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Marco Fabio Quintiliano
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[[Immagine:Quintilian.jpg|thumb|Quintiliano]]
'''Marco Fabio Quintiliano''' (35 – 95), grammatico, oratore e scrittore romano.
{{indicedx}}
*A chi è [[felicità|felice]] è difficile avere una vera comprensione della miseria.
:''Est felicibus difficilis miseriarum vera aestimatio''. (da ''Decl.'', p, 6)
*Lo [[spirito]] critico non è adatto ai giovinetti, non va in essi fatto prevalere sulla fantasia e sulla creatività. (citato in [[Albino Luciani]], ''Illustrissimi'', APE Mursia, Milano 1979)
==''Institutio oratoria''==
*Le vane [[speranza|speranze]] sono spesso come sogni fatti ad occhi aperti. (I, 2, 19)
:''Caligat in sole.''
*Prima virtù dell'eloquenza è la perspicuità. (II, 3, 8)
:''Prima est eloquentiae virtus perspicuitas''.
*Io (e non lo dico senza il sostegno di altri) penso che oggetto di studio della retorica siano tutte le cose possano rientrare in un discorso. (II, 21, 4)
:''Ego (neque id sine auctoribus) materiam esse rhetorices iudico omnes res quaecumque ei ad dicendum subiectae erunt''.
*Il bugiardo deve avere buona memoria. (IV, 2, 91)
:''Mendacem memorem esse oportet.''
*Dove sono amici, lì sono denari. (V, 11, 41)
:''Ubi amici ibi opes''.
*''Propositum potius amicum quam dictum perdendi.''
:Il proposito di perdere un amico piuttosto che una battuta. (VI, 3, 28)
:Preferii rinunciare ad un amico anziché ad un motto. (citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli)
*E in [[Tito Livio]], scrittore meravigliosamente fluido, Asinio Pollione pensa che ci sia una certa dose di «patavinità». Perciò, se possibile, sia le parole tutte che la pronuncia odorino di uno che è cresciuto in questa città, di modo che il linguaggio sembri senz'altro romano, e non beneficato dalla concessione della cittadinanza. (VIII, 1, 3; 1979, p. 133)
:''Et in Tito Livio, mirae facundiae viro, putat inesse Pollio Asinius quandam Patavinitatem''.
*La mente si deve formare leggendo in profondità, più che leggendo molte cose. (X, 1, 59)<ref>Citato in Aa. Vv., ''Dizionario delle sentenze latine e greche'', a cura di Renzo Tosi, Rizzoli, Milano, 2017, § 486. ISBN 978–88–58–69020–8</ref>
*Senza dubbio, esclusivamente nostra lo è la satira, nella quale Lucilio, che per primo vi conseguì distinta fama, ha ancora oggi dei lettori così fedeli a lui da dire di preferirlo non solo agli altri satirici, ma anche a tutti i restanti poeti. Ma io non sono d'accordo né con loro né con Orazio, il quale ritiene che Lucilio sia grossolano e che usi delle parole che andrebbero tolte. Infatti sono ammirevoli in lui l'erudizione e la libertà di spirito, e anche la mordacità, la notevole arguzia. (X, 1, 94)
:''Satura quidem tota nostra est, in qua primus insignem laudem adeptus Lucilius quosdam ita deditos sibi adhuc habet amatores ut eum non eiusdem modo operis auctoribus sed omnibus poetis praeferre non dubitent. Ego quantum ab illis, tantum ab Horatio dissentio, qui Lucilium fluere lutulentum et esse aliquid quod tollere possis putat. Nam et eruditio in eo mira et libertas atque inde acerbitas et abunde salis.''
*[...] al punto che la stessa lingua latina non mi sembra essere capace di quell'eleganza concessa solo agli Attici. (X, 1, 100)
:[...] ''ut mihi sermo ipse romanus non recipere videatur illam solis concessam Atticis venerem''.
*Non esiterei a contrapporre Sallustio a Tucidide, né Erodoto potrebbe avere a sdegno che gli sia paragonato Tito Livio, che non solo è scrittore meravigliosamente piacevole e di luminosissima eleganza, ma anche si esprime, nei discorsi, con una efficacia e dignità superiori ad ogni descrizione, cosicché tutto quel che è detto è adatto sia alle situazioni sia ai personaggi: per dirla in breve, quanto agli affetti, e particolarmente quelli più miti, nessuno degli storici ha saputo renderli in modo più appropriato. Per questo egli ha uguagliato con pregi diversi la divina efficacia di Sallustio.<ref name= Garbarino >Citato in ''Letteratura latina''.</ref> (X, 1, 101-102)
*Quelli che appaiono saggi in mezzo agli stupidi, in mezzo ai saggi appaiono stupidi. (X, 7, 21)
:''Qui stultis videri eruditi volunt, stulti eruditis videntur''.
*La maggior parte delle cose sono oneste o turpi non tanto per sé stesse, quanto per i motivi per cui si fanno. (XII, 1, 3)
*Il [[maldicenza|maldicente]] non differisce dal malvagio che per l'occasione. (XII, 9, 9)
:''Maledicus a malefico non distat nisi occasione''.
==Citazioni su Quintiliano==
*Alle Instituzioni di Quintiliano si potrebbe apporre l'epigrafe d'un filosofo del secolo scorso: ''Io vidi il costume del mio secolo e pubblicai quest'opera''. E il secolo di Quintiliano avea d'uopo di lui. ([[Alexandre Ledru-Rollin]])
*Quintiliano [...] nelle Instituzioni dedicate a [[Marcello]] presentò lezioni, non solo di bene scrivere, ma di bene operare, istruì l'animo e l'intelletto, e pose per base de' suoi precetti che i costumi sono l'incremento delle lettere, che madre della vera eloquenza è la virtù. ([[Alexandre Ledru-Rollin]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*[[Giovanna Garbarino]], Sergio A. Cecchin, Laura Fiocchi, ''Letteratura latina, Excursus sui generi letterari, Volume unico'', retorica e comunicazione letteraria a cura di Franca Parodi Scotti, Palumbo Editore, Torino, 2005² [1995]. ISBN 978-88-395-3108-7
*Marco Fabio Quintiliano, ''L'istituzione oratoria, Vol. II'', traduzione di Rino Faranda, UTET, Torino, 1979² [1968]. ISBN 9788802034362
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Quintiliano, Marco Fabio}}
[[Categoria:Grammatici romani]]
[[Categoria:Oratori romani]]
[[Categoria:Scrittori romani]]
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Voltaire
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[[Immagine:Nicolas_de_Largillière,_François-Marie_Arouet_dit_Voltaire_(vers_1724-1725)_-001.jpg|thumb|Voltaire]]
{{indicedx}}
'''Voltaire''', pseudonimo di '''François-Marie Arouet''' (1694 – 1778), scrittore e filosofo francese.
==Citazioni di Voltaire==
*Ai vivi si devono dei riguardi, ai morti si deve soltanto la [[verità]].<ref>Da ''Prima lettera a M.me de Genonville sull'Edipo'', 1719.</ref>
*''Alla corte, figliolo, l'arte più necessaria | Non è di parlar bene, ma di saper tacere.''<ref>Da ''L'Indiscret''.</ref>
*Ama la verità, ma perdona l'[[errore]].<ref>Da ''Discours en vers sur l'homme''.</ref>
:''Aime la vérité, mais pardonne à l'erreur''.
*C'è chi in seconda fila brilla e in prima s'eclissa.<ref>Da ''La Henriade''.</ref>
*''Chi non ha lo spirito della sua [[epoca]] | Della sua epoca ha tutto il male.''
:''Qui n'a pas l'esprit de son âge | De son âge a tout le malheur.''<ref>Da ''À madame du Châtelet'', vv. 11-12.</ref>
*Ci è dato di calcolare, pesare, misurare, osservare; questa è la filosofia naturale.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della matematica'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2020, p. 24. ISBN 9788858025857</ref>
*Di tutte le scienze la più assurda, a parer mio, e la più capace di soffocare qualsiasi genio, è la [[geometria]]. Questa scienza ridicola ha per oggetto superfici, linee e punti inesistenti in natura. Si fanno passare in teoria centomila linee curve fra un cerchio e una retta tangente, per quanto in realtà non potrebbe passarvi un fuscello. La geometria, veramente, è uno scherzo di cattivo genere.<ref>Da ''Jeannot e Colin'', in ''Tutti i romanzi e i racconti e Dizionario filosofico''.</ref>
*Dichiariamolo apertamente noi che non siamo preti e che non li temiamo: la culla della Chiesa nascente è circondata solo da imposture. È una sequela ininterrotta di libri assurdi sotto nomi supposti.<ref>Da ''L'affermazione del cristianesimo'', ed. Procaccini, Napoli, 1988, p. 88.</ref>
*E che? non possedete ancora il segreto di obbligare tutti i ricchi a far lavorare tutti i poveri? Voi non avete ancora i primi rudimenti dell'organizzazione politica.<ref>Citato in [[Michel Foucault]] ''Storia della follia nell'età classica'', ed. BUR, 2012, p. 137 (il quale riporta la citazione dall'edizione francese delle ''Œuvres complètes'', ed. Garnier, XXIII, p. 337).</ref>
*È dal Nord che oggi ci viene la luce.<ref>Da ''Épitre à l'imperatrice de Russie, Cathérine II'', 1771, v. 8.</ref>
:''C'est du Nord aujourd'hui que nous vient la lumière''.
*È meglio rischiare di salvare un colpevole, che condannare un innocente.<ref>Da ''Zadig o il destino. Storia orientale'', in ''Tutti i romanzi e i racconti e Dizionario filosofico''.</ref>
*È pericoloso avere ragione, quando il governo ha torto.<ref>Il secolo di Luigi XIV, 1752</ref>
*È uno scrittore {{NDR|[[Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux|Marivaux]]}} che conosce tutti i viottoli del cuore umano, ma non sa la strada maestra.<ref>Citato in Fernando Palazzi, ''Dizionario degli aneddoti'', Baldini Castoldi Dalai, 2000.</ref>
*Ed ecco per l'appunto come si scrive la storia.<ref>Da ''Charlot ou la Comtesse de Givry'', I, 7.</ref>
:''Et voila justement comme on écrit l'histoire!''
*Egli compilava, compilava, compilava.<ref>Da ''Le pauvre diable''; citato in Fumagalli 1921, p. 240.</ref>
:''Il compilait, compilait, compilait''.
*{{NDR|Su [[Flavio Giuseppe]]}} Era credulone e facile all'esagerazione.<ref>Da ''Trattato sulla Intolleranza'', cap. VIII.</ref>
*Ho fatto un po' di bene; è la mia opera migliore.<ref>Da ''Epîtres''. Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
*I [[Negro|Negri]] e le Negre, trasportati nei paesi più freddi, continuano a produrvi animali della loro specie, e [...] i mulatti sono semplicemente una razza bastarda.<ref>Citato in Marco Marsilio, ''Razzismo: un'origine illuminista'', Vallecchi, 2006, p. [http://books.google.it/books?ei=Oj2ZUI6TEMXBswab6oCgBA&hl=it&id=ixm5AAAAIAAJ&dq=valecchi+Razzismo&q=I+mulatti+sono+semplicemente+una+razza+bastarda 49].</ref>
*I negri sono, per natura, gli schiavi degli altri uomini. Essi vengono dunque acquistati come bestie sulle coste dell'Africa.<ref>Dal ''Saggio sui costumi''.</ref>
*Il [[Brasile|brasiliano]] è un animale che non ha ancora raggiunto la maturazione della propria specie.<ref>Da ''Dialogues et anedoctes philosophiques'', 1768.</ref>
*Il [[dispotismo]] è l'abuso della regalità, come l'[[anarchia]] è l'abuso della repubblica.<ref>Da ''Pensieri sul governo'', in ''Scritti politici'', a cura di Riccardo Fubini, UTET, Torino, 1964, p. 450.</ref>
*''Il saggio re [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]], al centro di questi re, | s'innalza come una quercia e dà loro delle leggi, | egli perdonò spesso, egli regnò sui loro cuori, | ed asciugò il pianto degli occhi del suo popolo.''
:''Le sage Louis XII, au milieu de ces rois, | s'élève comme un chêne et leur donne des lois, | il pardonna souvent, il régna sur les cœurs, | et des yeux de son peuple, il essuya les pleurs.'' (''La Henriade'')
*Il [[dubbio e certezza|dubbio]] non è piacevole, ma la [[dubbio e certezza|certezza]] è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono.<ref>Citato in Montanelli 1971, cap. 9, p. 127.</ref>
*Il segreto per [[Noia|annoiare]] sta nel dire tutto.<ref>Da ''Discorso in versi sull'uomo'', 6.</ref>
:''Le secret d'ennuyer est celui de tout dire''.
*Il [[successo]] è sempre stato figlio dell'audacia.<ref>Da ''Catilina''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*Il superfluo, cosa necessarissima.<ref>Da ''Le Mondain'', v. 22; citato in Fumagalli 1921, p. [[s:Pagina:Chi_l'ha_detto.djvu/46|14]].</ref><ref>Qualcuno [[citazioni errate|attribuisce erroneamente]] la frase ad [[Alphonse Karr]]. In realtà la citazione è di Voltaire e Karr, in ''Nouvelles guêpes'' (1853), ha solamente ripetuto e sviluppato il concetto: «Il superfluo è diventato cosi necessario che molte persone, per procurarselo, considerano il necessario come superfluo». {{cfr}} Fumagalli 1921, p. [[s:Pagina:Chi_l'ha_detto.djvu/46|14]].</ref>
:Il [[superfluo]], cosa indispensabile.<ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. 115. ISBN 88-415-5890-3</ref>
*Impiccati, mio bravo Crillon.<ref>Citato in Fumagalli 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/783#c2115|751]].</ref>
:''Pends-toi, brave Crillon!''
*La ''[[Mandragola]]'' di [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] vale da sola forse più di tutte le commedie di [[Aristofane]]
:[...] ''et la seule Mandragore de Machiavel vaut peut-être mieux que toutes les pièces d’Aristophane.''<ref>{{fr}} Da ''[[:fr:s:Page:Voltaire - Œuvres complètes Garnier tome12.djvu/256|Essai sur les mœurs et l'esprit des nations]]'', Paris, Garnier, 1878, p. 246.</ref>
*La [[pace]] è preferibile alla verità.<ref>Da una lettera a Jean Jacques Dortous de Mairan, Bruxelles, 14 maggio 1741, in ''Correspondance'', [[s:fr:Correspondance de Voltaire/1741/Lettre 1435|n. 1435]]; citato in [[Arthur Schopenhauer]], ''L'arte di ottenere ragione'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Nicola Curcio e Franco Volpi, Adelphi, Milano, 2017. ISBN 978-88-459-7890-6</ref>
*La religione esiste da quando il primo ipocrita ha incontrato il primo imbecille.<ref>Citato in Antonio Lopez Campillo, Juan Ignacio Ferreras, ''Corso accelerato di ateismo'', traduzione di Silvia Rupati, Castelvecchi Editore, 2007, p. 28.</ref>
*{{NDR|La [[storia]] è}} una burla che i vivi giuocano ai morti.<ref>Citato in Montanelli 1971, cap. 9, p. 125.</ref>
*{{NDR|La [[teologia]] è}} una collezione di risposte incomprensibili a domande senza senso.<ref>Citato in [[Indro Montanelli]], ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/23/dove_comincia_grande_mistero_Dio_co_0_9605235872.shtml Là dove comincia il grande mistero di Dio]'', ''Corriere della Sera'', 23 maggio 1996.</ref>
*Mentite, amici, mentite.<ref>Citato in Fumagalli 1921, p. 532.</ref>
:''Mentez, mes amis, mentez''.
*Non affermo niente; ma mi contento di credere che ci sono più cose possibili di quanto si pensi.<ref>Citato in [[Patrizia de Mennato]], ''La ricerca «partigiana»'', Libreria CUEM, Milano, 1994.</ref>
*Non che il [[suicidio]] sia sempre follia. Ma in genere non è in un accesso di ragione che ci si ammazza.<ref>Da ''Lettera a Mariott''.</ref>
*Non l'amore bisognava dipingere cieco, ma l'amor proprio.<ref>Da ''Lettera a Damilaville'', 11 maggio 1764.</ref><ref name=e />
*Non possiamo sempre compiacere gli altri, ma possiamo sempre parlare in modo compiacente.<ref>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', dicembre 1962.</ref>
*Non vi è forse nulla di più grande, sulla terra, del sacrificio della giovinezza e della bellezza compiuto dal gentil sesso – giovani spesso di nobili natali – al fine di poter lavorare negli ospedali per l'alleviamento della sofferenza umana. La vista del qual sacrificio è cosa rivoltante, per il nostro animo delicato. Gli individui che si sono staccati dalla religione romana hanno imitato in modo assia imperfetto un così alto spirito di carità.<ref>Citato in Thomas E. Woods, ''Come la Chiesa cattolica ha costruito la civiltà occidentale'', Cantagalli 2007, pp. 177-178.</ref>
*Quando la [[gente]] comincia a ragionare, tutto è perduto.<ref>Da ''Correspondance'', 1/4/1766.</ref>
:''Quand la populace se mêle de raisonner, tout est perdu''.
*Quando occorre, sono serissimo; ma vorrei non essere noioso.<ref>Da ''La pulzella d'Orléans''.</ref>
*... BOSWELL. «Quando venni a trovarvi, pensavo di vedere un grandissimo ma cattivissimo uomo». VOLTAIRE. «Siete molto sincero». BOSWELL. «Sì, ma la stessa [sincerità] mi fa confessare che ho trovato il contrario. Solo il vostro ''Dictionnaire philosophique'' [mi turba]. Per esempio. ''Âme'', l'Anima...». VOLTAIRE. «Quello è un buon articolo». BOSWELL. «No. Scusate. Non è [l'immortalità] un'idea piacevole? Non è più nobile?». VOLTAIRE. «Sì. Voi avete il noblie desiderio di essere il Re d'Europa. [Dite] "Lo desidero, e chiedo la vostra protezione [per continuare a desiderarlo]". Ma non è probabile». BOSWELL. «No. Ma se non può essere in un modo, non è detto che non possa essere nell'altro. [Come Catone, diciamo] "Dev'essere così", finché [arriviamo a possedere] l'immortalità». VOLTAIRE. «Ma prima di dire che quest'anima esisterà, dobbiamo sapere che cosa sia. Io non conosco la causa. Non posso giudicare. Non posso essere un giudice. Cicerone dice, ''potius optandum quam probandum''. Noi siamo esseri ignoranti. Siamo gli zimbelli della Provvidenza. Io sono il povero Punch». BOSWELL. «Non vorreste che vi fossero pubbliche funzioni?». VOLTAIRE. «Sì, con tutto il cuore. Riuniamoci quattro volte all'anno in un gran tempio con musica, e ringraziamo Dio di tutti i suoi doni. V'è un solo sole. V'è un solo Dio. Vi sia una sola religione. Allora tutti gli uomini saranno fratelli». BOSWELL. «Potrò scrivervi in inglese, e voi mi risponderete?». VOLTAIRE. «Sì. Addio».<ref>Citato in James Boswell, ''Visita a Rousseau e a Voltaire'', traduzione di Bruno Fonzi, Adelphi, 1973, pp. 108-109.</ref>
*Se Dio [[Problema dell'esistenza di Dio|non esistesse]] bisognerebbe inventarlo.<ref>Da ''Épître 104 – Épître à l'Auteur du Livre des Trois Imposteurs'', v. 22.</ref>
:''Si Dieu n'existait pas, il faudrait l'inventer''.
*Tutti i generi sono buoni, tranne il genere noioso.<ref>Citato in Fumagalli 1921, p. 541.</ref>
:''Tous les genres sont bons, hors le genre ennuyeux''.
===Attribuite===
*Calunniate, calunniate, qualcosa resterà.
:Tale citazione, con cui si voleva incitare alla demonizzazione della religione cattolica, apparteneva già a [[Francesco Bacone]], che la sentenziò nel ''De dignitate et augmento scientiarum'', l. VIII, c. 2,34.<ref>S. L. Murialdo, ''Scritti'', Libreria editrice Murialdo, Roma 2001, p. 127</ref>
*Ci salutiamo ma non ci parliamo affatto.<ref>Attribuita anche a [[François-Augustin de Paradis de Moncrif|Moncrif]] e a [[Guillaume Bautru|Bautru]].</ref><ref>Citato in Fumagalli 1921, p. 492.</ref>
:''Nous nous saluons bien, mais nous ne nous parlons guère''.
*Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
:{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Tale citazione viene solitamente attribuita, anche in altre formulazioni, a Voltaire ma trova in realtà riscontro soltanto in un testo della scrittrice americana [[Evelyn Beatrice Hall]], conosciuta sotto lo pseudonimo di Stephen G. Tallentyre: ''The Friends of Voltaire''<ref>{{en}} Da ''The Friends of Voltaire'', Smith Elder & co., 1906, [http://books.google.it/books?id=j3kGAQAAIAAJ&q=%22I+disapprove+of+what+you+say,+but+I+will+defend+to+the+death+your+right+to+say+it%22+intitle:%22The+Friends+of+Voltaire%22&dq=%22I+disapprove+of+what+you+say,+but+I+will+defend+to+the+death+your+right+to+say+it%22+intitle:%22The+Friends+of+Voltaire%22&hl=it&ei=6J3uTbDYKcLX8gOnkLGTBw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCsQ6AEwAA p. 199].</ref>, una biografia del filosofo scritta nel 1906. La citazione così formulata non ha riscontro in alcuna opera di Voltaire<ref>{{cfr}} ''[http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_19/citazioni_bufale_610a343e-146f-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml Le dieci regine delle citazioni bufala]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2009.</ref>, tuttavia secondo alcuni autori la frase sarebbe stata estrapolata dal ''Trattato della tolleranza'' del 1763 e rappresenterebbe realmente una citazione dello scrittore francese.<ref>{{cfr}} Ceccarelli di Bruno, ''Per la democrazia'', Armando Editore, 2007, p. 79. ISBN 8860811651</ref> In tale ''Trattato'' infatti si trovano alcune frasi simili. Inoltre esiste anche un'altra frase di Voltaire piuttosto simile che potrebbe aver ispirato l'aforisma: «Non ho mai approvato né gli errori del suo libro, né le verità banali che afferma con enfasi. Però ho preso fortemente le sue difese, quando uomini assurdi lo hanno condannato [...].» (da ''Questioni sull'Enciclopedia'').<ref>Voltaire scrive, in particolare: «Mi piaceva l'autore de ''L'Esprit'' {{NDR|Helvétius}}. Quest'uomo era meglio di tutti i suoi nemici messi assieme; ma non ho mai approvato né gli errori del suo libro, né le verità banali che afferma con enfasi. Però ho preso fortemente le sue difese, quando uomini assurdi lo hanno condannato.» In originale: «''J'aimais l'auteur du livre de l'Esprit [Helvétius]. Cet homme valait mieux que tous ses ennemis ensemble; mais je n'ai jamais approuvé ni les erreurs de son livre, ni les vérités triviales qu'il débite avec emphase. J'ai pris son parti hautement, quand des hommes absurdes l'ont condamné''». {{cfr}} ''Questions sur l'Encyclopédie'', articolo "Homme", in ''[http://www.histoiredumonde.net/Voltaire.html Voltaire]'', ''Histoire du Monde.net''.</ref>
*La parola all'uomo è stata data per nascondere il pensiero.
:''La parole a été donnée à l'homme pour déguiser sa pensée''.
::La citazione viene [[citazioni errate|erroneamente attribuita]] a [[Charles Maurice de Talleyrand-Périgord]] e [[Joseph Fouché]]. Più probabilmente la citazione appartiene a Voltaire che scrisse nei ''Dialogues'': «''Ils [les hommes] ne se servent de la pensée que pour autoriser leurs injustices, et n'emploient les parles que pour déguiser leurs pensées''» («Gli uomini usano il pensiero per giustificare le proprie ingiustizie, e il discorso solo per nascondere i loro pensieri»).<ref>{{Cfr}} Fumagalli 1921, pp. 526-527 e ''The Oxford Dictionary of Quotations'', a cura di Elizabeth M. Knowles, Oxford University Press, 1999, [http://books.google.it/books?id=o6rFno1ffQoC&pg=PA797 p. 797].</ref>
*Quegli stolti preferivano essere in disaccordo col Sole piuttosto che trovarsi d'accordo col Papa!<ref>Citato in Piero Tempesti, ''Il calendario e l'orologio'', Gremese Editore, 2006, [http://books.google.it/books?id=Zw7oVRF21VMC&pg=PT71 p. 66]</ref>
:Secondo altre fonti questa sarebbe una citazione di [[Giovanni Keplero]].
==''Candido''==
===[[Incipit]]===
====I traduzione====
Era nella Vesfalia, nel castello del baron di Thunder-ten-tronckh, un giovinetto che aveva avuto dalla natura i più dolci costumi. Se gli leggeva il cuore nel volto. Univa egli a un giudizio molto assestato una gran semplicità di cuore, per la qual cosa, cred'io, chiamavanlo Candido. I vecchi servitori di casa avean de' sospetti ch'ei fosse figliuolo della sorella del signor barone, e d'un buon gentiluomo e da bene di quel contorno, che questa signora non volle mai indursi a sposare perché non aveva egli potuto provare più di settantun quarti di nobiltà, il resto del suo albero genealogico essendo perito per l'ingiuria de' tempi.<br>
{{NDR|Voltaire, ''Candido'', Sonzogno, [http://www.liberliber.it/mediateca/libri/v/voltaire/candido_o_l_ottimismo/epub/voltaire_candido_o_l_ottimismo.epub LiberLiber], 1882}}
====Maria Moneti====
C'era in Vestfalia, nel castello del signor barone di Thunder-ten-Tronckh, un ragazzo cui la natura aveva fornito un temperamento assai mite. Gli si leggeva in fronte l'indole sua. Aveva l'intelletto abbastanza solido, e il più ingenuo cuore del mondo: credo fosse chiamato Candido appunto per questo. I servitori vecchi di casa sospettavano ch'egli fosse figlio della sorella del signor barone e di un buono e rispettabil cavaliere del vicinato, non mai voluto sposare dalla damigella perché non gli era riuscito di provare che settantadue quarti soli, essendosi perduto il rimanente del suo albero genealogico per oltraggio del tempo.<br>
{{NDR|Voltaire, ''Candido'', traduzione di Maria Moneti, Garzanti, 1973. ISBN 9788811360384}}
====Sara Di Gioacchino Corcos====
C'era in Vestfalia, nel castello del signor barone di Thunder-ten-tronckh, un giovanetto al quale la natura aveva largito i piú miti costumi. La sua fisionomia ne palesava l'anima. Aveva il giudizio alquanto retto, unito a un spirito dei piú semplici: per questa ragione, credo, lo chiamavano Candido. I vecchi domestici della casa sospettavano ch'egli fosse figlio della sorella del signor barone e di un buono ed onesto gentiluomo delle vicinanze, che quella damigella non volle mai sposare perché egli aveva potuto provare soltanto settantun quarti, e che il resto del suo albero genealogico era andato perduto per le ingiurie del tempo.<BR>
{{NDR|Voltaire, ''Candido'', traduzione di Sara Di Gioacchino Corcos, Edipem, 1974.}}
====Paola Angioletti====
Viveva in Westfalia, nel castello del barone di Thunder tentronckh, un ragazzo a cui la natura aveva fatto dono di un dolcissimo carattere. Il suo aspetto denunciava la sua anima. Univa un notevole giudizio allo spirito più semplice, e per questo, credo, era chiamato Candido. I vecchi domestici della casa sospettavano che fosse il figlio della sorella del barone e di un buono e onesto gentiluomo dei dintorni, che la signorina non aveva mai voluto sposare perché egli aveva potuto provare solo settantun quarti, mentre il resto del suo albero genealogico era andato perduto col tempo.<br>
{{NDR|Voltaire, ''Candido'', traduzione di Paola Angioletti, Newton & Compton.}}
====[[Riccardo Bacchelli]]====
In Vestfalia, nel castello del signor barone di Thunder-ten-tronckh, c'era un giovinetto che da natura aveva sortito costumi soavissimi. La fisionomia annunciava l'animo, e retto giudizio con rara semplicità di spirito gli avevano procacciato, cred'io, il suo nome: Candido. I vecchi servi di casa avevano sospetto che egli fosse figlio della sorella del signor barone e d'un buono e onorato gentiluomo delle vicinanze, che la damigella non aveva ma voluto sposare, dato che costui non era riuscito a dimostrare più di settantun quarti, menre il resto del suo albero genealogico era andato perso per ingiuria del tempo.<br>
{{NDR|Voltaire, ''Candido'', traduzione di Riccardo Bacchelli, Oscar Classici Mondadori.}}
====Giovanni Fattorini====
C'era in Vestfalia, nel castello del signor barone di Thunder-ten-tronckh, un giovane a cui la natura aveva conferito i costumi più miti. Il suo aspetto ne rivelava l'anima. Possedeva un giudizio abbastanza retto, unito a una grande semplicità; per questo, credo, lo chiamavano Candido. I vecchi domestici del castello sospettavano fosse figlio della sorella del signor barone e di un onesto e buon gentiluomo delle vicinanze che madamigella non volle mai come marito perché non aveva potuto provare che settantun quarti: il resto del suo albero genealogico era stato distrutto dalle ingiurie del tempo.<br>
{{NDR|Voltaire, ''Candido'', traduzione di Giovanni Fattorini, Tascabili Bompiani, 1987.}}
====Piero Bianconi====
C'era in Vestfalia, nel castello del signor barone di Thunder-ten-tronckh, un giovinetto che la natura aveva dotato di costumi assai mansueti. Gli si leggeva l'anima sul volto. Aveva il giudizio abbastanza retto, con uno spirito grandemente semplice; perciò credo lo chiamavano Candido. I vecchi servi del castello sospettavano che fosse figlio della sorella del signor barone e d'un buono e onesto gentiluomo dei dintorni, che codesta damigella non volle mai sposare siccome non aveva potuto provare che settantun quarti: le ingiurie del tempo avevan distrutto il resto del suo albero genealogico.<br>
{{NDR|Voltaire, ''Candido'', traduzione di Piero Bianconi, RCS Libri, 2007.}}
===Citazioni===
*Il precettore Pangloss era l'oracolo di casa, e il piccolo Candido ascoltava i suoi insegnamenti con la fiducia propria dell'età e del suo temperamento. Pangloss insegnava la metafisico-teologo-cosmologo-scempiologia. Egli dimostrava mirabilmente che non c'è effetto senza causa, e che in questo migliore dei mondi possibili... è provato, diceva, che le cose non potrebbero andare altrimenti: essendo tutto quanto creato in vista di un fine, tutto è necessariamente inteso al fine migliore. I nasi, notate, son fatti per reggere gli [[occhiali]]: e noi infatti abbiamo gli occhiali... Ne consegue che coloro i quali hanno affermato che tutto va bene, han detto una castroneria. Bisognava dire che meglio di così non potrebbe andare. (cap. I)
*{{NDR|Sulla [[sifilide]]}} Era una cosa indispensabile, nel migliore dei mondi, un ingrediente necessario: perché se Colombo non avesse preso in un'isola dell'America questa malattia che avvelena la sorgente della generazione, che spesso anzi impedisce la generazione stessa, e che, evidentemente, si oppone al grande fine della natura, non avremmo né cioccolata né cocciniglia; bisogna poi osservare che nel nostro continente, fino a oggi, questa malattia è tipicamente nostra, come la controversia. Turchi, Indiani, Persiani, Cinesi, Siamesi, Giapponesi, non la conoscono ancora: ma c'è ragion sufficiente che debbano conoscerla a loro volta fra qualche secolo. Nel frattempo ha fatto meravigliosi progressi fra noi, e soprattutto in quei grandi eserciti composti di onesti mercenari beneducati che decidono del destino degli Stati; si può affermare che, quando trentamila uomini combattono in battaglia campale contro eserciti di egual numero, ci siano circa ventimila impestati per parte. (cap. IV)<!--edizione di Wikisource-->
*«Che razza di paese è mai questo,» si chiedevano entrambi, «sconosciuto a ogni altro, e dove la natura si mostra tanto diversa da quello che è nei nostri? Sarà questo il paese dove tutto va bene; poiché un paese cosiffatto bisogna assolutamente che ci sia. E checché ne dicesse Mastro Pangloss, avevo notato sovente che in Vestfalia andava maluccio.» (cap. XVII)<!--stessa edizione dell'excipit-->
*Amico, io l'ho già detto e lo ripeto: il castello dove son nato non vale certo il paese in cui siamo; ma la madamigella Cunegonda insomma qui non c'è, e anche voi avete lasciato senza dubbio in Europa una qualche amica. Finché restiamo qui, siamo uguali a tutti costoro; se invece ce ne torniamo al mondo nostro, anche con una sola dozzina di pecore cariche dei ciottoli di El Dorado, saremo più ricchi di tutti i re sommati insieme, non avremo più nulla da temere da parte dell'Inquisizione, e potremo riprendere senza difficoltà la damigella Cunegonda. (cap. XVIII)
*"Che cos'è l'[[ottimismo]]" diceva Cacambo – "Ahime!" disse Candido "è la smania di sostenere che si tutto va bene quando si sta male". (cap. XIX)
*Gli sciocchi ammirano ogni parola d'un autore famoso; io leggo per me solo, e mi piace soltanto quello che fa per me. (cap. XXV)<!--stessa edizione dell'excipit-->
*:I pazzi ammiran tutto, in un autore stimato; io non leggo che per me, e non ho piacere se non a quel che mi aggrada. (nobile veneziano Pococurante; cap. XXIV)
*Il [[lavoro]] allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno. (cap. XXX)
*Oh, migliore dei mondi possibili, dove sei adesso?
*Tutto è bene, tutto va bene, tutto va per il meglio possibile.
:''Tout est bien, tout va bien, tout va le mieux qu'il soit possible''.
*Volli uccidermi 100 volte, ma amavo ancora la vita. Questa ridicola debolezza è forse una delle più funeste delle inclinazioni umane: infatti può darsi una cosa più sciocca che ostinarsi a portare il fardello che si vorrebbe continuamente buttare a terra?
*Viveva in quei pressi un [[derviscio]] famosissimo, che aveva fama d'essere il maggior filosofo di [[Turchia]]. Andarono a consultarlo. Pangloss prese la parola, e disse: "Maestro, siam venuti a pregarvi che ci spieghiate perché sia stato creato un animale così bizzarro com'è l'uomo." <br />"Ma di che ti vai a impicciare?" disse il derviscio; "che te ne importa?"<br />"Ma, padre mio reverendo," osservò Candido, "v'è pur nel mondo una quantità spaventosa di mali."<br />"E che diavolo importano," rispose il derviscio, "i mali ed i beni? Quando Sua Altezza spedisce una nave in Egitto, si da ella forse pensiero se i topi che sono nella stiva stanno comodi o no?"<br />"E allora che dobbiamo fare?" domandò Pangloss.<br />"Tacere", rispose il derviscio.
:"Io m'ero illuso" riprese Pangloss, "di poter ragionare un pochino con voi delle cause e degli effetti, del migliore dei mondi possibili, dell'origine del male, della natura dell'anima e dell'armonia prestabilita."<br />A questo il derviscio sbatté loro l'uscio in faccia.
*"So anche," disse Candido, "che bisogna lavorare il nostro orto."<br />"Avete ragione," rispose Pangloss; "infatti, quando l'uomo fu messo nel Paradiso Terrestre, ci fu messo ut operaretur eum, perché lo lavorasse, la qual cosa prova che l'uomo non è nato per stare in ozio."<br />"Lavoriamo senza discutere," fece Martino, "non c'è altro modo per sopportare la vita." ...<br />"Voi dite bene," rispondeva Candido; "ma noi bisogna che lavoriamo il nostro orto".
*"Non c'è [[causa ed effetto|effetto senza causa]]," – rispose Candido con modestia –, "tutto è necessariamente concatenato e ha come fine il meglio. Era necessario che fossi cacciato lontano da Cunegonda, che passassi sotto le verghe, ed è necessario che elemosini il pane finché non riuscirò a guadagnarlo; tutto questo non poteva andare altrimenti".
*Insomma, madamigella, sono esperta, conosco il mondo; concedetevi un divertimento, invitate tutti i passeggeri a raccontarvi la loro storia, e se ne trovate uno solo che non abbia maledetto spesso la propria vita, che non si sia detto sovente di essere il più infelice degli uomini, gettatemi pure in mare a testa in giù.
*L'uomo di gusto spiegò molto bene come un'opera teatrale possa aver un qualche interesse senza valere quasi nulla; dimostrò in poche parole che non basta introdurre una o due situazioni che si trovano in tutti i romanzi, e che sempre seducono gli spettatori, ma che bisogna essere innovativi senz'essere bizzarri, spesso sublimi e sempre naturali, conoscere il cuore umano e farlo parlare, essere grande poeta senza che mai nessun personaggio dell'opera sembri un poeta; conoscere perfettamente la propria lingua, parlarla con proprietà, con armonia continua, senza che mai la rima vada a discapito del senso.
*Io sono quello che definisco uno spirito errante per le passioni d'altri; ovvero un imbecille.
===[[Explicit]]===
Tutta la piccola compagnia mise in opera questo lodevole proposito, ciascuno mettendo a profitto le proprie attitudini. Il poderetto fruttò assai. Cunegonda a dire il vero era brutta dimolto; ma diventò una pasticcera valente. Pasquina ricamava, e la vecchia accudì alla biancheria. Lo stesso Fra Garofolone si rese utile lavorando egregiamente da falegname, e giunse perfino a diventar galantuomo. Pangloss talvolta diceva a Candido:<br>«In questo migliore di mondi possibili, tutti i fatti son connessi tra loro. Tanto è vero che se voi non foste stato scacciato a gran calci nel sedere da un bel castello, per amore di madamigella Cunegonda, se non foste capitato sotto l'Inquisizione, se non aveste corso l'America a piedi, se non aveste infilzato il Barone, se non aveste perso tutte le pecore del bel paese di El Dorado, voi ora non sareste qui a mangiar cedri canditi e pistacchi.»<br>«Voi dite bene,» rispondeva Candido: «ma noi bisogna che lavoriamo il nostro orto.»
===Citazioni su ''Candido''===
*È stato detto che il razionalismo di Voltaire ha uno sfondo teologico incommensurabile all'uomo quanto quello di [[Blaise Pascal|Pascal]]. Io direi anche che il candore di Candide vale esattamente quanto lo spavento di Pascal, se non è addirittura la stessa cosa. Solo che Candide trovava finalmente un proprio giardino da coltivare... "Il faut cultiver nostre jardin"... Impossibile: c'è stato un grande e definitivo esproprio. E forse si possono oggi riscrivere tutti i libri che sono stati scritti; e altro anzi non si fa, riaprendoli con chiavi false, grimaldelli e, mi consenta un doppio senso banale ma pertinente, piedi di porco. Tutti, Tranne ''Candide''. ([[Leonardo Sciascia]])
==''Dizionario filosofico''==
===[[Incipit]]===
'''ABRAMO'''<br/>[[Abramo]] è uno di quei nomi celebri nell'Asia Minore e in Arabia, come Thoth presso gli Egiziani, l'antico Zarathustra in Persia, Ercole in Grecia, Orfeo nella Tracia, Odino presso i popoli nordici e tanti altri noti più o meno per la loro fama che per una storia incontestata. Intendo qui la storia profana, in quanto nei confronti di quella del [[ebrei|popolo ebraico]], nostro maestro e nemico, per il quale sentiamo fiducia e odio, essendo stata visibilmente scritta dallo Spirito Santo in persona, nutriamo i sentimenti che dobbiamo nutrire. Ci riferiamo soltanto agli Arabi, che si vantano di discendere da Abramo per via di [[Ismaele]] e credono che quel patriarca abbia fondato la Mecca e sia morto in questa città. Il fatto è che la stirpe di Ismaele è stata favorita da Dio in misura infinitamente maggiore della stirpe di Giacobbe. L'una e l'altra, a dire il vero, hanno generato dei ladroni; ma i ladroni arabi sono stati prodigiosamente superiori a quelli ebrei: I discendenti di Giacobbe conquistarono una regione di assai modeste proporzioni, che poi perdettero; i discendenti di Ismaele conquistarono parte dell'Asia, dell'Europa e dell'Africa, fondarono un impero più vasto di quello dei Romani e scacciarono gli Ebrei dalle loro caverne, che chiamavano la terra promessa. A giudicare le cose solo in base agli esempi delle nostre storie moderne, sarebbe piuttosto improbabile che Abramo fosse stato il progenitore di popoli così diversi; ci dicono che era nato in Caldea e che era figlio di un povero vasaio, che si guadagnava la vita costruendo piccoli idoli di terra. Non è verosimile che il figlio di quel vasaio sia andato a fondare la Mecca a trecento leghe di distanza, sotto il tropico, attraversando deserti impraticabili. Se fu un conquistatore, puntò senza dubbio sul bel paese dell'Assiria; se invece fu soltanto un povero diavolo, come ci viene raffigurato, non ha fondato regni fuori dalla sua patria.<br />
{{NDR|Voltaire, ''Dizionario Filosofico'', traduzione di Rino Lo Re, B.U.R., 1966}}
'''ATEO, ATEISMO'''<br/>
[[Pierre Bayle|Bayle]] si domanda se sia piú pericoloso l'ateismo o l'idolatria: se è maggior crimine non credere affatto alla divinità o avere intorno ad essa opinioni indegne... A me pare invece che avrebbe dovuto porre il problema in altri termini, e cioè se sia piú pericoloso l'ateismo o il fanatismo. Il fanatismo infatti è certamente mille volte piú funesto; perché l'ateismo non ispira affatto passioni sanguinarie, il fanatismo sí; l'ateismo non s'oppone certo ai delitti, ma il fanatismo induce a commetterli...<br />Gli atei sono per lo piú uomini di scienza coraggiosi, ma sviati nei loro ragionamenti, i quali non potendo comprendere la creazione, l'origine del male e altre difficoltà, ricorrono alla ipotesi dell'eternità delle cose e della necessità.<br />Gli ambiziosi, gli uomini dediti ai piaceri non hanno gran che tempo per ragionare e quindi non rischiano di abbracciare sistemi errati; essi hanno altro da fare che mettere a confronto le opinioni di Lucrezio con quelle di Socrate. Cosí vanno le cose da noi... Certo non vorrei aver a che fare con un principe ateo perché, nel caso si mettesse in mente d'avere interesse a farmi pestare in un mortaio, son ben certo che lo farebbe senza esitazione. Nemmeno vorrei, se fossi un sovrano, avere a che fare con cortigiani atei, che potrebbero aver interesse ad avvelenarmi... Quale conclusione trarremo da tutto ciò? Che se l'ateismo è estremamente pericoloso in quelli che governano, lo è pure negli uomini di studio, per quanto la loro vita possa essere pura, perché le loro idee possono uscire dal chiuso delle biblioteche e raggiungere le piazze; che l'ateismo infine anche se non è cosí funesto quanto il fanatismo, è quasi sempre fatale alla virtú. Va notato soprattutto che il numero degli atei è minore oggi che in qualsiasi altro tempo, da quando cioè i filosofi hanno riconosciuto che non esiste alcun essere vegetante senza germe, alcun germe senza struttura, ecc... Geometri non filosofi hanno potuto rigettare le cause finali, ma i veri filosofi le ammettono; e, come ha detto un noto autore, il catechismo annuncia Dio ai fanciulli e Newton lo dimostra ai sapienti. Se esistono atei, a chi farne colpa se non ai grandi mercenari delle anime, che, provocando in noi la rivolta contro i loro meschini espedienti, costringono qualche spirito debole a negare quel Dio che tali mostri disonorano? Quante volte le sanguisughe del popolo, esasperando i cittadini angariati, non li hanno costretti a ribellarsi contro il loro re?<br />
{{NDR|Voltaire, ''Dizionario Filosofico'', Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano, 1968, vol. XIV, pagg. 533-534}}
===Citazioni===
*Questo libro può essere letto soltanto da persone illuminate; il volgo non è fatto per simili conoscenze: la [[filosofia]] non sarà mai il suo retaggio. Coloro che affermano che esistono verità che devono essere nascoste al popolo non devono allarmarsi, il popolo non legge: lavora sei giorni la settimana e il settimo va all'osteria. Insomma, le opere di filosofia sono fatte solo per i filosofi, e ogni uomo dabbene deve cercare di essere [[filosofo]], senza piccarsi di esserlo. (''Prefazione di Voltaire al'' Dizionario filosofico; 1950, p. 4)
*I [[libri]] più utili sono quelli i cui [[lettore|lettori]] compiono essi stessi metà dell'opera; sviluppano i pensieri di cui si mostra loro il germe; correggono ciò che sembra loro difettoso, e fortificano con le loro riflessioni ciò che appare loro debole. (''prefazione''; 2012)<ref>Prefazione di Voltaire all'edizione Varberg del 1765.</ref>
*''[[Conoscere se stessi|Conosci te stesso]]'' è un magnifico precetto, ma soltanto Dio può metterlo in pratica: chi altri può conoscere la propria essenza? (''Anima''; 1968, p. 44)
*{{NDR|L'[[amicizia]]}} È un tacito contratto fra due persone sensibili e virtuose. Dico sensibili, perché un monaco, un solitario può non essere malvagio e vivere senza conoscere l'amicizia. Dico virtuose, perché i malvagi hanno soltanto dei complici; i gaudenti, compagni di baldoria; le persone interessate, dei soci; i politici raccolgono attorno a sé dei partigiani; il volgo degli sfaccendati ha delle relazioni; i principi, dei cortigiani; solo gli uomini virtuosi hanno amici. (''Amicizia''; 1950, p. 20)
*Si è discusso se un cristiano nei deserti d'Arabia potesse venir battezzato con la sabbia; si è risposto di no; se si potesse battezzare con acqua di rose; e si è deciso che occorreva dell'acqua pura, ma che ci si poteva anche servire di acqua fangosa. Si vede bene che tutta questa disciplina è dipesa dalla sapienza dei primi pastori che l'hanno stabilita. (''Battesimo'')<ref>Citato in Raffaele Carcano, Adele Orioli, ''Uscire dal gregge'', Luca Sossella editore, 2008, p. 69. ISBN 9788889829646</ref>
*Che vergogna, che miseria, aver detto che le [[animale|bestie]] sono macchine prive di conoscenza e sentimento, che fanno sempre tutto ciò che fanno nella stessa maniera, che non imparano niente, non si perfezionano, ecc. ecc.! (''Bestie''; 1968, pp. 108-109)
*I barbari uomini prendono questo cane che suol vincerli così facilmente nell'amicizia: lo inchiodano su una tavola, e lo [[vivisezione|sezionano vivo]] per mostrarti le vene mesaraiche. Tu scopri in lui gli stessi organi di sentimento che sono in te. Rispondimi, o meccanicista, la natura ha dunque combinato in lui tutte le molle del sentimento affinché egli non senta? Il cane ha dei nervi per essere impassibile? Non fare più di queste balorde supposizioni. (''Bestie''; 1968, pp. 109-110)
*L'animale ha ricevuto le facoltà del sentimento, della memoria, e di un certo numero di idee. Chi gliele ha date? Colui che ha fatto crescere l'erba dei campi e gravitare la terra intorno al sole. (''Bestie''; 1968, p. 109)
*Ma chi fa funzionare il soffietto degli animali: chi li fa respirare? Ve l'ho già detto: colui che fa muovere anche gli astri. Il filosofo che dichiarò: ''Deus est anima brutorum'', aveva ragione; ma doveva andare più in là.<ref>Cfr. Attilio Pisanò, ''Diritti deumanizzati'', Giuffrè Editore, 2012, [http://books.google.it/books?id=jTQqD6-iqt4C&pg=PA29 p. 29]: «La paternità dell'espressione ''Deus est anima brutorum'' {{NDR|Dio è l'anima degli animali}} è dubbia. La si può ritrovare, comunque, nel poema ''The Logicians Refuted'' di [[Jonathan Swift]]».</ref> (''Bestie''; 1968, p. 110)
*A me non piace ricorrere alle citazioni; di solito è una faccenda spinosa: si trascura ciò che precede e ciò che segue il passo che si cita e ci si espone a mille contestazioni. (''Bene, Tutto è bene''; 1950, p. 63)
*Tutti gli uomini sarebbero dunque necessariamente uguali, se fossero senza bisogni. La miseria connessa alla nostra specie subordina un uomo a un altro uomo; non l'ineguaglianza è la vera disgrazia, ma la dipendenza. (''Eguaglianza''; 1950, p. 182)
*L'[[entusiasmo]] è soprattutto il comune retaggio della devozione male intesa. (''Entusiasmo''; 1950, p. 188)
*L'entusiasmo è esattamente come il vino: può eccitare tanto tumulto nei vasi sanguigni, e così violente vibrazioni nei nervi, che la ragione ne viene affatto distrutta. Può anche causare soltanto leggere scosse, che si limitano a dare al cervello solo un poco più di attività; è quel che accade nei grandi moti d'eloquenza, e soprattutto nella poesia sublime. L'entusiasmo ragionevole è la dote dei grandi [[poeta|poeti]]. (''Entusiasmo''; 1950, p. 189)
*È vero: chi gode ne sa piú di chi riflette, o almeno sa meglio, è piú felice. Ma che volete? Non dipendeva da me né ricevere né respingere tutte le idee che sono venute nel mio cervello per combattersi fra loro e hanno preso le mie cellule midollari per loro campo di battaglia. Quando si sono ben battute, io non ho raccolto dalle loro spoglie altro che l'[[incertezza]].<br />È triste avere tante idee, e non sapere con precisione la natura delle idee.<br />Lo ammetto; ma è assai piú triste, e molto piú sciocco credere di sapere quello che non si sa. (''Idea''; 1950, p. 245)
*Non si può quasi leggere la storia senza concepire orrore per il genere umano. (''Idolo, idolatra, idolatria''; 1950, p. 257)
*La nostra miserabile specie è cosí fatta, che quelli che camminano sulle vie battute gettano sempre sassi a quelli che insegnano le nuove vie. (''Lettere, uomini di lettere o letterati''; 1950, p. 282)
*È vero che i rappresentanti delle città, negli Stati Generali di Francia tenuti il 1302, dissero, in un loro indirizzo al re, che "[[Bonifacio VIII]] era un c... se credeva che Dio legasse e imprigionasse in cielo ciò che Bonifacio legava sulla terra". (''Pietro''; 1968, p. 536)
*Alla fine di quasi tutti i capitoli di [[metafisica]] dobbiamo mettere le due iniziali dei giudici romani quando non erano capaci di sbrogliare una causa. N.L., non liquet, non è chiaro.
*Chi ci ha dato il sentimento del giusto e dell'ingiusto? [[Dio]], che ci ha dato [[cuore e cervello|un cervello e un cuore]].
*Di tutte le [[religione|religioni]], quella cristiana è senza dubbio quella che dovrebbe ispirare più tolleranza, sebbene fino ad ora i [[cristiano (religione)|cristiani]] siano stati i più intolleranti tra gli uomini. (1966)
*Gli [[ateismo|atei]] sono per lo più studiosi arditi e fuorviati che ragionano male e che, non riuscendo a comprendere la creazione, l'origine del male, e altre difficoltà, ricorrono all'ipotesi dell'eternità delle cose e della necessità. [...] Possiamo concludere che l'ateismo è un male mostruoso per coloro che governano; e anche per gli studiosi, anche se la loro vita è retta, perché con le loro opere possono influenzare chi è al governo; e che, anche se non è dannoso come il fanatismo, esso è quasi sempre fatale per la virtù. Ma soprattutto, lasciatemi aggiungere che ci sono meno atei oggi di quanti ce ne siano mai stati, perché i filosofi hanno compreso che non c'è vita senza germe, non c'è germe senza disegno, ecc.. (''Ateismo''; 1966)
*Gli Ebrei non volevano che la statua di Giove fosse a [[Gerusalemme]]; ma i cristiani non volevano che fosse in Campidoglio. (''Tolleranza'')
*Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavare nulla.
*Ho letto negli aneddoti della Storia d'Inghilterra ai tempi di Cromwell che una candelaia di Dublino vendeva ottime candele fatte col grasso degli Inglesi. Qualche tempo dopo uno dei suoi avventori si lamentò con lei del fatto che le sue candele non erano più così buone: Ahimè disse la donna è che gli Inglesi ci sono mancati in questo mese. Io mi domando chi fosse più colpevole, se quelli che sgozzavano gli Inglesi o questa donna che faceva candele col loro grasso.
*Il fanatismo sta alla superstizione come il delirio alla febbre. {{NDR|[[proporzioni|proporzione]]}}
*Il [[mondo]] è certamente una macchina meravigliosa; esiste quindi nel mondo un'intelligenza meravigliosa, in qualunque parte essa sia.
: ''Le monde est assurément une machine admirable; donc il y a dans le monde une admirable intelligence, quelque part où elle soit.'' (''Ateismo II''; citato in Legarde, Michard, ''XVIIIe siècle'', Bordas p. 114)
*L'[[orgoglio]] dei piccoli consiste nel parlare sempre di sé, quello dei grandi nel non parlarne mai.
*La [[carestia]], la [[peste]] e la guerra sono i tre ingredienti più famosi di questo mondo.
*La superstizione mette il mondo intero in fiamme; la filosofia le spegne.
:''La superstition met le monde entier en flammes; la philosophie les éteint''.
*Le verità della [[religione]] non sono mai capite così bene come da quelli che hanno perso la capacità di ragionare.
*Molti fisici sostengono che in tal senso non ci sono [[miracolo|miracoli]], ed ecco le loro argomentazioni... Un miracolo è la violazione delle leggi matematiche, divine, immutabili, eterne. In base a questa sola definizione, un miracolo è una contraddizione in termini... Perché mai Dio farebbe un miracolo? Per venire a capo d'un certo disegno riguardo ad alcuni esseri viventi. Egli direbbe dunque: "Con la creazione dell'universo, con i miei decreti divini, con le mie leggi eterne, non sono riuscito ad attuare un certo disegno, cambierò le mie idee eterne, le mie leggi immutabili, per cercare di eseguire quanto non ho potuto fare per mezzo di esse". Sarebbe una confessione di debolezza, e non di potenza. Sarebbe in lui, a quanto pare, la più inconcepibile contraddizione. Pertanto, osare attribuire a Dio dei miracoli significa in effetti insultarlo (ammesso che degli uomini possano insultare Dio): è come dirgli "voi siete un essere debole e incoerente". (''Miracoli'')
*Noi viviamo in [[società]]; non esiste dunque vero bene per noi se non ciò che fa il bene della società. (2012)
*Non esistono né estreme delizie né estremi tormenti che possano durare tutta la vita: il sommo bene e il sommo male sono chimere.
*Non troverete in loro che un popolo ignorante e barbaro, che coniuga da lungo tempo l'avarizia più sordida alla superstizione più odiosa e all'odio più irrefrenabile per i popoli che li tollerano e li arricchiscono. (''[[Ebrei]]'')
*Quando la verità è evidente, è impossibile che sorgano partiti e fazioni. Mai s'è disputato se a [[mezzogiorno (parte del giorno)|mezzogiorno]] sia giorno o notte.
*Raramente gli uomini sono degni di governarsi da sé. Questa fortuna deve toccare soltanto a piccoli popoli, che si nascondano in qualche isola o in mezzo a delle montagne, come conigli che vogliono sfuggire agli animali carnivori; ma, a lungo andare, vengono scoperti e divorati. (1966, p. 169)
*Siamo tutti fatti di debolezza e di errori; perdoniamoci reciprocamente le nostre sciocchezze: è la prima legge di natura.
:''Nous sommes tous pétris de faiblesse et d'erreurs; pardonnons-nous réciproquement nos sottises; c'est la première loi de nature''.
*Tutti i giorni, nei paesi cattolici, si vedono preti e monaci che, uscendo da un letto incestuoso, senza neppur essersi lavate le mani sozze di impurità, vanno a produrre iddii a centinaia; a mangiare e bere il loro dio, a cacarlo e a pisciarlo. Ma quando poi riflettono che questa superstizione, cento volte più assurda e sacrilega di tutte quelle degli egiziani, ha reso a un prete italiano da quindici a venti milioni di rendita e il dominio di un paese di cento miglia di estensione in lungo e in largo, vorrebbero andare tutti, armi in pugno, a cacciare quel prete che si è impadronito del palazzo dei Cesari.
*Tutti i vizi di tutte le età e di tutti i luoghi messi assieme non uguaglieranno mai i mali prodotti da una sola campagna. (2012)
*Un parigino resta a bocca aperta quando gli si dice che gli Ottentotti fanno tirar via ai loro bambini uno dei [[Testicolo|testicoli]]; gli Ottentotti sono forse molto sorpresi che i Parigini li conservino tutti e due. (''Circoncisione'', BMM 1965, p. 206)
*Una patria è un composto di più famiglie; e come di solito si sostiene la propria famiglia per amor proprio, quando non si abbia un interesse contrario, così per lo stesso amor proprio si sostiene la propria città o il proprio villaggio che si chiama patria. Più questa patria ingrandisce e meno la si ama, poiché l'amore suddiviso si indebolisce. È impossibile amare teneramente una famiglia troppo numerosa che si conosce appena. (1966, p. 260)
*{{NDR|Sull'[[omosessualità]]}} Com'è possibile che un vizio, distruttore del genere umano se si generalizzasse, che un attentato infame contro la natura sia peraltro così naturale? Parrebbe il grado ultimo della corruzione riflessa, e tuttavia è il retaggio ordinario di quelli che non hanno avuto ancora il tempo di corrompersi. È entrato in cuori vergini, che non hanno ancora conosciuto né l'ambizione né la frode né la sete di ricchezza; è la gioventù cieca che, per un istinto confuso, precipita in un tale disordine all'uscire dall'infanzia. (''Amore socratico''; 1993, p. 55)
*Che cos’è la virtù, amico mio? È fare del bene: farne, e questo basta. In tal caso ti faremo grazia del motivo. (''Falsità delle virtù umane''; 2016)
==''Il faut prendre parti, ou le principe d'action''==
*Le sofferenze degli [[animale|animali]] ci sembrano dei mali perché, essendo anche noi animali, pensiamo che saremmo molto da compiangere se a noi si facesse altrettanto. Sentiremmo la stessa pietà per una pianta o per una pietra se sapessimo che, quando viene tagliata, essa soffre, ma la compiangeremmo molto meno di un animale, perché la pianta e la pietra ci somigliano meno. (1994, p. 660)
*Del resto, noi cessiamo presto di commuoverci per la morte spaventosa degli animali riservati alla nostra tavola. I bambini, che piangono la morte del primo pollo che vedono sgozzare, la seconda volta ridono. Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell'orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii. Eppure, c'è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri? (1994, p. 660)
*Eppure io non vedo tra noi nessun moralista, nessuno dei nostri loquaci predicatori, nessuno nemmeno dei nostri Tartufi, che abbia mai fatto la minima riflessione su quest'orrenda abitudine divenuta in noi natura. (1994, p. 661)
*Bisogna risalire fino al buon [[Porfirio]], ai compassionevoli [[scuola pitagorica|pitagorici]], per trovare qualcuno che abbia cercato di farci vergognare della nostra cruenta ghiottoneria; oppure bisogna recarsi tra i [[Brahmanesimo|brahamani]]. Infatti i nostri [[monachesimo|monaci]], costretti dal capriccio dei fondatori dei loro ordini, a [[vegetarianismo|rinunziare alla carne]], sono assassini di sogliole e di rombi, quando non lo sono di pernici e di quaglie. E né tra i monaci né nel concilio di Trento né nelle nostre assemblee del clero né nelle nostre accademie si è mai pensato di chiamare un male quella carneficina universale. Nei concili non vi si è pensato più che nelle taverne. (1994, p. 661)
==''Il filosofo ignorante''==
*Bisogna aver rinunciato al buon senso per non convenire che non conosciamo nulla se non attraverso l'esperienza.
*Bisogna essere dei grandi ignoranti per [[rispondere]] a tutto quello che ci viene chiesto.
*Chi sei? Da dove vieni? Che fai? Che diverrai? Sono domande che si devono porre a tutte le creature dell'universo, a cui però nessuna risponde.
*Ho interrogato la mia ragione; le ho domandato che cosa essa sia: questa domanda l'ha sempre confusa.
*Il più grande dei crimini, almeno il più distruttivo e di conseguenza il più contrario al fine della natura, è la [[guerra]]; ma non vi è alcun aggressore che non colori questo misfatto con il pretesto della giustizia.
*Per ciò che concerne i princìpi primi, siamo tutti nella stessa ignoranza in cui eravamo nella culla.
*Qual è l'età in cui conosciamo il giusto e l'ingiusto? L'età in cui sappiamo che due più due fa quattro.
==''L'ingenuo''==
===[[Incipit]]===
Un giorno san Dunstano, irlandese di nazionalità e santo di professione, partì d'Irlanda su di una piccola montagna che navigò verso le coste di Francia, e arrivò con questo veicolo alla baia di Saint-Malo. Quando fu a riva, diede la benedizione alla sua montagna, che gli fece profonde riverenze e se ne tornò in Irlanda per la medesima strada da cui era arrivata.
====Maria Moneti====
Un giorno S. Dunstano, irlandese di nascita e santo di professione, partì dall'Irlanda su di una piccola montagna che fece rotta verso le coste della Francia, e arrivò con questo mezzo alla baia di St-Malo. Quando fu a terra dette la benedizione alla sua montagna che, fattagli una riverenza, se ne tornò in Irlanda per la stessa strada per cui era venuta.<BR>
{{NDR|Voltaire, ''L'ingenuo'', traduzione di Maria Moneti, Garzanti, 1973.}}
====Sara Di Gioacchino Corcos====
Un giorno San Dunstano, irlandese di nazionalità e santo di professione, partí dall'Irlanda sopra una montagnina che navigò verso le coste di Francia, e giunse con quel veicolo nella baia di Saint-Malo. Quando fu a riva, diede la benedizione alla montagna, che gli fece profonde riverenze e se ne tornò in Irlanda per la stessa strada per la quale era venuta.<BR>
{{NDR|Voltaire, ''L'ingenuo'', traduzione di Sara Di Gioacchino Corcos, Edipem, 1974.}}
===Citazioni===
*La signorina di Kerkabon, spaventata, rinunciava più che mai a ogni speranza di vedere il nipote suddiacono, e diceva piangendo che questi aveva il diavolo in corpo da quando era stato battezzato. (cap. VI, p. 66)
*[...] la [[storia]] non è che il quadro dei delitti e delle disgrazie. (cap. X, p. 80)
*Se ci occorrono delle favole, che queste favole siano almeno l'emblema della verità! Amo le favole dei filosofi, rido di quelle dei bambini, e odio quelle degli impostori. (p. 82)
*L'Ingenuo faceva rapidi progressi nelle scienze, e soprattutto nella scienza dell'uomo. La causa del rapido sviluppo della sua mente era dovuta alla sua educazione selvaggia, non meno che alla tempra dell'animo suo: poiché, non avendo appreso nulla nell'infanzia, non aveva imparato pregiudizi. Il suo intelletto, non essendo stato curvato dall'errore, era restato integro in tutta la sua rettitudine. Vedeva le cose come esse sono, mentre le idee che ci vengono inculcate nell'infanzia ce le fanno vedere per tutta la vita come esse non sono. (cap. XIV, p. 91)
==''Le sottisier''==
*[[Dissimulazione|Dissimulare]]: virtù di re e di cameriera.<ref>Citato in ''L'ipocrisia'', in Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti (a cura di), ''Dizionario delle citazioni'', Rizzoli, 2013.</ref>
*È una delle superstizioni dello spirito umano aver immaginato che la [[verginità]] potesse essere una virtù.
*Gli uomini sono come gli animali: i grossi mangiano i piccoli e i piccoli li pungono.
*I [[soldato|soldati]] si mettono in ginocchio quando sparano, forse per chiedere perdono dell'assassinio.
*Le [[parole]] sono per i pensieri quel che è l'oro per i diamanti: necessario per metterli in opera, ma ce ne vuol poco.
*Solo gli [[operaio|operai]] sanno quanto vale il [[tempo]]; se lo fanno sempre pagare.
:''Il n'y a que les ouvriers qui sachent le prix du temps; ils se le font toujours payer''.
==''Lettere filosofiche''==
*Entrate nella Borsa di Londra [...] Lì l'ebreo, il maomettano e il cristiano si trattano reciprocamente come se fossero della stessa [[religione]], e chiamano infedeli solo quelli che fanno bancarotta.
:''Entrez dans la Bourse de Londres [...] Là, le juif, le mahométan et le chrétien traitent l'un avec l'autre comme s'ils étaient de la même religion, et ne donnent le nom d'infidèles qu'à ceux qui font banqueroute''.
*Le [[strega|streghe]] hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle.
*Schiacciate l'infame!<ref>Frase con la quale Voltaire, riferendosi alla religione, chiudeva spesso le sue lettere agli amici e motto della sua campagna contro l'intolleranza religiosa.</ref>
:''Ecrasez l'infame!''
==''Trattato di Metafisica''==
*Sbarco nel paese della Cafraria, e comincio a ricercare un uomo. Vedo macachi, elefanti e neri. Tutti sembrano avere un baleno di una ragione imperfetta. Tutti hanno un linguaggio che non capisco e tutte le loro azioni sembrano ugualmente essere relazionate con qualche causa. Se dovessi giudicare le cose per il primo effetto che mi causano, crederei, inizialmente, che tra tutti questi enti l'elefante è l'animale ragionevole. Però, per non scegliere futilmente, prendo i piccoli di queste vari bestie. Esamino un piccolo di nero di sei mesi, un piccolo di elefante, un macachetto, un leonetto, un canetto. Vedo, senza dubbio, che questi giovani animali hanno incomparabilmente più forza e destrezza, più idee, più passioni, più memoria del negretto ed esprimono molto più sensibilmente tutti i loro desideri che quell'altro. Però, dopo un tempo, il negretto ha tante idee quante tutti loro. Mi dò questa definizione: l'uomo nero è un animale che ha lana sulla testa, cammina su due zampe, è quasi tanto pratico quanto una scimmia, è meno forte che gli altri animali della sua taglia, possiede un poco più di idee ed è dotato di maggior facilità di espressione. (1978, p. 62)
*Vado alle regioni marittime dell"India Orientale. Adesso sono uomini d'un bel tono giallastro, non hanno lana, ma hanno la testa coperta da grande criniere nere. [...] Incontro una specie ancora più singolare che tutte queste. È un uomo vestito bene con un lungo abito nero, che si dice fatto per istruire agli altri [un prete, N.d.A.] Tutti questi uomini che vedi, mi dice lui, sono nati da uno stesso padre. E, allora, mi racconta una lunga storia. Però, quello che questo animale dice mi pare molto sospetto. Mi informo se un nero e una nera, di lana nera e naso piatto, gerano qualche volte bambini bianchi, di capelli biondi, naso adunco ed occhi blu. Mi hanno risposto di no, che i neri trapiantati, per esempio, alla Germania sono rimasti a generare neri. (1978, p. 63)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''La Pulcella d'Orléans''===
<poem>I. Io non son fatto per cantare i santi;
fioco ho il limbello, ed anche un po' profano;
ma pur Giovanna canterò che tanti
prodigi fe' colla virginea mano.
Contro l'anglica rabbia i vacillanti
gigli fermò sul gambo gallicano,
e il suo re tolto dall'ostil furore
unger fe' in Remme sull'altar maggiore.
II. Sotto modesto femminile aspetto,
in corto giubboncino ed in gonnella,
d'un vero Orlando l'animoso petto
ne' perigli mostrò l'aspra donzella.
Per mio spasso vorrei la sera in letto
una Rosetta dolce come agnella;
Giovanna d'Arco no; le die' natura
cuor di lione e mi farìa paura.</poem>
===''Micromegas''===
====I traduzione====
In uno di quei pianeti che girano intorno alla stella Sirio, c'era un giovane d'intelligenza molto sveglia, che io ebbi l'onore di conoscere l'ultima volta che visitò il nostro piccolo formicaio, e che si chiamava Micromegas.<br>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
====Maria Moneti====
In uno dei pianeti che girano intorno alla stella che si chiama Sirio, c'era un giovane molto intelligente, che ho avuto occasione di conoscere durante il recente viaggio che ha fatto nel nostro piccolo formicaio. Si chiamava Micromega, nome perfettamente adatto a tutte le persone grandi. Era alto otto leghe, voglio dire, ventiquattromila passi geometrici di cinque piedi ciascuno.<BR>
{{NDR|Voltaire, ''Micromega'', traduzione di Maria Moneti, Garzanti, 1973.}}
===''Sulla tolleranza''===
L'assassinio di Calas, consumato a Tolosa con la spada della giustizia, il 9 marzo 1762, è uno dei più singolari avvenimenti degni dell'attenzione nostra e dei posteri. La turba dei caduti in innumerevoli battaglie è presto dimenticata, non soltanto perché così vuole l'inevitabile fatalità della guerra, ma perché coloro che sono morti in battaglia avrebbero potuto dar la morte ai loro nemici, non sono periti senza difendersi.
===''Zadig''===
O fascino degli occhi, assillo dei cuori, luce dello spirito, non posso baciare la polvere dei vostri piedi perché muovete così poco i passi o li muovete sopra tappeti iranici o su petali di rose.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
==Citazioni su Voltaire==
*"Come? il turco mio fratello? mio fratello il cinese? il giudeo? il siamese?". Era il diciottesimo secolo - e Voltaire faceva il verso ai razzisti di allora, agli eterni pregiudizi, alle radici salde dell'intolleranza. "Cadono le braccia a osservare come gli uomini si comportano con gli altri uomini", sì, ma una possibilità di correggersi c'è sempre. "Dobbiamo lottare contro noi stessi", scriveva in una lettera, commentando con irritazione la frase di chi, arrivato a una certa età, sbotta: "Ormai sono fatto così". "Be', vecchio stupido, cerca di cambiare". Comincia dalle parole. ([[Paolo Di Paolo]])
*Il procedimento di cui [[Luciano di Samosata|Luciano]] si vale nel capitolo sui «Sacrifici» e lo stesso che serve a Voltaire per canzonare la Bibbia: il ricorso al buon senso, contro l'assurdità della favole religiose. ([[Arrigo Cajumi]])
*Il Settecento è Voltaire. ([[Victor Hugo]])
*Il signor di Voltaire, a un parrucchiere che gli dava consigli sull'arte di poetare, rispose: "Mastro Andrea, fate parrucche..." Chiedo a me stesso se il grande scrittore francese non sarebbe stato più accorto consigliando a mastro Andrea di studiare la prosodia! ([[Federico De Roberto]])
*Il Voltaire mi sembra lo stesso secolo XVIII fatto uomo con tutte le sue virtù, le sue colpe ed i suoi contrasti. ([[Ernesto Masi]])
*Io non vi voglio affatto bene Signore; voi mi avete fatto i mali di cui potevo patire di più, a me, vostro discepolo e vostro fanatico partigiano. Avete rovinato Ginevra come prezzo dell'asilo che vi avete ricevuto; avete allontanato da me i miei concittadini come ricompensa degli applausi che vi ho prodigato fra di essi; siete voi a rendermi insopportabile il soggiorno nel mio paese; siete voi che mi farete morire in terra straniera, privo di tutte le consolazioni dei morenti, e gettato per unico onore in un deposito di rifiuti, mentre tutti gli onori che un uomo può aspettarsi vi accompagneranno nel mio paese. Vi odio, insomma, perché l'avete voluto; ma vi odio da uomo anche più degno di amarvi se voi l'aveste voluto. Di tutti i sentimenti di cui il mio cuore era compenetrato, vi resta solo l'ammirazione che non si può rifiutare per il vostro bel genio e l'amore per i vostri scritti. Se posso onorare in voi solo i vostri talenti, non è colpa mia. Non verrò mai meno al rispetto che è loro dovuto, né al modo di procedere che questo rispetto esige. ([[Jean-Jacques Rousseau]])
*La «filosofia» di Voltaire non va mai disgiunta dalle sue applicazioni, nel campo della morale sociale, dei problemi religiosi o politici o anche in quello degli sviluppi poetici. Incurante di un «sistema» egli si creò piuttosto una specie di metodo, innestando sul razionalismo cartesiano ormai diffusissimo l'empirismo di Locke e di Hume. ([[Mario Bonfantini]])
*Lucifero del secolo. ([[Johann Georg Hamann]])
*''Maestro | Di coloro che mostran di sapere''. ([[Giuseppe Parini]])
*Possiamo far meglio di Voltaire, superando gli abusi della religione e guardando il positivo del credere. ([[Julia Kristeva]])
*Ricordando una frase che è nella voce «letterati» del dizionario di Voltaire – «la più grande sventura dell'uomo di lettere forse non è quella di essere oggetto della gelosia dei colleghi, vittima dell'intrigo, disprezzato dai potenti; ma quella di essere giudicato dagli imbecilli» – possiamo aggiungere, ricordando questa frase, che [[Giuseppe Antonio Borgese|Borgese]] ebbe, davvero in questo senso, «tutto»: tanti altri scrittori lo invidiarono, qualche intrigo fu ordito a suo danno, qualche potente lo disprezzò al punto di volerlo perdonare. Ma sopratutto ebbe quella che, secondo Voltaire, è la sventura maggiore: che molti imbecilli lo giudicarono e forse ancora, senza conoscerlo, continuano a giudicarlo. (Nota ''di [[Leonardo Sciascia]]'' a ''Le belle'' di G.A. Borgese, p. 176)
*Un giorno Voltaire inviava uno squisito dolciume in un bel piatto di Sèvres ad una distinta marchesa. Il dolce era assai ben lavorato, il piatto era più squisitamente eseguito.<br>L'illustre uomo ebbe in riscontro ed in rendimento di grazie un biglietto così concepito: ''Il dolce del quale avete deliziato la mia mensa fu degno de' Numi. Per serbarne viva la memoria riterrò meco ancora il piatto.''<br>Ei rispose con una parola: ''Cara memoria!''<br>E gli costò chiaro quel dono certamente. ([[Carlo Tito Dalbono]])
*{{NDR|L'}} uomo attorno al quale, anche dopo cent'anni, non esistono che giudizi partigiani: contro i liberatori dello spirito gli uomini sono implacabili nell'odio, ingiusti nell'amore. ([[Friedrich Nietzsche]])
*VOLTAIRE. Celebre per il suo spaventevole «rictus». Conoscenze scientifiche superficiali. ([[Gustave Flaubert]])
*Voltaire è una magnifica ''canaille'' piena di spirito. Ma io penso come l'abate Galiani che: «Un monstre gai vaut mieux qu'un sentimental ennuyeux.<ref>Un mostro allegro è meglio di un sentimentale noioso.</ref>»<br>Voltaire è possibile e tollerabile solo nell'ambito di una cultura aristocratica, che appunto perciò può permettersi il lusso della ''canaillerie'' spiritosa... ([[Friedrich Nietzsche]])
*Voltaire era spiritoso perché beveva caffè. Uno stimolante liquido convenzionale. ([[Marcello Marchesi]])
*Voltaire, il quale, più della verità, cercava il paradossale e il nuovo, nel suo ''Discorso sulla poesia epica'' lodò gli ''Araucana'' di don [[Alonso de Ercilla]] come l'epopea della [[Spagna]]; non altrimenti che epopea dell'[[Italia]] pose la ''Gerusalemme liberata''. Incapace egli per indole e abitudine d'intendere il sublime, il semplice, il puro; angusto per pregiudizio di scuola e per culto della forma, badando alla distribuzione anziché al fondo, pretendeva restringere ogni poema nel preconizzato modello di [[Virgilio]]. Ma [[poema]] d'una nazione è quello dove trovansi ritratte la vita, la credenza, le cognizioni di essa in un dato tempo, e massime di que' tempi primitivi, dove la mistura eterogenea non alterò, né l'incivilimento spianò ancora le forme, che perpetuamente costituiranno il carattere di essa. ([[Cesare Cantù]])
*Voltaire non voleva essere materialista. In lui fermenta evidentemente un'idea vaga ed incosciente della teoria di [[Immanuel Kant|Kant, quando]] ripete a molte riprese quest'asserzione così espressiva: «Se Dio non esistesse, bisognerebbe inventarlo». [...]. Se [[Pierre Bayle|Bayle]], che credeva alla possibilità di uno Stato ateo, avesse avuto, diceva Voltaire, cinque o seicento contadini da governare, avrebbe ben presto fatto predicare l'idea di una giustizia divina. Togliendo a quest'idea la sua corteccia frivola, si vedrà che nell'opinione reale di Voltaire la credenza in Dio è indispensabile per il mantenimento delle virtù e della giustizia. ([[Friedrich-Albert Lange]])
===[[Joseph de Maistre]]===
*La sfrenata ammirazione di che troppe persone il circondano, è il segno infallibile di un'anima corrotta. Non v'è da illudersi. Se alcuno percorrendo la propria biblioteca si sente attirato dalle ''opere di Ferney'', non è amato da Dio. Si è spesso posta in derisione l'Autorità Ecclesiastica, che condannava i libri ''in odium auctoris'': per verità, nulla eravi di più giusto. ''Si ricusino gli onori del genio a colui che fa abuso de' doni del medesimo''. Se questa legge fosse rigorosamente osservata, si vedrebbero ben presto scomparire i libri avvelenati: ma poiché non dipende da noi il promulgarla, guardiamoci almeno dal cadere nell'eccesso {{sic|riprensibile}} assai più che non si crede, di esaltare a dismisura gli scrittori cattivi, e massimamente questo. Egli senz'avvedersene ha profferito contro se stesso un decreto terribile, imperciocchè egli è quello che ha detto, ''uno spirito corrotto non fu mai sublime''. Non v'è cosa più vera, ed ecco il perchè Voltaire {{sic|co' suoi}} cento volumi non altro fu mai che ''galante''; io n'eccettuo la tragedia, ove la qualità e la natura dell'opera lo costringeva ad esprimere sentimenti elevati, estranei al suo carattere; e su la scena eziandio ov'è il suo trionfo, egli non abbaglia i più esperti osservatori. Nelle sue migliori produzioni si assomiglia ai suoi due valenti rivali, come il più abile ipocrita somiglia ad un santo.
*Non avete mai osservato che l'anatema divino fu scritto sul di lui volto? Dopo tanti anni si è tuttavia in tempo di farne l'esperimento. Recatevi a considerare la sua effigie al Palazzo del ''Romitorio'' {{NDR|l'Ermitage di San Pietroburgo}}: io non la guardo mai senza congratularmi ch'essa non ci sia stata tramandata da un qualche scalpello erede dei Greci, il quale avrebbbe forse saputo spargervi un certo bello ideale. Ivi tutto è naturale.
* V'è tanta verità in quella testa, quanta ve ne sarebbe in un plasma fatto sul cadavere. Vedete quella fronte abietta, che non fu mai colorita dal pudore, que' due crateri estinti ne' quali sembra che ancora bollano l'odio e la lussuria? Quella bocca (io dirò forse male, ma non è mia colpa), quell'''apertura'' spaventevole, la quale va da un orecchio all'altro, e quelle labbra piegate dalla malizia crudele, come una molla pronta a mettersi in azione per lanciare la bestemmia o il sarcasmo.
=== [[Indro Montanelli e Roberto Gervaso]] ===
*Erano cento i volumi comparsi sotto il nome di Voltaire, e non ce n'era uno che non contenesse qualche scintilla del suo genio. A distanza di due secoli, si può rileggerli tutti senza trovarvi un aggettivo superfluo, un grammo di adipe, ed emergere da questa scorpacciata con una fame intatta di Voltaire. Non conosciamo scrittore di cui si possa dire in piena coscienza altrettanto.
*In nessuna epoca, in nessun Paese c'è mai stato un intellettuale più "moderno" di lui. Seguita ad esserlo, vecchio di due secoli. Non si può pensare in modo più libero di lui. Non si può scrivere in modo più penetrante di lui. Fu, e rimane, il "maestro" per antonomasia.
*Non si può scrivere meglio di Voltaire, non si possono dire cose più serie con più aerea leggerezza ("La solennità è una malattia" diceva. E se i suoi colleghi italiani lo avessero ascoltato!...), con un più perfetto dosaggio di furore, d'umorismo e di fantasia picaresca.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*[[James Boswell]], ''Visita a Rousseau e a Voltaire'', traduzione di Bruno Fonzi, Adelphi, 1973.
*[[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921.
*Legarde, Michard, ''XVIIIe siècle'', Bordas. Paris 1965.
*[[Indro Montanelli e Roberto Gervaso|Indro Montanelli, Roberto Gervaso]], ''L'Italia del Settecento'', Rizzoli, Milano, 1971.
*Voltaire, ''Candido'', traduzione di Giovanni Fattorini, Tascabili Bompiani, 1987.
*Voltaire, ''Candido, Zadig, Micromega, L'ingenuo'', traduzione di Maria Moneti, Garzanti, 2008. ISBN 9788811360384
*Voltaire, ''Dictionnaire Philosophique'', Flammarion. Paris 1964.
*Voltaire, ''Dizionario filosofico'' (''Dictionnaire philosophique'', 1764), edizione condotta sul testo critico, a cura di Mario Bonfantini, con uno scritto di Gustave Lanson, Einaudi, Torino, 1950. ISBN 8806183443
*Voltaire, ''Dizionario filosofico'', a cura di Mario Bonfantini, Biblioteca Moderna Mondadori, 1965.
*Voltaire, ''Dizionario filosofico'', traduzione di Rino Lo Re, BUR, 1966.
*Voltaire, ''Dizionario filosofico'', a cura di Mario Bonfantini, Oscar Mondadori, 1968.
*Voltaire, ''Dizionario filosofico'', Sansoni, Firenze, 1993.
*Voltaire, ''Dizionario filosofico'', a cura di Mario Bonfantini, Einaudi, Torino, 2016. ISBN 9788858422984
*Voltaire, ''Il faut prendre parti, ou le principe d'action'' (1772), in ''Oeuvres'', Parigi, 1959; citato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 2, Isonomia editrice, Este, 1994. ISBN 88-85944-12-4
*Voltaire, ''Il filosofo ignorante'', a cura di Michela Cosili, Rusconi.
*Voltaire, [https://books.google.it/books?id=ZfjKEhe2NaEC ''L'Ingenuo'' e ''L'uomo dai quaranta scudi''], prefazione di Sebastiano Nata, traduzione e cura di Lorenzo Bianchi, Feltrinelli Editore, 1998. ISBN 9788807821462
*Voltaire, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-v/voltaire-alias-francois-marie-arouet/la-pulcella-dorleans/ La Pulcella d'Orléans]'', traduzione di [[Vincenzo Monti]], A. F. Formiggini, 1914.
*Voltaire, ''Sulla tolleranza'', traduzione di Piero Bianconi, RCS Quotidiani, 2010.
*Voltaire, ''Tutti i romanzi e i racconti e Dizionario filosofico'', traduzioni di Paola Angioletti e Maurizio Grasso, Newton Compton, 2012.
==Altri progetti==
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===Opere===
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Così è la vita
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{{Film
|titoloitaliano=Così è la vita
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|regista= [[Aldo, Giovanni & Giacomo]], [[Massimo Venier]]
|soggetto= Aldo, Giovanni & Giacomo, Massimo Venier, [[Gino e Michele]], [[Giorgio Gherarducci]], [[Graziano Ferrari]]
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* [[Aldo Baglio]]: Aldo "Bancomat", Al
* [[Giovanni Storti]]: Giovanni, John
* [[Giacomo Poretti]]: Giacomo, Jack
* [[Marina Massironi]]: Clara
* [[Big Jimmy]]: Crapanzano
* [[Francesco Pannofino]]: Cognato di Giacomo
* [[Carlina Torta]]: Sorella di Giacomo
* [[Fabrizio Ambrassa]]: Platone
* [[Fabio Biaggi]]: Nipote di Giacomo
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* [[Elena Giusti]]: Moglie di Giovanni
|note=
}}
'''''Così è la vita''''', film italiano del 1998 diretto e interpretato da [[Aldo, Giovanni & Giacomo]] con la collaborazione di [[Massimo Venier]] alla regia.
== Frasi ==
*{{NDR|Dopo avergli sparato un proiettile in una gamba}} Ma non fare polemiche, Jack, ha rimbalzato! ('''Johnny''')
*{{NDR|Rivolgendosi all'enorme compagno di cella che dorme sulla branda sopra la sua, facendola sballonzolare ogni volta che si volta nel sonno}} Crapanzano, meno male che oggi esci... avrò dormito un'ora in due anni! ('''Aldo''')
*Crapanzano, mettiti la maglietta! Porca miseria... Sei così un bel ragazzo, non vedo perchè ti devi buttare via in questo modo! ('''Aldo''')
*Bancomat... ti voglio bene!!! ('''Crapanzano''') {{NDR|ad Aldo, mentre sta per andare in tribunale}}
*{{NDR|Restituendo ad una passante il bambino affidatogli poco prima, che gli ha vomitato copiosamente sulla giacca}} Signora, le do un consiglio: lo faccia vedere da un [[esorcismo|esorcista]]. ('''Giovanni''')
*{{NDR|Rivolto a Giacomo, che si è fatto sottrarre da Aldo la sua pistola d'ordinanza lasciata nel portaoggetti}} Ma chi è che ti ha addestrato a te, Topo Gigio? ('''Giovanni''')
*{{NDR|Rivolto a una donna che sta per partorire}} Buongiorno, signora! Si sono già divise le acque? ('''Aldo''')
*Sì, ho conosciuto una ragazza si chiama Clara, è bellissima, è bionda, è bellissima, è... vabbè, più bionda che bellissima... ('''Aldo''')
*{{NDR|Rivolgendosi a Giacomo che, in una discesa, si era dimenticato di tirare il freno a mano}} Mii ma dove hai preso la patente? Alla sala giochi? ('''Aldo''')
*Invertebrato! E comunque Che Guevara era un ricchione! ('''Catanìa''') {{NDR|a un comunista da cui vuole farsi picchiare per inscenare un'aggressione}}
*{{NDR|Al comunista a cui ha detto che Che Guevara era un ricchione, che l'ha appena massacrato di botte}} Esce il sangue... M'hai fatto uscire il sangue... Grazie amico ti voglio bene... Vaffanculo! ('''Catanìa''')
*Poliziotti di mmerda! ('''Marito della partoriente''')
*{{NDR|Mentre lui, Giovanni e Giacomo vengono inseguiti da un elicottero e dalle volanti della polizia}} Ma che cosa vogliono fare?! Che cosa credono di fare?!? Cos'è, ''[[Apocalypse Now]]''?!? ('''Aldo''')
== Dialoghi ==
*'''Al''' {{NDR|raccontando una [[Barzellette dai film|barzelletta]]}}: C'è un tipo di colore...<br/>'''Jack''': Che tipo di colore?<br/>'''Al''': Un tipo di colore!<br/>'''Jack''': e ho capito ma rosso verde...<br/>'''Al''': Mii un negro! Un tipo di colore negro! [...] Allora... Non la racconto più. c'è un negro che bussa alla porta di un night club...<br/>'''John''': Ah, ho capito... è quella che poi apre lo spioncino e lo tira fuori con le dita nel naso!<br/>'''Al''': Ecco, ho capito quella che dici. È bellissima! È un capolavoro della barzelletta. Ma non è quella!<br/>'''Jack''': Ma qual è quella che lo tira fuori con lo spioncino?<br/>'''Al''': Mii Jack, sto raccontando un'altra barzelletta! [...] Allora... c'è un negro che bussa alla porta di un night club...<br/>'''John''': Aaah... è quella che poi lui va in un altro night club!<br/>'''Al''': Quella!<br/>'''John''': Che lui corre forte...<br/>'''Al''': Sì, però non me la rovinare... lasciamela raccontare. <br/>'''Jack''': Ma quando si ride in questa barzelletta?<br/>'''John''': Jack, è una barzelletta e si ride alla fine!<br/>'''Al''': [...] T'hanno dato trent'anni, puoi anche aspettare!<br/>'''Jack''': Va bene, allora... allora aspetteremo!<br/>'''John''': Aspetta un attimo Al, ma come mai a lui hanno dato trent'anni e a noi cinquanta?<br/>'''Al''': Mii Johnny, pure tu... sto raccontando una barzelletta! Mii, la sto odiando 'sta barzelletta! Allora: c'è 'sto cazzo di negro che è due ore fuori dalla porta di questo night club di mmerda! E il portiere gli risponde... <br/>'''John''': "Non si può entrare in questo night club". [...]<br/>'''Al''': E il negro gli risponde... <br/>'''John''': "Ma lei non sa chi sono io, mi faccia entrare!"<br/>'''Jack''': {{NDR|cominciando a ridere}} "Lei non sa chi sono io!" Ma che t'inventi Johnny! <br/>'''Al''': E... e il portiere gli risponde...<br/>'''John''': "Guarda quella ragazza con la gonna rossa!"<br/>'''Jack''': {{NDR|ridendo sempre più sguaiatamente}} "Con la gonna rossa!" Miinchia! Sto scompisciando dalle risate! Haha...<br/>'''Al''': Ragazza... con la gonna rossa?<br/>'''John''': Sì...<br/>'''Al''': Allora non è lei...<br/>'''John''': Come non è? Non è che poi dice: "Oh, c'è anche l'elefante che parla inglese..."<br/>'''Jack''': "L'elefante che parla inglese!" Johnny, sei veramente una bomba, sei! [...] Ma come finisce 'sta barzelletta?
*'''Jack''': Se al mattino spacchi le pietre, al pomeriggio scavi le buche. Se al pomeriggio si spaccano le pietre, al mattino si scavano le buche. Se al mattino... <br /> '''Al''': Se al mattino spacchi le palle, la sera pure! <br /> '''Jack''': Ma che minchia di programma rieducativo è?<br/>'''Al''' {{NDR|a John}}: Su questo c'ha ragione...
*'''Giacomo''': Ciao. Cosa stai leggendo oggi? <br /> '''Platone''': [[Schopenhauer]]. <br /> '''Giacomo''': Schopenhauer? <br /> '''Platone''': ''[[Il mondo come volontà e rappresentazione]]''. <br /> '''Giacomo''': Sì, ma Platone, anche tu! Non puoi leggere ''[[Topolino (libretto)|Topolino]]'' come tutti gli altri bambini? Ciao Gaber! Ehi? Successo qualcosa? <br />'''Gaber''': Questa è arrivata stamattina. {{NDR|Mostrando a Giacomo una lettera}} Dice che dobbiamo partire entro stasera, neanche il tempo di fare le valigie ci hanno dato. <br/>'''Giacomo''': Ma scusa, e per ora dove andreste? <br/>'''Gaber''': Per ora da mio cugino poi boh... son disperato Giacomo. <br />'''Giacomo''': Non ti preoccupare; mi farò venire in mente qualcosa. <br />'''Cognato di Giacomo''': {{NDR|scendendo per le scale}} Ah, guarda che ber quadretto. Ammazza che schifo! Ahò, Africa! Damme un giudizio: te sembrano pulite 'ste scale? <br />'''Gaber''': Le ho appena pulite. <br />'''Cognato di Giacomo''': Va be'! Tanto tra un po' la pacchia è finita, eh? <br />'''Giacomo''': Intanto stiamo calmi, poi mi devi una spiegazione: come mai non ne sapevo niente di 'sta roba? <br />'''Cognato di Giacomo''': Ahò! Ah Malcolm ''Icse''! Intanto stai carmo te. Primo. Secondo: famo 'na bella cosa, al posto di "unanimità", ce scriviamo: "Voti favorevoli: 15; voti contrari: 1". Er tuo, eh? Giacomino, l'amico dii negri. {{NDR|facendo poi per andarsene, rivolto a Gaber}} Ciao, Congo.
*'''Giovanni''': {{NDR|dopo esser stato sequestrato da Aldo assieme a Giacomo}} Io avevo un appuntamento importantissimo! <br /> '''Giacomo''': Sì, dal pediatra.
*'''Giacomo''': Anzi! Se proprio vuoi saperlo, io il poliziotto non volevo neanche farlo. È capitato. <br />'''Giovanni''': Eh, e se non capitava era meglio!
*'''Giacomo''': Sai com'è la vita, capitano delle cose più grosse di te e devi prendere delle decisioni, un po' come il bivio di prima, ti ricordi, "Che faccio? Vado a destra o vado a sinistra?" E lì se non stai attento rischi di sbagliare, rischi di prendere la strada sbagliata. <br /> '''Giovanni''': E tu l'hai presa in pieno, contromano!
*'''Giacomo''': Tra l'altro ho anche finito di scrivere un romanzo. <br /> '''Giovanni''': {{NDR|con tono sarcastico}} Non vedo l'ora di leggerlo, c'ho l'acquolina in bocca.
*'''Aldo''': A 200 metri c'è un sentiero! Hai capito? Prendi quel sentiero! <br /> '''Giacomo''': No. <br /> '''Aldo''' {{NDR|urlando}}: T'ho detto schiaccia quel cazzo di piede e prendi quel sentiero, hai capitooo?!!!
*'''Aldo''': In Africa, tutte le mattine, quando sorge il sole, una gazzella muore. <br /> '''Clara''': Muore? <br /> '''Aldo''': Si sveglia già morta, perché si vede che non stava molto bene il giorno prima e allora... Comunque, sempre in Africa, no? Tutte le mattine, quando sorge il sole, un leone, appena si sveglia, comincia a correre per evitare di fare la fine della gazzella che è morta il giorno prima. E poi, correndo, vede che c'è la gazzella morta il giorno prima lì e visto che... "Che cosa corro a fare? Mi fermo e gli do due mozzicate". Comunque, dove voglio arrivare? Non è importante che tu sei un crotalo o un pavone. L'importante è che se muori, me lo dici prima.<ref>Il riferimento è a un aneddoto africano dall'incerta attribuzione: «Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l'importante è che cominci a correre.» Per approfondire vedi [[Abe Gubegna|qui]].</ref>
*'''Aldo''': {{NDR|rispondendo al cellulare di Giovanni}} Pronto, chi è? Chi? Giovanni Storti? E lei chi è? Ah, è la moglie.<br />'''Giovanni''': {{NDR|sporgendosi dal sedile posteriore}} Mia moglie!<br />'''Aldo''': Stai fermo con le mani! Non lo so se ha sbagliato numero ma sicuramente ha sbagliato persona, o forse ha sbagliato numero ma ha trovato la persona giusta, o ... mi'! M'ha mandato a fanculo! Lo stesso carattere del marito! Mi', che famiglia! Sequestrato... anzi eliminato! {{NDR|butta il cellulare dal finestrino}}
*'''Catanìa''': Minchia già incazzato?? <br /> '''Giacomo''': Sì, dai. Metti in moto che siamo già in ritardo. <br /> '''Catanìa''': Ah, senti, c'è stato un cambiamento nel programma. <br /> '''Giacomo''': Che cambiamento? <br /> '''Catanìa''': Prima di passare dal carcere, devo fare una commissione. <br /> '''Giacomo''': Catanìa cosa ti stai inventando stavolta? <br />'''Catanìa''': Quanto bene mi vuoi Giacomo? Dammi la mano... {{NDR|Giacomo si scosta bruscamente}} e dammi sta cazzo di mano!... {{NDR|gliela prende e se la porta al petto}}<br /> '''Giacomo''': Ma dai! <br /> '''Catanìa''': Hai sentito? Sai cosa vuol dire quando batte così il cuore? Guardami in faccia quando ti parlo. Lo sai cosa vuol dire? <br /> '''Giacomo''': Ho paura di saperlo, Catanìa. <br /> '''Catanìa''': Quanti favori t'ho fatto Giacomo eh?! Dimmi, quanti favori t'ho fatto?? <br /> '''Giacomo''': Devo essere sincero? <br /> '''Catanìa''': Non far lo stronzo... Giacomo ti prego non far lo stronzo! Io sto mettendo la mia vita nelle tue mani e tu fai lo stronzo? Non lo fare perché io per te... io per te... e dammi un bacio... {{NDR|gli si getta addosso per baciarlo}} quanto cazzo di bene ti voglio!
*'''Giacomo''': Catanìa hai letto il regolamento? Non posso recuperare un delinquente da solo! <br /> '''Catanìa''': Ecco quando fai così mi fai davvero incazzare! Ma come?! Tu sei il mio migliore amico io per te finirei pure in galera e tu? Come mi stai trattando? No dimmi come mi stai trattando??? Vaffanculo Giacomo... vabbè dammi un bacio. <br /> '''Giacomo''': E basta con 'sti baci e guarda sta strada! Dimmi piuttosto chi è stavolta e la facciamo finita dai. <br /> '''Catanìa''': Aaaah perché tu credi che ci sia di mezzo una donna eh?! No, questa non è una donna. Questa è un'opera d'arte... una scultura... bella come una statua, una statua di... va bè adesso non mi viene in mente nemmeno il nome, ma guarda, ti giuro è perfetta... Io posso scendere anche qui ora... <br /> '''Giacomo''': Catanìa... <br /> '''Catanìa''': Io faccio un favore a te e tu uno a me, eh. <br /> '''Giacomo''': Catanìa... <br /> '''Catania''': Così è la vita... a proposito: l'hai finito il tuo libro? Vedi che cazzo d'amico che sono! Tutto mi ricordo tutto! Dammi un bacio. {{NDR|gli si avvinghia di nuovo addosso}}<br /> '''Giacomo''': Allora... Allora Catanìa adesso tu fai un favore a me: scendi da questa macchina e ti levi dalle palle dai, andare, su! E daaaai! <br \> '''Catania''': Allora ci vediamo qui alle undici.
*'''Aldo''': Vuoi un cheeseburger? Lo vuoi. <br /> '''Giacomo''': No no, grazie. Io faccio una dieta dissociata; cerco di non mischiare i carboidrati con le proteine... sai, perché se gli enzimi dei carboidrati... <br /> '''Aldo''': Mii, e che devi farmi la cartella clinica ho capito?! Eh!
*'''Aldo''': {{NDR|rivolto a Giovanni, che ha appena sorpreso mentre cercava d'attirare l'attenzione d'altre macchine di passaggio}} Ma perché? Perché, perché, perché mi fai questo? Perché mi devi mettere sempre i bastoni fra le ruote, eh? Mentre sto operando, oltretutto!<br/>'''Marito della partoriente''': {{NDR|in lontananza}} È uscita la testa! È uscita la testa!<br/>'''Aldo''': Eh Ho capito, un minuto! Un minuto! Ha aspettato undici mesi, può aspettare anche un minuto, no? E tutto io devo fare? Ritorniamo a noi: Perché? Eh? Fammi vedere le mani. {{NDR|Giovanni scuote la testa}} Fammi vedere le mani, imperativo categorico assoluto! {{NDR|Giovanni gli mostra titubante le mani}} "O tu, o io"? Che c'è scritto??<br/>'''Giovanni''': Niente!<br/>'''Aldo''': "O io o tu"?<br/>'''Giovanni''': Sì, è un gioco di parole...<br/>'''Aldo''': E come si risolve?<br/>'''Giacomo''': Ma niente, è che devi leggerle al contrario... ed esce scritto ''aiuto'', c'è scritto.
*'''Aldo''' {{NDR|mangiando un hamburger}}: Il nettare degli dei! E il settimo giorno dio creò il cheeseburger. {{NDR|girandosi verso Giovanni}} Ma come fa a non piacert... {{NDR|gli parte inavvertitamente un colpo dalla pistola con cui teneva costantemente sotto tiro gli ostaggi. Il retro della macchina si cosparge tutto di rosso}}<br/>'''Aldo''': {{NDR|piangendo}} Maria!! Che ho fatto, Maria, che ho fatto?! Gli ho spappolato la faccia, gli ho spappolato! Gli ho spappolato il cervello!<br/>'''Giovanni''': {{NDR|con tono da moribondo}} Non sento più niente! Oddio, non sento più niente! Non sento dolore!<br/>'''Aldo''': Sento che già il cadavere puzza! Sta frollando?! Sta frollando?!<br/>'''Giovanni''': Non sento più niente!<br/>'''Giacomo''': Ci credo che non senti niente, deficienti! {{NDR|raggranelando col dito un pò della sostanza rossa cosparsasi nell'auto}} È ketchup! Hai assassinato il sacchetto d'hamburger, hai assassinato!
*'''Aldo''' {{NDR|puntandosi la pistola alla tempia}}: Datemi un buon motivo per non farlo. <br/>'''Giovanni''': Be', adesso non me ne viene in mente neanche uno, però pensandoci bene, magari...
*'''Giovanni''' {{NDR|riferendosi ad Aldo}}: Oh cacchio, è con una ragazza?!<br/>'''Giacomo''': Sì.<br/>'''Giovanni''': Ma come sì?? C'è lì il mostro di Dusseldorf con una ragazza e tu non fai niente, non agisci?!<br/>'''Giacomo''': Perché?<br/>'''Giovanni''': Ma come perché, è un delinquente questo qua!<br/>'''Giacomo''': Ma scusa, adesso secondo te uno basta che finisca una volta in galera e diventa uno stupratore... Va' che tu della natura umana non capisci proprio un cazzo guarda!<br/>'''Giovanni''': Senti natura umana, è due giorni che te lo voglio dire! Sei proprio un cretino va bene?<br/>'''Giacomo''': Cosa hai detto?<br/>'''Giovanni''': Ho detto che sei un cretino, hai capito bene!<br/>'''Giacomo''': Guarda faccio finta di non sentire! E poi comunque ti ricordo che stai parlando con un pubblico ufficiale!<br/>'''Giovanni''' {{NDR|ride}}: Ma pubblico ufficiale che cosa, ma ti sei visto? Ma sei vestito come uno spaventapasseri {{NDR|la sua divisa ce l'ha indosso Aldo, per non destar sospetti, da quando li ha sequestrati}}, e sai perché? Perché sei uno spaventapasseri!
*'''Aldo''': Ti chiami Clara?! Bellissimo nome! Pensa che quando ero bambino, e quando dico bambino... dico bambino! Conoscevo un'amica che si chiamava Francesca... E indovina come la chiamavo?<br/>'''Clara''': Clara.<br/>'''Aldo''': Eh no. Si chiamava Francesca... E la chiamavo Francesca.
*'''Giovanni''': Hai capito?<br/>'''Aldo''': Non sono mica sordo!<br/>'''Giovanni''': Ciccio, quello è sentire, capire è un'altra cosa!
*'''Giovanni''' {{NDR|discutendo sulla reazione dei parenti alla notizia delle loro morti: la moglie di Giovanni intrattiene una tresca con Catanìa, mentre i familiari di Giacomo gli hanno buttato tutte le sue cose e dato in affitto la stanza}}: Ma sì... Il discorso di fondo è uno solo: non è che tutti gli esseri umani di fronte al dolore hanno la stessa reazione. Non so, prendi una vedova araba: urla, strepita, si strappa i capelli, si rotola... Una svedese no! Al massimo una lacrimuccia. Non è che soffra meno, è una reazione diversa di fronte al dolore. Mia moglie ha avuto una reazione di questo tipo.<br/>'''Giacomo''': Ma sì, un po' svedese... come mia sorella e mio cognato.<br/>'''Giovanni''': Be', be' no eh, tua sorella e tuo cognato sono proprio dei bei bastardi! <br/>'''Giacomo''': Ma come bastardi?<br/>'''Giovanni''': Ma sì, scusa, sei appena morto e ti affittano la camera e buttano il libro della tua vita nella spazzatura? Se non son bastardi questi qua, dai...<br/>'''Giacomo''': Scusa, e allora tua moglie?<br/>'''Giovanni''': Cosa vuol dire, lì è una reazione diversa.<br/>'''Giacomo''': Ma reazione diversa che cosa?! Scusa, sei morto da un giorno e si mette a trombare con un altro, dai!<br/>'''Giovanni''': Ma cosa vuol dire?! È lo shock!<br/>'''Giacomo''': Ma lo shock di che cosa? Giovanni, è brutto sentirselo dire, ma tua moglie è proprio un bel puttanone!<br/>'''Giovanni''': Uè Giacomo, piano con le parole eh! Ahahahah, questa è bella! Mia moglie è un puttanone! Ma dai, mi fai ridere mi fai, ecco cosa mi fai! Adesso mia moglie è un puttanone... Ma pensa te! Mia moglie è un puttanone... {{NDR|con tono sempre più convinto}} Mia moglie è un puttanone...
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film commedia]]
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1220493
1220462
2022-08-03T04:30:07Z
Homer
215
Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/Jinzo94|Jinzo94]] ([[User talk:Jinzo94|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:79.40.57.45|79.40.57.45]]
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Così è la vita
|paese=Italia
|anno=1998
|genere=commedia
|regista= [[Aldo, Giovanni & Giacomo]], [[Massimo Venier]]
|soggetto= Aldo, Giovanni & Giacomo, Massimo Venier, [[Gino e Michele]], [[Giorgio Gherarducci]], [[Graziano Ferrari]]
|sceneggiatore= Aldo, Giovanni & Giacomo, Massimo Venier, Gino e Michele, Giorgio Gherarducci, Graziano Ferrari
|produttore= [[Paolo Guerra]]
|attori=
* [[Aldo Baglio]]: Aldo "Bancomat", Al
* [[Giovanni Storti]]: Giovanni, John
* [[Giacomo Poretti]]: Giacomo, Jack
* [[Marina Massironi]]: Clara
* [[Big Jimmy]]: Crapanzano
* [[Francesco Pannofino]]: Cognato di Giacomo
* [[Carlina Torta]]: Sorella di Giacomo
* [[Fabrizio Ambrassa]]: Platone
* [[Fabio Biaggi]]: Nipote di Giacomo
* [[Antonio Catania]]: Catanìa
* [[Giorgio Centamore]]: George
* [[Mohamed El Sayed]]: Gaber
* [[Cesare Gallarini]]: Carmine
* [[Elena Giusti]]: Moglie di Giovanni
|note=
}}
'''''Così è la vita''''', film italiano del 1998 diretto e interpretato da [[Aldo, Giovanni & Giacomo]] con la collaborazione di [[Massimo Venier]] alla regia.
== Frasi ==
*{{NDR|Dopo avergli sparato un proiettile in una gamba}} Ma non fare polemiche, Jack, ha rimbalzato! ('''Johnny''')
*{{NDR|Rivolgendosi all'enorme compagno di cella che dorme sulla branda sopra la sua}} Crapanzano, meno male che oggi esci... avrò dormito un'ora in due anni! ('''Aldo''')
*Crapanzano, mettiti la maglietta! Porca miseria... Sei così un bel ragazzo, non vedo perchè ti devi buttare via in questo modo! ('''Aldo''')
*Bancomat... ti voglio bene!!! ('''Crapanzano''') {{NDR|ad Aldo, mentre sta per andare in tribunale}}
*{{NDR|Restituendo ad una passante il bambino affidatogli poco prima, che gli ha vomitato copiosamente sulla giacca}} Signora, le do un consiglio: lo faccia vedere da un [[esorcismo|esorcista]]. ('''Giovanni''')
*{{NDR|Rivolto a Giacomo, che si è fatto sottrarre da Aldo la sua pistola d'ordinanza lasciata nel portaoggetti}} Ma chi è che ti ha addestrato a te, Topo Gigio? ('''Giovanni''')
*{{NDR|Rivolto a una donna che sta per partorire}} Buongiorno, signora! Si sono già divise le acque? ('''Aldo''')
*Sì, ho conosciuto una ragazza si chiama Clara, è bellissima, è bionda, è bellissima, è... vabbè, più bionda che bellissima... ('''Aldo''')
*{{NDR|Rivolgendosi a Giacomo che, in una discesa, si era dimenticato di tirare il freno a mano}} Mii ma dove hai preso la patente? Alla sala giochi? ('''Aldo''')
*Invertebrato! E comunque Che Guevara era un ricchione! ('''Catanìa''') {{NDR|a un comunista da cui vuole farsi picchiare per inscenare un'aggressione}}
*{{NDR|Al comunista a cui ha detto che Che Guevara era un ricchione, che l'ha appena massacrato di botte}} Esce il sangue... M'hai fatto uscire il sangue... Grazie amico ti voglio bene... Vaffanculo! ('''Catanìa''')
*Poliziotti di mmerda! ('''Marito della partoriente''')
*{{NDR|Mentre lui, Giovanni e Giacomo vengono inseguiti da un elicottero e dalle volanti della polizia}} Ma che cosa vogliono fare?! Che cosa credono di fare?!? Cos'è, ''[[Apocalypse Now]]''?!? ('''Aldo''')
== Dialoghi ==
*'''Al''' {{NDR|raccontando una [[Barzellette dai film|barzelletta]]}}: C'è un tipo di colore...<br/>'''Jack''': Che tipo di colore?<br/>'''Al''': Un tipo di colore!<br/>'''Jack''': e ho capito ma rosso verde...<br/>'''Al''': Mii un negro! Un tipo di colore negro! [...] Allora... Non la racconto più. c'è un negro che bussa alla porta di un night club...<br/>'''John''': Ah, ho capito... è quella che poi apre lo spioncino e lo tira fuori con le dita nel naso!<br/>'''Al''': Ecco, ho capito quella che dici. È bellissima! È un capolavoro della barzelletta. Ma non è quella!<br/>'''Jack''': Ma qual è quella che lo tira fuori con lo spioncino?<br/>'''Al''': Mii Jack, sto raccontando un'altra barzelletta! [...] Allora... c'è un negro che bussa alla porta di un night club...<br/>'''John''': Aaah... è quella che poi lui va in un altro night club!<br/>'''Al''': Quella!<br/>'''John''': Che lui corre forte...<br/>'''Al''': Sì, però non me la rovinare... lasciamela raccontare. <br/>'''Jack''': Ma quando si ride in questa barzelletta?<br/>'''John''': Jack, è una barzelletta e si ride alla fine!<br/>'''Al''': [...] T'hanno dato trent'anni, puoi anche aspettare!<br/>'''Jack''': Va bene, allora... allora aspetteremo!<br/>'''John''': Aspetta un attimo Al, ma come mai a lui hanno dato trent'anni e a noi cinquanta?<br/>'''Al''': Mii Johnny, pure tu... sto raccontando una barzelletta! Mii, la sto odiando 'sta barzelletta! Allora: c'è 'sto cazzo di negro che è due ore fuori dalla porta di questo night club di mmerda! E il portiere gli risponde... <br/>'''John''': "Non si può entrare in questo night club". [...]<br/>'''Al''': E il negro gli risponde... <br/>'''John''': "Ma lei non sa chi sono io, mi faccia entrare!"<br/>'''Jack''': {{NDR|cominciando a ridere}} "Lei non sa chi sono io!" Ma che t'inventi Johnny! <br/>'''Al''': E... e il portiere gli risponde...<br/>'''John''': "Guarda quella ragazza con la gonna rossa!"<br/>'''Jack''': {{NDR|ridendo sempre più sguaiatamente}} "Con la gonna rossa!" Miinchia! Sto scompisciando dalle risate! Haha...<br/>'''Al''': Ragazza... con la gonna rossa?<br/>'''John''': Sì...<br/>'''Al''': Allora non è lei...<br/>'''John''': Come non è? Non è che poi dice: "Oh, c'è anche l'elefante che parla inglese..."<br/>'''Jack''': "L'elefante che parla inglese!" Johnny, sei veramente una bomba, sei! [...] Ma come finisce 'sta barzelletta?
*'''Jack''': Se al mattino spacchi le pietre, al pomeriggio scavi le buche. Se al pomeriggio si spaccano le pietre, al mattino si scavano le buche. Se al mattino... <br /> '''Al''': Se al mattino spacchi le palle, la sera pure! <br /> '''Jack''': Ma che minchia di programma rieducativo è?<br/>'''Al''' {{NDR|a John}}: Su questo c'ha ragione...
*'''Giacomo''': Ciao. Cosa stai leggendo oggi? <br /> '''Platone''': [[Schopenhauer]]. <br /> '''Giacomo''': Schopenhauer? <br /> '''Platone''': ''[[Il mondo come volontà e rappresentazione]]''. <br /> '''Giacomo''': Sì, ma Platone, anche tu! Non puoi leggere ''[[Topolino (libretto)|Topolino]]'' come tutti gli altri bambini? Ciao Gaber! Ehi? Successo qualcosa? <br />'''Gaber''': Questa è arrivata stamattina. {{NDR|Mostrando a Giacomo una lettera}} Dice che dobbiamo partire entro stasera, neanche il tempo di fare le valigie ci hanno dato. <br/>'''Giacomo''': Ma scusa, e per ora dove andreste? <br/>'''Gaber''': Per ora da mio cugino poi boh... son disperato Giacomo. <br />'''Giacomo''': Non ti preoccupare; mi farò venire in mente qualcosa. <br />'''Cognato di Giacomo''': {{NDR|scendendo per le scale}} Ah, guarda che ber quadretto. Ammazza che schifo! Ahò, Africa! Damme un giudizio: te sembrano pulite 'ste scale? <br />'''Gaber''': Le ho appena pulite. <br />'''Cognato di Giacomo''': Va be'! Tanto tra un po' la pacchia è finita, eh? <br />'''Giacomo''': Intanto stiamo calmi, poi mi devi una spiegazione: come mai non ne sapevo niente di 'sta roba? <br />'''Cognato di Giacomo''': Ahò! Ah Malcolm ''Icse''! Intanto stai carmo te. Primo. Secondo: famo 'na bella cosa, al posto di "unanimità", ce scriviamo: "Voti favorevoli: 15; voti contrari: 1". Er tuo, eh? Giacomino, l'amico dii negri. {{NDR|facendo poi per andarsene, rivolto a Gaber}} Ciao, Congo.
*'''Giovanni''': {{NDR|dopo esser stato sequestrato da Aldo assieme a Giacomo}} Io avevo un appuntamento importantissimo! <br /> '''Giacomo''': Sì, dal pediatra.
*'''Giacomo''': Anzi! Se proprio vuoi saperlo, io il poliziotto non volevo neanche farlo. È capitato. <br />'''Giovanni''': Eh, e se non capitava era meglio!
*'''Giacomo''': Sai com'è la vita, capitano delle cose più grosse di te e devi prendere delle decisioni, un po' come il bivio di prima, ti ricordi, "Che faccio? Vado a destra o vado a sinistra?" E lì se non stai attento rischi di sbagliare, rischi di prendere la strada sbagliata. <br /> '''Giovanni''': E tu l'hai presa in pieno, contromano!
*'''Giacomo''': Tra l'altro ho anche finito di scrivere un romanzo. <br /> '''Giovanni''': {{NDR|con tono sarcastico}} Non vedo l'ora di leggerlo, c'ho l'acquolina in bocca.
*'''Aldo''': A 200 metri c'è un sentiero! Hai capito? Prendi quel sentiero! <br /> '''Giacomo''': No. <br /> '''Aldo''' {{NDR|urlando}}: T'ho detto schiaccia quel cazzo di piede e prendi quel sentiero, hai capitooo?!!!
*'''Aldo''': In Africa, tutte le mattine, quando sorge il sole, una gazzella muore. <br /> '''Clara''': Muore? <br /> '''Aldo''': Si sveglia già morta, perché si vede che non stava molto bene il giorno prima e allora... Comunque, sempre in Africa, no? Tutte le mattine, quando sorge il sole, un leone, appena si sveglia, comincia a correre per evitare di fare la fine della gazzella che è morta il giorno prima. E poi, correndo, vede che c'è la gazzella morta il giorno prima lì e visto che... "Che cosa corro a fare? Mi fermo e gli do due mozzicate". Comunque, dove voglio arrivare? Non è importante che tu sei un crotalo o un pavone. L'importante è che se muori, me lo dici prima.<ref>Il riferimento è a un aneddoto africano dall'incerta attribuzione: «Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l'importante è che cominci a correre.» Per approfondire vedi [[Abe Gubegna|qui]].</ref>
*'''Aldo''': {{NDR|rispondendo al cellulare di Giovanni}} Pronto, chi è? Chi? Giovanni Storti? E lei chi è? Ah, è la moglie.<br />'''Giovanni''': {{NDR|sporgendosi dal sedile posteriore}} Mia moglie!<br />'''Aldo''': Stai fermo con le mani! Non lo so se ha sbagliato numero ma sicuramente ha sbagliato persona, o forse ha sbagliato numero ma ha trovato la persona giusta, o ... mi'! M'ha mandato a fanculo! Lo stesso carattere del marito! Mi', che famiglia! Sequestrato... anzi eliminato! {{NDR|butta il cellulare dal finestrino}}
*'''Catanìa''': Minchia già incazzato?? <br /> '''Giacomo''': Sì, dai. Metti in moto che siamo già in ritardo. <br /> '''Catanìa''': Ah, senti, c'è stato un cambiamento nel programma. <br /> '''Giacomo''': Che cambiamento? <br /> '''Catanìa''': Prima di passare dal carcere, devo fare una commissione. <br /> '''Giacomo''': Catanìa cosa ti stai inventando stavolta? <br />'''Catanìa''': Quanto bene mi vuoi Giacomo? Dammi la mano... {{NDR|Giacomo si scosta bruscamente}} e dammi sta cazzo di mano!... {{NDR|gliela prende e se la porta al petto}}<br /> '''Giacomo''': Ma dai! <br /> '''Catanìa''': Hai sentito? Sai cosa vuol dire quando batte così il cuore? Guardami in faccia quando ti parlo. Lo sai cosa vuol dire? <br /> '''Giacomo''': Ho paura di saperlo, Catanìa. <br /> '''Catanìa''': Quanti favori t'ho fatto Giacomo eh?! Dimmi, quanti favori t'ho fatto?? <br /> '''Giacomo''': Devo essere sincero? <br /> '''Catanìa''': Non far lo stronzo... Giacomo ti prego non far lo stronzo! Io sto mettendo la mia vita nelle tue mani e tu fai lo stronzo? Non lo fare perché io per te... io per te... e dammi un bacio... {{NDR|gli si getta addosso per baciarlo}} quanto cazzo di bene ti voglio!
*'''Giacomo''': Catanìa hai letto il regolamento? Non posso recuperare un delinquente da solo! <br /> '''Catanìa''': Ecco quando fai così mi fai davvero incazzare! Ma come?! Tu sei il mio migliore amico io per te finirei pure in galera e tu? Come mi stai trattando? No dimmi come mi stai trattando??? Vaffanculo Giacomo... vabbè dammi un bacio. <br /> '''Giacomo''': E basta con 'sti baci e guarda sta strada! Dimmi piuttosto chi è stavolta e la facciamo finita dai. <br /> '''Catanìa''': Aaaah perché tu credi che ci sia di mezzo una donna eh?! No, questa non è una donna. Questa è un'opera d'arte... una scultura... bella come una statua, una statua di... va bè adesso non mi viene in mente nemmeno il nome, ma guarda, ti giuro è perfetta... Io posso scendere anche qui ora... <br /> '''Giacomo''': Catanìa... <br /> '''Catanìa''': Io faccio un favore a te e tu uno a me, eh. <br /> '''Giacomo''': Catanìa... <br /> '''Catania''': Così è la vita... a proposito: l'hai finito il tuo libro? Vedi che cazzo d'amico che sono! Tutto mi ricordo tutto! Dammi un bacio. {{NDR|gli si avvinghia di nuovo addosso}}<br /> '''Giacomo''': Allora... Allora Catanìa adesso tu fai un favore a me: scendi da questa macchina e ti levi dalle palle dai, andare, su! E daaaai! <br \> '''Catania''': Allora ci vediamo qui alle undici.
*'''Aldo''': Vuoi un cheeseburger? Lo vuoi. <br /> '''Giacomo''': No no, grazie. Io faccio una dieta dissociata; cerco di non mischiare i carboidrati con le proteine... sai, perché se gli enzimi dei carboidrati... <br /> '''Aldo''': Mii, e che devi farmi la cartella clinica ho capito?! Eh!
*'''Aldo''': {{NDR|rivolto a Giovanni, che ha appena sorpreso mentre cercava d'attirare l'attenzione d'altre macchine di passaggio}} Ma perché? Perché, perché, perché mi fai questo? Perché mi devi mettere sempre i bastoni fra le ruote, eh? Mentre sto operando, oltretutto!<br/>'''Marito della partoriente''': {{NDR|in lontananza}} È uscita la testa! È uscita la testa!<br/>'''Aldo''': Eh Ho capito, un minuto! Un minuto! Ha aspettato undici mesi, può aspettare anche un minuto, no? E tutto io devo fare? Ritorniamo a noi: Perché? Eh? Fammi vedere le mani. {{NDR|Giovanni scuote la testa}} Fammi vedere le mani, imperativo categorico assoluto! {{NDR|Giovanni gli mostra titubante le mani}} "O tu, o io"? Che c'è scritto??<br/>'''Giovanni''': Niente!<br/>'''Aldo''': "O io o tu"?<br/>'''Giovanni''': Sì, è un gioco di parole...<br/>'''Aldo''': E come si risolve?<br/>'''Giacomo''': Ma niente, è che devi leggerle al contrario... ed esce scritto ''aiuto'', c'è scritto.
*'''Aldo''' {{NDR|mangiando un hamburger}}: Il nettare degli dei! E il settimo giorno dio creò il cheeseburger. {{NDR|girandosi verso Giovanni}} Ma come fa a non piacert... {{NDR|gli parte inavvertitamente un colpo dalla pistola con cui teneva costantemente sotto tiro gli ostaggi. Il retro della macchina si cosparge tutto di rosso}}<br/>'''Aldo''': {{NDR|piangendo}} Maria!! Che ho fatto, Maria, che ho fatto?! Gli ho spappolato la faccia, gli ho spappolato! Gli ho spappolato il cervello!<br/>'''Giovanni''': {{NDR|con tono da moribondo}} Non sento più niente! Oddio, non sento più niente! Non sento dolore!<br/>'''Aldo''': Sento che già il cadavere puzza! Sta frollando?! Sta frollando?!<br/>'''Giovanni''': Non sento più niente!<br/>'''Giacomo''': Ci credo che non senti niente, deficienti! {{NDR|raggranelando col dito un pò della sostanza rossa cosparsasi nell'auto}} È ketchup! Hai assassinato il sacchetto d'hamburger, hai assassinato!
*'''Aldo''' {{NDR|puntandosi la pistola alla tempia}}: Datemi un buon motivo per non farlo. <br/>'''Giovanni''': Be', adesso non me ne viene in mente neanche uno, però pensandoci bene, magari...
*'''Giovanni''' {{NDR|riferendosi ad Aldo}}: Oh cacchio, è con una ragazza?!<br/>'''Giacomo''': Sì.<br/>'''Giovanni''': Ma come sì?? C'è lì il mostro di Dusseldorf con una ragazza e tu non fai niente, non agisci?!<br/>'''Giacomo''': Perché?<br/>'''Giovanni''': Ma come perché, è un delinquente questo qua!<br/>'''Giacomo''': Ma scusa, adesso secondo te uno basta che finisca una volta in galera e diventa uno stupratore... Va' che tu della natura umana non capisci proprio un cazzo guarda!<br/>'''Giovanni''': Senti natura umana, è due giorni che te lo voglio dire! Sei proprio un cretino va bene?<br/>'''Giacomo''': Cosa hai detto?<br/>'''Giovanni''': Ho detto che sei un cretino, hai capito bene!<br/>'''Giacomo''': Guarda faccio finta di non sentire! E poi comunque ti ricordo che stai parlando con un pubblico ufficiale!<br/>'''Giovanni''' {{NDR|ride}}: Ma pubblico ufficiale che cosa, ma ti sei visto? Ma sei vestito come uno spaventapasseri {{NDR|la sua divisa ce l'ha indosso Aldo, per non destar sospetti, da quando li ha sequestrati}}, e sai perché? Perché sei uno spaventapasseri!
*'''Aldo''': Ti chiami Clara?! Bellissimo nome! Pensa che quando ero bambino, e quando dico bambino... dico bambino! Conoscevo un'amica che si chiamava Francesca... E indovina come la chiamavo?<br/>'''Clara''': Clara.<br/>'''Aldo''': Eh no. Si chiamava Francesca... E la chiamavo Francesca.
*'''Giovanni''': Hai capito?<br/>'''Aldo''': Non sono mica sordo!<br/>'''Giovanni''': Ciccio, quello è sentire, capire è un'altra cosa!
*'''Giovanni''' {{NDR|discutendo sulla reazione dei parenti alla notizia delle loro morti: la moglie di Giovanni intrattiene una tresca con Catanìa, mentre i familiari di Giacomo gli hanno buttato tutte le sue cose e dato in affitto la stanza}}: Ma sì... Il discorso di fondo è uno solo: non è che tutti gli esseri umani di fronte al dolore hanno la stessa reazione. Non so, prendi una vedova araba: urla, strepita, si strappa i capelli, si rotola... Una svedese no! Al massimo una lacrimuccia. Non è che soffra meno, è una reazione diversa di fronte al dolore. Mia moglie ha avuto una reazione di questo tipo.<br/>'''Giacomo''': Ma sì, un po' svedese... come mia sorella e mio cognato.<br/>'''Giovanni''': Be', be' no eh, tua sorella e tuo cognato sono proprio dei bei bastardi! <br/>'''Giacomo''': Ma come bastardi?<br/>'''Giovanni''': Ma sì, scusa, sei appena morto e ti affittano la camera e buttano il libro della tua vita nella spazzatura? Se non son bastardi questi qua, dai...<br/>'''Giacomo''': Scusa, e allora tua moglie?<br/>'''Giovanni''': Cosa vuol dire, lì è una reazione diversa.<br/>'''Giacomo''': Ma reazione diversa che cosa?! Scusa, sei morto da un giorno e si mette a trombare con un altro, dai!<br/>'''Giovanni''': Ma cosa vuol dire?! È lo shock!<br/>'''Giacomo''': Ma lo shock di che cosa? Giovanni, è brutto sentirselo dire, ma tua moglie è proprio un bel puttanone!<br/>'''Giovanni''': Uè Giacomo, piano con le parole eh! Ahahahah, questa è bella! Mia moglie è un puttanone! Ma dai, mi fai ridere mi fai, ecco cosa mi fai! Adesso mia moglie è un puttanone... Ma pensa te! Mia moglie è un puttanone... {{NDR|con tono sempre più convinto}} Mia moglie è un puttanone...
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film commedia]]
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We Were Soldiers - Fino all'ultimo uomo
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2022-08-03T00:02:30Z
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/* Dialoghi */
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text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano= We Were Soldiers – Fino all'ultimo uomo
|genere= guerra
|regista= [[Randall Wallace]]
|soggetto=[[Hal Moore]] ''(libro)''
|sceneggiatore= Randall Wallace
|attori=
*[[Mel Gibson]]: Tenente Colonnello Hal Moore
*[[Madeleine Stowe]]: Julia Moore
*[[Greg Kinnear]]: Maggiore Bruce Crandall
*[[Sam Elliott]]: Sergente Maggiore Basil L. Plumley
*[[Chris Klein]]: Tenente Jack Geoghegan
*[[Barry Pepper]]: Joseph Galloway
*[[Keri Russell]]: Barbara Geoghegan
*[[Robert Bagnell]]: Tenente Charlie Hastings
*[[Marc Blucas]]: Tenente Henry Herrick
*[[Josh Daugherty]]: Specialista Robert Ouellette
*[[Blake Heron]]: Specialista Galen Bungum
*[[Ryan Hurst]]: Sergente Ernie Savage
*[[Edwin Morrow]]: Soldato Scelto Willie Godboldt
*[[Brian Tee]]: Soldato Scelto Jimmy Nakayama
*[[Bellamy Young]]: Catherine LaPlante Metsker
|doppiatori italiani =
*[[Claudio Sorrentino]]: Tenente Colonnello Hal Moore
*[[Roberta Paladini]]: Julie Moore
*[[Francesco Prando]]: Maggiore Bruce Crandall
*[[Michele Kalamera]]: Sergente Maggiore Basil L. Plumley
*[[Francesco Pezzulli]]: 2° tenente Jack Geoghegan
*[[Christian Iansante]]: Joseph Galloway
*[[Francesca Guadagno]]: Alma Givens
*[[Georgia Lepore]]: Barbara Geoghegan
*[[Marco Vivio]]: Serg. Ernie Savage
|note=
}}
'''''We Were Soldiers – Fino all'ultimo uomo''''', film statunitense del 2002 con [[Mel Gibson]], regia di [[Randall Wallace]].
== Frasi ==
*Quando [[Cavallo Pazzo]] era bambino, succhiava il latte dal seno di tutte le donne della sua tribù, i [[Sioux]] allevavano i figli così; ogni guerriero chiamava ogni donna della tribù mamma, e chiamava nonno ogni guerriero più anziano, combattevano come una famiglia, questo voglio dire, proteggete i vostri uomini, insegnate loro a proteggersi a vicenda perché quando saremo là, potremo contare solo l'uno sull'altro. ('''Tenente Colonnello Hal Moore''')
*Il primo figlio di puttana che mi chiama nonno lo ammazzo! ('''Sergente Maggiore Basil L. Plumley''')
== Dialoghi ==
*'''Sergente Maggiore Basil L. Plumley''': Prendi questo fucile. <br/>'''Joseph Galloway''': Ma io sono un civile... <br />'''Sergente Maggiore Basil L. Plumley''': Oggi non vale.
*'''Sergente Ernie Savage''': Bella giornata sergente maggiore! <br/>'''Sergente Maggiore Basil L. Plumley''': Sei diventato un meteorologo del cazzo?
*'''Tenente Colonnello Hal Moore''': Mi chiedo cosa provasse il [[generale Custer]] quando vedeva i suoi uomini morire. <br/>'''Sergente Maggiore Basil L. Plumley''': Il generale Custer era una mezza sega, lei no.
*'''Tenente Colonnello Hal Moore''': Non me lo perdonerò mai... <br/>'''Joseph Galloway''': Che cosa signore? <br/>'''Tenente Colonnello Hal Moore''': Che i miei uomini siano morti e io no.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film sulla guerra del Vietnam]]
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Antonio Gramsci
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{{PDA}}
[[Immagine:Gramsci.png|thumb|right|Antonio Gramsci]]
{{indicedx}}
'''Antonio Gramsci''' (1891 – 1937), politico, filosofo e giornalista italiano.
==Citazioni di Antonio Gramsci==
*Anzitutto l'operaio deve negare recisamente qualsiasi solidarietà col giornale borghese. Egli dovrebbe ricordarsi sempre, sempre, sempre, che il giornale borghese (qualunque sia la sua tinta) è uno strumento di lotta mosso da idee e da interessi che sono in contrasto coi suoi. Tutto ciò che stampa è costantemente influenzato da un'idea: servire la classe dominante, che si traduce ineluttabilmente in un fatto: combattere la classe lavoratrice. E difatti, dalla prima all'ultima riga, il giornale borghese sente e rivela questa preoccupazione. [...] E non parliamo di tutti i fatti che il giornale borghese o tace, o travisa, o falsifica, per ingannare, illudere, e mantenere nell'ignoranza il pubblico dei lavoratori.<ref>Da ''I giornali e gli operai'', ''Avanti!'', 22 dicembre 1916.</ref>
*[[Karl Marx|Carlo Marx]] è per noi maestro di vita spirituale e morale, non pastore armato di vincastro. È lo stimolatore delle pigrizie mentali, è il risvegliatore delle energie buone che dormicchiano e devono destarsi per la buona battaglia. È un esempio di lavoro intenso e tenace per raggiungere la chiara onestà delle idee, la solida cultura necessaria per non parlare a vuoto, di astrattezze.<ref name=marx>Citato in ''[https://www.resistenze.org/sito/ma/di/cg/mdcgba13-008114.htm Il nostro Marx]'', ''Resistenze.org''.</ref>
*Chi ha [[fede]], chi solo alla realtà attinge l'energia necessaria per combattere le lotte sociali deve rimanere sul terreno della [[violenza]] contro la violenza e non subirà umiliazioni.<ref>Da ''Fuori della realtà'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 giugno 1921.</ref>
*Cinquant'anni di vita unitaria sono stati in gran parte dedicati dai nostri uomini politici a creare l'apparenza di una uniformità italiana: le regioni avrebbero dovuto sparire nella nazione, i dialetti nella lingua letteraria. La [[Sicilia]] è la regione che ha più attivamente resistito a questa manomissione della storia e della libertà. La Sicilia ha dimostrato in numerose occasioni di vivere una vita a carattere nazionale proprio, più che regionale.<ref name=cron>Da ''Cronache teatrali dell'«Avanti!»''; citato in Raffaele Di Florio, ''[http://www.quartaparetepress.it/2012/03/30/gramsci-cronache-teatrali-dallavanti-angelo-musco/ Gramsci, cronache teatrali dall'«Avanti!»: Angelo Musco]'', ''Quartaparetepress.it'', 30 marzo 2012</ref>
*Dire la [[verità]], arrivare insieme alla verità, è compiere azione comunista e rivoluzionaria.<ref>Da ''Democrazia operaia'', ''L'Ordine Nuovo'', 21 giugno 1919.</ref>
*Fino all'avvento della Sinistra al potere, Lo stato italiano ha dato il suffragio solo alla classe proprietaria, è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e a fuoco l'Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono infamare col marchio di «[[brigantaggio|briganti]]».<ref>Da ''Il lanzo ubriaco'', ''Avanti!'', anno XXIV, n. 42, 18 febbraio 1920 (editoriale). L'articolo è stato raccolto nel volume di Antonio Gramsci: ''L'Ordine nuovo 1919-1920'', a cura di Valentino Gerratana e Antonio A. Santucci, Einaudi, Torino 1987, p. 422.</ref>
*Ebbene, anche per la pace la posizione dei cattolici è in antitesi stridente con la nostra {{NDR|i socialisti}}. Aspettano la redenzione dalla grazia, essi, invocano la buona volontà dei santi, quando sarebbe più opportuno fare appello a quella degli uomini. Per essi vale solo l'autorità, la rivelazione, la parola di Dio, poiché pongono la scaturigine dei fatti umani fuori dell'uomo, in una volontà suprema che tutto abbraccia e tutto giudica, e spartisce il torto o la ragione al lume di una semitica concezione del bene e del male che può valere per gli schiavi, non per gli uomini. Noi non aspettiamo nulla da altri che da noi stessi; la nostra coscienza di uomini liberi ci impone un dovere, e la nostra forza organizzata lo attua. Solo ciò che è opera, conquista nostra, ha valore per noi, diventa parte di noi stessi, non ciò che viene elargito da un potere superiore, sia esso lo Stato borghese, o sia la Madonna della Consolata. Non è quindi solo la ripugnanza per il rito, per l'esteriorità, per il simbolismo ormai vuoto di ogni contenuto di fede che, a malgrado gli sforzi dialettici di qualche abile casuista, ci tiene lontani dal cattolicismo. È l'antitesi insanabile delle idee.<ref>Da ''La Consolata e i cattolici'', ''Piove, governo ladro!'', pp. 45-46, Editori Riuniti.</ref>
*Fino a quando sussiste il [[borghesia|regime borghese]], col monopolio della stampa in mano al [[capitalismo]] e quindi con la possibilità per il governo e per i partiti borghesi di impostare le quistioni politiche a seconda dei loro interessi, presentati come interessi generali, fino a quando sarà soppressa e limitata la libertà di associazione e di riunione della classe operaia o potranno essere diffuse impunemente le menzogne più impudenti contro il comunismo, è inevitabile che le classi lavoratrici rimangano disgregate, cioè abbiano parecchie volontà.<ref>Da ''[http://www.antoniogramsci.com/volonta.htm La volontà delle masse]'', in ''l'Unità'', 24 giugno 1925.</ref>
*Il fascismo ha trasformato il nostro popolo, gli ha dato una tempra più robusta, una moralità più sana, una resistenza al male che prima era ignorata, una profondità di sentimenti che non era mai esistita.<ref>1924; citato in [[Giuseppe Berta]], ''La cooperazione impossibile: la Fiat, Torino e il biennio rosso'', in AA.VV., ''Fiat 1899-1930. Storia e documenti'', Fabbri, Milano, 1991, pp. 223-224.</ref>
*Il giornale non dovrà avere alcuna indicazione di partito. Dovrà essere un giornale di sinistra. Io propongo come titolo [[l'Unità]] puro e semplice che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale.<ref>Dalla lettera spedita a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
*{{NDR|Il cosiddetto «mistero di [[Napoli]]» nell'analisi di Gramsci}} Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare.<ref>Da ''Americanismo e fordismo'', ''Il cosiddetto «mistero di Napoli»'', ''Quaderni dal carcere'', citato in ''[http://www.istitutogramscigr.it/wp/wp-content/uploads/2017/02/Americanismo-e-antiamericanismo-fordismo-e-postofordismo.pdf Americanismo e Fordismo]'', introduzione, p. 7, ''istitutogramscigr.it''.</ref>
*Il [[Città del Vaticano|Vaticano]] rappresenta la più grande forza reazionaria esistente in Italia. Per la Chiesa, sono dispotici i governi che intaccano i suoi privilegi e provvidenziali quelli che, come il fascismo, li accrescono.<ref>Citato in [[Curzio Maltese]], ''La Questua.'' {{small|''Quanto costa la questua agli italiani. Con ''Le ragioni di un inchiesta'' di Ezio Mauro''}}, Feltrinelli, Milano, 2008, [https://books.google.it/books?id=CoKWkFk9sXkC&lpg=PA100&dq=&pg=PA100#v=onepage&q&f=false p. 100].</ref>
*In principio era il verbo...<ref>Il riferimento è all'incipit del ''[[Giovanni apostolo ed evangelista#Vangelo secondo Giovanni|Vangelo secondo Giovanni]]''.</ref> No, in principio era il [[sesso]].<ref>Il riferimento è a un pensiero di [[Stanislaw Przybyszewski]] del 1893. Da ''La città futura, 1917-1918'', a cura di Sergio Caprioglio, Einaudi. Riportato anche in ''Letteratura e vita nazionale'' e in ''Quaderni del carcere''.</ref>
*Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 1, 1° maggio 1919. Vedi [[w:Immagine:L'Ordine Nuovo.jpg|immagine]] del primo numero de ''L'Ordine Nuovo''.</ref>
*L'acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell'atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta.<ref>Da ''La città futura''.</ref>
*L'[[illusione]] è la gramigna più tenace della [[coscienza]] collettiva; la [[storia]] insegna, ma non ha scolari.<ref>Da ''Italia e Spagna'', ''L'Ordine Nuovo'', 11 marzo 1921, anno I, n. 70.</ref>
*L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*L'Italia è diventata un mercato di sfruttamento coloniale, una sfera d'influenza, un dominion, una terra di capitolazioni, tutto fuorché uno Stato indipendente e sovrano. Ciò ha prodotto la politica forsennata della classe dirigente italiana, queste sono le magnifiche sorti progressive che sono state assicurate al popolo italiano dagli intrighi mercantili del capitalismo in caccia di maggiori profitti. Ebbene, il popolo italiano reagisce contro questa condizione di fatto; reagisce con l'azione della parte sua che non è compromessa nell'avventura della guerra, che non ha abdicato al suo diritto sovrano di essere qualcuno nella storia del mondo, che non vuole essere serva né di tedeschi, né di inglesi, e tanto meno serva della serva. Quanto più la classe dirigente ha precipitato in basso la nazione italiana, tanto più aspro sacrificio deve sostenere il proletariato per ricreare alla nazione una personalità storica indipendente; quanto piú la classe dirigente ha permesso che l'organismo economico-politico italiano fosse avvinto strettamente al carro imperiale britannico, tanto piú grande sforzo deve compiere il proletariato per divincolarsi, per riacquistare la libertà di movimento e di iniziativa nella storia.<ref>Da ''L'ordine nuovo'', 1919-1920<sup>2</sup>, G. Einaudi, Torino, 1949, [https://books.google.it/books?id=ra_aAAAAMAAJ&q=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&dq=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz9dSQ0YjpAhVFXpoKHfCeD8sQ6AEIKDAA p. 263.]</ref><ref>Da ''Italiani e cinesi'', ''L'Avanti'', 18 luglio 1919.</ref>
*La [[cultura]] [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.<ref>Da ''Socialismo e cultura'', ''Il Grido del popolo'', 29 gennaio 1916.</ref>
*La sfiducia reciproca, il sottinteso sleale corrodono nel nostro paese tutte le forme di rapporti: i rapporti tra singolo e singolo, i rapporti tra singolo e collettività. L'ipocrisia del carattere italiano è in dipendenza assoluta con la mancanza di libertà.<ref>Citato in Giovanni Cedrone, [http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/06/news/gramsci_giornalista_libro_gian_luca_corradi-162351188/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P27-S2.6-T1 ''Il giornalismo secondo Gramsci: 1500 articoli "contro", rivendicati fino al tribunale fascista''], ''Repubblica.it'', 7 aprile 2017.</ref>
*La verità è che la Sicilia conserva una sua indipendenza spirituale, e questa si rivela piú spontanea e forte che mai nel teatro.<ref name=cron/>
*[[Karl Marx|Marx]] è stato grande, la sua azione è stata feconda, non perché abbia inventato dal nulla, non perché abbia estratto dalla sua fantasia una visione originale della storia, ma, perché il frammentario, l'incompiuto, l'immaturo è in lui diventato maturità, sistema, consapevolezza.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] si pianta nella storia con la solida quadratura di un gigante.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] significa ingresso dell'intelligenza nella storia dell'umanità, regno della consapevolezza.<ref name=marx/>
*Nella coscienza delle masse, anche delle più arretrate, è scaduto il prestigio e la riverenza per le istituzioni, e queste, svuotate di ogni spirito, private di ogni moralità, sopravvivono solo come paurosi vampiri.<ref>Da ''Socialismo e fascismo: {{small|l'Ordine Nuovo. 1921-1922}}'', Giulio Einaudi Editore, Torino, 1966, p.188.</ref>
*Non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione [...] vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro [[Madre|mamme]], se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini.<ref>Dalla lettera alla madre, 10 maggio 1928, in ''La formazione dell'uomo: scritti di pedagogia'', a cura di Giovanni Urbani, Editori Riuniti.</ref>
*Non si imparava il [[Lingua latina|latino]] e il [[Lingua greca antica|greco]] per parlarli, per fare i camerieri, gli interpreti, i corrispondenti commerciali. Si imparava per conoscere direttamente la civiltà dei due popoli, presupposto necessario della civiltà moderna, cioè per essere se stessi e conoscere se stessi consapevolmente.<ref>Citato in Antonio Cornacchia, ''Il latino nella scuola dell'Italia unita'', Bologna, 1979, p. 149.</ref>
*Odio gli [[indifferenza|indifferenti]]. Credo come [[Christian Friedrich Hebbel|Federico Hebbel]] che «vivere vuol dire essere partigiani»<ref>{{cfr}} Christian Friedrich Hebbel, ''Diario'', traduzione di Scipio Slataper, Carabba, Lanciano, 1912, p. 82, riflessione n. 2127: «Vivere significa esser partigiani.»</ref>. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. [[Indifferenza]] è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. [...] Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? [...] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa dei cielo, sento che per me è [[capodanno]].<br>Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un'azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date. [...] Aspetto il socialismo anche per questa ragione. Perché scaraventerà nell'immondezzaio tutte queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito e, se ne creerà delle altre, saranno almeno le nostre, e non quelle che dobbiamo accettare senza beneficio d'inventario dai nostri sciocchissimi antenati.<ref>Da ''Capodanno'', ''Avanti!'', 1 gennaio 1916; citato in ''[http://www.internazionale.it/notizie/2014/12/31/odio-il-capodanno-firmato-antonio-gramsci Odio il capodanno, firmato Antonio Gramsci]'', ''Internazionale.it'', 31 dicembre 2014.</ref>
*Ogni movimento [[rivoluzione|rivoluzionario]] è romantico, per definizione.<ref>Da ''Classicismo, Romanticismo, Baratono...'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 gennaio 1922; ora in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi.</ref>
*{{NDR|Ricordando Giulia, sposata nel 1923}} Riandavo col pensiero a tutti i ricordi della nostra vita comune, dal primo giorno che ti ho visto a Sieriebriani Bor e che non osavo entrare nella stanza perché mi avevi intimidito (davvero, mi avevi intimidito e oggi sorrido ricordando questa impressione) al giorno che sei partita a piedi e io ti ho accompagnato fino alla grande strada attraverso la foresta e sono rimasto tanto tempo fermo per vederti allontanare tutta sola, col tuo carico da viandante, per la grande strada, verso il mondo grande e terribile. [...] Ho molto pensato a te, che sei entrata nella mia vita e mi hai dato l'amore e mi hai dato ciò che mi era sempre mancato e mi faceva spesso cattivo e torbido.<ref>Dalla lettera del 30 giugno 1924, da ''Lettere 1908-1926'', Einaudi.</ref>
*Solo chi fortemente vuole identifica gli elementi necessari alla realizzazione della sua volontà.<ref>Citato in ''[http://www.gramscitalia.it/html/strutt.htm Struttura sovrastruttura]'', ''Gramscitalia.it''.</ref>
*Solo un fascista, [[Aldo Palazzeschi]], era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, quantunque fosse uno degli scrittori più interessanti, ha finito col tacere come letterato.<ref>Da ''Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, Torino, 1966, [https://books.google.it/books?hl=it&id=Qs4kAQAAMAAJ&dq=Solo+un+fascista%2C+Aldo+Palazzeschi%2C+era+contro+la+guerra.+Egli+ha+rotto+con+il+movimento+e%2C+quantunque+fosse+uno+degli+scrittori+pi%C3%B9+interessanti%2C+ha+finito+col+tacere+come+letterato.&focus=searchwithinvolume&q=palazzeschi p. 527.]</ref>
*Solo un futurista: Aldo Palazzeschi, era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, benché fosse uno degli scrittori più interessanti, finì col tacere come letterato.<ref>Da ''Una lettera a Trotskij sul futurismo'', in ''Scritti politici'', vol. I, PGreco Edizioni, Milano, [https://books.google.it/books?id=imv6DwAAQBAJ&lpg=PA529&dq=&pg=PA529#v=onepage&q&f=false p. 529]. ISBN 9788868021719</ref>
*{{NDR|Al giudice, che prima della condanna a 20 anni e 4 mesi di carcere gli aveva chiesto che cosa avrebbero fatto i comunisti se l'Italia fosse entrata in guerra}} Voi [[Fascismo|fascisti]] porterete l'Italia alla rovina, e a noi [[Comunismo|comunisti]] spetterà salvarla!<ref>Citato in Palmiro Togliatti, ''Il partito comunista italiano'', Editori Riuniti, Roma 1997<sup>4</sup>, cap. VIII, p. 80.</ref>
*Vorrei avere questi libri: 1° la Grammatica tedesca che era nello scaffale accanto all'ingresso; 2° il Breviario di linguistica di Bertoni e Bartoli che era nell'armadio di fronte al letto; 3° gratissimo le sarei se mi inviasse una [[Divina Commedia]] di pochi soldi, perché il mio testo lo avevo imprestato.<ref>Dalla lettera a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in [[Luciano Canfora]] ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
===Attribuite===
*Oh! Saper essere come l'operaio che sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è [[filosofo]] senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore! (da ''Bergsoniano!'', ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 2, 2 gennaio 1921)
:Si tratta della frase finale dell'articolo, che non è firmato, ora incluso in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi; secondo i curatori dell'opera, le ultime tre righe del trafiletto probabilmente non sono di Antonio Gramsci. Per [[Giancarlo Bergami]] sono attribuibili a [[Palmiro Togliatti]].<ref>{{cfr}} [[Giancarlo Bergami]], ''Studi Piemontesi'', Torino, marzo 1988, vol. XVII.</ref>
==''Americanismo e fordismo''==
*Gli istinti sessuali sono quelli che hanno subito la maggiore repressione da parte della società in isviluppo; il loro «regolamento», per le contraddizioni cui dà luogo e per le perversioni che gli si attribuiscono, sembra il più «innaturale», quindi più frequenti in questo campo i richiami alla «natura». Anche la letteratura «psicanalitica» è un modo di criticare la regolamentazione degli istinti sessuali in forma talvolta «illuministica», con la creazione di un nuovo mito del «selvaggio» sulla base sessuale (inclusi i rapporti tra genitori e figli). (pp. 16 sg.)
*Un'analisi accurata della storia italiana prima del '22 e anche prima del '26, che non si lasci allucinare dal carnevale esterno, ma sappia cogliere i motivi profondi del movimento operaio, deve giungere alla conclusione obiettiva che proprio gli operai sono stati i portatori delle nuove e più moderne esigenze industriali e a modo loro le affermarono strenuamente; si può dire anche che qualche industriale capi questo movimento e cercò di accaparrarselo (così è da spiegare il tentativo fatto da Agnelli di assorbire l'«Ordine Nuovo» e la sua scuola nel complesso Fiat [...]). (p. 29)
*''«[[Animalità]]» e industrialismo''. La storia dell'industrialismo è sempre stata (e lo diventa oggi in una forma più accentuata e rigorosa) una continua lotta contro l'elemento «animalità» dell'uomo, un processo ininterrotto, spesso doloroso e sanguinoso, di soggiogamento degli istinti (naturali, cioè animaleschi e primitivi) a sempre nuove, più complesse e rigide norme e abitudini di ordine, di esattezza, di precisione che rendano possibili le forme sempre più complesse di vita collettiva che sono la conseguenza necessaria dello sviluppo dell'industrialismo. (p. 36)
*Come si cammina senza bisogno di riflettere a tutti i movimenti necessari per muovere sincronicamente tutte le parti del corpo, in quel determinato modo che è necessario per camminare, così è avvenuto e continuerà ad avvenire nell'industria per i gesti fondamentali del mestiere; si cammina automaticamente e nello stesso tempo si pensa a tutto ciò che si vuole. (p. 51)
==''Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce''==
===Incipit===
Occorre distruggere il pregiudizio molto diffuso che la filosofia sia un alcunché di molto difficile per il fatto che essa è l'attività intellettuale propria di una determinata categoria di scienziati specialisti o di filosofi professionali e sistematici. Occorre pertanto dimostrare preliminarmente che tutti gli uomini sono «filosofi», definendo i limiti e i caratteri di questa «filosofia spontanea», propria di «tutto il mondo», e cioè della filosofia che è contenuta: 1) nel linguaggio stesso, che è un insieme di nozioni e di concetti determinati e non già e solo di parole grammaticalmente vuote di contenuto; 2) nel senso comune e buon senso; 3) nella religione popolare e anche quindi in tutto il sistema di credenze, superstizioni, opinioni, modi di vedere e di operare che si affacciano in quello che generalmente si chiama «folclore».
===Citazioni===
*Chi parla solo il dialetto o comprende la lingua nazionale in gradi diversi, partecipa necessariamente di una intuizione dei mondo più o meno ristretta e provinciale, fossilizzata, anacronistica in confronto delle grandi correnti di pensiero che dominano la storia mondiale. I suoi interessi saranno ristretti, piú o meno corporativi o economistici, non universali. Se non sempre è possibile imparare piú lingue straniere per mettersi a contatto con vite culturali diverse, occorre almeno imparare bene la lingua nazionale. Una grande cultura può tradursi nella lingua di un'altra grande cultura, cioè una grande lingua nazionale, storicamente ricca e complessa, può tradurre qualsiasi altra grande cultura, cioè essere una espressione mondiale. Ma un dialetto non può fare la stessa cosa. (''Alcuni punti preliminari di riferimento'')
*Comprendere e valutare realisticamente la posizione e le ragioni dell'avversario (e talvolta è avversario tutto il pensiero passato) significa appunto essersi liberato dalla prigione delle ideologie (nel senso deteriore, di cieco fanatismo ideologico), cioè porsi da un punto di vista «critico», l'unico fecondo nella ricerca scientifica. (''La discussione scientifica'')
*L'affermazione di Feuerbach: «L'uomo è quello che mangia», può essere, presa in sé, interpretata variamente. Interpretazione gretta e stolta: cioè l'uomo è volta per volta quello che mangia materialmente, cioè i cibi hanno una immediata influenza determinatrice sul modo di pensare. Ricordare l'affermazione di Amadeo {{NDR|Bordiga}} che se si sapesse ciò che un uomo ha mangiato prima di un discorso, per esempio, si sarebbe in grado di interpretare meglio il discorso stesso. Affermazione infantile, e, di fatto, estranea anche alla scienza positiva, poiché il cervello non viene nutrito di fave o di tartufi, ma i cibi giungono a ricostituire le molecole del cervello trasformati in sostanze omogenee e assimilabili, che hanno cioè la «stessa natura» potenziale delle molecole cerebrali. Se questa affermazione fosse vera, la storia avrebbe la sua matrice determinante nella cucina e le rivoluzioni coinciderebbero coi mutamenti radicali dell'alimentazione di massa. Il contrario è storicamente vero: cioè sono le rivoluzioni e il complesso sviluppo storico che hanno modificato l'alimentazione e creato i «gusti» successivi nella scelta dei cibi. (''Che cosa è l'uomo?'')
*La massima di E. Kant: «Opera in modo che la tua condotta possa diventare una norma per tutti gli uomini, in condizioni simili» [...] può essere considerata un truismo, poiché è difficile trovare uno che non operi credendo di trovarsi nelle condizioni in cui tutti opererebbero come lui. Chi ruba per fame ritiene che chi ha fame ruberebbe, chi ammazza la moglie infedele ritiene che tutti i mariti traditi dovrebbero ammazzare ecc. Solo i «matti» in senso clinico, operano senza ritenere di essere nel giusto. (''Etica'')
==''La questione meridionale''==
*La quarta guerra del Risorgimento italiano non pare debba avere per il Mezzogiorno conseguenze diverse da quella delle altre tre. Lo ha fatto notare A. Labriola alla Camera durante la discussione della politica economica del gabinetto [[Antonio Salandra|Salandra]], ma l'Agenzia Stefani ha trasmesso delle sue parole un riassunto generico e scolorito. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra>Da ''Il Grido del popolo'', 1º aprile 1916.</ref>; p. 4)
*[...] le paterne amministrazioni di Spagna e dei Borboni nulla avevano creato: la borghesia non esisteva, l'agricoltura era primitiva e non bastava neppure a soddisfare il mercato locale; non strade, non porti, non utilizzazione delle poche acque che la regione, per la sua speciale conformazione geologica, possedeva. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra/>; p. 4)
*[[Giustino Fortunato]] e [[Benedetto Croce]] rappresentano [...] le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana. (''Alcuni temi della questione meridionale''<ref>Il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni. Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista ''Stato Operaio'', con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi più ampi.» {{cfr}} ''La questione meridionale'', p. 38.</ref>, p. 45)
==''Letteratura e vita nazionale''==
===[[Incipit]]===
Cosa significa e cosa può e dovrebbe significare la parola d'ordine di [[Giovanni Gentile]]: «Torniamo al [[Francesco De Sanctis|De Sanctis]]!»? (cfr. tra l'altro il 1° numero del settimanale «Il Quadrivio»). Significa «tornare» meccanicamente ai concetti che il De Sanctis svolse intorno all'arte e alla letteratura, o significa assumere verso l'arte e la vita un atteggiamento simile a quello assunto dal De Sanctis ai suoi tempi? Posto questo atteggiamento come «esemplare», è da vedere: 1) in che sia consistita tale esemplarità; 2) quale atteggiamento sia oggi corrispondente, cioè quali interessi intellettuali e morali corrispondano oggi a quelli che dominarono l'attività del De Sanctis e le impressero una determinata direzione.
===Citazioni===
*{{NDR|Su ''[[I promessi sposi]]''}} Tra il Manzoni e gli «umili» c'è distacco sentimentale; gli umili sono per il Manzoni un «problema di storiografia», un problema teorico che egli crede di poter risolvere col romanzo storico, col «verosimile» del romanzo storico. Perciò gli umili sono spesso presentati come «macchiette» popolari, con bonarietà ironica, ma ironica. E il Manzoni è troppo cattolico per pensare che la voce del popolo sia voce di Dio: tra il popolo e Dio c'è la chiesa, e Dio non s'incarna nel popolo, ma nella chiesa. Che Dio s'incarni nel popolo può crederlo il Tolstoi, non il Manzoni.
*[[Giovanni Papini|Papini]] è cattolico e anticrociano; le contraddizioni del suo superficiale scritto risultano da questa doppia qualità. (p. 153)
*{{NDR|''[[Il conte di Montecristo]]''}} [...] è forse il piú «oppiaceo» dei romanzi popolari: quale uomo del popolo non crede di aver subito un'ingiustizia dai potenti e non fantastica sulla «punizione» da infliggere loro? Edmondo Dantès gli offre il modello, lo «{{Sic|ubbriaca}}» di esaltazione, sostituisce il credo di una giustizia trascendente in cui non crede piú «sistematicamente».
*[[Don Chisciotte]] non cerca di evadere anch'egli, anche praticamente, dal tritume e dalla standardizzazione della vita quotidiana di un villaggio spagnolo?
*[[Delitto e castigo|Raskolnikov]] è [[Il conte di Montecristo|Montecristo]] «criticato» da un panslavista-cristiano.
*L'[[Ugo Ojetti|Ojetti]] è rappresentativo da più punti di vista: ma la codardia intellettuale dell' uomo supera ogni misura normale. (p. 252)
*[[Giovanni Papini|Papini]] ha esercitato tutti i mestieri, per poi sporcificarli tutti: il filosofo, per concludere che la filosofia è una specie di cancrena al cervelletto, il cattolico, per incenerare l'universo con un appropriato dizionario, il letterato, per sancir da ultimo che della letteratura non sappiamo che farcene. Ciò non toglie che Papini non si sia conquistato un posticino nella storia della letteratura dentro il capitolo i "polemisti". (pp. 281-282)
*[[Giovanni Papini|Papini]] è sempre stato un «polemista» nel senso che dice il Volpicelli, e lo è ancor oggi, poiché non si sa se nell'espressione «polemista cattolico» a Papini interessi più il sostantivo o l'aggettivo. Col suo «cattolicismo» Papini avrebbe voluto dimostrare di non essere un puro «polemista», cioè un «calligrafo», un funambolo della parola e della tecnica, ma non c'è riuscito! Il Volpicelli ha torto nel non precisare: il polemista è polemista di una concezione del mondo, sia pure il mondo di Pulcinella, ma Papini è il polemista «puro», il boxeur di professione della parola qualsiasi: Volpicelli avrebbe dovuto giungere esplicitamente all'affermazione che il cattolicismo in Papini è un vestito da clown, non la «pelle» formata dal suo sangue «rinnovato», ecc. (p. 282)
==''Lettere dal carcere''==
===[[Incipit]]===
Roma 20 novembre 1926<br>Mia carissima Julca,<br>Ricordi una delle tue ultime lettere? (Era almeno l'ultima lettera che io ho ricevuto a letto). Mi scrivevi che noi due siamo ancora abbastanza giovani per poter sperare di volere insieme crescere i nostri bambini. Occorre che tu ora ricordi fortemente questo, che tu ci pensi fortemente ogni volta che pensi a me e mi associ ai bambini. Io sono sicuro che tu sarai forte e coraggiosa, come sempre sei stata. Dovrai esserlo ancora di più che nel passato, perché rimarrò certamente a lungo senza vostre notizie; e ho ripensato al passato, traendone ragione di forza e voglio rivedere e vedere i nostri piccoli bambini. Mi preoccupa un po' la quistione materiale: potrà il tuo lavoro bastare a tutto? Penso che non sarebbe né meno degno di noi né troppo, domandare un po' di aiuti. Vorrei convincerti di ciò, perché tu mi dia retta e ti rivolga ai miei amici. Sarei più tranquillo e più forte, sapendoti al riparo da ogni brutta evenienza. Le mie responsabilità di genitore serio mi tormentano ancora, come vedi. Carissima mia, non vorrei in modo alcuno turbarti: sono un po' stanco, perché dormo pochissimo, e non riesco perciò a scrivere tutto ciò che vorrei e come vorrei. Voglio farti sentire forte forte tutto il mio amore e la mia fiducia. Abbraccia tutti di casa tua; ti stringo con la più grande tenerezza insieme coi bambini.<br>Antonio
===Citazioni===
*Siamo assolutamente separati dai coatti comuni, la cui vita non saprei descriverti con brevi tratti: ricordi la novella di [[Rudyard Kipling|Kipling]] intitolata: ''Una strana cavalcata'' nel volume francese ''L'uomo che volle essere re''. Mi è balzata di colpo alla memoria tanto mi sembrava di viverla. Finora siamo 15 amici. La nostra vita è tranquillissima: siamo occupati a esplorare l'isola che permette di fare passeggiate abbastanza lunghe, di circa 9-10 chilometri, con paesaggi amenissimi e visioni di marine, di albe e di tramonti meravigliosi: ogni due giorni viene il vaporetto che porta giornali, e amici nuovi, tra i quali il marito di Ortensia che ho avuto tanto piacere di incontrare. [[Ustica]] è molto più graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate che ti invierò: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore. (a Tatiana, 9 dicembre 1926)
*Ti immagino seria e tetra, senza un sorriso neanche sfuggevole. Vorrei farti rallegrare in qualche modo. Ti racconterò delle storielle; che te ne pare? Ti voglio, per esempio, come intermezzo alla descrizione del mio viaggio in questo mondo così grande e terribile, dire qualcosa intorno a me stesso e alla mia fama, di molto divertente. Io non sono conosciuto all'infuori di una cerchia abbastanza ristretta; il mio nome è storpiato perciò in tutti i modi più inverosimili: Gramasci, Granusci, Gràmisci, Granìsci, Gramàsci, fino a Garamàscon, con tutti gli intermedi più bizzarri. A Palermo, durante una certa attesa per il controllo dei bagagli, incontrai in un deposito un gruppo di operai torinesi diretti al confino; insieme a loro era un formidabile tipo di anarchico ultra individualista, noto coll'indicazione di «Unico»<ref>Dal titolo del libro del filosofo anarchico Max Stirner ''[[L'unico e la sua proprietà]]'', tradotto in italiano nel 1902. {{NDR|Nota del curatore}}</ref> che rifiuta di confidare a chiunque, ma specialmente alla polizia e alle autorità in generale, le sue generalità: «sono l'Unico e basta», ecco la sua riposta. Nella folla che lo attendeva, l'Unico riconobbe tra i criminali comuni (mafiosi) un altro tipo, siciliano (l'Unico deve essere napoletano o giù di lì), arrestato per motivi compositi, tra il politico e il comune, e si passò allora alle presentazioni. Mi presentò: l'altro mi guardò a lungo, poi domandò: «Gramsci, Antonio?» Sì, Antonio!, risposi. «Non può essere, replicò, perché Antonio Gramsci deve essere un gigante e non un uomo così piccolo» – Non disse più nulla, si ritirò in un angolo, si sedette su uno strumento innominabile e stette, come Mario sulle rovine di Cartagine, a meditare sulle proprie illusioni perdute. Evitò accuratamente di parlare con me durante il tempo in cui restammo ancora nello stesso camerone e non mi salutò quando ci separarono. (a Tania, 19 febbraio 1927)
*La mia vita scorre sempre uguale. Leggo, mangio, dormo e penso. Tu però non devi pensare a tutto ciò che pensi e specialmente non devi farti illusioni. Non perché io non sia arcisicuro di rivederti e di farti conoscere i miei bambini [...], ma perché sono anche arcisicuro che sarò condannato e chissà a quanti anni. Tu devi capire che in ciò non c'entra niente per nulla né la mia rettitudine, né la mia coscienza, né la mia innocenza o colpevolezza. È un fatto che si chiama politica, appunto perché tutte queste bellissime cose non c'entrano per nulla. Tu sai come si fa coi bambini che fanno la pipì nel letto, è vero? Si minaccia di bruciarli con la stoppa accesa in cima al forcone. Ebbene: immagina che in italia ci sia un bambino molto grosso che minaccia continuamente di fare la pipì nel letto di questa grande genitrice di biade e di eroi; io e qualche altro siamo la stoppa (o il cencio) accesa che si mostra per minacciare l'impertinente e impedirgli di insudiciare le candide lenzuola. Poiché le cose sono così, non bisogna né allarmarsi, né illudersi; bisogna solo attendere con grande pazienza e sopportazione. (alla mamma, 25 aprile 1927)
*[...] ho sempre l'ossessione di essere per essere ridotto ad una epistolografia convenzionale e, ciò che è il peggio del convenzionalismo, ad una epistolografia convenzionalmente carceraria. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Ma, in verità, mi sono accorto che, proprio al contrario di quanto avevo sempre pensato, in [[carcere]] si studia male, per tante ragioni, tecniche e psicologiche. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio. Mi sono convinto che bisogna sempre contare solo su se stessi e sulle proprie forze; non attendersi niente da nessuno e quindi non procurarsi delusioni. Che occorre proporsi di fare solo ciò che si sa e si può fare e andare per la propria via. La mia posizione morale è ottima: chi mi crede un satanasso, chi mi crede quasi un santo. Io non voglio fare né il martire né l'eroe. Credo di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo. Ti potrei raccontare qualche aneddoto divertente. Nei primi mesi che ero qui a Milano<ref>Gramsci giunse al carcere di San Vittore il 7 febbraio 1927.</ref>, un agente di custodia mi domandò ingenuamente se era vero che io, se avessi cambiato bandiera, sarei stato ministro. Gli risposi sorridendo che ministro era un po' troppo, ma che sottosegretario alle Poste o ai Lavori Pubblici avrei potuto esserlo, dato che tali erano gli incarichi che nei governi si davano ai deputati sardi. Scosse le spalle e mi domandò perché dunque non avevo cambiato bandiera, toccandosi la fronte col dito. Aveva preso sul serio la mia risposta e mi credeva matto da legare. (a Carlo, 12 settembre 1927)
*Mi preoccupa molto lo stato d'animo della mamma, d'altronde non so come fare per rassicurarla e consolarla. Vorrei infonderle la convinzione che io sono tranquillissimo, come realmente sono, ma vedo che non riesco. C'è tutta una zona di sentimento e di modi di pensare che costituisce una specie di abisso tra noi. Per lei il mio incarceramento è una terribile disgrazia alquanto misteriosa nelle sue concatenazioni di cause ed effetti; per me è un episodio nella lotta politica che si combatteva e si continuerà a combattere non solo in Italia, ma in tutto il mondo, per chissà quanto tempo ancora. Io sono rimasto preso, così come durante la guerra si poteva cadere prigionieri, sapendo che questo poteva avvenire e che poteva avvenire anche di peggio. Ma temo che anche tu la pensi come la mamma e che queste spiegazioni ti rassomiglino a un indovinello espresso ancora in una lingua sconosciuta. (a Teresina, 20 febbraio 1928)
*Carissima mamma, non ti vorrei ripetere ciò che ti ho spesso scritto per rassicurarti sulle mie condizioni fisiche e morali. Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi. Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione. Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e al loro dignità di uomini.<br />Ti abbraccio teneramente.<br />Nino (10 maggio 1928)
*I [[traduttori]] sono pagati male e traducono peggio. (a Tatiana, 26 agosto 1929; 1965)
*[...] sono [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] con l'intelligenza, ma [[ottimismo e pessimismo|ottimista]] per la volontà. (a Carlo, 19 dicembre 1929; 1965)
*Su per giù tu immagini me come uno che insistentemente rivendica il diritto di soffrire, di essere martirizzato, di non essere defraudato neanche di un minuto secondo e di una sfumatura della sua pena. Io sarei un nuovo {{sic|Gandhy}} che vuole testimoniare dinanzi ai superi e agli inferi i tormenti del popolo indiano, un nuovo Geremia o Elia o non so chi altro profeta d'{{sic|Israello}} che andava in piazza a mangiare cose immonde per offrirsi in olocausto al dio della vendetta, ecc. ecc. Non so come ti sei fatta questa concezione, che è molto ingiusta nei tuoi rapporti verso di me, ingiusta e inconsiderata. Ti ho detto che io sono eminentemente pratico; io penso che non capisci ciò che io voglia dire con questa espressione, perché non fai nessuno sforzo per metterti nelle mie condizioni (probabilmente quindi io ti dovrò apparire come un commediante o che so io). La mia [[praticità]] consiste in questo: nel sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro. (a Tatiana, 19 maggio 1930)
*Il [[padre Brown]] è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. [[Sherlock Holmes]] è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte [[Gilbert Keith Chesterton|Chesterton]] è un grande artista, mentre [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]] era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti. (a Tania, 6 ottobre 1930; 1965)
*Carissima mamma, ecco il quinto natale che passo in privazione di libertà e il quarto che passo in carcere. Veramente la condizione di coatto in cui passai il natale del 26 ad Ustica<ref>Data l'assegnazione al confino politico, Gramsci abitò in una casa privata nell'isola di Ustica dal 7 dicembre 1926 al 20 gennaio 1927, insieme ad altri compagni confinati.</ref> era ancora una specie di paradiso della libertà personale in confronto alla condizione di carcerato. Ma non credere che la mia serenità sia venuta meno. Sono invecchiato di quattro anni, ho molti capelli bianchi, ho perduto i denti, non rido più di gusto come una volta, ma credo di essere diventato più saggio e di avere arricchito la mia esperienza degli uomini e delle cose. Del resto non ho perduto il gusto della vita [...]. Dunque non sono diventato [[Senilità|vecchio]], ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò non possiamo più fare. In questo sono sicuro che neanche tu sei diventata vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per poterci rivedere tutti insieme per poter conoscere tutti i tuoi nipotini: finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie. (15 dicembre 1930)
*Io penso che una persona intelligente e moderna deve leggere i [[classici]] in generale con un certo «distacco», cioè solo per i loro valori estetici, mentre l'«amore» implica adesione al contenuto ideologico della poesia; si ama il «proprio» poeta, si «ammira» l'artista «in generale». (a Giulia, 1 giugno 1931; 1965)
*[...] non c'era ragione di essere impressionata. Devi sapere che io sono morto una volta e poi sono resuscitato, ciò che dimostra che ho sempre avuto la pelle dura. Da bambino, a 4 anni, ho avuto delle emorragie per tre giorni di seguito, che mi avevano completamente dissanguato, accompagnate da convulsioni. Il medico mi aveva dato per morto e mia madre ha conservato fino al 914 circa la piccola bara e il vestitino speciale che dovevano servire per seppellirmi; una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i piedini con l'olio di una lampada dedicata a una madonna e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Lo studio che ho fatto sugli [[Intellettuale|intellettuali]] è molto vasto come disegno e in realtà non credo che esistano in Italia libri su questo argomento. Esiste certo molto materiale erudito ma disperso in un numero infinito di riviste e archivi storici locali. D'altronde io estendo molto la nozione di intellettuale e non mi limito alla nozione corrente che si riferisce ai grandi intellettuali. Questo studio porta anche a certe determinazioni del concetto di Stato che di solito è inteso come Società politica (o dittatura, o apparato coercitivo per conformare la massa popolare secondo il tipo di produzione e l'economia di un certo momento dato) e non come un equilibrio tra Società politica con la Società civile (o [[egemonia culturale|egemonia]] di un gruppo sociale sull'{{sic|intiera}} società nazionale esercitata attraverso le organizzazioni così dette private, come la chiesa, i sindacati, le scuole ecc.) e appunto nella società civile specialmente operano gli intellettuali ([[Benedetto Croce|Ben. Croce]], per es., è una specie di papa laico ed è uno strumento efficacissimo di egemonia anche se volta per volta possa trovarsi in contrasto con questo o quel governo ecc.). Da questa concezione della funzione degli intellettuali, secondo me, viene illuminata la ragione o una delle ragioni della caduta dei [[Età comunale|Comuni medioevali]], cioè del governo di una classe economica, che non seppe crearsi la propria categoria di intellettuali e quindi di esercitare un'egemonia oltre che una dittatura; gli intellettuali italiani non avevano un carattere [[nazional-popolare|popolare-nazionale]] ma cosmopolita sul modello della Chiesa e a Leonardo era indifferente vendere al duca Valentino i disegni delle fortificazioni di Firenze. I Comuni furono dunque uno stato sindacalista, che non riuscì a superare questa fase e a diventare Stato integrale come indicava invano il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] che attraverso l'organizzazione dell'esercito voleva l'egemonia della città sulla campagna, e perciò si può chiamare il primo giacobino italiano (il secondo è stato Carlo Cattaneo ma con troppe chimere in testa). Così ne deriva che il Rinascimento deve essere considerato un movimento reazionario e repressivo in confronto dello sviluppo dei Comuni ecc. Ti faccio questi accenni per farti persuasa che ogni periodo della storia svoltasi in Italia, dall'Impero romano al Risorgimento, deve essere guardato da questo punto di vista monografico. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Io non sono mai stato un [[giornalista]] professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella qualifica professionale. (a Tania, 12 ottobre 1931; 1965)
*Posso ammirare esteticamente ''[[Guerra e pace|Guerra e Pace]]'' di [[Lev Tolstoj|Tolstoi]] e non condividere la sostanza ideologica del libro; se i due fatti coincidessero Tolstoi sarebbe il mio vademecum, «le livre de chevet». Così si può dire per [[Shakespeare]], per [[Goethe]] e anche per [[Dante Alighieri|Dante]]. Non sarebbe esatto dire lo stesso per il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], nonostante il suo pessimismo. Nel Leopardi si trova, in forma estremamente drammatica, la crisi di transizione verso l'uomo moderno; l'abbandono critico delle vecchie concezioni trascendentali senza che ancora si sia trovato un ubi consistam morale e intellettuale nuovo, che dia la stessa certezza di ciò che si è abbandonato. (lettera a Iulca, 5 settembre 1932; 1965)
*La [[bontà]] disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri. (a Tania, 29 maggio 1933; 1965)
*[...] il [[tempo]] è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della [[vita]] stessa. (lettera a Tania, 2 luglio 1933; 1965)
==''Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno''==
===[[Incipit]]===
Il carattere fondamentale del ''[[Niccolò Machiavelli#Il principe|Principe]]'' è quello di non essere una trattazione sistematica ma un libro «vivente», in cui l'ideologia politica e la scienza politica si fondono nella forma drammatica del «mito». Tra l'utopia e il trattato scolastico, le forme in cui la scienza politica si configurava fino al [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], questi dette alla sua concezione la forma fantastica e artistica, per cui l'elemento dottrinale e razionale si impersona in un condottiero, che rappresenta plasticamente e «antropomorficamente» il simbolo della «volontà collettiva». Il processo di formazione di una determinata volontà collettiva, per un determinato fine politico, viene rappresentato non attraverso disquisizioni e classificazioni pedantesche di principii e criteri di un metodo d'azione, ma come qualità, tratti caratteristici, doveri, necessità di una concreta persona, ciò che fa operare la fantasia artistica di chi si vuol convincere e dà una piú concreta forma alle passioni politiche.
===Citazioni===
*Il [[Robert Michels|Michels]] ha fatto molto baccano in Italia per la «sua» trovata del «capo charismatico» che probabilmente (occorrerebbe confrontare) era già nel [[Max Weber|Weber]] il cosiddetto «charisma», nel senso del Michels, nel mondo moderno coincide sempre con una fase primitiva dei partiti di massa, con la fase in cui la dottrina si presenta alle masse come qualcosa di nebuloso e incoerente, che ha bisogno di un papa infallibile per essere interpretata e adattata alle circostanze.
*Le idee di Michels sui partiti politici sono abbastanza confuse e schematiche, ma sono interessanti come raccolta di materiale grezzo e di osservazioni empiriche e disparate.
*Per comprendere bene la posizione della chiesa nella società moderna, occorre comprendere che essa è disposta a lottare solo per difendere le sue particolari libertà corporative (di chiesa come chiesa, organizzazione ecclesiastica), cioè i privilegi che proclama legati alla propria essenza divina; per questa difesa la chiesa non esclude nessun mezzo, né l'insurrezione armata, né l'attentato individuale, né l'appello alla invasione straniera. Tutto il resto è trascurabile relativamente, a meno che non sia legato alle condizioni esistenziali proprie. Per "dispotismo" la chiesa intende l'intervento dell'autorità statale laica nel limitare e sopprimere i suoi privilegi, non molto di più: essa riconosce qualsiasi potestà di fatto e, purché non tocchi i suoi privilegi, la legittima; se poi accresce i suoi privilegi la esalta e la proclama provvidenziale.
*Quando si vuol scrivere la storia di un partito politico, in realtà occorre affrontare tutta una serie di problemi molto meno semplici di quanto creda, per es., Roberto Michels che pure è ritenuto uno specialista in materia.
==''Passato e presente''==
===[[Incipit]]===
Estrarre da questa rubrica una serie di note che siano del tipo dei ''Ricordi politici e civili'' del [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]] (tutte le proporzioni rispettate). I «Ricordi» sono tali in quanto riassumono non tanto avvenimenti autobiografici in senso stretto (sebbene anche questi non manchino), quanto «esperienze» civili e morali (morali più nel senso etico-politico) strettamente connesse alla propria vita e ai suoi avvenimenti, considerate nel loro valore universale o nazionale.
===Citazioni===
*{{NDR|La tendenza a diminuire l'avversario}} È di per se stessa un documento dell'inferiorità di chi ne è posseduto; si tende infatti a diminuire rabbiosamente l'avversario per poter credere di esserne decisamente vittoriosi. In questa tendenza è perciò insito oscuramente un [[giudizio]] sulla propria incapacità e debolezza [...]. (quaderno 16; p. 16)
*Se si domanda a Tizio, che non ha mai studiato il cinese e conosce bene solo il dialetto della sua provincia, di tradurre un brano di cinese, egli molto ragionevolmente si meraviglierà, prenderà la domanda in ischerzo e, se si insiste, crederà di essere canzonato, si offenderà e farà ai pugni.<br />Eppure lo stesso Tizio, senza essere neanche sollecitato, si crederà autorizzato a parlare di tutta una serie di quistioni che conosce quanto il cinese, di cui ignora il linguaggio tecnico, la posizione storica, la connessione con altre quistioni, talvolta gli stessi elementi fondamentali distintivi. Del cinese almeno sa che è una lingua di un determinato popolo che abita in un determinato punto del globo: di queste quistioni ignora la topografia ideale e i confini che le limitano. (quaderno 15, § 21; p. 55)
==''Quaderni del carcere''==
* Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri.<ref>{{Cita web|url=https://www.libriantichionline.com/divagazioni/antonio_gramsci_cultura|titolo=Antonio Gramsci - 'Cultura' non è possedere un magazzino ben fornito di notizie}}</ref>
*''[[Ardengo Soffici|Soffici]]''. Un cafone senza ingenuità e spontaneità. (quaderno 1, § 9, p. 8)
*[[Achille Loria|Loria]] non è un caso teratologico individuale: è l'esemplare più compiuto e finito di una serie di rappresentanti di un certo strato intellettuale di un certo periodo; in generale degli intellettuali positivisti che si occupano della quistione operaia e che più o meno credono di approfondire, o correggere, o superare il [[Marxismo]]. [[Enrico Ferri]] – [[Arturo Labriola]] – lo stesso [[Filippo Turati|Turati]] potrebbero dare una messe di osservazioni e di aneddoti. (quaderno 1, § 25, p. 22)
*I [[Giacobinismo|giacobini]] [...] forzarono la mano, ma sempre nel senso dello sviluppo storico reale, perché essi fondarono non solo lo Stato borghese, fecero della [[borghesia]] la classe «dominante», ma fecero di più (in un certo senso), fecero della borghesia la classe dirigente, egemone, cioè dettero allo Stato una base permanente. (quaderno 1, § 44, p. 51)
*''Lo «[[Stellone d'Italia]]»''. Com'è nato questo modo di dire sullo «Stellone» che è entrato a far parte dell'ideologia patriottica e nazionale italiana? Il 27 novembre 1871, il giorno in cui [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] inaugurò a Roma il Parlamento, fu visto di pieno giorno il pianeta Venere, che di solito (poiché Venere è un pianeta interno all'orbita delle terra) non si può vedere che al mattino prima del nascere del sole o alla sera dopo il tramonto. Se poi certe condizioni atmosferiche favoriscono la visibilità del pianeta, non è raro il caso che esso possa vedersi anche dopo che il sole è spuntato ed anche prima che sia tramontato, ciò che appunto avvenne il 27 novembre 1871. (quaderno 2, § 107, p. 254)
*La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati. ([[:s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/318]] quaderno 3, § 34, p. 311)
*Il [[Alfredo Panzini|Panzini]] oltre a creare luoghi comuni per gli argomenti che tratta, si dà molto daffare per raccogliere tutti i luoghi comuni che sullo stesso argomento sono stati scritti da altri autori, specialmente stranieri: deve avere uno schedario speciale di luoghi comuni, per condire opportunamente tutti i suoi scritti. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/320|p.313]])
*Tutta la ''Vita di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]]'' è una beffa della storia. Se le vite romanzate sono la forma attuale della letteratura amena tipo Alessandro Dumas, Panzini è il nuovo Ponson du Terrail. Panzini vuole così ostentatamente mostrare di «saperla lunga» sul modo di procedere degli uomini, di essere un cosi furbissimo realista, che viene la voglia, a leggerlo, di rifugiarsi in Condorcet o in Bernardino di Saint-Pierre, che almeno non sono cosi filistei. Nessun nesso storico è ricostruito nel fuoco di una personalità; la storia è un seguito di storielle divertenti senza nesso né di personalità né di altre forze sociali: è veramente una nuova forma di gesuitismo, molto più accentuata di quanto io stesso avessi creduto leggendo la Vita a puntate. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/322|p. 315]])
*Non si capisce proprio cosa Panzini abbia voluto scrivere con questa ''Vita di Cavour''; una vita di Cavour non è certamente: né una biografìa di {{sic|Cavour-uomo}}, né una ricostruzione di Cavour politico; in verità dal libro di Panzini Cavour esce molto malconcio e molto diminuito: la sua figura non ha nessun rilievo concreto, eccetto che nelle giaculatorie che Panzini di tanto in tanto ripete: eroe, superbo, genio ecc. Ma queste giaculatorie non essendo giustificate (e perciò sono giaculatorie) sembrano talvolta prese di bavero, se non si capisse che la misura che Panzini adopera per giudicare l’eroismo, la grandezza, il genio ecc. è la sua propria misura, della genialità, grandezza, eroismo ecc. del sig. Panzini Alfredo. Ancora bisogna dire che il Panzini esagera nel trovare il dito di dio, il fato, la provvidenza in tanti avvenimenti: è, in fondo, la concezione dello stellone con parole da tragedia greca o da padre gesuita, ma che non perciò diventa meno triviale e banale. Lo stesso insistere troppo sull’elemento «provvidenziale» significa diminuire la funzione dello sforzo italiano, che pure ebbe una sua parte. Cosa significa poi in questo caso questa miracolosità della rivoluzione italiana? Significa che tra l’elemento nazionale e quello internazionale dell’evento, è l’internazionale che ha contato di più. È questo il caso? Bisognerebbe dirlo e forse la grandezza di Cavour sarebbe messa ben più in rilievo e la sua funzione personale, il suo «eroismo» apparirebbe ben più da esaltare. Ma il Panzini vuol dare colpi a molte botti con molti cerchi e non ne raccappezza qualcosa di sensato: né egli sa cosa sia una rivoluzione e quali siano i rivoluzionari. Tutti furono grandi e furono rivoluzionari ecc. ecc. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/323|p. 316]])
*Anche lo [[studio]] è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, anche nervoso-muscolare, oltre che intellettuale: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo e il dolore e la noia. (quaderno 4, § 55, p. 502).
*In Oriente lo Stato era tutto, la società civile era primordiale e gelatinosa; nell'Occidente tra Stato e società civile c'era un giusto rapporto e nel tremolio dello Stato si scorgeva subito una robusta struttura della società civile. (quaderno 7, § 16, p. 866)
*''Giornalismo. I titoli''. Tendenza a [[Titolo (giornalismo)|titoli]] magniloquenti e pedanteschi, con opposta reazione di titoli così detti «giornalistici» cioè anodini e insignificanti. Difficoltà dell'arte dei titoli che dovrebbero riassumere alcune esigenze: di indicare sinteticamente l'argomento centrale trattato, di destare interesse e curiosità spingendo a leggere. Anche i titoli sono determinati dal pubblico al quale il giornalista si rivolge e dall'atteggiamento del giornale verso il suo pubblico: atteggiamento demagogico-commerciale quando vuole sfruttare le tendenze più basse; atteggiamento educativo [-didattico], ma senza pedanteria, quando si vuole sfruttare il sentimento predominante nel pubblico, come base di partenza per un suo elevamento. (quaderno 8, § 143, p. 1029)
*Contro il velleitarismo, contro l'astrattismo, l'eroismo di maniera ecc. è una quistione di costume e di stile, non «teoretica». (quaderno 8, § 210, p. 1069)
*Questa espressione «gli umili» è caratteristica per comprendere l'atteggiamento tradizionale degli intellettuali italiani verso il popolo e quindi il significato della letteratura per «gli umili». Non si tratta del rapporto contenuto nell'espressione dostoievschiana di «umiliati e offesi». In [[Fëdor Dostoevskij|Dostojevschij]] c'è potente il sentimento nazionale-popolare, cioè la coscienza di una «missione degli intellettuali» verso il popolo, che magari è «oggettivamente» costituito di «umili» ma deve essere liberato da questa «umiltà», trasformato, rigenerato. Nell'intellettuale italiano l'espressione di «umili» indica un rapporto di protezione paterna e padreternale, il sentimento «sufficente» di un propria indiscussa superiorità, il rapporto come tra due razze, una ritenuta superiore e l'altra inferiore, il rapporto come tra adulti e bambini nella vecchia pedagogia e peggio ancora un rapporto da «società protettrice degli animali», o da esercito della Salute anglosassone verso i cannibali della Guinea. (quaderno 9, § 135, p. 1197)
*Autocoscienza critica significa storicamente e politicamente creazione di una élite di intellettuali: una massa umana non si «distingue» e non diventa indipendente «per sé» senza organizzarsi (in senso lato) e non c’è organizzazione senza intellettuali, cioè senza organizzatori e dirigenti, cioè senza che l'aspetto teorico del nesso teoria-pratica si distingua concretamente in uno strato di persone «specializzate» nell'elaborazione concettuale e filosofica. (quaderno 11, § 12, p. 1386)
*Gli [[Intellettuale|intellettuali]] sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali. (quaderno 12, § 1, p. 1513)
*La divisione fondamentale della [[scuola]] in classica e professionale era uno schema razionale: la scuola professionale per le classi strumentali, quella classica per le classi dominanti e per gli intellettuali. Lo sviluppo della base industriale sia in città che in campagna aveva un crescente bisogno del nuovo tipo di intellettuale urbano: si sviluppò accanto alla scuola classica quella tecnica (professionale ma non manuale), ciò che mise in discussione il principio stesso dell'indirizzo concreto di cultura generale, dell'indirizzo umanistico della cultura generale fondata sulla tradizione greco-romana. Questo indirizzo, una volta messo in discussione, può dirsi spacciato, perché la sua capacità formativa era in gran parte basata sul prestigio generale e tradizionalmente indiscusso, di una determinata forma di [[civiltà]]. (quaderno 12, § 1, p. 1531)
*La [[disciplina]] pertanto non annulla la personalità e la libertà: la quistione della «personalità e libertà» si pone non per il fatto della disciplina, ma per l'«origine del potere che ordina la disciplina». Se questa origine è «democratica», se cioè l'autorità è una funzione tecnica specializzate e non un «arbitrio» o una imposizione estrinseca ed esteriore, la disciplina è un elemento necessario di ordine democratico, di libertà. (quaderno 14, § 48, pp. 1706-1707)
*Ogni elemento «imposto» sarà da ripudiarsi a priori? [...] Che l'istruzione sia obbligatoria non significa infatti che sia da ripudiare e neppure che non possa essere giustificata, con nuovi argomenti, una nuova forma di obbligatorietà: occorre fare «libertà» di ciò che è «necessario», ma perciò occorre riconoscere una necessità «obbiettiva», cioè che sia obiettiva precipuamente per il gruppo in parola. (quaderno 16, § 12, p. 1875)
*{{NDR|Sulla ''Guida alla grammatica italiana''}} Il Panzini non si pone neanche lontanamente questo problema<ref>Della storia della lingua italiana e dei fattori che determinano la sua elaborazione unitaria.</ref>e perciò le sue pubblicazioni grammaticali sono incerte, contraddittorie, oscillanti. Non si pone per esempio il problema di quale oggi sia, dal basso, il centro di irradiazione delle innovazioni linguistiche; che pure non ha poca importanza pratica. Firenze, Roma, Milano. Ma d'altronde non si pone neanche il problema se esista (e quale sia) un centro di irradiazione spontanea dall'alto, cioè in forma relativamente organica, continua, efficacemente, e se essa possa essere regolata e intensificata. (quaderno 29<ref>Citato in Renzo Martinelli, ''Un dialogo tra grammatici: {{small|Panzini e Gramsci}}'', in ''Belfagor'', XLIV, 6, 1989, p. 687; riportato in Matteo Grassano, ''[https://aisberg.unibg.it/retrieve/handle/10446/151923/340132/Alfredo%20Panzini.%20Tra%20lessicografia%20e%20grammatica.pdf Alfredo Panzini: tra lessicografia e grammatica]'', p. 231, ''unibg.it''.</ref>)
==''Scritti politici''==
*È davvero meravigliosa la lotta che l'umanità combatte da tempo immemorabile; lotta incessante, con cui essa tenta di strappare e lacerare tutti i vincoli che la libidine di dominio di un solo, di una classe, o anche di un intero popolo, tentano di imporle. È questa una epopea che ha avuto innumerevoli eroi ed è stata scritta dagli storici di tutto il mondo. L'uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero. (''Oppressi ed oppressori''<ref>Da un saggio scolastico, manoscritto, probabilmente del novembre 1910.</ref>; I, p. 6)
*Bisogna disabituarsi e smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l'uomo non è visto se non sotto forma di recipiente da empire e stivare di dati empirici, di fatti bruti e sconnessi che egli poi dovrà casellare nel suo cervello come nelle colonne di un dizionario per poter poi in ogni occasione rispondere ai vari stimoli del mondo esterno. Questa forma di cultura è veramente dannosa specialmente per il proletariato. Serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell'umanità perché ha ammassato nella memoria una certa quantità di dati e di date, che snocciola ad ogni occasione per farne quasi una barriera fra sé e gli altri. [...] Lo studentucolo che sa un po' di latino e di storia, l'avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciare passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio specializzato che adempie nella vita ad un compito ben preciso e indispensabile e che nella sua attività vale cento volte di più di quanto gli altri valgano nella loro. Ma questa non è cultura, è pedanteria, non è intelligenza, ma intelletto, e contro di essa ben a ragione si reagisce.<br />La cultura è una cosa ben diversa. È organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri. Ma tutto ciò non può avvenire per funzione spontanea, per azioni e reazioni indipendenti dalla propria volontà in cui ogni singolo animale si selezione e specifica i propri organi inconsciamente, per legge fatale delle cose. L'uomo è soprattutto spirito, cioè creazione storica, e non natura. (''Socialismo e cultura'', da ''Il Grido del Popolo'', 29 gennaio 1916, firmato {{maiuscoletto|Alfa Gamma}}; in ''Scritti politici'', vol. 1, PGreco, 2020, p. [https://www.google.it/books/edition/Scritti_politici/imv6DwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Bisogna+disabituarsi+e+smettere+di+concepire+la+cultura+come+sapere+enciclopedico,+in+cui+l%27uomo+non+%C3%A8+visto+se+non+sotto+forma+di+recipiente+da+empire+e+stivare+di+dati+empirici,+di+fatti+bruti+e+sconnessi+che+egli+poi+dovr%C3%A0+casellare+nel+suo+cervello+come+nelle+colonne+di+un+dizionario+per+poter+poi+in+ogni+occasione+rispondere+ai+vari+stimoli+del+mondo+esterno.+Questa+forma+di+cultura+%C3%A8+veramente+dannosa+specialmente+per+il+proletariato.+Serve+solo+a+creare+degli+spostati,+della+gente+che+crede+di+essere+superiore+al+resto+dell%27umanit%C3%A0+perch%C3%A9+ha+ammassato+nella+memoria+una+certa+quantit%C3%A0+di+dati+e+di+date,+che+snocciola+ad+ogni+occasione+per+farne+quasi+una+barriera+fra+s%C3%A9+e+gli+altri.&pg=PA18&printsec=frontcover 18]. ISBN 9788868023386)
*Ahimè, quanti papi infallibili tiranneggiano la coscienza degli uomini liberi e inaridiscono in loro ogni sorgente di umanità. (''Leninismo e Marxismo di Rodolfo Mondolfo''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', I, n. 2, 15 maggio 1919, rubrica ''La battaglia delle idee''.</ref>; I, p. 123)
==''Sotto la Mole. 1916-1920''==
*Anche il [[sacerdote]] che innalza l'ostia consacrata per il volgo è uno [[stregone]], come la fattucchiera che fa suffumigi sotto il gufo impagliato. Interrogano ambedue il mistero, sono ambedue interpreti di un mondo soprannaturale che l'anima incolta e grossa del credente volgare (al quale sfugge il gioco delle forze umane razionali che regolano il destino del mondo e la storia degli uomini) crede gli sovrasti, schiacciandolo con la sua fatalità ineluttabile. [...] E gli stregoni, si chiamino Paola Omegna o siano vescovi o cardinali, non sono intelligenze, né coscienze, sono sacerdoti che ridono tra loro dietro gli altari. (''Stregoneria'', 4 marzo 1916; p. 44)
*Dei [[Fatto|fatti]] maturano nell'ombra, perché mani non sorvegliate da nessun controllo tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati di piccoli gruppi attivi, e la massa dei cittadini ignora. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento, e allora sembra che la fatalità travolga tutto e tutti, che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo, chi indifferente. E quest'ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe che apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli è irresponsabile. E alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno, o pochi, si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere di uomo, se avessi cercato di far valere la mia voce, il mio parere, la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? (''L'indifferenza'', 26 agosto 1916; p. 141)
==''Sul fascismo''==
*La dottrina di [[Karl Marx|Carlo Marx]] ha dimostrato anche ultimamente la sua fecondità e la sua eterna giovinezza offrendo un contenuto logico al programma dei più strenui avversari del partito socialista, ai nazionalisti. [[Enrico Corradini|Corradini]] saccheggia Marx, dopo averlo vituperato. Trasporta dalla classe alla nazione i principi, le constatazioni, le critiche dello studioso di Treviri; parla di nazioni proletarie in lotta con nazioni capitalistiche, di nazioni giovani che debbono sostituire, per lo sviluppo della storia mondiale, le nazioni decrepite. E trova che questa lotta si esplica nella guerra, si afferma nella conquista dei mercati, nel subordinamento economico e militare di tutte le nazioni a una sola, a quella che attraverso il sacrifizio del suo sangue e del suo benessere immediato, ha dimostrato di essere l'eletta, la degna. (''Lotta di classe e guerra''<ref>Da ''Avanti!'', edizione piemontese, 19 agosto 1916.</ref>; p. 10)
*Il [[fascismo]] si è presentato come l'anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo, con la sua promessa di impunità, a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e bene amministrato. (''Forze elementari''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', 26 aprile 1921; in ''Gramsci: Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, 1966.</ref>; p. 99)
*La piccola borghesia, anche in questa sua ultima incarnazione politica del «[[fascismo]]», si è definitivamente mostrata nella sua vera natura di serva del capitalismo e della proprietà terriera, di agente della controrivoluzione. Ma ha anche dimostrato di essere fondamentalmente incapace a svolgere un qualsiasi compito storico: il popolo delle scimmie riempie la cronaca, non la storia, lascia traccia nel giornale, non offre materiali per scrivere libri.<ref>Da ''Socialismo e Fascismo. L'Ordine Nuovo (1021-1922)'', Einaudi, Torino, 1966, pp. 9-12. Citato in Matteo Pasetti, ''Storia dei fascismi in Europa'', Archetipo Libri, Bologna, 2011, [https://www.google.it/books/edition/Storia_dei_fascismi_in_Europa/nsTRAwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=&pg=PA165&printsec=frontcover p. 165]. ISBN 9788866330387</ref>
*Abbiamo in Italia il regime fascista, abbiamo a capo del fascismo [[Benito Mussolini]], abbiamo una ideologia ufficiale in cui il "capo" è divinizzato, è dichiarato infallibile, è preconizzato organizzatore e ispiratore di un rinato Sacro Romano Impero [...] Conosciamo quel viso: conosciamo quel roteare degli occhi nelle orbite che nel passato dovevano, con la loro ferocia meccanica, far venire i vermi alla borghesia e oggi al proletariato. Conosciamo quel pugno sempre chiuso alla minaccia [...] Mussolini [...] è il tipo concentrato del piccolo borghese italiano, rabbioso, feroce impasto di tutti i detriti lasciati sul suolo nazionale da vari secoli di dominazione degli stranieri e dei preti: non poteva essere il capo del proletariato; divenne il dittatore della borghesia, che ama le facce feroci quando ridiventa borbonica, [...]. (''"Capo"''<ref>Da ''[http://www.centrogramsci.it/riviste/nuovo/ordine%20nuovo%20p6.pdf L'Ordine Nuovo]'', 1º marzo 1924; pubblicato successivamente col titolo di ''Lenin capo rivoluzionario'', in ''l'Unità'', 6 novembre 1924.</ref>; p. 227)
*«Pellegrino del nulla» appare a noi [[Giacomo Matteotti]] quando consideriamo la sua vita e la sua fine in relazione con tutte le circostanze che dànno ad esse un valore non più «personale», ma di indicazione generale e di simbolo. (''Il destino di Matteotti''<ref>Da ''Stato operaio'', 28 agosto 1924. Anche in ''L'Ordine Nuovo'', 1º settembre 1924; in ''Scritti scelti'', Bur, [https://books.google.it/books?id=oal138NxjJ0C&pg=PT303 p. 303]. ISBN 8858602552</ref>; p. 267)
*Che cosa è la [[massoneria]]? Voi avete fatto molte parole sul suo significato spirituale, sulle correnti ideologiche che essa rappresenta; ma tutte queste sono forme di espressione di cui voi vi servite solo per ingannarvi reciprocamente, sapendo di farlo. [...] la massoneria è stato l'unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo. [...] L'onorevole Martire ha oggi dichiarato che finalmente è stata raggiunta, alle spese della Massoneria, l'Unità Spirituale della Nazione Italiana. Poiché la Massoneria in Italia ha rappresentato l'ideologia e l'organizzazione reale della classe borghese capitalistica, chi è contro la Massoneria è contro il liberalismo, è contro la tradizione politica della borghesia italiana. [...] In realtà il fascismo lotta contro la sola forza organizzata efficiente che la borghesia capitalistica avesse in Italia, [...]. (''La legge sulle associazioni segrete''<ref>Dall'intervento dell'on. A. Gramsci, Discussione Legge sulle Associazioni, Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Legislatura XXVII, tornata del 16 maggio 1925; pubblicato in ''l'Unità'', 23 maggio 1925.</ref>; pp. 317-325)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Apologhi e raccontini torinesi''===
====''Perché uno sciacallo fu fatto re''====
Nella giungla si erano uniti in «clan», per poter cacciare con più profitto e meno pericolo, e babbuini e lupi e leopardi ed altre bestie di vario pelo e colore. Tra di loro però si era intrufolato un piccolo sciacallo che mangiava i rifiuti e spolpava le ossa dei succulenti banchetti. Era sopportato perché nella giungla lo [[sciacallo]] è temuto da tutti come diffusore di idrofobia e di malattie infettive, ma l'irritazione e il malcontento era grande e tutti del «clan» avrebbero benedetto la buona occasione che li avesse liberati dal poco piacevole socio<ref>Il titolo originale è in realtà «'''L sindich'' (il sindaco)».</ref>.
====''Nestore e la cicala''====
Noi ammiriamo gli antichi. E gli antichi ammirarono e rispettano due cose: le cicale e i vecchi. E tutte e due sublimarono nella leggenda. Nestore<ref>''Nestore'': personaggio della mitologia greca, uno dei protagonisti dell'Iliade. Termine usato per indicare persona anziana e autorevole.</ref>, dalla cui bocca fluivano sempre parole più dolci del miele, e Tritone<ref>''Tritone'': nella mitologia greca, essere favoloso mezzo uomo e mezzo pesce.</ref>. Ma il vecchio Nestore parlava poco, e operava molto, e l'aiuto del suo braccio era apprezzato tanto quanto quello del suo senno.
====''Due pere...''====
In via Don Bosco. Una dimostrazione contro un proprietario di casa che ha sfrattato alcuni inquilini, povera gente, per aver modo di aumentare il fitto. Guardie e carabinieri circondano la casa e tengono a bada i dimostranti, procedendo di tanto in tanto a degli arresti.
====''Diamantino''====
Oggi vi voglio raccontare la storia di Diamantino, come io stesso la udii, molti anni or sono, intercalata in una lunga e noiosa conferenza pacifista del professor Mario Falchi. Diamantino era un piccolo cavallo nato in una miniera carbonifera di un bacino inglese. Sua madre – povera cavalla! – dopo aver trascorso i primi e più begli anni della sua vita sulla superficie della terra, soleggiata e allietata dal sorriso dei fiori, tra i quali, garrulo e lascivetto scherza lo zeffiro – era stata adibita al traino dei vagoncini di minerale, a qualche centinaio di metri sotto terra.
====''Armonie della natura''====
Un contadinello trovò un mattino una volpe alla tagliola. Le assestò una bastonata sul capo, se la caricò sulle spalle, e contento per le lirette che avrebbe ricavato dalla pelle dell'animale, si avviò verso il paese più vicino dove sperava trovare l'acquirente della merce mandatagli dal cielo.
====''Corvi e gufi''====
Tra i corvi ed i gufi era scoppiata la guerra per causa d'un boschetto di cui, da tempo, si contendevano la proprietà. In pochi giorni i corvi si trovarono ridotti a malpartito. I gufi che si svegliano dopo il tramonto, assalivano nella notte i corvi dormienti nei loro nidi e ne facevano strage. Invano i corvi cercavano di rintuzzare l'offesa. Svolazzavano da mane a sera tra gli alberi, sostavano sui fianchi scoscesi dei monti, esploravano i crepacci, le rupi ... non un palmo di terreno sfuggiva alla loro indagine.
===''Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura''===
Gli intellettuali sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una sua propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali.
===''Il Risorgimento''===
Una doppia serie di ricerche. Una sull'Età del Risorgimento e una seconda sulla precedente storia che ha avuto luogo nella penisola italiana, in quanto ha creato elementi culturali che hanno avuto una ripercussione nell'Età del Risorgimento (ripercussione positiva e negativa) e continuano a operare (sia pure come dati ideologici di propaganda) anche nella vita nazionale italiana cosí come è stata formata dal Risorgimento.
===''L'albero del riccio''===
Carissima Tania,<br>
oggi voglio raccontare per te, Delio e Giuliano, un episodio natalizio della mia fanciullezza, che vi divertirà e vi darà un tratto caratteristico della vita delle mie parti.<br>
Avevo quattordici anni e facevo la terza ginnasiale a Santu Lussurgiu, un paese distante dal mio circa diciotto chilometri.<br>
Con un altro ragazzo, per guadagnare ventiquattr'ore in famiglia, ci mettemmo in istrada a piedi il dopopranzo del 23 dicembre, invece di aspettare la diligenza del mattino seguente.<br>
Cammina, cammina, eravamo circa a metà del viaggio, in un posto completamente deserto e solitario. A sinistra, un centinaio di metri dalla strada, si allungava una fila di pioppi con delle boscaglie di lentischi. A un tratto ci spararono un primo colpo di fucile sulla testa: la pallottola fischiò a una decina di metri in alto. Credemmo a un colpo casuale e continuammo tranquilli. Un secondo e un terzo colpo bassi ci avvertirono subito che eravamo proprio presi di mira e allora ci buttammo nella cunetta, rimanendo appiattiti un pezzo. Quando provammo a sollevarci, un altro colpo, e cosí circa due ore con una dozzina di colpi che ci inseguivano, mentre ci allontanavamo strisciando, ogni volta che tentavamo di ritornare sulla strada. Certamente era una comitiva di buontemponi che voleva divertirsi a spaventarci, ma che belloscherzo natalizio, eh? Arrivammo a casa a notte buia, discretamente stanchi e infangati e non raccontammo la storia a nessuno, per non spaventare in famiglia; ma non ci spaventammo gran che, perché alle prossime vacanze di carnevale il viaggio fu ripetuto senza incidenti di sorta.
===''Nuove lettere''===
{{destra|[Vienna] 16 aprile 1924}}
Cara Julca,<br>
ho ricevuto la tua lettera dell'8, che ha dissipato tutte le nubi e tutti gli equivoci. Non dobbiamo più parlare di «morbosità» né di altre consimili sciocchezze. Dobbiamo solo volerci bene e avere pazienza, aspettare di trovarci ancora insieme e cercare di trovare il modo di stare insieme quanto più a lungo è possibile. Ecco la sola causa di tutto il nostro malessere, che c'induce ad approfondire, cioè a dilaniare inutilmente noi stessi, in traccia di cause recondite. Io certamente non mi ci lascerò più prendere a questo atroce gioco. Sono tranquillo, sono sicuro, non ho più dubbi, nessuna goccia di metallo fuso minaccia le mie tenere carni. Non sarà facile aver pazienza, ma, insomma, non creerò più una metafisica dell'impazienza.
==Citazioni su Antonio Gramsci==
*Antonio Gramsci ha la testa di un rivoluzionario. Il suo ritratto sembra costruito dalla sua volontà [...] il cervello ha soverchiato il corpo. Il capo dominante sulle membra malate sembra costruito secondo i rapporti logici necessari per un piano sociale. ([[Piero Gobetti]])
*Antonio Gramsci è senza alcun dubbio quello che, tra i teorici del marxismo, ha maggiormente insistito sul concetto di egemonia; e lo ha fatto in modo particolare richiamandosi a Lenin. Anzi, direi che, se vogliamo vedere il punto di contatto più costante, più scavato, di Gramsci con Lenin, questo mi pare essere il concetto di egemonia. L'egemonia è il punto di approccio di Gramsci con Lenin. ([[Luciano Gruppi]])
*Antonio Gramsci non è solo il filosofo italiano più letto e tradotto nel mondo. Antonio Gramsci è soprattutto una cosa: lotta. Lotta per un mondo migliore, per la sanità e scuola pubblica, per il diritto e il dovere del lavoro, per lo stato sociale, per l'eliminazione della povertà e delle disparità nord-sud e soprattutto lotta per dare potere a chi realmente crea ricchezza nella società, i lavoratori. ([[Jorit]])
*Che dal pensiero dell'ultimo Gramsci risulti un distacco rispetto a [[Stalin]] è menzogna: Gramsci ne approvava anche i tratti che oggi vengono qualificati "autoritari", "dittatoriali" e peggio ancora. [...] Differenze possono risultare dai contesti consapevolmente diversi (occidente e oriente) e dalle diverse fasi e livelli di lotta in [[Unione Sovietica]] e, in particolare, nell'[[Italia]] [[Fascismo|fascista]], cui Gramsci non poteva non pensare: ma Gramsci sarebbe stato il primo a farsi una grande risata se qualcuno gli avesse prospettato di applicare all'Unione Sovietica di Stalin le elaborazioni che egli faceva soprattutto per l'Italia di allora. ([[Aldo Bernardini]])
*Che peccato che un Gramsci si sia trovato nella condizione di sacrificare la sua intelligenza e la sua vita alla creazione della società più triste, più oppressiva, più noiosa, più funerea del mondo, la civiltà comunista. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Di [[Raffaele Mattioli|Mattioli]] si sa che pur essendo il più eminente banchiere italiano di quegli anni, ha sempre procurato ad Antonio Gramsci, fondatore del [[PCI|Pci]] e prigioniero dei fascisti tutti i libri che desiderava e più tardi ha pagato personalmente le spese della clinica dove Gramsci era stato ricoverato. Lo stesso Mattioli ha conservato per molto tempo nella sua cassaforte di Piazza Scala i ''[[Quaderni del carcere|Quaderni dal carcere]]'' di Gramsci prima di farli avere clandestinamente all’amico [[Piero Sraffa|Pietro Sraffa]] a Cambridge. ([[Giuseppe Turani]])
*Ho analizzato a lungo la calligrafia di Gramsci, che era infantile. Ma la cosa più straordinaria erano le cancellature. Gramsci cancellava con una linea esilissima: dimostrava di avere elevato il dubbio a sistema di conoscenza. ([[Raf Vallone]])
*Il grande merito di Gramsci sta appunto nell'aver profondamente inteso la necessità di storicizzare il marxismo nel nostro paese, rispetto alla storia culturale italiana, cioè rispetto all'idealismo storicistico e allo spiritualismo cattolico, e di essersi proposto il compito – rimasto purtroppo allo stato di abbozzo – di elaborare da parte marxista la risposta adeguata alla operosità antimarxista della cultura tradizionale. [...] Attraverso Gramsci per la prima volta da parte di un militante italiano della classe operaia venne effettuato il tentativo di fare i conti con la storia culturale della nazione, con l'Italia che ebbe la Rinascenza, che non ebbe la Riforma, che dopo il Rinascimento ebbe la Controriforma, che cercò di risollevarsi a una funzione culturale universale attraverso il Risorgimento, e che tuttavia, dopo il 1870, si ripiegò quasi su sé stessa, lasciando disperdere e isterilire i fermenti dell'età precedente; con l'Italia che si inserì di nuovo nella grande tradizione culturale europea attraverso l’idealismo storicistico, svolgendo e manifestando innanzi alla coscienza culturale della filosofia classica tedesca; con l'Italia concreta, storica, ''hic et nunc'' determinata, con le sue strutture sociali, col suo Mezzogiorno disgregato e col suo Cristo fermo a Eboli, secondo l'immagine che piacque al Levi. Per questa Italia Gramsci operò e scrisse [...]. Questo lavoro, appena iniziato da Gramsci, è ora che sia portato innanzi, sistematicamente svolto, sì da formare tradizione culturale, ma tradizione vivente, che aspiri a diventare ordine e organismo e si muova senza sosta. ([[Ernesto de Martino]])
*Il nostro gusto deve pur valere qualche cosa anche sui pareri avvolpacchiati dei critici moderni alla Gramsci. ([[Cesare Angelini]])
*In questo grande quadro, decisivo è stato l'impulso dato in Italia dal fondatore del nostro partito, Antonio Gramsci, uno dei più originali pensatori dei nostri tempi, il più grande degli italiani dell'epoca nostra, per la traccia incancellabile che col pensiero e coll'azione egli ha lasciato. Con Gramsci il marxismo, liberato dalle parassitarie deformazioni del fatalismo positivistico e del materialismo volgare, riacquista tutto il suo valore di concezione del mondo e visione integrale della storia. È di nuovo guida dell'azione e del pensiero in tutti i campi, non solo nella ricerca puramente politica, ma nella critica di una decrepita cultura idealistica incapace di farci capire il mondo di ieri e di oggi, nella costruzione di una cultura nuova e nella lotta per il rinnovamento della società. ([[Palmiro Togliatti]])
*La tragedia di un uomo e di una donna non invecchia con il tempo, non finisce di commuoverci: la sua evidenza è come fissata dalla rispondenza dei sentimenti che ogni generazione possiede al pari delle precedenti. Verrebbe fatto, semplicemente, di continuare a chiosarla, a riempirla di riscontri. ([[Paolo Spriano]])
*Nella cella di una prigione fascista a Turi, nell’Italia meridionale, nel 1930, un anno dopo il crollo di [[Wall Street]] del 1929, otto anni dopo la [[marcia su Roma]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]], tre anni prima dell’avvento al potere di [[Adolf Hitler|Hitler]], il leader del [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista italiano]] Antonio Gramsci scrisse questa famosa riflessione: ''La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati''. [...] Gramsci spiegava che la crisi, quando il vecchio muore e il nuovo non è ancora nato, consisteva in una «crisi di autorità»: le classi dominanti stavano perdendo terreno, scemava il consenso che ne sosteneva il potere e la presa ideologica sulle masse stava loro sfuggendo. Queste masse, spiegava, non seguivano più le ideologie tradizionali, ma stavano diventando progressivamente più ciniche e scettiche. Non credevano più nelle élite. E questo le élite lo sapevano. ([[Donald Sassoon]])
*Nonostante le circostanze a cui è stato sottoposto, non si è inchinato. I suoi ideali ci chiamano a continuare la lotta contro il fascismo. ([[Nicolas Maduro]])
*Se Gramsci avesse letto con attenzione Machiavelli non ne avrebbe fatto un apostolo della classe contadina. È un elogio di schiavi ingenui, non di popolo politico. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Sì, penso che Gramsci sia il Gandhi italiano, perché ha organizzato le masse, perché sapeva farsi capire da tutti, perché non ha spinto il proletariato verso una rivoluzione armata che probabilmente avrebbe distrutto la classe operaia. ([[Ben Kingsley]])
*Uno degli omaggi nefasti, ma indubbiamente significativo, è quello che disse Mussolini, quando in una indicazione alla polizia segreta diceva "il cervello di quest'uomo non deve fare più danno". Ma il cervello di quest'uomo è riuscito comunque a uscire dalle gabbie della prigione fascista, a uscire dalla gabbia della morte, e a rendere attuale e presente l'insegnamento del Gramsci rivoluzionario e segretario del [[Partito Comunista Italiano]]. ([[Marco Rizzo]])
===[[Umberto Terracini]]===
*Gramsci aveva una maggiore sensibilità umana, più spontaneo, aperto. [[Palmiro Togliatti|Togliatti]], sembrerà strano, era molto più intellettuale.
*Mentre per Gramsci ciò che importava e prevaleva nella prospettiva rivoluzionaria era l'Internazionale, Togliatti ne limitava l'arco al partito sovietico.
*{{NDR|Sull'ultimo incontro con Antonio Gramsci}} Ricordo il nostro ultimo incontro al IV braccio di Regina Coeli. Era all'indomani della condanna del tribunale speciale. Dovevamo partire per il reclusorio. Ci salutammo. Cosa faremo ora, gli dissi? Studieremo ancora mi rispose. E poi? Studieremo ancora. Ma i libri? Ne abbiamo avuti e letti tanti e non sapevamo di quali tesori disponevamo. Ci aiuti, proseguì Gramsci, la memoria e anche la nostra intelligenza. Dalla sua memoria e dalla sua intelligenza vennero i 35 [[Quaderni del carcere]]. Attraverso i quaderni, caduto il fascismo, Antonio Gramsci è rientrato nella vita italiana improvvisamente vivo.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Antonio Gramsci, ''Americanismo e fordismo'' [quaderno 22, con brani dai quaderni 1, 3, 4, 9], Editori Riuniti, 1991. ISBN 8835934710
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]'', a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il Risorgimento]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm L'albero del riccio]'', Editori riuniti, 1989. ISBN 8835932734
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm La questione meridionale]'', a cura di Franco De Felice e Valentino Parlato, Editori Riuniti, 1966.
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/gramsci/letteratura_e_vita_nazionale/pdf/gramsci_letteratura_e_vita_nazionale.pdf Letteratura e vita nazionale]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/gramsci/lettere_dal_carcere/pdf/gramsci_lettere_dal_carcere.pdf Lettere dal carcere]'', a cura di Sergio Caprioglio e Elsa Fubini, Einaudi, Torino, 1965.
**Antonio Gramsci, ''Lettere dal carcere'', Giulio Einaudi editore, Torino, 1971.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Nuove lettere]'', a cura di Antonio A. Santucci, Editori riuniti, 1986. ISBN 883592944X
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Passato e presente]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''Quaderni del carcere'', a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, 1975.
*Antonio Gramsci, ''[https://it.wikisource.org/wiki/Indice:Gramsci_-_Quaderni_del_carcere,_Einaudi,_I.djvu Quaderni del carcere]'', edizione critica dell ?Istituto Gramsci, a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, vol I, 1977.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Scritti politici]'', a cura di Paolo Spriano, Editori Riuniti, 1973.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sotto la Mole. 1916-1920]'', Einaudi, 1960.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sul fascismo]'', a cura di Enzo Santarelli, Editori riuniti, 1973.
*Paul Ginsborg, ''Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi'', traduzione di Marcello Flores e Sandro Perini, Einaudi, 1989. ISBN 8806160548
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
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{{Pedia|Lettere dal carcere||}}
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'''Antonio Gramsci''' (1891 – 1937), politico, filosofo e giornalista italiano.
