[Dio]] rivela una ridicola confusione mentale. Nulla nella storia – nemmeno in tutta la sua divina storia – è neppure lontanamente paragonabile all'atrocità dell'invenzione dell'inferno. *La verità è che gli uomini non pensano: pensano soltanto di pensare, mentre in realtà non pensano. *Nel vostro e mio paese potremmo permetterci di prendere in giro questo tipo di morale, ma non sarebbe gentile farlo sulla Terra. Molti uomini hanno la capacità di ragionare, ma non l'usano nelle questioni religiose. *Parliamo ora della razza umana, che ha molte doti simpatiche e accattivanti. È forse la più meschina di tutte le invenzioni di tutti gli dèi, ma non lo ha mai sospettato. Non v'è nulla di più delizioso dell'ingenua e presuntuosa esaltazione che la razza umana fa di se stessa: senza ombra di vergogna o di modestia, l'umanità sostiene di essere l'opera più nobile di Dio. *Qui sulla Terra ogni nazione odia l'altra, e tutte odiano gli [[ebrei]]. Eppure ogni uomo pio adora il paradiso e vuole andarci! *Sfacciatamente, noi chiamiamo Dio «fonte della misericordia» pur sapendo che mai una sola volta nella sua storia egli ha esercitato quella virtù. *Sul terreno morale l'uomo distingue sempre fra se stesso e il proprio Creatore: esige che i suoi simili osservino un codice morale molto rispettabile, ma non disapprova la totale mancanza di morale del suo Dio. *Tenete presente tutto ciò e cercate ora di indovinare quale sia il nome prediletto con cui l'uomo chiama questo feroce Comandante Supremo. Vi risparmierò la fatica, ma non dovete ridere: lo chiama Nostro Padre Celeste. *Una delle religioni principali è chiamata [[Cristianesimo]]. Vi interesserà certamente una breve spiegazione di questa religione, spiegata dettagliatamente in un libro di due milioni di parole, il Vecchio e il Nuovo Testamento. Il libro ha anche un altro nome: il Verbo di Dio, perché i cristiani credono che ogni sua parola sia stata dettata personalmente da Dio. ==''Seguendo l'equatore''== *La [[verità]] è la cosa più preziosa che abbiamo. Risparmiamola. (cap. VII) *Tutto ciò che è umano è patetico. La fonte segreta dell'Umorismo stesso non è la gioia ma il cordoglio. Non c'è umorismo in paradiso. (cap. X) *Ci sono quelli che si fanno beffe dello scolaro, chiamandolo frivolo e superficiale. Eppure fu lo scolaro a dire: «La [[fede]] è credere a ciò che sai che non è così». (cap. XII) *La verità è più strana della finzione, ma è perché la Finzione è costretta ad attenersi al possibile; la Verità no. (cap. XV) *L'uomo farà molte cose per essere amato, ma farà di tutto per essere invidiato. (cap. XXI) *Non esiste il «Queen's English».<ref>«Inglese della Regina», ovvero lingua colta.</ref> La proprietà è finita nelle mani di una società per azioni, e noi possediamo la maggioranza delle quote! (cap. XXIV) *L'uomo è l'unico animale che [[arrossire|arrossisce]]. O ha bisogno di farlo. (cap. XXVII) *Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico, alleati, per colpirti al cuore; il primo per calunniarti, e il secondo per recartene notizia. (cap. XLV) *Facciamo in modo di non essere troppo particolari. È meglio possedere vecchi diamanti di seconda mano che non possederne alcuno. (cap. XXXIV) *Le rughe dovrebbero indicare esclusivamente dove ci sono stati sorrisi. (cap. LII) *Ci sono due momenti della vita in cui un uomo non dovrebbe speculare: quando non può permetterselo, e quando può. (cap. LVI) *Non rinunciate alle vostre illusioni. Quando esse sono svanite, potete ancora esistere, ma non siete più vivi. (cap. LIX) *Ognuno di noi è una [[luna]], e ha una faccia nascosta che non mostra mai a nessuno. (cap. LXVI) *Il vero inchiostro con cui è scritta per intero la storia è esclusivamente il [[pregiudizio]] liquido. (cap. LXIX) ==''Taccuini''== *Il rivoluzionario inventa le idee. Quando le ha esaurite, il conservatore le fa sue.<ref name=dizionario /> *Le buone maniere consistono nel nascondere quanto bene pensiamo di noi stessi e quanto male degli altri.<ref name=dizionario>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref> *Non è saggio usare la morale nei giorni feriali; così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.<ref name=enciclopedia /> *Se non riuscite a ottenere un [[complimento]] in nessun altro modo, piuttosto che niente pagatelo.<ref name=enciclopedia>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> ==''Viaggio in paradiso''== ===[[Incipit]]=== Stavo morendo, e lo sapevo. Respiravo con difficoltà a lunghi intervalli, e tutti erano intorno al letto, immobili, silenziosi, attendendo che me ne andassi. Di tanto in tanto parlavano; le loro parole divenivano sempre più fioche, sempre più distanti. Udivo però tutto. Il secondo disse:<br/>«Se ne va con la marea.»<br/>Chips il carpentiere replicò:<br/>«Come fai a saperlo? Non ci sono maree al centro dell'oceano.»<br/>«Sì, invece. E, comunque, i capitani fanno sempre così.» (p. 15) ===Citazioni=== *Dissi tra me e me: «Un autentico [[Ebrei|ebreo]]! Ha promesso a qualche zoticone una giacca per quattro dollari e ora si è accorto che se fosse laggiù potrebbe appioppargliene una peggiore per cinque. È una razza priva di cuore e di principi.» (p. 18) *Mi pregò di non parlare così; non dovevo esagerare; si trattava solo di uno [[Errore|sbaglio]] e uno sbaglio, osservò, non è un delitto veramente. (p. 19) *Era un buon diavolo come tutti quelli della sua razza; ho conosciuto ben pochi [[Negro|negri]] che non avessero il cuore al posto giusto. (p. 26) *''Vogliamo udire la tua voce, | e contemplarti viso a viso.'' {{NDR|[[Canzoni dai libri|canto]]}} (p. 79) *''L'infinito cielo sospira | e aspetta d'udire quella voce.'' {{NDR|[[Canzoni dai libri|canto]]}} (p. 79) ===[[Explicit]]=== Erano parole vere. E Abramo, piangendo, scosse il contenuto del suo seno e fece affiggere quindi un eloquente cartellino «Riservato»; e Pietro, piangendo, disse: «Quando verrà, sarà ricevuto con una processione e con le torce accese», e allora tutto il cielo rintronò, lieto che un giorno vi sareste giunto. E così pure l'inferno.<br/><br/>{{destra|[''Firmato'']<br/>L'angelo del protocollo [''Timbro'']}}(p. 93) ==''Wilson lo zuccone''== ===[[Incipit]]=== Chi è ignorante di faccende legali può sempre commettere errori quando tenta di fotografare con la penna una scena di tribunale; per questo non ero disposto a mandare alle stampe i capitoli «legali» di questo libro, senza prima sottoporli a una revisione e correzione severa ed esauriente da parte di un avvocato con tutti i crismi, se è così che si dice. Questi capitoli adesso sono a posto nei minimi dettagli, perché sono stati riscritti sotto la diretta sorveglianza di William Hicks che ha studiato legge nel sudovest del Missouri, trentacinque anni fa, e poi è venuto qui a [[Firenze]] per motivi di salute e tuttora, per fare un po' d'esercizio e in cambio di vitto e alloggio, dà una mano nel ristoro per quadrupedi di ''Macaroni Vermicelli'', che si trova nel vicolo non appena volti l'angolo da piazza del Duomo subito dietro la casa nel cui muro è incastrata la pietra dove [[Dante Alighieri|Dante]] era solito sedersi seicento anni fa, quando fingeva di osservare la costruzione del campanile di [[Giotto]] e invece poi si stufava non appena passava di lì Beatrice che andava a comprarsi una fetta di castagnaccio per difendersi nel caso ci fosse una rivolta ghibellina prima che arrivasse a scuola. L'acquistava alla stessa vecchia bancarella dove anche oggi si vende lo stesso antico dolce che è leggero e buono proprio come allora, e questo non lo dico per complimento, anzi. Hicks era un po' arrugginito in fatto di legge, ma si aggiornò per l'occasione, quindi quei due o tre capitoli «legali» adesso sono aggiustati ed esatti. Me l'ha detto lui stesso.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Wilson lo svitato'', traduzione di Franco Cordelli, Garzanti, Milano, 1979}} ===Citazioni=== *Non c'è [[personalità]], per quanto spiccata e rispettabile, che non possa essere distrutta dal [[ridicolo]], sia pure, questo, meschino e sciocco. Osservate l'[[asino]], per esempio: la sua personalità è quasi perfetta, esso è uno spirito eletto tra gli animali più umili, eppure, guardate dove l'ha condotto il ridicolo. Invece di sentirci lusingati quando ci chiamano asini, restiamo in dubbio. – ''Calendario di Wilson lo Zuccone.'' *''[[1° aprile]]:'' ecco il giorno in cui ci viene ricordato quel che siamo negli altri trecentosessantaquattro.<ref>Ogni anno il 1° aprile si celebra l'''[[w:en:April Fools' Day|April Fools' Day]]'' e «''Fool''» in inglese sta per «stolto, stupido, sciocco.»</ref> :''APRIL 1. This is the day upon which we are reminded of what we are on the other three hundred and sixty-four.'' *''[[12 ottobre]]: Scoperta dell'America.'' È stato meraviglioso trovare l'America, ma sarebbe stato ancor più meraviglioso perderla. *Accade spesso che l'uomo incapace di pronunciare [[bugia|menzogne]] creda di esserne il miglior giudice. *Dicono tutti: "Com'è triste che si debba morire...". Strano davvero che una simile lagnanza possa uscire dalla bocca di persone cui è toccato vivere. *È facile trovare [[difetto|difetti]] se si è portati a criticare. C'era una volta un uomo che, non riuscendo a trovare altro difetto nel suo carbone, lamentava che contenesse troppi rospi preistorici. *Il [[coraggio e paura|coraggio]] è la capacità di resistere alla [[coraggio e paura|paura]], di dominare la paura: non è l'assenza di paura. *Il vero [[cocomero]] meridionale è un dono del Signore, e non va confuso con le cose comuni della terra. È eccelso fra i piaceri di questo mondo, re, per grazia di Dio, di tutti i frutti della terra. Quando lo si assaggia, si sa qual è il cibo degli angeli. Quello di Eva non era un cocomero meridionale: lo sappiamo, perché lei si pentì. *L'[[abitudine]] è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta. *La sacra passione dell'Amicizia è di una natura così dolce e salda e leale e durevole che può resistere per tutta una vita, purché si lascino da parte le richieste di prestiti. *Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri. :''Nothing so needs reforming as other people's habits.'' *Non sarebbe un bene se la pensassimo tutti nello stesso modo; è la divergenza di opinioni che rende possibili le [[ippica|corse dei cavalli]]. *Poche cose al mondo sono tanto insopportabili quanto un buon [[esempio]]. :''Few things are harder to put up with than the annoyance of a good example.'' *[[Regole dai libri|Regola]] per l'[[aggettivo]]: quando siete in dubbio, cancellatelo. *Se raccogliete un [[cane]] affamato e lo rifocillate, non vi morderà. Questa è la principale differenza tra il cane e l'uomo. *Se siete arrabbiati, contate fino a quattro. Se siete molto arrabbiati, [[bestemmia]]te. *Una delle differenze più salienti tra il gatto e la [[bugia|menzogna]] è che il gatto ha soltanto nove vite. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Il gatto di Dick Baker''=== Uno dei miei compagni laggiù – un'altra vittima di diciotto anni di inique fatiche e di speranze infrante – era uno degli animi più nobili che avessero portato la loro croce con pazienza in uno stanco esilio; austero e semplice, Dick<br> Baker, era minatore in un piccolo giacimento di Dead-Horse Gulch. Aveva quarantasei anni, era grigio come un ratto, onesto, serio, scarsamente istruito, trasandato nel vestire e sporco d'argilla, ma il suo cuore era di un metallo più fine di qualsiasi oro che la sua pala avrebbe potuto portare alla luce, di qualsiasi oro che fosse mai stato estratto o coniato. ===''La banconota da un milione di sterline''=== A ventisette anni, ero impiegato in un'agenzia di cambio specializzata in azioni minerarie, a San Francisco, e conoscevo a fondo il mercato di Borsa. Solo al mondo, non potevo far conto che sulla mia perizia e su una reputazione di assoluta onestà; ciò bastava, comunque, ad istradarmi sulla via del successo, ed ero soddisfatto delle prospettive che mi si schiudevano. ===''Una curiosa gita di piacere''=== {{centrato|'''''New York Herald,''''' '''6 luglio 1874'''}} ''Avviso'' – Si informa il pubblico che in società con il signor Barnum ho affittato la cometa per un certo numero di anni, e desidero anche stimolare la pubblica attenzione su una vantaggiosa iniziativa benefica che abbiamo in mente. Proponiamo di attrezzare sulla cometa alloggi confortevoli e anche lussuosi per tante persone quante vorranno onorarci del loro favore, e organizzare, quindi, una prolungata gita tra i corpi celesti. Prepareremo un milione di cabine nella coda della cometa (fornite ognuna di acqua calda e fredda, gas, specchio, paracadute, ombrello, ecc.) e ne costruiremo di più se ci verrà dimostrato un congruo incoraggiamento. Avremo saloni da [[biliardo]], salottini per giocare a carte, stanze da musica, piste per il gioco delle bocce, molti teatri spaziosi e biblioteche pubbliche; e sul ponte principale proponiamo un autodromo dotato di una estensione varia di 15 mila chilometri. Pubblicheremo anche dei quotidiani. ===''Una storia di fantasmi''=== Affittai una grande stanza, quasi in cima a Broadway, in un enorme vecchio edificio i cui piani superiori erano rimasti sfitti per anni prima della mia venuta. Quel posto era da lungo tempo in balia della polvere e delle ragnatele, della solitudine e del silenzio. Mi sembrò di muovermi fra le tombe e di disturbare l'intimità dei morti, quella prima sera in cui salii nel mio appartamento. Per la prima volta nella mia vita, un timore superstizioso entrò in me e, quando superai un angolo oscuro della scala e una ragnatela invisibile fece ondeggiare la sua trama inconsistente sul mio viso e vi si appiccicò, fremetti come se avessi incontrato un fantasma. ==Citazioni su Mark Twain== *Chi lo considera uno dei padri della letteratura americana ha torto per difetto: è uno dei padri della letteratura democratica di ogni latitudine, e uno dei massimi codificatori dell'umorismo come arma insuperabile per prendere le misure al potere, e dopo averle prese, prenderne le distanze. ([[Michele Serra]]) *È insuperabile nella singola frase piantata lì, ed è gigantesco alla distanza. ([[Fabio Genovesi]]) *Mark Twain è immaginabile soltanto in America. Non sappiamo, non lo potremo mai sapere, quello che l'America gli ha tolto. Sappiamo quello che gli hanno dato ''Huckleberry Finn'' e ''Roughing {{Sic|it}}'' e ''The Innocents at Home'' e ''Tom Sawyer'' e l'infinita inettitudine della polizia che non si accorge delle migrazioni dell'Elefante Bianco. Riduciamo a uno solo tutti i suoi libri e diciamo brevemente: «Mark Twain ha composto ''Huckleberry Finn'' in collaborazione con il Mississippi, fiume fangoso dell'America». ([[Jorge Luis Borges]]) *Mi è grato pensare al grande e divino Twain. È l'uomo più grande che avete dalla vostra parte dell'Atlantico. Non scordatevelo. [[Miguel de Cervantes|Cervantes]] era della sua stessa razza. ([[Rudyard Kipling]]) *Se qualche merito eccezionale può vantare Mark Twain nella nostra memoria, è come scrittore; se qualcosa cerchiamo (e troviamo) nei suoi tanti volumi, questo non è precisamente il tragico. Mark Twain – oh, quale riscattato e quasi paradossale assioma! – era un umorista. ([[Jorge Luis Borges]]) *Una volta ho sentito un americano che ha definito così la fede: 'Quella cosa che ci rende in grado di credere cose che sappiamo non essere vere'. Su questo, sono d'accordo con quell'uomo. Lui voleva dire che noi dobbiamo avere una mente aperta, e impedire che un piccolo pezzettino di verità ostacoli il cammino di una verità grande, come una piccola pietra su binario può fare con un treno. Noi cogliamo per prima la piccola verità. Bene! La conserviamo dentro di noi, la apprezziamo; tuttavia non lasciamole credere di essere tutta la verità dell'universo. ([[Abraham Van Helsing]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'') ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Mark Twain, ''Gli innocenti all'estero'', traduzione di Piero Mirizzi, Lerici editori, Milano, 1960. *Mark Twain, ''Il gatto di Dick Baker'', traduzione di Adria Tissoni, in ''Grandi storie di gatti'', Armenia, 2001. *Mark Twain, ''Il principe e il povero'', traduzione di Bruno Oddera, Mondadori, Milano, 2014. ISBN 978-88-04-48608-4 *Mark Twain, ''Imprecazioni d'autore. 238 aforismi rabbiosi'', a cura di Romolo Capuano, Nuovi Equilibri, Viterbo, 2007. *MArk Twain, ''L'umorismo è la nostra salvezza'', traduzione di Benedetto Montefiori e Marco Tueni, Mattioli 1885, Fidenza, 2010. ISBN 978-88-6261-139-8 *Mark Twain, ''L'uomo che corruppe Hadleyburg'', traduzione di Bruno Fonzi, Einaudi. *Mark Twain, ''La banconota da un milione di sterline e altri racconti'', traduzione di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton. *Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Giuseppe Culicchia, Feltrinelli, Milano, 2005. ISBN 978-88-07-90051-8 *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Gianni Celati, Biblioteca universale Rizzoli. *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Rossana Guarnieri, Fabbri Editori. *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Stella Sacchini, Feltrinelli, Milano, 2016. ISBN 978-88-07-90228-4 *Mark Twain, ''Lettere dalla Terra'', traduzione di Luca Trevisani, Editori Riuniti, Roma, 1982. *Mark Twain, ''Seguendo l'equatore'', Baldini&Castoldi, Milano, 2014. ISBN 9788868652463 *Mark Twain, ''Una curiosa gita di piacere'', traduzione di Carla Vitaliano, in ''Millemondiestate 1986'', Mondadori, 1986. *Mark Twain, ''Una storia di fantasmi'', traduzione di Gianni Pilo, in ''Storie di fantasmi'', a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton, 1995. *Mark Twain, ''Viaggio in paradiso'', traduzione di Maria Celletti Marzano, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2011. *Mark Twain, ''Wilson lo zuccone'', traduzione di Alberto Tedeschi, Biblioteca Universale Rizzoli. *Mark Twain, ''Wilson lo svitato'', traduzione di Franco Cordelli, Garzanti, 1979. *{{en}} Mark Twain, ''The Complete Short Stories of Mark Twain'', New York, Bantam Books, 1957 ==Voci correlate== *[[Huckleberry Finn]] *[[Tom Sawyer]] ==Altri progetti== {{interprogetto|s2=en:Author:Mark Twain|s2_lingua=inglese}} ===Opere=== {{Pedia|Le avventure di Tom Sawyer‎||(1876)}} {{Pedia|Il principe e il povero||(1881)}} {{Pedia|Le avventure di Huckleberry Finn‎||(1884)}} {{Pedia|La banconota da un milione di sterline||(1893)}} {{Pedia|Wilson lo zuccone||(1894)}} {{Pedia|Seguendo l'Equatore||(1897)}} {{Pedia|L'uomo che corruppe Hadleyburg||(1899)}} {{Pedia|Lettere dalla Terra||(1962)}} {{vetrina|22|ottobre|2005|scrittori}} {{DEFAULTSORT:Twain, Mark}} [[Categoria:Aforisti statunitensi]] [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Educatori statunitensi]] [[Categoria:Giornalisti statunitensi]] [[Categoria:Insegnanti statunitensi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Scrittori di fantascienza statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] [[Categoria:Umoristi statunitensi]] 4mpx29a0ay1v4or61rboywpnw9h3xj8 1218818 1218816 2022-07-24T21:54:28Z Dread83 47 /* L'umorismo è la nostra salvezza */ wikitext text/x-wiki [[File:Mark Twain Cigar2.jpg|thumb|Mark Twain]] '''Mark Twain''', pseudonimo di '''Samuel Langhorne Clemens''' (1835 – 1910), scrittore, umorista, aforista e docente statunitense. ==Citazioni di Mark Twain== *[...] all'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il [[Lago di Como]] si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! :[...] ''at eventide when everything seems to slumber , and the music of the vesper bells comes stealing over the water, one almost believes that nowhere else than on the Lake of Como can there be found such a paradise of tranquil repose.<br>From my window here in {{sic|Bellaggio}} I have a view of the other side of the lake now, which is as beautiful as a picture. A scarred and wrinkled precipice rise to a height of eighteen hundred feets; on a tiny bench half way up its vast wall, sits a little snow-flake of a church, no bigger than a martin-box apparently; skirting the base of the cliff are a hundred orange groves and gardens, flecked with glimpses of white dwelling that are buried in them; in front three or four gondolas lie idle upon the water – and in the burnished mirror of the lake, mountain, chapel, houses, groves, and boats are counterfeited so brightly and so clearly, that one scarce knows where the reality leaves off and the reflection begins!''<ref>{{en}} Da ''The innocents abroad'', John Camden Hotten, Londra, 1872, [https://books.google.it/books?id=EQsCAAAAQAAJ&dq=&pg=PA149#v=onepage&q&f=false p. 149].</ref> *[[Benjamin Franklin|Beniamino Franklin]] era una di quelle persone che chiamiamo filosofi.<br>Fin dalla giovane età prostituì il suo talento per inventare massime e aforismi destinati ad affliggere i giovani di tutte le generazioni future.<ref name=Selezione1965>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', agosto 1965.</ref> *C'è qualcosa che affascina nella [[Scienza]]. Uno ricava un tale carico di congetture all'ingrosso da un così trascurabile investimento di fatti.<ref>Citato in Alberto Salza, ''L'anello mancato'', Rusconi Editore.</ref> *Cercate di vivere in modo che la vostra [[morte]] rincresca anche all'impresario delle [[pompa funebre|pompe funebri]].<ref name=StoriaIllustrata>Citato in ''Storia Illustrata'', anno II, n. 1, Arnoldo Mondadori Editore, gennaio 1958, p. 93.</ref> *Con l'opportuna [[ambiguità]] risolveremo tutti i vostri problemi.<ref>Da ''Come fui segretario di un senatore del Tennessee''.</ref> *Comprate [[terra|terreni]]: non ne fabbricano più.<ref>Citato in ''Focus'', n. 104, p. 188.</ref> * Ero convinto che il [[Lago di Como]] fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste.<ref>Da "The innocents abroad", New York, 1896</ref> *È tipico della vanità e dell'impertinenza dell'[[uomo]] definire stupidi gli [[animale|animali]] perché così appaiono ai suoi sensi ottusi. :''It is just like man's vanity and impertinence to call an animal dumb because it is dumb to his dull perceptions.''<ref>Da ''What is a man?'', cap. VI, in ''What is a man? and Other Essays'', The floating press, 2010, p. 108.</ref> *{{NDR|Da uno scontro con un avversario}} Gli ficcai il mio naso tra i denti e lo scaraventai in terra addosso a me.<ref name=StoriaIllustrata/> *Il [[coyote]] è uno scheletro bislungo e allampanato, dall'aria afflitta e assai cagionevole, ricoperto da una pelle di lupo con la coda neanche troppo spelacchiata, ma immancabilmente pendula e derelitta; gli occhi sono astuti e maligni, e il muso affilato, col labbro superiore rialzato a mostrare i denti; insomma, quel che si dice un brutto ceffo. Il coyote è una vivente allegoria dell'Indigenza: ha ''sempre'' fame, è sempre povero in canna, scalognato e senza un amico al mondo. Anche le creature più reiette lo disprezzano; le sue pulci lo abbandonerebbero per il primo velocipiede. È così smidollato e vigliacco che anche quando scopre i denti e finge di minacciarti si vede benissimo che col resto della faccia ti sta chiedendo scusa. E Dio, quant'è brutto!<ref>Da ''In cerca di guai'' (''Roughing it''), traduzione di Giulia Arborio Mella, Adelphi, 2016, [https://books.google.it/books?id=9DR9DAAAQBAJ&pg=PT21 p. 21]. ISBN 8845978060</ref> *Il [[pericolo]] non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è.<ref>Citato nel film ''[[Una scomoda verità]]''.</ref> *Il [[sapone]] e l'istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali.<ref>Da ''The facts concerning the recent resignation''.</ref> *{{NDR|Alla domanda di un giornalista su quali fossero i libri che più gli piacessero}} Secondo! il valore dei [[libri]] varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo, quintessenziale come li sanno fare gli scrittori della vecchia Europa, serve meravigliosamente per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro legato in pergamena, costituisce il migliore dei proiettili da lanciare contro i gatti importuni; finalmente un atlante dai grandi fogli di buona carta è quel che di meglio si possa desiderare per accomodare i vetri rotti.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''Aneddoti bibliografici'', Bietti, Milano, 1939, p. [https://books.google.it/books?id=EBlAAAAAIAAJ&pg=PA5#v=onepage&q&f=false 5].</ref> *L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del [[Lago di Como]]}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione.<ref>Da "The innocents abroad", New York, 1896</ref> *L'[[economia politica]] sta alla base di ogni buon governo. Le persone più sagge di tutti i tempi hanno fatto rimarcare su questo argomento i più ricchi tesori del loro genio, della loro esperienza di vita e della loro istruzione. :''Political Economy is the basis of all good government. The wisest men of all ages have brought to bear upon this subject the richest treasures of their genius, their experience of life, and their learning.''<ref>{{en}} Citato in ''Political Economy'', in ''The Complete Short Stories of Mark Twain'', pp. 59-60.</ref> *L'[[India]] ha due milioni di dei, e li adora tutti. Nella religione le altre nazioni sono delle miserabili; l'India è l'unica milionaria. :''India has two million gods, and worships them all. In religion all other countries are paupers; India is the only millionaire.''<ref>{{en}} Citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q6 A tribute to Hinduism]''.</ref> *L'[[umorismo]] è una gran cosa, è quello che ci salva. Non appena spunta, tutte le nostre irritazioni, tutti i nostri risentimenti scivolano via, e al posto loro sorge uno spirito solare.<ref>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', ottobre 1997.</ref> *L'[[uomo]] esiste da 32.000 anni. Il fatto che siano occorse centinaia di milioni di anni per preparare il mondo per lui è una prova del fatto che esso fu creato per l'uomo. Suppongo che sia così, non lo so di sicuro. Se la [[torre Eiffel]] rappresentasse l'attuale età del mondo, lo strato di vernice sulla punta del suo pinnacolo rappresenterebbe la durata dell'uomo, e tutti percepirebbero che quel sottile strato fu ciò per cui fu costruita la torre. Io credo che lo percepirebbero, ma non lo so di sicuro. :''Man has been here 32,000 years. That it took a hundred million years to prepare the world for him is proof that that is what it was done for. I suppose it is, I dunno. If the Eiffel Tower were now representing the world's age, the skin of paint on the pinnacle-knob at its summit would represent man's share of that age; and anybody would perceive that the skin was what the tower was built for. I reckon they would, I dunno.''<ref>{{en}} Da ''Was the World Made for Man'', 1903; in ''What is Man? and Other Philosophical Writings'', a cura di Paul Baender, Iowa Center for Textual Studies, 1973, p. 106.</ref> *La [[gratitudine]] è un debito che di solito si va accumulando, come succede con i ricatti: più paghi, più te ne chiedono.<ref>Dall'''Autobiografia''.</ref> *Le sue massime {{NDR|di [[Benjamin Franklin]]}} erano piene d'animosità verso i giovani. Ancor oggi, un ragazzo non può obbedire a uno dei suoi istinti naturali senza imbattersi in uno di quegli imperituri aforismi.<ref name=Selezione1965/> *Non abbiamo noi in città tutti gli sciocchi dalla nostra parte? E non basta questo per formare in ogni città una schiacciante [[maggioranza]]?<ref>Citato in ''Focus'' n. 62, p. 181.</ref> *Non mi deve interessare se la [[vivisezione]] produca o meno risultati giovevoli all'umanità. Anche se fossero utili, non sarei meno ostile alla vivisezione, poiché la mia ostilità si fonda sulle sofferenze che infligge ad esseri non consenzienti. È questione di sentimenti, così profondamente radicati in me che, certo, neppure per un vivisettore vivisezionato potrei provare la benché minima soddisfazione, per quanto la legge del taglione se la sarebbe meritata.<ref>Da una lettera alla London Antivivisection Society; citato in Guglielmo Bonuzzi, ''L'altro prossimo'', Cappelli editore, Bologna, 1958, p. 139.</ref> *Si dovrebbe credere che questo stesso Dio senza scrupoli, questo minorato morale, fu nominato insegnante di bontà, dei costumi, della clemenza, della legalità, della purezza? Sembra impossibile e folle.<ref>Citato in [[Karlheinz Deschner]], ''Sopra di noi... niente'', Ariele, 2008.</ref> *{{NDR|Ad Adele Strauss, moglie di [[Johann Strauss jr]]}} Quando ho chiacchierato e fumato il sigaro a casa vostra con il sig. Strauss egli sembrava aver ritrovato la sua energia; era sveglio, pronto, brillante nella conversazione... Sembra impossibile che sia morto! Sono felice di aver avuto il privilegio di incontrarmi con lui e questo incontro rimarrà un bellissimo ricordo per me...<ref>Citato in Roberto Iovino, ''Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer'', Camunia, 1998.</ref> *Sono convinto che il nostro [[Dio|Padre Celeste]] ha inventato l'uomo perché era deluso della scimmia.<ref>Citato in Bernard de Voto, ''Merk Twain in eruption''.</ref><ref name=enciclopedia /> *Un uomo con un'[[idea]] è un matto finché quell'idea non ha successo.<ref>Citato in Emanuela Barbero, ''La cucina etica facile'', Edizioni Sonda, Casale Monferrato, 2009, p. 21. ISBN 978-88-7106-504-5</ref> *Un uomo illustre dovrebbe far attenzione alle sue [[ultime parole]]... scriversele su un pezzo di carta e farle giudicare dai suoi amici. Certo non dovrebbe lasciare una cosa del genere all'ultima ora della sua vita.<ref>Citato in Gabriele Pantucci, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/07/28/che-lingua-corta-dal-latino-agli-sms.html Che lingua corta, dal latino agli sms. Le comunicazioni in miniatura]'', ''la Repubblica'', 28 luglio 2010.</ref> *Un uomo sul punto di morte non riuscirebbe a decidere in quale posto andare — entrambi hanno i loro vantaggi, "il [[Paradiso e inferno|paradiso]] per clima, l'inferno per la compagnia!"<ref>La paternità della citazione viene [[Citazioni errate|erroneamente attribuita]] a Twain, ma l'originale appartiene al senatore [[Benjamin Wade]], che disse: «Penso, da tutto quello che posso sapere, che il paradiso ha il miglior clima, ma l'inferno ha la miglior compagnia». {{Cfr}} {{en}} ''[http://quoteinvestigator.com/2011/07/19/heaven-for-climate/ Heaven for the Climate, and Hell for the Company]'', ''QuoteInvestigator.com'', 19 luglio 2011.</ref> :''Dying man couldn't make up his mind which place to go to — both have their advantages, "heaven for climate, hell for company!''<ref>Da ''Mark Twain's Notebooks & Journals'', Volume III (1883-1891), a cura di Frederick Anderson, Robert Pack Browning, Michael B. Frank e Lin Salamo, University of California Press, Berkeley, California, 1979, p. 538</ref> *Una [[Fotografia (immagine)|fotografia]] è il documento più importante e non c'è nulla di peggiore che passare alla posterità che con uno sciocco e stupido sorriso fissato sulla faccia per l'eternità.<ref>Da una lettera inviata a un giornale; citato in ''[http://www.ilpost.it/2013/09/21/perche-nelle-vecchie-foto-non-si-sorride/ Perché nelle vecchie foto non si sorride?]'', ''il Post.it'', 21 settembre 2013.</ref> ===''L'umorismo è la nostra salvezza''=== *{{NDR|[[Berlino]]}} È una città nuova; la più nuova che io abbia mai visto. [[Chicago]] al confronto è vetusta perché ci sono molti quartieri vecchi mentre ciò non accade a Berlino.<ref>Da ''La banconota da un milione di sterline'', 1892.</ref> (p. 25) *I miei libri sono acqua; quelli dei grandi geni sono vino. La gente beve acqua.<ref>Da ''Notebooks and journals'', 1886.</ref> (p. 82) *La regola è perfetta: nel campo delle opinioni i nostri avversari sono pazzi.<ref>Da ''Scienza cristiana'', 1907.</ref> (p. 12) *Mai dire la verità a chi non lo merita.<ref>Da ''Journals''.</ref> (p. 136) *Non c'è spettacolo più triste di un giovane pessimista. Fatta eccezione per un vecchio ottimista.<ref>Da ''Mark Twain's paper'', 1902.</ref> (p. 102) ===Attribuite=== *È meglio rimanere in [[silenzio]] ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. :''Better to remain silent and be thought a fool than to speak and remove all doubt.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La prima attribuzione a Mark Twain sembra risalire al 1953, quando tale citazione viene riportata in un articolo di un giornale canadese. La citazione è stata attribuita anche ad [[Abraham Lincoln]] e in misura minore a [[Confucio]], [[John Maynard Keynes]] e [[Arthur Burns]]. Inoltre diversi proverbi esprimono un concetto simile, tra questi ne va ricordato uno incluso nel [[Libro dei Proverbi]] della [[Bibbia]]: «''Anche lo stolto, se tace, passa per saggio | e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.''». In realtà la citazione sembrerebbe appartenere a [[Maurice Switzer]], infatti una prima traccia di questa frase si ritrova proprio nel suo libro, ''Mrs. Goose, Her Book'' del 1907.<ref>{{en}} Cfr. ''[http://quoteinvestigator.com/2010/05/17/remain-silent/ Better to Remain Silent and Be Thought a Fool than to Speak and Remove All Doubt]'', ''QuoteInvestigator.com'', 17 maggio 2010.</ref> La frase viene citata anche da Lisa nel decimo episodio della [[I Simpson (quarta stagione)|quarta stagione]] de ''[[I Simpson]]''. *Il [[golf]] è rovinare una bella passeggiata.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', ''Dalai Editore'', 1992, p. 70. ISBN 88-8598-826-2</ref> :''Golf is a good walk spoiled.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa citazione è stata attribuita a Twain da ''Reader's Digest'' nel 1948 e da ''Peter's Quotations'' nel 1977, ma nessuna fonte diretta sembra confermare questa attribuzione. L'aforisma è apparso per la prima volta nel 1913 su un giornale statunitense, ma in forma anonima. La citazione è stata attribuita nel tempo anche a [[George Bernard Shaw]], [[W. C. Fields]] e a [[Winston Churchill]] (nel film ''[[Lock & Stock – Pazzi scatenati]]''). Non è ancora chiaro chi sia il vero autore della citazione.<ref>{{en}} Citato in Ralph Keyes, ''The Quote Verifier: Who Said What, Where, and When'', Macmillan, 2007, [http://books.google.it/books?id=d6JZryGvfxYC&pg=PA82 p. 82]. ISBN 1429906170</ref> *L'inverno più freddo che ricordi è stato un'estate a [[San Francisco]]. :''The coldest winter I ever spent was a summer in San Francisco.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione non compare in nessuno degli scritti, delle lettere private o di altre pubblicazioni di Mark Twain.<ref>Cfr. ''[http://www.snopes.com/quotes/twain.asp And Never the Twain Shall Tweet]'', ''Snopes.com''</ref> *La musica di [[Richard Wagner|Wagner]] è molto migliore di quello che si potrebbe pensare ascoltandola. :''Wagner music is better than it sounds.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Molti la attribuiscono a Twain, ma la citazione è di [[Edgar Wilson Nye]]. Mark Twain menziona più volte la frase citando esplicitamente Edgar Wilson Nye.<ref>Cfr. Paul F. Boller e John George, ''They Never Said It'', Oxford University Press, 1989, [http://books.google.it/books?id=pZpXkPNgR2cC&pg=PA124 p. 124]. ISBN 0199879168</ref> *Smettere di [[tabagismo|fumare]] è facile. Io l'ho fatto centinaia di volte. :''Giving up smoking is easy. I've done it hundred of times.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La frase non compare in nessuno degli scritti di Mark Twain.<ref>Cfr. Paul F. Boller e John George, ''They Never Said It'', Oxford University Press, 1989, [http://books.google.it/books?id=pZpXkPNgR2cC&pg=PA123 p. 123]. ISBN 0199879168</ref> *Non si sbaglia mai a fare la cosa giusta.<ref>Citata nel film ''[[Lo stagista inaspettato]]'' (The intern) del 2015. La frase è attribuita a Mark Twain dal personaggio di Ben Whittaker ([[Robert De Niro]]).</ref> ==''Gli innocenti all'estero''== *Finalmente avvistammo le coste dell'Italia e, mentre scrutavamo dal ponte nel primo splendido mattino d'estate, la maestosa città di [[Genova]] si levò dal mare, riflettendo, dai suoi cento palazzi, la luce del sole. (p. 137) *Mi piacerebbe restar qui. Preferirei non procedere oltre. Può darsi che ci siano, in Europa, donne più graziose, ma io ne dubito. La popolazione di [[Genova]] è di 120.000 anime; di queste, due terzi sono [[Donne genovesi|donne]], direi, e almeno due terzi delle donne sono belle; ben vestite, fini, leggiadre quanto si può senza essere angeli. Gli angeli, però, non sono molto ben vestiti, mi pare, almeno quelli dei dipinti: non hanno che le ali. E queste donne genovesi sono incantevoli. La più gran parte di queste damigelle son rivestite di una bianca nube dalla testa ai piedi, sebbene molte si adornino in maniera più complicata. Nove su dieci non hanno sul capo null'altro che un sottilissimo velo ricadente sulle spalle a guisa di bianca nebbia. Hanno capelli biondissimi e molte di loro occhi azzurri, ma più spesso si vedono occhi neri e sognanti occhi castani. (pp. 137-138) *Le signore e i gentiluomini di Genova hanno la piacevole abitudine di passeggiare in un ampio parco {{NDR|la [[Spianata dell'Acquasola]]}} in cima a una collina al centro della città, dalle sei alle nove di sera; e quindi, per un altro paio d'ore, di prendere il gelato in un giardino adiacente. Ci recammo nel parco domenica sera. V'erano duemila persone, in gran parte giovanotti e signorine. Gli uomini erano vestiti all'ultima moda parigina e gli abiti delle donne biancheggiavano fra gli alberi come tanti fiocchi di neve. La folla faceva il giro del parco come una grande sfilata. Suonavano le bande e zampillavano le fontane; la luna e le luci a gas illuminavano la scena, che era nell'insieme brillante e animata. (p. 138) * {{NDR|Il [[Lago di Como]] è}} Paradiso di sereno riposo. *Scrutavo ogni viso di [[Donne genovesi|donna]] che passava e mi parevano belli tutti. Mai visto una simile marea di bellezza. Non vedo come un uomo di normale fermezza di carattere possa sposarsi qui {{NDR|a Genova}}, poiché, prima di decidersi, s'innamorerebbe di qualche altra. (p. 138) *"La superba", "la città dai bei palazzi", sono da secoli gli appellativi di [[Genova]]. Certo essa è piena di [[Palazzi dei Rolli|palazzi]], e questi dentro sono sontuosi ma esternamente molto malandati e senza pretese di grandiosità architettonica. "Genova la superba" sarebbe un titolo indovinato se si riferisse alle [[Donne genovesi|donne]].<br>Di palazzi ne abbiamo visitati parecchi: immense moli dagli spessi muri, con grandi scalinate di pietra, pavimenti tassellati di marmo (talvolta lavori a mosaico, di disegno complicato, ornati di cristalli di rocca o di piccoli frammenti di marmo fissati col cemento) e grandiosi saloni con alle pareti dipinti di Rubens, Guido Reni, Tiziano, Paolo Veronese, ecc., e ritratti dei capostipiti della famiglia in elmi piumati e splendide armature, e di patrizie in stupefacenti vestiti di secoli fa. (p. 139) *L'antica [[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|cattedrale di San Lorenzo]] è una delle cose più notevoli che abbiamo visto a Genova: vasta, con colonnati, maestosi pilastri e un grande organo, e la consueta pompa di dorature, dipinti, volte affrescate e così via. Io naturalmente non potrei descriverla: per farlo ci vorrebbe un bel numero di pagine. (p. 141) *Non vi pare che questa faccenda delle [[Reliquia|reliquie]] sia stata un po' gonfiata? In ogni vecchia chiesa in cui entriamo troviamo un frammento della vera croce con alcuni dei chiodi che la tennero insieme. Non voglio insistere, ma direi che di questi chiodi ne abbiamo visti tanti da riempire un barile. Poi c'è la corona di spine; a Parigi conservano una parte di corona nella Sainte Chapelle e una parte a Notre-Dame. Di ossa di San Dionigi, poi, son sicuro di averne viste abbastanza da fare, se necessario, un duplicato del Santo. (p. 142) *Potrei dire che la [[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato|chiesa dell'Annunziata]] è una foresta di bellissime colonne, di statue, di dorature, di dipinti quasi senza numero, ma non darei un'idea esatta della cosa, e a che servirebbe? Fu costruita interamente da un'antica famiglia, che vi esaurì il suo denaro. Ecco dov'è il mistero. Avevamo idea che solo una zecca sarebbe sopravvissuta alla spesa. (pp. 142-143) *In genere le strade sono larghe all'incirca da quattro-cinque piedi a otto, e contorte come cavatappi. Percorri una di queste tetre fenditure, guardi su e vedi il cielo ridotto a somiglianza di un nastro di luce, molto in alto, dove le cime dei palazzi sui due lati della strada quasi si uniscono. Ti sembra di essere sul fondo di qualche terribile abisso, col mondo intero molto al di sopra di te. Ti aggiri a caso attraverso di esse nella maniera più misteriosa e non sai orientarti meglio che se fossi cieco. Non riesci a persuaderti che queste sono vere strade e che i torvi, foschi, mostruosi palazzi siano case, finché non vedi una [[Donne genovesi|donna]] elegante e bella emergere da qualcuna di queste buie e desolate tane che per metà sembrano prigioni. E ti chiedi come possa una così incantevole crisalide venir fuori da un bozzolo tanto poco attraente. (p. 143) *Non saprei immaginare [[Genova]] in rovina. Di archi così massicci, di così poderose fondamenta, su cui poggiano questi torreggianti e vasti edifizi, raramente ne abbiamo già visti; e i grossi blocchi di pietra di cui son fatti questi palazzi non rovineranno mai; muri spessi quanto in America è alta una normale porta non possono crollare. (pp. 144-145) *La nostra ultima visita fu al [[Cimitero monumentale di Staglieno|cimitero]] (costruito per ospitare 60.000 salme) e continueremo a ricordarcelo dopo che avremo dimenticato i palazzi. È un ampio corridoio di marmo fiancheggiato da colonne che si stende intorno a un grande quadrato di terreno libero; il suo spazioso pavimento è di marmo e su ogni lastra c'è un'iscrizione, giacché ogni lastra ricopre una salma. Da una parte e dall'altra, avanzando nel mezzo del passaggio, vi sono monumenti, tombe, figure scolpite squisitamente lavorate, tutte grazia e bellezza. Sono nuove, nivee; ogni lineamento è perfetto, ogni tratto esente da mutilazioni, imperfezioni o difetti; perciò, per noi, queste lunghissime file di incantevoli forme sono cento volte più belle della statuaria danneggiata e sudicia salvata dal naufragio dell'arte antica ed esposta nelle gallerie di Parigi per l'adorazione del mondo. (p. 147) ==''Il principe e il povero''== ===Premessa=== Scriverò un racconto come mi fu narrato da un tizio al quale era stato raccontato dal padre, che a sua volta lo aveva udito narrare dal ''proprio'' padre, cui, analogamente, era stato narrato dal ''suo'' e così via, più indietro e sempre più indietro nel tempo, per trecento anni e oltre, mentre i padri lo trasmettevano ai figli tramandandolo. Può fare parte della storia, può essere soltanto leggenda, una tradizione. Può essere accaduto davvero, può non essere accaduto, ma ''potrebbe'' essere accaduto. Può darsi che i savi e i dotti lo credessero vero nei tempi antichi; può darsi che soltanto gli ignoranti e i semplici lo amassero e vi credessero. (p. 3) ===[[Incipit]]=== Nell'antica città di Londra, in un certo giorno d'autunno nel secondo quarto del secolo sedicesimo, nacque un figlio maschio e indesiderato a una famiglia povera a nome Canty. Quello stesso giorno, un altro bambino inglese nacque, desiderato, a una famiglia ricca a nome Tudor. Anche l'intera Inghilterra lo desiderava. L'Inghilterra aveva per così lungo tempo anelato a lui, e sperato in lui, e pregato Dio per lui, che ora, essendo egli venuto per davvero, il popolo quasi impazzì di gioia. Persone, che si conoscevano appena, si abbracciarono e si baciarono e piansero. Tutti si concessero una vacanza, nobili e plebei, ricchi e poveri, banchettarono e danzarono e cantarono, e divennero molto espansivi; e in questo modo continuarono, per giorni e notti, tutti insieme. (p. 7) ===Citazioni=== *Poi, di quando in quando, i suoi pensieri tornavano ai maltrattamenti inflittigli dai villani ragazzi nell'Ospizio del Cristo, ed egli si diceva: "Quando sarò re, non avranno soltanto pane e un tetto ma anche insegnamenti impartiti mediante i libri, poiché la pancia piena conta poco se la mente e il cuore non sono nutriti. Mi ricorderò diligentemente di questo, affinché la lezione d'oggi non vada sprecata, e il mio popolo non debba soffrirne; l'[[erudizione]], infatti, intenerisce il cuore e genera bontà e carità". (p. 26) *Si trovava lì anche l'[[Assaggiatore]] di Sua Altezza il Principe di Galles, pronto a gustare, talora gli venisse richiesto, qualsiasi cibo sospetto e a correre il pericolo di essere avvelenato. In quel periodo la sua era soltanto una carica onorifica e di rado egli veniva invitato a esercitare le sue funzioni; ma vi erano stati tempi, non molte generazioni prima, in cui la carica di assaggiatore esponeva a grandi pericoli e non era molto ambita. Sembra strano che non si servissero di un cane o di un idraulico, ma tutti gli aspetti della regalità sono strani. (pp. 47-48) *Fece come gli [[Maschio e femmina|uomini]] hanno sempre fatto, e probabilmente faranno sempre, fino alla fine dei tempi... {{NDR|per [[Cucito|cucire]]}} tenne immobile l'ago e cercò di infilare il filo nella cruna, che è l'opposto di come fanno le donne. (pp. 92-93) *Queste erano le [[Canzoni dai libri|ispirate parole]]: *:''Gente delle tenebre, ehilà!'' *:''Peste e morte per chi non ci sta'' *:''A fregare malloppi e a far crepare'' *:''Chi val la pena di eliminare.''<br/><br/> *:''Morte arrecate, uccidete i signori'' *:''Andate qua e là con armi bastanti'' *:''Per farli fuori tutti quanti.'' *:''Quelli che hanno ben più di noi'' *:''Eliminateli per ripulirli poi.'' (p. 134) *«Concedimi una grazia» disse. «Fissami negli occhi in modo ch'io possa vedere se il tuo sguardo è fermo. E ora rispondimi: sono io Miles Hendon?»<br/>«No, non ti conosco.»<br/>«[[Giuramenti dai libri|Giuralo]].»<br/>La risposta fu sommessa, ma chiara: «Lo giuro». (p. 202) *Gli occhi del re ardevano di passione: «Nessuno crede in me» disse Edoardo «e non mi crederai nemmeno tu. Ma non importa. Entro un mese sarai libero; non solo, ma le leggi che hanno disonorato te e svergognato il nome inglese verranno cancellate dai codici. Il mondo è fatto male; i [[Sovrano|sovrani]] dovrebbero frequentare a volte la scuola delle loro stesse leggi, e imparare così a essere misericordiosi». (p. 214) *In Fenchurch Street, un "bel fanciullo, dall'abito costoso", trovavasi in piedi su una sorta di podio per dare al re il benvenuto della città. Ecco gli [[Poesie dai libri|ultimi versi]] del suo saluto: *:''Benvenuto, o re, con lo slancio grande di ogni cuore;'' *:''Benvenuto ancora, per quanto ogni lingua può parlare;'' *:''Gioiosamente, menti e cuori ti accolgon con amore.'' *:''Dio ti conservi, preghiamo, e lunga vita ti possa dare!'' (p. 229) *Tom Canty contemplò intorno a sé il mare di facce entusiaste, e il cuore gli si gonfiò di esultanza e sentì che la sola cosa per cui valesse la pena di vivere a questo mondo consisteva nell'essere un [[re]] e l'idolo di una nazione. (p. 299) ===[[Explicit]]=== Sì, Re [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]] visse soltanto pochi anni, povero ragazzo, ma li visse degnamente. Più di una volta, quando qualche grande dignitario, qualche dorato vassallo della Corona, contestava la sua clemenza e sosteneva che certe leggi da lui emendate erano già sufficientemente clementi e non causavano sofferenze o oppressioni tali da giustificare proteste, il giovane re volgeva sull'interlocutore la luttuosa eloquenza dei suoi grandi occhi compassionevoli e rispondeva: «Che cosa sai tu di sofferenza e oppressioni? Io e il mio popolo le conosciamo, ma tu le ignori».<br/>Il regno di Edoardo VI fu singolarmente misericordioso per quei tempi crudeli. Ora che stiamo per congedarci da lui, cerchiamo di tenerlo presente nel ricordo, per rendergli il giusto merito. (pp. 263-264) ==''Imprecazioni d'autore''== *[[Adamo]] era semplicemente un essere umano e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era [[proibizione|proibita]]. Lo sbaglio fu di non proibirgli il [[Serpenti nella Bibbia|serpente]], perché allora avrebbe mangiato il serpente. *Alcune persone pensano che l'[[onestà]] sia sempre la tattica migliore. È una superstizione. A volte, la mera impressione di onestà vale sei volte tanto. *Buoni amici, buoni libri e una coscienza sonnacchiosa: questa è la [[vita]] ideale. *Che privilegio aveva Adamo! Quando diceva qualcosa di buono, sapeva che nessuno l'aveva detta prima. *Chiunque abbia vissuto abbastanza da capire cosa sia la vita, sa quale profondo debito di gratitudine dobbiamo ad Adamo, il primo grande benefattore della nostra razza. Egli portò la morte nel mondo. *Ci sono molte cose divertenti al mondo: una di queste è l'idea concepita dall'uomo bianco di essere meno selvaggio degli altri selvaggi. *Creare l'uomo fu un'idea bizzarra e originale, ma aggiungere la [[pecora]] fu una tautologia. *Dapprima Dio creò gli idioti. Per esercitarsi. Poi creò i comitati scolastici locali. *Il [[banchiere]] è un uomo che ti presta l'[[ombrello]] quando c'è il sole e se lo riprende quando inizia a piovere. *Il frastuono non dimostra niente. Spesso una [[gallina]] che ha appena deposto un uovo schiamazza come se avesse deposto un asteroide. *L'[[irriverenza]] è la mancanza di rispetto che una persona ha per il tuo dio; non esiste una parola che descriva la tua mancanza di rispetto nei confronti del suo dio. *L'opinione secondo cui nessun [[gentiluomo]] impreca è completamente sbagliata. Si può imprecare e continuare a essere un gentiluomo se lo si fa in modo simpatico, benevolo e affettuoso. *La [[fama]] edificata sulla menzogna diviene presto uno spiacevole ostacolo. È facile indurre a credere una menzogna, ma è faticoso smontare il lavoro fatto. *La prima cosa che un [[missionario]] insegna al selvaggio è l'[[indecenza]]. *Lo spirito dell'[[ira]] è peccato, non le parole; e lo spirito dell'ira è l'imprecazione. Cominciamo a bestemmiare prima di poter parlare. *Ma siamo fatti tutti allo stesso modo: quando conosciamo qualcosa, non proviamo che disprezzo per quelli che non la conoscono. *Nessun [[dolore]] dal quale siamo afflitti può essere definito infimo: in base alle leggi eterne della proporzione, un bambino che smarrisce la sua bambola e un re che smarrisce la sua corona sono eventi delle stesse dimensioni. *Niente spinge a commettere crimini finanziari più di una grande miseria o una grande ricchezza. *Ogni razza decide da sé cosa è indecente. La natura non conosce indecenze. È l'uomo a inventarle. *Quando ci ricordiamo di essere tutti [[follia|folli]], i misteri della vita scompaiono e la vita trova una spiegazione. *Se desiderate infliggere una punizione perfida e crudele a un giovane, obbligatelo a tenere un [[diario]] ogni anno. *Ricordate quel venerabile [[Proverbi dai libri|proverbio]]: i bambini e gli sciocchi dicono sempre la [[verità]]. La conseguenza logica è ovvia: gli adulti e i saggi non la dicono mai. *Una delle prove dell'immortalità dell'[[anima]] è che tantissimi vi hanno creduto. Tantissimi hanno anche creduto che il mondo fosse piatto. ==''L'uomo che corruppe Hadleyburg''== ===[[Incipit]]=== Successe molti anni fa. Hadleyburg era la più retta, la più onesta città di tutta la regione circostante. S'era guadagnata questa fama intemerata nel corso di tre generazioni, ed era più fiera di essa che di qualunque altro suo bene. Ne era talmente fiera che cominciava a inculcare i principi di un onesto comportamento ai bambini quando erano ancora in fasce, continuando poi a farne il principale elemento della loro educazione. Per tutto il periodo della formazione del carattere essi venivano tenuti accuratamente lontani dalle tentazioni, di modo che in loro l'onestà avesse ogni possibilità di rafforzarsi e consolidarsi, fino a divenir parte della loro stessa carne. Le città vicine erano invidiose di questo onorevole primato, e fingevano di disprezzarlo, di considerarlo soltanto vanità; con tutto ciò erano costrette a riconoscere che Hadleyburg era proprio una città incorruttibile, e se aveste insistito, avrebbero anche finito per ammettere che per un giovanotto il semplice fatto di essere di Hadleyburg era la migliore raccomandazione per ottenere un buon posto. ===Citazioni=== *Ero pulito... artificialmente, come gli altri; e come gli altri caddi quando venne la tentazione. *Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. *La responsabilità è individuale, non della comunità. ==''La terribile lingua tedesca''== *Di sicuro non esiste un'altra lingua che sia così trasandata e asistematica, e così schiva ed elusiva da comprendere. Ti infarini, qua e là, nel peggiore dei modi; e quando alla fine pensi di aver afferrato una regola che offra una solida base, e così riposarti un attimo, tra la rabbia generale e la confusione di dieci parti del discorso, giri la pagina e leggi: "Lo studente presti molta attenzione alle seguenti eccezioni." Scorri l'occhio lungo la pagina e scopri che ci sono più eccezioni alla regola rispetto ai casi in cui essa vale. :''Surely there is not another language that is so slipshod and systemless, and so slippery and elusive to the grasp. One is washed about in it, hither and thither, in the most helpless way; and when at last he thinks he has captured a rule which offers firm ground to take a rest on amid the general rage and turmoil of the ten parts of speech, he turns over the page and reads, "Let the pupil make careful note of the following exceptions." He runs his eye down and finds that there are more exceptions to the rule than instances of it.''<ref name=awful/> *Ogni sostantivo ha un genere, e non esiste un senso né un metodo per assegnarli; così il genere di ognuno deve essere imparato separatamente e a memoria. Non c'è altro modo. Per fare ciò devi avere la memoria di un libro di memorandum. In tedesco una giovane ragazza non ha sesso, mentre una rapa sì. Pensa a quale eccitata riverenza viene mostrata per la rapa, e a quale insensibile mancanza di rispetto per la ragazza. :''Every noun has a gender, and there is no sense or system in the distribution; so the gender of each must be learned separately and by heart. There is no other way. To do this one has to have a memory like a memorandum-book. In German, a young lady has no sex, while a turnip has. Think what overwrought reverence that shows for the turnip, and what callous disrespect for the girl.''<ref name=awful/> *Ci sono persone nel mondo che avranno un bel po' di problemi a indicare le colpe in una religione o una lingua, per poi occuparsi apaticamente dei loro affari senza aver suggerito un qualunque rimedio. Io non sono quel tipo di persona. Io ho dimostrato che la lingua tedesca necessita d'esser riformata. Molto bene, sono pronto a riformarla. Almeno io sono pronto ad avanzare gli opportuni suggerimenti. Certo una strada come questa potrebbe essere immodesta in un'altra lingua; ma io ho dedicato più di nove intere settimane, dalla prima all'ultima, ad uno studio attento e critico di questa lingua, e perciò ho acquisito una sicurezza nella mia abilità di riformarla che nessuna mera e superficiale cultura avrebbe potuto conferirmi. :''There are people in the world who will take a great deal of trouble to point out the faults in a religion or a language, and then go blandly about their business without suggesting any remedy. I am not that kind of person. I have shown that the German language needs reforming. Very well, I am ready to reform it. At least I am ready to make the proper suggestions. Such a course as this might be immodest in another; but I have devoted upward of nine full weeks, first and last, to a careful and critical study of this tongue, and thus have acquired a confidence in my ability to reform it which no mere superficial culture could have conferred upon me.''<ref name=awful/> *Innanzitutto, abolirei il caso dativo. Confonde i plurali; e, inoltre, nessuno sa mai quando si trova nel caso dativo, tranne quando lo scopre in maniera accidentale – e poi non sa quando o dove è entrato nel caso dativo, o da quant'è che è entrato nel caso dativo, o quando starà per uscirne. Il caso dativo è solo una follia ornamentale – è meglio scartarlo. :''In the first place, I would leave out the Dative case. It confuses the plurals; and, besides, nobody ever knows when he is in the Dative case, except he discover it by accident – and then he does not know when or where it was that he got into it, or how long he has been in it, or how he is going to get out of it again. The Dative case is but an ornamental folly – it is better to discard it.''<ref name=awful/> *In secondo luogo, sposterei il verbo più in su, all'inizio. Puoi usare il miglior verbo possibile, ma mi rendo conto che con questo non riuscirai mai ad abbattere sul serio un soggetto nel tedesco attuale – riuscirai solo ad azzopparlo. Quindi io insisto che questa parte importante del discorso debba essere spostata all'inizio, in una posizione dove possa essere vista facilmente a occhio nudo. :''In the next place, I would move the Verb further up to the front. You may load up with ever so good a Verb, but I notice that you never really bring down a subject with it at the present German range – you only cripple it. So I insist that this important part of speech should be brought forward to a position where it may be easily seen with the naked eye.''<ref name=awful/> *Terzo, importerei qualche parola forte dalla lingua inglese – per imprecare, e anche per l'uso nel descrivere ogni tipo di argomento vigoroso in modo vigoroso. :''Thirdly, I would import some strong words from the English tongue – to swear with, and also to use in describing all sorts of vigorous things in a vigorous ways.''<ref name=awful/> *"Verdammt", e i suoi ampliamenti e variazioni, sono parole che hanno un sacco di significati, ma i suoni sono così deboli e inefficaci che le donne tedesche possono usarli senza peccato. Le donne tedesche che non possono essere indotte a commettere un peccato attraverso una qualunque persuasione o impulso, subito scoppiano in una di queste piccole e inoffensive parole quando strappano i loro vestiti o non gradiscono la zuppa. Il suono è maligno tanto quanto il nostro "Accipicchia!". Le donne tedesche costantemente dicono "Ach! Gott!", "Mein Gott!", "Gott in Himmel!", "Herr Gott", "Der Herr Jesus!", ecc. Forse pensano che le nostre donne abbiano il loro stesso modo di fare; lo dico perché una volta ho sentito una gentile ed amabile vecchia tedesca dire ad una dolce giovane americana; "Le due lingue sono così simili – che bello; noi diciamo "Ach! Gott!" e voi dite "Cavolo!"". :''"Verdammt", and its variations and enlargements, are words which have plenty of meaning, but the sounds are so mild and ineffectual that German ladies can use them without sin. German ladies who could not be induced to commit a sin by any persuasion or compulsion, promptly rip out one of these harmless little words when they tear their dresses or don't like the soup. It sounds about as wicked as our "My gracious". German ladies are constantly saying, "Ach! Gott!", "Mein Gott!", "Gott in Himmel!", "Herr Gott", "Der Herr Jesus!" etc. They think our ladies have the same custom, perhaps; for I once heard a gentle and lovely old German lady say to a sweet young American girl: "The two languages are so alike – how pleasant that is; we say "Ach! Gott!" you say "Goddamn"".''<ref name=awful/> *Quarto, riorganizzerei i sessi e li distribuirei conformemente al volere del creatore. Questo come forma di rispetto, se non altro. :''Fourthly, I would reorganizes the sexes, and distribute them accordingly to the will of the creator. This as a tribute of respect, if nothing else.''<ref name=awful/> *Quinto, la farei finita con quelle enormi lunghe parole composte; oppure chiederei a chi parla di pronunciarle a pezzi, con pause per farci riprendere. Eliminarle totalmente sarebbe un'ottima cosa, perché le idee vengono recepite e digerite molto più facilmente quando arrivano una alla volta anziché in blocco. Il cibo intellettivo è come qualsiasi altro; è più gradevole e più benefico assumerlo con un cucchiaio che con una pala. :''Fifthly, I would do away with those great long compounded words; or require the speaker to deliver them in sections, with intermissions for refreshments. To wholly do away with them would be best, for ideas are more easily received and digested when they come one at a time than when they come in bulk. Intellectual food is like any other; it is pleasanter and more beneficial to take it with a spoon than with a shovel.''<ref name=awful/> *Sesto, chiederei a chi parla di fermarsi quando ha finito, e non di attaccare una sfilza di quegli inutili "haben sind gewesen gehabt haben geworden seins" alla fine del suo discorso. Questa sorta di cianfrusaglia svilisce un discorso, invece di aggiungervi purezza. Sono perciò un'offesa, e dovrebbero essere scartati. :''Sixthly, I would require a speaker to stop when he is done, and not hang a string of those useless "haben sind gewesen gehabt haben geworden seins" to the end of his oration. This sort of gewgaws undignify a speech, instead of adding a grace. They are, therefore, an offense, and should be discarded.''<ref name=awful/> *Settimo, scarterei le parentesi. E anche le doppie parentesi, le triple parentesi, le n-parentesi, e allo stesso modo la parentesi-regina finale che chiude tutto quanto l'insieme. Chiederei a ogni individuo, sia esso alto o basso, di distendere un discorso chiaro e semplice, oppure di avvolgerlo, sedercisi sopra e starsene in pace. Infrazioni a questa legge dovrebbero essere punibili con la morte. :''Seventhly, I would discard the Parenthesis. Also the reparenthesis, the re-reparenthesis, and the re-re-re-re-re-reparentheses, and likewise the final wide-reaching all-inclosing king-parenthesis. I would require every individual, be he high or low, to unfold a plain straightforward tale, or else coil it and sit on it and hold his peace. Infractions of this law should be punishable with death.''<ref name=awful/> *Ottavo e ultimo, terrei Zug e Schlag, con i loro pendagli, e getterei via il resto del vocabolario. Questo semplificherebbe la lingua. :''And eighthly, and last, I would retain Zug and Schlag, with their pendants, and discard the rest of the vocabulary. This would simplify the language.''<ref name=awful/> *In base ai miei studi di filologia sono arrivato alla conclusione che una persona dotata riesce ad imparare l'inglese (se si esclude l'ortografia e la pronuncia) in trenta ore, il francese in trenta giorni e il tedesco in trent'anni. È ovvio che la lingua tedesca ha bisogno di essere rimodellata e riparata. Se rimanesse così com'è dovrebbe essere accantonata, con dolcezza e riverenza, tra le lingue morte, perché solo i morti hanno tempo sufficiente per impararla. :''My philological studies have satisfied me that a gifted person ought to learn English (barring spelling and pronouncing) in thirty hours, French in thirty days, and German in thirty years. It seems manifest, then, that the latter tongue ought to be trimmed down and repaired. If it is to remain as it is, it ought to be gently and reverently set aside among the dead languages, for only the dead have time to learn it.''<ref name=awful>{{en}} Da ''[https://www.cs.utah.edu/~gback/awfgrmlg.html The Awful German Language]'', appendice di ''A Tramp Abroad'' (1880).</ref> ==''Le avventure di Huckleberry Finn''== ===Avviso=== Chiunque cercherà di trovare uno sco-<br/> po in questa storia verrà perseguito a<br/> termini di legge; chiunque cercherà di<br/> trovare una morale verrà bandito;<br/> chiunque cercherà di trovare una tra-<br/> ma verrà fucilato.<br/> <br/> PER ORDINE DELL'AUTORE<br/> IL CAPO DELLA SUSSISTENZA<br/> (p. 11) ===[[Incipit]]=== ====Giovanni Baldi==== Voi di me non sapete niente se non avete letto un libro che si chiama ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma questo non importa. Questo libro l'ha fatto Mr. Mark Twain, e lui ha detto la verità, in genere. Certe cose le ha tirate in lungo, ma di solito ha detto la verità. Ma questo è niente. Non ho mai visto nessuno che non ha contato delle balle, prima o poi, tranne zia Polly, o la vedova, o magari Mary. La zia Polly – cioè la zia Polly di Tom – e Mary e la vedova Douglas, beh, c'è tutto in quel libro, che in genere è un libro veritiero, anche se un po' tirato in lungo, come ho detto prima. {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Giovanni Baldi, Garzanti, 2002}} ====Enzo Giachino==== Voi non potete sapere niente di me, senza che avete letto un libro chiamato ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma non importa molto. Quel libro è stato fatto dal signor Mark Twain, che di solito ha detto la verità, o quasi. Qualche volta ha esagerato un poco, ma in genere ha detto il vero. È già qualcosa. Io non ho mai conosciuto nessuno che, in vita sua, non ha mai contato storie, se non è zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Zia Polly è la zia Polly di Tom e di Mary; e della vedova Douglas se ne parla in quel libro, che è quasi vero. Con qualche ricamo, s'intende.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Enzo Giachino, Einaudi, 1994}} ====Gabriele Musumarra==== Voi non sapete nulla di me, a meno che non abbiate letto un libro chiamato Le avventure di Tom Sawyer; ma non importa. Quel libro fu scritto dal signor Mark Twain, che per lo più disse la verità. C'erano delle esagerazioni, ma per lo più egli disse la verità. Questo non dimostra nulla. Non ho mai conosciuto nessuno che una volta o l'altra non dicesse bugie, eccetto zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Zia Polly – la zia di Tom, cioè – e Mary, e la vedova Douglas: in quel libro ci sono tutte, ed è un libro per lo più sincero; con qualche esagerazione, come ho già detto.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Gabriele Musumarra, Rizzoli}} ====Giuseppe Culicchia==== Voi non sapete niente di me, senza che avete letto un libro intitolato ''Le avventure di Tom Sawyer'', ma non importa. Quel libro l'ha fatto il signor Mark Twain, che ha detto la verità, più o meno. Certe cose le ha esagerate un po', ma è stato abbastanza sincero. Che è già qualcosa. Non ho mai visto nessuno che una volta o l'altra non ha cacciato qualche balla, a parte zia Polly, o la vedova, o forse Mary. Della zia Polly, che poi è la zia Polly di Tom, e di Mary, e della vedova Douglas, se ne parla in quel libro, che è un libro quasi vero; con qualche esagerazione, come ho detto. (p. 13) ===Citazioni=== *Poi una caviglia ha attaccato a [[Prurito|prudermi]], ma mica me la potevo grattare; e poi si è messo a prudermi un orecchio, e poi la schiena, proprio in mezzo alle spalle. Mi sembrava di morire, se non mi grattavo. Beh, è una cosa che ho già notato un mucchio di volte. Se sei con gente di classe, o a un funerale, o cerchi di dormire quando non hai sonno, insomma se sei da qualche parte dove non devi grattarti, allora stai sicuro che ti viene da grattarti in un migliaio di posti. (pp. 16-17) *Così Tom ha tirato fuori un pezzo di carta che ci aveva scritto su il [[Giuramenti dai libri|giuramento]], e ce lo ha letto. Ogni ragazzo doveva giurare fedeltà alla banda, e di non rivelare mai a nessuno i suoi segreti, e se qualcuno faceva del male a un ragazzo della banda, chiunque riceveva l'ordine di uccidere quella persona e la sua famiglia doveva farlo, e non poteva né dormire né mangiare finché non li aveva assassinati tutti e gli aveva tracciato col pugnale una croce sul petto, che era il segno della banda. E nessuno che non apparteneva alla banda poteva usare quel segno, e se lo usava doveva essere perseguito, e se lo usava ancora una volta allora bisognava ammazzarlo. E se qualcuno che apparteneva alla banda rivelava i suoi segreti, allora bisognava tagliargli la gola, e poi bruciare il cadavere e disperdere le ceneri, e il suo nome doveva essere cancellato col sangue dalla lista e non essere mai più menzionato dalla banda, ma esecrato e dimenticato, per sempre. (p. 19) *Così si è messa a trafficare, e [[Quiz dai libri|mi fa]]:<br/>"Dimmi, quando una vacca è stesa a terra, da quale parte si alza su per prima? Rispondi subito, senza pensarci. Da quale parte si alza su per prima?".<br/>"La parte di dietro, signora."<br/>"Bene. E un cavallo, allora?"<br/>"La parte davanti, signora."<br/>"Su un albero dov'è che cresce il muschio?"<br/>"A nord."<br/>"Se quindici mucche brucano sul fianco di una collina, quante di loro mangiano con la testa puntata nella stessa direzione?"<br/>"Tutte e quindici, signora."<br/>"Beh, credo che sei vissuto in campagna ''davvero''. Pensavo che magari cercavi di contarmi di nuovo delle storie. [...]" (pp. 69-70) *Era proprio come nel vecchio [[Proverbi dai libri|proverbio]]: "Dai un dito a un negro che quello si piglia tutto il [[braccio]]". (p. 95) *Mentre mi vestivo mi ha chiesto com'è che mi chiamavo, ma prima che potevo rispondergli ha attaccato a raccontarmi di una ghiandaia azzurra e di un coniglietto che aveva trovato nei boschi un paio di giorni prima, e mi ha chiesto dov'era Mosè, quando si era spenta la candela. Io gli ho risposto che non lo sapevo, non ne avevo proprio mai sentito parlare.<br/>"Beh, indovina," mi fa lui.<br/>"Come faccio a indovinare," dico io, "se questa storia non l'ho mai sentita?"<br/>"Ma puoi provarci, no? È facile."<br/>"Quale candela?" gli faccio.<br/>"Beh, una candela qualsiasi,» mi dice.<br/>"Non lo so proprio dov'è che era," dico. "Dov'era?"<br/>"Ma era al buio! Ecco dov'è che era!"<br/>"Beh, e se lo sapevi dov'era, perché me lo hai chiesto?"<br/>"Oh, insomma, quanto sei scemo, è un [[Indovinelli dai libri|indovinello]], no? [...]" (p. 104) *"Che roba è una [[faida]]?"<br/>"Ehi, ma da dove vieni? Non sai che roba è una faida?"<br/>"Mai sentita prima. Dimmelo tu che è."<br/>"Beh," mi fa Buck, "una faida funziona così. Un tizio litiga con un altro tizio, e lo ammazza; allora il fratello del tizio ammazza lui; poi gli altri fratelli, da una parte e dall'altra, si ammazzano tra loro; poi tocca ai cugini, e poco per volta si ammazzano tutti, e la faida finisce. Ma è una cosa lenta, e ci vuole un bel po' di tempo." (p. 113) *Abbiamo deciso che non c'era un posto migliore della nostra [[zattera]] per sentirsi come a casa, dopo tutto. Negli altri posti c'è troppa gente e si soffoca, ma su una zattera no. Ti senti proprio libero e comodo e bene, su una zattera. (p. 121) *Avevamo tutto quanto il cielo, lassù, scintillante di [[Stella|stelle]], e ci mettevamo a guardarle sdraiati a terra, e discutevamo se le aveva fatte qualcuno o se erano venute fuori così, da sole, e secondo Jim le aveva fatte qualcuno, ma secondo me erano venute fuori da sole, perché pensavo che ci voleva troppo tempo per farne così tante. Jim allora diceva che era stata la luna a farle, e beh, la cosa mi sembrava abbastanza ragionevole, così non ribattevo niente, perché una volta avevo visto una rana fare talmente tante uova che naturalmente poteva essere andata a quel modo. Guardavamo anche le [[Meteora|stelle cadenti]], per vedere dove finivano. Per Jim erano stelle venute male che venivano buttate via dal nido. (pp. 123-124) *Non è colpa mia se non sono nato duca, e non è colpa vostra se non siete nato re, perciò perché stare in pena? Cerca di prendere le cose per come vengono, è il mio [[Motti dai libri|motto]]. (p. 129) *La cosa ha fatto sparire quel senso di disagio, e ci ha messi proprio di buonumore, perché era davvero una triste faccenda non andare d'accordo su una [[zattera]]; perché quello che vuoi, più di ogni altra cosa al mondo, su una zattera, è che tutti sono soddisfatti, e si sentono bene con gli altri. (p. 129) *Ma il [[Essere o non essere|soliloquio di Amleto]], mio caro, il pezzo più celebre di Shakespeare. Ah, è sublime, sublime! Ogni volta fa venire giù il teatro. (Duca, p. 139) *Ecco com'è che vanno le cose: uno fa [[cattiva azione|qualcosa di brutto]], e poi non gli va di pagarne conseguenze. Dicono che, finché riesci a nasconderlo, non ti capita niente di male. (p. 210) *Ma è sempre così: non fa differenza se ti comporti bene o male, la [[coscienza morale|coscienza]] non è intelligente, e ti accusa sempre. Se avevo un cane bastardo intelligente quanto la coscienza di una persona, lo avvelenavo subito. Prende più posto che tutto il resto, dentro uno, la coscienza, e non serve a nulla, proprio a nulla. (pp. 227-228) *Che testa che aveva per essere appena un ragazzo! Se ce l'avevo io la testa di [[Tom Sawyer]], non la cambiavo manco per diventare duca, o secondo ufficiale su un battello, o clown in un circo, per niente al mondo che la cambiavo. (p. 228) *"Lo scudo sfoggerà una banda d'''or'' in quarto destro, una croce di Sant'Andrea ''murrey'' sulle fasce, con un cane, dormiente, a mo' di emblema, con sotto un piede una catena merlata, simbolo di schiavitù, con un gallone ''vert'' in sommo trinciato e tre linee infiorate in campo ''azure'', e con punte del centro rampanti su un gallone dentato. Sulla cresta, ''sable'', un negro che fugge, con un fagotto sulle spalle, sulla banda sinistra, e una coppia di caprioli a supporto, che poi saremmo tu e io, e il [[Motti dai libri|motto]] ''Maggiore fretta, minore atto''. L'ho preso da un libro, e vuol dire che più fai in fretta e meno cose fai". (Tom Sawyer, p. 253) ===[[Explicit]]=== Tom ormai è guarito, e porta la pallottola al collo attaccata alla catena dell'orologio, e guardare sempre che ora è, così non mi resta più niente da scrivere, e ne sono proprio contento forte, perché se sapevo che fatica si faceva a scrivere un libro mica mi ci mettevo, e adesso la pianto. Ma secondo me è meglio che parto per i Territori Indiani prima degli altri, perché la zia Sally dice che vuole adottarmi e incivilizzarmi e non ci penso proprio. Ci sono già passato. <br/> {{destra|SINCERAMENTE VOSTRO, HUCK FINN}} (p. 285) ===Citazioni su ''Le avventure di Huckleberry Finn''=== *Mark Twain (è importante ripeterlo) ha scritto ''Huckleberry Finn'', libro che da solo basta per la gloria. Libro né umoristico né tragico, libro semplicemente felice. ([[Jorge Luis Borges]]) *Tutta la letteratura moderna viene fuori da un libro di Mark Twain: ''Huckleberry Finn''. Se lo legge si fermi però quando i ragazzi perdono il negro Jim. Quella è la fine, il resto è trucco. Ma è il nostro libro più bello, e tutto quanto è stato scritto in America viene di lì: prima non c'è niente e dopo niente che lo valga. ([[Ernest Hemingway]]) ==''Le avventure di Tom Sawyer''== ===[[Incipit]]=== ====Gianni Celati==== «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Dove s'è cacciato sto ragazzo? Ohu, Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> L'anziana signora abbassò gli occhiali e ci guardò per di sopra, intorno nella stanza; poi se li alzò e ci guardò per di sotto. Di rado o quasi mai ci guardava attraverso, per una cosa da niente come un bambino; dato che questi erano il suo paio da festa, l'orgoglio del suo cuore, ed erano stati fatti per lo "stile" più che per la praticità; avrebbe potuto guardare attraverso un paio di coperchi da stufa, per quello che cambiava. Rimase perplessa un attimo, e disse, neanche tanto arrabbiata, ma abbastanza forte per farsi sentire dai mobili: <br> «Ve', se ti metto le mani 'dosso, giuro che...»<br> ====Rossana Guarnieri==== «Tom!» <br> Nessuna risposta. <br> «Tom!» <br> Ancora silenzio. <br> «Vorrei proprio sapere che cosa sta combinando quel ragazzo. Ehi Tom!» <br> La vecchia signora abbassò gli [[occhiali]] e lanciò un occhiata alla stanza al di sopra delle lenti, poi li sistemò di nuovo sul naso e guardò dal di sotto. Accadeva assai di rado che ci guardasse attraverso quando l'oggetto della sua attenzione era una cosa da poco come un ragazzino, perché quegli occhiali erano i suoi migliori, roba di cui sentirsi orgogliosi, ed erano stati fatti per bellezza, non per utilità; tanto che un paio di coperchi da stufa avrebbero prodotto lo stesso effetto. Per un momento assunse un'aria perplessa, poi disse, non minacciosamente, ma con un tono abbastanza alto da farsi sentire anche dai mobili: <br> «Beh, se riesco a metterti le mani addosso...»<br> ====Stella Sacchini==== "TOM!" <br> Nessuna risposta. <br> "TOM!"<br> Nessuna risposta. <br> "Che starà combinando, quel ragazzo? Vorrei proprio saperlo! Ehi, TOM!" <br> Nessuna risposta <br> La vecchia signora abbassò gli occhiali sul naso e diede un'occhiata, da sopra, alla stanza intorno; poi li spinse di nuovo su e guardò fuori, da sotto le lenti. Ci guardava ''attraverso'' di rado, o mai, per cercare una cosa piccina come un ragazzo; quello era il suo paio di occhiali buoni, l'orgoglio del suo cuore, e non dovevano rispondere a criteri di utilità, ma di "stile"; ci avrebbe visto altrettanto bene attraverso due piastre da cucina. Per un momento parve perplessa, poi disse con meno foga ma sempre abbastanza forte per farsi sentire dalla mobilia: <br>"Guarda che se t'acchiappo, ti..." (p. 11) ===Citazioni=== *Senza rendersene conto, aveva scoperto una [[Regole dai libri|legge]] importantissima che regola l'agire umano: e cioè che per indurre un uomo o un ragazzo a [[Desiderio|desiderare]] qualcosa, basta far sì che quella cosa risulti difficile da ottenere. (2016, p. 25) *[[Huckleberry Finn|Huckleberry]] era cordialmente detestato e temuto da tutte le madri del paese, perché era un fannullone, un fuorilegge, volgare e cattivo – e perché tutti i loro figli lo ammiravano da morire, e per divertirsi cercavano la sua compagnia proibita, e avrebbero tanto voluto avere il coraggio di essere come lui. [...] Huckleberry indossava sempre abiti smessi, da adulto: un perenne e svolazzante trionfo di stracci. Il cappello era una vasta rovina con un'ampia mezzaluna ritagliata dalla falda; il cappotto, quando ne portava uno, gli arrivava fin quasi ai calcagni e aveva i bottoni posteriori che gli scendevano ben sotto la vita; aveva una bretella sola a tener su le braghe: il cavallo era sceso e i calzoni gli stavano appesi come un sacco che non conteneva niente, e in fondo i risvolti sfrangiati strascicavano nella polvere, se non li rimboccavi.<br/>Huckleberry andava e veniva come gli pareva a lui. Col bel tempo dormiva sugli usci delle case e in un grosso barile vuoto quando pioveva; non doveva andare a scuola né in chiesa, o chiamare qualcuno signore, o obbedire ad anima viva; poteva andare a pesca o a nuotare quando e dove decideva lui, e starci tutto il tempo che voleva; nessuno gli vietava di azzuffarsi; poteva restare alzato finché gli andava; era sempre il primo ragazzo a girare scalzo in primavera e l'ultimo a rimettersi le scarpe in autunno; non doveva mai lavarsi, né mettersi vestiti puliti; poteva imprecare a tutto spiano. In una parola, ciò che rende preziosa la vita, quel ragazzo ce l'aveva. Così la pensava ogni oppresso e vessato ragazzo perbene di St Petersburg. (2016, pp. 55-56) *Eccolo là! Ma come si fa a dire di curare i porri con l'acqua morta a 'sto modo da scemi! Guarda che così non ti funziona mica. Ci devi andare da solo nel bosco, dove sai che c'è un tronco con l'acqua morta, e a mezzanotte precisa ti metti con la schiena contro il tronco e ci ficchi la mano dentro e dici:<br/>{{destra|Grano d'orzo, grano d'orzo, acqua morta a più non posso,<br/>mescola mescola, spalma sul porro e te lo toglierai di dosso}}e poi vai via subito, undici passi, con gli occhi chiusi, e poi fai tre giri su te stesso e vai dritto a casa senza parlare con nessuno. Perché se parli l'[[Incantesimi dai libri|incantesimo]] si spezza. ([[Tom Sawyer]]; 2016, pp. 57-58) *"Pigli un fagiolo, lo spacchi a metà, e poi fai un taglio al porro per farci uscire un po' di sangue, e poi metti il sangue su un pezzetto del fagiolo, e poi scavi una buca e ce lo seppellisci verso mezzanotte dove c'è un crocicchio, quando che c'è la luna nuova, e poi il resto del fagiolo ci dai fuoco. E allora vedi che il pezzetto che ha il sangue comincia a tirare e tirare, ché vuol far venire l'altro pezzetto, e allora il sangue comincia a tirare il porro, e tu vedi come viene via subito."<br/>"Sì, è proprio così che si fa, Huck... proprio così; però se quando lo seppellisci [[Incantesimi dai libri|dici]] 'Fagiolo, sta' giù; porro sciò; a darmi fastidio non tornare più!' è meglio. [...]" (2016, p. 58) *Be', ti pigli il tuo gatto e vai al camposanto verso mezzanotte quando che hanno seppellito qualche mascalzone; e quand'è mezzanotte viene un diavolo, o anche due o tre, ma tu non li vedi, senti solo qualcosa che pare il vento, o magari li senti che parlano; e quando che si portano via il tizio, tu gli lanci dietro il gatto e [[Incantesimi dai libri|dici]] 'Diavolo segui il corpo, gatto segui il diavolo, porri seguite il gatto, e ''io'' con voi ho fatto!'. 'Sta roba qui ti porta via ''qualunque'' porro. ([[Tom Sawyer]]; 2016, p. 58) *"Huck Finn e Tom Sawyer [[Giuramenti dai libri|giura]] che terranno la bocca chiusa su questo e possano cascare morti per strada se parlano e marcire lì". (2016, p. 88) *"Va bene. Ora dite la [[Parole d'ordine dai libri|parola d'ordine]]."<br/>Due rochi sussurri consegnarono all'unisono la stessa tremenda parola alla notte minacciosa:<br/>"SANGUE!". (2016, p. 106) *Scoprì allora un fatto nuovo, e cioè che [[Promessa|promettere]] di non fare una cosa è il metodo più sicuro al mondo per farsi venire voglia proprio di quella cosa. (2016, p. 166) *"[...] Conosci [[Robin Hood]], Huck?"<br/>"No. Chi è Robin Hood?"<br/>"Ma come! È stato uno dei più grandi uomini mai esistiti in Inghilterra... e il migliore. Era un bandito."<br/>"Perdincibacco, magari lo facevo anch'io! Chi derubava?"<br/>"Soltanto sceriffi e vescovi e gente ricca e re, e roba del genere. Ma ai poveri non dava mai fastidio. Gli voleva bene, ai poveri. Divideva con loro tutto, in parti uguali."<br/>"Allora mi sa proprio che era una brava persona."<br/>"Certo che lo era, Huck. Oh, era l'uomo più nobile che è mai esistito. Non ce n'è più di uomini come lui, adesso, te lo dico io. Poteva battere chiunque in Inghilterra con una mano legata dietro la schiena; e col suo arco di tasso riusciva a centrare una monetina da dieci centesimi lontana un miglio e mezzo, e non sbagliava un colpo." (2016, p. 188) ===[[Explicit]]=== Termina così questo racconto. Dato che vuole essere soltanto la storia di un ''ragazzo'', deve fermarsi qui; la narrazione non potrebbe seguitare a lungo, senza diventare la storia di un ''uomo''. Quando si scrive un romanzo sugli adulti, tutti conoscono il punto esatto dove fermarsi: e cioè, al matrimonio; ma quando si scrive di giovani, bisogna fermarsi dove meglio si riesce.<br/>Quasi tutti i personaggi che compaiono in questo libro sono ancora vivi, e sono ricchi e felici. Un giorno o l'altro forse varrà la pena di riprendere la storia dei personaggi più giovani, per vedere che genere di uomini e di donne sono diventati; pertanto sarà più saggio non rivelare nulla su quella parte della loro vita, per il momento.<br/><br/>Fine (2016, p. 258) ==''Lettere dalla Terra''== *Alla fine comparve la [[scimmia]], e tutti compresero che l'uomo era ormai vicino. E fu proprio così. La scimmia continuò a svilupparsi per cinque milioni di anni, e quindi si trasformò in uomo, almeno in apparenza. *Con sottile ironia nobilitiamo [[Dio]] con l'appellativo di Padre, pur sapendo bene che un padre come lui lo impiccheremmo, se riuscissimo a catturarlo. *Da trent'anni gli astronomi cristiani sanno che la loro divinità ha creato la Terra, ma non le stelle, in quei fatidici sei giorni, ma l'astronomo cristiano non entra nei particolari, né lo fa il prete. *Il [[Dio]] di questa gente ha mostrato loro con milioni di azioni di non rispettare alcuno dei comandamenti della [[Bibbia]]. Egli li viola uno per uno, adulterio e tutto il resto. *Il dolce [[sesso]], il sesso più desiderato ed amabile, era palesemente all'apice della sua fortuna, perché era capace di attirare persino gli dèi. Dèi veri. Scendevano dal Cielo e se la spassavano con quei giovani e caldi germogli. Ce lo racconta la Bibbia. *Gli uomini erano pessimi soggetti e, poiché non sapeva come correggerli, Dio decise saggiamente di distruggerli. Questa è la sola idea illuminata ed elevata che la Bibbia gli attribuisca, e la sua reputazione sarebbe stata garantita per l'eternità se soltanto egli avesse saputo rimanervi fedele e attuarla. *Il [[cristiano (religione)|cristiano]] attribuisce al Creatore tutte le caratteristiche di un mascalzone, e giunge poi alla conclusione che un mascalzone e un padre sono la stessa cosa! *Il modo di funzionare del cervello umano è assolutamente peculiare. Il cristiano parte da questa affermazione diretta, precisa, inflessibile e intransigente: [[Dio]] sa tutto ed è onnipotente. *L'[[invidia]] è la chiave; presente ed evidente in tutta la storia di Dio. È la sostanza del suo temperamento, la base del suo carattere. […] La paura che se Adamo ed Eva avessero mangiato il frutto dell'Albero della conoscenza sarebbero diventati «come Dio» scatenò la sua invidia al punto di sconvolgergli la ragione, sicché fu incapace di trattare quelle povere creature con giustizia e carità, e non seppe nemmeno astenersi da un comportamento crudele e criminale verso i loro innocenti discendenti. *L'uomo è convinto di andare in Cielo! Ha addirittura maestri stipendiati che glielo insegnano e gli dicono anche che esiste un inferno, un fuoco eterno in cui brucerà se non osserva i Comandamenti. Che cosa sono i Comandamenti? Sono una vera curiosità, e ve ne parlerò presto. *L'uomo, soavemente e sinceramente, si autodefinisce «la più nobile creatura di [[Dio]]». È l'assoluta verità. E non che questa sia un'idea nuova: l'uomo ne parla da secoli e vi ha sempre creduto, senza che mai nessuno ci abbia riso sopra. Come se non bastasse, l'uomo è convinto di essere il beniamino del Creatore, crede che il Creatore sia orgoglioso di lui e persino che lo ami, che abbia una vera passione per lui, che vegli la notte per ammirarlo (pensate un po'!), che lo protegga e lo tenga lontano dalle sventure. Prega il Creatore, e crede che egli lo ascolti. *La Bibbia compie quotidianamente la sua opera funesta di diffusione di vizi e di idee corrotte in ogni famiglia protestante della cristianità, ed è più dannosa di tutti i libri osceni presi insieme. È facile proteggere i giovani da quegli altri libri, ma non vi è difesa contro la Bibbia letale. *La nostra è una [[religione]] terribile: tutte le flotte del mondo potrebbero navigare comodamente nel sangue innocente che essa ha versato. *La nostra concezione di [[Dio]] rivela una ridicola confusione mentale. Nulla nella storia – nemmeno in tutta la sua divina storia – è neppure lontanamente paragonabile all'atrocità dell'invenzione dell'inferno. *La verità è che gli uomini non pensano: pensano soltanto di pensare, mentre in realtà non pensano. *Nel vostro e mio paese potremmo permetterci di prendere in giro questo tipo di morale, ma non sarebbe gentile farlo sulla Terra. Molti uomini hanno la capacità di ragionare, ma non l'usano nelle questioni religiose. *Parliamo ora della razza umana, che ha molte doti simpatiche e accattivanti. È forse la più meschina di tutte le invenzioni di tutti gli dèi, ma non lo ha mai sospettato. Non v'è nulla di più delizioso dell'ingenua e presuntuosa esaltazione che la razza umana fa di se stessa: senza ombra di vergogna o di modestia, l'umanità sostiene di essere l'opera più nobile di Dio. *Qui sulla Terra ogni nazione odia l'altra, e tutte odiano gli [[ebrei]]. Eppure ogni uomo pio adora il paradiso e vuole andarci! *Sfacciatamente, noi chiamiamo Dio «fonte della misericordia» pur sapendo che mai una sola volta nella sua storia egli ha esercitato quella virtù. *Sul terreno morale l'uomo distingue sempre fra se stesso e il proprio Creatore: esige che i suoi simili osservino un codice morale molto rispettabile, ma non disapprova la totale mancanza di morale del suo Dio. *Tenete presente tutto ciò e cercate ora di indovinare quale sia il nome prediletto con cui l'uomo chiama questo feroce Comandante Supremo. Vi risparmierò la fatica, ma non dovete ridere: lo chiama Nostro Padre Celeste. *Una delle religioni principali è chiamata [[Cristianesimo]]. Vi interesserà certamente una breve spiegazione di questa religione, spiegata dettagliatamente in un libro di due milioni di parole, il Vecchio e il Nuovo Testamento. Il libro ha anche un altro nome: il Verbo di Dio, perché i cristiani credono che ogni sua parola sia stata dettata personalmente da Dio. ==''Seguendo l'equatore''== *La [[verità]] è la cosa più preziosa che abbiamo. Risparmiamola. (cap. VII) *Tutto ciò che è umano è patetico. La fonte segreta dell'Umorismo stesso non è la gioia ma il cordoglio. Non c'è umorismo in paradiso. (cap. X) *Ci sono quelli che si fanno beffe dello scolaro, chiamandolo frivolo e superficiale. Eppure fu lo scolaro a dire: «La [[fede]] è credere a ciò che sai che non è così». (cap. XII) *La verità è più strana della finzione, ma è perché la Finzione è costretta ad attenersi al possibile; la Verità no. (cap. XV) *L'uomo farà molte cose per essere amato, ma farà di tutto per essere invidiato. (cap. XXI) *Non esiste il «Queen's English».<ref>«Inglese della Regina», ovvero lingua colta.</ref> La proprietà è finita nelle mani di una società per azioni, e noi possediamo la maggioranza delle quote! (cap. XXIV) *L'uomo è l'unico animale che [[arrossire|arrossisce]]. O ha bisogno di farlo. (cap. XXVII) *Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico, alleati, per colpirti al cuore; il primo per calunniarti, e il secondo per recartene notizia. (cap. XLV) *Facciamo in modo di non essere troppo particolari. È meglio possedere vecchi diamanti di seconda mano che non possederne alcuno. (cap. XXXIV) *Le rughe dovrebbero indicare esclusivamente dove ci sono stati sorrisi. (cap. LII) *Ci sono due momenti della vita in cui un uomo non dovrebbe speculare: quando non può permetterselo, e quando può. (cap. LVI) *Non rinunciate alle vostre illusioni. Quando esse sono svanite, potete ancora esistere, ma non siete più vivi. (cap. LIX) *Ognuno di noi è una [[luna]], e ha una faccia nascosta che non mostra mai a nessuno. (cap. LXVI) *Il vero inchiostro con cui è scritta per intero la storia è esclusivamente il [[pregiudizio]] liquido. (cap. LXIX) ==''Taccuini''== *Il rivoluzionario inventa le idee. Quando le ha esaurite, il conservatore le fa sue.<ref name=dizionario /> *Le buone maniere consistono nel nascondere quanto bene pensiamo di noi stessi e quanto male degli altri.<ref name=dizionario>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref> *Non è saggio usare la morale nei giorni feriali; così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.<ref name=enciclopedia /> *Se non riuscite a ottenere un [[complimento]] in nessun altro modo, piuttosto che niente pagatelo.<ref name=enciclopedia>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> ==''Viaggio in paradiso''== ===[[Incipit]]=== Stavo morendo, e lo sapevo. Respiravo con difficoltà a lunghi intervalli, e tutti erano intorno al letto, immobili, silenziosi, attendendo che me ne andassi. Di tanto in tanto parlavano; le loro parole divenivano sempre più fioche, sempre più distanti. Udivo però tutto. Il secondo disse:<br/>«Se ne va con la marea.»<br/>Chips il carpentiere replicò:<br/>«Come fai a saperlo? Non ci sono maree al centro dell'oceano.»<br/>«Sì, invece. E, comunque, i capitani fanno sempre così.» (p. 15) ===Citazioni=== *Dissi tra me e me: «Un autentico [[Ebrei|ebreo]]! Ha promesso a qualche zoticone una giacca per quattro dollari e ora si è accorto che se fosse laggiù potrebbe appioppargliene una peggiore per cinque. È una razza priva di cuore e di principi.» (p. 18) *Mi pregò di non parlare così; non dovevo esagerare; si trattava solo di uno [[Errore|sbaglio]] e uno sbaglio, osservò, non è un delitto veramente. (p. 19) *Era un buon diavolo come tutti quelli della sua razza; ho conosciuto ben pochi [[Negro|negri]] che non avessero il cuore al posto giusto. (p. 26) *''Vogliamo udire la tua voce, | e contemplarti viso a viso.'' {{NDR|[[Canzoni dai libri|canto]]}} (p. 79) *''L'infinito cielo sospira | e aspetta d'udire quella voce.'' {{NDR|[[Canzoni dai libri|canto]]}} (p. 79) ===[[Explicit]]=== Erano parole vere. E Abramo, piangendo, scosse il contenuto del suo seno e fece affiggere quindi un eloquente cartellino «Riservato»; e Pietro, piangendo, disse: «Quando verrà, sarà ricevuto con una processione e con le torce accese», e allora tutto il cielo rintronò, lieto che un giorno vi sareste giunto. E così pure l'inferno.<br/><br/>{{destra|[''Firmato'']<br/>L'angelo del protocollo [''Timbro'']}}(p. 93) ==''Wilson lo zuccone''== ===[[Incipit]]=== Chi è ignorante di faccende legali può sempre commettere errori quando tenta di fotografare con la penna una scena di tribunale; per questo non ero disposto a mandare alle stampe i capitoli «legali» di questo libro, senza prima sottoporli a una revisione e correzione severa ed esauriente da parte di un avvocato con tutti i crismi, se è così che si dice. Questi capitoli adesso sono a posto nei minimi dettagli, perché sono stati riscritti sotto la diretta sorveglianza di William Hicks che ha studiato legge nel sudovest del Missouri, trentacinque anni fa, e poi è venuto qui a [[Firenze]] per motivi di salute e tuttora, per fare un po' d'esercizio e in cambio di vitto e alloggio, dà una mano nel ristoro per quadrupedi di ''Macaroni Vermicelli'', che si trova nel vicolo non appena volti l'angolo da piazza del Duomo subito dietro la casa nel cui muro è incastrata la pietra dove [[Dante Alighieri|Dante]] era solito sedersi seicento anni fa, quando fingeva di osservare la costruzione del campanile di [[Giotto]] e invece poi si stufava non appena passava di lì Beatrice che andava a comprarsi una fetta di castagnaccio per difendersi nel caso ci fosse una rivolta ghibellina prima che arrivasse a scuola. L'acquistava alla stessa vecchia bancarella dove anche oggi si vende lo stesso antico dolce che è leggero e buono proprio come allora, e questo non lo dico per complimento, anzi. Hicks era un po' arrugginito in fatto di legge, ma si aggiornò per l'occasione, quindi quei due o tre capitoli «legali» adesso sono aggiustati ed esatti. Me l'ha detto lui stesso.<br> {{NDR|Mark Twain, ''Wilson lo svitato'', traduzione di Franco Cordelli, Garzanti, Milano, 1979}} ===Citazioni=== *Non c'è [[personalità]], per quanto spiccata e rispettabile, che non possa essere distrutta dal [[ridicolo]], sia pure, questo, meschino e sciocco. Osservate l'[[asino]], per esempio: la sua personalità è quasi perfetta, esso è uno spirito eletto tra gli animali più umili, eppure, guardate dove l'ha condotto il ridicolo. Invece di sentirci lusingati quando ci chiamano asini, restiamo in dubbio. – ''Calendario di Wilson lo Zuccone.'' *''[[1° aprile]]:'' ecco il giorno in cui ci viene ricordato quel che siamo negli altri trecentosessantaquattro.<ref>Ogni anno il 1° aprile si celebra l'''[[w:en:April Fools' Day|April Fools' Day]]'' e «''Fool''» in inglese sta per «stolto, stupido, sciocco.»</ref> :''APRIL 1. This is the day upon which we are reminded of what we are on the other three hundred and sixty-four.'' *''[[12 ottobre]]: Scoperta dell'America.'' È stato meraviglioso trovare l'America, ma sarebbe stato ancor più meraviglioso perderla. *Accade spesso che l'uomo incapace di pronunciare [[bugia|menzogne]] creda di esserne il miglior giudice. *Dicono tutti: "Com'è triste che si debba morire...". Strano davvero che una simile lagnanza possa uscire dalla bocca di persone cui è toccato vivere. *È facile trovare [[difetto|difetti]] se si è portati a criticare. C'era una volta un uomo che, non riuscendo a trovare altro difetto nel suo carbone, lamentava che contenesse troppi rospi preistorici. *Il [[coraggio e paura|coraggio]] è la capacità di resistere alla [[coraggio e paura|paura]], di dominare la paura: non è l'assenza di paura. *Il vero [[cocomero]] meridionale è un dono del Signore, e non va confuso con le cose comuni della terra. È eccelso fra i piaceri di questo mondo, re, per grazia di Dio, di tutti i frutti della terra. Quando lo si assaggia, si sa qual è il cibo degli angeli. Quello di Eva non era un cocomero meridionale: lo sappiamo, perché lei si pentì. *L'[[abitudine]] è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta. *La sacra passione dell'Amicizia è di una natura così dolce e salda e leale e durevole che può resistere per tutta una vita, purché si lascino da parte le richieste di prestiti. *Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri. :''Nothing so needs reforming as other people's habits.'' *Non sarebbe un bene se la pensassimo tutti nello stesso modo; è la divergenza di opinioni che rende possibili le [[ippica|corse dei cavalli]]. *Poche cose al mondo sono tanto insopportabili quanto un buon [[esempio]]. :''Few things are harder to put up with than the annoyance of a good example.'' *[[Regole dai libri|Regola]] per l'[[aggettivo]]: quando siete in dubbio, cancellatelo. *Se raccogliete un [[cane]] affamato e lo rifocillate, non vi morderà. Questa è la principale differenza tra il cane e l'uomo. *Se siete arrabbiati, contate fino a quattro. Se siete molto arrabbiati, [[bestemmia]]te. *Una delle differenze più salienti tra il gatto e la [[bugia|menzogna]] è che il gatto ha soltanto nove vite. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Il gatto di Dick Baker''=== Uno dei miei compagni laggiù – un'altra vittima di diciotto anni di inique fatiche e di speranze infrante – era uno degli animi più nobili che avessero portato la loro croce con pazienza in uno stanco esilio; austero e semplice, Dick<br> Baker, era minatore in un piccolo giacimento di Dead-Horse Gulch. Aveva quarantasei anni, era grigio come un ratto, onesto, serio, scarsamente istruito, trasandato nel vestire e sporco d'argilla, ma il suo cuore era di un metallo più fine di qualsiasi oro che la sua pala avrebbe potuto portare alla luce, di qualsiasi oro che fosse mai stato estratto o coniato. ===''La banconota da un milione di sterline''=== A ventisette anni, ero impiegato in un'agenzia di cambio specializzata in azioni minerarie, a San Francisco, e conoscevo a fondo il mercato di Borsa. Solo al mondo, non potevo far conto che sulla mia perizia e su una reputazione di assoluta onestà; ciò bastava, comunque, ad istradarmi sulla via del successo, ed ero soddisfatto delle prospettive che mi si schiudevano. ===''Una curiosa gita di piacere''=== {{centrato|'''''New York Herald,''''' '''6 luglio 1874'''}} ''Avviso'' – Si informa il pubblico che in società con il signor Barnum ho affittato la cometa per un certo numero di anni, e desidero anche stimolare la pubblica attenzione su una vantaggiosa iniziativa benefica che abbiamo in mente. Proponiamo di attrezzare sulla cometa alloggi confortevoli e anche lussuosi per tante persone quante vorranno onorarci del loro favore, e organizzare, quindi, una prolungata gita tra i corpi celesti. Prepareremo un milione di cabine nella coda della cometa (fornite ognuna di acqua calda e fredda, gas, specchio, paracadute, ombrello, ecc.) e ne costruiremo di più se ci verrà dimostrato un congruo incoraggiamento. Avremo saloni da [[biliardo]], salottini per giocare a carte, stanze da musica, piste per il gioco delle bocce, molti teatri spaziosi e biblioteche pubbliche; e sul ponte principale proponiamo un autodromo dotato di una estensione varia di 15 mila chilometri. Pubblicheremo anche dei quotidiani. ===''Una storia di fantasmi''=== Affittai una grande stanza, quasi in cima a Broadway, in un enorme vecchio edificio i cui piani superiori erano rimasti sfitti per anni prima della mia venuta. Quel posto era da lungo tempo in balia della polvere e delle ragnatele, della solitudine e del silenzio. Mi sembrò di muovermi fra le tombe e di disturbare l'intimità dei morti, quella prima sera in cui salii nel mio appartamento. Per la prima volta nella mia vita, un timore superstizioso entrò in me e, quando superai un angolo oscuro della scala e una ragnatela invisibile fece ondeggiare la sua trama inconsistente sul mio viso e vi si appiccicò, fremetti come se avessi incontrato un fantasma. ==Citazioni su Mark Twain== *Chi lo considera uno dei padri della letteratura americana ha torto per difetto: è uno dei padri della letteratura democratica di ogni latitudine, e uno dei massimi codificatori dell'umorismo come arma insuperabile per prendere le misure al potere, e dopo averle prese, prenderne le distanze. ([[Michele Serra]]) *È insuperabile nella singola frase piantata lì, ed è gigantesco alla distanza. ([[Fabio Genovesi]]) *Mark Twain è immaginabile soltanto in America. Non sappiamo, non lo potremo mai sapere, quello che l'America gli ha tolto. Sappiamo quello che gli hanno dato ''Huckleberry Finn'' e ''Roughing {{Sic|it}}'' e ''The Innocents at Home'' e ''Tom Sawyer'' e l'infinita inettitudine della polizia che non si accorge delle migrazioni dell'Elefante Bianco. Riduciamo a uno solo tutti i suoi libri e diciamo brevemente: «Mark Twain ha composto ''Huckleberry Finn'' in collaborazione con il Mississippi, fiume fangoso dell'America». ([[Jorge Luis Borges]]) *Mi è grato pensare al grande e divino Twain. È l'uomo più grande che avete dalla vostra parte dell'Atlantico. Non scordatevelo. [[Miguel de Cervantes|Cervantes]] era della sua stessa razza. ([[Rudyard Kipling]]) *Se qualche merito eccezionale può vantare Mark Twain nella nostra memoria, è come scrittore; se qualcosa cerchiamo (e troviamo) nei suoi tanti volumi, questo non è precisamente il tragico. Mark Twain – oh, quale riscattato e quasi paradossale assioma! – era un umorista. ([[Jorge Luis Borges]]) *Una volta ho sentito un americano che ha definito così la fede: 'Quella cosa che ci rende in grado di credere cose che sappiamo non essere vere'. Su questo, sono d'accordo con quell'uomo. Lui voleva dire che noi dobbiamo avere una mente aperta, e impedire che un piccolo pezzettino di verità ostacoli il cammino di una verità grande, come una piccola pietra su binario può fare con un treno. Noi cogliamo per prima la piccola verità. Bene! La conserviamo dentro di noi, la apprezziamo; tuttavia non lasciamole credere di essere tutta la verità dell'universo. ([[Abraham Van Helsing]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'') ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Mark Twain, ''Gli innocenti all'estero'', traduzione di Piero Mirizzi, Lerici editori, Milano, 1960. *Mark Twain, ''Il gatto di Dick Baker'', traduzione di Adria Tissoni, in ''Grandi storie di gatti'', Armenia, 2001. *Mark Twain, ''Il principe e il povero'', traduzione di Bruno Oddera, Mondadori, Milano, 2014. ISBN 978-88-04-48608-4 *Mark Twain, ''Imprecazioni d'autore. 238 aforismi rabbiosi'', a cura di Romolo Capuano, Nuovi Equilibri, Viterbo, 2007. *MArk Twain, ''L'umorismo è la nostra salvezza'', traduzione di Benedetto Montefiori e Marco Tueni, Mattioli 1885, Fidenza, 2010. ISBN 978-88-6261-139-8 *Mark Twain, ''L'uomo che corruppe Hadleyburg'', traduzione di Bruno Fonzi, Einaudi. *Mark Twain, ''La banconota da un milione di sterline e altri racconti'', traduzione di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton. *Mark Twain, ''Le avventure di Huckleberry Finn'', traduzione di Giuseppe Culicchia, Feltrinelli, Milano, 2005. ISBN 978-88-07-90051-8 *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Gianni Celati, Biblioteca universale Rizzoli. *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Rossana Guarnieri, Fabbri Editori. *Mark Twain, ''Le avventure di Tom Sawyer'', traduzione di Stella Sacchini, Feltrinelli, Milano, 2016. ISBN 978-88-07-90228-4 *Mark Twain, ''Lettere dalla Terra'', traduzione di Luca Trevisani, Editori Riuniti, Roma, 1982. *Mark Twain, ''Seguendo l'equatore'', Baldini&Castoldi, Milano, 2014. ISBN 9788868652463 *Mark Twain, ''Una curiosa gita di piacere'', traduzione di Carla Vitaliano, in ''Millemondiestate 1986'', Mondadori, 1986. *Mark Twain, ''Una storia di fantasmi'', traduzione di Gianni Pilo, in ''Storie di fantasmi'', a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton, 1995. *Mark Twain, ''Viaggio in paradiso'', traduzione di Maria Celletti Marzano, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2011. *Mark Twain, ''Wilson lo zuccone'', traduzione di Alberto Tedeschi, Biblioteca Universale Rizzoli. *Mark Twain, ''Wilson lo svitato'', traduzione di Franco Cordelli, Garzanti, 1979. *{{en}} Mark Twain, ''The Complete Short Stories of Mark Twain'', New York, Bantam Books, 1957 ==Voci correlate== *[[Huckleberry Finn]] *[[Tom Sawyer]] ==Altri progetti== {{interprogetto|s2=en:Author:Mark Twain|s2_lingua=inglese}} ===Opere=== {{Pedia|Le avventure di Tom Sawyer‎||(1876)}} {{Pedia|Il principe e il povero||(1881)}} {{Pedia|Le avventure di Huckleberry Finn‎||(1884)}} {{Pedia|La banconota da un milione di sterline||(1893)}} {{Pedia|Wilson lo zuccone||(1894)}} {{Pedia|Seguendo l'Equatore||(1897)}} {{Pedia|L'uomo che corruppe Hadleyburg||(1899)}} {{Pedia|Lettere dalla Terra||(1962)}} {{vetrina|22|ottobre|2005|scrittori}} {{DEFAULTSORT:Twain, Mark}} [[Categoria:Aforisti statunitensi]] [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Educatori statunitensi]] [[Categoria:Giornalisti statunitensi]] [[Categoria:Insegnanti statunitensi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Scrittori di fantascienza statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] [[Categoria:Umoristi statunitensi]] b6sxh67e1ltsf2ni6lu3ksb16847do6 Carattere 0 1914 1218702 1208225 2022-07-24T12:19:04Z Udiki 86035 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sul '''carattere'''. ==Citazioni== *Com'è che una persona si forma il carattere? Cioè è una cosa con cui uno nasce e che si rivela man mano nel tempo o si devono vivere certe cose? (''[[The Big Kahuna]]'') *Dobbiamo interpretare il cattivo carattere come segno d'inferiorità. ([[Alfred Adler]]) *Il carattere dei popoli può rilevarsi dalle forme più caratteristiche delle loro religioni. ([[William Boyd]]) *Il carattere dell'uomo è il suo demone. ([[Eraclito]]) *Il carattere è la forza più potente del mondo morale. ([[Samuel Smiles]]) *Il carattere è, per lo più, il risultato della cultura o dell'ambiente sociale. ([[Robert Baden-Powell]]) *Il carattere non si insegna a suon di addestramento militare. Il germe è già nel ragazzo: si tratta solo di tirarlo fuori e di svilupparlo. ([[Robert Baden-Powell]]) *Il miglior indice del carattere di una persona è: (a) come tratta la gente che non può essergli utile e (b) come tratta la gente che non può reagire. ([[Pauline Phillips]]) *Il nostro carattere è come un diamante, è una pietra durissima ma ha un punto di rottura. ([[Pietro Mennea]]) *Il talento, il genio stesso senza il carattere è una carrozza senza cavalli. ([[Albert Samain]]) *Il vero carattere di un uomo si riconosce in ciò che lo diverte. ([[Joshua Reynolds]]) *La parola ''carattere'' si porge a significati d'ordine vario; ed è forse questa una delle cagioni per cui la sentiamo ripetere non di rado così nelle scuole come nelle officine, nei libri e ne' giornali, nei parlamenti o sulle piazze. Ma a renderci ragione del perché noi l'{{sic|adopriamo}} con una certa frequenza, basterebbe guardare {{sic|anco}} solamente all'ufficio suo più elevato nel linguaggio, vogliamo dire alla sua significazione morale.<br>Carattere, infatti, universalmente considerato, è l'energia stessa della volontà, la forza suprema e più nobile della nostra natura; è il nome del [[galantuomo]]. ([[Augusto Alfani]]) *– La questione è: tu ne hai di carattere o no? E se vuoi la mia sincera opinione, Bob, non ne hai, per la semplice ragione che ancora non provi rammarico per qualcosa.<br />– Vuoi dire che non avrò carattere finché... non avrò fatto qualcosa che mi rincresce?<br />– No, Bob, perché di sicuro hai fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. È quando alla fine le scopri, quando vedi l'assurdità di qualcosa che hai fatto e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere, perché è troppo tardi. Quindi quella cosa non puoi che prenderla e portarla con te, perché ti ricordi che la vita va avanti, il mondo girerà anche senza di te. Alla fine tu non conti. È allora che acquisterai il carattere. Perché l'onestà emergerà da dentro di te... e come un tatuaggio ti resterà impressa sulla faccia. Fino a quel giorno in ogni caso non ti puoi aspettare di andare oltre un certo punto. (''[[The Big Kahuna]]'') *Le persone di poco carattere conoscono solo due comportamenti: o disprezzo o servilismo. ([[Erica Jong]]) *Niente educa il carattere quanto l'abitudine costante di dire il [[Verità|vero]]. ([[Ruggiero Bonghi]]) *Niuna cosa definisce meglio il carattere d'un uomo quanto la maniera con la quale si comporta con gli sciocchi. ([[Henri-Frédéric Amiel]]) *Noi attribuiamo arbitrariamente agli uomini un determinato carattere. Mettendo insieme tutti i loro ieri e facendo una media presumiamo di conoscerli. ([[Henry David Thoreau]]) *Non dire: "Sono fatto così..., sono cose del mio carattere". Sono cose della tua mancanza di carattere: sii uomo. ([[Josemaría Escrivá de Balaguer]]) *Non è mai tardi per farsi un carattere. (''[[La contessa scalza]]'') *– Non è vero? – si rivolse Missy a Nechljudov, chiamandolo a confermare la sua opinione che in nulla come nel [[gioco]] si rivelasse il carattere delle persone. ([[Lev Tolstoj]]) *Nulla rivela meglio il carattere degli uomini di ciò che essi trovano ridicolo. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) *Per le persone senza carattere è molto seducente il pensiero: «Io non ho paura di niente; io ho un carattere». ([[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]]) *Si può capire il carattere di una persona dal modo in cui accoglie le lodi. ([[Seneca]]) *Un uomo appare ricco di carattere molto più spesso perché segue sempre il suo temperamento, che non perché segue sempre i suoi principi. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Un vero carattere riesce sempre a emergere nei grandi momenti ([[Napoleone Bonaparte]]) ===[[Arthur Schopenhauer]]=== *Ho notato che presso la maggior parte degli uomini il carattere sembra essere più particolarmente adattato ad una delle età della vita, di modo che in tale età essi presentansi sotto la luce più favorevole. Gli uni sono giovanotti amabili, e poi è finito; altri nella loro maturità si mostrano uomini energici ed attivi, ma in tarda età perderanno ogni valore; e altri infine appariscono più vantaggiosamente in vecchiaja, durante la quale sono più cari perché hanno maggior esperienza e maggior calma. *Le cause non determinano il carattere della persona, ma soltanto il manifestarsi di questo carattere, cioè le azioni. *Nessun carattere è tale che si possa abbandonarlo a se stesso e lasciarlo andare liberamente; esso ha bisogno di esser guidato con nozioni e massime. ==Voci correlate== *[[Personalità]] *[[Temperamento]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il|wikt}} [[Categoria:Concetti psicologici]] [[Categoria:Qualità individuali]] 1fhlt8rxbojg9rtiymur9rco8vy9dsf Genialità 0 1937 1218703 1214830 2022-07-24T12:19:57Z Udiki 86035 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Genie-Industriel.jpg|thumb|Genialità industriale]] Citazioni sul '''genio''' e la '''genialità'''. *Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione. (''[[Amici miei]]'') *Credere nel proprio [[pensiero]], credere che ciò che è vero per voi, personalmente per voi, sia anche vero per tutti gli uomini, ecco, è questo il genio. Date voce alla convinzione latente in voi, ed essa prenderà significato universale. ([[Ralph Waldo Emerson]]) *Dalla Rivoluzione francese si è sviluppata la viziosa tendenza rincretinente a pensare che i geni (a parte la loro opera) siano degli esseri umani più o meno simili in tutto al resto dei comuni mortali. Ciò è falso. E se ciò è falso per me che sono, nella nostra epoca, il genio dalla spiritualità più vasta, un vero genio moderno, è ancora più falso per i geni che incarnarono l'apogeo del Rinascimento, come Raffaello genio quasi divino. ([[Salvador Dalì]]) *È forse meno difficile essere un genio che trovare chi sia capace di accorgersene. ([[Ardengo Soffici]]) *Gli uomini si dividono in due categorie: i geni e quelli che dicono di esserlo. Io sono un genio. ([[Enzo Costa]]) *I geni, nelle inaudite profondità dell'assurdo e della storia pura, situati per così dire al di sopra dei dogmi propongono le loro idee a Dio. La loro preghiera offre audacemente la discussione. La loro adorazione interroga. Questa è la religione diretta, piena d'ansietà e di responsabilità per chi ne tenta l'erta. ([[Victor Hugo]]) *I geni sono coloro i quali dicono molto tempo prima ciò che si dirà molto tempo dopo. ([[Ramón Gómez de la Serna]]) *I geni sono quelle persone che ci stai a fianco senza nessuno sforzo. Ecco chi sono i geni. ([[Paolo Sorrentino]]) *I geni, vivono la stessa vita delle persone comuni... Ma le danno un altro significato. ([[Daniele Luttazzi]]) *I geni e gli inventori, all'inizio della loro carriera (e molto spesso anche alla fine), sono stati sempre considerati dalla società nient'altro che degli imbecilli. ([[Fëdor Dostoevskij]], ''[[L'idiota]]'') *I grandi geni sono fatti per l'un percento di intuito e per il novantanove percento di fatica. (''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]'') *Il genio e il criminale hanno molto in comune, essendo ambedue sfegatati [[Individualismo|individualisti]]. ([[Charlie Chaplin]]) *Il genio crea concordanza tra il mondo in cui vive e il mondo che vive in lui. ([[Hugo von Hofmannsthal]]) *Il genio è la capacità di vedere dieci cose là dove l'uomo comune ne vede solo una, e dove l'uomo di talento ne vede due o tre. ([[Ezra Pound]]) *Il genio è impegno. ([[Theodor Fontane]]) *Il genio è per l'1% ispirazione e per il 99% traspirazione. ([[Thomas Alva Edison]]) *Il genio [...] è poco più che la facoltà di percepire in un modo inconsueto. ([[William James]]) *''Il genio è saggezza e gioventù.'' ([[Edgar Lee Masters]]) *Il genio è un dono di Dio. No, anzi... è una punizione di Dio. È un divampare peccaminoso e morboso di doti naturali. (''[[Morte a Venezia (film)|Morte a Venezia]]'') *Il genio è visto come uno che ha già tutto. Invece il talento non ti lascia in pace, è esigente, pretenzioso; se lo accetti, devi sacrificargli tante cose di una vita normale. ([[Evgenij Igorevič Kissin]]) *Il genio latente è solo una presunzione. Quanto può essere, deve divenire: e quanto non diviene, non era nulla. ([[Henri-Frédéric Amiel]]) *''Il genio purtroppo non parla | per bocca sua. | Il genio lascia qualche traccia di zampetta | come la lepre sulla neve.'' ([[Eugenio Montale]]) *Il genio senza ingegno è una barca senza remi. ([[Ugo Ojetti]]) *Il genio si muove nella follia, nel senso che si tiene a galla là dove il demente annega. ([[Paul Valéry]]) *Il genio sonda tutte le cose, anche le cose più profonde di Dio. ([[Johann Georg Hamann]]) *Il genio sta nell'abilità di esprimere concetti profondi in modo semplice. ([[Charles Bukowski]]) *Il genio stesso non è che una forte capacità di osservazione, unita a fermezza di carattere. Qualsiasi uomo tenga aperti gli occhi e sappia restar fedele alle decisioni prese, senza neanche rendersene conto diventa un genio. ([[Edward Bulwer-Lytton]]) *La fecondità del genio ha questa prerogativa: di rendere sterili le proprie {{sic|formole}}, per la semplice ragione che ne ha recato all'estremo limite le interne energie di svolgimento. ([[Enrico Thovez]]) *Lombroso ed i suoi seguaci s'immaginano che il genio confina con la alienazione, ma essi si ingannano di grosso. Il genio, o meglio l'uomo di genio, è l'ordine personificato. ([[Auguste Rodin]]) *Lui è un genio, Helen è un genio... Ma sai che conosci un sacco di geni? Frequenta qualche cretino, ogni tanto; potrai imparare qualcosa. (''[[Manhattan (film)|Manhattan]]'') *Non preoccuparti, piccola, io sono un genio. L'unico guaio è che gli altri non lo sanno. ([[Charles Bukowski]]) *Per i grandi Geni o per i grandi delinquenti non vi è posto fra la mediocrità trionfante che domina e comanda. ([[Renzo Novatore]]) *Qualcuno potrebbe credere che uno [[Igor Stravinsky|Stravinsky]], un [[Albert Einstein|Einstein]] o un [[Pablo Picasso|Picasso]] si sia conquistato, in forza del suo genio, il diritto all'eccentricità, all'idiosincrasia, alla caparbietà. Io sostengo al contrario che è stata la decisione di diventare padroni del proprio destino che ha dato loro il coraggio di tentare vie nuove. ([[Ari Kiev]]) *Quando un vero genio fa la sua comparsa nel mondo lo potete riconoscere grazie a questo infallibile segno: che tutti gli asini si uniscono per cospirare contro di lui. ([[Jonathan Swift]]) *Se gli ostacoli e le [[difficoltà]] scoraggiano un uomo mediocre, al contrario al genio sono necessari, e quasi lo alimentano. ([[Théodore Géricault]]) *Si può anche dannare la propria vita, se si ha genio. Se si ha solo [[talento]], è da stupidi. ([[Gesualdo Bufalino]]) *Senza un linguaggio organizzato e maturo, nessun genio, per quanto dotato, riuscirà mai a diventare un grande artista. Così come nessun linguaggio, senza esprimersi in una natura superiormente dotata, riuscirà mai ad elevarsi a valori universali. ([[Piero Buscaroli]]) *Un genio non segue mai uno schema prestabilito. Forse che Einstein, o Kazanga o Sitar su Vulcano hanno formulato nuove teorie secondo un programma preciso? Non puoi dire "oggi farò qualcosa di geniale". Non importa quanto ci vuole, l'essenziale è arrivare. ([[James Tiberius Kirk]], ''[[Star Trek (serie classica)#Seconda stagione|Star Trek]]'') *Una delle più spiccate caratteristiche del genio è il potere di alimentarsi da solo. ([[Ari Kiev]]) *Vi sono genii che prevedono le passioni future d'una gente e sono come un'alba; altri che ne impersonano tutte le credenze, tutte le aspirazioni, e sono un meriggio; altri, infine, le riassumono e le raccolgono quando stanno per declinare, sospinte lentamente da nuovi ideali, e sono come tramonti. ([[Guido Menasci]]) ==[[Proverbi italiani]]== *Con la fatica soltanto nessuno divenne mai genio. *Dove trovi il genio, trovi in pari tempo una corona di martire. *I geni s'incontrano. *Il genio è una follia divina. *Il genio è una lunga pazienza. *Il genio mai non sazia. *Il genio non ha bisogno di lettere di nobiltà. *Il genio si fabbrica il cielo coi propri sogni. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|wikt|preposizione=sul|wikt_etichetta=genialità}} [[Categoria:Qualità cognitive]] bpxisxfcscqe4j0yn8auszged9kwgsm Ricchezza 0 2432 1218826 1211192 2022-07-24T23:13:27Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Simon Vouet - La Richess - c. 1633.jpg|thumb|''La Ricchezza'' (S. Vouet, 1633)]] Citazioni sulla '''ricchezza''' e sui '''ricchi'''. ==Citazioni== *Ai ricchi in questo mondo raccomanda di non essere orgogliosi, di non riporre la speranza sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché ne possiamo godere; di fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di essere pronti a dare, di essere generosi, mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera. ([[Paolo di Tarso]], ''[[Prima lettera a Timoteo]]'') *''Beati sono i ricchi perché hanno il mondo in mano, | beati i potenti e i re, beato chi è sovrano.'' ([[Rino Gaetano]]) *''Che ggran dono de Ddio ch'è la [[bellezza|bbellezza]]! | Sopra de li quadrini {{NDR|quattrini}} hai da tenella: | Pe vvia che la ricchezza nun dà cquella, | E cco cquella s'acquista la ricchezza''. ([[Giuseppe Gioacchino Belli]]) *[[Chilone]] domandato che cosa fossero le ricchezze, rispose: il tesoro dei mali. ([[Giovanni Stobeo]]) *''[[Comunismo]]'' – Che cosa si potrebbe ottenere? La [[proprietà]] diventerà criminosa e celata, come quella dei Ghetti nei tempi antichi. La ricchezza perderà, più ancora di adesso, ogni civiltà, gentilezza, festa e ricreazione. Diventerà privata del tutto. Tutti saranno avari. Avranno feste di stato, arte e scienza di stato. Del resto è probabilmente il cammino della democrazia, e i ricchi moderni ci si sono già messi avanti di un buon poco. Può darsi invece che, minacciata sul serio una cosa provvida e naturale come la proprietà, questo istinto di conservazione della società, nasca per essa, in tutti quelli che non sono dei puri salariati e pensionati, affetto trepido, sollecitudine e gratitudine. Tale che amava nella sua proprietà la sua porzione di libertà e di spiritualità, non farà più distinzione e vorrà difenderla mentre non ci aveva forse mai pensato. Per rendere nobile, stimabile ed amata una cosa, non c'è nulla di meglio che [[proibizione|perseguitarla]]. ([[Riccardo Bacchelli]]) *Delle ricchezze l'uomo di valore non può sopportare nemmeno la vista, e ben a ragione, perché il forziere pieno di tesori impedisce la vera gloria. ([[Fedro]]) *Di una ricchezza cementata da umane vite si deve avere orrore; e, talvolta, la maledetta avidità dell'oro dà corso a molti sofismi in proposito, e occhi vili si dilettano di noverare e cumulare monete di cui ciascuna è il prodotto di stenti imposti e di energie anzi tempo consunte. ([[Giovanni De Castro]]) *[[Diogene di Sinope|Diogene]] diceva che nelle città e nelle ricche case difficilmente abita la [[virtù]]. ([[Giovanni Stobeo]]) *Dovrai pur confessare che questa brama della ricchezza è per natura insita in tutti. Tutti infatti, in ogni età, in ogni condizione, in ogni onore, in ogni dignità, sono presi dal desiderio dell'oro, e cioè dell'[[avarizia]], e godono dell'oro come di cosa ben nota ed affine. ([[Poggio Bracciolini]]) *È da desiderare più l'onore e la riputazione che le ricchezze. ([[Francesco Guicciardini]]) *...è noto che le ricchezze riguardano unicamente e principalmente la parte materiale dell'uomo, mentre la forza dei [[libri]] sta nella perfezione della ragione, che sola merita il nome di bene, i libri allora – per un uomo che fa uso della ragione – sono più cari di quanto non lo siano le ricchezze. ([[Richard de Bury]]) *È più facile che una gomena passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli. ([[Gesù]]) *È ricco chi desidera soltanto ciò che gli fa veramente piacere. ([[Alphonse Karr]]) *È una vergogna come sia diventato caro essere ricchi! ([[Quino]]) *Essere l'uomo più ricco al cimitero non mi interessa. Andare a letto la sera dicendosi che si è fatto qualcosa di meraviglioso, questo è quello che conta per me. ([[Steve Jobs]]) *Fa prima la ricchezza ad indurire il cuore che l'acqua bollente un uovo. ([[Karl Ludwig Börne]]) *Forse, ai felici e ai ricchi non è lecito sperare di entrare nel Regno dei Cieli; forse, solo quando sono caduti nel terrore e nella disperazione, gli uomini sono in grado di apprezzare il Regno promesso da [[Dio]]. ([[Bruce Marshall]]) *Ho paura della ricchezza come della felicità. Tutti questi soldi mi scombussolano, mi fanno quasi sentire in colpa. Da un lato ho paura di gettarli via, perché m'è rimasto il ricordo vivissimo di quand'ero povero, dall'altro temo sempre di scoprirmi avaro. ([[Elton John]]) *I ricchi non amano tollerare. I [[denaro|soldi]] ti permettono di prendere le distanze da tutto ciò che non è bello e perfetto. Non sei in grado di sopportare nulla che sia meno che delizioso. ([[Chuck Palahniuk]]) *I ricchi sono inoffensivi solo dove un'aristocrazia li disprezzi. ([[Nicolás Gómez Dávila]]) *I vantaggi del [[potere]] e di tutto ciò ch'esso procura, i vantaggi della ricchezza, degli onori, del lusso, sono il fine dell'attività umana finché non si raggiungono; ma, appena vi è pervenuto, l'uomo si accorge della loro vanità. Questi vantaggi perdono a poco a poco la loro seduzione, come le nuvole che non hanno forma e splendore se non viste da lontano. ([[Lev Tolstoj]], ''[[Il regno di Dio è in voi]]'') *Il fatto che abbiamo perduto la ricchezza non significa che dobbiamo perdere la [[dignità]]. ([[Sloan Wilson]]) *Il fratello di umili condizioni si rallegri della sua elevazione e il ricco della sua umiliazione, perché passerà come fiore d'erba. Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l'erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco appassirà nelle sue imprese. ([[Giacomo il Giusto]], ''[[Lettera di Giacomo]]'') *Il ricco e il mendico hanno questa prerogativa sugli altri figli degli uomini: possono soddisfare il loro gusto per i viaggi. ([[Ernst August Klingemann]]) *Il ricco possiede la sicurezza di colui che non si sente in stato di inferiorità. ([[René Habachi]]) *Il saggio disse: ''La ricchezza diminuisce per un nulla'', per insegnare e render noto quanto il denaro sia cosa debole e vile, e senza alcuna reale consistenza. Vuol dire: la ricchezza è per sua natura e per sua essenza tale che diminuisce per un nulla, per una lievissima causa; e vien meno e si perde. Non sono necessarie grandi cause per distruggerla; giacché, data la sua enorme debolezza e pochezza, per una ragione pur minima o lieve, e degna di nessuna considerazione, quasi fosse cosa vana, va in perdizione e viene annullata per il suo minimo valore; di modo che quando vediamo un ricco decaduto, e rimasto privo del suo denaro, non dobbiamo farne meraviglia né andare a ricercare in che maniera sia impoverito protestando contro la [[Provvidenza|Provvidenza divina]]; poiché è nella natura e nel carattere della ricchezza di venir meno per la più insignificante ragione. ([[Shemuel Joseph Agnon]]) *Io non capirò mai questa vostra folle ossessione di accumulare ricchezze materiali. Passate il breve arco della vostra vita a fare di tutto per mettere insieme sempre più cose finché le vostre preziose dimore non scoppiano di inutili rifiuti. Poi morite, i vostri parenti si vendono tutto e ricominciano questo ciclo perverso. ([[Odo (personaggio)|Odo]], ''[[Star Trek: Deep Space Nine]]'') *L'infallibile caratteristica della ricchezza è che, come il [[Nilo]], distribuisce il superfluo. È l'aspetto regale dell'uomo percorso da vene d'oro. Ma gli uomini nati solo per il consumo, i semplici consumatori, non creeranno mai ricchezza. ([[Friedrich Georg Jünger]]) *L'unica cosa che i ricchi conservano con cura è il denaro. (''[[Noein]]'') *La guerra a' ricchi è, in senso volgare, guerra alla [[proprietà]]; giacché ogni ricchezza non illegittima è proprietà. ([[Francesco Melzi d'Eril]]) *La [[guerra]] ha sempre spaventato la gente ricca; appena sorge il sospetto di un conflitto, gli abbienti fuggono per primi, spinti dal timore di perdere la vita: e il denaro, che li agevola in questi trasferimenti, li costringe anche a scappare al più presto. Non possono allontanarsi da soli; i loro piedi e le loro mani sono appesantiti dalla ricchezza. ([[Lau Shaw]]) *La [[nobiltà]] e la ricchezza che uno acquista con l'opera propria nessuno le odia, perché tutti le sperano... ([[Federico De Roberto]]) *La ricchezza, assoluta o relativa, non può esser di tutti; è impossibile che quanti prendono parte al giuoco della vita vincano tutti, e che le vincite siano eguali; i giuocatori lo sanno, ma prima che le carte siano date, prima che il dado sia tratto, essi sono tutti in egual grado animati e confortati dalla speranza, e chi perde, se prova un umano senso di dispetto, accetta nondimeno la necessità della sorte, e aspetta la rivincita. ([[Federico De Roberto]]) *La ricchezza è come l'acqua salata: più se ne beve, più cresce la sete; lo stesso succede della gloria. ([[Arthur Schopenhauer]]) *La ricchezza è relativa all'oggetto a cui taluno tende: un uomo che abbia trecentomila scudi di rendita, è un ricchissimo privato, ma sarebbe un miserabile sovrano. ([[Vincenzo Cuoco]]) *La ricchezza è una maledizione quando l'hai perduta. ([[Roberto Gervaso]]) *La ricchezza è uno splendido biglietto per la libertà. ([[Donatella Versace]]) *La ricchezza illumina la mediocrità. ([[Abel Bonnard]]) *La ricchezza non è altro che un olio che permette alle ruote del mondo di girare. ([[Erica Jong]]) *La ricchezza può essere buon condimento nel banchetto della [[Vita|vita]]; ma tristo quel commensale cui essa sia tutt'insieme condimento e vivanda. ([[Arturo Graf]]) *La ricchezza rende malvagi. (''[[Libro di Abacuc]]'') *La soddisfazione è meglio della ricchezza. ([[Charles Spurgeon]]) *La [[terra]] è la fonte o la materia donde si trae la ricchezza; il lavoro dell'uomo è la forma che la produce: e la ricchezza in se stessa non è altro che il nutrimento, le comodità e gli agi della vita. ([[Richard Cantillon]]) *Le ricchezze reggono le famiglie e le città, accrescono la fortuna prospera, non lasciano sentire i colpi dell'avversa; e ad ogni nostra azione o privata o pubblica, apportano certa forza e dignità maravigliosa. ([[Paolo Paruta]]) *Le ricchezze spropositate sono come un timone smisurato fuor del normale, che fa affondare meglio che servir a dirigere, perché sono inutilmente abbondanti e dannosamente eccessive. ([[Apuleio]]) *Mi rendo conto, oggi, solo oggi, che il destino, o chi è, permette i ricchi ma li adopera come ingenui strumenti, li obbliga a non turbare l'ingiustizia e l'inimicizia universali. ([[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta)]] *Molti pensano, specie in Occidente, che il denaro renda felici. Io penso invece sia più difficile essere felice se sei ricco, perché ti è più difficile vedere Dio: hai troppe altre cose a cui pensare. Se tuttavia Dio ti ha dato il dono della ricchezza, allora usala per i Suoi scopi: aiutare gli altri, aiutare i poveri, creare posti di lavoro, dare lavoro agli altri. Non sprecare la tua ricchezza. ([[Madre Teresa di Calcutta]]) *Nei Paesi ricchi il consumo consiste in persone che spendono soldi che non hanno, per comprare beni che non vogliono, per impressionare persone che non amano. (Joachim Spangenberg, Vicepresidente del SERI, ''Sustainable Europe Research Institute'')<ref>Simone Perotti, ''Adesso basta'', Chiarelettere editore.</ref> *Nerbo degli affari. ([[Bione di Boristene]]) *Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. ([[Discorso della Montagna|Gesù, Discorso della Montagna]]) *''Non affannarti per arricchire, | rinunzia a un simile pensiero; | appena vi fai volare gli occhi sopra, | essa già non è più: | perché mette ali come aquila | e vola verso il cielo.'' (''[[Libro dei Proverbi]]'') *Non è giusto aspettarsi di veder cadere l'aiuto dall'alto, come un regalo: bisogna meritar la ricchezza! ([[Haile Selassie]]) *Non fa felice il possessore delle ricchezze il possesso di esse ma lo spenderle, e non già lo spenderle comunque, ma il saperle bene spendere. ([[Miguel de Cervantes]]) *Non fa ricco l'uomo il molto possedere ma il poco desiderare. ([[Pievano Arlotto]]) *Pare che per molti il desiderio maggiore sia quello di essere il più ricco al cimitero. ([[Barbara Cartland]]) *Per il ricco la parola di Dio giunge sempre importuna, perché esige tutto lo spazio, e questo è sbarrato dal possesso proprio. ([[Hans Urs von Balthasar]]) *Per me non sono le ricchezze né gli spassi che fanno la felicità dell'uomo. ([[Antonio Raimondi]]) *Quando il ricco ha bisogno d'un goccio, ei rompe la brocca. ([[Shmuel Yosef Agnon]]) *Quando le mani in cui si accumula la ricchezza sono troppo poche, finiscono per perderla. ([[John Steinbeck]]) *''Ricca nave dal porto appena uscita | Carca non pur di perle e d'oro e d'ostro, | Ma di tutto il tesor del secol nostro, | A solcar l'aspro mar di questa vita''. ([[Angelo di Costanzo]]) *Ricchezza non giova ai morti. ([[Eschilo]]) *Ricco è chi sa accontentarsi. (''[[Voglio mangiare il tuo pancreas]]'') *– Sai qual è il più grosso vantaggio di essere ricchi?<br/>– Non lo so.<br/>– La libertà di poter dire che non hai soldi. Per esempio se io proponevo a delle compagne di fare qualcosa insieme, capitava spesso che rispondessero: «Stavolta non posso, perché non ho una lira». Ma se accadeva il caso inverso, io non potevo rispondere allo stesso modo. Se io avessi detto «Non ho una lira» avrebbe voluto dire che ''veramente'' non avevo una lira. Sarebbe stato patetico. E così come quando una ragazza bella dice: «Oggi non posso uscire di casa perché sono un mostro». Prova a pensare l'effetto se a dire la stessa cosa è una brutta. La gente si mette solo a ridere. ([[Haruki Murakami]]) *Se cerco tra i miei ricordi quelli che mi hanno lasciato un gusto durevole, se faccio il bilancio delle ore che hanno contato, immancabilmente ritrovo quelle che nessuna ricchezza mi avrebbe procurato. ([[Antoine de Saint-Exupéry]]) *Se il cercare le smarrite cose de' Latini e de' Greci é da lodare moltissimo, certo non sarà da niegarsi [[lode]] a chi produca fuori le dimestiche ricchezze troppo miseramente o ignorate o dimentiche. ([[Giulio Perticari]]) *''Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita, | quale ricchezza è più grande della [[sapienza]], | la quale tutto produce?'' (''[[Libro della Sapienza]]'') *Si è ricchi soprattutto dell'oro che si è dato. ([[Émile Deschamps]]) *Sono assolutamente convinto che nessuna ricchezza al mondo possa far avanzare l'umanità, neppure se è nelle mani dei più fedeli lavoratori per questa causa. ([[Albert Einstein]]) *Tra coloro che di ricchezze e d'autorità diseguali sono... non è amore, ma utilità. ([[Giovanni Della Casa]]) ==[[Proverbi]]== *Una cosa 'nce vo' p'essere ricco: o ‘a nàsceta, o ‘o pàsceto o ‘na bbona ‘ncurniciatura.<ref>Una cosa ci vuole per essere ricco: o la nascita, o la crescita o una buona "incorniciatura". Una cosa, anzi tre. 1) La più semplice: nascere ricchi, 2) La più complicata: crescere lavorando duramente, 3) La più agevole: avvalersi, con superiore distacco per l'inevitabile danno alla propria reputazione, della collaborazione di una moglie ricca di belle doti, comprensiva, lungimirante, spregiudicata e disinvolta quanto basta per sacrificarsi... con encomiabile abnegazione all'accrescimento delle fortune familiari.</ref> ([[proverbi napoletani|napoletano]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *Chi è ricco ha ciò che vuole. *Chi ha la sanità, è ricco e non lo sà. *Coll'uomo ricco si risale fino all'arca di Noè. *Contentezza supera ricchezza. *Dov'entra la ricchezza, la modestia fa fagotto. *I ricchi hanno il paradiso in questo mondo, e nell'altro se lo vogliono. *La maggior ricchezza è nulla desiderare. *La ricchezza acceca l'intelletto. *La ricchezza cambia sovente di padrone. *La ricchezza del [[contadino]] sta nelle braccia e chi ne vuole se ne faccia. *La ricchezza è buona quando è di buona lega e se ne fa buon uso. *La ricchezza è come il concime: un mucchio puzza, sparsa ingrassa. *La ricchezza è una rosa irta di spine. *La ricchezza in mano ad un giovane è come un rasoio in mano ad un bambino. *Le grandi ricchezze non ci fanno né più savi, né più sani. *Le ricchezze fatte in fretta presto svaniscono. *Ogni ricchezza corre il suo fine. *Per essere ricco occorre avere un parente in casa del diavolo. *Prima ricco e poi borioso. *Ricchezza e fortuna cambiano come la luna. *Ricchezza e scienza, insieme non hanno residenza. *Ricchezza e [[sopruso]] sono fratelli. *Ricchezza non fa gentilezza. *Ricchezza poco vale a quel che l'usa male. *Ricchezza senza saviezza e cavallo senza briglia non si possono tenere. *Ricchezze senza lettere, corpo senza anima. *Ricco non è chi possiede ma chi spende. *Tre cose fanno l'uomo ricco: guadagnare e non spendere, promettere e non mantenere, accettare e non rendere. *Un ricco solo impoverisce molti. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Denaro]] *[[Oro]] *[[Povertà]] *[[Miseria]] *[[Nuovi ricchi]] *[[Ricchezza e povertà]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|wikt|preposizione=sulla}} [[Categoria:Qualità sociali]] 0bonmb51e8kvqihnehbbchfpfpzkdth Passione 0 2434 1218704 1208235 2022-07-24T12:20:41Z Udiki 86035 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki {{nota disambigua}} {{voce tematica}} Citazioni sulla '''passione'''. ==Citazioni== *Accade talvolta che una donna nasconda a un uomo tutta la passione che prova per lui, mentre lui, dal canto suo, finge per lei tutta la passione che non sente. ([[Jean de La Bruyère]]) *Ciò che chiamiamo passione in realtà non è energia spirituale, ma solo attrito tra l'animo e il mondo esterno. (''[[Stalker (film 1979)|Stalker]]'') *Come la pioggia entra in una casa mal coperta, così la passione penetra in una mente non abituata alla meditazione. Come una casa ben coperta rimane asciutta, così la passione non penetra nella mente che medita. ([[Gautama Buddha]]) *È veramente umana la passione perversa di appartenere a una persona soltanto? ([[Mario Puzo]]) *Ecco l'origine della passione: voler qualcosa e non ottenerla. ([[Epitteto]]) *Esiste solo una passione, la passione per la [[felicità]]. ([[Denis Diderot]]) *Ero buono, ti confesso, una volta, gentile verso la Madonna, fiducioso in Dio. Ed ora?- Non leggo più poesie stampate. È domenica: io non benedico il Signore. Sorgete tutte in me, o male passioni dell'anima mia, tormentatemi, abbattetemi, schiacciatemi. Ch'io muoia maledetto, perdonando a nessuno. ([[Ambrogio Bazzero]]) *Io credo che chi non ha provato l'ansia dell'attesa, i lunghi tormenti del desiderio insoddisfatto, la paura di perdere la propria donna, i dubbi dell'assenza, non possa dire fino a quale altezza sappia giungere la passione. ([[Luciano Zuccoli]]) *L'atteggiamento di fondo della mia vita è stata la passione. Per realizzare i miei sogni ho agito sempre spinto solo dalla passione. La passione muove ogni cosa, è una forza davvero straordinaria. ([[Roberto Baggio]]) *La parola passione, per etimologia significa sofferenza. Quale profondità cupa in questo accostamento operato dall'istinto della lingua! ([[Albert Samain]]) *La passione, anche quella più profonda, non richiede un palcoscenico grandioso per recitare la sua parte. ([[Herman Melville]]) *La passione di un uomo è come un incendio che scoppia nell'erba alta e arida: divampa ardente e furioso, ma viene domato ben presto. Una donna è come il calderone di un mago, che deve sobbollire a lungo sui carboni prima di poter sprigionare il suo incantesimo. Sii rapido in tutto, tranne che nell'amore. ([[Wilbur Smith]]) *La passione non è un sentimento lineare, non potrà mai essere rappresentata da un algoritmo, né da nessun programma di intelligenza artificiale. ([[Paolo Crepet]]) *La passione è un correre sbigottito dell'anima. ([[Zenone di Cizio]]) *La passione è uno strumento di difesa della ragione. Perché non basta avere ragione: bisogna anche, appassionatamente, difenderla. ([[Vittorio Sgarbi]]) *La passione genera fiducia? Non necessariamente. Eppure tutti quanti vorremmo le nostre certezze. Sentire la parola "sempre" e credere che sia vero. ([[Francis Urquhart]], ''[[House of Cards (miniserie televisiva)#Prima stagione|House of Cards]]'') *La passione non calcola mai il prezzo. Il cuore ha le sue ragioni che la ragione rifiuta di conoscere, ha detto [[Blaise Pascal|Pascal]]. Se la mia interpretazione è giusta, voleva dire che un cuore, infiammato dalla passione, inventa ragioni che sembrano non solo plausibili ma definitive per dimostrare come si possa rinunziare al mondo per l'amore. La passione ci convince che è giusto sacrificare l'onore e che la vergogna è un prezzo basso. La passione distrugge. Distrusse Antonio e Cleopatra, Tristano ed Isotta, Parnell e Kitty O' Shea. E se non distrugge, muore. Può darsi allora che uno si trovi di fronte alla convinzione disperata di aver distrutto i migliori anni della propria vita, di essersi disonorato, di aver sopportato le pene spaventose della gelosia, ingoiato le più amare mortificazioni, prodigato tutta la propria tenerezza, versato infine tutte le ricchezze della propria anima su una nullità, su un essere sciocco, su una specie di attaccapanni dei propri sogni che non valeva un centesimo bucato. ([[William Somerset Maugham]]) *La passione non ha legge. ([[Guy de Maupassant]]) *La passione per l'infinito ci spinge verso la donna. Infinito, non finito? ([[Corrado Alvaro]]) *La passione, quando è passata, si lascia dietro un'oscura nostalgia di sé e, prima di scomparire del tutto, ci lancia uno sguardo seducente. Dunque deve pur esserci stata una sorta di piacere nell'esser colpiti dalla sua sferza. Paragonati ad essa, i sentimenti più moderati ci sembrano insulsi; a quanto pare, a un fiacco piacere si preferisce pur sempre un forte dolore. ([[Friedrich Nietzsche]]) *La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca. ([[Baltasar Gracián]]) *La passione trova in se stessa le proprie giustificazioni. ([[Iris Murdoch]]) *La sregolatezza delle passioni è a tutta colpa di chi le lascia sfrenate ed indomabili. ([[Baldassarre Poli]]) *Le passioni dispiacevoli sono l'odio, il tedio, la misantropia, l'inimicizia, la vendetta, la gelosia, la pietà o la compassione, l'indignazione, l'invidia, la tristezza, il timore, il pudore; e tutte queste ammettono sicuramente il proprio freno o governo, onde concorrere al maggior nostro morale perfezionamento. ([[Baldassarre Poli]]) *Le passioni non si sradicano: bisogna che ciascuno possa soddisfarle nei limiti della virtù. ([[Lev Tolstoj]]) *Le passioni si manifestano in tutta la loro nudità; e col lungo contatto non v'è corteccia che tenga, non raffinata ipocrisia che possa durare; il cuore vedesi qual è: e grande scuola per conoscere gli uomini sono le prigioni. ([[Felice Orsini]]) *Le passioni sono difetti o virtù solamente se portate all'estremo. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) *Le passioni violente è meglio che nascono all'improvviso oppure che non nascono per niente. ([[Sara Seale]]) *Lo strano della vita è che, sebbene la natura di essa sia stata chiara a ognuno per centinaia d'anni, nessuno ne ha steso un adeguato resoconto. Mentre le strade di Londra hanno una loro carta, le nostre passioni rimangono non descritte. Chi mai incontreremo se voltiamo quest'angolo? ([[Virginia Woolf]]) *Lotta con tutte le tue forze perché il lavoro che fai dentro di te sia secondo Dio e così vincerai le passioni di fuori. ([[Arsenio]]) *Non era il caso di pensare, né di provare dei sentimenti. Lucy smise di cercare di capire sé stessa, e si unì alle vaste schiere degli ottenebrati, che non seguono né il cuore né il cervello, e marciano verso il loro destino sotto l'insegna di una parola d'ordine. Queste schiere sono gremite di persone caritatevoli e pie, che però si sono arrese all'unico nemico che conta veramente – il nemico interiore. Hanno peccato contro la passione e la verità, e ogni loro affannosa rincorsa di una verità sarà vana. Col passare degli anni, diventano oggetto di critiche. La loro carità e la loro pietà mostrano delle crepe il loro acume diventa cinismo, la loro generosità ipocrisia; dovunque vadano non producono che malessere. Hanno peccato contro Eros e contro Pallade Atena, e non sarà grazie a un intervento celeste, bensì grazie al normale corso della natura che quelle divinità alleate otterranno vendetta. ([[Edward Morgan Forster]]) *''Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. | Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione''. ([[Pier Paolo Pasolini]]) *Non mettere passioni davanti ai tuoi principi perché anche se tu vinci, tu perdi. (''[[Karate Kid II - La storia continua]]'') *''Non seguire le passioni, | poni un freno ai tuoi desideri. | Se ti concedi lo sfogo della passione, | essa ti renderà oggetto di scherno per i tuoi nemici.'' (''[[Siracide]]'') *''Non ti abbandonare alla tua passione, | perché non ti strazi come un toro furioso; | divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti, | sì da renderti come un legno secco. | Una passione malvagia rovina chi la possiede | e lo fa oggetto di scherno per i nemici.'' (''[[Siracide]]'') *''Nulla di grande al mondo'' è stato compiuto ''senza passione''. ([[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]]) *Ogni passione veramente profonda contiene in sé il suo contrario. ([[Mario Soldati]]) *Ognuno ha bisogno di trovare delle ragioni alla propria passione. ([[Marcel Proust]]) *Pensa che l'amore, l'odio, l'ambizione, l'invidia, tutte le più forti passioni finiscono prima di noi, e che, quando tutto è finito, una cosa resta: la soddisfazione del [[dovere]] compiuto.... ([[Federico De Roberto]]) *Quando si è nell'agitazione è necessario non fare né dire alcuna cosa, se non rimanere fermi e risoluti nella decisione di non seguire le nostre passioni, qualsiasi motivo avessimo per farlo. ([[San Francesco di Sales]]) *Quasi ogni prima passione è di breve durata e lascia dietro di sé un gusto d'amaro. ([[Robert Musil]]) *Senza passione l'uomo è solo una forza latente, una possibilità, come un sasso che aspetti l'urto del ferro per gettare scintille. ([[Henri-Frédéric Amiel]]) *Tra le passioni piacevoli noi annoveriamo l' ''amor proprio'', l' ''orgoglio'', la ''vanità'', la ''filantropia'', l' ''amicizia'', l' ''amor'' conjugale, paterno e figliale, la ''beneficenza'', la ''gratitudine'', il ''desiderio'', la ''speranza'', la ''gioja'', l' ''entusiasmo'', l' ''amor del piacere'', l' ''avarizia'', l' ''ambizione'', l'''amor della gloria'', l' ''amor del vero'', del ''bello'', dell' ''onesto'', l' ''amore divino''. Tutte queste passioni non meritano d'essere ritenute, né ugualmente trattate allo scopo del morale perfezionamento. Quelle che si debbono assolutamente escludere sono l'orgoglio, la vanità, l'ambizione, l'amor del piacere, l'avarizia e l'entusiasmo, perché contraddicono all'amore armonico di noi e degli altri, opponendosi nello stesso tempo al fine della felicità o al dovere di perfezione co' mali che apportano. Quelle che si debbono mantenere e nutrire sottoponendole però ad un legittimo freno o governo sono tutte le altre, in quanto che si accordano col soprannominato amore armonico di noi e degli altri, e giovano sommamente alla morale perfezione coi beni di cui sono feconde. ([[Baldassarre Poli]]) *''Una passione ardente come fuoco acceso | non si spegnerà finché non sia consumata.'' (''[[Siracide]]'') *Una passione è il totale di due malintesi. ([[Gesualdo Bufalino]]) *Vero e unico creatore di bene è l'[[affetto]], l'affetto naturale che scorre quieto ma inesauribile, a portare i freschi ruscelli della vita; mentre la passione o è fiamma che dissecca o è un tormentaccio rovinoso, che assorda, trascina, devasta. ([[Emilio De Marchi]]) ==[[Proverbi italiani]]== *Animo appassionato non serba pazienza. *Come il [[vento]] spinge le nuvole in cielo, così le passioni spingono gli uomini in terra. *La fine della passione è il principio del pentimento. *La passione accieca. *La passione è una bestia feroce. *La passione non dice mai basta. *La passione non genera che [[afflizione]]. *Le passioni sono come le piante: crescono da piccoli [[seme|semi]]. *Mal si porta il [[fuoco]] in seno. *Nessun padrone è cosi esigente come le passioni. *Quando è alta la passione, è bassa la ragione. *Servire alle proprie passioni è il peggiore dei servizi. *Tutto vince chi ha vinto le proprie passioni. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Ardore]] *[[Attrazione sessuale]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|wikt|etichetta=passione}} [[Categoria:Sentimenti]] qrmj6tu3g978rdm2loevfuja7ugfvnw 1218705 1218704 2022-07-24T12:23:40Z Udiki 86035 sez. Diderot wikitext text/x-wiki {{nota disambigua}} {{voce tematica}} Citazioni sulla '''passione'''. ==Citazioni== *Accade talvolta che una donna nasconda a un uomo tutta la passione che prova per lui, mentre lui, dal canto suo, finge per lei tutta la passione che non sente. ([[Jean de La Bruyère]]) *Ciò che chiamiamo passione in realtà non è energia spirituale, ma solo attrito tra l'animo e il mondo esterno. (''[[Stalker (film 1979)|Stalker]]'') *Come la pioggia entra in una casa mal coperta, così la passione penetra in una mente non abituata alla meditazione. Come una casa ben coperta rimane asciutta, così la passione non penetra nella mente che medita. ([[Gautama Buddha]]) *È veramente umana la passione perversa di appartenere a una persona soltanto? ([[Mario Puzo]]) *Ecco l'origine della passione: voler qualcosa e non ottenerla. ([[Epitteto]]) *Ero buono, ti confesso, una volta, gentile verso la Madonna, fiducioso in Dio. Ed ora?- Non leggo più poesie stampate. È domenica: io non benedico il Signore. Sorgete tutte in me, o male passioni dell'anima mia, tormentatemi, abbattetemi, schiacciatemi. Ch'io muoia maledetto, perdonando a nessuno. ([[Ambrogio Bazzero]]) *Io credo che chi non ha provato l'ansia dell'attesa, i lunghi tormenti del desiderio insoddisfatto, la paura di perdere la propria donna, i dubbi dell'assenza, non possa dire fino a quale altezza sappia giungere la passione. ([[Luciano Zuccoli]]) *L'atteggiamento di fondo della mia vita è stata la passione. Per realizzare i miei sogni ho agito sempre spinto solo dalla passione. La passione muove ogni cosa, è una forza davvero straordinaria. ([[Roberto Baggio]]) *La parola passione, per etimologia significa sofferenza. Quale profondità cupa in questo accostamento operato dall'istinto della lingua! ([[Albert Samain]]) *La passione, anche quella più profonda, non richiede un palcoscenico grandioso per recitare la sua parte. ([[Herman Melville]]) *La passione di un uomo è come un incendio che scoppia nell'erba alta e arida: divampa ardente e furioso, ma viene domato ben presto. Una donna è come il calderone di un mago, che deve sobbollire a lungo sui carboni prima di poter sprigionare il suo incantesimo. Sii rapido in tutto, tranne che nell'amore. ([[Wilbur Smith]]) *La passione non è un sentimento lineare, non potrà mai essere rappresentata da un algoritmo, né da nessun programma di intelligenza artificiale. ([[Paolo Crepet]]) *La passione è un correre sbigottito dell'anima. ([[Zenone di Cizio]]) *La passione è uno strumento di difesa della ragione. Perché non basta avere ragione: bisogna anche, appassionatamente, difenderla. ([[Vittorio Sgarbi]]) *La passione genera fiducia? Non necessariamente. Eppure tutti quanti vorremmo le nostre certezze. Sentire la parola "sempre" e credere che sia vero. ([[Francis Urquhart]], ''[[House of Cards (miniserie televisiva)#Prima stagione|House of Cards]]'') *La passione non calcola mai il prezzo. Il cuore ha le sue ragioni che la ragione rifiuta di conoscere, ha detto [[Blaise Pascal|Pascal]]. Se la mia interpretazione è giusta, voleva dire che un cuore, infiammato dalla passione, inventa ragioni che sembrano non solo plausibili ma definitive per dimostrare come si possa rinunziare al mondo per l'amore. La passione ci convince che è giusto sacrificare l'onore e che la vergogna è un prezzo basso. La passione distrugge. Distrusse Antonio e Cleopatra, Tristano ed Isotta, Parnell e Kitty O' Shea. E se non distrugge, muore. Può darsi allora che uno si trovi di fronte alla convinzione disperata di aver distrutto i migliori anni della propria vita, di essersi disonorato, di aver sopportato le pene spaventose della gelosia, ingoiato le più amare mortificazioni, prodigato tutta la propria tenerezza, versato infine tutte le ricchezze della propria anima su una nullità, su un essere sciocco, su una specie di attaccapanni dei propri sogni che non valeva un centesimo bucato. ([[William Somerset Maugham]]) *La passione non ha legge. ([[Guy de Maupassant]]) *La passione per l'infinito ci spinge verso la donna. Infinito, non finito? ([[Corrado Alvaro]]) *La passione, quando è passata, si lascia dietro un'oscura nostalgia di sé e, prima di scomparire del tutto, ci lancia uno sguardo seducente. Dunque deve pur esserci stata una sorta di piacere nell'esser colpiti dalla sua sferza. Paragonati ad essa, i sentimenti più moderati ci sembrano insulsi; a quanto pare, a un fiacco piacere si preferisce pur sempre un forte dolore. ([[Friedrich Nietzsche]]) *La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca. ([[Baltasar Gracián]]) *La passione trova in se stessa le proprie giustificazioni. ([[Iris Murdoch]]) *La sregolatezza delle passioni è a tutta colpa di chi le lascia sfrenate ed indomabili. ([[Baldassarre Poli]]) *Le passioni dispiacevoli sono l'odio, il tedio, la misantropia, l'inimicizia, la vendetta, la gelosia, la pietà o la compassione, l'indignazione, l'invidia, la tristezza, il timore, il pudore; e tutte queste ammettono sicuramente il proprio freno o governo, onde concorrere al maggior nostro morale perfezionamento. ([[Baldassarre Poli]]) *Le passioni non si sradicano: bisogna che ciascuno possa soddisfarle nei limiti della virtù. ([[Lev Tolstoj]]) *Le passioni si manifestano in tutta la loro nudità; e col lungo contatto non v'è corteccia che tenga, non raffinata ipocrisia che possa durare; il cuore vedesi qual è: e grande scuola per conoscere gli uomini sono le prigioni. ([[Felice Orsini]]) *Le passioni sono difetti o virtù solamente se portate all'estremo. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) *Le passioni violente è meglio che nascono all'improvviso oppure che non nascono per niente. ([[Sara Seale]]) *Lo strano della vita è che, sebbene la natura di essa sia stata chiara a ognuno per centinaia d'anni, nessuno ne ha steso un adeguato resoconto. Mentre le strade di Londra hanno una loro carta, le nostre passioni rimangono non descritte. Chi mai incontreremo se voltiamo quest'angolo? ([[Virginia Woolf]]) *Lotta con tutte le tue forze perché il lavoro che fai dentro di te sia secondo Dio e così vincerai le passioni di fuori. ([[Arsenio]]) *Non era il caso di pensare, né di provare dei sentimenti. Lucy smise di cercare di capire sé stessa, e si unì alle vaste schiere degli ottenebrati, che non seguono né il cuore né il cervello, e marciano verso il loro destino sotto l'insegna di una parola d'ordine. Queste schiere sono gremite di persone caritatevoli e pie, che però si sono arrese all'unico nemico che conta veramente – il nemico interiore. Hanno peccato contro la passione e la verità, e ogni loro affannosa rincorsa di una verità sarà vana. Col passare degli anni, diventano oggetto di critiche. La loro carità e la loro pietà mostrano delle crepe il loro acume diventa cinismo, la loro generosità ipocrisia; dovunque vadano non producono che malessere. Hanno peccato contro Eros e contro Pallade Atena, e non sarà grazie a un intervento celeste, bensì grazie al normale corso della natura che quelle divinità alleate otterranno vendetta. ([[Edward Morgan Forster]]) *''Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. | Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione''. ([[Pier Paolo Pasolini]]) *Non mettere passioni davanti ai tuoi principi perché anche se tu vinci, tu perdi. (''[[Karate Kid II - La storia continua]]'') *''Non seguire le passioni, | poni un freno ai tuoi desideri. | Se ti concedi lo sfogo della passione, | essa ti renderà oggetto di scherno per i tuoi nemici.'' (''[[Siracide]]'') *''Non ti abbandonare alla tua passione, | perché non ti strazi come un toro furioso; | divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti, | sì da renderti come un legno secco. | Una passione malvagia rovina chi la possiede | e lo fa oggetto di scherno per i nemici.'' (''[[Siracide]]'') *''Nulla di grande al mondo'' è stato compiuto ''senza passione''. ([[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]]) *Ogni passione veramente profonda contiene in sé il suo contrario. ([[Mario Soldati]]) *Ognuno ha bisogno di trovare delle ragioni alla propria passione. ([[Marcel Proust]]) *Pensa che l'amore, l'odio, l'ambizione, l'invidia, tutte le più forti passioni finiscono prima di noi, e che, quando tutto è finito, una cosa resta: la soddisfazione del [[dovere]] compiuto.... ([[Federico De Roberto]]) *Quando si è nell'agitazione è necessario non fare né dire alcuna cosa, se non rimanere fermi e risoluti nella decisione di non seguire le nostre passioni, qualsiasi motivo avessimo per farlo. ([[San Francesco di Sales]]) *Quasi ogni prima passione è di breve durata e lascia dietro di sé un gusto d'amaro. ([[Robert Musil]]) *Senza passione l'uomo è solo una forza latente, una possibilità, come un sasso che aspetti l'urto del ferro per gettare scintille. ([[Henri-Frédéric Amiel]]) *Tra le passioni piacevoli noi annoveriamo l' ''amor proprio'', l' ''orgoglio'', la ''vanità'', la ''filantropia'', l' ''amicizia'', l' ''amor'' conjugale, paterno e figliale, la ''beneficenza'', la ''gratitudine'', il ''desiderio'', la ''speranza'', la ''gioja'', l' ''entusiasmo'', l' ''amor del piacere'', l' ''avarizia'', l' ''ambizione'', l'''amor della gloria'', l' ''amor del vero'', del ''bello'', dell' ''onesto'', l' ''amore divino''. Tutte queste passioni non meritano d'essere ritenute, né ugualmente trattate allo scopo del morale perfezionamento. Quelle che si debbono assolutamente escludere sono l'orgoglio, la vanità, l'ambizione, l'amor del piacere, l'avarizia e l'entusiasmo, perché contraddicono all'amore armonico di noi e degli altri, opponendosi nello stesso tempo al fine della felicità o al dovere di perfezione co' mali che apportano. Quelle che si debbono mantenere e nutrire sottoponendole però ad un legittimo freno o governo sono tutte le altre, in quanto che si accordano col soprannominato amore armonico di noi e degli altri, e giovano sommamente alla morale perfezione coi beni di cui sono feconde. ([[Baldassarre Poli]]) *''Una passione ardente come fuoco acceso | non si spegnerà finché non sia consumata.'' (''[[Siracide]]'') *Una passione è il totale di due malintesi. ([[Gesualdo Bufalino]]) *Vero e unico creatore di bene è l'[[affetto]], l'affetto naturale che scorre quieto ma inesauribile, a portare i freschi ruscelli della vita; mentre la passione o è fiamma che dissecca o è un tormentaccio rovinoso, che assorda, trascina, devasta. ([[Emilio De Marchi]]) ===[[Denis Diderot]]=== *Esiste solo una passione, la passione per la [[felicità]]. *La litania contro le passioni non ha mai fine: sono loro imputate tutte le pene dell'uomo, mentre ci si dimentica ch'esse sono anche la fonte di ogni suo piacere. *La sobrietà nelle passioni rende mediocri gli uomini. ==[[Proverbi italiani]]== *Animo appassionato non serba pazienza. *Come il [[vento]] spinge le nuvole in cielo, così le passioni spingono gli uomini in terra. *La fine della passione è il principio del pentimento. *La passione accieca. *La passione è una bestia feroce. *La passione non dice mai basta. *La passione non genera che [[afflizione]]. *Le passioni sono come le piante: crescono da piccoli [[seme|semi]]. *Mal si porta il [[fuoco]] in seno. *Nessun padrone è cosi esigente come le passioni. *Quando è alta la passione, è bassa la ragione. *Servire alle proprie passioni è il peggiore dei servizi. *Tutto vince chi ha vinto le proprie passioni. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Ardore]] *[[Attrazione sessuale]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|wikt|etichetta=passione}} [[Categoria:Sentimenti]] qt61ael6a8xtxsysthhdgwcq5fdrzrv Giustizia 0 2509 1218699 1184373 2022-07-24T12:13:56Z Udiki 86035 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Frankfurt Am Main-Gerechtigkeitsbrunnen-Detail-Justitia von Westen-20110408.jpg|thumb|Statua della giustizia a Francoforte sul Meno]] Citazioni sulla '''giustizia'''. ==Citazioni== *Affinché il nostro desiderio infinito di giustizia possa essere colmato, occorre un giudice che adempia a queste tre condizioni: essere il signore della Storia; conoscere il segreto dei cuori; e operare per la riconciliazione e non per la distruzione. ([[Fabrice Hadjadj]]) *Basta che esista un solo giusto perché il mondo meriti di essere stato creato. (''[[Talmud]]'') *Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno giustiziati. ([[Piergiorgio Bellocchio]]) *C'è una forza di attrazione da parte dei comportamenti giusti e pacifici, anche se di pochi. ([[Andrea Riccardi]]) *Chi elogia la nostra giustizia, somiglia terribilmente a quella persona che cercava di consolare una vedova il cui marito era morto per una grave forma di [[polmonite]], dicendole per tranquillizzarla che «forse non era andata poi tanto male». ([[Karl Kraus]]) *Chiamare [[ingiustizia]] la giustizia è la più diffusa delle consolazioni. ([[Nicolás Gómez Dávila]]) *[[Cleomene I]] disse che, a giudizio sia degli dei sia degli uomini, qualunque danno si riesce a infliggere ai nemici è più importante della giustizia. ([[Plutarco]]) *Come, adunque, esistono le morali, ma non la morale, così esistono le giustizie, ma non la giustizia. E ciò vuol dire che, come la morale, così la giustizia non c'è. ([[Giuseppe Rensi]]) *Dopo la mia accessione {{NDR|al trono}}, il primo ordine che diedi fu quello di assicurare la Catena della Giustizia, cosicché, se trattato ingiustamente da qualcuno, l'oppresso potesse venire a questa catena e scuoterla per attrarre col suo rumore la nostra attenzione. Ordinai pertanto di fare una catena d'oro puro, lunga 30 ''gaz'' [ca. 15 metri] alla quale fossero attaccate 60 campane, del peso complessivo di 4 ''mann'' indiani. Una estremità fu attaccata ai bastioni di Sciâhburg' della fortezza di Agra, e l'altra a una colonna di pietra sulla riva del fiume. ([[Jahangir]]) *È a madame Giustizia che dedico questo concerto, in onore della vacanza che sembra aver preso da questi luoghi e per riconoscenza all'impostore che siede al suo posto! (''[[V per Vendetta]]'') *''E dove in trono non s'asside il giusto, | Colpa divien, che mai non si perdona, | Dell'ingegno l'altezza e la virtude; | E fortunata è l'[[ignoranza]] sola''. ([[Vincenzo Monti]]) *E lo sposo {{NDR|Renzo Tramaglino}} se ne andò, col cuore in tempesta, ripetendo sempre quelle strane parole: «a questo mondo c'è giustizia, finalmente!» Tant'è vero che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') *Fondamento della giustizia è la fede, cioè la costanza e la sincerità nel mantenere le cose dette e convenute. ([[Cicerone]]) *Giustizia è riportare tutte le cose al loro senso. ([[Oreste Benzi]]) *Giustizia non esiste là ove non vi è libertà. ([[Luigi Einaudi]]) *Giustizia per me è un giorno di sole in inverno, se viene dura poco, se viene scalda assiderati. ([[Erri De Luca]]) *Giustizia ritardata è giustizia negata. ([[Montesquieu]]) *Giustizia! Santa parola, prostituita, derisa dai potenti della terra! ([[Giuseppe Garibaldi]]) *Gli uomini, infatti, consapevoli che ogni luogo ha bisogno di giustizia, hanno creato il mito secondo cui il posto che Temi occupa presso Zeus, e Dike presso Plutone è lo stesso che la legge occupa nelle città, affinché colui che compie ingiustizie in ciò di cui è responsabile appaia nello stesso tempo come uno che compie ingiustizia in relazione all'intero universo. ([[Giamblico]]) *''Guai a col ch'a s'ancaprissia | ëd volèi giusta la giustissia''! ([[Angelo Brofferio]]) *Ho perso molta della supponenza legata al semplicistico concetto di giusto o sbagliato. (''[[Batman Begins]]'') *I limiti che ci definiscono come gruppo sociale devono essere costruttivi o cautelativi, non intenzionalmente distruttivi, se devono avere un significato collettivo sano, se l'offesa di una vittima deve essere letta come un'offesa alla società nel suo insieme, in forza della nostra umanità comune. La giustizia [...] non deve soltanto essere fatta, deve anche essere vista. La giustizia non deve cercare una soddisfazione privata, ma deve rafforzare pubblicamente l'impulso salvifico della società di imparare. Se c'è giustizia, ci può essere speranza, anche di fronte a una divinità apparentemente bizzosa. ([[Alberto Manguel]]) *Il [[valore]] non serve a nulla quando non si accompagna alla giustizia, e se tutti gli uomini fossero giusti, non ci sarebbe bisogno di essere valorosi. ([[Agesilao II]]) *In generale la giustizia è uguale per tutti, perché è utile nei rapporti sociali; ma in casi particolari, e a seconda dei luoghi e delle condizioni, risulta che la stessa cosa non è giusta per tutti. ([[Epicuro]]) *In [[Italia]] non esiste giustizia distributiva. Ne tiene le veci l'ingiustizia distribuita. Per cinque anni il Sindaco (oppure il Deputato, il Prefetto, il Ministro) del partito rosso perseguita gli uomini del partito nero e distribuisce cariche o stipendi agli uomini del partito rosso, il Sindaco del partito nero fa tutto il rovescio dell' altro; distribuisce cariche e stipendi agli uomini del partito nero e perseguita gli uomini del partito rosso. Così l'ingiustizia rotativa tiene luogo della giustizia permanente. ([[Giuseppe Prezzolini]]) *– Io non ho mai conosciuto un giudice. Dev'essere stupendo far trionfare la giustizia.<br />– Si tratta di applicare la [[legge]], che magari è un'altra cosa. (''[[La grande abbuffata]]'') *Io stesso allora non dubitavo che in qualunque momento chiunque di noi, uomo, donna, bambino, forse anche il povero ronzino legato alla ruota del mulino, chiunque sapesse cosa era giusto. Tutte le creature vengono al mondo con dentro la memoria della giustizia. ([[John Maxwell Coetzee]]) *Io trovo noiosissima e artificiosa la pubblica passione per la giustizia; dopo tutto, che giustizia sia fatta, non importa né alla vita né alla natura. ([[Patricia Highsmith]]) *L'errore giudiziario non esiste. (''[[Cadaveri eccellenti]]'') *La gioia si manifesta ogni volta che vince la giustizia. E non dobbiamo aspettare gli altri per far sì che ciò succeda. ([[Renato Scarpa]]) *La giustizia, come la [[democrazia]], è un'[[utopia]] che va perseguita senza sosta. Una società ingiusta crea squilibri anche nei singoli. Il problema è che il mondo occidentale ha messo al centro del proprio interesse il [[denaro]], relegando l'uomo e i suoi bisogni più profondi in un ruolo secondario. Ci vengono offerti oggetti di consumo al posto di sentimenti. [[Solitudine]] al posto di [[solidarietà]], [[sesso]] al posto di [[amore]]. Il disagio crea [[rabbia]], la rabbia si sfoga nella [[violenza]]. Il singolo operatore della giustizia può fare ben poco. Bisogna affrontare il problema alla fonte. Cominciando da una distribuzione più equa delle risorse del pianeta. ([[Giancarlo Berardi]]) *La Giustizia deve avere il suo corso, come [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]. ([[Marcello Marchesi]]) *La giustizia deve essere congiunta al potere, così che ciò che è giusto possa anche aver potere, e che ciò che ha potere possa essere giusto. ([[Blaise Pascal]]) *La giustizia deve essere rigida e parere clemente. Il buon chirurgo con pietose parole conforta l'ammalato, mentre con mano sicura, e che pietà non trattiene, ne taglia le membra. ([[Vilfredo Pareto]]) *La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi. (attribuita a [[Solone]]) *La giustizia e i diritti umani non possono essere selettivi. ([[Vittorio Arrigoni]]) *La giustizia è l'assioma fondamentale per la sopravvivenza della libertà e del governo. ([[Haile Selassie]]) *La giustizia è la bontà misurata in millimetri. ([[Emma Andievska]]) *La giustizia è la virtù più efficace, e né la stella della sera, né quella del mattino sono così meravigliose, e citando il proverbio diciamo: nella giustizia ogni virtù si raccoglie in una sola. Ed è una virtù perfetta al più alto grado perché chi la possiede è in grado di usare la virtù anche verso gli altri e non soltanto verso se stesso. ([[Aristotele]]) *La giustizia è la volontà costante e perpetua di riconoscere a ciascuno il suo diritto. ([[Giustiniano I]]) *''La giustizia è una vana speranza, se la legge è di chi se la compra.'' (''[[Linea 77]]'') *La giustizia esegue i suoi processi all'interno di aule, perché se li facesse all'aperto tutti riderebbero. ([[Raffaele Palma]]) *La giustizia, in ultima istanza, ha a che fare con la vita vissuta delle persone, non soltanto con la natura delle istituzioni che la circondano. ([[Amartya Sen]]) *La giustizia la deve fare il popolo e cioè l'organo costituito di una rappresentanza del popolo. La giustizia non deve farla il singolo, armato, secondo il proprio unilaterale punto di vista. ([[Paolo Emilio Taviani]]) *La giustizia non è mossa dalla fretta... e quella di Dio ha secoli a disposizione. ([[Umberto Eco]]) *La giustizia, se è rispetto a Dio dicesi religione, se verso i parenti pietà, se nelle cose affidate dicesi fede. ([[Cicerone]]) *La Giustizia, secondo [[Omero]], apre e chiude i congressi degli [[Dei]], non quelli degli uomini. ([[Terenzio Mamiani]]) *La giustizia si dilata nel tempo. La punizione non conosce il calendario. (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (prima stagione)|Ai confini della realtà]]'') *La giustizia sociale non è pensabile se non in funzione della libertà individuale. ([[Piero Calamandrei]]) *La mia idea di giustizia è: [[imparzialità]] basata sulla logica e la mutua comprensione del senso morale. ([[Anne Hathaway]]) *La [[ragione]] e la giustizia tengono nella loro stretta anche la più lontana e solitaria stella. Guardi quelle stelle: non sembrano tanti diamanti e zaffiri? Ebbene, si può immaginare qualunque pazzia boanica o geologica si voglia. Pensi a foreste di diamante con foglie di brillanti. Pensi che la luna sia azzurra: un solo gigantesco zaffiro. Ma non immagini che tutta questa pazza astronomia porterebbe la minima differenza alla ragione e alla giustizia delle nostre azioni. Su pianure di opale, sotto rupi di perla, troverà un avviso che dirà: "non rubare". ([[Gilbert Keith Chesterton]]) *La spada della giustizia non ha fodero. ([[Joseph de Maistre]]) *La vera giustizia prova pietà; la falsa giustizia sdegno. ([[Martin Lutero]]) *La vita è niente, la giustizia un'invenzione degli uomini. Ognuno ha la sua verità. ([[Giorgio Saviane]]) *Le leggi cambiano a seconda di chi le fa. Un giorno sono i cardassiani, un giorno la Federazione. Ma la giustizia è la giustizia. ([[Odo (personaggio)|Odo]], ''[[Star Trek: Deep Space Nine]]'') *Mai fidarsi della giustizia. Lo sa cos'è un fatto di giustizia? È come fischiettare ''White Christmas'' col buco del culo. (''[[Sleuth - Gli insospettabili]]'') *Mi immaginavo la dea Giustizia con in mano la bilancia mentre aspettava che posassimo i soldi su ciascun piatto. Chi ha più denaro riesce a pagare consulenti ed esperti capaci di raccontare menzogne e riesce ad aver ragione. Sembra che il sistema giudiziario funzioni così, è spaventoso! (''[[Food, Inc.]]'') *Per come va questo mondo a volte è meglio chiedere soldi che giustizia. (''[[American Crime Story]]'') *Nell'unità di giustizia, eguaglianza e sicurezza è la giustizia a mio avviso il concetto fondamentale. Hanno dunque torto quei marxisti che, sia pure in perfetta buona fede, sostengono che il marxismo non è una teoria della giustizia, perché la distribuzione ineguale del plusvalore e la sua stessa produzione non derivano da scelte distributive ingiuste, ma da meccanismi del tutto indipendenti dall'etica. ([[Costanzo Preve]]) *Non si persuadono gli uomini ad essere giusti, li si costringe. La giustizia è un combattimento: non si stabilisce senza sforzo; ed è per questa ragione che è stato detto: «Beati quelli che soffrono persecuzione per la giustizia!» ([[Louis de Bonald]]) *Ogni giorno di più l'arretratezza sul terreno dell'innovazione nella giustizia si traduce in un passo indietro sul terreno dell'innovazione pubblica complessiva, e la schematicità di certe soluzioni sconta, a volte, anche la mancanza di una progettualità "di sistema" nel settore dell'informatica giuridica e giudiziaria rinunciando alle molte prospettive di interazione interna ed esterna (a cominciare dalla scarsa propensione di molti all'uso quotidiano ed efficace degli strumenti informatici disponibili o nella incapacità di individuare ed adottare caso per caso soluzioni informatiche in grado di porsi come "interfacce" condivise semplici e diffuse, ed il processo telematico costituisce forse un significativo banco di prova per i magistrati, ma anche per gli avvocati). ([[Giuseppe Corasaniti]]) *Quando la giustizia ha esaurito il suo compito, lasci che la carità cominci il suo. ([[Juliette Colbert]]) *Quando per la porta della magistratura entra la politica, la giustizia esce dalla finestra. ([[Piero Calamandrei]]) *Questa è l'essenza della giustizia: che ognuno segua la sua via. ([[Ralph Waldo Emerson]]) *Riceve più giustizia che strilla di più e le cause si vincono il più delle volte a forza di gridare le proprie ragioni. ([[Mateo Alemán]]) *Se ella non fa morire gli innocenti, nondimeno osserva sì male, rispetto a loro, le leggi dell'ospitalità, che è sempre una cattiva cosa il soggiornare in casa sua. ([[Alain-René Lesage]]) *«Se noi riconosciamo,» pensavo, «che errare è dell'uomo, non è crudeltà sovrumana la giustizia?» ([[Luigi Pirandello]]) *Sicuramente non c'è nulla di più utile che comprendere che noi siamo nati per la giustizia e che il diritto non è stato costituito dalla convenzione, bensì dalla natura. ([[Marco Tullio Cicerone]]) *Sono per la giustizia, non importa contro o a favore di chi. ([[Malcolm X]]) *''Sulla Giustizia — come se la Giustizia potesse mai essere altro che l'identica e vasta legge esposta dai giudici naturali e dai salvatori, | come se potesse essere questa o quella cosa, a seconda delle varie decisioni.'' ([[Walt Whitman]]) *Supponete ancora che parecchie società distinte mantengano dei rapporti per il vantaggio e l'utilità che essi potrebbero reciprocamente derivare; i confini della giustizia si allargherebbero ancora, in proporzione alla larghezza delle vedute umane ed alla forza delle connessioni reciproche. La storia, l'esperienza, la ragione ci istruiscono abbastanza su questo naturale progresso dei sentimenti umani e sul graduale allargarsi della nostra considerazione per la giustizia, in proporzione alla conoscenza che acquistiamo dell'ampia utilità di questa virtù. ([[David Hume]]) *Tutti gli uomini nascono per la giustizia [...]. La giustizia stessa è tenuta a due doveri. È debitrice, per uno, a Dio come a un padre, per l'altro all'uomo come ad un fratello [...], cioè: a Dio deve la religione, all'uomo la carità. ([[Lattanzio]]) ===''[[Bibbia]]''=== *Allora [[Abramo]] gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?". Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città". (''[[Genesi]]'') *Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il [[Regno dei Cieli|regno dei cieli]]. (''[[Discorso della Montagna]]'') *Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. (''[[Discorso della Montagna]]'') *''Cercate la giustizia, | cercate l'umiltà, | per trovarvi al riparo | nel giorno dell'ira del Signore.'' (''[[Sofonia]]'') *Meglio il poco con giustizia che la ricchezza con ingiustizia. (''[[Libro di Tobia|Tobia]]'') *''Piuttosto scorra come acqua il diritto | e la giustizia come un torrente perenne.'' (''[[Libro di Amos|Amos]]'') *''Seminate per voi secondo giustizia | e mieterete secondo bontà; | dissodatevi un campo nuovo, | perché è tempo di cercare il Signore, | finché egli venga | e diffonda su di voi la giustizia.'' (''[[Libro di Osea|Osea]]'') ====''[[Libro dei Proverbi|Proverbi]]''==== *''Chi segue la giustizia e la [[misericordia]] | troverà vita e gloria.'' *''È una gioia per il giusto che sia fatta giustizia, | mentre è un terrore per i malfattori.'' *''L'empio realizza profitti fallaci, | ma per chi semina la giustizia il salario è sicuro. | Chi pratica la giustizia si procura la vita, | chi segue il male va verso la morte.'' *''La giustizia dell'uomo onesto gli spiana la via; | per la sua empietà cade l'empio. | La giustizia degli uomini retti li salva, | nella cupidigia restano presi i perfidi.'' *''La giustizia fa onore a una nazione, | ma il peccato segna il declino dei popoli.'' *''Nel sentiero della giustizia sta la vita, | e nella via che essa traccia non c'è morte.'' ====''[[Salmi]]''==== *''Grandi le opere del Signore,'' | [...] | ''la sua giustizia dura per sempre.'' *''Poiché retta è la parola del Signore | e fedele ogni sua opera. | Egli ama il diritto e la giustizia'' [...]. *''Re potente che ami la giustizia, | tu hai stabilito ciò che è retto, | diritto e giustizia tu eserciti in Giacobbe.'' ===[[Eschilo]]=== *''Chi spontaneamente, senz'esservi costretto, | si comporta con giustizia, non sarà infelice, | né mai lo coglierà totale rovina.'' *''La bilancia della giustizia | improvvisa oscura alcuni nella luce del giorno; | altri attende nell'ora che il sole | incontra la tenebra, e li copre l'affanno; | altri avvolge una notte senza fine.'' *''La Giustizia brilla nelle capanne annerite dal fumo | e onora la vita timorata.'' *''Non vi è riparo allo sterminio | per l'uomo che, imbaldanzito | dalle ricchezze, ha diroccato | il grande altare della Giustizia.'' ==Proverbi== *Chi tene denare e amicizia s'accatta pure a giustizia. ([[proverbi napoletani|napoletano]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *Anche nelle piccole cose bisogna cercar giustizia. *Chi compra il magistrato, vende la giustizia. *Chi è giusto non può dubitare. *Chi la giustizia impedisce, di giustizia perisce. *Con la giustizia si acquista la grazia dei buoni, e con la clemenza l'amor dei cattivi. *Dio è giusto e perciò ama la giustizia. *Dissimula un fallo, un altro si perdona, il reo di un terzo fallo si bastona. *Dove non c'è giustizia, non c'è pace. *È meglio essere in disgrazia di Dio che della giustizia. *Giustizia differita, ingiustizia diventa. *Giustizia è il dare ai buoni, premi, onori, giustizia è il castigare i malfattori. *Guai a chi pretende di trovar giusta la giustizia. *Il giusto piace a tutti. *La giustizia di questo mondo è fatta a maglia. *La giustizia è il fondamento dei regni. *La giustizia è la più sicura guardia del re. *La giustizia è orribile, se non è accompagnata dalla misericordia. *La giustizia si chiede al galoppo, e si distribuisce a passo di lumaca. *La giustizia vuol aver coraggio. *La massima giustizia è la massima ingiustizia. *Meglio un'ora di giustizia che sette anni di preghiere. *Ogni operaio è degno di mercede e il negargliela in ciel vendetta chiede. *Quattro cose corrompono la giustizia: timore, amore, odio e denaro. *Se vuoi giustizia, sii giusto. *Un re senza giustizia è un fiume senza acqua. ====[[Proverbi calabresi|Calabresi]]==== *Cu' dinari ed amicizia – Si teni 'nculu la giustizia. *Giustizia e sanità, amaru chi 'un ne ha. *La giustizia è 'guali pi' tutti, ma cu 'ava dinari si 'ndi futti. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Dike]] – dea greca della giustizia ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Concetti e principi filosofici]] [[Categoria:Etica]] [[Categoria:Teoria del diritto]] [[Categoria:Virtù]] qpl95g6vzrywohwttg730y3j70a7sor Crimine 0 2610 1218698 1208260 2022-07-24T12:13:01Z Udiki 86035 Patricia Highsmith wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Crime-scene-do-not-cross.jpg|thumb|La scena del crimine]] Citazioni sul '''crimine''' e sui '''criminali'''. *Anche il più grande criminale ha il cinque per cento di [[bontà]]. ([[Robert Baden-Powell]]) *Ci sono persone stranamente congegnate. Criminali, per esempio, che lavorano come negri a dei piani che li portano in prigione e che, appena usciti, ricominciano da capo per approdare nuovamente in prigione. Se dedicassero la stessa perseveranza, la stessa intelligenza, lo stesso spirito di risorsa, ad attività oneste, guadagnerebbero senza dubbio molto denaro e raggiungerebbero posizioni importanti. Ma sono fatti così: amano il delitto. ([[William Somerset Maugham]]) *Ciò che è crimine per la moltitudine, è solo [[vizio]] per i pochi. ([[Benjamin Disraeli]]) *Crea la fame e chiunque diventerà un criminale. (''[[Batman Begins]]'') *Da un solo crimine conosci la nazione. ([[Virgilio]]) *Dietro ogni grande [[fortuna]] c'è un crimine. ([[Honoré de Balzac]]) *I criminali sono codardi e superstiziosi. (''[[Batman (fumetto)|Batman]]'') *I criminali sono interessanti per quanto riguarda l'azione, perché almeno per un certo periodo sono attivi, liberi di spirito, e non si piegano davanti a nessuno. ([[Patricia Highsmith]]) *I crimini, come le [[virtù]], sono le ricompense a se stessi. ([[George Farquhar]]) *I fuorilegge sono apriscatole nel supermercato della vita. ([[Tom Robbins]]) *Il crimine è una cosa comune. La [[logica]] è rara. Tuttavia è sulla logica che dovresti insistere. ([[Arthur Conan Doyle]]) *Il crimine non può essere tollerato, i delinquenti sguazzano nella comprensiva indulgenza della nostra società. (''[[Batman Begins]]'') *Il genio e il criminale hanno molto in comune, essendo ambedue sfegatati [[Individualismo|individualisti]]. ([[Charlie Chaplin]]) *Il peggior criminale che abbia mai camminato su questa terra è moralmente superiore al giudice che lo condanna alla forca. ([[George Orwell]]) *Il processo di creazione di un criminale... è un processo di etichettatura, definizione, identificazione e segregazione. ([[Frank Tannenbaum]]) *Io sono fatto per combattere il crimine, non per governarlo. Non è ancora giunto il tempo in cui gli uomini onesti possono servire impunemente la [[patria]]. I difensori della [[libertà]] saranno sempre dei proscritti finché la masnada dei furfanti dominerà. ([[Maximilien de Robespierre]]) *L'[[autorità]] deve punire il crimine: essa lo deve ai cattivi più ancora che ai buoni perché deve la giustizia prima della vendetta. ([[Louis de Bonald]]) *L'esperienza criminale è indispensabile in questa nostra vita di merda. ([[Mike Tyson]]) *L'Italia non è fusa nemmeno nel male; tra noi, più che altrove, anche la criminalità è regionale: essa è di corruzione e di astuzia nel Settentrione, di violenza e di miseria nel Mezzogiorno. ([[Giustino Fortunato]]) *La frustrazione è la madre del crimine: senza prostitute e film porno ci sarebbero molti più crimini. ([[Karl Lagerfeld]]) *La [[paura]] segue il crimine, ed è la sua punizione. ([[Voltaire]]) *La [[povertà]] diminuisce la gravità del crimine. ([[Nicolas De Chamfort]]) *La [[storia]] della [[politica]] del [[potere]] non è nient'altro che la storia del crimine nazionale e internazionale e dell'assassinio di massa. ([[Karl Popper]]) *Le ragioni che fanno sì che ci si astenga dai crimini sono più vergognose, più segrete dei crimini. ([[Paul Valéry]]) *– Mitch conosce un sacco di gente a San Francisco e perlopiù sono dei delinquenti.<br>– Cathy!<br>– Be', mamma, è lui che lo dice per primo. Lui passa le giornate nelle prigioni del palazzo di giustizia.<br>– In democrazia, Cathy, tutti hanno diritto a un giusto processo. Tuo fratello fa l'avvocato e...<br>– Oh, mamma, ti prego, saranno delinquenti democratici, ma sempre delinquenti sono! (''[[Gli uccelli]]'') *Nel mondo irreale dei romanzi e dei film, si vedono criminali educati con bande incredibilmente efficienti ed eroi molto solitari e molto cafoni. Nella vita non succede niente di simile. I veri criminali sono di solito delle persone molto rudi, e ancora di più lo sono i loro seguaci. Napoleone e Hitler furono traditi dalla loro gente. ([[L. Ron Hubbard]]) *Ogni società ha il tipo di criminali che si merita. ([[Robert Kennedy]]) *– Ora che sei stato catturato e hai davanti a te una lunga pena da espiare, provi qualche pentimento all'idea di avere scelto la vita del criminale?<br>– Io credo che il delitto alla lunga renda bene e... insomma offra soddisfazioni, le ore di lavoro non sono molte, non dipendi da nessuno, viaggi, conosci gente interessante... Insomma è un buon lavoro in generale.<br>– Cos'è avvenuto dei tuoi colleghi? Che fine hanno fatto coloro coi quali ti sei associato nelle tue imprese?<br>– Oh, alcuni sono diventati – chiedo scusa – omosessuali, altri invece sono entrati in politica e in affari. (''[[Prendi i soldi e scappa]]'') *Poi finiamo per somigliarci noi poliziotti coi delinquenti: nelle parole, nelle abitudini, e qualche volta perfino nei gesti. (''[[Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto]]'') *– Qui bisogna smettere di fare le bambinaie e farci rispettare come polizia.<br>– Sono ragazzi!<br>– "Ragazzi"! È il pretesto più scemo di questo mondo. Ogni criminale è stato ragazzo una volta. (''[[Fluido mortale]]'') *Sotto ogni criminale può nascondersi un sovversivo, sotto ogni sovversivo può nascondersi un criminale. Nella città che ci è stata affidata in custodia sovversivi e criminali hanno già steso i loro fili invisibili che spetta a noi di recidere. Che differenza passa tra una banda di rapinatori che assaltano un istituto bancario e la sovversione organizzata, istituzionalizzata, legalizzata? Nessuna! Le due azioni tendono allo stesso obiettivo, sia pure con mezzi diversi e cioè al rovesciamento dell'attuale ordine sociale. (''[[Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto]]'') *Spogliato delle razionalizzazioni etniche e delle pretese filosofiche, un crimine è una qualunque cosa, che chi comanda, [[proibizione|proibisce]]. ([[Alfred Adler]]) ===[[Charles Dickens]]=== *Se i grandi criminali dicessero la verità – ma essendo grandi criminali non la dicono – racconterebbero molto raramente di aver lottato contro il delitto. Lottano per compierlo. Essi tengono testa alle onde avverse, per raggiungere la riva sanguinosa, non per fuggirla. *E questa è un'altra delle disgrazie a cui va incontro un criminale. Ci sono cinquanta porte aperte alla scoperta del suo delitto. Egli si preoccupa con infinita cura di sbarrarne saldamente quarantanove, e non si accorge della cinquantesima che resta spalancata. *Il criminale che riesce a tenere a bada il rimorso della sua coscienza che grida vendetta, non può sfuggire a una tortura più lenta che consiste nel ripetere incessantemente il delitto, nella sua immaginazione, mille e mille volte, e sempre in modo più perfetto. Nelle dichiarazioni che gli assassini fanno a loro difesa e nelle loro pretese confessioni, si può rintracciare attraverso tutte le loro bugie il filo di questa tortura che li perseguita. Se avessi fatto quello di cui mi si accusa, si può immaginare che avrei fatto questo sbaglio e quest'altro? Se avessi fatto quello di cui mi si accusa, avrei lasciato quello spiraglio per il quale ha deposto ignobilmente contro di me quel testimonio falso e malvagio? Lo stato del miserabile che continuamente trova i punti deboli del suo delitto quando non si può cambiar più niente, e cerca di rafforzarli, è uno stato che aggrava l'offesa perché ripete il delitto mille volte, ma è anche uno stato che infligge alla trista, spietata natura del colpevole la punizione di un tormento inimmaginabile. ==Voci correlate== *[[Assassino]] *[[Criminalità organizzata]] *[[Crimini d'odio]] *[[Delitto]] *[[Frode]] *[[Furto]] *[[Il crimine non paga]] *[[Omicidio]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il|wikt}} [[Categoria:Diritto comparato]] [[Categoria:Etica]] [[Categoria:Reati]] [[Categoria:Teoria del diritto]] 7rza2y35rtwb6wwngmfmit0dfu0heih Vincenzo Monti 0 2656 1218712 1218493 2022-07-24T15:00:53Z Gaux 18878 /* Citazioni su Vincenzo Monti */ Ambrogio Levati wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:VincenzoMonti.jpg|thumb|Vincenzo Monti]] {{indicedx}} '''Vincenzo Monti''' (1754 – 1828), poeta, drammaturgo e scrittore italiano. ==Citazioni di Vincenzo Monti== *''[[Amore|Amor]] vince ogni cosa, e i cuori amanti | Spoglia d'ogni più indocile austerezza, | Sian Cannibali, o Traci, o Garamanti. | Egli per tutto si ravvolge, e sprezza | Ogni riparo, e variando toglie | Alle cose create la rozzezza''. (da ''Ad un amico che prendeva moglie'', p. 604)<ref name=Ope>citato in ''Opere'' di Vincenzo Monti, Volume unico, Francesco Rossi-Romano, Napoli 1862</ref> *''[[Amore|Amor]] diè norma ai cieli, Amor governa | Il non mutabil corso, e la secreta | Dei lucid'astri consonanza eterna''. (da ''Ad un amico che prendeva moglie'', p. 604)<ref name=Ope/> *''Bella [[Italia]], amate sponde, | Pur vi torno a riveder | Trema in petto, e si confonde | L'alma oppressa dal piacer. Tua bellezza, che di pianti | Fonte amara ognor ti fu, | Di stranieri e crudi amanti | T'avea posta in servitù''. (da ''Inno per la battaglia di Marengo'', p. 411)<ref name=Ber/> *''Dolce dell'alme universal sospiro, | Libertà, santa dea''. (da ''Il fanatismo'', 1-2) *''Finché l'uom la desia, leggiadro oggetto | Certo è la [[donna]], e cosa alma e divina; | Ma nel possesso il ben cangia d'aspetto; | Muore la [[rosa e spina|rosa]] e vi riman la [[rosa e spina|spina]].'' (''Per le nozze Paolucci-Mazza'', 1789<ref name=Ope/>) *''Ha cuor villano, e libertà non merta | chi l'amico lasciò nella catena''. (da ''Il pericolo'', p. 413)<ref name=Ber/> *Il [[cuore e cervello|cuore]] vuole sempre la parte sua nelle operazioni dell'[[cuore e cervello|intelletto]]. (da ''Lezioni di eloquenza e Prolusioni accademiche'') *{{NDR|Sull'ideale}} ''Il nudo | Arido vero che de' vati è tomba''.<ref>Da ''Sermone sulla Mitologia'', 92-93, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 547.</ref> *Il secondo articolo delle vostre Osservazioni è un capo d'opera. Io ne sono incantato dopo la quarta e la decima lettura, e non v'è prosa che in soggetto di critica mi abbia mai fatta una si gagliarda e dolce impressione. Chiunque abbia fior di senno argomenterà dal vostro scritto che voi sarete un giorno il massimo de' Critici e per sicurezza di giudizio, e per profondila di sentimento, e per evidenza e precisione di stile, e per tutte quelle prerogative che distinguono dallo scrittore pedante lo scrittore eloquente e filosofo .... Niuno ha mai parlato di [[Dante]] così degnamente; niuno ne ha mai più sottil mente sviluppato lo spirito. Ma il vostro capo d'opera ha un difetto universale, e questo è la troppa lode che date all'imitatore di [[Dante]]. In verità mi sento impotente a sostener questo peso, e vi prego di mitigarlo. A saziare il mio amor proprio mi basta quell' ''Eliseo avviluppato nel mantello del suo maestro''; mantello che non darei per tutte le porpore dell'universo.<ref>Da una lettera a [[Francesco Torti]], citato in [[Francesco Torti]], ''Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti'', Tipografia Tomassini, Fuligno, 1825, p. 11.</ref> *''L'[[amicizia|amistà]] fra tiranni è malsicura | E le fiere talor sbranan le fiere''.<ref>Da ''Congresso di Vienna'', in "Poesie liriche", a cura di [[Giosuè Carducci|G. Carducci]], ed. Barbèra, p. 378.</ref> *L'[[Iliade]] fu sempre il poema de' valorosi. Sono ancor celebri le generose lagrime d'[[Alessandro Magno|Alessandro]] sulla tomba di Achille; ed è pure fra gli uomini divulgato che quel grande conquistatore solea chiamare l'Iliade il viatico delle sue spedizioni. (dalla dedica a Eugenio Napoleone, Milano 1810)<ref name=Ope/> *''L'ira di [[Dio]] su te mormora e rugge, | O [[Italia]], o donna sonnolenta ed orba, | Sanguigno il [[Sole]] le fresch'aure adugge, | L'aure, che il lezzo di tue colpe ammorba''. (''All'Italia'')<ref name=Ope/> *... ''La stella | del viver mio s'appressa | al suo tramonto; ma sperar ti giovi | che tutto io non mon morrò: pensa che un nome | non oscuro il ti lascio, e tal che un giorno | fra le italiche donne | ti fia bel vanto il dire: «Io fui l'amore | del cantor di Basville, | del cantor che di care itale note | vestì l'ira di Achille»''.<ref>Da ''Pel giorno onomastico della mia donna Teresa Pikler''.</ref><ref name=sordi/> *''Non il silenzio sempre di natura, | Né dei venti la calma e delle stelle | I disegni di [[Dio]] compie e matura: | Talvolla ancor fra i lampi e le procelle | Più luminoso il suo pensier traluce, | E le divine idee fansi più belle''. (da ''Il pellegrino apostolico'', canto II, p. 230)<ref name=Ber/> *{{NDR|A [[Francesco Torti]]}} Non posso saziarmi di leggere e rileggere il primo articolo delle vostre Aristoteliche Osservazioni {{NDR|Sulla ''Basvilliana''}}. Sto quasi sul punto, di progettarvi il cambio delle nostre fatiche, pigliandomi io la gloria delle Osservazioni, e voi quella della Cantica. Non vi adulo: non si può scrivere ne con più forza, né con più precisione, né con più senno. Quanti l'han letta (e son molti, perché vi so dire che qui v'ha molti che vi stimano) tanti ne sono rimasti incantati . Perloché sollecitate il vostro lavoro, che essendo in compagnia noi voleremo ambedue più allegri e più sicuri nella carriera della gloria.<ref>Da una lettera a [[Francesco Torti]], citato in [[Francesco Torti]], ''Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti'', Tipografia Tomassini, Fuligno 1825.</ref> *''Oh! perché non poss'io la mia deporre | d'uom tutta dignitade, e andar confuso | col turbine che passa, e su le penne | correr del vento a lacerar le nubi, | o su i campi a destar dell'ampio mare | gli addormentati nembi e le procelle!'' (da ''Al Principe Don Sigismondo Chigi'', vv. 200-205) *''Oh! squarciatemi il velo, e l'inumana | storia m'aprite di que' vili astuti; | date agli occhi di pianto una fontana! | La voce alzate, o secoli caduti! | Gridi l'Africa all'Asia, e l'innocente | ombra d'[[Ipazia]] il grido orrendo aiuti. | Gridi irata l'Aurora all'Occidente, | narri le stragi dall'altare uscite; | e l'Occaso risponda all'Oriente.'' (da ''Il fanatismo'') *''Quando ti pose [[Amore|amor]] luci sì belle | lo giurerei che per gli eterei varchi | In quel dì si perdettero due stelle. | Da voi, begli [[Occhio|occhi]], a riguardar sì parchi | Piovon dolci sul cuore auree fiammelle''. (da ''Sotto due neri sottilissim'archi'')<ref name=Ope/> *''Questi è il rosso di pel, [[Ugo Foscolo|Foscolo]] detto | sì falso che falsò fino sé stesso | quando in Ugo cambiò ser Nicoletto. | Guarda la borsa se ti vien appresso''.<ref>Questa quartina fu scritta dal Monti in risposta al distico dedicatogli dal Foscolo. L'ultimo verso è un riferimento alla passione del Foscolo per il gioco, nel quale egli perdeva regolarmente forti somme.</ref> (dalla lettera all'abate Urbano Lampredi, Milano, 27 marzo 1827, in ''Epistolario'') *Se [[Salvatore Viganò|Viganò]] si fosse dato alla poesia, egli aveva tutte le attitudini per diventare un altro Ariosto.<ref>Citato in [[Gino Monaldi]], ''Le regine della danza nel secolo XIX'', Fratelli Bocca editori, Torino, 1910, [https://archive.org/details/lereginedelladan00mona/page/61/mode/1up p. 61].</ref> *[''Né''] Sillaba di Dio mai si cancella. (da ''Sulla morte di Giuda'', 3, 14) *''Sognai d'essere venuto alle nozze d'una bella e casta vergine, e mi sono svegliato fra le braccia d'una laida [[Prostituzione|meretrice]]''.<ref>Citato in [[Gianfrancesco Rambelli]], ''Notizie intorno alla vita e alle opere del cavaliere Vincenzo Monti''.</ref> ==''Amor peregrino''== *''Degl'incostanti secoli | Propagator divino, | Alle cittadi incognito | Negletto peregrino, | Io ti saluto, o tenera | De' cor conquistatrice: | [[Amore|Amor]] son io; ravvisami : | Ascolta un infelice''. ===Citazioni=== *''[[Virtù|Virtude]] e [[Amore|Amor]] sorgevano | Con un medesmo volo, | Ed eran ambo un impeto, | Un sentimento solo. | Amor vegliava ai talami, | Amor sedea sul core; | Le leggi, i patti, i limiti, | Tutto segnava Amore''. (p. 24) *''Rival possente ei d'ozio | E di lascivia nacque: | Nome d'[[Amore|Amor]] gli diedero | Le cieche genti, e piacque''. (p. 25) *''A far dell'alme strazio | Venne così quel crudo | Di ree vicende artefice | Fanciul bendato e nudo''. (p. 26) *''Entro i vietati talami | II piè furtivo ei mise, | E su le piume adultere | Lasciò l'impronta, e rise''. *{{NDR|[[Amore]]}} ''A far dell'alme strazio | Venne così quel crudo | Di ree vicende artefice | Fanciul bendato e nudo''. (p. 251) *''Nome d'[[Amore|Amor]] gli diedero | Le cieche genti, e piacque''. (da ''L'amor pellegrino'', p. 251)<ref name=Ber>''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855</ref> ===[[Explicit]]=== ''Deh per le guance eburnee | Che di rossor tingesti, | Per gli occhi tuoi deh piacciati | Voler che teco io resti. || Io di virtudi amabili | Sarò custode e padre ; | E tu d'Amor, bellissima, | Ti chiamerai la madre''. ==''Amor vergognoso''== ===[[Incipit]]=== ''[[Pudore|Pudor]], virtude incomoda, | Pudor, virtude ingrata; | Da colpa (ahi turpe origine !) | E da rimorso nata; | Pudor, che all'uom contamini | I più soavi affetti, | Onde in amaro aconito | Si cangiano i diletti''. ===Citazioni=== *''Calmi ella dunque i fremiti | Del vinto [[Cuore|cor]] smarrito | Pria che gli sguardi attendere | Del vincitor gradito. | Corregga al rivo argenteo | Del biondo crin gli errori, | II colmo petto adornino | Più ben disposti i fiori''. (p. 31) *''Tutta è ne' sensi attonita, | E dove sia non vede. | Al caro viso il timido | Sguardo levar non osa, | O a mezzo sguardo arrestasi | Incerta e vergognosa''. (p. 32) *''Ogni più lieve immagine | Nel cor le versa il foco. | Ed un desire incognito | La morde intanto e preme: | Vorria confuso intenderlo, | E intenderlo pur teme''. (p. 34) ===[[Explicit]]=== ''Ma che? le gote esprìmono | L'[[Ardore|ardor]] che il labbro occulta, | Né molto andrà l'ingiuria | Di quel silenzio inulta. | Tirsi ed [[Amore|Amor]] congiurano | Ambo d'accordo; e Pille | Taccia, se vuol: parlarono | Assai le sue [[Pupilla|pupille]]''. ==''Aristodemo''== ===[[Incipit]]=== '''Lisandro''' ''Si, Palamede: alla regal Messene | Di pace apportator Sparta m'invia. | Sparta di guerra è stanca, e i nostri allori, | Di tanto sangue cittadin, bagnati, | Son di peso alla fronte e di vergogna. | [[Ira]] fu vinta da pietà. Prevalse | Ragione, e persuase esser follia | Per un'avara gelosia di Stato | Troncarsi a brani, e desolar la terra. | Poiché dunque a bramar pace il primiero | Fu l'inimico, la prudente Sparta| Volentier la concede, ed io la reco. | Né questo sol, ma libertade ancora | A quanluque de' nostri è qui tenuto | In servitude; e a te, diletto amico, | Principalmente, che bramato e pianto, | Compie il terz'anno, senza onor languisci | Illustre prigioniero in queste mura.'' ===Citazioni=== *'''Aristodemo''': ''Han forse i [[Figlio|figli]] scudo migliore del paterno petto?'' (Atto II, Scena IV, p. 297) *'''Aristodemo''': ''Se Messenia piange, [[Sparta]] non ride''. (Atto II, scena VII, p. 298) *''A franco | Parlar risponderò franche parole''. (II, 7) *''Lisandro, siedi, e libero m'esponi | Di Sparta amica od inimica i sensi''. (II, 7) *'''Aristodemo''': ''Tutti siamo infelici. Altro di bene | Non abbiam che la [[morte]]''. (Atto III, Scena VII, p. 304) *'''Cesira''': ''Qualunque ei sia | il tuo misfatto nel mio [[Cuore|cor]] sta scritta | La tua difesa''. (Atto IV, Scena II, p. 306) *'''Aristodemo''': ''In ciel sta scritta ancora | La mia condanna, e ve la scrisse il sangue | D'un innocente''. (Atto IV, Scena II, p. 306-307) *'''Cesira''': ''I [[mali]] | Han lor confine. La [[pietà]] del cielo | Tarda sovente, ma giammai non manca''. (Atto IV, Scena II, p. 307) *''Severi, imperscrutabili, profondi | Sono i decreti di lassù, né lice | A mortal occhio penetrarne il buio''. (IV, 2) *'''Aristodemo''': ''Dite ai regi | che mal si compra co' delitti il soglio''.<ref>Citato in Giuseppe Fumagalli, ''Chi l'ha detto?'', [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/491|p. 459]].</ref> (V, 4) {{NDR|[[ultime parole dalle opere teatrali|ultime parole]]}} ===Citazione sull'opera=== *Dove lascio il ''Ben ti riveggo con piacer Lisandro'' (a. I, sc. 1) che gli esce (al popolano di Venezia) in tuono [''sic''] di scherzo abbattendosi in un amico che da vario tempo non vede; e il ''Sì Palamede'' (a. I, sc. 1) quando risponde su chicchessia in modo affermativo; tolti entrambi dall<nowiki>'</nowiki>''Aristodemo'', così popolare che ''butarla in Ristodemo'' denota anche oggi prendere una faccenda sul serio, anzi in tragico addirittura. (Cesare Musatti, ''Dal palcoscenico alla bocca del popolo'', pubblicato nel "Mente e cuore" di Trieste, 1 aprile 1896, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 714) *Io leggo e rileggo, e poi torno a rileggere questa sua Tragedia, e quanto più la leggo, tanto più mi rapisce e mi piace. Ella ha cominciato ove altri si recherebbe a gloria il finire. Qual forza, qual energia di stile! Qual vivacità d'immagini! Qual varietà di affetti! Il terribile [[Prosper Jolyot de Crébillon|Crebillon]] non è mai giunto a inspirar quel terrore, che genera nei lettori questa Tragedia. ([[Girolamo Tiraboschi]]) *Si narra che il Monti scegliesse questa fanciulla {{NDR| Teresa Pikler}} senza averla vista, per la sola riverenza alla grande fama del padre e a quella dell'ingegno e della virtu della figlia. E si aggiunge che ella accettasse la mano di lui, senza pure vederlo, ma solo per sapere ch'egli era l'autore dell'' 'Aristodemo''. Sicché può dirsi che a tali nozze furono veramente pronube le sole muse. ([[Francesco Cassi]]) *Splende però nell'''Aristodemo'' nobiltà di caratteri, energia di concetti, semplicità d'intreccio, e maraviglioso allettamento, che senza pompa esterna, e senz'amori dura vivissimo sino alla fine. Lo stile poi è portato a tale che superando quello d'[[Vittorio Alfieri|Alfieri]] in armonia ed eleganza poetica, si ha queìla notabile sentenza che alla perfezione dell'italiana tragedia non manca se non questo, che la grandezza e pretrazione di Vittorio si congiunga allo stile del Monti. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''Cajo Gracco''== ===[[Incipit]]=== ''Eccoti, Cajo, in [[Roma]]. Io qui non visto | Entrai protetto dalla notte amica. | Oh [[patria]] mia, fa cor, chè Gracco è teco. | Tutto tace d'intorno, e in alto sonno | Dalle cure del dì prendon riposo | Gli operosi plebei. Oh buoni, oh veri, | Soli Romani! Il vostro sonno è dolce, | Perché fatica lo condisce; è puro, | Perché rimorso a intorbidar nol viene. | Tra il fumo delle mense ebbri frattanto | Gavazzano i patrizi, gli assassini | Del mio caro fratello; o veramente, | Chiusi in congrega tenebrosa, i vili | Stan la mia morte macchinando, e ceppi | Alla romana libertà; né sanno || Qual tremendo nemico è sopraggiunto.'' ===Citazioni=== *'''Cajo Gracco''': ''Ho tale un [[Cuore|cor]] nel petto, | Che ne' disastri esulta ; un cor che gode | Lottar col fato, e superarlo''. (Atto I, p. 123) *'''Fulvio''': ''Aura che passa, | Ed or da questo or da quel lato spira, | È amor di [[plebe]]''. (Atto I, p. 124) *'''Cajo Gracco''': ''Lìon che dorme | È la plebe romana, e la mia voce | Lo sveglierà : vedrai''. (Atto I, p. 124) *'''Fulvio''': ''Ha qualche volta | I suoi segreti l'[[Amicizia|amistà]]''. (Atto I, p, 126) *'''Cajo Gracco''': ''Da chi m'[[Odio|odia]], m'è caro aver la morte | Pria che la vita''. (Atto II, p. 133) *'''Fulvio''': ''I miei misfatti, o donna, | Son due: l'[[odio]] a' [[Superbia|superbi]], e immenso, e ardente | Amor di [[libertà]].'' (Atto II, p. 135) *'''Opimio''': ''È la plebe romana una tal belva | Che, come manco il pensi, apre gli artigli, | E inferocita ciecamente sbrana | Del par chi l'accarezza, e chi l'offende. | Oggi t'adora, e dimani t'uccide, | Per tornar poscia ad onorarti estinto''. (Atto II, p. 136) *'''Opimio''': ''Tripudia, esulta, sfogati, | Stolida plebe, generata in seno | Alla paura: imparerai tra poco | A tacer''. (Atto II, p. 139) *'''Cajo Gracco''': ''[[Popolo]] ingiusto è popolo [[Tirannia|tiranno]]; Ed io l'amore de' tiranni abborro''. (Atto II, p. 139) *'''Opimio''': ''La [[virtù]] difese | L'iniquità; ma pur soggiacque''. (Atto II, p. 145) *'''Cajo Gracco''': ''Ben io ti dico, che mia [[patria]] è quella | Che nel popolo sta''. (Atto II, p. 146) *'''Cajo Gracco''': ''[[Consiglio]] di nemico è tradimento''. (Atto II, p. 147) *'''Cajo Gracco''': '' Fulmine colga, | Sperda que' [[Malvagità|tristi]] che per vie di [[sangue]] | Recando [[libertà]] recan catene, | Ed infame e crudel più che il servaggio | Fan la medesma libertà''. (Atto II, p. 154) *'''Cornelia''': ''Il [[tempo]] | È d'alto prezzo, e in altro che lamenti | Adoprarlo convien''. (Atto III, p. 158) *'''Cajo Gracco''': ''Ahi nome vano, [[Virtù]], | ludibrio de' [[Malvagità|malvagi]]!'' (Atto III, p. 175) *'''Primo cittadino''': ''No, [[Italia|Itali]] siam tutti, un popol solo | Una sola famiglia''. (Atto III, p. 176) *'''Cornelia''': ''Al giusto nuoce | Chi al malvagio perdona; e ti ricorda | Che comun benefizio è la [[vendetta]] | De' beneficj''. (Atto IV, p. 185) *'''Cajo Gracco''': ''Anche de' rei | Il [[sangue]] è sacro, né versarlo debbe | Che il ferro della legge''. (Atto IV, p. 185) *'''Cornelia''': ''—Amato figlio, | Vuoi tu [[Legge|leggi]] ascoltar? | Quella sol odi | Divina, eterna, che natura a tutti | Grida: Alla [[forza]] oppon la forza. —Il [[Arma|brando]] | Qui di [[giustizia]] è senza taglio, o solo | Il debole percuote, e col potente | Patteggia''. (Atto IV, p. 186) ===Citazioni sull'opera=== *È questa maraviglioaa per grandiloquenza, profondi sensi, ricchissime immagini e forse in ciò all'altre superiore. I romani caratteri veggonsi dipinti con tal dignità, forza, e verità, che l'autore non sembra averli tolti dagli storici latini, ma pare li abbia tratti dal proprio fondo. I proteggitori della romana libertà mai non furono difesi con più di affetto, e di eloquenza. Essendo poi il fine del ''Cajo Gracco'' al tutto politico, quest'opera può meritamente locarsi allato a ''Bruti'' dell'immortale Astigiano {{NDR|[[Vittorio Alfieri]]}}. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) *In quel infelice esilio {{NDR|in Francia a Chambery}}, con poca speranza del ritornare, e fra terribili strette d'ogni maniera, egli scrisse la cantica ''Mascheroniana'', e la tragedia del ''Cajo Gracco''. La quale tragedia è per alcuni rispetti da mettere sopra l'''Aristodemo'', specialmente per la sua grandiloquenza, e i profondi sensi, e le ricchissime imagini; se non che il fine essendo pienamente politico, ed assai lontano dalla presente condizione de' tempi, la ragione di quell'opera si può dire per noi perduta. ([[Francesco Cassi]]) ==''Elegie''== ===''Elegie I''=== ====[[Incipit]]==== ''Or son pur solo, e in queste selve amiche | Non v'è chi ascolti i mici lugubri accenti | Altro che i tronchi delle piante antiche. || Flebile fra le tetre ombre dolenti | Regna il silenzio, e a lagrimar m'invoglia | Sotto del cupo mormorio de' venti. || Qui dunque posso piangere a mia voglia; | Qui posso lamentarmi, e alla fedele | Foresta confidar l'alta mia doglia. || Donde prima degg'io, Ninfa crudele, | II tuo sdegno accusar? donde fia mai | Ch'io cominci le mie giuste querele?'' ====Citazioni==== *''E perché dunque dal mio cor costante | Così diverso è il tuo? perché le parti | Di nemica tu compi, ed io d'amante? || Qual natura, qual Dio poté crearti || Sotto aspetto si mite alma si dura | Che non giunga l'altrui pianto a toccarti!'' (p. 225) *''[[Pace]], pace una volta al mio [[tormento]], | Stanco di più patir, dai suoi legami | Fugge il mio [[Spirito|spirto]], e si dilegua al [[vento]]''. (p. 225) *''Su le penne d'Amor sciolti e leggieri | Vadan cercando pur, ch'io ti perdono, | Oggetto più felice i tuoi [[Pensiero|pensieri]]. || Chieggo meno da te. Misero dono | Fammi d'un guardo sol che mi conforte: | Dimmi sol che non m'[[Odio|odii]], e pago io sono''. (p. 225) *''Del cammin della vita io non passai | Pur anco in mezzo: ma finor s'io vissi | Sol fra gli affanni, ho già vissuto assai''. (p. 226) *''Ah che incauto mirarlo io non dovea! Ma nella calma d'un amabil [[viso]] | Tanta [[Tempesta|procella]] chi temer potea?'' (p. 226) *''Quel ritenuto lusinghier [[sorriso]], | Quei lenti sguardi, quel parlar soave, | Quel dolce non so che di [[paradiso]]; || Ecco l'[[Arma|arme]] fatali, ecco la chiave | Che il sen m'aperse, e al giogo di costei | Trasse le voglie mie legate e schiave''. (p. 226) ===''Elegie II''=== *''Tu certo non ancor conoscerai | L'almo sembiante del mio Ben; ma molto | Per rintracciarlo da vagar non hai. || Ove l'aria è più pura, ove più folto | È il suol di rose in solitaria parte, | Ivi è la luce del gentil suo [[volto]]''. (p. 226) ===''Elegie III''=== *''Il [[viso]] | A lambirti leggero e rispettoso | Verró su l'ali d'un'auretta assiso; || Ed or m'asconderò nel rugiadoso | Grembo di qualche fortunato fiore, || Che andrà sopra il tuo petto a far riposo. || Oh soggiorno beato! oh sorte! oh amore! || Se lice in guiderdon di tanto affetto | Dopo morte abitar presso quel core, || In cui vivo non ebbi unqua ricetto''. (p. 226) ==''Galeotto Manfredi''== ===[[Incipit]]=== '''Zambrino''': ''Ubaldo, udisti?''<br />'''Ubaldo''': ''Udii, Zambrino''.<br />'''Zambrino''': ''Intendi | Quell'acerbo parlar?''<br />'''Ubaldo''': ''L'intendo assai''.<br />'''Zambrino''': ''Di profondi sospetti ingombra è certo | La gelosa Matilde. In altro amore | Traviato ella teme il suo Manfredi, | E complice ti crede''.<br />'''Ubaldo''': ''E tu sei quello | Che tal credenza le risvegli in petto; | Queste ancóra v'aggiungi''. ===Citazioni=== *'''Ubaldo''': ''Non ha forza il braccio | Se dal [[Cuore|cor]] non la prende'', (p. 234) *'''Manfredi''': ''E del capo, lo sai, dovunque è regno, | Mal procede il [[governo]] ove sia rotta | L'armonia delle braccia''.<br />'''Ubaldo''': ''E dove il capo | Mostrarsi infermo, delle braccia è nulla | La concordia''. (Atto I, p. 237) *'''Ubaldo''': ''La piaga | Sanar si può d'una [[Bellezza|beltà]] malvagia, | Ché in cor bennato amor malnato è breve: | Ma beltade è fatal quando è [[Pudore|pudica]]''. (Atto I, p. 240) *'''Matilde''': ''Gran forza inspira | E fierezza il [[Dolore|dolor]] quando lo move | [[Amore|Amor]] tradito''. (Atto I, p. 246) *'''Elisa''': ''Il [[Cuore|cuor]] si serra | Nelle [[Fortuna|fortune]], e sol lo schiude il tocco | Delle grandi sventure.''. (Atto II, p. 252) ===Citazioni sull'opera=== *E scrisse la tragedia del Manfredi, mosso da certi spiriti in lui destati dalla lettura di [[William Shakespeare|Shàkspeare]]. Perciò quel suo Manfredi ha molti colori che tengono a quelli della poesia inglese, per quanto l'indole de' nostri teatri il comporta; e la imitazione ne apparisce chiarissima ne' caratteri, e specialmente in quello di Zambrino, coniato ad imagine dell'Iago dell' ''Otello''. ([[Francesco Cassi]]) *Vuolsi che questo patrio componimento senta della imitazione di [[William Shakespeare|Sakespeare]], e non sia totalmente collocato in mezzo a costumi italici del medio evo. Le gelosie però di Matilde, le sventure d'Eloisa, la lealtà d'Ubaldo, la perfidia di Zambrino, ed il cuor grande di Galeotto che fra l'amore e il dovere si decide per quest'ultimo sono caratteri degni dell'autore dell' ''Aristodemo''. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''Il bardo della Selva Nera''== ===[[Incipit]]=== ''Quando al terzo di Marte orrido Ludo | Dal Brittannico roar sul congiurato | Istro discese fulminando il Sire | Delle battaglie, e d'atro nembo avvolta | Al fianco gli venia la provocata | Dal tedesco spergiuro ira del Cielo, | Sentì dali'alta Ercinia la procella | De' volanti guerrieri il Bardo Ullino; | Ullino germe di forti, ed animoso | Cantor de' forti, e dello spirto erede | Dell'indovina vergine Velleda, | Cui l'antica paura incensi offria | Nelle selve Brutere, ove implorata | L'aspra donzella con responsi orrendi | Del temulo avvenire apria l'arcano''. ===Citazioni=== *''Dell'[[Innocenza|innocente]] | [[Sangue]] versato | In scellerata [[guerra]] | Conta il [[Cielo]] le stille, e le schernite | Lagrime tutte della stanca terra''. (Canto I, p. 366) *''Perde il nome la [[Forza|Possanza]], | che di barbari s'aita: | Vile è il trono, a cui sostegno | son quell'[[Arma|armi]], ed onta il regno''. (Canto I, p. 366) *''Pallido intanto sull'Abnobie rupi | Il [[Sole|Sol]] cadendo raccogliea d'intorno | Dalle cose i colori, e alla pietosa | [[Notte]] del mondo concedea la cura''. (Canto I, p. 368) *''[[Infelicità|Infelice]] a far mia degl'infelici | La [[sventura]] imparai''. (Canto II, p. 368) *''[...] e gli brillava il [[viso]] | Come raggio di [[Sole|Sol]], che dopo il nembo | Ravviva il [[fiore]] dal furor battuto | D'aquilon tempestoso''. (Canto II, p. 369) *''Ben di senso è privo | Chi ti conosce, [[Italia]], e non t'adora''. (Canto II, p. 371) *''Non sempre di [[viltà|Codardia]] compagna è la [[Paura]]''. (Canto III, p. 371) *''Ma più ch'altri invade, | e al cor s'attacca del racchiuso in [[Ulma]] Austriaco duce {{NDR|[[Karl Mack von Leiberich]]}}. | Di quel cor già donno | la Paura ritrova un altro Nume | più deforme d'assai, la Codardia, | che d'Arcoli, di Dego e di Marengo | incessante gli tuona entro l'orecchio | i terribili nomi, né midollo | né fibrilla gli lascia che non tremi.'' (Canto III, p. 372-373) *''Su le Noriche nevi ella già sparge | Le sue rose l'[[Aurora]], e saltellante | Di ramo in ramo il [[passero|passer]] mattutino | In suo garrire la saluta, e chiama | Alle cure campestri il villanello''. (Canto IV, p. 373) *''Dietro il valor di sue vittorie è lento | Della parola e del pensiero il corso {{NDR|[[Napoleone Bonaparte]]}}''. (Canto V, p. 379) *''Nel [[Gioia|tripudio]] ognun corre ad abbracciarte | Sia nemico, od amico; l'[[Allegria|allegrezza]] | Non distingue i sembianti; un caro errore | Dona gli amplessi, e negli amplessi il core''. (Canto VI, p. 382) ==''Il cespuglio delle quattro rose''== ===[[Incipit]]=== ''Dimmi, Amore: In questo eletto | Giardin sacro alla pudica | Dea del senno e tua nemica, | Temerario fanciulletto, | A che vieni? O fuggì, o l'ali | Tu vi perdi, ed arco e strali''. ===Citazioni=== *''[[Virtù|Virtude]] io servo [[fede]] | Più che il volgo non si crede''. (p. 70) *''E per lei qui appunto or vegno | A spiccar dal cespo un raro | Fior gentile, un fior che caro | A lei crebbe, e di me degno. | Cosi parla; e con baldanza | Nella chiostra il passo avanza''. (p. 70) *''Dolce l'aura l'accarezza, | Schietto il Sol di rai l'indora, | Fresca piove a lei l'Aurora | Le sue perle; e una vaghezza, | Uno spirto intorno gira | Che ti grida al cor: Sospira'' (p. 72) *''L'agitò, le luci affisse | Nel bel fiore, e cosi disse: | Desio d'alma generosa, | Di Minerva dolce cura, | Dolce riso di natura, | Cara al ciel Trivulzia Rosa, | II tesor che in te si chiude | Io consacro alla [[Virtù|virtude]]''. (p. 72) *''E Virtù che sola al mondo | Fa l'uom chiaro e lo sublima, | La Virtù che sola è cima | Di grandezza, e il resto è fondo''. (p. 73) ===[[Explicit]]=== ''Di' che saggio ognorsarò, | Di' che al cespo tornerò, | E corrò... Ma posto il dito | Su le labbra, il dir sostenne, | E disparve. Allor mi venne | Nella mente'appien chiarito | Che a Virtude Amor tien fede | Più che il volgo non si crede''. ==''Il consiglio''== ''Le tue vaghe alme [[Pupilla|pupille]], | I celesti tuoi sembianti | Già t'acquistano, o mia Fille, | I sospir di cento amanti. | Ciascheduno i merti suoi | Spiega in pompa lusinghiera, | E su i cari affetti tuoi | Ciaschedun gareggia e spera''. ===Citazioni=== *''Se d'[[Amore|Amor]] l'acuto strale | A ferirti il sen non va, | Che ti giova, che ti vale, | Fille mia, la tua beltà? Dunque scegli qual più vuoi, | Cui del [[cuore]] aprir le porte''. (p. 62) *''Ma non prendere consiglio | Sol dagli occhi; e saggia intanto | Della scelta sul periglio | I miei detti ascolta alquanto''. (p. 62) *''Pur sovente in bocca a un vate | Della [[lode]] il suon seduce, | Ed acquista una beltate | Maggior grido e maggior lode''. (p. 64) *''Quel vivace tuo talento | Qualche volta un po' incostante, | Che ti fa con bel portento | Presto irata e presto amante. | Ciò che importa? Un genio instabile | Colpa è sol di fresca età: | Non saresti sì adorabile | Senza qualche infedeltà''. (p. 65) ===[[Explicit]]=== ''Tal saravvi che dolente | Sempre in atto di morire, | Sempre muto e penitente | Avveleni il tuo gioire. | Norma e legge io prenderò | Dallo stato del tuo viso, | E fedele alternerò | Teco il pianto e teco il riso''. ==''In morte di Lorenzo Mascheroni''== ===[[Incipit]]=== ''Come face al mancar dell'alimento | Lambe gli aridi stami, e di pallore | Veste il suo lume ognor più scarso e lento | E guizza irresoluta, e par che amore | Di vita la richiami, infin che scioglie | L'ultimo volo, e sfavillando muore: | Tal quest'alma gentil, che morte or toglie | All'[[Italia|Italica]] speme, e sullo stelo | Vital, che verde ancor floria, la coglie; | Dopo molto affannarsi entro il suo velo, | E anelar stanca sull'uscita, alfine | L'ali aperse, e raggiante alzossi al cielo''. ===Citazioni=== *{{NDR|Al lettore}} Ben provvide alla dignità delle Muse quella legge del divino [[Licurgo]], la quale vietava l'incidere, non che il cantar versi sulla tomba degli uomini volgari, non accordando questo alto onore che alle anime generose e della patria benemerite. (p. 387) *''Oh mio [[Lorenzo Mascheroni|Lorenzo]] — oh [[Jean-Charles de Borda|Borda]] mio! fur dette | Queste, e non più per lor, parole: il resto | Disser le braccia al collo avvinte e strette''. (Canto I, p. 389) *''Pace, austero intelletto. Un'altra volta | Salva è la [[patria]]: un nume entro le chiome | La man le pose, e lei dal fango ha tolta. | [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]]... Rizzossi a tanto nome | L'acciglialo [[Giuseppe Parini|Parini]], e la severa | Fronte spianando balenó, siccome | Raggio di sole che, rotta la nera | Nube, nel fior che già parea morisse | Desta ii riso e l'amor di primavera''. (Canto II, p. 390) *''[[Reggio nell'Emilia|Reggio]] ancor non obblia che dal suo seno | La favilla scoppiò, donde primero | Di nostra libertà corse il baleno. Mostrò [[Bergamo]] mia che puote il vero | Amor di patria e lo mostrò l'ardita | [[Brescia]], sdegnosa d'ogni vil pensiero''. (Canto II, p. 392) *''O voi che state ad ascoltar, voi puri | Spirti del ciel, cui veggio al rio pensiero | Farsi i bei volti per pietade oscuri; | Che cor fu il vostro allor che per sentiero | D'orrende stragi inferocir vedeste | E stugger [[Francia]] un solo, un [[Maximilien de Robespierre|Robespiero]]?'' (Canto III, p. 393) *''Perché la [[colpa]] de' regnanti, o Padre, | Negli innocenti [[Popolo|popoli]] è punita?'' (Canto III, p. 393) ===Citazioni sull'opera=== *Alla ''Mascheroniana'' poi fu cagione la morte del celebre matematico e letterato [[Lorenzo Mascheroni]], il quale essendo in vita tenero amico del Monti, fu da lui in morte con versi gravissimi lacrimato. ([[Francesco Cassi]]) *Questi nuovi canti che deploravano la morte del celebre matematico, e letterato [[Lorenzo Mascheroni]] sono anch'essi un frammento, che gli amici vietarono al Monti e continuarli e pubblicarli. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''In morte di Ugo Bass-Ville''== ===[[Incipit]]=== ''Già vinta dell'inferno era la pugna, | E lo spirto d'Abisso si partia, | Vôta stringendo la terribil ugna. | Come lion per fame egli ruggia | Bestemmiando]'Eterno, e le commosse Idre del capo sibilar per via. | Allor timide l'ali aperse e scosse | L'anima d'Ugo alla seconda vita, Fuor delle membra del suo sangue rosse. | E la mortal prigione, ond'era uscita, | Subito indietro a riguardar si volse, | Tutta ancor sospettosa e sbigottita. | Ma dolce con un riso la raccolse, | E confortolla l'Angelo beato, | Che contro Dite a conquistarla tolse''. ===Citazioni=== *''Oltre il rogo non vive ira nemica''. (p. 4) *''Ei sol tarpò del Franco ardir le penne: | L'onor d'[[Italia]] vilipesa e quello | Del Borbonico nome Egli sostenne''. (Canto terzo, p. 21) *''L'ali apersi a un sospiro, e l'infinito | Amor nel libro, dove tutto è scritto, | II mio [[peccato]] cancellò col dito''. (Canto terzo, p. 22) *''Non altrimenti a volo strano e vago | D'ogni parte erompea l'oscena schiera, | Ed ulular s'udiva, a quell'imago | Che fan sul margo d'una fonte nera | I [[Lupo|lupi]] sospettosi e vagabondi, | A ber venuti a truppa in sulla sera''. (Canto terzo, p. 26) *''Stolto, che volli coll'immobil fato | Cozzar della gran [[Roma]], onde ne porto | Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; | Chè di Giuda il Leon non anco è morto; | Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi''. (III, 7-11) *''Tremanti i polsi e riverente il ciglio''. (III, 21) *''Vôta stringendo la terribil ugna''. (I, 3, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 249) ===Citazioni sull'opera=== *Assai edizioni della ''Bassvilliana'' si moltiplicarono per Italia, e specialmente in [[Milano]], dove l'immortale [[Giuseppe Parini|Parini]], maravigliato all'ardire dal nuovo poeta, disse quella memorabile sentenza, ''che il Monti'' cioè ''sempre minaccia di cadere colla repentina sublimità de' suoi voli, e non cade mai''. Nell'edizione di [[Pavia]] si posero alcune forti note, nelle quali magnificandosi l'autore col titolo di ''Dante redivivo'', fu censurata quella espressione di freddo e caldo. ([[Francesco Cassi]]) *I classici versi che cantano ''Basville'' levarono plauso tale, che li più schivi appresero a venerare l'[[Dante Alighieri|Alighieri]]; ed allora il felice autore fu salutato col titolo di ''Dante redivivo'' e l'acuto [[Giuseppe Parini|Parini]] escì in quella memorabile sentenza ''che il Monti sempre minaccia cadere colla repentina sublimità de'suoi voli, e non cade mai''. Ma la ''Basvilliana'' non è che un frammento del gran poema che la vasta mente di Vincenzo avea concepito. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''L'entusiasmo melanconico''== ===[[Incipit]]=== <poem>Dolce de' mali obblio, dolce dell'alma Conforto, se le cure egre talvolta Van de' pensieri a intorbidar la calma, O cara [[Solitudine]], una volta A sollevar deh! vieni i miei tormenti Tutta nel velo della notte avvolta. Te chiamano le amiche ombre dolenti Di questa selva, e i placidi sospiri Tra fronda e fronda de' nascosti venti.</poem> ===Citazioni=== *''Il [[Pensiero|pensier]] si sprigiona, e senza briglia | Va scorrendo, quai turbo inferocito | Che il dormente Ocean desta e scompiglia. | In quai caverne, in qual deserto lito | Or vien egli sospinto? È forse questo | Il sentier d'Acheronte e di Cocito?'' (p. 224) *''Maledetto il [[Pensiero|pensier]] che ti donai; | Maledette le tracce, e la scaltrita | Sembianza, onde sedurre io mi lasciai; || Maledetta l'infausta ombra romita | Conscia de' miei trionfi, e della spene | Lungo tempo felice, e poi tradita''. (p. 224) *''Mugge il tuono fra' lampi, e dappertutto | Dal sen de' nembi la [[tempesta]] sbalza | E schianta i boschi il ruinoso flutto''. (p. 224) *''Sostienmi, O mio [[coraggio]]. Ecco l'orrendo | Volto di [[morte]]! Arricciasi ogni pelo, | E l'[[Anima|alma]] al cor precipita fremendo''. (p. 224) *''Oh [[Morte]]! oh Morte! Eppur lerribil tanto Non sei qual sembri. Tu sugli occhi adesso Mi chiami, in vece di spavento, il pianto. || Dunque più non fuggir, vienmi dappresso. | Ah, perché tremo ancor? Vieni, ch'io voglio | Ne' tuoi sembianti contemplar me stesso''. (p. 225) ==''La bellezza dell'universo''== ===[[Incipit]]=== ''Della mente di [[Dio]] candida figlia, | Prima d'Amor germana, e di Natura Amabile compagna e maraviglia, || Madre de' dolci affetti, e dolce cura | Dell'uom, che varca pellegrino errante | Questa valle d'esilio e di sciagura, || Vuoi tu, diva [[bellezza]], un risonante | Udir inno di lode, e nel mio petto | Un raggio tramandar del tuo seminante? || Senza la luce tua l'egro intellelto | Langue oscurato, e i miei pensier sen vanno | Smarriti in faccia al nobile subbietto''. ===Citazioni=== *''Tu coronasti di sereni lampi | Al [[Sole|Sol]] la fronte: e per te avvien che il crine | Delle comete rubiconde avvampi; || Che agli occhi di quaggiù, spogliate alfine | Del reo presagio di feral fortuna, Invian flamme innocenti e porporine, || Di tante faci alla silente e brunà || Notte trapunse la tua mano il lembo. E un don le festi della bianca Luna''. (p. 232) *''Alla terra indirizzasti l'ali, | Еd ebber dal poter de' tuoi splendori | Vita le cose inanimate e frali. | Tumide allor di nutritivi umori | Si fecondàr le glebe, e si fèr manto | Di molli erbette e d'olezzanti fiori''. (p. 232) *''Anche sul dorso dei petrosi monti | Talor t'assidi maestosa, e rendi | Belle dell'[[alpi]] le nevose fronti: | Talor sul giogo abbrustolato ascendi | Del fumante [[Etna]], e nell'orribil veste | Delle sue fiamme ti ravvolgi e splendi''. (p. 233) *''Chi puó cantar le tue bellezze? Al petto | Manca la lena, ed il verso non ascende | Tanto, che arrivi all'alto mio concetto''. (p. 233) ===Citazioni sull'opera=== *Né faremo parola di quella miracolosa ''Bellezza dell'Universo'', che recitata in Arcadia per le nozze Braschi e Falconieri stordì di guisa le menti d'ogni uomo, che narrasi (dopo uditi que' carmi divini) niuno degli arcadi aver voluto leggere li suoi componimenti: tanto fu il trionfo del giovane poeta. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''La musogonia''== ===[[Incipit]]=== ''Cor di ferro ha nel petto, alma villana | Chi fa de' carmi alla bell'arte oltraggio, | Arte figlia del Cielo, arte sovrana, | Voce di Giove e di sua menle raggio. | O Muse, o sante Dee, la vostra arcana | Origine vo' dir con pio linguaggio, | Se mortal fantasia troppo non osa | Prendendo incarco di celeste cosa''. ===Citazioni=== *''Chè nuova [[tirannia]] sta sempre in tema, | E cruda è sempre tirannia che trema''. (p. 235) *''Amor che già scendea propizio e pio, | Manifestossi in quella all'amatore, | E gli [[Sorriso|sorrise]] cosi caro un riso, | Che di dolcezza un sasso avria diviso''. (p. 236) *''E tu pur desti agli empi sepoltura, | Terribile [[Vesuvio|Vesevo]], che la piena | Versi rugghiando di tua lava impura | Vicino ahi troppo alla regal Sirena. | Deh sul giardin d'Italia e di natura | I tuoi torrenti incenditori affrena; | Ti basti, ohimè! l'aver di [[Pompei|Pompejano]] | I bei colli sepolto e d'[[Ercolano]]''. (p. 239) *''Molta [[virtù]] sepolta giace accanto | Alla [[viltà]], perché non ebbe un prode | Vate amico al suo fianco: e le bell'opre, | Che non hanno cantor, l'[[oblio]] ricopre''. (p. 240) ==''La pace di Campoformio''== ===[[Incipit]]=== ''Dolce brama delle genti, | Cara [[Pace]], alfin scendesti, | E le spade combattenti | La tua fronda separó. || Nell'orribile vagina | Già nasconde il brando Marte; | Già l'invitto [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]] | Il suo fulmine posó''. ===Citazioni=== *''E sian scherno sulle scene | In catene — trascinati | I [[Tirannia|tiranni]] detestati | Della fiera gioventù''. (p. 417) *''Per le case, per la via | Scorre libero il [[piacere]]; | Un'amabile follia | La ragion rapisce e il cor''. (p. 418) *''Libertade o morte, tutti | Esclamate, e mano al brando: | Fortunato chi pugnando | Per la [[patria]] morirá''. (p. 418) ===[[Explicit]]=== ''Prodi all'[[Arma|armi]]; alzate un grido | Di coraggio, e mano al brando. | Fortunato chi pugnando | Per la patria sua spirò''. ==''La spada di Federico II''== ===[[Incipit]]=== ''Sul muto degli Eroi sepolto frale | Eterna splende di virtù la face. | Passa il Tempo, e la sventola coll'ale, | E più bella la rende e più vivace. | Corre a inchinarla la virtù rivale; | [[Alessandro Magno|Alessandro]] alla tomba entro cui tace | L'ira d'Achille, e, maggior d'ogni antico, | [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]] all'avel di [[Federico II di Prussia|Federico]]''. ===Citazioni=== *''La man vi stese, e disse: Entra nel mio | Pugno, o fatal tremenda spada. Il trono | Ch'alto levasti, e i lauri onde coprio | Un dì la fronte il tuo Signor, miei sono. | Dal gorgo intatta dell'umano obblio | Sua gloria volerà''. (p. 458) *''Spinge l'Elba atterrile e rubiconde | Al mar le spume; e il mar incalza al lido | Anglo muggendo, e su le torbid'onde | Gl'invia del sangue sì mal compro il grido. | A quel muggir l'Odera alto risponde, | E: Rispetta il Lion, bada al tuo nido, | Crida allo Sveco dalla riva estrema; | Bada al tuo nido, Re pusillo, e trema''. (p. 459) *''D'[[Europa]] intanto alla [[Cina]] reina | Viaggia della Spree la trionfata | Spada, e la segue con la fronte china | La Borussa Superbia incatenata. | Densa al passar dell'arme pellegrina | Corre la gente stupefatta, e guata; | E già la fama con veloce penna | Ne pronuncia la giunta in su la [[Senna]]''. (p. 459) ===[[Explicit]]=== ''In questa di valor sacra contrada | Alti onori t'avrai; che riverita | Pur de' nemici è qui la gloria, e schietti | Della tua faran fede i nostri petti. | Si dicendo scoprir le rilucenti | Còlte in Rosbacco cicatrici antiche, | E vivo scintillò negli occhi ardenti | Il pensier| delle belliche fatiche. | Parve l'inclita spada a quegli accenti | Abitarsi, e sentir che fra nemiche | Desire non cadde; parve di più pura | Luce ornarsi, e obbliar la sua sventura''. ==''Lettera a nome di Francesco Piranesi al generale D. Giovanni Acton ''== ===[[Incipit]]=== Voi dormite tranquillo, signor Generale, sopra i vostri allori marittimi e sul timone della nave di cui sedete al governo, e tutt'altro vi sognate sicuramente, che di ricevere una mia lettera. Perché son io costretto di scrivervela? Qual linguaggio, qual formolario userò io con voi, io consagrato al servigio d'un principe ingiustamente offeso dal vostro? E quale sarà il Galateo che adoprerò se, nel mentre ch'io parlo, la [[Svezia]] da voi provocata prepara i suoi vascelli per portarvi a [[Napoli]] le sue ragioni sulla bocca eloquente de' suoi cannoni? Frattanto egli m' è necessario di scrivervi e voi siete quello che mi forzate. Se voi non aveste attaccata che in privato la mia persona, se aveste ancora ciò fatto in Napoli al cospetto solamente de' vostri schiavi, io vi avrei lasciato, senza commovermi, eternamente latrare e mentire. Ma voi mi avete oltraggiato alla presenza del pubblico, voi mi avete atrocemente calunniato per proteggere il traditore barone d'Armfeldt, denunciandomi a tutta l'[[Italia]] e a tutta l'[[Europa]] ordinatore d'un assassinio contro di lui voi avete cercato di dirigere a questo scopo la pubblica opinione con ogni sorta di maneggi e di scritti, e non vi siete avveduto che, togliendomi l'onore, mi toglievate egualmente la libertà di soffrire, disprezzarvi e tacere. ===Citazioni=== *La [[verità]] non ha mai atterrito gli amici della [[virtù]] e non vi sono che i vili, che consigliano di tacerla, e le sporche coscienze, a cui torna conto che la sua luce resti sepolta nel cuore degli uomini, come una lucerna dentro una tomba. (p. 23) *La massima, che sotto [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]] lasciò scritta nel suo testamento politico un gran ministro di Stato, ''che i sovrani si guardino con diligenza dall'impiegare nelle cariche le persone d'onore, perché non possono trarne verun partito'', questa massima tanto esecrabile, quanto osservata, è del tutto sconosciuta, se nol sapete, in Isvezia. Se lo sia egualmente nel sistema della vostra politica, accordatemi l'onesta libertà di deciderlo e allora vi dirò io la ragione perché non siete ancora in grado di rispettarmi e conoscermi. (p. 24) *Oh [[verità]]! sentimento divino, idolo dei cuori onorati e tormento eterno dei perfidi, io potrò dunque far sì, che il pubblico ti contempli a viso scoperto e ti tocchi? L'impostura avea tentato di seppellirti, e nascondere, ai tanti occhi che ti cercano, le tue pure attrattive. Ma la mia mano strapperà con coraggio il velo che ti hanno posto sul volto. La tua luce brillerà come il sole, confonderà i vili che ti hanno tradito, e i buoni esulteranno tutti della tua giusta vendetta. (p. 31) *[...] per disonore dell'umana ragione non v'e cosa in [[Napoli]] tanto notoria, quanto la libera e pubblica vendita che vi si fa dei falsi attestati. La tariffa loro ordinaria è di tre ducati, o di quattro, secondo la fame di chi vende, e il bisogno di chi compra. Se tu vuoi dunque soppiantare un processo, alterare una particola di testamento, falsificare qualunque carattere, tu non hai ch'a gittar via i rimorsi, e dar mano alla borsa. Le botteghe de' falsari son sempre aperte. Tiriamo un velo sopra queste incredibili e non mai più udite abbominazioni. Il pensiero non può fissarle senza raccapriccio. (p. 32-33) *Noi entriamo in un [[mare]] che non ha sponde, in un mare di ribalderie, ove l'ingiustizia e la soverchieria veleggiano col vento in poppa, e la sola [[innocenza]] è in burrasca, da tutti abbandonata, fuorché dal Cielo che la vuole afflitta, ma non sommersa. (p. 38) ==''Ode al signor di Montgolfier''== *''Che più ti resta? Infrangere | Anche alla Morte il tèlo, | E della vita il nèttare | Libar con Giove in cielo''. *''Rapisti al ciel le folgori | Che debellate innante | Con tronche ali ti caddero | E ti lambîr le piante''. *''Umano ardir, pacifica | filosofia sicura, | qual forza mai, qual limite | il tuo poter misura?''<ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> ==''Pensieri d'amore''== ===[[Incipit]]=== ''Sallo il [[Cielo|ciel]] quante volte al sonno, ahi lasso! | Col desire mi corco e colla speme di mai svegliarmi | E sul [[Mattino|mattin]] novello| Apro le luci, a mirar torno il Sole, | Ed infelice un'allra volta io sono. | Quale sovente con maggior disdegna | Vedi sul mar destarsi le procelle, | Che fallo dianzi avean silenzio e tregua; | Tale al tornar delia diurna luce | Più fiero de' miei mali il sentimento | Risorge, e tal dell'alma le [[Tempesta|tempeste]], | Che la calma notturna avea sopite, | Svegliansi tutte, e le solleva in alto | Quel terribile Iddio che mi persegue''. ===Citazioni=== *''Ah! qnando ancora colle chiuse ciglia | Tra veglia e sonno d'abbracciarla io credo, | E deluso mi desto, ahi! che del cuore | La grave oppressïon sgorgar repente | Fa di lagrime un rio dalle pupille. E al [[Pensiero|pensier]] disperato mi dischiude | Un avvenir d'orrendi mali, a cui | Termine non vegg'io fuorché la [[tomba]]''. (p. 267) *''Oh come del [[Pensiero|pensier]] batte alle porte | Questa fatale [[Immagine|immago]] e mi persegue! | Come d'incontro mi s'arresta immota, | E tutta tutta la mia [[mente]] ingombra! | Chiudo ben io per non mirarla i rai, | E con ambe le man la fronte ascondo. | Ma su la fronte e dentro i rai la veggio | Un'allra voila comparir, fermarsi, | Riguardarmi pietosa e non far motto''. (p. 267) *''Torna, o [[delirio]] lusinghier deh! torna; | Né cosi ratto abbandonarmi. Io dunque | Suo sposo! ella mia sposa! Eterno Iddio, | Di cui fu dono questo cor che avvampa, | Se un tanto ben mi preparavi, io tutti | Spesi gl'istanti in adorarti avrei''. (p. 268) *''Oh se lontano dalle ree cittadi | In solilario lido i giorni miei | Teco mi fosse trapassar concesso! | Oh se mel fosse! Tu sorella e sposa, | Tu mia ricchezza, mia grandezza e regno, | Tu mi saresti il ciel, la terra e tutto. | Io ne' tuoi sguardi e tu ne' miei felice, | Come di schietto rivo onda soave | Scorrer gli anni vedremmo, e fonte in noi | Di perenne gioir fóra la vita.'' (p. 268) *''Tutto pere quaggiù. Divora il Tempo | L'opre, i pensieri. Colà dove immenso | Gli astri dan suono, e qui dov'io mi assido, | E coll'aura che passa mi lamento, | Del nulla tornerà l'ombra e il silenzio. | Ma non l'intera Eternilà potria | Spegner la fiamma che non polsi e vene, | Ma la sostanza spirital n'accese, | Fiamma immortal, perché immortal lo spirito | Entro cui vive, e di cui vive e cresce''. (p. 269) ===[[Explicit]]=== *''E sarà nosco Amore. Noi de' sofferti | Oltraggi allor vendicheremo Amore, | Né d'uomo tirannia né di fortuna | Franger potranne, o indebolir quel nodo | Che le nostre congiunse alme fedeli. | Perché dunque a venir lenta è cotanto, | Quando è principio del gioir, la [[Morte]]? | Perché si rado la chiamata ascolta | Degl'infelici, e la sua man disdegna | Troncar le vile d'amarezza asperse?'' ==''Poesie varie''== *''Di velo, il sai, compiacesi | amor modesto e puro. | Va, fra quell'[[Ombra|ombre]] tacite | mi troverai, tel giuro.'' (da ''La fecondità'', p. 275) *''Finché l'[[età]] n'invita, | cerchiam di goder. | L'[[aprile]] del piacer | passa, e non torna più. | Grave divien la vita | se non ne [[carpe diem|cogli il fior]]''. (da ''All'amica'', p. 275) *''I nostri cori a gara | lasciamo [[Delirio|delirar]] | chi sa fervente amar, | solo è felice''. (da ''All'amica'', p. 275) *''Per due fedeli [[Amore|amanti]] | tutto, tutto è [[Gioia|gioir]]''. (da ''All'amica'', p. 275) *''Più sei bella, più devi | ad [[Amore|Amor]] voti e fè''. (p. 275) *''[[Amare|Amiam]], che i dì son brevi; | un [[giorno]] senza amor, | è giorno di dolor, | Giorno perduto''. (da ''All'amica'', p. 275) *''E meglio tra capanne in umil sorte, | che nel tumulto di ribalta corte, | [[filosofia]] s'impara''. (da ''Invito d'un solitario a un cittadino'', p. 275) *''Vieni dunque, infelice, a queste selve; | fuggi l'empie [[città]], fuggi i lucenti | d'oro palagi, tane di serpenti, | e di perfide belve''. (da ''Invito d'un solitario a un cittadino'', p. 276) *''E te pur, dolce amico, e te pur prende | del mio soffrir pietade; ed in me fitto | lo sguardo, mostri che il dòlor ti fende | di che misero io porto il coi- trafitto. || Né la virtù che agli altrui mali intende, | in te si spense al meditar lo scritto | del fiero vate che in sentenze orrende | di Farsaglia cantò l'alto delitto''. (da ''Al sig. conte Francesco Cassi'', p. 18<ref name=Rac>Vincenzo Monti, ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834.</ref>) *''E diran tutti: L'italo cantore | vinse il latino; chè le Furie a quello | fur Mute, e a te, leggiadro spirto, il core''. (da ''Al sig. conte Francesco Cassi'', p. 18<ref name=Rac/>) *''Più la contemplo, più vaneggio in quella | mirabil tela: e il cor, che | ne sospira, | sì nell'obbietto del suo arnor delira, | che gli amplessi n'aspetta e la favella''. (da ''Per un dipinto del celebre sig. Filippo Agricola rappresentante la Figlia dell'Autore'', p. 21<ref name=Rac/>) *''Nel fiso riguardar l'amato obbietto | del mio lungo desir tanta è la piena, | la dolce piena del paterno affetto, | che il gaudio quasi a delirar mi mena. || L'anima, tutto abbandonando il petto, | corre negli occhi, e Amor ve l'incatena''. (da ''Agli amici'', p. 22<ref name=Rac/>) ===''Canzonetta''=== *''Amo, ed ardo per cosa | Si vaga e graziosa, | Che vederla, e trafitto | Non sentirsi è delitto''. (p. 276) *''Ardon dolci e tranquille | Le cerulee [[Pupilla|pupille]]. | Oh pupille beate! | Stolto è ben chi vi mira, | E d'[[Amore|amor]] non sospira''. (p. 276) *''Del color non dipende | Degli [[Occhio|occhi]] la [[bellezza]], | Ma sol dalla dolcezza | Che da lor piove e scende''. (p. 276) *''Quante [[Pupilla|pupille]] brune | Passano disprezzate | Senza palme e fortune, | Perché mute, insensate | Non san piegarsi in giro, | Né destare un sospiro? ''. (p. 277) *''Ma voi, [[Pupilla|pupille]] amabili, | Pupille incomparabili, | Se uno sguardo volgete, | Già il cor rapito avete''. (p. 277) *''Chi misura mai puote | Il valor d'un [[sorriso]], | Che ravviva le gote | D'un delicato [[viso]]? ''. (p. 277) *''So che [[Immagine|immago]] è del cor | La forma esterïore; | Ma l'immago sovente | È Fallace, o languente''. (p. 277) *''Un [[Amore|amor]] senza stento | Invita al tradimento; | E una [[Rosa (fiore)|rosa]] d'aprile | Quattro volte odorata | Perde il suo bello, e vile | Sen muore al suol gittata''. (p. 278) ==''Prometéo''== ===[[Incipit]]=== ''L'accorto [[Prometeo|Prometéo]], l'inclito figlio | A cantar di Giapeto il cor mi sprona, | E quantji sopportò travagli e pene | Per amor de' mortali, e qual raccolse | Di largo beneficio empia mercede, | Se la Diva, cui tutta a parte a parte | La peregrina istoria è manifesta, | Del suo favor m'aita, e non ricusa | Sovra italico labbro alcuna stilla | D'antica derivar greca dolcezza''. ===Citazioni=== *La [[Mitologia]] ci offre in Prometeo il più interessante personaggio che mai esercitasse, pe' suoi rapporti morali e politici, l'intelletto de' filosofi e l'immaginazione de' poeti. Ma tante sono e si diverse e sconnesse le maraviglie che di lui si raccontano, che volendo noi trattarne l'argomento in poema, sarà pregio dell'opera il riunire a maggior comodo di chi legge le molte e disperse fila di questa tela. (in prefazione) *''E dove in trono non s'asside il [[Giustizia|giusto]], | Colpa divien, che mai non si perdona, | Dell'ingegno l'altezza e la virtude; | E fortunata è l'[[ignoranza]] sola''. (Canto I) *''[[Sangue]] corrono i campi, e sangue i fiumi; | Sangue si vende, oh dio! sangue si compra, | E tradimento e forza a piè del trono | Fan l'orrendo contratto''. (Canto I) *''Così talvolta il [[Sole|Sol]], poiché di Giove | Tacquero i lampi procellosi e i tuoni, | Delle nuvole straccia il fosco velo, | E più bella che pria mostra la fronte | Che tutto allegra di suo riso il mondo''. (Canto II) *''Era il tempo che stanche in occidente | Piegava il [[Sole|Sol]] le rote, e raccogliendo | Dalle cose i colori, all'inimica | [[Notte]] del mondo concedea la cura''. (Canto II) *''Lascivo il [[vento]] le gonfiava il [[seno]] | Del bel ceruleo velo, e steso a tergo | Iva il crin somigliante ad una [[stella]] | Che di nembi foriera per la quota | [[Notte]] del ciel precipita, e fa lungo | Dopo sé biancheggiar solco di [[luce]]''. (Canto III) *''Oh Delo ! oh culla | Del signor delle Muse e della luce, | Salve! Né mai con sanguinoso piede | Ti giunga Marte a calpestar, né mai | S'acquisii Pluto in te ragione alcuna. | Salve, o terra beata, e sempre suoni | Sul labbro de'poeti il tuo bel nome''. (Canto III) *''Prima e sola cagion che moto e vita | A tutte impresse le create cose, | Alma [[natura]], che tue sante leggi | Rivelasti ai mortali, e la grandezza | Sempre narri di Lui ch'è tuo principio''. (Canto IV) == Citazioni su Vincenzo Monti == *Alla testa degli Oratori Italiani dee esser posto il cav. Monti, il quale è primo nella eloquenza cosi come nella poesia, nella critica e nella filologia. ([[Ambrogio Levati]]) *Amico mio, seguitate la vostra fatica la quale ad onta della debolezza dell'argomento che vi siete proposto va a procacciarvi una luminosa riputazione; e s'egli è vero che le anime di [[Dante]] e dell'autore del ''Basville'' si siano toccate in tutte le loro parti, tenete per certo che la vostra entra per terza in questo contatto, e compisce il mistero d'una triade letteraria in un'anima sola. ([[Francesco Torti]]) *Così ella vede che il Monti è assai più famoso per l'''[[Iliade]]'' che per il ''Persio''. ([[Giacomo Leopardi]]) *Dalle ossa di Vincenzo sorga lo spirito illustre, illumini le belle contrade d'un altro ''Aristodemo'', d'un altro ''Basville'', e ponendosi a bocca la tromba d'[[Omero]] colle calde parole del Ghibellino fuggiasco {{NDR|[[Dante Alighieri]]}} facciane uscire un tuono degno della tua gloria, degno del popolo più poetico dell'universo. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) *Fuvvi chi dalle opere e dalle azioni di lui volle dirlo l'uomo di tutti i tempi, di tutti i partiti . Non è mio instituto purgarlo di tale accusa: io parlo del gran letterato, del sommo poeta, Monti considerato come uomo avrà qualche volta operato debolmente. E che monta codesto? Condanneremo per ciò l'autore della ''Basvilliana'', e dell'''Aristodemo''? ov'è uomo sulla terra che niuna macchia possa rimproverarsi? se v'ha venga costui, e getti la prima pietra a coprire d'infamia il principe de' poeti del nostro tempo. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) *Il Monti fu, dunque rispetto ai poeti che con lui si usa mettere a contrasto, poeta di orecchio e d'immaginazione, e non punto rappresentante di un'età contro un'altra età: differenza di conformazione mentale, non di contenuto storico. E tanto poco egli chiuse un'età o appartenne a un'età chiusa, che, per contrario, formò scuola: una scuola certamente di valore scarso o nullo, ma sol perché scarso o nullo è il valore di tutte le scuole poetiche; e che per estensione e diffusione non fu inferiore ma piuttosto superiore alla foscoliana e alla leopardiana. ([[Benedetto Croce]]) *Il Monti non traduce, ma interpreta: che è pur l'unico modo di tradurre. Subito egli coglie di un episodio, di un personaggio, di un'azione, l'accento fondamentale; e a quello volge e piega il suo interpretare, che è il suo tradurre, e intona il suo canto. Non ha deviazioni o urti o arresti, come chi sia preoccupato di altro e ad altro intenda: come chi, per esempio, si affatichi su l'analisi verbale del testo, o si adoperi di seguir certo stile e di provocare e ottenere effetti voluti. Egli ha dentro una sua musica: e quella ode e a quella obbedisce. ([[Manara Valgimigli]]) *La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, risurse mercé l'ingegno e le cure del cav. Vincenzo Monti. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ([[Ambrogio Levati]]) *Nella Roma di Pio VI, [...] non si perdonerà al Monti – e lo si piglierà da quel momento in sospetto – di avere, ripigliando la tesi degli Enciclopedisti, ricongiunto il suo pensiero a quello del Parini, dell'Alfieri e di tutti i contemporanei riformisti, lombardi e napoletani, {{sic|intuonando}} nell'ode al Montgolfier l'inno trionfale della ragione e della scienza. ([[Ernesto Masi]]) *Nella severa maestà del suo volto (sì vivamente rappresentata dalla scultura di [[Giovanni Battista Comolli|Giambatista Comolli]]), la grazia (non rara) di un sorriso dolce e delicato rivelava pienamente un animo sincerissimo e affettuoso. E la sincerità fu perfetta; che né voleva né poteva dissimulare non che fingere verun pensiero: e perciò detestava forte ogni falsità e simulazione: così avesse saputo da falsi e simulati difendersi! ([[Pietro Giordani]]) *''O VIATORE | IN QUESTA CASA | ADI' XIX. FEBBRAIO MDCCLI | NACQUE VINCENZO MONTI | ETERNO VANTO ALLE MUSE ALLA PATRIA ALL'ITALIA''. (Epigrafe sulla casa natale) *''Questi è Monti poeta e cavaliero, | Gran traduttor dei traduttor d'Omero''.<ref>Il distico sarcastico allude al fatto che Vincenzo Monti tradusse in italiano l'''Iliade'' avvalendosi di una traduzione latina o di altra italiana in prosa.</ref>([[Ugo Foscolo]]) *''Salve, o Divino a cui largì natura | il cor di [[Dante]] e nel suo Duca il canto: | Questo fia il grido dell'età ventura, | Ma l'età che fu tua tel dice il canto''. ([[Alessandro Manzoni]]) *Sempre minaccia di cadere colla repentina sublimità de' suoi voli, e non cade mai. ([[Giuseppe Parini]]) *Vincenzo Monti formò su primi classici le precipue bellezze di suo stile, ma non ne seguì servilmente alcuno. Additò a poeti il vero modo d'imitar [[Dante]] più che non fecero [[Onofrio Minzoni |Minzoni]] e il [[Alfonso Varano|Varano]], e richiamò dal torto sentiero i traviati italici verseggiatori. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Vincenzo Monti, ''Amor peregrino'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano, 1834. *Vincenzo Monti, ''Amor vergognoso'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834. *Vincenzo Monti, ''Aristodemo'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Cajo Gracco'', ''Tragedie del cavaliere Vincenzo Monti'', Leonardo Giardetti, Firenze 1825. *Vincenzo Monti, ''Elegie'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Galeotto Manfredi'', ''Tragedie del cavaliere Vincenzo Monti'', Leonardo Giardetti, Firenze 1825. *Vincenzo Monti, ''Il bardo della Selva Nera'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Il cespuglio delle quattro rose'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834. *Vincenzo Monti, ''Il consiglio'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834. *Vincenzo Monti, ''In morte di Lorenzo Mascheroni'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''In morte di Ugo Bass-Ville'', ''Scelte poesie italiane'', G. Tasso Editore, Venezia 1833. *Vincenzo Monti, ''L'entusiasmo melanconico'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La bellezza dell'universo'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La musogonia'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La pace di Campoformio'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La spada di Federico II'', ''Opere'' di Vincenzo Monti, Volume unico, Francesco Rossi-Romano, Napoli 1862. *Vincenzo Monti, ''Lettera a nome di Francesco Piranesi al generale D. Giovanni Acton '', in ''Prose varie'', Tomo V, Giovanni Resnati e G. Bernardoni, Milano 1841. *Vincenzo Monti, ''Pensieri d'amore'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Poesie varie'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Prometeo'', ''Opere'' di Vincenzo Monti, Volume unico, Francesco Rossi-Romano, Napoli 1862. ==Voci correlate== *''[[Iliade]]'' ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Monti, Vincenzo}} [[Categoria:Drammaturghi italiani]] [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 5ywubqjgkeby2q13u7hbpdr8cmlltqx 1218713 1218712 2022-07-24T15:04:35Z Gaux 18878 didascalia wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:VincenzoMonti.jpg|thumb|Vincenzo Monti ritratto da Andrea Appiani (1809)]] {{indicedx}} '''Vincenzo Monti''' (1754 – 1828), poeta, drammaturgo e scrittore italiano. ==Citazioni di Vincenzo Monti== *''[[Amore|Amor]] vince ogni cosa, e i cuori amanti | Spoglia d'ogni più indocile austerezza, | Sian Cannibali, o Traci, o Garamanti. | Egli per tutto si ravvolge, e sprezza | Ogni riparo, e variando toglie | Alle cose create la rozzezza''. (da ''Ad un amico che prendeva moglie'', p. 604)<ref name=Ope>citato in ''Opere'' di Vincenzo Monti, Volume unico, Francesco Rossi-Romano, Napoli 1862</ref> *''[[Amore|Amor]] diè norma ai cieli, Amor governa | Il non mutabil corso, e la secreta | Dei lucid'astri consonanza eterna''. (da ''Ad un amico che prendeva moglie'', p. 604)<ref name=Ope/> *''Bella [[Italia]], amate sponde, | Pur vi torno a riveder | Trema in petto, e si confonde | L'alma oppressa dal piacer. Tua bellezza, che di pianti | Fonte amara ognor ti fu, | Di stranieri e crudi amanti | T'avea posta in servitù''. (da ''Inno per la battaglia di Marengo'', p. 411)<ref name=Ber/> *''Dolce dell'alme universal sospiro, | Libertà, santa dea''. (da ''Il fanatismo'', 1-2) *''Finché l'uom la desia, leggiadro oggetto | Certo è la [[donna]], e cosa alma e divina; | Ma nel possesso il ben cangia d'aspetto; | Muore la [[rosa e spina|rosa]] e vi riman la [[rosa e spina|spina]].'' (''Per le nozze Paolucci-Mazza'', 1789<ref name=Ope/>) *''Ha cuor villano, e libertà non merta | chi l'amico lasciò nella catena''. (da ''Il pericolo'', p. 413)<ref name=Ber/> *Il [[cuore e cervello|cuore]] vuole sempre la parte sua nelle operazioni dell'[[cuore e cervello|intelletto]]. (da ''Lezioni di eloquenza e Prolusioni accademiche'') *{{NDR|Sull'ideale}} ''Il nudo | Arido vero che de' vati è tomba''.<ref>Da ''Sermone sulla Mitologia'', 92-93, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 547.</ref> *Il secondo articolo delle vostre Osservazioni è un capo d'opera. Io ne sono incantato dopo la quarta e la decima lettura, e non v'è prosa che in soggetto di critica mi abbia mai fatta una si gagliarda e dolce impressione. Chiunque abbia fior di senno argomenterà dal vostro scritto che voi sarete un giorno il massimo de' Critici e per sicurezza di giudizio, e per profondila di sentimento, e per evidenza e precisione di stile, e per tutte quelle prerogative che distinguono dallo scrittore pedante lo scrittore eloquente e filosofo .... Niuno ha mai parlato di [[Dante]] così degnamente; niuno ne ha mai più sottil mente sviluppato lo spirito. Ma il vostro capo d'opera ha un difetto universale, e questo è la troppa lode che date all'imitatore di [[Dante]]. In verità mi sento impotente a sostener questo peso, e vi prego di mitigarlo. A saziare il mio amor proprio mi basta quell' ''Eliseo avviluppato nel mantello del suo maestro''; mantello che non darei per tutte le porpore dell'universo.<ref>Da una lettera a [[Francesco Torti]], citato in [[Francesco Torti]], ''Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti'', Tipografia Tomassini, Fuligno, 1825, p. 11.</ref> *''L'[[amicizia|amistà]] fra tiranni è malsicura | E le fiere talor sbranan le fiere''.<ref>Da ''Congresso di Vienna'', in "Poesie liriche", a cura di [[Giosuè Carducci|G. Carducci]], ed. Barbèra, p. 378.</ref> *L'[[Iliade]] fu sempre il poema de' valorosi. Sono ancor celebri le generose lagrime d'[[Alessandro Magno|Alessandro]] sulla tomba di Achille; ed è pure fra gli uomini divulgato che quel grande conquistatore solea chiamare l'Iliade il viatico delle sue spedizioni. (dalla dedica a Eugenio Napoleone, Milano 1810)<ref name=Ope/> *''L'ira di [[Dio]] su te mormora e rugge, | O [[Italia]], o donna sonnolenta ed orba, | Sanguigno il [[Sole]] le fresch'aure adugge, | L'aure, che il lezzo di tue colpe ammorba''. (''All'Italia'')<ref name=Ope/> *... ''La stella | del viver mio s'appressa | al suo tramonto; ma sperar ti giovi | che tutto io non mon morrò: pensa che un nome | non oscuro il ti lascio, e tal che un giorno | fra le italiche donne | ti fia bel vanto il dire: «Io fui l'amore | del cantor di Basville, | del cantor che di care itale note | vestì l'ira di Achille»''.<ref>Da ''Pel giorno onomastico della mia donna Teresa Pikler''.</ref><ref name=sordi/> *''Non il silenzio sempre di natura, | Né dei venti la calma e delle stelle | I disegni di [[Dio]] compie e matura: | Talvolla ancor fra i lampi e le procelle | Più luminoso il suo pensier traluce, | E le divine idee fansi più belle''. (da ''Il pellegrino apostolico'', canto II, p. 230)<ref name=Ber/> *{{NDR|A [[Francesco Torti]]}} Non posso saziarmi di leggere e rileggere il primo articolo delle vostre Aristoteliche Osservazioni {{NDR|Sulla ''Basvilliana''}}. Sto quasi sul punto, di progettarvi il cambio delle nostre fatiche, pigliandomi io la gloria delle Osservazioni, e voi quella della Cantica. Non vi adulo: non si può scrivere ne con più forza, né con più precisione, né con più senno. Quanti l'han letta (e son molti, perché vi so dire che qui v'ha molti che vi stimano) tanti ne sono rimasti incantati . Perloché sollecitate il vostro lavoro, che essendo in compagnia noi voleremo ambedue più allegri e più sicuri nella carriera della gloria.<ref>Da una lettera a [[Francesco Torti]], citato in [[Francesco Torti]], ''Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti'', Tipografia Tomassini, Fuligno 1825.</ref> *''Oh! perché non poss'io la mia deporre | d'uom tutta dignitade, e andar confuso | col turbine che passa, e su le penne | correr del vento a lacerar le nubi, | o su i campi a destar dell'ampio mare | gli addormentati nembi e le procelle!'' (da ''Al Principe Don Sigismondo Chigi'', vv. 200-205) *''Oh! squarciatemi il velo, e l'inumana | storia m'aprite di que' vili astuti; | date agli occhi di pianto una fontana! | La voce alzate, o secoli caduti! | Gridi l'Africa all'Asia, e l'innocente | ombra d'[[Ipazia]] il grido orrendo aiuti. | Gridi irata l'Aurora all'Occidente, | narri le stragi dall'altare uscite; | e l'Occaso risponda all'Oriente.'' (da ''Il fanatismo'') *''Quando ti pose [[Amore|amor]] luci sì belle | lo giurerei che per gli eterei varchi | In quel dì si perdettero due stelle. | Da voi, begli [[Occhio|occhi]], a riguardar sì parchi | Piovon dolci sul cuore auree fiammelle''. (da ''Sotto due neri sottilissim'archi'')<ref name=Ope/> *''Questi è il rosso di pel, [[Ugo Foscolo|Foscolo]] detto | sì falso che falsò fino sé stesso | quando in Ugo cambiò ser Nicoletto. | Guarda la borsa se ti vien appresso''.<ref>Questa quartina fu scritta dal Monti in risposta al distico dedicatogli dal Foscolo. L'ultimo verso è un riferimento alla passione del Foscolo per il gioco, nel quale egli perdeva regolarmente forti somme.</ref> (dalla lettera all'abate Urbano Lampredi, Milano, 27 marzo 1827, in ''Epistolario'') *Se [[Salvatore Viganò|Viganò]] si fosse dato alla poesia, egli aveva tutte le attitudini per diventare un altro Ariosto.<ref>Citato in [[Gino Monaldi]], ''Le regine della danza nel secolo XIX'', Fratelli Bocca editori, Torino, 1910, [https://archive.org/details/lereginedelladan00mona/page/61/mode/1up p. 61].</ref> *[''Né''] Sillaba di Dio mai si cancella. (da ''Sulla morte di Giuda'', 3, 14) *''Sognai d'essere venuto alle nozze d'una bella e casta vergine, e mi sono svegliato fra le braccia d'una laida [[Prostituzione|meretrice]]''.<ref>Citato in [[Gianfrancesco Rambelli]], ''Notizie intorno alla vita e alle opere del cavaliere Vincenzo Monti''.</ref> ==''Amor peregrino''== *''Degl'incostanti secoli | Propagator divino, | Alle cittadi incognito | Negletto peregrino, | Io ti saluto, o tenera | De' cor conquistatrice: | [[Amore|Amor]] son io; ravvisami : | Ascolta un infelice''. ===Citazioni=== *''[[Virtù|Virtude]] e [[Amore|Amor]] sorgevano | Con un medesmo volo, | Ed eran ambo un impeto, | Un sentimento solo. | Amor vegliava ai talami, | Amor sedea sul core; | Le leggi, i patti, i limiti, | Tutto segnava Amore''. (p. 24) *''Rival possente ei d'ozio | E di lascivia nacque: | Nome d'[[Amore|Amor]] gli diedero | Le cieche genti, e piacque''. (p. 25) *''A far dell'alme strazio | Venne così quel crudo | Di ree vicende artefice | Fanciul bendato e nudo''. (p. 26) *''Entro i vietati talami | II piè furtivo ei mise, | E su le piume adultere | Lasciò l'impronta, e rise''. *{{NDR|[[Amore]]}} ''A far dell'alme strazio | Venne così quel crudo | Di ree vicende artefice | Fanciul bendato e nudo''. (p. 251) *''Nome d'[[Amore|Amor]] gli diedero | Le cieche genti, e piacque''. (da ''L'amor pellegrino'', p. 251)<ref name=Ber>''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855</ref> ===[[Explicit]]=== ''Deh per le guance eburnee | Che di rossor tingesti, | Per gli occhi tuoi deh piacciati | Voler che teco io resti. || Io di virtudi amabili | Sarò custode e padre ; | E tu d'Amor, bellissima, | Ti chiamerai la madre''. ==''Amor vergognoso''== ===[[Incipit]]=== ''[[Pudore|Pudor]], virtude incomoda, | Pudor, virtude ingrata; | Da colpa (ahi turpe origine !) | E da rimorso nata; | Pudor, che all'uom contamini | I più soavi affetti, | Onde in amaro aconito | Si cangiano i diletti''. ===Citazioni=== *''Calmi ella dunque i fremiti | Del vinto [[Cuore|cor]] smarrito | Pria che gli sguardi attendere | Del vincitor gradito. | Corregga al rivo argenteo | Del biondo crin gli errori, | II colmo petto adornino | Più ben disposti i fiori''. (p. 31) *''Tutta è ne' sensi attonita, | E dove sia non vede. | Al caro viso il timido | Sguardo levar non osa, | O a mezzo sguardo arrestasi | Incerta e vergognosa''. (p. 32) *''Ogni più lieve immagine | Nel cor le versa il foco. | Ed un desire incognito | La morde intanto e preme: | Vorria confuso intenderlo, | E intenderlo pur teme''. (p. 34) ===[[Explicit]]=== ''Ma che? le gote esprìmono | L'[[Ardore|ardor]] che il labbro occulta, | Né molto andrà l'ingiuria | Di quel silenzio inulta. | Tirsi ed [[Amore|Amor]] congiurano | Ambo d'accordo; e Pille | Taccia, se vuol: parlarono | Assai le sue [[Pupilla|pupille]]''. ==''Aristodemo''== ===[[Incipit]]=== '''Lisandro''' ''Si, Palamede: alla regal Messene | Di pace apportator Sparta m'invia. | Sparta di guerra è stanca, e i nostri allori, | Di tanto sangue cittadin, bagnati, | Son di peso alla fronte e di vergogna. | [[Ira]] fu vinta da pietà. Prevalse | Ragione, e persuase esser follia | Per un'avara gelosia di Stato | Troncarsi a brani, e desolar la terra. | Poiché dunque a bramar pace il primiero | Fu l'inimico, la prudente Sparta| Volentier la concede, ed io la reco. | Né questo sol, ma libertade ancora | A quanluque de' nostri è qui tenuto | In servitude; e a te, diletto amico, | Principalmente, che bramato e pianto, | Compie il terz'anno, senza onor languisci | Illustre prigioniero in queste mura.'' ===Citazioni=== *'''Aristodemo''': ''Han forse i [[Figlio|figli]] scudo migliore del paterno petto?'' (Atto II, Scena IV, p. 297) *'''Aristodemo''': ''Se Messenia piange, [[Sparta]] non ride''. (Atto II, scena VII, p. 298) *''A franco | Parlar risponderò franche parole''. (II, 7) *''Lisandro, siedi, e libero m'esponi | Di Sparta amica od inimica i sensi''. (II, 7) *'''Aristodemo''': ''Tutti siamo infelici. Altro di bene | Non abbiam che la [[morte]]''. (Atto III, Scena VII, p. 304) *'''Cesira''': ''Qualunque ei sia | il tuo misfatto nel mio [[Cuore|cor]] sta scritta | La tua difesa''. (Atto IV, Scena II, p. 306) *'''Aristodemo''': ''In ciel sta scritta ancora | La mia condanna, e ve la scrisse il sangue | D'un innocente''. (Atto IV, Scena II, p. 306-307) *'''Cesira''': ''I [[mali]] | Han lor confine. La [[pietà]] del cielo | Tarda sovente, ma giammai non manca''. (Atto IV, Scena II, p. 307) *''Severi, imperscrutabili, profondi | Sono i decreti di lassù, né lice | A mortal occhio penetrarne il buio''. (IV, 2) *'''Aristodemo''': ''Dite ai regi | che mal si compra co' delitti il soglio''.<ref>Citato in Giuseppe Fumagalli, ''Chi l'ha detto?'', [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/491|p. 459]].</ref> (V, 4) {{NDR|[[ultime parole dalle opere teatrali|ultime parole]]}} ===Citazione sull'opera=== *Dove lascio il ''Ben ti riveggo con piacer Lisandro'' (a. I, sc. 1) che gli esce (al popolano di Venezia) in tuono [''sic''] di scherzo abbattendosi in un amico che da vario tempo non vede; e il ''Sì Palamede'' (a. I, sc. 1) quando risponde su chicchessia in modo affermativo; tolti entrambi dall<nowiki>'</nowiki>''Aristodemo'', così popolare che ''butarla in Ristodemo'' denota anche oggi prendere una faccenda sul serio, anzi in tragico addirittura. (Cesare Musatti, ''Dal palcoscenico alla bocca del popolo'', pubblicato nel "Mente e cuore" di Trieste, 1 aprile 1896, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 714) *Io leggo e rileggo, e poi torno a rileggere questa sua Tragedia, e quanto più la leggo, tanto più mi rapisce e mi piace. Ella ha cominciato ove altri si recherebbe a gloria il finire. Qual forza, qual energia di stile! Qual vivacità d'immagini! Qual varietà di affetti! Il terribile [[Prosper Jolyot de Crébillon|Crebillon]] non è mai giunto a inspirar quel terrore, che genera nei lettori questa Tragedia. ([[Girolamo Tiraboschi]]) *Si narra che il Monti scegliesse questa fanciulla {{NDR| Teresa Pikler}} senza averla vista, per la sola riverenza alla grande fama del padre e a quella dell'ingegno e della virtu della figlia. E si aggiunge che ella accettasse la mano di lui, senza pure vederlo, ma solo per sapere ch'egli era l'autore dell'' 'Aristodemo''. Sicché può dirsi che a tali nozze furono veramente pronube le sole muse. ([[Francesco Cassi]]) *Splende però nell'''Aristodemo'' nobiltà di caratteri, energia di concetti, semplicità d'intreccio, e maraviglioso allettamento, che senza pompa esterna, e senz'amori dura vivissimo sino alla fine. Lo stile poi è portato a tale che superando quello d'[[Vittorio Alfieri|Alfieri]] in armonia ed eleganza poetica, si ha queìla notabile sentenza che alla perfezione dell'italiana tragedia non manca se non questo, che la grandezza e pretrazione di Vittorio si congiunga allo stile del Monti. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''Cajo Gracco''== ===[[Incipit]]=== ''Eccoti, Cajo, in [[Roma]]. Io qui non visto | Entrai protetto dalla notte amica. | Oh [[patria]] mia, fa cor, chè Gracco è teco. | Tutto tace d'intorno, e in alto sonno | Dalle cure del dì prendon riposo | Gli operosi plebei. Oh buoni, oh veri, | Soli Romani! Il vostro sonno è dolce, | Perché fatica lo condisce; è puro, | Perché rimorso a intorbidar nol viene. | Tra il fumo delle mense ebbri frattanto | Gavazzano i patrizi, gli assassini | Del mio caro fratello; o veramente, | Chiusi in congrega tenebrosa, i vili | Stan la mia morte macchinando, e ceppi | Alla romana libertà; né sanno || Qual tremendo nemico è sopraggiunto.'' ===Citazioni=== *'''Cajo Gracco''': ''Ho tale un [[Cuore|cor]] nel petto, | Che ne' disastri esulta ; un cor che gode | Lottar col fato, e superarlo''. (Atto I, p. 123) *'''Fulvio''': ''Aura che passa, | Ed or da questo or da quel lato spira, | È amor di [[plebe]]''. (Atto I, p. 124) *'''Cajo Gracco''': ''Lìon che dorme | È la plebe romana, e la mia voce | Lo sveglierà : vedrai''. (Atto I, p. 124) *'''Fulvio''': ''Ha qualche volta | I suoi segreti l'[[Amicizia|amistà]]''. (Atto I, p, 126) *'''Cajo Gracco''': ''Da chi m'[[Odio|odia]], m'è caro aver la morte | Pria che la vita''. (Atto II, p. 133) *'''Fulvio''': ''I miei misfatti, o donna, | Son due: l'[[odio]] a' [[Superbia|superbi]], e immenso, e ardente | Amor di [[libertà]].'' (Atto II, p. 135) *'''Opimio''': ''È la plebe romana una tal belva | Che, come manco il pensi, apre gli artigli, | E inferocita ciecamente sbrana | Del par chi l'accarezza, e chi l'offende. | Oggi t'adora, e dimani t'uccide, | Per tornar poscia ad onorarti estinto''. (Atto II, p. 136) *'''Opimio''': ''Tripudia, esulta, sfogati, | Stolida plebe, generata in seno | Alla paura: imparerai tra poco | A tacer''. (Atto II, p. 139) *'''Cajo Gracco''': ''[[Popolo]] ingiusto è popolo [[Tirannia|tiranno]]; Ed io l'amore de' tiranni abborro''. (Atto II, p. 139) *'''Opimio''': ''La [[virtù]] difese | L'iniquità; ma pur soggiacque''. (Atto II, p. 145) *'''Cajo Gracco''': ''Ben io ti dico, che mia [[patria]] è quella | Che nel popolo sta''. (Atto II, p. 146) *'''Cajo Gracco''': ''[[Consiglio]] di nemico è tradimento''. (Atto II, p. 147) *'''Cajo Gracco''': '' Fulmine colga, | Sperda que' [[Malvagità|tristi]] che per vie di [[sangue]] | Recando [[libertà]] recan catene, | Ed infame e crudel più che il servaggio | Fan la medesma libertà''. (Atto II, p. 154) *'''Cornelia''': ''Il [[tempo]] | È d'alto prezzo, e in altro che lamenti | Adoprarlo convien''. (Atto III, p. 158) *'''Cajo Gracco''': ''Ahi nome vano, [[Virtù]], | ludibrio de' [[Malvagità|malvagi]]!'' (Atto III, p. 175) *'''Primo cittadino''': ''No, [[Italia|Itali]] siam tutti, un popol solo | Una sola famiglia''. (Atto III, p. 176) *'''Cornelia''': ''Al giusto nuoce | Chi al malvagio perdona; e ti ricorda | Che comun benefizio è la [[vendetta]] | De' beneficj''. (Atto IV, p. 185) *'''Cajo Gracco''': ''Anche de' rei | Il [[sangue]] è sacro, né versarlo debbe | Che il ferro della legge''. (Atto IV, p. 185) *'''Cornelia''': ''—Amato figlio, | Vuoi tu [[Legge|leggi]] ascoltar? | Quella sol odi | Divina, eterna, che natura a tutti | Grida: Alla [[forza]] oppon la forza. —Il [[Arma|brando]] | Qui di [[giustizia]] è senza taglio, o solo | Il debole percuote, e col potente | Patteggia''. (Atto IV, p. 186) ===Citazioni sull'opera=== *È questa maraviglioaa per grandiloquenza, profondi sensi, ricchissime immagini e forse in ciò all'altre superiore. I romani caratteri veggonsi dipinti con tal dignità, forza, e verità, che l'autore non sembra averli tolti dagli storici latini, ma pare li abbia tratti dal proprio fondo. I proteggitori della romana libertà mai non furono difesi con più di affetto, e di eloquenza. Essendo poi il fine del ''Cajo Gracco'' al tutto politico, quest'opera può meritamente locarsi allato a ''Bruti'' dell'immortale Astigiano {{NDR|[[Vittorio Alfieri]]}}. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) *In quel infelice esilio {{NDR|in Francia a Chambery}}, con poca speranza del ritornare, e fra terribili strette d'ogni maniera, egli scrisse la cantica ''Mascheroniana'', e la tragedia del ''Cajo Gracco''. La quale tragedia è per alcuni rispetti da mettere sopra l'''Aristodemo'', specialmente per la sua grandiloquenza, e i profondi sensi, e le ricchissime imagini; se non che il fine essendo pienamente politico, ed assai lontano dalla presente condizione de' tempi, la ragione di quell'opera si può dire per noi perduta. ([[Francesco Cassi]]) ==''Elegie''== ===''Elegie I''=== ====[[Incipit]]==== ''Or son pur solo, e in queste selve amiche | Non v'è chi ascolti i mici lugubri accenti | Altro che i tronchi delle piante antiche. || Flebile fra le tetre ombre dolenti | Regna il silenzio, e a lagrimar m'invoglia | Sotto del cupo mormorio de' venti. || Qui dunque posso piangere a mia voglia; | Qui posso lamentarmi, e alla fedele | Foresta confidar l'alta mia doglia. || Donde prima degg'io, Ninfa crudele, | II tuo sdegno accusar? donde fia mai | Ch'io cominci le mie giuste querele?'' ====Citazioni==== *''E perché dunque dal mio cor costante | Così diverso è il tuo? perché le parti | Di nemica tu compi, ed io d'amante? || Qual natura, qual Dio poté crearti || Sotto aspetto si mite alma si dura | Che non giunga l'altrui pianto a toccarti!'' (p. 225) *''[[Pace]], pace una volta al mio [[tormento]], | Stanco di più patir, dai suoi legami | Fugge il mio [[Spirito|spirto]], e si dilegua al [[vento]]''. (p. 225) *''Su le penne d'Amor sciolti e leggieri | Vadan cercando pur, ch'io ti perdono, | Oggetto più felice i tuoi [[Pensiero|pensieri]]. || Chieggo meno da te. Misero dono | Fammi d'un guardo sol che mi conforte: | Dimmi sol che non m'[[Odio|odii]], e pago io sono''. (p. 225) *''Del cammin della vita io non passai | Pur anco in mezzo: ma finor s'io vissi | Sol fra gli affanni, ho già vissuto assai''. (p. 226) *''Ah che incauto mirarlo io non dovea! Ma nella calma d'un amabil [[viso]] | Tanta [[Tempesta|procella]] chi temer potea?'' (p. 226) *''Quel ritenuto lusinghier [[sorriso]], | Quei lenti sguardi, quel parlar soave, | Quel dolce non so che di [[paradiso]]; || Ecco l'[[Arma|arme]] fatali, ecco la chiave | Che il sen m'aperse, e al giogo di costei | Trasse le voglie mie legate e schiave''. (p. 226) ===''Elegie II''=== *''Tu certo non ancor conoscerai | L'almo sembiante del mio Ben; ma molto | Per rintracciarlo da vagar non hai. || Ove l'aria è più pura, ove più folto | È il suol di rose in solitaria parte, | Ivi è la luce del gentil suo [[volto]]''. (p. 226) ===''Elegie III''=== *''Il [[viso]] | A lambirti leggero e rispettoso | Verró su l'ali d'un'auretta assiso; || Ed or m'asconderò nel rugiadoso | Grembo di qualche fortunato fiore, || Che andrà sopra il tuo petto a far riposo. || Oh soggiorno beato! oh sorte! oh amore! || Se lice in guiderdon di tanto affetto | Dopo morte abitar presso quel core, || In cui vivo non ebbi unqua ricetto''. (p. 226) ==''Galeotto Manfredi''== ===[[Incipit]]=== '''Zambrino''': ''Ubaldo, udisti?''<br />'''Ubaldo''': ''Udii, Zambrino''.<br />'''Zambrino''': ''Intendi | Quell'acerbo parlar?''<br />'''Ubaldo''': ''L'intendo assai''.<br />'''Zambrino''': ''Di profondi sospetti ingombra è certo | La gelosa Matilde. In altro amore | Traviato ella teme il suo Manfredi, | E complice ti crede''.<br />'''Ubaldo''': ''E tu sei quello | Che tal credenza le risvegli in petto; | Queste ancóra v'aggiungi''. ===Citazioni=== *'''Ubaldo''': ''Non ha forza il braccio | Se dal [[Cuore|cor]] non la prende'', (p. 234) *'''Manfredi''': ''E del capo, lo sai, dovunque è regno, | Mal procede il [[governo]] ove sia rotta | L'armonia delle braccia''.<br />'''Ubaldo''': ''E dove il capo | Mostrarsi infermo, delle braccia è nulla | La concordia''. (Atto I, p. 237) *'''Ubaldo''': ''La piaga | Sanar si può d'una [[Bellezza|beltà]] malvagia, | Ché in cor bennato amor malnato è breve: | Ma beltade è fatal quando è [[Pudore|pudica]]''. (Atto I, p. 240) *'''Matilde''': ''Gran forza inspira | E fierezza il [[Dolore|dolor]] quando lo move | [[Amore|Amor]] tradito''. (Atto I, p. 246) *'''Elisa''': ''Il [[Cuore|cuor]] si serra | Nelle [[Fortuna|fortune]], e sol lo schiude il tocco | Delle grandi sventure.''. (Atto II, p. 252) ===Citazioni sull'opera=== *E scrisse la tragedia del Manfredi, mosso da certi spiriti in lui destati dalla lettura di [[William Shakespeare|Shàkspeare]]. Perciò quel suo Manfredi ha molti colori che tengono a quelli della poesia inglese, per quanto l'indole de' nostri teatri il comporta; e la imitazione ne apparisce chiarissima ne' caratteri, e specialmente in quello di Zambrino, coniato ad imagine dell'Iago dell' ''Otello''. ([[Francesco Cassi]]) *Vuolsi che questo patrio componimento senta della imitazione di [[William Shakespeare|Sakespeare]], e non sia totalmente collocato in mezzo a costumi italici del medio evo. Le gelosie però di Matilde, le sventure d'Eloisa, la lealtà d'Ubaldo, la perfidia di Zambrino, ed il cuor grande di Galeotto che fra l'amore e il dovere si decide per quest'ultimo sono caratteri degni dell'autore dell' ''Aristodemo''. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''Il bardo della Selva Nera''== ===[[Incipit]]=== ''Quando al terzo di Marte orrido Ludo | Dal Brittannico roar sul congiurato | Istro discese fulminando il Sire | Delle battaglie, e d'atro nembo avvolta | Al fianco gli venia la provocata | Dal tedesco spergiuro ira del Cielo, | Sentì dali'alta Ercinia la procella | De' volanti guerrieri il Bardo Ullino; | Ullino germe di forti, ed animoso | Cantor de' forti, e dello spirto erede | Dell'indovina vergine Velleda, | Cui l'antica paura incensi offria | Nelle selve Brutere, ove implorata | L'aspra donzella con responsi orrendi | Del temulo avvenire apria l'arcano''. ===Citazioni=== *''Dell'[[Innocenza|innocente]] | [[Sangue]] versato | In scellerata [[guerra]] | Conta il [[Cielo]] le stille, e le schernite | Lagrime tutte della stanca terra''. (Canto I, p. 366) *''Perde il nome la [[Forza|Possanza]], | che di barbari s'aita: | Vile è il trono, a cui sostegno | son quell'[[Arma|armi]], ed onta il regno''. (Canto I, p. 366) *''Pallido intanto sull'Abnobie rupi | Il [[Sole|Sol]] cadendo raccogliea d'intorno | Dalle cose i colori, e alla pietosa | [[Notte]] del mondo concedea la cura''. (Canto I, p. 368) *''[[Infelicità|Infelice]] a far mia degl'infelici | La [[sventura]] imparai''. (Canto II, p. 368) *''[...] e gli brillava il [[viso]] | Come raggio di [[Sole|Sol]], che dopo il nembo | Ravviva il [[fiore]] dal furor battuto | D'aquilon tempestoso''. (Canto II, p. 369) *''Ben di senso è privo | Chi ti conosce, [[Italia]], e non t'adora''. (Canto II, p. 371) *''Non sempre di [[viltà|Codardia]] compagna è la [[Paura]]''. (Canto III, p. 371) *''Ma più ch'altri invade, | e al cor s'attacca del racchiuso in [[Ulma]] Austriaco duce {{NDR|[[Karl Mack von Leiberich]]}}. | Di quel cor già donno | la Paura ritrova un altro Nume | più deforme d'assai, la Codardia, | che d'Arcoli, di Dego e di Marengo | incessante gli tuona entro l'orecchio | i terribili nomi, né midollo | né fibrilla gli lascia che non tremi.'' (Canto III, p. 372-373) *''Su le Noriche nevi ella già sparge | Le sue rose l'[[Aurora]], e saltellante | Di ramo in ramo il [[passero|passer]] mattutino | In suo garrire la saluta, e chiama | Alle cure campestri il villanello''. (Canto IV, p. 373) *''Dietro il valor di sue vittorie è lento | Della parola e del pensiero il corso {{NDR|[[Napoleone Bonaparte]]}}''. (Canto V, p. 379) *''Nel [[Gioia|tripudio]] ognun corre ad abbracciarte | Sia nemico, od amico; l'[[Allegria|allegrezza]] | Non distingue i sembianti; un caro errore | Dona gli amplessi, e negli amplessi il core''. (Canto VI, p. 382) ==''Il cespuglio delle quattro rose''== ===[[Incipit]]=== ''Dimmi, Amore: In questo eletto | Giardin sacro alla pudica | Dea del senno e tua nemica, | Temerario fanciulletto, | A che vieni? O fuggì, o l'ali | Tu vi perdi, ed arco e strali''. ===Citazioni=== *''[[Virtù|Virtude]] io servo [[fede]] | Più che il volgo non si crede''. (p. 70) *''E per lei qui appunto or vegno | A spiccar dal cespo un raro | Fior gentile, un fior che caro | A lei crebbe, e di me degno. | Cosi parla; e con baldanza | Nella chiostra il passo avanza''. (p. 70) *''Dolce l'aura l'accarezza, | Schietto il Sol di rai l'indora, | Fresca piove a lei l'Aurora | Le sue perle; e una vaghezza, | Uno spirto intorno gira | Che ti grida al cor: Sospira'' (p. 72) *''L'agitò, le luci affisse | Nel bel fiore, e cosi disse: | Desio d'alma generosa, | Di Minerva dolce cura, | Dolce riso di natura, | Cara al ciel Trivulzia Rosa, | II tesor che in te si chiude | Io consacro alla [[Virtù|virtude]]''. (p. 72) *''E Virtù che sola al mondo | Fa l'uom chiaro e lo sublima, | La Virtù che sola è cima | Di grandezza, e il resto è fondo''. (p. 73) ===[[Explicit]]=== ''Di' che saggio ognorsarò, | Di' che al cespo tornerò, | E corrò... Ma posto il dito | Su le labbra, il dir sostenne, | E disparve. Allor mi venne | Nella mente'appien chiarito | Che a Virtude Amor tien fede | Più che il volgo non si crede''. ==''Il consiglio''== ''Le tue vaghe alme [[Pupilla|pupille]], | I celesti tuoi sembianti | Già t'acquistano, o mia Fille, | I sospir di cento amanti. | Ciascheduno i merti suoi | Spiega in pompa lusinghiera, | E su i cari affetti tuoi | Ciaschedun gareggia e spera''. ===Citazioni=== *''Se d'[[Amore|Amor]] l'acuto strale | A ferirti il sen non va, | Che ti giova, che ti vale, | Fille mia, la tua beltà? Dunque scegli qual più vuoi, | Cui del [[cuore]] aprir le porte''. (p. 62) *''Ma non prendere consiglio | Sol dagli occhi; e saggia intanto | Della scelta sul periglio | I miei detti ascolta alquanto''. (p. 62) *''Pur sovente in bocca a un vate | Della [[lode]] il suon seduce, | Ed acquista una beltate | Maggior grido e maggior lode''. (p. 64) *''Quel vivace tuo talento | Qualche volta un po' incostante, | Che ti fa con bel portento | Presto irata e presto amante. | Ciò che importa? Un genio instabile | Colpa è sol di fresca età: | Non saresti sì adorabile | Senza qualche infedeltà''. (p. 65) ===[[Explicit]]=== ''Tal saravvi che dolente | Sempre in atto di morire, | Sempre muto e penitente | Avveleni il tuo gioire. | Norma e legge io prenderò | Dallo stato del tuo viso, | E fedele alternerò | Teco il pianto e teco il riso''. ==''In morte di Lorenzo Mascheroni''== ===[[Incipit]]=== ''Come face al mancar dell'alimento | Lambe gli aridi stami, e di pallore | Veste il suo lume ognor più scarso e lento | E guizza irresoluta, e par che amore | Di vita la richiami, infin che scioglie | L'ultimo volo, e sfavillando muore: | Tal quest'alma gentil, che morte or toglie | All'[[Italia|Italica]] speme, e sullo stelo | Vital, che verde ancor floria, la coglie; | Dopo molto affannarsi entro il suo velo, | E anelar stanca sull'uscita, alfine | L'ali aperse, e raggiante alzossi al cielo''. ===Citazioni=== *{{NDR|Al lettore}} Ben provvide alla dignità delle Muse quella legge del divino [[Licurgo]], la quale vietava l'incidere, non che il cantar versi sulla tomba degli uomini volgari, non accordando questo alto onore che alle anime generose e della patria benemerite. (p. 387) *''Oh mio [[Lorenzo Mascheroni|Lorenzo]] — oh [[Jean-Charles de Borda|Borda]] mio! fur dette | Queste, e non più per lor, parole: il resto | Disser le braccia al collo avvinte e strette''. (Canto I, p. 389) *''Pace, austero intelletto. Un'altra volta | Salva è la [[patria]]: un nume entro le chiome | La man le pose, e lei dal fango ha tolta. | [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]]... Rizzossi a tanto nome | L'acciglialo [[Giuseppe Parini|Parini]], e la severa | Fronte spianando balenó, siccome | Raggio di sole che, rotta la nera | Nube, nel fior che già parea morisse | Desta ii riso e l'amor di primavera''. (Canto II, p. 390) *''[[Reggio nell'Emilia|Reggio]] ancor non obblia che dal suo seno | La favilla scoppiò, donde primero | Di nostra libertà corse il baleno. Mostrò [[Bergamo]] mia che puote il vero | Amor di patria e lo mostrò l'ardita | [[Brescia]], sdegnosa d'ogni vil pensiero''. (Canto II, p. 392) *''O voi che state ad ascoltar, voi puri | Spirti del ciel, cui veggio al rio pensiero | Farsi i bei volti per pietade oscuri; | Che cor fu il vostro allor che per sentiero | D'orrende stragi inferocir vedeste | E stugger [[Francia]] un solo, un [[Maximilien de Robespierre|Robespiero]]?'' (Canto III, p. 393) *''Perché la [[colpa]] de' regnanti, o Padre, | Negli innocenti [[Popolo|popoli]] è punita?'' (Canto III, p. 393) ===Citazioni sull'opera=== *Alla ''Mascheroniana'' poi fu cagione la morte del celebre matematico e letterato [[Lorenzo Mascheroni]], il quale essendo in vita tenero amico del Monti, fu da lui in morte con versi gravissimi lacrimato. ([[Francesco Cassi]]) *Questi nuovi canti che deploravano la morte del celebre matematico, e letterato [[Lorenzo Mascheroni]] sono anch'essi un frammento, che gli amici vietarono al Monti e continuarli e pubblicarli. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''In morte di Ugo Bass-Ville''== ===[[Incipit]]=== ''Già vinta dell'inferno era la pugna, | E lo spirto d'Abisso si partia, | Vôta stringendo la terribil ugna. | Come lion per fame egli ruggia | Bestemmiando]'Eterno, e le commosse Idre del capo sibilar per via. | Allor timide l'ali aperse e scosse | L'anima d'Ugo alla seconda vita, Fuor delle membra del suo sangue rosse. | E la mortal prigione, ond'era uscita, | Subito indietro a riguardar si volse, | Tutta ancor sospettosa e sbigottita. | Ma dolce con un riso la raccolse, | E confortolla l'Angelo beato, | Che contro Dite a conquistarla tolse''. ===Citazioni=== *''Oltre il rogo non vive ira nemica''. (p. 4) *''Ei sol tarpò del Franco ardir le penne: | L'onor d'[[Italia]] vilipesa e quello | Del Borbonico nome Egli sostenne''. (Canto terzo, p. 21) *''L'ali apersi a un sospiro, e l'infinito | Amor nel libro, dove tutto è scritto, | II mio [[peccato]] cancellò col dito''. (Canto terzo, p. 22) *''Non altrimenti a volo strano e vago | D'ogni parte erompea l'oscena schiera, | Ed ulular s'udiva, a quell'imago | Che fan sul margo d'una fonte nera | I [[Lupo|lupi]] sospettosi e vagabondi, | A ber venuti a truppa in sulla sera''. (Canto terzo, p. 26) *''Stolto, che volli coll'immobil fato | Cozzar della gran [[Roma]], onde ne porto | Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; | Chè di Giuda il Leon non anco è morto; | Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi''. (III, 7-11) *''Tremanti i polsi e riverente il ciglio''. (III, 21) *''Vôta stringendo la terribil ugna''. (I, 3, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 249) ===Citazioni sull'opera=== *Assai edizioni della ''Bassvilliana'' si moltiplicarono per Italia, e specialmente in [[Milano]], dove l'immortale [[Giuseppe Parini|Parini]], maravigliato all'ardire dal nuovo poeta, disse quella memorabile sentenza, ''che il Monti'' cioè ''sempre minaccia di cadere colla repentina sublimità de' suoi voli, e non cade mai''. Nell'edizione di [[Pavia]] si posero alcune forti note, nelle quali magnificandosi l'autore col titolo di ''Dante redivivo'', fu censurata quella espressione di freddo e caldo. ([[Francesco Cassi]]) *I classici versi che cantano ''Basville'' levarono plauso tale, che li più schivi appresero a venerare l'[[Dante Alighieri|Alighieri]]; ed allora il felice autore fu salutato col titolo di ''Dante redivivo'' e l'acuto [[Giuseppe Parini|Parini]] escì in quella memorabile sentenza ''che il Monti sempre minaccia cadere colla repentina sublimità de'suoi voli, e non cade mai''. Ma la ''Basvilliana'' non è che un frammento del gran poema che la vasta mente di Vincenzo avea concepito. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''L'entusiasmo melanconico''== ===[[Incipit]]=== <poem>Dolce de' mali obblio, dolce dell'alma Conforto, se le cure egre talvolta Van de' pensieri a intorbidar la calma, O cara [[Solitudine]], una volta A sollevar deh! vieni i miei tormenti Tutta nel velo della notte avvolta. Te chiamano le amiche ombre dolenti Di questa selva, e i placidi sospiri Tra fronda e fronda de' nascosti venti.</poem> ===Citazioni=== *''Il [[Pensiero|pensier]] si sprigiona, e senza briglia | Va scorrendo, quai turbo inferocito | Che il dormente Ocean desta e scompiglia. | In quai caverne, in qual deserto lito | Or vien egli sospinto? È forse questo | Il sentier d'Acheronte e di Cocito?'' (p. 224) *''Maledetto il [[Pensiero|pensier]] che ti donai; | Maledette le tracce, e la scaltrita | Sembianza, onde sedurre io mi lasciai; || Maledetta l'infausta ombra romita | Conscia de' miei trionfi, e della spene | Lungo tempo felice, e poi tradita''. (p. 224) *''Mugge il tuono fra' lampi, e dappertutto | Dal sen de' nembi la [[tempesta]] sbalza | E schianta i boschi il ruinoso flutto''. (p. 224) *''Sostienmi, O mio [[coraggio]]. Ecco l'orrendo | Volto di [[morte]]! Arricciasi ogni pelo, | E l'[[Anima|alma]] al cor precipita fremendo''. (p. 224) *''Oh [[Morte]]! oh Morte! Eppur lerribil tanto Non sei qual sembri. Tu sugli occhi adesso Mi chiami, in vece di spavento, il pianto. || Dunque più non fuggir, vienmi dappresso. | Ah, perché tremo ancor? Vieni, ch'io voglio | Ne' tuoi sembianti contemplar me stesso''. (p. 225) ==''La bellezza dell'universo''== ===[[Incipit]]=== ''Della mente di [[Dio]] candida figlia, | Prima d'Amor germana, e di Natura Amabile compagna e maraviglia, || Madre de' dolci affetti, e dolce cura | Dell'uom, che varca pellegrino errante | Questa valle d'esilio e di sciagura, || Vuoi tu, diva [[bellezza]], un risonante | Udir inno di lode, e nel mio petto | Un raggio tramandar del tuo seminante? || Senza la luce tua l'egro intellelto | Langue oscurato, e i miei pensier sen vanno | Smarriti in faccia al nobile subbietto''. ===Citazioni=== *''Tu coronasti di sereni lampi | Al [[Sole|Sol]] la fronte: e per te avvien che il crine | Delle comete rubiconde avvampi; || Che agli occhi di quaggiù, spogliate alfine | Del reo presagio di feral fortuna, Invian flamme innocenti e porporine, || Di tante faci alla silente e brunà || Notte trapunse la tua mano il lembo. E un don le festi della bianca Luna''. (p. 232) *''Alla terra indirizzasti l'ali, | Еd ebber dal poter de' tuoi splendori | Vita le cose inanimate e frali. | Tumide allor di nutritivi umori | Si fecondàr le glebe, e si fèr manto | Di molli erbette e d'olezzanti fiori''. (p. 232) *''Anche sul dorso dei petrosi monti | Talor t'assidi maestosa, e rendi | Belle dell'[[alpi]] le nevose fronti: | Talor sul giogo abbrustolato ascendi | Del fumante [[Etna]], e nell'orribil veste | Delle sue fiamme ti ravvolgi e splendi''. (p. 233) *''Chi puó cantar le tue bellezze? Al petto | Manca la lena, ed il verso non ascende | Tanto, che arrivi all'alto mio concetto''. (p. 233) ===Citazioni sull'opera=== *Né faremo parola di quella miracolosa ''Bellezza dell'Universo'', che recitata in Arcadia per le nozze Braschi e Falconieri stordì di guisa le menti d'ogni uomo, che narrasi (dopo uditi que' carmi divini) niuno degli arcadi aver voluto leggere li suoi componimenti: tanto fu il trionfo del giovane poeta. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==''La musogonia''== ===[[Incipit]]=== ''Cor di ferro ha nel petto, alma villana | Chi fa de' carmi alla bell'arte oltraggio, | Arte figlia del Cielo, arte sovrana, | Voce di Giove e di sua menle raggio. | O Muse, o sante Dee, la vostra arcana | Origine vo' dir con pio linguaggio, | Se mortal fantasia troppo non osa | Prendendo incarco di celeste cosa''. ===Citazioni=== *''Chè nuova [[tirannia]] sta sempre in tema, | E cruda è sempre tirannia che trema''. (p. 235) *''Amor che già scendea propizio e pio, | Manifestossi in quella all'amatore, | E gli [[Sorriso|sorrise]] cosi caro un riso, | Che di dolcezza un sasso avria diviso''. (p. 236) *''E tu pur desti agli empi sepoltura, | Terribile [[Vesuvio|Vesevo]], che la piena | Versi rugghiando di tua lava impura | Vicino ahi troppo alla regal Sirena. | Deh sul giardin d'Italia e di natura | I tuoi torrenti incenditori affrena; | Ti basti, ohimè! l'aver di [[Pompei|Pompejano]] | I bei colli sepolto e d'[[Ercolano]]''. (p. 239) *''Molta [[virtù]] sepolta giace accanto | Alla [[viltà]], perché non ebbe un prode | Vate amico al suo fianco: e le bell'opre, | Che non hanno cantor, l'[[oblio]] ricopre''. (p. 240) ==''La pace di Campoformio''== ===[[Incipit]]=== ''Dolce brama delle genti, | Cara [[Pace]], alfin scendesti, | E le spade combattenti | La tua fronda separó. || Nell'orribile vagina | Già nasconde il brando Marte; | Già l'invitto [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]] | Il suo fulmine posó''. ===Citazioni=== *''E sian scherno sulle scene | In catene — trascinati | I [[Tirannia|tiranni]] detestati | Della fiera gioventù''. (p. 417) *''Per le case, per la via | Scorre libero il [[piacere]]; | Un'amabile follia | La ragion rapisce e il cor''. (p. 418) *''Libertade o morte, tutti | Esclamate, e mano al brando: | Fortunato chi pugnando | Per la [[patria]] morirá''. (p. 418) ===[[Explicit]]=== ''Prodi all'[[Arma|armi]]; alzate un grido | Di coraggio, e mano al brando. | Fortunato chi pugnando | Per la patria sua spirò''. ==''La spada di Federico II''== ===[[Incipit]]=== ''Sul muto degli Eroi sepolto frale | Eterna splende di virtù la face. | Passa il Tempo, e la sventola coll'ale, | E più bella la rende e più vivace. | Corre a inchinarla la virtù rivale; | [[Alessandro Magno|Alessandro]] alla tomba entro cui tace | L'ira d'Achille, e, maggior d'ogni antico, | [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]] all'avel di [[Federico II di Prussia|Federico]]''. ===Citazioni=== *''La man vi stese, e disse: Entra nel mio | Pugno, o fatal tremenda spada. Il trono | Ch'alto levasti, e i lauri onde coprio | Un dì la fronte il tuo Signor, miei sono. | Dal gorgo intatta dell'umano obblio | Sua gloria volerà''. (p. 458) *''Spinge l'Elba atterrile e rubiconde | Al mar le spume; e il mar incalza al lido | Anglo muggendo, e su le torbid'onde | Gl'invia del sangue sì mal compro il grido. | A quel muggir l'Odera alto risponde, | E: Rispetta il Lion, bada al tuo nido, | Crida allo Sveco dalla riva estrema; | Bada al tuo nido, Re pusillo, e trema''. (p. 459) *''D'[[Europa]] intanto alla [[Cina]] reina | Viaggia della Spree la trionfata | Spada, e la segue con la fronte china | La Borussa Superbia incatenata. | Densa al passar dell'arme pellegrina | Corre la gente stupefatta, e guata; | E già la fama con veloce penna | Ne pronuncia la giunta in su la [[Senna]]''. (p. 459) ===[[Explicit]]=== ''In questa di valor sacra contrada | Alti onori t'avrai; che riverita | Pur de' nemici è qui la gloria, e schietti | Della tua faran fede i nostri petti. | Si dicendo scoprir le rilucenti | Còlte in Rosbacco cicatrici antiche, | E vivo scintillò negli occhi ardenti | Il pensier| delle belliche fatiche. | Parve l'inclita spada a quegli accenti | Abitarsi, e sentir che fra nemiche | Desire non cadde; parve di più pura | Luce ornarsi, e obbliar la sua sventura''. ==''Lettera a nome di Francesco Piranesi al generale D. Giovanni Acton ''== ===[[Incipit]]=== Voi dormite tranquillo, signor Generale, sopra i vostri allori marittimi e sul timone della nave di cui sedete al governo, e tutt'altro vi sognate sicuramente, che di ricevere una mia lettera. Perché son io costretto di scrivervela? Qual linguaggio, qual formolario userò io con voi, io consagrato al servigio d'un principe ingiustamente offeso dal vostro? E quale sarà il Galateo che adoprerò se, nel mentre ch'io parlo, la [[Svezia]] da voi provocata prepara i suoi vascelli per portarvi a [[Napoli]] le sue ragioni sulla bocca eloquente de' suoi cannoni? Frattanto egli m' è necessario di scrivervi e voi siete quello che mi forzate. Se voi non aveste attaccata che in privato la mia persona, se aveste ancora ciò fatto in Napoli al cospetto solamente de' vostri schiavi, io vi avrei lasciato, senza commovermi, eternamente latrare e mentire. Ma voi mi avete oltraggiato alla presenza del pubblico, voi mi avete atrocemente calunniato per proteggere il traditore barone d'Armfeldt, denunciandomi a tutta l'[[Italia]] e a tutta l'[[Europa]] ordinatore d'un assassinio contro di lui voi avete cercato di dirigere a questo scopo la pubblica opinione con ogni sorta di maneggi e di scritti, e non vi siete avveduto che, togliendomi l'onore, mi toglievate egualmente la libertà di soffrire, disprezzarvi e tacere. ===Citazioni=== *La [[verità]] non ha mai atterrito gli amici della [[virtù]] e non vi sono che i vili, che consigliano di tacerla, e le sporche coscienze, a cui torna conto che la sua luce resti sepolta nel cuore degli uomini, come una lucerna dentro una tomba. (p. 23) *La massima, che sotto [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]] lasciò scritta nel suo testamento politico un gran ministro di Stato, ''che i sovrani si guardino con diligenza dall'impiegare nelle cariche le persone d'onore, perché non possono trarne verun partito'', questa massima tanto esecrabile, quanto osservata, è del tutto sconosciuta, se nol sapete, in Isvezia. Se lo sia egualmente nel sistema della vostra politica, accordatemi l'onesta libertà di deciderlo e allora vi dirò io la ragione perché non siete ancora in grado di rispettarmi e conoscermi. (p. 24) *Oh [[verità]]! sentimento divino, idolo dei cuori onorati e tormento eterno dei perfidi, io potrò dunque far sì, che il pubblico ti contempli a viso scoperto e ti tocchi? L'impostura avea tentato di seppellirti, e nascondere, ai tanti occhi che ti cercano, le tue pure attrattive. Ma la mia mano strapperà con coraggio il velo che ti hanno posto sul volto. La tua luce brillerà come il sole, confonderà i vili che ti hanno tradito, e i buoni esulteranno tutti della tua giusta vendetta. (p. 31) *[...] per disonore dell'umana ragione non v'e cosa in [[Napoli]] tanto notoria, quanto la libera e pubblica vendita che vi si fa dei falsi attestati. La tariffa loro ordinaria è di tre ducati, o di quattro, secondo la fame di chi vende, e il bisogno di chi compra. Se tu vuoi dunque soppiantare un processo, alterare una particola di testamento, falsificare qualunque carattere, tu non hai ch'a gittar via i rimorsi, e dar mano alla borsa. Le botteghe de' falsari son sempre aperte. Tiriamo un velo sopra queste incredibili e non mai più udite abbominazioni. Il pensiero non può fissarle senza raccapriccio. (p. 32-33) *Noi entriamo in un [[mare]] che non ha sponde, in un mare di ribalderie, ove l'ingiustizia e la soverchieria veleggiano col vento in poppa, e la sola [[innocenza]] è in burrasca, da tutti abbandonata, fuorché dal Cielo che la vuole afflitta, ma non sommersa. (p. 38) ==''Ode al signor di Montgolfier''== *''Che più ti resta? Infrangere | Anche alla Morte il tèlo, | E della vita il nèttare | Libar con Giove in cielo''. *''Rapisti al ciel le folgori | Che debellate innante | Con tronche ali ti caddero | E ti lambîr le piante''. *''Umano ardir, pacifica | filosofia sicura, | qual forza mai, qual limite | il tuo poter misura?''<ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> ==''Pensieri d'amore''== ===[[Incipit]]=== ''Sallo il [[Cielo|ciel]] quante volte al sonno, ahi lasso! | Col desire mi corco e colla speme di mai svegliarmi | E sul [[Mattino|mattin]] novello| Apro le luci, a mirar torno il Sole, | Ed infelice un'allra volta io sono. | Quale sovente con maggior disdegna | Vedi sul mar destarsi le procelle, | Che fallo dianzi avean silenzio e tregua; | Tale al tornar delia diurna luce | Più fiero de' miei mali il sentimento | Risorge, e tal dell'alma le [[Tempesta|tempeste]], | Che la calma notturna avea sopite, | Svegliansi tutte, e le solleva in alto | Quel terribile Iddio che mi persegue''. ===Citazioni=== *''Ah! qnando ancora colle chiuse ciglia | Tra veglia e sonno d'abbracciarla io credo, | E deluso mi desto, ahi! che del cuore | La grave oppressïon sgorgar repente | Fa di lagrime un rio dalle pupille. E al [[Pensiero|pensier]] disperato mi dischiude | Un avvenir d'orrendi mali, a cui | Termine non vegg'io fuorché la [[tomba]]''. (p. 267) *''Oh come del [[Pensiero|pensier]] batte alle porte | Questa fatale [[Immagine|immago]] e mi persegue! | Come d'incontro mi s'arresta immota, | E tutta tutta la mia [[mente]] ingombra! | Chiudo ben io per non mirarla i rai, | E con ambe le man la fronte ascondo. | Ma su la fronte e dentro i rai la veggio | Un'allra voila comparir, fermarsi, | Riguardarmi pietosa e non far motto''. (p. 267) *''Torna, o [[delirio]] lusinghier deh! torna; | Né cosi ratto abbandonarmi. Io dunque | Suo sposo! ella mia sposa! Eterno Iddio, | Di cui fu dono questo cor che avvampa, | Se un tanto ben mi preparavi, io tutti | Spesi gl'istanti in adorarti avrei''. (p. 268) *''Oh se lontano dalle ree cittadi | In solilario lido i giorni miei | Teco mi fosse trapassar concesso! | Oh se mel fosse! Tu sorella e sposa, | Tu mia ricchezza, mia grandezza e regno, | Tu mi saresti il ciel, la terra e tutto. | Io ne' tuoi sguardi e tu ne' miei felice, | Come di schietto rivo onda soave | Scorrer gli anni vedremmo, e fonte in noi | Di perenne gioir fóra la vita.'' (p. 268) *''Tutto pere quaggiù. Divora il Tempo | L'opre, i pensieri. Colà dove immenso | Gli astri dan suono, e qui dov'io mi assido, | E coll'aura che passa mi lamento, | Del nulla tornerà l'ombra e il silenzio. | Ma non l'intera Eternilà potria | Spegner la fiamma che non polsi e vene, | Ma la sostanza spirital n'accese, | Fiamma immortal, perché immortal lo spirito | Entro cui vive, e di cui vive e cresce''. (p. 269) ===[[Explicit]]=== *''E sarà nosco Amore. Noi de' sofferti | Oltraggi allor vendicheremo Amore, | Né d'uomo tirannia né di fortuna | Franger potranne, o indebolir quel nodo | Che le nostre congiunse alme fedeli. | Perché dunque a venir lenta è cotanto, | Quando è principio del gioir, la [[Morte]]? | Perché si rado la chiamata ascolta | Degl'infelici, e la sua man disdegna | Troncar le vile d'amarezza asperse?'' ==''Poesie varie''== *''Di velo, il sai, compiacesi | amor modesto e puro. | Va, fra quell'[[Ombra|ombre]] tacite | mi troverai, tel giuro.'' (da ''La fecondità'', p. 275) *''Finché l'[[età]] n'invita, | cerchiam di goder. | L'[[aprile]] del piacer | passa, e non torna più. | Grave divien la vita | se non ne [[carpe diem|cogli il fior]]''. (da ''All'amica'', p. 275) *''I nostri cori a gara | lasciamo [[Delirio|delirar]] | chi sa fervente amar, | solo è felice''. (da ''All'amica'', p. 275) *''Per due fedeli [[Amore|amanti]] | tutto, tutto è [[Gioia|gioir]]''. (da ''All'amica'', p. 275) *''Più sei bella, più devi | ad [[Amore|Amor]] voti e fè''. (p. 275) *''[[Amare|Amiam]], che i dì son brevi; | un [[giorno]] senza amor, | è giorno di dolor, | Giorno perduto''. (da ''All'amica'', p. 275) *''E meglio tra capanne in umil sorte, | che nel tumulto di ribalta corte, | [[filosofia]] s'impara''. (da ''Invito d'un solitario a un cittadino'', p. 275) *''Vieni dunque, infelice, a queste selve; | fuggi l'empie [[città]], fuggi i lucenti | d'oro palagi, tane di serpenti, | e di perfide belve''. (da ''Invito d'un solitario a un cittadino'', p. 276) *''E te pur, dolce amico, e te pur prende | del mio soffrir pietade; ed in me fitto | lo sguardo, mostri che il dòlor ti fende | di che misero io porto il coi- trafitto. || Né la virtù che agli altrui mali intende, | in te si spense al meditar lo scritto | del fiero vate che in sentenze orrende | di Farsaglia cantò l'alto delitto''. (da ''Al sig. conte Francesco Cassi'', p. 18<ref name=Rac>Vincenzo Monti, ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834.</ref>) *''E diran tutti: L'italo cantore | vinse il latino; chè le Furie a quello | fur Mute, e a te, leggiadro spirto, il core''. (da ''Al sig. conte Francesco Cassi'', p. 18<ref name=Rac/>) *''Più la contemplo, più vaneggio in quella | mirabil tela: e il cor, che | ne sospira, | sì nell'obbietto del suo arnor delira, | che gli amplessi n'aspetta e la favella''. (da ''Per un dipinto del celebre sig. Filippo Agricola rappresentante la Figlia dell'Autore'', p. 21<ref name=Rac/>) *''Nel fiso riguardar l'amato obbietto | del mio lungo desir tanta è la piena, | la dolce piena del paterno affetto, | che il gaudio quasi a delirar mi mena. || L'anima, tutto abbandonando il petto, | corre negli occhi, e Amor ve l'incatena''. (da ''Agli amici'', p. 22<ref name=Rac/>) ===''Canzonetta''=== *''Amo, ed ardo per cosa | Si vaga e graziosa, | Che vederla, e trafitto | Non sentirsi è delitto''. (p. 276) *''Ardon dolci e tranquille | Le cerulee [[Pupilla|pupille]]. | Oh pupille beate! | Stolto è ben chi vi mira, | E d'[[Amore|amor]] non sospira''. (p. 276) *''Del color non dipende | Degli [[Occhio|occhi]] la [[bellezza]], | Ma sol dalla dolcezza | Che da lor piove e scende''. (p. 276) *''Quante [[Pupilla|pupille]] brune | Passano disprezzate | Senza palme e fortune, | Perché mute, insensate | Non san piegarsi in giro, | Né destare un sospiro? ''. (p. 277) *''Ma voi, [[Pupilla|pupille]] amabili, | Pupille incomparabili, | Se uno sguardo volgete, | Già il cor rapito avete''. (p. 277) *''Chi misura mai puote | Il valor d'un [[sorriso]], | Che ravviva le gote | D'un delicato [[viso]]? ''. (p. 277) *''So che [[Immagine|immago]] è del cor | La forma esterïore; | Ma l'immago sovente | È Fallace, o languente''. (p. 277) *''Un [[Amore|amor]] senza stento | Invita al tradimento; | E una [[Rosa (fiore)|rosa]] d'aprile | Quattro volte odorata | Perde il suo bello, e vile | Sen muore al suol gittata''. (p. 278) ==''Prometéo''== ===[[Incipit]]=== ''L'accorto [[Prometeo|Prometéo]], l'inclito figlio | A cantar di Giapeto il cor mi sprona, | E quantji sopportò travagli e pene | Per amor de' mortali, e qual raccolse | Di largo beneficio empia mercede, | Se la Diva, cui tutta a parte a parte | La peregrina istoria è manifesta, | Del suo favor m'aita, e non ricusa | Sovra italico labbro alcuna stilla | D'antica derivar greca dolcezza''. ===Citazioni=== *La [[Mitologia]] ci offre in Prometeo il più interessante personaggio che mai esercitasse, pe' suoi rapporti morali e politici, l'intelletto de' filosofi e l'immaginazione de' poeti. Ma tante sono e si diverse e sconnesse le maraviglie che di lui si raccontano, che volendo noi trattarne l'argomento in poema, sarà pregio dell'opera il riunire a maggior comodo di chi legge le molte e disperse fila di questa tela. (in prefazione) *''E dove in trono non s'asside il [[Giustizia|giusto]], | Colpa divien, che mai non si perdona, | Dell'ingegno l'altezza e la virtude; | E fortunata è l'[[ignoranza]] sola''. (Canto I) *''[[Sangue]] corrono i campi, e sangue i fiumi; | Sangue si vende, oh dio! sangue si compra, | E tradimento e forza a piè del trono | Fan l'orrendo contratto''. (Canto I) *''Così talvolta il [[Sole|Sol]], poiché di Giove | Tacquero i lampi procellosi e i tuoni, | Delle nuvole straccia il fosco velo, | E più bella che pria mostra la fronte | Che tutto allegra di suo riso il mondo''. (Canto II) *''Era il tempo che stanche in occidente | Piegava il [[Sole|Sol]] le rote, e raccogliendo | Dalle cose i colori, all'inimica | [[Notte]] del mondo concedea la cura''. (Canto II) *''Lascivo il [[vento]] le gonfiava il [[seno]] | Del bel ceruleo velo, e steso a tergo | Iva il crin somigliante ad una [[stella]] | Che di nembi foriera per la quota | [[Notte]] del ciel precipita, e fa lungo | Dopo sé biancheggiar solco di [[luce]]''. (Canto III) *''Oh Delo ! oh culla | Del signor delle Muse e della luce, | Salve! Né mai con sanguinoso piede | Ti giunga Marte a calpestar, né mai | S'acquisii Pluto in te ragione alcuna. | Salve, o terra beata, e sempre suoni | Sul labbro de'poeti il tuo bel nome''. (Canto III) *''Prima e sola cagion che moto e vita | A tutte impresse le create cose, | Alma [[natura]], che tue sante leggi | Rivelasti ai mortali, e la grandezza | Sempre narri di Lui ch'è tuo principio''. (Canto IV) == Citazioni su Vincenzo Monti == *Alla testa degli Oratori Italiani dee esser posto il cav. Monti, il quale è primo nella eloquenza cosi come nella poesia, nella critica e nella filologia. ([[Ambrogio Levati]]) *Amico mio, seguitate la vostra fatica la quale ad onta della debolezza dell'argomento che vi siete proposto va a procacciarvi una luminosa riputazione; e s'egli è vero che le anime di [[Dante]] e dell'autore del ''Basville'' si siano toccate in tutte le loro parti, tenete per certo che la vostra entra per terza in questo contatto, e compisce il mistero d'una triade letteraria in un'anima sola. ([[Francesco Torti]]) *Così ella vede che il Monti è assai più famoso per l'''[[Iliade]]'' che per il ''Persio''. ([[Giacomo Leopardi]]) *Dalle ossa di Vincenzo sorga lo spirito illustre, illumini le belle contrade d'un altro ''Aristodemo'', d'un altro ''Basville'', e ponendosi a bocca la tromba d'[[Omero]] colle calde parole del Ghibellino fuggiasco {{NDR|[[Dante Alighieri]]}} facciane uscire un tuono degno della tua gloria, degno del popolo più poetico dell'universo. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) *Fuvvi chi dalle opere e dalle azioni di lui volle dirlo l'uomo di tutti i tempi, di tutti i partiti . Non è mio instituto purgarlo di tale accusa: io parlo del gran letterato, del sommo poeta, Monti considerato come uomo avrà qualche volta operato debolmente. E che monta codesto? Condanneremo per ciò l'autore della ''Basvilliana'', e dell'''Aristodemo''? ov'è uomo sulla terra che niuna macchia possa rimproverarsi? se v'ha venga costui, e getti la prima pietra a coprire d'infamia il principe de' poeti del nostro tempo. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) *Il Monti fu, dunque rispetto ai poeti che con lui si usa mettere a contrasto, poeta di orecchio e d'immaginazione, e non punto rappresentante di un'età contro un'altra età: differenza di conformazione mentale, non di contenuto storico. E tanto poco egli chiuse un'età o appartenne a un'età chiusa, che, per contrario, formò scuola: una scuola certamente di valore scarso o nullo, ma sol perché scarso o nullo è il valore di tutte le scuole poetiche; e che per estensione e diffusione non fu inferiore ma piuttosto superiore alla foscoliana e alla leopardiana. ([[Benedetto Croce]]) *Il Monti non traduce, ma interpreta: che è pur l'unico modo di tradurre. Subito egli coglie di un episodio, di un personaggio, di un'azione, l'accento fondamentale; e a quello volge e piega il suo interpretare, che è il suo tradurre, e intona il suo canto. Non ha deviazioni o urti o arresti, come chi sia preoccupato di altro e ad altro intenda: come chi, per esempio, si affatichi su l'analisi verbale del testo, o si adoperi di seguir certo stile e di provocare e ottenere effetti voluti. Egli ha dentro una sua musica: e quella ode e a quella obbedisce. ([[Manara Valgimigli]]) *La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, risurse mercé l'ingegno e le cure del cav. Vincenzo Monti. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ([[Ambrogio Levati]]) *Nella Roma di Pio VI, [...] non si perdonerà al Monti – e lo si piglierà da quel momento in sospetto – di avere, ripigliando la tesi degli Enciclopedisti, ricongiunto il suo pensiero a quello del Parini, dell'Alfieri e di tutti i contemporanei riformisti, lombardi e napoletani, {{sic|intuonando}} nell'ode al Montgolfier l'inno trionfale della ragione e della scienza. ([[Ernesto Masi]]) *Nella severa maestà del suo volto (sì vivamente rappresentata dalla scultura di [[Giovanni Battista Comolli|Giambatista Comolli]]), la grazia (non rara) di un sorriso dolce e delicato rivelava pienamente un animo sincerissimo e affettuoso. E la sincerità fu perfetta; che né voleva né poteva dissimulare non che fingere verun pensiero: e perciò detestava forte ogni falsità e simulazione: così avesse saputo da falsi e simulati difendersi! ([[Pietro Giordani]]) *''O VIATORE | IN QUESTA CASA | ADI' XIX. FEBBRAIO MDCCLI | NACQUE VINCENZO MONTI | ETERNO VANTO ALLE MUSE ALLA PATRIA ALL'ITALIA''. (Epigrafe sulla casa natale) *''Questi è Monti poeta e cavaliero, | Gran traduttor dei traduttor d'Omero''.<ref>Il distico sarcastico allude al fatto che Vincenzo Monti tradusse in italiano l'''Iliade'' avvalendosi di una traduzione latina o di altra italiana in prosa.</ref>([[Ugo Foscolo]]) *''Salve, o Divino a cui largì natura | il cor di [[Dante]] e nel suo Duca il canto: | Questo fia il grido dell'età ventura, | Ma l'età che fu tua tel dice il canto''. ([[Alessandro Manzoni]]) *Sempre minaccia di cadere colla repentina sublimità de' suoi voli, e non cade mai. ([[Giuseppe Parini]]) *Vincenzo Monti formò su primi classici le precipue bellezze di suo stile, ma non ne seguì servilmente alcuno. Additò a poeti il vero modo d'imitar [[Dante]] più che non fecero [[Onofrio Minzoni |Minzoni]] e il [[Alfonso Varano|Varano]], e richiamò dal torto sentiero i traviati italici verseggiatori. ([[Gianfrancesco Rambelli]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Vincenzo Monti, ''Amor peregrino'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano, 1834. *Vincenzo Monti, ''Amor vergognoso'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834. *Vincenzo Monti, ''Aristodemo'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Cajo Gracco'', ''Tragedie del cavaliere Vincenzo Monti'', Leonardo Giardetti, Firenze 1825. *Vincenzo Monti, ''Elegie'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Galeotto Manfredi'', ''Tragedie del cavaliere Vincenzo Monti'', Leonardo Giardetti, Firenze 1825. *Vincenzo Monti, ''Il bardo della Selva Nera'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Il cespuglio delle quattro rose'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834. *Vincenzo Monti, ''Il consiglio'', in ''Poesie varie'', ''Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni'', Milano 1834. *Vincenzo Monti, ''In morte di Lorenzo Mascheroni'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''In morte di Ugo Bass-Ville'', ''Scelte poesie italiane'', G. Tasso Editore, Venezia 1833. *Vincenzo Monti, ''L'entusiasmo melanconico'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La bellezza dell'universo'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La musogonia'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La pace di Campoformio'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''La spada di Federico II'', ''Opere'' di Vincenzo Monti, Volume unico, Francesco Rossi-Romano, Napoli 1862. *Vincenzo Monti, ''Lettera a nome di Francesco Piranesi al generale D. Giovanni Acton '', in ''Prose varie'', Tomo V, Giovanni Resnati e G. Bernardoni, Milano 1841. *Vincenzo Monti, ''Pensieri d'amore'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Poesie varie'', ''Poesie'', Tipografia Bernardo Virzì, Palermo 1855. *Vincenzo Monti, ''Prometeo'', ''Opere'' di Vincenzo Monti, Volume unico, Francesco Rossi-Romano, Napoli 1862. ==Voci correlate== *''[[Iliade]]'' ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Monti, Vincenzo}} [[Categoria:Drammaturghi italiani]] [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] jy2drfl9ywb1i5fn0s3kyymxdmcsyvj Dovere 0 2822 1218701 1217425 2022-07-24T12:18:08Z Udiki 86035 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} {{indicedx}} Citazioni sul '''dovere''' e sui '''doveri'''. *Aspettare che gli altri facciano il loro dovere è il miglior alibi per non fare il nostro. ([[Roberto Gervaso]]) *Chi compie il dovere prescritto dalla propria natura innata non commette peccato. (''[[Bhagavadgītā]]'') *Con la gioia tutti i doveri diventano più tollerabili e anche piacevoli: è come un po' di olio che entra negli ingranaggi della macchina. ([[Andrea Gasparino]]) *Conosco un solo dovere: quello di amare. ([[Albert Camus]]) *È sempre molto dannosa quella distrazione del cuore che porta ad avere il cuore in un posto ed il dovere in un altro. ([[San Francesco di Sales]]) *Fai il tuo dovere, Dio farà il suo. ([[Proverbi alsaziani|proverbio alsaziano]]) *I doveri di un uomo si moltiplicano via via che aumenta la sua conoscenza. ([[Ezra Pound]]) *Il dovere è ciò che pretendiamo dal prossimo, non quello che facciamo noi. ([[Oscar Wilde]]) *Il dovere ha la virtù di farci sentir la realtà del mondo positivo, pur distaccandocene. ([[Henri-Frédéric Amiel]]) *''Io nulla impongo come doveri, | ciò che altri offrono come doveri, io come impulsi vitali, | (dovrei offrire come doveri i battiti del cuore?)'' ([[Walt Whitman]]) *La Vita è Missione; e quindi il Dovere è la sua legge suprema. ([[Giuseppe Mazzini]]) *Le due conquiste più alte della mente umana sono i concetti gemelli di "[[lealtà]]" e di "dovere". Quando questi concetti gemelli vengono disprezzati... squagliati in fretta! Magari riuscirai a salvarti, ma è troppo tardi per salvare quella società. È spacciata. ([[Robert Anson Heinlein]]) *Non ci sono doveri fra due che si amano. C'è la comunanza di tutto, dell'[[anima]], del corpo, del [[Denaro|danaro]], di tutto! ([[Luciano Zuccoli]]) *Non obliate mai che l'ordine sociale non può sussistere, se ciascun individuo non rende agli altri i suoi doveri. ([[Luigi Nazari di Calabiana]]) *Pensa che l'amore, l'odio, l'ambizione, l'invidia, tutte le più forti [[Passione|passioni]] finiscono prima di noi, e che, quando tutto è finito, una cosa resta: la soddisfazione del dovere compiuto.... ([[Federico De Roberto]]) *Se una norma morale generale mi conferisce il diritto nei confronti di tutti di non subire (per esempio) interferenze in una certa sfera della mia attività, allora ci sono letteralmente migliaia di milioni di persone che hanno verso di me un dovere in tal senso; e se la medesima norma generale riconosce lo stesso diritto a tutti gli altri, impone a me migliaia di milioni di doveri o, se si preferisce, dei doveri verso migliaia di milioni di persone. Personalmente non trovo nulla di paradossale in tutto ciò. Si tratta, in fin dei conti, di doveri negativi a cui posso ottemperare, una volta per tutte, semplicemente facendomi gli affari miei. ([[Joel Feinberg]]) *Ti sei mai chiesto perché gli uomini dei Guardiani della Notte non prendono moglie e non generano figli? [...] Lo fanno per non amare. L'amore è la morte del dovere. ([[Aemon Targaryen]], ''[[Il Trono di Spade (prima stagione)|Il Trono di Spade]]'') *Tranne forse gli animali delle favole di [[Jean de La Fontaine|La Fontaine]], nessuno è mai stato bravo come gl'[[Italia|italiani]] nell'arte d'inventare nobili pretesti per eludere i propri doveri e fare i propri comodi. ([[Fruttero & Lucentini]]) ==Proverbi== *Fai quello che devi, accada quel che accada. ([[Proverbi francesi|Francese]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *Adempio al dovere mio quand'ho promesso, ma non rispondo fuor che di me stesso. *Chi fa il suo dovere, fa abbastanza. *Chi fa quel che sa, di più non gli è richiesto. *Chi fa quel che vuole, non fa quel che deve. *Chi non fa quel che deve, quel che aspetta non riceve. *Ciò che impossibile è, [[pazzia|pazzi]] è tentarlo, ma ciò che far si può ciascuno deve farlo. *Fa' il dovere, e non temere. *La conoscenza dei nostri doveri è più utile della filosofia. *Piccola o grande ognun fa la sua parte sul teatro del mondo e poi se ne parte. *Prima il dovere, poi il piacere. *Se ciascuno facesse quello che deve, tutto andrebbe bene. *Se facessimo quel che dobbiamo, Dio farebbe quel che vogliamo. *Se il virtuoso è povero, il lodarlo non basta, il dover primo è d'aiutarlo. *Se tu ami la saviezza, provalo con l'adempiere i tuoi doveri. *Tutti dell'uomo vantano i diritti, su i doveri dell'uomo tutti stan zitti. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 == Voci correlate == *[[Obbligo]] *[[Responsabilità]] ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=dovere|w|w_preposizione=riguardante il|wikt=dovere}} [[Categoria:Etica]] [[bg:Данъци — Налози — Такси — Данъчни]] [[bs:Obaveza]] [[ku:Erk]] [[pl:Podatek]] [[ru:Долг]] 9lztries02c28r4gqq8hsuzvkh9n3fs Théophile Gautier 0 3284 1218720 1190432 2022-07-24T15:32:57Z Udiki 86035 /* Citazioni di Théophile Gautier */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Théophile Gautier by Bertall.jpg|thumb|Théophile Gautier]] {{indicedx}} '''Pierre Jules Théophile Gautier''' (1811 – 1872), scrittore, poeta, giornalista e critico letterario francese. ==Citazioni di Théophile Gautier== *A nostro avviso [[Tiziano]] è il solo artista completamente "sano" che sia esistito dopo l'antichità. Egli possiede la serenità possente e forte di Fidia; in lui, nulla di morboso, nulla di tormentato, nulla d'inquieto: la malattia moderna non l'ha sfiorato. È bello, robusto e sereno come un artista pagano dei tempi migliori.<ref>Da ''Voyage en Italie'', 1882; citato in Francesco Valcanover, ''Tiziano: i suoi penelli sempre partorirono espressioni di vita'', Il Fiorino, 1999.</ref> *«Ah!», continuò Cleopatra, «[...] tutto mi è indifferente, tutto mi è insopportabile!»<br>«Si vede bene», disse fra sé Carmione, «che la regina non ha avuto amanti e non ha fatto uccidere nessuno da un mese.»<ref>Da ''Una notte di Cleopatra'', in Gautier, 1995, p. 148.</ref> *{{NDR|La [[Basilica di San Marco]]}} [...] colossale reliquiario delle città scomparse, cattedrale di pirati arricchita dalle spoglie dell'universo.<ref name=Thalassa>Da ''Italia'', citato in [[Pietro Citati]], ''L'armonia del mondo. {{small|Miti d'oggi}}'', Superpocket, su licenza RCS Libri, 1999, p. 112. ISBN 88-462-0122-1</ref> *Conquistare l'amicizia di un [[gatto]] è cosa ardua. È una bestia filosofica, posata, tranquilla, che tiene molto alle sue abitudini, all'ordine e alla pulizia, e che non ripone a caso il suo affetto; può esservi amico, se ne siete degno, ma mai il vostro schiavo.<ref>Da ''Zoo familiare'', traduzione di Lavinia Emberti Gialloreti, Elliot, Roma, 2020. ISBN 9788892760738</ref> *{{NDR|Su [[Antoine Watteau]]}} Costruire con poche pennellate un mondo di grazia, giovinezza, amore e freschezza...<ref>Da ''Les Beaux-arts en Europe'', 1855; citato in AA.VV., ''Il libro dell'arte'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 199. ISBN 9788858018330</ref> *Di veramente [[bellezza|bello]] c'è soltanto quel che non può servire a niente; tutto ciò che è [[utile]] è brutto, perché è espressione di qualche bisogno, e i [[bisogno|bisogni]] dell'[[uomo]] sono ignobili e disgustosi come la sua povera e inferma natura.<ref>Da ''La signorina di Maupin''.</ref> *I [[gatto|gatti]] sono le tigri dei poveri.<ref>Citato in [[Bonaventura Tecchi]], ''Storie di bestie'', a cura di Filiberto Mazzoleni, Bompiani, Milano, 1966, p. 61.</ref> *In generale, quando una cosa diventa utile cessa di essere bella.<ref>Da ''Poesie complete'', prefazione.</ref> *La [[musica]] è il più caro e il più sgradevole dei [[rumore|rumori]].<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, pp. 555-556.</ref> :''La musique est le plus cher, mais le plus désagréable des bruits''. *''La [[folla]] è come l'acqua che fugge le alte cime; | dove non è il suo livello essa non giunge mai. | Senza prendere per piacerle una pena inutile, | non mettere scale al tuo pensiero ardito.''<ref>Da ''Consolation'', in ''España''; citato in [[Domenico Ciampoli]], ''Dizionari di citazioni italiane e tradotte: citazioni francesi'', Carabba, Lanciano, 1912, p. [https://archive.org/details/dizionariodicita00ciam/page/254/ 255], § 2817.</ref> *''Mentre che dietro pensieri malvagi | corre la gente con gran bramosia, | [[Marzo]] sghignazzando tra i nubifragi | schiude ai fiori di nascosto la via''.<ref>Da ''Smalti e Cammei''; citato in [[Pierre Gamarra]], ''Il mistero della Berlurette'', traduzione di [[Ugo Piscopo]], G. B. Palumbo, 1972.</ref> *Per chi è appena sbarcato in America, tutti i [[negro|neri]] sono neri, indistinguibili l'uno dall'altro. Alla stessa maniera, a occhi inesperti, tre [[gatto nero|gatti neri]] sono tre gatti neri; ma gli osservatori più acuti non commettono un simile errore. La fisionomia felina è altrettanto varia di quella umana [...].<ref name="dinastie" /> *Quando crebbero {{NDR|i [[gatto|gattini]]}} sprezzarono questi frivoli giochi e acquisirono il temperamento calmo e filosofico ch'è proprio dei gatti.<ref name="dinastie">Da ''Le dinastie bianche nere''; citato in Alessandro Paronuzzi (a cura di), ''101 gatti d'autore. Grandi autori, da Benni a Sepúlveda, dalla Morante a García Márquez, da Eco a Twain hanno descritto un gatto'', Franco Muzzio Editore, Padova, 1997, p. 79. ISBN 88-7021-844-9</ref> *Se una barca ci passava accanto con i suoi toni reali, i suoi alberi color salmone e i suoi dettagli nettamente stagliati, sembrava, in quell'azzurro d'elisio, un pallone fluttuante nell'aria; impossibile sognare nulla di più fiabesco di quell'infinito luminoso!<br>In fondo emergeva lentamente, tra l'acqua lattiginosa e il cielo madreperlaceo, cinto dalla sua corona murale merlata di torricelle, il magnifico profilo di [[San Pietroburgo]], i cui toni d'ametista separavano con una linea di demarcazione quelle due pallide immensità. L'oro scintillava in pagliuzze e aghi su quel diadema, il più ricco, il più bello che abbia mai portato la fronte d'una città. [...] Nulla era più splendido di quella città d'oro sull'orizzonte d'argento, dove la sera aveva i biancori dell'alba.<ref>In ''Governatorato d'Ingermanlandia'', Franco Maria Ricci, Milano, 1992. Citato in ''San Pietroburgo'', Le nuove guide oro, Touring Club Italiano, [https://books.google.it/books?id=I7BFcIcJZGoC&lpg=PA136&ots=NzMv-omKe3&dq=&pg=PA136#v=onepage&q&f=false p. 136].</ref> *Sì, l'[[opera d'arte|opera]] esce più bella da una forma ribelle al lavoro dell'artista, verso, marmo, onice, smalto.<ref>''L'Art'', da ''Smalti e cammei''.</ref> *Sono un uomo per il quale il [[mondo]] esteriore esiste.<ref>Da ''Storia del romanticismo''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *{{NDR|La Basilica di San Marco}} [...] una grande Bibbia d'oro, istoriata, miniata, fregiata: un Messale del Medio Evo in grande scala. Da otto secoli, una città sfoglia questo monumento come un libro illustrato.<ref name=Thalassa /> ==''Madamigella di Maupin''== ===[[Incipit]]=== Ti lagni, caro amico, della scarsa frequenza delle mie lettere. – Che vuoi che ti scriva, se non che sto bene e che ho sempre il medesimo affetto per te? – Son cose che sai benissimo, e così naturali alla mia età, e con le belle doti che tu possiedi, ch'è quasi ridicolo far percorrere cento leghe a un miserabile foglio di carta per non dire niente di più. – Ho un bel ricercare: non ho nulla che valga la pena d'ssere riferito: – la mia vita è la più uniforme del mondo, e nulla viene a interromperne la monotonia. Oggi porta con sé domani, come ieri aveva portato oggi; e senza aver pretesa d'esser profeta, posso audacemente predire al mattino ciò che mi accadrà la sera. ===Citazioni=== *Può darsi che, non trovando nulla al mondo degno del mio amore, finisca con l'adorare me stesso, come il fu Narciso di egoistica memoria. (pp. 37-38) *Il vero [[paradiso]] non è in [[cielo]], ma sulla [[bocca]] di una persona amata. (p. 51) *Quando penso che sono nato da una madre così dolce e rassegnata, di gusti e di costumi così semplici, sono grandemente sorpreso di non averle fatto scoppiare il ventre mentre mi portava, (p. 84) *Tre cose mi piacciono: l'oro, il marmo e la porpora: magnificenza, solidità e colore. (p. 121) *Molte nobili intelligenze sono costrette a prendere scientemente una strada che non è la loro, e a rasentare continuamente i propri dominî dai quali sono escluse; felici se potranno gettare un'occhiata furtiva al di là della siepe, e vedere dall'altra parte aprirsi al sole i bei fiori screziati ch'essi possiedono in seme e non possono seminare per mancanza di terreno. (p. 168) *L'amore è come la fortuna: non gli piace che gli si corra dietro.<ref>Citato in Aa. Vv., ''Dammi mille baci, e ancora cento. Le più belle citazioni sull'amore'', a cura delle Redazioni Garzanti, Garzanti, 2013.</ref> ==''Il romanzo della mummia''== ===[[Incipit]]=== Prologo<br>«Ho il presentimento che troveremo nella valle di Biban El Molûk una tomba inviolata», diceva a un giovane inglese di nobile aspetto un personaggio molto più umile, mentre si asciugava con un gran fazzoletto a riquadri blu la fronte calva imperlata di sudore quasi fosse stata plasmata nell'argilla porosa e riempita d'acqua come un orcio di Tebe.<br>«Che Osiride vi ascolti», rispose al dottore tedesco il giovane lord: «è un'invocazione che ci possiamo permettere davanti all'antica ''Diospolis magna'' ma siamo già stati delusi molte volte; i cercatori ci hanno sempre preceduto». ===Citazioni=== *Si sarebbe detto un dio ibiocefalo, come se ne vedono negli affreschi funebri, confinato in un corpo di studioso in seguito a qualche trasmigrazione. (p. 21) *La mia franchezza mi vieta di contraddire Sua Signoria: spero di ricavare un buon prezzo dalla mia scoperta; ognuno vive, in questo mondo, della sua piccola industria: io esumo Faraoni e li vendo agli stranieri. Il Faraone diventa raro, col ritmo con cui si lavora; non ce n'è per tutti. L'articolo è richiesto e non ne fanno più da tanto tempo. (p. 23) *[...] i nostri fiori appassiscono presto mentre dopo più di tremila anni le testimonianze di quegli antichi dolori si ritrovano intatte, perché l'[[Egitto]] non può fare nulla che non sia eterno. (p. 27) *Quando si è tristi bisogna mescolarsi alla folla. La solitudine nutre i pensieri cupi. (p. 53) *La [[speranza]] è dura a morire per un cuore innamorato. (p. 96) *La [[fortuna]] in battaglia è mutevole; a un disastro c'è rimedio. (p. 98) *E io che i desideri precorro, ho desiderato qualcosa; ho capito che non ero tutto. [...] Mi sembrava che non ci fosse sulla terra un essere simile a me che potesse turbarmi [...]. [...] Ma ti ho vista; ho provato un [[amore|sentimento]] bizzarro e nuovo; ho capito che esisteva fuori di me un essere necessario, imperioso, fatale, del quale non avrei più potuto fare a meno, e che aveva il potere di rendermi infelice. Ero un re, quasi un dio; o Tahoser! tu hai fatto di me un uomo! (cap. XIII, p. 118) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Il Capitan Fracassa''=== ====Originale==== ''Sur le revers d'une de ces collines décharnées qui bossuent les Landes, entre Dax et Mont-de-Marsan, s'élevait, sous le règne de Louis XIII, une de ces gentilhommières si communes en Gascogne, et que les villageois décorent du nom de château.'' {{NDR|Théophile Gautier, ''[https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b86002007/f9.image Le Capitaine Fracasse]'', Charpentier, Paris, 1866.}} ====[[Massimo Bontempelli]]==== Sul pendio d'una di quelle colline scarne che ondulano le Lande, tra Dax e Mont-de-Marsan, sorgeva, sotto il regno di Luigi XIII, una di quelle tane di nobili, tanto comuni in Guascogna, che i paesani onorano del nome di castello. {{NDR|Théophile Gautier, ''Il Capitan Fracassa'', traduzione di Massimo Bontempelli, Istituto editoriale italiano, 1927.}} ====Alfredo Jeri==== Sul rovescio d'una delle tante colline calve e gobbe sparse nelle Lande, fra Dax e Mont-de-Marsan, si levava, sotto il regno di Luigi XIII, una di quelle dimore signorili che in Guascogna sono così comuni e a cui i contadini attribuiscono il titolo di castelli. <small>'''[Théophile Gautier, ''[https://books.google.it/books?id=_y7s1kk1Y0QC Il Capitan Fracassa]'', traduzione di Alfredo Jesi, Rizzoli, Milano, 2010 (edizione digitale). ISBN 978-88-58-61147-0.]'''</small> ===''Jettatura''=== Il ''Leopoldo'', magnifico vapore toscano che fa il servizio fra Marsiglia e Napoli, aveva doppiata la punta di Procida.<br> I passeggieri erano tutti sul ponte guariti del mal di mare dall'aspetto del paese, molto più efficace dei ''confetti di Malta'' e di tutte le altre ricette adoperate in simil caso.<br> Sul ponte (nello spazio riservato alla prima classe) v'erano degli Inglesi i quali sforzandosi di separarsi il maggiormente possibile gli uni dagli altri, si creavano intorno, ognuno per suo conto, una barriera insormontabile. ==Citazioni su Théophile Gautier== *''Al poeta impeccabile | al perfetto mago delle lettere francesi | al mio carissimo e veneratissimo Maestro e Amico | Théophile Gautier | con la più profonda umiltà | dedico | questi fiori malsani''. ([[Charles Baudelaire]]) *Il sistema di Gautier, mediante descrizione, è un sistema di trasposizione, una riduzione esatta, equivalente, piuttosto che una traduzione. Così come si riduce una sinfonia al pinoforte, egli riduce un quadro all'articolo. ([[Charles Augustin de Sainte-Beuve]]) *Prende un quadro, lo descrive alla sua maniera, fa lui stesso un quadro che è affascinante, ma non ha fatto un atto di vera critica. ([[Eugène Delacroix]]) *Se volessimo condensare in un sol rigo la poetica di Gautier basterebbe dire che in lui il particolare si fa immagine e l'immagine si fa visione. Poeta e pittore, infatti, sono tutt'uno nell'antica quanto moderna concezione dell'arte del fare e in lui in particolare è il supporto necessario del suo grande affresco mentale. ([[Laura Aga-Rossi]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Théophile Gautier, ''Il romanzo della mummia'' (''Le Roman de la Momie''), cura e traduzione di [[Laura Aga-Rossi]], BEN, 1995. ISBN 88-8183-158-9. *Théophile Gautier, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gautier/index.htm Jettatura]'', traduzione di Teodoro Serrao, Milano, Sonzogno, 1910. *Théophile Gautier, ''Madamigella di Maupin'' (''Mademoiselle de Maupin''), traduzione di Giovanni Marcellini, Sansoni Editore, Firenze 1965. ==Altri progetti== {{interprogetto|s=fr:Auteur:Théophile Gautier|s_lingua=francese}} {{DEFAULTSORT:Gautier, Théophile}} [[Categoria:Critici letterari francesi]] [[Categoria:Giornalisti francesi]] [[Categoria:Poeti francesi]] [[Categoria:Scrittori francesi]] scgho5epqipva9p57t291egfx36scg7 1218721 1218720 2022-07-24T15:33:37Z Udiki 86035 /* Citazioni di Théophile Gautier */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Théophile Gautier by Bertall.jpg|thumb|Théophile Gautier]] {{indicedx}} '''Pierre Jules Théophile Gautier''' (1811 – 1872), scrittore, poeta, giornalista e critico letterario francese. ==Citazioni di Théophile Gautier== *A nostro avviso [[Tiziano]] è il solo artista completamente "sano" che sia esistito dopo l'antichità. Egli possiede la serenità possente e forte di Fidia; in lui, nulla di morboso, nulla di tormentato, nulla d'inquieto: la malattia moderna non l'ha sfiorato. È bello, robusto e sereno come un artista pagano dei tempi migliori.<ref>Da ''Voyage en Italie'', 1882; citato in Francesco Valcanover, ''Tiziano: i suoi penelli sempre partorirono espressioni di vita'', Il Fiorino, 1999.</ref> *«Ah!», continuò Cleopatra, «[...] tutto mi è indifferente, tutto mi è insopportabile!»<br>«Si vede bene», disse fra sé Carmione, «che la regina non ha avuto amanti e non ha fatto uccidere nessuno da un mese.»<ref>Da ''Una notte di Cleopatra'', in Gautier, 1995, p. 148.</ref> *{{NDR|La [[Basilica di San Marco]]}} [...] colossale reliquiario delle città scomparse, cattedrale di pirati arricchita dalle spoglie dell'universo.<ref name=Thalassa>Da ''Italia'', citato in [[Pietro Citati]], ''L'armonia del mondo. {{small|Miti d'oggi}}'', Superpocket, su licenza RCS Libri, 1999, p. 112. ISBN 88-462-0122-1</ref> *Conquistare l'amicizia di un [[gatto]] è cosa ardua. È una bestia filosofica, posata, tranquilla, che tiene molto alle sue abitudini, all'ordine e alla pulizia, e che non ripone a caso il suo affetto; può esservi amico, se ne siete degno, ma mai il vostro schiavo.<ref>Da ''Zoo familiare'', traduzione di Lavinia Emberti Gialloreti, Elliot, Roma, 2020. ISBN 9788892760738</ref> *{{NDR|Su [[Antoine Watteau]]}} Costruire con poche pennellate un mondo di grazia, giovinezza, amore e freschezza...<ref>Da ''Les Beaux-arts en Europe'', 1855; citato in AA.VV., ''Il libro dell'arte'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 199. ISBN 9788858018330</ref> *Di veramente [[bellezza|bello]] c'è soltanto quel che non può servire a niente; tutto ciò che è [[utile]] è brutto, perché è espressione di qualche bisogno, e i [[bisogno|bisogni]] dell'[[uomo]] sono ignobili e disgustosi come la sua povera e inferma natura.<ref>Da ''La signorina di Maupin''.</ref> *I [[gatto|gatti]] sono le tigri dei poveri.<ref>Citato in [[Bonaventura Tecchi]], ''Storie di bestie'', a cura di Filiberto Mazzoleni, Bompiani, Milano, 1966, p. 61.</ref> *In generale, quando una cosa diventa utile cessa di essere bella.<ref>Da ''Poesie complete'', prefazione.</ref> *''La [[folla]] è come l'acqua che fugge le alte cime; | dove non è il suo livello essa non giunge mai. | Senza prendere per piacerle una pena inutile, | non mettere scale al tuo pensiero ardito.''<ref>Da ''Consolation'', in ''España''; citato in [[Domenico Ciampoli]], ''Dizionari di citazioni italiane e tradotte: citazioni francesi'', Carabba, Lanciano, 1912, p. [https://archive.org/details/dizionariodicita00ciam/page/254/ 255], § 2817.</ref> *La [[musica]] è il più caro e il più sgradevole dei [[rumore|rumori]].<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, pp. 555-556.</ref> :''La musique est le plus cher, mais le plus désagréable des bruits''. *''Mentre che dietro pensieri malvagi | corre la gente con gran bramosia, | [[Marzo]] sghignazzando tra i nubifragi | schiude ai fiori di nascosto la via''.<ref>Da ''Smalti e Cammei''; citato in [[Pierre Gamarra]], ''Il mistero della Berlurette'', traduzione di [[Ugo Piscopo]], G. B. Palumbo, 1972.</ref> *Per chi è appena sbarcato in America, tutti i [[negro|neri]] sono neri, indistinguibili l'uno dall'altro. Alla stessa maniera, a occhi inesperti, tre [[gatto nero|gatti neri]] sono tre gatti neri; ma gli osservatori più acuti non commettono un simile errore. La fisionomia felina è altrettanto varia di quella umana [...].<ref name="dinastie" /> *Quando crebbero {{NDR|i [[gatto|gattini]]}} sprezzarono questi frivoli giochi e acquisirono il temperamento calmo e filosofico ch'è proprio dei gatti.<ref name="dinastie">Da ''Le dinastie bianche nere''; citato in Alessandro Paronuzzi (a cura di), ''101 gatti d'autore. Grandi autori, da Benni a Sepúlveda, dalla Morante a García Márquez, da Eco a Twain hanno descritto un gatto'', Franco Muzzio Editore, Padova, 1997, p. 79. ISBN 88-7021-844-9</ref> *Se una barca ci passava accanto con i suoi toni reali, i suoi alberi color salmone e i suoi dettagli nettamente stagliati, sembrava, in quell'azzurro d'elisio, un pallone fluttuante nell'aria; impossibile sognare nulla di più fiabesco di quell'infinito luminoso!<br>In fondo emergeva lentamente, tra l'acqua lattiginosa e il cielo madreperlaceo, cinto dalla sua corona murale merlata di torricelle, il magnifico profilo di [[San Pietroburgo]], i cui toni d'ametista separavano con una linea di demarcazione quelle due pallide immensità. L'oro scintillava in pagliuzze e aghi su quel diadema, il più ricco, il più bello che abbia mai portato la fronte d'una città. [...] Nulla era più splendido di quella città d'oro sull'orizzonte d'argento, dove la sera aveva i biancori dell'alba.<ref>In ''Governatorato d'Ingermanlandia'', Franco Maria Ricci, Milano, 1992. Citato in ''San Pietroburgo'', Le nuove guide oro, Touring Club Italiano, [https://books.google.it/books?id=I7BFcIcJZGoC&lpg=PA136&ots=NzMv-omKe3&dq=&pg=PA136#v=onepage&q&f=false p. 136].</ref> *Sì, l'[[opera d'arte|opera]] esce più bella da una forma ribelle al lavoro dell'artista, verso, marmo, onice, smalto.<ref>''L'Art'', da ''Smalti e cammei''.</ref> *Sono un uomo per il quale il [[mondo]] esteriore esiste.<ref>Da ''Storia del romanticismo''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *{{NDR|La Basilica di San Marco}} [...] una grande Bibbia d'oro, istoriata, miniata, fregiata: un Messale del Medio Evo in grande scala. Da otto secoli, una città sfoglia questo monumento come un libro illustrato.<ref name=Thalassa /> ==''Madamigella di Maupin''== ===[[Incipit]]=== Ti lagni, caro amico, della scarsa frequenza delle mie lettere. – Che vuoi che ti scriva, se non che sto bene e che ho sempre il medesimo affetto per te? – Son cose che sai benissimo, e così naturali alla mia età, e con le belle doti che tu possiedi, ch'è quasi ridicolo far percorrere cento leghe a un miserabile foglio di carta per non dire niente di più. – Ho un bel ricercare: non ho nulla che valga la pena d'ssere riferito: – la mia vita è la più uniforme del mondo, e nulla viene a interromperne la monotonia. Oggi porta con sé domani, come ieri aveva portato oggi; e senza aver pretesa d'esser profeta, posso audacemente predire al mattino ciò che mi accadrà la sera. ===Citazioni=== *Può darsi che, non trovando nulla al mondo degno del mio amore, finisca con l'adorare me stesso, come il fu Narciso di egoistica memoria. (pp. 37-38) *Il vero [[paradiso]] non è in [[cielo]], ma sulla [[bocca]] di una persona amata. (p. 51) *Quando penso che sono nato da una madre così dolce e rassegnata, di gusti e di costumi così semplici, sono grandemente sorpreso di non averle fatto scoppiare il ventre mentre mi portava, (p. 84) *Tre cose mi piacciono: l'oro, il marmo e la porpora: magnificenza, solidità e colore. (p. 121) *Molte nobili intelligenze sono costrette a prendere scientemente una strada che non è la loro, e a rasentare continuamente i propri dominî dai quali sono escluse; felici se potranno gettare un'occhiata furtiva al di là della siepe, e vedere dall'altra parte aprirsi al sole i bei fiori screziati ch'essi possiedono in seme e non possono seminare per mancanza di terreno. (p. 168) *L'amore è come la fortuna: non gli piace che gli si corra dietro.<ref>Citato in Aa. Vv., ''Dammi mille baci, e ancora cento. Le più belle citazioni sull'amore'', a cura delle Redazioni Garzanti, Garzanti, 2013.</ref> ==''Il romanzo della mummia''== ===[[Incipit]]=== Prologo<br>«Ho il presentimento che troveremo nella valle di Biban El Molûk una tomba inviolata», diceva a un giovane inglese di nobile aspetto un personaggio molto più umile, mentre si asciugava con un gran fazzoletto a riquadri blu la fronte calva imperlata di sudore quasi fosse stata plasmata nell'argilla porosa e riempita d'acqua come un orcio di Tebe.<br>«Che Osiride vi ascolti», rispose al dottore tedesco il giovane lord: «è un'invocazione che ci possiamo permettere davanti all'antica ''Diospolis magna'' ma siamo già stati delusi molte volte; i cercatori ci hanno sempre preceduto». ===Citazioni=== *Si sarebbe detto un dio ibiocefalo, come se ne vedono negli affreschi funebri, confinato in un corpo di studioso in seguito a qualche trasmigrazione. (p. 21) *La mia franchezza mi vieta di contraddire Sua Signoria: spero di ricavare un buon prezzo dalla mia scoperta; ognuno vive, in questo mondo, della sua piccola industria: io esumo Faraoni e li vendo agli stranieri. Il Faraone diventa raro, col ritmo con cui si lavora; non ce n'è per tutti. L'articolo è richiesto e non ne fanno più da tanto tempo. (p. 23) *[...] i nostri fiori appassiscono presto mentre dopo più di tremila anni le testimonianze di quegli antichi dolori si ritrovano intatte, perché l'[[Egitto]] non può fare nulla che non sia eterno. (p. 27) *Quando si è tristi bisogna mescolarsi alla folla. La solitudine nutre i pensieri cupi. (p. 53) *La [[speranza]] è dura a morire per un cuore innamorato. (p. 96) *La [[fortuna]] in battaglia è mutevole; a un disastro c'è rimedio. (p. 98) *E io che i desideri precorro, ho desiderato qualcosa; ho capito che non ero tutto. [...] Mi sembrava che non ci fosse sulla terra un essere simile a me che potesse turbarmi [...]. [...] Ma ti ho vista; ho provato un [[amore|sentimento]] bizzarro e nuovo; ho capito che esisteva fuori di me un essere necessario, imperioso, fatale, del quale non avrei più potuto fare a meno, e che aveva il potere di rendermi infelice. Ero un re, quasi un dio; o Tahoser! tu hai fatto di me un uomo! (cap. XIII, p. 118) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Il Capitan Fracassa''=== ====Originale==== ''Sur le revers d'une de ces collines décharnées qui bossuent les Landes, entre Dax et Mont-de-Marsan, s'élevait, sous le règne de Louis XIII, une de ces gentilhommières si communes en Gascogne, et que les villageois décorent du nom de château.'' {{NDR|Théophile Gautier, ''[https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b86002007/f9.image Le Capitaine Fracasse]'', Charpentier, Paris, 1866.}} ====[[Massimo Bontempelli]]==== Sul pendio d'una di quelle colline scarne che ondulano le Lande, tra Dax e Mont-de-Marsan, sorgeva, sotto il regno di Luigi XIII, una di quelle tane di nobili, tanto comuni in Guascogna, che i paesani onorano del nome di castello. {{NDR|Théophile Gautier, ''Il Capitan Fracassa'', traduzione di Massimo Bontempelli, Istituto editoriale italiano, 1927.}} ====Alfredo Jeri==== Sul rovescio d'una delle tante colline calve e gobbe sparse nelle Lande, fra Dax e Mont-de-Marsan, si levava, sotto il regno di Luigi XIII, una di quelle dimore signorili che in Guascogna sono così comuni e a cui i contadini attribuiscono il titolo di castelli. <small>'''[Théophile Gautier, ''[https://books.google.it/books?id=_y7s1kk1Y0QC Il Capitan Fracassa]'', traduzione di Alfredo Jesi, Rizzoli, Milano, 2010 (edizione digitale). ISBN 978-88-58-61147-0.]'''</small> ===''Jettatura''=== Il ''Leopoldo'', magnifico vapore toscano che fa il servizio fra Marsiglia e Napoli, aveva doppiata la punta di Procida.<br> I passeggieri erano tutti sul ponte guariti del mal di mare dall'aspetto del paese, molto più efficace dei ''confetti di Malta'' e di tutte le altre ricette adoperate in simil caso.<br> Sul ponte (nello spazio riservato alla prima classe) v'erano degli Inglesi i quali sforzandosi di separarsi il maggiormente possibile gli uni dagli altri, si creavano intorno, ognuno per suo conto, una barriera insormontabile. ==Citazioni su Théophile Gautier== *''Al poeta impeccabile | al perfetto mago delle lettere francesi | al mio carissimo e veneratissimo Maestro e Amico | Théophile Gautier | con la più profonda umiltà | dedico | questi fiori malsani''. ([[Charles Baudelaire]]) *Il sistema di Gautier, mediante descrizione, è un sistema di trasposizione, una riduzione esatta, equivalente, piuttosto che una traduzione. Così come si riduce una sinfonia al pinoforte, egli riduce un quadro all'articolo. ([[Charles Augustin de Sainte-Beuve]]) *Prende un quadro, lo descrive alla sua maniera, fa lui stesso un quadro che è affascinante, ma non ha fatto un atto di vera critica. ([[Eugène Delacroix]]) *Se volessimo condensare in un sol rigo la poetica di Gautier basterebbe dire che in lui il particolare si fa immagine e l'immagine si fa visione. Poeta e pittore, infatti, sono tutt'uno nell'antica quanto moderna concezione dell'arte del fare e in lui in particolare è il supporto necessario del suo grande affresco mentale. ([[Laura Aga-Rossi]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Théophile Gautier, ''Il romanzo della mummia'' (''Le Roman de la Momie''), cura e traduzione di [[Laura Aga-Rossi]], BEN, 1995. ISBN 88-8183-158-9. *Théophile Gautier, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gautier/index.htm Jettatura]'', traduzione di Teodoro Serrao, Milano, Sonzogno, 1910. *Théophile Gautier, ''Madamigella di Maupin'' (''Mademoiselle de Maupin''), traduzione di Giovanni Marcellini, Sansoni Editore, Firenze 1965. ==Altri progetti== {{interprogetto|s=fr:Auteur:Théophile Gautier|s_lingua=francese}} {{DEFAULTSORT:Gautier, Théophile}} [[Categoria:Critici letterari francesi]] [[Categoria:Giornalisti francesi]] [[Categoria:Poeti francesi]] [[Categoria:Scrittori francesi]] q1ck66cwsg2kxkqdx6oorg5fn19nkuq Henri Duvernois 0 4247 1218864 1079575 2022-07-25T11:22:21Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[File:Henri Duvernois.jpg|thumb|Henri Duvernois]] '''Henri Duvernois''', pseudonimo di '''Henri Simon Schwabacher''' (1875 – 1937), scrittore e drammaturgo francese. ==Citazioni di Henri Duvernois== *Adamo inventò il [[matrimonio]], ma fu Eva che ne prese il brevetto.<ref>Da ''Taccuino''; citato ne ''Il dramma'', anno III, n. 14, Editrice ''Le Grandi Firme'', Roma, gennaio 1927, [https://archivio.teatrostabiletorino.it/archivi/media/collectiveaccess/images/2/8/8/42196_ca_object_representations_media_28834_original.pdf p. 45].</ref> ===Citato in ''Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand''=== *Il [[denaro]], del quale si dice tanto [[male]], svolge almeno una funzione benefica: quella di distrarre dalle miserie del [[cuore]]. :''L'argent, dont on dit tant de mal, remplit tout au moins un rôle bienfaisant: celui de distraire des misères du coeur.''<ref>Da ''Journal d'un pauvre Homme'' (Flammarion), Pomerand, p. 40.</ref> *La [[bontà]] è la stupidità delle persone di spirito, la cattiveria è lo spirito degli imbecilli. :''La bonté est la bêtise des gens d'esprit, la méchanceté est l'esprit des imbéciles.''<ref>Da ''L'Esprit de Henri Duvernois'', cit. Léon Treich (Gallimard), Pomerand, p. 154.</ref> *Chi conosce le [[donna|donne]], non conosce la loro anima, non conosce neppure il loro corpo, non ne conosce che i nervi. :''Celui qui connaît les femmes, ne connaît pas leur âme; il ne connaît même pas leur corps; il ne connaît que leurs nerfs.''<ref>Da ''Coeur'' (Fayard), Pomerand, p. 168.</ref> *Dopo tutto, una [[giovinezza|gioventù]] bisogna averla: poco importa l'età in cui si decide di essere giovani. :''Après tout, il faut avoir une jeunesse . L'âge où l'on se decide à être jeune importe peu...''<ref>Da ''Journal d'un pauvre Homme'', ''La Brebis galeuse'' (Flammarion), Pomerand, p. 236.</ref> *Ma per quanto si [[pianto|pianga]] molto sinceramente, c'è sempre un momento in cui bisogna rimettere della cipria. :''Mais on a beau pleurer très sincèrement, il y a toujours un moment où il faut remettre de la poudre.''<ref>Da ''Coeur'' (Fayard), Pomerand, p. 331.</ref> *Le [[rosa (fiore)|rose]] non sono da compiangere... ''Esse '' se non altro non sanno che appassiranno. :''Les roses ne sont pas à plaindre... Au moins, elles ne savent pas, elles, qu'elles se faneront.''<ref>Da ''Beauté'' (Flammarion), Pomerand, p. 368.</ref> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *{{fr}} Gabriel Pomerand, ''Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand'', Le livre de poche, 1962. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Duvernois, Henri}} [[Categoria:Drammaturghi francesi]] [[Categoria:Scrittori francesi]] nl6tn0ppe7s1d06a735p80963kxqyf5 Katherine Mansfield 0 4390 1218857 1082838 2022-07-25T10:25:22Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Mansfield 1917 cropped.jpg|thumb|Katherine Mansfield]] {{indicedx}} '''Katherine Mansfield''', pseudonimo di '''Kathleen Mansfield Beauchamp''' (1888 – 1923), scrittrice neozelandese. ==Citazioni di Katherine Mansfield== *Che farci se avete trent'anni e, girando l'angolo della vostra strada, siete sopraffatta all'improvviso da un senso di [[beatitudine]] - beatitudine totale! - come se d'un tratto aveste inghiottito un frammento luminoso di quel tardo sole pomeridiano che vi brucia nell'intimo, mitragliandovi di un effluvio di scintille in ogni particella, in ogni dito della mano e del piede?...<ref>Da ''Beatitudine'', in ''Tutti i racconti'', a cura di Maura Del Serra, Newton Compton, Roma, 2012. ISBN 978-88-541-3869-8</ref> *Considero la [[gravidanza]] la più vergognosa delle professioni.<ref>Da ''Una pensione tedesca''.</ref> *Devo dire che odio il [[denaro]], ma che odio di più la sua mancanza.<ref>Da ''Diario''; citato in Laura Bolgeri, ''Le donne hanno detto'', Rizzoli, 1990, p. 74.</ref> *Forse è mancare di saggezza [[amore|amare]] alla follia; ma non c'è mancanza di saggezza più grave che quella di non amare per niente.<ref>Citato in Citati, p. 11.</ref> *Ho sempre ritenuto che il più grande privilegio, sollievo e conforto dell'[[amicizia]] fosse quello di non dover mai spiegare nulla. :''I always felt that the great high privilege, relief and comfort of friendship was that one had to explain nothing''.<ref>Citato in Antony Alpers, ''Katherine Mansfield: A Biography'', 1953, p. 266.</ref> *Il [[rimpianto]] è un enorme spreco d'energia. Non vi si può costruire nulla sopra. Serve soltanto a sguazzarvi dentro. :''Regret is an appalling waste of energy, and no one who intends to become a writer can afford to indulge in it. You can't get it into shape; you can't build on it; it's only good for wallowing in''.<ref>Da "[http://digital.library.upenn.edu/women/mansfield/bliss/bliss.html#francais Je ne parle pas français]", in ''Bliss and Other Stories'', 1920.</ref> *{{NDR|[[Thomas Hardy]] a ottant'anni}} scrive con tanta calma come se stesse già entrando nel porto tranquillo, le vele ripiegate, sospinto da una silenziosa marea.<ref>Citato in Citati, p. 12.</ref> ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''In una pensione tedesca''=== La zuppa di pane era in tavola.<ref name=incipit>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ===''La festa in giardino''=== E, dopo tutto, il tempo era ideale.<ref name=incipit/> ==Citazioni su Katherine Mansfield== *È così adorabile che non ci possono essere mezze misure. Uno l'ama appassionatamente, perché è impossibile fare altrimenti. ([[Dorothy Brett]]) *Katherine Mansfield si diede a quello che fu poi suo marito, una sera in cui non poterono sopportare lo spettacolo d'una prostituta che si guardava nello specchio. ([[Corrado Alvaro]]) *L'amavo talmente che i suoi scritti erano e rimangono per me una delle manifestazioni meno importanti di lei. È il suo essere, cosa era, l'aroma del suo essere che io amo. Katherine poteva fare cose detestabili, esagerare e raccontare falsità, ma il modo con cui le faceva era ammirevole, unico. ([[Samuel Kotelianskij]]) *Nessuno meglio di Katherine seppe fare racconto dei più segreti soprassalti del cuore dei suoi personaggi. ([[Antonio Debenedetti]]) ===[[Lucia Drudi Demby]]=== *Chiuso nella sua stanza di sughero, [[Marcel Proust|Proust]] si avvolgeva nella memoria come in un'unica, iridescente, sontuosa foglia d'alveo, nodo d'autoimpiccagione e [[Henri Bergson|bergsoniano]] fluire d'infinità. Dosando il respiro fra incantati, aperti paesaggi di impossibili guarigioni, {{sic|K.M.}}, con una sperimentazione di tipo più [[James Joyce|joyciano]], espelle la memoria da sé, la proietta in campi lunghi, campi medi e controcampi, la devolve a schegge d'altruità, la oggettiva in figure cui le sue cesoie d'esilio imprimono il taglio rapido dell'esilio, dove a nessuna è concesso spazio o tempo più che all'altra.<br>La distanza agisce così come calmiere. Lo spazio si immerge nel tempo, il tempo tridimensionale si autocancella. Tempo e spazio si allineano e si uguagliano su una sola superficie, il nitore di un'intangibile visività. *Rescisse spiegazioni e confessioni, rescisse cause, concause, resipiscenze e condoglianze, nettati spietatamente tutti i contorni col mercurio liquido della pura visività, respinti rinvii, condanne e condoni, {{sic|K.M.}} pone un aut-aut assoluto e straziato, [[Claudio Tolomeo|tolemaico]]: la centralità dell'io. Improvvisamente si pensa, più che a [[Anton Pavlovič Čechov|Cecov]], a [[Paul Verlaine|Verlaine]]. Si pensa a [[Saffo]], filtrata attraverso [[John Keats|Keats]] e [[Percy Bysshe Shelley|Shelley]]. Si pensa alla poesia. *Sceglie di essere solo quello che è. Di dire solo quello che conosce (che vede) e quello che ama. Ama il bello, il gentile, il buono. Ama il semplice, il chiaro, l'arreso, il tenero, lo scherzoso, il minuto. Li ama così convulsamente da sapere che non esistono. Per questo, attraverso una tecnica di spossessamento di tipo in apparenza impressionista e in realtà simbolista, li priva di spazio, li sparecchia di fiato, li recide nel momento stesso in cui, con incantevole grazia, li porta sulla soglia dell'apparire. Onestà-verità diventa scopo, norma, canone.<br>Canone d'essenzialità. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *[[Pietro Citati]], ''Vita breve di Katherine Mansfield'', Rizzoli, Milano, 1980. ==Voci correlate== *[[John Middleton Murry]] – marito ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mansfield, Katherine}} [[Categoria:Scrittori neozelandesi]] 7mso5kxmsjyjdnzpju77uafyw8f41qf Template:SelezioneNuove 10 4465 1218735 1218412 2022-07-24T16:04:31Z Gaux 18878 ‎Francesco Vigilio Barbacovi wikitext text/x-wiki <noinclude>{{Protetta}}</noinclude> <div style="text-align:justify; margin-right:10px;"><!-- AGGIUNGI UNA NUOVA VOCE IN CIMA ALLA LISTA, CANCELLANDONE UNA DAL FONDO. La lista viene aggiornata periodicamente da un utente registrato qualunque (nessun timore!), per un totale di 25. AGGIUNGI QUI UNA NUOVA VOCE: NON DIMENTICARE IL SEPARATORE "{{,}}" --> [[‎Francesco Vigilio Barbacovi]]{{,}} [[Sergio Stivaletti]]{{,}} [[Giuseppe Antonelli (linguista)]]{{,}} [[J. J. C. Smart]]{{,}} [[Silvia Sciorilli Borrelli]]{{,}} [[Francesco Dall'Olio]]{{,}} [[Daniel Sloss]]{{,}} [[Marcelo Caetano]]{{,}} [[Massimo Tamburini]]{{,}} [[Dar'ja Kasatkina]]{{,}} [[Claudio Castiglioni]]{{,}} [[Noah Gordon]]{{,}} [[‎Arturo Castiglioni]]{{,}} [[Gloria Peritore]]{{,}} [[Giorgio Petrosyan]]{{,}} [[Yair Lapid]]{{,}} [[Mychajlo Podoljak]]{{,}} [[Giovanni De Martino]]{{,}} [[Emmanuele Jannini]]{{,}} [[Luciano Favero]]{{,}} [[Leone Caetani]]{{,}} [[Donatismo]]{{,}} [[Berberi]]{{,}} [[‎Aldobrandino Malvezzi]]{{,}} [[Alexander J. 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Smart]]{{,}} [[Silvia Sciorilli Borrelli]]{{,}} [[Francesco Dall'Olio]]{{,}} [[Daniel Sloss]]{{,}} [[Marcelo Caetano]]{{,}} [[Massimo Tamburini]]{{,}} [[Dar'ja Kasatkina]]{{,}} [[Claudio Castiglioni]]{{,}} [[Noah Gordon]]{{,}} [[‎Arturo Castiglioni]]{{,}} [[Gloria Peritore]]{{,}} [[Giorgio Petrosyan]]{{,}} [[Yair Lapid]]{{,}} [[Mychajlo Podoljak]]{{,}} [[Giovanni De Martino]]{{,}} [[Emmanuele Jannini]]{{,}} [[Luciano Favero]]{{,}} [[Leone Caetani]]{{,}} [[Donatismo]]{{,}} [[Berberi]]{{,}} [[‎Aldobrandino Malvezzi]] <!-- NON DIMENTICARE DI TOGLIERE L'ULTIMO SEPARATORE "{{,}}" --></div><noinclude> [[Categoria:Template selezione]] </noinclude> 7oi1rppgo1izrs1efkdlz9u3sjilweh Discussione:Mark Twain 1 5415 1218801 1163595 2022-07-24T18:36:59Z Dread83 47 -1, già nella voce wikitext text/x-wiki {{Sfid}} Propongo di modificare questa citazione:<br> <i>Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> E' una traduzione parziale e forse troppo letterale della versione inglese:<br> <i>I have no race prejudices nor caste prejudices nor creed prejudices. All I care to know is that a man is a human being, and that is enough for me; he can't be any worse.</i><br> <br> Il senso della versione inglese è che l'opinione negativa che l'autore ha della razza umana, lo porta ad avere un'opinione negativa di ogni singolo individuo, senza bisogno di indagare le sue qualitá o i suoi difetti.<br> Nella versione italiana questa ironia non traspare. Sembra che l'autore stia semplicemente dando un giudizio negativo della razza umana.<br> <br> Per rendere meglio il senso della frase scriverei:<br> <i>Io non ho pregiudizi di razza, di casta o di religione. Tutto quel che m'importa sapere di un uomo è che sia un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> <br> Per la cronaca, una versione meno fedele che gira su Internet recita:<br> <i>Io non domando a che razza appartiene un uomo, basta che sia un essere umano, nessuno puo' essere qualcosa di peggio</i><br> Per me ok. [[Utente:Frieda|Frieda]] ([[Discussioni utente:Frieda|dillo a Ubi]]) 20:17, 3 Gen 2006 (UTC) Certo che con la traduzione che ho proposto va quasi a sovrapporsi a quest'altra versione già ospitata: ''Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. (da L'uomo che corruppe Hadleyburg)'' --[[Utente:Gandalfm|Gandalfm]] 21:44, 27 Feb 2006 (UTC) ==Senza fonte== *Agite secondo [[giustizia]]. Sorprenderete alcuni, e stupirete tutti gli altri. (da ''Aforismi'') *Sarei potuto diventare un soldato se avessi aspettato: sapevo più cose sulla ritirata di quante ne sapesse il tizio che l'ha inventata. *C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo. *[[Berlino]] è la più nuova città in cui io sia stato. Anche [[Chicago]] apparirebbe vecchia e grigia al confronto *Cerchiamo di non essere troppo esigenti: è meglio possedere diamanti di seconda scelta che non possederne affatto. *"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". *Che strano, tutti parlano del [[tempo]] ma nessuno fa niente per cambiarlo. *Ci sono molti buoni sistemi per proteggersi dalle tentazioni, ma il migliore è la codardia. *Ci sono molti capri espiatori per i nostri [[peccato (religione)|peccati]], ma il più popolare è la [[Provvidenza]]. *Ci sono simpatiche le persone che dicono francamente quello che pensano, a condizione che pensino lo stesso di noi. *Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo. *È nobile essere buoni, ma è più nobile insegnare agli altri ad essere buoni... ed è meno faticoso. *Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica. *Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso. *Il [[lavoro]] consiste in qualsiasi cosa il corpo sia obbligato a fare... Giocare consiste in qualsiasi cosa che il corpo non sia obbligato a fare. *Il letto è il posto più pericoloso del mondo: vi muore l'80% della gente. *Il miglior modo per stare allegri è cercare di rallegrare qualcun altro. *Il primo [[dovere]] di un uomo è verso la sua coscienza e il suo onore. (citato nel film ''The Avenger'') *Il solo modo per mantenerti in buona [[salute]] è mangiare quello che non vuoi, bere quello che non ti piace, e fare quello che preferiresti non fare. *Il valore dei libri varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo serve per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro rilegato in pergamena è un'ottima arma per scacciare gatti molesti; un atlante dai grandi fogli è quanto di meglio si possa desiderare per accomodare vetri rotti. *I miei libri sono come l'acqua, quelli dei grandi talenti sono vino. Tutti bevono acqua. *In [[paradiso]] la sola cosa che manca è la compagnia. *L'[[educazione]] è la difesa organizzata degli adulti contro la gioventù. *L'unica cosa che non va nella razza umana è la maledetta razza umana. *L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco. *La [[civiltà]] è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità. *La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando. *La cronaca della mia [[morte]] era una vera e propria esagerazione. *La familiarità genera il disprezzo... e i bambini. *La maggior parte degli scrittori considera la verità il bene più prezioso, perciò ne fa l'uso più parco possibile. *La regola è perfetta: in tutte le questioni di opinione i nostri avversari sono pazzi. *Mai rimandare a domani ciò che puoi fare benissimo dopodomani. *Nessuno è tanto volgare quanto le persone estremamente sofisticate. *Non conosco un solo prodotto straniero che entri in questo paese senza pagar dazio, tranne le risposte alle preghiere. *Non dire mai la verità a chi non è degno. *Non dovremmo mai agire male quando siamo osservati. *Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente. *Non ho mai permesso che l'istruzione interferisse con la mia educazione. *Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo. *Non sapevano che fosse impossibile, allora l'hanno fatto *Nulla è più triste a vedersi di un giovane pessimista, eccetto un vecchio ottimista. *Per cogliere tutto il [[valore]] della [[gioia]] devi avere qualcuno con cui condividerla. *Prima raccogli i fatti, così in seguito potrai distorcerli come ti pare. *Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla. *Quando hai un [[dubbio]] racconta la [[verità]]. *Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare. *Scelgo il [[paradiso]] per il clima e l'[[inferno]] per la compagnia. :Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia. *Se ci rammentiamo della nostra comune follia, i misteri scompaiono e la vita riceve una giustificazione. *Se una [[donna]] si guarda spesso allo specchio, può darsi che non sia tanto un segno di vanità, quanto di coraggio. *Se uno è incapace d'ingannare se stesso è probabile che sia incapace d'ingannare gli altri. *Sforzandoci, possiamo facilmente imparare a sopportare le avversità – soprattutto, quelle di un altro. *Specialista è colui che sa sempre di più di cose che valgono sempre di meno, fino a sapere tutto di niente. *Trovo da idioti scrivere sette o otto mesi su un romanzo quando in ogni libreria, per due dollari, si può comprarne uno. *Tutte le scoperte della [[medicina]] si possono ricondurre alla breve formula: l'acqua bevuta moderatamente, non è nociva. *Tutto ciò che serve per avere successo nella vita sono ignoranza e fiducia in se stessi. *Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio. *Un bimbo sporco, con un naso trascurato, non può in [[coscienza]] essere considerato una cosa bella. *Un [[classico]] è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto ma che nessuno vuole leggere. *Un [[uomo]] che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere. *Un uomo con una nuova [[idea]] non è tranquillo finché non la realizza. *Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. == Attribuite == è possibile che anche la frase "it's not the size of the dog in the fight... it's the size of the fight in the dog" sia attribuita a lui, ma in verità sia di qualcun altro? Ho visto adesso un video in cui viene attribuita a lui. --[[Utente:Kurtanglewwe1996|Kurtanglewwe1996]] ([[Discussioni utente:Kurtanglewwe1996|scrivimi]]) 12:05, 23 gen 2015 (CET) ihmbw2j56cuhwltb20tdk5djopomssy 1218805 1218801 2022-07-24T19:47:13Z Dread83 47 -3, fonte wikitext text/x-wiki {{Sfid}} Propongo di modificare questa citazione:<br> <i>Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> E' una traduzione parziale e forse troppo letterale della versione inglese:<br> <i>I have no race prejudices nor caste prejudices nor creed prejudices. All I care to know is that a man is a human being, and that is enough for me; he can't be any worse.</i><br> <br> Il senso della versione inglese è che l'opinione negativa che l'autore ha della razza umana, lo porta ad avere un'opinione negativa di ogni singolo individuo, senza bisogno di indagare le sue qualitá o i suoi difetti.<br> Nella versione italiana questa ironia non traspare. Sembra che l'autore stia semplicemente dando un giudizio negativo della razza umana.<br> <br> Per rendere meglio il senso della frase scriverei:<br> <i>Io non ho pregiudizi di razza, di casta o di religione. Tutto quel che m'importa sapere di un uomo è che sia un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> <br> Per la cronaca, una versione meno fedele che gira su Internet recita:<br> <i>Io non domando a che razza appartiene un uomo, basta che sia un essere umano, nessuno puo' essere qualcosa di peggio</i><br> Per me ok. [[Utente:Frieda|Frieda]] ([[Discussioni utente:Frieda|dillo a Ubi]]) 20:17, 3 Gen 2006 (UTC) Certo che con la traduzione che ho proposto va quasi a sovrapporsi a quest'altra versione già ospitata: ''Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. (da L'uomo che corruppe Hadleyburg)'' --[[Utente:Gandalfm|Gandalfm]] 21:44, 27 Feb 2006 (UTC) ==Senza fonte== *Agite secondo [[giustizia]]. Sorprenderete alcuni, e stupirete tutti gli altri. (da ''Aforismi'') *Sarei potuto diventare un soldato se avessi aspettato: sapevo più cose sulla ritirata di quante ne sapesse il tizio che l'ha inventata. *C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo. *[[Berlino]] è la più nuova città in cui io sia stato. Anche [[Chicago]] apparirebbe vecchia e grigia al confronto *Cerchiamo di non essere troppo esigenti: è meglio possedere diamanti di seconda scelta che non possederne affatto. *"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". *Che strano, tutti parlano del [[tempo]] ma nessuno fa niente per cambiarlo. *Ci sono molti buoni sistemi per proteggersi dalle tentazioni, ma il migliore è la codardia. *Ci sono molti capri espiatori per i nostri [[peccato (religione)|peccati]], ma il più popolare è la [[Provvidenza]]. *Ci sono simpatiche le persone che dicono francamente quello che pensano, a condizione che pensino lo stesso di noi. *Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo. *È nobile essere buoni, ma è più nobile insegnare agli altri ad essere buoni... ed è meno faticoso. *Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica. *Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso. *Il [[lavoro]] consiste in qualsiasi cosa il corpo sia obbligato a fare... Giocare consiste in qualsiasi cosa che il corpo non sia obbligato a fare. *Il letto è il posto più pericoloso del mondo: vi muore l'80% della gente. *Il miglior modo per stare allegri è cercare di rallegrare qualcun altro. *Il primo [[dovere]] di un uomo è verso la sua coscienza e il suo onore. (citato nel film ''The Avenger'') *Il solo modo per mantenerti in buona [[salute]] è mangiare quello che non vuoi, bere quello che non ti piace, e fare quello che preferiresti non fare. *Il valore dei libri varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo serve per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro rilegato in pergamena è un'ottima arma per scacciare gatti molesti; un atlante dai grandi fogli è quanto di meglio si possa desiderare per accomodare vetri rotti. *I miei libri sono come l'acqua, quelli dei grandi talenti sono vino. Tutti bevono acqua. *In [[paradiso]] la sola cosa che manca è la compagnia. *L'[[educazione]] è la difesa organizzata degli adulti contro la gioventù. *L'unica cosa che non va nella razza umana è la maledetta razza umana. *L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco. *La [[civiltà]] è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità. *La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando. *La cronaca della mia [[morte]] era una vera e propria esagerazione. *La familiarità genera il disprezzo... e i bambini. *La maggior parte degli scrittori considera la verità il bene più prezioso, perciò ne fa l'uso più parco possibile. *Mai rimandare a domani ciò che puoi fare benissimo dopodomani. *Nessuno è tanto volgare quanto le persone estremamente sofisticate. *Non conosco un solo prodotto straniero che entri in questo paese senza pagar dazio, tranne le risposte alle preghiere. *Non dovremmo mai agire male quando siamo osservati. *Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente. *Non ho mai permesso che l'istruzione interferisse con la mia educazione. *Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo. *Non sapevano che fosse impossibile, allora l'hanno fatto *Per cogliere tutto il [[valore]] della [[gioia]] devi avere qualcuno con cui condividerla. *Prima raccogli i fatti, così in seguito potrai distorcerli come ti pare. *Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla. *Quando hai un [[dubbio]] racconta la [[verità]]. *Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare. *Scelgo il [[paradiso]] per il clima e l'[[inferno]] per la compagnia. :Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia. *Se ci rammentiamo della nostra comune follia, i misteri scompaiono e la vita riceve una giustificazione. *Se una [[donna]] si guarda spesso allo specchio, può darsi che non sia tanto un segno di vanità, quanto di coraggio. *Se uno è incapace d'ingannare se stesso è probabile che sia incapace d'ingannare gli altri. *Sforzandoci, possiamo facilmente imparare a sopportare le avversità – soprattutto, quelle di un altro. *Specialista è colui che sa sempre di più di cose che valgono sempre di meno, fino a sapere tutto di niente. *Trovo da idioti scrivere sette o otto mesi su un romanzo quando in ogni libreria, per due dollari, si può comprarne uno. *Tutte le scoperte della [[medicina]] si possono ricondurre alla breve formula: l'acqua bevuta moderatamente, non è nociva. *Tutto ciò che serve per avere successo nella vita sono ignoranza e fiducia in se stessi. *Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio. *Un bimbo sporco, con un naso trascurato, non può in [[coscienza]] essere considerato una cosa bella. *Un [[classico]] è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto ma che nessuno vuole leggere. *Un [[uomo]] che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere. *Un uomo con una nuova [[idea]] non è tranquillo finché non la realizza. *Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. == Attribuite == è possibile che anche la frase "it's not the size of the dog in the fight... it's the size of the fight in the dog" sia attribuita a lui, ma in verità sia di qualcun altro? Ho visto adesso un video in cui viene attribuita a lui. --[[Utente:Kurtanglewwe1996|Kurtanglewwe1996]] ([[Discussioni utente:Kurtanglewwe1996|scrivimi]]) 12:05, 23 gen 2015 (CET) i7kcwb3wav9odoo6h6gj1unhvl1i04n 1218809 1218805 2022-07-24T20:19:10Z Dread83 47 -1, fonte wikitext text/x-wiki {{Sfid}} Propongo di modificare questa citazione:<br> <i>Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> E' una traduzione parziale e forse troppo letterale della versione inglese:<br> <i>I have no race prejudices nor caste prejudices nor creed prejudices. All I care to know is that a man is a human being, and that is enough for me; he can't be any worse.</i><br> <br> Il senso della versione inglese è che l'opinione negativa che l'autore ha della razza umana, lo porta ad avere un'opinione negativa di ogni singolo individuo, senza bisogno di indagare le sue qualitá o i suoi difetti.<br> Nella versione italiana questa ironia non traspare. Sembra che l'autore stia semplicemente dando un giudizio negativo della razza umana.<br> <br> Per rendere meglio il senso della frase scriverei:<br> <i>Io non ho pregiudizi di razza, di casta o di religione. Tutto quel che m'importa sapere di un uomo è che sia un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> <br> Per la cronaca, una versione meno fedele che gira su Internet recita:<br> <i>Io non domando a che razza appartiene un uomo, basta che sia un essere umano, nessuno puo' essere qualcosa di peggio</i><br> Per me ok. [[Utente:Frieda|Frieda]] ([[Discussioni utente:Frieda|dillo a Ubi]]) 20:17, 3 Gen 2006 (UTC) Certo che con la traduzione che ho proposto va quasi a sovrapporsi a quest'altra versione già ospitata: ''Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. (da L'uomo che corruppe Hadleyburg)'' --[[Utente:Gandalfm|Gandalfm]] 21:44, 27 Feb 2006 (UTC) ==Senza fonte== *Agite secondo [[giustizia]]. Sorprenderete alcuni, e stupirete tutti gli altri. (da ''Aforismi'') *Sarei potuto diventare un soldato se avessi aspettato: sapevo più cose sulla ritirata di quante ne sapesse il tizio che l'ha inventata. *C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo. *[[Berlino]] è la più nuova città in cui io sia stato. Anche [[Chicago]] apparirebbe vecchia e grigia al confronto *"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". *Che strano, tutti parlano del [[tempo]] ma nessuno fa niente per cambiarlo. *Ci sono molti buoni sistemi per proteggersi dalle tentazioni, ma il migliore è la codardia. *Ci sono molti capri espiatori per i nostri [[peccato (religione)|peccati]], ma il più popolare è la [[Provvidenza]]. *Ci sono simpatiche le persone che dicono francamente quello che pensano, a condizione che pensino lo stesso di noi. *Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo. *È nobile essere buoni, ma è più nobile insegnare agli altri ad essere buoni... ed è meno faticoso. *Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica. *Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso. *Il [[lavoro]] consiste in qualsiasi cosa il corpo sia obbligato a fare... Giocare consiste in qualsiasi cosa che il corpo non sia obbligato a fare. *Il letto è il posto più pericoloso del mondo: vi muore l'80% della gente. *Il miglior modo per stare allegri è cercare di rallegrare qualcun altro. *Il primo [[dovere]] di un uomo è verso la sua coscienza e il suo onore. (citato nel film ''The Avenger'') *Il solo modo per mantenerti in buona [[salute]] è mangiare quello che non vuoi, bere quello che non ti piace, e fare quello che preferiresti non fare. *Il valore dei libri varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo serve per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro rilegato in pergamena è un'ottima arma per scacciare gatti molesti; un atlante dai grandi fogli è quanto di meglio si possa desiderare per accomodare vetri rotti. *I miei libri sono come l'acqua, quelli dei grandi talenti sono vino. Tutti bevono acqua. *In [[paradiso]] la sola cosa che manca è la compagnia. *L'[[educazione]] è la difesa organizzata degli adulti contro la gioventù. *L'unica cosa che non va nella razza umana è la maledetta razza umana. *L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco. *La [[civiltà]] è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità. *La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando. *La cronaca della mia [[morte]] era una vera e propria esagerazione. *La familiarità genera il disprezzo... e i bambini. *La maggior parte degli scrittori considera la verità il bene più prezioso, perciò ne fa l'uso più parco possibile. *Mai rimandare a domani ciò che puoi fare benissimo dopodomani. *Nessuno è tanto volgare quanto le persone estremamente sofisticate. *Non conosco un solo prodotto straniero che entri in questo paese senza pagar dazio, tranne le risposte alle preghiere. *Non dovremmo mai agire male quando siamo osservati. *Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente. *Non ho mai permesso che l'istruzione interferisse con la mia educazione. *Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo. *Non sapevano che fosse impossibile, allora l'hanno fatto *Per cogliere tutto il [[valore]] della [[gioia]] devi avere qualcuno con cui condividerla. *Prima raccogli i fatti, così in seguito potrai distorcerli come ti pare. *Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla. *Quando hai un [[dubbio]] racconta la [[verità]]. *Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare. *Scelgo il [[paradiso]] per il clima e l'[[inferno]] per la compagnia. :Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia. *Se ci rammentiamo della nostra comune follia, i misteri scompaiono e la vita riceve una giustificazione. *Se una [[donna]] si guarda spesso allo specchio, può darsi che non sia tanto un segno di vanità, quanto di coraggio. *Se uno è incapace d'ingannare se stesso è probabile che sia incapace d'ingannare gli altri. *Sforzandoci, possiamo facilmente imparare a sopportare le avversità – soprattutto, quelle di un altro. *Specialista è colui che sa sempre di più di cose che valgono sempre di meno, fino a sapere tutto di niente. *Trovo da idioti scrivere sette o otto mesi su un romanzo quando in ogni libreria, per due dollari, si può comprarne uno. *Tutte le scoperte della [[medicina]] si possono ricondurre alla breve formula: l'acqua bevuta moderatamente, non è nociva. *Tutto ciò che serve per avere successo nella vita sono ignoranza e fiducia in se stessi. *Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio. *Un bimbo sporco, con un naso trascurato, non può in [[coscienza]] essere considerato una cosa bella. *Un [[classico]] è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto ma che nessuno vuole leggere. *Un [[uomo]] che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere. *Un uomo con una nuova [[idea]] non è tranquillo finché non la realizza. *Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. == Attribuite == è possibile che anche la frase "it's not the size of the dog in the fight... it's the size of the fight in the dog" sia attribuita a lui, ma in verità sia di qualcun altro? Ho visto adesso un video in cui viene attribuita a lui. --[[Utente:Kurtanglewwe1996|Kurtanglewwe1996]] ([[Discussioni utente:Kurtanglewwe1996|scrivimi]]) 12:05, 23 gen 2015 (CET) 4jimirl1gg0xtwz75sdbn35t6of3cnu 1218817 1218809 2022-07-24T21:43:16Z Dread83 47 -1, fonte wikitext text/x-wiki {{Sfid}} Propongo di modificare questa citazione:<br> <i>Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> E' una traduzione parziale e forse troppo letterale della versione inglese:<br> <i>I have no race prejudices nor caste prejudices nor creed prejudices. All I care to know is that a man is a human being, and that is enough for me; he can't be any worse.</i><br> <br> Il senso della versione inglese è che l'opinione negativa che l'autore ha della razza umana, lo porta ad avere un'opinione negativa di ogni singolo individuo, senza bisogno di indagare le sue qualitá o i suoi difetti.<br> Nella versione italiana questa ironia non traspare. Sembra che l'autore stia semplicemente dando un giudizio negativo della razza umana.<br> <br> Per rendere meglio il senso della frase scriverei:<br> <i>Io non ho pregiudizi di razza, di casta o di religione. Tutto quel che m'importa sapere di un uomo è che sia un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> <br> Per la cronaca, una versione meno fedele che gira su Internet recita:<br> <i>Io non domando a che razza appartiene un uomo, basta che sia un essere umano, nessuno puo' essere qualcosa di peggio</i><br> Per me ok. [[Utente:Frieda|Frieda]] ([[Discussioni utente:Frieda|dillo a Ubi]]) 20:17, 3 Gen 2006 (UTC) Certo che con la traduzione che ho proposto va quasi a sovrapporsi a quest'altra versione già ospitata: ''Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. (da L'uomo che corruppe Hadleyburg)'' --[[Utente:Gandalfm|Gandalfm]] 21:44, 27 Feb 2006 (UTC) ==Senza fonte== *Agite secondo [[giustizia]]. Sorprenderete alcuni, e stupirete tutti gli altri. (da ''Aforismi'') *Sarei potuto diventare un soldato se avessi aspettato: sapevo più cose sulla ritirata di quante ne sapesse il tizio che l'ha inventata. *C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo. *"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". *Che strano, tutti parlano del [[tempo]] ma nessuno fa niente per cambiarlo. *Ci sono molti buoni sistemi per proteggersi dalle tentazioni, ma il migliore è la codardia. *Ci sono molti capri espiatori per i nostri [[peccato (religione)|peccati]], ma il più popolare è la [[Provvidenza]]. *Ci sono simpatiche le persone che dicono francamente quello che pensano, a condizione che pensino lo stesso di noi. *Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo. *È nobile essere buoni, ma è più nobile insegnare agli altri ad essere buoni... ed è meno faticoso. *Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica. *Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso. *Il [[lavoro]] consiste in qualsiasi cosa il corpo sia obbligato a fare... Giocare consiste in qualsiasi cosa che il corpo non sia obbligato a fare. *Il letto è il posto più pericoloso del mondo: vi muore l'80% della gente. *Il miglior modo per stare allegri è cercare di rallegrare qualcun altro. *Il primo [[dovere]] di un uomo è verso la sua coscienza e il suo onore. (citato nel film ''The Avenger'') *Il solo modo per mantenerti in buona [[salute]] è mangiare quello che non vuoi, bere quello che non ti piace, e fare quello che preferiresti non fare. *Il valore dei libri varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo serve per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro rilegato in pergamena è un'ottima arma per scacciare gatti molesti; un atlante dai grandi fogli è quanto di meglio si possa desiderare per accomodare vetri rotti. *I miei libri sono come l'acqua, quelli dei grandi talenti sono vino. Tutti bevono acqua. *In [[paradiso]] la sola cosa che manca è la compagnia. *L'[[educazione]] è la difesa organizzata degli adulti contro la gioventù. *L'unica cosa che non va nella razza umana è la maledetta razza umana. *L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco. *La [[civiltà]] è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità. *La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando. *La cronaca della mia [[morte]] era una vera e propria esagerazione. *La familiarità genera il disprezzo... e i bambini. *La maggior parte degli scrittori considera la verità il bene più prezioso, perciò ne fa l'uso più parco possibile. *Mai rimandare a domani ciò che puoi fare benissimo dopodomani. *Nessuno è tanto volgare quanto le persone estremamente sofisticate. *Non conosco un solo prodotto straniero che entri in questo paese senza pagar dazio, tranne le risposte alle preghiere. *Non dovremmo mai agire male quando siamo osservati. *Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente. *Non ho mai permesso che l'istruzione interferisse con la mia educazione. *Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo. *Non sapevano che fosse impossibile, allora l'hanno fatto *Per cogliere tutto il [[valore]] della [[gioia]] devi avere qualcuno con cui condividerla. *Prima raccogli i fatti, così in seguito potrai distorcerli come ti pare. *Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla. *Quando hai un [[dubbio]] racconta la [[verità]]. *Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare. *Scelgo il [[paradiso]] per il clima e l'[[inferno]] per la compagnia. :Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia. *Se ci rammentiamo della nostra comune follia, i misteri scompaiono e la vita riceve una giustificazione. *Se una [[donna]] si guarda spesso allo specchio, può darsi che non sia tanto un segno di vanità, quanto di coraggio. *Se uno è incapace d'ingannare se stesso è probabile che sia incapace d'ingannare gli altri. *Sforzandoci, possiamo facilmente imparare a sopportare le avversità – soprattutto, quelle di un altro. *Specialista è colui che sa sempre di più di cose che valgono sempre di meno, fino a sapere tutto di niente. *Trovo da idioti scrivere sette o otto mesi su un romanzo quando in ogni libreria, per due dollari, si può comprarne uno. *Tutte le scoperte della [[medicina]] si possono ricondurre alla breve formula: l'acqua bevuta moderatamente, non è nociva. *Tutto ciò che serve per avere successo nella vita sono ignoranza e fiducia in se stessi. *Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio. *Un bimbo sporco, con un naso trascurato, non può in [[coscienza]] essere considerato una cosa bella. *Un [[classico]] è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto ma che nessuno vuole leggere. *Un [[uomo]] che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere. *Un uomo con una nuova [[idea]] non è tranquillo finché non la realizza. *Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. == Attribuite == è possibile che anche la frase "it's not the size of the dog in the fight... it's the size of the fight in the dog" sia attribuita a lui, ma in verità sia di qualcun altro? Ho visto adesso un video in cui viene attribuita a lui. --[[Utente:Kurtanglewwe1996|Kurtanglewwe1996]] ([[Discussioni utente:Kurtanglewwe1996|scrivimi]]) 12:05, 23 gen 2015 (CET) bed38egrbaaj7guiuetxr01fkzt22h4 1218820 1218817 2022-07-24T21:58:36Z Dread83 47 -1, fonte wikitext text/x-wiki {{Sfid}} Propongo di modificare questa citazione:<br> <i>Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> E' una traduzione parziale e forse troppo letterale della versione inglese:<br> <i>I have no race prejudices nor caste prejudices nor creed prejudices. All I care to know is that a man is a human being, and that is enough for me; he can't be any worse.</i><br> <br> Il senso della versione inglese è che l'opinione negativa che l'autore ha della razza umana, lo porta ad avere un'opinione negativa di ogni singolo individuo, senza bisogno di indagare le sue qualitá o i suoi difetti.<br> Nella versione italiana questa ironia non traspare. Sembra che l'autore stia semplicemente dando un giudizio negativo della razza umana.<br> <br> Per rendere meglio il senso della frase scriverei:<br> <i>Io non ho pregiudizi di razza, di casta o di religione. Tutto quel che m'importa sapere di un uomo è che sia un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio.</i><br> <br> Per la cronaca, una versione meno fedele che gira su Internet recita:<br> <i>Io non domando a che razza appartiene un uomo, basta che sia un essere umano, nessuno puo' essere qualcosa di peggio</i><br> Per me ok. [[Utente:Frieda|Frieda]] ([[Discussioni utente:Frieda|dillo a Ubi]]) 20:17, 3 Gen 2006 (UTC) Certo che con la traduzione che ho proposto va quasi a sovrapporsi a quest'altra versione già ospitata: ''Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. (da L'uomo che corruppe Hadleyburg)'' --[[Utente:Gandalfm|Gandalfm]] 21:44, 27 Feb 2006 (UTC) ==Senza fonte== *Agite secondo [[giustizia]]. Sorprenderete alcuni, e stupirete tutti gli altri. (da ''Aforismi'') *Sarei potuto diventare un soldato se avessi aspettato: sapevo più cose sulla ritirata di quante ne sapesse il tizio che l'ha inventata. *C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo. *"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". *Che strano, tutti parlano del [[tempo]] ma nessuno fa niente per cambiarlo. *Ci sono molti buoni sistemi per proteggersi dalle tentazioni, ma il migliore è la codardia. *Ci sono molti capri espiatori per i nostri [[peccato (religione)|peccati]], ma il più popolare è la [[Provvidenza]]. *Ci sono simpatiche le persone che dicono francamente quello che pensano, a condizione che pensino lo stesso di noi. *Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo. *È nobile essere buoni, ma è più nobile insegnare agli altri ad essere buoni... ed è meno faticoso. *Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica. *Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso. *Il [[lavoro]] consiste in qualsiasi cosa il corpo sia obbligato a fare... Giocare consiste in qualsiasi cosa che il corpo non sia obbligato a fare. *Il letto è il posto più pericoloso del mondo: vi muore l'80% della gente. *Il miglior modo per stare allegri è cercare di rallegrare qualcun altro. *Il primo [[dovere]] di un uomo è verso la sua coscienza e il suo onore. (citato nel film ''The Avenger'') *Il solo modo per mantenerti in buona [[salute]] è mangiare quello che non vuoi, bere quello che non ti piace, e fare quello che preferiresti non fare. *Il valore dei libri varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo serve per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro rilegato in pergamena è un'ottima arma per scacciare gatti molesti; un atlante dai grandi fogli è quanto di meglio si possa desiderare per accomodare vetri rotti. *In [[paradiso]] la sola cosa che manca è la compagnia. *L'[[educazione]] è la difesa organizzata degli adulti contro la gioventù. *L'unica cosa che non va nella razza umana è la maledetta razza umana. *L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco. *La [[civiltà]] è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità. *La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando. *La cronaca della mia [[morte]] era una vera e propria esagerazione. *La familiarità genera il disprezzo... e i bambini. *La maggior parte degli scrittori considera la verità il bene più prezioso, perciò ne fa l'uso più parco possibile. *Mai rimandare a domani ciò che puoi fare benissimo dopodomani. *Nessuno è tanto volgare quanto le persone estremamente sofisticate. *Non conosco un solo prodotto straniero che entri in questo paese senza pagar dazio, tranne le risposte alle preghiere. *Non dovremmo mai agire male quando siamo osservati. *Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente. *Non ho mai permesso che l'istruzione interferisse con la mia educazione. *Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo. *Non sapevano che fosse impossibile, allora l'hanno fatto *Per cogliere tutto il [[valore]] della [[gioia]] devi avere qualcuno con cui condividerla. *Prima raccogli i fatti, così in seguito potrai distorcerli come ti pare. *Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla. *Quando hai un [[dubbio]] racconta la [[verità]]. *Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare. *Scelgo il [[paradiso]] per il clima e l'[[inferno]] per la compagnia. :Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia. *Se ci rammentiamo della nostra comune follia, i misteri scompaiono e la vita riceve una giustificazione. *Se una [[donna]] si guarda spesso allo specchio, può darsi che non sia tanto un segno di vanità, quanto di coraggio. *Se uno è incapace d'ingannare se stesso è probabile che sia incapace d'ingannare gli altri. *Sforzandoci, possiamo facilmente imparare a sopportare le avversità – soprattutto, quelle di un altro. *Specialista è colui che sa sempre di più di cose che valgono sempre di meno, fino a sapere tutto di niente. *Trovo da idioti scrivere sette o otto mesi su un romanzo quando in ogni libreria, per due dollari, si può comprarne uno. *Tutte le scoperte della [[medicina]] si possono ricondurre alla breve formula: l'acqua bevuta moderatamente, non è nociva. *Tutto ciò che serve per avere successo nella vita sono ignoranza e fiducia in se stessi. *Tutto quel che m'importa sapere è che un uomo è un essere umano: questo mi basta... non potrebbe essere niente di peggio. *Un bimbo sporco, con un naso trascurato, non può in [[coscienza]] essere considerato una cosa bella. *Un [[classico]] è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto ma che nessuno vuole leggere. *Un [[uomo]] che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere. *Un uomo con una nuova [[idea]] non è tranquillo finché non la realizza. *Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. == Attribuite == è possibile che anche la frase "it's not the size of the dog in the fight... it's the size of the fight in the dog" sia attribuita a lui, ma in verità sia di qualcun altro? Ho visto adesso un video in cui viene attribuita a lui. --[[Utente:Kurtanglewwe1996|Kurtanglewwe1996]] ([[Discussioni utente:Kurtanglewwe1996|scrivimi]]) 12:05, 23 gen 2015 (CET) 7pte1t3q8g5sbkq0u394z5865btywr6 Giuseppe Marotta (scrittore) 0 6649 1218825 1218464 2022-07-24T23:11:35Z Sun-crops 10277 /* Citazioni */ wlinks wikitext text/x-wiki [[File:Giuseppe Marotta 1947.jpg|thumb|Giuseppe Marotta, 1947]] {{indicedx}} '''Giuseppe Marotta''' (1902 – 1963), scrittore e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Giuseppe Marotta== *Dunque non userò, per [[La dolce vita]], espressioni come "ritratto di una società e di un periodo", o come "potente affresco", delle quali tanti avidi collezionisti di frasi fatte, individui che non hanno addosso un pelo che gli appartenga, hanno immediatamente abusato. No. Dico semplicemente che La dolce vita è un poema cinematografico, suddiviso in canti e strofe.<ref>Da ''Un fraterno evviva all'amara via Veneto di Fellini''; in ''Al cinema non fa freddo'', a cura di G. Amelio, postfazione di G. Fofi, Cava de' Tirreni, Avagliano, 1992, pp. 79-80.</ref> *Ma io recensisco film o colleziono nemici?<ref name=anedd>Citato in Fernando Palazzi, ''Dizionario degli aneddoti'', Baldini Castoldi Dalai, 2000.</ref> *Ne ho visti morire tanti, e se nessuno torna vuol dire che non ci si trovano male.<ref name=anedd/> *Oggi pure i ciechi vedono che la [[dittatura]] è l'esito di una cattiva [[democrazia]], mentre la democrazia è l'esito di una cattiva dittatura.<ref>Da ''Visti e perduti'', Bompiani.</ref> *Ogni padrone, piccolo o grosso, ha sempre l'aria di pensare che lui non ha fatto il sole perché i salariati ne usufruiscano senza pagarlo.<ref>Da ''A Milano non fa freddo'', Bompiani, 1949.</ref> ==''Dieci racconti''== *Gli scettici osservino, prego, l'Arco di Sant'Eligio in qualsiasi fotografia o nel vecchio dipinto di Vincenzo Migliaro: quelle pietre assorte, rozze e magiche insieme come il bastimento nella bottiglia; i negozietti di panni e di ferraglia, di sugheri e di cordami, di crusca e di carrube intorno all'erma su cui ride e piange la deturpatissima testa greca, l'enigmatica e remota scultura detta dalla plebe "donna Marianna, capa di Napoli"; un pianino automatico scantona e un gobbo s'inoltra gesticolando come se incarnasse l'ultima vibrazione di quella storta musica; insomma dove, se non a Sant'Eligio, nulla succede ma succede tutto, specialmente l'impossibile? (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 216) *[...] Figurella per esempio era [[sensale]] {{sic|e come}}. In che diavolo non si immischiava, cioè, questo giovane rosso di pelo, altissimo, lentigginoso, puntuto e vagamente arcaico, forse derivato da qualche lontanissimo armigero svevo? Egli impartiva la sua mediazione ad ogni cosa, valendosi del primordiale sistema di trovarsi comunque, fin dall'inizio o all'ultimo istante, gradito o tollerato, negletto o riconosciuto, fra l'origine e il destino delle cose. Il suo lavoro indubitabile era nell'aria, pulviscolo di mansioni rivelato dal raggio di qualche idea felice, subitanea. Un ragazzo corre verso il portoncino dell'ostetrica? Don Arturo lo trattiene, s'informa, bussa e parla per lui: domani, femmina o maschio, l'otto per cento a don Arturo non glielo toglierà nessuno. Passano botti piene e carri funebri vuoti, mansueti o stizziti discorsi, fiori, frutti, sorrisi, lacrime, conoscenti, forestieri, teste rotte, {{sic|calcina}}, travi, guardie, pompieri, asini, galline o finanche i Sacramenti sotto la stola del compunto sacerdote, i cui piedi non toccano terra e le cui occhiate sono basse e fremono come l'erba? Don Arturo li segue, domanda o intuisce, si trasforma lentamente, insensibilmente, in un'equa e opportuna mediazione. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', pp. 216-217) *{{NDR|Il}} mesto orologio di Sant'Eligio – il quale è gotico, ha dunque una serietà indiscutibile, una mutria di secolare galantuomo tedesco [...]. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 220) *La [[Riviera di Chiaia]] bruciava. [[Festa di Piedigrotta|Piedigrotta]] è anche questo, una furia di luci. "Bancarelle", trespoli, carretti, finestre, chioschi, negozi, palchi delle orchestrine vi fissano con gli occhi roventi e spalancati dei matti. Non esagero, la notte del sette è un interrogatorio di terzo grado, coi riflettori puntati in faccia e una stridula voce che ripete: «Sei contento, ammettilo, ti diverti!»; è una deliziosa tortura per farci confessare che non avremo, domani, cielo da vedere e terra da camminare. Pazienza! Salute a noi! (da ''La notte del sette'', p. 227) *La mia città fu, ed è, e sarà in ogni epoca, un libro di tutte le favole. Che cosa non vi producono amore e odio, saggezza e follia, candore e astuzia, verità e menzogna, "guapparia" e soldi? (da ''Il califfo Esposito'', p. 236) ==''Gli alunni del sole''== *[...] piazza Carlo III, te li ricordi i lunghi pomeriggi che trascorremmo in un'aiuola sotto la montagna dell'[[Albergo dei Poveri]]?, non lungi dalla cesta, dal tavolino e dai coltelli del venditore delle prime angurie? Ti scegliemmo spesso perché, immensa com'eri, deridevi l'orologio dell'Ospizio e non sembravi più abitata del cielo sul nostro capo; i reggimenti che tornavano dal vicino Campo di Marte, anzi, ti rendevano maggiormente solitaria. Il gigantesco edificio traboccante di sventurati, all'ombra del quale ce ne stavamo, io lo considero un errore del buon re [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]]. Era preferibile, invece, ridurne alquanto le dimensioni e collocarvi gli abbienti; così nell'intera Napoli si sarebbe adagiato e sgranchito il solo popolino: una tettoia che la ricoprisse tutta, una adeguata insegna, e il vero Albergo dei poveri, Maestà, sarebbe stato quello. (da ''Venere punita'', pp. 55-56) *{{NDR|Don Federico Sòrice a Don Salvatore Cadamartori}} «Gli esattissimi risultati di [[Venere (divinità)|Venere]], per chi la guardava e per chi la otteneva, erano infallibilmente questi... un'estrema delizia ma pure un dolore, una tristezza, come quando per la troppa gioia si scostano i numeri della quaterna che avete vinto, e compare una bella paralisi cardiaca. Egregio don Salvatore, la massima dolcezza è simultaneamente amara come il fiele... chiunque odorava, non so perché, nell'irresistibile profumo di Venere, il tanfo della propria morte... E così, dato che nessuno si decideva, la proposta di matrimonio alla Dèa gliela fece Vulcano».<br>«Chi, il [[Vesuvio]]?»{{sic|.}}<br>«Una specie, don Salvatore.» (da ''Venere punita'', p. 59) *«Io non mi spiego perché si debbano piantare, cogliere, tenere in acqua e sale ma principalmente vendere questi [[Lupino bianco|lupini]]» esclamò don Antonio Pagliarulo. «Che sostanza, che gusto hanno?»{{sic|.}}<br>Il fruttivendolo Cadamartori:<br>«Appunto perciò ne mangiamo quintali. Vi mettete in bocca un lupino e masticandolo aspettate... non sentendo niente lo inghiottite e ne pigliate un altro, continuamente un altro finché ne rimangono. Siete all'eterna ricerca del sapore, ho parlato chiaro?... È una fissazione, un puntiglio».<br>Il ciabattino {{sic|Debbiase}}:<br>«Come l'esistenza nostra, Don Antonio, tale e quale. Finisce una giornata insulsa, un lupino di ventiquattro ore, e voi già vi precipitate col pensiero sull'indomani, già vi illudete che i successivi lupini saranno diversi, fragole travestite, caramelle e gianduia, chi lo sa!»{{sic|.}}<br>Don Federico {{sic|Sòrice}}:<br>«Il paragone regge, mi associo: e per ammorbidire e condire ogni quotidiano lupino, abbiamo fin dalla nascita l'occorrente Serino di lacrime». (da ''Venere liberata'', pp. 63-64) *Man mano si addormentarono tutti, rammento; io e Vincenzino Aurispa mangiammo, fantasticando sui palpiti dell'inquieto lumino, i residui [[Fico|fichi]]. Erano piccoli e appassiti, dolcissimi: i soli frutti capaci di memoria, i soli frutti che non abbiano dimenticato né Adamo né il muro di cinta del remoto [[Giardino dell'Eden|Giardino]]. (da ''Venere liberata'', p. 69) *[...] don Salvatore Cadamartori taglia corto facendo arrivare, con un cenno, quattro piattini di "[[Cannolicchio|cannolicchi]]" dalla banchina. Si tratta di un mollusco e insieme della cannuccia per gustarlo raffinatamente: squisiti umori in un delicato e venato astuccio color nuvola, in una sigaretta di mare; succhiamo l'orizzonte che freme tra il [[Vesuvio]] e le isole, dai "cannolicchi" [...]. (da ''Scogli, vele, apparizioni'', p. 75) *[...] la quiete della controra ingentiliva il vicolo, dorato qua e là come se una processione vi avesse deposto baldacchini stendardi flabelli candelieri e se ne fosse andata frettolosamente a dormire. In certe stagioni e in certe ore Napoli si trasfigura; perde consistenza e profondità, o meglio assume la profondità remota e immaginaria dei quadri... se vi occorrono balconcini che sembrano disegnati su un fazzoletto di seta, o embrici sfioccanti nel roseo vapore che li avvolge, eccoli [...]. (da ''Non era ancora nato e già rubava'', pp. 79-80) *[...] don Febo? Che era il dio del sole e delle zingare, di ogni strega sibillina, ve ne informai quando parlammo di Mercurio, di Vulcano, eccetera. Come divinità fu di prim'ordine... e a [[Napoli]] che abbiamo un continuo mezzogiorno pure nei cassetti del comò, don [[Apollo]] nostro dovremmo venerarlo eternamente! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Febo, anice e bengala'', p. 105) *Un dio simile, fratello carnale di Giove, chi lo frena se si arrabbia? Pescicani, balene... ma erano cuccioli, erano trastulli, "pazzielle" di [[Nettuno (divinità)|Nettuno]]! Volendo, lui poteva gettarvi addosso un Atlantico o una Spagna... frantumare qualche razza intera... ma essendo buono se ne asteneva. Desiderava la tranquillità perché gli piacevano molto le femmine... avete notato, a proposito, che raramente i {{sic|donnaiuoli}} sono cattivi? {{sic|l}}'amore acquieta, stanca, e quando uno è debole dà ragione a tutti. Basta, conoscete i [[Faraglioni di Capri]]? Sono le corna di Anfitrite, la povera moglie di Nettuno! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Fantasmi nel braciere'', p. 113) *Quella non fu esclusivamente un'arca di scienza, fu pure la Dèa della guerra intelligente. Prima di lei, greci e romani combattevano, sì, ma come bruti, come facchini: da Minerva impararono le astuzie, gli agguati, gli accerchiamenti... donna [[Atena]] fu peggio di [[Paul von Hindenburg|Hindenburg]]... si può dire che solo quando arrivò lei gli eserciti cominciarono veramente a morire per la Patria! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Nascita di Minerva ai «Pellegrini»'', p. 132) *[...] Napoli è una bara di madreperla con quattro corde e una tastiera; affermo sul mio onore, toccandomi il petto come la statua di Gioacchino Murat nella nicchia di piazza San Ferdinando, che Napoli è un mandolino dal quale si affaccia continuamente uno scheletro. Ebbene, salute a noi; strizziamo l'occhio a questo buffo sosia di ognuno, a queste anonime ossa trasformatesi in radici di canzonette [...]. (da ''Oggi succede tutto'', p. 154) *Qui è [[Castel sant'Elmo|Sant'Elmo]], diafano, aereo: un castello, non nego, ma dipinto su un aquilone. (da ''Oggi succede tutto'', p. 157) *Puntiamo sul Capo, radendo sabbia e tufo. Gli incontri, gli amori, gli alterchi dell'azzurro e del verde ci attirano, quasi ne udiamo il tramestio, le voci. Ecco lo Scoglio di Frisio, ed ecco San Pietro a due Frati; ecco Villa d'Abro, Villa Gallotti, Villa Rosebery, [[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]], il Palazzo degli Spiriti, la Grotta dei Tuoni alla Gaiola; giriamo la punta e qui ci sovrastano i ruderi della Scuola di Virgilio; da Trentaremi ci affacciamo sul Golfo di Pozzuoli, dove fra non molto il sole ci abbandonerà per correre a spegnersi nel Fusaro o in un antro di [[Cuma]], ne sapete niente voi? A prora non ci manca una "lampara", se è per questo; riapproderemo a [[Borgo Santa Lucia|Santa Lucia]] di notte, o all'alba, ma vogliamo accertare se le Esperidi sono bionde o brune, che sostanza e che colore hanno i loro volti enigmatici e i loro capelli.<br>Don Federico Sòrice, con la gialla fronte in mano, abbagliato e rapito:<br>{{sic|«Fermiamoci}}... Ah, Napoli bella, tozzo di pane mio, estrema unzione mia!»{{sic|.}}<br>Perché no? Un definitivo boccone di "{{sic|tòrtano}}" e, per inalterabile vestito, quattro sassi di Coroglio. (da ''Le figlie del tramonto a Marechiaro'', pp. 164-165) ==''Gli alunni del tempo''== ===[[Incipit]]=== Nella via del [[Pallonetto di Santa Lucia]] trovate qualunque cosa, tranne che un giornalaio. Perché? Non fateci ridere con queste domande. In primo luogo onorateci, favorite, allungateci un'occhiata gentile, come se foste un barone di passaggio, o addirittura il sindaco [[Achille Lauro|Lauro]]. Ecco qua: la nostra via del Pallonetto è a "gradoni", sale con l'affanno da Santa Lucia a Monte di Dio, sale con tre quarti di lingua in gola da un "basso" a un palazzetto e da un palazzetto a un "basso", fino all'odore (sempre sia lodato) di lire e di signori della città alta. Mi spiego? Alla conformazione del suolo, aggiungete l'affollamento. Chi non è nato senza gomiti, al Pallonetto, li ha nei fianchi del prossimo; e, d'inverno specialmente, ce li lascia. È chiaro? ===Citazioni=== *Giurateci: se la Vergine potesse arricchirci, lo farebbe; ma si vede che il Padre e il Figlio la tengono a stecchetto. (da ''È civile, è cristiano, il denaro?'', p. 20) *A noi toglieteci dallo stomaco il tam tam selvaggio dell'appetito, e subito ci fabbrichiamo una garitta di paradiso in qualunque inferno. (da ''Come lavoratore si presenta'', p. 23) *Dunque la professione attuale di mio figlio è che nelle strade nobili s'avvicina piangendo ai signori e dice: "Ho rotto le tazze... il padrone mi licenzia se non le pago... Aiutatemi". ('''Don Fulvio Cardillo''', da ''Come lavoratore si presenta'', pp. 25-26) *Abbiamo voglia di esclamare: "Bentornato, Pallonetto di Santa Lucia... dove eri fuggito, all'estero?" E infatti le prime giornate limpide ci restituiscono il genuino Pallonetto: vecchio, sì, mangiato dai secoli, rotto nelle giunture dalle mazzate di ogni specie di vento, corroso dalle tarme della salsedine, ma abitato da un sole marino, trionfale, che benda con garze di pulviscolo intinte nell'argento e nell'oro di Mida, le sue ferite. Ah gente, che sollievo; in ognuno di noi s'è acceso un forno di allegria. (da ''Popolo, come stai, ti serve niente?'', p. 87) *Vieni Giugno, vieni Giugno, e Giugno è venuto. Come s'allargano: diventano saloni, ecco qua, i nostri avari "[[Basso (Napoli)|bassi]]", ora che abitiamo nella strada. È una famiglia sola, in giugno, il Pallonetto di Santa Lucia. Dove ripara, don Attilio Sgueglia, reti di letti? Nella via. Dove espone tegami, bacinelle e orinalucci, don Cosimo Pellecchia? Nella via. Dove spolvera macchine da cucire e grammofoni, biciclette e quadri ("pegni" insomma) il titolare dell'Agenzia di Pegni Fulgenzi? Nella via. Dove ha messo, il carbonaio Quintieri, le sue bombole di gas liquido? Nella via. Giugno sviscera il Pallonetto, è una radiografia di questi vecchi muri e di questa vecchia gente. Approfittatene. Diagnosticate. Abbiamo qualche numero, secondo voi, per la buffa lotteria della vita? O ci conviene scendere a Castel dell'Ovo e affogarci tenendoci per mano e cantando: "Giro giro tondo, cavallo imperotondo"? Giudicate voi. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 103) *Don Vito Cacace appunto zucchine ha mangiato, alla "scapece". Ne avete un'idea? Le fette sottili e rotonde (simili a grosse monete) di zucchine, vengono prima offerte al sole, che in un paio di ore le asciuga e le irradia; poi friggono in teglia; poi con aglio tritato e foglioline di menta, riposano, fortificandosi, in un bagnetto d'aceto. Vergine dell'Aiuto! Assaporiamo, nelle [[Zucchine alla scapece|zucchine alla "scapece"]], gli umori faziosi degli orti di Secondigliano, i raggi ultravioletti dei quali ogni fetta (voltata e rivoltata) s'imbevve, l'olio di Bitonto, il ferro della teglia, l'arguzia dell'aglio, il profumo di canzonetta della menta, l'aceto che è vino gobbo e pazzo e sfottente come i giullari... uh mamma mia bella [...]. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 104) *Ḕ sceso da Pizzofalcone don Saverio Scippo, il [[Cibo di strada|friggitore ambulante]] di riso, di patate, di [[baccalà]], di fiori di zucchine infarinati. Piazza in un angolo fornello, teglia, canestro, e agisce. Non decanta la sua merce: il fumo grasso e nero dell'olio furibondo porta notizie impellenti di don Saverio in tutte le case del Pallonetto. Risorge di colpo, in ognuno, l'appetito dell'infanzia; vecchi e bambini, a causa della frittura dello Scippo, che li fruga con i suoi odori equivalenti ad un mazzo di grimaldelli, diventano coetanei. (da ''In origine l'uomo stava sugli alberi e si grattava'', p. 148) *[[Pioggia|Piove]] fino fino, è la prima acqua d'autunno sulla città; è una ragnatela di freschezza, è un liquido ricamo al tombolo fra casa e casa. Il Pallonetto, che bellezza, sembra una lucida e umida bottega di venditore di baccalà. Sapete? Quei marmi, quelle vaschette, quegli spruzzi lievi come aghi (un lungo pettegolezzo di gocce) e il roseo baccalà di Norvegia che si gonfia, si dilata, rivive. (da ''Avremo la famosa Apocalisse'', p. 151) *Eh, caro don Fulvio, potrei non essere nipote di mio nonno? Io Brigida la scelsi qua, nel mio quartiere nativo, una ragazza della condizione mia, che aveva scritto in fronte, come Vito Cacace: "Sono del Pallonetto e mangio, bevo e rido quando capita." ('''Don Vito Cacace''', da ''Eccoti le nozze cattoliche, ma un po' fredde'', p. 163) *Oggi sul Pallonetto abbiamo [[Nuvola|nuvole]] di prim'ordine, eccezionali, spettacolari. Ma guardatele. Che tinte, che misure, che potenza. Vanno dal {{sic|bianco-panna}} al viola di contusione, giù fino al nero sfrangiato di uno scialle da vedova. Sono aguzzi faraglioni e lunghe scogliere di fumo pieni di rabbia: vanno, vengono, si urtano, si avvinghiano e si respingono; è un amore ed è un odio, non vogliono (come le persone, d'altronde) né separarsi né fondersi. [[Ottobre]] {{sic|spàssati}}. Farai un cenno e zac, saranno tonnellate d'acqua; o invece spazzerai con un soffio la tovaglia dalle miche, e riavremo il sole. Chi nasce quadro non muore tondo: sei la fedele copia di {{sic|Marzo}} e tanto basta. (da ''Il subcosciente non ha freni, è scostumato'', p. 167) *Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale. (da ''No, no, Sua Santità non mi doveva lasciare'', pp. 176-177) *{{NDR|Un memorabile [[pernacchia|{{sic|pernacchio}}]]}} Ha una forza e una classe wagneriane; è favoloso, nibelungico, trasfigurante [...]. (da ''Non siamo del parere, egregio amico'', p. 189) *Il mondo è mondo, signori miei, la gente è gente. In buona fede o in mala fede, noi sosteniamo questo o quel regime. Senonché, ogni regime nuovo è un abito nuovo: ma dentro c'è l'antico individuo, come Domineddio lo fece e come il demonio lo prese in consegna... amen. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196) *Il popolo, in ogni luogo, ha soltanto verità e libertà a gocce, come i veleni curativi. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196) *Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il [[Vesuvio]], le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 201) *Laggiù, intorno al Castel dell'Ovo, l'acqua è riccia, spumosa, come lo sciampagna. Abbiamo voglia di [[vino]], appunto; dicembre senza vino è un carcere a sbarre doppie, rinforzato di secondini, insopportabile. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 204) *Ne avete un'idea, se è lecito, dei "[[friarielli]]"? Non vanno bolliti, ma cotti al vivo nei propri umori e nell'olio, come i polipi di scoglio. Sono di zucchero e d'aloe, sono di una tale amarezza e dolcezza congiunte (nel velluto, nel conforto dell'olio di Bitonto) che la pagnotta nella quale, abbreviata la mollica, vanno situati a regola d'arte, se ne commuove fino all'ultima crosticina. (da ''E là c'è una dattilografa più scollata della fortuna'', p. 231) ==''L'oro di Napoli''== ===[[Incipit]]=== Nel maggio del 1943, in una sua lettera da Napoli, mia sorella Ada fra l'altro mi scriveva: "Ti ricordi Don Ignazio? S'era ridotto a vivere in un basso a Mergellina. L'ultimo bombardamento gli ha spazzato via tutto. Figurati che nella fretta di scappare lasciò sul comodino perfino i denti finti. ===Citazioni=== *Napoli, io, certe pietre e certa gente: ecco quanto, forse, si troverà in questo libro. (prefazione) *''Napoli, panorama'' – È un panorama per modo di dire, incompleto, la striscia che va da Mergellina a Castel dell'Ovo con una curva in cui il mare si rifugia e dorme. Riconosco il viale Elena e via Caracciolo, mezza collina di Pizzofalcone, la Villa Comunale, il cielo bianco e adulto del primo pomeriggio. Qui, in agosto, l'aria odora di alberi e di carne giovane, non so, come se le foglie crescessero sul capo di un bambino; dall'altro lato le acque blu vi sgridano se cedete al piacere della terra, non esiste un colore più salato e ironico del loro. (pp. 79-80; 1955) *Avete malattie? Debiti, corna, pene di qualsiasi genere? Per carità, teneteveli. (p. 81) *Voglio bene, perché ci son nato, al mondo dei vicoli e della povera gente del mio paese. Di tutti i suoi mali sono depositario e amico, ne parlo perché li conosco, ne parlo con la speranza di giustificarli, di dimostrare che prima di risolversi in colpe i mali di Napoli sono soltanto dolore. Qui il castissimo cielo non è fratello di nessuno. (p. 149; 1955) *Il Santuario di Montevergine sorge sul monte Partenio nella feracissima Irpinia, sta come un'arca sul mare dei castagneti e delle selve che gli ribolle intorno. Forse l'antica Madonna a cui è dedicato scosta ogni tanto da sé come un'indocile onda di capelli, quella vegetazione irrompente: poi composta e soave ricomincia a specchiarsi nel suo Bambino, mentre i domenicani del convento vanno e vengono sulle bianche terrazze per escogitare la formula di una nuova preghiera o di un nuovo liquore. (Citato in Raffaele Giglio, ''Letteratura delle regioni d'Italia, Storia e testi, Campania'', Editrice La Scuola, Brescia, 1988, p. 330. ISBN 88-350-7971-3) *I «[[Quartieri di Napoli|Quartieri]]», a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i «Quartieri» per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. (p. 157; 1955) *Il [[matrimonio]] è come la morte, viene una volta sola. ==''Mal di Galleria''== ===[[Incipit]]=== Stavo immobile nel centro della Galleria, puntato là come la gamba ferma di un compasso, quando rividi la bionda. Attizzo il nodo della cravatta, mi abbottono la giacca sportiva (non vesto male), e con due balzi affianco la mia bella sconosciuta.<br>«Permette una parola?»<br>«No, se ne vada».<br>«La prego... Sia gentile... Dopo tutto quello che giovedì feci per lei, mi tratta così»<br>«Giovedì! Lei? Dunque fu lei?».<br>Usciamo dai rigagnoli di gente, io la guido in un angolo morto, ci fissiamo. Che ragazza, o meglio che donna. Quanto a me, potrei essere (trentanove anni, alto un metro e ottanta, bruno, asciutto e nervoso) il colonnello Townsend di qualunque Altezza Reale; e con la massima finezza e disinvoltura, bruciai le tappe. ===Citazioni=== *La [[Galleria Vittorio Emanuele II|Galleria]]? Scherziamo? Le appartengo e mi appartiene. È casa, è ufficio, è strada, è ombrello, è tutto per me. Ristoranti, caffè, bigliardi, farmacie, bagni, parrucchieri, lustrascarpe, donne formose ed eleganti, uomini vivaci, ombra d'estate e raggi infrarossi d'inverno. Io ci campo da re.<ref>Citato in [[Roberto Napoletano]], ''[https://st.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-01-17/la-libreria-bocca-marotta-e-sua-casa-galleria-105410.shtml?uuid=ACTictBC&refresh_ce=1 La libreria Bocca, Marotta e la «sua casa» in Galleria]'', ''ilsole24ore.com'', 17 gennaio 2016.</ref> *Un esimio [[Borseggio|ladro di portafogli]] ha contemporaneamente le due mani che ha e le due mani che finge di avere. (p. 14) *Il [[teatro]] è la chiesa delle bugie. (p. 24) *Mi rendo conto, oggi, solo oggi, che il destino, o chi è, permette i [[Ricchezza|ricchi]] ma li adopera come ingenui strumenti, li obbliga a non turbare l'ingiustizia e l'inimicizia universali. (p. 87) *La [[vedova]] sa tutto, dell'uomo, perché non l'ha visto unicamente vivere ma lo ha visto anche morire. Lo ha conseguito, lo ha detenuto e lo ha congedato. Ne ha un ritratto completo, esattissimo. (p. 174) *Una vedova, come un'attrice, è due volte donna; voi la circuite, ma ne rimane sempre una libera, disoccupata, agevole preda, secondo me, dei cattivi pensieri. (p. 179) ==''Racconti''== *Al ''monito di cristiana pietà ai posteri'', i fondatori delle [[Cimitero delle Fontanelle|catacombe delle Fontanelle]] impartirono caratteri vezzosi, allettanti, architettonici. Nelle vaste grotte, nei tortuosi cunicoli, essi edificarono altari, navate, colonne di ossa. Ma le unghie dei secoli produssero innumerevoli frane e guasti nella cattedrale sotterranea. È probabile che nel giorno del Giudizio, quando ognuno si accalcherà al guardaroba, ci sarà un po' di confusione, laggiù. Dio, fate che non prevalga, nel singolo, il concetto di arraffare alla cieca il meglio che c'è. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 299) *Forse non è vero che l'[[amore]] sia una vetta al sole; occorre forse scendere nell'amore, il supremo coraggio di {{sic|scendere scendere}} nell'oscurità più densa, come in fondo a un pozzo. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 300) *Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; [[Napoli]] è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate? (da ''Le apparizioni'', p. 303) *È una ''penna'', una piuma dichiaravano fremendo i nostri coetanei, mentre nelle sudicie manine loro, a titolo di saggio, concedevamo che frusciasse brevemente lo ''{{sic|[[strummolo|strùmmolo]]}}'' incantato degli zingari. Quel prodigio ci estraeva puliti puliti, fra la smorfia della bocca di ghisa della fontanina pubblica, e l'immondizia accatastata negli angoli, dei nostri cenci. L'impercettibile ronzio della trottola napoletana ha proprio la dolcezza con cui si srotolano veloci e quiete le reminiscenze in un cuore. (da ''Le apparizioni'', pp 305-306) ==''San Gennaro non dice mai no''== ===[[Incipit]]=== Sono contento, pensai, che mi capiti di andare a [[Napoli]] proprio in questi giorni, prima che finisca il mese di marzo.<br>In marzo a Napoli è una città bambina, con le violette in mano, che va a fare la sua prima comunione. Chiede indulgenza per i suoi peccatucci invernali – una incipriatura di neve il 29 dicembre, pioggia e vento nell'ultima settimana di gennaio, uno scivolone il 15 febbraio all'Arco Mirelli con frattura del femore eccetera –, mea culpa dice sfavillando in ogni vetro di finestra, riceve l'assoluzione, riceve come sacramento un sole purissimo, un sole particolare; e infine si alza, strizza l'occhio a una nuvoletta che è apparsa dietro il [[Vesuvio]], conta fino a sessanta. ===Citazioni=== *Toledo era invasa dai mendicanti, ne era pavimentata. Costoro inventavano Napoli con una forza vittorughiana. (p. 26) *Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola. (p. 29) *Non importava vendere molto o vendere poco o non vendere affatto: bastava che si tentasse di vendere. (p. 29-30) *Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare. (p. 42-43) *[[Salvatore Di Giacomo]] morirà solo quando Marechiaro (che ora ha una via intitolata al suo nome) e l'intera Napoli avranno cessato di esistere... (p. 61) *Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|[[Vesuvio]]}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni. (p. 99) *Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille. Questi poveracci descrivono orgogliosamente l'attività e i successi dell'eccezionale consanguineo, dicono: «E quello il commendatore ci è stretto cugino», solo per qualche consiglio o raccomandazione si permettono di disturbarlo, la verità è che si leverebbero il pane di bocca per accrescere il suo benessere. Così, o quasi, stanno le cose a Napoli tra il popolino e i Santi; ma sempre fede è, sempre amore. (p. 135) ==[[Incipit]] de ''Le milanesi''== Il dottor Ghislaghi dice: «Gliela faccio, non tema, l'iniezione. Ma cerchi di resistere un poco, signora Galò... bisogna ricorrere alla morfina quando proprio... quando proprio... eh signora, mi capisce, vero?»<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Citazioni su Giuseppe Marotta== *La pagina di Giuseppe Marotta ha sempre il sapore di una cosa non definita e non compiuta. Si muove ai limiti del bozzetto e del surreale. Possiede, infatti, del bozzetto il vigore concentrato sulla parola e l'illimitata possibilità di fare presagire vicende ancora da costruirsi come prende dal surreale certe evasioni e certe nostalgie che rasentano i regni della favola e del sogno. ([[Francesco Grisi]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Giuseppe Marotta, ''Dieci racconti'', in ''Gli alunni del sole'', Bompiani, Milano, 1966. *Giuseppe Marotta, ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967. *Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Rizzoli, BUR, 1987. *Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Bompiani, 1955. *Giuseppe Marotta, ''Mal di Galleria'', Bompiani, Milano 1958. *Giuseppe Marotta, ''Racconti'', in ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967. *Giuseppe Marotta, ''San Gennaro non dice mai no'', prefazione di [[Michele Prisco]], Avagliano Editore, 1995. ==Filmografia== *''[[Un ladro in paradiso]]'' (1952) *''[[Tempi nostri - Zibaldone n. 2]]'' (1954) ==Voci correlate== *[[Giuseppe Marotta jr.]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Gli alunni del tempo||}} {{Pedia|L'oro di Napoli||}} {{Pedia|Le milanesi||}} {{Pedia|Mal di Galleria||}} {{Pedia|San Gennaro non dice mai no||}} {{DEFAULTSORT:Marotta, Giuseppe}} [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 3hfvu9beqr7xwiboowz2tztmumi7h5s Follia 0 7011 1218706 1194046 2022-07-24T12:25:17Z Udiki 86035 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Bussiere Ophelia.jpg|thumb|upright=1.4|''Ofelia'' (G. Bussière, 1900 ca.)]] {{indicedx}} Citazioni sulla '''follia''' e la '''pazzia'''. ==Citazioni== *Abbastanza spesso la gente mi considera pazzo quando faccio un salto invece di un passo, proprio come se tutti i salti fossero sbagliati e mai portassero uno in nessun posto. ([[Ezra Pound]]) *Anche la follia merita i suoi applausi. ([[Alda Merini]]) *Bisogna avere un po' di follia, se non si vuole avere più stoltezza. ([[Michel de Montaigne]]) *Bisogna fare cose folli con la massima prudenza. ([[Michel Mohrt]]) *– Buongiorno signor Beale, mi dicono che lei è pazzo.<br />– Solo ad intervalli.<br />– E com'è adesso?<br />– Solo pazzo da legare.<br />– E chi non lo è? (''[[Quinto potere]]'') *Cessando di essere pazzo, diventò stupido. ([[Marcel Proust]]) *Che cos'è la pazzia?... Soltanto una lieve mancanza di equilibrio rispetto agli altri. ([[Sara Seale]]) *Che cosa è la pazzia? È l'illusione alla seconda potenza. Il buon senso stabilisce rapporti regolari, un «modus vivendi» fra le cose, gli uomini e se stesso ed ha l'illusione di attingere la virtù stabile, il fatto eterno. La demenza non scorge neppure ciò che vede il buon senso ed ha l'illusione di veder meglio. Il buon senso confonde il fatto d'esperienza col fatto necessario e prende in buona fede quel che è per misura di ciò che può essere; la follia non percepisce più la differenza tra quel che è e quel che essa imagina; confonde il suo sogno con la realtà. ([[Henri-Frédéric Amiel]]) *Che un cavaliere errante divenga matto avendone motivo, non c'è né merito né grazie da rendere; il nodo della questione sta in perdere il senno senza un perché e nel far comprendere alla mia dama, che se a freddo faccio questo, cosa sarei capace di fare a caldo? ([[Miguel de Cervantes]]) *''Chi mette il piè su l'amorosa pania, | cerchi ritrarlo, e non v'inveschi l'ale; | ché non è in somma amor, se non insania, | a giudizio de' savi universale: | e se ben come Orlando ognun non smania, | suo furor mostra a qualch'altro segnale. | E quale è di pazzia segno più espresso | che, per altri voler, perder sé stesso? | Vari gli effetti son, ma la pazzia | è tutt'una però, che li fa uscire''. ([[Ludovico Ariosto]]) *Chi nel corso della vita non ha mai commesso pazzie è un pazzo. ([[Alessandro Morandotti|Alessandro Morandotti]]) *– Come hai capito che stavi diventando matto?<br />– Sono gli altri che lo decidono quando uno deve diventare matto. (''[[La classe operaia va in paradiso]]'') *Come la pazzia, in un certo senso elevato, è l'inizio di ogni sapienza, così la schizofrenia è l'inizio di tutte le arti, di ogni fantasia. ([[Hermann Hesse]]) *Con pazzi e putti non fu mai guadagno. (Anonimo, ''[[Aristippia]]'') *Criminali e malati di mente devono essere umanamente ed economicamente eliminati in piccoli istituti per l'eutanasia, forniti di gas adatti. L'eugenetica è indispensabile per perpetuare la forza. Una grande razza deve propagare i suoi migliori elementi; le donne si deteriorano volontariamente attraverso alcool e tabacco. D'altro canto rifiutano d'avere figli grazie alla loro educazione, al progredire del femminismo, alla crescita d'una miope autoaffermazione. L'eugenetica può esercitare una grande influenza sul destino delle razze civilizzate; l'espandersi di pazzi e deboli di mente deve essere prevenuta perché è peggiore di qualsiasi fattore criminale. L'eugenetica chiede il sacrificio di molti singoli esseri umani. ([[Alexis Carrel]]) *Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini. ([[Alda Merini]]) *Dicono che spesso i ragionamenti dei matti sono logici, tranne che si basano su premesse assurde. Si accetti la premessa, e tutto il resto ha senso. ([[Richard Adams]]) *– [[Dio]] deve amare la gente pazza.<br />– Perché?<br />– Ce n'è talmente tanta! (''[[Rambo III]]'') *È come ho sempre detto... non esistono pazzi, solo persone che non sono ancora state curate. (''[[Kick-Ass 3]]'') *È una grande follia voler essere saggio da solo. ([[François de la Rochefoucauld]]) *''Folle chi altier sen va di ferree membra, | Ebbro di [[gioventù]]!'' ([[Lorenzo Mascheroni]]) *Follia è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi.<ref>La citazione viene spesso [[citazioni errate|attribuita erroneamente]] ad [[Albert Einstein|Einstein]] e talvolta anche a [[Benjamin Franklin]] e [[Mark Twain]]. In realtà essa proviene da un documento del 1981 dei [[w:Narcotici Anonimi|Narcotici Anonimi]]. Molte fonti attribuiscono la citazione a [[Rita Mae Brown]], ma ella cita solamente la frase nel suo libro ''Sudden Death''.</ref> *Forse la follia è soltanto un dispiacere ''che abbia smesso di evolversi''. ([[Emil Cioran]]) *Gli uomini mi hanno definito pazzo, sebbene non risulti ancora chiaro se la pazzia sia, o no, il grado più alto dell'intelletto, e se molto di quanto dà gloria e tutto ciò che rende profondi non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione dello spirito, a spese dell'intelletto in genere. ([[Edgar Allan Poe]]) *Guarire da una follia, spesso non è che commetterne un'altra. ([[Jean-Pierre Claris de Florian]]) *Ho amato fino alla follia, ma ciò che gli altri chiamano follia per me è l'unico modo di amare. ([[Françoise Sagan]]) *''I matti sono punti di domanda senza frase | migliaia di astronavi che non tornano alla base | sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole | i matti sono apostoli di un Dio che non li vuole''. ([[Simone Cristicchi]]) *I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi. ([[Carlo Dossi]]) *I pazzi non sono in grado di imparare. Diretti da intenzioni malvagie nascoste o schiacciati al di sotto dell'abilità di ragionare, i fatti, la verità e la realtà sono al di fuori della loro portata. Essi sono la personificazione dei dati falsi. Non hanno voglia, o non sono in grado, di percepire e di imparare veramente. ([[L. Ron Hubbard]]) *''I pazzi sono i saggi e viceversa ormai.'' ([[Lucio Battisti]]) * I ricordi sono ciò su cui si fonda la nostra ragione. Se non riusciamo ad affrontarli, neghiamo la ragione stessa! D'altra parte, perché no? Non siamo legati alla razionalità per contratto! Nessuna clausola di sanità mentale! Perciò, quando ti ritrovi avviato lungo binari difficili, diretto verso luoghi del tuo passato in cui le urla si fanno insopportabili, ricorda che c'è sempre la follia. La follia è l'uscita di sicurezza... Permette di farsi da parte e di richiudere la porta su tutte quelle cose terribili che sono successe. Di rinchiuderle... per sempre. (''[[Batman: The Killing Joke]]'') *Il folle è un morto che cammina e che respira. Se uccide lo fa senza disperazione, forse per stizza, è un cadavere che uccide. La follia ha già superato la disperazione e per questo vive senza vivere, vive da morta e, se uccide, uccide già morta. ([[Vittorino Andreoli]]) *Il luogo della mia passione di pensiero è il rapporto tra [[ragione]] e follia. Ben consapevole che la follia ci abita e che è il costitutivo. Che è ciò che ci tratteggia anche somaticamente, per cui abbiamo questa faccia per quel tanto di follia da cui ci siamo riusciti a far invadere. ([[Umberto Galimberti]]) *In questo mondo devi essere matto. Se no impazzisci. ([[Leopold Fechtner]]) *In un'epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia. ([[Saul Bellow]]) *L'individuo che fa l'esperienza trascendentale della perdita dell'ego può e non può perdere l'equilibrio, in diversi modi. Può allora essere considerato come pazzo. Ma essere pazzo non è necessariamente essere malato, anche se nel nostro mondo i due termini sono diventati complementari... Dal punto di partenza della nostra pseudosalute mentale tutto è equivoco. Questa salute non è una vera salute. La pazzia dei nostri pazienti è un prodotto della distruzione che imponiamo a loro e che essi impongono a se stessi. Nessuno immagini che ci imbattiamo nella vera pazzia, cosí come non siamo veramente sani di mente. La pazzia con cui abbiamo a che fare è un grossolano travestimento, una falsa apparenza, una grottesca caricatura di ciò che potrebbe essere la guarigione naturale da questa strana integrazione. La vera salute mentale implica in un modo o nell'altro la dissoluzione dell'ego normale... ([[Ronald Laing]]) *L'unico fatto certo è che senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno. ([[Erasmo da Rotterdam]]) *La follia, come sai, è come la gravità: basta solo una piccola spinta. (''[[Il cavaliere oscuro]]'') *La follia è la morte con vene calde. ([[Xavier Forneret]]) *La follia è parte integrante della cultura e il folle è cittadino della società, anche quando è internato in un asilo. Non è possibile comprendere la follia occupandosi solo di follia. D'altra parte non si ha il quadro completo d'una società senza il capitolo della sua follia. ([[Vittorino Andreoli]]) *La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d' essere. ([[Franco Basaglia]]) *La follia era il suo nemico e l'umorismo la sua arma. ([[Anthony Hope]]) *La follia non è necessariamente un crollo (''breakdown''); essa può essere anche una apertura (''breakthrough'')... ([[Ronald Laing]]) *La follia non ha scopo. Il folle fa qualcosa, lo fa senza scopo né motivo, così perché lo può fare: si cava i denti con un chiodo arrugginito, o si mette a urlare parole senza senso, in un dialetto norvegese magari. ([[Sándor Márai]]) *La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c'è luogo dove non risplenda. ([[William Shakespeare]]) *La follia può essere una medicina per il mondo: se presa con moderazione dà benefici. ([[Hannibal Lecter]], ''[[Hannibal (serie televisiva)|Hannibal]]'') *La maggior parte dell'umanità indulge alla Follia e quindi le cose peggiori incontrano sempre il massimo successo. ([[Erasmo da Rotterdam]]) *La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire, sei vicino al cielo. ([[Jimi Hendrix]]) *La pazzia è come le termiti che si sono impadronite di un trave. Questo appare intero. Vi si poggia il piede, e tutto fria e frana. Follia maledetta, misteriosa natura. ([[Mario Tobino]]) *La pazzia è nei singoli qualcosa di raro, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli e nei tempi è la regola. ([[Friedrich Nietzsche]]) *La pazzia mi visita almeno due volte al giorno. ([[Alda Merini]]) *La repressione delle reazioni antisociali è per principio tanto chimerica quanto inaccettabile. Tutti gli atti individuali sono antisociali. I pazzi sono le vittime individuali per eccellenza della dittatura sociale; in nome di questa individualità, che è propria dell'uomo, noi reclamiamo la liberazione di questi prigionieri forzati della sensibilità, perché è pur vero che non è nel potere delle leggi di rinchiudere tutti gli uomini che pensano e agiscono. ([[Antonin Artaud]]) *– Lei è un pazzo furioso. – – Questa mania di dare del pazzo a quelli che non si comprendono! Che pigrizia mentale! ([[Amélie Nothomb]]) *Magnifico fare il pazzo, se si è intelligenti. ([[Elias Canetti]]) *Mi era venuto il dubbio che la [[filosofia]] fosse una grande difesa contro la pazzia. [...] E ancora di questo sono convinto oggi, perché sono convinto che i nevrotici studiano psicologia e gli psicotici filosofia. Perché se noi consideriamo, chi si iscrive a filosofia? Si iscrive a filosofia una persona che vuole risolvere dei problemi, senza andare da qualcuno. [...] Sotto ogni filosofo sottintendo un folle che vuole giocare un po' con la sua follia, e al tempo stesso non vuole diventar folle e quindi si arma per tenere a bada attraverso una serie di buoni ragionamenti, che qui si imparano... a tenere a bada la follia. ([[Umberto Galimberti]]) *''Molta follia è suprema saggezza | per un occhio che capisce – | Molta saggezza, la più pura follia.'' ([[Emily Dickinson]]) *Nel passato, gli uomini creavano le streghe, ora creano malati mentali. ([[Thomas Szasz]]) *Non ci sono più false pazzie di quelle che talvolta fanno i saggi. ([[Pietro Aretino]]) *Non esiste peggior pazzo di chi non nutre alcun dubbio sulle sue convinzioni. ([[Erica Jong]]) *Non esistono folli perché forse è la vita stessa che è una follia. ([[Carlo Zannetti]]) *''Pazzo è 'l Nocchier, che non seconda il vento''. ([[Scipione Maffei]]) *Qual la [[gotta|podagra]], e qual l'[[epilessia]], ereditaria è in molti la pazzia. ([[Cristoforo Poggiali]]) *Quando ci ricordiamo di essere tutti folli, i misteri della vita scompaiono e la vita trova una spiegazione. ([[Mark Twain]]) *Quando un pazzo sembra perfettamente sano, è proprio il momento di mettergli la camicia di forza. ([[Edgar Allan Poe]]) *Quelli erano operai, contadini, eh... manovali, muratori, poliziotti, impiegati del catasto, beccamorti, ragionieri, uscieri, autisti, operai di prima, di seconda, di terza categoria, anche di sesta, ottava, sedicesima. Eh, i matti ricchi non li tengono qui, no, no. Quelli stanno nascosti nelle cliniche private. E per forza, si capisce, guai se i poveracci sapessero che pure i ricchi diventano matti. Eh, gli verrebbe da piangere, no? (''[[La classe operaia va in paradiso]]'') *«Questo Ben Gunn che uomo è?»<br>«Non saprei, signore. Non sono sicuro che sia sano di mente.»<br>«Se hai qualche dubbio di' pure che non lo è». ([[Robert Louis Stevenson]]) *Se non c'è salvezza attraverso la follia, è perché non c'è nessuno che non ne tema gli sprazzi di lucidità. ''Si desidererebbe il [[caos]], ma si ha paura delle sue luci''. ([[Emil Cioran]]) *Se non ce la fai più e senti che tutto il mondo è contro di te, mettiti a testa in giù. Se ti viene in mente di fare qualche pazzia, falla. ([[Harpo Marx]]) *Se un uomo fosse tanto furbo da poter nascondere di essere pazzo, potrebbe far impazzire tutto il mondo. ([[Søren Kierkegaard]]) *Si chiese, come aveva fatto parecchie volte in passato, se per caso non fosse pazzo. Forse, a ben pensarci, un pazzo non era che una minoranza formata da una sola persona. Un tempo era segno di follia credere che la terra girasse intorno al sole, oggi lo era il ritenere che il passato fosse immutabile. Poteva darsi che lui fosse ''il solo'' ad avere una simile convinzione, ed essendo il solo doveva per forza di cose essere pazzo. Tuttavia non lo disturbava granché il pensiero di essere pazzo: più orribile ancora era la possibilità che non lo fosse. ([[1984|George Orwell, ''1984'']]) *Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano. ([[Samuel Beckett]]) *Ti ho mai detto qual è la definizione di follia, sì? Follia è fare e rifare la stessa cazzo di cosa, ancora e poi ancora, sperando che qualcosa cambi. Questa è follia. Il primo che mi ha detto questa cosa... Non so, credevo che mi prendesse per il culo e allora bum! gli ho sparato. Il fatto è che... che aveva ragione. E poi ho iniziato a vederlo ovunque guardassi, ovunque guardassi questi idioti di merda... Ovunque guardassi a rifare la stessa cazzo di cosa. Ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora. Pensando: stavolta sarà tutto diverso. No-no-no-no-no, dai! Stavolta sarà tutto diverso! Mi spiace, ma non mi piace il modo in cui mi guardi! Ok? Hai un cazzo di problema nella testa, credi che ti prendo per il culo?! Fanculo! Ok? Fanculo! A posto! Ahahahaha... Ora mi calmo! Ora mi calmo! Il fatto è che... No? Il fatto è che ti ho già ucciso, una volta. E non è che io sono un cazzo di pazzo. È okay. È soltanto acqua passata. Ti ho mai detto qual è la definizione di follia? ([[Far Cry 3]]) *Tra tutte le migliaia e migliaia di malanni che gli Dèi ci inviano la pazzia è il peggiore. (''[[Il Trono di Spade (prima stagione)|Il Trono di Spade]]'') *Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]]) *Tutti noi possiamo piombare nel baratro della follia da un momento all'altro... Proprio per questo, non dobbiamo mai giudicare la pazzia degli altri... (''[[Budda (manga)|Budda]]'') *Un pazzo! è qualcosa che fa orrore, E tu cosa sei, tu, lettore? In quale categoria ti schieri? in quelle degli sciocchi o in quella dei pazzi? Se ti dessero la possibilità di scegliere, la tua vanità preferirebbe certo l'ultima condizione. ([[Gustave Flaubert]]) *Voce confusa con la miseria, l'indigenza e la delinquenza, parola resa muta dal linguaggio razionale della malattia, messaggio stroncato dall'internamento e reso indecifrabile dalla definizione di pericolosità e dalla necessità sociale dell'invalidazione, la follia non viene mai ascoltata per ciò che dice o che vorrebbe dire. ([[Franco Basaglia]]) ===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''=== *A volte mi dico che siamo tutti pazzi e che ci ritroveremo a recuperare la salute mentale stretti in una camicia di forza. ([[John Seward]]) *Dio misericordioso, conservami una mente calma, perché altrimenti non vi è spazio che per la pazzia. ([[Jonathan Harker]]) *Seguire uno sciame d'api migranti è nulla a paragone del tener dietro a un matto nudo, quando vien preso dall'uzzolo di tagliare la corda! ([[John Seward]]) *Tutti gli uomini essere matti, o per un verso o per un verso altro, e così come voi agite con discrezione con vostri matti, così dovete voi fare anche con i matti di Dio – che sono tutto il resto del mondo. ([[Abraham Van Helsing]]) ==Proverbi== [[File:Quentin Massys 030.jpg|thumb|''Allegoria della follia'' (Quentin Massys, inizio XVI sec.)]] *Un pazzo ne fa cento. ([[proverbi ungheresi|ungherese.]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *A pazzo relatore, savio ascoltatore. *Ai pazzi ed ai fanciulli, non si deve prometter nulla. *Ai pazzi si dà sempre ragione. *Alle barbe dei pazzi, il barbiere impara a radere. *Basta un matto per [[casa]]. *Chi fugge un matto, ha fatto buona giornata. *Chi nasce matto non guarisce mai. *Chi non crede di esser matto, è matto davvero. *Con i matti non ci son patti. *I matti ed i fanciulli hanno un angelo dalla loro. *I pazzi crescono senza innaffiarli. *I pazzi e i fanciulli possono dire quello che vogliono. *La roba dei pazzi è la prima ad andarsene. *Loda il pazzo e fallo saltare, se non è pazzo lo farai diventare. *Non ci fu mai frettoloso che non fosse pazzo. *Non è mai gran gagliardia, senza un ramo di pazzia. *Non è sempre savio chi non sa esser qualche volta pazzo. *Non mettere il rasoio in mano a un pazzo. *Non tutti i matti rompono i piatti. *Non tutti i pazzi stanno al manicomio. *Ogni matto fa il suo atto. *Ogni pazzo vuol dar [[consiglio]]. *Pazzi e buffoni hanno pari libertà. *Pazzo è colui che bada ai fatti altrui. *Pazzo per natura, savio per scrittura. *Quando non dice niente, non è dal savio il pazzo differente. *Se la pazzia fosse dolore, in ogni casa si sentirebbe stridere. *Testa di pazzo non incanutisce mai. *Tutti del pazzo tronco abbiamo un ramo. *Un pazzo ne fa cento. *Vi sono dei matti savi, e dei savi matti. ====[[Proverbi toscani|Toscani]]==== *Agli ulivi, un pazzo da capo, e un savio da piè. *Agli ulivi, un pazzo sopra, e un savio sotto. *Buone parole e cattivi fatti, ingannano savi e matti. *Chi cammina un miglio pazzo, non torna a casa savio. *Chi troppo ride ha natura di matto; e chi non ride è di razza di gatto. *È sa meglio il pazzo i fatti suoi, che il savio quegli degli altri. *La lode giova al savio e nuoce al matto. *Pazzo è colui, che strazia sé per dar sollazzo altrui. *Più ne sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa d'altri. *Sanno più un savio e un matto, che un savio solo. *Savie all'impensata e matte alla pensata. ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Scienziato pazzo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Disturbi psichici]] [[Categoria:Qualità individuali]] fl3ewhx7pmiw7sfzjx3cwu6qrhb6cmc 1218707 1218706 2022-07-24T12:29:32Z Udiki 86035 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Bussiere Ophelia.jpg|thumb|upright=1.4|''Ofelia'' (G. Bussière, 1900 ca.)]] {{indicedx}} Citazioni sulla '''follia''' e la '''pazzia'''. ==Citazioni== *Abbastanza spesso la gente mi considera pazzo quando faccio un salto invece di un passo, proprio come se tutti i salti fossero sbagliati e mai portassero uno in nessun posto. ([[Ezra Pound]]) *Anche la follia merita i suoi applausi. ([[Alda Merini]]) *Bisogna avere un po' di follia, se non si vuole avere più stoltezza. ([[Michel de Montaigne]]) *Bisogna fare cose folli con la massima prudenza. ([[Michel Mohrt]]) *– Buongiorno signor Beale, mi dicono che lei è pazzo.<br />– Solo ad intervalli.<br />– E com'è adesso?<br />– Solo pazzo da legare.<br />– E chi non lo è? (''[[Quinto potere]]'') *Cessando di essere pazzo, diventò stupido. ([[Marcel Proust]]) *Che cos'è la pazzia?... Soltanto una lieve mancanza di equilibrio rispetto agli altri. ([[Sara Seale]]) *Che cosa è la pazzia? È l'illusione alla seconda potenza. Il buon senso stabilisce rapporti regolari, un «modus vivendi» fra le cose, gli uomini e se stesso ed ha l'illusione di attingere la virtù stabile, il fatto eterno. La demenza non scorge neppure ciò che vede il buon senso ed ha l'illusione di veder meglio. Il buon senso confonde il fatto d'esperienza col fatto necessario e prende in buona fede quel che è per misura di ciò che può essere; la follia non percepisce più la differenza tra quel che è e quel che essa {{Sic|imagina}}; confonde il suo sogno con la realtà. ([[Henri-Frédéric Amiel]]) *Che un cavaliere errante divenga matto avendone motivo, non c'è né merito né grazie da rendere; il nodo della questione sta in perdere il senno senza un perché e nel far comprendere alla mia dama, che se a freddo faccio questo, cosa sarei capace di fare a caldo? ([[Miguel de Cervantes]]) *''Chi mette il piè su l'amorosa pania, | cerchi ritrarlo, e non v'inveschi l'ale; | ché non è in somma amor, se non insania, | a giudizio de' savi universale: | e se ben come Orlando ognun non smania, | suo furor mostra a qualch'altro segnale. | E quale è di pazzia segno più espresso | che, per altri voler, perder sé stesso? | Vari gli effetti son, ma la pazzia | è tutt'una però, che li fa uscire''. ([[Ludovico Ariosto]]) *Chi nel corso della vita non ha mai commesso pazzie è un pazzo. ([[Alessandro Morandotti|Alessandro Morandotti]]) *– Come hai capito che stavi diventando matto?<br />– Sono gli altri che lo decidono quando uno deve diventare matto. (''[[La classe operaia va in paradiso]]'') *Come la pazzia, in un certo senso elevato, è l'inizio di ogni sapienza, così la schizofrenia è l'inizio di tutte le arti, di ogni fantasia. ([[Hermann Hesse]]) *Con pazzi e putti non fu mai guadagno. (Anonimo, ''[[Aristippia]]'') *Criminali e malati di mente devono essere umanamente ed economicamente eliminati in piccoli istituti per l'eutanasia, forniti di gas adatti. L'eugenetica è indispensabile per perpetuare la forza. Una grande razza deve propagare i suoi migliori elementi; le donne si deteriorano volontariamente attraverso alcool e tabacco. D'altro canto rifiutano d'avere figli grazie alla loro educazione, al progredire del femminismo, alla crescita d'una miope autoaffermazione. L'eugenetica può esercitare una grande influenza sul destino delle razze civilizzate; l'espandersi di pazzi e deboli di mente deve essere prevenuta perché è peggiore di qualsiasi fattore criminale. L'eugenetica chiede il sacrificio di molti singoli esseri umani. ([[Alexis Carrel]]) *Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini. ([[Alda Merini]]) *Dicono che spesso i ragionamenti dei matti sono logici, tranne che si basano su premesse assurde. Si accetti la premessa, e tutto il resto ha senso. ([[Richard Adams]]) *– [[Dio]] deve amare la gente pazza.<br />– Perché?<br />– Ce n'è talmente tanta! (''[[Rambo III]]'') *È come ho sempre detto... non esistono pazzi, solo persone che non sono ancora state curate. (''[[Kick-Ass 3]]'') *È una grande follia voler essere saggio da solo. ([[François de la Rochefoucauld]]) *''Folle chi altier sen va di ferree membra, | Ebbro di [[gioventù]]!'' ([[Lorenzo Mascheroni]]) *Follia è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi.<ref>La citazione viene spesso [[citazioni errate|attribuita erroneamente]] ad [[Albert Einstein|Einstein]] e talvolta anche a [[Benjamin Franklin]] e [[Mark Twain]]. In realtà essa proviene da un documento del 1981 dei [[w:Narcotici Anonimi|Narcotici Anonimi]]. Molte fonti attribuiscono la citazione a [[Rita Mae Brown]], ma ella cita solamente la frase nel suo libro ''Sudden Death''.</ref> *Forse la follia è soltanto un dispiacere ''che abbia smesso di evolversi''. ([[Emil Cioran]]) *Gli uomini mi hanno definito pazzo, sebbene non risulti ancora chiaro se la pazzia sia, o no, il grado più alto dell'intelletto, e se molto di quanto dà gloria e tutto ciò che rende profondi non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione dello spirito, a spese dell'intelletto in genere. ([[Edgar Allan Poe]]) *Guarire da una follia, spesso non è che commetterne un'altra. ([[Jean-Pierre Claris de Florian]]) *Ho amato fino alla follia, ma ciò che gli altri chiamano follia per me è l'unico modo di amare. ([[Françoise Sagan]]) *''I matti sono punti di domanda senza frase | migliaia di astronavi che non tornano alla base | sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole | i matti sono apostoli di un Dio che non li vuole''. ([[Simone Cristicchi]]) *I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi. ([[Carlo Dossi]]) *I pazzi non sono in grado di imparare. Diretti da intenzioni malvagie nascoste o schiacciati al di sotto dell'abilità di ragionare, i fatti, la verità e la realtà sono al di fuori della loro portata. Essi sono la personificazione dei dati falsi. Non hanno voglia, o non sono in grado, di percepire e di imparare veramente. ([[L. Ron Hubbard]]) *''I pazzi sono i saggi e viceversa ormai.'' ([[Lucio Battisti]]) * I ricordi sono ciò su cui si fonda la nostra ragione. Se non riusciamo ad affrontarli, neghiamo la ragione stessa! D'altra parte, perché no? Non siamo legati alla razionalità per contratto! Nessuna clausola di sanità mentale! Perciò, quando ti ritrovi avviato lungo binari difficili, diretto verso luoghi del tuo passato in cui le urla si fanno insopportabili, ricorda che c'è sempre la follia. La follia è l'uscita di sicurezza... Permette di farsi da parte e di richiudere la porta su tutte quelle cose terribili che sono successe. Di rinchiuderle... per sempre. (''[[Batman: The Killing Joke]]'') *Il folle è un morto che cammina e che respira. Se uccide lo fa senza disperazione, forse per stizza, è un cadavere che uccide. La follia ha già superato la disperazione e per questo vive senza vivere, vive da morta e, se uccide, uccide già morta. ([[Vittorino Andreoli]]) *Il luogo della mia passione di pensiero è il rapporto tra [[ragione]] e follia. Ben consapevole che la follia ci abita e che è il costitutivo. Che è ciò che ci tratteggia anche somaticamente, per cui abbiamo questa faccia per quel tanto di follia da cui ci siamo riusciti a far invadere. ([[Umberto Galimberti]]) *In questo mondo devi essere matto. Se no impazzisci. ([[Leopold Fechtner]]) *In un'epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia. ([[Saul Bellow]]) *L'individuo che fa l'esperienza trascendentale della perdita dell'ego può e non può perdere l'equilibrio, in diversi modi. Può allora essere considerato come pazzo. Ma essere pazzo non è necessariamente essere malato, anche se nel nostro mondo i due termini sono diventati complementari... Dal punto di partenza della nostra pseudosalute mentale tutto è equivoco. Questa salute non è una vera salute. La pazzia dei nostri pazienti è un prodotto della distruzione che imponiamo a loro e che essi impongono a se stessi. Nessuno immagini che ci imbattiamo nella vera pazzia, cosí come non siamo veramente sani di mente. La pazzia con cui abbiamo a che fare è un grossolano travestimento, una falsa apparenza, una grottesca caricatura di ciò che potrebbe essere la guarigione naturale da questa strana integrazione. La vera salute mentale implica in un modo o nell'altro la dissoluzione dell'ego normale... ([[Ronald Laing]]) *L'unico fatto certo è che senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno. ([[Erasmo da Rotterdam]]) *La follia, come sai, è come la gravità: basta solo una piccola spinta. (''[[Il cavaliere oscuro]]'') *La follia è la morte con vene calde. ([[Xavier Forneret]]) *La follia è parte integrante della cultura e il folle è cittadino della società, anche quando è internato in un asilo. Non è possibile comprendere la follia occupandosi solo di follia. D'altra parte non si ha il quadro completo d'una società senza il capitolo della sua follia. ([[Vittorino Andreoli]]) *La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d' essere. ([[Franco Basaglia]]) *La follia era il suo nemico e l'umorismo la sua arma. ([[Anthony Hope]]) *La follia non è necessariamente un crollo (''breakdown''); essa può essere anche una apertura (''breakthrough'')... ([[Ronald Laing]]) *La follia non ha scopo. Il folle fa qualcosa, lo fa senza scopo né motivo, così perché lo può fare: si cava i denti con un chiodo arrugginito, o si mette a urlare parole senza senso, in un dialetto norvegese magari. ([[Sándor Márai]]) *La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c'è luogo dove non risplenda. ([[William Shakespeare]]) *La follia può essere una medicina per il mondo: se presa con moderazione dà benefici. ([[Hannibal Lecter]], ''[[Hannibal (serie televisiva)|Hannibal]]'') *La maggior parte dell'umanità indulge alla Follia e quindi le cose peggiori incontrano sempre il massimo successo. ([[Erasmo da Rotterdam]]) *La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire, sei vicino al cielo. ([[Jimi Hendrix]]) *La pazzia è come le termiti che si sono impadronite di un trave. Questo appare intero. Vi si poggia il piede, e tutto fria e frana. Follia maledetta, misteriosa natura. ([[Mario Tobino]]) *La pazzia è nei singoli qualcosa di raro, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli e nei tempi è la regola. ([[Friedrich Nietzsche]]) *La pazzia mi visita almeno due volte al giorno. ([[Alda Merini]]) *La repressione delle reazioni antisociali è per principio tanto chimerica quanto inaccettabile. Tutti gli atti individuali sono antisociali. I pazzi sono le vittime individuali per eccellenza della dittatura sociale; in nome di questa individualità, che è propria dell'uomo, noi reclamiamo la liberazione di questi prigionieri forzati della sensibilità, perché è pur vero che non è nel potere delle leggi di rinchiudere tutti gli uomini che pensano e agiscono. ([[Antonin Artaud]]) *– Lei è un pazzo furioso. – – Questa mania di dare del pazzo a quelli che non si comprendono! Che pigrizia mentale! ([[Amélie Nothomb]]) *Magnifico fare il pazzo, se si è intelligenti. ([[Elias Canetti]]) *Mi era venuto il dubbio che la [[filosofia]] fosse una grande difesa contro la pazzia. [...] E ancora di questo sono convinto oggi, perché sono convinto che i nevrotici studiano psicologia e gli psicotici filosofia. Perché se noi consideriamo, chi si iscrive a filosofia? Si iscrive a filosofia una persona che vuole risolvere dei problemi, senza andare da qualcuno. [...] Sotto ogni filosofo sottintendo un folle che vuole giocare un po' con la sua follia, e al tempo stesso non vuole diventar folle e quindi si arma per tenere a bada attraverso una serie di buoni ragionamenti, che qui si imparano... a tenere a bada la follia. ([[Umberto Galimberti]]) *''Molta follia è suprema saggezza | per un occhio che capisce – | Molta saggezza, la più pura follia.'' ([[Emily Dickinson]]) *Nel passato, gli uomini creavano le streghe, ora creano malati mentali. ([[Thomas Szasz]]) *Non ci sono più false pazzie di quelle che talvolta fanno i saggi. ([[Pietro Aretino]]) *Non esiste peggior pazzo di chi non nutre alcun dubbio sulle sue convinzioni. ([[Erica Jong]]) *Non esistono folli perché forse è la vita stessa che è una follia. ([[Carlo Zannetti]]) *''Pazzo è 'l Nocchier, che non seconda il vento''. ([[Scipione Maffei]]) *Qual la [[gotta|podagra]], e qual l'[[epilessia]], ereditaria è in molti la pazzia. ([[Cristoforo Poggiali]]) *Quando ci ricordiamo di essere tutti folli, i misteri della vita scompaiono e la vita trova una spiegazione. ([[Mark Twain]]) *Quando un pazzo sembra perfettamente sano, è proprio il momento di mettergli la camicia di forza. ([[Edgar Allan Poe]]) *Quelli erano operai, contadini, eh... manovali, muratori, poliziotti, impiegati del catasto, beccamorti, ragionieri, uscieri, autisti, operai di prima, di seconda, di terza categoria, anche di sesta, ottava, sedicesima. Eh, i matti ricchi non li tengono qui, no, no. Quelli stanno nascosti nelle cliniche private. E per forza, si capisce, guai se i poveracci sapessero che pure i ricchi diventano matti. Eh, gli verrebbe da piangere, no? (''[[La classe operaia va in paradiso]]'') *«Questo Ben Gunn che uomo è?»<br>«Non saprei, signore. Non sono sicuro che sia sano di mente.»<br>«Se hai qualche dubbio di' pure che non lo è». ([[Robert Louis Stevenson]]) *Se non c'è salvezza attraverso la follia, è perché non c'è nessuno che non ne tema gli sprazzi di lucidità. ''Si desidererebbe il [[caos]], ma si ha paura delle sue luci''. ([[Emil Cioran]]) *Se non ce la fai più e senti che tutto il mondo è contro di te, mettiti a testa in giù. Se ti viene in mente di fare qualche pazzia, falla. ([[Harpo Marx]]) *Se un uomo fosse tanto furbo da poter nascondere di essere pazzo, potrebbe far impazzire tutto il mondo. ([[Søren Kierkegaard]]) *Si chiese, come aveva fatto parecchie volte in passato, se per caso non fosse pazzo. Forse, a ben pensarci, un pazzo non era che una minoranza formata da una sola persona. Un tempo era segno di follia credere che la terra girasse intorno al sole, oggi lo era il ritenere che il passato fosse immutabile. Poteva darsi che lui fosse ''il solo'' ad avere una simile convinzione, ed essendo il solo doveva per forza di cose essere pazzo. Tuttavia non lo disturbava granché il pensiero di essere pazzo: più orribile ancora era la possibilità che non lo fosse. ([[1984|George Orwell, ''1984'']]) *Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano. ([[Samuel Beckett]]) *Ti ho mai detto qual è la definizione di follia, sì? Follia è fare e rifare la stessa cazzo di cosa, ancora e poi ancora, sperando che qualcosa cambi. Questa è follia. Il primo che mi ha detto questa cosa... Non so, credevo che mi prendesse per il culo e allora bum! gli ho sparato. Il fatto è che... che aveva ragione. E poi ho iniziato a vederlo ovunque guardassi, ovunque guardassi questi idioti di merda... Ovunque guardassi a rifare la stessa cazzo di cosa. Ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora. Pensando: stavolta sarà tutto diverso. No-no-no-no-no, dai! Stavolta sarà tutto diverso! Mi spiace, ma non mi piace il modo in cui mi guardi! Ok? Hai un cazzo di problema nella testa, credi che ti prendo per il culo?! Fanculo! Ok? Fanculo! A posto! Ahahahaha... Ora mi calmo! Ora mi calmo! Il fatto è che... No? Il fatto è che ti ho già ucciso, una volta. E non è che io sono un cazzo di pazzo. È okay. È soltanto acqua passata. Ti ho mai detto qual è la definizione di follia? ([[Far Cry 3]]) *Tra tutte le migliaia e migliaia di malanni che gli Dèi ci inviano la pazzia è il peggiore. (''[[Il Trono di Spade (prima stagione)|Il Trono di Spade]]'') *Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]]) *Tutti noi possiamo piombare nel baratro della follia da un momento all'altro... Proprio per questo, non dobbiamo mai giudicare la pazzia degli altri... (''[[Budda (manga)|Budda]]'') *Un pazzo! è qualcosa che fa orrore, E tu cosa sei, tu, lettore? In quale categoria ti schieri? in quelle degli sciocchi o in quella dei pazzi? Se ti dessero la possibilità di scegliere, la tua vanità preferirebbe certo l'ultima condizione. ([[Gustave Flaubert]]) *Voce confusa con la miseria, l'indigenza e la delinquenza, parola resa muta dal linguaggio razionale della malattia, messaggio stroncato dall'internamento e reso indecifrabile dalla definizione di pericolosità e dalla necessità sociale dell'invalidazione, la follia non viene mai ascoltata per ciò che dice o che vorrebbe dire. ([[Franco Basaglia]]) ===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''=== *A volte mi dico che siamo tutti pazzi e che ci ritroveremo a recuperare la salute mentale stretti in una camicia di forza. ([[John Seward]]) *Dio misericordioso, conservami una mente calma, perché altrimenti non vi è spazio che per la pazzia. ([[Jonathan Harker]]) *Seguire uno sciame d'api migranti è nulla a paragone del tener dietro a un matto nudo, quando vien preso dall'uzzolo di tagliare la corda! ([[John Seward]]) *Tutti gli uomini essere matti, o per un verso o per un verso altro, e così come voi agite con discrezione con vostri matti, così dovete voi fare anche con i matti di Dio – che sono tutto il resto del mondo. ([[Abraham Van Helsing]]) ==Proverbi== [[File:Quentin Massys 030.jpg|thumb|''Allegoria della follia'' (Quentin Massys, inizio XVI sec.)]] *Un pazzo ne fa cento. ([[proverbi ungheresi|ungherese.]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *A pazzo relatore, savio ascoltatore. *Ai pazzi ed ai fanciulli, non si deve prometter nulla. *Ai pazzi si dà sempre ragione. *Alle barbe dei pazzi, il barbiere impara a radere. *Basta un matto per [[casa]]. *Chi fugge un matto, ha fatto buona giornata. *Chi nasce matto non guarisce mai. *Chi non crede di esser matto, è matto davvero. *Con i matti non ci son patti. *I matti ed i fanciulli hanno un angelo dalla loro. *I pazzi crescono senza innaffiarli. *I pazzi e i fanciulli possono dire quello che vogliono. *La roba dei pazzi è la prima ad andarsene. *Loda il pazzo e fallo saltare, se non è pazzo lo farai diventare. *Non ci fu mai frettoloso che non fosse pazzo. *Non è mai gran gagliardia, senza un ramo di pazzia. *Non è sempre savio chi non sa esser qualche volta pazzo. *Non mettere il rasoio in mano a un pazzo. *Non tutti i matti rompono i piatti. *Non tutti i pazzi stanno al manicomio. *Ogni matto fa il suo atto. *Ogni pazzo vuol dar [[consiglio]]. *Pazzi e buffoni hanno pari libertà. *Pazzo è colui che bada ai fatti altrui. *Pazzo per natura, savio per scrittura. *Quando non dice niente, non è dal savio il pazzo differente. *Se la pazzia fosse dolore, in ogni casa si sentirebbe stridere. *Testa di pazzo non incanutisce mai. *Tutti del pazzo tronco abbiamo un ramo. *Un pazzo ne fa cento. *Vi sono dei matti savi, e dei savi matti. ====[[Proverbi toscani|Toscani]]==== *Agli ulivi, un pazzo da capo, e un savio da piè. *Agli ulivi, un pazzo sopra, e un savio sotto. *Buone parole e cattivi fatti, ingannano savi e matti. *Chi cammina un miglio pazzo, non torna a casa savio. *Chi troppo ride ha natura di matto; e chi non ride è di razza di gatto. *È sa meglio il pazzo i fatti suoi, che il savio quegli degli altri. *La lode giova al savio e nuoce al matto. *Pazzo è colui, che strazia sé per dar sollazzo altrui. *Più ne sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa d'altri. *Sanno più un savio e un matto, che un savio solo. *Savie all'impensata e matte alla pensata. ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Scienziato pazzo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Disturbi psichici]] [[Categoria:Qualità individuali]] f17lx4ozgn95d4043s0f7b4g8whvwci Alessandro Barbero 0 7768 1218838 1208405 2022-07-25T07:19:07Z Mhorg 47906 /* Citazioni di Alessandro Barbero */ +cit wikitext text/x-wiki [[File:Alessandro Barbero al Festival della Mente 2012.jpg|thumb|Alessandro Barbero, 2012]] '''Alessandro Barbero''' (1959 – vivente), storico e scrittore italiano. ==Citazioni di Alessandro Barbero== {{cronologico}} *Si può raccontare la [[storia]] in forma lieve, senza essere troppo ponderosi, rispettando tuttavia le fonti e la verità storica. [[Indro Montanelli|Montanelli]] era molto bravo a scrivere, ma in fondo ne sapeva poco, gli piaceva gigioneggiare, sprofondava nell'anacronismo. Oggi ci si è accorti che, nel raccontare la storia, essere rigorosi ed essere divertenti non è conflittuale.<ref>Dall'intervista ''[http://www.lastampa.it/2011/01/30/cultura/alessandro-barbero-levate-la-polvere-alla-storia-e-vi-divertirete-ffoK10ZxRPl5FtO9ztKVhP/pagina.html Alessandro Barbero: levate la polvere alla storia e vi divertirete]'', ''La Stampa.it'', 30 gennaio 2011.</ref> *La gente crede che a chiedere un favore si indebolisca, perché poi si rimane in debito verso quelli che te l'hanno fatto... non è affatto così. Chiedere un favore è come chiedere un prestito per investirlo in un grosso affare. Poi si rimane in debito, certo, e prima o poi bisogna restituirlo. Ma intanto quello che ti ha fatto il prestito è diventato diciamo così, il tuo socio. Ha interesse che le cose ti vadano bene, non che ti vadano male. Ti ha fatto un favore, e vuole che tu ti trovi in condizione di restituirlo. Vuole che si sappia che quelli a cui lui fa dei favori, hanno successo.<ref>Da ''Gli occhi di Venezia'', p. 315</ref> *Quando una cosa comincia a essere necessaria, di solito qualcuno la inventa.<ref>Dal programma televisivo ''Superquark'', Rai 1, 8 agosto 2013. [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-83cd90c6-17ca-4828-99b2-137050abe1ae.html Video] disponibile su ''Rai.tv'' (min. 1:28:50).</ref> *Lo ''Ius primae noctis'' è una straordinaria fantasia che il medioevo ha creato, che è nata alla fine del medioevo, ed a cui hanno creduto così tanto, che c'era quasi il rischio che qualcuno volesse metterlo in pratica davvero, anche se non risulta che sia mai successo davvero. In realtà è una fantasia: non è mai esistito.<ref>Da ''[http://www.festivaldellamente.it/it/2291-Medioevodanoncredere-Loiusprimaenoctis/ Medioevo da non credere. Lo ius primae noctis]'', ''Festival della Mente.it'', Sarzana, 31 agosto 2013.</ref> *Da molti anni ci hanno fatto il lavaggio del cervello dicendoci che i totalitarismi son tutti uguali, che l'[[Unione Sovietica]] di [[Stalin]] e la [[Germania nazista|Germania]] di [[Hitler]] erano la stessa cosa... e allora anche il loro accordo {{NDR|il [[Patto Molotov-Ribbentrop]]}} sembra meno strano. La realtà è che per allora, per la gente di allora, è uno shock immenso. Perché la Germania nazista e l'Unione Sovietica comunista appaiono come i due paesi più contrari e nemici che ci siano. E lo sono! È una prova del cinismo, dell'astuzia, e della freddezza straordinarie sia dei nazisti, sia di Stalin e del suo gruppo, il fatto che facciano questo accordo, da cui il mondo rimane esterrefatto. Stalin ha deciso che gli inglesi e i francesi son troppo molli, non lo vogliono l'accordo {{NDR|l'alleanza antinazista proposta dall'URSS}}, "perciò lo faccio coi nazisti, alla faccia loro, perché io ho bisogno di essere sicuro! [...] Tanto poi non lo manterremo il patto, ma per il momento ci serve!".<ref>Dal discorso al Festival della Mente, Sarzana, 2014.[https://youtu.be/fQOSrP1nHko?t=2787 Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 46:27).</ref> *{{NDR|Sul concetto di "egemonia culturale" di [[Antonio Gramsci]]}} Oggi si vede benissimo, c'è un gruppo sociale - che è la grande finanza, i grandi imprenditori - che è al potere, ma non perché mette i carri armati per le strade: quello, avrebbe detto Gramsci, sarebbe "il dominio con la forza", che non basta. Un gruppo sociale è forte e comanda quando fa pensare anche gli altri come lui. E oggi tutti pensiamo quello: l'imprenditore è la figura più ammirata, il profitto è fondamentale... e gli intellettuali ripetono queste cose oggi. [...] In ogni società c'è un gruppo che domina. Poteva essere la cavalleria nel [[Medioevo]] supponiamo, o la borghesia dopo la [[Rivoluzione francese]]. Questo gruppo domina e dirige. Dominare vuol dire "avere la forza", dice Gramsci. Dirigere è qualcosa di più. Dirigere vuol dire che in realtà gli altri gruppi sociali son d'accordo che sia quel gruppo lì a comandare, in sostanza, o non si pongono neanche il problema. E vedono il mondo così come lo vedono i membri della classe dirigente. "Quando le cose stanno così", dice Gramsci, "un regime è solido" una società è solida. Comincia ad andare verso la rivoluzione quando le forze al potere non hanno più questa egemonia culturale e la società gli scappa da tutte le parti ed è solo con la forza che si riesce a mantenere il regime. Quindi, diciamo che è un concetto complesso ma è utile perché uno guarda tante società umane e dice "vedi, funziona anche lì". Tant'è vero che secondo me funziona anche nella nostra oggi.<ref>Dalla puntata di Quante storie, 8 giugno 2017. [https://www.raiplay.it/video/2017/06/Quante-storie-b0d29bb8-2e10-4d34-bf03-cee249627323.html Video] disponibile su ''raiplay.it'' (min. 14:15)</ref> *Sarebbe bene se, diversamente da [[Roberto Benigni]] nel suo film {{NDR|[[La vita è bella]]}}, ci ricordassimo che a liberare [[Auschwitz]] e le sue vittime sono stati i "malvagi [[Comunismo|comunisti]] sovietici" e non i "buoni americani" [...]. Ecco, vedete come si sfuma tra la memoria vera, la memoria ricostruita? Quanta gente ha visto il film e si ricorderà per sempre che Auschwitz è stata liberata dagli [[Stati Uniti|americani]]? Ecco, la storia è un'altra cosa.<ref>Dal discorso al Festival èStoria, 12 giugno 2017. [https://www.youtube.com/watch?v=_VAVBSaf1Hc Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 33:11).</ref> *I ragazzi dei [[Gruppi_di_Azione_Patriottica|GAP]] sono partigiani improvvisati, senza nessuna esperienza, a corto di armi, a corto di munizioni. Quelle poche armi e munizioni che hanno, le hanno perché a Roma esiste anche una resistenza militare monarchica, organizzata da ufficiali del Regio Esercito [...], solo gli ufficiali dell'esercito riescono a rimediare armi ed esplosivi e, ovviamente - fornirle ai partigiani comunisti - qualche discussione c'è; però poi alla fine le danno, perché gli ufficiali hanno le armi e gli esplosivi ma i [[Comunismo|comunisti]] le usano.<ref>Dal discorso al Festival della Mente, 2 settembre 2017. [https://www.youtube.com/watch?v=BM62adfs3gQ Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 25:32).</ref> *Furono i nostri alleati francesi e britannici a pretendere la testa di un comandante che aveva subito una disfatta così rovinosa {{NDR|a Caporetto}}. E i politici, che non amavano affatto il comandante supremo, furono ben felici di cogliere l'occasione per sostituirlo con [[Armando Diaz]]. In particolare il nuovo presidente del Consiglio [[Vittorio Emanuele Orlando]], ex ministro degli Interni, era da tempo in rapporti gelidi con [[Luigi Cadorna|Cadorna]].<ref name="Caporetto">Dall'intervista di Antonio Carioti, ''[http://www.corriere.it/cultura/17_ottobre_12/caporetto-isonzo-cadorna-diaz-saggio-laterza-alessandro-barbero-f0ee4314-af58-11e7-be55-08dc7ea09b29.shtml Caporetto, l'arma segreta tedesca. Sull'Isonzo trionfarono i tenenti]'', ''Corriere.it'', 12 ottobre 2017.</ref> *{{NDR|Su [[Armando Diaz]]}} Non è poi così diverso dal suo predecessore, i due sono il prodotto di uno stesso sistema. Di certo Diaz migliora il trattamento delle truppe, anche se qualche misura per sollevarne il morale era già stata presa. Inoltre la situazione sul Piave è diversa da quella che si era creata sull'Isonzo per oltre due anni. [[Luigi Cadorna|Cadorna]] doveva attaccare, mandando i soldati al macello in territorio asburgico. Invece a Diaz basta respingere gli assalti di un nemico ormai esausto. E può fare appello al sentimento nazionale di soldati che adesso si battono per difendere la patria.<ref name="Caporetto"/> *Non sono sicuro che un cristiano o un musulmano, dalla totale e perfetta appartenenza alla propria religione, possano dirsi pienamente compatibili con dei cittadini laici. Ma la Repubblica è fatta per tener dentro tutti. Purché si rispettino principi di fondo, come l'uguaglianza, il rispetto delle regole da parte di tutti e l'impegno a non sollevare gli uni contro gli altri.<ref name="Islam">Dall'intervista di David Crescenzi ''[http://www.tusciaweb.eu/2017/11/va-incoraggiato-promuove-un-islam-tollerante/ "Va incoraggiato chi promuove un Islam tollerante..."]'', ''Tusciaweb.eu'', novembre 2017.</ref> *L'idea che dopotutto la [[Resistenza italiana|Resistenza]] abbia avuto poco o nessun peso, in termini strettamente militari, è da relegare nell'armamentario dei luoghi comuni, apparentemente così veri e invece imprecisi e faziosi.<ref>Dal discorso per il giorno della Liberazione a Vercelli, 25 aprile 2019. [https://www.youtube.com/watch?v=Q3x9hRLWZYw Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 20:43).</ref> *L'[[Islam]] in senso religioso è certamente diviso, come lo è anche il Cristianesimo. Oggi siamo abituati a una visione irenica in cui tutte le varie fedi cristiane coesistono abbastanza bene e dove solo una, quella cattolica, ha un leader di statura internazionale come il papa. Quindi, soprattutto noi che viviamo in un paese cattolico, tendiamo a pensare che il cristianesimo sia più unitario, cosa che non è, e ad immaginarci un Islam monolitico, quando in realtà non lo è affatto.<ref name="Islam"/> *Nella tradizione [[Islam|islamica]] non c'è una sola interpretazione. O meglio, un maestro può anche dire che l'interpretazione vera sia la sua, ma il maestro della moschea accanto può sostenere il contrario. E poi c'è da dire che, anche laddove i testi sacri sono estremamente espliciti, i fedeli di ogni religione, storicamente, hanno sempre avuto una grandissima capacità di dimenticarseli e di considerarli tacitamente decaduti. Per cui, quand'anche qualcuno dimostrasse che un certo passo del [[Corano]] inciti a fare la guerra agli "infedeli", la questione diventerebbe quella di aiutare il mondo musulmano a non pensare più a quel versetto. Così come è accaduto per noi nel mondo cristiano, che certo non andiamo più ripetendo la massima di San Paolo "La donna taccia nell'assemblea!". Sta scritta nel [[Nuovo Testamento]], ma fingiamo che non ci sia. Insomma, in tutte le religioni, un conto sono i libri sacri con le loro contraddizioni, dove si può trovare tutto ciò che si vuole. Un altro è l'atteggiamento dell'interprete. Qui, la sfida è incoraggiare chi trova significati che facilitano convivenza e tolleranza anziché chi trova messaggi aggressivi, che pure ci sono.