==Citazioni di Antonio Gramsci==
*Anzitutto l'operaio deve negare recisamente qualsiasi solidarietà col giornale borghese. Egli dovrebbe ricordarsi sempre, sempre, sempre, che il giornale borghese (qualunque sia la sua tinta) è uno strumento di lotta mosso da idee e da interessi che sono in contrasto coi suoi. Tutto ciò che stampa è costantemente influenzato da un'idea: servire la classe dominante, che si traduce ineluttabilmente in un fatto: combattere la classe lavoratrice. E difatti, dalla prima all'ultima riga, il giornale borghese sente e rivela questa preoccupazione. [...] E non parliamo di tutti i fatti che il giornale borghese o tace, o travisa, o falsifica, per ingannare, illudere, e mantenere nell'ignoranza il pubblico dei lavoratori.<ref>Da ''I giornali e gli operai'', ''Avanti!'', 22 dicembre 1916.</ref>
*[[Karl Marx|Carlo Marx]] è per noi maestro di vita spirituale e morale, non pastore armato di vincastro. È lo stimolatore delle pigrizie mentali, è il risvegliatore delle energie buone che dormicchiano e devono destarsi per la buona battaglia. È un esempio di lavoro intenso e tenace per raggiungere la chiara onestà delle idee, la solida cultura necessaria per non parlare a vuoto, di astrattezze.<ref name=marx>Citato in ''[https://www.resistenze.org/sito/ma/di/cg/mdcgba13-008114.htm Il nostro Marx]'', ''Resistenze.org''.</ref>
*Chi ha [[fede]], chi solo alla realtà attinge l'energia necessaria per combattere le lotte sociali deve rimanere sul terreno della [[violenza]] contro la violenza e non subirà umiliazioni.<ref>Da ''Fuori della realtà'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 giugno 1921.</ref>
*Cinquant'anni di vita unitaria sono stati in gran parte dedicati dai nostri uomini politici a creare l'apparenza di una uniformità italiana: le regioni avrebbero dovuto sparire nella nazione, i dialetti nella lingua letteraria. La [[Sicilia]] è la regione che ha più attivamente resistito a questa manomissione della storia e della libertà. La Sicilia ha dimostrato in numerose occasioni di vivere una vita a carattere nazionale proprio, più che regionale.<ref name=cron>Da ''Cronache teatrali dell'«Avanti!»''; citato in Raffaele Di Florio, ''[http://www.quartaparetepress.it/2012/03/30/gramsci-cronache-teatrali-dallavanti-angelo-musco/ Gramsci, cronache teatrali dall'«Avanti!»: Angelo Musco]'', ''Quartaparetepress.it'', 30 marzo 2012</ref>
*Dire la [[verità]], arrivare insieme alla verità, è compiere azione comunista e rivoluzionaria.<ref>Da ''Democrazia operaia'', ''L'Ordine Nuovo'', 21 giugno 1919.</ref>
*Fino all'avvento della Sinistra al potere, Lo stato italiano ha dato il suffragio solo alla classe proprietaria, è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e a fuoco l'Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono infamare col marchio di «[[brigantaggio|briganti]]».<ref>Da ''Il lanzo ubriaco'', ''Avanti!'', anno XXIV, n. 42, 18 febbraio 1920 (editoriale). L'articolo è stato raccolto nel volume di Antonio Gramsci: ''L'Ordine nuovo 1919-1920'', a cura di Valentino Gerratana e Antonio A. Santucci, Einaudi, Torino 1987, p. 422.</ref>
*Ebbene, anche per la pace la posizione dei cattolici è in antitesi stridente con la nostra {{NDR|i socialisti}}. Aspettano la redenzione dalla grazia, essi, invocano la buona volontà dei santi, quando sarebbe più opportuno fare appello a quella degli uomini. Per essi vale solo l'autorità, la rivelazione, la parola di Dio, poiché pongono la scaturigine dei fatti umani fuori dell'uomo, in una volontà suprema che tutto abbraccia e tutto giudica, e spartisce il torto o la ragione al lume di una semitica concezione del bene e del male che può valere per gli schiavi, non per gli uomini. Noi non aspettiamo nulla da altri che da noi stessi; la nostra coscienza di uomini liberi ci impone un dovere, e la nostra forza organizzata lo attua. Solo ciò che è opera, conquista nostra, ha valore per noi, diventa parte di noi stessi, non ciò che viene elargito da un potere superiore, sia esso lo Stato borghese, o sia la Madonna della Consolata. Non è quindi solo la ripugnanza per il rito, per l'esteriorità, per il simbolismo ormai vuoto di ogni contenuto di fede che, a malgrado gli sforzi dialettici di qualche abile casuista, ci tiene lontani dal cattolicismo. È l'antitesi insanabile delle idee.<ref>Da ''La Consolata e i cattolici'', ''Piove, governo ladro!'', pp. 45-46, Editori Riuniti.</ref>
*Fino a quando sussiste il [[borghesia|regime borghese]], col monopolio della stampa in mano al [[capitalismo]] e quindi con la possibilità per il governo e per i partiti borghesi di impostare le quistioni politiche a seconda dei loro interessi, presentati come interessi generali, fino a quando sarà soppressa e limitata la libertà di associazione e di riunione della classe operaia o potranno essere diffuse impunemente le menzogne più impudenti contro il comunismo, è inevitabile che le classi lavoratrici rimangano disgregate, cioè abbiano parecchie volontà.<ref>Da ''[http://www.antoniogramsci.com/volonta.htm La volontà delle masse]'', in ''l'Unità'', 24 giugno 1925.</ref>
*Il fascismo ha trasformato il nostro popolo, gli ha dato una tempra più robusta, una moralità più sana, una resistenza al male che prima era ignorata, una profondità di sentimenti che non era mai esistita.<ref>1924; citato in [[Giuseppe Berta]], ''La cooperazione impossibile: la Fiat, Torino e il biennio rosso'', in AA.VV., ''Fiat 1899-1930. Storia e documenti'', Fabbri, Milano, 1991, pp. 223-224.</ref>
*Il giornale non dovrà avere alcuna indicazione di partito. Dovrà essere un giornale di sinistra. Io propongo come titolo [[l'Unità]] puro e semplice che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale.<ref>Dalla lettera spedita a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
*{{NDR|Il cosiddetto «mistero di [[Napoli]]» nell'analisi di Gramsci}} Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare.<ref>Da ''Americanismo e fordismo'', ''Il cosiddetto «mistero di Napoli»'', ''Quaderni dal carcere'', citato in ''[http://www.istitutogramscigr.it/wp/wp-content/uploads/2017/02/Americanismo-e-antiamericanismo-fordismo-e-postofordismo.pdf Americanismo e Fordismo]'', introduzione, p. 7, ''istitutogramscigr.it''.</ref>
*Il [[Città del Vaticano|Vaticano]] rappresenta la più grande forza reazionaria esistente in Italia. Per la Chiesa, sono dispotici i governi che intaccano i suoi privilegi e provvidenziali quelli che, come il fascismo, li accrescono.<ref>Citato in [[Curzio Maltese]], ''La Questua.'' {{small|''Quanto costa la questua agli italiani. Con ''Le ragioni di un inchiesta'' di Ezio Mauro''}}, Feltrinelli, Milano, 2008, [https://books.google.it/books?id=CoKWkFk9sXkC&lpg=PA100&dq=&pg=PA100#v=onepage&q&f=false p. 100].</ref>
*In principio era il verbo...<ref>Il riferimento è all'incipit del ''[[Giovanni apostolo ed evangelista#Vangelo secondo Giovanni|Vangelo secondo Giovanni]]''.</ref> No, in principio era il [[sesso]].<ref>Il riferimento è a un pensiero di [[Stanislaw Przybyszewski]] del 1893. Da ''La città futura, 1917-1918'', a cura di Sergio Caprioglio, Einaudi. Riportato anche in ''Letteratura e vita nazionale'' e in ''Quaderni del carcere''.</ref>
*Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 1, 1° maggio 1919. Vedi [[w:Immagine:L'Ordine Nuovo.jpg|immagine]] del primo numero de ''L'Ordine Nuovo''.</ref>
*L'acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell'atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta.<ref>Da ''La città futura''.</ref>
*L'[[illusione]] è la gramigna più tenace della [[coscienza]] collettiva; la [[storia]] insegna, ma non ha scolari.<ref>Da ''Italia e Spagna'', ''L'Ordine Nuovo'', 11 marzo 1921, anno I, n. 70.</ref>
*L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*L'Italia è diventata un mercato di sfruttamento coloniale, una sfera d'influenza, un dominion, una terra di capitolazioni, tutto fuorché uno Stato indipendente e sovrano. Ciò ha prodotto la politica forsennata della classe dirigente italiana, queste sono le magnifiche sorti progressive che sono state assicurate al popolo italiano dagli intrighi mercantili del capitalismo in caccia di maggiori profitti. Ebbene, il popolo italiano reagisce contro questa condizione di fatto; reagisce con l'azione della parte sua che non è compromessa nell'avventura della guerra, che non ha abdicato al suo diritto sovrano di essere qualcuno nella storia del mondo, che non vuole essere serva né di tedeschi, né di inglesi, e tanto meno serva della serva. Quanto più la classe dirigente ha precipitato in basso la nazione italiana, tanto più aspro sacrificio deve sostenere il proletariato per ricreare alla nazione una personalità storica indipendente; quanto piú la classe dirigente ha permesso che l'organismo economico-politico italiano fosse avvinto strettamente al carro imperiale britannico, tanto piú grande sforzo deve compiere il proletariato per divincolarsi, per riacquistare la libertà di movimento e di iniziativa nella storia.<ref>Da ''L'ordine nuovo'', 1919-1920<sup>2</sup>, G. Einaudi, Torino, 1949, [https://books.google.it/books?id=ra_aAAAAMAAJ&q=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&dq=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz9dSQ0YjpAhVFXpoKHfCeD8sQ6AEIKDAA p. 263.]</ref><ref>Da ''Italiani e cinesi'', ''L'Avanti'', 18 luglio 1919.</ref>
*La [[cultura]] [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.<ref>Da ''Socialismo e cultura'', ''Il Grido del popolo'', 29 gennaio 1916.</ref>
*La sfiducia reciproca, il sottinteso sleale corrodono nel nostro paese tutte le forme di rapporti: i rapporti tra singolo e singolo, i rapporti tra singolo e collettività. L'ipocrisia del carattere italiano è in dipendenza assoluta con la mancanza di libertà.<ref>Citato in Giovanni Cedrone, [http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/06/news/gramsci_giornalista_libro_gian_luca_corradi-162351188/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P27-S2.6-T1 ''Il giornalismo secondo Gramsci: 1500 articoli "contro", rivendicati fino al tribunale fascista''], ''Repubblica.it'', 7 aprile 2017.</ref>
*La verità è che la Sicilia conserva una sua indipendenza spirituale, e questa si rivela piú spontanea e forte che mai nel teatro.<ref name=cron/>
*[[Karl Marx|Marx]] è stato grande, la sua azione è stata feconda, non perché abbia inventato dal nulla, non perché abbia estratto dalla sua fantasia una visione originale della storia, ma, perché il frammentario, l'incompiuto, l'immaturo è in lui diventato maturità, sistema, consapevolezza.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] si pianta nella storia con la solida quadratura di un gigante.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] significa ingresso dell'intelligenza nella storia dell'umanità, regno della consapevolezza.<ref name=marx/>
*Nella coscienza delle masse, anche delle più arretrate, è scaduto il prestigio e la riverenza per le istituzioni, e queste, svuotate di ogni spirito, private di ogni moralità, sopravvivono solo come paurosi vampiri.<ref>Da ''Socialismo e fascismo: {{small|l'Ordine Nuovo. 1921-1922}}'', Giulio Einaudi Editore, Torino, 1966, p.188.</ref>
*Non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione [...] vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro [[Madre|mamme]], se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini.<ref>Dalla lettera alla madre, 10 maggio 1928, in ''La formazione dell'uomo: scritti di pedagogia'', a cura di Giovanni Urbani, Editori Riuniti.</ref>
*Non si imparava il [[Lingua latina|latino]] e il [[Lingua greca antica|greco]] per parlarli, per fare i camerieri, gli interpreti, i corrispondenti commerciali. Si imparava per conoscere direttamente la civiltà dei due popoli, presupposto necessario della civiltà moderna, cioè per essere se stessi e conoscere se stessi consapevolmente.<ref>Citato in Antonio Cornacchia, ''Il latino nella scuola dell'Italia unita'', Bologna, 1979, p. 149.</ref>
*Odio gli [[indifferenza|indifferenti]]. Credo come [[Christian Friedrich Hebbel|Federico Hebbel]] che «vivere vuol dire essere partigiani»<ref>{{cfr}} Christian Friedrich Hebbel, ''Diario'', traduzione di Scipio Slataper, Carabba, Lanciano, 1912, p. 82, riflessione n. 2127: «Vivere significa esser partigiani.»</ref>. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. [[Indifferenza]] è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. [...] Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? [...] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa dei cielo, sento che per me è [[capodanno]].<br>Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un'azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date. [...] Aspetto il socialismo anche per questa ragione. Perché scaraventerà nell'immondezzaio tutte queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito e, se ne creerà delle altre, saranno almeno le nostre, e non quelle che dobbiamo accettare senza beneficio d'inventario dai nostri sciocchissimi antenati.<ref>Da ''Capodanno'', ''Avanti!'', 1 gennaio 1916; citato in ''[http://www.internazionale.it/notizie/2014/12/31/odio-il-capodanno-firmato-antonio-gramsci Odio il capodanno, firmato Antonio Gramsci]'', ''Internazionale.it'', 31 dicembre 2014.</ref>
*Ogni movimento [[rivoluzione|rivoluzionario]] è romantico, per definizione.<ref>Da ''Classicismo, Romanticismo, Baratono...'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 gennaio 1922; ora in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi.</ref>
*{{NDR|Ricordando Giulia, sposata nel 1923}} Riandavo col pensiero a tutti i ricordi della nostra vita comune, dal primo giorno che ti ho visto a Sieriebriani Bor e che non osavo entrare nella stanza perché mi avevi intimidito (davvero, mi avevi intimidito e oggi sorrido ricordando questa impressione) al giorno che sei partita a piedi e io ti ho accompagnato fino alla grande strada attraverso la foresta e sono rimasto tanto tempo fermo per vederti allontanare tutta sola, col tuo carico da viandante, per la grande strada, verso il mondo grande e terribile. [...] Ho molto pensato a te, che sei entrata nella mia vita e mi hai dato l'amore e mi hai dato ciò che mi era sempre mancato e mi faceva spesso cattivo e torbido.<ref>Dalla lettera del 30 giugno 1924, da ''Lettere 1908-1926'', Einaudi.</ref>
*Solo chi fortemente vuole identifica gli elementi necessari alla realizzazione della sua volontà.<ref>Citato in ''[http://www.gramscitalia.it/html/strutt.htm Struttura sovrastruttura]'', ''Gramscitalia.it''.</ref>
*Solo un fascista, [[Aldo Palazzeschi]], era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, quantunque fosse uno degli scrittori più interessanti, ha finito col tacere come letterato.<ref>Da ''Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, Torino, 1966, [https://books.google.it/books?hl=it&id=Qs4kAQAAMAAJ&dq=Solo+un+fascista%2C+Aldo+Palazzeschi%2C+era+contro+la+guerra.+Egli+ha+rotto+con+il+movimento+e%2C+quantunque+fosse+uno+degli+scrittori+pi%C3%B9+interessanti%2C+ha+finito+col+tacere+come+letterato.&focus=searchwithinvolume&q=palazzeschi p. 527.]</ref>
*Solo un futurista: Aldo Palazzeschi, era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, benché fosse uno degli scrittori più interessanti, finì col tacere come letterato.<ref>Da ''Una lettera a Trotskij sul futurismo'', in ''Scritti politici'', vol. I, PGreco Edizioni, Milano, [https://books.google.it/books?id=imv6DwAAQBAJ&lpg=PA529&dq=&pg=PA529#v=onepage&q&f=false p. 529]. ISBN 9788868021719</ref>
*{{NDR|Al giudice, che prima della condanna a 20 anni e 4 mesi di carcere gli aveva chiesto che cosa avrebbero fatto i comunisti se l'Italia fosse entrata in guerra}} Voi [[Fascismo|fascisti]] porterete l'Italia alla rovina, e a noi [[Comunismo|comunisti]] spetterà salvarla!<ref>Citato in Palmiro Togliatti, ''Il partito comunista italiano'', Editori Riuniti, Roma 1997<sup>4</sup>, cap. VIII, p. 80.</ref>
*Vorrei avere questi libri: 1° la Grammatica tedesca che era nello scaffale accanto all'ingresso; 2° il Breviario di linguistica di Bertoni e Bartoli che era nell'armadio di fronte al letto; 3° gratissimo le sarei se mi inviasse una [[Divina Commedia]] di pochi soldi, perché il mio testo lo avevo imprestato.<ref>Dalla lettera a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in [[Luciano Canfora]] ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
===Attribuite===
*Oh! Saper essere come l'operaio che sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è [[filosofo]] senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore! (da ''Bergsoniano!'', ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 2, 2 gennaio 1921)
:Si tratta della frase finale dell'articolo, che non è firmato, ora incluso in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi; secondo i curatori dell'opera, le ultime tre righe del trafiletto probabilmente non sono di Antonio Gramsci. Per [[Giancarlo Bergami]] sono attribuibili a [[Palmiro Togliatti]].<ref>{{cfr}} [[Giancarlo Bergami]], ''Studi Piemontesi'', Torino, marzo 1988, vol. XVII.</ref>
==''Americanismo e fordismo''==
*Gli istinti sessuali sono quelli che hanno subito la maggiore repressione da parte della società in isviluppo; il loro «regolamento», per le contraddizioni cui dà luogo e per le perversioni che gli si attribuiscono, sembra il più «innaturale», quindi più frequenti in questo campo i richiami alla «natura». Anche la letteratura «psicanalitica» è un modo di criticare la regolamentazione degli istinti sessuali in forma talvolta «illuministica», con la creazione di un nuovo mito del «selvaggio» sulla base sessuale (inclusi i rapporti tra genitori e figli). (pp. 16 sg.)
*Un'analisi accurata della storia italiana prima del '22 e anche prima del '26, che non si lasci allucinare dal carnevale esterno, ma sappia cogliere i motivi profondi del movimento operaio, deve giungere alla conclusione obiettiva che proprio gli operai sono stati i portatori delle nuove e più moderne esigenze industriali e a modo loro le affermarono strenuamente; si può dire anche che qualche industriale capi questo movimento e cercò di accaparrarselo (così è da spiegare il tentativo fatto da Agnelli di assorbire l'«Ordine Nuovo» e la sua scuola nel complesso Fiat [...]). (p. 29)
*''«[[Animalità]]» e industrialismo''. La storia dell'industrialismo è sempre stata (e lo diventa oggi in una forma più accentuata e rigorosa) una continua lotta contro l'elemento «animalità» dell'uomo, un processo ininterrotto, spesso doloroso e sanguinoso, di soggiogamento degli istinti (naturali, cioè animaleschi e primitivi) a sempre nuove, più complesse e rigide norme e abitudini di ordine, di esattezza, di precisione che rendano possibili le forme sempre più complesse di vita collettiva che sono la conseguenza necessaria dello sviluppo dell'industrialismo. (p. 36)
*Come si cammina senza bisogno di riflettere a tutti i movimenti necessari per muovere sincronicamente tutte le parti del corpo, in quel determinato modo che è necessario per camminare, così è avvenuto e continuerà ad avvenire nell'industria per i gesti fondamentali del mestiere; si cammina automaticamente e nello stesso tempo si pensa a tutto ciò che si vuole. (p. 51)
==''Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce''==
===Incipit===
Occorre distruggere il pregiudizio molto diffuso che la filosofia sia un alcunché di molto difficile per il fatto che essa è l'attività intellettuale propria di una determinata categoria di scienziati specialisti o di filosofi professionali e sistematici. Occorre pertanto dimostrare preliminarmente che tutti gli uomini sono «filosofi», definendo i limiti e i caratteri di questa «filosofia spontanea», propria di «tutto il mondo», e cioè della filosofia che è contenuta: 1) nel linguaggio stesso, che è un insieme di nozioni e di concetti determinati e non già e solo di parole grammaticalmente vuote di contenuto; 2) nel senso comune e buon senso; 3) nella religione popolare e anche quindi in tutto il sistema di credenze, superstizioni, opinioni, modi di vedere e di operare che si affacciano in quello che generalmente si chiama «folclore».
===Citazioni===
*Chi parla solo il dialetto o comprende la lingua nazionale in gradi diversi, partecipa necessariamente di una intuizione dei mondo più o meno ristretta e provinciale, fossilizzata, anacronistica in confronto delle grandi correnti di pensiero che dominano la storia mondiale. I suoi interessi saranno ristretti, piú o meno corporativi o economistici, non universali. Se non sempre è possibile imparare piú lingue straniere per mettersi a contatto con vite culturali diverse, occorre almeno imparare bene la lingua nazionale. Una grande cultura può tradursi nella lingua di un'altra grande cultura, cioè una grande lingua nazionale, storicamente ricca e complessa, può tradurre qualsiasi altra grande cultura, cioè essere una espressione mondiale. Ma un dialetto non può fare la stessa cosa. (''Alcuni punti preliminari di riferimento'')
*Comprendere e valutare realisticamente la posizione e le ragioni dell'avversario (e talvolta è avversario tutto il pensiero passato) significa appunto essersi liberato dalla prigione delle ideologie (nel senso deteriore, di cieco fanatismo ideologico), cioè porsi da un punto di vista «critico», l'unico fecondo nella ricerca scientifica. (''La discussione scientifica'')
*L'affermazione di Feuerbach: «L'uomo è quello che mangia», può essere, presa in sé, interpretata variamente. Interpretazione gretta e stolta: cioè l'uomo è volta per volta quello che mangia materialmente, cioè i cibi hanno una immediata influenza determinatrice sul modo di pensare. Ricordare l'affermazione di Amadeo {{NDR|Bordiga}} che se si sapesse ciò che un uomo ha mangiato prima di un discorso, per esempio, si sarebbe in grado di interpretare meglio il discorso stesso. Affermazione infantile, e, di fatto, estranea anche alla scienza positiva, poiché il cervello non viene nutrito di fave o di tartufi, ma i cibi giungono a ricostituire le molecole del cervello trasformati in sostanze omogenee e assimilabili, che hanno cioè la «stessa natura» potenziale delle molecole cerebrali. Se questa affermazione fosse vera, la storia avrebbe la sua matrice determinante nella cucina e le rivoluzioni coinciderebbero coi mutamenti radicali dell'alimentazione di massa. Il contrario è storicamente vero: cioè sono le rivoluzioni e il complesso sviluppo storico che hanno modificato l'alimentazione e creato i «gusti» successivi nella scelta dei cibi. (''Che cosa è l'uomo?'')
*La massima di E. Kant: «Opera in modo che la tua condotta possa diventare una norma per tutti gli uomini, in condizioni simili» [...] può essere considerata un truismo, poiché è difficile trovare uno che non operi credendo di trovarsi nelle condizioni in cui tutti opererebbero come lui. Chi ruba per fame ritiene che chi ha fame ruberebbe, chi ammazza la moglie infedele ritiene che tutti i mariti traditi dovrebbero ammazzare ecc. Solo i «matti» in senso clinico, operano senza ritenere di essere nel giusto. (''Etica'')
==''La questione meridionale''==
*La quarta guerra del Risorgimento italiano non pare debba avere per il Mezzogiorno conseguenze diverse da quella delle altre tre. Lo ha fatto notare A. Labriola alla Camera durante la discussione della politica economica del gabinetto [[Antonio Salandra|Salandra]], ma l'Agenzia Stefani ha trasmesso delle sue parole un riassunto generico e scolorito. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra>Da ''Il Grido del popolo'', 1º aprile 1916.</ref>; p. 4)
*[...] le paterne amministrazioni di Spagna e dei Borboni nulla avevano creato: la borghesia non esisteva, l'agricoltura era primitiva e non bastava neppure a soddisfare il mercato locale; non strade, non porti, non utilizzazione delle poche acque che la regione, per la sua speciale conformazione geologica, possedeva. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra/>; p. 4)
*[[Giustino Fortunato]] e [[Benedetto Croce]] rappresentano [...] le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana. (''Alcuni temi della questione meridionale''<ref>Il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni. Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista ''Stato Operaio'', con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi più ampi.» {{cfr}} ''La questione meridionale'', p. 38.</ref>, p. 45)
==''Letteratura e vita nazionale''==
===[[Incipit]]===
Cosa significa e cosa può e dovrebbe significare la parola d'ordine di [[Giovanni Gentile]]: «Torniamo al [[Francesco De Sanctis|De Sanctis]]!»? (cfr. tra l'altro il 1° numero del settimanale «Il Quadrivio»). Significa «tornare» meccanicamente ai concetti che il De Sanctis svolse intorno all'arte e alla letteratura, o significa assumere verso l'arte e la vita un atteggiamento simile a quello assunto dal De Sanctis ai suoi tempi? Posto questo atteggiamento come «esemplare», è da vedere: 1) in che sia consistita tale esemplarità; 2) quale atteggiamento sia oggi corrispondente, cioè quali interessi intellettuali e morali corrispondano oggi a quelli che dominarono l'attività del De Sanctis e le impressero una determinata direzione.
===Citazioni===
*{{NDR|Su ''[[I promessi sposi]]''}} Tra il Manzoni e gli «umili» c'è distacco sentimentale; gli umili sono per il Manzoni un «problema di storiografia», un problema teorico che egli crede di poter risolvere col romanzo storico, col «verosimile» del romanzo storico. Perciò gli umili sono spesso presentati come «macchiette» popolari, con bonarietà ironica, ma ironica. E il Manzoni è troppo cattolico per pensare che la voce del popolo sia voce di Dio: tra il popolo e Dio c'è la chiesa, e Dio non s'incarna nel popolo, ma nella chiesa. Che Dio s'incarni nel popolo può crederlo il Tolstoi, non il Manzoni.
*[[Giovanni Papini|Papini]] è cattolico e anticrociano; le contraddizioni del suo superficiale scritto risultano da questa doppia qualità. (p. 153)
*{{NDR|''[[Il conte di Montecristo]]''}} [...] è forse il piú «oppiaceo» dei romanzi popolari: quale uomo del popolo non crede di aver subito un'ingiustizia dai potenti e non fantastica sulla «punizione» da infliggere loro? Edmondo Dantès gli offre il modello, lo «{{Sic|ubbriaca}}» di esaltazione, sostituisce il credo di una giustizia trascendente in cui non crede piú «sistematicamente».
*[[Don Chisciotte]] non cerca di evadere anch'egli, anche praticamente, dal tritume e dalla standardizzazione della vita quotidiana di un villaggio spagnolo?
*[[Delitto e castigo|Raskolnikov]] è [[Il conte di Montecristo|Montecristo]] «criticato» da un panslavista-cristiano.
*L'[[Ugo Ojetti|Ojetti]] è rappresentativo da più punti di vista: ma la codardia intellettuale dell' uomo supera ogni misura normale. (p. 252)
*[[Giovanni Papini|Papini]] ha esercitato tutti i mestieri, per poi sporcificarli tutti: il filosofo, per concludere che la filosofia è una specie di cancrena al cervelletto, il cattolico, per incenerare l'universo con un appropriato dizionario, il letterato, per sancir da ultimo che della letteratura non sappiamo che farcene. Ciò non toglie che Papini non si sia conquistato un posticino nella storia della letteratura dentro il capitolo i "polemisti". (pp. 281-282)
*[[Giovanni Papini|Papini]] è sempre stato un «polemista» nel senso che dice il Volpicelli, e lo è ancor oggi, poiché non si sa se nell'espressione «polemista cattolico» a Papini interessi più il sostantivo o l'aggettivo. Col suo «cattolicismo» Papini avrebbe voluto dimostrare di non essere un puro «polemista», cioè un «calligrafo», un funambolo della parola e della tecnica, ma non c'è riuscito! Il Volpicelli ha torto nel non precisare: il polemista è polemista di una concezione del mondo, sia pure il mondo di Pulcinella, ma Papini è il polemista «puro», il boxeur di professione della parola qualsiasi: Volpicelli avrebbe dovuto giungere esplicitamente all'affermazione che il cattolicismo in Papini è un vestito da clown, non la «pelle» formata dal suo sangue «rinnovato», ecc. (p. 282)
==''Lettere dal carcere''==
===[[Incipit]]===
Roma 20 novembre 1926<br>Mia carissima Julca,<br>Ricordi una delle tue ultime lettere? (Era almeno l'ultima lettera che io ho ricevuto a letto). Mi scrivevi che noi due siamo ancora abbastanza giovani per poter sperare di volere insieme crescere i nostri bambini. Occorre che tu ora ricordi fortemente questo, che tu ci pensi fortemente ogni volta che pensi a me e mi associ ai bambini. Io sono sicuro che tu sarai forte e coraggiosa, come sempre sei stata. Dovrai esserlo ancora di più che nel passato, perché rimarrò certamente a lungo senza vostre notizie; e ho ripensato al passato, traendone ragione di forza e voglio rivedere e vedere i nostri piccoli bambini. Mi preoccupa un po' la quistione materiale: potrà il tuo lavoro bastare a tutto? Penso che non sarebbe né meno degno di noi né troppo, domandare un po' di aiuti. Vorrei convincerti di ciò, perché tu mi dia retta e ti rivolga ai miei amici. Sarei più tranquillo e più forte, sapendoti al riparo da ogni brutta evenienza. Le mie responsabilità di genitore serio mi tormentano ancora, come vedi. Carissima mia, non vorrei in modo alcuno turbarti: sono un po' stanco, perché dormo pochissimo, e non riesco perciò a scrivere tutto ciò che vorrei e come vorrei. Voglio farti sentire forte forte tutto il mio amore e la mia fiducia. Abbraccia tutti di casa tua; ti stringo con la più grande tenerezza insieme coi bambini.<br>Antonio
===Citazioni===
*Siamo assolutamente separati dai coatti comuni, la cui vita non saprei descriverti con brevi tratti: ricordi la novella di [[Rudyard Kipling|Kipling]] intitolata: ''Una strana cavalcata'' nel volume francese ''L'uomo che volle essere re''. Mi è balzata di colpo alla memoria tanto mi sembrava di viverla. Finora siamo 15 amici. La nostra vita è tranquillissima: siamo occupati a esplorare l'isola che permette di fare passeggiate abbastanza lunghe, di circa 9-10 chilometri, con paesaggi amenissimi e visioni di marine, di albe e di tramonti meravigliosi: ogni due giorni viene il vaporetto che porta giornali, e amici nuovi, tra i quali il marito di Ortensia che ho avuto tanto piacere di incontrare. [[Ustica]] è molto più graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate che ti invierò: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore. (a Tatiana, 9 dicembre 1926)
*Ti immagino seria e tetra, senza un sorriso neanche sfuggevole. Vorrei farti rallegrare in qualche modo. Ti racconterò delle storielle; che te ne pare? Ti voglio, per esempio, come intermezzo alla descrizione del mio viaggio in questo mondo così grande e terribile, dire qualcosa intorno a me stesso e alla mia fama, di molto divertente. Io non sono conosciuto all'infuori di una cerchia abbastanza ristretta; il mio nome è storpiato perciò in tutti i modi più inverosimili: Gramasci, Granusci, Gràmisci, Granìsci, Gramàsci, fino a Garamàscon, con tutti gli intermedi più bizzarri. A Palermo, durante una certa attesa per il controllo dei bagagli, incontrai in un deposito un gruppo di operai torinesi diretti al confino; insieme a loro era un formidabile tipo di anarchico ultra individualista, noto coll'indicazione di «Unico»<ref>Dal titolo del libro del filosofo anarchico Max Stirner ''[[L'unico e la sua proprietà]]'', tradotto in italiano nel 1902. {{NDR|Nota del curatore}}</ref> che rifiuta di confidare a chiunque, ma specialmente alla polizia e alle autorità in generale, le sue generalità: «sono l'Unico e basta», ecco la sua riposta. Nella folla che lo attendeva, l'Unico riconobbe tra i criminali comuni (mafiosi) un altro tipo, siciliano (l'Unico deve essere napoletano o giù di lì), arrestato per motivi compositi, tra il politico e il comune, e si passò allora alle presentazioni. Mi presentò: l'altro mi guardò a lungo, poi domandò: «Gramsci, Antonio?» Sì, Antonio!, risposi. «Non può essere, replicò, perché Antonio Gramsci deve essere un gigante e non un uomo così piccolo» – Non disse più nulla, si ritirò in un angolo, si sedette su uno strumento innominabile e stette, come Mario sulle rovine di Cartagine, a meditare sulle proprie illusioni perdute. Evitò accuratamente di parlare con me durante il tempo in cui restammo ancora nello stesso camerone e non mi salutò quando ci separarono. (a Tania, 19 febbraio 1927)
*La mia vita scorre sempre uguale. Leggo, mangio, dormo e penso. Tu però non devi pensare a tutto ciò che pensi e specialmente non devi farti illusioni. Non perché io non sia arcisicuro di rivederti e di farti conoscere i miei bambini [...], ma perché sono anche arcisicuro che sarò condannato e chissà a quanti anni. Tu devi capire che in ciò non c'entra niente per nulla né la mia rettitudine, né la mia coscienza, né la mia innocenza o colpevolezza. È un fatto che si chiama politica, appunto perché tutte queste bellissime cose non c'entrano per nulla. Tu sai come si fa coi bambini che fanno la pipì nel letto, è vero? Si minaccia di bruciarli con la stoppa accesa in cima al forcone. Ebbene: immagina che in italia ci sia un bambino molto grosso che minaccia continuamente di fare la pipì nel letto di questa grande genitrice di biade e di eroi; io e qualche altro siamo la stoppa (o il cencio) accesa che si mostra per minacciare l'impertinente e impedirgli di insudiciare le candide lenzuola. Poiché le cose sono così, non bisogna né allarmarsi, né illudersi; bisogna solo attendere con grande pazienza e sopportazione. (alla mamma, 25 aprile 1927)
*[...] ho sempre l'ossessione di essere per essere ridotto ad una epistolografia convenzionale e, ciò che è il peggio del convenzionalismo, ad una epistolografia convenzionalmente carceraria. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Ma, in verità, mi sono accorto che, proprio al contrario di quanto avevo sempre pensato, in [[carcere]] si studia male, per tante ragioni, tecniche e psicologiche. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio. Mi sono convinto che bisogna sempre contare solo su se stessi e sulle proprie forze; non attendersi niente da nessuno e quindi non procurarsi delusioni. Che occorre proporsi di fare solo ciò che si sa e si può fare e andare per la propria via. La mia posizione morale è ottima: chi mi crede un satanasso, chi mi crede quasi un santo. Io non voglio fare né il martire né l'eroe. Credo di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo. Ti potrei raccontare qualche aneddoto divertente. Nei primi mesi che ero qui a Milano<ref>Gramsci giunse al carcere di San Vittore il 7 febbraio 1927.</ref>, un agente di custodia mi domandò ingenuamente se era vero che io, se avessi cambiato bandiera, sarei stato ministro. Gli risposi sorridendo che ministro era un po' troppo, ma che sottosegretario alle Poste o ai Lavori Pubblici avrei potuto esserlo, dato che tali erano gli incarichi che nei governi si davano ai deputati sardi. Scosse le spalle e mi domandò perché dunque non avevo cambiato bandiera, toccandosi la fronte col dito. Aveva preso sul serio la mia risposta e mi credeva matto da legare. (a Carlo, 12 settembre 1927)
*Mi preoccupa molto lo stato d'animo della mamma, d'altronde non so come fare per rassicurarla e consolarla. Vorrei infonderle la convinzione che io sono tranquillissimo, come realmente sono, ma vedo che non riesco. C'è tutta una zona di sentimento e di modi di pensare che costituisce una specie di abisso tra noi. Per lei il mio incarceramento è una terribile disgrazia alquanto misteriosa nelle sue concatenazioni di cause ed effetti; per me è un episodio nella lotta politica che si combatteva e si continuerà a combattere non solo in Italia, ma in tutto il mondo, per chissà quanto tempo ancora. Io sono rimasto preso, così come durante la guerra si poteva cadere prigionieri, sapendo che questo poteva avvenire e che poteva avvenire anche di peggio. Ma temo che anche tu la pensi come la mamma e che queste spiegazioni ti rassomiglino a un indovinello espresso ancora in una lingua sconosciuta. (a Teresina, 20 febbraio 1928)
*Carissima mamma, non ti vorrei ripetere ciò che ti ho spesso scritto per rassicurarti sulle mie condizioni fisiche e morali. Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi. Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione. Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e al loro dignità di uomini.<br />Ti abbraccio teneramente.<br />Nino (10 maggio 1928)
*I [[traduttori]] sono pagati male e traducono peggio. (a Tatiana, 26 agosto 1929; 1965)
*[...] sono [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] con l'intelligenza, ma [[ottimismo e pessimismo|ottimista]] per la volontà. (a Carlo, 19 dicembre 1929; 1965)
*Su per giù tu immagini me come uno che insistentemente rivendica il diritto di soffrire, di essere martirizzato, di non essere defraudato neanche di un minuto secondo e di una sfumatura della sua pena. Io sarei un nuovo {{sic|Gandhy}} che vuole testimoniare dinanzi ai superi e agli inferi i tormenti del popolo indiano, un nuovo Geremia o Elia o non so chi altro profeta d'{{sic|Israello}} che andava in piazza a mangiare cose immonde per offrirsi in olocausto al dio della vendetta, ecc. ecc. Non so come ti sei fatta questa concezione, che è molto ingiusta nei tuoi rapporti verso di me, ingiusta e inconsiderata. Ti ho detto che io sono eminentemente pratico; io penso che non capisci ciò che io voglia dire con questa espressione, perché non fai nessuno sforzo per metterti nelle mie condizioni (probabilmente quindi io ti dovrò apparire come un commediante o che so io). La mia [[praticità]] consiste in questo: nel sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro. (a Tatiana, 19 maggio 1930)
*Il [[padre Brown]] è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. [[Sherlock Holmes]] è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte [[Gilbert Keith Chesterton|Chesterton]] è un grande artista, mentre [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]] era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti. (a Tania, 6 ottobre 1930; 1965)
*Carissima mamma, ecco il quinto natale che passo in privazione di libertà e il quarto che passo in carcere. Veramente la condizione di coatto in cui passai il natale del 26 ad Ustica<ref>Data l'assegnazione al confino politico, Gramsci abitò in una casa privata nell'isola di Ustica dal 7 dicembre 1926 al 20 gennaio 1927, insieme ad altri compagni confinati.</ref> era ancora una specie di paradiso della libertà personale in confronto alla condizione di carcerato. Ma non credere che la mia serenità sia venuta meno. Sono invecchiato di quattro anni, ho molti capelli bianchi, ho perduto i denti, non rido più di gusto come una volta, ma credo di essere diventato più saggio e di avere arricchito la mia esperienza degli uomini e delle cose. Del resto non ho perduto il gusto della vita [...]. Dunque non sono diventato [[Senilità|vecchio]], ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò non possiamo più fare. In questo sono sicuro che neanche tu sei diventata vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per poterci rivedere tutti insieme per poter conoscere tutti i tuoi nipotini: finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie. (15 dicembre 1930)
*Io penso che una persona intelligente e moderna deve leggere i [[classici]] in generale con un certo «distacco», cioè solo per i loro valori estetici, mentre l'«amore» implica adesione al contenuto ideologico della poesia; si ama il «proprio» poeta, si «ammira» l'artista «in generale». (a Giulia, 1 giugno 1931; 1965)
*[...] non c'era ragione di essere impressionata. Devi sapere che io sono morto una volta e poi sono resuscitato, ciò che dimostra che ho sempre avuto la pelle dura. Da bambino, a 4 anni, ho avuto delle emorragie per tre giorni di seguito, che mi avevano completamente dissanguato, accompagnate da convulsioni. Il medico mi aveva dato per morto e mia madre ha conservato fino al 914 circa la piccola bara e il vestitino speciale che dovevano servire per seppellirmi; una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i piedini con l'olio di una lampada dedicata a una madonna e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Lo studio che ho fatto sugli [[Intellettuale|intellettuali]] è molto vasto come disegno e in realtà non credo che esistano in Italia libri su questo argomento. Esiste certo molto materiale erudito ma disperso in un numero infinito di riviste e archivi storici locali. D'altronde io estendo molto la nozione di intellettuale e non mi limito alla nozione corrente che si riferisce ai grandi intellettuali. Questo studio porta anche a certe determinazioni del concetto di Stato che di solito è inteso come Società politica (o dittatura, o apparato coercitivo per conformare la massa popolare secondo il tipo di produzione e l'economia di un certo momento dato) e non come un equilibrio tra Società politica con la Società civile (o [[egemonia culturale|egemonia]] di un gruppo sociale sull'{{sic|intiera}} società nazionale esercitata attraverso le organizzazioni così dette private, come la chiesa, i sindacati, le scuole ecc.) e appunto nella società civile specialmente operano gli intellettuali ([[Benedetto Croce|Ben. Croce]], per es., è una specie di papa laico ed è uno strumento efficacissimo di egemonia anche se volta per volta possa trovarsi in contrasto con questo o quel governo ecc.). Da questa concezione della funzione degli intellettuali, secondo me, viene illuminata la ragione o una delle ragioni della caduta dei [[Età comunale|Comuni medioevali]], cioè del governo di una classe economica, che non seppe crearsi la propria categoria di intellettuali e quindi di esercitare un'egemonia oltre che una dittatura; gli intellettuali italiani non avevano un carattere [[nazional-popolare|popolare-nazionale]] ma cosmopolita sul modello della Chiesa e a Leonardo era indifferente vendere al duca Valentino i disegni delle fortificazioni di Firenze. I Comuni furono dunque uno stato sindacalista, che non riuscì a superare questa fase e a diventare Stato integrale come indicava invano il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] che attraverso l'organizzazione dell'esercito voleva l'egemonia della città sulla campagna, e perciò si può chiamare il primo giacobino italiano (il secondo è stato Carlo Cattaneo ma con troppe chimere in testa). Così ne deriva che il Rinascimento deve essere considerato un movimento reazionario e repressivo in confronto dello sviluppo dei Comuni ecc. Ti faccio questi accenni per farti persuasa che ogni periodo della storia svoltasi in Italia, dall'Impero romano al Risorgimento, deve essere guardato da questo punto di vista monografico. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Io non sono mai stato un [[giornalista]] professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella qualifica professionale. (a Tania, 12 ottobre 1931; 1965)
*Posso ammirare esteticamente ''[[Guerra e pace|Guerra e Pace]]'' di [[Lev Tolstoj|Tolstoi]] e non condividere la sostanza ideologica del libro; se i due fatti coincidessero Tolstoi sarebbe il mio vademecum, «le livre de chevet». Così si può dire per [[Shakespeare]], per [[Goethe]] e anche per [[Dante Alighieri|Dante]]. Non sarebbe esatto dire lo stesso per il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], nonostante il suo pessimismo. Nel Leopardi si trova, in forma estremamente drammatica, la crisi di transizione verso l'uomo moderno; l'abbandono critico delle vecchie concezioni trascendentali senza che ancora si sia trovato un ubi consistam morale e intellettuale nuovo, che dia la stessa certezza di ciò che si è abbandonato. (lettera a Iulca, 5 settembre 1932; 1965)
*La [[bontà]] disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri. (a Tania, 29 maggio 1933; 1965)
*[...] il [[tempo]] è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della [[vita]] stessa. (lettera a Tania, 2 luglio 1933; 1965)
==''Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno''==
===[[Incipit]]===
Il carattere fondamentale del ''[[Niccolò Machiavelli#Il principe|Principe]]'' è quello di non essere una trattazione sistematica ma un libro «vivente», in cui l'ideologia politica e la scienza politica si fondono nella forma drammatica del «mito». Tra l'utopia e il trattato scolastico, le forme in cui la scienza politica si configurava fino al [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], questi dette alla sua concezione la forma fantastica e artistica, per cui l'elemento dottrinale e razionale si impersona in un condottiero, che rappresenta plasticamente e «antropomorficamente» il simbolo della «volontà collettiva». Il processo di formazione di una determinata volontà collettiva, per un determinato fine politico, viene rappresentato non attraverso disquisizioni e classificazioni pedantesche di principii e criteri di un metodo d'azione, ma come qualità, tratti caratteristici, doveri, necessità di una concreta persona, ciò che fa operare la fantasia artistica di chi si vuol convincere e dà una piú concreta forma alle passioni politiche.
===Citazioni===
*Il [[Robert Michels|Michels]] ha fatto molto baccano in Italia per la «sua» trovata del «capo charismatico» che probabilmente (occorrerebbe confrontare) era già nel [[Max Weber|Weber]] il cosiddetto «charisma», nel senso del Michels, nel mondo moderno coincide sempre con una fase primitiva dei partiti di massa, con la fase in cui la dottrina si presenta alle masse come qualcosa di nebuloso e incoerente, che ha bisogno di un papa infallibile per essere interpretata e adattata alle circostanze.
*Le idee di Michels sui partiti politici sono abbastanza confuse e schematiche, ma sono interessanti come raccolta di materiale grezzo e di osservazioni empiriche e disparate.
*Per comprendere bene la posizione della chiesa nella società moderna, occorre comprendere che essa è disposta a lottare solo per difendere le sue particolari libertà corporative (di chiesa come chiesa, organizzazione ecclesiastica), cioè i privilegi che proclama legati alla propria essenza divina; per questa difesa la chiesa non esclude nessun mezzo, né l'insurrezione armata, né l'attentato individuale, né l'appello alla invasione straniera. Tutto il resto è trascurabile relativamente, a meno che non sia legato alle condizioni esistenziali proprie. Per "dispotismo" la chiesa intende l'intervento dell'autorità statale laica nel limitare e sopprimere i suoi privilegi, non molto di più: essa riconosce qualsiasi potestà di fatto e, purché non tocchi i suoi privilegi, la legittima; se poi accresce i suoi privilegi la esalta e la proclama provvidenziale.
*Quando si vuol scrivere la storia di un partito politico, in realtà occorre affrontare tutta una serie di problemi molto meno semplici di quanto creda, per es., Roberto Michels che pure è ritenuto uno specialista in materia.
==''Passato e presente''==
===[[Incipit]]===
Estrarre da questa rubrica una serie di note che siano del tipo dei ''Ricordi politici e civili'' del [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]] (tutte le proporzioni rispettate). I «Ricordi» sono tali in quanto riassumono non tanto avvenimenti autobiografici in senso stretto (sebbene anche questi non manchino), quanto «esperienze» civili e morali (morali più nel senso etico-politico) strettamente connesse alla propria vita e ai suoi avvenimenti, considerate nel loro valore universale o nazionale.
===Citazioni===
*{{NDR|La tendenza a diminuire l'avversario}} È di per se stessa un documento dell'inferiorità di chi ne è posseduto; si tende infatti a diminuire rabbiosamente l'avversario per poter credere di esserne decisamente vittoriosi. In questa tendenza è perciò insito oscuramente un [[giudizio]] sulla propria incapacità e debolezza [...]. (quaderno 16; p. 16)
*Se si domanda a Tizio, che non ha mai studiato il cinese e conosce bene solo il dialetto della sua provincia, di tradurre un brano di cinese, egli molto ragionevolmente si meraviglierà, prenderà la domanda in ischerzo e, se si insiste, crederà di essere canzonato, si offenderà e farà ai pugni.<br />Eppure lo stesso Tizio, senza essere neanche sollecitato, si crederà autorizzato a parlare di tutta una serie di quistioni che conosce quanto il cinese, di cui ignora il linguaggio tecnico, la posizione storica, la connessione con altre quistioni, talvolta gli stessi elementi fondamentali distintivi. Del cinese almeno sa che è una lingua di un determinato popolo che abita in un determinato punto del globo: di queste quistioni ignora la topografia ideale e i confini che le limitano. (quaderno 15, § 21; p. 55)
==''Quaderni del carcere''==
* Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri.<ref>{{Cita web|url=https://www.libriantichionline.com/divagazioni/antonio_gramsci_cultura|titolo=Antonio Gramsci - 'Cultura' non è possedere un magazzino ben fornito di notizie}}</ref>
*''[[Ardengo Soffici|Soffici]]''. Un cafone senza ingenuità e spontaneità. (quaderno 1, § 9, p. 8)
*[[Achille Loria|Loria]] non è un caso teratologico individuale: è l'esemplare più compiuto e finito di una serie di rappresentanti di un certo strato intellettuale di un certo periodo; in generale degli intellettuali positivisti che si occupano della quistione operaia e che più o meno credono di approfondire, o correggere, o superare il [[Marxismo]]. [[Enrico Ferri]] – [[Arturo Labriola]] – lo stesso [[Filippo Turati|Turati]] potrebbero dare una messe di osservazioni e di aneddoti. (quaderno 1, § 25, p. 22)
*I [[Giacobinismo|giacobini]] [...] forzarono la mano, ma sempre nel senso dello sviluppo storico reale, perché essi fondarono non solo lo Stato borghese, fecero della [[borghesia]] la classe «dominante», ma fecero di più (in un certo senso), fecero della borghesia la classe dirigente, egemone, cioè dettero allo Stato una base permanente. (quaderno 1, § 44, p. 51)
*''Lo «[[Stellone d'Italia]]»''. Com'è nato questo modo di dire sullo «Stellone» che è entrato a far parte dell'ideologia patriottica e nazionale italiana? Il 27 novembre 1871, il giorno in cui [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] inaugurò a Roma il Parlamento, fu visto di pieno giorno il pianeta Venere, che di solito (poiché Venere è un pianeta interno all'orbita delle terra) non si può vedere che al mattino prima del nascere del sole o alla sera dopo il tramonto. Se poi certe condizioni atmosferiche favoriscono la visibilità del pianeta, non è raro il caso che esso possa vedersi anche dopo che il sole è spuntato ed anche prima che sia tramontato, ciò che appunto avvenne il 27 novembre 1871. (quaderno 2, § 107, p. 254)
*La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati. ([[:s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/318]] quaderno 3, § 34, p. 311)
*Il [[Alfredo Panzini|Panzini]] oltre a creare luoghi comuni per gli argomenti che tratta, si dà molto daffare per raccogliere tutti i luoghi comuni che sullo stesso argomento sono stati scritti da altri autori, specialmente stranieri: deve avere uno schedario speciale di luoghi comuni, per condire opportunamente tutti i suoi scritti. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/320|p.313]])
*Tutta la ''Vita di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]]'' è una beffa della storia. Se le vite romanzate sono la forma attuale della letteratura amena tipo Alessandro Dumas, Panzini è il nuovo Ponson du Terrail. Panzini vuole così ostentatamente mostrare di «saperla lunga» sul modo di procedere degli uomini, di essere un cosi furbissimo realista, che viene la voglia, a leggerlo, di rifugiarsi in Condorcet o in Bernardino di Saint-Pierre, che almeno non sono cosi filistei. Nessun nesso storico è ricostruito nel fuoco di una personalità; la storia è un seguito di storielle divertenti senza nesso né di personalità né di altre forze sociali: è veramente una nuova forma di gesuitismo, molto più accentuata di quanto io stesso avessi creduto leggendo la Vita a puntate. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/322|p. 315]])
*Non si capisce proprio cosa Panzini abbia voluto scrivere con questa ''Vita di Cavour''; una vita di Cavour non è certamente: né una biografìa di {{sic|Cavour-uomo}}, né una ricostruzione di Cavour politico; in verità dal libro di Panzini Cavour esce molto malconcio e molto diminuito: la sua figura non ha nessun rilievo concreto, eccetto che nelle giaculatorie che Panzini di tanto in tanto ripete: eroe, superbo, genio ecc. Ma queste giaculatorie non essendo giustificate (e perciò sono giaculatorie) sembrano talvolta prese di bavero, se non si capisse che la misura che Panzini adopera per giudicare l’eroismo, la grandezza, il genio ecc. è la sua propria misura, della genialità, grandezza, eroismo ecc. del sig. Panzini Alfredo. Ancora bisogna dire che il Panzini esagera nel trovare il dito di dio, il fato, la provvidenza in tanti avvenimenti: è, in fondo, la concezione dello stellone con parole da tragedia greca o da padre gesuita, ma che non perciò diventa meno triviale e banale. Lo stesso insistere troppo sull’elemento «provvidenziale» significa diminuire la funzione dello sforzo italiano, che pure ebbe una sua parte. Cosa significa poi in questo caso questa miracolosità della rivoluzione italiana? Significa che tra l’elemento nazionale e quello internazionale dell’evento, è l’internazionale che ha contato di più. È questo il caso? Bisognerebbe dirlo e forse la grandezza di Cavour sarebbe messa ben più in rilievo e la sua funzione personale, il suo «eroismo» apparirebbe ben più da esaltare. Ma il Panzini vuol dare colpi a molte botti con molti cerchi e non ne raccappezza qualcosa di sensato: né egli sa cosa sia una rivoluzione e quali siano i rivoluzionari. Tutti furono grandi e furono rivoluzionari ecc. ecc. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/323|p. 316]])
*Anche lo [[studio]] è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, anche nervoso-muscolare, oltre che intellettuale: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo e il dolore e la noia. (quaderno 4, § 55, p. 502).
*In Oriente lo Stato era tutto, la società civile era primordiale e gelatinosa; nell'Occidente tra Stato e società civile c'era un giusto rapporto e nel tremolio dello Stato si scorgeva subito una robusta struttura della società civile. (quaderno 7, § 16, p. 866)
*''Giornalismo. I titoli''. Tendenza a [[Titolo (giornalismo)|titoli]] magniloquenti e pedanteschi, con opposta reazione di titoli così detti «giornalistici» cioè anodini e insignificanti. Difficoltà dell'arte dei titoli che dovrebbero riassumere alcune esigenze: di indicare sinteticamente l'argomento centrale trattato, di destare interesse e curiosità spingendo a leggere. Anche i titoli sono determinati dal pubblico al quale il giornalista si rivolge e dall'atteggiamento del giornale verso il suo pubblico: atteggiamento demagogico-commerciale quando vuole sfruttare le tendenze più basse; atteggiamento educativo [-didattico], ma senza pedanteria, quando si vuole sfruttare il sentimento predominante nel pubblico, come base di partenza per un suo elevamento. (quaderno 8, § 143, p. 1029)
*Contro il velleitarismo, contro l'astrattismo, l'eroismo di maniera ecc. è una quistione di costume e di stile, non «teoretica». (quaderno 8, § 210, p. 1069)
*Questa espressione «gli umili» è caratteristica per comprendere l'atteggiamento tradizionale degli intellettuali italiani verso il popolo e quindi il significato della letteratura per «gli umili». Non si tratta del rapporto contenuto nell'espressione dostoievschiana di «umiliati e offesi». In [[Fëdor Dostoevskij|Dostojevschij]] c'è potente il sentimento nazionale-popolare, cioè la coscienza di una «missione degli intellettuali» verso il popolo, che magari è «oggettivamente» costituito di «umili» ma deve essere liberato da questa «umiltà», trasformato, rigenerato. Nell'intellettuale italiano l'espressione di «umili» indica un rapporto di protezione paterna e padreternale, il sentimento «sufficente» di un propria indiscussa superiorità, il rapporto come tra due razze, una ritenuta superiore e l'altra inferiore, il rapporto come tra adulti e bambini nella vecchia pedagogia e peggio ancora un rapporto da «società protettrice degli animali», o da esercito della Salute anglosassone verso i cannibali della Guinea. (quaderno 9, § 135, p. 1197)
*Autocoscienza critica significa storicamente e politicamente creazione di una élite di intellettuali: una massa umana non si «distingue» e non diventa indipendente «per sé» senza organizzarsi (in senso lato) e non c’è organizzazione senza intellettuali, cioè senza organizzatori e dirigenti, cioè senza che l'aspetto teorico del nesso teoria-pratica si distingua concretamente in uno strato di persone «specializzate» nell'elaborazione concettuale e filosofica. (quaderno 11, § 12, p. 1386)
*Gli [[Intellettuale|intellettuali]] sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali. (quaderno 12, § 1, p. 1513)
*La divisione fondamentale della [[scuola]] in classica e professionale era uno schema razionale: la scuola professionale per le classi strumentali, quella classica per le classi dominanti e per gli intellettuali. Lo sviluppo della base industriale sia in città che in campagna aveva un crescente bisogno del nuovo tipo di intellettuale urbano: si sviluppò accanto alla scuola classica quella tecnica (professionale ma non manuale), ciò che mise in discussione il principio stesso dell'indirizzo concreto di cultura generale, dell'indirizzo umanistico della cultura generale fondata sulla tradizione greco-romana. Questo indirizzo, una volta messo in discussione, può dirsi spacciato, perché la sua capacità formativa era in gran parte basata sul prestigio generale e tradizionalmente indiscusso, di una determinata forma di [[civiltà]]. (quaderno 12, § 1, p. 1531)
*La [[disciplina]] pertanto non annulla la personalità e la libertà: la quistione della «personalità e libertà» si pone non per il fatto della disciplina, ma per l'«origine del potere che ordina la disciplina». Se questa origine è «democratica», se cioè l'autorità è una funzione tecnica specializzate e non un «arbitrio» o una imposizione estrinseca ed esteriore, la disciplina è un elemento necessario di ordine democratico, di libertà. (quaderno 14, § 48, pp. 1706-1707)
*Ogni elemento «imposto» sarà da ripudiarsi a priori? [...] Che l'istruzione sia obbligatoria non significa infatti che sia da ripudiare e neppure che non possa essere giustificata, con nuovi argomenti, una nuova forma di obbligatorietà: occorre fare «libertà» di ciò che è «necessario», ma perciò occorre riconoscere una necessità «obbiettiva», cioè che sia obiettiva precipuamente per il gruppo in parola. (quaderno 16, § 12, p. 1875)
*{{NDR|Sulla ''Guida alla grammatica italiana''}} Il Panzini non si pone neanche lontanamente questo problema<ref>Della storia della lingua italiana e dei fattori che determinano la sua elaborazione unitaria.</ref>e perciò le sue pubblicazioni grammaticali sono incerte, contraddittorie, oscillanti. Non si pone per esempio il problema di quale oggi sia, dal basso, il centro di irradiazione delle innovazioni linguistiche; che pure non ha poca importanza pratica. Firenze, Roma, Milano. Ma d'altronde non si pone neanche il problema se esista (e quale sia) un centro di irradiazione spontanea dall'alto, cioè in forma relativamente organica, continua, efficacemente, e se essa possa essere regolata e intensificata. (quaderno 29<ref>Citato in Renzo Martinelli, ''Un dialogo tra grammatici: {{small|Panzini e Gramsci}}'', in ''Belfagor'', XLIV, 6, 1989, p. 687; riportato in Matteo Grassano, ''[https://aisberg.unibg.it/retrieve/handle/10446/151923/340132/Alfredo%20Panzini.%20Tra%20lessicografia%20e%20grammatica.pdf Alfredo Panzini: tra lessicografia e grammatica]'', p. 231, ''unibg.it''.</ref>)
==''Scritti politici''==
*È davvero meravigliosa la lotta che l'umanità combatte da tempo immemorabile; lotta incessante, con cui essa tenta di strappare e lacerare tutti i vincoli che la libidine di dominio di un solo, di una classe, o anche di un intero popolo, tentano di imporle. È questa una epopea che ha avuto innumerevoli eroi ed è stata scritta dagli storici di tutto il mondo. L'uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero. (''Oppressi ed oppressori''<ref>Da un saggio scolastico, manoscritto, probabilmente del novembre 1910.</ref>; I, p. 6)
*Bisogna disabituarsi e smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l'uomo non è visto se non sotto forma di recipiente da empire e stivare di dati empirici, di fatti bruti e sconnessi che egli poi dovrà casellare nel suo cervello come nelle colonne di un dizionario per poter poi in ogni occasione rispondere ai vari stimoli del mondo esterno. Questa forma di cultura è veramente dannosa specialmente per il proletariato. Serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell'umanità perché ha ammassato nella memoria una certa quantità di dati e di date, che snocciola ad ogni occasione per farne quasi una barriera fra sé e gli altri. [...] Lo studentucolo che sa un po' di latino e di storia, l'avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciare passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio specializzato che adempie nella vita ad un compito ben preciso e indispensabile e che nella sua attività vale cento volte di più di quanto gli altri valgano nella loro. Ma questa non è cultura, è pedanteria, non è intelligenza, ma intelletto, e contro di essa ben a ragione si reagisce.<br />La cultura è una cosa ben diversa. È organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri. Ma tutto ciò non può avvenire per funzione spontanea, per azioni e reazioni indipendenti dalla propria volontà in cui ogni singolo animale si selezione e specifica i propri organi inconsciamente, per legge fatale delle cose. L'uomo è soprattutto spirito, cioè creazione storica, e non natura. (''Socialismo e cultura'', da ''Il Grido del Popolo'', 29 gennaio 1916, firmato {{maiuscoletto|Alfa Gamma}}; in ''Scritti politici'', vol. 1, PGreco, 2020, p. [https://www.google.it/books/edition/Scritti_politici/imv6DwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Bisogna+disabituarsi+e+smettere+di+concepire+la+cultura+come+sapere+enciclopedico,+in+cui+l%27uomo+non+%C3%A8+visto+se+non+sotto+forma+di+recipiente+da+empire+e+stivare+di+dati+empirici,+di+fatti+bruti+e+sconnessi+che+egli+poi+dovr%C3%A0+casellare+nel+suo+cervello+come+nelle+colonne+di+un+dizionario+per+poter+poi+in+ogni+occasione+rispondere+ai+vari+stimoli+del+mondo+esterno.+Questa+forma+di+cultura+%C3%A8+veramente+dannosa+specialmente+per+il+proletariato.+Serve+solo+a+creare+degli+spostati,+della+gente+che+crede+di+essere+superiore+al+resto+dell%27umanit%C3%A0+perch%C3%A9+ha+ammassato+nella+memoria+una+certa+quantit%C3%A0+di+dati+e+di+date,+che+snocciola+ad+ogni+occasione+per+farne+quasi+una+barriera+fra+s%C3%A9+e+gli+altri.&pg=PA18&printsec=frontcover 18]. ISBN 9788868023386)
*Ahimè, quanti papi infallibili tiranneggiano la coscienza degli uomini liberi e inaridiscono in loro ogni sorgente di umanità. (''Leninismo e Marxismo di Rodolfo Mondolfo''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', I, n. 2, 15 maggio 1919, rubrica ''La battaglia delle idee''.</ref>; I, p. 123)
==''Sotto la Mole. 1916-1920''==
*Anche il [[sacerdote]] che innalza l'ostia consacrata per il volgo è uno [[stregone]], come la fattucchiera che fa suffumigi sotto il gufo impagliato. Interrogano ambedue il mistero, sono ambedue interpreti di un mondo soprannaturale che l'anima incolta e grossa del credente volgare (al quale sfugge il gioco delle forze umane razionali che regolano il destino del mondo e la storia degli uomini) crede gli sovrasti, schiacciandolo con la sua fatalità ineluttabile. [...] E gli stregoni, si chiamino Paola Omegna o siano vescovi o cardinali, non sono intelligenze, né coscienze, sono sacerdoti che ridono tra loro dietro gli altari. (''Stregoneria'', 4 marzo 1916; p. 44)
*Dei [[Fatto|fatti]] maturano nell'ombra, perché mani non sorvegliate da nessun controllo tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati di piccoli gruppi attivi, e la massa dei cittadini ignora. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento, e allora sembra che la fatalità travolga tutto e tutti, che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo, chi indifferente. E quest'ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe che apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli è irresponsabile. E alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno, o pochi, si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere di uomo, se avessi cercato di far valere la mia voce, il mio parere, la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? (''L'indifferenza'', 26 agosto 1916; p. 141)
==''Sul fascismo''==
*La dottrina di [[Karl Marx|Carlo Marx]] ha dimostrato anche ultimamente la sua fecondità e la sua eterna giovinezza offrendo un contenuto logico al programma dei più strenui avversari del partito socialista, ai nazionalisti. [[Enrico Corradini|Corradini]] saccheggia Marx, dopo averlo vituperato. Trasporta dalla classe alla nazione i principi, le constatazioni, le critiche dello studioso di Treviri; parla di nazioni proletarie in lotta con nazioni capitalistiche, di nazioni giovani che debbono sostituire, per lo sviluppo della storia mondiale, le nazioni decrepite. E trova che questa lotta si esplica nella guerra, si afferma nella conquista dei mercati, nel subordinamento economico e militare di tutte le nazioni a una sola, a quella che attraverso il sacrifizio del suo sangue e del suo benessere immediato, ha dimostrato di essere l'eletta, la degna. (''Lotta di classe e guerra''<ref>Da ''Avanti!'', edizione piemontese, 19 agosto 1916.</ref>; p. 10)
*Il [[fascismo]] si è presentato come l'anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo, con la sua promessa di impunità, a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e bene amministrato. (''Forze elementari''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', 26 aprile 1921; in ''Gramsci: Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, 1966.</ref>; p. 99)
*La piccola borghesia, anche in questa sua ultima incarnazione politica del «[[fascismo]]», si è definitivamente mostrata nella sua vera natura di serva del capitalismo e della proprietà terriera, di agente della controrivoluzione. Ma ha anche dimostrato di essere fondamentalmente incapace a svolgere un qualsiasi compito storico: il popolo delle scimmie riempie la cronaca, non la storia, lascia traccia nel giornale, non offre materiali per scrivere libri.<ref>Da ''Socialismo e Fascismo. L'Ordine Nuovo (1021-1922)'', Einaudi, Torino, 1966, pp. 9-12. Citato in Matteo Pasetti, ''Storia dei fascismi in Europa'', Archetipo Libri, Bologna, 2011, [https://www.google.it/books/edition/Storia_dei_fascismi_in_Europa/nsTRAwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=&pg=PA165&printsec=frontcover p. 165]. ISBN 9788866330387</ref>
*Abbiamo in Italia il regime fascista, abbiamo a capo del fascismo [[Benito Mussolini]], abbiamo una ideologia ufficiale in cui il "capo" è divinizzato, è dichiarato infallibile, è preconizzato organizzatore e ispiratore di un rinato Sacro Romano Impero [...] Conosciamo quel viso: conosciamo quel roteare degli occhi nelle orbite che nel passato dovevano, con la loro ferocia meccanica, far venire i vermi alla borghesia e oggi al proletariato. Conosciamo quel pugno sempre chiuso alla minaccia [...] Mussolini [...] è il tipo concentrato del piccolo borghese italiano, rabbioso, feroce impasto di tutti i detriti lasciati sul suolo nazionale da vari secoli di dominazione degli stranieri e dei preti: non poteva essere il capo del proletariato; divenne il dittatore della borghesia, che ama le facce feroci quando ridiventa borbonica, [...]. (''"Capo"''<ref>Da ''[http://www.centrogramsci.it/riviste/nuovo/ordine%20nuovo%20p6.pdf L'Ordine Nuovo]'', 1º marzo 1924; pubblicato successivamente col titolo di ''Lenin capo rivoluzionario'', in ''l'Unità'', 6 novembre 1924.</ref>; p. 227)
*«Pellegrino del nulla» appare a noi [[Giacomo Matteotti]] quando consideriamo la sua vita e la sua fine in relazione con tutte le circostanze che dànno ad esse un valore non più «personale», ma di indicazione generale e di simbolo. (''Il destino di Matteotti''<ref>Da ''Stato operaio'', 28 agosto 1924. Anche in ''L'Ordine Nuovo'', 1º settembre 1924; in ''Scritti scelti'', Bur, [https://books.google.it/books?id=oal138NxjJ0C&pg=PT303 p. 303]. ISBN 8858602552</ref>; p. 267)
*Che cosa è la [[massoneria]]? Voi avete fatto molte parole sul suo significato spirituale, sulle correnti ideologiche che essa rappresenta; ma tutte queste sono forme di espressione di cui voi vi servite solo per ingannarvi reciprocamente, sapendo di farlo. [...] la massoneria è stato l'unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo. [...] L'onorevole Martire ha oggi dichiarato che finalmente è stata raggiunta, alle spese della Massoneria, l'Unità Spirituale della Nazione Italiana. Poiché la Massoneria in Italia ha rappresentato l'ideologia e l'organizzazione reale della classe borghese capitalistica, chi è contro la Massoneria è contro il liberalismo, è contro la tradizione politica della borghesia italiana. [...] In realtà il fascismo lotta contro la sola forza organizzata efficiente che la borghesia capitalistica avesse in Italia, [...]. (''La legge sulle associazioni segrete''<ref>Dall'intervento dell'on. A. Gramsci, Discussione Legge sulle Associazioni, Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Legislatura XXVII, tornata del 16 maggio 1925; pubblicato in ''l'Unità'', 23 maggio 1925.</ref>; pp. 317-325)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Apologhi e raccontini torinesi''===
====''Perché uno sciacallo fu fatto re''====
Nella giungla si erano uniti in «clan», per poter cacciare con più profitto e meno pericolo, e babbuini e lupi e leopardi ed altre bestie di vario pelo e colore. Tra di loro però si era intrufolato un piccolo sciacallo che mangiava i rifiuti e spolpava le ossa dei succulenti banchetti. Era sopportato perché nella giungla lo [[sciacallo]] è temuto da tutti come diffusore di idrofobia e di malattie infettive, ma l'irritazione e il malcontento era grande e tutti del «clan» avrebbero benedetto la buona occasione che li avesse liberati dal poco piacevole socio<ref>Il titolo originale è in realtà «'''L sindich'' (il sindaco)».</ref>.
====''Nestore e la cicala''====
Noi ammiriamo gli antichi. E gli antichi ammirarono e rispettano due cose: le cicale e i vecchi. E tutte e due sublimarono nella leggenda. Nestore<ref>''Nestore'': personaggio della mitologia greca, uno dei protagonisti dell'Iliade. Termine usato per indicare persona anziana e autorevole.</ref>, dalla cui bocca fluivano sempre parole più dolci del miele, e Tritone<ref>''Tritone'': nella mitologia greca, essere favoloso mezzo uomo e mezzo pesce.</ref>. Ma il vecchio Nestore parlava poco, e operava molto, e l'aiuto del suo braccio era apprezzato tanto quanto quello del suo senno.
====''Due pere...''====
In via Don Bosco. Una dimostrazione contro un proprietario di casa che ha sfrattato alcuni inquilini, povera gente, per aver modo di aumentare il fitto. Guardie e carabinieri circondano la casa e tengono a bada i dimostranti, procedendo di tanto in tanto a degli arresti.
====''Diamantino''====
Oggi vi voglio raccontare la storia di Diamantino, come io stesso la udii, molti anni or sono, intercalata in una lunga e noiosa conferenza pacifista del professor Mario Falchi. Diamantino era un piccolo cavallo nato in una miniera carbonifera di un bacino inglese. Sua madre – povera cavalla! – dopo aver trascorso i primi e più begli anni della sua vita sulla superficie della terra, soleggiata e allietata dal sorriso dei fiori, tra i quali, garrulo e lascivetto scherza lo zeffiro – era stata adibita al traino dei vagoncini di minerale, a qualche centinaio di metri sotto terra.
====''Armonie della natura''====
Un contadinello trovò un mattino una volpe alla tagliola. Le assestò una bastonata sul capo, se la caricò sulle spalle, e contento per le lirette che avrebbe ricavato dalla pelle dell'animale, si avviò verso il paese più vicino dove sperava trovare l'acquirente della merce mandatagli dal cielo.
====''Corvi e gufi''====
Tra i corvi ed i gufi era scoppiata la guerra per causa d'un boschetto di cui, da tempo, si contendevano la proprietà. In pochi giorni i corvi si trovarono ridotti a malpartito. I gufi che si svegliano dopo il tramonto, assalivano nella notte i corvi dormienti nei loro nidi e ne facevano strage. Invano i corvi cercavano di rintuzzare l'offesa. Svolazzavano da mane a sera tra gli alberi, sostavano sui fianchi scoscesi dei monti, esploravano i crepacci, le rupi ... non un palmo di terreno sfuggiva alla loro indagine.
===''Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura''===
Gli intellettuali sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una sua propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali.
===''Il Risorgimento''===
Una doppia serie di ricerche. Una sull'Età del Risorgimento e una seconda sulla precedente storia che ha avuto luogo nella penisola italiana, in quanto ha creato elementi culturali che hanno avuto una ripercussione nell'Età del Risorgimento (ripercussione positiva e negativa) e continuano a operare (sia pure come dati ideologici di propaganda) anche nella vita nazionale italiana cosí come è stata formata dal Risorgimento.
===''L'albero del riccio''===
Carissima Tania,<br>
oggi voglio raccontare per te, Delio e Giuliano, un episodio natalizio della mia fanciullezza, che vi divertirà e vi darà un tratto caratteristico della vita delle mie parti.<br>
Avevo quattordici anni e facevo la terza ginnasiale a Santu Lussurgiu, un paese distante dal mio circa diciotto chilometri.<br>
Con un altro ragazzo, per guadagnare ventiquattr'ore in famiglia, ci mettemmo in istrada a piedi il dopopranzo del 23 dicembre, invece di aspettare la diligenza del mattino seguente.<br>
Cammina, cammina, eravamo circa a metà del viaggio, in un posto completamente deserto e solitario. A sinistra, un centinaio di metri dalla strada, si allungava una fila di pioppi con delle boscaglie di lentischi. A un tratto ci spararono un primo colpo di fucile sulla testa: la pallottola fischiò a una decina di metri in alto. Credemmo a un colpo casuale e continuammo tranquilli. Un secondo e un terzo colpo bassi ci avvertirono subito che eravamo proprio presi di mira e allora ci buttammo nella cunetta, rimanendo appiattiti un pezzo. Quando provammo a sollevarci, un altro colpo, e cosí circa due ore con una dozzina di colpi che ci inseguivano, mentre ci allontanavamo strisciando, ogni volta che tentavamo di ritornare sulla strada. Certamente era una comitiva di buontemponi che voleva divertirsi a spaventarci, ma che belloscherzo natalizio, eh? Arrivammo a casa a notte buia, discretamente stanchi e infangati e non raccontammo la storia a nessuno, per non spaventare in famiglia; ma non ci spaventammo gran che, perché alle prossime vacanze di carnevale il viaggio fu ripetuto senza incidenti di sorta.
===''Nuove lettere''===
{{destra|[Vienna] 16 aprile 1924}}
Cara Julca,<br>
ho ricevuto la tua lettera dell'8, che ha dissipato tutte le nubi e tutti gli equivoci. Non dobbiamo più parlare di «morbosità» né di altre consimili sciocchezze. Dobbiamo solo volerci bene e avere pazienza, aspettare di trovarci ancora insieme e cercare di trovare il modo di stare insieme quanto più a lungo è possibile. Ecco la sola causa di tutto il nostro malessere, che c'induce ad approfondire, cioè a dilaniare inutilmente noi stessi, in traccia di cause recondite. Io certamente non mi ci lascerò più prendere a questo atroce gioco. Sono tranquillo, sono sicuro, non ho più dubbi, nessuna goccia di metallo fuso minaccia le mie tenere carni. Non sarà facile aver pazienza, ma, insomma, non creerò più una metafisica dell'impazienza.
==Citazioni su Antonio Gramsci==
*Antonio Gramsci ha la testa di un rivoluzionario. Il suo ritratto sembra costruito dalla sua volontà [...] il cervello ha soverchiato il corpo. Il capo dominante sulle membra malate sembra costruito secondo i rapporti logici necessari per un piano sociale. ([[Piero Gobetti]])
*Antonio Gramsci è senza alcun dubbio quello che, tra i teorici del marxismo, ha maggiormente insistito sul concetto di egemonia; e lo ha fatto in modo particolare richiamandosi a Lenin. Anzi, direi che, se vogliamo vedere il punto di contatto più costante, più scavato, di Gramsci con Lenin, questo mi pare essere il concetto di egemonia. L'egemonia è il punto di approccio di Gramsci con Lenin. ([[Luciano Gruppi]])
*Antonio Gramsci non è solo il filosofo italiano più letto e tradotto nel mondo. Antonio Gramsci è soprattutto una cosa: lotta. Lotta per un mondo migliore, per la sanità e scuola pubblica, per il diritto e il dovere del lavoro, per lo stato sociale, per l'eliminazione della povertà e delle disparità nord-sud e soprattutto lotta per dare potere a chi realmente crea ricchezza nella società, i lavoratori. ([[Jorit]])
*Che dal pensiero dell'ultimo Gramsci risulti un distacco rispetto a [[Stalin]] è menzogna: Gramsci ne approvava anche i tratti che oggi vengono qualificati "autoritari", "dittatoriali" e peggio ancora. [...] Differenze possono risultare dai contesti consapevolmente diversi (occidente e oriente) e dalle diverse fasi e livelli di lotta in [[Unione Sovietica]] e, in particolare, nell'[[Italia]] [[Fascismo|fascista]], cui Gramsci non poteva non pensare: ma Gramsci sarebbe stato il primo a farsi una grande risata se qualcuno gli avesse prospettato di applicare all'Unione Sovietica di Stalin le elaborazioni che egli faceva soprattutto per l'Italia di allora. ([[Aldo Bernardini]])
*Che peccato che un Gramsci si sia trovato nella condizione di sacrificare la sua intelligenza e la sua vita alla creazione della società più triste, più oppressiva, più noiosa, più funerea del mondo, la civiltà comunista. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Di [[Raffaele Mattioli|Mattioli]] si sa che pur essendo il più eminente banchiere italiano di quegli anni, ha sempre procurato ad Antonio Gramsci, fondatore del [[PCI|Pci]] e prigioniero dei fascisti tutti i libri che desiderava e più tardi ha pagato personalmente le spese della clinica dove Gramsci era stato ricoverato. Lo stesso Mattioli ha conservato per molto tempo nella sua cassaforte di Piazza Scala i ''[[Quaderni del carcere|Quaderni dal carcere]]'' di Gramsci prima di farli avere clandestinamente all’amico [[Piero Sraffa|Pietro Sraffa]] a Cambridge. ([[Giuseppe Turani]])
*Ho analizzato a lungo la calligrafia di Gramsci, che era infantile. Ma la cosa più straordinaria erano le cancellature. Gramsci cancellava con una linea esilissima: dimostrava di avere elevato il dubbio a sistema di conoscenza. ([[Raf Vallone]])
*Il grande merito di Gramsci sta appunto nell'aver profondamente inteso la necessità di storicizzare il marxismo nel nostro paese, rispetto alla storia culturale italiana, cioè rispetto all'idealismo storicistico e allo spiritualismo cattolico, e di essersi proposto il compito – rimasto purtroppo allo stato di abbozzo – di elaborare da parte marxista la risposta adeguata alla operosità antimarxista della cultura tradizionale. [...] Attraverso Gramsci per la prima volta da parte di un militante italiano della classe operaia venne effettuato il tentativo di fare i conti con la storia culturale della nazione, con l'Italia che ebbe la Rinascenza, che non ebbe la Riforma, che dopo il Rinascimento ebbe la Controriforma, che cercò di risollevarsi a una funzione culturale universale attraverso il Risorgimento, e che tuttavia, dopo il 1870, si ripiegò quasi su sé stessa, lasciando disperdere e isterilire i fermenti dell'età precedente; con l'Italia che si inserì di nuovo nella grande tradizione culturale europea attraverso l’idealismo storicistico, svolgendo e manifestando innanzi alla coscienza culturale della filosofia classica tedesca; con l'Italia concreta, storica, ''hic et nunc'' determinata, con le sue strutture sociali, col suo Mezzogiorno disgregato e col suo Cristo fermo a Eboli, secondo l'immagine che piacque al Levi. Per questa Italia Gramsci operò e scrisse [...]. Questo lavoro, appena iniziato da Gramsci, è ora che sia portato innanzi, sistematicamente svolto, sì da formare tradizione culturale, ma tradizione vivente, che aspiri a diventare ordine e organismo e si muova senza sosta. ([[Ernesto de Martino]])
*Il nostro gusto deve pur valere qualche cosa anche sui pareri avvolpacchiati dei critici moderni alla Gramsci. ([[Cesare Angelini]])
*In questo grande quadro, decisivo è stato l'impulso dato in Italia dal fondatore del nostro partito, Antonio Gramsci, uno dei più originali pensatori dei nostri tempi, il più grande degli italiani dell'epoca nostra, per la traccia incancellabile che col pensiero e coll'azione egli ha lasciato. Con Gramsci il marxismo, liberato dalle parassitarie deformazioni del fatalismo positivistico e del materialismo volgare, riacquista tutto il suo valore di concezione del mondo e visione integrale della storia. È di nuovo guida dell'azione e del pensiero in tutti i campi, non solo nella ricerca puramente politica, ma nella critica di una decrepita cultura idealistica incapace di farci capire il mondo di ieri e di oggi, nella costruzione di una cultura nuova e nella lotta per il rinnovamento della società. ([[Palmiro Togliatti]])
*La tragedia di un uomo e di una donna non invecchia con il tempo, non finisce di commuoverci: la sua evidenza è come fissata dalla rispondenza dei sentimenti che ogni generazione possiede al pari delle precedenti. Verrebbe fatto, semplicemente, di continuare a chiosarla, a riempirla di riscontri. ([[Paolo Spriano]])
*Nella cella di una prigione fascista a Turi, nell’Italia meridionale, nel 1930, un anno dopo il crollo di [[Wall Street]] del 1929, otto anni dopo la [[marcia su Roma]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]], tre anni prima dell’avvento al potere di [[Adolf Hitler|Hitler]], il leader del [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista italiano]] Antonio Gramsci scrisse questa famosa riflessione: ''La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati''. [...] Gramsci spiegava che la crisi, quando il vecchio muore e il nuovo non è ancora nato, consisteva in una «crisi di autorità»: le classi dominanti stavano perdendo terreno, scemava il consenso che ne sosteneva il potere e la presa ideologica sulle masse stava loro sfuggendo. Queste masse, spiegava, non seguivano più le ideologie tradizionali, ma stavano diventando progressivamente più ciniche e scettiche. Non credevano più nelle élite. E questo le élite lo sapevano. ([[Donald Sassoon]])
*Nonostante le circostanze a cui è stato sottoposto, non si è inchinato. I suoi ideali ci chiamano a continuare la lotta contro il fascismo. ([[Nicolas Maduro]])
*Se Gramsci avesse letto con attenzione Machiavelli non ne avrebbe fatto un apostolo della classe contadina. È un elogio di schiavi ingenui, non di popolo politico. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Sì, penso che Gramsci sia il Gandhi italiano, perché ha organizzato le masse, perché sapeva farsi capire da tutti, perché non ha spinto il proletariato verso una rivoluzione armata che probabilmente avrebbe distrutto la classe operaia. ([[Ben Kingsley]])
*Uno degli omaggi nefasti, ma indubbiamente significativo, è quello che disse Mussolini, quando in una indicazione alla polizia segreta diceva "il cervello di quest'uomo non deve fare più danno". Ma il cervello di quest'uomo è riuscito comunque a uscire dalle gabbie della prigione fascista, a uscire dalla gabbia della morte, e a rendere attuale e presente l'insegnamento del Gramsci rivoluzionario e segretario del [[Partito Comunista Italiano]]. ([[Marco Rizzo]])
===[[Umberto Terracini]]===
*Gramsci aveva una maggiore sensibilità umana, più spontaneo, aperto. [[Palmiro Togliatti|Togliatti]], sembrerà strano, era molto più intellettuale.
*Mentre per Gramsci ciò che importava e prevaleva nella prospettiva rivoluzionaria era l'Internazionale, Togliatti ne limitava l'arco al partito sovietico.
*{{NDR|Sull'ultimo incontro con Antonio Gramsci}} Ricordo il nostro ultimo incontro al IV braccio di Regina Coeli. Era all'indomani della condanna del tribunale speciale. Dovevamo partire per il reclusorio. Ci salutammo. Cosa faremo ora, gli dissi? Studieremo ancora mi rispose. E poi? Studieremo ancora. Ma i libri? Ne abbiamo avuti e letti tanti e non sapevamo di quali tesori disponevamo. Ci aiuti, proseguì Gramsci, la memoria e anche la nostra intelligenza. Dalla sua memoria e dalla sua intelligenza vennero i 35 [[Quaderni del carcere]]. Attraverso i quaderni, caduto il fascismo, Antonio Gramsci è rientrato nella vita italiana improvvisamente vivo.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Antonio Gramsci, ''Americanismo e fordismo'' [quaderno 22, con brani dai quaderni 1, 3, 4, 9], Editori Riuniti, 1991. ISBN 8835934710
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]'', a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il Risorgimento]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm L'albero del riccio]'', Editori riuniti, 1989. ISBN 8835932734
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm La questione meridionale]'', a cura di Franco De Felice e Valentino Parlato, Editori Riuniti, 1966.
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/gramsci/letteratura_e_vita_nazionale/pdf/gramsci_letteratura_e_vita_nazionale.pdf Letteratura e vita nazionale]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/gramsci/lettere_dal_carcere/pdf/gramsci_lettere_dal_carcere.pdf Lettere dal carcere]'', a cura di Sergio Caprioglio e Elsa Fubini, Einaudi, Torino, 1965.
**Antonio Gramsci, ''Lettere dal carcere'', Giulio Einaudi editore, Torino, 1971.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Nuove lettere]'', a cura di Antonio A. Santucci, Editori riuniti, 1986. ISBN 883592944X
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Passato e presente]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''Quaderni del carcere'', a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, 1975.
*Antonio Gramsci, ''[[s:Indice:Gramsci_-_Quaderni_del_carcere,_Einaudi,_I.djvu|Quaderni del carcere]]'', vol. I, edizione critica dell'Istituto Gramsci, a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, 1977.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Scritti politici]'', a cura di Paolo Spriano, Editori Riuniti, 1973.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sotto la Mole. 1916-1920]'', Einaudi, 1960.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sul fascismo]'', a cura di Enzo Santarelli, Editori riuniti, 1973.
*Paul Ginsborg, ''Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi'', traduzione di Marcello Flores e Sandro Perini, Einaudi, 1989. ISBN 8806160548
==Altri progetti==
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'''Antonio Gramsci''' (1891 – 1937), politico, filosofo e giornalista italiano.
==Citazioni di Antonio Gramsci==
*Anzitutto l'operaio deve negare recisamente qualsiasi solidarietà col giornale borghese. Egli dovrebbe ricordarsi sempre, sempre, sempre, che il giornale borghese (qualunque sia la sua tinta) è uno strumento di lotta mosso da idee e da interessi che sono in contrasto coi suoi. Tutto ciò che stampa è costantemente influenzato da un'idea: servire la classe dominante, che si traduce ineluttabilmente in un fatto: combattere la classe lavoratrice. E difatti, dalla prima all'ultima riga, il giornale borghese sente e rivela questa preoccupazione. [...] E non parliamo di tutti i fatti che il giornale borghese o tace, o travisa, o falsifica, per ingannare, illudere, e mantenere nell'ignoranza il pubblico dei lavoratori.<ref>Da ''I giornali e gli operai'', ''Avanti!'', 22 dicembre 1916.</ref>
*[[Karl Marx|Carlo Marx]] è per noi maestro di vita spirituale e morale, non pastore armato di vincastro. È lo stimolatore delle pigrizie mentali, è il risvegliatore delle energie buone che dormicchiano e devono destarsi per la buona battaglia. È un esempio di lavoro intenso e tenace per raggiungere la chiara onestà delle idee, la solida cultura necessaria per non parlare a vuoto, di astrattezze.<ref name=marx>Citato in ''[https://www.resistenze.org/sito/ma/di/cg/mdcgba13-008114.htm Il nostro Marx]'', ''Resistenze.org''.</ref>
*Chi ha [[fede]], chi solo alla realtà attinge l'energia necessaria per combattere le lotte sociali deve rimanere sul terreno della [[violenza]] contro la violenza e non subirà umiliazioni.<ref>Da ''Fuori della realtà'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 giugno 1921.</ref>
*Cinquant'anni di vita unitaria sono stati in gran parte dedicati dai nostri uomini politici a creare l'apparenza di una uniformità italiana: le regioni avrebbero dovuto sparire nella nazione, i dialetti nella lingua letteraria. La [[Sicilia]] è la regione che ha più attivamente resistito a questa manomissione della storia e della libertà. La Sicilia ha dimostrato in numerose occasioni di vivere una vita a carattere nazionale proprio, più che regionale.<ref name=cron>Da ''Cronache teatrali dell'«Avanti!»''; citato in Raffaele Di Florio, ''[http://www.quartaparetepress.it/2012/03/30/gramsci-cronache-teatrali-dallavanti-angelo-musco/ Gramsci, cronache teatrali dall'«Avanti!»: Angelo Musco]'', ''Quartaparetepress.it'', 30 marzo 2012</ref>
*Dire la [[verità]], arrivare insieme alla verità, è compiere azione comunista e rivoluzionaria.<ref>Da ''Democrazia operaia'', ''L'Ordine Nuovo'', 21 giugno 1919.</ref>
*Fino all'avvento della Sinistra al potere, Lo stato italiano ha dato il suffragio solo alla classe proprietaria, è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e a fuoco l'Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono infamare col marchio di «[[brigantaggio|briganti]]».<ref>Da ''Il lanzo ubriaco'', ''Avanti!'', anno XXIV, n. 42, 18 febbraio 1920 (editoriale). L'articolo è stato raccolto nel volume di Antonio Gramsci: ''L'Ordine nuovo 1919-1920'', a cura di Valentino Gerratana e Antonio A. Santucci, Einaudi, Torino 1987, p. 422.</ref>
*Ebbene, anche per la pace la posizione dei cattolici è in antitesi stridente con la nostra {{NDR|i socialisti}}. Aspettano la redenzione dalla grazia, essi, invocano la buona volontà dei santi, quando sarebbe più opportuno fare appello a quella degli uomini. Per essi vale solo l'autorità, la rivelazione, la parola di Dio, poiché pongono la scaturigine dei fatti umani fuori dell'uomo, in una volontà suprema che tutto abbraccia e tutto giudica, e spartisce il torto o la ragione al lume di una semitica concezione del bene e del male che può valere per gli schiavi, non per gli uomini. Noi non aspettiamo nulla da altri che da noi stessi; la nostra coscienza di uomini liberi ci impone un dovere, e la nostra forza organizzata lo attua. Solo ciò che è opera, conquista nostra, ha valore per noi, diventa parte di noi stessi, non ciò che viene elargito da un potere superiore, sia esso lo Stato borghese, o sia la Madonna della Consolata. Non è quindi solo la ripugnanza per il rito, per l'esteriorità, per il simbolismo ormai vuoto di ogni contenuto di fede che, a malgrado gli sforzi dialettici di qualche abile casuista, ci tiene lontani dal cattolicismo. È l'antitesi insanabile delle idee.<ref>Da ''La Consolata e i cattolici'', ''Piove, governo ladro!'', pp. 45-46, Editori Riuniti.</ref>
*Fino a quando sussiste il [[borghesia|regime borghese]], col monopolio della stampa in mano al [[capitalismo]] e quindi con la possibilità per il governo e per i partiti borghesi di impostare le quistioni politiche a seconda dei loro interessi, presentati come interessi generali, fino a quando sarà soppressa e limitata la libertà di associazione e di riunione della classe operaia o potranno essere diffuse impunemente le menzogne più impudenti contro il comunismo, è inevitabile che le classi lavoratrici rimangano disgregate, cioè abbiano parecchie volontà.<ref>Da ''[http://www.antoniogramsci.com/volonta.htm La volontà delle masse]'', in ''l'Unità'', 24 giugno 1925.</ref>
*Il fascismo ha trasformato il nostro popolo, gli ha dato una tempra più robusta, una moralità più sana, una resistenza al male che prima era ignorata, una profondità di sentimenti che non era mai esistita.<ref>1924; citato in [[Giuseppe Berta]], ''La cooperazione impossibile: la Fiat, Torino e il biennio rosso'', in AA.VV., ''Fiat 1899-1930. Storia e documenti'', Fabbri, Milano, 1991, pp. 223-224.</ref>
*Il giornale non dovrà avere alcuna indicazione di partito. Dovrà essere un giornale di sinistra. Io propongo come titolo [[l'Unità]] puro e semplice che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale.<ref>Dalla lettera spedita a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
*{{NDR|Il cosiddetto «mistero di [[Napoli]]» nell'analisi di Gramsci}} Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare.<ref>Da ''Americanismo e fordismo'', ''Il cosiddetto «mistero di Napoli»'', ''Quaderni dal carcere'', citato in ''[http://www.istitutogramscigr.it/wp/wp-content/uploads/2017/02/Americanismo-e-antiamericanismo-fordismo-e-postofordismo.pdf Americanismo e Fordismo]'', introduzione, p. 7, ''istitutogramscigr.it''.</ref>
*Il [[Città del Vaticano|Vaticano]] rappresenta la più grande forza reazionaria esistente in Italia. Per la Chiesa, sono dispotici i governi che intaccano i suoi privilegi e provvidenziali quelli che, come il fascismo, li accrescono.<ref>Citato in [[Curzio Maltese]], ''La Questua.'' {{small|''Quanto costa la questua agli italiani. Con ''Le ragioni di un inchiesta'' di Ezio Mauro''}}, Feltrinelli, Milano, 2008, [https://books.google.it/books?id=CoKWkFk9sXkC&lpg=PA100&dq=&pg=PA100#v=onepage&q&f=false p. 100].</ref>
*In principio era il verbo...<ref>Il riferimento è all'incipit del ''[[Giovanni apostolo ed evangelista#Vangelo secondo Giovanni|Vangelo secondo Giovanni]]''.</ref> No, in principio era il [[sesso]].<ref>Il riferimento è a un pensiero di [[Stanislaw Przybyszewski]] del 1893. Da ''La città futura, 1917-1918'', a cura di Sergio Caprioglio, Einaudi. Riportato anche in ''Letteratura e vita nazionale'' e in ''Quaderni del carcere''.</ref>
*Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 1, 1° maggio 1919. Vedi [[w:Immagine:L'Ordine Nuovo.jpg|immagine]] del primo numero de ''L'Ordine Nuovo''.</ref>
*L'acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell'atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta.<ref>Da ''La città futura''.</ref>
*L'[[illusione]] è la gramigna più tenace della [[coscienza]] collettiva; la [[storia]] insegna, ma non ha scolari.<ref>Da ''Italia e Spagna'', ''L'Ordine Nuovo'', 11 marzo 1921, anno I, n. 70.</ref>
*L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*L'Italia è diventata un mercato di sfruttamento coloniale, una sfera d'influenza, un dominion, una terra di capitolazioni, tutto fuorché uno Stato indipendente e sovrano. Ciò ha prodotto la politica forsennata della classe dirigente italiana, queste sono le magnifiche sorti progressive che sono state assicurate al popolo italiano dagli intrighi mercantili del capitalismo in caccia di maggiori profitti. Ebbene, il popolo italiano reagisce contro questa condizione di fatto; reagisce con l'azione della parte sua che non è compromessa nell'avventura della guerra, che non ha abdicato al suo diritto sovrano di essere qualcuno nella storia del mondo, che non vuole essere serva né di tedeschi, né di inglesi, e tanto meno serva della serva. Quanto più la classe dirigente ha precipitato in basso la nazione italiana, tanto più aspro sacrificio deve sostenere il proletariato per ricreare alla nazione una personalità storica indipendente; quanto piú la classe dirigente ha permesso che l'organismo economico-politico italiano fosse avvinto strettamente al carro imperiale britannico, tanto piú grande sforzo deve compiere il proletariato per divincolarsi, per riacquistare la libertà di movimento e di iniziativa nella storia.<ref>Da ''L'ordine nuovo'', 1919-1920<sup>2</sup>, G. Einaudi, Torino, 1949, [https://books.google.it/books?id=ra_aAAAAMAAJ&q=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&dq=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz9dSQ0YjpAhVFXpoKHfCeD8sQ6AEIKDAA p. 263.]</ref><ref>Da ''Italiani e cinesi'', ''L'Avanti'', 18 luglio 1919.</ref>
*La [[cultura]] [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.<ref>Da ''Socialismo e cultura'', ''Il Grido del popolo'', 29 gennaio 1916.</ref>
*La sfiducia reciproca, il sottinteso sleale corrodono nel nostro paese tutte le forme di rapporti: i rapporti tra singolo e singolo, i rapporti tra singolo e collettività. L'ipocrisia del carattere italiano è in dipendenza assoluta con la mancanza di libertà.<ref>Citato in Giovanni Cedrone, [http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/06/news/gramsci_giornalista_libro_gian_luca_corradi-162351188/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P27-S2.6-T1 ''Il giornalismo secondo Gramsci: 1500 articoli "contro", rivendicati fino al tribunale fascista''], ''Repubblica.it'', 7 aprile 2017.</ref>
*La verità è che la Sicilia conserva una sua indipendenza spirituale, e questa si rivela piú spontanea e forte che mai nel teatro.<ref name=cron/>
*[[Karl Marx|Marx]] è stato grande, la sua azione è stata feconda, non perché abbia inventato dal nulla, non perché abbia estratto dalla sua fantasia una visione originale della storia, ma, perché il frammentario, l'incompiuto, l'immaturo è in lui diventato maturità, sistema, consapevolezza.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] si pianta nella storia con la solida quadratura di un gigante.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] significa ingresso dell'intelligenza nella storia dell'umanità, regno della consapevolezza.<ref name=marx/>
*Nella coscienza delle masse, anche delle più arretrate, è scaduto il prestigio e la riverenza per le istituzioni, e queste, svuotate di ogni spirito, private di ogni moralità, sopravvivono solo come paurosi vampiri.<ref>Da ''Socialismo e fascismo: {{small|l'Ordine Nuovo. 1921-1922}}'', Giulio Einaudi Editore, Torino, 1966, p.188.</ref>
*Non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione [...] vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro [[Madre|mamme]], se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini.<ref>Dalla lettera alla madre, 10 maggio 1928, in ''La formazione dell'uomo: scritti di pedagogia'', a cura di Giovanni Urbani, Editori Riuniti.</ref>
*Non si imparava il [[Lingua latina|latino]] e il [[Lingua greca antica|greco]] per parlarli, per fare i camerieri, gli interpreti, i corrispondenti commerciali. Si imparava per conoscere direttamente la civiltà dei due popoli, presupposto necessario della civiltà moderna, cioè per essere se stessi e conoscere se stessi consapevolmente.<ref>Citato in Antonio Cornacchia, ''Il latino nella scuola dell'Italia unita'', Bologna, 1979, p. 149.</ref>
*Odio gli [[indifferenza|indifferenti]]. Credo come [[Christian Friedrich Hebbel|Federico Hebbel]] che «vivere vuol dire essere partigiani»<ref>{{cfr}} Christian Friedrich Hebbel, ''Diario'', traduzione di Scipio Slataper, Carabba, Lanciano, 1912, p. 82, riflessione n. 2127: «Vivere significa esser partigiani.»</ref>. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. [[Indifferenza]] è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. [...] Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? [...] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa dei cielo, sento che per me è [[capodanno]].<br>Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un'azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date. [...] Aspetto il socialismo anche per questa ragione. Perché scaraventerà nell'immondezzaio tutte queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito e, se ne creerà delle altre, saranno almeno le nostre, e non quelle che dobbiamo accettare senza beneficio d'inventario dai nostri sciocchissimi antenati.<ref>Da ''Capodanno'', ''Avanti!'', 1 gennaio 1916; citato in ''[http://www.internazionale.it/notizie/2014/12/31/odio-il-capodanno-firmato-antonio-gramsci Odio il capodanno, firmato Antonio Gramsci]'', ''Internazionale.it'', 31 dicembre 2014.</ref>
*Ogni movimento [[rivoluzione|rivoluzionario]] è romantico, per definizione.<ref>Da ''Classicismo, Romanticismo, Baratono...'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 gennaio 1922; ora in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi.</ref>
*{{NDR|Ricordando Giulia, sposata nel 1923}} Riandavo col pensiero a tutti i ricordi della nostra vita comune, dal primo giorno che ti ho visto a Sieriebriani Bor e che non osavo entrare nella stanza perché mi avevi intimidito (davvero, mi avevi intimidito e oggi sorrido ricordando questa impressione) al giorno che sei partita a piedi e io ti ho accompagnato fino alla grande strada attraverso la foresta e sono rimasto tanto tempo fermo per vederti allontanare tutta sola, col tuo carico da viandante, per la grande strada, verso il mondo grande e terribile. [...] Ho molto pensato a te, che sei entrata nella mia vita e mi hai dato l'amore e mi hai dato ciò che mi era sempre mancato e mi faceva spesso cattivo e torbido.<ref>Dalla lettera del 30 giugno 1924, da ''Lettere 1908-1926'', Einaudi.</ref>
*Solo chi fortemente vuole identifica gli elementi necessari alla realizzazione della sua volontà.<ref>Citato in ''[http://www.gramscitalia.it/html/strutt.htm Struttura sovrastruttura]'', ''Gramscitalia.it''.</ref>
*Solo un fascista, [[Aldo Palazzeschi]], era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, quantunque fosse uno degli scrittori più interessanti, ha finito col tacere come letterato.<ref>Da ''Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, Torino, 1966, [https://books.google.it/books?hl=it&id=Qs4kAQAAMAAJ&dq=Solo+un+fascista%2C+Aldo+Palazzeschi%2C+era+contro+la+guerra.+Egli+ha+rotto+con+il+movimento+e%2C+quantunque+fosse+uno+degli+scrittori+pi%C3%B9+interessanti%2C+ha+finito+col+tacere+come+letterato.&focus=searchwithinvolume&q=palazzeschi p. 527.]</ref>
*Solo un futurista: Aldo Palazzeschi, era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, benché fosse uno degli scrittori più interessanti, finì col tacere come letterato.<ref>Da ''Una lettera a Trotskij sul futurismo'', in ''Scritti politici'', vol. I, PGreco Edizioni, Milano, [https://books.google.it/books?id=imv6DwAAQBAJ&lpg=PA529&dq=&pg=PA529#v=onepage&q&f=false p. 529]. ISBN 9788868021719</ref>
*Tutti gli uomini sono [[intellettuali]], [...] ma non tutti gli uomini hanno nella società la funzione di intellettuali (così, perché può capitare che ognuno in qualche momento si frigga due uova o si cucisca uno strappo della giacca, non si dirà che tutti sono cuochi e sarti).<ref>Da ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/gramsci/gli_intellettuali/pdf/gramsci_gli_intellettuali.pdf Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura]'', Editori riuniti, Roma, 1996<sup>3</sup>. ISBN 88-359-4074-5</ref>
*{{NDR|Al giudice, che prima della condanna a 20 anni e 4 mesi di carcere gli aveva chiesto che cosa avrebbero fatto i comunisti se l'Italia fosse entrata in guerra}} Voi [[Fascismo|fascisti]] porterete l'Italia alla rovina, e a noi [[Comunismo|comunisti]] spetterà salvarla!<ref>Citato in Palmiro Togliatti, ''Il partito comunista italiano'', Editori Riuniti, Roma 1997<sup>4</sup>, cap. VIII, p. 80.</ref>
*Vorrei avere questi libri: 1° la Grammatica tedesca che era nello scaffale accanto all'ingresso; 2° il Breviario di linguistica di Bertoni e Bartoli che era nell'armadio di fronte al letto; 3° gratissimo le sarei se mi inviasse una [[Divina Commedia]] di pochi soldi, perché il mio testo lo avevo imprestato.<ref>Dalla lettera a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in [[Luciano Canfora]] ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
===Attribuite===
*Oh! Saper essere come l'operaio che sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è [[filosofo]] senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore! (da ''Bergsoniano!'', ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 2, 2 gennaio 1921)
:Si tratta della frase finale dell'articolo, che non è firmato, ora incluso in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi; secondo i curatori dell'opera, le ultime tre righe del trafiletto probabilmente non sono di Antonio Gramsci. Per [[Giancarlo Bergami]] sono attribuibili a [[Palmiro Togliatti]].<ref>{{cfr}} [[Giancarlo Bergami]], ''Studi Piemontesi'', Torino, marzo 1988, vol. XVII.</ref>
==''Americanismo e fordismo''==
*Gli istinti sessuali sono quelli che hanno subito la maggiore repressione da parte della società in isviluppo; il loro «regolamento», per le contraddizioni cui dà luogo e per le perversioni che gli si attribuiscono, sembra il più «innaturale», quindi più frequenti in questo campo i richiami alla «natura». Anche la letteratura «psicanalitica» è un modo di criticare la regolamentazione degli istinti sessuali in forma talvolta «illuministica», con la creazione di un nuovo mito del «selvaggio» sulla base sessuale (inclusi i rapporti tra genitori e figli). (pp. 16 sg.)
*Un'analisi accurata della storia italiana prima del '22 e anche prima del '26, che non si lasci allucinare dal carnevale esterno, ma sappia cogliere i motivi profondi del movimento operaio, deve giungere alla conclusione obiettiva che proprio gli operai sono stati i portatori delle nuove e più moderne esigenze industriali e a modo loro le affermarono strenuamente; si può dire anche che qualche industriale capi questo movimento e cercò di accaparrarselo (così è da spiegare il tentativo fatto da Agnelli di assorbire l'«Ordine Nuovo» e la sua scuola nel complesso Fiat [...]). (p. 29)
*''«[[Animalità]]» e industrialismo''. La storia dell'industrialismo è sempre stata (e lo diventa oggi in una forma più accentuata e rigorosa) una continua lotta contro l'elemento «animalità» dell'uomo, un processo ininterrotto, spesso doloroso e sanguinoso, di soggiogamento degli istinti (naturali, cioè animaleschi e primitivi) a sempre nuove, più complesse e rigide norme e abitudini di ordine, di esattezza, di precisione che rendano possibili le forme sempre più complesse di vita collettiva che sono la conseguenza necessaria dello sviluppo dell'industrialismo. (p. 36)
*Come si cammina senza bisogno di riflettere a tutti i movimenti necessari per muovere sincronicamente tutte le parti del corpo, in quel determinato modo che è necessario per camminare, così è avvenuto e continuerà ad avvenire nell'industria per i gesti fondamentali del mestiere; si cammina automaticamente e nello stesso tempo si pensa a tutto ciò che si vuole. (p. 51)
==''Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce''==
===Incipit===
Occorre distruggere il pregiudizio molto diffuso che la filosofia sia un alcunché di molto difficile per il fatto che essa è l'attività intellettuale propria di una determinata categoria di scienziati specialisti o di filosofi professionali e sistematici. Occorre pertanto dimostrare preliminarmente che tutti gli uomini sono «filosofi», definendo i limiti e i caratteri di questa «filosofia spontanea», propria di «tutto il mondo», e cioè della filosofia che è contenuta: 1) nel linguaggio stesso, che è un insieme di nozioni e di concetti determinati e non già e solo di parole grammaticalmente vuote di contenuto; 2) nel senso comune e buon senso; 3) nella religione popolare e anche quindi in tutto il sistema di credenze, superstizioni, opinioni, modi di vedere e di operare che si affacciano in quello che generalmente si chiama «folclore».
===Citazioni===
*Chi parla solo il dialetto o comprende la lingua nazionale in gradi diversi, partecipa necessariamente di una intuizione dei mondo più o meno ristretta e provinciale, fossilizzata, anacronistica in confronto delle grandi correnti di pensiero che dominano la storia mondiale. I suoi interessi saranno ristretti, piú o meno corporativi o economistici, non universali. Se non sempre è possibile imparare piú lingue straniere per mettersi a contatto con vite culturali diverse, occorre almeno imparare bene la lingua nazionale. Una grande cultura può tradursi nella lingua di un'altra grande cultura, cioè una grande lingua nazionale, storicamente ricca e complessa, può tradurre qualsiasi altra grande cultura, cioè essere una espressione mondiale. Ma un dialetto non può fare la stessa cosa. (''Alcuni punti preliminari di riferimento'')
*Comprendere e valutare realisticamente la posizione e le ragioni dell'avversario (e talvolta è avversario tutto il pensiero passato) significa appunto essersi liberato dalla prigione delle ideologie (nel senso deteriore, di cieco fanatismo ideologico), cioè porsi da un punto di vista «critico», l'unico fecondo nella ricerca scientifica. (''La discussione scientifica'')
*L'affermazione di Feuerbach: «L'uomo è quello che mangia», può essere, presa in sé, interpretata variamente. Interpretazione gretta e stolta: cioè l'uomo è volta per volta quello che mangia materialmente, cioè i cibi hanno una immediata influenza determinatrice sul modo di pensare. Ricordare l'affermazione di Amadeo {{NDR|Bordiga}} che se si sapesse ciò che un uomo ha mangiato prima di un discorso, per esempio, si sarebbe in grado di interpretare meglio il discorso stesso. Affermazione infantile, e, di fatto, estranea anche alla scienza positiva, poiché il cervello non viene nutrito di fave o di tartufi, ma i cibi giungono a ricostituire le molecole del cervello trasformati in sostanze omogenee e assimilabili, che hanno cioè la «stessa natura» potenziale delle molecole cerebrali. Se questa affermazione fosse vera, la storia avrebbe la sua matrice determinante nella cucina e le rivoluzioni coinciderebbero coi mutamenti radicali dell'alimentazione di massa. Il contrario è storicamente vero: cioè sono le rivoluzioni e il complesso sviluppo storico che hanno modificato l'alimentazione e creato i «gusti» successivi nella scelta dei cibi. (''Che cosa è l'uomo?'')
*La massima di E. Kant: «Opera in modo che la tua condotta possa diventare una norma per tutti gli uomini, in condizioni simili» [...] può essere considerata un truismo, poiché è difficile trovare uno che non operi credendo di trovarsi nelle condizioni in cui tutti opererebbero come lui. Chi ruba per fame ritiene che chi ha fame ruberebbe, chi ammazza la moglie infedele ritiene che tutti i mariti traditi dovrebbero ammazzare ecc. Solo i «matti» in senso clinico, operano senza ritenere di essere nel giusto. (''Etica'')
==''La questione meridionale''==
*La quarta guerra del Risorgimento italiano non pare debba avere per il Mezzogiorno conseguenze diverse da quella delle altre tre. Lo ha fatto notare A. Labriola alla Camera durante la discussione della politica economica del gabinetto [[Antonio Salandra|Salandra]], ma l'Agenzia Stefani ha trasmesso delle sue parole un riassunto generico e scolorito. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra>Da ''Il Grido del popolo'', 1º aprile 1916.</ref>; p. 4)
*[...] le paterne amministrazioni di Spagna e dei Borboni nulla avevano creato: la borghesia non esisteva, l'agricoltura era primitiva e non bastava neppure a soddisfare il mercato locale; non strade, non porti, non utilizzazione delle poche acque che la regione, per la sua speciale conformazione geologica, possedeva. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra/>; p. 4)
*[[Giustino Fortunato]] e [[Benedetto Croce]] rappresentano [...] le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana. (''Alcuni temi della questione meridionale''<ref>Il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni. Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista ''Stato Operaio'', con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi più ampi.» {{cfr}} ''La questione meridionale'', p. 38.</ref>, p. 45)
==''Letteratura e vita nazionale''==
===[[Incipit]]===
Cosa significa e cosa può e dovrebbe significare la parola d'ordine di [[Giovanni Gentile]]: «Torniamo al [[Francesco De Sanctis|De Sanctis]]!»? (cfr. tra l'altro il 1° numero del settimanale «Il Quadrivio»). Significa «tornare» meccanicamente ai concetti che il De Sanctis svolse intorno all'arte e alla letteratura, o significa assumere verso l'arte e la vita un atteggiamento simile a quello assunto dal De Sanctis ai suoi tempi? Posto questo atteggiamento come «esemplare», è da vedere: 1) in che sia consistita tale esemplarità; 2) quale atteggiamento sia oggi corrispondente, cioè quali interessi intellettuali e morali corrispondano oggi a quelli che dominarono l'attività del De Sanctis e le impressero una determinata direzione.
===Citazioni===
*{{NDR|Su ''[[I promessi sposi]]''}} Tra il Manzoni e gli «umili» c'è distacco sentimentale; gli umili sono per il Manzoni un «problema di storiografia», un problema teorico che egli crede di poter risolvere col romanzo storico, col «verosimile» del romanzo storico. Perciò gli umili sono spesso presentati come «macchiette» popolari, con bonarietà ironica, ma ironica. E il Manzoni è troppo cattolico per pensare che la voce del popolo sia voce di Dio: tra il popolo e Dio c'è la chiesa, e Dio non s'incarna nel popolo, ma nella chiesa. Che Dio s'incarni nel popolo può crederlo il Tolstoi, non il Manzoni.
*[[Giovanni Papini|Papini]] è cattolico e anticrociano; le contraddizioni del suo superficiale scritto risultano da questa doppia qualità. (p. 153)
*{{NDR|''[[Il conte di Montecristo]]''}} [...] è forse il piú «oppiaceo» dei romanzi popolari: quale uomo del popolo non crede di aver subito un'ingiustizia dai potenti e non fantastica sulla «punizione» da infliggere loro? Edmondo Dantès gli offre il modello, lo «{{Sic|ubbriaca}}» di esaltazione, sostituisce il credo di una giustizia trascendente in cui non crede piú «sistematicamente».
*[[Don Chisciotte]] non cerca di evadere anch'egli, anche praticamente, dal tritume e dalla standardizzazione della vita quotidiana di un villaggio spagnolo?
*[[Delitto e castigo|Raskolnikov]] è [[Il conte di Montecristo|Montecristo]] «criticato» da un panslavista-cristiano.
*L'[[Ugo Ojetti|Ojetti]] è rappresentativo da più punti di vista: ma la codardia intellettuale dell' uomo supera ogni misura normale. (p. 252)
*[[Giovanni Papini|Papini]] ha esercitato tutti i mestieri, per poi sporcificarli tutti: il filosofo, per concludere che la filosofia è una specie di cancrena al cervelletto, il cattolico, per incenerare l'universo con un appropriato dizionario, il letterato, per sancir da ultimo che della letteratura non sappiamo che farcene. Ciò non toglie che Papini non si sia conquistato un posticino nella storia della letteratura dentro il capitolo i "polemisti". (pp. 281-282)
*[[Giovanni Papini|Papini]] è sempre stato un «polemista» nel senso che dice il Volpicelli, e lo è ancor oggi, poiché non si sa se nell'espressione «polemista cattolico» a Papini interessi più il sostantivo o l'aggettivo. Col suo «cattolicismo» Papini avrebbe voluto dimostrare di non essere un puro «polemista», cioè un «calligrafo», un funambolo della parola e della tecnica, ma non c'è riuscito! Il Volpicelli ha torto nel non precisare: il polemista è polemista di una concezione del mondo, sia pure il mondo di Pulcinella, ma Papini è il polemista «puro», il boxeur di professione della parola qualsiasi: Volpicelli avrebbe dovuto giungere esplicitamente all'affermazione che il cattolicismo in Papini è un vestito da clown, non la «pelle» formata dal suo sangue «rinnovato», ecc. (p. 282)
==''Lettere dal carcere''==
===[[Incipit]]===
Roma 20 novembre 1926<br>Mia carissima Julca,<br>Ricordi una delle tue ultime lettere? (Era almeno l'ultima lettera che io ho ricevuto a letto). Mi scrivevi che noi due siamo ancora abbastanza giovani per poter sperare di volere insieme crescere i nostri bambini. Occorre che tu ora ricordi fortemente questo, che tu ci pensi fortemente ogni volta che pensi a me e mi associ ai bambini. Io sono sicuro che tu sarai forte e coraggiosa, come sempre sei stata. Dovrai esserlo ancora di più che nel passato, perché rimarrò certamente a lungo senza vostre notizie; e ho ripensato al passato, traendone ragione di forza e voglio rivedere e vedere i nostri piccoli bambini. Mi preoccupa un po' la quistione materiale: potrà il tuo lavoro bastare a tutto? Penso che non sarebbe né meno degno di noi né troppo, domandare un po' di aiuti. Vorrei convincerti di ciò, perché tu mi dia retta e ti rivolga ai miei amici. Sarei più tranquillo e più forte, sapendoti al riparo da ogni brutta evenienza. Le mie responsabilità di genitore serio mi tormentano ancora, come vedi. Carissima mia, non vorrei in modo alcuno turbarti: sono un po' stanco, perché dormo pochissimo, e non riesco perciò a scrivere tutto ciò che vorrei e come vorrei. Voglio farti sentire forte forte tutto il mio amore e la mia fiducia. Abbraccia tutti di casa tua; ti stringo con la più grande tenerezza insieme coi bambini.<br>Antonio
===Citazioni===
*Siamo assolutamente separati dai coatti comuni, la cui vita non saprei descriverti con brevi tratti: ricordi la novella di [[Rudyard Kipling|Kipling]] intitolata: ''Una strana cavalcata'' nel volume francese ''L'uomo che volle essere re''. Mi è balzata di colpo alla memoria tanto mi sembrava di viverla. Finora siamo 15 amici. La nostra vita è tranquillissima: siamo occupati a esplorare l'isola che permette di fare passeggiate abbastanza lunghe, di circa 9-10 chilometri, con paesaggi amenissimi e visioni di marine, di albe e di tramonti meravigliosi: ogni due giorni viene il vaporetto che porta giornali, e amici nuovi, tra i quali il marito di Ortensia che ho avuto tanto piacere di incontrare. [[Ustica]] è molto più graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate che ti invierò: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore. (a Tatiana, 9 dicembre 1926)
*Ti immagino seria e tetra, senza un sorriso neanche sfuggevole. Vorrei farti rallegrare in qualche modo. Ti racconterò delle storielle; che te ne pare? Ti voglio, per esempio, come intermezzo alla descrizione del mio viaggio in questo mondo così grande e terribile, dire qualcosa intorno a me stesso e alla mia fama, di molto divertente. Io non sono conosciuto all'infuori di una cerchia abbastanza ristretta; il mio nome è storpiato perciò in tutti i modi più inverosimili: Gramasci, Granusci, Gràmisci, Granìsci, Gramàsci, fino a Garamàscon, con tutti gli intermedi più bizzarri. A Palermo, durante una certa attesa per il controllo dei bagagli, incontrai in un deposito un gruppo di operai torinesi diretti al confino; insieme a loro era un formidabile tipo di anarchico ultra individualista, noto coll'indicazione di «Unico»<ref>Dal titolo del libro del filosofo anarchico Max Stirner ''[[L'unico e la sua proprietà]]'', tradotto in italiano nel 1902. {{NDR|Nota del curatore}}</ref> che rifiuta di confidare a chiunque, ma specialmente alla polizia e alle autorità in generale, le sue generalità: «sono l'Unico e basta», ecco la sua riposta. Nella folla che lo attendeva, l'Unico riconobbe tra i criminali comuni (mafiosi) un altro tipo, siciliano (l'Unico deve essere napoletano o giù di lì), arrestato per motivi compositi, tra il politico e il comune, e si passò allora alle presentazioni. Mi presentò: l'altro mi guardò a lungo, poi domandò: «Gramsci, Antonio?» Sì, Antonio!, risposi. «Non può essere, replicò, perché Antonio Gramsci deve essere un gigante e non un uomo così piccolo» – Non disse più nulla, si ritirò in un angolo, si sedette su uno strumento innominabile e stette, come Mario sulle rovine di Cartagine, a meditare sulle proprie illusioni perdute. Evitò accuratamente di parlare con me durante il tempo in cui restammo ancora nello stesso camerone e non mi salutò quando ci separarono. (a Tania, 19 febbraio 1927)
*La mia vita scorre sempre uguale. Leggo, mangio, dormo e penso. Tu però non devi pensare a tutto ciò che pensi e specialmente non devi farti illusioni. Non perché io non sia arcisicuro di rivederti e di farti conoscere i miei bambini [...], ma perché sono anche arcisicuro che sarò condannato e chissà a quanti anni. Tu devi capire che in ciò non c'entra niente per nulla né la mia rettitudine, né la mia coscienza, né la mia innocenza o colpevolezza. È un fatto che si chiama politica, appunto perché tutte queste bellissime cose non c'entrano per nulla. Tu sai come si fa coi bambini che fanno la pipì nel letto, è vero? Si minaccia di bruciarli con la stoppa accesa in cima al forcone. Ebbene: immagina che in italia ci sia un bambino molto grosso che minaccia continuamente di fare la pipì nel letto di questa grande genitrice di biade e di eroi; io e qualche altro siamo la stoppa (o il cencio) accesa che si mostra per minacciare l'impertinente e impedirgli di insudiciare le candide lenzuola. Poiché le cose sono così, non bisogna né allarmarsi, né illudersi; bisogna solo attendere con grande pazienza e sopportazione. (alla mamma, 25 aprile 1927)
*[...] ho sempre l'ossessione di essere per essere ridotto ad una epistolografia convenzionale e, ciò che è il peggio del convenzionalismo, ad una epistolografia convenzionalmente carceraria. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Ma, in verità, mi sono accorto che, proprio al contrario di quanto avevo sempre pensato, in [[carcere]] si studia male, per tante ragioni, tecniche e psicologiche. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio. Mi sono convinto che bisogna sempre contare solo su se stessi e sulle proprie forze; non attendersi niente da nessuno e quindi non procurarsi delusioni. Che occorre proporsi di fare solo ciò che si sa e si può fare e andare per la propria via. La mia posizione morale è ottima: chi mi crede un satanasso, chi mi crede quasi un santo. Io non voglio fare né il martire né l'eroe. Credo di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo. Ti potrei raccontare qualche aneddoto divertente. Nei primi mesi che ero qui a Milano<ref>Gramsci giunse al carcere di San Vittore il 7 febbraio 1927.</ref>, un agente di custodia mi domandò ingenuamente se era vero che io, se avessi cambiato bandiera, sarei stato ministro. Gli risposi sorridendo che ministro era un po' troppo, ma che sottosegretario alle Poste o ai Lavori Pubblici avrei potuto esserlo, dato che tali erano gli incarichi che nei governi si davano ai deputati sardi. Scosse le spalle e mi domandò perché dunque non avevo cambiato bandiera, toccandosi la fronte col dito. Aveva preso sul serio la mia risposta e mi credeva matto da legare. (a Carlo, 12 settembre 1927)
*Mi preoccupa molto lo stato d'animo della mamma, d'altronde non so come fare per rassicurarla e consolarla. Vorrei infonderle la convinzione che io sono tranquillissimo, come realmente sono, ma vedo che non riesco. C'è tutta una zona di sentimento e di modi di pensare che costituisce una specie di abisso tra noi. Per lei il mio incarceramento è una terribile disgrazia alquanto misteriosa nelle sue concatenazioni di cause ed effetti; per me è un episodio nella lotta politica che si combatteva e si continuerà a combattere non solo in Italia, ma in tutto il mondo, per chissà quanto tempo ancora. Io sono rimasto preso, così come durante la guerra si poteva cadere prigionieri, sapendo che questo poteva avvenire e che poteva avvenire anche di peggio. Ma temo che anche tu la pensi come la mamma e che queste spiegazioni ti rassomiglino a un indovinello espresso ancora in una lingua sconosciuta. (a Teresina, 20 febbraio 1928)
*Carissima mamma, non ti vorrei ripetere ciò che ti ho spesso scritto per rassicurarti sulle mie condizioni fisiche e morali. Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi. Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione. Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e al loro dignità di uomini.<br />Ti abbraccio teneramente.<br />Nino (10 maggio 1928)
*I [[traduttori]] sono pagati male e traducono peggio. (a Tatiana, 26 agosto 1929; 1965)
*[...] sono [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] con l'intelligenza, ma [[ottimismo e pessimismo|ottimista]] per la volontà. (a Carlo, 19 dicembre 1929; 1965)
*Su per giù tu immagini me come uno che insistentemente rivendica il diritto di soffrire, di essere martirizzato, di non essere defraudato neanche di un minuto secondo e di una sfumatura della sua pena. Io sarei un nuovo {{sic|Gandhy}} che vuole testimoniare dinanzi ai superi e agli inferi i tormenti del popolo indiano, un nuovo Geremia o Elia o non so chi altro profeta d'{{sic|Israello}} che andava in piazza a mangiare cose immonde per offrirsi in olocausto al dio della vendetta, ecc. ecc. Non so come ti sei fatta questa concezione, che è molto ingiusta nei tuoi rapporti verso di me, ingiusta e inconsiderata. Ti ho detto che io sono eminentemente pratico; io penso che non capisci ciò che io voglia dire con questa espressione, perché non fai nessuno sforzo per metterti nelle mie condizioni (probabilmente quindi io ti dovrò apparire come un commediante o che so io). La mia [[praticità]] consiste in questo: nel sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro. (a Tatiana, 19 maggio 1930)
*Il [[padre Brown]] è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. [[Sherlock Holmes]] è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte [[Gilbert Keith Chesterton|Chesterton]] è un grande artista, mentre [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]] era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti. (a Tania, 6 ottobre 1930; 1965)
*Carissima mamma, ecco il quinto natale che passo in privazione di libertà e il quarto che passo in carcere. Veramente la condizione di coatto in cui passai il natale del 26 ad Ustica<ref>Data l'assegnazione al confino politico, Gramsci abitò in una casa privata nell'isola di Ustica dal 7 dicembre 1926 al 20 gennaio 1927, insieme ad altri compagni confinati.</ref> era ancora una specie di paradiso della libertà personale in confronto alla condizione di carcerato. Ma non credere che la mia serenità sia venuta meno. Sono invecchiato di quattro anni, ho molti capelli bianchi, ho perduto i denti, non rido più di gusto come una volta, ma credo di essere diventato più saggio e di avere arricchito la mia esperienza degli uomini e delle cose. Del resto non ho perduto il gusto della vita [...]. Dunque non sono diventato [[Senilità|vecchio]], ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò non possiamo più fare. In questo sono sicuro che neanche tu sei diventata vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per poterci rivedere tutti insieme per poter conoscere tutti i tuoi nipotini: finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie. (15 dicembre 1930)
*Io penso che una persona intelligente e moderna deve leggere i [[classici]] in generale con un certo «distacco», cioè solo per i loro valori estetici, mentre l'«amore» implica adesione al contenuto ideologico della poesia; si ama il «proprio» poeta, si «ammira» l'artista «in generale». (a Giulia, 1 giugno 1931; 1965)
*[...] non c'era ragione di essere impressionata. Devi sapere che io sono morto una volta e poi sono resuscitato, ciò che dimostra che ho sempre avuto la pelle dura. Da bambino, a 4 anni, ho avuto delle emorragie per tre giorni di seguito, che mi avevano completamente dissanguato, accompagnate da convulsioni. Il medico mi aveva dato per morto e mia madre ha conservato fino al 914 circa la piccola bara e il vestitino speciale che dovevano servire per seppellirmi; una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i piedini con l'olio di una lampada dedicata a una madonna e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Lo studio che ho fatto sugli [[Intellettuale|intellettuali]] è molto vasto come disegno e in realtà non credo che esistano in Italia libri su questo argomento. Esiste certo molto materiale erudito ma disperso in un numero infinito di riviste e archivi storici locali. D'altronde io estendo molto la nozione di intellettuale e non mi limito alla nozione corrente che si riferisce ai grandi intellettuali. Questo studio porta anche a certe determinazioni del concetto di Stato che di solito è inteso come Società politica (o dittatura, o apparato coercitivo per conformare la massa popolare secondo il tipo di produzione e l'economia di un certo momento dato) e non come un equilibrio tra Società politica con la Società civile (o [[egemonia culturale|egemonia]] di un gruppo sociale sull'{{sic|intiera}} società nazionale esercitata attraverso le organizzazioni così dette private, come la chiesa, i sindacati, le scuole ecc.) e appunto nella società civile specialmente operano gli intellettuali ([[Benedetto Croce|Ben. Croce]], per es., è una specie di papa laico ed è uno strumento efficacissimo di egemonia anche se volta per volta possa trovarsi in contrasto con questo o quel governo ecc.). Da questa concezione della funzione degli intellettuali, secondo me, viene illuminata la ragione o una delle ragioni della caduta dei [[Età comunale|Comuni medioevali]], cioè del governo di una classe economica, che non seppe crearsi la propria categoria di intellettuali e quindi di esercitare un'egemonia oltre che una dittatura; gli intellettuali italiani non avevano un carattere [[nazional-popolare|popolare-nazionale]] ma cosmopolita sul modello della Chiesa e a Leonardo era indifferente vendere al duca Valentino i disegni delle fortificazioni di Firenze. I Comuni furono dunque uno stato sindacalista, che non riuscì a superare questa fase e a diventare Stato integrale come indicava invano il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] che attraverso l'organizzazione dell'esercito voleva l'egemonia della città sulla campagna, e perciò si può chiamare il primo giacobino italiano (il secondo è stato Carlo Cattaneo ma con troppe chimere in testa). Così ne deriva che il Rinascimento deve essere considerato un movimento reazionario e repressivo in confronto dello sviluppo dei Comuni ecc. Ti faccio questi accenni per farti persuasa che ogni periodo della storia svoltasi in Italia, dall'Impero romano al Risorgimento, deve essere guardato da questo punto di vista monografico. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Io non sono mai stato un [[giornalista]] professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella qualifica professionale. (a Tania, 12 ottobre 1931; 1965)
*Posso ammirare esteticamente ''[[Guerra e pace|Guerra e Pace]]'' di [[Lev Tolstoj|Tolstoi]] e non condividere la sostanza ideologica del libro; se i due fatti coincidessero Tolstoi sarebbe il mio vademecum, «le livre de chevet». Così si può dire per [[Shakespeare]], per [[Goethe]] e anche per [[Dante Alighieri|Dante]]. Non sarebbe esatto dire lo stesso per il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], nonostante il suo pessimismo. Nel Leopardi si trova, in forma estremamente drammatica, la crisi di transizione verso l'uomo moderno; l'abbandono critico delle vecchie concezioni trascendentali senza che ancora si sia trovato un ubi consistam morale e intellettuale nuovo, che dia la stessa certezza di ciò che si è abbandonato. (lettera a Iulca, 5 settembre 1932; 1965)
*La [[bontà]] disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri. (a Tania, 29 maggio 1933; 1965)
*[...] il [[tempo]] è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della [[vita]] stessa. (lettera a Tania, 2 luglio 1933; 1965)
==''Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno''==
===[[Incipit]]===
Il carattere fondamentale del ''[[Niccolò Machiavelli#Il principe|Principe]]'' è quello di non essere una trattazione sistematica ma un libro «vivente», in cui l'ideologia politica e la scienza politica si fondono nella forma drammatica del «mito». Tra l'utopia e il trattato scolastico, le forme in cui la scienza politica si configurava fino al [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], questi dette alla sua concezione la forma fantastica e artistica, per cui l'elemento dottrinale e razionale si impersona in un condottiero, che rappresenta plasticamente e «antropomorficamente» il simbolo della «volontà collettiva». Il processo di formazione di una determinata volontà collettiva, per un determinato fine politico, viene rappresentato non attraverso disquisizioni e classificazioni pedantesche di principii e criteri di un metodo d'azione, ma come qualità, tratti caratteristici, doveri, necessità di una concreta persona, ciò che fa operare la fantasia artistica di chi si vuol convincere e dà una piú concreta forma alle passioni politiche.
===Citazioni===
*Il [[Robert Michels|Michels]] ha fatto molto baccano in Italia per la «sua» trovata del «capo charismatico» che probabilmente (occorrerebbe confrontare) era già nel [[Max Weber|Weber]] il cosiddetto «charisma», nel senso del Michels, nel mondo moderno coincide sempre con una fase primitiva dei partiti di massa, con la fase in cui la dottrina si presenta alle masse come qualcosa di nebuloso e incoerente, che ha bisogno di un papa infallibile per essere interpretata e adattata alle circostanze.
*Le idee di Michels sui partiti politici sono abbastanza confuse e schematiche, ma sono interessanti come raccolta di materiale grezzo e di osservazioni empiriche e disparate.
*Per comprendere bene la posizione della chiesa nella società moderna, occorre comprendere che essa è disposta a lottare solo per difendere le sue particolari libertà corporative (di chiesa come chiesa, organizzazione ecclesiastica), cioè i privilegi che proclama legati alla propria essenza divina; per questa difesa la chiesa non esclude nessun mezzo, né l'insurrezione armata, né l'attentato individuale, né l'appello alla invasione straniera. Tutto il resto è trascurabile relativamente, a meno che non sia legato alle condizioni esistenziali proprie. Per "dispotismo" la chiesa intende l'intervento dell'autorità statale laica nel limitare e sopprimere i suoi privilegi, non molto di più: essa riconosce qualsiasi potestà di fatto e, purché non tocchi i suoi privilegi, la legittima; se poi accresce i suoi privilegi la esalta e la proclama provvidenziale.
*Quando si vuol scrivere la storia di un partito politico, in realtà occorre affrontare tutta una serie di problemi molto meno semplici di quanto creda, per es., Roberto Michels che pure è ritenuto uno specialista in materia.
==''Passato e presente''==
===[[Incipit]]===
Estrarre da questa rubrica una serie di note che siano del tipo dei ''Ricordi politici e civili'' del [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]] (tutte le proporzioni rispettate). I «Ricordi» sono tali in quanto riassumono non tanto avvenimenti autobiografici in senso stretto (sebbene anche questi non manchino), quanto «esperienze» civili e morali (morali più nel senso etico-politico) strettamente connesse alla propria vita e ai suoi avvenimenti, considerate nel loro valore universale o nazionale.
===Citazioni===
*{{NDR|La tendenza a diminuire l'avversario}} È di per se stessa un documento dell'inferiorità di chi ne è posseduto; si tende infatti a diminuire rabbiosamente l'avversario per poter credere di esserne decisamente vittoriosi. In questa tendenza è perciò insito oscuramente un [[giudizio]] sulla propria incapacità e debolezza [...]. (quaderno 16; p. 16)
*Se si domanda a Tizio, che non ha mai studiato il cinese e conosce bene solo il dialetto della sua provincia, di tradurre un brano di cinese, egli molto ragionevolmente si meraviglierà, prenderà la domanda in ischerzo e, se si insiste, crederà di essere canzonato, si offenderà e farà ai pugni.<br />Eppure lo stesso Tizio, senza essere neanche sollecitato, si crederà autorizzato a parlare di tutta una serie di quistioni che conosce quanto il cinese, di cui ignora il linguaggio tecnico, la posizione storica, la connessione con altre quistioni, talvolta gli stessi elementi fondamentali distintivi. Del cinese almeno sa che è una lingua di un determinato popolo che abita in un determinato punto del globo: di queste quistioni ignora la topografia ideale e i confini che le limitano. (quaderno 15, § 21; p. 55)
==''Quaderni del carcere''==
* Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri.<ref>{{Cita web|url=https://www.libriantichionline.com/divagazioni/antonio_gramsci_cultura|titolo=Antonio Gramsci - 'Cultura' non è possedere un magazzino ben fornito di notizie}}</ref>
*''[[Ardengo Soffici|Soffici]]''. Un cafone senza ingenuità e spontaneità. (quaderno 1, § 9, p. 8)
*[[Achille Loria|Loria]] non è un caso teratologico individuale: è l'esemplare più compiuto e finito di una serie di rappresentanti di un certo strato intellettuale di un certo periodo; in generale degli intellettuali positivisti che si occupano della quistione operaia e che più o meno credono di approfondire, o correggere, o superare il [[Marxismo]]. [[Enrico Ferri]] – [[Arturo Labriola]] – lo stesso [[Filippo Turati|Turati]] potrebbero dare una messe di osservazioni e di aneddoti. (quaderno 1, § 25, p. 22)
*I [[Giacobinismo|giacobini]] [...] forzarono la mano, ma sempre nel senso dello sviluppo storico reale, perché essi fondarono non solo lo Stato borghese, fecero della [[borghesia]] la classe «dominante», ma fecero di più (in un certo senso), fecero della borghesia la classe dirigente, egemone, cioè dettero allo Stato una base permanente. (quaderno 1, § 44, p. 51)
*''Lo «[[Stellone d'Italia]]»''. Com'è nato questo modo di dire sullo «Stellone» che è entrato a far parte dell'ideologia patriottica e nazionale italiana? Il 27 novembre 1871, il giorno in cui [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] inaugurò a Roma il Parlamento, fu visto di pieno giorno il pianeta Venere, che di solito (poiché Venere è un pianeta interno all'orbita delle terra) non si può vedere che al mattino prima del nascere del sole o alla sera dopo il tramonto. Se poi certe condizioni atmosferiche favoriscono la visibilità del pianeta, non è raro il caso che esso possa vedersi anche dopo che il sole è spuntato ed anche prima che sia tramontato, ciò che appunto avvenne il 27 novembre 1871. (quaderno 2, § 107, p. 254)
*La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati. ([[:s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/318]] quaderno 3, § 34, p. 311)
*Il [[Alfredo Panzini|Panzini]] oltre a creare luoghi comuni per gli argomenti che tratta, si dà molto daffare per raccogliere tutti i luoghi comuni che sullo stesso argomento sono stati scritti da altri autori, specialmente stranieri: deve avere uno schedario speciale di luoghi comuni, per condire opportunamente tutti i suoi scritti. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/320|p.313]])
*Tutta la ''Vita di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]]'' è una beffa della storia. Se le vite romanzate sono la forma attuale della letteratura amena tipo Alessandro Dumas, Panzini è il nuovo Ponson du Terrail. Panzini vuole così ostentatamente mostrare di «saperla lunga» sul modo di procedere degli uomini, di essere un cosi furbissimo realista, che viene la voglia, a leggerlo, di rifugiarsi in Condorcet o in Bernardino di Saint-Pierre, che almeno non sono cosi filistei. Nessun nesso storico è ricostruito nel fuoco di una personalità; la storia è un seguito di storielle divertenti senza nesso né di personalità né di altre forze sociali: è veramente una nuova forma di gesuitismo, molto più accentuata di quanto io stesso avessi creduto leggendo la Vita a puntate. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/322|p. 315]])
*Non si capisce proprio cosa Panzini abbia voluto scrivere con questa ''Vita di Cavour''; una vita di Cavour non è certamente: né una biografìa di {{sic|Cavour-uomo}}, né una ricostruzione di Cavour politico; in verità dal libro di Panzini Cavour esce molto malconcio e molto diminuito: la sua figura non ha nessun rilievo concreto, eccetto che nelle giaculatorie che Panzini di tanto in tanto ripete: eroe, superbo, genio ecc. Ma queste giaculatorie non essendo giustificate (e perciò sono giaculatorie) sembrano talvolta prese di bavero, se non si capisse che la misura che Panzini adopera per giudicare l’eroismo, la grandezza, il genio ecc. è la sua propria misura, della genialità, grandezza, eroismo ecc. del sig. Panzini Alfredo. Ancora bisogna dire che il Panzini esagera nel trovare il dito di dio, il fato, la provvidenza in tanti avvenimenti: è, in fondo, la concezione dello stellone con parole da tragedia greca o da padre gesuita, ma che non perciò diventa meno triviale e banale. Lo stesso insistere troppo sull’elemento «provvidenziale» significa diminuire la funzione dello sforzo italiano, che pure ebbe una sua parte. Cosa significa poi in questo caso questa miracolosità della rivoluzione italiana? Significa che tra l’elemento nazionale e quello internazionale dell’evento, è l’internazionale che ha contato di più. È questo il caso? Bisognerebbe dirlo e forse la grandezza di Cavour sarebbe messa ben più in rilievo e la sua funzione personale, il suo «eroismo» apparirebbe ben più da esaltare. Ma il Panzini vuol dare colpi a molte botti con molti cerchi e non ne raccappezza qualcosa di sensato: né egli sa cosa sia una rivoluzione e quali siano i rivoluzionari. Tutti furono grandi e furono rivoluzionari ecc. ecc. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/323|p. 316]])
*Anche lo [[studio]] è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, anche nervoso-muscolare, oltre che intellettuale: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo e il dolore e la noia. (quaderno 4, § 55, p. 502).
*In Oriente lo Stato era tutto, la società civile era primordiale e gelatinosa; nell'Occidente tra Stato e società civile c'era un giusto rapporto e nel tremolio dello Stato si scorgeva subito una robusta struttura della società civile. (quaderno 7, § 16, p. 866)
*''Giornalismo. I titoli''. Tendenza a [[Titolo (giornalismo)|titoli]] magniloquenti e pedanteschi, con opposta reazione di titoli così detti «giornalistici» cioè anodini e insignificanti. Difficoltà dell'arte dei titoli che dovrebbero riassumere alcune esigenze: di indicare sinteticamente l'argomento centrale trattato, di destare interesse e curiosità spingendo a leggere. Anche i titoli sono determinati dal pubblico al quale il giornalista si rivolge e dall'atteggiamento del giornale verso il suo pubblico: atteggiamento demagogico-commerciale quando vuole sfruttare le tendenze più basse; atteggiamento educativo [-didattico], ma senza pedanteria, quando si vuole sfruttare il sentimento predominante nel pubblico, come base di partenza per un suo elevamento. (quaderno 8, § 143, p. 1029)
*Contro il velleitarismo, contro l'astrattismo, l'eroismo di maniera ecc. è una quistione di costume e di stile, non «teoretica». (quaderno 8, § 210, p. 1069)
*Questa espressione «gli umili» è caratteristica per comprendere l'atteggiamento tradizionale degli intellettuali italiani verso il popolo e quindi il significato della letteratura per «gli umili». Non si tratta del rapporto contenuto nell'espressione dostoievschiana di «umiliati e offesi». In [[Fëdor Dostoevskij|Dostojevschij]] c'è potente il sentimento nazionale-popolare, cioè la coscienza di una «missione degli intellettuali» verso il popolo, che magari è «oggettivamente» costituito di «umili» ma deve essere liberato da questa «umiltà», trasformato, rigenerato. Nell'intellettuale italiano l'espressione di «umili» indica un rapporto di protezione paterna e padreternale, il sentimento «sufficente» di un propria indiscussa superiorità, il rapporto come tra due razze, una ritenuta superiore e l'altra inferiore, il rapporto come tra adulti e bambini nella vecchia pedagogia e peggio ancora un rapporto da «società protettrice degli animali», o da esercito della Salute anglosassone verso i cannibali della Guinea. (quaderno 9, § 135, p. 1197)
*Autocoscienza critica significa storicamente e politicamente creazione di una élite di intellettuali: una massa umana non si «distingue» e non diventa indipendente «per sé» senza organizzarsi (in senso lato) e non c’è organizzazione senza intellettuali, cioè senza organizzatori e dirigenti, cioè senza che l'aspetto teorico del nesso teoria-pratica si distingua concretamente in uno strato di persone «specializzate» nell'elaborazione concettuale e filosofica. (quaderno 11, § 12, p. 1386)
*Gli [[Intellettuale|intellettuali]] sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali. (quaderno 12, § 1, p. 1513)
*La divisione fondamentale della [[scuola]] in classica e professionale era uno schema razionale: la scuola professionale per le classi strumentali, quella classica per le classi dominanti e per gli intellettuali. Lo sviluppo della base industriale sia in città che in campagna aveva un crescente bisogno del nuovo tipo di intellettuale urbano: si sviluppò accanto alla scuola classica quella tecnica (professionale ma non manuale), ciò che mise in discussione il principio stesso dell'indirizzo concreto di cultura generale, dell'indirizzo umanistico della cultura generale fondata sulla tradizione greco-romana. Questo indirizzo, una volta messo in discussione, può dirsi spacciato, perché la sua capacità formativa era in gran parte basata sul prestigio generale e tradizionalmente indiscusso, di una determinata forma di [[civiltà]]. (quaderno 12, § 1, p. 1531)
*La [[disciplina]] pertanto non annulla la personalità e la libertà: la quistione della «personalità e libertà» si pone non per il fatto della disciplina, ma per l'«origine del potere che ordina la disciplina». Se questa origine è «democratica», se cioè l'autorità è una funzione tecnica specializzate e non un «arbitrio» o una imposizione estrinseca ed esteriore, la disciplina è un elemento necessario di ordine democratico, di libertà. (quaderno 14, § 48, pp. 1706-1707)
*Ogni elemento «imposto» sarà da ripudiarsi a priori? [...] Che l'istruzione sia obbligatoria non significa infatti che sia da ripudiare e neppure che non possa essere giustificata, con nuovi argomenti, una nuova forma di obbligatorietà: occorre fare «libertà» di ciò che è «necessario», ma perciò occorre riconoscere una necessità «obbiettiva», cioè che sia obiettiva precipuamente per il gruppo in parola. (quaderno 16, § 12, p. 1875)
*{{NDR|Sulla ''Guida alla grammatica italiana''}} Il Panzini non si pone neanche lontanamente questo problema<ref>Della storia della lingua italiana e dei fattori che determinano la sua elaborazione unitaria.</ref>e perciò le sue pubblicazioni grammaticali sono incerte, contraddittorie, oscillanti. Non si pone per esempio il problema di quale oggi sia, dal basso, il centro di irradiazione delle innovazioni linguistiche; che pure non ha poca importanza pratica. Firenze, Roma, Milano. Ma d'altronde non si pone neanche il problema se esista (e quale sia) un centro di irradiazione spontanea dall'alto, cioè in forma relativamente organica, continua, efficacemente, e se essa possa essere regolata e intensificata. (quaderno 29<ref>Citato in Renzo Martinelli, ''Un dialogo tra grammatici: {{small|Panzini e Gramsci}}'', in ''Belfagor'', XLIV, 6, 1989, p. 687; riportato in Matteo Grassano, ''[https://aisberg.unibg.it/retrieve/handle/10446/151923/340132/Alfredo%20Panzini.%20Tra%20lessicografia%20e%20grammatica.pdf Alfredo Panzini: tra lessicografia e grammatica]'', p. 231, ''unibg.it''.</ref>)
==''Scritti politici''==
*È davvero meravigliosa la lotta che l'umanità combatte da tempo immemorabile; lotta incessante, con cui essa tenta di strappare e lacerare tutti i vincoli che la libidine di dominio di un solo, di una classe, o anche di un intero popolo, tentano di imporle. È questa una epopea che ha avuto innumerevoli eroi ed è stata scritta dagli storici di tutto il mondo. L'uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero. (''Oppressi ed oppressori''<ref>Da un saggio scolastico, manoscritto, probabilmente del novembre 1910.</ref>; I, p. 6)
*Bisogna disabituarsi e smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l'uomo non è visto se non sotto forma di recipiente da empire e stivare di dati empirici, di fatti bruti e sconnessi che egli poi dovrà casellare nel suo cervello come nelle colonne di un dizionario per poter poi in ogni occasione rispondere ai vari stimoli del mondo esterno. Questa forma di cultura è veramente dannosa specialmente per il proletariato. Serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell'umanità perché ha ammassato nella memoria una certa quantità di dati e di date, che snocciola ad ogni occasione per farne quasi una barriera fra sé e gli altri. [...] Lo studentucolo che sa un po' di latino e di storia, l'avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciare passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio specializzato che adempie nella vita ad un compito ben preciso e indispensabile e che nella sua attività vale cento volte di più di quanto gli altri valgano nella loro. Ma questa non è cultura, è pedanteria, non è intelligenza, ma intelletto, e contro di essa ben a ragione si reagisce.<br />La cultura è una cosa ben diversa. È organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri. Ma tutto ciò non può avvenire per funzione spontanea, per azioni e reazioni indipendenti dalla propria volontà in cui ogni singolo animale si selezione e specifica i propri organi inconsciamente, per legge fatale delle cose. L'uomo è soprattutto spirito, cioè creazione storica, e non natura. (''Socialismo e cultura'', da ''Il Grido del Popolo'', 29 gennaio 1916, firmato {{maiuscoletto|Alfa Gamma}}; in ''Scritti politici'', vol. 1, PGreco, 2020, p. [https://www.google.it/books/edition/Scritti_politici/imv6DwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Bisogna+disabituarsi+e+smettere+di+concepire+la+cultura+come+sapere+enciclopedico,+in+cui+l%27uomo+non+%C3%A8+visto+se+non+sotto+forma+di+recipiente+da+empire+e+stivare+di+dati+empirici,+di+fatti+bruti+e+sconnessi+che+egli+poi+dovr%C3%A0+casellare+nel+suo+cervello+come+nelle+colonne+di+un+dizionario+per+poter+poi+in+ogni+occasione+rispondere+ai+vari+stimoli+del+mondo+esterno.+Questa+forma+di+cultura+%C3%A8+veramente+dannosa+specialmente+per+il+proletariato.+Serve+solo+a+creare+degli+spostati,+della+gente+che+crede+di+essere+superiore+al+resto+dell%27umanit%C3%A0+perch%C3%A9+ha+ammassato+nella+memoria+una+certa+quantit%C3%A0+di+dati+e+di+date,+che+snocciola+ad+ogni+occasione+per+farne+quasi+una+barriera+fra+s%C3%A9+e+gli+altri.&pg=PA18&printsec=frontcover 18]. ISBN 9788868023386)
*Ahimè, quanti papi infallibili tiranneggiano la coscienza degli uomini liberi e inaridiscono in loro ogni sorgente di umanità. (''Leninismo e Marxismo di Rodolfo Mondolfo''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', I, n. 2, 15 maggio 1919, rubrica ''La battaglia delle idee''.</ref>; I, p. 123)
==''Sotto la Mole. 1916-1920''==
*Anche il [[sacerdote]] che innalza l'ostia consacrata per il volgo è uno [[stregone]], come la fattucchiera che fa suffumigi sotto il gufo impagliato. Interrogano ambedue il mistero, sono ambedue interpreti di un mondo soprannaturale che l'anima incolta e grossa del credente volgare (al quale sfugge il gioco delle forze umane razionali che regolano il destino del mondo e la storia degli uomini) crede gli sovrasti, schiacciandolo con la sua fatalità ineluttabile. [...] E gli stregoni, si chiamino Paola Omegna o siano vescovi o cardinali, non sono intelligenze, né coscienze, sono sacerdoti che ridono tra loro dietro gli altari. (''Stregoneria'', 4 marzo 1916; p. 44)
*Dei [[Fatto|fatti]] maturano nell'ombra, perché mani non sorvegliate da nessun controllo tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati di piccoli gruppi attivi, e la massa dei cittadini ignora. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento, e allora sembra che la fatalità travolga tutto e tutti, che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo, chi indifferente. E quest'ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe che apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli è irresponsabile. E alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno, o pochi, si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere di uomo, se avessi cercato di far valere la mia voce, il mio parere, la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? (''L'indifferenza'', 26 agosto 1916; p. 141)
==''Sul fascismo''==
*La dottrina di [[Karl Marx|Carlo Marx]] ha dimostrato anche ultimamente la sua fecondità e la sua eterna giovinezza offrendo un contenuto logico al programma dei più strenui avversari del partito socialista, ai nazionalisti. [[Enrico Corradini|Corradini]] saccheggia Marx, dopo averlo vituperato. Trasporta dalla classe alla nazione i principi, le constatazioni, le critiche dello studioso di Treviri; parla di nazioni proletarie in lotta con nazioni capitalistiche, di nazioni giovani che debbono sostituire, per lo sviluppo della storia mondiale, le nazioni decrepite. E trova che questa lotta si esplica nella guerra, si afferma nella conquista dei mercati, nel subordinamento economico e militare di tutte le nazioni a una sola, a quella che attraverso il sacrifizio del suo sangue e del suo benessere immediato, ha dimostrato di essere l'eletta, la degna. (''Lotta di classe e guerra''<ref>Da ''Avanti!'', edizione piemontese, 19 agosto 1916.</ref>; p. 10)
*Il [[fascismo]] si è presentato come l'anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo, con la sua promessa di impunità, a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e bene amministrato. (''Forze elementari''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', 26 aprile 1921; in ''Gramsci: Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, 1966.</ref>; p. 99)
*La piccola borghesia, anche in questa sua ultima incarnazione politica del «[[fascismo]]», si è definitivamente mostrata nella sua vera natura di serva del capitalismo e della proprietà terriera, di agente della controrivoluzione. Ma ha anche dimostrato di essere fondamentalmente incapace a svolgere un qualsiasi compito storico: il popolo delle scimmie riempie la cronaca, non la storia, lascia traccia nel giornale, non offre materiali per scrivere libri.<ref>Da ''Socialismo e Fascismo. L'Ordine Nuovo (1021-1922)'', Einaudi, Torino, 1966, pp. 9-12. Citato in Matteo Pasetti, ''Storia dei fascismi in Europa'', Archetipo Libri, Bologna, 2011, [https://www.google.it/books/edition/Storia_dei_fascismi_in_Europa/nsTRAwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=&pg=PA165&printsec=frontcover p. 165]. ISBN 9788866330387</ref>
*Abbiamo in Italia il regime fascista, abbiamo a capo del fascismo [[Benito Mussolini]], abbiamo una ideologia ufficiale in cui il "capo" è divinizzato, è dichiarato infallibile, è preconizzato organizzatore e ispiratore di un rinato Sacro Romano Impero [...] Conosciamo quel viso: conosciamo quel roteare degli occhi nelle orbite che nel passato dovevano, con la loro ferocia meccanica, far venire i vermi alla borghesia e oggi al proletariato. Conosciamo quel pugno sempre chiuso alla minaccia [...] Mussolini [...] è il tipo concentrato del piccolo borghese italiano, rabbioso, feroce impasto di tutti i detriti lasciati sul suolo nazionale da vari secoli di dominazione degli stranieri e dei preti: non poteva essere il capo del proletariato; divenne il dittatore della borghesia, che ama le facce feroci quando ridiventa borbonica, [...]. (''"Capo"''<ref>Da ''[http://www.centrogramsci.it/riviste/nuovo/ordine%20nuovo%20p6.pdf L'Ordine Nuovo]'', 1º marzo 1924; pubblicato successivamente col titolo di ''Lenin capo rivoluzionario'', in ''l'Unità'', 6 novembre 1924.</ref>; p. 227)
*«Pellegrino del nulla» appare a noi [[Giacomo Matteotti]] quando consideriamo la sua vita e la sua fine in relazione con tutte le circostanze che dànno ad esse un valore non più «personale», ma di indicazione generale e di simbolo. (''Il destino di Matteotti''<ref>Da ''Stato operaio'', 28 agosto 1924. Anche in ''L'Ordine Nuovo'', 1º settembre 1924; in ''Scritti scelti'', Bur, [https://books.google.it/books?id=oal138NxjJ0C&pg=PT303 p. 303]. ISBN 8858602552</ref>; p. 267)
*Che cosa è la [[massoneria]]? Voi avete fatto molte parole sul suo significato spirituale, sulle correnti ideologiche che essa rappresenta; ma tutte queste sono forme di espressione di cui voi vi servite solo per ingannarvi reciprocamente, sapendo di farlo. [...] la massoneria è stato l'unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo. [...] L'onorevole Martire ha oggi dichiarato che finalmente è stata raggiunta, alle spese della Massoneria, l'Unità Spirituale della Nazione Italiana. Poiché la Massoneria in Italia ha rappresentato l'ideologia e l'organizzazione reale della classe borghese capitalistica, chi è contro la Massoneria è contro il liberalismo, è contro la tradizione politica della borghesia italiana. [...] In realtà il fascismo lotta contro la sola forza organizzata efficiente che la borghesia capitalistica avesse in Italia, [...]. (''La legge sulle associazioni segrete''<ref>Dall'intervento dell'on. A. Gramsci, Discussione Legge sulle Associazioni, Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Legislatura XXVII, tornata del 16 maggio 1925; pubblicato in ''l'Unità'', 23 maggio 1925.</ref>; pp. 317-325)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Apologhi e raccontini torinesi''===
====''Perché uno sciacallo fu fatto re''====
Nella giungla si erano uniti in «clan», per poter cacciare con più profitto e meno pericolo, e babbuini e lupi e leopardi ed altre bestie di vario pelo e colore. Tra di loro però si era intrufolato un piccolo sciacallo che mangiava i rifiuti e spolpava le ossa dei succulenti banchetti. Era sopportato perché nella giungla lo [[sciacallo]] è temuto da tutti come diffusore di idrofobia e di malattie infettive, ma l'irritazione e il malcontento era grande e tutti del «clan» avrebbero benedetto la buona occasione che li avesse liberati dal poco piacevole socio<ref>Il titolo originale è in realtà «'''L sindich'' (il sindaco)».</ref>.
====''Nestore e la cicala''====
Noi ammiriamo gli antichi. E gli antichi ammirarono e rispettano due cose: le cicale e i vecchi. E tutte e due sublimarono nella leggenda. Nestore<ref>''Nestore'': personaggio della mitologia greca, uno dei protagonisti dell'Iliade. Termine usato per indicare persona anziana e autorevole.</ref>, dalla cui bocca fluivano sempre parole più dolci del miele, e Tritone<ref>''Tritone'': nella mitologia greca, essere favoloso mezzo uomo e mezzo pesce.</ref>. Ma il vecchio Nestore parlava poco, e operava molto, e l'aiuto del suo braccio era apprezzato tanto quanto quello del suo senno.
====''Due pere...''====
In via Don Bosco. Una dimostrazione contro un proprietario di casa che ha sfrattato alcuni inquilini, povera gente, per aver modo di aumentare il fitto. Guardie e carabinieri circondano la casa e tengono a bada i dimostranti, procedendo di tanto in tanto a degli arresti.
====''Diamantino''====
Oggi vi voglio raccontare la storia di Diamantino, come io stesso la udii, molti anni or sono, intercalata in una lunga e noiosa conferenza pacifista del professor Mario Falchi. Diamantino era un piccolo cavallo nato in una miniera carbonifera di un bacino inglese. Sua madre – povera cavalla! – dopo aver trascorso i primi e più begli anni della sua vita sulla superficie della terra, soleggiata e allietata dal sorriso dei fiori, tra i quali, garrulo e lascivetto scherza lo zeffiro – era stata adibita al traino dei vagoncini di minerale, a qualche centinaio di metri sotto terra.
====''Armonie della natura''====
Un contadinello trovò un mattino una volpe alla tagliola. Le assestò una bastonata sul capo, se la caricò sulle spalle, e contento per le lirette che avrebbe ricavato dalla pelle dell'animale, si avviò verso il paese più vicino dove sperava trovare l'acquirente della merce mandatagli dal cielo.
====''Corvi e gufi''====
Tra i corvi ed i gufi era scoppiata la guerra per causa d'un boschetto di cui, da tempo, si contendevano la proprietà. In pochi giorni i corvi si trovarono ridotti a malpartito. I gufi che si svegliano dopo il tramonto, assalivano nella notte i corvi dormienti nei loro nidi e ne facevano strage. Invano i corvi cercavano di rintuzzare l'offesa. Svolazzavano da mane a sera tra gli alberi, sostavano sui fianchi scoscesi dei monti, esploravano i crepacci, le rupi ... non un palmo di terreno sfuggiva alla loro indagine.
===''Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura''===
Gli intellettuali sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una sua propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali.
===''Il Risorgimento''===
Una doppia serie di ricerche. Una sull'Età del Risorgimento e una seconda sulla precedente storia che ha avuto luogo nella penisola italiana, in quanto ha creato elementi culturali che hanno avuto una ripercussione nell'Età del Risorgimento (ripercussione positiva e negativa) e continuano a operare (sia pure come dati ideologici di propaganda) anche nella vita nazionale italiana cosí come è stata formata dal Risorgimento.
===''L'albero del riccio''===
Carissima Tania,<br>
oggi voglio raccontare per te, Delio e Giuliano, un episodio natalizio della mia fanciullezza, che vi divertirà e vi darà un tratto caratteristico della vita delle mie parti.<br>
Avevo quattordici anni e facevo la terza ginnasiale a Santu Lussurgiu, un paese distante dal mio circa diciotto chilometri.<br>
Con un altro ragazzo, per guadagnare ventiquattr'ore in famiglia, ci mettemmo in istrada a piedi il dopopranzo del 23 dicembre, invece di aspettare la diligenza del mattino seguente.<br>
Cammina, cammina, eravamo circa a metà del viaggio, in un posto completamente deserto e solitario. A sinistra, un centinaio di metri dalla strada, si allungava una fila di pioppi con delle boscaglie di lentischi. A un tratto ci spararono un primo colpo di fucile sulla testa: la pallottola fischiò a una decina di metri in alto. Credemmo a un colpo casuale e continuammo tranquilli. Un secondo e un terzo colpo bassi ci avvertirono subito che eravamo proprio presi di mira e allora ci buttammo nella cunetta, rimanendo appiattiti un pezzo. Quando provammo a sollevarci, un altro colpo, e cosí circa due ore con una dozzina di colpi che ci inseguivano, mentre ci allontanavamo strisciando, ogni volta che tentavamo di ritornare sulla strada. Certamente era una comitiva di buontemponi che voleva divertirsi a spaventarci, ma che belloscherzo natalizio, eh? Arrivammo a casa a notte buia, discretamente stanchi e infangati e non raccontammo la storia a nessuno, per non spaventare in famiglia; ma non ci spaventammo gran che, perché alle prossime vacanze di carnevale il viaggio fu ripetuto senza incidenti di sorta.
===''Nuove lettere''===
{{destra|[Vienna] 16 aprile 1924}}
Cara Julca,<br>
ho ricevuto la tua lettera dell'8, che ha dissipato tutte le nubi e tutti gli equivoci. Non dobbiamo più parlare di «morbosità» né di altre consimili sciocchezze. Dobbiamo solo volerci bene e avere pazienza, aspettare di trovarci ancora insieme e cercare di trovare il modo di stare insieme quanto più a lungo è possibile. Ecco la sola causa di tutto il nostro malessere, che c'induce ad approfondire, cioè a dilaniare inutilmente noi stessi, in traccia di cause recondite. Io certamente non mi ci lascerò più prendere a questo atroce gioco. Sono tranquillo, sono sicuro, non ho più dubbi, nessuna goccia di metallo fuso minaccia le mie tenere carni. Non sarà facile aver pazienza, ma, insomma, non creerò più una metafisica dell'impazienza.
==Citazioni su Antonio Gramsci==
*Antonio Gramsci ha la testa di un rivoluzionario. Il suo ritratto sembra costruito dalla sua volontà [...] il cervello ha soverchiato il corpo. Il capo dominante sulle membra malate sembra costruito secondo i rapporti logici necessari per un piano sociale. ([[Piero Gobetti]])
*Antonio Gramsci è senza alcun dubbio quello che, tra i teorici del marxismo, ha maggiormente insistito sul concetto di egemonia; e lo ha fatto in modo particolare richiamandosi a Lenin. Anzi, direi che, se vogliamo vedere il punto di contatto più costante, più scavato, di Gramsci con Lenin, questo mi pare essere il concetto di egemonia. L'egemonia è il punto di approccio di Gramsci con Lenin. ([[Luciano Gruppi]])
*Antonio Gramsci non è solo il filosofo italiano più letto e tradotto nel mondo. Antonio Gramsci è soprattutto una cosa: lotta. Lotta per un mondo migliore, per la sanità e scuola pubblica, per il diritto e il dovere del lavoro, per lo stato sociale, per l'eliminazione della povertà e delle disparità nord-sud e soprattutto lotta per dare potere a chi realmente crea ricchezza nella società, i lavoratori. ([[Jorit]])
*Che dal pensiero dell'ultimo Gramsci risulti un distacco rispetto a [[Stalin]] è menzogna: Gramsci ne approvava anche i tratti che oggi vengono qualificati "autoritari", "dittatoriali" e peggio ancora. [...] Differenze possono risultare dai contesti consapevolmente diversi (occidente e oriente) e dalle diverse fasi e livelli di lotta in [[Unione Sovietica]] e, in particolare, nell'[[Italia]] [[Fascismo|fascista]], cui Gramsci non poteva non pensare: ma Gramsci sarebbe stato il primo a farsi una grande risata se qualcuno gli avesse prospettato di applicare all'Unione Sovietica di Stalin le elaborazioni che egli faceva soprattutto per l'Italia di allora. ([[Aldo Bernardini]])
*Che peccato che un Gramsci si sia trovato nella condizione di sacrificare la sua intelligenza e la sua vita alla creazione della società più triste, più oppressiva, più noiosa, più funerea del mondo, la civiltà comunista. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Di [[Raffaele Mattioli|Mattioli]] si sa che pur essendo il più eminente banchiere italiano di quegli anni, ha sempre procurato ad Antonio Gramsci, fondatore del [[PCI|Pci]] e prigioniero dei fascisti tutti i libri che desiderava e più tardi ha pagato personalmente le spese della clinica dove Gramsci era stato ricoverato. Lo stesso Mattioli ha conservato per molto tempo nella sua cassaforte di Piazza Scala i ''[[Quaderni del carcere|Quaderni dal carcere]]'' di Gramsci prima di farli avere clandestinamente all’amico [[Piero Sraffa|Pietro Sraffa]] a Cambridge. ([[Giuseppe Turani]])
*Ho analizzato a lungo la calligrafia di Gramsci, che era infantile. Ma la cosa più straordinaria erano le cancellature. Gramsci cancellava con una linea esilissima: dimostrava di avere elevato il dubbio a sistema di conoscenza. ([[Raf Vallone]])
*Il grande merito di Gramsci sta appunto nell'aver profondamente inteso la necessità di storicizzare il marxismo nel nostro paese, rispetto alla storia culturale italiana, cioè rispetto all'idealismo storicistico e allo spiritualismo cattolico, e di essersi proposto il compito – rimasto purtroppo allo stato di abbozzo – di elaborare da parte marxista la risposta adeguata alla operosità antimarxista della cultura tradizionale. [...] Attraverso Gramsci per la prima volta da parte di un militante italiano della classe operaia venne effettuato il tentativo di fare i conti con la storia culturale della nazione, con l'Italia che ebbe la Rinascenza, che non ebbe la Riforma, che dopo il Rinascimento ebbe la Controriforma, che cercò di risollevarsi a una funzione culturale universale attraverso il Risorgimento, e che tuttavia, dopo il 1870, si ripiegò quasi su sé stessa, lasciando disperdere e isterilire i fermenti dell'età precedente; con l'Italia che si inserì di nuovo nella grande tradizione culturale europea attraverso l’idealismo storicistico, svolgendo e manifestando innanzi alla coscienza culturale della filosofia classica tedesca; con l'Italia concreta, storica, ''hic et nunc'' determinata, con le sue strutture sociali, col suo Mezzogiorno disgregato e col suo Cristo fermo a Eboli, secondo l'immagine che piacque al Levi. Per questa Italia Gramsci operò e scrisse [...]. Questo lavoro, appena iniziato da Gramsci, è ora che sia portato innanzi, sistematicamente svolto, sì da formare tradizione culturale, ma tradizione vivente, che aspiri a diventare ordine e organismo e si muova senza sosta. ([[Ernesto de Martino]])
*Il nostro gusto deve pur valere qualche cosa anche sui pareri avvolpacchiati dei critici moderni alla Gramsci. ([[Cesare Angelini]])
*In questo grande quadro, decisivo è stato l'impulso dato in Italia dal fondatore del nostro partito, Antonio Gramsci, uno dei più originali pensatori dei nostri tempi, il più grande degli italiani dell'epoca nostra, per la traccia incancellabile che col pensiero e coll'azione egli ha lasciato. Con Gramsci il marxismo, liberato dalle parassitarie deformazioni del fatalismo positivistico e del materialismo volgare, riacquista tutto il suo valore di concezione del mondo e visione integrale della storia. È di nuovo guida dell'azione e del pensiero in tutti i campi, non solo nella ricerca puramente politica, ma nella critica di una decrepita cultura idealistica incapace di farci capire il mondo di ieri e di oggi, nella costruzione di una cultura nuova e nella lotta per il rinnovamento della società. ([[Palmiro Togliatti]])
*La tragedia di un uomo e di una donna non invecchia con il tempo, non finisce di commuoverci: la sua evidenza è come fissata dalla rispondenza dei sentimenti che ogni generazione possiede al pari delle precedenti. Verrebbe fatto, semplicemente, di continuare a chiosarla, a riempirla di riscontri. ([[Paolo Spriano]])
*Nella cella di una prigione fascista a Turi, nell’Italia meridionale, nel 1930, un anno dopo il crollo di [[Wall Street]] del 1929, otto anni dopo la [[marcia su Roma]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]], tre anni prima dell’avvento al potere di [[Adolf Hitler|Hitler]], il leader del [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista italiano]] Antonio Gramsci scrisse questa famosa riflessione: ''La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati''. [...] Gramsci spiegava che la crisi, quando il vecchio muore e il nuovo non è ancora nato, consisteva in una «crisi di autorità»: le classi dominanti stavano perdendo terreno, scemava il consenso che ne sosteneva il potere e la presa ideologica sulle masse stava loro sfuggendo. Queste masse, spiegava, non seguivano più le ideologie tradizionali, ma stavano diventando progressivamente più ciniche e scettiche. Non credevano più nelle élite. E questo le élite lo sapevano. ([[Donald Sassoon]])
*Nonostante le circostanze a cui è stato sottoposto, non si è inchinato. I suoi ideali ci chiamano a continuare la lotta contro il fascismo. ([[Nicolas Maduro]])
*Se Gramsci avesse letto con attenzione Machiavelli non ne avrebbe fatto un apostolo della classe contadina. È un elogio di schiavi ingenui, non di popolo politico. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Sì, penso che Gramsci sia il Gandhi italiano, perché ha organizzato le masse, perché sapeva farsi capire da tutti, perché non ha spinto il proletariato verso una rivoluzione armata che probabilmente avrebbe distrutto la classe operaia. ([[Ben Kingsley]])
*Uno degli omaggi nefasti, ma indubbiamente significativo, è quello che disse Mussolini, quando in una indicazione alla polizia segreta diceva "il cervello di quest'uomo non deve fare più danno". Ma il cervello di quest'uomo è riuscito comunque a uscire dalle gabbie della prigione fascista, a uscire dalla gabbia della morte, e a rendere attuale e presente l'insegnamento del Gramsci rivoluzionario e segretario del [[Partito Comunista Italiano]]. ([[Marco Rizzo]])
===[[Umberto Terracini]]===
*Gramsci aveva una maggiore sensibilità umana, più spontaneo, aperto. [[Palmiro Togliatti|Togliatti]], sembrerà strano, era molto più intellettuale.
*Mentre per Gramsci ciò che importava e prevaleva nella prospettiva rivoluzionaria era l'Internazionale, Togliatti ne limitava l'arco al partito sovietico.
*{{NDR|Sull'ultimo incontro con Antonio Gramsci}} Ricordo il nostro ultimo incontro al IV braccio di Regina Coeli. Era all'indomani della condanna del tribunale speciale. Dovevamo partire per il reclusorio. Ci salutammo. Cosa faremo ora, gli dissi? Studieremo ancora mi rispose. E poi? Studieremo ancora. Ma i libri? Ne abbiamo avuti e letti tanti e non sapevamo di quali tesori disponevamo. Ci aiuti, proseguì Gramsci, la memoria e anche la nostra intelligenza. Dalla sua memoria e dalla sua intelligenza vennero i 35 [[Quaderni del carcere]]. Attraverso i quaderni, caduto il fascismo, Antonio Gramsci è rientrato nella vita italiana improvvisamente vivo.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Antonio Gramsci, ''Americanismo e fordismo'' [quaderno 22, con brani dai quaderni 1, 3, 4, 9], Editori Riuniti, 1991. ISBN 8835934710
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]'', a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il Risorgimento]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm L'albero del riccio]'', Editori riuniti, 1989. ISBN 8835932734
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm La questione meridionale]'', a cura di Franco De Felice e Valentino Parlato, Editori Riuniti, 1966.
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/gramsci/letteratura_e_vita_nazionale/pdf/gramsci_letteratura_e_vita_nazionale.pdf Letteratura e vita nazionale]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/gramsci/lettere_dal_carcere/pdf/gramsci_lettere_dal_carcere.pdf Lettere dal carcere]'', a cura di Sergio Caprioglio e Elsa Fubini, Einaudi, Torino, 1965.
**Antonio Gramsci, ''Lettere dal carcere'', Giulio Einaudi editore, Torino, 1971.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Nuove lettere]'', a cura di Antonio A. Santucci, Editori riuniti, 1986. ISBN 883592944X
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Passato e presente]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''Quaderni del carcere'', a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, 1975.
*Antonio Gramsci, ''[[s:Indice:Gramsci_-_Quaderni_del_carcere,_Einaudi,_I.djvu|Quaderni del carcere]]'', vol. I, edizione critica dell'Istituto Gramsci, a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, 1977.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Scritti politici]'', a cura di Paolo Spriano, Editori Riuniti, 1973.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sotto la Mole. 1916-1920]'', Einaudi, 1960.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sul fascismo]'', a cura di Enzo Santarelli, Editori riuniti, 1973.
*Paul Ginsborg, ''Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi'', traduzione di Marcello Flores e Sandro Perini, Einaudi, 1989. ISBN 8806160548
==Altri progetti==
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'''Antonio Gramsci''' (1891 – 1937), politico, filosofo e giornalista italiano.
==Citazioni di Antonio Gramsci==
*Anzitutto l'operaio deve negare recisamente qualsiasi solidarietà col giornale borghese. Egli dovrebbe ricordarsi sempre, sempre, sempre, che il giornale borghese (qualunque sia la sua tinta) è uno strumento di lotta mosso da idee e da interessi che sono in contrasto coi suoi. Tutto ciò che stampa è costantemente influenzato da un'idea: servire la classe dominante, che si traduce ineluttabilmente in un fatto: combattere la classe lavoratrice. E difatti, dalla prima all'ultima riga, il giornale borghese sente e rivela questa preoccupazione. [...] E non parliamo di tutti i fatti che il giornale borghese o tace, o travisa, o falsifica, per ingannare, illudere, e mantenere nell'ignoranza il pubblico dei lavoratori.<ref>Da ''I giornali e gli operai'', ''Avanti!'', 22 dicembre 1916.</ref>
*[[Karl Marx|Carlo Marx]] è per noi maestro di vita spirituale e morale, non pastore armato di vincastro. È lo stimolatore delle pigrizie mentali, è il risvegliatore delle energie buone che dormicchiano e devono destarsi per la buona battaglia. È un esempio di lavoro intenso e tenace per raggiungere la chiara onestà delle idee, la solida cultura necessaria per non parlare a vuoto, di astrattezze.<ref name=marx>Citato in ''[https://www.resistenze.org/sito/ma/di/cg/mdcgba13-008114.htm Il nostro Marx]'', ''Resistenze.org''.</ref>
*Chi ha [[fede]], chi solo alla realtà attinge l'energia necessaria per combattere le lotte sociali deve rimanere sul terreno della [[violenza]] contro la violenza e non subirà umiliazioni.<ref>Da ''Fuori della realtà'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 giugno 1921.</ref>
*Cinquant'anni di vita unitaria sono stati in gran parte dedicati dai nostri uomini politici a creare l'apparenza di una uniformità italiana: le regioni avrebbero dovuto sparire nella nazione, i dialetti nella lingua letteraria. La [[Sicilia]] è la regione che ha più attivamente resistito a questa manomissione della storia e della libertà. La Sicilia ha dimostrato in numerose occasioni di vivere una vita a carattere nazionale proprio, più che regionale.<ref name=cron>Da ''Cronache teatrali dell'«Avanti!»''; citato in Raffaele Di Florio, ''[http://www.quartaparetepress.it/2012/03/30/gramsci-cronache-teatrali-dallavanti-angelo-musco/ Gramsci, cronache teatrali dall'«Avanti!»: Angelo Musco]'', ''Quartaparetepress.it'', 30 marzo 2012</ref>
*Dire la [[verità]], arrivare insieme alla verità, è compiere azione comunista e rivoluzionaria.<ref>Da ''Democrazia operaia'', ''L'Ordine Nuovo'', 21 giugno 1919.</ref>
*Fino all'avvento della Sinistra al potere, Lo stato italiano ha dato il suffragio solo alla classe proprietaria, è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e a fuoco l'Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono infamare col marchio di «[[brigantaggio|briganti]]».<ref>Da ''Il lanzo ubriaco'', ''Avanti!'', anno XXIV, n. 42, 18 febbraio 1920 (editoriale). L'articolo è stato raccolto nel volume di Antonio Gramsci: ''L'Ordine nuovo 1919-1920'', a cura di Valentino Gerratana e Antonio A. Santucci, Einaudi, Torino 1987, p. 422.</ref>
*Ebbene, anche per la pace la posizione dei cattolici è in antitesi stridente con la nostra {{NDR|i socialisti}}. Aspettano la redenzione dalla grazia, essi, invocano la buona volontà dei santi, quando sarebbe più opportuno fare appello a quella degli uomini. Per essi vale solo l'autorità, la rivelazione, la parola di Dio, poiché pongono la scaturigine dei fatti umani fuori dell'uomo, in una volontà suprema che tutto abbraccia e tutto giudica, e spartisce il torto o la ragione al lume di una semitica concezione del bene e del male che può valere per gli schiavi, non per gli uomini. Noi non aspettiamo nulla da altri che da noi stessi; la nostra coscienza di uomini liberi ci impone un dovere, e la nostra forza organizzata lo attua. Solo ciò che è opera, conquista nostra, ha valore per noi, diventa parte di noi stessi, non ciò che viene elargito da un potere superiore, sia esso lo Stato borghese, o sia la Madonna della Consolata. Non è quindi solo la ripugnanza per il rito, per l'esteriorità, per il simbolismo ormai vuoto di ogni contenuto di fede che, a malgrado gli sforzi dialettici di qualche abile casuista, ci tiene lontani dal cattolicismo. È l'antitesi insanabile delle idee.<ref>Da ''La Consolata e i cattolici'', ''Piove, governo ladro!'', pp. 45-46, Editori Riuniti.</ref>
*Fino a quando sussiste il [[borghesia|regime borghese]], col monopolio della stampa in mano al [[capitalismo]] e quindi con la possibilità per il governo e per i partiti borghesi di impostare le quistioni politiche a seconda dei loro interessi, presentati come interessi generali, fino a quando sarà soppressa e limitata la libertà di associazione e di riunione della classe operaia o potranno essere diffuse impunemente le menzogne più impudenti contro il comunismo, è inevitabile che le classi lavoratrici rimangano disgregate, cioè abbiano parecchie volontà.<ref>Da ''[http://www.antoniogramsci.com/volonta.htm La volontà delle masse]'', in ''l'Unità'', 24 giugno 1925.</ref>
*Il fascismo ha trasformato il nostro popolo, gli ha dato una tempra più robusta, una moralità più sana, una resistenza al male che prima era ignorata, una profondità di sentimenti che non era mai esistita.<ref>1924; citato in [[Giuseppe Berta]], ''La cooperazione impossibile: la Fiat, Torino e il biennio rosso'', in AA.VV., ''Fiat 1899-1930. Storia e documenti'', Fabbri, Milano, 1991, pp. 223-224.</ref>
*Il giornale non dovrà avere alcuna indicazione di partito. Dovrà essere un giornale di sinistra. Io propongo come titolo [[l'Unità]] puro e semplice che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale.<ref>Dalla lettera spedita a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
*{{NDR|Il cosiddetto «mistero di [[Napoli]]» nell'analisi di Gramsci}} Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare.<ref>Da ''Americanismo e fordismo'', ''Il cosiddetto «mistero di Napoli»'', ''Quaderni dal carcere'', citato in ''[http://www.istitutogramscigr.it/wp/wp-content/uploads/2017/02/Americanismo-e-antiamericanismo-fordismo-e-postofordismo.pdf Americanismo e Fordismo]'', introduzione, p. 7, ''istitutogramscigr.it''.</ref>
*Il [[Città del Vaticano|Vaticano]] rappresenta la più grande forza reazionaria esistente in Italia. Per la Chiesa, sono dispotici i governi che intaccano i suoi privilegi e provvidenziali quelli che, come il fascismo, li accrescono.<ref>Citato in [[Curzio Maltese]], ''La Questua.'' {{small|''Quanto costa la questua agli italiani. Con ''Le ragioni di un inchiesta'' di Ezio Mauro''}}, Feltrinelli, Milano, 2008, [https://books.google.it/books?id=CoKWkFk9sXkC&lpg=PA100&dq=&pg=PA100#v=onepage&q&f=false p. 100].</ref>
*In principio era il verbo...<ref>Il riferimento è all'incipit del ''[[Giovanni apostolo ed evangelista#Vangelo secondo Giovanni|Vangelo secondo Giovanni]]''.</ref> No, in principio era il [[sesso]].<ref>Il riferimento è a un pensiero di [[Stanislaw Przybyszewski]] del 1893. Da ''La città futura, 1917-1918'', a cura di Sergio Caprioglio, Einaudi. Riportato anche in ''Letteratura e vita nazionale'' e in ''Quaderni del carcere''.</ref>
*Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 1, 1° maggio 1919. Vedi [[w:Immagine:L'Ordine Nuovo.jpg|immagine]] del primo numero de ''L'Ordine Nuovo''.</ref>
*L'acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell'atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta.<ref>Da ''La città futura''.</ref>
*L'[[illusione]] è la gramigna più tenace della [[coscienza]] collettiva; la [[storia]] insegna, ma non ha scolari.<ref>Da ''Italia e Spagna'', ''L'Ordine Nuovo'', 11 marzo 1921, anno I, n. 70.</ref>
*L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*L'Italia è diventata un mercato di sfruttamento coloniale, una sfera d'influenza, un dominion, una terra di capitolazioni, tutto fuorché uno Stato indipendente e sovrano. Ciò ha prodotto la politica forsennata della classe dirigente italiana, queste sono le magnifiche sorti progressive che sono state assicurate al popolo italiano dagli intrighi mercantili del capitalismo in caccia di maggiori profitti. Ebbene, il popolo italiano reagisce contro questa condizione di fatto; reagisce con l'azione della parte sua che non è compromessa nell'avventura della guerra, che non ha abdicato al suo diritto sovrano di essere qualcuno nella storia del mondo, che non vuole essere serva né di tedeschi, né di inglesi, e tanto meno serva della serva. Quanto più la classe dirigente ha precipitato in basso la nazione italiana, tanto più aspro sacrificio deve sostenere il proletariato per ricreare alla nazione una personalità storica indipendente; quanto piú la classe dirigente ha permesso che l'organismo economico-politico italiano fosse avvinto strettamente al carro imperiale britannico, tanto piú grande sforzo deve compiere il proletariato per divincolarsi, per riacquistare la libertà di movimento e di iniziativa nella storia.<ref>Da ''L'ordine nuovo'', 1919-1920<sup>2</sup>, G. Einaudi, Torino, 1949, [https://books.google.it/books?id=ra_aAAAAMAAJ&q=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&dq=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz9dSQ0YjpAhVFXpoKHfCeD8sQ6AEIKDAA p. 263.]</ref><ref>Da ''Italiani e cinesi'', ''L'Avanti'', 18 luglio 1919.</ref>
*La [[cultura]] [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.<ref>Da ''Socialismo e cultura'', ''Il Grido del popolo'', 29 gennaio 1916.</ref>
*La sfiducia reciproca, il sottinteso sleale corrodono nel nostro paese tutte le forme di rapporti: i rapporti tra singolo e singolo, i rapporti tra singolo e collettività. L'ipocrisia del carattere italiano è in dipendenza assoluta con la mancanza di libertà.<ref>Citato in Giovanni Cedrone, [http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/06/news/gramsci_giornalista_libro_gian_luca_corradi-162351188/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P27-S2.6-T1 ''Il giornalismo secondo Gramsci: 1500 articoli "contro", rivendicati fino al tribunale fascista''], ''Repubblica.it'', 7 aprile 2017.</ref>
*La verità è che la Sicilia conserva una sua indipendenza spirituale, e questa si rivela piú spontanea e forte che mai nel teatro.<ref name=cron/>
*[[Karl Marx|Marx]] è stato grande, la sua azione è stata feconda, non perché abbia inventato dal nulla, non perché abbia estratto dalla sua fantasia una visione originale della storia, ma, perché il frammentario, l'incompiuto, l'immaturo è in lui diventato maturità, sistema, consapevolezza.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] si pianta nella storia con la solida quadratura di un gigante.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] significa ingresso dell'intelligenza nella storia dell'umanità, regno della consapevolezza.<ref name=marx/>
*Nella coscienza delle masse, anche delle più arretrate, è scaduto il prestigio e la riverenza per le istituzioni, e queste, svuotate di ogni spirito, private di ogni moralità, sopravvivono solo come paurosi vampiri.<ref>Da ''Socialismo e fascismo: {{small|l'Ordine Nuovo. 1921-1922}}'', Giulio Einaudi Editore, Torino, 1966, p.188.</ref>
*Non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione [...] vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro [[Madre|mamme]], se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini.<ref>Dalla lettera alla madre, 10 maggio 1928, in ''La formazione dell'uomo: scritti di pedagogia'', a cura di Giovanni Urbani, Editori Riuniti.</ref>
*Non si imparava il [[Lingua latina|latino]] e il [[Lingua greca antica|greco]] per parlarli, per fare i camerieri, gli interpreti, i corrispondenti commerciali. Si imparava per conoscere direttamente la civiltà dei due popoli, presupposto necessario della civiltà moderna, cioè per essere se stessi e conoscere se stessi consapevolmente.<ref>Citato in Antonio Cornacchia, ''Il latino nella scuola dell'Italia unita'', Bologna, 1979, p. 149.</ref>
*Odio gli [[indifferenza|indifferenti]]. Credo come [[Christian Friedrich Hebbel|Federico Hebbel]] che «vivere vuol dire essere partigiani»<ref>{{cfr}} Christian Friedrich Hebbel, ''Diario'', traduzione di Scipio Slataper, Carabba, Lanciano, 1912, p. 82, riflessione n. 2127: «Vivere significa esser partigiani.»</ref>. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. [[Indifferenza]] è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. [...] Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? [...] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa dei cielo, sento che per me è [[capodanno]].<br>Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un'azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date. [...] Aspetto il socialismo anche per questa ragione. Perché scaraventerà nell'immondezzaio tutte queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito e, se ne creerà delle altre, saranno almeno le nostre, e non quelle che dobbiamo accettare senza beneficio d'inventario dai nostri sciocchissimi antenati.<ref>Da ''Capodanno'', ''Avanti!'', 1 gennaio 1916; citato in ''[http://www.internazionale.it/notizie/2014/12/31/odio-il-capodanno-firmato-antonio-gramsci Odio il capodanno, firmato Antonio Gramsci]'', ''Internazionale.it'', 31 dicembre 2014.</ref>
*Ogni movimento [[rivoluzione|rivoluzionario]] è romantico, per definizione.<ref>Da ''Classicismo, Romanticismo, Baratono...'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 gennaio 1922; ora in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi.</ref>
*{{NDR|Ricordando Giulia, sposata nel 1923}} Riandavo col pensiero a tutti i ricordi della nostra vita comune, dal primo giorno che ti ho visto a Sieriebriani Bor e che non osavo entrare nella stanza perché mi avevi intimidito (davvero, mi avevi intimidito e oggi sorrido ricordando questa impressione) al giorno che sei partita a piedi e io ti ho accompagnato fino alla grande strada attraverso la foresta e sono rimasto tanto tempo fermo per vederti allontanare tutta sola, col tuo carico da viandante, per la grande strada, verso il mondo grande e terribile. [...] Ho molto pensato a te, che sei entrata nella mia vita e mi hai dato l'amore e mi hai dato ciò che mi era sempre mancato e mi faceva spesso cattivo e torbido.<ref>Dalla lettera del 30 giugno 1924, da ''Lettere 1908-1926'', Einaudi.</ref>
*Solo chi fortemente vuole identifica gli elementi necessari alla realizzazione della sua volontà.<ref>Citato in ''[http://www.gramscitalia.it/html/strutt.htm Struttura sovrastruttura]'', ''Gramscitalia.it''.</ref>
*Solo un fascista, [[Aldo Palazzeschi]], era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, quantunque fosse uno degli scrittori più interessanti, ha finito col tacere come letterato.<ref>Da ''Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, Torino, 1966, [https://books.google.it/books?hl=it&id=Qs4kAQAAMAAJ&dq=Solo+un+fascista%2C+Aldo+Palazzeschi%2C+era+contro+la+guerra.+Egli+ha+rotto+con+il+movimento+e%2C+quantunque+fosse+uno+degli+scrittori+pi%C3%B9+interessanti%2C+ha+finito+col+tacere+come+letterato.&focus=searchwithinvolume&q=palazzeschi p. 527.]</ref>
*Solo un futurista: Aldo Palazzeschi, era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, benché fosse uno degli scrittori più interessanti, finì col tacere come letterato.<ref>Da ''Una lettera a Trotskij sul futurismo'', in ''Scritti politici'', vol. I, PGreco Edizioni, Milano, [https://books.google.it/books?id=imv6DwAAQBAJ&lpg=PA529&dq=&pg=PA529#v=onepage&q&f=false p. 529]. ISBN 9788868021719</ref>
*Tutti gli uomini sono [[intellettuali]], [...] ma non tutti gli uomini hanno nella società la funzione di intellettuali (così, perché può capitare che ognuno in qualche momento si frigga due uova o si cucisca uno strappo della giacca, non si dirà che tutti sono cuochi e sarti).<ref>Da ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/gramsci/gli_intellettuali/pdf/gramsci_gli_intellettuali.pdf Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura]'', Editori riuniti, Roma, 1996<sup>3</sup>. ISBN 88-359-4074-5</ref>
*{{NDR|Al giudice, che prima della condanna a 20 anni e 4 mesi di carcere gli aveva chiesto che cosa avrebbero fatto i comunisti se l'Italia fosse entrata in guerra}} Voi [[Fascismo|fascisti]] porterete l'Italia alla rovina, e a noi [[Comunismo|comunisti]] spetterà salvarla!<ref>Citato in Palmiro Togliatti, ''Il partito comunista italiano'', Editori Riuniti, Roma 1997<sup>4</sup>, cap. VIII, p. 80.</ref>
*Vorrei avere questi libri: 1° la Grammatica tedesca che era nello scaffale accanto all'ingresso; 2° il Breviario di linguistica di Bertoni e Bartoli che era nell'armadio di fronte al letto; 3° gratissimo le sarei se mi inviasse una [[Divina Commedia]] di pochi soldi, perché il mio testo lo avevo imprestato.<ref>Dalla lettera a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in [[Luciano Canfora]] ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
===Attribuite===
*Oh! Saper essere come l'operaio che sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è [[filosofo]] senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore! (da ''Bergsoniano!'', ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 2, 2 gennaio 1921)
:Si tratta della frase finale dell'articolo, che non è firmato, ora incluso in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi; secondo i curatori dell'opera, le ultime tre righe del trafiletto probabilmente non sono di Antonio Gramsci. Per [[Giancarlo Bergami]] sono attribuibili a [[Palmiro Togliatti]].<ref>{{cfr}} [[Giancarlo Bergami]], ''Studi Piemontesi'', Torino, marzo 1988, vol. XVII.</ref>
==''Americanismo e fordismo''==
*Gli istinti sessuali sono quelli che hanno subito la maggiore repressione da parte della società in isviluppo; il loro «regolamento», per le contraddizioni cui dà luogo e per le perversioni che gli si attribuiscono, sembra il più «innaturale», quindi più frequenti in questo campo i richiami alla «natura». Anche la letteratura «psicanalitica» è un modo di criticare la regolamentazione degli istinti sessuali in forma talvolta «illuministica», con la creazione di un nuovo mito del «selvaggio» sulla base sessuale (inclusi i rapporti tra genitori e figli). (pp. 16 sg.)
*Un'analisi accurata della storia italiana prima del '22 e anche prima del '26, che non si lasci allucinare dal carnevale esterno, ma sappia cogliere i motivi profondi del movimento operaio, deve giungere alla conclusione obiettiva che proprio gli operai sono stati i portatori delle nuove e più moderne esigenze industriali e a modo loro le affermarono strenuamente; si può dire anche che qualche industriale capi questo movimento e cercò di accaparrarselo (così è da spiegare il tentativo fatto da Agnelli di assorbire l'«Ordine Nuovo» e la sua scuola nel complesso Fiat [...]). (p. 29)
*''«[[Animalità]]» e industrialismo''. La storia dell'industrialismo è sempre stata (e lo diventa oggi in una forma più accentuata e rigorosa) una continua lotta contro l'elemento «animalità» dell'uomo, un processo ininterrotto, spesso doloroso e sanguinoso, di soggiogamento degli istinti (naturali, cioè animaleschi e primitivi) a sempre nuove, più complesse e rigide norme e abitudini di ordine, di esattezza, di precisione che rendano possibili le forme sempre più complesse di vita collettiva che sono la conseguenza necessaria dello sviluppo dell'industrialismo. (p. 36)
*Come si cammina senza bisogno di riflettere a tutti i movimenti necessari per muovere sincronicamente tutte le parti del corpo, in quel determinato modo che è necessario per camminare, così è avvenuto e continuerà ad avvenire nell'industria per i gesti fondamentali del mestiere; si cammina automaticamente e nello stesso tempo si pensa a tutto ciò che si vuole. (p. 51)
==''Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce''==
===Incipit===
Occorre distruggere il pregiudizio molto diffuso che la filosofia sia un alcunché di molto difficile per il fatto che essa è l'attività intellettuale propria di una determinata categoria di scienziati specialisti o di filosofi professionali e sistematici. Occorre pertanto dimostrare preliminarmente che tutti gli uomini sono «filosofi», definendo i limiti e i caratteri di questa «filosofia spontanea», propria di «tutto il mondo», e cioè della filosofia che è contenuta: 1) nel linguaggio stesso, che è un insieme di nozioni e di concetti determinati e non già e solo di parole grammaticalmente vuote di contenuto; 2) nel senso comune e buon senso; 3) nella religione popolare e anche quindi in tutto il sistema di credenze, superstizioni, opinioni, modi di vedere e di operare che si affacciano in quello che generalmente si chiama «folclore».
===Citazioni===
*Chi parla solo il dialetto o comprende la lingua nazionale in gradi diversi, partecipa necessariamente di una intuizione dei mondo più o meno ristretta e provinciale, fossilizzata, anacronistica in confronto delle grandi correnti di pensiero che dominano la storia mondiale. I suoi interessi saranno ristretti, piú o meno corporativi o economistici, non universali. Se non sempre è possibile imparare piú lingue straniere per mettersi a contatto con vite culturali diverse, occorre almeno imparare bene la lingua nazionale. Una grande cultura può tradursi nella lingua di un'altra grande cultura, cioè una grande lingua nazionale, storicamente ricca e complessa, può tradurre qualsiasi altra grande cultura, cioè essere una espressione mondiale. Ma un dialetto non può fare la stessa cosa. (''Alcuni punti preliminari di riferimento'')
*Comprendere e valutare realisticamente la posizione e le ragioni dell'avversario (e talvolta è avversario tutto il pensiero passato) significa appunto essersi liberato dalla prigione delle ideologie (nel senso deteriore, di cieco fanatismo ideologico), cioè porsi da un punto di vista «critico», l'unico fecondo nella ricerca scientifica. (''La discussione scientifica'')
*L'affermazione di Feuerbach: «L'uomo è quello che mangia», può essere, presa in sé, interpretata variamente. Interpretazione gretta e stolta: cioè l'uomo è volta per volta quello che mangia materialmente, cioè i cibi hanno una immediata influenza determinatrice sul modo di pensare. Ricordare l'affermazione di Amadeo {{NDR|Bordiga}} che se si sapesse ciò che un uomo ha mangiato prima di un discorso, per esempio, si sarebbe in grado di interpretare meglio il discorso stesso. Affermazione infantile, e, di fatto, estranea anche alla scienza positiva, poiché il cervello non viene nutrito di fave o di tartufi, ma i cibi giungono a ricostituire le molecole del cervello trasformati in sostanze omogenee e assimilabili, che hanno cioè la «stessa natura» potenziale delle molecole cerebrali. Se questa affermazione fosse vera, la storia avrebbe la sua matrice determinante nella cucina e le rivoluzioni coinciderebbero coi mutamenti radicali dell'alimentazione di massa. Il contrario è storicamente vero: cioè sono le rivoluzioni e il complesso sviluppo storico che hanno modificato l'alimentazione e creato i «gusti» successivi nella scelta dei cibi. (''Che cosa è l'uomo?'')
*La massima di E. Kant: «Opera in modo che la tua condotta possa diventare una norma per tutti gli uomini, in condizioni simili» [...] può essere considerata un truismo, poiché è difficile trovare uno che non operi credendo di trovarsi nelle condizioni in cui tutti opererebbero come lui. Chi ruba per fame ritiene che chi ha fame ruberebbe, chi ammazza la moglie infedele ritiene che tutti i mariti traditi dovrebbero ammazzare ecc. Solo i «matti» in senso clinico, operano senza ritenere di essere nel giusto. (''Etica'')
==''La questione meridionale''==
*La quarta guerra del Risorgimento italiano non pare debba avere per il Mezzogiorno conseguenze diverse da quella delle altre tre. Lo ha fatto notare A. Labriola alla Camera durante la discussione della politica economica del gabinetto [[Antonio Salandra|Salandra]], ma l'Agenzia Stefani ha trasmesso delle sue parole un riassunto generico e scolorito. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra>Da ''Il Grido del popolo'', 1º aprile 1916.</ref>; p. 4)
*[...] le paterne amministrazioni di Spagna e dei Borboni nulla avevano creato: la borghesia non esisteva, l'agricoltura era primitiva e non bastava neppure a soddisfare il mercato locale; non strade, non porti, non utilizzazione delle poche acque che la regione, per la sua speciale conformazione geologica, possedeva. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra/>; p. 4)
*[[Giustino Fortunato]] e [[Benedetto Croce]] rappresentano [...] le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana. (''Alcuni temi della questione meridionale''<ref>Il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni. Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista ''Stato Operaio'', con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi più ampi.» {{cfr}} ''La questione meridionale'', p. 38.</ref>, p. 45)
==''Letteratura e vita nazionale''==
===[[Incipit]]===
Cosa significa e cosa può e dovrebbe significare la parola d'ordine di [[Giovanni Gentile]]: «Torniamo al [[Francesco De Sanctis|De Sanctis]]!»? (cfr. tra l'altro il 1° numero del settimanale «Il Quadrivio»). Significa «tornare» meccanicamente ai concetti che il De Sanctis svolse intorno all'arte e alla letteratura, o significa assumere verso l'arte e la vita un atteggiamento simile a quello assunto dal De Sanctis ai suoi tempi? Posto questo atteggiamento come «esemplare», è da vedere: 1) in che sia consistita tale esemplarità; 2) quale atteggiamento sia oggi corrispondente, cioè quali interessi intellettuali e morali corrispondano oggi a quelli che dominarono l'attività del De Sanctis e le impressero una determinata direzione.
===Citazioni===
*{{NDR|Su ''[[I promessi sposi]]''}} Tra il Manzoni e gli «umili» c'è distacco sentimentale; gli umili sono per il Manzoni un «problema di storiografia», un problema teorico che egli crede di poter risolvere col romanzo storico, col «verosimile» del romanzo storico. Perciò gli umili sono spesso presentati come «macchiette» popolari, con bonarietà ironica, ma ironica. E il Manzoni è troppo cattolico per pensare che la voce del popolo sia voce di Dio: tra il popolo e Dio c'è la chiesa, e Dio non s'incarna nel popolo, ma nella chiesa. Che Dio s'incarni nel popolo può crederlo il Tolstoi, non il Manzoni.
*[[Giovanni Papini|Papini]] è cattolico e anticrociano; le contraddizioni del suo superficiale scritto risultano da questa doppia qualità. (p. 153)
*{{NDR|''[[Il conte di Montecristo]]''}} [...] è forse il piú «oppiaceo» dei romanzi popolari: quale uomo del popolo non crede di aver subito un'ingiustizia dai potenti e non fantastica sulla «punizione» da infliggere loro? Edmondo Dantès gli offre il modello, lo «{{Sic|ubbriaca}}» di esaltazione, sostituisce il credo di una giustizia trascendente in cui non crede piú «sistematicamente».
*[[Don Chisciotte]] non cerca di evadere anch'egli, anche praticamente, dal tritume e dalla standardizzazione della vita quotidiana di un villaggio spagnolo?
*[[Delitto e castigo|Raskolnikov]] è [[Il conte di Montecristo|Montecristo]] «criticato» da un panslavista-cristiano.
*L'[[Ugo Ojetti|Ojetti]] è rappresentativo da più punti di vista: ma la codardia intellettuale dell' uomo supera ogni misura normale. (p. 252)
*[[Giovanni Papini|Papini]] ha esercitato tutti i mestieri, per poi sporcificarli tutti: il filosofo, per concludere che la filosofia è una specie di cancrena al cervelletto, il cattolico, per incenerare l'universo con un appropriato dizionario, il letterato, per sancir da ultimo che della letteratura non sappiamo che farcene. Ciò non toglie che Papini non si sia conquistato un posticino nella storia della letteratura dentro il capitolo i "polemisti". (pp. 281-282)
*[[Giovanni Papini|Papini]] è sempre stato un «polemista» nel senso che dice il Volpicelli, e lo è ancor oggi, poiché non si sa se nell'espressione «polemista cattolico» a Papini interessi più il sostantivo o l'aggettivo. Col suo «cattolicismo» Papini avrebbe voluto dimostrare di non essere un puro «polemista», cioè un «calligrafo», un funambolo della parola e della tecnica, ma non c'è riuscito! Il Volpicelli ha torto nel non precisare: il polemista è polemista di una concezione del mondo, sia pure il mondo di Pulcinella, ma Papini è il polemista «puro», il boxeur di professione della parola qualsiasi: Volpicelli avrebbe dovuto giungere esplicitamente all'affermazione che il cattolicismo in Papini è un vestito da clown, non la «pelle» formata dal suo sangue «rinnovato», ecc. (p. 282)
==''Lettere dal carcere''==
===[[Incipit]]===
Roma 20 novembre 1926<br>Mia carissima Julca,<br>Ricordi una delle tue ultime lettere? (Era almeno l'ultima lettera che io ho ricevuto a letto). Mi scrivevi che noi due siamo ancora abbastanza giovani per poter sperare di volere insieme crescere i nostri bambini. Occorre che tu ora ricordi fortemente questo, che tu ci pensi fortemente ogni volta che pensi a me e mi associ ai bambini. Io sono sicuro che tu sarai forte e coraggiosa, come sempre sei stata. Dovrai esserlo ancora di più che nel passato, perché rimarrò certamente a lungo senza vostre notizie; e ho ripensato al passato, traendone ragione di forza e voglio rivedere e vedere i nostri piccoli bambini. Mi preoccupa un po' la quistione materiale: potrà il tuo lavoro bastare a tutto? Penso che non sarebbe né meno degno di noi né troppo, domandare un po' di aiuti. Vorrei convincerti di ciò, perché tu mi dia retta e ti rivolga ai miei amici. Sarei più tranquillo e più forte, sapendoti al riparo da ogni brutta evenienza. Le mie responsabilità di genitore serio mi tormentano ancora, come vedi. Carissima mia, non vorrei in modo alcuno turbarti: sono un po' stanco, perché dormo pochissimo, e non riesco perciò a scrivere tutto ciò che vorrei e come vorrei. Voglio farti sentire forte forte tutto il mio amore e la mia fiducia. Abbraccia tutti di casa tua; ti stringo con la più grande tenerezza insieme coi bambini.<br>Antonio
===Citazioni===
*Siamo assolutamente separati dai coatti comuni, la cui vita non saprei descriverti con brevi tratti: ricordi la novella di [[Rudyard Kipling|Kipling]] intitolata: ''Una strana cavalcata'' nel volume francese ''L'uomo che volle essere re''. Mi è balzata di colpo alla memoria tanto mi sembrava di viverla. Finora siamo 15 amici. La nostra vita è tranquillissima: siamo occupati a esplorare l'isola che permette di fare passeggiate abbastanza lunghe, di circa 9-10 chilometri, con paesaggi amenissimi e visioni di marine, di albe e di tramonti meravigliosi: ogni due giorni viene il vaporetto che porta giornali, e amici nuovi, tra i quali il marito di Ortensia che ho avuto tanto piacere di incontrare. [[Ustica]] è molto più graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate che ti invierò: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore. (a Tatiana, 9 dicembre 1926)
*Ti immagino seria e tetra, senza un sorriso neanche sfuggevole. Vorrei farti rallegrare in qualche modo. Ti racconterò delle storielle; che te ne pare? Ti voglio, per esempio, come intermezzo alla descrizione del mio viaggio in questo mondo così grande e terribile, dire qualcosa intorno a me stesso e alla mia fama, di molto divertente. Io non sono conosciuto all'infuori di una cerchia abbastanza ristretta; il mio nome è storpiato perciò in tutti i modi più inverosimili: Gramasci, Granusci, Gràmisci, Granìsci, Gramàsci, fino a Garamàscon, con tutti gli intermedi più bizzarri. A Palermo, durante una certa attesa per il controllo dei bagagli, incontrai in un deposito un gruppo di operai torinesi diretti al confino; insieme a loro era un formidabile tipo di anarchico ultra individualista, noto coll'indicazione di «Unico»<ref>Dal titolo del libro del filosofo anarchico Max Stirner ''[[L'unico e la sua proprietà]]'', tradotto in italiano nel 1902. {{NDR|Nota del curatore}}</ref> che rifiuta di confidare a chiunque, ma specialmente alla polizia e alle autorità in generale, le sue generalità: «sono l'Unico e basta», ecco la sua riposta. Nella folla che lo attendeva, l'Unico riconobbe tra i criminali comuni (mafiosi) un altro tipo, siciliano (l'Unico deve essere napoletano o giù di lì), arrestato per motivi compositi, tra il politico e il comune, e si passò allora alle presentazioni. Mi presentò: l'altro mi guardò a lungo, poi domandò: «Gramsci, Antonio?» Sì, Antonio!, risposi. «Non può essere, replicò, perché Antonio Gramsci deve essere un gigante e non un uomo così piccolo» – Non disse più nulla, si ritirò in un angolo, si sedette su uno strumento innominabile e stette, come Mario sulle rovine di Cartagine, a meditare sulle proprie illusioni perdute. Evitò accuratamente di parlare con me durante il tempo in cui restammo ancora nello stesso camerone e non mi salutò quando ci separarono. (a Tania, 19 febbraio 1927)
*La mia vita scorre sempre uguale. Leggo, mangio, dormo e penso. Tu però non devi pensare a tutto ciò che pensi e specialmente non devi farti illusioni. Non perché io non sia arcisicuro di rivederti e di farti conoscere i miei bambini [...], ma perché sono anche arcisicuro che sarò condannato e chissà a quanti anni. Tu devi capire che in ciò non c'entra niente per nulla né la mia rettitudine, né la mia coscienza, né la mia innocenza o colpevolezza. È un fatto che si chiama politica, appunto perché tutte queste bellissime cose non c'entrano per nulla. Tu sai come si fa coi bambini che fanno la pipì nel letto, è vero? Si minaccia di bruciarli con la stoppa accesa in cima al forcone. Ebbene: immagina che in italia ci sia un bambino molto grosso che minaccia continuamente di fare la pipì nel letto di questa grande genitrice di biade e di eroi; io e qualche altro siamo la stoppa (o il cencio) accesa che si mostra per minacciare l'impertinente e impedirgli di insudiciare le candide lenzuola. Poiché le cose sono così, non bisogna né allarmarsi, né illudersi; bisogna solo attendere con grande pazienza e sopportazione. (alla mamma, 25 aprile 1927)
*[...] ho sempre l'ossessione di essere per essere ridotto ad una epistolografia convenzionale e, ciò che è il peggio del convenzionalismo, ad una epistolografia convenzionalmente carceraria. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Ma, in verità, mi sono accorto che, proprio al contrario di quanto avevo sempre pensato, in [[carcere]] si studia male, per tante ragioni, tecniche e psicologiche. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio. Mi sono convinto che bisogna sempre contare solo su se stessi e sulle proprie forze; non attendersi niente da nessuno e quindi non procurarsi delusioni. Che occorre proporsi di fare solo ciò che si sa e si può fare e andare per la propria via. La mia posizione morale è ottima: chi mi crede un satanasso, chi mi crede quasi un santo. Io non voglio fare né il martire né l'eroe. Credo di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo. Ti potrei raccontare qualche aneddoto divertente. Nei primi mesi che ero qui a Milano<ref>Gramsci giunse al carcere di San Vittore il 7 febbraio 1927.</ref>, un agente di custodia mi domandò ingenuamente se era vero che io, se avessi cambiato bandiera, sarei stato ministro. Gli risposi sorridendo che ministro era un po' troppo, ma che sottosegretario alle Poste o ai Lavori Pubblici avrei potuto esserlo, dato che tali erano gli incarichi che nei governi si davano ai deputati sardi. Scosse le spalle e mi domandò perché dunque non avevo cambiato bandiera, toccandosi la fronte col dito. Aveva preso sul serio la mia risposta e mi credeva matto da legare. (a Carlo, 12 settembre 1927)
*Mi preoccupa molto lo stato d'animo della mamma, d'altronde non so come fare per rassicurarla e consolarla. Vorrei infonderle la convinzione che io sono tranquillissimo, come realmente sono, ma vedo che non riesco. C'è tutta una zona di sentimento e di modi di pensare che costituisce una specie di abisso tra noi. Per lei il mio incarceramento è una terribile disgrazia alquanto misteriosa nelle sue concatenazioni di cause ed effetti; per me è un episodio nella lotta politica che si combatteva e si continuerà a combattere non solo in Italia, ma in tutto il mondo, per chissà quanto tempo ancora. Io sono rimasto preso, così come durante la guerra si poteva cadere prigionieri, sapendo che questo poteva avvenire e che poteva avvenire anche di peggio. Ma temo che anche tu la pensi come la mamma e che queste spiegazioni ti rassomiglino a un indovinello espresso ancora in una lingua sconosciuta. (a Teresina, 20 febbraio 1928)
*Carissima mamma, non ti vorrei ripetere ciò che ti ho spesso scritto per rassicurarti sulle mie condizioni fisiche e morali. Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi. Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione. Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e al loro dignità di uomini.<br />Ti abbraccio teneramente.<br />Nino (10 maggio 1928)
*I [[traduttori]] sono pagati male e traducono peggio. (a Tatiana, 26 agosto 1929; 1965)
*[...] sono [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] con l'intelligenza, ma [[ottimismo e pessimismo|ottimista]] per la volontà. (a Carlo, 19 dicembre 1929; 1965)
*Su per giù tu immagini me come uno che insistentemente rivendica il diritto di soffrire, di essere martirizzato, di non essere defraudato neanche di un minuto secondo e di una sfumatura della sua pena. Io sarei un nuovo {{sic|Gandhy}} che vuole testimoniare dinanzi ai superi e agli inferi i tormenti del popolo indiano, un nuovo Geremia o Elia o non so chi altro profeta d'{{sic|Israello}} che andava in piazza a mangiare cose immonde per offrirsi in olocausto al dio della vendetta, ecc. ecc. Non so come ti sei fatta questa concezione, che è molto ingiusta nei tuoi rapporti verso di me, ingiusta e inconsiderata. Ti ho detto che io sono eminentemente pratico; io penso che non capisci ciò che io voglia dire con questa espressione, perché non fai nessuno sforzo per metterti nelle mie condizioni (probabilmente quindi io ti dovrò apparire come un commediante o che so io). La mia [[praticità]] consiste in questo: nel sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro. (a Tatiana, 19 maggio 1930)
*Il [[padre Brown]] è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. [[Sherlock Holmes]] è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte [[Gilbert Keith Chesterton|Chesterton]] è un grande artista, mentre [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]] era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti. (a Tania, 6 ottobre 1930; 1965)
*Carissima mamma, ecco il quinto natale che passo in privazione di libertà e il quarto che passo in carcere. Veramente la condizione di coatto in cui passai il natale del 26 ad Ustica<ref>Data l'assegnazione al confino politico, Gramsci abitò in una casa privata nell'isola di Ustica dal 7 dicembre 1926 al 20 gennaio 1927, insieme ad altri compagni confinati.</ref> era ancora una specie di paradiso della libertà personale in confronto alla condizione di carcerato. Ma non credere che la mia serenità sia venuta meno. Sono invecchiato di quattro anni, ho molti capelli bianchi, ho perduto i denti, non rido più di gusto come una volta, ma credo di essere diventato più saggio e di avere arricchito la mia esperienza degli uomini e delle cose. Del resto non ho perduto il gusto della vita [...]. Dunque non sono diventato [[Senilità|vecchio]], ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò non possiamo più fare. In questo sono sicuro che neanche tu sei diventata vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per poterci rivedere tutti insieme per poter conoscere tutti i tuoi nipotini: finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie. (15 dicembre 1930)
*Io penso che una persona intelligente e moderna deve leggere i [[classici]] in generale con un certo «distacco», cioè solo per i loro valori estetici, mentre l'«amore» implica adesione al contenuto ideologico della poesia; si ama il «proprio» poeta, si «ammira» l'artista «in generale». (a Giulia, 1 giugno 1931; 1965)
*[...] non c'era ragione di essere impressionata. Devi sapere che io sono morto una volta e poi sono resuscitato, ciò che dimostra che ho sempre avuto la pelle dura. Da bambino, a 4 anni, ho avuto delle emorragie per tre giorni di seguito, che mi avevano completamente dissanguato, accompagnate da convulsioni. Il medico mi aveva dato per morto e mia madre ha conservato fino al 914 circa la piccola bara e il vestitino speciale che dovevano servire per seppellirmi; una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i piedini con l'olio di una lampada dedicata a una madonna e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Lo studio che ho fatto sugli [[Intellettuale|intellettuali]] è molto vasto come disegno e in realtà non credo che esistano in Italia libri su questo argomento. Esiste certo molto materiale erudito ma disperso in un numero infinito di riviste e archivi storici locali. D'altronde io estendo molto la nozione di intellettuale e non mi limito alla nozione corrente che si riferisce ai grandi intellettuali. Questo studio porta anche a certe determinazioni del concetto di Stato che di solito è inteso come Società politica (o dittatura, o apparato coercitivo per conformare la massa popolare secondo il tipo di produzione e l'economia di un certo momento dato) e non come un equilibrio tra Società politica con la Società civile (o [[egemonia culturale|egemonia]] di un gruppo sociale sull'{{sic|intiera}} società nazionale esercitata attraverso le organizzazioni così dette private, come la chiesa, i sindacati, le scuole ecc.) e appunto nella società civile specialmente operano gli intellettuali ([[Benedetto Croce|Ben. Croce]], per es., è una specie di papa laico ed è uno strumento efficacissimo di egemonia anche se volta per volta possa trovarsi in contrasto con questo o quel governo ecc.). Da questa concezione della funzione degli intellettuali, secondo me, viene illuminata la ragione o una delle ragioni della caduta dei [[Età comunale|Comuni medioevali]], cioè del governo di una classe economica, che non seppe crearsi la propria categoria di intellettuali e quindi di esercitare un'egemonia oltre che una dittatura; gli intellettuali italiani non avevano un carattere [[nazional-popolare|popolare-nazionale]] ma cosmopolita sul modello della Chiesa e a Leonardo era indifferente vendere al duca Valentino i disegni delle fortificazioni di Firenze. I Comuni furono dunque uno stato sindacalista, che non riuscì a superare questa fase e a diventare Stato integrale come indicava invano il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] che attraverso l'organizzazione dell'esercito voleva l'egemonia della città sulla campagna, e perciò si può chiamare il primo giacobino italiano (il secondo è stato Carlo Cattaneo ma con troppe chimere in testa). Così ne deriva che il Rinascimento deve essere considerato un movimento reazionario e repressivo in confronto dello sviluppo dei Comuni ecc. Ti faccio questi accenni per farti persuasa che ogni periodo della storia svoltasi in Italia, dall'Impero romano al Risorgimento, deve essere guardato da questo punto di vista monografico. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Io non sono mai stato un [[giornalista]] professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella qualifica professionale. (a Tania, 12 ottobre 1931; 1965)
*Posso ammirare esteticamente ''[[Guerra e pace|Guerra e Pace]]'' di [[Lev Tolstoj|Tolstoi]] e non condividere la sostanza ideologica del libro; se i due fatti coincidessero Tolstoi sarebbe il mio vademecum, «le livre de chevet». Così si può dire per [[Shakespeare]], per [[Goethe]] e anche per [[Dante Alighieri|Dante]]. Non sarebbe esatto dire lo stesso per il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], nonostante il suo pessimismo. Nel Leopardi si trova, in forma estremamente drammatica, la crisi di transizione verso l'uomo moderno; l'abbandono critico delle vecchie concezioni trascendentali senza che ancora si sia trovato un ubi consistam morale e intellettuale nuovo, che dia la stessa certezza di ciò che si è abbandonato. (lettera a Iulca, 5 settembre 1932; 1965)
*La [[bontà]] disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri. (a Tania, 29 maggio 1933; 1965)
*[...] il [[tempo]] è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della [[vita]] stessa. (lettera a Tania, 2 luglio 1933; 1965)
==''Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno''==
===[[Incipit]]===
Il carattere fondamentale del ''[[Niccolò Machiavelli#Il principe|Principe]]'' è quello di non essere una trattazione sistematica ma un libro «vivente», in cui l'ideologia politica e la scienza politica si fondono nella forma drammatica del «mito». Tra l'utopia e il trattato scolastico, le forme in cui la scienza politica si configurava fino al [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], questi dette alla sua concezione la forma fantastica e artistica, per cui l'elemento dottrinale e razionale si impersona in un condottiero, che rappresenta plasticamente e «antropomorficamente» il simbolo della «volontà collettiva». Il processo di formazione di una determinata volontà collettiva, per un determinato fine politico, viene rappresentato non attraverso disquisizioni e classificazioni pedantesche di principii e criteri di un metodo d'azione, ma come qualità, tratti caratteristici, doveri, necessità di una concreta persona, ciò che fa operare la fantasia artistica di chi si vuol convincere e dà una piú concreta forma alle passioni politiche.
===Citazioni===
*Il [[Robert Michels|Michels]] ha fatto molto baccano in Italia per la «sua» trovata del «capo charismatico» che probabilmente (occorrerebbe confrontare) era già nel [[Max Weber|Weber]] il cosiddetto «charisma», nel senso del Michels, nel mondo moderno coincide sempre con una fase primitiva dei partiti di massa, con la fase in cui la dottrina si presenta alle masse come qualcosa di nebuloso e incoerente, che ha bisogno di un papa infallibile per essere interpretata e adattata alle circostanze.
*Le idee di Michels sui partiti politici sono abbastanza confuse e schematiche, ma sono interessanti come raccolta di materiale grezzo e di osservazioni empiriche e disparate.
*Per comprendere bene la posizione della chiesa nella società moderna, occorre comprendere che essa è disposta a lottare solo per difendere le sue particolari libertà corporative (di chiesa come chiesa, organizzazione ecclesiastica), cioè i privilegi che proclama legati alla propria essenza divina; per questa difesa la chiesa non esclude nessun mezzo, né l'insurrezione armata, né l'attentato individuale, né l'appello alla invasione straniera. Tutto il resto è trascurabile relativamente, a meno che non sia legato alle condizioni esistenziali proprie. Per "dispotismo" la chiesa intende l'intervento dell'autorità statale laica nel limitare e sopprimere i suoi privilegi, non molto di più: essa riconosce qualsiasi potestà di fatto e, purché non tocchi i suoi privilegi, la legittima; se poi accresce i suoi privilegi la esalta e la proclama provvidenziale.
*Quando si vuol scrivere la storia di un partito politico, in realtà occorre affrontare tutta una serie di problemi molto meno semplici di quanto creda, per es., Roberto Michels che pure è ritenuto uno specialista in materia.
==''Passato e presente''==
===[[Incipit]]===
Estrarre da questa rubrica una serie di note che siano del tipo dei ''Ricordi politici e civili'' del [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]] (tutte le proporzioni rispettate). I «Ricordi» sono tali in quanto riassumono non tanto avvenimenti autobiografici in senso stretto (sebbene anche questi non manchino), quanto «esperienze» civili e morali (morali più nel senso etico-politico) strettamente connesse alla propria vita e ai suoi avvenimenti, considerate nel loro valore universale o nazionale.
===Citazioni===
*{{NDR|La tendenza a diminuire l'avversario}} È di per se stessa un documento dell'inferiorità di chi ne è posseduto; si tende infatti a diminuire rabbiosamente l'avversario per poter credere di esserne decisamente vittoriosi. In questa tendenza è perciò insito oscuramente un [[giudizio]] sulla propria incapacità e debolezza [...]. (quaderno 16; p. 16)
*Se si domanda a Tizio, che non ha mai studiato il cinese e conosce bene solo il dialetto della sua provincia, di tradurre un brano di cinese, egli molto ragionevolmente si meraviglierà, prenderà la domanda in ischerzo e, se si insiste, crederà di essere canzonato, si offenderà e farà ai pugni.<br />Eppure lo stesso Tizio, senza essere neanche sollecitato, si crederà autorizzato a parlare di tutta una serie di quistioni che conosce quanto il cinese, di cui ignora il linguaggio tecnico, la posizione storica, la connessione con altre quistioni, talvolta gli stessi elementi fondamentali distintivi. Del cinese almeno sa che è una lingua di un determinato popolo che abita in un determinato punto del globo: di queste quistioni ignora la topografia ideale e i confini che le limitano. (quaderno 15, § 21; p. 55)
==''Quaderni del carcere''==
* Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri.<ref>{{Cita web|url=https://www.libriantichionline.com/divagazioni/antonio_gramsci_cultura|titolo=Antonio Gramsci - 'Cultura' non è possedere un magazzino ben fornito di notizie}}</ref>
*''[[Ardengo Soffici|Soffici]]''. Un cafone senza ingenuità e spontaneità. (quaderno 1, § 9, p. 8)
*[[Achille Loria|Loria]] non è un caso teratologico individuale: è l'esemplare più compiuto e finito di una serie di rappresentanti di un certo strato intellettuale di un certo periodo; in generale degli intellettuali positivisti che si occupano della quistione operaia e che più o meno credono di approfondire, o correggere, o superare il [[Marxismo]]. [[Enrico Ferri]] – [[Arturo Labriola]] – lo stesso [[Filippo Turati|Turati]] potrebbero dare una messe di osservazioni e di aneddoti. (quaderno 1, § 25, p. 22)
*I [[Giacobinismo|giacobini]] [...] forzarono la mano, ma sempre nel senso dello sviluppo storico reale, perché essi fondarono non solo lo Stato borghese, fecero della [[borghesia]] la classe «dominante», ma fecero di più (in un certo senso), fecero della borghesia la classe dirigente, egemone, cioè dettero allo Stato una base permanente. (quaderno 1, § 44, p. 51)
*''Lo «[[Stellone d'Italia]]»''. Com'è nato questo modo di dire sullo «Stellone» che è entrato a far parte dell'ideologia patriottica e nazionale italiana? Il 27 novembre 1871, il giorno in cui [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] inaugurò a Roma il Parlamento, fu visto di pieno giorno il pianeta Venere, che di solito (poiché Venere è un pianeta interno all'orbita delle terra) non si può vedere che al mattino prima del nascere del sole o alla sera dopo il tramonto. Se poi certe condizioni atmosferiche favoriscono la visibilità del pianeta, non è raro il caso che esso possa vedersi anche dopo che il sole è spuntato ed anche prima che sia tramontato, ciò che appunto avvenne il 27 novembre 1871. (quaderno 2, § 107, p. 254)
*La [[crisi]] consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati. (quaderno 3, § 34, [[:s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/318|p. 311]])
*Il [[Alfredo Panzini|Panzini]] oltre a creare luoghi comuni per gli argomenti che tratta, si dà molto daffare per raccogliere tutti i luoghi comuni che sullo stesso argomento sono stati scritti da altri autori, specialmente stranieri: deve avere uno schedario speciale di luoghi comuni, per condire opportunamente tutti i suoi scritti. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/320|p. 313]])
*Tutta la ''Vita di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]]'' è una beffa della storia. Se le vite romanzate sono la forma attuale della letteratura amena tipo Alessandro Dumas, Panzini è il nuovo Ponson du Terrail. Panzini vuole così ostentatamente mostrare di «saperla lunga» sul modo di procedere degli uomini, di essere un cosi furbissimo realista, che viene la voglia, a leggerlo, di rifugiarsi in Condorcet o in Bernardino di Saint-Pierre, che almeno non sono cosi filistei. Nessun nesso storico è ricostruito nel fuoco di una personalità; la storia è un seguito di storielle divertenti senza nesso né di personalità né di altre forze sociali: è veramente una nuova forma di gesuitismo, molto più accentuata di quanto io stesso avessi creduto leggendo la Vita a puntate. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/322|p. 315]])
*Non si capisce proprio cosa Panzini abbia voluto scrivere con questa ''Vita di Cavour''; una vita di Cavour non è certamente: né una biografìa di {{sic|Cavour-uomo}}, né una ricostruzione di Cavour politico; in verità dal libro di Panzini Cavour esce molto malconcio e molto diminuito: la sua figura non ha nessun rilievo concreto, eccetto che nelle giaculatorie che Panzini di tanto in tanto ripete: eroe, superbo, genio ecc. Ma queste giaculatorie non essendo giustificate (e perciò sono giaculatorie) sembrano talvolta prese di bavero, se non si capisse che la misura che Panzini adopera per giudicare l'eroismo, la grandezza, il genio ecc. è la sua propria misura, della genialità, grandezza, eroismo ecc. del sig. Panzini Alfredo. Ancora bisogna dire che il Panzini esagera nel trovare il dito di dio, il fato, la provvidenza in tanti avvenimenti: è, in fondo, la concezione dello stellone con parole da tragedia greca o da padre gesuita, ma che non perciò diventa meno triviale e banale. Lo stesso insistere troppo sull'elemento «provvidenziale» significa diminuire la funzione dello sforzo italiano, che pure ebbe una sua parte. Cosa significa poi in questo caso questa miracolosità della rivoluzione italiana? Significa che tra l'elemento nazionale e quello internazionale dell'evento, è l'internazionale che ha contato di più. È questo il caso? Bisognerebbe dirlo e forse la grandezza di Cavour sarebbe messa ben più in rilievo e la sua funzione personale, il suo «eroismo» apparirebbe ben più da esaltare. Ma il Panzini vuol dare colpi a molte botti con molti cerchi e non ne raccappezza qualcosa di sensato: né egli sa cosa sia una rivoluzione e quali siano i rivoluzionari. Tutti furono grandi e furono rivoluzionari ecc. ecc. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/323|p. 316]])
*Anche lo [[studio]] è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, anche nervoso-muscolare, oltre che intellettuale: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo e il dolore e la noia. (quaderno 4, § 55, p. 502).
*In Oriente lo Stato era tutto, la società civile era primordiale e gelatinosa; nell'Occidente tra Stato e società civile c'era un giusto rapporto e nel tremolio dello Stato si scorgeva subito una robusta struttura della società civile. (quaderno 7, § 16, p. 866)
*''Giornalismo. I titoli''. Tendenza a [[Titolo (giornalismo)|titoli]] magniloquenti e pedanteschi, con opposta reazione di titoli così detti «giornalistici» cioè anodini e insignificanti. Difficoltà dell'arte dei titoli che dovrebbero riassumere alcune esigenze: di indicare sinteticamente l'argomento centrale trattato, di destare interesse e curiosità spingendo a leggere. Anche i titoli sono determinati dal pubblico al quale il giornalista si rivolge e dall'atteggiamento del giornale verso il suo pubblico: atteggiamento demagogico-commerciale quando vuole sfruttare le tendenze più basse; atteggiamento educativo [-didattico], ma senza pedanteria, quando si vuole sfruttare il sentimento predominante nel pubblico, come base di partenza per un suo elevamento. (quaderno 8, § 143, p. 1029)
*Contro il velleitarismo, contro l'astrattismo, l'eroismo di maniera ecc. è una quistione di costume e di stile, non «teoretica». (quaderno 8, § 210, p. 1069)
*Questa espressione «gli umili» è caratteristica per comprendere l'atteggiamento tradizionale degli intellettuali italiani verso il popolo e quindi il significato della letteratura per «gli umili». Non si tratta del rapporto contenuto nell'espressione dostoievschiana di «umiliati e offesi». In [[Fëdor Dostoevskij|Dostojevschij]] c'è potente il sentimento nazionale-popolare, cioè la coscienza di una «missione degli intellettuali» verso il popolo, che magari è «oggettivamente» costituito di «umili» ma deve essere liberato da questa «umiltà», trasformato, rigenerato. Nell'intellettuale italiano l'espressione di «umili» indica un rapporto di protezione paterna e padreternale, il sentimento «sufficente» di un propria indiscussa superiorità, il rapporto come tra due razze, una ritenuta superiore e l'altra inferiore, il rapporto come tra adulti e bambini nella vecchia pedagogia e peggio ancora un rapporto da «società protettrice degli animali», o da esercito della Salute anglosassone verso i cannibali della Guinea. (quaderno 9, § 135, p. 1197)
*Autocoscienza critica significa storicamente e politicamente creazione di una élite di intellettuali: una massa umana non si «distingue» e non diventa indipendente «per sé» senza organizzarsi (in senso lato) e non c'è organizzazione senza intellettuali, cioè senza organizzatori e dirigenti, cioè senza che l'aspetto teorico del nesso teoria-pratica si distingua concretamente in uno strato di persone «specializzate» nell'elaborazione concettuale e filosofica. (quaderno 11, § 12, p. 1386)
*Gli [[Intellettuale|intellettuali]] sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali. (quaderno 12, § 1, p. 1513)
*La divisione fondamentale della [[scuola]] in classica e professionale era uno schema razionale: la scuola professionale per le classi strumentali, quella classica per le classi dominanti e per gli intellettuali. Lo sviluppo della base industriale sia in città che in campagna aveva un crescente bisogno del nuovo tipo di intellettuale urbano: si sviluppò accanto alla scuola classica quella tecnica (professionale ma non manuale), ciò che mise in discussione il principio stesso dell'indirizzo concreto di cultura generale, dell'indirizzo umanistico della cultura generale fondata sulla tradizione greco-romana. Questo indirizzo, una volta messo in discussione, può dirsi spacciato, perché la sua capacità formativa era in gran parte basata sul prestigio generale e tradizionalmente indiscusso, di una determinata forma di [[civiltà]]. (quaderno 12, § 1, p. 1531)
*La [[disciplina]] pertanto non annulla la personalità e la libertà: la quistione della «personalità e libertà» si pone non per il fatto della disciplina, ma per l'«origine del potere che ordina la disciplina». Se questa origine è «democratica», se cioè l'autorità è una funzione tecnica specializzate e non un «arbitrio» o una imposizione estrinseca ed esteriore, la disciplina è un elemento necessario di ordine democratico, di libertà. (quaderno 14, § 48, pp. 1706-1707)
*Ogni elemento «imposto» sarà da ripudiarsi a priori? [...] Che l'istruzione sia obbligatoria non significa infatti che sia da ripudiare e neppure che non possa essere giustificata, con nuovi argomenti, una nuova forma di obbligatorietà: occorre fare «libertà» di ciò che è «necessario», ma perciò occorre riconoscere una necessità «obbiettiva», cioè che sia obiettiva precipuamente per il gruppo in parola. (quaderno 16, § 12, p. 1875)
*{{NDR|Sulla ''Guida alla grammatica italiana''}} Il Panzini non si pone neanche lontanamente questo problema<ref>Della storia della lingua italiana e dei fattori che determinano la sua elaborazione unitaria.</ref>e perciò le sue pubblicazioni grammaticali sono incerte, contraddittorie, oscillanti. Non si pone per esempio il problema di quale oggi sia, dal basso, il centro di irradiazione delle innovazioni linguistiche; che pure non ha poca importanza pratica. Firenze, Roma, Milano. Ma d'altronde non si pone neanche il problema se esista (e quale sia) un centro di irradiazione spontanea dall'alto, cioè in forma relativamente organica, continua, efficacemente, e se essa possa essere regolata e intensificata. (quaderno 29<ref>Citato in Renzo Martinelli, ''Un dialogo tra grammatici: {{small|Panzini e Gramsci}}'', in ''Belfagor'', XLIV, 6, 1989, p. 687; riportato in Matteo Grassano, ''[https://aisberg.unibg.it/retrieve/handle/10446/151923/340132/Alfredo%20Panzini.%20Tra%20lessicografia%20e%20grammatica.pdf Alfredo Panzini: tra lessicografia e grammatica]'', p. 231, ''unibg.it''.</ref>)
==''Scritti politici''==
*È davvero meravigliosa la lotta che l'umanità combatte da tempo immemorabile; lotta incessante, con cui essa tenta di strappare e lacerare tutti i vincoli che la libidine di dominio di un solo, di una classe, o anche di un intero popolo, tentano di imporle. È questa una epopea che ha avuto innumerevoli eroi ed è stata scritta dagli storici di tutto il mondo. L'uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero. (''Oppressi ed oppressori''<ref>Da un saggio scolastico, manoscritto, probabilmente del novembre 1910.</ref>; I, p. 6)
*Bisogna disabituarsi e smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l'uomo non è visto se non sotto forma di recipiente da empire e stivare di dati empirici, di fatti bruti e sconnessi che egli poi dovrà casellare nel suo cervello come nelle colonne di un dizionario per poter poi in ogni occasione rispondere ai vari stimoli del mondo esterno. Questa forma di cultura è veramente dannosa specialmente per il proletariato. Serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell'umanità perché ha ammassato nella memoria una certa quantità di dati e di date, che snocciola ad ogni occasione per farne quasi una barriera fra sé e gli altri. [...] Lo studentucolo che sa un po' di latino e di storia, l'avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciare passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio specializzato che adempie nella vita ad un compito ben preciso e indispensabile e che nella sua attività vale cento volte di più di quanto gli altri valgano nella loro. Ma questa non è cultura, è pedanteria, non è intelligenza, ma intelletto, e contro di essa ben a ragione si reagisce.<br />La cultura è una cosa ben diversa. È organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri. Ma tutto ciò non può avvenire per funzione spontanea, per azioni e reazioni indipendenti dalla propria volontà in cui ogni singolo animale si selezione e specifica i propri organi inconsciamente, per legge fatale delle cose. L'uomo è soprattutto spirito, cioè creazione storica, e non natura. (''Socialismo e cultura'', da ''Il Grido del Popolo'', 29 gennaio 1916, firmato {{maiuscoletto|Alfa Gamma}}; in ''Scritti politici'', vol. 1, PGreco, 2020, p. [https://www.google.it/books/edition/Scritti_politici/imv6DwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Bisogna+disabituarsi+e+smettere+di+concepire+la+cultura+come+sapere+enciclopedico,+in+cui+l%27uomo+non+%C3%A8+visto+se+non+sotto+forma+di+recipiente+da+empire+e+stivare+di+dati+empirici,+di+fatti+bruti+e+sconnessi+che+egli+poi+dovr%C3%A0+casellare+nel+suo+cervello+come+nelle+colonne+di+un+dizionario+per+poter+poi+in+ogni+occasione+rispondere+ai+vari+stimoli+del+mondo+esterno.+Questa+forma+di+cultura+%C3%A8+veramente+dannosa+specialmente+per+il+proletariato.+Serve+solo+a+creare+degli+spostati,+della+gente+che+crede+di+essere+superiore+al+resto+dell%27umanit%C3%A0+perch%C3%A9+ha+ammassato+nella+memoria+una+certa+quantit%C3%A0+di+dati+e+di+date,+che+snocciola+ad+ogni+occasione+per+farne+quasi+una+barriera+fra+s%C3%A9+e+gli+altri.&pg=PA18&printsec=frontcover 18]. ISBN 9788868023386)
*Ahimè, quanti papi infallibili tiranneggiano la coscienza degli uomini liberi e inaridiscono in loro ogni sorgente di umanità. (''Leninismo e Marxismo di Rodolfo Mondolfo''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', I, n. 2, 15 maggio 1919, rubrica ''La battaglia delle idee''.</ref>; I, p. 123)
==''Sotto la Mole. 1916-1920''==
*Anche il [[sacerdote]] che innalza l'ostia consacrata per il volgo è uno [[stregone]], come la fattucchiera che fa suffumigi sotto il gufo impagliato. Interrogano ambedue il mistero, sono ambedue interpreti di un mondo soprannaturale che l'anima incolta e grossa del credente volgare (al quale sfugge il gioco delle forze umane razionali che regolano il destino del mondo e la storia degli uomini) crede gli sovrasti, schiacciandolo con la sua fatalità ineluttabile. [...] E gli stregoni, si chiamino Paola Omegna o siano vescovi o cardinali, non sono intelligenze, né coscienze, sono sacerdoti che ridono tra loro dietro gli altari. (''Stregoneria'', 4 marzo 1916; p. 44)
*Dei [[Fatto|fatti]] maturano nell'ombra, perché mani non sorvegliate da nessun controllo tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati di piccoli gruppi attivi, e la massa dei cittadini ignora. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento, e allora sembra che la fatalità travolga tutto e tutti, che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo, chi indifferente. E quest'ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe che apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli è irresponsabile. E alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno, o pochi, si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere di uomo, se avessi cercato di far valere la mia voce, il mio parere, la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? (''L'indifferenza'', 26 agosto 1916; p. 141)
==''Sul fascismo''==
*La dottrina di [[Karl Marx|Carlo Marx]] ha dimostrato anche ultimamente la sua fecondità e la sua eterna giovinezza offrendo un contenuto logico al programma dei più strenui avversari del partito socialista, ai nazionalisti. [[Enrico Corradini|Corradini]] saccheggia Marx, dopo averlo vituperato. Trasporta dalla classe alla nazione i principi, le constatazioni, le critiche dello studioso di Treviri; parla di nazioni proletarie in lotta con nazioni capitalistiche, di nazioni giovani che debbono sostituire, per lo sviluppo della storia mondiale, le nazioni decrepite. E trova che questa lotta si esplica nella guerra, si afferma nella conquista dei mercati, nel subordinamento economico e militare di tutte le nazioni a una sola, a quella che attraverso il sacrifizio del suo sangue e del suo benessere immediato, ha dimostrato di essere l'eletta, la degna. (''Lotta di classe e guerra''<ref>Da ''Avanti!'', edizione piemontese, 19 agosto 1916.</ref>; p. 10)
*Il [[fascismo]] si è presentato come l'anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo, con la sua promessa di impunità, a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e bene amministrato. (''Forze elementari''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', 26 aprile 1921; in ''Gramsci: Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, 1966.</ref>; p. 99)
*La piccola borghesia, anche in questa sua ultima incarnazione politica del «[[fascismo]]», si è definitivamente mostrata nella sua vera natura di serva del capitalismo e della proprietà terriera, di agente della controrivoluzione. Ma ha anche dimostrato di essere fondamentalmente incapace a svolgere un qualsiasi compito storico: il popolo delle scimmie riempie la cronaca, non la storia, lascia traccia nel giornale, non offre materiali per scrivere libri.<ref>Da ''Socialismo e Fascismo. L'Ordine Nuovo (1021-1922)'', Einaudi, Torino, 1966, pp. 9-12. Citato in Matteo Pasetti, ''Storia dei fascismi in Europa'', Archetipo Libri, Bologna, 2011, [https://www.google.it/books/edition/Storia_dei_fascismi_in_Europa/nsTRAwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=&pg=PA165&printsec=frontcover p. 165]. ISBN 9788866330387</ref>
*Abbiamo in Italia il regime fascista, abbiamo a capo del fascismo [[Benito Mussolini]], abbiamo una ideologia ufficiale in cui il "capo" è divinizzato, è dichiarato infallibile, è preconizzato organizzatore e ispiratore di un rinato Sacro Romano Impero [...] Conosciamo quel viso: conosciamo quel roteare degli occhi nelle orbite che nel passato dovevano, con la loro ferocia meccanica, far venire i vermi alla borghesia e oggi al proletariato. Conosciamo quel pugno sempre chiuso alla minaccia [...] Mussolini [...] è il tipo concentrato del piccolo borghese italiano, rabbioso, feroce impasto di tutti i detriti lasciati sul suolo nazionale da vari secoli di dominazione degli stranieri e dei preti: non poteva essere il capo del proletariato; divenne il dittatore della borghesia, che ama le facce feroci quando ridiventa borbonica, [...]. (''"Capo"''<ref>Da ''[http://www.centrogramsci.it/riviste/nuovo/ordine%20nuovo%20p6.pdf L'Ordine Nuovo]'', 1º marzo 1924; pubblicato successivamente col titolo di ''Lenin capo rivoluzionario'', in ''l'Unità'', 6 novembre 1924.</ref>; p. 227)
*«Pellegrino del nulla» appare a noi [[Giacomo Matteotti]] quando consideriamo la sua vita e la sua fine in relazione con tutte le circostanze che dànno ad esse un valore non più «personale», ma di indicazione generale e di simbolo. (''Il destino di Matteotti''<ref>Da ''Stato operaio'', 28 agosto 1924. Anche in ''L'Ordine Nuovo'', 1º settembre 1924; in ''Scritti scelti'', Bur, [https://books.google.it/books?id=oal138NxjJ0C&pg=PT303 p. 303]. ISBN 8858602552</ref>; p. 267)
*Che cosa è la [[massoneria]]? Voi avete fatto molte parole sul suo significato spirituale, sulle correnti ideologiche che essa rappresenta; ma tutte queste sono forme di espressione di cui voi vi servite solo per ingannarvi reciprocamente, sapendo di farlo. [...] la massoneria è stato l'unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo. [...] L'onorevole Martire ha oggi dichiarato che finalmente è stata raggiunta, alle spese della Massoneria, l'Unità Spirituale della Nazione Italiana. Poiché la Massoneria in Italia ha rappresentato l'ideologia e l'organizzazione reale della classe borghese capitalistica, chi è contro la Massoneria è contro il liberalismo, è contro la tradizione politica della borghesia italiana. [...] In realtà il fascismo lotta contro la sola forza organizzata efficiente che la borghesia capitalistica avesse in Italia, [...]. (''La legge sulle associazioni segrete''<ref>Dall'intervento dell'on. A. Gramsci, Discussione Legge sulle Associazioni, Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Legislatura XXVII, tornata del 16 maggio 1925; pubblicato in ''l'Unità'', 23 maggio 1925.</ref>; pp. 317-325)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Apologhi e raccontini torinesi''===
====''Perché uno sciacallo fu fatto re''====
Nella giungla si erano uniti in «clan», per poter cacciare con più profitto e meno pericolo, e babbuini e lupi e leopardi ed altre bestie di vario pelo e colore. Tra di loro però si era intrufolato un piccolo sciacallo che mangiava i rifiuti e spolpava le ossa dei succulenti banchetti. Era sopportato perché nella giungla lo [[sciacallo]] è temuto da tutti come diffusore di idrofobia e di malattie infettive, ma l'irritazione e il malcontento era grande e tutti del «clan» avrebbero benedetto la buona occasione che li avesse liberati dal poco piacevole socio<ref>Il titolo originale è in realtà «'''L sindich'' (il sindaco)».</ref>.
====''Nestore e la cicala''====
Noi ammiriamo gli antichi. E gli antichi ammirarono e rispettano due cose: le cicale e i vecchi. E tutte e due sublimarono nella leggenda. Nestore<ref>''Nestore'': personaggio della mitologia greca, uno dei protagonisti dell'Iliade. Termine usato per indicare persona anziana e autorevole.</ref>, dalla cui bocca fluivano sempre parole più dolci del miele, e Tritone<ref>''Tritone'': nella mitologia greca, essere favoloso mezzo uomo e mezzo pesce.</ref>. Ma il vecchio Nestore parlava poco, e operava molto, e l'aiuto del suo braccio era apprezzato tanto quanto quello del suo senno.
====''Due pere...''====
In via Don Bosco. Una dimostrazione contro un proprietario di casa che ha sfrattato alcuni inquilini, povera gente, per aver modo di aumentare il fitto. Guardie e carabinieri circondano la casa e tengono a bada i dimostranti, procedendo di tanto in tanto a degli arresti.
====''Diamantino''====
Oggi vi voglio raccontare la storia di Diamantino, come io stesso la udii, molti anni or sono, intercalata in una lunga e noiosa conferenza pacifista del professor Mario Falchi. Diamantino era un piccolo cavallo nato in una miniera carbonifera di un bacino inglese. Sua madre – povera cavalla! – dopo aver trascorso i primi e più begli anni della sua vita sulla superficie della terra, soleggiata e allietata dal sorriso dei fiori, tra i quali, garrulo e lascivetto scherza lo zeffiro – era stata adibita al traino dei vagoncini di minerale, a qualche centinaio di metri sotto terra.
====''Armonie della natura''====
Un contadinello trovò un mattino una volpe alla tagliola. Le assestò una bastonata sul capo, se la caricò sulle spalle, e contento per le lirette che avrebbe ricavato dalla pelle dell'animale, si avviò verso il paese più vicino dove sperava trovare l'acquirente della merce mandatagli dal cielo.
====''Corvi e gufi''====
Tra i corvi ed i gufi era scoppiata la guerra per causa d'un boschetto di cui, da tempo, si contendevano la proprietà. In pochi giorni i corvi si trovarono ridotti a malpartito. I gufi che si svegliano dopo il tramonto, assalivano nella notte i corvi dormienti nei loro nidi e ne facevano strage. Invano i corvi cercavano di rintuzzare l'offesa. Svolazzavano da mane a sera tra gli alberi, sostavano sui fianchi scoscesi dei monti, esploravano i crepacci, le rupi ... non un palmo di terreno sfuggiva alla loro indagine.
===''Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura''===
Gli intellettuali sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una sua propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali.
===''Il Risorgimento''===
Una doppia serie di ricerche. Una sull'Età del Risorgimento e una seconda sulla precedente storia che ha avuto luogo nella penisola italiana, in quanto ha creato elementi culturali che hanno avuto una ripercussione nell'Età del Risorgimento (ripercussione positiva e negativa) e continuano a operare (sia pure come dati ideologici di propaganda) anche nella vita nazionale italiana cosí come è stata formata dal Risorgimento.
===''L'albero del riccio''===
Carissima Tania,<br>
oggi voglio raccontare per te, Delio e Giuliano, un episodio natalizio della mia fanciullezza, che vi divertirà e vi darà un tratto caratteristico della vita delle mie parti.<br>
Avevo quattordici anni e facevo la terza ginnasiale a Santu Lussurgiu, un paese distante dal mio circa diciotto chilometri.<br>
Con un altro ragazzo, per guadagnare ventiquattr'ore in famiglia, ci mettemmo in istrada a piedi il dopopranzo del 23 dicembre, invece di aspettare la diligenza del mattino seguente.<br>
Cammina, cammina, eravamo circa a metà del viaggio, in un posto completamente deserto e solitario. A sinistra, un centinaio di metri dalla strada, si allungava una fila di pioppi con delle boscaglie di lentischi. A un tratto ci spararono un primo colpo di fucile sulla testa: la pallottola fischiò a una decina di metri in alto. Credemmo a un colpo casuale e continuammo tranquilli. Un secondo e un terzo colpo bassi ci avvertirono subito che eravamo proprio presi di mira e allora ci buttammo nella cunetta, rimanendo appiattiti un pezzo. Quando provammo a sollevarci, un altro colpo, e cosí circa due ore con una dozzina di colpi che ci inseguivano, mentre ci allontanavamo strisciando, ogni volta che tentavamo di ritornare sulla strada. Certamente era una comitiva di buontemponi che voleva divertirsi a spaventarci, ma che belloscherzo natalizio, eh? Arrivammo a casa a notte buia, discretamente stanchi e infangati e non raccontammo la storia a nessuno, per non spaventare in famiglia; ma non ci spaventammo gran che, perché alle prossime vacanze di carnevale il viaggio fu ripetuto senza incidenti di sorta.
===''Nuove lettere''===
{{destra|[Vienna] 16 aprile 1924}}
Cara Julca,<br>
ho ricevuto la tua lettera dell'8, che ha dissipato tutte le nubi e tutti gli equivoci. Non dobbiamo più parlare di «morbosità» né di altre consimili sciocchezze. Dobbiamo solo volerci bene e avere pazienza, aspettare di trovarci ancora insieme e cercare di trovare il modo di stare insieme quanto più a lungo è possibile. Ecco la sola causa di tutto il nostro malessere, che c'induce ad approfondire, cioè a dilaniare inutilmente noi stessi, in traccia di cause recondite. Io certamente non mi ci lascerò più prendere a questo atroce gioco. Sono tranquillo, sono sicuro, non ho più dubbi, nessuna goccia di metallo fuso minaccia le mie tenere carni. Non sarà facile aver pazienza, ma, insomma, non creerò più una metafisica dell'impazienza.
==Citazioni su Antonio Gramsci==
*Antonio Gramsci ha la testa di un rivoluzionario. Il suo ritratto sembra costruito dalla sua volontà [...] il cervello ha soverchiato il corpo. Il capo dominante sulle membra malate sembra costruito secondo i rapporti logici necessari per un piano sociale. ([[Piero Gobetti]])
*Antonio Gramsci è senza alcun dubbio quello che, tra i teorici del marxismo, ha maggiormente insistito sul concetto di egemonia; e lo ha fatto in modo particolare richiamandosi a Lenin. Anzi, direi che, se vogliamo vedere il punto di contatto più costante, più scavato, di Gramsci con Lenin, questo mi pare essere il concetto di egemonia. L'egemonia è il punto di approccio di Gramsci con Lenin. ([[Luciano Gruppi]])
*Antonio Gramsci non è solo il filosofo italiano più letto e tradotto nel mondo. Antonio Gramsci è soprattutto una cosa: lotta. Lotta per un mondo migliore, per la sanità e scuola pubblica, per il diritto e il dovere del lavoro, per lo stato sociale, per l'eliminazione della povertà e delle disparità nord-sud e soprattutto lotta per dare potere a chi realmente crea ricchezza nella società, i lavoratori. ([[Jorit]])
*Che dal pensiero dell'ultimo Gramsci risulti un distacco rispetto a [[Stalin]] è menzogna: Gramsci ne approvava anche i tratti che oggi vengono qualificati "autoritari", "dittatoriali" e peggio ancora. [...] Differenze possono risultare dai contesti consapevolmente diversi (occidente e oriente) e dalle diverse fasi e livelli di lotta in [[Unione Sovietica]] e, in particolare, nell'[[Italia]] [[Fascismo|fascista]], cui Gramsci non poteva non pensare: ma Gramsci sarebbe stato il primo a farsi una grande risata se qualcuno gli avesse prospettato di applicare all'Unione Sovietica di Stalin le elaborazioni che egli faceva soprattutto per l'Italia di allora. ([[Aldo Bernardini]])
*Che peccato che un Gramsci si sia trovato nella condizione di sacrificare la sua intelligenza e la sua vita alla creazione della società più triste, più oppressiva, più noiosa, più funerea del mondo, la civiltà comunista. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Di [[Raffaele Mattioli|Mattioli]] si sa che pur essendo il più eminente banchiere italiano di quegli anni, ha sempre procurato ad Antonio Gramsci, fondatore del [[PCI|Pci]] e prigioniero dei fascisti tutti i libri che desiderava e più tardi ha pagato personalmente le spese della clinica dove Gramsci era stato ricoverato. Lo stesso Mattioli ha conservato per molto tempo nella sua cassaforte di Piazza Scala i ''[[Quaderni del carcere|Quaderni dal carcere]]'' di Gramsci prima di farli avere clandestinamente all’amico [[Piero Sraffa|Pietro Sraffa]] a Cambridge. ([[Giuseppe Turani]])
*Ho analizzato a lungo la calligrafia di Gramsci, che era infantile. Ma la cosa più straordinaria erano le cancellature. Gramsci cancellava con una linea esilissima: dimostrava di avere elevato il dubbio a sistema di conoscenza. ([[Raf Vallone]])
*Il grande merito di Gramsci sta appunto nell'aver profondamente inteso la necessità di storicizzare il marxismo nel nostro paese, rispetto alla storia culturale italiana, cioè rispetto all'idealismo storicistico e allo spiritualismo cattolico, e di essersi proposto il compito – rimasto purtroppo allo stato di abbozzo – di elaborare da parte marxista la risposta adeguata alla operosità antimarxista della cultura tradizionale. [...] Attraverso Gramsci per la prima volta da parte di un militante italiano della classe operaia venne effettuato il tentativo di fare i conti con la storia culturale della nazione, con l'Italia che ebbe la Rinascenza, che non ebbe la Riforma, che dopo il Rinascimento ebbe la Controriforma, che cercò di risollevarsi a una funzione culturale universale attraverso il Risorgimento, e che tuttavia, dopo il 1870, si ripiegò quasi su sé stessa, lasciando disperdere e isterilire i fermenti dell'età precedente; con l'Italia che si inserì di nuovo nella grande tradizione culturale europea attraverso l’idealismo storicistico, svolgendo e manifestando innanzi alla coscienza culturale della filosofia classica tedesca; con l'Italia concreta, storica, ''hic et nunc'' determinata, con le sue strutture sociali, col suo Mezzogiorno disgregato e col suo Cristo fermo a Eboli, secondo l'immagine che piacque al Levi. Per questa Italia Gramsci operò e scrisse [...]. Questo lavoro, appena iniziato da Gramsci, è ora che sia portato innanzi, sistematicamente svolto, sì da formare tradizione culturale, ma tradizione vivente, che aspiri a diventare ordine e organismo e si muova senza sosta. ([[Ernesto de Martino]])
*Il nostro gusto deve pur valere qualche cosa anche sui pareri avvolpacchiati dei critici moderni alla Gramsci. ([[Cesare Angelini]])
*In questo grande quadro, decisivo è stato l'impulso dato in Italia dal fondatore del nostro partito, Antonio Gramsci, uno dei più originali pensatori dei nostri tempi, il più grande degli italiani dell'epoca nostra, per la traccia incancellabile che col pensiero e coll'azione egli ha lasciato. Con Gramsci il marxismo, liberato dalle parassitarie deformazioni del fatalismo positivistico e del materialismo volgare, riacquista tutto il suo valore di concezione del mondo e visione integrale della storia. È di nuovo guida dell'azione e del pensiero in tutti i campi, non solo nella ricerca puramente politica, ma nella critica di una decrepita cultura idealistica incapace di farci capire il mondo di ieri e di oggi, nella costruzione di una cultura nuova e nella lotta per il rinnovamento della società. ([[Palmiro Togliatti]])
*La tragedia di un uomo e di una donna non invecchia con il tempo, non finisce di commuoverci: la sua evidenza è come fissata dalla rispondenza dei sentimenti che ogni generazione possiede al pari delle precedenti. Verrebbe fatto, semplicemente, di continuare a chiosarla, a riempirla di riscontri. ([[Paolo Spriano]])
*Nella cella di una prigione fascista a Turi, nell’Italia meridionale, nel 1930, un anno dopo il crollo di [[Wall Street]] del 1929, otto anni dopo la [[marcia su Roma]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]], tre anni prima dell’avvento al potere di [[Adolf Hitler|Hitler]], il leader del [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista italiano]] Antonio Gramsci scrisse questa famosa riflessione: ''La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati''. [...] Gramsci spiegava che la crisi, quando il vecchio muore e il nuovo non è ancora nato, consisteva in una «crisi di autorità»: le classi dominanti stavano perdendo terreno, scemava il consenso che ne sosteneva il potere e la presa ideologica sulle masse stava loro sfuggendo. Queste masse, spiegava, non seguivano più le ideologie tradizionali, ma stavano diventando progressivamente più ciniche e scettiche. Non credevano più nelle élite. E questo le élite lo sapevano. ([[Donald Sassoon]])
*Nonostante le circostanze a cui è stato sottoposto, non si è inchinato. I suoi ideali ci chiamano a continuare la lotta contro il fascismo. ([[Nicolas Maduro]])
*Se Gramsci avesse letto con attenzione Machiavelli non ne avrebbe fatto un apostolo della classe contadina. È un elogio di schiavi ingenui, non di popolo politico. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Sì, penso che Gramsci sia il Gandhi italiano, perché ha organizzato le masse, perché sapeva farsi capire da tutti, perché non ha spinto il proletariato verso una rivoluzione armata che probabilmente avrebbe distrutto la classe operaia. ([[Ben Kingsley]])
*Uno degli omaggi nefasti, ma indubbiamente significativo, è quello che disse Mussolini, quando in una indicazione alla polizia segreta diceva "il cervello di quest'uomo non deve fare più danno". Ma il cervello di quest'uomo è riuscito comunque a uscire dalle gabbie della prigione fascista, a uscire dalla gabbia della morte, e a rendere attuale e presente l'insegnamento del Gramsci rivoluzionario e segretario del [[Partito Comunista Italiano]]. ([[Marco Rizzo]])
===[[Umberto Terracini]]===
*Gramsci aveva una maggiore sensibilità umana, più spontaneo, aperto. [[Palmiro Togliatti|Togliatti]], sembrerà strano, era molto più intellettuale.
*Mentre per Gramsci ciò che importava e prevaleva nella prospettiva rivoluzionaria era l'Internazionale, Togliatti ne limitava l'arco al partito sovietico.
*{{NDR|Sull'ultimo incontro con Antonio Gramsci}} Ricordo il nostro ultimo incontro al IV braccio di Regina Coeli. Era all'indomani della condanna del tribunale speciale. Dovevamo partire per il reclusorio. Ci salutammo. Cosa faremo ora, gli dissi? Studieremo ancora mi rispose. E poi? Studieremo ancora. Ma i libri? Ne abbiamo avuti e letti tanti e non sapevamo di quali tesori disponevamo. Ci aiuti, proseguì Gramsci, la memoria e anche la nostra intelligenza. Dalla sua memoria e dalla sua intelligenza vennero i 35 [[Quaderni del carcere]]. Attraverso i quaderni, caduto il fascismo, Antonio Gramsci è rientrato nella vita italiana improvvisamente vivo.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Antonio Gramsci, ''Americanismo e fordismo'' [quaderno 22, con brani dai quaderni 1, 3, 4, 9], Editori Riuniti, 1991. ISBN 8835934710
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]'', a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il Risorgimento]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm L'albero del riccio]'', Editori riuniti, 1989. ISBN 8835932734
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm La questione meridionale]'', a cura di Franco De Felice e Valentino Parlato, Editori Riuniti, 1966.
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/gramsci/letteratura_e_vita_nazionale/pdf/gramsci_letteratura_e_vita_nazionale.pdf Letteratura e vita nazionale]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/gramsci/lettere_dal_carcere/pdf/gramsci_lettere_dal_carcere.pdf Lettere dal carcere]'', a cura di Sergio Caprioglio e Elsa Fubini, Einaudi, Torino, 1965.
**Antonio Gramsci, ''Lettere dal carcere'', Giulio Einaudi editore, Torino, 1971.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Nuove lettere]'', a cura di Antonio A. Santucci, Editori riuniti, 1986. ISBN 883592944X
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Passato e presente]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''Quaderni del carcere'', a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, 1975.
*Antonio Gramsci, ''[[s:Indice:Gramsci_-_Quaderni_del_carcere,_Einaudi,_I.djvu|Quaderni del carcere]]'', vol. I, edizione critica dell'Istituto Gramsci, a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, 1977.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Scritti politici]'', a cura di Paolo Spriano, Editori Riuniti, 1973.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sotto la Mole. 1916-1920]'', Einaudi, 1960.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sul fascismo]'', a cura di Enzo Santarelli, Editori riuniti, 1973.
*Paul Ginsborg, ''Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi'', traduzione di Marcello Flores e Sandro Perini, Einaudi, 1989. ISBN 8806160548
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
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{{Pedia|Lettere dal carcere||}}
{{DEFAULTSORT:Gramsci, Antonio}}
[[Categoria:Antifascisti italiani]]
[[Categoria:Comunisti in Italia]]
[[Categoria:Critici letterari italiani]]
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[[Categoria:Filosofi italiani]]
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[[Categoria:Personalità dell'ateismo]]
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'''Antonio Gramsci''' (1891 – 1937), politico, filosofo e giornalista italiano.
==Citazioni di Antonio Gramsci==
*Anzitutto l'operaio deve negare recisamente qualsiasi solidarietà col giornale borghese. Egli dovrebbe ricordarsi sempre, sempre, sempre, che il giornale borghese (qualunque sia la sua tinta) è uno strumento di lotta mosso da idee e da interessi che sono in contrasto coi suoi. Tutto ciò che stampa è costantemente influenzato da un'idea: servire la classe dominante, che si traduce ineluttabilmente in un fatto: combattere la classe lavoratrice. E difatti, dalla prima all'ultima riga, il giornale borghese sente e rivela questa preoccupazione. [...] E non parliamo di tutti i fatti che il giornale borghese o tace, o travisa, o falsifica, per ingannare, illudere, e mantenere nell'ignoranza il pubblico dei lavoratori.<ref>Da ''I giornali e gli operai'', ''Avanti!'', 22 dicembre 1916.</ref>
*[[Karl Marx|Carlo Marx]] è per noi maestro di vita spirituale e morale, non pastore armato di vincastro. È lo stimolatore delle pigrizie mentali, è il risvegliatore delle energie buone che dormicchiano e devono destarsi per la buona battaglia. È un esempio di lavoro intenso e tenace per raggiungere la chiara onestà delle idee, la solida cultura necessaria per non parlare a vuoto, di astrattezze.<ref name=marx>Citato in ''[https://www.resistenze.org/sito/ma/di/cg/mdcgba13-008114.htm Il nostro Marx]'', ''Resistenze.org''.</ref>
*Chi ha [[fede]], chi solo alla realtà attinge l'energia necessaria per combattere le lotte sociali deve rimanere sul terreno della [[violenza]] contro la violenza e non subirà umiliazioni.<ref>Da ''Fuori della realtà'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 giugno 1921.</ref>
*Cinquant'anni di vita unitaria sono stati in gran parte dedicati dai nostri uomini politici a creare l'apparenza di una uniformità italiana: le regioni avrebbero dovuto sparire nella nazione, i dialetti nella lingua letteraria. La [[Sicilia]] è la regione che ha più attivamente resistito a questa manomissione della storia e della libertà. La Sicilia ha dimostrato in numerose occasioni di vivere una vita a carattere nazionale proprio, più che regionale.<ref name=cron>Da ''Cronache teatrali dell'«Avanti!»''; citato in Raffaele Di Florio, ''[http://www.quartaparetepress.it/2012/03/30/gramsci-cronache-teatrali-dallavanti-angelo-musco/ Gramsci, cronache teatrali dall'«Avanti!»: Angelo Musco]'', ''Quartaparetepress.it'', 30 marzo 2012</ref>
*Dire la [[verità]], arrivare insieme alla verità, è compiere azione comunista e rivoluzionaria.<ref>Da ''Democrazia operaia'', ''L'Ordine Nuovo'', 21 giugno 1919.</ref>
*Fino all'avvento della Sinistra al potere, Lo stato italiano ha dato il suffragio solo alla classe proprietaria, è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e a fuoco l'Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono infamare col marchio di «[[brigantaggio|briganti]]».<ref>Da ''Il lanzo ubriaco'', ''Avanti!'', anno XXIV, n. 42, 18 febbraio 1920 (editoriale). L'articolo è stato raccolto nel volume di Antonio Gramsci: ''L'Ordine nuovo 1919-1920'', a cura di Valentino Gerratana e Antonio A. Santucci, Einaudi, Torino 1987, p. 422.</ref>
*Ebbene, anche per la pace la posizione dei cattolici è in antitesi stridente con la nostra {{NDR|i socialisti}}. Aspettano la redenzione dalla grazia, essi, invocano la buona volontà dei santi, quando sarebbe più opportuno fare appello a quella degli uomini. Per essi vale solo l'autorità, la rivelazione, la parola di Dio, poiché pongono la scaturigine dei fatti umani fuori dell'uomo, in una volontà suprema che tutto abbraccia e tutto giudica, e spartisce il torto o la ragione al lume di una semitica concezione del bene e del male che può valere per gli schiavi, non per gli uomini. Noi non aspettiamo nulla da altri che da noi stessi; la nostra coscienza di uomini liberi ci impone un dovere, e la nostra forza organizzata lo attua. Solo ciò che è opera, conquista nostra, ha valore per noi, diventa parte di noi stessi, non ciò che viene elargito da un potere superiore, sia esso lo Stato borghese, o sia la Madonna della Consolata. Non è quindi solo la ripugnanza per il rito, per l'esteriorità, per il simbolismo ormai vuoto di ogni contenuto di fede che, a malgrado gli sforzi dialettici di qualche abile casuista, ci tiene lontani dal cattolicismo. È l'antitesi insanabile delle idee.<ref>Da ''La Consolata e i cattolici'', ''Piove, governo ladro!'', pp. 45-46, Editori Riuniti.</ref>
*Fino a quando sussiste il [[borghesia|regime borghese]], col monopolio della stampa in mano al [[capitalismo]] e quindi con la possibilità per il governo e per i partiti borghesi di impostare le quistioni politiche a seconda dei loro interessi, presentati come interessi generali, fino a quando sarà soppressa e limitata la libertà di associazione e di riunione della classe operaia o potranno essere diffuse impunemente le menzogne più impudenti contro il comunismo, è inevitabile che le classi lavoratrici rimangano disgregate, cioè abbiano parecchie volontà.<ref>Da ''[http://www.antoniogramsci.com/volonta.htm La volontà delle masse]'', in ''l'Unità'', 24 giugno 1925.</ref>
*Il fascismo ha trasformato il nostro popolo, gli ha dato una tempra più robusta, una moralità più sana, una resistenza al male che prima era ignorata, una profondità di sentimenti che non era mai esistita.<ref>1924; citato in [[Giuseppe Berta]], ''La cooperazione impossibile: la Fiat, Torino e il biennio rosso'', in AA.VV., ''Fiat 1899-1930. Storia e documenti'', Fabbri, Milano, 1991, pp. 223-224.</ref>
*Il giornale non dovrà avere alcuna indicazione di partito. Dovrà essere un giornale di sinistra. Io propongo come titolo [[l'Unità]] puro e semplice che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale.<ref>Dalla lettera spedita a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
*{{NDR|Il cosiddetto «mistero di [[Napoli]]» nell'analisi di Gramsci}} Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare.<ref>Da ''Americanismo e fordismo'', ''Il cosiddetto «mistero di Napoli»'', ''Quaderni dal carcere'', citato in ''[http://www.istitutogramscigr.it/wp/wp-content/uploads/2017/02/Americanismo-e-antiamericanismo-fordismo-e-postofordismo.pdf Americanismo e Fordismo]'', introduzione, p. 7, ''istitutogramscigr.it''.</ref>
*Il [[Città del Vaticano|Vaticano]] rappresenta la più grande forza reazionaria esistente in Italia. Per la Chiesa, sono dispotici i governi che intaccano i suoi privilegi e provvidenziali quelli che, come il fascismo, li accrescono.<ref>Citato in [[Curzio Maltese]], ''La Questua.'' {{small|''Quanto costa la questua agli italiani. Con ''Le ragioni di un inchiesta'' di Ezio Mauro''}}, Feltrinelli, Milano, 2008, [https://books.google.it/books?id=CoKWkFk9sXkC&lpg=PA100&dq=&pg=PA100#v=onepage&q&f=false p. 100].</ref>
*In principio era il verbo...<ref>Il riferimento è all'incipit del ''[[Giovanni apostolo ed evangelista#Vangelo secondo Giovanni|Vangelo secondo Giovanni]]''.</ref> No, in principio era il [[sesso]].<ref>Il riferimento è a un pensiero di [[Stanislaw Przybyszewski]] del 1893. Da ''La città futura, 1917-1918'', a cura di Sergio Caprioglio, Einaudi. Riportato anche in ''Letteratura e vita nazionale'' e in ''Quaderni del carcere''.</ref>
*Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 1, 1° maggio 1919. Vedi [[w:Immagine:L'Ordine Nuovo.jpg|immagine]] del primo numero de ''L'Ordine Nuovo''.</ref>
*L'acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell'atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta.<ref>Da ''La città futura''.</ref>
*L'[[illusione]] è la gramigna più tenace della [[coscienza]] collettiva; la [[storia]] insegna, ma non ha scolari.<ref>Da ''Italia e Spagna'', ''L'Ordine Nuovo'', 11 marzo 1921, anno I, n. 70.</ref>
*L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*L'Italia è diventata un mercato di sfruttamento coloniale, una sfera d'influenza, un dominion, una terra di capitolazioni, tutto fuorché uno Stato indipendente e sovrano. Ciò ha prodotto la politica forsennata della classe dirigente italiana, queste sono le magnifiche sorti progressive che sono state assicurate al popolo italiano dagli intrighi mercantili del capitalismo in caccia di maggiori profitti. Ebbene, il popolo italiano reagisce contro questa condizione di fatto; reagisce con l'azione della parte sua che non è compromessa nell'avventura della guerra, che non ha abdicato al suo diritto sovrano di essere qualcuno nella storia del mondo, che non vuole essere serva né di tedeschi, né di inglesi, e tanto meno serva della serva. Quanto più la classe dirigente ha precipitato in basso la nazione italiana, tanto più aspro sacrificio deve sostenere il proletariato per ricreare alla nazione una personalità storica indipendente; quanto piú la classe dirigente ha permesso che l'organismo economico-politico italiano fosse avvinto strettamente al carro imperiale britannico, tanto piú grande sforzo deve compiere il proletariato per divincolarsi, per riacquistare la libertà di movimento e di iniziativa nella storia.<ref>Da ''L'ordine nuovo'', 1919-1920<sup>2</sup>, G. Einaudi, Torino, 1949, [https://books.google.it/books?id=ra_aAAAAMAAJ&q=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&dq=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz9dSQ0YjpAhVFXpoKHfCeD8sQ6AEIKDAA p. 263.]</ref><ref>Da ''Italiani e cinesi'', ''L'Avanti'', 18 luglio 1919.</ref>
*La [[cultura]] [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.<ref>Da ''Socialismo e cultura'', ''Il Grido del popolo'', 29 gennaio 1916.</ref>
*La sfiducia reciproca, il sottinteso sleale corrodono nel nostro paese tutte le forme di rapporti: i rapporti tra singolo e singolo, i rapporti tra singolo e collettività. L'ipocrisia del carattere italiano è in dipendenza assoluta con la mancanza di libertà.<ref>Citato in Giovanni Cedrone, [http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/06/news/gramsci_giornalista_libro_gian_luca_corradi-162351188/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P27-S2.6-T1 ''Il giornalismo secondo Gramsci: 1500 articoli "contro", rivendicati fino al tribunale fascista''], ''Repubblica.it'', 7 aprile 2017.</ref>
*La verità è che la Sicilia conserva una sua indipendenza spirituale, e questa si rivela piú spontanea e forte che mai nel teatro.<ref name=cron/>
*[[Karl Marx|Marx]] è stato grande, la sua azione è stata feconda, non perché abbia inventato dal nulla, non perché abbia estratto dalla sua fantasia una visione originale della storia, ma, perché il frammentario, l'incompiuto, l'immaturo è in lui diventato maturità, sistema, consapevolezza.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] si pianta nella storia con la solida quadratura di un gigante.<ref name=marx/>
*[[Karl Marx|Marx]] significa ingresso dell'intelligenza nella storia dell'umanità, regno della consapevolezza.<ref name=marx/>
*Nella coscienza delle masse, anche delle più arretrate, è scaduto il prestigio e la riverenza per le istituzioni, e queste, svuotate di ogni spirito, private di ogni moralità, sopravvivono solo come paurosi vampiri.<ref>Da ''Socialismo e fascismo: {{small|l'Ordine Nuovo. 1921-1922}}'', Giulio Einaudi Editore, Torino, 1966, p.188.</ref>
*Non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione [...] vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro [[Madre|mamme]], se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini.<ref>Dalla lettera alla madre, 10 maggio 1928, in ''La formazione dell'uomo: scritti di pedagogia'', a cura di Giovanni Urbani, Editori Riuniti.</ref>
*Non si imparava il [[Lingua latina|latino]] e il [[Lingua greca antica|greco]] per parlarli, per fare i camerieri, gli interpreti, i corrispondenti commerciali. Si imparava per conoscere direttamente la civiltà dei due popoli, presupposto necessario della civiltà moderna, cioè per essere se stessi e conoscere se stessi consapevolmente.<ref>Citato in Antonio Cornacchia, ''Il latino nella scuola dell'Italia unita'', Bologna, 1979, p. 149.</ref>
*Odio gli [[indifferenza|indifferenti]]. Credo come [[Christian Friedrich Hebbel|Federico Hebbel]] che «vivere vuol dire essere partigiani»<ref>{{cfr}} Christian Friedrich Hebbel, ''Diario'', traduzione di Scipio Slataper, Carabba, Lanciano, 1912, p. 82, riflessione n. 2127: «Vivere significa esser partigiani.»</ref>. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. [[Indifferenza]] è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. [...] Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? [...] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa dei cielo, sento che per me è [[capodanno]].<br>Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un'azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date. [...] Aspetto il socialismo anche per questa ragione. Perché scaraventerà nell'immondezzaio tutte queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito e, se ne creerà delle altre, saranno almeno le nostre, e non quelle che dobbiamo accettare senza beneficio d'inventario dai nostri sciocchissimi antenati.<ref>Da ''Capodanno'', ''Avanti!'', 1 gennaio 1916; citato in ''[http://www.internazionale.it/notizie/2014/12/31/odio-il-capodanno-firmato-antonio-gramsci Odio il capodanno, firmato Antonio Gramsci]'', ''Internazionale.it'', 31 dicembre 2014.</ref>
*Ogni movimento [[rivoluzione|rivoluzionario]] è romantico, per definizione.<ref>Da ''Classicismo, Romanticismo, Baratono...'', ''L'Ordine Nuovo'', 17 gennaio 1922; ora in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi.</ref>
*{{NDR|Ricordando Giulia, sposata nel 1923}} Riandavo col pensiero a tutti i ricordi della nostra vita comune, dal primo giorno che ti ho visto a Sieriebriani Bor e che non osavo entrare nella stanza perché mi avevi intimidito (davvero, mi avevi intimidito e oggi sorrido ricordando questa impressione) al giorno che sei partita a piedi e io ti ho accompagnato fino alla grande strada attraverso la foresta e sono rimasto tanto tempo fermo per vederti allontanare tutta sola, col tuo carico da viandante, per la grande strada, verso il mondo grande e terribile. [...] Ho molto pensato a te, che sei entrata nella mia vita e mi hai dato l'amore e mi hai dato ciò che mi era sempre mancato e mi faceva spesso cattivo e torbido.<ref>Dalla lettera del 30 giugno 1924, da ''Lettere 1908-1926'', Einaudi.</ref>
*Solo chi fortemente vuole identifica gli elementi necessari alla realizzazione della sua volontà.<ref>Citato in ''[http://www.gramscitalia.it/html/strutt.htm Struttura sovrastruttura]'', ''Gramscitalia.it''.</ref>
*Solo un fascista, [[Aldo Palazzeschi]], era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, quantunque fosse uno degli scrittori più interessanti, ha finito col tacere come letterato.<ref>Da ''Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, Torino, 1966, [https://books.google.it/books?hl=it&id=Qs4kAQAAMAAJ&dq=Solo+un+fascista%2C+Aldo+Palazzeschi%2C+era+contro+la+guerra.+Egli+ha+rotto+con+il+movimento+e%2C+quantunque+fosse+uno+degli+scrittori+pi%C3%B9+interessanti%2C+ha+finito+col+tacere+come+letterato.&focus=searchwithinvolume&q=palazzeschi p. 527.]</ref>
*Solo un futurista: Aldo Palazzeschi, era contro la guerra. Egli ha rotto con il movimento e, benché fosse uno degli scrittori più interessanti, finì col tacere come letterato.<ref>Da ''Una lettera a Trotskij sul futurismo'', in ''Scritti politici'', vol. I, PGreco Edizioni, Milano, [https://books.google.it/books?id=imv6DwAAQBAJ&lpg=PA529&dq=&pg=PA529#v=onepage&q&f=false p. 529]. ISBN 9788868021719</ref>
*Tutti gli uomini sono [[intellettuali]], [...] ma non tutti gli uomini hanno nella società la funzione di intellettuali (così, perché può capitare che ognuno in qualche momento si frigga due uova o si cucisca uno strappo della giacca, non si dirà che tutti sono cuochi e sarti).<ref>Da ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/gramsci/gli_intellettuali/pdf/gramsci_gli_intellettuali.pdf Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura]'', Editori riuniti, Roma, 1996<sup>3</sup>. ISBN 88-359-4074-5</ref>
*{{NDR|Al giudice, che prima della condanna a 20 anni e 4 mesi di carcere gli aveva chiesto che cosa avrebbero fatto i comunisti se l'Italia fosse entrata in guerra}} Voi [[Fascismo|fascisti]] porterete l'Italia alla rovina, e a noi [[Comunismo|comunisti]] spetterà salvarla!<ref>Citato in Palmiro Togliatti, ''Il partito comunista italiano'', Editori Riuniti, Roma 1997<sup>4</sup>, cap. VIII, p. 80.</ref>
*Vorrei avere questi libri: 1° la Grammatica tedesca che era nello scaffale accanto all'ingresso; 2° il Breviario di linguistica di Bertoni e Bartoli che era nell'armadio di fronte al letto; 3° gratissimo le sarei se mi inviasse una [[Divina Commedia]] di pochi soldi, perché il mio testo lo avevo imprestato.<ref>Dalla lettera a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l'arresto, avvenuto a Roma l'8 novembre 1926; citato in [[Luciano Canfora]] ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
===Attribuite===
*Oh! Saper essere come l'operaio che sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è [[filosofo]] senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore! (da ''Bergsoniano!'', ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 2, 2 gennaio 1921)
:Si tratta della frase finale dell'articolo, che non è firmato, ora incluso in ''Socialismo e fascismo: L'Ordine Nuovo 1921-1922'', Einaudi; secondo i curatori dell'opera, le ultime tre righe del trafiletto probabilmente non sono di Antonio Gramsci. Per [[Giancarlo Bergami]] sono attribuibili a [[Palmiro Togliatti]].<ref>{{cfr}} [[Giancarlo Bergami]], ''Studi Piemontesi'', Torino, marzo 1988, vol. XVII.</ref>
==''Americanismo e fordismo''==
*Gli istinti sessuali sono quelli che hanno subito la maggiore repressione da parte della società in isviluppo; il loro «regolamento», per le contraddizioni cui dà luogo e per le perversioni che gli si attribuiscono, sembra il più «innaturale», quindi più frequenti in questo campo i richiami alla «natura». Anche la letteratura «psicanalitica» è un modo di criticare la regolamentazione degli istinti sessuali in forma talvolta «illuministica», con la creazione di un nuovo mito del «selvaggio» sulla base sessuale (inclusi i rapporti tra genitori e figli). (pp. 16 sg.)
*Un'analisi accurata della storia italiana prima del '22 e anche prima del '26, che non si lasci allucinare dal carnevale esterno, ma sappia cogliere i motivi profondi del movimento operaio, deve giungere alla conclusione obiettiva che proprio gli operai sono stati i portatori delle nuove e più moderne esigenze industriali e a modo loro le affermarono strenuamente; si può dire anche che qualche industriale capi questo movimento e cercò di accaparrarselo (così è da spiegare il tentativo fatto da Agnelli di assorbire l'«Ordine Nuovo» e la sua scuola nel complesso Fiat [...]). (p. 29)
*''«[[Animalità]]» e industrialismo''. La storia dell'industrialismo è sempre stata (e lo diventa oggi in una forma più accentuata e rigorosa) una continua lotta contro l'elemento «animalità» dell'uomo, un processo ininterrotto, spesso doloroso e sanguinoso, di soggiogamento degli istinti (naturali, cioè animaleschi e primitivi) a sempre nuove, più complesse e rigide norme e abitudini di ordine, di esattezza, di precisione che rendano possibili le forme sempre più complesse di vita collettiva che sono la conseguenza necessaria dello sviluppo dell'industrialismo. (p. 36)
*Come si cammina senza bisogno di riflettere a tutti i movimenti necessari per muovere sincronicamente tutte le parti del corpo, in quel determinato modo che è necessario per camminare, così è avvenuto e continuerà ad avvenire nell'industria per i gesti fondamentali del mestiere; si cammina automaticamente e nello stesso tempo si pensa a tutto ciò che si vuole. (p. 51)
==''Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce''==
===Incipit===
Occorre distruggere il pregiudizio molto diffuso che la filosofia sia un alcunché di molto difficile per il fatto che essa è l'attività intellettuale propria di una determinata categoria di scienziati specialisti o di filosofi professionali e sistematici. Occorre pertanto dimostrare preliminarmente che tutti gli uomini sono «filosofi», definendo i limiti e i caratteri di questa «filosofia spontanea», propria di «tutto il mondo», e cioè della filosofia che è contenuta: 1) nel linguaggio stesso, che è un insieme di nozioni e di concetti determinati e non già e solo di parole grammaticalmente vuote di contenuto; 2) nel senso comune e buon senso; 3) nella religione popolare e anche quindi in tutto il sistema di credenze, superstizioni, opinioni, modi di vedere e di operare che si affacciano in quello che generalmente si chiama «folclore».
===Citazioni===
*Chi parla solo il dialetto o comprende la lingua nazionale in gradi diversi, partecipa necessariamente di una intuizione dei mondo più o meno ristretta e provinciale, fossilizzata, anacronistica in confronto delle grandi correnti di pensiero che dominano la storia mondiale. I suoi interessi saranno ristretti, piú o meno corporativi o economistici, non universali. Se non sempre è possibile imparare piú lingue straniere per mettersi a contatto con vite culturali diverse, occorre almeno imparare bene la lingua nazionale. Una grande cultura può tradursi nella lingua di un'altra grande cultura, cioè una grande lingua nazionale, storicamente ricca e complessa, può tradurre qualsiasi altra grande cultura, cioè essere una espressione mondiale. Ma un dialetto non può fare la stessa cosa. (''Alcuni punti preliminari di riferimento'')
*Comprendere e valutare realisticamente la posizione e le ragioni dell'avversario (e talvolta è avversario tutto il pensiero passato) significa appunto essersi liberato dalla prigione delle ideologie (nel senso deteriore, di cieco fanatismo ideologico), cioè porsi da un punto di vista «critico», l'unico fecondo nella ricerca scientifica. (''La discussione scientifica'')
*L'affermazione di Feuerbach: «L'uomo è quello che mangia», può essere, presa in sé, interpretata variamente. Interpretazione gretta e stolta: cioè l'uomo è volta per volta quello che mangia materialmente, cioè i cibi hanno una immediata influenza determinatrice sul modo di pensare. Ricordare l'affermazione di Amadeo {{NDR|Bordiga}} che se si sapesse ciò che un uomo ha mangiato prima di un discorso, per esempio, si sarebbe in grado di interpretare meglio il discorso stesso. Affermazione infantile, e, di fatto, estranea anche alla scienza positiva, poiché il cervello non viene nutrito di fave o di tartufi, ma i cibi giungono a ricostituire le molecole del cervello trasformati in sostanze omogenee e assimilabili, che hanno cioè la «stessa natura» potenziale delle molecole cerebrali. Se questa affermazione fosse vera, la storia avrebbe la sua matrice determinante nella cucina e le rivoluzioni coinciderebbero coi mutamenti radicali dell'alimentazione di massa. Il contrario è storicamente vero: cioè sono le rivoluzioni e il complesso sviluppo storico che hanno modificato l'alimentazione e creato i «gusti» successivi nella scelta dei cibi. (''Che cosa è l'uomo?'')
*La massima di E. Kant: «Opera in modo che la tua condotta possa diventare una norma per tutti gli uomini, in condizioni simili» [...] può essere considerata un truismo, poiché è difficile trovare uno che non operi credendo di trovarsi nelle condizioni in cui tutti opererebbero come lui. Chi ruba per fame ritiene che chi ha fame ruberebbe, chi ammazza la moglie infedele ritiene che tutti i mariti traditi dovrebbero ammazzare ecc. Solo i «matti» in senso clinico, operano senza ritenere di essere nel giusto. (''Etica'')
==''La questione meridionale''==
*La quarta guerra del Risorgimento italiano non pare debba avere per il Mezzogiorno conseguenze diverse da quella delle altre tre. Lo ha fatto notare A. Labriola alla Camera durante la discussione della politica economica del gabinetto [[Antonio Salandra|Salandra]], ma l'Agenzia Stefani ha trasmesso delle sue parole un riassunto generico e scolorito. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra>Da ''Il Grido del popolo'', 1º aprile 1916.</ref>; p. 4)
*[...] le paterne amministrazioni di Spagna e dei Borboni nulla avevano creato: la borghesia non esisteva, l'agricoltura era primitiva e non bastava neppure a soddisfare il mercato locale; non strade, non porti, non utilizzazione delle poche acque che la regione, per la sua speciale conformazione geologica, possedeva. (''Il Mezzogiorno e la guerra''<ref name=mezzogiornoguerra/>; p. 4)
*[[Giustino Fortunato]] e [[Benedetto Croce]] rappresentano [...] le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana. (''Alcuni temi della questione meridionale''<ref>Il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni. Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista ''Stato Operaio'', con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi più ampi.» {{cfr}} ''La questione meridionale'', p. 38.</ref>, p. 45)
==''Letteratura e vita nazionale''==
===[[Incipit]]===
Cosa significa e cosa può e dovrebbe significare la parola d'ordine di [[Giovanni Gentile]]: «Torniamo al [[Francesco De Sanctis|De Sanctis]]!»? (cfr. tra l'altro il 1° numero del settimanale «Il Quadrivio»). Significa «tornare» meccanicamente ai concetti che il De Sanctis svolse intorno all'arte e alla letteratura, o significa assumere verso l'arte e la vita un atteggiamento simile a quello assunto dal De Sanctis ai suoi tempi? Posto questo atteggiamento come «esemplare», è da vedere: 1) in che sia consistita tale esemplarità; 2) quale atteggiamento sia oggi corrispondente, cioè quali interessi intellettuali e morali corrispondano oggi a quelli che dominarono l'attività del De Sanctis e le impressero una determinata direzione.
===Citazioni===
*{{NDR|Su ''[[I promessi sposi]]''}} Tra il Manzoni e gli «umili» c'è distacco sentimentale; gli umili sono per il Manzoni un «problema di storiografia», un problema teorico che egli crede di poter risolvere col romanzo storico, col «verosimile» del romanzo storico. Perciò gli umili sono spesso presentati come «macchiette» popolari, con bonarietà ironica, ma ironica. E il Manzoni è troppo cattolico per pensare che la voce del popolo sia voce di Dio: tra il popolo e Dio c'è la chiesa, e Dio non s'incarna nel popolo, ma nella chiesa. Che Dio s'incarni nel popolo può crederlo il Tolstoi, non il Manzoni.
*[[Giovanni Papini|Papini]] è cattolico e anticrociano; le contraddizioni del suo superficiale scritto risultano da questa doppia qualità. (p. 153)
*{{NDR|''[[Il conte di Montecristo]]''}} [...] è forse il piú «oppiaceo» dei romanzi popolari: quale uomo del popolo non crede di aver subito un'ingiustizia dai potenti e non fantastica sulla «punizione» da infliggere loro? Edmondo Dantès gli offre il modello, lo «{{Sic|ubbriaca}}» di esaltazione, sostituisce il credo di una giustizia trascendente in cui non crede piú «sistematicamente».
*[[Don Chisciotte]] non cerca di evadere anch'egli, anche praticamente, dal tritume e dalla standardizzazione della vita quotidiana di un villaggio spagnolo?
*[[Delitto e castigo|Raskolnikov]] è [[Il conte di Montecristo|Montecristo]] «criticato» da un panslavista-cristiano.
*L'[[Ugo Ojetti|Ojetti]] è rappresentativo da più punti di vista: ma la codardia intellettuale dell' uomo supera ogni misura normale. (p. 252)
*[[Giovanni Papini|Papini]] ha esercitato tutti i mestieri, per poi sporcificarli tutti: il filosofo, per concludere che la filosofia è una specie di cancrena al cervelletto, il cattolico, per incenerare l'universo con un appropriato dizionario, il letterato, per sancir da ultimo che della letteratura non sappiamo che farcene. Ciò non toglie che Papini non si sia conquistato un posticino nella storia della letteratura dentro il capitolo i "polemisti". (pp. 281-282)
*[[Giovanni Papini|Papini]] è sempre stato un «polemista» nel senso che dice il Volpicelli, e lo è ancor oggi, poiché non si sa se nell'espressione «polemista cattolico» a Papini interessi più il sostantivo o l'aggettivo. Col suo «cattolicismo» Papini avrebbe voluto dimostrare di non essere un puro «polemista», cioè un «calligrafo», un funambolo della parola e della tecnica, ma non c'è riuscito! Il Volpicelli ha torto nel non precisare: il polemista è polemista di una concezione del mondo, sia pure il mondo di Pulcinella, ma Papini è il polemista «puro», il boxeur di professione della parola qualsiasi: Volpicelli avrebbe dovuto giungere esplicitamente all'affermazione che il cattolicismo in Papini è un vestito da clown, non la «pelle» formata dal suo sangue «rinnovato», ecc. (p. 282)
==''Lettere dal carcere''==
===[[Incipit]]===
Roma 20 novembre 1926<br>Mia carissima Julca,<br>Ricordi una delle tue ultime lettere? (Era almeno l'ultima lettera che io ho ricevuto a letto). Mi scrivevi che noi due siamo ancora abbastanza giovani per poter sperare di volere insieme crescere i nostri bambini. Occorre che tu ora ricordi fortemente questo, che tu ci pensi fortemente ogni volta che pensi a me e mi associ ai bambini. Io sono sicuro che tu sarai forte e coraggiosa, come sempre sei stata. Dovrai esserlo ancora di più che nel passato, perché rimarrò certamente a lungo senza vostre notizie; e ho ripensato al passato, traendone ragione di forza e voglio rivedere e vedere i nostri piccoli bambini. Mi preoccupa un po' la quistione materiale: potrà il tuo lavoro bastare a tutto? Penso che non sarebbe né meno degno di noi né troppo, domandare un po' di aiuti. Vorrei convincerti di ciò, perché tu mi dia retta e ti rivolga ai miei amici. Sarei più tranquillo e più forte, sapendoti al riparo da ogni brutta evenienza. Le mie responsabilità di genitore serio mi tormentano ancora, come vedi. Carissima mia, non vorrei in modo alcuno turbarti: sono un po' stanco, perché dormo pochissimo, e non riesco perciò a scrivere tutto ciò che vorrei e come vorrei. Voglio farti sentire forte forte tutto il mio amore e la mia fiducia. Abbraccia tutti di casa tua; ti stringo con la più grande tenerezza insieme coi bambini.<br>Antonio
===Citazioni===
*Siamo assolutamente separati dai coatti comuni, la cui vita non saprei descriverti con brevi tratti: ricordi la novella di [[Rudyard Kipling|Kipling]] intitolata: ''Una strana cavalcata'' nel volume francese ''L'uomo che volle essere re''. Mi è balzata di colpo alla memoria tanto mi sembrava di viverla. Finora siamo 15 amici. La nostra vita è tranquillissima: siamo occupati a esplorare l'isola che permette di fare passeggiate abbastanza lunghe, di circa 9-10 chilometri, con paesaggi amenissimi e visioni di marine, di albe e di tramonti meravigliosi: ogni due giorni viene il vaporetto che porta giornali, e amici nuovi, tra i quali il marito di Ortensia che ho avuto tanto piacere di incontrare. [[Ustica]] è molto più graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate che ti invierò: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore. (a Tatiana, 9 dicembre 1926)
*Ti immagino seria e tetra, senza un sorriso neanche sfuggevole. Vorrei farti rallegrare in qualche modo. Ti racconterò delle storielle; che te ne pare? Ti voglio, per esempio, come intermezzo alla descrizione del mio viaggio in questo mondo così grande e terribile, dire qualcosa intorno a me stesso e alla mia fama, di molto divertente. Io non sono conosciuto all'infuori di una cerchia abbastanza ristretta; il mio nome è storpiato perciò in tutti i modi più inverosimili: Gramasci, Granusci, Gràmisci, Granìsci, Gramàsci, fino a Garamàscon, con tutti gli intermedi più bizzarri. A Palermo, durante una certa attesa per il controllo dei bagagli, incontrai in un deposito un gruppo di operai torinesi diretti al confino; insieme a loro era un formidabile tipo di anarchico ultra individualista, noto coll'indicazione di «Unico»<ref>Dal titolo del libro del filosofo anarchico Max Stirner ''[[L'unico e la sua proprietà]]'', tradotto in italiano nel 1902. {{NDR|Nota del curatore}}</ref> che rifiuta di confidare a chiunque, ma specialmente alla polizia e alle autorità in generale, le sue generalità: «sono l'Unico e basta», ecco la sua riposta. Nella folla che lo attendeva, l'Unico riconobbe tra i criminali comuni (mafiosi) un altro tipo, siciliano (l'Unico deve essere napoletano o giù di lì), arrestato per motivi compositi, tra il politico e il comune, e si passò allora alle presentazioni. Mi presentò: l'altro mi guardò a lungo, poi domandò: «Gramsci, Antonio?» Sì, Antonio!, risposi. «Non può essere, replicò, perché Antonio Gramsci deve essere un gigante e non un uomo così piccolo» – Non disse più nulla, si ritirò in un angolo, si sedette su uno strumento innominabile e stette, come Mario sulle rovine di Cartagine, a meditare sulle proprie illusioni perdute. Evitò accuratamente di parlare con me durante il tempo in cui restammo ancora nello stesso camerone e non mi salutò quando ci separarono. (a Tania, 19 febbraio 1927)
*La mia vita scorre sempre uguale. Leggo, mangio, dormo e penso. Tu però non devi pensare a tutto ciò che pensi e specialmente non devi farti illusioni. Non perché io non sia arcisicuro di rivederti e di farti conoscere i miei bambini [...], ma perché sono anche arcisicuro che sarò condannato e chissà a quanti anni. Tu devi capire che in ciò non c'entra niente per nulla né la mia rettitudine, né la mia coscienza, né la mia innocenza o colpevolezza. È un fatto che si chiama politica, appunto perché tutte queste bellissime cose non c'entrano per nulla. Tu sai come si fa coi bambini che fanno la pipì nel letto, è vero? Si minaccia di bruciarli con la stoppa accesa in cima al forcone. Ebbene: immagina che in italia ci sia un bambino molto grosso che minaccia continuamente di fare la pipì nel letto di questa grande genitrice di biade e di eroi; io e qualche altro siamo la stoppa (o il cencio) accesa che si mostra per minacciare l'impertinente e impedirgli di insudiciare le candide lenzuola. Poiché le cose sono così, non bisogna né allarmarsi, né illudersi; bisogna solo attendere con grande pazienza e sopportazione. (alla mamma, 25 aprile 1927)
*[...] ho sempre l'ossessione di essere per essere ridotto ad una epistolografia convenzionale e, ciò che è il peggio del convenzionalismo, ad una epistolografia convenzionalmente carceraria. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Ma, in verità, mi sono accorto che, proprio al contrario di quanto avevo sempre pensato, in [[carcere]] si studia male, per tante ragioni, tecniche e psicologiche. (a Giulia, 2 maggio 1927)
*Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio. Mi sono convinto che bisogna sempre contare solo su se stessi e sulle proprie forze; non attendersi niente da nessuno e quindi non procurarsi delusioni. Che occorre proporsi di fare solo ciò che si sa e si può fare e andare per la propria via. La mia posizione morale è ottima: chi mi crede un satanasso, chi mi crede quasi un santo. Io non voglio fare né il martire né l'eroe. Credo di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo. Ti potrei raccontare qualche aneddoto divertente. Nei primi mesi che ero qui a Milano<ref>Gramsci giunse al carcere di San Vittore il 7 febbraio 1927.</ref>, un agente di custodia mi domandò ingenuamente se era vero che io, se avessi cambiato bandiera, sarei stato ministro. Gli risposi sorridendo che ministro era un po' troppo, ma che sottosegretario alle Poste o ai Lavori Pubblici avrei potuto esserlo, dato che tali erano gli incarichi che nei governi si davano ai deputati sardi. Scosse le spalle e mi domandò perché dunque non avevo cambiato bandiera, toccandosi la fronte col dito. Aveva preso sul serio la mia risposta e mi credeva matto da legare. (a Carlo, 12 settembre 1927)
*Mi preoccupa molto lo stato d'animo della mamma, d'altronde non so come fare per rassicurarla e consolarla. Vorrei infonderle la convinzione che io sono tranquillissimo, come realmente sono, ma vedo che non riesco. C'è tutta una zona di sentimento e di modi di pensare che costituisce una specie di abisso tra noi. Per lei il mio incarceramento è una terribile disgrazia alquanto misteriosa nelle sue concatenazioni di cause ed effetti; per me è un episodio nella lotta politica che si combatteva e si continuerà a combattere non solo in Italia, ma in tutto il mondo, per chissà quanto tempo ancora. Io sono rimasto preso, così come durante la guerra si poteva cadere prigionieri, sapendo che questo poteva avvenire e che poteva avvenire anche di peggio. Ma temo che anche tu la pensi come la mamma e che queste spiegazioni ti rassomiglino a un indovinello espresso ancora in una lingua sconosciuta. (a Teresina, 20 febbraio 1928)
*Carissima mamma, non ti vorrei ripetere ciò che ti ho spesso scritto per rassicurarti sulle mie condizioni fisiche e morali. Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi. Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione. Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e al loro dignità di uomini.<br />Ti abbraccio teneramente.<br />Nino (10 maggio 1928)
*I [[traduttori]] sono pagati male e traducono peggio. (a Tatiana, 26 agosto 1929; 1965)
*[...] sono [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] con l'intelligenza, ma [[ottimismo e pessimismo|ottimista]] per la volontà. (a Carlo, 19 dicembre 1929; 1965)
*Su per giù tu immagini me come uno che insistentemente rivendica il diritto di soffrire, di essere martirizzato, di non essere defraudato neanche di un minuto secondo e di una sfumatura della sua pena. Io sarei un nuovo {{sic|Gandhy}} che vuole testimoniare dinanzi ai superi e agli inferi i tormenti del popolo indiano, un nuovo Geremia o Elia o non so chi altro profeta d'{{sic|Israello}} che andava in piazza a mangiare cose immonde per offrirsi in olocausto al dio della vendetta, ecc. ecc. Non so come ti sei fatta questa concezione, che è molto ingiusta nei tuoi rapporti verso di me, ingiusta e inconsiderata. Ti ho detto che io sono eminentemente pratico; io penso che non capisci ciò che io voglia dire con questa espressione, perché non fai nessuno sforzo per metterti nelle mie condizioni (probabilmente quindi io ti dovrò apparire come un commediante o che so io). La mia [[praticità]] consiste in questo: nel sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro. (a Tatiana, 19 maggio 1930)
*Il [[padre Brown]] è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. [[Sherlock Holmes]] è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte [[Gilbert Keith Chesterton|Chesterton]] è un grande artista, mentre [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]] era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti. (a Tania, 6 ottobre 1930; 1965)
*Carissima mamma, ecco il quinto natale che passo in privazione di libertà e il quarto che passo in carcere. Veramente la condizione di coatto in cui passai il natale del 26 ad Ustica<ref>Data l'assegnazione al confino politico, Gramsci abitò in una casa privata nell'isola di Ustica dal 7 dicembre 1926 al 20 gennaio 1927, insieme ad altri compagni confinati.</ref> era ancora una specie di paradiso della libertà personale in confronto alla condizione di carcerato. Ma non credere che la mia serenità sia venuta meno. Sono invecchiato di quattro anni, ho molti capelli bianchi, ho perduto i denti, non rido più di gusto come una volta, ma credo di essere diventato più saggio e di avere arricchito la mia esperienza degli uomini e delle cose. Del resto non ho perduto il gusto della vita [...]. Dunque non sono diventato [[Senilità|vecchio]], ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò non possiamo più fare. In questo sono sicuro che neanche tu sei diventata vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per poterci rivedere tutti insieme per poter conoscere tutti i tuoi nipotini: finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie. (15 dicembre 1930)
*Io penso che una persona intelligente e moderna deve leggere i [[classici]] in generale con un certo «distacco», cioè solo per i loro valori estetici, mentre l'«amore» implica adesione al contenuto ideologico della poesia; si ama il «proprio» poeta, si «ammira» l'artista «in generale». (a Giulia, 1 giugno 1931; 1965)
*[...] non c'era ragione di essere impressionata. Devi sapere che io sono morto una volta e poi sono resuscitato, ciò che dimostra che ho sempre avuto la pelle dura. Da bambino, a 4 anni, ho avuto delle emorragie per tre giorni di seguito, che mi avevano completamente dissanguato, accompagnate da convulsioni. Il medico mi aveva dato per morto e mia madre ha conservato fino al 914 circa la piccola bara e il vestitino speciale che dovevano servire per seppellirmi; una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i piedini con l'olio di una lampada dedicata a una madonna e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Lo studio che ho fatto sugli [[Intellettuale|intellettuali]] è molto vasto come disegno e in realtà non credo che esistano in Italia libri su questo argomento. Esiste certo molto materiale erudito ma disperso in un numero infinito di riviste e archivi storici locali. D'altronde io estendo molto la nozione di intellettuale e non mi limito alla nozione corrente che si riferisce ai grandi intellettuali. Questo studio porta anche a certe determinazioni del concetto di Stato che di solito è inteso come Società politica (o dittatura, o apparato coercitivo per conformare la massa popolare secondo il tipo di produzione e l'economia di un certo momento dato) e non come un equilibrio tra Società politica con la Società civile (o [[egemonia culturale|egemonia]] di un gruppo sociale sull'{{sic|intiera}} società nazionale esercitata attraverso le organizzazioni così dette private, come la chiesa, i sindacati, le scuole ecc.) e appunto nella società civile specialmente operano gli intellettuali ([[Benedetto Croce|Ben. Croce]], per es., è una specie di papa laico ed è uno strumento efficacissimo di egemonia anche se volta per volta possa trovarsi in contrasto con questo o quel governo ecc.). Da questa concezione della funzione degli intellettuali, secondo me, viene illuminata la ragione o una delle ragioni della caduta dei [[Età comunale|Comuni medioevali]], cioè del governo di una classe economica, che non seppe crearsi la propria categoria di intellettuali e quindi di esercitare un'egemonia oltre che una dittatura; gli intellettuali italiani non avevano un carattere [[nazional-popolare|popolare-nazionale]] ma cosmopolita sul modello della Chiesa e a Leonardo era indifferente vendere al duca Valentino i disegni delle fortificazioni di Firenze. I Comuni furono dunque uno stato sindacalista, che non riuscì a superare questa fase e a diventare Stato integrale come indicava invano il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] che attraverso l'organizzazione dell'esercito voleva l'egemonia della città sulla campagna, e perciò si può chiamare il primo giacobino italiano (il secondo è stato Carlo Cattaneo ma con troppe chimere in testa). Così ne deriva che il Rinascimento deve essere considerato un movimento reazionario e repressivo in confronto dello sviluppo dei Comuni ecc. Ti faccio questi accenni per farti persuasa che ogni periodo della storia svoltasi in Italia, dall'Impero romano al Risorgimento, deve essere guardato da questo punto di vista monografico. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Io non sono mai stato un [[giornalista]] professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella qualifica professionale. (a Tania, 12 ottobre 1931; 1965)
*Posso ammirare esteticamente ''[[Guerra e pace|Guerra e Pace]]'' di [[Lev Tolstoj|Tolstoi]] e non condividere la sostanza ideologica del libro; se i due fatti coincidessero Tolstoi sarebbe il mio vademecum, «le livre de chevet». Così si può dire per [[Shakespeare]], per [[Goethe]] e anche per [[Dante Alighieri|Dante]]. Non sarebbe esatto dire lo stesso per il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], nonostante il suo pessimismo. Nel Leopardi si trova, in forma estremamente drammatica, la crisi di transizione verso l'uomo moderno; l'abbandono critico delle vecchie concezioni trascendentali senza che ancora si sia trovato un ubi consistam morale e intellettuale nuovo, che dia la stessa certezza di ciò che si è abbandonato. (lettera a Iulca, 5 settembre 1932; 1965)
*Spesso chi vuole consolare, essere affettuoso ecc. è in realtà il più feroce dei tormentatori. Anche nell'«[[affetto]]» bisogna essere soprattutto «intelligenti». (a Tania, 5 dicembre 1932; 1965)
*La [[bontà]] disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri. (a Tania, 29 maggio 1933; 1965)
*[...] il [[tempo]] è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della [[vita]] stessa. (lettera a Tania, 2 luglio 1933; 1965)
==''Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno''==
===[[Incipit]]===
Il carattere fondamentale del ''[[Niccolò Machiavelli#Il principe|Principe]]'' è quello di non essere una trattazione sistematica ma un libro «vivente», in cui l'ideologia politica e la scienza politica si fondono nella forma drammatica del «mito». Tra l'utopia e il trattato scolastico, le forme in cui la scienza politica si configurava fino al [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], questi dette alla sua concezione la forma fantastica e artistica, per cui l'elemento dottrinale e razionale si impersona in un condottiero, che rappresenta plasticamente e «antropomorficamente» il simbolo della «volontà collettiva». Il processo di formazione di una determinata volontà collettiva, per un determinato fine politico, viene rappresentato non attraverso disquisizioni e classificazioni pedantesche di principii e criteri di un metodo d'azione, ma come qualità, tratti caratteristici, doveri, necessità di una concreta persona, ciò che fa operare la fantasia artistica di chi si vuol convincere e dà una piú concreta forma alle passioni politiche.
===Citazioni===
*Il [[Robert Michels|Michels]] ha fatto molto baccano in Italia per la «sua» trovata del «capo charismatico» che probabilmente (occorrerebbe confrontare) era già nel [[Max Weber|Weber]] il cosiddetto «charisma», nel senso del Michels, nel mondo moderno coincide sempre con una fase primitiva dei partiti di massa, con la fase in cui la dottrina si presenta alle masse come qualcosa di nebuloso e incoerente, che ha bisogno di un papa infallibile per essere interpretata e adattata alle circostanze.
*Le idee di Michels sui partiti politici sono abbastanza confuse e schematiche, ma sono interessanti come raccolta di materiale grezzo e di osservazioni empiriche e disparate.
*Per comprendere bene la posizione della chiesa nella società moderna, occorre comprendere che essa è disposta a lottare solo per difendere le sue particolari libertà corporative (di chiesa come chiesa, organizzazione ecclesiastica), cioè i privilegi che proclama legati alla propria essenza divina; per questa difesa la chiesa non esclude nessun mezzo, né l'insurrezione armata, né l'attentato individuale, né l'appello alla invasione straniera. Tutto il resto è trascurabile relativamente, a meno che non sia legato alle condizioni esistenziali proprie. Per "dispotismo" la chiesa intende l'intervento dell'autorità statale laica nel limitare e sopprimere i suoi privilegi, non molto di più: essa riconosce qualsiasi potestà di fatto e, purché non tocchi i suoi privilegi, la legittima; se poi accresce i suoi privilegi la esalta e la proclama provvidenziale.
*Quando si vuol scrivere la storia di un partito politico, in realtà occorre affrontare tutta una serie di problemi molto meno semplici di quanto creda, per es., Roberto Michels che pure è ritenuto uno specialista in materia.
==''Passato e presente''==
===[[Incipit]]===
Estrarre da questa rubrica una serie di note che siano del tipo dei ''Ricordi politici e civili'' del [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]] (tutte le proporzioni rispettate). I «Ricordi» sono tali in quanto riassumono non tanto avvenimenti autobiografici in senso stretto (sebbene anche questi non manchino), quanto «esperienze» civili e morali (morali più nel senso etico-politico) strettamente connesse alla propria vita e ai suoi avvenimenti, considerate nel loro valore universale o nazionale.
===Citazioni===
*{{NDR|La tendenza a diminuire l'avversario}} È di per se stessa un documento dell'inferiorità di chi ne è posseduto; si tende infatti a diminuire rabbiosamente l'avversario per poter credere di esserne decisamente vittoriosi. In questa tendenza è perciò insito oscuramente un [[giudizio]] sulla propria incapacità e debolezza [...]. (quaderno 16; p. 16)
*Se si domanda a Tizio, che non ha mai studiato il cinese e conosce bene solo il dialetto della sua provincia, di tradurre un brano di cinese, egli molto ragionevolmente si meraviglierà, prenderà la domanda in ischerzo e, se si insiste, crederà di essere canzonato, si offenderà e farà ai pugni.<br />Eppure lo stesso Tizio, senza essere neanche sollecitato, si crederà autorizzato a parlare di tutta una serie di quistioni che conosce quanto il cinese, di cui ignora il linguaggio tecnico, la posizione storica, la connessione con altre quistioni, talvolta gli stessi elementi fondamentali distintivi. Del cinese almeno sa che è una lingua di un determinato popolo che abita in un determinato punto del globo: di queste quistioni ignora la topografia ideale e i confini che le limitano. (quaderno 15, § 21; p. 55)
==''Quaderni del carcere''==
* Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri.<ref>{{Cita web|url=https://www.libriantichionline.com/divagazioni/antonio_gramsci_cultura|titolo=Antonio Gramsci - 'Cultura' non è possedere un magazzino ben fornito di notizie}}</ref>
*''[[Ardengo Soffici|Soffici]]''. Un cafone senza ingenuità e spontaneità. (quaderno 1, § 9, p. 8)
*[[Achille Loria|Loria]] non è un caso teratologico individuale: è l'esemplare più compiuto e finito di una serie di rappresentanti di un certo strato intellettuale di un certo periodo; in generale degli intellettuali positivisti che si occupano della quistione operaia e che più o meno credono di approfondire, o correggere, o superare il [[Marxismo]]. [[Enrico Ferri]] – [[Arturo Labriola]] – lo stesso [[Filippo Turati|Turati]] potrebbero dare una messe di osservazioni e di aneddoti. (quaderno 1, § 25, p. 22)
*I [[Giacobinismo|giacobini]] [...] forzarono la mano, ma sempre nel senso dello sviluppo storico reale, perché essi fondarono non solo lo Stato borghese, fecero della [[borghesia]] la classe «dominante», ma fecero di più (in un certo senso), fecero della borghesia la classe dirigente, egemone, cioè dettero allo Stato una base permanente. (quaderno 1, § 44, p. 51)
*''Lo «[[Stellone d'Italia]]»''. Com'è nato questo modo di dire sullo «Stellone» che è entrato a far parte dell'ideologia patriottica e nazionale italiana? Il 27 novembre 1871, il giorno in cui [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] inaugurò a Roma il Parlamento, fu visto di pieno giorno il pianeta Venere, che di solito (poiché Venere è un pianeta interno all'orbita delle terra) non si può vedere che al mattino prima del nascere del sole o alla sera dopo il tramonto. Se poi certe condizioni atmosferiche favoriscono la visibilità del pianeta, non è raro il caso che esso possa vedersi anche dopo che il sole è spuntato ed anche prima che sia tramontato, ciò che appunto avvenne il 27 novembre 1871. (quaderno 2, § 107, p. 254)
*La [[crisi]] consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati. (quaderno 3, § 34, [[:s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/318|p. 311]])
*Il [[Alfredo Panzini|Panzini]] oltre a creare luoghi comuni per gli argomenti che tratta, si dà molto daffare per raccogliere tutti i luoghi comuni che sullo stesso argomento sono stati scritti da altri autori, specialmente stranieri: deve avere uno schedario speciale di luoghi comuni, per condire opportunamente tutti i suoi scritti. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/320|p. 313]])
*Tutta la ''Vita di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]]'' è una beffa della storia. Se le vite romanzate sono la forma attuale della letteratura amena tipo Alessandro Dumas, Panzini è il nuovo Ponson du Terrail. Panzini vuole così ostentatamente mostrare di «saperla lunga» sul modo di procedere degli uomini, di essere un cosi furbissimo realista, che viene la voglia, a leggerlo, di rifugiarsi in Condorcet o in Bernardino di Saint-Pierre, che almeno non sono cosi filistei. Nessun nesso storico è ricostruito nel fuoco di una personalità; la storia è un seguito di storielle divertenti senza nesso né di personalità né di altre forze sociali: è veramente una nuova forma di gesuitismo, molto più accentuata di quanto io stesso avessi creduto leggendo la Vita a puntate. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/322|p. 315]])
*Non si capisce proprio cosa Panzini abbia voluto scrivere con questa ''Vita di Cavour''; una vita di Cavour non è certamente: né una biografìa di {{sic|Cavour-uomo}}, né una ricostruzione di Cavour politico; in verità dal libro di Panzini Cavour esce molto malconcio e molto diminuito: la sua figura non ha nessun rilievo concreto, eccetto che nelle giaculatorie che Panzini di tanto in tanto ripete: eroe, superbo, genio ecc. Ma queste giaculatorie non essendo giustificate (e perciò sono giaculatorie) sembrano talvolta prese di bavero, se non si capisse che la misura che Panzini adopera per giudicare l'eroismo, la grandezza, il genio ecc. è la sua propria misura, della genialità, grandezza, eroismo ecc. del sig. Panzini Alfredo. Ancora bisogna dire che il Panzini esagera nel trovare il dito di dio, il fato, la provvidenza in tanti avvenimenti: è, in fondo, la concezione dello stellone con parole da tragedia greca o da padre gesuita, ma che non perciò diventa meno triviale e banale. Lo stesso insistere troppo sull'elemento «provvidenziale» significa diminuire la funzione dello sforzo italiano, che pure ebbe una sua parte. Cosa significa poi in questo caso questa miracolosità della rivoluzione italiana? Significa che tra l'elemento nazionale e quello internazionale dell'evento, è l'internazionale che ha contato di più. È questo il caso? Bisognerebbe dirlo e forse la grandezza di Cavour sarebbe messa ben più in rilievo e la sua funzione personale, il suo «eroismo» apparirebbe ben più da esaltare. Ma il Panzini vuol dare colpi a molte botti con molti cerchi e non ne raccappezza qualcosa di sensato: né egli sa cosa sia una rivoluzione e quali siano i rivoluzionari. Tutti furono grandi e furono rivoluzionari ecc. ecc. (quaderno 3, § 38, [[s:Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/323|p. 316]])
*Anche lo [[studio]] è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, anche nervoso-muscolare, oltre che intellettuale: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo e il dolore e la noia. (quaderno 4, § 55, p. 502).
*In Oriente lo Stato era tutto, la società civile era primordiale e gelatinosa; nell'Occidente tra Stato e società civile c'era un giusto rapporto e nel tremolio dello Stato si scorgeva subito una robusta struttura della società civile. (quaderno 7, § 16, p. 866)
*''Giornalismo. I titoli''. Tendenza a [[Titolo (giornalismo)|titoli]] magniloquenti e pedanteschi, con opposta reazione di titoli così detti «giornalistici» cioè anodini e insignificanti. Difficoltà dell'arte dei titoli che dovrebbero riassumere alcune esigenze: di indicare sinteticamente l'argomento centrale trattato, di destare interesse e curiosità spingendo a leggere. Anche i titoli sono determinati dal pubblico al quale il giornalista si rivolge e dall'atteggiamento del giornale verso il suo pubblico: atteggiamento demagogico-commerciale quando vuole sfruttare le tendenze più basse; atteggiamento educativo [-didattico], ma senza pedanteria, quando si vuole sfruttare il sentimento predominante nel pubblico, come base di partenza per un suo elevamento. (quaderno 8, § 143, p. 1029)
*Contro il velleitarismo, contro l'astrattismo, l'eroismo di maniera ecc. è una quistione di costume e di stile, non «teoretica». (quaderno 8, § 210, p. 1069)
*Questa espressione «gli umili» è caratteristica per comprendere l'atteggiamento tradizionale degli intellettuali italiani verso il popolo e quindi il significato della letteratura per «gli umili». Non si tratta del rapporto contenuto nell'espressione dostoievschiana di «umiliati e offesi». In [[Fëdor Dostoevskij|Dostojevschij]] c'è potente il sentimento nazionale-popolare, cioè la coscienza di una «missione degli intellettuali» verso il popolo, che magari è «oggettivamente» costituito di «umili» ma deve essere liberato da questa «umiltà», trasformato, rigenerato. Nell'intellettuale italiano l'espressione di «umili» indica un rapporto di protezione paterna e padreternale, il sentimento «sufficente» di un propria indiscussa superiorità, il rapporto come tra due razze, una ritenuta superiore e l'altra inferiore, il rapporto come tra adulti e bambini nella vecchia pedagogia e peggio ancora un rapporto da «società protettrice degli animali», o da esercito della Salute anglosassone verso i cannibali della Guinea. (quaderno 9, § 135, p. 1197)
*Autocoscienza critica significa storicamente e politicamente creazione di una élite di intellettuali: una massa umana non si «distingue» e non diventa indipendente «per sé» senza organizzarsi (in senso lato) e non c'è organizzazione senza intellettuali, cioè senza organizzatori e dirigenti, cioè senza che l'aspetto teorico del nesso teoria-pratica si distingua concretamente in uno strato di persone «specializzate» nell'elaborazione concettuale e filosofica. (quaderno 11, § 12, p. 1386)
*Gli [[Intellettuale|intellettuali]] sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali. (quaderno 12, § 1, p. 1513)
*La divisione fondamentale della [[scuola]] in classica e professionale era uno schema razionale: la scuola professionale per le classi strumentali, quella classica per le classi dominanti e per gli intellettuali. Lo sviluppo della base industriale sia in città che in campagna aveva un crescente bisogno del nuovo tipo di intellettuale urbano: si sviluppò accanto alla scuola classica quella tecnica (professionale ma non manuale), ciò che mise in discussione il principio stesso dell'indirizzo concreto di cultura generale, dell'indirizzo umanistico della cultura generale fondata sulla tradizione greco-romana. Questo indirizzo, una volta messo in discussione, può dirsi spacciato, perché la sua capacità formativa era in gran parte basata sul prestigio generale e tradizionalmente indiscusso, di una determinata forma di [[civiltà]]. (quaderno 12, § 1, p. 1531)
*La [[disciplina]] pertanto non annulla la personalità e la libertà: la quistione della «personalità e libertà» si pone non per il fatto della disciplina, ma per l'«origine del potere che ordina la disciplina». Se questa origine è «democratica», se cioè l'autorità è una funzione tecnica specializzate e non un «arbitrio» o una imposizione estrinseca ed esteriore, la disciplina è un elemento necessario di ordine democratico, di libertà. (quaderno 14, § 48, pp. 1706-1707)
*Ogni elemento «imposto» sarà da ripudiarsi a priori? [...] Che l'istruzione sia obbligatoria non significa infatti che sia da ripudiare e neppure che non possa essere giustificata, con nuovi argomenti, una nuova forma di obbligatorietà: occorre fare «libertà» di ciò che è «necessario», ma perciò occorre riconoscere una necessità «obbiettiva», cioè che sia obiettiva precipuamente per il gruppo in parola. (quaderno 16, § 12, p. 1875)
*{{NDR|Sulla ''Guida alla grammatica italiana''}} Il Panzini non si pone neanche lontanamente questo problema<ref>Della storia della lingua italiana e dei fattori che determinano la sua elaborazione unitaria.</ref>e perciò le sue pubblicazioni grammaticali sono incerte, contraddittorie, oscillanti. Non si pone per esempio il problema di quale oggi sia, dal basso, il centro di irradiazione delle innovazioni linguistiche; che pure non ha poca importanza pratica. Firenze, Roma, Milano. Ma d'altronde non si pone neanche il problema se esista (e quale sia) un centro di irradiazione spontanea dall'alto, cioè in forma relativamente organica, continua, efficacemente, e se essa possa essere regolata e intensificata. (quaderno 29<ref>Citato in Renzo Martinelli, ''Un dialogo tra grammatici: {{small|Panzini e Gramsci}}'', in ''Belfagor'', XLIV, 6, 1989, p. 687; riportato in Matteo Grassano, ''[https://aisberg.unibg.it/retrieve/handle/10446/151923/340132/Alfredo%20Panzini.%20Tra%20lessicografia%20e%20grammatica.pdf Alfredo Panzini: tra lessicografia e grammatica]'', p. 231, ''unibg.it''.</ref>)
==''Scritti politici''==
*È davvero meravigliosa la lotta che l'umanità combatte da tempo immemorabile; lotta incessante, con cui essa tenta di strappare e lacerare tutti i vincoli che la libidine di dominio di un solo, di una classe, o anche di un intero popolo, tentano di imporle. È questa una epopea che ha avuto innumerevoli eroi ed è stata scritta dagli storici di tutto il mondo. L'uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero. (''Oppressi ed oppressori''<ref>Da un saggio scolastico, manoscritto, probabilmente del novembre 1910.</ref>; I, p. 6)
*Bisogna disabituarsi e smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l'uomo non è visto se non sotto forma di recipiente da empire e stivare di dati empirici, di fatti bruti e sconnessi che egli poi dovrà casellare nel suo cervello come nelle colonne di un dizionario per poter poi in ogni occasione rispondere ai vari stimoli del mondo esterno. Questa forma di cultura è veramente dannosa specialmente per il proletariato. Serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell'umanità perché ha ammassato nella memoria una certa quantità di dati e di date, che snocciola ad ogni occasione per farne quasi una barriera fra sé e gli altri. [...] Lo studentucolo che sa un po' di latino e di storia, l'avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciare passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio specializzato che adempie nella vita ad un compito ben preciso e indispensabile e che nella sua attività vale cento volte di più di quanto gli altri valgano nella loro. Ma questa non è cultura, è pedanteria, non è intelligenza, ma intelletto, e contro di essa ben a ragione si reagisce.<br />La cultura è una cosa ben diversa. È organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri. Ma tutto ciò non può avvenire per funzione spontanea, per azioni e reazioni indipendenti dalla propria volontà in cui ogni singolo animale si selezione e specifica i propri organi inconsciamente, per legge fatale delle cose. L'uomo è soprattutto spirito, cioè creazione storica, e non natura. (''Socialismo e cultura'', da ''Il Grido del Popolo'', 29 gennaio 1916, firmato {{maiuscoletto|Alfa Gamma}}; in ''Scritti politici'', vol. 1, PGreco, 2020, p. [https://www.google.it/books/edition/Scritti_politici/imv6DwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Bisogna+disabituarsi+e+smettere+di+concepire+la+cultura+come+sapere+enciclopedico,+in+cui+l%27uomo+non+%C3%A8+visto+se+non+sotto+forma+di+recipiente+da+empire+e+stivare+di+dati+empirici,+di+fatti+bruti+e+sconnessi+che+egli+poi+dovr%C3%A0+casellare+nel+suo+cervello+come+nelle+colonne+di+un+dizionario+per+poter+poi+in+ogni+occasione+rispondere+ai+vari+stimoli+del+mondo+esterno.+Questa+forma+di+cultura+%C3%A8+veramente+dannosa+specialmente+per+il+proletariato.+Serve+solo+a+creare+degli+spostati,+della+gente+che+crede+di+essere+superiore+al+resto+dell%27umanit%C3%A0+perch%C3%A9+ha+ammassato+nella+memoria+una+certa+quantit%C3%A0+di+dati+e+di+date,+che+snocciola+ad+ogni+occasione+per+farne+quasi+una+barriera+fra+s%C3%A9+e+gli+altri.&pg=PA18&printsec=frontcover 18]. ISBN 9788868023386)
*Ahimè, quanti papi infallibili tiranneggiano la coscienza degli uomini liberi e inaridiscono in loro ogni sorgente di umanità. (''Leninismo e Marxismo di Rodolfo Mondolfo''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', I, n. 2, 15 maggio 1919, rubrica ''La battaglia delle idee''.</ref>; I, p. 123)
==''Sotto la Mole. 1916-1920''==
*Anche il [[sacerdote]] che innalza l'ostia consacrata per il volgo è uno [[stregone]], come la fattucchiera che fa suffumigi sotto il gufo impagliato. Interrogano ambedue il mistero, sono ambedue interpreti di un mondo soprannaturale che l'anima incolta e grossa del credente volgare (al quale sfugge il gioco delle forze umane razionali che regolano il destino del mondo e la storia degli uomini) crede gli sovrasti, schiacciandolo con la sua fatalità ineluttabile. [...] E gli stregoni, si chiamino Paola Omegna o siano vescovi o cardinali, non sono intelligenze, né coscienze, sono sacerdoti che ridono tra loro dietro gli altari. (''Stregoneria'', 4 marzo 1916; p. 44)
*Dei [[Fatto|fatti]] maturano nell'ombra, perché mani non sorvegliate da nessun controllo tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati di piccoli gruppi attivi, e la massa dei cittadini ignora. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento, e allora sembra che la fatalità travolga tutto e tutti, che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo, chi indifferente. E quest'ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe che apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli è irresponsabile. E alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno, o pochi, si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere di uomo, se avessi cercato di far valere la mia voce, il mio parere, la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? (''L'indifferenza'', 26 agosto 1916; p. 141)
==''Sul fascismo''==
*La dottrina di [[Karl Marx|Carlo Marx]] ha dimostrato anche ultimamente la sua fecondità e la sua eterna giovinezza offrendo un contenuto logico al programma dei più strenui avversari del partito socialista, ai nazionalisti. [[Enrico Corradini|Corradini]] saccheggia Marx, dopo averlo vituperato. Trasporta dalla classe alla nazione i principi, le constatazioni, le critiche dello studioso di Treviri; parla di nazioni proletarie in lotta con nazioni capitalistiche, di nazioni giovani che debbono sostituire, per lo sviluppo della storia mondiale, le nazioni decrepite. E trova che questa lotta si esplica nella guerra, si afferma nella conquista dei mercati, nel subordinamento economico e militare di tutte le nazioni a una sola, a quella che attraverso il sacrifizio del suo sangue e del suo benessere immediato, ha dimostrato di essere l'eletta, la degna. (''Lotta di classe e guerra''<ref>Da ''Avanti!'', edizione piemontese, 19 agosto 1916.</ref>; p. 10)
*Il [[fascismo]] si è presentato come l'anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo, con la sua promessa di impunità, a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e bene amministrato. (''Forze elementari''<ref>Da ''L'Ordine Nuovo'', 26 aprile 1921; in ''Gramsci: Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922'', Einaudi, 1966.</ref>; p. 99)
*La piccola borghesia, anche in questa sua ultima incarnazione politica del «[[fascismo]]», si è definitivamente mostrata nella sua vera natura di serva del capitalismo e della proprietà terriera, di agente della controrivoluzione. Ma ha anche dimostrato di essere fondamentalmente incapace a svolgere un qualsiasi compito storico: il popolo delle scimmie riempie la cronaca, non la storia, lascia traccia nel giornale, non offre materiali per scrivere libri.<ref>Da ''Socialismo e Fascismo. L'Ordine Nuovo (1021-1922)'', Einaudi, Torino, 1966, pp. 9-12. Citato in Matteo Pasetti, ''Storia dei fascismi in Europa'', Archetipo Libri, Bologna, 2011, [https://www.google.it/books/edition/Storia_dei_fascismi_in_Europa/nsTRAwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=&pg=PA165&printsec=frontcover p. 165]. ISBN 9788866330387</ref>
*Abbiamo in Italia il regime fascista, abbiamo a capo del fascismo [[Benito Mussolini]], abbiamo una ideologia ufficiale in cui il "capo" è divinizzato, è dichiarato infallibile, è preconizzato organizzatore e ispiratore di un rinato Sacro Romano Impero [...] Conosciamo quel viso: conosciamo quel roteare degli occhi nelle orbite che nel passato dovevano, con la loro ferocia meccanica, far venire i vermi alla borghesia e oggi al proletariato. Conosciamo quel pugno sempre chiuso alla minaccia [...] Mussolini [...] è il tipo concentrato del piccolo borghese italiano, rabbioso, feroce impasto di tutti i detriti lasciati sul suolo nazionale da vari secoli di dominazione degli stranieri e dei preti: non poteva essere il capo del proletariato; divenne il dittatore della borghesia, che ama le facce feroci quando ridiventa borbonica, [...]. (''"Capo"''<ref>Da ''[http://www.centrogramsci.it/riviste/nuovo/ordine%20nuovo%20p6.pdf L'Ordine Nuovo]'', 1º marzo 1924; pubblicato successivamente col titolo di ''Lenin capo rivoluzionario'', in ''l'Unità'', 6 novembre 1924.</ref>; p. 227)
*«Pellegrino del nulla» appare a noi [[Giacomo Matteotti]] quando consideriamo la sua vita e la sua fine in relazione con tutte le circostanze che dànno ad esse un valore non più «personale», ma di indicazione generale e di simbolo. (''Il destino di Matteotti''<ref>Da ''Stato operaio'', 28 agosto 1924. Anche in ''L'Ordine Nuovo'', 1º settembre 1924; in ''Scritti scelti'', Bur, [https://books.google.it/books?id=oal138NxjJ0C&pg=PT303 p. 303]. ISBN 8858602552</ref>; p. 267)
*Che cosa è la [[massoneria]]? Voi avete fatto molte parole sul suo significato spirituale, sulle correnti ideologiche che essa rappresenta; ma tutte queste sono forme di espressione di cui voi vi servite solo per ingannarvi reciprocamente, sapendo di farlo. [...] la massoneria è stato l'unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo. [...] L'onorevole Martire ha oggi dichiarato che finalmente è stata raggiunta, alle spese della Massoneria, l'Unità Spirituale della Nazione Italiana. Poiché la Massoneria in Italia ha rappresentato l'ideologia e l'organizzazione reale della classe borghese capitalistica, chi è contro la Massoneria è contro il liberalismo, è contro la tradizione politica della borghesia italiana. [...] In realtà il fascismo lotta contro la sola forza organizzata efficiente che la borghesia capitalistica avesse in Italia, [...]. (''La legge sulle associazioni segrete''<ref>Dall'intervento dell'on. A. Gramsci, Discussione Legge sulle Associazioni, Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Legislatura XXVII, tornata del 16 maggio 1925; pubblicato in ''l'Unità'', 23 maggio 1925.</ref>; pp. 317-325)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Apologhi e raccontini torinesi''===
====''Perché uno sciacallo fu fatto re''====
Nella giungla si erano uniti in «clan», per poter cacciare con più profitto e meno pericolo, e babbuini e lupi e leopardi ed altre bestie di vario pelo e colore. Tra di loro però si era intrufolato un piccolo sciacallo che mangiava i rifiuti e spolpava le ossa dei succulenti banchetti. Era sopportato perché nella giungla lo [[sciacallo]] è temuto da tutti come diffusore di idrofobia e di malattie infettive, ma l'irritazione e il malcontento era grande e tutti del «clan» avrebbero benedetto la buona occasione che li avesse liberati dal poco piacevole socio<ref>Il titolo originale è in realtà «'''L sindich'' (il sindaco)».</ref>.
====''Nestore e la cicala''====
Noi ammiriamo gli antichi. E gli antichi ammirarono e rispettano due cose: le cicale e i vecchi. E tutte e due sublimarono nella leggenda. Nestore<ref>''Nestore'': personaggio della mitologia greca, uno dei protagonisti dell'Iliade. Termine usato per indicare persona anziana e autorevole.</ref>, dalla cui bocca fluivano sempre parole più dolci del miele, e Tritone<ref>''Tritone'': nella mitologia greca, essere favoloso mezzo uomo e mezzo pesce.</ref>. Ma il vecchio Nestore parlava poco, e operava molto, e l'aiuto del suo braccio era apprezzato tanto quanto quello del suo senno.
====''Due pere...''====
In via Don Bosco. Una dimostrazione contro un proprietario di casa che ha sfrattato alcuni inquilini, povera gente, per aver modo di aumentare il fitto. Guardie e carabinieri circondano la casa e tengono a bada i dimostranti, procedendo di tanto in tanto a degli arresti.
====''Diamantino''====
Oggi vi voglio raccontare la storia di Diamantino, come io stesso la udii, molti anni or sono, intercalata in una lunga e noiosa conferenza pacifista del professor Mario Falchi. Diamantino era un piccolo cavallo nato in una miniera carbonifera di un bacino inglese. Sua madre – povera cavalla! – dopo aver trascorso i primi e più begli anni della sua vita sulla superficie della terra, soleggiata e allietata dal sorriso dei fiori, tra i quali, garrulo e lascivetto scherza lo zeffiro – era stata adibita al traino dei vagoncini di minerale, a qualche centinaio di metri sotto terra.
====''Armonie della natura''====
Un contadinello trovò un mattino una volpe alla tagliola. Le assestò una bastonata sul capo, se la caricò sulle spalle, e contento per le lirette che avrebbe ricavato dalla pelle dell'animale, si avviò verso il paese più vicino dove sperava trovare l'acquirente della merce mandatagli dal cielo.
====''Corvi e gufi''====
Tra i corvi ed i gufi era scoppiata la guerra per causa d'un boschetto di cui, da tempo, si contendevano la proprietà. In pochi giorni i corvi si trovarono ridotti a malpartito. I gufi che si svegliano dopo il tramonto, assalivano nella notte i corvi dormienti nei loro nidi e ne facevano strage. Invano i corvi cercavano di rintuzzare l'offesa. Svolazzavano da mane a sera tra gli alberi, sostavano sui fianchi scoscesi dei monti, esploravano i crepacci, le rupi ... non un palmo di terreno sfuggiva alla loro indagine.
===''Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura''===
Gli intellettuali sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una sua propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali.
===''Il Risorgimento''===
Una doppia serie di ricerche. Una sull'Età del Risorgimento e una seconda sulla precedente storia che ha avuto luogo nella penisola italiana, in quanto ha creato elementi culturali che hanno avuto una ripercussione nell'Età del Risorgimento (ripercussione positiva e negativa) e continuano a operare (sia pure come dati ideologici di propaganda) anche nella vita nazionale italiana cosí come è stata formata dal Risorgimento.
===''L'albero del riccio''===
Carissima Tania,<br>
oggi voglio raccontare per te, Delio e Giuliano, un episodio natalizio della mia fanciullezza, che vi divertirà e vi darà un tratto caratteristico della vita delle mie parti.<br>
Avevo quattordici anni e facevo la terza ginnasiale a Santu Lussurgiu, un paese distante dal mio circa diciotto chilometri.<br>
Con un altro ragazzo, per guadagnare ventiquattr'ore in famiglia, ci mettemmo in istrada a piedi il dopopranzo del 23 dicembre, invece di aspettare la diligenza del mattino seguente.<br>
Cammina, cammina, eravamo circa a metà del viaggio, in un posto completamente deserto e solitario. A sinistra, un centinaio di metri dalla strada, si allungava una fila di pioppi con delle boscaglie di lentischi. A un tratto ci spararono un primo colpo di fucile sulla testa: la pallottola fischiò a una decina di metri in alto. Credemmo a un colpo casuale e continuammo tranquilli. Un secondo e un terzo colpo bassi ci avvertirono subito che eravamo proprio presi di mira e allora ci buttammo nella cunetta, rimanendo appiattiti un pezzo. Quando provammo a sollevarci, un altro colpo, e cosí circa due ore con una dozzina di colpi che ci inseguivano, mentre ci allontanavamo strisciando, ogni volta che tentavamo di ritornare sulla strada. Certamente era una comitiva di buontemponi che voleva divertirsi a spaventarci, ma che belloscherzo natalizio, eh? Arrivammo a casa a notte buia, discretamente stanchi e infangati e non raccontammo la storia a nessuno, per non spaventare in famiglia; ma non ci spaventammo gran che, perché alle prossime vacanze di carnevale il viaggio fu ripetuto senza incidenti di sorta.
===''Nuove lettere''===
{{destra|[Vienna] 16 aprile 1924}}
Cara Julca,<br>
ho ricevuto la tua lettera dell'8, che ha dissipato tutte le nubi e tutti gli equivoci. Non dobbiamo più parlare di «morbosità» né di altre consimili sciocchezze. Dobbiamo solo volerci bene e avere pazienza, aspettare di trovarci ancora insieme e cercare di trovare il modo di stare insieme quanto più a lungo è possibile. Ecco la sola causa di tutto il nostro malessere, che c'induce ad approfondire, cioè a dilaniare inutilmente noi stessi, in traccia di cause recondite. Io certamente non mi ci lascerò più prendere a questo atroce gioco. Sono tranquillo, sono sicuro, non ho più dubbi, nessuna goccia di metallo fuso minaccia le mie tenere carni. Non sarà facile aver pazienza, ma, insomma, non creerò più una metafisica dell'impazienza.
==Citazioni su Antonio Gramsci==
*Antonio Gramsci ha la testa di un rivoluzionario. Il suo ritratto sembra costruito dalla sua volontà [...] il cervello ha soverchiato il corpo. Il capo dominante sulle membra malate sembra costruito secondo i rapporti logici necessari per un piano sociale. ([[Piero Gobetti]])
*Antonio Gramsci è senza alcun dubbio quello che, tra i teorici del marxismo, ha maggiormente insistito sul concetto di egemonia; e lo ha fatto in modo particolare richiamandosi a Lenin. Anzi, direi che, se vogliamo vedere il punto di contatto più costante, più scavato, di Gramsci con Lenin, questo mi pare essere il concetto di egemonia. L'egemonia è il punto di approccio di Gramsci con Lenin. ([[Luciano Gruppi]])
*Antonio Gramsci non è solo il filosofo italiano più letto e tradotto nel mondo. Antonio Gramsci è soprattutto una cosa: lotta. Lotta per un mondo migliore, per la sanità e scuola pubblica, per il diritto e il dovere del lavoro, per lo stato sociale, per l'eliminazione della povertà e delle disparità nord-sud e soprattutto lotta per dare potere a chi realmente crea ricchezza nella società, i lavoratori. ([[Jorit]])
*Che dal pensiero dell'ultimo Gramsci risulti un distacco rispetto a [[Stalin]] è menzogna: Gramsci ne approvava anche i tratti che oggi vengono qualificati "autoritari", "dittatoriali" e peggio ancora. [...] Differenze possono risultare dai contesti consapevolmente diversi (occidente e oriente) e dalle diverse fasi e livelli di lotta in [[Unione Sovietica]] e, in particolare, nell'[[Italia]] [[Fascismo|fascista]], cui Gramsci non poteva non pensare: ma Gramsci sarebbe stato il primo a farsi una grande risata se qualcuno gli avesse prospettato di applicare all'Unione Sovietica di Stalin le elaborazioni che egli faceva soprattutto per l'Italia di allora. ([[Aldo Bernardini]])
*Che peccato che un Gramsci si sia trovato nella condizione di sacrificare la sua intelligenza e la sua vita alla creazione della società più triste, più oppressiva, più noiosa, più funerea del mondo, la civiltà comunista. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Di [[Raffaele Mattioli|Mattioli]] si sa che pur essendo il più eminente banchiere italiano di quegli anni, ha sempre procurato ad Antonio Gramsci, fondatore del [[PCI|Pci]] e prigioniero dei fascisti tutti i libri che desiderava e più tardi ha pagato personalmente le spese della clinica dove Gramsci era stato ricoverato. Lo stesso Mattioli ha conservato per molto tempo nella sua cassaforte di Piazza Scala i ''[[Quaderni del carcere|Quaderni dal carcere]]'' di Gramsci prima di farli avere clandestinamente all’amico [[Piero Sraffa|Pietro Sraffa]] a Cambridge. ([[Giuseppe Turani]])
*Ho analizzato a lungo la calligrafia di Gramsci, che era infantile. Ma la cosa più straordinaria erano le cancellature. Gramsci cancellava con una linea esilissima: dimostrava di avere elevato il dubbio a sistema di conoscenza. ([[Raf Vallone]])
*Il grande merito di Gramsci sta appunto nell'aver profondamente inteso la necessità di storicizzare il marxismo nel nostro paese, rispetto alla storia culturale italiana, cioè rispetto all'idealismo storicistico e allo spiritualismo cattolico, e di essersi proposto il compito – rimasto purtroppo allo stato di abbozzo – di elaborare da parte marxista la risposta adeguata alla operosità antimarxista della cultura tradizionale. [...] Attraverso Gramsci per la prima volta da parte di un militante italiano della classe operaia venne effettuato il tentativo di fare i conti con la storia culturale della nazione, con l'Italia che ebbe la Rinascenza, che non ebbe la Riforma, che dopo il Rinascimento ebbe la Controriforma, che cercò di risollevarsi a una funzione culturale universale attraverso il Risorgimento, e che tuttavia, dopo il 1870, si ripiegò quasi su sé stessa, lasciando disperdere e isterilire i fermenti dell'età precedente; con l'Italia che si inserì di nuovo nella grande tradizione culturale europea attraverso l’idealismo storicistico, svolgendo e manifestando innanzi alla coscienza culturale della filosofia classica tedesca; con l'Italia concreta, storica, ''hic et nunc'' determinata, con le sue strutture sociali, col suo Mezzogiorno disgregato e col suo Cristo fermo a Eboli, secondo l'immagine che piacque al Levi. Per questa Italia Gramsci operò e scrisse [...]. Questo lavoro, appena iniziato da Gramsci, è ora che sia portato innanzi, sistematicamente svolto, sì da formare tradizione culturale, ma tradizione vivente, che aspiri a diventare ordine e organismo e si muova senza sosta. ([[Ernesto de Martino]])
*Il nostro gusto deve pur valere qualche cosa anche sui pareri avvolpacchiati dei critici moderni alla Gramsci. ([[Cesare Angelini]])
*In questo grande quadro, decisivo è stato l'impulso dato in Italia dal fondatore del nostro partito, Antonio Gramsci, uno dei più originali pensatori dei nostri tempi, il più grande degli italiani dell'epoca nostra, per la traccia incancellabile che col pensiero e coll'azione egli ha lasciato. Con Gramsci il marxismo, liberato dalle parassitarie deformazioni del fatalismo positivistico e del materialismo volgare, riacquista tutto il suo valore di concezione del mondo e visione integrale della storia. È di nuovo guida dell'azione e del pensiero in tutti i campi, non solo nella ricerca puramente politica, ma nella critica di una decrepita cultura idealistica incapace di farci capire il mondo di ieri e di oggi, nella costruzione di una cultura nuova e nella lotta per il rinnovamento della società. ([[Palmiro Togliatti]])
*La tragedia di un uomo e di una donna non invecchia con il tempo, non finisce di commuoverci: la sua evidenza è come fissata dalla rispondenza dei sentimenti che ogni generazione possiede al pari delle precedenti. Verrebbe fatto, semplicemente, di continuare a chiosarla, a riempirla di riscontri. ([[Paolo Spriano]])
*Nella cella di una prigione fascista a Turi, nell’Italia meridionale, nel 1930, un anno dopo il crollo di [[Wall Street]] del 1929, otto anni dopo la [[marcia su Roma]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]], tre anni prima dell’avvento al potere di [[Adolf Hitler|Hitler]], il leader del [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista italiano]] Antonio Gramsci scrisse questa famosa riflessione: ''La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati''. [...] Gramsci spiegava che la crisi, quando il vecchio muore e il nuovo non è ancora nato, consisteva in una «crisi di autorità»: le classi dominanti stavano perdendo terreno, scemava il consenso che ne sosteneva il potere e la presa ideologica sulle masse stava loro sfuggendo. Queste masse, spiegava, non seguivano più le ideologie tradizionali, ma stavano diventando progressivamente più ciniche e scettiche. Non credevano più nelle élite. E questo le élite lo sapevano. ([[Donald Sassoon]])
*Nonostante le circostanze a cui è stato sottoposto, non si è inchinato. I suoi ideali ci chiamano a continuare la lotta contro il fascismo. ([[Nicolas Maduro]])
*Se Gramsci avesse letto con attenzione Machiavelli non ne avrebbe fatto un apostolo della classe contadina. È un elogio di schiavi ingenui, non di popolo politico. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Sì, penso che Gramsci sia il Gandhi italiano, perché ha organizzato le masse, perché sapeva farsi capire da tutti, perché non ha spinto il proletariato verso una rivoluzione armata che probabilmente avrebbe distrutto la classe operaia. ([[Ben Kingsley]])
*Uno degli omaggi nefasti, ma indubbiamente significativo, è quello che disse Mussolini, quando in una indicazione alla polizia segreta diceva "il cervello di quest'uomo non deve fare più danno". Ma il cervello di quest'uomo è riuscito comunque a uscire dalle gabbie della prigione fascista, a uscire dalla gabbia della morte, e a rendere attuale e presente l'insegnamento del Gramsci rivoluzionario e segretario del [[Partito Comunista Italiano]]. ([[Marco Rizzo]])
===[[Umberto Terracini]]===
*Gramsci aveva una maggiore sensibilità umana, più spontaneo, aperto. [[Palmiro Togliatti|Togliatti]], sembrerà strano, era molto più intellettuale.
*Mentre per Gramsci ciò che importava e prevaleva nella prospettiva rivoluzionaria era l'Internazionale, Togliatti ne limitava l'arco al partito sovietico.
*{{NDR|Sull'ultimo incontro con Antonio Gramsci}} Ricordo il nostro ultimo incontro al IV braccio di Regina Coeli. Era all'indomani della condanna del tribunale speciale. Dovevamo partire per il reclusorio. Ci salutammo. Cosa faremo ora, gli dissi? Studieremo ancora mi rispose. E poi? Studieremo ancora. Ma i libri? Ne abbiamo avuti e letti tanti e non sapevamo di quali tesori disponevamo. Ci aiuti, proseguì Gramsci, la memoria e anche la nostra intelligenza. Dalla sua memoria e dalla sua intelligenza vennero i 35 [[Quaderni del carcere]]. Attraverso i quaderni, caduto il fascismo, Antonio Gramsci è rientrato nella vita italiana improvvisamente vivo.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Antonio Gramsci, ''Americanismo e fordismo'' [quaderno 22, con brani dai quaderni 1, 3, 4, 9], Editori Riuniti, 1991. ISBN 8835934710
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]'', a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Il Risorgimento]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm L'albero del riccio]'', Editori riuniti, 1989. ISBN 8835932734
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm La questione meridionale]'', a cura di Franco De Felice e Valentino Parlato, Editori Riuniti, 1966.
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/gramsci/letteratura_e_vita_nazionale/pdf/gramsci_letteratura_e_vita_nazionale.pdf Letteratura e vita nazionale]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/gramsci/lettere_dal_carcere/pdf/gramsci_lettere_dal_carcere.pdf Lettere dal carcere]'', a cura di Sergio Caprioglio e Elsa Fubini, Einaudi, Torino, 1965.
**Antonio Gramsci, ''Lettere dal carcere'', Giulio Einaudi editore, Torino, 1971.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Nuove lettere]'', a cura di Antonio A. Santucci, Editori riuniti, 1986. ISBN 883592944X
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Passato e presente]'', Editori riuniti, 1996. ISBN 8835940745
*Antonio Gramsci, ''Quaderni del carcere'', a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, 1975.
*Antonio Gramsci, ''[[s:Indice:Gramsci_-_Quaderni_del_carcere,_Einaudi,_I.djvu|Quaderni del carcere]]'', vol. I, edizione critica dell'Istituto Gramsci, a cura di Valentino Gerratana, Giulio Einaudi editore, Torino, 1977.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Scritti politici]'', a cura di Paolo Spriano, Editori Riuniti, 1973.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sotto la Mole. 1916-1920]'', Einaudi, 1960.
*Antonio Gramsci, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/gramsci/index.htm Sul fascismo]'', a cura di Enzo Santarelli, Editori riuniti, 1973.
*Paul Ginsborg, ''Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi'', traduzione di Marcello Flores e Sandro Perini, Einaudi, 1989. ISBN 8806160548
==Altri progetti==
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===Opere===
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Calcio (sport)
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Citazioni sul gioco del '''calcio''' e sul '''calciatore'''.
==Citazioni==
*A me io lo sport che preferiscolo e il calcio, perche si segnano molti gol, mentre nelo sci e nel cavallo non si segna neanche un gol. (''[[Io speriamo che me la cavo]]'')
*A me quello che fa incazzare nel calcio è che i giocatori non abbiano attaccamento alla maglia. ([[Massimo Bottura]])
*Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più. ([[Bill Shankly]])
*''Amo così tanto il calcio che | se non sei malato come me è meglio se non parliamo di calcio.'' ([[Rayden]])
*Ascolti una cosa, [[Sergio Brio|Brio]], io non farei mai a cambio con un calciatore e sai perché? Perché poi a trentacinque anni voi avete finito, avete fatto tutto... e poi ecco la depressione, ecco la voglia di farla finita da un giorno all'altro. Io invece no, io lavorerò fino a ottant'anni. Voi invece niente, buio, nulla... Altro che "Brio", buio! ([[Stanis La Rochelle]], ''[[Boris (terza stagione)|Boris]]'')
*C'è un modo di giocare a calcio che parte dall'anima, parte da dentro. Il calcio è passione. Se tu osservi i giocatori riesci a capire tanto del loro carattere. I 90 minuti della partita sono lo specchio della vita. Ci sono tante fasi, tante emozioni e c'è un'interpretazione, diversa per ognuno. ([[Martina Rosucci]])
*C'era un tempo, ormai lontano, in cui la «Gazzetta» di luglio e agosto considerava il calcio solo per cortesia, nelle pagine centrali, contrassegnate da un emblema in alto con un pallone sotto l'ombrellone e la scritta «Calcio d'estate». Il resto del giornale era atletica, nuoto, ciclismo, pugilato. E calciomercato, certo, ma solo per casi clamorosi. Oggi, invece, il calcio monopolizza: a partire dalle prime pagine su ipotesi non confermate di possibili trasferimenti di mercenari strapagati da un club a un altro. ([[Marco Malvaldi]])
*Calcio... inferno di sangue. ([[Alex Ferguson]])
*Cerco di non utilizzare la parola calcio ma di utilizzare la parola pallone perché questa parola contiene, per me, l'origine primordiale dell'amore per questo sport. Perché io, da bambino non giocavo a calcio, come fanno i bambini di otto anni oggi, ma a pallone. La fonte del divertimento, nel senso profondo, è nella relazione fra un essere umano e un pallone. Il calcio è un'altra cosa, meno affascinante. ([[Umberto Contarello]])
*Chi è il malato di calcio? È un individuo, non necessariamente un ultrà, che se proprio un giorno dovrà morire, spera che almeno sia a giugno, tra la fine dei campionati e l'inizio del calciomercato ufficiale... Il malato di calcio generalmente non ama le pay tv, i superingaggi, le maglie che cambiano ogni anno, il merchandising selvaggio delle società, i tribuni televisivi, i presidenti multi-proprietà, i dirigenti multi-incarico, i potenti e i figli dei potenti. Il malato di calcio è nostalgico degli arbitri vestiti di nero, del "va ora in onda la sintesi registrata di un tempo di una partita di serie A", dell'orario unico di inizio delle partite, dei numeri dall'uno all'undici. Poi c'è il malato di tifo, che rivendica l'esistenza di una partita nella partita, giocata dalle due curve. Uno che alla televisione, più che al gioco, guarda ai lati del teleschermo, per intravedere "quanti erano loro" e "quanti eravamo noi". Uno insomma che se gli parli di "hobby" ti potrebbe spellare. La frase più odiata? "In fondo è solo un gioco". E non vorremo mica tralasciare quelli che credono nella scaramanzia? Gente che ha rischiato di contrarre malattie veneree pur di indossare lo stesso paio di mutande per 34 domeniche, che si è costretta a restare in posture inquietanti, a compiere come automi dei rituali assurdi, a sedersi per l'eternità nello stesso posto: "Non ci credo ma non si sa mai...". Tutto questo in nome del calcio. ([[Cristiano Militello]])
*Considero il calcio lo specchio della vita. Se non hai la capacità di ribaltare un risultato sfavorevole, di reagire nei momenti di difficoltà, di soffrire per raggiungere un traguardo, anche nel quotidiano sarai un debole, una persona che non ha la capacità di affrontare gli ostacoli, ma preferisce evitarli. Il calcio mi sta insegnando proprio questo, e potermi confrontare con persone dello stesso sesso, con le medesime paure, gli stessi problemi, la stessa sensibilità, mi dà la possibilità di maturare e condividere con le ragazze emozioni, dolore, vittorie e sconfitte, cosa che nel maschile non era completamente possibile. ([[Marta Carissimi]])
*Cosa sarebbe il calcio senza di me? ([[Helenio Herrera]])
*Credo che la vita e il calcio stesso regalino tante emozioni, penso non abbia senso nasconderle. Una persona deve vivere le emozioni perché ogni giorno si pongono e si propongono. Il calcio è un'emozione continua: ci si allena per il gol, per la vittoria, per regalare un'emozione a chi viene a vederci. Anche noi stessi calciatori siamo artefici di un'emozione che produciamo in noi stessi quando riusciamo a raggiungere un risultato. ([[Michele Paramatti]])
*Dategli 22 palloni, così la smettono di litigare. ([[Cesare Zavattini]])
*Devo<br>''Devo fare una cura di calcio | imparare cioè | cos'è | e cercare di capire i segreti | del Campionato | o sarò radiato | dalla vita incivile.'' ([[Marcello Marchesi]])
*Dicono gli intenditori che il nuovo foot-ball non corrisponde all'antico e perciò i nuovi nomi hanno giusta ragione di essere. Distinguono il [[rugby]] e l'association, due modi di giocare al calcio, questo più costumato e civile, l'altro fiero e violento nella gara di vietare l'accesso al pallone. ([[Alfredo Panzini]])
*''E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai | di giocatori tristi che non hanno vinto mai | ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro | e adesso ridono dentro al bar. | E sono innamorati da dieci anni | con una donna che non hanno amato mai. | Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai.'' ([[Francesco De Gregori]])
*È fatto di unità lavorative scadenti, dove ognuno pensa di fregare l'altro, dove non si parla di responsabilità sociale. E dove i campioni non capiscono che fare delle cose eccezionali nello sport non ti dà diritti speciali o privilegi nella vita. ([[Pietro Mennea]])
*{{NDR|«Quando non ci sono le telecamere, il calcio com'è?»}} È ostico, maschile. Giochi su terreni assurdi e ti cambi in spogliatoi dove i dirigenti avversari lasciano apposta il riscaldamento acceso a giugno, per sfiancarti. Ti alleni tre volte a settimana e la domenica metti i soldi della benzina, per far la trasferta. ([[Dario Hübner]])
*E quando il buon calcio si manifesta, rendo grazie per il miracolo e non mi importa un fico secco di quale sia il club o il paese che me lo offre. ([[Eduardo Galeano]])
*È una religione organizzata e la FIFA è la sua Chiesa. Pensateci: il [[Joseph Blatter|suo leader]] è infallibile, convince nazioni sudamericane a spendere soldi che non hanno per costruire opulenti cattedrali {{NDR|la costruzione degli stadi per la Coppa del Mondo in Brasile}} e potrà risultare responsabile della morte di un incredibile numero di persone in Medio Oriente. {{NDR|gli operai che costruiscono le infrastrutture in Qatar per la Coppa del Mondo del 2018}} [...] Ma per milioni di persone in tutto il mondo, come per me, è guardiano dell'unica cosa che dà un senso alle proprie vite. ([[John Oliver]])
*– E va bene, ti porto con me. Potresti imparare qualcosa.<br />– Sul ''soccer''?<br />– No, Matt! Voi yankee lo chiamate ''soccer'' e mi fa vomitare! Devi smetterla di chiamarlo ''soccer''! (''[[Hooligans (film 2005)|Hooligans]]'')
*Esiste una distanza troppo grande fra il calcio giocato e il calcio seguito attraverso i [[Mass media|mezzi di comunicazione]]. È un po' come la pallina bianca della [[roulette]]. Certo, è determinante il punto in cui si ferma la pallina, però attorno c'è tutto un mondo di persone con interessi, scommesse, aspettative. È come se il calcio fosse una narrazione riveduta e corretta. ([[Ascanio Celestini]])
*– Ehi, ma sono zero a zero tipo da quanta minuti! È una palla!<br />– È solo lo sport più popolare del mondo, ma come non detto, scorbutica!<br />– Non è uno sport, è corsa! ([[Orange Is the New Black (quarta stagione)|''Orange Is the New Black'']])
*Fino a quando il calcio sarà un gioco, come facciamo a diventare grandi? ([[Marco Simone]])
*Forse anche il {{sic|giuoco}} del calcio è un istinto antico come quello della fame. (''[[Mondo cane (film)|Mondo cane]]'')
*Fra calcio e ciclismo esiste una differenza sostanziale: nel calcio esiste il pareggio, nel ciclismo no, si perde, anche in fotografia per un niente. ([[Alfredo Martini]])
*Ho amato il calcio fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. ([[José Mourinho]])
*Ho raccontato come funziona un mondo, il mondo del calcio, che non è come la gente se lo immagina. Nel calcio le cose vanno avanti così da una vita e tutti, ripeto, tutti hanno troppo da perdere per cambiare davvero le cose. ([[Filippo Carobbio]])
*I calciatori danno uno spettacolo più positivo rispetto ai politici. ([[Alberto Gilardino]])
*Il [[baseball]] non vale niente! È il calcio lo sport più veloce del mondo! Nel baseball si corre solo da una base all'altra, nel calcio invece bisogna sempre correre, correre, correre, correre! (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione)|Ai confini della realtà]]'')
*Il calciatore sta sul campo di gioco completamente esposto. È allo scoperto. Se è un fesso, si vede subito, se è un mascalzone, anche. ([[Marguerite Duras]])
*Il calcio, come i tortellini in brodo, ha una sola versione, il gioco. Tutto il resto è fuffa. ([[Italo Cucci]])
*Il calcio consiste fondamentalmente in due cose. La prima: quando hai la palla, devi essere capace di passarla correttamente. La seconda: quando te la passano, devi saperla controllare. Se non la puoi controllare, tantomeno la puoi passare. ([[Johan Cruijff]])
*Il calcio dovrebbe porsi qualche domanda su quello che è diventato e forse dovrebbero porsela anche i [[Tifo sportivo|tifosi]] [...]. Le squadre sono delle SPA concentrate sul profitto, con scambi, passaggi spesso gonfiati, operazioni finanziarie, tanto che viene da chiedersi se i risultati poi siano limpidi o condizionati da tutto ciò. I diritti televisivi e il monopolio del calcio fanno il resto. La nazionale di [[volley]] ha vinto il titolo europeo e sui giornali c'era un trafiletto; per la squadra di calcio, che ha vinto il titolo equivalente, ci sono state pagine e pagine. Se non fosse un'offesa ad ingiustizie ben più serie, mi verrebbe da parlare di ingiustizia. Insomma, l'ipocrisia è tanta... In questo momento il calcio per me non è uno sport, è un [[business]]. ([[Antonella Bellutti]])
*Il calcio è [[Attaccante|attacco]] e [[Difensore|difesa]], e difendere non è una mala parola. Molti dicono di giocare all'attacco solo per farsi un'immagine, ma difendersi è un'arte, se lo si fa senza cattiveria. ([[Óscar Tabárez]])
*Il calcio è cambiato in modo sconvolgente. A partire dagli anni Novanta esso è stato attraversato da una netta svolta modernizzatrice che ha trasformato uno [[sport]] dalla radice fortemente [[gioco|ludica]] in un fenomeno dall'elevato profilo [[industria]]le. La mutazione genetica da ''rito collettivo animatore di passione popolare a complesso d'attività altamente razionalizzate e finalizzate alla produzione di utilità'' è collettivamente percepita, oltreché generalmente vissuta, come un arretramento qualitativo e sentimentale rispetto alla versione originaria del gioco. ([[Pippo Russo]])
*{{NDR|Nel 2014}} Il calcio è cambiato, ormai è un'[[Impresa|azienda]] e chi investe il proprio denaro non vuole perderci niente. Prima era tutto diverso, era un investimento a perdere da parte di ricchi signori, che per gratitudine o altre ragioni loro, decidevano di investire i propri fondi in favore della città che gli aveva permesso di elevarsi a ceti sociali di un certo livello. Allora compravano la squadra di calcio del posto e ciò bastava a rendere felici i cittadini, perché il calcio crea [[Emozione|emozioni]], spirito di appartenenza, unione. I presidenti erano personaggi di questo genere: guadagnavano tanti soldi grazie alle attività che svolgevano e decidevano di non conservare tutti i proventi. Mettevano già in cantiere l'ipotesi di perdere una percentuale dei propri guadagni personali mediante il calcio. Adesso una cosa simile sarebbe impensabile. ([[Mauro Milanese]])
*Il calcio è come il cibo: se ti abitui all'aragosta, poi il risotto coi funghi non lo vuoi più. ([[Osvaldo Bagnoli]])
*Il calcio è come la vita, uno stato d'animo. Se sei [[Felicità|felice]] e ti realizzi, è difficile che ti vada male. ([[Diego Godín]])
*Il calcio è come le donne, un po' irrazionale. ([[Silvio Berlusconi]])
*Il calcio è come una briscola al bar con il tuo migliore amico. Quando giochi, fai di tutto per fregarlo. Quando posi le carte, bevi con lui un bicchiere. ([[Osvaldo Bagnoli]])
*Il calcio è come una droga, ti entra nel sangue. ([[Claudio Ranieri]])
*Il calcio è divertimento, è un gioco. Se non ci si diverte e si gioca liberi meglio lasciar perdere. E dovrebbero ricordarselo anche i professionisti questo insegnamento. Chi pensa solo alla carriera non arriverà mai. ([[Paolo Pulici]])
*Il calcio è fatto di cervello, non solo di tecnica o qualità. ([[Roberto Mancini]])
*Il calcio è felicità, gioia di vivere. Il calcio è riso con i fagioli. ([[Toninho Cerezo]])
*Il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti. ([[Arrigo Sacchi]])
*''Il calcio è la sola religione del mondo che ho intorno.'' ([[Brunori Sas]])
*Il calcio è sacrificio. Il calcio è legame con i compagni di squadra. Non al bar, bisogna essere generosi in campo. ([[Paolo Di Canio]])
*Il calcio è sempre lo stesso. Ai ragazzi, quando mi capita di parlarne, dico che quel che conta sono le righe bianche che delimitano il prato, con le porte e le bandierine. Gli altri discorsi li porta via il vento. ([[Francesco Morini]])
*Il calcio [...] è stata sempre la cosa che mi ha fatto stare meglio. In campo passa tutto. Il calcio ti fa sfogare, ti fa stare in compagnia e ti fa divertire o arrabbiare. È emozione. ([[Alia Guagni]])
*Il calcio è un castello le cui fondamenta sono le bugie. Io dico pane al pane e brocco al brocco e passo per un tipo bizzarro. Tutti gli altri, dal mago Helenio al mago di Turi passando per l'asceta Heriberto, sono tipi regolari. ([[Manlio Scopigno]])
*Il calcio è un gioco anche di contatto: non è il ping pong o la danza. ([[Rudi Garcia]])
*Il calcio è un gioco bellissimo che i mediocri vogliono imbruttire nel nome del pragmatismo, ed è un gioco primitivo che i rivoluzionari vogliono violare attraverso metodi ad ogni costo scientifici. ([[Jorge Valdano]])
*Il calcio è un gioco davvero meraviglioso, Austin, e deve essere giocato meravigliosamente. (''[[Il maledetto United]]'')
*Il calcio è un gioco dove il talento e le abilità individuali sono molto importanti. Ma non dimentico che è anche un gioco di squadra e che in ogni singola partita c'è qualcosa che va oltre tutto questo: le persone. Una grande squadra infatti è fatta di grandi persone. ([[Bojan Krkić]])
*Il calcio è un gioco, e il 50% è legato a fattori imponderabili. ([[Claudio Lotito]])
*Il calcio è un gioco ma anche un fenomeno sociale. Quando miliardi di persone si preoccupano di un gioco, esso cessa di essere solo un gioco. ([[Simon Kuper]])
*Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania]] vince. ([[Gary Lineker]])
*Il calcio è un rituale in cui i diseredati bruciano l'energia combattiva e la voglia di rivolta. ([[Umberto Eco]])
*Il calcio è un valore dominante per moltissime persone nel mondo e impatta le vite di più gente di quanta immaginiamo. ([[Gianni Infantino]])
*Il calcio è uno sport giocato da undici fuoriclasse e la tua squadra. ([[Arthur Bloch]])
*Il calcio è uno sport sporco, fatto di caso e astuzia, governato da divinità capricciose e ingiuste. Tentare di trasformarlo in un'equazione esatta è un'idea sbagliata, cercare di limitare l'influenza dell'imponderabile è tempo perso. ([[Michele Dalai]])
*Il calcio ha significato troppo per me e continua a significare troppe cose. Dopo un po' ti si mescola tutto nella testa e non riesci più a capire se la vita è una merda perché l'Arsenal fa schifo o viceversa. Sono andato a vedere troppe partite, ho speso troppi soldi, mi sono incazzato per l'Arsenal quando avrei dovuto incazzarmi per altre cose, ho preteso troppo dalla gente che amo... Okay, va bene tutto! Ma... non lo so, forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro. Come fai a capire quando mancano tre minuti alla fine e stai due a uno in una semifinale e ti guardi intorno e vedi tutte quelle facce, migliaia di facce stravolte, tirate per la paura, la speranza, la tensione, tutti completamente persi senza nient'altro nella testa... E poi il fischio dell'arbitro e tutti che impazziscono e in quei minuti che seguono tu sei al centro del mondo, e il fatto che per te è così importante, che il casino che hai fatto è stato un momento cruciale in tutto questo rende la cosa speciale, perché sei stato decisivo come e quanto i giocatori, e se tu non ci fossi stato a chi fregherebbe niente del calcio? E la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente, c'è sempre un'altra stagione. Se perdi la finale di coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, che male c'è in questo? Anzi, è piuttosto confortante, se ci pensi. (''[[Febbre a 90°]]'')
*Il calcio ha smesso da tempo di essere uno [[sport]]. Il calcio è "the global game" nel quale ci sono ogni tipo di finanzieri, ma anche tagliagole. Io ero anche andato in [[Colombia]] a fare servizi su Medellin e [[Pablo Escobar]]. C'era Arkan qui in Europa. Hai avuto davvero i peggiori elementi del pianeta che hanno posseduto squadre di calcio. Non ce la fai più a riportare il calcio dentro un alveo sportivo. ([[Paolo Condò]])
*Il calcio giocato è sicuramente la miglior medicina per il calcio stesso. ([[Gianluigi Buffon]])
*Il calcio in generale mi emoziona tutto: le dinamiche di gruppo, di spogliatoio, l'obiettivo, unirsi per raggiungerlo, risolvere le difficoltà, la comunicazione. La partita, gli allenamenti li considero una piccola vita. Il calcio è uno sport di relazioni e per me sono importanti. Per questo sono così invasata, perché vedo nel calcio una vita in miniatura. ([[Martina Rosucci]])
*Il calcio non è chimica, non ha regole universali. ([[Claudio Ranieri]])
*Il calcio non è come il [[ciclismo]]. Nel calcio non esiste mai la discesa, c'è solo la salita. ([[Maurizio Ganz]])
*Il calcio non è come il [[tennis]], dove si gioca da soli: qui si vince in undici, anzi in ventidue. ([[Amedeo Carboni]])
*Il calcio non è la guerra o una partita a scacchi. È uno sport dove la componente tecnica resta il requisito fondamentale. ([[Gianfranco Zola]])
*Il calcio non è solo divismo, non è tifo alquanto cretino con richiesta di autografo, è resoconto della vita. Questo gioco è emblematico del resto. Uno stortignaccolo può vincere nel calcio come un Adone. Contano le qualità dello spirito, il nerbo, la tempra. ([[Vladimiro Caminiti]])
*Il calcio non è un telefono erotico.<ref>Striscione dei tifosi dello Schalke 04 in riferimento ai prezzi dei biglietti dei loro avversari di Europa League, l'Athletic Bilbao.</ref> ([[striscioni del calcio|striscione]])
*Il calcio non può esimersi di essere sempre fatto atletico, ma non potrà mai somigliare al basket, e perciò è anche estro, invenzione, improvvisazione. ([[Vladimiro Caminiti]])
*Il calcio per me è passione pura, è dedizione, sacrificio, gioia e rabbia nello stesso tempo. Lo ami così tanto da dedicare tutto il tuo tempo per questo sport, ma se non ottieni quello per cui hai lavorato duramente lo odi, pensi di aver sprecato tempo e vorresti abbandonarlo. Un'ora dopo questo pensiero ti ritrovi sul campo, più determinata e vogliosa di prima per raggiungere l'obiettivo. ([[Marta Carissimi]])
*Il calcio professionale è solo denaro e corruzione. Il calcio è capitalismo e il capitalismo è morte. Non voglio più far parte di un sistema che si basa su ciò che guadagna la gente grazie alla morte di altri in Sudamerica, Africa o Asia. A cosa mi serve guadagnare tanto se quello che ottengo è frutto della sofferenza di molta gente? La fortuna di questa parte del mondo esiste solo grazie alle disgrazie del resto. ([[Javi Poves]])
*Il calcio può insegnarti molto perché è uno sport di squadra. Ti fa condividere i bei momenti ma anche la [[responsabilità]]. Ovviamente è importante prenderlo sul serio, e che il gruppo si aiuti a vicenda. Penso che sia tra le cose più importanti del calcio e di tutti gli sport di squadra. Quando sei in [[difficoltà]] c'è sempre un compagno che può darti una mano e viceversa se è un tuo compagno ad avere problemi. ([[Patrizia Panico]])
*Il calcio rende povero anche chi è ricco. ([[Flavio Briatore]])
*Il calcio si gioca con la testa. Se non hai la testa, le gambe da sole non bastano ([[Johan Cruyff]])
*Il calcio si gioca con le palle a terra. ([[Salvatore Schillaci]])
*Il calcio sicuramente non è solo un gioco. Oggi è un'industria che ha la potenzialità di influenzare sia in positivo che in negativo. Da questo punto di vista spetta a chi gestisce il calcio, siano essi le istituzioni calcistiche, i club o i giocatori, assumersi le proprie responsabilità e saper indirizzare la valenza e la portata che ha il calcio nella direzione giusta. ([[Andrea Agnelli]])
*Il calcio somiglia alla musica: la musica può forse essere spiegata con la musica? No, così il calcio: non ha nemmen bisogno della Lingua per farsi intendere. Il calcio buca ogni linguaggio. ([[Carmelo Bene]])
*Il calcio ti fa gioire un attimo per un nulla gioiosamente confezionato, ti fa rimpiangere per anni le occasioni perdute per non aver tenuto la testa lì, sempre lì, appassionatamente. ([[Italo Cucci]])
*Il calcio ti prende perché tutti in classe da bambino ne parlano. Quando vai all'oratorio, per strada, si gioca a calcio. È qualcosa di così bello che non può non piacerti. Se non ti piace hai un problema. ([[Francesco Mandelli]])
*Il calcio va preso per via intramuscolo, orale o scritta, a piccole dosi, direi quasi minuto per minuto, altrimenti può provocare dei disturbi a volte anche molto gravi. ([[Cochi e Renato]])
*Il calcio visto dagli spalti non è uno spettacolo drammatico. L'aspetto drammatico è televisivo, uno spettacolo di primi piani sui volti dei protagonisti. È la differenza tra teatro e cinema. A teatro si è più vicini al corpo dell'attore, come allo stadio. Al cinema al volto, come in televisione. ([[Umberto Contarello]])
*Il mondo del calcio è simile a quello dello spettacolo: il presidente della squadra è il produttore, l'allenatore è il regista, il direttore sportivo equivale al direttore di produzione, i calciatori sono ovviamente gli attori e la partita è il film. ([[Mario Cecchi Gori]])
*Il nostro sport ha bisogno di attaccanti letali, marcatori, eroi. Ma il calcio è molto più del momento del trionfo. Il calcio è lavoro di squadra, unità, difesa, assist e sacrificio. ([[Philipp Lahm]])
*Il pubblico occidentale non sa che il calcio è stato inventato in [[Cina]]. Già nel 200 dopo [[Cristo]] veniva usato per allenare i soldati alla velocità, alla prontezza. Questo sport è dilagato molto più tardi in [[Europa]], nelle vostre società oggi calciocentriche. Mi sembrava giusto ricordarvi da dove arriva. ([[John Woo]])
*Il [[rugby]] è uno sport bestiale giocato da gentiluomini. Il calcio è uno sport per gentiluomini giocato da bestie. Il [[football americano|football]] è uno sport bestiale giocato da bestie. ([[Henry Blaha]])
*Il vero calcio rientra nell'epica: la sonorità dell'esametro classico si ritrova intatta nel novenario italiano, i cui accenti si prestano ad esaltare la corsa, i salti, i tiri, i voli della palla secondo geometria e labile o costante... Trattandosi di un tentativo nuovissimo, non dovrei neanche temere di passare per presuntuoso. ([[Gianni Brera]])
*In [[Italia]] il bambino ha soltanto il calcio, non sognerà mai qualcosa di diverso da uno stadio pieno e un pallone tra i piedi. Chiamiamo le cose con il loro nome: questa è dittatura. ([[Fabio Cannavaro]])
*In Italia il calcio è passione, per molti è la vita e ci sono sempre grandi aspettative. ([[Bojan Krkić]])
*In tutto il mondo, ci dicono, in ogni momento ci sono un tot di persone che nascono, muoiono, concepiscono un figlio, oppure si trovano una pistola puntata addosso. A me piace pensare che in ogni istante da qualche parte nel mondo un giocatore dilettante qualsiasi stia segnando un gol straordinario. È successo a chiunque abbia giocato a calcio. In qualche occasione, forse anche una volta sola, abbiamo spedito la palla in gol da 25 metri, lasciando di sale il portiere, oppure abbiamo incornato il pallone (a occhi chiusi ovviamente) spedendolo nel sette come una fucilata. Non tutti gli sport offrono questa emozione. Quante volte può capitare, andando alla piscina comunale, che qualcuno batta il record del mondo? Eppure, per la legge delle probabilità, ogni domenica un pancione bolso che passa le giornate al pub segna un gol splendido quanto quelli dell'inarrivabile Pelé e del possente Bobby Charlton. Può accadere ovunque e se si sa aspettare abbastanza succederà praticamente dappertutto. È questo il bello del calcio: qualche momento sublime, molti episodi ridicoli, e tutto ciò che sta nel mezzo tra i due opposti. (''[[Il mio anno preferito]]'')
*''In [[televisione|Tv]] c'è più calcio | che in una cura per osteoporosi.'' ([[Caparezza]])
*In Tv si vede un altro sport, mica il calcio. La Tv è un preservativo: annulla e mistifica. ([[Renzo Ulivieri]])
*In una squadra di calcio c'è una Santa Trinità: i giocatori, il tecnico e i tifosi. I dirigenti non c'entrano. Loro firmano solo gli assegni. ([[Bill Shankly]])
*Io credo di essere una persona sincera e onesta, dunque nel mondo del pallone non posso trovarmi bene. Qui, per andare avanti, si deve recitare. [...] Gente falsa è arrivata al top e potrei farvi molti esempi. ([[Sergio Porrini]])
*Io dico sempre ai ragazzi che il calcio per noi è movimento, spostamento. Bisogna sempre correre. Ogni giocatore, in ogni circostanza, ha sempre una buona ragione per correre. Nel calcio non esiste una sola circostanza in cui un giocatore possa permettersi di stare fermo in campo. ([[Marcelo Bielsa]])
*Io non sono un tifoso del calcio nell'accezione solita del termine. È uno spettacolo che mi interessa, visto anche il gran rumore che riesce a crearsi intorno. ([[Adolfo Celi]])
*La [[cultura]] {{NDR|italiana}} con la C maiuscola, l'Accademia, non si è mai occupata di calcio, guardandolo anzi con un po' di pregiudizio. Secondo la mia opinione perché nel [[Seconda guerra mondiale|post guerra]] il calcio era stato interpretato da questi storici come compromesso col [[fascismo]], visto che era stato forse il più grande strumento di [[propaganda]] fascista, quindi la cultura e gli storici, soprattutto di [[Sinistra in Italia|sinistra]], lo vedevano con grande pregiudizio. All'estero la storia sociale sul calcio ha fatto e sta facendo molto, in Italia poco o nulla. ([[Matteo Marani]])
*La ragione per cui le donne non giocano a calcio è che undici di loro non indosserebbero mai lo stesso completo in pubblico. ([[Phyllis Diller]])
*La razza peggiore del calcio? Sono i calciatori. Pensano solo ai diritti e neanche conoscono i doveri. Pensano solo ai soldi che, puntualmente, a fine carriera finiscono perché non hanno la cultura di metterli da parte o di farli fruttare (tranne i top player che anche se volessero farli finire non ci riuscirebbero) e anche se perdono pensano "ma che me ne frega, tanto la mia responsabilità la devo dividere per 18". ([[Michele Criscitiello]])
*Mi riconosco nel calcio, in quello dove non devi farti condizionare. Il calcio è qualcosa di personale, è un'esperienza unica che va vissuta. Non è un sentito dire. ([[Emiliano Mondonico]])
*Nel calcio c'è una legge contro gli [[allenatore|allenatori]]: giocatori vincono, allenatori perdono. ([[Vujadin Boškov]])
*Nel calcio è ampiamente riconosciuto che, se entrambe le parti sono d'accordo per imbrogliare, barare è giusto. ([[C. B. Fry]])
*Nel calcio è bene nascondere i propri pregi. ([[Franco Scoglio]])
*Nel calcio è già stato inventato tutto: basta imparare da quelli che l'hanno fatto prima e metterlo in pratica nel miglior modo possibile. ([[Paolo Pulici]])
*Nel calcio gli slogan diventano ideologie, basta siano verosimili per essere creduti. ([[Mario Sconcerti]])
*Nel calcio non conta il passato, ma quello che si riesce a raccogliere nel presente. ([[Ilario Castagner]])
*Nel calcio non vince chi è forte... nel calcio è forte chi vince! (''[[Holly e Benji]]'')
*{{NDR|Sulla definizione di calcio come un «gioco semplice».}} Non è un gioco semplice, ma non è neanche complicato come a volte lo si fa passare. Il calciatore è pratico, vuole che i concetti gli siano spiegati nel miglior modo possibile per poter fare il suo lavoro al meglio. ([[Mattia Bani]])
*Noi giocatori siamo soli, già battuti in partenza. Se parliamo solo di calcio siamo limitati. Se invece facciamo un'intervista nella quale andiamo oltre, ecco che ci accusano di essere degli esibizionisti e tutto il mondo viene a criticarci. L'unica nostra vera colpa è quella di non essere riusciti a combattere l'immagine che si è andata costruendo nella testa della gente dei calciatori come gente viziata e strapagata. ([[Luca Marchegiani]])
*Non ho mai perso un secondo di sonno per il calcio: ci sono cose più importanti. ([[Ottavio Bianchi]])
*Non mi sta bene che siamo tutti qui ad aspettare un calciatore, cioè un inutile, d'accordo... un semplice intrattenitore. ([[Stanis La Rochelle]], ''[[Boris (terza stagione)|Boris]]'')
*Per chi vive il calcio in maniera spensierata, tutto è ancora un gioco. Devi fare il calciatore per crescere, per metterti in discussione, per arrivare oltre i tuoi limiti. Ma non devono essere i soldi a governare i tuoi piedi. Nel calcio, certo, ci sono calciatori lontani, e altri sulla terra. ([[Alberto Gilardino]])
*Per diventare un calciatore professionista servono tante componenti. Prima di tutto, la [[qualità]], perché se non ne hai difficilmente puoi fare il calciatore. Arrivano in alto anche giocatori con meno qualità, però hanno testa e fisico fuori dal comune [...]. La testa, infatti, è il secondo elemento fondamentale, soprattutto se non sei un fenomeno con i piedi. La testa e il [[carattere]], perché non è semplice arrivare, ma ancora più difficile è rimanere a certi livelli. Non ultima, serve la [[fortuna]], ovvero trovare un allenatore che crede in te, avere le occasioni di mettersi in mostra al momento giusto e sfruttarle appieno. Se non riesci tu, dietro ce ne sono molti altri... ([[Sergio Pellissier]])
*Per i tifosi di pallone il calcio è più di uno sport, lo vivono in maniera più intensa, sembra più una religione. ([[Kobe Bryant]])
*Per tanto tempo, almeno fino ai 30 anni, esattamente sino al [[Strage dell'Heysel|29 maggio 1985]], sono riuscito a rigirare fra le mani il pallone, e, in generale, il mondo del calcio, come un giocattolo. Anzi: come "il Giocattolo", con la "G" maiuscola, una affascinante e spassosa appendice dell'infanzia. Dentro un recinto ideale, avevo collocato figurine, prati, porte, tacchetti, stadi, spogliatoi, penne, taccuini, rotative, microfoni, telefoni, transistor... le campane della domenica, le code ai botteghini, le attese sulle gradinate, i fischi di inizio contemporanei, e le voci senza volto di "Tutto il calcio". Guai a modificare l'equilibrio! Un romanzo popolare che suggeriva il quesito "ma come saranno riusciti, nei secoli scorsi, a fare a meno del calcio?". Era una domanda carica di romanticismo e di superficialità, perché più il calcio conquistava le folle, e più era destinato a calarsi nella società. ([[Carlo Nesti]])
*Perché la gente ama il calcio? Perché non ha nessuna verità, nessuna legge. ([[Michel Platini]])
*Perfino in Vaticano parlano solo di calcio. Stamattina ho sentito che pregavano perché non crolli l'Olimpico. ([[Osvaldo Soriano]])
*Più conosci il calcio, più ti rendi conto che è tutta una questione di soldi, che è marcio, e questo ti toglie l'entusiasmo. ([[Javi Poves]])
*''Proteggimi perché io sono uno di quelli | che se a calcio sbaglia il primo pallone | butta via tutta la stagione e non si riprende più.'' ([[Thegiornalisti]])
*Qualche volta, se giochi a calcio, la devi proprio buttare dentro. ([[Thierry Henry]])
*Quando abbiamo un pallone tra i piedi noi calciatori siamo felicissimi. Quello che succede dietro, nel retropalco, spesso non è proprio bellissimo. Chi diventa un calciatore quando arriva al mio livello? Il più delle volte un uomo molto solo. ([[Paulo Dybala]])
*Quando il simpatizzante del calcio muore va in Italia, dove trova i migliori giocatori del mondo, le partite sui canali pubblici e tanti giornali sportivi. E bel tempo. ([[Simon Kuper]])
*Quando sei un ragazzino e usi la tua immaginazione, ti vedi fare [[gol|goal]] a Wembley con 100.000 tifosi che urlano il tuo nome. Non pensi a tutto ciò che ti toccherà prima di quel momento, tipo startene in un campo d'allenamento gelato con le ginocchia che tremano con davanti questi giganti che fino a poco prima conoscevi solo per nome. ([[George Best]])
*Quando sono in Inghilterra penso spesso che siamo davvero ossessionati dal calcio: se perdiamo è una tragedia, se vinciamo siamo esaltati. Poi vengo in Italia e vedo che è esattamente la stessa cosa... ([[Jake Arnott]])
*''Quelli che quando perde l'Inter o il Milan dicono che in fondo è solo una partita di calcio e poi tornano a casa e picchiano i figli''. ([[Enzo Jannacci]])
*Quello che fa la differenza è il gruppo. Il calcio è uno sport di squadra, si lavora tutti insieme. Avere un gruppo forte vuol dire dare tutto in campo per la squadra e questo alla fine fa la differenza. ([[Alia Guagni]])
*Qui {{NDR|sui campi di calcio}} tutto è strettamente congiunto con la natura: la terra, il vento, il sole, sono compagni che giocano contro di noi o a favore nostro, e vedi bene che poco fa eravamo i fratelli della pioggia, così com'ero come nella vecchia guerra il fratello delle radici e della notte stellata. ([[Henry de Montherlant]])
*{{NDR|Sulle palle alte}} Se Dio avesse voluto che giocassimo a calcio tra le nuvole, avrebbe dovuto mettere l'erba lì su. ([[Brian Clough]])
*Se questo può essere definito il secolo dell'uomo comune, allora il calcio, fra tutti gli sport, può essere definito come il suo gioco per eccellenza. In un mondo tormentato dalle bombe all'idrogeno e dal ''napalm'', il campo di calcio è un luogo dove il buon senso e la [[speranza]] rimangono protetti. ([[Stanley Rous]])
*Si giocava per la gloria dell'[[Unione Sovietica|URSS]] e per amore del calcio, non per i soldi. ([[Rinat Dasaev]])
*''Sole sul tetto dei palazzi in costruzione, | sole che batte sul campo di pallone | e terra e polvere ché tira vento, | e poi magari piove. | Nino cammina che sembra un uomo, | con le scarpette di gomma dura: | dodic'anni e il cuore pieno di paura. | Ma, Nino, non aver paura di sbagliare un [[calcio di rigore]]: | non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore; | un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.'' ([[Francesco De Gregori]])
*Sono terrorizzata dal mondo del calcio. Ho vissuto sette anni di terrore. La domenica non esisteva per me. ([[Michelle Hunziker]])
*Su dieci trasmissioni sette sono di calcio. È una cosa impossibile. Se mi capita di guardarle mi addormento. ([[Ilary Blasi]])
*Tra una bella donna e una partita di calcio non ho dubbi: scelgo la seconda. ([[Luigi Cagni]])
*{{NDR|«Per lei cos'è il calcio?»}} Un gioco da bambini, nel senso più puro e vero del termine. I rapporti tra giocatori, e con gli allenatori, sono regolati da un modo di interagire infantile e irrazionale. Io ti do una cosa, tu cosa mi dai in cambio? Funziona così. Difficile da spiegare a chi non fa parte di quel mondo. ([[Marco van Basten]])
===[[Massimiliano Allegri]]===
*Facciamo giocare i bambini e non cerchiamo di trasformare il calcio in una scienza esatta, perché non è un gioco di schemi.
*Il calcio è molto semplice: bisogna fare due cose, la fase offensiva e quella difensiva, e bisogna farle bene tutte e due. Quando non attacchi al massimo non è certamente una vergogna, anzi... fare una bella fase difensiva vale come lavorare al meglio sulla fase offensiva, perché l'obiettivo finale è il risultato e ci si può arrivare in qualsiasi modo. Lo spettacolo è al circo: noi dobbiamo vincere le partite e fare i tre punti.
*Il calcio è semplice, ragazzi. È inutile complicarlo, è semplice: in campo tu devi fare l'opposto di quello che fa l'avversario. Se l'avversario ti viene incontro, ti allontani. Se si allontana, gli vai incontro. Fine. Vogliono renderlo più difficile di quello che è. L'aspetto psicologico è l'ottanta per cento della prestazione dei giocatori.
*Il lunedì mattina mi arrivano dei pacchi di roba così, tutti i numeri possibili e immaginabili estratti dalla partita della domenica. Io non li leggo nemmeno, guardo soltanto il numero dei falli fatti e subiti e i duelli aerei vinti e persi. Fine. Non guardo altro. Perché se fai fallo, vuol dire che sei vicino alla palla, e dov'è che si difende, nel calcio? Vicino alla palla. Se metti undici giocatori attaccati l'uno all'altro sulla linea di porta, non la coprono tutta. Se fai fallo, vuol dire che sei vicino alla palla, e se sei vicino alla palla vuol dire che stai difendendo.
*Lo vogliono fare passare per scienza, invece non c'è un cavolo di niente di scientifico. È uno spettacolo, e lo spettacolo lo fanno gli artisti. Qui vogliono spoetizzare il calcio, soffocare la creatività: è questo l'errore più grande che stiamo facendo. Se togli la poesia, allora tanta vale giocarsela al computer.
===[[Natalino Balasso]]===
*Mi rendo conto che si finisce per risultare simpatici come una vuvuzela ad essere critici sul mondo del calcio, soprattutto in questa nazione nella quale i calciatori a detta dei giornalisti sportivi sono "modelli per i giovani". Infatti, attraverso faticosi e costosi spot televisivi, i calciatori insegnano ai giovani a stipulare contratti telefonici, a curarsi i capelli, a bere birra, a giocare a poker. Ma io ho un sogno: vorrei che il calcio diventasse uno sport.
*Se il calcio fosse uno sport gli arbitri sarebbero estratti a sorteggio e anche i calciatori, perché se il calcio fosse uno sport i calciatori più bravi non giocherebbero necessariamente con le squadre più ricche.
*Se il calcio fosse uno sport i giornalisti sportivi sarebbero molti di meno.
*Se il calcio fosse uno sport non ci sarebbero né tifosi né ultras, ma solo gioia.
===[[Serse Cosmi]]===
*A me piace avere un rapporto diretto con i ragazzi, ma nel calcio di oggi purtroppo è sempre più difficile. [...] Il calcio è cambiato, e i giocatori sono più diffidenti. [...] Secondo me è una perdita, perché il calcio non è solo quello che si vede in campo. La tattica ormai la possono spiegare tutti, ma è l'aspetto psicologico che fa la differenza.
*Il calcio è semplicemente un'industria enorme che ha i riflettori puntati addosso. [...] Giocatori e allenatori possono essere contestati per i loro ingaggi a volte spropositati, possono essere criticati per il loro gioco, insultati per come mettono in campo la squadra ma loro per lo meno vincono o perdono. Tutto intorno c'è una fauna di personaggi che non hanno né arte né parte: quelli pur stando dentro al calcio di sicuro non perdono mai.
*{{NDR|«Cos'è che ti piace di meno del calcio di questo primo decennio del 2000?»}} La poca passione che manifestano coloro che sono al timone di club e federazioni. Anni fa se si fossero affacciati al mondo del calcio personaggi senza alcuna competenza calcistica ma solo provvisti di brama di guadagno, sarebbero stati additati come eccezioni. Oggi succede il contrario. Credo che, ad esempio, presidenti di [[Campionato italiano di calcio|Serie A]] che venivano considerati quasi folkloristici negli anni '80, oggi, inseriti nel contesto attuale, potrebbero sembrare dei seminaristi... Inevitabile che, a cascata, la scarsa passione per il calcio investa tutti gli addetti ai lavori, fino ai calciatori.
*Resto dell'idea che certe curve siano molto migliori di certe tribune.
*Riguardo al calcio moderno, dico che non ci sono soltanto apetti negativi, ma alcune innovazioni hanno portato beneficio a tutto il movimento. Penso alla possibilità di veder giocare tanti campioni, anche all'estero: ai miei tempi, [[Pelé]] potevamo soltanto immaginarcelo quando tiravamo calci al pallone nei cortili e nei campetti di periferia. Adesso è diverso, anche se io penso che parlare di calcio moderno e calcio nostalgico sia una forzatura: esiste il calcio e basta.
===[[Nick Hornby]]===
*Ancora non so dire se il calcio sia un gioco molto più semplice di quanto io pensi, o molto più complicato. Quello che so, è che ancora non l'ho capito bene. (''[[Il mio anno preferito]]'')
*I tifosi di calcio parlano in questo modo: i nostri anni, le nostre unità di tempo vanno da agosto a maggio (giugno e luglio non esistono neanche, soprattutto negli anni dispari, che non hanno i mondiali o gli europei). Chiedetici quale è il periodo migliore o peggiore della nostra vita e il più delle volte vi risponderemo con un numero a quattro cifre – 66/67 per i tifosi del [[Manchester United Football Club|Manchester United]], 67/68 per quelli del [[Manchester City Football Club|Manchester City]], 69/70 per quelli dell'[[Everton Football Club|Everton]], e così via – recante nel mezzo un silenzioso trattino, unica concessione al calendario in uso nel resto del mondo occidentale. Ci ubriachiamo l'ultimo dell'anno, come tutti, ma in realtà è dopo la finale di Coppa, in maggio, che facciamo ripartire il nostro orologio interiore, e ci lasciamo andare alle promesse e ai rimpianti e agli impegni di rinnovamento che le persone normali si concedono alla fine dell'anno tradizionale.
*Il calcio, com'è noto, è il gioco del popolo, e come tale cade nelle grinfie di tutta quella gente che non è, insomma, il popolo. Ad alcuni piace perché sono dei socialisti sentimentali; ad altri perché hanno frequentato le scuole private, e vorrebbero non averlo fatto; ad altri perché il loro lavoro – di scrittore, giornalista televisivo o pubblicitario – li ha portati molto lontani da quello che considerano il loro luogo di appartenenza, o di provenienza, e il calcio sembra loro un modo veloce e indolore per ritornarci.
*Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente, senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sé.
*Strano che non abbia ancora detto che il calcio è uno sport stupendo, ma è chiaro che lo è. I gol hanno quel valore della rarità che i punti e i set non hanno, e quindi ci sarà sempre quel fremito, il fremito di vedere qualcuno fare qualcosa che può essere fatto solo tre o quattro volte in tutta una partita se sei fortunato, neanche una se non lo sei. E mi piace la velocità, la mancanza di una formula prestabilita; e adoro come gli uomini piccoli possano distruggere quelli grandi (guarda Beardsley contro Adams) in un modo che in altri sport è semplicemente impossibile, e il fatto che la squadra migliore non necessariamente vince. E poi c'è l'aspetto atletico (con tutto il rispetto dovuto per chi gioca a [[cricket]] come Ian Botham e per i trequartisti della nazionale inglese di [[rugby]], sono pochissimi i bravi giocatori grassi), e il modo in cui la forza e l'intelligenza debbano unirsi. Il football fa sì che i giocatori appaiano splendidi e armonici come altri sport non permettono: un tuffo con colpo di testa perfettamente sincronizzato o un preciso al volo consentono al corpo di raggiungere una compostezza e una grazia che certi atleti non riusciranno mai ad esibire.
===[[Pier Paolo Pasolini]]===
*I pomeriggi che ho passato a giocare a pallone sui Prati di Caprara (giocavo anche sei-sette ore di seguito, ininterrottamente: ala destra, allora, e i miei amici, qualche anno dopo, mi avrebbero chiamato lo "Stukas": ricordo dolce bieco) sono stati indubbiamente i più belli della mia vita. Mi viene quasi un nodo alla gola, se ci penso.
*Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo.
*Il gioco del ''football'' è un «sistema di segni»; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale.
*Un bravo calciatore.<ref>Rispondendo alla domanda di [[Enzo Biagi]]: «Senza cinema, senza scrivere, che cosa le sarebbe piaciuto diventare?»</ref> Dopo la letteratura e l'eros, per me il football è uno dei grandi piaceri.
===[[Leonardo Pavoletti]]===
*Il calcio è ancora oggi visto come una scorciatoia per sistemarsi.
*Io mi considero un calciatore anomalo [...]. Forse dipende dal fatto che all'inizio nemmeno volevo farlo, il calciatore, cercavo una vita da lavorare il meno possibile.
*Io penso che la testa sia il 99% di un calciatore, quando arrivi a un certo livello il fisico è sempre allenato. La differenza la fa l'attenzione e prepararsi mentalmente.
*Sono un attaccante e vengo giudicato solo sulla base dei gol. In tante partite faccio schifo, poi segno e divento un eroe. In altre mi sbatto, le prendo tutte di testa, apro spazi ai compagni, rincorro i difensori, ma non segno, vengo bocciato e prendo gli insulti [...] da quelli che giocano al Fantacalcio.
===[[Franco Rossi]]===
*Il calcio è già difficile per chi ne capisce, figuriamoci per gli [[allenatore|allenatori]].
*Il calcio è lo sport [[omofobia|omofobo]] per eccellenza.
*Il calcio non è uno sport, non è un gioco e non è uno spettacolo: è un'emozione.
*Se non ci fossero le partite il calcio sarebbe lo sport più bello del mondo.
===[[Walter Sabatini]]===
*Ci sarebbe da sdrammatizzare, ma la partita di calcio è una tragedia, per me non è divertimento né gioco.
*Il calcio è un vizio e non sai mai cosa succede, basta una palla deviata per giocarsi una stagione intera. Hanno voglia gli americani a studiarsi gli algoritmi.
*Il calcio si fa per la gioia della gente, non ci sono altri motivi reali. Avete mai visto come esultano i bambini allo stadio?
===[[Giovanni Trapattoni]]===
*È estremamente delicato, un tema che si è già dibattuto, e sul quale si andrebbero ad avere delle alienazioni, squadre di città minori e quindi il calcio io credo che in Italia sia veramente un grosso treno culturale e quindi, tutto sommato, ritengo che in questa forma possa mantenere e gestirsi sull'arco nazionale ancora abbastanza equamente ben distribuito.
*Giocando al calcio e poi allenando tante squadre (grazie a Dio con i successi che sono quelli che sono), ho sempre pensato che questo sport potesse e possa insegnare molto. Se è lo sport più amato del mondo, un motivo deve pur esserci. Ho infatti sempre pensato che nulla accade per caso. È un insegnamento che mi porto dietro... che mi porto dietro dalla mia storia, dalla fede dei miei genitori, dalla mia terra.
*Il calcio ti mette sotto pressione perché è una gara. Ogni domenica hai il responso: vinci, perdi, pareggi. Ogni domenica hai la classifica: sei primo o sei ultimo. Ogni domenica hai i tifosi: sei un eroe oppure una nullità.
===[[Zdeněk Zeman]]===
*Credo che ancora oggi nel calcio si faccia uso di sostanze dopanti e ci sono calciatori che sono morti per vincere solamente una partita in più. Chi è responsabile di questo non ha certo aiutato il calcio a crescere.
*Il calcio deve stare fuori dalla finanza e dalla politica.
*Il calcio deve uscire dalle farmacie, nel nostro ambiente girano troppi farmaci.
*Il calcio, oggi, è sempre più un'industria e sempre meno un gioco.
*La grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza, in ogni angolo del mondo, c'è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi.
*Si deve cercare di mantenere la passione dei tifosi e dare, cercare di giocare per i tifosi. Dare spettacolo. Io penso che non basta vincere 1 a 0 per essere felici e contenti se non si è dato niente alla gente. Penso che la gente debba tornare a casa contenta... Che ha visto qualche cosa. E si è divertita.
==Note==
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Calcio| ]]
[[Categoria:Discipline sportive]]
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Joseph Conrad
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[[File:Joseph Conrad.PNG|thumb|Joseph Conrad]]
'''Joseph Conrad''', nato con il nome di '''Józef Teodor Nałęcz Konrad Korzeniowski''' (1857 – 1924), scrittore polacco naturalizzato britannico.
==Citazioni di Joseph Conrad==
*Di solito ci si sente molto importanti a [[Ventenne|vent'anni]], ma in realtà si diventa utili solo quando ci si rende conto di quanto sia invece insignificante l'individuo nello schema generale dell'universo.<ref>Da ''Letters of Joseph Conrad to Marguerite Pradowska'', 1890-1920, a cura di Gee e Sturm, New Haven, 1940, p. 45; citato in Ian Watt, ''Racconto e idea nella ''Linea d'ombra'' di Conrad'', in ''Critical Quarterly'', vol. 2, 1960, pp. 133-148, inserito come introduzione a Joseph Conrad, ''La linea d'ombra'', traduzione di Francesca Rossi, Mondadori, Milano, 1999, p. XXI.</ref>
*Essere donna è terribilmente difficile perché consiste principalmente nel trattare con gli uomini.
:''Being a woman is a terribly difficult trade since it consists principally of dealings with men.''<ref>Da ''Chance'', Parte II, cap. 5</ref>
*Guai all'uomo il cui cuore da giovane non ha appreso a sperare, ad amare e a riporre fiducia nella vita!
:''Woe to the man whose heart has not learned while young to hope, to love — and to put its trust in life!!''<ref>Da ''Vittoria – Una storia delle isole''</ref>
*Il compito che mi spetta e che cerco di assolvere è di riuscire, col potere della parola scritta, a farvi udire, a farvi sentire... Di riuscire soprattutto, a farvi vedere.<ref>Dalla prefazione a ''Il negro del Narciso''; citato in Claudio Taddei, ''Joseph Conrad'', Lampi di stampa, Milano, 2007, [https://books.google.it/books?id=vAbJAgAAQBAJ&pg=PA29 pp. 29-30].</ref>
*Il [[mare]] non è mai stato amico dell'uomo. Tutt'al più è stato complice della sua [[irrequietezza]].<ref>Da ''Lo specchio del mare''; citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003.</ref>
*Il mondo dei vivi, quale è, non è certo privo di meraviglie e misteri; meraviglie e misteri che influenzano le nostre emozioni e la nostra intelligenza in modi così inspiegabili da giustificare quasi il concetto della vita come di una condizione incantata. No, sono troppo saldo nella mia consapevolezza del meraviglioso per essere sedotto dal [[Sovrannaturale|preternaturale]], che (prendetelo come volete) è qualcosa di artefatto, costruito da menti insensibili agli intimi piaceri del nostro rapporto con i morti e con i vivi, nella loro incalcolabile moltitudine; una dissacrazione delle nostre più tenere memorie; un'offesa alla nostra dignità.<ref>Dalla nota introduttiva a ''La linea d'ombra'', 1999, pp. 3-4</ref>
*La natura delle mie conoscenze delle impressioni e delle idee in cui ebbero origine le mie opere, ha dipeso direttamente dalle condizioni stesse della mia vita.<ref>Da ''Il piantatore di Malata''</ref>
*La vera pace di [[Dio]] comincia in qualunque punto a mille miglia dalla terra più vicina; e quando Egli vi manda i messaggeri della Sua potenza, non è in un impeto d'ira terribile contro il delitto, la presunzione e la follia, ma paternamente, per purificare dei cuori semplici; dei cuori ignoranti che non sanno nulla della vita e che palpitano senza essere disturbati dall'invidia o dall'avidità.<ref>Da ''Il nero del «Narciso»'', Politzer 1965, p. 47</ref>
*Metti a nudo il tuo cuore, e la gente starà ad ascoltarti per quello - e solo per quello è l'interessante.<ref>Dalla lettera a Edward Noble del 2 novembre 1895; citato in Valeria Petrocchi, ''Il teatro di Joseph Conrad'', Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1998, p. 37. ISBN 8881147084</ref>
*Non è necessario credere in una fonte sovrannaturale del male: gli uomini da soli sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità.<ref>Da ''Sotto gli occhi dell'occidente''</ref>
*Qualsiasi dono narrativo e drammatico io possa avere è sempre instintivamente usato per quello scopo: raggiungere e portare avanti ''les valeurs idéales''.<ref>Da Georges Jean-Aubry, ''Joseph Conrad: Life and Letters'', vol. II, Londra, 1927, p. 185; citato in Ian Watt, ''Racconto e idea nella ''Linea d'ombra'' di Conrad'', in ''Critical Quarterly'', vol. 2, 1960, pp. 133-148, inserito come introduzione a Joseph Conrad, ''La linea d'ombra'', traduzione di Francesca Rossi, Mondadori, Milano, 1999, p. X.</ref>
*Tradire. Parola grossa. Che significa tradimento? Di un uomo si dice che ha tradito il paese, gli amici, l'innamorata. In realtà l'unica cosa che l'uomo può tradire è la sua coscienza.<ref>Da ''Con gli occhi dell'occidente'', 1911</ref>
*Un artista è un uomo d'azione, sia che crei un personaggio, inventi un espediente o trovi la via d'uscita da una situazione complicata.<ref>Da ''Lo specchio del mare''</ref>
*Un'opera che aspiri, per quanto umilmente, alla condizione di arte, dovrebbe portare in ogni riga la propria giustificazione.<ref>Dalla prefazione a ''Il negro del "Narciso"''</ref>
==''Cuore di tenebra''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
The Nellie, a cruising yawl, swung to her anchor without a flutter of the sails, and was at rest. The flood had made, the wind was nearly calm, and being bound down the river, the only thing for it was to come to and wait for the turn of the tide.
The sea–reach of the Thames stretched before us like the beginning of an interminable waterway. In the offing the sea and the sky were welded together without a joint, and in the luminous space the tanned sails of the barges drifting up with the tide seemed to stand still in red clusters of canvas sharply peaked, with gleams of varnished sprits.
{{NDR|Da [[wikisource:Heart of Darkness|Wikisource]]}}
====Alberto Rossi====
Il ''Nellie'', piccolo yacht da crociera, girò sull'ancora senza un fluttuar delle vele, e s'arrestò. La marea era alta, quasi del tutto cessato il vento, e poiché si scendeva, in favor di corrente, verso la foce, altro non rimaneva che fermarci e attendere il riflusso.<br />
L'ultimo tratto del Tamigi che conduce al mare si stendeva innanzi a noi, come il principio di una sterminata via acquea. Laggiù al largo il mare e il cielo si saldavano insieme senza giuntura, e nello spazio luminoso le vele color di ruggine delle barche che salivano alla deriva portate dal flusso parevan ferme in rossi grappoli di tela foggiata a punte aguzze, tra un balenio di aste verniciate.
{{NDR|Joseph Conrad, ''Cuore di tenebra'' (''Heart of Darkness''), nota introduttiva di Giuseppe Sertoli, traduzione di Alberto Rossi, Einaudi, Torino, 1974. ISBN 8806385704}}
====Luisa Saraval====
La ''Nellie'' ruotò sull'ancora senza far oscillare le vele, e restò immobile. La marea si era alzata, il vento era quasi caduto e, dovendo ridiscendere il fiume, non ci restava che ormeggiare aspettando il riflusso.<br/> L'estuario del Tamigi si apriva davanti a noi, simile all'imbocco di un interminabile viale. Al largo, il cielo e il mare si univano confondendosi e, nello spazio luminoso, le vele color ruggine delle chiatte che risalivano il fiume lasciandosi trasportare dalla marea, sembravano ferme in rossi sciami di tela tesa tra il luccichio di aste verniciate.
{{NDR|Joseph Conrad, ''Cuore di tenebra'', traduzione di Luisa Saraval, Garzanti, 1990. ISBN 8811584124}}
====Mauro Fissore====
La ''Nellie'', una iole da crociera, girò all'ancora senza alcun tremolio di vele, e giacque immobile. Si era alzata la marea, il vento si era quasi calmato del tutto, e volendo discendere il fiume, non ci restava che aspettare all'ancora il riflusso.<br>La foce del Tamigi si stendeva davanti a noi come l'inizio di un interminabile corso d'acqua. Mare e cielo erano saldati insieme al largo senza alcuna giuntura e nello spazio di luce le vele tinte dei barconi, che risalivano portate dalla marea, parevano rosse macchie dalla forma ben appuntita, immobilizzate, tese da pennoni smaltati che si intravedevano a sprazzi.
{{NDR|Joseph Conrad, ''Cuore di tenebra'' (''Heart of Darkness''), traduzione di Mauro Fissore, Edisco, Torino 1998.}}
====Rossella Bernascone====
La ''Nellie'', una iolla da crociera, girò sull'ancora senza il minimo fluttuare delle vele e si fermò. La marea si era alzata, il vento era quasi calmo e, poiché dovevamo discendere il fiume, non ci restava che fermarci all'ancora e attendere il riflusso.<br>
L'ultimo tratto del Tamigi si stendeva davanti a noi come il principio di un interminabile corso d'acqua. Al largo, cielo e mare erano saldati senza una giuntura e nello spazio luminoso le vele conciate delle barche che salivano con la marea sembravano immobili fastelli rossi di tele appuntite tra luccicori di aste verniciate.
{{NDR|Joseph Conrad, ''Cuore di tenebra'', traduzione di Rossella Bernascone, Mondadori, 2000. ISBN 8852000097}}
===Citazioni===
*Voi sapete quanto io odii, detesti, ripugni la [[bugia|menzogna]], non perché io sia piú schietto del resto dei mortali ma semplicemente perché la menzogna m'atterrisce. C'è in essa un lezzo di morte, un alito di corruzione, che è proprio quel che io più odio e detesto al mondo, quel che vorrei dimenticare. Mi avvilisce e mi nausea, come quando capita di mordere qualcosa di marcio. Questione di temperamento, suppongo. (Marlow: cap. I, 1974, p. 41)
*No, è impossibile, impossibile comunicare ad altri la sensazione viva di un momento qualsiasi della nostra esistenza, quel che ne costituisce la verità, il significato; la sua sottile e penetrante essenza. È impossibile. Si vive come si sogna: perfettamente soli. (Marlow: cap. I, 1974, p. 42)
*Ah, ma era già qualcosa, se non altro, di potersi almeno scegliere il proprio incubo! (Marlow: cap. III, 1974, p. 99)
*Che bizzarra cosa la vita – questo misterioso congegnarsi di implacabile logica in vista di uno scopo tanto futile. Il più che se ne possa sperare è una certa qual conoscenza di se stessi – che giunge troppo tardi – e una messe di inestinguibili rimpianti. Ho lottato con la morte. È la contesa meno eccitante che immaginar si possa. Ha luogo in un grigiore impalpabile dove non s'ha più nulla sotto i piedi, nulla tutt'attorno; senza spettatori, senza clamori, senza glorie; senza un gran desiderio di vincere e senza gran paura della sconfitta, in un'atmosfera malaticcia di scetticismo tepido, senza una gran fede nel proprio diritto, e ancor meno in quello dell'avversario. Se questa è la forma suprema della conoscenza, allora la vita è un enigma ancor piú oscuro di quanto non vogliano credere certuni. (Marlow: cap. III, 1974, p. 112)
*I loro portamenti, che erano semplicemente quelli di comuni individui che se ne andavano per le loro faccende in una tranquilla fiducia quanto alla propria sicurezza personale, mi offendevano come le oltraggiose vanterie della follia in faccia ad un pericolo che essa è incapace di comprendere. Non avevo nessun preciso desiderio di illuminarli, ma avevo qualche difficoltà a trattenermi dal rider nelle facce loro tanto piene di stupida importanza. A dire il vero non stavo troppo bene in quel torno di tempo. (Marlow: cap. III, 1974, p. 113)
*Tutto quel che era stato di Kurtz se n'era andato fuori dalle mie mani: la sua anima, il suo corpo, la sua stazione, i suoi progetti, il suo avorio, la sua carriera. Non restava più che la sua memoria, e la sua fidanzata: e io avevo desiderio di abbandonare anche loro al passato, in un certo qual modo; di consegnare personalmente quanto ancora mi restava di lui a quell'oblio che è l'ultima parola del nostro comune destino. Non mi difendo. Non avevo nessuna precisa coscienza di quello che in realtà volevo. Chi sa che non fosse un impulso di lealtà inconscia, o l'adempimento di una di quelle ironiche necessità che s'annidano tra i fatti della esistenza umana. Non so. Non potrei dire. Ad ogni modo ci sono andato. (Marlow: cap. III, 1974, p. 116)
*Risalire quel fiume era come compiere un viaggio indietro nel tempo, ai primordi del mondo, quando la vegetazione spadroneggiava sulla terra e i grandi alberi erano sovrani. Un corso d'acqua vuoto, un silenzio assoluto, una foresta impenetrabile; l'aria calda, spessa, greve, immota. Non c'era gioia nello splendere del sole. Deserte, le lunghe distese d'acqua si perdevano nell'oscurità di adombrate distanze. (1990)
*La via d'accesso a quel Kurtz, che rastrellava la misera boscaglia in cerca d'avorio, era lastricata di così tanti pericoli quasi fosse una principessa addormentata sotto l'effetto di un incantesimo in un favoloso castello. (1990)
*Si trattava del fatto che, fra tutte le doti di quell'essere {{NDR|Kurtz}} tanto dotato, quella che emergeva in modo preponderante, che dava il senso di una presenza reale, era la capacità di parlare, il dono della parola: questa dote che sconcerta o illumina, la più nobile e la più spregevole, vivificante flusso di luce o torrente ingannatore scaturito dal cuore di una tenebra impenetrabile. (1990)
*L'importante era capire a chi apparteneva lui. {{NDR|Kurtz}}, quante potenze della tenebra lo rivendicassero come loro proprietà. Quella era la riflessione che vi faceva accapponare la pelle. Era impossibile – e anche malsano – cercare di indovinarlo. Aveva occupato un posto molto elevato fra i demoni di quel paese, lo dico letteralmente. Voi non potete capire. (1990)
*Non tradii il signor Kurtz – era nell'ordine delle cose che non l'avrei mai tradito – era scritto che sarei rimasto fedele all'incubo che mi ero scelto. (1990)
*Dal momento che ho sbirciato anch'io oltre la soglia, capisco meglio il significato del suo sguardo fisso, che non poteva vedere la fiamma della candela, ma era abbastanza vasto da abbracciare l'universo intero, abbastanza acuto per penetrare in tutti i cuori che battono nella tenebra. Aveva tirato le somme e aveva giudicato. "Che orrore!". (1990)
*Erano dei conquistatori e per questo, non ci vuole che la forza bruta, niente di cui essere fieri quando la si ha, perché questa forza non è che un accidente che deriva dalla debolezza altrui.
*Il [[lavoro]] non mi piace – non piace a nessuno – ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà – per se stesso, non per gli altri – ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
*Lo sguardo fisso {{NDR|di Kurtz}} era vasto abbastanza da abbracciare tutto l'universo, abbastanza acuto per penetrare in tutti i cuori che battono nella tenebra. Egli aveva tirato le somme – e aveva giudicato, "Quale orrore!"
*È privilegio della prima gioventù vivere d'anticipo sul tempo a venire, in un flusso ininterrotto di belle speranze che non conosce soste o attimi di riflessione.
*Ho lottato con la morte. È la contesa meno eccitante che si possa immaginare. Avviene in un grigiore impalpabile, con nulla sotto i piedi, con nulla intorno, senza spettatori, senza clamore, senza gloria, senza il grande desiderio della vittoria, senza la grande paura della sconfitta, in un clima malsano di tiepido scetticismo, senza molta fede nella propria causa, e ancor meno in quella dell'avversario. (BUR, 2006, p. 107)
===Citazioni sul romanzo===
*È Conrad lo scrittore che amo. Ho letto ''Cuore di tenebra'' per caso, avevo 18 anni. L'avevo comperato nella collana Romantica Sonzogno. Una sera non riuscivo a dormire e l'ho letto fino all'alba. Sembra una frase fatta ma è un libro che mi ha segnato la vita insieme con ''[[Martin Eden]]'' di [[Jack London]] e ''La vita semplice'' di [[Ernst Wiechert]]. ([[Mino Milani]])
*L'immaginario di ''Cuore di tenebra'' è colorato quasi esclusivamente di neri e bianchi. Una contrapposizione, questa, che non coincide con l'altra grande contrapposizione su cui è costruito il racconto, quella fra tenebra e luce, anche se a volte si avvicinano. L'obiettivo di Conrad è la generalizzazione della bianchezza e degli attributi e pregiudizi che si fondono con il termine e sembrano da esso inseparabili. Questa bianchezza generalizzata costituisce il fondale su cui si snoda il racconto, uno schermo imbiancato che viene penetrato e lacerato, ripetutamente, da particolari esempi di cose bianche. Queste cose – denti bianchi, capelli bianchi, ossa bianche, colletti bianchi, marmo bianco, avorio bianco, nebbia bianca – portano sempre con sé un misterioso senso di freddezza, di inerzia e di morte. Bianco, al pari di nero, di luce e di tenebra, diventa un termine estremamente complesso. Per Conrad, chi parla di bianco con sicurezza è, che lo sappia o no, un ipocrita o un folle. ([[David Batchelor]])
*«L'orrore» dice Kurtz alla fine di Cuore di tenebra, «l'orrore». E beato lui non distribuivano il ''Times'' nella giungla. Eh, se no l'avrebbe visto l'orrore. Ma che si può fare? Leggete di qualche massacro nel Darfur o di uno scuolabus fatto esplodere e attaccate "oh, mio Dio l'orrore!" e poi girate pagina e finite le vostre uova di gallina ruspante, perché tanto che si può fare, si è... si è sopraffatti. (''[[Basta che funzioni]]'')
==''Il piantatore di Malata''==
===[[Incipit]]===
Due uomini parlavano nell'ufficio di direzione del quotidiano più autorevole di una grande città coloniale. Erano giovani tutt'e due. Quello più corpulento, biondo e dall'aspetto cittadino, era capo redattore e comproprietario del giornale. L'altro si chiamava Renouard. Dal suo bel viso abbronzato appariva evidente che qualche cosa lo preoccupava. Era un uomo magro, e dava un'impressione di alarità e insieme di indolenza.<br>Il giornalista continuò a parlare:<br>«E ieri sera, dunque, avete pranzato in casa del vecchio Dunster?»<br>Adoperò la parola «vecchio» non nel senso affettuoso che talora si usa parlando di vecchi amici, ma come di un semplice riconoscimento della realtà.
===Citazioni su ''Il piantatore di Malata''===
*Sì, la missione di tradurre le passioni con le parole, si può veramente affermare «troppo difficile». La mia abituale impenitenza mi rende nondimeno felice di aver tentato questa novella con tutti i suoi sottintesi, tutte le sue complicazioni, compresa la scena accanto alla rupe grigia che incorona l'altura di Malata. L'esito peraltro non mi soddisfa in modo tale da non scusare il lettore che se ne mostrasse deluso. (dalla prefazione)
{{NDR|Joseph Conrad, ''Il piantatore di Malata'' (''The planter of Malata''), in ''Within the Tides'', traduzione di Gilberto Altichieri, Muggiani Tipografo Editore, Milano 1944.}}
==''L'agente segreto''==
===[[Incipit]]===
Quella mattina, uscendo, il signor Verloc lasciò nominalmente il negozio nelle mani di suo cognato. La cosa era possibile, perché di affari se ne facevano pochissimi in qualunque momento, e praticamente nessuno prima di sera. Al signor Verloc quella sua attività dichiarata interessava assai poco e, per di più, il cognato era nelle mani di sua moglie.
===Citazioni===
*«[[Cesare Lombroso|Lombroso]] è un emerito coglione». Il compagno Ossipon sostenne l'urto di questa bestemmia con un impressionante sguardo vuoto. E l'altro, i cui occhi spenti e offuscati facevano apparire più nere le ombre profonde sotto la fronte ampia e ossuta, mugugnò, afferrandosi ogni due parole la punta della lingua fra le labbra come se la masticasse con rabbia: «Ma voi un idiota simile lo avete mai visto? Per lui, il criminale è il detenuto. Semplice, no? E quelli che lo hanno messo in prigione, che lo hanno costretto ad entrarvi? Proprio così. Costretto a entrarvi. e il crimine, che cos'è? Lo sa lui cos'è, quest'imbecille che si è fatto strada in questo mondo di idioti rimpinzati di cibo guardando le orecchie e i denti di un mucchio di poveri diavoli sfortunati? Sarebbero i denti e le orecchie a imprimere il marchio al criminale? Ma davvero? E la legge allora, che gli imprime il marchio ancora meglio, questo grazioso strumento per marcare a fuoco inventato dai supernutriti per proteggersi dagli affamati? Applicazioni col ferro rovente sulla loro pelle vile, eh? Non lo sentite anche da qui l'odore e il rumore della pellaccia del popolo che brucia e sfrigola? Ecco come si fabbricano i criminali, perché i tuoi Lombroso ci possano scrivere su le loro baggianate.» (p. 75)
*[...] la [[verità]] può essere più crudele della caricatura [...]. (p. 183)
==''La linea d'ombra''==
===[[Incipit]]===
====Gianni Celati====
Soltanto i [[giovinezza|giovani]] hanno momenti del genere. Non dico i più giovani. No. Quando si è molto giovani, a dirla esatta, non vi sono momenti. È privilegio della prima gioventù vivere d'anticipo sul tempo a venire, in un flusso ininterrotto di belle speranze che non conosce soste o attimi di riflessione.<br>Ci si chiude alle spalle il cancelletto dell'infanzia, e si entra in un giardino di incanti. Persino la penombra qui brilla di promesse. A ogni svolta il sentiero ha le sue seduzioni. E non perché sia questo un paese inesplorato. Lo sappiamo bene che l'umanità tutta è passata di lì. È piuttosto l'incanto dell'universale esperienza, da cui ci aspettiamo emozioni non ordinarie o personali, qualcosa che sia solo nostro.<!-- 1999, p. 9 -->
====Flavia Marenco====
Solo i giovani hanno di questi momenti. Non intendo dire i giovanissimi. No. I giovanissimi, per essere esatti, non hanno momenti. È privilegio della prima gioventù vivere in anticipo sui propri giorni, nella bella continuità di speranze che non conosce pause né introspezione.<br>
Uno chiude dietro di sé il cancelletto della fanciullezza – ed entra in un giardino incantato. Là persino le ombre rilucono di promesse. Ogni svolta del sentiero ha un suo fascino. E non perché sia una terra tutta da scoprire. Si sa bene che l'umanità intera l'ha percorsa in folla. È la seduzione dell'esperienza universale, da cui ci si attende una sensazione singolare o personale: un po' di se stessi.
====Dunja Badnjevic Orazi====
Solo i giovani hanno momenti simili. Non penso ai giovanissimi. No, i giovanissimi, propriamente parlando, non hanno momenti. È privilegio della prima giovinezza vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta la bella continuità di speranze che non conosce pause o introspezioni.
Si chiude dietro di noi il cancelletto della pura fanciullezza – e ci si addentra in un giardino incantato. Persino le ombre vi risplendono promettenti. Ogni svolta del sentiero è piena di seduzioni. E questo non perché sia una terra inesplorata. Si sa bene che tutta l'umanità ha già percorso questa strada. È il fascino dell'esperienza universale dalla quale ognuno si aspetta una sensazione particolare e personale – un po' di noi stessi.
===Citazioni===
*Il favore dei grandi spande un'aureola attorno ai fortunati oggetti delle loro scelte. (1999, cap. II, p. 42)
*La strada sarebbe stata lunga. Sono lunghe tutte le strade che conducono a ciò che il cuore brama. Ma questa strada l'occhio della mia mente la poteva vedere su una carta, tracciata professionalmente, con tutte le complicazioni e difficoltà, eppure a suo modo sufficientemente semplice. O si è marinaio o non lo si è. E io di esserlo non avevo dubbi. (2011, cap. II, p. 67)
*Il moderno spirito della fretta si manifestava con voce sonora negli ordini di «Vira a lasciare» – di «Ammaina la scala di barcarizzo», e in pressanti inviti rivolti a me, «Sbrigatevi, signore! Siamo in ritardo di tre ore per voi... La nostra ora è le sette, sapete!» <br /> Salii in coperta. dissi: – No! Non lo so –. Lo spirito della fretta moderna era incarnato in un individuo magro, con braccia e gambe lunghe, e una barba grigia tagliata corta. La sua mano ossuta era calda e asciutta. Dichiarò febbrilmente: <br /> – Sulla forca, se vi aspettavo altri cinque minuti, comandante del porto o non comandante del porto. (2011, cap. II, p. 69)
*{{NDR|Su [[Bangkok]]}} Era là, estesamente sparsa su ambe le rive, la capitale d'Oriente che mai aveva conosciuto conquistatori bianchi: una distesa di scure case di bambù, di stuoia e di foglie, e con uno stile d'architettura vegetale, sorta dallo scuro suolo sulle sponde del fiume fangoso. Era stupefacente pensare che in tutte quelle migliaia d'abitazioni umane probabilmente non v'erano neppure sei libbre di chiodi. Alcune di quelle case fatte d'erba e paletti, come nidi d'una specie di animali acquatici, erano abbarbicate sulla bassa sponda. Altre parevano spuntare dall'acqua; altre ancora galleggiavano ancorate proprio nel bel mezzo della corrente. Qua e là in lontananza, sopra l'affollata distesa delle basse creste dei tetti, torreggiavano grandi edifici in muratura, il palazzo del re, templi splendidi e decrepiti, crollanti sotto il sole a picco tremendo e opprimente, quasi palpabile cosa, che sembrava entrarvi nel petto attraverso il respiro e impregnarvi le membra attraverso ogni poro della pelle. (1999, cap. II, pp. 56-57)
*Sì, era là. Divorai con gli occhi, felice, lo scafo, l'attrezzatura. Quel senso di vacuità della vita che mi aveva reso così irrequieto negli ultimi mesi perse la sua amara ragione d'essere, la sua malefica influenza, dissolvendosi in un fiotto di emozione gioiosa. (2011, cap. II, p. 73)
*Una voce dietro di me disse in un odioso tono equivoco: – Spero, capitano, che ne siate soddisfatto –. Non voltai neppure la testa. Era il comandante del piroscafo, e qualsiasi cosa intendesse dire, qualsiasi cosa lui pensasse della nave, sapevo che, al pari di alcune rare donne, essa era una di quelle creature la cui semplice esistenza è sufficiente a suscitare un diletto disinteressato. Uno sente che è bello essere al mondo, quel mondo in cui essa esiste. (2011, cap. II, pp. 73-74)
*Di fronte a quell'uomo, che giudicai avesse molti più anni di me, divenni conscio di ciò che avevo già lasciato alle spalle: la [[gioventù]]. E ciò fu invero un ben scarso conforto. La gioventù è una bella cosa, un grande potere, fin tanto che non ci si pensa. (1999, cap. III, p. 64)
*Già, dovevo far fronte a un bel po' di problemi che erano preziosissimi come "[[Esperienza|esperienze]]". Tutti tengono in grande considerazione i vantaggi dell'esperienza. Ma a tal riguardo bisogna dire che l'esperienza significa sempre qualcosa di sgradevole, che s'oppone all'incanto e all'innocenza delle illusioni. (1999, cap. III, p. 76)
:La gente ha una grande opinione sui vantaggi dell'esperienza. Ma sotto un certo profilo, esperienza significa sempre qualcosa di spiacevole, in contrasto con il fascino e l'innocenza delle illusioni. (2011, cap. III, p. 90)
*Credevo nel [[chinino]]. Vi riponevo tutta la mia fiducia. Avrebbe salvato gli uomini, la nave, infranto l'incantesimo con la sua potenza medicinale, avrebbe privato il tempo della sua importanza, avrebbe fatto del clima una mera preoccupazione passeggera, e, simile a una polvere magica che sconfigge misteriosi malefici, avrebbe protetto il primo viaggio del mio primo comando contro le potenze malefiche della bonaccia e della pestilenza. Ai miei occhi il chinino era prezioso più dell'oro, e sulla nave, come non accade con l'oro del quale sembra non ve ne sia mai, ovunque, a sufficienza, sulla nave ve ne era una scorta bastevole. (1999, cap. IV, p. 100)
*È un fatto che, quanto più forte è la scossa che attraversa la mente, tanto più ci aiuta a sostenerla provocando una specie di temporanea insensibilità. (1999, p. 101)
*Ecco là: stelle, sole, mare, luce, oscurità, spazio, vaste acque; l'opera formidabile della Creazione, nella quale sembra che l'umanità sia capitata per sbaglio, non desiderata. Oppure caduta in trappola. (1999, cap. V, p. 110)
===[[Explicit]]===
Mi avvicinai tendendogli la mano. I suoi occhi, che guardavano altrove, avevano un'espressione tesa. Era come uno che stesse ad ascoltare un grido d'avvertimento.<br>«Non volete stringermi la mano, Ransome?» dissi con dolcezza.<br>Uscì in un'esclamazione, arrossì fino a diventar paonazzo, quasi mi slogò la mano nella sua stretta, e subito dopo, rimasto io solo nella cabina, lo udii salire la scaletta del boccaporto con cautela, gradino per gradino, nel timor panico di risvegliare improvvisamente l'ira del nostro comune nemico, ch'era suo destino di dover consapevolmente portare nel petto fedele.<!-- 1999, pp. 148-149 -->
===Citazioni su ''La linea d'ombra''===
*Conrad è, come molti grandi scrittori, un filosofo solo nel senso che la sua consapevolezza retrospettiva delle continuità e discontinuità dell'esperienza umana può chiarire la nostra, e ''La linea d'ombra'' è forse la realizzazione più riuscita di Conrad in questa direzione. Molte persone, si può azzardare, hanno fatto degli sbagli, prima con mortificazione, poi, se sono stati fortunati, con rassicurazione, con la scoperta che molti dei loro pensieri e azioni non sono unici, ma uniti in vario modo a quelli dei nostri predecessori e di coloro che si trovano più vicini alla morte; che la reciprocità è reale, nonostante noi non diamo e non riceviamo mai la completa misura del riconoscimento; e che alcuni elementi di questa reciprocità, per quanto limitati, sono ancora - adattando la frase di Conrad sotto il titolo - degni del nostro effimero ma eterno rispetto. Nella ''Linea d'ombra'', Conrad ci sommerge con queste idee; ma egli le accompagna anche con varie ironie malinconiche: tanto per iniziare, le dinastie dell'esperienza sono fragili, corruttibili e intermittenti; in secondo luogo, a dispetto della lettura esistenzialista della linea d'ombra, noi non scegliamo i nostri legami di solidarietà con il passato e il presente, ma ci arriviamo - come veniamo al mondo - involontariamente e inconsapevolmente: ''ex abrupto'', urlando. ([[Ian Watt]])
*''La linea d'ombra'', sebbene in parte sia stato scritto nella prosa piana e semplice dell'''Ospite segreto'', è evidentemente un'opera meno perfetta. Va avanti in modo lento e incerto [...]. Sembrerebbe che Conrad abbia concepito ''La linea d'ombra'' come la rappresentazione del passaggio - attraverso una prova decisiva - dalla fiducia ingenua e mai messa alla prova, alla completamente diversa fiducia che deriva dal maturo autocontrollo. Concepita in questo modo, la storia avrebbe dovuto logicamente riflettere, nelle sue prime pagine, una fiducia ingenua ed esuberante. ([[Albert J. Guerard]])
==''Lord Jim''==
===[[Incipit]]===
Era alto quasi sei piedi, forse un pollice o due meno, solidamente costrutto, e vi veniva incontro con le spalle un po' incurvate, la testa in avanti, e uno sguardo dall'alto in basso che vi faceva pensare a un toro pronto a caricare. La sua voce era profonda e sonora e i suoi modi rivelavano una tenace sicurezza in se stesso che pure nulla aveva di aggressivo. Sembrava una necessità, quel suo atteggiamento, che appariva diretto tanto agli altri quanto a se medesimo. Meticolosamente curato nella persona, vestiva di candido dalla testa ai piedi ed era assai popolare nei vari porti dell'Estremo Oriente, dove si guadagnava da vivere come agente di forniture marittime.
===Citazioni===
*La [[vanità]] gioca orrendi scherzetti alla nostra memoria. (2002)
*Le idee sono fannulloni, vagabondi che bussano alla porta di servizio della nostra mente, e ognuna di esse ci toglie un poco della nostra essenza, ognuna ci ruba una briciola della fiducia in quelle poche, semplici nozioni, alle quali dobbiamo attenerci, se vogliamo vivere decentemente e morire senza rimpianti! (p. 29)
*Si giudica un uomo dai suoi nemici oltre che dai suoi amici. (2002)
===Citazioni su ''Lord Jim''===
*Lord Jim è un giovane che abbraccia la carriera di capitano marittimo con un ideale di eroismo e abnegazione... Egli punta tutto sul grande momento della prova suprema in cui dimostrerà tutto il suo valore. ([[Italo Calvino]])
*Noi siamo Lord Jim, questo codardo che a un certo momento salta dalla nave e abbandona migliaia di pellegrini al loro destino. E poi comincia il grande rimorso, il senso di colpa. E tutti noi, un giorno, abbiamo «saltato»... ([[Ugo Mursia]])
{{NDR|Joseph Conrad, ''Lord Jim'', traduzione di Alessandro Gallone, Alberto Peruzzo Editore, 1989.}}
==''Nostromo''==
===[[Incipit]]===
Durante la domiazione spagnola, e per molti anni dopo, la città di Sulaco ― la lussureggiante bellezza dei suoi aranceti ne attesta l'antichità ― non era stata commercialmente nulla più che un porto di piccolo cabotaggio con un discreto traffico locale di pelli bovine e indaco.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
===Citazioni===
*Il valore d'una frase risiede nella personalità di chi la pronuncia, perché nulla di nuovo può più essere detto da creatura umana.<ref>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*Nessuna occupazione è seria, neppure quando l'ammenda per il fallimento è rappresentata da una pallottola in petto.
*Soltanto nella nostra attività troviamo la salutare illusione di un'esistenza indipendente dall'universo intero, del quale tuttavia costituiamo soltanto una parte trascurabile.
==''Suspense''==
===[[Incipit]]===
Un cupo rossore infuocava le facciate marmoree dei palazzi ammassati lungo le pendici di un'arida collina il cui spoglio crinale tracciava, alto sul cielo che imbruniva, un rigo luminoso e spettrale. Il sole invernale tramontava sul golfo di [[Genova]]. Oltre la costa a oriente il cielo era come vetro scuro. Anche il mare aperto aveva un aspetto vitreo, e sulla sua superficie rossastra la luce della sera indugiava come incapace di staccarsene. Le vele di alcune feluche alla fonda apparivano rosee e allegre, immobili nell'oscurità crescente. Tutte puntavano la prua verso la Superba. All'interno del molo, che era lungo e terminava con una tozza torre rotonda, l'acqua del porto si era fatta nera. (p. 37)
===Citazioni===
*{{NDR|Su [[Genova]]}} Dalla massa compatta delle spesse mura sporgevano, a lunghi intervalli, bracci di ferro battuto con lanterne contenenti fioche fiammelle. Gli enormi portali degli ingressi sontuosi di fronte ai quali si trovava a passare erano chiusi, e l'unico suono che gli giungeva alle orecchie era quello dei suoi cauti passi. Si fermò in uno slargo all'incrocio di quelle viuzze, e guardandosi attorno si chiese se tutti quegli enormi e grandiosi edifici fossero deserti, o se era lo spessore dei muri a smorzarne ogni segno di vita all'interno: non poteva credere che tutta la popolazione fosse già andata a dormire. (pp. 78-79)
*«''Sì'', ''sì'', [[Palazzo Rosso (Genova)|Palazzo Rosso]]», disse.<br>Nel suo tono imperturbabile, Cantelucci spiegò che il popolino chiamava così quel palazzo per via del granito rosso con cui era costruito [...] Sull'angolo di uno stretto vicolo con un breve spazio al centro del quale crescevano alcuni alberi, la cenciosa guida si fermò e, indicando a Cosmo uno scuro e splendido edificio, lo lasciò solo. Scuro e massiccio, riccamente ornato e pesante, cupo all'aspetto e con enormi sculture, il palazzo in cui viveva la piccola Adèle parve a Cosmo una sontuosa prigione. Si accedeva al portale irto di borchie di ferro per mezzo di una scalinata dai gradini bassi, segmento di un cerchio più ampio, con ai lati due enormi grifoni, ali e artigli in vigile tensione, accosciati su uno stretto e alto piedistallo. Nel salire la scala, Cosmò noto che la pesante porta era socchiusa quel tanto che gli avrebbe consentito di passare, e subito, dalla penombra dell'arcata, vide nel cortile interno il sole splendere sugli oleandri, le lastre di marmo e la larga scalinata che portava al colonnato della galleria del primo piano. (pp. 115-116)
==''Tifone''==
===[[Incipit]]===
Il capitano Mac Whirr, del piroscafo ''Nan-Shan'', aveva una fisionomia che, stando alle apparenze materiali, rispecchiava esattamente il suo carattere: non presentava particolari caratteristiche di risolutezza o di stupidità; non presentava caratteristiche di alcun tipo; era semplicemente normale, inespressiva e imperturbabile. <!-- p. 11 -->
===Citazioni===
*Per quanto mi riguarda [...] preferisco avere come comandante uno stupido di prim'ordine piuttosto che un furbacchione. Uno stupido c'è sempre modo di prenderlo, ma una persona furba è troppo smaliziata e ti scivola tra le mani. (Solomon; cap, I., p. 26)
*Il capitano Mac Whirr aveva navigato sulla distesa degli oceani allo stesso modo in cui alcuni uomini sfiorano appena gli anni della loro esistenza per calarsi poi dolcemente in una placida tomba, senza aver conosciuto nulla della vita sino all'ultimo, senza mai aver avuto l'opportunità di vedere tutto quanto essa può contenere di perfido, di violento e di terrificante. In mare come in terra, esistono uomini a tal punto fortunati, o a tal punto disdegnati dal destino o dal mare. (cap. I, p. 29)
*«È un tempo orribile; farebbe bestemmiare un santo. Persino qui sopra coperta, mi sento come se avessi la testa avvolta in un panno di lana.»<br/>Il capitano Mac Whirr sollevò lo sguardo. «Intende dire, signor Jukes, che le è successo di avvolgersi la testa in un panno di lana? E a quale scopo?»<br/>«È un [[Modi di dire dai libri|modo di dire]], signor capitano» disse Jukes senza fare una piega. (cap. II, p. 36)
*L'oscurità che si estendeva lontano, oltre la prua della nave, era come un'altra notte vista attraverso la notte stellata della terra: la notte senza stelle delle immensità che stanno oltre l'universo creato, svelata nella sua terrificante immobilità da una fessura praticata nella sfera scintillante al cui centro sta la terra. (cap. II, pp. 40-41)
*Questo è il potere disgregante di un cataclisma: quello di isolare l'individuo dai propri simili. Un terremoto, una frana, una valanga colpiscono l'uomo a caso, potremmo dire senza passione. La furia di una [[burrasca]] invece lo attacca come un nemico personale, cerca di afferrarne le membra, gli si aggrappa alla mente, cerca di sgominarlo fin nello spirito. (cap. III, p. 54)
*E ancora una volta, udì quella voce sforzata e fioca, ma che manteneva, in mezzo a quel rumore assordante, un penetrante effetto rassicurante, come se provenisse da qualche remoto luogo di pace posto al di là delle nere distese della burrasca. Udì ancora una voce umana, il tenuo e indomabile suono capace di trasmettere l'immensità di una convinzione, di una certezza e di una determinazione che saprà pronunciare parole di conforto in occasione dell'ultimo giorno, quando i cieli cadranno e giustizia sarà fatta; udì ancora quella voce che gli stava gridando da lontano, da molto, molto lontano: «Va bene». (cap. III, p. 58)
*Nell'oscurità i marosi parevano scagliarsi contro di essa da tutte le parti per tenerla giù sino alla sua distruzione. C'era dell'odio nel modo in cui veniva maltrattata e un che di ferocia nei colpi che le venivano inferti. Era come un essere vivente consegnato al furore di una folla imbestialita: strattonata con violenza, percossa, scagliata a terra e calpestata. (cap. III, p. 61)
*Si trattava piuttosto di un involontario torpore dello spirito. Uno stato provocato dalla lunga, lunghissima tensione che produce una burrasca, dall'interminabile aspettativa di una catastrofe definitiva, dallo sforzo fisico che richiede il solo rimanere aggrappato all'esistenza nel corso di un cataclisma così sconvolgente; uno sforzo continuo e infido che penetra profondamente nel petto per fiaccare e debellare il cuore dell'uomo che rimane irriducibile e che, tra tutti i doni della terra, più ancora che alla vita stessa, aspira alla pace. (cap. IV, p. 66)
===[[Explicit]]===
''Questa era certamente la soluzione più conveniente per mettere a tacere il fatto nell'interesse di tutti. Qual è la tua opinione di signorino delle navi postali? Il vecchio capo dice che quella era decisamente la cosa migliore da farsi. L'altro giorno, il comandante sottolineava il fatto che: «Ci sono cose che non si trovano sui libri». Sono convinto che, per essere un uomo così limitato, se l'è cavata davvero molto bene.'' <!-- p. 123 -->
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Agli occhi dell'Occidente''===
Dichiaro innanzitutto di non possedere quelle doti d'immaginazione ed espressione che mi avrebbero permesso di ricreare, per il lettore, la personalità dell'uomo che secondo l'uso russo si chiamava Kirilo Sidorovič (Cirillo figlio di Isidoro) Razumov.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
===''Giovinezza''===
Questo poteva accadere soltanto in Inghilterra, dove gli uomini e il mare si intrecciano.<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
===''Gli idioti''===
Percorrevamo in carrozza la strada che va da Tréguier a Kervanda. Passavamo ad un trotto serrato fra le siepi alzate sui ripari di terra che fiancheggiavano la strada, quando, al piede della ripida ascesa che precede Ploumar<ref>Ploumar è nome inventato. Il paesaggio che serve di sfondo alla novella è quello della costa settentrionale della Bretagna, nella vicinanza di Lannion (Côtes-du-Nord) dirimpetto a Ile Grande. Tréguier, paese natale di Renan, è una cittadina vicina al mare, circa dodici miglia da Lannion.</ref>, il cavallo si mise spontaneamente al passo, mentre il cocchiere saltava da cassetta pesantemente a terra.<br>Egli fece scoppiettare la frusta e s’inerpicò sul pendio, salendo grevemente il colle a fianco del veicolo, la mano sul predellino e l’occhio a terra.<br>Dopo un certo tempo alzò la testa, indicò avanti a lui la strada colla punta della sua frusta e disse:<br>L'idiota!
===''I duellanti''===
[[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]], la cui carriera ebbe il carattere di un duello contro l'Europa intera, disapprovava il duello fra gli ufficiali del suo esercito. Il grande imperatore militare non era uno smargiasso e aveva poco rispetto per la tradizione.
===''Il nero del «Narciso»''===
Il signor Baker, primo ufficiale della nave ''Narciso'', uscì con un solo passo dalla sua cabina illuminata e si trovò nell'ombra del cassero. Sopra la sua testa, sul frontone del casseretto, la guardia di notte suonò un doppio colpo. Il signor Baker, parlando all'uomo in alto, domandò:<br>– L'equipaggio è tutto a bordo, Knowells?<br>Il marinaio scese la scala zoppicando, poi disse con tono meditativo:<br>– Credo di sì, signore. Tutti i nostri vecchi sono qui, e ne sono venuti molti nuovi... Devono essere qui tutti.
===''La locanda delle streghe''===
Questa storia, episodio, avventura (chiamatela come vorrete), fu riferita verso il 1850 da un uomo che, per sua confessione, aveva in quell'epoca [[sessantenne|sessant'anni]]. Sessant'anni non è una brutta età, se non quando se ne considera la prospettiva, ciò che noi facciamo, nella maggior parte, con sentimenti molto confusi. È un'età calma; praticamente, la partita è al termine; e tenendosi in disparte, ciascuno comincia a ricordare, con una certa vivezza, l'uomo abile che ha saputo essere nel corso della sua esistenza.
==Citazioni su Joseph Conrad==
*Lo scrigno segreto del suo genio è pieno di cianfrusaglie piuttosto che di gioielli; è inutile, quindi, sforzarsi di capirlo da un punto di vista filosofico, poiché non c'è niente da scrivere in questo senso. Nessuna dottrina, in realtà. Solo opinioni... ([[E. M. Forster]])
===[[Federica Almagioni]]===
*Fin dal suo primo romanzo Conrad attirò l'attenzione di letterati come [[John Galsworthy|Galsworthy]], [[André Gide|Gide]], [[Henry James|James]]. [[Edward Garnett]] sostenne che aveva la capacità di "rendere visibili aspetti della vita che noi inglesi siamo costituzionalmente incapaci di percepire"; [[Thomas Mann]] esaltava "il suo talento virile, il suo carattere così inglese... la sua così nobile energia narrativa e il suo spirito così costantemente bizzarro".
*Il vero pregio di Conrad è [...] quello di essere un grande esploratore della psicologia umana, per cui i lettori si possono riconoscere nei suoi personaggi.
*Nell'uomo Conrad si mescolano vari individui : il giovane romantico nobile polacco; l'avventuriero-contrabbandiere; lo scrupoloso ufficiale della marina inglese; il grande romanziere; il piccolo uomo con i suoi acciacchi e le sue manie.<br>Joseph Conrad fu polacco per nascita, suddito russo per ragioni storiche, francese per educazione, inglese per adozione.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Joseph Conrad, ''Agli occhi dell'Occidente'', 1911.
*Joseph Conrad, ''Cuore di tenebra'' (''Heart of Darkness''), nota introduttiva di Giuseppe Sertoli, traduzione di Alberto Rossi, Einaudi, Torino, 1974. ISBN 8806385704
*Joseph Conrad, ''Cuore di tenebra'', traduzione di Luisa Saraval, Garzanti, 1990. ISBN 8811584124
*Joseph Conrad, ''Cuore di tenebra'', traduzione di Mauro Fissore, Edisco, Torino, 1998.
*Joseph Conrad, ''Cuore di tenebra'', traduzione di Rossella Bernascone, Mondadori, 2000. ISBN 8852000097
*Joseph Conrad, ''Cuore di tenebra'', traduzione di Giorgio Spina, BUR, Milano, 2006. ISBN 88-17-00053-1
*Joseph Conrad, ''[https://gutenberg.org/ebooks/63893 Gli idioti]'', traduzione di Hilda Campioni, The Australasian Publishing Company LTD.
*Joseph Conrad, ''I duellanti'', traduzione di Leonardo Gandi, E/O, 1994.
*Joseph Conrad, ''Il nero del «Narciso»'', traduzione di Alda Politzer, introduzione di [[Vezio Melegari]], Junior Club, Milano 1965.
*Joseph Conrad, ''Il piantatore di Malata'' (''The planter of Malata''), in ''Within the Tides'', traduzione di Gilberto Altichieri, Muggiani Tipografo Editore, Milano 1944.
*Joseph Conrad, ''[http://books.google.it/books?id=GwgyQuTffDoC L'agente segreto]'', traduzione di Luisa Saraval, Giunti Editore, 2010. ISBN 8809753534
*Joseph Conrad, ''La linea d'ombra'', traduzione di Dunja Badnjevic Orazi, Newton & Compton.
*Joseph Conrad, ''La linea d'ombra'', traduzione di Gianni Celati, Mondadori, Milano, 1999. ISBN 88-04-40923-1
*Joseph Conrad, ''La linea d'ombra'', traduzione di Flavia Marenco, Einaudi, 2006.
*Joseph Conrad, ''La linea d'ombra'', traduzione di Flavia Marenco, Einaudi, La biblioteca di Repubblica, 2011.
*Joseph Conrad, ''La locanda delle streghe'', traduzione di Giovanni Marcellini e Ovidio Fatica, Editori Riuniti, 1996. ISBN 8835941628
*Joseph Conrad, ''Lord Jim'', traduzione di Alessandro Gallone, prefazione di Federica Almagioni, Alberto Peruzzo Editore, 1989.
*Joseph Conrad, ''Lord Jim'', traduzione di A. Ceni, Feltrinelli, 2002.
*Joseph Conrad, ''Suspense'', traduzione di Camilla Salvago Raggi, Il Canneto Editore, Genova, 2013. ISBN 978-88-96430-41-5
*Joseph Conrad, ''Tifone'', traduzione di Marco Longhi Paripurna, Demetra, 1997. ISBN 88-440-0397-6
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=en:Author:Joseph Conrad|s_lingua=inglese|s_preposizione=di}}
===Opere===
{{Pedia|Il negro del "Narciso"||(1897)}}
{{Pedia|Cuore di tenebra||(1899)}}
{{Pedia|Lord Jim||(1899-1900)}}
{{Pedia|Tifone (Conrad)|''Tifone''|(1902)}}
{{Pedia|La linea d'ombra||(1917)}}
{{DEFAULTSORT:Conrad, Joseph}}
[[Categoria:Scrittori britannici]]
[[Categoria:Scrittori polacchi]]
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José Ortega y Gasset
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[[Immagine:Jose Ortega y Gasset.jpg|thumb|José Ortega y Gasset]]
'''José Ortega y Gasset''' (1883 – 1956), filosofo spagnolo.
==Citazioni di José Ortega y Gasset==
*Il [[liberalismo]] prima che una questione di più o di meno in politica, è un'idea radicale della vita: è credere che ogni essere umano debba essere libero di soddisfare la propria individualità e il proprio destino intrasferibile.<ref>Da ''Lo spettatore''.</ref>
*L'europeo è rimasto solo, senza uno spirito vivo al suo fianco.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 250. ISBN 9788858019429</ref>
*L'[[ordine]] non è una pressione imposta alla società dal di fuori, ma un equilibrio instaurato dal di dentro.<ref>Da ''Mirabeau''.</ref><ref name=e />
*{{NDR|Nella società chiusa}} l'uomo non sceglie il suo modo di pensare e di comportarsi, ma lo riceve automaticamente dal passato e vive spinto da una ''vis a tergo''. La fede non gli pare una fede, bensì la realtà stessa.<ref>Da ''Una interpretazione della storia universale'', SugarCo, Milano, 1978, p. 150; citato in Luciano Pellicani, ''Saggio sulla genesi del capitalismo'', SugarCo Edizioni, 1992, ISBN 88-7198-203-7, cap. X, p. 284.</ref>
*La bellezza che seduce coincide poche volte con la bellezza che fa innamorare.<ref name=diz/>
*La [[Castiglia]] ha fatto la [[Spagna]] e la Castiglia l'ha disfatta.