<ref name="Islam"/> *È indubbio che esista un [[Islam]] intollerante, come del resto è esistito un [[Cristianesimo]] intollerante. Anzi, per gran parte della sua storia, il Cristianesimo è stato molto intollerante. Però, oggi, noi viviamo in una fase felice perché il Cristianesimo, nel suo insieme, è molto più tollerante di una volta, pur avendo le sue sacche di intolleranza, specie in materia di vita sessuale.<ref name="Islam"/> *[...] noi italiani viviamo in una [[democrazia]] in cui una maggioranza cattolica, dal concordato del '29, impone al paese leggi che ne mutuano la visione confessionale. È un fatto di cui molti nemmeno si accorgono, mentre ad altri dà un po' fastidio. Ora, dal punto di vista teorico, per uno stato [[laicità|laico]] questo non sta in cielo né in terra. Però, in pratica, sappiamo tutti che nella nostra repubblica si può convivere. Avere una maggioranza cattolica che in Italia vieta certe leggi e ne impone certe altre è una seccatura, è un fastidio, è un limite della nostra [[libertà]].<ref name="Islam"/> * La storia è diversa della memoria: la memoria è infatti soggettiva e non può essere condivisa ma pacificata. La memoria è una trappola. La storia è ricostruire i fatti all'interno del loro contesto, a volte è l'interpretazione dei fatti se i fatti sono acclarati. Non esiste una storia oggettiva, proprio perché l'orientamento personale rischia di offuscare il giudizio.<ref>[http://www.sermig.org/ospiti/ultimo-ospite/20409-alessandro-barbero-all-universit%C3%A0-del-dialogo-2 Sermig: ''Alessandro Barbero all'Università del Dialogo'', 14 novembre 2018.]</ref> *I [[Nazionalsocialismo|tedeschi]] uno può pensare quello che vuole, ma la guerra la sapevano fare. Hanno fermato di netto lo sbarco [[Stati Uniti|americano]]. Gli americani sono inchiodati sulle spiagge di Anzio, non si muovono più. Su un muro di Trastevere compare una scritta {{NDR|dei partigiani}} "Americani resistete, veniamo noi a liberarvi".<ref>Dal discorso al Festival della Mente, 24 mar 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=QYzV2IunqaM Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 12:16).</ref> *Sono andato a vedere se la documentazione immensa -perchè ogni burocrazia, ogni Stato, ogni esercito produce un'immensa documentazione- prodotta in quegli anni permette davvero di ricostruire cosa è successo a quei 100.000 uomini, a quegli 8.000 fra loro che sono stati effettivamente portati al nord come prigionieri di guerra alla fine del 1860, e a tutti gli altri. La documentazione [sabauda] permette di ricostruire in modo molto dettagliato cosa volevano fare di loro le autorità sabaude, cosa gli hanno fatto e cosa è accaduto a questa gente...è la storia di un'epoca di conflitto, di guerre, di traumi, non è in nessun modo una storia di sterminio...il punto che a me interessa è: si dice, si scrive e si crede che lo Stato italiano tra il 1860 e il 1861 ha scientificamente sterminato migliaia di italiani, facendoli morire di fame e di freddo. Questo non è vero.<ref>Estratto dalla videopresentazione [https://www.youtube.com/watch?v=QvPwhRhcRmY/ ''Barbero vs Neoborbonici - La sfida di Fenestrelle''] (Bari, 5 dicembre 2012, libreria Laterza), pubblicato su ''youtube.com'', canale di Mimmo Marazia ch1, 23 luglio 2018, dal minuto 13:10 al minuto 14:08. URL archiviato il [http://web.archive.org/save/https://www.youtube.com/watch?v=QvPwhRhcRmY&t=848s/ 14 dicembre 2019].</ref> *La [[storia]] non è particolarmente ''magistra vitae'', nel senso che appunto permetta di dare le risposte, con certezza, non ha leggi. Una forse, direi che una legge la storia ce l'ha: non bisogna invadere la [[Russia]].<ref>Dal discorso all'Università del Dialogo, 14 novembre 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=lImjqBCfPOE Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 59:12).</ref> *Gli Stati Uniti dal 1945 a oggi non sono mai stati, credo, in [[pace]] in senso stretto. Nel senso che non ci fosse qualche posto del mondo dove dei soldati americani stavano combattendo e morendo.<ref>Dal discorso all'Università del Dialogo, 14 novembre 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=lImjqBCfPOE Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 1:27:38).</ref> *Siamo un Paese {{NDR|l'Italia}} particolarmente variegato e frazionato e litigioso e spaccato, più della Francia di sicuro, o della Germania che è comunque un Paese di grandi diversità e che però non è così profondamente litigioso. E in più c’è la grande diversità geografica... Al di là del pittoresco, l’Italia è tuttora un Paese per metà fascista e per metà antifascista. E lo è sempre stato, salvo che si è fatto finta che i fascisti non fossero proprio la metà, che fossero una minoranza, invece sono chiaramente la metà del Paese.<ref>Citato dall'intervista di Matteo De Giuli, Stella Succi, [https://www.iltascabile.com/linguaggi/storia-barbero/ ''La storia secondo Alessandro Barbero''], su ''iltascabile.com'', 26 luglio 2019, con illustrazioni a cura di Andrea Settimo. URL archiviato il [http://archive.ph/wip/e81GZ/ 14 agosto 2019].</ref> *{{NDR|Parlando del [[Movimento delle sardine]]}} Si va troppo in fretta a dare importanza a queste cose. Il movimento esisteva da qualche settimana e già ci si chiedeva quale fosse il loro programma; ma sono solo un’increspatura nella storia.<ref>Dall'intervista di Giulia Ricci, ''[https://torino.corriere.it/politica/20_gennaio_08/alessandro-barbero-a-torino-partiti-non-rappresentano-piu-nessuno-0f845284-31f0-11ea-bc0f-5b1ee8f7f455.shtml Alessandro Barbero: «A Torino i partiti non rappresentano più nessuno»]'', ''torino.corriere.it'', 8 gennaio 2020.</ref> *Il [[nazismo]] è un'ideologia inventata in Germania da [[Hitler]] e i suoi soci, è durata 20 anni; essere nazista vuol dire essere d'accordo con quella cosa. Il [[comunismo]] è esistito per 150 anni, in tutto il mondo, ha avuto milioni di fedeli e militanti. In alcuni casi questi sono andati al potere e hanno commesso delitti. Ma il comunismo non ha mai voluto dire prendere il potere per mandare la gente nei lager. Erano quelli che lottavano per i diritti della povera gente, e finivano loro nei lager.<ref name="parlEuropa">Dall'intervista di Daniela Ranieri, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/01/23/i-parlamenti-non-dovrebbero-esprimersi-sulla-storia-mai/5682465/ Alessandro Barbero: “La Ue che equipara nazismo e comunismo? I Parlamenti non dovrebbero esprimersi sulla storia”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 23 gennaio 2020.</ref> *In qualche cassetto ho una tessera del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] firmata da [[Enrico Berlinguer]], con la falce e il martello; voglio vedere chi venga a dirmi che me ne devo vergognare.<ref name="parlEuropa"></ref> *Alcuni volutamente confondono [[antisemitismo]] e opposizione alla politica israeliana. [...] C'è chi ha interesse a impedire che si critichi lo Stato di [[Israele]]. Questo è un antisemitismo inventato.<ref name="parlEuropa"></ref> *Per tanto tempo gli storici [...] hanno raccontato del grande [[Regno Unito di Israele|Regno di Israele]], che mille anni prima di Cristo esisteva in [[Palestina]], un grande e potente regno, con una grande città come capitale: [[Gerusalemme]]. Grandiosi edifici, il tempio di Salomone, i suoi gloriosi Re Davide, Salomone. Gli storici raccontavano questo, perché le uniche fonti che avevamo erano i racconti dell'Antico Testamento. Poi gli archeologi israeliani hanno cominciato a scavare alla ricerca di questo grande regno e della sua grande capitale. Hanno cominciato a scavare, hanno continuato a scavare, dopo un po' hanno cominciato a dirsi "Mah, sai che qui non viene mica fuori niente?! Veramente siamo arrivati allo strato di mille anni fa", non c'era niente. Qualche focolare di nomadi. Dopo un po' gli storici e gli archeologi israeliani hanno cominciato a dirlo che loro stavano trovando questo. Ovviamente i politici israeliani non sono stati contenti, e neanche l'opinione pubblica, ma, e va detto a imperituro onore degli archeologi israeliani, gli archeologi israeliani sono andati avanti e hanno dimostrato che il grande Regno di Israele mille anni prima di Cristo non è mai esistito. Non c'era Gerusalemme, non c'era il tempio di Salomone, non c'era niente. Solo dei nomadi che vagavano nella steppa.<ref>Dal discorso al Festival della Comunicazione, Camogli, 2018. [https://youtu.be/10KJ_EcnlxA?t=3370 Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 56:10).</ref> *Possono passare secoli in cui un sistema iniquo riesce a farsi accettare, magari anche a creare consenso, e poi esplode. Non c’è motivo di pensare che questo [[capitalismo]] disgraziato stia per finire, ma non c'è nemmeno certezza che un giorno la [[Rivoluzione]] non arrivi.<ref name="parlEuropa"></ref> *{{NDR|In [[Polonia]]}} Si ostinano a pensare che i nazisti erano meglio dei comunisti, [...] si cerca di non far ricordare l'entusiasmo con cui molti polacchi hanno partecipato allo sterminio degli ebrei. Nella loro concezione distorta può nascere l'idea che la falce e martello faccia orrore quanto la [[svastica]].<ref name="parlEuropa"></ref> *Non c'è stata alcuna risposta europea a questa emergenza {{NDR|il [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2020|Coronavirus]]}}. Da questo punto di vista l'Europa non esiste, l'[[Unione Europea]] è inesistente. Oltre a essere inesistente negli spiriti, nel senso che si è visto che ogni Paese comunque pensa esclusivamente a sé stesso, con la meravigliosa eccezione della [[Cina]] che ci manda medici [...], tutte le decisioni sono prese a livello del singolo Paese, i dati vengono raccolti e comunicati con criteri che ogni Paese ha scelto, e che non sono per nulla trasparenti fra l'altro. L'inesistenza totale dell'Europa in questo che è il più grande avvenimento storico degli ultimi 20 o 30 anni è qualcosa su cui bisognerà evidentemente poi riflettere a cose finite, perché è drammatica.<ref>Da un'intervista, 19 marzo 2020.[https://youtu.be/tj-O3lzqTYM?t=1472 Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 24:31).</ref> *La Germania di Hitler era un Paese fondato su una concezione razziale, sull'idea del popolo eletto, i tedeschi, e gli altri popoli inferiori, fra cui noi italiani, naturalmente, e poi i subumani da eliminare: gli ebrei, gli zingari, ecco... in [[Unione Sovietica]] non c'era niente del genere. E se uno invece uno va a cercare un Paese che negli anni 30 aveva una politica razziale molto precisa e ufficiale, ecco con grande sorpresa scopriamo che gli [[Stati Uniti]], la più grande democrazia del mondo di allora, erano un paese ufficialmente razzista, dove c'era una politica razziale, dove la popolazione era censita per razze, tutt'ora {{NDR|lo è}} fra parentesi, ma dove soprattutto, in una parte dell'unione, i neri erano discriminati concretamente, non avevano diritti politici.<ref>{{Cita web|url=https://www.raiplay.it/video/2020/04/Maestri--Alessandro-Barbero-I-totalitarismi-nel-XX-secolo--Chiara-Saraceno-Storia-della-famiglia-9a8ac6ba-b8ad-4a4f-91e0-c5bdc35b4746.html|titolo=#Maestri Alessandro Barbero, I totalitarismi nel XX secolo - Chiara Saraceno, Storia della famiglia|data=2020-04-29}}</ref> *La guerra, [[Hitler]], l'ha persa nel momento stesso in cui ha attaccato l'[[Unione Sovietica]], nel giugno del 1941, perché si è messo contro un nemico di cui non immaginava la potenza, i tedeschi avevano sottovalutato clamorosamente la potenza industriale, le capacità organizzative, la volontà di resistenza e la forza militare dell'Unione Sovietica.<ref>Da un audiolibro, 11 maggio 2020.[https://youtu.be/7ghvgZbzAyI?t=139 Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 2:19).</ref> *Sono sempre stato orgogliosamente di [[sinistra]] e continuo a esserlo. Ma la sinistra, oggi, è rimasta ingabbiata nel mondo intellettuale e nei salotti [[Borghesia|borghesi]]: non è più radicata, come un tempo, tra le fasce popolari. È una sinistra più attenta ai [[diritti umani]], temi comunque nobilissimi, che non al conflitto economico e sociale. Ma è un problema della sinistra di tutto l'Occidente.<ref>{{Cita web|url=https://www.vassallidibarbero.it/2021/06/24/alessandro-barbero-il-reddito-di-cittadinanza-va-fortificato/|titolo=Alessandro Barbero: “Il reddito di cittadinanza va fortificato”|data=24 giugno 2021}}</ref> *La lotta di classe c’è stata e l'hanno vinta i ricchi... e non hanno preso prigionieri.<ref>{{Cita web|url=https://www.agoravox.it/Barbero-e-le-donne-l-ennesima.html|titolo=Barbero e le donne: l’ennesima polemica inutile (e voluta).|sito=agoravox.it|data=2021-11-26}}</ref> *Il sogno che gli operai potessero diventare la parte più avanzata, più consapevole della società, e prendere il potere nelle loro mani, è fallito; il risultato è che nei Paesi occidentali non c'è più nessun partito che si presenti alle elezioni dicendo "noi rappresentiamo gli operai e vogliamo portarli al potere". Ma la sinistra era quello, nient'altro. Invece la destra, cioè la rappresentanza politica di chi vuole legge e ordine, rispetto dell'autorità e libertà d'azione per i ricchi, e non si sente offeso dalle disuguaglianze sociali ed economiche, è ben viva. E in un mondo dove la destra è molto più vitale della sinistra è inevitabile che la lettura del passato vada di conseguenza, e che si possano diffondere enormità come quella per cui il [[comunismo]] sarebbe stato ben peggio del [[fascismo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/09/01/intervista-ad-alessandro-barbero-le-foibe-furono-un-orrore-ma-ricordare-quei-morti-e-non-altri-e-una-scelta-solo-politica-il-giorno-del-ricordo-e-una-tappa-di-una-falsificazione-storica/6306663/|titolo=Intervista ad Alessandro Barbero | “Le foibe furono un orrore, ma ricordare quei morti e non altri è una scelta solo politica. Il Giorno del Ricordo? E’ una tappa di una falsificazione storica”|sito=ilfattoquotidiano.it|data=2021-09-01}}</ref> {{Int|Dall'intervista di [[Diego Bianchi]]|Dal programma televisivo ''Propaganda Live'', LA7, 11 febbraio 2021. Video disponibile su ''[https://www.la7.it/propagandalive/video/diego-bianchi-intervista-il-prof-alessandro-barbero-12-02-2022-422892 la7.it]''}} *{{NDR|«Qual è la cosa del mondo intorno che più ti angoscia?»}} È un lungo elenco. Io in genere sono uno che non fa classifiche. [...] Siamo entrati in una lunga epoca in cui ormai la [[Lotta di classe|guerra di classe]] l'hanno vinta i ricchi, e i ricchi saranno sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri. Quella è una cosa grossa effettivamente, e a me angoscia. Io sono abbastanza egoista e autistico da dire: «Vabbè, io vivo la mia vita». Però se ci penso quella è la cosa che fa più rabbia, ecco, più che angoscia la cosa che fa più rabbia del mondo di oggi. Perché poi non lo dice nessuno, lo dicono quelli che tanto nessuno sta a sentire. Però ufficialmente va tutto a meraviglia: viviamo in democrazia. [...] Adesso esce qualche articolo su come i miliardari in Italia si sono raddoppiati negli anni della pandemia {{NDR|di COVID-19}}. Però [...] non è colpa della pandemia: è proprio che l'Occidente ha preso quel giro lì. Ma noi ce lo ricordiamo: è tutta colpa di Margaret Thatcher e Ronald Reagan, che brucino all'inferno. (min 1:50-2:50) *{{NDR|Sull'alternanza scuola-lavoro}} La scuola serve a fare sì che gli esseri umani abbiano tutti un terreno comune, ricco, complesso; imparino a confrontarsi con situazioni diverse, con vite diverse. {{NDR|Quando}} tu studi letteratura, impari a vivere altre vite oltre alla tua; studi la storia, ed è la stessa cosa. E anche lo studio scientifico, che a me personalmente è alieno – strappavo la sufficienza a gran fatica –, anche quello ti apre la testa e ti aiuta a pensare. [...] È chiaro, ci sono indirizzi di scuola che ti insegnano anche i fondamenti del tuo futuro mestiere. Meno male che l'alberghiero ti insegna a cucinare! Però anche all'alberghiero si studia anche la letteratura, e la storia: questo significa aprire le teste delle persone. Ora la sensazione che il discorso sia: «Siccome l'economia è l'unica cosa che importa, il profitto è l'unica cosa che importa; e l'economia ha bisogno di tecnici, di esecutori, non di gente che critica! Magari forse andare a scuola troppo a lungo a cosa serve, se non a creare appunto della gente che poi non ubbidisce?». Io ogni tanto ho l'impressione che poi inconsciamente le classi dirigenti nostre di oggi, dell'Occidente di oggi, abbiano un po' in testa questa cosa qui. È chiaro che se invece che a scuola per un po' di ore li mandi a lavorare, sotto un capo che li dà degli ordini, con cui non è che discuti ma ubbidisci, cominci [...] prima. (min. 13:40-15:20) * [...] benché le foibe siano chiaramente una tragedia, uno dei tanti episodi spaventosi della seconda guerra mondiale, stabilire per legge che in Italia quello specifico episodio, quella specifica tragedia viene trasformata in un giorno {{NDR|[[Giorno del ricordo]]}} che tutti devono ricordare è una scelta politica, forzata; è una scelta ideologica, è una scelta divisiva [...]. (min 16:40-17:22) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo''=== L'anno 1848 finirà presto. Le foglie degli aceri sono morte, e il vento che le spazza via odora già di neve. Ho settantotto anni, che sono una bella età anche in questo secolo di progresso, e credo che anch'io finirò presto. Può darsi che l'elettricità, il vapore e la strada ferrata permettano un giorno agli uomini di vivere più a lungo, ma mi sembra più probabile il contrario, nonostante le chiacchiere dei giornalisti; ad ogni modo, io non lo saprò mai. La [[gotta]] ha preso possesso del mio piede sinistro, e sta scavandosi la via verso l'alto, sicché un giorno o l'altro arriverà a bussare al cuore; non lo rimpiango, perché penso a tutto il roast-beef che ho mangiato, a tutto il Bordeaux che ho bevuto, e credo che ne sia valsa la pena, ma non posso nascondermi che sarò fortunato se arriverò a vedere un altro autunno. ===''Carlo Magno''=== È il luglio del 799, e il re dei Franchi, [[Carlo Magno|Carlo]], è accampato a Paderborn, nel cuore della Sassonia conquistata. C'è gran traffico di muratori e falegnami, convogli di carri carichi di mattoni e calcina giungono ogni giorno lungo le piste di terra battuta, altri materiali arrivano per via d'acqua, risalendo i fiumi su chiatte e barconi: in mezzo alle foreste e alle paludi il re sta costruendo una nuova città, che sarà l'avamposto della Cristianità in mezzo ai pagani da poco convertiti, con un palazzo e una basilica capaci di rivaleggiare con quelli di Aquisgrana. ===''Gli occhi di Venezia''=== C'era stato il sole per tutto il giorno, ma adesso il vento dalla laguna si era rinfrescato e il cielo su Venezia cominciava a intorbidire. Matteo, ritto sul ponteggio principale del palazzo in costruzione, si asciugò il sudore con la manica fradicia della camicia, per l'ennesima volta: d'estate le giornate di lavoro cominciavano presto e non finivano mai. Guardò il sole per valutare quanto mancava al tramonto; nessuna chiesa aveva ancora suonato il vespro, nemmeno quella dei Frari che da un po' di tempo, per chissà quale mania del campanaro, lo suonava sempre prima delle altre. ===''L'ultimo rosa di Lautrec''=== Il nano procedeva cautamente, puntando davanti a sé il bastone da passeggio, come se sperasse di tenere a distanza l'acciottolato. Ci voleva poco per inciamparci, del resto: la ripida stradina di periferia scendeva a precipizio verso la place Blanche, e alzando gli occhi da terra ci si smarriva subito nel candore ovattato d'un cielo invernale, striato dal fumo dei camini. Poco sicuro delle proprie gambe, il nano cercava di tenersi accostato alle case, ma senza sfiorarle, per non sporcarsi; perché erano assai sudicie. ===''Romanzo russo''=== Quando si atterra a [[Mosca (Russia)|Mosca]] col buio, mentre l'aeroplano vira lentamente sulla città in attesa che trasmettano il segnale di via libera, è facile che l'occhio incontri dal finestrino il grattacielo dell'Università, sui Monti dei Passeri. Le luci sono accese dietro innumerevoli finestre, fioche, è vero, ma nella notte brillano; e sulla guglia più alta brucia ancora la stella rossa, come una volta. Per adesso il grattacielo sta lì può anche darsi che un giorno lo facciano saltare con la dinamite, e al suo posto scavino, chissà, una piscina, ma non mi pare che se ne sia ancora parlato seriamente, e del resto sarebbe un peccato. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Alessandro Barbero, ''Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo'', ''L'ultimo rosa di Lautrec'', ''Romanzo russo'', Mondadori. *Alessandro Barbero, ''Carlo Magno: un padre dell'Europa'', Laterza, 2004. ISBN 8842072125 *Alessandro Barbero, ''Gli occhi di Venezia'', Mondadori, 2011. ISBN 9788804595434 ==Voci correlate== *''[[Dietro le quinte della Storia]]'' (scritto con Piero Angela, 2012) ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo}} (1995) {{Pedia|Romanzo russo}} (1998) {{Pedia|Gli occhi di Venezia}} (2011) {{DEFAULTSORT:Barbero, Alessandro}} [[Categoria:Saggisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] fhu54lk80qii1bxbwfep25dre6l78mw Massa 0 10163 1218722 1216065 2022-07-24T15:34:55Z Udiki 86035 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:2019 Feb 04 - Kumbh Mela - Mauni Amavasya Crowd 16.jpg|thumb|Una massa]] Citazioni sulla '''folla''' e la '''massa'''. *Allora specialmente ritirati in te medesimo, quando sei costretto a stare fra la turba. ([[Epicuro]]) *Avevano tanta esperienza della vita da conoscere quanto importi ispirare alle masse reverenza e prestigio e quanto tale scopo s'ottenga più con mezzucci puerili che non con l'effettiva grandezza. La genialità vera va posta nell'elaborazione dei piani grandiosi che il capo coordina in solitudine e non dev'esser data in pasto alla folla, che d'ogni cosa non comprende se non l'esteriorità più grossa ed immediata. ([[Ettore Cantoni]]) *Certo che non voglio vivere tra la turba: la mediocrità mi fa una paura mortale. ([[Giacomo Leopardi]]) *Ci sono definizioni diverse per il processo con il quale un individuo si confonde nella massa o accetta di consegnarle parti di sé. E siccome noi siamo uomini di letteratura, ne sceglierò una conforme ai nostri interessi. Ho l'impressione che ci trasformiamo in «massa» nel momento in cui rinunciamo a pensare, a elaborare le cose secondo un nostro lessico, e accettiamo automaticamente e senza critiche espressioni terminologiche e un linguaggio dettatoci da altri. Io mi trasformo in «massa» quando cesso di formulare con le mie parole compromessi e scelte morali che sono disposto a compiere. ([[David Grossman]]) *Colui che facilmente si sposa alla folla, conosce le gioie febbrili di cui resteranno eternamente privati sia l'egoista, chiuso come un forziere, sia il pigro, rintanato come un mollusco. ([[Charles Baudelaire]]) *È impossibile piacere alla moltitudine, se non diventando un pasticcio, o del vino dolce. ([[Bione di Boristene]]) *È la folla come fallo, è l'errore di massa. Non l'erranza. È finita quell'erranza, il nomadismo, il pensiero. Dove c'è qualità si muore. Si tocca il filo rosso. Crepi. È cortocircuito. ([[Carmelo Bene]]) *È misterioso, [...] come i singoli, che però formano la massa, rinuncino alle loro qualità, perdano persino i loro istinti primari. Il singolo ama la propria vita e teme la morte. Tutti insieme fanno spreco della vita e disprezzano la morte. Il singolo non vuole andar soldato né pagare le tasse. Insieme, vanno volontari e vuotano le loro tasche. E una cosa è autentica come l'altra». ([[Joseph Roth]]) *Ero abituato a essere indipendente, a star solo la maggior parte del mio tempo, detestavo la truppa, aborrivo la massa, e tutte quelle urla cento volte, mille volte ripetute dalla stessa bocca. ([[Thomas Bernhard]]) *Forse è solo lo spirito della massa. Dare addosso all'individuo. ([[Stephen King]]) *Grande manifestazione politica, spalti gremiti fino all'ultimo posto, un enorme tappeto di uomini e di facce sino alle file più alte, l'oratore nel pieno del suo slancio. Dice: «Di tutto ha colpa la massificazione». Uragano di applausi. ([[Alexander Mitscherlich]]) *Il contagio è pericolosissimo nella folla. Bisogna o imitare i viziosi o odiarli. ([[Michel de Montaigne]]) *Il naso è l'immaginazione della massa. Dal quale, sempre e comunque, essa si lascia tranquillamente menare. ([[Edgar Allan Poe]]) *In una riunione di massa il pensiero è eliminato. E siccome è proprio questo lo stato mentale che io voglio, perché fa della folla una vera cassa armonica che vibra ai miei discorsi, io ordino a tutti di assistere alle riunioni... ([[Adolf Hitler]]) *Io, invece, voglio essere laticlavo, quella fascia piccola e lucente che fa apparire il resto {{NDR|nella trama della tunica}} elegante e bello. Perché allora mi dici: «Fatti simile alla folla?» E come rimarrò laticlavo? ([[Epitteto]]) *L'unica persona che sia più saggia di uno qualsiasi è la massa. ([[Napoleone Bonaparte]]) *La folla ama il sistema. La folla vuole afferrare tutta la verità, e siccome non può comprenderla, crede volentieri. ([[Lev Tolstoj]]) *''La [[folla]] è come l'acqua che fugge le alte cime; | dove non è il suo livello essa non giunge mai. | Senza prendere per piacerle una pena inutile, | non mettere scale al tuo pensiero ardito.'' ([[Théophile Gautier]]) *La folla fonda le sue opinioni sulle cose più incerte. ([[Tito Livio]]) *La folla ha questa natura: o serve umilmente, o superbamente comanda; né sa allontanarsi modestamente dalla giusta libertà, né goderla nella sua pienezza. ([[Tito Livio]]) *La grande massa è sempre pronta a rotolare verso la parte ove al momento sta il peso del potere. ([[Stefan Zweig]]) *La massa giunta al potere, ricettiva com'è per i semplici, universali ideali di giustizia e di una potenza statale onnipotente, tende sempre, regolarmente, a sottomettersi a un tiranno popolare. ([[Heinrich von Treitschke]]) *La massa ha scarsissima capacità di giudizio e assai poca memoria. ([[Arthur Schopenhauer]]) *La massa per me non è altro che un gregge di pecore, finché non è organizzata. Non sono affatto contro di essa. Soltanto nego che essa possa governarsi da sé. Ma se la si conduce, bisogna reggerla con due redini: entusiasmo e interesse. Chi si serve solo di uno dei due, corre pericolo. ([[Benito Mussolini]]) *La massa può amare un poeta solo per malinteso. ([[Jean Cocteau]]) *La scienza della natura non forma uomini assidui nel vantare o nel parlare, nemmeno uomini che ostentano la propria educazione, la quale è invidiata dalla massa del popolo; ma piuttosto uomini scevri di iattanza ed autosufficienti, uomini che si occupano dei beni propri, non di quelli del mondo. ([[Epicuro]]) *La superiorità e la vitalità dell'America si trovano nella massa del popolo, e non nelle classi elevate come avveniva nel vecchio mondo. La grandezza del nostro esercito durante la guerra di secessione si è rivelata nella semplice truppa, e lo stesso avviene per la nazione. La vitalità di altri paesi risiede in una cerchia ristretta, una classe, ma la nostra risiede nella massa del popolo. Gli uomini che ci guidano non hanno molta importanza, non l'hanno mai avuta, ma la media della nostra gente ha un valore immenso, che va oltre la storia. Penso sovente che sarà questa la via, in tutti i settori, incluse letteratura e arte, per la quale si manifesterà la nostra superiorità. Non avremo grandi figure né grandi ''leader'', ma la media sarà grande, di una grandezza senza precedenti. ([[Walt Whitman]]) *La [[teoria]] diviene una forza materiale non appena si impadronisce delle masse. ([[Karl Marx]]) *Le folle applaudono sempre con una sadica soddisfazione il crollo degli idoli. ([[Francesco Saverio Borrelli]]) *Non si sa bene come avvenga quel mutamento che in certe circostanze trasforma degli uomini coscienti in una massa consenziente, capace di qualunque eccesso nel bene come nel male, e incapace di ragionare, anche quando gli uomini di cui è formata non han coltivato nulla nella vita quanto la misura e la ponderatezza. ([[Robert Musil]]) *Non vi sono dubbi sul fatto che la folla venga intesa come agente di violenza alla stessa stregua di un individuo: anch'essa è detta comunemente «cieca», «accecata», «scatenata» e simili. L'omogeneità è tale che la folla può esser considerata l'analogo collettivo dell'uomo violento. ([[Sergio Cotta]]) *Nulla è tanto imprevedibile come le reazioni della massa. ([[Tito Livio]], attribuita a [[Filippo V di Macedonia]]) *Odio il [[privilegio]] e il monopolio. Qualunque cosa non possa essere condivisa con le masse per me è tabù. ([[Mahatma Gandhi]]) *Per le strade, la folla variopinta ed eterogenea fa pensare a certe scene dell<nowiki>'</nowiki>''Inferno'', come se una maledizione l'avesse condannata a vagare senza sosta, a mangiare panini sotto gli archi medievali, a sedere sul piedistallo dei monumenti. Passano come greggi intontite e disperate, a volte guidate da qualche energico prete. [[Juan Rodolfo Wilcock]]) *Qualunque cosa faccia del rumore è gradita alla folla. ([[Charles Dickens]]) *Quando agisci come la moltitudine, poni te stesso al suo livello. ([[Epitteto]]) *''Quando sono necessari gli asini''. – Non si spingerà la folla a gridare osanna se non si entrerà nella città cavalcando un asino. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Quando una massa ignorante si mette a voler vedere con i propri occhi, è fin troppo facile che veda lucciole per lanterne. Però quando formula i suoi giudizi, come di solito fa, con l'intuito del suo grande e generoso cuore, le conclusioni a cui arriva sono spesso tanto profonde e tanto giuste da posseder gli stessi caratteri delle verità rivelate per via soprannaturale. ([[Nathaniel Hawthorne]]) *Quelle folle accorrevano per fare da scudo alla propria morte. Farsi folla significa tenere lontana la morte. Uscire dalla folla significa rischiare la morte individuale, affrontare la morte solitaria. Quelle folle accorrevano soprattutto per questa ragione. Erano lì proprio per essere folla. ([[Don DeLillo]]) *Rido della felicità delle ''masse'', perché il mio piccolo cervello non concepisce una ''massa'' felice composta d'individui non felici. ([[Giacomo Leopardi]]) *Rimanere nascosto nella folla è sublime; passare di generazione in generazione, ignorato dalla moltitudine, è doppiamente sublime. ([[Thomas de Quincey]]) *Se avessi voluto seguire la moltitudine, non mi sarei dato alla filosofia. ([[Crisippo di Soli]]) *Se le grandi masse fossero così trasparenti, così compatte fin nei singoli atomi come sostiene la propaganda dello Stato, basterebbero tanti poliziotti quanti sono i cani che servono ad un pastore per le sue greggi. Ma le cose stanno diversamente, poiché tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà. E non soltanto questi lupi sono forti in sé stessi, c'è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in un branco. È questo l'incubo dei potenti. ([[Ernst Jünger]]) *Se tra quegli oggetti comunemente odiati uno ne esiste di cui io possa tranquillamente affermare che lo guardo con disprezzo e con scherno, questo è quel gran nemico della ragione, della virtù e della religione, che è la moltitudine; quel mostro numeroso, che preso nelle sue singole parti sembra composto d'uomini, di creature di Dio dotate della ragione, ma confuso insieme forma un'unica grossa bestia, e una mostruosità più prodigiosa dell'Idra; non è mancanza di carità chiamare stolti costoro, tale è l'appellativo che ricevono da tutti gli scrittori sacri, inserito da Salomone nella Scrittura canonica, ed è un punto di fede per noi pensarla così. E nel nome della moltitudine non includo solo la gente di qualità bassa e inferiore: vi è una plebaglia perfino tra la gente ben nata, una specie di menti plebee, la cui fantasia si muove con l'identica ruota; uomini proprio al livello stesso dei lavoratori manuali, sebbene la loro fortuna in un certo modo indori le loro infermità, e la loro borsa compensi la loro balordaggine. ([[Thomas Browne]]) *Sono sempre più convinto che le mentalità sorgono dalle esperienze di massa. Ma gli uomini hanno colpa delle loro esperienze di massa? Non vi incorrono assolutamente indifesi? Come dev'essere fatto un uomo per potersene proteggere? Ecco quello che veramente m'interessa in [[Karl Kraus]]. Bisogna forse poter formare masse proprie per essere immuni dalle altre? ([[Elias Canetti]]) *Tracciando una distinzione fra un popolo e una massa, scopriremo che un popolo istigato all'azione è una massa; mentre una massa, che cerca di pensare, si stempera in un popolo. ([[Edgar Allan Poe]]) *Tutte le volte che in seguito si è ritrovato in una ''calca'' di persone si è risvegliata in lui questa sensazione di ''piccolezza'', ''isolamento'' e di un'''insignificanza'' molto vicina al ''niente''. – Quanta materia simile alla mia si trova qui! Che massa di persone, con cui si fanno stati ed eserciti, allo stesso modo in cui si costruiscono case e torri con tronchi d'albero! ([[Karl Philipp Moritz]]) *Una folla è l'equivalente sociale di un cancro. ([[Aldous Huxley]]) ===''[[La folla (film 1928)|La folla]]''=== *Guarda... quella gente! Poveri sciocchi... tutti fossilizzati nella stessa direzione! *La folla ride sempre con te... ma piangerà con te solo per un giorno. *Noi non sappiamo quanto grande sia la folla e quale forza eserciti... finché non usciamo dal solco, che la stessa, disegna. ==Voci correlate== *[[Gente]] *[[Gregge]] *[[Individuo]] *[[Plebe]] *[[Popolazione]] *[[Popolo]] *[[Società]] *[[Uomo|Uomo, genere umano]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Massa (filosofia)|w_oggetto=una voce di argomento filosofico|w2=Massa (sociologia)|w2_oggetto=inoltre una voce di argomento sociologico|preposizione=sulla|etichetta=massa}} [[Categoria:Filosofia politica]] [[Categoria:Sociologia della comunicazione]] tsxyvvmxmkkjpf5cidogpgrosbuif0r 1218723 1218722 2022-07-24T15:35:22Z Udiki 86035 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:2019 Feb 04 - Kumbh Mela - Mauni Amavasya Crowd 16.jpg|thumb|Una massa]] Citazioni sulla '''folla''' e la '''massa'''. *Allora specialmente ritirati in te medesimo, quando sei costretto a stare fra la turba. ([[Epicuro]]) *Avevano tanta esperienza della vita da conoscere quanto importi ispirare alle masse reverenza e prestigio e quanto tale scopo s'ottenga più con mezzucci puerili che non con l'effettiva grandezza. La genialità vera va posta nell'elaborazione dei piani grandiosi che il capo coordina in solitudine e non dev'esser data in pasto alla folla, che d'ogni cosa non comprende se non l'esteriorità più grossa ed immediata. ([[Ettore Cantoni]]) *Certo che non voglio vivere tra la turba: la mediocrità mi fa una paura mortale. ([[Giacomo Leopardi]]) *Ci sono definizioni diverse per il processo con il quale un individuo si confonde nella massa o accetta di consegnarle parti di sé. E siccome noi siamo uomini di letteratura, ne sceglierò una conforme ai nostri interessi. Ho l'impressione che ci trasformiamo in «massa» nel momento in cui rinunciamo a pensare, a elaborare le cose secondo un nostro lessico, e accettiamo automaticamente e senza critiche espressioni terminologiche e un linguaggio dettatoci da altri. Io mi trasformo in «massa» quando cesso di formulare con le mie parole compromessi e scelte morali che sono disposto a compiere. ([[David Grossman]]) *Colui che facilmente si sposa alla folla, conosce le gioie febbrili di cui resteranno eternamente privati sia l'egoista, chiuso come un forziere, sia il pigro, rintanato come un mollusco. ([[Charles Baudelaire]]) *È impossibile piacere alla moltitudine, se non diventando un pasticcio, o del vino dolce. ([[Bione di Boristene]]) *È la folla come fallo, è l'errore di massa. Non l'erranza. È finita quell'erranza, il nomadismo, il pensiero. Dove c'è qualità si muore. Si tocca il filo rosso. Crepi. È cortocircuito. ([[Carmelo Bene]]) *È misterioso, [...] come i singoli, che però formano la massa, rinuncino alle loro qualità, perdano persino i loro istinti primari. Il singolo ama la propria vita e teme la morte. Tutti insieme fanno spreco della vita e disprezzano la morte. Il singolo non vuole andar soldato né pagare le tasse. Insieme, vanno volontari e vuotano le loro tasche. E una cosa è autentica come l'altra». ([[Joseph Roth]]) *Ero abituato a essere indipendente, a star solo la maggior parte del mio tempo, detestavo la truppa, aborrivo la massa, e tutte quelle urla cento volte, mille volte ripetute dalla stessa bocca. ([[Thomas Bernhard]]) *Forse è solo lo spirito della massa. Dare addosso all'individuo. ([[Stephen King]]) *Grande manifestazione politica, spalti gremiti fino all'ultimo posto, un enorme tappeto di uomini e di facce sino alle file più alte, l'oratore nel pieno del suo slancio. Dice: «Di tutto ha colpa la massificazione». Uragano di applausi. ([[Alexander Mitscherlich]]) *Il contagio è pericolosissimo nella folla. Bisogna o imitare i viziosi o odiarli. ([[Michel de Montaigne]]) *Il naso è l'immaginazione della massa. Dal quale, sempre e comunque, essa si lascia tranquillamente menare. ([[Edgar Allan Poe]]) *In una riunione di massa il pensiero è eliminato. E siccome è proprio questo lo stato mentale che io voglio, perché fa della folla una vera cassa armonica che vibra ai miei discorsi, io ordino a tutti di assistere alle riunioni... ([[Adolf Hitler]]) *Io, invece, voglio essere laticlavo, quella fascia piccola e lucente che fa apparire il resto {{NDR|nella trama della tunica}} elegante e bello. Perché allora mi dici: «Fatti simile alla folla?» E come rimarrò laticlavo? ([[Epitteto]]) *L'unica persona che sia più saggia di uno qualsiasi è la massa. ([[Napoleone Bonaparte]]) *La folla ama il sistema. La folla vuole afferrare tutta la verità, e siccome non può comprenderla, crede volentieri. ([[Lev Tolstoj]]) *''La folla è come l'acqua che fugge le alte cime; | dove non è il suo livello essa non giunge mai. | Senza prendere per piacerle una pena inutile, | non mettere scale al tuo pensiero ardito.'' ([[Théophile Gautier]]) *La folla fonda le sue opinioni sulle cose più incerte. ([[Tito Livio]]) *La folla ha questa natura: o serve umilmente, o superbamente comanda; né sa allontanarsi modestamente dalla giusta libertà, né goderla nella sua pienezza. ([[Tito Livio]]) *La grande massa è sempre pronta a rotolare verso la parte ove al momento sta il peso del potere. ([[Stefan Zweig]]) *La massa giunta al potere, ricettiva com'è per i semplici, universali ideali di giustizia e di una potenza statale onnipotente, tende sempre, regolarmente, a sottomettersi a un tiranno popolare. ([[Heinrich von Treitschke]]) *La massa ha scarsissima capacità di giudizio e assai poca memoria. ([[Arthur Schopenhauer]]) *La massa per me non è altro che un gregge di pecore, finché non è organizzata. Non sono affatto contro di essa. Soltanto nego che essa possa governarsi da sé. Ma se la si conduce, bisogna reggerla con due redini: entusiasmo e interesse. Chi si serve solo di uno dei due, corre pericolo. ([[Benito Mussolini]]) *La massa può amare un poeta solo per malinteso. ([[Jean Cocteau]]) *La scienza della natura non forma uomini assidui nel vantare o nel parlare, nemmeno uomini che ostentano la propria educazione, la quale è invidiata dalla massa del popolo; ma piuttosto uomini scevri di iattanza ed autosufficienti, uomini che si occupano dei beni propri, non di quelli del mondo. ([[Epicuro]]) *La superiorità e la vitalità dell'America si trovano nella massa del popolo, e non nelle classi elevate come avveniva nel vecchio mondo. La grandezza del nostro esercito durante la guerra di secessione si è rivelata nella semplice truppa, e lo stesso avviene per la nazione. La vitalità di altri paesi risiede in una cerchia ristretta, una classe, ma la nostra risiede nella massa del popolo. Gli uomini che ci guidano non hanno molta importanza, non l'hanno mai avuta, ma la media della nostra gente ha un valore immenso, che va oltre la storia. Penso sovente che sarà questa la via, in tutti i settori, incluse letteratura e arte, per la quale si manifesterà la nostra superiorità. Non avremo grandi figure né grandi ''leader'', ma la media sarà grande, di una grandezza senza precedenti. ([[Walt Whitman]]) *La [[teoria]] diviene una forza materiale non appena si impadronisce delle masse. ([[Karl Marx]]) *Le folle applaudono sempre con una sadica soddisfazione il crollo degli idoli. ([[Francesco Saverio Borrelli]]) *Non si sa bene come avvenga quel mutamento che in certe circostanze trasforma degli uomini coscienti in una massa consenziente, capace di qualunque eccesso nel bene come nel male, e incapace di ragionare, anche quando gli uomini di cui è formata non han coltivato nulla nella vita quanto la misura e la ponderatezza. ([[Robert Musil]]) *Non vi sono dubbi sul fatto che la folla venga intesa come agente di violenza alla stessa stregua di un individuo: anch'essa è detta comunemente «cieca», «accecata», «scatenata» e simili. L'omogeneità è tale che la folla può esser considerata l'analogo collettivo dell'uomo violento. ([[Sergio Cotta]]) *Nulla è tanto imprevedibile come le reazioni della massa. ([[Tito Livio]], attribuita a [[Filippo V di Macedonia]]) *Odio il [[privilegio]] e il monopolio. Qualunque cosa non possa essere condivisa con le masse per me è tabù. ([[Mahatma Gandhi]]) *Per le strade, la folla variopinta ed eterogenea fa pensare a certe scene dell<nowiki>'</nowiki>''Inferno'', come se una maledizione l'avesse condannata a vagare senza sosta, a mangiare panini sotto gli archi medievali, a sedere sul piedistallo dei monumenti. Passano come greggi intontite e disperate, a volte guidate da qualche energico prete. [[Juan Rodolfo Wilcock]]) *Qualunque cosa faccia del rumore è gradita alla folla. ([[Charles Dickens]]) *Quando agisci come la moltitudine, poni te stesso al suo livello. ([[Epitteto]]) *''Quando sono necessari gli asini''. – Non si spingerà la folla a gridare osanna se non si entrerà nella città cavalcando un asino. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Quando una massa ignorante si mette a voler vedere con i propri occhi, è fin troppo facile che veda lucciole per lanterne. Però quando formula i suoi giudizi, come di solito fa, con l'intuito del suo grande e generoso cuore, le conclusioni a cui arriva sono spesso tanto profonde e tanto giuste da posseder gli stessi caratteri delle verità rivelate per via soprannaturale. ([[Nathaniel Hawthorne]]) *Quelle folle accorrevano per fare da scudo alla propria morte. Farsi folla significa tenere lontana la morte. Uscire dalla folla significa rischiare la morte individuale, affrontare la morte solitaria. Quelle folle accorrevano soprattutto per questa ragione. Erano lì proprio per essere folla. ([[Don DeLillo]]) *Rido della felicità delle ''masse'', perché il mio piccolo cervello non concepisce una ''massa'' felice composta d'individui non felici. ([[Giacomo Leopardi]]) *Rimanere nascosto nella folla è sublime; passare di generazione in generazione, ignorato dalla moltitudine, è doppiamente sublime. ([[Thomas de Quincey]]) *Se avessi voluto seguire la moltitudine, non mi sarei dato alla filosofia. ([[Crisippo di Soli]]) *Se le grandi masse fossero così trasparenti, così compatte fin nei singoli atomi come sostiene la propaganda dello Stato, basterebbero tanti poliziotti quanti sono i cani che servono ad un pastore per le sue greggi. Ma le cose stanno diversamente, poiché tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà. E non soltanto questi lupi sono forti in sé stessi, c'è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in un branco. È questo l'incubo dei potenti. ([[Ernst Jünger]]) *Se tra quegli oggetti comunemente odiati uno ne esiste di cui io possa tranquillamente affermare che lo guardo con disprezzo e con scherno, questo è quel gran nemico della ragione, della virtù e della religione, che è la moltitudine; quel mostro numeroso, che preso nelle sue singole parti sembra composto d'uomini, di creature di Dio dotate della ragione, ma confuso insieme forma un'unica grossa bestia, e una mostruosità più prodigiosa dell'Idra; non è mancanza di carità chiamare stolti costoro, tale è l'appellativo che ricevono da tutti gli scrittori sacri, inserito da Salomone nella Scrittura canonica, ed è un punto di fede per noi pensarla così. E nel nome della moltitudine non includo solo la gente di qualità bassa e inferiore: vi è una plebaglia perfino tra la gente ben nata, una specie di menti plebee, la cui fantasia si muove con l'identica ruota; uomini proprio al livello stesso dei lavoratori manuali, sebbene la loro fortuna in un certo modo indori le loro infermità, e la loro borsa compensi la loro balordaggine. ([[Thomas Browne]]) *Sono sempre più convinto che le mentalità sorgono dalle esperienze di massa. Ma gli uomini hanno colpa delle loro esperienze di massa? Non vi incorrono assolutamente indifesi? Come dev'essere fatto un uomo per potersene proteggere? Ecco quello che veramente m'interessa in [[Karl Kraus]]. Bisogna forse poter formare masse proprie per essere immuni dalle altre? ([[Elias Canetti]]) *Tracciando una distinzione fra un popolo e una massa, scopriremo che un popolo istigato all'azione è una massa; mentre una massa, che cerca di pensare, si stempera in un popolo. ([[Edgar Allan Poe]]) *Tutte le volte che in seguito si è ritrovato in una ''calca'' di persone si è risvegliata in lui questa sensazione di ''piccolezza'', ''isolamento'' e di un'''insignificanza'' molto vicina al ''niente''. – Quanta materia simile alla mia si trova qui! Che massa di persone, con cui si fanno stati ed eserciti, allo stesso modo in cui si costruiscono case e torri con tronchi d'albero! ([[Karl Philipp Moritz]]) *Una folla è l'equivalente sociale di un cancro. ([[Aldous Huxley]]) ===''[[La folla (film 1928)|La folla]]''=== *Guarda... quella gente! Poveri sciocchi... tutti fossilizzati nella stessa direzione! *La folla ride sempre con te... ma piangerà con te solo per un giorno. *Noi non sappiamo quanto grande sia la folla e quale forza eserciti... finché non usciamo dal solco, che la stessa, disegna. ==Voci correlate== *[[Gente]] *[[Gregge]] *[[Individuo]] *[[Plebe]] *[[Popolazione]] *[[Popolo]] *[[Società]] *[[Uomo|Uomo, genere umano]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Massa (filosofia)|w_oggetto=una voce di argomento filosofico|w2=Massa (sociologia)|w2_oggetto=inoltre una voce di argomento sociologico|preposizione=sulla|etichetta=massa}} [[Categoria:Filosofia politica]] [[Categoria:Sociologia della comunicazione]] hkvwvx4iupzmro80fe3uz63eu4zk8cd Rudolf von Jhering 0 11212 1218743 874066 2022-07-24T16:18:13Z AnjaQantina 1348 +immagine, +note, +stub, +defaultsort wikitext text/x-wiki [[File:RudolfvonIhering.jpg|thumb|Rudolf von Jhering]] '''Rudolf von Jhering''' (1818 – 1892), giurista tedesco, ultimo grande esponente della Scuola Storica. *Si può definire la [[legge]] come l'unione di chi comprende e vede lontano contro chi vede solo ciò che ha vicino. I primi devono costringere i secondi a compiere ciò che è nel loro interesse. Ma non è nell'interesse dei miopi, per farli felici contro la loro volontà, bensì nell'interesse della comunità. La legge è l'arma indispensabile dell'[[intelligenza]] contro la [[stupidità]].<ref>Da ''Lo scopo del diritto'', p. 394.</ref> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Rudolf von Jhering, ''Lo scopo del diritto'' (1877 – 1883), a cura di M. Losano, Einaudi, Torino, 1972, p. 394. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Von Jhering, Rudolf}} [[Categoria:Giuristi tedeschi]] j7wkph2o5cxt4qlpy7h2yz1hj01nzy3 Vivant Denon 0 11811 1218860 1006483 2022-07-25T10:40:54Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Vivant Denon.jpg|thumb|Vivant Denon]] '''Dominique Vivant, barone Denon''' (1747 – 1825), diplomatico, scrittore, incisore e amministratore francese. ==Citazioni di Vivant Denon== *[[Corigliano Calabro|Corigliano]] non è che un gran paese, dominato da un vecchio castello, ma la sua posizione, il suo terreno, l'aria profumata che vi si respira e le sue produzioni lo mettono al di là di tutte le descrizioni che se ne possono fare. Ogni luogo offre una prospettiva diversa e più pittoresca. Frutteti agresti, dove gli aranci, innaffiati da ruscelli che scorrono liberamente, crescono alti quanto le querce, formano nel fondovalle giardini deliziosi, dove regna il bel disordine naturale che è vano cercare nei giardini inglesi.<ref>Da ''Calabria felix''.</ref> *L'[[amore]] richiede pegni sempre più grandi: finché gli resta da ottennere qualcosa gli sembra di non aver ottenuto nulla.<ref>Da ''Senza domani'', a cura di Ena Marchi, Adelphi, Milano, 2015. ISBN 978-88-459-7724-4</ref> *Più lontano [[Palmi]], in posizione migliore, su una terrazza che mi sembrava meglio coltivata.<ref>Da ''Calabria felix''.</ref> ==[[Incipit]] di ''Senza domani''== Amavo perdutamente la Contessa di...; avevo 20 anni ed ero ingenuo; lei mi ingannò, io mi arrabbiai, lei mi lasciò.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==''Voyage en Sicile''== *Credo infine che, tra tutti i monumenti di [[Siracusa]] che sono sopravvissuti ai secoli, questo delle catacombe può darci, meglio degli altri l'idea più giusta dell'antica grandezza di questa città. *{{NDR|su [[Palermo]]}} È una delle più belle e gradevoli città che un viaggiatore possa incontrare. L'affabilità e la cortesia degli abitanti rendono il soggiorno molto attraente e l'allontanarsene particolarmente difficile. Ne partimmo il primo agosto, alle due del mattino, in una notte oscura come se avessimo scelto quel momento per sottrarci all'incanto di un luogo dove ogni oggetto avrebbe potuto trattenerci o strapparci un reale rimpianto con il ricordo di un piacere goduto. *È vero che nella famosa grotta vi è una piccola camera, all'abside della volta, dove, si dice, che l'ascoltatore venisse a piazzarsi. […] Decisi dunque di farmi aiutare a salire nella camera. Ci riuscii non senza fatica ed ecco qui ciò che vidi: una camera lunga dieci piedi e sei pollici su quattro piedi di larghezza che si andava restringendo fino a due piedi e dieci pollici, […] mi misi dapprima all'ingresso della grotta. Finché vi fu solo una persona che parlò in tono normale, la sentii distintamente in qualunque punto della grotta si trovasse, nel medesimo modo in cui l'avrei sentito da giù. Quando parlò a voce bassa, quasi segretamente, sentii un sussurro e niente di articolato; e quando due persone parlarono contemporaneamente, percepii soltanto un brusio di suoni discordanti e confusi che non lasciavano distinguere parola alcuna. {{NDR|riguardo a [[Siracusa]]}} *I [[Siciliani]], lontani dal loro re, che non conoscono se non attraverso un suo rappresentante, si abituano a considerarlo come un pensionato di cui frodano i diritti, si inorgogliscono di offrirgli dei doni gratuiti ed al quale, ogni tanto, tentano di disubbidire, nel solo intento di compiere un gesto di libertà. I Siciliani hanno avuto tanti sovrani, e si sono abituati a non amarne nessuno ed a preferire solo quello dalla cui debolezza possono trarre il maggior profitto: sono sempre pronti ad accogliere un nuovo sovrano che s'imponga con la forza, oppure quello che offra loro delle condizioni migliori; ma liberi di ricorrere, in caso di violenza e di tirannia, ai noti sistemi di rivolta, dei vespri siciliani o di altri consimili. Poiché il paese offre abbondanza di ogni specie di prodotti, essi sono più difficili da asservire di qualsiasi altro popolo, perché non è possibile costringerli tramite delle privazioni. Si può spogliarli, ma mai rovinarli e infatti un cattivo governo può impoverirli, ma non farli morire di fame. *Lasciammo Termini al sorgere del sole e ci incamminammo, seguendo la strada più piacevole del mondo, fino a «Bagaria» (Bagheria), borgo che dista quattordici miglia da Termini. I nobili palermitani hanno tentato di vincere l'aridità del terreno di [[Bagheria]], costruendovi, con ingenti spese, edifici e giardini, ma ne è risultato un luogo più grandioso che piacevole. *Malgrado lo stato di abbandono, resta tuttora uno dei più bei posti del mondo ed offre lo spettacolo più grandioso e più pittoresco che ci sia. {{NDR|riguardo al [[Teatro greco di Siracusa]]}} *Non si sa se si deve rimpiangere che si sia rovinato questo tempio per farne una chiesa poiché si può dire che, sebbene la costruzione moderna lo alteri, d'altra parte c'è da scommettere, che senza di essa non ne resterebbe quasi più traccia. {{NDR|riguardo al Duomo di [[Siracusa]]}} *Più si osserva Palermo e sempre più l'abbelliscono i suoi particolari: belle strade, grandi e belle piazze, fontane pubbliche e fontane private fino al quarto piano di ogni casa, chiese splendide e passeggiate deliziose, un'aria pura; una densa popolazione e, tuttavia, una pulizia che non si riscontra in nessun'altra città del regno; un commercio fiorente, benché non raggiunga ancora che la dodicesima parte delle sue possibilità, una gran quantità di nobili dimore ricche e fastose, un clima caldo, delle passioni vive, delle donne gradevoli e dei costumi sibaratici. Tutto questo lascia immaginare se il soggiorno qui non debba essere preferito a quello delle altre città del regno. *{{NDR|descrivendo la festa di Santa Rosalia a Palermo}} Quella sera, i fuochi di artificio che si sparano alla Marina, l'illuminazione che rivela appieno tutta la bellezza di questa passeggiata e quella del Cassaro e quella delle navi a mare, si uniscono per fare di Palermo una città incantata.<ref>Citato in ''[http://www.santarosaliapalermo.it/il-festino-di-santa-rosalia-testimonianze-viaggiatori-dominique-vivant-denon/ Il festino - testimonianze: Dominique Vivant Denon]'', ''SantaRosaPalermo.it''.</ref> *Qui si incontra la popolazione di Palermo, pari per numero a quella di Napoli. Qui si possono vedere un gran numero di persone in carrozza: l'essere trasportati è talmente insito nel gusto dei Palermitani che la carrozza è diventata indispensabile e che questa usanza, si è imposta, spesso, a scapito di cose di prima necessità. La nobiltà passeggia dunque per il Cassaro fino alle tre del pomeriggio; dopo fa colazione; poi un concerto pubblico la richiama alla Marina, due ore prima della notte. Torna, poi, il momento destinato al piacere della conversazione cui ho accennato o si va all'opera che rappresenta la sola forma di spettacolo con inizio un'ora dopo la notte e finisci così, come il conversare, a mezzanotte o all'una, ora in cui si ritorna alla Marina, ritornello saliente della giornata. Questa vita, voluttuosa e quotidiana, è disturbata solo dai festeggiamenti per il carnevale che mutano l'ordine dei piaceri per renderli più acuti, dalle due stagioni dedicate alla campagna nei mesi di maggio e di ottobre, ed infine, dalla festa di Santa Rosalia che, ogni volta, fa rinascere nel cuore di tutti il più fervito ed il più garbato sentimento di devoto entusiasmo che abbia mai ispirato. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Dominique Vivant Denon, ''Calabria felix'', traduzione di Antonio Coltellaro, Rubbettino editore. *Dominique Vivant Denon, ''Voyage en Sicile'', Edi.bi.si., Messina, 2014. ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Senza domani}} {{DEFAULTSORT:Denon, Vivant}} [[Categoria:Incisori francesi]] [[Categoria:Scrittori francesi]] [[Categoria:Storici francesi]] dup7lsfv47k1w3gjjv5rcag94epnyod Titanic (film 1997) 0 12978 1218717 1216017 2022-07-24T15:21:43Z 95.74.108.123 wikitext text/x-wiki {{Film |immagine= |titoloitaliano = Titanic |titolooriginale = Titanic |paese = USA |anno = 1997 |genere = catastrofico, drammatico, epico, sentimentale, storico |regista = [[James Cameron]] |soggetto = James Cameron |sceneggiatore = James Cameron |attori = *[[Kate Winslet]]: Rose DeWitt Bukater a 17 anni *[[Leonardo DiCaprio]]: Jack Dawson *[[Billy Zane]]: Caledon "Cal" Hockley *[[Kathy Bates]]: Margaret "Molly" Brown *[[Frances Fisher]]: Ruth Dewitt Bukater *[[Gloria Stuart]]: Rose Dawson Calvert a 102 anni *[[Bill Paxton]]: Brock Lovett *[[Danny Nucci]]: Fabrizio De Rossi *[[Jonny Phillips]]: Charles Lightoller *[[Victor Garber]]: Thomas Andrews *[[Jonathan Hyde]]: Bruce Ismay *[[Jason Berry]]: Tommy Ryan *[[David Warner]]: Spicer Lovejoy *[[Lewis Abernathy]]: Lewis Bodine *[[Suzy Amis]]: Lizzy Calvert |doppiatoriitaliani= *[[Chiara Colizzi]]: Rose DeWitt Bukater a 17 anni *[[Francesco Pezzulli]]: Jack Dawson *[[Fabio Boccanera]]: Caledon "Cal" Hockley *[[Elettra Bisetti]]: Ruth DeWitt Bukater *[[Wanda Tettoni]]: Rose Dawson Calvert a 102 anni *[[Tonino Accolla]]: Brock Lovett *[[Nanni Baldini]]: Fabrizio De Rossi *[[Christian Iansante]]: Charles Lightoller *[[Stefano De Sando]]: Thomas Andrews *[[Massimo Corvo]]: Bruce Ismay *[[Ugo Maria Morosi]]: Spicer Lovejoy *[[Stefano Mondini]]: Lewis Bodine *[[Alessandra Korompay]]: Lizzy Calvert |note = '''Musiche''': [[James Horner]] *Vincitore di 11 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]]''' (1998): **Miglior film **Migliore regia **Migliore fotografia **Migliore scenografia **Migliori costumi **Miglior montaggio **Miglior sonoro **Miglior montaggio sonoro **Migliori effetti speciali **Miglior colonna sonora **Miglior canzone }} '''''Titanic''''', film statunitense del 1997 con [[Leonardo DiCaprio]] e [[Kate Winslet]], regia di [[James Cameron]]. {{tagline|Nulla al mondo poteva dividerli.}} ==Frasi== {{cronologico}} *Questo era mio! Ah, è straordinario! È identico a quando l'ho veduto l'ultima volta! Mmm... il riflesso è un tantino cambiato. ('''Rose anziana''') {{NDR|nel 1996, parlando del suo specchio recuperato dal relitto del Titanic}} *Sono... trascorsi 84 anni, e ancora sento l'odore della vernice fresca. I servizi di porcellana non erano mai stati usati. Nessuno aveva mai dormito tra quelle lenzuola. Il Titanic era chiamato "la nave dei sogni"... e lo era... lo era davvero! ('''Rose anziana''') {{NDR|nel 1996, iniziando a raccontare la sua storia}} *Per gli altri era la nave dei sogni... per me era una nave carica di schiavi, che mi riportava in America in catene. Agli occhi degli altri ero tutto quello che una ragazza di buona famiglia doveva essere, ma dentro, invece, urlavo! ('''Rose anziana''') {{NDR|voce fuori campo}} *Siamo i figli di puttana più fortunati del mondo, lo sai? ('''Jack''') {{NDR|nel 1912 a Fabrizio, prima di salire sul Titanic}} *A Cherbourg salì a bordo una donna di nome Margaret Brown, ma tutti noi la chiamavamo Molly. La storia l'avrebbe ribattezzata "l'inaffondabile Molly Brown". [...] Suo marito aveva trovato l'oro da qualche parte nel West. Lei apparteneva a quelli che mia madre definiva "i nuovi ricchi". Il pomeriggio seguente navigavamo verso ovest, lungo la costa dell'Irlanda. Davanti a noi, l'oceano. ('''Rose anziana''') {{NDR|voce fuori campo}} *Sono il re del mondo! ('''Jack''') {{NDR|nel 1912, sulla prua del Titanic}} :''I'm the king of the world!''<ref>Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'[[w:American Film Institute|American Film Institute]], che è andato a comporre l'''[[w:AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes|AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes]]'', questa citazione è stata inserita al 100° posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.</ref> *Avevo davanti agli occhi tutta la mia vita, come se l'avessi già vissuta: un'infinita processione di feste, balli di società, yacht, partite di polo... Sempre la stessa gente gretta, lo stesso stupido cicaleccio. Mi sentivo sempre come sull'orlo di un precipizio, e non c'era nessuno a trattenermi, nessuno a cui la cosa importasse o che se ne rendesse almeno conto. ('''Rose anziana''') {{NDR|voce fuori campo}} *Ah, lascia perdere, amico. Dovrai svuotare una miniera di carbone prima che tu possa avvicinarti a una come lei. ('''Tommy''') {{NDR|Nel 1912, rivolto a Jack che ammira Rose da lontano, molto affascinato}} *Vivo per conto mio da quando avevo quindici anni. Da quando sono morti i miei genitori. Non avevo fratelli, sorelle o parenti stretti in quella parte di Paese. Così ho deciso di staccare e non ci sono tornato mai più. Potrei essere definito una [[piuma]] nel vento. ('''Jack''') {{NDR|nel 1912}} *Ma lo scopo dell'università è quello di trovare un buon marito. Rose questo l'ha già fatto. ('''Ruth''') {{NDR|nel 1912}} *Perché insistono ad annunciare l'ora di cena come se fosse una carica di cavalleria? ('''Molly''') {{NDR|nel 1912, sentendo le trombe che annunciano la cena}} *L'ho visto fare una volta in un cinema di terza visione, non vedevo l'ora di rifarlo. ('''Jack''') {{NDR|nel 1912, facendo il baciamano a Rose}} *Ricorda: impazziscono per il denaro. Perciò fingi di possedere una miniera d'oro ed entrerai a far parte del club. ('''Molly''') {{NDR|nel 1912, a Jack, istruendolo su come avere a che fare con i borghesi della prima classe}} *È il momento del brandy nella sala fumatori. [...] Ora si ritirano in una nube di fumo e si congratulano l'un l'altro per il loro operato di grandi maestri dell'universo. ('''Rose''') {{NDR|nel 1912, parlando degli uomini della prima classe}} *"Tesoro, adesso ora puoi tenerci chiusi entrambi nella tua cassaforte. Rose." ('''Cal''') {{NDR|nel 1912, leggendo nervosamente il biglietto che Rose ha lasciato nella cassaforte insieme al ritratto realizzato da Jack}} *Iceberg! Dritto davanti a noi! ('''Frederick Fleet''') {{NDR|nel 1912, avvistando l'iceberg}} [[File:The Heart of the Ocean.jpg|thumb|«Il cuore di una donna è un profondo oceano di segreti.» (Rose anziana)]] *Sai, credo proprio che questa nave affonderà. Mi è stato chiesto di darti un piccolo segno della nostra riconoscenza. {{NDR|colpisce Jack con un pugno}} Un omaggio del signor Caledon Hockley. ('''Lovejoy''') {{NDR|nel 1912}} *Forse si annega meglio con la musica. Adesso so che sto in prima classe. ('''Tommy''') {{NDR|nel 1912, ascoltando i musicisti che suonano durante il naufragio}} *Indossiamo il nostro abito migliore e siamo pronti ad affondare da signori. Però gradiremmo un brandy. ('''Benjamin Guggenheim''') {{NDR|nel 1912, durante il naufragio, rifiutando di indossare il salvagente}} {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}} *Signori, è stato un onore suonare con voi stasera. ('''Wallace Hartley''') {{NDR|nel 1912, durante il naufragio}} {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}} *Jack, è qui che ci siamo conosciuti. ('''Rose''') {{NDR|nel 1912, a Jack mentre sono all'estremità della poppa durante il naufragio}} *"...e asciugherà Iddio ogni lacrima dai loro occhi, e morte non ci sarà più, né lutto né grida, né travaglio vi sarà più, perché le cose di prima se ne sono andate."<ref>{{Cfr}} [[Apocalisse]], 21,4.</ref> ('''Padre Byles''') {{NDR|nel 1912, durante il naufragio}} {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}} *Non so tu, ma io ho intenzione di scrivere una vibrante lettera di protesta alla White Star riguardo all'accaduto. ('''Jack''') {{NDR|nel 1912, dopo l'affondamento della nave, con tono scherzoso}} *Millecinquecento persone finirono in mare quando il Titanic sparì sotto i nostri piedi. C'erano 20 scialuppe nelle vicinanze, solo una di loro tornò indietro... Una! Sei persone furono salvate dall'acqua... una di queste ero io. Sei su millecinquecento. In seguito, le settecento persone sulle scialuppe non poterono far altro che aspettare. Aspettare di morire... Aspettare di vivere. Aspettare un perdono... che non sarebbe mai arrivato. ('''Rose anziana''') {{NDR|nel 1996}} *Quella fu l'ultima volta che lo vidi. Si sposò ed ereditò i suoi milioni... ma il crollo del '29 colpì duramente anche i suoi interessi. Così, quell'anno, si infilò una pistola in bocca... almeno così lessi. ('''Rose anziana''') {{NDR|voce fuori campo, parlando di Cal}} *Per tre anni non ho fatto altro che pensare al Titanic. Ma non l'avevo capito bene. Non l'avevo vissuto col cuore. ('''Brock Lovett''') {{NDR|nel 1996}} :'' Three years I've thought of nothing except Titanic but I never got it. I never let it in.''<ref>Parte presente nell'Extended Fan Cut non doppiata in italiano.</ref> ==Dialoghi== {{cronologico}} [[File:Titanic wreck bow.jpg|thumb|«Ok, silenzio, registriamo. Vederla uscire dal buio come una nave fantasma... mi fa sempre un certo effetto. È doloroso vedere il triste relitto della grande nave adagiato qui, dove toccò il fondo alle ore due e trenta del mattino del 15 aprile 1912, dopo il suo inarrestabile... sprofondare negli abissi!» (Brock Lovett)]] *{{NDR|Nel 1996, mentre registra l'operazione sottomarina per recuperare il Cuore dell'Oceano}}<br>'''Brock Lovett''': Ok, silenzio, registriamo. Vederla uscire dal buio come una nave fantasma... mi fa sempre un certo effetto. È doloroso vedere il triste relitto della grande nave adagiato qui, dove toccò il fondo alle ore due e trenta del mattino del 15 aprile 1912, dopo il suo inarrestabile... sprofondare negli abissi!<br>'''Lewis Bodine''': Certo che ne dici di stronzate, capo! *{{NDR|Nel 1996, al telefono}} <br> '''Brock Lovett''': Va bene, sono tutto orecchie, Rose... sa dirci chi è la donna del ritratto? <br>'''Rose anziana''': Oh, sì. La donna del ritratto sono io! *{{NDR|Nel 1996, parlando del ritratto}}<br>'''Lizzy''': Nonna, sei proprio convinta di essere tu, questa?<br>'''Rose anziana''': Sono io, cara. Non ero un bel bocconcino? *{{NDR|Nel 1996}}<br>'''Lewis Bodine''': Ok, ci siamo. Si schianta contro l'iceberg a dritta, giusto? E procede a sobbalzi, provocando delle falle tipo codice Morse, "dit-dit-dit", lungo la fiancata, sotto la linea di galleggiamento. Poi lo scomparto di prua comincia ad allagarsi. Ora, mentre il livello dell'acqua si alza, trabocca dalle paratie stagne, che, sfortunatamente, non superano il ponte E. Perciò, mentre la prua va giù, la poppa si solleva, all'inizio lentamente, poi sempre più velocemente, finché la nave si ritrova con tutto il culo per aria, ed è un culone enorme! Stiamo parlando di venti, trentamila tonnellate, ok? Ora, lo scafo non è progettato per sopportare una tale pressione, perciò, che succede? Si spacca, dritto giù fino alla chiglia, e la poppa cade all'indietro, in piano. Poi, mentre la prua affonda, trascina giù con sé la poppa verticalmente, e poi, finalmente, si stacca. Ora, la parte posteriore rimane lì a ballonzolare come un tappo di sughero per qualche minuto, si allaga e finalmente affonda intorno alle due e venti del mattino, due ore e quaranta minuti dopo la collisione. La parte della prua plana, fermandosi a circa mezzo miglio di distanza, viaggia a circa venti, trenta nodi quando si schianta contro il fondale marino! {{NDR|fa dei rumori con la bocca}} Una ficata, eh?<br>'''Rose anziana''': Grazie per la sua ottima analisi forense, signor Bodine. Naturalmente, vivere quell'esperienza è stato... un pochino diverso. *{{NDR|Nel 1912, ammirando il Titanic}}<br>'''Bert Cartmell''': È una barca grandissima!<br>'''Cora Cartmell''': No, no, è una nave.<br>'''Bert Cartmell''': Hai ragione! [[File:TitanicCharlesDixon.jpg|thumb|«È inaffondabile. Dio stesso non potrebbe affondare questa nave.» (Cal)]] *{{NDR|Nel 1912, prima di salire a bordo del [[Titanic]]}}<br>'''Rose''': Non capisco il motivo di tutto questo gran chiasso. Non sembra più grande del Mauretania.<br>'''Cal''': Si può essere blasé riguardo ad alcune cose, Rose, ma non riguardo al Titanic. È almeno trenta metri più lungo del Mauretania, e molto più lussuoso! Sua figlia è davvero impossibile da sbalordire, Ruth.<br>'''Ruth''': Ah, ah! Allora sarebbe questa la nave che dicono inaffondabile?<br>'''Cal''' {{NDR|[[ultime parole famose dai film|ultime parole famose]]}}: È inaffondabile, Dio stesso non potrebbe affondare questa nave! *{{NDR|Nel 1912, giocando a poker}}<br>'''Fabrizio''': Jack, sei pazzo?! Hai scommesso tutto quello che abbiamo!<br>'''Jack''': Quando non hai niente, non hai niente da [[perdere]]. *{{NDR|Nel 1912, giocando a poker. Il premio comprende anche due biglietti per il Titanic}}<br>'''Jack''': Va bene. È il momento della verità. La vita di qualcuno qui sta per cambiare. Fabrizio? {{NDR|Fabrizio mostra le carte}} Niente. Olaf? {{NDR|Olaf mostra le carte}} Niente. Sven? {{NDR|Sven mostra le carte}} Due coppie... Scusa tanto, Fabrizio.<br>'''Fabrizio''': Che "scusa"?! Ma vaffanculo! Hai scommesso tutti i nostri soldi!<br>'''Jack''' {{NDR|interrompendolo}}: Scusa tanto, non rivedrai tua madre per un bel po' di tempo... perché noi ce ne andiamo in America! {{NDR|mostra le carte vincenti}} Full, ragazzi! Wo-hoo! *{{NDR|Nel 1912, osservando i dipinti<ref>Sono visibili ''L'Étoile'' (1878) di Edgar Degas, un dipinto simile a ''[[:w:Les demoiselles d'Avignon|Les demoiselles d'Avignon]]'' (1907) di Pablo Picasso e un dipinto del ciclo delle ''[[:w:Le Ninfee (Claude Monet)|Ninfee]]'' di Claude Monet. In realtà questi dipinti non furono mai portati a bordo del Titanic. Tra le opere d'arte perdute durante l'affondamento figurano invece ''[[:w:en:La Circassienne au Bain|La Circassienne au Bain]]'' (1814) di Merry-Joseph Blondel, un ritratto di Garibaldi e una versione incastonata di gemme della raccolta di poesie ''[[:w:Rubʿayyāt (ʿUmar Khayyām)|Rubʿayyāt]]''. {{Cfr}} {{en}} [http://www.artlyst.com/news/lost-art-treasures-of-the-titanic/ ''Lost Art Treasures Of The Titanic''], ''ArtLyst.com'', 12 aprile 2012.</ref> portati da Rose a bordo}}<br>'''Cal''': Oddio, ancora quei dipinti fatti con le dita? Quelli sì che sono stati uno spreco di denaro!<br/>'''Rose''': Tra il gusto per l'arte che ha Caledon e il mio c'è una piccola differenza: io ce l'ho! Sono affascinanti, è come trovarsi in un sogno, o nelle vicinanze. C'è verità ma non c'è logica.<br/>'''Trudy''': Come si chiama l'artista?<br/>'''Rose''': Qualcosa tipo "[[Pablo Picasso|Picasso]]". <br /> '''Cal''' {{NDR|[[ultime parole famose dai film|ultime parole famose]]}}: "Qualcosa tipo Picasso"... non sfonderà mai. È così, fidati. Almeno sono costati poco! *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Molly''': Chi ha pensato al nome Titanic? È stato lei, Bruce?<br>'''Ismay''': Be', a dire il vero sì. Volevo... volevo trasmettere grandezza pura. E grandezza significa stabilità, lusso, ma soprattutto, forza.<br>'''Rose''': Ha mai sentito parlare del dottor [[Freud]], signor Ismay? Le sue teorie sulla preoccupazione del maschio riguardo alla grandezza potrebbero risultare particolarmente interessanti per lei. {{NDR|si alza e se ne va}}<br>[...]<br>'''Ismay''': Freud? Chi è? Un passeggero? *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Fabrizio''': Questa è una bella nave, vero?<br>'''Tommy''': Già, è una nave irlandese.<br>'''Fabrizio''': È inglese, vero?<br>'''Tommy''': No, è stata costruita in Irlanda. Quindicimila irlandesi l'hanno costruita. Una roccia, grosse mani irlandesi. *{{NDR|Nel 1912, Rose sta per tentare il suicidio buttandosi in acqua}}<br>'''Jack''': Non lo faccia.<br>'''Rose''': Indietro. Non faccia lei un altro passo.<br>'''Jack''': Avanti, mi dia la mano, l'aiuto a tornare a bordo.<br>'''Rose''': No! Rimanga lì dov'è. Dico sul serio. Mi butto.<br>'''Jack''': Non lo farà.<br>'''Rose''': Che significa, non lo farò? Non creda di potermi venire a dire quello che farò o quello che non farò. Lei non mi conosce.<br>'''Jack''': Be', l'avrebbe già fatto.<br>'''Rose''': Lei mi sta distraendo. Se ne vada.<br>'''Jack''': Non posso. Ormai ci sono dentro. Se lei si butta, io sarò costretto a seguirla in acqua per salvarla.<br>'''Rose''': Non dica sciocchezze. Morirebbe.<br>'''Jack''': So nuotare benissimo.<br>'''Rose''': Basterebbe l'impatto con l'acqua a ucciderla.<br>'''Jack''': Bene non mi farebbe, non dico certo il contrario. Se devo essere sincero, mi preoccupa molto di più l'acqua fredda.<br>'''Rose''': Quanto fredda?<br>'''Jack''': Gelida. Forse un paio di gradi sopra lo zero. È mai... stata nel Wisconsin?<br>'''Rose''': Cosa?<br>'''Jack''': Be', gli inverni da quelle parti sono tra i più freddi. Io sono cresciuto lì, vicino a Chippewa Falls. Ricordo, una volta, da bambino, io e mio padre andammo a pesca sul lago ghiacciato, vicino alle cascate. La pesca sul ghiaccio, sa, è quando...<br>'''Rose''': So cos'è la pesca sul ghiaccio!<br>'''Jack''': Mi scusi. Lei ha tanto l'aria di, come dire, di una timorata di Dio...<ref>Nella versione originale Jack dice di Rose "You just seems like, you know, kind of a indoor girl", traducibile come "Lei sembra una ragazza abituata a stare in casa"</ref> Comunque, il... ghiaccio ha ceduto, e io sono caduto in acqua. E mi creda, cadere in acque gelide, come quelle laggiù, è come avere tutto il corpo trafitto da mille lame. Non riesci a respirare. Non riesci a pensare... a nulla, tranne che al dolore. Ed è per questo che non ci tengo a tuffarmi dietro di lei. Ma, come ho già detto, non ho scelta. Da una parte, spero che lei riscavalchi il parapetto, e mi risparmi quest'incombenza.<br>'''Rose''': Lei è pazzo.<br>'''Jack''': Non è l'unica a dirlo, ma... con tutto il rispetto che merita, signorina, non sono io quello appeso alla prua<ref>In realtà quella a cui Rose è appesa è la poppa della nave</ref> di una nave. Per favore, avanti, allunghi la mano. Non vorrà commettere una simile sciocchezza. {{NDR|Rose afferra la mano di Jack e si gira}} Mi chiamo Jack Dawson.<br>'''Rose''': Rose Dewitt Bukater.<br>'''Jack''': Devo chiederle di scrivermelo, il suo. *{{NDR|Nel 1912, dopo che Jack e Rose sono caduti l'uno addosso all'altro mentre lui la salvava}}<br>'''Cal''' {{NDR|a Jack, che viene ammanettato da un ufficiale}}: Tutto ciò è inammissibile! Cosa ti ha fatto pensare di poter mettere le mani addosso alla mia fidanzata?! {{NDR|lo scuote}} Guardami, feccia umana! <br> '''Rose''': Cal! <br> '''Cal''': Che ti è saltato in mente?! Dovrei darti una... <br> '''Rose''': Cal, smettila! È stato un incidente!<br>'''Cal''': Un incidente? <br>'''Rose''': Davvero. Banalissimo. Mi ero sporta e sono scivolata. Mi ero sporta un po' troppo per vedere... ah... ehm... oh... le... le... {{NDR|fa un gesto ruotando la mano}}<br>'''Cal''': Eliche? <br>'''Rose''': Le eliche, e... e sono scivolata. Sarei caduta in mare, ma... il signor Dawson mi ha salvata, e per poco non cadeva anche lui in acqua.<br>'''Cal''': Volevi vedere le... voleva vedere le eliche!<br>'''Gracie''': Come dico spesso, donne e motori non legano. <br> '''Ufficiale''' {{NDR|a Jack}}: Le cose sono andate così? {{NDR|Rose guarda Jack come per pregarlo di dire di sì}} <br> '''Jack''': Sì, più o meno è andata così. <br> '''Gracie''': Be', allora il ragazzo è un eroe! Buon per te, figliolo, ben fatto! {{NDR|l'ufficiale toglie le manette a Jack}} Visto che tutto è andato per il meglio, propongo di tornare al nostro caro brandy. <br> '''Cal''' {{NDR|a Rose, scuotendola}}: Guardati, ti stai congelando, meglio riportarti al coperto. <br>'''Gracie''': Ah, forse qualcosa per il ragazzo.<br>'''Cal''': Certamente. Ehm... Signor Lovejoy, credo che un biglietto da venti basti.<br>'''Rose''': Ah, è questo il prezzo corrente per il salvataggio della donna che ami? <br> '''Cal''': Rose è scontenta! Che si può fare? Ci sono! {{NDR|a Jack}} Forse potrebbe unirsi a noi per cena domani sera, e... e deliziare i nostri commensali con il suo eroico racconto. <br> '''Jack''': Senz'altro. Sarò dei vostri. <br> '''Cal''': Bene. Allora è deciso! {{NDR|a Gracie}} Sarà sicuramente interessante. <br> {{NDR|mentre gli altri si allontanano, Jack fischia rivolto a Lovejoy, che si gira, e gli fa segno di avvicinarsi}} <br> '''Jack''': Posso... sfilarti una sigaretta? <br> {{NDR|Lovejoy porge il porta-sigarette a Jack, che prende due sigarette}} <br> '''Lovejoy''' {{NDR|indicando le scarpe slacciate di Jack}}: Le conviene allacciarle, quelle. È straordinario pensare che la signorina possa essere scivolata così all'improvviso e lei abbia avuto il tempo di togliersi giacca e scarpe... le pare? *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Cal''': So che sei malinconica. Non pretendo di sapere il perché. Avevo intenzione di conservarlo per il galà di fidanzamento della settimana prossima, ma... ho pensato che... stasera... {{NDR|le mostra il Cuore dell'Oceano}}<br>'''Rose''': Dio mio!<br>'''Cal''': Forse come summa dei sentimenti che provo per te.<br>'''Rose''': È un...<br>'''Cal''': Diamante? Sì. 56 carati per essere esatti. Lo indossò Luigi XVI. E lo chiamarono "Le Coeur de la Mer".<br>'''Cal e Rose''' {{NDR|in coro}}: Il Cuore dell'Oceano.<br>'''Cal''': Già.<br>'''Rose''': È prodigioso.<br>'''Cal''': Be', è da reali. E noi siamo reali, Rose. Sai, non c'è nulla che io non possa darti... non c'è nulla che io ti negherei, se tu non negassi me. Oh, aprimi il tuo cuore, Rose... *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Jack''': Bene, Rose. Abbiamo camminato per circa un miglio avanti e indietro su per questo ponte, abbiamo parlato e stra-parlato del tempo e di come sono cresciuto io, ma immagino che non è venuta qui per parlare di questo, dico bene? <br> '''Rose''': Signor Dawson, io... <br> '''Jack''': Jack! <br> '''Rose''': Jack... voglio ringraziarla per quello che ha fatto. Non solo... per avermi salvata, ma anche per la sua discrezione. <br> '''Jack''': Di niente! <br> '''Rose''': Senta... lo so a cosa sta pensando: "Povera ragazzina ricca! Che ne sa lei della miseria?"<br>'''Jack''': No! No, non stavo affatto pensando a questo. Stavo pensando a cosa è potuto accadere a questa ragazza per arrivare a credere che non esiste via d'uscita.<br>'''Rose''': Be', io... Praticamente tutto! L'intero mondo in cui vivo, e tutta la gente che ne fa parte... e l'inerzia della mia vita, che si tuffa in avanti, e io che non sono capace di fermarla!<br>'''Jack''' {{NDR|parlando dell'anello al dito di Rose}}: Dio, guarda che razza di coso! Sarebbe andata subito a fondo!<br>'''Rose''': Sono stati inviati cinquecento inviti. Sarà presente tutta l'alta società di Filadelfia. E tutto il tempo mi sento come se stessi in una stanza affollata, urlando a squarciagola, senza che nessuno alzi nemmeno lo sguardo!<br>'''Jack''': Lo ama?<br>'''Rose''': Come ha detto?<br>'''Jack''': Lo ama?<br>'''Rose''': Lei è molto maleducato. Non dovrebbe pormela una domanda simile!<br>'''Jack''': Be', è una domanda semplicissima. Lo ama, quest'uomo, sì o no?<br>'''Rose''': Oh... Questa conversazione è inopportuna!<br>'''Jack''': Non può semplicemente rispondere alla domanda?<br>'''Rose''': Ah, ah, ah! È assurdo. Lei non conosce me e io non conosco lei, e questa conversazione non sta avendo luogo. Lei è maleducato, rozzo e presuntuoso, e ora me ne vado! Jack, signor Dawson, è stato un piacere. L'ho cercata per ringraziarla e ora che l'ho ringraziata...<br>'''Jack''': E anche insultato.<br>'''Rose''': Be', se lo è meritato!<br>'''Jack''': Certo.<br>'''Rose''': Certo! {{NDR|Jack e Rose continuano a stringersi la mano}}<br>'''Jack''': Credevo che se ne stesse andando.<br>'''Rose''': Infatti. Lei è così irritante! {{NDR|Jack ride}} Un momento, non sono io a dovermene andare. Questo è il mio settore. Se ne vada lei!<br>'''Jack''': Oh, oh, oh! Guarda, guarda, guarda! E adesso chi è il maleducato? *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Rose''' {{NDR|prendendo il quaderno con i disegni di Jack}}: Cos'è questo stupido oggetto che porta con sé? Allora cos'è lei, un artista o cos'altro? Be'... questi sono piuttosto belli. Anzi, sono molto belli. Jack, sono davvero ammirevoli.<br>'''Jack''': Non hanno riscosso molto successo nella vecchia Paris.<br>'''Rose''': Parigi? Viaggia parecchio per essere povero... be', una... una persona con mezzi limitati.<br>'''Jack''': Avanti, un poveraccio, lo dica pure!<br>'''Rose''': Bene, bene, bene. {{NDR|sfogliando i ritratti di nudi femminili}} E sono stati fatti dal vivo?<br>'''Jack''': Questa è una delle cose interessanti di Parigi. Ci sono molte ragazze disposte a spogliarsi.<br>'''Rose''': Questa donna le piaceva. L'ha usata diverse volte.<br>'''Jack''': Be', aveva delle mani bellissime, vede?<br>'''Rose''': Secondo me ha avuto una storia d'amore con lei.<br>'''Jack''': No-no-no-no-no, solo con le sue mani. Era una prostituta con una gamba sola. Vede? Eh...<br>'''Rose''': Oh...<br>'''Jack''': Però aveva il senso dell'humour. Ah, e questa signora qui tutte le sere se ne stava seduta in un bar, indossando tutti i gioielli che possedeva, e aspettando il suo amore perduto. La chiamavano Madame Bijoux. Vede, i suoi vestiti sono tutti tarmati.<br>'''Rose''': Be', lei ha un dono, Jack. Davvero. Sente le persone.<br>'''Jack''': Sento lei.<br>'''Rose''': E quindi?<br>'''Jack''': Non si sarebbe buttata. *{{NDR|Nel 1912, Jack insegna Rose a "sputare come un uomo"}}<br>'''Jack''': Devi cercare di espettorare il più possibile, per accumularne un bel po', capisci? {{NDR|sputa in acqua}}<br>{{NDR|Intanto arrivano Ruth ed altre tre donne di prima classe}}<br>'''Rose''' {{NDR|imbarazzata}}: Mamma... Posso presentarti Jack Dawson?<br>'''Ruth''' {{NDR|con disgusto}}: Incantata.<br>'''Rose anziana''' {{NDR|voce fuori campo}}: Le altre erano cortesi e curiose verso l'uomo che mi aveva salvato la vita. Ma mia madre lo guardava come se fosse un insetto. Un insetto pericoloso che doveva essere schiacciato immediatamente. *{{NDR|Nel 1912, durante cena elegante in prima classe}}<br>'''Ruth''': Ci parli degli alloggi di terza classe, signor Dawson. Ho sentito dire che sono piuttosto accoglienti.<br>'''Jack''': I migliori che abbia mai visto, signora. Solo qualche topo qui e là. *{{NDR|Nel 1912, durante la cena in prima classe}}<br>'''Jack''': Queste posate sono tutte per me?<br>'''Molly''': Comincia sempre dall'esterno. *{{NDR|Nel 1912, durante la cena in prima classe}}<br>'''Jack''': Mi sposto di luogo in luogo, lavorando. Prediligo le navi da carico, o carrette simili. Ma il biglietto per il Titanic l'ho vinto con una mano fortunata a poker. Una mano molto fortunata.<br>'''Gracie''': La vita non è che una partita giocata con la dea fortuna.<br>'''Cal''': Mh, un vero uomo la fortuna se la crea da solo. Giusto, Dawson?<br>'''Ruth''': E a lei piace quest'esistenza priva di radici?<br>'''Jack''': Be', sì, signora, mi piace. Insomma, ho tutto quello che occorre proprio qui, con me. Ho aria nei polmoni e qualche foglio immacolato. Mi piace svegliarmi la mattina e non sapere cosa mi capiterà, o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Proprio l'altra notte ho dormito sotto un ponte, e ora mi trovo qui, sulla più imponente nave del mondo, a bere champagne insieme a delle persone raffinate come voi. [...] Secondo me la vita è un dono, non ho intenzione di sprecarla. Non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano. Impari ad accettare la vita come viene. [...] Così ogni singolo giorno ha il suo valore.<br>'''Molly''': Ben detto, Jack.<br>'''Gracie''': Udite, udite.<br>'''Rose''': Al valore di ogni singolo giorno.<br>'''Tutti''' {{NDR|in coro, [[brindisi dai film|brindando]]}}: Al valore di ogni singolo giorno! *{{NDR|Nel 1912}}<br> '''Cal''': Speravo che venissi da me, stanotte. <br> '''Rose''': Ero stanca. <br> '''Cal''': La tua esuberanza sul ponte ti ha senza dubbio spossata! <br> '''Rose''': Vedo che mi hai fatta seguire da quel becchino del tuo servitore, tipico! <br> '''Cal''': Non ti comporterai mai più in quel modo, Rose, sono stato chiaro? <br> '''Rose''': Non puoi comandarmi come se fossi un caposquadra di una delle tue acciaierie. Sono la tua fidanzata. <br> '''Cal''': La mia fidanzata... la mia fi... La mia fidanzata! Sì, lo sei! E sei anche mia moglie! {{NDR|si alza furioso, rovescia il tavolo della colazione ed inizia ad urlare in faccia a Rose}} Praticamente lo sei pur non essendolo ancora per legge, perciò mi rispetterai! Mi rispetterai come si richiede a una moglie di rispettare il marito! Perché non farò la figura del pagliaccio, Rose! Qualcosa non ti è chiaro?! <br> '''Rose''' {{NDR|scuotendo la testa terrorizzata}}: No... <br> '''Cal''': Bene. Con permesso... {{NDR|si allontana}} <br> '''Trudy''' {{NDR|accorrendo per raccogliere i cocci caduti per terra}}: Oh, signorina Rose... <br> '''Rose''' {{NDR|in lacrime}}: Abbiamo avuto un piccolo incidente, mi dispiace, Trudy, lascia che ti aiuti... <br> '''Trudy''': Non è niente, signorina... {{NDR|Rose si accascia a terra singhiozzando disperata}} *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Ruth''': Non devi mai più rivedere quel ragazzo {{NDR|Jack}}, mi hai capito? Rose, te lo proibisco. <br> '''Rose''': Oh, smettila, mamma... Ti farai venire un'emorragia nasale. <br> '''Ruth''': Questo non è un gioco! La nostra è una situazione precaria. Sai che non abbiamo più denaro!<br>'''Rose''': Certo che lo so! Me lo ricordi tutti i santi giorni.<br>'''Ruth''': Tuo padre non ci ha lasciato altro che un elenco di debiti celato dal suo buon nome, e quel nome, ora, è l'unica carta che ci rimane da giocare! Non ti capisco! Tu e Hockley siete una coppia perfetta! Questo assicurerà la nostra sopravvivenza!<br>'''Rose''': Come puoi mettermi un tale peso sulle spalle?!<br>'''Ruth''': Perché sei così egoista?<br>'''Rose''': Ah, sarei io l'egoista?!<br>'''Ruth''': Vuoi vedermi lavorare come cucitrice? È questo che vuoi? Vuoi vedere le nostre belle cose messe all'asta? I nostri ricordi buttati al vento? {{NDR|singhiozza}} <br>'''Rose''': È così ingiusto...<br>'''Ruth''': Certo che è ingiusto... siamo donne. Le nostre non sono mai scelte facili! {{NDR|Ruth accarezza e bacia sul viso Rose, che rimane arrabbiata e impassibile}} *{{NDR|Nel 1912, Andrews fa visitare la nave a Rose, Ruth e Cal}}<br>'''Rose''': Signor Andrews... mi perdoni, ho fatto un veloce calcolo del numero delle scialuppe moltiplicato per la capacità di ognuna, e... mi perdoni, ma... pare che non ce ne siano a sufficienza per tutti i passeggeri!<br>'''Andrews''': Solo per la metà. Rose, non le sfugge nulla, eh? Infatti feci installare questo nuovo tipo di gru, che può tenere una fila di scialuppe in più da questo lato... ma c'era chi sosteneva che il ponte avrebbe avuto un aspetto troppo disordinato, così la mia proposta fu bocciata.<br>'''Cal''': È uno spreco di spazio, e poi stiamo parlando di una nave inaffondabile! <br>'''Andrews''': Dorma sonni tranquilli, piccola Rose. Le ho costruito un'ottima nave, forte e robusta, ma è lei l'unico vero sostegno! E continuate verso poppa, la prossima fermata sarà la sala macchine. <br> {{NDR|in quel momento Rose passa accanto a Jack, vestito con un cappotto e un cappello eleganti rubati per non farsi riconoscere}} <br> '''Jack''': Vieni con me! {{NDR|la afferra e la trascina dentro una porta laterale}} <br> '''Rose''': Jack, non è possibile questo. Non posso vederti. <br> '''Jack''': Devo parlarti. <br> '''Rose''': No, Jack, no! Jack, sono fidanzata, sto per sposare Cal... amo Cal. <br> '''Jack''': Rose, non sei certo uno zuccherino, va bene? Anzi, direi persino che sei una bisbetica viziata, ma, sotto questa facciata, sei la più fantastica, la più straordinaria, la creatura più splendente che abbia mai conosciuto, e... e...<br>'''Rose''': Jack, io...<br>'''Jack''': No, no, lascia che mi spieghi. Sei... sei... incre... Non sono un idiota. So come funziona il mondo. Ho dieci dollari in tasca. Non ho... niente da offrirti, e questo lo so, lo capisco... ma ormai ci sono troppo dentro. Salti tu, salto io, ricordi? Non posso voltarti le spalle senza avere la certezza che starai bene. Desidero solo questo.<br>'''Rose''': Be', sto bene. Starò benissimo. Davvero.<br>'''Jack''': Davvero? Non credo proprio. Ti tengono in trappola, Rose! E morirai se non ti liberi! Forse non subito, perché sei forte, ma... prima o poi, quell'ardore che amo tanto in te, Rose, quell'ardore si spegnerà!<br>'''Rose''': Non spetta a te salvarmi, Jack.<br>'''Jack''': Hai ragione. Solo tu puoi farlo! <br> '''Rose''' {{NDR|quasi singhiozzando}}: Adesso torno dov'ero, lasciami in pace. *{{NDR|Nel 1912, Jack e Rose salgono sull'estremità della prua}}<br>'''Jack''': Adesso sali sulla ringhiera. Reggiti. Reggiti. Tieni gli occhi chiusi. Ti fidi di me?<br /> '''Rose''': Mi fido di te.<br />'''Jack''': Va bene, apri gli occhi.<br /> '''Rose''': Sto volando, Jack!<br /> '''Jack''' {{NDR|canticchiando}}: ''Tu, Josephine, sulla macchina, vieni con me, più su. | Vola via con me...'' {{NDR|Jack e Rose si abbracciano e si baciano appassionatamente}} *{{NDR|Nel 1996}}<br>'''Lewis Bodine''': Incredibile. Smith se ne sta lì, impalato, con un avviso di allarme iceberg in quella cazzo di mano – mi scusi – in mano, e ordina di aumentare la velocità.<br>'''Brock Lovett''': Ci sono ventisei anni d'esperienza che lavorano contro di lui. È convinto che vireranno in tempo non appena avvisteranno qualcosa di voluminoso... ma il timone è troppo piccolo per una nave di quella stazza. Non è in grado di virare in tempo. Tutte le sue informazioni sono errate. *{{NDR|Nel 1912, Rose porta Jack nella sua stanza in prima classe, volendo farsi fare un ritratto da lui}}<br>'''Rose''': Non è disonorevole, te lo assicuro! Questo è il salotto. La luce ti va bene? <br> '''Jack''': Cosa? <br> '''Rose''': Agli artisti non occorre la luce giusta? <br> '''Jack''' {{NDR|ironico, con accento altezzoso}}: Già, tutto ciò è vero, ma non sono abituato a lavorare in simili condizioni di miseria! {{NDR|Rose ridacchia, mentre Jack nota uno dei dipinti nella stanza}} <br> '''Jack''': [[Claude Monet|Monet]]! <br> '''Rose''': Conosci la sua tecnica? <br> '''Jack''': Certamente! Guarda l'uso che fa dei colori qui... non è straordinario? <br> '''Rose''': È vero, è straordinario. {{NDR|intanto armeggia nella cassaforte}} Cal insiste a voler scarrozzare quest'orribile coso {{NDR|il Cuore dell'Oceano}} dappertutto. <br> '''Jack''': Non dovrebbe essere di ritorno da un momento all'altro? <br> '''Rose''': No, almeno finché durano sigari e brandy. {{NDR|Rose porge a Jack il Cuore dell'Oceano}} <br> '''Jack''': Che bello! Cos'è, uno zaffiro? <br>'''Rose''': Un diamante. Un diamante rarissimo. Jack, voglio che tu mi ritragga come una delle tue ragazze francesi. Con questo addosso.<br>'''Jack''': D'accordo.<br>'''Rose''': Con solo questo addosso. *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Rose''' {{NDR|con indosso solo una vestaglia, prima che Jack la ritragga nuda}}: L'ultima cosa di cui ho bisogno è un altro ritratto in cui sembro una bambola di porcellana. Come committente... {{NDR|lancia a Jack una moneta}} mi aspetto di ricevere quello che ho ordinato. <br> {{NDR|Rose si spoglia completamente e Jack, stupefatto dalla sua bellezza, le indica nervosamente il divano}} <br> '''Jack''': Mettiti sul... sul letto... sul divano. Sdraiati. {{NDR|Rose si sdraia}} Sì, così va bene. <br> '''Rose''': Dimmi quando la posizione è giusta. <br> '''Jack''': Metti... metti il braccio dietro, come prima. Così. Alza l'altro braccio... ecco, la mano mettila lì, vicino al viso. Bene, adesso... abbassa la testa. {{NDR|Rose si sistema come le viene detto}} Occhi a me. Tienili fissi su di me... e cerca di stare immobile. <br> {{NDR|Jack sospira nervosamente e inizia a disegnare}} <br> '''Rose''': Come sei serio. <br> {{NDR|Jack sorride brevemente e continua a disegnare}} <br> '''Rose''': Ho l'impressione che tu stia arrossendo, signor grande artista... non riesco a immaginare monsieur [[Claude Monet|Monet]] che arrossisce.<br>'''Jack''': Ma lui dipinge paesaggi. Rilassa il volto. <br> '''Rose''': Scusa. <br> '''Jack''': È vietato ridere. <br> {{NDR|Rose sospira nervosamente e Jack prosegue il ritratto}} *{{NDR|Nel 1996, parlando della sessione di posa}}<br>'''Rose''': Il mio cuore batté come un tamburo per tutto il tempo. Fu il momento più eccitante della mia vita, almeno fino a quel giorno.<br>'''Lewis Bodine''': E dopo cos'è successo?<br>'''Rose''': Vuole sapere se l'abbiamo fatto? {{NDR|l'equipaggio ridacchia}} Mi dispiace deluderla, signor Bodine. Jack era un vero professionista. *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Smith'''{{NDR|osservando il mare}}: Sereno. <br> '''Charles Lightoller''': Già. Non credo di aver mai visto un mare così calmo.<br>'''Smith''': Piatto come una tavola. Non tira un filo di vento.<br>'''Charles Lightoller''': Sarà ancora più difficoltoso avvistare qualche iceberg, senza lo scrosciare delle onde contro le sue pareti. <br> '''Smith''': Mmm... Be', io vado. Mantenere rotta e velocità, signor Lightoller. <br> '''Charles Lightoller''': Sì, signore. *{{NDR|Nel 1912, Jack e Rose sono stati visti insieme da Lovejoy, che li insegue, e scappano via}} <br> '''Rose''' {{NDR|entrando in un ascensore, all'ascensorista}}: Aspetti, aspetti, aspetti! <br> '''Jack''': Aspetti, aspetti! {{NDR|Jack e Rose entrano nell'ascensore}} <br> '''Rose''': Ci porti giù, presto! Presto, presto! <br> '''Jack''': Così va su! Giù! Via, via! <br> {{NDR|l'ascensore parte, Lovejoy arriva un attimo dopo, Rose gli mostra il dito medio sorridendo e Jack ride}} <br> '''Rose''': Addio! *{{NDR|Nel 1912, scappando da Lovejoy}} <br> '''Jack''': È un bel mastino questo valletto! Sembra più un poliziotto! <br> '''Rose''': Credo che lo fosse! {{NDR|intanto Jack vede Lovejoy sopraggiungere}} <br> '''Jack''': Oh, merda! {{NDR|Jack e Rose scappano via}} *{{NDR|Nel 1912, Jack e Rose finiscono nella sala macchine e si tappano le orecchie per il forte rumore}} '''Rose''': E adesso? <br> '''Jack''' {{NDR|non capisce}}: Cosa? <br> '''Fuochista #1''': Ci siamo! <br> '''Fuochista #2''': Avanti, ragazzi, dateci dentro! Carbone, ancora carbone per la 1, dateci dentro! {{NDR|vede Jack e Rose}} Che ci fate voi due quaggiù? Non dovreste trovarvi qui, potrebbe essere pericoloso! {{NDR|Jack e Rose scappano via correndo attraverso la sala macchine}} <br> '''Jack''': Continuate pure! Non fate caso a noi! State facendo un ottimo lavoro! Continuate pure così! *{{NDR|Nel 1912, Jack e Rose arrivano nella stiva postale}}<br>'''Jack''': Fantastico! Guarda un po' che c'è qui! {{NDR|arrivano vicino a un'automobile Renault, Jack osserva incuriosito il sedile anteriore, Rose tossisce lievemente, Jack apre la portiera e le porge la mano}} <br> '''Rose''' {{NDR|salendo e sedendosi}}: Grazie. <br> {{NDR|Rose si guarda intorno divertita, mentre Jack si siede sul sedile anteriore e suona il clacson}} <br> '''Jack''' {{NDR|ironico, con accento francese, facendo finta di guidare, mentre Rose abbassa il vetro}}: Dove la porto, signorina?<br/>'''Rose''' {{NDR|nell'orecchio di Jack}}: Su una stella. {{NDR|Rose afferra Jack da dietro trascinandolo sui sedili posteriori e le loro mani si intrecciano}} <br> '''Jack''': Sei nervosa? <br> '''Rose''': No. {{NDR|Rose bacia la mano di Jack}} Accarezzami, Jack, tutta. {{NDR|Jack e Rose iniziano a baciarsi appassionatamente e a fare l'amore}} *{{NDR|Nel 1912, di guardia per avvistare gli iceberg}}<br>'''Frederick Fleet''': Oh, fa un freddo boia. Sai, io lo so fiutare il ghiaccio, voglio dire... sento quand'è vicino.<br>'''Reginald Lee''': Stronzate! <br> '''Frederick Fleet''': Invece è così, va bene? *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Jack''' {{NDR|ridendo e parlando degli scagnozzi di Cal, che credevano di trovare lui e Rose nell'automobile}}: Hai visto le facce che hanno fatto? Le hai viste?! <br> '''Rose''' {{NDR|seria}}: Quando la nave attraccherà... io scenderò con te!<br/>'''Jack''': È da pazzi!<br/>'''Rose''': Lo so, non ha senso... per questo ci credo! {{NDR|Jack e Rose si baciano appassionatamente e le vedette se ne accorgono}} <br> '''Frederick Fleet''': Ah, sì... ehi, guarda un po'! Guarda un po' che roba! <br> '''Reginald Lee''': Uh, loro sì che si stanno riscaldando! <br> '''Frederick Fleet''': Be', se è così che ci dobbiamo riscaldare anche noi due, preferisco rinunciare, se non ti dispiace, sei d'accordo? {{NDR|Frederick Fleet e Reginald Lee ridono, un attimo prima di avvistare un grosso iceberg}} *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Andrews''': In dieci minuti, quattro metri e mezzo d'acqua nel gavone di prua, in tutte e tre le stive e nel locale della caldaia 6.<br />'''Ismay''': Quando potremo riprendere a navigare?<br />'''Andrews''': Sono già cinque i compartimenti allagati. Può sopportare uno squarcio e rimanere comunque a galla con quattro compartimenti allagati, ma non cinque. Non cinque. Mentre affonda a prua, l'acqua passerà sopra le paratie del ponte "E" arrivando fino a poppa e non c'è alcun modo di impedirlo.<br />'''Smith''': Le pompe. Se apriamo le paratie possiamo...<br />'''Andrews''': Le pompe fanno sì guadagnare tempo, ma solo pochi minuti. Da questo momento qualunque cosa facciamo il Titanic affonderà.<br />'''Ismay''': Ma questa nave non può affondare!<br />'''Andrews''': È fatta di ferro, signore. Le assicuro che può affondare! E affonderà. È una certezza matematica. <br />'''Smith''': Quanto tempo abbiamo? <br />'''Andrews''': Un'ora, due al massimo. [...]<br />'''Smith''': Ho l'impressione che finirà in prima pagina comunque, signor Ismay. *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Rose''': Signor Andrews, ho visto l'iceberg. E lo vedo anche nei suoi occhi. La prego, mi dica la verità.<br>'''Andrews''': La nave affonderà.<br>'''Rose''': Ne è certo?<br>'''Andrews''': Sì. Fra un'ora o poco più, tutto questo sarà si ritroverà sul fondo dell'Atlantico. *{{NDR|Nel 1912, durante il naufragio}}<br>'''Ruth''': Scusate, le scialuppe sono divise per classe? Spero che non siano troppo affollate.<br/>'''Rose''': Mamma... che dici, sta' zitta! Non capisci? L'acqua è gelida e non ci sono scialuppe a sufficienza! Bastano appena per una metà! L'altra metà di gente che è su questa nave morirà!<br/>'''Cal''': Non la metà che conta. {{NDR|Rose lo guarda inorridita}} <br> '''Molly''': Avanti, Ruth, salga sulla scialuppa, i posti di prima classe sono quassù. {{NDR|Ruth sale sulla scialuppa}} <br> '''Cal''': È un peccato che non mi sia tenuto quel disegno. Varrà molto di più domattina.<br>'''Rose''': Che bastardo impenitente! <br> '''Molly''': Avanti, Rose... tesoro, ce n'è di spazio per te. Avanti, Rose, tocca a te, tesoro. <br> '''Ruth''': Sali sulla scialuppa, Rose. {{NDR|Rose rimane rimmobile}} Rose! Sali sulla scialuppa! <br> '''Rose''': Addio, mamma. {{NDR|si allontana, mentre gli altri la chiamano ripetutamente}} *{{NDR|Nel 1912, durante il naufragio}}<br>'''Cal''' {{NDR|afferrando Rose che si sta allontanando}}: Dove stai andando? {{NDR|guardandola negli occhi, capisce}} Cosa, da lui?! Per fare la puttana di un topo da fogna?!<br/>'''Rose''': Preferisco essere la sua puttana piuttosto che tua moglie!<br>'''Cal''' {{NDR|mentre Rose si divincola}}: No! No! Ho detto no! {{NDR|Rose gli sputa in faccia e scappa via}} *{{NDR|Nel 1912, durante il naufragio}}<br>'''Ascensorista''': Mi dispiace, signorina, ma gli ascensori sono fuori servizio.<br />'''Rose''': Maledizione, ho chiuso con le buone maniere! {{NDR|spinge l'inserviente nell'ascensore}} Portami subito giù! "E"! Ponte "E"! *{{NDR|Nel 1912, durante il naufragio Jack e Rose rompono una porta per uscire da una cabina e un inserviente se ne accorge}}<br>'''Inserviente''': Ehi! Che cosa credete di fare?! Questa è proprietà della White Star! Dovrai pagare i danni, lo sai? <br /> '''Jack e Rose''' {{NDR|in coro}}: Sta' zitto! *{{NDR|Nel 1912, suonando durante il naufragio}}<br>'''Violinista 1''': A che serve? Nessuno ci sta ascoltando!<br/>'''Violinista 2''': Be', non ci ascoltano neanche a cena! *{{NDR|Nel 1912, mentre la scialuppa di Rose viene calata}}<br>'''Cal''': Sei bravo a mentire.<br>'''Jack''': Bravo quasi quanto te. [...] Non c'è... nessun accordo, vero?<br>'''Cal''': Oh, sì che c'è. Ma tu non ne trarrai alcun beneficio. Vinco sempre io, Jack. In un modo o nell'altro. *{{NDR|Nel 1912, durante il naufragio, quando Rose se ne va dalla scialuppa}}<br>'''Jack''': Rose! Rose! Sei pazza! Perché l'hai fatto? Sei pazza, Rose. Perché l'hai fatto? Perché?<br>'''Rose''': Salti tu, salto io, giusto?<br>'''Jack''': Giusto! *{{NDR|Nel 1912, durante il naufragio}}<br>'''Cal''': Avevamo un accordo, maledetto!<br>'''Murdoch''' {{NDR|butta le banconote, [[ultime parole dai film|ultime parole]]}} : Questi soldi non salveranno te come non salveranno me! State indietro, state indietro! *{{NDR|Nel 1912, durante il naufragio}}<br>'''Andrews''': Oh, Rose...<br>'''Rose''': Non tenterà nemmeno di salvarsi...?<br>'''Andrews''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Mi dispiace di non averle costruito una nave più robusta, mia giovane Rose. *{{NDR|Nel 1912, durante il naufragio}}<br>'''Passeggero''' {{NDR|tra sé e sé}}: "Quand'anche camminassi tra mezzo all'ombra di morte, non avrei paura di niente..."<br>'''Jack''': Ti dispiace affrettare il passo, "tra mezzo all'ombra di morte"!? *{{NDR|Nel 1912, Molly insiste per tornare indietro e salvare i superstiti rimasti in acqua}}<br>'''Hichens''': Lei non capisce. Se torniamo indietro, ci faranno imbarcare acqua. Ci faranno affondare, le dico!<br>'''Molly''': Stia zitto. Mi sta spaventando. Avanti, ragazze, afferrate un remo. Andiamo.<br>'''Hichens''': È impazzita? Siamo nel bel mezzo dell'Oceano Atlantico. Sentite, volete continuare a vivere o volete morire?<br>'''Molly''': Io proprio non vi capisco. Che vi prende? Sono i vostri uomini quelli lì fuori! Ne abbiamo, di spazio.<br>'''Hichens''': E ci sarà un posto in più su questa scialuppa, se non ti sbrighi a tapparti quel becco parlante! *{{NDR|Nel 1912}}<br>'''Rose''': Ti amo, Jack. <br /> '''Jack''': Non farlo. Non dire addio. Non ancora. Mi hai capito? <br /> '''Rose''': Sento tanto freddo. <br /> '''Jack''': Senti, Rose, tu te la caverai. Andrai avanti con la tua vita e avrai molti bambini. E li vedrai crescere. Morirai quando sarai vecchia, al calduccio, nel tuo letto. Non qui. Non stanotte. Non così. Sono stato chiaro? <br /> '''Rose''': Non sento il mio corpo. <br /> '''Jack''': Vincere quel biglietto, Rose, è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata. Mi ha portato da te. E gli sono grato per questo, Rose. Gliene sono grato. Devi... devi farmi quest'onore. Devi [[Giuramenti dai film|promettermi]] che sopravviverai... che non ti arrenderai... qualunque cosa accada... per quanto disperata sia la situazione. Promettimelo adesso, Rose. E non dimenticare mai questa promessa. <br /> '''Rose''': Lo prometto. <br /> '''Jack''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Non la dimenticare mai. <br /> '''Rose''': Non la dimenticherò, Jack. Non la dimenticherò mai. *{{NDR|Nel 1912, arrivando a New York sotto la pioggia battente}}<br>'''Funzionario del Carpathia''': Mi scusi, può dirmi il suo nome, per favore? <br>'''Rose''': Dawson. Rose Dawson.<br>'''Funzionario del Carpathia''': Grazie. *{{NDR|Nel 1996}}<br>'''Lewis Bodine''': Non abbiamo mai trovato niente su Jack. Non esiste alcuna documentazione su di lui.<br/>'''Rose''' {{NDR|ridacchiando}}: Certo che no, e come potrebbe esserci? Non ho mai parlato di lui sino ad oggi, con nessuno, {{NDR|rivolgendosi a Lizzy}} neanche con tuo nonno. Il cuore di una donna è un profondo oceano di segreti... ma ora sapete che c'era un uomo di nome Jack Dawson e che lui mi ha salvata, in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non ho nemmeno una sua foto, non ho niente di lui, vive solo nei miei ricordi. ==Citazioni su ''Titanic''== *Cerca di essere ottimista, capo. Ricorda cosa disse ai suoi marinai il comandante del Titanic: "Uomini, ho una notizia bella e una brutta. La bella è che abbiamo vinto undici premi Oscar!" (''[[Dylan Dog]]'') *– Più di millecinquecento persone che annegano mentre [[Céline Dion]] urla come un'ossessa, come potrebbe non piacere?<br>– Be', non poteva farsi un po' da parte? Quel pezzo di legno su cui galleggiava lei era enorme. (''[[Being Human]]'') *''Titanic'' è un grande spettacolo, un film possente, un affascinante melodramma che mette insieme amore e naufragio, la forza della passione e la fragilità della tecnologia: e che smentisce uno dei luoghi comuni a cui si era più affezionati, l'idea che i ricchi irresponsabili viaggiatori del Titanic continuassero sventatamente a ballare mentre tutto affondava intorno a loro, la nave insieme con l'orgoglio industriale e con una società classista arcaica. ([[Lietta Tornabuoni]]) ===Frasi promozionali=== *Nulla al mondo poteva dividerli.<ref>Dalla locandina in italiano. {{Cfr}} [http://www.filmtv.it/film/16493/titanic/foto/87066/ ''Foto scena da Titanic (1997)''], ''FilmTV.it''.</ref> *Scontrati col destino. :''Collide with destiny.''<ref>Dalla locandina in inglese. {{Cfr}} [http://www.mymovies.it/film/1997/titanic/poster/5/ ''Poster 5 - Titanic''], ''MYmovies.it''</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film catastrofici]] [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film epici]] [[Categoria:Film sentimentali]] [[Categoria:Film storici]] [[Categoria:Film premi Oscar]] kfnxbb13wvv2rnlros42jeurdmp7vbj Incipit/B 0 17327 1218738 1216944 2022-07-24T16:08:24Z Gaux 18878 Francesco Vigilio Barbacovi: Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali wikitext text/x-wiki <noinclude>{{incipit|lettera=B}}</noinclude> ==B== <span id="Ba"></span> *'''[[Isaak Ėmmanuilovič Babel']]''' **L'Armata a cavallo **Racconti di Odessa *'''[[Thomas Babington Macaulay]]''' **Storia d'Inghilterra *'''[[Giacomo Babuder]]''' **Pietro Paolo Vergerio il seniore da Capodistria *'''[[Alfredo Baccarini]]''' **Appunti di statistica idrografica italiana *'''[[Vittorio Baccelli]]''' **Cinq et quarante **Mainframe **Storie di fine millennio *'''[[Riccardo Bacchelli]]''' **Il diavolo al Pontelungo **Il fiore della Mirabilis **Il mulino del Po **Lo sa il tonno **Rossini *'''[[Andrea Bacci]]''' **L'Alicorno *'''[[Peleo Bacci]]''' **Flatus vocis... *'''[[Ulisse Bacci]]''' **Il libro del massone italiano *'''[[Ida Baccini]]''' **Lezioni e racconti per i bambini ***Una donnina ***Il bove ***Un regalo ***I sassi ***Il fratellino dell'Enrichetta ***Lascialo ridere! ***Per un chicco di grano ***Turco e Sparalampi ***I Pesci ***Primi freddi ***Fuoco e Fiammiferi (novella) ***Il primo lavoro della Gemma ***La carta ***Gli uccelli *'''[[Richard Bach]]''' **Biplano **Il gabbiano Jonathan Livingston **Illusioni. 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Aqua! ***I cavaleri ***San Nicolò ***L'autuno al me paese ***La vendemia dopo el rosario ***I ultimi molini ***La spesa in piassa de le Erbe ***Consili ***Custosa ***El Bartoldo ***L'ultima leva *'''[[Eugenio Barbarich]]''' **La Campagna del 1796 nel Veneto : Parte I (la decadenza militare della serenissima. Uomini ed armi) *'''[[Daniele Barbaro]]''' **La pratica della perspettiva *'''[[Andrea Barbato]]''' **Cartoline *'''[[Raffaello Barberini]]''' **Relazione di Moscovia *'''[[Alessandro Barbero]]''' **Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo **Carlo Magno **Gli occhi di Venezia **L'ultimo rosa di Lautrec **Romanzo russo *'''[[Muriel Barbery]]''' **Estasi culinarie **L'eleganza del riccio **Vita degli elfi *'''[[Raffaello Barbiera]]''' **Artigiani poeti **Carlo Porta e la sua Milano **Il salotto della contessa Maffei e la società milanese (1834-1886) *'''[[Renzo Barbieri]]''' **L'uomo della Rolls *'''[[Ulisse Barbieri]]''' **In basso **Gli incendiari della Comune, o le stragi di Parigi ed il governo di Versailles **Lucifero: fantasia romantica **Plauto ed il suo teatro **Poesie varie *'''[[Herculine Barbin]]''' **Una strana confessione *'''[[Henri Barbusse]]''' **Il coltello fra i denti *'''[[Alex Barclay]]''' **Il sorriso dell'ospite *'''[[Linwood Barclay]]''' **Senza dirsi addio *'''[[Maurice Bardèche]]''' **Storia della donna *'''[[Domenico Barella]]''' **Due tradizioni sulla Regina delle fate *'''[[Giuseppe Baretti]]''' **La frusta letteraria *'''[[Augusto Bargiacchi]]''' **La galleria delle Donne *'''[[Alessandro Baricco]]''' **Castelli di rabbia **City **Emmaus **I Barbari **Novecento **Oceano mare **Omero, Iliade **Questa storia **Senza sangue **Seta *'''[[Carmela Baricelli]]''' **I vinti, ovvero Il genio oppresso *'''[[Sabine Baring-Gould]]''' **Sui tetti *'''[[Clive Barker]]''' **Abarat **Abarat. Giorni di magia, notti di guerra **Apocalypse **Cabal **Creature **Ectoplasm **Galilee **Gioco dannato **Imagica **Infernalia **Libri di sangue – Le stelle della morte **Monsters **Schiavi dell'inferno **Sudario **Terrore **Vangeli di sangue **Visions *'''[[Ernest Barker]]''' **La concezione romana dell'Impero *'''[[James Barlow]]''' **Torno presto *'''[[Djuna Barnes]]''' **La foresta della notte *'''[[Julian Barnes]]''' **Amore, dieci anni dopo **Amore, ecc. **Guardando il sole **Il pedante in cucina **Il porcospino **Il senso di una fine **Livelli di vita **Metroland **Prima di me **Una storia del mondo in 10 capitoli e mezzo *'''[[Miguel Barnet]]''' **Autobiografia di uno schiavo *'''[[Jules Barni]]''' **I martiri del libero pensiero *'''[[Helen Barolini]]''' **Umbertina *'''[[Adriano Barone]]''' **Il ghigno di Arlecchino *'''[[Enrico Barone]]''' **Di alcuni teoremi fondamentali per la teoria matematica dell'imposta **Principi di economia finanziaria *'''[[Audie Barr]]''' **I figli della nuvola *'''[[Neal Barrett Jr.]]''' **Aldair in Albion **Aldair signore dei mari **Inverno sulla Belle Fourche **La legione dei semiumani **Lungo i mari del fato *'''[[James Matthew Barrie]]''' **Mary Rose **Peter Pan **Peter Pan nei giardini di Kensington *'''[[Anton Giulio Barrili]]''' **Arrigo il savio **Capitan Dodero **Castel Gavone: Storia del secolo XV **Come un sogno: racconto **Dalla rupe **Diana degli Embriaci **Galatea **Il libro nero **Il ponte del paradiso **Il prato maledetto **Il ritratto del diavolo **Il tesoro di Golconda **I rossi e i neri **La figlia del re **La legge Oppia **La montanara **La notte del commendatore: Racconto **Le confessioni di fra Gualberto **L'olmo e l'edera **L'undecimo comandamento **Lutezia **Monsù Tomè **Napoleone: la vita italiana durante la Rivoluzione francese e l'Impero **Raggio di Dio **Santa Cecilia **Semiramide **Sorrisi di gioventù **Terra vergine **Tizio Caio Sempronio **Tra cielo e terra **Una notte bizzarra **Uomini e bestie: racconti d'estate *'''[[Sebastian Barry]]''' **Il segreto *'''[[Donald Barthelme]]''' **I dilettanti *'''[[Cosimo Bartoli]]''' **Del modo di misurare *'''[[Daniello Bartoli]]''' **Dell'uomo di lettere difeso e emendato *'''[[Domenico Bartoli]]''' **La fine della monarchia *'''[[Matteo Giulio Bartoli]]''' **Italia linguistica **Lettere giuliane *'''[[Girolamo Baruffaldi]]''' **Il canapaio **La vita umana *'''[[Luigi Barzini senior]]''' **Al fronte **Avventure di un paio di stivali **Dall'impero del Mikado all'impero dello Zar **Gl'italiani della Venezia Giulia **La metà del mondo vista da un’automobile **L'Argentina vista come è **Nel mondo dei misteri con Eusapia Paladino **Nell'estremo oriente **Una porta d'Italia col Tedesco per portiere **U.R.S.S. l'impero del lavoro forzato *'''[[Giambattista Basile]]''' **Lo Cunto de li Cunti *'''[[Giorgio Bassani]]''' **Dietro la porta **Gli occhiali d'oro **Gli ultimi anni di Clelia Trotti **Il giardino dei Finzi-Contini **Il muro di cinta **In esilio **La passeggiata prima di cena **Lidia Mantovani **Una lapide in via Mazzini **Una notte del '43 *'''[[Giannotto Bastianelli]]''' **Pietro Mascagni *'''[[Colin Bateman]]''' **Ciclo violento *'''[[Brian Bates]]''' **La via del Wyrd *'''[[Romano Battaglia]]''' **Cielochiaro **Il mare in discesa **Notte infinita **Storia di settembre *'''[[Christophe Bataille]]''' **Il signore del tempo *'''[[Georges Bataille]]''' **L'azzurro del cielo **La letteratura e il male **Storia dell'occhio *'''[[Roberto Battaglia]]''' **Un uomo, un partigiano *'''[[Giacomo Battiato]]''' **L'amore nel palmo della mano *'''[[Charles Baudelaire]]''' **I fiori del male *I paradisi artificiali **Il giovane incantatore **Il viaggio **Lo spleen di Parigi *'''[[Gael Baudino]]''' **La Signora dei Confini della Foresta *'''[[Lyman Frank Baum]]''' **Il mago di Oz *'''[[Vicki Baum]]''' **C'è ancora il paradiso **Tutti matti a Lohwinckel *'''[[Zygmunt Bauman]]''' **Per tutti i gusti *'''[[Reinhard Baumgart]]''' **Il giardino dei leoni *'''[[Louis Baunard]]''' **S. Ambrogio *'''[[Barrington John Bayley]]''' **Dai bassifondi di Klittmann City **Nave della morte *'''[[Josh Bazell]]''' **Vedi di non morire *'''[[Ambrogio Bazzero]]''' **Storia di un'anima **Ugo. Storie del secolo X *'''[[Giambattista Bazzoni]]''' **Falco della rupe o la guerra di Musso <span id="Bb"></span> <span id="Bc"></span> <span id="Bd"></span> <span id="Be"></span> *'''[[Edward L. Beach, Jr.]]''' **Sommergibile! *'''[[Greg Bear]]''' **Egira **Halo: Cryptum **Il serpente mago **L'enigma della protostella **L'ultima fase *'''[[Paul Beatty]]''' **Slumberland *'''[[Charles Beaumont]]''' **La prigione del diavolo *'''[[Simone de Beauvoir]]''' **I mandarini **La forza delle cose **Memorie di una ragazza per bene **Tutti gli uomini sono mortali *'''[[Giovanni Becatti]]''' **Scultura greca dalle origini al quinto secolo *'''[[Francesco Becattini]]''' **Fatti attinenti all'Inquisizione e sua istoria generale e particolare di Toscana *'''[[Odoardo Beccari]]''' **Le palme della Nuova Caledonia **Malesia *'''[[Cesare Beccaria]]''' **Dei delitti e delle pene *'''[[Gad Beck]]''' **Dietro il vetro sottile *'''[[Ian Beck]]''' **Pastworld *'''[[Samuel Beckett]]''' **Aspettando Godot **Finale di partita **Giorni felici **L'innominabile **L'ultimo nastro di Krapp **Malone muore **Murphy **Più pene che pane **Quella volta **Watt *'''[[William Beckford]]''' **Vathek *'''[[Giulio Bedeschi]]''' **Centomila gavette di ghiaccio *'''[[Lorenzo Bedeschi]]''' **Cattolici e comunisti *'''[[Martyn Bedford]]''' **Black Cat *'''[[Sybille Bedford]]''' **Il retaggio dei Felden *'''[[Joseph Bédier]]''' **Il romanzo di Tristano e Isotta *'''[[Max Beerbohm]]''' **Zuleika Dobson *'''[[François Bégaudeau]]''' **La classe **Verso la dolcezza *'''[[Oliviero Beha]]''' **Dopo di Lui il diluvio *'''[[Feo Belcari]]''' **Rappresentazione di Abramo e Isacco **Vita del beato Giovanni Colombini *'''[[Carlo Belgiojoso]]''' **Il conte di virtù *'''[[Cristina Trivulzio Belgiojoso]]''' **L'Italia e la rivoluzione italiana **Della presente condizione delle donne e del loro avvenire **La vita intima e la vita nomade in Oriente **Osservazioni sullo stato attuale dell'Italia e sul suo avvenire **Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni e delle cagioni del difetto d'energia dei lombardi *'''[[Frank Belknap Long]]''' **Di fronte all'ignoto ***L'intelligenza spiraliforme ***Il mondo di Wulkins ***L'uomo dalle mille gambe ***Testa d'uovo fa un bel capitombolo ***Un ospite in casa ***La trappola ***La casa del vento nascente ***Il signor Caxton disegna un uccello marziano **È bello essere marziani ***Testa riccia ***Le creature ***La casetta ***L'uomo venuto dal tempo ***Coni ***Un uomo distinto ***Il grande freddo ***Gloria verde ***Gli ultimi uomini ***Anteprima ***Lezione di sopravvivenza ***È bello essere marziani ***Ladruncoli ***Piccoli uomini nello spazio ***Gli occhiali **Giganti nel cielo *'''[[Ted Bell]]''' **La setta degli assassini *'''[[Giacomo Bellacchi]]''' **Galileo e i suoi successori *'''[[Angelo Bellani]]''' **Del terremoto, del cholera e dell'aria cattiva *'''[[Giusto Bellavitis]]''' **Lezioni di geometria descrittiva *'''[[Dario Bellezza]]''' **Lettere da Sodoma *'''[[Giuseppe Gioachino Belli]]''' **L'estrazione del Lotto **Lettere a Cencia **Sonetti romaneschi *'''[[Silvio Belli]]''' **Libro del misurar con la vista *'''[[Marie Belloc Lowndes]]''' **Il pensionante **La dama di compagnia *'''[[Maria Bellonci]]''' **Lucrezia Borgia **Telefilm su due amanti **Storia segreta di una cortigiana **Trafitto a Canossa *'''[[Enrico Bellone]]''' **Spazio e tempo nella nuova scienza *'''[[Saul Bellow]]''' **Herzog **Il Circolo Bellarosa **Il dono di Humbolt **Il pianeta di Mr. Sammler **Il re della pioggia **Le avventure di Augie March *'''[[Alfio Belluso]]''' **A' pie' dell'Etna **I Baci **In una chiesa **Non pensi a me... **Resurrezione *'''[[Francesco Belo]]''' **Il pedante *'''[[Elena Gianini Belotti]]''' **Le nuove madri e i nuovi padri **Pane amaro *'''[[Giovanni Beltrame]]''' **Il Fiume bianco e i Dénka *'''[[Antonio Beltramelli]]''' **Ahi, Giacometta, la tua ghirlandella! **Gli uomini rossi **I tre tempi **Il Cavalier Mostardo **L'ombra del mandorlo *'''[[Andrej Belyj]]''' **Pietroburgo *'''[[Pietro Bembo]]''' **De Aetna Ad Angelum Chabrielem Liber **Gli Asolani **Prose della volgar lingua **Sogno *'''[[Hans Bemmann]]''' **La luna e il flauto: e non è ancora tutto *'''[[Elia Benamozegh]]''' **Storia degli Esseni: Lezioni *'''[[Tahar Ben Jelloun]]''' **Creatura di sabbia **Giorno di silenzio a Tangeri **Harrouda ** Il razzismo spiegato a mia figlia **Jenin: un campo palestinese **L'ablazione **L'albergo dei poveri **L'ha ucciso lei **L'Islam spiegato ai nostri figli **L'ultimo amore è sempre il primo? **L'uomo che amava troppo le donne **La rivoluzione dei gelsomini **Le pareti della solitudine **Mia madre, la mia bambina **Notte fatale *'''[[Giuseppe Bencivenni Pelli]]''' **Memorie per servire alla vita di Dante Alighieri *'''[[Delia Benco]]''' **Creature **Ieri *'''[[Silvio Benco]]''' **"Il Piccolo" di Trieste *'''[[Julien Benda]]''' **Il tradimento dei chierici *'''[[Benedetto da Norcia]]''' **La regola di san Benedetto *'''[[Benedetto XVI]]''' **Deus caritas est **Gesù di Nazareth **Il Dio di Gesù Cristo **Introduzione al Cristianesimo **La mia vita **Sacramentum Caritatis **Spe Salvi *'''[[Arrigo Benedetti]]''' **Il ballo angelico **L'esplosione *'''[[Sem Benelli]]''' ** La Cena delle Beffe *'''[[Gregory Benford]]''' **Alpha *'''[[Frans G. Bengtsson]]''' **Orm il rosso *'''[[Rodolfo Benini]]''' **Principii di Demografia *'''[[Domenico Benivieni]]''' **Epistola responsiva alle calunnie contro Girolamo Savonarola *'''[[Girolamo Benivieni]]''' **Bucolica **Egloga *'''[[Gottfried Benn]]''' **Cervelli ***Cervelli ***La conquista ***Il viaggio ***L'isola ***Il compleanno *'''[[Alan Bennett]]''' **Nudi e crudi **La sovrana lettrice *'''[[Stefano Benni]]''' **Achille piè veloce **Baol **Bar Sport **Comici Spaventati Guerrieri **Elianto **Il bar sotto il mare **L'ultima lacrima **La Compagnia dei Celestini **Margherita dolcevita **Pane e tempesta **Saltatempo **Spiriti *'''[[Edward Frederick Benson]]''' **Il Santuario **La stanza nella torre **Pirati **Scimmie *'''[[Raymond Benson]]''' **Metal Gear Solid *'''[[Cornelio Bentivoglio d'Aragona]]''' **Ecco Amore: ecco Amor. Sia vostro incarco **L'Anima bella, che dal vero Eliso **L'enfatico intronato **O troppo vaghe, e poco fide scorte **Poiche di nuove forme il cor m'ha impresso **Pria del manto vestir caduco, e frale **Sotto quel monte, che 'l gran capo estolle **Tra i lascivi piacer de l'empia Armida **Vidi (ahi memoria rea de le mie pene) *'''[[Jim Benton]]''' **StupiDiario. Gli adulti sono umani? *'''[[Nina Nikolaevna Berberova]]''' **Alleviare la sorte **Il giunco mormorante **Il lacchè e la puttana **Roquenval *'''[[Giovanni Berchet]]''' **Ballate e romanze **Il romito del Cenisio **Opere: Scritti critici e letterari ***Lettera sul dramma Demetrio e Polibio cantato nel teatro Carcano ***Sul Cacciatore feroce e sulla Eleonora di Goffredo Augusto Bürger – Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo ***Allocuzione nei funerali del pittore Andrea Appiani celebrati nella chiesa della Passione il giorno 10 di novembre 1817 ***Del criterio ne' discorsi ***Scortesie maschili al teatro della Scala ***Sulla Storia della poesia e dell'eloquenza del Bouterweck ***Intorno al significato del vocabolo «estetica» ***Di un libro sulla romanticomachia ***Guerre letterarie in Italia ***Lettera di Grisostomo al molto reverendo signor canonico don Ruffino ***Intorno all'Origine delle lettere del Roscoe ***Articolo sopra un articolo ***Idee del signor Sismondi sul poema di Dante ***Intorno ad un poemetto di C. Tedaldi-Fores ***Lettera ad una signora milanese gentile sí, nobile no ***Sulla Sacontala ossia l'Anello fatale, dramma indiano di Calidasa ***Sulla Storia della letteratura italiana del Ginguené ***Benedetto Castelli ***Intorno alla Servitú, presso i popoli antichi e moderni del Grégoire ***Sopra un manoscritto inedito degli autori del foglio periodico Il caffé ***Sulla Filosofia delle scienze del Jullien ***Quadro storico della poesia castigliana (a proposito delle Poesie scelte castigliane, raccolte dal Quintana) ***Due rapporti ufficiali al governo austriaco ***Discorso ai toscani ***Ai lombardi (14 maggio 1848) ***All'onorevole presidente del collegio elettorale di Monticelli d'Ongina *'''[[Guglielmo Berchet]]''' **La Repubblica di Venezia e la Persia *'''[[John Berendt]]''' **Mezzanotte nel giardino del bene e del male *'''[[Bernard Berenson]]''' **I pittori italiani del Rinascimento *'''[[Elisabeth Beresford]]''' **Le nove vite di Impey *'''[[Werner Bergengruen]]''' **Un uomo d'altri tempi *'''[[Thomas Berger]]''' **Il piccolo grande uomo *'''[[Ingmar Bergman]]''' **L'immagine allo specchio *'''[[Alessandro Bergonzoni]]''' **Bastasse grondare **È già mercoledì e io no **Le balene restino sedute **Nel **Non ardo dal desiderio di diventare uomo finché posso essere anche donna bambino animale o cosa **Opplero storia di un salto *'''[[Henri Bergson]]''' **Il pensiero e il movente *'''[[Rafael Bernal]]''' **Il complotto mongolo *'''[[Georges Bernanos]]''' **Diario di un curato di campagna **Un delitto *'''[[Tristan Bernard]]''' **Il figliuol prodigo **Un fannullone *'''[[Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre]]''' **Paolo e Virginia *'''[[Bernardino da Siena]]''' **Novellette ed esempi morali *'''[[Carlo Bernari]]''' *L'ombra del suicidio *Tre operai *'''[[Eric Berne]]''' **A che gioco giochiamo **"Ciao!" ...E poi? *'''[[Camillo Berneri]]''' **Carlo Cattaneo federalista **Il lavoro attraente **L'emancipazione della donna (considerazioni di un anarchico) **Mussolini alla conquista delle Baleari **Novelle ***Don Anatema ***Perché Paolo Lapi si levò un occhio ***La Maddalena ***La Medicina Moderna ***Una persona seria ***Il Miracolo ***Il saggio ***Al caffè delle Tre Grazie ***La minestra cattiva ***Chi va là? ***La bambola rotta ***L'inventore ***Frammento di novella **Umanesimo e anarchismo *'''[[Giuseppe Berneri]]''' **Il Meo Patacca, ovvero Roma in feste ne i trionfi di Vienna *'''[[Marie Louise Berneri]]''' **Viaggio attraverso Utopia *'''[[Thomas Bernhard]]''' **Estinzione **Gelo **Il freddo **Il Nipote di Wittgenstein **Il soccombente **Ja **La cantina **Perturbamento *'''[[Francesco Berni]]''' **Rime *'''[[Harry Bernstein]]''' **Il giardino dorato **Il sogno infinito *'''[[Guglielmo Beroardi]]''' **Gravosa dimoranza *'''[[Jason Berry]]''' **La cassa del Vaticano *'''[[Rynn Berry]]''' **Da Buddha ai Beatles *'''[[Steve Berry]]''' **Il terzo segreto **L'ombra del leone **Le ceneri di Alessandria *'''[[Vittorio Bersezio]]''' **Domenico Santorno **La carità del prossimo **La plebe **La testa della vipera **Le miserie 'd monsú Travet **Massimo d'Azeglio **Tre racconti ***Il cane del cieco ***Un genio sconosciuto ***Galatea *'''[[Cosimo Bertacchi]]''' **Geografi ed esploratori italiani contemporanei **Meteore luminose *'''[[Giovanni Bertacchi]]''' **A fior di silenzio **Alle Sorgenti **Lombardia eroica **Poemetti lirici *'''[[Alessandro Bertante]]''' **Nina dei lupi *'''[[Luigi Bertelli]]''' **Il giornalino di Gian Burrasca *'''[[Domenico Berti]]''' **Vita di Giordano Bruno da Nola *'''[[Giovanni Bertinetti]]''' **Guerra alle rughe! **Il fantasma di Sandokan **Il gigante dell'apocalisse **Il mondo è tuo **Le avventure di Kutt Hardy. Il rivale di Sherlock Holmes **Le orecchie di Meo *'''[[Giuseppe Berto]]''' **Anonimo veneziano **Il cielo è rosso **Il male oscuro **La cosa buffa *'''[[Aurelio de' Giorgi Bertola]]''' **Viaggio sul Reno e ne' suoi contorni *'''[[Luigi Bertoldi]]''' **Una riflessione sulla «condizione costituzionale» *'''[[Silvio Bertoldi]]''' **Badoglio **La chiamavamo Patria **Mussolini tale e quale *'''[[Brenno Bertoni]]''' **Pagine scelte edite ed inedite *'''[[Giulio Bertoni]]''' **La biblioteca estense e la {{sic|coltura}} ferrarese *'''[[Francesca Bertuzzi]]''' **Il carnefice **La paura *'''[[Alfred Bester]]''' **Golem<sup>100</sup> **L'uomo disintegrato *'''[[Vittorio Betteloni]]''' **Nuovi versi *'''[[Saverio Bettinelli]]''' **Dieci Lettere di Publio Virgilio Marone scritte dagli Elisi all'Arcadia di Roma sopra gli abusi introdotti nella poesia italiana **Lettere sopra vari argomenti di letteratura scritte da un Inglese ad un Veneziano **Mia vita letteraria a risparmio di fatica per chi volesse scriverne giacché ancor de' mediocri autori si vuoi dar conto al publico *'''[[Piero Bevilacqua]]''' **La mucca è savia **Prometeo e l'aquila *'''[[Marcel Beyer]]''' **Pipistrelli <span id="Bf"></span> <span id="Bg"></span> <span id="Bh"></span> <span id="Bi"></span> *'''[[Enzo Biagi]]''' **Cina **Dizionario del Novecento **Era ieri **I quattordici mesi **L'albero dai fiori bianchi **Quello che non si doveva dire **Racconto di un secolo *'''[[Guido Biagi]]''' **La vita privata dei fiorentini *'''[[Marco Bianchi (chef)|Marco Bianchi]]''' **50 minuti 2 volte alla settimana *'''[[Aurelio Bianchi-Giovini]]''' **Biografia di frà Paolo Sarpi *'''[[Helen Bianchin]]''' **La signora del deserto *'''[[Lodovico Bianchini]]''' **Storia delle finanze del Regno delle Due Sicilie *'''[[Luciano Bianciardi]]''' **Il lavoro culturale **La vita agra **Natale con il miele *'''[[Carlo Angelo Bianco]]''' **Della guerra nazionale d'insurrezione per bande, applicata all'Italia *'''[[Giovanni Bianconi]]''' **Ragazzi di malavita *'''[[Giovanni Giuseppe Bianconi]]''' **La teoria darwiniana e la creazione detta indipendente. Lettera al signor Carlo Darwin *'''[[Giovanni Lodovico Bianconi]]''' **Lettere *'''[[Bernardo Dovizi da Bibbiena|Il Bibbiena]]''' **La Calandria *'''[[Bibliophile Jacob]]''' **La mia Repubblica *'''[[Jacopo Bicchierai]]''' **Gli antichi statuti municipali di Montevarchi *'''[[Ambrose Bierce]]''' **Il Club dei parenticidi **Il segreto del Burrone di Macarger **La cosa maledetta **Uno dei dispersi *'''[[Benedetto Biffoli]]''' **Le rime *'''[[Daria Bignardi]]''' **Non vi lascerò orfani **Un karma pesante *'''[[Pietro Bilancini]]''' **Giambattista Giraldi e la tragedia italiana nel sec. XVI *'''[[Mark Billingham]]''' **La regola del sospetto *'''[[Sarah Bilston]]''' **Il club delle notti in bianco **Letto & biscotti *'''[[Pasquale Binazzi]]''' **Abbattiamo il Vaticano **Perché non votiamo *'''[[Eando Binder]]''' **Pozione mortale *'''[[Carlo Bini]]''' **Manoscritto di un prigioniero **Il Forte della Stella *'''[[Bernardino Biondelli]] **Saggio sui dialetti gallo-italici *'''[[Gianni Biondillo]]''' **Con la morte nel cuore *'''[[Wilfred Bion]]''' **Apprendere dall'esperienza **Attenzione e interpretazione **Gli elementi della psicoanalisi *'''[[Mikkel Birkegaard]]''' **I libri di Luca *'''[[Michael Bishop]]''' **Dentro le mura di Tiro **Occhi di fuoco **Vita in famiglia *'''[[Camilla Bisi]]''' **Essere donna **Il mio principe **Il romanzo del liceo **Poetesse d'Italia *'''[[Jerome Bixby]]''' **Che bella vita! *'''[[Giulio Bizzozero]]''' **Contro la tubercolosi **Sui rapporti della tubercolosi con altre malattie <span id="Bj"></span> <span id="Bk"></span> <span id="Bl"></span> *'''[[Algernon Blackwood]]''' **Magie e sortilegi **L'adoratore del mare **L'appuntamento **Una storia di fantasmi *'''[[Sara Blædel]]''' **Mai più libera *'''[[William Blake]]''' **Canti d'innocenza *'''[[Louis Blanc]]''' **Origine e causa della rivoluzione francese *'''[[Luigi Blanch]]''' **Della scienza militare ***Idee generali intorno alla scienza militare ed alle sue relazioni colle altre scienze e collo stato sociale ***Delle differenze tra la scienza militare degli antichi e quella de' moderni ***Della scienza della guerra nel medio evo e delle sue relazioni con le altre scienze e con lo stato sociale ***Della scienza della guerra e delle sue correlazioni con le altre scienze e con lo stato sociale dalla scoverta della polvere fino al suo risorgimento sotto Nassau e Gustavo Adolfo ***Delle relazioni della scienza della guerra colle altre scienze e con lo stato sociale nel periodo compreso tra il 1555 e il 1648, vale a dire tra l'abdicazione di Carlo quinto e la pace di Westfalia ***Intorno allo stato della scienza militare ed alle sue relazioni colle scienze e collo stato sociale dalla pace di Westfalia a quella di Passarowitz ***Dello stato della scienza militare e delle sue relazioni colle altre scienze e le arti e con lo stato sociale dal trattato di Passarowitz del 1718 alla rivoluzione francese del 1789 ***Intorno allo stato della scienza militare ed alle sue relazioni colle altre scienze e collo stato sociale dal 1789 al congresso di Vienna nel 1815 ***Intorno ai rapporti della scienza bellica colle scienze, le lettere, le arti e lo stato sociale, considerati sotto un aspetto generale dall'antichitá fino ai dí nostri *'''[[Pietro Blaserna]]''' **La teoria del suono nei suoi rapporti colla musica *'''[[William Peter Blatty]]''' **Gemini killer **L'esorcista **Mi ricordo di te *'''[[Peter Blauner]]''' **Il nero dell'arcobaleno **L'uomo del giorno *'''[[James Blaylock]]''' **La macchina di Lord Kelvin *'''[[James Blish]]''' **Niente GioKi su Marte **Spock deve morire! *'''[[Robert Bloch]]''' **Dolci per la piccina **Enigma fotografico **Gli occhi della mummia **Gotico americano **I servi di Satana **Il banchetto del diavolo **Il demone oscuro **Il patto del diavolo **La festa nell'abbazia **La stirpe di Bubastis **La vendetta dei Druidi **Psycho **Quel treno per l'inferno **Quel vampiro di Lovecraft **Sinceramente tuo, Jack lo Squartatore *'''[[Francesca Lia Block]]''' **Angeli pericolosi *'''[[Lawrence Block]]''' **È tempo di uccidere **Il contratto *'''[[Harold Bloom]]''' **Gesù e Yahvè *'''[[Léon Bloy]]''' **L'anima di Napoleone **La donna povera <span id="Bm"></span> <span id="Bn"></span> <span id="Bo"></span> *'''[[Carlo Bo]]''' **Introduzione a "Canti orfici e altri scritti" *'''[[Norberto Bobbio]]''' **Contro la pena di morte *'''[[Giorgio Bocca]]''' **Napoli siamo noi **Palmiro Togliatti **Partigiani della montagna **Storia dell'Italia partigiana **Storia della Repubblica italiana *'''[[Giovanni Boccaccio]]''' **Corbaccio **Decamerone **Della Canaria e delle altre isole oltre Ispania nell'oceano nuovamente ritrovate **Elegia di Madonna Fiammetta **Filocolo **Trattatello in laude di Dante *'''[[Traiano Boccalini]]''' **Ragguagli di Parnaso *'''[[Alberto Boccardi]]''' **Il peccato di Loreta *'''[[Gerolamo Boccardo]]''' **Manuale di Antichità Romane **Manuale di geografia antica *'''[[Renzo Ildebrando Bocchi]]''' **Il pane del perdono **La fiamma del cuore *'''[[Umberto Boccioni]]''' **Manifesto tecnico della scultura futurista *'''[[Remo Bodei]]''' **Paesaggi Sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia *'''[[Liliana Bodoc]]''' **Gli ambasciatori del Male *'''[[Emilio Bodrero]]''' **Eraclito *'''[[Luchino Boerio]]''' **Trattato delli buboni e carboni pestilenti *'''[[Sara Boero]]''' **La teoria del caos *'''[[Severino Boezio]]''' **Consolazione della filosofia *'''[[Pier Carlo Boggio]]''' **Garibaldi o la legge? **Vita di Giuseppe Garibaldi *'''[[Matteo Maria Boiardo]]''' **Orlando innamorato *'''[[Boileau-Narcejac]]''' **Le vittime *'''[[Giovanni Boine]]''' **A Dino Campana **A Sibilla Aleramo **Il peccato **La città *'''[[Janine Boissard]]''' **Per un bambino che non c'è *'''[[Arrigo Boito]]''' **Mefistofele *'''[[Camillo Boito]]''' **Gite di un artista **Il maestro di setticlavio. Novelle veneziane ***Il maestro di setticlavio ***Il demonio muto ***Il colore a Venezia ***Quattr'ore al Lido **Senso *'''[[Johan Bojer]]''' **La casa e il mare *'''[[Roberto Bolaño]]''' **2666: La parte dei critici **2666: La parte di Amalfitano **I detective selvaggi **La pista di ghiaccio *'''[[Heinrich Böll]]''' **Casa Senza Custode **Foto di gruppo con signora **L'onore perduto di Katharina Blum **Opinioni di un clown **Termine di un viaggio di servizio *'''[[Christopher Bollen]]''' **Orient *'''[[Giorgio Bolza]]''' **Favole **Il do di petto e il do di grazia **Il dovere di resistere **Lo sguattero e l'azalea **Maggio **Teatro milanese **Una marsina che va a pennello *'''[[Bernard Bolzano]]''' **I paradossi dell'infinito *'''[[Erma Bombeck]]''' **Se la vita è un piatto di ciliege, perché a me solo i noccioli? *'''[[Francesco Augusto Bon]]''' **Ludro e la sua gran giornata *'''[[Giacomo Bonafede Oddo]]''' **Il brigantaggio *'''[[Pietro Napoleone Bonaparte]]''' **La battaglia di Calenzana *'''[[Giovanni Maria Bonardo]]''' **Grandezza, larghezza e distanza di tutte le sfere *'''[[Guidubaldo Bonarelli della Rovere]]''' **Filli di Sciro *'''[[Francesco Bonatelli]]''' **Il fenomeno della ricordanza illusoria **L’impensabile **O di {{Sic|quà}} o di là *'''[[Walter Bonatti]]''' **K2 La verità. 1954 – 2004 *'''[[Arnaldo Bonaventura]]''' **I Bagni di Lucca, Coreglia e Barga *'''[[Enzo Bonaventura]]''' **L'educazione della volontà **La fatica nel lavoro mentale **La psicoanalisi **Le qualità del mondo fisico **Problemi dell'orientamento professionale degli anormali psichici **Recenti contributi alla psicotecnica dell'Istituto di Psicologia di Firenze **Sui rapporti tra la percezione del ritmo e la circolazione sanguigna **Sul valore dell'equazione personale negli addetti al ricevimento di segnali radiofonici *'''[[Luigi Bonazzi]]''' **Storia di Perugia *'''[[Romualdo Bonfadini]]''' **Mezzo secolo di patriotismo. Saggi storici *'''[[Paolo Bonizzi]]''' **I costumi delle api *'''[[Roberto Bonola]]''' **La Geometria non-euclidea *'''[[Giovanni Cosimo Bonomo]]''' **Osservazioni intorno a' pellicelli del corpo umano *'''[[Massimo Bontempelli]]''' **Dallo Stelvio al mare **Eva ultima **Gente nel tempo **Giro del sole **L'amante fedele **La vita operosa. Nuovi racconti d'avventure *'''[[Maria Alinda Bonacci Brunamonti]]''' **Per la festa dell'unita italiana nel 1863 **Sogni di Maggio *'''[[Baldassarre Boncompagni]]''' **Intorno ad alcuni avanzamenti della fisica in Italia nei secoli XVI e XVII *'''[[Nelson S. Bond]]''' **La città incantata *'''[[Clemente Bondi]]''' **Lamento pastorale *'''[[Ruggiero Bonghi]]''' **Arnaldo da Brescia **Camillo Benso di Cavour *'''[[Mike Bongiorno]]''' **La versione di Mike *'''[[Vittorio Bongiorno]]''' **Il Duka in Sicilia *'''[[Giacomo Boni]]''' **Nemesi *'''[[Carlo Bonini]]''' **Acab *'''[[Roberto Bonola]]''' **La Geometria non-euclidea *'''[[Giovanni Cosimo Bonomo]]''' **Osservazioni intorno a' pellicelli del corpo umano *'''[[Jacques Borel]]''' **L'adorazione *'''[[Jorge Luis Borges]]''' **Finzioni ***La biblioteca di Babele ***La morte e la bussola ***Tlon, Uqbar, Orbis Tertius **Introduzione a ''L'invenzione di Morel'' **Il libro di sabbia ***L'altro ***Ulrica ***Il Parlamento ***«There are more things» ***Il libro di sabbia ***Tigri blu **L'Aleph **Utopia di un uomo che è stanco *'''[[Lorenzo Borghese]]''' **I segreti di una principessa *'''[[Armando Borghi]]''' **Il nostro e l'altrui individualismo **La rivoluzione mancata **Mezzo secolo di anarchia (1898-1945) *'''[[Carlo Borgomeo]]''' **L'equivoco del Sud *'''[[Stefano Borgonovo]]''' **Attaccante nato *'''[[Pasquale Borrelli]]''' **Elogio funebre dedicato alla memoria di Domenico Barbaja **Principii della scienza etimologica per servire al vocabolario universale della lingua italiana *'''[[Mario Borsa]]''' **Il teatro inglese contemporaneo **La vittoria e il mare **Memorie di un redivivo *'''[[Vladislav Iosifovič Bortkevič]]''' **La teoria economica di Marx *'''[[Ettore Bortolotti]]''' **La storia della matematica nella Università di Bologna *'''[[Pseudonymous Bosch]]''' **Il titolo di questo libro è segreto **Non toccate questo libro **Questo libro potrebbe farvi male **Questo non è un libro **Se state leggendo questo libro è già troppo tardi *'''[[Luigi Boschetti]]''' **Ricerche sopra l'aritmetica degli antichi *'''[[Maria Boschetti Alberti]]''' **La scuola serena di Agno *'''[[Federica Bosco]]''' **101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro **Il mio angelo segreto **Innamorata di un angelo **S.O.S. amore *'''[[Ruggero Giuseppe Boscovich]]''' **Dissertazione della tenuità della luce solare **Giornale di un viaggio da Costantinopoli in Polonia **Osservazioni dell'ultimo passaggio di Mercurio sotto il Sole seguito a' 6 di Maggio 1753 **Tre osservazioni dell'Eclisse del Sole *'''[[Giancarlo Bosetti]]''' **Popper, il Papa e la Tv *'''[[Carlo Alberto Bosi]]''' **L'addio del volontario toscano *'''[[Emilio Bossi]]''' **Gesu Cristo non è mai esistito *'''[[Giovanni Battista Bossi]]''' **Progetto di una Stazione Centrale in Milano *'''[[Giovanni Botero]]''' **Della ragion di stato *'''[[Carlo Botta]]''' **A Giovanni Paisiello, a Napoli **Storia della Guerra della Independenza degli Stati Uniti di America **Storia d'Italia *'''[[Filippo Bottazzi]]''' **La mente e l'opera di Leonardo Da Vinci *'''[[Alain de Botton]]''' **Esercizi d'amore *'''[[Joseph Bouchardy]]''' **La sorella del mulattiere *'''[[Anthony Boucher]]''' **Gli ambasciatori **Regalo o dispetto *'''[[Rachid Boudjedra]]''' **La lumaca testarda *'''[[Pierre Boulle]]''' **Il ponte sul fiume Kwai *'''[[Marguerite Bourcet]]''' **Essi chiamarono la tempesta **Per l'onore di Roccabruna *'''[[Édouard Bourdet]]''' **La prigioniera *'''[[Yvon Bourdet]]''' **Lukács, il gesuita della rivoluzione *'''[[Émile Boutroux]] **Socrate *'''[[Jean-Baptiste Bouvier]]''' **Venere ed Imene al tribunale della penitenza: manuale dei confessori *'''[[Ben Bova]]''' **Giove chiama Terra **Gravità zero **Lo shock del ritorno *'''[[Giovanni Bovio]]''' **Mazzini *'''[[Libero Bovio]]''' **Don Liberato si spassa *'''[[Elizabeth Bowen]]''' **Amici e parenti **L'albergo *'''[[Paul Bowles]]''' **Il tè nel deserto **In cima al mondo **Troppo lontano da casa *'''[[William Boyd]]''' **Storia dell'educazione occidentale *'''[[Gerry Boyle]]''' **Segreti di famiglia *'''[[John Boyne]]''' **Il bambino con il pigiama a righe **Il ragazzo del Bounty *'''[[Ernesto Bozzano]]''' **Letteratura d'oltretomba *'''[[Umberto Bozzini]]''' **Fedra <span id="Bp"></span> <span id="Bq"></span> <span id="Br"></span> *'''[[Romano Bracalini]]''' **La regina Margherita **Otto milioni di biciclette *'''[[Poggio Bracciolini]]''' **Historia florentina *'''[[Roberto Bracco]]''' **Ad armi corte **Don Pietro Caruso **Dopo il veglione o viceversa **Fiori d'arancio **Fotografia senza.... **I fantasmi **Il diritto di vivere **Il frutto acerbo **Il perfetto amore **Il piccolo santo **Il trionfo **Infedele **I pazzi **La chiacchierina **La fine dell'amore **La piccola fonte **Le disilluse **Lettera critica a Salvatore Baratta **Lettere a Laura **Lui lei lui **Maschere **Maternità **Nellina **Nemmeno un bacio **Non fare ad altri.... **Notte di neve **Sperduti nel buio **Tragedie dell'anima **Un'avventura di viaggio **Una donna **Uno degli onesti *'''[[Leigh Brackett]]''' **Alfa del Centauro **Mi spiace, ma devi morire *'''[[Ray Bradbury]]''' **Cronache Marziane **Fahrenheit 451 **La folla **La follia è una bara di cristallo **Molto dopo mezzanotte ***La bottiglia azzurra ***In trappola ***Il pappagallo che conobbe papà ***L'uomo che bruciava ***Un pezzo di legno ***Il Messia ***Conversazioni nello spazio ***Delitto senza castigo ***Castigo senza delitto ***Una domenica a Dublino ***Un'insolita proposta ***Viaggio in Messico ***Tempo fermo ***Il desiderio ***Angelo, guarda il futuro ***La vera saggezza ***Breve storia del Quarto Reich ***I miracoli di Jamie ***Gioco d'ottobre ***Il pan di segala ***Molto dopo mezzanotte ***Una tavoletta di cioccolato per te! **Non ci vedremo più *'''[[Mary Elizabeth Braddon]]''' **L'ombra nell'angolo *'''[[Marion Zimmer Bradley]]''' **Attacco a Darkover **Cuore di luce **Dark Satanic **Gli eredi di Hammerfell **I cacciatori della Luna Rossa **I falconi di Narabedla **Il drago di bronzo **Il figlio del mastro falconiere **Il giuramento **Il ribelle di Thendara **Il sapiente di Darkover **Il signore di Storn **L'alba di Avalon **L'erede **L'erede di Hastur **L'esiliato di Darkover **L'esilio di Sharra **L'ombra del passato **La casa tra i mondi **La città della magia **La dama del giglio **La dama di Ardais **La donna del falco **La lezione della locanda **La sacerdotessa di Avalon **La signora delle Tempeste **La signora di Avalon **La spada del Caos **La spada di Aldones **La spada incantata **La torcia **La torre proibita **Le foreste di Darkover **Le luci di Atlantide **Le nebbie di Avalon **Le querce di Albion **Magia di luce **Naufragio sulla terra di Darkover **Ritorno a Darkover **Spirito di luce **Tenebra di luce **Tutto, tranne la libertà **Un uomo impulsivo **Universo senza fine **Witch Hill *'''[[Remo Branca]]''' ** Il problema della censura come difesa della gioventù *'''[[Vitaliano Brancati]]''' **Don Giovanni in Sicilia **Gli anni perduti **Il bell'Antonio **Paolo il caldo *'''[[Christianna Brand]]''' **Il gatto e il topo *'''[[Ignácio de Loyola Brandão]]''' **Non vedrai paese alcuno *'''[[Kazimierz Brandys]]''' **La difesa della «Grenada» *'''[[Ann Brashares]]''' **Grande amore *'''[[Lilian Jackson Braun]]''' **Il gatto che amava il formaggio **Il gatto che conosceva il Cardinale *'''[[Bertolt Brecht]]''' **I fucili di Madre Carrar **Madre Courage e i suoi figli **Vita di Galileo *'''[[Mario Brelich]]''' **Il navigatore del diluvio *'''[[Alan Brennert]]''' **Il terzo sesso *'''[[Clemens Brentano]]''' **La fiaba del Reno e del mugnaio Corrirota **La fiaba della casa dei Montestorno e degli antenati del Mugnaio Corrirota **La fiaba di Marmottina **Paggio Cervellofino *'''[[Gianni Brera]]''' **Coppi e il diavolo **Mille e non più mille **Storie dei Lombardi *'''[[Giacomo Bresadola]]''' **I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media *'''[[Daniele Bresciani]]''' **Ti volevo dire *'''[[André Breton]]''' **Manifesto del surrealismo **Nadja *'''[[Restif de la Bretonne]]''' **Le notti rivoluzionarie *'''[[Reginald Bretnor]]''' **Sala d'aspetto *'''[[Peter V. Brett]]''' **Il guardiano dei demoni *'''[[Lucas Bridges]]''' **Ultimo confine del mondo *'''[[Katharine Briggs]]''' **Fiabe popolari inglesi ***I tre orsi ***I tre porcellini ***Il cavaliere nero ***L'ebreo errante *'''[[Patricia Briggs]]''' **La figlia della luna **Unione di sangue *'''[[Valeria Brignani]]''' **Casseur *'''[[Raffaello Brignetti]]''' **La spiaggia d'oro *'''[[David Brin]]''' **L'effetto anomalia **Rifiuti *'''[[André Brink]]''' **La polvere dei sogni *'''[[Enrico Brizzi]]''' **Bastogne **Elogio di OScar Firmian e del suo impeccabile stile **Jack Frusciante è uscito dal gruppo **La nostra guerra **Nessuno lo saprà **O la va o la spacca *'''[[Valerij Brjusov]]''' **L'angelo di fuoco *'''[[Lucia Brocadelli da Narni]]''' **Preghiera *'''[[Hermann Broch]]''' **I sonnambuli **La morte di Virgilio *'''[[Gian Battista Brocchi]]''' **Conchiologia fossile subappennina *'''[[Virgilio Brocchi]]''' **Sul Caval della Morte Amor cavalca **Il poco lume ed il gran cerchio d'ombra **La coda del diavolo **La Gironda **Il posto nel mondo *'''[[Harold Brodkey]]''' **Il buio feroce *'''[[Josif Aleksandrovič Brodskij]]''' **Fondamenta degli incurabili **Fuga da Bisanzio **In una stanza e mezzo **Itaca **Meno di uno *'''[[Angelo Brofferio]]''' **Per lo spiritismo *'''[[Carlo Antonio Broggia]]''' **Memoria ad oggetto di varie politiche ed economiche ragioni *'''[[Emilio Broglio]]''' **La Confederazione nelle sue attinenze economiche *'''[[Mario Broglio]]''' **Dove va l'arte moderna? *'''[[Antonio Brognoli]]''' **Elogj di bresciani per dottrina eccellenti del secolo XVIII *'''[[Louis Bromfield]]''' **Mrs. Parkington **La grande pioggia **Selvaggia Fiumana *'''[[Anne Brontë]]''' **Agnes Grey **La signora di Wildfell Hall *'''[[Charlotte Brontë]]''' ** Jane Eyre **Shirley *'''[[Emily Brontë]]''' **Cime tempestose **Jane Eyre *'''[[Agnolo Bronzino]]''' **I Saltarelli *'''[[Lauren Brooke]]''' **Ritorno a casa *'''[[Terry Brooks]]''' **Il Druido Supremo di Shannara ***Jarka Ruus ***La regina degli Straken ***Tanequil **Il Verbo e il Vuoto ***Il cavaliere del Verbo ***Il demone ***Il fuoco degli angeli **Il viaggio della Jerle Shannara ***Il labirinto ***L'ultima magia ***La strega di Ilse **La Canzone di Shannara **La Spada di Shannara **L'eredità di Shannara ***Gli eredi di Shannara ***I talismani di Shannara ***Il Druido di Shannara ***La regina degli Elfi di Shannara **Landover ***Il magico regno di Landover ***L'unicorno nero ***La scatola magica di Landover ***La sfida di Landover ***Mago a metà **Le Pietre Magiche di Shannara *'''[[Paolo Brosio]]''' **Profumo di lavanda *'''[[Dan Brown]]''' **Angeli e demoni **Crypto **Il codice da Vinci **Il simbolo perduto **Inferno **La verità del ghiaccio *'''[[Christy Brown]]''' **Dal fondo della vita *'''[[Fredric Brown]]''' **Assurdo Universo **Gli strani suicidi di Bartlesville **Il suono del silenzio **Il vagabondo dello spazio **Indagine a Skid Row **La sentinella *'''[[Robert Browning]]''' **Il pifferaio magico di Hamelin *'''[[Heðin Brú]]''' **Högni *'''[[Edith Bruck]]''' **Quanta stella c'è nel cielo *'''[[Raymond-Léopold Bruckberger]]''' **La storia di Gesù Cristo *'''[[Karl Bruckner]]''' **Il gran sole di Hiroscima *'''[[Pascal Bruckner]]''' **Luna di fiele *'''[[Nick Bruel]]''' **Bad Kitty e la minaccia del bagno **Buon compleanno Bad Kitty *'''[[Leonardo Brumati]]''' **A Lùzia e Bepi Cosul sposi **Morosi **Mussa vernacola *'''[[Bruna]]''' **In solitudine **Le due gemelle **Pètali e lagrime *'''[[Vitaliano Brunelli]]''' **Dante e la Dalmazia *'''[[Francesco Saverio Brunetti]]''' **Aritmetica binomica, e diadica **Dell'aritmetica comune e speciosa **Macchina semplicissima *'''[[Giuseppe Bruni]]''' **La gomma e la guerra *'''[[Leonardo Bruni]]''' **Della vita studi e costumi di Dante **Istoria fiorentina *'''[[Attilio Brunialti]]''' ***Fiume Zara e le isole ***Libertà e democrazia *'''[[John Brunner]]''' **A che servono gli amici? **Abominazione atlantica **Cogli una stella cadente **Il visitatore **La scacchiera **Tutti a Zanzibar *'''[[Giordano Bruno]]''' **Cabala del cavallo pegaseo **De gli eroici furori **De la causa, principio et uno **De l'infinito, universo e mondi **De magia **De vinculis in genere **Il Candelaio **Il canto di Circe **Il sigillo dei sigilli **L'asino cillenico **La cena de le ceneri **Le ombre delle idee **Spaccio de la bestia trionfante *'''[[Stefano Brusadelli]]''' **Piccole atrocità. Storie di inganni e di peccati *'''[[Ninni Bruschetta]]''' **Manuale di sopravvivenza dell'attore non protagonista *'''[[Giuseppe Bruschetti]]''' **Progetto della strada di ferro da Milano a Bergamo **Progetto della strada di ferro da Milano a Como **Risposta dell'Ingegnere Giuseppe Bruschetti all'articolo del dottor Carlo Cattaneo *'''[[Vito Bruschini]]''' **The Father. Il Padrino dei Padrini **Vallanzasca *'''[[Girolamo Brusoni]]''' **La gondola a tre remi *'''[[Serge Brussolo]]''' **Avventure di Marion ***I pellegrini delle tenebre ***La prigioniera dell'inverno **Peggy Sue e gli Invisibili ***Il giorno del cane blu ***Il sonno del demonio ***La creatura del sottosuolo ***La farfalla degli abissi ***La giungla rossa ***La rivolta dei draghi ***Lo zoo stregato *'''[[Edward Bryant]]''' **Bambini buoni <span id="Bu"></span> *'''[[Gustavo Bucchia]]''' **Considerazioni intorno al porto di Lido ed alla laguna di Venezia *'''[[Elisabetta Bucciarelli]]''' **Corpi di scarto *'''[[John Buchan]]''' **I trentanove scalini *'''[[Pearl Sydenstricker Buck]]''' **Angelo guerriero **Figli **I parenti **L'amore di Ai-Uan **La buona terra **La madre **La promessa **Stirpe di drago *'''[[Gautama Buddha]]''' **Dhammapada *'''[[Algis Budrys]]''' **Artigli sul futuro ***Reazione a catena ***Pugno di ferro ***La ragazza di campagna ***Coesistenza ***Il giudice **Il satellite proibito *'''[[Mark Budz]]''' **Soldatini *'''[[Gesualdo Bufalino]]''' **Argo il cielo ovvero i sogni della memoria **Diceria dell'untore **La panchina **Qui pro quo *'''[[Emilio Bufardeci]]''' **Le funeste conseguenze di un pregiudizio popolare *'''[[Georges-Louis Leclerc de Buffon]]''' **Storia naturale *'''[[Franco Buffoni]]''' **Zamel *'''[[Charles Bukowski]]''' **Compagno di sbronze **Post-Office **Pulp **Storie di ordinaria follia **Taccuino di un vecchio sporcaccione *'''[[Vincent Bugliosi]]''' **Helter Skelter *'''[[Michail Afanas'evič Bulgakov]]''' **Cuore di cane **Il maestro e Margherita **Io ho ucciso **La guardia bianca **La vita del signor de Molière **Le uova fatali **Morfina *'''[[Jesse Bullington]]''' **La banda del cimitero *'''[[Edward Bulwer-Lytton]]''' **Gli amori infelici di Ernesto Maltravers **Gli ultimi giorni di Pompei **La casa stregata **Paul Clifford *'''[[Ivan Alekseevič Bunin]]''' **Il villaggio **L'amore di Mitja **La giovinezza di Arseniev *'''[[Edward Bunker]]''' **Animal Factory **Cane mangia cane **Stark *'''[[John Bunyan]]''' **Il viaggio del pellegrino *'''[[Ernesto Buonaiuti]]''' **Giansenio **La Chiesa romana **Lo gnosticismo **Lutero e la Riforma in Germania **Pascal **Pellegrino di Roma **Tertulliano *'''[[Michelangelo Buonarroti]]''' **Rime *'''[[Michelangelo Buonarroti il Giovane]]''' **La tancia *'''[[Franco Buono]]''' **Poesia, mito e gioventù *'''[[Bruno Buozzi]]''' *Scritti dell'esilio *'''[[Burchiello]]''' **Sonetti *'''[[Anthony Burgess]]''' **Arancia meccanica **Un cadavere a Deptford *'''[[Elizabeth Burgos]]''' **Mi chiamo Rigoberta Menchú *'''[[Roberto Burioni]]''' **La congiura dei Somari *'''[[Edmund Burke]]''' **Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello *'''[[Jan Burke]]''' **Ossa *'''[[Walter Burkert]]''' **La saga delle Cecropidi e le Arreforie... *'''[[Andrew Burnaby]]''' **Osservazioni d'un viaggiatore inglese sopra l'isola di Corsica *'''[[Frances Hodgson Burnett]]''' **Il giardino segreto **Il piccolo Lord *'''[[W. R. Burnett]]''' **Giungla d'asfalto *'''[[Robert Burns]]''' **Ad un pidocchio **Lamento di Maria regina di Scozia all'avvicinarsi della primavera *'''[[Edgar Rice Burroughs]]''' **Assenza di gravità **Sotto le lune di Marte **Tarzan delle scimmie *'''[[William Seward Burroughs]]''' **Pasto nudo **Ragazzi selvaggi **Sterminatore! *'''[[Filippo Burzio]]''' **Favole e moralità *'''[[Leo Buscaglia]]''' **Vivere, amare, capirsi *'''[[Wilhelm Busch]]''' **La farfalla *'''[[Alessandra Buschi]]''' **Se fossi Vera *'''[[Candace Bushnell]]''' **Bionde a pezzi **Il diario di Carrie **One Fifth Avenue *'''[[Aldo Busi]]''' **Altri abusi **Casanova di se stessi **Grazie del pensiero **Guancia di tulipano **L'amore trasparente **La delfina bizantina **La signorina Gentilin dell'omonima cartoleria **Manuale del perfetto papà **Manuale del perfetto single **Manuale della perfetta mamma **Madre Asdrubala **Nudo di madre **Per un'apocalisse più svelta **Seminario sulla gioventù **Seminario sulla vecchiaia **Sodomie in corpo 11 **Suicidi dovuti **Un cuore di troppo **Vendita galline Km 2 **Vita standard di un venditore provvisorio di collant *'''[[Howard Buten]]''' **Quando avevo cinque anni, mi sono ucciso *'''[[Octavia Butler]]''' **Incidente nel deserto **La parabola dei talenti **La parabola del seminatore *'''[[Michel Butor]]''' **L'impiego del tempo *'''[[Giuseppe Buttà]]''' **I Borboni di Napoli al cospetto di due secoli *'''[[Enrico Annibale Butti]]''' **L'immorale *'''[[Mattia Butturini]]''' **Elogio a Venezia *'''[[Dino Buzzati]]''' **Barnabo delle montagne **Il Babau **Il deserto dei tartari **La famosa invasione degli orsi in Sicilia **Un amore <span id="Bv"></span> <span id="Bw"></span> <span id="Bx"></span> <span id="By"></span> *'''[[Antonia Susan Byatt]]''' **Possessione. Una storia romantica *'''[[Brian Oswald Donn-Byrne]]''' **Raftery il cieco e la sua sposa Hilaria *'''[[Lorna Byrne]]''' **Un angelo tra i capelli *'''[[George Gordon Byron]]''' **Aroldo **Gli amanti fiorentini **Misteri e canti ***Caino ***Cielo e Terra, mistero ***Un Sogno ***La Sposa promessa d'Abido ***Parisina ***Il Prigioniero di Chillon ***Le Tenebre, favola ***L'Addio ***Ricordi giovanili **Oscar d'Alva <span id="Bz"></span> 54roqd2lc1j5wv17fbvq5gmqf53ulbw Vincenzo Arangio-Ruiz 0 19569 1218751 935047 2022-07-24T16:29:33Z AnjaQantina 1348 +immagine, +note wikitext text/x-wiki [[File:Vincenzo Arangio-Ruiz.jpg|thumb|Vincenzo Arangio-Ruiz]] '''Vincenzo Arangio-Ruiz''' (1884 – 1964), giurista, critico e professore universitario italiano. *{{NDR|Riferendosi alla familiarità con [[Benedetto Croce]] e alla personalità del filosofo abruzzese}} "Da sempre", ho detto: perché, venuto su in ambiente di cultura e crescendo in età di [[ragione]] quando a [[Napoli]] il nome di [[Benedetto Croce]] si diffondeva occupando ogni anno più [[spazio]] nella [[mente]] dei suoi coetanei, mi è impossibile di risalire ad un momento in cui a me quel nome fosse ignoto. Anzi posso dire di averlo fin da ragazzo, cogliendolo sulle labbra di altri (forse di [[Vittorio Spinazzola]], forse di [[Francesco Saverio Nitti]]), sentito come un bellissimo nome, esprimente già nel suono e nella connessione delle due [[Parola|parole]] l'alta personalità di chi lo portava.<ref name=intro>Dall'introduzione a ''Benedetto Croce''.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla familiarità con [[Benedetto Croce]] e alla personalità del filosofo abruzzese}} Così Benedetto Croce mi appare in certi contatti personali e in altri sottili riflessi della sua personalità: una personalità che, aliena da ogni tendenza al drammatismo, esprime una così perfetta proporzione fra l'erudito e il pensatore e lo [[scrittore]], una così spontanea conciliazione della più alta signorilità – frutto, possiamo anche dire, di non vana [[nobiltà]] di [[sangue]] – con la più infettibile [[sincerità]], una tale coerenza fra [[pensiero]] ed [[azione]], quale è difficile trovare in altri [[Spirito|spiriti]] anche magni.<ref name=intro/> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Vittorio de Caprariis]], [[Eugenio Montale]], [[Leo Valiani]], ''Benedetto Croce'', introduzione di Vincenzo Arangio-Ruiz, Edizioni di Comunità, Milano, 1963. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Arangio-Ruiz, Vincenzo}} [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] t29unddsy48niah6im9smdavua19evp Ugo Mursia 0 21109 1218730 384018 2022-07-24T15:59:01Z AnjaQantina 1348 +immagine, +defaultsort wikitext text/x-wiki [[File:Ugo Mursia.jpg|thumb|Ugo Mursia]] '''Ugo Mursia''' (1916 – 1982), editore italiano. *Noi siamo Lord Jim, questo codardo che a un certo momento salta dalla nave e abbandona migliaia di pellegrini al loro destino. E poi comincia il grande rimorso, il senso di colpa. E tutti noi, un giorno, abbiamo «saltato»...<ref name=jim>Citato in Federica Almagioni, ''prefazione'' a [[Joseph Conrad]], ''Lord Jim'', traduzione di Alessandro Gallone, Alberto Peruzzo Editore, 1989.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Mursia, Ugo}} [[Categoria:Editori italiani]] 3lra8gjrc11anlhf3adyh6jm4dlrfrf Corrado Pallenberg 0 21273 1218854 345430 2022-07-25T09:34:46Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki '''Corrado Pallenberg''' (–), scrittore e giornalista italiano. ==''Perché è in crisi la giustizia italiana''== ===[[Incipit]]=== La sera del 4 agosto 1970 l'attore cinematografico William Berger e sua moglie Carol avevano invitato nove amici nella loro villa in affitto vicino a [[Praiano]], a ridosso della spettacolosa costiera amalfitana. Dopo cena ascoltarono dischi e parlarono di cinema, di teatro, di poesia e di pittura.<br>Berger, 44 anni, s'era fatto un nome e una buona posizione economica interpretando dei western all'italiana. La moglie, Carol Lobravico, una donna delicata, sentimentale, dolce di carattere, aveva recitato in teatro. Aveva anche scritto poesie e dipinto quadri.