:''Castilla ha hecho a España y Castilla la ha deshecho.''<ref>{{es}} Citato in [[Manuel González Herrero]], ''Memorial de Castilla'', M. González Herrero, Segovia, 1978, [https://books.google.it/books?hl=it&id=NglXAAAAYAAJ&dq=Castilla+hizo+a+Espa%C3%B1a+y+Espa%C3%B1a+deshizo+a+Castilla.&focus=searchwithinvolume&q=+hizo p. 104].</ref>
*La [[conversazione]] è lo strumento socializzante per eccellenza, e nel suo stile si possono veder riflesse le capacità della razza.<ref>Da ''Spagna invertebrata''.</ref><ref name="e">Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*{{NDR|L'[[Monastero dell'Escorial|Escorial]]}} [...] la nostra grande roccia lirica.<ref>Citato in Jean Babelon, ''Jacopo da Trezzo e la costruzione de L'Escorial. {{small|Saggio sulle arti alla corte di Filippo II}}'', traduzione e revisione delle note con aggiunta di nuove immagini di Eleonora Mauri e Pasquale Villa, Diogene Edizioni, Pomigliano d'Arco, 2015, [https://books.google.it/books?id=8CFFCQAAQBAJ&lpg=PA31&ots=G0KAKmCxHQ&dq=&pg=PA31#v=onepage&q&f=false p. 31]. ISBN 978-88-6647-108-0</ref>
*La scienza consiste nel sostituire un sapere che sembrava ormai certo, con una teoria, ovvero con qualcosa di problematico.<ref name=diz/>
*La secca legge dell'arte è questa: «Ne quid nimis», niente più del necessario. Tutto ciò che è superfluo, tutto quello che possiamo sopprimere senza che la sostanza ne risenta, è contrario all'esistenza della bellezza.<ref name="diz">Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
*Molti uomini, come i [[bambini]], vogliono una cosa ma non le sue conseguenze.<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref>
*[...] nella maggior parte delle occasioni io so che l'altro ''ha bisogno'' di credere che sono un [[imbecillità|imbecille]], che gli conviene convincersi di ciò per poter alimentare una fede in se stesso ferita o claudicante. Essendo un mentecatto, gli faccio, dunque, un gran favore.<ref>Da ''Meditazione sulla tecnica e altri saggi su scienza e filosofia'', traduzione di Roberto Manzocco, Doleres Perez, L. Taddio, Mimesis, Milano-Udine, 2011, [https://books.google.it/books?id=VujrDwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT170&dq=&pg=PT170#v=onepage&q&f=false p. 170]. ISBN 9788857559438</ref>
*Non è la fame, ma, al contrario, l'abbondanza, l'eccesso di energia, a provocare la guerra.<ref name=diz/>
*Non si può dire che il poeta insegua la verità, visto che la crea.<ref name=diz/>
*Quando si parla di [[Diego Velázquez|Velázquez]] si dice sempre che dipingeva l'aria, l'ambiente, eccetera. Io non credo a nulla di tutto questo e non mi sono mai accorto che si sia chiarito ciò che si intende enunciare con siffatte espressioni. L'effetto aereo delle sue figure è dovuto semplicemente all'indecisione di profili e di superfici in cui le lascia. Ai suoi contemporanei pareva che fossero rimaste "non finite" di dipingere, e a questo appunto è dovuto il fatto che Velázquez non fu popolare ai tempi suoi. Aveva fatto la scoperta più "impopolare": che la realtà si differenzia dal mito, nell'ambito del quale non è mai del tutto "finita".<ref>Da ''Velázquez'', 1953. Citato in ''Velázquez'', I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pp. 183-188, Rizzoli/Skira, Milano, 2003.</ref>
*[...] questo Escorial, rigoroso impero della pietra e della geometria in cui ho collocato la mia anima [...].<ref>Da ''Il tema del nostro tempo'', traduzione di A. Lozano Maneiro e C. Rocco, SugarCo, Milano, 1985, citato in Eusebio Ciccotti, in ''La "Dottrina del punto di vista" in J. Ortega Y Gasset. {{small|Una lettura estetica tra letteratura e cinema}}'', ''Rivista di estetica'', n. 44, 2010, ''[https://journals.openedition.org/estetica/1680 journals.openedition.org/estetica/1680]''.</ref>
*Saper [[comandare]] a se stessi è la prima condizione per poter comandare agli altri.<ref name="multi">Citato in [[Guido Almansi]], ''Il filosofo portatile'', TEA, Milano, 1991.</ref>
*Se [[insegnare|insegni]], insegna anche a dubitare di ciò che insegni.<ref name="multi" />
*[[Vita]] umana, in senso proprio ed originale, è quella di ognuno, vista dal di dentro; pertanto, è sempre ''la mia'', è personale.<ref>Da ''L'uomo e la gente'', p. 64.</ref>
{{Int|Citato in Gabriele Morelli, ''LUDUS gioco, sport, cinema nell'avanguardia spagnola''|Jaca book, Milano, pp. 13-32. ISBN 88-16-95097-8}}
*Il sintomo generale del nuovo stile che traspare in tutte le sue multiformi manifestazioni consiste nel fatto che l'arte abbia sgomberato dalla zona seria della vita, ha smesso di essere un centro di gravitazione vitale. (p. 23)
*Se invece di prendere sul serio l'[[arte]], la prendessimo per quel che è, come intrattenimento, un gioco, una diversione, l'opera artistica guadagnerebbe così tutta la sua ammaliante riverberazione. (p. 24)
*Per i vecchi, la mancanza di serietà della nuova arte è un difetto che è sufficiente ad annullarla; mentre per i giovani, questa mancanza di serietà, è il sommo valore dell'arte, e, di conseguenza, cercano di commetterla in modo più deciso e premeditato. (p. 24)
*Al lavoro si contrappone un altro tipo di sforzo che non nasce da un'imposizione, ma da un impulso veramente libero e generoso della potenza vitale: lo [[sport]] [...] Si tratta di uno sforzo lussuoso, che si dà a mani piene senza speranza di ricompensa, come il traboccare di un'intima energia. Perciò la qualità dello sforzo sportivo è sempre egregia, squisita. (p. 25)
*Alle opere veramente preziose si perviene soltanto tramite la mediazione di questo sforzo antieconomico (lo sport), i cui sublimi risultati sono: la creazione scientifica e artistica, l'eroismo politico e morale, la santità religiosa. (p. 25)
*Decrescerà, per quanto possibile, il gesto triste del lavoro che pretende giustificarsi con patetiche considerazioni riguardanti i doveri umani e il sacro lavoro della cultura. [L'artista] otterrà le sue splendide creazioni scherzando e senza darle grande importanza. Il poeta tratterà la sua propria arte con la punta del piede, come un buon calciatore. Nel corso di tutto il secolo XIX si è assistito ad un amaro gesto del giorno feriale. Oggi i giovani sembrano disposti a dare alla vita un aspetto imperturbabile di giorno festivo. (p. 26)
*Nell'insieme, quando si introduce un nuovo termine, muta la gerarchia di ciò che resta. Allo stesso modo, nel sistema spontaneo di valutazioni che l'uomo nuovo porta con sé, di cui è parte integrante, è apparso un nuovo valore – il vitale –, che per la semplice presenza deprime tutto il resto. (p. 26)
*Invece di indurre il giovane a prodezze patetiche di falsa gesticolazione solenne, io gli direi: "amico mio: scienza, arte, morale inclusa, non sono cose serie, solennità sacerdotali. Si tratta meramente di un gioco". (p. 30)
*La cultura non è figlia del lavoro ma dello [[sport]]. Si sa bene che attualmente mi trovo solo tra i miei contemporanei nell'affermare che la forma superiore dell'esistenza umana è proprio lo sport. (pp. 36-37)
*Lo sport è sforzo fatto liberamente, per pura soddisfazione in sé, mentre il lavoro è uno sforzo a cui si è costretti in vista del suo rendimento. (p. 37)
==''Aurora della ragione storica''==
*Che l'uomo abbia bisogno di sapere, che abbia bisogno, lo voglia o no, di darsi da fare con i mezzi intellettuali di cui dispone, è quel che indubitabilmente costituisce la condizione umana.
*È tempo che la storia abbandoni lo psicologismo e il soggettivismo in cui si disperdono i più acuti lavori contemporanei e riconosca che la sua missione è quella di ricostruire le condizioni oggettive in cui gli individui, i soggetti umani si trovano immersi.
*Vivere significa, fin dall'inizio, essere costretti ad [[interpretazione|interpretare]] la nostra vita. Sempre, in modo irremissibile, in ogni istante, abbiamo a che fare con determinate convinzioni radicali intorno a ciò che le cose sono e a ciò che noi siamo in mezzo a loro: questo groviglio di convinzioni profonde fa diventare la nostra caotica circostanza un mondo unitario o universo.<ref>Da ''Intorno a Galileo'' (1933), in ''Aurora della ragione storica'', traduzione di Leonardo Rossi, Sugarco, Milano, 1994, p. 37. ISBN 88-7198-284-3. Citato in Enzo Di Nuoscio, ''Tucidide come Einstein?: {{small|la spiegazione scientifica in storiografia}}'', Rubbettino, Soveria Mannelli, 2004, [https://books.google.it/books?id=v9cxo_ImtpoC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA22&dq=&pg=PA22#v=onepage&q&f=false nota 65, p. 22]. ISBN 9788849809787</ref>
==''Il tema del nostro tempo''==
*Abbiamo il dovere di presentire il nuovo, e dobbiamo trovare anche il coraggio di affermarlo.
*Il senso della [[vita]], quindi, non è altro che accettare ognuno la propria circostanza e, nell'accettarla, trasformarla in una creazione nostra. L'uomo è l'essere condannato a tradurre la necessità in libertà.
*La condizione dell'[[uomo]] è, in verità, stupefacente. Non gli viene data né gli è imposta la forma della sua vita come viene imposta all'astro e all'albero la forma del loro essere. L'uomo deve scegliersi in ogni istante la sua. È, per forza, libero.
==[[Incipit]] de ''L'uomo e la gente''==
Si tratta di questo: gli uomini, oggi, parlano continuamente di diritti e di leggi, di stato, di nazione e internazionalismo [...], pacifismo e bellicismo [...]. giustizia e ingiustizia sociale [...], autoritarismo, individualismo ecc. E non solo parlano, ma discutono. E non solo discutono ma, per le cose che quelle parole significano, combattono. E accade che combattendo s'ammazzino gli uni con gli altri a centinaia, a milioni.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
==''La ribellione delle masse''==
*La [[libertà]] ha sempre significato in Europa una franchigia per essere chi autenticamente siamo. (''Prologo per i francesi'', III, p. 29)
*La missione del cosiddetto «intellettuale» è, in certo modo, opposta a quella del politico. Il lavoro intellettuale aspira, spesso invano, a chiarire un poco le cose, mentre il lavoro del politico, al contrario, consiste normalmente nel confonderle più di quanto già non siano per se stesse. Essere di sinistra è, come essere di destra, uno degli infiniti modi che l'uomo può scegliere per essere un imbecille: entrambi in effetti sono forme della emiplegia morale. (''Prologo per i francesi'', IV, p. 31)
*È stato il cosiddetto «[[individualismo]]» ad arricchire il mondo, ad arricchire tutti nel mondo. (''Prologo per i francesi'', IV, p. 35)
*La cosa importante è la memoria degli [[errore|errori]], che ci consente di non commettere sempre gli stessi. (''Prologo per i francesi'', IV, p. 39)
*Le città sono piene di gente. Le case, piene di inquilini. Gli alberghi, pieni di ospiti. I treni, pieni di viaggiatori. I caffè, pieni di consumatori. Le strade, piene di passanti. Le anticamere dei medici più noti, piene d'ammalati. Gli spettacoli, appena non siano particolarmente estemporanei, pieni di spettatori. [...] La moltitudine, improvvisamente, si è fatta visibile, si è installata nei luoghi migliori della società. Prima, se esisteva, passava inavvertita, occupava il fondo dello scenario sociale; ora è avanzata nelle prime linee, è essa stessa il personaggio principale. Ormai non ci sono più protagonisti: c'è soltanto un coro. (pp. 47-49)
*Sorprendersi, stupirsi, è incominciare a capire. (p. 48)
*''Il fatto caratteristico del momento è che l'anima volgare, riconoscendosi volgare, ha l'audacia di affermare il diritto della volgarità e lo impone ovunque.'' (p. 53)
*Come quegli insetti che è impossibile estrarre dal loro nido, non c'è modo di sloggiare l'ottuso dalla sua insipienza, di farlo uscire dalla sua cecità e costringerlo a mettere a fuoco la visione abitualmente torpida con altri punti di vista più sottili. L'ottuso è insipiente perennemente, incessantemente. Per questo [[Anatole France]] diceva che un imbecille è più funesto di un malvagio: il malvagio talvolta si riposa, l'imbecille mai. (p. 99)
*La barbarie è assenza di norme e del ricorso a esse. (p. 101)
*La filosofia non ha bisogno né di protezione, né di attenzione, né di simpatia da parte delle masse. Conserva il suo carattere di perfetta inutilità; e in tal modo si affranca da ogni soggezione all'uomo-massa. Si riconosce come essenza problematica, e abbraccia in letizia il suo libero destino di uccello del buon Dio, senza chiedere di essere accettata, senza raccomandarsi a qualcuno né difendersi. (p. 113)
*La salute delle democrazie, qualunque siano il loro carattere e il loro grado, dipende da un miserabile particolare tecnico: il sistema elettorale. Tutto il resto è secondario. (p. 181)
==''Meditazioni del Chisciotte''==
*Ogni cosa concreta è costituita da una somma infinita di relazioni. Le scienze procedono discorsivamente, cercano ad una ad una queste relazioni, e, pertanto, avranno bisogno di un tempo infinito per esaurirle tutte. È questa la vera tragedia della scienza: lavorare per un risultato che non raggiungerà mai pienamente. (p. 8)
*Il [[rancore]] è un'emanazione della coscienza dell'inferiorità. (p. 35)
*Il bene, come la natura, è un immenso paesaggio in cui da secoli l'uomo avanza in esplorazione. (p. 37)
*C'è chi considera nulla ciò che è piccolo: per essi non sarà grande nemmeno ciò che è grande. (p. 43)
*Io sono io e la mia circostanza, e se non la salvo non salvo neanche me stesso. (p. 44)
*Se non esistesse altro che un vedere passivo, il mondo si ridurrebbe ad un caos di punti luminosi. Ma oltre al vedere passivo esiste un vedere attivo, che interpreta vedendo e vede interpretando; un vedere che è guardare. [[Platone]] seppe trovare per queste visioni che sono sguardi una parola divina: le chiamò ''[[idea|idee]]''. (p. 59)
*La [[cultura]] non è la vita intera, ma solo il momento della sicurezza, della stabilità, della chiarezza. (p. 80)
*{{NDR|La [[Cattedrale di Santa Maria (Sigüenza)|Cattedrale di Sigüenza]]}} [...] una vecchia cattedrale a pianta romanica con due torri fosche, merlate, due castelli guerreschi, costruiti per dominare sulla terra, gravi, con le loro quattro pareti lisce, senza aspirazioni irrealizzabili. Quel terreno è tanto accidentato che, alla luce tremante dell'alba, assumeva un'ondulazione simile a quella del mare, e la cattedrale, tutta olivastra e rosa, mi sembrava una nave che per quel mare veniva a portarmi la tradizione religiosa della mia razza condensata nel reliquiario del suo tabernacolo.<br>La cattedrale di Sigüenza è, più o meno, contemporanea del venerabile ''Cantare del mio Cid'' [...]. Entrambe, religione e poesia, sono qui gravide, terrene, affermatrici di questo mondo. [...] L'uno e l'altro, tempio e cantare si contentano di circoscrivere una parte di vita. La religione e la poesia non pretendono di soppiantare questa vita, ma, con discrezione, la servono e le fanno da diacono: sono per la vita. (p. 236)
*[...] in certi quadri di [[Ignacio Zuloaga|Zuloaga]] passa soffiando fieramente un vento irresistibile, terrificante, barbaro; un alito caldo che sembra giungere da inospitali deserti, o gelido, come se discendesse dai ghiacciai. In tutti i modi, una corrente di qualcosa, di un qualcosa di così vigoroso, così sostanziale, così evidente e necessario che, opprimendo nella tela ciò che è dipinto, lo rapprende, lo stringe su se stesso, gli dà peso esistenziale, solidità, necessità. Di alcuni quadri di Zuloaga si potrebbe dire che sono come stretti passaggi attraverso i quali irrompe tempestosamente un dinamismo superiore ad essi e da essi indipendente. (pp. 261-262)
*Il disegno di Zuloaga è pura forza viva: un cavaliere dalla sensibilità chisciottesca che accorre lì dove le cose sopportano maggior violenza dalle potenze inerti, vendicatore dei torti originati dalla materia, e soprattutto del più grave: la trivialità, l'inespressività. Questo lirico sforzo del disegno consiste nel disarticolare le forme triviali, le forme materializzate, e con lieve tocco articolarle secondo lo Spirito. (p. 264)
*Quanto più superficiale è un'[[intelligenza]], maggior propensione mostrerà a qualificare le discussioni come mere dispute verbali. (p. 337)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*José Ortega y Gasset, ''Aurora della ragione storica'', traduzione di Leonardo Rossi, SugarCo, Milano.
*José Ortega y Gasset, ''Il tema del nostro tempo'', a cura di Claudio Rocco, SugarCo Edizioni, Milano.
*José Ortega y Gasset, ''L'uomo e la gente'', traduzione di Lorenzo Infantino, Armando Editore, Roma, 2005. ISBN 88-8358-280-2
*José Ortega y Gasset, ''La ribellione delle masse'', traduzione di Salvatore Battaglia e Cesare Greppi, SE, Milano, 2001. ISBN 88-7710-495-3
*José Ortega y Gasset, ''Lo spettatore'', a cura di Carlo Bo, Bompiani, Milano.
*José Ortega y Gasset, ''Meditazioni del Chisciotte'', introduzione di Otello Lottini, traduzione di Bruno Arpaia, Guida, Napoli, 1986.
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=es:José Ortega y Gasset|s_lingua=spagnola|s_preposizione=di}}
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[[Categoria:Filosofi spagnoli]]
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Gottfried Benn
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[[Immagine:Bundesarchiv Bild 183-1984-1116-500, Gottfried Benn-Arzt und Schriftsteller.jpg|thumb|Gottfried Benn]]
{{indicedx}}
'''Gottfried Benn''' (1886 – 1956), scrittore e poeta tedesco.
==Citazioni di Gottfried Benn==
*''Guarda l'ultimo soffio azzurro di questa estate | andare alla deriva su mari di astri verso le lontane | sponde brune d'alberi; guarda sorgere quest'ultima | ora ingannevole e felice del Sud che è in noi, | alta come una {{sic|vôlta}}.''<ref>Da ''[[Cariatide]]'', ''Trunkene Flut'', 1949. Citato in ''Doppia vita'', traduzione e note di Elena Agazzi, Guanda, Modena, 2007, p. 33. ISBN 9788860880093</ref>
*Il [[Artista|portatore d'arte]] è statisticamente asociale, sa poco o niente di ciò che viene prima e dopo di lui, vive solo per il suo materiale interiore, per esso raccoglie in sé impressioni, se le tira dentro, così profondamente dentro di sé fino a toccare il suo materiale, sommuoverlo e provocare delle scariche. A lui non interessa la diffusione, l'azione in superficie, l'allargamento della ricezione, la cultura. Egli è freddo, il materiale va mantenuto freddo, egli deve dare forma ai sentimenti, alle ebbrezze a cui gli altri possono umanamente abbandonarsi, e ciò significa indurirli, raffreddarli, conferire stabilità a ciò che è molle. Per molti aspetti è cinico e afferma addirittura di non essere nient'altro che questo, mentre gli idealisti siedono tra i portatori di cultura e i ceti che producono reddito.<ref name="poesia">Da ''Deve la poesia migliorare la vita?'', in ''Lo smalto sul nulla''</ref>
*L'essenza della [[poesia]] è riserbo infinito.<ref name="poesia" />
*La [[tecnica]] c'è sempre stata, solo che i più non hanno studiato abbastanza per saperlo.<ref name="lirica">Da ''Problemi della lirica'', in ''Lo smalto sul nulla''.</ref>
*Non parlo di [[azzurro]] a casaccio. È la parola meridionale per eccellenza, l'esponente del «complesso ligure», di enorme «valore emozionale»; lo strumento principale per la «rottura dei nessi», dopo il quale comincia l'autocombustione, il «fanale mortale» verso cui i regni lontani accorrono per introdursi nell'ordine di quella «cadaverica iperemia». Feaci, megalitici, territori lernii – ad ogni modo nomi, persino in parte inventati da me, ma quando si avvicinano si moltiplicano. Astarte, Geta, [[Eraclito]] – certo annotazioni dei miei libri, ma quando la loro ora si avvicina, è l'ora degli auleti che vanno per i boschi, depongono le loro ali, le loro barche, le loro corone come anatemi o come elementi della poesia. [[parola|Parole]], parole – sostantivi! Basta che aprano le loro ali e interi secoli precipitano.<ref>Da ''Problemi della lirica'', citato in ''Doppia vita'', p. 35.</ref>
*Ovunque sono uomini, lì dimoreranno anche dei.<ref>Da ''Problemi della lirica''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*[[Agro Pontino|Paludi Pontine]], acquitrini pestilenziali, sepolcri in macerie, colli coperti di rovine – regno di febbri e di morte, sulle colonne greche si sgretola la calce. Fitte, cupe boscaglie, macchia, ginepri fenici dalla [[via Appia]] fino al Circeo, bufali intorpiditi, nidi di porfirioni davanti al mare azzurroclematide, qui giungevano i velieri barbareschi, assaltavano ''[[Fondi]]'' e subito scomparivano! Dall'alto di distese innevate precipita un torrente, scompare in coni di deiezione – è lo [[Stige]].<ref>Da ''Romanzo del fenotipo'', traduzione di Amelia Valtolina, Adelphi, Milano, pp. 61-62. Citato in Amelia Valtolina, ''Verso la terra lontana. Latitudini italiane nel verbo lirico di Gottfried Benn'', in ''[http://www.cristinacampo.it/public/terralontana%20libro.pdf Ah, la terra lontana... Gottfried Benn in Italia]'', a cura di Amelia Valtolina e Luca Zenobi, Pacini Editore, Pisa, 2018, p. 295. ISBN 978-88-6995-441-2</ref>
*Quadri, statue, sonate, sinfonie sono internazionali – le poesie mai. La poesia la si può definire l'intraducibile per eccellenza.<ref name="lirica" />
*''[[Vivere]] è gettar [[ponte|ponti]] | su fiumi che se ne vanno.''<ref>Da ''Erba settembrina'', in ''Flutto ebbro''.</ref>
==''Cervelli''==
===''Cervelli''===
====[[Incipit]]====
''Chi crede che con le parole si possa mentire potrebbe pensare che qui ciò avvenga.''
Rönne, un giovane medico che aveva fatto molta dissezione, attraversava la Germania meridionale diretto al Nord. Aveva passato nell'inerzia gli ultimi mesi; per due anni aveva lavorato in un istituto di patologia, in altre parole gli erano passati tra le mani inavvertitamente circa duemila cadaveri, e questo lo aveva sfinito in maniera strana e inspiegata.
===''La conquista''===
====[[Incipit]]====
''Volevo conquistare una città, e ora mi sfiora una palma.''
Uscendo dall'impotenza di lunghi mesi e di incessanti ripulse - : Voglio occupare questa terra, pensò Rönne, e i suoi occhi strapparono il velo bianco della strada, lo palparono e lo confrontarono con gli strati più vicini al cielo e con il chiarore dei muri di una casa, e subito si perse di felicità nella sera, nel netto prolungarsi della luce, in questa fresca fine d'un giorno che era stato pieno di primavera.
===''Il viaggio''===
====[[Incipit]]====
''Assurdo e la fine ovunque intorno all'orlo.''
Rönne voleva andare ad Anversa, ma come farlo senza creare scompiglio? Per mezzogiorno non poteva esserci. Doveva precisare che oggi per mezzogiorno non poteva esserci, andava ad Anversa. Ad Anversa? avrebbe pensato l'interlocutore. Contemplazione? Assimilazione? Andare in giro? Questo gli parve escluso. L'obiettivo era arricchimento ed edificazione interiore.
===''L'isola''===
====[[Incipit]]====
Che questa fosse la vita, era una supposizione che Rönne, un medico, era autorizzato a fare sulla base delle sue giornate ben regolate dall'alto, dei suoi compiti approvati, anzi prescritti dallo Stato.
===''Il compleanno''===
====[[Incipit]]====
''Talvolta un'ora, e tu esisti; il resto è ciò che accade. Talvolta i due flutti s'innalzano in un solo giorno.''
A poco a poco un medico aveva raggiunto i ventinove anni e il suo aspetto non era tale da suscitare sensazioni di un qualche genere in particolare.
==''Doppia vita''==
*L'essenza dell'[[arte]] è riserbo infinito.<ref name="pvf">Da ''Pietra, verso, flauto'', a cura di Jurgen P. Wallmann e Gilberto Forti, Adelphi, 1990.</ref>
*La [[storia]] non progredisce in base a principi democratici: avanza per mezzo della violenza.
*Lo [[stile]] è superiore alla verità, lo stile porta in sé la prova dell'esistenza.<ref name="pvf" />
*Nella [[Londra|City]]: là soltanto, s'esaltano e gemono le muse.
*L'estraneità della natura. La natura è un ambiente strano, e se si abbandona la propria stanza, già l'aria di ogni giorno pare qualcosa d'estraneo. Basta un cespuglio in fiore, oppure, in altra occasione, uno sguardo rivolto al cielo, al cielo grigio contro cui vola un uccello, non un uccello raro, uno storno, e comincia la notte. Noi siamo cittadini delle [[metropoli]], nella ''city'', soltanto in essa, le muse prendono voce.<ref>Da ''Doppia vita'', traduzione e note di Elena Agazzi, Guanda, Modena, 2007, p. 136. ISBN 9788860880093</ref>
*Da un certo punto di vista, [[Klaus Mann]] allora mi era vicino, mi faceva visita di tanto in tanto: un uomo di intelligenza superiore, che aveva viaggiato in paesi lontani, era stato educato in modo irreprensibile e nelle forme più raffinate. Aveva, tra l'altro, la bella qualità, ormai in disuso, di serbare un particolare rispetto per i più anziani durante la conversazione. [...] Quel ragazzo di ventisette anni aveva valutato la situazione, aveva esattamente previsto lo sviluppo degli eventi, era stato più chiaroveggente di me.
==Citazioni su Gottfried Benn==
*{{NDR|Sulla poesia di Gottfried Benn}} Chi vede in essa dell'estetismo mostra di aver compreso assai poco. In essa, invece, «si combatte col toro a distanza ravvicinata» – come scrive Benn nei ''Problemi della lirica'' che è un po' il suo testamento spirituale – . Nelle occulte risonanze di questa poesia «monologica», così estraniata e conchiusa in una gelida sfera di cristallo, molti sono i terremoti ''silenziosi'' che si possono percepire. ([[Ferruccio Masini]])
*Per il poeta Gottfried Benn, l'[[Espressionismo]] non è che la versione, la variante tedesca di un movimento d'avanguardia comune a tutta l'[[Europa]] e che si è chiamato altrove [[Cubismo]] o [[Futurismo]]... ([[François Orsini]])
*Poiché è devoto pur non credendo, ama le case di preghiera, altari sognanti, occhi che vengono da lontano. È un pagano evangelico, un cristiano con la testa di un idolo, il naso d'aquila e il cuore di leopardo. Il suo cuore è di pelliccia pezzata e batte veloce. ([[Else Lasker-Schüler]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Gottfried Benn, ''Cervelli'', a cura di Maria Fancelli, Adelphi, 2009. ISBN 978-88-459-0617-6
*Gottfried Benn, ''Flutto ebbro'', a cura di Anna Maria Carpi, Guanda, Parma, 2006.
*Gottfried Benn, ''Lo smalto sul nulla'', a cura di Luciano Zagari, traduzione di Luciano Zagari, Giancarlo Russo e Gilberto Forti, Adelphi, 1992.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Benn, Gottfried}}
[[Categoria:Poeti tedeschi]]
[[Categoria:Saggisti tedeschi]]
[[Categoria:Scrittori tedeschi]]
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[[Immagine:Bundesarchiv Bild 183-1984-1116-500, Gottfried Benn-Arzt und Schriftsteller.jpg|thumb|Gottfried Benn]]
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'''Gottfried Benn''' (1886 – 1956), scrittore e poeta tedesco.
==Citazioni di Gottfried Benn==
*''Guarda l'ultimo soffio azzurro di questa estate | andare alla deriva su mari di astri verso le lontane | sponde brune d'alberi; guarda sorgere quest'ultima | ora ingannevole e felice del Sud che è in noi, | alta come una {{sic|vôlta}}.''<ref>Da ''[[Cariatide]]'', ''Trunkene Flut'', 1949. Citato in ''Doppia vita'', traduzione e note di Elena Agazzi, Guanda, Modena, 2007, p. 33. ISBN 9788860880093</ref>
*Il [[Artista|portatore d'arte]] è statisticamente asociale, sa poco o niente di ciò che viene prima e dopo di lui, vive solo per il suo materiale interiore, per esso raccoglie in sé impressioni, se le tira dentro, così profondamente dentro di sé fino a toccare il suo materiale, sommuoverlo e provocare delle scariche. A lui non interessa la diffusione, l'azione in superficie, l'allargamento della ricezione, la cultura. Egli è freddo, il materiale va mantenuto freddo, egli deve dare forma ai sentimenti, alle ebbrezze a cui gli altri possono umanamente abbandonarsi, e ciò significa indurirli, raffreddarli, conferire stabilità a ciò che è molle. Per molti aspetti è cinico e afferma addirittura di non essere nient'altro che questo, mentre gli idealisti siedono tra i portatori di cultura e i ceti che producono reddito.<ref name="poesia">Da ''Deve la poesia migliorare la vita?'', in ''Lo smalto sul nulla''</ref>
*L'essenza della [[poesia]] è riserbo infinito.<ref name="poesia" />
*La [[tecnica]] c'è sempre stata, solo che i più non hanno studiato abbastanza per saperlo.<ref name="lirica">Da ''Problemi della lirica'', in ''Lo smalto sul nulla''.</ref>
*Non parlo di [[azzurro]] a casaccio. È la parola meridionale per eccellenza, l'esponente del «complesso ligure», di enorme «valore emozionale»; lo strumento principale per la «rottura dei nessi», dopo il quale comincia l'autocombustione, il «fanale mortale» verso cui i regni lontani accorrono per introdursi nell'ordine di quella «cadaverica iperemia». Feaci, megalitici, territori lernii – ad ogni modo nomi, persino in parte inventati da me, ma quando si avvicinano si moltiplicano. Astarte, Geta, [[Eraclito]] – certo annotazioni dei miei libri, ma quando la loro ora si avvicina, è l'ora degli auleti che vanno per i boschi, depongono le loro ali, le loro barche, le loro corone come anatemi o come elementi della poesia. [[parola|Parole]], parole – sostantivi! Basta che aprano le loro ali e interi secoli precipitano.<ref>Da ''Problemi della lirica'', citato in ''Doppia vita'', p. 35.</ref>
*Ovunque sono uomini, lì dimoreranno anche dei.<ref>Da ''Problemi della lirica''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*[[Agro Pontino|Paludi Pontine]], acquitrini pestilenziali, sepolcri in macerie, colli coperti di rovine – regno di febbri e di morte, sulle colonne greche si sgretola la calce. Fitte, cupe boscaglie, macchia, ginepri fenici dalla [[via Appia]] fino al Circeo, bufali intorpiditi, nidi di porfirioni davanti al mare azzurroclematide, qui giungevano i velieri barbareschi, assaltavano ''[[Fondi]]'' e subito scomparivano! Dall'alto di distese innevate precipita un torrente, scompare in coni di deiezione – è lo [[Stige]].<ref>Da ''Romanzo del fenotipo'', traduzione di Amelia Valtolina, Adelphi, Milano, pp. 61-62. Citato in Amelia Valtolina, ''Verso la terra lontana. Latitudini italiane nel verbo lirico di Gottfried Benn'', in ''[http://www.cristinacampo.it/public/terralontana%20libro.pdf Ah, la terra lontana... Gottfried Benn in Italia]'', a cura di Amelia Valtolina e Luca Zenobi, Pacini Editore, Pisa, 2018, p. 295. ISBN 978-88-6995-441-2</ref>
*Quadri, statue, sonate, sinfonie sono internazionali – le poesie mai. La poesia la si può definire l'intraducibile per eccellenza.<ref name="lirica" />
*''[[Vivere]] è gettar [[ponte|ponti]] | su fiumi che se ne vanno.''<ref>Da ''Erba settembrina'', in ''Flutto ebbro''.</ref>
==''Cervelli''==
===''Cervelli''===
====[[Incipit]]====
''Chi crede che con le parole si possa mentire potrebbe pensare che qui ciò avvenga.''
Rönne, un giovane medico che aveva fatto molta dissezione, attraversava la Germania meridionale diretto al Nord. Aveva passato nell'inerzia gli ultimi mesi; per due anni aveva lavorato in un istituto di patologia, in altre parole gli erano passati tra le mani inavvertitamente circa duemila cadaveri, e questo lo aveva sfinito in maniera strana e inspiegata.
===''La conquista''===
====[[Incipit]]====
''Volevo conquistare una città, e ora mi sfiora una palma.''
Uscendo dall'impotenza di lunghi mesi e di incessanti ripulse - : Voglio occupare questa terra, pensò Rönne, e i suoi occhi strapparono il velo bianco della strada, lo palparono e lo confrontarono con gli strati più vicini al cielo e con il chiarore dei muri di una casa, e subito si perse di felicità nella sera, nel netto prolungarsi della luce, in questa fresca fine d'un giorno che era stato pieno di primavera.
===''Il viaggio''===
====[[Incipit]]====
''Assurdo e la fine ovunque intorno all'orlo.''
Rönne voleva andare ad Anversa, ma come farlo senza creare scompiglio? Per mezzogiorno non poteva esserci. Doveva precisare che oggi per mezzogiorno non poteva esserci, andava ad Anversa. Ad Anversa? avrebbe pensato l'interlocutore. Contemplazione? Assimilazione? Andare in giro? Questo gli parve escluso. L'obiettivo era arricchimento ed edificazione interiore.
===''L'isola''===
====[[Incipit]]====
Che questa fosse la vita, era una supposizione che Rönne, un medico, era autorizzato a fare sulla base delle sue giornate ben regolate dall'alto, dei suoi compiti approvati, anzi prescritti dallo Stato.
===''Il compleanno''===
====[[Incipit]]====
''Talvolta un'ora, e tu esisti; il resto è ciò che accade. Talvolta i due flutti s'innalzano in un solo giorno.''
A poco a poco un medico aveva raggiunto i ventinove anni e il suo aspetto non era tale da suscitare sensazioni di un qualche genere in particolare.
==''Doppia vita''==
*L'essenza dell'[[arte]] è riserbo infinito.<ref name="pvf">Da ''Pietra, verso, flauto'', a cura di Jurgen P. Wallmann e Gilberto Forti, Adelphi, 1990.</ref>
*La [[storia]] non progredisce in base a principi democratici: avanza per mezzo della violenza.
*Lo [[stile]] è superiore alla verità, lo stile porta in sé la prova dell'esistenza.<ref name="pvf" />
*Nella [[Londra|City]]: là soltanto, s'esaltano e gemono le muse.
*L'estraneità della natura. La natura è un ambiente strano, e se si abbandona la propria stanza, già l'aria di ogni giorno pare qualcosa d'estraneo. Basta un cespuglio in fiore, oppure, in altra occasione, uno sguardo rivolto al cielo, al cielo grigio contro cui vola un uccello, non un uccello raro, uno storno, e comincia la notte. Noi siamo cittadini delle [[metropoli]], nella ''city'', soltanto in essa, le muse prendono voce.<ref>Da ''Doppia vita'', traduzione e note di Elena Agazzi, Guanda, Modena, 2007, p. 136. ISBN 9788860880093</ref>
*Da un certo punto di vista, [[Klaus Mann]] allora mi era vicino, mi faceva visita di tanto in tanto: un uomo di intelligenza superiore, che aveva viaggiato in paesi lontani, era stato educato in modo irreprensibile e nelle forme più raffinate. Aveva, tra l'altro, la bella qualità, ormai in disuso, di serbare un particolare rispetto per i più anziani durante la conversazione. [...] Quel ragazzo di ventisette anni aveva valutato la situazione, aveva esattamente previsto lo sviluppo degli eventi, era stato più chiaroveggente di me.<ref>Da ''Doppia vita''</ref>
==Citazioni su Gottfried Benn==
*{{NDR|Sulla poesia di Gottfried Benn}} Chi vede in essa dell'estetismo mostra di aver compreso assai poco. In essa, invece, «si combatte col toro a distanza ravvicinata» – come scrive Benn nei ''Problemi della lirica'' che è un po' il suo testamento spirituale – . Nelle occulte risonanze di questa poesia «monologica», così estraniata e conchiusa in una gelida sfera di cristallo, molti sono i terremoti ''silenziosi'' che si possono percepire. ([[Ferruccio Masini]])
*Per il poeta Gottfried Benn, l'[[Espressionismo]] non è che la versione, la variante tedesca di un movimento d'avanguardia comune a tutta l'[[Europa]] e che si è chiamato altrove [[Cubismo]] o [[Futurismo]]... ([[François Orsini]])
*Poiché è devoto pur non credendo, ama le case di preghiera, altari sognanti, occhi che vengono da lontano. È un pagano evangelico, un cristiano con la testa di un idolo, il naso d'aquila e il cuore di leopardo. Il suo cuore è di pelliccia pezzata e batte veloce. ([[Else Lasker-Schüler]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Gottfried Benn, ''Cervelli'', a cura di Maria Fancelli, Adelphi, 2009. ISBN 978-88-459-0617-6
*Gottfried Benn, ''Flutto ebbro'', a cura di Anna Maria Carpi, Guanda, Parma, 2006.
*Gottfried Benn, ''Lo smalto sul nulla'', a cura di Luciano Zagari, traduzione di Luciano Zagari, Giancarlo Russo e Gilberto Forti, Adelphi, 1992.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Poeti tedeschi]]
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Robert Lembke
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Komissaarien jahtaama
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[[File:Fernsehjournalist Robert Lembke (Kiel 45.403).jpg|thumb|Robert Lembke (1969)]]
'''Robert E. Lembke''' (1913 – 1989), giornalista tedesco.
*L'[[accordo]] di principio è la più cortese forma di disaccordo.<ref name=Sel>Da ''Hör Zu'', Germania; citato in ''Selezione dal Readers Digest'', febbraio 1974, pag. 84.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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[[Categoria:Giornalisti tedeschi|Lembke, Robert]]
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AGGIUNGI UNA NUOVA VOCE IN CIMA ALLA LISTA, CANCELLANDONE UNA DAL FONDO. La lista viene aggiornata periodicamente da un utente registrato qualunque (nessun timore!), per un totale di 25.
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[[Felipe Melo]]{{,}}
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Danyele
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Mariomassone
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[[Elio De Angelis]]
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Proverbi toscani
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{{Indice|Citazioni sui proverbi toscani|Note|Fonti|Bibliografia|Voci correlate}}
[[File:Val-d'Orcia-landscape-1.jpg|miniatura|upright=1.5|Panorama della [[w:Val d'Orcia|Val d'Orcia]]]]
Raccolta di '''[[Toscana|proverbi toscani]]'''.
==A==
*A ben s'appiglia, chi ben [[consiglio|consiglia]].<ref group="fonte" name=consiglio>Citato in 1853, ''Consiglio, riprensione, esempio'', pp. 73-76.</ref>
*A cane che [[invecchiamento|invecchia]], la volpe gli piscia addosso.<ref group="fonte" name=gioventu>Citato in 1853, ''Gioventù, vecchiezza.'', pp. 145-149.</ref>
*A cattiva [[mucca|vacca]] Dio dà corte [[Corno (biologia)|corna]].<ref group="fonte" name=buoni>Citato in 1853, ''Buoni e malvagi'', pp. 59-60.</ref>
:{{spiegazione|Agli uomini malvagi Dio dà poche forze in modo che non possano fare del male.}}
*A [[cattiveria|cattivo]] [[cane]], corto legame.<ref group="fonte" name=buoni/>
:{{spiegazione|Con i malvagi è necessario adottare leggi e provvedimenti più severi.}}
*A chi consiglia non gli duole il capo.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*A chi è [[fame|affamato]] ogni [[cibo]] è grato.<ref group="fonte" name=bisogno>Citato in 1853, ''Bisogno, necessità'', pp. 56-57.</ref>
*A chi piace il bere, [[parlare|parla]] sempre di [[vino]].<ref group="fonte" name=affetti>Citato in 1853, ''Affetti, passioni e voglie'', pp. 19-23.</ref>
*A chi s'[[amore|ama]] si [[credere|crede]].<ref group="fonte" name=amore>Citato in 1853, ''Amore'', pp. 41-45.</ref>
*A chi usa con lo [[zoppia|zoppo]], gli se n'appica.<ref group="fonte" name=compagnia>Citato in 1853, ''Compagnia, buona e cattiva'', pp. 63-66.</ref>
*A far [[servire|servizio]] non se ne perde.<ref group="fonte" name=beneficenza>Citato in 1853, ''Beneficenza, soccorrersi'', pp. 53-55.</ref>
*A [[Firenze]] per aver ufizii, bisogna avere bel palazzo e stare a bottega.<ref group="fonte" name=nazioni>Citato in 1853, ''Nazioni, città, paesi'', pp. 209-219.</ref>
*A [[gatto e topo|gatto]] vecchio, [[gatto e topo|sorcio]] tenerello.<ref group="fonte" name=astuzia>Citato in 1853, ''Astuzia, inganni'', pp. 45-48.</ref>
*A gran lucerna grosso stoppino.<ref group="fonte" name=condizioni>Citato in 1853, ''Condizioni e sorti disuguali'', pp. 66-71.</ref>
*A [[gusto]] guasto, non è buono alcun [[pasto]].<ref group="fonte" name=affetti/>
*A mezzo [[gennaio]], metti l'operaio.<ref group="fonte" name=agricoltura>Citato in 1853, ''Agricoltura, economia rurale'', pp. 23-33.</ref>
:{{spiegazione|I buoni contadini prendono [[novità|nuovi]] operati a metà gennaio, perché è meglio finire i lavori entro la primavera.}}
*A mezzo gennaio, mezzo [[pane]] e mezzo [[pagliaio]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*A molti puzza l'ambra.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Gli stomachi, gli umori e gli affetti guasti, per non confessare il puzzo interiore, lo avvertono fuori.}}
*A [[Natale]], mezzo pane, a [[Pasqua]], mezzo vino.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il buon contadino a Natale deve avere ancora metà del pane a disposizione, a Pasqua metà del vino.}}
*A [[nave]] rotta ogni [[vento]] è contrario.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*A ogni [[passo]] nasce un pensiero.<ref group="fonte" name=riflessione>Citato in 1853, ''Riflessione, ponderatezza, tempo'', pp. 273-277.</ref>
*A ogni [[uccello]] suo nido è bello.<ref group="fonte" name=casa>Citato in 1853, ''Casa'', pp. 61-62.</ref>
*A padre [[avarizia|avaro]] figlioul [[prodigalità|prodigo]].<ref group="fonte" name=avarizia>Citato in 1853, ''Avarizia'', pp. 48-49.</ref>
*A piccol forno poca [[legno|legna]] basta.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*A [[furto|rubar]] poco si va in galera.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*A San Marco il [[baco da seta|baco]] a processione.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|San Marco è il [[25 aprile]].}}
*A San Martino la [[seme|sementa]] del poverino.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Nel giorno di San Martino, [[11 novembre]], va sotterrato il grano da seme.}}
*A San Martino<ref>11 novembre.</ref>ogni mosto è vino, (o è vecchio ogni vino).<ref group="fonte">Citato in 1871, ''Meteorologia, stagioni, tempi dell'anno'', p. 180.</ref>
*A' sottili cascan le [[pantaloni|brache]].<ref group="fonte" name=astuzia/>
*A [[tavola]] non s'[[invecchiamento|invecchia]].<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
*A tutti i [[poeta|poeti]] manca un verso.<ref group="fonte" name=errore>Citato in 1853, ''Errore, fallacia dei disegni, insufficienza dei propositi'', pp. 112-114.</ref>
*A [[usanza]] nuova non correre.<ref group="fonte" name=abitudini>Citato in 1853, ''Abitudini, usanze'', pp. 17-18.</ref>
*A vecchia che [[mangiare|mangia]] pollastrelli, gli vien voglia di [[carne]] salata.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Si dice di quanti lasciano le cose di ottima qualità per cose meno pregiate.}}
*A voler che il carro non cigoli, bisogna ugner le [[ruota|ruote]].<ref group="fonte" name=guadagno>Citato in 1853, ''Guadagno, mercedi'', pp. 159-161.</ref>
*[[Acqua]] lontana non spegne il [[fuoco]].<ref group="fonte" name=beneficenza/>
:{{spiegazione|Gli aiuti che non sono pronti all'occasione, non giovano a nulla.}}
*Acqua passata non macina più.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Riferito alle impressioni o agli affetti dimenticati.}}
*Acqua torba non lava.<ref group="fonte" name=buonafama>Citato in 1853, ''Buona e mala fama'', pp. 57-59.</ref>
*Acquista [[reputazione|riputazione]], e ponti a sedere.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Ad ogni [[santo]] la sua candela.<ref group="fonte" name=adulazione>Citato in 1853, ''Adulazione, lodi, lusinghe'', pp. 18-19.</ref>
*[[Adulazione|Adulatori]] e parassiti sono come i pidocchi.<ref group="fonte" name=adulazione/>
:{{spiegazione|Gli adulatori e i parassiti vivono a spese degli altri.}}
*[[Affetto|Affezione]] accieca [[ragione]].<ref group="fonte" name=affetti/>
*Agli ulivi, un pazzo da capo, e un savio da piè.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Agli [[ulivo|ulivi]], un [[pazzia|pazzo]] sopra, e un [[saggezza|savio]] sotto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Agli zoppi, grucciate.<ref group="fonte" name=miserie>Citato in 1853, ''Miserie della vita, condizioni della umanità'', pp. 197-202.</ref>
*Ai cani e ai [[cavallo|cavalli]] magri vanno addosso le mosche.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Ai peggio porci toccano le meglio pere.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Ai santi vecchi non gli si dà più incenso.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Le cose nuove fanno scordare quelle antiche.}}
*Al [[bisogno]] si conosce l'[[amicizia|amico]].<ref group="fonte" name=amicizia>Citato in 1853, ''Amicizia'', pp. 38-40.</ref>
*Al [[bugia|bugiardo]] non è creduto il vero.<ref group="fonte" name=verita>Citato in 1853, ''Schiettezza, verità, bugia'', pp. 298-304.</ref>
:{{spiegazione|La persona che ha fama di essere bugiarda non viene creduta quando dice la verità.}}
*Al [[cecità|cieco]] non si mostra la strada.<ref group="fonte" name=consiglio/>
:{{spiegazione|È inutile discutere con chi non vuol capire.}}
*Al [[contadino]] non gli far sapere, quanto sia buono il [[formaggio|cacio]] colle pere.<ref group="fonte" name=tavola>Citato in 1853, ''Tavola, cucina'', pp. 305-313.</ref>
*Al [[fico]] l'acqua, e alla pera il vino.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Al fico l'acqua, e alla [[pesca (frutto)|pèsca]] il vino.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Al [[leone]] sta bene la [[febbre quartana|quartana]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
:{{spiegazione|Il bene non teme il male, anzi, qualcosa che lo tempri non può far altro che giovargli.}}
*Al maggiore deesi l'[[onore]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Al più potente ceda il più [[prudenza|prudente]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Al prudente non bisogna consiglio.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Al [[suono]] si riconosce il campanello.<ref group="fonte" name=regole>Citato in 1853, ''Regole del giudicare'', p. 261-264.</ref>
*Al vero corrisponde sempre ogni cosa.<ref group="fonte" name=verita/>
*Ala di [[cappone]], schiena di castrone, son buoni bocconi.<ref group="fonte" name=tavola/>
*[[Albero]] che non fa [[frutto]], taglia taglia.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Albero spesso trapiantato, mai di frutti è caricato.<ref group="fonte" name=mutar>Citato in 1853, ''Mutar paese'', pp. 205-206.</ref>
*All'[[Amico e nemico|amico]], monda il fico; al [[Amico e nemico|nemico]], la pèsca.<ref group="fonte" name=tavola/>
*All'apparir degli uccelli non gettar seme in terra.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*All'avaro accade come allo [[falco smeriglio|smeriglio]].<ref group="fonte" name=avarizia/>
:{{spiegazione|Lo smeriglio, quando insidia uccelli più piccoli, viene spesso raggiunto da un uccello più grande che gli toglie sia la preda che la vita.}}
*All'uomo dabbene avanza la metà del [[cervello]], al tristo non basta tutto.<ref group="fonte" name=buoni/>
:{{spiegazione|La vita del malvagio è piena di difficoltà e pericoli mentre la vita del gentiluomo è più facile e sicura.}}
*Alla [[corte]] del Re ognun faccia per sè.<ref group="fonte" name=ambizione>Citato in 1853, ''Ambizione, signoria, corti'', pp. 35-37.</ref>
*[[allegria|Allegrezza]] fa bel [[viso]].<ref group="fonte" name=allegria>Citato in 1853, ''Allegria, darsi bel tempo'', pp. 34-35.</ref>
*Allegrezza fa lustrare la pelle del viso.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Allo svogliato il [[miele|mèle]] pare amaro.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Altri mangiano la candela e tu smaltisci lo stoppino.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Altro che fischio vuol la pecora.<ref group="fonte" name=guadagno/>
*Ama chi t'ama, e chi non t'ama lascia.<ref group="fonte" name=amore/>
*Ama chi t'ama, e rispondi a chi ti chiama.<ref group="fonte" name=amore/>
*Ama l'amico tuo col vezzo e col vizio suo.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amami poco, ma continua.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amante non sia chi [[coraggio]] non ha.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amici da starnuti, il più che tu ne cavi è un ''Dio t'aiuti''.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amici di buon giorno, son da mettere in forno.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amici di profferta assai si trova.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amici, [[oro]], e vin vecchio son buoni per tutto.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amicizia da [[bagno]], dura pochi dì.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amicizia di grand'uomo e vin di fiasco, la mattina l'è bono e a sera è guasto.<ref group="fonte" name=amicizia/>
:{{spiegazione|L'amicizia dura poco quando non è fra gente di pari livello sociale.}}
*Amicizia riconciliata è una piaga mal saldata.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amico certo, si conosce nell'incerto.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amico di tutti e di nessuno, è tutt'uno.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amico di ventura, molto briga e poco dura.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amico e vino vogliono esser vecchi.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amico vecchio e [[casa]] nuova.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Amor dà per mercede, [[gelosia]] e rotta fede.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amor di ganza, fuoco di paglia.<ref group="fonte" name=amore/>
:{{spiegazione|Gli amori dei giovani durano poco.}}
*Amor è cieco, e vede da lontano.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amore e gelosia nacquero insieme.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amore e signoria non soffron [[compagnia]].<ref group="fonte" name=amore/>
*Amore e [[tosse]] non si nascondono.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amore è una pillola inzuccherata.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amore fa amore, e [[crudeltà]] fa tirannia.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amore male impiegato, vien mal remunerato.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amore non conosce misura.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amore non è senza amaro.<ref group="fonte" name=amore/>
*Amore, [[sonno]] e [[scabbia|rogna]] non si nascondono.<ref group="fonte" name=amore/>
*Anche chi tiene il [[piede]] aiuta a scorticare.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Anche la [[mosca (zoologia)|mosca]] ha la sua collera.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Anche le mucche nere danno il [[latte]] bianco.<ref group="fonte" name=bellezza>Citato in 1853, ''Bellezza e suo contrario, fattezze del corpo'', pp. 49-53.</ref>
*Anche le zoppe si maritano.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Anche un pagliaio è grande e se lo mangia un [[asino]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Anco [[Adamo]] mangiò del pomo vietato.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Anco gli [[apostolo|apostoli]] ebbero un [[Giuda Iscariota|Giuda]].<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Anco il cane col dimenar la [[Coda (anatomia)|coda]] si guadagna le spese.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Anco le [[civetta|civette]] impaniano.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Anco le [[volpe|volpi]] si pigliano.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Andare scalzo e seminare fondo, non arricchì giammai persona al mondo.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Animo appassionato non serba pazienza.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Animo e cera, vivanda vera.<ref group="fonte" name=allegria/>
:{{spiegazione|Un animo buono e un bell'aspetto sono ottime vivande.}}
*[[Anno]] di neve, anno di bene.<ref group="fonte" name=meteorologia>Citato in 1871, ''Meteorologia, stagioni, tempi dell'anno'', pp. 177-199.</ref>
*Anno fungato, anno tribolato.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Anno ghiandoso, anno cancheroso.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Anno nevoso, anno fruttuoso.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Ara co' [[bue|buoi]] e semina con le vacche<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Nel lavorare la terra occorre fare solchi profondi, ma non altrettanto nella sementa.}}
*Aria rossa o piscia o soffia.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|Tramonto rosso porta pioggia o vento.}}
*Asciutto il piede e calda la testa, e nel resto vivi da [[animale|bestia]].<ref group="fonte" name=sanita/>
*Aspetta il [[maiale|porco]] alla [[quercia]].<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Se vuoi cogliere l'uomo sul fatto, aspettalo dove va spesso, dove si riposa o dove lo portano le sue necessità e le sue voglie.}}
*Assai pampini, e poca [[uva]].<ref group="fonte" name=probita>Citato in 1871, ''Probità, onoratezza.'', pp. 254-257.</ref>
*[[Astuzia]] di [[donna|donne]] le vince tutte.<ref group="fonte" name=donna>Citato in 1853, ''Donna e matrimonio'', pp. 97-106.</ref>
*Avaro agricoltor non fu mai ricco.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*[[Azzurro]] e oro non guastan [[lavoro]].<ref group="fonte" name=cosefisiche>Citato in 1853, ''Cose fisiche'', pp. 344-346.</ref>
==B==
*[[Alcolismo|Bacco]], [[tabagismo|tabacco]] e Venere riducono l'[[uomo (genere)|uomo]] in cenere.<ref group="fonte" name=sanita>Citato in 1853, ''Sanità, malattie, medici'', pp. 283-291.</ref>
*Bacio di [[bocca]] spesso cuor non tocca.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Bandi da [[Siena]], per chi sì e per chi no.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Batti il [[bontà|buono]], e' mègliora; batti il cattivo, e' peggiora.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Beata quella casa che un battitor sol ha.<ref group="fonte" name=casa/>
:{{spiegazione|Una famiglia che abita da sola in una casa, vive in una maggior quiete.}}
*[[Epifania|Befania]], tutte le feste manda via; e Santa Maria, tutte le ravvia.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|Per Santa Maria, si intende l'[[Assunzione di Maria]] e quindi il [[15 agosto]].}}
*[[bellezza|Bella]] donna, cattiva [[testa]].<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Bella [[moglie]], dolce [[veleno]].<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Bella testa è talvolta una malvagia bestia.<ref group="fonte">Citato in 1871, ''Bellezza e suo contrario, fattezze del corpo'', pp. 36-41.</ref>
*Bella [[vigneto|vigna]], poca uva.<ref group="fonte" name=false>Citato in 1853, ''False apparenze'', pp. 120-122.</ref>
*Bello in fascia, [[bruttezza|brutto]] in piazza.<ref group="fonte" name=bellezza/>
:{{spiegazione|Chi ha un bell'aspetto da [[neonato]], spesso si imbruttisce con l'età.}}
*Beltà e follia vanno spesso in compagnia.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Ben ama, chi non oblia.<ref group="fonte" name=amore/>
*Bisesto e Bisestin, o la madre o il fantolin.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|Secondo la superstizione popolare, ogni cosa riesce male negli [[anno bisestile|anni bisestili]] e anche i parti sono più pericolosi.}}
*Bisogna far il minchione per non pagar gabella.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Bisogna far lo sciocco per non pagar il [[sale]].<ref group="fonte" name=astuzia/>
:{{spiegazione|La furbizia più grande è quella di non apparir furbi.}}
*Bisogna fare a giova giova.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Bisogna guardare alle [[mano|mani]], e non agli [[occhio|occhi]].<ref group="fonte" name=benignita>Citato in 1853, ''Benignità, perdono'', pp. 55-56.</ref>
*Bisogno fa buon fante.<ref group="fonte" name=bisogno/>
:{{spiegazione|La necessità e la paura danno al soldato quelle virtù che lo rendono valoroso.}}
*Bocca unta non può dir di no.<ref group="fonte" name=guadagno/>
*Brutto in fascia, bello in piazza.<ref group="fonte" name=bellezza/>
:{{spiegazione|Chi ha un brutto aspetto da neonato, diventa poi spesso un bel giovane.}}
*Buon [[cane]] non trova buon [[orso]].<ref group="fonte" name=errore/>
*Buona amistà è un altro parentà.<ref group="fonte" name=amicizia/>
:''Una buona amicizia è un'altra parentela.''
*Buona quella [[lima (strumento)|lima]] che doma il ferro senza strepito.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Buone [[parola|parole]] e cattivi [[fatto|fatti]], [[inganno|ingannano]] savi e matti.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Buone ragioni male intese, sono perle a' porci stese.<ref group="fonte" name=consiglio/>
:{{spiegazione|È inutile provare a spiegare una cosa a chi non vuol capire.}}
==C==
[[Immagine:San Quirico d'Orcia - lo.tangelini.jpg|thumb|[[w:San Quirico d'Orcia|San Quirico d'Orcia]] ]]
*[[Calamità]] scuopre amistà.<ref group="fonte" name=amicizia/>
:''Le calamità mettono in luce l'amicizia.''
*Calcio di [[stallone]] non fa male alla cavalla.<ref group="fonte" name=amore/>
:{{spiegazione|Difficilmente si fa una brutta offesa a una persona che si vuole bene.}}
*Cane affamato non cura [[bastone]].<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Cane non mangia cane.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*[[Testa|Capo]] grosso, cervello magro.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Capo lavato, [[bicchiere|bicchier]] risciacquato.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Cappone l'inverno, e pollastrotti l'estate.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Cappone, non perde mai stagione.<ref group="fonte" name=tavola/>
*[[Carità]] unge, e [[peccato]] punge.<ref group="fonte" name=benignita/>
*Casa che ha buon [[vicinanza|vicino]], val più qualche fiorino.<ref group="fonte" name=casa/>
*Casa di terra, caval d'erba, amico di bocca, non vagliono il [[piede]] d'una mosca.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Casa fatta e [[terra]] sfatta.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|È meglio comprare una casa in buono stato e un podere trasandato, piuttosto che il contrario.}}
*Casa fatta e [[vigneto|vigna]] posta, mai si paga quanto costa.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Casa fatta e vigna posta, non si sa quel che la costa.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Casa fatta, possession disfatta.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Se la casa è trasandata, vale a poco che il podere sia in buone condizioni.}}
*Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia.<ref group="fonte" name=casa/>
*Casa mia, donna mia, pane e [[aglio]], vita mia.<ref group="fonte" name=casa/>
*Casa mia, mamma mia.<ref group="fonte" name=casa/>
:{{spiegazione|In casa un uomo si sente al sicuro come un bambino tra le braccia della mamma.}}
*Casa nuova, chi non ve ne porta non ve ne trova.<ref group="fonte" name=casa/>
*Casa per suo abitare, vigna per suo logorare, terren quanto si può guardare.<ref group="fonte" name=economia>Citato in 1853, ''Economia domestica'', pp. 106-111.</ref>
*Casa sua, vita sua.<ref group="fonte" name=casa/>
*Cattivo segno, quando non si sente il male.<ref group="fonte" name=sanita/>
{{spiegazione|Quando il dolore manca sta per finire la vita.}}
*Cattivo [[sparviero]] quello che non torna al lógoro.<ref group="fonte" name=animali>Citato in 1853, ''Animali'', pp. 339-343.</ref>
:{{spiegazione|Il lógoro è il richiamo dello sparviero nella caccia.}}
*Caval rognoso non vuol lasciarsi strigliare.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Cavallo vecchio, tardi muta ambiatura.<ref group="fonte" name=I>Citato in 1871, ''Abitudini, usanze'', pp. 1-2.</ref>
:{{spiegazione|L'ambiatura è un'andatura del cavallo, a passi corti e veloci, mossi contemporaneamente.}}
*[[Cavolo|Cavol]] riscaldato e garzon ritornato, non fu mai buono.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Così come il cavolo riscaldato non è buono, anche un garzone che torna a lavorare, dopo essere stato licenziato, per lo stesso padrone non da buoni risultati.}}
*C'è carne da ogni taglio e da ogni coltello; le brutte si maritano e le belle.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Cent'[[oca|oche]] ammazzano un [[lupo]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Cento scrivani non guardano un fattore, e cento fattori non guardano un contadino.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi a molti dà terrore, di molti abbia [[timore]].<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi accarezza la [[mulo|mula]], buscherà de' calci.<ref group="fonte" name=compagnia/>
:{{spiegazione|Chi si accosta ad una persona malvagia o capricciosa, può aspettarci di non passarla liscia.}}
*Chi acquista reputazione, acquista [[roba]].<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Chi affitta il suo podere al vicino, aspetti danno o lite o mal mattino.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi affitta sconficca.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi affitta sfitta.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi [[Annegamento|affoga]], [[gridare|grida]] ancor che non sia udito.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Chi affoga, s'attaccherebbe ai rasoi.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Chi affoga, s'impiccherebbe alle funi del cielo.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Chi all'onor suo manca un momento, non vi ripara poi in anni cento.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Chi alluoga accatta.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi ama crede.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi ama il forestiero, in capo al mese, monta a cavallo e se ne va al paese.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi ama, il ver non vede.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi ama me, ama il mio cane.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi ama, teme.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi ama tutti non ama nessuno.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Chi ara da sera a mane, d'ogni solco perde un pane.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi ara il campo innanzi la vernata, avanza di ricolta la brigata.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi ara l'uliveto addimanda il frutto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi arde e non lo sente, arder possa infino al [[dente]].<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi assai [[desiderio|desidera]], assidera.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi assai pone e non custode, assai tribola e poco gode.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Chi semina tanto ma non tiene sotto controllo la terra, si affligge e raccoglie poco.''
*Chi attende a [[vendetta|vendicare]] ogni sua onta, o cade d'alto stato o non vi monta.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi bella donna vuol parere, la pelle del viso gli convien dolere.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Chi ben dorme non sente le pulci.<ref group="fonte" name=sollievi>Citato in 1853, ''Sollievi, riposi'', pp. 303-304.</ref>
*Chi bene e mal non può [[sofferenza|soffrire]], a grande onor non può venire.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi [[beneficio]] fa, beneficio aspetti.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Chi beve [[nero]], guadagna colore.<ref group="fonte" name=vino>Citato in 1853, ''Vino'', pp. 319-321.</ref>
*Chi cammina un miglio pazzo, non torna a casa savio.<ref group="fonte" name=buonafama/>
:{{spiegazione|Chi fa una pazzia una volta, viene sempre ritenuto pazzo.}}
*Chi cava e non mette, le possessioni si disfanno.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Facendo i solchi, ma senza metterci il concime, il podere si rovina.''
*Chi [[cena]] a buon'ora, non cena in malora.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Chi cerca fare impiastro, sa dove lo vuol porre.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Chi ci [[lode|loda]] si dee fuggire, e chi c'ingiuria ci dee soffrire.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Chi coglie il frutto acerbo, si pente d'averlo guastato.<ref group="fonte" name=riflessione/>
*Chi contender non può spesso ha contesa.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi dà e ritoglie, il diavolo lo raccoglie.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Chi dà per cortesia, dà con allegria.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Chi dà presto è come se desse due volte.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Chi dà retta al cervello degli altri, butta via il suo.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi dal [[Lotto]] spera soccorso, metta il pelo come un [[orso]].<ref group="fonte" name=gioco>Citato in 1853, ''Gioco'', pp. 441-443.</ref>
*Chi del suo [[dono|dona]], Dio gli ridona.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Chi di [[gallina]] nasce, convien che razzoli.<ref group="fonte" name=famiglia>Citato in 1853, ''Famiglia'', pp. 122-129.</ref>
*Chi dice il vero, non s'affatica.<ref group="fonte" name=verita/>
*Chi dice la [[verità]], è [[impiccagione|impiccato]].<ref group="fonte" name=verita/>
*Chi dice tutto e niente serba, può andar con l'altre bestie a pascer l'erba.<ref group="fonte" name=parlare>Citato in 1853, ''Parlare, tacere'', pp. 230-233.</ref>
*Chi disse donna, disse danno.<ref group="fonte" name=donna/>
*Chi disse donna, disse guai.<ref group="fonte" name=donna/>
*Chi disse [[ragion di Stato]], disse un tristo; e chi disse ragion di confino, disse un assassino.<ref group="fonte" name=governo/>
*Chi divide il miel coll'[[orso]] n'ha sempre men che parte.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi divide la pera coll'[[orso]] n'ha sempre men che parte.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi disse [[pianura|piano]], disse tanto piano, che non ne toccò a tutti.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Chi disse pianura, lo disse tanto piano che non ne toccò a tutti.''
:{{spiegazione|Le terre in pianura sono desiderate da molti.}}
*Chi disse star con altri, disse star sempre in guai.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi donne pratica, giudizio perde.<ref group="fonte" name=donna/>
*Chi dorme d'[[agosto]], dorme a suo costo.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il contadino non può permettersi di oziare in estate.}}
*Chi è a dozzina, non comanda.<ref group="fonte" name=casa/>
*Chi è al coperto quando [[pioggia|piove]], è ben matto se si muove; se si muove e se si bagna, è ben matto se si lagna.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Chi è bello è bello e grazioso, chi è brutto è brutto e dispettoso.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Chi è brutta, e bella vuol parere, pena, patisce per bella parere.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Chi è buono, ne fa [[ritratto]].<ref group="fonte" name=buoni/>
*Chi è diffamato, è mezzo impiccato.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Chi è diverso nell'oprare, non può molto amico stare.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Chi è gran nemico, è anche grande amico.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*[[ambizione|Chi è in alto]], non pensa mai al cadere.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi è misero o mendico, provi tutti e poi l'amico.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Chi è più alto, è il bersaglio di tutti.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi è portato giù dall'acqua si attacca a ogni spino.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Chi è reo, e buono è tenuto, può fare il male che non è creduto.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Chi è tenuto savio di giorno, non sarà mai pazzo di notte.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Chi è uso alle [[cipolla|cipolle]], non vada a' pasticci.<ref group="fonte" name=mestieri/>
*Chi fa buona [[pace e guerra|guerra]], ha buona [[pace e guerra|pace]].<ref group="fonte" name=guerra>Citato in 1853, ''Guerra, milizia'', pp. 161-163.</ref>
*Chi fa le [[fava|fave]] senza concio, le raccoglie senza baccelli.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Chi semina le fave senza il concio, le raccoglie senza baccelli.''
*Chi fa [[Bene e male|male]], guadagna un [[carro]] di sale, e chi fa [[Bene e male|bene]] guadagna un carro di [[fieno]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi fa temere ogni uomo, teme ogni cosa.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi fa una trappola, ne sa tender cento.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Chi fila porta una [[camicia]] e chi non fila ne porta due.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi fugge la mola, scansa la [[farina]].<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi gode un tratto, non stenta sempre.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Chi gratta, rogna accatta.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Chi ha a dar, domanda.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Chi ha a morir di [[peste]], non gli viene far casotti in campagna.<ref group="fonte" name=fortuna>Citato in 1853, ''Fortuna'', pp. 136-139.</ref>
*Chi ha accordato l'[[oste]], può andare a dormire.<ref group="fonte" name=astuzia/>
:{{spiegazione|Chi si è guadagnato in un modo o nell'altro il favore di quella persona che può dar problemi, può stare tranquillo.}}
*Chi ha bachi non dorma.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi ha bella donna e castello in frontiera, non ha mai pace in lettiera.<ref group="fonte" name=bellezza/>
:{{spiegazione|Nel senso che non dorme sonni tranquilli.}}
*Chi ha bella moglie la non è tutta sua.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Chi ha bocca vuol mangiare.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi ha buon cavallo e bella moglie, non 'istà mai senza doglie.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Chi ha buona cantina in casa non va pel vino all'osteria.<ref group="fonte" name=affetti/>
[[Immagine:Giglio Porto.JPG|thumb|Isola del Giglio]]
*Chi ha buona cappa facilmente scappa.<ref group="fonte" name=condizioni/>
:{{spiegazione|I ricchi e i potenti trovano facilmente un modo per non essere castigati.}}
*Chi ha buono in mano non rimescoli.<ref group="fonte" name=gioco/>
:{{spiegazione|Riferito alle [[carta da gioco|carte]].}}
*Chi ha [[carro]] e buoi, fa bene i fatti suoi.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi ha compagnia, ha signoria.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi ha compagno, ha padrone.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi ha del pan da tirar via, tenga l'opre e non ci stia.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi ha [[denaro|denari]] e prati, non son mai impiccati.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi ha denti, non ha pane; e chi ha pane, non ha denti.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi ha fame non ha sonno.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Chi ha fatta la roba, può far la persona.<ref group="fonte" name=allegria/>
:''Chi ha fatto il suo dovere, può riposarsi.''
*Chi ha fatto il saggio del mèle non può dimenticare il lecco.<ref group="fonte" name=affetti/>
:''Chi ha assaggiato il miele, non può non leccare le dita.''
*Chi ha fortuna in amore, non giochi a [[carta da gioco|carte]].<ref group="fonte" name=gioco/>
*Chi ha il buon vicino, ha il buon mattutino.<ref group="fonte" name=casa/>
*Chi ha il capo di cera, non s'esponga al [[sole]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
:{{spiegazione|Chi è debole di forze non s'esponga ai pericoli.}}
*Chi ha il lupo per compare, porti il cane sotto il mantello.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi ha il mal vicino, ha il mal mattutino.<ref group="fonte" name=casa/>
*Chi ha l'amore nel petto, ha lo spron ne' fianchi.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi ha la tosse o la rogna, altro mal non gli bisogna.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Chi ha la volpe per comare, porti la rete a cintola.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi ha meno ragione, grida più forte.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi ha nome ha roba.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Chi ha portata la tunica puzza sempre di [[frate]].<ref group="fonte" name=I/>
*Chi ha prete o parente in corte, fontana gli risurge.<ref group="fonte" name=ambizione/>
:{{spiegazione|Nel senso che si tratta di una fonte di continuo guadagno.}}
*Chi ha quattrini da buttar via, tenga l'opre e non ci stia.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Chi ha soldi da buttare, chiami lavoranti da fuori e non stia ai campi''
*Chi ha rogna da grattare o moglie da guardare, non gli manca mai da fare.<ref group="fonte" name=donna/>
*Chi ha rogna e non la gratta, un peccato accatta.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Chi ha rubato la vacca, può rubare il [[vitello]].<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Chi ha tutto il suo in un loco, l'ha nel foco.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Chi tiene tutti i suoi averi nello stesso posto, li mette in pericolo.}}
*Chi ha un buon [[orto]], ha un buon porco.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi ha vigna ha [[tigna]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi ha [[vitella]] in tavola non mangia cipolla.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi ha zolle, stia con le zolle.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi il [[tristezza|tristo]] mandi al [[mare]], non aspetti il suo tornare.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Chi in corte è destinato, se non muor santo, muor disperato.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi lavora di [[settembre]], fa bel solco e poco rende.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi lavora fa la gobba, e chi ruba fa la robba.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi lavora la terra colle vacche, va al [[mulino]] colla [[Puledro|puledra]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi lavora la terra colle vacche, va al mulino colle somare.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Chi lavora la terra con le vacche ottiene scarsi raccolti. La puledra infatti porta poca soma.}}
*Chi lavora lustra, e chi non lavora mostra.<ref group="fonte" name=condizioni/>
:{{spiegazione|L'uomo ozioso si prende i meriti del lavoro di un altro.}}
*Chi le tocca son sue.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi lecca i [[Piatto (stoviglia)|piatti]], deve leccare in terra.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi lo beve, non lo mangia.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|I campi troppo vitati rendono poco.}}
*Chi lo letamina l'ottiene, chi lo pota lo costringe a fruttar bene.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi loda per interesse vorrebbe esser fratello del lodato.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Chi loda San Pietro, non biasima San Paolo.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi mal cerca fama, sè stesso [[calunnia|diffama]].<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Chi manca a un sol amico, molti ne perde.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Chi maneggia il mèle si lecca le [[dita]].<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi meglio mi vuole, peggio mi fa.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi mi piglierà di notte, mi lascerà di giorno.<ref group="fonte" name=bellezza/>
:{{spiegazione|Riferito ad una donna brutta.}}
*Chi mi vuol bene mi fa [[arrossire]], e chi mi vuol male mi fa [[pallore|imbianchire]].<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi mi vuol bene mi lascia [[Risata e pianto|piangendo]], e chi vuol male mi lascia ridendo.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi molto [[pratica]], molto [[apprendimento|impara]].<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi monta più alto ch'e' non deve, cade più basso ch'e' non crede.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi nasce bella, nasce maritata.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Chi nasce bella, non è in tutto povera.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Chi non ama, non ha [[cuore]].<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi non arde non incende.<ref group="fonte" name=affetti/>
:''Chi non arde non incendia.''
:{{spiegazione|Chi non si appassiona ad una cosa non può far nascere interesse negli altri.}}
*Chi non [[defecazione|caca]] cacherà, e chi caca troppo morirà.<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
*Chi non consuma, non rinnuova.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Chi non crede alla buona [[madre]], crede poi alla mala [[matrigna]].<ref group="fonte" name=consiglio/>
:{{spiegazione|Chi non accetta i consigli dei veri amici, finisce poi per dar retta ai cattivi consiglieri.}}
*Chi non crede in Dio, crede nel diavolo.<ref group="fonte" name=religione>Citato in 1853, ''Religione'', pp. 270-273.</ref>
*Chi non cura sua magione, non è uomo di ragione.<ref group="fonte" name=casa/>
*Chi non dà a Cristo, dà al Fisco.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Chi non è uso a portar le brache, le costure gli danno noja.<ref group="fonte" name=I/>
*Chi non fugge, strugge.<ref group="fonte" name=amore/>
:{{spiegazione|Colui che viene lasciato in amore soffre di più.}}
*Chi non ha amico o germano, non ha forza in braccio né in mano.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Chi non ha casa, l'accatta.<ref group="fonte" name=casa/>
*Chi non ha che [[perdere]], perde sempre.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi non ha [[forza]] abbia la pelle dura.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi non ha modo, offre la [[volontà]].<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Chi non ha orto e non ammazza porco, tutto l'anno sta a muso torto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi non inganna, non guadagna.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Chi non mangia a desco, ha mangiato di fresco.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi non mangia ha del mangiato.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi non piglia l'amante al laccio, resta in casa a guardare il catenaccio.<ref group="fonte" name=amore/>
:{{spiegazione|Riferito alle ragazze che non riescono a trovare marito.}}
*Chi non può dare all'asino, dà al basto.<ref group="fonte" name=astuzia/>
:{{spiegazione|Chi non se la può prendere con chi vorrebbe, se la prende con chi può.}}
*Chi non può, sempre vuole.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi non sa [[comprare]] compri [[giovinezza|giovane]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito sia alla compra del [[animale|bestiame]] che ad altri casi.}}
*Chi non sa [[finzione|fingere]], non sa regnare.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Chi non sa fingersi amico, non sa esser nemico.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Chi non semina non ricoglie.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi non teme il sermone, non teme il [[bastone]].<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi offende l'amico, non la risparmia al fratello.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Chi pecora si fa, lupo la mangia.<ref group="fonte" name=pochezza>Citato in 1853, ''Pochezza d'animo'', pp. 246-247.</ref>
*Chi peggio fa, meglio l'accomoda.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi pensa al [[prossimo]], al suo ben s'approssima.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Chi per sè raguna, per altri sparpaglia.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*Chi perde ha sempre torto.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi perde la roba perde molto, ma chi perde il cuore perde tutto.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi perde, si gratti.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi perse fu sempre dappoco.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi piglia l'[[anguilla]] per la [[Coda (anatomia)|coda]] e la donna per la parola, può dire di non tener nulla.<ref group="fonte" name=donna/>
*Chi piglia medicina senza male, consuma l'interesse e il capitale.<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
*Chi più arde più splende.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi più intende, più perdona.<ref group="fonte" name=benignita/>
*Chi più urla, ha più ragione.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi più vuole, meno adopera.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi pon cavolo d'[[aprile]], tutto l'anno se ne ride.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Piantato in aprile, infatti, il cavolo spiga presta ma non fa grumolo.}}
*Chi pon mele in vaso nuovo, provi se tiene acqua.<ref group="fonte" name=esperienza>Citato in 1853, ''Esperienza'', pp. 115-118.</ref>
*Chi porta la sua moglie a ogni festa, e dà bere al cavallo a ogni fontana, in capo all'anno il cavallo è bolso e la moglie puttana.<ref group="fonte" name=donna/>
*Chi pratica co' gran maestri, l'ultimo a tavola e il primo a' capestri.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Chi [[pratica]] impara, e guadagna sempre.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi pratica lo zoppo impara a zoppicare.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi [[predica]] al deserto perde il sermone.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi prima nasce, prima pasce.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il [[grano]] seminato per tempo, germoglia meglio.}}
*Chi ricorre a poco sapere, ne riporta cattivo [[opinione|parere]].<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi ride e canta, suo male spaventa.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Chi s'impaccia colle frasche, la minestra sa di fumo.<ref group="fonte" name=compagnia/>
:{{spiegazione|Con il termine "frasca" si fa riferimento sia alla donna vana che all'uomo imbroglione.}}
*Chi scalda, rogna accatta.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Chi se ne piglia, [[morte|muore]].<ref group="fonte" name=allegria/>
*Chi segue il prudente, mai se ne pente.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi segue il [[rospo]], cade nel fosso.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi semina buon grano, ha poi buon pane; chi semina il lupino, non ha né pan né vino.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi semina con l'acqua, raccoglie col paniere.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Nessuna semina è ottimale su terreno molle.}}
*Chi semina fave, pispola grano.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|La miglior caloria è quella delle fave.}}
*Chi semina in rompone raccoglie in brontolone.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Chi semina nel campo solo rotto, e non rilavorato e messo a seme, raccoglie poco.}}
*Chi semina nella polvere, faccia i granaj di rovere.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|È sempre meglio seminare su terreno asciutto.}}
*Chi semina [[spina|spine]] non vada scalzo.<ref group="fonte" name=maldicenza>Citato in 1853, ''Maldicenza, malignità, invidia'', pp. 169-172.</ref>
*Chi sempre beve non ha mai troppa [[sete]].<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi serba, Dio non gli dà.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*Chi serba, serba al gatto.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*Chi serve in corte, muore allo spedale.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi serve non erra.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Chi [[servitù|servo]] si fa, servi aspetta.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi si consiglia da sè, da sè si ritrova.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi si [[accontentarsi|contenta]] al poco, trova pasto in ogni loco.<ref group="fonte" name=contentarsi>Citato in 1853, ''Contentarsi della propria sorte'', pp. 76-78.</ref>
*Chi si contenta, gode.<ref group="fonte" name=contentarsi/>
*Chi si frega al [[ferro]], gli s'appica la ruggine.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi si loda s'imbroda.<ref group="fonte" name=orgoglio>Citato in 1853, ''Orgoglio, vanità, presunzione'', pp. 220-223.</ref>
*Chi si mette a stentare, stenta sempre.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*Chi si volsero bene, non si volsero mai male.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi signoreggia, brameggia.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi soffre per amor, non sente pena.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi [[risparmio|sparagna]], vien la [[gatta]] e glielo magna.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*Chi sprezza l'onore, sprezza [[Dio]].<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Chi sta fermo in casi avversi, buon amico può tenersi.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Chi t'accarezza più di quel che suole, o t'ha ingannato o ingannar ti vuole.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Chi t'ama di buon cuore strigni e abbraccia.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi tardi mette i denti, vede morire tutti i suoi parenti.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Chi ti loda in presenza, ti biasima in assenza.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Chi tiene il [[piede]] in due staffe, spesso si trova fuora.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Chi tocca la pece, s'imbratta.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi troppo frena gli occhi, vuol dire che gli son scappati.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi troppo in alto sal, cade repente. Precipitevolissimevolmente.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi troppo ride ha natura di matto; e chi non ride è di razza di gatto.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Chi troppo sale dà maggior percossa.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi trovò il consiglio, inventò la salute.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi va a letto co' cani, si leva colle pulci.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi va al mulino s'infarina.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi va in gogna non fa il servizio volentieri.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Chi va per uccellar, resta impaniato.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Chi [[vanga]] non l'inganna.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Chi lavora con la vanga ottiene sempre i suoi frutti, il vangare non lo inganna.}}
*Chi vive ben predica.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Chi vive in corte, muore in [[paglia]].<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Chi vive tra i lupi, impara a ululare.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Chi vuol aver le membra sane, [[minzione|piscia]] spesso, come il cane.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Chi vuol bene a madonna, non vuol bene a messere.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi vuol di vena un granajo lo semini di [[febbraio]].<ref group="fonte" name=agri>Citato in 1871, ''Agricoltura, economia rurale'', pp. 7-18.</ref>
*Chi vuol essere amato, convien che ami.<ref group="fonte" name=amore/>
*Chi vuol fare onore all'amico, faccia foco col legno di fico.<ref group="fonte" name=cosefisiche/>
*Chi vuol la casa monda, non tenga mai [[colomba]].<ref group="fonte" name=casa/>
*Chi vuol lavoro degno, assai ferro e poco legno.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito al tipo di vanga da utilizzare per ottenere un risultato migliore.}}
*Chi vuol tutte l'[[oliva|ulive]] non ha tutto l'[[olio di oliva|olio]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Per avere del buon olio deve saper aspettare e rassegnarsi se qualche oliva cade.}}
*Chi vuol vin dolce non imbotti agresto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{NDR|Figurativamente}} ''Chi vuole una vita dolce, non faccia del male.''
*Chi vuol [[vivere]] e star bene, pigli il mondo come viene.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Chi vuol vivere sano e lesto, mangi poco e ceni presto.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Chi vuole amici assai, ne provi pochi.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Chi vuole aver del mosto, zappi le viti d'agosto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi vuole ingannare il suo vicino, ponga l'ulivo grosso e il fico piccolino.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi vuole l'amor celato lo tenga bestemmiato.<ref group="fonte" name=amore/>
:''Chi vuole nascondere il proprio amore, parli male della cosa che ama.''
*Chi vuole il buon bacato, per San Marco o posto o nato.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi vuole tutta l'uva non ha buon vino.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Per avere del buon vino l'uva deve essere matura, quindi non la si deve cogliere prima per paura che venga rubata.}}
*Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi vuole un buon potato, più un occhio e meno un capo.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla [[vigneto|vite]].}}
*Chi vuole un buon [[rapa|rapuglio]], lo semini di [[luglio]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Chi vuole un [[pera|pero]] ne ponga cento, e chi cento [[susino|susini]] ne ponga un solo.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*[[Cicisbeo|Cicisbei]] e ganzerini fanno vita da facchini.<ref group="fonte" name=amore/>
*Cielo a [[pecora|pecorelle]], acqua a catinelle.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Ciò che s'usa non fa scusa.<ref group="fonte" name=abitudini/>
:{{spiegazione|Per giustificare un'azione non basta dire che si tratta di un'abitudine comune.}}
*Cita cita, chi vuol del ben sel faccia in vita.<ref group="fonte" name=religione/>
*[[Coda (anatomia)|Coda]] corta non para mosche.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Cogli amici non bisogna andar co' se in capo.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Col [[perdono|perdonare]] troppo a chi falla, si fa ingiuria a chi non falla.<ref group="fonte" name=buoni/>
*[[Piccione|Colombo]] pasciuto, [[ciliegia]] amara.<ref group="fonte" name=affetti/>
*[[comandare|Comandi]] chi può, e obbedisca chi deve.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Compagnia d'uno, compagnia di niuno; compagnia di due, compagnia di Dio; compagnia di tre, compagnia di re; compagnia di quattro, compagnia da matti.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Compagno non toglie l'utile.<ref group="fonte" name=compagnia/>
:{{spiegazione|Gestire un'attività insieme ad un'altra persona, non diminuisce l'utile.}}
*Con arte e con inganno, si vive mezzo l'anno.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Con inganno e con arte, si vive l'altra parte.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Con la disperazione degli [[innamoramento|innamorati]] mai non la volse Orlando.<ref group="fonte" name=amore/>
*Con la voglia cresce la doglia.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Con la volpe convien volpeggiare.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Con ognun fa patto, coll'amico fanne quattro.<ref group="fonte" name=fiducia>Citato in 1853, ''Fiducia, diffidenza'', pp. 134-136.</ref>
*Con traditori né pace né tregua.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Con un par di polli, si compra un podere.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla facilità con cui si cambia podere.}}
*Con un sol bue non si può far buon solco.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Consiglio di due non fu mai buono.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Consiglio di [[senilità|vecchio]] non rompe mai la testa.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Consiglio di volpi, tribolo di galline.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*[[Consuetudine]] è una seconda natura.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*Contadini e montanini, [[scarpa|scarpe]] grosse e cervelli fini.<ref group="fonte" name=mestieri>Citato in 1853, ''Mestieri, professioni diverse'', pp. 172-179.</ref>
*Contano più gli [[esempio|esempi]] che le parole.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Contro amore non è consiglio.<ref group="fonte" name=amore/>
*Contro i tristi è tutto il mondo armato.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Contro la forza la ragion non vale.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*[[Conversazione]] in giovinezza, fraternità in vecchiezza.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Corruccio è vano senza forte mano.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Corte e morte, e morte e corte, fu tutt' una.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*[[Corvo|Corvi]] con corvi, non si cavano gli occhi.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Cosa comunicata è più amata.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Cosa per forza non vale scorza.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Forzatamente non si può fare nulla di buono.}}
*Così presto muoion le pecore giovani come le vecchie.<ref group="fonte" name=gioventu/>
*Crudeltà consuma amore.<ref group="fonte" name=amore/>
==D==
[[Immagine:Tuscany landscape west of Siena.jpg|thumb|Panorama toscano]]
*D'aprile piove per gli uomini e di [[maggio]] per le bestie.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*D'[[ottobre]] il vin nelle doghe.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Esorta a non affrettarsi alla [[vendemmia]].}}
*D'[[oliva|ulive]], [[castagna|castagne]] e [[ghianda]], d'agosto ne dimanda.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|Ad agosto gli alberi mostrano i frutti che daranno nei mesi successivi.}}
*Dà buone parole e friggi.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Da chi ti dona, [[riguardi|guardati]].<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Dà del tuo al diavolo, e lévatelo di torno.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Da San Gallo ara il monte e semina la valle.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|San Gallo è il [[16 ottobre]].}}
*Da [[uomo|uom]] dabbene non hai che bene.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Dagli effetti ci conoscono gli affetti.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Dài [[tempo]] al tempo.<ref group="fonte" name=riflessione/>
*Dal campo deve uscir la fossa.<ref group="fonte" name=parsimonia>Citato in 1853, ''Parsimonia, prodigalità'', pp. 233-237.</ref>
*Dal conto sempre manca il lupo.<ref group="fonte" name=fallacia>Citato in 1853, ''Fallacia dei giudizi'', pp. 118-120.</ref>
:{{spiegazione|Nel conteggio delle pecore i pastori non tengono mai presente il lupo.}}
*Dal frutto si conosce l'albero.<ref group="fonte" name=regole/>
*Dal mare sale, e dalla donna male.<ref group="fonte" name=donna/>
*Dalle grida ne scampa il lupo.<ref group="fonte" name=fatti>Citato in 1853, ''Fatti e parole'', p. 130-131.</ref>
:{{spiegazione|Quando l'unica punizione è un avvertimento vocale, il malfattore se ne infischia e continua a comportarsi nello stesso modo.}}
*Dei gusti non se ne disputa.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Del fitto non ne beccan le [[passero|passere]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito al grano, che se fitto è di cattiva qualità, dunque non scelto dalle passere.}}
*Del servir non si pente.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Delle cere la giornata, ti dimostra la vernata: se vedrai pioggia minuta, la vernata fia compiuta; ma se tu vedrai sol chiaro, marzo fia fino a gennaio.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|La Candelora è il [[2 febbraio]].}}
*Delle pene d'amore si tribola e non si more.<ref group="fonte" name=amore/>
*Denaro sepolto non fa guadagno.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*Detto d'amore disarma rigore.<ref group="fonte" name=amore/>
*Di buona terra to' la vigna, di buona madre to' la figlia.<ref group="fonte" name=donna/>
*Di buone armi è armato, chi da buona donna è amato.<ref group="fonte" name=amore/>
*Di casa la [[gatto e topo|gatta]], il [[gatto e topo|topo]] non esce a corpo pieno.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Dì il vero a uno, ed è tuo [[nemico]].<ref group="fonte" name=verita/>
*Di [[marzo]], chi non ha scarpe, vada scalzo.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Di settembre e d'agosto, bevi il vin vecchio e lascia stare il mosto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Esorta a non affrettarsi nella vendemmia.}}
*Dice il porco dammi dammi, né mi contar mesi né anni.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Dice più un'occhiata che una predica.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Dietro al [[montagna|monte]] c'è la china.<ref group="fonte" name=conforti>Citato in 1853, ''Conforti ne' mali'', pp. 72-73.</ref>
*Dimmi chi tu pratichi, e ti dirò chi sei.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Dio ha dato per penitenza all'avaro che né del poco né dell'assai si contenti.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*Dio manda il [[freddo]] secondo i panni.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Dio non manda se non quel che si può portare.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Dio non paga il [[sabato]].<ref group="fonte" name=coscenza>Citato in 1853, ''Coscenza, gastigo dei falli'', pp. 82-88.</ref>
*Dio ti guardi da chi inghiotte lo [[sputo]].<ref group="fonte" name=simulazione>Citato in 1871, ''Simulazione, ipocrisia'', pp. 301-303.</ref>
*Dio ti guardi da quela gatta che davanti ti lecca e di dietro di graffia.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Dio ti salvi da un cattivo vicino, e da un principiante di [[violino]].<ref group="fonte" name=casa/>
*Dispicca l'impiccato, impiccherà poi te.<ref group="fonte" name=gratitudine>Citato in 1853, ''Gratitudine, ingratitudine'', pp. 157-159.</ref>
*Donna barbuta, co' sassi la saluta.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Donna che ha molti amici, ha molte lingue mordaci.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donna che regge all'oro, val più d'un gran tesoro.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donna danno, sposa speso, moglie meglio.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donna di monte, cavalier di corte.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donna e [[luna]], oggi serena e domani bruna.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donna e popone, beato chi se n'appone.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donna iraconda, mare senza sponda.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donna oziosa, non può essere viziosa.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donna si lagna, donna si duole, donna s'ammala, quando la vuole.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donna specchiante, poco filante.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donne, asini e noci, voglion le mani atroci.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donne e buoi, de' paesi tuoi.<ref group="fonte" name=donna/>
*Donne e oche, tienne poche.<ref group="fonte" name=donna/>
*Dono di consiglio più vale che d'oro.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Dono molto aspettato è venduto e non donato.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Dopo il cattivo viene il buono.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Dove donna domina, tutto si contamina.<ref group="fonte" name=donna/>
*Dove è abbondanza di legne, ivi è carestia di biade.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Nei territori boschivi e nei terreni molto piantati, vi è poco foraggio.}}
*Dove è stato il fuoco, ci sa sempre di bruciaticcio.<ref group="fonte" name=amore/>
:{{spiegazione|Riferito all'amore.}}
*Dove la voglia è pronta, le [[Gamba|gambe]] son leggere.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Dove manca l'inganno, ivi finisce il diavolo.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Dove molti peccano, nessuno si gastiga.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Dove non basta la pelle del leone, bisogna attaccarvi quella della volpe.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Dove non va acqua ci vuol la [[zappa]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla [[collina]].}}
*Dove passa il campano nasce il grano.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il campano è la campana appesa al collo dei bovini, per cui dove passano i bovini (con l'aratro), nasce il grano.}}
*Dov'è [[popolo]], è [[confusione]].<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Dove regna amore, non si conosce errore.<ref group="fonte" name=amore/>
*Dove son [[Corno (biologia)|corna]], son quattrini.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il bestiame è la parte principale dell'economia di un podere.}}
*Dove son femmine e oche, non vi son parole poche.<ref group="fonte" name=donna/>
*Dove sta un pane, può stare una parola.<ref group="fonte" name=consiglio/>
:{{spiegazione|Chi ti dà da mangiare, è autorizzato ad ammonirti.}}
*Dove va il padrone, può ire il servitore.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Dove va la nave, può ire il brigantino.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*[[Due]] bene, [[tre]] meglio, [[quattro]] male, e [[cinque]] peggio.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Due, non accesero mai lume.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Due [[piede|piedi]] non istanno bene in una calza.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Due teste fanno un quadrello.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Duro con duro non fa buon muro.<ref group="fonte" name=compagnia/>
:{{spiegazione|Due persone ostinate possono difficilmente vivere insieme.}}
==E==
[[Immagine:Porto vecchio (Livorno).jpg|thumb|Porto Vecchio ([[w:Livorno|Livorno]])]]
*È bene aver degli amici per tutto.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*È buona quando si può contare.<ref group="fonte" name=conforti/>
*È difficile condurre il can vecchio a mano.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*È lieve astuzia ingannar gelosia, che tutto crede quando è in fenesia.<ref group="fonte" name=amore/>
*È mala cosa esser cattivo ma è peggio ancora esser conosciuto.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*È male amico chi a sé è nemico.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*È meglio ammazzare uno che mettere una cattiva usanza.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*È meglio ardere una città che mettere una cattiva usanza.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*È meglio dar la [[lana]] che la pecora.<ref group="fonte" name=economia/>
*È meglio dare e pentire, che tenere e patire.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Può riferirsi ad ogni cosa, ma generalmente ci si riferisce al bestiame, in quanto tenere per troppo tempo una bestia da soma può richiedere costi eccessivi.}}
*È meglio errar con molti ch'esser savio solo.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*È meglio esser capo di gatto che [[Coda (anatomia)|coda]] di leone.<ref group="fonte" name=casa/>
*È meglio esser capo di [[lucertola]], che coda di dragone.<ref group="fonte" name=casa/>
*È meglio esser capo di [[luccio]] che capo di [[storione]].<ref group="fonte" name=casa/>
*È meglio essere il primo a casa sua che il secondo a casa d'altri.<ref group="fonte" name=casa/>
*È meglio imbattersi che andare apposta.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*È meglio imbattersi che cercarsi apposta.<ref group="fonte" name=amicizia/>
:{{spiegazione|Sia nell'amore che nell'amicizia.}}
*È meglio morir con onore, che vivere con [[vergogna]].<ref group="fonte" name=buonafama/>
*È meglio onore che boccone.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*È meglio prendere che esser presi.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*È meglio un [[beccafico]] che una [[cornacchia]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*È meglio un [[garofano]] che un gambo di pera.<ref group="fonte" name=sapere>Citato in 1853, ''Sapere, ignoranza'', pp. 291-295.</ref>
:{{spiegazione|Esorta a comprare bestie grosse.}}
*È meglio un tieni tieni, che cento piglia piglia.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
:{{spiegazione|Esorta a non donare le cose a malincuore.}}
*È meglio viver piccolo che morir grande.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*È meglio volta che stravolta.<ref group="fonte" name=I/>
:{{spiegazione|Meglio una strada vecchia, lunga e sicura che una nuova e sconosciuta.}}
*E' non si grida mai al lupo che non sia in paese.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*È peggio la vergogna che il danno.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*È più facile arrovesciare un [[pozzo]] che riformare un vecchio.<ref group="fonte" name=gioventu/>
*E' sa meglio il pazzo i fatti suoi, che il savio quegli degli altri.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*E' si può fare il [[bene e male|male]] a forza, ma non il [[bene e male|bene]].<ref group="fonte" name=affetti/>
*È un cattivo andare contro il vento.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*È un cattivo andare contro la corrente.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*È un gran [[sordità|sordo]] quello che non vuole intendere.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Esempi e beneficj fanno gli amici.<ref group="fonte" name=amicizia/>
==F==
[[Immagine:Val d'orcia -pienza.JPG|thumb|Val d'Orcia]]
*Fa bene, e non guardar a cui.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Fa forame il can per fame.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Fa prima il [[credito]], e poi va e dormi.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Faccia chi può, prima che il tempo mute; che tutte le lasciate son perdute.<ref group="fonte" name=allegria/>
:''Chi può, si metta all'opera prima che cambino le cose, perché ogni lascia è persa.''
*Fame affoga [[fama]].<ref group="fonte" name=bisogno/>
:{{spiegazione|La fame costringe la persona a far cose che gli apportano biasimo.}}
*Fammi fattore un anno, se sarò povero, mio danno.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Fammi povera, ti farò [[Ricchezza e povertà|ricco]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla [[Vigneto|vite]].}}
*Fate del bene al lupo, che il tempo l'ha ingannato.<ref group="fonte" name=gratitudine/>
*Fatta la roba, facciam la persona.<ref group="fonte" name=allegria/>
:{{spiegazione|Una volta che abbiamo assolto ai nostri doveri, godiamocene i frutti.}}
*Fatti buon nome e [[minzione|piscia]] a letto, e' diranno che hai sudato.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Fattor nuovo, tre dì buono.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Fattore, fatto re.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*[[Fava]] e [[mela]], coll'acqua allega.<ref group="fonte" name=tavola/>
*[[Febbre]] autunnale, o è lunga o è mortale.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Febbre di maggio, salute per tutto l'anno.<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
*[[Malaria|Febbre quartana]], il vecchio uccide, e il giovane risana.<ref group="fonte" name=sanita/>
*[[Malaria|Febbre terzana]], non fe mai suonar campana.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Figlie, vigne e giardini, guardale dai vicini.<ref group="fonte" name=famiglia/>
*Figlio di [[fava]] e babbo di [[Lino (botanica)|lino]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Le fave quando riscoppiano dopo il gelo, fanno il loro frutto, il lino invece no.}}
*[[Firenze|Fiorentin]] mangia fagiuoli, e' volevan gli Spagnuoli; li Spagnuoli sono venuti, Fiorentin becchi e cornuti.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Fiorentin per tutto, Roman distrutto.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Fiorentini ciechi, Senesi matti, [[Pisa|Pisani]] traditori, [[Lucca|Lucchesi]] signori.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Firenze non si duole se tutta non si muove.<ref group="fonte" name=nazioni/>
:{{spiegazione|I fiorentini cominciavano tardivamente le sommosse.}}
*Formaggio, pane e pere, è [[pasto]] di cavaliere.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Formento, fava e fieno non si vollero mai bene.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla difficoltà di coltivarle tutte e tre lo stesso anno.}}
*[[Frenesia]], gelosia, [[eresia]], mai son sanate per alcuna via.<ref group="fonte" name=amore/>
*[[Fumo]], fiore e corte, è tutt'uno.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Furbo, vuol dir minchione.<ref group="fonte" name=astuzia/>
==G==
*Gallinetta che va per cà, o la becca o l'ha beccà: se la non becca a desco, l'ha mangiato di fresco.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Gatta frisa, non fece mai bella [[Coda (anatomia)|coda]].<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
:{{spiegazione|''Frisa'', cioè ghiotta, leccarda.}}
*Gatto che non è goloso non piglia mai sorcio.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Gelosia vien per impotenza, per opinione e per esperienza.<ref group="fonte" name=amore/>
*[[Genova]], aria senza uccelli, mare senza pesce, monti senza legna, uomini senza rispetto.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*:Mare senza pesce, montagne senza alberi, uomini senza fede e donne senza vergogna.<ref group="fonte">Citato in AAVV, ''Genova dei grandi viaggiatori'', a cura di Franco Paloscia, Edizioni Abete, Roma, 1990, p. 123. ISBN 88-7047-038-5</ref>
*Genova, prende e non rende.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Genovese aguzzo, piglialo caldo.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Gente allegra Iddio l'aiuta.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Gente assai, fanno assai, ma mangian troppo.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Chiamando tanti garzoni, si fa tanto lavoro ma si spende anche tanto per remunerarli.}}
*[[Gentilezza]] corre la prima al perdono.<ref group="fonte" name=benignita/>
*[[Giugno]], la falce in pugno; se non è in pugno bene, luglio ne viene.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Giugno è il momento giusto per falciare il grano, a luglio è troppo tardi.}}
*Gli alberi grandi fanno più ombra che frutto.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Gli amici e gli avvisi aiutano fare le faccende.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Gli amici hanno la borsa legata con un filo di ragnatelo.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Gli amici son buoni in ogni piazza.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Gli scarparelli la pietra la gli sciupa, la pietra la gli asciuga.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Gli [[storno|storni]] son magri perché vanno a stormi.<ref group="fonte" name=compagnia/>
:{{spiegazione|Quando in molti hanno lo stesso lavoro, il guadagno è poco per tutti.}}
*Gli stracci vanno all'aria.<ref group="fonte" name=condizioni/>
:{{spiegazione|I [[povertà|poveri]] sono sempre quelli che ci rimettono.}}
*Gli uomini non si misurano a canne.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Godiamo, chè stentar non manca mai.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Gola degli adulatori, sepolcro aperto.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*[[Gotta]] nell'ossa, dura fino alla fossa.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Gran fecondità non viene a maturità.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Gran nave vuol grand'acqua.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*[[Grano|Gran]] pesto fa buon cesto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Grande amicizia genera grand'[[odio]].<ref group="fonte" name=amicizia/>
*[[grassezza|Grasso]] [[monachesimo|monaco]], grasso vitello.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Grasso [[pancia|ventre]], grosso ingegno.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Grattugia con grattugia non guadagna.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Grave [[preoccupazione|cura]] non ti punga, e sarà tua [[longevità|vita lunga]].<ref group="fonte" name=allegria/>
*Grossa testa non fa buon cervello.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Guadagno sotto il tetto, guadagno benedetto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il guadagno della stalla è una parte importante nell'economia del podere.}}
*[[Guancia]] pulita, [[Fronte (anatomia)|fronte]] ardita.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Guardati da [[aceto]] di vin dolce.<ref group="fonte" name=ira>Citato in 1853, ''Ira, collera'', pp. 165-166.</ref>
:{{spiegazione|Bisogna stare attenti all'ira dei mansueti.}}
*Guardati da chi consiglia a fine di bene.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Guardati da' segnati da Cristo.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Guardati dalla [[peste]], dalla [[guerra]] e dai musi che guardano per terra.<ref group="fonte" name=simulazione/>
*Guardisi d'[[invecchiamento|invecchiare]] chi non vuol tornar fanciullo.<ref group="fonte" name=gioventu/>
*Gusto guasto è come vin da fiasco.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Gusto pazzo, amor guasto.<ref group="fonte" name=amore/>
==I==
[[Immagine:San Quirico d'Orcia - Chiesetta Val d'Orcia.jpg|thumb|San Quirico d'Orcia]]
*I colpi non si danno a patti.<ref group="fonte" name=ingiurie>Citato in 1853, ''Ingiurie, offese'', pp. 163-65.</ref>
:{{spiegazione|Cioè «i colpi non si danno secondo la misura destinata» (cfr. ''{{maiuscoletto|Patto}}'', in ''Vocabolario degli accademici della Crusca'', 1729-1738<sup>4</sup>, vol. III, p. 525, § IX). Cfr. [[Benvenuto Cellini]], ''Vita'', [[s:La vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze/Libro primo/Capitolo LXXIII|lib. I, cap. LXXIII]]: «[...] raffermai dua colpi soli, che al sicondo mi cadde morto di mano, qual non fu mai mia intenzione; ma, sì come si dice, li colpi non si danno a patti.»}}
*I consigli e il [[villania|villano]] pigliali alla mano.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*I cortigiani hanno solate le scarpe di buccie di [[cocomero]].<ref group="fonte" name=ambizione/>
:''I cortigiani hanno per suole bucce di cocomero.''
:I cortigiani è facile che perdano il loro ruolo.
*I favori delle corti sono come sereni d'inverno e nuvoli di state.<ref group="fonte" name=ambizione/>
:''I favori delle corti sono come il cielo limpido d'inverno e le nuvole d'estate.''
:{{spiegazione|I favori delle corti durano poco.}}
*I Giudei non istanno bene co' [[Samaritani]].<ref>Cfr. ''[[Vangelo secondo Giovanni]]'': «I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani.»</ref><ref group="fonte" name=compagnia/>
*I gran personaggi o non hanno figliuoli o non son saggi.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*I [[granchio|granchi]] vogliono mordere le balene.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*I mosconi rompon le tele de' ragni.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*I panioni fermano, ma le civette chiamano.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*I [[pastore|pastori]] per rubare le pecore si mettono nome lupi.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*I [[pesce|pesci]] grossi mangiano i piccini.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*I più buoni son messi in croce.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*I poveri s'ammazzano, e i signori s'abbracciano.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*I poveri sono i primi alle forche, e gli ultimi a tavola.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*I primi amori sono i migliori.<ref group="fonte" name=amore/>
*I santi nuovi metton da parte i vecchi.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Le cose nuove fanno scordare quelle antiche.}}
*I santi vecchi non fanno più miracoli.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Le cose nuove fanno scordare quelle antiche.}}
*I troppi [[cuoco|cuochi]] guastano la cucina.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*I vecchi andrebbero ammazzati da bambini.<ref>Citato in Stefano Rosi Galli, ''[https://digidownload.libero.it/SisMaXXXXXXXXXX/Vohabolario_Fiorentino.pdf Vohabolario del Vernaholo Fiorentino e del Dialetto Toscano di ieri e di oggi]'', 2008<sup>2</sup>, p. 67.</ref>
*Il [[barbiere]] non si contenta del pelo.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il bello piace a tutti.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Il bisognino fa trottare la vecchia.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Il bisogno fa l'uomo bravo.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Il bruno il bel non toglie, anzi arricchisce le voglie.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Il bue mangia il fieno perché si ricorda che è stato erba.<ref group="fonte" name=abitudini/>
:{{spiegazione|Usato quando qualcuno da anziano si comporta proprio come faceva da giovane.}}
*Il bue lascialo pisciare e saziar di arare.<ref group="fonte" name=agri/>
*Il buon lavoratore rompe il cattivo annuale.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Il buon lavoratore supera anche le cattive annate.''
*Il buono a qualcosa è l'asino del pubblico.<ref group="fonte" name=condizioni/>
:{{spiegazione|Chi è bravo in qualcosa, è obbligato a fare anche per chi non è buono a nulla.}}
*Il buono fa camera col buono.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Il [[campanile]] non migliora la cornacchia.<ref group="fonte" name=ambizione/>
:{{spiegazione|Il grado posseduto non muta la persona.}}
*Il cane in chiesa fu sempre il mal venuto.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Il cane s'alletta più con le carezze che colla catena.<ref group="fonte" name=benignita/>
*Il [[carbone]] o scotta o tinge.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Il consiglio va raro invano.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Il consiglio del traditore è come la semplicità della volpe.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Il cortigiano è la seconda specie de' ribaldi.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Il [[cuculo]] fa l'ova nel nido della sterpazzuola.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il cuor delle donne è fatto a spicchi come il popone.<ref group="fonte" name=donna/>
*Il cuore dei bricconi è un mare in burrasca.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Il [[cuore e cervello|cuore]] ha le sue ragioni e non intende [[cuore e cervello|ragione]].<ref>{{cfr}} [[Blaise Pascal]]: «Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.»</ref><ref group="fonte" name=affetti/>
*Il curioso raccoglie frutto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Il [[diavolo]] dove non può mettere il capo vi mette la [[Coda (anatomia)|coda]].<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Il diavolo è sottile, e fila grosso.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Il diavolo può tentare, ma non precipitare.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Ognuno ha la responsabilità dei suoi errori, le tentazioni e le occasioni sono solo scuse.}}
*Il ferro lima il ferro.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il fico vuole avere due cose, collo d'impiccato e camicia di furfante.<ref group="fonte" name=tavola/>
:{{spiegazione|Quando il fico è maturo infatti torce il collo e si piega e il suo involucro si screpola ("camicia stracciata").}}
*Il Fiorentino mangia sì poco e sì pulito, che sempre si conserva l'appetito.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Il [[formaggio]], a merenda è oro, a desinare argento, a cena è piombo.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Il fumo va dietro ai belli.<ref group="fonte" name=bellezza/>
:{{spiegazione|Per fumo si intendono vanità, arroganza, superbia.}}
*Il furfante in ogni luogo trova tre cose, osteria, prigione e spedale.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Il giusto ne soffre per il peccatore.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il gran rado non fa vergogna all'aia.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Loda seminare il grano rado.}}
*Il gran signor non ode, se non adulazion, menzogna e frode.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Il gran tempo a' gran nomi è gran veleno.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Il grano va a chi non ha sacca.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il guadagno si fa il giorno della compra.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito in particolare al bestiame.}}
*Il ladro sta bene col malandrino.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Il leone ebbe bisogno del [[topo]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il lupo avanti al gridare fugge.<ref group="fonte" name=coscenza/>
:{{spiegazione|Chi ha fatto qualcosa di male fugge anche prima di essere scoperto.}}
*Il lupo d'esser frate ha voglia ardente mentre è infermo; ma sano se ne pente.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Il lupo mangia ogni carne, e lecca la sua.<ref group="fonte" name=cupidita>Citato in 1853, ''Cupidità, amor di sè stesso'', pp. 89-92.</ref>
*Il lupo non caca [[agnello|agnelli]].<ref group="fonte" name=famiglia/>
*Il lupo non guarda che le pecore sieno conte.<ref group="fonte" name=errore/>
*Il [[magnano]] tanto salta con le bolge quanto senza.<ref group="fonte" name=abitudini/>
:{{spiegazione|Essendo abituato a portarle sempre, è come se non le avesse.}}
*Il mal del traditore ne va col pelo.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Il male non istà sempre dove si pone, se non sopra i gobbi.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Il male unisce gli uomini.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
:{{spiegazione|Nelle sofferenze comuni gli uomini si stringono di più.}}
*Il maritare e l'[[Impiccagione|impiccare]] è destinato.<ref group="fonte" name=donna/>
*Il [[medico]] pietoso fa la piaga puzzolente.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Il mèle si fa leccare perché è dolce.<ref group="fonte" name=benignita/>
:{{spiegazione|Chi vuole essere amato, deve comportarsi dolcemente.}}
*Il [[miglio]] mantiene la fame in casa.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Il pane di miglio non fa passare la fame.''
*Il [[mondo]] è di chi lo sa canzonare.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Il padrone non va per l'acqua.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il pan di casa stufa.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*Il pesce grosso mangia il minuto.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il piangere puzza a' morti e fa male a' vivi.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Il pidocchio non ha faccia, e però sta saldo.<ref group="fonte" name=buoni/>
:{{spiegazione|Riferito ai furfanti senza vergogna.}}
*Il più ciuco è fatto priore.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il più tira il meno.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Il porco sogna [[ghianda|ghiande]].<ref group="fonte" name=affetti/>
*Il porco vuol mangiare sporco e dormire pulito.<ref group="fonte" name=agri/>
*Il potestà nuovo manda via il vecchio.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Le cose nuove fanno scordare quelle antiche.}}
*Il riso fa buon sangue.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Il riso fa cuore.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Il sano consiglia bene il malato.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Il servizio torna sempre a casa col guadagno.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Il tempo sana ogni cosa.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Il tempo scuopre la verità.<ref group="fonte" name=verita/>
*Il tignoso non ama il [[pettine]].<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Il titol di più onore è padre e difensore.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Il vecchio pianta la vigna, e il giovine la vendemmia.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Il [[venerdì]] ammazza il sabato.<ref group="fonte" name=temerita>Citato in 1853, ''Temerità, spensieratezza'', p. 314.</ref>
*Il vero ha il morbo in casa.<ref group="fonte" name=verita/>
*Il [[Verità e bugia|vero]] punge e la [[Verità e bugia|bugia]] unge.<ref group="fonte" name=verita/>
*Il vero non ha risposta.<ref group="fonte" name=verita/>
*Il villano venderà il podere, per mangiare cacio, pane e pere.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Il vin nel fiasco non cava la sete di corpo.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*Il vino che si pasteggia non imbriaca.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*Il vino di casa non imbriaca.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*Il vino nel sasso, ed il popone nel terren grasso.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*In campo stracco, di grano nasce loglio.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*In casa de' ladri non ci ruba.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*In casa de' sonatori non si balla.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*In casa sua ciascuno è re.<ref group="fonte" name=casa/>
*In chiesa co' santi, e in osteria co' ghiotti.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*In fine le s'accomodan tutte.<ref group="fonte" name=conforti/>
*In mancanza di cavalli gli asini trottano.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*In pellicceria ci vanno più pelli di volpe che d'asino.<ref group="fonte" name=astuzia/>
:{{spiegazione|Alla fine dei conti i furbi hanno sorte peggiore degli sciocchi.}}
*In un'ora nasce il fungo.<ref group="fonte" name=risolutezza>Citato in 1853, ''Risolutezza, cogliere le occasioni'', p. 280.</ref>
*Innanzi il [[matrimonio|maritare]], abbi l'abitare.<ref group="fonte" name=casa/>
*Invan si pesca, se l'[[amo]] non ha l'[[esca]].<ref group="fonte" name=guadagno/>
*[[Ira]] senza forza, nulla vale.<ref group="fonte" name=condizioni/>
==L==
[[Immagine:Volterra, particolare del centro storico.jpg|thumb|Centro storico di [[Volterra]] ]]
*L'acqua fa l'orto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*L'aglio è la speziera dei contadini.<ref group="fonte" name=tavola/>
*L'agnello è buono anche dopo pasqua.<ref group="fonte" name=guadagno/>
*L'[[agnello]] umile succhia le mammelle della propria madre e quelle degli altri.<ref group="fonte" name=orgoglio/>
*L'allegria è il primo rimedio della scuola salernitana.<ref group="fonte" name=allegria/>
*L'amicizia si dee sdrucire, non istracciare.<ref group="fonte" name=amicizia/>
:''L'amicizia deve stropicciarsi, ma non strapparsi''
*L'amicizie devono essere immortali, e le inimicizie mortali.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*L'amicizie si fanno in [[prigione]].<ref group="fonte" name=amicizia/>
*L'amico accenna e non balestra.<ref group="fonte" name=amicizia/>
:''L'amico ammonisce e non offende.''
*L'amico dev'essere come il denaro.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*L'amico non è conosciuto finché non è perduto.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*L'amore è principio del bene e del male.<ref group="fonte" name=amore/>
*L'amore, l'inganno e il bisogno insegnano la [[oratoria|rettorica]].<ref group="fonte" name=astuzia/>
*L'[[aquila]] non piglia mosche.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*L'aquile non fanno guerra a' ranocchi.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*L'asino, per tristo che sia, se tu lo batti più del dovere, tira calci.<ref group="fonte" name=benignita/>
*L'avarizia è scuola di ogni vizio.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*L'avaro è come l'idropico; quanto più beve, più ha sete.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*L'avaro è procuratore de' suoi beni, e non signore.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*L'avaro non fa mai bene se non quando tira le calze.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*L'avere non è solamente di chi l'ha.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*L'[[elefante]] non sente il morso della [[pulce]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
*L'eloquenza del tristo è falso acume.<ref group="fonte" name=buoni/>
*L'ingannato è chi inganna.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*L'inganno va a casa dell'ingannatore.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*L'innamorato vuol esser solo, savio, sollecito e segreto.<ref group="fonte" name=amore/>
*L'occhio vuol la sua parte.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*L'olio e la verità tornano alla sommità.<ref group="fonte" name=verita/>
*L'onore è di chi sel fa.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*L'onore porta oro, ma non l'oro l'onore.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*L'onore va dietro a chi lo fugge.<ref group="fonte" name=ambizione/>
:{{spiegazione|L'onore inteso come "gli onori", o anche la fama, la celebrità.}}
*L'[[urina|orina]] fa onore al medico.<ref group="fonte" name=sanita/>
:{{Spiegazione|Grazie all'urina il medico può riconoscere alcune malattie.}}
*L'oro s'afina al fuoco e l'amico nelle sventure.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*L'orso sogna pere.<ref group="fonte" name=affetti/>
*L'orzola, dopo due mesi va e ricôla.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''L'orzola ricoglila dopo due mesi.''
*L'[[ospitalità|ospite]] e il pesce in tre giorni puzza.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*L'uomo è fuoco e la donna è stoppa; vien poi il diavolo e gliel'accocca.<ref group="fonte" name=amore/>
*L'ultima pecora piscia nel secchiello.<ref group="fonte" name=risolutezza/>
:{{spiegazione|Perché lo trova già vuotato dalle altre.}}
*L'ultimo [[vestito]] ce lo fanno senza [[tasca|tasche]].<ref group="fonte" name=avarizia/>
:{{spiegazione|Nulla si può portare nell'aldilà, riferito soprattutto agli avari.}}
*L'uso doventa natura.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*L'uso fa legge.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*L'uso serve di tetto a molti abusi.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*L'uso vince natura.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*La bella donna è un bel cipresso.<ref group="fonte" name=bellezza/>
:{{spiegazione|Ovvero senza frutti.}}
*La bella gabbia non nutre l'uccello.<ref group="fonte" name=casa/>
*La beltà senza la [[grazia]] è un amo senza l'esca.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*La [[biscia]] si rivolta al [[ciarlatano]].<ref group="fonte" name=astuzia/>
*La buona compagnia è mezzo pane.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*La buona fama è come il cipresso.<ref group="fonte" name=buonafama/>
:{{spiegazione|Il cipresso una volta troncato, non riverdisce mai più.}}
*La [[capra]] non contrasta col leone.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*La carne dela lodola piace ad ognuno.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*La casa e la moglie si godono più d'ogni altra cosa.<ref group="fonte" name=casa/>
*La [[castagna]] di fuori è bella e dentro ha la magagna.<ref group="fonte" name=false/>
*La [[catena]] non teme il fumo.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*La catena tanto lega il padrone quanto lo guarda.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*La [[colpa]] è sempre degli offesi.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*La [[coscienza|coscenza]] è come il [[solletico]].<ref group="fonte" name=coscenza/>
*La dimenticanza è il rimedio dell'[[ingiuria]].<ref group="fonte" name=benignita/>
*La diritta è serva della mancina.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*La donna è come la castagna; bella di fuori, e dentro è la magagna.<ref group="fonte" name=donna/>
*La donna è come l'[[appetito]], va contentata a tempo.<ref group="fonte" name=donna/>
*La donna e l'[[uovo]] vuole un sol padrone.<ref group="fonte" name=donna/>
*La donna guarda più sott'occhio che non fa l'[[uomo (genere)|uomo]] a diritto filo.<ref group="fonte" name=donna/>
*La donna ne sa un punto più del diavolo.<ref group="fonte" name=donna/>
*La fama e il [[suono]], fan le cose maggiori di quel che sono.<ref group="fonte" name=false/>
*La fame caccia il lupo dal bosco.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*La fame ha le spie per tutto.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*La fame non conosce legge.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*La forza caca addosso alla ragione.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*La gatta [[fretta|frettolosa]] fece i gattini ciechi.<ref group="fonte" name=riflessione/>
*La [[pace e guerra|guerra]] cerca la [[pace e guerra|pace]].<ref group="fonte" name=guerra/>
*La [[pace e guerra|guerra]] fa i ladri e la [[pace e guerra|pace]] gl'impicca.<ref group="fonte" name=guerra/>
*La [[lingua]] batte dove il dente duole.<ref group="fonte" name=affetti/>
*La lingua unge e il dente punge.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*La lode giova al savio e nuoce al matto.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*La [[lontananza]] ogni gran piaga sana.<ref group="fonte" name=amore/>
*La maggior gloria del [[vittoria|vincere]] è perdonare al vinto.<ref group="fonte" name=benignita/>
*La mala compagnia fa cattivo sangue.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*La [[matassa]] quanto più è arruffolata e meglio s'accomoda.<ref group="fonte" name=conforti/>
*La morte de' lupi è la salute delle pecore.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*La mosca pungendo la [[tartaruga]] si rompe il becco.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*La mosca tira i calci come può.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*La [[musica]] ne' dissimili, e l'amicizia ne' simili.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*La nave non va senza il battello.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*La [[necessità]] non ha legge.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*La necessità torna in volontà.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*La paura guarda la vigna.<ref group="fonte" name=coscenza/>
:{{spiegazione|La paura della punizione frena i malfattori.}}
*La pecora è per il povero, non il povero per la pecora.<ref group="fonte" name=agri/>
:{{spiegazione|La pecora rende molto ma vuole essere trattata bene.}}
*La pecora guarda sempre se ha dietro l'[[agnello]].<ref group="fonte" name=famiglia/>
*La pecora ha l'oro sotto la [[Coda (anatomia)|coda]].<ref group="fonte" name=agri/>
:{{spiegazione|Riferito al concime.}}
*La pecora sarebbe buona se avesse la bocca l'avesse in montagna e il culo in campagna.<ref group="fonte" name=agri/>
:{{spiegazione|Perché il dente è dannoso per le piante mentre il concime è prezioso e importante.}}
*La pecora sul culo è benedetta e nella bocca maledetta.<ref group="fonte" name=agri/>
:{{spiegazione|Perché il dente è dannoso per le piante mentre il concime è prezioso e importante.}}
*La [[perversità]] fa l'uomo guercio.<ref group="fonte" name=buoni/>
*La [[porta]] di dietro è quella che ruba la casa.<ref group="fonte" name=casa/>
*La predica fa come la nebbia, lascia il tempo che trova.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*La prima oliva è oro, la seconda argento, la terza non val niente.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*La prima scodella piace a tutti.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*La pulce salta perché l'è vergognosa.<ref group="fonte" name=natura>Citato in 1853, ''Nature diverse'', pp. 206-209.</ref>
*La [[rana]] avvezza nel pantano, se ell' è al monte torna al piano.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*La roba è fatta per i bisogni.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*La roba non è di chi la fa, ma di chi la gode.<ref group="fonte" name=allegria/>
*La [[rosolia]] in tre dì secca e va via.<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
*La saggina ha la vita lunga.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''La saggina sta molto sotto terra prima di nascere.'' (letterale)
:{{spiegazione|La felicità del saggio ha vita lunga.}}
*La [[segale]] nella polverina e il grano nella pantanina.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''La segale nel terreno sottile e asciutto e il grano in quello grosso e umido.''
*La segale o il segalato fece morir di fame la comare.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*La tosse a non curarla dura cento giorni, e a curarla cent'uno.<ref group="fonte" name=sanita/>
*La tosse è il tamburo della morte.<ref group="fonte" name=sanita/>
*La vanga ha la punta d'oro.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*La verità è figliola del tempo.<ref group="fonte" name=verita/>
*La verità è madre dell'odio.<ref group="fonte" name=verita/>
*La verità è una sola.<ref group="fonte" name=verita/>
*La verità può languire ma non perire.<ref group="fonte" name=verita/>
*La verità vien sempre a galla.<ref group="fonte" name=verita/>
*La vicinanza è mezza parentela.<ref group="fonte" name=casa/>
*La vigna pampinosa fa poca uva.<ref group="fonte" name=probita/>
*La [[vipera]] morde il [[ciarlatano]].<ref group="fonte" name=astuzia/>
*La vita dell'adulatore poco tempo sta in fiore.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*La volontà è tutto.<ref group="fonte" name=affetti/>
*La volpe in vicinato non fa mai danno.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Lagrime di donne, fontana di malizia.<ref group="fonte" name=donna/>
*Lavora o abborraccia, ma semina finché non diaccia.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Lavoratore buono, d'un podere ne fa due; cattivo, ne fa un mezzo.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Lavoro fatto di [[notte]] non val tre pere cotte.<ref group="fonte" name=giorno>Citato in 1853, ''Giorno, notte'', pp. 143-144.</ref>
*Le belle cose piacciono a tutti.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Le belle senza dote trovano più amanti che mariti.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Le bellezze son le prime spedite.<ref group="fonte" name=bellezza/>
:{{spiegazione|Le belle donne trovano facilmente marito.}}
*Le bestie vecchie muoiono nella stalla de' contadini minchioni.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Le buone donne non hanno né occhi né orecchie.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le buone parole acconciano i mali fatti.<ref group="fonte" name=benignita/>
*Le buone parole non rompono i denti.<ref group="fonte" name=benignita/>
*Le case grandi dal mezzo in su non s'abitano.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Le cattive compagnie conducono l'uomo alla forca.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Le cose [[rarità|rare]] son le più care.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*Le cose vanno fatte quando se ne sente il bisogno.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Le donne arrivano i pazzi e i savi.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le donne dicono sempre il vero; ma non lo dicono tutto intero.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le donne hanno sette spiriti in corpo.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le donne hanno l'anima attaccata al corpo con la colla cerviona.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le donne per parer belle si fanno brutte.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Le donne piglian ben le pulci.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le donne s'attaccano sempre al peggio.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le donne son come i gatti, finché non battono il naso, non muoiono.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le donne son figliuole dell'indugio.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le donne son sante in chiesa, angele in istrada, diavole in casa, civette alla finestra e gazze alla porta.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le donne sono il purgatorio della borsa, il paradiso del corpo, e l'inferno dell'anima.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le fave nel motaccio, e il gran nel polveraccio.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Le femmine calano come la cassa de' mercanti.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le [[legge|leggi]] sono come i ragnateli.<ref group="fonte" name=condizioni/>
:{{spiegazione|Le mosche piccole si impigliano in essa e quelle grandi la sfondano.}}
*Le mosche si posano sopra alle carogne.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Le parole son femmine, e i fatti son maschi.<ref group="fonte" name=fatti>Citato in 1853, ''Fatti e parole'', p. 130-131.</ref>
*Le ragazze piangono con un occhio, le maritate con due, e le monache con quattro.<ref group="fonte" name=donna/>
*Le secchie si metton a combatter col [[pozzo]], e ne portan la testa rotta.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Le speziere migliori stanno ne' sacchetti piccoli.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Legala bene, e poi lasciala andare.<ref group="fonte" name=diligenza>Citato in 1853, ''Diligenza, vigilanza'', pp. 95-96.</ref>
*Legami mani e piei e gettami tra i miei.<ref group="fonte" name=casa/>
*Leva da capo e poni da piè.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Bisogna sia potare che annaffiare.}}
*Loda il monte e tienti al piano.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Lontan dagli occhi, lontan dal cuore.<ref group="fonte" name=amore/>
*Luna mercurina tutto il ciel ruina.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|La luna che nasce di [[mercoledì]] lascia presagire pioggia e tempeste.}}
*Lupo affamato, mangia pan muffato.<ref group="fonte" name=bisogno/>
==M==
*Mal si balla bene se dal cor non viene.<ref group="fonte" name=affetti/>
:''Difficilmente si balla bene se non viene dal cuore.''
:Nessun divertimento giova se non viene dal cuore.
*Male altrui consiglia, chi per sè non lo piglia.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*[[Malinconia]] non paga debito.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Mano [[bianco|bianca]] è assai lavata.<ref group="fonte" name=virtu>Citato in 1853, ''Virtù, illibatezza'', pp. 321-322.</ref>
*Mangia bene e caca forte, e non aver paura della morte.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Mangiar molto e bever bene, e urlar quando la viene. {{NDR|riferito alla [[gotta]]}}<ref group="fonte" name=sanitamalattie>Citato in 1871, ''Sanità, malattie, medici'', pp. 283-292.</ref>
*Masseria, masseria, viene il diavolo e portala via.<ref group="fonte" name=avarizia/>
*Matta è quella pecora che si confessa al lupo.<ref group="fonte" name=fiducia/>
*Meglio errar con molti che da sé stesso.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*Meglio [[solitudine|soli]], che male accompagnati.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Meglio un [[aiuto]] che cinquanta consigli.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Meglio un prossimo vicino che un lontano [[cugino]].<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Meglio una sassata nella testa, che una ferita nell'onore.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Meno siamo a tavola, e più si mangia.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*[[Milano]] la grande, [[Venezia|Vinegia]] la ricca, [[Genova]] la superba, [[Bologna]] la grassa, [[Firenze]] la bella, [[Padova]] la dotta, [[Ravenna]] l'antica, [[Roma]] la santa.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Molta terra, terra poca; poca terra, terra molta.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''La molta terra lavorata male, equivale a poca; la poca terra lavorata bene, equivale a molta.''
*Monte, porto, città, bosco o torrente abbi se puoi per vicino o parente.<ref group="fonte" name=casa/>
*Morso di pecora non passa mai la pelle.<ref group="fonte" name=condizioni/>
==N==
[[Immagine:3113Siena.JPG|thumb|[[Siena]] ]]
*Né amico rinconciliato, né pietanza due volte cucinata.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Ne ammazza più la penna del medico che la spada del cavaliero.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Né mulo, né mulino, né fiume, né forno, né signore per vicino.<ref group="fonte" name=casa/>
*Ne' pericoli si vede chi d'amico ha vera fede.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Nell'uva, son tre vinaccioli; uno di sanità, uno di letizia, e uno di ubriachezza.<ref group="fonte" name=vino/>
*Nella [[botte]] piccola ci sta il vin buono.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Nella [[pace e guerra|pace]] i giovani [[sepoltura|seppelliscono]] i vecchi, ma nella [[pace e guerra|guerra]] i vecchi seppelliscono i giovani.<ref>Cfr. [[Creso]]: «In tempo di pace i figli seppelliscono i padri ma in tempo di guerra sono i padri a seppellire i figli.»</ref><ref group="fonte" name=guerra/>
*Nella guerra d'amor vince chi fugge.<ref group="fonte" name=amore/>
*Nelle corti, la carità è tutta estinta, né si trova amicizia se non finta.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Nelle stracce e negli straccioni s'allevano di gran baroni.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Nessun diventò mai pover per far [[elemosina|limosine]].<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Nessuna meraviglia dura più di tre giorni.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*Niuna persona senza peccato, niun peccato senza [[rimorso]].<ref group="fonte" name=errore/>
*Noci e pane, [[pasto]] da villano; pane e noci, pasto da spose.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Non a tutti vola il [[gufo]].<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Non bisogna contentar le donne se non del [[Lino (fibra)|lino]].<ref group="fonte" name=donna/>
*Non bisogna fare il diavolo più nero di quanto non sia.<ref group="fonte" name=paura>Citato in 1853, ''Paura, coraggio, ardire'', pp. 238-240.</ref>
*Non c'è [[Bene e male|male senza bene]].<ref group="fonte" name=conforti/>
*Non c'è migliore specchio dell'amico vecchio.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Non c'è il peggior frutto di quello che non matura mai.<ref group="fonte" name=gioventu/>
*Non conosce la [[pace e guerra|pace]] e non la stima, chi non ha provato la [[pace e guerra|guerra]] in prima.<ref>Cfr. [[Ludovico Ariosto]]: «''Non conosce la pace e non l'estima | chi provato non ha la guerra prima.''»</ref><ref group="fonte" name=guerra/>
*Non dar del pane al cane ogni volta che dimena la [[Coda (anatomia)|coda]].<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Non è bello quel ch'è bello, ma è bello quel che piace.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Non è mai sì gran morìa, che non campi chicchessia.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Non è [[malvagità|malvagio]] eguale a quel che si compiace del far male.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Non è più bel [[mestiere]], che non aver pensiere.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Non è più bell'amor che la vicina, la si vede da sera e da mattina.<ref group="fonte" name=amore/>
*Non è traditore senza sospetto.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Non far mai bene, non avrai mai male.<ref group="fonte" name=gratitudine/>
*Non fu mai guercio senza malizia.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Non fu mai sì bella [[scarpa]], che non diventasse una [[ciabatta]].<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Non fu mai sì vaga [[Rosa (fiore)|rosa]], che non diventasse un grattaculo.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Non ha più carta l'agnello che la pecora.<ref group="fonte" name=gioventu/>
:{{spiegazione|Il giovane non ha più sicurezza della vita rispetto al vecchio.}}
*Non ha [[Venezia|Vinegia]] tanti [[gondola|gondolieri]], quanti [[Vicenza]] conti e cavalieri.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Non ischerzar coll'[[orso]], se non vuoi essere morso.<ref group="fonte" name=temerita/>
*Non istuzzicare l'[[orso]], quando gli fuma il naso.<ref group="fonte" name=temerita/>
*Non mi dare e non mi tôrre; non toccar quando son molle.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla vite, personificata.}}
*Non [[neve|nevica]] tutto il verno.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Non nominare la fune in casa dell'impiccato.<ref group="fonte" name=trattare>Citato in 1853, ''Regole del trattare e del conversare'', p. 265-269.</ref>
*Non riposa colui che ha carco d'altrui.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Non s'ara come s'erpica.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|L'erpicatura è un lavoro più leggero rispetto all'aratura. Anche in senso figurato: ogni cosa va fatta in modo appropriato.}}
*Non s'ha se non quello che si gode.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Non sa donare chi tarda a dare.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Non si deve incolpare se non [[fortuna]].<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Non si fa [[mantello]] per un'acqua sola.<ref group="fonte" name=amicizia/>
:''Non si fa un mantello per una pioggia soltanto.''
:Non si fa un amico che serva una sola volta.
*Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.<ref group="fonte" name=miserie/>
*Non si può avere le pere monde.<ref group="fonte" name=miserie/>
*Non si può avere le viti legate con le [[salsiccia|salsicce]].<ref group="fonte" name=miserie/>
*Non si può tenere la lingua a nessuno.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Non si sazia meno una [[formica]] per un granulo di grano, che si faccia un leofante per dieci staia.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Non si sente le [[campana|campane]] piccole quando suonano le grandi.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Non si serra mai una porta che non se n'apra un'altra.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Non si vende la pelle prima che s'ammazzi l'[[orso]].<ref group="fonte" name=regole/>
*Non sono in Arno tanti pesciolini quanti in Venezia gondole e camini.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Non tutte le pecore sono per il lupo.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Non v'è la peggio stretta di quella della [[falce]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Non v'è [[sabato]] senza sole, non v'è donna senza amore, né [[domenica]] senza sapore.<ref group="fonte" name=amore/>
==O==
*O di paglia o di fieno, purché il corpo sia pieno.<ref group="fonte" name=tavola/>
*O molle o asciutto, per San Luca semina.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|San Luca è il [[18 ottobre]].}}
*O sassi o pani, bisogna aver qualcosa in man pei cani.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Occhio bello, animo [[felino]]; [[Ematoma periorbitale|occhio pesto]], alma desta; occhio ridente, alma mordente.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Occhio con occhio fa mal riscontro.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Oggi fave, domani fame.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Ogni acqua spegne il fuoco.<ref group="fonte" name=benignita/>
:{{spiegazione|Poche lacrime bastano a placare lo sdegno.}}
*Ogni aiuto è buono.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Ogni buon detto fa [[rettitudine|retto]].<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Ogni dieci anni un uomo ha bisogno dell'altro.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Ogni difforme trova il suo conforme.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Ogni [[disuguaglianza]] amore agguaglia.<ref group="fonte" name=amore/>
*Ogni [[domani|domane]] porta il suo pane.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Ogni formica ama il suo buco.<ref group="fonte" name=casa/>
*Ogni frutto vuol la sua stagione.<ref group="fonte" name=sentenze>Citato in 1853, ''Sentenze generali'', pp. 335-339.</ref>
*Ogni granchio ha la sua luna.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Ogni lasciata è persa.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Ogni male ha la sua [[ricetta]].<ref group="fonte" name=conforti/>
*Ogni muta, una caduta.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Esorta a non cambiare troppo spesso lavoranti, ma anche i lavoranti a non cambiare troppo facilmente padroni.}}
*Ogni pazzo vuol dar consiglio.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Ogni prete può menare il cherico.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Ogni simile appetisce il suo simile.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Ogni trista acqua cava la sete.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Ogni tristo cane abbaia da casa sua.<ref group="fonte" name=casa/>
*Ogni uccello canta meglio nel suo nido che in quello degli altri.<ref group="fonte" name=casa/>
*Ogni uccello, d'agosto e di settembre è [[beccafico]].<ref group="fonte" name=fallacia/>
*Ogni uccello fa festa al suo nido.<ref group="fonte" name=casa/>
*Ogni uomo è uomo, e ha cinque [[dita]] nelle mani.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Ogni vite vuol il suo palo.<ref group="fonte" name=donna/>
*Ogni vento non scuote il [[noce]].<ref group="fonte" name=costanza>Citato in 1871, ''Costanza, fermezza'', pp. 88-89.</ref>
*Ogni volpe ama la sua tana.<ref group="fonte" name=casa/>
*Ogni volta che uno ride, leva un chiodo alla [[bara]].<ref group="fonte" name=allegria/>
*Ognuno è amico di chi ha un buon fico.<ref group="fonte" name=poverta>Citato in 1853, ''Povertà, ricchezza'', pp. 247-254.</ref>
*Ognuno è padrone in casa sua.<ref group="fonte" name=casa/>
*Ognuno ha da fare nel grado suo.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Ognuno vorrebbe il mestolo in mano.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*[[Olio]], [[aceto]], [[pepe]] e [[sale]], sarebbe buono uno [[stivale]].<ref group="fonte" name=tavola/>
*Onestà e gentilezza sopravanza ogni bellezza.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*[[Onore e disonore|Onora]] il buono perché ti onori, onora il tristo perché non ti [[onore e disonore|disonori]].<ref group="fonte" name=buoni/>
==P==
[[Immagine:Campo dei Miracoli overview2.jpg|thumb|Campo dei Miracoli ([[Pisa]])]]
*Palla in bocca e fiasca in mano.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Pan d'un giorno, vin d'un anno.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Pan di miglio non vuol consiglio.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Pan di legno e vin di nugoli, e chi vuol mugolar mugoli.<ref group="fonte" name=tavola/>
:{{spiegazione|La dieta dei montagnare consiste nel mangiar castagne e bere acqua.}}
*Pan padovano, vin vicentino, carne furlana, trippe irivigiane.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Pane, noce e fichi secchi, ne mangerei parecchi.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Panno senese, si rompe prima che si metta in dosso.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Para via malinconia, quel c'ha da essere convien che sia.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Pari con pari bene sta e dura.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Paura de' birri, desio di regnare; fanno impazzare.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Pazzo è colui, che strazia sè per dar sollazzo altrui.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Pecora mal guardata, da ogni agnello è poppata.<ref group="fonte" name=famiglia/>
*Pecore contate, il lupo se le mangia.<ref group="fonte" name=errore/>
*Pecore conte, lupo le mangia.<ref group="fonte" name=errore/>
*[[Penitenza]] senza frutto, epiteto della corte.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*[[Pensiero]] non pagò mai debito.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Per arricchire bisogna invitire.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Per arricchirsi, bisogna piantare viti.''
*Per conoscere un furbo ci vuole un furbo e mezzo.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Per fare un buon campo ci vuole quattro m: manzi, moneta, merda e mano.<ref group="fonte" name=agri/>
*Per fare una cosa bene, bisogna essere tagliati a buona luna.<ref group="fonte" name=affetti/>
:{{spiegazione|Per riuscire bene in qualcosa bisogna esservi portati.}}
*Per forza si fa l'[[aceto]].<ref group="fonte" name=affetti/>
:''Con la forza, non si ottiene nulla.''
:{{spiegazione|Forzatamente non si può fare nulla di buono.}}
*Per la [[ragion di Stato]] e di confini, son rovinati ricchi e poverini.<ref group="fonte" name=guerra />
*Per la Santa Cadelora, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fuora; ma se c'è sole e solicello, noi siam sempre a mezzo il verno.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Per parlare di gioco, bisogna aver tenuto le [[carta da gioco|carte]] in mano.<ref group="fonte" name=esperienza/>
*Per più non potere, l'uomo si lascia cadere.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Per San Bastiano, sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|San Bastiano è il [[20 gennaio]]. Riferito al grano che promette buona raccolta quando il freddo in inverno ha impedito alle sue foglie di crescere.}}
*Per San Barnabà, l'uva viene e il fiore va.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|San Barnabà è l'[[11 giugno]].}}
*Per San Michele, la succiola nel paniere.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|San Michele è il [[29 settembre]], riferito alle castagne.}}
*Per San Piero, o paglia o fieno.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|San Piero è il [[29 giugno]].}}
*Per San Tomè, piglia il porco per lo piè.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Per San Tommaso piglia il porco per il piede''
:San Tommaso è il [[21 dicembre]].
*Per Sant'Andrea piglia il porco per la sèa; se tu non lo puoi pigliare, fino a Natale lascialo andare.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Per Santa Croce, pane e noce.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|Santa Croce è il 14 settembre, le noci sono mature.}}
*Per Santa Caterina, la neve alla [[collina]].<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|Santa Caterina è il [[25 novembre]].}}
*Per Santa Caterina, o neve o brina.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Per Santa Maria, il marrone fa la cria.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Per un peccatore perisce una nave.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Perché vada il carro, bisogna unger le ruote.<ref group="fonte" name=guadagno/>
*Perdona a tutti, ma niente a te.<ref group="fonte" name=benignita/>
*Pere e donne senza romori, sono stimate le migliori.<ref group="fonte" name=donna/>
*Piacere fatto non va perduto.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Piccola acqua fa cessar gran vento.<ref group="fonte" name=benignita/>
:{{spiegazione|Poche lacrime bastano a placare un grande sdegno.}}
*Piccola [[pietra]] gran [[carro]] riversa.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Piccola [[scintilla]] può bruciare una villa.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Piccola [[spugna]] ritiene acqua.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Piccole [[ruota|ruote]] portan gran fasci.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Piccolo [[ago]] scioglie nodo stretto.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Piccolo vento accende fuoco, e il grande lo smorza.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Piè di montagna, porto di mare, fanno l'uomo profittare.<ref group="fonte" name=casa/>
*Pippion da prima, cappone a mezzo, arrosto a sezzo.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Pisa, pesa per chi posa.<ref group="fonte" name=nazioni/>
:{{spiegazione|Allude alla pesantezza dell'aria pisana.}}
*[[Minzione|Piscia]] chiaro, e abbi in tasca il medico.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Più da noi è bramato, chè più ci vien negato.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Più ne sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa d'altri.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Più vale il cuore che il sangue.<ref group="fonte" name=amicizia/>
:{{spiegazione|Vale più un amico che un parente.}}
*Più vale mestiero che [[sparviero]].<ref group="fonte" name=mestieri/>
:{{spiegazione|Lo sparviero in pugno era un passatempo degli antichi nobili.}}
*Più vale un pan con amore che un cappone con dolore.<ref group="fonte" name=benignita/>
*Più vale una savia donna filando, che cento triste vegliando.<ref group="fonte" name=donna/>
*Pizzica e gratta, rogna fatta.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Placato il cane, facile è rubare.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Poca [[barba]] e men colore, sotto il ciel non è peggiore.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Poca brigata, [[vita]] beata.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Poca uva, molto vino; poco grano, manco pane.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Quando il vino è poco può comunque bastare, il pane invece finisce presto.}}
*Poco [[bile|fiele]] fa amaro molto miele.<ref group="fonte" name=piacere>Citato in 1853, ''Piacere, dolore'', pp. 244-246.</ref>
*Poco mosto, vil d'agosto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Poco vino, vendi al tino; assai mosto, serba a agosto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*[[Poeta|Poeti]], pittori, strologi e musici fanno una gabbia di matti.<ref group="fonte" name=mestieri/>
*Poni i [[Porro|porri]] e sega il fieno, a qualcosa la chiapperemo.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Presto per natura, e tardi per ventura.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla sementa.}}
*Prima di [[Domanda e risposta|domandare]], pensa alla [[Domanda e risposta|risposta]].<ref group="fonte" name=trattare/>
*Prima di scegliere l'amico bisogna averci mangiato sale sett'anni.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Piuttosto pecora giusta, che lupo grasso.<ref group="fonte" name=probita/>
==Q==
[[Immagine:Isola d'Elba 01.jpg|thumb|Isola d'Elba]]
*Qualche volta si vuol dar passata.<ref group="fonte" name=benignita/>
*Quando c'è la volontà c'è tutto.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Quando canta il [[Cuculo|Cucco]] v'è da far per tutto; o cantare o non cantare, per tutto c'è da fare.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Quando canta il [[Fringuello|Firinguello]], buono o cattivo, tienti a quello.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il fringuello canta d'inverno, quando non conviene cambiare padrone.}}
*Quando canta il [[Piviere|Ghirlindò]], chi ha cattivo padron mutar lo può.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il ghirlingò canta in primavera, quando il contadino tende a cercare un nuovo padrone.}}
*Quando canta il [[Merlo]], chi ha padron si attenga a quello.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il merlo canta a settembre e ottobre, periodo in cui un contadino non dovrebbe mai trovarsi senza padrone.}}
*Quando canta l'[[Assiolo]], contadin semina il [[fagiolo]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Quando del bel servir, mal si raduna.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Quando è caduta la scala, ognun sa consigliare.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Quando è su' granai non se ne può aver senza denai.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Quando i furbi vanno in processione, il diavolo porta la croce.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Quando il caso è disperato, la [[provvidenza]] è vicina.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Quando il fico serba il fico, tu, villan, serba il panico.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|La mancata caduta dei fichi dall'albero lascia presagire un cattivo raccolto per l'anno successivo.}}
*Quando il grano è ne' campi, è di Dio e de' Santi.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Quando il grano è ne' campi, è di tutti quanti.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Quando il grano è nei campi è esposto a mille casi.}}
*Quando il grano ricasca, il contadino si rizza.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il grano ricasca quando è fitto e rigoglioso.}}
*Quando il lupo mangia il compagno, crede si dee sterile la compagnia.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Quando il padre marita la figlia, egli ha casa e vigna; quando l'ha meritata non ha né vigna né casa.<ref group="fonte" name=economia/>
*Quando il [[tempo (meteorologia)|tempo]] si muta, la bestia [[starnuto|starnuta]].<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Quando il villano è sul fico, non conosce né parente né amico.<ref group="fonte" name=cupidita/>
*Quando l'anno vien bisesto, non por bachi e non far nesto.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|Secondo la superstizione popolare, ogni cosa riesce male negli [[anno bisestile|anni bisestili]].}}
*Quando la febbre caca su' labbri è buon segno.<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
{{spiegazione|Un'eruzione sulle labbra dopo la febbre è un buon segno prognostico.}}
*Quando la [[milza]] cresce, il corpo dimagra.<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
*Quando la pera è matura, bisogna che caschi.<ref group="fonte" name=sentenze/>
*Quando la pera è matura, casca da sè.<ref group="fonte" name=sentenze/>
*Quando la volpe predica, guardatevi, galline.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Quando le fave sono in fiore, ogni pazzo è in vigore.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Quando le volpi si consigliano, bisogna chiudere il pollajo.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Quando luce e dà il sole, il pastor non fa parole.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il pastore, infatti, esce subito per portare le pecore in campagna.}}
*Quando mette la querciola, e tu semini la cicerchiola.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Quando nevica, il lupo predica.<ref group="fonte" name=animali/>
*Quando odi altrui mancamenti, chiudi la lingua fra i denti.<ref group="fonte" name=benignita/>
*Quando Siena piange, Firenze ride.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|Riferito al meteo e non solo. Presente anche nella forma inversa.}}
*Quando suona il campanone, tutto l'[[agnello]] è bozzone.<ref group="fonte" name=tavola/>
:{{spiegazione|Il campanone suona per San Giovanni (24 giugno), in quei giorni arriva il grande caldo e l'agnello non è più buono.}}
*Quando tutti ti dicono [[ubriachezza|briaco]] va a dormire.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Quanto più ciondola, più ugne.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito all'ulivo.}}
*Quattrin sotto il tetto, quattrin benedetto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Il guadagno dalla stalla è una parte importante nell'economia del podere.}}
*Quanti vanno alla forca che non n'han né mal né colpa.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Quei consigli son sprezzati che son chiesti e ben pagati.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Quel che alla donna ogni segreto fida, ne vien col tempo a far pubbliche gride.<ref group="fonte" name=donna/>
*Quel che è fatto è reso.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Quel che si dona, luce; quel che si mangia, pute.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
==R==
*Ramo corto, vendemmia lunga.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla vite.}}
*[[Rana]] di palude sempre si salva.<ref group="fonte" name=abitudini/>
*Rana, o salta o piscia, e non sbrana.<ref group="fonte" name=animali/>
*Rivoltami, che mi vedrai.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla terra (personificata), che chiede la vanga.}}
*Rogna birresca, quando credi che la sia guarita, rinfresca.<ref group="fonte" name=sanita/>
*[[Rosso]], mal [[pelo]].<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Rovo, in buona terra covo.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Là dove crescono i rovi, la terra è buona per coltivarci il grano.}}
==S==
[[Immagine:Firenze-view-palazzo vecchio.jpg|thumb|[[Firenze]] ]]
*Sa più il [[papa]] e un contadino, che il papa solo.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Saluti di sbirri giustificano la persona.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*San Barnabà, il più lungo della 'stà.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*San Luca, cava la [[rapa]] e metti la [[zucca]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|San Luca è il 18 ottobre.}}
*Sanno più un savio e un matto, che un savio solo.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Savie all'impensata e matte alla pensata.<ref group="fonte" name=donna/>
*[[Scrofa]] magra, [[ghianda]] s'insogna.<ref group="fonte" name=affetti/>
*[[Sdegno]] cresce amore.<ref group="fonte" name=amore/>
*Sdegno d'amante poco dura.<ref group="fonte" name=amore/>
*Sdegno e vergogna son pien d'ardire.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Se ari male, peggio mieterai.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Se d'[[aprile]] a potar vai, contadino, molt'acqua beverai e poco vino.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*S'è grande è oziosa; s'è piccola è viziosa; s'è bella è vanitosa; s'è brutta è fastidiosa.<ref group="fonte" name=donna/>
*Se il buon prospera, ognun prospera.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Se il grande fosse valente e il piccolo paziente e il rosso leale, ognun sarebbe [[uguaglianza|eguale]].<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Se il lupo sapesse come sta la pecora, guai a lei.<ref group="fonte" name=false/>
*Se il tuo gatto è ladro, non lo cacciar di casa.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Se la donna vuol, tutto la puol.<ref group="fonte" name=donna/>
*Se la tosse non si cava, la fossa si scava.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Se le donne fossero d'oro non varrebbero un quattrino.<ref group="fonte" name=donna/>
*Se lodi il buono, diverrà migliore; biasima il tristo e' diverrà peggiore.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Se non si maritassero altro che le belle, cosa farebbero le brutte?<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Se occhio non mira, cuor non sospira.<ref group="fonte" name=amore/>
*Se piove per la Pasqua, la [[susina]] s'imborzacchia.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Se piove per San Barnabà, l'uva bianca se ne va; se piove mattina e sera, se ne va la bianca e la nera.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
:{{spiegazione|San Barnabà è l'11 giugno.}}
*Se se n'avvede me l'abbo, se non se n'avvede me la gabbo.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Se tu vuoi della vite trionfare, non gli tôrre e non gli dare, e più di due volte non la legare.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Se tu vuoi empir le tina, zappa il miglio in orecchina.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Se tu vuoi star sano, [[minzione|piscia]] spesso come il cane.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Se un cieco guida l'altro, tutti due cascano nella fossa.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Se volasse il castrone, sarebbe miglior del cappone.<ref group="fonte" name=tavola/>
*Se vuoi condurre un uomo a imbarbogire, fallo ingelosire.<ref group="fonte" name=amore/>
*Se vuoi guardar la casa, fai un uscio solo.<ref group="fonte" name=casa/>
*Se vuoi la buona rapa per Santa [[Maria]] sia nata.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Se vuoi piaceri, fanne.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Senza [[Cerere (divinità)|Cerere]] e [[Bacco]] è amor debole e fiacco.<ref group="fonte" name=amore/>
*Senza il pastore non va la pecora.<ref group="fonte" name=donna/>
*Senza [[suono]] non si balla.<ref group="fonte" name=guadagno/>
:{{spiegazione|Riferito al suono delle monete.}}
*Sera rossa e nero mattino, rallegra il [[pellegrinaggio|pellegrino]].<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Seren fatto di notte, non val tre pere cotte.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Serva tornata non fu mai buona.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:Una serva che torna a lavorare per lo stesso padrone dopo essere stata licenziata non dà mai buoni risultati.
*Servi, e non badare a chi.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Servigio riaccende amore.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Sesto, Peretola e Campi son la peggio genìa che [[Gesù|Cristo]] stampi.<ref group="fonte" name=nazioni/>
*Settembre, l'uva e il fico pende.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Si batte la sella per non battere il cavallo.<ref group="fonte" name=astuzia/>
:{{spiegazione|Chi non se la può prendere con chi vorrebbe, se la prende con chi può.}}
*Si predica bene e si razzola la male.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Signor di [[maggio]] dura poco.<ref group="fonte" name=ambizione/>
:{{spiegazione|Riferito al Signore delle feste che si tenevano a Firenze nel mese di maggio.}}
*Simili con simili, e impàcciati co' tuoi.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*S'impiccano i ladrucci, e non i ladroni.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Soli non si starebbe bene nemmeno in Paradiso.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Solo dir posso ch'è mio, quanto godo e do per Dio.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Son meglio le fave che durano, che i capponi che vengon meno.<ref group="fonte" name=parsimonia/>
*Sopra il nero, non v'è colore.<ref group="fonte" name=cosefisiche/>
*Sottil [[filo]] cuce bene.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Sotto consiglio non richiesto gatta ci cova.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Sotto la bianca cenere, sta la brace ardente.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Sotto la scuffia spesso è tigna ascosa.<ref group="fonte" name=ambizione/>
*Spada in bassa mano, non è senza taglio.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Spesso si dà per forza quel che si nega per cortesia.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Sta meglio il grano al campo, che al [[mulino]].<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Sulla gioventù non si fece mai male.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Negli acquisti (di bestiame e non solo) non si sbaglia mai puntando sulla gioventù.}}
*Suon di campana non caccia cornacchia.<ref group="fonte" name=consiglio/>
==T==
[[Immagine:La ciutat de Lucca vista des de la torre Guinigi.JPG|thumb|[[Lucca]] ]]
*Tal guaina tal [[coltello]].<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Tal susina mangia il padre, che allega i denti al figliuolo.<ref group="fonte" name=famiglia/>
:{{spiegazione|I figli spesso pagano sulla loro pelle gli errori dei padri.}}
*Tal ti fa il bellin bellino che ti mangerebbe il core.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Tal ti ride in bocca che dietro te l'accocca.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Tale dà un consiglio per uno scudo, che nol torrebbe per un quattrino.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Tante tramute, tante cadute.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Esorta a non cambiare troppo spesso lavoranti, ma anche i lavoranti a non cambiare troppo facilmente padroni.}}
*Tante volte al [[pozzo]] va la secchia, ch'ella vi lascia il manico o l'orecchia.<ref group="fonte" name=coscenza/>
*Tanto caca un bue, quanto un uccellino.<ref group="fonte" name=economia/>
*Tanto è dire raperino, quanto ladro e assassino.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Tanto è ladro chi ruba che chi tiene il sacco.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Tanto è morir di male, quanto d'amore.<ref group="fonte" name=amore/>
*Tanto è tenere che scorticare.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Tanto mangia il povero quanto il ricco.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Tanto sa altri quanto altri.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Tanto va la rana al poggio, che ci lascia la pelle.<ref group="fonte" name=coscenza/>
*Tempo e fantasia si varia spesso.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Tempo rimesso di notte, non val tre pere cotte.<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Terra bianca, tosto stanca.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Terra coltivata, ricolta sperata.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Terra magra fa buon frutto.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Terra nera, buon grano mena.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Testa calva, piazza di pidocchi.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Tosse d'estate conduce al sagrato.<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
*Tosse d'inverno vuol governo.<ref group="fonte" name=sanitamalattie/>
*Tra corsale e corsale non si guadagna se non barili vuoti.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Tra furbo e furbo mai non si camuffa.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Tra maggio e giugno fa il buon [[fungo]].<ref group="fonte" name=meteorologia/>
*Tra mal d'occhio e l'acqua cotta, al padron non gliene tocca.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|Riferito alla raccolta delle fave. Infatti il maldocchio (succiamele delle fave) è un parassita che distrugge le fave, i contadini cuociono (acqua cotta) le fave senza dividerle con il padrone, in entrambi i casi quindi il padrone non raccoglie fave.}}
*Tradimento piace assai, traditor non piacque mai.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Tral cuoco e il canavaccio non è mai nimicizia.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Tre cose son cattive magre, oche, femmine e capre.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Tre cose vuole il campo, buon lavoratore, buon seme e buon tempo.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Tre donne fanno un mercato e quattro fanno una fiera.<ref group="fonte" name=donna/>
*Tre fili fanno uno spago.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Tre furfanti fanno una forca.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Trista a quella pecora che ritorna al branco.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Troppo lungo non fu mai buono.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Tutte le bocche son sorelle.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Tutte le volpi alla fine si riveggono il pellicceria.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Tutto il male non vien per nuocere.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Tutto il rosso non è buono, tutto il [[giallo]] non è cattivo.<ref group="fonte" name=false/>
*Tutto il rosso non son ciliegie.<ref group="fonte" name=false/>
*Tutto s'accomoda fuorché l'osso del collo.<ref group="fonte" name=conforti/>
==U==
[[Immagine:Certaldo alta panorama2008.jpg|thumb|[[w:Certaldo|Certaldo]] ]]
*Un barbiere tosa l'altro.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Un bel [[naso]] fa un bell'uomo.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Un canestro d'uva non fa vendemmia.<ref group="fonte" name=sentenze/>
*Un [[carro]] di [[fastidio|fastidi]] non paga un quattrin di debito.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Un diavolo conosce l'altro.<ref group="fonte" name=astuzia/>
*Un nemico è troppo, e cento amici non bastano.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Un [[neo]] cresce bellezza.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Un noce in una vigna, una [[talpa]] in un prato, un legista in una terra, un [[maiale|porco]] in un campo di biada, e un cattivo governatore in una città, sono assai per guastare tutto.<ref group="fonte" name=governo>Citato in 1853, ''Governo, leggi, ragion di stato'', pp. 152-157.</ref>
*Un pazzo getta una pietra nel [[pozzo]], che poi ci voglion cento savi a cavarla fuori.<ref group="fonte" name=saviezza>Citato in 1853, ''Saviezza, mattia'', pp. 295-298.</ref>
:{{spiegazione|Spesso pronunciato in merito agli scandali e agli scompigli.}}
*Un torso di pera cascata, è la morte di mille mosche.<ref group="fonte" name=piacere/>
*Un uomo ne val cento, e cento non ne vagliono uno.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Un uomo nuoce a cento, e cento non giovano a uno.<ref group="fonte" name=buoni/>
*Una bella porta rifà una brutta facciata.<ref group="fonte" name=bellezza/>
:{{spiegazione|Una bella bocca fa da sola un bel viso.}}
*Una goccila di mèle concia un mar di [[bile|fiele]].<ref group="fonte" name=benignita/>
*Una mano lava l'altra, e tutte e due lavano il viso.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
*Una pecora infetta, n'ammorba una setta.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Una pecora marcia ne guasta un branco.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Una pera fradicia ne guasta un monte.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Una piccola catena muove gran peso.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Una pulce non leva il sonno.<ref group="fonte" name=conforti/>
*Una voglia non fu mai cara.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Una volta passa il lupo.<ref group="fonte" name=risolutezza/>
*Uno da sè, non può far nulla.<ref group="fonte" name=compagnia/>
*Uno fa i miracoli e l'altro raccoglie i moccoli.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Uno fa le veci, e l'altro ha le noci.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Uno leva la [[lepre]], e un altro la piglia.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Uno ordisce la tela, e l'altro la tesse.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Un'ora di buon sole asciuga molti [[bucato|bucati]].<ref group="fonte" name=conforti/>
*Uno semina, e un altro raccoglie.<ref group="fonte" name=condizioni/>
*Uomini emorroidari, uomini ottuagenari.<ref group="fonte" name=sanita/>
*Uomo [[Asturie|asturiano]], vino puro, e lancia nella mano.<ref>Citato in 1871, ''Nazioni, città, paesi'' p. 212.</ref>
*Uomo avvertito, mezzo munito.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Uomo [[avviso|avvisato]], è mezzo salvo.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Uomo che ha voce di donna, e donna che ha voce d'uomo, guardatene.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Uomo [[condanna|condannato]], mezzo decollato.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Uomo peloso, o forca o lussurioso, o matto o avventuroso.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Uomo piccolo, uomo ardito.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Uomo rosso e cane lanuto, più tosto morto che conosciuto.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Usa col buono, e sta bene col cattivo.<ref group="fonte" name=buoni/>
==V==
*V'è chi bacia tal mano che vorrebbe veder mozza.<ref group="fonte" name=adulazione/>
*Va' in [[piazza]], vedi e odi; torna a casa, bevi e godi.<ref group="fonte" name=allegria/>
*Val più un amico che cento parenti.<ref group="fonte" name=amicizia/>
*Val più una frustata che cento arri là.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Val più un'oncia di reputazione che mille libbre d'oro.<ref group="fonte" name=buonafama/>
*Val più un vecchio in un canto che un giovane in un campo.<ref group="fonte" name=esperienza/>
:''Vale più una persona anziana in un angolo che un giovane in un campo.''
*Vanga e zappa non vuol digiuno.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:{{spiegazione|La vanga e la zappa richiedono notevole forza fisica.}}
*Vanga piatta poco attacca; vanga ritta, terra ricca.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
*Vedere e non toccare, è bello spasimare.<ref group="fonte" name=affetti/>
*Vedono più quattr'occhi che due.<ref group="fonte" name=consiglio/>
*Vento senese, acqua per un mese.<ref group="fonte" name=appendice>Citato in 1853, ''Appendice'', p. 361.</ref>
*Ventre digiuno non ode nessuno.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Vigna al nugolo fa debol vino.<ref group="fonte" name=agricoltura/>
:''Dalle vigne con poco sole si ottiene vino scadente.''
*Villano affamato è mezzo arrabbiato.<ref group="fonte" name=bisogno/>
*Vista torta, mal animo mostra; vista all'ingiù, tristo e non più; vista all'insù, pazzo e tanto savio che non si possa dir più.<ref group="fonte" name=bellezza/>
*Volto di mèle, cor di [[bile|fiele]].<ref group="fonte" name=simulazione/>
*Vuoi guardare i tuoi frutti, siine cortese a tutti.<ref group="fonte" name=beneficenza/>
:''Vuoi custodire i tuoi frutti, danne un po' a tutti.''
==Citazioni sui proverbi toscani==
*Chi sa quante centinaja di proverbi girano tuttora inavvertiti per la bocca del popolo? La nostra lingua n'è tanto ricca, che tutti quelli che da buoni e onesti paesani non si vergognano di saperla parlare, non riescono a dire tre parole senza incastrarci un proverbio. Io di certo non ho potuto raccoglierli tutti, perché è quasi impossibile che uno solo possa trovarsi a udirli quanti sono. ([[Giuseppe Giusti]])
*Dall'uso vivo abbiamo tratto ancora noi quanto più potevamo, adoprandoci con molta voglia a fare incetta di quei Proverbi dei quali s'ornano i discorsi massimamente dei campagnuoli, e in Firenze di quelle donne che hanno abitudini casalinghe e non possiedono altra scienza. ([[Gino Capponi]])
*Nel grande fiume dei proverbi italiani, il torrente toscano è vasto, impetuoso, corrosivo e fecondo, anche se ormai è difficile distinguere le sue acque da quelle del patrimonio nazionale.<ref group="fonte">Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/09/03/proverbi-il-cosmo-in-due-parole.html Proverbi, il cosmo in due parole ]'', ''la Repubblica'', 3 settembre 2006.</ref> (Beatrice Manetti)
*Una sera a Firenze, in una delle poche case, a grave danno del Faraone tuttavia rallegrate da quella gaia ma ora inelegantissima regola dei giochi di pegno, mi trovai al gioco dei Proverbi che si fa tutti mettendosi in cerchio, donne e uomini, e buttandosi uno coll'altro un fazzoletto colla canzoncina «''Uccellin volò, volò, su di me non si posò, si posò su un tale e disse...''» qui tirano il fazzoletto sulle ginocchia della persona nominata e dicono un proverbio, e bisogna dirlo presto, e che non sia detto avanti da nessuno, altrimenti si mette pegno. Io che sono nato in provincia e che son sempre malato grazie a Dio delle prime impressioni, udendo quel diluvio di proverbi, e con quanta prontezza quelle fanciulle vispe e argute trovavano il modo di punzecchiarsi tra loro, di burlare gli innamorati, di canzonare i grulli e di mettere in ridicolo la cuffia di questo o la parrucca di quello, confesso il vero che c'ebbi un gusto matto, e posso dire che fino da allora mi detti a questa raccolta, perché tornato a casa segnai tutti i proverbi che mi ricorsero alla memoria. ([[Giuseppe Giusti]])
===[[Carlo Lapucci]]===
*Il primo tentativo di offrire all'Italia unita un corpo di proverbi nasce proprio a Firenze, e dalla stessa casa editrice che oggi ha pubblicato il mio Dizionario: è la raccolta di Giuseppe Giusti curata dal Capponi nel 1853. Una raccolta di proverbi in gran parte toscani, ma siccome nell'Ottocento il toscano equivaleva all'italiano, il suo repertorio è stato usato a lungo come un repertorio dei proverbi italiani.
*I proverbi italiani, in definitiva, sono i proverbi toscani accolti e condivisi dai parlanti.
*In Toscana il proverbio era usato di continuo. Pensi a quel verso della "''[[Divina Commedia|Commedia]]''" che dice "''poca favilla gran fiamma seconda''": [[Dante Alighieri|Dante]] trova un proverbio all'interno della sua lingua, lo formalizza e alla fine soppianta quello che c'era prima. Anche [[Francesco Petrarca|Petrarca]] è un grande utilizzatore di proverbi, e la cosa non sorprende. Entrambi vivevano ancora a diretto contatto con la cultura popolare, prima che l'Umanesimo e il Rinascimento chiudessero la cultura dentro le stanze del principe
*La prima caratteristica del mondo toscano è un realismo crudo, legato al quotidiano, che non risparmia neanche la sfera del sacro e del sublime. Tra gli innumerevoli proverbi sulle suocere, tutti ugualmente feroci, ce n' è uno che dice: "''anche la Madonna, che non la volle, se lo prese vecchio''", cioè il marito. E poi l'ironia, non cattiva eppure inesorabile: "''il sé è patrimonio dei coglioni''", oppure "''Quattrini e santità, la metà della metà''". Questo atteggiamento verso la vita si esprime, oltre che nei contenuti, nell'utilizzo del proverbio, piazzato spesso, nel corso di una discussione, in un punto e in un modo che fanno ammutolire l'interlocutore.
==Note==
<references/>
===Fonti===
<references group="fonte"/>
==Bibliografia==
*[[Gino Capponi]] (a cura di), [[Giuseppe Giusti]] (compilato da), ''[http://books.google.co.uk/books/reader?id=5hUVAAAAMAAJ Raccolta dei proverbi toscani]'', F. Le Monnier, Firenze, 1853.
*Gino Capponi (a cura di), Giuseppe Giusti (compilato da), ''[http://books.google.it/books?id=wl8UAAAAYAAJ Raccolta di proverbi toscani nuovamente ampliata e pubblicate da Gino Capponi]'', successori Le Monnier, Firenze, 1871.
==Voci correlate==
*[[Canti popolari#Toscani|Canti popolari toscani]]
*[[Modi di dire toscani]]
*[[Toscana]]
{{vetrina|5|ottobre|2012|proverbi}}
[[Categoria:Proverbi toscani| ]]
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Plinio il Giovane
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1220589
1218928
2022-08-03T11:15:13Z
Udiki
86035
/* Lettere (Epistolae) */
wikitext
text/x-wiki
[[Immagine:Como - Dome - Facade - Plinius the Elder.jpg|thumb|Plinio il Giovane (Como, S.Maria Maggiore, scultura di Tommaso e Jacobo Rodari]]
'''Gaio Plinio Cecilio Secondo''', detto '''Plinio il Giovane''' (61 – 113), politico e scrittore romano.
==''Lettere'' (Epistolae)==
*C. Plinio al suo [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]]<br>Chiedi che io ti scriva come mio [[Plinio il Vecchio|zio]] uscì di vita, perché tu, o Tacito, possa tramandare ai posteri la sua fin e in modo conforme alla verità.<br>Te ne sono grato, perché vedo che alla sua morte, qualora sia celebrata da te, arride gloria immortale.<br>Certamente egli, come le popolazioni, come le città, fu coinvolto nella catastrofe delle terre più belle del mondo e la memoria dell'evento gli assicurò una vita quasi per sempre; certamente compose moltissime opere che rimarranno: tuttavia gli scritti tuoi, eterni, contribuiranno in modo decisivo alla perennità del nome.<br>Beati coloro cui gli dei concessero di compiere fatti degni di essere scritti o di scrivere fatti degni di essere letti, ma beatissimi io credo coloro cui furono concessi l'uno e l'altro dono. Fra questi sarà annoverato mio zio per i libri suoi e tuoi. Perciò volentieri mi assumo il compito che mi affidi, anzi insisto per ottenerlo.<ref>Citato in ''Il Vesuvio'', Pierro Gruppo Editori Campani, Napoli, 2000.</ref>
*{{NDR|[[Plinio il Vecchio]]}} Era a [[Miseno (Bacoli)|Miseno]] e teneva direttamente il comando della flotta. Il 24 agosto, intorno all'una del pomeriggio, mia madre gli indica una nube che appariva, insolita per grandezza e per aspetto. Egli aveva preso il sole, fatto un bagno freddo, mangiato qualcosa stando disteso ed ora studiava; chiede i sandali e sale in un luogo da cui si poteva osservare al meglio quel prodigio.<br />Per chi osservava da lontano non era chiaro da quale monte (si seppe dopo che era il [[Vesuvio]]) si levava la nube, la cui forma da nessun altro albero più che dal pino può essere rappresentata. Infatti, lanciata in alto come su un tronco altissimo, si diffondeva in rami, credo perché spinta dal primo forte soffio d'aria e poi lasciata quando quello scemava, o anche vinta dal suo stesso peso si dissolveva in larghezza: talora bianchissima, talora sporca e macchiata, a seconda che aveva sollevato con sé terra o cenere.<ref>Da ''Lettera a [[Tacito]]'', ''Lettere'', ''[http://www.stabiana.it/testpliniogiovanelett.htm libro VI, lettera XVI]''.</ref>
*Dolce far niente.
*I voti infatti si contano, non si pesano, né può farsi diversamente in una pubblica assemblea, dove nulla è tanto ineguale che l'eguaglianza stessa. (lib. II, ep. 12)
:''Numerantur enim sententiae, non ponderantur; nec aliud in publico consilio fieri potest; in quo nihil est tam ineguale quam aequalitas ipsa.''
*Il suo solo [[difetto]] è di non avere difetti. (lib. IX, ep. 26)
*Io già predico, né la mia predizione è fallace, che le tue istorie saranno immortali [...]. (dalla lettera a [[Tacito]]; VII, 33; 1831, vol. II, p. 169)
:''Auguror, nec me fallit augurium, historias tuas immortales futuras'' [...].
*Leggesti mai di quell'uom di Cadice, che mosso dalla rinomanza e dalla riputazione di [[Tito Livio]], venne dall'ultimo confin della terra per vederlo, e partì come l'ebbe veduto? (II, 3, p. 63)
:''Numquamne legisti, Gaditanum quemdam, Titi Livii nomine gloriaque commotum, ad visendum eum ab ultimo terrarum orbe venisse, statimque, ut viderat, abiisse!''
*Non è infatti questa una digressione, ma l'opera stessa. (V, VI<ref>Citato in Laurence Sterne, ''Vita e opinioni di Tristram Shandy'', a cura di Lidia Conetti, Mondadori, 1992, dedica del vol. VII.</ref>)
:''Non enim excursus hic ejus, sed opus ipsum est.''
*Sento che [[Marco Valerio Marziale|Valerio Marziale]] è morto, e me ne duole. Era un uomo ingegnoso, acuto e pungente, che aveva nello scrivere moltissimo di sale e di fiele e non meno di sincerità. (Lettera a [[Cornelio Prisco]], III, 21, anno 104)
*[...] senza l'[[esercizio]] è difficile il ritener quello che s'è imparato. (dalla lettera ad Aristone; VIII, 14; 1831, vol. II, p. 197)
:[...] ''difficile est tenere, quae acceperis, nisi excerceas.''
*Vorrei davvero sapere che cosa ne pensi tu dei fantasmi (''phantasmata''): se esistono realmente, con forma ed essenza propria, o se non sono che vane apparenze generate dal nostro terrore. (''Lettera a P. Licinio Sura sui fantasmi'', lib. VII, XXVII<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Plino il Giovane, ''Le Lettere'', 3 voll., tradotte e illustrate da Pier Alessandro Paravia, Tipografia di Commercio, Venezia, 1830-1831, [http://books.google.it/books?id=qLM9AAAAcAAJ vol. I], 1830, [https://books.google.it/books?hl=it&id=urM9AAAAcAAJ voll. II] e [https://books.google.it/books?id=x7M9AAAAcAAJ III], 1831. Testo latino a fronte.
==Voci correlate==
*[[Plinio il Vecchio]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Epistolografi]]
[[Categoria:Politici romani]]
[[Categoria:Scrittori romani]]
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Discussione:Voltaire
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Dread83
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-1, fonte, da ''L'ingenuo''
wikitext
text/x-wiki
{{sfid}}
==[Senza titolo]==
non era sua la frase che avevo scritto?
CarloV
:Ciao! Proprio no.... Avresti dovuto leggere un po' più [http://it.wikiquote.org/wiki/Voltaire#Citazione_erroneamente_attribuita_a_Voltaire sotto]. --'''[[Utente:Dread83|<span style="color:red;">D</span><span style="color:black;">oppia</span>]][[Image:Nuvola apps cache.png|25px|Temi le mie pagine!]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:red;">Di</span>]]''' 13:40, 17 Feb 2006 (UTC)
== All'anonimo insistente ==
Ciao! Prima di inserire una citazione errata, ti invito a leggere fino in fondo la voce. Grazie! --'''[[Utente:Dread83|<span style="color:red;">D</span><span style="color:black;">oppia</span>]][[Image:Nuvola apps cache.png|25px|Temi le mie pagine!]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:red;">Di</span>]]''' 09:31, 13 Apr 2006 (UTC)
c'è una frase tratta dal "Candido"("Tutto è bene, tutto va bene, tutto va per il meglio possibile")che non è propriamente di Voltaire. In realtà il suo tono è puramente ironico nei confronti di Leibniz noto per la sua filosofia e per il suo ingiustificato (almeno secondo Voltaire) ottimismo.Infatti il filosofo usava dire "Quello in cui viviamo è il migliore dei mondi possibili".
==citazioni su==
mi sembra un po' lunga come [http://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Voltaire&curid=191&diff=316413&oldid=315027&rcid=322418 citazione]... --[[Utente:Quaro75|Quaro75]] ([[Discussioni utente:Quaro75|scrivimi]]) 16:44, 2 apr 2010 (CEST)
:La citazione è stata spostata qui da wikipedia, forse serve a loro. È un interessante giudizio storico. Comunque proviamo a tagliuzzarla un po': --[[Utente:Micione|Micione]] ([[Discussioni utente:Micione|scrivimi]]) 02:38, 3 apr 2010 (CEST)
::Tagliuzzare va bene (adesso do un'occhiata), ma piú che altro vorrei sapere chi è il traduttore. Avendo letto la citazione francamente credo che ci si possa fermare al primo omissis inserito da Micione, se non al primo periodo. Non mi pare una pagina cosí interessante, è la solita critica ai "miscredenti arroganti": che a parte questa caratteristica non hanno nulla di notevole. Ma questa è una mia opinione personale, magari è una pagina fondamentale della critica storica a Voltaire e io non lo so ma è [[WQ:NRO|correttamente illustrato in Wikipedia]] (da verificare, credo). --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 13:27, 25 lug 2010 (CEST)
===Citazione===
L’ammirazione sfrenata con cui troppe persone circondano Voltaire è il segno infallibile d’un animo corrotto. Che non ci s’illuda: se qualcuno, percorrendo la propria biblioteca, si sente attratto verso le ''Œuvres de Ferney'', Dio non lo ama affatto. Spesso ci si è presi gioco dell’autorità ecclesiastica che condanna i libri ''in odium auctoris''; in verità niente è più giusto di ciò: ''rifiutate gli onori a colui che abusa del suo genio''. Se questa legge fosse severamente osservata, si vedrebbero rapidamente sparire i libri avvelenati; ma poiché non dipende da noi promulgarla, guardiamoci almeno dal piombare nell’eccesso ben più reprensibile dell’esaltare senza misura scrittori colpevoli, e, tra questi, soprattutto Voltaire. Egli ha pronunciato contro se stesso, senza accorgersene, una sentenza terribile, affermando che ''uno spirito corrotto non fu mai sublime''. Non c'è nulla di più vero, giacché Voltaire, con i suoi cento volumi, non fu mai più che ''spiritoso'' [...]. Nei generi che parrebbero i più affini al suo talento naturale, egli tentenna: è mediocre, freddo, e spesso (chi lo crederebbe?) volgare e grossolano nella commedia; il malvagio infatti non è mai comico. Per la stessa ragione, egli non sa scrivere un epigramma; la più piccola goccia del suo fiele non può coprire meno di cento versi. Se prova [a scrivere] una satira, scivola nel pamphlet; è insopportabile nella storia, nonostante la sua arte, l’eleganza e la grazia del suo stile; nessuna qualità poteva rimpiazzare quelle di cui era privo: la comprensione della storia, la serietà, la buona fede e l’onestà. Quanto al suo poema ''epico'', non posso parlarne: ché per giudicare un libro, bisogna averlo letto, e per leggerlo bisogna essere sveglio. Una monotonia soporifera spira sulla maggior parte dei suoi scritti, che non hanno che due soggetti, la Bibbia o i suoi nemici: egli o bestemmia o insulta. La sua piacevolezza così vantata è tuttavia lungi dall’essere irreprensibile: il riso ch’essa eccita non è per nulla normale; è una smorfia. Non avete mai pensato che l’anatema divino era scritto sul suo stesso viso? Dopo tanti anni occorre farne ancora esperienza. Andate a contemplare la sua statua all’Ermitage [...]. Osservate questo viso spregevole che il pudore non fece mai arrossire, quei due crateri spenti ove sembrano ancora ardere l’odio e la lascivia. Quella bocca. – Dirò forse male, ma non è per mia colpa. – Quel ''ghigno'' orribile, che corre da un orecchio all’altro, e quelle labbra strette dalla crudele malizia come una molla tesa per lanciare bestemmie o sarcasmi. – Non parlatemi di quest’uomo, non posso sostenerne l’idea. Ah! quanto male ci ha fatto! Rassomigliante a quegl’insetti, flagello dei giardini, che indirizzano i propri morsi alla radice delle piante più preziose, Voltaire, con il suo ''pungiglione'', non cessa d’infilzare le due radici della società, le donne e i giovani; egli li imbeve dei suoi veleni che trasmette così da una generazione all’altra. [...] Il grande crimine di Voltaire è l’abuso del talento e il meretricio intenzionale d’un genio creato per servire Dio e la virtù. Non potrà addurre, come per tanti altri, la giovinezza, la sconsideratezza, il traviamento delle passioni, e infine, la triste debolezza della nostra natura. [...] Altri cinici confidarono nella virtù, Voltaire confida nel vizio. [...] Parigi lo incorona, Sodoma l’avrebbe bandito. [...] Quando vedo quello ch’egli avrebbe potuto fare e quello che invece ha fatto, i suoi eccezionali talenti non m’inspirano più che una specie di ira divina che non ha nome. Sospeso tra l’ammirazione e l’orrore, qualche volta vorrei fargli innalzare una statua... dalle mani del boia.
==Senza fonte==
*Amici miei, o gli astri sono grandi geometri, o sono stati disposti da un eterno geometra.
*Che cos'è la [[politica]] se non l'arte di mentire a proposito?
*Chi dice il [[segreto]] degli altri è un traditore; chi dice il proprio è uno sciocco.
*Coloro che riescono a farti credere delle assurdità, possono farti commettere delle atrocità. (Richard Dawkings, L'illusione di dio, pg. 302)
:In [http://books.google.it/books?id=d14H1szXLYMC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Dawkins] non pare esserci, e comunque non attribuita a Voltaire. --[[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|scrivimi]]) 17:03, 6 nov 2012 (CET)
::Attribuita esplicitamente a Voltaire, riportata nella forma: «Coloro che ci inducono a credere a cose assurde possono indurci a commettere atrocità». --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 13:05, 1 lug 2020 (CEST)
*Dio ci ha dato la vita, tocca a noi darci la bella vita.
*[[Dio]] è un commediante che recita per un pubblico troppo spaventato per ridere.
*Essere veramente liberi è potere. Quando posso fare ciò che voglio, ecco la [[libertà]].
*Gli uomini discutono, la natura agisce.
*Gli uomini sono eguali; non la nascita, ma la [[virtù]] fa la differenza.
*I [[tiranno|tiranni]] hanno sempre una qualche sfumatura di virtù; supportano le leggi, prima di distruggerle. (citato in ''[[Call of Duty 4: Modern Warfare]]'')
*Il popolo deve essere guidato e non istruito.
*Il [[riposo]] è una buona cosa, ma la noia è sua sorella.
*Il senso comune non è così comune.
*Il sentimento di [[giustizia]] è così universalmente connaturato all'umanità da sembrare indipendente da ogni legge, partito o religione.
*La [[bellezza]] è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l'animo.
*La gente cerca la [[felicità]] come un ubriaco cerca casa sua: non riesce a trovarla ma sa che esiste.
*La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore.
*{{NDR|Sull<nowiki>'</nowiki>''Amleto'' di [[William Shakespeare]]}} La si direbbe l'opera di un selvaggio ubriaco. (1768)
*L'[[amore]] è di tutte le passioni la più forte perché attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo.
*L'amore è un canovaccio fornito dalla natura e ricamato dall'immaginazione.
*L'arte della [[medicina]] consiste nel divertire il paziente mentre la natura cura la malattia.
*L'uomo è nato per l'azione, come il fuoco tende verso l'alto e la pietra verso il basso. Non essere occupato e non esistere è per l'uomo la stessa cosa.
*Non è il momento di farsi nuovi nemici. (nel letto di morte, all'esortazione di un prete a rinunciare al diavolo e tornare a Dio)
*Non parlerei tanto di me se ci fosse qualcun altro che conoscessi egualmente bene.
*Non si è perduto niente quando ci resta l'[[onore]].
*Ogni volta che un evento importante, una rivoluzione o una calamità volge a profitto della chiesa, è sempre identificata con la Mano di [[Dio]].
*Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto.
*Per la maggior parte delle persone correggersi vuol dire cambiare i propri difetti.
*Quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa stia dicendo: questa è [[filosofia]].
*Un ecclesiastico è uno che si sente chiamato a vivere a spese dei disgraziati che lavorano per vivere.
*Un [[proverbio]] saggio non prova niente.
==Il gelato è squisito. È un peccato che non sia illegale.==
La citazione, riportata qui dal solito lettore di ''Focus'', è diffusissima sul web, e anche in lingua inglese: «''Ice-cream is exquisite. What a pity it isn't illegal''». Invece è del tutto assente nella lingua originale, o per lo meno non ho trovato niente io, nemmeno in Google Books: «''La crème glacée est délicieuse péché n'est pas illégal''». Questa cosa è ben strana, per cui data anche la fonte, già un po' sospetta, ho soppresso questa citazione.<br />''En passant'': ogni citazione da ''Focus'' mi porta via almeno una quindicina di minuti...<br />--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 21:48, 6 feb 2014 (CET)
==Coloro che ci inducono a credere a cose assurde possono indurci a commettere atrocità==
Io ho una copia del libro di Dawkins (I ed. Mondadori, del 2007), ed effettivamente a pag. 302 si legge: "Voltaire l'aveva già capito secoli fa: <<Coloro che ci inducono a credere a cose assurde possono indurci a commettere atrocità>>"; nella versione inglese della pagina di citazioni di Voltaire è anche riportata la versione originale francese, che ovviamente non suona proprio come le due versioni italiane qui sopra, ma il senso quello; non mi intendo abbastanza di wikiquotes per procedere alla modifica della voce, però a mesembra che la citazione sia verificata... --[[Utente:Darwinbot|Darwinbot]] ([[Discussioni utente:Darwinbot|scrivimi]]) 15:21, 18 mag 2015 (CEST)
:Effettivamente la citazione è presente. Grazie. Leggendo da 'quote.en c'è però scritto che quella è una ''Alternative condensed translation'', cioè una traduzione condensata alternativa. Occorrerebbe tradurre l'originale in francese, là riportato (''Il y a eu des gens qui ont dit autrefois ...''), e sistemare quella qui presente come citazione errata, almeno stando a quanto là si legge. Dawkins non cita fonti primarie.<br />--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 15:48, 18 mag 2015 (CEST)
== Voltaire, Racine e M.me de Sevigné ==
Ho espunto la citazione: «La moda di amare [[Jean Racine|Racine]] passerà come {{NDR|quella del}} [[caffè]].» Voltaire cita la frase come pronunciata da M.me de Sevigné, biasimandone l'autrice così:
{{quote|Se noi siamo stati indignati contro Madame de Sévigné, che scriveva così bene e giudicava così male, se noi siamo rivoltati da questo miserabile spirito di parte, da questa cieca prevenzione che le fa dire che la moda di amare Racine passerà come la moda del caffè, giudicate Signora come dobbiamo essere afflitti che una persona così istruita, che non vi rende giustizia...|Voltaire, ''Oeuvres'', Paris, 1833, vol IV, p. 358|Si nous avons été indignés contre Madame de Sèvigné, qui écrivait si bien et qui jugeait si mal, si nous sommes révolté de cet esprit misérable de parti, de cette aveugle prévention qui lui fait dire que la mode d'aimer Racine passerà comme la mode du café, jugez Madame combien nous devons être affligés qu'une personne aussi instruite que vous ne rende pas justice...|lingua=fr}} (Citato in Giuseppe Fumagalli, ''Chi l'ha detto?'', Milano, Hoepli, 2007, p. 122. ISBN 978-88-203-0092-0)
Quindi non è corretto riportare la frase in questione come pronunciata da Voltaire, mentre in realtà egli l'attribuisce a M.me de Sévigné.--[[Utente:K.Weise|K.Weise]] ([[Discussioni utente:K.Weise|scrivimi]]) 19:15, 16 ott 2017 (CEST)
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John le Carré
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/* Citazioni di John le Carré */
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[[Immagine:John le Carre.jpg|thumb|John le Carré nel 2008]]
'''John le Carré''', pseudonimo di '''David John Moore Cornwell''' (1931 – 2020), scrittore britannico.
==Citazioni di John le Carré==
*Da [[lettore]] sono certo che o si viene agganciati subito, o mai più, ed è per questo motivo che molti [[Libro|libri]] sui miei scaffali sono stati misteriosamente abbandonati dopo la pagina 20.<ref>Da ''John Le Carré, elogio del dottor Watson'', traduzione di Maria Sepa, ''Corriere della sera'', 5 dicembre 2004, p. 34.</ref>
*Non credo che uno [[scrittore]], quale che sia il suo genere, tragga veramente le persone dalla vita reale per trasferirle di peso nelle pagine di un libro. Non credo che si arrivi a conoscere così a fondo la gente per fare una cosa del genere. Penso che in definitiva posso descrivere come ti siedi, come muovi le mani, come ti vesti; ecco, posso rubarti queste cose, ma quando si tratta di definire ciò che sta succedendo nella tua mente, dietro quegli occhiali, allora devo mettere a frutto la potenzialità del mio personaggio.<ref>Dall'intervista di [[Enzo Biagi]], ''John Le Carré – Spie ovunque'', in Enzo Biagi, ''Giro del mondo'', Rizzoli, Milano, 2000, p. 37. ISBN 88-17-86513-3</ref>
*Non è una colpa desiderare un attimo di pace almeno al tramonto della vita.<ref>Da ''La talpa'', p. 27.</ref>
{{Int|Da ''[https://www.pangea.news/le-carre-occidente-intervista-servizi-segreti-russia/ "L’Occidente ha perso l’anima, i servizi segreti russi ci dominano e, certo, in 87 anni di vita sono stato molte persone (e non tutte carine)"]''|Intervista di Terry Gross, ''Pangea.news'', 19 marzo 2019}}
*Sembra che l’unica cosa che ci unisce sia la paura e l’inselvatichimento per quel che riserva il futuro. Non abbiamo alcuna ideologia coerente ad Occidente, e abbiamo avuto il vezzo di credere al grande esempio Americano. E credo che questo sia stato minato, nel profondo, in tempi recenti. Siamo soli.
*Penso di sentire le cose più forti riguardo alla tempistica di Brexit, e questo è terribile. Nel momento stesso in cui l’Europa necessita di essere un singolo blocco coerente per proteggersi moralmente e politicamente (e nel caso, militarmente), l’abbiamo lasciata.
*In ogni situazione ''corporate'' o istituzionale, le persone che vi sono impiegate devono reprimere i propri sentimenti in un modo o nell’altro. Durante la Guerra Fredda noi ne eravamo consapevoli, avevamo una direzione e una causa, una grande causa, pensavamo. E sembrava buon espediente che pochi soffrissero a beneficio di molti. Al momento, per come il presente è descritto nel romanzo, siamo misteriosamente senza un obiettivo, ancora lì a cercare una qualche identità, davvero, da quando è finita la Guerra Fredda. Non c’è stato alcun Piano Marshall, allora. Nessun gran visionario, nessun leader che ci dicesse come riformulare il mondo. Tutto alla deriva. E molti venditori di tappeti si gettavano sulla carcassa sovietica. Veramente, una grande sbornia dopo l’orgia del capitalismo. La deriva incomincia qui, senza alcun design per il mondo nuovo.
*Nei miei giorni da studente, rimpiango di aver posato da cripto-comunista tentando di avvicinare i selezionatori sovietici. Quasi quasi ebbi successo. Fui preso e ebbi uno scambio con un Russo all’ambasciata sovietica a Londra. Non ne venne nulla. Forse non fui abbastanza intelligente o forse qualcuno mi compromise. Ma mentre posavo, dovetti firmare quasi fossi un comunista in incognito e questo voleva dire imbrogliare colleghi e compagni di studio. Guardando indietro, mi viene la nausea.
*Tutto quel che ho imparato dagli interrogatori mi dice che tutte le robacce – ''[[waterboarding]]'', tortura e altre cose che Trump incoraggia di nuovo – sono abbastanza inutili. Nella mia esperienza, le persone sotto grande minaccia producono una montagna di informazioni che poi si rivelano false. Metterebbero un cartellino sulla loro madre, se dovessero farlo.
*C’erano elementi di [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]], e ce ne sono ancora, suppongo, presso FSB, ma ora un po' meno perché all’epoca trovavi elementi i quali erano decenti, dei veri amanti del genere umano. Traevano a sé i perseguitati e li proteggevano, ne facevano un culto, se ne facevano un vanto poi se si trattava di pensatori. Questa era la parte decorosa di KGB. Ma era un’istituzione talmente grande e potente, c’erano così tante stanze, gente differente. So che ci sono scuole di addestramento dove davano i miei romanzi come letture essenziali.
{{Int|Da ''[https://www.pangea.news/john-le-carre-romanzo/ “Penso che tutto sia sotto controllo”: John le Carré, lo scrittore & agente segreto, ha scritto il romanzo su Brexit, Trump, il “razzismo istituzionale”]''|Intervista di John Banville, ''The Guardian'', 11 ottobre 2019; riportato e tradotto in ''[https://www.pangea.news/john-le-carre-romanzo/ Pangea.news]'', 13 ottobre 2019}}
*Penso che [[Referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea|Brexit]] sia del tutto irrazionale, vi è evidente e autoindotta depressione di statisti, unita a lamentevoli performance diplomatiche. Quel che non andava bene in Europa poteva esser cambiato dall’interno. Da parte mia, sento del tutto allentati i legami con l’Inghilterra in questi ultimi anni. È come una liberazione, ma una triste liberazione. Il punto è che negli anni sono spariti gli inglesi che avevano esperienza diretta dell’ultima guerra, e in campo politico ora prevale l’idea che il conflitto umano non esiste. E invece no: il conflitto umano ha un buon effetto, ci rende più sobri.
*Oratori per le masse del genere di [[Boris Johnson]] non parlano il linguaggio della ragione. Lui invece è del tipo che soffia sul fuoco della nostalgia e della rabbia.
*Il fatto è che se la sinistra si mette a livellare sembra che lo faccia per risentimento, mentre se lo fa la destra allora sembra buona organizzazione sociale.
{{Int|Da ''[https://www.lastampa.it/tuttolibri/recensioni/2019/10/19/news/le-carre-la-spia-che-venne-dalla-brexit-1.37760036 Le Carré, la spia che venne dalla Brexit]''|Intervista di Caterina Soffici, ''Lastampa.it'', 19 ottobre 2019}}
*Non puoi scrivere senza mettere qualcosa di te. Solo allora i personaggi iniziano a prendere corpo e a parlarti.
*È importante non confondere patriottismo con nazionalismo. Il nazionalista, quello che vediamo oggi nelle strade, ha bisogno di nemici.
*{{NDR|Sul [[referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea]]}} Ci siamo persi. Stiamo facendo le stesse cose dei paesi che prendevamo in giro, compresa l’Italia. Noi eravamo così superiori, stabili e calmi, così razionali e pragmatici. Dove è finita la nostra flemma? Ci siamo resi conto che la nostra democrazia è molto più fragile di quello che pensavamo.
*{{NDR|Su [[Boris Johnson]]}} Un narcisista ossessivo, totalmente senza principi, probabilmente mezzo pazzo. Un oratore etoniano della peggiore specie. La sua vita privata in teoria non sarebbe importante. Ma un uomo che non riesce a controllare se stesso… [...] Se non riesci a controllare i tuoi istinti, come puoi governare un Paese? È un bambino, il fratello naturale di Trump.
*Vorrei chiedere a [[Steve Bannon|Bannon]]: quando hai distrutto tutto quello che non ti piace, come funzionerà la nuova società che hai in mente?
*Io ho insegnato a [[Eton College|Eton]], conosco questa gente. C’erano dodici etoniani al governo quando la Gran Bretagna [[Crisi di Suez|occupò il canale di Suez]]. Una fantasia post imperialista. Gente orribile, nazionalisti e nostalgici.
*{{NDR|«Peggio Putin o Trump?»}} Assolutamente Trump. La Russia non ha mai sperimentato la democrazia. Putin ha distrutto qualcosa che non c’era. Invece i danni di Trump rimarranno a lungo. Ha minato la costituzione americana, ha distrutto qualcosa di molto prezioso, ossia l’indipendenza della magistratura.
*Dopo un mese in [[Cornovaglia]], parli con i gabbiani e hai bisogno di tornare in città.
{{Int|Da ''[https://www.affaritaliani.it/la-brexit-potrebbe-disintegrare-il-regno-unito-in-poco-tempo-632511.html La Brexit potrebbe disintegrare il Regno Unito in poco tempo]''|Intervista di Guillermo Altares, ''El Pais'', 21 ottobre 2019; riportato e tradotto in ''Affaritaliani.it'', 21 ottobre 2019}}
*{{NDR|Sul [[referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea]]}} La peggiore idiozia e la maggiore catastrofe fatta dal Regno Unito dall’[[Crisi di Suez|invasione di Suez]] del 1956.
*Per me è un disastro che ci siamo autoinflitti, di cui non dobbiamo dare colpa a nessuno, né agli europei, né agli irlandesi. Siamo sempre stati integrati in Europa. L’idea che possiamo uscire dal maggior trattato commerciale del mondo con accesso al mercato americano è semplicemente terrificante.
*[[Boris Johnson]] è un bambino che si fa passare per Primo Ministro.
*Vi è molta irritazione per la Brexit. E stiamo andando verso un aumento del neofascismo. La maggior minaccia terroristica, a detta della polizia, viene dall’ultradestra. La stampa popolare ha fomentato eurofobia e sentimenti di rivalsa contro l’altro, sentimenti che non sono nel DNA del paese.
*Esiste un pericolo reale di disintegrazione del Regno Unito. Quello che stiamo dicendo all’Irlanda del Nord è che se ne vadano fuori dalle scatole. Tutto questo può’ favorire soltanto un riavvicinamento tra Irlanda e Scozia.
==''Il nostro traditore tipo''==
===[[Incipit]]===
Alle sette di una mattina caraibica sull'isola di Antigua un certo Peregrine Makepiece, noto anche come Perry, valente e versatile atleta dilettante nonché, fino a qualche tempo prima, tutor di letteratura inglese in un insigne college di Oxford, disputò una partita di tennis al meglio dei tre set contro un tipo muscoloso, calvo, dal portamento rigido e dignitoso, gli occhi castani, sui cinquantacinque anni, che si faceva chiamare Dima e di cui in quel momento era ignorata la nazionalità. Il motivo di tale incontro divenne presto oggetto di accurate indagini da parte di agenti dei servizi segreti britannici, che per deformazione professionale non sono propensi a credere nella casualità delle circostanze. Eppure, Perry non aveva alcuna responsabilità negli eventi che avevano condotto a quel match.
===Citazioni===
* «Su quale base? Non siete forse gentiluomini che mentono per il bene del paese?» <br /> «Quelli sono i diplomatici. Noi non siamo gentiluomini.» <br /> «Allora mentite per salvare la pelle.» <br /> «Quelli sono i politici. Tutta un'altra storia.» (p. 134)
{{NDR|John le Carré, ''Il nostro traditore tipo'', traduzione di Giuseppe Castigliola, Mondadori}}
==''Il visitatore segreto''==
===[[Incipit]]===
Permettetemi anzitutto di confessarvi che se, mosso da un impulso improvviso, non avessi preso la penna e scribacchiato un biglietto per invitare George Smiley a parlare ai miei diplomandi l'ultima sera del corso d'ammissione – e se Smiley, contrariamente alle mie previsioni, non avesse accettato – mi sarebbe ora impossibile parlarvi così a cuore aperto.
===Citazioni===
*Già, cosa puoi dire? Dici quello che altri hanno detto prima di te. Quelli che possono, fanno. Quelli che non possono, insegnano. E ciò che insegnano è ciò che non possono più fare, perché il corpo o lo spirito o entrambi non sono più capaci di perseguire un unico scopo; perché hanno visto troppo e represso troppo e sono scesi a troppi compromessi e alla fine hanno provato troppo poco. Allora passano a rinfocolare i loro vecchi sogni in menti nuove e a scaldarsi al fuoco dei giovani.
==''L'onorevole scolaro''==
===[[Incipit]]===
In seguito, negli angoli polverosi di [[Londra]] e dintorni nei quali i funzionari segreti si riuniscono a bere, sorsero discussioni a proposito di quando ebbe veramente inizio il caso Delfino. Una schiera, guidata da un tipo tracagnotto, un addetto alle trascrizioni microfoniche, arrivò a sostenere che la data esatta risaliva a sessant'anni prima, quando "quel supermascalzone di Bill Haydon" aprì gli occhi al mondo sotto una perfida stella.
===Citazioni===
*Se il vento mi trasporta per niente, perché devo camminare? (p. 161)
*Se devi comprare qualcuno, compralo dalla testa ai piedi. (p. 161)
*Non sottovalutare mai la forza dei sentimenti su un [[oriente|orientale]], ma non contarci neppure. Amen. (p. 162)
*Un comitato è un animale con quattro gambe posteriori.
==''La passione del suo tempo''==
===[[Incipit]]===
Larry scomparve ufficialmente alle undici e dieci del secondo lunedì di ottobre, quando non si presentò in aula per la prima lezione del nuovo anno accademico.<br>Sono in grado di ricostruire la scena con precisione perché non è passato molto tempo da quando, nello stesso clima di Bath, avevo trascinato Larry a vedere per la prima volta quello squallido luogo. Conservo ancora oggi il più incriminante dei ricordi di quell'inumano casermone lastricato che incombeva su di lui come le mura di una nuova prigione.
===Citazioni===
*Non sono un uomo di [[Dio]], anche se credo che la [[società]] sia migliore con Lui che non senza. (p. 116)
*Chi non abbia vissuto in [[segreto|segretezza]] non può rendersi conto di quanto una simile esperienza possa dare assuefazione. (p. 118-119)
*L'[[aria]] di una [[chiesa (architettura)|chiesa]] è diversa da tutte le altre. È l'aria che respirano i morti, umida, vecchia, raggelante. (p. 120)
==''Tutti gli uomini di Smiley''==
===[[Incipit]]===
Due avvenimenti, senza un nesso apparente tra loro, provocarono il richiamo di George Smiley dopo la sua messa a (improbabile) riposo.
===[[Explicit]]===
"George, hai vinto" disse Guillam, mentre si dirigevano a passi lenti verso l'automobile.
"Dici?" borbottò Smiley. "Sì... Sì, credo di aver vinto."
{{NDR|John le Carré, ''Tutti gli uomini di Smiley'', traduzione di Pier Francesco Paolini, Mondadori}}
==''La spia corre sul campo''==
===[[Incipit]]===
Il nostro incontro non era stato pianificato. Né da me né da Ed, né da alcuna delle mani invisibili che presumibilmente ne muovevano i fili. Io non ero un bersaglio. Ed non doveva tenermi d'occhio. Nessuno ci spiava o ci osservava con insistenza. Mi ha sfidato a badminton. Ho accettato. Abbiamo giocato. Non c’era alcuna macchinazione, alcun complotto, alcuna collusione. Ci sono eventi della mia vita – ormai non molti, a essere onesti – che ammettono un'unica versione. L'incontro con Ed è uno di questi. La mia ricostruzione, ogni volta che me l'hanno fatta ripetere, non è mai cambiata di una virgola.
===Citazioni===
*«Cristo santo, e chi non ne avrebbe?» rispondo stizzito all'insinuazione di Steff, convinta che non abbia notato che il paese è in caduta libera. «Un governo di minoranza conservatore di infimo livello. Un ministro degli Esteri ignorante come una capra, che si suppone io debba servire. I laburisti lasciamo perdere. E l'assoluta follia della Brexit.» (pagina non determinabile, versione e-book)
*«Uscite dall'Europa, con i vostri nasini sdegnati rivolti all’insù. “Siamo speciali. Siamo inglesi. Non abbiamo bisogno dell'Europa. Tutte le nostre guerre le abbiamo vinte da soli. Niente americani, niente russi, non ci serve nessuno. Siamo superuomini.” Ho sentito dire che il grande amante della libertà, il presidente Donald Trump, vi salverà il culo, economicamente parlando. Sai chi è Trump?»<br />«Dimmelo tu.»<br />«Il lavacessi di Putin. Fa tutto quello che il povero Vladi non può fare da solo: pisciare sull’Unione europea, pisciare sui diritti umani, pisciare sulla Nato. Ci assicura che la Crimea e l'Ucraina appartengano al Sacro impero russo, che il Medio Oriente appartenga a ebrei e sauditi, e l’ordine mondiale vada a farsi fottere. E voi inglesi cosa fate? Gli succhiate l’uccello e lo invitate a prendere il tè con la Regina. Prendete il nostro denaro sporco e ce lo ripulite. Ci accogliete se siamo criminali d’alto bordo. Ci vendete mezza Londra. Vi disperate quando avveleniamo i nostri traditori e dite per favore, per favore, cari amici russi, fate affari con noi. È per questo che ho rischiato la vita? Non credo. Credo che voi britannici mi abbiate venduto una caterva di merdosa ipocrisia. Quindi non raccontarmi che sei venuto fin qui per ricordarmi della mia coscienza liberale, dei miei valori cristiani e del mio amore per il vostro grande Impero britannico. Sarebbe un errore. Capito?» (pagina non determinabile, versione e-book)
*Era troppo per i miei gusti, e glielo dissi. Trump poteva anche essere il peggior presidente che gli Stati Uniti avessero mai avuto, ma non era Hitler, per quanto potesse desiderarlo, e c’erano un sacco di americani perbene che non avrebbero accettato tutto ciò passivamente.<br>Sulle prime sembrò non prestarmi attenzione.<br>«Eh già» concordò con la voce lontana di chi si è appena svegliato dall'anestesia. «C'erano anche un sacco di tedeschi perbene. E non mi sembra che abbiano fatto molto, cazzo.» (pagina non determinabile, versione e-book)
===[[Explicit]]===
Vero è che, dal momento in cui Florence ha fatto saltare la mia copertura, Ed non mi ha più rivolto la parola, nemmeno per salutarmi. È stato gentile con Prue, le ha mormorato un "grazie" ed è riuscito persino a stamparle un bacio sulla guancia. Ma, quando è arrivato il mio turno, si è limitato a guardarmi da dietro gli occhiali spessi, poi ha distolto lo sguardo, come se avesse visto più di quanto potesse sopportare. Avrei voluto dirgli che ero una brava persona, ma era troppo tardi.
{{NDR|John le Carré, ''La spia corre sul campo'', traduzione di Elena Cappellini, Mondadori}}
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Chiamata per il morto''===
Quando Lady Ann Sercomb, verso la fine della guerra, sposò George Smiley, lo descrisse ai suoi amici aristrocratici, molto stupiti, come un tipo d'una mediocrità da togliere il fiato. Quando, due anni dopo, lo abbandonò per un corridore d'automobili cubano, annunciò enigmaticamente che, se non lo avesse lasciato allora, non sarebbe mai più stata capace di farlo. Il visconte Sawley si recò appositamente al suo club per annunciare che la gatta aveva fatto i gattini. <br />
Questa battuta, che per qualche tempo fu la barzelletta della buona società, può essere compresa soltanto da coloro che hanno conosciuto Smiley. Basso di statura, grasso e di temperamento tranquillo, si diceva che spendesse molti quattrini per comprarsi vestiti molto brutti che pendevano addosso alla sua figura tozza come la pelle addosso a un rospo rinsecchito. Alle nozze Sawley dichiarò infatti che "la Sercomb si era maritata con un rospo con l'impermeabile". Ignaro di questa definizione, Smiley aveva percorso malcerto la navata della chiesa, incontro al bacio che l'avrebbe trasformato in principe.
===''Il giardiniere tenace''===
La notizia arrivò all'alto Commissariato britannico di Nairobi alle nove e trenta di un lunedì mattina. Per Sandy Woodrow fu come una fucilata, che lo colpì diritto nel suo [[cuore]] inglese diviso. Era in piedi, con i denti stretti e il petto in fuori, questo lo ricordava. Era in piedi e il telefono interno stava squillando. Aveva allungato il braccio per prendere qualcosa, ma lo squillo l'aveva interrotto inducendolo a chinarsi per sollevare la cornetta e rispondere: "Woodrow" o forse: "Pronto, Woodrow". Certamente era stato brusco, lo ricordava. La sua [[voce]] gli era parsa quella di qualcun altro, un po' tagliente.
===''Il sarto di Panama''===
Era un venerdì pomeriggio perfettamente normale nella Panama dei tropici, fino al momento in cui Andrew Osnard piombò nella sartoria di Harry Pendel chiedendo che gli prendessero le misure per un abito. Prima di questa irruzione, Pendel era una persona. Dopo che Osnard fu uscito, Pendel era un'altra persona. Tempo trascorso: settantasette minuti, secondo la pendola di mogano di Samuel Collier di Eccles, una delle molte attrattive storiche della ditta Pendel & Braithwaite Co., Limitada, Sarti della Casa Reale, un tempo ubicata in Savile Row, a [[Londra]], e attualmente in Vía España, Panama City.<br />
O da quelle parti. Tanto vicina alla España che non c'era nessuna differenza. E per brevità P & B.
===''La Casa Russia''===
In un'ampia via di Mosca, a meno di duecento metri dalla stazione Leningrado, al primo piano di un lambiccato e orrendo albergo — costruito da Stalin nello stile noto ai moscoviti come Impero Durante la Peste — la prima, primissima Fiera dell'Audio — indetta dal British Council per l'insegnamento della lingua e la diffusione della cultura inglese — stava volgendo penosamente al termine. Erano le cinque e mezzo d'un volubile pomeriggio estivo. Dopo una serie di violenti acquazzoni, un sole feroce ma incerto sfolgorava nelle pozzanghere e sollevava vapori dal selciato. Tra i passanti, i più giovani indossavano jeans e scarpe di tela, mentre gli anziani giravano ancora imbacuccati.
===''La spia che venne dal freddo''===
L'americano porse a Leamas un'altra tazza di caffè e disse: "Perché non andate a dormire? Vi telefoniamo se arriva."<br />
Leamas non rispose, guardava fisso, oltre la finestra del posto di blocco, la strada deserta.
"Non potete aspettare in eterno. Forse verrà un'altra volta. La Polizei si metterà in contatto coll'Agenzia; impiegherete venti minuti per tornare qui."<br />
"No", disse Leamas, "ormai è quasi buio."<br />
"Ma non potete aspettare in eterno. È in ritardo di nove ore."
===''La spia perfetta''===
Una burrascosa mattina d'ottobre, prima dell'alba, in una città di mare del Devon meridionale da cui sembrava che tutti fossero fuggiti, Magnus Pym scese da un vecchio tassì di provincia e, avendo pagato l'autista ed atteso finché non fu ripartito, attraversò la piazza della chiesa. Era diretto verso una via in cui abbondavano albergucci d'età vittoriana malamente illuminati con nomi quali Bel-a-Vista, The Commodore, Eureka. Di robusta costituzione ma di nobile portamento, Pym simboleggiava qualcosa. Procedeva con passo agile, il corpo inclinato in avanti secondo la miglior tradizione della classe dirigente anglosassone.
===''La talpa''===
La verità è che se il vecchio maggiore Dover non fosse morto fulminato alle corse di Taunton, Jim non avrebbe mai messo piede a Thursgood. Arrivò, senza alcun colloquio preliminare, a metà trimestre – era la fine di maggio, anche se non lo si sarebbe mai detto, a giudicare dal tempo – inviato da una delle più ambigue agenzie specializzate nel fornire insegnanti alle scuole preparatorie, per continuare i corsi del vecchio Dover fino a quando non fosse stato trovato qualcuno adatto.
===''Lo specchio delle spie''===
''Sciocco è colui che tenta di forzare l'Oriente''<br>[[Rudyard Kipling|Kipling]]<br>La [[neve]] copriva l'aeroporto.<br>Era venuta dal nord, nella foschia, spinta dal [[vento]] notturno, odoroso di [[mare]]. Sarebbe rimasta tutto l'[[inverno]], una polvere sottile, gelida, granulosa che non si scioglieva, era statica, come un anno senza stagioni. La [[nebbia]] mobile, simile al fumo della [[guerra]], pendeva al di sopra, inghiottiva un hangar, la baracca del radar gli apparecchi, per abbandonarli poi un poco alla volta pezzo per pezzo, scoloriti, nere carogne in un deserto bianco.
===''Single & Single''===
Questa pistola non è una pistola.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
===''Un delitto di classe''===
La grandezza di Carne School è attribuita da tutti gli studiosi a Edoardo VI, il cui zelo pedagogico è attribuito alla [[storia]] del Duca di Sommerset. Carne preferisce la rispettabilità del monarca alla discutibile [[politica]] del suo consigliere, basandosi sulla salda convinzione che le Grandi Scuole, come i [[Re]] Tudor, sono tali per volere di [[Dio]].
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*John le Carré, ''Chiamata per il morto'', traduzione di Laura Weiss, Mondadori.
*John le Carré, ''Il giardiniere tenace'', traduzione di Annamaria Biavasco e Valentina Guani, Mondadori.
*John le Carré, ''Il sarto di Panama'', traduzione di Luigi Schenoni, revisione di [[Raul Montanari]], Feltrinelli.
*John le Carré, ''La Casa Russia'', traduzione di Pierfrancesco Paolini, Mondadori, 1989.
*John le Carré, ''La passione del suo tempo'' (''Our Game''), traduzione di Ettore Caprioli, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1996. ISBN 88-04-42-339-0
*John le Carré, ''La spia che venne dal freddo'', traduzione di Adriana Pellegrini, Longanesi.
*John Le Carré,'' La spia perfetta'', traduzione di Marco e Dida Paggi, Mondadori, 1990. ISBN 8804334142
*John le Carré, ''La talpa'' (''Tinker Tailor Soldier Spy''), traduzione di Francesco Greenburger, BUR, 1977.
*John le Carré, ''L'onorevole scolaro'' (''The Honourable Schoolboy''), traduzione di Attilio Veraldi, Rizzoli, 1978.
*John le Carré, ''Lo specchio delle spie'' (''The Looking Lass War''), traduzione di Adriana Pellegrini, BUR, Milano 1981.
*John le Carré, ''Un delitto di classe'' (''A Murder of Qualty''), traduzione di Giancarlo Cella, BUR 1984.
*John le Carré, ''Il nostro traditore tipo'' (''Our Kind of Traitor'', 2010), traduzione di Giuseppe Castigliola, Mondadori 2010. ISBN 978-88-04-60318-4
*John le Carré, ''La spia corre sul campo'' (''Agent Running in the Field'', 2019), traduzione di Elena Cappellini, Mondadori 2019, ISBN 9788852097911 (versione e-book)
==Film==
*''[[La spia che venne dal freddo (film)|La spia che venne dal freddo]]'' (1965)
*''[[Il sarto di Panama]]'' (2001)
*''[[La talpa (film 2011)|La talpa]]'' (2011)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|La spia che venne dal freddo (romanzo)|''La spia che venne dal freddo''|(1963)}}
{{Pedia|La spia perfetta}}
{{Pedia|La talpa (romanzo)|''La talpa''|(1974)}}
{{DEFAULTSORT:le Carré, John}}
[[Categoria:Scrittori britannici]]
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Nicolás Gómez Dávila
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Sun-crops
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/* Pensieri antimoderni */
wikitext
text/x-wiki
[[Immagine:Nicolás Gómez Dávila.jpg|thumb|Nicolás Gómez Dávila, 1930]]
{{indicedx}}
'''Nicolás Gómez Dávila''' (1913 – 1994), scrittore, filosofo e aforista colombiano.
==Citazioni di Nicolás Gómez Dávila==
*I [[Vangelo|Vangeli]] e il [[Manifesto del Partito Comunista|Manifesto del partito comunista]] sbiadiscono; il futuro del mondo appartiene alla [[Coca-Cola]] e alla [[pornografia]].<ref name="Repubblica">Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/12/18/io-il-nietzsche-di-bogota.html Io, il Nietzsche di Bogotà]'', ''la Repubblica'', 18 dicembre 1999, p. 38.</ref>
*Il vizio che affligge la [[destra e sinistra|destra]] è il cinismo, quello che affligge la [[destra e sinistra|sinistra]] è la menzogna.
:''El vicio que aqueja a la derecha es el cinismo, y a la izquierda la mentira''.<ref>Da ''Sucesivos escolios a un texto implícito'', p. 63.</ref>
==''Escolios a un texto implicito''==
===Volume I===
*[[Civiltà]] è tutto quello che l'università non può insegnare. (p. 264)
*Le [[aristocrazia|aristocrazie]] sono i parti normali della storia, le democrazie sono gli aborti. (p. 286)
*Gli sciocchi prima attaccavano la [[Chiesa cattolica|Chiesa]]; adesso la riformano. (p. 361)
===Volume II===
*La [[stampa]] non si propone di informare il lettore, bensì di persuaderlo del fatto di essere informato. (p. 312)
==''In margine a un testo implicito''==
*A certe [[stupidaggine|stupidaggini]] si può ribattere adeguatamente solo con una stupidaggine ancora più grottesca.
*A seconda del [[lettore]], e del libro, si tratta di [[lettura]] o di avventura.
*[[Adattamento|Adattarsi]] è sacrificare un bene remoto a un bisogno immediato.
*Al cospetto di ogni verità un'angoscia segreta ci pervade.
*Al volgo non interessa essere libero, ma credersi tale.
*Alla mente da lei prescelta l'[[intelligenza]] dona tutto, tranne la certezza di essere intelligente.
*Amare è fare la ronda senza posa intorno all'impenetrabilità di un essere.
*Amare è sentire la pressione del corpo assente contro il nostro.
*Ammettere di buon grado che le nostre idee non hanno motivo di interessare chicchessia è il primo passo verso la [[saggezza]].
*Appartengono alla [[letteratura]] tutti i [[libro|libri]] che si possono leggere due volte.
*[[Arte popolare]] è l'arte del popolo che al popolo non sembra arte. Quella che gli sembra arte è arte volgare.
*Aver ragione è una ragione in più per non aver [[successo]].
*Basta la grazia imprevista di un [[sorriso]] intelligente a far volare via gli strati di tedio depositati dai giorni.
*Basta un briciolo di perspicacia per [[diffidenza|diffidare]] delle proprie idee senza per questo affidarsi alle idee altrui.
*[[Borghesia]] è qualunque insieme di individui scontenti di ciò che hanno e soddisfatti di ciò che sono.
*Chi cerchi di [[educazione|educare]] e non di sfruttare, si tratti di un popolo o di un bambino, non gli parla facendo la vocina infantile.
*Chi denuncia i limiti intellettuali dei [[politico|politici]] dimentica che tali limiti sono la causa dei loro successi.
*Chi non teme che il più banale dei suoi momenti presenti diventi in futuro un paradiso perduto?
*Chi si ostina a voler [[comprensione|capire]] più di quel che c'è da capire capisce meno di tutti.
*Chi sopprime le segrete connivenze tra i propri amori e i propri odi diventa un fanatico che incede tra schemi.
*Chiamare [[ingiustizia]] la [[giustizia]] è la più diffusa delle consolazioni.
*Chiamiamo egoista chi non si sacrifica al nostro [[egoismo]].
*Chiunque non confidi nell'uomo è, in fondo, un [[cristiano (religione)|cristiano]].
*Ci sono uomini che alla loro intelligenza fanno visita, e altri che vi dimorano.
*Ciò che la [[cuore e cervello|ragione]] giudica impossibile è l'unica cosa in grado di appagare il nostro [[cuore e cervello|cuore]].
*Ciò che non è persona in fondo non è nulla.
*[[Civiltà]] è ciò che è miracolosamente scampato allo zelo dei governanti.
*Coltivare la [[lucidità]] è il fine della cultura.
*Compito dell'[[immaginazione]] è la redenzione della realtà.
*Convincere chi ha [[opinione|opinioni]] proprie è facile, ma nessuno convince chi sostiene opinioni altrui. Nessuno si aggrappa tanto alle proprie opinioni quanto colui che è solamente l'eco dell'epoca in cui vive.
*Crediamo di affrontare le nostre teorie con i fatti, in realtà possiamo confrontarle solo con teorie dell'esperienza.
*Da quando la [[religione]] si secolarizza, come unico testimone di Dio rimane Satana.
*Da sempre, in ''[[politica]]'', patrocinare la causa del povero è stato il mezzo più sicuro per arricchirsi.
*Delle persone che amiamo ci basta l'esistenza.
*Dicesi problema sociale la necessità di trovare un equilibrio tra l'evidente uguaglianza degli uomini e la loro evidente [[disuguaglianza]].
*Diffidiamo di chi vive andando a caccia di argomenti per [[convincere]] gli altri. L'intelligenza ha per unica ambizione convincere se stessa.
*[[Dio]] è la condizione trascendentale dell'assurdità dell'universo.
*Dopo aver screditato la [[vizio e virtù|virtù]], questo secolo è riuscito a screditare anche i [[vizio e virtù|vizi]].
*Duecento anni fa era lecito confidare nel futuro senza essere completamente stupidi. Ma oggi chi può dar credito alle attuali profezie, dato che siamo noi lo splendido avvenire di ieri?
*È facile convertirsi a una teoria ascoltando il difensore della teoria [[contrario|contraria]].
*È sufficiente che la bellezza sfiori appena il nostro tedio, perché il cuore ci si laceri come seta tra le mani della vita.
*È sufficiente l'impatto di un verso per far esplodere i detriti che seppelliscono l'anima.
*[[Educazione|Educare]] l'uomo è impedirgli la "libera espressione della sua personalità".
*[[Erotismo]], sensualità, amore, quando non convergono in una stessa persona non sono altro, isolatamente, che una malattia, un vizio, una stupidità.
*Essere [[cristiano (religione)|cristiani]] è trovarsi di fronte a colui cui non possiamo nasconderci, di fronte a cui non possiamo mascherarci. È assumersi il peso di dire la verità anche quando offende.
*Gli [[esempio|esempi]] concreti sono i carnefici delle [[idea|idee]] astratte.
*Gli individui, come le nazioni, hanno virtù diverse e identici difetti. Nostro patrimonio comune è la [[viltà]].
*Grande scrittore è quello che intinge in inchiostro infernale la penna che strappa dall'ala di un [[arcangelo]].
*I conflitti interiori rompono la crosta di indifferenza che l'anima oppone alle verità che l'assediano.
*I libri non sono strumenti di perfezione, ma barricate contro il tedio.
*I [[Libro|libri]] più intelligenti dicono le stesse cose dei libri più stupidi, solo che gli autori sono diversi.
*I professionisti della venerazione dell'uomo si sentono autorizzati a disprezzare il prossimo. La difesa della dignità umana consente loro di essere sgarbati con il vicino.
*Il cattolico autentico non sta al di qua ma al di là della bestemmia.
*Il credente non è possessore di eredità iscritte al catasto, ma comandante che avvista le coste di un continente inesplorato.
*Il [[critico]] coglie nel segno con argomenti assurdi e prende cantonate con ragionamenti coerenti. La grande critica d'arte è un abuso efficace della ragione.
*Il [[discepolo]] non possiede né soluzioni né problemi, ma solo un vocabolario. La sua funzione si riduce a formulare banalità nel lessico del maestro.
*Il domandarsi tace solo di fronte all'[[amore]]: "Perché amare?" è l'unica domanda impossibile: L'amore non è mistero, ma luogo in cui il mistero si dissolve.
*Il [[filosofo]] non è altro che la fiamma che lo brucia.
*Il filosofo non è portavoce della sua epoca, ma angelo prigioniero nel tempo.
*Il libro non educa chi lo legge allo scopo di educarsi.
*Il [[male]], come gli occhi, non vede se stesso. Tremi colui che si vede innocente.
*Il massimo trionfo della [[scienza]] sembra consistere nella velocità crescente con cui lo stupido può trasferire la sua [[stupidità]] da un luogo a un altro.
*Il [[mistero]] è meno inquietante del fatuo tentativo di eliminarlo attraverso spiegazioni stupide.
*Il modo in cui certuni predicano i «valori spirituali» fa automaticamente dubitare della loro rettitudine.
*Il mondo dei [[sensi]] è una molecola di polvere in un torrente di acque invisibili.
*Il naturale e il sovrannaturale non sono piani sovrapposti ma fili intrecciati.
*Il [[nulla]] è l'ombra di Dio.
*Il [[paganesimo]] è l'altro Antico Testamento della Chiesa.
*Il [[popolo]] sopporta di essere derubato, purché non si smetta di [[adulazione|adularlo]].
*Il più grande errore moderno non è l'annuncio della morte di Dio, ma l'essersi persuasi della morte del [[diavolo]].
*Il popolo non [[elezione|elegge]] chi lo cura, ma chi lo droga.
*Il [[ridicolo]] è il tribunale supremo della nostra condizione terrena.
*Il [[risata|riso]] amabile e compiacente è una prostituzione dell'anima.
*Il [[socialismo]] è la filosofia della colpa altrui.
*Il sorriso dell'essere che amiamo è l'unico rimedio efficace contro il tedio.
*In filosofia il nuovo non è un albero nuovo, ma un nuovo germoglio primaverile.
*[[Invecchiamento|Invecchiare]] con dignità è un compito da svolgere istante per istante.
*Invecchiare è una catastrofe del corpo che la nostra codardia trasforma in catastrofe dell'anima.
*Istruire non è indicare soluzioni, ma rivelare problemi.
*L'adesione al [[comunismo]] è il rito che permette all'intellettuale borghese di esorcizzare la sua cattiva coscienza senza abiurare il suo essere borghese.
*L'[[adolescenza|adolescente]] non perdona gli scrittori letti da suo padre.
*L'[[amore]] è essenzialmente adesione dello spirito a un corpo [[Nudità|nudo]].
*L'amore è l'atto che trasforma il suo oggetto da cosa in persona.
*L'amore è l'organo con cui percepiamo l'inconfondibile individualità degli esseri.
*L'amore per il popolo è vocazione aristocratica. Il democratico lo esercita soltanto in periodo elettorale.
*L'[[anima]] cresce verso l'interno.
*L'anima deve aprirsi all'invasione di ciò che le è estraneo, rinunciare a difendersi, favorire il nemico, affinché il nostro essere autentico sorga e si mostri, non come una fragile costruzione protetta dalla nostra timidezza, ma come la nostra rocca, il nostro granito incorruttibile.
*L'[[arte]] non annoia mai perché ogni opera è un'avventura senza preliminari garanzie di riuscita.
*L'[[artista]] coglie nel segno per ragioni che ignora.
*L'atrocità della [[vendetta]] non è proporzionale all'atrocità dell'offesa, ma all'atrocità di chi si vendica.
*L'atto filosofico per eccellenza è scoprire un [[problema e soluzione|problema]] in ogni [[problema e soluzione|soluzione]].
*L'autentico [[umanesimo]] si edifica sulla consapevolezza delle insufficienze umane.
*L'età adulta del pensiero non è determinata né dall'esperienza né dagli anni, ma dall'incontro con certe filosofie.
*L'[[etica]] ci proibisce di considerare gli uomini come mezzi e l'Uomo come fine.
*L'idea del "libero sviluppo della [[personalità]]" sembra degna di ammirazione finché non incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente.
*L'idea intelligente produce piacere sensuale.
*L'[[individualismo]] moderno si riduce a reputare personali e proprie le opinioni condivise da tutti.
*L'intelligenza si inventa [[coerenza|coerenze]] per dormire sonni tranquilli. Fin quando non irrompe l'assurdo.
*L'intelligenza tende all'[[imbecillità]] come i corpi tendono al centro della terra.
*L'[[intelligenza]] vive finché non preferisce le sue soluzioni ai problemi.
*L'interlocutore [[incoerenza|incoerente]] è più irritante dell'interlocutore ostile.
*L'ironista diffida di ciò che dice senza per questo credere che sia vero il [[contrario]].
*L'[[ortodossia]] è la tensione tra due eresie.
*L'[[umanità]] crede di rimediare ai propri errori ripetendoli.
*L'unica cosa che amiamo nella vita sono le presenze che l'attraversano come messaggere d'altri mondi.
*L'unica [[imparzialità]] su cui fare affidamento è quella dell'anima da cui si ode un agitarsi di fiere.
*L'[[uomo]] ama solo chi adula, ma rispetta solo chi lo [[insulto|insulta]].
*L'uomo comune erra nell'oscurità, il filosofo si sbaglia alla luce del sole.
*L'uomo di [[sinistra]] si crede generoso perché le sue mete sono confuse.
*L'uomo è il rifugio più fragile per l'uomo.
*L'uomo è un animale che immagina di essere uomo.
*L'uomo intelligente è quello che mantiene la sua intelligenza a una temperatura indipendente dalla temperatura dell'ambiente in cui vive.
*L'uomo intelligente non vive mai in ambienti mediocri. Un ambiente mediocre è quello in cui non ci sono uomini intelligenti.
*L'uomo moderno non ama, si rifugia nell'amore; non spera, si rifugia nella [[speranza]]; non crede, si rifugia in un dogma.
*L'uomo moderno non si sente mai così individuo come quando fa le stesse cose che fanno tutti.
*L'uomo non è padrone della propria intelligenza: ne riceve semplicemente le visite.
*L'uomo più [[Disperazione|disperato]] è solamente colui che meglio nasconde la sua speranza.
*L'uomo preferisce discolparsi con la [[Innocente e colpevole|colpa]] altrui piuttosto che con la propria innocenza.
*L'uomo vive dei suoi [[problema e soluzione|problemi]] e muore delle sue [[problema e soluzione|soluzioni]].
*La [[banalizzazione]] è il prezzo della [[comunicazione]].
*La bruttezza di un [[oggetto]] è la condizione preliminare del suo moltiplicarsi su scala industriale.
*La [[coerenza]] di un discorso non è prova di verità ma solo di coerenza. La verità è la somma di evidenze [[incoerenza|incoerenti]].
*La continuità dell'Occidente si è interrotta da quando il libro antico ha smesso di contenere insegnamenti per diventare documenti.
*La [[fede]] incapace di ridere di se stessa deve dubitare della propria autenticità. Il sorriso è ciò che dissolve il simulacro.
*La forma sublime del [[disprezzo]] è il [[perdono]].
*La [[legge]] è forma giuridica del costume oppure sopraffazione della libertà.
*La legge è l'embrione del terrore.
*La legislazione che protegge minuziosamente la [[libertà]] strangola le libertà.
*La legittimità del [[potere]] non dipende dalla sua origine ma dai suoi fini. Per il democratico, invece, nulla è vietato al potere se la sua origine lo legittima.
*La [[libertà]] non è indispensabile perché l'uomo sappia cosa vuole e chi è, ma perché sappia chi è e che cosa vuole.
*La libertà non è la meta della storia, ma la materia con cui essa lavora.
*La libertà non è un fine, è un mezzo. Chi la scambia per un fine, quando la ottiene non sa che farsene.
*La lucidità della [[coscienza]] è privilegio di coloro che sono privi della stoltezza necessaria alle convinzioni dominanti.
*La maggior parte delle filosofie sono ostacoli che è possibile aggirare con una deviazione di percorso, ma alcune, poche, sono catene montuose che si è costretti ad attraversare.
*La [[modernità]] non sfugge alla tentazione di identificare il permesso con il possibile.
*La modernità risolve i suoi problemi con soluzioni ancora peggiori dei problemi.
*La [[morte di Dio]], è una falsa notizia messa in giro dal diavolo che mentiva sapendo di mentire.
*La [[parola]] non è stata data all'uomo per [[inganno|ingannare]], ma per ingannarsi.
*La [[personalità]] di questi tempi è la somma di ciò che fa colpo sugli stupidi.
*La più grande astuzia del [[male]] è travestirsi da dio domestico e discreto, familiare e rassicurante.
*La [[prolissità]] non è un eccesso di parole, ma una carenza di idee.
*La radicale opposizione tra gli uomini si svela nel fatto che, parlando del piacere, gli uni decollano verso la metafisica e gli altri scivolano verso la fisiologia.
*La [[ragione]] è una mano premuta sul petto a placare il battito del nostro cuore disordinato.
*La [[religione]] non è nata dall'esigenza di assicurare solidarietà sociale, come le [[cattedrale|cattedrali]] non sono state edificate per incentivare il turismo.
*La [[saggezza]] consiste semplicemente nel non insegnare a Dio come si debbano fare le cose.
*La [[sensualità]] è la possibilità permanente di riscattare il mondo dalla prigionia della sua insignificanza.
*La sensualità è la presenza del valore nel sensibile.
*La società del futuro: una schiavitù senza padroni.
*La [[società]] moderna si concede il lusso di tollerare che tutti dicano ciò che vogliono perché oggi, di fondo, tutti pensano allo stesso modo.
*La [[spiegazione]] incapace di rendere più misterioso ciò che spiega è una spiegazione fallita.
*La [[tecnica]] mutila ogni desiderio che soddisfa.
*La [[Tiranno|tirannia]] di un individuo è preferibile al dispotismo della legge, perché il tiranno è vulnerabile mentre la legge è incorporea.
*La tirannia più esecrabile è quella che adduce principi degni di rispetto.
*La [[verità]] nasce nell'anima che si agita in mezzo al silenzio delle cose.
*La vita dell'intelligenza è un dialogo tra il personalismo dello spirito e l'impersonalismo della ragione.
*La "volontà generale" è la finzione che consente al democratico di sostenere che per inchinarsi di fronte ad una [[maggioranza]] c'è un'altra ragione oltre la semplice paura.
*Le [[architrave|architravi]] secolari poggiano sulle spalle solitarie.
*Le categorie sociologiche autorizzano a circolare nella società senza curarsi dell'individualità insostituibile di ciascun uomo. La [[sociologia]] è l'ideologia della nostra indifferenza verso il prossimo.
*Le civiltà muoiono per l'indifferenza verso i valori peculiari che le fondano.
*Le [[frase|frasi]] sono pietruzze che lo [[scrittore e lettore|scrittore]] getta nell'animo del [[lettore]]. Il diametro delle onde concentriche che esse formano dipende dalle dimensioni dello stagno.
*Le [[idea|idee]] sembrano frutto di improvvisi squilibri del cervello, che rapidamente torna alla sua stolida stabilità.
*Le incertezze del [[maestro e discepolo|maestro]] sono le certezze del [[maestro e discepolo|discepolo]].
*Le perfezioni di chi amiamo non sono finzioni dell'amore. Amare è, al contrario, il privilegio di accorgersi di una perfezione invisibile agli occhi degli altri.
*Le [[perversione|perversioni]] sono diventate parchi suburbani frequentati in famiglia dalle moltitudini domenicali.
*Le prove dell'[[Problema dell'esistenza di Dio|esistenza di Dio]] abbondano per chi non ne ha bisogno.
*Le verità non stanno entro la circonferenza di un cerchio il cui centro è l'uomo. Le verità si stagliano in luoghi impervi: l'uomo si aggira seguendo i meandri di un sentiero sinuoso che le rivela, le occulta, e alla fine le mostra o le nasconde.
*Limitando il nostro uditorio limitiamo i nostri passi falsi. La [[solitudine]] è l'unico arbitro incorruttibile.
*Lo [[scetticismo]] è l'umiltà dell'intelligenza.
*Lo [[Stato]] moderno fabbrica le opinioni che poi raccoglie rispettosamente sotto il nome di [[opinione pubblica]].
*Lo [[psicologo]] abita i sobborghi dell'anima, come il sociologo la periferia della società.
*Lo scetticismo autentico aspetta serenamente senza erigere idoli surrettizi.
*Lo scetticismo non è la tomba dell'intelligenza, bensì la fonte che la ringiovanisce.
*Lo sguardo disinfettante dell'intelligenza è l'unica profilassi contro le purulenze della vita.
*Lo specialista asseconda la propensione delle scienze a trasformarsi in ideologie. Al fine di occupare posizioni di comando, lo specialista attribuisce alla propria specialità una superiorità fittizia che il profano, intimidito dall'esoterismo di ogni [[specializzazione]], non osa contestare.
*Lo [[storico]] democratico insegna che il democratico uccide solo perché le sue vittime lo costringono a farlo.
*Lo [[stupidità|stupido]], non comprendendo l'[[obiezione]] che lo confuta, si sente da essa rafforzato.
*Lo stupido non si rassegna all'esistenza dell'insolubile: falso [[problema]] o problema risolvibile domani, questo è il suo dilemma.
*Lo stupido si interessa delle idee altrui solo quando sfiorano le sue tribolazioni personali.
*Malgrado l'intrusione di fronzoli tecnici nelle lettere, gli artifici estetici non sono strumenti di laboratorio ma trappole per dare la caccia agli angeli.
*Man mano che cresce lo Stato decresce l'individuo.
*[[Maturità|Maturare]] non vuol dire rinunciare alle nostre aspirazioni, ma accettare che il mondo non è obbligato a soddisfarle.
*Mille sono le [[verità]], uno solo l'[[errore]].
*Nei Paesi borghesi come in terra comunista l'«[[evasione]] dalla realtà» è deplorata in quanto vizio solitario, perversione debilitante e abietta. [...] Tale «evasione» è la fugace visione di splendori perduti e la probabilità di un verdetto implacabile sulla società attuale.
*Nel correggere la naturale ambivalenza dei [[sentimento|sentimenti]], la ragione li corrompe, mutilando così l'universo.
*Nel nostro secolo ogni impresa collettiva edifica prigioni. Solo l'egoismo ci impedisce di collaborare ad atti infami.
*Nessuna [[idea]] che ha bisogno d'appoggio lo merita.
*Nessuno merita il nostro interesse più di un istante, o meno di una vita.
*Nessuno sa esattamente cosa vuole finché il suo [[avversario]] non glielo spiega.
*[[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] sarebbe l'unico abitante nobile di un mondo derelitto. Solo la sua scelta potrebbe esporsi senza vergogna alla resurrezione di Dio.
*Non appena le norme che ci rendono civili si allentano, il popolo servile, che grugnisce in ciascuno di noi, scatena i suoi torvi appetiti.
*Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo.
*Non c'è fraternità politica che valga un odio condiviso.
*Non c'è retorica che prolunghi l'amore tra le anime oltre l'istante in cui la carne si placa.
*Non c'è vittoria spirituale che non sia necessario ogni giorno vincere di nuovo.
*Non è la sensualità che allontana da [[Dio]] ma l'[[astrazione]].
*Non è stato un Dio ventriloquo a ispirare la [[Bibbia]]. La voce divina attraversa il testo sacro come un vento tempestoso il folto di un bosco.
*Non la sintesi, ma la tensione dei [[contrario|contrari]] appaga l'intelligenza.
*Non l'originalità della dottrina ma la divinità di [[Gesù|Cristo]] determina l'importanza del cristianesimo.
*Non parlo di Dio, per convertire qualcuno, ma perché è l'unico tema di cui valga la pena parlare.
*Non potendo parlare sempre della [[morte]], tutti i nostri discorsi sono banali.
*Non riuscendo a realizzare le sue aspirazioni, il "[[progresso]]" chiama aspirazione ciò che si realizza.
*Non vorremmo limitarci ad accarezzare il corpo amato, ma essere la [[carezza]] stessa.
*Nulla è più difficile del non fingere di [[comprensione|capire]].
*Nulla è più pericoloso che risolvere [[problema e soluzione|problemi]] transitori con [[problema e soluzione|soluzioni]] permanenti.
*Oggi a [[partecipazione|partecipare]] si finisce per essere complici.
*Ogni [[verità]] è un rischio che ci pare valga la pena di correre.
*Ogni [[bene]] che si possa dimostrare è un bene a metà. Il Bene si può solo mostrare.
*Ogni [[civiltà]] è un dialogo con la morte.
*Ogni nuova [[generazione]] accusa le generazioni precedenti di non aver redento l'uomo. Ma l'abiezione con cui la nuova generazione si adatta al mondo, dopo il fallimento di turno, è proporzionale alla veemenza delle sue accuse.
*Ogni scrittore glossa all'infinito il suo breve testo originale.
*Ogni verità è tensione tra evidenze [[contrario|contrarie]] che esigono simultaneo rispetto.
*Ogni verità va dalla carne alla carne.
*Pensare come i nostri contemporanei è la ricetta della prosperità e della stupidità.
*Per Dio non ci sono che individui.
*Per il [[lettore]] che sa leggere tutta la letteratura è contemporanea.
*Per sfidare Dio l'uomo gonfia il proprio vuoto.
*Più che ragioni per credere, ci sono ragioni per dubitare del dubbio.
*Pochi uomini sopporterebbero la propria vita se non si sentissero vittime della sorte.
*Predicano le verità in cui credono o le verità in cui credono di dover credere?
*Qualsiasi filosofo risulta indecifrabile per chi ne indaghi le risposte senza conoscerne prima le domande.
*Quando l'amore raggiunge la sua perfetta maturità, l'[[impudicizia]] è la sua unica espressione adeguata.
*Quando le cose ci sembrano essere solo quel che sembrano, presto ci sembreranno essere ancora meno.
*Quando lo spirito si adagia per assopirsi in una «armonia più alta», il rumore del conflitto lo risveglia.
*Quando si è giovani si teme di passare per [[stupidità|stupidi]]; nell'età matura si teme di esserlo.
*Quanto più gravi sono i problemi, tanto maggiore è il numero di inetti che la [[democrazia]] chiama a risolverli.
*Quanto più l'uomo crede di essere libero, tanto più facile è indottrinarlo.
*Quanto più una cosa è importante, tanto meno importa il numero dei suoi [[difesa|difensori]]. Se per difendere una nazione c'è bisogno di un esercito, per difendere un'idea basta un solo uomo.
*[[XX secolo|Questo secolo]] di pedagogia proletaria predica la dignità del [[lavoro]], come uno schiavo che calunnia l'ozio intelligente e voluttuoso.
*Questo secolo sprofonda lentamente in un pantano di sperma e di merda. Per maneggiare gli avvenimenti attuali gli storici futuri dovranno mettersi i guanti.
*Rassegnarsi all'[[errore]] è il principio della [[saggezza]].
*Respingiamo l'abominevole esortazione a rinunciare all'amicizia e all'amore per evitare la sventura. Mescoliamo piuttosto le nostre anime come intrecciamo i nostri corpi. Che la persona amata sia la terra delle nostre radici divelte.
*Respiro male in un mondo non attraversato da ombre sacre.
*Rifiutare di [[stupore|stupirsi]] è il contrassegno della bestia.
*Riformare la società per mezzo di [[legge|leggi]] è il sogno del cittadino incauto e il preambolo discreto di ogni tirannia.
*Ritenere di non avere [[pregiudizio|pregiudizi]] è il più comune dei pregiudizi.
*Sarebbe interessante verificare se c'è mai stata predica che non sia sfociata in assassinio.
*Se Dio fosse il punto d'arrivo di un ragionamento, non sentirei alcuna necessità di adorarlo. Ma Dio non è solo la sostanza di ciò che spero, è anche la sostanza di ciò che vivo.
*Sensuale, scettico e religioso non sarebbe una cattiva definizione di ciò che sono.
*Si comincia scegliendo perché si ammira e si finisce ammirando perché si è [[scelta|scelto]].
*Si deve [[lettura|leggere]] solo per scoprire ciò che va eternamente [[rilettura|riletto]].
*[[Totalitarismo|Società totalitaria]] è il nome volgare di quella specie sociale la cui denominazione scientifica è [[società]] industriale.
*Soggettivo è quel che un solo soggetto percepisce, oggettivo quel che tutti i soggetti percepiscono: perciò sia l'oggettività che la soggettività possono essere tanto reali quanto fittizie.
*Solo da una [[lettura]] ininterrotta, ratificata da una seconda lettura, può nascere un giudizio assennato su un libro.
*Solo delle [[cause perse]] si può essere partigiani irriducibili.
*Solo se ci [[Contraddizione|contraddicono]] possiamo affinare le nostre idee.
*Solo una cosa non è vana: la perfezione sensuale dell'istante.
*Soltanto i personaggi dei [[romanzo|romanzi]] mediocri risolvono i loro problemi.
*Spesso il pensare si riduce a inventare ragioni per dubitare dell'[[evidenza|evidente]].
*Sulla nostra vita influiscono solo piccole verità, minuscole illuminazioni.
*Tra avversari intelligenti c'è una simpatia segreta, giacché tutti dobbiamo la nostra intelligenza e le nostre virtù alle virtù e all'intelligenza del nostro nemico.
*Tra i moderni succedanei della religione forse il meno abietto è il [[vizio]].
*Tutte le [[dimostrazione|dimostrazioni]] deludono, come tutti i sogni realizzati. L'[[incertezza]] è il clima dell'anima.
*Tutto ci sembra caotico tranne il nostro [[disordine]].
*Un [[libro]] che non abbia Dio, o l'assenza di Dio, come protagonista clandestino, è privo d'interesse.
*Un corpo [[nudità|nudo]] risolve tutti i problemi dell'universo.
*Un'evidente [[stupidaggine]] non certifica la stupidità del suo autore. È sufficiente affidarsi all'automatismo della ragione per sfociare logicamente in impavide scemenze.
*Una [[convinzione]] che non poggi su palafitte scettiche sprofonda.
*Una convinzione si irrobustisce solo quando la nutriamo di obiezioni.
*Una vocazione genuina porta lo [[scrittore]] a scrivere solo per sé: dapprima per orgoglio, poi per umiltà.
*Visto dall'interno, niente è completamente [[vuoto]].
*Vive la sua [[vita]] solo chi la osserva, la pensa e la dice: gli altri, è la vita che li vive.
*[[Vivere]] è l'unico valore della modernità. Perfino l'eroe moderno muore esclusivamente in nome della vita.
*Viviamo perché non ci guardiamo con gli occhi con cui gli altri ci guardano.
*Vorremmo che certi [[dipinto|dipinti]] ci invitassero dentro il quadro per partecipare al loro modo di essere.
==''Pensieri antimoderni''==
*La [[frase]] deve avere la durezza della pietra e la trepidazione del ramo. (p. 10)
:La frase deve possedere la durezza della pietra e il tremito dei ramoscelli.<ref>Da ''Escolios a un texto implicito I'', p. 261.</ref>
*La [[filosofia]] è l'arte di stabilire un equilibrio tra impulsi divergenti. Il filosofo è chi non teme di nutrirsi di evidenze contrarie. La filosofia è la polifonia di una sola voce. (p. 11)
*Il [[mondo]] è un'intenzione infranta che l'animo nobile tenta di restaurare. (p. 12)
*Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici. (p. 16)
*Volgarità è, essenzialmente, dare del tu a [[Platone]] o a [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]]. (p. 17)
*L'[[estetica]] non può dare ricette: non ci sono metodi per fare miracoli. (p. 19)
*Le [[idea|idee]] si concedono solo a chi le tocchi come corpi nudi. (p. 20)
*Il lessico filosofico si divide in parole per pensare e parole per credere di pensare. (p. 24)
*Il pregio dell'[[aforisma]], rispetto al sistema, è la facilità con cui se ne dimostra l'insufficienza.<br />Tra poche parole è difficile nascondersi: come tra pochi alberi. (p. 22)
*Il [[Partenone]] sopra una rocca è una necessità eretta da un atto libero su un fatto bruto. (p. 23)
*Scala spirituale ascendente:<br />Avere idee senza essere intelligente.<br />Non avere idee né essere intelligente.<br />Non avere idee ma essere intelligente.<br />Avere idee ed essere intelligente. (p. 24)
*Il [[anima e corpo|corpo]] è favola dell'[[anima e corpo|anima]]. (p. 29)
*Chiunque ha il diritto di essere stupido, ma non di esigere che veneriamo la sua [[stupidità]]. (p. 32)
*Chiamiamo storia della [[letteratura]] il computo delle opere che sono evase dalla storia. (p. 33)
*Basta guardare chi ci [[insulto|insulta]] per saperci [[vendetta|vendicati]]. (p. 36)
*Nostro [[fratelli|fratello]] è non chi ci somiglia nel fisico, ma chi sfiora il medesimo nostro mistero. (p. 37)
*Dove, come nelle democrazie, l'egualitarismo impedisce che l'ammirazione guarisca la ferita che l'altrui superiorità incide nelle nostre anime, l'[[invidia]] prolifera.<br />L'invidia è l'ignobile sostituto democratico dell'omaggio. (p. 38)
*Ogni essere è una statua tronca, cui solo l'[[amore]] rende le curve mutilate. (p. 38)
*L'umanità attuale ha sostituito al mito di un'arcaica [[età dell'oro]] quello di una futura età della [[materie plastiche|plastica]]. (p. 41)
*Un gesto, un gesto solo, a volte basta a giustificare l'esistenza del mondo. (p. 41)
*Ciò che nessun adulatore oserebbe dire a un despota, il [[democrazia|democratico]] lo dice al popolo. (p. 44)
*[[Dio]] non sta nel mondo come una roccia in un paesaggio tangibile, ma come la nostalgia in un paesaggio dipinto. (p. 48)
*Vivere è [[scelta|scegliere]].<br />Scegliere è essere ingiusti.<br />Allora vediamo di scegliere l'[[ingiustizia]] meno priva di intelligenza. (p. 49)
*Una [[frase]] perfetta può cadere nell'oblio, ma è scampata alla morte. (p. 49)
*La [[notte]] trasforma in canti le grida aspre del giorno. (p. 50)
*O impariamo dalla [[tragedia greca]] a leggere la storia dell'uomo, o non impareremo mai a leggerla. (p. 52)
*I [[ricchezza|ricchi]] sono inoffensivi solo dove un'aristocrazia li disprezzi. (p. 56)
*Quanto più vivida e intensa si fa la nostra percezione del [[visibilità e invisibilità|visibile]], tanto più acuta sentiamo la realtà dell'[[visibilità e invisibilità|invisibile]]. (p. 58)
*La [[sinistra]] è un rettilineo che non bada al paesaggio.<br />La [[reazione (politica)|reazione]] è un sentiero tutto curve tra le colline. (p. 61)
*Le verità passano, lo [[stile]] dura. (p. 64)
*Il ponte tra la natura e l'uomo non è la scienza, ma il [[mito]]. (p. 64)
*Certi animi straordinari convertono pure l'[[errore]] in una melodia nobile. (p. 65)
*Le due ali dell'[[intelligenza]] sono l'erudizione e l'amore. (p. 66)
*La vera arte di questo secolo è una indagine del vuoto, un inventario dell'assenza. (p. 67)
*Ciò che sia [[forma]] deve essere maneggiato con impersonalità liturgica.<br />Nulla è più grottesco di un formalismo caloroso e cordiale. (p. 68)
*Ad attrarre di più, anche sessualmente, non è tanto un corpo nudo, quanto un'anima che si esprime nella carne. (p. 72)
*Lascia stare le tue dimostrazioni.<br />Non ascolto la tua predica, ma la tua voce. (p. 72)
*"Riconciliazione dell'uomo con sé stesso": la più sicura definizione della [[stupidità]]. (p. 74)
*Lo [[stile]] è un ordine cui l'uomo sottomette il caos. (p. 78)
*Le vere [[opera d'arte|opere d'arte]] stanno alle spalle del proprio tempo, come proiettili dimenticati in un campo di battaglia. (p. 78)
*Il [[nome]] con cui siamo conosciuti è solo il più noto dei nostri pseudonimi. (p. 79)
*Il [[mito]] emenda la precisione del concetto. (p. 86)
*La vera eleganza verbale rinfodera la spada prima che l'avversario avverta la stoccata che lo ha ucciso. (p. 87)
*Il [[politico]], in una democrazia, si muta in buffone del popolo sovrano. (p. 88)
*Dare al discorso religioso il nitore delle grandi prose scettiche. (p. 90)
*Il mondo non è un argomento del [[poeta]], ma il dizionario delle sue metafore. (p. 92)
*Ciò che è reale non è [[razionale]] e ciò che è razionale non è reale. (p. 93)
*Le [[celebrità]] del nostro tempo sono impregnate dell'odore dei laboratori pubblicitari che le fabbricano. (p. 96)
*Oggi l'uomo è libero come il viandante sperduto nel deserto. (p. 97)
*Arte classica è quella in cui il sostantivo si leva con l'autorità di una statua. (p. 97)
*L'[[immaginazione]], se fosse creatrice, sarebbe pura fantasia.<br/>Immaginare è percepire ciò che sfugge alla percezione ordinaria. (p. 57)
*Certe prose non paiono tappe nella storia di una [[linguaggio|lingua]], ma forme cristallizzate di un idioma fuori dal tempo. (p. 105)
*Tra lo scetticismo e la fede ci sono affinità pratiche: entrambi minano la presunzione umana. (p. 105)
==''Tra poche parole''==
*A mano a mano che [[invecchiamento|invecchia]], l'uomo intelligente deve simulare la sicurezza dogmatica dell'adulto. Per proteggere l'[[adolescenza|adolescente]] che continua a vivere in lui.
*Autentico [[scrittore]] non è chi, in un incontro casuale, ci tiene una concione con voce esotica da commensale stravagante, ma chi ci interpella con la stessa voce con cui parliamo a noi stessi nella nostra solitudine.
*Avere [[opinione|opinioni]] è il modo migliore per eludere l'obbligo di pensare.
*Chi disprezza cose che sappiamo degne di rispetto ci pare soltanto fastidioso e grottesco, ma non riusciamo a perdonare chi disprezza cose che stimiamo senza essere sicuri che meritino la nostra stima. L'[[incertezza]] è permalosa.
*Chi scrive per convincere mente sempre.
*Chi vede diffondersi le proprie idee deve sospettare che siano traditrici.
*Dalla terribile approvazione degli [[imbecillità|imbecilli]] il destino protegge solo i difensori di [[cause perse]].
*Dio è ciò che elude tutte le prove.
*Finiamo sempre col vergognarci di aver condiviso un [[entusiasmo]] collettivo.
*Gli [[uomo|uomini]] discordano non tanto perché la pensano diversamente quanto perché non pensano proprio.
*I [[libro|libri]] seri non istruiscono, interrogano.
*I [[ragionamento|ragionamenti]] convincono solo chi ha bisogno di una scusa per [[resa|arrendersi]].
*Il [[barbaro]] o deride senza riserve o venera senza riserve. La civiltà è un sorriso che mescola con discrezione ironia e rispetto.
*Il [[cristiano (religione)|cristiano]] moderno sente l'obbligo professionale di mostrarsi affabile e allegro, di sfoggiare un benevolo sorriso a trentadue denti, di ostentare cordialità ossequiosa per convincere il miscredente che il cristianesimo non è religione «ombrosa», dottrina «pessimista», morale «ascetica». Il cristiano progressista ci stringe forte la mano con ampio sorriso elettorale.
*Il doppio errore simmetrico consiste nel credere che al di là di quello che possiamo sapere non c'è nulla, o che sappiamo che cosa c'è. [[Positivismo]] e [[mitologia]] sono fratelli.
*Il miscredente immagina che la [[religione]] voglia dare soluzioni, mentre il credente sa che promette solo di moltiplicare enigmi.
*Il [[pensiero]] è indefinito in entrambe le direzioni: non conosce conclusioni ultime, né princìpi primi.
*Il prezzo della [[libertà]] è una perpetua apostasia.
*Intelligente è chi trova difficile quello che agli altri sembra facile.
*L'artista contemporaneo si ribella alla borghesia per venderle più care le proprie opere.
*L'atteggiamento più discreto è quello di chi si gode la propria intelligenza senza pretendere di essere nel giusto.
*L'[[uomo]] a volte [[disperazione|dispera]] con dignità, ma è raro che [[speranza|speri]] con intelligenza.
*L'uomo moderno è un prigioniero che si crede libero perché evita di toccare i muri della cella.
*L'uomo non chiama [[soluzione]] la formula che risolve problemi, ma quella che li nasconde.
*La [[Bibbia]] non è la voce di Dio, ma quella dell'uomo che lo incontra.
*La fede di qualsiasi uomo intelligente, qualsiasi fede, vacilla se ascolta i suoi correligionari.
*La nostra insignificante [[apparenza]] è una prova che fa fede della nostra insignificante realtà.
*La prima cosa che lo scrittore inventa è il personaggio che scriverà le sue opere.
*La [[religione]] non spiega nulla, complica tutto.
*La [[serenità]] è il frutto della rassegnazione all'incertezza.
*La sua nuova [[stupidità]] è ciò che permette a ogni epoca di irridere le stupidità precedenti.
*Le anime che non siano teatro di conflitti sono scenari vuoti. La [[concordia]] è sempre noiosa.
*Le idee ci tradiscono se non le tradiamo prima noi. Dobbiamo essere fedeli soltanto alla complessità delle cose.
*Le [[filosofia|letture filosofiche]] sono conversazioni con intelligenze squisite, al calore delle quali le nostre idee germogliano. Sotto il sole di [[Platone]], di [[Cartesio|Descartes]], di [[Immanuel Kant|Kant]] nascono ugualmente, a seconda del seme, rose o rape.
*Le [[Rivoluzione|rivoluzioni]] sono perfette incubatrici di burocrati.
*Le verità sono il premio di una vita intelligente.
*[[Maturità|Maturare]] è scoprire l'altra faccia delle cose.
*Nell'intimità della lettura il grande scrittore non sembra limitarci, ma completarci.
*Nessuno che [[Conoscere se stessi|conosca se stesso]] si può assolvere.
*Non avendo ottenuto che gli uomini mettano in pratica quello che insegna, la Chiesa di oggi si è rassegnata a insegnare quello che mettono in pratica.
*Non dubitare dei nostri [[proposito|propositi]] è il modo migliore per sopprimere le sottigliezze dell'intelligenza e le sfumature della sensibilità, ossia gli aspetti più interessanti della vita.
*Non vale la pena di cercare di [[convincere]] chi non sia già convinto in anticipo. Convincere non è altro che rendere esplicite [[convinzione|convinzioni]] implicite.
*Ogni giorno che passa ho sempre meno speranze di imbattermi in qualcuno che non nutra la certezza di sapere come guarire i mali del mondo.
*Ogni individuo con «[[ideale|ideali]]» è un potenziale assassino.
*Ogni religione altrui oscilla tra il ridicolo e il diabolico.
*Ogni [[soddisfazione]] è una forma di oblio.
*Ogni verità è un rischio che ci assumiamo appoggiandoci su una serie indefinita di evidenze infinitamente piccole.
*Ogni vita è un esperimento fallito.
*Per cogliere nel segno è necessario [[contraddizione|contraddirsi]]. Perché l'universo è contraddittorio.
*Per meschina e povera che sia, ogni vita possiede istanti degni di eternità.
*Per poter essere civilizzato l'uomo deve fingere di esserlo. La capacità di [[ipocrisia]] dà la misura della capacità di incivilimento di un popolo.
*Quando mi sento padrone di una verità non mi interessa l'argomento che la conferma, ma quello che la confuta.
*Riferita a problemi seri, la parola "[[soluzione]]" ha un suono grottesco.
*Senza [[opposizione (fisica)|oppositori]] integrali non è facile essere lucidi. Localizziamo il polo verso cui andiamo solo quando vediamo la mentalità da noi aborrita dirigersi verso il polo opposto. L'unico precettore utile è il nostro antagonista congenito.
*Siamo troppo ignoranti per affermare la possibilità o l'impossibilità di alcunché.
*Solo lo stupido sa esattamente perché crede o perché dubita.
*Sono pochi quelli che non si scoraggiano quando smettono di credere alle [[bugia|menzogne]].
*Tra [[intellettuale|intellettuali]] la conversazione è scambio di idee altrui.
*Tra poche [[parola|parole]] è così difficile nascondersi come tra pochi alberi.
*Tutti si sentono superiori a quello che fanno perché si credono superiori a quello che sono. Nessuno crede di essere quel poco che è in realtà.
*Una filosofia ne supera un'altra solo quando definisce con maggior precisione lo stesso mistero insolubile.
*[[Vista|Vedere]] diventa monotono se non serve a vedere come vedono altri.
*Vivere con lucidità una vita semplice, silenziosa, discreta, tra libri intelligenti, amando poche persone.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Nicolás Gómez Dávila, ''Escolios a un texto implicito I'', traduzione di Loris Pasinato, GOG Edizioni, Roma, 2017. ISBN 978-88-942787-0-5
*Nicolás Gómez Dávila, ''Escolios a un texto implicito II'', traduzione di Loris Pasinato, GOG Edizioni, Roma, 2018. ISBN 978-88-85788-10-7
*Nicolás Gómez Dávila, ''In margine a un testo implicito'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Lucio Sessa, Adelphi, Milano, 2001.
*{{es}} Nicolás Gómez Dávila, ''Sucesivos escolios a un texto implícito'', Instituto Caro y Cuervo, Santa Fé de Bogotá, 1992.
*Nicolás Gómez Dávila, ''Pensieri antimoderni'', a cura di Anna K. Valerio, Edizioni di Ar, Padova, 2007.
*Nicolás Gómez Dávila, ''Tra poche parole'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Lucio Sessa, Adelphi, Milano, 2007.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Gómez Davila, Nicolás}}
[[Categoria:Aforisti colombiani]]
[[Categoria:Filosofi]]
[[Categoria:Scrittori colombiani]]
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{{voce tematica}}
[[Immagine:Smooches (baby and child kiss).jpg|thumb|Un bacio d'affetto]]
{{indicedx}}
Citazioni sull''''affetto'''.
*Che i nostri affetti non uccidano noi, né muoiono essi. ([[John Donne]])
*Forse l'Affetto ha sempre una domanda in più che si era dimenticato di fare. ([[Emily Dickinson]])
*Gli affetti umani possono essere gloriose immagini dell'amore divino; niente di meno, ma anche niente di più; solo affinità che derivano dalla somiglianza e che, per un verso, possono favorire, ma per un altro impedire, un'affinità che sia invece il risultato di un avvicinamento. A volte, essi possono non avere nulla a che vedere con questa affinità, né in un altro. ([[Clive Staples Lewis]])
*In quegli anni, in cui le facoltà sono logorate, quando una sterile esperienza ha distrutto le più dolci illusioni, l'uomo, solo col suo egoismo, può cercare {{sic|lo}} isolamento e compiacersene; ma a vent'anni gli affetti che si debbono soffocare sono una fossa dove si è sepolti vivi. ([[Émile de Girardin]])
*L'affetto è più questione di abitudine che di sentimento, più di quanto ci piaccia ammettere. ([[Letitia Elizabeth Landon]])
*L'affetto è un fuoco che può essere alimentato giorno per giorno e tanto più caricato quanto più gli anni dell'inverno si avvicinano. ([[Jerome K. Jerome]])
*L'affetto intellettuale è il più bel dono che ci si possa fare. ([[Aldo Busi]])
*L'affetto vero, leale, incondizionato, è un gran tesoro; è il più grande che esista. ([[Massimo d'Azeglio]])
*L'affettuosità potrebbe essersi sviluppata perché gli animali che la praticavano avevano più successo – cioè lasciavano più figli – di quelli che non l'avevano. Ma l'affettuosità è flessibile. L'istinto può spingere gli animali ad amare ma non dice loro chi devono amare, anche se può dare forti indicazioni. L'affettuosità istruisce l'animale a proteggere i propri piccoli e ad aver cura di loro, ma non identifica i piccoli. (''[[Quando gli elefanti piangono]]'')
*– L'affezione – disse la signorina Lavinia, dando un'occhiata alla sorella, quasi per chiedere la sua approvazione, e ottenendola in forma d'un piccolo cenno del capo a ogni frase – l'affezione solida, l'omaggio, la devozione, non si esprimono facilmente. La loro voce è fioca. Modesto e riservato, l'amore si nasconde, e attende pazientemente. È come il frutto che aspetta di maturare. A volte tutta una vita si dilegua, e rimane ancora a maturare nell'ombra. ([[Charles Dickens]])
*Ogni dimostrazione d'affetto – come una parola, un atto, uno sguardo inavvertito – sembra prematura, quasi non fosse ancora venuto il tempo giusto; come i boccioli costretti a prorompere e ad aprirsi nelle prime giornate calde, prima che il gelo sia scomparso. ([[Henry David Thoreau]])
*Sebbene l'affetto non basti a cambiare la realtà di fatto, può però contribuire a renderla più sopportabile. ([[Mina Murray]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'')
*Spesso chi vuole consolare, essere affettuoso ecc. è in realtà il più feroce dei tormentatori. Anche nell'«affetto» bisogna essere soprattutto «intelligenti». ([[Antonio Gramsci]])
*Tutto è in un movimento continuo sopra la Terra. Niente conserva una forma costante, e fissa, e le nostre affezioni, che si attaccano alle cose esterne, passano e cangiano necessariamente come quelle. ([[Domenico Cirillo]])
*''Un affetto non si prova, | s'indossa direttamente.'' ([[Lucio Battisti]])
*Vero e unico creatore di bene è l'affetto, l'affetto naturale che scorre quieto ma inesauribile, a portare i freschi ruscelli della vita; mentre la [[passione]] o è fiamma che dissecca o è un tormentaccio rovinoso, che assorda, trascina, devasta. ([[Emilio De Marchi]])
*Vi è una sottigliezza di percezione nel vero affetto, che si lascia indietro, anche quando si tratti dell'affetto di qualche povero animale per l'uomo, perfino l'intelligenza più alta. ([[Charles Dickens]])
==[[Proverbi italiani]]==
*L'affetto acceca la [[ragione]].
*L'affetto e le cure accattivano i cuori.
*L'affetto sodo rimane sempre affetto, appunto perché non è [[passione]].
*Mal si balla se dal [[cuore|cuor]] non viene.
*Regolare i propri affetti è liberarsi da mille affanni.
===[[Proverbi toscani]]===
*Affezione accieca ragione.
*Animo appassionato non serba pazienza.
*Chi non arde non s'accende.
*Chi più arde più splende.
*Dagli effetti si conoscono gli affetti.
*Sotto la bianca [[cenere]] sta la brace ardente.
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Voler bene]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Relazioni]]
[[Categoria:Sentimenti]]
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Alessandro Del Piero
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Danyele
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[[File:Alessandro Del Piero, New York NY 2015.jpg|thumb|Alessandro Del Piero (2015)]]
'''Alessandro Del Piero''' (1974 – vivente), ex calciatore italiano.
==Citazioni di Alessandro Del Piero==
{{cronologico}}
*{{NDR|Rispondendo ad alcune critiche sul suo rendimento nel 2000}} La Juve si è sempre aspettata molto da me ed è giusto. Il mio ingaggio alto non credo possa costituire un problema [...]. Il mio contratto non è solo calcistico e credo che sotto l'aspetto commerciale la Juventus abbia ottimi ritorni dall'accordo sottoscritto con me. C'è un forte legame tra me e la Juventus, e tra i tifosi e me.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/online/sport/piero/piero/piero.html Del Piero replica ad Agnelli "È stata un'uscita infelice"]'', ''Repubblica.it'', 8 agosto 2000.</ref>
*Non era rigore ma non ho fatto in tempo a dirlo all'arbitro.<ref>Dopo la partita Chievo – Juventus (1-3) del 27 gennaio 2002, riferito al rigore dell'1-3 da lui trasformato; citato in ''Nostra Signora del Dischetto. Peccati d'area e miracoli arbitrali: storia dei rigori dati (e regalati) alla Juve nei Campionati a girone unico'', di Luigi Garlando, Kowalski editore, 2005, p. 225 e [https://books.google.it/books?id=r6P2rpRD85YC&lpg=PP1&hl=it&pg=PA266 266]. ISBN 8874967012</ref>
*{{NDR|Dopo l'uscita dal Mondiale 2002, dopo la sconfitta ai tempi supplementari contro la Corea del Sud}} Uso termini teneri per evitare squalifiche, ma è inutile nasconderlo. Ci sentiamo derubati. In undici anni di carriera non mi sono mai lamentato degli arbitri e anche nei giorni scorsi dicevo a tutti: ci hanno tolto 4 gol ma vedrete che, magari inconsciamente, potremmo avere delle compensazioni nelle prossime partite, invece è successo quello che è successo. Sono troppi i casi a nostro sfavore successi in questo Mondiale per pensare solo a coincidenze. In precedenza siamo riusciti a salvarci, stavolta no: dovremo rivedere tutti questi episodi. Volevamo realizzare un'impresa che all'Italia è riuscita una volta sola negli ultimi 70 anni. Il grande rammarico viene dalla consapevolezza che avevamo molti degli ingredienti che servono per vincere, forse tutti.<ref>Citato in Luigi Garlando, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/giugno/19/voluto_farci_fuori__ga_0_0206195387.shtml «Ha voluto farci fuori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 19 giugno 2002.</ref>
*{{NDR|[[Gianni Agnelli]]}} Aveva una grande capacità di giudicare perché era un profondo conoscitore del mondo del calcio e non parlava mai a caso.<ref>Citato in ''[http://web.archive.org/web/20050607075810/http://www.raisport.rai.it/pub/sezione/stampaArticolo/1,7140,3446,00.html Un campione di sport]'', ''Raisport.rai.it''.</ref>
*Un cavaliere non lascia mai una Signora.<ref>Citato in [[Roberto Perrone]], ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/01/sfida_piu_difficile_Alex_Del_co_8_050901011.shtml La sfida più difficile di Alex Del Piero]'', ''Corriere della Sera'', 1° settembre 2005.</ref>
*Ora siamo in B e non possiamo fare altro che confrontarci con questa realtà, una realtà difficile.<ref>Citato in ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/settembre/11/Del_Piero_Quest_anno_tifo_ga_10_060911082.shtml Del Piero e la A «Quest'anno tifo per il Palermo»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 11 settembre 2006.</ref>
*Sono orgoglioso di essere [[Juventus Football Club|juventino]], di essere una "bandiera", come mi definite spesso, ma in realtà io sono solo una piccola parte di una grande bandiera bianconera, che cresce col passare degli anni e se ognuno di voi guarda con attenzione ci trova scritto anche il proprio nome...<ref>Da una lettera aperta ai tifosi, in ''Hurrà Juventus'', giugno 2006.</ref>
*{{NDR|Su [[Fabio Capello]]}} Non mi piace parlarne, mi sembra di dedicare troppa attenzione a chi non la merita. Come si è comportato, il fatto che nessuno qui senta la sua mancanza, tutto indica che tipo di persona sia. Si è comportato così a Milano, a Roma e anche qui a Torino. Uno, due indizi, il terzo è una prova.<ref>Da ''Hurrà Juventus'', agosto 2006.</ref>
*Non mi sveglierò mai da questo sogno, perché è vero, è tutto vero: sono diventato campione del mondo, gioco in serie B con la mia squadra, con il mio 10 sulla schiena. (da ''10+. Il mio mondo in un numero'')
*{{NDR|In occasione del ritorno in serie A nel 2007}} Oggi è il momento di ringraziare il nostro pubblico, i nostri tifosi, la gente della Juve. È il momento di ringraziare i ragazzi, i giovani, tutti quelli che non hanno mai smesso di credere nello sport e di credere in noi. Grazie a chi ha corso e non si è mai fermato, anche nei momenti più incerti e di fronte alle sfide più difficili. Ce l'abbiamo fatta. Tutti insieme. E allora grazie, per averci creduto e per non averci lasciati soli. Grazie per aver ricordato, in ogni momento, Alessio e Riccardo, che sentiamo con noi anche oggi. Oggi si chiude questa stagione e siamo pronti per ricominciare. Perché noi siamo, e saremo sempre, la [[Juve]]. Grazie a tutti.<ref>Da {{cita web|url=http://www.juventus.com/fmknet/View.aspx?da_id=15676|titolo=''Lettera di Alessandro Del Piero''|editore=''juventus.com''|data=10 giugno 2007|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20070904203502/http://www.juventus.com/it/news/detail.aspx?lml_language_id=0&trs_id=1203000&ID=11489|dataarchivio=4 settembre 2007}}.</ref>
*La Juve è casa mia. Così come lo è Torino, tutt'e due parti di un processo graduale e inesorabile che mi ha portato a sentirmi figlio di entrambe. Il legame con la Juve però è antecedente a quello con la mia città, e sconfina in quel territorio mitico dell'infanzia, di poster e sogni di gloria che cullavo, da bambino perennemente attaccato al pallone qual ero. Con questa squadra ho vinto tutto, assaporando la sensazione di tornare a Torino con la coppa più ambita in mano, e ho perso tutto, magari all'ultimo minuto, all'ultimo rigore, con in bocca l'amaro di aver lavorato, lottato, sudato per un anno intero per niente... Momenti di gioia incredibile, in cui ti senti sul tetto del mondo, ma anche momenti di scoraggiamento, di delusioni bruciate, di incredulità. (da ''10+. Il mio mondo in un numero'')
*Sono orgoglioso di avere giocato con [[Pavel Nedvěd|Pavel Nedved]] (anche perché me lo ricordo anche da avversario, e vi assicuro che è molto meglio averlo dalla propria parte...). <br /> Sono orgoglioso che domenica scorsa sia stato il mio capitano, di avergli messo al braccio la fascia che indosso da tanti anni. [...] come tutti i grandi campioni, ha chiuso alla grande. Mi legano a lui tanti ricordi, tante vittorie, qualche sconfitta, la scelta di restare alla Juventus anche in serie B per ritornare in alto, insieme. Ma soprattutto mi legano a Pavel tutti quei momenti, anche apparentemente insignificanti, quegli attimi vissuti insieme in questi otto anni, che per me rappresentano la grandezza non solo del calciatore, ma anche dell'uomo, dell'amico.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/laddio-a-pavel_5.html L'addio a Pavel]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 1º giugno 2009.</ref>
[[File:Alessandro Del Piero 2008 cropped.jpg|thumb|Del Piero con la maglia della Juventus (2008)]]
*552 partite, con la stessa maglia. I numeri per me significano tanto, tutti i grandi primati che sto raccogliendo in questa fase della mia carriera. Ma non sono tutto. Perché ho sempre pensato che non basta soltanto raggiungerli, i grandi traguardi. Il valore dipende anche da come li raggiungi. <br /> [...] Come [[Gaetano Scirea]]. A volte mi chiedo come mi vedono i ragazzi, i bambini. E penso che vorrei mi vedessero come io vedevo lui. Parlo dell'uomo, non solo dello straordinario giocatore. Perché questo, per me, vuol dire entrare nel cuore della gente, lasciare qualcosa che vada oltre i numeri. <br /> [...] Il mio nome è vicino a quello di Scirea, bellissimo. Mi piace ricordarlo, prima di tornare a guardare avanti.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/552-partite_2.html 552 partite]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 12 aprile 2008.</ref>
*Purtroppo non ho potuto conoscere [[Gaetano Scirea|Scirea]] come persona, ma solo come tifoso. L'ho visto sollevare la Coppa del Mondo e anche per questo era un mio mito. In questi anni ho cercato spesso di imitarlo e sono onorato che qualcuno mi paragoni a lui.<ref>Citato in ''[http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newsseriea_DB8E6126420B4853899BE522CCC3D4B7.asp Torino ha finalmente la sua "Via Gaetano Scirea"]'', ''Juventus.com'', 14 maggio 2008.</ref>
*Io capocannoniere, per la seconda volta consecutiva, per la prima volta in serie A. Se lo avessi immaginato all'inizio della stagione avrei scommesso che, arrivato in cima alla classifica, il primo pensiero sarebbe stato: Io ve l'avevo detto... Rivolto a chi non ci credeva. A chi non ci ha mai creduto. Ma quando ho raggiunto davvero questo traguardo, mi sono reso conto che la prima cosa che ho pensato in realtà e stata: Voi me l'avevate detto.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/io-capocannoniere_3.html Io capocannoniere]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 17 maggio 2008.</ref>
*Non conosco personalmente [[Francesca Schiavone]], ma conosco bene qual è il valore dell'impresa leggendaria che ha compiuto, con la quale entra a pieno diritto nella storia dello sport italiano. La prima donna a vincere il [[Open di Francia|Roland Garros]], un'italiana in cima al mondo, in uno sport straordinario che da decenni non ci vedeva protagonisti a questo livello. Ha vinto con il gioco, con la testa e con il cuore. E come tutte le vittorie così attese e cercate, è ancora più bella. Brava Francesca!<ref>Da [http://www.alessandrodelpiero.com/news/brava-francesca_77.html Brava Francesca!], ''Alessandrodelpiero.com'', 6 giugno 2010.</ref>
*Voglio giocare sempre? Il problema vero è se un giocatore non vuole giocare. Non ho mai chiesto di giocare sempre, ma solo di partire alla pari con gli altri, di non avere pregiudizi sulla mia età. Se hai 18 o 36 anni, se stai bene e meriti, devi giocare, vanno in campo i migliori per il bene della squadra [...]<ref>Dall'intervista di Francesco Bramardo, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it//2010/luglio/17/Del_Piero_Non_sono_asino_ga_10_100717024.shtml Del Piero: «Non sono un asino. Juve, questa volta stupirò me stesso»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref>
*Caro [[David Trézéguet|David]], è arrivato il momento di dirsi ciao. Ho perso il conto delle stagioni che abbiamo giocato insieme e dei gol che abbiamo fatto. [...] Quante formazioni in questi anni finivano così: Del Piero e Trezeguet, Trezeguet e Del Piero. Quante vittorie, quante delusioni (per fortuna, molte meno delle soddisfazioni che ci siamo tolti), quanti abbracci: non c'è altro compagno con cui io abbia giocato di più. Diciassette gol all'anno di media, come il tuo numero di maglia: questo basta per dire che bomber sei. [...] Ritengo sia stato un onore fare coppia in campo con uno dei più grandi attaccanti del mondo, in assoluto. [...] Arrivederci, David.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/ciao-david_94.html Ciao David]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 28 agosto 2010.</ref>
*Sono come la Juve: non pongo limiti nemmeno a me stesso.<ref>Dall'intervista di Luciano Bertolani, ''Io e la Juve possiamo tutto'', ''Corriere dello Sport'', 21 settembre 2010; citato in ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/intervista-al-corsport_102.html Intervista al Corsport]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 22 settembre 2010.</ref>
*Da quando gioco tutti gli scudetti che ho visto vincere sono stati meritati. Sia i nostri che quelli delle altre squadre.<ref>Dal processo [[Calciopoli]]; citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/2010/10/19-89160/Calciopoli%2C+Del+Piero%3A+%C2%ABJuve%2C+vittorie+senza+trucchi%C2%BB+FOTO Calciopoli, Del Piero: «Juve, vittorie senza trucchi»]'', ''Tuttosport.com'', 19 ottobre 2010.</ref>
*La [[maglia numero dieci|maglia numero 10]] della Juve deve essere indossata, non ritirata. È bello che tutti i bambini possano sognare di giocare con una maglia che in 113 anni è stata vestita da grandissimi campioni. La Juve c'è stata, c'è e ci sarà a prescindere da Alessandro Del Piero.<ref>Dall'intervista di Mirko Graziano e Giovanni Battista Olivero, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/ottobre/29/eterno_DEL_PIERO_Faro_gol_ga_10_101029053.shtml Un 10 eterno]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 29 ottobre 2010.</ref>
*Credo che uno dei grandi privilegi di chi fa questo mestiere sia dare felicità alla gente, e lui {{NDR|[[Diego Armando Maradona|Maradona]]}} certamente rappresenta meglio di tutti questo concetto.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/diego-50-_119.html Diego 50!]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 30 ottobre 2010.</ref>
*Ci tengo a sottolineare che il legame per la maglia e per i tifosi per me non è quantificabile. Ho firmato il mio primo contratto con la Juventus in bianco, firmerò anche quello che sarà l'ultimo della mia carriera con questa maglia in bianco.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/per-voi_160.html Per voi]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 25 febbraio 2011.</ref>
*Villar Perosa è la casa della famiglia Agnelli. Dunque la casa della Juventus. La casa dell'estate, quella dove si scoprono i volti nuovi ma anche gli amici di sempre. Quella dove tutti i sogni sono possibili.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/dalla-provincia-a-villar_203.html Dalla provincia a Villar]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 11 agosto 2011.</ref>
*{{NDR|Dalla cerimonia di inaugurazione dello [[Allianz Stadium (Torino)|Juventus Stadium]]}} Sono orgoglioso delle pagine importanti che ho scritto nella nostra grande storia. La Juve è sempre stata un meraviglioso dipinto, e un meraviglioso dipinto ha bisogno di una cornice meravigliosa come questa.<ref>Citato in Paolo Menicucci, ''[http://it.uefa.com/memberassociations/association=ita/news/newsid=1674718.html Del Piero orgoglioso della nuova casa Juve]'', ''Uefa.com'', 9 settembre 2011.</ref>
*È incredibile come tutto quello che mi accada quando indosso questa maglia riesca sempre a sorprendermi e ad essere così speciale.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/buon-inizio_254.html Buon inizio]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 25 gennaio 2012.</ref>
*Giocare a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] è un privilegio e un onore.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/san-siro_260.html San Siro]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 24 febbraio 2012.</ref>
*La terza stella? Sicuramente sul cuore ce l'abbiamo ed anche sul campo poi quello che viene decretato da altri criteri è da rispettare e non dobbiamo andare oltre ma quello che è stato vissuto è questo e vogliamo che rimanga.<ref>Citato in ''[http://sport.virgilio.it/notizie/sport/2012/05_maggio/07/calcio_del_piero_terza_stella_sicuramente_sul_cuore_ce_l_abbiamo,34757809.html Calcio, Del Piero: Terza stella? Sicuramente sul cuore ce l'abbiamo]'', ''Virgilio.it'', 7 maggio 2012.</ref>
*Sono felice che abbiate sorriso, esultato, pianto, cantato, urlato per me e con me. Per me nessun colore avrà tinte più forti del bianco e nero. Avete realizzato il mio sogno.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/di-piu-niente_276.html Di più, niente]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 13 maggio 2012.</ref>
*Nella gente c'è riconoscenza per chi gioca fino all'ultimo minuto con la stessa maglia, come [[Francesco Totti|Totti]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], e questi campioni possono anche educare la gente ad un calcio migliore.<ref>Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/05/13-187619/Del+Piero:+«Restare+qui?+Non+me+l'hanno+chiesto» Del Piero: «Restare qui? Non me l'hanno chiesto»]'', ''Tuttosport.com'', 13 maggio 2012.</ref>
*{{NDR|Dopo l'ultima partita in campionato con la Juventus}} Oggi è un giorno incredibilmente bello per certi aspetti, ma non posso nascondere la mia tristezza. Quello che ho ricevuto da questa gente va al di là di ogni cosa, delle vittorie, delle sconfitte.<ref>Citato in Gianni Lovato, ''Un applauso lungo 20 anni'', ''Tuttosport'', 14 maggio 2012, p. 2.</ref>
*Il calcio latino è anche il mio calcio.<ref>Citato in ''[http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=97058 Del Piero tentato dal River: "Ho sentito Trezeguet. Il calcio latino è il mio". Ma occhio anche al Malaga...]'', ''Tuttojuve.com'', 3 giugno 2012.</ref>
*[[David Trézéguet|David]] è uno degli attaccanti più forti che abbia mai visto, ha una capacità di coordinarsi straordinaria, sa colpire in qualunque modo pur di far gol.<ref>Citato in ''[http://www.sportevai.it/calcio/calciomercato-juventus-del-piero-trezeguet-mi-ha-chiamato-noma/ Calciomercato Juventus, Del Piero: "Trezeguet mi ha chiamato? No, ma..."]'', ''Sportevai.it'', 3 giugno 2012.</ref>
*[[Rivalità calcistica Germania-Italia|Italia-Germania]] è la partita, è come un derby. Quando chiudi gli occhi e sogni di diventare grande e vestire la maglia azzurra, di cantare l'inno, di segnare un gol ai Mondiali, di alzare la Coppa... L'avversario è sempre la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania]].<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/sei-anni-dopo_280.html Sei anni dopo]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 28 giugno 2012</ref>
[[File:Alex Del Piero Sydney FC 2 cropped.jpg|thumb|Del Piero con la maglia del Sydney FC (2013)]]
*Una delle cose più belle dei [[Olimpiadi|Giochi]] è proprio scoprirsi appassionati delle discipline più disparate, tifando da casa per un nostro atleta... E allora "più veloci! più in alto! più forte!". Forza azzurri!!!<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/london-2012_286.html London 2012]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 27 luglio 2012.</ref>
*Quello che vorrei condividere con voi, però, non è tanto la soddisfazione per un risultato o per una rete, ma le straordinarie sensazioni che sto provando in questa nuova avventura in A-League. Sapevo che qui si poteva fare bene, che c'era grande voglia di calcio, che il mio arrivo sarebbe stato accolto con grande entusiasmo. Ma non immaginavo che attorno a questo sport – al mio sport – ci fosse così tanta passione, così tanto calore. Qui c'è voglia di calcio, c'è voglia di agonismo, di competizione. E di fare il tifo per la propria squadra. Tifo per, più che tifo contro. Ogni partita è una festa, anche chi scende in campo percepisce questa atmosfera e vi assicuro che giocare in questo clima è bellissimo.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/good-vibrations_302.html Good Vibrations]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 23 ottobre 2012.</ref>
*Chi conosce la [[Juventus Football Club|Juventus]], sa che dopo che si è vinto, bisogna rivincere. E rivincere ancora.<ref>Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/rivincere_351.html Rivincere]'', ''Alessandrodelpiero.com'', 5 maggio 2013.</ref>
*La Juve è dentro la sua storia, che è fatta di vittorie e di mentalità vincente: questa è la sua forza. È una squadra che vince perché ha imparato a soffrire quando non vinceva.<ref>Dall'intervista di Francesco Di Luca, [https://www.ilmattino.it/sport/calcio/del_piero_intervista_mattino_juventus_napoli-347942.html ''Del Piero al Mattino: «Insigne può essere un vero 10. Il Napoli impari a soffrire come la Juve»''], ''Il Mattino''; citato in ''[https://www.iamnaples.it/notizie-calcio-napoli/alessandro-del-piero-juve-grande-perche-sa-soffrire-napoli-un-progetto-da-leader/ Del Piero: «Juve grande perché sa soffrire. Napoli? Un progetto da leader»]'', ''iamnaples.it'', 29 marzo 2014.</ref>
*{{NDR|Su [[Antonio Conte]]}} È un allenatore che vuole lavorare molto sul campo, vuole trasmettere unione in campo. Più ha tempo a disposizione con i suoi giocatori e più ci riesce.<ref name=4-2-2015>Da un'intervista a Sky Sport; citato in Gianluca Di Marzio, ''[http://gianlucadimarzio.com/serie-a/juventus/parla-del-piero-juve-favorita-ma-per-lo-scudetto-la-roma-ce-sul-mio-futuro/ Parla Del Piero: "Juve favorita, ma per lo Scudetto la Roma c'è. Sul mio futuro..."]'', ''Gianlucadimarzio.com'', 4 febbraio 2015.</ref>
*Credo che il [[golf]] eserciti, per un calciatore, il fascino dello sport individuale: una sorta di solitudine necessaria. Aiuta a concentrarsi, a entrare in una dimensione completamente diversa da quella che si è abituati a vivere in campo. E poi ci sono tutte quelle caratteristiche che rendono unico e speciale questo sport, a cominciare dallo stare all'aria aperta, prendersi del tempo per sé, godersi anche un po' di silenzio, che non guasta.<ref name=stampa>Dall'intervista di Daniela Cotto, ''[http://www.lastampa.it/2016/10/22/societa/del-piero-la-mia-seconda-vita-il-golf-un-amore-a-prima-vista-y67R4UTbZnqqZNFsgfcJZJ/pagina.html Del Piero: la mia seconda vita? Il golf, un amore a prima vista]'', ''Lastampa.it'', 22 ottobre 2016.</ref>
*{{NDR|Parlando dello [[stile]]}} È un'attitudine, un modo di essere e direi anche di benessere, perché è sinonimo di essere a posto con se stessi, di emanare positività. La moda e l'eleganza sono importanti, ma in campo e fuori per avere stile ci vuole anche tanto carattere.<ref name=stampa/>
{{Intestazione2|Da ''[http://www.repubblica.it/2009/03/sport/calcio/del-piero-erede/del-piero-erede/del-piero-erede.html Alex Del Piero si racconta "Il mio erede? Può attendere"]''|Intervista di [[Maurizio Crosetti]], ''Repubblica.it'', 27 marzo 2009}}
*{{NDR|I genitori}} Sono stati fantastici perché non mi hanno mai forzato né gasato. È quello l'errore grande. Il comportamento dei genitori è decisivo, per i figli sportivi.
*{{NDR|Da bambino}} Spesso giocavo da solo: serve tanta immaginazione. Ero un campione della Juve, passavo la palla a [[Antonio Cabrini|Cabrini]], a [[Marco Tardelli|Tardelli]], a [[Gaetano Scirea|Scirea]], duettavo con [[Michel Platini|Platini]].
*Le magliette tutte identiche vogliono dire squadra.
*Oggi si pensa che una persona buona sia una persona fessa, invece la bontà è fondamentale.
*Sono fiero di mio padre che si spaccò la schiena come elettricista, e di mia madre che avrà lavato per terra in tutte le case di Conegliano. Sono strafelice di avere avuto quell'infanzia, dove i desideri erano in rapporto alle possibilità, mai di più. E quando cominciava a venire il bel tempo, come adesso, si usciva nei prati, si faceva la casetta sull'albero, si rubavano le ciliegie e le pannocchie, c'era sempre il benedetto pallone. Bellissimo.
*I soldi risolvono un bel po' di problemi pratici, però conosco un sacco di ricchi tristi, anche nel calcio e non è retorica: è la verità. In questo mondo c'è solitudine, a volte depressione. Siamo persone con dei sentimenti, persone anche fragili. Vedo gente che ha doni e li spreca, e si butta via.
*In Inghilterra è tremendamente bello andare allo stadio, persino i colori delle maglie brillano di più. E gli americani {{NDR|nel basket}} sono spettacolo puro, forse condito da troppo contorno e troppa tivù. Poi, è chiaro che la passione latina è qualcosa di fenomenale: servirebbe un mix, ma con più attenzione alla bellezza da parte nostra. Da noi, nessuna moviola ripete le dieci azioni migliori della domenica, solo i mancati rigori o i fuorigioco.
*[Essere un modello per tanti bambini è] Una responsabilità, però di quelle belle. Ne sono fiero, e so di maneggiare un materiale delicato. Perciò provo a mordermi la lingua, qualche volta, e mantenere il controllo: lo stress offusca la mente.
{{Int2|Da ''[http://www.alessandrodelpiero.com/news/i-10-sportivi-del-2009_17.html I 10 sportivi del 2009]''|''Alessandrodelpiero.com'', 30 dicembre 2009}}
*{{NDR|Su [[Usain Bolt]]}} Quando c'è lui, si corre per il secondo posto. Dopo avere stravinto due ori nei 100 e nei 200 ai giochi olimpici di Pechino 2008, si è confermato ai Mondiali 2009 a [[Berlino]] conquistando altri due ori, entrambi con il record del mondo in finale. È l'uomo più veloce del mondo. Io impazzisco per le immagini di sport, e vederlo correre (magari messo a fuoco dagli straordinari mezzi che le tv ci mettono a disposizione oggi) è un'esperienza esaltante.
*{{NDR|Su [[Roger Federer]]}} Durare nel tempo, saper superare le difficoltà, resistere alla concorrenza sempre più agguerrita, non smettere mai di migliorarsi e di porsi nuovi obiettivi senza adagiarsi sul talento e sui risultati già acquisiti: queste sono le caratteristiche di un campione vero. E Roger Federer le possiede tutte. Lo svizzero è riuscito a vincere nell'unico torneo dello Slam che gli mancava – il [[Open di Francia|Roland Garros]] – e si è confermato a [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]]. Una stagione straordinaria, chiusa ovviamente al numero uno della classifica Atp. Quest'anno ho anche avuto il privilegio di conoscerlo e stare un po' con lui in occasione della Coppa Davis giocata a Genova, dove ci ha battuto con la sua Svizzera. Una leggenda.
*Al primo posto ci metto il grande [[Mike Bongiorno|Mike]], che purtroppo ci ha lasciato. Lo so, non era uno sportivo professionista, ma sono certo che amava lo sport più di tutti. Lo praticava e lo seguiva con enorme passione, in particolare la Juventus. Abbiamo perso un grande tifoso, sì, ma soprattutto un numero uno vero. Merita di stare in testa a tutte le classifiche, di sicuro rimarrà un'icona indimenticabile della televisione e del costume italiano.
{{Intestazione2|Da ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/15-10-2012/del-piero-rimango-bianconero-ma-juve-passato-ormai-912920111950.shtml Del Piero: "Rimango bianconero, ma la Juve è il passato ormai"]''|Intervista al programma televisivo ''Undici'', Italia 2; citato in ''Gazzetta.it'', 15 ottobre 2012}}
*Al mio passato a Torino, ogni giorno, penso tanto e poco: tanto perché 19 anni non si scordano facilmente, poco perché qui l'ambiente ti porta a concentrarti sul presente, sul momento. Rimango un tifoso bianconero, non vedo come potrebbe essere diversamente, ma ormai la Juventus è il passato.
*Seguo la Juventus, la serie A e naturalmente la Champions League. Non so quando potrei tornare allo [[Allianz Stadium (Torino)|Juventus Stadium]], ora è una domanda che non mi pongo.
*{{NDR|Sull'esperienza in Australia}} Qui mi sveglio presto, ma ero abituato così anche con l'[[Gianni Agnelli|Avvocato]] a Torino. L'impatto con questa nuova vita è stato molto positivo: Sydney è una città bellissima e affascinante, anche se ho ancora tanto da scoprire. Si vive bene, poi alzarsi la mattina con il mare di fronte è fantastico.
*{{NDR|Sull'arrivo al Sidney F.C.}} Il mio arrivo ha creato un po' di pressione sulla squadra, questo aspetto migliorerà nel corso del tempo. Ma nonostante questi problemi iniziali sono ben felice della scelta che ho fatto. Il fatto di aver segnato su punizione il primo gol qui ha sicuramente un suo perché e sono anche molto contento che sia andata così. Ora mi auguro che ne arriveranno altri anche in maniera diversa e che soprattutto combacino con una nostra vittoria.
==''Giochiamo ancora''==
[[File:Alessandro Del Piero Rimini-Juventus 2006 cropped.jpg|thumb|Del Piero in azione in maglia juventina (2006)]]
*Ho cominciato ad allenarmi con la pallina da [[tennis]] nel garage della nostra casa al paese, Saccon di San Vendemiano, provando a colpire l'interruttore della luce. Mio padre spostava la nostra {{NDR|Fiat}} 127 giallo-crema, la parcheggiava fuori perché io avessi più spazio. Giorni e giorni passati così: io, la pallina e l'interruttore. (cap. ''Il talento'', p. 15)
*Il [[talento]] cresce, migliora, va protetto e non invecchia. Maradona lo avrà per sempre: se tirasse una [[Calcio di punizione|punizione]], anche a ottant'anni metterà la palla all'incrocio. Siamo noi a invecchiare, il nostro corpo, non la classe. Il talento è pulizia del movimento, è il concetto zen per cui il miglior tiro con l'arco sorprende per primo il tiratore. Il talento è animale, non razionale. Il colpo giusto, quello che manderà la palla in gol, lo senti dentro di te appena l'hai scoccato: se si potesse fare un fermo immagine di una mia punizione, saprei dire con esattezza dove andrà a finire la palla. È come per il surfista, quando entra nel punto migliore dell'onda: ce ne sono altri, ma soltanto uno è quello giusto, il punto perfetto. (cap. ''Il talento'', p. 20)
*Vivere in compagnia del talento è come avere un amico esigente, uno che ti aiuta ma non smette mai di chiedere. (cap. ''Il talento'', p. 21)
*Io provengo da un ambiente semplice, mio padre ha sgobbato sempre, mio fratello passava i vestiti dismessi a me, ai cuginetti o ai vicini di casa, perché al paese si usa così, ci si aiuta l'uno con l'altro. [...] Ricordo, al paese, che tutti si costruivano la loro casetta, faticando ogni giorno per due o tre ore dopo il lavoro. Ci si scambiava le competenze: mio padre elettricista dava una mano al vicino e gli preparava l'impianto, e magari questo vicino era muratore e gli tirava su una parete. A me sembra un [[Comunità|modello sociale]] bellissimo. E i [[sacrifici]] di mio padre li ho compresi nel tempo. (cap. ''La resistenza'', p. 46)
*Non ho mai pensato che il [[cervello]] e il [[cuore]] vengano dopo i muscoli: è la [[testa]] a comandare, è lei la nostra unica e vera padrona, lì dentro puoi trovare energie che neppure immaginavi di possedere. Eccolo, il "[[doping]] naturale" che tutti gli uomini hanno come patrimonio: la forza di [[volontà]]. [...] Un [[atleta]] vive ogni giorno questo dialogo continuo tra [[mente]] e [[fisico]], ed è dal loro equilibrio che dipendono risultati e forma. (cap. ''La resistenza'', pp. 52-53)
*Quando penso al massimo esempio di [[lealtà]] che mi sia mai capitato di vivere in tanti anni di sport, mi viene subito in mente la [[sconfitta]] di [[Perugia]], nel maggio del 2000, quando ci venne tolto dalle circostanze – be', forse non solo dalle circostanze... – uno scudetto già vinto. Mancavano una decina di minuti alla fine, ed eravamo in svantaggio di un gol [...] quando il guardalinee assegna una rimessa laterale alla Juventus in azione d'attacco. Toccherebbe a [[Gianluca Pessotto]] battere [...], ma lui dà la palla al [[Associazione Calcistica Perugia Calcio|Perugia]]. Lo fa perché sa benissimo che il pallone l'avevamo buttato fuori noi, dunque era giusto così. Giusto, però non facile, assolutamente. [...] Eppure, nessuno di noi si sorprese per quanto accaduto, perché Gianluca è fatto proprio così. Ogni sua decisione era legge insindacabile, a noi bastava che l'avesse presa lui. (cap. ''La lealtà'', p. 57)
*Non dimentico la [[Calciopoli|retrocessione in B]] [...]. Dovrò farci i conti perché è accaduto, non è stato un brutto sogno. In futuro, mi chiederanno dov'ero in quelle due stagioni, e io dirò: ero nella Juve, e ho vinto quello che ho vinto con pieno merito. [...] Però non si può fare finta di niente. In pochi mesi, come in un film dell'assurdo, sono passato dalla Coppa del Mondo al debutto in B a [[Rimini]] [...], dentro quell'aria che odorava di piadine, ce l'ho ancora nel naso. Ma la [[coscienza]] è sempre stata a posto, perché non abbiamo vinto una sola partita grazie ad aiuti esterni. [...] È stato il [[destino]], è stato qualcosa che non ho mai del tutto chiarito. Ma una cosa non si discute: quei due scudetti furono legittimi, furono totalmente nostri. (cap. ''La lealtà'', pp. 62-63)
*Può sembrare assurdo, ma lo spirito di squadra ha molto a che fare con l'[[egoismo]]. Direi che se ne nutre. Per dare il meglio agli altri devi cercare il meglio in te, devi pensare prima di tutto a te. A volte, un calciatore s'impunta per ricoprire un preciso ruolo in campo, quello e non un altro: un occhio superficiale potrebbe accusarlo di essere egoista, ma lui sta pensando al meglio per sé e, quindi, per i compagni. Lo spirito di squadra non è solo un generico "mettersi a disposizione": troppo comodo, troppo poco. No, una squadra ha sempre bisogno della perfetta sintesi delle individualità. (cap. ''Lo spirito di squadra'', p. 77)
*Quando diciamo che la Juve è la squadra [[Amore e odio|più amata e più odiata]] d'Italia, sveliamo una profonda verità. Su questa verità si sono costruiti oltre cent'anni di successi, perché sapersi amati e odiati dà una carica incredibile. È il famoso "peso della maglia": rendi più di quello che sei, giochi meglio perché sei della Juve. Vale pure per gli avversari, che contro i bianconeri sentono di dover giocare la partita della vita. Dunque, essere juventini è molto difficile, ti trovi sotto una continua pressione, è logorante ma esaltante. (cap. ''Lo spirito di squadra'', p. 84)
==Citazioni su Alessandro Del Piero==
*{{NDR|«(Da bambino) a chi avrebbe chiesto un autografo?»}} Ad Alessandro Del Piero, per il suo modo di giocare, per come tirava le punizioni, per la sua professionalità e perché non discuteva mai con nessuno, né dentro né fuori del campo. ([[Lorenzo Insigne]])
*Ahh... Come gioca Del Piero!! ([[Maurizio Mosca]])
*Ale, perché chiamarlo Del Piero a me viene strano, trasmette qualcosa di speciale anche quando respira. ([[Antonio Conte]])
*Ale non mi deve niente. Da me ha avuto quello che era giusto avesse, vista la sua grande e unica professionalità. ([[Carlo Ancelotti]])
*Alessandro Del Piero è stato colui che mi ha fatto innamorare del calcio; non solo per le sue qualità tecniche ma anche per il grande uomo che ha dimostrato di essere. ([[Martina Rosucci]])
*Alessandro sei stato il mio modello, il campione che ho sempre ammirato e al quale ho fatto riferimento. ([[Cristiano Ronaldo]])
*Alex, che ho avuto come compagno di squadra, lo conosco molto bene e so l'importanza che lui ha, in campo, nel gruppo e nei confronti della gente. È un esempio per tutti. ([[Didier Deschamps]])
*{{NDR|Dopo Real Madrid-Juventus (0-2) del 5 novembre 2008, dove Del Piero siglò una storica doppietta}} Certo che Del Piero non invecchia veramente mai! ([[Diego Armando Maradona]])
*{{NDR|Dopo la sua ultima partita in campionato con la Juventus nel 2012}} Commovente è l'unica parola che mi viene in mente. Era giusto così, il tributo ad Alex che ha passato metà della sua vita a combattere e lottare per questa maglia. È davvero tanto. E quando il legame, il cordone ombelicale si spezza, resta tanta amarezza. ([[Gianluigi Buffon]])
*Del Piero è insostituibile, ha rappresentato per la Juventus un pezzo di storia moderna. Lo dobbiamo ringraziare per quello che ha fatto e come lo ha fatto. Mancherà molto, ma fa parte dei grandi campioni, che passano. [...] Posso paragonarlo nella storia della Ferrari a Niki Lauda e [[Michael Schumacher|Schumacher]]. ([[Luca Cordero di Montezemolo]])
*Del Piero e [[Juventus Football Club|Juve]]? Eh, si sa che gli italiani hanno problemi a uscire dal calcio... Spero solo che una bandiera come lui non finisca la carriera lontano da Torino. ([[Michel Platini]])
*Del Piero è un grande, uno dei più grandi del calcio italiano e internazionale. Ho sempre avuto una grande ammirazione, anche perché c'è un certo parallelismo tra le nostre carriere. ([[Raúl González Blanco|Raúl]])
*Del Piero è uno di quei giocatori che rimarrà negli annali come Piola o Boniperti, e non solo negli almanacchi, perché si è contraddistinto per i suoi modi dentro e fuori dal campo. ([[Giovanni Trapattoni]])
*Del Piero non gioca a calcio. Del Piero il calcio lo vive. ([[Ottmar Hitzfeld]])
*Del Piero sarà sempre una soluzione, mai un problema. ([[Antonio Conte]])
[[File:Alex Del Piero (2006).jpg|thumb|Del Piero in nazionale durante il [[campionato mondiale di calcio 2006]]]]
*Dopo l'infortunio la Juventus ha aspettato Del Piero per due anni dopo il suo infortunio a Udine e mentre recuperava, lui prendeva lo stesso stipendio di sempre. Lui non ha regalato nulla alla Juventus e non dovrebbe dire che bisogna rispettare le sentenze sportive. Del Piero dice che ha dato anche di più? Ci sono anche dei momenti in cui non ha dato niente. ([[Luciano Moggi]])
*È il calciatore perfetto. Un attaccante eccezionale e un uomo incredibile come ce ne sono pochi nel calcio. ([[Alexander Manninger]])
*È l'esempio di come gestire un'immagine vincente senza essere aggressivo e polemico. Sempre dentro le righe, sempre positivo. [...] Non ha messo mai la società contro i tifosi, sarebbe stato molto demagogico dire che ancora poteva e voleva fare tanto per la Juve, invece è stato corretto fino in fondo e ha dimostrato ancora una volta di essere un grande. ([[Gianni Petrucci]])
*È un esempio per il calcio italiano, un esempio per i giovani soprattutto e anche per chi gioca insieme a lui. ([[Nicola Legrottaglie]])
*È un grandissimo giocatore che ha dato tutto al calcio, alla Juventus e all'Italia. E credo che giochi un calcio molto bello e pulito, è un uomo da ammirare. ([[Lionel Messi]])
*Grande Alex, ho saputo che comincerai una nuova avventura con la squadra a Sidney, in Australia. Provo un senso di nostalgia in un momento come questo, perché abbiamo percorso un lungo tratto del cammino della nostra vita insieme. Abbiamo combattutto tante battaglie, da avversari, ma sempre con grande rispetto. Sono state a volte sfide aspre, ma non hanno mai scalfito il nostro rapporto di stima reciproca. Oggi, con questo saluto, avverto un pizzico di tristezza. Ma sono molto contento, per un campione come te le sfide non finiscono mai. Inoltre la tua tecnica e il tuo modo di essere rappresenteranno sempre il migliore spot possibile per l'Italia e nel mondo. ([[Francesco Totti]])
*Il calcio italiano ha perso un grande campione, ma so che Ale è contentissimo e la sua scelta va rispettata. Ha scelto basandosi su certe cose e l'Australia è il paese migliore per cambiare casa e vita. ([[Christian Vieri]])
*Il campione con la testa pensante crea dei problemi. L'annuncio di Agnelli sulla fine del rapporto con Del Piero mi ha fatto male: non stava a lui dirlo. Che senso ha una cosa del genere? Avrebbe dovuto parlarne Alessandro nel momento in cui si fosse sentito pronto. ([[Paolo Maldini]])
*Il mio idolo. [Lui calcia le punizioni meglio di me] E non lo dico così per dire. Io sono bravo dal limite, soprattutto. Ale, anche da più lontano. Colpisce la palla in modo tale che ne escono traiettorie forti, strane. Penso a quella che rifilò allo Zenit. Calcia con un effetto "muy raro", fossi un portiere non saprei dove piazzarmi. ([[Ronaldinho]])
*Innanzitutto voglio dire una cosa: Del Piero è un mio grande idolo. Quando ero bambino e giocavo alla playstation mettevo sempre Alex nelle mie squadre. Lui è un esempio, ha fatto tanto per la Juventus, l'Italia e il mondo del calcio, come Maldini o Ronaldo. ([[Alexandre Pato]])
*''Io di te non mi stanco, sarò sempre al tuo fianco, sei la cosa più bella che c'è... Alessandro Del Piero olè''.<ref>Coro intonato dalla tifoseria juventina, sulla musica de ''La stangata''.</ref> ([[cori da stadio|coro]])
*Le esplosioni muscolari di alcuni calciatori? È uno sbalordimento che comincia con [[Gianluca Vialli]] e arriva fino ad Alessandro Del Piero. Io che ho praticato diversi sport pensavo che certi risultati si potessero ottenere soltanto con il culturismo, dopo anni e anni di lavoro specifico. Sono convinto che il calcio sia tutto un altro tipo di attività, almeno il mio, che in una sola parola definirei positivo. ([[Zdeněk Zeman]])
*Le 600 partite di Del Piero sono una cosa fantastica: è un grande professionista che ha dato grande amore al [[Calcio (sport)|calcio]], nell'epoca degli iper-professionisti. Lui è un vero esempio di calcio con l'anima, dopo quello che ha passato con la [[Juventus Football Club|Juve]]. Ed è un esempio vero e importante. ([[Johan Cruijff]])
*Mi bastarono dieci minuti per capire che sarebbe diventato un campione. [...] Alex è un giocatore che appartiene al popolo. Non sarà forse ai livelli di [[Pelé]] e [[Diego Armando Maradona|Maradona]], ma di [[Eusébio|Eusebio]], [[Omar Sívori|Sivori]] e [[Johan Cruijff|Cruijff]] sicuramente sì. ([[Giovanni Trapattoni]])
*Mi ricordava Pinturicchio. Adesso è [[Samuel Beckett#Aspettando Godot|Godot]]. ([[Gianni Agnelli]])
*Mi ricordo quando andai a vederlo e ho subito intravisto che aveva la stoffa del campione. Però sono anche stato fortunato nella scelta. Ci sentiamo ancora spesso e sono molto contento per lui. Finché è Alex a eguagliarmi, sono felice... ([[Giampiero Boniperti]])
*Nei prossimi 150 anni non ci sarà uno come Del Piero. Chi vestirà la sua maglia numero 10 dovrà sapere chi l'ha portata, come l'ha portata e comportarsi di conseguenza. ([[Gianluigi Buffon]])
*{{NDR|Riferito al periodo tra il 2004 e il 2006}} Non era più il Del Piero spumeggiante degli anni di Lippi. Alessandro comunque merita tutta la mia stima e l'affetto. Si è sempre comportato da grande professionista, anche se era in parabola discendente. ([[Fabio Capello]])
*Non so è la prima sfida Juve-Roma senza di lui, forse qualche volta era infortunato. Se manca, manca alla Juve, non a me. ([[Zdeněk Zeman]])
*Parma mi ricorda quella partita, al primo anno di Alessandro in bianconero, quando dopo avere segnato uno dei tre gol invece di esultare indicò chi gli aveva dato l'assist. Ebbene, quel gesto la dice lunga su che tipo di campione sia Del Piero. ([[Andrea Agnelli]])
*Penso che sia il giocatore più importante della nostra squadra, l'immagine della nostra squadra. Sono orgoglioso di giocare con lui. ([[David Trézéguet]])
*Per la Juve Del Piero non è importante, ma è l'unica cosa che conta.<ref>Lo striscione riprende una frase di [[Giampiero Boniperti]]: "''Alla Juventus vincere non è importante. È l'unica cosa che conta.''"</ref> ([[striscioni del calcio|striscione]])
*{{NDR|Prima di Real Madrid-Juventus 0-2 del 5 novembre 2008 con doppietta di Del Piero}} Questa volta dovremo preoccuparci di essere efficaci e tenere d'occhio Del Piero, uno che ti frega in tutti i modi. ([[Iker Casillas]])
*Questo invece sì, questo è diverso da [[Zinédine Zidane|Zidane]], a lui piace giocare, lo sente nell'anima; tra lui e il francese, scelgo lui. ([[Diego Armando Maradona]])
*Raccogliere la sua eredità è impensabile in questo momento, però sicuramente qualcuno in futuro la vorrà prendere. Sicuramente c'è da apprezzare il gesto di Alessandro di metterla a disposizione; ha detto una cosa giusta, perché tutti devono poter sognare di indossare la maglia numero dieci della Juventus, che è una bella cosa. ([[Andrea Pirlo]])
*{{NDR|A chi assegna l'oscar del 2008?}} Senza dubbio ad Alessandro Del Piero. Uno che ha dimostrato che a 34 anni si può ancora fare tanto. Col lavoro, l'umiltà e il sacrificio si sta togliendo grandi soddisfazioni, e se lo merita. ([[Fabio Cannavaro]])
*Sono ammirato dal fatto che Del Piero continui a segnare, è un fuoriclasse eterno. Ma qualcuno un po' più giovane non ce l'avete? ([[Andrés Iniesta]])
*Sono cresciuto ammirando Alessandro Del Piero. Sono un tifoso della Juve e lui è stato uno dei più grandi al mondo. Era veramente eccitante vederlo giocare, un idolo dentro e fuori dal campo. Alex trasmette serenità e calma, ha un'incredibile personalità. ([[Marco Verratti]])
*Strano vederlo a Sydney, davvero strano. Personalmente avrei messo la firma non so su cosa pur di vederlo alla Juve per tutta la vita e, visto quello che ha fatto, se lo meritava anche. Purtroppo nel calcio non c'è riconoscenza da parte di nessuno. ([[Fabrizio Miccoli]])
*Trequartista creativo o attaccante, in fondo cambia poco; certo è che quando entra in contatto con il pallone a venticinque metri dalla porta il suo calcio si riempie di soluzioni impreviste e decisive. Colpisce benissimo il pallone (fermo o in movimento), ma quel che più sorprende è la sua capacità di dominarlo, attraversare spazi ampi, entrare nell'area piccola e, in quella zona caldissima dove al 99 per cento si confondono le idee, avere la freddezza di alzare la testa e scegliere il tiro piazzato o il passaggio inatteso. La soluzione sarà sempre la più appropriata. ([[Jorge Valdano]])
*Un grande nel gioco e nello stile. Il suo addio allo stadio di Torino è un fatto da incorniciare. Ha saputo coniugare la capacità professionale a quella di comunicare sempre valori positivi. ([[Giancarlo Abete]])
===[[Candido Cannavò]]===
*Alessandro Del Piero, storia juventina che non finisce mai, ammaliante condanna. Lui ha scavalcato i miti del club più famoso d'Italia, lui è più forte dell'anagrafe, degli infortuni, degli allenatori che lo sostituiscono, dei critici che lo considerano un peso nella marcia verso il futuro. Lui è Del Piero e quel prodigioso tiro della rinascita non poteva essere che suo.
*È stata l'ultima domenica di calcio del 2008 ed io mi concedo il privilegio di assegnare un Oscar personale, senza giuria. Sento di avere milioni di persone alle spalle e di interpretare il loro sentimento. L'Oscar è per Alessandro Del Piero, un veterano del pallone che ho visto sbocciare quando nella Juve c'era [[Roberto Baggio|Baggio]] e che all'improvviso, all'età in cui si parla di pensione, è tornato ragazzo. Non è la onirica visione di una favola natalizia: è l'incredibile realtà. Del Piero ha stravolto anagrafe e fisiologia. Era largo, greve e logoro a 28 anni, con muscoli gonfi e non saltava più l'uomo. È ringiovanito dai 32 anni in su: corre scioltissimo, dribbla come dodici anni fa. E in più inventa quei prodigiosi calci di punizione, frutto di un esercizio infinito.
*Lui non esercita soltanto carisma, non è un semplice esempio di comportamento, non è rinchiuso nel suo ambito di indiscusso capitano: è anche un operaio specializzato. [...] Del Piero è proprio un caso da studiare. E io penso che un trattato su di lui unisca fisiologia, psicologia, stile di vita, arte del comando.
*Quando la Juve ha bisogno di lui, si toglie la tuta e dà il meglio: che è un meglio da Del Piero, roba di prima qualità. E nel notare questa sua preziosa umiltà, espressa come regola di vita, quasi ti scordi del suo passato, delle sue infinite glorie juventine, delle montagne di gol e persino del suo titolo mondiale trascinato in una serie B che, smaltita la tristezza, per la Juve sta diventando una favola. Ma lui tocca la palla e ti ricorda che, seppure a dosi limitate, c' è ancora un campione bianconero a vita che, come Roberto Baggio, è il campione di tutti.
===[[Fabio Caressa]]===
*È tornata la Juve in Champions, è tornato Alex Del Piero! 39 gol in Champions League! È l'anima, è il cuore, è la storia!
*L'ho visto volare leggero come un angelo, quando aveva la faccia da putto. L'ho visto inventare un tiro che è diventato solo il suo e lanciarsi tra i grandi ancora ragazzo. L'ho visto segnare con la sua squadra soprattutto nelle partite che contavano, negli scontri diretti, nelle finali in giro per il mondo.<br />L'ho visto arrabbiarsi e digrignare i denti se c'era un principio da difendere e chinare la testa se il suo bene non era quello dei compagni. L'ho visto lottare contro gli egoismi, anche contro i suoi, perché crescendo ha capito cosa voglia dire il gruppo. L'ho visto parlare di valori e comportarsi di conseguenza.<br />L'ho visto inciampare e poi cadere. L'ho seguito mentre si rialzava a fatica. L'ho visto lottare contro allenatori e mal di pancia nervosi. L'ho visto amare la maglia azzurra e non riuscire a farlo capire. Poi l'ho visto portarci a Berlino.<br />L'ho visto capire che le cose cambiano, modificare il gioco, segnare 11 gol di seguito su rigore se il rigore poteva essere il massimo da dare alla squadra in quel momento. L'ho visto adattarsi dove non voleva, sacrificarsi facendolo ricordare. L'ho visto umile e l'ho visto presuntuoso. L'ho visto soffrire quando ha sbagliato. L'ho visto uscire in smoking bianco, immacolato, da una discarica.<br />Non l'ho visto mollare, mai. Non ho mai letto di lui sui giornali degli scandali. Ieri sera l'ho guardato mentre si sedeva in panchina, con il broncio di chi vuole giocare. L'ho visto applaudire i compagni per i gol che segnavano, esultare per la squadra. L'ho visto entrare in campo senza riscaldamento, lui che non è più un ragazzino. L'ho visto strillare al ragazzo che parlava troppo, perché ci vuole rispetto. L'ho visto segnare una punizione da artista e un rigore da ragioniere. Sono contento di aver visto Alex Del Piero fare tutte queste cose. Alex Del Piero è un bell'esempio per i miei figli.
*{{NDR|Durante la premiazione della Juventus campione d'Italia 2011/2012}} Una carriera esemplare. Un esempio per i bambini. La cosa più bella che possa raggiungere uno sportivo: diventare esempio per i figli dei suoi tifosi.
*Vidal, dentro... Alex Del Piero! Nel giorno più importante, nella partita più importante, nel momento più importante, l'uomo della storia della Juventus! Due a zero per la Juve! I grandi campioni si vedono nei momenti che contano, Alex Del Piero è uno che in carriera ha segnato in finale di Coppa Campioni, in finale di Coppa Intercontinentale, l'uomo dell'assist nei momenti degli scudetti più importanti (ne ricorderete uno in rovesciata), l'uomo decisivo in trasferta come a Madrid in Champions League. I grandi campioni si vedono nei momenti speciali. Standing ovation per Alessandro Del Piero! Il dieci della Juve!<ref>Commentando il gol del 2-0 in Juventus-Inter, 25 marzo 2012.</ref>
===[[Pierluigi Pardo]]===
[[File:Totti Euro 2000.jpg|thumb|Del Piero e [[Francesco Totti]] in nazionale (2000)]]
*Duecento volte Del Piero! La storia, l'esempio, la maglia. [...] È un momento storico per la Juve, per Del Piero, per il calcio italiano perché quest'uomo è davvero una leggenda vivente, un esempio assoluto e oggi ha toccato un traguardo straordinario: duecento gol con la stessa maglia.<ref>Commentando il duecentesimo gol con la maglia bianconera durante Juventus-Frosinone 1-0, Serie B, 28 ottobre 2006.</ref>
*289 in carriera, Del Piero: la forza delle idee, il piazzato nell'angolo, il Capitano di sempre, diciannove anni di storia, nel giorno dell'addio come sempre, Del Piero c'è!<ref>Commentando l'ultimo gol con la maglia bianconera durante Juventus – Atalanta 3-1, Serie A Tim, 13 maggio 2012.</ref>
*[...] Questo giocatore è di tutti, è di tutto il calcio italiano, è di tutti quelli che amano il calcio, è di tutti quelli che amano il bello, è di qualsiasi bambino quando comincia a giocare a pallone, quando istintivamente rincorre un pallone, sogna di essere un grandissimo, sogna di essere un modello in campo e fuori. [...] 704 presenze, 289 goal. Sempre dalla stessa parte, sempre con la stessa maglia.<ref>Commentando l'uscita dal campo nell'ultima partita disputata con la maglia bianconera durante Juventus – Atalanta 3-1, Serie A Tim, 13 maggio 2012.</ref>
===[[Luigi Riva]]===
*{{NDR|Sull'esperienza di Del Piero in Nazionale}} C'è un prima e un dopo. Il prima è il ricordo di un professionista gentile, umile, disponibilissimo che giocava con e per la squadra. Poi, una volta che non è stato più convocato in Nazionale, ho conosciuto un altro Del Piero. Stiamo parlando comunque di un ragazzo che non lascia mai niente al caso, alle sue spalle c'è un intero staff che ne segue ogni passo.
*Oggi in molti pensano, e giustamente, a quanto Del Piero ha dato alla Juve. Io penso anche a quanto la Juve ha dato a Del Piero.
*Stiamo parlando di un campione che ha avuto la fortuna di incontrare una società che lo ha voluto legare al proprio destino per quasi vent'anni. Ecco, il punto è questo: Del Piero è stato fortunato a potersi allenare, vivere e giocare nel club meglio organizzato d'Italia per tutti questi lunghissimi anni.
===[[Sandro Veronesi]]===
*Alessandro Del Piero non lo scambierei con nessuno, nemmeno con [[Ronaldo]]: partita dopo partita, in questi quattro anni, Del Piero mi ha confermato di essere un fuoriclasse straordinario, di quelli che segnano le epoche, e che vengono nominati tutti nello stesso fiato: Pelè, Crujiff, Maradona, Platini, Del Piero. I gol che ha fatto, la capacità di esserci nelle partite importanti, la crescita fisica e il miglioramento tecnico che ha mostrato sì, perché si può sempre migliorare, ma i fuoriclasse lo sanno, e i campioni no: tutto questo riguarda solo i geni del calcio, ne sono sicuro.
*Fa quasi sempre vedere cose strabilianti, e anche quando non le fa vedere, quando lo picchiano e lo marcano in due – tre, come mercoledì sera contro il Paraguay, non manca di lasciare qualche ricordino nella fattispecie un assist e un tunnel. Unisce la raffinatezza del fantasista più sopraffino alla concretezza dell'uomo d'area più opportunista, e riesce a essere superiore nel calcio ultra – veloce di oggi, segno che è anche un grande atleta.
*Io, che sono tra quelli che lo hanno creduto immenso fin dal primo momento (fin dalla tripletta contro il Parma del 1994, per quanto mi riguarda), posso solo testimoniare di quanto sia bello che un fuoriclasse così giochi nella squadra per cui si fa il tifo: e mi era successo soltanto con Platini, in tutta la mia vita, di credere tanto profondamente in un giocatore, nella sua naturale capacità di vincere da solo la partita o di consolare, con la bellezza del suo calcio, anche la peggiore sconfitta. Ci si sente protetti esteticamente, con lui in campo, e non si ha paura di nulla.
*Perché Del Piero, appunto, è un capitano «naturale», nel senso più pieno e concreto del termine: quando è possibile sa far cambiare il corso delle cose con la propria forza, e sa assorbire con la stessa forza le grandi delusioni quando questo non è possibile.
*Tema: perché, tu che hai sempre creduto in Del Piero, hai sempre creduto in Del Piero? Svolgimento: io ho sempre creduto in Del Piero per un gran numero di ragioni. Così su due piedi me ne vengono in mente 61. [...] Ce ne sarebbero molte altre, ma mentre svolgevo il tema è venuta in mente una domanda anche a me, piuttosto urgente: come hai fatto, tu che non hai creduto in Del Piero, a non credere in Del Piero?
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Alessandro Del Piero, ''10+. Il mio mondo in un numero'', Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-04-55986-3
*Alessandro Del Piero, ''Giochiamo ancora'', con [[Maurizio Crosetti]], Milano, Mondadori, 2012. ISBN 978-88-04-62115-7
==Altri progetti==
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[[Categoria:Calciatori italiani]]
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Intellettuale
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[[File:Goethe (Stieler 1828).jpg|thumb|[[Goethe]]]]
Citazioni sulla figura dell''''intellettuale'''.
*Che cos'è un intellettuale? Per parte mia limitò l'uso di questa parola nel modo seguente: è uno studioso o un artista (categoria che include anche gli scrittori) che non si accontenta di fare opere scientifiche o di creare opere d'arte, di contribuire dunque al progresso della verità o allo sviluppo del bello, ma che si sente anche toccato dal problema del bene pubblico. Dei valori della società in cui vive e che partecipa quindi al dibattito su quei valori. L'intellettuale, secondo questa definizione, si situa a uguale distanza dall'artista o dallo studioso che non si preoccupa della dimensione politica ed etica del suo lavoro, come dal politico e dal propagandista di professione, che non produce alcuna opera. ([[Tzvetan Todorov]])
*Comunque agisca l'intellettuale, sbaglia. Egli sperimenta radicalmente, come una questione di vita, l'umiliante alternativa di fronte alla quale il tardo capitalismo mette segretamente tutti i suoi sudditi: diventare un adulto come tutti gli altri o restare un bambino. ([[Theodor Adorno]])
*Così i cosiddetti intellettuali impegnati sono sempre più relegati ai margini dei fatti nazionali. Tra poco non conteranno più niente, assolutamente niente. ([[Michele Valori]])
*''Gli arguti intellettuali trancian pezzi e manuali, | poi stremati fanno cure di cinismo, | son pallidi nei visi e hanno deboli sorrisi | solo se si parla di strutturalismo.'' ([[Francesco Guccini]])
*Gl'intellettuali italiani che preferiscono aver ragione da soli piuttosto che torto con gli altri, sono pochi. I più seguono la massima di [[Paul-Jean Toulet|Toulet]]: «Quando i lupi urlano, urla con loro». ([[Indro Montanelli]])
*Gli intellettuali, da un punto di vista politico, non si dividono in quelli di sinistra, quelli di centro, quelli di destra. Si dividono fra i democratici, pochi, e gli altri. I primi sono quelli che rispettano la gente, pensano di rivolgersi a qualcuno che in fondo è più o meno come loro. Gli altri pensano che la gente sia un insieme di simpatici ed entusiasti imbecilli, utili per arrivare al successo. ([[Curzio Maltese]])
*Gli «intellettuali» purtroppo hanno nel movimento operaio gli stessi privilegi che nella società borghese. ([[Simone Weil]])
*Gli intellettuali si alleano alla forza politica illudendosi talvolta di orientarla; più spesso ne diventano i burattini, sia pure burattini di lusso. ([[Sergio Ricossa]])
*Gli intellettuali si sforzano di stabilire certezze, mentre il loro mestiere è seminare dubbi. ([[Giordano Bruno Guerri]])
*Gli intellettuali sono come la mafia. Si uccidono solo tra loro. ([[Woody Allen]])
*Gli intellettuali sono pecore che hanno bisogno di un protettore: in Italia sono tutti vigliacchi, quindi di sinistra. Di non allineati ne conosco pochissimi. ([[Vittorio Sgarbi]])
*{{NDR|Esponendo il pensiero di [[Arturo Labriola]]}} Gli intellettuali vivono vendendo il loro lavoro intellettuale, e chi lo compra è la borghesia; dunque nella lotta di classe del Socialismo essi non hanno a che vedere; entrando nel Socialismo, essi non fanno altro che accollare alla classe lavoratrice i loro interessi borghesi, ribattezzandoli di propria autorità come rivendicazioni «socialiste». ([[Robert Michels]])
*I crimini più odiosi dell'ex Jugoslavia hanno avuto il sostegno entusiasta degli intellettuali, cioè delle persone la cui istruzione e reputazione avrebbero dovuto rassicurarci. (…) Invece di usare la propria autorevolezza contro la guerra, la maggior parte degli intellettuali serbi ha scelto di fare da guida al popolo giustificando "scientificamente" la violenza, purché servisse a raggiungere l'obiettivo proclamato: "la grande Serbia etnicamente pura". (…) L'impegno politico degli intellettuali serbi fu decisivo per creare un'immagine dei musulmani bosniaci come alieni e per alimentare il sistema del genocidio. Professori, poeti, accademici, biologi, scrittori, pittori, matematici, attori, affermavano che "i musulmani sono geneticamente inferiori", che "la Bosnia è uno Stato-mostro", che "i serbi sono il popolo superiore", che "un convertito all'Islam è peggiore di un turco, che 'l'Europa ci sarà grata perché in Bosnia abbiamo difeso i valori e la cultura cristiana", che "i musulmani sono infedeli e assassini a sangue freddo", che i bosniaci musulmani "soffrono di frustrazione rettale", e che hanno "predisposizione al furto, una totale mancanza di etica e avidità di potere". ([[Azra Nuhefendić]])
*Il compito dell'intellettuale è esplorare il massiccio inconscio dell'uomo collettivo. ([[Marshall McLuhan]])
*''Intellettuali d'oggi | idioti di domani | ridatemi il cervello | che basta alle mie mani.'' ([[Fabrizio De André]])
*Interrogarci su una «politica» degli intellettuali è oggi importante anche perché viviamo in un momento in cui i cosiddetti «prodotti culturali», sono sempre più coinvolti nel consumismo. Sono spesso manipolati in vista di un successo immediato e labile che talora non ottengono o che dura lo spazio di un mattino. Si propongono spesso di urtare, irritare, scandalizzare (cosa anche questa molto difficile) per imporsi con il marchio di una novità assoluta, che è pura illusione. Assumono spesso la funzione e il valore di slogans destinati a incrementare lo spaccio di idee balorde e di fanatismi fittizi. E gli autori di essi non esitano a presentarsi sul palcoscenico, a recitare in costume, a dare lo spettacolo che ritengono più propizio al loro successo. [...]<br>Una parte dell'amara tristezza che oggi pervade il mondo degli intellettuali è dovuta appunto alla coscienza della loro perduta o diminuita autonomia decisionale, del pericolo incombente di poter sopravvivere solo come strumenti di forze che apprezzino l'opera loro solo come mezzo occasionale di successo, da buttar via quando non riesce più utile. ([[Nicola Abbagnano]])
*L'intellettuale americano è un individuo molto astratto, estremamente tormentato. Non riesce a liberarsi dell'America e vorrebbe. Si vergogna di non poterci capire e ci invidia la nostra sciatteria, e il nostro scetticismo. ([[Michele Valori]])
*L'intellettuale è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria. ([[Georges Bernanos]])
*L'intellettuale è tale solo in quanto viene contrapposto agli altri uomini che intellettuali non sono. ([[Johann Gottlieb Fichte]])
*L'intellettuale è tale solo se considerato all'interno della società. ([[Johann Gottlieb Fichte]])
*L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto. ([[Leo Longanesi]])
*L'intellettuale è uno la cui mente si osserva. ([[Albert Camus]])
*L'intellettuale italiano è sempre stato all'opposizione di ogni regime. Precedente. ([[Pippo Franco]])
*L'intellettuale non ha scelta, salvo fra essere sé stesso o tradire sé stesso. Se pensa che la «[[felicità]]», come appare nelle definizioni fondamentali della teoria e della pratica dell'''American way of life'', sia preferibile, se non sospetta che la «felicità» in quasi tutte le sue forme sia il dispotismo dell'ordinario, del volgare, ha sbagliato mestiere. [...] ([[George Steiner]])
*L'intellettuale! Questa parola fa paura, ma nello stesso tempo fa pena. L'intellettuale di oggi è un misto di fessaggine, di pederastia e di mutria. Pur non avendo capito nulla, né di sé, né degli altri, si presenta come l'oracolo degli oracoli. Usa un linguaggio ricercato, astruso, quasi da ebete: con la convinzione di mettere a posto il mondo, e invece non mette a posto nemmeno a se stesso. E l'intellettuale, nostro contemporaneo, sta quasi collocato sempre a sinistra (mangia però a destra), vuol fare la "rivoluzione", ma spera assicurarsi che non gli venga tolto nulla. ([[Marino Piazzolla]])
*L'uomo alberga in sé il bisogno di odiare e di distruggere. In tempi normali la sua inclinazione rimane latente, solo in circostanze eccezionali essa viene alla luce: ma è abbastanza facile attizzarla e portarla alle altezze di una psicosi collettiva. [...] E non penso affatto solo alle cosiddette masse incolte. La mia esperienza dimostra anzi che è proprio la cosiddetta «intellighenzia» a cedere per prima a queste rovinose suggestioni collettive, poiché l'intellettuale non ha contatto diretto con la realtà, ma la vive attraverso la sua forma riassuntiva più facile, quella della pagina stampata. ([[Albert Einstein]])
*La vera destinazione del ceto intellettuale: ''il controllo supremo sul progresso effettivo del genere umano nel suo complesso, e il continuo promuovimento di questo progresso''. ([[Johann Gottlieb Fichte]])
*Nell'uso corrente, essere un "intellettuale" non ha praticamente nulla a che vedere con il lavoro della mente: sono due cose diverse. Ho il sospetto che molte persone nelle loro botteghe artigiane, nelle loro officine di autoriparazioni e così via facciano altrettanto – se non di più – lavoro intellettuale di molta gente che sta all'università. Nel mondo universitario esistono vaste aree in cui il lavoro definito "erudito" non è altro che lavoro impiegatizio; e non credo che il lavoro impiegatizio sia intellettualmente più impegnativo che riparare il motore di un'automobile. [...] Perciò, se con "intellettuale" ci riferiamo a chi usa la sua mente, allora si tratta dell'intera società. Se con "intellettuale" ci riferiamo a chi appartiene a quella particolare classe che si occupa di imporre i pensieri, di preparare le idee per chi ha il potere, di dire a tutti che cosa devono credere e così via, be', allora il discorso cambia. Queste persone sono chiamate "intellettuali" ma in realtà assomigliano di più a una sorta di sacerdoti laici, il cui compito è preservare le verità dottrinarie della società. Da questo punto di vista, la popolazione deve essere antiintellettuale: credo che sia una reazione sana. ([[Noam Chomsky]])
*Noi intellettuali [...] abbiamo il dovere di rimanere lucidi fino alla fine. (''[[8½]]'')
*– Non ho ancora conosciuto un intellettuale che non si proclami di [[sinistra]]! Affermazione che per fortuna, quasi mai trova riscontro nella loro vita o nelle loro opere.<br />– Gli intellettuali della mia generazione hanno cercato molto un equilibrio tra la politica e la morale: la ricerca dell'impossibile. (''[[Gruppo di famiglia in un interno]]'')
*Non occorre intelletto per essere intellettuali. ([[Gilbert Keith Chesterton]], ''[[Padre Brown]]'')
*Oggi questo circuito intellettuale si è molto indebolito, esiste ancora ma conta molto meno, perché c'è una segmentazione del sapere e dei circuiti. Inoltre, il linguaggio politico e la comunità politica, che una volta erano un potente veicolo per la saggistica, sono oggi in crisi. Da anni ormai il dialogo tra politica e cultura si è interrotto, anche a sinistra, con risultati dirompenti. [...] Il circuito intellettuale della saggistica si reggeva molto su questo rapporto con la politica, quindi oggi risente della sua crisi. In fondo, l'intellettuale scrive un saggio anche perché ritiene che nella sfera pubblica ci sia qualcuno capace di recepire il suo discorso. Se invece questo discorso è sistematicamente negletto, alla lunga l'intellettuale si rifugia nello specialismo. ([[Giuseppe Laterza]])
*Ottusa e faziosa speculazione degl'intellettuali di sinistra [...] vedevano la pagliuzza nell'occhio dell'America e si rifiutavano di vedere il trave nell'occhio della Russia. Il mostro per loro non era Stalin, ma quell'untorello di MacCarthy. Non credevano alla peste, ma rabbrividivano di religioso orrore al solo pensiero della varicella. ''Quos Deus vult perdere''. ([[Mario Praz]])
*Per un intellettuale non è ammessa per nessuna ragione la distrazione, e se proprio vuoi praticarla devi imparare l'uso della «distrazione vigilante» che ti tiene in uno stato di continua perplessità. ([[Raffaele La Capria]])
*Preferisco essere considerato uomo di cultura più che "intellettuale", figura che nasce nel 1700 e incarna l'utopismo senza Dio. ([[Eugenio Corti]])
*Provate a osservare l'atteggiamento degli intellettuali italiani quando vengono intervistati in TV: noterete subito come il loro sguardo è sempre permeato da una austera consapevolezza. Dio solo sa quali oscuri meccanismi calvinisti, fatti di complessi di colpa e di desideri di espiazione, li rendono così allergici alla comicità. Forse il motto latino «''risus abundat in ore stultorum''» è stato messo in giro proprio da un antenato di [[Alberto Moravia|Moravia]], di [[Leonardo Sciascia|Sciascia]] o di [[Giorgio Bocca]]. Fortunatamente, di tanto in tanto, spunta un [[Albert Einstein|Einstein]] o un [[Bertrand Russell]] e il cielo della cultura torna a tingersi di azzurro. ([[Luciano De Crescenzo]])
*Sai, gli intellettuali hanno una cosa: sono la prova che puoi essere coltissimo e non afferrare la realtà oggettiva. (''[[Io e Annie]]'')
*Se si ha una buona idea occorre trasformarla in azione, solo così un intellettuale può avere un senso. ([[Vittorio Sgarbi]])
*Sono stati l'accademismo rarefatto di [[Platone]], l'istituzionalizzazione dell'insegnamento metafisico, la nuova definizione, in parte sofistica in parte scientifica, del filosofo e dialettico come specialista accademico dopo Socrate, a permettere il commercio opportunistico e istrionico fra intelletto e potere. ([[George Steiner]])
*Tra intellettuali la conversazione è scambio di idee altrui. ([[Nicolás Gómez Dávila]])
*Tutti gli uomini sono intellettuali, [...] ma non tutti gli uomini hanno nella società la funzione di intellettuali (così, perché può capitare che ognuno in qualche momento si frigga due uova o si cucisca uno strappo della giacca, non si dirà che tutti sono cuochi e sarti). ([[Antonio Gramsci]])
*Un intellettuale non deve mai restare aggrappato a un'idea sola e precisa: dev'essere elastico. Altrimenti affoga nel monologo, nel fanatismo. ([[Zulfiqar Ali Bhutto]])
*{{NDR|L'intellettuale impegnato è}} un irresponsabile che impartisce lezioni, avendo come metodo di svuotare il mondo della sua complessità per non vederci altro che materia per indignazione, scandalo e pose vantaggiose. ([[Régis Debray]])
*«Un tempo solo chi godeva d'una rendita agricola poteva fare l'intellettuale, – pensò Quinto. – La cultura paga ben caro l'essersi liberata da una base economica. Prima viveva sul privilegio, però aveva radici solide. Ora gli intellettuali non sono borghesi e non sono proletari.» ([[Italo Calvino]])
*Un [[politico|uomo politico]] può dire il contrario di quello che pensa, perché la finalità del discorso è accedere al potere. Ma un intellettuale non può farlo, perché la sua opera è la sola che resterà di lui. ([[Alain de Benoist]])
==Voci correlate==
*[[Cultura]]
*[[Intelletto]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Sociologia della cultura]]
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Citazioni sui '''classici'''.
*Aveva letto talmente tanto che come lettore io non potevo neanche accostarmi a lui, ma di regola non prendeva in mano un libro se lo scrittore non era morto da almeno trent'anni. Come fai se no a fidarti? diceva.<br/>– Con questo non voglio dire che non mi fido della letteratura contemporanea in assoluto. È solo che non vorrei sciupare del tempo prezioso leggendo opere che non hanno ricevuto il battesimo del tempo. ([[Haruki Murakami]])
*C'è un abisso incolmabile tra il libro che è stato decretato un classico dalla tradizione e il libro (quello stesso libro) che abbiamo fatto nostro per istinto, emozione e comprensione: con esso abbiamo sofferto, abbiamo gioito, l'abbiamo tradotto nella nostra esperienza e, nonostante ci sia giunto tra le mani sommerso da strati di lettura, in fondo siamo noi a scoprirlo per primi, un'esperienza sorprendente e inaspettata [...] Questo modesto ''ius primae noctis'' garantisce ai libri che chiamiamo classici la loro unica, utile immortalità. ([[Alberto Manguel]])
*Ciò che rende tale un classico non è il fatto che venga acclamato dai critici, analizzato dai professori, studiato nei corsi universitari, ma che i lettori, una generazione dopo l'altra, vi traggano piacere e giovamento spirituale. ([[William Somerset Maugham]])
*Destino di un classico è quello di suscitare perplessità e adeguamenti critici e, nel contempo, vivere per sé aldilà (e spesso aldifuori) della storiella che gli uomini a posteriori raccontano. ([[Francesco Grisi]])
*È una delle sue manie. I grandi classici, intendo [...] Lo sai come è fatto lui, no? Io non leggo contemporanei. Te lo dice sempre. [...] Aldo parte da questa premessa: il nostro tempo su questa terra è limitato. A leggere tutti i libri che sono al mondo io non ce la farò mai. Quindi non voglio perdere tempo a leggere troiate. Allora, se un libro continua ad essere stampato, pubblicato e letto dopo trecento anni da quando è stato scritto, significa che evidentemente dentro c'è qualcosa che vale la pena. Se è uscito indenne da un filtro così lungo, è più difficile che sia un libro inutile. ([[Marco Malvaldi]])
*I classici sono coloro che non riusciamo a considerare morti, con cui cerchiamo incessantemente il dialogo, interrogandoli prima che su di loro su noi stessi e sul nostro cammino, e soprattutto lasciandoci interrogare da loro. ([[José Tolentino de Mendonça]])
*I grandi classici, sono sempre degli scrittori "radicali", nel senso più proprio del termine, in quanto, appunto, "vanno alla radice delle cose", esplorano, sommuovono le profondità dell'essere, come un aratro che rovescia le zolle e ne mostra il lato a lungo nascosto. Rappresentare l'essere significa necessariamente tornare verso le origini, rimontare all'indietro o scendere in profondità al di là della civilizzazione. In ogni grande classico l'elemento barbarico, primitivo, è almeno altrettanto forte di quello che esprime la civiltà e la cultura. Dioniso sta dietro ad Apollo, ed è da lui che viene la forza primigenia del grande autore: prima di prender forma, prima di assumere l'involucro armonico che più facilmente scorgiamo, c'è uno sconvolgimento tellurico che cambia la forma del territorio e inonda di lava gli ordinati assetti dei letterati comuni, dei prosecutori, dei continuatori e degli esegeti. Chi vede solo Apollo, vede solo una metà del classico, e non sempre quella più significativa. In conclusione, niente è meno imitabile del processo attraverso il quale il grande classico arriva a costruire la sua opera. Secondo la nostra ottica, infatti, grande classico è l'artista che, per costruire un ordine, deve necessariamente spazzarne via molti altri. Di conseguenza, ciò che lui fa è talmente specifico e peculiare da non poter essere mai veramente ripetuto. ([[Alberto Asor Rosa]])
*Io penso che una persona intelligente e moderna deve leggere i classici in generale con un certo «distacco», cioè solo per i loro valori estetici, mentre l'«amore» implica adesione al contenuto ideologico della poesia; si ama il «proprio» poeta, si «ammira» l'artista «in generale». ([[Antonio Gramsci]])
*L'idea della [[scuola]]-azienda si contrappone metafisicamente al classico. Classico, infatti, non esprime alcun rimando al passato, tantomeno al morto passato, bensì il più fiero contrasto al ''modo'', all'ora. Classico è ciò che attualmente non è moda, non è il ritornello dell'ora; esso porta in sé un timbro di battaglia, un'esigenza di ''contra-dizione''. ([[Massimo Cacciari]])
*La classicità non è la serie dei nostri grandi libri, che certo aiutano a meglio intender l'uomo: è un modo di sentire e di pensare, mutando la meraviglia in forma oggettiva. ([[Francesco Flora]])
*La verità è che solo gli scrittori mediocri sono tranquillizzanti. [...] io penso che la nozione di classico – ordine, regolarità, imitabilità – sia stata "inventata" allo scopo di tranquillizzare i lettori, perché in realtà le grandi opere, se lette con abbandono, incutono timore, suscitano paura, e perciò gli uomini o allontanano da loro lo sguardo oppure trovano il modo di sistemarle dentro nicchie rassicuranti. Funzioni sociali specifiche sono state via via costruite a tale scopo: grammatici e critici non hanno fatto per secoli che lavorare a questo fine, e il lettore, nella grande maggioranza dei casi, deve lavorare controcorrente per recuperare il senso originario del classico. Solo superando tale diaframma, si recupera quel "turbamento", che la grande opera, originariamente, ha dovuto produrre per nascere. L'uomo che legga queste opere senza provare tale "sgomento", dimostra di avere una corteccia tanto dura, che quella lettura, comunque, non potrà giovargli affatto. ([[Alberto Asor Rosa]])
*Nei confronti degli scrittori classici del Siglo de oro Tomás Wong aveva un atteggiamento di diffidenza. Il fatto che qualcuno avesse deciso che erano classici lo rendeva nervoso. Essere classico era una specie di malattia che guastava la buona letteratura, ne faceva l'oggeto di studio di studienti e di opere di eruditi, e la letteratura era qualcosa che doveva entrare senza mediazioni, senza intermediari, tra lettore e autore, possibilmente entrambi in condizioni di solitudine. ([[Paco Ignacio Taibo II]])
*Ogni generazione deve reinventare i classici. Io credo che ogni generazione debba assumersi la responsabilità di impegnarsi in questa reinvenzione. ([[Simon Critchley]])
*Ogni nuovo libro danneggia quelli già usciti. Che rimorso, rubare un solo lettore ai classici. ([[Marcello Marchesi]])
*Per il vero umanista, l'autore classico non è certo uno la cui opera si possa comprendere meglio di quanto egli stesso l'abbia compresa. Per l'umanista, cosa che non bisogna mai dimenticare, lo scopo supremo non è, originariamente, quello di "comprendere" i modelli classici, ma di uguagliarli o di superarli. Il filologo non è dunque legato ai suoi modelli anzitutto solo come interprete, ma come imitatore, quando non addirittura come rivale. ([[Hans-Georg Gadamer]])
*Qualsiasi lettura completa di un testo tratto dal proprio passato linguistico e letterario è un atto multiplo di [[traduzione]]. ([[George Steiner]])
*Quando uno scrittore diventa un classico non c'è più bisogno di leggerlo: basta citarlo. ([[Roberto Gervaso]])
*Quando rileggi un classico non si coglie niente di più del libro rispetto ad una precedente lettura; ma vedi in te stesso più di ciò che c'era prima. ([[Clifton Fadiman]])
*Sto iniziando a sentirmi classico. Tutti mi conoscono, nessuno mi legge. ([[Valeriu Butulescu]])
*Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto ma che nessuno vuole leggere. ([[Mark Twain]])
*Un classico è un libro che non deve essere scritto di nuovo. ([[Carl Clinton Van Doren]])
*Un grande classico è uno scrittore che si può [[lode|lodare]] senza averlo letto. ([[Gilbert Keith Chesterton]])
===[[Italo Calvino]]===
*Chiamasi classico un libro che si configura come equivalente dell'universo, al pari degli antichi talismani.
*D'un classico ogni prima lettura è in realtà una [[rilettura]].
*D'un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.
*È classico ciò che persiste come rumore di fondo anche là dove l'attualità più incompatibile fa da padrona.
*È classico ciò che tende a relegare l'attualità al rango di rumore di fondo, ma nello stesso tempo di questo rumore di fondo non può fare a meno.
*I classici sono libri che esercitano un'influenza particolare sia quando s'impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale.
*I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti.
*I classici sono quei libri che ci arrivano portando su di sé la traccia delle letture che hanno preceduto la nostra e dietro di sé la traccia che hanno lasciato nella cultura o nelle culture che hanno attraversato (o più semplicemente nel linguaggio o nel costume).
*Il «tuo» classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui.
*I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo...» e mai «Sto leggendo...».
*Si dicono classici quei libri che costituiscono una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli.
*Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
*Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.
*Un classico è un libro che viene prima di altri classici; ma chi ha letto prima gli altri e poi legge quello, riconosce subito il suo posto nella genealogia.
==Voci correlate==
*[[Lettura]]
*[[Libro]]
*[[Scrittori]]
*[[Scrittura]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Generi letterari| ]]
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Pietro Verri
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[[Immagine:8810 Milano - Via Manzoni - Palazzo Brentani - Pietro Verri - Foto Giovanni Dall'Orto 14-Apr-2007.jpg|thumb|right|Busto di Pietro Verri a Milano]]
'''Pietro Verri''' (1728 – 1797), filosofo, economista, storico e scrittore italiano.
==Citazioni di Pietro Verri==
*Dovere e Onore sono due parole che hanno radici nel regno della opinione. Cambiate la opinione, e non avrete più Armate. (''Delle nozioni tendenti alla pubblica felicità'')<ref>Da ''Delle nozioni tendenti alla pubblica felicità'', a cura di Gennaro Barbarisi, Salerno editrice, 1994, p. 76.</ref>
*Il [[dolore]] precede ogni [[piacere]] ed è il principio motore dell'[[uomo]]. (da ''Discorso sull'indole del piacere e del dolore'')
*Il gran [[Galileo Galilei|Galileo]], l'onore della patria nostra, il gran precursore di Newton, quello di cui sarà glorioso il nome insino che gli uomini conserveranno l'usanza del pensare, quello {{sic|perfine}}, le di cui sventure saranno una macchia, ed un obbrobrio eterno per il secolo in cui visse.<ref>Da ''Pensieri sullo spirito della letteratura in Italia'', in «Il Caffè», 1764; citato in [[Giorgio Candeloro]], ''Storia dell'Italia moderna'', vol. primo, ''Le origini del Risorgimento 1700-1815'', Universale economica, Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano, 1992, pp. 71-72.</ref>
*Mi pare impossibile, che l'usanza di [[tortura|tormentare]] privatamente nel carcere per avere la verità possa reggere per lungo tempo ancora. (da ''Osservazioni sulla tortura'', [[s:Osservazioni sulla tortura e singolarmente sugli effetti che produsse all'occasione delle unzioni malefiche alle quali si attribuì la pestilenza che devastò Milano l'anno 1630/XVI#Impossibile|XVI]])
*Il popolo conobbe che gli Ecclesiastici non erano sempre i maestri disinteressati della verità. Si passò poscia ad esaminare le arti, colle quali avevano ammassate le ricchezze; si svelò il fanatismo delle Crociate, la opinione del prossimo fine del mondo, la tariffa penitenziale convertita in denaro, l'esenzione de' pesi pubblici per i fondi ecclesiastici, per cui molte donazioni si fecero, ritenendo a titolo di livello nella famiglia i poderi donati e diventati esenti; l'opinione di ottenere la felicità dopo la morte a ciunque lasciasse il suo agli ecclesiastici. (''Delle nozioni tendenti alla pubblica felicità'') <ref>Da ''Delle nozioni tendenti alla pubblica felicità'', a cura di Gennaro Barbarisi, Salerno editrice, 1994, p. 82 (Dialogo terzo)</ref>
*[...] posti due uomini nelle stesse circostanze, dando ad uno di essi una mente che ragioni, e dando all'altro della debolezza d'animo e della [[imbecillità]], il primo domerà molti più ostacoli che non farà il secondo; e finirà il primo per adottarsi un sistema assai più agiato e tranquillo di quello che non farà il secondo, al quale converrà passar la vita edificando ordigni, che ad ogni tratto crolleranno, e l'obbligheranno a ritornare da capo. Che se pur l'imbecille, per qualche rara combinazione, verrà dalla mano d'un protettore cavato dal labirinto per cui va errando, e posto in più luminosa comparsa, io dico che male della Fortuna di esso si giudica da chi lo vede di lontano; e che se la Fortuna dee misurarsi dal numero dei beni che ciascun gode, probabilmente colui anche in quello stato deve dirsi abbandonato dalla Fortuna, tanto ei stesso si troverà per tutto il corso della vita straniero nella situazione in cui è riposto, e timoroso e ansante incessantemente di perderla.<ref>Da ''Della Fortuna'', in ''Scritti vari: {{small|di Pietro Verri ordinati da Giulio Carcano e preceduti da un saggio civile sopra l'autore per Vincenzo Salvagnoli}}'', Felice Le Monnier, Firenze, 1854, vol. II, [https://books.google.it/books?id=NEMVAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA151#v=onepage&q&f=false pp. 151-152].</ref>
==''Meditazioni sulla economia politica''==
*Il [[bisogno]], cioè la sensazione del dolore, è il pungolo col quale la natura scuote l'uomo, e lo desta da quell'indolente stato di vegetazione, in cui senza questo giacerebbe. (cap. I)
*Il [[valore]] è una parola che indica la stima che fanno gli uomini d'una cosa; ma ogni uomo avendo le sue opinioni e i suoi bisogni isolati in una società ancor rozza, sarà variabilissima la idea del valore, la quale non si rende universale se non introdotta che sia la corrispondenza fra società e società, ed incessantemente mantenuta. (cap. I)
*Il [[denaro]] è la merce universale: cioè a dire è quella merce la quale per la universale sua accettazione, per il poco volume che ne rende facile il trasporto, per la comoda divisibilità, e per la incorruttibilità sua è universalmente ricevuta in iscambio di ogni merce particolare. (cap. II)
*Il disordine medesimo di consumare più che non si riproduce è uno sprone a maggiormente riprodurre. (cap. III)
*Prima dell'invenzione del [[denaro]] non potevano aversi le idee di compratore, e di venditore, ma soltanto di proponente, e di aderente al cambio. (cap. IV)
*Quali sono dunque gli elementi che formano il prezzo? Non è certamente la sola utilità che lo costituisca. Per convincerci di questo, basta il riflettere che l'acqua, l'aria, e la luce del sole non hanno prezzo alcuno, eppure niun'altra cosa ci è più utile, anzi necessaria quanto lo sono queste. (cap. IV)
*Il prezzo delle cose vien formato da due principi riuniti, bisogno, e rarità. (cap. IV)
*L'accrescimento dell'annua riproduzione debb'essere lo scopo della [[Economia politica]]: questo non può ottenersi se non col facile e pronto sfogo di tutta la porzione eccedente i bisogni interni dello Stato. (cap. V)
*Nella troppa [[disuguaglianza economica|disuguaglianza delle fortune]], egualmente che nella perfetta eguaglianza, l'annua riproduzione si restringe al puro necessario, e l'industria s'annienta, poiché il popolo cade nel letargo. (cap. VI)
*I mezzi per isminuzzare e dividere i patrimonj troppo ammassati, e far circolare i beni di fortuna sopra un maggior numero di uomini, non possono mai essere mezzi diretti, poiché sarebbe questo un attentato contro la proprietà, che è la base della giustizia in ogni società incivilita. (cap. VI)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Cronaca di Cola de li Piccirilli''===
Chissa Cronaca aggio scritta de mea propia manu e pe' meo propio devertimiento io Cola da li Picirilli l'anno dello Signore mille setteciento e sessanta tre: né me curo che alcuno la legga o che sea de gusto ad alcuno; ben sapiendo che le guste son varj e che massimamente in Melano dove pe' malora mia songo costretto de restare, le cervielli della gente sono assae diviersi dallo mio. Quello che so pe' scrivere in chissa Cronaca so' appunto le coglionerie che aggio veduto capetare in chissa nobule Metropole entro lo brieve spazio d'un anno.
===''Diario militare''===
<div align=right>Vienna, 14 maggio, 1759.</div>
Eccomi giunto. Ma quanta diversità dal correre la posta tranquillamente al camino, e coll'itinerario in mano, dire domani al tal sito, posdomani comodamente al tal altro. Sedendo al fuoco agiatamente, da Milano a Vienna vi si passa in sei o sette giorni. Io però nel Tirolo, nella Stiria e Carinzia, ho incontrato delle difficoltà che sulla carta non erano scritte. La mattina al fare del giorno 5 di questo mese m'avete veduto partire; ora vi dico, che non ho potuto giungere a Vienna se non ieri, cioè il nono giorno, e vi sarei giunto assai più tardi, se non avessi sacrificato quattro notti. La sera del 5 dormii a Brescia, viaggiai tutto il giorno 6 e la notte, e dormii la sera del 7 a Bolzano. La mattina del giorno 8 partii, viaggiai di seguito tutta la notte e tutto il giorno 9, e la sera dormii a Lienz.
===''Discorso sull'indole del piacere e del dolore''===
La sensibilità dell'uomo, il grande arcano, al quale è stata ridotta come a generale principio ogni azione della fisica sopra di noi, si divide, e scompone in due elementi, e sono amor del piacere e fuga del dolore: tale almeno è la comune opinione degli uomini pensatori e maestri. Ognuno conosce e sente quanta influenza abbiano il piacere e il dolore nel determinare le azioni umane; la speranza, il desiderio, il bisogno del primo; il timore, lo spavento, l'orrore del secondo, danno il moto a tutte le nostre passioni. Tutti gli amatori delle belle arti sanno, che il loro scopo parimente è il piacere, col quale allettano altrui a ben accogliere e l'utile, e il vero. I tentativi adunque destinati a conoscerne l'indole, a illuminare questi primordiali oggetti, sono meritevoli di qualche attenzione.
===''Osservazioni sulla tortura''===
Fra i molti uomini d'ingegno e di cuore, i quali hanno scritto contro la pratica criminale della tortura e contro l'insidioso raggiro de' processi che secretamente si fanno nel carcere, non ve n'è alcuno il quale abbia fatto colpo sull'animo dei giudici; e quindi poco o nessuno effetto hanno essi prodotto. Partono essi per lo più da sublimi principj di legislazione riserbati alla cognizione di alcuni pochi pensatori profondi, e ragionando sorpassano la comune capacità; quindi le menti degli uomini altro non ne concepiscono se non un mormorìo confuso, e se ne sdegnano e rimproverano il genio di novità, la ignoranza della pratica, la vanità di voler fare il bello spirito, onde rifugiandosi alla sempre venerata tradizione de' secoli, anche più fortemente si attaccano ed affezionano alla pratica tramandataci dai maggiori.
===''Storia di Milano''===
L'origine di una città antica si perde comunemente nella oscurità de' tempi favolosi, e ascende sino a que' rimoti secoli dai quali a noi non è trapassato monumento alcuno, e perciò debbono considerarsi come secoli isolati e inaccessibili alla nostra curiosità. Tale si è la fondazione della città di Milano, di cui Plinio, Giustino e Livio fanno menzione, con autorità però sempre dubbia; perché trattasi di un avvenimento accaduto più secoli prima che questi autori scrivessero, e presso di un popolo che probabilmente ignorava persino l'arte della scrittura con cui passare a' posteri la notizia de' fatti. Conviene però queste opinioni conoscerle, e brevemente esaminarle, per separare dalla massa delle tradizioni quella porzione che sia più credibile.
==Citazioni su Pietro Verri==
*L'ordine la chiarezza, la forza de' raziocini e l'insinuantesi fluidità del suo stile trovansi nelle ''Osservazioni sulla Tortura'' in un grado eminente. Non temo di incontrar la taccia di esagerato, se dico che quest'opera mostra più che ogni altra qual grand'uomo era Verri. ([[Pietro Custodi]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Pietro Verri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-v/pietro-verri/cronaca-di-cola-de-li-piccirilli/ Cronaca di Cola de li Piccirilli]'', Milano, Biblioteca comunale, 1997. ISBN 8885262279
*Pietro Verri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-v/pietro-verri/diario-militare/ Diario militare]'', Universale Cappelli, 1967.
*Pietro Verri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-v/pietro-verri/discorsi-del-conte-pietro-verri-dellinstituto-delle-scienze-di-bologna-sullindole-del-piacere-e-del-dolore-sulla-felicita-e-sulla-economia-politica-riveduti-ed-accresciuti-dall/ "Discorsi del conte Pietro Verri dell'Instituto delle Scienze di Bologna sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica riveduti ed accresciuti dall'autore]'', in Milano, presso Giuseppe Marelli, 1781.
*Pietro Verri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-v/pietro-verri/discorso-sullindole-del-piacere-e-del-dolore/ Discorso sull'indole del piacere e del dolore ed altri scritti di filosofia ed economia]'', a cura di [[Renzo De Felice]], Feltrinelli Editore, Milano, 1964.
*Pietro Verri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-v/pietro-verri/osservazioni-sulla-tortura-e-singolarmente-sugli-effetti-che-produsse-alloccasione-delle-unzioni-malefiche-alle-quali-si-attribui-la-pestilenza-che-devasto-milano-lanno-1630/ Osservazioni sulla tortura e singolarmente sugli effetti che produsse all'occasione delle unzioni malefiche alle quali si attribuì la pestilenza che devastò Milano l'anno 1630]'', Newton Compton editori, prima edizione 1804. ISBN 8879835394
*Pietro Verri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-v/pietro-verri/storia-di-milano/ Storia di Milano]'', Edizioni Sansoni, Firenze, 1963.
==Voci correlate==
*[[Alessandro Verri]]
==Altri progetti==
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Islam
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Citazioni sull''''Islam''' e i '''musulmani'''.
==Citazioni==
*Abbiamo importato un mostro e questo mostro si chiama Islam. ([[Geert Wilders]])
*Anche l'islam esalta l'inattingibile gloria divina, un sole accecante che al massimo lascia un riflesso nella pozzanghera d'acqua che è l'uomo, per usare un'immagine di quella religione. Eppure, l'autentico approdo dell'orazione è l'intimità tra il fedele e il suo Dio, tant'è vero che la stessa spiritualità musulmana tende a questo abbraccio. ([[Gianfranco Ravasi]])
*Ci sono musulmani di ogni tipo. L'idea di chiuderli in una sola identità è sbagliata. ([[Amartya Sen]])
*Da quando l'[[URSS]] non controlla più le spinte dal basso contro la ricchezza planetaria e alla loro testa si è posto l'Islam, la sopravvivenza del mondo ricco è in pericolo. ([[Emanuele Severino]])
*Dopo aver studiato moltissimo il [[Corano]], la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche [[religione|religioni]] altrettanto letali per l'uomo di quella di [[Maometto]]. A quanto vedo, l'Islam è la causa principale della decadenza oggi così evidente nel mondo musulmano, e, benché sia meno assurdo del [[politeismo]] degli antichi, le sue tendenze sociali e politiche sono secondo me più pericolose. Per questo, rispetto al paganesimo, considero l'Islam una forma di decadenza anziché una forma di progresso. ([[Alexis de Tocqueville]])
*È superfluo dire che il vero significato dell'Islam è incompatibile con l'abuso maligno, demagogico o reazionario che viene fatto dei suoi principii. Tutte le manovre che si fondano su di un tale abuso (sfortunatamente la nostra stessa società è stata più volte vittima di tali manovre nel passato e nel presente) costituiscono l'opposto del vero spirito e del vero significato dell'Islam. ([[Mohammad Reza Pahlavi]])
*{{NDR|Sui [[fondamentalismo|fondamentalisti]] islamici}} Essi non ci danno pace e neppure noi dobbiamo dargliene. Non possiamo vivere sullo stesso pianeta, e sono contento, perché io non voglio viverci. Non voglio respirare la stessa aria di quegli psicopatici assassini, torturatori, stupratori e abusatori minorili. È questione di "o io o loro". Sono contento di ciò, perché so che saranno loro. È un obbligo e una responsabilità sconfiggerli, ma è anche un piacere. Non lo vedo affatto come un lavoro sporco. ([[Christopher Hitchens]])
*I Mussulmani ricordano con nostalgia la «democrazia dell'Islam», sotto i primi Califfi, e la loro sorprendente carriera di vittorie. ([[Jawaharlal Nehru]])
*I musulmani possono diventare dei veri francesi? Eccezionalmente sì, ma in generale no. Molti dogmi fondamentali dell'islam si oppongono ai nostri principi. Con alcuni, e penso ai musulmani liberali che hanno ormai perso la fede, ci sono accomodazioni possibili. Ma con altri, e mi riferisco a coloro che aspettano il [[Mahdi|Madhì]], non v'è nessuna possibilità di accordo. ([[Charles de Foucauld]])
*Il mondo islamico dispone di un fattore di mobilitazione ridivenuto irresistibile: il fanatismo religioso; o meglio il collante religioso come alimento della contrapposizione e resistenza contro l'Occidente. <br>Se oggi esso è, al di là degli eccessi retorici con cui se ne parla, il principale «pericolo» per la ''pax americana'', ciò dipende, in ultima analisi, dalla scelta – perseguita per mezzo secolo – di ''far fallire comunque la diffusione del «modello sovietico» nel mondo arabo-islamico'', di impedire la sua espansione oltre i confini dell'ormai laicizzata «Asia sovietica». ([[Luciano Canfora]])
*Il terrorismo è figlio della marcescenza di una religione come quella musulmana che negli ultimi decenni si è andata radicalizzando come vera e propria ideologia. E questo è l'Islam contro il quale dobbiamo capire di essere in guerra. ([[Toni Capuozzo]])
*Il vero vizio dell'Islam, la sua vera causa d'inferiorità politica non è nel suo domma, né nella sua morale, ma nella confusione dello spirituale col temporale, della legge religiosa colla civile. Il Corano essendo insieme Bibbia e codice, le parole del Profeta tenendo il posto del diritto, le leggi ed i costumi sono per sempre resi sacri dalla religione e da questo solo fatto deriva che la civiltà maomettana è necessariamente stazionaria. ([[Anatole Leroy-Beaulieu]])
*L'autentico Mussulmano è il vero rivoluzionario. L'Islam è la più grande rivoluzione nella storia della nostra nazione araba e dell'umanità. ([[Hafiz al-Asad]])
*L'Islam è costruito su cinque [pilastri]: l'attestazione che non c'è divinità degna di essere adorata se non Allah e che Maometto è il Messaggero di Allah; l'esecuzione della preghiera; il versamento della zakā; il pellegrinaggio e il digiuno [durante il mese di] Ramadan. ([[Maometto]])
*L'Islam è un cancro terminale dell'Occidente, bisogna estirparlo prima che le metastasi si diffondano in Italia. ([[Daniela Santanchè]])
*L'islam è un'ideologia travestita da religione, l'hanno riconosciuto perfino persone illuminate di quel mondo. ([[Antonio Socci]])
*L'islam è una religione, come tutte le altre, con una serie di idee e di pratiche relative alla morale, all'etica, a Dio, al cosmo e alla morte. Ma allo stesso tempo potrebbe essere inserito in una classe completamente diversa, che include il [[comunismo]], la democrazia parlamentare, il [[fascismo]] e così via, poiché l'islam è ''anche'' un progetto sociale, un'idea di come dovrebbe essere gestita la [[politica]] e l'[[economia]], con un sistema legale, civile e penale tutto suo.<br/>Ma l'islam può anche essere inserito all'interno di un'altra classe ancora, che include la civiltà cinese, indiana, occidentale e così via, perché esiste un intero universo di manufatti culturali [...] che può essere definito propriamente islamico.<br/>O l'islam può essere visto come una storia mondiale parallela a tutte le altre, le quali si contaminano reciprocamente. Visto in questa luce, l'islam è una vasta narrazione che si dipana lungo i secoli, ancorata alla nascita di quella prima comunità alla Mecca e a Medina quattordici secoli fa. ([[Tamim Ansary]])
*L'Islam è una religione di pace, umanità e fratellanza. Che dice: è un preciso dovere quello di dare un'educazione a ogni bambino. ([[Malala Yousafzai]])
*L'Islam è uno dei fondamenti della cultura europea. Non potremmo nemmeno pensare a una vera Europa senza il contributo islamico. ([[Moni Ovadia]])
*L'Islam in linea di principio è sempre una religione illuminata: sono gli individui che la interpretano in maniera letterale e irrazionale a farla apparire oggigiorno come foriera di violenza, guerra, terrore. Ma ai musulmani va comunque la responsabilità di non aver difeso la propria religione. Avrebbero dovuto reagire immediatamente quando si sono palesate persone che pretendevano di commettere attentati in nome dell'Islam. ([[Tahar Ben Jelloun]])
*L'Islam, spesso lo si dimentica, è un'eresia del cristianesimo. ([[Paolo Prodi]])
*L'Islam vede la religione come un modo di vivere, un insieme di comportamenti, una legge, un ideale politico; mancano invece quasi del tutto quelle connotazioni strettamente sacerdotali e liturgiche, che appaiono essenziali alla nostra idea di religione. ([[Ambrogio Donini]])
*L'utopia retrospettiva nel pensiero islamico significa che frequentemente l'idea del futuro si è appiattita sul passato; si è preteso cioè di costruire il futuro ripetendo e riproducendo in modo identico ciò che è accaduto nel passato. ([[Massimo Campanini]])
*La Chiesa guarda anche con stima i musulmani che adorano l'unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta pure la invocano con devozione. Inoltre attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così pure hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno. (''[[Nostra aetate]]''
*La distinzione fra potere e forza è anche evidente in una sfera del tutto diversa: quella della devozione religiosa, nelle sue molteplici sfumature. Ogni fedele sta costantemente in balìa della forza del dio e ne è a suo modo soddisfatto. […] Le religioni di questo tipo accentuano il concetto di predestinazione divina [...] l'Islam e il Calvinismo sono specialmente noti per questa tendenza. I loro fedeli anelano alla forza divina. ([[Elias Canetti]])
*Lei naturalmente saprà che è stato l'Islam a parlare per primo delle libertà delle donne, a dare loro prestigio, rispetto. Dice la Scrittura: se vuoi entrare in Paradiso, rispetta tua madre, poiché il Paradiso sta sotto i piedi di tua madre. Non dice mica rispetta tuo padre! L'Islam per primo ha dato alle donne parità di diritti. ([[Muhammad Zia-ul-Haq]])
*– Ma... Abitate in Islam?<br />– L'Islam non è un paese, è una Fede! (''[[Che bella giornata]]'')
*Ma dai tempi di Maometto l'Islam fu una religione missionaria e conquistatrice, che mescolava l'ambito religioso con quello politico, che disprezzava i confini nazionali ed etnici, una religione la cui semplicità e assenza di misteri anticipava già quell'«unità dell'umanità» che l'Islam voleva instaurare con un'ostinata lotta. ([[Ernst Nolte]])
*Maometto ha fatto calare dal cielo e messo nel [[Corano]] non soltanto dottrine religiose, bensì massime politiche, leggi civili e penali, teorie scientifiche. Il [[Vangelo]], invece, non parla che dei rapporti generali degli uomini con Dio e fra di loro. All'infuori di questo non insegna nulla e non obbliga a credere nulla. Già basta questa, tra infinite ragioni, per indicare che la prima di queste due [[religione|religioni]] non potrebbe reggere a lungo in tempi culturalmente [[illuminismo|illuminati]] e [[democrazia|democratici]], mentre la seconda è destinata a regnare in quelli come negli altri. ([[Alexis de Tocqueville]])
*Nell'Islam, forse più che in altre branche religiose di misticismo, la ricerca dell'unione assume la forma di un viaggio verso Dio; il Sufi parla dei diversi stadi come di 'stazioni' alle quali si perviene solo in virtù di un incessante sforzo. ([[Jean Campbell Cooper]])
*Nell'Islam religione e scienza si affrontano, ma inizialmente è la scienza che domina. La parola d'ordine è competizione: competizione tra le religioni, competizione tra gli Stati. ([[Claude Allègre]])
*Non c'è dubbio che l'Islam vuole governare il mondo. Quando i musulmani diventano una maggioranza in qualsiasi paese poi hanno l'obbligo religioso di governarlo. ([[Raymond Leo Burke]])
*Non c'è nessun popolo del mondo che anche nella propria religione sia più democratico dei musulmani. ([[Mohammad Ali Jinnah]])
*Non dimentichiamoci che quella musulmana, per esempio, non prevede il confronto pacifico con le altre religioni. [...] Far finta che sia una religione come ogni altra, con differenze solamente rituali o simboliche è profondamente sbagliato. ([[Toni Capuozzo]])
*Non esiste, a mio parere, nell'islam contemporaneo una filosofia pura à la Cartesio o à la Kant. La filosofia contemporanea in terra d'islam ha dovuto sempre fare i conti con l'islam, innanzitutto, cioè con una concezione della vita, del mondo... che, evidentemente, ha lasciato un'orma incancellabile. ([[Massimo Campanini]])
*Non si può dire che l'Islam è una religione di pace, perché l'Islam non significa pace. L'Islam significa sottomissione. Pertanto, il musulmano è colui che si sottomette. C'è posto per la violenza nell'Islam. C'è posto per il jihad nell'Islam. ([[Anjem Choudary]])
*Non sono stata picchiata per un principio religioso, ma per gelosia, da un uomo umiliato. Solo per questo. Coloro che si trincerano dietro l'Islam per giustificare un'azione del genere mentono; coloro che pensano sinceramente – e ce ne sono – che il Corano incoraggi tali pratiche, sbagliano. È una faccenda di mentalità maschile, niente di più. Il Profeta ha insegnato l'amore, non certo l'odio che oggi viene propagato da alcuni dei suoi zelatori. ([[Rania al Baz]])
*Non si incontra mai l'islam o una religione, bensì uomini e donne che appartengono a determinate tradizioni religiose e per i quali questa appartenenza è un aspetto di un'identità molteplice e non monolitica. ([[Enzo Bianchi]])
*{{NDR|Sulla sua esultanza con la maglia con scritto "I love Allah"}} Per replicare a chi insulta l'Islam con film ignobili. Prego cinque volte al giorno, faccio il Ramadan, non bevo, non fumo e rispetto tutti. L'Islam è tolleranza, però la Francia vieta il velo alle donne. Ma pure a Firenze, il mio amico El Hamdaoui è a disagio perché se sua moglie esce di casa velata la guardano male, e lui ha bisogno di sentirsi bene per dare il massimo. ([[Adel Taarabt]])
*Quelli i quali negano all'Islam ogni avvenire nella evoluzione politica dei tempi futuri, potrebbero ricevere un giorno qualche spiacevole smentita. [...] L'Islam è in movimento, e quantunque si muova con la sua caratteristica, direi quasi geologica, lentezza, tuttavia avanza nel suo cammino, e la sua stessa lentezza è manifestazione di forza, è sintomo di durevole tenacia. ([[Leone Caetani]])
*Se esiste una libertà di stampa che arriva a offendere i valori sacri dell'Islam, io sono contro questa libertà. ([[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani]])
*Seguo l'islam con attenzione e ho dovuto rassegnarmi al fatto che ogni musulmano è obbligato a seguire la sharia : la legge del taglio della mano e della lapidazione. E ho scoperto che no, la sharia è immutabile, oggi come mille anni fa. Questo è in contrasto con i diritti delle donne, dei bambini, dei gay e di tutte le persone libere. Qualcuno mi smentisca e io cambierò idea. ([[Benjamin Carson]])
*Se la rapidità con cui una religione si estende fosse una prova della sua veracità, niuna sarebbe più vera di quella proclamata da Maometto, la quale in men di cento anni fece sventolare i vittoriosi suoi vessilli dalle rive del Gange a quelle del Garigliano. ([[Aurelio Bianchi-Giovini]])
*''Straniera in casa tua | ma a casa mia | sovrana del lamento. | Oriente, che cosa mi hai fatto? | Ti ho amato, ma mi hai portato solo vergogna. | Mi hai sfigurata come un esercito di cieche Shahrazad, | mi hai nutrita del desiderio delle stelle | nei rapidi istanti del fulmine... | ma tutto ciò da dietro un velo.'' ([[Amal al-Juburi]])
*Tutti amano la [[democrazia]], specialmente se li riguarda personalmente, ma l'islam non è l'opposto della democrazia; rappresenta semplicemente un universo di riferimento completamente diverso. All'interno di quell'universo può esistere la democrazia, la tirannia, e tutto quello che c'è nel mezzo. ([[Tamim Ansary]])
*Una religione che non ha attraversato la modernità. E il cui richiamo al trascendente è un lamento contro il potere del consumo che ormai domina nel mondo occidentale. ([[Paolo Prodi]])
===[[Magdi Allam]]===
*Analizzando la sequenza e la durata delle dinastie politiche nel mondo musulmano, si nota come esse siano state tutte relativamente brevi, estinguendosi nell'arco di poche generazioni: perché la legittimità del loro potere era tanto fragile da venire sostituito da un altro.
*La storia politica del mondo musulmano è intrisa di sangue, a iniziare dai primi califfi dell'islam: di essi uno soltanto, Abu Bakr, morì di morte naturale, gli altri tre furono ammazzati perché considerati dei tiranni. In realtà nelle sue strutture politiche il mondo musulmano ha sempre enfatizzato il pericolo di cadere nel disordine e dunque ha visto nella tirannia una minaccia permanente.
*La violenza intrinseca nell'islam la cogliamo nei loghi dei gruppi islamici, dove compare ovunque il Corano abbinato a delle armi e a violente prescrizioni di Allah.
===[[Oriana Fallaci]]===
*Perché loro [i fondamentalisti islamici] hanno qualche cosa che noi non abbiamo ed è la passione. Hanno la fede e la passione. Nel male, in negativo, ma l'hanno. Noi non l'abbiamo più, l'abbiamo persa, la nostra forma di società ha inaridito l'animo, ha inaridito il cuore della gente. Perfino nei rapporti amorosi c'è meno passione. In quanto alla fede, nel nostro mondo è una parola quasi sconosciuta. Loro sono più stupidi di noi ma sono profondamente appassionati, dunque più vitali. Perfino la guerra, che è un atto di passione – passione in negativo, la ferocia, il sangue –, è diventata sterile, pulita. Questa mancanza di passione si riflette nella nostra vita quotidiana perché, al posto della passione, abbiamo il benessere, la comodità, il raziocinio. Tutto quello che siamo è frutto di raziocinio, non di passione.
*Soprattutto non credo alla frode dell'Islam Moderato. Come protesto nel libro ''Oriana Fallaci intervista sé stessa'' e ne ''L'Apocalisse'', quale Islam Moderato?!? Quello dei mendaci imam che ogni tanto condannano per eccidio ma subito dopo aggiungono una litania di «ma», «però», «nondimeno»? È sufficiente cianciare sulla pace e sulla misericordia per essere considerati Mussulmani Moderati? È sufficiente portare giacche e pantaloni invece del ''djabalah'', blue jeans invece del burka o del chador, per venir definiti Mussulmani Moderati? È un Mussulmano Moderato uno che bastona la propria moglie o le proprie mogli e uccide la figlia se questa si innamora di un cristiano? Cari miei, l'Islam moderato è un'altra invenzione. Un'altra illusione fabbricata dall'ipocrisia, dalla furberia, dalla quislingheria o dalla Realpolitik di chi mente sapendo di mentire. L'Islam Moderato non esiste. E non esiste perché non esiste qualcosa che si chiama Islam Buono e Islam Cattivo.<br/>Esiste l'Islam e basta. E l'Islam è il Corano. Nient'altro che il Corano. E il Corano è il ''Mein Kampf'' di una religione che ha sempre mirato ad eliminare gli altri. Una religione che ha sempre mirato a eliminare gli altri. Una religione che si identifica con la politica, col governare. Che non concede una scheggia d'unghia al libero pensiero, alla libera scelta. Che vuole sostituire la democrazia con la madre di tutti i totalitarismi: la teocrazia.
*Una religione che si identifica con la politica, col governare. Che non concede una scheggia d'unghia al libero pensiero, alla libera scelta. Che vuole sostituire la democrazia con la madre di tutti i totalitarismo: la teocrazia. Come ho scritto nel saggio "Il nemico che trattiamo da amico", è il Corano non mia zia Carolina che ci chiama «cani infedeli» cioè esseri inferiori poi dice che i cani infedeli puzzano come le scimmie e i cammelli e i maiali. È il Corano non mia zia Carolina che umilia le donne e predica la Guerra Santa, la Jihad. Leggetelo bene, quel "Mein Kampf", E qualunque sia la versione ne ricaverete le stesse conclusioni: tutto il male che i figli di Allah compiono contro di noi e contro sé stessi viene da quel libro. È scritto in quel libro. E se dire questo significa vilipendere l'Islam, Signor Giudice del mio Prossimo Processo, si accomodi pure. Mi condanni pure ad anni di prigione. In prigione continuerò a dire ciò che dico ora. E continuerò a ripetere: «Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere».
===[[Ruhollah Khomeyni]]===
[[File:عکسی از خمینی.JPG|thumb|[[Ruhollah Khomeyni]]]]
*L'Islam dice: ogni bene esiste grazie alla spada e all'ombra della spada! Le persone non possono essere obbedienti se non con la spada! La spada è la chiave del Paradiso, che può essere aperto solo per i Santi guerrieri!
*L'Islam ha precetti per ogni cosa che riguardi l'uomo e la società. Questi precetti vengono dall'Onnipotente e sono trasmessi all'uomo tramite il Suo Profeta e Messaggero. C'è da sorprendersi di fronte alla maestosità di questi comandamenti, i quali ricoprono ogni aspetto della vita, dal concepimento alla tomba! Non vi è argomento sul quale l'Islam non abbia espresso un giudizio.
*L'Islam o è politica o non è nulla.
*L'Islam rende obbligatorio per tutti i maschi adulti, a condizione che non siano disabili o incapaci, di prepararsi per la conquista di altri paesi in modo che le scritture dell'Islam siano obbedite in ogni paese del mondo.
*L'Islam: tramite la conversione all'Islam, il corpo, la saliva, le secrezioni nasali e il sudore di un uomo o una donna non musulmani diventano automaticamente puri.
*La fede e la giustizia islamica esigono che all'interno del mondo musulmano non si consenta la sopravvivenza di governi anti-islamici. L'instaurazione di un potere laico pubblico equivale all'opposizione attiva al progresso dell'ordine islamico.
*La giustizia islamica si basa sulla semplicità e sulla facilità. Appiana tutti le rimostranze penali e civili nella maniera più conveniente,elementare e spedita possibile. Tutto ciò che richiede è che un giudice islamico, munito di calamo, inchiostro e due o tre esecutori, si rechi al villaggio, giunga al suo verdetto su qualsiasi tipo di caso, e che lo renda immediatamente esecutivo. Guardate all'attuale costo, in termini di tempo e denaro, nella società occidentale, con tutte quelle procedure giuridiche che permeano ogni processo in nome di principi alieni all'Islam!
*Se le leggi punitive dell'Islam fossero applicate anche solo per un anno, tutte le devastanti ingiustizie e immoralità verrebbero estirpate.
*Se vogliamo l'Islam, che bisogno c'è di aggiungere che vogliamo la democrazia? Sarebbe come dire che vogliamo l'Islam e che bisogna credere in Dio.
*Un governo islamico non può essere totalitario o dispotico, bensì costituzionale e democratico.
===[[Irshad Manji]]===
[[File:Irshad Manji.jpg|thumb|[[Irshad Manji]]]]
*La maggioranza di noi non è musulmana perché ci pensa, ma perché ci nasce. Siamo musulmani, punto e basta.
*Noi musulmani schiacciavamo la dignità di chi aveva la pelle più scura della nostra e sfruttavamo senza pietà i neri africani. Adesso non ditemi, per favore, che era una durezza appresa dai coloni inglesi, perché allora sorge spontanea una domanda: per quale motivo non avevamo imparato anche a lasciare spazio all'iniziativa imprenditoriale dei neri, così come gli inglesi ne avevano lasciato alla nostra?
*Perché siamo ostaggio di quanto accade tra israeliani e palestinesi? Come spiegare la persistente vena di antisemitismo che percorre l'Islam? Chi ci vuole veramente colonizzare: l'America o l'Arabia? Per quale ragione continuiamo a sprecare il talento e la ricchezza delle donne, che rappresentano il cinquanta per cento abbondante della creazione divina? Cosa ci rende tanto sicuri che gli omosessuali meritino il nostro ostracismo – se non addirittura la morte – quando, secondo il Corano, tutto ciò che Dio crea è «eccellente»? Certo, il Corano dice molte altre cose, ma che scusa abbiamo per prenderlo alla lettera, quando è tanto ambiguo e contraddittorio?
*Quanti di noi sanno fino a che punto l'Islam è un «dono degli ebrei»? L'unità della creazione, l'intrinseca e spesso misteriosa giustizia divina, la nostra capacità innata di creature di Dio di scegliere il bene, il senso della nostra vita terrena, l'infinitezza di quella ultraterrena: queste e altre idee portanti del monoteismo sono pervenute ai musulmani tramite l'ebraismo. Per me fu una scoperto sconvolgente perché ne derivava che l'Islam non aveva alcuna necessità di alimentare l'antisemitismo. Anzi, semmai avevamo molti più motivi di esser grati agli ebrei che non di odiarli.
*Se l'Islam è flessibile dovrebbe esserlo anche in senso migliorativo, non solo peggiorativo, giusto?
*Se un maggior numero di noi sapesse che l'Islam è il prodotto di mescolanze e contaminazioni, e non uno stile di vita assolutamente originale, se comprendessimo cioè la natura ibrida della nostra cultura spirituale, saremmo più disposti ad accettare «l'altro»?
===[[Vittorio Messori]]===
*I musulmani convertirono a milioni i cristiani e cancellarono la fede in Gesù da interi paesi ma non riuscirono a convertire gli [[ebrei]].
*L'[[ebraismo]] – come è stato detto, seppure in modo un po' semplificato – è la [[religione]] della ''speranza''; il [[cristianesimo]] della ''carità''; l'islamismo della ''fede''.
*Tutto intero l'Islàm, al di là di ogni scuola, non ha dimenticato un ''hadit'' di Maometto, un detto, cioè, tramandato dalla tradizione orale dei primi discepoli e considerato fonte di rivelazione accanto al Corano. Quell'''hadit'' ha conservato una parola del profeta dell'Islàm rivolta a Fatima {{NDR|sua figlia}}: «Tu sarai la padrona delle donne nel Paradiso, ''dopo'' [[Maria|Màryam]]». Una superiorità, dunque, nello stesso Cielo musulmano, di quella che i cristiani chiamano ''Regina Coeli''. [...] così che i pellegrini islamici, seppur non organizzati, non sono mai mancati a [[Fatima]] e ora vanno sempre crescendo. [...] È singolare che, in tanto parlare di ecumenismo, Maria è il «luogo» dove musulmani e cristiani (quelli, almeno, cattolici e quelli ortodossi) sono vicini più che ovunque altrove.
===[[Boualem Sansal]]===
*Come il [[cristianesimo]], l'islam ha un progetto planetario. I cristiani volevano cristianizzare tutti, compresi i cosiddetti "selvaggi", quelli che non erano nemmeno considerati esseri umani, che abitavano nelle foreste... Popolazioni che i missionari consideravano come "scimmie" eppure volevano evangelizzarli lo stesso. Per farli diventare umani. L'islam ha la stessa ambizione planetaria di fare regnare Allah sulla terra.
*È una religione straordinaria o forse non è una religione, chissà se riuscirà dove la ragione per ora ha fallito. Ma è presto per dirlo, sono soltanto due secoli che Dio è morto, dobbiamo aspettare che sia stramorto per dire davvero che abbiamo imparato a vivere senza di lui, perché l'umanità nei millenni ha sempre vissuto all'ombra di qualche divinità. Il punto però è che oggi l'offerta dell'Islam ha un successo strepitoso e francamente poco comprensibile.
*Il sistema islamico, come tutti i sistemi totalitari, afferra l'individuo come si fa in un computer, ne cancella la memoria per fargli il lavaggio del cervello e poi ci iscrive un nuovo software che controlla tutte le funzioni come se ne fosse il direttore spirituale.
*L'islam è un'idea, la parola di Dio per i musulmani, che il sistema religioso ha socializzato attraverso la moschea, la scuola coranica e un codice giuridico (la sharia) fortemente vincolante. Spinta all'estremo, una tale organizzazione può diventare abominevole, ed è così che dinanzi all'islam moderato che non vuole forzare le coscienze si è sviluppato l'islamismo che impone senza alcuna discussione, col pretesto che Dio non tratta con le sue creature...
*Nella sua guerra totale contro il mondo moderno, l'islam radicale ha dovuto adattare i suoi metodi all'ambiente, ha approfondito tutti i sistemi totalitari che sono esistiti nel XX secolo: lo stalinismo, il fascismo, il nazismo. L'islam radicale riduce a zero la capacità degli uomini di pensare, di decidere, di inventare. E li uccide nella loro responsabilità, nella loro famiglia, nella loro cultura, ne fa dei meri esecutori.
===[[Amir Taheri]]===
[[File:Amir Taheri (cropped).jpg|thumb|[[Amir Taheri]]]]
*Gli schiavi formano un'ulteriore sottospecie nel sistema sociologico islamico. Ovviamente gli schiavi di religione musulmana sono superiori a quelli di diversa ubbidienza, e in entrambi i casi le donne sono considerate «un po' meno uguali», almeno secondo la giurisprudenza coranica. La schiavitù è stata ufficialmente bandita dagli stati musulmani. L'ultima ad intraprendere questo passo coraggioso è stata la Mauritania (1980), ma a tutt'oggi si calcola che vi sia una popolazione di schiavi ammontante a 250.000 individui, vale a dire il 10% del totale. Per tutto il XIX secolo, l'abolizione della schiavitù venne fieramente contrastata dai teologi islamici che la vedevano come una diretta violazione delle leggi divine.
*L'intero sistema islamico consiste di cosiddetti ''Hodud'', o limiti che semplicemente non si devono oltrepassare. L'Islam non riconosce la libertà illimitata d'espressione. Chiamateli tabù, se volete, ma l'Islam considera una vasta gamma di soggetti come permanentemente chiusi. La maggior parte dei musulmani è pronta ad essere di mentalità aperta su molte cose, ma mai su qualsiasi cosa tocchi anche remotamente la loro fede.
*Nella visione musulmana del mondo non c'è traccia di diritti fondamentali, almeno nell'accezione occidentale del termine, e soltanto una ristretta gerarchia di valori individuali e collettivi viene osservata. L'Islam respinge qualsiasi gerarchia di valori umani che sia basata su nozioni come razza, nazionalità o classe. Il nazionalsocialismo hitleriano, che si basava sull'asserita superiorità della razza ariana, sarebbe stato inconcepibile in Iran, e ugualmente inconcepibile sarebbe il sistema dell'apartheid come viene praticato in Sudafrica con l'appoggio della chiesa riformata olandese. Però ciò non toglie che l'Islam, respingendo così fermamente il concetto d'uguaglianza, non sia capace di sviluppare un suo proprio sistema segregazionista: infatti, sotto la legge coranica gli esseri umani vengono anzitutto divisi sulla base del sesso, e le donne non hanno gli stessi diritti dell'uomo. Gli studiosi islamici hanno scritto una quantità di volumi per dimostrare che la disparità tra uomini e donne non danneggia sostanzialmente gli interessi materiali e spirituali di queste ultime. Se ciò corrisponda o meno a verità, non è nostro compito discuterlo in questa sede; quello che ci preme invece sottolineare è il fatto che una Costituzione in cui venga stabilito che gli uomini e le donne sono uguali e che, di conseguenza, godono di uguali diritti ed opportunità, non può essere accettata dal mondo islamico.
*Per i musulmani, la religione non è semplicemente parte della vita. È la vita, in realtà, che fa parte della religione. I musulmani non possono capire un concetto che non ha regole, che non ha limiti. La credenza occidentale nei diritti umani, che sembra non avere limiti, è estraneo alle tradizioni islamiche.
*Poche culture tengono la parola scritta o stampata in così tanta riverenza come i musulmani, anche se la grande maggioranza è analfabeta. Quando un musulmano vuole vincere una discussione dice, «È scritto».
*Oggi, per la prima volta, la mia fede - che è stata costruttrice di civiltà - s'impone come mera forza di terrore, di repressione e di distruzione. Il punto è che voi occidentali date voce solo alle tendenze peggiori.
==Voci correlate==
*[[Corano]]
*[[Fondamentalismo islamico]]
*[[Maometto]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante l'|preposizione=sull'}}
[[Categoria:Fedi, tradizioni e movimenti religiosi]]
[[Categoria:Islam| ]]
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Malcolm McDowell
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/* Citazioni */
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[[File:Malcolm McDowell 2008.jpg|thumb|McDowell nel 2008]]
'''Malcolm McDowell''', pseudonimo di '''Malcolm Taylor''' (1943 – vivente), attore britannico.
==Citazioni==
*Dovete rendervi conto che io sono un attore professionista, e non porto mai nessuno dei miei personaggi a casa con me. Mia moglie ne sarebbe infastidita: non credo che le piacerebbe sedersi a tavola per cena con [[Evilenko]]... (citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo'', a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895)
{{Int|''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/11/08/mcdowell-il-mio-mostro-normalissimo-psicotico.html McDowell: il mio mostro? Normalissimo psicotico]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Evilenko]]'', ''La Repubblica'', 8 novembre 2003}}
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere [[David Grieco|David]] a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Sono uno dei pochi occidentali ad aver fatto un film sovietico, ''[[L'assassino dello zar]]'' che forse nessuno ha visto, nel '92, in piena [[perestrojka]], girato a Mosca. La gente era generosa, calda, ma c'era tanta confusione, tanta incertezza per i cambiamenti nell'aria, e molti rimpiangevano Stalin. Oggi Mosca è nelle mani della mafia, noi abbiamo girato a Kiev, un posto bellissimo, gente meravigliosa, che però vive il disagio della mancanza d'identità. Ricevo tante mail da quelli che hanno lavorato nel film, sono grati per il lavoro e le speranze che abbiamo portato, ma sono tristi per il grigiore quotidiano in cui sono ripiombati.
{{Int|''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0189_01_2004_0105_0035_1332231/ «La normalità della cattiveria»]''|Intervista di Fulvia Caprara su ''[[Evilenko]]'', ''La Stampa'', 16 aprile 2004}}
*Faccio l'attore e sono abituato a non portare a casa mai nulla di quello che divento sul set. Pensate un po' che cosa succederebbe se una moglie fosse costretta a sedersi a tavola per la cena con un tipo come Alex oppure, adesso, con un tipo come Evilenko.
*Pensate che gli attori vadano in giro a copiare i personaggi fatti dai loro colleghi? Non è così. Ritengo che Hopkins abbia offerto in quel ruolo una performance assolutamente straordinaria, ma il mio lavoro è stato completamente diverso. Il personaggio di [[Hannibal Lecter|Hannibal]] è frutto di fantasia, può persino permettersi delle raffinate ironie; quello di Evilenko è tutt'altra cosa, s'ispira alla realtà ed è terribilmente serio.
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
{{Int|''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/15/mcdowell-il-pubblico-ama-miei-personaggi-malvagi.html McDowell: Il pubblico ama i miei personaggi malvagi]''|Intervista di Antonio Monda su ''[[Evilenko]]'', ''La Repubblica'', 15 febbraio 2006}}
*Non voglio azzardare interpretazioni filosofiche sul problema del fascino del male, e mi limito a dire che come attore cerco di confondere le emozioni del pubblico. Il mio lavoro ha successo se il pubblico finisce per tifare per me. È una delle situazioni più inquietanti di "Arancia Meccanica".
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*L'aspetto che colpisce immediatamente nelle produzioni del vostro paese è quello che gli italiani chiamano l'arte di arrangiarsi: la capacità di risolvere le situazioni più improbabili con delle ammirevoli trovate di ingegno. Mi sembra evidente che tutto ciò sia dovuto al fatto che, a prescindere da singoli professionisti di eccellente qualità, l'industria non ha la struttura sufficiente per competere con quella degli altri paesi. Per quanto riguarda il cinema americano, oggi vediamo sempre più spesso film che costano in maniera sproporzionata, che per garantirsi un rientro economico sono strutturati a tavolino da gruppi di lavoro che tengono conto di ogni possibile fascia di mercato. Il risultato è quello di film che non scontentano nessuno, cavalcano le mode e sconfinano perennemente nel politicaly correct.
{{Int|''Io, la vera vittima di Arancia meccanica''|Intervista de ''Il Venerdì di Repubblica'', 28 settembre 2007}}
*[[Stanley Kubrick|Kubrick]] aveva un talento incredibile, ha fatto tanti capolavori differenti tra loro e io sono fiero di essere stato il protagonista di uno di questi.
*A 28 anni non ero mica un profeta, mi pareva un buon film e basta. Non immaginavo che sarebbe diventato eterno: sono stato fortunato, ed è bello essere sempre ricordato soprattutto per quel ruolo, anche da generazioni e persone tanto diverse. Nessun rimpianto, ci mancherebbe...
*Molti registi sono terrorizzati dall'idea di uscire da quel che c'è scritto sul copione, ma non quelli che hanno fiducia nelle proprie capacità.
==Filmografia==
*''[[Arancia meccanica]]'' (1971)
*''[[Caligola (film)|Caligola]]'' (1979)
*''[[L'uomo venuto dall'impossibile]]'' (1979)
*''[[Generazioni (film)|Generazioni]]'' (1994)
*''[[Le spie (film 2002)|Le spie]]'' (2002)
*''[[Bolt - Un eroe a quattro zampe]]'' (2008) – voce
*''[[Codice Genesi]]'' (2010)
*''[[Easy Girl]]'' (2010)
*''[[The Artist]]'' (2011)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Attori britannici|McDowell, Malcolm]]
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Asia Argento
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/* Attrice */
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[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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/* Citazioni di Asia Argento */
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[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]] in ''[[Dracula 3D]]''}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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/* Citazioni di Asia Argento */
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text/x-wiki
[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]] in ''[[Dracula 3D]]''}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.<ref name=dracula3d>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il suo morso è un bacio sensale e allo stesso tempo efferato.<ref name=dracula3d/>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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/* Citazioni di Asia Argento */
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text/x-wiki
[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]] in ''[[Dracula 3D]]''}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.<ref name=dracula3d>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato.<ref name=dracula3d/>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Dario Argento
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Mariomassone
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/* Citazioni di Dario Argento */
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[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di Suspiria e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
{{div col end}}
===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Dario Argento */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
{{div col end}}
===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mariomassone
17056
/* Regista */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mariomassone
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/* Filmografia */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul Cordino, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Corano
0
17616
1220390
1059190
2022-08-02T12:25:05Z
Udiki
86035
/* Voci correlate */ più pertinente questa, sposto l'altra in «Islam»
wikitext
text/x-wiki
[[File:Opened Qur'an.jpg|thumb|Una copia aperta del Corano]]
{{indicedx}}
'''Corano''', testo sacro della religione dell'[[Islam]], che i musulmani considerano rivelato a [[Maometto]].
==[[Incipit]]==
<poem>
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
La lode [appartiene] ad Allah, Signore dei mondi,
il Compassionevole, il Misericordioso,
Re del Giorno del Giudizio.
Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto.
Guidaci sulla retta via,
la via di coloro che hai colmato di grazia, non di coloro che [sono incorsi] nella [Tua] ira, né degli sviati.<ref>«gli sviati» è generalmente interpretato come riferito ai cristiani; «coloro che [sono incorsi] nella [Tua] ira» come riferito ai giudei (cfr. note in 2002, pp. 24-25).</ref>
</poem>
{{NDR|''Il Corano'', a cura di Hamza Roberto Piccardo, revisione e controllo dottrinale della Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia, Newton & Compton editori, Roma, 2002. ISBN 88-8289-223-9}}
==Citazioni==
*Egli ha [[Creazione (teologia)|creato]] per voi tutto quello che c'è sulla terra. Poi si è rivolto al cielo e lo ha ordinato in sette cieli. Egli è l'Onnisciente. (II, 29; 2002)
*E temete il Giorno in cui nessun'anima potrà alcunché per un'altra, in cui non sarà accolta nessuna [[intercessione]] e nulla potrà essere compensato. Essi non saranno soccorsi. (II, 48; 2002)
*In verità coloro che credono, siano essi giudei, nazareni o sabei, tutti coloro che credono in Allah e nell'Ultimo Giorno e compiono il bene riceveranno il compenso presso il loro Signore. Non avranno nulla da temere e non saranno afflitti. (II, 62; 2002)
*Non abroghiamo un versetto né te lo facciamo dimenticare, senza dartene uno migliore o uguale. (II, 106; 2002)
*In verità vi sono state vietate le bestie morte, il sangue, la carne di porco e quello su cui sia stato invocato altro nome che quello di Allah. (II, 173; 2002)
*La [[carità]] non consiste nel volgere i volti verso l'Oriente e l'Occidente, ma nel credere in Allah e nell'Ultimo Giorno, negli Angeli, nel Libro e nei Profeti e nel dare, dei propri beni, per amore Suo, ai parenti, agli orfani, ai poveri, ai viandanti diseredati, ai mendicanti e per liberare gli schiavi; assolvere l'orazione e pagare la decima. (II, 177; 2002)
*O voi che credete, vi è prescritto il [[digiuno]] [...]. Ma per coloro che [a stento] potrebbero sopportarlo, c'è un'espiazione: il nutrimento di un povero. E se qualcuno dà di più, è un bene per lui. Ma è meglio per voi digiunare, se lo sapeste! (II, 183 – 184; 2002)
*Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio [...]. (II, 185; 2002)
*Combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono, ma senza eccessi, ché Allah non ama coloro che eccedono. Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell'omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti. Se però cessano, allora Allah è perdonatore, misericordioso. Combatteteli finché non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah. Se desistono, non ci sia ostilità, a parte contro coloro che prevaricano. Mese sacro per mese sacro e per ogni cosa proibita un contrappasso. Aggredite coloro che vi aggrediscono. Temete Allah e sappiate che Allah è con coloro che Lo temono. (II, 190 – 194; 2002)
*Può essere che una cosa vi ripugni mentre è per voi un [[bene e male|bene]], e può essere che amiate una cosa mentre è per voi un [[bene e male|male]]. Dio sa e voi non sapete. (II, 216; 1996<!--, p. 153-->)
*Ti chiedono del [[vino]] e del [[gioco d'azzardo]]. Di': «In entrambi c'è un grande peccato e qualche vantaggio per gli uomini, ma in entrambi il peccato è maggiore del beneficio!». E ti chiedono: «Cosa dobbiamo dare in [[elemosina]]?». Di': «Il sovrappiù». (II, 219; 2002)
*E ti interrogano a proposito degli [[orfano|orfani]]. Di': «Far loro del bene è l'azione migliore. E se vi occupate dei loro affari, considerate che sono vostri fratelli!». (II, 220; 2002)
*Quante volte un piccolo [[esercito]] ha sconfitto un esercito grande col permesso di Dio, perché Dio sta con i perseveranti! (II, 249; 1996<!--, p. 74-->)
*Un detto amorevole e il perdono sono migliori dell'elemosina seguita da offesa. (II, 263; 1996<!--, p. 153-->)
*Non sta a te guidarli, ma è Allah che guida chi vuole. E tutto quello che darete nel bene sarà a vostro vantaggio, se darete solo per tendere al Volto di Allah. E tutto quello che darete nel bene vi sarà restituito e non subirete alcun torto. (II, 272; 2002)
*I credenti non si alleino con i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro. Allah vi mette in guardia nei Suoi Stessi confronti. Il [[divenire]] è verso Allah. (III, 28; 2002)
*In verità, o [[Maria]], Dio ti ha eletta; ti ha purificata ed eletta tra tutte le donne del mondo. (III, 42; 2003)
*O Maria, Dio ti annuncia la lieta novella di una Parola proveniente da Lui: il suo nome sarà [[Gesù]] figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell'Altro, uno dei più vicini a Dio. (III, 45; 2003)
*Ella {{NDR|Maria}} disse: "Come potrei avere un bambino se mai un uomo mi ha toccata?". Disse: "È così che Dio crea ciò che vuole: quando decide una cosa dice solo "Sii" ed essa è." (III, 47; 2003)
*In verità, per Allah Gesù è simile ad Adamo che Egli creò dalla polvere, poi disse: «Sii» ed egli fu. (III, 59; 2002)
*Chi vuole una religione diversa dall'[[Islam|Islàm]], il suo culto non sarà accettato, e nell'altra vita sarà tra i perdenti. (III, 85; 2002)
*Non conseguirete la [[bontà]] finché non avrete dato di quel che amate, e tutto quel che voi date, Dio lo conosce. (III, 92; 1996<!--, p. 153-->)
*Sorga tra voi una comunità che inviti al bene, raccomandi le buone [[consuetudine|consuetudini]] e proibisca ciò che è riprovevole.<br />Ecco coloro che prospereranno. (III, 104; 2002)
*E risponde loro il Signore: «Io non manderò perduta l'opera di nessun operante fra voi, sia [[maschio e femmina|uomo]] o [[maschio e femmina|donna]]: l'una fa parte dell'altro». (III, 195; 1996<!--, p. 151-->)
:Io non permetto che il [[bene]], da chiunque di voi, maschio o femmina, sia fatto, vada perduto. Tutti voi siete uguali.<ref>Citato in [[Umberto Veronesi]], ''Dell'amore e del dolore delle donne'', Einaudi, Torino, 2010, p. 36. ISBN 978-88-06-20133-3</ref>
*{{NDR|Sulle questioni di [[eredità]]}} Ecco quello che Allah vi ordina a proposito dei vostri figli: al maschio la parte di due femmine. (IV, 11; 2002)
*Gli [[Maschio e femmina|uomini]] sono preposti alle [[Maschio e femmina|donne]], a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande. (IV, 34; 2002)
*Combattano dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con l'altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o vittorioso, daremo presto ricompensa immensa. (IV, 74; 2002)
*Coloro che credono combattono per la causa di Allah, mentre i miscredenti combattono per la causa degli idoli. Combattete gli alleati di Satana. Deboli sono le astuzie di Satana. (IV, 76; 2002)
*Non meditano sul Corano? Se provenisse da altri che da Allah, vi avrebbero trovato molte contraddizioni. (IV, 82; 2002)
*Chi intercede di buona [[intercessione]] ne avrà una parte e chi intercede di cattiva intercessione ne sarà responsabile. Allah vigila su tutte le cose. (IV, 85; 2002)
*Perché vi siete divisi in due fazioni a proposito degli ipocriti? Allah li ha respinti per quello che si sono meritati. Volete forse guidare coloro che Allah ha allontanato? A chi viene allontanato da Allah, non potrai trovare una via. Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate. Non sceglietevi tra loro né amici, né alleati, eccetto coloro che si rifugiano presso gente con la quale avete stabilito un accordo, o che vengono da voi con l'angoscia di dovervi combattere o combattere la loro gente. Se Allah avesse voluto, avrebbe dato loro potere su di voi e vi avrebbero combattuti. Pertanto, se rimangono neutrali, non vi combattono e vi offrono la pace, ebbene, Allah non vi concede nulla contro di loro. (IV, 88 – 90; 2002)
*Non sono eguali i credenti che rimangono nelle loro case (eccetto coloro che sono malati) e coloro che lottano, con la loro vita e i loro beni, per la causa di Allah. A questi Allah ha dato eccellenza su coloro che rimangono nelle loro case e una ricompensa immensa: gradi [di eccellenza che provengono] da Lui, perdono e misericordia, poiché Allah è perdonatore, misericordioso. (IV, 95 – 96; 2002)
*Chi [[Emigrazione|emigra]] per la causa di Allah troverà sulla terra molti rifugi ampi e spaziosi. Chi abbandona la sua casa come emigrante verso Allah e il Suo Messaggero, ed è colto dalla morte, avrà presso Allah la ricompensa sua. Allah è perdonatore, misericordioso. Quando siete in viaggio, non ci sarà colpa se abbrevierete l'orazione, se temete che i [[Miscredente|miscredenti]] vi attacchino; i miscredenti sono per voi un nemico manifesto. (IV, 100 – 101; 2002)
*In verità coloro che negano Allah e i Suoi Messaggeri, che vogliono distinguere tra Allah e i Suoi Messaggeri, dicono: "Crediamo in uno e l'altro neghiamo" e vogliono seguire una via intermedia; sono essi i veri miscredenti, e per i miscredenti abbiamo preparato un castigo umiliante. (IV, 150 – 151; 2002)
*[...] e dissero: «Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!». Invece non lo hanno né ucciso né crocifisso, ma così parve loro. (IV, 157; 2002)
*Per questo abbiamo prescritto ai Figli di Israele che chiunque [[omicidio|uccida un uomo]] che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l'umanità. I Nostri Messaggeri sono venuti a loro con le prove! Eppure molti di loro commisero eccessi sulla terra.<br />La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso, eccetto quelli che si pentono prima di cadere nelle vostre mani. Sappiate, Allah è perdonatore, misericordioso. (V, 32 – 34; 2002)
*Tagliate la mano al ladro e alla ladra, per punirli di quello che hanno fatto e come sanzione da parte di Allah. Allah è eccelso, saggio. (V, 38; 2002)
*O Messaggero, non ti affliggere per quelli che ricadono nella miscredenza, dopo che le loro bocche hanno detto: "Noi crediamo", mentre i loro cuori non credevano affatto, e neppure a causa dei giudei, che ascoltano solo per calunniare, che ascoltano per altri che non sono mai venuti da te; stravolgono il senso delle parole e dicono: "Se vi è dato questo, accettatelo; altrimenti siate diffidenti!". Se Allah vuole che un uomo cada nella tentazione, tu non puoi fare niente contro Allah [per proteggerlo].<br />Essi sono coloro i cui cuori non ha voluto purificare, avranno l'ignominia in questa vita e un castigo immenso nell'altra. Ascoltano solo per diffamare, avidi di illeciti guadagni. Se vengono da te, sii arbitro tra loro o allontanati. E se ti allontanerai, non potranno mai nuocerti in nulla. Se giudichi, fallo con giustizia, ché Allah ama i giusti. Come mai potranno sceglierti come giudice, quando hanno la [[Torah|Torâh]] con il giudizio di Allah e dopo di ciò volgere le spalle? Essi non sono credenti! (V, 41 – 43; 2002)
*O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni, essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti. (V, 51; 2002)
*Coloro che credono, i giudei, i sabei o i nazareni e chiunque creda in Allah e nell'Ultimo Giorno e compia il bene, non avranno niente da temere e non saranno afflitti. (V, 69; 2002)
*Sono certamente miscredenti quelli che dicono: «Allah è il Messia, figlio di Maria!». Mentre il Messia disse: «O Figli di Israele, adorate Allah, mio Signore e vostro Signore». Quanto a chi attribuisce consimili ad Allah, Allah gli preclude il Paradiso, il suo rifugio sarà il Fuoco. Gli ingiusti non avranno chi li soccorra! (V, 72; 2002)
*Di': «Dovrei forse scegliere per patrono qualcun altro oltre ad Allah, il Creatore dei cieli e della terra, Lui che nutre e non ha bisogno di esser nutrito?». Di': «Mi è stato ordinato di essere il primo a sottomettermi». Non siate mai più associatori. (VI, 14; 2002)
*Già i messageri che ti hanno preceduto furono tacciati di menzogna. Sopportarono con pazienza accuse e persecuzioni, finché non venne loro il Nostro soccorso. Nessuno può cambiare le parole di Allah. (VI, 34; 2002)
*Non vi sono sulla terra [[animale|bestie]], né uccelli volanti sulle loro ali, che non formino una nazione come voi uomini; nulla abbiamo tralasciato nel Libro e tutte le creature verranno riunite a suo tempo presso il loro Signore. (VI, 38; 1996<!--, p. 54-->)
*E quando [[Abramo]] disse ad Âzar suo padre: «Prendi gl'idoli come divinità? Certo, io vedo te e il tuo popolo in uno sviamento evidente». Così abbiamo mostrato ad Abramo il regno dei cieli e della terra affinché fosse di quelli che credono fermamente. (VI, 74; 2006)
*Allah è il vostro Signore, Colui che in sei giorni ha creato i cieli e la terra e poi Si è innalzato sul Trono. Ha coperto il giorno con la notte ed essi si susseguono instancabilmente. Il sole e la luna e le stelle sono sottomesse ai Suoi comandi. Non è a Lui che appartengono la creazione e l'ordine? (VII, 54; 2002)
*E quando [[Mosè]] venne al Nostro luogo di convegno, e il suo Signore gli ebbe parlato, disse: «O Signor mio, mostraTi a me, affinché io Ti guardi». Rispose: «No, tu non Mi vedrai, ma guarda il Monte; se rimane al suo posto, tu Mi vedrai». Non appena il suo Signore si manifestò sul Monte esso divenne polvere e Mosè cadde folgorato. Quando ritornò in sé, disse: «Gloria a Te! Io mi pento e sono il primo dei credenti». (VII, 143; 2002)
*E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: "Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi! E ciò avvenne perché si erano separati da Allah e dal Suo Messaggero". Allah è severo nel castigo con chi si separa da Lui e dal Suo Messaggero...! Assaggiate questo! I miscredenti avranno il castigo del Fuoco! O voi che credete, quando incontrerete i miscredenti in ordine di battaglia non volgete loro le spalle. Chi in quel giorno volgerà loro le spalle – eccetto il caso di stratagemma per [meglio] combattere o per raggiungere un altro gruppo – incorrerà nella collera di Allah e il suo rifugio sarà l'[[Inferno]]. Qual triste rifugio! Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi. Quando tiravi non eri tu che tiravi, ma era Allah che tirava, per provare i credenti con bella prova. In verità Allah tutto ascolta e conosce. (VIII, 12 – 17; 2002)
*Combatteteli finché non ci sia più politeismo, e la religione sia tutta per Allah. Se poi smettono... ebbene, Allah ben osserva quello che fanno. (VIII, 39; 2002)
*Di fronte ad Allah non ci sono bestie peggiori di coloro che sono [[Miscredente|miscredenti]] e che non crederanno mai; coloro con i quali stipulasti un patto e che continuamente lo violano e non sono timorati [di Allah]. [...] Preparate, contro di loro, tutte le forze che potrete [raccogliere] e i cavalli addestrati, per terrorizzare il nemico di Allah e il vostro e altri ancora che voi non conoscete, ma che Allah conosce. Tutto quello che spenderete per la causa di Allah vi sarà restituito e non sarete danneggiati. (VIII, 55 – 60; 2002)
*O Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti. Ché in verità è gente che nulla comprende. (VIII, 65; 2002)
*I miscredenti sono alleati gli uni degli altri. Se non agirete in questo modo, ci saranno disordine e grande corruzione sulla terra. (VIII, 73; 2002)
*Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l'orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso. (IX, 5; 2002)
*O voi che credete, i politeisti sono impurità: non si avvicinino più alla Santa Moschea dopo quest'anno. E non temete la miseria, ché Allah, se vuole, vi arricchirà della Sua grazia. In verità Allah è sapiente, saggio. (IX, 28; 2002)
*Combattete coloro che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo<ref>«il tributo» (jizya): è il tributo di capitolazione con il quale giudei e cristiani riconoscevano lo Stato islamico. (dalla nota in 2002, p. 170)</ref>, e siano soggiogati. (IX, 29; 2002)
*Dicono i giudei: "Esdra è figlio di Allah"; e i nazareni dicono: "Il Messia è figlio di Allah". Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati! Hanno preso i loro rabbini, i loro monaci e il Messia figlio di Maria, come signori all'infuori di Allah, quando non era stato loro ordinato se non di adorare un Dio unico. Non vi è dio all'infuori di Lui! Gloria a Lui, ben oltre ciò che Gli associano! (IX, 30 – 31; 2002)
*Allah ha comprato dai credenti le loro persone e i loro beni [dando] in cambio il Giardino, [poiché] combattono sul sentiero di Allah, uccidono e sono uccisi. (IX, 111; 2002)
*O voi che credete, combattete i miscredenti che vi stanno attorno, che trovino durezza in voi. Sappiate che Allah è con i timorati. (IX, 123; 2002)
*In verità, il vostro Signore è Allah, Colui che in sei giorni creò i cieli e la terra, quindi Si innalzò sul trono a governare ogni cosa. Non vi è alcun intercessore senza il Suo permesso.<br />Questi è Allah, il vostro Signore: adorateLo. Rifletterete [in proposito]? (X, 3; 2002)
*Dio in verità non commette nessuna [[ingiustizia]] contro gli uomini, sono gli uomini a commettere ingiustizie verso se stessi. (X, 44; 1996<!--, p. 74-->)
*[...] li attende la lieta novella in questa vita e nell'altra. Le parole di Allah non subiscono alterazione, questo è l'immenso successo. (X, 64; 2002)
*Se il tuo Signore volesse, tutti coloro che sono sulla terra crederebbero. Sta a te costringerli ad essere credenti?<br />Nessuno può credere, se Allah non lo permette. Egli destina all'abominio coloro che non ragionano. (X, 99 – 100; 2002)
*Di': «O uomini! Vi è giunta la verità da parte del vostro Signore. Chi è sulla Retta Via lo è per se stesso, e chi se ne allontana lo fa solo a suo danno. Io non sono responsabile di voi».<br />Segui ciò che ti è stato rivelato e sopporta con pazienza, finché Allah giudichi. Egli è il migliore dei giudici. (X, 108 – 109; 2002)
*È Lui Che ha creato i cieli e la terra in sei giorni – allora [stava] sulle acque il Suo Trono –, per vagliare chi di voi agirà per il bene. E se dici: «Sarete [[Risurrezione|resuscitati]] dopo la morte», coloro che sono miscredenti certamente diranno: «Questa è magia evidente». (XI, 7; 2002)
*Non c'è al mondo un solo [[animale]] che Dio non lo tenga per il ciuffo della fronte. (XI, 56; 1996<!--, p. 74-->)
*Se il tuo Signore avesse voluto, avrebbe fatto di tutti gli uomini una sola [[comunità]]. Invece non smettono di essere in contrasto tra loro,<br />eccetto coloro ai quali il tuo Signore ha concesso la Sua misericordia. Per questo li ha creati. Così si realizza la Parola del tuo Signore: «In verità riempirò l'Inferno di uomini e di dèmoni assieme». (XI, 118 – 119; 2002)
*La vostra astuzia [o donne] è davvero grande! (XII, 28; 2002)
*Allah cancella quello che vuole e conferma quello che vuole. È presso di Lui la Madre del Libro. (XIII, 39; 2002)
*Il bestiame lo ha creato per voi; vi dà calore e profitto, vi dà nutrimento. La sera quando tornano alla stalla, la mattina quando vanno al pascolo, sono per voi spettacolo bello da vedere. Trasportano i vostri carichi in paesi che non raggiungereste senza affanno degli animi, poiché il vostro Signore è buono e pietoso: cavalli, muli ed asini per cavalcatura e per ornamento, e altre cose che non conoscete neppure, Egli crea. (XVI, 5 – 8; 1996<!--, p. 66-->)
*E Dio ispirò all'[[ape]]: «Fatti case nei monti, negli alberi e in quel che (gli uomini) costruiscono; mangia quindi di tutti i frutti e viaggia mansueta per le vie del tuo Signore!». Dal corpo delle api esce una bevanda di colori svariati {{NDR|il [[miele]]}}, che contiene guarigione per gli uomini; in questo è sicuramente un Segno per gente che riflette. (XVI, 68 – 69; 1996<!--, p. 67-->)
*Non guardano dunque gli [[uccello|uccelli]], costretti da Dio a percorrere l'aria del cielo, ove li sostiene Dio solo? Certo anche in questo sono Segni per la gente che crede. (XVI, 79; 1996<!--, p. 66-->)
*Quando sostituiamo un versetto con un altro – e Allah ben conosce quello che fa scendere – dicono: «Non sei che un impostore». La maggior parte di loro nulla conosce. (XVI, 101; 2002)
*E di': «È giunta la [[verità e bugia|verità]], la [[verità e bugia|falsità]] è svanita». Invero la falsità è destinata a svanire. (XVII, 81; 2002)
*Se farete il [[bene e male|bene]] beneficherete voi stessi e se farete il [[bene e male|male]], lo farete a voi stessi. (XVII, 7; 1996<!--, p. 153-->)
*Partirono entrambi e, dopo essere saliti su una nave, quello {{NDR|[[Al-Khidr]]}} vi produsse una falla. Chiese {{NDR|[[Mosè]]}}: «Hai prodotto la falla per far annegare tutti quanti? Hai certo commesso qualcosa di atroce!».<br>Rispose: «Non ti avevo detto che non avresti avuto pazienza insieme con me?».<br>Disse: «Non essere in collera per la mia dimenticanza e non impormi una prova troppo difficile».<br>Continuarono insieme e incontrarono un giovanetto che [quello] uccise. Insorse: «Hai ucciso un incolpevole, senza ragione di giustizia? Hai certo commesso un’azione orribile».<br>Rispose: «Non ti avevo detto che non avresti avuto pazienza insieme con me?».<br>Disse: «Se dopo di ciò ancora ti interrogherò, non mi tenere più insieme con te. Ti prego di scusarmi».<br>Continuarono insieme e giunsero nei pressi di un abitato. Chiesero da mangiare agli abitanti, ma costoro rifiutarono l’ospitalità. S’imbatterono poi in un muro che minacciava di crollare e [quello] lo raddrizzò. Disse: «Potresti ben chiedere un salario per quello che hai fatto».<br>Disse: «Questa è la separazione. Ti spiegherò il significato di ciò che non hai potuto sopportare con pazienza.<br>Per quel che riguarda la nave, apparteneva a povera gente che lavorava sul mare. L’ho danneggiata perché li inseguiva un tiranno che l’avrebbe presa con la forza.<br>Il giovane aveva padre e madre credenti, abbiamo voluto impedire che imponesse loro ribellione e miscredenza e abbiamo voluto che il loro Signore desse loro in cambio [un figlio] più puro e più degno di affetto.<br>Il muro apparteneva a due orfani della città e alla sua base c’era un tesoro che apparteneva loro. Il loro padre era uomo virtuoso e il tuo Signore volle che raggiungessero la loro età adulta e disseppellissero il loro tesoro; segno questo della misericordia del tuo Signore. Io non l’ho fatto di mia iniziativa. Ecco quello che non hai potuto sopportare con pazienza». (XVIII, 65-82)<ref>{{Cita web|url=http://www.sufi.it/Corano/18.htm#_ftn34|titolo=Il Sacro Corano - Traduzione italiana - La Caverna|sito=www.sufi.it|accesso=14 agosto 2018}}</ref>
*E gli {{NDR|a [[Giovanni Battista]]}} demmo la saggezza fin da fanciullo, tenerezza da parte Nostra e purezza. Era uno dei timorati, amorevole con i suoi genitori, né violento, né disobbediente. Pace su di lui, nel giorno in cui nacque, in quello della sua morte e nel Giorno in cui sarà risuscitato a [nuova] vita. (XIX, 12 – 15; 2002)
*E rammenta nel libro Maria quando si appartò dalla famiglia in un luogo a oriente. Ella mise una cortina fra sé e loro. Noi le inviammo il Nostro Spirito, che per lei si fece simile a un uomo. Disse: «Mi rifugio da te presso il Misericordioso, se sei timorato». Disse: «Io sono solo un inviato del Signore per donarti un figlio puro.» Disse: «Come potrò avere un figlio, se nessun uomo mi ha toccata e non sono dissoluta?» Disse: «Così sarà! Il Signore ha detto: "Ciò mi è facile e faremo di lui un segno per le genti, e una misericordia da parte Nostra" . È cosa già decisa.» Ella rimase dunque incinta e si allontanò con lui in un luogo appartato. (XIX, 16 – 22; 2006)
*Ecco Gesù figlio di Maria: parola di verità di cui essi dubitano. (XIX, 35; 2006)
*[...] non beneficeranno di nessuna intercessione, a parte colui che avrà fatto un patto con il Compassionevole. (XIX, 87; 2002)
*Noi non t'abbiam rivelato il Corano perché tu patisca, <br /> bensì soltanto come ammonimento a chi teme, <br /> rivelazione che vien da Colui che ha creato la terra e i cieli alti. <br /> Il Misericordioso s'è assiso in gloria sul Trono! <br /> A Lui appartiene tutto quel ch'è nei cieli e quel ch'è sulla terra e tutto quel ch'è frammezzo, e tutto quel ch'è sotto il suolo. <br /> È inutile che tu parli ad alta voce! Egli conosce l'intimo tuo e cose ancor più occulte! Non c'è altro Dio che Lui, l'Iddio cui appartengono i nomi più belli. (XX, 1 – 8; 1955)
*In quel Giorno si potrà godere dell'intercessione solo con il permesso del Compassionevole e da parte di coloro le cui parole saranno da Lui accette. (XX, 109; 2002)
*Ecco due avversari che polemizzano a proposito del loro Signore. Ai [[Miscredente|miscredenti]] saranno tagliate vesti di fuoco e sulle loro teste verrà versata acqua bollente, che fonderà le loro viscere e la loro pelle. Subiranno mazze di ferro, e ogni volta, che vorranno uscirne per la disperazione, vi saranno ricacciati: "Gustate il supplizio della Fornace". (XXII, 19 – 22; 2002)
*Ti chiedono di affrettare il castigo. Giammai Allah mancherà alla Sua promessa. Invero un solo giorno presso il tuo Signore vale come mille anni di quelli che contate. (XXII, 47; 2002)
*[...] poi di questa goccia facemmo un'aderenza e dell'aderenza un embrione; dall'embrione creammo le ossa e rivestimmo le ossa di carne. E quindi ne facemmo un'altra creatura. Sia benedetto Allah, il Migliore dei creatori! (XXIII, 14; 2002)
*Allah è la luce dei cieli e della terra. La Sua luce è come quella di una nicchia in cui si trova una lampada, la lampada è in un cristallo, il cristallo è come un astro brillante; il suo combustibile viene da un albero benedetto, un olivo né orientale né occidentale, il cui olio sembra illuminare senza neppure essere toccato dal fuoco. Luce su luce. Allah guida verso la Sua luce chi vuole Lui e propone agli uomini metafore. Allah è onnisciente. (XXIV, 35; 2002)
*Non vedi come Dio incalza le [[nuvola|nubi]], poi le raccoglie, quindi le accatasta, e vedi uscirne la [[pioggia]]? Egli fa scendere dal cielo masse di nubi piene di [[grandine]], con cui colpisce chi vuole e che allontana da chi vuole, mentre lo splendore del Suo [[fulmine]] toglie quasi la vista. (XXIV, 43; 1996<!--, p. 66-->)
*Dall'acqua Allah ha creato tutti gli [[animale|animali]]. Alcuni di loro strisciano sul ventre, altri camminano su due piedi e altri su quattro. (XXIV, 45; 2002)
*Quelli che si prendono protettori all'infuori di Dio somigliano al [[ragno]] che si fa una casa, ma la casa del ragno è la più debole di tutte le case! (XXIX, 41; 1996<!--, p. 150-->)
*Dal cielo dirige le cose della terra e poi tutto risalirà a Lui, in un Giorno che sarà come mille anni del vostro contare. (XXXII, 5; 2002)
*O Profeta, di' alle tue spose, alle tue figlie e alle donne dei credenti di coprirsi dei loro [[Hijab|veli]], così da essere riconosciute e non essere molestate. Allah è perdonatore, misericordioso. (XXXIII, 59; 2002)
*Se gli [[ipocrisia|ipocriti]], coloro che hanno un morbo nel cuore e coloro che spargono la sedizione non smettono, ti faremo scendere in guerra contro di loro e rimarranno ben poco nelle tue vicinanze. Maledetti! Ovunque li si troverà saranno presi e messi a morte. (XXXIII, 60 – 61; 2002)
*Non hai visto che Iddio fa scendere dal cielo l'acqua, con cui produciamo frutti variopinti, e che nei monti sono venature bianche e rosse di varie tinte, e nero corvino; e che uomini, animali e bestiame presentano svariati [[colore|colori]]? (XXXV, 27; 1996<!--, pp. 65-66-->)
*Gloria a Colui che ha creato le specie di tutto quello che la terra fa crescere, di loro stessi e di ciò che neppure conoscono. (XXXVI, 36; 2002)
*Di': «Vorreste forse rinnegare Colui che in due giorni ha creato la terra [e vorreste] attribuirGli consimili? Egli è il Signore dei mondi.<br />Ha infisso [sulla terra] le montagne, l'ha benedetta e in quattro giorni di uguale durata ha distribuito gli alimenti»; [questa è la risposta] a coloro che interrogano.<br />Poi si rivolse al cielo che era fumo e disse a quello e alla terra: «Venite entrambi, per amore o per forza». Risposero: «Veniamo obbedienti!». <br /> Stabilì in due giorni i sette cieli e ad ogni cielo assegnò la sua funzione. E abbellimmo il cielo più vicino di luminarie e di una protezione. Questo è il decreto dell'Eccelso, del Sapiente! (XLI, 9 – 12; 2002)
*Quando [in combattimento] incontrate i [[Miscredente|miscredenti]], colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. Questo è [l'ordine di Allah]. Se Allah avesse voluto, li avrebbe sconfitti, ma ha voluto mettervi alla prova, gli uni contro gli altri. E farà sì che non vadano perdute le opere di coloro che saranno stati uccisi sulla via di Allah: li guiderà, migliorerà la loro condizione, e li introdurrà nel Paradiso di cui li ha resi edotti. (XLVII, 4 – 6; 2002)
*Egli è Colui Che ha inviato il Suo Messaggero con la guida e la religione della verità, per farla prevalere su ogni altra religione. Allah è testimone sufficiente. (XLVIII, 28; 2002)
*O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. (XLIX, 13; 2002)
*Noi abbiamo creato l'uomo e sappiamo che cosa gli sussurri l'anima sua; Noi siamo a lui più vicini della vena che ha nel collo. (L, 16; 1996<!--, p. 74-->)
:Io sono più vicino all'uomo che la sua stessa aorta.<ref>Citato in [[Gianfranco Ravasi]], ''Qohelet e le sette malattie dell'esistenza'', Edizioni Qiqajon, Magnano, 2005, p. 59. ISBN 88-8227-172-2</ref>
*Il cielo, Egli l'ha innalzato ed ha posto la Bilancia. Non trasgredite di fronte alla [[bilancia]], pesate parti giuste e non frodate la bilancia! (LV, 7 – 9; 1996<!--, p. 68-->)
*Non troverai alcuno, tra la gente che crede in Allah e nell'Ultimo Giorno, che sia amico di coloro che si oppongono ad Allah e al Suo Inviato, fossero anche i loro padri, i loro figli, i loro fratelli o appartenessero al loro clan. (LVIII, 22; 2002)
*Se Noi avessimo fatto scendere questo Corano su una montagna, l'avresti vista umiliarsi e spaccarsi per il timore di Dio. (LIX, 21; 1996<!--, p. 15-->)
*Coloro cui fu affidata la [[Torah|Torâh]] e che non la osservarono, assomigliano all'asino che porta i libri. Quanto è detestabile la similitudine di coloro che tacciano di menzogna i segni di Allah: Allah non guida gli ingiusti. Di': "O voi che praticate il giudaismo, se pretendete di essere gli alleati di Allah, ad esclusione degli altri uomini, auguratevi la morte, se siete veritieri". Giammai se la augureranno, a causa di quel che hanno commesso le loro mani. Allah ben conosce gli empi. (LXII, 5 – 7; 2002)
*Gli angeli e lo Spirito ascendono a Lui in un Giorno la cui durata è di cinquantamila anni. (LXX, 4; 2002)
*Non vedete come Dio ha creato sette cieli sovrapposti e in essi ha posto la [[sole e luna|luna]] per luce, il [[sole e luna|sole]] per splendore? Iddio vi ha fatto germogliare dalla [[terra]] come piante, poi vi farà tornare alla terra, quindi ve ne trarrà risorti. Egli ha disteso per voi la terra come un tappeto, affinché la possiate percorrere su strade spaziose. (LXXI, 15 – 20; 1996<!--, p. 65-->)
*Sareste voi più difficili da creare o il cielo che [Egli] ha edificato?<br />Ne ha innalzato la volta e le ha dato perfetta armonia,<br />ha fatto oscura la sua notte e ha fatto brillare il chiarore del suo giorno.<br />Dopo di ciò ha esteso la terra:<br />ne ha tratto l'acqua e i pascoli,<br />e le montagne le ha ancorate,<br />sì che ne godeste voi e il vostro bestiame. (LXXIX, 27 – 33; 2002)
==[[Explicit]]==
<poem>
Di': «Mi rifugio nel Signore degli uomini,
Re degli uomini,
Dio degli uomini,
contro il male del sussurratore furtivo,
che soffia il male nei cuori degli uomini,
che [venga] dai dèmoni o dagli uomini».
</poem>
{{NDR|''Il Corano'', a cura di Hamza Roberto Piccardo, revisione e controllo dottrinale della Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia, Newton & Compton editori, Roma, 2002. ISBN 88-8289-223-9}}
==Citazioni sul Corano==
*Come ho scritto nel saggio "Il nemico che trattiamo da amico", è il Corano non mia zia Carolina che ci chiama «cani infedeli» cioè esseri inferiori poi dice che i cani infedeli puzzano come le scimmie e i cammelli e i maiali. È il Corano non mia zia Carolina che umilia le donne e predica la Guerra Santa, la Jihad. Leggetelo bene, quel "Mein Kampf", E qualunque sia la versione ne ricaverete le stesse conclusioni: tutto il male che i figli di Allah compiono contro di noi e contro sé stessi viene da quel libro. È scritto in quel libro. E se dire questo significa vilipendere l'Islam, Signor Giudice del mio Prossimo Processo, si accomodi pure. Mi condanni pure ad anni di prigione. In prigione continuerò a dire ciò che dico ora. E continuerò a ripetere: «Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere». ([[Oriana Fallaci]])
*CORANO. Libro di [[Maometto]] che parla solo di donne. ([[Gustave Flaubert]])
*Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto. A quanto vedo l'Islam è la causa principale della decadenza oggi così evidente nel mondo musulmano, e benché sia meno assurdo del politeismo degli antichi le sue tendenze sociali e politiche sono secondo me più pericolose. Per questo, rispetto al paganesimo, considero l'Islam una forma di decadenza anziché una forma di progresso. ([[Alexis de Tocqueville]])
*È opinione diffusa in [[Occidente]] che nel Corano non esista nulla di mistico né di filosofico, e che filosofi e mistici non gli siano in alcun modo debitori. Ma il problema non sarà qui di discutere quello che gli Occidentali trovano o non trovano nel Corano, quanto di sapere quello che i [[Musulmani]] vi hanno di fatto trovato. ([[Henry Corbin]])
*Gesù era, secondo me, un artista supremo, perché vide ed espresse la Verità; e tale fu Maometto, essendo il Corano la più perfetta creazione di tutta la letteratura araba. ([[Mahatma Gandhi]])
*Il Corano è un libro che va letto senza pensare ai precetti, magari con in mano un bicchiere di buonissimo vino rosso, lasciandosi trasportare. ([[Kader Abdolah]])
*Il Corano è un testo che esercita un potente fascino sul musulmano e talvolta anche sul non musulmano. La scansione in lingua araba crea degli stati di quasi trance vissuti sia durante il canto dei muezzin sia durante la recitazione delle preghiere. Diversamente dal francese che nella sua armonia e nella sua misura è una lingua fatta per mormorare, l'arabo, gutturale almeno quanto il tedesco, si presta piuttosto bene all'ingiunzione, all'ordine breve. O comunque è così che viene percepito. ([[Boualem Sansal]])
*Il Corano è un testo profondamente ed esplicitamente antiebraico. Allah condanna gli ebrei come ''«i più feroci nemici di coloro che credono»''. Gli ebrei sono ''«coloro che Allah ha maledetto»'', perché ''«uccidevano ingiustamente i profeti», «praticano l'usura», «con falsi pretesti divorano i beni della gente»''. Così come Allah «ha ''trasformato in scimmie e porci»'', gli ebrei che, in aggiunta, ''«somigliano a un asino»''. ([[Magdi Allam]])
*Il Corano ordina ai servi e agli schiavi d'invocare Allah ogni giorno per i loro padroni, senza pretendere nessuna ricompensa. ([[Leonid Vasil'evič Solov'ёv]])
*Non c'è nulla nel Corano che giustifichi l'uso della forza per la conversione. ([[Mahatma Gandhi]])
*Penso che l'estremismo si alimenti di una sostanziale ambiguità insita nel Corano e nell'azione concreta svolta da Maometto. ([[Magdi Allam]])
*Per quanto riguarda l'aspetto violento del Corano, lo percepisco meno come una disposizione intrinseca – il testo oscilla molto, lungo le sure, tra clemenza e furore – che come una maniera diretta di indirizzarsi alla popolazione: gli anatemi lasciano un segno negli animi più degli inviti all'amore. Le prediche alla moschea vertono sempre su temi duri, come la denuncia della prostituzione, l'apostasia, e promettono le peggiori punizioni a chi contravviene ai precetti del Corano e tradiscono Allah. ([[Boualem Sansal]])
*– Quello cos'è?<br />– È una copia del Corano del XIV secolo.<br />– Sei musulmano?<br />– No, faccio televisione!<br />– Ma allora perché lo tieni?<br />– Perché trovo eccezionalmente belle le sue immagini e commovente la sua poesia. (''[[V per Vendetta]]'')
*Tutto il Corano va seguito, ma non ciecamente. ([[Nasr Hamid Abu Zayd]])
===[[Irshad Manji]]===
*Da commerciante analfabeta qual era, il profeta Maometto si avvaleva di scribi per prendere nota della parola del Signore, e sovente lui stesso stentava a decifrare ciò che udiva. Pare che proprio in questo modo una serie di «versi satanici» – passaggi che deificavano idoli pagani – riuscirono a superare l'esame di Maometto e a trovare spazio all'interno del Corano. In seguito il Profeta li espunse, attribuendone la responsabilità a un brutto tiro giocatogli per l'appunto da Satana. Il fatto che per secoli i filosofi islamici abbiano riportato questa storia corrobora tuttavia gli antichi dubbi sulla presunta perfezione della scrittura coranica. E oggi più che mai occorre risollevare questi interrogativi.
*Il criterio che informa la struttura del Corano sembra essere quello della lunghezza – dalle sure più lunghe, a quelle più corte -, non quello cronologico. Chi mai potrebbe quindi isolare i «primi» versi, e, a maggior ragione, leggervi il messaggio «autentico» del Corano? Il fatto è che dobbiamo rassegnarci all'evidenza che il messaggio del sacro libro è sparso un po' dappertutto al suo interno. Compassione e disprezzo vi convivono. Guardate alla sua visione delle donne: versi carichi d'odio e di speranza si susseguono a distanza di poche righe. Idem dicasi per le differenze di religione. In questo testo apparentemente perfetto, inconfutabile e diretto non esiste contenuto univoco. La perfezione del Corano è quantomeno dubbia.
*La maggioranza dei musulmani considera il Corano un documento da prendere alla lettera, anziché da interpretare, soffocando così ogni forma di autonomia intellettuale. Persino in Occidente è normale insegnare ai musulmani che il Corano è il manifesto ultimo e definitivo, il Corano è la scrittura «perfetta» che non può essere né analizzata, né messa in discussione, né interpretata, ma solo creduta. La prima parola in assoluto che il profeta Maometto udì dall'arcangelo Gabriele, messaggero di Dio, fu proprio «Recita!», che in talune versioni diventa «Leggi!» Comunque sia, pronunciare i sacri testi a pappagallo è spesso il massimo a cui si spinge la maggioranza di noi. Andare oltre, infatti, rischierebbe di essere... un'interpretazione.
*La maggioranza dei musulmani non ha idea di cosa sta dicendo mentre recita il Corano, e non perché sia stupida, ma perché l'[[Lingua araba|arabo]] è una delle lingue più complesse al mondo e una lezione la settimana alla madrasa non è sufficiente per chiarirne i punti oscuri. La parola haram, per esempio, può riferirsi a qualcosa di proibito o a qualcosa di sacro, a seconda della sillaba su cui cade l'accento. Alle complessità della lingua dovete aggiungere la realtà di tutti i giorni.
*Perché tollerare la farsa di recitare in arabo, se in quella lingua il sacro testo non aveva senso e non faceva vibrare in me nessuna corda? Perché sostenere a priori che le traduzioni del Corano per forza «corrompevano» l'originale? Voglio dire, se il Corano è così univoco e diretto come i puristi ci raccontano, perché allora i suoi insegnamenti non possono essere facilmente tradotti in tutte le altre lingue? E per quale ragione stigmatizzare coloro che tra noi non parlano arabo, quando in tutto il mondo solo il tredici per cento dei musulmani è arabo? In altre parole, quando l'ottantasette per cento ''non'' lo è?
*Oggi mi guardo indietro e ringrazio Dio di essere capitata in un mondo dove il Corano non doveva necessariamente essere il primo e l'ultimo libro a passarmi tra le mani, nemmeno si trattasse dell'unica ricchezza che la vita offre ai credenti.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*''Antologia del Corano'', a cura di Virginia Vacca, La Biblioteca Ideale Tascabile, Milano, 1996. ISBN 88-8111-146-2
*''Il Corano'', traduzione di Alessandro Bausani, Sansoni, Firenze, 1955<!--; poi Rizzoli, Milano-->.
*''Il Corano'', a cura di Hamza Roberto Piccardo, revisione e controllo dottrinale della Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia, Newton & Compton editori, Roma, 2002. ISBN 88-8289-223-9
*''Il Corano'', traduzione e apparati critici di Antonio Ravasio, Rusconi, Milano, 2003.
*''Il Corano'', traduzione e apparati critici di Gabriele Mandel, UTET Libreria, Torino, 2006. ISBN 978-88-02-07483-2
==Voci correlate==
*[[Islam]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul|wikt=corano}}
[[Categoria:Testi sacri]]
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Sergio Saviane
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2022-08-02T15:13:06Z
Eumolpo
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ortografia
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'''Sergio Saviane''' (1923 – 2001), scrittore e giornalista italiano.
==Citazioni di Sergio Saviane==
*I comici italiani fanno un po' l'effetto degli antibiotici, ti distruggono tutto; [[Roberto Benigni|Roberto]] invece è un bicchiere di qualcosa che fa sempre bene. Zuccheri, calorie, vampe.<ref>Citato in [[Roberto D'Agostino]], ''Chi è, chi non è, chi si crede di essere'', Arnoldo Mondadori, 1988. ISBN 8804313757</ref>
*[[Ottavio Rosati]] parla in diretta con i fiori. Gli oggetti o i ricordi smarriti. Con i bambini di cartapesta. Persino con le tette delle persone [...] entra o esce, partorisce o si trasferisce dentro e fuori della psiche altrui con tale passione e calore umano che può essere considerato senza ombra di dubbio il primo esempio esclusivo mondiale di ragazzo-madro. [...] Drammi interiori per la rete diretta da [[Angelo Guglielmi]].<ref>Da ''Se non sono indiscreto'', ''Il Giornale'', 5 dicembre 1991.</ref>
{{Intestazione|Da ''Paure segrete'', ''Radiocorriere TV'', 1959, n.°. 1 p. 21}}
*Esiste una paura segreta per ognuno di noi? Una paura quasi personale, intima, di cui siamo gelosi e che non vorremmo svelare nemmeno ai parenti, agli amici e alle persone care? [...] Il timore che molti artisti manifestano per qualche cosa di indefinito come lo spazio, il tempo, l'eternità, è il nostro stesso timore e coincide con la convinzione che una forza superiore sempre ci sovrasta e condiziona il nostro destino.
*[[Aldo Palazzeschi]] ha parlato di «sbalzi», il trovarsi cioè completamente liberi da emozioni e quindi anche dalla paura, altre volte sentirsi influenzati da ogni cosa circostante e quindi avere paura dell'avvenimento più banale, perfino dei passi che si fanno.
*[[Ezra Pound]] ha un vero terrore dell'orologio a sveglia e ne spiega la ragione considerando questo strumento come il simbolo dei lacci che l'umanità si è stretta volontariamente intorno alla propria beatitudine.
*Il giovane scrittore vicentino [[Goffredo Parise]] è ossessionato dall'idea del trasloco, dalle camere d'affitto, che cambia ogni 15 giorni.
*Il pittore surrealista [[Salvador Dalì]] si spaventa se si trova al buio.
*Il poeta [[Diego Valeri]] teme la sterminata superficie del mare per il suo forte potere di attrazione e come annullamento totale di ogni possibile resistenza umana.
*Il poeta [[Giuseppe Ungaretti]], nomade per temperamento, sente improvvisamente il bisogno di abbandonare la casa e la città dove abita, ma subito si vede costretto a tornare per l'angosciosa paura che a casa, alle persone che gli sono care, sia accaduta qualche disgrazia.
*Il poeta inglese [[Eliot]] cammina sempre guardingo perché teme gli scoppi improvvisi, i fischi: un ragazzo, può fargli paura con la pistola a fulminanti.