<br>Alle 2 di notte, 30 carabinieri e guardie di finanza in borghese fecero irruzione nella villa. Per cinque ore perquisirono la casa da cima a fondo e infine scoprirono esattamente 0,9 grammi di marijuana. I Berger e sette dei loro ospiti furono arrestati. Dopo un rapido interrogatorio da parte di un pretore onorario e di uno psichiatra, furono tutti incriminati per sospetto uso di stupefacenti. Le tre donne vennero inviate nel manicomio criminale di [[Pozzuoli]], William Berger in quello di [[Napoli]] e gli altri uomini in quello di [[Aversa]]. ===Citazioni=== *Non venne trovata la minima traccia di droghe. Le autorità rilasciarono i sette sventurati ospiti dei Berger e li espulsero dall'Italia. *[...] Carol Berger non poté essere rilasciata: era morta prima che fossero resi noti i risultati delle analisi. In carcere, dopo aver avuto la febbre alta per un mese e aver chiesto invano il trasferimento in clinica, era riuscita infine ad ottenere un ricovero in ospedale. Troppo tardi: morì il 14 ottobre, probabilmente per una perforazione intestinale causata da febbre tifoide. *Sandro Diambrini-Palazzi, noto avvocato e professore di diritto e di filosofia, nel suo libro ''La Giustizia in Italia'' afferma che un processo penale che percorra tutti i gradi di giurisdizione – prima istanza, appello, Cassazione – dura dai tre ai suoi sei anni se l'imputato non è detenuto. Una causa civile può durare dieci o 15 anni. *Spesso le sentenze pronunciate da due organi giudiziari diversi in merito allo stesso caso differiscono a tal punto che si direbbero emesse in due Paesi diversi e ispirate a leggi diverse. Per un italiano essere sottoposto a un tribunale per ottenere giustizia è come partecipare a una [[lotteria]]. ===[[Explicit]]=== *L'[[Italia]] è stata la culla del diritto: ora sta diventando la tomba della giustizia. Scongiuriamo questo pericolo. Subito ==Bibliografia== *Corrado Pallenberg, ''Perché è in crisi la giustizia italiana'', ''Selezione dal Reader's Digest'', febbraio 1972. [[Categoria:Scrittori italiani|Pallenberg, Corrado]] [[Categoria:Giornalisti italiani|Pallenberg, Corrado]] 9o754bxgfmo5zscu4vmii3p72ez4hsn Carlo Nordio 0 21569 1218795 945575 2022-07-24T17:30:27Z AnjaQantina 1348 +immagine, +defaultsort wikitext text/x-wiki [[File:Carlo Nordio 1997 colorized (cropped).png|thumb|Carlo Nordio, 1997]] '''Carlo Nordio''' (1947 – vivente), magistrato italiano. {{Intestazione|''L'espresso'', 24 marzo 2005}} *Io penso che nessun magistrato dovrebbe mai candidarsi alle elezioni, a maggior ragione non deve farlo un pm che è diventato famoso per inchieste in ambito politico. *Non è detto che le scelte legittime siano anche opportune. Il [[magistrato]] non deve solo essere ma deve anche apparire imparziale. *La forma mentis del magistrato non è quella dell'amministratore pubblico. [...] L'idea che la [[politica]] non riesca a esprimere un nome al proprio interno e che debba ricorrere a un magistrato è un segnale di crisi profonda. *Condivido la crisi della [[giustizia]]. Il nostro lavoro è inutile al 90 per cento perché abbiamo procedure bizantine per perseguire montagne di reati. Noi maciniamo [[acqua]] e questa è una frustrazione. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Nordio, Carlo}} [[Categoria:Magistrati italiani]] sw6j1qh5esyiywlsnb3xwlikpobs8g6 The Fast and the Furious: Tokyo Drift 0 21707 1218807 1082594 2022-07-24T19:56:35Z Homer 215 /* Dialoghi */ cronologia wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano=The Fast and the Furious: Tokyo Drift |immagine= <!--Immagine (facoltativo)--> |titolooriginale=The Fast and the Furious: Tokyo Drift |paese = Stati Uniti d'America/Giappone |anno=2006 |genere= azione |regista= [[Justin Lin]] |soggetto= [[Chris Morgan]] |sceneggiatore= [[Chris Morgan]] |attori= * [[Lucas Black]]: Sean Boswell * [[Zachery Ty Bryan]]: Clay * [[Nikki Griffin]]: Cindy * [[Lynda Boyd]]: Mrs. Boswell * [[Nathalie Kelley]]: Neela * [[Bow Wow]]: Twinkie * [[Leonardo Nam]]: Morimoto * [[Jason Tobin]]: Earl * [[Keiko Kitagawa]]: Reiko |doppiatoriitaliani= * [[Fabrizio Manfredi]]: Sean Boswell * [[Gabriele Lopez]]: Clay * [[Eleonora Reti]]: Cindy * [[Cinzia De Carolis]]: Mrs. Boswell * [[Ilaria Latini]]: Neela * [[Davide Perino]]: Twinkie * [[Gianfranco Miranda]]: Morimoto * [[Andrea Mete]]: Earl * [[Letizia Ciampa]]: Reiko }} '''''The Fast and the Furious: Tokyo Drift''''', film nippoamericano del 2006 con [[Lucas Black]], regia di [[Justin Lin]]. == Dialoghi == {{cronologico}} *'''Clay''': Ehi stavi parlando con la mia ragazza? <br/>'''Sean''': Stava solo ammirando il mio bolide.<br />'''Clay''': La Buick di mia nonna sai quanta polvere le fa mangiare a quel cesso?<br />'''Sean''': Come tuo padre con la viper? *'''Han''': Potrei chiamarti una volta alla settimana, oppure ogni ora, non mi interessa se sei a letto con la febbre oppure con [[Beyoncé Knowles|Beyoncé]], io ti chiamo e tu arrivi. <br/>'''Sean''': Solo se mi insegni a Driftare...<br />'''Han''': Questa non è una trattativa. <br />'''Sean''': Ti sembrava una trattativa? *'''Sean''': Allora come ci sei finito qui? <br/>'''Han''': Sai quei vecchi western?... in cui i cow boy tentano di superare il confine? Questo è il mio Messico.<br />'''Sean''': Perché mi hai fatto correre con la tua macchina?... sapevi che l'avrei distrutta... <br />'''Han''': Perché no?<br />'''Sean''': {{NDR|Risata}} ...Perché ci hai speso molti soldi. <br />'''Han''': I soldi non mi mancano, è di fiducia e di carattere che ho bisogno intorno a me... dalla gente che frequenti puoi capire chi sei... e se serve una macchina per farmi capire chi ho di fronte, è un prezzo che sono disposto a pagare... Guarda quelle persone laggiù, seguono le regole, per che cosa? Si lasciano guidare dalla paura.<br />'''Sean''': E che succede se non lo fanno? <br />'''Han''': La vita è semplice, bisogna scegliere senza mai voltarsi. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Fast and Furious}} [[Categoria: Film d'azione]] orxz6ge38cxrffck8c8exiv3kwtjkjt Phenomena 0 22460 1218812 1218570 2022-07-24T20:32:39Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Phenomena */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: figlio di Frau Brückner |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]]. ==Frasi== *Ecco che cosa c'era all'interno del guanto... sono larve di una mosca, la Grande Sarcofaga. Si nutre soltanto di cadaveri e resti umani. ('''John McGregor''') *È un posto particolare, la chiamavano Transilvania della Svizzera... ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Citazioni su ''Phenomena''== *A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''Phenomena'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada. ([[Daria Nicolodi]]) *Durante la lavorazione non ho mai avuto paura, cosa che invece è successa quando ho visto il film finito, per intero. ([[Jennifer Connelly]]) *Gli insetti non mi fanno alcuna impressione e poi quelli più strani erano in gabbia. L'unico momento di preoccupazione l'ho avuto girando una scena in barca: non so guidarla bene e la persona che era con me non sapeva nuotare. ([[Jennifer Connelly]]) *Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennfer e gli insetti. ([[Rudy Salvagnini]]) ===[[Michele Anselmi]]=== *Da ''Phenomena'' si può uscire vagamente disgustati ma non inquieti, l'orrore che abbiamo appena gustato non si ritaglia un posticino nell'inconscio ma scivola via veloce, lasciando nello spettatore un senso di estraneità. *''Phenomena'' è un film alquanto schizofrenico che gioca tutte le sue carte nello sfrenato finale a ripetizione: trenta minuti di orrore martellante che purtroppo gira a vuoto, probabilmente perché il disvelamento del doppio assassino giunge troppo improvviso e gratuito. Meglio la prima parte, più sfumata e figurativamente elegante, piena di fruscii premonitori (il famoso ''phön'' che gonfia le foreste) e di tenere disquisizioni sulle qualità segrete degli insetti. Era quella la strada da seguire. Più magia e meno frattaglie. *Sette miliardi di ''budget'', 40 milioni di insetti, tre gigantesche ventole a turbina per ricreare il vento, 450 diversi effetti speciali, una super-gru capace di portare la macchina da presa a 30 metri d'altezza, luci a fibre ottiche, costumi firmati Armani, eccetera eccetera: non c'è che dire, stavolta Dario Argento – novello Signore delle mosche – ha fatto le cose in grande. Forse troppo. ===[[Dario Argento]]=== *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. ===[[Fabio Giovannini]]=== *Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. Ma anche con uno sguardo ai giochi di ombre del ''Bacio della pantera'' di [[Jacques Tourneur]] (già citato nella scena della piscina di ''[[Suspiria]]''). Predominano quindi i contrasti tra chiaro e scuro, senza più i fasci di luci colorate di ''[[Inferno (film)|Inferno]]'' e ''Suspiria''. *È un film più vicino alle fiabe di tutte le precedenti fatiche di Argento, un lungo viaggio attraverso lo specchio che sarebbe piaciuto a [[Lewis Carroll]]. *L'idea di ''Phenomena'' nasce quasi per caso, dall'ascolto di una notizia al giornale radio di una emittente francese. Lo speaker parlava di un assassino scoperto con l'aiuto degli insetti. Da quello spunto Argento era risalito a un entomologo francese esperto in criminologia, e tra docenti universitari di entomologia e agenti di polizia aveva scoperto un singolare intreccio. Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima. ===[[Sergio Stivaletti]]=== *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] 1qr4i481p28dfh7shrl8c0wz27b5nt4 Lago di Como 0 23460 1218716 1218459 2022-07-24T15:15:54Z Sun-crops 10277 - Ndr wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) *''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario?'' | ''alle splendide mense grandi doni tu rechi. | Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: | ti danno anche il nome le corna ricurve. | Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; | Le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? | In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. | Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; | non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. | I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti giardini; | misti all'alloro rosseggiano i melograni. | Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; | sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. | Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; | il cedro lutto vince con il suo profumo. | Ceda – così vorrei – al tuo confronto persino lo scuro Averno; | persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. | Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, | lo stesso possente Lucrino ceda a te. | Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; | se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. | Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere | le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. | Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. | A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; | perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. | tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore abbi misericordia di Paolo – e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego''. ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) *''Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina.'' ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) *Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *Il lago di Como è un [[imbuto]] pieno di pioggia, e lì le arance le ho viste solo dai fruttivendoli, ma è buono come luogo di soggiorno, perché ci sono molte ville, che si affittano alle coppiette, ed è un'industria molto lucrosa. Sa perché? Perché il contratto d'affitto vien fatto per sei mesi e dopo tre settimane se ne vanno.<br>– Perché dopo tre settimane?<br>– Perché litigano. Chiaro! Ma il fitto devono comunque pagarlo. E si riaffitta. E gli affari vanno a gonfie vele. Perché di amore ce n'è sempre: anche se poi non dura. ([[August Strindberg]] *I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) *Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) *Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) *L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) *L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) *Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) *Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) * {{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]'') *Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) *Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). *Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] 0zyonnw8hz0m7idxk7ooizk1njcmrol 1218760 1218716 2022-07-24T16:41:08Z Sun-crops 10277 recupero con ampliamento, allineo wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) *''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo [[Lago di Como|Lario]]? | alle splendide mense grandi doni tu rechi. | Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: | ti danno anche il nome le corna ricurve. | Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; | le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? | In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle | verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. | Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; | non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. | I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti | giardini; misti all'alloro rosseggiano i melograni. | Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; | sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. | Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; | il cedro lutto vince con il suo profumo. | Ceda – così vorrei – al tuo confronto persino lo scuro | Averno; persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. | Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, | lo stesso possente Lucrino ceda a te. | Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; | se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. | Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere | le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. | Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato | da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. | A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; | perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. | tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore | abbi misericordia di Paolo – e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego.'' ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) *''Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina.'' ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) *Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *Il lago di Como è un [[imbuto]] pieno di pioggia, e lì le arance le ho viste solo dai fruttivendoli, ma è buono come luogo di soggiorno, perché ci sono molte ville, che si affittano alle coppiette, ed è un'industria molto lucrosa. Sa perché? Perché il contratto d'affitto vien fatto per sei mesi e dopo tre settimane se ne vanno.<br>– Perché dopo tre settimane?<br>– Perché litigano. Chiaro! Ma il fitto devono comunque pagarlo. E si riaffitta. E gli affari vanno a gonfie vele. Perché di amore ce n'è sempre: anche se poi non dura. ([[August Strindberg]] *I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) *Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) *Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) *L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) *L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) *Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) *Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) *{{sic|Percioche}}, se noi consideriamo la qualità dell'aria, nell'una et nell'altra stagion del verno et della state temperata, soave, gioconda et non mai punto nociva ma sempre benigna, sana et confortativa, siamo sforzati a giudicare, che per questa principal ricchezza sola, [[Como]] habbia un perpetuo riso di Natura che non pur lo nobiliti; ma lo renda beato. Chi poi, uscito del porto della vostra città, naviga fino alla riva, che domandano Sommolago, et contempla dalla destra et dalla sinistra, con occhio non punto livido le terre, le ville, i promontori, i seni, le fontane, i fiumi, i ponti, le torri, le memorie antiche che per le Chiese e, per le piazze si trovano; le belle prospettive de' monti adorni, o di castagni o d'olive, o di viti; i boschi de' lauri et de' mirti; la copia de' melaranci, de' cedri et de' limoni; i luoghi commodi per la coltura, per la caccia, et per li paschi; la maraviglia delle fonti et de' fiumi; la quantità de' beni di natura singolari, et a questo sol [[Lago di Como|lago]] proprii; et tutti gli altri commodi, che s'hanno dalla terra; crederà che a Como non manchi alcuna di quelle doti, che fanno una città da tutte le parti nobilissima; massimamente che con le ricchezze dell'aria, et della terra, vanno congiunte quelle dell'acqua; da cui si cavano preciosi pesci in tanta quantità, che 'l vostro Lago n'è molto cortese alle città et terre vicine, e in particolare a Milano. Coloro poi che sanno come qui habitarono gli antichi padri Volturreni; et dall'historie. comprendono esservi nati huomini famosi in lettere, e in armi; havervi tenuto i lor tesori et gioie Re grandi; et esservi state lasciate memorie d'honori da Pontefici massimi; ripieni di stupore, volentieri fanno riverentia a questa patria, come a singolar, madre d'ogni nobiltà et ornamento. [...] Et essendo le ricchezze, o dall'aria, o dalla terra, o dall'acqua; dell'aria non posso dare altro argomento che questo, cioè che le api vi facciano assai frutto; i lauri, e i mirti in tanta copia naturalmente vi nascano, che ne formino boschi; le piante de' melaranci, de' limoni, et de' cedri senza alcuna cura vi moltiplichino, et si riducano a perfettione, senza che 'l verno mai siano coperte, nè difese dal freddo con artificio alcuno: le quali cose non sarebbono, se la temperie dell'aria non fosse benigna et delicata. ([[Tommaso Porcacchi]]) * {{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]'') *Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) *Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). *Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] 98agyl4lfugh444csyz3zbp7413h13j 1218761 1218760 2022-07-24T16:41:30Z Sun-crops 10277 fix wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) *''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario? | alle splendide mense grandi doni tu rechi. | Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: | ti danno anche il nome le corna ricurve. | Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; | le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? | In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle | verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. | Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; | non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. | I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti | giardini; misti all'alloro rosseggiano i melograni. | Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; | sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. | Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; | il cedro lutto vince con il suo profumo. | Ceda – così vorrei – al tuo confronto persino lo scuro | Averno; persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. | Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, | lo stesso possente Lucrino ceda a te. | Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; | se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. | Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere | le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. | Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato | da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. | A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; | perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. | tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore | abbi misericordia di Paolo – e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego.'' ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) *''Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina.'' ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) *Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *Il lago di Como è un [[imbuto]] pieno di pioggia, e lì le arance le ho viste solo dai fruttivendoli, ma è buono come luogo di soggiorno, perché ci sono molte ville, che si affittano alle coppiette, ed è un'industria molto lucrosa. Sa perché? Perché il contratto d'affitto vien fatto per sei mesi e dopo tre settimane se ne vanno.<br>– Perché dopo tre settimane?<br>– Perché litigano. Chiaro! Ma il fitto devono comunque pagarlo. E si riaffitta. E gli affari vanno a gonfie vele. Perché di amore ce n'è sempre: anche se poi non dura. ([[August Strindberg]] *I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) *Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) *Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) *L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) *L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) *Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) *Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) *{{sic|Percioche}}, se noi consideriamo la qualità dell'aria, nell'una et nell'altra stagion del verno et della state temperata, soave, gioconda et non mai punto nociva ma sempre benigna, sana et confortativa, siamo sforzati a giudicare, che per questa principal ricchezza sola, [[Como]] habbia un perpetuo riso di Natura che non pur lo nobiliti; ma lo renda beato. Chi poi, uscito del porto della vostra città, naviga fino alla riva, che domandano Sommolago, et contempla dalla destra et dalla sinistra, con occhio non punto livido le terre, le ville, i promontori, i seni, le fontane, i fiumi, i ponti, le torri, le memorie antiche che per le Chiese e, per le piazze si trovano; le belle prospettive de' monti adorni, o di castagni o d'olive, o di viti; i boschi de' lauri et de' mirti; la copia de' melaranci, de' cedri et de' limoni; i luoghi commodi per la coltura, per la caccia, et per li paschi; la maraviglia delle fonti et de' fiumi; la quantità de' beni di natura singolari, et a questo sol [[Lago di Como|lago]] proprii; et tutti gli altri commodi, che s'hanno dalla terra; crederà che a Como non manchi alcuna di quelle doti, che fanno una città da tutte le parti nobilissima; massimamente che con le ricchezze dell'aria, et della terra, vanno congiunte quelle dell'acqua; da cui si cavano preciosi pesci in tanta quantità, che 'l vostro Lago n'è molto cortese alle città et terre vicine, e in particolare a Milano. Coloro poi che sanno come qui habitarono gli antichi padri Volturreni; et dall'historie. comprendono esservi nati huomini famosi in lettere, e in armi; havervi tenuto i lor tesori et gioie Re grandi; et esservi state lasciate memorie d'honori da Pontefici massimi; ripieni di stupore, volentieri fanno riverentia a questa patria, come a singolar, madre d'ogni nobiltà et ornamento. [...] Et essendo le ricchezze, o dall'aria, o dalla terra, o dall'acqua; dell'aria non posso dare altro argomento che questo, cioè che le api vi facciano assai frutto; i lauri, e i mirti in tanta copia naturalmente vi nascano, che ne formino boschi; le piante de' melaranci, de' limoni, et de' cedri senza alcuna cura vi moltiplichino, et si riducano a perfettione, senza che 'l verno mai siano coperte, nè difese dal freddo con artificio alcuno: le quali cose non sarebbono, se la temperie dell'aria non fosse benigna et delicata. ([[Tommaso Porcacchi]]) * {{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]'') *Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) *Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). *Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] dynt7rl1rzw866g456fmuv2plji2gar 1218762 1218761 2022-07-24T16:42:20Z Sun-crops 10277 idem wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Bellagio 2.jpg|thumb|upright=1.4|Vista su Bellagio e Lierna sul lago di Como]] Citazioni sul '''lago di Como''' o '''Lario'''. *All'imbrunire, quando ogni cosa pare assopirsi, e la musica delle campane del vespro giunge effondendosi sull'acqua, si può quasi credere che in nessun altro luogo che il Lago di Como si possa trovare un simile paradiso di quieto riposo. Ora, dalla mia finestra, qui a Bellagio, ho una veduta sull'altra sponda del lago, bella come un dipinto. Un precipizio dalla parete corrugata e frastagliata si eleva fino ad un'altezza di milleottocento piedi; su una minuscola sporgenza a metà altezza di quella vasta parete, si annida una chiesa, piccola come un fiocco di neve, non più grande, in apparenza, di una casetta per balestrucci; tutt'intorno, rasente la base del dirupo vi sono un centinaio di aranceti e giardini, costellati da bianche abitazioni, da essi fittamente ricoperte, che a tratti si intravedono; di fronte tre o quattro gondole indugiano pigramente sospese sull'acqua – e nello specchio forbito del lago, monte, cappella, case, aranceti e barche si riproducono con nitore e chiarezza tali, che a stento si riesce a capire dove termina la realtà e comincia il riflesso! ([[Mark Twain]]) *Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. ([[Robin Williams]]) *''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo Lario? | alle splendide mense grandi doni tu rechi. | Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: | ti danno anche il nome le corna ricurve. | Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; | le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? | In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle | verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. | Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; | non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. | I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti | giardini; misti all'alloro rosseggiano i melograni. | Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; | sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. | Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; | il cedro lutto vince con il suo profumo. | Ceda – così vorrei – al tuo confronto persino lo scuro | Averno; persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. | Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, | lo stesso possente Lucrino ceda a te. | Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; | se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. | Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere | le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. | Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato | da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. | A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; | perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. | tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore | abbi misericordia di Paolo – e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego.'' ([[Paolo Diacono]]) *È [[Lierna]] che nobilita tutto il Lago di Como. ([[Sigismondo Boldoni]]) *''Ecco si stende {{NDR|il Lago di Como}}, e ai flutti erto sovrasta | il promontorio. E se a diritta il guardo | non discerne che rupi imposte a rupi, | salienti dal lago alla nembosa | vetta di Primo, a te ride a sinistra | di Tremezzo la sponda, ov'Austro eterno | i fior più begli, i più bei frutti educa.| Quivi la pompa de' suoi rami altero | spiega l'arancio; e al caro olmo la vite | giovinetta si sposa; e qui gli ulivi | inghirlandan le falde ampie de' monti, | al cui pendio di molta ombra cortesi | crescon i castagneti. E se la lena | spinger ti giova e i passi su per l'erta, | dai popolati allor pascoli erbosi | il belato udirai di mille gregge; | mentre d'indole varia insiem confusi | giù pel clivo frondeggiano infiniti | alberi; e tutti i loro pomi maturano, | e quei che braman gli aquiloni, e quelli | cui Natura le calde aure destina.'' ([[Giovanni Berchet]]) * Ero convinto che il lago di Como fosse un ampio bacino d'acqua simile al Tahoe, anch'esso circondato da immense montagne le cui pendici giungono fino alle rive, ma qui il lago non è un bacino, poiché le sponde sono articolate come quelle di un ruscello e è largo un quarto o due terzi del Mississippi. Lungo il litorale non si scorge una sola striscia di terra piana, ma catene senza fine di montagne che, all'improvviso, emergono dalla superficie lacustre e s'innalzano verso il cielo per cento o duecento piedi, variando continuamente di forma. I crinali rocciosi sono coperti di numerose specie di piante e punteggiati da bianche ville che occhieggiano attraverso lussureggianti fronde. Perfino sulla sommità del promontorio vedevamo graziose casette appollaiate su pinnacoli pittoreschi, a più di mille piedi sulle nostre teste. ([[Mark Twain]]) *Fuori del recinto le sponde del {{NDR|Lago di Como}} che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate. ([[Antonio Fogazzaro]]) *Il lago di Como è un [[imbuto]] pieno di pioggia, e lì le arance le ho viste solo dai fruttivendoli, ma è buono come luogo di soggiorno, perché ci sono molte ville, che si affittano alle coppiette, ed è un'industria molto lucrosa. Sa perché? Perché il contratto d'affitto vien fatto per sei mesi e dopo tre settimane se ne vanno.<br>– Perché dopo tre settimane?<br>– Perché litigano. Chiaro! Ma il fitto devono comunque pagarlo. E si riaffitta. E gli affari vanno a gonfie vele. Perché di amore ce n'è sempre: anche se poi non dura. ([[August Strindberg]] *I villaggi {{NDR|del [[Lago di Como]]}} sono naturalmente tutti di pietra e, per chi è abituato al loro aspetto, agli archi e alle verande pittoresche; alle muraglie ornate di vegetazione, agli spaziosi atri aperti, e bondanza d'opere murarie [...]. Nel percorrere questo magico specchio d'acqua, chi ha l'animo sensibile ai fascini della natura non esce dall'ebbrezza dell'estasi. Si potrebbe accagionare la natura d'avere raccolto in questo luogo unico della terra tante meraviglie. Quante contrade sciocche e ottuse potrebbero essere pepate e aromatizzate con questo sale. Un lembo di questo scenario lariano, inserito in una striscia nord-germanica, spiccherebbe come una pezza di velluto in un mantello grossolano di lino e vi getterebbe una luce pari a quella d'una invetriata gotica in una chiesa imbiancata. [...] Queste montagne gigantesche sono come i re, i cui ritratti s'incontrano negli angoli più remoti del paese. Nel porto di Como il turista trova gondole leggiadrissime, con comodi sedili imbottiti, pronte a condurlo a ogni punto del lago. Vi sono gondole onnibus e gondole eremitiche per uso solitario. Ogni privato ha le sue gondole e barche [...] dove l'onda, rinchiusa nella valle, riposa come una perla nella conchiglia, v'ha sempre abbastanza vita e movimento di vele e remi. [...] Quanta ricchezza! quanta eleganza, quanta copia di bellezze naturali e artificiali! [...] ricchezza nelle abitazioni, e maggiore gusto, grandezza e grazia. ([[Johann Georg Kohl]]) *Il lago {{NDR|di Como}} è accolto da una valle molto grande e profonda che, imitando l'elegante forma delle conchiglie, si colora di bianca spuma alle sponde. Attorno si raggruppano, quasi a formare una corona, splendidi gioghi di alti monti, le cui sponde, vagamente abbellite dalle ville che le ornano, sono circondate come da una cintura dal verde perpetuo degli uliveti: più sopra frondosi vigneti risalgono il fianco del monte. Sono ornate di bellezze naturali anche le cime, ondulate come per una chioma di folti castagneti; ruscelli risplendenti di niveo candore scendono di là lungo il ripido pendio nel bacino del lago. È giusto perciò indulgere verso gli abitanti di una simile zona, poichè tutto ciò che è bello non resiste alla fatica, e coloro che godono abitualmente di soavi bellezze sentono più facilmente il peso dei gravami. Fruiscano dunque della concessione regia perpetua, perché, come godono di un nativo convito, esultino anche per la munificenza regale. ([[Cassiodoro]]) *Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. ([[Stendhal]]) *L'altra notte la vista ci apparve ancora più sorprendente e pittoresca. Sull'altra sponda {{NDR|del Lago di Como}} dirupi, alberi e case bianchissime riflettevano le loro immagini perfettamente nitide sul lago e lunghi fasci di luce, provenienti dalle finestre lontane, ne segnavano la superficie immobile. Subito accanto, grandi magioni argentee sotto la luna risplendevano tra un folto fogliame scuro e informe, tra le ombre che calavano dall'alto delle rupi e toccavano il bordo lacustre dove si rifletteva più volte e con precisione ogni tratto della magica visione. ([[Mark Twain]]) *L'insieme del lago {{NDR|di Como}} è dolce, amoroso, italiano. Primi piani scoscesi, tinte calde delle abitazioni; orizzonte nevoso e tutto orlato da splendide abitazioni, fatte per lo studio e per l'amore. – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como. – Villa Sommariva; scala di pietra che discende fin nell'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che sbocciano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Le montagne {{NDR|del Lago di Como}}, da entrambi i lati, si innalzavano fino a grandi altezze, talvolta levandosi rapidamente dal lago stesso e talaltra crescendo dalle rive in maniera graduale, sempre coperte da foreste di abeti o di castagni o rivestite di viti e olivi. Questi pendii, che siano scoscesi o dolci, sono sempre ravvivati da innumerevoli ville, villaggi, conventi e cittadine, che talvolta si trovano collocati proprio sul bordo dell'acqua e talaltra appollaiati su una rupe o su un precipizio, alcuni poi sono circondati da un boschetto mentre altri torreggiano sulla sommità di una montagna. Questa mescolanza di solitudine e vita, di grandiosità e bellezza, unita alla luminosità del cielo, all'immobilità del lago e ai tiepidi raggi di sole che giocavano sulla sua superficie, rendevano la scena indicibilmente amabile e ci riempivano di piacere e di profonda ammirazione. ([[John Chetwode Eustace]]) *Le rive {{NDR|del Lago di Como}} sono sparse di paeselli bianchi che scendono sino ad immergersi nell'acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati sino a mezza costa; pallidi ulivi e gelsi dalla chioma arrotondata scalano i poggi; I monti, elevatissimi, sembrano bastioni disposti in cerchio. Il lago era anticamente un ghiacciaio le cui pareti, col continuo attrito, hanno lentamente corroso e arrotondato i declivi [...] non sembra più di vivere sulla terra abitata; si è nel mondo minerale anteriore all'uomo, sopra un pianeta nudo, ove i soli ospiti sono aria, roccia e acqua; una grande distesa acquorea, figlia delle nevi eterne; intorno a quella, un ammasso di montagne imponenti lambite dal suo specchio azzurro; dietro, una seconda serie di vette nevose, più selvagge e più primitive ancora, come un cerchio più elevato di divinità gigantesche, tutte immobili e pur tuttavia l'una diversa dall'altra, espressive e varie come vere fisionomie umane, ma avvolte in una tinta vellutata e calda per l'aria vaporosa e per la distanza, tranquille nel godimento della loro magnifica eternità. ([[Hippolyte Taine]]) *Lo spirito umano non può, infatti, immaginare nulla di più ridente {{NDR|del [[Lago di Como]]}}, di più grazioso, di più dolce all'occhio di questa coppa di smeraldo incastonata in un cerchio di eleganti colline dominate, verso il nord, dalle cime nevose delle Alpi. È sulle sue rive quella incessante varietà di olivi alternati ai castagneti, di gelsi, di noci, e dopo le foreste, le rocce a picco, i castelli in rovine, le cappelle, i villaggi sulle coste, i borghi bagnati dall'acqua, le ville in mezzo a bei giardini e a parchi sontuosi! Chi non ha percorso il lago, su uno di quei battelli bianchi che fanno il servizio dei porti, senz'altra preoccupazione che di lasciare errare i propri occhi sui meravigliosi paesaggi che sfilano senza interruzione, non può credere sin dove può giungere la bellezza della natura. ([[Gabriel Faure]]) *Nel porto {{NDR|del Lago}} di Como (che non è poi un porto, e è perciò incantevole) piccole barche coi loro archi di legno per sostenere la tenda, come se ne vede nei keepsakes; ecco una cosa veramente italiana, di colore locale; non so se le gondole di Venezia siano più belle. Amo la vista dì uno di questi brutti burchielli assai più di quella del più bel vascello del mondo. L'insieme del lago è dolce, amoroso, italiano. I primi piani scoscesi, tinte calde delle case; orizzonte nevoso e orlato di belle abitazioni fatte per lo studio e per l'amore – Taglioni, Pasta, sulla riva sinistra del lago partendo da Como - villa Sommariva: scalone di pietra discendente sin sull'acqua per imbarcarsi nella gondola, grandi alberi, rose che germogliano su una fontana. ([[Gustave Flaubert]]) *Non ho mai saputo amare veramente questo lago {{NDR|di Como}}, forse addirittura troppo bello e scintillante, e che troppo volentieri si prodiga per esibire la propria ricchezza, mancandogli invece la cosa più bella che un lago possa avere: una sponda dolce e ampia. I monti si ergono con aria inquietante e scendono giù spietatamente, in alto selvaggi e brulli, in basso sovraccarichi di paesi, giardini, residenze estive e locande: tutto qui è rigoglioso, è una realtà di vivido splendore, è tutto uno squillare e scintillare di magnificenza e opulenza; non è rimasto un solo angolo per il sogno e l'immaginazione, non una palude coperta di canne o un pascolo addormentato, non un umido prato rivierasco o una seducente macchia di vegetazione selvaggia. Tuttavia anche questa volta l'intensa bellezza esercitò la sua potente attrazione su di me con il romanticismo rupestre di borghi erti, la fierezza rigorosa delle ville aristocratiche con giardini, parchi e porticcioli, l'amena coesistenza di terreni e costruzioni. ([[Hermann Hesse]]) *{{sic|Percioche}}, se noi consideriamo la qualità dell'aria, nell'una et nell'altra stagion del verno et della state temperata, soave, gioconda et non mai punto nociva ma sempre benigna, sana et confortativa, siamo sforzati a giudicare, che per questa principal ricchezza sola, [[Como]] habbia un perpetuo riso di Natura che non pur lo nobiliti; ma lo renda beato. Chi poi, uscito del porto della vostra città, naviga fino alla riva, che domandano Sommolago, et contempla dalla destra et dalla sinistra, con occhio non punto livido le terre, le ville, i promontori, i seni, le fontane, i fiumi, i ponti, le torri, le memorie antiche che per le Chiese e, per le piazze si trovano; le belle prospettive de' monti adorni, o di castagni o d'olive, o di viti; i boschi de' lauri et de' mirti; la copia de' melaranci, de' cedri et de' limoni; i luoghi commodi per la coltura, per la caccia, et per li paschi; la maraviglia delle fonti et de' fiumi; la quantità de' beni di natura singolari, et a questo sol lago proprii; et tutti gli altri commodi, che s'hanno dalla terra; crederà che a Como non manchi alcuna di quelle doti, che fanno una città da tutte le parti nobilissima; massimamente che con le ricchezze dell'aria, et della terra, vanno congiunte quelle dell'acqua; da cui si cavano preciosi pesci in tanta quantità, che 'l vostro Lago n'è molto cortese alle città et terre vicine, e in particolare a Milano. Coloro poi che sanno come qui habitarono gli antichi padri Volturreni; et dall'historie. comprendono esservi nati huomini famosi in lettere, e in armi; havervi tenuto i lor tesori et gioie Re grandi; et esservi state lasciate memorie d'honori da Pontefici massimi; ripieni di stupore, volentieri fanno riverentia a questa patria, come a singolar, madre d'ogni nobiltà et ornamento. [...] Et essendo le ricchezze, o dall'aria, o dalla terra, o dall'acqua; dell'aria non posso dare altro argomento che questo, cioè che le api vi facciano assai frutto; i lauri, e i mirti in tanta copia naturalmente vi nascano, che ne formino boschi; le piante de' melaranci, de' limoni, et de' cedri senza alcuna cura vi moltiplichino, et si riducano a perfettione, senza che 'l verno mai siano coperte, nè difese dal freddo con artificio alcuno: le quali cose non sarebbono, se la temperie dell'aria non fosse benigna et delicata. ([[Tommaso Porcacchi]]) * {{NDR|Dalla lettera a Louis de Ronchaud del 20 settembre 1837}} Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un'altra dove gli incanti di una vita d'amore sembrerebbero più naturali [...] ed iniziatela con queste parole: "''Sulle rive del lago di Como''." ([[Franz Liszt]]) *Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte. ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'') * Qui {{NDR|sul [[Lago di Como]]}} crescono olivi e aranci, e limoni ora così carichi di frutti che ci son più frutti che foglie, e vigneti. Questa costa del lago è tutta abitata, e la nobiltà milanese ha qui le sue ville. La fusione della cultura con l'indomabile profusione e delizia della natura, è qui così stretta, che la linea divisoria tra esse non si può quasi scorgere. ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Tanto piacevole è vagare per i luoghi nascosti | {{NDR|del Lago}} Di Como, camminando nel cuore dei castagneti | Fino ai villaggi dai tetti piatti che sfiorano l'acqua, | O si celano nei boschi di oscure e profonde vallate, | O si abbarbicano su imponenti rupi rocciose, | E proiettano da loro ombra sulle bianche onde, | Mentre lungo i pendii si inerpica il piccolo sentiero, | Alla cui sommità, tra grappoli color porpora, regna il silenzio. | Chi indugia non visto per questi luoghi di sera vede, | Da scalini scavati nella roccia, la vela tra gli alberi, | O avvista a metà scogliera belle giovinette dagli occhi scuri | Che attendono all'esiguo raccolto dei loro ombrosi giardini; | O si ferma ad ammirare le ombre della solenne montagna | Che si riflettono sull'ampio specchio azzurro come dipinte, | E inseguono il giallo sole di pendio in pendio, | Mentre si muovono lentamente sulle opposte colline. ([[Thomas Roscoe]]'') *Te, Lario {{NDR|Lago di Como}} grandissimo. ([[Publio Virgilio Marone]]) *Tornare spesso qui {{NDR|sul Lago di Como}} é come una goccia di veleno; ti viene voglia di non andartene mai ([[Stendhal]]). *Tutto è nobile e delicato {{NDR|sul Lago di Como}}, tutto parla d'amore, nulla ricorda le bruttezze dell'incivilimento. I villaggi posti a mezza costa, sono nascosti da alberi, e sopra la sommità degli alberi si eleva l'architettura graziosa dei loro svelti campanili. Se qualche piccolo campo, largo cinquanta passi, viene ad interrompere ti tanto in tanto i "bouquets" dei castagni e dei ciliegi selvatici, l'occhio soddisfatto vi vede crescere delle piante più felici e più vigorose che altrove. Al di là di queste coline, la cui vette offrono degli eremitaggi che tutti vorremmo abitare, l'occhio meravigliato scopre i picchi delle Alpi, sempre coperti di neve, e la loro austerità sublime gli rammenta le sventure della vita, e questo accresce la voluttà dell'ora presente. L'immaginazione è commossa dal suono lontano della campana di qualche minuscolo villaggio nascosto sotto gli alberi; e i suoni portati sulle acque, che li addolciscono, assumono un colore di soave melanconia e di rassegnazione, e par dicano all'uomo: La vita fugge, non mostrarti dunque tanto restio verso la felicità che si presenta, affrettati a godere. Il linguaggio di questi luoghi incantevoli, che non hanno eguali nel mondo, restituì alla contessa il suo cuore di sedici anni ([[Stendhal]]). ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Laghi]] [[Categoria:Luoghi della Lombardia]] a4qbnac53q2v5fwwqsfa1p99ckhqbnm Antonio Cassano 0 25667 1218821 1218347 2022-07-24T22:08:14Z Dispe 2786 /* Citazioni di Antonio Cassano */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Antonio Cassano Euro 2012 vs England.jpg |thumb|Antonio Cassano nel 2012]] '''Antonio Cassano''' (1982 – vivente), ex calciatore italiano. ==Citazioni di Antonio Cassano== *Certo è che se dai a [[Giuseppe Marotta (dirigente sportivo)|Marotta]] la metà di quello che spende [[Pantaleo Corvino|Corvino]], vinciamo tre scudetti consecutivi. Marotta è il Cassano dei direttori sportivi.<ref group="fonte">Dall'intervista ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/08/14/cassano.shtml Cassano sposa la Samp: "Sarò il nuovo Mancini"]'', ''Gazzetta.it'', 14 agosto 2008.</ref> *Ci sono froci in nazionale?<ref>In risposta alle affermazioni del giornalista [[Alessandro Cecchi Paone]], {{cfr}} «Nella nazionale di Prandelli ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual. Il resto sono sani etero sessuali, simpaticamente e normalmente rozzi.»</ref> Se penso quello che dico sai che cosa viene fuori... Sono froci, problemi loro, speriamo che non ci siano veramente in nazionale. Me la cavo così, sennò sai gli attacchi da tutte le parti<ref>In occasione della conferenza stampa rilasciata durante il ritiro della nazionale italiana al Campionato europeo di calcio 2012, svoltosi in Polonia e Ucraina, 12 giugno 2012; citato in Sergio Rame, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/12/europei-2012-cassano-froci-in-nazionale-problemi-loro-speriamo-che-non-ci-siano/261376/ Europei 2012, Cassano choc: “Froci in nazionale? Speriamo che non ci siano”]'', ''IlFattoquotidiano'', 12 giugno 2012.</ref> *[[Cristiano Ronaldo]] mi piace? No! Ha fatto 807 goal? Chapeau. Ha vinto tanto? Chapeau. È stato di peso? Chapeau. Mi piace come giocatore? No! Lo metto tra i più grandi della storia? No! Parere mio personale. Sbaglierò? Amen. Per me, è la qualità, raffinatezza, [[Nicola Ventola|Ventola]].<ref>Dal canale Twitch ''ChristianVieriOfficial''; citato in ''[https://www.rivistaundici.com/2022/06/13/cassano-sciapoh-chapeau/?amp "Lo Sciapòh di Cassano ha già segnato la nostra epoca"]'', ''rivistaundici.com'', 13 Giugno 2022.</ref> *{{NDR|Parlando di [[Andrea Stramaccioni]]}} È stata la persona peggiore mai incontrata nel mondo del calcio. Ne ho incontrate tante, ma lui... Non è stata una persona onesta, leale. Ti diceva una cosa davanti e tante altre dietro. Raramente sono arrivato alle mani con qualcuno ma con lui fu giusto alzare le mani. Era una persona che non mi piaceva e continua a non piacermi, e non mi piacerà mai. Perché se una persona nasce quadrata non può morire tonda.<ref>Dal programma televisivo ''I Signori del Calcio'', ''Sky Sport''; citato in ''[http://www.goal.com/it/notizie/cassano-non-si-pente-stramaccioni-il-peggiore-giusto-alzare/5v0da38g8z2w1viudevurkby7?utm_source=facebook.com&utm_medium=referral&utm_campaign=itfb "Stramaccioni il peggiore, giusto alzare le mani"]'', ''Goal.com'', 28 maggio 2018.</ref>*** *{{NDR|Dopo avere rescisso il contratto con il Parma in seguito ai mancati pagamenti di stipendio ai giocatori}} Ho deciso di chiudere il rapporto dopo una presa per il culo durata sette mesi, sono stanco, ho deciso di lasciare tutto. Non ce l'ho con i tifosi di Parma, con i miei compagni e con chi lavora, ma con chi ha fatto un disastro dopo che avevamo fatto del [[Parma Football Club|Parma]] un giochino perfetto.<ref group="fonte">Dal programma televisivo ''Tiki-Taka'', citato in ''[http://mobile.sportmediaset.it/checkexistpage.shtml?/mercato/parma/2015/articoli/1057077/cassano-addio-parma-preso-per-il-culo-finita-un-agonia-futuro-magari-smetto-.shtml Cassano, addio Parma: "Preso per il culo, finita un'agonia. Futuro? Magari smetto"]'', ''Sportmediaset.it'', 26 gennaio 2015.</ref> *Ho sempre detto che mi piacerebbe tornare un giorno alla [[Unione Calcio Sampdoria|Samp]] e il direttore Leonardi lo sapeva sin da quest'estate. Il mio rapporto con quella città è particolare ed esula dal calcio. È come la nutella: quando uno la assaggia, un cucchiaio non può bastare.<ref group="fonte">Dall'intervista ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/parma/2014/01/02/news/parma_cassano_conferenza_voci_mercato-74976412/ Cassano: "Samp come la nutella, ma resto a Parma. Qui sto benissimo"]'', ''Repubblica.it'', 2 gennaio 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Ronaldo]]}} Il giocatore più determinante degli ultimi venticinque anni, come Messi oggi. Era un talento clamoroso. La differenza tra lui e me era che, pur essendo anche lui su di peso, la stessa domenica io facevo una partita allucinante e lui faceva due gol. Era chiamato il ''fenomeno''. Ci sarà stato un motivo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/in-primo-piano/cassano-juve-rifiutata-tante-volte-inter-piazza-top-mazzarri-mi-tradi-238286 Cassano: "Juve rifiutata tante volte, Inter piazza top. Mazzarri mi tradì"]'', ''fcinternews.it'', 4 febbraio 2017.</ref> *{{NDR|Su [[Gonzalo Higuaín]]}} Insieme a Suarez è il più forte attaccante del mondo. Tecnicamente è formidabile, usa il destro e il sinistro, è forte di testa. È anni luce davanti a tutti gli altri. Più forte di Cavani che faceva solo gol e basta. Fare 130 gol in 5 anni al Real non è da tutti. <ref group="fonte">Dal programma televisivo ''Tiki Taka'', ''Italia 1'', 18 gennaio 2016; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Sampdoria/19-01-2016/cassano-io-sfaticato-felice-servirei-icardi-ha-palla-ogni-tre-partite-140318103087.shtml Cassano: "Io sfaticato e felice. Servirei a Icardi: ha una palla ogni tre partite..."]'', ''Gazzetta.it'', 19 gennaio 2016.</ref> *Non ci son stati aiuti o cose che si vuol far passare, la Juve era talmente più forte delle altre che vinceva gli scudetti indipendentemente da tutto.<ref group="fonte">Dal programma televisivo ''[http://www.video.mediaset.it/video/tiki_taka/full/446129/puntata-del-17-marzo.html Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco]'', Italia 1, 17 marzo 2014 (1:04:46-1:05:05)</ref> *Non contano i [[modulo (calcio)|moduli]], possiamo giocare con il 3-3-3, il 4-4-4 o il 5-5-5 di [[L'allenatore nel pallone|Oronzo Canà]]: quando ci sono giocatori di qualità puoi giocare in qualsiasi modo.<ref group="fonte">Dall'intervista ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2012/09/26-267943/Cassano%3A+%C2%ABInter+devi+segnare+in+casa%C2%BB Cassano: «Inter devi segnare in casa»]'', ''Corrieredellosport.it'', 26 settembre 2012.</ref> *{{NDR|Sul trasferimento all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]]}} Per me è molto importante questo momento, perché quando tifi per una squadra e poi ci arrivi vuol dire raggiungere il massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.inter.it/aas/news/reader?L=it&N=59069&stringa=cassano Inter Channel, Cassano: "Inter, il massimo"]'', ''Inter.it'', 22 agosto 2012.</ref> *{{NDR|Sulle dichiarazioni di [[Antonio Conte]]}} Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che, lo ripeto, è stato squalificato per omessa denuncia.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/93089/cassano-che-frecciate-a-conte.shtml Cassano, che frecciate a Conte]'', ''Sportmediaset.it'', 15 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Su [[José Mourinho]]}} Questo c'ha due coglioni grandi come una casa.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palermo, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/16-05-2009/blob-tricolore-50398139719.shtml Il blob del tricolore]'', ''Gazzetta.it'', 16 maggio 2009.</ref> *Qui si sono abituati troppo bene. Si sono abituati a mangiare la Nutella e appena devono mangiare un po' di merda si comportano in questa maniera. Sono già 3 o 4 partite che qualcuno mi ha puntato e mi fischia. Mi è successa la stessa cosa a Roma e me ne sono andato, mi è accaduto a Madrid e me ne sono andato. L'Inter sta giocando un altro campionato, ma la Sampdoria è seconda in classifica. E ribadisco seconda. Lancio un messaggio, a buon intenditor poche parole.<ref group="fonte">Dall'intervista dopo la partita Sampdoria-Bari; citato in Filippo Grimaldi ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Sampdoria/01-11-2009/cassano-furioso-coi-tifosi-601821563844.shtml Cassano furioso coi tifosi: "Avanti così e me ne vado"]'', ''Gazzetta.it'', 1 novembre 2009.</ref> *Se avessi ascoltato Capello, uno dei più grandi allenatori di sempre, avrei fatto cose più importanti. L'ho incontrato per la prima volta nel 2001, mi voleva a tutti i costi a Roma e rifiutai la Juve. Ancora oggi dico di aver fatto la scelta migliore. Il problema è che poi ho combinato dei disastri. Non ero cattivo, ma pigro. Il mister mi chiedeva di allenarmi, io facevo il contrario. Ho approfittato troppo del mio talento. Avrei potuto fare una carriera clamorosa, ma non vivo di rimpianti. A Madrid arrivai con 93kg, con Capello ne persi 10. Li però devi scegliere: ti alleni al 100% e giochi, fai la vita bella e stai in panchina. Io sceglievo sempre la seconda e stavo fuori fino alle sei del mattino..<ref group="fonte">Dall'evento ''Milano City Calcio'', 29 settembre 2015; citato in ''[https://m.tuttomercatoweb.com/serie-a/tmw-cassano-higuain-miglior-punta-in-italia-conte-impressionante-1297460 TMW - Cassano: "Higuain miglior punta in Italia. Conte? Impressionante"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 29 settembre 2019.</ref> *Se ce l'ho con la vecchia proprietà o con quella nuova? {{NDR|del Parma}} Con tutti, quelli nuovi manco so chi sono: in venti giorni sono passati quattro presidenti. Ma mi hanno deluso anche quelli vecchi. Quindici giorni fa è arrivata la nuova proprietà, ma non è cambiato nulla. E quando gli ho detto che volevo rescindere, non hanno perso un minuto. Lascio tutto perché sono stanco: vince la dignità per me, prima dei soldi.<ref group="fonte">Dal programma televisivo ''Tiki-Taka'', citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calciomercato/26-01-2015/cassano-risoluzione-parma-forse-giugno-lascio-calcio-smetto-preso-per-il-culo-ghirardi-taci-100645004857.shtml Cassano dopo la risoluzione col Parma: "Forse a giugno lascio il calcio"]'', ''Gazzetta.it'', 26 gennaio 2015.</ref> *[[Sergio Ramos]], tagliati i capelli che mi sembri [[Renato Zero]]!<ref group="fonte">Citato in Ricci Filippo Maria, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/21/Anto_vendetta_Madrid_trema_ga_10_080621085.shtml Anto' la vendetta Madrid trema]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 giugno 2008.</ref> *{{NDR|Durante la presentazione ufficiale}} Sopra il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] c'è solo il cielo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/25-08-2012/cassano-qui-momento-giusto-milan-promesse-non-mantenute-912377382679.shtml Cassano: "Per Allegri contavo poco. Galliani? Tanto fumo poco arrosto"]'', ''Gazzetta.it'', 25 agosto 2012.</ref> *{{NDR|Dopo il suo primo gol in Serie A}} Io mi pensavo che non giocavo quando ho visto Hugo avanti, poi il mister ha detto giocate insieme, state tranquilli, che stasera fate bene ... Ci siamo riusciti, penso ... {{Int2|''[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/serie_a/cassano-ritorno/cassano-ritorno/cassano-ritorno.html Sampdoria, Cassano si presenta "Per rendere ho bisogno di affetto"]''|Dalla presentazione ufficiale con la Sampdoria; citato in ''Repubblica.it'', 18 agosto 2007}} *Ho scelto Genova perché credo che questa sia la società giusta, la città giusta, l'ambiente giusto. Il progetto della Sampdoria è importante. *Al Real è andata male, al 70% è stata colpa mia, ma ci sono state anche tante situazioni negative. Su questo devo migliorare. *Io ho bisogno di affetto, se lo ricevo do il 100%. *{{NDR|Su [[Walter Mazzarri]]}} Il mio arrivo qui dipende anche da lui. *{{NDR|Sul numero di maglia}} Ho fatto 9 + 9 e poi è il numero di [[Ronaldo]], in ogni caso è una maglia che mi dona. *{{NDR|Su [[Francesco Totti]]}} Mi dispiace molto per lui, che ha rinunciato all'azzurro. È uno dei più grandi, insieme a [[Roberto Baggio|Baggio]], degli ultimi 10-20 anni. Ora sono tornato io, e magari tornerà anche lui. {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/25-08-2012/cassano-qui-momento-giusto-milan-promesse-non-mantenute-912377382679.shtml Cassano: "Per Allegri contavo poco. Galliani? Tanto fumo poco arrosto"]''|Dalla presentazione ufficiale con l'Inter; citato in ''Gazzetta.it'', 25 agosto 2012}} *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Al Milan non ho sbagliato io, non hanno sbagliato i giocatori e nemmeno l'allenatore, ma qualcuno più in alto di lui. Qualcuno che faceva il furbo, che prometteva e non manteneva, qualcuno che faceva tanto fumo e poco arrosto. *[...] Sopra il cielo c'è l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]].<ref>In riferimento alle parole che il calciatore disse durante la sua presentazione al Milan: «''Sopra il Milan c'è solo il cielo''».</ref> *Ma io per [[Massimiliano Allegri|Allegri]] contavo come il due di coppe con briscola a bastoni. Per lui ero la quinta, sesta, settima punta, non so nemmeno io. Lui mi diceva che non poteva assicurarmi niente, e allora io me ne vado. *La [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] l'ho detto, lo dico e lo continuerò a dire: è stata l'esperienza che mi ha cambiato la vita, resterà sempre nel mio cuore. {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/01-10-2012/cassano-ringrazia-inter-mi-fanno-sentire-importante--912779875540.shtml Cassano: "Juve senza rivali. All'Inter mi sento importante"]''|Dal programma televisivo ''Undici'', Italia 2; citato in ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012}} *Sono ancora convinto che sia meglio un assist di un [[gol]]. Come realizzazioni posso ancora fare meglio. *Io ho bisogno di sentirmi importante e alla Pinetina mi fanno sentire tale dal primo all'ultimo. Sento la fiducia dell'ambiente. Al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] non mi facevano sentire importante. Volevo giocare, o almeno che fossero chiari con me. *Nel 2006 [[Marcello Lippi|Lippi]] è stato onesto: mi ha chiamato per dirmi che non avrei fatto parte della spedizione in Germania. Nel 2010 invece mi sa che è stato qualche giocatore a parlare male di me a Lippi. *Credo che il Milan abbia risentito più della partenza di [[Thiago Silva]] che di quella di [[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]] perché il difensore dava sicurezza al gruppo, assicurando protezione e ripartenze. Era normale che Ibrahimovic facesse gol, ma era molto più importante Thiago. *{{NDR|Su [[Giampaolo Pazzini]]}} Lo sento spesso, lo prendo sempre in giro, ma non bisogna fare il paragone. Lui è mio amico, sono convinto che farà bene, eravamo entrambi infelici dove eravamo e abbiamo scelto le squadre migliori che c'erano. *{{NDR|Su [[Riccardo Garrone (imprenditore)|Riccardo Garrone]]}} Se potessi tornare indietro non lo tratterei male. Mi voleva bene come un figlio, ora stiamo cercando di recuperare il rapporto. Anzi, mi piacerebbe chiudere la carriera in maglia blucerchiata e comunque [[Genova]] sarà la città dove vivrò quando avrò smesso di giocare. *{{NDR|Su [[Fabio Capello]]}} Il migliore allenatore che abbia mai avuto. Ha fatto tanto per me e io poco per lui: non lo meritava, ma la stima che ci ha legato e ci lega tuttora è immensa. *Sono ancora convinto che quando finirò di giocare io a calcio, diventerò grassissimo. {{Int2|''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/15-10-2012/azzurri-milano-cassano-rai-ibvfoejpeoke-ovnoe-opwfnm-912917742742.shtml Azzurri a Milano, Cassano in tv: "Non so perché sono a casa"]''|Dal programma televisivo ''Che tempo che fa'', Rai 3; citato in ''Gazzetta.it'', 15 ottobre 2012}} *Ho rifiutato tre volte il passaggio alla [[Juventus Football Club|Juventus]]. Lì vogliono solo i soldatini, sul binario, sempre dritti. Io devo andare dove mi pare anche se poi lo pago sulla mia pelle. *Mi diverto a giocare a calcio, dopo il problema al cuore mi è tornata la voglia di fare il calciatore anche se la passione degli inizi è un'altra cosa. Il massimo era giocare in piazza a torso nudo. *Errori? Nella mia vita ne ho fatti un paio... Al minuto però. *{{NDR|Riferito a [[Yūto Nagatomo|Nagatomo]]}} Io non capisco lui, lui non capisce me, quando parla nessuno capisce niente e tu ridi, gli puoi dire qualsiasi cosa e non si offende tanto nemmeno lui capisce. Parliamo di tutto, di cibo, di donne, capisce solo "ti voglio bene", "stai bene?" e roba simile. *[[Lionel Messi|Messi]] è dieci spanne su tutti gli altri. Negli ultimi cinque anni ha fatto centinaia di gol ed ha una continuità devastante. {{Int2|''Un anno dopo mi diverto pure senza pallone''|Intervista di Filippo Di Chiara, ''SportWeek'' nº 32 (949), 10 agosto 2019, pp. 22-31}} *Il calcio mi ha dato tanto, [[popolarità]], [[ricchezza]]. Io invece gli ho dato poco: [[gol]], [[emozioni]], ma in realtà solo il 40-50% di quello che avrei potuto fare. *{{NDR|Parlando del [[Video Assistant Referee]]}} È totalmente inutile: le lunghe attese, quei minuti su minuti per verificare un'azione hanno finito per togliere emozione a chi gioca e a chi è seduto in tribuna. *{{NDR|Parlando del [[calcio femminile]]}} Apprezzo gli sforzi delle ragazze, davvero [...]. Ma è chiaro che c'è una enorme differenza con i maschi. *Il [[talento]] non va ingabbiato dagli [[Schema (calcio)|schemi]], dai maestri delle scuole calcio: i più grandi calciatori arrivano dal calcio della strada. *[[Lorenzo Insigne|Insigne]] è l'unico che si avvicina a me come idea di gioco. ==''Dico tutto (e se fa caldo gioco all'ombra...)''== *{{NDR|Su [[Fabio Capello]]}} Io e lui non andavamo mai d'accordo, al punto che una volta quando stavo alla Roma mi venne in mente un'idea che tutti e due ancora applichiamo con successo. Gli dico: "Visto che facciamo stronzate dalla mattina alla sera e ci mandiamo continuamente a quel paese, almeno mettiamoci la mano davanti alla bocca, così evitiamo che tutto il mondo veda, capisca e ci prenda per il culo". E lui quel giorno lì per la prima volta ha ascoltato me. Per la prima e unica, sia chiaro. *Ne ho trombate molte, anche in ritiro. È piuttosto facile. A Trigoria, che è enorme, ero riuscito a procurarmi la chiave dell'ultimo cancello, quello che dava sul retro. Le facevo entrare da lì. Andavamo negli spogliatoi delle giovanili, spesso usavamo i lettini dei massaggi, ogni tanto se ne spaccava uno. Anche se lo scoprivano, non mi dicevano nulla, chiudevano un occhio. Anche perché spesso ho giocato grandi partite dopo aver fatto sesso. Andatevi a rivedere Roma-Juventus 4-0, quella della bandierina spezzata. Avevo fatto le 6 la domenica mattina, con una delle tante amiche che avevo in quel periodo. *Se quel Bari-Inter non ci fosse stato sarei diventato un rapinatore, o uno scippatore, comunque un delinquente. Molte persone che conosco sono state arruolate dai clan. Quella partita e il mio talento mi hanno portato via dalla prospettiva di una vita di merda. Ero povero, ma tengo a precisare che nella mia vita non ho mai lavorato anche perché non so fare nulla. A oggi mi sono fatto 17 anni da disgraziato e 9 da miliardario me ne mancano ancora 8, prima di pareggiare. *Se una donna ti piace, le rompi le palle. Se ci sta, bene, se non ci sta, bene lo stesso la vita va avanti. ==Citazioni su Antonio Cassano== [[File:Antonio Cassano and Scott Parker England-Italy Euro 2012.jpg|thumb|Cassano impegnato in una partita di Euro 2012]] *A me manca Cassano, non [[Carlos Tévez|Tevez]]. [...] Mi manca in campo. Oggi come oggi alla nostra squadra manca un giocatore come lui. [...] Con Cassano diventa tutto più facile. Lui gioca da seconda punta e riesce a darti il pallone da posizione impossibile. ([[Zlatan Ibrahimović]]) *A parte [[Francesco Totti|Totti]], comunque è Cassano a colpire la mia immaginazione. Se vuole può diventare uno dei migliori al mondo. So che ha un carattere forte, ma questo è un tratto che distingue tanti campioni. In campo è super intelligente. Non è alto, non è velocissimo, non è forte fisicamente, ma quando ha il pallone... Ha doti fuori dal comune. ([[Thierry Henry]]) *Antonio è straordinario. Il giorno che è arrivato all'Inter gli ho detto: 'Stavolta giochiamo insieme, abbiamo sempre giocato contro'. Da Genova alla Liga, abbiamo sempre giocato contro. Ho sempre vinto per fortuna contro di lui. Avevo un ottimo rapporto da avversario con Antonio, qui all'Inter ovviamente scherziamo sempre insieme. ([[Diego Milito]]) *Antonio è un grandissimo giocatore. A Madrid forse è arrivato troppo giovane e complici le poche presenze racimolate, non è riuscito a dimostrare tutto il suo reale valore. Dal suo ritorno in Italia però è riuscito a riscattarsi fin da subito, con la maturità raggiunta che gli ha permesso di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti legati al campo. Questo passaggio dal Milan all'Inter mi ha sorpreso, ma quella nerazzurra è da sempre la sua squadra del cuore e le motivazioni lo aiuteranno a far bene. ([[Predrag Mijatović]]) *Cassano non è uno da mezze tinte né da 6. O 3 o 9. ([[Gianni Mura]]) *Cassano parla italiano, poi all'improvviso comincia a urlare in barese: "''Vin' d'da'! Vin' d'dou!...''". ([[Pierluigi Pardo]]) *Ci parlo spesso con lui, so come è fatto. È una persona vera e se qualcuno dice una cosa e poi non la fa... è così, non conta fino a 10, probabilmente conta fino a 8, prendere o lasciare. Ma se uno è sincero con lui, può anche non giocare tutte le partite, può anche stare in panchina tutto l'anno, ma non creerà mai alcun problema alla società. ([[Marco Materazzi]]) *Con Antonio abbiamo un bel rapporto dai tempi della Sampdoria. Quando ho letto di questa trattativa sulla prima pagina di un quotidiano l'ho chiamato e gli ho detto con una battuta: "''Vedi, ormai hai bisogno di me per andare in prima pagina...''" ([[Giampaolo Pazzini]]) *È stato importante, con i suoi assist e i suoi gol, fino a quando non ha avuto il suo problema al cuore. Il Milan lo ha aiutato, lo ha rigenerato e grazie al Milan è andato agli Europei. Ora è dell'Inter e sono contento di averlo allenato; con me ha giocato abbastanza e spesso. Poi tutte le chiacchiere non servono a niente. Ha fatto una scelta ed è stato accontentato. Se ha detto certe cose forse si sentiva in diritto di dirle. Ma ci vuole rispetto. Parlare dopo non serve a niente. Sono parole che non sanno di nulla. ([[Massimiliano Allegri]]) *L'unica preoccupazione, semmai è a livello comportamentale… Però non mi va di parlare di queste cose, sembra che voglia portare sfiga… Non vorrei parlarne bene e poi magari tornare in albergo e scoprire che ha sfasciato tutto. ([[Gennaro Gattuso]]) *{{NDR|Rispondendo alle dichiarazioni di Cassano del 15 novembre 2012}} Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni: in primo luogo, non ho mai proferito il termine «moralità», della quale, tra l'altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l'attaccamento al bene comune della squadra. Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di [[Fabio Capello|Capello]] al Real Madrid, o le corna mostrate all'[[arbitro]] Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisiti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia. Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale. ([[Antonio Conte]]) *Lui aveva un vizio, doveva fare sempre un tunnel a partita. Faceva un tunnel e poi diceva all'avversario: "''Stesso vizio di tua madre c'hai: stai sempre con le gambe aperte''".<ref group="fonte">Dalla trasmissione televisiva ''Il Graffio'', ''Telenorba'', 1 dicembre 2008.</ref> (Tonino Rana<ref>Presidente della Pro Inter, squadra giovanile di Cassano.</ref>) *Quando me lo sono trovato a Madrid mi dissi "Ancora qui questo...". A Roma si perse, come tutti quelli che sono andati lì. Si è fatto coinvolgere da qualche festa di troppo. Dopo Baggio è stato il più grande talento del calcio italiano. La genialità di Cassano è unica. Negli ultimi 20 metri dribblava, rifiniva, calciava... Molti confondono i fuoriclasse con i geni: sono cose molto diverse. Il più grande dispiacere che ho avuto è stato lo spreco del suo talento. Antonio si è perso in sciocchezze, in bambinate. Si è fermato al 50% delle sue possibilità. Ricordo che a Madrid avevamo il Gordo (Ronaldo) e il Gordito, cioè lui. ([[Fabio Capello]]) *{{NDR|Sulle parole di Cassano che aveva definito come «soldatini» i giocatori della [[Juventus Football Club|Juventus]]}} Questa è un'offesa che Cassano avrebbe dovuto risparmiare perché se fossero tutti come i Cassano la Juve non avrebbe quel curriculum di successi, di campionati e Coppe. ([[Dino Zoff]]) *Sospetti alla Snai per le scommesse sulle convocazioni azzurre. A Viareggio un tipo con capelli bianchi e occhiali ha scomesso cinque milioni di euro su Cassano non convocato. ([[Gene Gnocchi]]) *Talento incredibile, mai visto uno come lui. Deve trovare continuità e sentirsi protetto, amato, cosa complicata qui a [[Real Madrid Club de Fútbol|Madrid]] dove se sbagli due partite ti mettono in croce. Se fosse arrivato in un altro momento la sua storia qui sarebbe stata diversa. ([[Raúl González Blanco|Raúl]]) ==Note== <references /> ===Fonti=== <references group="fonte"/> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Antonio Cassano|n=Categoria:Antonio Cassano}} [[Categoria:Calciatori italiani|Cassano, Antonio]] bqcbwbbdi2j6qzht5gvosr38c8ava8g Loretto Rafanelli 0 31668 1218734 309634 2022-07-24T16:03:07Z AnjaQantina 1348 +bibliografia, +stub, +defaultsort wikitext text/x-wiki '''Loretto Rafanelli''' (1948 – vivente), poeta, scrittore, saggista ed editore italiano. ==''Il silenzio dei nomi''== *''Diremo delle aie d'incenso, | delle giacche nere logorate, | del pane dei lamenti nei fazzoletti | orlati, delle urla nelle vie | della quaresima la messa, | dei fiumi spente ali lontane''. *''I nomi nel silenzio di neve, nell'eterno tempo dei cipressi. | E nel volto della fanciulla la scia | del mare, come una rosa mattutina | che gli infermi nelle corsie | stringono in pugno, in un pianto | lieve come il saluto''. *''Distese vedrai le trecce elettriche | della nave verso Nassau e il sole | che scende pallido sul mare, | le madri serrate | ai pali di un incanto, nei porti lontani | e magici costruiti dal vento''. *''Torino''<br>''Era inverno freddo quando [[Luigi Meroni|Meroni]] morì con la benda | granata che gli fasciava la fronte, | mentre [[Luigi Ferrini|Ferrini]] era l'eroe coraggioso | dei ragazzi nel campetto vicino al fiume''. ==Bibliografia== *Loretto Rafanelli, ''Il silenzio dei nomi'', ''Poesia'', n. 151, giugno 2001. {{stub}} {{DEFAULTSORT:Rafanelli, Loretto}} [[Categoria:Editori italiani]] [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Saggisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] m7lysgwq2hb1cldrp6gynsz34byysjh Discussione:Denis Diderot 1 31847 1218708 1163747 2022-07-24T12:35:48Z Udiki 86035 /* Senza fonte */ wikitext text/x-wiki {{sfid}} ==Da wikipedia== Nella pagina [[Wikipedia:Pareri su Wikipedia]]: qualcuno (non firmato) ha scritto questa citazione di Diderot: "Scusate ho sbirciato un'altra definizione.Ma per me l'enciclopedia è irresistibile.Ogni volta che la apro imparo qualcosa di nuovo!". Lascio agli esperti la scelta di inserire o no la citazione su questa pagina. --[[Utente:Aushulz|Aushulz]] 04:39, 15 feb 2009 (CET) :Qui non ci sono esperti. La regola è semplice: se c'è una fonte attendibile e verificabile la citazione si può inserire, altrimenti no. ;-) --[[Utente:Quaro75|Quaro75]] 14:00, 15 feb 2009 (CET) Volevo far notare che anche il numero di oggi di ''Io Donna'' attribuisce a Diderot la frase ''Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno...''...[[Utente: Lady Mismagius| Lady Mismagius]]. ==Senza fonte== *Ho visto spesso un attore ridere fuori dal palcoscenico, ma non ricordo di averne mai visto piangere uno. *La battuta spiritosa viene in mente solo dopo, quando già si scendono le scale. :<small>Cfr. [[w:Esprit de l'escalier]]. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 14:35, 24 lug 2022 (CEST)</small> *Non avremo mai uno sviluppo scientifico e tecnico finché tutti gli artigiani tengono i loro segreti. *<del>Non c'è mai stato dolore più grande che un'ora di lettura non sia riuscita a placare.</del> :<small>È di [[Montesquieu]], cfr. ''ad vocem'': «[...] non ho mai avuto un dolore tale che non mi sia passato con un'ora di lettura.» --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 14:35, 24 lug 2022 (CEST)</small> pgy290zntoxul9x0smkctgip5p3q95c 1218709 1218708 2022-07-24T12:51:23Z Udiki 86035 /* Senza fonte */ wikitext text/x-wiki {{sfid}} ==Da wikipedia== Nella pagina [[Wikipedia:Pareri su Wikipedia]]: qualcuno (non firmato) ha scritto questa citazione di Diderot: "Scusate ho sbirciato un'altra definizione.Ma per me l'enciclopedia è irresistibile.Ogni volta che la apro imparo qualcosa di nuovo!". Lascio agli esperti la scelta di inserire o no la citazione su questa pagina. --[[Utente:Aushulz|Aushulz]] 04:39, 15 feb 2009 (CET) :Qui non ci sono esperti. La regola è semplice: se c'è una fonte attendibile e verificabile la citazione si può inserire, altrimenti no. ;-) --[[Utente:Quaro75|Quaro75]] 14:00, 15 feb 2009 (CET) Volevo far notare che anche il numero di oggi di ''Io Donna'' attribuisce a Diderot la frase ''Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno...''...[[Utente: Lady Mismagius| Lady Mismagius]]. ==Senza fonte== *Ho visto spesso un attore ridere fuori dal palcoscenico, ma non ricordo di averne mai visto piangere uno. :<small>Cfr. ''[[s:fr:Paradoxe sur le comédien|Paradoxe sur le comédien]]'': «J’ai souvent vu rire un comédien hors de la scène, je n’ai pas mémoire d’en avoir jamais vu pleurer un.» --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 14:51, 24 lug 2022 (CEST)</small> *La battuta spiritosa viene in mente solo dopo, quando già si scendono le scale. :<small>Cfr. [[w:Esprit de l'escalier]]. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 14:35, 24 lug 2022 (CEST)</small> *Non avremo mai uno sviluppo scientifico e tecnico finché tutti gli artigiani tengono i loro segreti. *<del>Non c'è mai stato dolore più grande che un'ora di lettura non sia riuscita a placare.</del> :<small>È di [[Montesquieu]], cfr. ''ad vocem'': «[...] non ho mai avuto un dolore tale che non mi sia passato con un'ora di lettura.» --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 14:35, 24 lug 2022 (CEST)</small> 02055ywobauwjfj6ofae3xeb4c1ahur Carlo Casini 0 35630 1218785 1050540 2022-07-24T17:22:17Z AnjaQantina 1348 +immagine, +defaultsort wikitext text/x-wiki [[File:President Carlo Casini at the Historical Archives (6309511268) - cropped.jpg|thumb|Carlo Casini]] '''Carlo Casini''' (1935 – 2020), ex magistrato e politico italiano. {{intestazione|''L'aborto è un omicidio o un diritto?'', ''Zenit'', 28 giugno 2009}} *Normalmente nell'[[aborto]] le vittime sono due: il figlio, ma anche la madre. *La società tutta intera, in particolare il "popolo della vita" devono essere accoglienti anche verso coloro che hanno abortito. È anche colpa della società e nostra se non siamo riusciti a restituire loro il coraggio e la libertà di accogliere la vita. Perciò non è bene usare la parola "omicidio" pur sapendo che l'aborto è l'uccisione di uno di noi. *Non si tratta di condannare e giudicare le [[donna|donne]]. Si tratta piuttosto di criticare nel suo complesso una società che non sa pienamente riconoscere la dignità umana e che crede di aiutare le donne nascondendo loro la verità. *Non esiste una "autodeterminazione di diritto" come potere di distruggere l'altro. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Casini, Carlo}} [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Magistrati italiani]] sc6ssofu1fst6rnyu83vzkryr6xpuee Tarcisio Bertone 0 42195 1218710 1147609 2022-07-24T13:54:07Z Spinoziano 2297 fix vari, +1, tolgo fonte ridondante wikitext text/x-wiki [[Immagine:TarcisioBertone2.jpg|thumb|Tarcisio Bertone]] '''Tarcisio Pietro Evasio Bertone''' (1934 – vivente), cardinale e arcivescovo italiano. ==Citazioni di Tarcisio Bertone== *{{NDR|Su [[papa Benedetto XVI]]}} I [[gatto|gatti]] sono un suo grande amore, parlava con i gatti, si fermava e diceva qualche cosa in tedesco, probabilmente in dialetto bavarese. Portava sempre qualcosa da mangiare ai gatti e se li tirava dietro nel Cortile della Congregazione.<ref>Da un'intervista a ''Famiglia Cristiana''; citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/04/24/il-papa-quell-amore-per-gatti-ne.html Il Papa e quell'amore per i gatti. Ne aveva adottato una colonia]'', ''repubblica.it'', 24 aprile 2005.</ref> *Il bilancio di questi sette anni {{NDR|come Cardinale Segretario di Stato in Vaticano}} lo vedo positivo. Naturalmente ci sono stati tanti problemi, specialmente negli ultimi due anni, mi hanno rovesciato addosso accuse... Un intreccio di corvi e vipere... Però questo non dovrebbe offuscare quello che ritengo sia un bilancio positivo.<ref>Citato in ''[http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/segreteria_di_stato_il_papa_ha_scelto_pietro_parolin_sostituisce_bertone/notizie/320383.shtml Cardinal Bertone: «Bilancio positivo nonostante le accuse di corvi e vipere. Ho i miei difetti, ma io ho dato tutto»]'', ''ilmessaggero.it'', 2 settembre 2013.</ref> *L'[[Apocalisse di Giovanni|Apocalisse]] non è l'inquietante annuncio di un catastrofico epilogo per il cammino dell'umanità, ma la grandiosa proclamazione del fallimento delle forze [[Inferno|infernali]] e del mistero di Cristo morto e risorto come salvezza per la storia e per il cosmo.<ref>Citato in [https://www.studionord.news/25695/ ''Illegio - Inaugurata la mostra "Apocalisse"''], ''studionord.news'', 30 aprile 2007.</ref> *Numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri – e mi è stato confermato anche recentemente – hanno dimostrato che esiste un legame tra [[omosessualità]] e [[pedofilia]]. Questa è la verità e là sta il problema.<ref>Citato in ''[https://web.archive.org/web/20100415045810/http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2010/04/13/318001-pedofili_legati_omosessualita.shtml "Pedofili legati ai gay". Bertone scatena l'apocalisse. Omosessuali furiosi]'', ''quotidianonet.ilsole24ore.com'', 13 aprile 2010.</ref> *Si possono ravvisare nell'esperienza di San [[Francesco di Sales]], gli elementi pregnanti del dialogo fra cristiani, in vista della ricomposizione dell'unità: la fedeltà alla Parola di Dio, che come abbiamo visto invita alla carità e all'amore vicendevole, il tendere ad una misura alta della vita cristiana che purifica e converte, e – soprattutto – non cessare mai di pregare per ottenere da Dio l'unità tanto agognata.<ref>Dall'[http://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/card-bertone/2012/documents/rc_seg-st_20120124_mater-ecclesiae_it.html omelia] del 24 gennaio 2012.</ref> {{intestazione|Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/12/potere_nella_Chiesa_indivisibile__co_9_100212020.shtml «Il potere nella Chiesa è indivisibile»]'', ''Corriere della Sera'', 12 febbraio 2010}} *All'interno della [[Chiesa cattolica|Chiesa]], il problema di una necessaria e ordinata ripartizione delle competenze non può mai coincidere, come ultimamente avviene in ambito statale, con il problema del possesso di una porzione più o meno grande del potere. *La [[Comunione (religione)|comunione]] è il principio di tutta la comunità cristiana. *Le Chiese particolari, nelle quali e dalle quali esiste la sola Chiesa cattolica, sono formate a immagine della Chiesa universale, il cui governo supremo è affidato a due soggetti: il Papa e il collegio dei vescovi. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bertone, Tarcisio}} [[Categoria:Arcivescovi italiani]] [[Categoria:Cardinali italiani]] 8ero06s6w2q6oihs3ofj0obos9ixjwn Massimo D'Antona 0 45230 1218764 384916 2022-07-24T16:45:28Z AnjaQantina 1348 +defaultsort wikitext text/x-wiki [[Immagine:Rome,Italy - Via Salaria - Massimo D'Antona.jpg|thumb|Targa commemorativa per Massimo D'Antona]] '''Massimo D'Antona''' (1948-1999) giurista italiano, professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro. ==Citazioni su Massimo D'Antona== *{{NDR|Paragonando la sua figura a quella di [[Marco Biagi]]}} [[Marco Biagi]] è stato un intellettuale coraggioso e noi non dobbiamo mai dimenticare il suo esempio, che dà forza e qualità alla nostra democrazia come è stato nel caso di Massimo D'Antona e di tutti quei servitori dello Stato che hanno perso la vita per mano dei terroristi perché prestavano servizio per la nostra comunità. L'uccisione di Marco Biagi non deve essere e non sarà dimenticata anche perché, quel giorno, è stata colpita la coscienza civile di tutti gli italiani. ([[Vasco Errani]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:D'Antona, Massimo}} [[Categoria:Giuristi italiani]] i4tq3gwy178qr85swnanxozd8cvtnkk Domenico Maria Manni 0 46311 1218728 437278 2022-07-24T15:55:29Z AnjaQantina 1348 +immagine, +defaultsort wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:Manni, Domenico Maria – Degli occhiali da naso inventati da Salvino Armati, 1738 – BEIC 1404498.jpg|thumb|File:Domenico Maria Manni, ''Degli occhiali da naso inventati da Salvino Armati'', 1738]] '''Domenico Maria Manni''' (1690 – 1788), filologo, editore, storico, erudito e poligrafo italiano. ==[[Incipit]] di ''Lezioni di lingua toscana''== Se la prima volta che io ho l'onore di ragionare a voi, virtuosissimi ascoltatori, studiosissima gioventù, fosse il mio dire rivolto non a mostrare la necessità dalla [[dialetto toscano|toscana favella]], quale è veramente il mio scopo, ma a narrare i pregi di essa, stimerei certamente d'avere a mano impresa, quanto a me difficile sovrammodo, poiché di gran lunga alle forze mie superiore, altrettanto a voi, che vi degnate d'udirmi, inutile e vana; imperciocchè farei parola di cosa, per cui non vi ha encomio bastante, e la quale voi meglio di me conoscete. ==Bibliografia== *Domenico Maria Manni, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/m/manni/lezioni_di_lingua_toscana/pdf/manni_lezioni_di_lingua_toscana.pdf Lezioni di lingua toscana]'', Milano, per Giovanni Silvestri, 1824. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Manni, Domenico Maria}} [[Categoria:Editori italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] dme7k53x3ojm26mae9ch5c8fdqfppjn 1218729 1218728 2022-07-24T15:55:48Z AnjaQantina 1348 typo wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:Manni, Domenico Maria – Degli occhiali da naso inventati da Salvino Armati, 1738 – BEIC 1404498.jpg|thumb|Domenico Maria Manni, ''Degli occhiali da naso inventati da Salvino Armati'', 1738]] '''Domenico Maria Manni''' (1690 – 1788), filologo, editore, storico, erudito e poligrafo italiano. ==[[Incipit]] di ''Lezioni di lingua toscana''== Se la prima volta che io ho l'onore di ragionare a voi, virtuosissimi ascoltatori, studiosissima gioventù, fosse il mio dire rivolto non a mostrare la necessità dalla [[dialetto toscano|toscana favella]], quale è veramente il mio scopo, ma a narrare i pregi di essa, stimerei certamente d'avere a mano impresa, quanto a me difficile sovrammodo, poiché di gran lunga alle forze mie superiore, altrettanto a voi, che vi degnate d'udirmi, inutile e vana; imperciocchè farei parola di cosa, per cui non vi ha encomio bastante, e la quale voi meglio di me conoscete. ==Bibliografia== *Domenico Maria Manni, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/m/manni/lezioni_di_lingua_toscana/pdf/manni_lezioni_di_lingua_toscana.pdf Lezioni di lingua toscana]'', Milano, per Giovanni Silvestri, 1824. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Manni, Domenico Maria}} [[Categoria:Editori italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] 7kw8a8fon0uqg9v3c4btmtn4e4sb786 Francesco Adornato 0 47486 1218745 1052306 2022-07-24T16:20:07Z AnjaQantina 1348 +note wikitext text/x-wiki '''Francesco Adornato''' (1952 – vivente), giurista e rettore italiano. *{{NDR|Negli [[Anni 1960]]}} La generazione della libertà nata in jeans e minigonna sulle note di Michelle {{NDR|dei [[The Beatles|Beatles]]}}, si ritrovò a inneggiare a un libretto rosso pieno di citazioni orientali da baci Perugina.<ref>Citato in ''Corriere della sera'', 19 luglio 2002, p. 33.</ref> ==Note== <references /> {{stub}} {{DEFAULTSORT:Adornato, Francesco}} [[Categoria:giuristi italiani]] s3fz2lsy762rkmz9ratiay0z0jt2nwg Albertano da Brescia 0 49470 1218746 1164416 2022-07-24T16:23:54Z AnjaQantina 1348 +file wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:De arte loquendi et tacendi (IA ned-kbn-all-00001981-001).pdf|page=16|thumb| Albertano da Brescia, ''De arte loquendi et tacendi'', ed. 1491]] '''Albertano da Brescia''', noto anche come '''Albertanus causidicus Brixiensis''' (... – 1270), giurista e letterato italiano. *L'uomo adirato pensa sempre di poter fare più di quanto può.<ref>Da ''Il libro della consolazione e dei consigli'', 11; citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644</ref> ==[[Incipit]] di ''Liber de doctrina loquendi et tacendi''== ===Andrea da Grosseto=== A lo 'ncominçamento e al meço et a la fine del mio trattato sia presente la graçia del Santo Spirito.<br> Imperciò che molti errano nel parlare e non è nessuno che compiutamente possa domare la lingua sua, secondo che dice beato Iacopo, el qual disse:<br> "La natura de le bestie e d'i serpenti e dell'ucelli e di tutte l'altre cose sono domate dalla natura dell'uomo; ma non è alcuno che possa domare la lingua sua".<br> Io, Albertano, ò volontà di mostrarti una picciola dottrina e utile sopra 'l dire e sopra 'l tacere ad te figliuolo mio, Stefano, la qual si contiene in un verso; ed è questo lo verso: chi tu se' e che cosa e a cui tu vuo' dire, perché e come e quando tu richiedi.<br> {{NDR|''L'edizione del volgarizzamento di Andrea da Grosseto del Liber de doctrina loquendi et tacendi di Albertano da Brescia e il codice G'', Tesi di laurea discussa da Laura Guia, relatore Cesare Segre, Università degli Studi di Pavia, a.a. 1991/1992}} ===Soffredi del Grazia=== Nel principio, nel mezo, ne la fine sia tuctora la gratia di Cristo sopra 'l mio dire; in perciò che nel dire molti errano, e non è alchun che la sua lingua pienamente possa domare, si chome dice santo lacopo: la natura de le hestie, dei serpenti e di tucti li animali si doma da la natura de li uomini, ma la sua lingua neuno puote domare; e in perciò io Albertano hreve doctrina sopr' al dire e 'l tacere a te filliuolo mio Istefano in uno piccolo versetto ti mostro; lo verso è questo: chi se', e che, ed a chui, di chascione, e modo, e tempo richiedi.<br> {{NDR|Soffredi del Grazia, ''[http://books.google.com/books Volgarizzamento dei trattati morali di Albertano, giudice di Brescia]'', per L. Allegrini e Gio. Mazzoni, Firenze, 1832}} ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|s=Autore:Albertano da Brescia}} [[Categoria:Giuristi italiani|Albertano da Brescia]] [[Categoria:Letterati italiani|Albertano da Brescia]] 76twy6s2i02d4iyzl4en0fg0dnmfgdy Guido delle Colonne 0 50060 1218796 925427 2022-07-24T17:32:56Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:Guido delle Colonne français 22553 f 1.jpeg|thumb|Guido delle Colonne]] '''Guido delle Colonne''' (1210 circa – 1287 circa), giudice e poeta italiano. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Amor, che lungiamente m'ài menato''=== <poem>Amor, che lungiamente m'ài menato a freno stretto senza riposanza, alarga le toi retine, in pietanza, chè soperchianza – m'a vinto e stancato; c'ò più durato – ch'eo non ò possanza, per voi, madonna, a cui porto lianza più che non fa assessino asorcuitato, che si lassa morir per sua credanza.</poem> ===''Ancor che l'aigua per lo foco lassi''=== <poem>Ancor che l'aigua per lo foco lassi la sua grande freddura non cangeria natura s'alcun vasello in mezzo non vi stassi; anzi averria senza lunga dimura che lo foco astutassi, o che l'aigua seccassi; ma per lo mezzo l'uno e l'autra dura.</poem> ===''Gioiosamente canto''=== <poem>Gioiosamente canto e vivo in allegranza, ca per la vostr' amanza, madonna, gran gioi sento.</poem> ===''La mia gran pena e lo gravoso affanno''=== <poem>La mia gran pena e lo gravoso af[f]anno, c'ò lungiamente per amor patuto, madonna lo m'à 'n gioia ritornato; pensando l'avenente di mio danno, in sua merze[de] m'ave riceputo e lo sofrire mal m'à meritato: ch'ella m'à dato – tanto bene avire, che lo sofrire – molta malenanza agi' ubriato, e vivo in allegranza.</poem> ===''La mia vit' è si fort' e dura e fera''=== <poem>La mia vit'è si fort'e dura e fera ch'eo non posso né viver né morire, anzi distrug[g]o come al foco cera e sto com'on che non si pò sentire; escito son del senno là uv'era e son incuminciato ad infollire; ma ben mi poria campare quella per cui m'avene tutto questo penare: per ben amar – lo meo cor si ritene.</poem> ==Citazioni su Guido delle Colonne== *Guido, Dottore o, come allora dicevasi, Giudice, fu uomo dottissimo. Scrisse cronache e storie in latino, e voltò di greco in latino la storia della caduta di Troja, di Darete, una versione che fu poi recata parecchie volte in volgare. Un uomo par suo sdegna di scrivere nel comune volgare, e tende ad alzarsi, ad accostarsi alla maestà e gravità del latino: sì che meritò che Dante le sue canzoni chiamasse tragiche, cioè del genere nobile e illustre. Ma la natura non lo avea fatto poeta, e la sua dottrina e il lungo uso di scrivere non valse che a fargli conseguire una perfezione tecnica, della quale non era esempio avanti. Hai un periodo ben formato, molta arte di nessi e di passaggi, uno studio di armonia e di gravità: artificio puramente letterario e a freddo. Manca il sentimento; supplisce l'acutezza e la dottrina, studiandosi di fare effetto con la peregrinità d'immagini e concetti esagerati e raffinati, che parrebbero ridicoli, se non fossero incastonati in una forma di grave e artificiosa apparenza. ([[Francesco De Sanctis]]) ==Bibliografia== *Guido delle Colonne, ''Amor, che lungiamente m'ài menato'', ''Ancor che l'aigua per lo foco lassi'', ''La mia gran pena e lo gravoso affanno'', in ''Rimatori della scuola siciliana'', a cura di Panvini, Olschki, Firenze, 1962 e 1964. *Guido delle Colonne, ''Gioiosamente canto'', ''La mia vit' è si fort' e dura e fera'', in ''Poeti del Duecento'', Vol. I, Tomo I, a cura di Gianfranco Contini, Classici Ricciardi, Mondadori, Milano – Napoli, 1960 e 1995. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Magistrati italiani]] [[Categoria:Poeti italiani]] r0276u2s4c9z809eiaa2zuzml66v1en Ambrogio Levati 0 50679 1218711 1218672 2022-07-24T14:58:35Z Gaux 18878 /* Citazioni */ Monti wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==''Saggio sulla storia della letteratura italiana''== ===[[Incipit]]=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, {{sic|risurse}} mercé l'ingegno e le cure del cav. [[Vincenzo Monti]]. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ===Citazioni=== *Alcuni letterati Italiani lodarono il [[Giovanni Fantoni|Fantoni]] per la felicità de' suoi metri ingegnosamente trovati, e noi confessiamo che essi ben si apposero riguardo ad alcuni, ma non riguardo a tutti. Ed a chi, per recarne un solo esempio, potrà piacere il metro dell'''Inno all'Essere Supremo'', che è la parafrasi di un inno francese? Le sue strofe si compongono di tre martelliani e di un settenario (''Di quanto ha moto e vita – eterno protettore Dio della libertade – padre della natura''). Alcuni altri metri sono troppo saltellanti, troppo rotti, e quindi riescono spesso aspri ed ingrati ad orecchie avvezze all'armonia più dolce e più facile degli altri lirici. (cap. I, pp. 52-53) *[[Angelo Mazza]] fu tartassato fieramente dal Baretti, che lo pose accanto dei Frugoni e dei Vicini. Non si invilì per questo, ma nutrito da un'assidua lettura di Dante, fu chiamato il Poeta dell'Armonia perché si mostrò tutto intento a cantarla. Si perdette però nelle più astruse dottrine Platoniche, e vestì spesse volte con sonori versi i sublimi delirii di quel filosofo. Levandosi a quanto di più alto hanno la metafisica, la poesia e la musica, egli smarrì non rade volte la via nell'altezza verso la quale aveva spiccato il volo. (cap. I, p. 53) *{{sic|Surse}} [[Vittorio Alfieri]], che diede alla Tragedia Italiana il nerbo che gli imitatori dei Greci ed i poeti di Corte le avevano tolto; ne sbandì ogni accessorio ed ogni ornamento poetico, non curando che la forza e la sublimità; ed allontanò ogni personaggio il quale non partecipasse direttamente all'azione. Ma questo sistema rendette un po' uniforme l'andamento delle sue tragedie, in cui scorgi quasi sempre un tiranno, due anime generose ed innamorate, e un qualche vile ministro. (cap. II, p. 149) *Non si vuol [...] negare che l'Alfieri non sia pieno di situazioni altamente tragiche, che non intrecci il nodo rapidamente, e rapidamente non lo sciolga, che non descriva passioni profonde e violente, che non faccia uso di un dialogo sempre animato e sempre incalzante, che non ispieghi quasi sempre sentimenti elevatissimi; che finalmente una grande sublimità non sia il carattere delle sue tragedie. Ma per sostenersi fece tali sforzi da non poterli celare, e divenne spesso scabroso nel verso, e duro nell'espressione. (cap. II, p. 149) *Il solo nome del [[Antonio Cesari|Cesari]] desta in ogni colto italiano una certa quale reverenza, che non venne mai meno anche in mezzo agli scherni, alle derisioni, alle beffe, colle quali ora da meschini ed or da altissimi ingegni si tentò d'invilirlo. Uscito appena dalle scuole egli trovò la patria lingua assai ''malconcia'', e ''incattivita per modo, che era sul perdere le natie fattezze''. Deliberato a consacrarsi tutto alla restaurazione di essa, non conobbe, non {{sic|istudiò}}, non {{sic|iscrisse}}, non predicò che la lingua del Trecento; e intorno ad essa spese quarant'anni di fatica. Giunto al termine della sua lunga carriera, e quasi presago dell'imminente sua fine<ref>Nel testo "imminente suo fine".</ref>, volle compiere l'''opera della lingua'' dettando una specie di testamento letterario, in cui {{sic|ristrinse}} le dottrine sparse nelle varie sue opere, onde pe' giovani studiosi servissero di antidoto alle dottrine opposte. (cap. III, p. 188) *{{NDR|Sullo stile dello storico [[Carlo Botta]]}} Lo zelo di richiamare la lingua a' suoi principii e di impedire, come si esprime egli stesso, che ''tutta diventi infrancesata'', lo spinse a non metter mai il piede se non nelle orme segnate dagli Storici del Trecento e del Cinquecento. (cap. IV, p. 222) *Alla testa degli Oratori Italiani dee esser posto il cav. Monti, il quale è primo nella eloquenza cosi come nella poesia, nella critica e nella filologia. (cap. VI, p. 319) ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', dai tipi di Giovanni Bernardoni, Milano, 1813. *Ambrogio Levati, ''[https://archive.org/details/bub_gb_FmyteRIaUR4C/page/n5/mode/1up Saggio sulla storia della letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX]'', presso Ant. Fort. Stella e Figli, Milano, 1831. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] teaqq510r6wf8saifp6e4dmap2ogrmr 1218715 1218711 2022-07-24T15:14:55Z Gaux 18878 /* Citazioni */ Francesco Vigilio Barbacovi wikitext text/x-wiki {{PDA}} '''Ambrogio Levati''' (1770 – 1841), religioso, storico e professore italiano. ==Citazioni di Ambrogio Levati== *Disse benissimo Robertson istorico, per ingegno e per erudizione chiarissimo, che fra tutte le istituzioni assurde e bizzarre partorite dalla imbecillità della umana ragione, niuna ve n'ebbe più stravagante di quella, che lasciava alla ventura o alla forza, ed alla agilità delle membra la decisione di punti gravissimi, che riguardavano le fortune e la vita degli uomini.<ref>Dalla [https://archive.org/details/bub_gb_xLsIGTxE-5YC/page/n4/mode/1up Prefazione] a ''Racconti piacevoli sui giudizj di Dio'', per Nicolò Bettoni, Milano, 1831, p. 3.</ref> ==''Saggio sulla storia della letteratura italiana''== ===[[Incipit]]=== La Poesia Italiana degradata ed invilita dagli Arcadi, che l'avevan ridotta ad una obbrobriosa povertà di idee ed a sole inezie canore, {{sic|risurse}} mercé l'ingegno e le cure del cav. [[Vincenzo Monti]]. Egli rialzò gli altari di Dante risuscitando lo studio della Divina Commedia; e pieno delle immagini dell'Alighieri e delle visioni ''del rapito di Patmo Evangelista'' spiccò il suo volo e si innalzò al cielo nelle due Cantiche della ''Basvilliana'' e della ''Mascheroniana'', nel ''Pellegrino Apostolico'', nella ''Visione di Ezechiello'', nella ''Bellezza dell'Universo''. ===Citazioni=== *Alcuni letterati Italiani lodarono il [[Giovanni Fantoni|Fantoni]] per la felicità de' suoi metri ingegnosamente trovati, e noi confessiamo che essi ben si apposero riguardo ad alcuni, ma non riguardo a tutti. Ed a chi, per recarne un solo esempio, potrà piacere il metro dell'''Inno all'Essere Supremo'', che è la parafrasi di un inno francese? Le sue strofe si compongono di tre martelliani e di un settenario (''Di quanto ha moto e vita – eterno protettore Dio della libertade – padre della natura''). Alcuni altri metri sono troppo saltellanti, troppo rotti, e quindi riescono spesso aspri ed ingrati ad orecchie avvezze all'armonia più dolce e più facile degli altri lirici. (cap. I, pp. 52-53) *[[Angelo Mazza]] fu tartassato fieramente dal Baretti, che lo pose accanto dei Frugoni e dei Vicini. Non si invilì per questo, ma nutrito da un'assidua lettura di Dante, fu chiamato il Poeta dell'Armonia perché si mostrò tutto intento a cantarla. Si perdette però nelle più astruse dottrine Platoniche, e vestì spesse volte con sonori versi i sublimi delirii di quel filosofo. Levandosi a quanto di più alto hanno la metafisica, la poesia e la musica, egli smarrì non rade volte la via nell'altezza verso la quale aveva spiccato il volo. (cap. I, p. 53) *{{sic|Surse}} [[Vittorio Alfieri]], che diede alla Tragedia Italiana il nerbo che gli imitatori dei Greci ed i poeti di Corte le avevano tolto; ne sbandì ogni accessorio ed ogni ornamento poetico, non curando che la forza e la sublimità; ed allontanò ogni personaggio il quale non partecipasse direttamente all'azione. Ma questo sistema rendette un po' uniforme l'andamento delle sue tragedie, in cui scorgi quasi sempre un tiranno, due anime generose ed innamorate, e un qualche vile ministro. (cap. II, p. 149) *Non si vuol [...] negare che l'Alfieri non sia pieno di situazioni altamente tragiche, che non intrecci il nodo rapidamente, e rapidamente non lo sciolga, che non descriva passioni profonde e violente, che non faccia uso di un dialogo sempre animato e sempre incalzante, che non ispieghi quasi sempre sentimenti elevatissimi; che finalmente una grande sublimità non sia il carattere delle sue tragedie. Ma per sostenersi fece tali sforzi da non poterli celare, e divenne spesso scabroso nel verso, e duro nell'espressione. (cap. II, p. 149) *Il solo nome del [[Antonio Cesari|Cesari]] desta in ogni colto italiano una certa quale reverenza, che non venne mai meno anche in mezzo agli scherni, alle derisioni, alle beffe, colle quali ora da meschini ed or da altissimi ingegni si tentò d'invilirlo. Uscito appena dalle scuole egli trovò la patria lingua assai ''malconcia'', e ''incattivita per modo, che era sul perdere le natie fattezze''. Deliberato a consacrarsi tutto alla restaurazione di essa, non conobbe, non {{sic|istudiò}}, non {{sic|iscrisse}}, non predicò che la lingua del Trecento; e intorno ad essa spese quarant'anni di fatica. Giunto al termine della sua lunga carriera, e quasi presago dell'imminente sua fine<ref>Nel testo "imminente suo fine".</ref>, volle compiere l'''opera della lingua'' dettando una specie di testamento letterario, in cui {{sic|ristrinse}} le dottrine sparse nelle varie sue opere, onde pe' giovani studiosi servissero di antidoto alle dottrine opposte. (cap. III, p. 188) *{{NDR|Sullo stile dello storico [[Carlo Botta]]}} Lo zelo di richiamare la lingua a' suoi principii e di impedire, come si esprime egli stesso, che ''tutta diventi infrancesata'', lo spinse a non metter mai il piede se non nelle orme segnate dagli Storici del Trecento e del Cinquecento. (cap. IV, p. 222) *Alla testa degli Oratori Italiani dee esser posto il cav. Monti, il quale è primo nella eloquenza cosi come nella poesia, nella critica e nella filologia. (cap. VI, p. 319) *Quell'altissimo lume dell'italiana giurisprudenza, [[Francesco Vigilio Barbacovi|{{sic|Virgilio}} Barbacovi]], mostrò colle sue ''Orazioni e Dissertazioni giudiziali'' la verità della sentenza Oraziana, che chi conosce profondamente la materia che imprende a trattare, non mancherà né di facondia, né di lucido ordine. Le bellezze dello stile sono in questo scrittore ingenerate dalla profondità dei concetti, e per ciò più maschie e più sublimi. (cap. VI, p. 323) ==[[Incipit]] di ''Elogio di Giuseppe Parini''== Allorché, Eccellentissimo Sig. Conte Ministro dell'Interno, Sig. Consigliere Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Sig. Consigliere Prefetto, Signori Ispettori Generali di Pubblica Istruzione, ornatissimi Signori tutti, che di Vostra presenza mi onorate, allorché trasportandomi col pensiero nell'antica [[Grecia]] ad ogni passo rimiro un portento di un'arte, ed or mi si offrono allo sguardo bronzi e marmi spiranti, che accrescono venerazione e maestà ai Numi ed agli Eroi, che rappresentano, or tavole animate che colla correzion del disegno, coll'esattezza delle proporzioni, colla vivezza del colorito vincono la natura istessa, or tempj e teatri ne' quali l'eleganza e gli ornamenti accoppiati sono alla solidità ed alla magnificenza, or dolcemente mi solleticano l'orecchio i carmi de' Poeti, che o colla maestà degli epici concetti, o co' lirici voli mi sublimano lo spirito, o mi fan lagrimare coi duri fati di [[Edipo_re#Edipo_re|Edipo]] e di [[Oreste]]; allorquando, io dico, rimiro una sì grande perfezione delle arti emulatrici della bella natura presso dei Greci, attonito rimango, e vo meco medesmo ragionando sulle cause di gloria sì portentosa. Né cessa la mia maraviglia quando da una parte ascolto Bodino, Du Bos, [[Montesquieu]], che questo fenomeno attribuiscono al clima felice della Grecia, che offriva una somma varietà di oggetti, una ricchezza inesausta di bellezze; dall'altra [[Strabone]], [[Niccolò Machiavelli|Macchiavello]], [[David Hume|Hume]], che tutto ripetono dall'educazione, dalla morale, dalla religione de' Greci, che parlava agli occhi ed animava tutto nella natura<ref>I Greci furono quelli che più degli altri coltivarono e perfezionarono le arti, perché tutto in quel paese tendeva a questo fine. Nel fisico, dice Jancourt, le situazioni le più belle, i fenomeni i più grandi, i quadri i più magnifici dei fiumi, dei mari, delle foreste, delle valli fertili e deliziose, delle città, dei porti floridissimi; degli stati forti ed opulenti per le arti più degne dell'uomo, l'agricoltura, ed il commercio, tutto ciò, dico, raccolto come sotto gli occhi del Poeta e dell'artista. Non lungi e come in prospettiva il contrasto delle fertili campagne dell'Egitto e della Libia con vasti ed ardenti deserti popolati di tigri e di lioni, più vicino il magnifico spettacolo di venti regni sparsi sulle coste dell'Asia Minore, da una parte quel ridente e magnifico quadro delle Isole del Mare Egeo, e dall'altra i monti infiammati e l'orribile Stretto di Sicilia; finalmente tutti gli aspetti della natura ed il compendio dell'universo nello spazio che un viaggiatore può percorrere in meno di un anno. Qual teatro per la poesia e per le arti! La Religione de' Greci avea misteri ch'erano pitture deliziose, cerimonie, ch'eran feste ridenti e spettacoli pomposi, un dogma, in cui il più terribile, cioè la morte e l' avvenire era abbellito delle più brillanti pitture; in una parola i Greci aveano una Religione Poetica, di cui i Poeti erano gli oracoli e forse gli inventori. Questa Religione offriva anche delle terribili situazioni, che potevano essere il soggetto di quadri patetici, di tragici componimenti. Oracoli oscuri e terribili, espiazioni sanguinarie, sagrifizj di sangue umano, delitti permessi o comandati, un contrasto continuo fra le leggi della natura e quelle del destino, fra la morale e la religione, infelici collocati come in uno stretto sull'orlo di due precipizj; ecco senza dubbio il sistema Religioso il più spaventevole che offrir poteva patetici e terribili soggetti agli artisti. Vedi ''Dict. des Belles Lettres, Art. Poesie''</ref>. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ambrogio Levati, ''Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova'', dai tipi di Giovanni Bernardoni, Milano, 1813. *Ambrogio Levati, ''[https://archive.org/details/bub_gb_FmyteRIaUR4C/page/n5/mode/1up Saggio sulla storia della letteratura italiana nei primi venticinque anni del secolo XIX]'', presso Ant. Fort. Stella e Figli, Milano, 1831. ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Carlo Ambrogio Levati|w_site=es|s=Autore:Ambrogio Levati}} {{DEFAULTSORT:Levati, Ambrogio}} [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Religiosi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] rfpjzzeub5oywh62z510u1cjj0m69io Giuseppe Sorge 0 59121 1218772 924835 2022-07-24T16:56:45Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:Giuseppe sorge.jpg|thumb|Giuseppe Sorge]] '''Giuseppe Sorge Nola''' (1857 – 1937), prefetto e storico italiano. ==Citazioni di Giuseppe Sorge== *Infatti la popolazione beve l'[[acqua]] dei pozzi che spesso si trovano accanto a pozzi neri permeabili; ha l'abitudine di gettare le "immondezze" nelle strade con la conseguenza di procurare l'inquinamento delle falde acquifere sotterranee, causa principale di tutte le malattie infettive.<ref>Dalla ''Relazione al Consiglio comunale di Bronte'', Tipografia f.lli Puglisi, Palermo, 1887.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Sorge, Giuseppe}} [[Categoria:Prefetti italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] oi8s4viotnnd5pdxaybryx3cs9ns3nc Eike von Repgow 0 62138 1218742 874060 2022-07-24T16:15:33Z AnjaQantina 1348 +immagine, +defaultsort wikitext text/x-wiki [[File:Reppichau (Osternienburger Land), memorial of Eike von Repgow.jpg|thumb|Monumento ad Eike von Repgow]] '''Eike von Repgow''' (oppure ''von Repkow'', ''von Repchow'', ''von Repgau'', ''von Repchau''; 1180-1190 – 1233), giurista tedesco. *Sia maledetto chiunque utilizzi questo libro in modo illecito o peccaminoso e che la lebbra affligga chiunque ne modifichi il contenuto [...]. Consegni questo messaggio a Satana e lo segua all'inferno chi vuole passare l'eternità in sua compagnia. (da ''Specchio Sassone'' (''Sachsenspiegel''), traduzione dal tedesco medievale di Paul Kaller, Monaco, 2002, p. 15) ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=de|commons=Category:Eike von Repgow}} ===Opere=== {{Pedia|Specchio Sassone||}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Repgow, Eike}} [[Categoria:Giuristi tedeschi]] 1j1tjpec9pgiqhpxld02i6qm9xaojak Benevento 0 62211 1218777 1051102 2022-07-24T17:07:53Z Sun-crops 10277 Allineo, questa citazione , imho, sembra molto più significativa per la tematica Sannio, da creare, che per Benevento wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Antonio Joli The Arch of Trajan at Benevento.jpg|upright=1.7|thumb|''L'Arco Traiano a Benevento'' (A. Joli, XVIII secolo)]] Citazioni su '''Benevento''' e sui '''beneventani'''. ==Citazioni== *Accanto a Roma, la città di Benevento è il più importante centro di scoperte di sculture egiziane originali in Occidente e non condivide questa caratteristica con nessun'altra città fuori dell'Egitto. ([[Hans Wolfgang Müller]]) *Alcune vetuste città e gloriose contrade, travolte nell'oblivione per l'ingiurie del tempo e degli uomini, ritornano oggi ad acquistare l'antica importanza. [...]. E Benevento, la famosa città sannita, la fedele alleata di Roma, la capitale dei gloriosi ducato e principato longobardi, è tra quelle. ([[Almerico Meomartini]]) *Anche la vostra presenza, cari figli di Benevento, tenta la Nostra memoria a celebrare la vostra storia, da quando «Male ventum» era il nome della vostra città cambiato, dopo la vittoria di Curio Dentato su Pirro, in quello, che poi rimase, perenne e buono auspicio di Benevento. Roma, Bisanzio, i Longobardi, i Normanni si contendono la vostra storia e quanto agitata e complessa. Poi quale lunga storia legata al Pontificato Romano! Non per nulla voi ricordate l'elogio di Paolo Diacono, che dice la Chiesa Beneventana «Provinciarum caput ditissima»! Il vostro Arco di Traiano, la famosa «porta aurea» e il monumento a Papa Benedetto XIII Orsini alla Chiesa della Minerva in Roma (1730) dicono quale immenso arco di storia si descrive sulla vostra Città. ([[Paolo VI]]) *[Benevento] contiene ancora in sé elementi tali che la costituiscono una città rispettabile in Italia. ([[Carlo Torre]]) *Benevento è città di antica civiltà; custodisce monumenti unici, che ne sottolineano l'importanza, nel corso dei suoi millenni di vita, per la storia d'Italia, in epoca prima sannita, poi romana, quindi longobarda, e infine papale. Sono lieto di essere in questa Benevento, capoluogo di un "Mezzogiorno interno", a cui la definizione, che è stata già richiamata, dell'"osso del Mezzogiorno", contrapposto alla "polpa", non deve pesare: è la struttura ossea quella che regge l'organismo. Anzi: questa espressione rappresenta bene le forti virtù della gente sannita, onesta e generosa, che non a caso può vantare tra i suoi figli la grande personalità di San Pio da Pietrelcina. ([[Carlo Azeglio Ciampi]]) *Benevento è città storica, ricchissima di tradizioni e di glorie. ([[Liborio Romano]]) *Benevento ha una storia, anzi dirò di più che, se havvene una in quelle provincie meridionali d'Italia, questa storia è incarnata alla storia di Benevento. ([[Carlo Torre]]) *Benevento provava la sua costante fedeltà al Papa col lungo soffrire le barbare devastazioni dei capitani di Federico, divenute più fiere dal Maggio in poi coll'intento di costringere i cittadini a cedere per fame. Ma, l'Imperatore vedendo che le cose andavano molto in lungo, deliberò finalmente di tentare un più stretto assedio e diede ordine di farlo alle sue genti del Napoletano. Lo stringersi dell'assedio e lo accrescersi dell'esercito assediante non tolsero il coraggio ai valorosi Beneventani, fermi di resistere fino all'ultimo. ([[Pietro Balan]]) *Capitale della santità. ([[Giuliano Ferrara]]) *Città fedele e familiare a Pietro. ([[Leone IX]]) *Città legata da speciali vincoli alla Santa Sede. ([[Papa Onorio II]]) *E me n'andai prima a [[Napoli]], e poco dappoi a Benevento. Ivi fui accolto con sommo onore ed applauso da tutti quei cittadini; ed erano giunte a tali e tante le cortesie, che mi recavan noja e soggezione, e tanto maggiore, quanto che riescon troppo gravi gli eccessi di quelle grazie, alle quali non si può adeguatamente corrispondere. Contuttoche la Città sia grandissima, nondimeno quegli Ottimati a mio parere la superano in grandezza d'animo: son'essi uniti con amore scambievole tra di loro, e sono degni di stima ed ammirazione per la profession, ch'essi fanno delle buone Arti, e de' civili costumi: una gran parte venera Dio. A gara impiegano le private lor facoltà nellornamento pubblico della Patria; poiché dopo il Terremuoto quasi nulla è rimasto loro di sano negli edificj. Ma le rovine della Città hanno avuta la buona sorte d'incontrare negli Abitanti un cuore non abbattuto. Ciascuno per la sua parte si sforza di compir lopera di buon Cittadino: e se non basta il giorno, travagliano ancor la notte. ([[Quinto Aurelio Simmaco]]) *{{NDR|[[Benevento]] al tempo del duca Arigiso II}} E veramente niuno più del Duca di Benevento poteva far da capo in questi tempi nella decadenza del Regno Longobardico. Trovavasi egli alla tetta di un'ampio, e fiorito dominio, che niente meno abbracciava, che quasi tutte le provincie, che in oggi compongono il Reame di Napoli. La Città di Benevento di sua residenza era allora la più culta e la più magnifica di questa parte d'Italia, detta perciò da Paolo Diacono ''cap. 20 lib. 2, de G. L.'' ricchissima città , e ''ipsa harum provinciarum caput ditissma Beneventus'' , e da altri un fecondo Ticino, o sia Pavia sede dei Re Longobardi. La sua Corte era splendidissima e quasi alla regale, come ce la descrive l'Anonimo Salernitano, cap. 12. e 13. ''Chronic''. ([[Stefano Borgia]]) *{{NDR|Sui beneventani}} Figli speciali della Chiesa. ([[Alessandro IV]]) *L'alba sulle colline verso Benevento. Dolcissimo, vasto sipario e schianto, nomi sconosciuti, visioni – bene evento. ([[Davide Rondoni]]) *La città dei ponti e dei fiumi. ([[Amedeo Maiuri]]) *La città si considerava come repubblica sotto l'alto patrocinio dei Papi, ed essa sopportava codesta forma di supremazia papale, perché vi trovava modo di usare una libertà maggiore di quella che un altro reggimento le avrebbe consentito. ([[Ferdinand Gregorovius]]) *La sola ispezione de' monumenti scevra dal soccorso della storia basta per far conoscere l'alta antichità di Benevento, e le varie nazioni, che l'han dominata. Il salutifero emblema della Cristianità s'innalza sopra scolpiti simboli, e geroglifici della più rimota mitologia; sculture, ed edifizi d'architettura greca, e romana hanno il contrapposto di sculture, e di fabbriche di costruzione gotica, e grottesco-longobarda. Iscrizioni infinite romane sono frammischiate a molte in caratteri longobardi; e tronchi innumerabili sono sparsi per la città di colonne di graniti, e bigi, e rossi tebani, di africano, e di cipollino, che a decorarla ne' remoti secoli si fecero divenire dall'Egitto. ([[Domenico Bartolini (cardinale)|Domenico Bartolini]]) *Ma Benevento ha sempre nuovi orizzonti ad ogni curva di strada campestre; per cui le passeggiate sono amenissime, massimamente nell'ora dei tramonti, spesso incantevoli. La nebbia di qualche mattino fa triste impressione al forestiero sollecito di tornare alla ferrovia; ma, se egli attendesse le ore prossime al meriggio, sarebbe confortato, d'inverno, quando altrove è vano sperarlo, da uno splendore di luce vividissima. ([[Almerico Meomartini]]) *Meritò anche in quelli tempi da Paolo Diacono esser chiamato Benevento Città opulentissima, e Capo di più Provincie: Città reputata allora la più colta, e la più magnifica di quante n'erano in queste nostre Provincie. ([[Pietro Giannone]]) *Non vinsero i Beneventani il lor nemico, ma convien pur confessare, che non mancò ad essi il trionfo d'altra più segnalata vittoria nell'aver costantemente oprato con cuor magnanimo, non fervendo alla propria vita, perché non vivevano per conservarla, ma per finirla con grande onore. ([[Stefano Borgia]]) *Nulla in Italia è più antico di Benevento, che secondo le leggende locali fu fondata o da Diomede o da Ausone, un figlio di Ulisse e Circe. Essa fu senza dubbio un'antica città ausonica, fondata lungo tempo prima della conquista sannita di questa parte d'Italia. Pur tuttavia è come di una città sannitica che per primo sentiamo parlare di essa, ed è allora una fortezza così poderosa che sia nella prima che nella seconda guerra Sannita, Roma non ardisce attaccarla. Nella terza guerra sannitica cadde nelle sue mani... ([[Edward Hutton]]) *Poche province meridionali e sopra tutto poche città hanno monumenti così importanti e così degni di studio come Benevento. Capitale di un forte ducato, sede di principi valorosi, conserva ancora oggi nei suoi monumenti le tracce dell'antica grandezza. ([[Matilde Serao]]) *Quando in Italia erano le lettere quasi spente, e toltone i monci, presso gli altri vi era somma ignoranza, Benevento solamente, in mezzo a tante barbarie, seppe, nel miglior modo che poté, mantenere la letteratura. ([[Pietro Giannone]]) *Quattordicesima provincia è considerato il [[Sannio]], che sta fra la Campania, il mare Adriatico e l'Apulia, e prende inizio dal fiume Pescara. In questa provincia ci sono le città di Chieti, Aufidena, Isernia, e Sannio, consunta per la sua vetustà, dalla quale prende nome tutta la provincia, e la stessa capitale di queste zone, la ricchissima Benevento. I Sanniti ricevettero il loro nome anticamente dalle lance che solitamente portavano, e che i Greci chiamavano ''saunia''. *Quel florido paese aveva per capitale Benevento, la più bella e possente città dell'Italia meridionale. ([[Ferdinand Gregorovius]]) *Questa meravigliosa città è attraversata dal fiume Calore e non poteva essere diversamente visto che c'è tanto calore sia atmosferico che umano. ([[Andrea Mugione]]) *Se tutte le strade portano a Roma, certo nell'antico Sannio tutte le strade portavano a Beneventum. ([[Edward Togo Salmon]]) *Soltanto i reperti egizi dell'antica area urbana di Roma possono rivaleggiare con quelli beneventani. In quanto nodo di importanti strade, le vie Appia e Latina, Benevento attrasse a sé molto presto i culti stranieri. In seguito riconoscendo il significato di questa città cosmopolita e del culto della egizia Iside, l'Imperatore Domiziano vi elevò nell'anno 88-89 un santuario dedicato a "Iside signora di Benevento" [...] Una quantità di ricordi storici che richiamano grandi epoche e nomi illustri sono in questa città tuttora vivi e presenti... Nelle mura della città, nelle strette vie e vicoli, nel Castello e nel campanile della Cattedrale si scorgono, murati ma in vista, rilievi sepolcrali e statue. ([[Hans Wolfgang Müller]]) *Una delle più antiche e delle più gloriose città del Mezzogiorno. ([[Matilde Serao]]) *Vero contenuto di dignità e di fiera tradizione rimase nel solo capoluogo quando dové difendere la sua libertà dai sopraggiunti Normanni ([[Alfredo Zazo]]) ===[[Kazimiera Alberti]]=== *Benevento è la città (naturalmente parlo delle "vive") che nell'intera Campania ha conservato maggior numero di ricordi di Roma. Non riuscirai a fare un centinaio di passi senza imbatterti in quell'epoca. E non in modesti ricordi di bassa levatura artistica ma, sovente, in oggetti veramente preziosi, né occorre ricercarli diligentemente. Ti saltano agli occhi già da lontano. *Ma ancor più ti meraviglierai sostando davanti ad una delle pareti del castello. Ti sembrerà vedere un vestito architettonico medioevale costellato di antichi ordini. Come se il suo proprietario avesse voluto vantarsi del suo lignaggio, poiché allo stesso posto, ancora molti secoli prima della fortezza longobarda, si ergeva il castello romano. E naturalmente già da lontano alcune di queste decorazioni spiccano in primo piano. Su alcune di esse vediamo anche dei personaggi. Questa strana costellazione ci prova quale grande necropoli doveva trovarsi qui. Come i vecchi edifici non abbiano ancra esaurito il loro compito ed i loro resti – sotto forma di dozzine di rilievi e colonne e centinaia di blocchi di marmo – siano stati trapiantati in un altro albero religioso e culturale. *Ma ancora una cosa ti meraviglierà. A Benevento troverai l'Egitto. Domiziano ("crudele tiranno" – come vuole la storia) nell'89, cioè qualche anno prima della sua morte, elevò qui un tempio in onore d'Iside, l'Isaeum. Colà doveva trovarsi una vera folla di dei. Davanti al tempio si ergevano ue obelischi, elevati in onore di Domiziano da un Licinio Rufo. Uno dei due, calpestato dai secoli, si trova in frammenti al museo; l'altro ha avuto più fortuna (proprio come gli uomini) e sta ancora oggi in piazza Papiniano e la sua forma sintetica si lega all'epoca odierna più di qualche larga fontana barocca delle catene. Ed hai pensato forse che, in questa fredda mattinata, ti saresti incontrato faccia a faccia con un bel bue api, in granito, personificazione di Osiride? ===[[Togo Bozzi]]=== *Benevento, "la Pavia del Mezzogiorno" irradiò per oltre quattro secoli per tutto l'occidente europeo una luce, che non si spense giammai: la civiltà beneventana tratta dalla mirabile fusione della civiltà sannitica – romana e germanica. *Benevento, deve restare, perpetuandosi il destino antico del pastore Sannio Sabino, per gli studiosi, per i sanniti tutti, l'oasi antica del Mezzogiorno. *Le meraviglie dell'ingegno, dell'artigianato, il lavoro umano dall'Occidente all'Oriente, dall'Asia all'Europa passarono in gran parte per Benevento, sostarono nel punto obbligato, forgiarono artigiani e mercanti, ingentilirono la dottrina, trasformando la città dallo spirito guerriero, in regina operosa nelle arti e nel commercio. E' il Buon Evento che dalla creazione del primo nucleo non abbandonerà più il corso fatale della storia della nostra città. Né imperatori, né Re, né principi, né la Chiesa, né gli uomini, né la natura riuscirono a turbare il destino di Benevento. *Non si può parlare di Benevento nella sua modernità di vita, se non richiamando il passato, che ha influito sulla costituzione dei suoi cittadini nelle manifestazioni del carattere, nella tenacia, nel culto continuo del suo passato, nell'idolatria per i suoi monumenti. Sono le impronte indistruttibili della storia dei popoli, che non hanno avuto albe improvvise e tramonti repentini, ma una continuità conseguenziale di luce civile attraverso i secoli. Soltanto così, si possono spiegare i profondi elementi di divario tra un beneventano ed i cittadini delle altre provincie della Campania. *Nessuna città al mondo, può, come Benevento, dimostrare con segni tangibili il susseguirsi delle varie epoche storiche. Un primato, che neppure Roma può contestare con i suoi tesori artistici. *Se in Benevento le pietre antiche parlano, i documenti cantano. ===[[Giovanni Paolo II]]=== *A voi, figli della terra campana, nella quale si sono incrociate antiche e diverse civiltà: da quella sannita a quella romana, da quella longobarda a quella aragonese, si rivolge il mio pensiero, per esortarvi a conservare nel vostro animo l'eredità di quel nobile patrimonio spirituale e culturale, che tanto ha distinto il genio della vostra gente semplice, laboriosa, austera, umana e pia, ma anche fiera e gelosa delle proprie tradizioni storiche e religiose. La vostra presenza richiama alla mia mente anche i rapporti che, attraverso i secoli, sono fioriti tra la vostra terra e la mia Patria. Come è noto, il canonico camaldolese san Benedetto, nato a Benevento verso il 970-975, fu a capo del primo gruppo di missionari che si reco tra i popoli slavi e, in particolare, in Polonia, a predicare il Vangelo e impiantarvi la Chiesa di Cristo. *Benevento! È città legata per secoli al papato da molteplici vincoli di carattere religioso e civile, che affondano le radici nella storia. Dall'alto ho potuto ammirare la verde conca in cui sorge la vostra bella città, circondata da monti e da boschi. All'interno della Regione campana, nel cuore del Sannio storico, Benevento, lungi dal chiudersi in se stessa, è rimasta sempre aperta e disponibile ai contatti con le altre popolazioni della penisola e anche con le genti al di là del mare: la grande via romana – la "regina viarum" – che passava da qui, apriva le porte verso l'Oriente. Città di duchi e di signori, con i suoi monumenti essa ricorda la grandezza civile e religiosa che l'ha distinta nei secoli. Il suo è un nome augurale, che le fu dato dalla Roma pagana in sostituzione di "Maleventum"; ma il vigore più vero le è venuto dalla nuova Roma, quella cristiana, che le ha trasmesso la "buona novella" del Vangelo. Città di Benevento, io auspico che il tuo passato di rinomanza civile e di impegno religioso divenga ancora, per quanti oggi ti abitano, forza propulsiva per costruire un avvenire di autentico progresso! *Io e i miei connazionali dobbiamo un grande ringraziamento ai nostri fratelli di Benevento, più maturi nella fede, dopo quasi un millennio di fede portata qui direttamente dagli apostoli. *Ti ringrazio, Benevento, per questa giornata che abbiamo passato insieme, la tua giornata, giornata della Madre delle Grazie! Ti ringrazio, Benevento, per la tua accoglienza, per la tua presenza, per la tua preghiera, per i tuoi canti! Ti ringrazio, Benevento, di cuore! E direi ancora: Benevento, ti ringrazio per questo vento che ci ha portato il tramonto della giornata! Ti auguro di rimanere sempre fedele alla tua grande eredità cristiana trasmessa dagli apostoli, dai martiri, come san Bartolomeo, san Gennaro. Ti ringrazio di rimanere sempre nella Grazia del Signore, per l'intercessione della tua e nostra Madre. E alla fine: Benevento, ti auguro anche le buone vacanze! ===[[Francesco Domenico Guerrazzi]]=== *Lo esercito di Carlo, giunto sul vertice dei monti vicini, ammirava la città di Benevento tanto famosa per la bellezza e antichità sue non meno che per l'erronee credenze dei popoli. La sua origine si smarrisce nelle tenebre della mitologia, sebbene non manchino scrittori che affermino averla edificata Diomede, re degli Etoli, dopo la guerra troiana. *Ella {{NDR|Benevento}} portava impressi i segni della ferocia e della ambizione di coloro che l'avevano conculcata prima, poi scelta a dimora; era il suo aspetto medesimo la storia delle sue vicende, ché presso a lei si ammirava un arco trionfale di marmo pario eretto a Traiano per la strada ordinata a sue spese da Brindisi a Roma; – parte delle mura non demolite da Federico mostravano la strana foggia di architetture portata da' settentrionali in Italia le nuove riparazioni e le otto porte costruite per comando di Manfredi, – il risorgimento delle arti. Il castello, fondato dalla Chiesa per istanza del governatore pontificio, innalzandosi con le brune sue torri sulla città, avvertiva, e forse avverte ancora al viatore, qual fosse in quei tempi la solenne maestà dei successori di San Pietro. *Il conte di Provenza, più la guardava {{NDR|Benevento}}, più gli pareva degna di essere conquistata; la circondò molte volte degli occhi per iscoprirne il debole nel quale far breccia e tentare l'assalto; la conobbe munita con tanta maestria di guerra che impossibile cosa fosse espugnarla per forza; – gemé, si volse a considerare la sottoposta valle; – spaziosa compariva e degna di combattervi campale battaglia; i fiumi Calore e Savato, confuse le acque alla estremità di Benevento, l'attraversavano, e un ponte magnifico dava il passo dall'una all'altra sponda: domandava come avesse nome la pianura, – gli rispondevano: – Santa Maria della Grandella. – ===[[Guido Piovene]]=== *Benevento non è Napoli, e ci tiene a farlo sapere. Già la loro indole, mi fanno notare i beneventani, differisce molto da quella del resto della Campania: più dura, più chiusa, più alpina. [[Salerno]] ha qualcosa di milanese per quanto è possibile nel Mezzogiorno; ho ritrovato ad [[Avellino]] esemplari perfetti di un certo tipo d'intellettuale del Sud, intelligente, pessimista, che contempla se stesso e i suoi malanni come un capitolo di storia. I beneventani invece trasportano se mai nel Sud qualche caratteristica dei trentini. Lo stesso clima è freddo, poco campano; gli splendidi panorami della provincia sono alpestri. *Dopo la caduta di Roma, Benevento ebbe un'altra epoca di splendore sotto il dominio longobardo, e fu il più importante feudo longobardo del Sud. Sotto Roma, e nel Medio Evo, fu grande centro di traffico commerciale fra Tirreno e Adriatico. I beneventani tengono a quello sfondo lontano di internazionalismo. Gli stessi nomi, mi dicono gli studiosi, nei documenti degli archivi, dimostrano che le famiglie provenivano da ogni parte; la popolazione aveva una composizione internazionale, e Benevento qualche cosa della metropoli. *Oggi Benevento è in gran parte una città nuova di zecca con oasi di splendidi monumenti.<br>Pure negli avanzi di quella che fu l'aristocrazia intellettuale del Sud, viva sebbene numericamente ristretta, ho qui notato una passione per l'arte, una difesa del patrimonio artistico ed archeologico, che nel Nord dell'Italia sono meno comuni. È quella passione umanistica che nel Mezzogiorno d'Italia minaccia ormai di naufragare, ma che qui è tenuta desta, come dicevo, anche dall'orgoglio civico. ===[[Paolo Rumiz]]=== *Ai tempi dell'impero, Benevento era il cuore dell'Italia antica, oggi c'è da chiedersi come abbia fatto a ritrovarsi lontana da tutto. Eppure basterebbe quest'arco per capirne l'importanza. Fotogrammi che ti arano l'anima. Il toro che piega il collo e un uomo a torso nudo che affonda il coltello, mentre altri tengono fermo l'animale. La plebe con i figli in braccio che fa la fila per ricevere i contributi alimentari. L'interminabile trionfo di Traiano dopo la vittoria sui Daci. Ne puoi sentire i tamburi. *Benevento, che bel nome. Si attaglia perfettamente a queste colline dolci, al sole fresco e alle nubi in corsa di questa giornata spettacolare. *L'avvicinamento alla città è spettacolare, l'Appia molla il traffico e scende a sinistra per una strada chiusa oltre la linea ferroviaria. Vento che disegna onde lunghe sui campi di grano, un cavallo nero al galoppo, galli che chiamano e, lontano, l'ombra del Taburno che pare una dormiente. Villette con rose rampicanti, i resti di un mausoleo coronato da fiori secchi e un Cristo in abbandono. Ed è il magnifico ponte Leproso sul fiume Sabato, arcate borboniche sopra possenti conci romani. Siamo a Benevento, il grande bivio. ===[[Piero Soria]]=== *C'è anche da cantare la Benevento in cucina: sapori forti e generosi, grandi sughi, piatti tipici fatti di verdure e cereali, robuste carni paesane, pesce solo a condizione che sia fresco. Vini poderosi. *Il Sud col cuore longobardo. *La più nordica delle città campane. *Una città bellissima che non pare nemmeno appartenere a quel Sud miseria e nobiltà, vociante, disordinato, immondizia ovunque, anarcoide, assenteista, raccomandato. No, qui la natura aspra e selvaggia delle gole e delle forre che la circondano, l'indole montanara dei suoi abitanti, il loro rude orgoglio dipinto su lineamenti quasi intagliati, rendono tutto diverso: bastano pochi chilometri, ma Caserta e Napoli già paiono appartenere a un'altra galassia. Tutt'intorno vigneti a perdita d'occhio, uliveti fitti come la pioggia, fabbriche, capannoni, industria e agricoltura che s'insinuano ovunque, insieme, all'ombra di infinite rocche medioevali appollaiate sull'alto di ripidi picchi osci e sanniti. ==Voci correlate== *[[Arco di Traiano (Benevento)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=Benevento}} [[Categoria:Comuni della Campania]] 7ajj54irskqq3dw9lb1u4v2yh6x5zyt 1218778 1218777 2022-07-24T17:08:34Z Sun-crops 10277 /* Citazioni */ autore wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Antonio Joli The Arch of Trajan at Benevento.jpg|upright=1.7|thumb|''L'Arco Traiano a Benevento'' (A. Joli, XVIII secolo)]] Citazioni su '''Benevento''' e sui '''beneventani'''. ==Citazioni== *Accanto a Roma, la città di Benevento è il più importante centro di scoperte di sculture egiziane originali in Occidente e non condivide questa caratteristica con nessun'altra città fuori dell'Egitto. ([[Hans Wolfgang Müller]]) *Alcune vetuste città e gloriose contrade, travolte nell'oblivione per l'ingiurie del tempo e degli uomini, ritornano oggi ad acquistare l'antica importanza. [...]. E Benevento, la famosa città sannita, la fedele alleata di Roma, la capitale dei gloriosi ducato e principato longobardi, è tra quelle. ([[Almerico Meomartini]]) *Anche la vostra presenza, cari figli di Benevento, tenta la Nostra memoria a celebrare la vostra storia, da quando «Male ventum» era il nome della vostra città cambiato, dopo la vittoria di Curio Dentato su Pirro, in quello, che poi rimase, perenne e buono auspicio di Benevento. Roma, Bisanzio, i Longobardi, i Normanni si contendono la vostra storia e quanto agitata e complessa. Poi quale lunga storia legata al Pontificato Romano! Non per nulla voi ricordate l'elogio di Paolo Diacono, che dice la Chiesa Beneventana «Provinciarum caput ditissima»! Il vostro Arco di Traiano, la famosa «porta aurea» e il monumento a Papa Benedetto XIII Orsini alla Chiesa della Minerva in Roma (1730) dicono quale immenso arco di storia si descrive sulla vostra Città. ([[Paolo VI]]) *[Benevento] contiene ancora in sé elementi tali che la costituiscono una città rispettabile in Italia. ([[Carlo Torre]]) *Benevento è città di antica civiltà; custodisce monumenti unici, che ne sottolineano l'importanza, nel corso dei suoi millenni di vita, per la storia d'Italia, in epoca prima sannita, poi romana, quindi longobarda, e infine papale. Sono lieto di essere in questa Benevento, capoluogo di un "Mezzogiorno interno", a cui la definizione, che è stata già richiamata, dell'"osso del Mezzogiorno", contrapposto alla "polpa", non deve pesare: è la struttura ossea quella che regge l'organismo. Anzi: questa espressione rappresenta bene le forti virtù della gente sannita, onesta e generosa, che non a caso può vantare tra i suoi figli la grande personalità di San Pio da Pietrelcina. ([[Carlo Azeglio Ciampi]]) *Benevento è città storica, ricchissima di tradizioni e di glorie. ([[Liborio Romano]]) *Benevento ha una storia, anzi dirò di più che, se havvene una in quelle provincie meridionali d'Italia, questa storia è incarnata alla storia di Benevento. ([[Carlo Torre]]) *Benevento provava la sua costante fedeltà al Papa col lungo soffrire le barbare devastazioni dei capitani di Federico, divenute più fiere dal Maggio in poi coll'intento di costringere i cittadini a cedere per fame. Ma, l'Imperatore vedendo che le cose andavano molto in lungo, deliberò finalmente di tentare un più stretto assedio e diede ordine di farlo alle sue genti del Napoletano. Lo stringersi dell'assedio e lo accrescersi dell'esercito assediante non tolsero il coraggio ai valorosi Beneventani, fermi di resistere fino all'ultimo. ([[Pietro Balan]]) *Capitale della santità. ([[Giuliano Ferrara]]) *Città fedele e familiare a Pietro. ([[Leone IX]]) *Città legata da speciali vincoli alla Santa Sede. ([[Papa Onorio II]]) *E me n'andai prima a [[Napoli]], e poco dappoi a Benevento. Ivi fui accolto con sommo onore ed applauso da tutti quei cittadini; ed erano giunte a tali e tante le cortesie, che mi recavan noja e soggezione, e tanto maggiore, quanto che riescon troppo gravi gli eccessi di quelle grazie, alle quali non si può adeguatamente corrispondere. Contuttoche la Città sia grandissima, nondimeno quegli Ottimati a mio parere la superano in grandezza d'animo: son'essi uniti con amore scambievole tra di loro, e sono degni di stima ed ammirazione per la profession, ch'essi fanno delle buone Arti, e de' civili costumi: una gran parte venera Dio. A gara impiegano le private lor facoltà nellornamento pubblico della Patria; poiché dopo il Terremuoto quasi nulla è rimasto loro di sano negli edificj. Ma le rovine della Città hanno avuta la buona sorte d'incontrare negli Abitanti un cuore non abbattuto. Ciascuno per la sua parte si sforza di compir lopera di buon Cittadino: e se non basta il giorno, travagliano ancor la notte. ([[Quinto Aurelio Simmaco]]) *{{NDR|[[Benevento]] al tempo del duca Arigiso II}} E veramente niuno più del Duca di Benevento poteva far da capo in questi tempi nella decadenza del Regno Longobardico. Trovavasi egli alla tetta di un'ampio, e fiorito dominio, che niente meno abbracciava, che quasi tutte le provincie, che in oggi compongono il Reame di Napoli. La Città di Benevento di sua residenza era allora la più culta e la più magnifica di questa parte d'Italia, detta perciò da Paolo Diacono ''cap. 20 lib. 2, de G. L.'' ricchissima città , e ''ipsa harum provinciarum caput ditissma Beneventus'' , e da altri un fecondo Ticino, o sia Pavia sede dei Re Longobardi. La sua Corte era splendidissima e quasi alla regale, come ce la descrive l'Anonimo Salernitano, cap. 12. e 13. ''Chronic''. ([[Stefano Borgia]]) *{{NDR|Sui beneventani}} Figli speciali della Chiesa. ([[Alessandro IV]]) *L'alba sulle colline verso Benevento. Dolcissimo, vasto sipario e schianto, nomi sconosciuti, visioni – bene evento. ([[Davide Rondoni]]) *La città dei ponti e dei fiumi. ([[Amedeo Maiuri]]) *La città si considerava come repubblica sotto l'alto patrocinio dei Papi, ed essa sopportava codesta forma di supremazia papale, perché vi trovava modo di usare una libertà maggiore di quella che un altro reggimento le avrebbe consentito. ([[Ferdinand Gregorovius]]) *La sola ispezione de' monumenti scevra dal soccorso della storia basta per far conoscere l'alta antichità di Benevento, e le varie nazioni, che l'han dominata. Il salutifero emblema della Cristianità s'innalza sopra scolpiti simboli, e geroglifici della più rimota mitologia; sculture, ed edifizi d'architettura greca, e romana hanno il contrapposto di sculture, e di fabbriche di costruzione gotica, e grottesco-longobarda. Iscrizioni infinite romane sono frammischiate a molte in caratteri longobardi; e tronchi innumerabili sono sparsi per la città di colonne di graniti, e bigi, e rossi tebani, di africano, e di cipollino, che a decorarla ne' remoti secoli si fecero divenire dall'Egitto. ([[Domenico Bartolini (cardinale)|Domenico Bartolini]]) *Ma Benevento ha sempre nuovi orizzonti ad ogni curva di strada campestre; per cui le passeggiate sono amenissime, massimamente nell'ora dei tramonti, spesso incantevoli. La nebbia di qualche mattino fa triste impressione al forestiero sollecito di tornare alla ferrovia; ma, se egli attendesse le ore prossime al meriggio, sarebbe confortato, d'inverno, quando altrove è vano sperarlo, da uno splendore di luce vividissima. ([[Almerico Meomartini]]) *Meritò anche in quelli tempi da Paolo Diacono esser chiamato Benevento Città opulentissima, e Capo di più Provincie: Città reputata allora la più colta, e la più magnifica di quante n'erano in queste nostre Provincie. ([[Pietro Giannone]]) *Non vinsero i Beneventani il lor nemico, ma convien pur confessare, che non mancò ad essi il trionfo d'altra più segnalata vittoria nell'aver costantemente oprato con cuor magnanimo, non fervendo alla propria vita, perché non vivevano per conservarla, ma per finirla con grande onore. ([[Stefano Borgia]]) *Nulla in Italia è più antico di Benevento, che secondo le leggende locali fu fondata o da Diomede o da Ausone, un figlio di Ulisse e Circe. Essa fu senza dubbio un'antica città ausonica, fondata lungo tempo prima della conquista sannita di questa parte d'Italia. Pur tuttavia è come di una città sannitica che per primo sentiamo parlare di essa, ed è allora una fortezza così poderosa che sia nella prima che nella seconda guerra Sannita, Roma non ardisce attaccarla. Nella terza guerra sannitica cadde nelle sue mani... ([[Edward Hutton]]) *Poche province meridionali e sopra tutto poche città hanno monumenti così importanti e così degni di studio come Benevento. Capitale di un forte ducato, sede di principi valorosi, conserva ancora oggi nei suoi monumenti le tracce dell'antica grandezza. ([[Matilde Serao]]) *Quando in Italia erano le lettere quasi spente, e toltone i monci, presso gli altri vi era somma ignoranza, Benevento solamente, in mezzo a tante barbarie, seppe, nel miglior modo che poté, mantenere la letteratura. ([[Pietro Giannone]]) *Quattordicesima provincia è considerato il [[Sannio]], che sta fra la Campania, il mare Adriatico e l'Apulia, e prende inizio dal fiume Pescara. In questa provincia ci sono le città di Chieti, Aufidena, Isernia, e Sannio, consunta per la sua vetustà, dalla quale prende nome tutta la provincia, e la stessa capitale di queste zone, la ricchissima Benevento. I Sanniti ricevettero il loro nome anticamente dalle lance che solitamente portavano, e che i Greci chiamavano ''saunia''. ([[Paolo Diacono]]) *Quel florido paese aveva per capitale Benevento, la più bella e possente città dell'Italia meridionale. ([[Ferdinand Gregorovius]]) *Questa meravigliosa città è attraversata dal fiume Calore e non poteva essere diversamente visto che c'è tanto calore sia atmosferico che umano. ([[Andrea Mugione]]) *Se tutte le strade portano a Roma, certo nell'antico Sannio tutte le strade portavano a Beneventum. ([[Edward Togo Salmon]]) *Soltanto i reperti egizi dell'antica area urbana di Roma possono rivaleggiare con quelli beneventani. In quanto nodo di importanti strade, le vie Appia e Latina, Benevento attrasse a sé molto presto i culti stranieri. In seguito riconoscendo il significato di questa città cosmopolita e del culto della egizia Iside, l'Imperatore Domiziano vi elevò nell'anno 88-89 un santuario dedicato a "Iside signora di Benevento" [...] Una quantità di ricordi storici che richiamano grandi epoche e nomi illustri sono in questa città tuttora vivi e presenti... Nelle mura della città, nelle strette vie e vicoli, nel Castello e nel campanile della Cattedrale si scorgono, murati ma in vista, rilievi sepolcrali e statue. ([[Hans Wolfgang Müller]]) *Una delle più antiche e delle più gloriose città del Mezzogiorno. ([[Matilde Serao]]) *Vero contenuto di dignità e di fiera tradizione rimase nel solo capoluogo quando dové difendere la sua libertà dai sopraggiunti Normanni ([[Alfredo Zazo]]) ===[[Kazimiera Alberti]]=== *Benevento è la città (naturalmente parlo delle "vive") che nell'intera Campania ha conservato maggior numero di ricordi di Roma. Non riuscirai a fare un centinaio di passi senza imbatterti in quell'epoca. E non in modesti ricordi di bassa levatura artistica ma, sovente, in oggetti veramente preziosi, né occorre ricercarli diligentemente. Ti saltano agli occhi già da lontano. *Ma ancor più ti meraviglierai sostando davanti ad una delle pareti del castello. Ti sembrerà vedere un vestito architettonico medioevale costellato di antichi ordini. Come se il suo proprietario avesse voluto vantarsi del suo lignaggio, poiché allo stesso posto, ancora molti secoli prima della fortezza longobarda, si ergeva il castello romano. E naturalmente già da lontano alcune di queste decorazioni spiccano in primo piano. Su alcune di esse vediamo anche dei personaggi. Questa strana costellazione ci prova quale grande necropoli doveva trovarsi qui. Come i vecchi edifici non abbiano ancra esaurito il loro compito ed i loro resti – sotto forma di dozzine di rilievi e colonne e centinaia di blocchi di marmo – siano stati trapiantati in un altro albero religioso e culturale. *Ma ancora una cosa ti meraviglierà. A Benevento troverai l'Egitto. Domiziano ("crudele tiranno" – come vuole la storia) nell'89, cioè qualche anno prima della sua morte, elevò qui un tempio in onore d'Iside, l'Isaeum. Colà doveva trovarsi una vera folla di dei. Davanti al tempio si ergevano ue obelischi, elevati in onore di Domiziano da un Licinio Rufo. Uno dei due, calpestato dai secoli, si trova in frammenti al museo; l'altro ha avuto più fortuna (proprio come gli uomini) e sta ancora oggi in piazza Papiniano e la sua forma sintetica si lega all'epoca odierna più di qualche larga fontana barocca delle catene. Ed hai pensato forse che, in questa fredda mattinata, ti saresti incontrato faccia a faccia con un bel bue api, in granito, personificazione di Osiride? ===[[Togo Bozzi]]=== *Benevento, "la Pavia del Mezzogiorno" irradiò per oltre quattro secoli per tutto l'occidente europeo una luce, che non si spense giammai: la civiltà beneventana tratta dalla mirabile fusione della civiltà sannitica – romana e germanica. *Benevento, deve restare, perpetuandosi il destino antico del pastore Sannio Sabino, per gli studiosi, per i sanniti tutti, l'oasi antica del Mezzogiorno. *Le meraviglie dell'ingegno, dell'artigianato, il lavoro umano dall'Occidente all'Oriente, dall'Asia all'Europa passarono in gran parte per Benevento, sostarono nel punto obbligato, forgiarono artigiani e mercanti, ingentilirono la dottrina, trasformando la città dallo spirito guerriero, in regina operosa nelle arti e nel commercio. E' il Buon Evento che dalla creazione del primo nucleo non abbandonerà più il corso fatale della storia della nostra città. Né imperatori, né Re, né principi, né la Chiesa, né gli uomini, né la natura riuscirono a turbare il destino di Benevento. *Non si può parlare di Benevento nella sua modernità di vita, se non richiamando il passato, che ha influito sulla costituzione dei suoi cittadini nelle manifestazioni del carattere, nella tenacia, nel culto continuo del suo passato, nell'idolatria per i suoi monumenti. Sono le impronte indistruttibili della storia dei popoli, che non hanno avuto albe improvvise e tramonti repentini, ma una continuità conseguenziale di luce civile attraverso i secoli. Soltanto così, si possono spiegare i profondi elementi di divario tra un beneventano ed i cittadini delle altre provincie della Campania. *Nessuna città al mondo, può, come Benevento, dimostrare con segni tangibili il susseguirsi delle varie epoche storiche. Un primato, che neppure Roma può contestare con i suoi tesori artistici. *Se in Benevento le pietre antiche parlano, i documenti cantano. ===[[Giovanni Paolo II]]=== *A voi, figli della terra campana, nella quale si sono incrociate antiche e diverse civiltà: da quella sannita a quella romana, da quella longobarda a quella aragonese, si rivolge il mio pensiero, per esortarvi a conservare nel vostro animo l'eredità di quel nobile patrimonio spirituale e culturale, che tanto ha distinto il genio della vostra gente semplice, laboriosa, austera, umana e pia, ma anche fiera e gelosa delle proprie tradizioni storiche e religiose. La vostra presenza richiama alla mia mente anche i rapporti che, attraverso i secoli, sono fioriti tra la vostra terra e la mia Patria. Come è noto, il canonico camaldolese san Benedetto, nato a Benevento verso il 970-975, fu a capo del primo gruppo di missionari che si reco tra i popoli slavi e, in particolare, in Polonia, a predicare il Vangelo e impiantarvi la Chiesa di Cristo. *Benevento! È città legata per secoli al papato da molteplici vincoli di carattere religioso e civile, che affondano le radici nella storia. Dall'alto ho potuto ammirare la verde conca in cui sorge la vostra bella città, circondata da monti e da boschi. All'interno della Regione campana, nel cuore del Sannio storico, Benevento, lungi dal chiudersi in se stessa, è rimasta sempre aperta e disponibile ai contatti con le altre popolazioni della penisola e anche con le genti al di là del mare: la grande via romana – la "regina viarum" – che passava da qui, apriva le porte verso l'Oriente. Città di duchi e di signori, con i suoi monumenti essa ricorda la grandezza civile e religiosa che l'ha distinta nei secoli. Il suo è un nome augurale, che le fu dato dalla Roma pagana in sostituzione di "Maleventum"; ma il vigore più vero le è venuto dalla nuova Roma, quella cristiana, che le ha trasmesso la "buona novella" del Vangelo. Città di Benevento, io auspico che il tuo passato di rinomanza civile e di impegno religioso divenga ancora, per quanti oggi ti abitano, forza propulsiva per costruire un avvenire di autentico progresso! *Io e i miei connazionali dobbiamo un grande ringraziamento ai nostri fratelli di Benevento, più maturi nella fede, dopo quasi un millennio di fede portata qui direttamente dagli apostoli. *Ti ringrazio, Benevento, per questa giornata che abbiamo passato insieme, la tua giornata, giornata della Madre delle Grazie! Ti ringrazio, Benevento, per la tua accoglienza, per la tua presenza, per la tua preghiera, per i tuoi canti! Ti ringrazio, Benevento, di cuore! E direi ancora: Benevento, ti ringrazio per questo vento che ci ha portato il tramonto della giornata! Ti auguro di rimanere sempre fedele alla tua grande eredità cristiana trasmessa dagli apostoli, dai martiri, come san Bartolomeo, san Gennaro. Ti ringrazio di rimanere sempre nella Grazia del Signore, per l'intercessione della tua e nostra Madre. E alla fine: Benevento, ti auguro anche le buone vacanze! ===[[Francesco Domenico Guerrazzi]]=== *Lo esercito di Carlo, giunto sul vertice dei monti vicini, ammirava la città di Benevento tanto famosa per la bellezza e antichità sue non meno che per l'erronee credenze dei popoli. La sua origine si smarrisce nelle tenebre della mitologia, sebbene non manchino scrittori che affermino averla edificata Diomede, re degli Etoli, dopo la guerra troiana. *Ella {{NDR|Benevento}} portava impressi i segni della ferocia e della ambizione di coloro che l'avevano conculcata prima, poi scelta a dimora; era il suo aspetto medesimo la storia delle sue vicende, ché presso a lei si ammirava un arco trionfale di marmo pario eretto a Traiano per la strada ordinata a sue spese da Brindisi a Roma; – parte delle mura non demolite da Federico mostravano la strana foggia di architetture portata da' settentrionali in Italia le nuove riparazioni e le otto porte costruite per comando di Manfredi, – il risorgimento delle arti. Il castello, fondato dalla Chiesa per istanza del governatore pontificio, innalzandosi con le brune sue torri sulla città, avvertiva, e forse avverte ancora al viatore, qual fosse in quei tempi la solenne maestà dei successori di San Pietro. *Il conte di Provenza, più la guardava {{NDR|Benevento}}, più gli pareva degna di essere conquistata; la circondò molte volte degli occhi per iscoprirne il debole nel quale far breccia e tentare l'assalto; la conobbe munita con tanta maestria di guerra che impossibile cosa fosse espugnarla per forza; – gemé, si volse a considerare la sottoposta valle; – spaziosa compariva e degna di combattervi campale battaglia; i fiumi Calore e Savato, confuse le acque alla estremità di Benevento, l'attraversavano, e un ponte magnifico dava il passo dall'una all'altra sponda: domandava come avesse nome la pianura, – gli rispondevano: – Santa Maria della Grandella. – ===[[Guido Piovene]]=== *Benevento non è Napoli, e ci tiene a farlo sapere. Già la loro indole, mi fanno notare i beneventani, differisce molto da quella del resto della Campania: più dura, più chiusa, più alpina. [[Salerno]] ha qualcosa di milanese per quanto è possibile nel Mezzogiorno; ho ritrovato ad [[Avellino]] esemplari perfetti di un certo tipo d'intellettuale del Sud, intelligente, pessimista, che contempla se stesso e i suoi malanni come un capitolo di storia. I beneventani invece trasportano se mai nel Sud qualche caratteristica dei trentini. Lo stesso clima è freddo, poco campano; gli splendidi panorami della provincia sono alpestri. *Dopo la caduta di Roma, Benevento ebbe un'altra epoca di splendore sotto il dominio longobardo, e fu il più importante feudo longobardo del Sud. Sotto Roma, e nel Medio Evo, fu grande centro di traffico commerciale fra Tirreno e Adriatico. I beneventani tengono a quello sfondo lontano di internazionalismo. Gli stessi nomi, mi dicono gli studiosi, nei documenti degli archivi, dimostrano che le famiglie provenivano da ogni parte; la popolazione aveva una composizione internazionale, e Benevento qualche cosa della metropoli. *Oggi Benevento è in gran parte una città nuova di zecca con oasi di splendidi monumenti.<br>Pure negli avanzi di quella che fu l'aristocrazia intellettuale del Sud, viva sebbene numericamente ristretta, ho qui notato una passione per l'arte, una difesa del patrimonio artistico ed archeologico, che nel Nord dell'Italia sono meno comuni. È quella passione umanistica che nel Mezzogiorno d'Italia minaccia ormai di naufragare, ma che qui è tenuta desta, come dicevo, anche dall'orgoglio civico. ===[[Paolo Rumiz]]=== *Ai tempi dell'impero, Benevento era il cuore dell'Italia antica, oggi c'è da chiedersi come abbia fatto a ritrovarsi lontana da tutto. Eppure basterebbe quest'arco per capirne l'importanza. Fotogrammi che ti arano l'anima. Il toro che piega il collo e un uomo a torso nudo che affonda il coltello, mentre altri tengono fermo l'animale. La plebe con i figli in braccio che fa la fila per ricevere i contributi alimentari. L'interminabile trionfo di Traiano dopo la vittoria sui Daci. Ne puoi sentire i tamburi. *Benevento, che bel nome. Si attaglia perfettamente a queste colline dolci, al sole fresco e alle nubi in corsa di questa giornata spettacolare. *L'avvicinamento alla città è spettacolare, l'Appia molla il traffico e scende a sinistra per una strada chiusa oltre la linea ferroviaria. Vento che disegna onde lunghe sui campi di grano, un cavallo nero al galoppo, galli che chiamano e, lontano, l'ombra del Taburno che pare una dormiente. Villette con rose rampicanti, i resti di un mausoleo coronato da fiori secchi e un Cristo in abbandono. Ed è il magnifico ponte Leproso sul fiume Sabato, arcate borboniche sopra possenti conci romani. Siamo a Benevento, il grande bivio. ===[[Piero Soria]]=== *C'è anche da cantare la Benevento in cucina: sapori forti e generosi, grandi sughi, piatti tipici fatti di verdure e cereali, robuste carni paesane, pesce solo a condizione che sia fresco. Vini poderosi. *Il Sud col cuore longobardo. *La più nordica delle città campane. *Una città bellissima che non pare nemmeno appartenere a quel Sud miseria e nobiltà, vociante, disordinato, immondizia ovunque, anarcoide, assenteista, raccomandato. No, qui la natura aspra e selvaggia delle gole e delle forre che la circondano, l'indole montanara dei suoi abitanti, il loro rude orgoglio dipinto su lineamenti quasi intagliati, rendono tutto diverso: bastano pochi chilometri, ma Caserta e Napoli già paiono appartenere a un'altra galassia. Tutt'intorno vigneti a perdita d'occhio, uliveti fitti come la pioggia, fabbriche, capannoni, industria e agricoltura che s'insinuano ovunque, insieme, all'ombra di infinite rocche medioevali appollaiate sull'alto di ripidi picchi osci e sanniti. ==Voci correlate== *[[Arco di Traiano (Benevento)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=Benevento}} [[Categoria:Comuni della Campania]] 1pw2mrx9ycfxc3flr56zlfvue8590kh Pierre de Lancre 0 71263 1218781 953464 2022-07-24T17:12:55Z AnjaQantina 1348 +immagine, +note wikitext text/x-wiki [[File:Bordeaux, musée d'Aquitaine, armoiries de la famille de Lancre, XVIIe.JPG|thumb|Stemma della Famiglia de Lancre]] '''Pierre de Rosteguy''' signore di Lancre (1553 – 1631), magistrato e inquisitore francese. *Gli [[ebrei]] meritano di essere esecrati e puniti, come dei veri e propri trasgressori di ogni maestà divina e umana, con i peggiori supplizi: il braciere, il piombo fuso, l'olio bollente, la pece, la cera e lo zolfo messi insieme.<ref>Da ''L'incredulité et mescréance du sortilége pleinemente coinvancues''; citato in Walter Peruzzi, ''Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili'', Odradek, Roma, 2008, p. 285.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:de Rosteguy, Pierre}} [[Categoria:Magistrati francesi]] nie8yzewwdy95ma8ubf5m96emz5yk4o Giuseppe Ricciardi 0 73780 1218731 1101378 2022-07-24T16:00:57Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Lapide, Giuseppe Ricciardi, Foggia.jpg|thumb|Lapide in memoria di Giuseppe Ricciardi]] Conte '''Giuseppe Napoleone Ricciardi''' (1808 – 1882), letterato, patriota, politico ed editore italiano. ==Citazioni di Giuseppe Ricciardi== *Signori, rispettiamo le antiche istituzioni dei nostri municipi; rispettiamo le glorie municipali, le quali sono gran parte delle glorie italiane. Non v'è una città in Italia, la quale non abbia una qualche antica, una qualche bella istituzione. Ora queste istituzioni son sacre. Quello che fa in maggior pregio d'Italia è questo: non esserci una città, per picciola che sia, non una bicocca, la quale non abbia qualche gloria speciale. Ebbene queste glorie speciali debbono essere rispettate. Qui debbo riparare un oblio. Non posso passare sotto silenzio un fatto assai grave. Avevamo in Napoli una scuola militare delle più famose d'Europa, fondata fino a un certo punto in sulle basi della scuola politecnica di Parigi, l'[[Scuola militare "Nunziatella"|accademia militare detta della Nunziatella]]. [...] Parlavo del fatto dell'accademia militare di Napoli, mutata in semplice collegio, a dimostrare viemeglio la necessità di ben deffinire le attribuzioni del governo di Napoli, affinché non siano abolite le istituzioni più gloriose di quel paese. Certo si è che l'effetto del mutamento della Nunziatella in collegio militare è stato pessimo.<ref>Dagli ''Atti del Parlamento Italiano'', 1861, [http://books.google.it/books?id=7BZAAAAAcAAJ&pg=PA1432 p. 1432].</ref> ==Citazioni su Giuseppe Ricciardi== ===[[Aristide Calani]]=== * Il porgere del Ricciardi non è privo di eloquenza: ma la sua voce fievole e nasale mal gli consente di far valere i suoi discorsi. A quando a quando il suo cuore, a dispetto della sua testa, lo riconduce sul retto, sul generoso sentiero, e allora lo salutano gli applausi di tutta la Camera. *Il Ricciardi è uno spirito di sua natura irrequieto, e quindi fino a un certo segno incontentabile. Il far opposizione è, secondo noi, per esso un bisogno, una necessità di temperamento; non è quindi da {{sic|farsegli}} soverchio carico se il vediamo sorgere così spesso ad interpellare il Ministero e se talvolta, eccitato, o mal disposto fors'anche fisicamente, trascende a proferire delle espressioni poco misurate. *Il Ricciardi piccolo di statura, magro fino alla macilenza, con gran barba negra e negri capelli, di cui sembra però aver molta cura, ha le tinte brune e giallastre dei biliosi. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Giuseppe Ricciardi (1808)}} {{DEFAULTSORT:Ricciardi, Giuseppe}} [[Categoria:Patrioti italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Editori italiani]] [[Categoria:Letterati italiani]] hqus7vst7nlsbknq9r1lmejhgpj4asz Irnerio 0 77778 1218763 507334 2022-07-24T16:43:39Z AnjaQantina 1348 +immagine, +note wikitext text/x-wiki [[File:Luigi Serra - Irnerio (Palazzo D'Accursio, Bologna).jpg|thumb|Luigi Serra, ''Irnerio'']] '''Irnerio''' (in latino '''Irnerius''' o '''Wernerius''', soprannominato anche '''Theutonicus'''; 1050 circa – dopo il 1125), giurista e glossatore medievale italiano. Gli viene spesso attribuito il soprannome di '''lucerna juris'''. *Tizio, Cajo e Sempronio.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/787#c2128|755]].</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{ip}} {{stub}} [[Categoria:Giuristi italiani]] g857kw9nzdna973kno3o4ope7sw0vr1 Uccisione 0 80367 1218700 1164372 2022-07-24T12:14:51Z Udiki 86035 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Albrecht Dürer, Cain Killing Abel, 1511, NGA 6789 (cropped).jpg|thumb|''Caino uccide Abele'' ([[Albrecht Dürer|A. Dürer]])]] Citazioni sull''''uccisione'''. ==Citazioni== *C'è una emozione più forte di uccidere: lasciare in vita! ([[James Oliver Curwood]]) *Caratteristica essenziale di ogni uomo saggio è non uccidere nessun essere vivente. (''[[Saman Suttam]]'') *Chi uccide, uccide sé stesso. E il peggiore è chi permette che si uccide. ([[Roberto Benigni]]) *Ci sembra anche naturale uccidere per divertimento e dire che è sport, come fanno i cacciatori, o affermare che è necessità, come fanno gli statisti, o asserire che è giustizia, come fanno i benpensanti. ([[Ferruccio Alessandri]]) *Ciò che può permettere di uccidere è temuto, ciò che non serve direttamente ad uccidere è solo utile. ([[Elias Canetti]]) *Dovrai perciò insegnare agli uomini mondani che si esercitano nel ''[[samādhi]]'' a non uccidere. Questo è chiamato il profondo insegnamento del Buddha sul secondo atto determinante. Perciò, Ānanda, se non si smette di uccidere, l'esercizio del ''dhyāna-samādhi'' è come gridare tappandosi le orecchie nella speranza che la gente non oda le grida, oppure come cercare di nascondere qualcosa che è già sotto gli occhi di tutti. ([[Gautama Buddha]], ''[[Śūraṃgama sūtra]]'') *È difficile uccidere una creatura una volta che ti ha fatto vedere la sua [[coscienza]]. ([[Carl Sagan]]) *La [[Regole dai videogiochi|regola]] base quando si decide di uccidere qualcuno è di non metterla troppo sul personale. (''[[Max Payne]]'') *La specie umana è l'unica che trae profitto dall'uccisione dei suoi simili. ([[Henri Laborit]]) *Morire è brutto, ma uccidere è peggio. Io provo la stessa pena per chi uccide e per chi muore. Voi vi preoccupate solo dei morti e non pensate mai a quelli che li hanno uccisi, che sono smarriti, nel buio, perché non sanno più amare. (''[[Cercasi Gesù]]'') *Nessun essere umano, superata la spensierata età della fanciullezza, vorrà uccidere per semplice piacere una qualsiasi creatura che vive nella sua stessa maniera. ([[Henry David Thoreau]]) *Non uccidere. (''[[Libro dell'Esodo]]'') *Penso che finché l'uomo torturerà e ucciderà gli animali, torturerà e ucciderà anche gli esseri umani – e vi saranno le guerre – perché uccidere viene praticato e appreso poco a poco. ([[Edgar Kupfer-Koberwitz]]) *Quando uccidere diventa facile come respirare, è il momento di fare qualcosa per l'alito. (''[[Rat-Man]]'') *Quei freni che evitano un danneggiamento o addirittura l'uccisione dei compagni di specie devono essere il più possibile forti e sicuri presso quelle specie animali che, essendo predatori abituali, sono provviste di armi adatte all'uccisione rapida e sicura di grosse prede, e pur tuttavia vivono in formazioni sociali. ([[Konrad Lorenz]]) *Raramente ci soffermiamo a riflettere che l'animale che uccide con meno ragioni per farlo è l'animale umano. Consideriamo feroci i leoni e i lupi perché uccidono; ma essi devono uccidere, o morire di fame. Noi uccidiamo gli altri animali per divertimento, per soddisfare la nostra curiosità, per adornare il nostro corpo, per compiacere il nostro palato. ([[Peter Singer]]) *Se l'uccisore crede di uccidere, se l'ucciso crede di essere ucciso, né l'uno né l'altro hanno la conoscenza vera: in realtà non vi è né uccisore né ucciso. (''[[Kaṭha Upaniṣad]]'') *Se tutti coloro che abbiamo ucciso col pensiero scomparissero davvero, la terra non avrebbe più abitanti. ([[Emil Cioran]]) *Se uccidere è un dovere, perché non farlo senza [[odio]]? ([[Avner]]) *Se un uomo comincia a uccidere, prima o poi la sua anima muore. ([[Amalgam Comics]]) *Si dice che è difficile togliere la vita a qualcuno, io avrei detto che era più difficile non farlo. Per un essere umano uccidere è la cosa più naturale del mondo, siamo creati per farlo. (''[[Nymphomaniac]]'') *Uccidere è male (e inebriante) perché ci sentiamo sottratti alla morte che noi infliggiamo. ([[Simone Weil]]) *Uccidere è un po' come fare l'amore, una specie di volontà di possesso. ([[Patricia Highsmith]]) *Uccidere non è come fumare. Si può smettere. (''[[Basic Instinct]]'') *Uccidere porta sfortuna. Ogni tribù che vive di caccia ha i suoi rituali di purificazione. Chi è troppo civilizzato finisce per scordare queste cose. (''[[Wolverine (fumetto)|Wolverine]]'') *Uccidere senza motivo è oggi la terribile vendetta contro la vita che possono mettere in atto tutti coloro che si sentono in credito verso la vita. E purtroppo chiunque oggi può sentirsi in credito verso la vita. ([[David Grieco]]) *Uccidere un essere vivente è come uccidere se stessi. (''[[Saman Suttam]]'') ===''[[Gomorra - La serie]]''=== *Accidere è 'na strunzata! ([[Gomorra - La serie (prima stagione)|prima stagione]]) *– Comm'è accidere a coccheduno?<br>– Comm'a nascere: nisciuno l'ha maje chiesto. ([[Gomorra - La serie (terza stagione)|terza stagione]]) *Je 'o saccio che state penzanno! Voi dividete il mondo in quelli che non uccidono e in quelli che uccidono, e vi pensate che siccome io sono una femmina appartengo alla prima categoria, ve sbagliate! ([[Gomorra - La serie (prima stagione)|prima stagione]]) ==Voci correlate== *[[Assassino]] *[[Omicidio]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sull'|w_preposizione=riguardante l'}} [[Categoria:Cause di morte]] [[Categoria:Violenza]] 53ehdccwd0z34drffzw3mke3tbmirkf Utente:Dread83/Ricerca fonti 2 85057 1218866 1218521 2022-07-25T11:34:59Z Dread83 47 /* H */ wikitext text/x-wiki Questa pagina nasce con l'intento di organizzare la ricerca delle fonti e il controllo delle citazioni. __NOINDEX__ ==Ricerca fonti== {{indicedx}} *[[:Categoria:Senza fonte in discussione|Senza fonte in discussione]] *'''Voci [[:Categoria:Da controllare|da controllare]]'''. **[[Utente:Dread83/Da controllare|Ultimi inserimenti]]. ===Archivi storici di giornali=== *[http://ricerca.repubblica.it/ la Repubblica] - Dal 1984 **[http://periodici.repubblica.it/venerdi/ Il venerdì di Repubblica] - Dal 2005 *<del>[http://archiviostorico.corriere.it/ Corriere della Sera] - Dal 1992</del> a pagamento *[http://www.lastampa.it/archivio-storico/ La Stampa] - Dal 1867 al 2005 **[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_query.jsp La Stampa] - Dal 1992 *[https://archivio.unita.news/ L'Unità] - 1946-2014 *[http://archiviostorico.gazzetta.it/sitesearch/ArchivioStoricoPay.html Gazzetta dello Sport] - Dal 1997 *[http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/ Adnkronos] - Dal 1996 *[http://dolciricordi.altervista.org/viaggiandofralestelle/giornali.html Tutti i giornali] ==Controllo== (''Sono esclusi i film e i cronisti'') ====A==== *[[Abraham Lincoln]] **Possibili fonti su [[:en:Abraham Lincoln|en.wiki]]. *<del>[[Abel Bonnard]]</del> {{fatto}} *[[Achille Varzi]] **Citazione riportata in siti su Nuvolari. *[[Adolf Brand]] **Citazione (frammentaria) copiata da Wikipedia; fonte sconosciuta. *[[Adolf Hitler]] **Voce mal messa; **Le citazioni dal ''Mein Kampf'' sono prive di indicazioni bibliografiche. *[[Agatha Christie]] *[[Al Pacino]] **Probabilmente da un film; alcuni indicano ''[[L'avvocato del diavolo]]'' e ''[[Il padrino]]'', ma non trovo riscontro. *<del>[[Alain Robbe-Grillet]]</del> {{fatto}} *<del>[[Alan Bennett]]</del> {{fatto}} *[[Albert Camus]] **Non saremo: Intuitions, Youthful Writings *[[Alberto Ronchey]] **Niente sui 3 archivi; prima del 1997. *[[Aldous Huxley]] **Aveva...: Il tempo si deve fermare **Forse la terra...: da Punto contro punto. *[[Alexander Pope]] **Ad ogni parola: ''Il ricciolo rapito''. *[[Alexandre Dumas (figlio)]] **Affari?: La Question d'argent *[[Alfred de Musset]] **Chiunque...: da ''Poesie nuove''. *[[Amos Bronson Alcott]] **Un buon libro: ''Table talk''. *[[Anatole France]] **È nella natura umana: da ''Il libro del mio amico''. **Il buon critico: ''La Vie littéraire''. **Il castigo del delitto: ''Sulla pietra bianca''. **L'elemosina avvilisce: da ''Il signor Bergeret a Parigi''. *[[André Gide]] **C'è un limite (il est un degré dans la confidence que l'on ne peut dépasser sans artifice, sans se forcer): ''Correspondance: 1913-1934'' *[[Anita Loos]] **''Gli uomini preferiscono le bionde''. *[[André Malraux]] **È difficile: ''Il tempo del disprezzo'', prefazione *[[Anne Dickson]] **Potrebbe trattarsi di uno scambio di persona. **Ha scritto: ''Pensieri sotto il cuscino'', ''Pensieri sotto il cuscino per illuminare tutto l'animo'' (2 libri di aforismi?), ''Conversazioni difficili''. *[[Antoine de Saint-Exupéry]] **Chiunque ami (Quiconque aime d'abord l'approche de l'amour ne connaîtra point la rencontre): ''Cittadella''. **La tecnologia (la macchina): ''Terra degli uomini'' **L'aeroplano: ''Terra degli uomini'' *[[Anton Čechov]] **Forse: Taccuini (Quaderni). **La buona educazione: Taccuini (Quaderni). **La capacità: Taccuini (Quaderni). **La morte: Biancafronte ? *[[Antonin Artaud]] **''Scritti di Rodez''. *[[Antonio Tabucchi]] **''Il racconto...'': da ''Racconti'' ? ***Niente in ''Notturno indiano'', ''Sogni di sogni''. *[[Antonin Artaud]] **Messaggi rivoluzionari *[[Aristotele]] **Amare è gioire: ''Etica eudemia'' (?) **Ci si dovrebbe comportare: ''Etica nicomachea'' (?) **Dopo che le abilità pratiche: ''Metafisica'' (?) *[[Arthur Miller]] **La parola: ''Dopo la caduta''. *[[Arthur Schopenhauer]] **Change alone is eternal, perpetual, immortal: attribuita. **La felicità è come l'elemosina: ''Sulla felicità e sul dolore''. **Il principio dell'onore: ''In-quarto''. ====B==== *[[Beato Angelico]] **Vennero scritti due epitaffi, verosimilmente da Lorenzo Valla. Il primo, perduto, si doveva trovare su una lapide alla parete e recitava: «La gloria, lo specchio, l'ornamento dei pittori, Giovanni il Fiorentino è conservato in questo luogo. Religioso, egli fu un fratello del santo ordine di San Domenico, e fu lui stesso un vero servo di Dio. I suoi discepoli piangono la morte di un così grande maestro, perché chi troverà un altro pennello come il suo? La sua patria e il suo ordine piangono la morte di un insigne pittore, che non aveva uguali nella sua arte» . *[[Benito Mussolini]] **Molte citazioni sono in ''Scritti e discorsi''. *** (Balbo) 1945. *[[Bernardo Bertolucci]] **Forse dal film ''[[Il tè nel deserto]]'' *[[Bertolt Brecht]] **Tutte le arti: <del>Scritti sulla letteratura e sull'arte</del> Scritti teatrali (?) *[[Bertrand Russell]] **La filosofia è un tentativo...: Saggi impopolari **Può sembrare strano che...: Religione e scienza *[[Blaise Pascal]] **L'eccitamento che un: '''Niente nelle opere complete'''; "The excitement that a gambler feels when making a bet is equal to the amount he might win times the probability of winning it" - Mathematical Maxims and Minims, Nicholas J. Rose, 1988. "Pascal argues that the value of a game is the prize to be won times the probability of winning it.", ''The Statistical Pioneers'', 1984. **L'uomo è l'errore di Dio: '''Niente nelle opere complete'''; {{cfr}} [[Friedrich Nietzsche]], ''Il crepuscolo degli idoli'', "E che? L'uomo è soltanto un errore di Dio? Oppure Dio è soltanto un errore dell'uomo?". [[Isaac Bashevis Singer]], ''Siddah e Kuziba''. **Non pensare quello che penso io: '''Niente nelle opere complete''' **Ritengo che contro chiunque: '''Niente nelle opere complete'''. [[Émile Boutroux]], ''[[s:fr:Pascal_(Boutroux)/5|Pascal]]'': ''L’homme est un problème dont la solution ne se trouve qu’en Dieu''. *[[Borís Leonídovič Pasternàk]] **L'arte: ''Della modestia e del coraggio''. **Sei l'ostaggio dell'eternità: dalla poesia ''Notte''. ====C==== *[[Camilla Cederna]] **L'espresso, 1990. *[[Carl Gustav Jung]] **Il fanatismo altro non è se non un dubbio ipercompensato: ''Tipi psicologici''. *[[Carlo Bo]] **Possibile citazione completa: «L'uomo che legge, l'uomo che non vive senza libri è certo di poter opporre alla realtà che lo circonda una seconda e più vera realtà: alle cose contrappone le idee, agli oggetti i pensieri. Che cos'è in fondo un libro se non un frammento della seconda realtà sognata, ipotizzata, meditata? Il bisogno di leggere è prima di tutto il bisogno di restare con se stessi» *[[Charles Baudelaire]] **''Those men get along best with women who can get along best without them''. *[[Charles Bukowski]] **L'individuo equilibrato è un pazzo (''The well balanced individual is insane''): ''Taccuino di un vecchio sporcaccione'' (un'edizione integrale) **''La donna non è niente più che alcune parole'': ''Notations from a Muddled Indolence'', da ''At Terror Street and Agony Way'' ***Anche in ''The Roominghouse Madrigals''. ***Non è in ''Poesie (1955-1973)''. ***E' sicuramente in uno di questi 3 libri: ''Notte imbecille'', ''Non c'è niente da ridere'', ''Nato per rubare rose''. **Scrivere poesie non è difficile: "the living that is sometimes difficult", ''Urla dal balcone''. **Parlare di morte è come parlare di denaro: da ''Notte imbecille''. **Ti aspetti di trovare poesia: da ''Notte imbecille''. *[[Charles Caleb Colton]] **Molte citazioni potrebbero provenire da ''Lacon''. *[[Charles Dickens]] **Trovare traduzioni: ***Bere gin: da ''Sketches by Boz'' (''Trilogia di Londra''). ***Con l'affetto: da ''Martin Chuzzlewit''. ***La carità: da ''Martin Chuzzlewit''. ***Lega un albero: ''Dombey e Figlio''. **''All the year round'', Vol.15, 1876, p.281. *[[Clive Staples Lewis]] **L'umanità non passa: da ''L'allegoria dell'amore''. **Superato il primo choc da ''Il problema della sofferenza''. ====D==== *[[David Herbert Lawrence]] **Conosciamo questi nuovi: Art-Nonsense and Other Essays di Eric Gill (recensione) **La pornografia: da ''Oscenità e pornografia''. *[[Dean Acheson]] **''I try to be as philosophical as the old lady from Vermont who said that the best thing about the future is that it only comes one day at a time''. *[[Denis Diderot]] **Con la virtù: lettera del 18 luglio 1762 a Sophie Volland (''Siamo tutti libertini. Lettere a Sophie Volland. 1759-1762''). **Ho visto spesso un attore: ''Paradosso sull'attore'' **L'amore toglie: ''Paradosso sull'attore'' *[[Diego Abatantuono]] ** Epoca(?) ** Indipendente di venerdì 18 dicembre 1993. *[[Dino Risi]] **Intervista al settimanale ''Oggi'' del 31 maggio 1993. ====E==== *[[Edgar Allan Poe]] **Dichiarare la propria viltà: Marginalia ? *[[Edith Wharton]] **''I ragazzi'' *[[Elio Toaff]] **''Mehr als alle anderen haben wir Gelegenheit gehabt, dieGüte und Edelmütigkeit des Papstes während der Jahre der Verfolgung und des Schreckens kennenzulernen.'' (''Frankfurter Allgemeine Zeitung'', 4 marzo 1963) *[[Émile Zola]] **La civiltà non raggiungerà: [https://quoteinvestigator.com/2018/06/29/last-stone/] *[[Ennio Flaiano]] **''Coraggio, il meglio è passato'': citato ne ''[[La terrazza]]'', di Scola (1980). *[[Enzo Biagi]] **Sette, 2004 (Diciamoci tutto) *[[Eric Ambler]] **''La maschera di Dimitrios'' (edizione integrale). *[[Erich Fromm]] *[[Erich Maria Remarque]] **Potresti diventare: Arco di trionfo *[[Ernest Hemingway]] **Mai pensare: Introduzione a ''Treasury for the free world''. **Essere un padre di successo: ''Papa Hemingway''. **Non confondere: ''Papa Hemingway''. *[[Eugène Ionesco]] **È la nostra propria mediocrità: da ''Il solitario''. *[[Eugenio Montale]] # Versi di Luca Ghiselli? *[[Ezra Pound]] **La vostra mente: ''Portrait d'une femme'' ====F==== *[[Fernando Pessoa]] **1. ''Cessa o teu canto''. *[[Francis Scott Fitzgerald]] **A diciotto anni: da ''Maschiette e filosofi''. **Mostratemi un eroe: ''Notebook E'' (1945). *[[François de La Rochefoucauld]] **Le promesse di certi uomini sono come sabbie mobili che viste da lontano sembrano solide e sicure ma si rilevano inconsistenti e insidiose. ***Nulla su Google Libri, in italiano, inglese o francese. ***Niente negli archivi dei giornali. ***Contiene un possibile errore: ''rilevano'' invece di ''rivelano''. ***Non è nelle ''Massime''. ***Non è nelle ''Massime'' di [[Marguerite de la Sablière]]. ***Inserita nel 2006, non si trova prima del 30 giugno 2002. *[[François-René de Chateaubriand]] **Bonaparte: Mélanges politiques **Il cuore sente: Saggio sulle rivoluzioni **Il tempo: Essai sur la littérature anglaise **L'orgoglio: Saggio sulle rivoluzioni *[[Françoise Sagan]] **Castello in Svezia *[[Franz Kafka]] **Ogni rivoluzione evapora: ''Colloqui con Kafka''. **La giovinezza: ''Colloqui con Kafka''. *[[Friedrich Nietzsche]] **Che differenza resta... : ''Nachgelassene Fragmente'', 14, 159. ***Non è in ''La volontà di potenza'' (Bompiani). ***Rimangono da controllare ''La volontà di potenza'' (N&C) e ''Frammenti postumi''. **E io sopporto soltanto: ''Frammenti postumi'', 8, 2. *[[Friedrich Schiller]] **È pericoloso svegliare: ''La canzone della campana''. **La pace raramente: ''Guglielmo Tell''. **La vita è solo errore: Cassandra. *[[Friedrich Schlegel]] **''So ist es denn endlich dahin gekommen, daß nachdem erst die Revolution von unten, dann die Revolution von oben, ihre volle Zeitperiode hindurch ausgewütet hatten, nun noch ein neues politisches Unheilsphänomen, als erstes eigentümliches Zeichen der neuesten, eben jetzt beginnenden Epoche hervorbricht. Ich möchte es die Revolution aus der Mitte heraus nennen.'' Signatur des Zeitalters, in: Concordia. Eine Zeitschrift ====G==== *[[Gabriel Garcia Marquez]] **Mi sembra che dall'impero romano: intervista, Messaggero del 7 settembre 1992. *[[Galeazzo Ciano]] **Potrebbe essere di [[Giuseppe Bottai]], dal ''Diario''. *[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]] **L'istruzione è: Lineamenti di filosofia del diritto, Aggiunte redatte da Eduard Gans, § 151. *[[George Eliot]] **''Avete delle parole così forti'': Felix Holt. **I pensieri (''Our thoughts are often worse than we are''): Scenes of Clerical Life. **''L'inizio del pentimento'': Felix Holt. **''La crudeltà'': Scenes of Clerical Life (Janet's Repentance). **''La vita può essere misurata'': Felix Holt. **''La razza è più forte del pascolo.'': Silas Marner. **''Niente è così bello'': Silas Marner. **''Non c'è alcuna vita privata'': Felix Holt. **''I have the conviction that excessive literary production is a social offense'': lettera (1871), in J.W. Cross, ed., George Eliot's Life as Related in Her Letters and Journals (1885) **''Un pugno'' (Blows are sarcasms turned stupid): Felix Holt. ** I remember how, at Cambridge, I walked with her once in the Fellows’ Garden of Trinity, on an evening of rainy May; and she, stirred somewhat beyond her wont, and taking as her text the three words which have been used so often as the inspiring trumpet-calls of men—the words God, Immortality, Duty—pronounced, with terrible earnestness, how inconceivable was the first, how unbelievable the second, and yet how peremptory and absolute the third. [https://www.bartleby.com/309/1001.html] *<del>[[Georges Bernanos]]</del> {{fatto}} *[[George Bernard Shaw]] **Che tu creda o no: ''Androclo e il leone''. **L'uomo può arrivare: ''Candida'' **Mi piace la convalescenza: ''Torniamo a Matusalemme'' *[[George Orwell]] **Chi è vincente ora: saggio ''Second Thoughts on James Burnham'' **Il fine di uno scherzo non è: Saggio ''Funny, but not vulgar'' **Il modo più veloce di finire una guerra è perderla: saggio ''Second Thoughts on James Burnham'' *[[George Santayana]] **Il caos è un nome: ''Dominations and Powers''. **Lo scetticismo è la castità dell'intelletto: ''Scetticismo e fede animale''. *[[Giacomo Casanova]] **Fonti in [[:de:Giacomo Casanova|de.wikiquote]]. Il guaio di Casanova è che ha scritto in francese, serve una traduzione. *[[Gianfranco Funari]] **La donna più importante: Novella 2000 del 29 maggio 1993. *[[Giorgio Manganelli]] **Serve a qualcosa il paradiso? O la sua perfezione include l'inutilità? ***Prima di gennaio 2000. ***Niente negli archivi di Repubblica, Corriere della Sera e La stampa. ***Checklist: ****<del>''[[Hilarotragoedia]]'', Feltrinelli, Milano, I ed. 1964; Adelphi, Milano, 1987</del> **** <del>''La Letteratura come menzogna'', Feltrinelli, Milano, 1967; Adelphi, Milano, 1985</del> **** <del>''Nuovo commento'', Einaudi, Torino, 1969; Adelphi, Milano, 1993</del> **** <del>''Agli dèi ulteriori'', Einaudi, Torino, 1972; Adelphi, Milano, 1989</del> **** <del>''Lunario dell'orfano sannita'', Einaudi, Torino, 1973; Adelphi, Milano, 1991</del> **** <del>''Cina e altri orienti'', Bompiani, Milano, 1974; Adelphi, Milano, 2013</del> **** ''In un luogo imprecisato'', Rai, Roma, 1974 **** ''A e B'', Rizzoli, Milano, 1975 **** ''Sconclusione'', Rizzoli, Milano, 1976 **** <del>''Pinocchio: un libro parallelo'', Einaudi, Torino, 1977; Adelphi, Milano, 2002</del> **** ''Cassio governa a Cipro'', Rizzoli, Milano, 1977 **** <del>''Centuria: cento piccoli romanzi fiume'', Rizzoli, Milano, 1979; a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1995</del> **** ''Amore'', Rizzoli, Milano, 1981 **** ''Angosce di stile'', Rizzoli, Milano, 1981 **** <del>''Discorso dell'ombra e dello stemma o del lettore e dello scrittore considerati come dementi'', Rizzoli, Milano, 1982; a cura di [[Salvatore Silvano Nigro]], Adelphi, Milano, 2017</del> **** ''Dall'inferno'', Rizzoli, Milano, 1985; Adelphi, Milano, 1998 **** ''Tutti gli errori'', Rizzoli, Milano, 1986 **** ''Laboriose inezie'', Garzanti, Milano 1986 **** ''Rumori o voci'', Rizzoli, Milano, 1987 **** <del>''Salons'', Franco Maria Ricci, Milano, 1987, Adelphi, Milano, 2000</del> **** <del>''Improvvisi per macchina da scrivere'', Leonardo, Milano, 1989; Adelphi, Milano, 2003</del> **** ''Antologia privata'', Rizzoli, Milano, 1989; Quodlibet, Macerata, 2015 **** G. Manganelli-[[Cesare Garboli]], ''Cento libri per due secoli di letteratura'', Archinto, Milano, 1989 **** <del>''Encomio del tiranno: scritto all'unico scopo di fare dei soldi'', Adelphi, Milano, 1990</del> **** ''Due lettere di Giorgio Manganelli'', Adelphi, Milano, 1990 **** <del>''La palude definitiva'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1991</del> **** <del>''Il presepio'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del> **** <del>''Esperimento con l'India'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del> **** <del>''Il rumore sottile della prosa'', a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1994</del> **** <del>''La notte'', a cura di Salvatore Silvano Nigro, Adelphi, Milano, 1996.</del> **** <del>''Le interviste impossibili'', Adelphi, Milano, 1997</del> **** ''Il delitto rende ma è difficile'', con un'intervista alla figlia Lietta a cura di [[Ugo Cornia]], Comix, Modena, 1997 **** ''Solo il mio corpo è reale : note su Stephen Spender'', a cura di Luca Scarlini, Via del vento, Pistoia, 1997 **** ''De America: saggi e divagazioni sulla cultura statunitense'', a cura di Luca Scarlini, Marcos y Marcos, Milano, 1998 **** ''Contributo critico allo studio delle dottrine politiche del '600 italiano'', a cura di Paolo Napoli, con un saggio introduttivo di [[Giorgio Agamben]], Quodlibet, Macerata, 1999 **** ''Le foglie messaggere. Scritti in onore di Giorgio Manganelli'', a cura di Viola Papetti, Editori riuniti, Roma, 2000 [contiene inediti] **** ''Cerimonie e artifici : scritti di teatro e di spettacolo'', a cura di Luca Scarlini, Oedipus, Salerno, 2000 *****Niente in ''La favola pitagorica'', ''Ti uccidero, mia capitale'', ''Concupiscenza libraria'', ''Un'allucinazione fiamminga'', ''L'isola pianeta e altri settentrioni'', ''Vita di Samuel Johnson'', ''La penombra mentale''. ***Niente in Alda Merini, ''La scopata di Manganelli'' *[[Giovanni Falcone]] **1. Non è in ''Cose di Cosa Nostra''. *[[Giovanni XXIII]] **''I fioretti di papa Giovanni'', Henri Fesquet. *[[Gilbert Keith Chesterton]] **Il vero modo: ''I vantaggi di avere una sola gamba'' in ''Tremendous Trifles'' (''Tremende bazzecole'') *[[Gore Vidal]] **Il sesso: ''Sex, Death and Money''. *[[Guillaume Apollinaire]] **''Una struttura diventa'': da ''Les Peintres cubistes''. **''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''. **''La geometria è'': da ''Les Peintres cubistes''. **''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''. **''L'amore'': da ''Adieu!'', in ''Poèmes à Lou''. *[[Günter Grass]] **Art is uncompromising and life is full of compromises. ―Quoted by Arthur Miller in the Paris Review, 1966 *[[Gustave Flaubert]] **I coniugi: Lettera, 25 gennaio 1880. **Il cuore: 19 gennaio 1840. **L'auteur dans son œuvre doit être comme Dieu dans l'univers... *[[Guy de Maupassant]] **La storia: Sull'acqua (l’histoire, cette vieille dame exaltée et menteuse) ====H==== *[[Henrik Ibsen]] **Gli amici: André Gide, prefazione a Conjdon: Friends are dangerous, not so much for what they make us do as for what they keep us from doing. (from the Correspondence) *[[Henri Bergson]] **''Le due fonti della morale e della religione'' *[[Henri Duvernois]] **Jamais, je le sens bien, sa présence sera à la hauteur de son absence. ''Une dame heureuse'' *[[Henri Michaux]] **''Brecce''. *[[Henry David Thoreau]] **Gli amici non vivono: ''Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack'' (parte omessa in ''Opere scelte'') **Il massimo che posso fare per un amico: Diario (7 febbraio 1941) *[[Henry Fielding]] **A chi nulla è stato dato: ''Joseph Andrews'' *[[Henry Miller]] **Il surrealismo: ''“An Open Letter to Surrealists Everywhere,” The Cosmological Eye'' (Lettera aperta ai surrealisti d'ogni paese, in ''Max e i fagociti bianchi''). **La storia del mondo: "Domenica dopo la guerra". *[[Hermann Hesse]] **Il prodigio della...: Die Welt im Buch **La funzione del poeta: ''Sull'amore'' (?) *[[Honoré de Balzac]] **''Ce qui fait les qualités du mari qu'on aime fait les dèfauts du mari qu'on n'aime pas''. **La gloria è un veleno: ''Una figlia d'Eva''. **''Le vieillard est un homme qui a diné et qui regarde les autres manger'': ''Correspondance'' ====I==== *[[Ian McEwan]] **''L'amore fatale'' **''A new license for liberty'', Guardian (30 aprile 1990), p. 19. ** Guardian (London, May 26, 1983). *[[Ignazio Cantù]] **Alcune citazioni potrebbero essere del fratello, [[Cesare Cantù]]. *[[Ignazio Silone]] **Due citazioni tratte da discorsi pubblici (?), difficile reperire una trascrizione precisa. ***''Comunisti ed ex comunisti'': prima del 1961. *[[Immanuel Kant]] **Che cosa significa orientarsi nel pensiero. *[[Indro Montanelli]] **''Ci manca un Berlinguer'': da ''La Voce'', fra il 22 marzo 1994 e il 12 giugno 1994. **In un'intervista alla Stampa: dal Giornale del 20 maggio 1993. **Sempre più si diffonde sulla nostra stampa: da ''Il giornale'', 29 maggio 1993. **Sulle donne s'è detto di tutto: La Voce, 1994. **Un giorno dissi al cardinal Martini: ''Il Venerdì'' di Repubblica, 21 gennaio 1994. *[[Isaac Asimov]] **Credo che sia impossibile: ''Yours, Isaac Asimov''. *[[Ivy Compton-Burnett]] **''Madre e figlio''. ====J==== *[[Jack London]] **''Un osso'': da ''La strada''. *[[Jack Kerouac]] **''Una tazza di caffè'': ''Angeli di desolazione''. *[[Jacques Lacan]] **L'amore: ''Seminario XII'', in ''Altri scritti''. *[[James Joyce]] **Nessuna penna: ''Lettere''. **Qual è l'età: ''Ulisse''. *[[Jean Cocteau]] **Ciò che il pubblico critica in voi: ''Il gallo e l'arlecchino'' **Il poeta è un: ''Secrets de beauté'' **La massa: ''Secrets de beauté'' **Barabba: ''Il gallo e l'arlecchino'' **Un artista: ''Il gallo e l'arlecchino'' *[[Jean Genet]] **Chi non ha mai provato: ''Un Captif Amoureux''. **Chiunque conosca un fatto: ''Un Captif Amoureux''. *[[Jean-Jacques Rousseau]] **È soprattutto nella solitudine: ''Le confessioni''. **Il rimorso dorme: ''Le confessioni''. **Val molto di più avere: ''Le confessioni''. *[[Jean-Paul Sartre]] **Odio le vittime che rispettano i loro giustizieri: I sequestrati di Altona, atto 1, sc. 1. *[[Jiddu Krishnamurti]] **Quando c'è l'Amore: ''L'uomo alla svolta''. *[[Johann Gottlieb Fichte]] **L'uomo che si isola: ''Sistema di etica''. *[[Johann Wolfgang von Goethe]] **Agli stupidi: Faust - ''Wie sich Verdienst und Glück verketten Das fällt den Thoren niemals ein'' **I love those who yearn for the impossible: Faust. **Chi possiede arte: Xenia? **Ciascuno vede: Faust, prologo. **L'azione è tutto: Faust **La mia pace è perduta: Faust. **L'età non ci rende: Faust, prologo **L'uomo è uomo: I dolori del giovane Werther. **Monotona cosa è l'uman genere: I dolori del giovane Werther. **Non si è mai soli in pochi: Faust, I, 4036. **Una perfetta contraddizione: Faust *[[John David Barrow]] **Da ''L'universo come opera d'arte''. *[[John Fowles]] ** La donna del tenente francese *[[Jorge Luis Borges]] **Nous ne croyons plus au progrès, quel progrès! (citato in Nestor Ibarra, ''Borges et Borges'') **Il vantaggio di avere: “Harto de los laberintos,” entrevista con César Fernández Moreno, Mundo Nuevo 18, (Dec. 1967) *[[José Ortega y Gasset]] **Il poeta: ''La disumanizzazione dell'arte''. **La biografia: {{en}} ''In Search of Goethe from Within: Letter to a German'', {{it}} ''Goethe. Un ritratto dall'interno'' (?) *[[Joseph Conrad]] **La critica: da ''Lo specchio del mare''. **Solo l'immaginazione: ibidem?. *[[Jules Renard]] **Scrivere: Leçons d'écriture et de lecture, 13 aprile 1895. ====K==== *[[Khalil Gibran]] **''The vision: reflections on the way of the soul''[http://4umi.com/gibran/vision/7] *[[Karen Blixen]] **L'uomo e la donna: ''Racconti d'inverno''. *[[Karl Ludwig Börne]] **''Ankündigung der Waage''. *[[Karl Kraus]] **Ben venga il caos: da ''La muraglia cinese''. *[[Karl Marx]] **Ogniqualvolta vien posta in discussione una determinata libertà, è la libertà stessa in discussione.: ''Dibattiti sulla libertà di stampa e sulla pubblicazione delle discussioni alla Dieta'', in ''Scritti politici giovanili''. ====L==== *[[Laurence Sterne]] **''Men tire themselves in pursuit of rest'': The Koran *[[Laurens van der Post]] **''Il mondo perduto del Kalahari'' **''Il cuore dell'Africa'' *[[Lev Tolstoj]] **Il segreto della felicità: una citazione simile è attribuita a [[James Matthew Barrie]]: «The secret of happiness is not in doing what one likes, but in liking what one has to do», ma non è rintracciabile nelle sue opere. **Se i macelli...: ***La maggior parte delle fonti la attribuiscono a [[Paul McCartney]]; [http://www.postchronicle.com/cgi-bin/artman/exec/view.cgi?archive=180&num=279211 McCartney] stesso dice di ripeterla spesso. ***Google Libri non dà risultati in inglese o in russo in alcuna opera di Tolstoj. **Tutte le idee: ''Guerra e pace'', epilogo, parte I, cap. XVI. **Tutti pensano a cambiare: [http://books.google.com/books?id=kVBYAAAAMAAJ&hl=it&dq=%22thinks%20of%20changing%22%20inauthor:Tolstoy&ei=lIJqTPfhFouOjAe8_vmBAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA] **Tutto, ogni cosa: ''Guerra e pace'', libro IV, parte I, cap. XVI. *[[Luc de Clapiers de Vauvenargues]] **N. 590. *[[Ludwig Wittgenstein]] **Niente in '''Pensieri diversi''' **Sentiamo dire: ''Grammatica filosofica'' *[[Luigi Einaudi]] **Discorso del 1954 (?); di sicuro prima del 1960. *[[Luigi Pirandello]] **E' un verso della canzone ''Camminando'' di [[Massimo Di Cataldo]]. Citazione o fonte? ====M==== *[[Manlio Sgalambro]] **[[Il cavaliere dell'intelletto]] **Per la terribile semplicità delle idee che la tradizione filosofica ci impone, più che fare direi che il compito dell'ora è disfare. *[[Marcel Proust]] **È meglio sognare la propria vita: da ''I piaceri e i giorni''. **Il ritornello che un orecchio: da ''I piaceri e i giorni''. *[[Marguerite Duras]] **''La vita materiale''. *[[Marguerite Yourcenar]] ** Il tuo nome: da ''I doni di Alcippe''. **Si è schiantato un cielo: da ''I doni di Alcippe''. **Noi abbiamo una sola vita: da ''Pellegrina e straniera''. **Non ho l'impressione: Alfredo Cattabiani, "Quel contatto ineffabile con l'Eterno", il Tempo, 19 dicembre 1987, p.3. **La morte s'avvicina: da ''I doni di Alcippe''. *[[Marlene Dietrich]] *Controllare ''Dizionario di buone maniere e cattivi pensieri''. *[[Mario Soldati]] **Ho contattato personalmente il sito comitatomariosoldati.it: mi hanno risposto che Kezich lo ha riportato sul Corriere della sera, senza fornirmi però una data. Nessun risultato tuttavia nell'archivio del Corriere (1992-oggi). **Prima del 1986. *[[Mario Vargas Llosa]] **Lettere... *[[Marshall McLuhan]] **Sunday Times Magazine, 26 marzo 1978 **La bomba: ''Il medium è il messaggio''. *[[Martin Heidegger]] **Il colloquio: da ''La poesia di Hölderlin''. *[[Matilde Serao]] **''Corriere di Roma'' del 19 settembre 1886: "Ascende la carrozza fra le prime macchie, rade ancora, e gira intorno ad una collina, scoprendo ogni tanto con l’occhio l’immenso Jonio glaciale senza una vela. Lievemente l’aria rinfresca. Ecco Stilo, una piccola città bruna bruna, antica, medievale, fabbricata a mezza costa; cittadina fiera e malinconica con le sue chiese antiche. Si traversa Stilo: le calabresi dal volto pallido vi guardano senza curiosità da dietro piccoli vetri delle loro finestre. La vegetazione poi diventa sempre montanara e si gira sui fianchi della montagna, ora seppellendosi fra gli alberi, ora rasentando un precipizio spaventoso. Qui e là spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non dunque questo paese è Ferdinandea? No, questo è Pazzano: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell’aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, già riattivate (dal Fazzari) rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere." *[[Max Beerbohm]] **Le donne: Zuleika Dobson *[[Max Frisch]] **Niente in ''Stiller''. *[[Max Nordau]] **God is the name that from the beginning: da ''Morals and the Evolution of Man''. *[[Michel Foucault]] **Introduzione a Ludwig Binswanger, ''Sogno ed esistenza''. Anche in ''Il sogno''. *[[Miguel de Cervantes]] **Diffida: da ''Novelle esemplari''. *[[Molière]] **Preferisco un vizio: ''Anfitrione'', Act I, sc. iv. *[[Monica Vitti]] **Venerdì di Repubblica del 25 agosto 1995. *<del>[[Montesquieu]]</del> {{fatto}} ====N==== *[[Nadežda Jakovlevna Mandel'štam]] **Le mie memorie *[[Napoleone]] **Che cos'è allora, questa verità storica, nella maggior parte dei casi? Una favola convenzionale, come fu ingegnosamente definita. (Memoriale) **So che bisogna dare a Dio ciò che è di Dio, ma il Papa non è Dio. (16 marzo 1811) *<del>[[Niccolò Tommaseo]]</del> {{fatto}} *[[Nicola Abbagnano]] **Dovrebbe essere in un articlo de ''Il Giornale'', 1981-1983. *[[Nino Manfredi]] **Io vengo dal bestialismo: ''Epoca'', 1993. *[[N. Scott Momaday]] **Una parola: Il viaggio a Rainy Mountain *[[Norman Douglas]] **La scuola: ''How about Europe''. ====O==== *<del>[[Oreste Benzi]]</del> {{fatto}} ====P==== *[[Paolo Rossi]] **Quello che succede in Italia: ''L'Indipendente'' di giovedì 30 novembre 1995. *[[Pablo Neruda]] **L'amore è breve: da ''20 Poesie d'amore e una Canzone disperata'' (Posso scrivere i versi...) *[[Paolo Villaggio]] **Fantozzi è anche un terapeuta: al Messaggero di lunedì 10 gennaio 1994. **Ho nostalgia degli anni Cinquanta: durante la trasmissione tv ''Babele'' di domenica 13 giugno 1993. **La tv è più pericolosa: ''Giornale'' di sabato 16 luglio 1994. *[[Paul Valéry]] **All'inizio: Dialogo dell'albero **Mettons en commun ce que nous avons de meilleur et enrichissons nous de nos mutuelles différences. **Bisogna: Moralités (Tel quel) *<del>[[P. D. James]]</del> {{fatto}} *[[P. G. Wodehouse]] **capelli grigi: ''Diario segreto''. **Critico: ''Le avventure di Sally''. **Telegrammi: ''Tanto di cappello a Jeeves''. *[[Pedro Calderón de la Barca]] **''Mujer, llora y vencerás''. *[[Pier Paolo Pasolini]] **'''Non''' è in ''Petrolio''. ====R==== *[[Raffaella Carrà]] **intervista al Giornale del 27 gennaio 1996. *[[Rainer Maria Rilke]] **Che cosa è mai... : ''Su Rodin''. **Così noi viviamo...: ''Sonetti a Orfeo'' (?) *[[Ralph Waldo Emerson]] **Attacca il tuo carro: <del>''Società e solitudine''</del>. **Dobbiamo essere cortesi: ''Condotta di vita''. **È una regola: ''Social aims''. **È una superstizione: ''Condotta di vita''. **Solo la poesia: <del>''Società e solitudine''.</del> **Un impero: ''The Young American''. **Un uomo: ''The Sovereignty of Ethics''. **[http://www.bartleby.com/90/ Opere complete] *[[Raymond Chandler]] **A really good detective never gets married: ''"Casual Notes on the Mystery Novel" (essay, 1949), first published in Raymond Chandler Speaking (1962)'' **Almeno la metà: da ''Casual Notes on the Mystery Novel'' **Boston: da ''Selected Letters of Raymond Chandler''. **The more you reason the less you create: da ''Selected Letters of Raymond Chandler'' e ''Raymond Chandler Speaking''. **If my books had been any worse: Raymond Chandler Speaking. **...it is a lesson in how not to write for the movies: ''Selected Letters of Raymond Chandler''. **By his standards anyone who noticed how many walls the room had: ''Selected Letters of Raymond Chandler''. *[[Raymond Queneau]] **Il diario intimo di Sally Mara (?); Sally plus intime (!). *[[Robert A. Heinlein]] **<del>''Il gatto che...''.</del> *[[Robert de Flers]] **Les livres sont des amis parfaits, ils sont accueillants et discrets, ils écoutent tous les secrets qu'on leur raconte et ils se gardent de les répéter. Aucune indulgence ne peut être comparée à la leur. Il n'y a qu'une chose qu'ils ne peuvent souffrir c'est d'être prêtés. Quand on les prête, ils sont si vexés qu'ils ne reviennent jamais. *[[Robert Louis Stevenson]] **Datemi quel giovanotto (For God's sake give me the young man who has brains enough to make a fool of himself!): ''Crabbed Age and Youth'' (in ''Virginibus puerisque''?) *[[Robert Musil]] **''Gli ideali hanno strane proprietà'': da ''The German as Symptom'', in ''Precision and Soul. Essays and Addresses''. **''Es hat keinen Sinn, Sorgen im Alkohol ertränken zu wollen, denn Sorgen sind gute Schwimmer''. *[[Roberto Gervaso]] *<del>[[Roland Barthes]]</del> {{fatto}} *[[Rudyard Kipling]] **Alla legione dei perduti...: ''Gentlemen-Rankers''. **Anche se il Tuo Potere...: ''McAndrew's Hymn''. **Il potere...: [http://www.thisdayinquotes.com/2011/03/power-without-responsibility.html] ====S==== *[[Samuel Beckett]] **Che cosa so: Basta **Com'è difficile parlare: Molloy **Dove sono: L'innominabile **Il sole risplende: Murphy **Questo è ciò che potrebbe essere l'inferno: Cenere. *[[Simone de Beauvoir]] **''La forza delle cose'' (''J’ai vécu tendue vers l’avenir et maintenant, je me récapitule, au passé : on dirait que le présent a été escamoté. J’ai pensé pendant des années que mon œuvre était devant moi, et voilà qu’elle est derrière: à aucun moment elle n’a eu lieu; ça ressemble à ce qu’on appelle en mathématiques une coupure, ce nombre qui n’a de place dans aucune des deux séries qu’il sépare''). *[[Simone Weil]] **Qui penserait à Dieu s'il n'y avait pas de mal au monde? *[[Soren Kierkegaard]] **At the bottom of enmity between strangers lies indifference. The Journals of Soren Kierkegaard: A Selection, no. 1144, journal entry for 1850, ed. and trans. by Alexander Dru (1938). **La sola antitesi: In vino veritas. **Ogni uomo: L'ora/L'istante (every human being is by nature a born hypocrite). **Uscirò dal cerchio: Aut aut (ed. integrale). *[[Stefania Sandrelli]] **Venerdì di Repubblica dell'8 marzo 1996 *[[Stendhal]] **''Je ne sais pas qui a donné l'idée de planter une ville au milieu de ce sable'': lettera del 3 novembre 1806. *[[Sun Tzu]] **Nessun riscontro ne ''L'arte della guerra''. *[[Susan Sontag]] **L'interpretazione: da ''Contro l'interpretazione''. ====T==== *[[T. S. Eliot]] **La completa eguaglianza: ''Appunti per una definizione della cultura''. *[[Thomas Mann]] **Trovare ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''. **Una grande verità: ''La posizione di Freud nella storia dello spirito moderno'' in ''Scritti minori'' o ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''. *[[Tom Cruise]] **Mi hanno insegnato: ''Messaggero'', 9 agosto 1992 ====U==== *[[Umberto Eco]] **Aristotele: 7, supplemento del Corriere della sera, 1995. *[[Ursula Le Guin]] **È troppo intelligente: Dancing at the Edge of the World **I bambini della rivoluzione: Dancing at the Edge of the World **La mia immaginazione: "The Creatures on My Mind" in Unlocking the Air and Other Stories **Se la narrativa scientifica: Dancing at the Edge of the World ====V==== *[[Valerio Magrelli]] **Possibile citazione completa: Gioco d’azzardo. È il contrario del gioco, ed è assurdo che abbia lo stesso nome. Mentre il gioco è fondato sulla possibilità di maneggiare le proprie forze, il gioco d’azzardo è basato sul rifiuto di agire: in un caso c’è l’azione, nell’altro la passione. *[[Victor Hugo]] **La religione: Préface philosophique (?) *<del>[[Virginia Woolf]]</del> {{fatto}} *<del>[[Vladimir Nabokov]]</del> {{fatto}} *[[Voltaire]] **Amici miei: ''Dialogues et entretiens philosophique'' (Mes amis , ou les astres sont de grands géomètres) **Che cos'è la politica: ''Annales de l'Empire depuis Charlemagne'' (mais la politique est-elle autre chose que l'art de mentir à propos) **Il superfluo: ''La felicità mondana: Il mondano'' **La paura: ''La paix vaut encore mieux que la veritè'' (lettera alla marchesa Marie de Vichy Chamrond Du Deffand, 7 dicembre 1768) **Nulla è perduto: ''Adelaide du Guesclin'' **Un proverbio saggio: La cena del conte di Boulainvilliers ====W==== *<del>[[Walter Benjamin]]</del> {{fatto}} *[[William Blake]] **''Una verità detta con tristi intenti...'': ''Auguries of Innocence'' (Pickering) **''Se il Sole e la Luna dovessero dubitare.. '': ''Auguries of Innocence''. **''Ero arrabbiato con il mio amico...'': ''A Poison Tree'', ''Songs of Experience''. **''La crocefissione...'': ''The Four Zoas'' **''Essendo infinito...'': ''There is no natural religion'' **''Nulla è più spregevole...'': ''Annotations to An Apology for the Bible by R. Watson''. **''Generalizzare vuol dire essere idioti'': ''Annotations to Sir Joshua Reynolds's Discourses'', pp. xvii–xcviii **''Per la tua amicizia...'': da ''On friends and foes''. *[[William Faulkner]] **Stein, ''Intervista con William Faulkner''. *[[William Golding]] **Gli uomini producono il male: da ''The Hot Gates''. *[[William S. Burroughs]] **Parole, colori, luci, suoni: ''Scrittura creativa''. *[[William Somerset Maugham]] **Il critico: The Summing Up **Il grado di civiltà: Our Betters **L'amore è solo: The Summing Up **Non credo: The circle **Ogni produzione di un artista: The Summing Up **Una donna si sacrificherà: The circle *[[Wisława Szymborska]] **''Posta letteraria''. ====...==== *Giulio Bora, Gianfranco Fiaccadori, Antonello Negri, Alessandro Nova, ''I luoghi dell'arte'', volume 3, Electa-Bruno Mondadori, Milano 2003 ==''Focus''== Ricerca delle fonti delle citazioni tratte da ''[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Speciale:Ricerca&limit=250&offset=0&profile=default&search=%22citato+in+focus%22&ns0=1&ns8=1&ns9=1&ns11=1&ns12=1 Focus]''. *[[Giorgio Manganelli]] **Niente in Google Libri. **Niente ne ''La favola pitagorica'', ''Agli Dei ulteriori'', ''La palude definitiva'', ''Hilarotragoedia'', ''Pinocchio: un libro parallelo'', ''Le interviste impossibili'', ''Esperimento con l'India'', ''Centuria'', ''Dall'inferno''. **Niente nell'archivio del ''Corriere'' e de ''la Repubblica''. *[[Hans Magnus Enzensberger]] **''Questioni di dettaglio''. *[[Marianne Moore]] **''Unicorni di mare e di terra''. *[[Ronald Laing]] **''La politica della famiglia''. ==Raccolte di citazioni== <pre><ref>Da ''''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre> <pre><ref>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre> <pre><ref>Da ''''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre> <pre><ref name=e /></pre> <pre>''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644</pre> <pre><ref>Da ''''; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. . ISBN 978-88-203-3911-1</ref></pre> <pre><ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano. Opera omnia'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, n. . ISBN 88-04-43263-2</ref></pre> <pre><ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. . ISBN 88-415-5890-3</ref></pre> <pre><ref>Citato in Franca Rosti, ''Tra virgolette. Dizionario di citazioni'', Zanichelli, Bologna, 1995, p. . ISBN 88-08-09982-2</ref></pre> r0ry1xhe5axsx9pxltwcvt6xxe2rdvb 1218868 1218866 2022-07-25T11:55:25Z Dread83 47 /* A */ wikitext text/x-wiki Questa pagina nasce con l'intento di organizzare la ricerca delle fonti e il controllo delle citazioni. __NOINDEX__ ==Ricerca fonti== {{indicedx}} *[[:Categoria:Senza fonte in discussione|Senza fonte in discussione]] *'''Voci [[:Categoria:Da controllare|da controllare]]'''. **[[Utente:Dread83/Da controllare|Ultimi inserimenti]]. ===Archivi storici di giornali=== *[http://ricerca.repubblica.it/ la Repubblica] - Dal 1984 **[http://periodici.repubblica.it/venerdi/ Il venerdì di Repubblica] - Dal 2005 *<del>[http://archiviostorico.corriere.it/ Corriere della Sera] - Dal 1992</del> a pagamento *[http://www.lastampa.it/archivio-storico/ La Stampa] - Dal 1867 al 2005 **[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_query.jsp La Stampa] - Dal 1992 *[https://archivio.unita.news/ L'Unità] - 1946-2014 *[http://archiviostorico.gazzetta.it/sitesearch/ArchivioStoricoPay.html Gazzetta dello Sport] - Dal 1997 *[http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/ Adnkronos] - Dal 1996 *[http://dolciricordi.altervista.org/viaggiandofralestelle/giornali.html Tutti i giornali] ==Controllo== (''Sono esclusi i film e i cronisti'') ====A==== *[[Abraham Lincoln]] **Possibili fonti su [[:en:Abraham Lincoln|en.wiki]]. *<del>[[Abel Bonnard]]</del> {{fatto}} *[[Achille Varzi]] **Citazione riportata in siti su Nuvolari. *[[Adolf Brand]] **Citazione (frammentaria) copiata da Wikipedia; fonte sconosciuta. *[[Adolf Hitler]] **Voce mal messa; **Le citazioni dal ''Mein Kampf'' sono prive di indicazioni bibliografiche. *[[Agatha Christie]] *[[Al Pacino]] **Probabilmente da un film; alcuni indicano ''[[L'avvocato del diavolo]]'' e ''[[Il padrino]]'', ma non trovo riscontro. *<del>[[Alain Robbe-Grillet]]</del> {{fatto}} *<del>[[Alan Bennett]]</del> {{fatto}} *[[Albert Camus]] **Non saremo: Intuitions, Youthful Writings *[[Alberto Ronchey]] **Niente sui 3 archivi; prima del 1997. *[[Aldous Huxley]] **Aveva...: Il tempo si deve fermare **Forse la terra...: da Punto contro punto. *[[Alexander Pope]] **Ad ogni parola: ''Il ricciolo rapito''. *[[Alexandre Dumas (figlio)]] **Affari?: La Question d'argent *[[Alfred de Musset]] **Chiunque...: da ''Poesie nuove''. *[[Amos Bronson Alcott]] **To be ignorant of one's ignorance is the malady of the ignorant : ''Table talk''. *[[Anatole France]] **È nella natura umana: da ''Il libro del mio amico''. **Il buon critico: ''La Vie littéraire''. **Il castigo del delitto: ''Sulla pietra bianca''. **L'elemosina avvilisce: da ''Il signor Bergeret a Parigi''. *[[André Gide]] **C'è un limite (il est un degré dans la confidence que l'on ne peut dépasser sans artifice, sans se forcer): ''Correspondance: 1913-1934'' *[[Anita Loos]] **''Gli uomini preferiscono le bionde''. *[[André Malraux]] **È difficile: ''Il tempo del disprezzo'', prefazione *[[Anne Dickson]] **Potrebbe trattarsi di uno scambio di persona. **Ha scritto: ''Pensieri sotto il cuscino'', ''Pensieri sotto il cuscino per illuminare tutto l'animo'' (2 libri di aforismi?), ''Conversazioni difficili''. *[[Antoine de Saint-Exupéry]] **Chiunque ami (Quiconque aime d'abord l'approche de l'amour ne connaîtra point la rencontre): ''Cittadella''. **La tecnologia (la macchina): ''Terra degli uomini'' **L'aeroplano: ''Terra degli uomini'' *[[Anton Čechov]] **Forse: Taccuini (Quaderni). **La buona educazione: Taccuini (Quaderni). **La capacità: Taccuini (Quaderni). **La morte: Biancafronte ? *[[Antonin Artaud]] **''Scritti di Rodez''. *[[Antonio Tabucchi]] **''Il racconto...'': da ''Racconti'' ? ***Niente in ''Notturno indiano'', ''Sogni di sogni''. *[[Antonin Artaud]] **Messaggi rivoluzionari *[[Aristotele]] **Amare è gioire: ''Etica eudemia'' (?) **Ci si dovrebbe comportare: ''Etica nicomachea'' (?) **Dopo che le abilità pratiche: ''Metafisica'' (?) *[[Arthur Miller]] **La parola: ''Dopo la caduta''. *[[Arthur Schopenhauer]] **Change alone is eternal, perpetual, immortal: attribuita. **La felicità è come l'elemosina: ''Sulla felicità e sul dolore''. **Il principio dell'onore: ''In-quarto''. ====B==== *[[Beato Angelico]] **Vennero scritti due epitaffi, verosimilmente da Lorenzo Valla. Il primo, perduto, si doveva trovare su una lapide alla parete e recitava: «La gloria, lo specchio, l'ornamento dei pittori, Giovanni il Fiorentino è conservato in questo luogo. Religioso, egli fu un fratello del santo ordine di San Domenico, e fu lui stesso un vero servo di Dio. I suoi discepoli piangono la morte di un così grande maestro, perché chi troverà un altro pennello come il suo? La sua patria e il suo ordine piangono la morte di un insigne pittore, che non aveva uguali nella sua arte» . *[[Benito Mussolini]] **Molte citazioni sono in ''Scritti e discorsi''. *** (Balbo) 1945. *[[Bernardo Bertolucci]] **Forse dal film ''[[Il tè nel deserto]]'' *[[Bertolt Brecht]] **Tutte le arti: <del>Scritti sulla letteratura e sull'arte</del> Scritti teatrali (?) *[[Bertrand Russell]] **La filosofia è un tentativo...: Saggi impopolari **Può sembrare strano che...: Religione e scienza *[[Blaise Pascal]] **L'eccitamento che un: '''Niente nelle opere complete'''; "The excitement that a gambler feels when making a bet is equal to the amount he might win times the probability of winning it" - Mathematical Maxims and Minims, Nicholas J. Rose, 1988. "Pascal argues that the value of a game is the prize to be won times the probability of winning it.", ''The Statistical Pioneers'', 1984. **L'uomo è l'errore di Dio: '''Niente nelle opere complete'''; {{cfr}} [[Friedrich Nietzsche]], ''Il crepuscolo degli idoli'', "E che? L'uomo è soltanto un errore di Dio? Oppure Dio è soltanto un errore dell'uomo?". [[Isaac Bashevis Singer]], ''Siddah e Kuziba''. **Non pensare quello che penso io: '''Niente nelle opere complete''' **Ritengo che contro chiunque: '''Niente nelle opere complete'''. [[Émile Boutroux]], ''[[s:fr:Pascal_(Boutroux)/5|Pascal]]'': ''L’homme est un problème dont la solution ne se trouve qu’en Dieu''. *[[Borís Leonídovič Pasternàk]] **L'arte: ''Della modestia e del coraggio''. **Sei l'ostaggio dell'eternità: dalla poesia ''Notte''. ====C==== *[[Camilla Cederna]] **L'espresso, 1990. *[[Carl Gustav Jung]] **Il fanatismo altro non è se non un dubbio ipercompensato: ''Tipi psicologici''. *[[Carlo Bo]] **Possibile citazione completa: «L'uomo che legge, l'uomo che non vive senza libri è certo di poter opporre alla realtà che lo circonda una seconda e più vera realtà: alle cose contrappone le idee, agli oggetti i pensieri. Che cos'è in fondo un libro se non un frammento della seconda realtà sognata, ipotizzata, meditata? Il bisogno di leggere è prima di tutto il bisogno di restare con se stessi» *[[Charles Baudelaire]] **''Those men get along best with women who can get along best without them''. *[[Charles Bukowski]] **L'individuo equilibrato è un pazzo (''The well balanced individual is insane''): ''Taccuino di un vecchio sporcaccione'' (un'edizione integrale) **''La donna non è niente più che alcune parole'': ''Notations from a Muddled Indolence'', da ''At Terror Street and Agony Way'' ***Anche in ''The Roominghouse Madrigals''. ***Non è in ''Poesie (1955-1973)''. ***E' sicuramente in uno di questi 3 libri: ''Notte imbecille'', ''Non c'è niente da ridere'', ''Nato per rubare rose''. **Scrivere poesie non è difficile: "the living that is sometimes difficult", ''Urla dal balcone''. **Parlare di morte è come parlare di denaro: da ''Notte imbecille''. **Ti aspetti di trovare poesia: da ''Notte imbecille''. *[[Charles Caleb Colton]] **Molte citazioni potrebbero provenire da ''Lacon''. *[[Charles Dickens]] **Trovare traduzioni: ***Bere gin: da ''Sketches by Boz'' (''Trilogia di Londra''). ***Con l'affetto: da ''Martin Chuzzlewit''. ***La carità: da ''Martin Chuzzlewit''. ***Lega un albero: ''Dombey e Figlio''. **''All the year round'', Vol.15, 1876, p.281. *[[Clive Staples Lewis]] **L'umanità non passa: da ''L'allegoria dell'amore''. **Superato il primo choc da ''Il problema della sofferenza''. ====D==== *[[David Herbert Lawrence]] **Conosciamo questi nuovi: Art-Nonsense and Other Essays di Eric Gill (recensione) **La pornografia: da ''Oscenità e pornografia''. *[[Dean Acheson]] **''I try to be as philosophical as the old lady from Vermont who said that the best thing about the future is that it only comes one day at a time''. *[[Denis Diderot]] **Con la virtù: lettera del 18 luglio 1762 a Sophie Volland (''Siamo tutti libertini. Lettere a Sophie Volland. 1759-1762''). **Ho visto spesso un attore: ''Paradosso sull'attore'' **L'amore toglie: ''Paradosso sull'attore'' *[[Diego Abatantuono]] ** Epoca(?) ** Indipendente di venerdì 18 dicembre 1993. *[[Dino Risi]] **Intervista al settimanale ''Oggi'' del 31 maggio 1993. ====E==== *[[Edgar Allan Poe]] **Dichiarare la propria viltà: Marginalia ? *[[Edith Wharton]] **''I ragazzi'' *[[Elio Toaff]] **''Mehr als alle anderen haben wir Gelegenheit gehabt, dieGüte und Edelmütigkeit des Papstes während der Jahre der Verfolgung und des Schreckens kennenzulernen.'' (''Frankfurter Allgemeine Zeitung'', 4 marzo 1963) *[[Émile Zola]] **La civiltà non raggiungerà: [https://quoteinvestigator.com/2018/06/29/last-stone/] *[[Ennio Flaiano]] **''Coraggio, il meglio è passato'': citato ne ''[[La terrazza]]'', di Scola (1980). *[[Enzo Biagi]] **Sette, 2004 (Diciamoci tutto) *[[Eric Ambler]] **''La maschera di Dimitrios'' (edizione integrale). *[[Erich Fromm]] *[[Erich Maria Remarque]] **Potresti diventare: Arco di trionfo *[[Ernest Hemingway]] **Mai pensare: Introduzione a ''Treasury for the free world''. **Essere un padre di successo: ''Papa Hemingway''. **Non confondere: ''Papa Hemingway''. *[[Eugène Ionesco]] **È la nostra propria mediocrità: da ''Il solitario''. *[[Eugenio Montale]] # Versi di Luca Ghiselli? *[[Ezra Pound]] **La vostra mente: ''Portrait d'une femme'' ====F==== *[[Fernando Pessoa]] **1. ''Cessa o teu canto''. *[[Francis Scott Fitzgerald]] **A diciotto anni: da ''Maschiette e filosofi''. **Mostratemi un eroe: ''Notebook E'' (1945). *[[François de La Rochefoucauld]] **Le promesse di certi uomini sono come sabbie mobili che viste da lontano sembrano solide e sicure ma si rilevano inconsistenti e insidiose. ***Nulla su Google Libri, in italiano, inglese o francese. ***Niente negli archivi dei giornali. ***Contiene un possibile errore: ''rilevano'' invece di ''rivelano''. ***Non è nelle ''Massime''. ***Non è nelle ''Massime'' di [[Marguerite de la Sablière]]. ***Inserita nel 2006, non si trova prima del 30 giugno 2002. *[[François-René de Chateaubriand]] **Bonaparte: Mélanges politiques **Il cuore sente: Saggio sulle rivoluzioni **Il tempo: Essai sur la littérature anglaise **L'orgoglio: Saggio sulle rivoluzioni *[[Françoise Sagan]] **Castello in Svezia *[[Franz Kafka]] **Ogni rivoluzione evapora: ''Colloqui con Kafka''. **La giovinezza: ''Colloqui con Kafka''. *[[Friedrich Nietzsche]] **Che differenza resta... : ''Nachgelassene Fragmente'', 14, 159. ***Non è in ''La volontà di potenza'' (Bompiani). ***Rimangono da controllare ''La volontà di potenza'' (N&C) e ''Frammenti postumi''. **E io sopporto soltanto: ''Frammenti postumi'', 8, 2. *[[Friedrich Schiller]] **È pericoloso svegliare: ''La canzone della campana''. **La pace raramente: ''Guglielmo Tell''. **La vita è solo errore: Cassandra. *[[Friedrich Schlegel]] **''So ist es denn endlich dahin gekommen, daß nachdem erst die Revolution von unten, dann die Revolution von oben, ihre volle Zeitperiode hindurch ausgewütet hatten, nun noch ein neues politisches Unheilsphänomen, als erstes eigentümliches Zeichen der neuesten, eben jetzt beginnenden Epoche hervorbricht. Ich möchte es die Revolution aus der Mitte heraus nennen.'' Signatur des Zeitalters, in: Concordia. Eine Zeitschrift ====G==== *[[Gabriel Garcia Marquez]] **Mi sembra che dall'impero romano: intervista, Messaggero del 7 settembre 1992. *[[Galeazzo Ciano]] **Potrebbe essere di [[Giuseppe Bottai]], dal ''Diario''. *[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]] **L'istruzione è: Lineamenti di filosofia del diritto, Aggiunte redatte da Eduard Gans, § 151. *[[George Eliot]] **''Avete delle parole così forti'': Felix Holt. **I pensieri (''Our thoughts are often worse than we are''): Scenes of Clerical Life. **''L'inizio del pentimento'': Felix Holt. **''La crudeltà'': Scenes of Clerical Life (Janet's Repentance). **''La vita può essere misurata'': Felix Holt. **''La razza è più forte del pascolo.'': Silas Marner. **''Niente è così bello'': Silas Marner. **''Non c'è alcuna vita privata'': Felix Holt. **''I have the conviction that excessive literary production is a social offense'': lettera (1871), in J.W. Cross, ed., George Eliot's Life as Related in Her Letters and Journals (1885) **''Un pugno'' (Blows are sarcasms turned stupid): Felix Holt. ** I remember how, at Cambridge, I walked with her once in the Fellows’ Garden of Trinity, on an evening of rainy May; and she, stirred somewhat beyond her wont, and taking as her text the three words which have been used so often as the inspiring trumpet-calls of men—the words God, Immortality, Duty—pronounced, with terrible earnestness, how inconceivable was the first, how unbelievable the second, and yet how peremptory and absolute the third. [https://www.bartleby.com/309/1001.html] *<del>[[Georges Bernanos]]</del> {{fatto}} *[[George Bernard Shaw]] **Che tu creda o no: ''Androclo e il leone''. **L'uomo può arrivare: ''Candida'' **Mi piace la convalescenza: ''Torniamo a Matusalemme'' *[[George Orwell]] **Chi è vincente ora: saggio ''Second Thoughts on James Burnham'' **Il fine di uno scherzo non è: Saggio ''Funny, but not vulgar'' **Il modo più veloce di finire una guerra è perderla: saggio ''Second Thoughts on James Burnham'' *[[George Santayana]] **Il caos è un nome: ''Dominations and Powers''. **Lo scetticismo è la castità dell'intelletto: ''Scetticismo e fede animale''. *[[Giacomo Casanova]] **Fonti in [[:de:Giacomo Casanova|de.wikiquote]]. Il guaio di Casanova è che ha scritto in francese, serve una traduzione. *[[Gianfranco Funari]] **La donna più importante: Novella 2000 del 29 maggio 1993. *[[Giorgio Manganelli]] **Serve a qualcosa il paradiso? O la sua perfezione include l'inutilità? ***Prima di gennaio 2000. ***Niente negli archivi di Repubblica, Corriere della Sera e La stampa. ***Checklist: ****<del>''[[Hilarotragoedia]]'', Feltrinelli, Milano, I ed. 1964; Adelphi, Milano, 1987</del> **** <del>''La Letteratura come menzogna'', Feltrinelli, Milano, 1967; Adelphi, Milano, 1985</del> **** <del>''Nuovo commento'', Einaudi, Torino, 1969; Adelphi, Milano, 1993</del> **** <del>''Agli dèi ulteriori'', Einaudi, Torino, 1972; Adelphi, Milano, 1989</del> **** <del>''Lunario dell'orfano sannita'', Einaudi, Torino, 1973; Adelphi, Milano, 1991</del> **** <del>''Cina e altri orienti'', Bompiani, Milano, 1974; Adelphi, Milano, 2013</del> **** ''In un luogo imprecisato'', Rai, Roma, 1974 **** ''A e B'', Rizzoli, Milano, 1975 **** ''Sconclusione'', Rizzoli, Milano, 1976 **** <del>''Pinocchio: un libro parallelo'', Einaudi, Torino, 1977; Adelphi, Milano, 2002</del> **** ''Cassio governa a Cipro'', Rizzoli, Milano, 1977 **** <del>''Centuria: cento piccoli romanzi fiume'', Rizzoli, Milano, 1979; a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1995</del> **** ''Amore'', Rizzoli, Milano, 1981 **** ''Angosce di stile'', Rizzoli, Milano, 1981 **** <del>''Discorso dell'ombra e dello stemma o del lettore e dello scrittore considerati come dementi'', Rizzoli, Milano, 1982; a cura di [[Salvatore Silvano Nigro]], Adelphi, Milano, 2017</del> **** ''Dall'inferno'', Rizzoli, Milano, 1985; Adelphi, Milano, 1998 **** ''Tutti gli errori'', Rizzoli, Milano, 1986 **** ''Laboriose inezie'', Garzanti, Milano 1986 **** ''Rumori o voci'', Rizzoli, Milano, 1987 **** <del>''Salons'', Franco Maria Ricci, Milano, 1987, Adelphi, Milano, 2000</del> **** <del>''Improvvisi per macchina da scrivere'', Leonardo, Milano, 1989; Adelphi, Milano, 2003</del> **** ''Antologia privata'', Rizzoli, Milano, 1989; Quodlibet, Macerata, 2015 **** G. Manganelli-[[Cesare Garboli]], ''Cento libri per due secoli di letteratura'', Archinto, Milano, 1989 **** <del>''Encomio del tiranno: scritto all'unico scopo di fare dei soldi'', Adelphi, Milano, 1990</del> **** ''Due lettere di Giorgio Manganelli'', Adelphi, Milano, 1990 **** <del>''La palude definitiva'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1991</del> **** <del>''Il presepio'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del> **** <del>''Esperimento con l'India'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del> **** <del>''Il rumore sottile della prosa'', a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1994</del> **** <del>''La notte'', a cura di Salvatore Silvano Nigro, Adelphi, Milano, 1996.</del> **** <del>''Le interviste impossibili'', Adelphi, Milano, 1997</del> **** ''Il delitto rende ma è difficile'', con un'intervista alla figlia Lietta a cura di [[Ugo Cornia]], Comix, Modena, 1997 **** ''Solo il mio corpo è reale : note su Stephen Spender'', a cura di Luca Scarlini, Via del vento, Pistoia, 1997 **** ''De America: saggi e divagazioni sulla cultura statunitense'', a cura di Luca Scarlini, Marcos y Marcos, Milano, 1998 **** ''Contributo critico allo studio delle dottrine politiche del '600 italiano'', a cura di Paolo Napoli, con un saggio introduttivo di [[Giorgio Agamben]], Quodlibet, Macerata, 1999 **** ''Le foglie messaggere. Scritti in onore di Giorgio Manganelli'', a cura di Viola Papetti, Editori riuniti, Roma, 2000 [contiene inediti] **** ''Cerimonie e artifici : scritti di teatro e di spettacolo'', a cura di Luca Scarlini, Oedipus, Salerno, 2000 *****Niente in ''La favola pitagorica'', ''Ti uccidero, mia capitale'', ''Concupiscenza libraria'', ''Un'allucinazione fiamminga'', ''L'isola pianeta e altri settentrioni'', ''Vita di Samuel Johnson'', ''La penombra mentale''. ***Niente in Alda Merini, ''La scopata di Manganelli'' *[[Giovanni Falcone]] **1. Non è in ''Cose di Cosa Nostra''. *[[Giovanni XXIII]] **''I fioretti di papa Giovanni'', Henri Fesquet. *[[Gilbert Keith Chesterton]] **Il vero modo: ''I vantaggi di avere una sola gamba'' in ''Tremendous Trifles'' (''Tremende bazzecole'') *[[Gore Vidal]] **Il sesso: ''Sex, Death and Money''. *[[Guillaume Apollinaire]] **''Una struttura diventa'': da ''Les Peintres cubistes''. **''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''. **''La geometria è'': da ''Les Peintres cubistes''. **''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''. **''L'amore'': da ''Adieu!'', in ''Poèmes à Lou''. *[[Günter Grass]] **Art is uncompromising and life is full of compromises. ―Quoted by Arthur Miller in the Paris Review, 1966 *[[Gustave Flaubert]] **I coniugi: Lettera, 25 gennaio 1880. **Il cuore: 19 gennaio 1840. **L'auteur dans son œuvre doit être comme Dieu dans l'univers... *[[Guy de Maupassant]] **La storia: Sull'acqua (l’histoire, cette vieille dame exaltée et menteuse) ====H==== *[[Henrik Ibsen]] **Gli amici: André Gide, prefazione a Conjdon: Friends are dangerous, not so much for what they make us do as for what they keep us from doing. (from the Correspondence) *[[Henri Bergson]] **''Le due fonti della morale e della religione'' *[[Henri Duvernois]] **Jamais, je le sens bien, sa présence sera à la hauteur de son absence. ''Une dame heureuse'' *[[Henri Michaux]] **''Brecce''. *[[Henry David Thoreau]] **Gli amici non vivono: ''Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack'' (parte omessa in ''Opere scelte'') **Il massimo che posso fare per un amico: Diario (7 febbraio 1941) *[[Henry Fielding]] **A chi nulla è stato dato: ''Joseph Andrews'' *[[Henry Miller]] **Il surrealismo: ''“An Open Letter to Surrealists Everywhere,” The Cosmological Eye'' (Lettera aperta ai surrealisti d'ogni paese, in ''Max e i fagociti bianchi''). **La storia del mondo: "Domenica dopo la guerra". *[[Hermann Hesse]] **Il prodigio della...: Die Welt im Buch **La funzione del poeta: ''Sull'amore'' (?) *[[Honoré de Balzac]] **''Ce qui fait les qualités du mari qu'on aime fait les dèfauts du mari qu'on n'aime pas''. **La gloria è un veleno: ''Una figlia d'Eva''. **''Le vieillard est un homme qui a diné et qui regarde les autres manger'': ''Correspondance'' ====I==== *[[Ian McEwan]] **''L'amore fatale'' **''A new license for liberty'', Guardian (30 aprile 1990), p. 19. ** Guardian (London, May 26, 1983). *[[Ignazio Cantù]] **Alcune citazioni potrebbero essere del fratello, [[Cesare Cantù]]. *[[Ignazio Silone]] **Due citazioni tratte da discorsi pubblici (?), difficile reperire una trascrizione precisa. ***''Comunisti ed ex comunisti'': prima del 1961. *[[Immanuel Kant]] **Che cosa significa orientarsi nel pensiero. *[[Indro Montanelli]] **''Ci manca un Berlinguer'': da ''La Voce'', fra il 22 marzo 1994 e il 12 giugno 1994. **In un'intervista alla Stampa: dal Giornale del 20 maggio 1993. **Sempre più si diffonde sulla nostra stampa: da ''Il giornale'', 29 maggio 1993. **Sulle donne s'è detto di tutto: La Voce, 1994. **Un giorno dissi al cardinal Martini: ''Il Venerdì'' di Repubblica, 21 gennaio 1994. *[[Isaac Asimov]] **Credo che sia impossibile: ''Yours, Isaac Asimov''. *[[Ivy Compton-Burnett]] **''Madre e figlio''. ====J==== *[[Jack London]] **''Un osso'': da ''La strada''. *[[Jack Kerouac]] **''Una tazza di caffè'': ''Angeli di desolazione''. *[[Jacques Lacan]] **L'amore: ''Seminario XII'', in ''Altri scritti''. *[[James Joyce]] **Nessuna penna: ''Lettere''. **Qual è l'età: ''Ulisse''. *[[Jean Cocteau]] **Ciò che il pubblico critica in voi: ''Il gallo e l'arlecchino'' **Il poeta è un: ''Secrets de beauté'' **La massa: ''Secrets de beauté'' **Barabba: ''Il gallo e l'arlecchino'' **Un artista: ''Il gallo e l'arlecchino'' *[[Jean Genet]] **Chi non ha mai provato: ''Un Captif Amoureux''. **Chiunque conosca un fatto: ''Un Captif Amoureux''. *[[Jean-Jacques Rousseau]] **È soprattutto nella solitudine: ''Le confessioni''. **Il rimorso dorme: ''Le confessioni''. **Val molto di più avere: ''Le confessioni''. *[[Jean-Paul Sartre]] **Odio le vittime che rispettano i loro giustizieri: I sequestrati di Altona, atto 1, sc. 1. *[[Jiddu Krishnamurti]] **Quando c'è l'Amore: ''L'uomo alla svolta''. *[[Johann Gottlieb Fichte]] **L'uomo che si isola: ''Sistema di etica''. *[[Johann Wolfgang von Goethe]] **Agli stupidi: Faust - ''Wie sich Verdienst und Glück verketten Das fällt den Thoren niemals ein'' **I love those who yearn for the impossible: Faust. **Chi possiede arte: Xenia? **Ciascuno vede: Faust, prologo. **L'azione è tutto: Faust **La mia pace è perduta: Faust. **L'età non ci rende: Faust, prologo **L'uomo è uomo: I dolori del giovane Werther. **Monotona cosa è l'uman genere: I dolori del giovane Werther. **Non si è mai soli in pochi: Faust, I, 4036. **Una perfetta contraddizione: Faust *[[John David Barrow]] **Da ''L'universo come opera d'arte''. *[[John Fowles]] ** La donna del tenente francese *[[Jorge Luis Borges]] **Nous ne croyons plus au progrès, quel progrès! (citato in Nestor Ibarra, ''Borges et Borges'') **Il vantaggio di avere: “Harto de los laberintos,” entrevista con César Fernández Moreno, Mundo Nuevo 18, (Dec. 1967) *[[José Ortega y Gasset]] **Il poeta: ''La disumanizzazione dell'arte''. **La biografia: {{en}} ''In Search of Goethe from Within: Letter to a German'', {{it}} ''Goethe. Un ritratto dall'interno'' (?) *[[Joseph Conrad]] **La critica: da ''Lo specchio del mare''. **Solo l'immaginazione: ibidem?. *[[Jules Renard]] **Scrivere: Leçons d'écriture et de lecture, 13 aprile 1895. ====K==== *[[Khalil Gibran]] **''The vision: reflections on the way of the soul''[http://4umi.com/gibran/vision/7] *[[Karen Blixen]] **L'uomo e la donna: ''Racconti d'inverno''. *[[Karl Ludwig Börne]] **''Ankündigung der Waage''. *[[Karl Kraus]] **Ben venga il caos: da ''La muraglia cinese''. *[[Karl Marx]] **Ogniqualvolta vien posta in discussione una determinata libertà, è la libertà stessa in discussione.: ''Dibattiti sulla libertà di stampa e sulla pubblicazione delle discussioni alla Dieta'', in ''Scritti politici giovanili''. ====L==== *[[Laurence Sterne]] **''Men tire themselves in pursuit of rest'': The Koran *[[Laurens van der Post]] **''Il mondo perduto del Kalahari'' **''Il cuore dell'Africa'' *[[Lev Tolstoj]] **Il segreto della felicità: una citazione simile è attribuita a [[James Matthew Barrie]]: «The secret of happiness is not in doing what one likes, but in liking what one has to do», ma non è rintracciabile nelle sue opere. **Se i macelli...: ***La maggior parte delle fonti la attribuiscono a [[Paul McCartney]]; [http://www.postchronicle.com/cgi-bin/artman/exec/view.cgi?archive=180&num=279211 McCartney] stesso dice di ripeterla spesso. ***Google Libri non dà risultati in inglese o in russo in alcuna opera di Tolstoj. **Tutte le idee: ''Guerra e pace'', epilogo, parte I, cap. XVI. **Tutti pensano a cambiare: [http://books.google.com/books?id=kVBYAAAAMAAJ&hl=it&dq=%22thinks%20of%20changing%22%20inauthor:Tolstoy&ei=lIJqTPfhFouOjAe8_vmBAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA] **Tutto, ogni cosa: ''Guerra e pace'', libro IV, parte I, cap. XVI. *[[Luc de Clapiers de Vauvenargues]] **N. 590. *[[Ludwig Wittgenstein]] **Niente in '''Pensieri diversi''' **Sentiamo dire: ''Grammatica filosofica'' *[[Luigi Einaudi]] **Discorso del 1954 (?); di sicuro prima del 1960. *[[Luigi Pirandello]] **E' un verso della canzone ''Camminando'' di [[Massimo Di Cataldo]]. Citazione o fonte? ====M==== *[[Manlio Sgalambro]] **[[Il cavaliere dell'intelletto]] **Per la terribile semplicità delle idee che la tradizione filosofica ci impone, più che fare direi che il compito dell'ora è disfare. *[[Marcel Proust]] **È meglio sognare la propria vita: da ''I piaceri e i giorni''. **Il ritornello che un orecchio: da ''I piaceri e i giorni''. *[[Marguerite Duras]] **''La vita materiale''. *[[Marguerite Yourcenar]] ** Il tuo nome: da ''I doni di Alcippe''. **Si è schiantato un cielo: da ''I doni di Alcippe''. **Noi abbiamo una sola vita: da ''Pellegrina e straniera''. **Non ho l'impressione: Alfredo Cattabiani, "Quel contatto ineffabile con l'Eterno", il Tempo, 19 dicembre 1987, p.3. **La morte s'avvicina: da ''I doni di Alcippe''. *[[Marlene Dietrich]] *Controllare ''Dizionario di buone maniere e cattivi pensieri''. *[[Mario Soldati]] **Ho contattato personalmente il sito comitatomariosoldati.it: mi hanno risposto che Kezich lo ha riportato sul Corriere della sera, senza fornirmi però una data. Nessun risultato tuttavia nell'archivio del Corriere (1992-oggi). **Prima del 1986. *[[Mario Vargas Llosa]] **Lettere... *[[Marshall McLuhan]] **Sunday Times Magazine, 26 marzo 1978 **La bomba: ''Il medium è il messaggio''. *[[Martin Heidegger]] **Il colloquio: da ''La poesia di Hölderlin''. *[[Matilde Serao]] **''Corriere di Roma'' del 19 settembre 1886: "Ascende la carrozza fra le prime macchie, rade ancora, e gira intorno ad una collina, scoprendo ogni tanto con l’occhio l’immenso Jonio glaciale senza una vela. Lievemente l’aria rinfresca. Ecco Stilo, una piccola città bruna bruna, antica, medievale, fabbricata a mezza costa; cittadina fiera e malinconica con le sue chiese antiche. Si traversa Stilo: le calabresi dal volto pallido vi guardano senza curiosità da dietro piccoli vetri delle loro finestre. La vegetazione poi diventa sempre montanara e si gira sui fianchi della montagna, ora seppellendosi fra gli alberi, ora rasentando un precipizio spaventoso. Qui e là spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non dunque questo paese è Ferdinandea? No, questo è Pazzano: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell’aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, già riattivate (dal Fazzari) rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere." *[[Max Beerbohm]] **Le donne: Zuleika Dobson *[[Max Frisch]] **Niente in ''Stiller''. *[[Max Nordau]] **God is the name that from the beginning: da ''Morals and the Evolution of Man''. *[[Michel Foucault]] **Introduzione a Ludwig Binswanger, ''Sogno ed esistenza''. Anche in ''Il sogno''. *[[Miguel de Cervantes]] **Diffida: da ''Novelle esemplari''. *[[Molière]] **Preferisco un vizio: ''Anfitrione'', Act I, sc. iv. *[[Monica Vitti]] **Venerdì di Repubblica del 25 agosto 1995. *<del>[[Montesquieu]]</del> {{fatto}} ====N==== *[[Nadežda Jakovlevna Mandel'štam]] **Le mie memorie *[[Napoleone]] **Che cos'è allora, questa verità storica, nella maggior parte dei casi? Una favola convenzionale, come fu ingegnosamente definita. (Memoriale) **So che bisogna dare a Dio ciò che è di Dio, ma il Papa non è Dio. (16 marzo 1811) *<del>[[Niccolò Tommaseo]]</del> {{fatto}} *[[Nicola Abbagnano]] **Dovrebbe essere in un articlo de ''Il Giornale'', 1981-1983. *[[Nino Manfredi]] **Io vengo dal bestialismo: ''Epoca'', 1993. *[[N. Scott Momaday]] **Una parola: Il viaggio a Rainy Mountain *[[Norman Douglas]] **La scuola: ''How about Europe''. ====O==== *<del>[[Oreste Benzi]]</del> {{fatto}} ====P==== *[[Paolo Rossi]] **Quello che succede in Italia: ''L'Indipendente'' di giovedì 30 novembre 1995. *[[Pablo Neruda]] **L'amore è breve: da ''20 Poesie d'amore e una Canzone disperata'' (Posso scrivere i versi...) *[[Paolo Villaggio]] **Fantozzi è anche un terapeuta: al Messaggero di lunedì 10 gennaio 1994. **Ho nostalgia degli anni Cinquanta: durante la trasmissione tv ''Babele'' di domenica 13 giugno 1993. **La tv è più pericolosa: ''Giornale'' di sabato 16 luglio 1994. *[[Paul Valéry]] **All'inizio: Dialogo dell'albero **Mettons en commun ce que nous avons de meilleur et enrichissons nous de nos mutuelles différences. **Bisogna: Moralités (Tel quel) *<del>[[P. D. James]]</del> {{fatto}} *[[P. G. Wodehouse]] **capelli grigi: ''Diario segreto''. **Critico: ''Le avventure di Sally''. **Telegrammi: ''Tanto di cappello a Jeeves''. *[[Pedro Calderón de la Barca]] **''Mujer, llora y vencerás''. *[[Pier Paolo Pasolini]] **'''Non''' è in ''Petrolio''. ====R==== *[[Raffaella Carrà]] **intervista al Giornale del 27 gennaio 1996. *[[Rainer Maria Rilke]] **Che cosa è mai... : ''Su Rodin''. **Così noi viviamo...: ''Sonetti a Orfeo'' (?) *[[Ralph Waldo Emerson]] **Attacca il tuo carro: <del>''Società e solitudine''</del>. **Dobbiamo essere cortesi: ''Condotta di vita''. **È una regola: ''Social aims''. **È una superstizione: ''Condotta di vita''. **Solo la poesia: <del>''Società e solitudine''.</del> **Un impero: ''The Young American''. **Un uomo: ''The Sovereignty of Ethics''. **[http://www.bartleby.com/90/ Opere complete] *[[Raymond Chandler]] **A really good detective never gets married: ''"Casual Notes on the Mystery Novel" (essay, 1949), first published in Raymond Chandler Speaking (1962)'' **Almeno la metà: da ''Casual Notes on the Mystery Novel'' **Boston: da ''Selected Letters of Raymond Chandler''. **The more you reason the less you create: da ''Selected Letters of Raymond Chandler'' e ''Raymond Chandler Speaking''. **If my books had been any worse: Raymond Chandler Speaking. **...it is a lesson in how not to write for the movies: ''Selected Letters of Raymond Chandler''. **By his standards anyone who noticed how many walls the room had: ''Selected Letters of Raymond Chandler''. *[[Raymond Queneau]] **Il diario intimo di Sally Mara (?); Sally plus intime (!). *[[Robert A. Heinlein]] **<del>''Il gatto che...''.</del> *[[Robert de Flers]] **Les livres sont des amis parfaits, ils sont accueillants et discrets, ils écoutent tous les secrets qu'on leur raconte et ils se gardent de les répéter. Aucune indulgence ne peut être comparée à la leur. Il n'y a qu'une chose qu'ils ne peuvent souffrir c'est d'être prêtés. Quand on les prête, ils sont si vexés qu'ils ne reviennent jamais. *[[Robert Louis Stevenson]] **Datemi quel giovanotto (For God's sake give me the young man who has brains enough to make a fool of himself!): ''Crabbed Age and Youth'' (in ''Virginibus puerisque''?) *[[Robert Musil]] **''Gli ideali hanno strane proprietà'': da ''The German as Symptom'', in ''Precision and Soul. Essays and Addresses''. **''Es hat keinen Sinn, Sorgen im Alkohol ertränken zu wollen, denn Sorgen sind gute Schwimmer''. *[[Roberto Gervaso]] *<del>[[Roland Barthes]]</del> {{fatto}} *[[Rudyard Kipling]] **Alla legione dei perduti...: ''Gentlemen-Rankers''. **Anche se il Tuo Potere...: ''McAndrew's Hymn''. **Il potere...: [http://www.thisdayinquotes.com/2011/03/power-without-responsibility.html] ====S==== *[[Samuel Beckett]] **Che cosa so: Basta **Com'è difficile parlare: Molloy **Dove sono: L'innominabile **Il sole risplende: Murphy **Questo è ciò che potrebbe essere l'inferno: Cenere. *[[Simone de Beauvoir]] **''La forza delle cose'' (''J’ai vécu tendue vers l’avenir et maintenant, je me récapitule, au passé : on dirait que le présent a été escamoté. J’ai pensé pendant des années que mon œuvre était devant moi, et voilà qu’elle est derrière: à aucun moment elle n’a eu lieu; ça ressemble à ce qu’on appelle en mathématiques une coupure, ce nombre qui n’a de place dans aucune des deux séries qu’il sépare''). *[[Simone Weil]] **Qui penserait à Dieu s'il n'y avait pas de mal au monde? *[[Soren Kierkegaard]] **At the bottom of enmity between strangers lies indifference. The Journals of Soren Kierkegaard: A Selection, no. 1144, journal entry for 1850, ed. and trans. by Alexander Dru (1938). **La sola antitesi: In vino veritas. **Ogni uomo: L'ora/L'istante (every human being is by nature a born hypocrite). **Uscirò dal cerchio: Aut aut (ed. integrale). *[[Stefania Sandrelli]] **Venerdì di Repubblica dell'8 marzo 1996 *[[Stendhal]] **''Je ne sais pas qui a donné l'idée de planter une ville au milieu de ce sable'': lettera del 3 novembre 1806. *[[Sun Tzu]] **Nessun riscontro ne ''L'arte della guerra''. *[[Susan Sontag]] **L'interpretazione: da ''Contro l'interpretazione''. ====T==== *[[T. S. Eliot]] **La completa eguaglianza: ''Appunti per una definizione della cultura''. *[[Thomas Mann]] **Trovare ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''. **Una grande verità: ''La posizione di Freud nella storia dello spirito moderno'' in ''Scritti minori'' o ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''. *[[Tom Cruise]] **Mi hanno insegnato: ''Messaggero'', 9 agosto 1992 ====U==== *[[Umberto Eco]] **Aristotele: 7, supplemento del Corriere della sera, 1995. *[[Ursula Le Guin]] **È troppo intelligente: Dancing at the Edge of the World **I bambini della rivoluzione: Dancing at the Edge of the World **La mia immaginazione: "The Creatures on My Mind" in Unlocking the Air and Other Stories **Se la narrativa scientifica: Dancing at the Edge of the World ====V==== *[[Valerio Magrelli]] **Possibile citazione completa: Gioco d’azzardo. È il contrario del gioco, ed è assurdo che abbia lo stesso nome. Mentre il gioco è fondato sulla possibilità di maneggiare le proprie forze, il gioco d’azzardo è basato sul rifiuto di agire: in un caso c’è l’azione, nell’altro la passione. *[[Victor Hugo]] **La religione: Préface philosophique (?) *<del>[[Virginia Woolf]]</del> {{fatto}} *<del>[[Vladimir Nabokov]]</del> {{fatto}} *[[Voltaire]] **Amici miei: ''Dialogues et entretiens philosophique'' (Mes amis , ou les astres sont de grands géomètres) **Che cos'è la politica: ''Annales de l'Empire depuis Charlemagne'' (mais la politique est-elle autre chose que l'art de mentir à propos) **Il superfluo: ''La felicità mondana: Il mondano'' **La paura: ''La paix vaut encore mieux que la veritè'' (lettera alla marchesa Marie de Vichy Chamrond Du Deffand, 7 dicembre 1768) **Nulla è perduto: ''Adelaide du Guesclin'' **Un proverbio saggio: La cena del conte di Boulainvilliers ====W==== *<del>[[Walter Benjamin]]</del> {{fatto}} *[[William Blake]] **''Una verità detta con tristi intenti...'': ''Auguries of Innocence'' (Pickering) **''Se il Sole e la Luna dovessero dubitare.. '': ''Auguries of Innocence''. **''Ero arrabbiato con il mio amico...'': ''A Poison Tree'', ''Songs of Experience''. **''La crocefissione...'': ''The Four Zoas'' **''Essendo infinito...'': ''There is no natural religion'' **''Nulla è più spregevole...'': ''Annotations to An Apology for the Bible by R. Watson''. **''Generalizzare vuol dire essere idioti'': ''Annotations to Sir Joshua Reynolds's Discourses'', pp. xvii–xcviii **''Per la tua amicizia...'': da ''On friends and foes''. *[[William Faulkner]] **Stein, ''Intervista con William Faulkner''. *[[William Golding]] **Gli uomini producono il male: da ''The Hot Gates''. *[[William S. Burroughs]] **Parole, colori, luci, suoni: ''Scrittura creativa''. *[[William Somerset Maugham]] **Il critico: The Summing Up **Il grado di civiltà: Our Betters **L'amore è solo: The Summing Up **Non credo: The circle **Ogni produzione di un artista: The Summing Up **Una donna si sacrificherà: The circle *[[Wisława Szymborska]] **''Posta letteraria''. ====...==== *Giulio Bora, Gianfranco Fiaccadori, Antonello Negri, Alessandro Nova, ''I luoghi dell'arte'', volume 3, Electa-Bruno Mondadori, Milano 2003 ==''Focus''== Ricerca delle fonti delle citazioni tratte da ''[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Speciale:Ricerca&limit=250&offset=0&profile=default&search=%22citato+in+focus%22&ns0=1&ns8=1&ns9=1&ns11=1&ns12=1 Focus]''. *[[Giorgio Manganelli]] **Niente in Google Libri. **Niente ne ''La favola pitagorica'', ''Agli Dei ulteriori'', ''La palude definitiva'', ''Hilarotragoedia'', ''Pinocchio: un libro parallelo'', ''Le interviste impossibili'', ''Esperimento con l'India'', ''Centuria'', ''Dall'inferno''. **Niente nell'archivio del ''Corriere'' e de ''la Repubblica''. *[[Hans Magnus Enzensberger]] **''Questioni di dettaglio''. *[[Marianne Moore]] **''Unicorni di mare e di terra''. *[[Ronald Laing]] **''La politica della famiglia''. ==Raccolte di citazioni== <pre><ref>Da ''''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre> <pre><ref>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre> <pre><ref>Da ''''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre> <pre><ref name=e /></pre> <pre>''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644</pre> <pre><ref>Da ''''; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. . ISBN 978-88-203-3911-1</ref></pre> <pre><ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano. Opera omnia'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, n. . ISBN 88-04-43263-2</ref></pre> <pre><ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. . ISBN 88-415-5890-3</ref></pre> <pre><ref>Citato in Franca Rosti, ''Tra virgolette. Dizionario di citazioni'', Zanichelli, Bologna, 1995, p. . ISBN 88-08-09982-2</ref></pre> 617hsyul3j8upuy3zxqegirfytnuu18 Francesco Carrara 0 85059 1218754 1152454 2022-07-24T16:33:18Z AnjaQantina 1348 +immagine, +note wikitext text/x-wiki [[File:Statue of Francesco Carrara.jpg|thumb|Statua di Francesco Carrara]] '''Francesco Carrara''' (1805 – 1888), giurista e politico italiano. *Quando la [[politica]] entra dalla porta del tempio, la [[giustizia]] fugge impaurita dalla finestra per tornarsene al cielo.<ref>Da ''Programma del corso di diritto criminale dettato nella R. Università di Pisa'', Fratelli Cammelli, 1898.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{ip}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Carrara, Francesco}} [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] d0p3qnw67lhscvu4eiruc6i4x58bv9x Pino 0 95280 1218851 1110448 2022-07-25T09:26:12Z Spinoziano (BEIC) 86405 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Utro v sosnovom lesu.jpg|miniatura|upright=1.5|''Morning in a Pine Forest'' (I.I. Šiškin e K.A. Savickij, 1886)]] Citazioni sui '''pini''' e sulle '''pinete'''. *Comunque non mi sono mai piaciuti i pini: sono gocciolanti e appiccicosi. (''[[Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet]]'') *I pini si sono guadagnati la reputazione di essere “sempreverdi” con lo stesso stratagemma che i governi utilizzano per ottenere un'apparenza di perpetuità: allo scadere dei vecchi mandati sovrappongono l'inizio di quelli nuovi. ([[Aldo Leopold]]) *''I sussurranti pini e i grandi abeti | vestiti di verde e pieni di muschio | si levano nel crepuscolo | come i druidi di una volta.'' ([[Betty Smith]]) *''Il dorato degli aghi di pino | il bosco fa risuonare.'' ([[Sergej Aleksandrovič Esenin]]) *''Intero andò distrutto il buon raccolto | che ripagar doveva un lungo anno. | Di chi la colpa, allor, se non del pino, | agli occhi miei, che praticato aveva, | col vertice appuntito, un largo foro | in quella nube nera di passaggio?'' ([[Michele Marzulli]]) *Le chiome folte dei pini emergevano dalla foschia come presenze minacciose. ([[Joseph Hansen]]) *Le giovani pinete nel [[mattino]] si svegliano a cantare. Quel canto è così lento che i cuori assopiti fa tutti sognare di un sogno portato dal vento che viene dal [[mare]]. ([[Romano Battaglia]]) *Ma tajamoli 'sti pini no? C'hanno trecent'anni l'uno ma quanto li volemo fa' campa'? (''[[Compagni di scuola]]'') *Perchè il ''Pino'', che di natura sua tardi sì, e lentamente cresce, un tratto suppone di qualche secolo per giugnere a quella ampiezza, e per multiplicare a quella chioma, che possa un ''Bosco'' formare d'alta magnificenza. ([[Francesco Ginanni]]) *''Stiano alti tutto l'inverno | i pini e gli abeti, | e di neve e bufere | dormano avvolti. | Il loro scarno verde, | come gli aghi di un riccio, | se mai non ingiallisce, | pure non è mai fresco.'' ([[Fëdor Ivanovič Tjutčev]]) ==Altri progetti== {{Interprogetto|wikt|preposizione=sul|etichetta=pino|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Alberi]] [[Categoria:Legnami]] 5ehxm21kz7i2a3i06tvm99js8znf2cv Guerra fredda 0 96376 1218830 1195046 2022-07-25T00:57:21Z Kwamikagami 89069 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:NATO vs. Warsaw (1949-1990).svg|thumb|Le zone d'influenza della NATO (in blu) e del Patto di Varsavia (in rosso)]] Citazioni sulla '''guerra fredda'''. ==Citazioni== *Adesso che la guerra fredda è finita, penso che sia venuto meno il rischio di conflitti di vaste proporzioni. Assistiamo ancora a guerre su scala minore. Ma quelle che intraprendevano le vecchie potenze coloniali sono cosa del passato. [...] Ad ogni modo, oggi assistiamo a un nuovo tipo di guerra fra le nazioni, quella economica, che sta diventando sempre più aspra. ([[Võ Nguyên Giáp]]) *L'esplorazione spaziale non è che un altro gioco nella lotta di potere tra USA e URSS. La politica, l'economia, la corsa agli armamenti... sono solo arene per una competizione insensata. [...] Ma la Terra, di per sé, non ha confini. Niente Est, né Ovest, né Guerra Fredda. (''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]'') *La Guerra fredda non durerà per sempre. Prima o poi cederà il passo a un'era di conflitti locali e terrorismo. Un passaggio dall'anti-comunismo all'anti-terrorismo. Nella nuova era gli eserciti non saranno legati alle nazioni e la guerra diventerà un business. (''[[Metal Gear Solid: Peace Walker]]'') *– La Russia era un nostro alleato. E ora siamo in guerra con loro invece?<br>– È più una guerra fredda.<br>–Cos'è una guerra fredda? D'estate se la prendono di ferie? (''[[Kong: Skull Island]]'') *La tendenza di imporre modi di vivere stranieri ha innescato la guerra fredda, che viene spietatamente condotta con tutti i mezzi immaginabili. Ho la sensazione inquietante che, se questa tendenza persiste, la guerra fredda, con la stessa certezza con cui la notte segue il giorno, infine divamperà in un'inestinguibile guerra calda che coinvolgerà tutta l'umanità. ([[William Tubman]]) *Negli Stati Uniti esiste una diffusa tendenza a idealizzare gli anni del secondo dopoguerra dipingendoli come un'età dell'innocenza in cui ogni americano si sentiva parte di una nazione formidabile e ogni famiglia poteva contare su un reddito sicuro, elettrodomestici all'avanguardia, bambini superdotati e una visione rosea della vita. In realtà quelli della Guerra fredda furono anni di incessante trepidazione in cui un altro tipo di nube si sovrappose a quella tetra e sempre incombente del fascismo. ([[Madeleine Albright]]) *Nella guerra fredda c'erano meccanismi di valutazioni del rischio e vie informali per la prevenzione. Oggi la maggior parte di questi meccanismi non esiste più e le persone che erano esercitate a questo non sono più qui. ([[António Guterres]]) *Ritengo che gli storici del futuro stabiliranno che la guerra fredda ebbe inizio proprio nell'Iran. Dovunque ve n'erano i segni, ma i primi indizi si delinearono chiaramente nel nostro paese. In seguito a quanto era successo nell'Azerbaijan, l'America, per la prima volta nella storia, cominciò ad assumere una funzione di guida nel Medio Oriente. L'esperienza indusse Truman alla formulazione di quella dottrina che salvò la Grecia e Turchia dall'imperialismo comunista, e aprì la strada alla politica di Eisenhower. ([[Mohammad Reza Pahlavi]]) *Se i paesi occidentali si sono dichiarati stati sociali nei decenni del dopoguerra, è stato forse per sottolineare il nuovo entusiasmo per il riformismo sociale, ma certamente anche perché gli antagonismi della Guerra Fredda richiedevano che a eguaglianza, piena occupazione e stato sociale venisse prestata una chiara attenzione. ([[Gøsta Esping-Andersen]]) *[[William Shakespeare|Shakespeare]] ha sintetizzato la guerra fredda: «Gli uomini andranno nelle tombe come se fossero letti. Combattono per motivi che sono estranei alla ragione». (''[[Last Run]]'') *Si può dire che la guerra fredda iniziò subito dopo la [[Conferenza di Jalta|Conferenza di {{sic|Yalta}}]], dal marzo 1945, per essere precisi. ([[Paul Johnson]]) ===''[[Lord of War]]''=== *Alla fine della Guerra fredda il Kalashnikov divenne il prodotto russo più esportato, prima della vodka, del caviale, e dei narratori suicidi. Una cosa è certa: nessuno si metteva in fila per comprare... le loro automobili. *La fine della Guerra fredda fu l'inizio del periodo più caldo nel traffico delle armi. Il mercato era aperto. Missili guidati, missili non guidati, mortai, mine, blindati, intere divisioni di carri armati. [...] Riuscii ad acquistare anche una squadriglia di elicotteri lanciarazzi. Macchine da combattimento sofisticatissime, costruite per una guerra con l'America che non ci fu mai. [...] Grazie a me avrebbero finalmente avuto la possibilità di sparare un colpo. Avevo la sensazione che non fosse esattamente quello che il compagno Lenin aveva in mente quando sosteneva l'uguaglianza economica. *La Guerra fredda aveva i suoi vantaggi: teneva bloccate le tensioni. Ora è più difficile stabilire esattamente da che parte stare, le cose sono diventate più complicate. *Quei 45 anni di Guerra fredda tra Est ed Ovest avevano generato il più grande arsenale della storia. I sovietici avevano armi nascoste ovunque, immense scorte di armi, e all'improvviso nessun nemico. ===[[Jawaharlal Nehru]]=== *In qualche modo, le esigenze della guerra fredda hanno portato indirettamente gli Stati Uniti a incoraggiare il colonialismo. Direttamente, io credo che ad essi il colonialismo come tale non interessi. Ma indirettamente lo incoraggiano. *Se questa venisse a cessare, se la tensione nel mondo si allentasse, se le paure e le apprensioni diminuissero, io credo che potremmo progredire assai più rapidamente. Se il denaro oggi destinato agli armamenti venisse invece impiegato a questo scopo, non vi sarebbe alcun sovraccarico addizionale per per le popolazioni. Si risparmierebbe tanto denaro, in questo modo. Se si potesse usufruire anche soltanto del dieci o del venti per cento del denaro ora speso in armamenti, sarebbe già una grossa somma. *Una guerra fredda ha qualche significato soltanto come preludio alla guerra calda. Se la guerra calda non si deve fare, bisogna cercare qualche altro mezzo. Ma la guerra fredda preclude la possibilità di trovare qualsiasi altro mezzo. ==Voci correlate== *[[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord]] *[[Patto di Varsavia]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|commons_preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Eventi del XX secolo]] [[Categoria:Guerra fredda| ]] ksznrw5w624tm5lxn6v7wty9dc5vhnl 1218834 1218830 2022-07-25T06:15:24Z Spinoziano 2297 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:NATO vs. Warsaw (1949-1990).svg|thumb|upright=1.5|Le zone d'influenza della NATO (in blu) e del Patto di Varsavia (in rosso)]] Citazioni sulla '''guerra fredda'''. ==Citazioni== *Adesso che la guerra fredda è finita, penso che sia venuto meno il rischio di conflitti di vaste proporzioni. Assistiamo ancora a guerre su scala minore. Ma quelle che intraprendevano le vecchie potenze coloniali sono cosa del passato. [...] Ad ogni modo, oggi assistiamo a un nuovo tipo di guerra fra le nazioni, quella economica, che sta diventando sempre più aspra. ([[Võ Nguyên Giáp]]) *L'esplorazione spaziale non è che un altro gioco nella lotta di potere tra USA e URSS. La politica, l'economia, la corsa agli armamenti... sono solo arene per una competizione insensata. [...] Ma la Terra, di per sé, non ha confini. Niente Est, né Ovest, né Guerra Fredda. (''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]'') *La Guerra fredda non durerà per sempre. Prima o poi cederà il passo a un'era di conflitti locali e terrorismo. Un passaggio dall'anti-comunismo all'anti-terrorismo. Nella nuova era gli eserciti non saranno legati alle nazioni e la guerra diventerà un business. (''[[Metal Gear Solid: Peace Walker]]'') *– La Russia era un nostro alleato. E ora siamo in guerra con loro invece?<br>– È più una guerra fredda.<br>–Cos'è una guerra fredda? D'estate se la prendono di ferie? (''[[Kong: Skull Island]]'') *La tendenza di imporre modi di vivere stranieri ha innescato la guerra fredda, che viene spietatamente condotta con tutti i mezzi immaginabili. Ho la sensazione inquietante che, se questa tendenza persiste, la guerra fredda, con la stessa certezza con cui la notte segue il giorno, infine divamperà in un'inestinguibile guerra calda che coinvolgerà tutta l'umanità. ([[William Tubman]]) *Negli Stati Uniti esiste una diffusa tendenza a idealizzare gli anni del secondo dopoguerra dipingendoli come un'età dell'innocenza in cui ogni americano si sentiva parte di una nazione formidabile e ogni famiglia poteva contare su un reddito sicuro, elettrodomestici all'avanguardia, bambini superdotati e una visione rosea della vita. In realtà quelli della Guerra fredda furono anni di incessante trepidazione in cui un altro tipo di nube si sovrappose a quella tetra e sempre incombente del fascismo. ([[Madeleine Albright]]) *Nella guerra fredda c'erano meccanismi di valutazioni del rischio e vie informali per la prevenzione. Oggi la maggior parte di questi meccanismi non esiste più e le persone che erano esercitate a questo non sono più qui. ([[António Guterres]]) *Ritengo che gli storici del futuro stabiliranno che la guerra fredda ebbe inizio proprio nell'Iran. Dovunque ve n'erano i segni, ma i primi indizi si delinearono chiaramente nel nostro paese. In seguito a quanto era successo nell'Azerbaijan, l'America, per la prima volta nella storia, cominciò ad assumere una funzione di guida nel Medio Oriente. L'esperienza indusse Truman alla formulazione di quella dottrina che salvò la Grecia e Turchia dall'imperialismo comunista, e aprì la strada alla politica di Eisenhower. ([[Mohammad Reza Pahlavi]]) *Se i paesi occidentali si sono dichiarati stati sociali nei decenni del dopoguerra, è stato forse per sottolineare il nuovo entusiasmo per il riformismo sociale, ma certamente anche perché gli antagonismi della Guerra Fredda richiedevano che a eguaglianza, piena occupazione e stato sociale venisse prestata una chiara attenzione. ([[Gøsta Esping-Andersen]]) *[[William Shakespeare|Shakespeare]] ha sintetizzato la guerra fredda: «Gli uomini andranno nelle tombe come se fossero letti. Combattono per motivi che sono estranei alla ragione». (''[[Last Run]]'') *Si può dire che la guerra fredda iniziò subito dopo la [[Conferenza di Jalta|Conferenza di {{sic|Yalta}}]], dal marzo 1945, per essere precisi. ([[Paul Johnson]]) ===''[[Lord of War]]''=== *Alla fine della Guerra fredda il Kalashnikov divenne il prodotto russo più esportato, prima della vodka, del caviale, e dei narratori suicidi. Una cosa è certa: nessuno si metteva in fila per comprare... le loro automobili. *La fine della Guerra fredda fu l'inizio del periodo più caldo nel traffico delle armi. Il mercato era aperto. Missili guidati, missili non guidati, mortai, mine, blindati, intere divisioni di carri armati. [...] Riuscii ad acquistare anche una squadriglia di elicotteri lanciarazzi. Macchine da combattimento sofisticatissime, costruite per una guerra con l'America che non ci fu mai. [...] Grazie a me avrebbero finalmente avuto la possibilità di sparare un colpo. Avevo la sensazione che non fosse esattamente quello che il compagno Lenin aveva in mente quando sosteneva l'uguaglianza economica. *La Guerra fredda aveva i suoi vantaggi: teneva bloccate le tensioni. Ora è più difficile stabilire esattamente da che parte stare, le cose sono diventate più complicate. *Quei 45 anni di Guerra fredda tra Est ed Ovest avevano generato il più grande arsenale della storia. I sovietici avevano armi nascoste ovunque, immense scorte di armi, e all'improvviso nessun nemico. ===[[Jawaharlal Nehru]]=== *In qualche modo, le esigenze della guerra fredda hanno portato indirettamente gli Stati Uniti a incoraggiare il colonialismo. Direttamente, io credo che ad essi il colonialismo come tale non interessi. Ma indirettamente lo incoraggiano. *Se questa venisse a cessare, se la tensione nel mondo si allentasse, se le paure e le apprensioni diminuissero, io credo che potremmo progredire assai più rapidamente. Se il denaro oggi destinato agli armamenti venisse invece impiegato a questo scopo, non vi sarebbe alcun sovraccarico addizionale per per le popolazioni. Si risparmierebbe tanto denaro, in questo modo. Se si potesse usufruire anche soltanto del dieci o del venti per cento del denaro ora speso in armamenti, sarebbe già una grossa somma. *Una guerra fredda ha qualche significato soltanto come preludio alla guerra calda. Se la guerra calda non si deve fare, bisogna cercare qualche altro mezzo. Ma la guerra fredda preclude la possibilità di trovare qualsiasi altro mezzo. ==Voci correlate== *[[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord]] *[[Patto di Varsavia]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|commons_preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Eventi del XX secolo]] [[Categoria:Guerra fredda| ]] hr3xv3eeyradxwaioom59m1z5fse52m Giacinto Dragonetti 0 98165 1218758 641829 2022-07-24T16:38:48Z AnjaQantina 1348 +immagine, +defaultsort wikitext text/x-wiki [[File:Dragonetti, Giacinto.jpg|thumb|Giacinto Dragonetti]] '''Giacinto Dragonetti''' (1738 – 1818), giurista e storico italiano. *Al tempo de' primi Re [[Normanni]] tanti erano nella Sicilia i [[Lombardi di Sicilia|Lombardi]], o i viventi secondo il dritto Longobardo, che i medesimi componeano Terre, e Città intere.<ref>Da ''Origine de' feudi ne' regni di Napoli e Sicilia, loro usi e leggi feudali'', Napoli, 1788, p. 363.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Dragonetti, Giacinto}} [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] cmeywseldt2z5ja319d8y3jedz09ary Utente:Mariomassone 2 110782 1218800 1218591 2022-07-24T17:57:45Z Mariomassone 17056 /* Per Dario Argento */ wikitext text/x-wiki ==Per [[Jennifer Connelly]]== *{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref> :''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.'' ==Per [[Dario Argento]]== {{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}} *{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione. :''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.'' *Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là. :''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.'' *''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione. :Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.'' *Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti. :''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.'' *{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare. :''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.'' ________________ [[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]] '''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino. ==Citazioni di Kirilo Budanov== *Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref> *{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}} [[Categoria:Militari ucraini]] ---------------------------------- '''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico. ==''Running with the fox''== *I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo. :''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10) *Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente. :''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15) *Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi. :''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16) *Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno. :''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32) *Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce. :''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45) *Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli. :''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45) *Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà. :''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56) *I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro. :''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58) *Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane. :''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61) *L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole. :''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173) *Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico. :''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181) *Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli. :''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210) * :<nowiki>''''</nowiki> (p. ) * :<nowiki>''''</nowiki> (p. ) * :<nowiki>''''</nowiki> (p. ) * :<nowiki>''''</nowiki> (p. ) ------------------- [[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]] '''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope. ==Citazioni su Mangascià Giovanni== *Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]]) *Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]]) of8zeomn7db8f36xepqskpteq29zl09 Discussione:Henri Duvernois 1 112521 1218865 728643 2022-07-25T11:32:09Z Dread83 47 -1, fonte wikitext text/x-wiki {{sfid}} == Senza fonte == *La sua presenza mai sarà all'altezza della sua assenza. 63ybfrkt8qmoxlp2ti1vp81ogi0hlpx Bruno Contrada 0 115690 1218768 859027 2022-07-24T16:53:03Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Bruno Contrada carcere.jpg|thumb|Bruno Contrada]] '''Bruno Contrada''' (1931 – vivente), funzionario, agente segreto e poliziotto italiano. ==Citazioni di Bruno Contrada== *Dobbiamo contestualizzare il mio processo, quel '92, l'abbattimento di quel sistema di Stato, di governo. Bisogna tenere conto delle invidie nella mia amministrazione, delle aspirazioni di carriera, del senso di rivalsa nei miei confronti. Il colpo di genio che hanno avuto quelli che mi hanno inquisito è stato tenermi 31 mesi e 7 giorni in regime di carcere preventivo, limitando le mie possibilità di difesa e determinando nell'opinione pubblica la convinzione che, se ero stato incarcerato, qualcosa dovevo avere pur fatto. Tanti imputati di concorso esterno aspettano liberi il processo. Io invece dovevo stare dentro, unico detenuto come [[Rudolf Hess]] a Spandau, a oltre 60 anni senza nemmeno un water decente perché in cella c'era il bagno alla turca. E non mi sono mai lamentato, e non ho mai chiesto niente, non mi facevo nemmeno portare cibo da casa. Perché non sono state prese in considerazione le testimonianze di 142 uomini delle istituzioni? Cinque capi della Polizia, direttori del Sisde, prefetti, questori, generali della Guardia di Finanza. E poi i tanti miei colleghi che sono venuti a testimoniare per me, quelli che lavoravano con me giorno e notte. Erano testimoni della verità dei fatti e li hanno disprezzati.<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ora-tocca-allitalia-darmi-lassoluzione-1116625.html Ma ora tocca all'Italia darmi l'assoluzione]'', ''il Giornale'', 15 aprile 2015.</ref> ==Citazioni su Bruno Contrada== *È vero o no che Contrada tradì lo Stato per cui lavorava, mettendosi al servizio di Cosa Nostra che era pagato per combattere? La risposta è sì. E non – come vaneggia il solito amico di tutte le canaglie [[Giuliano Ferrara]] – per un processo fondato su "pentitismo e intercettazioni a strascico". Ma per i fatti spaventosi raccontati da una miriade di autorevolissimi testimoni. A cominciare dai colleghi di [[Giovanni Falcone|Falcone]] e [[Paolo Borsellino|Borsellino]], che raccontano la diffidenza nutrita dai giudici – come pure da [[Boris Giuliano]] – nei confronti di "'u Dutturi": i magistrati Del Ponte, [[Antonino Caponnetto|Caponnetto]], Almerighi, Vito D'Ambrosio, Ayala. [...] Tutti a ripetere davanti ai giudici di Palermo che Contrada passava informazioni a Cosa Nostra, incontrando anche personalmente alcuni boss, tipo Saro Riccobono e Calogero Musso. Le sentenze hanno accertato che: Contrada concesse la patente ai boss Stefano Bontate e Giuseppe Greco; agevolò la latitanza di [[Salvatore Riina|Totò Riina]] e la fuga di Salvatore Inzerillo e John Gambino; intrattenne rapporti privilegiati con Michele e Salvatore Greco; spifferava segreti d'indagine ai mafiosi in cambio di favori e regali (come i 10 milioni di lire accantonati dal bilancio di Cosa Nostra a Natale del 1981 per acquistare un'auto a un'amichetta del superpoliziotto); e portò al suo processo falsi testimoni a sua difesa. [...] E nulla di tutto questo è messo in dubbio dalla sentenza di Strasburgo. Chi piagnucola per l'"uomo innocente" e il "meccanismo infernale" si legga le carte e poi, se ci riesce, si vergogni. ([[Marco Travaglio]]) ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Contrada, Bruno}} [[Categoria:Funzionari italiani]] [[Categoria:Poliziotti italiani]] q076vytfx1wr00b69pj93c01imz8k2l Baltasar Garzón 0 117544 1218784 756079 2022-07-24T17:18:45Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Baltasar Garzón - Visitando ESMA - Argentina - 1AGO05 -presidenciagovar recortada.jpg|thumb|Baltasar Garzón]] '''Baltasar Garzón Real''' (1955 – vivente), magistrato e avvocato spagnolo. ==Citazioni su Baltasar Garzón== *Il mio giudizio su Garzón resta quello di prima, solo un po' rinforzato: un garzoncello smanioso soltanto di leggere il proprio nome sulle prime pagine di tutti i giornali e di vedere la propria effigie sugli schermi televisivi di tutto il mondo: il che rafforza la mia ipotesi che si tratti di un italiano nato per sbaglio in Spagna. ([[Indro Montanelli]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Garzon, Baltasar}} [[Categoria:Magistrati spagnoli]] 0l0w0r5f7p0o9ol05mym35ezdmx73ok La mummia - Il ritorno 0 117649 1218847 1145307 2022-07-25T08:26:38Z 2.58.137.191 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= La mummia - Il ritorno |titoloalfabetico= Mummia - Il ritorno, La |titolooriginale= The Mummy Returns |paese= Stati Uniti d'America |annouscita= 2001 |genere= azione, avventura, fantastico, commedia |regista= [[Stephen Sommers]] |soggetto= Stephen Sommers |sceneggiatore= Stephen Sommers |produttore= James Jacks Sean Daniel |attori= *[[Brendan Fraser]]: Richard "Rick" O'Connell *[[Rachel Weisz]]: Evelyn Carnahan O'Connell *[[Arnold Vosloo]]: Imhotep *[[John Hannah (attore)|John Hannah]]: Jonathan Carnahan *[[Oded Fehr]]: Ardeth Bey *[[Freddie Boath]]: Alex O'Connell *[[Alun Armstrong]]: Hafez *[[Patricia Velasquez]]: Anck Su Namun *[[Adewale Akinnuoye-Agbaje]]: Lock Nah *[[Dwayne Johnson]]: [[Mathayus|Re Scorpione]] *[[Quill Roberts]]: Shafek *[[Shaun Parkers]]: Izzy *[[Aharon Ipalé]]: [[Seti I]] |doppiatoriitaliani= *[[Fabrizio Pucci]]: Rick O'Connell *[[Giuppy Izzo]]: Evelyn Carnahan *[[Stefano Benassi]]: Jonathan Carnahan *[[Stefano De Sando]]: Ardeth Bey *[[Gabriele Patriarca]]: Alex O'Connell *[[Vittorio Di Prima]]: Hafez *[[Claudia Razzi]]: Anck-su-Namun *[[Paolo Buglioni]]: Lock Nah *[[Fabrizio Vidale]]: Izzy |note= ;Sequel di *[[La mummia (film 1999)|La mummia]] (1999) }} '''''La mummia – Il ritorno''''', film del 2001, regia di [[Stephen Sommers]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} 5000 anni fa un feroce guerriero noto come Re Scorpione si mise alla testa di una grande armata e partì alla conquista del mondo allora conosciuto. [...] Dopo una sanguinosa campagna durata sette lunghi anni un giorno Re Scorpione e la sua armata vennero sconfitti e respinti sempre più nel cuore del sacro deserto di Ahm Shere. Uno ad uno, i guerrieri perirono sotto il sole cocente fino a che soltanto il grande condottiero rimase in vita. Oramai prossimo alla morte, Re Scorpione fece un patto col malvagio dio Anubi. Se Anubi gli avesse risparmiato la vita e permesso di sbaragliare i nemici gli avrebbe dato in cambio la sua anima e avrebbe edificato in suo onore un grande tempio: una piramide d'oro. Anubi accettò la sua offerta e gli rese salva la vita. E il dio restituì al Re Scorpione la sua armata. E come un'inarrestabile inondazione essi spazzarono via tutto ciò che trovarono sul loro cammino. Una volta terminata la loro missione, il dio Anubi costrinse Re Scorpione a servirlo per l'eternità e restituì i suoi guerrieri dalle sabbie dalle quali erano venuti, là dove essi attendono, nel silenzio, di essere risvegliati ancora una volta. ('''Voce narrante''') ==Frasi== {{cronologico}} *{{NDR|traducendo la [[maledizioni dai film|maledizione]] inscritta sullo scrigno}} "Colui che profana questo bracciale berrà l'acqua del Nilo" ...Questa non sembra tanto brutta! {{NDR|la tomba viene completamente allagata}} ('''Evelyn''') *{{NDR|Ad Ardeth Bey, con aria impassibile, riferendosi al risveglio delle mummie al British Museum}} Sai, fino a qualche anno fa tutto questo mi sarebbe sembrato incredibile... ('''Rick''') *{{NDR|a Evelyn, che sta bloccando la porta per non far passare le mummie soldato}} Tesoro, che stai facendo? Quelli non passano dalle porte! ('''Rick''') *Se un uomo non abbraccia il proprio passato non ha futuro. ('''Ardeth''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *{{NDR|Alex ha colto di sorpresa suo padre Rick, spaventandolo}}<br />'''Rick''' {{NDR|ansimando dallo spavento}}: Alex!...<br>'''Alex''' {{NDR|scherzando}}: Chi credevi che fossi, una mummia ritornata in vita?!<br>'''Rick''': Un giorno ti racconterò una storia... *'''Rick''': Te lo giuro, quel bambino ti somiglia ogni giorno di più!<br>'''Evelyn''': Vuoi dire che è attraente, dolce... e diabolicamente affascinante?<br>'''Rick''': No, dico che mi fa diventare matto. *'''Evelyn''': È solo uno scrigno, non ha mai fatto male a nessuno aprire uno scrigno!<br>'''Rick''' {{NDR|sarcastico}}: Sì, certo. Come non ha mai fatto male a nessuno leggere un libro! Ricordi l'ultima volta?<ref>Riferimento alla frase del [[La mummia (film 1999)|film precedente]] riferita al Libro dei Morti: «È soltanto un libro. Non ha mai fatto male a nessuno leggere un libro.»</ref> *'''Rick''': Questa è brutta Evy!<br>'''Evelyn''': Ce la siamo già vista brutta!<br>'''Rick''': Questa è peggio! *'''Evelyn''': Io credo che il bracciale sia una sorta di guida verso l'oasi perduta di Ahm Shere.<br>'''Rick''': Evy, so a cosa stai pensando e la risposta è: "no". Siamo appena tornati a casa!<br>'''Evelyn''': Be', è questo il bello: i bagagli sono già pronti!<br>'''Rick''': Perché non sai darmi una sola buona ragione?<br>'''Evelyn''' {{NDR|sensuale}}: È soltanto un'oasi, tesorino. Una splendida... eccitante... romantica... oasi.<br>'''Rick''' {{NDR|sensuale}}: Uno di quei posti con sabbia bianca, piena di palmizie e acque fresche, limpide e azzurrine. Dove si possono ordinare quei cocktail con ghiaccio e ombrellini, eh? Mh.<br>'''Evelyn''': Sembra bello...<br>'''Rick''': Sembra troppo bello... {{NDR|rovinando l'atmosfera}} Dov'è la fregatura?<br>'''Evelyn''': Pare che sia li che riposi l'armata di Anubi.<br>'''Rick''': Ecco, vedi? Lo sapevo che c'era la fregatura! C'è sempre la fregatura! Come facevo a saperlo? Fammi indovinare: al suo comando c'era quel tipo, il Re Scorpione, giusto?<br>'''Evelyn''': Già, ma lui si risveglia una volta ogni cinquemila anni!<br>'''Rick''': Ah, certo! E se qualcuno non lo uccide lui distruggerà il mondo intero!<br>'''Evelyn''': Come lo sai?!<br>'''Rick''': Non lo sapevo. Ma è sempre la solita storia!<br>'''Evelyn''': L'ultima spedizione che abbia davvero raggiunto Ahm Shere fu inviata da Ramses IV, più di tremila anni fa. Mandò un migliaio di uomini.<br>'''Rick''': E nessuno di loro fu più rivisto vivo!<br>'''Evelyn''': Come lo sai?!<br>'''Rick''': Non lo sapevo. Ma è sempre la solita storia! *'''Evelyn''': Odio quando fai così!<br>'''Rick''': Cosa?<br>'''Evelyn''': Mi fai venire voglia di dire sì a tutto! *'''Jonathan''': Lei non è il marito di Sheila, vero?<br>'''Curatore''': No.<br>'''Jonathan''': S-se lavora per Johnny, intendo saldare il debito martedì.<br>'''Curatore''': Non conosco nessun Johnny. Stiamo cercando il bracciale di Anubi.<br>'''Jonathan''': Ah, bene. Buon per voi. È un bel gingillo da tenere in casa il vecchio bracciale di Anubi...<br>'''Curatore''': Dove si trova?<br>'''Jonathan''': Ah, sta cercando qui il bracciale! Ora è chiaro! Be', non ho la più pallida idea di che cosa stia parlando!<br>'''Curatore''': Signor O'Connell, lei mette a dura prova la mia pazienza!<br>'''Jonathan''': Signor O'Connell? No, senta, aspetti un momento... Parla con l'uomo sbagliato! {{NDR|gli viene puntato un pugnale alla gola}} Aaah! Quel bracciale! Sì, certo! L'ho perso ad una partita di poker! *'''Rick''': Jonathan, che hai fatto stavolta?!<br>'''Jonathan''': Io non ho fatto niente a nessuno... {{NDR|spari}} non di recente. *'''Alex''' {{NDR|mostrando di avere indosso il bracciale di Re Scorpione}}: Quando me lo sono messo ho visto la piramide di Giza, poi via! Dritto sparato nel deserto di Karnak!<br>'''Ardeth''': Così hai innescato una reazione che potrebbe scatenare la prossima Apocalisse!<br>'''Rick''': {{NDR|ad Ardeth}} Tu: non ti abbattere! {{NDR|ad Alex}} Tu: sei nei pasticci! {{NDR|a Jonathan}} Tu: sali in macchina! *'''Ardeth''': Se ti dicessi "Sono uno straniero in viaggio da oriente alla ricerca di ciò che è perduto"...?<br>'''Rick''': Allora ti risponderei "Sono uno straniero in viaggio da occidente. Sono io colui che cerchi". {{NDR|[[parole d'ordine dai film|parola d'ordine]] per riconoscersi tra Medjai}} *'''Rick''': Oh, io le odio le mummie!<br>'''Ardeth''': Ora sei contento di vedermi?<br>'''Rick''': Come ai vecchi tempi, eh? *'''Anck-su-Namun''': Tua madre deve sentire molto la tua mancanza. Se vuoi rivederla sarà meglio che tu obbedisca.<br>'''Alex''': Signora, io non obbedisco mai neanche ai miei genitori, perché pensa che obbedirei a lei?<br>'''Lock Nah''': Silenzio!<br>'''Anck-su-Namun''': Perché loro non infilerebbero mai serpenti velenosi nel tuo lettino... {{NDR|gli dà un bacio}} ...mentre tu stai dormendo. *'''Imhotep''': Sei tu il prescelto. Sei tu che mi porterai ad Ahm Shere.<br>'''Alex''': E se non ti ci porto? Se per caso dovessi... perdermi?<br>'''Imhotep''': Tu hai forza, piccolo uomo. Sei figlio di tuo padre. Ma io so una cosa che tu non sai: questo bracciale è un dono... e una maledizione. La sabbia del tempo ha già cominciato a scorrere contro di te.<br>'''Alex''': Sì-sì, questa storia la'ho capita! Dal momento in cui mi sono messo il bracciale ho sette giorni prima che Re Scorpione si risvegli.<br>'''Imhotep''': E sai anche che se non entri nella piramide prima che il sole la colpisca quel preciso mattino il bracciale ti risucchierà la vita?<br>'''Alex''': Questa parte mi mancava. Ehi, un attimo... vuol dire che mi restano solo cinque giorni!<br>'''Imhotep''': Allora penso che sarebbe meglio che io non mi perdessi, non credi?<br>'''Alex''': Mio padre ti prenderà a calci nel culo!<br>'''Imhotep''': Mh... {{NDR|si toglie la maschera mostrando il viso da mummia}} Io non penso. *'''Jacques''': Questo posto... è maledetto!<br>'''Red''': Ma sei fissato con le maledizioni!<br>'''Spivey''': Senza una bella maledizione non è contento! {{NDR|imitandolo}} "Questo è maledetto... Quell'altro è maledetto..." *'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No.<br>'''Alex''': Siamo arrivati?<br>'''Lock Nah''': No! {{NDR|ficca il pugnale tra le dita di Alex}}<br>'''Alex''': Forte! Una cosa incredibile! Hai una mira perfetta!<br>'''Lock Nah''': Che diavolo blateri? Ti ho mancato! *'''Izzy''': Contro chi diavolo ti sei messo 'sta volta, eh?<br>'''Rick''': Ah, il solito: mummie, pigmei, enormi bacarozzi... ==[[Explicit]]== {{explicit film}} '''Rick''': Credevo di averti perduta laggiù.<br>'''Evelyn''': Per un attimo mi hai persa davvero. Vuoi sapere com'è il paradiso?<br>'''Rick''': Dopo. {{NDR|Rick e Evelyn si baciano}}<br>'''Jonathan e Alex''' {{NDR|in coro, disgustati}}: Ah, per piacere!<br>'''Izzy''': Ah, metà di quello è mio! {{NDR|il diamante gigante}}<br>'''Jonathan''': Che cosa?<br>'''Izzy''': Metà è mio!<br>'''Jonathan''': Ah, non so proprio di cosa stai parlando!<br>'''Izzy''': Come?! Hai preso il mio bastone d'oro, lo so che hai preso il mio bastone d'oro!<br>'''Jonathan''': Ti giuro sulla testa di mia moglie che non so di cosa stai parlando! Te lo giuro!<br>'''Izzy''': Ma... Tu non ce l'hai una moglie!<br>'''Jonathan''': Be', ma non ho neanche il tuo bastone d'oro! ==Citazioni su ''La mummia''== ===Frasi promozionali=== *L'avventura resuscita.<ref>Dalla locandina in italiano. {{Cfr}} [http://www.mymovies.it/film/2001/lamummiailritorno/poster/0/ ''Poster La mummia - Il ritorno''], ''MYmovies.it''</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''La mummia - Il ritorno''}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film d'avventura]] [[Categoria:Film commedia]] [[Categoria:Film fantastici]] 1sn0w8t8jq7mauey3e08wmxn2recie4 Guido Raimondi 0 118412 1218799 847648 2022-07-24T17:38:14Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Vladimiro Zagrebelsky, Giorgio Napolitano and Guido Raimondi.jpg|thumb|Da sinistra: Vladimiro Zagrebelsky, [[Giorgio Napolitano]] e Guido Raimondi]] '''Guido Raimondi''' (1953 – vivente), magistrato italiano. ==Citazioni di Guido Raimondi== *Non sarebbe concepibile il sistema europeo di protezione dei diritti dell'uomo con la sua Corte slegato – per così dire – dalla democrazia. In effetti abbiamo un legame che non è solo geografico regionale: non si può essere parti della Convenzione europea dei diritti dell'uomo se non si è membri del Consiglio d'Europa; non si può essere Stato membro del Consiglio d'Europa se non si rispetta la democrazia pluralista, lo Stato di diritto e i diritti dell'uomo. Quindi uno Stato non democratico non potrebbe partecipare al sistema CEDU: la tutela della democrazia va di pari passo con la tutela dei diritti.<ref>Da [https://www.academia.edu/22369691/Allocuzione_del_presidente_Raimondi_alla_presentazione_dello_Scudo_in_Ara_Coeli ''Immunità parlamentari e diritti umani'', Rassegna di diritto pubblico europeo] ''Academia.edu'', gennaio 2016.</ref>. ==Citazioni su Guido Raimondi== *Il saluto è al presidente Guido Raimondi, che guiderà – primo italiano da oltre trentacinque anni – la Corte europea dei diritti dell'uomo, a seguito dell'elezione avvenuta nei giorni scorsi. Il riconoscimento con cui i suoi colleghi lo hanno gratificato è senz'altro un'attestazione di professionalità ed autorevolezza della persona, ma è anche un'importantissima enunciazione della centralità della cultura giuridica italiana nello sviluppo contemporaneo del diritto internazionale. Dalla nostra Penisola non viene soltanto uno dei carichi maggiori per la Corte (il contenzioso purtroppo è alto): noi esprimiamo anche un capitale inesauribile di raffinatezza intellettuale, di profonda competenza e di dedizione integerrima, di cui il giudice Raimondi è espressione cristallina. ([[Enrico Buemi]]) ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Raimondi, Guido}} [[Categoria:Magistrati italiani]] 6v0yj5nz4i9x9q9j1k2khtdecdi9hl2 Paolo Diacono 0 122344 1218714 1218665 2022-07-24T15:13:42Z Sun-crops 10277 /* Citazioni di Paolo Diacono */ Testo latino, fonte wikitext text/x-wiki [[Immagine:Paulus Diaconus Plutei 65.35 croppedmid.jpg|right|thumb|Paolo Diacono]] '''Paolo Diacono''', pseudonimo di '''Paul Warnefried''' o anche '''Paolo di Varnefrido''' (720 – 799), monaco, storico, poeta e scrittore longobardo. ==Citazioni di Paolo Diacono== *La quattordicesima provincia è il [[Sannio]], sita fra la campania, il mare adriatico e l'Apulia, ed inizia dal fiume Pescara. Vi si trovano le città di Chieti, Aufidena, Isernia, e Sannio, consunta per l'antichità, da cui prende il nome l'intera provincia, e la stessa capitale di tutte le province, la florida [[Benevento]].<ref>Da [http://www.albedimare.org/castrum/cv_Diacono.html ''Historia Langobardorum''], II, 20.</ref> *''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo [[Lago di Como|Lario]]? | alle splendide mense grandi doni tu rechi. | Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: | ti danno anche il nome le corna ricurve. | Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; | Le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? | In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. | Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; | non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. | I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti giardini; | misti all'alloro rosseggiano i melograni. | Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; | sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. | Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; | il cedro lutto vince con il suo profumo. | Ceda – così vorrei – al tuo confronto persino lo scuro Averno; | persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. | Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, | lo stesso possente Lucrino ceda a te. | Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; | se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. | Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere | le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. | Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. | A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; | perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. | tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore abbi misericordia di Paolo – e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego.'' (''Versi in lode del Lario'') :''Ordiar unde tuas laudes, o maxime Lari? | Munificas dotes ordiar unde tuas? | Cornua panda tibi sunt instar vertice tauri, | dant quoque sic nomen cornua panda tibi. | Munera magna vehis divinis, dives, asilis, | regificis mensis munera magna vehis. | Ver tibi semper inest, viridi dum cespite polles, | frigora dum superas, ver tibi semper inest. | Cinctus oliviferis utroque es margine silvis, | numquam fronde cares cinctus oliviferis. | Punica mala rubent laetos hinc inde per hortos, | mixta simul lauris Punica mala rubent. | Mirtea virga suis redolet de more corimbis, | apta est et foliis mirtea virga suis. | Vincit odore suo delatum Perside malum, | citreon has omnes vincit odore suo. | Cedat et ipse tibi me iudice furvus Avernus, | Epirique lacus cedat et ipse tibi. | Cedat et ipse tibi vitrea cui Fucinus unda est, | Lucrinusque potens cedat et ipse tibi. | Vinceres omne fretum, si te calcasset Iesus, | si Galilaeus eras, vinceres omne fretum. | Fluctibus ergo cave tremulis submergere lintres, | ne perdas homines fluctibus ergo cave! | Si scelus hoc fugias, semper laudabere cunctis, | semper amandus eris, si scelus hoc fugias. | Sit tibi laus et honor, Trinitas inmensa, per aevum, | quae tam mira facis, sit tibi laus et honor! | Qui legis ista, precor, «Paulo» dic «parce, redemptor», | spernere neve velis, qui legis ista, precor.'' <ref>Da ''Versus in laude Larii laci'', ''[http://www.intratext.com/IXT/LAT0358/_P1.HTM Carmina]'', I, ''intratext.com''.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Monaci]] [[Categoria:Poeti]] [[Categoria:Scrittori]] [[Categoria:Storici]] [[Categoria:Longobardi]] 7oyie97ppics7lrng15f1tgnoun0iq9 1218753 1218714 2022-07-24T16:33:07Z Sun-crops 10277 Corretta la scansione, confrontando sulla fonte secondaria taciuta dall'utente che ha inserito, nella stessa ad un ; segue una maiuscola "le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? ", che rendo minuscola; in alcuni versi a ? segue una minuscola in alti una maiuscola, lascio così wikitext text/x-wiki [[Immagine:Paulus Diaconus Plutei 65.35 croppedmid.jpg|right|thumb|Paolo Diacono]] '''Paolo Diacono''', pseudonimo di '''Paul Warnefried''' o anche '''Paolo di Varnefrido''' (720 – 799), monaco, storico, poeta e scrittore longobardo. ==Citazioni di Paolo Diacono== *La quattordicesima provincia è il [[Sannio]], sita fra la campania, il mare adriatico e l'Apulia, ed inizia dal fiume Pescara. Vi si trovano le città di Chieti, Aufidena, Isernia, e Sannio, consunta per l'antichità, da cui prende il nome l'intera provincia, e la stessa capitale di tutte le province, la florida [[Benevento]].<ref>Da [http://www.albedimare.org/castrum/cv_Diacono.html ''Historia Langobardorum''], II, 20.</ref> *''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo [[Lago di Como|Lario]]? | alle splendide mense grandi doni tu rechi. | Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: | ti danno anche il nome le corna ricurve. | Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; | le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? | In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle | verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. | Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; | non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. | I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti | giardini; misti all'alloro rosseggiano i melograni. | Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; | sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. | Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; | il cedro lutto vince con il suo profumo. | Ceda – così vorrei – al tuo confronto persino lo scuro | Averno; persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. | Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, | lo stesso possente Lucrino ceda a te. | Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; | se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. | Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere | le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. | Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato | da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. | A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; | perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. | tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore | abbi misericordia di Paolo – e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego.'' (''Versi in lode del Lario'') :''Ordiar unde tuas laudes, o maxime Lari? | Munificas dotes ordiar unde tuas? | Cornua panda tibi sunt instar vertice tauri, | dant quoque sic nomen cornua panda tibi. | Munera magna vehis divinis, dives, asilis, | regificis mensis munera magna vehis. | Ver tibi semper inest, viridi dum cespite polles, | frigora dum superas, ver tibi semper inest. | Cinctus oliviferis utroque es margine silvis, | numquam fronde cares cinctus oliviferis. | Punica mala rubent laetos hinc inde per hortos, | mixta simul lauris Punica mala rubent. | Mirtea virga suis redolet de more corimbis, | apta est et foliis mirtea virga suis. | Vincit odore suo delatum Perside malum, | citreon has omnes vincit odore suo. | Cedat et ipse tibi me iudice furvus Avernus, | Epirique lacus cedat et ipse tibi. | Cedat et ipse tibi vitrea cui Fucinus unda est, | Lucrinusque potens cedat et ipse tibi. | Vinceres omne fretum, si te calcasset Iesus, | si Galilaeus eras, vinceres omne fretum. | Fluctibus ergo cave tremulis submergere lintres, | ne perdas homines fluctibus ergo cave! | Si scelus hoc fugias, semper laudabere cunctis, | semper amandus eris, si scelus hoc fugias. | Sit tibi laus et honor, Trinitas inmensa, per aevum, | quae tam mira facis, sit tibi laus et honor! | Qui legis ista, precor, «Paulo» dic «parce, redemptor», | spernere neve velis, qui legis ista, precor.'' <ref>Da ''Versus in laude Larii laci'', ''[http://www.intratext.com/IXT/LAT0358/_P1.HTM Carmina]'', I, ''intratext.com''.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Monaci]] [[Categoria:Poeti]] [[Categoria:Scrittori]] [[Categoria:Storici]] [[Categoria:Longobardi]] refaea2qrhor0fwivmczm2sdtjp945b 1218759 1218753 2022-07-24T16:39:59Z Sun-crops 10277 abc wikitext text/x-wiki [[Immagine:Paulus Diaconus Plutei 65.35 croppedmid.jpg|right|thumb|Paolo Diacono]] '''Paolo Diacono''', pseudonimo di '''Paul Warnefried''' o anche '''Paolo di Varnefrido''' (720 – 799), monaco, storico, poeta e scrittore longobardo. ==Citazioni di Paolo Diacono== *''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo [[Lago di Como|Lario]]? | alle splendide mense grandi doni tu rechi. | Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: | ti danno anche il nome le corna ricurve. | Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; | le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? | In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle | verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. | Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; | non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. | I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti | giardini; misti all'alloro rosseggiano i melograni. | Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; | sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. | Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; | il cedro lutto vince con il suo profumo. | Ceda – così vorrei – al tuo confronto persino lo scuro | Averno; persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. | Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, | lo stesso possente Lucrino ceda a te. | Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; | se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. | Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere | le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. | Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato | da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. | A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; | perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. | tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore | abbi misericordia di Paolo – e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego.'' (''Versi in lode del Lario'') :''Ordiar unde tuas laudes, o maxime Lari? | Munificas dotes ordiar unde tuas? | Cornua panda tibi sunt instar vertice tauri, | dant quoque sic nomen cornua panda tibi. | Munera magna vehis divinis, dives, asilis, | regificis mensis munera magna vehis. | Ver tibi semper inest, viridi dum cespite polles, | frigora dum superas, ver tibi semper inest. | Cinctus oliviferis utroque es margine silvis, | numquam fronde cares cinctus oliviferis. | Punica mala rubent laetos hinc inde per hortos, | mixta simul lauris Punica mala rubent. | Mirtea virga suis redolet de more corimbis, | apta est et foliis mirtea virga suis. | Vincit odore suo delatum Perside malum, | citreon has omnes vincit odore suo. | Cedat et ipse tibi me iudice furvus Avernus, | Epirique lacus cedat et ipse tibi. | Cedat et ipse tibi vitrea cui Fucinus unda est, | Lucrinusque potens cedat et ipse tibi. | Vinceres omne fretum, si te calcasset Iesus, | si Galilaeus eras, vinceres omne fretum. | Fluctibus ergo cave tremulis submergere lintres, | ne perdas homines fluctibus ergo cave! | Si scelus hoc fugias, semper laudabere cunctis, | semper amandus eris, si scelus hoc fugias. | Sit tibi laus et honor, Trinitas inmensa, per aevum, | quae tam mira facis, sit tibi laus et honor! | Qui legis ista, precor, «Paulo» dic «parce, redemptor», | spernere neve velis, qui legis ista, precor.'' <ref>Da ''Versus in laude Larii laci'', ''[http://www.intratext.com/IXT/LAT0358/_P1.HTM Carmina]'', I, ''intratext.com''.</ref> *La quattordicesima provincia è il [[Sannio]], sita fra la campania, il mare adriatico e l'Apulia, ed inizia dal fiume Pescara. Vi si trovano le città di Chieti, Aufidena, Isernia, e Sannio, consunta per l'antichità, da cui prende il nome l'intera provincia, e la stessa capitale di tutte le province, la florida [[Benevento]].<ref>Da [http://www.albedimare.org/castrum/cv_Diacono.html ''Historia Langobardorum''], II, 20.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Monaci]] [[Categoria:Poeti]] [[Categoria:Scrittori]] [[Categoria:Storici]] [[Categoria:Longobardi]] kvp8xa1vezcgvhtb79s07v2s5bk9b0v 1218776 1218759 2022-07-24T17:05:39Z Sun-crops 10277 testo e fonte nuovi wikitext text/x-wiki [[Immagine:Paulus Diaconus Plutei 65.35 croppedmid.jpg|right|thumb|Paolo Diacono]] '''Paolo Diacono''', pseudonimo di '''Paul Warnefried''' o anche '''Paolo di Varnefrido''' (720 – 799), monaco, storico, poeta e scrittore longobardo. ==Citazioni di Paolo Diacono== *''Da dove comincerò le tue lodi, o massimo [[Lago di Como|Lario]]? | alle splendide mense grandi doni tu rechi. | Tu hai due corna ricurve come la testa del toro: | ti danno anche il nome le corna ricurve. | Tu rechi grandi doni, ricco d'asili divini; | le tue splendide doti da dove comincerò a cantare? | In te è sempre primavera, poichè sempre fiorisci nelle | verdi zolle; poiché vinci il freddo in le è sempre primavera. | Tu sei cinto d'uliveti da entrambe le sponde; | non sei mai senza fronde, tu che sei cinto d'ulivo. | I melograni rosseggiano da ambo le sponde per i lieti | giardini; misti all'alloro rosseggiano i melograni. | Le fronde di mirto profumano sempre con le loro bacche; | sono utili pure con le foglie le fronde di mirto. | Vince col suo profumo il frutto venuto dalla Perside; | il cedro lutto vince con il suo profumo. | Ceda – così vorrei – al tuo confronto persino lo scuro | Averno; persino il lago d'Epiro ceda al tuo confronto. | Ceda a le lo stesso Fucino dalle acque cristalline, | lo stesso possente Lucrino ceda a te. | Vinceresti ogni mare se ti avesse calcato Gesù; | se tu; fossi in Galilea vinceresti ogni mare. | Coi tuoi flutti palpitanti guardati perciò dal sommergere | le barche minuscole; gli uomini guardati perciò dal sommergere coi tuoi flutti. | Se ti asterrai da quest'empietà, sarai sempre lodato | da tutti; sarai sempre amato, se ti asterrai da questa empietà. | A te sia lode ed onore, o Trinità immensa, in eterno; | perchè fai tanto mirabili cose a te sia lode ed onore. | tu che leggi questi versi, di', ti prego: O Redentore | abbi misericordia di Paolo – e non disprezzarli, tu che leggi questi versi, ti prego.'' (''Versi in lode del Lario'') :''Ordiar unde tuas laudes, o maxime Lari? | Munificas dotes ordiar unde tuas? | Cornua panda tibi sunt instar vertice tauri, | dant quoque sic nomen cornua panda tibi. | Munera magna vehis divinis, dives, asilis, | regificis mensis munera magna vehis. | Ver tibi semper inest, viridi dum cespite polles, | frigora dum superas, ver tibi semper inest. | Cinctus oliviferis utroque es margine silvis, | numquam fronde cares cinctus oliviferis. | Punica mala rubent laetos hinc inde per hortos, | mixta simul lauris Punica mala rubent. | Mirtea virga suis redolet de more corimbis, | apta est et foliis mirtea virga suis. | Vincit odore suo delatum Perside malum, | citreon has omnes vincit odore suo. | Cedat et ipse tibi me iudice furvus Avernus, | Epirique lacus cedat et ipse tibi. | Cedat et ipse tibi vitrea cui Fucinus unda est, | Lucrinusque potens cedat et ipse tibi. | Vinceres omne fretum, si te calcasset Iesus, | si Galilaeus eras, vinceres omne fretum. | Fluctibus ergo cave tremulis submergere lintres, | ne perdas homines fluctibus ergo cave! | Si scelus hoc fugias, semper laudabere cunctis, | semper amandus eris, si scelus hoc fugias. | Sit tibi laus et honor, Trinitas inmensa, per aevum, | quae tam mira facis, sit tibi laus et honor! | Qui legis ista, precor, «Paulo» dic «parce, redemptor», | spernere neve velis, qui legis ista, precor.'' <ref>Da ''Versus in laude Larii laci'', ''[http://www.intratext.com/IXT/LAT0358/_P1.HTM Carmina]'', I, ''intratext.com''.</ref> *Quattordicesima provincia è considerato il [[Sannio]], che sta fra la Campania, il mare Adriatico e l'Apulia, e prende inizio dal fiume Pescara. In questa provincia ci sono le città di Chieti, Aufidena, Isernia, e Sannio, consunta per la sua vetustà, dalla quale prende nome tutta la provincia, e la stessa capitale di queste zone, la ricchissima [[Benevento]]. I Sanniti ricevettero il loro nome anticamente dalle lance che solitamente portavano, e che i Greci chiamavano ''saunia''.<ref>Da ''Storia dei Longobardi'', a cura di Italo Pin, Edizioni Studio Tesi, Pordenone, 1990, II, 20, [https://books.google.it/books?id=lpFDBJHGUMwC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PP1&hl=&pg=PA49#v=onepage&q&f=false pp. 49-50]. ISBN 9788876922312</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Monaci]] [[Categoria:Poeti]] [[Categoria:Scrittori]] [[Categoria:Storici]] [[Categoria:Longobardi]] k9dc9d9wf1du29t3xyaeafsjfn6zkvz Rocco Chinnici 0 122723 1218786 788415 2022-07-24T17:22:46Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Rocco Chinnici.jpg|thumb|Rocco Chinnici]] '''Rocco Chinnici''' (1925 – 1983), magistrato italiano. ==Citazioni di Rocco Chinnici== *[...] in ogni caso sono i giovani che dovranno prendere domani in pugno le sorti della società, ed è quindi giusto che abbiano le idee chiare. Quando io parlo ai giovani della necessità di lottare la droga, praticamente indico uno dei mezzi più potenti per combattere la mafia. In questo tempo storico infatti il mercato della droga costituisce senza dubbio lo strumento di potere e guadagno più importante. Nella sola Palermo c'è un fatturato di droga di almeno quattrocento milioni al giorno, a Roma e Milano addirittura di tre o quattro miliardi. Siamo in presenza di una immane ricchezza criminale che è rivolta soprattutto contro i giovani, contro la vita, la coscienza, la salute dei giovani. Il rifiuto della droga costituisce l'arma più potente dei giovani contro la mafia.<ref name=isicilia>Da un'intervista a ''I Siciliani'', marzo 1983; riportata in ''[http://www.fondazionechinnici.it/intervista-al-giudice-rocco-chinnici/ Intervista al Giudice Rocco Chinnici]'', ''FondazioneChinnici.it''.</ref> *La [[mafia]] è stata sempre reazione, conservazione, difesa e quindi accumulazione della ricchezza. Prima era il feudo da difendere, ora sono i grandi appalti pubblici, i mercati più opulenti, i contrabbandi che percorrono il mondo e amministrano migliaia di miliardi. La mafia è dunque tragica, forsennata, crudele vocazione alla ricchezza. [...] La mafia stessa è un modo di fare politica mediante la violenza, è fatale quindi che cerchi una complicità, un riscontro, una alleanza con la politica pura, cioè praticamente con il potere. Se lei mi vuole chiedere come questo rapporto di complicità si concreti, con quali uomini del potere, con quali forme di alleanza criminale, non posso certo scendere nel dettaglio. Sarebbe come riferire della intenzione o della direzione di indagini.<ref name=isicilia/> *Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arricchiscono i mafiosi fa parte dei doveri di un giudice. Senza una nuova coscienza, noi, da soli, non ce la faremo mai.<ref>Da un intervento pubblico in una scuola; citato in ''[http://www.ilgiornaleditalia.org/news/cronaca/848008/Quando-la-mafia-ammazzo-il-padre.html Quando la mafia ammazzò il padre del "pool"]'', ''il Giornale d'Italia.org'', 28 luglio 2013.</ref> *Riprendendo le fila del nostro discorso, prima di occuparci della mafia del periodo che va dall'unificazione del Regno d'Italia alla prima guerra mondiale e all'avvento del fascismo, dobbiamo brevemente, ma necessariamente premettere che essa come associazione e con tale denominazione, prima dell'unificazione, non era mai esistita in Sicilia. [...] La [[Cosa nostra|mafia]] [...] nasce e si sviluppa subito dopo l'unificazione del Regno d'Italia.<ref>Dall'incontro di studio per magistrati organizzato dal Consiglio Superiore della Magistratura a Grottaferrata, 3 luglio 1978; citato in ''[http://www.archivioantimafia.org/bio_chinnici.php Biografia di Rocco Chinnici]'', ''ArchivioAntiMafia.org''.</ref> ==Citazioni su Rocco Chinnici== *Chinnici era un uomo semplice e schietto; il suo viso ricordava la Sicilia contadina, pulita; i suoi occhi esprimevano bontà grande, intelligenza e fermezza. Come [[Cesare Terranova]], del fenomeno mafioso sapeva cogliere sempre e solo l'essenziale, senza vagare tra le nuvole di teorie astratte, improbabili e romanzesche o nello scetticismo interessato e mistificatorio. ([[Emanuele Macaluso]]) *Né la generale disattenzione né la pericolosa e diffusa tentazione alla convivenza col fenomeno mafioso – spesso confinante con la collusione – scoraggiarono mai quest'uomo, che aveva, come una volta mi disse, la "religione del lavoro". ([[Paolo Borsellino]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== *''[[La mafia uccide solo d'estate]]'' (2013) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Chinnici, Rocco}} [[Categoria:Magistrati italiani]] 5uk6nek2b5vbnnqt5co461pzmolpiys Cesare Terranova 0 122816 1218791 788417 2022-07-24T17:27:37Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Cesare Terranova daticamera.jpg|thumb|Cesare Terranova]] '''Cesare Terranova''' (1921 – 1979), magistrato e politico italiano. ==Citazioni su Cesare Terranova== *Cesare Terranova fu uomo di alto sentire e di grande cultura: amava profondamente la sua Sicilia e viveva con angoscia la fase di trapasso che l'isola attraversava, dall'economia del feudo e rurale all'economia industriale e collegata con le grandi correnti di traffico europeo e mediterraneo. Ma egli era anche animato, oltre che da un virile coraggio, da infinita speranza, che scaturiva dalla sua profonda bontà d'animo: speranza nel futuro dell'Italia e della Sicilia migliori, per le quali il sacrificio della sua vita, fervida, integra ed operosa non è stato vano. Ancora una volta così la violenza omicida della delinquenza organizzata ha colpito uno degli uomini migliori, uno dei figli più degni della terra di Sicilia. ([[Sandro Pertini]]) ==Voci correlate== *''[[Il capo dei capi]]'' (2007) *''[[La mafia uccide solo d'estate]]'' (2013) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Terranova, Cesare}} [[Categoria:Magistrati italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] d62m59nz6196x7t2j69skc69r3sv1u9 Paolo Maddalena 0 123284 1218766 964209 2022-07-24T16:47:17Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Paolo Maddalena 2010.jpg|thumb|Paolo Maddalena, 2010]] '''Paolo Maddalena''' (1936 – vivente), giurista e magistrato italiano. ==Citazioni di Paolo Maddalena== *Ed è da porre in rilievo che, quando si parla di società politica o Stato, si fa riferimento ad un tipo di società costituita, non per fini particolari, ma per fini generali, per soddisfare cioè i bisogni umani considerati nel loro complesso. Comunque, in qualsiasi caso, non si potrà fare a meno della posizione di regole che abbiano la forza di imporsi a tutti gli associati, e, quindi, di un ordinamento giuridico. Società e diritto, in altri termini, appaiono subito come realtà inscindibili.<ref>Da ''[http://www.amcorteconti.it/articoli/danno%20collettivit%C3%A0%20maddalena.htm Danno alla Collettività e finalità della responsabilità amministrativa]'', relazione tenuta al Convegno ''La corte dei conti – una magistratura al servizio dei cittadini'', Osimo, 29-30 maggio 2008.</ref> *Il [[neoliberismo]] usa la menzogna come criterio di espressione, come metodo di comunicazione. E in questa attività menzognera è uscito fuori un [[neologismo]], che si chiama "[[sovranismo]]". In realtà se lei prende un vocabolario italiano questa parola non la trova. [...] Ha in sé un connotato negativo il sovranismo, ma qui la cosa grave è che si sovrappone all'idea di [[sovranità]]. Io parlo di sovranità, di potere superiore sovrano, che non può che spettare a tutto il popolo se vogliamo la [[Democrazia]]. Se questo potere va nelle mani della finanza o delle multinazionali il discorso non torna, perché faranno sempre gli interessi non di tutti.<ref>https://www.youtube.com/watch?v=HMO5RbgWy0E&feature=share</ref> {{int|Da ''[http://www.abruzzoweb.it/contenuti/-riforma-costituzionale-pericolosissima-maddalena-vogliono-eliminare-i-popoli-/602672-268/ "Riforma costituzionale pericolosissima." Maddalena, "Vogliono eliminare i popoli"]''|Intervista di Roberto Santilli, ''Abruzzoweb.it'', 17 giugno 2016.}} *Se [[Referendum costituzionale del 2016 in Italia|passerà]] la pericolosissima riforma della [[Costituzione della Repubblica italiana|Costituzione]], si spalancheranno completamente le porte alle multinazionali, alle banche e alla finanza speculativa. Un passo decisivo verso la miseria di tutti noi, non ci saranno più freni per chi vuole imporci definitivamente il modello, folle e criminale, neoliberista. *{{NDR|La [[Riforma costituzionale Renzi-Boschi]]}} permetterà a un governo, grazie alla legge elettorale anche in caso di ballottaggio, di fare ciò che vuole con il 25 per cento. A quel punto, ci sarà spazio solo per un governo autoritario che renderà conto non al popolo, ma a giganti come JP Morgan. *La dottrina [[neoliberismo|neoliberista]] è una follia [...] e i suoi esecutori "sul campo" sono molto pericolosi. Questa è la strada verso lo schianto, l'abbandono del cristianesimo, saremo tutti schiavi, tutti vittime delle privatizzazioni, con il bene comune svenduto a quattro soldi senza risolvere niente. Ci ritroveremo senza territorio pubblico, come sta avvenendo in [[Grecia]]. *La domanda, in questi casi, è semplicissima eppure fondamentale: cui prodest? A chi giova questa riforma? Non al popolo, ma ai nostri nemici che sono multinazionali, grandi banche e finanza speculativa. *Io vorrei che si tornasse all'economia di [[John Maynard Keynes|Keynes]], per eliminare quella dei folli della Scuola Austriaca e di Milton Friedman che ormai sono ovunque. Vorrei che si mettesse in piedi un'Europa vera, non il delirio che ormai viviamo da troppo tempo. ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Maddalena, Paolo}} [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Magistrati italiani]] pgmy2stusjj0trvbrgw4p2wzmk2fftw Hugo Preuss 0 123389 1218741 792186 2022-07-24T16:13:36Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Hugo Preuß.jpg|thumb|Hugo Preuss]] '''Hugo Preuss''' (1860 – 1925), giurista e politico tedesco. ==Citazioni di Hugo Preuss== *Il popolo [[Germania|tedesco]] è fra i popoli della terra il più facile da governare... in quanto è un popolo attivo e sveglio, di elevata abilità e intelligenza media, di sviluppata tendenza critica al ragionamento, ma un popolo che negli affari pubblici non è abituato né disposto ad agire spontaneamente senza o contro la volontà delle autorità; che si inserisce quindi magnificamente e opera sotto la guida dell'autorità come se realizzasse solo la sua propria volontà. Questa attitudine a essere organizzato, unita a quelle altre qualità positive, offre in effetti un materiale straordinariamente adatto a un'organizzazione il cui tipo più puro è l'organizzazione militare.<ref>Citato in [[György Lukács]], ''La distruzione della ragione'', traduzione di Eraldo Arnaud, Einaudi, Torino, Reprints, 1974<sup>1</sup>, vol. I, p. 58.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Preuß Hugo|w_site=de}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Preuss, Hugo}} [[Categoria:Giuristi tedeschi]] [[Categoria:Politici tedeschi]] oeipydimqw64via3cssubrrwfdqaz3o The Hateful Eight 0 124463 1218802 1180740 2022-07-24T19:28:22Z 79.35.169.230 /* Explicit */ wikitext text/x-wiki {{Film |immagine = LACMA The Hateful Eight Live Reading.jpg |titoloitaliano = The Hateful Eight |titoloalfabetico = Hateful Eight, The |genere = western, azione, thriller, giallo |regista = [[Quentin Tarantino]] |soggetto = Quentin Tarantino |sceneggiatore = Quentin Tarantino |produttore = [[Richard N. Gladstein]], [[Shannon McIntosh]], [[Stacey Sher]] |attori = *[[Samuel L. Jackson]]: Magg. Marquis Warren *[[Kurt Russell]]: John Ruth "il Boia" *[[Jennifer Jason Leigh]]: Daisy Domergue/Daisy Domingray *[[Walton Goggins]]: Chris Mannix *[[Demián Bichir]]: Bob/Marco "il Messicano" *[[Tim Roth]]: Oswaldo Mobray/Pete Hicox *[[Michael Madsen]]: Joe Gage/Grouch Douglas *[[Bruce Dern]]: Gen. Sanford Smithers *[[James Parks]]: O.B. Jackson *[[Channing Tatum]]: Jody Domingray *[[Dana Gourrier]]: Minnie Mink *[[Zoë Bell]]: Judy "sei cavalli" *[[Lee Horsley]]: Ed *[[Gene Jones]]: Sweet Dave *[[Keith Jefferson]]: Charly *[[Craig Stark]]: Chester Charles Smithers *[[Belinda Owino]]: Gemma |doppiatorioriginali= *[[Quentin Tarantino]]: voce narrante |doppiatoriitaliani = *[[Luca Ward]]: Magg. Marquis Warren *[[Francesco Pannofino]]: John Ruth "il Boia" *[[Chiara Colizzi]]: Daisy Domergue/Daisy Domingray *[[Oreste Baldini]]: Chris Mannix *[[Saverio Moriones]]: Bob/Marco "il Messicano" *[[Marco Mete]]: Oswaldo Mobray/Pete Hicox *[[Fabrizio Pucci]]: Joe Gage/Grouch Douglas *[[Franco Zucca]]: Gen. Sanford Smithers *[[Franco Mannella]]: O.B. Jackson *[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Jody Domingray *[[Anna Cugini]]: Minnie Mink *[[Laura Romano]]: Judy "sei cavalli" *[[Carlo Valli]]: Ed *[[Gianni Giuliano]]: Sweet Dave *[[Andrea Lavagnino]]: Charly *[[Valentina Favazza]]: Gemma *[[Emiliano Coltorti]]: voce narrante |note= *'''[[:Categoria:Premi Oscar|Premio Oscar]] (2016)''' per la miglior colonna sonora }} '''''The Hateful Eight''''', film statunitense del 2015 con [[Samuel L. Jackson]], [[Kurt Russell]], [[Jennifer Jason Leigh]], [[Walton Goggins]], [[Demián Bichir]], [[Tim Roth]], [[Michael Madsen]], [[Channing Tatum]] e [[Bruce Dern]], scritto e diretto da [[Quentin Tarantino]]. ==[[Incipit]]== C'è posto per un'altra persona? ('''Marquis Warren''') ==''Capitolo uno: L'ultima diligenza per Red Rock''== ===Frasi=== {{cronologico}} *Tutti i bastardi meritano di essere [[Impiccagione|impiccati]], ma i grandi bastardi sono quelli che impiccano. ('''John Ruth''') *I miei non li impiccano mai, perché non li consegno mai vivi. ('''Warren''') *Allora Daisy, sarebbe bello se trovassimo un sistema di segnali di comunicazione. Per esempio: quando ti do una gomitata in faccia, vuol dire "Chiudi il becco". È chiaro? ('''John Ruth''') ===Dialoghi=== *'''John Ruth''': Fermo dove sei, nero. Prima di avvicinarti, prendi le due pistole che hai con te e poggiale su quella roccia che vedi laggiù. Dopodiché alza le mani ben oltre il tuo cappello. E poi ti puoi avvicinare, lento come la melassa. <br/>'''Marquis Warren''': Il tizio è uno che si fida, eh? ==''Capitolo due: Figlio d'un cane''== {{cronologico}} *Farti sentire in svantaggio è un vantaggio che intendo mantenere. ('''John Ruth''') *È questo il guaio della guerra, Mannix: le persone crepano. ('''Warren''') *Perché quando i negri hanno paura, solo allora sono al sicuro i bianchi. ('''Chris Mannix''') ==''Capitolo tre: L'emporio di Minnie''== {{cronologico}} ===Frasi=== *Dunque, siete ricercata per omicidio. Per il bene della mia analogia assumiamo che siate colpevole. ('''Oswaldo Mobray''') *L'uomo che alla fine tirerà la leva, che vi spezzerà il collo, sarà un uomo privo di passione. E l'assenza di passione è la vera essenza della giustizia. Perché la giustizia applicata senza l'assenza di passione corre sempre il pericolo di non essere più giustizia. ('''Oswaldo Mobray''') *So che gli americani non hanno l'abitudine di lasciare che le quisquilie come la [[resa incondizionata]] si mettano tra i piedi di una buona guerra. ('''Oswaldo Mobray''') *Le precauzioni vanno prese perché la vita è troppo bella per lasciarla andare. ('''Oswaldo Mobray''') *Finché non inventeranno grilletti che le donne non premano, se fai il boia impiccherai delle donne. ('''Oswaldo Mobray''') *{{NDR|Rivolto a Warren}} È vero quello che dicono di voi: di non credere a una cazzo di parola che esce dalla vostra bocca. ('''John Ruth''') *Ma tu non hai alcuna idea di cosa vuol dire essere un nero e dover affrontare l'America. Le uniche volte in cui un nero è in salvo, è quando l'uomo bianco è disarmato. ('''Warren''') ==''Capitolo quattro: Domergue ha un segreto''== {{cronologico}} ===Frasi=== *Quando arrivi all'inferno, John... digli che ti manda Daisy! ('''Daisy''') *{{NDR|[[ultime parole dai film|Ultime parole]] a Chris Mannix, prima di vomitare sangue}} Mannix, il caffè!!! ('''John Ruth''') *Quattro misere pallottole, e tanti saluti a Señor Bob. ('''Warren''') *{{NDR|Puntando la pistola verso i testicoli di Warren}} Di' "adios" ai tuoi "huevos". ('''Jody''') ==''Capitolo cinque: I quattro passeggeri''== ===Frasi=== *Il nome del gioco che giochiamo è pazienza. ('''Jody Domingre''') ===Dialoghi=== *'''Jody Domingre''': Merci beaucoup, Mademoiselle.<br/>'''Minny Mink''': Quanto mi piace, che cos'è?<br/>'''Jody Domingre''': È francese.<br/>'''Minny Mink''': E tu parli il francese?<br/>'''Jody Domingre''': Oui.<br/>'''Minny Mink''': Oui? E che vuol dire?<br/>'''Jody Domingre''': Vuol dire "sì".<br/>'''Minny Mink''': Sì... Ehi Dave, chiedimi se ho il culo grasso!<br/>'''Sweet Dave''': Cosa?<br/>'''Minny Mink''': Chiedimi se ho il culo grasso!<br/>'''Sweet Dave''': È grasso!<br/>'''Minny Mink''': Ti ho detto di chiedermelo!<br/>'''Sweet Dave''': Perché?<br/>'''Minny Mink''': Fallo e basta!<br/>'''Sweet Dave''': Hai il culo grasso?<br/>'''Minny Mink''': Oui! Avete visto? Parlo il francese! *'''Grouch Douglas/Joe Cage''': Auckland? Che cazzo è un Auckland?<br />'''Judy Sei Cavalli''': È il posto da cui vengo, la nostra città più grande! *'''Jody Domingre''': Se tu fossi un gatto, quello che è successo qui varrebbe come una delle tue nove vite. Hai idea di quanto poco c'è mancato perché finissi in cima a una pila di negri? <br/>'''Gen. Sanford Smithers''': Certo.