*Il poeta [[Vincenzo Cardarelli]] ha manifestato invece il terrore di tutto, un'ossessiva invincibile apprensione per ciascuna cosa o fatto della propria vita, semmai con particolare riferimento al freddo, che lo tormenta benché la sua casa riunisca insieme una quantità di stufe di tutti i modelli.
*L'attrice Anna Proclamer ha manifestato l'opinione che l'umanità abbia paura della solitudine.
*Lo scrittore [[Massimo Bontempelli]] è terrorizzato dal miagolio notturno dei gatti sotto le sue finestre.
*[[Pablo Picasso]] ha paura del tempo.
==''Dietro il video''==
===[[Incipit]]===
G. B. Sandley, telecronista della BBC, aveva un solo difetto: quello d'essere piuttosto grasso: Un [[giorno]] fu mandato in un sommergibile di nuova fabbricazione per un servizio in presa diretta: salì a bordo, intervistò il comandante, quindi, sempre inquadrato dalle telecamere, tentò d'infilarsi nel boccaporto per andare in sala macchine. Ma non aveva fatto bene i conti con la sua mole: appena infilò le gambe nel boccaporto rimase bloccato. In principio i marinai lo guardarono un po' imbarazzati, poi cominciarono a spingerlo per farlo entrare. Niente: la pancia di Sandley resisteva e il boccaporto rimase otturato. Ci vollero alcuni minuti prima che Sandley, sempre inquadrato dalle telecamere, riuscisse a penetrare, spinto con [[forza]] dall'equipaggio, nell'interno del sommergibile. Alla fine riuscì. Da quel giorno Sandley divenne il telecronista più popolare della BBC. Costringendo gli operatori ad inquadrare la sua grossa pancia, aveva polarizzato l'attenzione di tutti i telespettatori compresi quelli che preferivano, alla riprese della sala macchine d'un sommergibile, i concerti di jazz, le riviste o i servizi sportivi.
===Citazioni===
*Il più fecondo scrittore di onde corte è [[Renato Venturini]], un toscano dalla prosa sbrigativa, che è anche caporedattore centrale del distaccamento. (p. 54)
*Come fanno a resistere i pochi giornalisti italiani che ancora cercano di non affogare in questo mare di fango? (p. 99)
*Che volgarità quel Saviane, parla soltanto di denaro. (p. 99)
*L'arma del [[giornalista]] è la penna o la macchina da scrivere. L'arma del giornalista sotto vetro smerigliato è la bacchetta o la carta geografica. (p. 134)
*In tutte le reti televisive straniere, il bollettino meteorologico viene trasmesso anonimamente, con una rapida sequenza di immagini e di cifre, solo per far conoscere agli ascoltatori il tempo presumibile del giorno dopo. In Italia, chi legge il bollettino, del giorno prima, rischia di diventare capo del governo. (p. 137)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Sergio Saviane, ''Dietro il video'', Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1972.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Saviane, Sergio}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Discussione:Joseph Conrad
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Dread83
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-1, fonte
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Vale la pena di citare questa ignota Federica Almagioni in deroga alla norma che prevede che si crei prima la voce dell'autore (in questo caso impossibile perché è ignota)? Non mi sembrano particolarmente significative, quelle frasi, come del resto anche quella di Calvino. Però è solo una mia idea: che ne dite? --[[Utente:Nemo bis|Nemo]] 02:52, 8 mag 2008 (CEST)
:io le toglierei... --[[Utente:Quaro75|Quaro75]] 09:22, 8 mag 2008 (CEST)
::Aspettiamo qualche altro parere. --[[Utente:Nemo bis|Nemo]] 02:26, 9 mag 2008 (CEST)
:::Le toglierei anch'io. --'''[[Utente:Dread83|<span style="color:red;">D</span><span style="color:black;">oppia</span>]] {[[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:red;">Di</span>]]}''' 15:33, 9 mag 2008 (CEST)
::::Sfogliando internet non si trova molto di Federica Almagioni, quindi non ho neanche provato ad inserire la voce, come abitualmente sto facendo, ciò non può indurci a stabilire che sia una perfetta sconosciuta se ha scritto una prefazione ad un romanzo di Conrad e che abbia citato Calvino e altri personaggi della letteratura internazionale...<br>La citazione di Calvino, come le altre, presa così, senza aver letto per intero tutta la prefazione a Lord Jim, potrebbe essere forse non significativa se non si conosce il personaggio di Lord Jim. Per me, e del resto non potrebbe essere altrimenti, le citazioni non fanno una piega; visto che dobbiamo, come sempre, attenerci a delle regole ben precise anche queste citazioni devono essere capite da tutti. Certamente non si può citare tutta la prefazione, sarebbe assurdo.<br>La mia l'ho detta. Vi saluto tutti. [[Utente:Freddy84|Freddy84]] 22:47, 9 mag 2008 (CEST)
:::::Be', la fonte c'è, non si tratta di propaganda... Non sono esteticamente il massimo ma sono le nostre norme stilistiche a doversi adattare ai contenuti, e non il contrario, e d'altro canto non mi sento tanto esperto da valutare l'opportunità di queste citazioni (altri?). Recentemente abbiamo un po' ristretto i [[Wikiquote:M|modelli]], vedremo in futuro. --[[Utente:Nemo bis|Nemo]] 01:19, 13 mag 2008 (CEST)
:::::[[Frances Hodgson Burnett|Qui]] un altro esempio. Un conto se la prefazione fosse scritta da qualcuno di veramente noto tipo Eco o Calvino, solo per fare i primi due nomi che mi vengono in mente, altrimenti direi di evitare questi inserimenti. --[[Utente:Quaro75|Quaro75]] 21:16, 23 mag 2008 (CEST)
::::::Le ''descrizioni'', che si potrebbero trovare tal quali ovunque, sono sicuramente da evitare: soprattutto i riassunti della trama, che devono stare in Wikipedia (ovviamente non copiati). --[[Utente:Nemo bis|Nemo]] 03:32, 28 mag 2008 (CEST)
Cfr. [[Wikiquote:Bar#Propriet.C3.A0_letterarie|qui]]: mettiamo tutto nelle voci degli autori. [[Utente:Nemo bis|Nemo]] 19:47, 31 mag 2008 (CEST)
==Senza fonte==
*È tipico di un uomo privo d'esperienza non credere alla fortuna.
*La critica, quel bel fiore dell'espressione personale nel giardino delle lettere.
*L'abitudine di riflettere profondamente è la più perniciosa fra tutte le abitudini prese dall'uomo.
*L'uomo è un lavoratore: se non lo è, non è nulla.
*Quanto più una persona è intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo.
*Si dovrebbe andare oltre i limiti della normale sensibilità per influenzare profondamente le altre persone.
*Solo l'immaginazione dell'uomo fa sì che la verità trovi un'effettiva e inalienabile esistenza. L'immaginazione, e non l'invenzione, è la suprema padrona dell'arte come della vita.
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Suspiria
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Mariomassone
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/* Citazioni su Suspiria */
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text/x-wiki
{{Film
|immagine =
|didascalia =
|titoloitaliano = Suspiria
|titolooriginale = Suspiria
|paese = Italia / Germania Ovest
|anno = 1977
|genere = horror
|regista = [[Dario Argento]]
|sceneggiatore = [[Dario Argento]] e [[Daria Nicolodi]]
|attori =
*[[Jessica Harper]]: Susy Benner
*[[Stefania Casini]]: Sara
*[[Alida Valli]]: miss Tanner
*[[Joan Bennett]]: madame Blanc
*[[Flavio Bucci]]: Daniel
*[[Miguel Bosé]]: Mark
*[[Eva Axen]]: Patricia Ingle
*[[Susanna Javicoli]]: Sonia
*[[Barbara Magnolfi]]: Olga
*[[Rudolf Schündler]]: professor Milius
*[[Udo Kier]]: dottor Mandel
*[[Renato Scarpa]]: professor Verdegast
|doppiatori originali=
*[[Emanuela Rossi]]: Susy Benner
*[[Rosetta Calavetta]]: madame Blanc
*[[Flaminia Jandolo]]: Patricia Ingle
*[[Simona Izzo]]: Sonia
*[[Vittoria Febbi]]: Olga
*[[Giorgio Piazza]]: professor Milius
*[[Manlio De Angelis]]: dottor Mandel
|note =
}}
'''''Suspiria''''', film italiano del 1977 con [[Jessica Harper]], [[Stefania Casini]], [[Miguel Bosé]], [[Alida Valli]], [[Udo Kier]] e [[Joan Bennett]], regia di [[Dario Argento]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
Susy Benner decise di perfezionare i suoi studi di balletto nella più famosa scuola europea di danza. Scelse la celebre accademia di Friburgo. Partì un giorno alle nove di mattina dall'aeroporto di New York e giunse in Germania alle 22:45 ora locale... ('''Narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Frasi==
{{cronologico}}
*Questo è Pablo, l'inserviente factotum. È orrendo, non è vero? Puoi anche dirlo, tanto non ti capisce. Parla soltanto rumeno. ('''Miss Tanner''') {{NDR|presentandolo a Susy}}
*Susy... Sara... Da qualche parte ho letto che i nomi che cominciano con la lettera "[[S]]" sono i nomi dei serpenti! ('''Olga''')
*Tenete presente che io sono cieco, non sordo. ('''Daniel''')
*La [[sfortuna]] non è data dagli specchi incrinati, ma dai cervelli incrinati. ('''Professor Mandel''')
*{{NDR|Le [[strega|streghe]] fanno}} il male. Nient'altro al di fuori di quello. Conoscono e praticano segreti occulti che danno loro il potere di agire sulla realtà, sulle persone. Ma solo – ripeto, solo – in senso maligno. [...] Il loro scopo è ottenere vantaggi materiali e personali, ma possono raggiungerli esclusivamente con il male degli altri. Con la malattia, con la sofferenza, il dolore e, non di rado, con la morte di coloro che prendono di mira per una qualsiasi ragione. ('''Professor Milius''')
*Vede, si può benissimo ridere di tutte queste cose, anche della [[magia]]. Comunque sappia che la magia è «''quoddam ubique, quoddam semper, quoddam ab omnibus creditum est''». Che significa: «la magia è quella cosa che ovunque, sempre e da tutti è creduta». ('''Professor Milius''')
*Il segreto è: ho visto oltre la porta! I tre iris! Gira quello blu! ('''Pat''') {{NDR|ricordo di Susy, che capisce infine il senso della frase}}
==Dialoghi==
*'''Sara''': Susy? Sei sveglia...?<br/>'''Susy''': Sì. Che c'è?<br/>'''Sara''': Senti questo respiro? È come un sibilo: senti! Secondo te, da che parte viene?<br/>'''Susy''': Da qui dietro...<br/>'''Sara''': Ma sì, certo...<br/>'''Susy''': Come?<br/>'''Sara''': Ci prendono in giro, Susy: la direttrice è qui! È lei, il respiro che sentiamo! È lei, la direttrice!<br/>'''Susy''': Come lo sai?<br/>'''Sara''': Ne sono certa! L'anno scorso abitavo in una delle due stanze per gli ospiti, quelle che stanno in cima alle scale. Una notte sentii arrivare una persona. Era molto tardi. Entrò nella camera accanto, e si mise a dormire. Ascolta: è lo stesso modo strano, lo stesso respiro. Così strano, che non l'ho mai dimenticato... Senti, Susy: era esattamente uguale! Quando la mattina vidi madame Blanc, seppi che la direttrice aveva passato la notte nella scuola, e proprio nella camera vicina alla mia! Così adesso so, con assoluta certezza, che lei è qui! ''...questo respiro, non puoi più dimenticarlo!''
==Citazioni su ''Suspiria''==
*Dario Argento stava facendo dei provini in hotel e mi chiamò. Gli piacqui molto anche se mi disse che non aveva una parte per me. Ne escogitammo una insieme... ripensandoci ora alla fine mi diede la parte maschile più importante. È stato un bella esperienza lavorare con Dario, anche se una volta volle a tutti i costi andare a visitare Dachau, vicino Monaco; io gli dissi di non andare ma lui ci andò comunque. Il risultato fu che al suo rientro era pieno di paranoie, fino al punto di voler spostare la produzione del film in Italia. ([[Udo Kier]])
*Se ricordi, nella pellicola Dario mi uccideva in modo brutale. All’epoca, non essendo io davvero a venir sbudellato in scena, mi misi dietro alla cinepresa assieme a lui e, vedendo la ferocia dell’assassinio, gli dissi che doveva odiare davvero i tedeschi per farmi fare quella fine!! ([[Udo Kier]])
===[[Stefania Casini]]===
*Il film che mi ha dato più soddisfazione. Per il quarantennale mi hanno invitata a diverse proiezioni e dappertutto ho visto file di giovani appassionati. Ho firmato poster in tutte le lingue. Un cult, un film evergreen amatissimo in tutto il mondo.
*Il mio ruolo, Sarah, doveva farlo [[Daria Nicolodi]] ma si fece male a un piede. Io non ero ballerina, dovetti fare una full immersion di venti giorni in danza classica. Ma girare un horror è molto divertente, ti butti in lastre di vetro che sono orzo, fai cose che nella vita da sciura non faresti mai.
*Non c'erano gli effetti speciali digitali di oggi, si trattava di affascinanti trucchi artigianali. Per esempio in una scena dovevo cadere in una vetrata ed ero impaurita anche se Dario mi diceva che era fatta di lastre d'orzo e non mi sarei fatta nulla. Dopo un po’ mi buttai. Aveva ragione, nessun danno e momento divertente.
===[[Daria Nicolodi]]===
*Dario non conosceva l'autore. La trama e la sceneggiatura di ''Suspiria'' sono però anche la vera storia di mia nonna che, giovanissima, andò a studiare in Germania in un'Accademia per perfezionarsi in pianoforte, e invece scopri che vi si insegnava la magia nera. Così scappò via.
*È un film metafisico, anche, ma soprattutto fantastico. Convinsi Argento, che era stufo di girare gialli, a gettarsi con me in quest'avventura del fantastico. Fu la prima volta nella sua filmografia.
*Il soggetto di ''Suspiria'' deriva in parte dalle storie che mi raccontava mia nonna e in parte dalla lettura delle ''Confessioni di un oppiomane'' di [[Thomas de Quincey]], all'interno del quale, nel racconto ''Suspiria de Profundis'' già si parlava delle "Tre Madri", che sarebbe stato il tema della trilogia di cui quel film era il primo capitolo.
==Altri progetti==
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{{Trilogia de Le Tre Madri}}
[[Categoria:Film horror]]
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Álvaro Mutis
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Sun-crops
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/* Bibliografia */ limature, levigature, colpetti di pialla
wikitext
text/x-wiki
[[File:Antón Riveiro Coello, Álvaro Mutis e Alberto Piñeiro..jpg|thumb|Álvaro Mutis]]
'''Álvaro Mutis''' (1923 – 2013), scrittore e poeta colombiano.
==''Gli elementi del disastro''==
*{{NDR|Il [[Monastero dell'Escorial]]}} ''Questo mausoleo, dove in urne d'oscuro marmo | giacciono le spoglie di monarchi e di regine | di [[Spagna]], avanza nella tenebra del tempo | senza tregua, come nella stiva di una nave insonne. | ''[...]'' | Nel fermarsi sotto la sobria | volta di questo spazio, dove la morte acceca | le sue greggi e si concede in permanenza inappellabile, | nessuno potrebbe dirsi estraneo all'enigma che qui apre | le istanze; e nel donarci ancora breve proroga | ci fa sapere ciò che di noi in verità è stato | e ciò che dobbiamo a queste spoglie nell'ordine | che regola la nostra vita, la cui cifra qui si manifesta | oppure per sempre si cancella e muore.''<ref>Da ''Quattro notturni dell'Escorial'', IV, p. 205.</ref>
*''Sulla pietra stellata | veglia l'[[Giacomo il Maggiore|Apostolo]]. | Pronto per partire, la mano già | sul bastone da pellegrino, | tuttavia aspetta noi | con pazienza di secoli. | Sotto gli astri notturni della [[Galizia]] | l'Apostolo veglia, con la speranza | senza tregua dei santi | che han percorso ogni strada, | con la speranza intatta di coloro | che nel tempo impararono | a fermare gli uomini in fuga, | la stolta abitudine alla fuga, | e li hanno risvegliati | con le parole semplici | con cui la verità si presenta. | Nella piazza dell'Obradoiro<ref>La Plaza Mayor di Santiago di Compostela, detta Obradoiro dal nome dato alla facciata principale della Cattedrale di Santiago di Compostela che, con il suo complesso, si affaccia sulla Piazza Mayor. {{cfr}} più dettagliatamente ''Gli elementi del disastro'', nota 1, p. 293.</ref>, | passata la mezzanotte, | finisce il nostro viaggio | e davanti alla porta della Cattedrale | mi presento all'Apostolo: | Eccomi qua – gli dico – finalmente, | tu che porti il nome di mio padre, | tu che hai dato il tuo nome a mio figlio, | eccomi qua, Boanerge<ref>Figli del tuono: soprannome dato a San Giacomo il Maggiore e [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni apostolo]] per il loro carattere impetuoso. {{cfr}} più dettagliatamente ''Gli elementi del disastro'', nota 2, p. 293.</ref>, solo per dirti | che ho vissuto in attesa di questo momento | e che ora è tutto in ordine.''<ref>Da ''Notturno a Compostela'', pp. 221-222.</ref>
*''Ecco passano i [[furbizia|furbi]]. | Sempre di fretta, all'erta, calcolando | la minima opportunità di mettere in mostra | le loro doti, le loro astuzie, | le abilità a quanto sembra senza limiti. | Vanno, vengono, si riuniscono, discutono, partono. | Sorridenti tornano con rinnovate forze. | Pensano di avere convinto, | tornano a sorridere, appoggiano le mani | sulle nostre spalle, ci proteggono, ci lusingano, | dispiegano solerti il loro ventaglio di promesse | e di nuovo si eclissano, come son venuti, | con l'aria d'innocenza soddisfatta | che li denuncia da lontano. | Non accetteranno mai che non hanno persuaso nessuno. | Perché attraversano la vita | senza vedere niente, | senza ascoltare niente, | senza dubbi né incertezze. | È questa sicurezza che li annienta. | ''[...]'' | Ignoriamo i furbi e lasciamoli | passare fuori dalle nostre faccende | e dalla nostra naturale compassione | a scopi migliori destinata. | Non parla dei furbi il [[Discorso della Montagna]]. | Questo avviso del [[Gesù|Signore]] dovrebbe bastarci.''<ref>Da ''Ballata imprecatoria contro i furbi'', pp. 259-260.</ref>
*''Ascolto [[Mario Luzi]] | e mi addentro in un ordine | contrario alla miseria tenebrosa | con cui l'uomo in questi anni | ha permesso all'anima sua di vagare smarrita | senza posa fra goulags | e supermercati. | Vorrei dirgli ciò che questo fugace | incontro rappresenta per me | quale segnale di conferma | di una speranza che avevamo | creduto irrimediabilmente perduta | nella mischia della nuova orda | che senza ira né pietà ci trascina | piena delle sue ragioni. | Niente riesco a dire e muto | mi chino di fronte alle parole sue parche | accarezzate dal virgiliano sole.''<ref>Da ''Incontro con Mario Luzi'', p. 267.</ref>
*''La [[tequila]] non ha storia, non ci sono aneddoti | a conferma della sua nascita. Essa è così dall'inizio | dei tempi, poiché è dono degli dèi | che non usano favoleggiare quando concedono. | Quello è mestiere dei mortali, figli del terrore e la consuetudine. | È così la tequila e così ci accompagnerà | fino al silenzio da cui non si torna. | Sia lodata dunque fino alla fine dei nostri giorni | e lodata sia la quotidiana solerzia con cui rimuove la scadenza.''<ref>Da ''Ponderazione e segno della tequila'', p. 269.</ref>
==''Ilona arriva con la pioggia''==
===[[Incipit]]===
Cristóbal<br><br>Quando vidi che la lancia grigia della guardia di finanza i avicinava, con la bandiera di Panama che sventolava arrogante sulla poppa, capii immediatamente che la nostra tormentosa traversata era giunta al termine. A dire la verità, ogni volta che, nelle ultime settimane, attraccavano in un porto, ci aspettavamo sempre una visita come questa. Soltanto la noncuranza con cui nel Caribe si sbrigano le pratiche burocratiche che ci aveva mantenuto al riparo da una simile eventualità.
===Citazioni===
*Nel nostro mondo cattolico-occidentale si è soliti opporre come due poli antitetici la prostituzione e il matrimonio. (p. 95)
*Quando ti decidi a pensare riesci a mettere ogni cosa al suo posto. Il male è che poco dopo tutto va a gambe all'aria un'altra volta. (p. 95)
===Citazioni sul libro===
*Ho sentito che al mio personaggio, a Maqroll il Gabbiere, un uomo così vissuto, dovevo dare un'amica assolutamente partecipe, una complice capace di entrare appieno nel suo gioco. È così che ho creato Ilona. (Álvaro Mutis)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Álvaro Mutis, ''Gli elementi del disastro'', a cura di Martha L. Canfield, Le Lettere, Firenze, 1997. ISBN 88-7166-336-5
*Álvaro Mutis, ''Ilona arriva con la pioggia'' (''Ilona llega con la lluvia''), Giulio Einaudi Editore, Torino 1991. ISBN 88-06-14333-6
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mutis, Álvaro}}
[[Categoria:Poeti colombiani]]
[[Categoria:Scrittori colombiani]]
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Via ancora qualche truciolo, qualche frustolo, qualche minuzzolo, qualche pelucco; forse, perché no?, anche un frattale nella sezione che ho creato io
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[[File:Antón Riveiro Coello, Álvaro Mutis e Alberto Piñeiro..jpg|thumb|Álvaro Mutis]]
'''Álvaro Mutis''' (1923 – 2013), scrittore e poeta colombiano.
==''Gli elementi del disastro''==
*{{NDR|Il [[Monastero dell'Escorial]]}} ''Questo mausoleo, dove in urne d'oscuro marmo | giacciono le spoglie di monarchi e di regine | di [[Spagna]], avanza nella tenebra del tempo | senza tregua, come nella stiva di una nave insonne. | ''[...]'' | Nel fermarsi sotto la sobria | volta di questo spazio, dove la morte acceca | le sue greggi e si concede in permanenza inappellabile, | nessuno potrebbe dirsi estraneo all'enigma che qui apre | le istanze; e nel donarci ancora breve proroga | ci fa sapere ciò che di noi in verità è stato | e ciò che dobbiamo a queste spoglie nell'ordine | che regola la nostra vita, la cui cifra qui si manifesta | oppure per sempre si cancella e muore.''<ref>Da ''Quattro notturni dell'Escorial'', IV, p. 205.</ref>
*''Sulla pietra stellata | veglia l'[[Giacomo il Maggiore|Apostolo]]. | Pronto per partire, la mano già | sul bastone da pellegrino, | tuttavia aspetta noi | con pazienza di secoli. | Sotto gli astri notturni della [[Galizia]] | l'Apostolo veglia, con la speranza | senza tregua dei santi | che han percorso ogni strada, | con la speranza intatta di coloro | che nel tempo impararono | a fermare gli uomini in fuga, | la stolta abitudine alla fuga, | e li hanno risvegliati | con le parole semplici | con cui la verità si presenta. | Nella piazza dell'Obradoiro<ref>La Plaza Mayor di Santiago di Compostela, detta Obradoiro dal nome dato alla facciata principale della Cattedrale di Santiago di Compostela che, con il suo complesso, si affaccia sulla Piazza Mayor. {{cfr}} più dettagliatamente ''Gli elementi del disastro'', p. 293, nota 1.</ref>, | passata la mezzanotte, | finisce il nostro viaggio | e davanti alla porta della Cattedrale | mi presento all'Apostolo: | Eccomi qua – gli dico – finalmente, | tu che porti il nome di mio padre, | tu che hai dato il tuo nome a mio figlio, | eccomi qua, Boanerge<ref>Figli del tuono: soprannome dato a San Giacomo il Maggiore e [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni apostolo]] per il loro carattere impetuoso. {{cfr}} più dettagliatamente ''Gli elementi del disastro'', p. 293, nota 2.</ref>, solo per dirti | che ho vissuto in attesa di questo momento | e che ora è tutto in ordine.''<ref>Da ''Notturno a Compostela'', pp. 221-222.</ref>
*''Ecco passano i [[furbizia|furbi]]. | Sempre di fretta, all'erta, calcolando | la minima opportunità di mettere in mostra | le loro doti, le loro astuzie, | le abilità a quanto sembra senza limiti. | Vanno, vengono, si riuniscono, discutono, partono. | Sorridenti tornano con rinnovate forze. | Pensano di avere convinto, | tornano a sorridere, appoggiano le mani | sulle nostre spalle, ci proteggono, ci lusingano, | dispiegano solerti il loro ventaglio di promesse | e di nuovo si eclissano, come son venuti, | con l'aria d'innocenza soddisfatta | che li denuncia da lontano. | Non accetteranno mai che non hanno persuaso nessuno. | Perché attraversano la vita | senza vedere niente, | senza ascoltare niente, | senza dubbi né incertezze. | È questa sicurezza che li annienta. | ''[...]'' | Ignoriamo i furbi e lasciamoli | passare fuori dalle nostre faccende | e dalla nostra naturale compassione | a scopi migliori destinata. | Non parla dei furbi il [[Discorso della Montagna]]. | Questo avviso del [[Gesù|Signore]] dovrebbe bastarci.''<ref>Da ''Ballata imprecatoria contro i furbi'', pp. 259-260.</ref>
*''Ascolto [[Mario Luzi]] | e mi addentro in un ordine | contrario alla miseria tenebrosa | con cui l'uomo in questi anni | ha permesso all'anima sua di vagare smarrita | senza posa fra goulags | e supermercati. | Vorrei dirgli ciò che questo fugace | incontro rappresenta per me | quale segnale di conferma | di una speranza che avevamo | creduto irrimediabilmente perduta | nella mischia della nuova orda | che senza ira né pietà ci trascina | piena delle sue ragioni. | Niente riesco a dire e muto | mi chino di fronte alle parole sue parche | accarezzate dal virgiliano sole.''<ref>Da ''Incontro con Mario Luzi'', p. 267.</ref>
*''La [[tequila]] non ha storia, non ci sono aneddoti | a conferma della sua nascita. Essa è così dall'inizio | dei tempi, poiché è dono degli dèi | che non usano favoleggiare quando concedono. | Quello è mestiere dei mortali, figli del terrore e la consuetudine. | È così la tequila e così ci accompagnerà | fino al silenzio da cui non si torna. | Sia lodata dunque fino alla fine dei nostri giorni | e lodata sia la quotidiana solerzia con cui rimuove la scadenza.''<ref>Da ''Ponderazione e segno della tequila'', p. 269.</ref>
==''Ilona arriva con la pioggia''==
===[[Incipit]]===
Cristóbal<br><br>Quando vidi che la lancia grigia della guardia di finanza i avicinava, con la bandiera di Panama che sventolava arrogante sulla poppa, capii immediatamente che la nostra tormentosa traversata era giunta al termine. A dire la verità, ogni volta che, nelle ultime settimane, attraccavano in un porto, ci aspettavamo sempre una visita come questa. Soltanto la noncuranza con cui nel Caribe si sbrigano le pratiche burocratiche che ci aveva mantenuto al riparo da una simile eventualità.
===Citazioni===
*Nel nostro mondo cattolico-occidentale si è soliti opporre come due poli antitetici la prostituzione e il matrimonio. (p. 95)
*Quando ti decidi a pensare riesci a mettere ogni cosa al suo posto. Il male è che poco dopo tutto va a gambe all'aria un'altra volta. (p. 95)
===Citazioni sul libro===
*Ho sentito che al mio personaggio, a Maqroll il Gabbiere, un uomo così vissuto, dovevo dare un'amica assolutamente partecipe, una complice capace di entrare appieno nel suo gioco. È così che ho creato Ilona. (Álvaro Mutis)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Álvaro Mutis, ''Gli elementi del disastro'', a cura di Martha L. Canfield, Le Lettere, Firenze, 1997. ISBN 88-7166-336-5
*Álvaro Mutis, ''Ilona arriva con la pioggia'' (''Ilona llega con la lluvia''), Giulio Einaudi Editore, Torino 1991. ISBN 88-06-14333-6
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Mutis, Álvaro}}
[[Categoria:Poeti colombiani]]
[[Categoria:Scrittori colombiani]]
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Rutger Hauer
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/* Filmografia */
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[[Immagine:Rutger Hauer (1968).jpg|thumb|right|Rutger Hauer nel 1968]]
'''Rutger Oelsen Hauer''' (1944 – 2019), attore e attivista olandese.
==Citazioni di Rutger Hauer==
*Finora mi hanno offerto 10 copioni, e sono tutti brutti. Se interpreto un altro tedesco o un altro terrorista, mi ucciderò.
:''I've been offered 10 scripts so far, and they're all bad guys. If I play one more German or one more terrorist, it'll kill me.''<ref>{{en}} Dall'intervista di Helen Murphy, ''[https://people.com/movies/rutger-hauer-dead-at-75/Blade Runner Dutch Actor Rutger Hauer Dies at 75]'', ''people.com'', 24 luglio 2019.</ref>
*Sono tutt'ora orgoglioso della frase finale di Roy in ''Blade Runner''. La notte prima di girare la scena, dissi a [[Ridley Scott]]: "La battuta che hai scritto mi sembra un po' lunga. Se le energie stanno finendo, anche un replicante non può parlare così a lungo; secondo me non ha neanche il tempo di dire addio, se non dopo aver detto brevemente quello che ha visto... In più abbiamo già visto dei replicanti morire e penso che il pubblico non apprezzerebbe un'altra lunga scena di morte. Rendiamola più veloce, più semplice e profonda possibile. Ma concediamo a Roy anche un momento di saggezza". Ridley rispose: "Sì, quest'idea mi piace". Perciò, quando girammo la scena, ho tagliato un po' l'inizio; poi ho recitato: "Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare. Navi in fiamme al largo dei bastioni di Orione. I raggi beta balenare nel buio alle porte di Tannhäuser..."; poi ho improvvisato la frase: "Tutti questi momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia"; era così toccante che anche quelli che stavano filmando la scena si commossero. <ref>Citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo'', a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895</ref>
*Uno degli aspetti del mio lavoro di cui vado più orgoglioso è che ho collaborato spesso con registi al loro primo film. Non m’interessa se è rischioso, può essere il paradiso oppure l’infermo, ma non m’importa.<ref>Dall'intervista di Enrica Brocardo, ''[https://www.vanityfair.it/show/cinema/2019/07/24/morto-rutger-hauer-blade-runner-ladyhawke-foto-film Rutger Hauer di «Blade Runner». Qui la nostra ultima intervista]'', ''vanityfair.it'', 24 luglio 2019.</ref>
==Citazioni su Rutger Hauer==
*Non è solo un grande attore, ma una persona carismatica e unica. ([[Antonio Tentori]])
==Note==
<references/>
==Filmografia==
*''[[Blade Runner]]'' (1982)
*''[[Ladyhawke]]'' (1984)
*''[[Batman Begins]]'' (2005)
*''[[Sin City (film)|Sin City]]'' (2005)
*''[[Il rito (film 2011)|Il rito]]'' (2011)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Francesco (miniserie televisiva 2014)|Francesco]]'' (2014)
*''[[Le lettere di Madre Teresa]]'' (2014)
*''[[Samson - La vera storia di Sansone]]'' (2018)
==Altri progetti==
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[[Categoria:Attivisti]]
[[Categoria:Attori olandesi]]
[[Categoria:Olandesi]]
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Giovanni Franzoni
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Mariomassone
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'''Giovanni Franzoni''' (1928 – 2017), teologo e scrittore italiano.
*Se [[Eluana Englaro|Eluana]] non percepisce nulla non si capisce in cosa consista questo suo vivere, se invece dovesse talvolta percepire la propria situazione, si tratterebbe di una orrenda tortura. Nella primitiva storia del cristianesimo il morire era una cosa naturale e un avvicinarsi alla vita eterna. C'è una notevole preoccupazione dei vertici vaticani nei confronti della modernità. La Chiesa ormai, non potendo più contare su una maggioranza reale, punta sulla 'maggioranza morale': cioè pretende di pesare di più in base a una presunta superiorità dei propri principi morali. E questo è antidemocratico. (da [http://temi.repubblica.it/micromega-online/eluana-giovanni-franzoni-non-e-piu-vita-questa-tortura-audio/ ''Eluana, Giovanni Franzoni: "Non più vita ma tortura"''], ''micromega'', 4 febbraio 2009)
==Filmografia==
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
==Altri progetti==
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[[Categoria:Teologi italiani|Franzoni, Giovanni]]
[[Categoria:Scrittori italiani|Franzoni, Giovanni]]
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Paolo Pavolini
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Eumolpo
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ortografia
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'''Paolo Pavolini''' ( – ), scrittore e storico italiano.
==''1943, la caduta del fascismo – 1''==
===[[Incipit]]===
Il 3 novembre 1942, alle una del pomeriggio, l'[[Italia]] intera ascoltava alla radio, come sempre, il bollettino di guerra, l'891° della serie. O seduta davanti al suo magro pasto, o in piedi e sull'attenti nei locali pubblici, come imponeva il vertice del regime. Dal 24 ottobre c'era una battaglia in corso, aspra e incerta, sul fronte egiziano a nord di El Qattara, 80 chilometri prima del [[Il Cairo|Cairo]], cui la storia ha dato il nome di [[El Alamein]].
===Citazioni===
*[[Lev Nikolaevič Tolstoj|Leone Tolstoj]] ripeteva spesso che per conoscere davvero un paese bisognava visitarne le prigioni: noi sosteniamo invece che è sufficiente (e più agevole) scorrerne i [[Giornale|quotidiani]]. (p. 11)
*I [[Giornale|quotidiani]] littori, negli anni ruggenti della guerra, furono fino al '43 un urlo delirante di trionfi inesistenti, o meglio una fabbrica miracolosa per mascherare le sconfitte in successi. (p. 11)
*[[Benito Mussolini|Mussolini]] contribuì egregiamente ad accelerare la sconfitta delle sue truppe, tanto che qualche antifascista particolarmente sottile proclamò che Mussolini, a quel punto, lavorava contro Mussolini. (p. 18)
*[[Benito Mussolini|Mussolini]] aveva perso la guerra delle armi, aveva perso la guerra della propaganda. Gli restava un'estrema carta: anticipare tutti i possibili aspiranti alla sua successione, inforcando per primo (ci perdoni il bisticcio) il cavallo vincente della sconfitta sicura. (p. 19)
*Mai [[Benito Mussolini|Mussolini]] fu tanto seguito e ammirato come quando scatenò un'altra volta in [[Etiopia]] un esercito di 300.000 uomini contro le scalze armate del Negus: per la conquista inutile di uno "scatolone di sassi" che al pari dell'altra conquista, parimenti inutile, dello "scatolone di sabbia" libico segnò l'inizio di un conflitto mondiale. (p. 21)
*[[Giovanni Giolitti|Giolitti]] amministrò il flusso delle rimesse migratorie con un criterio tuttora sub judice: per [[Gaetano Salvemini]], veemente accusatore del "ministro della malavita", ingrassò cinicamente il Nord a spese del Mezzogiorno, rendendo cronica e insolubile la "[[questione meridionale]]". (p. 21)
*La perdita di ogni [[libertà]], la soppressione delle Camere e delle giunte comunali e provinciali elettive, codificò per tutto il ventennio [[Fascismo|fascista]] un iniquo rapporto di classe. (p. 22)
*La parabola [[Fascismo|fascista]] toccò il suo zenit con la [[guerra d'Etiopia|conquista dell'Etiopia]]: l'unico istante, durante il Ventennio Nero, in cui l'[[Italia]] borghese e l'Italia sottoproletaria si affratellarono su quella povera preda. (p. 25)
*Il maresciallo [[Pietro Badoglio]], personaggio principe di ogni fase della nostra rievocazione: "una figura enigmatica di generale" scrive di lui [[Franco Bandini]] "che ricompare di continuo nella storia patria, così stranamente connesso, sempre, con le disgrazie del paese". (p. 34)
*[[Pietro Badoglio|Badoglio]] guidava il XXVII corpo d'armata nell'esercito di [[Luigi Cadorna|Cadorna]]: unico comandante della storia, secondo lo stratega [[Hans von Seeckt|von Seekt]] "che vinse undici battaglie di seguito restando sempre nelle medesime posizioni". (p. 35)
*[[Vittorio Emanuele III]], corto di statura, congiuntivitico cronico dall'apparenza timidissima, impacciata e paralizzata di chi porta sulle spalle un fardello troppo pesante per la volontà e l'intelligenza di un mediocre, costretto sempre a subire il corso di avvenimenti troppo grandi per lui, era posseduto, in realtà, da una vocazione tanto ossessiva quanto magistralmente dissimulata di salvaguardare ogni briciola dei suoi poteri, dei suoi possessi e dei suoi giudizi. Il topo si mutava in tigre se lo sfiorava un'ombra di timore per l'integrità delle sue prerogative soverchianti e del suo patrimonio miliardario: custoditi le une e l'altro con una passione nevrotica, ma perfettamente armonica con il cumulo di convinzioni feudali e reazionarie di una piccola dinastia montanara. (p. 58)
*{{NDR|[[Giuseppe Bottai]]}} Cercò di accendere qua e là faville di cultura libera in un sistema dove l'unica cultura ammessa era il catechismo di partito o un cumulo di pregiudizi feudali di diversa origine. (p. 85)
*[[Giuseppe Bottai|Bottai]] credeva fervidamente nelle sue teorie e si batté con impegno pertinace e talvolta settario per tradurle in realtà operante martellandole dal suo periodico chiamato non a caso "Critica Fascista", senza deprimersi mai di fronte agli insuccessi a catena, e senza mai rinnegare la sua fede in un fascismo migliore. (p. 86)
*Secondo Bottai, tutto il [[fascismo]] di destra e di sinistra, doveva abbandonare il campo e dissolversi, passando obbligatoriamente la mano, piacesse o no, all'unica forza superstite di un regime crollato, e cioè all'apparato militare del re. (p. 87)
*[[Roberto Farinacci]], il più feroce tra i capibanda squadristi nel 1919-1922, poi segretario del partito e ras da sempre di [[Cremona]]: un ceffo truce e violento, votato senza riserve alla causa di [[Adolf Hitler|Hitler]] di cui era, notoriamente, l'agente (ben pagato) e l'informatore personale per le cose italiane. (p. 87)
*[[Erwin Rommel|Rommel]] rifiutò sempre di ripiegare da quel fronte indifendibile {{NDR|[[El Alamein]]}}, riuscendo anche ad infiammare [[Benito Mussolini|Mussolini]] che in quella calda estate del suo estremo fulgore si trasferì nel deserto egiziano con un grosso cavallo bianco, che voleva inforcare nella sua entrata trionfale al [[Il Cairo|Cairo]]: finché il disagio prolungato della temperatura, unito a un doloroso attacco di [[dissenteria]], lo convinsero a tornarsene a [[Roma]] insieme col suo cavallo. (p. 51)
*La [[massoneria]] contava nelle proprie file [[Vittorio Emanuele III|Vittorio Emanuele]], come uno dei suoi "venerabili" più eminenti. (p. 54)
==Bibliografia==
*Paolo Pavolini, ''1943, la caduta del fascismo – 1'', Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1973.
{{DEFAULTSORT:Pavolini, Paolo}}
[[Categoria:Scrittori italiani]]
[[Categoria:Storici italiani]]
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Klaus Mann
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Udiki
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[[Immagine:Klaus Mann.jpg|thumb|Klaus Mann, 1944]]
'''Klaus Mann''' (1906 – 1949), scrittore tedesco.
{{Vedi anche|Erika e Klaus Mann}}
==''La peste bruna''==
*Letto: ''Gioventù nella Russia Sovietica''<ref>Di Klaus Mehnert, (1906-1984).</ref>, interessantissimo. Entusiasmo per il lavoro, il materialismo genera forze che sono certamente sovramateriali e religiose. Il paradosso: martirio − per uno scopo puramente materiale. (da ''Nota di diario del 24 marzo 1932'', p. 37)
*[...] il tradimento di [[Gottfried Benn|Gottfried Benn]] (non ci posso credere). L'antipatia intellettualmente giustificata e anche comprensibile che prova per un marxismo un po' rozzo ([[Alfred Döblin|Döblin]], [[Bertold Brecht|Brecht]] forse l'ha portato necessariamente al fascismo. Seduzione dell'elemento mistico. Prima l'«eterna lotta» – poi Hitler. (da ''Nota di diario del 2 maggio 1933'', Olanda, p. 118)
*[...] letto: ''[[La volontà di potenza|Volontà di potenza]]''. (Rassicurante grande impressione. Il segreto di questo stile: la tensione febbrile, nervosissima in questa – furia. L'arditezza furente della critica morale.«La filosofia ha poco a che fare con la virtù.» Più grandioso di tutti: l'aforisma 419, nostalgia per i greci, odio per [[Martin Lutero|Lutero]], tutta la filosofia tedesca come nostalgia, un protendersi ''verso i greci'' – «Il tipo d'uomo finora tanto rispettato.» Lutero – il «grande non-spirito» Conferma della linea da noi sostenuta: Lutero e Hitler. [[Stefan George|George]] sta dall<nowiki>'</nowiki>''altra'' parte.) (da ''Nota di diario del 14 agosto 1933, Zandvoort'', p. 150)
*Il [[materialismo dialettico]] «cristallino» eliminerà totalmente il «mito». Ma eliminerà anche la MORTE? Fino allora rimane il mistero − e Dio. (da ''Nota di Diario del 24 Luglio 1934'', Olanda, p. 206)
*{{NDR|Sul rapporto tra poesia e impegno politico}} La [[poesia]] come semplice funzione sociale – mentre essa è anche la funzione misteriosa in assoluto non più legata a uno scopo. Essa non può essere dedicata solo a interrogativi come: collettivizzazione dell'agricoltura ecc. per quanto importanti. I suoi temi inesauribili rimangono pur sempre: l'amore, la solitudine dell'individuo, la morte come enigma, speranza, ultima felicità. [...] Il lutto, sentimento primario di chi vive, qui<ref>Klaus Mann partecipò nel 1934 al I Congresso degli scrittori sovietici (Mosca 17 luglio-I settembre 1934).</ref> disfattismo. Si può obiettare – e si obietta – questo durerà il tempo della lotta antifascista ecc. Alcuni però in ''ogni'' lotta rimangono attenti a quelle cose che certo sono più che interessi capitalistici mascherati. Per questa generazione ottimista un giorno verrà scritto un ''Werther''. (da ''Nota di diario del 29 agosto 1934, Helsingfors, Hôtel Kämp'', pp. 220-221)
*[...] Letto ''[[Nouvelles Nourritures]]''. Che bello, che profondità cangiante, di che ricchezza. «''Il m'a depuis longtemps paru que la joie était plus rare, plus difficile et plus belle que la tristesse.''» Su queste parole si può riflettere a lungo. (da ''Nota di diario del 16 dicembre 1935, Küsnacht, Zurigo'', pp. 300-301)
==''La svolta''==
*Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande [[letteratura]], se ne vuole sempre di più.<ref>Citato in [[Daniel Pennac]], ''Come un romanzo'', traduzione di Yasmina Melaouah, Feltrinelli, 2003<sup>6</sup>.</ref> (da ''Educazione (1920-1923)'', p. 70)
*L'antitesi tra l'eroe e il santo si innalzò davanti a me attraverso lui e il suo dramma. Egli era l'eroe santo, ribelle e martire a un tempo. Prometeo e Cristo, Dioniso e il Crocifisso. Egli era l'uomo compiuto. La gioventù vuole pregare e adorare. L'immagine di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] fu sempre sopra il mio letto, un ritratto del tempo della demenza, colla tragica fronte oscurata, lo sguardo del martire, già lontano, affisato al nulla, all'infinito. Quel capo che cade in avanti che cos'ha in comune colla belva bionda, col Superuomo? È il figlio dell'uomo, tormentato, ferito. ''Ecce Homo''. (da ''Educazione (1920–1923)'', p. 93)
*[[Tilly Wedekind]] nascondeva sotto ascetica discretezza il vivacissimo ben noto temperamento di fuoco: angelo sonnolento con velato sguardo d'un grigio azzurro e gambe sensazionali. Era stata scoperta diciottenne dal [[Frank Wedekind|celebre drammaturgo]], mentre nel ''Vaso di Pandora'' sosteneva una particina, adatta però a mettere in valore la eccezionale figura della giovane attrice. Più tardi in quel dramma aveva sostenuto la parte principale in compagnia di quel suo consorte dalla macabra ispirazione. Novello Pigmalione egli le aveva insegnato a camminare, parlare, sorridere, cantare, piangere; egli aveva intensificato e stilizzato la sua pigra spontanea grazia; ed ecco che ella, nella breve gonna inorpellata, danza sulla sfera che rotola, getta baci al pubblico, scintilla, trionfa, seduce, ella è Lulu, lo «spirito della terra», la grande druda, incarnazione e vittima del sesso. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', pp. 116-117)
*Era la voce di [[Pamela Wedekind|Pamela]], brillante, dura, metallica, la ben allenata voce della giovane attrice ambiziosa. Si curvava avanti per toccare la mano materna. Tilly tentava sfuggire lo sguardo degli occhi spalancati sotto le sopracciglia mefistofeliche. Quegli occhi, quella voce, tutto in Pamela ricordava il padre. Frank Wedekind sembrava rivivere nella figura di quella fanciulla col gran naso ricurvo, lo sguardo fosforescente, la fragile bocca che nel sorriso si faceva tortuosa. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', p. 117)
*Chi vive abbastanza a lungo e ha cuore sensibile può sentir tenerezza per più di un [[volto]]. Ma un solo volto è quello che si ama. È sempre lo stesso, lo si riconosce tra mille. (da ''Disordine e dolore precoce'' (1923-1924), p. 106)
:''Man mag für mancherlei Gesichter Zärtlichkeit empfinden, wenn man lange genug lebt und ein empfindendes Herz hat. Aber es gibt nur ein Gesicht, das man liebt. Es ist immer dasselbe, man erkennt es unter Tausenden.''<ref>Da ''Unordnung und frühes Leid (1923-1924)'', in Klaus Mann, ''Der Wendepunkt, Ein Lebensbericht'', mit einem Nachwort von Frido Mann, Rowohlt Taschenbuch Verlag, Reinbek bei Hamburg, 2002, p. 168, ISBN 349915325</ref>
*Dopo il grigio perlaceo che incombe sul paesaggio parigino, la chiassosa scenografia di [[Marsiglia]]! Se [[Parigi]] incanta colla sua raffinata discrezione, Marsiglia colpisce per la violenza dei colori, degli odori, dei temperamenti. Marsiglia sfavilla, millanta, puzza, gridacchia, gesticola. Persino la Madonna dorata, generosa protettrice delle prostitute e dei marinai, luccica con quasi rabbioso zelo dal suo piedistallo roccioso. E sulla Canebière.<ref name=enne>Nella fonte Cannebière, refuso.</ref>che commercio violento! La strada principale di Marsiglia – simpatica mascheratura dei ''boulevards'' parigini – sembra col continuo impazzare volersi affermare e dimostrare grande arteria di una metropoli. Si va a zonzo passando davanti agli infronzoliti caffè della Canebière<ref name=enne />; si raggiunge tosto il porto vecchio. Eccola la nostra deliziosa place du Vieux Port brutalmente illuminata dal sole. Il mare azzurro, colle sue barche a vela, colle conchiglie, le alghe, i marinai penetra in città: la città appartiene al mare. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, pp. 136-137)
*Vidi il [[Deserto del Sahara|Sahara]] e lo trovai ancor più bello e terribile che l'oceano e i ghiacciai: nessun paesaggio d'alta montagna, nessun mare in tempesta ha la paurosa, elementare grandezza di quella distesa infinita, informe, morta, di quel paesaggio preistorico, di quel funebre idillio di dopo il diluvio universale. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, p. 137)
*Se [[Franz Kafka|Kafka]], allora quasi sconosciuto, è, secondo una bella parola di [[Hermann Hesse]], «il celato sovrano della prosa tedesca», [[Georg Trakl|Trakl]] appartiene ai principi occulti della germanica poesia. [...] Egli rialzò la lira, dove [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] l'aveva lasciata cadere. [...] Trakl è la voce più cupa del mio coro. È ancora canto il suo? Spesso non è che un balbettio. Con bocca balbettante annuncia i terrori del dissolvimento, della corruzione. La forma si dissolve in un crepuscolo purpureo. Egli mi addusse ai misteri crepuscolari. (da ''Educazione'' (1920-1923), p. 101)
*La putredine o la stanchezza di uno degli elementi di cui consta l'[[Europa]] sempre la si poté correggere o compensare. Allorché Roma vien meno alla sua missione, ecco sorgere Lutero. Se l'''ancien régime'' è diventato uno scandalo insopportabile, ecco qua a porvi rimedio un Cromwell, un Robespierre! Quando la rivoluzione ha compiuto il suo ciclo, spunta un Bonaparte. La lotta tra papa e imperatore durante il Medioevo, la controversia tra protestantesimo e cattolicesimo nei secoli XVI e XVII, le grandi rivalità tra gli Stati nazionali del XVIII e del XX, questo perpetuo flusso di tensioni e riconciliazioni, questo giuoco dialettico delle forze concorrenti e complementari è la vera fonte della forza dell'Europa e della sua capacità di resistenza. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', p. 180)
*Guai alla terra, guai alla cultura europea se una delle sue componenti avesse potuto assurgere a permanente incondizionata egemonia! Il permanente predominio di uno dei suoi elementi avrebbe significato la rovina e il dissolvimento del tutto. L'armonia dell'Europa riposa sulle dissonanze. La legge immanente della struttura, dell'essenza del genio europeo vieta l'uniformità nel continente. Mettere l'Europa a un unico denominatore – sia esso tedesco, russo o americano – vorrebbe dire uccider l'Europa. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928–1930)'', p. 180)
*Il suo esempio mi provava che era possibile accogliere in sé una magnifica varietà di impulsi e di tradizioni contraddittorie senza per questo cadere nell'anarchia; che esiste un'armonia in cui le dissonanze si compongono, senza dissolversi, senza cessar d'esistere. Questa sempre minacciata e sempre riconquistata armonia che ammiravo in [[André Gide|Gide]] non corrispondeva forse all'equilibrio precario della mentalità europea che si sviluppa attraverso i secoli affermandosi pur attraverso tutte le crisi e le minacce? Sì il poeta delle ''Nourritoures terrestres'', delle ''Caves du Vatican'' e dei ''Faux monnayeurs'' rappresentava per me il «buon europeo per eccellenza». (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', pp. 198-199)
*{{NDR|[[Adolf Hitler|Hitler]]}} Lì sedeva, circondato da alcuni tra i suoi complici preferiti, e mangiava di gusto la sua torta di fragole. Mi sedetti al tavolo accanto, a mezzo metro di distanza. Mangiò un secondo tortino di fragole con panna montata; poi un terzo, e, se non erro il quarto [...] Anch'io amo i dolci; ma la vista della sua voracità mezzo infantile e mezzo bestiale, mi tolse ogni appetito. D'altronde ci tenevo a concentrare la mia attenzione su quel caro ghiottoncello [...]<br>Il quale appariva materiato di un'ignobile sostanza, un borghesuccio maligno dallo sguardo istericamente torbido nel volto pallido e gonfio. E nulla che facesse pensare a grandezza, neanche a un uomo mediocremente dotato.<br>Non era certo piacevole sedere vicino a un tale individuo; e tuttavia non potevo saziarmi di guardare quel repugnante mangione. Attraente non l'avevo trovato mai, né nei ritratti, né sulla tribuna illuminata; ma la bruttezza che mi stava innanzi sorpassava tutte le mie aspettazioni. La volgarità dei suoi tratti mi tranquillizzava, mi faceva bene. Lo guardavo e pensavo: «Tu non vincerai, nonostante tutti i tuoi ruggiti. Vuoi diventare il dispotico signore della Germania? Diventare dittatore? Sei così miserabile che potresti far pena, se la tua miseria non fosse di così repugnante natura. Sì, ordina ancora un tortino. Chi sa se potrai penderti per un pezzo questi gusti...?»<br>Non c'era dunque attorno al suo capo una cruenta aureola per ammonirmi? [...] No, nulla di inquietante si rivelò. Regnava nell'aristocratico ambiente solo una rosea luce discreta, vi aleggiava una musica in sordina... E quell'uomo antipatico, dai buffi baffetti e dalla fronte cocciuta che beveva il suo cioccolatte fra un cerchio di compagni altrettanto insignificanti. (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', pp. 222-223)
*{{sic|...}} Ed ecco, mentre chiamavo la kellerina per pagare la mia consumazione, capii a chi somigliava quell'uomo {{NDR|Hitler}}. A Haarmann somigliava, allo stupratore di fanciulli di Hannover, il cui processo da non molto tempo aveva tanto fatto parlar di sé. Questo barbablù omosessuale era riuscito ad attirare in casa sua dai trenta ai quaranta ragazzetti, ai quali, nell'atto dell'amore, mordeva la gola, e dei poveri corpi straziati faceva salsicce. La somiglianza tra quei due uomini mi colpì. I baffetti, il riccio in fronte, lo sguardo sornione, la bocca piagnucolosa ad un tempo e rozza, la fronte cocciuta e persino quel naso repugnante. Tal quale!<br>Possibile che un paese, che era stato tanto orgoglioso dei suoi poeti e dei suoi pensatori, accettasse una tale cimice per «l'uomo del destino»? (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', p. 223)
*Non capivo più i tedeschi!<br/>Ma non ero forse un tedesco anch'io? Certo lo ero; e non per la lingua soltanto. La cultura tedesca aveva formato la mia visione cosmica, la mia individualità spirituale, o quanto meno l'aveva influenzata in modo decisivo. Una casa paterna come la mia, un'infanzia sotto il segno dei [[Novalis]], [[Hölderlin]], [[Stefan George|George]]; come potevo essere estraneo allo spirito tedesco?<br/>O forse appunto ci si sentiva troppo parente, troppo intimamente legato al grande e nobile spirito germanico per poter aderire ora alla sua falsificazione, al suo avvilimento; forse si era talmente di casa nella sfera di un germanesimo europeo e universale, che ci si doveva sentire dei senzapatria nel paese in cui il pensiero universale era stato ridotto a un sogno di mondiale assoggettamento (da ''La scritta sul muro'' (1930–1932), pp. 223-224)
*[[Die Pfeffermühle|La Pfeffermühle]], un ''[[Cabaret (spettacolo)|cabaret]]'' letterario con forte colorito politico, era una creazione di [[Erika Mann|Erika]]; esso appariva quale una graziosa e gioconda protesta contro la vergogna nazista; in realtà la protesta era amara e appassionata. Il testo della maggior parte dei numeri – canzoni, recite, ''sketches'' – era di Erika (alcuni eran roba mia); Erika era conferenziere, direttore, organizzatore; Erika cantava, agiva, scritturava, ispirava; breve: era l'anima del tutto.<br>Dico male: la Pfeffermühle aveva una doppia anima: l'altra metà si chiamava [[Therese Giehse]] [...]. Essa vi partecipava fin dall'inizio, e con che intensità, con che dedizione! La stella acclamatissima dei Münchner Kammerspiele pose a servizio di quel ''cabaret'' non ancora affermato e per di più politicamente sospetto, tutta la sua esperienza e tutto il suo ingegno. Senza di lei la Pfeffermuhle non sarebbe mai diventata la più fortunata ed efficiente impresa teatrale dell'emigrazione tedesca. (da ''L'esilio'', p. 246)
*Figura imponente in tutta la pregnanza della parola la signora [[Alma Mahler Schindler|Alma Mahler-Werfel]], vedova del grande [[Gustav Mahler|compositore]], moglie del grande [[Franz Werfel|poeta]], parente, amica, o in qualche modo legata con tutte le celebrità dell'[[impero austro-ungarico]]. Donne di questo formato son rare ormai; quella vitalità, quel dinamismo, quel connubio di sensibilità artistica e di ambizione sociale sembrano appartenere a un'altra e più splendida epoca: si pensa a [[Cosima Wagner]], alle intellettuali muse del Romanticismo tedesco, alle superbe brillanti dame francesi del ''grand siècle''. (da ''L'esilio (1933-1936)'', p. 281.)
*Il delizioso ''[[Il flauto magico|Flauto magico]]'', non lo sfrenato ''Crepuscolo degli dèi'' anticipa lo stile del dramma musicale dell'avvenire: dato che ci sia per noi un avvenire, con drammi, musiche e stile... Per metà umanistico poema didascalico, per metà mascherato barocco, ''raisonnable'' pur nel capriccio, nobile anche nei suoi lazzi, possa il capolavoro di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], nella sua iridescente compostezza e sovrana innocenza, col suo splendore, la sua grazia, i suoi presentimenti essere dalle venture generazioni amato, compreso, imitato e forse superato. (da ''La risoluzione (1940-1942)'', pp. 375-376)
*[[Roma]] è molto più ricca di nascosti tesori che, per esempio, [[Parigi]]. Questa, con compiuta generosità, mette in mostra tutte le sue splendidezze e nulla cela al primo sguardo. Roma invece vuol essere indagata, conquistata. Certo qui non vi è una ''avenue'' che per splendidezza e ampiezza si possa paragonare con i Campi Elisi; né {{sic|la}} Roma, relativamente stretta e provinciale, {{sic|non}} ha una Piazza della Concordia. Ma dove mai puoi trovare a Parigi quei tesori nascosti, il principesco barocco nei più riposti cantucci, le quiete strade laterali con gli stupendi palazzi in stile Rinascimento grandiosi e discreti a un tempo?<br>Però sarebbe una scemenza e un'ingratitudine da parte mia, se io, nell'estasi del nuovo amore volessi rinnegare l'amore passato. Parigi è incomparabile, e io, naturalmente, invidio ''un po''' te che vi indugi. Ma anche Roma non ha rivali. Quale fortuna che le due città regine siano rimaste intatte e ancor sempre illuminino il mondo dei loro raggi! (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, da Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 412-413)
*[[Benedetto Croce|Croce]] è un caso rarissimo! Ed ecco che l'astuta tenacia che egli ha affermato lottando per un ventennio contro il [[fascismo]] – non all'estero ''ma restando in patria'' – ora ha la sua ricompensa. Il suo prestigio è enorme; il vecchio filosofo ha oggi più autorità morale, più influenza, più ''potere'' che qualsiasi uomo politico, [[Carlo Sforza|Sforza]] non eccettuato. Sforza emigrò. Croce non emigrò. Perciò Croce è più forte. Interessante nevvero?... Con me fu delizioso. Temevo, all'inizio, di trovarlo senile: ha quasi ottant'anni e li dimostra. Ma nella conversazione il volto pergamenaceo si animò; e {{NDR|a}} un tratto mi apparve giovane, o, quanto meno, senz'età: un agile coboldo pieno di saggezza e di umorismo. Parlò molto della [[Germania]], spesso con amarezza, ma poi di nuovo con ammirazione. Come intimamente gli è nota la poesia tedesca! Mi recitò [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] con una pronunzia tutta sua, ma senz'errore. (dalla lettera alla signora Mann, Pacific Palisades (California) dall'Italia del 22 marzo 1944, ''La svolta (1943-1945)'', p. 402)
*{{NDR|Su [[Leonor Fini]]}} Ella ha vissuto lì {{NDR|a [[Parigi]]}} a lungo, e la sua pittura lo dice subito: l'influenza dei [[surrealismo|surrealisti]] colpisce a primo aspetto. Però tutto ciò ch'ella fa ha uno stile personale, una miscela di delicatezza e vitalità, di grazia femminilmente sensuale e di forza virile che non trovi né in [[Max Ernst]] né in [[Salvador Dalí|Dalí]]. [...] Leonor Fini è oggi il più forte ingegno tra i pittori italiani.<br>Il suo fascino di donna agguaglia per lo meno quello dei suoi quadri. È dinamica, intelligentissima, bella o, se non bella, attraente: la bocca florida e superba, i grandi occhi felini di un verde aurato e fosforescenti. (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 413-414)
==Citazioni su Klaus Mann==
*'''Gottfried Benn.''' Da un certo punto di vista, Klaus Mann allora mi era vicino, mi faceva visita di tanto in tanto: un uomo di intelligenza superiore, che aveva viaggiato in paesi lontani, era stato educato in modo irreprensibile e nelle forme più raffinate. Aveva, tra l'altro, la bella qualità, ormai in disuso, di serbare un particolare rispetto per i più anziani durante la conversazione. [...] Quel ragazzo di ventisette anni aveva valutato la situazione, aveva esattamente previsto lo sviluppo degli eventi, era stato più chiaroveggente di me.<ref>Da: Gottfried Benn, ''Doppia vita'', traduzione e note di Elena Agazzi, Guanda 2007, ISBN 9788860880093</ref>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Klaus Mann, ''La peste Bruna: {{small|diari 1931-1935}}'', prefazione di Marino Freschi, traduzione di Matilde de Pasquale, Editori Riuniti, Roma, 1998. ISBN 88-359-4565-8
*Klaus Mann, ''La svolta: {{small|storia di una vita}}'', traduzione di Barbara Allason, Il Saggiatore, Milano, 1962.
==Voci correlate==
*[[Erika e Klaus Mann]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mann, Klaus}}
[[Categoria:Diaristi]]
[[Categoria:Scrittori tedeschi]]
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/* La peste bruna */ citazioni , amplio, altre modifiche
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[[Immagine:Klaus Mann.jpg|thumb|Klaus Mann, 1944]]
'''Klaus Mann''' (1906 – 1949), scrittore tedesco.
{{Vedi anche|Erika e Klaus Mann}}
==''La peste bruna''==
*Letto: ''Gioventù nella Russia Sovietica''<ref>Di Klaus Mehnert, (1906-1984).</ref>, interessantissimo. Entusiasmo per il lavoro, il materialismo genera forze che sono certamente sovramateriali e religiose. Il paradosso: martirio − per uno scopo puramente materiale. (da ''Nota di diario del 24 marzo 1932'', p. 37)
*[...] il tradimento di [[Gottfried Benn|Gottfried Benn]] (non ci posso credere). L'antipatia intellettualmente giustificata e anche comprensibile che prova per un marxismo un po' rozzo ([[Alfred Döblin|Döblin]], [[Bertold Brecht|Brecht]] forse l'ha portato necessariamente al fascismo. Seduzione dell'elemento mistico. Prima l'«eterna lotta» – poi Hitler. (da ''Nota di diario del 2 maggio 1933'', Olanda, p. 118)
*[...] letto: ''[[La volontà di potenza|Volontà di potenza]]''. (Rassicurante grande impressione. Il segreto di questo stile: la tensione febbrile, nervosissima in questa – furia. L'arditezza furente della critica morale.«La filosofia ha poco a che fare con la virtù.» Più grandioso di tutti: l'aforisma 419, nostalgia per i greci, odio per [[Martin Lutero|Lutero]], tutta la filosofia tedesca come nostalgia, un protendersi ''verso i greci'' – «Il tipo d'uomo finora tanto rispettato.» Lutero – il «grande non-spirito». Conferma della linea da noi sostenuta: Lutero e Hitler. [[Stefan George|George]] sta dall<nowiki>'</nowiki>''altra'' parte {{sic|.}}) (da ''Nota di diario del 14 agosto 1933, Zandvoort'', p. 150)
*Problemi che sembrano realmente insolubili – cioè, nei limiti di soluzione della problematica terrestre: il problema degli ebrei. La loro ''totale'' assimilazione improbabile come la loro ''totale'' aggregazione come nazione propria. Finché dura la loro dispersione: saranno sempre il capro espiatorio del mondo. ({{sic|Il}} socialismo può cambiare tutto ciò {{sic|?}}) (da ''Nota di diario dell'11 giugno 1934'', p. 201)
*Il [[materialismo dialettico]] «cristallino» eliminerà totalmente il «mito». Ma eliminerà anche la MORTE? Fino allora rimane il mistero − e Dio. (da ''Nota di Diario del 24 Luglio 1934'', Olanda, p. 206)
*Letto un po' da un numero molto voluminoso della «Fackel». Come sempre affascinato nel modo più irritante e turbato da piccoli scherzi maligni; tuttavia anche forte rigetto. Contro Hitler non gli viene in mente nulla; veramente una dura ingiustizia verso la sinistra. Modo di vedere parziale e prevenuto – forse anche opportunistico – del conflitto tra i socialdemocratici e Dollfuss. Riscopro ogni giorno con un po' di apprensione cos'è l'Austria. (da ''Nota di diario del 14 agosto 1934, Varsavia, Polonia Palace'', p. 212)
*{{NDR|Sul rapporto tra poesia e impegno politico}} {{sic|[...] RUSSIA}}. Cambiamento, soprattutto costruzione di ciò che è terreno e di massima urgenza. In questo il cento per cento delle mie simpatie. Tuttavia, concentrandosi esclusivamente sul fine terreno, si trascura l'elemento metafisico. La [[poesia]] come semplice funzione sociale – mentre essa è anche la funzione misteriosa in assoluto non più legata a uno scopo. Essa non può essere dedicata solo a interrogativi come: collettivizzazione dell'agricoltura ecc. per quanto importanti. I suoi temi inesauribili rimangono pur sempre: l'amore, la solitudine dell'individuo, la morte come enigma, speranza, ultima felicità. ({{sic|Gli}} operai si misero a ridere quando Malraux chiese quale fosse il loro rapporto con la morte{{sic|.}}) Il lutto, sentimento primario di chi vive, qui<ref>Klaus Mann partecipò nel 1934 al I Congresso degli scrittori sovietici (Mosca 17 luglio-I settembre 1934).</ref> disfattismo. Si può obiettare – e si obietta – questo durerà il tempo della lotta antifascista ecc. Alcuni però in ''ogni'' lotta rimangono attenti a quelle cose che certo sono più che interessi capitalistici mascherati. Per questa generazione ottimista un giorno verrà scritto un ''Werther''. (da ''Nota di diario del 29 agosto 1934, Helsingfors, Hôtel Kämp'', p. 220)
*Letto ''Nouvelles Nourritures''. Che bello, che profondità cangiante, di che ricchezza. «''Il m'a depuis longtemps paru que la joie était plus rare, plus difficile et plus belle que la tristesse.''» Su queste parole si può riflettere a lungo. (da ''Nota di diario del 16 dicembre 1935, Küsnacht, Zurigo'', pp. 300-301)
==''La svolta''==
*Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande [[letteratura]], se ne vuole sempre di più.<ref>Citato in [[Daniel Pennac]], ''Come un romanzo'', traduzione di Yasmina Melaouah, Feltrinelli, 2003<sup>6</sup>.</ref> (da ''Educazione (1920-1923)'', p. 70)
*L'antitesi tra l'eroe e il santo si innalzò davanti a me attraverso lui e il suo dramma. Egli era l'eroe santo, ribelle e martire a un tempo. Prometeo e Cristo, Dioniso e il Crocifisso. Egli era l'uomo compiuto. La gioventù vuole pregare e adorare. L'immagine di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] fu sempre sopra il mio letto, un ritratto del tempo della demenza, colla tragica fronte oscurata, lo sguardo del martire, già lontano, affisato al nulla, all'infinito. Quel capo che cade in avanti che cos'ha in comune colla belva bionda, col Superuomo? È il figlio dell'uomo, tormentato, ferito. ''Ecce Homo''. (da ''Educazione (1920–1923)'', p. 93)
*[[Tilly Wedekind]] nascondeva sotto ascetica discretezza il vivacissimo ben noto temperamento di fuoco: angelo sonnolento con velato sguardo d'un grigio azzurro e gambe sensazionali. Era stata scoperta diciottenne dal [[Frank Wedekind|celebre drammaturgo]], mentre nel ''Vaso di Pandora'' sosteneva una particina, adatta però a mettere in valore la eccezionale figura della giovane attrice. Più tardi in quel dramma aveva sostenuto la parte principale in compagnia di quel suo consorte dalla macabra ispirazione. Novello Pigmalione egli le aveva insegnato a camminare, parlare, sorridere, cantare, piangere; egli aveva intensificato e stilizzato la sua pigra spontanea grazia; ed ecco che ella, nella breve gonna inorpellata, danza sulla sfera che rotola, getta baci al pubblico, scintilla, trionfa, seduce, ella è Lulu, lo «spirito della terra», la grande druda, incarnazione e vittima del sesso. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', pp. 116-117)
*Era la voce di [[Pamela Wedekind|Pamela]], brillante, dura, metallica, la ben allenata voce della giovane attrice ambiziosa. Si curvava avanti per toccare la mano materna. Tilly tentava sfuggire lo sguardo degli occhi spalancati sotto le sopracciglia mefistofeliche. Quegli occhi, quella voce, tutto in Pamela ricordava il padre. Frank Wedekind sembrava rivivere nella figura di quella fanciulla col gran naso ricurvo, lo sguardo fosforescente, la fragile bocca che nel sorriso si faceva tortuosa. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', p. 117)
*Chi vive abbastanza a lungo e ha cuore sensibile può sentir tenerezza per più di un [[volto]]. Ma un solo volto è quello che si ama. È sempre lo stesso, lo si riconosce tra mille. (da ''Disordine e dolore precoce'' (1923-1924), p. 106)
:''Man mag für mancherlei Gesichter Zärtlichkeit empfinden, wenn man lange genug lebt und ein empfindendes Herz hat. Aber es gibt nur ein Gesicht, das man liebt. Es ist immer dasselbe, man erkennt es unter Tausenden.''<ref>Da ''Unordnung und frühes Leid (1923-1924)'', in Klaus Mann, ''Der Wendepunkt, Ein Lebensbericht'', mit einem Nachwort von Frido Mann, Rowohlt Taschenbuch Verlag, Reinbek bei Hamburg, 2002, p. 168, ISBN 349915325</ref>
*Dopo il grigio perlaceo che incombe sul paesaggio parigino, la chiassosa scenografia di [[Marsiglia]]! Se [[Parigi]] incanta colla sua raffinata discrezione, Marsiglia colpisce per la violenza dei colori, degli odori, dei temperamenti. Marsiglia sfavilla, millanta, puzza, gridacchia, gesticola. Persino la Madonna dorata, generosa protettrice delle prostitute e dei marinai, luccica con quasi rabbioso zelo dal suo piedistallo roccioso. E sulla Canebière.<ref name=enne>Nella fonte Cannebière, refuso.</ref>che commercio violento! La strada principale di Marsiglia – simpatica mascheratura dei ''boulevards'' parigini – sembra col continuo impazzare volersi affermare e dimostrare grande arteria di una metropoli. Si va a zonzo passando davanti agli infronzoliti caffè della Canebière<ref name=enne />; si raggiunge tosto il porto vecchio. Eccola la nostra deliziosa place du Vieux Port brutalmente illuminata dal sole. Il mare azzurro, colle sue barche a vela, colle conchiglie, le alghe, i marinai penetra in città: la città appartiene al mare. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, pp. 136-137)
*Vidi il [[Deserto del Sahara|Sahara]] e lo trovai ancor più bello e terribile che l'oceano e i ghiacciai: nessun paesaggio d'alta montagna, nessun mare in tempesta ha la paurosa, elementare grandezza di quella distesa infinita, informe, morta, di quel paesaggio preistorico, di quel funebre idillio di dopo il diluvio universale. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, p. 137)
*Se [[Franz Kafka|Kafka]], allora quasi sconosciuto, è, secondo una bella parola di [[Hermann Hesse]], «il celato sovrano della prosa tedesca», [[Georg Trakl|Trakl]] appartiene ai principi occulti della germanica poesia. [...] Egli rialzò la lira, dove [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] l'aveva lasciata cadere. [...] Trakl è la voce più cupa del mio coro. È ancora canto il suo? Spesso non è che un balbettio. Con bocca balbettante annuncia i terrori del dissolvimento, della corruzione. La forma si dissolve in un crepuscolo purpureo. Egli mi addusse ai misteri crepuscolari. (da ''Educazione'' (1920-1923), p. 101)
*La putredine o la stanchezza di uno degli elementi di cui consta l'[[Europa]] sempre la si poté correggere o compensare. Allorché Roma vien meno alla sua missione, ecco sorgere Lutero. Se l'''ancien régime'' è diventato uno scandalo insopportabile, ecco qua a porvi rimedio un Cromwell, un Robespierre! Quando la rivoluzione ha compiuto il suo ciclo, spunta un Bonaparte. La lotta tra papa e imperatore durante il Medioevo, la controversia tra protestantesimo e cattolicesimo nei secoli XVI e XVII, le grandi rivalità tra gli Stati nazionali del XVIII e del XX, questo perpetuo flusso di tensioni e riconciliazioni, questo giuoco dialettico delle forze concorrenti e complementari è la vera fonte della forza dell'Europa e della sua capacità di resistenza. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', p. 180)
*Guai alla terra, guai alla cultura europea se una delle sue componenti avesse potuto assurgere a permanente incondizionata egemonia! Il permanente predominio di uno dei suoi elementi avrebbe significato la rovina e il dissolvimento del tutto. L'armonia dell'Europa riposa sulle dissonanze. La legge immanente della struttura, dell'essenza del genio europeo vieta l'uniformità nel continente. Mettere l'Europa a un unico denominatore – sia esso tedesco, russo o americano – vorrebbe dire uccider l'Europa. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928–1930)'', p. 180)
*Il suo esempio mi provava che era possibile accogliere in sé una magnifica varietà di impulsi e di tradizioni contraddittorie senza per questo cadere nell'anarchia; che esiste un'armonia in cui le dissonanze si compongono, senza dissolversi, senza cessar d'esistere. Questa sempre minacciata e sempre riconquistata armonia che ammiravo in [[André Gide|Gide]] non corrispondeva forse all'equilibrio precario della mentalità europea che si sviluppa attraverso i secoli affermandosi pur attraverso tutte le crisi e le minacce? Sì il poeta delle ''Nourritoures terrestres'', delle ''Caves du Vatican'' e dei ''Faux monnayeurs'' rappresentava per me il «buon europeo per eccellenza». (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', pp. 198-199)
*{{NDR|[[Adolf Hitler|Hitler]]}} Lì sedeva, circondato da alcuni tra i suoi complici preferiti, e mangiava di gusto la sua torta di fragole. Mi sedetti al tavolo accanto, a mezzo metro di distanza. Mangiò un secondo tortino di fragole con panna montata; poi un terzo, e, se non erro il quarto [...] Anch'io amo i dolci; ma la vista della sua voracità mezzo infantile e mezzo bestiale, mi tolse ogni appetito. D'altronde ci tenevo a concentrare la mia attenzione su quel caro ghiottoncello [...]<br>Il quale appariva materiato di un'ignobile sostanza, un borghesuccio maligno dallo sguardo istericamente torbido nel volto pallido e gonfio. E nulla che facesse pensare a grandezza, neanche a un uomo mediocremente dotato.<br>Non era certo piacevole sedere vicino a un tale individuo; e tuttavia non potevo saziarmi di guardare quel repugnante mangione. Attraente non l'avevo trovato mai, né nei ritratti, né sulla tribuna illuminata; ma la bruttezza che mi stava innanzi sorpassava tutte le mie aspettazioni. La volgarità dei suoi tratti mi tranquillizzava, mi faceva bene. Lo guardavo e pensavo: «Tu non vincerai, nonostante tutti i tuoi ruggiti. Vuoi diventare il dispotico signore della Germania? Diventare dittatore? Sei così miserabile che potresti far pena, se la tua miseria non fosse di così repugnante natura. Sì, ordina ancora un tortino. Chi sa se potrai penderti per un pezzo questi gusti...?»<br>Non c'era dunque attorno al suo capo una cruenta aureola per ammonirmi? [...] No, nulla di inquietante si rivelò. Regnava nell'aristocratico ambiente solo una rosea luce discreta, vi aleggiava una musica in sordina... E quell'uomo antipatico, dai buffi baffetti e dalla fronte cocciuta che beveva il suo cioccolatte fra un cerchio di compagni altrettanto insignificanti. (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', pp. 222-223)
*{{sic|...}} Ed ecco, mentre chiamavo la kellerina per pagare la mia consumazione, capii a chi somigliava quell'uomo {{NDR|Hitler}}. A Haarmann somigliava, allo stupratore di fanciulli di Hannover, il cui processo da non molto tempo aveva tanto fatto parlar di sé. Questo barbablù omosessuale era riuscito ad attirare in casa sua dai trenta ai quaranta ragazzetti, ai quali, nell'atto dell'amore, mordeva la gola, e dei poveri corpi straziati faceva salsicce. La somiglianza tra quei due uomini mi colpì. I baffetti, il riccio in fronte, lo sguardo sornione, la bocca piagnucolosa ad un tempo e rozza, la fronte cocciuta e persino quel naso repugnante. Tal quale!<br>Possibile che un paese, che era stato tanto orgoglioso dei suoi poeti e dei suoi pensatori, accettasse una tale cimice per «l'uomo del destino»? (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', p. 223)
*Non capivo più i tedeschi!<br/>Ma non ero forse un tedesco anch'io? Certo lo ero; e non per la lingua soltanto. La cultura tedesca aveva formato la mia visione cosmica, la mia individualità spirituale, o quanto meno l'aveva influenzata in modo decisivo. Una casa paterna come la mia, un'infanzia sotto il segno dei [[Novalis]], [[Hölderlin]], [[Stefan George|George]]; come potevo essere estraneo allo spirito tedesco?<br/>O forse appunto ci si sentiva troppo parente, troppo intimamente legato al grande e nobile spirito germanico per poter aderire ora alla sua falsificazione, al suo avvilimento; forse si era talmente di casa nella sfera di un germanesimo europeo e universale, che ci si doveva sentire dei senzapatria nel paese in cui il pensiero universale era stato ridotto a un sogno di mondiale assoggettamento (da ''La scritta sul muro'' (1930–1932), pp. 223-224)
*[[Die Pfeffermühle|La Pfeffermühle]], un ''[[Cabaret (spettacolo)|cabaret]]'' letterario con forte colorito politico, era una creazione di [[Erika Mann|Erika]]; esso appariva quale una graziosa e gioconda protesta contro la vergogna nazista; in realtà la protesta era amara e appassionata. Il testo della maggior parte dei numeri – canzoni, recite, ''sketches'' – era di Erika (alcuni eran roba mia); Erika era conferenziere, direttore, organizzatore; Erika cantava, agiva, scritturava, ispirava; breve: era l'anima del tutto.<br>Dico male: la Pfeffermühle aveva una doppia anima: l'altra metà si chiamava [[Therese Giehse]] [...]. Essa vi partecipava fin dall'inizio, e con che intensità, con che dedizione! La stella acclamatissima dei Münchner Kammerspiele pose a servizio di quel ''cabaret'' non ancora affermato e per di più politicamente sospetto, tutta la sua esperienza e tutto il suo ingegno. Senza di lei la Pfeffermuhle non sarebbe mai diventata la più fortunata ed efficiente impresa teatrale dell'emigrazione tedesca. (da ''L'esilio'', p. 246)
*Figura imponente in tutta la pregnanza della parola la signora [[Alma Mahler Schindler|Alma Mahler-Werfel]], vedova del grande [[Gustav Mahler|compositore]], moglie del grande [[Franz Werfel|poeta]], parente, amica, o in qualche modo legata con tutte le celebrità dell'[[impero austro-ungarico]]. Donne di questo formato son rare ormai; quella vitalità, quel dinamismo, quel connubio di sensibilità artistica e di ambizione sociale sembrano appartenere a un'altra e più splendida epoca: si pensa a [[Cosima Wagner]], alle intellettuali muse del Romanticismo tedesco, alle superbe brillanti dame francesi del ''grand siècle''. (da ''L'esilio (1933-1936)'', p. 281)
*Il delizioso ''[[Il flauto magico|Flauto magico]]'', non lo sfrenato ''Crepuscolo degli dèi'' anticipa lo stile del dramma musicale dell'avvenire: dato che ci sia per noi un avvenire, con drammi, musiche e stile... Per metà umanistico poema didascalico, per metà mascherato barocco, ''raisonnable'' pur nel capriccio, nobile anche nei suoi lazzi, possa il capolavoro di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], nella sua iridescente compostezza e sovrana innocenza, col suo splendore, la sua grazia, i suoi presentimenti essere dalle venture generazioni amato, compreso, imitato e forse superato. (da ''La risoluzione (1940-1942)'', pp. 375-376)
*[[Roma]] è molto più ricca di nascosti tesori che, per esempio, [[Parigi]]. Questa, con compiuta generosità, mette in mostra tutte le sue splendidezze e nulla cela al primo sguardo. Roma invece vuol essere indagata, conquistata. Certo qui non vi è una ''avenue'' che per splendidezza e ampiezza si possa paragonare con i Campi Elisi; né {{sic|la}} Roma, relativamente stretta e provinciale, {{sic|non}} ha una Piazza della Concordia. Ma dove mai puoi trovare a Parigi quei tesori nascosti, il principesco barocco nei più riposti cantucci, le quiete strade laterali con gli stupendi palazzi in stile Rinascimento grandiosi e discreti a un tempo?<br>Però sarebbe una scemenza e un'ingratitudine da parte mia, se io, nell'estasi del nuovo amore volessi rinnegare l'amore passato. Parigi è incomparabile, e io, naturalmente, invidio ''un po''' te che vi indugi. Ma anche Roma non ha rivali. Quale fortuna che le due città regine siano rimaste intatte e ancor sempre illuminino il mondo dei loro raggi! (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, da Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 412-413)
*[[Benedetto Croce|Croce]] è un caso rarissimo! Ed ecco che l'astuta tenacia che egli ha affermato lottando per un ventennio contro il [[fascismo]] – non all'estero ''ma restando in patria'' – ora ha la sua ricompensa. Il suo prestigio è enorme; il vecchio filosofo ha oggi più autorità morale, più influenza, più ''potere'' che qualsiasi uomo politico, [[Carlo Sforza|Sforza]] non eccettuato. Sforza emigrò. Croce non emigrò. Perciò Croce è più forte. Interessante nevvero?... Con me fu delizioso. Temevo, all'inizio, di trovarlo senile: ha quasi ottant'anni e li dimostra. Ma nella conversazione il volto pergamenaceo si animò; e {{NDR|a}} un tratto mi apparve giovane, o, quanto meno, senz'età: un agile coboldo pieno di saggezza e di umorismo. Parlò molto della [[Germania]], spesso con amarezza, ma poi di nuovo con ammirazione. Come intimamente gli è nota la poesia tedesca! Mi recitò [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] con una pronunzia tutta sua, ma senz'errore. (dalla lettera alla signora Mann, Pacific Palisades (California) dall'Italia del 22 marzo 1944, ''La svolta (1943-1945)'', p. 402)
*{{NDR|Su [[Leonor Fini]]}} Ella ha vissuto lì {{NDR|a [[Parigi]]}} a lungo, e la sua pittura lo dice subito: l'influenza dei [[surrealismo|surrealisti]] colpisce a primo aspetto. Però tutto ciò ch'ella fa ha uno stile personale, una miscela di delicatezza e vitalità, di grazia femminilmente sensuale e di forza virile che non trovi né in [[Max Ernst]] né in [[Salvador Dalí|Dalí]]. [...] Leonor Fini è oggi il più forte ingegno tra i pittori italiani.<br>Il suo fascino di donna agguaglia per lo meno quello dei suoi quadri. È dinamica, intelligentissima, bella o, se non bella, attraente: la bocca florida e superba, i grandi occhi felini di un verde aurato e fosforescenti. (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 413-414)
==Citazioni su Klaus Mann==
*'''Gottfried Benn.''' Da un certo punto di vista, Klaus Mann allora mi era vicino, mi faceva visita di tanto in tanto: un uomo di intelligenza superiore, che aveva viaggiato in paesi lontani, era stato educato in modo irreprensibile e nelle forme più raffinate. Aveva, tra l'altro, la bella qualità, ormai in disuso, di serbare un particolare rispetto per i più anziani durante la conversazione. [...] Quel ragazzo di ventisette anni aveva valutato la situazione, aveva esattamente previsto lo sviluppo degli eventi, era stato più chiaroveggente di me.<ref>Da: Gottfried Benn, ''Doppia vita'', traduzione e note di Elena Agazzi, Guanda 2007, ISBN 9788860880093</ref>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Klaus Mann, ''La peste Bruna: {{small|diari 1931-1935}}'', prefazione di Marino Freschi, traduzione di Matilde de Pasquale, Editori Riuniti, Roma, 1998. ISBN 88-359-4565-8
*Klaus Mann, ''La svolta: {{small|storia di una vita}}'', traduzione di Barbara Allason, Il Saggiatore, Milano, 1962.
==Voci correlate==
*[[Erika e Klaus Mann]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mann, Klaus}}
[[Categoria:Diaristi]]
[[Categoria:Scrittori tedeschi]]
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/* La peste bruna */ +1, altre modifiche
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[[Immagine:Klaus Mann.jpg|thumb|Klaus Mann, 1944]]
'''Klaus Mann''' (1906 – 1949), scrittore tedesco.
{{Vedi anche|Erika e Klaus Mann}}
==''La peste bruna''==
*Letto: ''Gioventù nella Russia Sovietica''<ref>Di Klaus Mehnert, (1906-1984).</ref>, interessantissimo. Entusiasmo per il lavoro, il materialismo genera forze che sono certamente sovramateriali e religiose. Il paradosso: martirio − per uno scopo puramente materiale. (da ''Nota di diario del 24 marzo 1932'', p. 37)
*[...] il tradimento di [[Gottfried Benn|Gottfried Benn]] (non ci posso credere). L'antipatia intellettualmente giustificata e anche comprensibile che prova per un marxismo un po' rozzo ([[Alfred Döblin|Döblin]], [[Bertold Brecht|Brecht]] forse l'ha portato necessariamente al fascismo. Seduzione dell'elemento mistico. Prima l'«eterna lotta» – poi Hitler. (da ''Nota di diario del 2 maggio 1933'', Olanda, p. 118)
*[...] letto: ''[[La volontà di potenza|Volontà di potenza]]''. (Rassicurante grande impressione. Il segreto di questo stile: la tensione febbrile, nervosissima in questa – furia. L'arditezza furente della critica morale.«La filosofia ha poco a che fare con la virtù.» Più grandioso di tutti: l'aforisma 419, nostalgia per i greci, odio per [[Martin Lutero|Lutero]], tutta la filosofia tedesca come nostalgia, un protendersi ''verso i greci'' – «Il tipo d'uomo finora tanto rispettato.» Lutero – il «grande non-spirito». Conferma della linea da noi sostenuta: Lutero e Hitler. [[Stefan George|George]] sta dall<nowiki>'</nowiki>''altra'' parte {{sic|.}}) (da ''Nota di diario del 14 agosto 1933, Zandvoort'', p. 150)
*Problemi che sembrano realmente insolubili – cioè, nei limiti di soluzione della problematica terrestre: il problema degli ebrei. La loro ''totale'' assimilazione improbabile come la loro ''totale'' aggregazione come nazione propria. Finché dura la loro dispersione: saranno sempre il capro espiatorio del mondo. ({{sic|Il}} socialismo può cambiare tutto ciò {{sic|?}}) (da ''Nota di diario dell'11 giugno 1934'', p. 201)
*Il [[materialismo dialettico]] «cristallino» eliminerà totalmente il «mito». Ma eliminerà anche la MORTE? Fino allora rimane il mistero − e Dio. (da ''Nota di Diario del 24 Luglio 1934'', Olanda, p. 206)
*Letto un po' da un numero molto voluminoso della «Fackel». Come sempre affascinato nel modo più irritante e turbato da piccoli scherzi maligni; tuttavia anche forte rigetto. Contro Hitler non gli viene in mente nulla; veramente una dura ingiustizia verso la sinistra. Modo di vedere parziale e prevenuto – forse anche opportunistico – del conflitto tra i socialdemocratici e Dollfuss. Riscopro ogni giorno con un po' di apprensione cos'è l'Austria. (da ''Nota di diario del 14 agosto 1934, Varsavia, Polonia Palace'', p. 212)
*{{NDR|Al Primo Congresso degli scrittori sovietici}} Gran discorso di [[Il'ja Grigor'evič Ėrenburg|Ilja Ehrenburg]], applaudito a lungo. Contro il provincialismo. Di un coraggio quasi eretico. Vuole una «nuova forma» del romanzo (che lui stesso però non trova); ''non'' il reportage; non il culto della tecnica. («{{sic|I}} nostri trattori vengono dall'America, ma i giovani che conducono i trattori, sono di qui{{sic|.}}») Caratterizzazione orribile della situazione letteraria in Occidente. Il predicatore delle difficoltà. Il più malinconico. Il più comprensibile. Discorso di {{sic|J.R.}} Bloch (tradotto). Parata dei «pionieri» (bambini), che sfilano sul podio – squilli di tromba, fiori, applausi –, declamano ringraziamenti e aspirazioni (Gor'kij piange). Deputazione dell'Armata rossa. Truppa, soldati, marciano minacciosi; alcuni avvolti di pelle, con maschera (auto o tank). Entusiasmo del pubblico; i tedeschi estasiati. Ne sono rimasto amaramente colpito [...]. (da ''Nota di diario del 21 agosto 1934'', p. 215)
*{{NDR|Sul rapporto tra poesia e impegno politico}} {{sic|[...] RUSSIA}}. Cambiamento, soprattutto costruzione di ciò che è terreno e di massima urgenza. In questo il cento per cento delle mie simpatie. Tuttavia, concentrandosi esclusivamente sul fine terreno, si trascura l'elemento metafisico. La [[poesia]] come semplice funzione sociale – mentre essa è anche la funzione misteriosa in assoluto non più legata a uno scopo. Essa non può essere dedicata solo a interrogativi come: collettivizzazione dell'agricoltura ecc. per quanto importanti. I suoi temi inesauribili rimangono pur sempre: l'amore, la solitudine dell'individuo, la morte come enigma, speranza, ultima felicità. ({{sic|Gli}} operai si misero a ridere quando Malraux chiese quale fosse il loro rapporto con la morte{{sic|.}}) Il lutto, sentimento primario di chi vive, qui<ref>Klaus Mann partecipò nel 1934 al Primo Congresso degli scrittori sovietici (Mosca 17 luglio-I settembre 1934).</ref> disfattismo. Si può obiettare – e si obietta – questo durerà il tempo della lotta antifascista ecc. Alcuni però in ''ogni'' lotta rimangono attenti a quelle cose che certo sono più che interessi capitalistici mascherati. Per questa generazione ottimista un giorno verrà scritto un ''Werther''. (da ''Nota di diario del 29 agosto 1934, Helsingfors, Hôtel Kämp'', p. 220)
*Letto ''Nouvelles Nourritures''. Che bello, che profondità cangiante, di che ricchezza. «''Il m'a depuis longtemps paru que la joie était plus rare, plus difficile et plus belle que la tristesse.''» Su queste parole si può riflettere a lungo. (da ''Nota di diario del 16 dicembre 1935, Küsnacht, Zurigo'', pp. 300-301)
==''La svolta''==
*Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande [[letteratura]], se ne vuole sempre di più.<ref>Citato in [[Daniel Pennac]], ''Come un romanzo'', traduzione di Yasmina Melaouah, Feltrinelli, 2003<sup>6</sup>.</ref> (da ''Educazione (1920-1923)'', p. 70)
*L'antitesi tra l'eroe e il santo si innalzò davanti a me attraverso lui e il suo dramma. Egli era l'eroe santo, ribelle e martire a un tempo. Prometeo e Cristo, Dioniso e il Crocifisso. Egli era l'uomo compiuto. La gioventù vuole pregare e adorare. L'immagine di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] fu sempre sopra il mio letto, un ritratto del tempo della demenza, colla tragica fronte oscurata, lo sguardo del martire, già lontano, affisato al nulla, all'infinito. Quel capo che cade in avanti che cos'ha in comune colla belva bionda, col Superuomo? È il figlio dell'uomo, tormentato, ferito. ''Ecce Homo''. (da ''Educazione (1920–1923)'', p. 93)
*[[Tilly Wedekind]] nascondeva sotto ascetica discretezza il vivacissimo ben noto temperamento di fuoco: angelo sonnolento con velato sguardo d'un grigio azzurro e gambe sensazionali. Era stata scoperta diciottenne dal [[Frank Wedekind|celebre drammaturgo]], mentre nel ''Vaso di Pandora'' sosteneva una particina, adatta però a mettere in valore la eccezionale figura della giovane attrice. Più tardi in quel dramma aveva sostenuto la parte principale in compagnia di quel suo consorte dalla macabra ispirazione. Novello Pigmalione egli le aveva insegnato a camminare, parlare, sorridere, cantare, piangere; egli aveva intensificato e stilizzato la sua pigra spontanea grazia; ed ecco che ella, nella breve gonna inorpellata, danza sulla sfera che rotola, getta baci al pubblico, scintilla, trionfa, seduce, ella è Lulu, lo «spirito della terra», la grande druda, incarnazione e vittima del sesso. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', pp. 116-117)
*Era la voce di [[Pamela Wedekind|Pamela]], brillante, dura, metallica, la ben allenata voce della giovane attrice ambiziosa. Si curvava avanti per toccare la mano materna. Tilly tentava sfuggire lo sguardo degli occhi spalancati sotto le sopracciglia mefistofeliche. Quegli occhi, quella voce, tutto in Pamela ricordava il padre. Frank Wedekind sembrava rivivere nella figura di quella fanciulla col gran naso ricurvo, lo sguardo fosforescente, la fragile bocca che nel sorriso si faceva tortuosa. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', p. 117)
*Chi vive abbastanza a lungo e ha cuore sensibile può sentir tenerezza per più di un [[volto]]. Ma un solo volto è quello che si ama. È sempre lo stesso, lo si riconosce tra mille. (da ''Disordine e dolore precoce'' (1923-1924), p. 106)
:''Man mag für mancherlei Gesichter Zärtlichkeit empfinden, wenn man lange genug lebt und ein empfindendes Herz hat. Aber es gibt nur ein Gesicht, das man liebt. Es ist immer dasselbe, man erkennt es unter Tausenden.''<ref>Da ''Unordnung und frühes Leid (1923-1924)'', in Klaus Mann, ''Der Wendepunkt, Ein Lebensbericht'', mit einem Nachwort von Frido Mann, Rowohlt Taschenbuch Verlag, Reinbek bei Hamburg, 2002, p. 168, ISBN 349915325</ref>
*Dopo il grigio perlaceo che incombe sul paesaggio parigino, la chiassosa scenografia di [[Marsiglia]]! Se [[Parigi]] incanta colla sua raffinata discrezione, Marsiglia colpisce per la violenza dei colori, degli odori, dei temperamenti. Marsiglia sfavilla, millanta, puzza, gridacchia, gesticola. Persino la Madonna dorata, generosa protettrice delle prostitute e dei marinai, luccica con quasi rabbioso zelo dal suo piedistallo roccioso. E sulla Canebière.<ref name=enne>Nella fonte Cannebière, refuso.</ref>che commercio violento! La strada principale di Marsiglia – simpatica mascheratura dei ''boulevards'' parigini – sembra col continuo impazzare volersi affermare e dimostrare grande arteria di una metropoli. Si va a zonzo passando davanti agli infronzoliti caffè della Canebière<ref name=enne />; si raggiunge tosto il porto vecchio. Eccola la nostra deliziosa place du Vieux Port brutalmente illuminata dal sole. Il mare azzurro, colle sue barche a vela, colle conchiglie, le alghe, i marinai penetra in città: la città appartiene al mare. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, pp. 136-137)
*Vidi il [[Deserto del Sahara|Sahara]] e lo trovai ancor più bello e terribile che l'oceano e i ghiacciai: nessun paesaggio d'alta montagna, nessun mare in tempesta ha la paurosa, elementare grandezza di quella distesa infinita, informe, morta, di quel paesaggio preistorico, di quel funebre idillio di dopo il diluvio universale. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, p. 137)
*Se [[Franz Kafka|Kafka]], allora quasi sconosciuto, è, secondo una bella parola di [[Hermann Hesse]], «il celato sovrano della prosa tedesca», [[Georg Trakl|Trakl]] appartiene ai principi occulti della germanica poesia. [...] Egli rialzò la lira, dove [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] l'aveva lasciata cadere. [...] Trakl è la voce più cupa del mio coro. È ancora canto il suo? Spesso non è che un balbettio. Con bocca balbettante annuncia i terrori del dissolvimento, della corruzione. La forma si dissolve in un crepuscolo purpureo. Egli mi addusse ai misteri crepuscolari. (da ''Educazione'' (1920-1923), p. 101)
*La putredine o la stanchezza di uno degli elementi di cui consta l'[[Europa]] sempre la si poté correggere o compensare. Allorché Roma vien meno alla sua missione, ecco sorgere Lutero. Se l'''ancien régime'' è diventato uno scandalo insopportabile, ecco qua a porvi rimedio un Cromwell, un Robespierre! Quando la rivoluzione ha compiuto il suo ciclo, spunta un Bonaparte. La lotta tra papa e imperatore durante il Medioevo, la controversia tra protestantesimo e cattolicesimo nei secoli XVI e XVII, le grandi rivalità tra gli Stati nazionali del XVIII e del XX, questo perpetuo flusso di tensioni e riconciliazioni, questo giuoco dialettico delle forze concorrenti e complementari è la vera fonte della forza dell'Europa e della sua capacità di resistenza. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', p. 180)
*Guai alla terra, guai alla cultura europea se una delle sue componenti avesse potuto assurgere a permanente incondizionata egemonia! Il permanente predominio di uno dei suoi elementi avrebbe significato la rovina e il dissolvimento del tutto. L'armonia dell'Europa riposa sulle dissonanze. La legge immanente della struttura, dell'essenza del genio europeo vieta l'uniformità nel continente. Mettere l'Europa a un unico denominatore – sia esso tedesco, russo o americano – vorrebbe dire uccider l'Europa. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928–1930)'', p. 180)
*Il suo esempio mi provava che era possibile accogliere in sé una magnifica varietà di impulsi e di tradizioni contraddittorie senza per questo cadere nell'anarchia; che esiste un'armonia in cui le dissonanze si compongono, senza dissolversi, senza cessar d'esistere. Questa sempre minacciata e sempre riconquistata armonia che ammiravo in [[André Gide|Gide]] non corrispondeva forse all'equilibrio precario della mentalità europea che si sviluppa attraverso i secoli affermandosi pur attraverso tutte le crisi e le minacce? Sì il poeta delle ''Nourritoures terrestres'', delle ''Caves du Vatican'' e dei ''Faux monnayeurs'' rappresentava per me il «buon europeo per eccellenza». (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', pp. 198-199)
*{{NDR|[[Adolf Hitler|Hitler]]}} Lì sedeva, circondato da alcuni tra i suoi complici preferiti, e mangiava di gusto la sua torta di fragole. Mi sedetti al tavolo accanto, a mezzo metro di distanza. Mangiò un secondo tortino di fragole con panna montata; poi un terzo, e, se non erro il quarto [...] Anch'io amo i dolci; ma la vista della sua voracità mezzo infantile e mezzo bestiale, mi tolse ogni appetito. D'altronde ci tenevo a concentrare la mia attenzione su quel caro ghiottoncello [...]<br>Il quale appariva materiato di un'ignobile sostanza, un borghesuccio maligno dallo sguardo istericamente torbido nel volto pallido e gonfio. E nulla che facesse pensare a grandezza, neanche a un uomo mediocremente dotato.<br>Non era certo piacevole sedere vicino a un tale individuo; e tuttavia non potevo saziarmi di guardare quel repugnante mangione. Attraente non l'avevo trovato mai, né nei ritratti, né sulla tribuna illuminata; ma la bruttezza che mi stava innanzi sorpassava tutte le mie aspettazioni. La volgarità dei suoi tratti mi tranquillizzava, mi faceva bene. Lo guardavo e pensavo: «Tu non vincerai, nonostante tutti i tuoi ruggiti. Vuoi diventare il dispotico signore della Germania? Diventare dittatore? Sei così miserabile che potresti far pena, se la tua miseria non fosse di così repugnante natura. Sì, ordina ancora un tortino. Chi sa se potrai penderti per un pezzo questi gusti...?»<br>Non c'era dunque attorno al suo capo una cruenta aureola per ammonirmi? [...] No, nulla di inquietante si rivelò. Regnava nell'aristocratico ambiente solo una rosea luce discreta, vi aleggiava una musica in sordina... E quell'uomo antipatico, dai buffi baffetti e dalla fronte cocciuta che beveva il suo cioccolatte fra un cerchio di compagni altrettanto insignificanti. (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', pp. 222-223)
*{{sic|...}} Ed ecco, mentre chiamavo la kellerina per pagare la mia consumazione, capii a chi somigliava quell'uomo {{NDR|Hitler}}. A Haarmann somigliava, allo stupratore di fanciulli di Hannover, il cui processo da non molto tempo aveva tanto fatto parlar di sé. Questo barbablù omosessuale era riuscito ad attirare in casa sua dai trenta ai quaranta ragazzetti, ai quali, nell'atto dell'amore, mordeva la gola, e dei poveri corpi straziati faceva salsicce. La somiglianza tra quei due uomini mi colpì. I baffetti, il riccio in fronte, lo sguardo sornione, la bocca piagnucolosa ad un tempo e rozza, la fronte cocciuta e persino quel naso repugnante. Tal quale!<br>Possibile che un paese, che era stato tanto orgoglioso dei suoi poeti e dei suoi pensatori, accettasse una tale cimice per «l'uomo del destino»? (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', p. 223)
*Non capivo più i tedeschi!<br/>Ma non ero forse un tedesco anch'io? Certo lo ero; e non per la lingua soltanto. La cultura tedesca aveva formato la mia visione cosmica, la mia individualità spirituale, o quanto meno l'aveva influenzata in modo decisivo. Una casa paterna come la mia, un'infanzia sotto il segno dei [[Novalis]], [[Hölderlin]], [[Stefan George|George]]; come potevo essere estraneo allo spirito tedesco?<br/>O forse appunto ci si sentiva troppo parente, troppo intimamente legato al grande e nobile spirito germanico per poter aderire ora alla sua falsificazione, al suo avvilimento; forse si era talmente di casa nella sfera di un germanesimo europeo e universale, che ci si doveva sentire dei senzapatria nel paese in cui il pensiero universale era stato ridotto a un sogno di mondiale assoggettamento (da ''La scritta sul muro'' (1930–1932), pp. 223-224)
*[[Die Pfeffermühle|La Pfeffermühle]], un ''[[Cabaret (spettacolo)|cabaret]]'' letterario con forte colorito politico, era una creazione di [[Erika Mann|Erika]]; esso appariva quale una graziosa e gioconda protesta contro la vergogna nazista; in realtà la protesta era amara e appassionata. Il testo della maggior parte dei numeri – canzoni, recite, ''sketches'' – era di Erika (alcuni eran roba mia); Erika era conferenziere, direttore, organizzatore; Erika cantava, agiva, scritturava, ispirava; breve: era l'anima del tutto.<br>Dico male: la Pfeffermühle aveva una doppia anima: l'altra metà si chiamava [[Therese Giehse]] [...]. Essa vi partecipava fin dall'inizio, e con che intensità, con che dedizione! La stella acclamatissima dei Münchner Kammerspiele pose a servizio di quel ''cabaret'' non ancora affermato e per di più politicamente sospetto, tutta la sua esperienza e tutto il suo ingegno. Senza di lei la Pfeffermuhle non sarebbe mai diventata la più fortunata ed efficiente impresa teatrale dell'emigrazione tedesca. (da ''L'esilio'', p. 246)
*Figura imponente in tutta la pregnanza della parola la signora [[Alma Mahler Schindler|Alma Mahler-Werfel]], vedova del grande [[Gustav Mahler|compositore]], moglie del grande [[Franz Werfel|poeta]], parente, amica, o in qualche modo legata con tutte le celebrità dell'[[impero austro-ungarico]]. Donne di questo formato son rare ormai; quella vitalità, quel dinamismo, quel connubio di sensibilità artistica e di ambizione sociale sembrano appartenere a un'altra e più splendida epoca: si pensa a [[Cosima Wagner]], alle intellettuali muse del Romanticismo tedesco, alle superbe brillanti dame francesi del ''grand siècle''. (da ''L'esilio (1933-1936)'', p. 281)
*Il delizioso ''[[Il flauto magico|Flauto magico]]'', non lo sfrenato ''Crepuscolo degli dèi'' anticipa lo stile del dramma musicale dell'avvenire: dato che ci sia per noi un avvenire, con drammi, musiche e stile... Per metà umanistico poema didascalico, per metà mascherato barocco, ''raisonnable'' pur nel capriccio, nobile anche nei suoi lazzi, possa il capolavoro di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], nella sua iridescente compostezza e sovrana innocenza, col suo splendore, la sua grazia, i suoi presentimenti essere dalle venture generazioni amato, compreso, imitato e forse superato. (da ''La risoluzione (1940-1942)'', pp. 375-376)
*[[Roma]] è molto più ricca di nascosti tesori che, per esempio, [[Parigi]]. Questa, con compiuta generosità, mette in mostra tutte le sue splendidezze e nulla cela al primo sguardo. Roma invece vuol essere indagata, conquistata. Certo qui non vi è una ''avenue'' che per splendidezza e ampiezza si possa paragonare con i Campi Elisi; né {{sic|la}} Roma, relativamente stretta e provinciale, {{sic|non}} ha una Piazza della Concordia. Ma dove mai puoi trovare a Parigi quei tesori nascosti, il principesco barocco nei più riposti cantucci, le quiete strade laterali con gli stupendi palazzi in stile Rinascimento grandiosi e discreti a un tempo?<br>Però sarebbe una scemenza e un'ingratitudine da parte mia, se io, nell'estasi del nuovo amore volessi rinnegare l'amore passato. Parigi è incomparabile, e io, naturalmente, invidio ''un po''' te che vi indugi. Ma anche Roma non ha rivali. Quale fortuna che le due città regine siano rimaste intatte e ancor sempre illuminino il mondo dei loro raggi! (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, da Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 412-413)
*[[Benedetto Croce|Croce]] è un caso rarissimo! Ed ecco che l'astuta tenacia che egli ha affermato lottando per un ventennio contro il [[fascismo]] – non all'estero ''ma restando in patria'' – ora ha la sua ricompensa. Il suo prestigio è enorme; il vecchio filosofo ha oggi più autorità morale, più influenza, più ''potere'' che qualsiasi uomo politico, [[Carlo Sforza|Sforza]] non eccettuato. Sforza emigrò. Croce non emigrò. Perciò Croce è più forte. Interessante nevvero?... Con me fu delizioso. Temevo, all'inizio, di trovarlo senile: ha quasi ottant'anni e li dimostra. Ma nella conversazione il volto pergamenaceo si animò; e {{NDR|a}} un tratto mi apparve giovane, o, quanto meno, senz'età: un agile coboldo pieno di saggezza e di umorismo. Parlò molto della [[Germania]], spesso con amarezza, ma poi di nuovo con ammirazione. Come intimamente gli è nota la poesia tedesca! Mi recitò [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] con una pronunzia tutta sua, ma senz'errore. (dalla lettera alla signora Mann, Pacific Palisades (California) dall'Italia del 22 marzo 1944, ''La svolta (1943-1945)'', p. 402)
*{{NDR|Su [[Leonor Fini]]}} Ella ha vissuto lì {{NDR|a [[Parigi]]}} a lungo, e la sua pittura lo dice subito: l'influenza dei [[surrealismo|surrealisti]] colpisce a primo aspetto. Però tutto ciò ch'ella fa ha uno stile personale, una miscela di delicatezza e vitalità, di grazia femminilmente sensuale e di forza virile che non trovi né in [[Max Ernst]] né in [[Salvador Dalí|Dalí]]. [...] Leonor Fini è oggi il più forte ingegno tra i pittori italiani.<br>Il suo fascino di donna agguaglia per lo meno quello dei suoi quadri. È dinamica, intelligentissima, bella o, se non bella, attraente: la bocca florida e superba, i grandi occhi felini di un verde aurato e fosforescenti. (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 413-414)
==Citazioni su Klaus Mann==
*'''Gottfried Benn.''' Da un certo punto di vista, Klaus Mann allora mi era vicino, mi faceva visita di tanto in tanto: un uomo di intelligenza superiore, che aveva viaggiato in paesi lontani, era stato educato in modo irreprensibile e nelle forme più raffinate. Aveva, tra l'altro, la bella qualità, ormai in disuso, di serbare un particolare rispetto per i più anziani durante la conversazione. [...] Quel ragazzo di ventisette anni aveva valutato la situazione, aveva esattamente previsto lo sviluppo degli eventi, era stato più chiaroveggente di me.<ref>Da: Gottfried Benn, ''Doppia vita'', traduzione e note di Elena Agazzi, Guanda 2007, ISBN 9788860880093</ref>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Klaus Mann, ''La peste Bruna: {{small|diari 1931-1935}}'', prefazione di Marino Freschi, traduzione di Matilde de Pasquale, Editori Riuniti, Roma, 1998. ISBN 88-359-4565-8
*Klaus Mann, ''La svolta: {{small|storia di una vita}}'', traduzione di Barbara Allason, Il Saggiatore, Milano, 1962.
==Voci correlate==
*[[Erika e Klaus Mann]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mann, Klaus}}
[[Categoria:Diaristi]]
[[Categoria:Scrittori tedeschi]]
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[[Immagine:Klaus Mann.jpg|thumb|Klaus Mann, 1944]]
'''Klaus Mann''' (1906 – 1949), scrittore tedesco.
{{Vedi anche|Erika e Klaus Mann}}
==''La peste bruna''==
*Letto: ''Gioventù nella Russia Sovietica''<ref>Di Klaus Mehnert, (1906-1984).</ref>, interessantissimo. Entusiasmo per il lavoro, il materialismo genera forze che sono certamente sovramateriali e religiose. Il paradosso: martirio − per uno scopo puramente materiale. (da ''Nota di diario del 24 marzo 1932'', p. 37)
*[...] il tradimento di [[Gottfried Benn|Gottfried Benn]] (non ci posso credere). L'antipatia intellettualmente giustificata e anche comprensibile che prova per un marxismo un po' rozzo ([[Alfred Döblin|Döblin]], [[Bertold Brecht|Brecht]] forse l'ha portato necessariamente al fascismo. Seduzione dell'elemento mistico. Prima l'«eterna lotta» – poi Hitler. (da ''Nota di diario del 2 maggio 1933'', Olanda, p. 118)
*[...] letto: ''[[La volontà di potenza|Volontà di potenza]]''. (Rassicurante grande impressione. Il segreto di questo stile: la tensione febbrile, nervosissima in questa – furia. L'arditezza furente della critica morale.«La filosofia ha poco a che fare con la virtù.» Più grandioso di tutti: l'aforisma 419, nostalgia per i greci, odio per [[Martin Lutero|Lutero]], tutta la filosofia tedesca come nostalgia, un protendersi ''verso i greci'' – «Il tipo d'uomo finora tanto rispettato.» Lutero – il «grande non-spirito». Conferma della linea da noi sostenuta: Lutero e Hitler. [[Stefan George|George]] sta dall<nowiki>'</nowiki>''altra'' parte {{sic|.}}) (da ''Nota di diario del 14 agosto 1933, Zandvoort'', p. 150)
*Problemi che sembrano realmente insolubili – cioè, nei limiti di soluzione della problematica terrestre: il problema degli ebrei. La loro ''totale'' assimilazione improbabile come la loro ''totale'' aggregazione come nazione propria. Finché dura la loro dispersione: saranno sempre il capro espiatorio del mondo. ({{sic|Il}} socialismo può cambiare tutto ciò {{sic|?}}) (da ''Nota di diario dell'11 giugno 1934'', p. 201)
*Il [[materialismo dialettico]] «cristallino» eliminerà totalmente il «mito». Ma eliminerà anche la MORTE? Fino allora rimane il mistero − e Dio. (da ''Nota di Diario del 24 Luglio 1934'', Olanda, p. 206)
*Letto un po' da un numero molto voluminoso della «Fackel». Come sempre affascinato nel modo più irritante e turbato da piccoli scherzi maligni; tuttavia anche forte rigetto. Contro Hitler non gli viene in mente nulla; veramente una dura ingiustizia verso la sinistra. Modo di vedere parziale e prevenuto – forse anche opportunistico – del conflitto tra i socialdemocratici e Dollfuss. Riscopro ogni giorno con un po' di apprensione cos'è l'Austria. (da ''Nota di diario del 14 agosto 1934, Varsavia, Polonia Palace'', p. 212)
*{{NDR|Al Primo Congresso degli scrittori sovietici}} Gran discorso di [[Il'ja Grigor'evič Ėrenburg|Ilja Ehrenburg]], applaudito a lungo. Contro il provincialismo. Di un coraggio quasi eretico. Vuole una «nuova forma» del romanzo (che lui stesso però non trova); ''non'' il reportage; non il culto della tecnica. («{{sic|I}} nostri trattori vengono dall'America, ma i giovani che conducono i trattori, sono di qui{{sic|.}}») Caratterizzazione orribile della situazione letteraria in Occidente. Il predicatore delle difficoltà. Il più malinconico. Il più comprensibile. Discorso di {{sic|J.R.}} Bloch (tradotto). Parata dei «pionieri» (bambini), che sfilano sul podio – squilli di tromba, fiori, applausi –, declamano ringraziamenti e aspirazioni (Gor'kij piange). Deputazione dell'Armata rossa. Truppa, soldati, marciano minacciosi; alcuni avvolti di pelle, con maschera (auto o tank). Entusiasmo del pubblico; i tedeschi estasiati. Ne sono rimasto amaramente colpito [...]. (da ''Nota di diario del 21 agosto 1934'', p. 215)
*{{NDR|Sul rapporto tra poesia e impegno politico}} {{sic|[...] RUSSIA}}. Cambiamento, soprattutto costruzione di ciò che è terreno e di massima urgenza. In questo il cento per cento delle mie simpatie. Tuttavia, concentrandosi esclusivamente sul fine terreno, si trascura l'elemento metafisico. La [[poesia]] come semplice funzione sociale – mentre essa è anche la funzione misteriosa in assoluto non più legata a uno scopo. Essa non può essere dedicata solo a interrogativi come: collettivizzazione dell'agricoltura ecc. per quanto importanti. I suoi temi inesauribili rimangono pur sempre: l'amore, la solitudine dell'individuo, la morte come enigma, speranza, ultima felicità. ({{sic|Gli}} operai si misero a ridere quando Malraux chiese quale fosse il loro rapporto con la morte{{sic|.}}) Il lutto, sentimento primario di chi vive, qui<ref>Klaus Mann partecipò nel 1934 al Primo Congresso degli scrittori sovietici (Mosca 17 luglio-I settembre 1934).</ref> disfattismo. Si può obiettare – e si obietta – questo durerà il tempo della lotta antifascista ecc. Alcuni però in ''ogni'' lotta rimangono attenti a quelle cose che certo sono più che interessi capitalistici mascherati. Per questa generazione ottimista un giorno verrà scritto un ''Werther''. (da ''Nota di diario del 29 agosto 1934, Helsingfors, Hôtel Kämp'', p. 220)
*Letto ''Nouvelles Nourritures''. Che bello, che profondità cangiante, di che ricchezza. «''Il m'a depuis longtemps paru que la joie était plus rare, plus difficile et plus belle que la tristesse.''» Su queste parole si può riflettere a lungo. (da ''Nota di diario del 16 dicembre 1935, Küsnacht, Zurigo'', pp. 300-301)
==''La svolta''==
*Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande [[letteratura]], se ne vuole sempre di più.<ref>Citato in [[Daniel Pennac]], ''Come un romanzo'', traduzione di Yasmina Melaouah, Feltrinelli, 2003<sup>6</sup>.</ref> (da ''Educazione (1920-1923)'', p. 70)
*L'antitesi tra l'eroe e il santo si innalzò davanti a me attraverso lui e il suo dramma. Egli era l'eroe santo, ribelle e martire a un tempo. Prometeo e Cristo, Dioniso e il Crocifisso. Egli era l'uomo compiuto. La gioventù vuole pregare e adorare. L'immagine di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] fu sempre sopra il mio letto, un ritratto del tempo della demenza, colla tragica fronte oscurata, lo sguardo del martire, già lontano, affisato al nulla, all'infinito. Quel capo che cade in avanti che cos'ha in comune colla belva bionda, col Superuomo? È il figlio dell'uomo, tormentato, ferito. ''Ecce Homo''. (da ''Educazione (1920–1923)'', p. 93)
*[[Tilly Wedekind]] nascondeva sotto ascetica discretezza il vivacissimo ben noto temperamento di fuoco: angelo sonnolento con velato sguardo d'un grigio azzurro e gambe sensazionali. Era stata scoperta diciottenne dal [[Frank Wedekind|celebre drammaturgo]], mentre nel ''Vaso di Pandora'' sosteneva una particina, adatta però a mettere in valore la eccezionale figura della giovane attrice. Più tardi in quel dramma aveva sostenuto la parte principale in compagnia di quel suo consorte dalla macabra ispirazione. Novello Pigmalione egli le aveva insegnato a camminare, parlare, sorridere, cantare, piangere; egli aveva intensificato e stilizzato la sua pigra spontanea grazia; ed ecco che ella, nella breve gonna inorpellata, danza sulla sfera che rotola, getta baci al pubblico, scintilla, trionfa, seduce, ella è Lulu, lo «spirito della terra», la grande druda, incarnazione e vittima del sesso. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', pp. 116-117)
*Era la voce di [[Pamela Wedekind|Pamela]], brillante, dura, metallica, la ben allenata voce della giovane attrice ambiziosa. Si curvava avanti per toccare la mano materna. Tilly tentava sfuggire lo sguardo degli occhi spalancati sotto le sopracciglia mefistofeliche. Quegli occhi, quella voce, tutto in Pamela ricordava il padre. Frank Wedekind sembrava rivivere nella figura di quella fanciulla col gran naso ricurvo, lo sguardo fosforescente, la fragile bocca che nel sorriso si faceva tortuosa. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', p. 117)
*Chi vive abbastanza a lungo e ha cuore sensibile può sentir tenerezza per più di un [[volto]]. Ma un solo volto è quello che si ama. È sempre lo stesso, lo si riconosce tra mille. (da ''Disordine e dolore precoce'' (1923-1924), p. 106)
:''Man mag für mancherlei Gesichter Zärtlichkeit empfinden, wenn man lange genug lebt und ein empfindendes Herz hat. Aber es gibt nur ein Gesicht, das man liebt. Es ist immer dasselbe, man erkennt es unter Tausenden.''<ref>Da ''Unordnung und frühes Leid (1923-1924)'', in Klaus Mann, ''Der Wendepunkt, Ein Lebensbericht'', mit einem Nachwort von Frido Mann, Rowohlt Taschenbuch Verlag, Reinbek bei Hamburg, 2002, p. 168, ISBN 349915325</ref>
*Dopo il grigio perlaceo che incombe sul paesaggio parigino, la chiassosa scenografia di [[Marsiglia]]! Se [[Parigi]] incanta colla sua raffinata discrezione, Marsiglia colpisce per la violenza dei colori, degli odori, dei temperamenti. Marsiglia sfavilla, millanta, puzza, gridacchia, gesticola. Persino la Madonna dorata, generosa protettrice delle prostitute e dei marinai, luccica con quasi rabbioso zelo dal suo piedistallo roccioso. E sulla Canebière.<ref name=enne>Nella fonte Cannebière, refuso.</ref>che commercio violento! La strada principale di Marsiglia – simpatica mascheratura dei ''boulevards'' parigini – sembra col continuo impazzare volersi affermare e dimostrare grande arteria di una metropoli. Si va a zonzo passando davanti agli infronzoliti caffè della Canebière<ref name=enne />; si raggiunge tosto il porto vecchio. Eccola la nostra deliziosa place du Vieux Port brutalmente illuminata dal sole. Il mare azzurro, colle sue barche a vela, colle conchiglie, le alghe, i marinai penetra in città: la città appartiene al mare. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, pp. 136-137)
*Vidi il [[Deserto del Sahara|Sahara]] e lo trovai ancor più bello e terribile che l'oceano e i ghiacciai: nessun paesaggio d'alta montagna, nessun mare in tempesta ha la paurosa, elementare grandezza di quella distesa infinita, informe, morta, di quel paesaggio preistorico, di quel funebre idillio di dopo il diluvio universale. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, p. 137)
*Se [[Franz Kafka|Kafka]], allora quasi sconosciuto, è, secondo una bella parola di [[Hermann Hesse]], «il celato sovrano della prosa tedesca», [[Georg Trakl|Trakl]] appartiene ai principi occulti della germanica poesia. [...] Egli rialzò la lira, dove [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] l'aveva lasciata cadere. [...] Trakl è la voce più cupa del mio coro. È ancora canto il suo? Spesso non è che un balbettio. Con bocca balbettante annuncia i terrori del dissolvimento, della corruzione. La forma si dissolve in un crepuscolo purpureo. Egli mi addusse ai misteri crepuscolari. (da ''Educazione'' (1920-1923), p. 101)
*La putredine o la stanchezza di uno degli elementi di cui consta l'[[Europa]] sempre la si poté correggere o compensare. Allorché Roma vien meno alla sua missione, ecco sorgere Lutero. Se l'''ancien régime'' è diventato uno scandalo insopportabile, ecco qua a porvi rimedio un Cromwell, un Robespierre! Quando la rivoluzione ha compiuto il suo ciclo, spunta un Bonaparte. La lotta tra papa e imperatore durante il Medioevo, la controversia tra protestantesimo e cattolicesimo nei secoli XVI e XVII, le grandi rivalità tra gli Stati nazionali del XVIII e del XX, questo perpetuo flusso di tensioni e riconciliazioni, questo giuoco dialettico delle forze concorrenti e complementari è la vera fonte della forza dell'Europa e della sua capacità di resistenza. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', p. 180)
*Guai alla terra, guai alla cultura europea se una delle sue componenti avesse potuto assurgere a permanente incondizionata egemonia! Il permanente predominio di uno dei suoi elementi avrebbe significato la rovina e il dissolvimento del tutto. L'armonia dell'Europa riposa sulle dissonanze. La legge immanente della struttura, dell'essenza del genio europeo vieta l'uniformità nel continente. Mettere l'Europa a un unico denominatore – sia esso tedesco, russo o americano – vorrebbe dire uccider l'Europa. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928–1930)'', p. 180)
*Il suo esempio mi provava che era possibile accogliere in sé una magnifica varietà di impulsi e di tradizioni contraddittorie senza per questo cadere nell'anarchia; che esiste un'armonia in cui le dissonanze si compongono, senza dissolversi, senza cessar d'esistere. Questa sempre minacciata e sempre riconquistata armonia che ammiravo in [[André Gide|Gide]] non corrispondeva forse all'equilibrio precario della mentalità europea che si sviluppa attraverso i secoli affermandosi pur attraverso tutte le crisi e le minacce? Sì il poeta delle ''Nourritoures terrestres'', delle ''Caves du Vatican'' e dei ''Faux monnayeurs'' rappresentava per me il «buon europeo per eccellenza». (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', pp. 198-199)
*{{NDR|[[Adolf Hitler|Hitler]]}} Lì sedeva, circondato da alcuni tra i suoi complici preferiti, e mangiava di gusto la sua torta di fragole. Mi sedetti al tavolo accanto, a mezzo metro di distanza. Mangiò un secondo tortino di fragole con panna montata; poi un terzo, e, se non erro il quarto [...] Anch'io amo i dolci; ma la vista della sua voracità mezzo infantile e mezzo bestiale, mi tolse ogni appetito. D'altronde ci tenevo a concentrare la mia attenzione su quel caro ghiottoncello [...]<br>Il quale appariva materiato di un'ignobile sostanza, un borghesuccio maligno dallo sguardo istericamente torbido nel volto pallido e gonfio. E nulla che facesse pensare a grandezza, neanche a un uomo mediocremente dotato.<br>Non era certo piacevole sedere vicino a un tale individuo; e tuttavia non potevo saziarmi di guardare quel repugnante mangione. Attraente non l'avevo trovato mai, né nei ritratti, né sulla tribuna illuminata; ma la bruttezza che mi stava innanzi sorpassava tutte le mie aspettazioni. La volgarità dei suoi tratti mi tranquillizzava, mi faceva bene. Lo guardavo e pensavo: «Tu non vincerai, nonostante tutti i tuoi ruggiti. Vuoi diventare il dispotico signore della Germania? Diventare dittatore? Sei così miserabile che potresti far pena, se la tua miseria non fosse di così repugnante natura. Sì, ordina ancora un tortino. Chi sa se potrai penderti per un pezzo questi gusti...?»<br>Non c'era dunque attorno al suo capo una cruenta aureola per ammonirmi? [...] No, nulla di inquietante si rivelò. Regnava nell'aristocratico ambiente solo una rosea luce discreta, vi aleggiava una musica in sordina... E quell'uomo antipatico, dai buffi baffetti e dalla fronte cocciuta che beveva il suo cioccolatte fra un cerchio di compagni altrettanto insignificanti. (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', pp. 222-223)
*{{sic|...}} Ed ecco, mentre chiamavo la kellerina per pagare la mia consumazione, capii a chi somigliava quell'uomo {{NDR|Hitler}}. A Haarmann somigliava, allo stupratore di fanciulli di Hannover, il cui processo da non molto tempo aveva tanto fatto parlar di sé. Questo barbablù omosessuale era riuscito ad attirare in casa sua dai trenta ai quaranta ragazzetti, ai quali, nell'atto dell'amore, mordeva la gola, e dei poveri corpi straziati faceva salsicce. La somiglianza tra quei due uomini mi colpì. I baffetti, il riccio in fronte, lo sguardo sornione, la bocca piagnucolosa ad un tempo e rozza, la fronte cocciuta e persino quel naso repugnante. Tal quale!<br>Possibile che un paese, che era stato tanto orgoglioso dei suoi poeti e dei suoi pensatori, accettasse una tale cimice per «l'uomo del destino»? (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', p. 223)
*Non capivo più i tedeschi!<br/>Ma non ero forse un tedesco anch'io? Certo lo ero; e non per la lingua soltanto. La cultura tedesca aveva formato la mia visione cosmica, la mia individualità spirituale, o quanto meno l'aveva influenzata in modo decisivo. Una casa paterna come la mia, un'infanzia sotto il segno dei [[Novalis]], [[Hölderlin]], [[Stefan George|George]]; come potevo essere estraneo allo spirito tedesco?<br/>O forse appunto ci si sentiva troppo parente, troppo intimamente legato al grande e nobile spirito germanico per poter aderire ora alla sua falsificazione, al suo avvilimento; forse si era talmente di casa nella sfera di un germanesimo europeo e universale, che ci si doveva sentire dei senzapatria nel paese in cui il pensiero universale era stato ridotto a un sogno di mondiale assoggettamento (da ''La scritta sul muro'' (1930–1932), pp. 223-224)
*[[Die Pfeffermühle|La Pfeffermühle]], un ''[[Cabaret (spettacolo)|cabaret]]'' letterario con forte colorito politico, era una creazione di [[Erika Mann|Erika]]; esso appariva quale una graziosa e gioconda protesta contro la vergogna nazista; in realtà la protesta era amara e appassionata. Il testo della maggior parte dei numeri – canzoni, recite, ''sketches'' – era di Erika (alcuni eran roba mia); Erika era conferenziere, direttore, organizzatore; Erika cantava, agiva, scritturava, ispirava; breve: era l'anima del tutto.<br>Dico male: la Pfeffermühle aveva una doppia anima: l'altra metà si chiamava [[Therese Giehse]] [...]. Essa vi partecipava fin dall'inizio, e con che intensità, con che dedizione! La stella acclamatissima dei Münchner Kammerspiele pose a servizio di quel ''cabaret'' non ancora affermato e per di più politicamente sospetto, tutta la sua esperienza e tutto il suo ingegno. Senza di lei la Pfeffermuhle non sarebbe mai diventata la più fortunata ed efficiente impresa teatrale dell'emigrazione tedesca. (da ''L'esilio'', p. 246)
*Figura imponente in tutta la pregnanza della parola la signora [[Alma Mahler Schindler|Alma Mahler-Werfel]], vedova del grande [[Gustav Mahler|compositore]], moglie del grande [[Franz Werfel|poeta]], parente, amica, o in qualche modo legata con tutte le celebrità dell'[[impero austro-ungarico]]. Donne di questo formato son rare ormai; quella vitalità, quel dinamismo, quel connubio di sensibilità artistica e di ambizione sociale sembrano appartenere a un'altra e più splendida epoca: si pensa a [[Cosima Wagner]], alle intellettuali muse del Romanticismo tedesco, alle superbe brillanti dame francesi del ''grand siècle''. (da ''L'esilio (1933-1936)'', p. 281)
*Il delizioso ''[[Il flauto magico|Flauto magico]]'', non lo sfrenato ''Crepuscolo degli dèi'' anticipa lo stile del dramma musicale dell'avvenire: dato che ci sia per noi un avvenire, con drammi, musiche e stile... Per metà umanistico poema didascalico, per metà mascherato barocco, ''raisonnable'' pur nel capriccio, nobile anche nei suoi lazzi, possa il capolavoro di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], nella sua iridescente compostezza e sovrana innocenza, col suo splendore, la sua grazia, i suoi presentimenti essere dalle venture generazioni amato, compreso, imitato e forse superato. (da ''La risoluzione (1940-1942)'', pp. 375-376)
*[[Roma]] è molto più ricca di nascosti tesori che, per esempio, [[Parigi]]. Questa, con compiuta generosità, mette in mostra tutte le sue splendidezze e nulla cela al primo sguardo. Roma invece vuol essere indagata, conquistata. Certo qui non vi è una ''avenue'' che per splendidezza e ampiezza si possa paragonare con i Campi Elisi; né {{sic|la}} Roma, relativamente stretta e provinciale, {{sic|non}} ha una Piazza della Concordia. Ma dove mai puoi trovare a Parigi quei tesori nascosti, il principesco barocco nei più riposti cantucci, le quiete strade laterali con gli stupendi palazzi in stile Rinascimento grandiosi e discreti a un tempo?<br>Però sarebbe una scemenza e un'ingratitudine da parte mia, se io, nell'estasi del nuovo amore volessi rinnegare l'amore passato. Parigi è incomparabile, e io, naturalmente, invidio ''un po''' te che vi indugi. Ma anche Roma non ha rivali. Quale fortuna che le due città regine siano rimaste intatte e ancor sempre illuminino il mondo dei loro raggi! (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, da Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 412-413)
*[[Benedetto Croce|Croce]] è un caso rarissimo! Ed ecco che l'astuta tenacia che egli ha affermato lottando per un ventennio contro il [[fascismo]] – non all'estero ''ma restando in patria'' – ora ha la sua ricompensa. Il suo prestigio è enorme; il vecchio filosofo ha oggi più autorità morale, più influenza, più ''potere'' che qualsiasi uomo politico, [[Carlo Sforza|Sforza]] non eccettuato. Sforza emigrò. Croce non emigrò. Perciò Croce è più forte. Interessante nevvero?... Con me fu delizioso. Temevo, all'inizio, di trovarlo senile: ha quasi ottant'anni e li dimostra. Ma nella conversazione il volto pergamenaceo si animò; e {{NDR|a}} un tratto mi apparve giovane, o, quanto meno, senz'età: un agile coboldo pieno di saggezza e di umorismo. Parlò molto della [[Germania]], spesso con amarezza, ma poi di nuovo con ammirazione. Come intimamente gli è nota la poesia tedesca! Mi recitò [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] con una pronunzia tutta sua, ma senz'errore. (dalla lettera alla signora Mann, Pacific Palisades (California) dall'Italia del 22 marzo 1944, ''La svolta (1943-1945)'', p. 402)
*{{NDR|Su [[Leonor Fini]]}} Ella ha vissuto lì {{NDR|a [[Parigi]]}} a lungo, e la sua pittura lo dice subito: l'influenza dei [[surrealismo|surrealisti]] colpisce a primo aspetto. Però tutto ciò ch'ella fa ha uno stile personale, una miscela di delicatezza e vitalità, di grazia femminilmente sensuale e di forza virile che non trovi né in [[Max Ernst]] né in [[Salvador Dalí|Dalí]]. [...] Leonor Fini è oggi il più forte ingegno tra i pittori italiani.<br>Il suo fascino di donna agguaglia per lo meno quello dei suoi quadri. È dinamica, intelligentissima, bella o, se non bella, attraente: la bocca florida e superba, i grandi occhi felini di un verde aurato e fosforescenti. (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 413-414)
==Citazioni su Klaus Mann==
*Da un certo punto di vista, Klaus Mann allora mi era vicino, mi faceva visita di tanto in tanto: un uomo di intelligenza superiore, che aveva viaggiato in paesi lontani, era stato educato in modo irreprensibile e nelle forme più raffinate. Aveva, tra l'altro, la bella qualità, ormai in disuso, di serbare un particolare rispetto per i più anziani durante la conversazione. [...] Quel ragazzo di ventisette anni aveva valutato la situazione, aveva esattamente previsto lo sviluppo degli eventi, era stato più chiaroveggente di me. ([[Gottfried Benn]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Klaus Mann, ''La peste Bruna: {{small|diari 1931-1935}}'', prefazione di Marino Freschi, traduzione di Matilde de Pasquale, Editori Riuniti, Roma, 1998. ISBN 88-359-4565-8
*Klaus Mann, ''La svolta: {{small|storia di una vita}}'', traduzione di Barbara Allason, Il Saggiatore, Milano, 1962.
==Voci correlate==
*[[Erika e Klaus Mann]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mann, Klaus}}
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[[Immagine:Klaus Mann.jpg|thumb|Klaus Mann, 1944]]
'''Klaus Mann''' (1906 – 1949), scrittore tedesco.
{{Vedi anche|Erika e Klaus Mann}}
==''La peste bruna''==
*Letto: ''Gioventù nella Russia Sovietica''<ref>Di Klaus Mehnert, (1906-1984).</ref>, interessantissimo. Entusiasmo per il lavoro, il materialismo genera forze che sono certamente sovramateriali e religiose. Il paradosso: martirio − per uno scopo puramente materiale. (da ''Nota di diario del 24 marzo 1932'', p. 37)
*[...] il tradimento di [[Gottfried Benn|Gottfried Benn]] (non ci posso credere). L'antipatia intellettualmente giustificata e anche comprensibile che prova per un marxismo un po' rozzo ([[Alfred Döblin|Döblin]], [[Bertold Brecht|Brecht]] forse l'ha portato necessariamente al fascismo. Seduzione dell'elemento mistico. Prima l'«eterna lotta» – poi Hitler. (da ''Nota di diario del 2 maggio 1933'', Olanda, p. 118)
*[...] letto: ''[[La volontà di potenza|Volontà di potenza]]''. (Rassicurante grande impressione. Il segreto di questo stile: la tensione febbrile, nervosissima in questa – furia. L'arditezza furente della critica morale.«La filosofia ha poco a che fare con la virtù.» Più grandioso di tutti: l'aforisma 419, nostalgia per i greci, odio per [[Martin Lutero|Lutero]], tutta la filosofia tedesca come nostalgia, un protendersi ''verso i greci'' – «Il tipo d'uomo finora tanto rispettato.» Lutero – il «grande non-spirito». Conferma della linea da noi sostenuta: Lutero e Hitler. [[Stefan George|George]] sta dall<nowiki>'</nowiki>''altra'' parte {{sic|.}}) (da ''Nota di diario del 14 agosto 1933, Zandvoort'', p. 150)
*Problemi che sembrano realmente insolubili – cioè, nei limiti di soluzione della problematica terrestre: il problema degli ebrei. La loro ''totale'' assimilazione improbabile come la loro ''totale'' aggregazione come nazione propria. Finché dura la loro dispersione: saranno sempre il capro espiatorio del mondo. ({{sic|Il}} socialismo può cambiare tutto ciò {{sic|?}}) (da ''Nota di diario dell'11 giugno 1934'', p. 201)
*Il [[materialismo dialettico]] «cristallino» eliminerà totalmente il «mito». Ma eliminerà anche la MORTE? Fino allora rimane il mistero − e Dio. (da ''Nota di Diario del 24 Luglio 1934'', Olanda, p. 206)
*Letto un po' da un numero molto voluminoso della «Fackel». Come sempre affascinato nel modo più irritante e turbato da piccoli scherzi maligni; tuttavia anche forte rigetto. Contro Hitler non gli viene in mente nulla; veramente una dura ingiustizia verso la sinistra. Modo di vedere parziale e prevenuto – forse anche opportunistico – del conflitto tra i socialdemocratici e Dollfuss. Riscopro ogni giorno con un po' di apprensione cos'è l'Austria. (da ''Nota di diario del 14 agosto 1934, Varsavia, Polonia Palace'', p. 212)
*{{NDR|Al Primo Congresso degli scrittori sovietici}} Gran discorso di [[Il'ja Grigor'evič Ėrenburg|Ilja Ehrenburg]], applaudito a lungo. Contro il provincialismo. Di un coraggio quasi eretico. Vuole una «nuova forma» del romanzo (che lui stesso però non trova); ''non'' il reportage; non il culto della tecnica. («{{sic|I}} nostri trattori vengono dall'America, ma i giovani che conducono i trattori, sono di qui{{sic|.}}») Caratterizzazione orribile della situazione letteraria in Occidente. Il predicatore delle difficoltà. Il più malinconico. Il più comprensibile. Discorso di {{sic|J.R.}} Bloch (tradotto). Parata dei «pionieri» (bambini), che sfilano sul podio – squilli di tromba, fiori, applausi –, declamano ringraziamenti e aspirazioni (Gor'kij piange). Deputazione dell'Armata rossa. Truppa, soldati, marciano minacciosi; alcuni avvolti di pelle, con maschera (auto o tank). Entusiasmo del pubblico; i tedeschi estasiati. Ne sono rimasto amaramente colpito [...]. (da ''Nota di diario del 21 agosto 1934'', p. 215)
*{{sic|[...] RUSSIA}}. Cambiamento, soprattutto costruzione di ciò che è terreno e di massima urgenza. In questo il cento per cento delle mie simpatie. Tuttavia, concentrandosi esclusivamente sul fine terreno, si trascura l'elemento metafisico. La [[poesia]] come semplice funzione sociale – mentre essa è anche la funzione misteriosa in assoluto non più legata a uno scopo. Essa non può essere dedicata solo a interrogativi come: collettivizzazione dell'agricoltura ecc. per quanto importanti. I suoi temi inesauribili rimangono pur sempre: l'amore, la solitudine dell'individuo, la morte come enigma, speranza, ultima felicità. ({{sic|Gli}} operai si misero a ridere quando Malraux chiese quale fosse il loro rapporto con la morte{{sic|.}}) Il lutto, sentimento primario di chi vive, qui<ref>Klaus Mann partecipò nel 1934 al Primo Congresso degli scrittori sovietici (Mosca 17 luglio-I settembre 1934).</ref> disfattismo. Si può obiettare – e si obietta – questo durerà il tempo della lotta antifascista ecc. Alcuni però in ''ogni'' lotta rimangono attenti a quelle cose che certo sono più che interessi capitalistici mascherati. Per questa generazione ottimista un giorno verrà scritto un ''Werther''. (da ''Nota di diario del 29 agosto 1934, Helsingfors, Hôtel Kämp'', p. 220)
*Letto ''Nouvelles Nourritures''. Che bello, che profondità cangiante, di che ricchezza. «''Il m'a depuis longtemps paru que la joie était plus rare, plus difficile et plus belle que la tristesse.''» Su queste parole si può riflettere a lungo. (da ''Nota di diario del 16 dicembre 1935, Küsnacht, Zurigo'', pp. 300-301)
==''La svolta''==
*Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande [[letteratura]], se ne vuole sempre di più.<ref>Citato in [[Daniel Pennac]], ''Come un romanzo'', traduzione di Yasmina Melaouah, Feltrinelli, 2003<sup>6</sup>.</ref> (da ''Educazione (1920-1923)'', p. 70)
*L'antitesi tra l'eroe e il santo si innalzò davanti a me attraverso lui e il suo dramma. Egli era l'eroe santo, ribelle e martire a un tempo. Prometeo e Cristo, Dioniso e il Crocifisso. Egli era l'uomo compiuto. La gioventù vuole pregare e adorare. L'immagine di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] fu sempre sopra il mio letto, un ritratto del tempo della demenza, colla tragica fronte oscurata, lo sguardo del martire, già lontano, affisato al nulla, all'infinito. Quel capo che cade in avanti che cos'ha in comune colla belva bionda, col Superuomo? È il figlio dell'uomo, tormentato, ferito. ''Ecce Homo''. (da ''Educazione (1920–1923)'', p. 93)
*[[Tilly Wedekind]] nascondeva sotto ascetica discretezza il vivacissimo ben noto temperamento di fuoco: angelo sonnolento con velato sguardo d'un grigio azzurro e gambe sensazionali. Era stata scoperta diciottenne dal [[Frank Wedekind|celebre drammaturgo]], mentre nel ''Vaso di Pandora'' sosteneva una particina, adatta però a mettere in valore la eccezionale figura della giovane attrice. Più tardi in quel dramma aveva sostenuto la parte principale in compagnia di quel suo consorte dalla macabra ispirazione. Novello Pigmalione egli le aveva insegnato a camminare, parlare, sorridere, cantare, piangere; egli aveva intensificato e stilizzato la sua pigra spontanea grazia; ed ecco che ella, nella breve gonna inorpellata, danza sulla sfera che rotola, getta baci al pubblico, scintilla, trionfa, seduce, ella è Lulu, lo «spirito della terra», la grande druda, incarnazione e vittima del sesso. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', pp. 116-117)
*Era la voce di [[Pamela Wedekind|Pamela]], brillante, dura, metallica, la ben allenata voce della giovane attrice ambiziosa. Si curvava avanti per toccare la mano materna. Tilly tentava sfuggire lo sguardo degli occhi spalancati sotto le sopracciglia mefistofeliche. Quegli occhi, quella voce, tutto in Pamela ricordava il padre. Frank Wedekind sembrava rivivere nella figura di quella fanciulla col gran naso ricurvo, lo sguardo fosforescente, la fragile bocca che nel sorriso si faceva tortuosa. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', p. 117)
*Chi vive abbastanza a lungo e ha cuore sensibile può sentir tenerezza per più di un [[volto]]. Ma un solo volto è quello che si ama. È sempre lo stesso, lo si riconosce tra mille. (da ''Disordine e dolore precoce'' (1923-1924), p. 106)
:''Man mag für mancherlei Gesichter Zärtlichkeit empfinden, wenn man lange genug lebt und ein empfindendes Herz hat. Aber es gibt nur ein Gesicht, das man liebt. Es ist immer dasselbe, man erkennt es unter Tausenden.''<ref>Da ''Unordnung und frühes Leid (1923-1924)'', in Klaus Mann, ''Der Wendepunkt, Ein Lebensbericht'', mit einem Nachwort von Frido Mann, Rowohlt Taschenbuch Verlag, Reinbek bei Hamburg, 2002, p. 168, ISBN 349915325</ref>
*Dopo il grigio perlaceo che incombe sul paesaggio parigino, la chiassosa scenografia di [[Marsiglia]]! Se [[Parigi]] incanta colla sua raffinata discrezione, Marsiglia colpisce per la violenza dei colori, degli odori, dei temperamenti. Marsiglia sfavilla, millanta, puzza, gridacchia, gesticola. Persino la Madonna dorata, generosa protettrice delle prostitute e dei marinai, luccica con quasi rabbioso zelo dal suo piedistallo roccioso. E sulla Canebière.<ref name=enne>Nella fonte Cannebière, refuso.</ref>che commercio violento! La strada principale di Marsiglia – simpatica mascheratura dei ''boulevards'' parigini – sembra col continuo impazzare volersi affermare e dimostrare grande arteria di una metropoli. Si va a zonzo passando davanti agli infronzoliti caffè della Canebière<ref name=enne />; si raggiunge tosto il porto vecchio. Eccola la nostra deliziosa place du Vieux Port brutalmente illuminata dal sole. Il mare azzurro, colle sue barche a vela, colle conchiglie, le alghe, i marinai penetra in città: la città appartiene al mare. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, pp. 136-137)
*Vidi il [[Deserto del Sahara|Sahara]] e lo trovai ancor più bello e terribile che l'oceano e i ghiacciai: nessun paesaggio d'alta montagna, nessun mare in tempesta ha la paurosa, elementare grandezza di quella distesa infinita, informe, morta, di quel paesaggio preistorico, di quel funebre idillio di dopo il diluvio universale. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, p. 137)
*Se [[Franz Kafka|Kafka]], allora quasi sconosciuto, è, secondo una bella parola di [[Hermann Hesse]], «il celato sovrano della prosa tedesca», [[Georg Trakl|Trakl]] appartiene ai principi occulti della germanica poesia. [...] Egli rialzò la lira, dove [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] l'aveva lasciata cadere. [...] Trakl è la voce più cupa del mio coro. È ancora canto il suo? Spesso non è che un balbettio. Con bocca balbettante annuncia i terrori del dissolvimento, della corruzione. La forma si dissolve in un crepuscolo purpureo. Egli mi addusse ai misteri crepuscolari. (da ''Educazione'' (1920-1923), p. 101)
*La putredine o la stanchezza di uno degli elementi di cui consta l'[[Europa]] sempre la si poté correggere o compensare. Allorché Roma vien meno alla sua missione, ecco sorgere Lutero. Se l'''ancien régime'' è diventato uno scandalo insopportabile, ecco qua a porvi rimedio un Cromwell, un Robespierre! Quando la rivoluzione ha compiuto il suo ciclo, spunta un Bonaparte. La lotta tra papa e imperatore durante il Medioevo, la controversia tra protestantesimo e cattolicesimo nei secoli XVI e XVII, le grandi rivalità tra gli Stati nazionali del XVIII e del XX, questo perpetuo flusso di tensioni e riconciliazioni, questo giuoco dialettico delle forze concorrenti e complementari è la vera fonte della forza dell'Europa e della sua capacità di resistenza. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', p. 180)
*Guai alla terra, guai alla cultura europea se una delle sue componenti avesse potuto assurgere a permanente incondizionata egemonia! Il permanente predominio di uno dei suoi elementi avrebbe significato la rovina e il dissolvimento del tutto. L'armonia dell'Europa riposa sulle dissonanze. La legge immanente della struttura, dell'essenza del genio europeo vieta l'uniformità nel continente. Mettere l'Europa a un unico denominatore – sia esso tedesco, russo o americano – vorrebbe dire uccider l'Europa. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928–1930)'', p. 180)
*Il suo esempio mi provava che era possibile accogliere in sé una magnifica varietà di impulsi e di tradizioni contraddittorie senza per questo cadere nell'anarchia; che esiste un'armonia in cui le dissonanze si compongono, senza dissolversi, senza cessar d'esistere. Questa sempre minacciata e sempre riconquistata armonia che ammiravo in [[André Gide|Gide]] non corrispondeva forse all'equilibrio precario della mentalità europea che si sviluppa attraverso i secoli affermandosi pur attraverso tutte le crisi e le minacce? Sì il poeta delle ''Nourritoures terrestres'', delle ''Caves du Vatican'' e dei ''Faux monnayeurs'' rappresentava per me il «buon europeo per eccellenza». (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', pp. 198-199)
*{{NDR|[[Adolf Hitler|Hitler]]}} Lì sedeva, circondato da alcuni tra i suoi complici preferiti, e mangiava di gusto la sua torta di fragole. Mi sedetti al tavolo accanto, a mezzo metro di distanza. Mangiò un secondo tortino di fragole con panna montata; poi un terzo, e, se non erro il quarto [...] Anch'io amo i dolci; ma la vista della sua voracità mezzo infantile e mezzo bestiale, mi tolse ogni appetito. D'altronde ci tenevo a concentrare la mia attenzione su quel caro ghiottoncello [...]<br>Il quale appariva materiato di un'ignobile sostanza, un borghesuccio maligno dallo sguardo istericamente torbido nel volto pallido e gonfio. E nulla che facesse pensare a grandezza, neanche a un uomo mediocremente dotato.<br>Non era certo piacevole sedere vicino a un tale individuo; e tuttavia non potevo saziarmi di guardare quel repugnante mangione. Attraente non l'avevo trovato mai, né nei ritratti, né sulla tribuna illuminata; ma la bruttezza che mi stava innanzi sorpassava tutte le mie aspettazioni. La volgarità dei suoi tratti mi tranquillizzava, mi faceva bene. Lo guardavo e pensavo: «Tu non vincerai, nonostante tutti i tuoi ruggiti. Vuoi diventare il dispotico signore della Germania? Diventare dittatore? Sei così miserabile che potresti far pena, se la tua miseria non fosse di così repugnante natura. Sì, ordina ancora un tortino. Chi sa se potrai penderti per un pezzo questi gusti...?»<br>Non c'era dunque attorno al suo capo una cruenta aureola per ammonirmi? [...] No, nulla di inquietante si rivelò. Regnava nell'aristocratico ambiente solo una rosea luce discreta, vi aleggiava una musica in sordina... E quell'uomo antipatico, dai buffi baffetti e dalla fronte cocciuta che beveva il suo cioccolatte fra un cerchio di compagni altrettanto insignificanti. (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', pp. 222-223)
*{{sic|...}} Ed ecco, mentre chiamavo la kellerina per pagare la mia consumazione, capii a chi somigliava quell'uomo {{NDR|Hitler}}. A Haarmann somigliava, allo stupratore di fanciulli di Hannover, il cui processo da non molto tempo aveva tanto fatto parlar di sé. Questo barbablù omosessuale era riuscito ad attirare in casa sua dai trenta ai quaranta ragazzetti, ai quali, nell'atto dell'amore, mordeva la gola, e dei poveri corpi straziati faceva salsicce. La somiglianza tra quei due uomini mi colpì. I baffetti, il riccio in fronte, lo sguardo sornione, la bocca piagnucolosa ad un tempo e rozza, la fronte cocciuta e persino quel naso repugnante. Tal quale!<br>Possibile che un paese, che era stato tanto orgoglioso dei suoi poeti e dei suoi pensatori, accettasse una tale cimice per «l'uomo del destino»? (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', p. 223)
*Non capivo più i tedeschi!<br/>Ma non ero forse un tedesco anch'io? Certo lo ero; e non per la lingua soltanto. La cultura tedesca aveva formato la mia visione cosmica, la mia individualità spirituale, o quanto meno l'aveva influenzata in modo decisivo. Una casa paterna come la mia, un'infanzia sotto il segno dei [[Novalis]], [[Hölderlin]], [[Stefan George|George]]; come potevo essere estraneo allo spirito tedesco?<br/>O forse appunto ci si sentiva troppo parente, troppo intimamente legato al grande e nobile spirito germanico per poter aderire ora alla sua falsificazione, al suo avvilimento; forse si era talmente di casa nella sfera di un germanesimo europeo e universale, che ci si doveva sentire dei senzapatria nel paese in cui il pensiero universale era stato ridotto a un sogno di mondiale assoggettamento (da ''La scritta sul muro'' (1930–1932), pp. 223-224)
*[[Die Pfeffermühle|La Pfeffermühle]], un ''[[Cabaret (spettacolo)|cabaret]]'' letterario con forte colorito politico, era una creazione di [[Erika Mann|Erika]]; esso appariva quale una graziosa e gioconda protesta contro la vergogna nazista; in realtà la protesta era amara e appassionata. Il testo della maggior parte dei numeri – canzoni, recite, ''sketches'' – era di Erika (alcuni eran roba mia); Erika era conferenziere, direttore, organizzatore; Erika cantava, agiva, scritturava, ispirava; breve: era l'anima del tutto.<br>Dico male: la Pfeffermühle aveva una doppia anima: l'altra metà si chiamava [[Therese Giehse]] [...]. Essa vi partecipava fin dall'inizio, e con che intensità, con che dedizione! La stella acclamatissima dei Münchner Kammerspiele pose a servizio di quel ''cabaret'' non ancora affermato e per di più politicamente sospetto, tutta la sua esperienza e tutto il suo ingegno. Senza di lei la Pfeffermuhle non sarebbe mai diventata la più fortunata ed efficiente impresa teatrale dell'emigrazione tedesca. (da ''L'esilio'', p. 246)
*Figura imponente in tutta la pregnanza della parola la signora [[Alma Mahler Schindler|Alma Mahler-Werfel]], vedova del grande [[Gustav Mahler|compositore]], moglie del grande [[Franz Werfel|poeta]], parente, amica, o in qualche modo legata con tutte le celebrità dell'[[impero austro-ungarico]]. Donne di questo formato son rare ormai; quella vitalità, quel dinamismo, quel connubio di sensibilità artistica e di ambizione sociale sembrano appartenere a un'altra e più splendida epoca: si pensa a [[Cosima Wagner]], alle intellettuali muse del Romanticismo tedesco, alle superbe brillanti dame francesi del ''grand siècle''. (da ''L'esilio (1933-1936)'', p. 281)
*Il delizioso ''[[Il flauto magico|Flauto magico]]'', non lo sfrenato ''Crepuscolo degli dèi'' anticipa lo stile del dramma musicale dell'avvenire: dato che ci sia per noi un avvenire, con drammi, musiche e stile... Per metà umanistico poema didascalico, per metà mascherato barocco, ''raisonnable'' pur nel capriccio, nobile anche nei suoi lazzi, possa il capolavoro di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], nella sua iridescente compostezza e sovrana innocenza, col suo splendore, la sua grazia, i suoi presentimenti essere dalle venture generazioni amato, compreso, imitato e forse superato. (da ''La risoluzione (1940-1942)'', pp. 375-376)
*[[Roma]] è molto più ricca di nascosti tesori che, per esempio, [[Parigi]]. Questa, con compiuta generosità, mette in mostra tutte le sue splendidezze e nulla cela al primo sguardo. Roma invece vuol essere indagata, conquistata. Certo qui non vi è una ''avenue'' che per splendidezza e ampiezza si possa paragonare con i Campi Elisi; né {{sic|la}} Roma, relativamente stretta e provinciale, {{sic|non}} ha una Piazza della Concordia. Ma dove mai puoi trovare a Parigi quei tesori nascosti, il principesco barocco nei più riposti cantucci, le quiete strade laterali con gli stupendi palazzi in stile Rinascimento grandiosi e discreti a un tempo?<br>Però sarebbe una scemenza e un'ingratitudine da parte mia, se io, nell'estasi del nuovo amore volessi rinnegare l'amore passato. Parigi è incomparabile, e io, naturalmente, invidio ''un po''' te che vi indugi. Ma anche Roma non ha rivali. Quale fortuna che le due città regine siano rimaste intatte e ancor sempre illuminino il mondo dei loro raggi! (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, da Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 412-413)
*[[Benedetto Croce|Croce]] è un caso rarissimo! Ed ecco che l'astuta tenacia che egli ha affermato lottando per un ventennio contro il [[fascismo]] – non all'estero ''ma restando in patria'' – ora ha la sua ricompensa. Il suo prestigio è enorme; il vecchio filosofo ha oggi più autorità morale, più influenza, più ''potere'' che qualsiasi uomo politico, [[Carlo Sforza|Sforza]] non eccettuato. Sforza emigrò. Croce non emigrò. Perciò Croce è più forte. Interessante nevvero?... Con me fu delizioso. Temevo, all'inizio, di trovarlo senile: ha quasi ottant'anni e li dimostra. Ma nella conversazione il volto pergamenaceo si animò; e {{NDR|a}} un tratto mi apparve giovane, o, quanto meno, senz'età: un agile coboldo pieno di saggezza e di umorismo. Parlò molto della [[Germania]], spesso con amarezza, ma poi di nuovo con ammirazione. Come intimamente gli è nota la poesia tedesca! Mi recitò [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] con una pronunzia tutta sua, ma senz'errore. (dalla lettera alla signora Mann, Pacific Palisades (California) dall'Italia del 22 marzo 1944, ''La svolta (1943-1945)'', p. 402)
*{{NDR|Su [[Leonor Fini]]}} Ella ha vissuto lì {{NDR|a [[Parigi]]}} a lungo, e la sua pittura lo dice subito: l'influenza dei [[surrealismo|surrealisti]] colpisce a primo aspetto. Però tutto ciò ch'ella fa ha uno stile personale, una miscela di delicatezza e vitalità, di grazia femminilmente sensuale e di forza virile che non trovi né in [[Max Ernst]] né in [[Salvador Dalí|Dalí]]. [...] Leonor Fini è oggi il più forte ingegno tra i pittori italiani.<br>Il suo fascino di donna agguaglia per lo meno quello dei suoi quadri. È dinamica, intelligentissima, bella o, se non bella, attraente: la bocca florida e superba, i grandi occhi felini di un verde aurato e fosforescenti. (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 413-414)
==Citazioni su Klaus Mann==
*Da un certo punto di vista, Klaus Mann allora mi era vicino, mi faceva visita di tanto in tanto: un uomo di intelligenza superiore, che aveva viaggiato in paesi lontani, era stato educato in modo irreprensibile e nelle forme più raffinate. Aveva, tra l'altro, la bella qualità, ormai in disuso, di serbare un particolare rispetto per i più anziani durante la conversazione. [...] Quel ragazzo di ventisette anni aveva valutato la situazione, aveva esattamente previsto lo sviluppo degli eventi, era stato più chiaroveggente di me. ([[Gottfried Benn]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Klaus Mann, ''La peste Bruna: {{small|diari 1931-1935}}'', prefazione di Marino Freschi, traduzione di Matilde de Pasquale, Editori Riuniti, Roma, 1998. ISBN 88-359-4565-8
*Klaus Mann, ''La svolta: {{small|storia di una vita}}'', traduzione di Barbara Allason, Il Saggiatore, Milano, 1962.
==Voci correlate==
*[[Erika e Klaus Mann]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mann, Klaus}}
[[Categoria:Diaristi]]
[[Categoria:Scrittori tedeschi]]
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wikitext
text/x-wiki
[[Immagine:Klaus Mann.jpg|thumb|Klaus Mann, 1944]]
'''Klaus Mann''' (1906 – 1949), scrittore tedesco.
{{Vedi anche|Erika e Klaus Mann}}
==''La peste bruna''==
*Letto: ''Gioventù nella Russia Sovietica''<ref>Di Klaus Mehnert, (1906-1984).</ref>, interessantissimo. Entusiasmo per il lavoro, il materialismo genera forze che sono certamente sovramateriali e religiose. Il paradosso: martirio − per uno scopo puramente materiale. (da ''Nota di diario del 24 marzo 1932'', p. 37)
*[...] il tradimento di [[Gottfried Benn|Gottfried Benn]] (non ci posso credere). L'antipatia intellettualmente giustificata e anche comprensibile che prova per un marxismo un po' rozzo ([[Alfred Döblin|Döblin]], [[Bertold Brecht|Brecht]] forse l'ha portato necessariamente al fascismo. Seduzione dell'elemento mistico. Prima l'«eterna lotta» – poi Hitler. (da ''Nota di diario del 2 maggio 1933'', Olanda, p. 118)
*''[[Hermann Hesse#Il giuoco delle perle di vetro|Le perle di vetro]]'' di Hermann Hesse. Strano. Stilisticamente una certa somiglianza con Kafka. La ''rassegnazione'' inquietante della sua visione del futuro. L'atmosfera di convento. Parentela con il romanzo utopico di cui di recente parlai con F.: fuga dello spirito negli «ordini». Deve essere nell'aria. (da ''Nota di diario del 21 dicembre 1934'', Küsnacht-Zurigo, p. 240)
*[...] letto: ''[[La volontà di potenza|Volontà di potenza]]''. (Rassicurante grande impressione. Il segreto di questo stile: la tensione febbrile, nervosissima in questa – furia. L'arditezza furente della critica morale.«La filosofia ha poco a che fare con la virtù.» Più grandioso di tutti: l'aforisma 419, nostalgia per i greci, odio per [[Martin Lutero|Lutero]], tutta la filosofia tedesca come nostalgia, un protendersi ''verso i greci'' – «Il tipo d'uomo finora tanto rispettato.» Lutero – il «grande non-spirito». Conferma della linea da noi sostenuta: Lutero e Hitler. [[Stefan George|George]] sta dall<nowiki>'</nowiki>''altra'' parte {{sic|.}}) (da ''Nota di diario del 14 agosto 1933, Zandvoort'', p. 150)
*Problemi che sembrano realmente insolubili – cioè, nei limiti di soluzione della problematica terrestre: il problema degli ebrei. La loro ''totale'' assimilazione improbabile come la loro ''totale'' aggregazione come nazione propria. Finché dura la loro dispersione: saranno sempre il capro espiatorio del mondo. ({{sic|Il}} socialismo può cambiare tutto ciò {{sic|?}}) (da ''Nota di diario dell'11 giugno 1934'', p. 201)
*Il [[materialismo dialettico]] «cristallino» eliminerà totalmente il «mito». Ma eliminerà anche la MORTE? Fino allora rimane il mistero − e Dio. (da ''Nota di Diario del 24 Luglio 1934'', Olanda, p. 206)
*Letto un po' da un numero molto voluminoso della «Fackel». Come sempre affascinato nel modo più irritante e turbato da piccoli scherzi maligni; tuttavia anche forte rigetto. Contro Hitler non gli viene in mente nulla; veramente una dura ingiustizia verso la sinistra. Modo di vedere parziale e prevenuto – forse anche opportunistico – del conflitto tra i socialdemocratici e Dollfuss. Riscopro ogni giorno con un po' di apprensione cos'è l'Austria. (da ''Nota di diario del 14 agosto 1934, Varsavia, Polonia Palace'', p. 212)
*{{NDR|Al Primo Congresso degli scrittori sovietici}} Gran discorso di [[Il'ja Grigor'evič Ėrenburg|Ilja Ehrenburg]], applaudito a lungo. Contro il provincialismo. Di un coraggio quasi eretico. Vuole una «nuova forma» del romanzo (che lui stesso però non trova); ''non'' il reportage; non il culto della tecnica. («{{sic|I}} nostri trattori vengono dall'America, ma i giovani che conducono i trattori, sono di qui{{sic|.}}») Caratterizzazione orribile della situazione letteraria in Occidente. Il predicatore delle difficoltà. Il più malinconico. Il più comprensibile. Discorso di {{sic|J.R.}} Bloch (tradotto). Parata dei «pionieri» (bambini), che sfilano sul podio – squilli di tromba, fiori, applausi –, declamano ringraziamenti e aspirazioni (Gor'kij piange). Deputazione dell'Armata rossa. Truppa, soldati, marciano minacciosi; alcuni avvolti di pelle, con maschera (auto o tank). Entusiasmo del pubblico; i tedeschi estasiati. Ne sono rimasto amaramente colpito [...]. (da ''Nota di diario del 21 agosto 1934'', p. 215)
*{{sic|[...] RUSSIA}}. Cambiamento, soprattutto costruzione di ciò che è terreno e di massima urgenza. In questo il cento per cento delle mie simpatie. Tuttavia, concentrandosi esclusivamente sul fine terreno, si trascura l'elemento metafisico. La [[poesia]] come semplice funzione sociale – mentre essa è anche la funzione misteriosa in assoluto non più legata a uno scopo. Essa non può essere dedicata solo a interrogativi come: collettivizzazione dell'agricoltura ecc. per quanto importanti. I suoi temi inesauribili rimangono pur sempre: l'amore, la solitudine dell'individuo, la morte come enigma, speranza, ultima felicità. ({{sic|Gli}} operai si misero a ridere quando Malraux chiese quale fosse il loro rapporto con la morte{{sic|.}}) Il lutto, sentimento primario di chi vive, qui<ref>Klaus Mann partecipò nel 1934 al Primo Congresso degli scrittori sovietici (Mosca 17 luglio-I settembre 1934).</ref> disfattismo. Si può obiettare – e si obietta – questo durerà il tempo della lotta antifascista ecc. Alcuni però in ''ogni'' lotta rimangono attenti a quelle cose che certo sono più che interessi capitalistici mascherati. Per questa generazione ottimista un giorno verrà scritto un ''Werther''. (da ''Nota di diario del 29 agosto 1934, Helsingfors, Hôtel Kämp'', p. 220)
*Letto ''Nouvelles Nourritures''. Che bello, che profondità cangiante, di che ricchezza. «''Il m'a depuis longtemps paru que la joie était plus rare, plus difficile et plus belle que la tristesse.''» Su queste parole si può riflettere a lungo. (da ''Nota di diario del 16 dicembre 1935, Küsnacht, Zurigo'', pp. 300-301)
==''La svolta''==
*Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande [[letteratura]], se ne vuole sempre di più.<ref>Citato in [[Daniel Pennac]], ''Come un romanzo'', traduzione di Yasmina Melaouah, Feltrinelli, 2003<sup>6</sup>.</ref> (da ''Educazione (1920-1923)'', p. 70)
*L'antitesi tra l'eroe e il santo si innalzò davanti a me attraverso lui e il suo dramma. Egli era l'eroe santo, ribelle e martire a un tempo. Prometeo e Cristo, Dioniso e il Crocifisso. Egli era l'uomo compiuto. La gioventù vuole pregare e adorare. L'immagine di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] fu sempre sopra il mio letto, un ritratto del tempo della demenza, colla tragica fronte oscurata, lo sguardo del martire, già lontano, affisato al nulla, all'infinito. Quel capo che cade in avanti che cos'ha in comune colla belva bionda, col Superuomo? È il figlio dell'uomo, tormentato, ferito. ''Ecce Homo''. (da ''Educazione (1920–1923)'', p. 93)
*[[Tilly Wedekind]] nascondeva sotto ascetica discretezza il vivacissimo ben noto temperamento di fuoco: angelo sonnolento con velato sguardo d'un grigio azzurro e gambe sensazionali. Era stata scoperta diciottenne dal [[Frank Wedekind|celebre drammaturgo]], mentre nel ''Vaso di Pandora'' sosteneva una particina, adatta però a mettere in valore la eccezionale figura della giovane attrice. Più tardi in quel dramma aveva sostenuto la parte principale in compagnia di quel suo consorte dalla macabra ispirazione. Novello Pigmalione egli le aveva insegnato a camminare, parlare, sorridere, cantare, piangere; egli aveva intensificato e stilizzato la sua pigra spontanea grazia; ed ecco che ella, nella breve gonna inorpellata, danza sulla sfera che rotola, getta baci al pubblico, scintilla, trionfa, seduce, ella è Lulu, lo «spirito della terra», la grande druda, incarnazione e vittima del sesso. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', pp. 116-117)
*Era la voce di [[Pamela Wedekind|Pamela]], brillante, dura, metallica, la ben allenata voce della giovane attrice ambiziosa. Si curvava avanti per toccare la mano materna. Tilly tentava sfuggire lo sguardo degli occhi spalancati sotto le sopracciglia mefistofeliche. Quegli occhi, quella voce, tutto in Pamela ricordava il padre. Frank Wedekind sembrava rivivere nella figura di quella fanciulla col gran naso ricurvo, lo sguardo fosforescente, la fragile bocca che nel sorriso si faceva tortuosa. (da ''Disordine e dolore precoce (1923-1924)'', p. 117)
*Chi vive abbastanza a lungo e ha cuore sensibile può sentir tenerezza per più di un [[volto]]. Ma un solo volto è quello che si ama. È sempre lo stesso, lo si riconosce tra mille. (da ''Disordine e dolore precoce'' (1923-1924), p. 106)
:''Man mag für mancherlei Gesichter Zärtlichkeit empfinden, wenn man lange genug lebt und ein empfindendes Herz hat. Aber es gibt nur ein Gesicht, das man liebt. Es ist immer dasselbe, man erkennt es unter Tausenden.''<ref>Da ''Unordnung und frühes Leid (1923-1924)'', in Klaus Mann, ''Der Wendepunkt, Ein Lebensbericht'', mit einem Nachwort von Frido Mann, Rowohlt Taschenbuch Verlag, Reinbek bei Hamburg, 2002, p. 168, ISBN 349915325</ref>
*Dopo il grigio perlaceo che incombe sul paesaggio parigino, la chiassosa scenografia di [[Marsiglia]]! Se [[Parigi]] incanta colla sua raffinata discrezione, Marsiglia colpisce per la violenza dei colori, degli odori, dei temperamenti. Marsiglia sfavilla, millanta, puzza, gridacchia, gesticola. Persino la Madonna dorata, generosa protettrice delle prostitute e dei marinai, luccica con quasi rabbioso zelo dal suo piedistallo roccioso. E sulla Canebière.<ref name=enne>Nella fonte Cannebière, refuso.</ref>che commercio violento! La strada principale di Marsiglia – simpatica mascheratura dei ''boulevards'' parigini – sembra col continuo impazzare volersi affermare e dimostrare grande arteria di una metropoli. Si va a zonzo passando davanti agli infronzoliti caffè della Canebière<ref name=enne />; si raggiunge tosto il porto vecchio. Eccola la nostra deliziosa place du Vieux Port brutalmente illuminata dal sole. Il mare azzurro, colle sue barche a vela, colle conchiglie, le alghe, i marinai penetra in città: la città appartiene al mare. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, pp. 136-137)
*Vidi il [[Deserto del Sahara|Sahara]] e lo trovai ancor più bello e terribile che l'oceano e i ghiacciai: nessun paesaggio d'alta montagna, nessun mare in tempesta ha la paurosa, elementare grandezza di quella distesa infinita, informe, morta, di quel paesaggio preistorico, di quel funebre idillio di dopo il diluvio universale. (da ''La danza sacrale'' (1924-1927, p. 137)
*Se [[Franz Kafka|Kafka]], allora quasi sconosciuto, è, secondo una bella parola di [[Hermann Hesse]], «il celato sovrano della prosa tedesca», [[Georg Trakl|Trakl]] appartiene ai principi occulti della germanica poesia. [...] Egli rialzò la lira, dove [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] l'aveva lasciata cadere. [...] Trakl è la voce più cupa del mio coro. È ancora canto il suo? Spesso non è che un balbettio. Con bocca balbettante annuncia i terrori del dissolvimento, della corruzione. La forma si dissolve in un crepuscolo purpureo. Egli mi addusse ai misteri crepuscolari. (da ''Educazione'' (1920-1923), p. 101)
*La putredine o la stanchezza di uno degli elementi di cui consta l'[[Europa]] sempre la si poté correggere o compensare. Allorché Roma vien meno alla sua missione, ecco sorgere Lutero. Se l'''ancien régime'' è diventato uno scandalo insopportabile, ecco qua a porvi rimedio un Cromwell, un Robespierre! Quando la rivoluzione ha compiuto il suo ciclo, spunta un Bonaparte. La lotta tra papa e imperatore durante il Medioevo, la controversia tra protestantesimo e cattolicesimo nei secoli XVI e XVII, le grandi rivalità tra gli Stati nazionali del XVIII e del XX, questo perpetuo flusso di tensioni e riconciliazioni, questo giuoco dialettico delle forze concorrenti e complementari è la vera fonte della forza dell'Europa e della sua capacità di resistenza. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', p. 180)
*Guai alla terra, guai alla cultura europea se una delle sue componenti avesse potuto assurgere a permanente incondizionata egemonia! Il permanente predominio di uno dei suoi elementi avrebbe significato la rovina e il dissolvimento del tutto. L'armonia dell'Europa riposa sulle dissonanze. La legge immanente della struttura, dell'essenza del genio europeo vieta l'uniformità nel continente. Mettere l'Europa a un unico denominatore – sia esso tedesco, russo o americano – vorrebbe dire uccider l'Europa. (da ''Alla ricerca della strada buona (1928–1930)'', p. 180)
*Il suo esempio mi provava che era possibile accogliere in sé una magnifica varietà di impulsi e di tradizioni contraddittorie senza per questo cadere nell'anarchia; che esiste un'armonia in cui le dissonanze si compongono, senza dissolversi, senza cessar d'esistere. Questa sempre minacciata e sempre riconquistata armonia che ammiravo in [[André Gide|Gide]] non corrispondeva forse all'equilibrio precario della mentalità europea che si sviluppa attraverso i secoli affermandosi pur attraverso tutte le crisi e le minacce? Sì il poeta delle ''Nourritoures terrestres'', delle ''Caves du Vatican'' e dei ''Faux monnayeurs'' rappresentava per me il «buon europeo per eccellenza». (da ''Alla ricerca della strada buona (1928-1930)'', pp. 198-199)
*{{NDR|[[Adolf Hitler|Hitler]]}} Lì sedeva, circondato da alcuni tra i suoi complici preferiti, e mangiava di gusto la sua torta di fragole. Mi sedetti al tavolo accanto, a mezzo metro di distanza. Mangiò un secondo tortino di fragole con panna montata; poi un terzo, e, se non erro il quarto [...] Anch'io amo i dolci; ma la vista della sua voracità mezzo infantile e mezzo bestiale, mi tolse ogni appetito. D'altronde ci tenevo a concentrare la mia attenzione su quel caro ghiottoncello [...]<br>Il quale appariva materiato di un'ignobile sostanza, un borghesuccio maligno dallo sguardo istericamente torbido nel volto pallido e gonfio. E nulla che facesse pensare a grandezza, neanche a un uomo mediocremente dotato.<br>Non era certo piacevole sedere vicino a un tale individuo; e tuttavia non potevo saziarmi di guardare quel repugnante mangione. Attraente non l'avevo trovato mai, né nei ritratti, né sulla tribuna illuminata; ma la bruttezza che mi stava innanzi sorpassava tutte le mie aspettazioni. La volgarità dei suoi tratti mi tranquillizzava, mi faceva bene. Lo guardavo e pensavo: «Tu non vincerai, nonostante tutti i tuoi ruggiti. Vuoi diventare il dispotico signore della Germania? Diventare dittatore? Sei così miserabile che potresti far pena, se la tua miseria non fosse di così repugnante natura. Sì, ordina ancora un tortino. Chi sa se potrai penderti per un pezzo questi gusti...?»<br>Non c'era dunque attorno al suo capo una cruenta aureola per ammonirmi? [...] No, nulla di inquietante si rivelò. Regnava nell'aristocratico ambiente solo una rosea luce discreta, vi aleggiava una musica in sordina... E quell'uomo antipatico, dai buffi baffetti e dalla fronte cocciuta che beveva il suo cioccolatte fra un cerchio di compagni altrettanto insignificanti. (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', pp. 222-223)
*{{sic|...}} Ed ecco, mentre chiamavo la kellerina per pagare la mia consumazione, capii a chi somigliava quell'uomo {{NDR|Hitler}}. A Haarmann somigliava, allo stupratore di fanciulli di Hannover, il cui processo da non molto tempo aveva tanto fatto parlar di sé. Questo barbablù omosessuale era riuscito ad attirare in casa sua dai trenta ai quaranta ragazzetti, ai quali, nell'atto dell'amore, mordeva la gola, e dei poveri corpi straziati faceva salsicce. La somiglianza tra quei due uomini mi colpì. I baffetti, il riccio in fronte, lo sguardo sornione, la bocca piagnucolosa ad un tempo e rozza, la fronte cocciuta e persino quel naso repugnante. Tal quale!<br>Possibile che un paese, che era stato tanto orgoglioso dei suoi poeti e dei suoi pensatori, accettasse una tale cimice per «l'uomo del destino»? (da ''La scritta sul muro (1930-1932)'', p. 223)
*Non capivo più i tedeschi!<br/>Ma non ero forse un tedesco anch'io? Certo lo ero; e non per la lingua soltanto. La cultura tedesca aveva formato la mia visione cosmica, la mia individualità spirituale, o quanto meno l'aveva influenzata in modo decisivo. Una casa paterna come la mia, un'infanzia sotto il segno dei [[Novalis]], [[Hölderlin]], [[Stefan George|George]]; come potevo essere estraneo allo spirito tedesco?<br/>O forse appunto ci si sentiva troppo parente, troppo intimamente legato al grande e nobile spirito germanico per poter aderire ora alla sua falsificazione, al suo avvilimento; forse si era talmente di casa nella sfera di un germanesimo europeo e universale, che ci si doveva sentire dei senzapatria nel paese in cui il pensiero universale era stato ridotto a un sogno di mondiale assoggettamento (da ''La scritta sul muro'' (1930–1932), pp. 223-224)
*[[Die Pfeffermühle|La Pfeffermühle]], un ''[[Cabaret (spettacolo)|cabaret]]'' letterario con forte colorito politico, era una creazione di [[Erika Mann|Erika]]; esso appariva quale una graziosa e gioconda protesta contro la vergogna nazista; in realtà la protesta era amara e appassionata. Il testo della maggior parte dei numeri – canzoni, recite, ''sketches'' – era di Erika (alcuni eran roba mia); Erika era conferenziere, direttore, organizzatore; Erika cantava, agiva, scritturava, ispirava; breve: era l'anima del tutto.<br>Dico male: la Pfeffermühle aveva una doppia anima: l'altra metà si chiamava [[Therese Giehse]] [...]. Essa vi partecipava fin dall'inizio, e con che intensità, con che dedizione! La stella acclamatissima dei Münchner Kammerspiele pose a servizio di quel ''cabaret'' non ancora affermato e per di più politicamente sospetto, tutta la sua esperienza e tutto il suo ingegno. Senza di lei la Pfeffermuhle non sarebbe mai diventata la più fortunata ed efficiente impresa teatrale dell'emigrazione tedesca. (da ''L'esilio'', p. 246)
*Figura imponente in tutta la pregnanza della parola la signora [[Alma Mahler Schindler|Alma Mahler-Werfel]], vedova del grande [[Gustav Mahler|compositore]], moglie del grande [[Franz Werfel|poeta]], parente, amica, o in qualche modo legata con tutte le celebrità dell'[[impero austro-ungarico]]. Donne di questo formato son rare ormai; quella vitalità, quel dinamismo, quel connubio di sensibilità artistica e di ambizione sociale sembrano appartenere a un'altra e più splendida epoca: si pensa a [[Cosima Wagner]], alle intellettuali muse del Romanticismo tedesco, alle superbe brillanti dame francesi del ''grand siècle''. (da ''L'esilio (1933-1936)'', p. 281)
*Il delizioso ''[[Il flauto magico|Flauto magico]]'', non lo sfrenato ''Crepuscolo degli dèi'' anticipa lo stile del dramma musicale dell'avvenire: dato che ci sia per noi un avvenire, con drammi, musiche e stile... Per metà umanistico poema didascalico, per metà mascherato barocco, ''raisonnable'' pur nel capriccio, nobile anche nei suoi lazzi, possa il capolavoro di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], nella sua iridescente compostezza e sovrana innocenza, col suo splendore, la sua grazia, i suoi presentimenti essere dalle venture generazioni amato, compreso, imitato e forse superato. (da ''La risoluzione (1940-1942)'', pp. 375-376)
*[[Roma]] è molto più ricca di nascosti tesori che, per esempio, [[Parigi]]. Questa, con compiuta generosità, mette in mostra tutte le sue splendidezze e nulla cela al primo sguardo. Roma invece vuol essere indagata, conquistata. Certo qui non vi è una ''avenue'' che per splendidezza e ampiezza si possa paragonare con i Campi Elisi; né {{sic|la}} Roma, relativamente stretta e provinciale, {{sic|non}} ha una Piazza della Concordia. Ma dove mai puoi trovare a Parigi quei tesori nascosti, il principesco barocco nei più riposti cantucci, le quiete strade laterali con gli stupendi palazzi in stile Rinascimento grandiosi e discreti a un tempo?<br>Però sarebbe una scemenza e un'ingratitudine da parte mia, se io, nell'estasi del nuovo amore volessi rinnegare l'amore passato. Parigi è incomparabile, e io, naturalmente, invidio ''un po''' te che vi indugi. Ma anche Roma non ha rivali. Quale fortuna che le due città regine siano rimaste intatte e ancor sempre illuminino il mondo dei loro raggi! (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, da Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 412-413)
*[[Benedetto Croce|Croce]] è un caso rarissimo! Ed ecco che l'astuta tenacia che egli ha affermato lottando per un ventennio contro il [[fascismo]] – non all'estero ''ma restando in patria'' – ora ha la sua ricompensa. Il suo prestigio è enorme; il vecchio filosofo ha oggi più autorità morale, più influenza, più ''potere'' che qualsiasi uomo politico, [[Carlo Sforza|Sforza]] non eccettuato. Sforza emigrò. Croce non emigrò. Perciò Croce è più forte. Interessante nevvero?... Con me fu delizioso. Temevo, all'inizio, di trovarlo senile: ha quasi ottant'anni e li dimostra. Ma nella conversazione il volto pergamenaceo si animò; e {{NDR|a}} un tratto mi apparve giovane, o, quanto meno, senz'età: un agile coboldo pieno di saggezza e di umorismo. Parlò molto della [[Germania]], spesso con amarezza, ma poi di nuovo con ammirazione. Come intimamente gli è nota la poesia tedesca! Mi recitò [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] con una pronunzia tutta sua, ma senz'errore. (dalla lettera alla signora Mann, Pacific Palisades (California) dall'Italia del 22 marzo 1944, ''La svolta (1943-1945)'', p. 402)
*{{NDR|Su [[Leonor Fini]]}} Ella ha vissuto lì {{NDR|a [[Parigi]]}} a lungo, e la sua pittura lo dice subito: l'influenza dei [[surrealismo|surrealisti]] colpisce a primo aspetto. Però tutto ciò ch'ella fa ha uno stile personale, una miscela di delicatezza e vitalità, di grazia femminilmente sensuale e di forza virile che non trovi né in [[Max Ernst]] né in [[Salvador Dalí|Dalí]]. [...] Leonor Fini è oggi il più forte ingegno tra i pittori italiani.<br>Il suo fascino di donna agguaglia per lo meno quello dei suoi quadri. È dinamica, intelligentissima, bella o, se non bella, attraente: la bocca florida e superba, i grandi occhi felini di un verde aurato e fosforescenti. (dalla lettera al sergente Thomas Quinn, U. S. Army, Parigi, Roma, 20 marzo 1945, ''La svolta (1943-1945)'', pp. 413-414)
==Citazioni su Klaus Mann==
*Da un certo punto di vista, Klaus Mann allora mi era vicino, mi faceva visita di tanto in tanto: un uomo di intelligenza superiore, che aveva viaggiato in paesi lontani, era stato educato in modo irreprensibile e nelle forme più raffinate. Aveva, tra l'altro, la bella qualità, ormai in disuso, di serbare un particolare rispetto per i più anziani durante la conversazione. [...] Quel ragazzo di ventisette anni aveva valutato la situazione, aveva esattamente previsto lo sviluppo degli eventi, era stato più chiaroveggente di me. ([[Gottfried Benn]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Klaus Mann, ''La peste Bruna: {{small|diari 1931-1935}}'', prefazione di Marino Freschi, traduzione di Matilde de Pasquale, Editori Riuniti, Roma, 1998. ISBN 88-359-4565-8
*Klaus Mann, ''La svolta: {{small|storia di una vita}}'', traduzione di Barbara Allason, Il Saggiatore, Milano, 1962.
==Voci correlate==
*[[Erika e Klaus Mann]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mann, Klaus}}
[[Categoria:Diaristi]]
[[Categoria:Scrittori tedeschi]]
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Raimondo Lullo
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[[Immagine:Ramon Llull.jpg|thumb|Raimondo Lullo]]
'''Raimondo Lullo''' (spagnolo '''Raimundo Lulio''', catalano '''Ramon Llull''', '''Ramòn Lull''') (1235 – 1316), filosofo, scrittore e missionario spagnolo.
==Citazioni di Raimondo Lullo==
*[[Imbecillità|Imbecille]] è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre.
:''Imbécil es el asno que anda muy cargado y que pretende correr.''<ref>{{es}} Da ''La persona publica'', in ''Proverbis de Ramon'', Editora Nacional, Madrid, 1978, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=La+vela+que+se+consume+a+s%C3%AD+misma+para+servir+a+otro%2C+es+figura+de+la+persona+p%C3%BAblica.&focus=searchwithinvolume&q=imb%C3%A9cil p. 434]. ISBN 9788427604414</ref>
==''Trattato di astrologia''==
===[[Incipit]]===
'''Fondamenti dell'astrologia'''<br />Questa parte è divisa in due sezioni: la prima espone gli antichi fondamenti dell'astrologia; la seconda applica ad essi i principi dell' ''Arte'' di Raimondo, perché si possa così comprenderne e scropirne la verità, svelarne e presentarne la natura e i segreti.<br />''Gli antichi fondamenti''<br />Questa sezione è divisa in due parti: la prima dei dodici segni dello zodiaco; la seconda, dei pianeti. Parleremo anzitutto della prima parte.
===Citazioni===
*[[Dio]], con il tuo aiuto e in tuo onore<br />cominci questo nuovo trattato di astrologia. (prologo, p. 19)
*Grazie a quanto diremo, i principi e gli altri uomini potranno infatti scoprire le menzogne che alcuni falsi astrologi cercano di far passare per [[verità]], così come le menzogne che son dette tramite la divinazione dell'arte geomantica. (prologo, p. 19)
*Il [[fuoco]] è caldo, in virtù del suo calore proprio ed è secco per la secchezza che prende dalla terra. E nondimeno l'[[Ariete (astrologia)|Ariete]] non è né caldo né secco per essenza e per natura, ma è suscettibile di accrescere il calore e la secchezza del fuoco, in quanto la natura del cielo è di versare la propria virtù nelle cose inferiori. (p. 22)
*Attraverso le loro qualità comuni, i [[Pianeta|pianeti]] si accordano gli uni agli altri a influire nelle cose inferiori le loro [[virtù]] su un unico soggetto. (p. 47)
*Nessun segno, nessun pianeta opera il male per sua qualità propria, poiché provengono dal bene e [[bene e male|il bene e il male]] si oppongono l'un l'altro. Tuttavia, per accidente, secondo gli ordinamenti che vigono nelle cose inferiori, un medesimo pianeta può produrre il bene o il male per sua qualità propria. (p. 47)
*La [[Luna]] è umida e fredda ed è favorevole alle piante per la sua freddezza ed umidità, a causa della neve, della pioggia e della rugiada. [[Saturno (astronomia)|Saturno]] è secco e freddo e, a causa del gelo, è nocivo alle piante. E al nuocere, la Luna si accorda con Saturno a causa del freddo, e Saturno e Marte a causa della secchezza, poiché, a causa del gelo, le piante bruciano. (p. 47)
*Il [[cielo]] è più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei [[Pianeta|pianeti]], poiché il cielo comprende tutti i pianeti e il suo moto comprende ed anima i moti dei pianeti nel loro complesso ed esso è, per le grandezze inferiori, causa più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei pianeti. (p. 48)
*La [[grandezza]] superiore è sempre causa della grandezza del corpo, non tuttavia della sua bellezza. E così è dell'eccellenza delle qualità, che sappiamo agire nel cuore dell'uomo, più che nei suoi piedi, e similmente di altre cose. (p. 48)
*La durata è una componente del [[cielo]] e delle [[Stella|stelle]], una loro natura, in forza della quale sussiste e fa sì che permangano, nei corpi inferiori, le loro proprietà e le loro caratteristiche, poiché suo compito è di rendere durevole, come pito della bontà è di rendere buono, quello della [[grandezza]] è di rendere grande. (p. 49)
*La durata del [[cielo]] conserva i moti che sono negli esseri inferiori e preserva inoltre le loro altre proprietà e nature, quali l'immobilità, la mascolinità e la femminilità, i giorni e le notti.
==Citazioni su Raimondo Lullo==
*Fervore mistico ed ansia escatologica caratterizzano alcuni grandi pensatori del XIII secolo, e fra questi [[Ruggero Bacone]] e Raimondo Lullo, che [[Pierre-Maurice Duhem|Duhem]] pone senz'altro fra i cavalieri erranti della [[filosofia]] e della [[teologia]] del medioevo. ([[Giuseppe Bezza]])
*Lullo ha costruito il suo sistema partendo dagli elementi medesimi della sua Arte generale, ai cui principi universali riferisce ogni speculazione riguardo la natura. La sua attrazione per l'astrologia nasce senz'altro dalla necessità sentita di inserirsi nel problema cosmologico che tanto aveva occupato i filosofi andalusi, [[Averroè]] in particolare, e di rispondere ad essi secondo i principi della sua arte. ([[Giuseppe Bezza]])
==Bibliografia==
*Raimondo Lullo, ''Trattato di astrologia'', introduzione di Giuseppe Bezza, Mimesis, 2003.
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=ca:Ramon Llull|s_lingua=catalana}}
{{DEFAULTSORT:Lullo, Raimondo}}
[[Categoria:Beati spagnoli]]
[[Categoria:Filosofi spagnoli]]
[[Categoria:Missionari]]
[[Categoria:Scolastici]]
[[Categoria:Scrittori spagnoli]]
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[[Immagine:Ramon Llull.jpg|thumb|Raimondo Lullo]]
'''Raimondo Lullo''' (spagnolo '''Raimundo Lulio''', catalano '''Ramon Llull''', '''Ramòn Lull''') (1235 – 1316), filosofo, scrittore e missionario spagnolo.
==Citazioni di Raimondo Lullo==
*[[Imbecillità|Imbecille]] è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre.
:''Imbécil es el asno que anda muy cargado y que pretende correr.''<ref>{{es}} Da ''La persona publica'', in ''Proverbis de Ramon'', Editora Nacional, Madrid, 1978, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=La+vela+que+se+consume+a+s%C3%AD+misma+para+servir+a+otro%2C+es+figura+de+la+persona+p%C3%BAblica.&focus=searchwithinvolume&q=imb%C3%A9cil p. 434]. ISBN 9788427604414</ref>
==''Trattato di astrologia''==
===[[Incipit]]===
'''Fondamenti dell'astrologia'''<br />Questa parte è divisa in due sezioni: la prima espone gli antichi fondamenti dell'astrologia; la seconda applica ad essi i principi dell' ''Arte'' di Raimondo, perché si possa così comprenderne e scropirne la verità, svelarne e presentarne la natura e i segreti.<br />''Gli antichi fondamenti''<br />Questa sezione è divisa in due parti: la prima dei dodici segni dello zodiaco; la seconda, dei pianeti. Parleremo anzitutto della prima parte.
===Citazioni===
*[[Dio]], con il tuo aiuto e in tuo onore<br />cominci questo nuovo trattato di astrologia. (prologo, p. 19)
*Grazie a quanto diremo, i principi e gli altri uomini potranno infatti scoprire le menzogne che alcuni falsi astrologi cercano di far passare per [[verità]], così come le menzogne che son dette tramite la divinazione dell'arte geomantica. (prologo, p. 19)
*Il [[fuoco]] è caldo, in virtù del suo calore proprio ed è secco per la secchezza che prende dalla terra. E nondimeno l'[[Ariete (astrologia)|Ariete]] non è né caldo né secco per essenza e per natura, ma è suscettibile di accrescere il calore e la secchezza del fuoco, in quanto la natura del cielo è di versare la propria virtù nelle cose inferiori. (p. 22)
*Attraverso le loro qualità comuni, i [[Pianeta|pianeti]] si accordano gli uni agli altri a influire nelle cose inferiori le loro [[virtù]] su un unico soggetto. (p. 47)
*Nessun segno, nessun pianeta opera il male per sua qualità propria, poiché provengono dal bene e [[bene e male|il bene e il male]] si oppongono l'un l'altro. Tuttavia, per accidente, secondo gli ordinamenti che vigono nelle cose inferiori, un medesimo pianeta può produrre il bene o il male per sua qualità propria. (p. 47)
*La [[Luna]] è umida e fredda ed è favorevole alle piante per la sua freddezza ed umidità, a causa della neve, della pioggia e della rugiada. [[Saturno (astronomia)|Saturno]] è secco e freddo e, a causa del gelo, è nocivo alle piante. E al nuocere, la Luna si accorda con Saturno a causa del freddo, e Saturno e Marte a causa della secchezza, poiché, a causa del gelo, le piante bruciano. (p. 47)
*Il [[cielo]] è più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei [[Pianeta|pianeti]], poiché il cielo comprende tutti i pianeti e il suo moto comprende ed anima i moti dei pianeti nel loro complesso ed esso è, per le grandezze inferiori, causa più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei pianeti. (p. 48)
*La [[grandezza]] superiore è sempre causa della grandezza del corpo, non tuttavia della sua bellezza. E così è dell'eccellenza delle qualità, che sappiamo agire nel cuore dell'uomo, più che nei suoi piedi, e similmente di altre cose. (p. 48)
*La durata è una componente del [[cielo]] e delle [[Stella|stelle]], una loro natura, in forza della quale sussiste e fa sì che permangano, nei corpi inferiori, le loro proprietà e le loro caratteristiche, poiché suo compito è di rendere durevole, come pito della bontà è di rendere buono, quello della [[grandezza]] è di rendere grande. (p. 49)
*La durata del [[cielo]] conserva i moti che sono negli esseri inferiori e preserva inoltre le loro altre proprietà e nature, quali l'immobilità, la mascolinità e la femminilità, i giorni e le notti.
==Citazioni su Raimondo Lullo==
*Fervore mistico ed ansia escatologica caratterizzano alcuni grandi pensatori del XIII secolo, e fra questi [[Ruggero Bacone]] e Raimondo Lullo, che [[Pierre-Maurice Duhem|Duhem]] pone senz'altro fra i cavalieri erranti della [[filosofia]] e della [[teologia]] del medioevo. ([[Giuseppe Bezza]])
*Lullo ha costruito il suo sistema partendo dagli elementi medesimi della sua Arte generale, ai cui principi universali riferisce ogni speculazione riguardo la natura. La sua attrazione per l'astrologia nasce senz'altro dalla necessità sentita di inserirsi nel problema cosmologico che tanto aveva occupato i filosofi andalusi, [[Averroè]] in particolare, e di rispondere ad essi secondo i principi della sua arte. ([[Giuseppe Bezza]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Raimondo Lullo, ''Trattato di astrologia'', introduzione di Giuseppe Bezza, Mimesis, 2003.
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=ca:Ramon Llull|s_lingua=catalana}}
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[[Immagine:Ramon Llull.jpg|thumb|Raimondo Lullo]]
'''Raimondo Lullo''' (spagnolo '''Raimundo Lulio''', catalano '''Ramon Llull''', '''Ramòn Lull''') (1235 – 1316), filosofo, scrittore e missionario spagnolo.
==Citazioni di Raimondo Lullo==
*L'uomo imbecille o fantasioso si trova dotato di istinto morale per ricordare o immaginare, non per riflettere.
:''El hombre imbécil o quimérico se halla dotado de instinto moral para recordar o imaginar; pero no para discurrir.''<ref>{{es}} Da ''Proverbis de Ramon'', Editora Nacional, Madrid, 1978, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=Ramon+Llull+El+hombre+imb%C3%A9cil+y+quim%C3%A9rico+se+halla&focus=searchwithinvolume&q=imb%C3%A9cil p. 412] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=Ramon+Llull+El+hombre+imb%C3%A9cil+y+quim%C3%A9rico+se+halla&focus=searchwithinvolume&q=imaginar]. ISBN 9788427604414</ref>
*[[Imbecillità|Imbecille]] è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre.
:''Imbécil es el asno que anda muy cargado y que pretende correr.''<ref>{{es}} {Da ''La persona publica'', in ''Proverbis de Ramon'', Editora Nacional, Madrid, 1978, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=Ramon+Llull+El+hombre+imb%C3%A9cil+y+quim%C3%A9rico+se+halla&focus=searchwithinvolume&q=imb%C3%A9cil p. 434]. ISBN 9788427604414</ref>
==''Trattato di astrologia''==
===[[Incipit]]===
'''Fondamenti dell'astrologia'''<br />Questa parte è divisa in due sezioni: la prima espone gli antichi fondamenti dell'astrologia; la seconda applica ad essi i principi dell' ''Arte'' di Raimondo, perché si possa così comprenderne e scropirne la verità, svelarne e presentarne la natura e i segreti.<br />''Gli antichi fondamenti''<br />Questa sezione è divisa in due parti: la prima dei dodici segni dello zodiaco; la seconda, dei pianeti. Parleremo anzitutto della prima parte.
===Citazioni===
*[[Dio]], con il tuo aiuto e in tuo onore<br />cominci questo nuovo trattato di astrologia. (prologo, p. 19)
*Grazie a quanto diremo, i principi e gli altri uomini potranno infatti scoprire le menzogne che alcuni falsi astrologi cercano di far passare per [[verità]], così come le menzogne che son dette tramite la divinazione dell'arte geomantica. (prologo, p. 19)
*Il [[fuoco]] è caldo, in virtù del suo calore proprio ed è secco per la secchezza che prende dalla terra. E nondimeno l'[[Ariete (astrologia)|Ariete]] non è né caldo né secco per essenza e per natura, ma è suscettibile di accrescere il calore e la secchezza del fuoco, in quanto la natura del cielo è di versare la propria virtù nelle cose inferiori. (p. 22)
*Attraverso le loro qualità comuni, i [[Pianeta|pianeti]] si accordano gli uni agli altri a influire nelle cose inferiori le loro [[virtù]] su un unico soggetto. (p. 47)
*Nessun segno, nessun pianeta opera il male per sua qualità propria, poiché provengono dal bene e [[bene e male|il bene e il male]] si oppongono l'un l'altro. Tuttavia, per accidente, secondo gli ordinamenti che vigono nelle cose inferiori, un medesimo pianeta può produrre il bene o il male per sua qualità propria. (p. 47)
*La [[Luna]] è umida e fredda ed è favorevole alle piante per la sua freddezza ed umidità, a causa della neve, della pioggia e della rugiada. [[Saturno (astronomia)|Saturno]] è secco e freddo e, a causa del gelo, è nocivo alle piante. E al nuocere, la Luna si accorda con Saturno a causa del freddo, e Saturno e Marte a causa della secchezza, poiché, a causa del gelo, le piante bruciano. (p. 47)
*Il [[cielo]] è più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei [[Pianeta|pianeti]], poiché il cielo comprende tutti i pianeti e il suo moto comprende ed anima i moti dei pianeti nel loro complesso ed esso è, per le grandezze inferiori, causa più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei pianeti. (p. 48)
*La [[grandezza]] superiore è sempre causa della grandezza del corpo, non tuttavia della sua bellezza. E così è dell'eccellenza delle qualità, che sappiamo agire nel cuore dell'uomo, più che nei suoi piedi, e similmente di altre cose. (p. 48)
*La durata è una componente del [[cielo]] e delle [[Stella|stelle]], una loro natura, in forza della quale sussiste e fa sì che permangano, nei corpi inferiori, le loro proprietà e le loro caratteristiche, poiché suo compito è di rendere durevole, come pito della bontà è di rendere buono, quello della [[grandezza]] è di rendere grande. (p. 49)
*La durata del [[cielo]] conserva i moti che sono negli esseri inferiori e preserva inoltre le loro altre proprietà e nature, quali l'immobilità, la mascolinità e la femminilità, i giorni e le notti.
==Citazioni su Raimondo Lullo==
*Fervore mistico ed ansia escatologica caratterizzano alcuni grandi pensatori del XIII secolo, e fra questi [[Ruggero Bacone]] e Raimondo Lullo, che [[Pierre-Maurice Duhem|Duhem]] pone senz'altro fra i cavalieri erranti della [[filosofia]] e della [[teologia]] del medioevo. ([[Giuseppe Bezza]])
*Lullo ha costruito il suo sistema partendo dagli elementi medesimi della sua Arte generale, ai cui principi universali riferisce ogni speculazione riguardo la natura. La sua attrazione per l'astrologia nasce senz'altro dalla necessità sentita di inserirsi nel problema cosmologico che tanto aveva occupato i filosofi andalusi, [[Averroè]] in particolare, e di rispondere ad essi secondo i principi della sua arte. ([[Giuseppe Bezza]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Raimondo Lullo, ''Trattato di astrologia'', introduzione di Giuseppe Bezza, Mimesis, 2003.
==Altri progetti==
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/* Citazioni di Raimondo Lullo */
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[[Immagine:Ramon Llull.jpg|thumb|Raimondo Lullo]]
'''Raimondo Lullo''' (spagnolo '''Raimundo Lulio''', catalano '''Ramon Llull''', '''Ramòn Lull''') (1235 – 1316), filosofo, scrittore e missionario spagnolo.
==Citazioni di Raimondo Lullo==
*L'uomo imbecille o fantasioso si trova dotato di istinto morale per ricordare o immaginare; ma non per riflettere.
:''El hombre imbécil o quimérico se halla dotado de instinto moral para recordar o imaginar; pero no para discurrir.''<ref>{{es}} Da ''Proverbis de Ramon'', Editora Nacional, Madrid, 1978, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=Ramon+Llull+El+hombre+imb%C3%A9cil+y+quim%C3%A9rico+se+halla&focus=searchwithinvolume&q=imb%C3%A9cil p. 412] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=Ramon+Llull+El+hombre+imb%C3%A9cil+y+quim%C3%A9rico+se+halla&focus=searchwithinvolume&q=imaginar]. ISBN 9788427604414</ref>
*[[Imbecillità|Imbecille]] è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre.
:''Imbécil es el asno que anda muy cargado y que pretende correr.''<ref>{{es}} {Da ''La persona publica'', in ''Proverbis de Ramon'', Editora Nacional, Madrid, 1978, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=Ramon+Llull+El+hombre+imb%C3%A9cil+y+quim%C3%A9rico+se+halla&focus=searchwithinvolume&q=imb%C3%A9cil p. 434]. ISBN 9788427604414</ref>
==''Trattato di astrologia''==
===[[Incipit]]===
'''Fondamenti dell'astrologia'''<br />Questa parte è divisa in due sezioni: la prima espone gli antichi fondamenti dell'astrologia; la seconda applica ad essi i principi dell' ''Arte'' di Raimondo, perché si possa così comprenderne e scropirne la verità, svelarne e presentarne la natura e i segreti.<br />''Gli antichi fondamenti''<br />Questa sezione è divisa in due parti: la prima dei dodici segni dello zodiaco; la seconda, dei pianeti. Parleremo anzitutto della prima parte.
===Citazioni===
*[[Dio]], con il tuo aiuto e in tuo onore<br />cominci questo nuovo trattato di astrologia. (prologo, p. 19)
*Grazie a quanto diremo, i principi e gli altri uomini potranno infatti scoprire le menzogne che alcuni falsi astrologi cercano di far passare per [[verità]], così come le menzogne che son dette tramite la divinazione dell'arte geomantica. (prologo, p. 19)
*Il [[fuoco]] è caldo, in virtù del suo calore proprio ed è secco per la secchezza che prende dalla terra. E nondimeno l'[[Ariete (astrologia)|Ariete]] non è né caldo né secco per essenza e per natura, ma è suscettibile di accrescere il calore e la secchezza del fuoco, in quanto la natura del cielo è di versare la propria virtù nelle cose inferiori. (p. 22)
*Attraverso le loro qualità comuni, i [[Pianeta|pianeti]] si accordano gli uni agli altri a influire nelle cose inferiori le loro [[virtù]] su un unico soggetto. (p. 47)
*Nessun segno, nessun pianeta opera il male per sua qualità propria, poiché provengono dal bene e [[bene e male|il bene e il male]] si oppongono l'un l'altro. Tuttavia, per accidente, secondo gli ordinamenti che vigono nelle cose inferiori, un medesimo pianeta può produrre il bene o il male per sua qualità propria. (p. 47)
*La [[Luna]] è umida e fredda ed è favorevole alle piante per la sua freddezza ed umidità, a causa della neve, della pioggia e della rugiada. [[Saturno (astronomia)|Saturno]] è secco e freddo e, a causa del gelo, è nocivo alle piante. E al nuocere, la Luna si accorda con Saturno a causa del freddo, e Saturno e Marte a causa della secchezza, poiché, a causa del gelo, le piante bruciano. (p. 47)
*Il [[cielo]] è più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei [[Pianeta|pianeti]], poiché il cielo comprende tutti i pianeti e il suo moto comprende ed anima i moti dei pianeti nel loro complesso ed esso è, per le grandezze inferiori, causa più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei pianeti. (p. 48)
*La [[grandezza]] superiore è sempre causa della grandezza del corpo, non tuttavia della sua bellezza. E così è dell'eccellenza delle qualità, che sappiamo agire nel cuore dell'uomo, più che nei suoi piedi, e similmente di altre cose. (p. 48)
*La durata è una componente del [[cielo]] e delle [[Stella|stelle]], una loro natura, in forza della quale sussiste e fa sì che permangano, nei corpi inferiori, le loro proprietà e le loro caratteristiche, poiché suo compito è di rendere durevole, come pito della bontà è di rendere buono, quello della [[grandezza]] è di rendere grande. (p. 49)
*La durata del [[cielo]] conserva i moti che sono negli esseri inferiori e preserva inoltre le loro altre proprietà e nature, quali l'immobilità, la mascolinità e la femminilità, i giorni e le notti.
==Citazioni su Raimondo Lullo==
*Fervore mistico ed ansia escatologica caratterizzano alcuni grandi pensatori del XIII secolo, e fra questi [[Ruggero Bacone]] e Raimondo Lullo, che [[Pierre-Maurice Duhem|Duhem]] pone senz'altro fra i cavalieri erranti della [[filosofia]] e della [[teologia]] del medioevo. ([[Giuseppe Bezza]])
*Lullo ha costruito il suo sistema partendo dagli elementi medesimi della sua Arte generale, ai cui principi universali riferisce ogni speculazione riguardo la natura. La sua attrazione per l'astrologia nasce senz'altro dalla necessità sentita di inserirsi nel problema cosmologico che tanto aveva occupato i filosofi andalusi, [[Averroè]] in particolare, e di rispondere ad essi secondo i principi della sua arte. ([[Giuseppe Bezza]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Raimondo Lullo, ''Trattato di astrologia'', introduzione di Giuseppe Bezza, Mimesis, 2003.
==Altri progetti==
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[[Immagine:Ramon Llull.jpg|thumb|Raimondo Lullo]]
'''Raimondo Lullo''' (spagnolo '''Raimundo Lulio''', catalano '''Ramon Llull''', '''Ramòn Lull''') (1235 – 1316), filosofo, scrittore e missionario spagnolo.
==Citazioni di Raimondo Lullo==
*L'uomo [[Imbecillità|imbecille]] o fantasioso si trova dotato di istinto morale per ricordare o immaginare; ma non per riflettere.
:''El hombre imbécil o quimérico se halla dotado de instinto moral para recordar o imaginar; pero no para discurrir.''<ref>{{es}} Da ''Proverbis de Ramon'', Editora Nacional, Madrid, 1978, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=Ramon+Llull+El+hombre+imb%C3%A9cil+y+quim%C3%A9rico+se+halla&focus=searchwithinvolume&q=imb%C3%A9cil p. 412] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=Ramon+Llull+El+hombre+imb%C3%A9cil+y+quim%C3%A9rico+se+halla&focus=searchwithinvolume&q=imaginar]. ISBN 9788427604414</ref>
*Imbecille è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre.
:''Imbécil es el asno que anda muy cargado y que pretende correr.''<ref>{{es}} {Da ''La persona publica'', in ''Proverbis de Ramon'', Editora Nacional, Madrid, 1978, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=nJ5RAQAAIAAJ&dq=Ramon+Llull+El+hombre+imb%C3%A9cil+y+quim%C3%A9rico+se+halla&focus=searchwithinvolume&q=imb%C3%A9cil p. 434]. ISBN 9788427604414</ref>
==''Trattato di astrologia''==
===[[Incipit]]===
'''Fondamenti dell'astrologia'''<br />Questa parte è divisa in due sezioni: la prima espone gli antichi fondamenti dell'astrologia; la seconda applica ad essi i principi dell' ''Arte'' di Raimondo, perché si possa così comprenderne e scropirne la verità, svelarne e presentarne la natura e i segreti.<br />''Gli antichi fondamenti''<br />Questa sezione è divisa in due parti: la prima dei dodici segni dello zodiaco; la seconda, dei pianeti. Parleremo anzitutto della prima parte.
===Citazioni===
*[[Dio]], con il tuo aiuto e in tuo onore<br />cominci questo nuovo trattato di astrologia. (prologo, p. 19)
*Grazie a quanto diremo, i principi e gli altri uomini potranno infatti scoprire le menzogne che alcuni falsi astrologi cercano di far passare per [[verità]], così come le menzogne che son dette tramite la divinazione dell'arte geomantica. (prologo, p. 19)
*Il [[fuoco]] è caldo, in virtù del suo calore proprio ed è secco per la secchezza che prende dalla terra. E nondimeno l'[[Ariete (astrologia)|Ariete]] non è né caldo né secco per essenza e per natura, ma è suscettibile di accrescere il calore e la secchezza del fuoco, in quanto la natura del cielo è di versare la propria virtù nelle cose inferiori. (p. 22)
*Attraverso le loro qualità comuni, i [[Pianeta|pianeti]] si accordano gli uni agli altri a influire nelle cose inferiori le loro [[virtù]] su un unico soggetto. (p. 47)
*Nessun segno, nessun pianeta opera il male per sua qualità propria, poiché provengono dal bene e [[bene e male|il bene e il male]] si oppongono l'un l'altro. Tuttavia, per accidente, secondo gli ordinamenti che vigono nelle cose inferiori, un medesimo pianeta può produrre il bene o il male per sua qualità propria. (p. 47)
*La [[Luna]] è umida e fredda ed è favorevole alle piante per la sua freddezza ed umidità, a causa della neve, della pioggia e della rugiada. [[Saturno (astronomia)|Saturno]] è secco e freddo e, a causa del gelo, è nocivo alle piante. E al nuocere, la Luna si accorda con Saturno a causa del freddo, e Saturno e Marte a causa della secchezza, poiché, a causa del gelo, le piante bruciano. (p. 47)
*Il [[cielo]] è più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei [[Pianeta|pianeti]], poiché il cielo comprende tutti i pianeti e il suo moto comprende ed anima i moti dei pianeti nel loro complesso ed esso è, per le grandezze inferiori, causa più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei pianeti. (p. 48)
*La [[grandezza]] superiore è sempre causa della grandezza del corpo, non tuttavia della sua bellezza. E così è dell'eccellenza delle qualità, che sappiamo agire nel cuore dell'uomo, più che nei suoi piedi, e similmente di altre cose. (p. 48)
*La durata è una componente del [[cielo]] e delle [[Stella|stelle]], una loro natura, in forza della quale sussiste e fa sì che permangano, nei corpi inferiori, le loro proprietà e le loro caratteristiche, poiché suo compito è di rendere durevole, come pito della bontà è di rendere buono, quello della [[grandezza]] è di rendere grande. (p. 49)
*La durata del [[cielo]] conserva i moti che sono negli esseri inferiori e preserva inoltre le loro altre proprietà e nature, quali l'immobilità, la mascolinità e la femminilità, i giorni e le notti.
==Citazioni su Raimondo Lullo==
*Fervore mistico ed ansia escatologica caratterizzano alcuni grandi pensatori del XIII secolo, e fra questi [[Ruggero Bacone]] e Raimondo Lullo, che [[Pierre-Maurice Duhem|Duhem]] pone senz'altro fra i cavalieri erranti della [[filosofia]] e della [[teologia]] del medioevo. ([[Giuseppe Bezza]])
*Lullo ha costruito il suo sistema partendo dagli elementi medesimi della sua Arte generale, ai cui principi universali riferisce ogni speculazione riguardo la natura. La sua attrazione per l'astrologia nasce senz'altro dalla necessità sentita di inserirsi nel problema cosmologico che tanto aveva occupato i filosofi andalusi, [[Averroè]] in particolare, e di rispondere ad essi secondo i principi della sua arte. ([[Giuseppe Bezza]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Raimondo Lullo, ''Trattato di astrologia'', introduzione di Giuseppe Bezza, Mimesis, 2003.
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=ca:Ramon Llull|s_lingua=catalana}}
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[[Categoria:Scrittori spagnoli]]
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Crisi
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Udiki
86035
Gramsci
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Crisis-Chinese CC-BY 4.0 Jun Chen.png|thumb|"Crisi" in cinese]]
Citazioni sulla '''crisi''' e sull''''essere in crisi'''.
*Ciò che la crisi insegna è che ora più che mai abbiamo necessità di tornare a pensare, progettare, sperimentare. ([[Paolo Crepet]])
*Crisi e cultura non devono essere termini contrapposti. ([[Francesco Micheli]])
*Il primo passo per risolvere una crisi è garantire, a livello di governance, il diritto di cittadinanza alla protesta e alla diversità di vedute, far convivere una pluralità di sensibilità e di opinioni. ([[Luigino Bruni]])
*Il vocabolo ''crisi'' indica oggi il momento in cui medici, diplomatici, banchieri e tecnici sociali di vario genere prendono il sopravvento e vengono sospese le libertà. Come i malati, i paesi diventano casi critici. ''Crisi'', la parola greca che in tutte le lingue moderne ha voluto dire «scelta» o «punto di svolta», ora sta a significare: «Guidatore, dacci dentro!». [...]<br />Ma «crisi» non ha necessariamente questo significato. Non comporta necessariamente una corsa precipitosa verso l'''escalation'' del controllo. Può invece indicare l'attimo della scelta, quel momento meraviglioso in cui la gente all'improvviso si rende conto delle gabbie nelle quali si è rinchiusa e della possibilità di vivere in maniera diversa. Ed è questa la crisi, nel senso appunto di scelta, di fronte alla quale si trova oggi il mondo intero. ([[Ivan Illich]])
*La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati. ([[Antonio Gramsci]])
*Le crisi dell'insegnamento non sono crisi di insegnamento; sono crisi di vita. ([[Charles Péguy]])
*Non è difficile capire quando una crisi comincia a riguardarci. Appena la sentiamo troppo vicino a casa, ecco che di colpo tutte le battute di cattivo gusto cessano. (''[[La seconda guerra civile americana]]'')
*Quando è in atto una crisi, la passività non fa che accrescere l'impotenza: alla fine ci si trova costretti ad agire proprio sui problemi e nelle condizioni di gran lunga meno favorevoli. ([[Henry Kissinger]])
*''Ti starei vicino nei momenti di crisi e lontano quando me lo chiedi...'' ([[Povia]])
*Uno dei segnali più decisivi della crisi di una civiltà è la sua incapacità di stabilire un metodo con cui rapportarsi col mondo, con le cose, con gli altri popoli, uomini, culture – in una parola: con la realtà. ([[Luca Doninelli]])
==Voci correlate==
*[[Crisi economica del 2008-2014]]
*[[Crisi d'identità]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w|w_oggetto=una disambigua|w_preposizione=omonima:|wikt=crisi|etichetta=crisi}}
[[Categoria:Casi]]
[[Categoria:Sociologia politica]]
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Giorgio Chiellini
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Danyele
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/* Citazioni di Giorgio Chiellini */ +wl
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text/x-wiki
[[File:Sergio Mattarella meets Italy national football team and Matteo Berrettini (12 July 2021) 30 - Chiellini (cropped).jpg|thumb|Giorgio Chellini (2021)]]
'''Giorgio Chiellini''' (1984 – vivente), calciatore italiano.
==Citazioni di Giorgio Chiellini==
{{cronologico}}
*{{NDR|Sull'«organizzazione tattica» del calcio italiano}} È una garanzia di competitività, mi piace che anche le gare contro le squadre più piccole siano difficili. Parlo da [[difensore]], magari sbaglio, ma quando vedo nella Liga andare in casa del [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]], affrontarlo a viso aperto e uscire dal Nou Camp con cinque o sei reti sul groppone lo considero un affronto al calcio.<ref>Da un'intervista a ''Hurrà Juventus''; citato in ''[https://www.juventus.com/it/news/news/2020/black-wihte-stories--in-difesa----della-tattica-.php Black&Wihte Stories: in difesa... della tattica!]'', ''juventus.com'', 27 aprile 2020.</ref>
*Le energie per una finale si trovano.<ref>Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/euro_2012/italia/2012/06/30-197238/Marchisio:+Occhio+a+Iniesta.+Chiellini:+Spagna+umana Marchisio: Occhio a Iniesta. Chiellini: Spagna umana]'', ''tuttosport.com'', 30 giugno 2012.</ref>
*{{NDR|«Da uno a cento la moralità di [[Antonio Conte|Conte]] quant'è?»}} Penso più del massimo, insomma centodieci e lode perché non si può mettere in dubbio.<ref>Citato in ''[http://video.sky.it/sport/calcio-italiano/chiellini/v141173.vid Chiellini a Cassano: «Moralità di Conte è da centodieci e lode»]'', Sky Sport, 15 novembre 2012.</ref>
*Da piccolo tifavo [[Associazione Calcio Milan|Milan]]. Ma quando sono arrivato qui mi sono innamorato di questa maglia {{NDR|della [[Juventus Football Club|Juventus]]}} e il sentimento è cresciuto negli anni. Dopo [[Calciopoli]] si è rafforzato, anche perché vivere certe situazioni non ti lascia indifferente.<ref>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/juventus/articoli/95059/juve-chiellini-giura-amore-eterno.shtml Juve, Chiellini giura amore eterno]'', ''sportmediaset.mediaset.it'', 17 dicembre 2012.</ref>
*{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Sarà antipatico a qualcuno ma è la storia della sua carriera, non conta se quello che fa è giusto o sbagliato: è fatto così, la [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] lo ha aiutato a togliere qualche antipatia.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2013/10/12/news/chiellini_nazionale_balotelli-68461082/?ref=HRLS-2 Nazionale, Chiellini: "Balotelli non è indispensabile ma è la sua Italia"]'', ''repubblica.it'', 12 ottobre 2013.</ref>
*{{NDR|Dopo la vittoria con la Juventus del campionato 2014-2015}} A inizio stagione qualcuno andava in giro a dire che questa squadra ormai aveva chiuso un ciclo e che certe [[Vittoria|vittorie]] ce le saremmo scordate e invece rieccoci qui, col quarto tricolore di fila [...]. Una grande cavalcata, siamo stati bravi a mantenere la fame di sempre, dimostrando la voglia di alzare sempre l'asticella. Il rischio, dopo i tre anni precedenti, era quello di accontentarsi. Abbiamo dimostrato di essere i più forti in campo, e non a parole.<ref>Citato in Marco Bisacchi; ''Chiellini: «Ci davano per finiti. In bacheca c'è ancora spazio»'', ''Tuttosport'', 3 maggio 2015, p. 5.</ref>
*[[Dries Mertens|Mertens]] mi piaceva moltissimo da esterno, all'inizio non pensavo riuscisse a fare così bene la punta centrale ma dopo poco mi sono ricreduto: ha dimostrato di avere un ottimo feeling col gol.<ref>Da interviste a Sky e Mediaset; citato in ''[http://www.juventus.com/it/news/news/2017/chiellini---consapevoli-della-nostra-forza--ma-senza-presunzione-.php Chiellini: «Consapevoli della nostra forza, ma senza presunzione»]'', ''juventus.com'', 26 febbraio 2017.</ref>
*{{NDR|Su [[Daniel Alves]]}} Dani è una persona solare, anche un po' matto. Vive tutto a duemila all'ora. [...] Tecnicamente è di livello superiore, vale [[Lionel Messi|Messi]].<ref>Citato in Domenico Latagliata, ''[http://www.ilgiornale.it/news/sport/lallegria-dani-alves-vera-arma-vincente-1393196.html L'Allegri(a) di Dani Alves è la vera arma vincente]'', ''ilgiornale.it'', 5 maggio 2017.</ref>
*[[Gonzalo Higuaín|Gonzalo]] [Higuaín] è [stata una] grande sorpresa. Me lo aspettavo diverso, ma è una persona "da dieci", che si mette sempre al servizio dei compagni. È incredibile come sia capace a cambiare le giocate per liberarsi in area, ma non solo. Aiuta molto la squadra tenendo la palla e permettendoci di salire. È sicuramente nel podio dei migliori al mondo.<ref>Citato in ''[http://www.juventus.com/it/news/news/2017/conferenza-stampa-chiellini-0805.php Chiellini: «Vedere il traguardo ci carica»]'', ''juventus.com'', 8 maggio 2017.</ref>
*{{NDR|«Come hai iniziato a giocare a calcio?»}}È un po' strano a dire la verità, perché all'asilo il mio migliore amico giocava a [[basket]]. Io ho un fratello gemello e lui voleva giocare a calcio. Io essendo molto amico di questo ragazzo volevo giocare a basket con lui per stare con lui, solo che la scuola di basket non prendeva i bambini dai 5 anni, ma iniziava l'anno dopo. Invece a calcio, essendo sia io che mio fratello gemello già abbastanza grandicelli, ci hanno preso, siamo andati insieme a giocare a calcio e lì è iniziato questo grande amore e questa grande storia che mi ha portato fino a qua. Poi ovviamente non ho mai voluto cambiare, è stata una passione condivisa da me, da mio fratello e da tutta la famiglia crescendo.<ref>Dall'intervista di Fabio Balaudo, ''[https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/023f-0e9800ff0af1-4658a98ed019-1000--chiellini-l-infanzia-il-basket-i-punti-di-forza/ Chiellini: l'infanzia, il basket, i punti di forza]'', ''uefa.com'', 21 novembre 2017.</ref>
*{{NDR|Sergio Ramos}} Sa come essere decisivo nelle partite importanti, con interventi al di fuori di ogni logica e provocando infortuni con astuzia diabolica. Quello su Salah fu un colpo da maestro. Lui, il maestro Sergio, ha sempre detto che non fosse sua intenzione provocare un infortunio, ma quando cadi in quella maniera e non lasci la presa, sai che nove volte su dieci rischi di rompere il braccio al tuo avversario.<ref>Dall'autobiografia ''Io, Giorgio''; citato in ''[https://www.corriere.it/sport/20_maggio_16/giorgio-chiellini-esalta-sergio-ramos-il-fallo-ko-salah-un-colpo-maestro-54a9790e-9774-11ea-ba09-20ae073bed63.shtml Giorgio Chiellini esalta Sergio Ramos per il fallo da k.o. su Salah: «Un colpo da maestro»]'', ''corriere.it'', 16 maggio 2020.</ref>
*[[Mario Balotelli|Balotelli]] è una persona negativa, senza rispetto per il gruppo. In Confederations Cup contro il Brasile, nel 2013, non ci diede una mano in niente, roba da prenderlo a schiaffi. Per qualcuno era tra i primi cinque al mondo, io non ho mai pensato neppure che potesse essere tra i primi dieci o venti. Uno anche peggiore era [[Felipe Melo]]: il peggio del peggio. Non sopporto gli irrispettosi, quelli che vogliono essere sempre il contrario degli altri. Con lui si rischiava sempre la rissa. Lo dissi anche ai dirigenti: è una mela marcia.<ref>Dall'autobiografia ''Io, Giorgio''; citato in Salvatore Riggio, ''[https://www.corriere.it/sport/20_maggio_09/juventus-chiellini-odio-l-inter-come-jordan-pistons-balotelli-persona-negativa-melo-peggio-peggio-c188db02-91cd-11ea-9f60-1b8d14bed082.shtml Juventus, Chiellini: «Odio l'Inter come Jordan i Pistons. Balotelli persona negativa». Mario replica: «Io sincero, tu no»]'', ''corriere.it'', 9 maggio 2020.</ref>
*Quel Pallone d'Oro avrebbe davvero potuto vincerlo, prima dell'egemonia degli alieni. Lo hanno dato a giocatori come Owen o Shevchenko, grandi, ma non certo più di [[Francesco Totti|Totti]]. Francesco è stato immenso, davvero, ed è stato un peccato non vederlo esibirsi anche su altri palcoscenici, però dal punto di vista romantico è stato bellissimo che lui abbia dedicato tutta la sua vita alla Roma. Ma chi pensa che sia stata una scelta di comodo non ha capito niente: è stata soltanto una scelta d'amore. Lui aveva gli occhi dietro la testa, gli riuscivano giocate che nessuno poteva neppure immaginare. Gli ho visto esprimere un calcio fantastico, prima con una fisicità esplosiva e poi con una classe immensa, anche se a ritmi più lenti. A livello tecnico, mentale e come visione di gioco Totti era un autentico fuoriclasse: semplicemente un [[genio]].<ref>Dall'autobiografia ''Io, Giorgio''; citato in ''[https://www.tuttojuve.com/altre-notizie/chiellini-hanno-dato-pallone-d-oro-a-giocatori-comeowen-o-shevchenko-grandi-ma-non-certo-piu-di-totti-519240 CHIELLINI: "Hanno dato Pallone d'Oro a giocatori come Owen o Shevchenko, grandi, ma non certo più di Totti"]'', ''tuttojuve.com'', 28 giugno 2020.</ref>
*Ho bisogno di trovare un rivale per esprimermi al meglio. La rivalità sportiva ti aiuta a superare i tuoi limiti. Quando vinco i duelli sono contentissimo, stoppare un tiro pericoloso o evitare un gol mi dà una botta di adrenalina.<ref name="Foot">Da un'intervista a ''So Foot''; citato in ''[https://gianlucadimarzio.com/it/chiellini-intervista-so-foot-ibrahimovic-miglior-nemico Chiellini: "Ibrahimovic è il miglior nemico della mia carriera"]'', ''gianlucadimarzio.com'', 4 febbraio 2021.</ref>
*Il mio miglior nemico è sicuramente [[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimović]]. Stimo molto Zlatan, ci rispettiamo ed eravamo compagni di squadra nella Juve. Non ho mai avuto paura di affrontarlo, mai fatto un passo indietro davanti a lui. Quando passò all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] divenne il nemico assoluto, poi semplice avversario al Milan o in Nazionale.<ref name="Foot"/>
*Se un bambino mi chiedesse chi è [[Giampiero Boniperti]] risponderei che semplicemente lui è stato e sarà sempre la Juventus.<ref>Da un [https://www.instagram.com/p/CQQOna0jsm4/ post] sul profilo ufficiale ''instagram.com'', 18 giugno 2021.</ref>
*La Nazionale batte anche la Juve, con tutto l'amore e il rispetto che ho per la Juve, perché abbatte le barriere tra i tifosi di squadre diverse.<ref>Citato in ''[https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2022/05/23-93151110/chiellini_ibrahimovic_il_mio_miglior_nemico_felice_per_lui_ Chiellini: "Ibra il mio miglior nemico. Gravina? Lo ringrazio"]'', ''tuttosport.com'', 23 maggio 2022.</ref>
*[[Colori e simboli della Juventus Football Club|Questa maglia]] non va indossata, va cucita sulla pelle. Chi lo capisce ne diventa leggenda!<ref>Dalla dedica sull'ultima maglia bianconera indossata in carriera e donata allo Juventus Museum; citato in un [https://twitter.com/juventusfc/status/1529537794959368199 post] sul profilo ufficiale ''twitter.com'' della Juventus, 25 maggio 2022.</ref>
{{Int2|''[http://www.rivistaundici.com/2018/02/23/chiellini-intervista/ Gli equilibri di Giorgio Chiellini]''|Intervista di Davide Coppo, ''Undici'' nº 19, dicembre 2017 - gennaio 2018.}}
*Le vittorie sono tutte incredibilmente belle, e non è vero che ci si annoia. È brutto da dire, ma diventa una specie di [[droga]]. Una cosa di cui hai bisogno, perché se uno prova una volta quelle emozioni, poi fa di tutto per tornare a provarle. Almeno, credo succeda questo a quelli che vincono molte volte.
*{{NDR|Sulla sua fama di «marcatore troppo ruvido, forse anche antipatico»}} Quando avevo ventidue anni ogni partita era un modo per sfogare l'agonismo, era tutta una guerra, una battaglia, perché a quell'età sfogavo in quel modo la tensione e l'adrenalina. Ma più che cattivo ero fastidioso. Ora sono quindici anni che ci sono abituato, ma quando sei all'inizio è tutta una scoperta, e non capisci bene dove indirizzare l'energia, la tensione.
*{{NDR|Sull'affrontare gli avversari}} Gli [[Attaccante|attaccanti]] se gli lasci spazio ti fanno sempre gol. Uno deve disturbare i movimenti, prevenirli, lavorare su cose che li mandino in corto circuito. Sono sempre stato così, credo che i grandi duelli vadano vissuti anche in questo modo. Non sono di sicuro piacevole da affrontare, ma non sono mai stato scorretto. E poi ormai sono più riflessivo, meno impulsivo.
*{{NDR|Sull'evoluzione del ruolo di [[difensore]]}} Non credo sia un bene snaturare la propria identità. Credo che l'avvento del [[Josep Guardiola|guardiolismo]], chiamiamolo così, in Italia abbia snaturato quello che ci ha sempre portati in fondo alle grandi manifestazioni per anni, cioè l'arte di saper difendere. C'è un buco generazionale nei difensori impressionante, ed è dovuto a questa cosa qui. Ormai i ragazzi arrivano in [[Campionato italiano di calcio|Serie A]] che si aprono bene, che sanno passare la palla, che sanno fare un lancio di quaranta metri, ma non hanno la minima idea di come si marchi, di come fare un uno contro uno. È una grossa deresponsabilizzazione e stiamo perdendo quello che poi ci ha portato in alto. Ogni squadra ha la sua storia, e devi prendere il bene dalle innovazioni [...] ma non bisogna snaturarsi, perché il rischio è quello di ritrovarsi senza difensori per dieci anni, ed è successo questo.
*{{NDR|Sulla sua carriera}} A 12, o 14 anni, non è che si vedeva che ero più bravo degli altri. Però, anche se non ero né bello né bravo, c'ero sempre. È stato un percorso graduale in cui ho cercato di alzare il mio livello piano piano. Se vuoi fare salti troppo alti e poi cadi ti fai male. Invece il miglioramento continuo è un atteggiamento che uno deve avere anche a 40 anni.
{{Int2|''[http://www.tuttosport.com/news/calcio/italia/2018/11/12-49939751/italia_chiellini_avrei_voluto_affrontare_ronaldo_per_migliorare/ «Avrei voluto affrontare Ronaldo per migliorare»]''|Da un'intervista a ''Sky Sport''; citato in ''tuttosport.com'', 12 novembre 2018.}}
*La Nazionale non si può rifiutare. Ho massimo rispetto per quelli che fanno una scelta diversa ma finché il ct ti chiama, hai l'obbligo morale di rispondere.
*La maglia azzurra è speciale. Non ti identifichi in un club ma rappresenti la tua nazione, vivi delle emozioni in prima persona e le fai vivere a tutta la nazione, è qualcosa di impareggiabile.La tensione che si prova nel giocare in Nazionale non si prova nemmeno nelle partite più importanti.
*La fascia è solo un simbolo. In ogni squadra, in ogni gruppo ci sono tanti capitani, ognuno deve dare il suo ingrediente.
{{Int2|''[https://it.eurosport.com/calcio/serie-a/2019-2020/chiellini-purtroppo-ero-milanista-da-bambino.-l-attaccante-piu-forte-da-marcare-ibrahimovic_sto7534238/story.shtml "Purtroppo ero milanista da bambino..."]''|Dalle interviste all'evento ''Junior Reporter''; citato in ''eurosport.com'', 11 novembre 2019.}}
*{{NDR|«Qual è il sacrificio che da ragazzo è stato più difficile da affrontare?»}} La certezza di arrivare in Serie A purtroppo non ce l'hai. Piano piano cominci a giocare poi non sai dove puoi arrivare. Capisci di essere bravino, poi devi migliorare, lavorare giorno dopo giorno sempre. Un sacrificio che ho patito un po' era da [[adolescente]], quando i miei amici uscivano e io invece ero già in ritiro a dormire in albergo con la prima squadra del Livorno. Quello un po' mi dispiaceva. E la cosa più brutta è stato il viaggio post maturità. I miei amici erano andati in viaggio tutti insieme, io ero ad allenarmi.
*Da difensore devi cercare di anticipare quello che pensa l'attaccante. Devi cercare di anticipare quello che vorrebbe fare lui. Poi devi provare a fermare l'azione e a fermare l'attaccante. L'emozione che provano gli altri nel fare [[gol]], tu devi provarla nel non far fare gol. Se proverai quella emozione diventerai sempre più bravo.
*Il risultato della squadra secondo me non è 1+1+1+1+1, ma bisogna riuscire a dar qualcosa in più. Anche se poi si può non essere amici fuori con tutti, ma in campo si è più che amici, si è compagni, quindi si combatte e si corre per l'altro. E anche un atteggiamento di aiuto continuo per i compagni. Il bello del [[Calcio (sport)|calcio]] è abituarti a queste dinamiche, farti dare più del 100% in campo per uno che magari all'inizio non ti è tanto simpatico.
{{Int2|''[https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2021/11/10-86989975/chiellini_la_superlega_e_la_serie_a_da_riformare_il_capitano_spiega_il_calcio Chiellini, la Superlega e la Serie A da riformare]''|Da un'intervista a DAZN; citato in ''tuttosport.com'', 10 novembre 2021.}}
*{{NDR|Sulla creazione di una [[European Super League|Superlega calcistica europea]]}} [...] secondo me il futuro del calcio mondiale va verso un'europeizzazione rispetto al campionato nazionale. Gli atleti del nostro livello e i tifosi vogliono vedere più partite del livello europeo con tutto il rispetto di alcune squadre del campionato italiano, che sono troppe: dovrebbero essere 18, si potrebbe tornare anche a 16, ma 18 è il numero giusto per aumentare la competitività e dare più spazio a partite di livello europeo.
*In America hanno creato superleghe in ogni sport e anche se noi romantici del calcio vorremmo l'abolizione della [[Video Assistant Referee|Var]], giocare senza fuorigioco o tornare al passaggio al portiere, il mondo sta andando avanti e non bisogna essere spaventati dal cambiamento.
*{{NDR|Sul maggiore coinvolgimento dei calciatori nei processi decisionali delle istituzioni calcistiche}} Siamo ben pagati ma questo non vuol dire che non dobbiamo essere presi in considerazione, siamo gli attori protagonisti.
==Citazioni su Giorgio Chiellini==
*Alla Juve ho avuto il piacere di lavorare con [[Andrea Barzagli|Barzagli]], [[Leonardo Bonucci|Bonucci]] e Chiellini: fenomeni, ma quando li avevo io ancora non avevano vinto nulla. ([[Antonio Conte]])
*Chiellini è di un altro pianeta, da solo ne marca tre. ([[Walter Mazzarri]])
*Chiellini è un difensore che provoca e t'infastidisce, irritante come [[Branislav Ivanović|Ivanović]]. ([[Luis Suárez (calciatore 1987)|Luis Suárez]])
*Chiellini in campo sa essere un maiale, se vuole. Quando arrivai alla Juve mi trattava benissimo, quasi come un fratellino, non avevo la patente e mi scorrazzava in giro. È una persona eccezionale, ma in campo si trasforma, diventa un altro. Gli piace fare scena e influenzare gli arbitri, classica roba italiana, e poi è un cascatore. ([[Albin Ekdal]])
*Chiello stilisticamente non è bello da vedere e questo lo penalizza nei giudizi mediatici. Non ruba l'occhio tecnicamente, ma come difensore è il top: è un trattore, non fa passare neanche un filo d'aria in area di rigore. ([[Nicola Legrottaglie]])
*Conosco Giorgio e la sua professionalità non è mai cambiata nel corso degli anni. La sua grinta, la tenacia e il modo di lavorare era per me un modello di ispirazione. Nessuno gli ha mai regalato nulla, ha lavorato sodo per ottenere i trofei raccolti nella sua gloriosa carriera. Concentrato sempre al 100% sulla vita di campo, non l'ho mai visto distrarsi nemmeno una mezza volta per un qualcosa che non riguardasse il calcio. Al contrario di ciò che succede oggi, dove molti calciatori sono più portati ai like e ai follow dei Social Network. [...] Lui incarnava alla perfezione il concetto di "Vecchia Guardia", così come Del Piero, lo stesso Nedved e tutti gli altri che avevano contribuito ai più grandi successi della Juve. ([[Alexander Manninger]])
*Credo sia qualcuno di unico. Quando si parla di personalità, ''leadership'', cattiveria agonistica e voglia di vincere, io penso a lui. L'acquisto migliore per una società sarebbe l'anima di Chiellini. ([[Cristian Bucchi]])
*È il cuore della difesa della Juventus. Non ha sempre avuto una buona tecnica ma ha sempre lavorato duramente, di più di [[Leonardo Bonucci|Bonucci]]. ([[Patrice Evra]])
*{{NDR|«Come era il primissimo Giorgio Chiellini che hai conosciuto?»}} Era già impressionante a livello di voglia e di mentalità, gli dicevamo avesse l'affettatrice al posto del piede [sorride, ''ndr'']. Era molto rigido, poi col tempo si è sciolto. [...] Ha sempre avuto una passione sconfinata e una cattiveria solo a livello agonistico, in allenamento non si è mai rilassato mezzo secondo. Questo gli ha permesso di arrivare a grandissimi livelli. ([[Alessandro Birindelli]])
*Giorgio Chiellini. Come può uno scoglio arginare il mare:<ref>{{cfr}} [[Lucio Battisti]], ''Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi'': «''Come può uno scoglio | arginare il mare. | Anche se non voglio, | torno già a volare.''»</ref> col punto interrogativo è [[Lucio Battisti]], senza è Giorgio Chiellini. ([[Sandro Veronesi]])
*Giorgio Chiellini è sempre stato un leader della squadra e una garanzia come calciatore. Si possono alternare belle e brutte prestazioni, ma Chiellini non deve essere mai messo in discussione. ([[Paolo De Ceglie]])
*Giorgio è un muro straordinario in difesa, non molla mai, ha grande prestanza fisica ed in genere si prende in carico gli attaccanti più complicati da marcare, non concedendo loro nemmeno un centimetro. Si respira maggiore sicurezza quando è in campo. ([[Valeria Ciardiello]])
*Il più ostico è Chiellini, tra l'altro un mio amico. È una cosa fuori dal comune, io lo chiamo un "osso clamoroso" perché non avendo grandi doti tecniche sopperisce con la sua grande fisicità. ([[Giampaolo Pazzini]])
*In Olanda dicono che non sappia giocare a calcio perché ha i piedi quadrati. Però in difesa non perde un solo duello. Conosce i suoi limiti e quando scende in campo non lo fa per dimostrare quanto è bravo, ma per eseguire al meglio il compito che gli è stato affidato: non concedere ''chance'' all'avversario. Lui sa farlo al meglio. ([[Mark van Bommel]])
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Chiellini, Giorgio}}
[[Categoria:Calciatori italiani]]
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Ciro Ferrara
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Danyele
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[[File:Ciro Ferrara.jpg|thumb|Ciro Ferrara (2012)]]
'''Ciro Ferrara''' (1967 – vivente), allenatore di calcio, ex calciatore e opinionista sportivo italiano.
==Citazioni di Ciro Ferrara==
*{{NDR|Su [[Zdeněk Zeman]]}} Alcune sue dichiarazioni [sull'abuso di farmaci nel calcio italiano] secondo me hanno leso la mia immagine e quella di una società importante e quindi non posso accettare quel tipo di parole, soprattutto conoscendo me e quella che è stata la nostra storia alla [[Juventus Football Club|Juventus]] non posso accettare una cosa del genere. Inoltre non le posso che biasimare per il sacrificio e l'impegno messo da parte del sottoscritto e dai miei compagni. Da questo punto di vista non ci può essere stima o sintonia con lui.<ref name="gazzetta">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Roma/25-09-2012/ferrara-attacca-zeman-ha-leso-mia-immagine-912714595044.shtml Ferrara attacca Zeman: "Ha leso la mia immagine"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref>
*{{NDR|Su [[Felipe Melo]]}} [...] deve imparare a farsi voler bene dai compagni. È tutt'altro che un cattivo ragazzo, però la supponenza con la quale si allenava ha indispettito molti, e se qualcuno risulta antipatico agli altri in campo si nota.<ref>Dall'intervista di [[Paolo Condò]], ''[http://archiviostorico.gazzetta.it//2010/giugno/02/ritorno_Ferrara_Che_errori_alla_ga_10_100602021.shtml Il ritorno di Ferrara: «Che errori alla Juve, ma ho imparato»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 2 giugno 2010.</ref>
*[Zdeněk Zeman] è senz'altro un grande allenatore, ma posso avere una buona considerazione di lui come tecnico, non certo come persona visto che è un piccolo uomo. Mi danno fastidio i suoi attacchi alla Juve per partito preso e non dimentico nemmeno che nel 1994, prima che arrivassi a Torino con [[Luciano Moggi|Moggi]], non mi volle alla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]].<ref name="gazzetta" />
*Sfido chiunque a dire che quella [[Unione Calcio Sampdoria|blucerchiata]] non è una bella maglia. È una delle più affascinanti in assoluto, quando giocavo era la prima casacca che mi chiedevano gli amici.<ref>Citato in Marco Lignana, ''[http://genova.repubblica.it/sport/2012/07/05/news/ferrara_con_la_samp_il_matrimonio_migliore-38557528/ Ferrara: "Con la Samp il matrimonio migliore"]'', ''Repubblica.it'', 5 luglio 2012.</ref>
==Citazioni su Ciro Ferrara==
*Sempre concentrato, ti si appiccicava come il Vinavil. ([[Zbigniew Boniek]])
*Stringere la mano a Ferrara? Io la stringo a tutti. Non devo chiudere nessuna polemica con lui, sono i tribunali che per 10 anni si sono occupati di quei problemi. Non sono fatti miei. ([[Zdeněk Zeman]])
*Una volta gli ho detto che era il miglior difensore del mondo. Non so se era vero, ma io la sentivo così. Gli voglio talmente bene... Il miglior amico che mi abbia lasciato il Napoli. ([[Diego Armando Maradona]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Ferrara, Ciro}}
[[Categoria:Allenatori di calcio italiani]]
[[Categoria:Calciatori italiani]]
[[Categoria:Opinionisti sportivi italiani]]
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Discussione:John le Carré
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==Senza fonte==
*I pubblicitari non possono ideare nuovi progetti a metà [[Via|strada]] del loro [[lavoro]].
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Phyllis Diller
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Corretto errore di battitura
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[[File:Phyllis diller 2-25-2007.jpg|thumb|Diller nel 2007]]
'''Phyllis Diller''', nome vero di '''Phyllis Ada Driver''' (1917 – 2012), attrice statunitense.
*La ragione per cui le donne non giocano a [[Calcio (sport)|calcio]] è che undici di loro non indosserebbero mai lo stesso completo in pubblico.
:''The reason why women don't play football is because eleven of them would never wear the same outfit in public.''<ref>{{en}} Citata in Maria Elena Fernandez, ''[http://www.thedailybeast.com/articles/2012/08/21/phyllis-diller-dies-at-95-the-comedian-s-20-funniest-zingers.html Phyllis Diller Dies at 95: The Comedian’s 20 Funniest Zingers]'', ''Thedailybeast.com'', 21 agosto 2012.</ref>
==Note==
<references />
==Film==
* ''[[A Bug's Life - Megaminimondo]]'' (1998 – doppiatrice)
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Phyllis Diller|w}}
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{{DEFAULTSORT:Diller, Phyllis}}
[[Categoria:Attori statunitensi]]
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Discussione:Immanuel Kant
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==Senza fonte==
*Datemi della materia, e con essa io creerò un [[mondo]]!
*La [[moralità]] non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremmo diventare degni di possedere la [[felicità]].
*Le intuizioni e i concetti costituiscono gli elementi della nostra conoscenza, così non possono esserci concetti senza intuizioni e intuizioni senza concetti. <!--(Questa è evidentemente la KrV: non so se sia più corretto citarla nella traduzione di Lombardo-Radice rivista da Mathieu o in quella molto migliore di Chiodi, perciò fate vobis)--> <!--Concordo, la citazione è dalla ragion pura, è il passo più famoso. La migliore traduzione è quella di Giorgio Colli. Gli altri traduttori hanno influenze Hegeliane e traducono il concetto di anima con la parola spirito. Come se la comprensione di Kant dovesse passare attraverso quella di Hegel, distorcendo il pensiero.-->
*Non c'è virtù così grande che possa essere al sicuro dalla tentazione.
*Non cercare il favore della moltitudine: raramente esso si ottiene con mezzi leciti e onesti. Cerca piuttosto l'approvazione dei pochi; ma non contare le voci, soppesale.
*Pazienta per un poco: le calunnie non vivono a lungo. La [[verità]] è figlia del [[tempo]]: tra non molto essa apparirà per vendicare i tuoi torti.
*Tutto ciò che è stato scritto dagli [[Uomo (genere)|uomini]] sulle [[Donna|donne]] deve essere ritenuto sospetto dal momento che essi sono ad un tempo giudici e parti in causa.
== Critica della ragion pratica ==
Ma davvero una delle frasi più importanti di tutto il pensiero di Kant, quella sull'umanità come fine e non come mezzo, è attribuita alla /Critica della ragion pratica/ anziché correttamente alla /Fondazione della metafisica dei costumi/? E citata dalla traduzione italiana di un saggio inglese? [[Utente:Goochelaar|Goochelaar]] ([[Discussioni utente:Goochelaar|scrivimi]]) 15:28, 30 gen 2020 (CET)
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text/x-wiki
*[[Albert Guinon]] - LMS
*[[Alice Ceresa]] - TV
*[[Antoine Gombaud]] - LMS
*[[Arthur Murphy]] - LMS
*[[Charles Chincholle]] - LMS
*[[Charles Régismanset]] - LMS
*[[Christian Fürchtegott Gellert]]
*[[Claude Tillier]] - LMS
*[[Edmond Thiaudière]] - LMS
*[[Fëdor Sologub]]
*[[Friedrich Maximilian Klinger]] - LMS
*[[Gregorio Marañón]] - DC
*[[Guillaume-Chrétien de Lamoignon de Malesherbes]] - DCF
*[[Joseph Roux]] - LMS
*[[Joseph Schovanec]]
*[[Jules Tannery]] - LMS
*[[Karl Julius Weber]] - LMS
*[[Leonard Louis Levinson]]
*[[Madame de Genlis]] - LMS
*[[Nicholas Udall]] - LMS
*[[Petrus Borel]]
*[[Pierre Daninos]]
*[[William Somervile]] - LMS
=Personaggi non ancora enciclopedici=
*Quando ami qualcuno che è morto, e la sua morte scompare perché non riesci a ricordarla, ciò che ti resta è semplicemente il dolore di qualcosa di non corrisposto. ([[Emily Ruskovich]], Idaho)
=Citazioni non verificate=
Citazioni per le quali non ho un'edizione di riferimento. '''Solo fonti primarie'''.
*Passione viene da patimento, sofferenza; non è [...] un amore «grande», è un amore che si confessa disperatamente bisognoso dell'altro per sanare sé, ricostituirsi da lontane ferite. ([[Rossana Rossanda]], Anche per me: L'amicizia è uno scandalo quando è fra donne, febbraio 1984)
*Non ho dubbi che la passione sia una delle qualità necessarie per sopravvivere a generazioni di persecuzione. ([[Adrienne Rich]], Lo spacco alla radice)
*Non tutto ciò che è esente da contraddizioni logiche è ragionevole. ([[Max Planck]], ''L'immagine del mondo nella fisica moderna'')
*La sensazione della paura non è un semplice ornamento dell'emozione: la paura è ciò che fa male – il reale piú irriducibile della storia di ogni individuo. ([[Joanna Bourke]], ''Paura. Una storia culturale'')
*C'è gente che vive a Londra e che non sa cosa capita nella stanza vicino, più in giù lungo la strada, o come vivono gli altri. Londra è un posto così. È divisa in piccoli mondi, e tu te ne stai nel mondo a cui appartieni e non ne sai niente di quello che capita negli altri, tranne che per quello che leggi sul giornale. ([[Sam Selvon]], Londinesi Solitari)
*Perché proprio questo era l'inferno: un'attesa insensata del nulla. ([[Anna Seghers]], Transito)
*Non può essere verità assiomatica un principio il quale conduce alla meta ultima del governo d'assemblea... Noi sappiamo che il governo di assemblea vuol dire tirannia del gruppo di maggioranza. ([[Luigi Einaudi]], ''Il mito della sovranità popolare'', 1947)
*La fuga giustifica se stessa, la vita che viene dopo pone sempre nuove domande. ([[Ilija Trojanow]], ''Dopo la fuga '')
*Spesso l'unanimità indica un ottundimento della ragione. ([[Paul Feyerabend]], ''La scienza in una società libera'')
*Il male, purtroppo, non sta di fuori, ma nel mio interno, ed è un prodotto moderno come l'elettricità. ([[Carlo Vallini]], ''Un giorno'')
*Ogni vita ben riuscita, se una cosa del genere esiste, sfugge alla logica del saldo positivo o negativo, non essendo altro che una successione di sfide e disfatte superate, di vergogne indicibili poste sull'altra faccia della medaglia. ([[Pascal Bruckner]], ''Una breve eternità'')
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Discussione:Marco Fabio Quintiliano
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{{sfid}}
==Senza fonte==
*Benché l'ambizione sia vizio tuttavia spesso è causa di [[virtù]].
*Diamo alla necessità le [[lode|lodi]] della [[virtù]].
*In diritto molte cose si fondano non sulle leggi ma sulla consuetudine.
*Non ci vede in pieno sole.
*Un poeta dovrebbe avere una buona [[memoria]].
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Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.
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Eumolpo
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{{Tematiche specifiche
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}}
[[File:Trentesimo scudetto.png|thumb|Il trentesimo scudetto]]
Citazioni sulla '''controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus Football Club''', in riferimento alla sentenza in ambito sportivo di [[Calciopoli]] e ai titoli di campione d'Italia revocato della stagione 2004-05 e non assegnato nella stagione 2005-06.
==Citazioni==
*A me non interessa quello che dicono gli altri, sono per la terza stella, ne metterei due piccole ai lati e una grossa centrale e anche una dietro eventualmente, quattro stelle. La Juventus sul campo li ha vinti quegli scudetti. ([[Stefano Tacconi]])
*A [[Massimo Moratti|Moratti]] va riconosciuto un grande amore per l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], talmente forte da avergli fatto accettare una cosa un po' folle, come lo scudetto che non ha vinto. ([[Andrea Agnelli]])
*{{NDR|Nel 2012}} Al di là del merito e delle tifoserie (non sono juventino, non sono interista, non ho interessi in ballo), ho un'obiezione "tecnica" [...] sull'implicazione sovversiva e di violazione delle regole della pretesa della Juventus di attribuirsi 30 scudetti e 3 stelle. [...] Riassumo [...] in pochissime parole: se decidi di comportarti come se una sentenza pronunciata da un organismo che implicitamente rispetti e condividi sia sbagliata, ne mini le fondamenta e fai saltare tutto il patto. L'obiezione è che [si] confonde l'obbedienza a una regola con la sua contestazione, [si] confonde un reato con un'[[opinione]]. La Juve non è parte dell'istituzione, non è tenuta a condividere pubblicamente i suoi pronunciamenti, mentre è tenuta invece a obbedirvi [...]. {{NDR|Dopo la sentenza di [[Calciopoli]]}} la Juve non ha deciso di non partecipare più al campionato (poteva farlo, se avesse voluto mettere in discussione il sistema), o di andare alla sede dell'Inter e portarsi via dei trofei: sta solo manifestando il suo dissenso da quella sentenza, che ha comunque inevitabilmente subito e "rispettato", punti di penalizzazione compresi. [...] L'equivoco è importante, perché discende direttamente dalla pretestuosa obiezione che nella società civile pretende che non si possano discutere e criticare le sentenze della [[magistratura]]: il "rispetto delle sentenze" è una formula ingannevole e strumentale usata per mettere a tacere i [[Dissenso|dissensi]]. Le sentenze le fa rispettare lo Stato, e la forza pubblica, eventualmente: ma io, mentre le subisco, mentre sconto la pena, ho [[diritto]] di dire che non è giusto e che per me il [[colpevole]] non sono io. Ho diritto di dirmi [[Innocenza|innocente]], che lo sia o no. Ho diritto di fare tutto quello che non violi una regola scritta [...]. E sostenere che esercitando questo diritto io metta a rischio il patto sociale è un ricatto morale che trascura la libertà di opinione. La Juventus ha 28 scudetti, punto. E ha diritto di dire che ne ha vinti 30. Punto. ([[Luca Sofri]])
*[[Massimiliano Allegri|Allegri]] scherza sul numero dei nostri scudetti? Tutti parlano della Juve, ma noi preferiamo rispettare la regola base di guardare in casa nostra. Io parlo di Juventus, gli altri pensino agli affari loro. Se noi abbiamo 31 titoli, allora il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] ha due stelle.<ref>Riferendosi ai campionati di [[Serie B]] vinti dal Milan nel 1981 e 1983.</ref> ([[Andrea Agnelli]])
*{{NDR|Nel 2012}} [[Joseph Blatter|Blatter]] non è stato perfido nella lettera di complimenti inviata alla Juve, ha detto semplicemente quella che è la verità, gli scudetti sono 28, punto e basta. Nel 2006 c'è stato un patteggiamento tra società e federazione, questo è quello che dicono le regole del mondo a cui apparteniamo, altrimenti possiamo dire tutto, anche che le partite durano 110 minuti e non 90. Non parliamo del passato ma del futuro. ([[Franco Carraro]])
*{{NDR|Nel 2012}} Come sancito da un organo della giustizia sportiva e come ha ribadito il presidente della Fifa [[Joseph Blatter|Sepp Blatter]] nella lettera di congratulazioni inviata alla società bianconera, i titoli sono 28. Certo, è comprensibile che i tifosi nel cuore ne sentano 30, così come quei giocatori che sono rimasti ed hanno accettato di scendere in [[serie B]]. ([[Giancarlo Abete]])
*Cosa penso della terza stella della Juve? Non entro nel merito. Da avversario ho sempre pensato che la Juve avesse vinto quegli scudetti perché era molto forte. Furono campionati vinti sul campo. ([[Andrea Pirlo]])
*{{NDR|Nel 2016, «Oggi la Juve fa bene a rivendicare i due scudetti revocati?»}} Così mi fa andare in crisi... {{NDR|«Dino Zoff non va mai in crisi.»}} Le risponderò, allora. No, non fa bene. Ci sono delle regole. Ci sono delle sentenze. Al processo ci fu un'autoaccusa della Juve. E Moggi è stato condannato dalla giustizia sportiva. ([[Dino Zoff]])
*È inutile discuterne, nel cuore gli scudetti sono 30, i giocatori e i tifosi sentono di averne vinti 30 sul campo e io, da giocatore e tifoso, ne ho vinti 30. Quindi ribadisco il mio sì assoluto alla terza stella. ([[Stefano Tacconi]])
*{{NDR|Nel 2012}} Finalmente la Juventus potrà indossare sulla propria maglia la trentesima stella, che senza Calciopoli sarebbe arrivata già molti anni fa. Quella squadra era talmente forte che senza quello scandalo ora forse staremmo a festeggiare lo scudetto numero 35. [...] E così, dopo il derby di ieri sera, mentre l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] ricorderà sempre il 5 Maggio, ai [[Associazione Calcio Milan|rossoneri]] toccherà il 6 Maggio! ([[Luciano Moggi]])
*Ho fatto una distinzione, tra quello che pensa un singolo e l'albo FIGC che stabilisce formalmente, legalmente e istituzionalmente il numero degli Scudetti. Che cos'altro si può fare per far capire alla Juve non ne ha 36 ma 34? Non lo so. Anche io potrei dire di aver vinto uno Scudetto, ma non ci crederebbe nessuno. Però in un momento simile non posso preoccuparmi se qualcuno ritiene di averne 36: è un problema suo perché sbaglia. Se sono stati tolti, bisogna accettare e rispettarlo. ([[Gabriele Gravina]])
*La Juventus ha tutto il diritto di ritenersi vittima di una sentenza sbagliata e cucirsi sulle maglie la terza stella. Ma un secondo dopo, la Federazione Italiana {{Sic|Gioco}} Calcio dovrebbe dichiararsi sciolta, perché il suo operato e quello della giustizia sportiva sono ritenuti carta straccia, e giudicati nulli, da una delle società più autorevoli e note del calcio italiano. Terze vie non ce ne sono, perfino in un Paese di ipocrisie e di pateracchi. Perché attribuirsi due scudetti revocati per frode sportiva non è solo un gesto di "orgoglio ritrovato", come pensa abbastanza puerilmente il presidente [[Andrea Agnelli]]. È, a tutti gli effetti, un gesto che sconquassa dalle fondamenta le istituzioni del calcio, le sconfessa, le rifiuta. È un durissimo chiamarsi fuori dal mondo in cui si opera e dalle sue regole. Nella vita, ovviamente, ci si può anche ribellare. Quello che non si può fare è credere che ci si possa ribellare al modico prezzo di qualche titolo di giornale, e cavarsela temperando le polemiche con un paio di interviste diplomatiche. ([[Michele Serra]])
*La Juventus sul campo era nettamente la più forte, di scudetti ne ha vinti 32: la squadra non ha rubato nulla e non avrebbe avuto bisogno di certi magheggi. Lo dico da vecchio interista, anche se più tiepido. Però la sentenza Calciopoli, che ha sanzionato i comportamenti del club fuori dal campo, è legge e siamo qui per farla rispettare. ([[Carlo Tavecchio]])
*La terza stella? Se è quella classica, legata al numero di scudetti vinti, non è possibile che sia aggiunta sulla maglia. Se poi si parla di sogno della società o di un logo nuovo sulla maglia si vedrà. Non va però collegata la dimensione della stella alla dimensione ufficiale. ([[Giancarlo Abete]])
*La terza stella? Sicuramente sul cuore ce l'abbiamo ed anche sul campo poi quello che viene decretato da altri criteri è da rispettare e non dobbiamo andare oltre ma quello che è stato vissuto è questo e vogliamo che rimanga. ([[Alessandro Del Piero]])
*La vicenda della "terza stella" è uno dei molti infantilismi del calcio: quale tifoseria ne è immune? Però è vero che, in Italia, la fazione conta più di ogni cosa. Il giudizio tribale precede quello logico, civile, morale, giuridico, sportivo. Il calcio in questo è esemplare, ma il Fattore [[Palio di Siena|Palio]] – come l'ho chiamato in un libro – si estende ad altre sfere della vita italiana, dalla politica al campanilismo, dalle professioni all'università. [...] Parecchi tifosi juventini – e purtroppo anche alcuni dirigenti – sembrano non voler capire che gli anni di Moggi & C sono stati condannati in una serie di sentenze, sportive e ordinarie. Non è più questione di opinione, ormai. L'autorità riconosciuta – la stessa che ha assegnato alla Juve questo (meritato) scudetto e ha ignorato il gol (evidente) di Muntari a San Siro contro il Milan – ha deciso che gli scudetti sono 28. Punto. Fine discussioni. Non è bene usare questi argomenti per eccitare l'ambiente. Detto ciò, la Juventus – campione 2012 meritevole, ripeto – metta sulle maglie tutte stelle che vuole. Le stelle sono taaaante, milioni di milioni…!, cantavano a Carosello. ([[Beppe Severgnini]])
*{{NDR|Nel 2012}} Niente di male mettersi la terza stella se però se ne ha completo diritto. Se cioè si sono vinti a tutti gli effetti, trenta scudetti. Non cambia lo spirito rispetto a quando se ne sono vinti dieci o venti. Il punto è: la Juventus ha vinto trenta scudetti? La risposta è no. È vero che la Juve ha vinto trenta scudetti, ma è anche vero che per sleatà sportiva e illecito strutturale, due le sono stati tolti con sentenza definitiva emessa da tutti i gradi della giustizia sportiva. Quindi la Juve ne ha certamente vinti trenta, ma ne può esibire pubblicamente 28. I due che mancano non potranno mai essere riconosciuti. È come non li avesse vinti, tanto che uno è stato assegnato a un'altra squadra. ([[Mario Sconcerti]])
*{{NDR|Nel 2022}} Non discuto le colpe della Juve, quelle mi sembrano comunque dimostrate e accettate dalla stessa Juve. Ma è anche l'ora di ricordarsi che quelle colpe sono state pagate con due scudetti, la Serie B, con vasta penalizzazione e il disfacimento della squadra con danno economico non inferiore ai 500 milioni. Una punizione senza precedenti nella giustizia sportiva, e ora interamente scontata. Quindi prima di tutto rispetto. C'è stata colpa e c'è stata pena, finito. Se ora la Juve continua a chiedere spiegazioni è assolutamente nel suo diritto, ed è dovere dei tribunali dargliele. [...] Resta il fatto che lo scudetto è stato assegnato a una squadra che era arrivata terza. Ho sempre capito e condiviso il perché della punizione data alla Juve. Continuo a non capire il perché del premio dato all'Inter: quale è stato il suo merito? Se qualcuno ogni tanto non l'accetta resta ancora oggi comprensibile. ([[Mario Sconcerti]])
*{{NDR|Nel 2012, sul numero di campionati vinti dalla Juventus}} Per me sono... 31! Perché? C'è compreso quello del campionato di serie B... L'ha vinto, no? ([[Massimiliano Allegri]])
*Prima sembrava che la Juve fosse riuscita ad accettare lo scandalo Calciopoli e le condanne di Moggi e Giraudo. I tifosi sembrava avessero smesso di parlare di campionati in realtà mai vinti perché revocati. Sembrava si potesse di nuovo parlare di stile Juve. Ma ora che la squadra è tornata a vincere Andrea Agnelli ha subito ricominciato a giustificare Moggi, dicendo che tanto lo facevano tutti; le stesse scuse che usano anche i politici. È un po' come se dopo aver rapinato una banca davanti ai giudici ci si giustifichi sostenendo la regolarità dell'azione perché lo fanno in tanti. Le sentenze sono pertanto giuste e vanno accettate. Altrimenti rischiano di non accettarle nemmeno i tifosi. E questo può rivelarsi pericoloso. Lo scudetto [2011-2012] appena conquistato è pulito e sudato. Un'altra cosa rispetto a quelli di Calciopoli. ([[Marco Travaglio]])
*{{NDR|Nel 2012}} Quando la Juve, giocando con iattanza, ha battuto la giovanile dell'Inter 9 a 1, inizia l'inseguimento della terza stella che non ha ancora conquistato. Ma ora arriva. Ogni 10 inquisiti una stella. ([[Ignazio La Russa]])
*Se è stato conclamato in vari gradi di giudizio che gli scudetti che hanno vinto sono 30 e ne espongono 32, il giudice sportivo dovrebbe squalificare quel campo {{NDR|lo Juventus Stadium}} o multarli. Che tipo di esempio dai, tu dirigente, ai tuoi tifosi, quando esponi una cosa che non è accaduta? Chiudere lo stadio magari no, ma per lo meno facciamo rimuovere i due scudetti in più. Anche al Toro negli anni '20 fu revocato uno scudetto, perciò cosa facciamo? Metto anch'io 8 scudetti? ([[Urbano Cairo]])
*{{NDR|Sull'inclusione degli scudetti 2004-05 e 2005-06 nel palmarès della Juventus nel 2012}} Se gli juventini si sentono così, io di scudetti ne scriverei magari ventidue, ventitré. Ognuno si può mettere quello che vuole. ([[Zdeněk Zeman]])
*{{NDR|Dopo la vittoria della Juventus del campionato di Serie A 2016-2017}} Sono sei scudetti consecutivi ma anche dieci in carriera. Sì, dieci. Non mi vergogno a dirlo. Li ho vinti tutti. Sul campo. Accanto a campioni di cui, mentre scrivo, rivedo volti, fatica e sorrisi. La Federazione, Wikipedia o la Lega dicono che sono otto. Io non discuto arbitri, giudici e leggi. Ma nessuno può negarmi il diritto di sentirli tutti miei [...]. Nessuna polemica quindi. Nessuna volontà di riaprire capitoli passati. Solo l'orgoglio per quanto ho costruito, vinto e conquistato sul campo. Mai solo. Sempre in squadra! ([[Gianluigi Buffon]])
*Sull'idea di mettere la terza stella sulla maglia della Juventus ho già dato la mia opinione: per me gli scudetti sono tanti quanti sono stati assegnati. Certo, se mi leggo qualche dichiarazione e qualche libro, penso che già 28 siano troppi. ([[Zdeněk Zeman]])
*{{NDR|Nel 2012, «Quanti scudetti ha vinto?»}} Ventotto [...] Io sono per il rispetto delle sentenze, le sentenze ne hanno tolti due e, quindi, è giusto che non siano trenta, ma ventotto. ([[Marco Travaglio]])
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Calciopoli]]
*[[Campionato italiano di calcio]]
*[[Serie A 2011-2012]]
{{Juventus FC}}
[[Categoria:Juventus F.C.]]
[[Categoria:Storia del calcio italiano]]
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Utente:Mariomassone
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Mariomassone
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wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Evilenko
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|immagine =
|didascalia =
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2004
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 111 min
|genere = Drammatico
|regista = [[David Grieco]]
|soggetto = [[David Grieco]] (romanzo ''[[Il comunista che mangiava i bambini]]'')
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|casa produzione = [[Pacific Pictures]] srl in coproduzione con [[Jean Vigo Italia]] ([[Roma]]) e [[Cinestudio Luch]] ([[Mosca (Russia)|Mosca]])
|casa distribuzione italiana = [[Mikado Film]]
|attori = *[[Malcolm McDowell]]: [[Andrej Romanovič Čikatilo|Andrej Romanovič Evilenko]]
*[[Marton Csokas]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Ronald Pickup]]: Aron Richter
*[[Frances Barber]]:
*[[Alexei Chadyuk]]: cap. Ramenskij
*[[Ostap Stupka]]: dott. Amitrin
|doppiatori italiani = *[[Giancarlo Giannini]]: Andrej Romanovič Evilenko
*[[Roberto Pedicini]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Sergio Graziani]]: Aron Richter
*[[Elettra Bisetti]]:
}}
'''''Evilenko''''', film del 2004 con [[Malcolm McDowell]] scritto e diretto da [[David Grieco]].
==Incipit==
==Dialoghi==
==Explicit==
==Citazioni su ''Evilenko''==
*David Grieco ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di Malcolm McDowell, sembra la dimostranza di un teorema. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gli elementi più forti e convincenti di «Evilenko» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[David Grieco]]===
*Affidando [...] la parte a Malcolm ho pensato che anche se come regista all'esordio fossi risultato una mezza calzetta forse la sua straordinaria bravura mi avrebbe in qualche modo salvato.
*Attraverso questa storia particolare [...] ho cercato di ricostruire il sentimento di quell'epoca. Ho voluto rappresentare il grande disorientamento che regnava tra i russi. Per settant’anni ci sono state generazioni nate e morte nell'URSS. Nel bene e nel male il comunismo era un modo di vivere, l'unico conosciuto. Improvvisamente con la politica della trasparenza, milioni di persone sono entrate in una sorta di schizofrenia collettiva. Hanno perso la loro identità.
*Ci resta un lungo lavoro da fare sugli adulti già oggi, ma mi auguro che poter portare questo film nelle scuole possa aiutare a prendere in tempo quelle menti adolesecenti che potrebbero degnerare da un momento all'altro.
*Le mie motivazioni non erano facilmente vendibili. La storia del serial killer è appetibile, ma nessuno voleva saperne di una storia che prevedeva la morte di decine di bambini. 55 piccole vittime sono un motivo per scappare. Ogni volta che presentavo la sceneggiatura mi veniva suggerito di modificare la trama mettendo al posto dei bambini delle prostitute.
*Questa è la storia di due personaggi: due comunisti. Il mostro e l'uomo che gli dà la caccia. Quest'ultimo è un comunista come tanti ce ne sono stati in Europa e in Italia. È un orfano che tuttavia non prova alcuna nostalgia per l'ideologia. Continua a intendere il comunismo come una linea d'ispirazione etica e a vivere un sogno che nonostante tutto credo sia giusto coltivare anche oggi.
===[[Malcolm McDowell]]===
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere David a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
==Voci correlate==
*[[Andrej Romanovič Čikatilo]]
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
________________
[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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2022-08-02T17:40:03Z
Mariomassone
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/* Incipit */
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{{Film
|titolo italiano = Evilenko
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|immagine =
|didascalia =
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2004
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 111 min
|genere = Drammatico
|regista = [[David Grieco]]
|soggetto = [[David Grieco]] (romanzo ''[[Il comunista che mangiava i bambini]]'')
|sceneggiatore = [[David Grieco]]
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|casa distribuzione italiana = [[Mikado Film]]
|attori = *[[Malcolm McDowell]]: [[Andrej Romanovič Čikatilo|Andrej Romanovič Evilenko]]
*[[Marton Csokas]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Ronald Pickup]]: Aron Richter
*[[Frances Barber]]:
*[[Alexei Chadyuk]]: cap. Ramenskij
*[[Ostap Stupka]]: dott. Amitrin
|doppiatori italiani = *[[Giancarlo Giannini]]: Andrej Romanovič Evilenko
*[[Roberto Pedicini]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Sergio Graziani]]: Aron Richter
*[[Elettra Bisetti]]:
}}
'''''Evilenko''''', film del 2004 con [[Malcolm McDowell]] scritto e diretto da [[David Grieco]].
==Incipit==
C'era una volta una bambina come te, coi capelli come i tuoi e gli occhi come i tuoi, che inseguendo una nuvola imparò a volare. E, dopo un po', non vedendola più in giro, beh, tutti pensarono che fosse morta. E così le fecero il funerale. E allora la bambina vide il suo funerale da lassù in cielo, in mezzo alle nuvole, e vide che nessuno piangeva. E scoprì che sua mamma e suo papà non le volevano bene. E così lei rimase su nel cielo e non tornò mai più sulla terra. ('''Evilenko''')
==Dialoghi==
==Explicit==
==Citazioni su ''Evilenko''==
*David Grieco ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di Malcolm McDowell, sembra la dimostranza di un teorema. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gli elementi più forti e convincenti di «Evilenko» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[David Grieco]]===
*Affidando [...] la parte a Malcolm ho pensato che anche se come regista all'esordio fossi risultato una mezza calzetta forse la sua straordinaria bravura mi avrebbe in qualche modo salvato.
*Attraverso questa storia particolare [...] ho cercato di ricostruire il sentimento di quell'epoca. Ho voluto rappresentare il grande disorientamento che regnava tra i russi. Per settant’anni ci sono state generazioni nate e morte nell'URSS. Nel bene e nel male il comunismo era un modo di vivere, l'unico conosciuto. Improvvisamente con la politica della trasparenza, milioni di persone sono entrate in una sorta di schizofrenia collettiva. Hanno perso la loro identità.
*Ci resta un lungo lavoro da fare sugli adulti già oggi, ma mi auguro che poter portare questo film nelle scuole possa aiutare a prendere in tempo quelle menti adolesecenti che potrebbero degnerare da un momento all'altro.
*Le mie motivazioni non erano facilmente vendibili. La storia del serial killer è appetibile, ma nessuno voleva saperne di una storia che prevedeva la morte di decine di bambini. 55 piccole vittime sono un motivo per scappare. Ogni volta che presentavo la sceneggiatura mi veniva suggerito di modificare la trama mettendo al posto dei bambini delle prostitute.
*Questa è la storia di due personaggi: due comunisti. Il mostro e l'uomo che gli dà la caccia. Quest'ultimo è un comunista come tanti ce ne sono stati in Europa e in Italia. È un orfano che tuttavia non prova alcuna nostalgia per l'ideologia. Continua a intendere il comunismo come una linea d'ispirazione etica e a vivere un sogno che nonostante tutto credo sia giusto coltivare anche oggi.
===[[Malcolm McDowell]]===
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere David a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
==Voci correlate==
*[[Andrej Romanovič Čikatilo]]
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
________________
[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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Mariomassone
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/* Explicit */
wikitext
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{{Film
|titolo italiano = Evilenko
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|immagine =
|didascalia =
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2004
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 111 min
|genere = Drammatico
|regista = [[David Grieco]]
|soggetto = [[David Grieco]] (romanzo ''[[Il comunista che mangiava i bambini]]'')
|sceneggiatore = [[David Grieco]]
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|casa distribuzione italiana = [[Mikado Film]]
|attori = *[[Malcolm McDowell]]: [[Andrej Romanovič Čikatilo|Andrej Romanovič Evilenko]]
*[[Marton Csokas]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Ronald Pickup]]: Aron Richter
*[[Frances Barber]]:
*[[Alexei Chadyuk]]: cap. Ramenskij
*[[Ostap Stupka]]: dott. Amitrin
|doppiatori italiani = *[[Giancarlo Giannini]]: Andrej Romanovič Evilenko
*[[Roberto Pedicini]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Sergio Graziani]]: Aron Richter
*[[Elettra Bisetti]]:
}}
'''''Evilenko''''', film del 2004 con [[Malcolm McDowell]] scritto e diretto da [[David Grieco]].
==Incipit==
C'era una volta una bambina come te, coi capelli come i tuoi e gli occhi come i tuoi, che inseguendo una nuvola imparò a volare. E, dopo un po', non vedendola più in giro, beh, tutti pensarono che fosse morta. E così le fecero il funerale. E allora la bambina vide il suo funerale da lassù in cielo, in mezzo alle nuvole, e vide che nessuno piangeva. E scoprì che sua mamma e suo papà non le volevano bene. E così lei rimase su nel cielo e non tornò mai più sulla terra. ('''Evilenko''')
==Dialoghi==
==Explicit==
Andrej Romanovic Evilenko è stato dichiarato sano di mente e colpevole.<br>È stato ufficialmente giustiziato il 14 febbraio 1994. L'esecuzione è avvenuta non si sa dove e non si sa come.<br>Nel Natale del 1993 due istituti di ricerca, uno tedesco e l'altro americano, avevano offerto all'ex Unione Sovietica importanti somme di denaro per averlo.<br>Vivo. ('''Testo a schermo''')
==Citazioni su ''Evilenko''==
*David Grieco ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di Malcolm McDowell, sembra la dimostranza di un teorema. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gli elementi più forti e convincenti di «Evilenko» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[David Grieco]]===
*Affidando [...] la parte a Malcolm ho pensato che anche se come regista all'esordio fossi risultato una mezza calzetta forse la sua straordinaria bravura mi avrebbe in qualche modo salvato.
*Attraverso questa storia particolare [...] ho cercato di ricostruire il sentimento di quell'epoca. Ho voluto rappresentare il grande disorientamento che regnava tra i russi. Per settant’anni ci sono state generazioni nate e morte nell'URSS. Nel bene e nel male il comunismo era un modo di vivere, l'unico conosciuto. Improvvisamente con la politica della trasparenza, milioni di persone sono entrate in una sorta di schizofrenia collettiva. Hanno perso la loro identità.
*Ci resta un lungo lavoro da fare sugli adulti già oggi, ma mi auguro che poter portare questo film nelle scuole possa aiutare a prendere in tempo quelle menti adolesecenti che potrebbero degnerare da un momento all'altro.
*Le mie motivazioni non erano facilmente vendibili. La storia del serial killer è appetibile, ma nessuno voleva saperne di una storia che prevedeva la morte di decine di bambini. 55 piccole vittime sono un motivo per scappare. Ogni volta che presentavo la sceneggiatura mi veniva suggerito di modificare la trama mettendo al posto dei bambini delle prostitute.
*Questa è la storia di due personaggi: due comunisti. Il mostro e l'uomo che gli dà la caccia. Quest'ultimo è un comunista come tanti ce ne sono stati in Europa e in Italia. È un orfano che tuttavia non prova alcuna nostalgia per l'ideologia. Continua a intendere il comunismo come una linea d'ispirazione etica e a vivere un sogno che nonostante tutto credo sia giusto coltivare anche oggi.
===[[Malcolm McDowell]]===
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere David a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
==Voci correlate==
*[[Andrej Romanovič Čikatilo]]
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
________________
[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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Mariomassone
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/* Dialoghi */
wikitext
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{{Film
|titolo italiano = Evilenko
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|immagine =
|didascalia =
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2004
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 111 min
|genere = Drammatico
|regista = [[David Grieco]]
|soggetto = [[David Grieco]] (romanzo ''[[Il comunista che mangiava i bambini]]'')
|sceneggiatore = [[David Grieco]]
|casa produzione = [[Pacific Pictures]] srl in coproduzione con [[Jean Vigo Italia]] ([[Roma]]) e [[Cinestudio Luch]] ([[Mosca (Russia)|Mosca]])
|casa distribuzione italiana = [[Mikado Film]]
|attori = *[[Malcolm McDowell]]: [[Andrej Romanovič Čikatilo|Andrej Romanovič Evilenko]]
*[[Marton Csokas]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Ronald Pickup]]: Aron Richter
*[[Frances Barber]]:
*[[Alexei Chadyuk]]: cap. Ramenskij
*[[Ostap Stupka]]: dott. Amitrin
|doppiatori italiani = *[[Giancarlo Giannini]]: Andrej Romanovič Evilenko
*[[Roberto Pedicini]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Sergio Graziani]]: Aron Richter
*[[Elettra Bisetti]]:
}}
'''''Evilenko''''', film del 2004 con [[Malcolm McDowell]] scritto e diretto da [[David Grieco]].
==Incipit==
C'era una volta una bambina come te, coi capelli come i tuoi e gli occhi come i tuoi, che inseguendo una nuvola imparò a volare. E, dopo un po', non vedendola più in giro, beh, tutti pensarono che fosse morta. E così le fecero il funerale. E allora la bambina vide il suo funerale da lassù in cielo, in mezzo alle nuvole, e vide che nessuno piangeva. E scoprì che sua mamma e suo papà non le volevano bene. E così lei rimase su nel cielo e non tornò mai più sulla terra. ('''Evilenko''')
==Dialoghi==
*'''Evilenko''': Noi siamo i pionieri dell'[[Unione Sovietica]]. Siamo milioni e milioni. {{NDR|Mostra una foto agli alunni}} Ecco le nostre bandiere. Sventolando, esse difondono le meravigliose idee del compagno [[Lenin]]. {{NDR|Saša alza la mano}} Sì?<br>'''Saša''': Scusi, potrei riavere il mio pallone?<br>'''Evilenko''': Questo pallone? Vorresti forse dirmi che questo è il ''tuo'' pallone, Saša?<br>'''Saša''': Sì. Me l'ha regalato la mia mamma per il mio compleanno.<br>'''Evilenko''': La tua mamma? Per tuo compleanno? Il ''tuo'' pallone! Sei fortunato d'averla una madre. Molti dei tuoi compagni qui dentro non sono altrettanto fortunati. Noi siamo tutti uguali qui dentro! Non ci può essere niente di tuo in questo istituto, o di suo, o di mio.
*'''Evilenko''': Cosa stavi facendo vedere al tuo amico Kolja durante la lezione?<br>'''Tonja''': Niente.<br>'''Evilenko''': Oh no, no, no, no. Ti ho vista. Lo sai che ti ho vista. Sei diventata rossa. Ecco! Proprio come stai facendo adesso. I segreti bisogna pagarli. Questo è giusto. {{NDR|Toglie 50 copechi dalla tasca}} Ecco, sono tuoi. Prendili. E adesso fa vedere. Fammi vedere se vale quello che ho pagato. {{NDR|Tonja si tira su la gonna. Evilenko risponde levandosi i pantaloni}} È la prima volta che vedi un vero uomo? Hai paura? Però ti piace anche. Dì la verità. Lo puoi toccare, sai, se vuoi. Vieni, dammi la mano. {{NDR|Cerca di manovrare la mano di Tonja verso il suo membro, ma lei lo respinge}} O no? Lui vuole fare amicizia. Mi ha detto che gli piaci, sai. Vuole tanto farti vedere cosa succede quando lo tocchi. Diventa grande, e se lo tratti bene, se sei sincera con lui, lui riesce a fare qualsiasi cosa. Non c'è niente che non riesca a fare.<br>'''Tonja''': Cioè, può anche volare?<br>'''Evilenko''': {{NDR|Ridacchia}} Sì, anche volare. E se tu sei coraggiosa, lui ti lascerà volare con lui.<br>'''Tonja''': Sa anche parlare, allora?<br>'''Evilenko''': Nononono, no, non parla con nessuno. Lui non si fida di nessuno.<br>'''Tonja''': Neanche di me?<br>'''Evilenko''': No, no, no, di te si fida.<br>'''Tonja''': Allora dai, fallo parlare!<br>'''Evilenko''': {{NDR|Incerto}} Aspetta, aspetta un momento. Devi... devi prima farlo diventare grande.<br>'''Tonja''': No, sei un bugiardo. Non sa parlare. Non può. Perché è morto.
*'''Surinov''': Mi devi perdonare Andrej Romanovič, ma la piccola Tonja qui sostiene che tu... Beh, che tu avresti tentato di violentarla.<br>'''Evilenko''': Vedi, compagno, io voglio molto bene a Tonja. Ma, non so per quale ragione, sembra che lei non pensi ad altro che al sesso. E il fatto che ora accusi me di averla violentata direi che ne è la prova lampante. Non trovi anche tu, compagno direttore?<br>'''Surinov''': Cosa c'è che non va, Tonja? Come hai potuto inventare una cosa così orribile? Credi che sia bello?<br>'''Tonja''': Io non ho inventato niente! Ho detto la verità. E se non ci credi, guardagli il braccio. L'ha ferito il coltello a carte. Guardagli il braccio! {{NDR|Esce di corsa dallo studio}}<br>'''Evilenko''': È che gli altri insegnanti l'hanno aizzata contro di me. È solo questa la verità.<br>'''Surinov''': Un complotto, vuoi dire.<br>'''Evilenko''': Esatto. Mi hai tolto la parola di bocca, compagno. Siamo sull'orlo del caos e noi comunisti abbiamo il dovere di fare qualcosa prima che sia troppo tardi.<br>'''Surinov''': Fammi vedere il braccio, compagno Evilenko.<br>'''Evilenko''': Farò finta di non aver sentito, compagno.<br>'''Surinov''': E io farò finta di non aver sentito questa storia. Mi aspetto le tue dimissioni entro un ora, compagno Evilenko.
==Explicit==
Andrej Romanovic Evilenko è stato dichiarato sano di mente e colpevole.<br>È stato ufficialmente giustiziato il 14 febbraio 1994. L'esecuzione è avvenuta non si sa dove e non si sa come.<br>Nel Natale del 1993 due istituti di ricerca, uno tedesco e l'altro americano, avevano offerto all'ex Unione Sovietica importanti somme di denaro per averlo.<br>Vivo. ('''Testo a schermo''')
==Citazioni su ''Evilenko''==
*David Grieco ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di Malcolm McDowell, sembra la dimostranza di un teorema. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gli elementi più forti e convincenti di «Evilenko» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[David Grieco]]===
*Affidando [...] la parte a Malcolm ho pensato che anche se come regista all'esordio fossi risultato una mezza calzetta forse la sua straordinaria bravura mi avrebbe in qualche modo salvato.
*Attraverso questa storia particolare [...] ho cercato di ricostruire il sentimento di quell'epoca. Ho voluto rappresentare il grande disorientamento che regnava tra i russi. Per settant’anni ci sono state generazioni nate e morte nell'URSS. Nel bene e nel male il comunismo era un modo di vivere, l'unico conosciuto. Improvvisamente con la politica della trasparenza, milioni di persone sono entrate in una sorta di schizofrenia collettiva. Hanno perso la loro identità.
*Ci resta un lungo lavoro da fare sugli adulti già oggi, ma mi auguro che poter portare questo film nelle scuole possa aiutare a prendere in tempo quelle menti adolesecenti che potrebbero degnerare da un momento all'altro.
*Le mie motivazioni non erano facilmente vendibili. La storia del serial killer è appetibile, ma nessuno voleva saperne di una storia che prevedeva la morte di decine di bambini. 55 piccole vittime sono un motivo per scappare. Ogni volta che presentavo la sceneggiatura mi veniva suggerito di modificare la trama mettendo al posto dei bambini delle prostitute.
*Questa è la storia di due personaggi: due comunisti. Il mostro e l'uomo che gli dà la caccia. Quest'ultimo è un comunista come tanti ce ne sono stati in Europa e in Italia. È un orfano che tuttavia non prova alcuna nostalgia per l'ideologia. Continua a intendere il comunismo come una linea d'ispirazione etica e a vivere un sogno che nonostante tutto credo sia giusto coltivare anche oggi.
===[[Malcolm McDowell]]===
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere David a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
==Voci correlate==
*[[Andrej Romanovič Čikatilo]]
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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Mariomassone
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/* Dialoghi */
wikitext
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{{Film
|titolo italiano = Evilenko
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|immagine =
|didascalia =
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2004
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 111 min
|genere = Drammatico
|regista = [[David Grieco]]
|soggetto = [[David Grieco]] (romanzo ''[[Il comunista che mangiava i bambini]]'')
|sceneggiatore = [[David Grieco]]
|casa produzione = [[Pacific Pictures]] srl in coproduzione con [[Jean Vigo Italia]] ([[Roma]]) e [[Cinestudio Luch]] ([[Mosca (Russia)|Mosca]])
|casa distribuzione italiana = [[Mikado Film]]
|attori = *[[Malcolm McDowell]]: [[Andrej Romanovič Čikatilo|Andrej Romanovič Evilenko]]
*[[Marton Csokas]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Ronald Pickup]]: Aron Richter
*[[Frances Barber]]:
*[[Alexei Chadyuk]]: cap. Ramenskij
*[[Ostap Stupka]]: dott. Amitrin
|doppiatori italiani = *[[Giancarlo Giannini]]: Andrej Romanovič Evilenko
*[[Roberto Pedicini]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Sergio Graziani]]: Aron Richter
*[[Elettra Bisetti]]:
}}
'''''Evilenko''''', film del 2004 con [[Malcolm McDowell]] scritto e diretto da [[David Grieco]].
==Incipit==
C'era una volta una bambina come te, coi capelli come i tuoi e gli occhi come i tuoi, che inseguendo una nuvola imparò a volare. E, dopo un po', non vedendola più in giro, beh, tutti pensarono che fosse morta. E così le fecero il funerale. E allora la bambina vide il suo funerale da lassù in cielo, in mezzo alle nuvole, e vide che nessuno piangeva. E scoprì che sua mamma e suo papà non le volevano bene. E così lei rimase su nel cielo e non tornò mai più sulla terra. ('''Evilenko''')
==Dialoghi==
*'''Evilenko''': Noi siamo i pionieri dell'[[Unione Sovietica]]. Siamo milioni e milioni. {{NDR|Mostra una foto agli alunni}} Ecco le nostre bandiere. Sventolando, esse difondono le meravigliose idee del compagno [[Lenin]]. {{NDR|Saša alza la mano}} Sì?<br>'''Saša''': Scusi, potrei riavere il mio pallone?<br>'''Evilenko''': Questo pallone? Vorresti forse dirmi che questo è il ''tuo'' pallone, Saša?<br>'''Saša''': Sì. Me l'ha regalato la mia mamma per il mio compleanno.<br>'''Evilenko''': La tua mamma? Per tuo compleanno? Il ''tuo'' pallone! Sei fortunato d'averla una madre. Molti dei tuoi compagni qui dentro non sono altrettanto fortunati. Noi siamo tutti uguali qui dentro! Non ci può essere niente di tuo in questo istituto, o di suo, o di mio.
*'''Evilenko''': Cosa stavi facendo vedere al tuo amico Kolja durante la lezione?<br>'''Tonja''': Niente.<br>'''Evilenko''': Oh no, no, no, no. Ti ho vista. Lo sai che ti ho vista. Sei diventata rossa. Ecco! Proprio come stai facendo adesso. I segreti bisogna pagarli. Questo è giusto. {{NDR|Toglie 50 copechi dalla tasca}} Ecco, sono tuoi. Prendili. E adesso fa vedere. Fammi vedere se vale quello che ho pagato. {{NDR|Tonja si tira su la gonna. Evilenko risponde levandosi i pantaloni}} È la prima volta che vedi un vero uomo? Hai paura? Però ti piace anche. Dì la verità. Lo puoi toccare, sai, se vuoi. Vieni, dammi la mano. {{NDR|Cerca di manovrare la mano di Tonja verso il suo membro, ma lei lo respinge}} O no? Lui vuole fare amicizia. Mi ha detto che gli piaci, sai. Vuole tanto farti vedere cosa succede quando lo tocchi. Diventa grande, e se lo tratti bene, se sei sincera con lui, lui riesce a fare qualsiasi cosa. Non c'è niente che non riesca a fare.<br>'''Tonja''': Cioè, può anche volare?<br>'''Evilenko''': {{NDR|Ridacchia}} Sì, anche volare. E se tu sei coraggiosa, lui ti lascerà volare con lui.<br>'''Tonja''': Sa anche parlare, allora?<br>'''Evilenko''': Nononono, no, non parla con nessuno. Lui non si fida di nessuno.<br>'''Tonja''': Neanche di me?<br>'''Evilenko''': No, no, no, di te si fida.<br>'''Tonja''': Allora dai, fallo parlare!<br>'''Evilenko''': {{NDR|Incerto}} Aspetta, aspetta un momento. Devi... devi prima farlo diventare grande.<br>'''Tonja''': No, sei un bugiardo. Non sa parlare. Non può. Perché è morto.
*'''Surinov''': Mi devi perdonare Andrej Romanovič, ma la piccola Tonja qui sostiene che tu... Beh, che tu avresti tentato di violentarla.<br>'''Evilenko''': Vedi, compagno, io voglio molto bene a Tonja. Ma, non so per quale ragione, sembra che lei non pensi ad altro che al sesso. E il fatto che ora accusi me di averla violentata direi che ne è la prova lampante. Non trovi anche tu, compagno direttore?<br>'''Surinov''': Cosa c'è che non va, Tonja? Come hai potuto inventare una cosa così orribile? Credi che sia bello?<br>'''Tonja''': Io non ho inventato niente! Ho detto la verità. E se non ci credi, guardagli il braccio. L'ha ferito il coltello a carte. Guardagli il braccio! {{NDR|Esce di corsa dallo studio}}<br>'''Evilenko''': È che gli altri insegnanti l'hanno aizzata contro di me. È solo questa la verità.<br>'''Surinov''': Un complotto, vuoi dire.<br>'''Evilenko''': Esatto. Mi hai tolto la parola di bocca, compagno. Siamo sull'orlo del caos e noi comunisti abbiamo il dovere di fare qualcosa prima che sia troppo tardi.<br>'''Surinov''': Fammi vedere il braccio, compagno Evilenko.<br>'''Evilenko''': Farò finta di non aver sentito, compagno.<br>'''Surinov''': E io farò finta di non aver sentito questa storia. Mi aspetto le tue dimissioni entro un ora, compagno Evilenko.
*'''Fenja''': Dai, su Andrej. Sbrigati o farai tardi a scuola.<br>'''Evilenko''': Io non ci vado più a scuola, Fenja. {{NDR|Fenja lo fissa, stupita}} No, te lo spiego stasera quando torni a casa dal lavoro.<br>'''Fenja''': No, no, avanti ''papopčka''. Dimmelo subito.<br>'''Evilenko''': Ho fatto una scoperta. Una terribile scoperta. Anche il direttore fa parte della cospirazione.<br>'''Fenja''': Cosa? Surinov?<br>'''Evilenko''': Sì, Surinov. C'è dentro fino al collo. L'altro giorno, un alunna ha chiesto all'insegnante di geografia che cos'è il comunismo. E lo sai la Tablinova che cosa le ha risposto? Le ha detto: «Il comunismo è un progetto di società in cui tutti gli uomini dovrebbero essere uguali, ma non è altro che un utopia. In altre parole, è un progetto irrealizzabile». Hah! Ti rendi conto con chi ho a che fare?<br>'''Fenja''': Oh, Andrej! E tu come pensi di rispondere?<br>'''Evilenko''': Sono andato subito da Surinov e gli ho detto che se lui tollerava della propaganda anticomunista in classe, a me non restava altro che rassegnare subito le mie dimissioni.<br>'''Fenja''': Bravo Andrej! E lui che ha detto? <br>'''Evilenko''': Beh, quel porco le ha accettate.
*'''Tabakov''': Al giorno d'oggi non sono più in molti a pensarla come te.<br>'''Evilenko''': Io sono comunista e intendo morire da comunista. Ho già perso il mio lavoro alla scuola per via dei miei ideali.
*'''Oleg''': Striscia di bosco. Ne hai mai sentito parlare?<br>'''Lesiev''': Quello che ammazza i bambini. È così?<br>'''Oleg''': Non solo bambini. Anche donne, purché abbastanza giovani, si capisce.<br>'''Lesiev''': Quanti ne ha uccisi?<br>'''Oleg''': Tu quanti ne sai?<br>'''Lesiev''': Tre o quattro, credo.<br>'''Oleg''': Beh, ha cominciato con uno ogni tre mesi, ma dato che riesce a farla franca il numero è in crescita.<br>'''Lesiev''': E quindi quanti?<br>'''Oleg''': Ventidue. Quel ch'è peggio è che non c'è pista da seguire. Non un testimone, non un indizio, niente. Si sposta di continuo e riesce a colpire ovunque. Giorni fa era a Leningrado. Ha ammazzato una bambina lì.<br>'''Lesiev''': Siete sicuri che è sempre lo stesso?<br>'''Oleg''': Vedessi cosa gli fa a quei ragazzi. Dire che li uccide è veramente poco. Prima li stupra, poi li taglia a pezzi e se li mangia.
*'''Lesiev''': Perché io?<br>'''Oleg''': Per tanti buoni motivi.<br>'''Lesiev''': Dimmene uno. Uno qualsiasi. [...]<br>'''Oleg''': Perché sei iscritto al partito.<br>'''Lesiev''': Ci sono tanti investigatori iscritti al partito.<br>'''Oleg''': Non più tanti di questi tempi. E tu sei di gran lunga il migliore.<br>'''Lesiev''': Dimmene un altro.<br>'''Oleg''': Te ne dirò uno che magari potrebbe sembrarti un po' strano.<br>'''Lesiev''': E cioè, vale a dire?<br>'''Oleg''': La tua famiglia.<br>'''Lesiev''': La mia famiglia che c'entra in questa storia?<br>'''Oleg''': Non mi hai detto come si chiama tua figlia.<br>'''Lesiev''': Mariam.<br>'''Oleg''': Sono le bambine come Mariam che si trovano in pericolo in questo momento, mio caro Vadim Timurovič.
*'''Bagdasarov''': {{NDR|Nota una camicia ricoperta di sangue nel sacchetto di Evilenko}} Commette qualche omicidio per passatempo?<br>'''Evilenko''': Ho aiutato un amico questa mattina presto ad ammazzare il maiale.<br>'''Bagdasarov''': Beh, comunque, la prossima volta non essere così egoista. Porta qualche salsiccia!
==Explicit==
Andrej Romanovic Evilenko è stato dichiarato sano di mente e colpevole.<br>È stato ufficialmente giustiziato il 14 febbraio 1994. L'esecuzione è avvenuta non si sa dove e non si sa come.<br>Nel Natale del 1993 due istituti di ricerca, uno tedesco e l'altro americano, avevano offerto all'ex Unione Sovietica importanti somme di denaro per averlo.<br>Vivo. ('''Testo a schermo''')
==Citazioni su ''Evilenko''==
*David Grieco ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di Malcolm McDowell, sembra la dimostranza di un teorema. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gli elementi più forti e convincenti di «Evilenko» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[David Grieco]]===
*Affidando [...] la parte a Malcolm ho pensato che anche se come regista all'esordio fossi risultato una mezza calzetta forse la sua straordinaria bravura mi avrebbe in qualche modo salvato.
*Attraverso questa storia particolare [...] ho cercato di ricostruire il sentimento di quell'epoca. Ho voluto rappresentare il grande disorientamento che regnava tra i russi. Per settant’anni ci sono state generazioni nate e morte nell'URSS. Nel bene e nel male il comunismo era un modo di vivere, l'unico conosciuto. Improvvisamente con la politica della trasparenza, milioni di persone sono entrate in una sorta di schizofrenia collettiva. Hanno perso la loro identità.
*Ci resta un lungo lavoro da fare sugli adulti già oggi, ma mi auguro che poter portare questo film nelle scuole possa aiutare a prendere in tempo quelle menti adolesecenti che potrebbero degnerare da un momento all'altro.
*Le mie motivazioni non erano facilmente vendibili. La storia del serial killer è appetibile, ma nessuno voleva saperne di una storia che prevedeva la morte di decine di bambini. 55 piccole vittime sono un motivo per scappare. Ogni volta che presentavo la sceneggiatura mi veniva suggerito di modificare la trama mettendo al posto dei bambini delle prostitute.
*Questa è la storia di due personaggi: due comunisti. Il mostro e l'uomo che gli dà la caccia. Quest'ultimo è un comunista come tanti ce ne sono stati in Europa e in Italia. È un orfano che tuttavia non prova alcuna nostalgia per l'ideologia. Continua a intendere il comunismo come una linea d'ispirazione etica e a vivere un sogno che nonostante tutto credo sia giusto coltivare anche oggi.
===[[Malcolm McDowell]]===
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere David a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
==Voci correlate==
*[[Andrej Romanovič Čikatilo]]
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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Mariomassone
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/* Dialoghi */
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{{Film
|titolo italiano = Evilenko
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
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|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2004
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 111 min
|genere = Drammatico
|regista = [[David Grieco]]
|soggetto = [[David Grieco]] (romanzo ''[[Il comunista che mangiava i bambini]]'')
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|casa distribuzione italiana = [[Mikado Film]]
|attori = *[[Malcolm McDowell]]: [[Andrej Romanovič Čikatilo|Andrej Romanovič Evilenko]]
*[[Marton Csokas]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Ronald Pickup]]: Aron Richter
*[[Frances Barber]]:
*[[Alexei Chadyuk]]: cap. Ramenskij
*[[Ostap Stupka]]: dott. Amitrin
|doppiatori italiani = *[[Giancarlo Giannini]]: Andrej Romanovič Evilenko
*[[Roberto Pedicini]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Sergio Graziani]]: Aron Richter
*[[Elettra Bisetti]]:
}}
'''''Evilenko''''', film del 2004 con [[Malcolm McDowell]] scritto e diretto da [[David Grieco]].
==Incipit==
C'era una volta una bambina come te, coi capelli come i tuoi e gli occhi come i tuoi, che inseguendo una nuvola imparò a volare. E, dopo un po', non vedendola più in giro, beh, tutti pensarono che fosse morta. E così le fecero il funerale. E allora la bambina vide il suo funerale da lassù in cielo, in mezzo alle nuvole, e vide che nessuno piangeva. E scoprì che sua mamma e suo papà non le volevano bene. E così lei rimase su nel cielo e non tornò mai più sulla terra. ('''Evilenko''')
==Dialoghi==
*'''Evilenko''': Noi siamo i pionieri dell'[[Unione Sovietica]]. Siamo milioni e milioni. {{NDR|Mostra una foto agli alunni}} Ecco le nostre bandiere. Sventolando, esse difondono le meravigliose idee del compagno [[Lenin]]. {{NDR|Saša alza la mano}} Sì?<br>'''Saša''': Scusi, potrei riavere il mio pallone?<br>'''Evilenko''': Questo pallone? Vorresti forse dirmi che questo è il ''tuo'' pallone, Saša?<br>'''Saša''': Sì. Me l'ha regalato la mia mamma per il mio compleanno.<br>'''Evilenko''': La tua mamma? Per tuo compleanno? Il ''tuo'' pallone! Sei fortunato d'averla una madre. Molti dei tuoi compagni qui dentro non sono altrettanto fortunati. Noi siamo tutti uguali qui dentro! Non ci può essere niente di tuo in questo istituto, o di suo, o di mio.
*'''Evilenko''': Cosa stavi facendo vedere al tuo amico Kolja durante la lezione?<br>'''Tonja''': Niente.<br>'''Evilenko''': Oh no, no, no, no. Ti ho vista. Lo sai che ti ho vista. Sei diventata rossa. Ecco! Proprio come stai facendo adesso. I segreti bisogna pagarli. Questo è giusto. {{NDR|Toglie 50 copechi dalla tasca}} Ecco, sono tuoi. Prendili. E adesso fa vedere. Fammi vedere se vale quello che ho pagato. {{NDR|Tonja si tira su la gonna. Evilenko risponde levandosi i pantaloni}} È la prima volta che vedi un vero uomo? Hai paura? Però ti piace anche. Dì la verità. Lo puoi toccare, sai, se vuoi. Vieni, dammi la mano. {{NDR|Cerca di manovrare la mano di Tonja verso il suo membro, ma lei lo respinge}} O no? Lui vuole fare amicizia. Mi ha detto che gli piaci, sai. Vuole tanto farti vedere cosa succede quando lo tocchi. Diventa grande, e se lo tratti bene, se sei sincera con lui, lui riesce a fare qualsiasi cosa. Non c'è niente che non riesca a fare.<br>'''Tonja''': Cioè, può anche volare?<br>'''Evilenko''': {{NDR|Ridacchia}} Sì, anche volare. E se tu sei coraggiosa, lui ti lascerà volare con lui.<br>'''Tonja''': Sa anche parlare, allora?<br>'''Evilenko''': Nononono, no, non parla con nessuno. Lui non si fida di nessuno.<br>'''Tonja''': Neanche di me?<br>'''Evilenko''': No, no, no, di te si fida.<br>'''Tonja''': Allora dai, fallo parlare!<br>'''Evilenko''': {{NDR|Incerto}} Aspetta, aspetta un momento. Devi... devi prima farlo diventare grande.<br>'''Tonja''': No, sei un bugiardo. Non sa parlare. Non può. Perché è morto.
*'''Surinov''': Mi devi perdonare Andrej Romanovič, ma la piccola Tonja qui sostiene che tu... Beh, che tu avresti tentato di violentarla.<br>'''Evilenko''': Vedi, compagno, io voglio molto bene a Tonja. Ma, non so per quale ragione, sembra che lei non pensi ad altro che al sesso. E il fatto che ora accusi me di averla violentata direi che ne è la prova lampante. Non trovi anche tu, compagno direttore?<br>'''Surinov''': Cosa c'è che non va, Tonja? Come hai potuto inventare una cosa così orribile? Credi che sia bello?<br>'''Tonja''': Io non ho inventato niente! Ho detto la verità. E se non ci credi, guardagli il braccio. L'ha ferito il coltello a carte. Guardagli il braccio! {{NDR|Esce di corsa dallo studio}}<br>'''Evilenko''': È che gli altri insegnanti l'hanno aizzata contro di me. È solo questa la verità.<br>'''Surinov''': Un complotto, vuoi dire.<br>'''Evilenko''': Esatto. Mi hai tolto la parola di bocca, compagno. Siamo sull'orlo del caos e noi comunisti abbiamo il dovere di fare qualcosa prima che sia troppo tardi.<br>'''Surinov''': Fammi vedere il braccio, compagno Evilenko.<br>'''Evilenko''': Farò finta di non aver sentito, compagno.<br>'''Surinov''': E io farò finta di non aver sentito questa storia. Mi aspetto le tue dimissioni entro un ora, compagno Evilenko.
*'''Fenja''': Dai, su Andrej. Sbrigati o farai tardi a scuola.<br>'''Evilenko''': Io non ci vado più a scuola, Fenja. {{NDR|Fenja lo fissa, stupita}} No, te lo spiego stasera quando torni a casa dal lavoro.<br>'''Fenja''': No, no, avanti ''papopčka''. Dimmelo subito.<br>'''Evilenko''': Ho fatto una scoperta. Una terribile scoperta. Anche il direttore fa parte della cospirazione.<br>'''Fenja''': Cosa? Surinov?<br>'''Evilenko''': Sì, Surinov. C'è dentro fino al collo. L'altro giorno, un alunna ha chiesto all'insegnante di geografia che cos'è il comunismo. E lo sai la Tablinova che cosa le ha risposto? Le ha detto: «Il comunismo è un progetto di società in cui tutti gli uomini dovrebbero essere uguali, ma non è altro che un utopia. In altre parole, è un progetto irrealizzabile». Hah! Ti rendi conto con chi ho a che fare?<br>'''Fenja''': Oh, Andrej! E tu come pensi di rispondere?<br>'''Evilenko''': Sono andato subito da Surinov e gli ho detto che se lui tollerava della propaganda anticomunista in classe, a me non restava altro che rassegnare subito le mie dimissioni.<br>'''Fenja''': Bravo Andrej! E lui che ha detto? <br>'''Evilenko''': Beh, quel porco le ha accettate.
*'''Col. Tabakov''': Al giorno d'oggi non sono più in molti a pensarla come te.<br>'''Evilenko''': Io sono comunista e intendo morire da comunista. Ho già perso il mio lavoro alla scuola per via dei miei ideali.
*'''Oleg''': Striscia di bosco. Ne hai mai sentito parlare?<br>'''Lesiev''': Quello che ammazza i bambini. È così?<br>'''Oleg''': Non solo bambini. Anche donne, purché abbastanza giovani, si capisce.<br>'''Lesiev''': Quanti ne ha uccisi?<br>'''Oleg''': Tu quanti ne sai?<br>'''Lesiev''': Tre o quattro, credo.<br>'''Oleg''': Beh, ha cominciato con uno ogni tre mesi, ma dato che riesce a farla franca il numero è in crescita.<br>'''Lesiev''': E quindi quanti?<br>'''Oleg''': Ventidue. Quel ch'è peggio è che non c'è pista da seguire. Non un testimone, non un indizio, niente. Si sposta di continuo e riesce a colpire ovunque. Giorni fa era a Leningrado. Ha ammazzato una bambina lì.<br>'''Lesiev''': Siete sicuri che è sempre lo stesso?<br>'''Oleg''': Vedessi cosa gli fa a quei ragazzi. Dire che li uccide è veramente poco. Prima li stupra, poi li taglia a pezzi e se li mangia.
*'''Lesiev''': Perché io?<br>'''Oleg''': Per tanti buoni motivi.<br>'''Lesiev''': Dimmene uno. Uno qualsiasi. [...]<br>'''Oleg''': Perché sei iscritto al partito.<br>'''Lesiev''': Ci sono tanti investigatori iscritti al partito.<br>'''Oleg''': Non più tanti di questi tempi. E tu sei di gran lunga il migliore.<br>'''Lesiev''': Dimmene un altro.<br>'''Oleg''': Te ne dirò uno che magari potrebbe sembrarti un po' strano.<br>'''Lesiev''': E cioè, vale a dire?<br>'''Oleg''': La tua famiglia.<br>'''Lesiev''': La mia famiglia che c'entra in questa storia?<br>'''Oleg''': Non mi hai detto come si chiama tua figlia.<br>'''Lesiev''': Mariam.<br>'''Oleg''': Sono le bambine come Mariam che si trovano in pericolo in questo momento, mio caro Vadim Timurovič.
*'''Bagdasarov''': {{NDR|Nota una camicia ricoperta di sangue nel sacchetto di Evilenko}} Commette qualche omicidio per passatempo?<br>'''Evilenko''': Ho aiutato un amico questa mattina presto ad ammazzare il maiale.<br>'''Bagdasarov''': Beh, comunque, la prossima volta non essere così egoista. Porta qualche salsiccia!
*'''Lesiev''': {{NDR|Dopo la scoperta d'un cadavere di una bambina}} Tracce di sperma?<br>'''Dott. Amitrin''': Non lo so. Dovrei rimuovere quel ramo prima.
==Explicit==
Andrej Romanovic Evilenko è stato dichiarato sano di mente e colpevole.<br>È stato ufficialmente giustiziato il 14 febbraio 1994. L'esecuzione è avvenuta non si sa dove e non si sa come.<br>Nel Natale del 1993 due istituti di ricerca, uno tedesco e l'altro americano, avevano offerto all'ex Unione Sovietica importanti somme di denaro per averlo.<br>Vivo. ('''Testo a schermo''')
==Citazioni su ''Evilenko''==
*David Grieco ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di Malcolm McDowell, sembra la dimostranza di un teorema. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gli elementi più forti e convincenti di «Evilenko» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[David Grieco]]===
*Affidando [...] la parte a Malcolm ho pensato che anche se come regista all'esordio fossi risultato una mezza calzetta forse la sua straordinaria bravura mi avrebbe in qualche modo salvato.
*Attraverso questa storia particolare [...] ho cercato di ricostruire il sentimento di quell'epoca. Ho voluto rappresentare il grande disorientamento che regnava tra i russi. Per settant’anni ci sono state generazioni nate e morte nell'URSS. Nel bene e nel male il comunismo era un modo di vivere, l'unico conosciuto. Improvvisamente con la politica della trasparenza, milioni di persone sono entrate in una sorta di schizofrenia collettiva. Hanno perso la loro identità.
*Ci resta un lungo lavoro da fare sugli adulti già oggi, ma mi auguro che poter portare questo film nelle scuole possa aiutare a prendere in tempo quelle menti adolesecenti che potrebbero degnerare da un momento all'altro.
*Le mie motivazioni non erano facilmente vendibili. La storia del serial killer è appetibile, ma nessuno voleva saperne di una storia che prevedeva la morte di decine di bambini. 55 piccole vittime sono un motivo per scappare. Ogni volta che presentavo la sceneggiatura mi veniva suggerito di modificare la trama mettendo al posto dei bambini delle prostitute.
*Questa è la storia di due personaggi: due comunisti. Il mostro e l'uomo che gli dà la caccia. Quest'ultimo è un comunista come tanti ce ne sono stati in Europa e in Italia. È un orfano che tuttavia non prova alcuna nostalgia per l'ideologia. Continua a intendere il comunismo come una linea d'ispirazione etica e a vivere un sogno che nonostante tutto credo sia giusto coltivare anche oggi.
===[[Malcolm McDowell]]===
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere David a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
==Voci correlate==
*[[Andrej Romanovič Čikatilo]]
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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Mariomassone
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wikitext
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{{Film
|titolo italiano = Evilenko
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|immagine =
|didascalia =
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2004
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 111 min
|genere = Drammatico
|regista = [[David Grieco]]
|soggetto = [[David Grieco]] (romanzo ''[[Il comunista che mangiava i bambini]]'')
|sceneggiatore = [[David Grieco]]
|casa produzione = [[Pacific Pictures]] srl in coproduzione con [[Jean Vigo Italia]] ([[Roma]]) e [[Cinestudio Luch]] ([[Mosca (Russia)|Mosca]])
|casa distribuzione italiana = [[Mikado Film]]
|attori = *[[Malcolm McDowell]]: [[Andrej Romanovič Čikatilo|Andrej Romanovič Evilenko]]
*[[Marton Csokas]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Ronald Pickup]]: Aron Richter
*[[Frances Barber]]: Fenja Evilenka
*[[Alexei Chadyuk]]: cap. Ramenskij
*[[Ostap Stupka]]: dott. Amitrin
|doppiatori italiani = *[[Giancarlo Giannini]]: Andrej Romanovič Evilenko
*[[Roberto Pedicini]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Sergio Graziani]]: Aron Richter
*[[Elettra Bisetti]]:
}}
'''''Evilenko''''', film del 2004 con [[Malcolm McDowell]] scritto e diretto da [[David Grieco]].
==Incipit==
C'era una volta una bambina come te, coi capelli come i tuoi e gli occhi come i tuoi, che inseguendo una nuvola imparò a volare. E, dopo un po', non vedendola più in giro, beh, tutti pensarono che fosse morta. E così le fecero il funerale. E allora la bambina vide il suo funerale da lassù in cielo, in mezzo alle nuvole, e vide che nessuno piangeva. E scoprì che sua mamma e suo papà non le volevano bene. E così lei rimase su nel cielo e non tornò mai più sulla terra. ('''Evilenko''')
==Dialoghi==
*'''Evilenko''': Noi siamo i pionieri dell'[[Unione Sovietica]]. Siamo milioni e milioni. {{NDR|Mostra una foto agli alunni}} Ecco le nostre bandiere. Sventolando, esse difondono le meravigliose idee del compagno [[Lenin]]. {{NDR|Saša alza la mano}} Sì?<br>'''Saša''': Scusi, potrei riavere il mio pallone?<br>'''Evilenko''': Questo pallone? Vorresti forse dirmi che questo è il ''tuo'' pallone, Saša?<br>'''Saša''': Sì. Me l'ha regalato la mia mamma per il mio compleanno.<br>'''Evilenko''': La tua mamma? Per tuo compleanno? Il ''tuo'' pallone! Sei fortunato d'averla una madre. Molti dei tuoi compagni qui dentro non sono altrettanto fortunati. Noi siamo tutti uguali qui dentro! Non ci può essere niente di tuo in questo istituto, o di suo, o di mio.
*'''Evilenko''': Cosa stavi facendo vedere al tuo amico Kolja durante la lezione?<br>'''Tonja''': Niente.<br>'''Evilenko''': Oh no, no, no, no. Ti ho vista. Lo sai che ti ho vista. Sei diventata rossa. Ecco! Proprio come stai facendo adesso. I segreti bisogna pagarli. Questo è giusto. {{NDR|Toglie 50 copechi dalla tasca}} Ecco, sono tuoi. Prendili. E adesso fa vedere. Fammi vedere se vale quello che ho pagato. {{NDR|Tonja si tira su la gonna. Evilenko risponde levandosi i pantaloni}} È la prima volta che vedi un vero uomo? Hai paura? Però ti piace anche. Dì la verità. Lo puoi toccare, sai, se vuoi. Vieni, dammi la mano. {{NDR|Cerca di manovrare la mano di Tonja verso il suo membro, ma lei lo respinge}} O no? Lui vuole fare amicizia. Mi ha detto che gli piaci, sai. Vuole tanto farti vedere cosa succede quando lo tocchi. Diventa grande, e se lo tratti bene, se sei sincera con lui, lui riesce a fare qualsiasi cosa. Non c'è niente che non riesca a fare.<br>'''Tonja''': Cioè, può anche volare?<br>'''Evilenko''': {{NDR|Ridacchia}} Sì, anche volare. E se tu sei coraggiosa, lui ti lascerà volare con lui.<br>'''Tonja''': Sa anche parlare, allora?<br>'''Evilenko''': Nononono, no, non parla con nessuno. Lui non si fida di nessuno.<br>'''Tonja''': Neanche di me?<br>'''Evilenko''': No, no, no, di te si fida.<br>'''Tonja''': Allora dai, fallo parlare!<br>'''Evilenko''': {{NDR|Incerto}} Aspetta, aspetta un momento. Devi... devi prima farlo diventare grande.<br>'''Tonja''': No, sei un bugiardo. Non sa parlare. Non può. Perché è morto.
*'''Surinov''': Mi devi perdonare Andrej Romanovič, ma la piccola Tonja qui sostiene che tu... Beh, che tu avresti tentato di violentarla.<br>'''Evilenko''': Vedi, compagno, io voglio molto bene a Tonja. Ma, non so per quale ragione, sembra che lei non pensi ad altro che al sesso. E il fatto che ora accusi me di averla violentata direi che ne è la prova lampante. Non trovi anche tu, compagno direttore?<br>'''Surinov''': Cosa c'è che non va, Tonja? Come hai potuto inventare una cosa così orribile? Credi che sia bello?<br>'''Tonja''': Io non ho inventato niente! Ho detto la verità. E se non ci credi, guardagli il braccio. L'ha ferito il coltello a carte. Guardagli il braccio! {{NDR|Esce di corsa dallo studio}}<br>'''Evilenko''': È che gli altri insegnanti l'hanno aizzata contro di me. È solo questa la verità.<br>'''Surinov''': Un complotto, vuoi dire.<br>'''Evilenko''': Esatto. Mi hai tolto la parola di bocca, compagno. Siamo sull'orlo del caos e noi comunisti abbiamo il dovere di fare qualcosa prima che sia troppo tardi.<br>'''Surinov''': Fammi vedere il braccio, compagno Evilenko.<br>'''Evilenko''': Farò finta di non aver sentito, compagno.<br>'''Surinov''': E io farò finta di non aver sentito questa storia. Mi aspetto le tue dimissioni entro un ora, compagno Evilenko.
*'''Fenja''': Dai, su Andrej. Sbrigati o farai tardi a scuola.<br>'''Evilenko''': Io non ci vado più a scuola, Fenja. {{NDR|Fenja lo fissa, stupita}} No, te lo spiego stasera quando torni a casa dal lavoro.<br>'''Fenja''': No, no, avanti ''papopčka''. Dimmelo subito.<br>'''Evilenko''': Ho fatto una scoperta. Una terribile scoperta. Anche il direttore fa parte della cospirazione.<br>'''Fenja''': Cosa? Surinov?<br>'''Evilenko''': Sì, Surinov. C'è dentro fino al collo. L'altro giorno, un alunna ha chiesto all'insegnante di geografia che cos'è il comunismo. E lo sai la Tablinova che cosa le ha risposto? Le ha detto: «Il comunismo è un progetto di società in cui tutti gli uomini dovrebbero essere uguali, ma non è altro che un utopia. In altre parole, è un progetto irrealizzabile». Hah! Ti rendi conto con chi ho a che fare?<br>'''Fenja''': Oh, Andrej! E tu come pensi di rispondere?<br>'''Evilenko''': Sono andato subito da Surinov e gli ho detto che se lui tollerava della propaganda anticomunista in classe, a me non restava altro che rassegnare subito le mie dimissioni.<br>'''Fenja''': Bravo Andrej! E lui che ha detto? <br>'''Evilenko''': Beh, quel porco le ha accettate.
*'''Col. Tabakov''': Al giorno d'oggi non sono più in molti a pensarla come te.<br>'''Evilenko''': Io sono comunista e intendo morire da comunista. Ho già perso il mio lavoro alla scuola per via dei miei ideali.
*'''Oleg''': Striscia di bosco. Ne hai mai sentito parlare?<br>'''Lesiev''': Quello che ammazza i bambini. È così?<br>'''Oleg''': Non solo bambini. Anche donne, purché abbastanza giovani, si capisce.<br>'''Lesiev''': Quanti ne ha uccisi?<br>'''Oleg''': Tu quanti ne sai?<br>'''Lesiev''': Tre o quattro, credo.<br>'''Oleg''': Beh, ha cominciato con uno ogni tre mesi, ma dato che riesce a farla franca il numero è in crescita.<br>'''Lesiev''': E quindi quanti?<br>'''Oleg''': Ventidue. Quel ch'è peggio è che non c'è pista da seguire. Non un testimone, non un indizio, niente. Si sposta di continuo e riesce a colpire ovunque. Giorni fa era a Leningrado. Ha ammazzato una bambina lì.<br>'''Lesiev''': Siete sicuri che è sempre lo stesso?<br>'''Oleg''': Vedessi cosa gli fa a quei ragazzi. Dire che li uccide è veramente poco. Prima li stupra, poi li taglia a pezzi e se li mangia.
*'''Lesiev''': Perché io?<br>'''Oleg''': Per tanti buoni motivi.<br>'''Lesiev''': Dimmene uno. Uno qualsiasi. [...]<br>'''Oleg''': Perché sei iscritto al partito.<br>'''Lesiev''': Ci sono tanti investigatori iscritti al partito.<br>'''Oleg''': Non più tanti di questi tempi. E tu sei di gran lunga il migliore.<br>'''Lesiev''': Dimmene un altro.<br>'''Oleg''': Te ne dirò uno che magari potrebbe sembrarti un po' strano.<br>'''Lesiev''': E cioè, vale a dire?<br>'''Oleg''': La tua famiglia.<br>'''Lesiev''': La mia famiglia che c'entra in questa storia?<br>'''Oleg''': Non mi hai detto come si chiama tua figlia.<br>'''Lesiev''': Mariam.<br>'''Oleg''': Sono le bambine come Mariam che si trovano in pericolo in questo momento, mio caro Vadim Timurovič.
*'''Bagdasarov''': {{NDR|Nota una camicia ricoperta di sangue nel sacchetto di Evilenko}} Commette qualche omicidio per passatempo?<br>'''Evilenko''': Ho aiutato un amico questa mattina presto ad ammazzare il maiale.<br>'''Bagdasarov''': Beh, comunque, la prossima volta non essere così egoista. Porta qualche salsiccia!
*'''Lesiev''': {{NDR|Dopo la scoperta d'un cadavere di una bambina}} Tracce di sperma?<br>'''Dott. Amitrin''': Non lo so. Dovrei rimuovere quel ramo prima.
==Explicit==
Andrej Romanovic Evilenko è stato dichiarato sano di mente e colpevole.<br>È stato ufficialmente giustiziato il 14 febbraio 1994. L'esecuzione è avvenuta non si sa dove e non si sa come.<br>Nel Natale del 1993 due istituti di ricerca, uno tedesco e l'altro americano, avevano offerto all'ex Unione Sovietica importanti somme di denaro per averlo.<br>Vivo. ('''Testo a schermo''')
==Citazioni su ''Evilenko''==
*David Grieco ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di Malcolm McDowell, sembra la dimostranza di un teorema. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gli elementi più forti e convincenti di «Evilenko» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[David Grieco]]===
*Affidando [...] la parte a Malcolm ho pensato che anche se come regista all'esordio fossi risultato una mezza calzetta forse la sua straordinaria bravura mi avrebbe in qualche modo salvato.
*Attraverso questa storia particolare [...] ho cercato di ricostruire il sentimento di quell'epoca. Ho voluto rappresentare il grande disorientamento che regnava tra i russi. Per settant’anni ci sono state generazioni nate e morte nell'URSS. Nel bene e nel male il comunismo era un modo di vivere, l'unico conosciuto. Improvvisamente con la politica della trasparenza, milioni di persone sono entrate in una sorta di schizofrenia collettiva. Hanno perso la loro identità.
*Ci resta un lungo lavoro da fare sugli adulti già oggi, ma mi auguro che poter portare questo film nelle scuole possa aiutare a prendere in tempo quelle menti adolesecenti che potrebbero degnerare da un momento all'altro.
*Le mie motivazioni non erano facilmente vendibili. La storia del serial killer è appetibile, ma nessuno voleva saperne di una storia che prevedeva la morte di decine di bambini. 55 piccole vittime sono un motivo per scappare. Ogni volta che presentavo la sceneggiatura mi veniva suggerito di modificare la trama mettendo al posto dei bambini delle prostitute.
*Questa è la storia di due personaggi: due comunisti. Il mostro e l'uomo che gli dà la caccia. Quest'ultimo è un comunista come tanti ce ne sono stati in Europa e in Italia. È un orfano che tuttavia non prova alcuna nostalgia per l'ideologia. Continua a intendere il comunismo come una linea d'ispirazione etica e a vivere un sogno che nonostante tutto credo sia giusto coltivare anche oggi.
===[[Malcolm McDowell]]===
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere David a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
==Voci correlate==
*[[Andrej Romanovič Čikatilo]]
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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2022-08-02T21:10:39Z
Mariomassone
17056
/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Evilenko
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|immagine =
|didascalia =
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2004
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 111 min
|genere = Drammatico
|regista = [[David Grieco]]
|soggetto = [[David Grieco]] (romanzo ''[[Il comunista che mangiava i bambini]]'')
|sceneggiatore = [[David Grieco]]
|casa produzione = [[Pacific Pictures]] srl in coproduzione con [[Jean Vigo Italia]] ([[Roma]]) e [[Cinestudio Luch]] ([[Mosca (Russia)|Mosca]])
|casa distribuzione italiana = [[Mikado Film]]
|attori = *[[Malcolm McDowell]]: [[Andrej Romanovič Čikatilo|Andrej Romanovič Evilenko]]
*[[Marton Csokas]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Ronald Pickup]]: Aron Richter
*[[Frances Barber]]: Fenja Evilenka
*[[Alexei Chadyuk]]: cap. Ramenskij
*[[Ostap Stupka]]: dott. Amitrin
|doppiatori italiani = *[[Giancarlo Giannini]]: Andrej Romanovič Evilenko
*[[Roberto Pedicini]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Sergio Graziani]]: Aron Richter
*[[Elettra Bisetti]]:
}}
'''''Evilenko''''', film del 2004 con [[Malcolm McDowell]] scritto e diretto da [[David Grieco]].
==Incipit==
C'era una volta una bambina come te, coi capelli come i tuoi e gli occhi come i tuoi, che inseguendo una nuvola imparò a volare. E, dopo un po', non vedendola più in giro, beh, tutti pensarono che fosse morta. E così le fecero il funerale. E allora la bambina vide il suo funerale da lassù in cielo, in mezzo alle nuvole, e vide che nessuno piangeva. E scoprì che sua mamma e suo papà non le volevano bene. E così lei rimase su nel cielo e non tornò mai più sulla terra. ('''Evilenko''')
==Dialoghi==
*'''Evilenko''': Noi siamo i pionieri dell'[[Unione Sovietica]]. Siamo milioni e milioni. {{NDR|Mostra una foto agli alunni}} Ecco le nostre bandiere. Sventolando, esse difondono le meravigliose idee del compagno [[Lenin]]. {{NDR|Saša alza la mano}} Sì?<br>'''Saša''': Scusi, potrei riavere il mio pallone?<br>'''Evilenko''': Questo pallone? Vorresti forse dirmi che questo è il ''tuo'' pallone, Saša?<br>'''Saša''': Sì. Me l'ha regalato la mia mamma per il mio compleanno.<br>'''Evilenko''': La tua mamma? Per tuo compleanno? Il ''tuo'' pallone! Sei fortunato d'averla una madre. Molti dei tuoi compagni qui dentro non sono altrettanto fortunati. Noi siamo tutti uguali qui dentro! Non ci può essere niente di tuo in questo istituto, o di suo, o di mio.
*'''Evilenko''': Cosa stavi facendo vedere al tuo amico Kolja durante la lezione?<br>'''Tonja''': Niente.<br>'''Evilenko''': Oh no, no, no, no. Ti ho vista. Lo sai che ti ho vista. Sei diventata rossa. Ecco! Proprio come stai facendo adesso. I segreti bisogna pagarli. Questo è giusto. {{NDR|Toglie 50 copechi dalla tasca}} Ecco, sono tuoi. Prendili. E adesso fa vedere. Fammi vedere se vale quello che ho pagato. {{NDR|Tonja si tira su la gonna. Evilenko risponde levandosi i pantaloni}} È la prima volta che vedi un vero uomo? Hai paura? Però ti piace anche. Dì la verità. Lo puoi toccare, sai, se vuoi. Vieni, dammi la mano. {{NDR|Cerca di manovrare la mano di Tonja verso il suo membro, ma lei lo respinge}} O no? Lui vuole fare amicizia. Mi ha detto che gli piaci, sai. Vuole tanto farti vedere cosa succede quando lo tocchi. Diventa grande, e se lo tratti bene, se sei sincera con lui, lui riesce a fare qualsiasi cosa. Non c'è niente che non riesca a fare.<br>'''Tonja''': Cioè, può anche volare?<br>'''Evilenko''': {{NDR|Ridacchia}} Sì, anche volare. E se tu sei coraggiosa, lui ti lascerà volare con lui.<br>'''Tonja''': Sa anche parlare, allora?<br>'''Evilenko''': Nononono, no, non parla con nessuno. Lui non si fida di nessuno.<br>'''Tonja''': Neanche di me?<br>'''Evilenko''': No, no, no, di te si fida.<br>'''Tonja''': Allora dai, fallo parlare!<br>'''Evilenko''': {{NDR|Incerto}} Aspetta, aspetta un momento. Devi... devi prima farlo diventare grande.<br>'''Tonja''': No, sei un bugiardo. Non sa parlare. Non può. Perché è morto.
*'''Surinov''': Mi devi perdonare Andrej Romanovič, ma la piccola Tonja qui sostiene che tu... Beh, che tu avresti tentato di violentarla.<br>'''Evilenko''': Vedi, compagno, io voglio molto bene a Tonja. Ma, non so per quale ragione, sembra che lei non pensi ad altro che al sesso. E il fatto che ora accusi me di averla violentata direi che ne è la prova lampante. Non trovi anche tu, compagno direttore?<br>'''Surinov''': Cosa c'è che non va, Tonja? Come hai potuto inventare una cosa così orribile? Credi che sia bello?<br>'''Tonja''': Io non ho inventato niente! Ho detto la verità. E se non ci credi, guardagli il braccio. L'ha ferito il coltello a carte. Guardagli il braccio! {{NDR|Esce di corsa dallo studio}}<br>'''Evilenko''': È che gli altri insegnanti l'hanno aizzata contro di me. È solo questa la verità.<br>'''Surinov''': Un complotto, vuoi dire.<br>'''Evilenko''': Esatto. Mi hai tolto la parola di bocca, compagno. Siamo sull'orlo del caos e noi comunisti abbiamo il dovere di fare qualcosa prima che sia troppo tardi.<br>'''Surinov''': Fammi vedere il braccio, compagno Evilenko.<br>'''Evilenko''': Farò finta di non aver sentito, compagno.<br>'''Surinov''': E io farò finta di non aver sentito questa storia. Mi aspetto le tue dimissioni entro un ora, compagno Evilenko.
*'''Fenja''': Dai, su Andrej. Sbrigati o farai tardi a scuola.<br>'''Evilenko''': Io non ci vado più a scuola, Fenja. {{NDR|Fenja lo fissa, stupita}} No, te lo spiego stasera quando torni a casa dal lavoro.<br>'''Fenja''': No, no, avanti ''papopčka''. Dimmelo subito.<br>'''Evilenko''': Ho fatto una scoperta. Una terribile scoperta. Anche il direttore fa parte della cospirazione.<br>'''Fenja''': Cosa? Surinov?<br>'''Evilenko''': Sì, Surinov. C'è dentro fino al collo. L'altro giorno, un alunna ha chiesto all'insegnante di geografia che cos'è il comunismo. E lo sai la Tablinova che cosa le ha risposto? Le ha detto: «Il comunismo è un progetto di società in cui tutti gli uomini dovrebbero essere uguali, ma non è altro che un utopia. In altre parole, è un progetto irrealizzabile». Hah! Ti rendi conto con chi ho a che fare?<br>'''Fenja''': Oh, Andrej! E tu come pensi di rispondere?<br>'''Evilenko''': Sono andato subito da Surinov e gli ho detto che se lui tollerava della propaganda anticomunista in classe, a me non restava altro che rassegnare subito le mie dimissioni.<br>'''Fenja''': Bravo Andrej! E lui che ha detto? <br>'''Evilenko''': Beh, quel porco le ha accettate.
*'''Col. Tabakov''': Al giorno d'oggi non sono più in molti a pensarla come te.<br>'''Evilenko''': Io sono comunista e intendo morire da comunista. Ho già perso il mio lavoro alla scuola per via dei miei ideali.
*'''Oleg''': Striscia di bosco. Ne hai mai sentito parlare?<br>'''Lesiev''': Quello che ammazza i bambini. È così?<br>'''Oleg''': Non solo bambini. Anche donne, purché abbastanza giovani, si capisce.<br>'''Lesiev''': Quanti ne ha uccisi?<br>'''Oleg''': Tu quanti ne sai?<br>'''Lesiev''': Tre o quattro, credo.<br>'''Oleg''': Beh, ha cominciato con uno ogni tre mesi, ma dato che riesce a farla franca il numero è in crescita.<br>'''Lesiev''': E quindi quanti?<br>'''Oleg''': Ventidue. Quel ch'è peggio è che non c'è pista da seguire. Non un testimone, non un indizio, niente. Si sposta di continuo e riesce a colpire ovunque. Giorni fa era a Leningrado. Ha ammazzato una bambina lì.<br>'''Lesiev''': Siete sicuri che è sempre lo stesso?<br>'''Oleg''': Vedessi cosa gli fa a quei ragazzi. Dire che li uccide è veramente poco. Prima li stupra, poi li taglia a pezzi e se li mangia.
*'''Lesiev''': Perché io?<br>'''Oleg''': Per tanti buoni motivi.<br>'''Lesiev''': Dimmene uno. Uno qualsiasi. [...]<br>'''Oleg''': Perché sei iscritto al partito.<br>'''Lesiev''': Ci sono tanti investigatori iscritti al partito.<br>'''Oleg''': Non più tanti di questi tempi. E tu sei di gran lunga il migliore.<br>'''Lesiev''': Dimmene un altro.<br>'''Oleg''': Te ne dirò uno che magari potrebbe sembrarti un po' strano.<br>'''Lesiev''': E cioè, vale a dire?<br>'''Oleg''': La tua famiglia.<br>'''Lesiev''': La mia famiglia che c'entra in questa storia?<br>'''Oleg''': Non mi hai detto come si chiama tua figlia.<br>'''Lesiev''': Mariam.<br>'''Oleg''': Sono le bambine come Mariam che si trovano in pericolo in questo momento, mio caro Vadim Timurovič.
*'''Bagdasarov''': {{NDR|Nota una camicia ricoperta di sangue nel sacchetto di Evilenko}} Commette qualche omicidio per passatempo?<br>'''Evilenko''': Ho aiutato un amico questa mattina presto ad ammazzare il maiale.<br>'''Bagdasarov''': Beh, comunque, la prossima volta non essere così egoista. Porta qualche salsiccia!
*'''Lesiev''': {{NDR|Dopo la scoperta d'un cadavere di una bambina}} Tracce di sperma?<br>'''Dott. Amitrin''': Non lo so. Dovrei rimuovere quel ramo prima.
*'''Frolov''': Qui c'è scritto che lei ha un debole per i bambini.<br>'''Richter''': Sì. Mi piacciono molto i bambini. Avrei tanto voluto averne.<br>'''Frolov''': Serve una moglie per quello, dottor Richter.<br>'''Richter''': Sì, l'ho sentito dire.<br>'''Frolov''': Ma lei non ha né moglie né figli perché lei è omosessuale. Dico bene?<br>'''Richter''': Conosco molti omosessuali con mogli e figli.
*'''Richter''': Non lo troverete facilmente.<br>'''Lesiev''': Lo sappiamo. Uno che fa questo deve essere per forza un tipo particolare.<br>'''Richter''': Oh, al contrario. Può essere chiunque. Io. Lei. Lui. Chiunque.<br>'''Lesiev''': Parliamo di pedofilia e cannibalismo.<br>'''Richter''': L'uomo è il più feroce degli animali, non lo sa?<br>'''Lesiev''': E secondo lei chiunque sarebbe capace di questo?<br>'''Richter''': Se un uomo ne è capace, ne è capace qualsiasi uomo.<br>'''Lesiev''': Perché?<br>'''Richter''': Perché? Vuole sapere perché? Ma è semplice: prima eravamo un gregge di pecore e adesso siamo un branco di lupi.
*'''Lesiev''': Lei è un chirurgo, dottor Richter?<br>'''Richter''': In teoria lo sono, sì. Però non ho mai operato nessuno in vita mia. Quest'uomo è sicuramente molto più bravo di me.<br>'''Lesiev''': Qual è il suo campo?<br>'''Richter''': La [[psicoanalisi]].<br>'''Lesiev''': È psichiatra?<br>'''Richter''': No, psicoanalista.<br>'''Lesiev''': E qual è la differenza?<br>'''Richter''': Gli psichiatri di solito mettono i malati in manicomio. Io no.<br>'''Lesiev''': Lei dove li mette invece?<br>'''Richter''': In nessun posto. Vengono da me, a casa mia.<br>'''Lesiev''': E come li cura a casa sua?<br>'''Richter''': Loro parlano, io ascolto.
==Explicit==
Andrej Romanovic Evilenko è stato dichiarato sano di mente e colpevole.<br>È stato ufficialmente giustiziato il 14 febbraio 1994. L'esecuzione è avvenuta non si sa dove e non si sa come.<br>Nel Natale del 1993 due istituti di ricerca, uno tedesco e l'altro americano, avevano offerto all'ex Unione Sovietica importanti somme di denaro per averlo.<br>Vivo. ('''Testo a schermo''')
==Citazioni su ''Evilenko''==
*David Grieco ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di Malcolm McDowell, sembra la dimostranza di un teorema. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gli elementi più forti e convincenti di «Evilenko» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[David Grieco]]===
*Affidando [...] la parte a Malcolm ho pensato che anche se come regista all'esordio fossi risultato una mezza calzetta forse la sua straordinaria bravura mi avrebbe in qualche modo salvato.
*Attraverso questa storia particolare [...] ho cercato di ricostruire il sentimento di quell'epoca. Ho voluto rappresentare il grande disorientamento che regnava tra i russi. Per settant’anni ci sono state generazioni nate e morte nell'URSS. Nel bene e nel male il comunismo era un modo di vivere, l'unico conosciuto. Improvvisamente con la politica della trasparenza, milioni di persone sono entrate in una sorta di schizofrenia collettiva. Hanno perso la loro identità.
*Ci resta un lungo lavoro da fare sugli adulti già oggi, ma mi auguro che poter portare questo film nelle scuole possa aiutare a prendere in tempo quelle menti adolesecenti che potrebbero degnerare da un momento all'altro.
*Le mie motivazioni non erano facilmente vendibili. La storia del serial killer è appetibile, ma nessuno voleva saperne di una storia che prevedeva la morte di decine di bambini. 55 piccole vittime sono un motivo per scappare. Ogni volta che presentavo la sceneggiatura mi veniva suggerito di modificare la trama mettendo al posto dei bambini delle prostitute.
*Questa è la storia di due personaggi: due comunisti. Il mostro e l'uomo che gli dà la caccia. Quest'ultimo è un comunista come tanti ce ne sono stati in Europa e in Italia. È un orfano che tuttavia non prova alcuna nostalgia per l'ideologia. Continua a intendere il comunismo come una linea d'ispirazione etica e a vivere un sogno che nonostante tutto credo sia giusto coltivare anche oggi.
===[[Malcolm McDowell]]===
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere David a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
==Voci correlate==
*[[Andrej Romanovič Čikatilo]]
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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2022-08-02T21:42:37Z
Mariomassone
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/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Evilenko
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|immagine =
|didascalia =
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2004
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 111 min
|genere = Drammatico
|regista = [[David Grieco]]
|soggetto = [[David Grieco]] (romanzo ''[[Il comunista che mangiava i bambini]]'')
|sceneggiatore = [[David Grieco]]
|casa produzione = [[Pacific Pictures]] srl in coproduzione con [[Jean Vigo Italia]] ([[Roma]]) e [[Cinestudio Luch]] ([[Mosca (Russia)|Mosca]])
|casa distribuzione italiana = [[Mikado Film]]
|attori = *[[Malcolm McDowell]]: [[Andrej Romanovič Čikatilo|Andrej Romanovič Evilenko]]
*[[Marton Csokas]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Ronald Pickup]]: Aron Richter
*[[Frances Barber]]: Fenja Evilenka
*[[Alexei Chadyuk]]: cap. Ramenskij
*[[Ostap Stupka]]: dott. Amitrin
|doppiatori italiani = *[[Giancarlo Giannini]]: Andrej Romanovič Evilenko
*[[Roberto Pedicini]]: Vadim Timurovič Lesiev
*[[Sergio Graziani]]: Aron Richter
*[[Elettra Bisetti]]:
}}
'''''Evilenko''''', film del 2004 con [[Malcolm McDowell]] scritto e diretto da [[David Grieco]].
==Incipit==
C'era una volta una bambina come te, coi capelli come i tuoi e gli occhi come i tuoi, che inseguendo una nuvola imparò a volare. E, dopo un po', non vedendola più in giro, beh, tutti pensarono che fosse morta. E così le fecero il funerale. E allora la bambina vide il suo funerale da lassù in cielo, in mezzo alle nuvole, e vide che nessuno piangeva. E scoprì che sua mamma e suo papà non le volevano bene. E così lei rimase su nel cielo e non tornò mai più sulla terra. ('''Evilenko''')
==Dialoghi==
*'''Evilenko''': Noi siamo i pionieri dell'[[Unione Sovietica]]. Siamo milioni e milioni. {{NDR|Mostra una foto agli alunni}} Ecco le nostre bandiere. Sventolando, esse difondono le meravigliose idee del compagno [[Lenin]]. {{NDR|Saša alza la mano}} Sì?<br>'''Saša''': Scusi, potrei riavere il mio pallone?<br>'''Evilenko''': Questo pallone? Vorresti forse dirmi che questo è il ''tuo'' pallone, Saša?<br>'''Saša''': Sì. Me l'ha regalato la mia mamma per il mio compleanno.<br>'''Evilenko''': La tua mamma? Per tuo compleanno? Il ''tuo'' pallone! Sei fortunato d'averla una madre. Molti dei tuoi compagni qui dentro non sono altrettanto fortunati. Noi siamo tutti uguali qui dentro! Non ci può essere niente di tuo in questo istituto, o di suo, o di mio.
*'''Evilenko''': Cosa stavi facendo vedere al tuo amico Kolja durante la lezione?<br>'''Tonja''': Niente.<br>'''Evilenko''': Oh no, no, no, no. Ti ho vista. Lo sai che ti ho vista. Sei diventata rossa. Ecco! Proprio come stai facendo adesso. I segreti bisogna pagarli. Questo è giusto. {{NDR|Toglie 50 copechi dalla tasca}} Ecco, sono tuoi. Prendili. E adesso fa vedere. Fammi vedere se vale quello che ho pagato. {{NDR|Tonja si tira su la gonna. Evilenko risponde levandosi i pantaloni}} È la prima volta che vedi un vero uomo? Hai paura? Però ti piace anche. Dì la verità. Lo puoi toccare, sai, se vuoi. Vieni, dammi la mano. {{NDR|Cerca di manovrare la mano di Tonja verso il suo membro, ma lei lo respinge}} O no? Lui vuole fare amicizia. Mi ha detto che gli piaci, sai. Vuole tanto farti vedere cosa succede quando lo tocchi. Diventa grande, e se lo tratti bene, se sei sincera con lui, lui riesce a fare qualsiasi cosa. Non c'è niente che non riesca a fare.<br>'''Tonja''': Cioè, può anche volare?<br>'''Evilenko''': {{NDR|Ridacchia}} Sì, anche volare. E se tu sei coraggiosa, lui ti lascerà volare con lui.<br>'''Tonja''': Sa anche parlare, allora?<br>'''Evilenko''': Nononono, no, non parla con nessuno. Lui non si fida di nessuno.<br>'''Tonja''': Neanche di me?<br>'''Evilenko''': No, no, no, di te si fida.<br>'''Tonja''': Allora dai, fallo parlare!<br>'''Evilenko''': {{NDR|Incerto}} Aspetta, aspetta un momento. Devi... devi prima farlo diventare grande.<br>'''Tonja''': No, sei un bugiardo. Non sa parlare. Non può. Perché è morto.
*'''Surinov''': Mi devi perdonare Andrej Romanovič, ma la piccola Tonja qui sostiene che tu... Beh, che tu avresti tentato di violentarla.<br>'''Evilenko''': Vedi, compagno, io voglio molto bene a Tonja. Ma, non so per quale ragione, sembra che lei non pensi ad altro che al sesso. E il fatto che ora accusi me di averla violentata direi che ne è la prova lampante. Non trovi anche tu, compagno direttore?<br>'''Surinov''': Cosa c'è che non va, Tonja? Come hai potuto inventare una cosa così orribile? Credi che sia bello?<br>'''Tonja''': Io non ho inventato niente! Ho detto la verità. E se non ci credi, guardagli il braccio. L'ha ferito il coltello a carte. Guardagli il braccio! {{NDR|Esce di corsa dallo studio}}<br>'''Evilenko''': È che gli altri insegnanti l'hanno aizzata contro di me. È solo questa la verità.<br>'''Surinov''': Un complotto, vuoi dire.<br>'''Evilenko''': Esatto. Mi hai tolto la parola di bocca, compagno. Siamo sull'orlo del caos e noi comunisti abbiamo il dovere di fare qualcosa prima che sia troppo tardi.<br>'''Surinov''': Fammi vedere il braccio, compagno Evilenko.<br>'''Evilenko''': Farò finta di non aver sentito, compagno.<br>'''Surinov''': E io farò finta di non aver sentito questa storia. Mi aspetto le tue dimissioni entro un ora, compagno Evilenko.
*'''Fenja''': Dai, su Andrej. Sbrigati o farai tardi a scuola.<br>'''Evilenko''': Io non ci vado più a scuola, Fenja. {{NDR|Fenja lo fissa, stupita}} No, te lo spiego stasera quando torni a casa dal lavoro.<br>'''Fenja''': No, no, avanti ''papopčka''. Dimmelo subito.<br>'''Evilenko''': Ho fatto una scoperta. Una terribile scoperta. Anche il direttore fa parte della cospirazione.<br>'''Fenja''': Cosa? Surinov?<br>'''Evilenko''': Sì, Surinov. C'è dentro fino al collo. L'altro giorno, un alunna ha chiesto all'insegnante di geografia che cos'è il comunismo. E lo sai la Tablinova che cosa le ha risposto? Le ha detto: «Il comunismo è un progetto di società in cui tutti gli uomini dovrebbero essere uguali, ma non è altro che un utopia. In altre parole, è un progetto irrealizzabile». Hah! Ti rendi conto con chi ho a che fare?<br>'''Fenja''': Oh, Andrej! E tu come pensi di rispondere?<br>'''Evilenko''': Sono andato subito da Surinov e gli ho detto che se lui tollerava della propaganda anticomunista in classe, a me non restava altro che rassegnare subito le mie dimissioni.<br>'''Fenja''': Bravo Andrej! E lui che ha detto? <br>'''Evilenko''': Beh, quel porco le ha accettate.
*'''Col. Tabakov''': Al giorno d'oggi non sono più in molti a pensarla come te.<br>'''Evilenko''': Io sono comunista e intendo morire da comunista. Ho già perso il mio lavoro alla scuola per via dei miei ideali.
*'''Oleg''': Striscia di bosco. Ne hai mai sentito parlare?<br>'''Lesiev''': Quello che ammazza i bambini. È così?<br>'''Oleg''': Non solo bambini. Anche donne, purché abbastanza giovani, si capisce.<br>'''Lesiev''': Quanti ne ha uccisi?<br>'''Oleg''': Tu quanti ne sai?<br>'''Lesiev''': Tre o quattro, credo.<br>'''Oleg''': Beh, ha cominciato con uno ogni tre mesi, ma dato che riesce a farla franca il numero è in crescita.<br>'''Lesiev''': E quindi quanti?<br>'''Oleg''': Ventidue. Quel ch'è peggio è che non c'è pista da seguire. Non un testimone, non un indizio, niente. Si sposta di continuo e riesce a colpire ovunque. Giorni fa era a Leningrado. Ha ammazzato una bambina lì.<br>'''Lesiev''': Siete sicuri che è sempre lo stesso?<br>'''Oleg''': Vedessi cosa gli fa a quei ragazzi. Dire che li uccide è veramente poco. Prima li stupra, poi li taglia a pezzi e se li mangia.
*'''Lesiev''': Perché io?<br>'''Oleg''': Per tanti buoni motivi.<br>'''Lesiev''': Dimmene uno. Uno qualsiasi. [...]<br>'''Oleg''': Perché sei iscritto al partito.<br>'''Lesiev''': Ci sono tanti investigatori iscritti al partito.<br>'''Oleg''': Non più tanti di questi tempi. E tu sei di gran lunga il migliore.<br>'''Lesiev''': Dimmene un altro.<br>'''Oleg''': Te ne dirò uno che magari potrebbe sembrarti un po' strano.<br>'''Lesiev''': E cioè, vale a dire?<br>'''Oleg''': La tua famiglia.<br>'''Lesiev''': La mia famiglia che c'entra in questa storia?<br>'''Oleg''': Non mi hai detto come si chiama tua figlia.<br>'''Lesiev''': Mariam.<br>'''Oleg''': Sono le bambine come Mariam che si trovano in pericolo in questo momento, mio caro Vadim Timurovič.
*'''Bagdasarov''': {{NDR|Nota una camicia ricoperta di sangue nel sacchetto di Evilenko}} Commette qualche omicidio per passatempo?<br>'''Evilenko''': Ho aiutato un amico questa mattina presto ad ammazzare il maiale.<br>'''Bagdasarov''': Beh, comunque, la prossima volta non essere così egoista. Porta qualche salsiccia!
*'''Lesiev''': {{NDR|Dopo la scoperta d'un cadavere di una bambina}} Tracce di sperma?<br>'''Dott. Amitrin''': Non lo so. Dovrei rimuovere quel ramo prima.
*'''Frolov''': Qui c'è scritto che lei ha un debole per i bambini.<br>'''Richter''': Sì. Mi piacciono molto i bambini. Avrei tanto voluto averne.<br>'''Frolov''': Serve una moglie per quello, dottor Richter.<br>'''Richter''': Sì, l'ho sentito dire.<br>'''Frolov''': Ma lei non ha né moglie né figli perché lei è omosessuale. Dico bene?<br>'''Richter''': Conosco molti omosessuali con mogli e figli.
*'''Richter''': Non lo troverete facilmente.<br>'''Lesiev''': Lo sappiamo. Uno che fa questo deve essere per forza un tipo particolare.<br>'''Richter''': Oh, al contrario. Può essere chiunque. Io. Lei. Lui. Chiunque.<br>'''Lesiev''': Parliamo di pedofilia e cannibalismo.<br>'''Richter''': L'uomo è il più feroce degli animali, non lo sa?<br>'''Lesiev''': E secondo lei chiunque sarebbe capace di questo?<br>'''Richter''': Se un uomo ne è capace, ne è capace qualsiasi uomo.<br>'''Lesiev''': Perché?<br>'''Richter''': Perché? Vuole sapere perché? Ma è semplice: prima eravamo un gregge di pecore e adesso siamo un branco di lupi.
*'''Lesiev''': Lei è un chirurgo, dottor Richter?<br>'''Richter''': In teoria lo sono, sì. Però non ho mai operato nessuno in vita mia. Quest'uomo è sicuramente molto più bravo di me.<br>'''Lesiev''': Qual è il suo campo?<br>'''Richter''': La [[psicoanalisi]].<br>'''Lesiev''': È psichiatra?<br>'''Richter''': No, psicoanalista.<br>'''Lesiev''': E qual è la differenza?<br>'''Richter''': Gli psichiatri di solito mettono i malati in manicomio. Io no.<br>'''Lesiev''': Lei dove li mette invece?<br>'''Richter''': In nessun posto. Vengono da me, a casa mia.<br>'''Lesiev''': E come li cura a casa sua?<br>'''Richter''': Loro parlano, io ascolto.
*'''Cap. Ramenskij''': Dia un po' un occhiata a queste foto, Evilenko. {{NDR|Evilenko ride}} Le trova divertenti, Evilenko?<br>'''Evilenko''': No, no, non è per questo che rido, compagno. È che non posso vedere le tue foto perché non ho portato gli occhiali. Solo per questo. Hai capito, compagno?<br>'''Cap. Ramenskij''': Non mi chiami "compagno"!<br>'''Evilenko''': Perché non vuoi essere chiamato "compagno"?<br>'''Cap. Ramenskij''': Professione?<br>'''Evilenko''': Io ti ho chiesto perché non vuoi essere chiamato "compagno"! Perché?<br>'''Cap. Ramenskij''': Sono io che faccio le domande qui.<br>'''Evilenko''': Non ti rendi conto? Senza il comunismo tu neanche esisteresti!<br>'''Cap. Ramenskij''': Le ho chiesto qual è la sua professione.<br>'''Evilenko''': Sono un iscritto al partito e voglio parlare con un tuo superiore.<br>'''Cap. Ramenskij''': Qui il partito non c'entra niente.<br>'''Evilenko''': Non peggiorare la tua situazione, ragazzo! Voglio parlare con un tuo superiore.<br>'''Lesiev''': C'è qualcosa che non va? {{NDR|Ramenskij gli cede il posto}}<br>'''Evilenko''': <br>'''Cap. Ramenskij''': <br>'''Evilenko''': <br>'''Cap. Ramenskij''': <br>'''Evilenko''': <br>'''Cap. Ramenskij''': <br>'''Evilenko''': <br>'''Cap. Ramenskij''': <br>'''Evilenko''': <br>
==Explicit==
Andrej Romanovic Evilenko è stato dichiarato sano di mente e colpevole.<br>È stato ufficialmente giustiziato il 14 febbraio 1994. L'esecuzione è avvenuta non si sa dove e non si sa come.<br>Nel Natale del 1993 due istituti di ricerca, uno tedesco e l'altro americano, avevano offerto all'ex Unione Sovietica importanti somme di denaro per averlo.<br>Vivo. ('''Testo a schermo''')
==Citazioni su ''Evilenko''==
*David Grieco ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di Malcolm McDowell, sembra la dimostranza di un teorema. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gli elementi più forti e convincenti di «Evilenko» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[David Grieco]]===
*Affidando [...] la parte a Malcolm ho pensato che anche se come regista all'esordio fossi risultato una mezza calzetta forse la sua straordinaria bravura mi avrebbe in qualche modo salvato.
*Attraverso questa storia particolare [...] ho cercato di ricostruire il sentimento di quell'epoca. Ho voluto rappresentare il grande disorientamento che regnava tra i russi. Per settant’anni ci sono state generazioni nate e morte nell'URSS. Nel bene e nel male il comunismo era un modo di vivere, l'unico conosciuto. Improvvisamente con la politica della trasparenza, milioni di persone sono entrate in una sorta di schizofrenia collettiva. Hanno perso la loro identità.
*Ci resta un lungo lavoro da fare sugli adulti già oggi, ma mi auguro che poter portare questo film nelle scuole possa aiutare a prendere in tempo quelle menti adolesecenti che potrebbero degnerare da un momento all'altro.
*Le mie motivazioni non erano facilmente vendibili. La storia del serial killer è appetibile, ma nessuno voleva saperne di una storia che prevedeva la morte di decine di bambini. 55 piccole vittime sono un motivo per scappare. Ogni volta che presentavo la sceneggiatura mi veniva suggerito di modificare la trama mettendo al posto dei bambini delle prostitute.
*Questa è la storia di due personaggi: due comunisti. Il mostro e l'uomo che gli dà la caccia. Quest'ultimo è un comunista come tanti ce ne sono stati in Europa e in Italia. È un orfano che tuttavia non prova alcuna nostalgia per l'ideologia. Continua a intendere il comunismo come una linea d'ispirazione etica e a vivere un sogno che nonostante tutto credo sia giusto coltivare anche oggi.
===[[Malcolm McDowell]]===
*M'interessava soprattutto acquistare la fisicità di Evilenko, i suoi gesti, le sue espressioni facciali, perché è proprio lì che si nasconde la chiave della sua schizofrenia. L'aspetto più terrificante delle storie di serial killer è che spesso questi individui appaiono del tutto normali.
*Mi ha molto colpito apprendere che la storia è ispirata a fatti assolutamente autentici, e che le autorità sovietiche dell'epoca non potevano concepire che nel loro paese avvenisse qualcosa di così mostruoso. Fino a quel momento in Unione Sovietica il serial killer era definito una persona affetta da "malattia americana", e con il crollo del sistema si sono verificati molti altri episodi terribili.
*Nel nostro film non ci sono battute tipo "voglio mangiare il fegato accompagnato dal Chianti" e in fondo Hannibal è il più sano del film. Evilenko è uno shizofrenico, un uomo spaesato, spossato, uno schizofrenico vero.
*Non serve la tecnica per interpretare uno psicotico dall'apparenza normale, uno che potresti incontrare in autobus. Bisognava cercarlo in cose diverse, come il suo modo diretto di guardare le telecamere durante il processo sorridendo con il labbro sollevato. Poi, avendo già interpretato russi e serial killer, so che funzionano i capelli corti, li ho tagliati, ho aggiunto il parrucchino preparato dal truccatore, i tipici occhiali sovietici e il vestito di polyestere, ho cercato un tipo di camminata.
*Sono stato io a convincere David a fare il regista, siamo amici da anni, abbiamo case vicine in Toscana, parliamo di questa storia da tempo. Non è un film horror all'americana, di quelli se ne fanno fin troppi, non si vedono bambini squartati, ci sono scene dure, ma non è macelleria.
==Voci correlate==
*[[Andrej Romanovič Čikatilo]]
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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==Senza fonte==
*L'[[immaginazione]] in [[arte]] consiste nel sapere trovare l'espressione più completa di una cosa esistente, ma mai nel supporre questa cosa o nel crearla.
*L'onore non sta in un titolo, né in una decorazione, ma negli atti e nei moventi delle azioni.
*Non ci possono essere scuole: ci sono soltanto pittori.
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Domanda e risposta
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Citazioni su '''domanda e risposta'''.
==Citazioni==
*Anche una domanda sbagliata può ottenere una risposta giusta. ([[Alessandro Morandotti]])
*Ci sono milioni di domande e solo un paio di risposte decenti nella vita. (''[[Joni (film)|Joni]]'')
*[[Gesù|Cristo]] è la risposta alle domande umane in quanto anzitutto le giudica. ([[Hansjürgen Verweyen]])
*D'una risposta che non si può formulare non può formularsi neppure la domanda. ''L'enigma'' non v'è. Se una domanda può porsi, ''può'' pure aver risposta. ([[Ludwig Wittgenstein]])
*È errore tanto domandare quando si conosce già la risposta, che rispondere quando la s'ignora. ([[Fernando de Rojas]])
*È facile fare domande difficili. Difficile è dare risposte facili. ([[Alessandro Morandotti]])
*E quando mi chiedono "Perché un reverendo risponde a una domanda ponendo un'altra domanda?" Io rispondo sempre "Perché non dovrei farlo?" (''[[La famiglia omicidi]]'')
*Essere all'altezza di una risposta è molto più difficile che essere all'altezza di una domanda. ([[Simone Moro]])
*Il Signore nasconde il suo volto agli uomini, ma possiamo trovarlo se lo cerchiamo. Alla fine, non importa quante domande abbiamo, perché lui è la nostra unica risposta. (''[[Maria Maddalena (film 2000)|Maria Maddalena]]'')
*[[Intervista|Interviste]]: saprò mai dare risposte valorose a domande stupide? ([[Gesualdo Bufalino]])
*''L'[[amore]] è la risposta | in un mare di domande.'' (''[[A Week Away]]'')
*L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il [[sesso]] può suggerire delle ottime domande. ([[Woody Allen]])
*La domanda è già un inizio di [[preghiera]] quando è disposta a far propria la risposta di Dio. ([[Adrienne von Speyr]])
*[[Lamento|Lamentarsi]] significa far domande e aspettare la risposta. Le domande però, che non rispondono a se stesse nel nascere, non trovano mai risposta. ([[Franz Kafka]])
*Le domande indiscrete sono le sole alle quali val la pena di rispondere. ([[Roberto Gervaso]])
*Le risposte sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti. Le domande invece sono il vero motore dell'attività mentale: un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano. ([[Piero Angela]])
*Lo [[scienziato]] non è l'uomo che fornisce le vere risposte; è quello che pone le vere domande. ([[Claude Lévi-Strauss]])
*Ma ''ogni'' domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita. ([[Konrad Lorenz]])
*Ma vi sono risposte che non avrei la forza di ascoltare e perciò evito di porre le domande. ([[Simone de Beauvoir]])
*Noi sentiamo che, anche una volta che tutte le ''possibili'' domande [[scienza|scientifiche]] hanno avuto una risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppur toccati. ([[Ludwig Wittgenstein]])
*Non è bene né dimenticare le domande che la [[filosofia]] pone né persuaderci di aver trovato incontrovertibili risposte. ([[Bertrand Russell]])
*Non esistono domande sciocche, ma solo risposte non pertinenti. ([[Carlo Maria Martini]])
*Non hanno ancora capito che le migliori risposte si danno quando non ci sono domande. (''[[Corto Maltese]]'')
*Non rispondo a domande di cui non conosco la risposta. (''[[NCIS - Unità anticrimine (prima stagione)|NCIS - Unità anticrimine]]'')
*Potete giudicare quanto intelligente è un uomo dalle sue risposte. Potete giudicare quanto è saggio dalle sue domande. ([[Naguib Mahfouz]])
*Preferisco farmi domande che darmi risposte. ([[Roberto Gervaso]])
*Prima di domandare, pensa alla risposta. ([[Proverbi toscani|proverbi toscano]])
*Può un mortale fare domande che Dio trova senza risposta? Facilissimo, direi. Ogni domanda senza senso non ha risposta. ([[C. S. Lewis]])
*Solo la [[vita]] potrà rispondere alle domande poste dalla vita. ([[Dag Hammarskjöld]])
*Solo un testa di cazzo ha una risposta per ogni domanda e una sporta di consigli. ([[Charles Bukowski]])
*Tu hai bisogno di domande, non di risposte, come la caverna ha bisogno della montagna. ([[A. C. H. Smith]])
*''Tu mi rivolgi anche domande e io ti ascolto, | e ti rispondo che non posso risponderti, che le risposte devi trovarle tu.'' ([[Walt Whitman]])
*Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre. ([[Jostein Gaarder]])
===[[José Saramago]]===
*Capita spesso che non facciamo le domande perché non saremmo ancora pronti per udire le risposte, o semplicemente perché ne avremmo paura. E quando troviamo il coraggio di formularle, non è raro che non ci rispondano.
*Certe domande si fanno soltanto per rendere più esplicita l'assenza di risposta.
*Fintanto che taciamo le domande, manteniamo l'illusione di poter venire a sapere le risposte.
*Né tu puoi farmi tutte le domande, né io posso darti tutte le risposte.
*Tutto nel mondo sta dando risposte, quel che tarda è il tempo delle domande.
===[[Oscar Wilde]]===
*Agli [[esame|esami]] gli sciocchi fanno le domande a cui i saggi non sanno rispondere.
*Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte, talvolta, lo sono.
*Solo le buone domande meritano buone risposte.
==[[Proverbi italiani]]==
*Domandare è lecito, rispondere è [[cortesia]].
*È una bella risposta quella che si attaglia ad ogni domanda.
*Il domandare è senno, il rispondere è obbligo.
*Non ogni lettera va alla posta, non ogni domanda vuole risposta.
*Prima di domandare, pensa alla risposta.
==Voci correlate==
*[[Domanda]]
*[[Risposta]]
[[Categoria:Confronti]]
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Citazioni su '''domanda e risposta'''.
==Citazioni==
*Anche una domanda sbagliata può ottenere una risposta giusta. ([[Alessandro Morandotti]])
*Ci sono milioni di domande e solo un paio di risposte decenti nella vita. (''[[Joni (film)|Joni]]'')
*[[Gesù|Cristo]] è la risposta alle domande umane in quanto anzitutto le giudica. ([[Hansjürgen Verweyen]])
*D'una risposta che non si può formulare non può formularsi neppure la domanda. ''L'enigma'' non v'è. Se una domanda può porsi, ''può'' pure aver risposta. ([[Ludwig Wittgenstein]])
*È errore tanto domandare quando si conosce già la risposta, che rispondere quando la s'ignora. ([[Fernando de Rojas]])
*È facile fare domande difficili. Difficile è dare risposte facili. ([[Alessandro Morandotti]])
*E quando mi chiedono "Perché un reverendo risponde a una domanda ponendo un'altra domanda?" Io rispondo sempre "Perché non dovrei farlo?" (''[[La famiglia omicidi]]'')
*Essere all'altezza di una risposta è molto più difficile che essere all'altezza di una domanda. ([[Simone Moro]])
*Il Signore nasconde il suo volto agli uomini, ma possiamo trovarlo se lo cerchiamo. Alla fine, non importa quante domande abbiamo, perché lui è la nostra unica risposta. (''[[Maria Maddalena (film 2000)|Maria Maddalena]]'')
*[[Intervista|Interviste]]: saprò mai dare risposte valorose a domande stupide? ([[Gesualdo Bufalino]])
*''L'[[amore]] è la risposta | in un mare di domande.'' (''[[A Week Away]]'')
*L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il [[sesso]] può suggerire delle ottime domande. ([[Woody Allen]])
*La domanda è già un inizio di [[preghiera]] quando è disposta a far propria la risposta di Dio. ([[Adrienne von Speyr]])
*[[Lamento|Lamentarsi]] significa far domande e aspettare la risposta. Le domande però, che non rispondono a se stesse nel nascere, non trovano mai risposta. ([[Franz Kafka]])
*Le domande indiscrete sono le sole alle quali val la pena di rispondere. ([[Roberto Gervaso]])
*Le risposte sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti. Le domande invece sono il vero motore dell'attività mentale: un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano. ([[Piero Angela]])
*Lo [[scienziato]] non è l'uomo che fornisce le vere risposte; è quello che pone le vere domande. ([[Claude Lévi-Strauss]])
*Ma ''ogni'' domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita. ([[Konrad Lorenz]])
*Ma vi sono risposte che non avrei la forza di ascoltare e perciò evito di porre le domande. ([[Simone de Beauvoir]])
*Noi sentiamo che, anche una volta che tutte le ''possibili'' domande [[scienza|scientifiche]] hanno avuto una risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppur toccati. ([[Ludwig Wittgenstein]])
*Non è bene né dimenticare le domande che la [[filosofia]] pone né persuaderci di aver trovato incontrovertibili risposte. ([[Bertrand Russell]])
*Non esistono domande sciocche, ma solo risposte non pertinenti. ([[Carlo Maria Martini]])
*Non hanno ancora capito che le migliori risposte si danno quando non ci sono domande. (''[[Corto Maltese]]'')
*Non rispondo a domande di cui non conosco la risposta. (''[[NCIS - Unità anticrimine (prima stagione)|NCIS - Unità anticrimine]]'')
*Potete giudicare quanto intelligente è un uomo dalle sue risposte. Potete giudicare quanto è saggio dalle sue domande. ([[Naguib Mahfouz]])
*Preferisco farmi domande che darmi risposte. ([[Roberto Gervaso]])
*Prima di domandare, pensa alla risposta. ([[Proverbi toscani|proverbio toscano]])
*Può un mortale fare domande che Dio trova senza risposta? Facilissimo, direi. Ogni domanda senza senso non ha risposta. ([[C. S. Lewis]])
*Solo la [[vita]] potrà rispondere alle domande poste dalla vita. ([[Dag Hammarskjöld]])
*Solo un testa di cazzo ha una risposta per ogni domanda e una sporta di consigli. ([[Charles Bukowski]])
*Tu hai bisogno di domande, non di risposte, come la caverna ha bisogno della montagna. ([[A. C. H. Smith]])
*''Tu mi rivolgi anche domande e io ti ascolto, | e ti rispondo che non posso risponderti, che le risposte devi trovarle tu.'' ([[Walt Whitman]])
*Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre. ([[Jostein Gaarder]])
===[[José Saramago]]===
*Capita spesso che non facciamo le domande perché non saremmo ancora pronti per udire le risposte, o semplicemente perché ne avremmo paura. E quando troviamo il coraggio di formularle, non è raro che non ci rispondano.
*Certe domande si fanno soltanto per rendere più esplicita l'assenza di risposta.
*Fintanto che taciamo le domande, manteniamo l'illusione di poter venire a sapere le risposte.
*Né tu puoi farmi tutte le domande, né io posso darti tutte le risposte.
*Tutto nel mondo sta dando risposte, quel che tarda è il tempo delle domande.
===[[Oscar Wilde]]===
*Agli [[esame|esami]] gli sciocchi fanno le domande a cui i saggi non sanno rispondere.
*Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte, talvolta, lo sono.
*Solo le buone domande meritano buone risposte.
==[[Proverbi italiani]]==
*Domandare è lecito, rispondere è [[cortesia]].
*È una bella risposta quella che si attaglia ad ogni domanda.
*Il domandare è senno, il rispondere è obbligo.
*Non ogni lettera va alla posta, non ogni domanda vuole risposta.
*Prima di domandare, pensa alla risposta.
==Voci correlate==
*[[Domanda]]
*[[Risposta]]
[[Categoria:Confronti]]
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David Chevalier
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Mariomassone
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'''David Chevalier''' (1978 – vivente), doppiatore e attore italiano.
==Citazioni di David Chevalier==
*È importante che io mi diverta a fare un personaggio e quando succede, automaticamente il mio lavoro rende meglio. Ma non perché se doppio un personaggio che non mi entusiasma do un contributo inferiore, ma semplicemente, come in tutte le cose, se doppio un bel personaggio scatta quel qualcosa in più. [...] Mi sono affezionato molto a Jason Biggs (Jim Levenstein – ''[[American Pie]]''), che ho doppiato diverse volte, fa sempre dei film un po' "leggerini" però mi fa ridere. [...] Per quanto riguarda le serie adoro il personaggio di Morgan in ''[[Chuck]]'' e chiunque conosce questa serie può immaginare che è impossibile non divertirsi a doppiarlo. [...] Ma trovo un bel coinvolgimento non solo nelle cose divertenti, anche in qualcosa di più impegnativo, basta che sia una sfida perché mi diverto sempre a trovare una chiave un po' diversa dai personaggi che ho doppiato in precedenza.<ref name="supernatural addicted>Da ''[http://supernatural.addicted.forumfree.it/?t=58866135 Intervista a David Chevalier]'', ''Supernatural.addicted.forumfree.it'', 17 novembre 2011.</ref>
*Ho iniziato 27 anni fa a fare il [[Doppiaggio|doppiatore]] e purtroppo devo dire che ho visto cambiare in peggio questo mestiere. All'epoca si curavano più i dettagli e c'era meno fretta, sicuramente anche per il fatto che la mole di lavoro era decisamente inferiore. La tecnologia ci ha aiutato a velocizzare il tutto però questa velocità che viene richiesta inevitabilmente va a discapito nostro e della qualità.<ref name="newsmag>Da ''[http://newsmag.altervista.org/30640/interviste/david-chevalier-il-doppiaggio-una-passione-di-famiglia David Chevalier: il doppiaggio, una passione di famiglia]'', ''Newsmag.altervista.org'', 23 gennaio 2014.</ref>
*Molti pensano che il mio cognome mi abbia spianato la strada. Con un cognome così, io ho sempre dovuto dimostrare di più. Sono entrato sempre in punta di piedi, nessuno mi ha mai garantito niente.<ref name=ilc>Da ''[https://ilovecoffeeing.wordpress.com/2014/10/02/buon-sangue-si-sente-david-chevalier/ Buon sangue... si sente! David Chevalier]'', ''ilovecoffeeing.wordpress.com'', 2 ottobre 2014.</ref>
*Io, quando posso, guardo i prodotti in lingua originale, perché per me è un esercizio linguistico, poiché mi piace tenere viva la lingua inglese. Però, per lo spettatore italiano, il doppiaggio rende più fruibile un prodotto e molto più vicino alla gente, se è fatto bene. [...] Purtroppo succede molte volte che la trasposizione venga mutata molto rispetto all'originale, vengono cambiate moltissime espressioni e in questo non sono molto d'accordo. Tuttavia penso che questo sia un lavoro che rimarrà per parecchio tempo perché, per esperienza personale, la gente lo apprezza molto.<ref name="supernatural addicted />
*Noi doppiatori cerchiamo di riproporre quel che è stato fatto in lingua originale, adeguandolo alla nostra sensibilità, al nostro linguaggio, alla nostra espressività e in un contesto italiano. Chiaramente non abbiamo il massimo di libertà espressiva perché ripresentiamo un qualcosa che è già stato realizzato. Quindi, secondo me, è proprio questa la magia del doppiaggio, far sembrare un prodotto già realizzato, come "nostro". La bravura consiste nel far sentire il meno possibile che è avvenuto il doppiaggio. Un buon doppiaggio si riconosce quando uno non ci fa caso che è doppiato quello che sta vedendo.<ref name="supernatural addicted />
*Ormai è molto difficile lavorare con il collega vicino anche per motivi tecnici, soprattutto per quanto riguarda le serie, quasi sempre s'incide su colonne separate. Se poi hai la fortuna di fare una prova con il collega, magari anche più esperto e bravo, [...] non solo è un piacere ma anche un incentivo. Sei più motivato, anche se si tratta di persone che conosci da tempo e puoi sempre imparare qualcosa di nuovo, migliorare.<ref name="telefilmaddicted>Da ''[http://www.telefilmaddicted.com/wordpress/esclusivo-telefilm-addicted-intervista-il-doppiatore-david-chevalier/ Telefilm Addicted intervista il doppiatore David Chevalier]'', ''Telefilmaddicted.com'', 1º febbraio 2011.</ref>
*Quando un attore è poco espressivo diventa molto faticoso il doppiaggio e devi andare a trovare un qualcosa in più da aggiungere al suo personaggio.<ref name="supernatural addicted />
*Sono un sedicenne in un corpo da quarantenne! Da ragazzo avevo forse più certezze: l'educazione, i punti di riferimento, le prospettive ben definite. Crescendo, ti metti inevitabilmente in discussione e intraprendi una ricerca continua. Forse alla fine del percorso della vita si ritroveranno le certezze.<ref name=ilc />
==Citazioni su David Chevalier==
*{{NDR|Sulle difficoltà nell'adattamento del personaggio di [[Rintarō Okabe]] di ''[[Steins;Gate]]''}} La mia paura e la mia remora era che la voce di David Chevalier era completamente differente dall'originale. [...] Io qualche timore ce l'avevo, ma siamo riusciti anche lì, faticando molto, io e il bravissimo David: siamo riusciti a trasporre in italiano la personalità del protagonista. Ci abbiamo lavorato molto e ci siamo anche divertiti, bravissimo David davvero. ([[Fabrizio Mazzotta]])
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Salvate il soldato Ryan]]'' (1998)
*''[[American Pie]]'' (1999)
*''[[Cielo d'ottobre]]'' (1999)
*''[[Mansfield Park]]'' (1999)
*''[[Animal Factory]]'' (2000)
*''[[Fatti, strafatti e strafighe]]'' (2000)
*''[[Quasi famosi]]'' (2000)
*''[[X-Men (film)|X-Men]]'' (2000)
*''[[American Pie 2]]'' (2001)
*''[[Black Hawk Down - Black Hawk abbattuto]]'' (2001)
*''[[Pearl Harbor (film)|Pearl Harbor]]'' (2001)
*''[[The Fast and the Furious|Fast and the Furious]]'' (2001)
*''[[Rat Race]]'' (2001)
*''[[Formula per un delitto]]'' (2002)
*''[[High Crimes - Crimini di stato]]'' (2002)
*''[[John Q]]'' (2002)
*''[[Le regole dell'attrazione]]'' (2002)
*''[[American Pie - Il matrimonio]]'' (2003)
*''[[Final Destination 2]]'' (2003)
*''[[Oggi sposi... niente sesso]]'' (2003)
*''[[School of Rock]]'' (2003)
*''[[The Core]]'' (2003)
*''[[EuroTrip]]'' (2004)
*''[[Kinsey]]'' (2004)
*''[[La ragazza della porta accanto (film 2004)|La ragazza della porta accanto]]'' (2004)
*''[[Mean Girls]]'' (2004)
*''[[Million Dollar Baby]]'' (2004)
*''[[Palle al balzo - Dodgeball]]'' (2004)
*''[[The Butterfly Effect]]'' (2004)
*''[[American Pie - Band Camp]]'' (2005)
*''[[Coach Carter]]'' (2005)
*''[[Constantine (film)|Constantine]]'' (2005)
*''[[Harry Potter e il calice di fuoco]]'' (2005)
*''[[Hooligans (film 2005)|Hooligans]]'' (2005)
*''[[Le mele di Adamo]]'' (2005)
*''[[Lords of Dogtown]]'' (2005)
*''[[Ben-Hur (film 2016)|Ben-Hur]]'' (2006)
*''[[Bobby]]'' (2006)
*''[[Eragon]]'' (2006)
*''[[L'ultimo re di Scozia]]'' (2006)
*''[[Lettere da Iwo Jima]]'' (2006)
*''[[Scary Movie 4]]'' (2006)
*''[[X-Men - Conflitto finale]]'' (2006)
*''[[Charlie Bartlett]]'' (2007)
*''[[Donne, regole... e tanti guai!]]'' (2007)
*''[[Sunshine]]'' (2007)
*''[[Never Back Down - Mai arrendersi]]'' (2008)
*''[[Saw V - Non crederai ai tuoi occhi]]'' (2008)
*''[[Twilight (film)|Twilight]]'' (2008)
*''[[Benvenuti a Zombieland]]'' (2009)
*''[[Il segreto dei suoi occhi]]'' (2009)
*''[[State of Play]]'' (2009)
*''[[The Twilight Saga: New Moon|New Moon]]'' (2009)
*''[[Appuntamento con l'amore]]'' (2010)
*''[[Letters to Juliet]]'' (2010)
*''[[Resident Evil: Afterlife]]'' (2010)
*''[[Robin Hood (film 2010)|Robin Hood]]'' (2010)
*''[[Scott Pilgrim vs. the World]]'' (2010)
*''[[The Twilight Saga: Eclipse|Eclipse]]'' (2010)
*''[[L'alba del pianeta delle scimmie]]'' (2011)
*''[[In Time]]'' (2011)
*''[[Scream 4]]'' (2011)
*''[[The Iron Lady]]'' (2011)
*''[[The Roommate - Il terrore ti dorme accanto]]'' (2011)
*''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1|Breaking Dawn - Parte 1]]'' (2011)
*''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011)
*''[[American Pie: Ancora insieme]]'' (2012)
*''[[Candidato a sorpresa]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Freelancers]]'' (2012)
*''[[Le belve (film 2012)|Le belve]]'' (2012)
*''[[Skyfall]]'' (2012)
*''[[The Avengers (film 2012)|The Avengers]]'' (2012)
*''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2]]'' (2012)
*''[[Shadowhunters - Città di ossa (film)|Shadowhunters - Città di ossa]]'' (2013)
*''[[G.I. Joe - La vendetta]]'' (2013)
*''[[Gli stagisti]]'' (2013)
*''[[Red 2]]'' (2013)
*''[[Thor: The Dark World]]'' (2013)
*''[[La teoria del tutto]]'' (2014)
*''[[Non buttiamoci giù (film)|Non buttiamoci giù]]'' (2014)
*''[[RoboCop (film 2014)|RoboCop]]'' (2014)
*''[[Veronica Mars - Il film]]'' (2014)
*''[[Carol (film)|Carol]]'' (2015)
*''[[Spectre (film)|Spectre]]'' (2015)
*''[[Star Wars: Il risveglio della Forza]]'' (2015)
*''[[La grande scommessa]]'' (2015)
*''[[Criminal (film 2016)|Criminal]]'' (2016)
*''[[The Divergent Series: Allegiant]]'' (2016)
*''[[X-Men - Apocalisse]]'' (2016)
*''[[Bright (film)|Bright]]'' (2017)
*''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017)
*''[[Star Wars: Gli ultimi Jedi]]'' (2017)
*''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018)
*''[[Star Wars: L'ascesa di Skywalker]]'' (2019)
*''[[Il processo ai Chicago 7]]'' (2020)
*''[[Il silenzio della palude]]'' (2020)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
{{div col|strette}}
*''[[Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion]]'' (1997)
*''[[Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance]]'' (2009)
*''[[Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo]]'' (2012)
*''[[La storia della principessa splendente]]'' (2013)
*''[[Steins;Gate: The Movie - Load Region of Déjà Vu]]'' (2013)
*''[[Gli eroi del Natale]]'' (2017)
{{div col end}}
===Serie televisive===
{{div col|strette}}
*''[[E.R. - Medici in prima linea]]'' (1994-2009)
*''[[Settimo cielo]]'' (1996-2007)
*''[[Siska]]'' (1998-2008)
*''[[Malcolm]]'' (2000-2006)
*''[[Buffy l'ammazzavampiri]]'' (1997-2003)
*''[[Dawson's Creek]]'' (1998-2003)
*''[[CSI - Scena del crimine]]'' (2000-2015)
*''[[Una mamma per amica]]'' (2000-2007)
*''[[Band of Brothers - Fratelli al fronte]]'' (2001)
*''[[Paso adelante]]'' (2002-2005)
*''[[Taken]]'' (2002)
*''[[One Tree Hill]]'' (2003-2012)
*''[[Life as We Know It]]'' (2004-2005)
*''[[Miss Marple (serie televisiva 2004)|Miss Marple]]'' (2004 - 2013)
*''[[Veronica Mars]]'' (2004-2007)
*''[[Doctor Who]]'' (2005-in corso)
*''[[Roma (serie televisiva)|Roma]]'' (2005 - 2007)
*''[[Supernatural (serie televisiva)|Supernatural]]'' (2005-in corso)
*''[[Chuck]]'' (2007-2012)
*''[[Gossip Girl]]'' (2007-2012)
*''[[Being Erica]]'' (2009-2011)
*''[[Glee]]'' (2009-2015)
*''[[Warehouse 13]]'' (2009-2014)
*''[[The Walking Dead (serie televisiva)|The Walking Dead]]'' (2010-in corso)
*''[[C'era una volta]]'' (2011-in corso)
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011 – 2019)
*''[[The Killing (serie televisiva 2011)|The Killing]]'' (2011-2014)
*''[[Arrow (serie televisiva)|Arrow]]'' (2012-in corso)
*''[[House of Cards - Gli intrighi del potere]]'' (2013-in corso)
*''[[Rick and Morty]]'' (2013-in corso)
*''[[The Blacklist]]'' (2013-in corso)
*''[[Gotham (serie televisiva)|Gotham]]'' (2014-in corso)
*''[[Penny Dreadful]]'' (2014-2016)
*''[[Chicago Med]]'' (2015 - in corso)
*''[[Quantico (serie televisiva)|Quantico]]'' (2015 – in corso)
*''[[Lucifer (serie televisiva)|Lucifer]]'' (2016 - in corso)
*''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (2020)
*''[[Loki (serie televisiva)|Loki]]'' (2021 - in corso)
{{div col end}}
==Serie Animate==
*''[[Cowboy Bebop]]'' (1998-1999)
*''[[Futurama]]'' (1999-2013)
*''[[Great Teacher Onizuka]]'' (1999-2000)
*''[[Boogiepop Phantom]]'' (2000)
*''[[Paradise Kiss]]'' (2005)
*''[[Steins;Gate]]'' (2011)
*''[[Steins;Gate 0]]'' (2018)
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Roberto Chevalier]], padre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Chevalier, David}}
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Fabio Boccanera
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5.171.96.152
wikitext
text/x-wiki
'''Fabio Boccanera''' (1964 – vivente), doppiatore italiano.
==Citazioni di Fabio Boccanera==
*Citerò tre film che ho amato particolarmente seppur in modo differente e per motivi differenti ovvero ''[[Will Hunting - Genio ribelle]]'', ''[[Clerks - Commessi|Clerks]]'' [...] e ''[[La fabbrica di cioccolato]]'' [...] volendo arriverei facilmente a 30 e poi a 300 film se solo volessi... ho amato tutti i film che ho doppiato.<ref name=supereva>Da ''[http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2007/01/282918.shtml Intervista esclusiva a Fabio Boccanera]'', ''Supereva.it''.</ref>
*I provini sono l'unico metro che un direttore ha per valutare la preparazione di un attore... ma spesso vengono presi sotto gamba, a volte vedo ragazzi che passano da una sala all'altra senza attenzione, chiedendo provini con un po' di superficialità, beh non è questo il modo, qualsiasi scuola è inutile se poi non si ha la pazienza e l'umiltà per continuare giorno dopo giorno ad imparare.<ref name=supereva />
*Noi [[doppiatore|doppiatori]] lavoriamo al buio, siamo abituati a vedere i nostri nomi sui maxischermi al cinema ma difficilmente veniamo riconosciuti per strada, sembra quasi che tu non esisti... il tuo vicino al cinema si emoziona con la tua voce ma non sa che gli stai seduto accanto.<ref name=supereva />
*Non ci sono film che rifarei, rifare è sempre sbagliato... sarebbe come incollare un vaso rotto. Per quanto riguarda gli attori indubbiamente [[Johnny Depp]] è quello che sento più vicino al mio modo di essere ma in ogni attore trovo qualcosa di me.<ref name=supereva />
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[I racconti dello zio Tom]]'' (1946) <small>Doppiaggio del 1973</small>
*''[[Il ribelle]]'' (1983)
*''[[Dune]]'' (1984) <small>(edizione speciale)</small>
*''[[Per vincere domani - The Karate Kid]]'' (1984)
*''[[Nightmare - Dal profondo della notte]]'' (1984)
*''[[Breakfast Club]]'' (1985)
*''[[Karate Kid II - La storia continua]]'' (1986)
*''[[Indiana Jones e l'ultima crociata]]'' (1989)
*''[[Karate Kid III - La sfida finale]]'' (1989)
*''[[L'attimo fuggente]]'' (1989)
*''[[Edward mani di forbice]]'' (1990)
*''[[The Doors (film)|The Doors]]'' (1991)
*''[[Gli spietati]]'' (1992)
*''[[Clerks - Commessi]]'' (1994)
*''[[Mowgli - Il libro della giungla]]'' (1994)
*''[[La signora ammazzatutti]]'' (1994)
*''[[Ace Ventura - Missione Africa]]'' (1995)
*''[[Braveheart - Cuore impavido]]'' (1995)
*''[[Clockers]]'' (1995)
*''[[Hooligans (film 1995)|Hooligans]]'' (1995)
*''[[L'odio]]'' (1995)
*''[[Ritorno dal nulla]]'' (1995)
*''[[Vampiro a Brooklyn]]'' (1995)
*''[[Independence Day]]'' (1996)
*''[[Ransom - Il riscatto]]'' (1996)
*''[[Romeo + Giulietta di William Shakespeare]]'' (1996)
*''[[Schegge di paura]]'' (1996)
*''[[Swingers]]'' (1996)
*''[[The Rock]]'' (1996)
*''[[Trainspotting]]'' (1996)
*''[[Alien - La clonazione]]'' (1997)
*''[[Carne trémula]]'' (1997)
*''[[Cop Land]]'' (1997)
*''[[Face/Off - Due facce di un assassino]]'' (1997)
*''[[Full Monty - Squattrinati organizzati]]'' (1997)
*''[[Il Santo (film)|Il Santo]]'' (1997)
*''[[Jackie Brown]]'' (1997)
*''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' (1997)
*''[[Will Hunting - Genio ribelle]]'' (1997)
*''[[Armageddon - Giudizio finale]]'' (1998)
*''[[Fuori di cresta]]'' (1998)
*''[[Shakespeare in Love]]'' (1998)
*''[[Analisi di un delitto]]'' (1999)
*''[[Appuntamento a tre]]'' (1999)
*''[[Ogni maledetta domenica]]'' (1999)
*''[[Bait - L'esca]]'' (2000)
*''[[Bounce (film)|Bounce]]'' (2000)
*''[[Chocolat]]'' (2000)
*''[[Hellraiser 5: Inferno]]'' (2000)
*''[[La leggenda di Bagger Vance]]'' (2000)
*''[[The Man Who Cried - L'uomo che pianse]]'' (2000)
*''[[Donnie Darko]]'' (2001)
*''[[E morì con un felafel in mano]]'' (2001)
*''[[La vera storia di Jack lo squartatore]]'' (2001)
*''[[Monster's Ball - L'ombra della vita]]'' (2001)
*''[[Serendipity - Quando l'amore è magia]]'' (2001)
*''[[Zoolander]]'' (2001)
*''[[Al vertice della tensione]]'' (2002)
*''[[Hero (film 2002)|Hero]]'' (2002)
*''[[In linea con l'assassino]]'' (2002)
*''[[I passi dell'amore - A Walk to Remember]]'' (2002)
*''[[La morte può attendere]]'' (2002)
*''[[Liberty Stands Still]]'' (2002)
*''[[John Q]]'' (2002)
*''[[Minority Report]]'' (2002)
*''[[Il regno del fuoco]]'' (2002)
*''[[Repli-Kate]]'' (2002)
*''[[Amami se hai coraggio]]'' (2003)
*''[[Daredevil]]'' (2003)
*''[[La leggenda degli uomini straordinari]]'' (2003)
*''[[La maledizione della prima luna]]'' (2003)
*''[[Love Actually - L'amore davvero]]'' (2003)
*''[[Matrix Reloaded]]'' (2003)
*''[[Matrix Revolutions]]'' (2003)
*''[[S.W.A.T. - Squadra speciale anticrimine]]'' (2003)
*''[[EuroTrip]]'' (2004)
*''[[King Arthur]]'' (2004)
*''[[Man on Fire - Il fuoco della vendetta]]'' (2004)
*''[[The Libertine]]'' (2004)
*''[[La fabbrica di cioccolato]]'' (2005)
*''[[Le crociate - Kingdom of Heaven]]'' (2005)
*''[[A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare]]'' (2006)
*''[[Blood Diamond - Diamanti di sangue]]'' (2006)
*''[[Déjà vu - Corsa contro il tempo]]'' (2006)
*''[[Fearless]]'' (2006)
*''[[Flags of Our Fathers]]'' (2006)
*''[[I figli degli uomini]]'' (2006)
*''[[Inside Man]]'' (2006)
*''[[La Pantera Rosa (film 2006)|La Pantera Rosa]]'' (2006)
*''[[Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma]]'' (2006)
*''[[Sin City (film)|Sin City]]'' (2006)
*''[[Smokin' Aces]]'' (2006)
*''[[American Gangster]]'' (2007)
*''[[Elizabeth: The Golden Age]]'' (2007)
*''[[Il caso Thomas Crawford]]'' (2007)
*''[[L'amore ai tempi del colera]]'' (2007)
*''[[Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo]]'' (2007)
*''[[Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street]]'' (2007)
*''[[Blindness - Cecità]]'' (2008)
*''[[Changeling]]'' (2008)
*''[[Death Race]]'' (2008)
*''[[Pride and Glory - Il prezzo dell'onore]]'' (2008)
*''[[RocknRolla]]'' (2008)
*''[[Step Up 2 - La strada per il successo]]'' (2008)
*''[[Teza (film)|Teza]]'' (2008)
*''[[Agora (film)|Agora]]'' (2009)
*''[[Bastardi senza gloria]]'' (2009)
*''[[Giustizia privata]]'' (2009)
*''[[Nemico pubblico - Public Enemies]]'' (2009)
*''[[Sherlock Holmes (film 2009)|Sherlock Holmes]]'' (2009)
*''[[Terminator Salvation]]'' (2009)
*''[[The Road (film)|The Road]]'' (2009)
*''[[Un alibi perfetto]]'' (2009)
*''[[Alice in Wonderland]]'' (2010)
*''[[Codice Genesi]]'' (2010)
*''[[Scontro tra titani]]'' (2010)
*''[[Shutter Island]]'' (2010)
*''[[The Tourist]]'' (2010)
*''[[Fast & Furious 5]]'' (2011)
*''[[Killer Elite (film 2011)|Killer Elite]]'' (2011)
*''[[La cosa (film 2011)|La cosa]]'' (2011)
*''[[La mia vita è uno zoo]]'' (2011)
*''[[Limitless]]'' (2011)
*''[[Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare]]'' (2011)
*''[[Dark Shadows]]'' (2012)
*''[[Zero Dark Thirty]]'' (2012)
*''[[12 anni schiavo]]'' (2013)
*''[[Lei (film 2013)|Lei]]'' (2013)
*''[[Saving Mr. Banks]]'' (2013)
*''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014)
*''[[L'amore bugiardo - Gone Girl]]'' (2014)
*''[[Vizio di forma (film)|Vizio di forma]]'' (2014)
*''[[Fast & Furious 7]]'' (2015)
*''[[Mortdecai]]'' (2015)
*''[[The Divergent Series: Insurgent]]'' (2015)
*''[[Animali fantastici e dove trovarli]]'' (2016)
*''[[Alien: Covenant]]'' (2017)
*''[[Fast & Furious 8]]'' (2017)
*''[[Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar]]'' (2017)
*''[[T2 Trainspotting]]'' (2017)
*''[[Soldado]]'' (2018)
*''[[Captain Marvel (film)|Captain Marvel]]'' (2019)
*''[[Gemini Man (film)|Gemini Man]]'' (2019)
*''[[John Wick 3 - Parabellum]]'' (2019)
*''[[The Gentlemen]]'' (2019)
*''[[Infinite (film)|Infinite]]'' (2021)
*''[[The Batman]]'' (2022)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
{{div col|strette}}
*''[[Bambi]]'' (1942) <small>(doppiaggio del 1968)</small>
*''[[Robin Hood (film 1973)|Robin Hood]]'' (1973)
*''[[Akira (film)|Akira]]'' (1988)
*''[[I Cavalieri dello zodiaco: L'ultima battaglia]]'' (1989)
*''[[Pom Poko]]'' (1994)
*''[[Balto]]'' (1995)
*''[[Spirit - Cavallo selvaggio]]'' (2002)
*''[[Koda, fratello orso]]'' (2003)
*''[[La sposa cadavere]]'' (2005)
*''[[Pretty Cure#Pretty Cure Max Heart 2 – Amici per sempre|Pretty Cure Max Heart 2 - Amici per sempre]]'' (2005)
*''[[Sword of the Stranger]]'' (2007)
{{div col end}}
===Serie animate===
{{div col|strette}}
*''[[Scooby-Doo]]'' (1969 - in corso)
*''[[Mobile Suit Gundam]]'' (1979-1980)
*''[[Hello Spank]]'' (1981)
*''[[Lamù]]'' (1981)
*''[[Holly e Benji]]'' (1983-1986, 1989-1990 e 1994-2001)
*''[[Ranma ½]]'' (1989)
*''[[Le situazioni di Lui & Lei]]'' (1998)
*''[[Inuyasha]]'' (2000-2004 e 2009-2010)
*''[[Ergo Proxy]]'' (2006)
*''[[Sfondamento dei cieli Gurren Lagann]]'' (2007)
{{div col end}}
===Serie televisive===
{{div col|strette}}
*''[[Law & Order - I due volti della giustizia]]'' (1990-2010)
*''[[JAG - Avvocati in divisa]]'' (1995-2005)
*''[[Star Trek: Voyager]]'' (1995-2001)
*''[[Settimo cielo]]'' (1996-2007)
*''[[Buffy l'ammazzavampiri]]'' (1997-2003)
*''[[Nikita (serie televisiva 1997)|Nikita]]'' (1997-2001)
*''[[Oz (serie televisiva)|Oz]]'' (1997-2003)
*''[[Sex and the City]]'' (1998-2004)
*''[[Angel (serie televisiva)|Angel]]'' (1999-2004)
*''[[Andromeda (serie televisiva)|Andromeda]]'' (2000-2005)
*''[[Dark Angel]]'' (2000-2002)
*''[[I mondi infiniti di H.G. Wells]]'' (2001)
*''[[Alias (serie televisiva)|Alias]]'' (2001-2006)
*''[[Smallville]]'' (2001-2011)
*''[[Taken]]'' (2002)
*''[[Una mamma per amica]]'' (2002-2007)
*''[[Battlestar Galactica (miniserie televisiva)|Battlestar Galactica]]'' (2003)
*''[[Battlestar Galactica]]'' (2003-2009)
*''[[Desperate Housewives]]'' (2004-2012)
*''[[Lost]]'' (2004-2010)
*''[[Prison Break]]'' (2005-2009)
*''[[Dexter]]'' (2006-2013)
*''[[Heroes]]'' (2006-2010)
*''[[Kebab for Breakfast]]'' (2006-2008)
*''[[Chuck]]'' (2007-2012)
*''[[In Treatment]]'' (2008-2010)
*''[[True Blood]]'' (2008-2014)
*''[[NCIS: Los Angeles]]'' (2009-in corso)
*''[[Spartacus (serie televisiva)|Spartacus]]'' (2010-2013)
*''[[Strike Back]]'' (2010-2015)
*''[[The Walking Dead (serie televisiva)|The Walking Dead]]'' (2010-in corso)
*''[[The Killing (serie televisiva 2011)|The Killing]]'' (2011-2014)
*''[[La Bibbia (miniserie televisiva)|La Bibbia]]'' (2013)
*''[[Le regole del delitto perfetto]]'' (2014-2020)
*''[[The Knick]]'' (2014-in corso)
*''[[True Detective]]'' (2014-in corso)
*''[[American Crime Story]]'' (2016-in corso)
*''[[I Medici]]'' (2016-2019)
{{div col end}}
==Voci correlate==
*[[Laura Boccanera]], sorella
*[[Emanuela D'Amico]], moglie
*[[Emanuela Rossi]], cugina
*[[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]], cugino
*[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]], cugino
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Boccanera, Fabio}}
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Elena Perino
0
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/* Film */
wikitext
text/x-wiki
'''Elena Perino''' (1985 – vivente), doppiatrice italiana.
==Citazioni di Elena Perino==
*Molti, quando dico che ho venticinque anni e lavoro da venti, fanno molta fatica a crederci; alle elementari venivo persino sgridata, le maestre mi dicevano che dovevo lasciare il lavoro, che non era giusto lavorare a quell'età e che loro erano contrarie. Se gli avessi dato retta non avrei mai appreso la tecnica come solo i bambini fanno: per me è automatico. Chi incomincia tardi si distrae dalla [[recitazione]] per stare attento agli attacchi, alle lunghezze, alla cuffia, al copione o allo schermo.<ref name=td>Da ''[http://www.taxidrivers.it/13166/interviste/intervista-a-elena-perino.html Intervista a Elena Perino]'' di Francesco Massaccesi, ''taxidrivers.it'', 19 novembre 2010.</ref>
*[[Oreste Rizzini]] mi ha particolarmente colpita visto che ci avevo lavorato tantissimo: io e [[Veronica Puccio]] avevamo fatto un'intera serie tv insieme a lui e ci aveva rinominate "Elena Pennichella" e "Veronica Nanna", ci chiamava così ogni volta che ci imbambolavamo a vedere un anello<ref>Nel doppiaggio con questo termine si indica uno spezzone di pellicola chiuso ad anello e proiettabile a ripetizione.</ref> o partivamo in ritardo.<ref name=td />
*[[Penélope Cruz|Penélope]] è adorabile: alla conferenza stampa, prima di iniziare a girare il film {{NDR|''Non ti muovere''}}, mi si presentò davanti chiedendomi (in un italiano perfetto) se non sarei rimasta traumatizzata a tagliarmi i capelli [...] e rimasi senza fiato realizzando solo dopo qualche attimo che mi stava parlando. Ogni volta che mi vedeva mi abbracciava, era alla mano, simpatica, semplice, una vera diva ed una vera donna, che sa di essere quello che è, ma non ti fa neanche per un secondo sentire da meno.<ref name=td />
*Per il film {{NDR|''Non ti muovere''}} [[Sergio Castellitto|Sergio]] mi prese dopo cinque provini [...] e, all'ultimo, mentre mi stavo mettendo la giacca per andare via, mi chiamò e mi presentò ad alcune persone dicendo che sarei stata Angela, sua figlia. Ebbi un mancamento, mi aveva presa, e lo sentii come un padre per tutto il film.<ref name=td />
*{{NDR|Parla del nonno [[Gianfranco Bellini]]}} Quando doppiò HAL 9000<ref>Il computer di bordo dell'astronave ''Discovery'' nel film ''[[2001: Odissea nello spazio]]''.</ref> era una voce completamente diversa da quella originale, e mio nonno ricevette i complimenti proprio di [[Stanley Kubrick]] perché l'aveva reso ancora più reale di come l'aveva creato lui.<ref name=di>Da ''[http://www.doppiatoriitaliani.com/doppiatori-italiani/elena-perino-voce-di-brenda-song-in-the-social-network/ Elena Perino (voce di Brenda Song in “The Social Network”)]'', Davide Pigliacelli, ''DoppiatoriItaliani.com'', 20 giugno 2012.</ref>
*Quando stai lì al leggio, se hai cinque anni o se ne hai sessanta stai comunque al pari. Io mi ricordo che i colleghi più grandi non si rapportavano a noi come se fossimo tanto più piccoli, eravamo dei colleghi alla pari, e quindi stessa responsbilità, stessa serietà. È stata tipo una scuola di arti marziali: ci ha dato una certa disciplina questa cosa.<ref name=di />
*{{NDR|Parla ancora del nonno}} Sia io che [[Davide Perino|mio fratello]] abbiamo lavorato con lui, ed era severo con noi più che con altri: è stato bellissimo lavorarci insieme e riceverne gli insegnamenti attraverso la sua calda e rassicurante voce. A lui dobbiamo l'aver imparato "la vecchia scuola" di questo mestiere; è stato un grande e mi dispiace che non venga ricordato abbastanza come tanti suoi vecchi colleghi.<ref name=td />
*Un [[doppiaggio|doppiatore]] deve assolutamente essere un bravo attore, perché un doppiatore che sa usare alla perfezione la tecnica [...] ma non sa recitare non ha futuro. Forse, il limite del doppiatore di fronte alla macchina da presa è il non sapersi muovere; noi dobbiamo trasmettere qualsiasi tipo di emozione solamente con la voce, cercando di non agitarci più di tanto con la gestualità, poiché anche ogni rumore diverso dalla voce viene captato dal microfono, ma sulla cosa si può lavorare e ci sono tantissimi doppiatori che di fronte alla macchina da presa sono riusciti a trasmettere anche l'espressività.<ref name=td />
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Non ti muovere (film)|Non ti muovere]]'' (2004)
===Doppiatrice===
====Film====
{{div col|strette}}
*''[[Orgoglio e pregiudizio (film 2005)|Orgoglio e pregiudizio]]'' (2005)
*''[[Identikit di un delitto]]'' (2007)
*''[[Harry Potter e il principe mezzosangue]]'' (2009)
*''[[Tra le nuvole]]'' (2009)
*''[[Scott Pilgrim vs. the World]]'' (2010)
*''[[The Social Network]]'' (2010)
*''[[The Roommate - Il terrore ti dorme accanto]]'' (2011)
*''[[American Pie: Ancora insieme]]'' (2012)
*''[[Che cosa aspettarsi quando si aspetta]]'' (2012)
*''[[Spectre (film)|Spectre]]'' (2015)
*''[[Split]]'' (2016)
*''[[The Nice Guys]]'' (2016)
*''[[Blade Runner 2049]]'' (2017)
*''[[Kong: Skull Island]]'' (2017)
*''[[La torre nera (film)|La torre nera]]'' (2017)
*''[[Avengers: Endgame]]'' (2019)
*''[[Captain Marvel (film)|Captain Marvel]]'' (2019)
*''[[Estraneo a bordo]]'' (2021)
*''[[The Batman]]'' (2022)
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====Film d'animazione====
*''[[Your Name.]]'' (2016)
====Serie animate====
*''[[Black Rock Shooter]]'' (2012)
*''[[L'attacco dei giganti]]'' (2013, 2017)
*''[[Tokyo Ghoul √A]]'' (2015)
*''[[Tokyo Ghoul:re]]'' (2018)
====Serie televisive====
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*''[[Teen Angels]]'' (2007-2010)
*''[[The Big Bang Theory]]'' (2007 - 2019)
*''[[Agents of S.H.I.E.L.D.]]'' (2013 - in corso)
*''[[Le regole del delitto perfetto]]'' (2014 - 2020)
*''[[Mr. Robot]]'' (2015 - 2019)
*''[[Poldark (serie televisiva 2015)|Poldark]]'' (2015 - 2019)
*''[[Marseille (serie televisiva)|Marseille]]'' (2016 - 2018)
*''[[Tribes and Empires: Storm of Prophecy]]'' (2017-2018)
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==Voci correlate==
*[[Davide Perino]], fratello
*[[Gianfranco Bellini]], nonno
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Perino, Elena}}
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Antonio Ghirelli
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Gaux
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/* Bibliografia */ typo
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[[File:Antonio Ghirelli1.jpg|thumb|Antonio Ghirelli (2008)]]
'''Antonio Ghirelli''' (1922 – 2012), giornalista e scrittore italiano.
==Citazioni di Antonio Ghirelli==
*Il segno più originale della presenza di [[Salvatore Di Giacomo]] nella «belle époque» partenopea, sta nella sua sdegnosa estraneità alle mode letterarie che imperversavano in quell'epoca: il classicismo professorale di [[Giosuè Carducci|Carducci]], il patetico decadentismo di [[Giovanni Pascoli|Pascoli]] e di [[Sergio Corazzini|Corazzini]], l'immaginifico barocchismo di [[Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]], che pure a [[Napoli]] era di casa. Chino sul foglio bianco come un grande artigiano, don Salvatore si isola dal frastuono delle gazzette e dei salotti, dedicandosi piuttosto a portare ad estrema perfezione uno strumento personale che non somiglia a nessun altro, il vernacolo, mediato sì dalla realtà popolare ma filtrato attraverso esperienze altamente sofisticate, che vanno dai lirici greci dell'epoca di [[Saffo]] all'opera buffa dell'epoca di [[Giovanni Paisiello|Paisiello]], passando per la narrativa del Cortese e del [[Giambattista Basile|Basile]]. La fusione che egli realizza tra la struttura colta del suo dialetto e la tradizione parlata attinge la perfezione nei versi delle ariette e delle canzoni nuove, dove la parola si libera «in un aere musicale» e appare «disposta a vivere per ritmi e metri in una trepidantissima aura di suggerimenti».<ref>Da ''Introduzione'' a Salvatore Di Giacomo, ''Tutte le poesie'', Newton ẟ Compton, 1997, p. 9. ISBN 88-8183-643-2</ref>
==''Storia di Napoli''==
*{{NDR|Su [[Francesco II delle Due Sicilie]]}} Il [[Montezuma]] di Gaeta. (da ''Il Montezuma di Gaeta'', p. 241)
*Il processo di unificazione, ancorché legittimo ed irreversibile, si risolve in un fallimento senza uguali nella storia del nazionalismo europeo, eccezion fatta forse per il rapporto tra Irlanda del Nord e Regno Unito. A spiegarlo, bisogna individuare tutta una serie di debolezze, di errori, di delitti le cui responsabilità andranno ripartite equamente tra i conquistatori piemontesi, l'opposizione radicale e – almeno per quanto riguarda la città – la classe dirigente napoletana. [...] In pratica, si può anticipare un giudizio molto severo: dal 1860 sino ai nostri giorni, si è ripetuta a [[Napoli]] la storia di servilismo e di cupidigia caratteristica di ogni élite indigena nei paesi coloniali, con tutte le contraddizioni e le aggravanti inerenti ad un'operazione del genere quando venga realizzata all'interno di una comunità nazionale ed a spese di un gruppo etnico di forte personalità e di cospicue tradizioni civili.<br>Ovviamente, in tema di colonizzazione del Mezzogiorno la responsabilità primaria va assegnata ai conquistatori. I ceti conservatori e quelli moderati, non solo piemontesi, la cui alleanza Cavour ha saldato nel «connubio», si accostano alle Due Sicile con la diffidenza, l'incomprensione, il pregiudizio razziale che sono funzione, al tempo stesso, di un'ignoranza pressoché totale di quella realtà e di un'ottusa difesa della propria egemonia. [...] {{NDR|Per almeno mezzo secolo}} Esercito ed amministrazione del Regno d'Italia realizzano una strategia di rapina che solleva inizialmente la reazione sanguinosa del brigantaggio e quella strisciante della camorra, per accamparsi quindi pressoché indisturbata sul deserto delle risorse e delle iniziative. (da ''La piemontesizzazione'', pp. 259-60)
*[...] è fuori dubbio che il trapianto delle norme e degli orientamenti {{NDR|del [[Regno di Sardegna]]}} dovrebbe accompagnarsi quanto meno ad un attento lavoro di adattamento, di integrazione, di trasformazione: rinunciarvi è segno vistoso di miopia politica, se non debba addirittura addebitarsi ad un disegno premeditato. {{NDR|Oltre all'adozione del sistema fiscale sabaudo}} L'impoverimento delle risorse meridionali è aggravato in maniera irreparabile da altre due misure che le autorità unitarie emanano tra l'ottobre del '60 e l'agosto dell'anno successivo: la prima unifica il debito pubblico delle Due Sicilie con quello del Regno di Sardegna, che è due volte più pesante; la seconda estende, ancora automaticamente, alle terre liberate la tariffa doganale piemontese, abbassando dell'80 per cento i dazi protettivi e scardinando di conseguenza le strutture dell'industria locale, mentre finisce al Nord l'oro del Banco di Napoli: una consistenza monetaria di 443 milioni di lire oro contro i 148 del resto d'Italia. (da ''La piemontesizzazione'', p. 264)
*Il colpo di grazia viene dalla politica tributaria: l'esosa imposizione fiscale impedisce l'accumulazione di risparmio e di capitale, bloccando così per altro verso il potenziale sviluppo della industria, mentre espropria una larga parte del reddito disponibile nel Sud per coprire il disavanzo statale nonché le altre spese amministrative, infrastrutturali e militari di cui si giovano soprattutto le regioni e i gruppi industriali del Nord.<br>È una grandinata di tasse che si abbatte sui ceti produttivi e sulla popolazione: prima la ricchezza mobile, poi la famigerata imposta sul macinato, l'imposta sui pesi e le misure, quella sulle vetture e i domestici: una serie di fendenti vibrati all'impazzata contro tutte le classi sociali, con l'effetto di stroncare contemporaneamente offerta e domanda. Il governo unitario non trova energie e risorse per altri obiettivi che non siano la preparazione della guerra contro l'Austria per liberare il Veneto e, più tardi, l'ultimo assalto agli Stati della Chiesa. (da ''L'economia strozzata'', p. 276)
*{{NDR|La relazione dell'inchiesta Saredo, pur evidenziando le responsabilità della classe dirigente napoletana e del governo}} Anziché partire da un'approfondita analisi dei rapporti fra le classi e da una corretta identificazione dei centri di potere, [...] muove da una tesi astratta, venata di incredibili pregiudizi, secondo cui la popolazione napoletana sarebbe inadatta per definizione alla vita sociale, a cagione di un pronunciato individualismo che deriverebbe da inclinazioni estetiche, improntate dalla natura ovvero ereditate direttamente dai progenitori ellenici. [...] Sono idee aberranti che si collegano non solo al clima culturale del momento dominato dal positivismo lombrosiano, ma anche e forse soprattutto al sentimento di frustrazione da cui è posseduta la classe dirigente nazionale di fronte al fallimento del processo unitario. Incapace, per angustia di prospettive ed inconfessati interessi materiali, di individuare i gravi errori commessi nei quattro decenni seguiti alla liberazione del Mezzogiorno, la borghesia settentrionale – non meno che il personale politico romano – ne trasferisce la responsabilità sulla presunta inferiorità etnica degli ex regnicoli. [...] Ci sono del resto studiosi come Alfredo Niceforo che elevano queste vergognose teorie a livello di dimostrazione pseudoscientifica, utilizzando concetti di morfologia umana e di anatomia comparata: il suo ''Italiani del Nord e italiani del Sud'' non dispiacerebbe ad Alfred Rosenberg, come farebbe la felicità Adolf di Hitler l'altro libro ''L'italia barbara contemporanea'', in cui l'eminente razzista definisce i napoletani come un popolo femminile, mentre i settentrionali naturalmente sarebbero un popolo maschile, in altre parole una specie di ''Herrenfolk''. (da ''L'inchiesta Saredo'', pp. 336-337)
==''Aspettando la rivoluzione''==
===[[Incipit]]===
La storia della sinistra moderna, una storia nobile e tempestosa, ricca di contrasti, di scissioni e anche di personaggi ed episodi poco edificanti, comincia in Europa e quindi in Italia dopo il fallimento delle rivoluzioni esplose nel 1848. Quell'esito improvviso e deludente diffonde tra non pochi oppositori dell'ordine costituito l'amara sensazione che il riformismo, la speranza di guadagnare spazi di indipendenza e di libertà nell'ambito di una revisione costituzionale delle strutture sociopolitiche, siano del tutto illusori.
===Citazioni===
*Al di là delle pesanti, decisive responsabilità della sinistra nell'avvento del [[fascismo]] non si possono ignorare gli altri fattori che hanno contribuito a trasformare la [[marcia su Roma]] in una gita turistica [...] anche i politici di parte liberale, da [[Vittorio Emanuele Orlando|Orlando]] a [[Luigi Facta|Facta]], non hanno avuto la statura, l'energia, i programmi indispensabili per salvare le istituzioni democratiche [...] Al dunque, liberali e cattolici (liquidata dal [[Vaticano]] la segreteria di [[Luigi Sturzo|Sturzo]] nel Partito popolare) preferiranno fiancheggiare o tollerare [[Benito Mussolini|Mussolini]] anziché far causa comune con i socialisti contro la minaccia della dittatura. (da ''La farneticazione rivoluzionaria'', cap. XIV, p. 134)
*[...] l'incapacità {{NDR|del [[Partito comunista italiano]]}} di fare i conti con le ragioni di fondo che hanno determinato il fallimento dell'esperienza russa e che indurranno i comunisti cinesi alla più drastica revisione ideologica, produrrà due conseguenze fatali per il destino della nostra [[sinistra in Italia|sinistra]]: l'isolamento dei socialisti nel faticoso negoziato dal 1955 al 1990 che caratterizzerà l'alleanza con la [[Democrazia cristiana]] e il graduale declino dello stesso Pci, fino all'inglorioso alibi del Partito democratico di sinistra e al successivo malcerto approdo nel cosiddetto Partito democratico, con una miriade di micropartiti comunisti a fargli concorrenza. (Da ''Una svolta epocale'', cap. XXIII pp. 225-26)
*La fondazione del Partito comunista d'Italia arriva al culmine di un drammatico dopoguerra nel quale il sistema Italia è andato in pezzi. Le istituzioni del regno sabaudo, le forze politiche parlamentari, i gruppi sociali dominanti in campo industriale e finanziario non riescono ad assorbire le grandi trasformazioni sociali determinate dal consolidamento del capitalismo interno, dal crollo degli imperi centrali e dal trionfo della Rivoluzione d'ottobre. (da ''Livorno, funesta scissione'', cap. XV, p. 143)
*Lo stato pietoso degli alloggi nelle grandi città italiane provocò nel solo periodo tra il 1884 e il 1887 epidemie di [[colera]] che sterminarono 55 mila sventurati. Pochi anni prima, su 3600 minatori delle zolfare siciliane soltanto 203 erano stati riconosciuti abili al servizio militare. E, come si diceva, la situazione nelle campagne era addirittura catastrofica. Purtroppo il solo rimedio che i governi di allora opposero alla desolazione dei poveri fu l'emigrazione. (da ''Il modello tedesco'', cap. V, p. 37)
===[[Explicit]]===
[...] in una prospettiva più ampia, ad annientare la sinistra italiana è stata prima la smarrita diaspora dei compagni di [[Bettino Craxi|Craxi]] dopo l'inchiesta di [[Mani pulite]], poi il cieco, sprezzante rifiuto dei compagni di [[Achille Occhetto|Occhetto]], di [[Massimo D'Alema|D'Alema]] e dello stesso [[Walter Veltroni|Veltroni]] di riconoscersi, dopo la catastrofe del modello sovietico, nel socialismo democratico.
==Citazioni su Antonio Ghirelli==
* Il giornalismo sportivo, io penso, deve molto a Ghirelli nel senso di una partecipazione emotiva e pur razionale che ne allargò i confini popolari [...]. Il giornalismo sportivo con Ghirelli fu [[cultura]]. ([[Vladimiro Caminiti]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonio Ghirelli, ''Aspettando la rivoluzione. Cento anni di sinistra italiana'', Oscar storia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2008. ISBN 978-88-04-57994-6
*Antonio Ghirelli, ''Storia di Napoli'', Einaudi, Torino, 1992. ISBN 88-06-12974-0
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Ghirelli, Antonio}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Imbecillità
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Citazioni sull''''imbecillità''' e sugli '''imbecilli'''.
==Citazioni==
*Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con imbecilli.<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile. ([[Santiago Ramón y Cajal]])
*Che Dio preferisca gli imbecilli, è una voce che gli imbecilli fanno circolare da diciannove secoli. ([[François Mauriac]])
*Chiunque pronunzi la parola "imbecille" è certissimo di non esserlo. ([[Gesualdo Bufalino]])
*Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi. ([[Karl Kraus]])
*Così come l'intelligenza è più che la mera efficienza intellettuale, anche l'imbecillità è una forza complessa e insidiosa: impotenza capace di elevarsi a potenza per "mancare" sempre meglio il mondo e generare lacune sempre più perniciosamente (im)produttive, è poderosa forza di tracollo, insinuante e persuasiva, sleale e gioiosa, abile a camuffarsi. L'imbecillità, in altre parole, non è solo l'essere imbecilli e non è semplicemente un errore dell'intelligenza. Non è una formula, ma una realtà che ha una propria fisionomia ed eserciti armatissimi, tant'è che gli imbecilli di cui vediamo la ribalta sono sempre meno nudi. Non ci sono più gli imbecilli di una volta perché l'imbecillità è migliorata, e in giro ci sono imbecilli vestiti di nuovo, imbecilli istruiti, talvolta laureati, spesso colti. Insomma, diciamocelo: ci sono in giro cretini intelligentissimi. ([[Marco Archetti]])
*Credo che sia sempre preferibile la [[nevrosi]] all'imbecillità. ([[Rubén Darío]])
*È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. ([[Anonimo]])
*Eh! la paura d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità! ([[Roberto Longhi]])
*Forse la [[Verità e bugia|verità]] assoluta esiste e forse no, questa questione la lasciamo ai filosofi, però ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna. ([[Amos Oz]])
*Il [[caso]] non esiste, perché il caso è la provvidenza degli imbecilli, e la giustizia vuole che gli imbecilli siano senza provvidenza. ([[Léon Bloy]])
*Il [[Dubbio e certezza|dubbio]] non è piacevole, ma la [[Dubbio e certezza|certezza]] è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. ([[Voltaire]])
*Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato. ([[Luciana Littizzetto]])
*IMBECILLI. Tutti quelli che non la pensano come noi. ([[Gustave Flaubert]])
*Imbecillità. Proprietà di alcuni cervelli di non lasciarsi contaminare da nessuna idea. ([[Valeriu Butulescu]])
*In presenza di imbecilli o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. ([[Arthur Schopenhauer]])
*L'imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso. ([[Proverbi yiddish|proverbio yddish]])
*L'imbecille finisce dove comincia l'eroe. ([[Alfredo Accatino]])
*L'imbecille fonda la sua esistenza su ciò che ''è''. Egli non ha scoperto il possibile, questa finestra sul Nulla...<br>L'imbecillità è il radicamento supremo, innato, una indistinzione dalla natura e che trae la sua gloria dai pericoli che ignora. Perché nessuno è meno oppresso dell'imbecille, e l'oppressione è il segno di un destino discosto dalla mollezza e dall'anonimato della felicità. ([[Emil Cioran]])
*L'imbecillità resta in silenzio se la si squadra da capo a piedi e la si deride; dopodiché essa ritorna a sguazzare nel suo pantano. ([[Pol Vandromme]])
*L'uomo di spirito, colui che non s'accorderà mai con nessuno, deve applicarsi ad amare la conversazione degli imbecilli e la lettura dei libri cattivi. Ne ricaverà dei godimenti amari che compenseranno largamente la sua fatica. ([[Charles Baudelaire]])
*L'uomo ha bisogno di ripararsi da tutto, solo la sua imbecillità rimane sempre allo scoperto. ([[Romano Battaglia]])
*La madre degli imbecilli è sempre incinta. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]])
*La persona scontenta, incattivita, aggressiva, la si può placare con un po' di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l'imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesato, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell'ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità.<br>Lo avete mai visto all'opera? Quando non si sa – ed è questo il momento, secondo me, più gravido di pericoli – che cosa stia pensando? «Non pensa niente!», si consolano gli ingenui. Ma non è proprio ciò che va più temuto? L'idea, intendo dire, che un pensiero già debole possa come svignarsela, bighellonare chissà dove, perdere il filo – seppure un'inezia – di se stesso. Da un pensiero così ridotto quali danni dovremo aspettarci quando il titolare lo richiamerà, diciamo, per rimetterlo in moto?<br>Sto riflettendo: forse il bietolone andrebbe accudito e persino coccolato, forse dovremmo addirittura consentirgli di mettersi la testa sotto i piedi, se proprio intendesse dimostrarci di poterne fare a meno. Credo che non lo si debba contrastare, insomma, se si vogliono sfuggire conseguenze ancora più inquietanti. ([[Sergio Zavoli]])
*La soddisfazione che genera in un imbecille il proprio buon diritto e la certezza di poterla spuntare è qualcosa che irrita in particolar modo. ([[Marcel Proust]])
*Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati, come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto. ([[Alfred Capus]])
*Non c'è peggior imbecille dell'imbecille efficiente. ([[Boris Quercia]])
*Non c'è vergogna nell'essere felici. Ma oggi l'imbecille è re, e io chiamo imbecille chi ha paura di gioire. ([[Albert Camus]])
*Non è perché un imbecille ha due piedi come me, invece di averne quattro come un asino, che io mi credo obbligato ad amarlo, o, quanto meno, a dire che lo amo e che mi interessa. ([[Gustave Flaubert]])
*Non per il numero degli imbecilli e dei folli, che sarà rimasto pressoché invariato, ma per il credito intellettuale e sociale che ha loro accordato, il nostro tempo passerà alla storia. ([[Mario Andrea Rigoni]])
*Non si deve credere che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Disprezza senza dubbio gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Esattamente al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su loro. ([[Charles Baudelaire]])
*Non si può essere ed essere stati. Ma sì! Si può essere stati imbecilli ed esserlo ancora. ([[Léon Bloy]])
*Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico. ([[Mino Maccari]])
*Pagarsi la testa degli imbecilli è il solo lusso che non richieda una fortuna personale. ([[Philippe Bouvard]])
*Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio. ([[Georges Courteline]])
*Poiché gli imbecilli in generale se la passano bene, anche il mondo, nel suo complesso, se la passa discretamente. ([[Jerome K. Jerome]])
*Preferisco i malvagi agli imbecilli: quelli almeno si riposano. ([[Alexandre Dumas (figlio)]])
*Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità. ([[Sri Aurobindo]])
*Quattro tipi di persone al mondo: gli innammorati, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli. ([[Hippolyte Taine]])
*Quello di cui c'è bisogno non è attaccare la lampante imbecillità, ma spiegare ciò che la sostiene. ([[Marshall McLuhan]])
*'''Miles''': Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli, arriveresti secondo.<br />'''Myerson''': Come, perché secondo?<br />'''Miles''': Perché sei un imbecille! (''[[2 sotto il divano]]'')
*"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!" ([[Luciano De Crescenzo]])
*Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito. ([[Gustave Flaubert]])
*Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]])
*Un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. ([[Arthur Schopenhauer]])
*Un imbecille non si annoia mai: si contempla. ([[Rémy de Gourmont]])
===[[Georges Bernanos]]===
*L'[[intellettuale]] è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria.
*L'ira degli imbecilli mi ha sempre riempito di tristezza.
*L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] è un imbecille felice, il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] un imbecille infelice.
*Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso.
*Sono quasi soltanto le [[ceto medio|classi medie]] a fornire l'esemplare tipo dell'imbecille.
===[[Maurizio Ferraris]]===
*La grande creatività, così come la grande imbecillità, è involontaria, l'imbecillità spinge a creare non solo imbecilli ordinari e senza pretese, ma istituzioni (scuole speciali, corsi di ''scrittura creativa'') che dovrebbero aumentare la creatività per formare degli imbecilli speciali. Lo sappiamo bene: il mondo è pieno di babbei, la maggior parte dei quali si crede originale, geniale, creativa. È così che il mito della creatività è una delle cause principali di imbecillità, mirando, per così dire, alla libera manifestazione di un imbecille a volte nascosto, sopito, silenzioso.
*Le «legioni di imbecilli» c'erano già, prima del [[Web]]. Solo, stavano in silenzio: pochissimi erano quelli che, avendo un qualsiasi accesso al sistema dei media, potevano manifestarsi. Questa rarità non era una garanzia di intelligenza (basta fare un giro in una biblioteca e sfogliare a caso), ma almeno dava consapevolezza all'autore di essere in pubblico. Non è così nel Web: tutti parlano – peggio, scrivono, e Verba volant, scripta manent – come se fossero a casa loro, in un piccolo comitato familiare e indulgente, mentre sono sotto gli occhi di tutti, molto più che se fossero in una biblioteca, ma nessuno rilegge il testo, segnala le sciocchezze, corregge le bozze. Ed eccoci, benvenuti nella post-verità che è l'arco di trionfo e l'aquila imperiale dell'imbecillità.
*Ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli.
===[[Nicolás Gómez Dávila]]===
*Dalla terribile approvazione degli imbecilli il destino protegge solo i difensori di [[cause perse]].
*L'[[intelligenza]] tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
*Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici.
==Voci correlate==
*[[Cretinismo]]
*[[Idiozia]]
*[[Stoltezza]]
*[[Stupidità]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt|etichetta=imbecillità}}
[[Categoria:Qualità cognitive]]
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{{voce tematica}}
Citazioni sull''''imbecillità''' e sugli '''imbecilli'''.
==Citazioni==
*Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con imbecilli.<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile. ([[Santiago Ramón y Cajal]])
*Che Dio preferisca gli imbecilli, è una voce che gli imbecilli fanno circolare da diciannove secoli. ([[François Mauriac]])
*Chiunque pronunzi la parola "imbecille" è certissimo di non esserlo. ([[Gesualdo Bufalino]])
*Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi. ([[Karl Kraus]])
*Così come l'intelligenza è più che la mera efficienza intellettuale, anche l'imbecillità è una forza complessa e insidiosa: impotenza capace di elevarsi a potenza per "mancare" sempre meglio il mondo e generare lacune sempre più perniciosamente (im)produttive, è poderosa forza di tracollo, insinuante e persuasiva, sleale e gioiosa, abile a camuffarsi. L'imbecillità, in altre parole, non è solo l'essere imbecilli e non è semplicemente un errore dell'intelligenza. Non è una formula, ma una realtà che ha una propria fisionomia ed eserciti armatissimi, tant'è che gli imbecilli di cui vediamo la ribalta sono sempre meno nudi. Non ci sono più gli imbecilli di una volta perché l'imbecillità è migliorata, e in giro ci sono imbecilli vestiti di nuovo, imbecilli istruiti, talvolta laureati, spesso colti. Insomma, diciamocelo: ci sono in giro cretini intelligentissimi. ([[Marco Archetti]])
*Credo che sia sempre preferibile la [[nevrosi]] all'imbecillità. ([[Rubén Darío]])
*È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. ([[Anonimo]])
*Eh! la paura d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità! ([[Roberto Longhi]])
*Forse la [[Verità e bugia|verità]] assoluta esiste e forse no, questa questione la lasciamo ai filosofi, però ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna. ([[Amos Oz]])
*Il [[caso]] non esiste, perché il caso è la provvidenza degli imbecilli, e la giustizia vuole che gli imbecilli siano senza provvidenza. ([[Léon Bloy]])
*Il [[Dubbio e certezza|dubbio]] non è piacevole, ma la [[Dubbio e certezza|certezza]] è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. ([[Voltaire]])
*Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato. ([[Luciana Littizzetto]])
*IMBECILLI. Tutti quelli che non la pensano come noi. ([[Gustave Flaubert]])
*Imbecillità. Proprietà di alcuni cervelli di non lasciarsi contaminare da nessuna idea. ([[Valeriu Butulescu]])
*In presenza di imbecilli o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. ([[Arthur Schopenhauer]])
*L'imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso. ([[Proverbi yiddish|proverbio yddish]])
*L'imbecille finisce dove comincia l'eroe. ([[Alfredo Accatino]])
*L'imbecille fonda la sua esistenza su ciò che ''è''. Egli non ha scoperto il possibile, questa finestra sul Nulla...<br>L'imbecillità è il radicamento supremo, innato, una indistinzione dalla natura e che trae la sua gloria dai pericoli che ignora. Perché nessuno è meno oppresso dell'imbecille, e l'oppressione è il segno di un destino discosto dalla mollezza e dall'anonimato della felicità. ([[Emil Cioran]])
*L'imbecillità resta in silenzio se la si squadra da capo a piedi e la si deride; dopodiché essa ritorna a sguazzare nel suo pantano. ([[Pol Vandromme]])
*L'uomo di spirito, colui che non s'accorderà mai con nessuno, deve applicarsi ad amare la conversazione degli imbecilli e la lettura dei libri cattivi. Ne ricaverà dei godimenti amari che compenseranno largamente la sua fatica. ([[Charles Baudelaire]])
*L'uomo ha bisogno di ripararsi da tutto, solo la sua imbecillità rimane sempre allo scoperto. ([[Romano Battaglia]])
*La madre degli imbecilli è sempre incinta. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]])
*La persona scontenta, incattivita, aggressiva, la si può placare con un po' di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l'imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesato, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell'ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità.<br>Lo avete mai visto all'opera? Quando non si sa – ed è questo il momento, secondo me, più gravido di pericoli – che cosa stia pensando? «Non pensa niente!», si consolano gli ingenui. Ma non è proprio ciò che va più temuto? L'idea, intendo dire, che un pensiero già debole possa come svignarsela, bighellonare chissà dove, perdere il filo – seppure un'inezia – di se stesso. Da un pensiero così ridotto quali danni dovremo aspettarci quando il titolare lo richiamerà, diciamo, per rimetterlo in moto?<br>Sto riflettendo: forse il bietolone andrebbe accudito e persino coccolato, forse dovremmo addirittura consentirgli di mettersi la testa sotto i piedi, se proprio intendesse dimostrarci di poterne fare a meno. Credo che non lo si debba contrastare, insomma, se si vogliono sfuggire conseguenze ancora più inquietanti. ([[Sergio Zavoli]])
*La soddisfazione che genera in un imbecille il proprio buon diritto e la certezza di poterla spuntare è qualcosa che irrita in particolar modo. ([[Marcel Proust]])
*Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati, come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto. ([[Alfred Capus]])
*Non c'è peggior imbecille dell'imbecille efficiente. ([[Boris Quercia]])
*Non c'è vergogna nell'essere felici. Ma oggi l'imbecille è re, e io chiamo imbecille chi ha paura di gioire. ([[Albert Camus]])
*Non è perché un imbecille ha due piedi come me, invece di averne quattro come un asino, che io mi credo obbligato ad amarlo, o, quanto meno, a dire che lo amo e che mi interessa. ([[Gustave Flaubert]])
*Non per il numero degli imbecilli e dei folli, che sarà rimasto pressoché invariato, ma per il credito intellettuale e sociale che ha loro accordato, il nostro tempo passerà alla storia. ([[Mario Andrea Rigoni]])
*Non si deve credere che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Disprezza senza dubbio gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Esattamente al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su loro. ([[Charles Baudelaire]])
*Non si può essere ed essere stati. Ma sì! Si può essere stati imbecilli ed esserlo ancora. ([[Léon Bloy]])
*Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico. ([[Mino Maccari]])
*Pagarsi la testa degli imbecilli è il solo lusso che non richieda una fortuna personale. ([[Philippe Bouvard]])
*Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio. ([[Georges Courteline]])
*Poiché gli imbecilli in generale se la passano bene, anche il mondo, nel suo complesso, se la passa discretamente. ([[Jerome K. Jerome]])
*Posti due uomini nelle stesse circostanze, dando ad uno di essi una mente che ragioni, e dando all'altro della debolezza d'animo e della imbecillità, il primo domerà molti più ostacoli che non farà il secondo; e finirà il primo per adottarsi un sistema assai più agiato e tranquillo di quello che non farà il secondo, al quale converrà passar la vita edificando ordigni, che ad ogni tratto crolleranno, e l'obbligheranno a ritornare da capo. Che se pur l'imbecille, per qualche rara combinazione, verrà dalla mano d'un protettore cavato dal labirinto per cui va errando, e posto in più luminosa comparsa, io dico che male della Fortuna di esso si giudica da chi lo vede di lontano; e che se la Fortuna dee misurarsi dal numero dei beni che ciascun gode, probabilmente colui anche in quello stato deve dirsi abbandonato dalla Fortuna, tanto ei stesso si troverà per tutto il corso della vita straniero nella situazione in cui è riposto, e timoroso e ansante incessantemente di perderla. ([[Pietro Verri]])
*Preferisco i malvagi agli imbecilli: quelli almeno si riposano. ([[Alexandre Dumas (figlio)]])
*Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità. ([[Sri Aurobindo]])
*Quattro tipi di persone al mondo: gli innammorati, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli. ([[Hippolyte Taine]])
*Quello di cui c'è bisogno non è attaccare la lampante imbecillità, ma spiegare ciò che la sostiene. ([[Marshall McLuhan]])
*'''Miles''': Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli, arriveresti secondo.<br />'''Myerson''': Come, perché secondo?<br />'''Miles''': Perché sei un imbecille! (''[[2 sotto il divano]]'')
*"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!" ([[Luciano De Crescenzo]])
*Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito. ([[Gustave Flaubert]])
*Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]])
*Un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. ([[Arthur Schopenhauer]])
*Un imbecille non si annoia mai: si contempla. ([[Rémy de Gourmont]])
===[[Georges Bernanos]]===
*L'[[intellettuale]] è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria.
*L'ira degli imbecilli mi ha sempre riempito di tristezza.
*L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] è un imbecille felice, il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] un imbecille infelice.
*Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso.
*Sono quasi soltanto le [[ceto medio|classi medie]] a fornire l'esemplare tipo dell'imbecille.
===[[Maurizio Ferraris]]===
*La grande creatività, così come la grande imbecillità, è involontaria, l'imbecillità spinge a creare non solo imbecilli ordinari e senza pretese, ma istituzioni (scuole speciali, corsi di ''scrittura creativa'') che dovrebbero aumentare la creatività per formare degli imbecilli speciali. Lo sappiamo bene: il mondo è pieno di babbei, la maggior parte dei quali si crede originale, geniale, creativa. È così che il mito della creatività è una delle cause principali di imbecillità, mirando, per così dire, alla libera manifestazione di un imbecille a volte nascosto, sopito, silenzioso.
*Le «legioni di imbecilli» c'erano già, prima del [[Web]]. Solo, stavano in silenzio: pochissimi erano quelli che, avendo un qualsiasi accesso al sistema dei media, potevano manifestarsi. Questa rarità non era una garanzia di intelligenza (basta fare un giro in una biblioteca e sfogliare a caso), ma almeno dava consapevolezza all'autore di essere in pubblico. Non è così nel Web: tutti parlano – peggio, scrivono, e Verba volant, scripta manent – come se fossero a casa loro, in un piccolo comitato familiare e indulgente, mentre sono sotto gli occhi di tutti, molto più che se fossero in una biblioteca, ma nessuno rilegge il testo, segnala le sciocchezze, corregge le bozze. Ed eccoci, benvenuti nella post-verità che è l'arco di trionfo e l'aquila imperiale dell'imbecillità.
*Ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli.
===[[Nicolás Gómez Dávila]]===
*Dalla terribile approvazione degli imbecilli il destino protegge solo i difensori di [[cause perse]].
*L'[[intelligenza]] tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
*Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici.
==Voci correlate==
*[[Cretinismo]]
*[[Idiozia]]
*[[Stoltezza]]
*[[Stupidità]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt|etichetta=imbecillità}}
[[Categoria:Qualità cognitive]]
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{{voce tematica}}
Citazioni sull''''imbecillità''' e sugli '''imbecilli'''.
==Citazioni==
*Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con imbecilli.<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile. ([[Santiago Ramón y Cajal]])
*Che Dio preferisca gli imbecilli, è una voce che gli imbecilli fanno circolare da diciannove secoli. ([[François Mauriac]])
*Chiunque pronunzi la parola "imbecille" è certissimo di non esserlo. ([[Gesualdo Bufalino]])
*Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi. ([[Karl Kraus]])
*Così come l'intelligenza è più che la mera efficienza intellettuale, anche l'imbecillità è una forza complessa e insidiosa: impotenza capace di elevarsi a potenza per "mancare" sempre meglio il mondo e generare lacune sempre più perniciosamente (im)produttive, è poderosa forza di tracollo, insinuante e persuasiva, sleale e gioiosa, abile a camuffarsi. L'imbecillità, in altre parole, non è solo l'essere imbecilli e non è semplicemente un errore dell'intelligenza. Non è una formula, ma una realtà che ha una propria fisionomia ed eserciti armatissimi, tant'è che gli imbecilli di cui vediamo la ribalta sono sempre meno nudi. Non ci sono più gli imbecilli di una volta perché l'imbecillità è migliorata, e in giro ci sono imbecilli vestiti di nuovo, imbecilli istruiti, talvolta laureati, spesso colti. Insomma, diciamocelo: ci sono in giro cretini intelligentissimi. ([[Marco Archetti]])
*Credo che sia sempre preferibile la [[nevrosi]] all'imbecillità. ([[Rubén Darío]])
*È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. ([[Anonimo]])
*Eh! la paura d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità! ([[Roberto Longhi]])
*Forse la [[Verità e bugia|verità]] assoluta esiste e forse no, questa questione la lasciamo ai filosofi, però ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna. ([[Amos Oz]])
*Il [[caso]] non esiste, perché il caso è la provvidenza degli imbecilli, e la giustizia vuole che gli imbecilli siano senza provvidenza. ([[Léon Bloy]])
*Il [[Dubbio e certezza|dubbio]] non è piacevole, ma la [[Dubbio e certezza|certezza]] è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. ([[Voltaire]])
*Imbecille è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre. ([[Raimondo Lullo]])
*Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato. ([[Luciana Littizzetto]])
*IMBECILLI. Tutti quelli che non la pensano come noi. ([[Gustave Flaubert]])
*Imbecillità. Proprietà di alcuni cervelli di non lasciarsi contaminare da nessuna idea. ([[Valeriu Butulescu]])
*In presenza di imbecilli o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. ([[Arthur Schopenhauer]])
*L'imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso. ([[Proverbi yiddish|proverbio yddish]])
*L'imbecille finisce dove comincia l'eroe. ([[Alfredo Accatino]])
*L'imbecille fonda la sua esistenza su ciò che ''è''. Egli non ha scoperto il possibile, questa finestra sul Nulla...<br>L'imbecillità è il radicamento supremo, innato, una indistinzione dalla natura e che trae la sua gloria dai pericoli che ignora. Perché nessuno è meno oppresso dell'imbecille, e l'oppressione è il segno di un destino discosto dalla mollezza e dall'anonimato della felicità. ([[Emil Cioran]])
*L'imbecillità resta in silenzio se la si squadra da capo a piedi e la si deride; dopodiché essa ritorna a sguazzare nel suo pantano. ([[Pol Vandromme]])
*L'uomo di spirito, colui che non s'accorderà mai con nessuno, deve applicarsi ad amare la conversazione degli imbecilli e la lettura dei libri cattivi. Ne ricaverà dei godimenti amari che compenseranno largamente la sua fatica. ([[Charles Baudelaire]])
*L'uomo ha bisogno di ripararsi da tutto, solo la sua imbecillità rimane sempre allo scoperto. ([[Romano Battaglia]])
*La madre degli imbecilli è sempre incinta. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]])
*La persona scontenta, incattivita, aggressiva, la si può placare con un po' di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l'imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesato, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell'ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità.<br>Lo avete mai visto all'opera? Quando non si sa – ed è questo il momento, secondo me, più gravido di pericoli – che cosa stia pensando? «Non pensa niente!», si consolano gli ingenui. Ma non è proprio ciò che va più temuto? L'idea, intendo dire, che un pensiero già debole possa come svignarsela, bighellonare chissà dove, perdere il filo – seppure un'inezia – di se stesso. Da un pensiero così ridotto quali danni dovremo aspettarci quando il titolare lo richiamerà, diciamo, per rimetterlo in moto?<br>Sto riflettendo: forse il bietolone andrebbe accudito e persino coccolato, forse dovremmo addirittura consentirgli di mettersi la testa sotto i piedi, se proprio intendesse dimostrarci di poterne fare a meno. Credo che non lo si debba contrastare, insomma, se si vogliono sfuggire conseguenze ancora più inquietanti. ([[Sergio Zavoli]])
*La soddisfazione che genera in un imbecille il proprio buon diritto e la certezza di poterla spuntare è qualcosa che irrita in particolar modo. ([[Marcel Proust]])
*Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati, come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto. ([[Alfred Capus]])
*Non c'è peggior imbecille dell'imbecille efficiente. ([[Boris Quercia]])
*Non c'è vergogna nell'essere felici. Ma oggi l'imbecille è re, e io chiamo imbecille chi ha paura di gioire. ([[Albert Camus]])
*Non è perché un imbecille ha due piedi come me, invece di averne quattro come un asino, che io mi credo obbligato ad amarlo, o, quanto meno, a dire che lo amo e che mi interessa. ([[Gustave Flaubert]])
*Non per il numero degli imbecilli e dei folli, che sarà rimasto pressoché invariato, ma per il credito intellettuale e sociale che ha loro accordato, il nostro tempo passerà alla storia. ([[Mario Andrea Rigoni]])
*Non si deve credere che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Disprezza senza dubbio gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Esattamente al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su loro. ([[Charles Baudelaire]])
*Non si può essere ed essere stati. Ma sì! Si può essere stati imbecilli ed esserlo ancora. ([[Léon Bloy]])
*Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico. ([[Mino Maccari]])
*Pagarsi la testa degli imbecilli è il solo lusso che non richieda una fortuna personale. ([[Philippe Bouvard]])
*Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio. ([[Georges Courteline]])
*Poiché gli imbecilli in generale se la passano bene, anche il mondo, nel suo complesso, se la passa discretamente. ([[Jerome K. Jerome]])
*Posti due uomini nelle stesse circostanze, dando ad uno di essi una mente che ragioni, e dando all'altro della debolezza d'animo e della imbecillità, il primo domerà molti più ostacoli che non farà il secondo; e finirà il primo per adottarsi un sistema assai più agiato e tranquillo di quello che non farà il secondo, al quale converrà passar la vita edificando ordigni, che ad ogni tratto crolleranno, e l'obbligheranno a ritornare da capo. Che se pur l'imbecille, per qualche rara combinazione, verrà dalla mano d'un protettore cavato dal labirinto per cui va errando, e posto in più luminosa comparsa, io dico che male della Fortuna di esso si giudica da chi lo vede di lontano; e che se la Fortuna dee misurarsi dal numero dei beni che ciascun gode, probabilmente colui anche in quello stato deve dirsi abbandonato dalla Fortuna, tanto ei stesso si troverà per tutto il corso della vita straniero nella situazione in cui è riposto, e timoroso e ansante incessantemente di perderla. ([[Pietro Verri]])
*Preferisco i malvagi agli imbecilli: quelli almeno si riposano. ([[Alexandre Dumas (figlio)]])
*Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità. ([[Sri Aurobindo]])
*Quattro tipi di persone al mondo: gli innammorati, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli. ([[Hippolyte Taine]])
*Quello di cui c'è bisogno non è attaccare la lampante imbecillità, ma spiegare ciò che la sostiene. ([[Marshall McLuhan]])
*'''Miles''': Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli, arriveresti secondo.<br />'''Myerson''': Come, perché secondo?<br />'''Miles''': Perché sei un imbecille! (''[[2 sotto il divano]]'')
*"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!" ([[Luciano De Crescenzo]])
*Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito. ([[Gustave Flaubert]])
*Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]])
*Un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. ([[Arthur Schopenhauer]])
*Un imbecille non si annoia mai: si contempla. ([[Rémy de Gourmont]])
===[[Georges Bernanos]]===
*L'[[intellettuale]] è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria.
*L'ira degli imbecilli mi ha sempre riempito di tristezza.
*L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] è un imbecille felice, il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] un imbecille infelice.
*Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso.
*Sono quasi soltanto le [[ceto medio|classi medie]] a fornire l'esemplare tipo dell'imbecille.
===[[Maurizio Ferraris]]===
*La grande creatività, così come la grande imbecillità, è involontaria, l'imbecillità spinge a creare non solo imbecilli ordinari e senza pretese, ma istituzioni (scuole speciali, corsi di ''scrittura creativa'') che dovrebbero aumentare la creatività per formare degli imbecilli speciali. Lo sappiamo bene: il mondo è pieno di babbei, la maggior parte dei quali si crede originale, geniale, creativa. È così che il mito della creatività è una delle cause principali di imbecillità, mirando, per così dire, alla libera manifestazione di un imbecille a volte nascosto, sopito, silenzioso.