<br/>'''Jody Domingre''': Certo. E, a proposito di quella pila di negri che stiamo alzando qui fuori, potrei all'istante nominarti loro Generale. Lo capisci, vero?<br/>'''Gen. Sanford Smithers''': E' il minimo che mi aspetto.<br/>'''Jody Domingre''': Non avere fretta, vecchio. Tu potresti anche avere una via d'uscita. Fra qualche ora, un lurido figlio di buona donna arriverà qui, e ci sarà mia sorella con lui. Però lei sarà in catene. La porta a far impiccare, a Red Rock. E sai perché? Diecimila dollari, ecco perché. Quando arriverà qui, ammazzerò quell'uomo e libererò mia sorella. Ora, hai per caso qualche motivo che può spingerti a immischiarti mentre salvo mia sorella dalla fune di un boia? <br/>'''Gen. Sanford Smithers''': No.<br/>'''Jody Domingre''': Nessuno?<br/>'''Gen. Sanford Smithers''': No, nessuno.<br/>'''Jody Domingre''': Ne sei sicuro? Sai, abbiamo appena ucciso Minnie, e Sweet Dave. E tu e Sweet Dave sembravate proprio pappa & ciccia... <br/>'''Gen. Sanford Smithers''': Lo avevo appena conosciuti! Non me ne importa un accidente, né di loro né di te, né di tua sorella! Né di qualsiasi altro bastardo del Wyoming, se lo vuoi sapere. <br/>'''Jody Domingre''': Questa è una buona risposta, vecchio. ==''Ultimo capitolo: Uomo nero, inferno bianco''== ===Frasi=== {{cronologico}} * L'accordo è ancora valido, Chris. Non hai fatto niente che non possiamo perdonare. Ha fatto tutto quel negro: se tu lo ammazzi prendi il mio corpo, Aspetti nella neve con Daisy e... {{NDR|Warren gli spara}} Argh! Brutto stronzo! ('''Pete Hicox/Oswaldo Mobray''') {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}} * E allora creperai su questa montagna, perché mio fratello Jody guida un esercito di uomini! ('''Daisy Domergue''') {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}} *Soltanto i brutti bastardi vanno impiccati, ma i brutti bastardi li devi impiccare. ('''Chris Mannix''') {{NDR|citando John Ruth}} *{{NDR|Mentre impicca Daisy}} Come mio primo e ultimo atto in qualità di sceriffo di Red Rock decreto che tu, Domergue, venga appesa per il collo fino alla morte! ('''Chris Mannix''') ===Dialoghi=== *'''Chris Mannix''': Come stai, amico?<br/>'''Warren''': Mi ha fatto fuori i gioielli, il bastardo. Ho freddo, e brucio allo stesso tempo, Butto sangue come un maiale... penso che creperò, per colpa di questi bastardi. Ecco come sto... tu come stai?<br/>'''Chris Mannix''': La mia gamba è messa molto male, però penso che se poggio tutto il peso su...<br/>'''Warren''': Era sarcasmo, della tua gamba non mi importa un cazzo. *'''Jody Domingre''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Come stai, demente?<br/>'''Daisy Domergue''' {{NDR|Rasserenata per la vista del fratello Jody}}: Meglio, ora che ho visto la tua orrida faccia! {{NDR|Warren spara a Jody}} No! Che cazzo hai fatto? Si era arreso!<br/>'''Warren''' {{NDR|Warren rivolto al cadavere di Jody}}: Ti è piaciuto questo, brutto bastardo trita-coglioni? *'''Daisy Domergue''': Ora, ammettiamo che ci uccidi tutti. Se vuoi intascare il denaro che c'è sulle teste della banda Domingre, dovrai comunque portare i nostri corpi a Red Rock. E non sarà facile, perché non sai guidare un tiro a quattro, o sbaglio? E per un tiro a quattro quella carrozza è troppo pesante. Questo vuol dire che dovrai per forza guidare una fila di cavalli fino a Red Rock. E con la neve così fitta dopo questa bufera, per quello che penso non te la potrai cavare con meno di un corpo per cavallo. Pensaci bene: tu che guidi una fila di cavalli fino a Red Rock, e con tutti quei cavalli e tutta quella neve, tu da solo sarai lento come una lumaca e finirai presto fra le braccia della banda Domingre. E ripetiglielo, Grouch, quanti sono?<br/>'''Joe Cage/Grouch Douglas''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Quindici assassini in tutto.<br/>'''Daisy Domergue''': E quando quei quindici spietati assassini si ritroveranno davanti te con tutti quei cadaveri, non uccideranno soltanto te e quel negro. No, loro torneranno a Red Rock e uccideranno ogni singolo bastardo di quella città! Tu sei davvero lo sceriffo di Red Rock e vuoi davvero salvare quella città? Allora uccidi quel negro ora! ==[[Explicit]]== '''Chris Mannix''': Ehi, mi fai vedere la lettera di Lincoln? {{NDR|Warren gli dà la lettera}} "''Caro Marquis, io spero che questa mia lettera ti trovi in buona salute e in servizio. Io sto molto bene, anche se in realtà vorrei che ci fossero più ore in un giorno. Ci sono così tante cose da fare. I tempi cambiano con lentezza, ma con certezza, e sono le persone come te che cambieranno le cose. Le tue imprese militari sono un onore, non soltanto per te, ma parimenti per la tua razza. Sono molto fiero ogni volta che mi danno notizie di te. Abbiamo ancora di certo molta strada da fare, ma, mano nella mano, io so che arriveremo in fondo. Volevo solo che tu sapessi che sei nei miei pensieri, e spero che le nostre strade si ritroveranno, in futuro. Fino ad allora, io rimango tuo amico. La mia cara vecchia Mary mi chiama, quindi immagino che sia tempo di andare a dormire. I miei rispetti, Abramo Lincoln.''" {{NDR|[[ultime parole dai film|Ultime parole]]}} "La mia cara vecchia Mary"... questo è un bel tocco. <br/>'''Warren''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Sì... {{NDR|sorride}} Grazie. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film western]] [[Categoria:Film premi Oscar]] ruftrlvcmzsvu5d70ek0sqaz6wvyx6g 1218806 1218802 2022-07-24T19:55:20Z Homer 215 /* Explicit */ Senza senso wikitext text/x-wiki {{Film |immagine = LACMA The Hateful Eight Live Reading.jpg |titoloitaliano = The Hateful Eight |titoloalfabetico = Hateful Eight, The |genere = western, azione, thriller, giallo |regista = [[Quentin Tarantino]] |soggetto = Quentin Tarantino |sceneggiatore = Quentin Tarantino |produttore = [[Richard N. Gladstein]], [[Shannon McIntosh]], [[Stacey Sher]] |attori = *[[Samuel L. Jackson]]: Magg. Marquis Warren *[[Kurt Russell]]: John Ruth "il Boia" *[[Jennifer Jason Leigh]]: Daisy Domergue/Daisy Domingray *[[Walton Goggins]]: Chris Mannix *[[Demián Bichir]]: Bob/Marco "il Messicano" *[[Tim Roth]]: Oswaldo Mobray/Pete Hicox *[[Michael Madsen]]: Joe Gage/Grouch Douglas *[[Bruce Dern]]: Gen. Sanford Smithers *[[James Parks]]: O.B. Jackson *[[Channing Tatum]]: Jody Domingray *[[Dana Gourrier]]: Minnie Mink *[[Zoë Bell]]: Judy "sei cavalli" *[[Lee Horsley]]: Ed *[[Gene Jones]]: Sweet Dave *[[Keith Jefferson]]: Charly *[[Craig Stark]]: Chester Charles Smithers *[[Belinda Owino]]: Gemma |doppiatorioriginali= *[[Quentin Tarantino]]: voce narrante |doppiatoriitaliani = *[[Luca Ward]]: Magg. Marquis Warren *[[Francesco Pannofino]]: John Ruth "il Boia" *[[Chiara Colizzi]]: Daisy Domergue/Daisy Domingray *[[Oreste Baldini]]: Chris Mannix *[[Saverio Moriones]]: Bob/Marco "il Messicano" *[[Marco Mete]]: Oswaldo Mobray/Pete Hicox *[[Fabrizio Pucci]]: Joe Gage/Grouch Douglas *[[Franco Zucca]]: Gen. Sanford Smithers *[[Franco Mannella]]: O.B. Jackson *[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Jody Domingray *[[Anna Cugini]]: Minnie Mink *[[Laura Romano]]: Judy "sei cavalli" *[[Carlo Valli]]: Ed *[[Gianni Giuliano]]: Sweet Dave *[[Andrea Lavagnino]]: Charly *[[Valentina Favazza]]: Gemma *[[Emiliano Coltorti]]: voce narrante |note= *'''[[:Categoria:Premi Oscar|Premio Oscar]] (2016)''' per la miglior colonna sonora }} '''''The Hateful Eight''''', film statunitense del 2015 con [[Samuel L. Jackson]], [[Kurt Russell]], [[Jennifer Jason Leigh]], [[Walton Goggins]], [[Demián Bichir]], [[Tim Roth]], [[Michael Madsen]], [[Channing Tatum]] e [[Bruce Dern]], scritto e diretto da [[Quentin Tarantino]]. ==[[Incipit]]== C'è posto per un'altra persona? ('''Marquis Warren''') ==''Capitolo uno: L'ultima diligenza per Red Rock''== ===Frasi=== {{cronologico}} *Tutti i bastardi meritano di essere [[Impiccagione|impiccati]], ma i grandi bastardi sono quelli che impiccano. ('''John Ruth''') *I miei non li impiccano mai, perché non li consegno mai vivi. ('''Warren''') *Allora Daisy, sarebbe bello se trovassimo un sistema di segnali di comunicazione. Per esempio: quando ti do una gomitata in faccia, vuol dire "Chiudi il becco". È chiaro? ('''John Ruth''') ===Dialoghi=== *'''John Ruth''': Fermo dove sei, nero. Prima di avvicinarti, prendi le due pistole che hai con te e poggiale su quella roccia che vedi laggiù. Dopodiché alza le mani ben oltre il tuo cappello. E poi ti puoi avvicinare, lento come la melassa. <br/>'''Marquis Warren''': Il tizio è uno che si fida, eh? ==''Capitolo due: Figlio d'un cane''== {{cronologico}} *Farti sentire in svantaggio è un vantaggio che intendo mantenere. ('''John Ruth''') *È questo il guaio della guerra, Mannix: le persone crepano. ('''Warren''') *Perché quando i negri hanno paura, solo allora sono al sicuro i bianchi. ('''Chris Mannix''') ==''Capitolo tre: L'emporio di Minnie''== {{cronologico}} ===Frasi=== *Dunque, siete ricercata per omicidio. Per il bene della mia analogia assumiamo che siate colpevole. ('''Oswaldo Mobray''') *L'uomo che alla fine tirerà la leva, che vi spezzerà il collo, sarà un uomo privo di passione. E l'assenza di passione è la vera essenza della giustizia. Perché la giustizia applicata senza l'assenza di passione corre sempre il pericolo di non essere più giustizia. ('''Oswaldo Mobray''') *So che gli americani non hanno l'abitudine di lasciare che le quisquilie come la [[resa incondizionata]] si mettano tra i piedi di una buona guerra. ('''Oswaldo Mobray''') *Le precauzioni vanno prese perché la vita è troppo bella per lasciarla andare. ('''Oswaldo Mobray''') *Finché non inventeranno grilletti che le donne non premano, se fai il boia impiccherai delle donne. ('''Oswaldo Mobray''') *{{NDR|Rivolto a Warren}} È vero quello che dicono di voi: di non credere a una cazzo di parola che esce dalla vostra bocca. ('''John Ruth''') *Ma tu non hai alcuna idea di cosa vuol dire essere un nero e dover affrontare l'America. Le uniche volte in cui un nero è in salvo, è quando l'uomo bianco è disarmato. ('''Warren''') ==''Capitolo quattro: Domergue ha un segreto''== {{cronologico}} ===Frasi=== *Quando arrivi all'inferno, John... digli che ti manda Daisy! ('''Daisy''') *{{NDR|[[ultime parole dai film|Ultime parole]] a Chris Mannix, prima di vomitare sangue}} Mannix, il caffè!!! ('''John Ruth''') *Quattro misere pallottole, e tanti saluti a Señor Bob. ('''Warren''') *{{NDR|Puntando la pistola verso i testicoli di Warren}} Di' "adios" ai tuoi "huevos". ('''Jody''') ==''Capitolo cinque: I quattro passeggeri''== ===Frasi=== *Il nome del gioco che giochiamo è pazienza. ('''Jody Domingre''') ===Dialoghi=== *'''Jody Domingre''': Merci beaucoup, Mademoiselle.<br/>'''Minny Mink''': Quanto mi piace, che cos'è?<br/>'''Jody Domingre''': È francese.<br/>'''Minny Mink''': E tu parli il francese?<br/>'''Jody Domingre''': Oui.<br/>'''Minny Mink''': Oui? E che vuol dire?<br/>'''Jody Domingre''': Vuol dire "sì".<br/>'''Minny Mink''': Sì... Ehi Dave, chiedimi se ho il culo grasso!<br/>'''Sweet Dave''': Cosa?<br/>'''Minny Mink''': Chiedimi se ho il culo grasso!<br/>'''Sweet Dave''': È grasso!<br/>'''Minny Mink''': Ti ho detto di chiedermelo!<br/>'''Sweet Dave''': Perché?<br/>'''Minny Mink''': Fallo e basta!<br/>'''Sweet Dave''': Hai il culo grasso?<br/>'''Minny Mink''': Oui! Avete visto? Parlo il francese! *'''Grouch Douglas/Joe Cage''': Auckland? Che cazzo è un Auckland?<br />'''Judy Sei Cavalli''': È il posto da cui vengo, la nostra città più grande! *'''Jody Domingre''': Se tu fossi un gatto, quello che è successo qui varrebbe come una delle tue nove vite. Hai idea di quanto poco c'è mancato perché finissi in cima a una pila di negri? <br/>'''Gen. Sanford Smithers''': Certo.<br/>'''Jody Domingre''': Certo. E, a proposito di quella pila di negri che stiamo alzando qui fuori, potrei all'istante nominarti loro Generale. Lo capisci, vero?<br/>'''Gen. Sanford Smithers''': E' il minimo che mi aspetto.<br/>'''Jody Domingre''': Non avere fretta, vecchio. Tu potresti anche avere una via d'uscita. Fra qualche ora, un lurido figlio di buona donna arriverà qui, e ci sarà mia sorella con lui. Però lei sarà in catene. La porta a far impiccare, a Red Rock. E sai perché? Diecimila dollari, ecco perché. Quando arriverà qui, ammazzerò quell'uomo e libererò mia sorella. Ora, hai per caso qualche motivo che può spingerti a immischiarti mentre salvo mia sorella dalla fune di un boia? <br/>'''Gen. Sanford Smithers''': No.<br/>'''Jody Domingre''': Nessuno?<br/>'''Gen. Sanford Smithers''': No, nessuno.<br/>'''Jody Domingre''': Ne sei sicuro? Sai, abbiamo appena ucciso Minnie, e Sweet Dave. E tu e Sweet Dave sembravate proprio pappa & ciccia... <br/>'''Gen. Sanford Smithers''': Lo avevo appena conosciuti! Non me ne importa un accidente, né di loro né di te, né di tua sorella! Né di qualsiasi altro bastardo del Wyoming, se lo vuoi sapere. <br/>'''Jody Domingre''': Questa è una buona risposta, vecchio. ==''Ultimo capitolo: Uomo nero, inferno bianco''== ===Frasi=== {{cronologico}} * L'accordo è ancora valido, Chris. Non hai fatto niente che non possiamo perdonare. Ha fatto tutto quel negro: se tu lo ammazzi prendi il mio corpo, Aspetti nella neve con Daisy e... {{NDR|Warren gli spara}} Argh! Brutto stronzo! ('''Pete Hicox/Oswaldo Mobray''') {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}} * E allora creperai su questa montagna, perché mio fratello Jody guida un esercito di uomini! ('''Daisy Domergue''') {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}} *Soltanto i brutti bastardi vanno impiccati, ma i brutti bastardi li devi impiccare. ('''Chris Mannix''') {{NDR|citando John Ruth}} *{{NDR|Mentre impicca Daisy}} Come mio primo e ultimo atto in qualità di sceriffo di Red Rock decreto che tu, Domergue, venga appesa per il collo fino alla morte! ('''Chris Mannix''') ===Dialoghi=== *'''Chris Mannix''': Come stai, amico?<br/>'''Warren''': Mi ha fatto fuori i gioielli, il bastardo. Ho freddo, e brucio allo stesso tempo, Butto sangue come un maiale... penso che creperò, per colpa di questi bastardi. Ecco come sto... tu come stai?<br/>'''Chris Mannix''': La mia gamba è messa molto male, però penso che se poggio tutto il peso su...<br/>'''Warren''': Era sarcasmo, della tua gamba non mi importa un cazzo. *'''Jody Domingre''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Come stai, demente?<br/>'''Daisy Domergue''' {{NDR|Rasserenata per la vista del fratello Jody}}: Meglio, ora che ho visto la tua orrida faccia! {{NDR|Warren spara a Jody}} No! Che cazzo hai fatto? Si era arreso!<br/>'''Warren''' {{NDR|Warren rivolto al cadavere di Jody}}: Ti è piaciuto questo, brutto bastardo trita-coglioni? *'''Daisy Domergue''': Ora, ammettiamo che ci uccidi tutti. Se vuoi intascare il denaro che c'è sulle teste della banda Domingre, dovrai comunque portare i nostri corpi a Red Rock. E non sarà facile, perché non sai guidare un tiro a quattro, o sbaglio? E per un tiro a quattro quella carrozza è troppo pesante. Questo vuol dire che dovrai per forza guidare una fila di cavalli fino a Red Rock. E con la neve così fitta dopo questa bufera, per quello che penso non te la potrai cavare con meno di un corpo per cavallo. Pensaci bene: tu che guidi una fila di cavalli fino a Red Rock, e con tutti quei cavalli e tutta quella neve, tu da solo sarai lento come una lumaca e finirai presto fra le braccia della banda Domingre. E ripetiglielo, Grouch, quanti sono?<br/>'''Joe Cage/Grouch Douglas''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Quindici assassini in tutto.<br/>'''Daisy Domergue''': E quando quei quindici spietati assassini si ritroveranno davanti te con tutti quei cadaveri, non uccideranno soltanto te e quel negro. No, loro torneranno a Red Rock e uccideranno ogni singolo bastardo di quella città! Tu sei davvero lo sceriffo di Red Rock e vuoi davvero salvare quella città? Allora uccidi quel negro ora! ==[[Explicit]]== '''Chris Mannix''': Ehi, mi fai vedere la lettera di Lincoln? {{NDR|Warren gli dà la lettera}} "''Caro Marquis, io spero che questa mia lettera ti trovi in buona salute e in servizio. Io sto molto bene, anche se in realtà vorrei che ci fossero più ore in un giorno. Ci sono così tante cose da fare. I tempi cambiano con lentezza, ma con certezza, e sono le persone come te che cambieranno le cose. Le tue imprese militari sono un onore, non soltanto per te, ma parimenti per la tua razza. Sono molto fiero ogni volta che mi danno notizie di te. Abbiamo ancora di certo molta strada da fare, ma, mano nella mano, io so che arriveremo in fondo. Volevo solo che tu sapessi che sei nei miei pensieri, e spero che le nostre strade si ritroveranno, in futuro. Fino ad allora, io rimango tuo amico. La mia cara vecchia Mary mi chiama, quindi immagino che sia tempo di andare a dormire. I miei rispetti, Abramo Lincoln.''" {{NDR|[[ultime parole dai film|Ultime parole]]}} "La mia cara vecchia Mary"... questo è un bel tocco. <br/>'''Warren''': Sì... {{NDR|sorride}} Grazie. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film western]] [[Categoria:Film premi Oscar]] ccucndu9t3p5hhxug4ksixouplva4fi Principessa 0 124573 1218779 1141655 2022-07-24T17:10:33Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Disneyland 2012-02-14 Princess and Princesses b.jpg|thumb|Alcune principesse Disney]] Citazioni sulle '''principesse'''. *– E va bene... tu sei... una drag princess!<br>– Questa mi va meglio! Sono una principessa, dalla "p" alla "r", dalla "i-n" alla "cipessa"! Sono una principessa! [...]<br>– Stammi a sentire, la cosa non finisce mica qui. Devi ancora imparare un sacco di cose prima di essere una drag queen, mia cara.<br>– Posso restare una principessa? Sono molto più giovani delle regine! (''[[A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar]]'') *L'amore è un lusso che una principessa non può permettersi. (''[[Balle spaziali]]'') *Nella vita reale, il principe se ne va con la principessa sbagliata. (''[[Gossip Girl]]'') *Una principessa non posa le sue armi sul tavolo. (''[[Ribelle - The Brave]]'') ==Voci correlate== *[[Principe]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Titoli nobiliari]] 3gs67bc5843vvkhox2njyikg8zf8bnx Francesca Morvillo 0 131442 1218792 839258 2022-07-24T17:29:37Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Morvillo francesca.jpg|thumb|Francesca Morvillo]] '''Francesca Morvillo''' (1944 – 1992), magistrato italiano. ==Citazioni di Francesca Morvillo== *No, non voglio pensare a quello che potrebbe succedere a [[Giovanni Falcone|Giovanni]], lui deve continuare il suo lavoro, la sua vita è questa, non potrebbe farne a meno, e io devo stargli accanto.<ref name=":0">Citato in Alessandra Longo, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/05/25/quell-amore-blindato-di-una-coppia-borghese.html Quell'amore blindato di una coppia borghese]'', ''Repubblica.it,'' 25 maggio 1992.</ref> *[[Felicità]] è andare in centro a far compere con mia madre.<ref name=":0" /> ==Citazioni su Francesca Morvillo== *Giovane Consigliere della Corte d'Appello di Palermo, consorte del giudice [[Giovanni Falcone]], pur consapevole dei gravissimi pericoli cui era esposto il coniuge, gli rimaneva costantemente accanto sopportando gli stessi disagi e privazioni, sempre incoraggiandolo ed esortandolo nella dura lotta intrapresa contro la mafia. Coinvolta, insieme al Magistrato, in un vile e feroce agguato, sacrificava la propria esistenza vissuta coniugando ai forti sentimenti di affetto, stima e rispetto verso il marito, la dedizione ai più alti ideali di giustizia.<ref>Citato in ''[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=3640 Morvillo Falcone Francesca Laura. Medaglia d'oro al valor civile]'', ''Quirinale.it''.</ref> (motivazione per il conferimento della medaglia d'oro al valor civile) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Morvillo, Francesca}} [[Categoria:Magistrati italiani]] 2ejjkwu8hb31ujw3dp9wxbk971tp68g Jean Carbonnier 0 132632 1218740 845514 2022-07-24T16:12:01Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Utrecht1961.jpg|thumb|Dottorati ad honorem all'Università di Utrecht, 1961. Jean Carbonnier è il secondo da sinistra, prima fila]] '''Jean Carbonnier''' (1908 – 2003), giurista francese. *Uno dei tratti essenziali [...] della nostra civilizzazione giuridica è consistito nell'estromettere impietosamente gli [[animale|animali]] dall'ambito del diritto!<ref>Citato in [[Matthieu Ricard]], ''Sei un animale!'', traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 283. ISBN 978-88-200-6028-2</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Carbonnier, Jean}} [[Categoria:Giuristi francesi]] mh138u3bc02nf54agb63kuf6rl3nk07 Arturo Bocchini 0 137097 1218770 924838 2022-07-24T16:55:14Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Bocchini 03.1936.jpg|thumb|Arturo Bocchini, 1936]] '''Arturo Bocchini''' (1880 – 1940), poliziotto, prefetto e senatore italiano. ==Citazioni su Arturo Bocchini== *Il paese nativo della famiglia Bocchini da secoli si chiamava San Giorgio alla montagna, ma siccome i suoi colleghi ed amici solevano canzonarlo dicendogli: «''Senti uomo della montagna... Vieni qua, montanaro...''», Don Arturo fece fare un Decreto con cui quel nome veniva cambiato in quello più ambito e meno equivoco di San Giorgio del Sannio. ([[Cesare Rossi]]) *Su Bocchini le opinioni sono discordi: debbo, però, onestamente riconoscere, né mi fa velo l'amicizia, che egli non abusò mai dei suoi poteri a danno di cittadini non fascisti. Bocchini non guardava con la mia stessa indifferenza l'alea di perdere il posto e perciò faceva mostra di sentimenti fascisti; ma in realtà non fu mai un fascista ed ebbe il grande merito di salvare la Polizia dalla infiltrazione di elementi provenienti dalle file del partito.<br>Molto a lui si deve se la Polizia non divenne addirittura, come in Germania, un organo del partito, il che avrebbe costituito per il paese una grave iattura. ([[Carmine Senise]]) ==Voci correlate== *[[Fascismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bocchini, Arturo}} [[Categoria:Poliziotti italiani]] [[Categoria:Prefetti italiani]] 86nzx6gpcjszu6yjkzo7gf6x4dvxkut Eugenia Attendolo Bolognini Litta 0 140091 1218773 889066 2022-07-24T17:00:40Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Eugenia Attendolo Bolognini Litta.jpg|thumb|Eugenia Attendolo Bolognini Litta]] '''Eugenia Attendolo Bolognini''', duchessa Litta Visconti Arese (1837 – 1914), nobildonna italiana, amante di re [[Umberto I di Savoia]]. ==Citazioni su Eugenia Attendolo Bolognini Litta== *Aveva sette anni più del re {{NDR|[[Umberto I di Savoia|Umberto I]]}} e quattordici più di [[Margherita di Savoia|Margherita]]. «Mi sembra ormai mia nonna» diceva in quegli anni Margherita ridacchiando. Tuttavia, anche allora, a cinquant'anni, la duchessa era molto bella. Era una bellezza severa e aristocratica e al tempo stesso possedeva delle qualità di ingegno ed una certa aria verginale che ispirò al compositore [[Arrigo Boito|Boito]] una melodia ed al Vela un quadro raffigurante una donna immersa nella preghiera mattutina. ([[Robert Katz]]) *Durante la campagna del '59<ref>Seconda guerra d'indipendenza italiana.</ref> era stata il riposo del guerriero più famoso e importante: [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]]. E secondo le malelingue era passata subito dopo in eredità a [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele]], che però era il meno adatto ad apprezzare la sua vita di vespa, le sue carni pallide e i suoi raffinatissimi gusti. [[Honoré de Balzac|Balzac]] le aveva reso omaggio. [[Arrigo Boito|Boito]] seguitava a rendergliene. [[Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]] dirà ch'essa "aveva rubato il segreto a Ninon de Lenclos<ref>Scrittrice, cortigiana ed epistolografa francese (1620–1705).</ref>". Insomma come iniziatrice all'amore, il giovane principe {{NDR|il futuro [[Umberto I di Savoia|Umberto I]]}} non poteva desiderarne una più fascinosa ed esperta. Lo fu al punto che, nonostante la differenza d'età, egli le rimase devoto – anche se non fedele – fino alla fine dei suoi giorni. ([[Indro Montanelli]]) *La Litta era sposata dal 1855 con il duca Giulio Litta Visconti-Arese, un uomo inadatto alle sue ambizioni: ma a lei serviva un titolo altisonante perché quello che le aveva lasciato il padre Giovanni Giacomo Attendolo Bolognini era sicuramente fasullo. Si diceva che da giovinetta avesse cullato sogni ambiziosi e galanti per cui diceva agli intimi: "Voglio avere per schiavi imperatori e re". ([[Romano Bracalini]]) *[[Umberto I di Savoia|Umberto]] l'aveva conosciuta a un ballo a Milano, dove lei risiedeva e dove lui era comandante di divisione dal 1864. La Litta, che i milanesi chiamavano affettuosamente "la bella bolognina", era di sette anni più anziana di Umberto: "i fianchi possenti, il petto turgido, capelli nerissimi, occhi e bocca sensuali". Dalla relazione sarebbe nato un figlio che più tardi Umberto, già sposato e re, avrebbe accompagnato al cimitero di Vedano al Lambro. ([[Romano Bracalini]]) ==Note== <references /> ==Pagine correlate== *[[Umberto I di Savoia]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Attendolo Bolognini Litta, Eugenia}} [[Categoria:Nobili italiani]] 6mafglkkqpiftjr1eabxwu4c3zb645x Étienne Forcadel 0 144147 1218739 1051069 2022-07-24T16:10:09Z AnjaQantina 1348 +ip wikitext text/x-wiki '''Étienne Forcadel''' (1519 – 1578), giurista, poeta e scrittore francese. ==Citazioni di Étienne Forcadel== *Se [[w:Caco (mitologia)|Caco]], l'astuto ladro, fosse stato più cattivo, Oluire, ti dipingerei con il suo aspetto, ma tu sei in tutto e per tutto molto peggio; lui toglieva i beni senza uccidere, non fai tu di proposito peggio, quando il denaro non riesce a bastarti, (non) fai invece morire il paziente? Dici il cielo autore del fatto. La terra copre il tuo misfatto. :''Si Cacus le rusé voleur | eût été plus mechant, Oluire, | je te peindrais de sa couleur, | mais en tous points tu es bien pire; | il ôta les biens sans occire, | ne fais-tu pis à l'escient, | quand l'argent ne te peut suffire, | ains fais mourir le patient? | Tu dis le ciel auteur du fait. | La terre couvre ton méfait.'' (''Épigramme de Oluire, médecin, et Cacus, ancien voleur'', ''Epigramma di Oluire, medico, e Caco, antico ladro''<ref>Citato in {{fr}} ''Anthologie poétique française, XVI<sup>e</sup> siècle'', I, {{small|''Choix, introduction et notices par Maurice Allem''}}, Garnier-Flammarion, Parigi, 1965, p. 256.</ref>) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=fr}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Forcadel, Étienne}} [[Categoria:Giuristi francesi]] [[Categoria:Poeti francesi]] [[Categoria:Scrittori francesi]] 4wc2fytcb9jmmhqo2o4ldpjjcqyj62f Cuphead 0 144651 1218852 1218143 2022-07-25T09:28:16Z Mariuigi Khed 69480 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Videogioco |nome gioco = Cuphead |immagine = Cuphead promo logo ddwtd.png |didascalia = |sviluppo = Studio MDHR |pubblicazione = Studio MDHR |ideazione = Chad Moldenhauer<br>Jared Moldenhauer |anno = 2017 |genere = Sparatutto a scorrimento |modi gioco = Giocatore singolo, multigiocatore |piattaforma = Microsoft Windows/Xbox One |periferiche = Gamepad, Tastiera}} '''''Cuphead''''', videogioco del 2017, sviluppato e pubblicato dai fratelli Chad Moldenhauer e Jared Moldenhauer per Xbox One e Microsoft Windows. ==[[Incipit]]== {{incipit videogiochi}} C'erano una volta, sulla Isola Calamaio, una coppia di fratelli di nome Cuphead e Mugman, che vivevano sotto lo sguardo attento e affettuoso del saggio Nonno Bricco.<br>Un giorno i due birbanti s'allontanarono da casa e, contro i molti moniti di Nonno Bricco, s'avventurarono nei bassifondi fino al Casinò del Demonio. <br>Una volta dentro, Cuphead e Mugman vinsero una partita di dadi dopo l'altra. "Acciderba!" esclamò Re Dado, il losco direttore del Casinò "Ma tu guarda che campioncini!"<br>"Bella partita, ragazzi!" commentò un nuovo arrivato. I fratelli erano sbalorditi: era Satanasso Pigliatutto, padrone del casinò! "Che ne dite di alzare la posta?" suggerì con un lungo sorriso.<br>"Vincete ancora un tiro e tutti i tesori del casinò sono vostri!" tuonò Satanasso. "Perdete e mi piglio le vostre anime! Affar fatto?"<br>Accecato dai sogni di ricchezza, Cuphead annuì e impugnò i dadi. "Santi numi, Cuphead, no!" urlò Mugman che aveva intuito il pericolo. Ma era troppo tardi!<br>"Doppio uno!" sghignazzò Satanasso colpendo il pavimento. "Hai perso!". I fratellini tremavano tutti mentre quel demonio incombeva su di loro. "Ora, riguardo a quelle anime..."<br>I due presero a supplicarlo. "C-Ci sarà pur un m-modo per ripagarla." balbettò Mugman. "S-Sì, ve ne prego!" aggiunse Cuphead.<br>"Uhm, forse sì." sghignazzò Satanasso estraendo una pergamena. "Ho qui una lista di debitori morosi. Raccogliete le loro anime per me e potrei risparmiare voi tazzine."<br>"Ora filate!" ruggì Satanasso, scalciandoli fuori. "Avete fino a domani a mezzanotte per raccogliere tutte le anime! Altrimenti mi piglierò le vostre!"<br>Cuphead e Mugman fuggirono a perdifiato spaventatissimi. "Forza, Mugman!" ansimò Cuphead. "Dobbiamo trovare Nonno Bricco. Lui saprà cosa fare!" ('''Libro''') ==Frasi== *Tu non sei un guerriero, non sei nemmeno un principiante! ('''Tutorial''') *È una grande giornata per una scazzottata! ('''Annunciatore''') *Fuggi pure, alza le suole… questa foresta non ti vuole! ('''Foschi Boschi''') *Dal nostro albero devi sloggiare! Qui solo i soci possono entrare! ('''Pericoli Arboricoli''') *Ti sbuccio, ti schiaccio e ti riduco in purè! È finita per te! ('''Sal Spudder''') *Io sono la carota, e ora assaggerai il bastone! ('''Chauncey Chantenay''') *Con la faccia che ho, che male c'è se rimbalzo un po'? ('''Genni Gelatina''') *Scivolo e appiccico a tutte le ore… il mio rimbalzo porta dolore! ('''Genni Gelatina''') *Su questa lapide scriverò il tuo nome! ('''Genni Gelatina''') {{NDR|[[ultime parole dai videogiochi|ultime parole]]}} *Che coincidenza… Io volo, tu precipiti! ('''Hilda Berg''') *Ne vedremo delle belle… È scritto nelle stelle! ('''Hilda Berg''') *Non è stata la sfortuna, ma l'influsso della luna! ('''Hilda Berg''') *Il massimo che puoi vincere contro di me è una brutta allergia! ('''Floris Rivoltella''') *T'impollino e t'impallino! ('''Floris Rivoltella''') *Combattiamo vicini vicini da quando quando eravamo teneri girini. ('''Krak e Krok''') *Siamo anfibi di palude, chi crede di batterci s'illude! ('''Krak e Krok''') *Non lo dico per ripicca, ma non vali mezza cicca. ('''Sargent Gumbo Gumbull''') *Il vero debole per i dolci? Sei tu! ('''Kernel von Pop''') *Sano e nutriente, sono una furia lievitata naturalmente. ('''Muffsky Chernikov''') *Sono calda di piastra… Reggerai al mio fuoco? ('''Sir Waffington III''') *Inutile addolcir la pillola… La sconfitta è sempre amara! ('''Baronessa von Bon Bon''') *Non sai fare di meglio? Non ci vuole un genio! ('''Gigio Prodigio''') *Se vuoi t'affitto il mio sarcofago… ('''Gigio Prodigio''') *La tua vita è appesa a un filo, bamboccio! ('''Cuppet''') *Serve un nuovo volontario… Questo è troppo spaventato! ('''Gigio Prodigio''') *Cosa dice la tazzina investita dall'auto? Oggi mi sento a pezzi! ('''Beppi il Pagliaccio''') {{NDR|[[Barzellette dai videogiochi|Barzelletta]]}} *Hai bisogno di qualcuno che ti sgonfi l'arroganza! ('''Beppi il Pagliaccio''') *Altro corsa, altro giro… Se non ti sposti ti stiro! ('''Beppi il Pagliaccio''') *Che ci vuoi fare… La vita è fatta di alti e bassi! ('''Beppi il Pagliaccio''') *Il cielo è mio! Volo dove osano le aquile! ('''Pippo Grifo''') *Papà è il muscolo e io il cervello! Siamo imbattibili! ('''Willy Grifo''') *Avrò anche perso le piume, ma tu hai fatto la figura del pollo! ('''Pippo Grifo''') {{NDR|[[ultime parole dai videogiochi|ultime parole]]}} *Non f-f-fraintendere il mio fuoco… Per me questo è solo un gioco! ('''Lello Zolfanello''') *Scusa, non volevo passarti questa p-p-patata bollente… ('''Lello Zolfanello''') *Un, due, tre! La s-s-sconfitta tocca a te! ('''Lello Zolfanello''') *Sacripante, t'abbiamo beccato con le mani nel miele! ('''Security Bee''') *Sciò, sciò, zuccherino, questo miele non fa per te. ('''Regina Mielinda''') *Ronzo, plano, bombardo! Ora sì che ho preso il volo! ('''Regina Mielinda''') *Il tuo coraggio sono come i tesori dei pirati… Solo una leggenda! ('''Capitan Barbabrina''') *Chi è di scena? La tua sconfitta! ('''Brunilde Butterfly''') *Lascia a me le luci della ribalta o soccombi alla mia ira! ('''Brunilde Butterfly''') *Alla buon'ora! Sciò! Sono pronta per il mio monologo. ('''Brunilde Butterfly''') *Tu fatti da parte, ché il pubblico m'acclama! ('''Brunilde Butterfly''') *Ho l'equazione perfetta per impedire la tua fuga! ('''Mark Ingegno''') *Che grazioso… Se ti pesco, col fischio che ti ributto in mare! ('''Cala Maria''') *Osi guardarmi? Ti darò stivali di pietra per nuotare assieme ai pesci! ('''Cala Maria''') *Io… Vedo il tuo viaggio… E questo è il capolinea. ('''Spettro Cieco''') *In carrozza! Prossima fermata: il tuo funerale! ('''Macchinista''') *Purtroppo questo treno è riservato ai morti… Ma una soluzione c'è… ('''Lollipop Ghouls''') *A-ha! Hai notato il mio stile alla russa? ('''Piroulette''') *Non ti conviene darmi buca… ('''Paola Otto''') *Che arguzia! Che stile! Questo dado non perde mai! Aidi-aidi-oh! ('''Re Dado''') *Bene bene… Quanto cammino avete fatto! Non solo avete messo in riga quell'inetto di Re Dado… Ma avete i miei contratti, come pattuito! Date qua e unitevi a me! ('''Satanasso Pigliatutto''') **{{NDR|No}} Schivate i debiti come gli altri, eh? Ora vi insegno io che succede a chi rompe i patti! **{{NDR|Sì}} Siete nelle mie grinfie, adesso! E passeremo un tempo davvero indiavolato quaggiù! *Hai infranto il nostro patto… Ora sarò io a infrangere te! ('''Satanasso Pigliatutto''') *Ah, che bella sensazione… Metter mano alla vostra distruzione! ('''Golia Gransasso''') *Arrendetevi, ve lo suggerisco… Altrimenti non vi digerisco! ('''Ulcera di Golia Gransasso''') *La danza è finita, non hai scusanti… Dovresti sederti al tavolo dei poppanti! ('''Falena''') *Mangerete la polvere… Nel mio aspirapolvere! ('''Carolina Colubrina''') *Tanti salumi, pivelli! Siete belli che insaccati! ('''Salsicce di Carolina Colubrina''') *Volete proprio rompermi le scatolette, eh? ('''Carolina Colubrina in scatola''') *Il vostro coraggio è precipitato, sacchi di pulci! ('''Saluki''') *Preparatevi ad andare all'inverno, pupazzi! ('''Igor Mortis''') *Questo potere è sovraumano! Non ti porterò certo in palmo di mano! ('''Pinzimonio Salieri''') *Sveglia razzo, è finita la guerra. Ormai sono io il sal della terra! ('''Pinzimonio Salieri''') *Sarò il sale sulle tue ferite! ('''Pinzimonio Salieri''') *Spinta dopo spinta dopo spinta, questa è una partita già vinta! ('''Pedoni''') *Credevi di vincere? Campa cavallo? ('''Cavallo''') *Ti travolgo e ti strangolo. Con me sei già all'angolo ('''Alfiere''') *Tutto qui? Che razza di sciocco! Ci sei rimasto come un arrocco! ('''Torre''') *Che batosta, che smacco! Ti ho davvero dato scacco! ('''Regina''') *Sognate pure, anime birbantelle, mai più uscirete a riveder le stelle! ('''Diavolo e Angelo''') ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Sparatutto]] 3k3eu5j1umnrftilwv4y09m31c225pc Antonietta Fagnani Arese 0 145287 1218774 925353 2022-07-24T17:02:39Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Antonietta Fagnani.jpg|thumb|Antonietta Fagnani Arese]] '''Antonietta Fagnani Arese''' (1778 – 1847), nobile italiana. ==Citazioni su Antonietta Fagnani Arese== *Fu qui {{NDR|al Teatro alla Scala}} che {{NDR|[[Ugo Foscolo]]}} vide Antonietta Fagnani Arese, già famosa a ventitré anni non soltanto per la sua bellezza, ma anche per lo sfruttamento intensivo che ne aveva fatto. Probabilmente era una frigida, ma che sapeva recitare la sua parte: tutti i giovani più in vista di Milano cadevano nelle reti di questa Circe, e forse fu anche questo a stimolarlo. ([[Indro Montanelli]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Fagnani Arese, Antonietta}} [[Categoria:Nobili italiani]] 7tvlky7esddyuwyzsg1gs50i9r0r6in Franco Gabrielli 0 145355 1218771 924996 2022-07-24T16:55:57Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Franco Gabrielli - Festival del Volontariato 2013 (cropped).jpg|thumb|Franco Gabrielli, 2013]] '''Franco Gabrielli''' (1960 – vivente), prefetto e poliziotto italiano. ==Citazioni di Franco Gabrielli== *{{NDR|Sul G8 di Genova}} È sempre complicato e soprattutto rischia di suonare supponente dire quello che qualcun altro avrebbe dovuto fare. Anche perché non sempre si conoscono il contesto e gli equilibri in cui determinate decisioni sono state prese. Detto questo, siccome non ho nessuna intenzione di sottrarmi, perché sono un uomo e un capo della Polizia libero, le dico che se io fossi stato [[Gianni De Gennaro]] mi sarei assunto le mie responsabilità senza se e senza ma. Mi sarei dimesso. Per il bene della Polizia. Perché ci sono dei momenti in cui è giusto che il vertice compia un gesto necessario a restituire la necessaria fiducia che un cittadino deve avere nell'istituzione cui è affidato in via esclusiva il monopolio legittimo della forza. E, contemporaneamente, a non far sentire le migliaia di donne e uomini poliziotto dei "fusibili" sacrificabili per la difesa di dinamiche e assetti interni all'apparato.<ref>Citato in Carlo Bonini, ''[http://www.repubblica.it/politica/2017/07/19/news/_il_g8_di_genova_fu_una_catastrofe_gabrielli_e_le_responsabilita_di_quei_giorni_al_posto_di_de_gennaro_mi_sarei_dimesso_-171106339/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1 "Il G8 di Genova fu una catastrofe": Gabrielli e le responsabilità di quei giorni. "Al posto di De Gennaro mi sarei dimesso"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2017.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{S}} {{DEFAULTSORT:Gabrielli, Franco}} [[Categoria:Poliziotti italiani]] [[Categoria:Prefetti italiani]] pcgn5xpu2jxtti87p0814wlrl6snquj Federico Cafiero De Raho 0 146238 1218789 1066564 2022-07-24T17:25:11Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Federico Cafiero De Raho.jpg|thumb|Federico Cafiero De Raho]] '''Federico Cafiero De Raho''' (1952 - vivente) magistrato italiano, Procuratore nazionale antimafia. ==Citazioni di Federico Cafiero De Raho== *Così come è la legge sulle intercettazioni finisce per ostacolare l’esercizio delle indagini.<ref>https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/03/intercettazioni-il-procuratore-antimafia-de-raho-la-legge-ostacola-le-indagini/4017242/</ref> *È la [[massoneria]] il ponte per raggiungere quella "zona grigia" in cui convergono istituzioni, imprenditoria e [[criminalità]] organizzata. È soprattutto con i "pezzi" dello Stato, con gli infedeli appartenenti alle istituzioni, che la [['ndrangheta]] assume un nuovo livello organizzativo.<ref>Citato in [https://www.strill.it/citta/catanzaro/2020/01/gotha-legame-tra-ndrangheta-e-massoneria-sbarca-a-catanzaro/ '' Gotha, legame tra 'ndrangheta e massoneria sbarca a Catanzaro''], ''Strill.it'', 6 gennaio 2020.</ref> *La cosca Zito-Bertuca controlla da oltre 25 anni Villa San Giovanni dove nel 1991 venne ucciso il giudice [[Antonino Scopelliti|Scopelliti]]. È stato un omicidio che non viene dimenticato dalla Procura della Repubblica. Certamente chi l’ha commesso prima o poi verrà identificato.<ref>https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/15/reggio-calabria-gli-interessi-della-ndrangheta-per-gli-appalti-del-ponte-sullo-stretto/3194263/</ref> *La ‘ndrangheta cerca di utilizzare tutto ciò che c’è di buono e di meglio nella società per sfruttarlo a proprio piacimento. Ovunque ci sia da dimostrarsi potente e capace il boss è presente, in chiesa come in altre situazioni per dimostrare la supremazia. Il boss della ‘ndrangheta, quello vero, si sente al di sopra di tutto, al di sopra del Papa, come fosse Dio. Questo è paganesimo e come tale va condannato dalla Chiesa, prima, e dalla giustizia se il caso lo richiede, poi. Il ruolo dei sacerdoti è fondamentale. Loro devono osservare la regola del Vangelo e prendere ad esempio Gesù ed isolare la ‘ndrangheta.<ref>Citato in Claudia Varano, [https://www.strill.it/citta/2014/07/tabularasa-2014-procuratore-de-raho-su-oppido-i-sacerdoti-osservino-la-regola-del-vangelo/ ''Tabularasa 2014: procuratore De Raho su Oppido: "I sacerdoti osservino la regola del Vangelo''], ''Stril.it'', 16 luglio 2014.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} [[Categoria:Magistrati italiani]] otiworh82riashwcclu5y7p582bukss Profondo rosso (film 1975) 0 146346 1218813 1218499 2022-07-24T20:37:19Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Profondo rosso */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo Rosso David Hemmings.png |didascalia = [[David Hemmings]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo Manganiello * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta Manganiello * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *È dimostrato dalle statistiche che non si riesce mai a lavorare seriamente con donne emancipate. ('''Marc Daly''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! *'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. Piuttosto, tu perché fai la giornalista?<br>'''Gianna''': Perché mi piace lavorare, e perché una donna deve essere indipendente in modo da stare alla pari—<br>'''Marc''': Oh Dio, non cominciamo con questa faccenda della parità dei sessi! Sono balle, non è vero. L'uomo è diverso dalla donna. Le donne sono... delicate. Sono fragili. ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi. Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) *Teso e ricco di inquietudini sinistre, Profondo rosso è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il "giallo all'italiana", costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall'altro ne anticipa il superamento e l'abbandono verso lidi più soprannaturali. [...] Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiani. ([[Rudy Salvagnini]]) ===[[Dario Argento]]=== *È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per ''L’uccello dalle piume di cristallo'', ''Il gatto a nove code'' e ''Quattro mosche di velluto grigio'' delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] bnb5qmk6m3871owts6avx7gb35cn02g 1218814 1218813 2022-07-24T20:37:40Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Profondo rosso */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano= Profondo rosso |titolo originale= Profondo rosso |immagine = Profondo Rosso David Hemmings.png |didascalia = [[David Hemmings]] in una scena del film |paese= Italia |anno = 1975 |genere= thriller, giallo, horror |regista= [[Dario Argento]] |soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]] |sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi |attori= * [[David Hemmings]]: Marc Daly * [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi * [[Gabriele Lavia]]: Carlo Manganiello * [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani * [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti * [[Clara Calamai]]: Marta Manganiello * [[Macha Méril]]: Helga Ulmann * [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini * [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode * [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa * [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani * [[Liana Del Balzo]]: Elvira * [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo * [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci * [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino * [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore * [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia * [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi * [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali * [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia * [[Piero Vida]]: agente grasso * [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo * [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno * [[Attilio Dottesio]]: fioraio * [[Tom Felleghy]]: chirurgo * [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi |doppiatori originali= * [[Gino La Monica]]: Marc Daly * [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo * [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi * [[Corrado Gaipa]]: Rodi * [[Wanda Tettoni]]: Elvira * [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci |note= *'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]] }} '''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''') ==Frasi== *Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''') *Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''') *Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''') *Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''') *Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''') *È dimostrato dalle statistiche che non si riesce mai a lavorare seriamente con donne emancipate. ('''Marc Daly''') *Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''') *{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''') *Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''') ==Dialoghi== *'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata! *'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso... *'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro! *'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. Piuttosto, tu perché fai la giornalista?<br>'''Gianna''': Perché mi piace lavorare, e perché una donna deve essere indipendente in modo da stare alla pari—<br>'''Marc''': Oh Dio, non cominciamo con questa faccenda della parità dei sessi! Sono balle, non è vero. L'uomo è diverso dalla donna. Le donne sono... delicate. Sono fragili. ==[[Explicit]]== [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]] {{explicit film}} *{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi. Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}. ==Citazioni su ''Profondo rosso''== *Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]]) *Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]]) *''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]]) *Teso e ricco di inquietudini sinistre, ''Profondo rosso'' è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il "giallo all'italiana", costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall'altro ne anticipa il superamento e l'abbandono verso lidi più soprannaturali. [...] Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiani. ([[Rudy Salvagnini]]) ===[[Dario Argento]]=== *È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per ''L’uccello dalle piume di cristallo'', ''Il gatto a nove code'' e ''Quattro mosche di velluto grigio'' delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... *Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato. *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film gialli]] [[Categoria:Film thriller]] [[Categoria:Film horror]] 8mmv8fq3w64jtzhvaxr2qcs79qa7810 Paolo Savona 0 146611 1218836 934220 2022-07-25T06:31:46Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki [[File:Paolo Savona.jpg|miniatura|Paolo Savona]] '''Paolo Savona''' (1936 – vivente), economista e politico italiano. ==Citazioni di Paolo Savona== {{cronologico}} *Quelli che oggi si dicono [[Europeismo|europeisti]] in realtà sono anti-italiani.<ref name="libero">Dall'intervista di Pietro Senaldi, ''[http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/12333723/pietro-senaldi-intervista-paolo-savona-economista-uscire-europa-serve-leader.html Paolo Savona: "Perché all'Italia serve un leader che ci porti fuori dall'Europa"]'', ''liberoquotidiano.it'', 18 marzo 2017.</ref> *Non esiste un'Europa, ma una Germania circondata da pavidi.<ref name="libero" /> *La [[Germania]] non ha cambiato la visione del suo ruolo in Europa dopo la fine del nazismo, pur avendo abbandonato l'idea di imporla militarmente. Per tre volte l'Italia ha subito il fascino della cultura tedesca che ha condizionato la sua storia, non solo economica, con la Triplice alleanza del 1882, il Patto d'acciaio del 1939 e l'Unione europea del 1992. È pur vero che ogni volta fu una nostra scelta. Possibile che non impariamo mai dagli errori?<ref>Da ''Come un incubo e come un sogno: Memorialia e Moralia di mezzo secolo di storia'', Rubbettino Editore, 2018; citato in ''[http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Paola-Savona-uomo-della-Lega-per-il-ministero-dell-Economia-552f89be-8f4c-460b-a321-b263012a79ad.html Chi è Paolo Savona, l'uomo della Lega per il ministero dell'Economia]'', ''rainews.it'', 22 maggio 2018.</ref> *Voglio un'Europa diversa, più forte, ma più equa.<ref>Da ''[https://scenarieconomici.it/comunicato-prof-paolo-savona/ Comunicato prof. Paolo Savona]'', ''scenarieconomici.it'', 27 maggio 2018.</ref> *Nel 1963 in qualità di sottotenente di complemento nel Reggimento Leoni di Liguria a Sturla, Genova, zona politica calda, ho svolto esercitazioni nell’ambito del Piano OP (Ordine Pubblico), nell’ipotesi in cui lo Stato fosse stato attaccato da forze eversive. Nel 1992 appresi direttamente da [[Francesco Cossiga]] i motivi dell’esistenza dell’[[organizzazione Gladio]], i cui compiti si spingevano anche oltre il Piano OP, ma che aveva lo stesso scopo del mio Piano B: prepararsi al peggio per tutelare la sicurezza dello Stato, dovere minimo di ogni appartenente ai gruppi dirigenti di un Paese per difenderne i principi costituzionali.<ref>https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/dovevo-occupare-la-rai-a-genova/</ref> ==Citazioni su Paolo Savona== *I pm avevano intercettato nel 2004 alcune telefonate tra Savona e il suo amico e co-autore di libri, Carlo Pelanda, nelle quali si parlava della gara per il [[Ponte sullo stretto di Messina|Ponte sullo Stretto]], poi vinta dal consorzio guidato da Impregilo, il cui presidente era Savona. Dalle telefonate emergeva che i politici vicini a [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]], in testa il ministro [[Pietro Lunardi]] e [[Marcello Dell'Utri]], si sarebbero schierati con Impregilo ma il pm chiese e ottenne l’archiviazione perché “la manipolazione della gara (…) non ha trovato decisivi riscontri”. ([[Marco Lillo]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Savona, Paolo}} [[Categoria:Economisti italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] 77tlo3xv9jzmjyc9pkv9t0hsikxo694 Template:Lingue/Dati 10 148341 1218819 1218624 2022-07-24T21:58:17Z ItwikiBot 66727 Bot: aggiornamento dati wikitext text/x-wiki {{#switch:{{{1}}} |lingua1 = it |voci1 = 43865 |lingua2 = en |voci2 = 43068 |lingua3 = pl |voci3 = 24719 |lingua4 = ru |voci4 = 15103 |lingua5 = cs |voci5 = 12056 |lingua6 = et |voci6 = 9855 |lingua7 = pt |voci7 = 9113 |lingua8 = fa |voci8 = 9097 }} kn0ornsyf40x8i0x8qt2hshavn4jsik Kotomi 0 156200 1218846 1056730 2022-07-25T08:17:57Z Artanisen 81691 Koto_by_Fumie_Hihara_2016.png wikitext text/x-wiki {{raccolta}} [[File:Koto_by_Fumie_Hihara_2016.png|miniatura|Una suonatrice di koto]] '''Kotomi''', nome proprio femminile giapponese. ==Citazioni su Kotomi== *– Perché il mio nome è Kotomi? [...]<br />– Il mondo è formato da tantissime minuscole [[Arpa|arpe]] che sono invisibili a occhio nudo.<br />– Tante... arpe?<br />– Sì. Nella lingua di questo Paese, la parola che usiamo è "koto". Il mondo è pieno di arpe, e ciascuna di esse produce un diverso tipo di suono. E tutte si intrecciano in maniera complessa per formare una singola melodia. Per questo il mondo è così bello.<br />– Chi suona le arpe? [...]<br />– Probabilmente Dio, penso. [...]<br />– Dov'è Dio?<br />– Dio è ovunque. Solo che non possiamo vederlo. E lui vigila sempre con gentilezza su di noi. (''[[Clannad]]'') ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en|preposizione=sul nome}} {{s}} [[Categoria:Prenomi]] dgbnqacf8f7k6vv6qx47bfbnk0p442b James Lovelock 0 157759 1218829 1006277 2022-07-25T00:56:54Z Ahti-Saku 90970 wikitext text/x-wiki [[File:James Lovelock in 2005.jpg|thumb|James Lovelock (2005)]] '''James Ephraim Lovelock''' (1919 – vivente), chimico britannico. *L'evoluzione è un ballo di coppia a stretto contatto tra la vita e l'ambiente materiale. Dalla danza emerge l'entità Gaia.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della scienza'', traduzione di Martina Dominici e Olga Amagliani, Gribaudo, 2018, p. 315. ISBN 9788858015001</ref> *Se vi fosse una guerra nucleare e l'umanità sparisse, la Terra tirerebbe un sospiro di sollievo.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro dell'ecologia'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2019, p. 216. ISBN 9788858024362</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Stub}} {{DEFAULTSORT:Lovelock, James}} [[Categoria:Chimici britannici]] 7rtbdqi063y1u6q19yzjym6dxqjppyx Elvio Fassone 0 160208 1218787 1206052 2022-07-24T17:24:02Z AnjaQantina 1348 +didascalia wikitext text/x-wiki |[[File:Elvio Fassone XIV.jpg|miniatura|thumb|Elvio Fassone]] '''Elvio Fassone''', (1938 – vivente), magistrato, scrittore e politico italiano. ==''Fine pena: ora''== *«''Qualche volta – aggiunge – mi pigliano in giro, mi chiamano professore, dicono se voglio farmi bello con il direttore o {{sic|glinsegnanti}}. Ma io li lascio dire, gli piace sporcare le cose''(!)» *[...] le sue lettere insegnano tanto, sono come un libro che insegna la vita... *[...] perché – scrive lui – io sono come il prezzemolo, ognuno che parla con un giudice mette il mio nome solo per farsi vedere. ==Bibliografia== *Elvio Fassone, ''Fine pena: ora'', Sellerio editore, Palermo, 2015. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Fassone, Elvio}} [[Categoria:Magistrati italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 4r8x03i16y19obk3tyb0olt0lbbhrms 1218788 1218787 2022-07-24T17:24:16Z AnjaQantina 1348 typo wikitext text/x-wiki [[File:Elvio Fassone XIV.jpg|miniatura|thumb|Elvio Fassone]] '''Elvio Fassone''', (1938 – vivente), magistrato, scrittore e politico italiano. ==''Fine pena: ora''== *«''Qualche volta – aggiunge – mi pigliano in giro, mi chiamano professore, dicono se voglio farmi bello con il direttore o {{sic|glinsegnanti}}. Ma io li lascio dire, gli piace sporcare le cose''(!)» *[...] le sue lettere insegnano tanto, sono come un libro che insegna la vita... *[...] perché – scrive lui – io sono come il prezzemolo, ognuno che parla con un giudice mette il mio nome solo per farsi vedere. ==Bibliografia== *Elvio Fassone, ''Fine pena: ora'', Sellerio editore, Palermo, 2015. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Fassone, Elvio}} [[Categoria:Magistrati italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] ebzzz2jn4gunao65ebpx2l88ryvqyhm Francesco Paolo Casavola 0 163875 1218755 1023269 2022-07-24T16:34:06Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Francesco Paolo Casavola 1992 (cropped).jpg|thumb|Francesco Paolo Casavola, 1992]] '''Francesco Paolo Casavola''' (1931 – vivente), giurista italiano. ==Citazioni di Francesco Paolo Casavola== *Esistono luoghi che non si lasciano ammirare ed amare per la singolarità del paesaggio naturale o storico soltanto, ma per la evocazione magica di innumerevoli figure umane, che li hanno, prima di noi vissuti. È come se fossimo invasi da sentimenti e sensazioni provenienti dalle cose, col suggerimento in più di pensieri che altrove non avremmo.<br>[[Capri]] è uno di questi luoghi, che viviamo in uno stordimento dell'intelligenza e dei sensi, quasi sulla soglia del sogno.<ref>Dalla prefazione a [[Ermanno Corsi]], ''Aspettando Capri'', Guida, Napoli, 2003, [https://books.google.it/books?id=EhPvHqqxQTkC&lpg=PA35&dq=&pg=PA7#v=onepage&q&f=false p. 7]. ISBN 88-7188-723-9</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Casavola, Francesco Paolo}} [[Categoria:Giuristi italiani]] nrw46fvm9qvg9jxm1dkv2o9vpybqcpe Marcello Maddalena 0 164918 1218797 1041226 2022-07-24T17:34:04Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Marcello Maddalena e Andrea Orlando.jpg|thumb|Marcello Maddalena (a sinistra) e [[Andrea Orlando]] (a destra)]] '''Marcello Maddalena''' (1941 – vivente), magistrato italiano. ==Citazioni di Marcello Maddalena== *Sarà la sinistra a normalizzarci, e d'altra parte è sempre stato così: facile stare dalla parte dei magistrati quando si è all'opposizione. Ma basta che un partito si avvicini all'area di governo, e automaticamente vede i poteri di controllo indipendenti – dalla [[magistratura]] alla stampa – come una minaccia. È un processo che è già iniziato con il governo Dini».<ref>Citato in Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio, ''Mani pulite. La vera storia'', Editori Riuniti, Roma, 2002.</ref> ==''Meno grazia più giustizia''== *Dirò di più: [[Antonio Di Pietro|Di Pietro]] e [[Piercamillo Davigo|Davigo]], cioè i promotori di [[Mani pulite]], hanno sempre gravitato in quei gruppi di magistrati noti per un'interpretazione molto tradizionale del codice. Quanto a [[Gian Carlo Caselli|Giancarlo Caselli]] e [[Gerardo D'Ambrosio]], sono sicuramente simpatizzanti della sinistra (il che tra l'altro è un loro sacrosanto diritto). Ma questo non li ha mai condizionati nel loro lavoro. Ricordo gli attacchi terribili che proprio dall'ala romana e ligure di Md piovvero su Caselli quando, giudice istruttore a Torino, osò ordinare la cattura per complicità col terrorismo dell'ex partigiano rosso Lazagna. E le polemiche, sempre da sinistra, quando D'Ambrosio prosciolse [[Pino Rauti]] nell'inchiesta su Ordine Nuovo e il commissario Calabresi dall'accusa di aver defenestrato l'anarchico [[Giuseppe Pinelli|Pinelli]]. (pp. 17-18) *È naturale che le manette siano una spinta a parlare per far confessare al più presto le esigenze che le hanno provocate. Ma non a dire cose false, bensì la verità. Una verità che, per essere completa, può riguardare non soltanto l'arrestato, ma anche i suoi complici. Quello immediatamente successivo all'arresto è un «momento magico» nel senso che l'arrestato si preoccupa meno della solidarietà nei confronti dei correi e più della rapida conclusione della sua disavventura. Un po' come il naufrago su una zattera monoposto: piuttosto che sacrificare se stesso, opta per il male minore e butta a mare gli altri. ''Mors'' (processuale) ''tua, vita mea''. (p. 27) *L'[[Inquisizione]] e i tribunali di [[Iosif Stalin|Stalin]] erano basati sulla tortura fisica o psicologica, e inducevano le vittime a confessare colpe che non avevano mai commesso. Se si ritiene che questo avvenga anche nell'Italia di oggi, non resta che abolire la custodia cautelare per tutti (mafiosi compresi) e per sempre. A me, comunque, non pare che abbia mai portato innocenti a dichiararsi colpevoli. Anzi. Non capita quasi mai che uno «si penta» a piede libero. L'unica eccezione (o quasi) che si ricordi è [[Leonardo Marino]], che si è autoaccusato del delitto Calabresi senza che nessuno fosse andato a cercarlo. E infatti sta ancora pagando una campagna di delegittimazione inaudita, che tenta di farlo passare per matto, bugiardo, o chissà che altro, sebbene confermato da una sentenza definitiva. (pp. 30-31) *Per i comunisti e per la sinistra in genere, la giustizia era il braccio armato dei «padroni» contro i «proletari». Dunque le garanzie erano intese come strumento di lotta di classe, per impedire al padronato di conculcare i diritti del proletariato. Che, come classe, altro non avrebbe potuto fare se non la rivoluzione, cioè commettere delle illegalità. (p. 73) *Per la cultura cattolica dominante, e politicamente per la sinistra democristiana, il [[garantismo]] nasce da un'altra ottica: il compito di giudicare spetta solo a Dio. Nell'attesa, sulla terra, gli uomini devono limitarsi al perdono e alla misericordia. Nasce così il perdonismo di Stato, perché lo Stato deve quasi nutrire un permanente complesso di colpa per essere sostituito dal giudizio divino. I concetti di responsabilità personale e di giusta sanzione, in questa visione, sono molto sfumati. (p. 74) *Fin dall'inizio il fronte garantista si è preoccupato di frapporre continui paletti alla possibilità sia di condannare sia di punire seriamente i responsabili di gravi delitti. I delinquenti, infatti, erano sempre dipinti come deboli, emarginati, vittime della società. Per i comunisti, erano proletari vessati da uno Stato ''longa manus'' del padronato. Per i cattolici, pecorelle smarrite perseguitate da un'autorità che abusivamente si sostituiva all'unica vera: quella divina che è nei cieli e quella ecclesiastica che è in terra. Risultato: uno Stato debole e arrendevole che, tra gli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]], aprì le porte al terrorismo, alla mafia e alla corruzione. (p. 74) ==Bibliografia== *Marcello Maddalena, ''Meno grazia più giustizia. Conversazione con Marco Travaglio'', Donzelli, Roma, 1997. ISBN 88-7989-317-3 ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Maddalena, Marcello}} [[Categoria:Magistrati italiani]] bzmjmp5d2bdc88af1tnawve1nc9kliy Franco Zucca 0 168184 1218803 1182849 2022-07-24T19:30:13Z 5.170.16.167 RIP wikitext text/x-wiki '''Franco Zucca''' (1952 – 2022), doppiatore e direttore del doppiaggio italiano. ==Citazioni di Franco Zucca== *Lo ritengo un film meraviglioso {{NDR|''[[Schindler's List]]''}} È stata una vera soddisfazione, un vero orgoglio doppiare [[Ben Kingsley]] in quel film. [...] Io mi ricordo che, ai vari protagonisti, ci fecero vedere il film prima di iniziare il doppiaggio e lì piangemmo tutti come dei disperati. Ho pianto vedendo la versione italiana ma per commozione, non per disperazione. Sono esperienze meravigliose.<ref name= Marcaccini>Dall'intervista di Nicola F. Marcaccini, ''EnciclopediadelDoppiaggio.it'', 2008. [https://www.youtube.com/watch?v=xGOo6F-h9YQ Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Noi facciamo un lavoro spesse volte sottovalutato, spesse volte in malafede bistrattato. Molte volte a ragione, ci sono dei doppiaggi che massacrano dei film, ma è abbastanza raro è vero altrimenti che molte volte dei doppiaggi restituiscono integralmente la bellezza di un film, per non dire che su certi prodotti, non cinematografici, il doppiaggio molto spesso arricchisce il prodotto o lo nobilita rispetto a quello originale.<ref name= Marcaccini /> *Noi siamo degli operai di questo mestiere, lo dico con orgoglio, che non hanno bisogno di ribalta o di fama. Non ce ne mai stata nemmeno nei mostri sacri dell'epoca iniziale del doppiaggio i Cigoli, i [[Giuseppe Rinaldi|Rinaldi]] nessuno sapeva che faccia avessero. Vivevano una vita felice lo stesso.<ref name= Marcaccini /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Enrico V (film 1989)|Enrico V]]'' (1989) *''[[Nightmare 5 - Il mito]]'' (1989) *''[[La famiglia Addams (film)|La famiglia Addams]]'' (1991) *''[[Americani (film)|Americani]]'' (1992) *''[[Wind - Più forte del vento]]'' (1992) *''[[Nel nome del padre (film 1993)|Nel nome del padre]]'' (1993) *''[[Schindler's List - La lista di Schindler]]'' (1993) *''[[Priscilla - La regina del deserto]]'' (1994) *''[[Babe - Maialino coraggioso]]'' (1995) *''[[Space Jam]]'' (1996) *''[[L'uomo della pioggia]]'' (1997) *''[[Linea di sangue (film 1997)|Linea di sangue]]'' (1997) *''[[Wilde (film)|Wilde]]'' (1997) *''[[Shakespeare in Love]]'' (1998) *''[[Pleasantville]]'' (1998) *''[[Fuori in 60 secondi]]'' (2000) *''[[Ritorno a Cold Mountain]]'' (2003) *''[[Ladykillers]]'' (2004) *''[[The Manchurian Candidate]]'' (2004) *''[[12 (film)|12]]'' (2007) *''[[Come d'incanto]]'' (2007) *''[[La promessa dell'assassino]]'' (2007) *''[[Michael Clayton]]'' (2007) *''[[Shooter (film)|Shooter]]'' (2007) *''[[Burn After Reading - A prova di spia]]'' (2008) *''[[Operazione Valchiria (film)|Operazione Valchiria]]'' (2008) *''[[Quantum of Solace]]'' (2008) *''[[RocknRolla]]'' (2008) *''[[Traitor - Sospetto tradimento]]'' (2008) *''[[2012 (film)|2012]]'' (2009) *''[[Blindato]]'' (2009) *''[[Brüno]]'' (2009) *''[[Giustizia privata]]'' (2009) *''[[Hachiko - Il tuo migliore amico]]'' (2009) *''[[Laureata... e adesso?]]'' (2009) *''[[Transformers - La vendetta del caduto]]'' (2009) *''[[Alice in Wonderland]]'' (2010) *''[[Codice Genesi]]'' (2010) *''[[Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1]]'' (2010) *''[[Scontro tra titani]]'' (2010) *''[[Red (film 2010)|Red]]'' (2010) *''[[The Town]]'' (2010) *''[[Hugo Cabret]]'' (2011) *''[[J. Edgar]]'' (2011) *''[[Mission: Impossible - Protocollo fantasma]]'' (2011) *''[[Molto forte, incredibilmente vicino]]'' (2011) *''[[Django Unchained]]'' (2012) *''[[Attacco al potere - Olympus Has Fallen]]'' (2013) *''[[Il grande e potente Oz]]'' (2013) *''[[Il caso Spotlight]]'' (2015) *''[[The Hateful Eight]]'' (2015) *''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water]]'' (2017) *''[[Soldado]]'' (2018) *''[[Una canzone per mio padre]]'' (2018) *''[[Cena con delitto - Knives Out]]'' (2019) *''[[C'era una volta a... Hollywood]]'' (2019) *''[[Il silenzio della città bianca]]'' (2019) *''[[La Llorona - Le lacrime del male]]'' (2019) *''[[Piccole donne (film 2019)|Piccole donne]]'' (2019) *''[[The Irishman]]'' (2019) *''[[Notizie dal mondo]]'' (2020) *''[[Rebecca (film 2020)|Rebecca]]'' (2020) {{div col end}} ===Film d'animazione=== *''[[A Bug's Life - Megaminimondo]]'' (1998) *''[[Monsters & Co.]]'' (2001) *''[[L'era glaciale]]'' (2002) *''[[La principessa e il ranocchio]]'' (2009) *''[[Zootropolis]]'' (2016) ===Serie televisive=== *''[[Law & Order - I due volti della giustizia]]'' (1990 - 2010) *''[[The Kingdom - Il regno]]'' (1994) *''[[Star Trek: Voyager]]'' (1995 - 2001) *''[[Jarod il camaleonte]]'' (1996 - 2000) *''[[Nikita (serie televisiva 1997)|Nikita]]'' (1997 – 2001) *''[[Law & Order - Unità vittime speciali]]'' (1999 - in corso) *''[[Sant'Agostino (miniserie televisiva)|Sant'Agostino]]'' (2010) *''[[Rizzoli & Isles]]'' (2010 - 2016) *''[[I Medici]]'' (2016 - 2019) *''[[Il metodo Kominsky]]'' (2018 - in corso) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Zucca, Franco}} [[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] nzs7qtj6326nu8mmoarquzup5gevskw 1218862 1218803 2022-07-25T10:49:32Z Monica1967 42765 Fix wikitext text/x-wiki '''Franco Zucca''' (1952 – 2022), doppiatore e direttore del doppiaggio italiano. ==Citazioni di Franco Zucca== *Lo ritengo un film meraviglioso {{NDR|''[[Schindler's List]]''}} È stata una vera soddisfazione, un vero orgoglio doppiare [[Ben Kingsley]] in quel film. [...] Io mi ricordo che, ai vari protagonisti, ci fecero vedere il film prima di iniziare il doppiaggio e lì piangemmo tutti come dei disperati. Ho pianto vedendo la versione italiana ma per commozione, non per disperazione. Sono esperienze meravigliose.<ref name= Marcaccini>Dall'intervista di Nicola F. Marcaccini, ''EnciclopediadelDoppiaggio.it'', 2008. [https://www.youtube.com/watch?v=xGOo6F-h9YQ Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Noi facciamo un lavoro spesse volte sottovalutato, spesse volte in malafede bistrattato. Molte volte a ragione, ci sono dei doppiaggi che massacrano dei film, ma è abbastanza raro è vero altrimenti che molte volte dei doppiaggi restituiscono integralmente la bellezza di un film, per non dire che su certi prodotti, non cinematografici, il doppiaggio molto spesso arricchisce il prodotto o lo nobilita rispetto a quello originale.<ref name= Marcaccini /> *Noi siamo degli operai di questo mestiere, lo dico con orgoglio, che non hanno bisogno di ribalta o di fama. Non ce n'è mai stata nemmeno nei mostri sacri dell'epoca iniziale del doppiaggio: i Cigoli, i [[Giuseppe Rinaldi|Rinaldi]] nessuno sapeva che faccia avessero. Vivevano una vita felice lo stesso.<ref name= Marcaccini /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Enrico V (film 1989)|Enrico V]]'' (1989) *''[[Nightmare 5 - Il mito]]'' (1989) *''[[La famiglia Addams (film)|La famiglia Addams]]'' (1991) *''[[Americani (film)|Americani]]'' (1992) *''[[Wind - Più forte del vento]]'' (1992) *''[[Nel nome del padre (film 1993)|Nel nome del padre]]'' (1993) *''[[Schindler's List - La lista di Schindler]]'' (1993) *''[[Priscilla - La regina del deserto]]'' (1994) *''[[Babe - Maialino coraggioso]]'' (1995) *''[[Space Jam]]'' (1996) *''[[L'uomo della pioggia]]'' (1997) *''[[Linea di sangue (film 1997)|Linea di sangue]]'' (1997) *''[[Wilde (film)|Wilde]]'' (1997) *''[[Shakespeare in Love]]'' (1998) *''[[Pleasantville]]'' (1998) *''[[Fuori in 60 secondi]]'' (2000) *''[[Ritorno a Cold Mountain]]'' (2003) *''[[Ladykillers]]'' (2004) *''[[The Manchurian Candidate]]'' (2004) *''[[12 (film)|12]]'' (2007) *''[[Come d'incanto]]'' (2007) *''[[La promessa dell'assassino]]'' (2007) *''[[Michael Clayton]]'' (2007) *''[[Shooter (film)|Shooter]]'' (2007) *''[[Burn After Reading - A prova di spia]]'' (2008) *''[[Operazione Valchiria (film)|Operazione Valchiria]]'' (2008) *''[[Quantum of Solace]]'' (2008) *''[[RocknRolla]]'' (2008) *''[[Traitor - Sospetto tradimento]]'' (2008) *''[[2012 (film)|2012]]'' (2009) *''[[Blindato]]'' (2009) *''[[Brüno]]'' (2009) *''[[Giustizia privata]]'' (2009) *''[[Hachiko - Il tuo migliore amico]]'' (2009) *''[[Laureata... e adesso?]]'' (2009) *''[[Transformers - La vendetta del caduto]]'' (2009) *''[[Alice in Wonderland]]'' (2010) *''[[Codice Genesi]]'' (2010) *''[[Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1]]'' (2010) *''[[Scontro tra titani]]'' (2010) *''[[Red (film 2010)|Red]]'' (2010) *''[[The Town]]'' (2010) *''[[Hugo Cabret]]'' (2011) *''[[J. 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Il qual miracolo visibile, palpabile, e perpetuo non si è {{sic|giàmai}} veduto, né si vede in altra parte del Mondo [...].<ref>Da ''Dell'historia napoletana'', Nella stampa di Gio. Domenico Montanaro, Napoli, 1634, [https://books.google.it/books?id=g1UxAQAAMAAJ&dq=&pg=PA15#v=onepage&q&f=false p. 15].</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:De Pietri, Francesco}} [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] o0oi9hcicuv3qpgx5hf4r82ajraj1yj Pietro Manzoni 0 172554 1218775 1083023 2022-07-24T17:03:56Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Pietro Manzoni.jpg|thumb|Pietro Manzoni]] '''Pietro Antonio Giacomo Maria Ignazio Manzoni''' (1736 – 1807), nobile italiano, padre dello scrittore Alessandro Manzoni. ==Citazioni su Pietro Manzoni== *Don Pietro Manzoni fece allora un tentativo per trattenere a sé la [[Giulia Beccaria|moglie]]. Per il fatto ch'egli non apparteneva all'alta nobiltà, essa lo disprezzava; egli allora convinse i fratelli a muovere un'istanza per essere ammessi nel libro d'oro del patriziato. L'istanza fu respinta. Il rifiuto comunque gli giunse quando Giulia già se n'era andata di casa. La separazione fu accordata dal giudice, nel febbraio 1792; Don Pietro Manzoni s'impegnava a versare alla moglie duemila lire al trimestre; Giulia era tenuta a trasferirsi presso il suo zio materno, Michele de Blasco, il quale era tornato indietro dal Sudamerica; nulla veniva detto riguardo al [[Alessandro Manzoni|bambino]], ed era perciò inteso che restava affidato alla tutela del padre legittimo. Giulia accompagnò il bambino a Merate, nel collegio dei Padri Somaschi, e qui lo lasciò. ([[Natalia Ginzburg]]) *Don Pietro Manzoni viveva con sette sorelle nubili, una delle quali ex monaca, e aveva un fratello Monsignore, canonico del [[Duomo di Milano|Duomo]]. Giulia fu subito molto infelice. Litigava col marito e le cognate si mostravano ostili. La casa sui Navigli era brutta, piccola, umida e buia. Il marito le sembrava una misera persona, senza impegno, senza grandi ricchezze e senza prestigio. Era conservatore e clericale e lei aveva respirato, sia nella casa paterna sia nella famiglia Verri, idee nuove e libere. S'annoiava perdutamente. ([[Natalia Ginzburg]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Manzoni, Pietro}} [[Categoria:Nobili italiani]] 9wv8bnmnyqoeu3vtl5g1q7eow5opnsk 1218858 1218775 2022-07-25T10:30:38Z Ibisco 49387 Voci correlate wikitext text/x-wiki [[File:Pietro Manzoni.jpg|thumb|Pietro Manzoni]] '''Pietro Antonio Giacomo Maria Ignazio Manzoni''' (1736 – 1807), nobile italiano, padre dello scrittore Alessandro Manzoni. ==Citazioni su Pietro Manzoni== *Don Pietro Manzoni fece allora un tentativo per trattenere a sé la [[Giulia Beccaria|moglie]]. Per il fatto ch'egli non apparteneva all'alta nobiltà, essa lo disprezzava; egli allora convinse i fratelli a muovere un'istanza per essere ammessi nel libro d'oro del patriziato. L'istanza fu respinta. Il rifiuto comunque gli giunse quando Giulia già se n'era andata di casa. La separazione fu accordata dal giudice, nel febbraio 1792; Don Pietro Manzoni s'impegnava a versare alla moglie duemila lire al trimestre; Giulia era tenuta a trasferirsi presso il suo zio materno, Michele de Blasco, il quale era tornato indietro dal Sudamerica; nulla veniva detto riguardo al [[Alessandro Manzoni|bambino]], ed era perciò inteso che restava affidato alla tutela del padre legittimo. Giulia accompagnò il bambino a Merate, nel collegio dei Padri Somaschi, e qui lo lasciò. ([[Natalia Ginzburg]]) *Don Pietro Manzoni viveva con sette sorelle nubili, una delle quali ex monaca, e aveva un fratello Monsignore, canonico del [[Duomo di Milano|Duomo]]. Giulia fu subito molto infelice. Litigava col marito e le cognate si mostravano ostili. La casa sui Navigli era brutta, piccola, umida e buia. Il marito le sembrava una misera persona, senza impegno, senza grandi ricchezze e senza prestigio. Era conservatore e clericale e lei aveva respirato, sia nella casa paterna sia nella famiglia Verri, idee nuove e libere. S'annoiava perdutamente. ([[Natalia Ginzburg]]) ==Voci correlate== *[[Alessandro Manzoni]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Manzoni, Pietro}} [[Categoria:Nobili italiani]] mxasemc5ijn4d5c61e8kfc5z7s6vbjs 1218859 1218858 2022-07-25T10:30:48Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki [[File:Pietro Manzoni.jpg|thumb|Pietro Manzoni]] '''Pietro Antonio Giacomo Maria Ignazio Manzoni''' (1736 – 1807), nobile italiano, padre dello scrittore Alessandro Manzoni. ==Citazioni su Pietro Manzoni== *Don Pietro Manzoni fece allora un tentativo per trattenere a sé la [[Giulia Beccaria|moglie]]. Per il fatto ch'egli non apparteneva all'alta nobiltà, essa lo disprezzava; egli allora convinse i fratelli a muovere un'istanza per essere ammessi nel libro d'oro del patriziato. L'istanza fu respinta. Il rifiuto comunque gli giunse quando Giulia già se n'era andata di casa. La separazione fu accordata dal giudice, nel febbraio 1792; Don Pietro Manzoni s'impegnava a versare alla moglie duemila lire al trimestre; Giulia era tenuta a trasferirsi presso il suo zio materno, Michele de Blasco, il quale era tornato indietro dal Sudamerica; nulla veniva detto riguardo al [[Alessandro Manzoni|bambino]], ed era perciò inteso che restava affidato alla tutela del padre legittimo. Giulia accompagnò il bambino a Merate, nel collegio dei Padri Somaschi, e qui lo lasciò. ([[Natalia Ginzburg]]) *Don Pietro Manzoni viveva con sette sorelle nubili, una delle quali ex monaca, e aveva un fratello Monsignore, canonico del [[Duomo di Milano|Duomo]]. Giulia fu subito molto infelice. Litigava col marito e le cognate si mostravano ostili. La casa sui Navigli era brutta, piccola, umida e buia. Il marito le sembrava una misera persona, senza impegno, senza grandi ricchezze e senza prestigio. Era conservatore e clericale e lei aveva respirato, sia nella casa paterna sia nella famiglia Verri, idee nuove e libere. S'annoiava perdutamente. ([[Natalia Ginzburg]]) ==Voci correlate== *[[Alessandro Manzoni]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Manzoni, Pietro}} [[Categoria:Nobili italiani]] 4nd9fti31uzxr8mw44bt2ysji4ez2en Mauro Palma 0 174175 1218767 1097093 2022-07-24T16:49:20Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Mauro palma.jpg|thumb|Mauro Palma]] '''Mauro Palma''' (1948 – vivente), matematico e giurista italiano. ==Citazioni di Mauro Palma== *Eppure i dati sul sovraffollamento delle [[Carcere|carceri]] {{NDR|in Italia}} sono allarmanti, anche se in sintonia con quelli di altri paesi europei e con le tendenze che arrivano da oltreoceano: una popolazione carceraria che si espande ed è sempre più connotata dalla marginalità sociale; una detenzione che diventa "sociale" più che "penale". [...] Non sono certo cresciute di pari passo la criminalità e la percezione di sicurezza. E neppure la capacità d’interrogarsi sui meccanismi sociali e politici che non stanno funzionando nella nostra quotidianità.<ref>Da ''Il modello americano'', ''Internazionale'', [https://www.internazionale.it/sommario/628 n. 628], 10 febbraio 2006, p. 18.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Palma, Mauro}} [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Matematici italiani]] cyks92tl71tqcblc633mh5qdvfpup2c Enigmista 0 174252 1218824 1218239 2022-07-24T23:09:25Z 176.247.150.89 /* The Batman (film) */ wikitext text/x-wiki [[File:Frank Gorshin Riddler 1967.jpg|thumb|L'Enigmista interpretato da Frank Gorshin]] L''''Enigmista''', vero nome è '''Edward Nigma''' (o '''Nygma''', in alcune storie è chiamato '''Edward Nashton'''), personaggio dei fumetti creato da [[Bill Finger]] e [[Dick Sprang]] nel 1948, pubblicato dalla [[DC Comics]]. ==Citazioni dell'Enigmista== *Ah sì, davvero? Dimmi una cosa, caro Eddy: se sei tanto intelligente, perché non sei anche ricco? (''[[Batman (serie animata)|Batman]]'') *Che valore attribuisci a una bella dormita? Questo è il vero enigma da risolvere. (''[[Batman (serie animata)|Batman]]'') *Dimmi, Enigmista, come fai a dividere la tua attenzione in 32 direzioni a mantenere la concentrazione per tenere insieme il tuo mondo? Non puoi! (''[[Batman (serie animata)|Batman]]'') *È questo, Maggie, l'indovinello. (''[[Batman Forever]]'') *E se fosse "Mr. E"? (''[[Batman Forever]]'') *Basta con gli indovinelli! (''[[Batman Forever]]'') *"Io vedo senza vedere. Per me l'oscurità è chiara come la luce del giorno". Che cosa sono? (''[[Batman Forever]]'') *Povero Edward, li ho salvati entrambi. Io sono tanto Bruce Wayne che Batman, non perché ne sia obbligato, no... perché questa è la mia scelta. (''[[Batman Forever]]'') *Pensi di avere la meglio su Poison Ivy, Joker e Bane? Quando scopriranno che Hush era l'Enigmista... ti daranno la caccia come a un ratto. Non sarà piacevole. (''[[Batman: Hush (film)|Batman: Hush]]'') *Indovina questo: chi è il peggior nemico di se stesso? (''[[Batman: Hush (film)|Batman: Hush]]'') *Dal tuo amico segreto. "Chi?" Indizi non hai. Facciamo un gioco, solo io e te. Cosa fa un bugiardo quando muore? (''[[The Batman]]'') *Come ne faccio parte? (''[[The Batman]]'') ===''DC Animated Universe''=== ====''[[Batman (serie animata)|Batman]]'' (serie animata)==== *Sei solo un idiota se pensi di potermi scaricare così! La tua perfida abilità immorale non è degna di un intelletto come il mio! *Bene bene! Ma che bei costumi! Si può sapere chi vi ha invitato? Sai cosa succede a chi si intrufola? Deve misurare la sua arguzia con l'Enigmista! *Ne dubito. Ho fatto in modo che tutti i pericoli fossero letali. Vi restano otto minuti, miei signori, e dopo Mockridge diventerà l'unico squalo del mondo degli affari... ma sarà morto. *Mi dispiace tanto, ragazzi, ma non mi troverete mai. Io non mi trovo nemmeno qui al luna park. E quando voi sarete fuori dal labirinto, io non sarò più nemmeno in città. *Attento, vigilante. Sai come si dice: "la curiosità uccise il pipistrello" *Il giovane amico di Batman è piuttosto intelligente, ma non conosce tutte le risposte! *Io mi chiamo l'Enigmista! Edward Nygma non esiste più! Forse ti ricorderai che un giorno fu licenziato da un datore di lavoro ingrato! Quella era una faccenda privata e avrebbe dovuto restare tale!! *Ma lo sarebbe stata se tu non fossi intervenuto facendo di Nygma un fuggiasco, così io ho cancellato Nygma! Così come adesso cancellerò te, Batman! *Possiamo continuare questo gioco finché reggerà! Qualsiasi numero tu pensi, noi possiamo raddoppiarlo! ====''[[Batman - Cavaliere della notte]]''==== *Indovina indovinello: pronti per il furtarello? ===''[[Batman Forever]]''=== *"Se guardi i numeri che ho sulla faccia, vedrai che del tredici non vi è traccia". *"Strappane uno e grattane la testa, ciò che rosso era nero resta"... *"Noi otto andiamo sempre avanti ed indietro mai per salvare i nostri regnanti da pericoli e guai"... *"Siamo piccole cose di uso quotidiano e ci trovi tutte in '''u'''n c'''a'''mp'''o''' da t'''e'''nn'''i'''s"... *Tu avresti dovuto comprendere... Ma vedrai ti farò comprendere io! *La caffeina ti fa male!? *Edward Nygma, accomodati pure! Sei il prossimo concorrente di Vuota il cervello! "Oh, ehm, ah, oh Dio... ehm, scelgo quello che c'è... dentro il cranio numero uno!" Che cosa abbiamo per lui, Johnny? "Mi sa che questa volta ho proprio sfondato!" La mia scatola cranica? "Può darsi!" Comunque sia sono intelligente, sono un genio. Anzi no, sono parecchi geni! Uno stormo, una mandria, un branco di fantastici Freud! E indovinami questa, Freddy! Qual è quella cosa che è tutto per qualcuno e niente per tutti gli altri? La tua mente, baby! E adesso la mia sta pompando la potenza della tua! Ti sto, succhiando l'anima, ti sto accorciando lo spirito! Mi cibo del tuo cervello! FRED!!! *Dubbi, signor Wayne?! Il mio lavoro può sollevare troppi dubbi?!? Ma come mai nessuno ancora... Ti ha mai messo al tuo posto? *Castello Wayne! Mmh! Ci vediamo presto. *Te l'ha mai detto nessuno che hai un serio problema di controllo degli impulsi?! *Questo è il tuo cervello nel Box! E questo è il mio cervello nel Box! C'è forse qualcun altro che si vuole accomodare?! *Spero ci sia un coperto in più. *Solo un amico ma tu puoi chiamarmi l'Enigmista. *Ma se io parlassi cosa ti impedirebbe di uccidermi o imperatore della notte? Per inciso, la faccia non ti guarirà mai se non la pianti di grattarti. *Ehi, Due Facce! Mi insegni a prendere a pugni la gente? *Oooh! Mi sembra assai spassoso! Fammi provare, fammi provare! *Centoquarantamiladuecentoventisette, centoquarantamiladuecent... Ho perso il conto! Ahahahaha! *Mi stai rovinando la festa, Harvey! Hai perso la testa?!? *Sì, ma avresti potuto avvisarmi di tutto, pianificare... Vendere l'esclusiva alla televisione! ...La tua entrata era buona, la sua migliore! La differenza? Senso dello spettacolo. *Non dimenticare il piano, sorprendere e catturare! *E questo vale per tutti e due voi. *Batman? Batman, lei dice... viene a liberarla?! Oh oh oh! Brr! Brr! Infatti... Ci conto molto!!! *Aaaah! Mi hai affondato una nave da battaglia! *Qui è il vostro comandante che vi parla: vogliate tornare a sedere, ci aspettiamo un po' di turbolenza! Ahahaha! Aahh! L'ho colpito! Speriamo che la scatola nera venga ritrovata! *Adesso... Si comincia a giocare sul serio! *Indovina, indovinello. Chi ha paura del bel pipistrello? *Perche il sapere è potenza...e simile a Dio divento... IO​. *Per me? Davvero??? Dimmelo! *Ti preeegooo! Non puoi essere altro che un pipistrello! *Perché... perché non riesco a ucciderti? Troppi dubbi... troppi dubbi... *Chi... chi seeeei? *E come potrei dimenticarti? *Non te lo dico se non mi chiedi "per piacere"... *IO... sono Batman!! ===''[[Gotham (serie televisiva)|Gotham]]''=== *Un paradosso, detective, è quando... *Questi sono i reperti medici svolti sugli omicidi dei consiglieri Kenkis e del suo assistente. Entrambe le vittime sono state trafitte mortalmente nel cranio attraverso il globo oculare, l'arma era una sorta di punta di metallo. *Anche Sghellers è stato trafitto da una punta di metallo. Direi improbabile come coincidenza, non credete? *Quasi. L'amore di una donna e tutto il resto. Ma sappiamo entrambi com'è andata a finire. Accidenti! *Sapevo che avresti piagnucolato, e forse pensi di costituirti, per fortuna l'altra metà ce l'ho io! Ti piacciono i giochi di prestigio? *Ok, questo è vero. Ma lo sto facendo per il tuo bene. Se fossi in te, e lo sono, mi darei da fare, vuoi trovare il corpo per primo, no? *Purtroppo è la migliore sepoltura che le circostanze permettano... ma volevo fare un ultimo pasto insieme. Ero un uomo a pezzi signorina Kringle. Due metà in guerra tra loro... ma grazie a te... ora sono integro! Non ti dimenticherò. Mi prendi di notte e mi lasci di giorno. Non soffri se mi hai ma se non ritorno. Che cosa sono? *Non dovrebbe avvicinarsi di soppiatto, non è educato! *Allora! Dunque... vediamo, se non posso allargare la fossa... dovrò rimpicciolire te! Chi si è mangiato il mio sandwich? Per essere una foresta isolata devo dire che c'è un bel viavai! Vorrà dire che starete più stretti lì dentro! Torno presto! *Oh mio... signor Pinguino? *Vorrei dei consigli! Signor Pinguino... questi omicidi... mi hanno cambiato! E come la farfalla... ho la consapevolezza che a questo punto non possa più tornare ad essere un bruco, e lei è uno dei killer più famosi di Gotham e per questa l'ho portata qui! In parte perché... speravo lei potesse... guidarmi su questa nuova strada! *Oh, no, no! Lavoro per lo scientifico. Lei crede nel destino? *Un uomo che non ha niente da amare... è un uomo che non scenderà mai a patti! Un uomo che non potrà... essere tradito, un uomo che non risponde a nessuno! Tranne che a se stesso! E questo è l'uomo che vedo davanti a me! Un uomo libero! *Ehi! EHI! Tu lo sai chi è lui? Jeremiah Valeska. E sì, da dieci anni lui è un vegetale. Non pensa e non sente niente. Ma lui è una leggenda! E se proprio vuoi metterti contro una leggenda... fallo per bene. ===''[[Batman: Hush (film)|Batman: Hush]]'' (film)=== *Zitto, Batman... Zitto... *Sono l'uomo che distruggerà la tua vita, prima di prenderla. *L'abbiamo già visto. O almeno Thomas Elliot l'ha visto. Tu girerai in tondo, mentre io uccido i tuoi amici, uno a uno... *Nessuno a cui tieni davvero è salvo! Presto, Batman. Molto presto... *Bene, finalmente l'hai capito, Batman. Lo sai? Mi stavo annoiando. *È l'inventore delle parole crociate... Tsk, ignorante. *Quell'inutile incompetente, doveva essere uno specialista. È stato l'unico che mi abbia voluto aiutare... e quando l'operazione non ha avuto esito positivo mi ha detto di sistemare i miei affari... Ma non accettavo che quella fosse la mia fine. No, no, no, ho trovato un altro modo. *Mi è servita solo qualche mazzetta e mi sono potuto immergere nelle sue acque curative. In quel momento sono riuscito a vedere tutto, a sapere tutto. Compresa la risposta al mio enigma più frustrante: chi è in realtà Batman? Era talmente ovvio, è stato sempre di fronte a me. In un attimo di ispirazioni ho visto un modo per distruggere te e ottenere la vendetta sul lurido criminale che mi ha mancato di rispetto in passato. Mi serviva una persona nuova, la mia vera identità doveva essere tenuta in segreto. Uno a uno sono riuscito a convincere, a persuadere e a costringere gli altri a fare la loro parte… e a eseguire i miei ordini. Vedi Batman, questo è il mio gioco e tutti quanti seguono le mie regole. Persino tu. *Oh, me tapino, ho fallito un’altra volta... È il momento dell'enigma, suppongo. Indovina questo, commissario Gordon. Chi è Batman? *Oooh, non dovevi farlo, mi serviva per controllarlo... *Indovina questo: “Meno ne hai e più valgo. Che cosa sono?” Risposta: un amico. *Non c'è tempo. *Cosa fa un bastone con una lama? Punisce chi prova a salvare la persona che ama. *Stasera mostrerò a tutti ciò che nessuno è riuscito a fare: uccidere Batman! Riesci a sentirlo, Bruce? Senti che tutto ti sta scivolando via? Cosa pensi di me adesso? *Te lo ripeto: che cosa pensi di me adesso?! *Che paroloni per un uomo morto. *Rimangiatelo subito!! *Maledetto!! Sta' zitto!!! *Ormai non ho più paura di loro. Finiranno esattamente come finirai tu! *Ti ho in pugno, adesso! *Ho vinto! Ho vinto!!! Ho vintoooo!!! *Non mi lasciare!!! Ti prego!! Tirami su!! Tirami su!!! Ti pregooo!!! *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} No, no, aspetta! Tu sei Batman, non puoi lasciarmi cadere! ===''[[The Batman]]'' (film)=== *Buonasera, gente di Gotham, vi parla l'Enigmista. La notte di Halloween ho ucciso il vostro sindaco perché non era la persona che fingeva di essere, ma non ho finito... Ecco un altro, che presto perderà la faccia. Ucciderò ancora e ancora e ancora, fino al nostro giorno del giudizio, quando la verità sulla nostra città verrà finalmente smascherata!! Addio! *Ora... sta'... fermo. *Sei venuto... *Io? Sono nessuno. Sono solo uno strumento venuto per smascherare questo letamaio, che chiamiamo città. *Sì. Facciamolo insieme, ok? Ho cercato di raggiungerti. Ne fai parte anche tu. *Lo vedrai. *Saluta i miei follower. Siamo in diretta. Devono seguire il nostro piccolo processo. Al momento, l'uomo di fronte a te, il signor Colson, è morto. *Sta' zitto!!! Meriti di morire dopo quello che hai fatto!! Mi hai sentitooo?! *Ti do una possibilità. A me non l'ho mai data nessuno. Allora, da quando ero bambino ho sempre amato i piccoli enigmi. Per me sono un rifugio dagli orrori del nostro mondo. Forse possono dare un po' di conforto a te, signor Colson. *Sì! Tre enigmi in due minuti. Tu mi dai delle risposte e ti do il codice per il lucchetto. Ci siamo capiti? *Può esser crudele, poetica o cieca, ma quando è negata, violenza a volte reca? *Se sei giustizia, non mentire è tuo dovere. Qual'è il tuo prezzo per fingere di non vedere? *Poiché la tua giustizia è così singolare, dicci per proteggere quale verme ti fai taggare? *I Wayne e gli Arkham. La famiglie fondatrici di Gotham. Ma qual è la loro vera eredità? Vent'anni fa, un giornalista si mise alla ricerca dell'oscura verità. Scoprì degli scioccanti segreti di famiglia. Come, quando Martha era una bambina, sua madre uccise brutalmente suo padre. Poi si suicidò. E come usarono il potere e e il denaro per coprire tutto. E come Martha stessa entrò e uscì dai manicomi per anni e non volevano che qualcuno lo sapesse. Thomas Wayne voleva ridurre quel coraggioso giornalista al silenzio, pagandolo, per salvare la sua campagna elettorale! Ma quando il giornalista rifiutò, Wayne si rivolse al suo socio segreto di lunga data, Carmine Falcone, e lo fece assassinare! E i Wayne e gli Arkham, l'eredità di Gotham di bugie e di omicidi! Spero che tu stia ascoltando, Bruce Wayne, è anche la tua eredità e Gotham ha bisogno che tu risponda per i peccati di tuo padre. Addio. *Ho ordinato una fetta di torta di zucca. *Devi dirmelo tu! *Ci siamo rivisti all'inferno. *"Voglio?". Se tu solo sapessi da quanto ho aspettato questo giorno! Questo momento. Sono stato invisibile per tutta la vita, ma forse non lo sarò più, vero? Si ricorderanno di me, ora. Si ricorderanno di noi due. Bruce... Wayne... Brooooce... Waaaayne... Sai? Io c'ero quel giorno. Il giorno in cui il grande Thomas Wayne annunciò che si candidava a sindaco e fece tutte quelle promesse, ma una settimana dopo lui era morto e nessuno pensò più a lui. Non parlavano d'altro che del povero Bruce Wayne. Bruce Wayne l'orfano. Orfano? Vivere in cima a una torre, sopra un parco non è essere un orfano. Poter guardare tutti dall'alto in basso con soldi a palate non venire a dirlo a me. Lo sai che significa essere un orfano? Una camerata con trenta bambini, dodici anni e già drop-dipendenti per calmare il dolore, ti svegli con i topi che ti mordono le dita e ogni inverno muore uno di quei bambini, perché fa troppo freddo. Ma ooooh no. Parliamo del miliardario, a cui è morto il papino bugiardo, perché i soldi fanno scendere meglio la pillola, non è vero? Bruce... Wayne. Lui è l'unico che non abbiamo beccato. Ma abbiamo beccato gli altri, vero? Tutti quegli stronzi furbetti, viscidi e falsi. Dio! Guardati. La tua maschera è pazzesca. Vorrei che potessi vedermi con la mia. Non è buffo? Tutti vogliono solamente smascherarti, ma gli sfugge il punto. Invece noi due sappiamo che io cerco il vero te, adesso. La mia maschera mi ha permesso di essere me stesso, completamente. Senza vergogna o timore, senza limiti. *Te l'ho detto, l'abbiamo fatto insieme, sei parte di questo. *Ma sì. L'abbiamo appena fatto, no? Ti ho chiesto di portarlo alla luce e l'hai fatto, siamo un'ottima squadra. *Io non sarei mai riuscito a stanarlo. Io... non sono fisico, la mia forza è quassù. Cioè, avevo... avevo tutti i pezzi, avevo le risposte, ma non sapevo come farmi ascoltare. Ma tu mi hai aiutato. *Ma certo, mi hai mostrato cosa era possibile! Mi hai mostrato che alla fine ci vuole solo la paura e un po' di violenza mirata! Sei stato la mia ispirazione! *No! No!! No!!! Nooooo!!! Noooooo!!! Non era in questo modo che doveva andare!!! Avevo un piano perfetto!!! Dovevamo essere al sicuro qui!! Avremmo potuto guardare tutto quanto insieme!! *Tutto quanto!!! Era tutto lì. Vuoi dire che non l'hai ancora capito? Ooooh, in realtà non sei così sveglio come credevo che fossi. Allora ti ho dato troppo credito. *Cos'è nero e blu ed è già morto? Lo sai? Tu! Se pensi di fermare l'inarrestabile... *Ciao, ragazzi. Grazie di tutti i commenti e un ringraziamento speciale per le dritte sui detonatori. Voglio solo dirvi che questo sarà il mio ultimo post per un po' e che... questa community è stata importante per me. In queste settimane, in questi mesi. Diciamo solo che nessuno di noi sarà più solo. Okay? Domani è il giorno delle elezioni. E Bella Reál vincerà. Ha promesso un cambiamento reale. Ma noi sappiamo la verità, vero? Avete visto il vero volto di Gotham, insieme l'abbiamo smascherato! La corruzione, la sua perversione, nascosto alla veste del Rinnovamento! Ma smascherarlo non è sufficiente. Il giorno del giudizio è arrivato, finalmente. E ora è il tempo del castigo! Ho parcheggiato sette furgoni lungo la diga frangiflutti. E nella grande serata... faranno "booom"! Quando i furgoni esploderanno, l'inondazione averà rapidamente che l'evacuazione non sarà possibile. Quelli che non verranno spazzati via scapperanno per le strade terrorizzati. Appena la notizia arriverà nei punti più elevati di Gotham Square Garden, le celebrazioni si trasformeranno in panico perché quello diventerà l'ultimo rifugio della città. Ed è qui che entrate in gioco tutti voi. Quando arriverà il momento io sarò già stato smascherato, i porci mi avranno già messo in prigione, ma non fa niente, perché a quel punto toccherà a voi. Voi sarete lì ad aspettare... È ora che le bugie finiscano una volta per tutte. False promesse di rinnovamento? Cambiamento!? Noi gli daremo un realissimo cambiamento, ora! Abbiamo passato la vita in questo squallido posto soffrendo!!! Domandandoci "perché a noi?"! Ora loro passeranno gli ultimi momenti chiedendosi perché a loro!!! *Chi sei? *Un amico. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Personaggi di Batman]] f00mval15lr3nri73tv0shjh3cpfk82 1218828 1218824 2022-07-24T23:18:13Z Sun-crops 10277 Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/176.247.150.89|176.247.150.89]] ([[User talk:176.247.150.89|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:2.41.138.206|2.41.138.206]] wikitext text/x-wiki [[File:Frank Gorshin Riddler 1967.jpg|thumb|L'Enigmista interpretato da Frank Gorshin]] L''''Enigmista''', vero nome è '''Edward Nigma''' (o '''Nygma''', in alcune storie è chiamato '''Edward Nashton'''), personaggio dei fumetti creato da [[Bill Finger]] e [[Dick Sprang]] nel 1948, pubblicato dalla [[DC Comics]]. ==Citazioni dell'Enigmista== *Ah sì, davvero? Dimmi una cosa, caro Eddy: se sei tanto intelligente, perché non sei anche ricco? (''[[Batman (serie animata)|Batman]]'') *Che valore attribuisci a una bella dormita? Questo è il vero enigma da risolvere. (''[[Batman (serie animata)|Batman]]'') *Dimmi, Enigmista, come fai a dividere la tua attenzione in 32 direzioni a mantenere la concentrazione per tenere insieme il tuo mondo? Non puoi! (''[[Batman (serie animata)|Batman]]'') *È questo, Maggie, l'indovinello. (''[[Batman Forever]]'') *E se fosse "Mr. E"? (''[[Batman Forever]]'') *Basta con gli indovinelli! (''[[Batman Forever]]'') *"Io vedo senza vedere. Per me l'oscurità è chiara come la luce del giorno". Che cosa sono? (''[[Batman Forever]]'') *Povero Edward, li ho salvati entrambi. Io sono tanto Bruce Wayne che Batman, non perché ne sia obbligato, no... perché questa è la mia scelta. (''[[Batman Forever]]'') *Pensi di avere la meglio su Poison Ivy, Joker e Bane? Quando scopriranno che Hush era l'Enigmista... ti daranno la caccia come a un ratto. Non sarà piacevole. (''[[Batman: Hush (film)|Batman: Hush]]'') *Indovina questo: chi è il peggior nemico di se stesso? (''[[Batman: Hush (film)|Batman: Hush]]'') *Dal tuo amico segreto. "Chi?" Indizi non hai. Facciamo un gioco, solo io e te. Cosa fa un bugiardo quando muore? (''[[The Batman]]'') *Come ne faccio parte? (''[[The Batman]]'') ===''DC Animated Universe''=== ====''[[Batman (serie animata)|Batman]]'' (serie animata)==== *Sei solo un idiota se pensi di potermi scaricare così! La tua perfida abilità immorale non è degna di un intelletto come il mio! *Bene bene! Ma che bei costumi! Si può sapere chi vi ha invitato? Sai cosa succede a chi si intrufola? Deve misurare la sua arguzia con l'Enigmista! *Ne dubito. Ho fatto in modo che tutti i pericoli fossero letali. Vi restano otto minuti, miei signori, e dopo Mockridge diventerà l'unico squalo del mondo degli affari... ma sarà morto. *Mi dispiace tanto, ragazzi, ma non mi troverete mai. Io non mi trovo nemmeno qui al luna park. E quando voi sarete fuori dal labirinto, io non sarò più nemmeno in città. *Attento, vigilante. Sai come si dice: "la curiosità uccise il pipistrello" *Il giovane amico di Batman è piuttosto intelligente, ma non conosce tutte le risposte! *Io mi chiamo l'Enigmista! Edward Nygma non esiste più! Forse ti ricorderai che un giorno fu licenziato da un datore di lavoro ingrato! Quella era una faccenda privata e avrebbe dovuto restare tale!! *Ma lo sarebbe stata se tu non fossi intervenuto facendo di Nygma un fuggiasco, così io ho cancellato Nygma! Così come adesso cancellerò te, Batman! *Possiamo continuare questo gioco finché reggerà! Qualsiasi numero tu pensi, noi possiamo raddoppiarlo! ====''[[Batman - Cavaliere della notte]]''==== *Indovina indovinello: pronti per il furtarello? ===''[[Batman Forever]]''=== *"Se guardi i numeri che ho sulla faccia, vedrai che del tredici non vi è traccia". *"Strappane uno e grattane la testa, ciò che rosso era nero resta"... *"Noi otto andiamo sempre avanti ed indietro mai per salvare i nostri regnanti da pericoli e guai"... *"Siamo piccole cose di uso quotidiano e ci trovi tutte in '''u'''n c'''a'''mp'''o''' da t'''e'''nn'''i'''s"... *Tu avresti dovuto comprendere... Ma vedrai ti farò comprendere io! *La caffeina ti fa male!? *Edward Nygma, accomodati pure! Sei il prossimo concorrente di Vuota il cervello! "Oh, ehm, ah, oh Dio... ehm, scelgo quello che c'è... dentro il cranio numero uno!" Che cosa abbiamo per lui, Johnny? "Mi sa che questa volta ho proprio sfondato!" La mia scatola cranica? "Può darsi!" Comunque sia sono intelligente, sono un genio. Anzi no, sono parecchi geni! Uno stormo, una mandria, un branco di fantastici Freud! E indovinami questa, Freddy! Qual è quella cosa che è tutto per qualcuno e niente per tutti gli altri? La tua mente, baby! E adesso la mia sta pompando la potenza della tua! Ti sto, succhiando l'anima, ti sto accorciando lo spirito! Mi cibo del tuo cervello! FRED!!! *Dubbi, signor Wayne?! Il mio lavoro può sollevare troppi dubbi?!? Ma come mai nessuno ancora... Ti ha mai messo al tuo posto? *Castello Wayne! Mmh! Ci vediamo presto. *Te l'ha mai detto nessuno che hai un serio problema di controllo degli impulsi?! *Questo è il tuo cervello nel Box! E questo è il mio cervello nel Box! C'è forse qualcun altro che si vuole accomodare?! *Spero ci sia un coperto in più. *Solo un amico ma tu puoi chiamarmi l'Enigmista. *Ma se io parlassi cosa ti impedirebbe di uccidermi o imperatore della notte? Per inciso, la faccia non ti guarirà mai se non la pianti di grattarti. *Ehi, Due Facce! Mi insegni a prendere a pugni la gente? *Oooh! Mi sembra assai spassoso! Fammi provare, fammi provare! *Centoquarantamiladuecentoventisette, centoquarantamiladuecent... Ho perso il conto! Ahahahaha! *Mi stai rovinando la festa, Harvey! Hai perso la testa?!? *Sì, ma avresti potuto avvisarmi di tutto, pianificare... Vendere l'esclusiva alla televisione! ...La tua entrata era buona, la sua migliore! La differenza? Senso dello spettacolo. *Non dimenticare il piano, sorprendere e catturare! *E questo vale per tutti e due voi. *Batman? Batman, lei dice... viene a liberarla?! Oh oh oh! Brr! Brr! Infatti... Ci conto molto!!! *Aaaah! Mi hai affondato una nave da battaglia! *Qui è il vostro comandante che vi parla: vogliate tornare a sedere, ci aspettiamo un po' di turbolenza! Ahahaha! Aahh! L'ho colpito! Speriamo che la scatola nera venga ritrovata! *Adesso... Si comincia a giocare sul serio! *Indovina, indovinello. Chi ha paura del bel pipistrello? *Perche il sapere è potenza...e simile a Dio divento... IO​. *Per me? Davvero??? Dimmelo! *Ti preeegooo! Non puoi essere altro che un pipistrello! *Perché... perché non riesco a ucciderti? Troppi dubbi... troppi dubbi... *Chi... chi seeeei? *E come potrei dimenticarti? *Non te lo dico se non mi chiedi "per piacere"... *IO... sono Batman!! ===''[[Gotham (serie televisiva)|Gotham]]''=== *Un paradosso, detective, è quando... *Questi sono i reperti medici svolti sugli omicidi dei consiglieri Kenkis e del suo assistente. Entrambe le vittime sono state trafitte mortalmente nel cranio attraverso il globo oculare, l'arma era una sorta di punta di metallo. *Anche Sghellers è stato trafitto da una punta di metallo. Direi improbabile come coincidenza, non credete? *Quasi. L'amore di una donna e tutto il resto. Ma sappiamo entrambi com'è andata a finire. Accidenti! *Sapevo che avresti piagnucolato, e forse pensi di costituirti, per fortuna l'altra metà ce l'ho io! Ti piacciono i giochi di prestigio? *Ok, questo è vero. Ma lo sto facendo per il tuo bene. Se fossi in te, e lo sono, mi darei da fare, vuoi trovare il corpo per primo, no? *Purtroppo è la migliore sepoltura che le circostanze permettano... ma volevo fare un ultimo pasto insieme. Ero un uomo a pezzi signorina Kringle. Due metà in guerra tra loro... ma grazie a te... ora sono integro! Non ti dimenticherò. Mi prendi di notte e mi lasci di giorno. Non soffri se mi hai ma se non ritorno. Che cosa sono? *Non dovrebbe avvicinarsi di soppiatto, non è educato! *Allora! Dunque... vediamo, se non posso allargare la fossa... dovrò rimpicciolire te! Chi si è mangiato il mio sandwich? Per essere una foresta isolata devo dire che c'è un bel viavai! Vorrà dire che starete più stretti lì dentro! Torno presto! *Oh mio... signor Pinguino? *Vorrei dei consigli! Signor Pinguino... questi omicidi... mi hanno cambiato! E come la farfalla... ho la consapevolezza che a questo punto non possa più tornare ad essere un bruco, e lei è uno dei killer più famosi di Gotham e per questa l'ho portata qui! In parte perché... speravo lei potesse... guidarmi su questa nuova strada! *Oh, no, no! Lavoro per lo scientifico. Lei crede nel destino? *Un uomo che non ha niente da amare... è un uomo che non scenderà mai a patti! Un uomo che non potrà... essere tradito, un uomo che non risponde a nessuno! Tranne che a se stesso! E questo è l'uomo che vedo davanti a me! Un uomo libero! *Ehi! EHI! Tu lo sai chi è lui? Jeremiah Valeska. E sì, da dieci anni lui è un vegetale. Non pensa e non sente niente. Ma lui è una leggenda! E se proprio vuoi metterti contro una leggenda... fallo per bene. ===''[[Batman: Hush (film)|Batman: Hush]]'' (film)=== *Zitto, Batman... Zitto... *Sono l'uomo che distruggerà la tua vita, prima di prenderla. *L'abbiamo già visto. O almeno Thomas Elliot l'ha visto. Tu girerai in tondo, mentre io uccido i tuoi amici, uno a uno... *Nessuno a cui tieni davvero è salvo! Presto, Batman. Molto presto... *Bene, finalmente l'hai capito, Batman. Lo sai? Mi stavo annoiando. *È l'inventore delle parole crociate... Tsk, ignorante. *Quell'inutile incompetente, doveva essere uno specialista. È stato l'unico che mi abbia voluto aiutare... e quando l'operazione non ha avuto esito positivo mi ha detto di sistemare i miei affari... Ma non accettavo che quella fosse la mia fine. No, no, no, ho trovato un altro modo. *Mi è servita solo qualche mazzetta e mi sono potuto immergere nelle sue acque curative. In quel momento sono riuscito a vedere tutto, a sapere tutto. Compresa la risposta al mio enigma più frustrante: chi è in realtà Batman? Era talmente ovvio, è stato sempre di fronte a me. In un attimo di ispirazioni ho visto un modo per distruggere te e ottenere la vendetta sul lurido criminale che mi ha mancato di rispetto in passato. Mi serviva una persona nuova, la mia vera identità doveva essere tenuta in segreto. Uno a uno sono riuscito a convincere, a persuadere e a costringere gli altri a fare la loro parte… e a eseguire i miei ordini. Vedi Batman, questo è il mio gioco e tutti quanti seguono le mie regole. Persino tu. *Oh, me tapino, ho fallito un’altra volta... È il momento dell'enigma, suppongo. Indovina questo, commissario Gordon. Chi è Batman? *Oooh, non dovevi farlo, mi serviva per controllarlo... *Indovina questo: “Meno ne hai e più valgo. Che cosa sono?” Risposta: un amico. *Non c'è tempo. *Cosa fa un bastone con una lama? Punisce chi prova a salvare la persona che ama. *Stasera mostrerò a tutti ciò che nessuno è riuscito a fare: uccidere Batman! Riesci a sentirlo, Bruce? Senti che tutto ti sta scivolando via? Cosa pensi di me adesso? *Te lo ripeto: che cosa pensi di me adesso?! *Che paroloni per un uomo morto. *Rimangiatelo subito!! *Maledetto!! Sta' zitto!!! *Ormai non ho più paura di loro. Finiranno esattamente come finirai tu! *Ti ho in pugno, adesso! *Ho vinto! Ho vinto!!! Ho vintoooo!!! *Non mi lasciare!!! Ti prego!! Tirami su!! Tirami su!!! Ti pregooo!!! *{{NDR|[[Ultime parole da Batman|Ultime parole]]}} No, no, aspetta! Tu sei Batman, non puoi lasciarmi cadere! ===''[[The Batman]]'' (film)=== *Buonasera, gente di Gotham, vi parla l'Enigmista. La notte di Halloween ho ucciso il vostro sindaco perché non era la persona che fingeva di essere, ma non ho finito... Ecco un altro, che presto perderà la faccia. Ucciderò ancora e ancora e ancora, fino al nostro giorno del giudizio, quando la verità sulla nostra città verrà finalmente smascherata!! Addio! *Ora... sta'... fermo. *Sei venuto... *Io? Sono nessuno. Sono solo uno strumento venuto per smascherare questo letamaio, che chiamiamo città. *Sì. Facciamolo insieme, ok? Ho cercato di raggiungerti. Ne fai parte anche tu. *Lo vedrai. *Saluta i miei follower. Siamo in diretta. Devono seguire il nostro piccolo processo. Al momento, l'uomo di fronte a te, il signor Colson, è morto. *Sta' zitto!!! Meriti di morire dopo quello che hai fatto!! Mi hai sentitooo?! *Ti do una possibilità. A me non l'ho mai data nessuno. Allora, da quando ero bambino ho sempre amato i piccoli enigmi. Per me sono un rifugio dagli orrori del nostro mondo. Forse possono dare un po' di conforto a te, signor Colson. *Sì! Tre enigmi in due minuti. Tu mi dai delle risposte e ti do il codice per il lucchetto. Ci siamo capiti? *Può esser crudele, poetica o cieca, ma quando è negata, violenza a volte reca? *Se sei giustizia, non mentire è tuo dovere. Qual'è il tuo prezzo per fingere di non vedere? *Poiché la tua giustizia è così singolare, dicci per proteggere quale verme ti fai taggare? *I Wayne e gli Arkham. La famiglie fondatrici di Gotham. Ma qual è la loro vera eredità? Vent'anni fa, un giornalista si mise alla ricerca dell'oscura verità. Scoprì degli scioccanti segreti di famiglia. Come, quando Martha era una bambina, sua madre uccise brutalmente suo padre. Poi si suicidò. E come usarono il potere e e il denaro per coprire tutto. E come Martha stessa entrò e uscì dai manicomi per anni e non volevano che qualcuno lo sapesse. Thomas Wayne voleva ridurre quel coraggioso giornalista al silenzio, pagandolo, per salvare la sua campagna elettorale! Ma quando il giornalista rifiutò, Wayne si rivolse al suo socio segreto di lunga data, Carmine Falcone, e lo fece assassinare! E i Wayne e gli Arkham, l'eredità di Gotham di bugie e di omicidi! Spero che tu stia ascoltando, Bruce Wayne, è anche la tua eredità e Gotham ha bisogno che tu risponda per i peccati di tuo padre. Addio. *Ho ordinato una fetta di torta di zucca. *Devi dirmelo tu! *Ci siamo rivisti all'inferno. *"Voglio?". Se tu solo sapessi da quanto ho aspettato questo giorno! Questo momento. Sono stato invisibile per tutta la vita, ma forse non lo sarò più, vero? Si ricorderanno di me, ora. Si ricorderanno di noi due. Bruce... Wayne... Brooooce... Waaaayne... Sai? Io c'ero quel giorno. Il giorno in cui il grande Thomas Wayne annunciò che si candidava a sindaco e fece tutte quelle promesse, ma una settimana dopo lui era morto e nessuno pensò più a lui. Non parlavano d'altro che del povero Bruce Wayne. Bruce Wayne l'orfano. Orfano? Vivere in cima a una torre, sopra un parco non è essere un orfano. Poter guardare tutti dall'alto in basso con soldi a palate non venire a dirlo a me. Lo sai che significa essere un orfano? Una camerata con trenta bambini, dodici anni e già drop-dipendenti per calmare il dolore, ti svegli con i topi che ti mordono le dita e ogni inverno muore uno di quei bambini, perché fa troppo freddo. Ma ooooh no. Parliamo del miliardario, a cui è morto il papino bugiardo, perché i soldi fanno scendere meglio la pillola, non è vero? Bruce... Wayne. Lui è l'unico che non abbiamo beccato. Ma abbiamo beccato gli altri, vero? Tutti quegli stronzi furbetti, viscidi e falsi. Dio! Guardati. La tua maschera è pazzesca. Vorrei che potessi vedermi con la mia. Non è buffo? Tutti vogliono solamente smascherarti, ma gli sfugge il punto. Invece noi due sappiamo che io cerco il vero te, adesso. La mia maschera mi ha permesso di essere me stesso, completamente. Senza vergogna o timore, senza limiti. *Te l'ho detto, l'abbiamo fatto insieme, sei parte di questo. *Ma sì. L'abbiamo appena fatto, no? Ti ho chiesto di portarlo alla luce e l'hai fatto, siamo un'ottima squadra. *Io non sarei mai riuscito a stanarlo. Io... non sono fisico, la mia forza è quassù. Cioè, avevo... avevo tutti i pezzi, avevo le risposte, ma non sapevo come farmi ascoltare. Ma tu mi hai aiutato. *Ma certo, mi hai mostrato cosa era possibile! Mi hai mostrato che alla fine ci vuole solo la paura e un po' di violenza mirata! Sei stato la mia ispirazione! *No! No!! No!!! Nooooo!!! Noooooo!!! Non era in questo modo che doveva andare!!! Avevo un piano perfetto!!! Dovevamo essere al sicuro qui!! Avremmo potuto guardare tutto quanto insieme!! *Tutto quanto!!! Era tutto lì. Vuoi dire che non l'hai ancora capito? Ooooh, in realtà non sei così sveglio come credevo che fossi. Allora ti ho dato troppo credito. *Cos'è nero e blu ed è già morto? Lo sai? Tu! Se pensi di fermare l'inarrestabile... *Ciao, ragazzi. Grazie di tutti i commenti e un ringraziamento speciale per le dritte sui detonatori. Voglio solo dirvi che questo sarà il mio ultimo post per un po' e che... questa community è stata importante per me. In queste settimane, in questi mesi. Diciamo solo che nessuno di noi sarà più solo. Okay? Domani è il giorno delle elezioni. E Bella Reál vincerà. Ha promesso un cambiamento reale. Ma noi sappiamo la verità, vero? Avete visto il vero volto di Gotham, insieme l'abbiamo smascherato! La corruzione, la sua perversione, nascosto alla veste del Rinnovamento! Ma smascherarlo non è sufficiente. Il giorno del giudizio è arrivato, finalmente. E ora è il tempo del castigo! Ho parcheggiato sette furgoni lungo la diga frangiflutti. E nella grande serata... faranno "booom"! Quando i furgoni esploderanno, l'inondazione averà rapidamente che l'evacuazione non sarà possibile. Quelli che non verranno spazzati via scapperanno per le strade terrorizzati. Appena la notizia arriverà nei punti più elevati di Gotham Square Garden, le celebrazioni si trasformeranno in panico perché quello diventerà l'ultimo rifugio della città. Ed è qui che entrate in gioco tutti voi. Quando arriverà il momento io sarò già stato smascherato, i porci mi avranno già messo in prigione, ma non fa niente, perché a quel punto toccherà a voi. Voi sarete lì ad aspettare... È ora che le bugie finiscano una volta per tutte. False promesse di rinnovamento? Cambiamento!? Noi gli daremo un realissimo cambiamento, ora! Abbiamo passato la vita in questo squallido posto soffrendo!!! Domandandoci "perché a noi?"! Ora loro passeranno gli ultimi momenti chiedendosi perché a loro!!! ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Batman}} [[Categoria:Personaggi di Batman]] 5f519h41zogyhtiq552x7bsg3o94gqf Mathieu-Richard-Auguste Henrion 0 174431 1218782 1142811 2022-07-24T17:16:26Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Historia general de las misiones - desde el siglo XIII hasta nuestros dias (IA historiagenerald11henr).pdf|page=9|thumb|Mathieu-Richard-Auguste Henrion, ''Historia general de las misiones'', ed. 1863]] '''Mathieu-Richard-Auguste Henrion''' (1805 – 1862), magistrato, storico e giornalista francese. ==''Storia universale della Chiesa''== ===[[Incipit]]=== L'origine della Chiesa risale infino a quella del genere umano; e la religione di Gesù Cristo, quando la si consideri in tutta la sua estensione, comincia dalla caduta del primo uomo, ovvero dalla promessa di un liberatore che Dio gli fece subito che si fu reso schiavo del demonio. L'uomo peccatore da quell'istante ben altrimenti trattato che gli angioli ribelli, venne innalzato ad un grado superiore a quei privilegi stessi di cui lo aveva ricolmato creandolo la liberale e gratuita magnificenza del suo Creatore. <!-- (vol. I, libro I, p. 13) --> ===Citazioni=== *{{sic|Consecrarono}} essi {{NDR|Saulo e Barnaba}} un anno alla missione di Antiochia e la resero sì florida, che la si può {{sic|risguardare}} come la culla del cristianesimo; e di fatti si è di là che i fedeli cominciarono a portare il nome di Cristiani. (vol. I, libro I, p. 31) *Costui {{NDR|[[Ario]], nel concilio di Nicea del 325}}, senza nascondere il modo suo di pensare, diceva {{sic|a dirittura}} che il Figliuol di Dio, era stato creato dal nulla, che non {{sic|avea sempre esistito}}; che egli era mutabile di sua natura e che in forza del suo libero arbitrio avea voluto rimaner buono; che avrebbe potuto egualmente appigliarsi al vizio; che insomma esso era una creatura e un'opera di Dio. Anzi, valendosi di espressioni sacrileghe e di indegni paragoni, {{sic|soggiugnea}} che il Figlio di Dio era affatto {{sic|estranio}} al Padre quanto alla sostanza, che non ne era il Verbo o la propria sapienza, ch'egli non ne era la virtù naturale e verace, e che la santa Scrittura gli attribuiva sol questo nome in quella guisa lo dà alle locuste ed ai bruchi. I vescovi protettori dell'eresiarca stavano chetamente ad udirlo pronunziar siffatte bestemmie, anziché fremerne d'orrore. (vol. I, libro VII, p. 234) *[[Gregorio Nazianzeno|Gregorio di Nazianzo]], [...], non si distinse meno per la sua profonda dottrina che per la sua eloquenza, piena di nobiltà e di calore. Egli possedeva a tal segno il dono dell'intelligenza delle sante Scritture e de' più alti misteri, che fra i padri della Chiesa è considerato per la sublimità e per la penetrazione come san Giovanni fra gli Evangelisti. Assicurasi che di tutti gli antichi dottori, ei solo fu quello che non avanzò proposizione alcuna la quale avesse qualche apparente conformità coll'errore. Questi lumi e questa esattezza gli hanno procacciato per eccellenza il titolo di Teologo. (vol. I, libro VIII, p. 287) *[[Giustiniano I|Giustiniano]] [...], era allora {{NDR|quando ascese al trono nel 527}} nel meglio del'età da poter reggere l'impero; aveva quarantacinque anni, una bella statura, l'aria piacevole, e così nel volto; maestoso nella fronte, in dir {{sic|brieve}} la fisionomia e tutto l'esterno di lui aveva dell'augusto e del veramente romano. (vol. III, libro decimonono, p. 1) *{{NDR|Giustiniano}} Aveva la barba rasa alla romana, pochi capelli, il capo coperto di una specie di berretto adorno di perle; il che teneva molta somiglianza colla tiara de' Persiani, di cui Giustiniano veniva rimproverato di imitare il lusso nel vestire. Egli dormiva e mangiava poco, nella quaresima non pigliava cibo che un giorno sì e l'altro no, e questo pure eran erbe stemperate nel sale e nell'aceto, e poche anch'esse, e non beveva che solo dell'acqua. Il giorno della sua incoronazione egli si spogliò di tutto il suo patrimonio, lo consumò ne' poveri e in altre buone opere, dimostrando in {{sic|tutte cose}} il maggior zelo per la religione. (vol. III, libro decimonono, p. 1) *Non si può negare a [[Triboniano]] la maggior lode dal lato della scienza, ma la disonorava con una codarda avarizia, la quale il recava a pubblicare o sopprimere le leggi secondo gli interessi de' privati che il presentavano doni. (vol. III, libro decimonono, p. 2) *L'eunuco [[Fozio]] {{NDR|di Costantinopoli}} [...] aveva ad un'ora e il più bello spirito e l'anima più malvagia del suo secolo, l'ingegno più vasto e più coltivato, il più solerte e il più artificioso; era illustre pe' suoi natali e per la parentela del casato cogli imperatori; era onorato delle due grandi cariche di primo {{sic|scudiere}} e primo segretario; possente per le sue ricchezze, pel suo credito e per l'abilità che aveva somma in formarsi de' partigiani, in rendere degni di plauso i suoi colpevoli disegni, in sorprendere perfino i buoni. La religione, che venne a lui sempre un giuoco da trastullarsene, doveva paventare ogni male da un empio di questa fatta, appena trovasse agevolezza o sostegno nella potestà politica e coattiva, siccome la sola, che potesse fare impressione sopra di lui. (vol. IV, libro ventesimosesto, p. 1) *[...], l'imperatore [[Michele III|Michele]], figliuolo di Teofilo, dell'empietà medesima che Fozio, non aveva senso alcuno di ritenutezza, nessun pensiero di dignità né di decoro. Immerso nelle {{sic|lascivie}}, qual novello Nerone, questo giovane principe non aveva cura più grave di quella del guidare un carro ne' pubblici giuochi. Egli aveva {{sic|sempre mai}} dintorno a sé una schiera di codardi dissoluti, dai quali si faceva recare gli ornamenti pontificali in dileggio della religione, e per contraffare eziandio le nostre più auguste cerimonie. (vol. IV, libro ventesimosesto, p. 1) *Guardando alla sua gran possanza alcuni scrittori lo hanno voluto soprannominare di Grande, ma la posterità non lo intitolò altro che di [[Carlo il Calvo]]: di fatto egli fu un principe più potente assai di quello che fosse degno di esserlo, molto più sensitivo all'ambizione, che non alla gloria, meno prudente che non scaltrito e più ingordo assai di conquiste<ref>Nel testo "conquisti".</ref> che non acconcio a reggere e a difendere i propri Stati. Tutto quel più che si notò in lui di grande o di singolare è, che nel prodigioso alternare delle prosperità e delle avversità, in cui menò si può dire tutta la vita, egli sostenne meglio assai le sciagure, che non la buona fortuna. (vol. IV, libro ventesimosettimo, p. 50) *L'imperatore Costantino indusse [[Simeone Metafraste]] a secondare il suo zelo per la manifestazione delle maraviglie, che Dio si piace a operare in pro della sua Chiesa e pel ministero de' suoi santi. Simeone, nato nell'882 da possente famiglia, d'ingegno felice, allevato con cura, adoperato negli affari di maggior momento e giunto alle prime cariche dell'impero, aveva tutto l'ingegno e l'attitudine che si voleva a rendere soda e insieme interessante la collezione delle vite dei santi, che egli prese a dare. Egli raccolse una copia grande di libri, di memorie ed anche di scritti originali. Ma lasciando stare il gusto del suo secolo, il quale non era quello della verità semplice e senza fioriture, egli aveva lo spirito rivolto per sua natura al maraviglioso. Trovando egli adunque troppa semplicità negli antichi monumenti, ne' primi atti de' martiri, negli originali della vita di molti santi, egli ne mutò, o per meglio dire ne falsò interamente lo stile, e {{sic|gli}} amplificò con enfasi; vi aggiunse molti fatti presi altrove, e per avventura inventati per un falso zelo; levò le cose che meno figuravano, ma che erano spesso essenziali, delle quali il suo spirito, più splendido certamente che non giudizioso, non sentiva punto l'importanza. (vol. IV, libro ventesimonono, p. 115) *[[Costantino VII Porfirogenito|Costantino {{sic|Porfirogenete}}]] fece ogni studio di rimettere dappertutto in fiore tutte le scienze e tutte le arti, cadute quasi affatto per l'incuria de' suoi predecessori. [...]. Egli ristabilì le scuole, onorò perfino gli studenti delle sue larghezze e del suo favore; si intratteneva famigliarmente con loro, proponeva ad essi delle ricompense e li {{sic|convitava}} alla sua mensa. Egli medesimo si era {{sic|renduto}} cotanto valente nelle arti meccaniche, da correggere i migliori artefici. (vol. IV, libro ventesimonono, p. 116) *Il re di Germania, [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]], che nella breve età di diciott'anni dava i primi sentori degli scandali che doveva dare in età più matura, voleva ripudiare la regina Berta, figliuola di Ottone, marchese d'Italia, e solennemente incoronata. Il libertinaggio era il solo motivo di questo principe, il quale rendeva perfino giustizia alla virtù della sua sposa, e non allegò sulle prime ragione alcuna di annullare il matrimonio. (vol. IV, libro trentesimosecondo, p. 215) *Non si potrebbe negare, che S. [[Papa Gregorio VII|Gregorio VII]] per le sue eminenti doti, pe' suoi costumi puri e veramente ecclesiastici, per l'eccellenza delle sue virtù e in particolare per un amore estremo del bene non fosse degno del papato. Allevato nella più regolare disciplina monastica egli aveva un desiderio ardente di purgar la Chiesa dei vizj ond'egli la vedeva brutta, e se avesse avuto a farla con tutt'altro principe che Enrico IV<ref>Enrico IV di Franconia (1050 – 1106), imperatore del Sacro Romano Impero, fu avversario di Gregorio VII nella [[lotta per le investiture]].</ref>, egli avrebbe risparmiato all'Europa lo spettacolo di tante guerre, le quali non fecero forse altro che aumentare i mali che voleva guarire. (vol. IV, libro trentesimoterzo, p. 232) *Questo papa {{NDR|Gregorio VII}}, inflessibile cogli orgogliosi e refrattari, si lasciava toccare dall'umiliazione e dal pentimento. Egli voleva che i suoi legati giudicassero secondo il rigore dei canoni, ma egli temperava spesso le loro sentenze, e dopo fatta sentire l'autorità del padrone e la severità del giudice, mostrava talvolta una tenerezza di padre concedendo alla clemenza tutto quello che egli credeva non dovesse offendere la giustizia; [...]. (vol. IV, libro trentesimoterzo, p. 255) *[...] la regola e la vita dei [[Ordine francescano|religiosi di san Francesco]] trovavano molti censori che la tacciavano d'impraticabile, ed anche di pericolosa ed illecita. È bensì vero che falsi zelanti tra i frati, sotto l'ombra di una riforma e di una maggior perfezione, si erano condotti ad enormità sragionevoli, con sottigliezze che andavano fino al delirio, e con una ostinazione che degenerava in scisma: ma il corpo dell'ordine si atteneva alla regola, nel modo che era stata concepita dal santo fondatore ed approvata dalla Chiesa. (vol. V, libro quarantesimoprimo, pp. 6-7) *Egli {{NDR|[[Andronico II Paleologo]]}} aveva principalmente i difetti opposti all'indole di Michele<ref>Michele VIII Paleologo (1223 – 1282), imperatore bizantino, padre di Andronico.</ref>, uno spirito {{sic|leggiero}}, un'anima sfornita di ogni nobiltà, una debolezza miserevole, ed una devozione imbecille che andava fino alla superstizione e al buffonesco. (vol. V, libro quarantesimoprimo, p. 13) *Quel debole imperatore {{NDR|Andronico II Paleologo}} lasciavasi condurre, ora in un partito ed ora nel partito opposto; e volendo tutto ridurre a sesto, senza avere né l'abilità né l’autorità necessaria, diveniva senza posa il gioco di ogni fazione. (vol. V, libro quarantesimoprimo, p. 14) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Barone Henrion, ''[https://archive.org/details/bub_gb_At10Y_7yL_EC/page/n8/mode/1up Storia universale della Chiesa {{small|dalla predicazione degli apostoli fino al pontificato di Gregorio XVI}}]'', vol. I, Tipografia della Minerva ticinese, Mendrisio, 1838. *Barone Henrion, ''[https://archive.org/details/bub_gb_V9pujPPz3DUC/page/n8/mode/1up Storia universale della Chiesa {{small|dalla predicazione degli apostoli fino al pontificato di Gregorio XVI}}]'', vol. III, Tipografia della Minerva ticinese, Mendrisio, 1839. *Barone Henrion, ''[https://archive.org/details/bub_gb_7ioZR0eyCOsC/page/n2/mode/1up Storia universale della Chiesa {{small|dalla predicazione degli apostoli fino al pontificato di Gregorio XVI}}]'', vol. IV, Tipografia della Minerva ticinese, Lugano, 1839. *Barone Henrion, ''[https://archive.org/details/bub_gb_c1dG6p0SyxoC/page/n5/mode/1up Storia universale della Chiesa {{small|dalla predicazione degli apostoli fino al pontificato di Gregorio XVI}}]'', vol. V, Tipografia della Minerva sebezia, Napoli, 1843. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Henrion, Mathieu-Richard-Auguste}} [[Categoria:Giornalisti francesi]] [[Categoria:Magistrati francesi]] [[Categoria:Storici francesi]] dimx30bt0l7997qb3kn3squdizolvsl Rosario Livatino 0 174608 1218790 1100488 2022-07-24T17:27:06Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Giudice Rosario Livatino.jpg|thumb|Rosario Livatino]] '''Rosario Livatino''' (1952 – 1990), magistrato italiano. ==Citazioni su Rosario Livatino== *{{NDR|Nel 1990}} La disfatta dello [[Stato]] [[italia]]no l'abbiamo vista ieri mattina in fondo ad una valle senza alberi. Campi di sterpaglie, pietre grigie, polvere. E giù, molto più giù, dove una volta scorreva un fiume, solo un puntino bianco. Un lenzuolo. Con le formiche che ci camminano sopra, con le mosche che ronzano intorno, con il vento che lo solleva ad ogni soffio scoprendo il viso pallido di uomo appena morto. Era un [[giudice]], uno di quei giudici [[sicilia]]ni che aveva [[onore]] e non conosceva [[paura]]. E adesso eccolo qui, disteso tra gli arbusti, gli occhi sbarrati, i capelli neri sporchi di terra, la faccia insanguinata. Ha scelto lui di morire quaggiù, rotolando nella scarpata, cercando la fuga con la disperazione dell'uomo braccato e ferito. Quei macellai che l'hanno ammazzato gli sono corsi dietro, hanno giocato al tiro al bersaglio. Il giudice è morto al rallentatore, inseguito per almeno tre o quattro minuti, finito sul letto del torrente in secca con una scarica di pallettoni. Gli hanno sparato in bocca. La [[mafia]] siciliana anche questa volta non ha colpito a caso. Rosario Livatino non solo era un magistrato che conosceva i segreti dei clan, era soprattutto un magistrato che da dieci anni faceva il suo dovere. ([[Attilio Bolzoni]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Livatino, Rosario}} [[Categoria:Magistrati italiani]] empqa4q7aa313bxfzjbcap4ovfl7b3a 1218827 1218790 2022-07-24T23:18:08Z Danyele 19198 fix didascalia wikitext text/x-wiki [[File:Giudice Rosario Livatino.jpg|thumb|Rosario Livatino (1985)]] '''Rosario Livatino''' (1952 – 1990), magistrato italiano. ==Citazioni su Rosario Livatino== *{{NDR|Nel 1990}} La disfatta dello [[Stato]] [[italia]]no l'abbiamo vista ieri mattina in fondo ad una valle senza alberi. Campi di sterpaglie, pietre grigie, polvere. E giù, molto più giù, dove una volta scorreva un fiume, solo un puntino bianco. Un lenzuolo. Con le formiche che ci camminano sopra, con le mosche che ronzano intorno, con il vento che lo solleva ad ogni soffio scoprendo il viso pallido di uomo appena morto. Era un [[giudice]], uno di quei giudici [[sicilia]]ni che aveva [[onore]] e non conosceva [[paura]]. E adesso eccolo qui, disteso tra gli arbusti, gli occhi sbarrati, i capelli neri sporchi di terra, la faccia insanguinata. Ha scelto lui di morire quaggiù, rotolando nella scarpata, cercando la fuga con la disperazione dell'uomo braccato e ferito. Quei macellai che l'hanno ammazzato gli sono corsi dietro, hanno giocato al tiro al bersaglio. Il giudice è morto al rallentatore, inseguito per almeno tre o quattro minuti, finito sul letto del torrente in secca con una scarica di pallettoni. Gli hanno sparato in bocca. La [[mafia]] siciliana anche questa volta non ha colpito a caso. Rosario Livatino non solo era un magistrato che conosceva i segreti dei clan, era soprattutto un magistrato che da dieci anni faceva il suo dovere. ([[Attilio Bolzoni]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Livatino, Rosario}} [[Categoria:Magistrati italiani]] a3rwamacikruy5uhzdfej5myvvu18xg Giuseppe Vallardi 0 176265 1218737 1111578 2022-07-24T16:06:18Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Trionfo e Danza della Morte 001.png|thumb|Giuseppe Vallardi, ''Trionfo e Danza della Morte'', ed. 1859]] '''Giuseppe Vallardi''' (1784 – 1861), editore italiano. ==''Trionfo e danza della morte''== *Il pensiero della morte, conciliatore dei sentimenti tranquilli, maestro delle umane follie, amico delle benefiche azioni, ha suggerite le rappresentazioni de' ''Morti danzanti'', dette anche ''[[Danza macabra|Danze Macabre]]''.<br>Il loro scopo era quello di richiamare l'uomo al suo fine, onde mercé la meditazione di questo si conformasse al buono, all'onesto, giacché un medesimo fine tutti ci eguaglia, ed una irrevocabile giustizia tutti ci attende. Loro oggetto fu ben anche la critica e la satira; e sotto questo aspetto ci rappresentano quelle tendenze o passioni per le quali gli uni diversificavano dagli altri nella grande commedia umana. (p. 1) *La ''Danza della Morte'' o ''Danza Macabra'' è il soggetto che forse più di qualunque altro caratterizza il [[Medioevo|Medio Evo]].<br>Ai tempi pagani la [[Cremazione|fiamma del rogo]] coll'annientare il cadavere non lasciava ai superstiti che un pugno di ceneri; epperò nulla di più quieto pei sensi, nulla di meno funebre di un'urna, di un sarcofago, anche rispetto alle composizioni che all'esterno le adornavano. – Il Cristianesimo invece col ritornare il corpo alla terra rese severa e tetra la immagine della Morte. Quando i vermi avevano terminato il loro ufficio, usavansi raccogliere dalle sepolture gli avanzi dei corpi disfatti, e sovrapporre con simmetrico studio i {{sic|cranii}} e le ossa nelle cappelle vicine alle chiese ed ai {{sic|cimiterj}}, affinché fosser soggetto di meditazione ai viventi. (p. 5) *[...] l'idea di tutte le ''Danze Macabre'' è la stessa presso tutte le nazioni; è la eguaglianza del cimitero applicata alle follie del mondo. Dalla reggia dell'invitto principe alla capanna del laborioso contadino, la morte batte a tutte le porte ed esce traendo per mano le sue vittime, che loro malgrado costringe a danzare. Sempre allegra e buffona, sembra che si atteggi all'insultante ironia, al feroce disprezzo, allorquando cammina coi grandi. (p. 6) *La religione Cristiana sublimò più d'ogni altra il pensiero della morte, col definire non essere vera vita la vita mortale, ma preparazione ad una eternità di premio o di pena. Per {{sic|cosifatto}} dogma la morte del corpo è nulla rispetto a quella dell'anima, ma è transito, ossia ingresso ad una seconda vita di eterni gaudj pei giusti, di eterni tormenti pei reprobi: epperò in diversi cimiteri si dipinsero Adamo ed Eva autori del peccato, quindi della morte. (p. 16) *La [[Danza]] è istintiva come il canto, onde ogni pubblica allegrezza, ogni lugubre cerimonia, ogni grave solennità, noi la riscontriamo accompagnata dalla danza, tanto nei primordi della civiltà di un popolo, come in appresso per consuetudine; [...]. (p. 22) ==Bibliografia== *Giuseppe Vallardi,''[https://archive.org/details/bub_gb_jyAMDWJVYd0C/page/n6/mode/1up Trionfo e danza della morte o danza macabra a Clusone. Dogma della Morte a Pisogne, {{small|con osservazioni storiche ed artistiche}}]'', Tipografia di Pietro Agnelli, Milano, 1859. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Vallardi, Giuseppe}} [[Categoria:Editori italiani]] g5ytxpz8arnoq39ilhmj59mtnru919u Francisca van Dunem 0 176837 1218783 1114970 2022-07-24T17:17:34Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Francisca Van Dunem (28134708726) (cropped).jpg|thumb|Francisca Van Dunem]] '''Francisca van Dunem''' (1955 – vivente), magistrato e politica angolana naturalizzata portoghese. ==Citazioni di Francisca van Dunem== *Trovo che la diversità è quel che fa la forza delle società e la grande diversità della società [[Portogallo|portoghese]] fa sì che essa sia quel che è, con tutto il suo potenziale. Dobbiamo essere capaci, come società, di riflettere su queste realtà, percepire ciò che accade in relazione ai gruppi minoritari e lavorare nel senso dell'integrazione di questi gruppi e della loro identificazione con lo spazio sociale nel quale vivono. Mi ricordo che quando entrai in carica, diverse persone, africane, venivano a parlare con me nella strada e avevo la sensazione che mi dicessero: "Insomma, anche noi contiamo." Questo vuol dire che intimamente percepivano di non contare, di non esistere nella società. :''Eu acho que a diversidade é que faz a força das sociedades e a grande diversidade da sociedade portuguesa faz com que ela seja o que é, com toda a sua pujança. É preciso que sejamos capazes de, como sociedade, pensar nessas realidades, perceber o que se passa relativamente aos grupos minoritários e trabalhar no sentido da integração desses grupos e da sua identificação com o espaço social em que vivem. Recordo-me que quando tomei posse, várias pessoas, africanas, vinham falar comigo na rua e a sensação que eu tinha era que elas me diziam: "Afinal, nós também contamos." Significa que elas tinham para si a perceção de que não contavam, que não existiam na sociedade.''<ref>{{pt}} Dall'intervista a Rita Silva Avelar, ''[https://www.maxima.pt/atual/detalhe/francisca-van-dunem-antes-do-25-de-abril-as-mulheres-nao-podiam-exercer-magistratura Francisca van Dunem: "Antes do 25 de abril, as mulheres não podiam exercer magistratura"]'', ''maxima.pt'', 6 novembre 2018.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Van Dunem, Francisca}} [[Categoria:Angolani]] [[Categoria:Magistrati]] [[Categoria:Politici portoghesi]] 6oijunrj3u95tjf84qscblkpixa4cvr Rudy Salvagnini 0 182183 1218810 1217878 2022-07-24T20:30:48Z Mariomassone 17056 /* O */ wikitext text/x-wiki '''Rudy Salvagnini''', pseudonimo di '''Rodolfo Salvagnini''' (1955 – vivente), fumettista, scrittore e critico cinematografico italiano. ==Citazioni di Rudy Salvagnini== *{{NDR|Su ''[[Dracula Untold]]''}} La storia lavora su elementi molto semplici e basilari - i temi del sacrificio, della responsabilità e anche dell'ingratitudine - scontando con la prevedibilità la sua sostanziale mancanza non tanto di originalità quanto di inventiva. A livello spettacolare però il film regge e gli epici scontri hanno un discreto valore catartico, grazie anche alle possibilità scenografiche concesse da un budget consistente. Efficace, in questo senso, l'uso dei pipistrelli come armi d'offesa, dal buon impatto figurativo. L'esordiente Gary Shore proviene dal mondo dei commercials e lo si nota per l'uso di svariati espedienti ottici, ma saggiamente opta per per una gestione tradizionale e solida del racconto. Lo aiuta una recitazione complessivamente ricca di convinzione, in particolare da parte dell'energico Luke Evans e della fragile Sarah Gadon. Nel fondamentale, ancorché ridotto, ruolo del vampiro originario, spicca Charles Dance, attore dal buon carisma e dal curriculum importante.<ref>Da [https://www.mymovies.it/film/2014/draculayearzero/ ''Dracula Untold''], ''Mymovies.it'', 2014</ref> *{{NDR|Su ''[[Il terrore viene dalla pioggia]]''}} È un film che vi consiglio assolutamente di vedere, se vi capita. E se non vi capita, cercatelo. Il regista è [[Freddie Francis]]: non sarà come Terence Fisher, ma quando azzeccava il film era un grande. E in ''Il terrore viene dalla pioggia'' non ha sbagliato quasi niente.<ref>Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2014/12/flani-18-il-terrore-viene-dalla-pioggia.html ''Flani (18) - Il terrore viene dalla pioggia''], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 28 dicembre 2014</ref> {{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (1)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, maggio 1977}} *Nonostante la casualità del suo incontro con il cinema del fantastico, [...] [[Terence Fisher]] si accostò subito al tema con una sensibilità ed un gusto insospettati. Già da ''[[La maschera di Frankenstein]]'' (suo primo film dell'orrore), infatti, rifiutò la maniera espressionista che aveva caratterizzato gli ''horror'' americani (non dobbiamo dimenticare la preponderante influenza dei cineasti tedeschi nella Hollywood degli anni '20 e '30) e scelse una nuova ed originale strada, girando a colori i suoi film e affondando le sue radici culturali nella narrativa gotica inglese, che tra gli altri aveva appunto generato il mito di Frankenstein. La chiave di volta della sua opera sta proprio in questo suo romanticisimo gotico, al quale ha saputo unire una forte venatura razionalista ed illuminista soprattutto nella figura del barone Frankenstein, il suo personaggio più riuscito. *La costante tematica è la lotta tra il Bene e il Male, una dicotomia romantica piuttosto anacronistica ai nostri tempi, che Fisher ha aggiornato con una buona dose di ambiguità nella caratterizzazione dei personaggi evitando che una schematizzazione troppo accentuata togliesse spessore psicologico e credibilità. Conseguenti da questa direttrice sono poi alcune costanti molto interessanti. La sottolineatura, decisa ma raffinata, della sessualità è una di queste ed è possibile trovarla soprattutto nella serie di Dracula e in ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', dove la rappresentazione morbosa e sensuale delle eroine è indice dell'effetto provocato su di loro dagli agenti del soprannaturale. Nella serie di Frankenstein è invece comune un senso di «partecipazione» alle pene degli esseri creati o modificati dal barone, un patetismo che provoca sequenze di notevole suggestione. Da queste ''running images'' Fisher non si è quasi mai distaccato, pur evolvendole e modificandole film dopo film. *{{NDR|Su ''[[La maledizione dei Frankenstein]]''}} La riflessione sul Male e sulla morte si fa più ambigua e complessa, risultando da una trama sorprendentemente originale. *{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Acuratissimo nelle scenografie e nelle scelte cromatiche, stilisticamente perfetto ed abbastanza fedele al romanzo di Bram Stoker, è forse il miglior Dracula nella storia del cinema. {{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (2)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, giugno 1977}} *Sebbene appesantito da una prima parte eccessivamente verbosa, ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'' è un buon film, arricchito anche da diverse scene macabre ed evocative tra le quali resta nella memoria soprattutto quella del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era stata gettata per sbaglio. *{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Punto di partenza è stato il dottor Jekyll di Stevenson, ma Fisher, invece di creare un Jekyll angelico ed aitante ed un Hyde orrido e scimmiesco, decise di ribaltare ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll imbelle e gretto in contrasto con un Hyde bello, solamente con una strana luce negli occhi azzurri, a testimoniare la sua alterità/diversità (un procedimento simile seguì Jerry Lewis nel '63 per il suo divertente ''Le folli notti del dottor Jerryl''). Il male non viene più rappresentato dall'animalesco e dal brutto, ma dal bello e dall'aristocratico, e il bene, in fondo, in questo film non esiste. *Purtoppo definire ''Il mostro di Londra'' un vero capolavoro non è possibile perché questa geniale intuizione viene in qualche modo sprecata da una trama che appare troppo poco puntata sull'aspetto filosofico della vicenda e troppo su quello effettistico. *Definito da alcuni come il capolavoro di Fisher, ''[[L'implacabile condanna]]'' si distingue ancora una volta per la sua carica di umanità e patetismo ed offre una buona interpretazione di Oliver Reed (più tardi assurto a una più larga fama con ''I diavoli'' di Ken Russel) nel ruolo principale. *{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} È un piccolo gioiello realizzato con evidente ristrettezza di mezzi, ma vivificato da una accorta regia e da alcune scenografie gotiche molto riuscite. Pur se danneggiato da alcuni brani piuttosto scontati e da un finale macellato da alcuni effetti speciali di infima struttura, questo film, nei suoi precisi limiti di opera minore, riesce a creare delle atmosfere incredibilmente sostenute e ad operare uno studio psicologico sui personaggi che raramente si incontra negli horror. *{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Seguendo i dettami della scuola lewtoniana, Fisher non fa vedere il mostro (probabilmente conscio della scarsa resa cinematografica della Gorgone che, infatti, con la sua presenza in piena luce fa affossare il finale) e si affida alla «sensazione» della sua presenza che viene comunicato allo spettatore tramite le scenografie ombrose e cadenti della foresta e del castello abbandonato. Sono esercitazioni in suspense pura che nulla concedono al sanguinolento e rendono quindi pieno merito al gusto di questo regista, spesso bistrattato a torto per il sadismo e i particolari espliciti dei suoi film. {{Int|Da [https://www.mymovies.it/cinemanews/2010/40720/ ''Un secolo di sangue: I vampiri nel cinema'']|''Mymovies.it'', 29 giugno 2010}} *{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Ispirandosi al romanzo di Stoker senza averne i diritti (con conseguenti strascichi legali), Murnau dà del vampiro un'interpretazione quasi astratta, la personificazione del male, che solo l'amore può vincere. Come altri capolavori dell'espressionismo (''Il gabinetto del dottor Caligari'' in testa), il "mostro" sembra un presagio dei totalitarismi in ascesa. *Il ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' diretto dall'esperto Tod Browning lancia [[Bela Lugosi]] come il vampiro definitivo, almeno per molti anni. Aristocratico, mitteleuropeo, affettato nei modi e sinistro negli scopi, il Dracula di Lugosi rappresenta un'immagine di riferimento per molti anni e ancora oggi è immediatamente riconoscibile. Che il film in sé non sia un capolavoro non importa. Sfonda al box office e lancia la golden age dell'horror. Diversamente da Nosferatu, Dracula è un vampiro che conserva tratti di umanità: l'immediato impatto visivo forse diminuisce, ma aumenta lo spessore del personaggio, la sua ambiguità. Seguiti e imitazioni non si contano. *Dopo quasi tre decenni [...] la figura del vampiro, fiaccata da commedie e iterazioni senza fantasia, sembra aver esaurito la sua carica soprattutto con riguardo al suo scopo precipuo, quello di spaventare o almeno inquietare. La scossa arriva nel 1958 quando [[Terence Fisher]] dirige per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] ''[[Dracula il vampiro]]'', lanciando definitivamente [[Christopher Lee]] nel ruolo del titolo, mentre [[Peter Cushing]], con una perfezione mai più raggiunta da alcuno, tratteggia la figura della sua nemesi, il cacciatore di vampiri [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]. Fisher e Lee aggiungono al personaggio di Dracula una dimensione romantico-sensuale che appartiene alla tradizione letteraria, ma non era stata molto usata al cinema. Dracula diventa quindi un antieroe romantico che attrae e respinge le donne con il fascino del male. Non più semplicemente un essere malvagio, ma anche il motore del desiderio e della passione. *{{NDR|Su ''[[Il buio si avvicina]]''}} Ci propone dei vampiri giovani e post-punk come, con esiti meno epocali, Ragazzi perduti. I vampiri perdono la patina aristocratica e diventano come noi. Perfettamente inseriti in un mondo che non crede in loro, diventano una società indipendente all'interno della società umana. In questo modo si creano le premesse per una convivenza più o meno pacifica come in ''La stirpe'' o in ''[[Perfect Creature]]''. *La saga di ''Twilight'' prende elementi preesistenti - società dei vampiri, romanticismo - per creare un universo composito e articolato dove i sentimenti sono il motore dell'azione. Nel farlo utilizza anche i licantropi come avveniva nei vecchi patchwork come ''La casa degli orrori'' o più recentemente in ''Underworld'' e relativi seguiti. L'insieme piace più alle spettatrici in cerca di emozioni romantiche che agli appassionati di horror, ma l'importante è che abbia un suo pubblico di riferimento e rappresenti comunque una curiosa evoluzione di una figura, quella del vampiro, che ha sempre saputo mutare nel corso degli anni per mantenersi al passo con i tempi. {{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2011/08/jimmy-sangster-1927-2011.html ''Jimmy Sangster (1927-2011)'']|Su [[Jimmy Sangster]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 11 agosto 2011}} *Il sarcasmo, il brillante umorismo, la capacità di trovare chiavi di lettura innovative in materiale consunto sono solo alcune delle qualità che rendono così valido il lavoro come sceneggiatore di Sangster nei primo horror della [[Hammer Film Productions|Hammer]]. ''[[La maschera di Frankenstein]]'' è tipica in questo senso e il ritratto complesso e articolato che Sangster fa del Barone, aiutato in questo dall'eccellente interpretazione di Peter Cushing, parla da solo. ''[[La vendetta di Frankenstein]]'' avrebbe portato alla perfezione questo insieme di umorismo nero e orrore, aggiungendovi un pathos melodrammatico tale da arricchire la tenuta e la presa della storia. Ma Sangster era anche capace di produrre copioni stringati che andavano dritti al cuore della storia, senza dilungarsi in divagazioni e scevri da quell’umorismo che pure gli era evidentemente tanto caro: ''[[Dracula il vampiro]]'', insuperata versione del romanzo di Bram Stoker, pur con tutte le libertà che Sangster si era dovuto prendere rispetto alla fonte, è un esempio più che probante. Tutto ciò tenendo presente che Sangster non provava un particolare interesse per l’orrore gotico, essendo più orientato verso lo psycho-thriller e i meccanismi del giallo, un genere che avrebbe molto praticato anche come romanziere. *Per quanto il distacco e la modestia lo portassero a sottovalutare con ironia il proprio apporto al genere, l'horror gli deve molto per la sua capacità di svecchiare le convenzioni e di formularne di nuove: in quei pochi anni a cavallo tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, Sangster è stato capace di osare l'inosabile e di farlo con una levità e una brillantezza che lasciano capire come il suo talento fosse del tutto naturale, sbocciato dopo una dura gavetta che l'aveva visto partire sedicenne dai gradini più bassi della scala gerarchica dell'industria cinematografica. Uno degli ultimi testimoni di un'epoca se n'è andato, ma, naturalmente, restano le sue opere. *Il tentativo di ''[[Gli orrori di Frankenstein]]'' è chiaro: realizzare una commedia nerissima. Il risultato ha alcuni momenti decisamente divertenti, ma l’insieme manca di una focalizzazione precisa degli intenti. {{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2015/06/sir-christopher-lee-1922-2015.html ''Sir Christopher Lee (1922-2015)'']|Su [[Christopher Lee]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 12 giugno 2015}} *Sulla breccia da moltissimi anni, capace di sorprendere con interpretazioni autorevoli e intense anche in questi ultimi anni, sembrava semplicemente immortale. *Attore sapiente e multiforme più di quanto lo spettatore normale possa immaginare, Christopher Lee si è costruito con grande determinazione una carriera eccezionale, sapendo operare nel tempo delle scelte anche radicali che al momento potevano sembrare controproducenti, ma che invece dimostravano come fosse sempre perfetamente al timone della sua barca. *Mi piace ricordarlo nei film che l'hanno reso grande, come i capolavori della [[Hammer Film Productions|Hammer]] diretti da [[Terence Fisher]] (''[[Dracula il vampiro]]'' su tutti) e come quell'affascinante affresco orrorifico filosofico che è ''[[The Wicker Man]]'', film da lui prediletto. Un film che chiunque pensi che Christopher Lee sia un attore dal registro espressivo limitato dovrebbe vedere per capire quanto sia sbagliato questo preconcetto. {{Int|Da [https://www.filmaboutit.com/it/blog/cinema-e-zombie-intervista-a-rudy-salvagnini.htm ''Cinema e zombie'']|Intervista di Davide Girardi, ''Filmaboutit.com'', 29 gennaio 2019}} *''[[La notte dei morti viventi]]'' ha aperto un'inedita stagione di horror politico, contimthumb grande uso della metafora, che alla fine degli anni '60 e negli anni '70 ha popolato gli schermi di film strani, feroci e anticonvenzionali. *[[George A. Romero|Romero]] ha rivoluzionato il genere horror. Esiste un horror prima e dopo La notte dei morti viventi. Già solo questo è un grande merito che nessuno può togliergli, anche se purtroppo, per tanti motivi, non ne ha potuto cogliere appieno i frutti. *Romero è stato un autore di grande integrità, di notevole inventiva e di grandi capacità narrative, naturalmente anticonvenzionale. Era anche un autore fortemente versatile, costretto dalle circostanze a focalizzarsi su un argomento che sicuramente gli piaceva, ma altrettanto sicuramente non era l'unico che avrebbe voluto trattare. *Il genere zombesco, con la sua moltitudine di titoli, è spesso ripetitivo e questo è un grave limite. *Uno degli horror che ho sempre trovato tra i più affascinanti, sin da quando l'ho scoperto in una visione notturna in una tv locale nei primi anni '80, è ''[[Il messia del diavolo]]'', che rielabora in modo originale e estremamente inquietante il concetto dei morti viventi. Un altro film affascinante e originale è ''[[Lemora la metamorfosi di Satana]]'', che rielabora in chiave horror e allegorica l'immaginario fiabesco. Entrambi i film non hanno avuto successo (il regista del secondo non ha più diretto alcunché): avrebbero meritato maggior fortuna. *La commedia zombie di solito è una iattura, ma ci sono delle eccezioni. ''[[L'alba dei morti dementi]]'', per esempio, è un ottimo esempio di commedia con gli zombie, capace di essere al tempo stesso horror (e rispettosa del genere) e divertente. Per questo piaceva molto a Romero, che invece detestava ''[[Il ritorno dei morti viventi]]''. *''[[Train to Busan]]'' mi è piaciuto molto. L'ho trovato un film potente e coinvolgente, realizzato benissimo: non dice cose molto nuove, ma le dice benissimo. {{Int|Da [https://www.mymovies.it/film/2018/border/news/e-se-le-creature-leggendarie-vivessero-tra-noi/#b1 ''Border, e se le creature leggendarie vivessero realmente tra noi?'']|Recensione di ''[[Border - Creature di confine]]'', ''Mymovies.it'', 25 marzo 2019}} *Cosa succederebbe se le creature delle leggende vivessero realmente tra noi? E, in questo caso, fino a che punto si spingerebbe la cattiveria del genere umano? Border, scritto e diretto dal promettente [[Ali Abbasi]], cerca di rispondere a queste domande e la risposta è amara. Il film ci fa riflettere in modo profondo sul significato stesso di razzismo e sull'atteggiamento ottuso e cupo degli esseri umani nei confronti del diverso. L'approccio filosofico non è dissimile da quello del classico ''[[L'uomo che cadde sulla Terra]]'' dove l'alieno interpretato da David Bowie finiva preda dell'accoglienza pelosa dei terrestri o dell'ancor più classico ''[[Il terrore sul mondo]]'' (terzo della trilogia dedicata al mostro della laguna nera) dove il mostro acquatico finiva vittima di studi frankensteiniani degli scienziati "umani". *La visione di creature ritenute leggendarie come minoranze etniche maltrattate e perseguitate per la loro diversità traccia un parallelo con la realtà di questi giorni e, per la verità, di qualunque giorno precedente a questi. *Lento e senza troppi avvenimenti, il film è stranamente affascinante nel suo mescolare disadorno realismo e ''sense of wonder''. E proprio questa scelta di una chiave realistica per rappresentare una vicenda metaforica e per certi versi fantasy è vincente e assolutamente convincente. {{Int|Da [https://giusycapone.home.blog/2020/11/15/dizionario-dei-film-horror/?fbclid&#61IwAR2puTzXlCmvWQu62X2ISoGC9jszYfuNOR7CZNBziVt32MT6U8lkUrhKzkY ''Dizionario dei film horror'']|Intervista di Giusy Capone, ''Giusycapone.home.blog'', 15 novembre 2020}} *L'orrore fa parte della natura umana, l'abisso che ci guarda e che noi guardiamo, la morte che incombe, piacevolezze insomma su cui l'horror ci fa meditare e che a volte invece esorcizza trivializzandole. Alla fine, questo desiderio di spaventare e spaventarsi è sì come un viaggio nel tunnel dell'orrore di un luna park, ma è anche un viaggio dentro noi stessi. E questo mi ha sempre interessato. *La forza dell'horror è quella di interpretare sentimenti e paure comuni a tutta l'umanità, sotto ogni latitudine: sa parlare un linguaggio universale compreso dovunque. In ogni parte del mondo c'è una tradizione horror: messicana, spagnola, persino brasiliana. Ci si è accorti solo negli ultimi vent'anni che esiste quella asiatica, ma esiste da un pezzo. *Non esiste un altro genere che si sa coniugare così perfettamente con il comune sentire di ciascun popolo, proprio perché fa riferimento a un folclore radicato e persistente. L'horror non è mai particolarmente di moda perché sostanzialmente lo è sempre. {{Int|Da [https://www.lastampa.it/topnews/tempi-moderni/2021/01/04/news/orrore-cinefilo-per-le-feste-1.39730646 ''Orrore (cinefilo) per le Feste'']|Intervista di Stefano Priarone, ''Lastampa.it'', 4 gennaio 2021}} *Mi portavano al cinema ogni settimana. Vedevo di tutto, ma quando c'era qualche mostro o quando c'era tensione, i film mi piacevano molto di più. «[[Fluido mortale]]», noto anche come «Blob» (1958) è stato il film che mi ha agganciato, quando avevo otto anni. Da allora è stato un crescendo. *L'elemento soprannaturale è spesso presente nell'[[Cinema dell'orrore|horror]], ma molte volte manca. Viceversa, molti film che vedono la presenza del soprannaturale non sono horror. «[[Ghost - Fantasma|Ghost]]» (1990), per esempio, è un film sentimentale con un fantasma. Allo stesso modo, «[[La vita è meravigliosa]]» (1946) presenta forti connotazioni soprannaturali, ma è una commedia drammatica, mentre i protagonisti di molti slasher sono dei normali serial killer. Direi che è il tono del racconto, le sue modalità, l'insistenza sul rappresentare in modo grafico il lato oscuro della natura umana a rendere tale un horror. *Il cinema horror è, assieme a quello di fantascienza, forse il più visionario, per usare un termine molto abusato. Perciò è spesso cibo per gli occhi, capace di sorprendere con immagini e con sequenze dal grande potere spiazzante e disturbante. ==''Dizionario dei film horror''== ===C=== [[File:960 cannibal holocaust blu-ray 4o.jpg|thumb|Scena di ''[[Cannibal Holocaust]]'']] *Pochi film hanno suscitato controversie come questo, il ''cannibal movie'' per eccellenza, un film del quale non si sa se sia preferibile prima parlare male delle inutili sofferenze inflitte realmente agli animali o se sia meglio lodare la grande capacità registica qui dimostrata da Deodato, ai vertici della sua abilità di narratore astuto e anticonvenzionale. Cinico, infame e violento – tanto per restare in tema cinematografico – e nello stesso tempo portatore di una tesi non banale sullo sfruttamento capitalista del Terzo Mondo, è un film che fa del paradosso la sua natura principale. (''[[Cannibal Holocaust]]'', p. 160) *Il film non è brutto come, all'epoca, la maggioranza dei critici, anche quelli di genere (probabilmente allettati da tali cast e regia), sentenziò. Il film, in effetti, è riuscito in relazione al suo ''concept'' originario: riunire i maestri dell'horror in quel momento ancora vivi e divertirsi con il genere. (''[[La casa delle ombre lunghe]]'', p. 173) *In alcune interviste di poco posteriori alla realizzazione di questo film, Christopher Lee, qui anche nelle vesti di produttore, faceva presente come molti film del terrore, difettosi di mezzi e di inventiva, si rifugiassero nel ''grand guignol'' e nell'orripilante, nel vano tentativo di ravvivare storie risapute e mediocri. Alla luce di queste idee, Lee aveva costituito una casa di produzione (la Charlemagne) assieme ad Anthony Nelson-Keys (ex produttore-hammeriano), producendo proprio questo film. Bisogna dire che Lee è stato di parola, coerente nel rinunciare totalmente a facili effetti per affidare tutte le chance alla storia vera e propria. In effetti, sembra che sia stato più attento a non farsi accusare di eccessi "sanguinari" che a ravvivare l'interesse degli spettatori, per i primi tre quarti di film messo a dura prova dal faticoso dispiegarsi di una vicenda appartenente più a un giallo stinto che a un horror vero e proprio. Il tutto per preparare un finale pirotecnico ed efficace pur in uno squilibrio narrativo che inficia la validità complessiva del film. (''[[Il cervello dei morti viventi]]'', p. 190) *In questo film l'insieme è superiore alla somma dei singoli elementi e anche se le storie non sono di prima qualità, il risultato rimane un piccolo classico grazie all'abilità di [[Freddie Francis]] nel dargli un'anima misteriosa e ricca di atmosfera. (''[[Le cinque chiavi del terrore]]'', p. 200) *Si diceva che sarebbe stato il primo davvero aderente al lavoro di [[Bram Stoker|Stoker]] e che, per la prima volta, Dracula sarebbe stato quello del romanzo. [[Christopher Lee]] ci aveva creduto – racconta nella sua autobiografia – ma si sarebbe ben presto ricreduto. Del ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'' di Stoker non resta moltissimo, anche se ci sono cose prima mai utilizzate. [...] Alcuni momenti di alcuni squarci di paesaggio boschivo è all'altezza del ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]. Ma lo zoom, la fretta e l'idiosincrasia alla narrazione impediscono che l'insieme arrivi a qualcosa di più della mediocrità, una mediocrità peraltro castigata e piatta: [[Jesús Franco|Franco]] rinuncia del tutto – stranamente, considerando il suo background – all'aspetto erotico, limitandosi, al massimo, ad una stanca riproposizione della sensualità fisheriana. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'', p. 216) *Realizzato poco dopo la fine del [[Hammer Film Productions|ciclo della Hammer]], ma quando quei film erano ancora ben presenti nella memoria collettiva (lo sono ancora, per la verità), questo adattamento televisivo per la BBC sceglie la strada del romanticismo gotico e della fedeltà alla fonte, il romanzo di Bram Stoker. La componente horror è attenuata nei toni, ma per nulla irrilevante. [...] Louis Jordan è un Dracula ''suave'', adatto all'impronta romantica – ma non, si badi, melensa – di questa versione, forse un po' troppo "mondano", ma sa anche essere minaccioso, in un'interpretazione complessivamente adeguata e interessante, piuttosto diversa da quanto siamo abituati a vedere. [...] Il ritmo (lento) televisivo di quegli anni danneggia un po' l'aspetto drammatico della vicenda, ma consente discreti approfondimenti su caratteri e psicologie e in più di qualche seguenza Saville riesce a raggiungere un'apprezzabile efficacia anche sotto il profilo della tensione. L'uso di simbologie visive un po' insistente risulta un po' didascalico. (''[[Count Dracula (film 1977)|Count Dracula]]'', p. 221) *Ultimo film di [[Terence Fisher]] e ultimo capitolo della saga hammeriana di Frankenstein. Come se lo presentisse, Fisher immerge il film in un'atmosfera funerea di tragico destino incombente, in un clima claustrofobico dove gli ostinati tentativi di Frankenstein di battere l'invincibilità del conformismo diventano patetici. [[Peter Cushing]], pur con una poco indovinata parrucca, è come sempre autorevole e connota di tristezza lo sprezzante decisionismo dello scienziato. (''[[Frankenstein e il mostro dell'inferno|La creatura di Frankenstein]]'', p. 225) ===D=== *Il film cerca di restare fedele al romanzo quanto più possibile, ma introduce un paio di elementi che poi sarebbero stati riutilizzati più volte, in particolare da Coppola per il suo ''[[Dracula di Bram Stoker]]'': esplicita infatti il collegamento con la storica figura di [[Vlad III di Valacchia|Vlad Tepes]] e, soprattutto, dà a Dracula un intento sentimentale facendo di Lucy, in sostanza, una sorta di reincarnazione della sua amata di secoli prima. (''[[Il demone nero]]'', p. 276) *Tra i migliori ad aver affrontato il tema del satanismo "quotidiano", il film conserva anche qualcuno dei tocchi perversamente erotici che spesso caratterizzano l'opera di [[Dennis Wheatley]], scrittore specializzato in horror satanici tra i quali il romanzo da cui è stato tratto questo film è uno dei più noti. [[Richard Matheson]], ottimo scrittore in proprio e consumato sceneggiatore, sveltisce e semplifica la trama, togliendo i toni feuilletoneschi di Wheatley per asciugare la storia e renderla più veloce. Il grande [[Terence Fisher]] dirige con finezza ed efficacia, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di narratore di racconti morali dei quali riesce sempre a cogliere e trasmettere la vera essenza. Proposto dalla Hammer da [[Christopher Lee]], è anche un magnifico "veicolo" delle sue doti, che danno carisma e autorevolezza a Richleu, restando per una volta dalla parte del Bene. Anche [[Charles Gray]] brilla per la sua interpretazione sinistra e insinuante, in un cast comunque buono anche nei ruoli di supporto, a partire dall'affascinante [[Nike Arrighi|Niké Arrighi]]. Peccato che la carenza di effetti speciali danneggi in parte il ''climax'', così come sarebbe successo, ben più gravemente, nell'altro film che la Hammer ha tratto da Wheatley. (''[[The Devil Rides Out]]'', p. 287) *Mentre ne ''[[La maledizione dei Frankenstein|La maledizione di Frankenstein]]'' il barone era un personaggio quasi positivo, in questo film è una figura completamente negativa, cinico, arrogante, esacerbato dal rifiuto della società e dai continui fallimenti. Non si tratta di una contraddizione, ma di due aspetti del medesimo carattere. [...] Ricco di pathos, di amarezza, di tensione, articolato e complesso, ma narrato con buon ritmo, è un film che testimonia ancora una volta l'importanza di Fisher. (''[[Distruggete Frankenstein!]]'', p. 297) *Piuttosto statico e verboso, realizzato agli albori del sonoro, tradisce l'origine teatrale, ma mantiene ancora un fascino che va al di là del mero valore storico, grazie ad alcune meraviglie scenografiche e d'atmosfera gotica e sinistra che avrebbe fatto scuola. (''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'', p. 310) *[[John Badham|Badham]] enfatizza il melodramma e i consistenti valori di produzione gli consentono una messa in scena sontuosa e ricca di fascino gotico, con colori cupi ed esangui. Il risultato è un po' tedioso per chi - come molti - conosce la storia, sostanzialmente sempre la stessa, ma non si può riconoscere che l'approccio è abbastanza originale. [...] Con tutto il rispetto per [[Laurence Olivier|Olivier]], bisogna dire che, in questo caso, il confronto è tutto a favore del buon vecchio [[Peter Cushing|Peter]], che a tutt'oggi resta il Van Helsing definitivo. (''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]'', p. 311) *È il secondo film della bizzarra accoppiata (l'altro è ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), realizzata in Italia da [[Paul Morrissey]] con il coinvolgimento di Antonio Margheriti. A mio avviso, è il migliore dei due, più divertente e, a suo modo, compatto. [[Udo Kier]] è grandissimo nella parte di un Dracula malato e perverso (che vomita, quando beve sangue di una non vergine). [...] Naturalmente, tutto si regge su una semplice gag – che il vampiro debba esclusivamente nutrirsi di sangue di vergini – senza riscontri nella vasta cinematografia in materia. Ma non importa, il film è brioso ed eccentrico. (''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'', p. 311) *Lussureggiante versione coppoliana del più classico dei mostri cinematografici e pubblicizzata come aderente al romanzo di Bram Stoker, in realtà lo tradisce sin dall'inizio, con un melodrammatico prologo che recepisce l'origine del vampiro – sostenuta successivamnete al romanzo – da Vlad Tepes l'Impalatore, con il corollario, inutilmente romantico e poco credibile, della perduta compagna e del suo ritrovamento dopo secoli (ripreso da ''[[Il demone nero]]''). Come se fosse necessario dare a Dracula una motivazione così banale. Lo spettacolo è sontuoso, quasi estenuante, ricco di suggestioni visive e di tocchi morbidamente erotici che ne rappresentano la parte migliore e nei quali rifulge Sadie Frost. Però manca clamorosamente di carisma nei ruoli centrali: il Dracula di Oldman è un vacuo tour de force attoriale che non raggiunge né la mostruosa essenzialità di [[Max Schreck]] e [[Klaus Kinski]], né l'imperiosa sicurezza di [[Christopher Lee]], né l'aliena minacciosità di [[Bela Lugosi]], mentre il Van Helsing di Hopkins è quasi una caricatura che spinge a implorare: Peter (Cushing), dove sei? (''[[Dracula di Bram Stoker]]'', p. 312) [[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']] *È il trionfo dell'Hammer horror prima maniera: elegante, selvaggio, struggente. [[Jimmy Sangster]], lo sceneggiatore, riesce nel non facile compito di condensare in meno di un'ora e mezza il ''Dracula'' di Stoker, perdendo importanti personaggi minori ([[Renfield]] su tutti), ma restituendo il senso e il tono del romanzo con maggiore efficacia rispetto alla commedia di Balderston e Deane, su cui si era basato il Dracula di Lugosi (e non solo). È un film che, per modernità (di allora), aggiorna e codifica il mito del vampiro. Ci sono caratteristiche che tuttora valgono come parametri di riferimento: dal romanticismo dell'attrazione/repulsione, all'utilizzo del sangue come elemento visivo fondamentale. [...] Ma soprattutto è un film ancora godibile, che distanza di parecchio, per carismo e umile efficacia, il colossale Dracula coppoliano. (''[[Dracula il vampiro]]'', p. 313) *Tarda parodia di [[Mel Brooks]], del quale rappresenta al momento l'ultima regia, è un film così fuori tempo da suscitare tenerezza. [...] Le gag sono raramente divertenti e tutto sembra irrimediabilmente vecchio, a partire dall'oggetto della parodia. (''[[Dracula: morto e contento]]'', p. 313) *Il problema di questo e dei film seguenti sarà proprio la mancanza di una figura forte da contrapporre a Dracula, che, non avendo un valido antagonista, verrà sempre più marginalizzato. Questo è anche l'ultimo Dracula diretto da Fisher e resta un buon film proprio per la sua accorta regia. Fisher punta molto sulla figura iconica di Christopher Lee che, avendo trovato banali i dialoghi previsti nel copione, non recita battute, limitandosi alla presenza e a significativi sguardi. Il personaggio più interessante è quello interpretato da un'intensa Barbara Shelley, una vera eroina fisheriana, dannata e felice di esserlo, passata dal perbenismo ipocrita, cui era costretta, alla sensualità sfrenata post-vampirizzazione. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]'', p. 314) *La storia, pur presentando interessanti variazioni (la longevità di Van Helsing come nemesi perpetua di Dracula e così via), rielabora vecchi concetti e segue un percorso prevedibile. Ci sono però dei punti a favore: Christopher Plummer è un ottimo Van Helsing, dotato di armi moderne ma ricco di antico carisma, e Justine Waddell è una presenza molto incisiva. Il punto debole è Dracula, raffigurato in modo banale e interpretato senza fascino da Gerard Butler. (''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]'', p. 314) ===F=== *Gli elementi satirici e sociologici si mescolano con sapienza a quelli horror, contribuendo a creare un incubo realistico che materializza cinicamente l'ideale del maschilismo. (''[[La fabbrica delle mogli (film)|La fabbrica delle mogli]]'', p. 343) *A breve distanza dal ''Dracula'' di Coppola – i due classici mostri viaggiano spesso in coppia – un'analoga operazione di ritorno alle fonti, per una versione "definitiva", viene tentata anche con Frankenstein. Diversamente da Coppola, Branagh sembra realmente rispettoso dell'opera di Mary Shelley e cerca di coglierne l'essenza romantica, nel confronto disperato e terribile tra creatore e creatura. Ambientazione e costumi risentono della scelta meticolosa di Branagh e sono impeccabili. [...] Eppure, l'insieme non funziona. Verboso e tonitruante, il film si rivela lento, lungo e poco coinvolgente. Si capisce l'intento di superare le strettoie del genere creando qualcosa di culturalmente elevato, ma proprio questo atteggiamento di supponenza nei confronti di un genere, evidentemente ritenuto minore, è l'errore più grave, riflettendosi in una tronfia solennità, che vorrebbe far assurgere il framma ad altezze shakespeariane, ma fa solo rimpiangere la sarcastica asciuttezza di Terence Fisher e della Hammer. Non brutto, ma sostanzialmente superfluo. (''[[Frankenstein di Mary Shelley]]'', p. 373) *Fisher dirige con grande gusto per l'ambientazione, ricreando atmosfere molto adatte al racconto e sfruttando la presenza di uno dei migliori Holmes dello schermo, [[Peter Cushing]], che avrebbe più volte ripreso il ruolo. [[Basil Rathbone]] (protagonista dell'indimenticabile ciclo in gran parte diretto da Roy William Neill) è forse più aderente alla classica iconografia di Sherlock Holmes, ma Cushing si appropria del ruolo con grande sapienza e fisicità. (''[[La furia dei Baskerville]]'', p. 380) ===G=== [[File:Godzilla King of the Monsters (1956) Atomic ray.png|thumb|[[Haruo Nakajima]] nel ruolo del [[Godzilla|personaggio omonimo]] in ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'']] *Un film cupo e drammatico, permeato da un senso di ineluttabilità del destino che prefigura la tragedia imminente. Fortemente influenzato dalla catastrofe atomica che ha colpito il Giappone al termine della seconda guerra mondiale e girato in un suggestivo bianco e nero, il film trascende le imperfezioni degli effetti speciali, puntando sulla forza simbolica della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'', p. 403) *Difficile capire il motivo di un remake americano di un mostro simbolo del cinema fantastico giapponese. Difficile, perché il Godzilla di Emmerich potrebbe chiamarsi Ugo o con qualunque altro nome per quanto poco deve all'iconografia e alla storia del Godzilla giapponese. (''[[Godzilla (film 1998)|Godzilla]]'', p. 403) *Dopo il tentativo poco riuscito e poco fedele di Roland Emmerich del 1998, Hollywood ci riprova e stavolta lo fa puntando a una maggiore fedeltà al prototipo sia nell'aspetto sia nel tipo di stroia che lo vede affrontare dei mostri giganteschi. Il risultato però non è dei migliori. Intanto, per essere un film di Godzilla, ci mette troppo tempo per mettere in scena il protagonista: Godzilla entra in azione solo nella seconda metà del film, dopo una fase introduttiva troppo lunga e poco entusiasmante, dedita alla creazione di un sottofondo drammatico banale, pieno di risaputezze sentimental-familiari. La scelta di un'ambientazione plumbea e notturna è figurativamente interessante, soprattutto se vista in relazione allo stile solitamente nitido e quasi solare dei film di Godzilla del passato, ma va di pari passo con una narrazione confusa e imprecisa. Se l'idea era quella di avvicinare il realismo di film come ''[[Cloverfield]]'', puntando a improvvisi squarci di luce e di chiarezza in un contesto oscuro, il risultato non è raggiunto: il film risulta solo poco avvincente e disordinato. (''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'', p. 404) *Sarcastico e ferocemente distruttivo, è il film in cui [[Joe Dante]] è riuscito a riprendere lo spirito dei cartoon della Warner Bros da lui tanto amati (si veda il recente ''[[Looney Tunes: Back in Action|Looney Tunes Back in Action]]'', dal disastroso esito commerciale), abbinandolo ad atmosfere horror diluite con tono da commedia ''fantasy'', ottenendo una pellicola divertente, dinamica e piena di sana cattiveria. (''[[Gremlins]]'', p. 410) *È un film divertente e brioso, ma manca della novità che caratterizza il precedente. [...] Si conferma la passione di Dante per i cartoni animati della Warner, così come la feroce ribalderia, loro caratteristica principale. (''[[Gremlins 2 - La nuova stirpe]]'', p. 410) ===H=== *Questo film non ha molto da offrire in più, rielaborando in modo più banale la stessa materia e puntando sull'estremizzazione degli effeti speciali. Il clima è sempre cupo e opprimente. Maggiore peso acquista la figura di [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] ([[Doug Bradley]]), il Cenobita puntaspilli, che diventa l'icona rappresentativa della serie. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno|Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'Inferno]]'', p. 429) *Come già Lovecraft, Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. Gli squarci aperti sull'altra dimensione non sono rassicuranti, immersi nelle tenebre di un dolore senza fine, ma coloro che vi dimorano non sembrano infelici di farlo. Il film non è esente da difetti: dopo una mezz'ora inquietante e impeccabile, l'interesse cala e si fa più scontato, reiterando immagini di omicidi prevedibili e semplificando un po' troppo le promettenti premesse. Il tema del connubio indissolubile tra dolore e piacere è meramente enunciato, invece di scaturire naturalmente dalla storia e dalle situazioni. Resta però l'atmosfera sporca e malata che rende il film così diverso da altri horror degli anni '80, spesso puliti e asettici. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', p. 430) *Il terzo episodio della serie, diretto con buona mano da Anthony Hickox, ha il piccolo problema di non aver nulla di nuovo da aggiungere e perciò non trova di meglio che ripetere la struttura dei film precedenti, introducendo nuovi personaggi che a loro volta entrano in contatto con il mondo delle ombre e ne vengono travolti. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''), p. 431) *Seguito di ''Hellraiser - La stirpe maledetta'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. (''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', p. 431) *Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. (''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', p. 432) *Curioso e particolare, con una rara capacità di sorprendere e un copione solido e ben strutturato, il film si avvale anche della presenza della classica coppia vincente dell'horror, Lee e Cushing, come sempre autorevoli ed efficaci. (''[[Horror Express]]'', p. 444) ===I=== *Film pessimista e di buona spettacolarità, si avvale di una robusta interpretazione di [[Oliver Reed]] nel ruolo del licantropo. Gli effetti speciali sono buoni, anche se l'uomo lupo ha caratteristiche piuttosto ursine. (''[[L'implacabile condanna]]'', p. 461) *Tratto con parecchie libertà da uno dei classici della fantascienza inglese, dell'ottimo [[John Wyndham]], è un film diseguale che però ben rappresenta, anche esteticamente, l'approccio britannico al fantahorror in rapporto a quello americano, più sbrigativo, dell'epoca. Più cura è data allo sviluppo dei personaggi e alle relazioni interpersonali, con il risultato che maggiore è la partecipazione dello spettatore alle loro vicende e migliore è conseguentemente l'impatto drammatico della storia. (''[[L'invasione dei mostri verdi]]'', p. 480) ===L=== *All'epoca le reazioni furono molto negative, ma il film, pur non riuscendo a fondere bene le sue due anime, è avvincente, curioso e interessante. L'ambientazione cinese conferisce nuovo vigore alla saga di Dracula e le scene di arti marziali, dirette dal non accreditato [[Chang Cheh]], sono belle e perfettamente inserite nel contesto. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'', p. 528) *Splendida rilettura, fatta con spirito sottilmente cinefilo e partecipe, del vecchio cinema dell'orrore e del mito del licantropo, che concorre a rinnovare nello spirito e nelle tematiche. (''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', p. 552) ===M=== *Dopo il modesto ''[[La rivolta di Frankenstein]]'', Terence Fisher riprende possesso della serie prodotta dalla Hammer e lo fa con un film del tutto particolare, strano, nel quale il protagonista diventa un po' filosofo, interessato agli aspetti metafisici dell'esistenza e con una caratterizzazione misurata e positiva anche sotto l'aspetto psicologico. [...] Lo spunto narrativo è originale e lo svolgimento è ricco di amarezza e di ineluttabilità. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]'', p. 566) *Dopo il successo di ''[[Yorga il vampiro]]'', ambientato nella contemporaneità, la Hammer pensa di attualizzare anche la sua serie draculiana, divenuta un po' esangue. Il risultato non piace quasi a nessuno, ma ha invece una sua vivacità e validità, purtroppo tra diverse banalità. Il gergo giovanile, l'abbigliamento e la musica rock sono vecchi già al momento dell'uscita del film. (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'', p. 606) *È il film che ha definitivamente lanciato nel firmamento dell'horror la casa britannica Hammer e i suoi futuri divi, Peter Cushing e Christopher Lee. [...] Veloce, cinico, ricco di atmosfera è un film che rende di nuovo attraente un percorso già allora risaputo. (''[[La maschera di Frankenstein]]'', p. 585) *Dopo il grande successo de ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', la Hammer attende parecchio per realizzarne il seguito e lo fa con un film modesto sotto tutti i profili. Diretto senza estro da [[Michael Carreras]], è articolato su una storia assai banale che riprende i motivi del film precedente, ma non riesce a bissarne la riuscita anche a causa di un cast senza attrattive. (''[[Il mistero della mummia]]'', p. 616) *Il film è godibile, ma non molto incisivo, benché sia ben diretto da Peter Sasdy, elegante e a suo agio con il periodo storico, che riesce a rendere con una vivace convenzionalità, curando con ironica morbosità la creazione di uno strano ''ménage à trois''. (''[[La morte va a braccetto con le vergini]]'', p. 630) *L'orrore e la gioia del cambiamento, le possibilità illimitate della genetica, la felicità e la corruzione dell'amore sono i cardini di un film di consunzione e di sfacelo umano, dove il protagonista tiene con scrupoloso puntiglio le proprie membra staccate dentro l'armadietto del bagno e osserva con divertita ironia l'orrore suscitato dal suo vomito che cola sul cibo per permettergli di digerirlo. Film di eccessi mai gratuiti, ''La mosca'' è quasi del tutto riuscito (solo l'irresolutezza di alcuni passaggi e lo schematismo di certe soluzioni macchiano la perfezione) e rappresenta un ottimo esempio di come un autore possa inserirsi comodamente in una produzione industriale senza snaturare le proprie idee. (''[[La mosca (film)|La mosca]]'', p. 633) [[File:Flesh for Frankenstein (1973) Liver.png|thumb|[[Udo Kier]] nel ruolo del [[Victor Frankenstein|Barone Frankenstein]] ne ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]'']] *La combinazione tra tradizionale e trasgressione avrebbe dovuto innescare una bomba commerciale che il tridimensionale avrebbe potuto valorizzare. In realtà, le cose non vanno come sperato. L'approccio di Morissey è raffinato e raggelante, non induce suspense né a risate, ma suscita un intermittente interesse intellettuale per l'irreverente genialità di alcuni spunti e l'accuratezza della confezione. (''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), p. 641) *Sebbene appesantito da una prima parte verbosa, è un buon film, arrichito da diverse scene macabre ed evocative, come quella, che resta nella memoria, del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era finita per un incidente. (''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', p. 646) ===N=== *L'idea è geniale - la concretizzazione moderna dell'Uomo Nero delle fiabe - e la sua gestione da parte di un Craven ispirato è ricca di spunti interessanti anche da un punto di vista visuale. (''[[Nightmare - Dal profondo della notte]]'', p. 668) *Dopo il capolavoro di Craven, il compito di portare avanti la serie cade sulle spalle di Jack Sholder che non riesce a trovare la stessa ispirazione e, a causa anche di una sceneggiatura (di David Chaskin) senza spunti originali, banalizza il personaggio di Freddy Krueger, cominciando il percorso che da personaggio orrorifico a tutto tondo lo tramuterà, film dopo film, in una sorta di macabro pagliaccio dalla battuta facile. (''[[Nightmare 2 - La rivincita]]'', p. 668) *Brutale e senza pietà, il film crea le premesse per lo sviluppo del nuovo ''splatter'' pur non avendo con esso molto in comune se non la ferocia e la rappresentazione degli esseri umani come carne da macello. Purtroppo Hooper, pur vantando una successiva nutrita filmografia horror e pur avendo fatto ancora qualche buon film, non è più riuscito a trovae quella concentrazione e quella determinazione che fanno di questo film una pietra miliare dell'horror. (''[[Non aprite quella porta (film 1974)|Non aprite quella porta]]'', p. 678) [[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski & De Rossi.png|thumb|[[Klaus Kinski]] e [[Barbara De Rossi]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']] *Film sconclusionato e torpido che procede a strappi e strattoni come se mancassero dei pezzi, mettendo in scena una vicenda consunta che cerca di aggiornare con qualche tocco insolito. (''[[Nosferatu a Venezia]]'', p. 685) *Film dell'orrore piuttosto atipico che evita ogni possibilità di generare suspense e tensione, ma mette in scena un vampiro che riprende con efficacia, grazie anche all'intensa interpretazione di [[Klaus Kinski]], una delle icone più persistenti nell'immaginario, quella del vampiro calvo e orrido del film di Murnau. Un vampiro quindi molto lontano dall'archetipo aristocratico e più o meno romantico prevalso nella cinematografia mondiale. (''[[Nosferatu, il principe della notte]]'', p. 685) ===O=== *Dopo ''[[Distruggete Frankenstein!]]'', la Hammer pensa che sia necessario ricominciare da capo nella serie di Frankenstein e fa piazza pulita: via Fisher, via Cushing. La regia è affidata a Jimmy Sangster, sceneggiatore dei primi Frankenstein hammeriani, che realizza una specie di remake de ''La maschera di Frankenstein'', accentuando i toni ironici e grotteschi e arrivando anche ad alcuni momenti apertamente comici, talvolta divertenti ma poco amalgamati con il resto del film che vorrebbe mantenersi nei binari dell'horror. Ralph Bates, allora in ascesa, fa un Frankenstein in linea con lo stile del film, ma non ha la pregnanza e la forza di convinzione di Cushing. Visivamente, il film è piuttosto povero ed è diretto senza molta immaginazione. Anche il mostro segna un ritorno a un concetto semplice e banale che i film di Fisher avevano invece caricato di significati complessi e interessanti. (''[[Gli orrori di Frankenstein]]'', pp. 722-723) ===P=== *Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennfer e gli insetti. (''[[Phenomena]]'', p. 747) [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|[[David Hemmings]] in ''[[Profondo rosso]]'']] *Teso e ricco di inquietudini sinistre, ''Profondo rosso'' è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il "giallo all'italiana", costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall'altro ne anticipa il superamento e l'abbandono verso lidi più soprannaturali. [...] Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiani. (''[[Profondo rosso]]'', p. 781) ===R=== *Seguito de ''[[La vendetta di Frankenstein]]'', è un film spurio nella serie di Frankenstein della Hammer: Francis non è molto interessato alle dinamiche filosofiche e psicologiche che nei film di Fisher avevano (e avrebbero) dominato la complessa figura di Frankenstein e le sue creazioni. (''[[La rivolta di Frankenstein]]'', p. 840) [[File:Rodan (1956) landing.png|thumb|Scena di ''[[Rodan, il mostro alato]]'']] *Questo film mantiene ancora alto il livello di drammaticità, lasciando poco spazio al ''camp'' e al ''divertissement'' giovanile che caratterizzano le future uscite – decisamente più ''fantasy'' che horror – di Godzilla e soci. Dinamico e divertente, caratterizzato da colori accesi e spettacolari, il film non delude chi si aspetta una rutilante cavalcata tra mostri e distruzioni. (''[[Rodan, il mostro alato]]'', p. 842) ===S=== *Per il suo secondo e ultimo (dopo ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'') film di Dracula ambientato nella contemporaneità, la Hammer decide di inserire Dracula in un contesto capitalistico facendone un po' come aveva fatto più simbolicamente [[Corrado Farina|Farina]] in ''[[...hanno cambiato faccia]]'', una specie di industriale che usa le armi del capitalismo per mettere in atto un terribile piano, così assurdo e globale da sembrare suggerito da Fu Manchu. Solo che l'idea è realizzata senza un adeguato intervento sul personaggio di Dracula che entra in scena a film ampiamente inoltrato, estraneo alla vicenda, e poco credibile nel contesto. Il film è comunque gradevole per la collaudata interpretazione della coppia Cushing-Lee e per il clima livido e autunnale della prima parte, più riuscita, ma questa rivisitazione bondiana del mito del vampiro manca di mordente. (''[[I satanici riti di Dracula]]'', pp. 858-859) *È chiaramente un atto d'amore verso i vecchi film della Universal che cerca di ricreare, con i toni di una appassionata parodia, l'atmosfera da ''all together'' degli ultimi film del ciclo Universal. [...] I mostri sono ricreati con affetto e competenza e il ritmo è veloce. Purtroppo, però, la storia è banale, le situazioni non sono divertenti e il gruppetto di ragazzini è insopportabile. Buone le intenzioni, insomma, ma sostanzialmente un'occasione mancata. (''[[Scuola di mostri]]'', p. 871) *Modesto capitolo dell'epopea filmica di [[Sherlock Holmes]], ha però il merito di immaginare lo scontro tra il più famoso degli assassini impuniti dell'epoca e la geniale mente deduttiva del personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle. L'ambientazione è suggestiva, ma il film ha un andamento piuttosto blando. (''[[Sherlock Holmes: notti di terrore]]'', p. 898) *[[John Gilling|Gilling]] non riesce a infondere brio e interesse a questo film che conferma la breve serie della Mummia come la meno interessante tra quelle prodotte dalla Hammer (a parte il capostipite di Fisher, ovviamente). (''[[Il sudario della mummia]]'', p. 951) ===T=== *Raffinato, complesso, psicologicamente articolato, con una sceneggiatura piena di punti interessanti, il film è il capolavoro di [[Freddie Francis]] che, al servizio di una storia che gli permette di creare una cupa atmosfera gotica e macabra, dispiega al meglio le sue qualità visuali e di fine narratore. (''[[Il terrore viene dalla pioggia]]'', p. 974) *''Found footage'' film con un'idea brillante alla base: la rivisitazione orrorifica e realistica di un mito delle fiabe nordiche. La lentezza del racconto, la camera traballante, le riprese mosse, le ripetizioni: i difetti tipici del ''format'' – o le sue caratteristiche tipiche, se preferite – ci sono tutti. [...] L'ambientazione norvegese, livida e piovosa, aiuta a creare un'atmosfera adatta al racconto. I troll sono realizzati abbastanza bene. Certo, se fosse stato più breve ne avrebbe guadagnato, ma è comunque un film curioso e di un certo intrattenimento. (''[[Troll Hunter]]'', p. 1004) ===U=== *È il film che, assieme a ''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', ha fondato le basi per la rinascita su basi moderne del genere licantropesco, all'epoca piuttosto in ribasso. Vivace, dinamico, orrorifico e ironico al tempo stesso, è diretto con brio e capacità da un [[Joe Dante]] all'apice dell'inventiva. (''[[L'ululato]]'', p. 1017) *Film singolare nell'opera di Terence Fisher, risente dell'impianto teatrale originario ed è piuttosto statico e verboso, anche se i dialoghi, pur di maniera, non sono quasi mai banali e i caratteri appaiono ben costruiti, anche quelli delle figure di contorno, tra cui spicca il vecchio scienziato pronto alla morte pur di non tradire i suoi principi. Il tema dell'immortalità e dei conflitti morali che essa provoca ben si attiglia alle problematiche fisheriane su bene e male e il dottor Bonnet ha qualcosa, nella sua ostinazione egoistica e nel suo considerarsi al di sopra di una visione etica comune, del barone Frankenstein, del quale rappresenta una variante ancora più edonistica. (''[[L'uomo che ingannò la morte]]'', p. 1025) ===V=== *Tra i Carpenter della decadenza è uno dei più godibili sotto l'aspetto spettacolare e dell'intrattenimento. Girato con cadenze e ambientazioni da western, rivisita il mito vampiresco puntando sull'azione e su un confronto a tutto campo tra vampiri e cacciatori di vampiri. Che questi ultimi appartengano a una sorta di organizzazione segreta al soldo del Vaticano (!) che mira a sconfiggere il Male senza che nessuno lo sappia è un aspetto ironico e divertente che aggiunge un po' di sale a un copione risaputo e senza sorprese. (''[[Vampires]]'', p. 1037) *La carica emotiva e patetica di questa storia è eccezionale e la regia di Fisher raggunge vertici di abilità e suggestione sia nella descrizione dell'immorale aristocrazia del tempo che dei bassifondi dove è costretto il mostro il quale, alla fine, irrompe in una festa dell'alta società per invocare l'aiuto di Frankenstein: irruzione del Male nel Bene o viceversa? Molti sapienti tocchi di umorismo nero e di cinismo condiscono un film nel quale la figura di Frankenstein, sempre interpretata con precisione e comunicativa da Peter Cushing, assume nuove sfaccettature psicologiche in un percorso che, proprio a partire da qui, si rende del tutto autonomo da quello dei vecchi film della Universal. (''[[La vendetta di Frankenstein]]'', pp. 1048-1049) ===W=== *Un horror veramente ''sui generis'', fortemente sostenuto da Christopher Lee, che lo ritiene il suo miglior film e nel quale certamente offre la sua migliore, più partecipe e sfaccettata, interpretazione. [...] Magico, terribile, pieno di spunti e di scene memorabili, [...] è un film assolutamente da vedere per avere un'altra prospettiva sull'horror. [...] Nonostante un apprezzato passaggio al Festival di Fantascienza di Trieste nel 1974, è stato colpevolmente ignorato all'epoca dai distributori italiani. (''[[The Wicker Man]]'', pp. 1080-1081) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Rudy Salvagnini, ''Dizionario dei film horror'', Bloodbuster, 2020, ISBN 9788894338553 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Salvagnini, Rudy}} [[Categoria:Critici cinematografici italiani]] [[Categoria:Fumettisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 8zeagcp4jvnie4uxq2r9alxzo31zd9a 1218811 1218810 2022-07-24T20:31:27Z Mariomassone 17056 /* P */ wikitext text/x-wiki '''Rudy Salvagnini''', pseudonimo di '''Rodolfo Salvagnini''' (1955 – vivente), fumettista, scrittore e critico cinematografico italiano. ==Citazioni di Rudy Salvagnini== *{{NDR|Su ''[[Dracula Untold]]''}} La storia lavora su elementi molto semplici e basilari - i temi del sacrificio, della responsabilità e anche dell'ingratitudine - scontando con la prevedibilità la sua sostanziale mancanza non tanto di originalità quanto di inventiva. A livello spettacolare però il film regge e gli epici scontri hanno un discreto valore catartico, grazie anche alle possibilità scenografiche concesse da un budget consistente. Efficace, in questo senso, l'uso dei pipistrelli come armi d'offesa, dal buon impatto figurativo. L'esordiente Gary Shore proviene dal mondo dei commercials e lo si nota per l'uso di svariati espedienti ottici, ma saggiamente opta per per una gestione tradizionale e solida del racconto. Lo aiuta una recitazione complessivamente ricca di convinzione, in particolare da parte dell'energico Luke Evans e della fragile Sarah Gadon. Nel fondamentale, ancorché ridotto, ruolo del vampiro originario, spicca Charles Dance, attore dal buon carisma e dal curriculum importante.<ref>Da [https://www.mymovies.it/film/2014/draculayearzero/ ''Dracula Untold''], ''Mymovies.it'', 2014</ref> *{{NDR|Su ''[[Il terrore viene dalla pioggia]]''}} È un film che vi consiglio assolutamente di vedere, se vi capita. E se non vi capita, cercatelo. Il regista è [[Freddie Francis]]: non sarà come Terence Fisher, ma quando azzeccava il film era un grande. E in ''Il terrore viene dalla pioggia'' non ha sbagliato quasi niente.<ref>Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2014/12/flani-18-il-terrore-viene-dalla-pioggia.html ''Flani (18) - Il terrore viene dalla pioggia''], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 28 dicembre 2014</ref> {{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (1)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, maggio 1977}} *Nonostante la casualità del suo incontro con il cinema del fantastico, [...] [[Terence Fisher]] si accostò subito al tema con una sensibilità ed un gusto insospettati. Già da ''[[La maschera di Frankenstein]]'' (suo primo film dell'orrore), infatti, rifiutò la maniera espressionista che aveva caratterizzato gli ''horror'' americani (non dobbiamo dimenticare la preponderante influenza dei cineasti tedeschi nella Hollywood degli anni '20 e '30) e scelse una nuova ed originale strada, girando a colori i suoi film e affondando le sue radici culturali nella narrativa gotica inglese, che tra gli altri aveva appunto generato il mito di Frankenstein. La chiave di volta della sua opera sta proprio in questo suo romanticisimo gotico, al quale ha saputo unire una forte venatura razionalista ed illuminista soprattutto nella figura del barone Frankenstein, il suo personaggio più riuscito. *La costante tematica è la lotta tra il Bene e il Male, una dicotomia romantica piuttosto anacronistica ai nostri tempi, che Fisher ha aggiornato con una buona dose di ambiguità nella caratterizzazione dei personaggi evitando che una schematizzazione troppo accentuata togliesse spessore psicologico e credibilità. Conseguenti da questa direttrice sono poi alcune costanti molto interessanti. La sottolineatura, decisa ma raffinata, della sessualità è una di queste ed è possibile trovarla soprattutto nella serie di Dracula e in ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', dove la rappresentazione morbosa e sensuale delle eroine è indice dell'effetto provocato su di loro dagli agenti del soprannaturale. Nella serie di Frankenstein è invece comune un senso di «partecipazione» alle pene degli esseri creati o modificati dal barone, un patetismo che provoca sequenze di notevole suggestione. Da queste ''running images'' Fisher non si è quasi mai distaccato, pur evolvendole e modificandole film dopo film. *{{NDR|Su ''[[La maledizione dei Frankenstein]]''}} La riflessione sul Male e sulla morte si fa più ambigua e complessa, risultando da una trama sorprendentemente originale. *{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Acuratissimo nelle scenografie e nelle scelte cromatiche, stilisticamente perfetto ed abbastanza fedele al romanzo di Bram Stoker, è forse il miglior Dracula nella storia del cinema. {{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (2)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, giugno 1977}} *Sebbene appesantito da una prima parte eccessivamente verbosa, ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'' è un buon film, arricchito anche da diverse scene macabre ed evocative tra le quali resta nella memoria soprattutto quella del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era stata gettata per sbaglio. *{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Punto di partenza è stato il dottor Jekyll di Stevenson, ma Fisher, invece di creare un Jekyll angelico ed aitante ed un Hyde orrido e scimmiesco, decise di ribaltare ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll imbelle e gretto in contrasto con un Hyde bello, solamente con una strana luce negli occhi azzurri, a testimoniare la sua alterità/diversità (un procedimento simile seguì Jerry Lewis nel '63 per il suo divertente ''Le folli notti del dottor Jerryl''). Il male non viene più rappresentato dall'animalesco e dal brutto, ma dal bello e dall'aristocratico, e il bene, in fondo, in questo film non esiste. *Purtoppo definire ''Il mostro di Londra'' un vero capolavoro non è possibile perché questa geniale intuizione viene in qualche modo sprecata da una trama che appare troppo poco puntata sull'aspetto filosofico della vicenda e troppo su quello effettistico. *Definito da alcuni come il capolavoro di Fisher, ''[[L'implacabile condanna]]'' si distingue ancora una volta per la sua carica di umanità e patetismo ed offre una buona interpretazione di Oliver Reed (più tardi assurto a una più larga fama con ''I diavoli'' di Ken Russel) nel ruolo principale. *{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} È un piccolo gioiello realizzato con evidente ristrettezza di mezzi, ma vivificato da una accorta regia e da alcune scenografie gotiche molto riuscite. Pur se danneggiato da alcuni brani piuttosto scontati e da un finale macellato da alcuni effetti speciali di infima struttura, questo film, nei suoi precisi limiti di opera minore, riesce a creare delle atmosfere incredibilmente sostenute e ad operare uno studio psicologico sui personaggi che raramente si incontra negli horror. *{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Seguendo i dettami della scuola lewtoniana, Fisher non fa vedere il mostro (probabilmente conscio della scarsa resa cinematografica della Gorgone che, infatti, con la sua presenza in piena luce fa affossare il finale) e si affida alla «sensazione» della sua presenza che viene comunicato allo spettatore tramite le scenografie ombrose e cadenti della foresta e del castello abbandonato. Sono esercitazioni in suspense pura che nulla concedono al sanguinolento e rendono quindi pieno merito al gusto di questo regista, spesso bistrattato a torto per il sadismo e i particolari espliciti dei suoi film. {{Int|Da [https://www.mymovies.it/cinemanews/2010/40720/ ''Un secolo di sangue: I vampiri nel cinema'']|''Mymovies.it'', 29 giugno 2010}} *{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Ispirandosi al romanzo di Stoker senza averne i diritti (con conseguenti strascichi legali), Murnau dà del vampiro un'interpretazione quasi astratta, la personificazione del male, che solo l'amore può vincere. Come altri capolavori dell'espressionismo (''Il gabinetto del dottor Caligari'' in testa), il "mostro" sembra un presagio dei totalitarismi in ascesa. *Il ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' diretto dall'esperto Tod Browning lancia [[Bela Lugosi]] come il vampiro definitivo, almeno per molti anni. Aristocratico, mitteleuropeo, affettato nei modi e sinistro negli scopi, il Dracula di Lugosi rappresenta un'immagine di riferimento per molti anni e ancora oggi è immediatamente riconoscibile. Che il film in sé non sia un capolavoro non importa. Sfonda al box office e lancia la golden age dell'horror. Diversamente da Nosferatu, Dracula è un vampiro che conserva tratti di umanità: l'immediato impatto visivo forse diminuisce, ma aumenta lo spessore del personaggio, la sua ambiguità. Seguiti e imitazioni non si contano. *Dopo quasi tre decenni [...] la figura del vampiro, fiaccata da commedie e iterazioni senza fantasia, sembra aver esaurito la sua carica soprattutto con riguardo al suo scopo precipuo, quello di spaventare o almeno inquietare. La scossa arriva nel 1958 quando [[Terence Fisher]] dirige per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] ''[[Dracula il vampiro]]'', lanciando definitivamente [[Christopher Lee]] nel ruolo del titolo, mentre [[Peter Cushing]], con una perfezione mai più raggiunta da alcuno, tratteggia la figura della sua nemesi, il cacciatore di vampiri [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]. Fisher e Lee aggiungono al personaggio di Dracula una dimensione romantico-sensuale che appartiene alla tradizione letteraria, ma non era stata molto usata al cinema. Dracula diventa quindi un antieroe romantico che attrae e respinge le donne con il fascino del male. Non più semplicemente un essere malvagio, ma anche il motore del desiderio e della passione. *{{NDR|Su ''[[Il buio si avvicina]]''}} Ci propone dei vampiri giovani e post-punk come, con esiti meno epocali, Ragazzi perduti. I vampiri perdono la patina aristocratica e diventano come noi. Perfettamente inseriti in un mondo che non crede in loro, diventano una società indipendente all'interno della società umana. In questo modo si creano le premesse per una convivenza più o meno pacifica come in ''La stirpe'' o in ''[[Perfect Creature]]''. *La saga di ''Twilight'' prende elementi preesistenti - società dei vampiri, romanticismo - per creare un universo composito e articolato dove i sentimenti sono il motore dell'azione. Nel farlo utilizza anche i licantropi come avveniva nei vecchi patchwork come ''La casa degli orrori'' o più recentemente in ''Underworld'' e relativi seguiti. L'insieme piace più alle spettatrici in cerca di emozioni romantiche che agli appassionati di horror, ma l'importante è che abbia un suo pubblico di riferimento e rappresenti comunque una curiosa evoluzione di una figura, quella del vampiro, che ha sempre saputo mutare nel corso degli anni per mantenersi al passo con i tempi. {{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2011/08/jimmy-sangster-1927-2011.html ''Jimmy Sangster (1927-2011)'']|Su [[Jimmy Sangster]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 11 agosto 2011}} *Il sarcasmo, il brillante umorismo, la capacità di trovare chiavi di lettura innovative in materiale consunto sono solo alcune delle qualità che rendono così valido il lavoro come sceneggiatore di Sangster nei primo horror della [[Hammer Film Productions|Hammer]]. ''[[La maschera di Frankenstein]]'' è tipica in questo senso e il ritratto complesso e articolato che Sangster fa del Barone, aiutato in questo dall'eccellente interpretazione di Peter Cushing, parla da solo. ''[[La vendetta di Frankenstein]]'' avrebbe portato alla perfezione questo insieme di umorismo nero e orrore, aggiungendovi un pathos melodrammatico tale da arricchire la tenuta e la presa della storia. Ma Sangster era anche capace di produrre copioni stringati che andavano dritti al cuore della storia, senza dilungarsi in divagazioni e scevri da quell’umorismo che pure gli era evidentemente tanto caro: ''[[Dracula il vampiro]]'', insuperata versione del romanzo di Bram Stoker, pur con tutte le libertà che Sangster si era dovuto prendere rispetto alla fonte, è un esempio più che probante. Tutto ciò tenendo presente che Sangster non provava un particolare interesse per l’orrore gotico, essendo più orientato verso lo psycho-thriller e i meccanismi del giallo, un genere che avrebbe molto praticato anche come romanziere. *Per quanto il distacco e la modestia lo portassero a sottovalutare con ironia il proprio apporto al genere, l'horror gli deve molto per la sua capacità di svecchiare le convenzioni e di formularne di nuove: in quei pochi anni a cavallo tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, Sangster è stato capace di osare l'inosabile e di farlo con una levità e una brillantezza che lasciano capire come il suo talento fosse del tutto naturale, sbocciato dopo una dura gavetta che l'aveva visto partire sedicenne dai gradini più bassi della scala gerarchica dell'industria cinematografica. Uno degli ultimi testimoni di un'epoca se n'è andato, ma, naturalmente, restano le sue opere. *Il tentativo di ''[[Gli orrori di Frankenstein]]'' è chiaro: realizzare una commedia nerissima. Il risultato ha alcuni momenti decisamente divertenti, ma l’insieme manca di una focalizzazione precisa degli intenti. {{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2015/06/sir-christopher-lee-1922-2015.html ''Sir Christopher Lee (1922-2015)'']|Su [[Christopher Lee]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 12 giugno 2015}} *Sulla breccia da moltissimi anni, capace di sorprendere con interpretazioni autorevoli e intense anche in questi ultimi anni, sembrava semplicemente immortale. *Attore sapiente e multiforme più di quanto lo spettatore normale possa immaginare, Christopher Lee si è costruito con grande determinazione una carriera eccezionale, sapendo operare nel tempo delle scelte anche radicali che al momento potevano sembrare controproducenti, ma che invece dimostravano come fosse sempre perfetamente al timone della sua barca. *Mi piace ricordarlo nei film che l'hanno reso grande, come i capolavori della [[Hammer Film Productions|Hammer]] diretti da [[Terence Fisher]] (''[[Dracula il vampiro]]'' su tutti) e come quell'affascinante affresco orrorifico filosofico che è ''[[The Wicker Man]]'', film da lui prediletto. Un film che chiunque pensi che Christopher Lee sia un attore dal registro espressivo limitato dovrebbe vedere per capire quanto sia sbagliato questo preconcetto. {{Int|Da [https://www.filmaboutit.com/it/blog/cinema-e-zombie-intervista-a-rudy-salvagnini.htm ''Cinema e zombie'']|Intervista di Davide Girardi, ''Filmaboutit.com'', 29 gennaio 2019}} *''[[La notte dei morti viventi]]'' ha aperto un'inedita stagione di horror politico, contimthumb grande uso della metafora, che alla fine degli anni '60 e negli anni '70 ha popolato gli schermi di film strani, feroci e anticonvenzionali. *[[George A. Romero|Romero]] ha rivoluzionato il genere horror. Esiste un horror prima e dopo La notte dei morti viventi. Già solo questo è un grande merito che nessuno può togliergli, anche se purtroppo, per tanti motivi, non ne ha potuto cogliere appieno i frutti. *Romero è stato un autore di grande integrità, di notevole inventiva e di grandi capacità narrative, naturalmente anticonvenzionale. Era anche un autore fortemente versatile, costretto dalle circostanze a focalizzarsi su un argomento che sicuramente gli piaceva, ma altrettanto sicuramente non era l'unico che avrebbe voluto trattare. *Il genere zombesco, con la sua moltitudine di titoli, è spesso ripetitivo e questo è un grave limite. *Uno degli horror che ho sempre trovato tra i più affascinanti, sin da quando l'ho scoperto in una visione notturna in una tv locale nei primi anni '80, è ''[[Il messia del diavolo]]'', che rielabora in modo originale e estremamente inquietante il concetto dei morti viventi. Un altro film affascinante e originale è ''[[Lemora la metamorfosi di Satana]]'', che rielabora in chiave horror e allegorica l'immaginario fiabesco. Entrambi i film non hanno avuto successo (il regista del secondo non ha più diretto alcunché): avrebbero meritato maggior fortuna. *La commedia zombie di solito è una iattura, ma ci sono delle eccezioni. ''[[L'alba dei morti dementi]]'', per esempio, è un ottimo esempio di commedia con gli zombie, capace di essere al tempo stesso horror (e rispettosa del genere) e divertente. Per questo piaceva molto a Romero, che invece detestava ''[[Il ritorno dei morti viventi]]''. *''[[Train to Busan]]'' mi è piaciuto molto. L'ho trovato un film potente e coinvolgente, realizzato benissimo: non dice cose molto nuove, ma le dice benissimo. {{Int|Da [https://www.mymovies.it/film/2018/border/news/e-se-le-creature-leggendarie-vivessero-tra-noi/#b1 ''Border, e se le creature leggendarie vivessero realmente tra noi?'']|Recensione di ''[[Border - Creature di confine]]'', ''Mymovies.it'', 25 marzo 2019}} *Cosa succederebbe se le creature delle leggende vivessero realmente tra noi? E, in questo caso, fino a che punto si spingerebbe la cattiveria del genere umano? Border, scritto e diretto dal promettente [[Ali Abbasi]], cerca di rispondere a queste domande e la risposta è amara. Il film ci fa riflettere in modo profondo sul significato stesso di razzismo e sull'atteggiamento ottuso e cupo degli esseri umani nei confronti del diverso. L'approccio filosofico non è dissimile da quello del classico ''[[L'uomo che cadde sulla Terra]]'' dove l'alieno interpretato da David Bowie finiva preda dell'accoglienza pelosa dei terrestri o dell'ancor più classico ''[[Il terrore sul mondo]]'' (terzo della trilogia dedicata al mostro della laguna nera) dove il mostro acquatico finiva vittima di studi frankensteiniani degli scienziati "umani". *La visione di creature ritenute leggendarie come minoranze etniche maltrattate e perseguitate per la loro diversità traccia un parallelo con la realtà di questi giorni e, per la verità, di qualunque giorno precedente a questi. *Lento e senza troppi avvenimenti, il film è stranamente affascinante nel suo mescolare disadorno realismo e ''sense of wonder''. E proprio questa scelta di una chiave realistica per rappresentare una vicenda metaforica e per certi versi fantasy è vincente e assolutamente convincente. {{Int|Da [https://giusycapone.home.blog/2020/11/15/dizionario-dei-film-horror/?fbclid&#61IwAR2puTzXlCmvWQu62X2ISoGC9jszYfuNOR7CZNBziVt32MT6U8lkUrhKzkY ''Dizionario dei film horror'']|Intervista di Giusy Capone, ''Giusycapone.home.blog'', 15 novembre 2020}} *L'orrore fa parte della natura umana, l'abisso che ci guarda e che noi guardiamo, la morte che incombe, piacevolezze insomma su cui l'horror ci fa meditare e che a volte invece esorcizza trivializzandole. Alla fine, questo desiderio di spaventare e spaventarsi è sì come un viaggio nel tunnel dell'orrore di un luna park, ma è anche un viaggio dentro noi stessi. E questo mi ha sempre interessato. *La forza dell'horror è quella di interpretare sentimenti e paure comuni a tutta l'umanità, sotto ogni latitudine: sa parlare un linguaggio universale compreso dovunque. In ogni parte del mondo c'è una tradizione horror: messicana, spagnola, persino brasiliana. Ci si è accorti solo negli ultimi vent'anni che esiste quella asiatica, ma esiste da un pezzo. *Non esiste un altro genere che si sa coniugare così perfettamente con il comune sentire di ciascun popolo, proprio perché fa riferimento a un folclore radicato e persistente. L'horror non è mai particolarmente di moda perché sostanzialmente lo è sempre. {{Int|Da [https://www.lastampa.it/topnews/tempi-moderni/2021/01/04/news/orrore-cinefilo-per-le-feste-1.39730646 ''Orrore (cinefilo) per le Feste'']|Intervista di Stefano Priarone, ''Lastampa.it'', 4 gennaio 2021}} *Mi portavano al cinema ogni settimana. Vedevo di tutto, ma quando c'era qualche mostro o quando c'era tensione, i film mi piacevano molto di più. «[[Fluido mortale]]», noto anche come «Blob» (1958) è stato il film che mi ha agganciato, quando avevo otto anni. Da allora è stato un crescendo. *L'elemento soprannaturale è spesso presente nell'[[Cinema dell'orrore|horror]], ma molte volte manca. Viceversa, molti film che vedono la presenza del soprannaturale non sono horror. «[[Ghost - Fantasma|Ghost]]» (1990), per esempio, è un film sentimentale con un fantasma. Allo stesso modo, «[[La vita è meravigliosa]]» (1946) presenta forti connotazioni soprannaturali, ma è una commedia drammatica, mentre i protagonisti di molti slasher sono dei normali serial killer. Direi che è il tono del racconto, le sue modalità, l'insistenza sul rappresentare in modo grafico il lato oscuro della natura umana a rendere tale un horror. *Il cinema horror è, assieme a quello di fantascienza, forse il più visionario, per usare un termine molto abusato. Perciò è spesso cibo per gli occhi, capace di sorprendere con immagini e con sequenze dal grande potere spiazzante e disturbante. ==''Dizionario dei film horror''== ===C=== [[File:960 cannibal holocaust blu-ray 4o.jpg|thumb|Scena di ''[[Cannibal Holocaust]]'']] *Pochi film hanno suscitato controversie come questo, il ''cannibal movie'' per eccellenza, un film del quale non si sa se sia preferibile prima parlare male delle inutili sofferenze inflitte realmente agli animali o se sia meglio lodare la grande capacità registica qui dimostrata da Deodato, ai vertici della sua abilità di narratore astuto e anticonvenzionale. Cinico, infame e violento – tanto per restare in tema cinematografico – e nello stesso tempo portatore di una tesi non banale sullo sfruttamento capitalista del Terzo Mondo, è un film che fa del paradosso la sua natura principale. (''[[Cannibal Holocaust]]'', p. 160) *Il film non è brutto come, all'epoca, la maggioranza dei critici, anche quelli di genere (probabilmente allettati da tali cast e regia), sentenziò. Il film, in effetti, è riuscito in relazione al suo ''concept'' originario: riunire i maestri dell'horror in quel momento ancora vivi e divertirsi con il genere. (''[[La casa delle ombre lunghe]]'', p. 173) *In alcune interviste di poco posteriori alla realizzazione di questo film, Christopher Lee, qui anche nelle vesti di produttore, faceva presente come molti film del terrore, difettosi di mezzi e di inventiva, si rifugiassero nel ''grand guignol'' e nell'orripilante, nel vano tentativo di ravvivare storie risapute e mediocri. Alla luce di queste idee, Lee aveva costituito una casa di produzione (la Charlemagne) assieme ad Anthony Nelson-Keys (ex produttore-hammeriano), producendo proprio questo film. Bisogna dire che Lee è stato di parola, coerente nel rinunciare totalmente a facili effetti per affidare tutte le chance alla storia vera e propria. In effetti, sembra che sia stato più attento a non farsi accusare di eccessi "sanguinari" che a ravvivare l'interesse degli spettatori, per i primi tre quarti di film messo a dura prova dal faticoso dispiegarsi di una vicenda appartenente più a un giallo stinto che a un horror vero e proprio. Il tutto per preparare un finale pirotecnico ed efficace pur in uno squilibrio narrativo che inficia la validità complessiva del film. (''[[Il cervello dei morti viventi]]'', p. 190) *In questo film l'insieme è superiore alla somma dei singoli elementi e anche se le storie non sono di prima qualità, il risultato rimane un piccolo classico grazie all'abilità di [[Freddie Francis]] nel dargli un'anima misteriosa e ricca di atmosfera. (''[[Le cinque chiavi del terrore]]'', p. 200) *Si diceva che sarebbe stato il primo davvero aderente al lavoro di [[Bram Stoker|Stoker]] e che, per la prima volta, Dracula sarebbe stato quello del romanzo. [[Christopher Lee]] ci aveva creduto – racconta nella sua autobiografia – ma si sarebbe ben presto ricreduto. Del ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'' di Stoker non resta moltissimo, anche se ci sono cose prima mai utilizzate. [...] Alcuni momenti di alcuni squarci di paesaggio boschivo è all'altezza del ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]. Ma lo zoom, la fretta e l'idiosincrasia alla narrazione impediscono che l'insieme arrivi a qualcosa di più della mediocrità, una mediocrità peraltro castigata e piatta: [[Jesús Franco|Franco]] rinuncia del tutto – stranamente, considerando il suo background – all'aspetto erotico, limitandosi, al massimo, ad una stanca riproposizione della sensualità fisheriana. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'', p. 216) *Realizzato poco dopo la fine del [[Hammer Film Productions|ciclo della Hammer]], ma quando quei film erano ancora ben presenti nella memoria collettiva (lo sono ancora, per la verità), questo adattamento televisivo per la BBC sceglie la strada del romanticismo gotico e della fedeltà alla fonte, il romanzo di Bram Stoker. La componente horror è attenuata nei toni, ma per nulla irrilevante. [...] Louis Jordan è un Dracula ''suave'', adatto all'impronta romantica – ma non, si badi, melensa – di questa versione, forse un po' troppo "mondano", ma sa anche essere minaccioso, in un'interpretazione complessivamente adeguata e interessante, piuttosto diversa da quanto siamo abituati a vedere. [...] Il ritmo (lento) televisivo di quegli anni danneggia un po' l'aspetto drammatico della vicenda, ma consente discreti approfondimenti su caratteri e psicologie e in più di qualche seguenza Saville riesce a raggiungere un'apprezzabile efficacia anche sotto il profilo della tensione. L'uso di simbologie visive un po' insistente risulta un po' didascalico. (''[[Count Dracula (film 1977)|Count Dracula]]'', p. 221) *Ultimo film di [[Terence Fisher]] e ultimo capitolo della saga hammeriana di Frankenstein. Come se lo presentisse, Fisher immerge il film in un'atmosfera funerea di tragico destino incombente, in un clima claustrofobico dove gli ostinati tentativi di Frankenstein di battere l'invincibilità del conformismo diventano patetici. [[Peter Cushing]], pur con una poco indovinata parrucca, è come sempre autorevole e connota di tristezza lo sprezzante decisionismo dello scienziato. (''[[Frankenstein e il mostro dell'inferno|La creatura di Frankenstein]]'', p. 225) ===D=== *Il film cerca di restare fedele al romanzo quanto più possibile, ma introduce un paio di elementi che poi sarebbero stati riutilizzati più volte, in particolare da Coppola per il suo ''[[Dracula di Bram Stoker]]'': esplicita infatti il collegamento con la storica figura di [[Vlad III di Valacchia|Vlad Tepes]] e, soprattutto, dà a Dracula un intento sentimentale facendo di Lucy, in sostanza, una sorta di reincarnazione della sua amata di secoli prima. (''[[Il demone nero]]'', p. 276) *Tra i migliori ad aver affrontato il tema del satanismo "quotidiano", il film conserva anche qualcuno dei tocchi perversamente erotici che spesso caratterizzano l'opera di [[Dennis Wheatley]], scrittore specializzato in horror satanici tra i quali il romanzo da cui è stato tratto questo film è uno dei più noti. [[Richard Matheson]], ottimo scrittore in proprio e consumato sceneggiatore, sveltisce e semplifica la trama, togliendo i toni feuilletoneschi di Wheatley per asciugare la storia e renderla più veloce. Il grande [[Terence Fisher]] dirige con finezza ed efficacia, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di narratore di racconti morali dei quali riesce sempre a cogliere e trasmettere la vera essenza. Proposto dalla Hammer da [[Christopher Lee]], è anche un magnifico "veicolo" delle sue doti, che danno carisma e autorevolezza a Richleu, restando per una volta dalla parte del Bene. Anche [[Charles Gray]] brilla per la sua interpretazione sinistra e insinuante, in un cast comunque buono anche nei ruoli di supporto, a partire dall'affascinante [[Nike Arrighi|Niké Arrighi]]. Peccato che la carenza di effetti speciali danneggi in parte il ''climax'', così come sarebbe successo, ben più gravemente, nell'altro film che la Hammer ha tratto da Wheatley. (''[[The Devil Rides Out]]'', p. 287) *Mentre ne ''[[La maledizione dei Frankenstein|La maledizione di Frankenstein]]'' il barone era un personaggio quasi positivo, in questo film è una figura completamente negativa, cinico, arrogante, esacerbato dal rifiuto della società e dai continui fallimenti. Non si tratta di una contraddizione, ma di due aspetti del medesimo carattere. [...] Ricco di pathos, di amarezza, di tensione, articolato e complesso, ma narrato con buon ritmo, è un film che testimonia ancora una volta l'importanza di Fisher. (''[[Distruggete Frankenstein!]]'', p. 297) *Piuttosto statico e verboso, realizzato agli albori del sonoro, tradisce l'origine teatrale, ma mantiene ancora un fascino che va al di là del mero valore storico, grazie ad alcune meraviglie scenografiche e d'atmosfera gotica e sinistra che avrebbe fatto scuola. (''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'', p. 310) *[[John Badham|Badham]] enfatizza il melodramma e i consistenti valori di produzione gli consentono una messa in scena sontuosa e ricca di fascino gotico, con colori cupi ed esangui. Il risultato è un po' tedioso per chi - come molti - conosce la storia, sostanzialmente sempre la stessa, ma non si può riconoscere che l'approccio è abbastanza originale. [...] Con tutto il rispetto per [[Laurence Olivier|Olivier]], bisogna dire che, in questo caso, il confronto è tutto a favore del buon vecchio [[Peter Cushing|Peter]], che a tutt'oggi resta il Van Helsing definitivo. (''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]'', p. 311) *È il secondo film della bizzarra accoppiata (l'altro è ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), realizzata in Italia da [[Paul Morrissey]] con il coinvolgimento di Antonio Margheriti. A mio avviso, è il migliore dei due, più divertente e, a suo modo, compatto. [[Udo Kier]] è grandissimo nella parte di un Dracula malato e perverso (che vomita, quando beve sangue di una non vergine). [...] Naturalmente, tutto si regge su una semplice gag – che il vampiro debba esclusivamente nutrirsi di sangue di vergini – senza riscontri nella vasta cinematografia in materia. Ma non importa, il film è brioso ed eccentrico. (''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'', p. 311) *Lussureggiante versione coppoliana del più classico dei mostri cinematografici e pubblicizzata come aderente al romanzo di Bram Stoker, in realtà lo tradisce sin dall'inizio, con un melodrammatico prologo che recepisce l'origine del vampiro – sostenuta successivamnete al romanzo – da Vlad Tepes l'Impalatore, con il corollario, inutilmente romantico e poco credibile, della perduta compagna e del suo ritrovamento dopo secoli (ripreso da ''[[Il demone nero]]''). Come se fosse necessario dare a Dracula una motivazione così banale. Lo spettacolo è sontuoso, quasi estenuante, ricco di suggestioni visive e di tocchi morbidamente erotici che ne rappresentano la parte migliore e nei quali rifulge Sadie Frost. Però manca clamorosamente di carisma nei ruoli centrali: il Dracula di Oldman è un vacuo tour de force attoriale che non raggiunge né la mostruosa essenzialità di [[Max Schreck]] e [[Klaus Kinski]], né l'imperiosa sicurezza di [[Christopher Lee]], né l'aliena minacciosità di [[Bela Lugosi]], mentre il Van Helsing di Hopkins è quasi una caricatura che spinge a implorare: Peter (Cushing), dove sei? (''[[Dracula di Bram Stoker]]'', p. 312) [[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']] *È il trionfo dell'Hammer horror prima maniera: elegante, selvaggio, struggente. [[Jimmy Sangster]], lo sceneggiatore, riesce nel non facile compito di condensare in meno di un'ora e mezza il ''Dracula'' di Stoker, perdendo importanti personaggi minori ([[Renfield]] su tutti), ma restituendo il senso e il tono del romanzo con maggiore efficacia rispetto alla commedia di Balderston e Deane, su cui si era basato il Dracula di Lugosi (e non solo). È un film che, per modernità (di allora), aggiorna e codifica il mito del vampiro. Ci sono caratteristiche che tuttora valgono come parametri di riferimento: dal romanticismo dell'attrazione/repulsione, all'utilizzo del sangue come elemento visivo fondamentale. [...] Ma soprattutto è un film ancora godibile, che distanza di parecchio, per carismo e umile efficacia, il colossale Dracula coppoliano. (''[[Dracula il vampiro]]'', p. 313) *Tarda parodia di [[Mel Brooks]], del quale rappresenta al momento l'ultima regia, è un film così fuori tempo da suscitare tenerezza. [...] Le gag sono raramente divertenti e tutto sembra irrimediabilmente vecchio, a partire dall'oggetto della parodia. (''[[Dracula: morto e contento]]'', p. 313) *Il problema di questo e dei film seguenti sarà proprio la mancanza di una figura forte da contrapporre a Dracula, che, non avendo un valido antagonista, verrà sempre più marginalizzato. Questo è anche l'ultimo Dracula diretto da Fisher e resta un buon film proprio per la sua accorta regia. Fisher punta molto sulla figura iconica di Christopher Lee che, avendo trovato banali i dialoghi previsti nel copione, non recita battute, limitandosi alla presenza e a significativi sguardi. Il personaggio più interessante è quello interpretato da un'intensa Barbara Shelley, una vera eroina fisheriana, dannata e felice di esserlo, passata dal perbenismo ipocrita, cui era costretta, alla sensualità sfrenata post-vampirizzazione. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]'', p. 314) *La storia, pur presentando interessanti variazioni (la longevità di Van Helsing come nemesi perpetua di Dracula e così via), rielabora vecchi concetti e segue un percorso prevedibile. Ci sono però dei punti a favore: Christopher Plummer è un ottimo Van Helsing, dotato di armi moderne ma ricco di antico carisma, e Justine Waddell è una presenza molto incisiva. Il punto debole è Dracula, raffigurato in modo banale e interpretato senza fascino da Gerard Butler. (''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]'', p. 314) ===F=== *Gli elementi satirici e sociologici si mescolano con sapienza a quelli horror, contribuendo a creare un incubo realistico che materializza cinicamente l'ideale del maschilismo. (''[[La fabbrica delle mogli (film)|La fabbrica delle mogli]]'', p. 343) *A breve distanza dal ''Dracula'' di Coppola – i due classici mostri viaggiano spesso in coppia – un'analoga operazione di ritorno alle fonti, per una versione "definitiva", viene tentata anche con Frankenstein. Diversamente da Coppola, Branagh sembra realmente rispettoso dell'opera di Mary Shelley e cerca di coglierne l'essenza romantica, nel confronto disperato e terribile tra creatore e creatura. Ambientazione e costumi risentono della scelta meticolosa di Branagh e sono impeccabili. [...] Eppure, l'insieme non funziona. Verboso e tonitruante, il film si rivela lento, lungo e poco coinvolgente. Si capisce l'intento di superare le strettoie del genere creando qualcosa di culturalmente elevato, ma proprio questo atteggiamento di supponenza nei confronti di un genere, evidentemente ritenuto minore, è l'errore più grave, riflettendosi in una tronfia solennità, che vorrebbe far assurgere il framma ad altezze shakespeariane, ma fa solo rimpiangere la sarcastica asciuttezza di Terence Fisher e della Hammer. Non brutto, ma sostanzialmente superfluo. (''[[Frankenstein di Mary Shelley]]'', p. 373) *Fisher dirige con grande gusto per l'ambientazione, ricreando atmosfere molto adatte al racconto e sfruttando la presenza di uno dei migliori Holmes dello schermo, [[Peter Cushing]], che avrebbe più volte ripreso il ruolo. [[Basil Rathbone]] (protagonista dell'indimenticabile ciclo in gran parte diretto da Roy William Neill) è forse più aderente alla classica iconografia di Sherlock Holmes, ma Cushing si appropria del ruolo con grande sapienza e fisicità. (''[[La furia dei Baskerville]]'', p. 380) ===G=== [[File:Godzilla King of the Monsters (1956) Atomic ray.png|thumb|[[Haruo Nakajima]] nel ruolo del [[Godzilla|personaggio omonimo]] in ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'']] *Un film cupo e drammatico, permeato da un senso di ineluttabilità del destino che prefigura la tragedia imminente. Fortemente influenzato dalla catastrofe atomica che ha colpito il Giappone al termine della seconda guerra mondiale e girato in un suggestivo bianco e nero, il film trascende le imperfezioni degli effetti speciali, puntando sulla forza simbolica della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'', p. 403) *Difficile capire il motivo di un remake americano di un mostro simbolo del cinema fantastico giapponese. Difficile, perché il Godzilla di Emmerich potrebbe chiamarsi Ugo o con qualunque altro nome per quanto poco deve all'iconografia e alla storia del Godzilla giapponese. (''[[Godzilla (film 1998)|Godzilla]]'', p. 403) *Dopo il tentativo poco riuscito e poco fedele di Roland Emmerich del 1998, Hollywood ci riprova e stavolta lo fa puntando a una maggiore fedeltà al prototipo sia nell'aspetto sia nel tipo di stroia che lo vede affrontare dei mostri giganteschi. Il risultato però non è dei migliori. Intanto, per essere un film di Godzilla, ci mette troppo tempo per mettere in scena il protagonista: Godzilla entra in azione solo nella seconda metà del film, dopo una fase introduttiva troppo lunga e poco entusiasmante, dedita alla creazione di un sottofondo drammatico banale, pieno di risaputezze sentimental-familiari. La scelta di un'ambientazione plumbea e notturna è figurativamente interessante, soprattutto se vista in relazione allo stile solitamente nitido e quasi solare dei film di Godzilla del passato, ma va di pari passo con una narrazione confusa e imprecisa. Se l'idea era quella di avvicinare il realismo di film come ''[[Cloverfield]]'', puntando a improvvisi squarci di luce e di chiarezza in un contesto oscuro, il risultato non è raggiunto: il film risulta solo poco avvincente e disordinato. (''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'', p. 404) *Sarcastico e ferocemente distruttivo, è il film in cui [[Joe Dante]] è riuscito a riprendere lo spirito dei cartoon della Warner Bros da lui tanto amati (si veda il recente ''[[Looney Tunes: Back in Action|Looney Tunes Back in Action]]'', dal disastroso esito commerciale), abbinandolo ad atmosfere horror diluite con tono da commedia ''fantasy'', ottenendo una pellicola divertente, dinamica e piena di sana cattiveria. (''[[Gremlins]]'', p. 410) *È un film divertente e brioso, ma manca della novità che caratterizza il precedente. [...] Si conferma la passione di Dante per i cartoni animati della Warner, così come la feroce ribalderia, loro caratteristica principale. (''[[Gremlins 2 - La nuova stirpe]]'', p. 410) ===H=== *Questo film non ha molto da offrire in più, rielaborando in modo più banale la stessa materia e puntando sull'estremizzazione degli effeti speciali. Il clima è sempre cupo e opprimente. Maggiore peso acquista la figura di [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] ([[Doug Bradley]]), il Cenobita puntaspilli, che diventa l'icona rappresentativa della serie. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno|Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'Inferno]]'', p. 429) *Come già Lovecraft, Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. Gli squarci aperti sull'altra dimensione non sono rassicuranti, immersi nelle tenebre di un dolore senza fine, ma coloro che vi dimorano non sembrano infelici di farlo. Il film non è esente da difetti: dopo una mezz'ora inquietante e impeccabile, l'interesse cala e si fa più scontato, reiterando immagini di omicidi prevedibili e semplificando un po' troppo le promettenti premesse. Il tema del connubio indissolubile tra dolore e piacere è meramente enunciato, invece di scaturire naturalmente dalla storia e dalle situazioni. Resta però l'atmosfera sporca e malata che rende il film così diverso da altri horror degli anni '80, spesso puliti e asettici. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', p. 430) *Il terzo episodio della serie, diretto con buona mano da Anthony Hickox, ha il piccolo problema di non aver nulla di nuovo da aggiungere e perciò non trova di meglio che ripetere la struttura dei film precedenti, introducendo nuovi personaggi che a loro volta entrano in contatto con il mondo delle ombre e ne vengono travolti. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''), p. 431) *Seguito di ''Hellraiser - La stirpe maledetta'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. (''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', p. 431) *Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. (''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', p. 432) *Curioso e particolare, con una rara capacità di sorprendere e un copione solido e ben strutturato, il film si avvale anche della presenza della classica coppia vincente dell'horror, Lee e Cushing, come sempre autorevoli ed efficaci. (''[[Horror Express]]'', p. 444) ===I=== *Film pessimista e di buona spettacolarità, si avvale di una robusta interpretazione di [[Oliver Reed]] nel ruolo del licantropo. Gli effetti speciali sono buoni, anche se l'uomo lupo ha caratteristiche piuttosto ursine. (''[[L'implacabile condanna]]'', p. 461) *Tratto con parecchie libertà da uno dei classici della fantascienza inglese, dell'ottimo [[John Wyndham]], è un film diseguale che però ben rappresenta, anche esteticamente, l'approccio britannico al fantahorror in rapporto a quello americano, più sbrigativo, dell'epoca. Più cura è data allo sviluppo dei personaggi e alle relazioni interpersonali, con il risultato che maggiore è la partecipazione dello spettatore alle loro vicende e migliore è conseguentemente l'impatto drammatico della storia. (''[[L'invasione dei mostri verdi]]'', p. 480) ===L=== *All'epoca le reazioni furono molto negative, ma il film, pur non riuscendo a fondere bene le sue due anime, è avvincente, curioso e interessante. L'ambientazione cinese conferisce nuovo vigore alla saga di Dracula e le scene di arti marziali, dirette dal non accreditato [[Chang Cheh]], sono belle e perfettamente inserite nel contesto. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'', p. 528) *Splendida rilettura, fatta con spirito sottilmente cinefilo e partecipe, del vecchio cinema dell'orrore e del mito del licantropo, che concorre a rinnovare nello spirito e nelle tematiche. (''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', p. 552) ===M=== *Dopo il modesto ''[[La rivolta di Frankenstein]]'', Terence Fisher riprende possesso della serie prodotta dalla Hammer e lo fa con un film del tutto particolare, strano, nel quale il protagonista diventa un po' filosofo, interessato agli aspetti metafisici dell'esistenza e con una caratterizzazione misurata e positiva anche sotto l'aspetto psicologico. [...] Lo spunto narrativo è originale e lo svolgimento è ricco di amarezza e di ineluttabilità. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]'', p. 566) *Dopo il successo di ''[[Yorga il vampiro]]'', ambientato nella contemporaneità, la Hammer pensa di attualizzare anche la sua serie draculiana, divenuta un po' esangue. Il risultato non piace quasi a nessuno, ma ha invece una sua vivacità e validità, purtroppo tra diverse banalità. Il gergo giovanile, l'abbigliamento e la musica rock sono vecchi già al momento dell'uscita del film. (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'', p. 606) *È il film che ha definitivamente lanciato nel firmamento dell'horror la casa britannica Hammer e i suoi futuri divi, Peter Cushing e Christopher Lee. [...] Veloce, cinico, ricco di atmosfera è un film che rende di nuovo attraente un percorso già allora risaputo. (''[[La maschera di Frankenstein]]'', p. 585) *Dopo il grande successo de ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', la Hammer attende parecchio per realizzarne il seguito e lo fa con un film modesto sotto tutti i profili. Diretto senza estro da [[Michael Carreras]], è articolato su una storia assai banale che riprende i motivi del film precedente, ma non riesce a bissarne la riuscita anche a causa di un cast senza attrattive. (''[[Il mistero della mummia]]'', p. 616) *Il film è godibile, ma non molto incisivo, benché sia ben diretto da Peter Sasdy, elegante e a suo agio con il periodo storico, che riesce a rendere con una vivace convenzionalità, curando con ironica morbosità la creazione di uno strano ''ménage à trois''. (''[[La morte va a braccetto con le vergini]]'', p. 630) *L'orrore e la gioia del cambiamento, le possibilità illimitate della genetica, la felicità e la corruzione dell'amore sono i cardini di un film di consunzione e di sfacelo umano, dove il protagonista tiene con scrupoloso puntiglio le proprie membra staccate dentro l'armadietto del bagno e osserva con divertita ironia l'orrore suscitato dal suo vomito che cola sul cibo per permettergli di digerirlo. Film di eccessi mai gratuiti, ''La mosca'' è quasi del tutto riuscito (solo l'irresolutezza di alcuni passaggi e lo schematismo di certe soluzioni macchiano la perfezione) e rappresenta un ottimo esempio di come un autore possa inserirsi comodamente in una produzione industriale senza snaturare le proprie idee. (''[[La mosca (film)|La mosca]]'', p. 633) [[File:Flesh for Frankenstein (1973) Liver.png|thumb|[[Udo Kier]] nel ruolo del [[Victor Frankenstein|Barone Frankenstein]] ne ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]'']] *La combinazione tra tradizionale e trasgressione avrebbe dovuto innescare una bomba commerciale che il tridimensionale avrebbe potuto valorizzare. In realtà, le cose non vanno come sperato. L'approccio di Morissey è raffinato e raggelante, non induce suspense né a risate, ma suscita un intermittente interesse intellettuale per l'irreverente genialità di alcuni spunti e l'accuratezza della confezione. (''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), p. 641) *Sebbene appesantito da una prima parte verbosa, è un buon film, arrichito da diverse scene macabre ed evocative, come quella, che resta nella memoria, del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era finita per un incidente. (''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', p. 646) ===N=== *L'idea è geniale - la concretizzazione moderna dell'Uomo Nero delle fiabe - e la sua gestione da parte di un Craven ispirato è ricca di spunti interessanti anche da un punto di vista visuale. (''[[Nightmare - Dal profondo della notte]]'', p. 668) *Dopo il capolavoro di Craven, il compito di portare avanti la serie cade sulle spalle di Jack Sholder che non riesce a trovare la stessa ispirazione e, a causa anche di una sceneggiatura (di David Chaskin) senza spunti originali, banalizza il personaggio di Freddy Krueger, cominciando il percorso che da personaggio orrorifico a tutto tondo lo tramuterà, film dopo film, in una sorta di macabro pagliaccio dalla battuta facile. (''[[Nightmare 2 - La rivincita]]'', p. 668) *Brutale e senza pietà, il film crea le premesse per lo sviluppo del nuovo ''splatter'' pur non avendo con esso molto in comune se non la ferocia e la rappresentazione degli esseri umani come carne da macello. Purtroppo Hooper, pur vantando una successiva nutrita filmografia horror e pur avendo fatto ancora qualche buon film, non è più riuscito a trovae quella concentrazione e quella determinazione che fanno di questo film una pietra miliare dell'horror. (''[[Non aprite quella porta (film 1974)|Non aprite quella porta]]'', p. 678) [[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski & De Rossi.png|thumb|[[Klaus Kinski]] e [[Barbara De Rossi]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']] *Film sconclusionato e torpido che procede a strappi e strattoni come se mancassero dei pezzi, mettendo in scena una vicenda consunta che cerca di aggiornare con qualche tocco insolito. (''[[Nosferatu a Venezia]]'', p. 685) *Film dell'orrore piuttosto atipico che evita ogni possibilità di generare suspense e tensione, ma mette in scena un vampiro che riprende con efficacia, grazie anche all'intensa interpretazione di [[Klaus Kinski]], una delle icone più persistenti nell'immaginario, quella del vampiro calvo e orrido del film di Murnau. Un vampiro quindi molto lontano dall'archetipo aristocratico e più o meno romantico prevalso nella cinematografia mondiale. (''[[Nosferatu, il principe della notte]]'', p. 685) ===O=== *Dopo ''[[Distruggete Frankenstein!]]'', la Hammer pensa che sia necessario ricominciare da capo nella serie di Frankenstein e fa piazza pulita: via Fisher, via Cushing. La regia è affidata a Jimmy Sangster, sceneggiatore dei primi Frankenstein hammeriani, che realizza una specie di remake de ''La maschera di Frankenstein'', accentuando i toni ironici e grotteschi e arrivando anche ad alcuni momenti apertamente comici, talvolta divertenti ma poco amalgamati con il resto del film che vorrebbe mantenersi nei binari dell'horror. Ralph Bates, allora in ascesa, fa un Frankenstein in linea con lo stile del film, ma non ha la pregnanza e la forza di convinzione di Cushing. Visivamente, il film è piuttosto povero ed è diretto senza molta immaginazione. Anche il mostro segna un ritorno a un concetto semplice e banale che i film di Fisher avevano invece caricato di significati complessi e interessanti. (''[[Gli orrori di Frankenstein]]'', pp. 722-723) ===P=== *Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennfer e gli insetti. (''[[Phenomena]]'', p. 747) [[File:Profondo rosso fine.png|thumb|[[David Hemmings]] in ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'']] *Teso e ricco di inquietudini sinistre, ''Profondo rosso'' è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il "giallo all'italiana", costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall'altro ne anticipa il superamento e l'abbandono verso lidi più soprannaturali. [...] Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiani. (''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'', p. 781) ===R=== *Seguito de ''[[La vendetta di Frankenstein]]'', è un film spurio nella serie di Frankenstein della Hammer: Francis non è molto interessato alle dinamiche filosofiche e psicologiche che nei film di Fisher avevano (e avrebbero) dominato la complessa figura di Frankenstein e le sue creazioni. (''[[La rivolta di Frankenstein]]'', p. 840) [[File:Rodan (1956) landing.png|thumb|Scena di ''[[Rodan, il mostro alato]]'']] *Questo film mantiene ancora alto il livello di drammaticità, lasciando poco spazio al ''camp'' e al ''divertissement'' giovanile che caratterizzano le future uscite – decisamente più ''fantasy'' che horror – di Godzilla e soci. Dinamico e divertente, caratterizzato da colori accesi e spettacolari, il film non delude chi si aspetta una rutilante cavalcata tra mostri e distruzioni. (''[[Rodan, il mostro alato]]'', p. 842) ===S=== *Per il suo secondo e ultimo (dopo ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'') film di Dracula ambientato nella contemporaneità, la Hammer decide di inserire Dracula in un contesto capitalistico facendone un po' come aveva fatto più simbolicamente [[Corrado Farina|Farina]] in ''[[...hanno cambiato faccia]]'', una specie di industriale che usa le armi del capitalismo per mettere in atto un terribile piano, così assurdo e globale da sembrare suggerito da Fu Manchu. Solo che l'idea è realizzata senza un adeguato intervento sul personaggio di Dracula che entra in scena a film ampiamente inoltrato, estraneo alla vicenda, e poco credibile nel contesto. Il film è comunque gradevole per la collaudata interpretazione della coppia Cushing-Lee e per il clima livido e autunnale della prima parte, più riuscita, ma questa rivisitazione bondiana del mito del vampiro manca di mordente. (''[[I satanici riti di Dracula]]'', pp. 858-859) *È chiaramente un atto d'amore verso i vecchi film della Universal che cerca di ricreare, con i toni di una appassionata parodia, l'atmosfera da ''all together'' degli ultimi film del ciclo Universal. [...] I mostri sono ricreati con affetto e competenza e il ritmo è veloce. Purtroppo, però, la storia è banale, le situazioni non sono divertenti e il gruppetto di ragazzini è insopportabile. Buone le intenzioni, insomma, ma sostanzialmente un'occasione mancata. (''[[Scuola di mostri]]'', p. 871) *Modesto capitolo dell'epopea filmica di [[Sherlock Holmes]], ha però il merito di immaginare lo scontro tra il più famoso degli assassini impuniti dell'epoca e la geniale mente deduttiva del personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle. L'ambientazione è suggestiva, ma il film ha un andamento piuttosto blando. (''[[Sherlock Holmes: notti di terrore]]'', p. 898) *[[John Gilling|Gilling]] non riesce a infondere brio e interesse a questo film che conferma la breve serie della Mummia come la meno interessante tra quelle prodotte dalla Hammer (a parte il capostipite di Fisher, ovviamente). (''[[Il sudario della mummia]]'', p. 951) ===T=== *Raffinato, complesso, psicologicamente articolato, con una sceneggiatura piena di punti interessanti, il film è il capolavoro di [[Freddie Francis]] che, al servizio di una storia che gli permette di creare una cupa atmosfera gotica e macabra, dispiega al meglio le sue qualità visuali e di fine narratore. (''[[Il terrore viene dalla pioggia]]'', p. 974) *''Found footage'' film con un'idea brillante alla base: la rivisitazione orrorifica e realistica di un mito delle fiabe nordiche. La lentezza del racconto, la camera traballante, le riprese mosse, le ripetizioni: i difetti tipici del ''format'' – o le sue caratteristiche tipiche, se preferite – ci sono tutti. [...] L'ambientazione norvegese, livida e piovosa, aiuta a creare un'atmosfera adatta al racconto. I troll sono realizzati abbastanza bene. Certo, se fosse stato più breve ne avrebbe guadagnato, ma è comunque un film curioso e di un certo intrattenimento. (''[[Troll Hunter]]'', p. 1004) ===U=== *È il film che, assieme a ''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', ha fondato le basi per la rinascita su basi moderne del genere licantropesco, all'epoca piuttosto in ribasso. Vivace, dinamico, orrorifico e ironico al tempo stesso, è diretto con brio e capacità da un [[Joe Dante]] all'apice dell'inventiva. (''[[L'ululato]]'', p. 1017) *Film singolare nell'opera di Terence Fisher, risente dell'impianto teatrale originario ed è piuttosto statico e verboso, anche se i dialoghi, pur di maniera, non sono quasi mai banali e i caratteri appaiono ben costruiti, anche quelli delle figure di contorno, tra cui spicca il vecchio scienziato pronto alla morte pur di non tradire i suoi principi. Il tema dell'immortalità e dei conflitti morali che essa provoca ben si attiglia alle problematiche fisheriane su bene e male e il dottor Bonnet ha qualcosa, nella sua ostinazione egoistica e nel suo considerarsi al di sopra di una visione etica comune, del barone Frankenstein, del quale rappresenta una variante ancora più edonistica. (''[[L'uomo che ingannò la morte]]'', p. 1025) ===V=== *Tra i Carpenter della decadenza è uno dei più godibili sotto l'aspetto spettacolare e dell'intrattenimento. Girato con cadenze e ambientazioni da western, rivisita il mito vampiresco puntando sull'azione e su un confronto a tutto campo tra vampiri e cacciatori di vampiri. Che questi ultimi appartengano a una sorta di organizzazione segreta al soldo del Vaticano (!) che mira a sconfiggere il Male senza che nessuno lo sappia è un aspetto ironico e divertente che aggiunge un po' di sale a un copione risaputo e senza sorprese. (''[[Vampires]]'', p. 1037) *La carica emotiva e patetica di questa storia è eccezionale e la regia di Fisher raggunge vertici di abilità e suggestione sia nella descrizione dell'immorale aristocrazia del tempo che dei bassifondi dove è costretto il mostro il quale, alla fine, irrompe in una festa dell'alta società per invocare l'aiuto di Frankenstein: irruzione del Male nel Bene o viceversa? Molti sapienti tocchi di umorismo nero e di cinismo condiscono un film nel quale la figura di Frankenstein, sempre interpretata con precisione e comunicativa da Peter Cushing, assume nuove sfaccettature psicologiche in un percorso che, proprio a partire da qui, si rende del tutto autonomo da quello dei vecchi film della Universal. (''[[La vendetta di Frankenstein]]'', pp. 1048-1049) ===W=== *Un horror veramente ''sui generis'', fortemente sostenuto da Christopher Lee, che lo ritiene il suo miglior film e nel quale certamente offre la sua migliore, più partecipe e sfaccettata, interpretazione. [...] Magico, terribile, pieno di spunti e di scene memorabili, [...] è un film assolutamente da vedere per avere un'altra prospettiva sull'horror. [...] Nonostante un apprezzato passaggio al Festival di Fantascienza di Trieste nel 1974, è stato colpevolmente ignorato all'epoca dai distributori italiani. (''[[The Wicker Man]]'', pp. 1080-1081) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Rudy Salvagnini, ''Dizionario dei film horror'', Bloodbuster, 2020, ISBN 9788894338553 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Salvagnini, Rudy}} [[Categoria:Critici cinematografici italiani]] [[Categoria:Fumettisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] jyh2uhh1acj6wvofw1cftcunhxi8516 Wikiquote:GLAM/BEIC/Voci 4 185964 1218845 1209624 2022-07-25T07:56:27Z Spinoziano (BEIC) 86405 wikitext text/x-wiki ==Voci create nell'ambito del progetto BEIC== {{vedi anche|w:Progetto:GLAM/BEIC}} Elenco delle voci create su Wikiquote nell'ambito del [[w:Progetto:GLAM/BEIC|progetto BEIC]], a partire da materiale messo a disposizione dalla [[w:Biblioteca europea di informazione e cultura|Fondazione BEIC]]. Totali: '''172 voci'''<!--, di cui 1 in inglese, 1 in spagnolo, 1 in francese e 1 in latino-->. {{div col}} ===Persone=== #[[Paolo Monti]] - <small>2014-09-30</small> #:<small>[[File:Translation arrow.svg|50px]] anche in altre lingue: [[:en:Paolo Monti|en]], [[:es:Paolo Monti|es]], [[:fr:Paolo Monti|fr]]</small> #[[Giambattista Vasco]] - <small>2021-08-18</small> #[[Stefano da San Gregorio]] - <small>2021-08-29</small> #[[Christoph Scheiner]] - <small>2021-08-30</small> #[[Gian Rinaldo Carli]] - <small>2021-09-01</small> #[[Vittorio Saraceno]] - <small>2021-09-05</small> #[[Federico Sanvitale]] - <small>2021-09-06</small> #[[Antonio Sangiovanni]] - <small>2021-09-09</small> #[[Francesco Ricci (matematico)]] - <small>2021-09-11</small> #[[Charles-Joseph Mathon de la Cour]] - <small>2021-09-11</small> #[[Filippo Antonio Revelli]] - <small>2021-09-14</small> #[[Onofrio Puglisi]] - <small>2021-09-22</small> #[[Bartolomeo Pollastri]] - <small>2021-09-23</small> #[[Giovanni Battista Pisani]] - 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<small>2022-04-01</small> #[[Giovanni Camilla]] - <small>2022-04-04</small> #[[Pompeo Colonna (scrittore)]] - <small>2022-04-07</small> #[[Luigi Castiglioni (botanico)]] - <small>2022-04-07</small> #[[Guidobaldo Del Monte]] - <small>2022-04-08</small> #[[Federico Commandino]] - <small>2022-04-08</small> #[[Teone di Alessandria]] - <small>2022-04-09</small> #[[Francesco Maria II Della Rovere]] - <small>2022-04-11</small> #[[Pappo di Alessandria]] - <small>2022-04-12</small> #[[Sereno di Antinopoli]] - <small>2022-04-13</small> #[[Eutocio]] - <small>2022-04-13</small> #[[Alonso de Fuentes]] - <small>2022-04-15</small> #[[Francesco Zantedeschi]] - <small>2022-04-19</small> #[[Famiano Michelini]] - <small>2022-04-26</small> #[[Gregorio Bressani]] - <small>2022-05-02</small> #[[Francesco Eschinardi]] - <small>2022-05-13</small> #[[Andrea Zambelli (economista)]] - <small>2022-05-27</small> #[[Francesco Ginanni]] - <small>2022-07-25</small> ===Tematiche=== #[[Moneta]] - <small>2021-08-18</small> #[[Proposizione (logica)]] - <small>2021-09-14</small> #[[Mercurio (astrologia)]] - <small>2021-09-23</small> #[[Pellicola per negativi]] - <small>2021-10-01</small> #[[Fotografo]] - <small>2021-10-04</small> #[[Palma]] - <small>2021-10-21</small> #[[Casuario]] - <small>2021-10-21</small> #[[Sferoide]] - <small>2021-10-28</small> #[[Teoria e pratica]] - <small>2021-10-28</small> #[[Scienza delle finanze]] - <small>2021-11-08</small> #[[Ragion di Stato]] - <small>2021-11-09</small> #[[Economia monetaria]] - <small>2021-11-10</small> #[[Numero perfetto]] - <small>2021-11-10</small> #[[Oggetto celeste]] - <small>2021-11-10</small> #[[Stelle fisse]] - <small>2021-11-15</small> #[[Sfericità della Terra]] - <small>2021-11-15</small> #[[Sfere celesti]] - <small>2021-11-15</small> #[[Seno di Abramo]] - <small>2021-12-10</small> #[[Regola del tre (matematica)]] - <small>2022-04-01</small> #[[Cosmografia]] - <small>2022-04-04</small> #[[Pineta di Ravenna]] - <small>2022-07-25</small> ===Altro=== #[[I viaggi di Mandeville]] - <small>2021-11-08</small> #[[Algurisimo]] - <small>2021-11-10</small> #[[So di non sapere]] - <small>2022-05-04</small> {{div col end}} gyo3btkv6evt8gencvntr17rk2ommpm Andrea Alciato 0 187230 1218747 1173139 2022-07-24T16:25:31Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Book of Emblems1531.gif|Andrea Alciato, ''Emblemi'', ed. 1531]] '''Andrea Alciato''' o '''Alciati''' (1492 – 1550), giurista, insegnante e scrittore italiano. ==Citazioni di Andrea Alciato== *''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la [[Luna]]; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi {{sic|un'altro}} [[cane]]. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | {{sic|và}} dietro il suo camin, termina il corso.'' :''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra<ref>Frustrà nella fonte.</ref>agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' <ref>''Inanis impetus'', in ''Emblemi {{small|di Andrea Alciato, huomo chiarissimo, Dal Latino Nel Vulgare Italiano Ridotti Contenenti Il Fiore Et La Sostanza De' Più Scelti Scrittori & Delle Più Celebri Discipline Dell'Vniuerso, Ripieni di Ottimi Consigli & Saluteuoli Documenti per l'Vso Ciuile et Morale della Vita Humana}}'', traduzione di Paolo Emilio Cadamosti, per P. P. Tozzi, Padova, 1626, Emblema CLXV, [https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater p. 246].</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Alciato, Andrea}} [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 7u3hknj86sia7jmgwv69ahg61o5p9ov 1218748 1218747 2022-07-24T16:25:53Z AnjaQantina 1348 +thumb wikitext text/x-wiki [[File:Book of Emblems1531.gif|thumb|Andrea Alciato, ''Emblemi'', ed. 1531]] '''Andrea Alciato''' o '''Alciati''' (1492 – 1550), giurista, insegnante e scrittore italiano. ==Citazioni di Andrea Alciato== *''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la [[Luna]]; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi {{sic|un'altro}} [[cane]]. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | {{sic|và}} dietro il suo camin, termina il corso.'' :''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra<ref>Frustrà nella fonte.</ref>agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' <ref>''Inanis impetus'', in ''Emblemi {{small|di Andrea Alciato, huomo chiarissimo, Dal Latino Nel Vulgare Italiano Ridotti Contenenti Il Fiore Et La Sostanza De' Più Scelti Scrittori & Delle Più Celebri Discipline Dell'Vniuerso, Ripieni di Ottimi Consigli & Saluteuoli Documenti per l'Vso Ciuile et Morale della Vita Humana}}'', traduzione di Paolo Emilio Cadamosti, per P. P. Tozzi, Padova, 1626, Emblema CLXV, [https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater p. 246].</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Alciato, Andrea}} [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 0cjcjpc99izhf9274arv2ssytx8c5rn Antonio Vismara (giurista) 0 189308 1218765 1215546 2022-07-24T16:46:44Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Vismara, Antonio – Del diritto di punire secondo le esigenze della moderna civiltà, 1855 – BEIC 13829022.jpg|thumb|Antonio Vismara, ''Del diritto di punire secondo le esigenze della moderna civiltà'', ed. 1855]] '''Antonio Vismara''' (1831 – 1903), giurista, scrittore e bibliografo italiano. ==Citazioni di Antonio Vismara== *[[Marozia]] era figlia degna di sua madre [[Teodora (X secolo)|Teodora]], e lei pareggiò per bellezza, per ispirito, per nefandezze, per delitti. [...]<br>Marozia, col mercato delle attrattive e colla prostituzione dell'onore, di grandi ricchezze e di forte potere erasi circondata, giacché allorquando la società agonizza soffocata nella fogna dei vízii, anche i rospi vi salgon sopra a gracchiarvi le vicine esequie ed a divertirsi sul corrotto cadavere. Illustri colpe illustran spesso i colpevoli: il trionfo è loro apparecchiato: i {{sic|turriboli}} s'accendono per incensare i decantati miasmi; le ricchezze si condensano sui tristi; e ciò mentre la virtù dimenticata, nuda, famelica, scorata cade per colpa degli uomini!...<br>Cosi, non paga di onori, di ricchezze, di potere, la sorte presentò a Marozia anche un nuovo sposo a coprir col suo nome le laidezze passate e le brutture di un talamo nuovo. Questi fu Guido, marchese di Toscana, che chiese a Marozia la mano e l'ottenne: – ciò nel tempo non compiuto del lutto. – Cosi la face d'Imene rischiarò quasi il feretro di un cadavere; cosi si confuse quasi il rantolo del marito passato col garrir dello sposo presente: – cosi l'abito di rosa sostituì ben tosto la gramaglia, – anzi prima quasi che questa la si vestisse!{{sic|..}}. E prima impresa nuziale fu un duplice assassinio: quello di papa Giovanni X e di suo fratello, come già lo dicemmo...<br>Ecco chi era Marozia; di lei parlando uno storico antico, con roventi parole così si espresse: «Marozia, di nobiltà, di bellezza unico fior d'Italia, dell'infame [[Teodora (X secolo)|Teodora]] figliuola e discepola, di tre pontefici amica, madre e parricida».<ref>Da ''Marozia: {{small|scene storiche per Antonio Vismara}}'', A spese dell'editore, Tip. Guglielmini, Milano, 1874, [https://books.google.it/books?id=SpBumVb_g5YC&hl=&pg=PA3#v=onepage&q&f=false pp. 3-8].</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Vismara, Antonio}} [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] ajpasll8zvsrnf51w10h0pvj5nmstv2 Via Sestri 0 191501 1218815 1196508 2022-07-24T21:08:23Z CommonsDelinker 1592 Replacing Via_Sestri_03.jpg with [[File:Genova_-_via_Sestri_-_03.jpg]] (by [[:c:User:CommonsDelinker|CommonsDelinker]] because: [[:c:COM:FR|File renamed]]:). wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Genova - via Sestri - 03.jpg|thumb|Via Sestri]] Citazioni su '''via Sestri''' di Genova. *La via pedonale di Sestri Ponente, quella dei negozi storici di cui tante volte avevo sentito mia madre favoleggiare, Bagnara, Bruzzo, Guano & Dodero. Templi del buongusto antico dove lei entrava con un senso di soggezione che aveva finito per trasmettere anche a suo figlio. La strada lastricata a ciottoli che i giovani percorrono nelle loro interminabili vasche, avanti e indietro, in attesa dell'incontro decisivo della vita. Dove le donne fanno shopping e gli uomini discutono di calcio e politica. Per i vecchi sestresi, quella è rimasta via Garibaldi, alla faccia degli accorpamenti amministrativi che le hanno soffiato il nome perché se ne fregiasse la Strada Nuova, dove si allineano i più illustri palazzi della città. ([[Bruno Morchio]]) ==Voci correlate== *[[Sestri Ponente]] ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{Genova}} {{S}} [[Categoria:Strade di Genova]] 62f63zb8r6su5dpj0eudbe2qbibbr00 Gaetano Arangio-Ruiz (1857-1936) 0 192513 1218749 1202688 2022-07-24T16:28:06Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Arangio-Ruiz, Gaetano – Leggi ed eventi costituzionali del periodo bellico e post-bellico, 1925 – BEIC 15558724.tif|thumb|Gaetano Arangio-Ruiz, ''Leggi ed eventi costituzionali del periodo bellico e post-bellico'', ed. 1925]] '''Gaetano Arangio-Ruiz''' (1857 – 1936), giurista italiano. ==''Storia costituzionale del Regno d'Italia (1848-1898)''== ===[[Incipit]]=== Si ebbero, in Italia, nei tempi di mezzo, varie limitazioni al potere regio, e parlamenti a tre braccia, onde si svolse qua e là, come altrove in Europa stessa, la forma mista, che solo in Inghilterra ebbe vigore e virtù di evolversi gradualmente pei secoli, assumendo forma di governo parlamentare. Tuttavia, gli stamenti sardi, gli stati generali piemontesi, i parlamenti napolitani e siciliani non presentano legame di sorta, salvo per indagine sociologica, col governo libero, sorto nel 1848 in Piemonte e divenuto a mano a mano la forma di governo dell'Italia, unita pressoché tutta nei suoi naturali confini.<br>Similmente, non ha punto legame con lo statuto albertino tutto lo svariato movimento statutario seguito in Italia sul declinare del secolo XVIII ed al sorgere del XIX, il quale d'altronde ne fa intendere come lo spirito di libertà pervadesse fin da allora le membra sparte dell'Italia, ed il vivo desiderio della indipendenza penetrasse vie più sempre nella coscienza del popolo. Nulladimeno, quel movimento si palesava incomposto e disgregato, le condizioni sociali risultavano immature; più per istinto che per sentimento, meglio per imitazione che per riflessione, si promulgavano carte costituzionali con facilità pari a quella con cui potevano essere abbattute dai governi, della libertà paurosi, i quali dovunque venivano restaurati per opera della diplomazia, che considerava pur la questione italiana come di equilibrio europeo. ==Citazioni== *{{NDR|[[Carlo Alberto di Savoia]]}} Iniziò il regno con alcuni piccoli atti liberali, ma nella repressione del 1833 calcò di troppo la mano, e si ritrasse dalla via delle riforme, addensando sullo stato le ombre dell'assolutismo. Tuttavia, quietatosi a furia di prigioni e di esili lo stato, riordinò e codificò le leggi civili; riformò, ampliandola, la magistratura; ebbe cura delle finanze, dell'esercito, della istruzione; e più avanti incoraggiò pubblicazioni patriottiche, invise all'Austria.<br>Ma egli non era risoluto e fermo in un proposito, molto potendo sull'animo di lui i gesuiti e le larghe schiere di quelli che credevano dannose allo stato le idee liberali; laonde sovente disdisse coi fatti quello che prima avea consentito si facesse in favore della idea nazionale. (cap. I, p. 3) *È superfluo riandare sugli incidenti della triste giornata {{NDR|della disfatta di Novara}}<ref>Battaglia della prima guerra d'indipendenza italiana, svoltasi il 23 marzo 1849, conclusa con la completa vittoria dell'esercito austriaco su quello sardo.</ref>. Gli Austriaci ebbero ragione definitivamente degli Italiani, e la causa della indipendenza nazionale rovinò, per allora, miseramente.<br>Il Re convocò, la sera, i generali, da cui ebbe unanime avviso essere impossibile il persistere nelle ostilità. Fu chiesto al Radetzky un armistizio, e questi, altezzoso, propose condizioni così intollerabilmente gravi, che equivalevano a non voler trattare con Carlo Alberto.<br>Immenso dovette essere il dolore, che colpì l'uomo ed il capo dello stato insieme: basta quell'ora di sacrificio a nobilitare la figura di colui, che ebbe, insieme con grandi pregi, il difetto di volontà tentennante, «Tutto è dunque perduto!», egli disse, ed abdicò in favore di Vittorio Emanuele, avviandosi all'esilio increscioso ed alla morte desiderata! (cap. I, p. 32) *Che la [[Leggi Siccardi|legge sul foro ecclesiastico]] avesse rappresentato una affermazione chiara dello stato sinceramente libero, fu provato dalle strida acute levatesi dal Vaticano, dove Pio IX, protetto dalle armi francesi, era rientrato tre giorni dopo che la legge fosse sancita da re Vittorio {{NDR|Emanuele II}}. Il cardinale Antonelli<ref>[[Giacomo Antonelli]] (1806 – 1876), cardinale italiano, segretario di Stato dello Stato Pontificio.</ref> protestò; né valsero la deferenza longanime e la cortesia tenace del governo subalpino a smorzarne l'ira. (cap. III, p. 61) *Qui {{NDR|nell'Umbria e nelle Marche, parte dello Stato Pontificio}}, il [[Christophe Louis Léon Juchault de Lamoricière|Lamoricière]], credendosi chiamato a grandi destini, crociato contro l'«islamismo piemontese», si diede a bandire spavalde minacce contro chi avesse osato toccare le province papali, e ad emanare ordinanze draconiane, le quali per lievi reati politici comminavano la forca. (cap. VI, p. 128) *La morte del Cavour portò nella camera dei deputati conseguenze imprevedute. I migliori uomini della destra, che lo aveano seguito con fiducia, quasi avessero riconosciuta in lui una incontestata superiorità, non furono concordi verso il {{NDR|successore}} [[Bettino Ricasoli|Ricasoli]]: ciascuno si stimava poco meno che suo pari, ed aspirava a scalzarlo. (cap. VII, p. 135) *Il disegno, che, ottenuta l'approvazione del senato, divenne legge, portò la dichiarazione esplicita della temporaneità: «Fino al 31 dicembre, corrente anno (1863), nelle province infestate dal [[brigantaggio]], e che saranno dichiariate tali con decreto reale, i componenti comitiva o banda armata, composta almeno di tre persone, la quale vada scorrendo le pubbliche vie, o le campagne, per commettere crimini o delitti, ed i loro complici, saranno giudicati dai tribunali militari». Mantenuta la fucilazione, la pena era di venti anni di lavori forzati in concorso di circostanze attenuanti, pena che si estendeva ai ricettatori, o somministratori di viveri, notizie, aiuti di ogni maniera. Si diminuiva la pena a chi si costituiva volontariamente fra un mese dalla pubblicazione della legge, dando facoltà al governo di prolungare tal termine. (cap. VII, p. 151) *Il popolo [[sicilia]]no é generoso e {{sic|patriotta}}, ma soggetto ad eccitamenti, e si lascia vincer dalla fantasia. Il malcontento prodotto dagli esorbitanti balzelli avea generato una certa sfiducia nelle nuove istituzioni, ed una protesta latente contro di esse. Nel 1865, si ebbero, nel solo distretto della corte di appello di Palermo, oltre cinquemila crimini, circa novemila delitti ed altrettante contravvenzioni; alla chiamata dei contingenti per la guerra, ben duemila giovani furono renitenti. Se, nell'entusiasmo generale per la guerra, i malumori tacquero, alle prime notizie delle disfatte, si ricominciò a spargere il veleno sottile della ribellione, e soffiavan nel fuoco preti, monache e frati, esasperati per la soppressione delle corporazioni religiose. Nessuna occasione migliore di quella per insorgere: depressa l'Italia politicamente e militarmente; sguernita di milizie Palermo. Conventi e monasteri divennero nido, ricovero e cittadella di malfattori, donde, armati, sbucarono alle ore quattro antimeridiane del 16 di settembre, annunziandosi con fucilate dai lati meridionale e settentrionale della città. (cap. IX, p. 196) *Nello stesso giorno, in cui {{NDR|nel Parlamento italiano}} fu esposta la condizione finanziaria, {{sic|fuvvi}} un incidente che aveva un certo rapporto con la questione ecclesiastica. Il conte [[Edoardo Crotti di Costigliole|Crotti]], ammesso a giurare, lo fece «salve le leggi divine ed ecclesiastiche». Era un {{sic|patriotta}}, che avea mandato i figli a combattere per l'indipendenza italiana, ma era cattolico così intero da non ammettere Roma capitale di Italia e da non riconoscere il matrimonio civile, la soppressione delle corporazioni religiose, la liquidazione dell'asse ecclesiastico, che egli reputava in contradizione con l'articolo primo dello statuto {{NDR|albertino}}, che, conforme ai tempi nei quali fu largito, ed ai rapporti fra gli stati sardi e la chiesa, avea detto che la religione cattolica apostolica e romana è la sola religione dello stato. Il presidente Mari lo invita od a giurare puramente e semplicemente, od a ritirarsi; ed il Crotti si ritirò. (cap. X, p. 207) *Il ministero {{NDR|Sella}} fu apertamente accusato di curare le opere pubbliche nella Italia tutta, meno che nelle province {{sic|napolitane}} e siciliane, dalla cui taccia il Sella avea tentato di discolparsi.<br>Erano le province meridionali in condizioni deplorevoli rispetto alla viabilità. Tutte le opere pubbliche, che il progresso imponeva, erano state trascurate dal governo borbonico, che dai tempi nuovi con mal consiglio torceva lo sguardo. L'Italia settentrionale e la centrale erano in discrete condizioni, che il governo contribuiva con novelle spese a rendere ancor migliori. Di Roma e delle province romane si occupava per ragioni politiche evidenti. Le province meridionali si tenevan neglette. Non che per esse non si facessero spese notevoli, ma per le settentrionali e per le centrali se ne faceano di più; queste, che già erano in condizioni migliori, progredivano in guisa da costituire, fra il nord ed il sud, una sperequazione nelle opere pubbliche, che creava nel mezzogiorno invidie, gelosie, rancori, di cui la sinistra portava l'eco a Montecitorio. (cap. XIII, p. 270) *Le assemblee sono, al pari del popolo, indipendenti, potremmo aggiungere ingrate, se la parola non implicasse un senso biasimevole: oggi circondano di alloro chi ad esse concede un beneficio; domani, pei danni derivati allo stato, buttano giù il ministero: è questa la forza e al tempo stesso la debolezza del regime parlamentare; la responsabilità è del governo, che è tenuto a dominare e guidare la maggioranza da cui nasce, e non può sperare il bene del paese, se dalla maggioranza, o peggio da una frazione di essa, è dominato e guidato. (cap. XV, pp. 336-337) *Gli Italiani non rivelavano attitudine alle imprese coloniali. La gentilezza dei loro modi e dei loro sentimenti ripugna da qualsiasi atto di severa autorità, voluta in chi sia in contatto con popoli barbari. Facili ad esaltarsi di fantasia, danno agli avvenimenti rilievo più che non ne abbiano; teneri del loro punto di onore, non pongono mente come tutto ciò, noto che sia all'estero, nuoccia non poco all'onore stesso della patria. (cap. XXI, p. 474) *Alla nuova dello immane disastro {{NDR|di [[Battaglia di Adua|Adua]]}}, fu un sollevamento generale di indignazione in tutta Italia. In alcune città accaddero disordini gravi. L'opinione pubblica si manifestò chiara, unanime e clamorosa per l'assoluto, immediato ritiro dall'Africa, per la destituzione del ministero. Più che cento senatori, tra i quali molti non usi a scomodarsi pei lavori parlamentari, si recarono a Roma, e, radunati privatamente, approvarono una risoluzione, chiedente un nuovo gabinetto. Amici del Crispi gli consigliarono, per risparmiare un tumulto a Montecitorio e la sedizione in piazza, che si ritirasse. (cap. XXIII, p. 524) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Gaetano {{sic|Arangio Ruiz}}, ''[https://archive.org/details/storiacostituzi01arangoog/page/n10/mode/1up Storia costituzionale del Regno d'Italia (1848-1898)]'', G. Civelli Editore, Firenze, 1898. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Arangio-Ruiz, Gaetano}} [[Categoria:Giuristi italiani]] 2v19j3flu60uh6xna1k1vn7bdu84j9j Utente:Dread83/DreadBox6 2 194143 1218697 1218074 2022-07-24T12:04:39Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki ==''La montagna incantata''== ===[[Incipit]]=== Nel colmo dell'estate un comune giovanotto partito da Amburgo, sua città natale, se ne andava a Davos-Platz, nei Grigioni, per un soggiorno di tre settimane.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref> ===Citazioni=== *È l'amore, non la ragione, che è più forte della morte.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della letteratura'', traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2019, p. 227. ISBN 9788858024416</ref> *[...] E mentre provava a mettersi nei panni del signor Albin e si figurava come dovesse sentirsi chi si fosse definitivamente liberato da lpeso dell'onore e godesse per sempre gli inauditi vantaggi della vergogna, il giovane fu scosso da un senso di confusa dolcezza che per un po' impresse al suo cuore un palpito ancora più accelerato.<ref>Da ''La montagna incantata'', traduzione di Ervino Pocar, Dall'Oglio, 1965, pp. 133-134.</ref> *"Ha sentito parlare il terremoto di Lisbona?"<br />"No... Un terremoto? Qui non leggo giornali..."<br />"Lei mi fraintende. E giacché ci siamo, è deplorevole... e significativo di questo luogo... che lei trascuri di leggere i giornali. Ma lei mi fraintende. Il cataclisma cui alludo non è attuale, E avvenuto circa 150 anni fa..."<br />"Ho capito! Sì, sì... aspetti! Ho letto che quella notte, a Wieman, Goethe nella sua camera disse al domestico..."<br />"Via, non volevo dir questo..." lo interruppe Settembrini chiudendo gli occhi e agitando la piccola mano bruna. "D'altro canto lei confonde le catastrofi lei hai mente il terremoto di Messina. Lo alludo alle scosse che sconvolsero Lisbona nel 1755." (1992, p. 414-415) *Il sintomo morboso, disse, sarebbe attività amorosa camuffata e ogni malattia amore trasmutato. *Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore.<ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *Io infatti non ho ancora incontrato un uomo perfettamente sano.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della letteratura'', traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2019, p. 226. ISBN 9788858024416</ref> *L'interesse alla morte e alla malattia... non è che una variata espressione dell'interesse alla vita.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della letteratura'', traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2019, p. 225. ISBN 9788858024416</ref> *L'uomo non vive soltanto la sua vita personale come individuo, ma – cosciente o incosciente – anche quella della sua epoca e dei suoi contemporanei, e qualora dovesse considerare dati in modo assoluto e ovvio i fondamenti generali e obiettivi della sua esistenza ed essere altrettanto lontano dall'idea di volerli criticare quanto lo era in realtà il buon Castorp, è pur sempre possibile che senta vagamente compromesso dai loro difetti il proprio benessere morale. Il singolo può avere di mira parecchi fini, mete, speranze, previsioni, donde attinge l'impulso ad elevate fatiche e attività; se il suo ambiente impersonale, se l'epoca stessa, nonostante l'operosità interiore, è in fondo priva di speranze e prospettive, se furtivamente gli si rivela disperata, vana, disorientata e al quesito formulato, coscientemente o no, ma pur sempre formulato, di un ultimo significato, ultrapersonale, assoluto, di ogni fatica e attività, oppone un vacuo silenzio, ecco che proprio nel caso di uomini dabbene sarà quasi inevitabile un'azione paralizzante di questo stato di cose, la quale, passando attraverso il senso morale psichico, finisce con l'estendersi addirittura alla parte fisica e organica dell'individuo. Per aver voglia di svolgere un'attività notevole che sorpassi la misura di ciò che è soltanto imposto, senza che l'epoca sappia dare una risposta sufficiente alla domanda "a qual fine?", occorre o una solitudine e intimità morale che si trova di rado ed è di natura eroica o una ben robusta vitalità. *La [[malignità]] caro signore, è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà. *La [[morte]] di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive. *La [[tolleranza]] diventa un crimine quando si applica al male. *Le opinioni non possono sopravvivere se uno non ha occasione di combattere per esse. *"[...] Qui c'è anzitutto molta Asia nell'atmosfera... non per nulla si devono brulicare i tipi della Mongolia moscovita! Questa gente" e Settembrini accennò col mento dietro a sé, "non si regoli spiritualmente su di loro, non si lasci contagiare dai loro concetti, ponga invece la sua natura, la sua superiore natura contro la loro, e consideri sacro tutto quanto a lei, figlio dell'[[Occidente]], del divino Occidente, figlio della civiltà, è sacro per natura e tradizione, per esempio il [[tempo]]! Codesta liberalità, codesta barbara larghezza del consumo del tempo è stile asiatico... e forse per questo I figli dell'Oriente si trovano così bene quassù. Non ha mai notato che quando russo dice: "quattro ore" non dice più di quando uno di noi dice "una"? Non è difficile immaginare che la noncuranza di costoro in riferimento al tempo dipenda dalla selvaggia vastità del loro paese. Dove c'è molto spazio c'è molto tempo... infatti si dice che sono il popolo che ha tempo può aspettare. Noi no, noi europei non possiamo. Abbiamo poco tempo, come il nostro nobile continente, articolato con tanto garbo, ha poco spazio, noi dobbiamo ricorrere alla precisa amministrazione dell'uno e dell'altro, allo sfruttamento, caro ingegnere! Prenda per simbolo le nostre grandi città, centri e fuochi della civiltà, crogioli del pensiero! Come il terreno vi rincara, È lo spreco di spazio diventa impossibile, nella stessa misura, noti, anche il tempo diviene sempre più prezioso. Carpe diem! Lo disse uno che viveva in una metropoli. Il tempo è un dono di Dio, dato all'uomo affinché usi... ne usi, ingegnere, al servizio dell'umano progresso!" (1992, p. 402-403) *Scrivere bene significa quasi pensare bene, e di qui ci vuole poco per arrivare ad agire bene. *Si dice che l'attesa sia lunga, noiosa. Ma è anche, in realtà, breve, poiché inghiotte quantità di tempo senza che vengano vissute le ore che passano e senza utilizzarle.<ref>Da ''La montagna incanta'', traduzione di B. Giachetti-Sorteni, dall'Oglio, Milano, 1955; citato in Franca Rosti, ''Tra virgolette. Dizionario di citazioni'', Zanichelli, Bologna, 1995, p. 39. ISBN 88-08-09982-2</ref> fetk3n4bcmfvzyl3cnqlt4qm1a6v0jn Wikiquote:GUS2Wiki 4 194895 1218840 1218601 2022-07-25T07:23:26Z Alexis Jazz 80744 Updating gadget usage statistics from [[Special:GadgetUsage]] ([[phab:T121049]]) wikitext text/x-wiki {{#ifexist:Project:GUS2Wiki/top|{{/top}}|This page provides a historical record of [[Special:GadgetUsage]] through its page history. To get the data in CSV format, see wikitext. To customize this message or add categories, create [[/top]].}} I dati che seguono sono estratti da una copia ''cache'' del database, il cui ultimo aggiornamento risale al 2022-07-23T08:57:59Z. Un massimo di {{PLURAL:5000|un risultato è disponibile|5000 risultati è disponibile}} in cache. {| class="sortable wikitable" ! 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Alice ha un pizzico di follia, come me, pur essendo — per fortuna sua — più introversa. È matta, godereccia, ha un vissuto particolare: mi rivedo molto in lei ([[Elisa Di Francisca]]) ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Volpi, Alice}} [[Categoria:Schermidori italiani]] jwa58105ki1iijx0qb5vzszomp1mp7i 1218822 1218780 2022-07-24T22:16:06Z Ahti-Saku 90970 wikitext text/x-wiki [[File:Alice Volpi 2014 Saint-Maur WC t132708.jpg |miniatura|Elisa Di Francisca nel 2014]] '''Alice Volpi''' (1992 – vivente), schermitrice italiana, nella specialità del fioretto. ==Citazioni su Alice Volpi== *Ho sempre pensato che la mia erede potesse essere Alice Volpi, che è seguita da Giovanna Trillini: dopo i Giochi di Londra la scelsi come maestra, portandola in Nazionale. Alice ha un pizzico di follia, come me, pur essendo — per fortuna sua — più introversa. È matta, godereccia, ha un vissuto particolare: mi rivedo molto in lei ([[Elisa Di Francisca]]) ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Volpi, Alice}} [[Categoria:Schermidori italiani]] 4kirvymv0qhbjqllrfle2z4sa1072aw 1218823 1218822 2022-07-24T22:17:35Z Ahti-Saku 90970 wikitext text/x-wiki [[File:Alice Volpi 2014 Saint-Maur WC t132708.jpg |miniatura|Alice Volpi nel 2014]] '''Alice Volpi''' (1992 – vivente), schermitrice italiana, nella specialità del fioretto. ==Citazioni su Alice Volpi== *Ho sempre pensato che la mia erede potesse essere Alice Volpi, che è seguita da Giovanna Trillini: dopo i Giochi di Londra la scelsi come maestra, portandola in Nazionale. Alice ha un pizzico di follia, come me, pur essendo — per fortuna sua — più introversa. È matta, godereccia, ha un vissuto particolare: mi rivedo molto in lei ([[Elisa Di Francisca]]) ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Volpi, Alice}} [[Categoria:Schermidori italiani]] tj11sgneq17jtti8770zx7yyoyxy1hk Francesco Vigilio Barbacovi 0 195009 1218718 2022-07-24T15:22:07Z Gaux 18878 Francesco Vigilio Barbacovi (1738 – 1825), giurista italiano wikitext text/x-wiki '''Francesco Vigilio Barbacovi''' (1738 – 1825), giurista italiano. ==Citazioni su Francesco Vigilio Barbacovi== *Quell'altissimo lume dell'italiana giurisprudenza, {{sic|Virgilio}} Barbacovi, mostrò colle sue ''Orazioni e Dissertazioni giudiziali'' la verità della sentenza Oraziana, che chi conosce profondamente la materia che imprende a trattare, non mancherà né di facondia, né di lucido ordine. Le bellezze dello stile sono in questo scrittore ingenerate dalla profondità dei concetti, e per ciò più maschie e più sublimi. ([[Ambrogio Levati]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Barbacovi, Francesco Vigilio}} [[Categoria:Giuristi italiani]] khob6kfxkr8aynuu8b5y0i2x477zeq9 1218719 1218718 2022-07-24T15:24:36Z Gaux 18878 immagine wikitext text/x-wiki [[File:Barbacovi (cropped).jpg|thumb|Francesco Vigilio Barbacovi]] '''Francesco Vigilio Barbacovi''' (1738 – 1825), giurista italiano. ==Citazioni su Francesco Vigilio Barbacovi== *Quell'altissimo lume dell'italiana giurisprudenza, {{sic|Virgilio}} Barbacovi, mostrò colle sue ''Orazioni e Dissertazioni giudiziali'' la verità della sentenza Oraziana, che chi conosce profondamente la materia che imprende a trattare, non mancherà né di facondia, né di lucido ordine. Le bellezze dello stile sono in questo scrittore ingenerate dalla profondità dei concetti, e per ciò più maschie e più sublimi. ([[Ambrogio Levati]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Barbacovi, Francesco Vigilio}} [[Categoria:Giuristi italiani]] l6pkcima5j5qfkeawbutc5jqz123xai 1218724 1218719 2022-07-24T15:40:48Z Gaux 18878 Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali: incipit wikitext text/x-wiki [[File:Barbacovi (cropped).jpg|thumb|Francesco Vigilio Barbacovi]] '''Francesco Vigilio Barbacovi''' (1738 – 1825), giurista italiano. ==[[Incipit]] di ''Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali''== È un principio universalmente ricevuto, sia nell'antica, sia nella moderna giurisprudenza, che per condannare un uomo come reo d'un delitto, le prove esser debbono chiare, manifeste e certe, e tali che niun dubbio lascino sulla di lui reità. Un grave sospetto può aver luogo talvolta anche contro il più innocente degli uomini, e quindi giustamente le leggi hanno stabilita che ''ex suspicionibus nemo damnandus est''; ed uno de' più grandi imperadori romani, cioè Traiano, quell'aurea regola ha dettata la qual dice: ''Satius est nocentem absolvi, quam innocentem condemnari''. Giustissima è pertanto la legge degli imperadori Graziano, Valentiniano e Teodosio, la quale comanda che niuno esser possa giammai condannato, se il suo delitto non è provato colla fede di testimoni idonei, o di apertissimi documenti, o d'argomenti incontrastabili e più chiari della luce. ==Citazioni su Francesco Vigilio Barbacovi== *Quell'altissimo lume dell'italiana giurisprudenza, {{sic|Virgilio}} Barbacovi, mostrò colle sue ''Orazioni e Dissertazioni giudiziali'' la verità della sentenza Oraziana, che chi conosce profondamente la materia che imprende a trattare, non mancherà né di facondia, né di lucido ordine. Le bellezze dello stile sono in questo scrittore ingenerate dalla profondità dei concetti, e per ciò più maschie e più sublimi. ([[Ambrogio Levati]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Barbacovi, Francesco Vigilio}} [[Categoria:Giuristi italiani]] 3u32wv0aat7ncvfaqkvibwlca5s0tu8 1218725 1218724 2022-07-24T15:43:55Z Gaux 18878 Bibliografia wikitext text/x-wiki [[File:Barbacovi (cropped).jpg|thumb|Francesco Vigilio Barbacovi]] '''Francesco Vigilio Barbacovi''' (1738 – 1825), giurista italiano. ==[[Incipit]] di ''Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali''== È un principio universalmente ricevuto, sia nell'antica, sia nella moderna giurisprudenza, che per condannare un uomo come reo d'un delitto, le prove esser debbono chiare, manifeste e certe, e tali che niun dubbio lascino sulla di lui reità. Un grave sospetto può aver luogo talvolta anche contro il più innocente degli uomini, e quindi giustamente le leggi hanno stabilita che ''ex suspicionibus nemo damnandus est''; ed uno de' più grandi imperadori romani, cioè Traiano, quell'aurea regola ha dettata la qual dice: ''Satius est nocentem absolvi, quam innocentem condemnari''. Giustissima è pertanto la legge degli imperadori Graziano, Valentiniano e Teodosio, la quale comanda che niuno esser possa giammai condannato, se il suo delitto non è provato colla fede di testimoni idonei, o di apertissimi documenti, o d'argomenti incontrastabili e più chiari della luce. ==Citazioni su Francesco Vigilio Barbacovi== *Quell'altissimo lume dell'italiana giurisprudenza, {{sic|Virgilio}} Barbacovi, mostrò colle sue ''Orazioni e Dissertazioni giudiziali'' la verità della sentenza Oraziana, che chi conosce profondamente la materia che imprende a trattare, non mancherà né di facondia, né di lucido ordine. Le bellezze dello stile sono in questo scrittore ingenerate dalla profondità dei concetti, e per ciò più maschie e più sublimi. ([[Ambrogio Levati]]) ==Bibliografia== *F. V. Barbacovi, ''Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali'', dalla Società tipografica del classici italiani, Milano, 1820. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Barbacovi, Francesco Vigilio}} [[Categoria:Giuristi italiani]] fmjsfnhqqbvjye6s61863513hnu10en 1218726 1218725 2022-07-24T15:44:50Z Gaux 18878 /* Bibliografia */ Internet Archive wikitext text/x-wiki [[File:Barbacovi (cropped).jpg|thumb|Francesco Vigilio Barbacovi]] '''Francesco Vigilio Barbacovi''' (1738 – 1825), giurista italiano. ==[[Incipit]] di ''Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali''== È un principio universalmente ricevuto, sia nell'antica, sia nella moderna giurisprudenza, che per condannare un uomo come reo d'un delitto, le prove esser debbono chiare, manifeste e certe, e tali che niun dubbio lascino sulla di lui reità. Un grave sospetto può aver luogo talvolta anche contro il più innocente degli uomini, e quindi giustamente le leggi hanno stabilita che ''ex suspicionibus nemo damnandus est''; ed uno de' più grandi imperadori romani, cioè Traiano, quell'aurea regola ha dettata la qual dice: ''Satius est nocentem absolvi, quam innocentem condemnari''. Giustissima è pertanto la legge degli imperadori Graziano, Valentiniano e Teodosio, la quale comanda che niuno esser possa giammai condannato, se il suo delitto non è provato colla fede di testimoni idonei, o di apertissimi documenti, o d'argomenti incontrastabili e più chiari della luce. ==Citazioni su Francesco Vigilio Barbacovi== *Quell'altissimo lume dell'italiana giurisprudenza, {{sic|Virgilio}} Barbacovi, mostrò colle sue ''Orazioni e Dissertazioni giudiziali'' la verità della sentenza Oraziana, che chi conosce profondamente la materia che imprende a trattare, non mancherà né di facondia, né di lucido ordine. Le bellezze dello stile sono in questo scrittore ingenerate dalla profondità dei concetti, e per ciò più maschie e più sublimi. ([[Ambrogio Levati]]) ==Bibliografia== *F. V. Barbacovi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_iXH1L7o2I68C/mode/1up Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali]'', dalla Società tipografica del classici italiani, Milano, 1820. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Barbacovi, Francesco Vigilio}} [[Categoria:Giuristi italiani]] rzl1vlozccqxoshp4aevetzv4txpmsm 1218727 1218726 2022-07-24T15:54:52Z Gaux 18878 il diritto della natura wikitext text/x-wiki [[File:Barbacovi (cropped).jpg|thumb|Francesco Vigilio Barbacovi]] '''Francesco Vigilio Barbacovi''' (1738 – 1825), giurista italiano. ==Citazioni di Francesco Vigilio Barbacovi== *Il diritto della natura è immutabile ed eterno. Niun uomo può ignorar le sue leggi: esse sono i dettami di quel senso morale, che dato fu a tutti gl'individui della specie umana come la misura della giustizia e dell'onestà, che parla a tutti gli uomini il medesimo linguaggio, e ch'è più antico, dice Cicerone , delle città e dei regni, che ha una voce più forte di quella degli Dei, e che sussiste e sussisterà sempre malgrado di tutti gli sforzi di coloro, che lo combattono.<ref>Da ''Riflessioni o massime morali, politiche, e letterarie'', p. 2.</ref> ==[[Incipit]] di ''Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali''== È un principio universalmente ricevuto, sia nell'antica, sia nella moderna giurisprudenza, che per condannare un uomo come reo d'un delitto, le prove esser debbono chiare, manifeste e certe, e tali che niun dubbio lascino sulla di lui reità. Un grave sospetto può aver luogo talvolta anche contro il più innocente degli uomini, e quindi giustamente le leggi hanno stabilita che ''ex suspicionibus nemo damnandus est''; ed uno de' più grandi imperadori romani, cioè Traiano, quell'aurea regola ha dettata la qual dice: ''Satius est nocentem absolvi, quam innocentem condemnari''. Giustissima è pertanto la legge degli imperadori Graziano, Valentiniano e Teodosio, la quale comanda che niuno esser possa giammai condannato, se il suo delitto non è provato colla fede di testimoni idonei, o di apertissimi documenti, o d'argomenti incontrastabili e più chiari della luce. ==Citazioni su Francesco Vigilio Barbacovi== *Quell'altissimo lume dell'italiana giurisprudenza, {{sic|Virgilio}} Barbacovi, mostrò colle sue ''Orazioni e Dissertazioni giudiziali'' la verità della sentenza Oraziana, che chi conosce profondamente la materia che imprende a trattare, non mancherà né di facondia, né di lucido ordine. Le bellezze dello stile sono in questo scrittore ingenerate dalla profondità dei concetti, e per ciò più maschie e più sublimi. ([[Ambrogio Levati]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *F. V. Barbacovi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_iXH1L7o2I68C/mode/1up Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali]'', dalla Società tipografica del classici italiani, Milano, 1820. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Barbacovi, Francesco Vigilio}} [[Categoria:Giuristi italiani]] ju999k3xtjrm45km5tslfsk7mz8ex3u 1218732 1218727 2022-07-24T16:01:41Z Gaux 18878 dati bibliografici, tolgo stub wikitext text/x-wiki [[File:Barbacovi (cropped).jpg|thumb|Francesco Vigilio Barbacovi]] '''Francesco Vigilio Barbacovi''' (1738 – 1825), giurista italiano. ==Citazioni di Francesco Vigilio Barbacovi== *Il diritto della natura è immutabile ed eterno. Niun uomo può ignorar le sue leggi: esse sono i dettami di quel senso morale, che dato fu a tutti gl'individui della specie umana come la misura della giustizia e dell'onestà, che parla a tutti gli uomini il medesimo linguaggio, e ch'è più antico, dice Cicerone , delle città e dei regni, che ha una voce più forte di quella degli Dei, e che sussiste e sussisterà sempre malgrado di tutti gli sforzi di coloro, che lo combattono.<ref>Da ''[https://archive.org/details/bub_gb_Mba12ldGqdMC/mode/1up Riflessioni o massime morali, politiche, e letterarie]'', Dall'I. R. Stamperia Monauni, Trento, 1819, p. 2.</ref> ==[[Incipit]] di ''Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali''== È un principio universalmente ricevuto, sia nell'antica, sia nella moderna giurisprudenza, che per condannare un uomo come reo d'un delitto, le prove esser debbono chiare, manifeste e certe, e tali che niun dubbio lascino sulla di lui reità. Un grave sospetto può aver luogo talvolta anche contro il più innocente degli uomini, e quindi giustamente le leggi hanno stabilita che ''ex suspicionibus nemo damnandus est''; ed uno de' più grandi imperadori romani, cioè Traiano, quell'aurea regola ha dettata la qual dice: ''Satius est nocentem absolvi, quam innocentem condemnari''. Giustissima è pertanto la legge degli imperadori Graziano, Valentiniano e Teodosio, la quale comanda che niuno esser possa giammai condannato, se il suo delitto non è provato colla fede di testimoni idonei, o di apertissimi documenti, o d'argomenti incontrastabili e più chiari della luce. ==Citazioni su Francesco Vigilio Barbacovi== *Quell'altissimo lume dell'italiana giurisprudenza, {{sic|Virgilio}} Barbacovi, mostrò colle sue ''Orazioni e Dissertazioni giudiziali'' la verità della sentenza Oraziana, che chi conosce profondamente la materia che imprende a trattare, non mancherà né di facondia, né di lucido ordine. Le bellezze dello stile sono in questo scrittore ingenerate dalla profondità dei concetti, e per ciò più maschie e più sublimi. ([[Ambrogio Levati]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *F. V. Barbacovi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_iXH1L7o2I68C/mode/1up Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali]'', dalla Società tipografica del classici italiani, Milano, 1820. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Barbacovi, Francesco Vigilio}} [[Categoria:Giuristi italiani]] 7w7z3hkugod416z9nsoix3nqgl3yndv 1218733 1218732 2022-07-24T16:02:07Z Gaux 18878 no stub wikitext text/x-wiki [[File:Barbacovi (cropped).jpg|thumb|Francesco Vigilio Barbacovi]] '''Francesco Vigilio Barbacovi''' (1738 – 1825), giurista italiano. ==Citazioni di Francesco Vigilio Barbacovi== *Il diritto della natura è immutabile ed eterno. Niun uomo può ignorar le sue leggi: esse sono i dettami di quel senso morale, che dato fu a tutti gl'individui della specie umana come la misura della giustizia e dell'onestà, che parla a tutti gli uomini il medesimo linguaggio, e ch'è più antico, dice Cicerone , delle città e dei regni, che ha una voce più forte di quella degli Dei, e che sussiste e sussisterà sempre malgrado di tutti gli sforzi di coloro, che lo combattono.<ref>Da ''[https://archive.org/details/bub_gb_Mba12ldGqdMC/mode/1up Riflessioni o massime morali, politiche, e letterarie]'', Dall'I. R. Stamperia Monauni, Trento, 1819, p. 2.</ref> ==[[Incipit]] di ''Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali''== È un principio universalmente ricevuto, sia nell'antica, sia nella moderna giurisprudenza, che per condannare un uomo come reo d'un delitto, le prove esser debbono chiare, manifeste e certe, e tali che niun dubbio lascino sulla di lui reità. Un grave sospetto può aver luogo talvolta anche contro il più innocente degli uomini, e quindi giustamente le leggi hanno stabilita che ''ex suspicionibus nemo damnandus est''; ed uno de' più grandi imperadori romani, cioè Traiano, quell'aurea regola ha dettata la qual dice: ''Satius est nocentem absolvi, quam innocentem condemnari''. Giustissima è pertanto la legge degli imperadori Graziano, Valentiniano e Teodosio, la quale comanda che niuno esser possa giammai condannato, se il suo delitto non è provato colla fede di testimoni idonei, o di apertissimi documenti, o d'argomenti incontrastabili e più chiari della luce. ==Citazioni su Francesco Vigilio Barbacovi== *Quell'altissimo lume dell'italiana giurisprudenza, {{sic|Virgilio}} Barbacovi, mostrò colle sue ''Orazioni e Dissertazioni giudiziali'' la verità della sentenza Oraziana, che chi conosce profondamente la materia che imprende a trattare, non mancherà né di facondia, né di lucido ordine. Le bellezze dello stile sono in questo scrittore ingenerate dalla profondità dei concetti, e per ciò più maschie e più sublimi. ([[Ambrogio Levati]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *F. V. Barbacovi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_iXH1L7o2I68C/mode/1up Degli argomenti ed indizi nei giudizi criminali]'', dalla Società tipografica del classici italiani, Milano, 1820. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Barbacovi, Francesco Vigilio}} [[Categoria:Giuristi italiani]] 1453fh5h7v3knx8xbgkm2snoz5es26d Discussioni utente:Origin35 3 195010 1218736 2022-07-24T16:05:13Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 18:05, 24 lug 2022 (CEST)}} qp3yzgwm72fchbd5t2kl52upo92q16k Tommaso Porcacchi 0 195011 1218744 2022-07-24T16:19:51Z Sun-crops 10277 Creo per regolarizzare l'inserimento di un altro utente nella voce tematica Lago di Como wikitext text/x-wiki '''Tommaso Porcacchi''' (1530 – 1576), umanista, geografo, traduttore, poligrafo, bibliofilo ed erudito italiano. ==Citazioni di Tommaso Porcacchi== *Percioche, se noi consideriamo la qualità dell'aria, nell'una et nell'altra stagion del verno et della state temperata, soave, gioconda et non mai punto nociva ma sempre benigna, sana et confortativa, siamo sforzati a giudicare, che per questa principal ricchezza sola, [[Como]] habbia un perpetuo riso di Natura che non pur lo nobiliti; ma lo renda beato. Chi poi, uscito del porto della vostra città, naviga fino alla riva, che domandano Sommolago, et contempla dalla destra et dalla sinistra, con occhio non punto livido le terre, le ville, i promontori, i seni, le fontane, i fiumi, i ponti, le torri, le memorie antiche che per le Chiese e, per le piazze si trovano; le belle prospettive de' monti adorni, o di castagni o d'olive, o di viti; i boschi de' lauri et de' mirti; la copia de' melaranci, de' cedri et de' limoni; i luoghi commodi per la coltura, per la caccia, et per li paschi; la maraviglia delle fonti et de' fiumi; la quantità de' beni di natura singolari, et a questo sol [[Lago di Como|lago]] proprii; et tutti gli altri commodi, che s'hanno dalla terra; crederà che a Como non manchi alcuna di quelle doti, che fanno una città da tutte le parti nobilissima; massimamente che con le ricchezze dell'aria, et della terra, vanno congiunte quelle dell'acqua; da cui si cavano preciosi pesci in tanta quantità, che 'l vostro Lago n'è molto cortese alle città et terre vicine, e in particolare a Milano. Coloro poi che sanno come qui habitarono gli antichi padri Volturreni; et dall'historie. comprendono esservi nati huomini famosi in lettere, e in armi; havervi tenuto i lor tesori et gioie Re grandi; et esservi state lasciate memorie d'honori da Pontefici massimi; ripieni di stupore, volentieri fanno riverentia a questa patria, come a singolar, madre d'ogni nobiltà et ornamento. [...] Et essendo le ricchezze, o dall'aria, o dalla terra, o dall'acqua; dell'aria non posso dare altro argomento che questo, cioè che le api vi facciano assai frutto; i lauri, e i mirti in tanta copia naturalmente vi nascano, che ne formino boschi; le piante de' melaranci, de' limoni, et de' cedri senza alcuna cura vi moltiplichino, et si riducano a perfettione, senza che 'l verno mai siano coperte, nè difese dal freddo con artificio alcuno: le quali cose non sarebbono, se la temperie dell'aria non fosse benigna et delicata.<ref>Dalla Prefazione a ''La nobiltà della città di Como: {{small|descritta da Thomaso Porcacchi da Castiglione {{sic|Arretino}}. Con la tavola delle cose notabili}}'', in Vinetia, Appresso Gabriel Giolito de' Ferrarii, 1569, libro II, [https://books.google.it/books?id=MaoyAQAAMAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA87#v=onepage&q&f=false pp. 87-90].</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Porcacchi, Tommaso}} [[Categoria:Geografi italiani]] [[Categoria:Traduttori italiani]] [[Categoria:Umanisti italiani]] l9semigu0599029sw18qy8h5xk3nd8l 1218756 1218744 2022-07-24T16:35:19Z Sun-crops 10277 sic wikitext text/x-wiki '''Tommaso Porcacchi''' (1530 – 1576), umanista, geografo, traduttore, poligrafo, bibliofilo ed erudito italiano. ==Citazioni di Tommaso Porcacchi== *{{sic|Percioche}}, se noi consideriamo la qualità dell'aria, nell'una et nell'altra stagion del verno et della state temperata, soave, gioconda et non mai punto nociva ma sempre benigna, sana et confortativa, siamo sforzati a giudicare, che per questa principal ricchezza sola, [[Como]] habbia un perpetuo riso di Natura che non pur lo nobiliti; ma lo renda beato. Chi poi, uscito del porto della vostra città, naviga fino alla riva, che domandano Sommolago, et contempla dalla destra et dalla sinistra, con occhio non punto livido le terre, le ville, i promontori, i seni, le fontane, i fiumi, i ponti, le torri, le memorie antiche che per le Chiese e, per le piazze si trovano; le belle prospettive de' monti adorni, o di castagni o d'olive, o di viti; i boschi de' lauri et de' mirti; la copia de' melaranci, de' cedri et de' limoni; i luoghi commodi per la coltura, per la caccia, et per li paschi; la maraviglia delle fonti et de' fiumi; la quantità de' beni di natura singolari, et a questo sol [[Lago di Como|lago]] proprii; et tutti gli altri commodi, che s'hanno dalla terra; crederà che a Como non manchi alcuna di quelle doti, che fanno una città da tutte le parti nobilissima; massimamente che con le ricchezze dell'aria, et della terra, vanno congiunte quelle dell'acqua; da cui si cavano preciosi pesci in tanta quantità, che 'l vostro Lago n'è molto cortese alle città et terre vicine, e in particolare a Milano. Coloro poi che sanno come qui habitarono gli antichi padri Volturreni; et dall'historie. comprendono esservi nati huomini famosi in lettere, e in armi; havervi tenuto i lor tesori et gioie Re grandi; et esservi state lasciate memorie d'honori da Pontefici massimi; ripieni di stupore, volentieri fanno riverentia a questa patria, come a singolar, madre d'ogni nobiltà et ornamento. [...] Et essendo le ricchezze, o dall'aria, o dalla terra, o dall'acqua; dell'aria non posso dare altro argomento che questo, cioè che le api vi facciano assai frutto; i lauri, e i mirti in tanta copia naturalmente vi nascano, che ne formino boschi; le piante de' melaranci, de' limoni, et de' cedri senza alcuna cura vi moltiplichino, et si riducano a perfettione, senza che 'l verno mai siano coperte, nè difese dal freddo con artificio alcuno: le quali cose non sarebbono, se la temperie dell'aria non fosse benigna et delicata.<ref>Dalla Prefazione a ''La nobiltà della città di Como: {{small|descritta da Thomaso Porcacchi da Castiglione {{sic|Arretino}}. Con la tavola delle cose notabili}}'', in Vinetia, Appresso Gabriel Giolito de' Ferrarii, 1569, libro II, [https://books.google.it/books?id=MaoyAQAAMAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA87#v=onepage&q&f=false pp. 87-90].</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Porcacchi, Tommaso}} [[Categoria:Geografi italiani]] [[Categoria:Traduttori italiani]] [[Categoria:Umanisti italiani]] tvjjekvnt62ffg01seb33t8puuwn2jy Categoria:Enciclopedisti francesi 14 195012 1218750 2022-07-24T16:28:36Z GryffindorD 75041 nuova categoria wikitext text/x-wiki {{NotaCategorie|persone}} {{NotaPersone}} {{interprogetto}} [[Categoria:Enciclopedisti|Francesi]] [[Categoria:Francesi]] cmy55gmj8hr6hvsb0d8xc0pht6oligg Categoria:Enciclopedisti tedeschi 14 195013 1218752 2022-07-24T16:32:11Z GryffindorD 75041 nuova categoria wikitext text/x-wiki {{NotaCategorie|persone}} {{NotaPersone}} {{interprogetto}} [[Categoria:Enciclopedisti|Tedeschi]] [[Categoria:Tedeschi]] cr0ec7x6xqohmr0wy81y1fvarce6jy0 Discussioni utente:MHL92 3 195014 1218794 2022-07-24T17:30:09Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 19:30, 24 lug 2022 (CEST)}} ai75uvim5qj3u0rcw31rmh7qwovf54o Discussioni utente:ValentinBooth08 3 195015 1218798 2022-07-24T17:35:03Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 19:35, 24 lug 2022 (CEST)}} fw7iyqzgky4cljj6c2ek36jnp2cob0e Emma Mackey 0 195016 1218831 2022-07-25T01:11:04Z Danyele 19198 Creata pagina con "[[File:Emma Mackey MTV UK, January 2019 2.jpg|thumb|Emma Mackey (2019)]] '''Emma Margaret Marie Tachard-Mackey''' (1996 – vivente), attrice francese. ==Citazioni di Emma Mackey== *{{NDR|«Come se la cava con hater e critiche?»}} Ho le spalle larghe e so accettare un feedback negativo. Alcune volte arrivano a casa dei miei genitori in Francia lettere scritte a mano, il che è inquietante perché qualcuno ha scovato il loro indirizzo, ma anche molto dolce.<ref>Dall'i..." wikitext text/x-wiki [[File:Emma Mackey MTV UK, January 2019 2.jpg|thumb|Emma Mackey (2019)]] '''Emma Margaret Marie Tachard-Mackey''' (1996 – vivente), attrice francese. ==Citazioni di Emma Mackey== *{{NDR|«Come se la cava con hater e critiche?»}} Ho le spalle larghe e so accettare un feedback negativo. Alcune volte arrivano a casa dei miei genitori in Francia lettere scritte a mano, il che è inquietante perché qualcuno ha scovato il loro indirizzo, ma anche molto dolce.<ref>Dall'intervista di Alessandra De Tommasi, ''[https://www.iodonna.it/spettacoli/tv/2020/01/17/emma-mackey-sex-education-2-netflix/ Emma Mackey: «In "Sex Education 2" sono ancora un'adorabile ribelle»]'', ''Iodonna.it'', 17 gennaio 2020.</ref> *{{NDR|«Qual è il miglior consiglio cinematografico che le è stato dato?»}} Mi è sempre stato detto di essere ultra-preparata affinché la mia recitazione sia il più naturale possibile. Ma soprattutto di tenere i piedi per terra e di lavorare, molto. :{{NDR|''«What is the best movie advice that you have ever been given?»''}} ''I have always been told to be ultra-prepared so that my acting is as natural as possible. But above all, keep your feet on the ground and work, a lot.''<ref>{{en}} Da Manon Garrigues, ''[https://www.vogue.fr/fashion-culture/article/sex-education-an-exclusive-interview-with-emma-mackey "Sex Education": An exclusive interview with Emma MacKey]'', ''Vogue.fr'', 30 gennaio 2019.</ref> *Siamo tutti animali e, appena inserisci gli animali in una struttura, sia una scuola o un ufficio, per la legge di sopravvivenza si formano dei gruppi: c'è il branco dei forti, belli e vigorosi, quello dei tranquilli e riservati, quello degli strambi... {{NDR|«Lei a quale apparteneva?»}} A nessuno. Avevo pochissimi amici. Passavo il tempo a studiare, leggere, disegnare, scrivere. Tenevo la parte migliore di me per me stessa. {{NDR|«Carattere o autodifesa?»}} La seconda: ci ho messo anni per imparare a farmi rispettare. Al liceo ho subito qualche episodio di bullismo: ero una secchiona un po' naïve e i miei compagni se ne approfittavano.<ref>Da un'intervista a ''Vanity Fair Italia'', 27 marzo 2019; citato in Nina Verdelli, ''[https://www.vanityfair.it/people/italia/2019/03/26/emma-mackey-parliamo-di-sesso Emma Mackey: «Parliamo di sesso?»]'', ''Vanityfair.it'', 26 marzo 2019.</ref> ==Note== <references /> ==Filmografia== *''[[Sex Education]]'' (2019-in corso) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Attori francesi|Mackey, Emma]] c30fxwqs5zfx4b2rudxybjia75bxt2q Discussioni utente:SteveR 3 195017 1218833 2022-07-25T05:05:06Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 07:04, 25 lug 2022 (CEST)}} bcplx1ola40z1shmc5sw3iwutz550dw Discussioni utente:Arcimengo 3 195018 1218835 2022-07-25T06:25:03Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:25, 25 lug 2022 (CEST)}} psfdfjsgj5l3k9wr942gbmf6rsd6lt9 Discussioni utente:AddieSutherland 3 195019 1218837 2022-07-25T06:45:08Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:45, 25 lug 2022 (CEST)}} l25sybd82898o0mpt5rolqunga33t86 Discussioni utente:Luciano Accursi 3 195020 1218839 2022-07-25T07:20:12Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:20, 25 lug 2022 (CEST)}} 597zmvtswissod5mg6gs1vahwb291qq Discussioni utente:Pilates 3 195021 1218841 2022-07-25T07:35:47Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:35, 25 lug 2022 (CEST)}} 4u8086kblffxas009nfzaotkg5v21bz Francesco Ginanni 0 195022 1218842 2022-07-25T07:37:30Z Spinoziano (BEIC) 86405 Creata pagina con "[[File:Ginanni, Francesco – Istoria civile e naturale delle pinete ravennati, 1774 – BEIC 805139.jpg|miniatura|''Istoria civile, e naturale delle pinete ravennati'']] '''Francesco Ginanni''' (1716 – 1766), naturalista, biologo e botanico italiano. ==Citazioni di Francesco Ginanni== *Certo dunque, e infallibile si rende pel consenso di tanti Scrittori, che v'era nel secolo quinto vicino a [[Ravenna]] un luogo chiamato usatamente col nome di ''Pineta di Ravenna|Pi..." wikitext text/x-wiki [[File:Ginanni, Francesco – Istoria civile e naturale delle pinete ravennati, 1774 – BEIC 805139.jpg|miniatura|''Istoria civile, e naturale delle pinete ravennati'']] '''Francesco Ginanni''' (1716 – 1766), naturalista, biologo e botanico italiano. ==Citazioni di Francesco Ginanni== *Certo dunque, e infallibile si rende pel consenso di tanti Scrittori, che v'era nel secolo quinto vicino a [[Ravenna]] un luogo chiamato usatamente col nome di ''[[Pineta di Ravenna|Pineta]]'', e non solo presso i Cittadini rinomato, ma presso anche le Nazioni straniere, che a Ravenna, Sede in que' tempi d'Imperadori, e di Regi, per mare, e per terra vi comparivano frequentemente. Questo basta senza dubbio alcuno a farla credere nata in età remotissima, e all'ultima altezza cresciuta. Non solo fin d'allora si potea antonomasticamente dire: ''ingreditur in Pineta, venit in Pineta''; ma questa ''Pineta'' medesima valer potea di campo, e di barricata a due non piccoli eserciti, siccome quelli erano di {{maiuscoletto|[[Teodorico il Grande|Teoderico]]}}, e di {{maiuscoletto|[[Odoacre]]}}. La ragion naturale ce ne convince; perchè il ''[[Pino]]'', che di natura sua tardi sì, e lentamente cresce, un tratto suppone di qualche secolo per giugnere a quella ampiezza, e per multiplicare a quella chioma, che possa un ''Bosco'' formare d'alta magnificenza.<ref>Da ''[https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=805139 Istoria civile, e naturale delle pinete ravennati]'', Stamperia di Generoso Salomoni, Roma, 1774, pp. 16-17.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Ginanni, Francesco}} [[Categoria:Biologi italiani]] [[Categoria:Botanici italiani]] [[Categoria:Naturalisti italiani]] 54zinbf7fh71pg8prx8m5hle5i2ao6l Discussioni utente:Blua lago 3 195023 1218843 2022-07-25T07:45:24Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:45, 25 lug 2022 (CEST)}} d0usjgc0onl2550orehbfjj4r3tg1m6 Pineta di Ravenna 0 195024 1218844 2022-07-25T07:52:47Z Spinoziano (BEIC) 86405 Creata pagina con "{{voce tematica}} [[File:Ravenna, pineta di Classe (09).jpg|miniatura|Ravenna, pineta di Classe]] Citazioni sulla '''pineta di Ravenna'''. *Certo dunque, e infallibile si rende pel consenso di tanti Scrittori, che v'era nel secolo quinto vicino a Ravenna un luogo chiamato usatamente col nome di ''Pineta'', e non solo presso i Cittadini rinomato, ma presso anche le Nazioni straniere, che a Ravenna, Sede in que' tempi d'Imperadori, e di Regi, per mare, e per terra vi comp..." wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Ravenna, pineta di Classe (09).jpg|miniatura|Ravenna, pineta di Classe]] Citazioni sulla '''pineta di Ravenna'''. *Certo dunque, e infallibile si rende pel consenso di tanti Scrittori, che v'era nel secolo quinto vicino a Ravenna un luogo chiamato usatamente col nome di ''Pineta'', e non solo presso i Cittadini rinomato, ma presso anche le Nazioni straniere, che a Ravenna, Sede in que' tempi d'Imperadori, e di Regi, per mare, e per terra vi comparivano frequentemente. Questo basta senza dubbio alcuno a farla credere nata in età remotissima, e all'ultima altezza cresciuta. Non solo fin d'allora si potea antonomasticamente dire: ''ingreditur in Pineta, venit in Pineta''; ma questa ''Pineta'' medesima valer potea di campo, e di barricata a due non piccoli eserciti, siccome quelli erano di {{maiuscoletto|[[Teodorico il Grande|Teoderico]]}}, e di {{maiuscoletto|[[Odoacre]]}}. La ragion naturale ce ne convince; perchè il ''Pino'', che di natura sua tardi sì, e lentamente cresce, un tratto suppone di qualche secolo per giugnere a quella ampiezza, e per multiplicare a quella chioma, che possa un ''Bosco'' formare d'alta magnificenza. ([[Francesco Ginanni]]) ==Voci correlate== *[[Pineta]] *[[Ravenna]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}} {{s}} [[Categoria:Luoghi dell'Emilia-Romagna]] 31o68mvvmkrb193t646xwz0cpemqmgu Discussioni utente:MilanUnd5954 3 195025 1218848 2022-07-25T08:35:18Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:35, 25 lug 2022 (CEST)}} kkqnpgneouv4k3qbr90sucgbo8izhb4 Discussioni utente:LawannaNunan 3 195026 1218849 2022-07-25T08:40:10Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:40, 25 lug 2022 (CEST)}} j36a0bcvpt9efrel7g6yq58lp89lfli Discussioni utente:Elmer8993227 3 195027 1218850 2022-07-25T08:55:04Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:55, 25 lug 2022 (CEST)}} kejgeqveps4j6bje85ckrp2srru7tlq Discussioni utente:BedlamTom 3 195028 1218853 2022-07-25T09:30:12Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:30, 25 lug 2022 (CEST)}} 1lrnnsvshot30bsb5vf1kws6g8iz9b1 Discussioni utente:Leonimux Coronado 3 195029 1218855 2022-07-25T09:40:11Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:40, 25 lug 2022 (CEST)}} 01o0pao5gjy47svg87gnbly6829x5qi Discussioni utente:Moscatelliandrea 3 195030 1218856 2022-07-25T09:55:13Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:55, 25 lug 2022 (CEST)}} oadbpyxvypqpezugyjh1as88mnuhy0h Discussioni utente:Mold0101 3 195031 1218861 2022-07-25T10:45:12Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:45, 25 lug 2022 (CEST)}} 4544szfxyt1ch6vq60v3wllzs6wl5na Discussioni utente:Duizacrossthewater 3 195032 1218863 2022-07-25T11:20:42Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 13:20, 25 lug 2022 (CEST)}} hn06xa2blud9pa67ivbuegm5fhn72lk Discussioni utente:Jdurbo 3 195033 1218867 2022-07-25T11:50:09Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 13:50, 25 lug 2022 (CEST)}} k9h1i4nn3r3th3s5pctex7ordpol3a7