*Le «legioni di imbecilli» c'erano già, prima del [[Web]]. Solo, stavano in silenzio: pochissimi erano quelli che, avendo un qualsiasi accesso al sistema dei media, potevano manifestarsi. Questa rarità non era una garanzia di intelligenza (basta fare un giro in una biblioteca e sfogliare a caso), ma almeno dava consapevolezza all'autore di essere in pubblico. Non è così nel Web: tutti parlano – peggio, scrivono, e Verba volant, scripta manent – come se fossero a casa loro, in un piccolo comitato familiare e indulgente, mentre sono sotto gli occhi di tutti, molto più che se fossero in una biblioteca, ma nessuno rilegge il testo, segnala le sciocchezze, corregge le bozze. Ed eccoci, benvenuti nella post-verità che è l'arco di trionfo e l'aquila imperiale dell'imbecillità.
*Ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli.
===[[Nicolás Gómez Dávila]]===
*Dalla terribile approvazione degli imbecilli il destino protegge solo i difensori di [[cause perse]].
*L'[[intelligenza]] tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
*Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici.
==Voci correlate==
*[[Cretinismo]]
*[[Idiozia]]
*[[Stoltezza]]
*[[Stupidità]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Qualità cognitive]]
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
Citazioni sull''''imbecillità''' e sugli '''imbecilli'''.
==Citazioni==
*Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con imbecilli.<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile. ([[Santiago Ramón y Cajal]])
*Che Dio preferisca gli imbecilli, è una voce che gli imbecilli fanno circolare da diciannove secoli. ([[François Mauriac]])
*Chiunque pronunzi la parola "imbecille" è certissimo di non esserlo. ([[Gesualdo Bufalino]])
*Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi. ([[Karl Kraus]])
*Così come l'intelligenza è più che la mera efficienza intellettuale, anche l'imbecillità è una forza complessa e insidiosa: impotenza capace di elevarsi a potenza per "mancare" sempre meglio il mondo e generare lacune sempre più perniciosamente (im)produttive, è poderosa forza di tracollo, insinuante e persuasiva, sleale e gioiosa, abile a camuffarsi. L'imbecillità, in altre parole, non è solo l'essere imbecilli e non è semplicemente un errore dell'intelligenza. Non è una formula, ma una realtà che ha una propria fisionomia ed eserciti armatissimi, tant'è che gli imbecilli di cui vediamo la ribalta sono sempre meno nudi. Non ci sono più gli imbecilli di una volta perché l'imbecillità è migliorata, e in giro ci sono imbecilli vestiti di nuovo, imbecilli istruiti, talvolta laureati, spesso colti. Insomma, diciamocelo: ci sono in giro cretini intelligentissimi. ([[Marco Archetti]])
*Credo che sia sempre preferibile la [[nevrosi]] all'imbecillità. ([[Rubén Darío]])
*È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. ([[Anonimo]])
*Eh! la paura d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità! ([[Roberto Longhi]])
*Forse la [[Verità e bugia|verità]] assoluta esiste e forse no, questa questione la lasciamo ai filosofi, però ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna. ([[Amos Oz]])
*Il [[caso]] non esiste, perché il caso è la provvidenza degli imbecilli, e la giustizia vuole che gli imbecilli siano senza provvidenza. ([[Léon Bloy]])
*Il [[Dubbio e certezza|dubbio]] non è piacevole, ma la [[Dubbio e certezza|certezza]] è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. ([[Voltaire]])
*Imbecille è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre. ([[Raimondo Lullo]])
*Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato. ([[Luciana Littizzetto]])
*IMBECILLI. Tutti quelli che non la pensano come noi. ([[Gustave Flaubert]])
*Imbecillità. Proprietà di alcuni cervelli di non lasciarsi contaminare da nessuna idea. ([[Valeriu Butulescu]])
*In presenza di imbecilli o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. ([[Arthur Schopenhauer]])
*L'imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso. ([[Proverbi yiddish|proverbio yddish]])
*L'imbecille finisce dove comincia l'eroe. ([[Alfredo Accatino]])
*L'imbecille fonda la sua esistenza su ciò che ''è''. Egli non ha scoperto il possibile, questa finestra sul Nulla...<br>L'imbecillità è il radicamento supremo, innato, una indistinzione dalla natura e che trae la sua gloria dai pericoli che ignora. Perché nessuno è meno oppresso dell'imbecille, e l'oppressione è il segno di un destino discosto dalla mollezza e dall'anonimato della felicità. ([[Emil Cioran]])
*L'imbecillità resta in silenzio se la si squadra da capo a piedi e la si deride; dopodiché essa ritorna a sguazzare nel suo pantano. ([[Pol Vandromme]])
*L'uomo di spirito, colui che non s'accorderà mai con nessuno, deve applicarsi ad amare la conversazione degli imbecilli e la lettura dei libri cattivi. Ne ricaverà dei godimenti amari che compenseranno largamente la sua fatica. ([[Charles Baudelaire]])
*L'uomo ha bisogno di ripararsi da tutto, solo la sua imbecillità rimane sempre allo scoperto. ([[Romano Battaglia]])
*L'uomo imbecille o fantasioso si trova dotato di istinto morale per ricordare o immaginare; ma non per riflettere. ([[Raimondo Lullo]])
*La madre degli imbecilli è sempre incinta. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]])
*La persona scontenta, incattivita, aggressiva, la si può placare con un po' di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l'imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesato, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell'ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità.<br>Lo avete mai visto all'opera? Quando non si sa – ed è questo il momento, secondo me, più gravido di pericoli – che cosa stia pensando? «Non pensa niente!», si consolano gli ingenui. Ma non è proprio ciò che va più temuto? L'idea, intendo dire, che un pensiero già debole possa come svignarsela, bighellonare chissà dove, perdere il filo – seppure un'inezia – di se stesso. Da un pensiero così ridotto quali danni dovremo aspettarci quando il titolare lo richiamerà, diciamo, per rimetterlo in moto?<br>Sto riflettendo: forse il bietolone andrebbe accudito e persino coccolato, forse dovremmo addirittura consentirgli di mettersi la testa sotto i piedi, se proprio intendesse dimostrarci di poterne fare a meno. Credo che non lo si debba contrastare, insomma, se si vogliono sfuggire conseguenze ancora più inquietanti. ([[Sergio Zavoli]])
*La soddisfazione che genera in un imbecille il proprio buon diritto e la certezza di poterla spuntare è qualcosa che irrita in particolar modo. ([[Marcel Proust]])
*Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati, come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto. ([[Alfred Capus]])
*Non c'è peggior imbecille dell'imbecille efficiente. ([[Boris Quercia]])
*Non c'è vergogna nell'essere felici. Ma oggi l'imbecille è re, e io chiamo imbecille chi ha paura di gioire. ([[Albert Camus]])
*Non è perché un imbecille ha due piedi come me, invece di averne quattro come un asino, che io mi credo obbligato ad amarlo, o, quanto meno, a dire che lo amo e che mi interessa. ([[Gustave Flaubert]])
*Non per il numero degli imbecilli e dei folli, che sarà rimasto pressoché invariato, ma per il credito intellettuale e sociale che ha loro accordato, il nostro tempo passerà alla storia. ([[Mario Andrea Rigoni]])
*Non si deve credere che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Disprezza senza dubbio gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Esattamente al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su loro. ([[Charles Baudelaire]])
*Non si può essere ed essere stati. Ma sì! Si può essere stati imbecilli ed esserlo ancora. ([[Léon Bloy]])
*Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico. ([[Mino Maccari]])
*Pagarsi la testa degli imbecilli è il solo lusso che non richieda una fortuna personale. ([[Philippe Bouvard]])
*Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio. ([[Georges Courteline]])
*Poiché gli imbecilli in generale se la passano bene, anche il mondo, nel suo complesso, se la passa discretamente. ([[Jerome K. Jerome]])
*Posti due uomini nelle stesse circostanze, dando ad uno di essi una mente che ragioni, e dando all'altro della debolezza d'animo e della imbecillità, il primo domerà molti più ostacoli che non farà il secondo; e finirà il primo per adottarsi un sistema assai più agiato e tranquillo di quello che non farà il secondo, al quale converrà passar la vita edificando ordigni, che ad ogni tratto crolleranno, e l'obbligheranno a ritornare da capo. Che se pur l'imbecille, per qualche rara combinazione, verrà dalla mano d'un protettore cavato dal labirinto per cui va errando, e posto in più luminosa comparsa, io dico che male della Fortuna di esso si giudica da chi lo vede di lontano; e che se la Fortuna dee misurarsi dal numero dei beni che ciascun gode, probabilmente colui anche in quello stato deve dirsi abbandonato dalla Fortuna, tanto ei stesso si troverà per tutto il corso della vita straniero nella situazione in cui è riposto, e timoroso e ansante incessantemente di perderla. ([[Pietro Verri]])
*Preferisco i malvagi agli imbecilli: quelli almeno si riposano. ([[Alexandre Dumas (figlio)]])
*Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità. ([[Sri Aurobindo]])
*Quattro tipi di persone al mondo: gli innammorati, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli. ([[Hippolyte Taine]])
*Quello di cui c'è bisogno non è attaccare la lampante imbecillità, ma spiegare ciò che la sostiene. ([[Marshall McLuhan]])
*'''Miles''': Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli, arriveresti secondo.<br />'''Myerson''': Come, perché secondo?<br />'''Miles''': Perché sei un imbecille! (''[[2 sotto il divano]]'')
*"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!" ([[Luciano De Crescenzo]])
*Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito. ([[Gustave Flaubert]])
*Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]])
*Un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. ([[Arthur Schopenhauer]])
*Un imbecille non si annoia mai: si contempla. ([[Rémy de Gourmont]])
===[[Georges Bernanos]]===
*L'[[intellettuale]] è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria.
*L'ira degli imbecilli mi ha sempre riempito di tristezza.
*L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] è un imbecille felice, il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] un imbecille infelice.
*Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso.
*Sono quasi soltanto le [[ceto medio|classi medie]] a fornire l'esemplare tipo dell'imbecille.
===[[Maurizio Ferraris]]===
*La grande creatività, così come la grande imbecillità, è involontaria, l'imbecillità spinge a creare non solo imbecilli ordinari e senza pretese, ma istituzioni (scuole speciali, corsi di ''scrittura creativa'') che dovrebbero aumentare la creatività per formare degli imbecilli speciali. Lo sappiamo bene: il mondo è pieno di babbei, la maggior parte dei quali si crede originale, geniale, creativa. È così che il mito della creatività è una delle cause principali di imbecillità, mirando, per così dire, alla libera manifestazione di un imbecille a volte nascosto, sopito, silenzioso.
*Le «legioni di imbecilli» c'erano già, prima del [[Web]]. Solo, stavano in silenzio: pochissimi erano quelli che, avendo un qualsiasi accesso al sistema dei media, potevano manifestarsi. Questa rarità non era una garanzia di intelligenza (basta fare un giro in una biblioteca e sfogliare a caso), ma almeno dava consapevolezza all'autore di essere in pubblico. Non è così nel Web: tutti parlano – peggio, scrivono, e Verba volant, scripta manent – come se fossero a casa loro, in un piccolo comitato familiare e indulgente, mentre sono sotto gli occhi di tutti, molto più che se fossero in una biblioteca, ma nessuno rilegge il testo, segnala le sciocchezze, corregge le bozze. Ed eccoci, benvenuti nella post-verità che è l'arco di trionfo e l'aquila imperiale dell'imbecillità.
*Ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli.
===[[Nicolás Gómez Dávila]]===
*Dalla terribile approvazione degli imbecilli il destino protegge solo i difensori di [[cause perse]].
*L'[[intelligenza]] tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
*Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici.
==Voci correlate==
*[[Cretinismo]]
*[[Idiozia]]
*[[Stoltezza]]
*[[Stupidità]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Qualità cognitive]]
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{{voce tematica}}
Citazioni sull''''imbecillità''' e sugli '''imbecilli'''.
==Citazioni==
*Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con imbecilli.<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile. ([[Santiago Ramón y Cajal]])
*Che Dio preferisca gli imbecilli, è una voce che gli imbecilli fanno circolare da diciannove secoli. ([[François Mauriac]])
*Chiunque pronunzi la parola "imbecille" è certissimo di non esserlo. ([[Gesualdo Bufalino]])
*Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi. ([[Karl Kraus]])
*Così come l'intelligenza è più che la mera efficienza intellettuale, anche l'imbecillità è una forza complessa e insidiosa: impotenza capace di elevarsi a potenza per "mancare" sempre meglio il mondo e generare lacune sempre più perniciosamente (im)produttive, è poderosa forza di tracollo, insinuante e persuasiva, sleale e gioiosa, abile a camuffarsi. L'imbecillità, in altre parole, non è solo l'essere imbecilli e non è semplicemente un errore dell'intelligenza. Non è una formula, ma una realtà che ha una propria fisionomia ed eserciti armatissimi, tant'è che gli imbecilli di cui vediamo la ribalta sono sempre meno nudi. Non ci sono più gli imbecilli di una volta perché l'imbecillità è migliorata, e in giro ci sono imbecilli vestiti di nuovo, imbecilli istruiti, talvolta laureati, spesso colti. Insomma, diciamocelo: ci sono in giro cretini intelligentissimi. ([[Marco Archetti]])
*Credo che sia sempre preferibile la [[nevrosi]] all'imbecillità. ([[Rubén Darío]])
*È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. ([[Anonimo]])
*Eh! la paura d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità! ([[Roberto Longhi]])
*Forse la [[Verità e bugia|verità]] assoluta esiste e forse no, questa questione la lasciamo ai filosofi, però ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna. ([[Amos Oz]])
*Il [[caso]] non esiste, perché il caso è la provvidenza degli imbecilli, e la giustizia vuole che gli imbecilli siano senza provvidenza. ([[Léon Bloy]])
*Il [[Dubbio e certezza|dubbio]] non è piacevole, ma la [[Dubbio e certezza|certezza]] è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. ([[Voltaire]])
*Imbecille è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre. ([[Raimondo Lullo]])
*Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato. ([[Luciana Littizzetto]])
*IMBECILLI. Tutti quelli che non la pensano come noi. ([[Gustave Flaubert]])
*Imbecillità. Proprietà di alcuni cervelli di non lasciarsi contaminare da nessuna idea. ([[Valeriu Butulescu]])
*In presenza di imbecilli o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. ([[Arthur Schopenhauer]])
*L'imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso. ([[Proverbi yiddish|proverbio yddish]])
*L'imbecille finisce dove comincia l'eroe. ([[Alfredo Accatino]])
*L'imbecille fonda la sua esistenza su ciò che ''è''. Egli non ha scoperto il possibile, questa finestra sul Nulla...<br>L'imbecillità è il radicamento supremo, innato, una indistinzione dalla natura e che trae la sua gloria dai pericoli che ignora. Perché nessuno è meno oppresso dell'imbecille, e l'oppressione è il segno di un destino discosto dalla mollezza e dall'anonimato della felicità. ([[Emil Cioran]])
*L'imbecillità resta in silenzio se la si squadra da capo a piedi e la si deride; dopodiché essa ritorna a sguazzare nel suo pantano. ([[Pol Vandromme]])
*L'uomo di spirito, colui che non s'accorderà mai con nessuno, deve applicarsi ad amare la conversazione degli imbecilli e la lettura dei libri cattivi. Ne ricaverà dei godimenti amari che compenseranno largamente la sua fatica. ([[Charles Baudelaire]])
*L'uomo ha bisogno di ripararsi da tutto, solo la sua imbecillità rimane sempre allo scoperto. ([[Romano Battaglia]])
*L'uomo imbecille o fantasioso si trova dotato di istinto morale per ricordare o immaginare; ma non per riflettere. ([[Raimondo Lullo]])
*La madre degli imbecilli è sempre incinta. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]])
*La persona scontenta, incattivita, aggressiva, la si può placare con un po' di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l'imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesato, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell'ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità.<br>Lo avete mai visto all'opera? Quando non si sa – ed è questo il momento, secondo me, più gravido di pericoli – che cosa stia pensando? «Non pensa niente!», si consolano gli ingenui. Ma non è proprio ciò che va più temuto? L'idea, intendo dire, che un pensiero già debole possa come svignarsela, bighellonare chissà dove, perdere il filo – seppure un'inezia – di se stesso. Da un pensiero così ridotto quali danni dovremo aspettarci quando il titolare lo richiamerà, diciamo, per rimetterlo in moto?<br>Sto riflettendo: forse il bietolone andrebbe accudito e persino coccolato, forse dovremmo addirittura consentirgli di mettersi la testa sotto i piedi, se proprio intendesse dimostrarci di poterne fare a meno. Credo che non lo si debba contrastare, insomma, se si vogliono sfuggire conseguenze ancora più inquietanti. ([[Sergio Zavoli]])
*La soddisfazione che genera in un imbecille il proprio buon diritto e la certezza di poterla spuntare è qualcosa che irrita in particolar modo. ([[Marcel Proust]])
*Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati, come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto. ([[Alfred Capus]])
*Nella maggior parte delle occasioni io so che l'altro ''ha bisogno'' di credere che sono un imbecille, che gli conviene convincersi di ciò per poter alimentare una fede in se stesso ferita o claudicante. Essendo un mentecatto, gli faccio, dunque, un gran favore. ([[José Ortega y Gasset]])
*Non c'è peggior imbecille dell'imbecille efficiente. ([[Boris Quercia]])
*Non c'è vergogna nell'essere felici. Ma oggi l'imbecille è re, e io chiamo imbecille chi ha paura di gioire. ([[Albert Camus]])
*Non è perché un imbecille ha due piedi come me, invece di averne quattro come un asino, che io mi credo obbligato ad amarlo, o, quanto meno, a dire che lo amo e che mi interessa. ([[Gustave Flaubert]])
*Non per il numero degli imbecilli e dei folli, che sarà rimasto pressoché invariato, ma per il credito intellettuale e sociale che ha loro accordato, il nostro tempo passerà alla storia. ([[Mario Andrea Rigoni]])
*Non si deve credere che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Disprezza senza dubbio gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Esattamente al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su loro. ([[Charles Baudelaire]])
*Non si può essere ed essere stati. Ma sì! Si può essere stati imbecilli ed esserlo ancora. ([[Léon Bloy]])
*Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico. ([[Mino Maccari]])
*Pagarsi la testa degli imbecilli è il solo lusso che non richieda una fortuna personale. ([[Philippe Bouvard]])
*Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio. ([[Georges Courteline]])
*Poiché gli imbecilli in generale se la passano bene, anche il mondo, nel suo complesso, se la passa discretamente. ([[Jerome K. Jerome]])
*Posti due uomini nelle stesse circostanze, dando ad uno di essi una mente che ragioni, e dando all'altro della debolezza d'animo e della imbecillità, il primo domerà molti più ostacoli che non farà il secondo; e finirà il primo per adottarsi un sistema assai più agiato e tranquillo di quello che non farà il secondo, al quale converrà passar la vita edificando ordigni, che ad ogni tratto crolleranno, e l'obbligheranno a ritornare da capo. Che se pur l'imbecille, per qualche rara combinazione, verrà dalla mano d'un protettore cavato dal labirinto per cui va errando, e posto in più luminosa comparsa, io dico che male della Fortuna di esso si giudica da chi lo vede di lontano; e che se la Fortuna dee misurarsi dal numero dei beni che ciascun gode, probabilmente colui anche in quello stato deve dirsi abbandonato dalla Fortuna, tanto ei stesso si troverà per tutto il corso della vita straniero nella situazione in cui è riposto, e timoroso e ansante incessantemente di perderla. ([[Pietro Verri]])
*Preferisco i malvagi agli imbecilli: quelli almeno si riposano. ([[Alexandre Dumas (figlio)]])
*Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità. ([[Sri Aurobindo]])
*Quattro tipi di persone al mondo: gli innammorati, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli. ([[Hippolyte Taine]])
*Quello di cui c'è bisogno non è attaccare la lampante imbecillità, ma spiegare ciò che la sostiene. ([[Marshall McLuhan]])
*'''Miles''': Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli, arriveresti secondo.<br />'''Myerson''': Come, perché secondo?<br />'''Miles''': Perché sei un imbecille! (''[[2 sotto il divano]]'')
*"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!" ([[Luciano De Crescenzo]])
*Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito. ([[Gustave Flaubert]])
*Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]])
*Un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. ([[Arthur Schopenhauer]])
*Un imbecille non si annoia mai: si contempla. ([[Rémy de Gourmont]])
===[[Georges Bernanos]]===
*L'[[intellettuale]] è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria.
*L'ira degli imbecilli mi ha sempre riempito di tristezza.
*L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] è un imbecille felice, il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] un imbecille infelice.
*Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso.
*Sono quasi soltanto le [[ceto medio|classi medie]] a fornire l'esemplare tipo dell'imbecille.
===[[Maurizio Ferraris]]===
*La grande creatività, così come la grande imbecillità, è involontaria, l'imbecillità spinge a creare non solo imbecilli ordinari e senza pretese, ma istituzioni (scuole speciali, corsi di ''scrittura creativa'') che dovrebbero aumentare la creatività per formare degli imbecilli speciali. Lo sappiamo bene: il mondo è pieno di babbei, la maggior parte dei quali si crede originale, geniale, creativa. È così che il mito della creatività è una delle cause principali di imbecillità, mirando, per così dire, alla libera manifestazione di un imbecille a volte nascosto, sopito, silenzioso.
*Le «legioni di imbecilli» c'erano già, prima del [[Web]]. Solo, stavano in silenzio: pochissimi erano quelli che, avendo un qualsiasi accesso al sistema dei media, potevano manifestarsi. Questa rarità non era una garanzia di intelligenza (basta fare un giro in una biblioteca e sfogliare a caso), ma almeno dava consapevolezza all'autore di essere in pubblico. Non è così nel Web: tutti parlano – peggio, scrivono, e Verba volant, scripta manent – come se fossero a casa loro, in un piccolo comitato familiare e indulgente, mentre sono sotto gli occhi di tutti, molto più che se fossero in una biblioteca, ma nessuno rilegge il testo, segnala le sciocchezze, corregge le bozze. Ed eccoci, benvenuti nella post-verità che è l'arco di trionfo e l'aquila imperiale dell'imbecillità.
*Ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli.
===[[Nicolás Gómez Dávila]]===
*Dalla terribile approvazione degli imbecilli il destino protegge solo i difensori di [[cause perse]].
*L'[[intelligenza]] tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
*Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici.
==Voci correlate==
*[[Cretinismo]]
*[[Idiozia]]
*[[Stoltezza]]
*[[Stupidità]]
==Altri progetti==
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Stefania Casini
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[[File:Stefania Casini.jpg|thumb|Stefania Casini (1973)]]
'''Stefania Casini''' (1948 – vivente), attrice, giornalista e regista italiana.
==Citazioni di Stefania Casini==
{{cronologico}}
*Io per lavoro mi [[Nudità|spoglio]], non ho nessun problema. Chi si spoglia è l'[[attrice]]: come tale non ho mai avuto il problema del [[pudore]] [...]. Forse sarà perché non ho avuto una educazione repressiva, non ho mai avuto paura di mostrarmi. Anzi, quello che mi fa ridere è che gli altri mi facciano spogliare per farmi sembrare [[Sessualità|sexy]], cosa che non mi sento affatto di essere: non ho una femminilità evidente né forme prorompenti, ma solo un corpo da [[Adolescenza|adolescente]], che trovo buffo.<ref>Dall'intervista di Nicoletta Roberto, ''Io una strega, lui uno sgorbio'', ''Oggi'', 27 marzo 1974; citato in Franco Grattarola, ''[https://archive.is/lR2cK Stefania Casini]'', ''pollanetsquad.it''.</ref>
*Sono stata un sex symbol, molti uomini sulle mie foto ci hanno fatto dei pensierini, e forse anche qualcosa d'altro. Non me ne importava un gran che di essere considerata sexy, e francamente non riuscivo a capire neppure perché mi considerassero un symbol. Mi sono sempre sentita libera di esibire il mio corpo e la mia nudità, e [spogliandomi] davanti all'obiettivo [...] mi divertivo a interpretare vari tipi di donna. Il mio corpo era il tramite fra me e il mondo, era il mio mezzo di comunicazione e, quando sei giovane e ti senti immortale, può capitare.<ref>Citato in ''[http://chemioavventurediwondy.vanityfair.it/2014/07/18/anche-a-stefania-benvenuta-nel-club-delle-tumorate/ Anche a Stefania benvenuta nel club delle tumorate]'', ''vanityfair.it'', 18 luglio 2014.</ref>
{{Int2|''[https://www.cinemaitaliano.info/news/48052/suspiria-stefania-casini-tanta-bellezza-ma.html Suspiria - Stefania Casini: "Tanta bellezza, ma poca paura"]''|Intervista di Antonio Capellupo sul [[Suspiria (film 2018)|remake]] di ''[[Suspiria]]'', ''cinemaitaliano.info'', 3 novembre 2018.}}
*Qui Sarah non ha nessun fascino. Il "Suspiria" di Dario era poi un film che iniziava in modo "fantastico", sapevi dal primo momento che stavi entrando in una dimensione di favola. Qui da subito si entra in un film fortemente legato alla storicità del tempo, ed è molto difficile quando prendi quella strada riuscire a creare tensione.
*Ho avuto la sensazione di trovarmi ogni mezz'ora in un film diverso. Le scene di ballo dimostrano una grande bravura da parte delle attrici, ma non aggiungono nulla alla storia.
*Guadagnino ha cercato di sperimentare nuove strade, che a me non hanno convinto, forse anche perchè sono affezionata al film di Dario, e la cosa mi rende un cattivo giudice. [...] C'è una bellezza estetica, c'è un modo di raccontare affascinante che è quello di Guadagnino, ma manca la paura. E purtroppo penso che lo spettatoe si aspetti un film di paura.
{{Int2|''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2019/03/28/stefania-casini-quella-scena-ose-mi-ha-fatta-cinemaMilano14.html Stefania Casini: "Quella scena osé mi ha fatta entrare nel grande cinema"]''|Intervista di Simona Spaventa, ''repubblica.it'', 28 marzo 2019.}}
*{{NDR|Su ''[[Novecento (film)|Novecento]]''}} Con Bertolucci frequentavamo la stessa cerchia di amici romani. Una sera mi disse: "Abbiamo scritto un personaggio per te, si chiama Neve". Una prostituta epilettica. Io non ho mai avuto problemi di pudore, ho fatto foto nuda, il mio corpo nudo era come un fiore: una cosa bella, non da coprire. Erano più i due ragazzi ad avere problemi: per un uomo è più difficile mostrare il sesso, questione di misure.
*I miei amici gay mi dicono che ho avuto il privilegio di avere nelle mani due membri assai famosi.
*Reclamavo il mio diritto all'erotismo e alla gestione del mio corpo senza falsi pudori. Era il momento degli hippie, del no al reggiseno. E io femminista lo ero, e lo sono sempre: per me è una questione di libertà di pensiero e nel gestire il corpo e l'amore, con chi si vuole.
*{{NDR|Su ''[[Suspiria]]'' di [[Dario Argento]]}} Il mio ruolo, Sarah, doveva farlo [[Daria Nicolodi]] ma si fece male a un piede. Io non ero ballerina, dovetti fare una full immersion di venti giorni in danza classica. Ma girare un horror è molto divertente, ti butti in lastre di vetro che sono orzo, fai cose che nella vita da sciura non faresti mai.
*{{NDR|Su ''[[Suspiria (film 2018)|Suspiria]]'' di [[Luca Guadagnino]]}} Lui è molto bravo, ha una sua cifra stilistica, ma il senso di realismo storico che ha voluto dare al film non mi ha emozionata, né mi ha fatto paura. Alla fine è un horror, deve avere il fantastico, la meraviglia.
*Oggi produco e dirigo video in realtà virtuale, sempre legati a problematiche del mondo reale. Sui migranti e sul Mediterraneo, che da mare di scambio è diventato mare di morte. Sono favorevole alla libertà di migrazione. Abbiamo saccheggiato l'Africa, e ora ci stupiamo?
{{Int2|''[https://www.iodonna.it/personaggi/star-italiane/2019/04/01/stefania-casini-che-felicita-essere-una-perennial/ «Che felicità essere una perennial!»]''|Intervista di Maria Laura Giovagnini, ''iodonna.it'', 1º aprile 2019.}}
*{{NDR|Su [[Andy Warhol]]}} Era tenero con me, mi vedeva come un animalino da proteggere. "Dovresti sposare un ricco americano" ripeteva, e mi presentava uomini facoltosi.
*C'era Warhol che aveva ideato ''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'', facendolo dirigere al regista Paul Morrissey: mi chiamarono. Avevano affittato una villa sull'Appia Antica dove passava chiunque, da [[Roman Polanski]] a [[Mick Jagger]]. Organizzavano grandi feste, ma Andy rimaneva in cucina e osservava come un entomologo.
*Stare [[Nudità|nuda]] mi veniva naturale, non ho mai avuto senso del pudore, né sensi di colpa. A disagio erano piuttosto [[Robert De Niro|Robert]] e [[Gérard Depardieu|Gérard]]: per un uomo mostrarsi è più difficile.
*{{NDR|Sul [[Me Too (hashtag)|#MeToo]]}} Non bisogna esagerare con la demonizzazione: se uno ti mette la mano sul ginocchio, gentilmente gliela sposti, non occorre denuncia. Però il problema non è il sesso, è l'esercizio del potere. Siamo in una società [[Maschilismo|maschilista]]. {{NDR|«Ne ricorderà di avance moleste»}} Ah sì, però io ero vaccinata, venivo dal [[Sessantotto|'68]], dalla lotta studentesca: ero abituata a reagire. Una diciottenne oggi non ha la fiducia in se stessa e le armi per un "no". C'è un unico modo per cambiare la situazione: dare alle donne la possibilità di crescere nel potere.
*Il [[tumore]] è stato la prova del fuoco. Ti resta un senso di instabilità: nulla è più certo, però in questa non-certezza c'è una sua forza... Essere colpite al seno provoca un freno forte alla sessualità e le cicatrici rendono evidente quanto sia stupido essere orgogliosi del corpo, che inevitabilmente cambierà.
{{Int2|''[https://filmtv.press/pubblico/servizio/intervista-alla-produttrice-stefania-casini-l-altra-valentina L'altra Valentina]''|Intervista di Francesco Foschini, ''filmtv.press'', giugno 2020.}}
*Le produzioni cinematografiche sono tutte difficoltose, soprattutto nell'ambiente italiano. Nonostante i contributi ministeriali e la nuova legge cinema, le vere criticità di questo aspetto rimangono legate a un meccanismo farraginoso. I soldi arrivano in ritardo e se, come nel mio caso, il produttore vuole saldare i collaboratori in tempi canonici, deve anticiparli lui. Ed ecco perché, dopo 20 anni, ho deciso di chiudere la mia casa di produzione. Troppo faticoso lavorare così.
*{{NDR|«Non hai mai pensato di ritornare a fare l'attrice?»}} Come no, adorerei! Sono pronta a fare delle belle nonne, delle pazze settantenni, delle eccentriche babbione perfide.
*{{NDR|Su [[Pietro Germi]]}} Ero pazza di lui, una persona meravigliosa. Grazie a Germi mi sono accorta per la prima volta che cos'è un regista. Era molto attento, anche alla recitazione degli attori. Mi piaceva capire come stabiliva le inquadrature, quando non giravo mi mettevo accanto a lui dietro la macchina da presa.
*{{NDR|Su ''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''}} Erano tempi effervescenti. [[Andy Warhol|Warhol]] fece un accordo con [[Carlo Ponti]], non ho mai capito il perché ma era da apprezzare, rispetto ai produttori di oggi, il rischio che correvano per realizzare prodotti curiosi, bizzarri. Tutti hanno sempre etichettato il dittico Dracula-Frankenstein come film di Andy Warhol. Se ti sente Morrissey, ti prende a sberle! Regia e scrittura sono sue. Giravamo in inglese e [[Vittorio De Sica|De Sica]], non sapendolo, appiccicava su tutto il set dei foglietti in modo che potesse dire le sue battute. A volte li appiccicava anche alla mia schiena. È stata un'esperienza che ricordo con molto piacere.
==Note==
<references/>
==Filmografia==
*''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'' (1974)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Maledetto il giorno che t'ho incontrato]]'' (1992)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Casini, Stefania}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
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[[File:Stefania Casini.jpg|thumb|Stefania Casini (1973)]]
'''Stefania Casini''' (1948 – vivente), attrice, giornalista e regista italiana.
==Citazioni di Stefania Casini==
{{cronologico}}
*Io per lavoro mi [[Nudità|spoglio]], non ho nessun problema. Chi si spoglia è l'[[attrice]]: come tale non ho mai avuto il problema del [[pudore]] [...]. Forse sarà perché non ho avuto una educazione repressiva, non ho mai avuto paura di mostrarmi. Anzi, quello che mi fa ridere è che gli altri mi facciano spogliare per farmi sembrare [[Sessualità|sexy]], cosa che non mi sento affatto di essere: non ho una femminilità evidente né forme prorompenti, ma solo un corpo da [[Adolescenza|adolescente]], che trovo buffo.<ref>Dall'intervista di Nicoletta Roberto, ''Io una strega, lui uno sgorbio'', ''Oggi'', 27 marzo 1974; citato in Franco Grattarola, ''[https://archive.is/lR2cK Stefania Casini]'', ''pollanetsquad.it''.</ref>
*Sono stata un sex symbol, molti uomini sulle mie foto ci hanno fatto dei pensierini, e forse anche qualcosa d'altro. Non me ne importava un gran che di essere considerata sexy, e francamente non riuscivo a capire neppure perché mi considerassero un symbol. Mi sono sempre sentita libera di esibire il mio corpo e la mia nudità, e [spogliandomi] davanti all'obiettivo [...] mi divertivo a interpretare vari tipi di donna. Il mio corpo era il tramite fra me e il mondo, era il mio mezzo di comunicazione e, quando sei giovane e ti senti immortale, può capitare.<ref>Citato in ''[http://chemioavventurediwondy.vanityfair.it/2014/07/18/anche-a-stefania-benvenuta-nel-club-delle-tumorate/ Anche a Stefania benvenuta nel club delle tumorate]'', ''vanityfair.it'', 18 luglio 2014.</ref>
{{Int2|''[https://www.cinemaitaliano.info/news/48052/suspiria-stefania-casini-tanta-bellezza-ma.html Suspiria - Stefania Casini: "Tanta bellezza, ma poca paura"]''|Intervista di Antonio Capellupo sul [[Suspiria (film 2018)|remake]] di ''[[Suspiria]]'', ''cinemaitaliano.info'', 3 novembre 2018.}}
*Qui Sarah non ha nessun fascino. Il "Suspiria" di Dario era poi un film che iniziava in modo "fantastico", sapevi dal primo momento che stavi entrando in una dimensione di favola. Qui da subito si entra in un film fortemente legato alla storicità del tempo, ed è molto difficile quando prendi quella strada riuscire a creare tensione.
*Ho avuto la sensazione di trovarmi ogni mezz'ora in un film diverso. Le scene di ballo dimostrano una grande bravura da parte delle attrici, ma non aggiungono nulla alla storia.
*Guadagnino ha cercato di sperimentare nuove strade, che a me non hanno convinto, forse anche perchè sono affezionata al film di Dario, e la cosa mi rende un cattivo giudice. [...] C'è una bellezza estetica, c'è un modo di raccontare affascinante che è quello di Guadagnino, ma manca la paura. E purtroppo penso che lo spettatoe si aspetti un film di paura.
{{Int2|''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2019/03/28/stefania-casini-quella-scena-ose-mi-ha-fatta-cinemaMilano14.html Stefania Casini: "Quella scena osé mi ha fatta entrare nel grande cinema"]''|Intervista di Simona Spaventa, ''repubblica.it'', 28 marzo 2019.}}
*{{NDR|Su ''[[Novecento (film)|Novecento]]''}} Con Bertolucci frequentavamo la stessa cerchia di amici romani. Una sera mi disse: "Abbiamo scritto un personaggio per te, si chiama Neve". Una prostituta epilettica. Io non ho mai avuto problemi di pudore, ho fatto foto nuda, il mio corpo nudo era come un fiore: una cosa bella, non da coprire. Erano più i due ragazzi ad avere problemi: per un uomo è più difficile mostrare il sesso, questione di misure.
*I miei amici gay mi dicono che ho avuto il privilegio di avere nelle mani due membri assai famosi.
*Reclamavo il mio diritto all'erotismo e alla gestione del mio corpo senza falsi pudori. Era il momento degli hippie, del no al reggiseno. E io femminista lo ero, e lo sono sempre: per me è una questione di libertà di pensiero e nel gestire il corpo e l'amore, con chi si vuole.
*{{NDR|Su ''[[Suspiria]]'' di [[Dario Argento]]}} Il mio ruolo, Sarah, doveva farlo [[Daria Nicolodi]] ma si fece male a un piede. Io non ero ballerina, dovetti fare una full immersion di venti giorni in danza classica. Ma girare un horror è molto divertente, ti butti in lastre di vetro che sono orzo, fai cose che nella vita da sciura non faresti mai.
*{{NDR|Su ''[[Suspiria (film 2018)|Suspiria]]'' di [[Luca Guadagnino]]}} Lui è molto bravo, ha una sua cifra stilistica, ma il senso di realismo storico che ha voluto dare al film non mi ha emozionata, né mi ha fatto paura. Alla fine è un horror, deve avere il fantastico, la meraviglia.
*Oggi produco e dirigo video in realtà virtuale, sempre legati a problematiche del mondo reale. Sui migranti e sul Mediterraneo, che da mare di scambio è diventato mare di morte. Sono favorevole alla libertà di migrazione. Abbiamo saccheggiato l'Africa, e ora ci stupiamo?
{{Int2|''[https://www.iodonna.it/personaggi/star-italiane/2019/04/01/stefania-casini-che-felicita-essere-una-perennial/ «Che felicità essere una perennial!»]''|Intervista di Maria Laura Giovagnini, ''iodonna.it'', 1º aprile 2019.}}
*{{NDR|Su [[Andy Warhol]]}} Era tenero con me, mi vedeva come un animalino da proteggere. "Dovresti sposare un ricco americano" ripeteva, e mi presentava uomini facoltosi.
*C'era Warhol che aveva ideato ''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'', facendolo dirigere al regista Paul Morrissey: mi chiamarono. Avevano affittato una villa sull'Appia Antica dove passava chiunque, da [[Roman Polanski]] a [[Mick Jagger]]. Organizzavano grandi feste, ma Andy rimaneva in cucina e osservava come un entomologo.
*Stare [[Nudità|nuda]] mi veniva naturale, non ho mai avuto senso del pudore, né sensi di colpa. A disagio erano piuttosto [[Robert De Niro|Robert]] e [[Gérard Depardieu|Gérard]]: per un uomo mostrarsi è più difficile.
*{{NDR|Sul [[Me Too (hashtag)|#MeToo]]}} Non bisogna esagerare con la demonizzazione: se uno ti mette la mano sul ginocchio, gentilmente gliela sposti, non occorre denuncia. Però il problema non è il sesso, è l'esercizio del potere. Siamo in una società [[Maschilismo|maschilista]]. {{NDR|«Ne ricorderà di avance moleste»}} Ah sì, però io ero vaccinata, venivo dal [[Sessantotto|'68]], dalla lotta studentesca: ero abituata a reagire. Una diciottenne oggi non ha la fiducia in se stessa e le armi per un "no". C'è un unico modo per cambiare la situazione: dare alle donne la possibilità di crescere nel potere.
*Il [[tumore]] è stato la prova del fuoco. Ti resta un senso di instabilità: nulla è più certo, però in questa non-certezza c'è una sua forza... Essere colpite al seno provoca un freno forte alla sessualità e le cicatrici rendono evidente quanto sia stupido essere orgogliosi del corpo, che inevitabilmente cambierà.
{{Int2|''[https://filmtv.press/pubblico/servizio/intervista-alla-produttrice-stefania-casini-l-altra-valentina L'altra Valentina]''|Intervista di Francesco Foschini, ''filmtv.press'', giugno 2020.}}
*Le produzioni cinematografiche sono tutte difficoltose, soprattutto nell'ambiente italiano. Nonostante i contributi ministeriali e la nuova legge cinema, le vere criticità di questo aspetto rimangono legate a un meccanismo farraginoso. I soldi arrivano in ritardo e se, come nel mio caso, il produttore vuole saldare i collaboratori in tempi canonici, deve anticiparli lui. Ed ecco perché, dopo 20 anni, ho deciso di chiudere la mia casa di produzione. Troppo faticoso lavorare così.
*{{NDR|«Non hai mai pensato di ritornare a fare l'attrice?»}} Come no, adorerei! Sono pronta a fare delle belle nonne, delle pazze settantenni, delle eccentriche babbione perfide.
*{{NDR|Su [[Pietro Germi]]}} Ero pazza di lui, una persona meravigliosa. Grazie a Germi mi sono accorta per la prima volta che cos'è un regista. Era molto attento, anche alla recitazione degli attori. Mi piaceva capire come stabiliva le inquadrature, quando non giravo mi mettevo accanto a lui dietro la macchina da presa.
*{{NDR|Su ''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''}} Erano tempi effervescenti. [[Andy Warhol|Warhol]] fece un accordo con [[Carlo Ponti]], non ho mai capito il perché ma era da apprezzare, rispetto ai produttori di oggi, il rischio che correvano per realizzare prodotti curiosi, bizzarri. Tutti hanno sempre etichettato il dittico Dracula-Frankenstein come film di Andy Warhol. Se ti sente Morrissey, ti prende a sberle! Regia e scrittura sono sue. Giravamo in inglese e [[Vittorio De Sica|De Sica]], non sapendolo, appiccicava su tutto il set dei foglietti in modo che potesse dire le sue battute. A volte li appiccicava anche alla mia schiena. È stata un'esperienza che ricordo con molto piacere.
{{Int2|''[https://www.lanuovasardegna.it/tempo-libero/2021/12/03/news/la-mia-storia-tra-sanremo-e-andy-warhol-1.40993293 «La mia storia, tra Sanremo e Andy Warhol»]''|Intervista di Fabio Canessa, ''lanuovasardegna.it'', 3 dicembre 2021.}}
*De Niro, che aveva appena finito "Taxi Driver", lo ricordo come uno meticoloso. Aveva un quadernino nero dove prendeva appunti su come aveva recitato in ogni sequenza. Depardieu invece più istintivo, simpatico, caciarone.
*{{NDR|Su ''[[Suspiria]]''}} Il film che mi ha dato più soddisfazione. Per il quarantennale mi hanno invitata a diverse proiezioni e dappertutto ho visto file di giovani appassionati. Ho firmato poster in tutte le lingue. Un cult, un film evergreen amatissimo in tutto il mondo.
*{{NDR|Su [[Dario Argento]]}} Un autore molto particolare con una capacità unica di entrare nell’animo umano più profondo e tirare fuori sensazioni nascoste di paura, ansia, terrore. Utilizzando i mezzi a disposizione del regista: gli attori, le scenografie, il montaggio, la musica.
*{{NDR|Su ''[[Suspiria]]''}} Non c'erano gli effetti speciali digitali di oggi, si trattava di affascinanti trucchi artigianali. Per esempio in una scena dovevo cadere in una vetrata ed ero impaurita anche se Dario mi diceva che era fatta di lastre d'orzo e non mi sarei fatta nulla. Dopo un po’ mi buttai. Aveva ragione, nessun danno e momento divertente.
*{{NDR|Su [[Andy Warhol]]}} Un personaggio fuori dal comune. Tra l’altro non l’ho mai visto toccare nemmeno un bicchiere d’alcol anche se in quell’ambiente girava di tutto. Lui andava semplicemente avanti ad hamburger e coca cola.
==Note==
<references/>
==Filmografia==
*''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'' (1974)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Maledetto il giorno che t'ho incontrato]]'' (1992)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Casini, Stefania}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
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Jeffrey Sachs
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/* Citazioni di Jeffrey Sachs */ +intervista
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[[File:Jeffrey Sachs at 2012 International AIDS Conference.JPG|miniatura|300x300px|Jeffrey Sachs]]
'''Jeffrey Sachs''' (1954 - vivente), economista e saggista statunitense.
== Citazioni di Jeffrey Sachs ==
* Abbiamo meno di 30 anni per metterci al sicuro. Altrimenti i nostri figli e nipoti non avranno speranze. L’uragano Irma ci ha dato una lezione. Ha causato distruzioni e morti. Ma già ne sta arrivando un altro. E altre persone sono in pericolo. Noi stiamo innalzando la temperatura del pianeta e il livello del mare. Questa sarà la normalità.<ref name=":0">Da intervista di Virginia Piccolillo, ''Jeffrey Sachs: abbiamo 30 anni per evitare la fine del pianeta'', ''Corriere della Sera'', 12 settembre 2017, p. 6.</ref>
* Tre mesi fa, i leader del G20 si sono incontrati per difendere l’impegno del mondo sul clima. Un unico Paese si è tirato indietro: il mio. E questo significa una sola cosa: corruzione. La nostra industria del petrolio ha pagato i politici per mentire. Il mio Stato appartiene all’industria petrolifera.<ref name=":0" />
===Da ''[https://www.corriere.it/politica/22_maggio_01/sachs-stati-uniti-nato-russia-8509a362-c8b4-11ec-85c4-7c8d22958d02.shtml Sachs: «Il grande errore degli Stati Uniti è credere che la Nato sconfiggerà la Russia»]''===
*La mia ipotesi è che gli Stati Uniti siano più riluttanti della Russia a una pace negoziata. La Russia vuole un’Ucraina neutrale e l’accesso ai suoi mercati e alle sue risorse. Alcuni di questi obiettivi sono inaccettabili, ma sono comunque chiari in vista di un negoziato. Gli Stati Uniti e l’Ucraina invece non hanno mai dichiarato i loro termini per trattare. Gli Stati Uniti vogliono un’Ucraina nel campo euro-americano, in termini militari, politici ed economici. Qui si trova la ragione principale di questa guerra. Gli Stati Uniti non hanno mai mostrato un segno di compromesso, né prima che la guerra scoppiasse, né dopo.
*Se vogliono processare Putin per crimini di guerra, allora devono aggiungere alla lista degli imputati George W. Bush e Richard Cheney per l’Iraq, Barack Obama per la Siria e la Libia, Joe Biden per aver sequestrato le riserve in valuta estera di Kabul, alimentando così la fame in Afghanistan. E l’elenco non finisce qui.
*La Russia ha iniziato questa guerra, certo, ma in buona parte perché ha visto gli Stati Uniti entrare in modo irreversibile in Ucraina. Nel 2021, mentre Putin chiedeva agli Stati Uniti di negoziare l’allargamento della NATO all’Ucraina, Biden ha raddoppiato la scommessa diplomatica e militare. Non solo ha rifiutato di discutere con Mosca l’allargamento della Nato, ma ha fatto sì che l’impegno della NATO in questo senso fosse rinnovato al vertice del 2021, e poi ha firmato due accordi con l’Ucraina sul tema.
*Per salvare l’Ucraina dobbiamo porre fine alla guerra, e per porre fine alla guerra abbiamo bisogno di un compromesso in cui la Russia si ritira e la NATO non si allarga. Non è difficile, eppure gli Stati Uniti non accennano neanche all’idea, perché sono contrari. Gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina combatta per proteggere le prerogative della NATO. Già questo è un disastro ma, senza una soluzione ragionevole e razionale, ci aspettano rischi molto più grandi.
*Dire che l’Ucraina non entrerà sembra proprio un espediente americano. In realtà, gli Stati Uniti si stavano già impegnando molto per arrivare all’interoperabilità militare dell’Ucraina con la NATO, in modo che a un certo punto l’allargamento sarebbe diventato sostanzialmente un fatto compiuto. Come il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov stesso ha detto di recente, il ministero della Difesa dell’Ucraina brulicava già di consiglieri dell’Alleanza atlantica. L’idea che l’allargamento non avrebbe avuto luogo è in realtà più un’operazione di pubbliche relazioni che una verità. È la strada scelta dagli Stati Uniti, come mostra in ogni politica di oggi. Il punto fondamentale è che gli Stati Uniti si rifiutano di discutere la questione. Questo è già un indizio.
*L’Unione europea dovrebbe muoversi in modo molto più deciso per favorire un accordo di pace. Un embargo totale su petrolio e gas probabilmente getterebbe l’Europa in una recessione. Non lo consiglio. Non cambierebbe in modo decisivo l’esito della guerra e non influirebbe molto su un accordo di pace, ma danneggerebbe l’Europa pesantemente.
*Un grosso problema si è creato per l’arroganza degli Stati Uniti, che hanno lanciato l’allargamento della NATO verso Est dopo aver promesso nel 1990 che non l’avrebbero fatto. Poi anche per l’idea assolutamente pericolosa e provocatoria di George W. Bush di promettere che la NATO si sarebbe estesa alla Georgia e all’Ucraina. Quella promessa, del 2008, ha drammaticamente deteriorato le relazioni Usa-Russia. Il sostegno americano all’estromissione del presidente filorusso dell’Ucraina Viktor Yanukovych nel 2014 e il successivo riarmo dell’Ucraina su larga scala da parte degli Stati Uniti hanno drammaticamente peggiorato, anche loro, le relazioni tra Russia e Stati Uniti.
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Economisti statunitensi]]
[[Categoria:Saggisti statunitensi]]
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[[File:Jeffrey Sachs at 2012 International AIDS Conference.JPG|miniatura|300x300px|Jeffrey Sachs]]
'''Jeffrey Sachs''' (1954 - vivente), economista e saggista statunitense.
== Citazioni di Jeffrey Sachs ==
* Abbiamo meno di 30 anni per metterci al sicuro. Altrimenti i nostri figli e nipoti non avranno speranze. L’uragano Irma ci ha dato una lezione. Ha causato distruzioni e morti. Ma già ne sta arrivando un altro. E altre persone sono in pericolo. Noi stiamo innalzando la temperatura del pianeta e il livello del mare. Questa sarà la normalità.<ref name=":0">Da intervista di Virginia Piccolillo, ''Jeffrey Sachs: abbiamo 30 anni per evitare la fine del pianeta'', ''Corriere della Sera'', 12 settembre 2017, p. 6.</ref>
* Tre mesi fa, i leader del G20 si sono incontrati per difendere l’impegno del mondo sul clima. Un unico Paese si è tirato indietro: il mio. E questo significa una sola cosa: corruzione. La nostra industria del petrolio ha pagato i politici per mentire. Il mio Stato appartiene all’industria petrolifera.<ref name=":0" />
===Da ''[https://www.corriere.it/politica/22_maggio_01/sachs-stati-uniti-nato-russia-8509a362-c8b4-11ec-85c4-7c8d22958d02.shtml Sachs: «Il grande errore degli Stati Uniti è credere che la Nato sconfiggerà la Russia»]''===
*La mia ipotesi è che gli Stati Uniti siano più riluttanti della Russia a una pace negoziata. La Russia vuole un’Ucraina neutrale e l’accesso ai suoi mercati e alle sue risorse. Alcuni di questi obiettivi sono inaccettabili, ma sono comunque chiari in vista di un negoziato. Gli Stati Uniti e l’Ucraina invece non hanno mai dichiarato i loro termini per trattare. Gli Stati Uniti vogliono un’Ucraina nel campo euro-americano, in termini militari, politici ed economici. Qui si trova la ragione principale di questa guerra. Gli Stati Uniti non hanno mai mostrato un segno di compromesso, né prima che la guerra scoppiasse, né dopo.
*Se vogliono processare Putin per crimini di guerra, allora devono aggiungere alla lista degli imputati George W. Bush e Richard Cheney per l’Iraq, Barack Obama per la Siria e la Libia, Joe Biden per aver sequestrato le riserve in valuta estera di Kabul, alimentando così la fame in Afghanistan. E l’elenco non finisce qui.
*La Russia ha iniziato questa guerra, certo, ma in buona parte perché ha visto gli Stati Uniti entrare in modo irreversibile in Ucraina. Nel 2021, mentre Putin chiedeva agli Stati Uniti di negoziare l’allargamento della NATO all’Ucraina, Biden ha raddoppiato la scommessa diplomatica e militare. Non solo ha rifiutato di discutere con Mosca l’allargamento della Nato, ma ha fatto sì che l’impegno della NATO in questo senso fosse rinnovato al vertice del 2021, e poi ha firmato due accordi con l’Ucraina sul tema.
*Per salvare l’Ucraina dobbiamo porre fine alla guerra, e per porre fine alla guerra abbiamo bisogno di un compromesso in cui la Russia si ritira e la NATO non si allarga. Non è difficile, eppure gli Stati Uniti non accennano neanche all’idea, perché sono contrari. Gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina combatta per proteggere le prerogative della NATO. Già questo è un disastro ma, senza una soluzione ragionevole e razionale, ci aspettano rischi molto più grandi.
*Dire che l’Ucraina non entrerà sembra proprio un espediente americano. In realtà, gli Stati Uniti si stavano già impegnando molto per arrivare all’interoperabilità militare dell’Ucraina con la NATO, in modo che a un certo punto l’allargamento sarebbe diventato sostanzialmente un fatto compiuto. Come il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov stesso ha detto di recente, il ministero della Difesa dell’Ucraina brulicava già di consiglieri dell’Alleanza atlantica. L’idea che l’allargamento non avrebbe avuto luogo è in realtà più un’operazione di pubbliche relazioni che una verità. È la strada scelta dagli Stati Uniti, come mostra in ogni politica di oggi. Il punto fondamentale è che gli Stati Uniti si rifiutano di discutere la questione. Questo è già un indizio.
*L’Unione europea dovrebbe muoversi in modo molto più deciso per favorire un accordo di pace. Un embargo totale su petrolio e gas probabilmente getterebbe l’Europa in una recessione. Non lo consiglio. Non cambierebbe in modo decisivo l’esito della guerra e non influirebbe molto su un accordo di pace, ma danneggerebbe l’Europa pesantemente.
*Un grosso problema si è creato per l’arroganza degli Stati Uniti, che hanno lanciato l’allargamento della NATO verso Est dopo aver promesso nel 1990 che non l’avrebbero fatto. Poi anche per l’idea assolutamente pericolosa e provocatoria di George W. Bush di promettere che la NATO si sarebbe estesa alla Georgia e all’Ucraina. Quella promessa, del 2008, ha drammaticamente deteriorato le relazioni Usa-Russia. Il sostegno americano all’estromissione del presidente filorusso dell’Ucraina Viktor Yanukovych nel 2014 e il successivo riarmo dell’Ucraina su larga scala da parte degli Stati Uniti hanno drammaticamente peggiorato, anche loro, le relazioni tra Russia e Stati Uniti.
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Saggisti statunitensi]]
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[[File:Jeffrey Sachs at 2012 International AIDS Conference.JPG|miniatura|300x300px|Jeffrey Sachs nel 2012]]
'''Jeffrey Sachs''' (1954 - vivente), economista e saggista statunitense.
== Citazioni di Jeffrey Sachs ==
* Abbiamo meno di 30 anni per metterci al sicuro. Altrimenti i nostri figli e nipoti non avranno speranze. L’uragano Irma ci ha dato una lezione. Ha causato distruzioni e morti. Ma già ne sta arrivando un altro. E altre persone sono in pericolo. Noi stiamo innalzando la temperatura del pianeta e il livello del mare. Questa sarà la normalità.<ref name=":0">Da intervista di Virginia Piccolillo, ''Jeffrey Sachs: abbiamo 30 anni per evitare la fine del pianeta'', ''Corriere della Sera'', 12 settembre 2017, p. 6.</ref>
* Tre mesi fa, i leader del G20 si sono incontrati per difendere l’impegno del mondo sul clima. Un unico Paese si è tirato indietro: il mio. E questo significa una sola cosa: corruzione. La nostra industria del petrolio ha pagato i politici per mentire. Il mio Stato appartiene all’industria petrolifera.<ref name=":0" />
===Da ''[https://www.corriere.it/politica/22_maggio_01/sachs-stati-uniti-nato-russia-8509a362-c8b4-11ec-85c4-7c8d22958d02.shtml Sachs: «Il grande errore degli Stati Uniti è credere che la Nato sconfiggerà la Russia»]''===
*La mia ipotesi è che gli Stati Uniti siano più riluttanti della Russia a una pace negoziata. La Russia vuole un’Ucraina neutrale e l’accesso ai suoi mercati e alle sue risorse. Alcuni di questi obiettivi sono inaccettabili, ma sono comunque chiari in vista di un negoziato. Gli Stati Uniti e l’Ucraina invece non hanno mai dichiarato i loro termini per trattare. Gli Stati Uniti vogliono un’Ucraina nel campo euro-americano, in termini militari, politici ed economici. Qui si trova la ragione principale di questa guerra. Gli Stati Uniti non hanno mai mostrato un segno di compromesso, né prima che la guerra scoppiasse, né dopo.
*Se vogliono processare Putin per crimini di guerra, allora devono aggiungere alla lista degli imputati George W. Bush e Richard Cheney per l’Iraq, Barack Obama per la Siria e la Libia, Joe Biden per aver sequestrato le riserve in valuta estera di Kabul, alimentando così la fame in Afghanistan. E l’elenco non finisce qui.
*La Russia ha iniziato questa guerra, certo, ma in buona parte perché ha visto gli Stati Uniti entrare in modo irreversibile in Ucraina. Nel 2021, mentre Putin chiedeva agli Stati Uniti di negoziare l’allargamento della NATO all’Ucraina, Biden ha raddoppiato la scommessa diplomatica e militare. Non solo ha rifiutato di discutere con Mosca l’allargamento della Nato, ma ha fatto sì che l’impegno della NATO in questo senso fosse rinnovato al vertice del 2021, e poi ha firmato due accordi con l’Ucraina sul tema.
*Per salvare l’Ucraina dobbiamo porre fine alla guerra, e per porre fine alla guerra abbiamo bisogno di un compromesso in cui la Russia si ritira e la NATO non si allarga. Non è difficile, eppure gli Stati Uniti non accennano neanche all’idea, perché sono contrari. Gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina combatta per proteggere le prerogative della NATO. Già questo è un disastro ma, senza una soluzione ragionevole e razionale, ci aspettano rischi molto più grandi.
*Dire che l’Ucraina non entrerà sembra proprio un espediente americano. In realtà, gli Stati Uniti si stavano già impegnando molto per arrivare all’interoperabilità militare dell’Ucraina con la NATO, in modo che a un certo punto l’allargamento sarebbe diventato sostanzialmente un fatto compiuto. Come il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov stesso ha detto di recente, il ministero della Difesa dell’Ucraina brulicava già di consiglieri dell’Alleanza atlantica. L’idea che l’allargamento non avrebbe avuto luogo è in realtà più un’operazione di pubbliche relazioni che una verità. È la strada scelta dagli Stati Uniti, come mostra in ogni politica di oggi. Il punto fondamentale è che gli Stati Uniti si rifiutano di discutere la questione. Questo è già un indizio.
*L’Unione europea dovrebbe muoversi in modo molto più deciso per favorire un accordo di pace. Un embargo totale su petrolio e gas probabilmente getterebbe l’Europa in una recessione. Non lo consiglio. Non cambierebbe in modo decisivo l’esito della guerra e non influirebbe molto su un accordo di pace, ma danneggerebbe l’Europa pesantemente.
*Un grosso problema si è creato per l’arroganza degli Stati Uniti, che hanno lanciato l’allargamento della NATO verso Est dopo aver promesso nel 1990 che non l’avrebbero fatto. Poi anche per l’idea assolutamente pericolosa e provocatoria di George W. Bush di promettere che la NATO si sarebbe estesa alla Georgia e all’Ucraina. Quella promessa, del 2008, ha drammaticamente deteriorato le relazioni Usa-Russia. Il sostegno americano all’estromissione del presidente filorusso dell’Ucraina Viktor Yanukovych nel 2014 e il successivo riarmo dell’Ucraina su larga scala da parte degli Stati Uniti hanno drammaticamente peggiorato, anche loro, le relazioni tra Russia e Stati Uniti.
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
[[Categoria:Economisti statunitensi]]
[[Categoria:Saggisti statunitensi]]
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[[File:Jeffrey Sachs at 2012 International AIDS Conference.JPG|miniatura|300x300px|Jeffrey Sachs nel 2012]]
'''Jeffrey Sachs''' (1954 - vivente), economista e saggista statunitense.
== Citazioni di Jeffrey Sachs ==
* Abbiamo meno di 30 anni per metterci al sicuro. Altrimenti i nostri figli e nipoti non avranno speranze. L’uragano Irma ci ha dato una lezione. Ha causato distruzioni e morti. Ma già ne sta arrivando un altro. E altre persone sono in pericolo. Noi stiamo innalzando la temperatura del pianeta e il livello del mare. Questa sarà la normalità.<ref name=":0">Da intervista di Virginia Piccolillo, ''Jeffrey Sachs: abbiamo 30 anni per evitare la fine del pianeta'', ''Corriere della Sera'', 12 settembre 2017, p. 6.</ref>
* Tre mesi fa, i leader del G20 si sono incontrati per difendere l’impegno del mondo sul clima. Un unico Paese si è tirato indietro: il mio. E questo significa una sola cosa: corruzione. La nostra industria del petrolio ha pagato i politici per mentire. Il mio Stato appartiene all’industria petrolifera.<ref name=":0" />
===Da ''[https://www.corriere.it/politica/22_maggio_01/sachs-stati-uniti-nato-russia-8509a362-c8b4-11ec-85c4-7c8d22958d02.shtml Sachs: «Il grande errore degli Stati Uniti è credere che la Nato sconfiggerà la Russia»]''===
*{{NDR|Sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]]}} La mia ipotesi è che gli Stati Uniti siano più riluttanti della Russia a una pace negoziata. La Russia vuole un’Ucraina neutrale e l’accesso ai suoi mercati e alle sue risorse. Alcuni di questi obiettivi sono inaccettabili, ma sono comunque chiari in vista di un negoziato. Gli Stati Uniti e l’Ucraina invece non hanno mai dichiarato i loro termini per trattare. Gli Stati Uniti vogliono un’Ucraina nel campo euro-americano, in termini militari, politici ed economici. Qui si trova la ragione principale di questa guerra. Gli Stati Uniti non hanno mai mostrato un segno di compromesso, né prima che la guerra scoppiasse, né dopo.
*Se vogliono processare Putin per crimini di guerra, allora devono aggiungere alla lista degli imputati George W. Bush e Richard Cheney per l’Iraq, Barack Obama per la Siria e la Libia, Joe Biden per aver sequestrato le riserve in valuta estera di Kabul, alimentando così la fame in Afghanistan. E l’elenco non finisce qui.
*La Russia ha iniziato questa guerra, certo, ma in buona parte perché ha visto gli Stati Uniti entrare in modo irreversibile in Ucraina. Nel 2021, mentre Putin chiedeva agli Stati Uniti di negoziare l’allargamento della NATO all’Ucraina, Biden ha raddoppiato la scommessa diplomatica e militare. Non solo ha rifiutato di discutere con Mosca l’allargamento della Nato, ma ha fatto sì che l’impegno della NATO in questo senso fosse rinnovato al vertice del 2021, e poi ha firmato due accordi con l’Ucraina sul tema.
*Per salvare l’Ucraina dobbiamo porre fine alla guerra, e per porre fine alla guerra abbiamo bisogno di un compromesso in cui la Russia si ritira e la NATO non si allarga. Non è difficile, eppure gli Stati Uniti non accennano neanche all’idea, perché sono contrari. Gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina combatta per proteggere le prerogative della NATO. Già questo è un disastro ma, senza una soluzione ragionevole e razionale, ci aspettano rischi molto più grandi.
*Dire che l’Ucraina non entrerà sembra proprio un espediente americano. In realtà, gli Stati Uniti si stavano già impegnando molto per arrivare all’interoperabilità militare dell’Ucraina con la NATO, in modo che a un certo punto l’allargamento sarebbe diventato sostanzialmente un fatto compiuto. Come il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov stesso ha detto di recente, il ministero della Difesa dell’Ucraina brulicava già di consiglieri dell’Alleanza atlantica. L’idea che l’allargamento non avrebbe avuto luogo è in realtà più un’operazione di pubbliche relazioni che una verità. È la strada scelta dagli Stati Uniti, come mostra in ogni politica di oggi. Il punto fondamentale è che gli Stati Uniti si rifiutano di discutere la questione. Questo è già un indizio.
*L’Unione europea dovrebbe muoversi in modo molto più deciso per favorire un accordo di pace. Un embargo totale su petrolio e gas probabilmente getterebbe l’Europa in una recessione. Non lo consiglio. Non cambierebbe in modo decisivo l’esito della guerra e non influirebbe molto su un accordo di pace, ma danneggerebbe l’Europa pesantemente.
*Un grosso problema si è creato per l’arroganza degli Stati Uniti, che hanno lanciato l’allargamento della NATO verso Est dopo aver promesso nel 1990 che non l’avrebbero fatto. Poi anche per l’idea assolutamente pericolosa e provocatoria di George W. Bush di promettere che la NATO si sarebbe estesa alla Georgia e all’Ucraina. Quella promessa, del 2008, ha drammaticamente deteriorato le relazioni Usa-Russia. Il sostegno americano all’estromissione del presidente filorusso dell’Ucraina Viktor Yanukovych nel 2014 e il successivo riarmo dell’Ucraina su larga scala da parte degli Stati Uniti hanno drammaticamente peggiorato, anche loro, le relazioni tra Russia e Stati Uniti.
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
[[Categoria:Economisti statunitensi]]
[[Categoria:Saggisti statunitensi]]
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Angelo Maggi
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'''Angelo Maggi''' (1955 – vivente), attore e doppiatore italiano.
==Citazioni di Angelo Maggi==
*Ho avuto la fortuna di lavorare con grandissimi doppiatori del passato, [[Ferruccio Amendola]], [[Peppino Rinaldi]], mentre di altri so di quello che mi hanno raccontato colleghi perché per motivi anagrafici non li ho conosciuti. La prima volta che mi approcciai con Ferruccio Amendola, con la sua direzione, lui mi disse perfettamente "Ma che cosa urli? Non serve tutto questo volume vicino a un microfono, hai il microfono vicino che riprende anche il più piccolo sospiro, metti molta meno voce". Questo è l'insegnamento che mi diede Ferruccio Amendola, che bisogna usare la voce con discrezione, con parsimonia, mentre quello di Peppino Rinaldi è stato niente, l'ho solo sentito parlare vicino a me, ma è stata comunque un'emozione grandissima perché per me è stato il più grande di tutti. [[Carlo Romano]] non l'ho mai conosciuto, era tra l'altro il nonno di [[Luca Ward|Luca]] e [[Monica Ward]], ed era un grandissimo grande attore, come nei film di [[Totò]], un grande carattere, e io nel mio spettacolo cito anche [[Jerry Lewis]] e quindi Carlo Romano, insieme anche ad [[Emilio Cigoli]], la voce Italiana più affascinante di tutti i tempi, perché ha doppiato [[John Wayne]], [[Clark Gable]], [[Gary Cooper]], [[Tina Lattanzi]] che ha dato la voce a [[Greta Garbo]], [[Rosetta Calavetta]] voce di [[Marylyn Monroe]] che andava in sala sempre con i guanti, perché era una signora o una salutista.<ref>Da ''[http://www.cinefarm.it/intervista-al-doppiattore-angelo-maggi/ Intervista al "DoppiAttore" Angelo Maggi]'', ''Cinefarm.it'', 16 marzo 2016.</ref>
*Il doppiatore si deve approcciare con molta umiltà a questi attori che ha la fortuna di doppiare, perché sono talmente bravi attori, grandi attori, che bisogna seguirli in tutto e per tutto, cercando di non tradire le sfumature e le emozioni, soprattutto, perché noi parliamo di [[doppiaggio]], dobbiamo parlare di emozioni; le emozioni che loro hanno dato nella loro lingua, le dobbiamo trasformare nelle emozioni in un'altra lingua che - nel nostro caso - è l'italiano, non facendo perdere le sfumature che loro hanno dato.<ref name=AM>Da un'intervista di Andrea Razza, ''Enciclopediadeldoppiaggio.it'', 2011. [https://www.youtube.com/watch?v=51m0g_0bVYM Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Mi ricordo perfettamente che per una piccola battuta di probabilmente, forse, un semplice "sì", cioè una cosa piccolissima, si poteva rifare anche venti, trenta volte. Cioè, cercavano le sfumature. Le sfumature, oggi, ovviamente... sappiamo che il doppiaggio è completamente cambiato. È proprio... un'altra cosa, però io ho avuto la fortuna di conoscere... di entrare nel mondo del doppiaggio in quegli anni lì. <ref name=AM />
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attore===
*''[[Sapore di mare]]'' (1982)
*''[[Sapore di mare 2 - Un anno dopo]]'' (1983)
*''[[Francesco (miniserie televisiva 2002)|Francesco]]'' (2002)
===Doppiatore===
====Film====
{{div col|strette}}
*''[[La piccola bottega degli orrori (film 1960)|La piccola bottega degli orrori]]'' (1960)
*''[[Il padrino]]'' (1972) <small>(riddoppiaggio 2007)</small>
*''[[Il ritorno dello Jedi]]'' (1983)
*''[[Amadeus]]'' (1984) <small>(versione ''Director's cut'' del 2002)</small>
*''[[Trappola di cristallo]]'' (1988)
*''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'' (1989)
*''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'' (1992)
*''[[Il cattivo tenente]]'' (1992)
*''[[L'ultimo dei Mohicani (film 1992)|L'ultimo dei Mohicani]]'' (1992)
*''[[Fusi di testa 2 - Waynestock]]'' (1993)
*''[[Tartarughe Ninja III]]'' (1993)
*''[[Batman Forever]]'' (1995)
*''[[Clockers]]'' (1995)
*''[[Othello (film 1995)|Othello]]'' (1995)
*''[[Strange Days (film)|Strange Days]]'' (1995)
*''[[The Addiction - Vampiri a New York]]'' (1995)
*''[[Via da Las Vegas]]'' (1995)
*''[[Independence Day]]'' (1996)
*''[[Ransom - Il riscatto]]'' (1996)
*''[[Riccardo III - Un uomo, un re]]'' (1996)
*''[[Romeo + Giulietta di William Shakespeare]]'' (1996)
*''[[The Rock]]'' (1996)
*''[[Nemico pubblico (film 1998)|Nemico pubblico]]'' (1998)
*''[[Rush Hour - Due mine vaganti]]'' (1998)
*''[[Shakespeare in Love]]'' (1998)
*''[[Soldi sporchi]]'' (1998)
*''[[The Spiral]]'' (1998)
*''[[Analisi di un delitto]]'' (1999)
*''[[Hurricane - Il grido dell'innocenza]]'' (1999)
*''[[Il mondo non basta]]'' (1999)
*''[[Notting Hill (film)|Notting Hill]]'' (1999)
*''[[Ogni maledetta domenica]]'' (1999)
*''[[The Sixth Sense - Il sesto senso]]'' (1999)
*''[[Thirteen Days]]'' (2000)
*''[[U-571]]'' (2000)
*''[[Unbreakable - Il predestinato]]'' (2000)
*''[[Bandits]]'' (2001)
*''[[Cast Away]]'' (2001)
*''[[Codice: Swordfish]]'' (2001)
*''[[Colpo grosso al drago rosso - Rush Hour 2]]'' (2001)
*''[[Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello]]'' (2001)
*''[[S.Y.N.A.P.S.E. - Pericolo in rete]]'' (2001)
*''[[Al vertice della tensione]]'' (2002)
*''[[Il pianista (film)|Il pianista]]'' (2002)
*''[[Insomnia]]'' (2002)
*''[[La morte può attendere]]'' (2002)
*''[[Prova a prendermi]]'' (2002)
*''[[Taken]]'' (2002)
*''[[Unfaithful - L'amore infedele]]'' (2002)
*''[[In the Cut]]'' (2003)
*''[[Love Actually - L'amore davvero]]'' (2003)
*''[[Un tocco di zenzero]]'' (2003)
*''[[Birth - Io sono Sean]]'' (2004)
*''[[La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler]]'' (2004)
*''[[The Terminal]]'' (2004)
*''[[Factotum (film)|Factotum]]'' (2005)
*''[[Le crociate - Kingdom of Heaven]]'' (2005)
*''[[Memorie di una geisha (film)|Memorie di una geisha]]'' (2005)
*''[[Slevin - Patto criminale]]'' (2006)
*''[[Smokin' Aces]]'' (2006)
*''[[Gone Baby Gone]]'' (2007)
*''[[Hostel: Part II]]'' (2007)
*''[[Into the Wild - Nelle terre selvagge]]'' (2007)
*''[[L'età barbarica]]'' (2007)
*''[[La guerra di Charlie Wilson]]'' (2007)
*''[[Mongol]]'' (2007)
*''[[Number 23]]'' (2007)
*''[[Perfect Stranger (film)|Perfect Stranger]]'' (2007)
*''[[Rush Hour 3 - Missione Parigi]]'' (2007)
*''[[Shooter (film)|Shooter]]'' (2007)
*''[[Transformers (film)|Transformers]]'' (2007)
*''[[Un ponte per Terabithia]]'' (2007)
*''[[Babylon A.D.]]'' (2008)
*''[[Il bambino con il pigiama a righe]]'' (2008)
*''[[Il cavaliere oscuro]]'' (2008)
*''[[Il curioso caso di Benjamin Button]]'' (2008)
*''[[Iron Man (film)|Iron Man]]'' (2008)
*''[[Milk]]'' (2008)
*''[[Traitor - Sospetto tradimento]]'' (2008)
*''[[Tropic Thunder]]'' (2008)
*''[[Agora (film)|Agora]]'' (2009)
*''[[I Love Shopping]]'' (2009)
*''[[La scomparsa di Alice Creed]]'' (2009)
*''[[Precious (film)|Precious]]'' (2009)
*''[[Star Trek (film 2009)|Star Trek]]'' (2009)
*''[[Transformers - La vendetta del caduto]]'' (2009)
*''[[Watchmen (film)|Watchmen]]'' (2009)
*''[[X-Men le origini - Wolverine]]'' (2009)
*''[[Adèle e l'enigma del faraone]]'' (2010)
*''[[Iron Man 2]]'' (2010)
*''[[Kick-Ass (film)|Kick-Ass]]'' (2010)
*''[[Red (film 2010)|Red]]'' (2010)
*''[[Robin Hood (film 2010)|Robin Hood]]'' (2010)
*''[[Scontro tra titani]]'' (2010)
*''[[Shutter Island]]'' (2010)
*''[[Tron: Legacy]]'' (2010)
*''[[Uomini di Dio]]'' (2010)
*''[[Wall Street - Il denaro non dorme mai]]'' (2010)
*''[[Cappuccetto rosso sangue]]'' (2011)
*''[[Catch .44]]'' (2011)
*''[[L'ultimo dei Templari (film 2011)|L'ultimo dei Templari]]'' (2011)
*''[[Lanterna Verde (film)|Lanterna verde]]'' (2011)
*''[[Molto forte, incredibilmente vicino]]'' (2011)
*''[[Quasi amici - Intouchables]]'' (2011)
*''[[Setup (film)|Setup]]'' (2011)
*''[[Super 8]]'' (2011)
*''[[The Iron Lady]]'' (2011)
*''[[Transformers 3]]'' (2011)
*''[[Bel Ami - Storia di un seduttore]]'' (2012)
*''[[Cloud Atlas]]'' (2012)
*''[[Flight (film 2012)|Flight]]'' (2012)
*''[[Il cavaliere oscuro - Il ritorno]]'' (2012)
*''[[La fredda luce del giorno]]'' (2012)
*''[[Lawless]]'' (2012)
*''[[The Avengers (film 2012)|The Avengers]]'' (2012)
*''[[Zero Dark Thirty]]'' (2012)
*''[[American Hustle - L'apparenza inganna]]'' (2013)
*''[[Corpi da reato]]'' (2013)
*''[[G.I. Joe - La vendetta]]'' (2013)
*''[[Gigolò per caso]]'' (2013)
*''[[Oltre i confini del male - Insidious 2]]'' (2013)
*''[[Into Darkness - Star Trek]]'' (2013)
*''[[Iron Man 3]]'' (2013)
*''[[Red 2]]'' (2013)
*''[[Saving Mr. Banks]]'' (2013)
*''[[Shadowhunters - Città di ossa]]'' (2013)
*''[[The Blacklist]]'' (2013 - in corso)
*''[[Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie]]'' (2014)
*''[[La teoria del tutto]]'' (2014)
*''[[Le regole del caos]]'' (2014)
*''[[RoboCop (film 2014)|Robocop]]'' (2014)
*''[[Avengers: Age of Ultron]]'' (2015)
*''[[Chiamatemi Francesco - Il Papa della gente]]'' (2015)
*''[[Il ponte delle spie]]'' (2015)
*''[[Jurassic World]]'' (2015)
*''[[Steve Jobs (film)|Steve Jobs]]'' (2015)
*''[[Captain America: Civil War]]'' (2016)
*''[[Jackie (film 2016)|Jackie]]'' (2016)
*''[[Lady Macbeth (film)|Lady Macbeth]]'' (2016)
*''[[Money Monster - L'altra faccia del denaro]]'' (2016)
*''[[Split]]'' (2016)
*''[[Sully (film)|Sully]]'' (2016)
*''[[John Wick - Capitolo 2]]'' (2017)
*''[[Spider-Man: Homecoming]]'' (2017)
*''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018)
*''[[The Plagues of Breslau|I flagelli di Breslavia]]'' (2018)
*''[[Il giustiziere della notte - Death Wish]]'' (2018)
*''[[Avengers: Endgame]]'' (2019)
*''[[Cosmic Sin]]'' (2021)
*''[[The Batman]]'' (2022)
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====Film d'animazione====
{{div col|strette}}
*''[[Akira (film)|Akira]]'' (1988)
*''[[I Simpson - Il film]]'' (2007)
*''[[Bolt - Un eroe a quattro zampe]]'' (2008)
*''[[Kung Fu Panda]]'' (2008)
*''[[Kung Fu Panda 2]]'' (2011)
*''[[Si alza il vento]]'' (2013)
*''[[Kung Fu Panda 3]]'' (2016)
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====Serie animate====
*''[[Le avventure di Superman]]'' (1996 – 2000)
====Serie televisive====
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*''[[Le avventure di Superman]]'' (1996 - 2000)
*''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]'' (2001 - 2010)
*''[[Everwood]]'' (2002 - 2006)
*''[[NCIS - Unità anticrimine]]'' (2003 - in corso)
*''[[Supernatural (serie televisiva)|Supernatural]]'' (2005-in corso)
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011 – 2019)
*''[[House of Cards - Gli intrighi del potere]]'' (2013 - in corso)
*''[[Peaky Blinders]]'' (2013 - in corso)
*''[[Dieci piccoli indiani (miniserie televisiva)|Dieci piccoli indiani]]'' (2015)
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Maggi, Angelo}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Guerra d'Etiopia
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Eumolpo
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ortografia
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:AO-Etiopia-1936-A-artiglieria-nel-Tembien.jpg|thumb|upright=1.4|Artiglieria italiana a Tembien nel 1936]]
Citazioni sulla '''guerra d'Etiopia''' o '''campagna d'Etiopia'''.
==Citazioni==
*A chi l'Abissinia? A noi! ([[slogan fascisti|slogan fascista]])
*All'epoca di Mussolini l'Etiopia era inizialmente vista come un rifugio per gli italiani poveri e disoccupati. L'invasione fu all'inizio una migrazione, gente che sperava di trovare una vita migliore. Spesso ci dimentichiamo questo lato della storia. Ogni individuo ha il diritto di vivere libero dalla povertà e dall'oppressione. Anche se nessuno ha il diritto di mandare i soldati a conquistare un altro Paese. ([[Maaza Mengiste]])
*Gettare un esercito di un quarto di milione di uomini, comprendente il fior fiore della popolazione maschile italiana, su uno sterile lido distante duemila miglia dalla patria, contro l'opinione del mondo intero e senza controllo dei mari e quindi, in questa situazione, imbarcarsi in quella che può essere una serie di campagne contro un popolo ed in regioni che nessun conquistatore in quattromila anni ha ritenuto che valesse la pena di sottomettere, è un rendersi ostaggio del destino, che non ha un parallelo in tutta la storia. ([[Winston Churchill]])
*Io non mi opposi {{NDR|alla campagna italiana in Abissinia}}. Desideravo anzi distruggere la ridicola illusione che è nobile parteggiare per i deboli... Ho anche affermato che era immorale mandare armi a quei crudeli e brutali Abissini e, al tempo stesso, negarle ad altri che compiono azioni onorevoli. ([[Lord Mottistone]])
*La parabola fascista toccò il suo zenit con la conquista dell'Etiopia: l'unico istante, durante il Ventennio Nero, in cui l'Italia borghese e l'Italia sottoproletaria si affratellarono su quella povera preda. ([[Paolo Pavolini]])
*Mai [[Benito Mussolini|Mussolini]] fu tanto seguito e ammirato come quando scatenò un'altra volta in Etiopia un esercito di 300.000 uomini contro le scalze armate del Negus: per la conquista inutile di uno "scatolone di sassi" che al pari dell'altra conquista, parimenti inutile, dello "scatolone di sabbia" libico segnò l'inizio di un conflitto mondiale. ([[Paolo Pavolini]])
*Mi sembra piuttosto arduo sostenere che la guerra è stata decisa per le pressioni della classe industriale. Che essa ne abbia tratto un vantaggio, è evidente; ma affermare che fu la speranza di quei guadagni a far scoppiare la guerra d'Etiopia significa andare troppo lontano. L'origine della guerra – occorre ripeterlo – è di natura politica. ([[Federico Chabod]])
*Per quanto riguarda l'episodio abissino, meno se parla e meglio è. Quando vecchi amici si riconciliano dopo una disputa, è sempre pericoloso andare alla ricerca delle cause prime. ([[Duff Cooper]])
*Quella fu una guerra ideale, la guerra-tipo della borghesia italiana: con pochi morti e molte medaglie. Io presi a capirne la miseria solo all'ultimo capitolo: quando, per la marcia su Addis Abeba, cominciarono a piovere dall'Italia e da Asmara gerarchi e aspiranti gerarchi, smaniosi di gloria a buon mercato: e Badoglio dovette emanare un ordine per cui solo chi presentava "un biglietto di autorizzazione" poteva marciare sulla capitale nemica. Solo in tempo fascista si poteva escogitare un finale di guerra con un biglietto per la capitale nemica. ([[Indro Montanelli]])
===[[Anthony Eden]]===
*Il Duce non si sarebbe accontentato di niente che non fosse il completo asservimento dell'Abissinia, e l'imperatore non era disposto a questo. Mussolini sfruttò la crisi nell'Europa occidentale per riorganizzare le sue forze in Abissinia e intensificare gli attacchi con i gas e i bombardamenti, che non risparmiarono nè unità della Croce Rossa nè città indifese. L'effeto dei gas fu crudele e, dal punto di vista militare, assai grave perché i soldati eiopici combattevano scalzi e soffrirono di terribili ustioni.
*L'Abissinia, dicevano gli italiani, sarebbe stata la prima delle loro conquiste africane ; poi avrebbero strappato agli inglesi il controllo del Mediterraneo e avrebbero rinnovato i trionfi dell'Impero romano.
*Se il governo italiano si era veramente incamminato verso una politica di aggressione militare all'Abissinia, vedevo il futuro con la massima preoccupazione. A nostro giudizio l'Italia in quel momento era indispendabile alla pace in Europa. Ci era difficile credere che Mussolini non comprendesse questo fatto di estrema importanza come lo comprendevamo noi e il governo francese.
*Una delle tragedie della campagna abissina furono le sofferenze dei feriti. L'imperatore, in un colloquio in cui la sua consueta, calma dignità sembrò tingersi di disperazione, disse a Sir Sidney Barton che, mentre si bombardavano le popolazioni civili, l'esercito era demoralizzato per il lancio dei gas. Gli attacchi contro le unità della Croce Rossa avevano privato l'imperatore persino dell'assistenza medica organizzata da simpatizzanti stranieri. Ad Ascianghi, dopo il più violento combattimento della guerra, non si era potuto dare assistenza medica a un gran numero di gassati e di feriti.
===[[Arminio Savioli]]===
*Fu la più grande impresa coloniale della storia e l'ultima da cui il paese colonizzatore sia uscito vittorioso (quelle successive, dal Kenya all'Algeria al Vietnam, sono state vinte dagli aggrediti).
*La guerra d Etiopia fu un trionfo per Mussolini, ma un trionfo effimero come quello di un attore invecchiato. Spinse l'Italia in braccio alla Germania e ne usaurì le risorse (la guerra di Spagna, anch'essa, in apparenza, vittoriosa, fu il colpo di grazia).
*La guerra d'Etiopia — su questo tutti concordano — rafforzò Mussolini. La Società delle Nazioni si rivelò impotente. Inglesi e francesi, con ignobile ipocrisia, con simulata «imparzialità» bloccarono ogni invio di armi nella zona, lasciando soli gli etiopici, già privi di un autonomo sbocco al mare, disorganizzati e malissimo armati.
*Mussolini aveva stretto un patto di amicizia con il Negus nel 1928. Avrebbe potuto estendere pacificamente l'influenza italiana in Etiopia, già vasta e profonda. Ma gli serviva una guerra «nazionale», in cui coinvolgere tutti gli italiani, per assicurarsene il famoso «consenso». Si comportò con perfidia.
===[[Haile Selassie]]===
*{{NDR|Nel 1935}} Rinunciando alla firma messa sull'Alleanza della Società delle Nazioni, in violazione delle promesse di pace solennemente fatteci nel Trattato Italo-Etiopico del 1928, e riducendo a un nulla tutti gli impegni internazionali, in particolare il patto di rinunciare alla guerra, l'Italia si prepara per la seconda volta a violare il nostro territorio.
*{{NDR|Nel giugno 1936}} Il vero affinamento nella barbarie consisté nel portare la devastazione e il terrore nelle parti più densamente popolate del territorio, i punti più lontani dalla scena delle ostilità. Lo scopo era quello di spargere paura e morte su una gran parte del territorio etiope. Queste tattiche di induzione della paura ebbero successo. Uomini ed animali soccombettero. La pioggia mortale che veniva dagli aerei faceva morire con grida di dolore tutti coloro che toccava. Chiunque abbia bevuto l'acqua avvelenata o mangiato i cibi infetti morì con terribili sofferenze. Decine di migliaia di vittime dell'iprite italiana caddero. È per denunciare al mondo civile le torture inflitte al popolo etiope che mi sono deciso a venire a Ginevra.
*{{NDR|Nel 1940}} Quando la Nostra nemica di lunga data, l'Italia, oltrepassò il Nostro confine ed occupò il Nostro paese con forza aggressiva, Noi abbiamo combattuto per difendere il Nostro paese fin quanto abbiamo potuto e quindi andammo in Europa per sollecitare aiuto mentre voi, patrioti d'Etiopia, continuaste la lotta e Ci aspettaste combattendo giorno e notte nelle foreste e nelle montagne contro il brutale nemico militarmente superiore, avvantaggiandovi del vostro naturale eroismo come vostra arma più grande, mai riponendo le vostre spade, mai abbandonando la vostra bandiera o arrendendovi al dominio straniero. Come ora potete vedere, la vostra lotta di cinque anni vi ha permesso di essere testimoni dei frutti dei vostri sforzi e sacrifici.
*{{NDR|Nel 1941}} Quando l'Italia diede inizio ad una guerra di aggressione contro l'Etiopia, sebbene sapessimo di non essere armati al suo stesso livello, combattemmo contro di essa con quella forza che eravamo stati in grado di raccogliere, poiché era nostro dovere resistere ad un nemico venuto per impadronirsi del nostro Paese. Ma appena apparve evidente che questi fosse deciso a sterminare la nostra popolazione col gas venefico, l'utilizzo del quale era proibito dalla legge internazionale, andammo ad appellarci alla Lega delle Nazioni per reclamare giustizia. Nel momento in cui si temette che questa ostilità iniziata dall'Italia potesse diffondersi in tutto il mondo, e quando giunse il periodo in cui tutti coloro che erano stati incaricati della responsabilità del governo cercarono di salvare il pianeta dalla catastrofe che si stava allora scatenando, questi iniziarono a lavorare per l'affermarsi della comprensione sul globo, al fine di evitare il diffondersi della conflagrazione.
==Voci correlate==
*[[Africa Orientale Italiana]]
*[[Impero d'Etiopia]]
*[[Italia fascista]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Eventi degli anni 1930]]
[[Categoria:Guerre in Africa|Etiopia]]
[[Categoria:Storia d'Italia]]
[[Categoria:Storia dell'Etiopia]]
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Andy Serkis
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/* Attore */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Andy Serkis by Gage Skidmore.jpg|thumb|Serkis nel 2013]]
'''Andrew Clement Serkis''' (1964 - vivente), attore e regista britannico.
==Citazioni==
*Non riesco a pensare a un film migliore di ''[[The War - Il pianeta delle scimmie|War of the Planet of the Apes]]'' per i tempi che stiamo vivendo. È il racconto di una civiltà che si isola e chiude la porta verso gli altri, senza cercare soluzioni ai problemi se non l'uso della forza.<ref>Citato in [http://espresso.repubblica.it/visioni/2017/06/23/news/io-re-delle-scimmie-1.304672 "Il nuovo Pianeta delle Scimmie è la metafora della nostra autodistruzione"], ''Espresso.repubblica.it'', 23 giugno 2017</ref>
*Un film senza musica è come il Regno Unito senza l’Europa.<ref>Citato in ''[https://www.ilpost.it/2019/02/11/bafta-2019-foto-vincitori/ Chi ha vinto cosa ai BAFTA 2019]'', ''Il Post.it'', 11 febbraio 2019.</ref>
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/news-cinema/andy-serkis-il-mio-mowgli-piu-vicino-ai-toni-cupi-di-kipling/413019/ Andy Serkis: il mio ‘Mowgli’, più vicino ai toni cupi di Kipling]''|Intervista di Lorenzo Ormando, ''Rollingstone.it'', 22 maggio 2018}}
*{{NDR|Su [[Rudyard Kipling]]}} Lo scrittore, venerato in quanto premio Nobel per la letteratura, era anche un imperialista. Trovo che si tratti di un conflitto interessante, così come lo è quello presente nel ''Libro della Giungla'', dove assistiamo alla continua lotta tra le leggi della natura e quelle degli esseri umani.
*{{NDR|Su ''[[Mowgli - Il figlio della giungla]]''}} Mowgli si scopre diverso da ciò che pensava di essere. Mostriamo il suo arco di trasformazione: dapprima orfano convinto che i suoi genitori siano degli animali, poi ragazzo consapevole di aver vissuto una bugia per tutta la sua infanzia. Impara a capire chi è e si confronta con cosa significa essere umano, cercando di conservare il meglio di entrambi i mondi. Il nostro film non offre solo grande intrattenimento: contiene tematiche che lo rendono complesso e che regaleranno al pubblico un’esperienza nuova.
*Il senso dell’altro mi appartiene. Mio padre era un medico iracheno, mia madre un’insegnante inglese per bambini disabili. Sono cresciuto tra due culture e da ragazzino andavo spesso a Bagdad, dove sono cresciute le mie tre sorelle. Ho trascorso molto tempo cercando di capire chi ero e chi sono.
*Recitare significa iniziare una ricerca dentro di sé.
*{{NDR|Su ''[[Mowgli - Il figlio della giungla]]''}} La giungla è un luogo selvaggio, inospitale. Ci saranno scene di grande impatto, con gli animali impegnati in combattimenti epici. Non ci siamo tirati indietro, ma gli spettatori non dovrebbero aspettarsi nulla di eccessivamente violento: in quanto a toni il film è vicino a quelli del ''Pianeta delle Scimmie'', quindi va bene per tutta la famiglia.
*Per me l'aspetto fondamentale era che queste creature parlanti fossero credibili. L'idea di doppiare un animale fotorealistico non mi interessava. Perciò abbiamo impiegato la performance capture: per la maggior parte del cast si trattava di un’esperienza nuova. [...] La faccia degli attori è stata unita a quella del personaggio che avrebbero interpretato grazie al morphing, allungandola e tirandola al punto giusto, fino a quando potevamo vedere sia il volto umano che quello animale. C'è voluto molto tempo, da un punto di vista dell'animazione. Tutto ha inizio con la recitazione, però, non dimentichiamolo.
*I fan del ''Libro della Giungla'' hanno un'idea precisa di Baloo, che è considerato un orso allegro e ottimista che ama schiacciare pisolini. Il libro, invece, fa capire che la sua relazione con il bambino ha a che fare soprattutto con la durezza dell'amore. Per lui la vita si fonda su alcune regole che vanno rispettate: lavorare duro e osservare le leggi della giungla. È un tipo all'antica e un imperialista, per certi versi. Una specie di sergente, molto severo sia con i cuccioli di lupo che con Mowgli.
*Quando abbiamo iniziato a lavorarci, nel 2014, non sapevamo che Disney avesse in programma di realizzare una versione live action del ''Libro della Giungla'', ispirandosi al cartone animato del 1967. Il confronto non mi preoccupa affatto, si tratta di due tipi di film completamente diversi.
*Sin dai tempi del ''Signore degli Anelli'' mi piace la metafora del fantasy, che ci permette di raccontare storie che riguardano la condizione umana. In questo periodo storico si tratta di un genere che consente agli autori di essere sovversivi e di esplorare temi profondi in un modo accessibile per chiunque. Prendiamo i cinecomic della Marvel, che considero veri e propri miti moderni. Tra 500 anni la gente guarderà indietro e accosterà Hans Christian Andersen ai supereroi della Casa delle Idee. Queste storie sono la nostra versione delle favole e permettono ai nostri bambini di abbracciare e comprendere i pericoli del mondo reale, ma in un modo sicuro, controllato.
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attore===
*''[[Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello]]'' (2001)
*''[[Il Signore degli Anelli - Le due torri]]'' (2002)
*''[[Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re]]'' (2003)
*''[[King Kong (film 2005)|King Kong]]'' (2005)
*''[[The Prestige]]'' (2006)
*''[[Giù per il tubo]]'' (2006) - doppiaggio
*''[[L'alba del pianeta delle scimmie]]'' (2011)
*''[[Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato]]'' (2012)
*''[[Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie]]'' (2014)
*''[[Avengers: Age of Ultron]]'' (2015)
*''[[Star Wars: Il risveglio della Forza]]'' (2015)
*''[[Star Wars: Gli ultimi Jedi]]'' (2017)
*''[[The War - Il pianeta delle scimmie]]'' (2017)
*''[[Black Panther (film)|Black Panther]]'' (2018)
*''[[Mowgli - Il figlio della giungla]]'' (2018) - doppiaggio
*''[[The Batman]]'' (2022)
===Regista===
*''Mowgli - Il figlio della giungla'' (2018)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Serkis, Andy}}
[[Categoria:Attori britannici]]
[[Categoria:Registi britannici]]
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Apelle
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Udiki
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proverbiale https://www.treccani.it/vocabolario/nulla-dies-sine-linea/
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text/x-wiki
[[File:Tiepolo Alexander and Campaspe Getty.jpg|thumb|upright=1.2|Tiepolo: ''Apelle ritrae Campaspe, favorita di Alessandro Magno'', (1740 circa)]]
'''Apelle''' (375-370 a.C. circa – fine IV secolo a.C.), pittore greco antico.
==Citazioni di Apelle==
*Nessun giorno senza una linea.<ref>Citato in [[Plinio il Vecchio]], ''Nat. hist.'', lib. XXXV, cap. 36, § 12. Traduzione di [[Giuseppe Fumagalli]], ''Chi l'ha detto?'', Hoepli, Milano, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/392|360]], § 1090.</ref> {{NDR|Così Apelle intendeva dire che non trascorreva nessun giorno senza [[Esercizio|esercitarsi]] nella pittura.}}
:''Nulla dies sine linea.''
==Citazioni su Apelle==
*Nei soggetti che concedevano libera facoltà al genio di Apelle, egli amava trattare di preferenza, conforme al sistema di Zeusi<ref>Pittore greco antico vissuto nella seconda metà del V secolo a.C.</ref> suo predecessore, quelli che non ammettevano gran numero di personaggi. Una Diana circondata da un coro di vergini, destò grandissima ammirazione: ma la sua Venere Anadiomene<ref>''Anadiomene'' vale ''sorgente dal mare''. Atenéo riferisce che Apelle concepì l'idea di dipingere Venere nata dal seno delle onde, scorgendo la cortigiana Frine, di cui era innamorato, arrossire di esser veduta senza velo uscir dal bagno. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, si tenne come un capo d'opera cui null'altro poteva essere paragonato. ([[Pierre Toussaint de Chazelle]])
*Nessuno meritò meno di lui di essere scopo alle calunnie della malevolenza: affabile con chicchessia, la sua borsa era sempre aperta agli amici, e le grandi ricchezze che aveva ammassate alla corte di Alessandro, gli diedero frequente occasione di spargere i suoi beneficii sopra artisti poco agiati. Soleva d'altronde assisterli coi suoi consigli, e parlare con lode delle loro opere, per facilitarne lo smercio. ([[Pierre Toussaint de Chazelle]])
*Sebbene [[Zeusi]] abbia avuto al tempo suo fama di pittore eccellente, tale non fu se non paragonato a quelli che lo precedettero, o anche, se si voglia, di alcuni che fiorirono di poi, ma non mai al paragone di Apelle, che fu eccellente nelle sue opere, come nella {{sic|riputazione}} di tutti. ([[Guglielmo Della Valle]])
===[[Carlo Roberto Dati]]===
*Aveano la natura e l'arte in diversi soggetti fatto ogni loro sforzo per sollevar la pittura a quella suprema altezza di perfezione alla quale arrivar potesse la mano e l'ingegno dell'uomo, e se avessero in Zeusi in Parrasio e in Timante fermati i progressi loro, ciascheduno senza dubbio avrebbe stimato che meglio di costoro non si potesse operare. Ma quando ambedue in Apelle s'unirono, dotandolo d'uno spirito e d'una grazia, che pareva trascender l'umanità, e con lungo, assiduo, e diligente esercizio lo corredarono d'una pratica e d'un amore, che franchissimo lo rendevano e indefesso, e che per terza a favorirlo s'aggiunse la fortuna di quel felicissimo secolo, in cui furono in tanto pregio le scienze e l'arti più nobili, chiaramente si vide che tutti gli altri, i quali senza questo paragone apparivan perfetti, erano stati studj ed abbozzamenti per disegnare e colorire questo vivo ritratto della perfezione celebrato e magnificato dagli scrittori di tutti i secoli, perché non ebbe l'antichità (bench'egli pure fosse in verità superabile) niuno che giammai l'agguagliasse.
*Anche in quell'opere sì ben condotte che fecero stupire il Mondo, soleva con titolo sospeso e imperfetto scrivere, APELLE FACEVA, come se fossero sempre abbozzate, né mai finite, lasciandosi un certo regresso all'emenda. E fu atto di gran modestia, che quasi sopra tutte scrivesse, come se fossero state l'ultime, e che sopraggiunto dalla morte non l'avesse potute perfezionare, giacché di radissimo o non mai vi pose, APELLE FECE.
*Dopo aver condotto l'opere, usava metterle a mostra sopra lo sporto, non a pompa, {{sic|perch'era}} modestissimo, ma per ascoltare, stando dietro, i mancamenti censurati dal volgo, da lui stimato miglior giudice di sé medesimo. E si dice che notandolo un {{sic|calzolajo}}, per aver fatto ne' calzari un orecchino o fibbia di meno, insuperbitosi, perché Apelle tale errore avesse emendato, il giorno seguente cavillò non so che della gamba. Sdegnatosi Apelle s'affacciò e disse: il calzolajo non passi oltre la scarpa: che pure andò in proverbio.
*Ebbe per costume inviolabile che per occupatissimo ch'egli fosse, non passò giorno nel quale egli non tirasse qualche linea, per mantenersi su l'esercizio, e non infingardirsi la mano. Onde nacque il proverbio: Niun giorno senza linea.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Pittori greci antichi]]
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Valentina Mari
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Mariomassone
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/* Film */
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text/x-wiki
'''Valentina Mari''' (1978 – vivente), doppiatrice italiana.
==Citazioni di Valentina Mari==
*{{NDR|Riguardo agli insegnamenti del doppiaggio}} Credo che abbiamo imparato a lottare, a combattere, a essere rispettosi, a essere educati, ad avere rispetto del lavoro, del lavoro degli altri, dello stare insieme, del saper condividere, noi condividevamo il leggio e la cuffia… e il panchetto. […] Questo credo sia stato molto importante… poi, per la vita, per stare con gli altri.<ref name=vale>Da [https://www.youtube.com/watch?v=1NYQv0tifl4 ''Intervista a Valentina Mari''], ''YouTube.com''.</ref>
*{{NDR|Riguardo al doppiaggio quando era giovane}} Era un altro doppiaggio, si doppiava tutti insieme. Questo voleva dire che non ero avvantaggiata come bambina, io vedo oggi bambini che naturalmente arrivano, viene fatta la loro parte, vengono mandati via. Noi invece no, dovevamo doppiare con gli altri perché si doppiava tutti insieme […], si stava al leggio con i grandi nomi, […] con persone che lavoravano con te, guadagnavano quanto te. Quindi… questo è qualcosa che nessuno mi ha mai detto ma che aleggiava nell’aria, non so, era una percezione.<ref name=vale />
*{{NDR|Riguardo al doppiaggio di [[Rei Ayanami]] in ''[[Neon Genesis Evangelion]]''}} Noioso, noioso! Perché noi viviamo di emozioni, noi doppiatori, quindi fare qualcosa che non devi trasmettere niente… un piattume incredibile! Intanto era difficilissimo: per me, di una difficoltà incredibile, come se ti danno un pallone, e non puoi palleggiare […]. Scalpiti, no? Ti senti un po’ in gabbia. Quindi: faticoso, stancante, e poi più noioso di altri ruoli. Poi lo fai perché lo fai, perché è il tuo lavoro, ma non ti sei divertita.<ref name=vale />
*[[Tonino Accolla|Tonino]] professionalmente era molto esigente. E anche umanamente. É stato faticosissimo. Ero piccola, {{NDR|''[[Léon]]''}} era un film fantastico, importantissimo, fortissimo; non so, forse a sedici anni non ero pronta per quelle emozioni, per emozioni così forti. Non ero neanche in grado di elaborarle, di riviverle, quindi di ricrearle. […] Probabilmente poi, comunque sia, ce l’ho fatta, perché secondo me… in realtà, poi è un prodotto fantastico. Lui mi ha aiutato naturalmente tantissimo, perché è tutto farina del suo sacco, perché lui ha tirato fuori tutto questo. Forse doveva agire in quel modo per tirarlo fuori, però… mi ha massacrata. Mi ha massacrata, e lui anche umanamente era una persona faticosa, nel senso che lui era molto incentrato su sé stesso, e quindi aveva i suoi ritmi, i suoi tempi, che non coincidevano con quelli di una bambina di quindici anni che andava a scuola. A me è capitato di andare avanti, di lavorare fino alle undici di sera, e il giorno dopo dover andare a scuola. E i turni fino alle undici non esistono. […] Ma lui aveva cominciato più tardi per motivi suoi, e quindi poi voleva finire la scena, perché era giusto finirla, per carità, quindi si andava ad oltranza. Perdevi la cognizione del tempo, però poi il prodotto è fantastico, lui mi ha insegnato tantissimo, è grazie a lui se probabilmente io sono ancora qua. Era una scommessa, io non ho fatto il provino: avevano chiesto i provini, lui ha mandato solo il mio provino. Quindi, ha anche un po’ “fregato”: però questa cosa poi si sa, si è saputa. Lui ha detto: “No, è lei!”. E io non facevo niente, non facevo ancora cose importanti, per cui lui ha avuto proprio… non dico un colpo di genio […] nel senso, ha scommesso, ha voluto scommettere e ce l’ha fatta, ma perché lui era talmente geniale che avrebbe potuto scommettere, come ha scommesso su me, su qualcun altro e il prodotto sarebbe stato, comunque, così bello e positivo.<ref name=vale />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Amadeus]]'' (1984) <small>(versione ''Director's cut'' del 2002)</small>
*''[[Il danno]]'' (1992)
*''[[Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre]]'' (1993)
*''[[Léon]]'' (1994)
*''[[Casper (film)|Casper]]'' (1995)
*''[[La città perduta (film 1995)|La città perduta]]'' (1995)
*''[[Romeo + Giulietta di William Shakespeare]]'' (1996)
*''[[Mars Attacks!]]'' (1996)
*''[[Amistad]]'' (1997)
*''[[L'uomo della pioggia]]'' (1997)
*''[[Paura e delirio a Las Vegas]]'' (1998)
*''[[Ring (film 1998)|Ring]]'' (1998)
*''[[American Pie]]'' (1999)
*''[[Notting Hill (film)|Notting Hill]]'' (1999)
*''[[100 ragazze]]'' (2000)
*''[[A morte Hollywood]]'' (2000)
*''[[Qui dove batte il cuore]]'' (2000)
*''[[American Pie 2]]'' (2001)
*''[[Don't Say a Word]]'' (2001)
*''[[E morì con un felafel in mano]]'' (2001)
*''[[Gosford Park]]'' (2001)
*''[[L'altra metà dell'amore]]'' (2001)
*''[[Le insolite sospette]]'' (2001)
*''[[Big Fish - Le storie di una vita incredibile]]'' (2003)
*''[[La macchia umana]]'' (2003)
*''[[Mystic River]]'' (2003)
*''[[Ritorno a Cold Mountain]]'' (2003)
*''[[Two Sisters]]'' (2003)
*''[[EuroTrip]]'' (2004)
*''[[La foresta dei pugnali volanti]]'' (2004)
*''[[My Summer of Love]]'' (2004)
*''[[Memorie di una geisha (film)|Memorie di una geisha]]'' (2005)
*''[[Chiamata da uno sconosciuto]]'' (2006)
*''[[Gran Torino]]'' (2008)
*''[[Hellboy: The Golden Army]]'' (2008)
*''[[Il dubbio (film 2008)|Il dubbio]]'' (2008)
*''[[L'onda (film 2008)|L'onda]]'' (2008)
*''[[La rapina perfetta]]'' (2008)
*''[[Saw V - Non crederai ai tuoi occhi]]'' (2008)
*''[[The Rocker - Il batterista nudo]]'' (2008)
*''[[5 appuntamenti per farla innamorare]]'' (2009)
*''[[Moon (film)|Moon]]'' (2009)
*''[[Precious (film)|Precious]]'' (2009)
*''[[Sherlock Holmes (film 2009)|Sherlock Holmes]]'' (2009)
*''[[Il domani che verrà - The Tomorrow Series]]'' (2010)
*''[[Letters to Juliet]]'' (2010)
*''[[The Whistleblower]]'' (2010)
*''[[Un tuffo nel passato (film 2010)|Un tuffo nel passato]]'' (2010)
*''[[Wall Street - Il denaro non dorme mai]]'' (2010)
*''[[Amici, amanti e...]]'' (2011)
*''[[Drive]]'' (2011)
*''[[The Help]]'' (2011)
*''[[The Lincoln Lawyer]]'' (2011)
*''[[The Roommate - Il terrore ti dorme accanto]]'' (2011)
*''[[The Tree of Life]]'' (2011)
*''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011)
*''[[Sherlock Holmes - Gioco di ombre]]'' (2011)
*''[[Una notte da leoni 2]]'' (2011)
*''[[American Pie: Ancora insieme]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Flight (film 2012)|Flight]]'' (2012)
*''[[La frode]]'' (2012)
*''[[Men in Black 3]]'' (2012)
*''[[American Hustle - L'apparenza inganna]]'' (2013)
*''[[Cose nostre - Malavita]]'' (2013)
*''[[G.I. Joe - La vendetta]]'' (2013)
*''[[Il grande Gatsby (film 2013)|Il grande Gatsby]]'' (2013)
*''[[Stoker]]'' (2013)
*''[[Thor: The Dark World]]'' (2013)
*''[[I Origins]]'' (2014)
*''[[L'amore bugiardo - Gone Girl]]'' (2014)
*''[[Still Alice]]'' (2014)
*''[[Veronica Mars - Il film]]'' (2014)
*''[[Air - I custodi del risveglio]]'' (2015)
*''[[Joy (film)|Joy]]'' (2015)
*''[[Operazione U.N.C.L.E.]]'' (2015)
*''[[Steve Jobs (film)|Steve Jobs]]'' (2015)
*''[[Jack Reacher - Punto di non ritorno]]'' (2016)
*''[[Alien: Covenant]]'' (2017)
*''[[Tre manifesti a Ebbing, Missouri]]'' (2017)
*''[[Parasite]]'' (2019)
*''[[Storia di un matrimonio]]'' (2019)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
*''[[Anastasia (film 1997)|Anastasia]]'' (1997)
*''[[Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion]]'' (1997)
*''[[La voce delle stelle]]'' (2002) (OAV)
*''[[Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance]]'' (2009)
*''[[In questo angolo di mondo]]'' (2016)
===Serie animate===
{{div col|strette}}
*''[[Neon Genesis Evangelion]]'' (1995)
*''[[Serial Experiments Lain]]'' (1998)
*''[[Boogiepop Phantom]]'' (2000)
*''[[Kim Possible]]'' (2002-2007)
*''[[Pretty Cure]]'' (2004-in corso)
*''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion]]'' (2006)
*''[[La leggenda di Korra]]'' (2012-2014)
{{div col end}}
===Serie televisive===
{{div col|strette}}
*''[[Settimo cielo]]'' (1996-2007)
*''[[The O.C.]]'' (2003-2007)
*''[[Veronica Mars]]'' (2004-2007)
*''[[Heroes]]'' (2006-2010)
*''[[L'inchiesta (miniserie televisiva)|L'inchiesta]]'' (2007)
*''[[Gossip Girl]]'' (2007-2012)
*''[[Glee]]'' (2009-2015)
*''[[The Vampire Diaries]]'' (2009-2017)
*''[[C'era una volta]]'' (2011-2018)
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011-2019)
*''[[Miss Marple (sesta stagione)|Miss Marple]]'' (2013 - 2014)
*''[[Peaky Blinders]]'' (2013-in corso)
*''[[Sense8]]'' (2015-2018)
*''[[Legends of Tomorrow]]'' (2016-in corso)
*''[[The Young Pope]]'' (2016)
{{div col end}}
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Doppiatori italiani|Mari, Valentina]]
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Massimo Corvo
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/* Film */
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text/x-wiki
'''Massimo Corvo''' (1959 – vivente), attore, doppiatore, direttore del doppiaggio e dialoghista italiano.
==Citazioni di Massimo Corvo==
*Doppiare [[Bruce Willis]] è sempre un piacere, amo molto la sua recitazione perché è semplice, essenziale e al tempo stesso mai banale. Devo fare sempre molta attenzione a tenere una voce leggera per non alterare l'originale.<ref name=Sgambelluri>Dall'intervista di Daniela Sgambelluri, ''[http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2007/05/295903.shtml Intervista esclusiva a Massimo Corvo]'', ''GuideSuperEva.it'', maggio 2007.</ref>
*Ero molto legato a Ferruccio {{NDR|[[Ferruccio Amendola]]}} e ho la grande responsabilità di sostituirlo nel dare la voce a Sylvester Stallone. Fu lui a dirmi di prendere il suo posto in "[[Driven]]" e non lo dimenticherò mai. Era un maestro, amava la semplicità e la spontaneità. Proprio per questo era un grande.<ref name=Sgambelluri />
*I mali peggiori del doppiaggio italiano sono la fretta; il desiderio sfrenato di risparmiare nella sua realizzazione; la moda di cambiare voce ad un attore per togliere potere contrattuale; la concorrenza a volte sleale nell'accaparrarsi il lavoro, assegnandolo a incompetenti solo per amicizia o chissà cos'altro; questa nuova tendenza a chiamare i "talent", usanza americana che trova il giusto riscontro di incassi perché usa talent veri, mentre in Italia le nostre povere orecchie ascoltano indifese suoni non ben definiti. Non dimentichiamoci mai che il doppiaggio ha a che fare col suono, non con le facce!<ref name=Sgambelluri />
*Piccolo consiglio agli ‘emergenti’: imparate con pazienza questo mestiere, non bruciate le tappe e soprattutto non vergognatevi di fare brusii. La vera scuola comincia lì. E scegliete con attenzione i vostri maestri!<ref name=Sgambelluri />
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attore===
*''[[Il peccato e la vergogna]]'' (2010)
===Doppiatore===
====Film====
{{div col|strette}}
*''[[Il colore dei soldi]]'' (1985)
*''[[Arma letale]]'' (1987)
*''[[Beetlejuice - Spiritello porcello]]'' (1988)
*''[[L'ultima tentazione di Cristo]]'' (1988)
*''[[Arma letale 2]]'' (1989)
*''[[Aracnofobia (film)|Aracnofobia]]'' (1990)
*''[[King of New York]]'' (1990)
*''[[Programmato per uccidere]]'' (1990)
*''[[Resa dei conti a Little Tokyo]]'' (1990)
*''[[A letto con il nemico]]'' (1991)
*''[[Robin Hood - Principe dei ladri]]'' (1991)
*''[[Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche]]'' (1991)
*''[[1492 - La conquista del paradiso]]'' (1992)
*''[[Le iene (film)|Le iene]]'' (1992)
*''[[La mano sulla culla]]'' (1992)
*''[[L'ultimo dei Mohicani (film 1992)|L'ultimo dei Mohicani]]'' (1992)
*''[[Cliffhanger - L'ultima sfida]]'' (1993; riddoppiaggio 2010)
*''[[Assassini nati - Natural Born Killers]]'' (1994)
*''[[Léon]]'' (1994)
*''[[La signora ammazzatutti]]'' (1994)
*''[[Speed (film 1994)|Speed]]'' (1994)
*''[[Clockers]]'' (1995)
*''[[I soliti sospetti]]'' (1995)
*''[[Othello (film 1995)|Othello]]'' (1995)
*''[[Nine Months - Imprevisti d'amore]]'' (1995)
*''[[Smoke]]'' (1995)
*''[[Specie mortale]]'' (1995)
*''[[Strange Days (film)|Strange Days]]'' (1995)
*''[[Independence Day]]'' (1996)
*''[[Jerry Maguire]]'' (1996)
*''[[Space Jam]]'' (1996)
*''[[Alien - La clonazione]]'' (1997)
*''[[L'avvocato del diavolo]]'' (1997)
*''[[Batman & Robin]]'' (1997)
*''[[Carne trémula]]'' (1997)
*''[[Con Air]]'' (1997)
*''[[Il quinto elemento]]'' (1997)
*''[[Jackie Brown]]'' (1997)
*''[[L.A. Confidential (film)|L.A. Confidential]]'' (1997)
*''[[Punto di non ritorno (film)|Punto di non ritorno]]'' (1997)
*''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' (1997)
*''[[Shakespeare in Love]]'' (1998)
*''[[Analisi di un delitto]]'' (1999)
*''[[Gioco a due]]'' (1999)
*''[[Hurricane - Il grido dell'innocenza]]'' (1999)
*''[[Insider - Dietro la verità]]'' (1999)
*''[[Matrix]]'' (1999)
*''[[Il mondo non basta]]'' (1999)
*''[[Bait - L'esca]]'' (2000)
*''[[Pitch Black]]'' (2000)
*''[[Alì (film)|Alì]]'' (2001)
*''[[Driven]]'' (2001)
*''[[Fast and Furious]]'' (2001)
*''[[K-PAX - Da un altro mondo]]'' (2001)
*''[[Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie]]'' (2001)
*''[[Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello]]'' (2001)
*''[[La vera storia di Jack lo squartatore - From Hell]]'' (2001)
*''[[Il Signore degli Anelli - Le due torri]]'' (2002)
*''[[San Giovanni - L'apocalisse]]'' (2002)
*''[[21 grammi]]'' (2003)
*''[[Matrix Reloaded]]'' (2003)
*''[[Matrix Revolutions]]'' (2003)
*''[[Mystic River]]'' (2003)
*''[[Ritorno a Cold Mountain]]'' (2003)
*''[[The Chronicles of Riddick]]'' (2004)
*''[[King Arthur]]'' (2004)
*''[[Il mercante di Venezia (film 2004)|Il mercante di Venezia]]'' (2004)
*''[[The Assassination]]'' (2004)
*''[[Le crociate - Kingdom of Heaven]]'' (2005)
*''[[Broken Flowers]]'' (2005)
*''[[Constantine (film)|Constantine]]'' (2005)
*''[[King Kong (film 2005)|King Kong]]'' (2005)
*''[[The Mask 2]]'' (2005)
*''[[Miss F.B.I. - Infiltrata speciale]]'' (2005)
*''[[Sin City (film)|Sin City]]'' (2005)
*''[[The Interpreter]]'' (2005)
*''[[Fast Food Nation]]'' (2006)
*''[[La Pantera Rosa (film 2006)|La Pantera Rosa]]'' (2006)
*''[[Rocky Balboa (film)|Rocky Balboa]]'' (2006)
*''[[I Fantastici 4 e Silver Surfer]]'' (2007)
*''[[Un'impresa da Dio]]'' (2007)
*''[[Juno]]'' (2007)
*''[[Babylon A.D.]]'' (2008)
*''[[Iron Man (film)|Iron Man]]'' (2008)
*''[[John Rambo (film)|John Rambo]]'' (2008)
*''[[Passengers - Mistero ad alta quota]]'' (2008)
*''[[Sfida senza regole]]'' (2008)
*''[[Superhero - Il più dotato fra i supereroi]]'' (2008)
*''[[Fast & Furious - Solo parti originali]]'' (2009)
*''[[Una notte al museo 2 - La fuga]]'' (2009)
*''[[Transformers - La vendetta del caduto]]'' (2009)
*''[[Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1]]'' (2010)
*''[[L'immortale (film 2010)|L'immortale]]'' (2010)
*''[[I mercenari - The Expendables]]'' (2010)
*''[[Catch .44]]'' (2011)
*''[[Contagion]]'' (2011)
*''[[Fast & Furious 5]]'' (2011)
*''[[Transformers 3]]'' (2011)
*''[[Wasabi]]'' (2011)
*''[[Biancaneve (film 2012)|Biancaneve]]'' (2012)
*''[[Cloud Atlas]]'' (2012)
*''[[Django Unchained]]'' (2012)
*''[[Freelancers]]'' (2012)
*''[[La frode]]'' (2012)
*''[[Le belve (film 2012)|Le belve]]'' (2012)
*''[[Jimmy Bobo - Bullet to the Head]]'' (2012)
*''[[Ted]]'' (2012)
*''[[Escape Plan - Fuga dall'inferno]]'' (2013)
*''[[Il grande Gatsby (film 2013)|Il grande Gatsby]]'' (2013)
*''[[Nymphomaniac]]'' (2013)
*''[[Riddick (film)|Riddick]]'' (2013)
*''[[L'uomo d'acciaio]]'' (2013)
*''[[Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie]]'' (2014)
*''[[Un'estate in Provenza]]'' (2014)
*''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014)
*''[[Un ragionevole dubbio]]'' (2014)
*''[[RoboCop (film 2014) |RoboCop]]'' (2014)
*''[[Vizio di forma (film)|Vizio di forma]]'' (2014)
*''[[Creed - Nato per combattere]]'' (2015)
*''[[Fast & Furious 7]]'' (2015)
*''[[Pixels (film 2015)|Pixels]]'' (2015)
*''[[Sicario (film 2015)|Sicario]]'' (2015)
*''[[Sopravvissuto - The Martian]]'' (2015)
*''[[Star Wars: Il risveglio della Forza]]'' (2015)
*''[[Ted 2]]'' (2015)
*''[[Arrival (film)|Arrival]]'' (2016)
*''[[Batman v Superman: Dawn of Justice]]'' (2016)
*''[[Passengers (film 2016)|Passengers]]'' (2016)
*''[[Fast & Furious 8]]'' (2017)
*''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017)
*''[[John Wick - Capitolo 2]]'' (2017)
*''[[Kong: Skull Island]]'' (2017)
*''[[Star Wars: Gli ultimi Jedi]]'' (2017)
*''[[The War - Il pianeta delle scimmie]]'' (2017)
*''[[Ant-Man and the Wasp]]'' (2018)
*''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018)
*''[[Creed II]]'' (2018)
*''[[Il corriere - The Mule]]'' (2018)
*''[[Jurassic World - Il regno distrutto]]'' (2018)
*''[[Soldado]]'' (2018)
*''[[Godzilla II - King of the Monsters]]'' (2019)
*''[[John Wick 3 - Parabellum]]'' (2019)
*''[[Da 5 Bloods - Come fratelli]]'' (2020)
*''[[The Batman]]'' (2022)
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====Film d'animazione====
{{div col|strette}}
*''[[La bella e la bestia (film 1991)|La bella e la bestia]]'' (1991)
*''[[Aladdin]]'' (1992)
*''[[Porco Rosso]]'' (1992)
*''[[Il ritorno di Jafar]]'' (1994)
*''[[Balto (film)|Balto]]'' 1995)
*''[[In viaggio con Pippo]]'' (1996)
*''[[Winnie the Pooh alla ricerca di Christopher Robin]]'' (1997)
*''[[Mulan]]'' (1998)
*''[[La spada magica - Alla ricerca di Camelot]]'' (1998)
*''[[Dinosauri (film) |Dinosauri]]'' (2000)
*''[[La sirenetta II: ritorno agli abissi]]'' (2000)
*''[[Alla ricerca di Nemo]]'' (2003)
*''[[Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi]]'' (2004)
*''[[Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti]]'' (2006)
*''[[Ponyo sulla scogliera]]'' (2008)
*''[[Dragon Trainer 2]]'' (2014)
*''[[Il viaggio di Arlo]]'' (2015)
*''[[Gli Incredibili 2]]'' (2018)
{{div col end}}
====Serie animate====
*''[[Neon Genesis Evangelion]]'' (1995)
====Serie televisive====
*''[[Sansone e Dalila (miniserie televisiva)|Sansone e Dalila]]'' (1996)
*''[[CSI - Scena del crimine]]'' (2000-2015)
*''[[Cold Case - Delitti irrisolti]]'' (2003-2010)
*''[[Dr. House - Medical Division]]'' (2004-2012)
*''[[La sacra famiglia (miniserie televisiva)|La sacra famiglia]]'' (2006)
*''[[Sons of Anarchy]]'' (2008-2014)
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011)
*''[[Missing]]'' (2012)
*''[[Hannibal (serie televisiva)|Hannibal]]'' (2013-2015)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Corvo, Massimo}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Dialoghisti italiani]]
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Mario Cordova
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Mariomassone
17056
/* Film */
wikitext
text/x-wiki
'''Mario Cordova''' (1955 – vivente), attore, doppiatore, dialoghista e direttore del doppiaggio italiano.
==Citazioni di Mario Cordova==
*[[Jeremy Irons|Irons]] lo conobbi all'anteprima mondiale di ''[[Lolita (film 1997)|Lolita]]''. In occasioni di questo tipo solitamente l'attore americano sta in sala cinque minuti e poi va via. Quella volta invece Irons, [[Adrian Lyne]] {{NDR|regista di film come ''[[9 settimane e ½]]''}}, e la protagonista femminile, attesi a un rinfresco all'ambasciata francese, si fermarono in sala per l'intera durata del film. E alla fine quando me li presentarono Irons cominciò a riempirmi di complimenti. Avendo notato che il mio inglese era un po' zoppicante, mi disse in spagnolo: ''Por favor, siempre tu!'' Successivamente mi mandò un fax che ho ancora qui a casa, dove mi scrisse quello che mi aveva detto a voce.<ref name=Sgambelluri>Dall'intervista di Daniela Sgambelluri e Marco Bonardelli, ''[http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2006/05/257003.shtml Intervista esclusiva a Mario Cordova]'', ''GuideSuperEva.it'', maggio 2006.</ref>
*Lui {{NDR|[[Pino Locchi]]}} è stato per me un mito e devo confessare che all'inizio della mia carriera cercavo di imitarlo. Poi sono cresciuto e ho capito che dovevo crearmi una mia identità. Ne avevo tanti di miti, come ad esempio [[Giuseppe Rinaldi |Peppino Rinaldi]] che forse è stato il più grande di tutti, ma sentivo che ero più simile a Locchi e che poteva essere, per me, un punto di riferimento.<ref name=Sgambelluri />
*Se c'è una cosa che non amo in alcuni miei colleghi di doppiaggio e di cinema è che fanno sempre lo stesso ruolo, mentre al contrario ci si dovrebbe spersonalizzare di più, come fanno gli americani come Robert De Niro.<ref name=Sgambelluri />
*Una cosa vado particolarmente fiero. Del doppiaggio di Mr.Bean {{NDR|[[Rowan Atkinson]]}} in "[[Quattro matrimoni e un funerale]]". Nessuno avrebbe scommesso una lira sul fatto che sarei stato in grado di doppiare un personaggio buffo, così diverso dai ruoli romantici che si addicono al mio timbro di voce.<ref name=Sgambelluri />
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attore===
*''[[L'onore e il rispetto]]'' (2012)
===Doppiatore===
====Film====
{{div col|strette}}
*''[[Brivido caldo]]'' (1981)
*''[[Conan il barbaro (film) |Conan il barbaro]]'' (1982)
*''[[Ghostbusters - Acchiappafantasmi]]'' (1984)
*''[[Rombo di tuono]]'' (1984)
*''[[Scuola di polizia (film) |Scuola di polizia]]'' (1984)
*''[[Stand by Me - Ricordo di un'estate]]'' (1986)
*''[[Danko]]'' (1988)
*''[[Arma letale 2]]'' (1989)
*''[[Il duro del Road House]]'' (1989)
*''[[Un uomo innocente]]'' (1989)
*''[[Ghost - Fantasma]]'' (1990)
*''[[Revenge - Vendetta]]'' (1990)
*''[[Tartarughe Ninja alla riscossa]]'' (1990)
*''[[L'impero del crimine]]'' (1991)
*''[[Point Break - Punto di rottura]]'' (1991)
*''[[Rotta verso l'ignoto]]'' (1991)
*''[[Thelma & Louise]]'' (1991)
*''[[Batman - Il ritorno]]'' (1992)
*''[[Sister Act - Una svitata in abito da suora]]'' (1992)
*''[[Hong Kong Express]]'' (1994)
*''[[Il corvo - The Crow]]'' (1994)
*''[[Miracolo nella 34ª strada]]'' (1994)
*''[[Pulp Fiction]]'' (1994)
*''[[Il paziente inglese]]'' (1996)
*''[[Mars Attacks!]]'' (1996)
*''[[Schegge di paura]]'' (1996)
*''[[Lolita (film 1997)|Lolita]]'' (1997)
*''[[Soldato Jane]]'' (1997)
*''[[Attacco al potere (film 1998) |Attacco al potere]]'' (1998)
*''[[Ogni maledetta domenica - Any Given Sunday]]'' (1999)
*''[[L'amore infedele - Unfaithful]]'' (2002)
*''[[La morte può attendere]]'' (2002)
*''[[I Fantastici 4 (film) |I Fantastici 4]]'' (2005)
*''[[Miss F.B.I. - Infiltrata speciale]]'' (2005)
*''[[I Fantastici 4 e Silver Surfer]]'' (2007)
*''[[Identikit di un delitto]]'' (2007)
*''[[E venne il giorno]]'' (2008)
*''[[Hachiko - Il tuo migliore amico]]'' (2009)
*''[[I mercenari - The Expendables]]'' (2010)
*''[[Inception]]'' (2010)
*''[[I poliziotti di riserva]]'' (2010)
*''[[Machete (film 2010) |Machete]]'' (2010)
*''[[Remember Me]]'' (2010)
*''[[Margin Call]]'' (2011)
*''[[Qualunquemente]]'' (2011)
*''[[The Iron Lady]]'' (2011)
*''[[Transformers 3]]'' (2011)
*''[[Django Unchained]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Ghost Rider - Spirito di vendetta]]'' (2012)
*''[[La frode]]'' (2012)
*''[[Sola nel buio (film 2013)|Sola nel buio]]'' (2013)
*''[[Affari di famiglia (film 2014) |Affari di famiglia]]'' (2014)
*''[[Dracula Untold]]'' (2014)
*''[[Grand Budapest Hotel]]'' (2014)
*''[[John Wick]]'' (2014)
*''[[Extraction]]'' (2015)
*''[[Il caso Spotlight]]'' (2015)
*''[[Assassin's Creed (film)|Assassin's Creed]]'' (2016)
*''[[Batman v Superman: Dawn of Justice]]'' (2016)
*''[[Criminal (film 2016)|Criminal]]'' (2016)
*''[[Risorto]]'' (2016)
*''[[The Great Wall]]'' (2016)
*''[[Justice League (film)|Justice League]]'' (2017)
*''[[Kong: Skull Island]]'' (2017)
*''[[Scappa - Get Out]]'' (2017)
*''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017)
*''[[Il suo ultimo desiderio]]'' (2020)
{{div col end}}
====Film d'animazione====
*''[[Capitan Harlock: L'Arcadia della mia giovinezza]]'' (1982; riddoppiaggio 2014)
*''[[Bolt - Un eroe a quattro zampe]]'' (2008)
====Serie animate====
*''[[He-Man e i dominatori dell'universo]]'' (1983 - 1984)
*''[[She-Ra, la principessa del potere]]'' (1985 - 1986)
*''[[The Real Ghostbusters]]'' (1986 - 1991)
*''[[Star Wars Rebels]]'' (2014 - 2018)
====Serie televisive====
{{div col|strette}}
*''[[CSI - Scena del crimine]]'' (2000 - 2015)
*''[[I segreti di Twin Peaks]]'' (1990 - 1991)
*''[[La Bibbia (miniserie televisiva)|La Bibbia]]'' (2013)
*''[[Miss Marple (sesta stagione)|Miss Marple]]'' (2013 - 2014)
*''[[Orange Is the New Black]]'' (2013 – in corso)
*''[[Fargo (serie televisiva)|Fargo]]'' (2014 - in corso)
*''[[Peaky Blinders]]'' (2013 - in corso)
*''[[The Good Place]]'' (2016 - 2020)
*''[[Fran Lebowitz. Una vita a New York]]'' (2021)
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Cordova, Mario}}
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
[[Categoria:Dialoghisti italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Dario Penne
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Mariomassone
17056
/* Film */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Dario Penne.jpg|thumb|upright=1.5|Dario Penne]]
'''Dario Penne''' (1938 – vivente), attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.
==Citazioni di Dario Penne==
*Il primo protagonista che ho fatto al doppiaggio me l'ha fatto fare Renato Cominetti che stava alla S.A.S, era un dei direttori più importanti della S.A.S.<ref name= Razza>Dall'intervista di Andrea Razza e Gerardo Di Cola, ''EnciclopediadelDoppiaggio.it '', 24 settembre 2012. [https://www.youtube.com/watch?v=mYW3pkJMTe4 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*La cosa più importante è la professionalità, che vuol dire tutto. Significa che il regista è preparato, sa quello che vuole, sa spiegartelo e nello stesso tempo non ti è addosso, non ti opprime insomma. Ti lascia anche libero quando hai capito quello che devi fare, di farlo tu insomma. E queste sono le doti più importanti secondo me sia per un regista sia per un direttore di doppiaggio.<ref name= Razza />
*Mi sono trasferito a Milano ed ho fatto uno spettacolo con [[Giorgio Strehler]], anche. Ah, sì sì. Infatti ero molto, molto felice di ciò e devo dire che Strehler era una persona incredibile di una bravura e di... per carità era un gigione, era un esagerato. Quando aveva voglia, in certi pomeriggi di prove, lavorava solo lui. Tutti gli attori giù in platea e recitava lui tutte le parti. Però era bravo, bravo, bravo, bravo ed è uno che mi ha insegnato moltissimo.<ref name= Razza />
*Non è che c'è tanto tempo per studiare quando si fa il doppiaggio. Voglio dire, molto spesso non si vede neanche il film prima, una volta sì. Questo sì, ''[[Il silenzio degli innocenti]]'' sì l'ho visto prima, me l'hanno fatto vedere prema ma non capita spesso. Spesso si arriva in sala senza neanche sapere quello che si deve fare e ci si trova di fronte il film per cui non c'è tempo veramente appunto di studiare però la cosa importante è che il direttore appunto sia bravo, sia professionale, sia preparato, sappia spiegarti esattamente bene quello che succede. Quello che succede in quel momento. Quello che è successo prima. Quello che succederà dopo per cui entri in qualche modo nel personaggio.<ref name= Razza />
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Gli eredi di King Kong]]'' (1968)
*''[[Il padrino]]'' (1972; riddoppiaggio 2007)
*''[[Emanuelle nera - Orient Reportage]]'' (1976)
*''[[Laguna blu]]'' (1980)
*''[[E.T. l'extra-terrestre]]'' (1982)
*''[[Star Trek II - L'ira di Khan]]'' (1982)
*''[[Tron (film)|Tron]]'' (1982)
*''[[Il ritorno dello Jedi]]'' (1983)
*''[[Platoon]]'' (1986)
*''[[Good Morning, Vietnam]]'' (1987)
*''[[L'ultimo imperatore]]'' (1987)
*''[[Predator]]'' (1987)
*''[[Chi ha incastrato Roger Rabbit?]]'' (1988)
*''[[L'ultima tentazione di Cristo]]'' (1988)
*''[[Nico (film)|Nico]]'' (1988)
*''[[Nosferatu a Venezia]]'' (1988)
*''[[Scommessa con la morte]]'' (1988)
*''[[Enrico V (film 1989)|Enrico V]]'' (1989)
*''[[Ritorno al futuro - Parte II]]'' (1989)
*''[[Sesso, bugie e videotape]]'' (1989)
*''[[Uccidete la colomba bianca]]'' (1989)
*''[[Ritorno al futuro - Parte III]]'' (1990)
*''[[Cape Fear - Il promontorio della paura]]'' (1991)
*''[[Il silenzio degli innocenti]]'' (1991)
*''[[Beethoven (film)|Beethoven]]'' (1992)
*''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992)
*''[[Trappola in alto mare]]'' (1992)
*''[[Cliffhanger - L'ultima sfida]]'' (1993)
*''[[Demolition Man]]'' (1993)
*''[[Il fuggitivo (film 1993)|Il fuggitivo]]'' (1993)
*''[[Il rapporto Pelican (film)|Il rapporto Pelican]]'' (1993)
*''[[Impatto imminente]]'' (1993)
*''[[Proposta indecente]]'' (1993)
*''[[Quel che resta del giorno (film)|Quel che resta del giorno]]'' (1993)
*''[[Super Mario Bros. (film)|Super Mario Bros.]]'' (1993)
*''[[Tombstone (film)|Tombstone]]'' (1993)
*''[[Frankenstein di Mary Shelley]]'' (1994)
*''[[I ricordi di Abbey]]'' (1994)
*''[[Il cliente (film)|Il cliente]]'' (1994)
*''[[Facile preda]]'' (1995)
*''[[Gli intrighi del potere - Nixon]]'' (1995)
*''[[Jumanji]]'' (1995)
*''[[La giusta causa]]'' (1995)
*''[[Ragione e sentimento (film)|Ragione e sentimento]]'' (1995)
*''[[Daylight - Trappola nel tunnel]]'' (1996)
*''[[Fratelli (film 1996)|Fratelli]]'' (1996)
*''[[Jerry Maguire]]'' (1996)
*''[[Larry Flynt - Oltre lo scandalo]]'' (1996)
*''[[Michael Collins (film)|Michael Collins]]'' (1996)
*''[[Primo contatto]]'' (1996)
*''[[Air Force One (film)|Air Force One]]'' (1997)
*''[[Amistad]]'' (1997)
*''[[Gattaca - La porta dell'universo]]'' (1997)
*''[[Il cavaliere di Lagardère (film 1997)|Il cavaliere di Lagardère]]'' (1997)
*''[[Il mondo perduto - Jurassic Park]]'' (1997)
*''[[Il quinto elemento]]'' (1997)
*''[[L'uomo del giorno dopo]]'' (1997)
*''[[L'urlo dell'odio]]'' (1997)
*''[[Men in Black]]'' (1997)
*''[[Mezzanotte nel giardino del bene e del male]]'' (1997)
*''[[Punto di non ritorno (film)|Punto di non ritorno]]'' (1997)
*''[[Blade (film)|Blade]]'' (1998)
*''[[C'è posta per te (film)|C'è posta per te]]'' (1998)
*''[[Deep Impact (film)|Deep Impact]]'' (1998)
*''[[La leggenda del pianista sull'oceano]]'' (1998)
*''[[La maschera di ferro (film 1998)|La maschera di ferro]]'' (1998)
*''[[La maschera di Zorro]]'' (1998)
*''[[Vi presento Joe Black]]'' (1998)
*''[[Colpevole d'innocenza]]'' (1999)
*''[[Dogma (film)|Dogma]]'' (1999)
*''[[Il miglio verde]]'' (1999)
*''[[Le regole della casa del sidro]]'' (1999)
*''[[Magnolia (film)|Magnolia]]'' (1999)
*''[[Se scappi, ti sposo]]'' (1999)
*''[[Wild Wild West]]'' (1999)
*''[[Mission: Impossible II]]'' (2000)
*''[[Scoprendo Forrester]]'' (2000)
*''[[Snatch - Lo strappo]]'' (2000)
*''[[What Women Want - Quello che le donne vogliono]]'' (2000)
*''[[Giuda (film 2001)|Giuda]]'' (2001)
*''[[Gosford Park]]'' (2001)
*''[[Hannibal]]'' (2001)
*''[[Tommaso (film 2001)|Tommaso]]'' (2001)
*''[[Al vertice della tensione]]'' (2002)
*''[[Blade II]]'' (2002)
*''[[Clockstoppers]]'' (2002)
*''[[Harry Potter e la camera dei segreti]]'' (2002)
*''[[High Crimes - Crimini di stato]]'' (2002)
*''[[Interstate 60]]'' (2002)
*''[[Men in Black II]]'' (2002)
*''[[Minority Report]]'' (2002)
*''[[Red Dragon]]'' (2002)
*''[[Spider-Man (film)|Spider-Man]]'' (2002)
*''[[Star Trek: La nemesi]]'' (2002)
*''[[Amore estremo - Tough Love]]'' (2003)
*''[[La macchia umana]]'' (2003)
*''[[Scary Movie 3]]'' (2003)
*''[[Underworld]]'' (2003)
*''[[Alexander (film)|Alexander]]'' (2004)
*''[[La mia vita a Garden State]]'' (2004)
*''[[Ocean's Twelve]]'' (2004)
*''[[Batman Begins]]'' (2005)
*''[[Constantine (film)|Constantine]]'' (2005)
*''[[Le tre sepolture]]'' (2005)
*''[[Munich]]'' (2005)
*''[[Quel mostro di suocera]]'' (2005)
*''[[The Weather Man - L'uomo delle previsioni]]'' (2005)
*''[[Bobby]]'' (2006)
*''[[I figli degli uomini]]'' (2006)
*''[[Il caso Thomas Crawford]]'' (2007)
*''[[La leggenda di Beowulf]]'' (2007)
*''[[La promessa dell'assassino]]'' (2007)
*''[[Un colpo perfetto]]'' (2007)
*''[[Agente Smart - Casino totale]]'' (2008)
*''[[Carnera - The Walking Mountain]]'' (2008)
*''[[Death Race]]'' (2008)
*''[[Fa' la cosa sbagliata]]'' (2008)
*''[[Il cavaliere oscuro]]'' (2008)
*''[[Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo]]'' (2008)
*''[[Natale a Rio]]'' (2008)
*''[[Transsiberian]]'' (2008)
*''[[Wanted - Scegli il tuo destino]]'' (2008)
*''[[Agora (film)|Agora]]'' (2009)
*''[[Fratelli in erba]]'' (2009)
*''[[Harry Brown (film)|Harry Brown]]'' (2009)
*''[[I Love Shopping]]'' (2009)
*''[[Appuntamento con l'amore]]'' (2010)
*''[[Il discorso del re]]'' (2010)
*''[[Inception]]'' (2010)
*''[[La versione di Barney (film)|La versione di Barney]]'' (2010)
*''[[Red (film 2010)|Red]]'' (2010)
*''[[Shutter Island]]'' (2010)
*''[[The Whistleblower]]'' (2010)
*''[[Un tuffo nel passato (film 2010)|Un tuffo nel passato]]'' (2010)
*''[[Uomini di Dio]]'' (2010)
*''[[Anonymous]]'' (2011)
*''[[Hugo Cabret]]'' (2011)
*''[[I guardiani del destino]]'' (2011)
*''[[Il rito (film 2011)|Il rito]]'' (2011)
*''[[Immortals]]'' (2011)
*''[[Passioni e desideri]]'' (2011)
*''[[Sunset Limited]]'' (2011)
*''[[The Iron Lady]]'' (2011)
*''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011)
*''[[Tower Heist - Colpo ad alto livello]]'' (2011)
*''[[Argo (film)|Argo]]'' (2012)
*''[[Cosmopolis (film)|Cosmopolis]]'' (2012)
*''[[Di nuovo in gioco]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Gambit - Una truffa a regola d'arte]]'' (2012)
*''[[Il cavaliere oscuro - Il ritorno]]'' (2012)
*''[[Jack Reacher - La prova decisiva]]'' (2012)
*''[[Lawless]]'' (2012)
*''[[Men in Black 3]]'' (2012)
*''[[American Hustle - L'apparenza inganna]]'' (2013)
*''[[Cose nostre - Malavita]]'' (2013)
*''[[Red 2]]'' (2013)
*''[[Storia di una ladra di libri]]'' (2013)
*''[[Thor: The Dark World]]'' (2013)
*''[[Big Eyes]]'' (2014)
*''[[Grand Budapest Hotel]]'' (2014)
*''[[Interstellar]]'' (2014)
*''[[Kingsman - Secret Service]]'' (2014)
*''[[Le regole del caos]]'' (2014)
*''[[Noah (film 2014)|Noah]]'' (2014)
*''[[Chiamatemi Francesco - Il Papa della gente]]'' (2015)
*''[[Youth - La giovinezza]]'' (2015)
*''[[Autobiografia di un finto assassino]]'' (2016)
*''[[Criminal (film 2016)|Criminal]]'' (2016)
*''[[God's Not Dead 2]]'' (2016)
*''[[Jackie (film 2016)|Jackie]]'' (2016)
*''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017)
*''[[War Machine (film)|War Machine]]'' (2017)
*''[[Jurassic World - Il regno distrutto]]'' (2018)
*''[[The Titan]]'' (2018)
*''[[Cena con delitto - Knives Out]]'' (2019)
*''[[I due papi]]'' (2019)
*''[[Pet Sematary (film 2019)|Pet Sematary]]'' (2019)
*''[[Tenet]]'' (2020)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
{{div col|strette}}
*''[[Pagemaster - L'avventura meravigliosa]]'' (1994)
*''[[Alla ricerca di Nemo]]'' (2003)
*''[[Ratatouille]]'' (2007)
*''[[9 (film 2009)|9]]'' (2009)
*''[[A Christmas Carol]]'' (2009)
*''[[Cars 2]]'' (2011)
*''[[Pinocchio (film 2012)|Pinocchio]]'' (2012)
*''[[Gli eroi del Natale]]'' (2017)
{{div col end}}
===Serie animate===
*''[[L'attacco dei giganti]]'' (2013 - in corso)
===Serie televisive===
{{div col|strette}}
*''[[Dynasty]]'' (1981 - 1991)
*''[[A.D. - Anno Domini]]'' (1985)
*''[[Quo vadis? (miniserie televisiva)|Quo vadis?]]'' (1985)
*''[[Giuseppe (miniserie televisiva)|Giuseppe]]'' (1995)
*''[[Sansone e Dalila (miniserie televisiva)|Sansone e Dalila]]'' (1996)
*''[[Battlestar Galactica]]'' (2003 - 2009)
*''[[Sant'Agostino (miniserie televisiva)|Sant'Agostino]]'' (2010)
*''[[The Young Pope]]'' (2016 - in corso)
*''[[Westworld - Dove tutto è concesso]]'' (2016 - in corso)
*''[[La casa di carta]]'' (2017 - in corso)
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Penne, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Monastero dell'Escorial
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2022-08-02T23:56:33Z
Sun-crops
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ho corretto
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:El Escorial View from the north-west.jpg|thumb|El Escorial. Vista da nord-ovest]]
Citazioni sul '''monastero dell'Escorial'''.
*La nostra grande roccia lirica. ([[José Ortega y Gasset]])
*Questo Escorial, rigoroso impero della pietra e della geometria in cui ho collocato la mia anima. ([[José Ortega y Gasset]])
*''Questo mausoleo, dove in urne d'oscuro marmo | giacciono le spoglie di monarchi e di regine | di Spagna, avanza nella tenebra del tempo | senza tregua, come nella stiva di una nave insonne. | ''[...]'' | Nel fermarsi sotto la sobria | volta di questo spazio, dove la morte acceca | le sue greggi e si concede in permanenza inappellabile, | nessuno potrebbe dirsi estraneo all'enigma che qui apre | le istanze; e nel donarci ancora breve proroga | ci fa sapere ciò che di noi in verità è stato | e ciò che dobbiamo a queste spoglie nell'ordine | che regola la nostra vita, la cui cifra qui si manifesta | oppure per sempre si cancella e muore.'' ([[Álvaro Mutis]])
==Voci correlate==
*[[Spagna]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}}
[[Categoria:Architetture della Spagna]]
[[Categoria:Architetture religiose]]
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Roberto Gammino
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Mariomassone
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/* Film */
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text/x-wiki
'''Roberto Gammino''' (1969 – vivente), doppiatore, dialoghista e direttore di doppiaggio italiano.
==Citazioni di Roberto Gammino==
*{{NDR|Approccio del dialoghista}} Innanzitutto cerco di capire lo spirito, come lo faccio da direttore di doppiaggio, lo spirito di quello che sto facendo. Quindi se c'è bisogno di ritmo, di pesare le parole, se è un contesto colto o popolare, parlato quotidiano. [...] La contestualizzazione sicuramente. E poi mettere il più possibile l'attore che può essere al leggio, di preoccuparsi il meno possibile di quello che deve dire, ma di preoccuparsi il più possibile di come dirlo. Quindi di dare il giusto ritmo.<ref name= Cigliano>Dall'intervista di Alessio Cigliano, ''Radio Cigliano'', 12 ottobre 2017, [https://www.youtube.com/watch?v=kk1qFdYMtCQ Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Io amo, come nel jazz, questa sottile malinconia che c'è {{NDR|nella musica di [[Pino Daniele]]}}, che non è tristezza, che è diverso. I brasiliani la chiamano ''saudade''. È quello che a Napoli e Pino Daniele la chiamano ''appocundria''.<ref name= Cigliano />
*{{NDR|Su [[South Park]]}} Quando è nata la serie, la seguiva come direttore di doppiaggio, adattatore delle prime puntate [[Marco Mete]]. Facemmo dei provini, e credo che furono selezionati proprio negli Stati Uniti da [[Trey Parker]] e [[Matt Stone]] che erano gli autori, ci siamo resi conto che c'avevamo davanti a qualcosa insomma che andava oltre i [[I Simpson]]. Questa grafica assolutamente infantile con invece con un linguaggio, una satira ma dire scorretta era dir poco. E quindi abbiamo cercato assolutamente per questi provini che dovevamo fare, cercare il più possibile un'aderenza vocale per creare questa discordanza tra questa voce infantile e le cose atroci che venivano dette.<ref name= Cigliano />
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Jerry Maguire]]'' (1996)
*''[[Trainspotting]]'' (1996)
*''[[Star Trek - L'insurrezione]]'' (1998)
*''[[Ragazze interrotte]]'' (1999)
*''[[Three Kings]]'' (1999)
*''[[American Psycho]]'' (2000)
*''[[Snatch - Lo strappo]]'' (2000)
*''[[Gosford Park]]'' (2001)
*''[[Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco]]'' (2001)
*''[[Pearl Harbor (film)|Pearl Harbor]]'' (2001)
*''[[Blade II]]'' (2002)
*''[[Crash - Contatto fisico]]'' (2004)
*''[[Ocean's Twelve]]'' (2004)
*''[[Saw - L'enigmista]]'' (2004)
*''[[Hooligans (film 2005)|Hooligans]]'' (2005)
*''[[Jarhead]]'' (2005)
*''[[Saw II - La soluzione dell'enigma]]'' (2005)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[Firewall - Accesso negato]]'' (2006)
*''[[Stay Alive]]'' (2006)
*''[[Ocean's Thirteen]]'' (2007)
*''[[Quel treno per Yuma]]'' (2007)
*''[[Redacted]]'' (2007)
*''[[Il cavaliere oscuro]]'' (2008)
*''[[Killshot]]'' (2008)
*''[[Stargate: L'arca della verità]]'' (2008)
*''[[Invictus - L'invincibile]]'' (2009)
*''[[The Town]]'' (2010)
*''[[I Puffi (film)|I Puffi]]'' (2011)
*''[[Il pescatore di sogni]]'' (2011)
*''[[J. Edgar]]'' (2011)
*''[[Transformers 3]]'' (2011)
*''[[Una notte da leoni 2]]'' (2011)
*''[[Che cosa aspettarsi quando si aspetta]]'' (2012)
*''[[Il cavaliere oscuro - Il ritorno]]'' (2012)
*''[[Il dittatore]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Magic Mike]]'' (2012)
*''[[Gravity]]'' (2013)
*''[[Lone Survivor]]'' (2013)
*''[[Boyhood]]'' (2014)
*''[[Fast & Furious 7]]'' (2015)
*''[[Arrival (film)|Arrival]]'' (2016)
*''[[Doctor Strange (film)|Doctor Strange]]'' (2016)
*''[[Free State of Jones]]'' (2016)
*''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water]]'' (2017)
*''[[T2 Trainspotting]]'' (2017)
*''[[Dolemite Is My Name]]'' (2019)
*''[[Spider-Man: Far from Home]]'' (2019)
*''[[Rebecca (film 2020)|Rebecca]]'' (2020)
*''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
*''[[South Park - Il film: più grosso, più lungo & tutto intero]]'' (1999)
*''[[Bionicle - La leggenda di Metru Nui]]'' (2004)
*''[[Madagascar 2]]'' (2008)
*''[[Madagascar 3 - Ricercati in Europa]]'' (2012)
*''[[Boxtrolls - Le scatole magiche]]'' (2014)
===Serie animate===
*''[[Scooby-Doo]]'' (1969 - in corso)
===Serie televisive===
*''[[Davide (miniserie televisiva)|Davide]]'' (1997)
*''[[CSI: Miami]]'' (2002 - 2012)
*''[[Fringe]]'' (2008 - 2013)
*''[[Paso adelante]]'' (2002 - 2005)
*''[[White Collar]]'' (2009 - 2014)
*''[[Shameless]]'' (2011 - in corso)
==Voci correlate==
*[[Michele Gammino]], padre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Gammino, Roberto}}
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Simone Mori
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Mariomassone
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/* Film */
wikitext
text/x-wiki
'''Simone Mori''' (1965 – vivente), doppiatore, dialoghista, direttore del doppiaggio e attore italiano.
==Citazioni di Simone Mori==
*{{NDR|Su [[Vittorio De Angelis]]}} Era una persona sempre ironica, sempre contenta di venire a lavorare e comunque una persona piacevole ad avere accanto anche perché sembrava sempre quando ti prendeva in giro e non si sapeva quando scherzava e quando era serio.<ref name= Bonardelli>Dall'intervista di Marco Bonardelli, ''Luci della ribalta'', 15 settembre 2015. [https://www.youtube.com/watch?v=oeaGDlNo6Mg Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*[...] Ho detto a mio padre {{NDR|[[Renato Mori]]}}: "ma sai forse vorrei fare l'attore". E mio padre mi ha detto: "Se vuoi fare l'attore, fai l'attore. Cioè tu vai fai i provini, entri in Accademia, studi tre anni, fai la scuola di teatro, fai quello che devi e poi ti avvicinerai anche al doppiaggio". Non mi ha fatto partire dal doppiaggio.<ref name= Cigliano>Dall'intervista di Alessio Cigliano, ''Radio Cigliano'', 9 febbraio 2018, [https://www.youtube.com/watch?v=ap4JUsXLhJA Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Io mi ricordo che quando stavo al leggio con [[Cesare Barbetti]], inevitabilmente quando vedi la battuta, c'è la battuta di quello che parla con te e nella testa te la dici. No? Quando provi, pensi anche la battuta dell'altro. Non la diceva mai come la pensavo io, ed era sempre perfetta. E lì ho capito che avevo tanto da imparare.<ref name= Razza>Dall'intervista di Andrea Razza, Gerardo Di Cola e Mario Bonardelli, ''EnciclopediadelDoppiaggio.it'', 9 maggio 2012. [https://www.youtube.com/watch?v=LuWpN8uU2Y0 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Io sapevo di dover sempre essere quantomeno più professionale di tutti i miei coetanei, di tutti i miei colleghi perché avevo la responsabilità di rappresentare mio padre, non volevo che dicessero a mio padre: "Certo Simone, deve stare un po' più attento, si distrae".<ref name= Razza />
*Massacrare in questo lavoro, significa pretendere il massimo. Pretendere il massimo significa far crescere l'attore.<ref name= Razza />
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Brian di Nazareth]]'' (1979; ridoppiaggio 2007)
*''[[Monty Python - Il senso della vita]]'' (1983; ridoppiaggio 2004)
*''[[JFK - Un caso ancora aperto]]'' (1991)
*''[[Proposta indecente]]'' (1993)
*''[[Tombstone (film)|Tombstone]]'' (1993)
*''[[Forrest Gump]]'' (1994)
*''[[Bad Boys]]'' (1995)
*''[[Mortal Kombat (film)|Mortal Kombat]]'' (1995)
*''[[Seven]]'' (1995)
*''[[Sleepers]]'' (1996)
*''[[L'uomo della pioggia]]'' (1997)
*''[[Punto di non ritorno (film)|Punto di non ritorno]]'' (1997)
*''[[La maschera di Zorro]]'' (1998)
*''[[Entrapment]]'' (1999)
*''[[Fight Club (film)|Fight Club]]'' (1999)
*''[[Giovanna d'Arco (film)|Giovanna d'Arco]]'' (1999)
*''[[Magnolia (film)|Magnolia]]'' (1999)
*''[[Three Kings]]'' (1999)
*''[[28 giorni]]'' (2000)
*''[[Traffic]]'' (2000)
*''[[Blow]]'' (2001)
*''[[Colpo grosso al drago rosso - Rush Hour 2]]'' (2001)
*''[[Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco]]'' (2001)
*''[[Moulin Rouge!]]'' (2001)
*''[[Pearl Harbor (film)|Pearl Harbor]]'' (2001)
*''[[The Hours]]'' (2002)
*''[[2 Fast 2 Furious]]'' (2003)
*''[[Terapia d'urto]]'' (2003)
*''[[Collateral]]'' (2004)
*''[[Crash - Contatto fisico]]'' (2004)
*''[[...e alla fine arriva Polly]]'' (2004)
*''[[King Arthur]]'' (2004)
*''[[Ocean's Twelve]]'' (2004)
*''[[Hostel]]'' (2005)
*''[[Saw II - La soluzione dell'enigma]]'' (2005)
*''[[Affrontando i giganti]]'' (2006)
*''[[The Prestige]]'' (2006)
*''[[Disturbia]]'' (2007)
*''[[Il caso Thomas Crawford]]'' (2007)
*''[[Juno]]'' (2007)
*''[[Ocean's Thirteen]]'' (2007)
*''[[Sunshine]]'' (2007)
*''[[Il cavaliere oscuro]]'' (2008)
*''[[Killshot]]'' (2008)
*''[[Never Back Down - Mai arrendersi]]'' (2008)
*''[[Strafumati]]'' (2008)
*''[[Fast & Furious - Solo parti originali]]'' (2009)
*''[[Funny People]]'' (2009)
*''[[Insidious (film)|Insidious]]'' (2010)
*''[[Crazy, Stupid, Love]]'' (2011)
*''[[Il pescatore di sogni]]'' (2011)
*''[[J. Edgar]]'' (2011)
*''[[Killer Elite (film 2011)|Killer Elite]]'' (2011)
*''[[Quasi amici - Intouchables]]'' (2011)
*''[[The Iron Lady]]'' (2011)
*''[[Il cavaliere oscuro - Il ritorno]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013)
*''[[Il grande Gatsby (film 2013)|Il grande Gatsby]]'' (2013)
*''[[300 - L'alba di un impero]]'' (2014)
*''[[Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie]]'' (2014)
*''[[Calvario (film)|Calvario]]'' (2014)
*''[[Captain America: The Winter Soldier]]'' (2014)
*''[[RoboCop (film 2014)|RoboCop]]'' (2014)
*''[[The Interview (film 2014)|The Interview]]'' (2014)
*''[[Transformers 4 - L'era dell'estinzione]]'' (2014)
*''[[Jurassic World]]'' (2015)
*''[[Captain America: Civil War]]'' (2016)
*''[[Free State of Jones]]'' (2016)
*''[[Il cacciatore e la regina di ghiaccio]]'' (2016)
*''[[Money Monster - L'altra faccia del denaro]]'' (2016)
*''[[Risorto]]'' (2016)
*''[[Blade Runner 2049]]'' (2017)
*''[[John Wick - Capitolo 2]]'' (2017)
*''[[Kong: Skull Island]]'' (2017)
*''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water]]'' (2017)
*''[[La fratellanza (film 2017)|La fratellanza]]'' (2017)
*''[[Life - Non oltrepassare il limite]]'' (2017)
*''[[Black Panther (film)|Black Panther]]'' (2018)
*''[[Creed II]]'' (2018)
*''[[Insidious - L'ultima chiave]]'' (2018)
*''[[Gemini Man (film)|Gemini Man]]'' (2019)
*''[[Panama Papers (film)|Panama Papers]]'' (2019)
*''[[Le strade del male]]'' (2020)
*''[[Il bar delle grandi speranze]]'' (2021)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
*''[[South Park - Il film: più grosso, più lungo & tutto intero]]'' (1999)
*''[[Kung Fu Panda]]'' (2008)
*''[[Kung Fu Panda 2]]'' (2011)
*''[[Il viaggio di Arlo]]'' (2015)
*''[[Kung Fu Panda 3]]'' (2016)
*''[[Spider-Man - Un nuovo universo]]'' (2018)
===Serie animate===
*''[[Scooby-Doo]]'' (1969 - in corso)
===Serie televisive===
*''[[Friends]]'' (1994 - 2004)
*''[[Jesus (miniserie televisiva)|Jesus]]'' (1999)
*''[[San Paolo (miniserie televisiva)|San Paolo]]'' (2000)
*''[[CSI: Scena del crimine]]'' (2000 - 2015)
*''[[Criminal Minds]]'' (2005 - 2020)
*''[[Fringe]]'' (2008 - 2013)
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011 - 2019)
*''[[Arrow (serie televisiva)|Arrow]]'' (2012 - in corso)
==Voci correlate==
*[[Renato Mori]], padre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mori, Simone}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Dialoghisti italiani]]
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Colin Farrell
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wikitext
text/x-wiki
[[File:ColinFarrell07TIFF.jpg|miniatura|Colin Farrell]]
'''Colin James Farrell''' (1976 – vivente), attore irlandese.
==Citazioni di Colin Farrell==
*Non sono sicuro di come le persone affrontino la perdita: devo ancora passare per questo grande tipo di dolore, perché ho ancora fratelli, entrambi i genitori, ho dei figli che per fortuna sono vivi e in salute. Quindi devo provare questo sentimento: ci passerò, come tutti. Le persone però sopravvivono alla perdita: anche se da quello che ho visto ci sono delle perdite che non si superano mai. Non si tratta di chiusura, ma di imparare a convivere con la perdita e con il peso del dolore. Fa parte del nostro percorso di esseri umani.<ref name=Ariete>Dall'intervista di Valentina Ariete, ''[https://movieplayer.it/articoli/dumbo-video-intervista-colin-farrell_20584/ Dumbo, intervista a Colin Farrell: “Non leggete le cattiverie sui social, chi le scrive è infelice”]'', ''Movieplayer.it'', 31 marzo 2019.</ref>
*Se qualcuno ti dice una cosa cattiva online, nascondendosi dietro lo pseudonimo di Maglite62, o qualsiasi cosa sia, probabilmente non se la passa bene. Non sto dicendo che dobbiamo essere contenti che non sia felice, ma sappi che la sua crudeltà nei tuoi confronti probabilmente viene da qualcosa di brutto che gli è stato fatto. Perché una cattiveria che fai a un altro inconsapevolmente la fai a te stesso. Quindi lasciali perdere, non significano nulla per te. Auguragli il meglio e sappi che sono tristi.<ref name=Ariete/>
*Sono concentrato sulla mia vita: prima viene la famiglia, poi il lavoro. E forse proprio per questo amo più che mai fare film, perché non sono attaccato al mio ruolo come un tempo, ho capito che niente è più importante dei miei figli.<ref name="De Martino">Dall'intervista di Marco De Martino ''[https://www.vanityfair.it/people/mondo/15/01/13/colin-farrell-intervista-foto-cover-vanity-fair Colin Farrell: «Tentazioni, no grazie»]'', ''Vanityfair.it'', 13 gennaio 2015.</ref>
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Film===
*''[[In linea con l'assassino]]'' (2002)
*''[[Minority Report]]'' (2002)
*''[[Daredevil]]'' (2003)
*''[[La regola del sospetto]]'' (2003)
*''[[S.W.A.T. - Squadra speciale anticrimine]]'' (2003)
*''[[Alexander (film)|Alexander]]'' (2004)
*''[[In Bruges - La coscienza dell'assassino]]'' (2008)
*''[[Pride and Glory - Il prezzo dell'onore]]'' (2008)
*''[[Come ammazzare il capo... e vivere felici]]'' (2011)
*''[[Saving Mr. Banks]]'' (2013)
*''[[Storia d'inverno]]'' (2014)
*''[[Animali fantastici e dove trovarli]]'' (2016)
*''[[The Gentlemen]]'' (2019)
*''[[The Batman]]'' (2022)
===Serie Televisive===
*''[[True Detective]]'' (2014 - in corso)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Farrell, Colin}}
[[Categoria:Attori irlandesi]]
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Andrea Mete
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Mariomassone
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/* Film */
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text/x-wiki
'''Andrea Mete''' (1985 - vivente), doppiatore italiano.
==Citazioni di Andrea Mete==
*Amo ancora di più rispetto agli anni passati che tu possa scegliere {{NDR|la lingua audio}} tra l'italiano [...] e l'inglese. Così: A. puoi sentirlo in tutte e due lingue, B. puoi vedere com'è stato fatto quel lavoro. Se è stato fatto un buon lavoro o no. E C. ouoi scegliere, insomma: la scelta, secondo me, è sempre la cosa più importante.<ref name= Simonetti>Dall'intervista di Patrizia Simonetti, ''VOCI.fm'', 17 aprile 2020. [https://www.youtube.com/watch?time_continue=815&v=l8iT_nwkboc&feature=emb_title Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Le persone tante volte vedono delle scene al cinema e dicono: "Sì, vabbè mo' è questo non è possibile". È chiaro che non è possibile, è un film. È proprio per quello è una magia. [...] È come quando i bambini che giocano e dicono: facciamo che io sono Superman e tu sei Spider-Man.[...] Il doppiaggio è uguale. Facciamo finta che quell'attore stia parlando in italiano. Facciamo finta che quell'attore cinese stia ... è un accordo che si fa in silenzio emotivo tra il pubblico, secondo me, e l'attore che stai doppiando, il doppiatore. Insomma, è una magia generale.<ref name= Simonetti />
*Nel cartone animato il doppiaggio ha anche una valenza superiore nel senso che sai quando doppio un attore che ha già fatto un lavoro e tu sei maggiormente al servizio di quell'attore, ti puoi poco allontanare e, secondo me, ti devi allontanare poco da quello che è stato già fatto. Nell'animazione veramente puoi dare molto di più. Ti puoi esprimere. Conta veramente moltissimo l'animazione nel doppiaggio.<ref name= Simonetti />
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie]]'' (2001)
*''[[A History of Violence]]'' (2005)
*''[[Jarhead]]'' (2005)
*''[[Melissa P. (film)|Melissa P.]]'' (2005)
*''[[Bobby]]'' (2006)
*''[[Saw II - La soluzione dell'enigma]]'' (2006)
*''[[The Fast and the Furious: Tokyo Drift]]'' (2006)
*''[[Disturbia]]'' (2007)
*''[[Resident Evil: Extinction]]'' (2007)
*''[[Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo]]'' (2008)
*''[[L'onda (film 2008)|L'onda]]'' (2008)
*''[[RocknRolla]]'' (2008)
*''[[The Millionaire]]'' (2008)
*''[[A Dangerous Man - Solo contro tutti]]'' (2009)
*''[[Blindato]]'' (2009)
*''[[G.I. Joe - La nascita dei Cobra]]'' (2009)
*''[[Il maledetto United]]'' (2009)
*''[[X-Men le origini - Wolverine]]'' (2009)
*''[[Appuntamento con l'amore]]'' (2010)
*''[[Inception]]'' (2010)
*''[[La versione di Barney (film)|La versione di Barney]]'' (2010)
*''[[Saw 3D - Il capitolo finale]]'' (2010)
*''[[Scott Pilgrim vs. the World]]'' (2010)
*''[[Tron: Legacy]]'' (2010)
*''[[Cappuccetto rosso sangue]]'' (2011)
*''[[In Time]]'' (2011)
*''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011)
*''[[Battleship]]'' (2012)
*''[[Di nuovo in gioco]]'' (2012)
*''[[Il cavaliere oscuro - Il ritorno]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Lawless]]'' (2012)
*''[[Le belve (film 2012)|Le belve]]'' (2012)
*''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2]]'' (2012)
*''[[American Hustle - L'apparenza inganna]]'' (2013)
*''[[Corpi da reato]]'' (2013)
*''[[Don Jon]]'' (2013)
*''[[Educazione siberiana]]'' (2013)
*''[[Gangster Squad]]'' (2013)
*''[[Giovani ribelli - Kill Your Darlings]]'' (2013)
*''[[Hunger Games: La ragazza di fuoco]]'' (2013)
*''[[Parkland (film)|Parkland]]'' (2013)
*''[[Shadowhunters - Città di ossa]]'' (2013)
*''[[Solo gli amanti sopravvivono]]'' (2013)
*''[[The Wolf of Wall Street]]'' (2013)
*''[[Thor: The Dark World]]'' (2013)
*''[[American Sniper]]'' (2014)
*''[[Dracula Untold]]'' (2014)
*''[[Exodus - Dei e re]]'' (2014)
*''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'' (2014)
*''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014)
*''[[Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1]]'' (2014)
*''[[L'amore bugiardo - Gone Girl]]'' (2014)
*''[[Left Behind - La profezia]]'' (2014)
*''[[Maze Runner - Il labirinto]]'' (2014)
*''[[Cinquanta sfumature di grigio (film)|Cinquanta sfumature di grigio]]'' (2015)
*''[[Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2]]'' (2015)
*''[[Il sapore del successo]]'' (2015)
*''[[Jurassic World]]'' (2015)
*''[[Operazione U.N.C.L.E.]]'' (2015)
*''[[Sicario (film 2015)|Sicario]]'' (2015)
*''[[Sopravvissuto - The Martian]]'' (2015)
*''[[La battaglia di Hacksaw Ridge]]'' (2016)
*''[[Lights Out - Terrore nel buio]]'' (2016)
*''[[Suicide Squad (film 2016)|Suicide Squad]]'' (2016)
*''[[The Nice Guys]]'' (2016)
*''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017)
*''[[L'ultima discesa]]'' (2017)
*''[[Kong: Skull Island]]'' (2017)
*''[[Saw Legacy]]'' (2017)
*''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018)
*''[[Bird Box]]'' (2018)
*''[[Operation Finale]]'' (2018)
*''[[Jurassic World - Il regno distrutto]]'' (2018)
*''[[Unsane (film)|Unsane]]'' (2018)
*''[[Cena con delitto - Knives Out]]'' (2019)
*''[[The Gentlemen]]'' (2019)
*''[[The Irishman]]'' (2019)
*''[[Enola Holmes]]'' (2020)
*''[[Il processo ai Chicago 7]]'' (2020)
*''[[Project Power]]'' (2020)
*''[[La guerra di domani (film 2021)|La guerra di domani]]'' (2021)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
*''[[Shrek terzo]]'' (2007)
*''[[Le 5 leggende]]'' (2012)
*''[[L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva]]'' (2012)
*''[[Cars 3]]'' (2017)
*''[[Onward - Oltre la magia]]'' (2020)
===Serie animate===
*''[[Ano Hana]]'' (2011)
*''[[L'attacco dei giganti]]'' (2013 - in corso)
*''[[Prison School]]'' (2015)
===Serie televisive===
{{div col|strette}}
*''[[Bones]]'' (2005 - 2017)
*''[[Prison Break]]'' (2005 - 2009)
*''[[Roma (serie televisiva)|Roma]]'' (2005 - 2007)
*''[[Skins]]'' (2007 - 2013)
*''[[La vita segreta di una teenager americana]]'' (2008 - 2013)
*''[[True Blood]]'' (2008-2014)
*''[[Being Human]]'' (2009 - 2013)
*''[[Glee]]'' (2009 - 2015)
*''[[Misfits]]'' (2009 - 2013)
*''[[The Good Wife]]'' (2009 - 2016)
*''[[The Walking Dead (serie televisiva)|The Walking Dead]]'' (2010 - in corso)
*''[[Arrow (serie televisiva)|Arrow]]'' (2012 - in corso)
*''[[Peaky Blinders]]'' (2013 - in corso)
*''[[The Fall - Caccia al serial killer]]'' (2013 - 2016)
*''[[Penny Dreadful]]'' (2014 - 2016)
*''[[Saints & Strangers]]'' (2015)
*''[[Poldark (serie televisiva 2015)|Poldark]]'' (2015 - 2019)
*''[[Quantico (serie televisiva)|Quantico]]'' (2015 - in corso)
*''[[Star Trek: Discovery]]'' (2017 - in corso)
*''[[Altered Carbon (serie televisiva)|Altered Carbon]]'' (2018 - 2020)
*''[[Insatiable (serie televisiva)|Insatiable]]'' (2018 - 2019)
*''[[The Mandalorian]]'' (2019 - in corso)
*''[[Snowpiercer (serie televisiva)|Snowpiercer]]'' (2020 - in corso)
*''[[The Book of Boba Fett]]'' (2021 - 2022)
{{div col end}}
==Voci correlate==
*[[Stefanella Marrama]], madre
*[[Marco Mete]], padre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mete, Andrea}}
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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5.171.96.152
/* Film */
wikitext
text/x-wiki
'''Andrea Mete''' (1985 - vivente), doppiatore italiano.
==Citazioni di Andrea Mete==
*Amo ancora di più rispetto agli anni passati che tu possa scegliere {{NDR|la lingua audio}} tra l'italiano [...] e l'inglese. Così: A. puoi sentirlo in tutte e due lingue, B. puoi vedere com'è stato fatto quel lavoro. Se è stato fatto un buon lavoro o no. E C. ouoi scegliere, insomma: la scelta, secondo me, è sempre la cosa più importante.<ref name= Simonetti>Dall'intervista di Patrizia Simonetti, ''VOCI.fm'', 17 aprile 2020. [https://www.youtube.com/watch?time_continue=815&v=l8iT_nwkboc&feature=emb_title Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Le persone tante volte vedono delle scene al cinema e dicono: "Sì, vabbè mo' è questo non è possibile". È chiaro che non è possibile, è un film. È proprio per quello è una magia. [...] È come quando i bambini che giocano e dicono: facciamo che io sono Superman e tu sei Spider-Man.[...] Il doppiaggio è uguale. Facciamo finta che quell'attore stia parlando in italiano. Facciamo finta che quell'attore cinese stia ... è un accordo che si fa in silenzio emotivo tra il pubblico, secondo me, e l'attore che stai doppiando, il doppiatore. Insomma, è una magia generale.<ref name= Simonetti />
*Nel cartone animato il doppiaggio ha anche una valenza superiore nel senso che sai quando doppio un attore che ha già fatto un lavoro e tu sei maggiormente al servizio di quell'attore, ti puoi poco allontanare e, secondo me, ti devi allontanare poco da quello che è stato già fatto. Nell'animazione veramente puoi dare molto di più. Ti puoi esprimere. Conta veramente moltissimo l'animazione nel doppiaggio.<ref name= Simonetti />
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie]]'' (2001)
*''[[A History of Violence]]'' (2005)
*''[[Jarhead]]'' (2005)
*''[[Melissa P. (film)|Melissa P.]]'' (2005)
*''[[Bobby]]'' (2006)
*''[[Saw II - La soluzione dell'enigma]]'' (2006)
*''[[The Fast and the Furious: Tokyo Drift]]'' (2006)
*''[[Disturbia]]'' (2007)
*''[[Resident Evil: Extinction]]'' (2007)
*''[[Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo]]'' (2008)
*''[[L'onda (film 2008)|L'onda]]'' (2008)
*''[[RocknRolla]]'' (2008)
*''[[The Millionaire]]'' (2008)
*''[[A Dangerous Man - Solo contro tutti]]'' (2009)
*''[[Blindato]]'' (2009)
*''[[G.I. Joe - La nascita dei Cobra]]'' (2009)
*''[[Il maledetto United]]'' (2009)
*''[[X-Men le origini - Wolverine]]'' (2009)
*''[[Appuntamento con l'amore]]'' (2010)
*''[[Inception]]'' (2010)
*''[[La versione di Barney (film)|La versione di Barney]]'' (2010)
*''[[Saw 3D - Il capitolo finale]]'' (2010)
*''[[Scott Pilgrim vs. the World]]'' (2010)
*''[[Tron: Legacy]]'' (2010)
*''[[Cappuccetto rosso sangue]]'' (2011)
*''[[In Time]]'' (2011)
*''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011)
*''[[Battleship]]'' (2012)
*''[[Di nuovo in gioco]]'' (2012)
*''[[Il cavaliere oscuro - Il ritorno]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Lawless]]'' (2012)
*''[[Le belve (film 2012)|Le belve]]'' (2012)
*''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2]]'' (2012)
*''[[American Hustle - L'apparenza inganna]]'' (2013)
*''[[Corpi da reato]]'' (2013)
*''[[Don Jon]]'' (2013)
*''[[Educazione siberiana]]'' (2013)
*''[[Gangster Squad]]'' (2013)
*''[[Giovani ribelli - Kill Your Darlings]]'' (2013)
*''[[Hunger Games: La ragazza di fuoco]]'' (2013)
*''[[Parkland (film)|Parkland]]'' (2013)
*''[[Shadowhunters - Città di ossa]]'' (2013)
*''[[Solo gli amanti sopravvivono]]'' (2013)
*''[[The Wolf of Wall Street]]'' (2013)
*''[[Thor: The Dark World]]'' (2013)
*''[[American Sniper]]'' (2014)
*''[[Dracula Untold]]'' (2014)
*''[[Exodus - Dei e re]]'' (2014)
*''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'' (2014)
*''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014)
*''[[Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1]]'' (2014)
*''[[L'amore bugiardo - Gone Girl]]'' (2014)
*''[[Left Behind - La profezia]]'' (2014)
*''[[Maze Runner - Il labirinto]]'' (2014)
*''[[Cinquanta sfumature di grigio (film)|Cinquanta sfumature di grigio]]'' (2015)
*''[[Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2]]'' (2015)
*''[[Il sapore del successo]]'' (2015)
*''[[Jurassic World]]'' (2015)
*''[[Operazione U.N.C.L.E.]]'' (2015)
*''[[Sicario (film 2015)|Sicario]]'' (2015)
*''[[Sopravvissuto - The Martian]]'' (2015)
*''[[La battaglia di Hacksaw Ridge]]'' (2016)
*''[[Lights Out - Terrore nel buio]]'' (2016)
*''[[Suicide Squad (film 2016)|Suicide Squad]]'' (2016)
*''[[The Nice Guys]]'' (2016)
*''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017)
*''[[L'ultima discesa]]'' (2017)
*''[[Kong: Skull Island]]'' (2017)
*''[[Saw Legacy]]'' (2017)
*''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018)
*''[[Bird Box]]'' (2018)
*''[[Operation Finale]]'' (2018)
*''[[Jurassic World - Il regno distrutto]]'' (2018)
*''[[Unsane (film)|Unsane]]'' (2018)
*''[[Cena con delitto - Knives Out]]'' (2019)
*''[[The Gentlemen]]'' (2019)
*''[[The Irishman]]'' (2019)
*''[[Enola Holmes]]'' (2020)
*''[[Il processo ai Chicago 7]]'' (2020)
*''[[Project Power]]'' (2020)
*''[[La guerra di domani (film 2021)|La guerra di domani]]'' (2021)
*''[[The Batman]]'' (2022)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
*''[[Shrek terzo]]'' (2007)
*''[[Le 5 leggende]]'' (2012)
*''[[L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva]]'' (2012)
*''[[Cars 3]]'' (2017)
*''[[Onward - Oltre la magia]]'' (2020)
===Serie animate===
*''[[Ano Hana]]'' (2011)
*''[[L'attacco dei giganti]]'' (2013 - in corso)
*''[[Prison School]]'' (2015)
===Serie televisive===
{{div col|strette}}
*''[[Bones]]'' (2005 - 2017)
*''[[Prison Break]]'' (2005 - 2009)
*''[[Roma (serie televisiva)|Roma]]'' (2005 - 2007)
*''[[Skins]]'' (2007 - 2013)
*''[[La vita segreta di una teenager americana]]'' (2008 - 2013)
*''[[True Blood]]'' (2008-2014)
*''[[Being Human]]'' (2009 - 2013)
*''[[Glee]]'' (2009 - 2015)
*''[[Misfits]]'' (2009 - 2013)
*''[[The Good Wife]]'' (2009 - 2016)
*''[[The Walking Dead (serie televisiva)|The Walking Dead]]'' (2010 - in corso)
*''[[Arrow (serie televisiva)|Arrow]]'' (2012 - in corso)
*''[[Peaky Blinders]]'' (2013 - in corso)
*''[[The Fall - Caccia al serial killer]]'' (2013 - 2016)
*''[[Penny Dreadful]]'' (2014 - 2016)
*''[[Saints & Strangers]]'' (2015)
*''[[Poldark (serie televisiva 2015)|Poldark]]'' (2015 - 2019)
*''[[Quantico (serie televisiva)|Quantico]]'' (2015 - in corso)
*''[[Star Trek: Discovery]]'' (2017 - in corso)
*''[[Altered Carbon (serie televisiva)|Altered Carbon]]'' (2018 - 2020)
*''[[Insatiable (serie televisiva)|Insatiable]]'' (2018 - 2019)
*''[[The Mandalorian]]'' (2019 - in corso)
*''[[Snowpiercer (serie televisiva)|Snowpiercer]]'' (2020 - in corso)
*''[[The Book of Boba Fett]]'' (2021 - 2022)
{{div col end}}
==Voci correlate==
*[[Stefanella Marrama]], madre
*[[Marco Mete]], padre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mete, Andrea}}
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Stefano Crescentini
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5.171.96.152
/* Film */
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text/x-wiki
'''Stefano Crescentini''' (1974 – vivente), doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.
==Citazioni di Stefano Crescentini==
*Come ogni doppiatore, il mio lavoro si svolge un po’ nell'ombra. Ciò che amo di più è riuscire a ricreare in poco tempo, ciò che un attore ha fatto in carne e ossa in settimane di riprese, avvalendosi anche della mimica facciale. Dar vita alle emozioni che vedete sul grande schermo con un unico strumento, la voce, sembra semplice, ma è davvero complicato.<ref name=Daviddi/>
*Il mio consiglio è che se davvero questo lavoro piace bisogna dedicarcisi con anima, corpo e soprattutto con molta pazienza, perché la concorrenza è tanta. Se si riesce ad avere un provino bisogna concentrarsi soprattutto sulla dizione. Si hanno a disposizione poco più di 30 secondi, ed è quella a risaltare. La seconda cosa su cui lavorare è la recitazione perché in effetti un doppiatore è un attore. Terza e ultima cosa imparate a essere svelti. Purtroppo i tempi sono cambiati e ora si va sempre e solo di corsa. Faccio un esempio, oggi per doppiare Twilight ci si impegna una sola settimana. Dizione-recitazione-sveltezza nel capire ciò che ti chiede il direttore, sono i miei consigli.<ref name=Daviddi> Dall'intervista di Vanessa Daviddi ''[https://www.teatrodigitale.com/intervista-a-stefano-crescentini/ Intervista a Stefano Crescentini doppiatore per il cinema e la TV]'', ''TeatroDigitale.com'', 22 giugno 2018.</ref>
*In questi anni, ci sono tante scuole di doppiaggio e recitazione, ma molte sono specchietti per allodole. Ti chiedono tanti soldi ma non offrono concreti sbocchi professionali.<ref name=Daviddi/>
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Furyo]]'' (1983)
*''[[L'impero del sole (film)|L'impero del sole]]'' (1987)
*''[[Terminator 2 - Il giorno del giudizio]]'' (1991)
*''[[Salvate il soldato Ryan]]'' (1998)
*''[[Shakespeare in Love]]'' (1998)
*''[[American Pie]]'' (1999)
*''[[Echi mortali]]'' (1999)
*''[[Final Destination]]'' (2000)
*''[[American Pie 2]]'' (2001)
*''[[Donnie Darko]]'' (2001)
*''[[Harry Potter e la pietra filosofale]]'' (2001)
*''[[Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood!]]'' (2001)
*''[[L'ultimo sogno]]'' (2001)
*''[[American Pie - Il matrimonio]]'' (2003)
*''[[Ong-bak: Nato per combattere]]'' (2003)
*''[[Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà]]'' (2003)
*''[[Alexander (film)|Alexander]]'' (2004)
*''[[Cinderella Story]]'' (2004)
*''[[Perfect Score]]'' (2004)
*''[[Spider-Man 2]]'' (2004)
*''[[The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo]]'' (2004)
*''[[Hostel]]'' (2005)
*''[[Jarhead]]'' (2005)
*''[[King Kong (film 2005)|King Kong]]'' (2005)
*''[[Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio]]'' (2005)
*''[[Flags of Our Fathers]]'' (2006)
*''[[Scary Movie 4]]'' (2006)
*''[[Smokin' Aces]]'' (2006)
*''[[L'onda (film 2008)|L'onda]]'' (2008)
*''[[Never Back Down - Mai arrendersi]]'' (2008)
*''[[RocknRolla]]'' (2008)
*''[[Superhero - Il più dotato fra i supereroi]]'' (2008)
*''[[The Ramen Girl]]'' (2008)
*''[[Tropic Thunder]]'' (2008)
*''[[Twilight (film)|Twilight]]'' (2008)
*''[[Wanted - Scegli il tuo destino]]'' (2008)
*''[[Bride Wars - La mia miglior nemica]]'' (2009)
*''[[Carriers - Contagio letale]]'' (2009)
*''[[Fast & Furious - Solo parti originali]]'' (2009)
*''[[Hachiko - Il tuo migliore amico]]'' (2009)
*''[[Laureata... e adesso?]]'' (2009)
*''[[Star Trek (film 2009)|Star Trek]]'' (2009)
*''[[The Twilight Saga: New Moon]]'' (2009)
*''[[Un alibi perfetto]]'' (2009)
*''[[Una notte al museo 2 - La fuga]]'' (2009)
*''[[After.Life]]'' (2010)
*''[[L'apprendista stregone]]'' (2010)
*''[[Prince of Persia: Le sabbie del tempo]]'' (2010)
*''[[Remember Me]]'' (2010)
*''[[The Twilight Saga: Eclipse]]'' (2010)
*''[[Amici, amanti e...]]'' (2011)
*''[[Hostel: Part III]]'' (2011)
*''[[La cosa (film 2011)|La cosa]]'' (2011)
*''[[Source Code]]'' (2011)
*''[[The Roommate - Il terrore ti dorme accanto]]'' (2011)
*''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1]]'' (2011)
*''[[X-Men - L'inizio]]'' (2011)
*''[[American Pie: Ancora insieme]]'' (2012)
*''[[Bel Ami - Storia di un seduttore]]'' (2012)
*''[[Cosmopolis (film)|Cosmopolis]]'' (2012)
*''[[Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato]]'' (2012)
*''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2]]'' (2012)
*''[[Into Darkness - Star Trek]]'' (2013)
*''[[Lo Hobbit - La desolazione di Smaug]]'' (2013)
*''[[Nymphomaniac]]'' (2013)
*''[[Parkland (film)|Parkland]]'' (2013)
*''[[Come ammazzare il capo 2]]'' (2014)
*''[[Exodus - Dei e re]]'' (2014)
*''[[Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate]]'' (2014)
*''[[Lo sciacallo - Nightcrawler]]'' (2014)
*''[[Maze Runner - Il labirinto]]'' (2014)
*''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014)
*''[[Carol (film)|Carol]]'' (2015)
*''[[Joker - Wild Card]]'' (2015)
*''[[Queen of the Desert]]'' (2015)
*''[[The Program (film 2015)|The Program]]'' (2015)
*''[[Star Trek Beyond]]'' (2016)
*''[[X-Men - Apocalisse]]'' (2016)
*''[[Il guardiano invisibile]]'' (2017)
*''[[La truffa dei Logan]]'' (2017)
*''[[Life - Non oltrepassare il limite]]'' (2017)
*''[[Okja]]'' (2017)
*''[[Saw Legacy]]'' (2017
*''[[Scappa - Get Out]]'' (2017)
*''[[Wonder Woman (film 2017)|Wonder Woman]]'' (2017)
*''[[Mowgli - Il figlio della giungla]]'' (2018)
*''[[Diamanti grezzi]]'' (2019)
*''[[Il re (film)|Il re]]'' (2019)
*''[[It - Capitolo due]]'' (2019)
*''[[Spider-Man: Far from Home]]'' (2019)
*''[[The Irishman]]'' (2019)
*''[[Velvet Buzzsaw]]'' (2019)
*''[[X-Men - Dark Phoenix]]'' (2019)
*''[[Le strade del male]]'' (2020)
*''[[Tenet]]'' (2020)
*''[[The Batman]]'' (2022)
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===Film d'animazione===
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*''[[Le avventure di Peter Pan]]'' (1953; riddoppiaggio 1986)
*''[[Pocahontas (film 1995 Disney)|Pocahontas]]'' (1995)
*''[[Hercules (film 1997)|Hercules]]'' (1997)
*''[[Koda, fratello orso]]'' (2003)
*''[[Koda, fratello orso 2]]'' (2006)
*''[[WALL E]]'' (2008)
*''[[Piovono polpette]]'' (2009)
*''[[Megamind]]'' (2010)
*''[[Big Hero 6 (film)|Big Hero 6]]'' (2014)
*''[[Spider-Man - Un nuovo universo]]'' (2018)
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===Serie animate===
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*''[[Kimagure Orange Road]]'' (1987 - 1988)
*''[[Neon Genesis Evangelion]]'' (1995)
*''[[Winx Club]]'' (2004 - in corso)
*''[[Avatar - La leggenda di Aang]]'' (2005)
*''[[Farhat - Il principe del deserto]]'' (2005)
*''[[Death Note]]'' (2006 - 2007)
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===Serie televisive===
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*''[[E.R. - Medici in prima linea]]'' (1994 - 2009)
*''[[Dawson's Creek]]'' (1998 - 2003)
*''[[Malcolm]]'' (2000 - 2006)
*''[[Due uomini e mezzo]]'' (2003 - 2015)
*''[[NCIS - Unità anticrimine]]'' (2003)
*''[[One Tree Hill]]'' (2003 - 2012)
*''[[Dr. House - Medical Division]]'' (2004)
*''[[Lost]]'' (2004 - 2010)
*''[[Miss Marple (serie televisiva 2004)|Miss Marple]]'' (2004 - 2013)
*''[[Veronica Mars]]'' (2004 - 2007)
*''[[Numb3rs]]'' (2005 - 2010)
*''[[My Name Is Earl]]'' (2005 - 2009)
*''[[Supernatural (serie televisiva)|Supernatural]]'' (2005 - in corso)
*''[[The Office]]'' (2005 - 2013)
*''[[Roma (serie televisiva)|Roma]]'' (2005 - 2007)
*''[[Kebab for Breakfast]]'' (2006 - 2008)
*''[[Psych]]'' (2006 - 2014)
*''[[Mad Men]]'' (2007 - 2015)
*''[[Moonlight]]'' (2007)
*''[[Being Human]]'' (2009 - 2013)
*''[[The Vampire Diaries]]'' (2009 - 2017)
*''[[Hart of Dixie]]'' (2011 - 2015)
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011 - 2019)
*''[[New Girl]]'' (2011 - 2018)
*''[[The Blacklist]]'' (2013 - in corso)
*''[[Dieci piccoli indiani (miniserie televisiva)|Dieci piccoli indiani]]'' (2015)
*''[[Poldark (serie televisiva 2015)|Poldark]]'' (2015 - 2019)
*''[[Sense8]]'' (2015 - in corso)
*''[[Supergirl (serie televisiva)|Supergirl]]'' (2015 - in corso)
*''[[I Medici]]'' (2016 - 2019)
*''[[Moon Knight (serie televisiva)|Moon Knight]]'' (2022)
*''[[Peaky Blinders]]'' (2013 - 2022)
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Crescentini, Stefano}}
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Conte Dracula
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Mariomassone
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/* Film */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922 (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato sulla copertina della prima edizione italiana di ''Dracula'']]
'''Conte Dracula''', personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da [[Bram Stoker]].
==Citazioni del Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
[[File:Dracula 1902 Doubleday (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato in un'edicola illustrata del 1902]]
*Benvenuto nella mia casa. Entrate liberamente. Andate tranquillo, e date a questo luogo qualcosa della felicità che recate con voi!
*State a sentirli, i figli della notte! Questa è la loro musica! [...] Ah, signore, voi che vivete in città non potete far vostri i sentimenti di un cacciatore.
*Sono arrivato a conoscere la vostra grande Inghilterra, e conoscerla vuol dire amarla. Non vedo l'ora di trovarmi anch'io nelle strade affollate della vostra sterminata città, di essere preso nel vortice e nella frenesia di quella umanità, condividerne la vita, i mutamenti, la morte, e tutto ciò che ne fa quello che è.
*Io so che a Londra, andando in giro e parlando, nessuno mancherebbe di accorgersi che sono uno [[straniero]]. Questo non mi basta. Qui sono un nobiluomo. Sono un [[Boiardo (storia)|boiaro]]. Tutti mi conoscono, sanno che io sono il signore e padrone. Ma uno straniero in terra straniera non è nessuno. La gente non lo conosce, e non essere conosciuto vuol dire non avere importanza. Mi basterebbe essere come chiunque altro, in modo che nessuno si fermi quando mi vede, o smetta di parlare se sente le mie parole. 'Ah, ah! Uno straniero!' Sono stato un signore e padrone così a lungo che pretenderei di continuare a esserlo, o – se non altro – che nessuno possa dirsi signore o padrone sopra di me.
*Qui siamo in [[Transilvania]], e la Transilvania non è l'Inghilterra. I nostri usi e costumi non sono i vostri, e a voi molte cose appariranno strane.
*Questa regione è stata contesa per secoli tra i valacchi, i sassoni e i turchi. E dunque non vi è zolla di terra che non si sia impreziosita del sangue di uomini, patrioti o invasori.
*Vengo da una vecchia famiglia, e il vivere in una casa moderna mi ucciderebbe. Una casa non può essere resa abitabile in un giorno, e dopo tutto, quanti pochi giorni concorrono a fare un secolo!
*Un nobile transilvano non ama pensare che le sue ossa possono giacere accanto a quelle di comuni mortali.
*Io non inseguo l'[[allegria]] e le risa, né amo la luminosa voluttà del troppo sole e delle acque cristalline. Non sono più giovane, e il mio cuore, logorato da anni di lutto per i tanti morti, mal si intona all'allegria.
*Io amo le ombre, e quando posso preferisco star solo con i miei pensieri.
*Noi [[Siculi (Transilvania)|szekely]] abbiamo il diritto di essere orgogliosi, perché nelle nostre vene scorre il sangue di molte audaci razze che hanno combattuto come combatte il leone, per il predominio sugli altri. Qui, crogiuolo delle razze europee, le tribù ugre hanno portato dall'Islanda lo spirito combattivo che era stato dato loro da [[Thor]] e da [[Odino|Wodin]], i cui [[Berserkr|berseker]]s hanno dato prova tanto crudele su tutte le spiagge d'Europa; sì, e d'Asia e d'Africa, che le genti pensavano che fossero nientemeno che lupi mannari. Anche qui, quando sono arrivati, vi hanno trovato gli [[unni]], la cui furia battagliera aveva spazzato la Terra come una fiamma vivente, fino a che quei popoli morenti non si sono ricordati che nelle loro vene scorreva il sangue delle antiche streghe che, cacciate dalla [[Scizia]], si erano unite con i demoni nel deserto. Pazzi, pazzi! Quale demone o quale strega poteva competere con [[Attila]], il cui sangue anima queste vene?
*C'è forse da stupirsi che fossimo una razza di conquistatori, che fossimo orgogliosi, e che quando i magiari, i lombardi, gli avari, i bulgari, o i turchi si spinsero a migliaia a minacciare le nostre frontiere li abbiamo respinti? È forse strano che quando [[Árpád d'Ungheria|Arpad]] e le sue legioni hanno invaso la patria ungherese abbiano trovato noi qui, sulle nostre frontiere, e qui si sia compiuto l'Honfoglalás? E quando gli ungheresi dilagarono verso oriente, gli szekely, acclamati consanguinei dei magiari vittoriosi, per secoli ebbero il compito di difendere le frontiere con la terra dei turchi.
*Chi ha riscattata la grande vergogna della mia nazione, l'[[Seconda battaglia del Kosovo|onta di Cossova]], quando le bandiere dei valacchi e dei magiari furono umiliate nella polvere davanti alla Mezzaluna? Chi, se non un Voivoda della mia razza,<ref>[[Vlad III di Valacchia]]</ref> osò traversare il Danubio per sconfiggere il turco sul suo stesso terreno? Fu un Dracula, certo! Maledetto invece il suo indegno fratello,<ref>[[Radu III il Bello]]</ref> che – lui caduto – vendette al turco il proprio popolo piegandolo alla vergogna della schiavitù! E non fu proprio lui, Dracula il Voivoda, a ispirare quell'altro germoglio della sua stirpe<ref>[[Michele il Coraggioso]]</ref> che in altro e successivo momento di nuovo portò e riportò le sue lance al di là del grande fiume, nella terra dei turchi, che, una volta respinto con la forza, tornò e ritornò, lui solo sfuggito al campo insanguinato dove le sue truppe erano state macellate, ben sapendo che egli solo avrebbe alla fine trionfato? Si è detto che egli abbia pensato solo a se stesso. Bah! A che cosa serve un esercito di contadini senza una guida? A che cosa conduce una guerra senza un cervello e un cuore a dirigerla? E ancora: quando dopo la [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohacs]] ci siamo sbarazzati dal giogo ungherese, noi del sangue dei Dracula eravamo a fianco dei loro condottieri, perché il nostro spirito non poteva tollerare che non fossimo liberi.
*Ah, mio giovane amico, è grazie al coraggio, al cervello e alla spada dei Dracula, che gli szekely possono vantare una storia che gli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] e i [[Romanov]], nati e cresciuti in fretta come i funghi, non potranno mai costruire.
*I giorni di guerra sono finiti. Il sangue è visto come cosa troppo preziosa in quest'epoca di disonorevole pace, e le glorie delle antiche razze sono canzone che nessuno canta più.
*Permettetemi di darvi un consiglio, mio caro e giovane amico. Anzi: concedetemi di avvertirvi, in tutta serietà, che nel caso vogliate lasciare queste stanze non avrete modo di dormire in nessuna altra parte del castello. È un vecchio castello, racchiude molte memorie, e vi sono cattivi sogni per chi vi dorme in modo imprudente. Fate attenzione! Dobbiate addormentarvi, ora o in altro momento, o siate sul punto di farlo, affrettatevi in camera vostra, o in queste stanze, perché solo così riposerete al sicuro.
*Voi inglesi avete un modo di dire che è molto vicino al mio cuore, perché è nello stesso spirito che governa noi boiari: 'Braccia aperte all'ospite che arriva, ponti d'oro all'ospite che parte'.
*E così anche voi, al pari degli altri, volete sfidare la mia intelligenza con la vostra. Volete aiutare quegli uomini a darmi la caccia e a mandare a vuoto i miei disegni! Voi ora sapete, e in parte lo sanno anche loro, e in tutto per tutto lo sapranno tra poco, che cosa vuol dire tagliarmi la strada. Avrebbero dovuto conservare le loro energie per altri scopi più alla loro portata. Hanno voluto invece mettersi in gara d'astuzia contro di me – contro di me, che ho governato popoli interi, e che per loro ho brigato, e combattuto, centinaia d'anni prima che voi tutti nasceste – e io li ho affrontati e attirati nella mia trappola. E voi, la loro beniamina, ora siete carne della mia carne, sangue del mio sangue, germoglio della mia stirpe; per qualche tempo mia generosa fonte, poi mia compagna e complice. Anche voi, a vostra volta, potrete a suo tempo vendicarvi; perché nessuno di loro potrà opporsi ai vostri desideri. Ma per il momento io devo punirvi per quanto avete fatto. Li avete aiutati contro di me, e ora dovrete rispondere a ogni mia chiamata. Quando la mia volontà vi dirà Venite!, voi varcherete terre e mari per obbedirmi. E a questo scopo, questo sia!
*Voi pensate di averla vinta su di me, voi – con quelle pallide facce, lì tutti in fila, come pecore di fronte al macellaio. Ma ve ne pentirete, dal primo all'ultimo! Voi credete di avermi sottratto un luogo dove riposare; ma io ne ho degli altri! E la mia vendetta è appena cominciata! Io vivo nei secoli, e il tempo è dalla mia parte. Le donne che voi tutti amate sono già mie; e grazie a loro anche voi e altri come voi sarete presto miei – creature mie, per obbedire ai miei comandi e farsi sciacalli obbedienti quando avrò fame e sete.
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Ora vivo qui [...] come un vecchio eremita, nella casa dei miei antenati. Vivo tra ricordi ingrigiti, ma osservo anche ciò che accade nel mondo esterno – ne sento solo una tenue eco, in questa remota desolazione. Forse vi sorprenderà scoprire che, benché i miei capelli siano canuti, il mio cuore è giovane e desidera prendere parte alla vita, al di fuori delle mura del castello, dove i destini delle nazioni vengono forgiati e si combattono le guerre di questo mondo. Un tempo, ho preso parte a questo gioco e ho tirato non pochi fili.
*''Dominare'', mio giovane amico, dominare: è questa la sola cosa per cui valga la pena vivere, che si tratti di dominare la volontà degli altri... o i loro cuori.
*L'[[Inghilterra]] è una terra di cultura e pragmatismo. Occhi che hanno potuto ammirare la luce della civiltà moderna non vedono mai [[Fantasma|fantasmi]].
*Noi vecchi ostinati possiamo anche aggrapparci ai nostri dogmi, ma il futuro appartiene alle nuove generazioni. È questa la ragione per cui desidero tanto farmi prendere dal vortice della giovane vita londinese. Chi abita in quella grande città ha ben altre cose a cui pensare e di certo non perde tempo a credere agli spettri.
*Quel vostro autore, [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]], ha scritto molti ottimi libri su Londra e leggo i vostri giornali. A quanto dicono, viene risolto a malapena il due o il tre percento di tutti i casi di omicidio. Sì, Londra è davvero una città straordinaria.
*È la legge della natura: le creature più forti e più scaltre si nutrono di quelle più deboli e stupide.
*L'abilità artistica, il coraggio, la saggezza e la bellezza... tutto questo è ''[[potere]]''! Viene trasmesso da una generazione all'altra, mio buon amico; la [[natura]] è sempre all'opera e cerca costantemente di produrre qualcosa di più raffinato, sbarazzandosi di molto materiale, selezionando e rifiutando. Ciò che è inferiore dà il suo contributo e viene poi eliminato, come immondizia.
*Noi della genia Dracula – diretti discendenti dei [[Siculi (Transilvania)|siculi]] – siamo convinti che la nostra stirpe derivi dagli antichi [[unni]], che un tempo si sono propagati per l'Europa come un incendio, distruggendo nazioni e genti. Si narra che fossero i discendenti delle streghe scite, che erano state esiliate nei boschi, dove si erano congiunte ai demoni. Questi naturalmente sono solo racconti, ma è risaputo che non c'è mai stato demone o stregone con un potere più grande di [[Attila]], il nostro antenato. Dunque non deve soprendere che noi, i suoi discendenti, odiamo e amiamo con maggior passione degli altri mortali.
*O voi, freddi, razionali figli dell'Occidente – voi non conoscete ''questo'' genere d'[[amore]]. Un amore che morde come l'odio più aspro, con baci che bruciano come ferri arroventati e con abbracci... ma non fatemi dire altro!
*Ho letto i vostri libri inglesi che parlano d'amore eterno, ma forse arriverò a comprenderne il significato solo al mio arrivo a Londra perché al momento non lo afferro ancora pienamente – o meglio, non capisco il significato che ''voi'' gli attribuite. L'amore ha un ciclo vitale, come il fiore che cresce in un campo: una volta sbocciato, ben presto appassisce. Poi ritorna la primavera, ma non torna lo stesso fiore, né un altro con le stesse radici. È una legge di natura. Una volta che la passione divampando ha raggiunto l'acme, è più probabile che si estingua.
*Possiamo anche ignorare il [[serpente]] che striscia sul terreno, ma ciò non significa che non ci morderà. L'ho imparato a mie spese. Ecco perché ora vivo come un recluso, con i gufi e i corvi che nidificano in cima alle torri del castello dei miei antenati. Forse, anche in questo momento, mentre parlo con voi, mio caro amico, c'è gente che tenta d'infangare il mio nome.
*Coloro che sono deboli, sono stati creati solo per soddisfare le necessità dei più potenti. La persona che sa esercitare la forza, otterrà la supremazia, e avrà il dominio su ogni cosa – bellezza, lungimiranza e conoscenza – proprio come un piccolo seme piantato in un cimitero col tempo diverrà un alto albero grazie alla forza vitale di mille generazioni, e ciascuna di queste contribuirà donando il suo vigore, la sua avvenenza e altre magnifiche qualità.
*Perché un vecchio eremita quale io sono dovrebbe avere a che fare col mondo esterno? Chi potrebbe mai volermi scrivere e a chi mai dovrei scrivere io?
*{{NDR|Sui [[tartari]]}} Sono brava gente. Se solo fossero più numerosi, tante cose sarebbero diverse. Per secoli, hanno fedelmente preservato molti tesori delle scienze occulte che altrimenti sarebbero finiti nell'oblio. Quando giungerà il tempo, la loro lealtà verrà ricompensata.
*Le masse sono composte da gente comune di scarsa intelligenza e non otterrai mai alcun potere. [...] Non saranno mai niente più di uno strumento nelle mani dei forti, che governano ''con'' esse e ''su'' di esse. Ma solo pochi comprendono appieno la saggezza di questa verità. Oh, voi inglesi siete così fieri della vostra libertà politica e del vostro progresso – come lo chiamate voi – ma tra voi tutti ci sono solo due o tre uomini che capiscono fino in fondo che cosa sia il progresso e quanto la libertà delle masse sia il suo peggior nemico!
*Voi occidentali avete ancora così tanto da imparare; non vi siete spinti molto oltre l'anticamera delle scienze, dove la vita e la morte sono ancora misteri irrisolti.
===''[[Dracula di Bram Stoker (romanzo)|Dracula di Bram Stoker]]''===
*È tanto che non sono più avvezzo a... agli ospiti. E avverto la fatica dei tanti anni passati a piangere i morti.
*[[Mina Murray|Mina]], [...] ho traversato oceani di tempo per trovarti. Riesci a capire che cosa sento per te? È stata una ricerca continua, disperata, interminabile. Finché il miracolo è avvenuto.
*Ho sopportato oceani di tempo, commesso atti irriferibili, per rimanere aggrappato alla vita, finché non fossi riuscito a trovarti.
*Ti dico che senza di te, senza la vita, l'amore che tu mi dai, sono morto a ogni umanità. Senza di te non sono altro che una belva che si nutre di sangue umano!
*Ho mentito, a te, a me stesso. Il dono della vita eterna è assai al di là dei miei poteri. La verità è che sarai condannata, come lo sono io, a camminare nelle tenebre della morte eterna. Ti amo troppo per farti questo!
*L'amore dei mortali non può avere presa... su di noi. Il nostro amore durerà per tutta l'eternità.
===Film===
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
[[File:Dracula (1931) trailer - 'I am Dracula' (cropped).png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Bela Lugosi]]]]
*{{NDR|Udendo dei lupi ululare}} Le ascolti bene. Sono creature della notte. Che musica per i miei orecchi!
*Il ragno sta tessendo la tela per qualche incauta mosca.
*Non bevo mai... vino.
*Morire un'autentica morte. Dev'essere stupendo.
*Ci sono cose ben peggiori della morte che attendono l'uomo.
*Per uno che non ha vissuto neanche una sola esistenza, lei è un uomo molto sapiente, Van Helsing.
*Van Helsing! Ora che lei ha imparato tutto ciò che ha imparato, farebbe un'ottima cosa a ritornare nel suo paese d'origine.
*Ormai è troppo tardi. Il mio sangue già scorre nelle sue vene. Mina vivrà. Vivrà nei secoli a venire, come io ho vissuto.
====[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]====
=====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''=====
*Non è quella che voglio. Non hai imparato ad obbedire. Quella non è lei!
*Tu domandi?! Io sono tornato per distruggere la famiglia Van Helsing per sempre, sia il vecchio che la giovane. Tu e i tuoi amici siete stati scelti.
*Sei tanto pazzo da misurarti contro di me? Contro di me che ho dominato nazioni intere?
=====''[[I satanici riti di Dracula]]''=====
[[File:Count Dracula and His Vampire Bride (1973) - Christopher Lee and Joanna Lumley 1.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Christopher Lee]] ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'']]
*Alcuni di noi hanno fermamente deciso che la decadenza dell'epoca attuale deve essere, e sarà, arrestata. Si sta organizzando un nuovo regime politico che dia di nuovo importanza ai valori morali. In mezzo all'indifferenza e allo smarrimento dell'Umanità, possono essere necessari i metodi persuasivi.
*Non voglio una fine tanto semplice e rapida, né per Van Helsing né per la sua nipotina.
*In questa vigilia del Sabba degli incorrotti, io ti convoco qui per assistere al mio supremo trionfo! Van Helsing, io scelgo questa tua giovane nipote per farne la mia consorte.
*Lo strumento della mia vittoria finale, più rapida, più spaventosa della morte nera. La peste! Fin dai primi momenti ogni muscolo, ogni fibra sarà in preda al tormento e all'agonia. Nei giorni che verranno, invocherai urlando la morte a tuo sollievo.
*La mia vendetta si è crogiolata nei secoli e sta cominciando ad esplodere.
=====''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''=====
*Chi è che osa disturbare il riposo di Dracula?
*Io non concedo favori a nessuno. Non accedo alle richieste dei miserabili. Non sai che Dracula esercita il comando anche dall'interno del più remoto angolo del mondo?
*Mi servono le tue spoglie mortali. Mi serve la forma della tua miserabile carcassa. Assumerò la tua immagine vivente.
*Ridarò un soffio di nuova vita ai sette vampiri d'oro e li farò i miei guerrieri, artefici della mia vendetta sugli uomini.
*[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]! Che tu sia dannato! Anche in questo sperduto paese continui a perseguitarmi.
*Io sono Dracula, signore dell'oscurità, padrone dei vampiri, principe dell'oltretomba, re dei dannati!
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*Non sono più giovane, ma sono irrequieto.
*La mia famiglia discende dal ramo slovacco. Per noi è ragione di orgoglio che nelle nostre vene scorra il sangue di tante razze. In queste mani c'è il sangue del grande Attila. A noi è stata affidata per secoli la salvaguardia del territorio magiaro. I bulgari, i longobardi, i turchi, si riversarono in massa contro le nostre frontiere e noi li respingemmo sempre. I Dracula sono stati in ogni tempo il cuore, il cervello, la mente direttiva, la spada, la gloria del loro popolo! Uno dei miei antenati attraversò il Danubio e distrusse la schiera turca. Respinto più volte, continuò a battersi, a battersi contro il nemico. E lui solo uscì vivo da quel campo di battaglia. Lui solo ne uscì vittorioso. Lui era veramente un Dracula. Ma ora, il vento soffia gelido attraverso le antiche mura merlate. E benché mi sia doloroso, devo andarmene.
*Le premono gli scambi, Mister Harker? [...] È il migliore tra tutti gli sport. Si prepara con calma il piano d'azione per uccidere l'avversario.
====''[[Il demone nero]]''====
*Quando i [[magiari]], gli [[avari]], i [[Longobardi|lombardi]] e i turchi si sono affacciati con le loro orde alle nostre frontiere, le abbiamo sempre respinte. Ogni qualvolta siamo stati costretti dalle circostanze a ritirarci, abbiamo poi riunito le nostre forze e contrattaccato. E quando [[Árpád d'Ungheria|Árpád]] e le sue legioni hanno invaso la nostra terra avita d'Ungheria... Diamine, è di nuovo mattina. Ho abusato di lei, tenendola alzata, anche se è stata una notte piacevole e, tutto sommato, istruttiva.
*Io vado in Inghilterra. E lei? All'Inferno!
*Così volete giocare d'astuzia con me, io che guidai eserciti centinaia di anni prima che voi nasceste. Pazzi! Niente e nessuno in questa vita può fermarmi. E a questo fine... {{NDR|si scuarcia il petto}} Ecco! {{NDR|costringe [[Mina Murray|Mina]] a bergli il sangue}} Ora sarà sangue del mio sangue, stirpe della mia stirpe, quindi mia adepta nella notte, ora mia schiava e compagna.
*Siete ora in mio dominio, signori. E non ve ne andrete.
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
[[File:Blood for Dracula (1974) 'The blood of these whores is killing me'.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Udo Kier]]]]
*Un uomo nella mia posizione è consapevole dei pericoli della vita moderna, specie per delle fanciulle.
*Come mai non avete mai avuto un innamorato? È insolito trovare una fanciulla sviluppata come voi che non sia stata con un ragazzo.
*A me non interessa che mia moglie sia vergine o no. Vedete, io sono un uomo moderno. Di fronte ad Anton io fingo di volere solo una vergine perché lui riferisce tutto alla mia famiglia. Non mi interessa affatto se la mia fidanzata è vergine o no. L'essenziale è che sia bella. E voi siete molto bella. Perciò, potete confidarvi con me. Voi non siete vergine, vero?
*Sapete che in [[Romania]] si usa prendere solo delle vergini per moglie? Da noi, i mariti le trattano come delle sante. [...] Non tutte le donne. Solo le spose vergini.
*Il sangue impuro di queste puttane mi sta uccidendo!
====''[[Nosferatu, il principe della notte]]''====
*Ah, giovanotto lei è come la gente del villaggio che non riesce mai ad entrare nello spirito di un cacciatore.
*Io ora al sole non attribuisco più nessuna importanza, né alle scintillanti fontane che alla gioventù piacciono tanto. Io adoro solo l'oscurità e le ombre, dove posso essere solo coi miei pensieri.
*Il tempo è un abisso profondo come lunghe infinite notti, i secoli vengono e vanno. Non avere la capacità di invecchiare è terribile. La morte non è il peggio: ci sono cose molto più orribili della morte. Riesce a immaginarlo? Durare attraverso i secoli, sperimentando ogni giorno le stesse futili cose.
*Chi dice che la morte è crudele sono solo gli inconsapevoli. Ma la morte non è che un taglio netto. È molto più crudele non essere capaci di morire.
*La mancanza di amore è la più crudele e abietta delle pene.
====''[[Scuola di mostri]]''====
*{{NDR|Al [[mostro di Frankenstein]]}} Svegliati, mio vecchio amico. È arrivato il momento.
*Oh, [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], i tuoi discepoli erano molto sciocchi a tentare di nascondere a me ciò che è mio. Nulla è nascosto ai miei occhi.
*Ci siamo, Van Helsing! Presto le creature della notte domineranno il mondo. Non c'è nessuno che possa fermarci!
*{{NDR|All'uomo-lupo in forma umana sotto tranquillante}} Sono spiacente per la dose, amico mio. È piuttosto letale per gli esseri umani. E poi, una dose umana sarebbe fuori luogo, ti pare? Bene, andrò a mettere qualcosa sotto i denti mentre procederai ad indossare un abito più "comodo".
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
[[File:Dracula helmet - Coppola - Sarah Stierch 01.jpg|thumb|Elmo di Dracula in ''Dracula di Bram Stoker'']]
*Rinuncio a [[Dio]]! Risusciterò dalla mia morte per vendicare la sua con tutti i poteri delle tenebre. Il sangue è la vita... e sarà mio!<ref name=sott>Dai sottotitoli del DVD "Dracula di Bram Stoker – Deluxe Edition", Columbia Pictures, ed. Sony Pictures, 2008.</ref>
*Credete nel destino? Che persino i poteri del tempo possono essere alterati per un unico scopo?
*L'uomo più fortunato che calpesta questa terra è colui che trova il vero amore.
*Fui sposato. Sembrano secoli ormai. Ella morì. [...] Lei è fortunata; la mia vita al più è commiserevole.
*Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti.
*C'è molto da imparare da animali.
*[[Assenzio]] è l'afrodisiaco dell'io. La fatina verde che vive nell'assenzio vuole la vostra anima. Ma con me sarete al sicuro.
*C'era una principessa, Elisabetta; era la donna più radiosa di tutti gli imperi del mondo. L'inganno dell'uomo la tolse al suo antico principe. Ella si lanciò per morire nel fiume di cui avete parlato. Nella mia lingua madre è chiamato [[Argeș (fiume)|Argeș]], il fiume della principessa.
*Vostri uomini impotenti con loro sciocchi incantesimi non vi proteggeranno dal mio potere. Io vi condanno alla eterna fame di vitale sangue e alla vivente morte.
*Io sono niente. Senza vita. Senz'anima. [...] Odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità.
*Io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula.
*Io vi do la vita eterna, l'amore eterno, il potere delle tempeste e degli animali della Terra. Venite con me per essere la mia amata sposa, per sempre.
*Pensate di potermi distruggere con i vostri idoli? Io che ho servito la Croce? Io, che ho comandato eserciti secoli prima che voi nasceste! [...] Io fui tradito. Guardate il vostro Dio che cosa mi ha fatto.
*Dammi la pace.
====''[[Dracula: morto e contento]]''====
*Frugoli della notte. Quanto sporco fanno!
*Renfield, non mi tange.
*Non sempre c'è iattura in una sepoltura.
*Io non bevo mai... vino. Oh, al diavolo! Fatemelo assaggiare!
*Ho avuto... un incubo solare.
*Van Helsing! Nome noto perfino nelle plaghe selvagge della Transilvania.
*Io mi accorgo, Van Helsing, che a lei piace dire l'ultima parola. Non mi trascinerà in tale pratica infantile. ''Paloștoi''!
*Renfield, sei uno stronzo! {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
====''[[Van Helsing]]''====
*{{NDR|Rivolto a [[Victor Frankenstein]]}} Mi rammarico che il tuo momento di gloria debba essere rovinato per una cosuccia come depredare una tomba.
*Ma perché non ci lasciano in pace? Non uccidiamo mai più di quanto ci serve, e meno di quanto ci spetta. Loro possono dire lo stesso?
*Io non ho un cuore! Io non provo amore! Né paura! Né gioa! Né dolore. Sono un uomo vuoto, e avrò vita per l'eternità.
*Sono in guerra contro il mondo e contro ogni anima vivente. Ma presto la battaglia finale avrà inizio.
*Gli [[Licantropo|uomini lupo]] sono una seccatura tale durante la loro prima luna piena. È così difficile controllarli.
*Sono in grado di capire il carattere di un uomo dal battito del suo cuore. Di solito quando mi avvicino posso quasi danzare a quel ritmo.
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Le regole della bestia|Le regole della bestia]]''====
*Sono anzioso di vedere Inghilterra Signor Harker. Persone qui sono così limitate, e io appassisco tra queste mura. Sono tutti come privi. Sono tutti privi di sapore.
*Troverete mia dimora non di facile esplorazione. È un crescente molto intricato labirinto di scale e di porte e di ombre. [...] Non esiste mappa del mio castello. Nessun progetto finito è mai stato riportato su documenti. Si dice che molte anime sono intrappolate in groviglio di questi corridoi. ''Reserata carcerem'', la prigione senza serrature.
*Dove si trova carne, si trovano mosche.
*Quale è scopo di uno specchio? Nessuno troverà mai alcuna ispirazione nel proprio sguardo.
*Ah, un paletto conficcato nel cuore. Vedi, qualche volta le leggende hanno ragione. Questa però non si può testare troppo spesso. Posso avere solamente tre spose per volta. [...] Spose, sì. Penso sia la parola giusta per definirle. Vedi, sto cercando di riprodurmi, il che, francamente, può essere un po' una sfida quando c'è solo una di voi.
*Perché il trapasso arriva sempre come un tale shock per voi mortali?
*{{NDR|Sul perché vuole trasferirsi in Inghilterra}} Per le persone. Tutte quelle persone sofisticate e brillanti. Come ho cercato di spiegare a tutti per secoli: "Si è quello che si mangia".
*{{NDR|Sul sole}} Non lo vedo da centinaia di anni. [...] Ho avuto artisti che lo hanno dipinto, poeti che lo hanno descritto in versi, e Mozart ha composto una melodia così bella. Io... avrei dovuto risparmiarlo, ma che cosa vede l'avvocato? Johnny, nella mia memoria, tramonta dietro la seconda vetta più alta in questo periodo dell'anno, ed è piuttosto rosso.
*La fine è una benedizione. Morire ti da la prospettiva. È la cima della montagna da cui tutta la tua vita è finalmente visibile dall'inizio alla fine. La morte ti completa.
*I suicidi non funzionano. Non credi che i non-morti ci abbiano provato? Un paletto nel cuore va bene, ma dev'essere qualcun altro a conficcarlo.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Veliero di sangue|Veliero di sangue]]''====
*In mare si incontra una interessante varietà di individui, e vi consiglio di non affezionarvi troppo a nessuno di loro.
*{{NDR|Sul perché uccide le persone}} Perché voi cogliete i fiori?
*Io ho sempre sostenuto che il troppo sia soltanto sufficiente.
*Gli specchi possiedono una magia più profonda e pericolosa di quanto pensino le persone. Gli specchi possono dare spazio all'immaginazione o, peggio, mostrarci la verità.
*La raffinatezza di un gentiluomo, Agatha, è sempre solo una facciata.
*Sono stato un bravo detective, non credete? Ho un dono particolare nell'"eliminare" i sospetti.
*{{NDR|Sul perché teme il crocifisso}} Tutti la temono, ed è questo il problema. Non è affatto un simbolo di virtù e di bontà, è un simbolo di orrore e di oppressione. La vostra stupida Chiesa ha terrorizzato la popolazione contadina per secoli e io ho bevuto il sangue di quelle persone talmente a lungo che ho assorbito la loro profonda paura della croce. Mio Dio! Non vedo l'ora di poter mangiare degli atei.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#La bussola oscura|La bussola oscura]]''====
*Sono a questo mondo dal quindicesimo secolo. Le cose cambiano, ma ci si abitua. Anche se ammetto che c'è stata una grande accellerata.
*Uccidere è sana competizione. La pietà è mancanza di rispetto.
*Guarda tutte queste cose, tutto questo cibo, la scatola con le immagini mobili, e quella cosa là fuori... Bob la chiama... un auto. Quella è tua? [...] E questa isola del tesoro è la tua casa?! [...] È meravigliosa! Kathleen, sono un nobile in vita da 400 anni. Ho vissuto in castelli e palazzi tra le persone più ricche di ogni epoca, e mai, mai mi sono trovato in un lusso più sfarzoso di quello che mi circonda. Questa è una camera delle meraviglie. Non esiste re o regina o imperatore che io abbia conosciuto o mangiato che sarebbe entrato in questa stanza e avrebbe accettato di lasciarla. Sapevo che il futuro avrebbe riservato meraviglie. Non sapevo che le avrebbe rese accessibili a tutti.
*Mi sono perso un intero secolo. Che cosa sono i diritti? Nessuno ha dei diritti, Zoe. Uomini, donne o mostri, nessuno in nessun posto. È solo un'insensata fantasia.
*Ho sempre sostenuto l'eredetarietà del potere. La democrazia è la tirannia degli ignoranti. È solamente nel sangue siamo in grado di trovare la verità.
*Non è mio costume mangiare bestiame. Se parliamo di sangue, sono un intenditore. Il sangue è vite. Il sangue è una testimonianza. La testimonianza di tutti coloro che ho ucciso scorre nelle mie vene. Ora sceglierò con cura chi si unirà a loro. La maturità è il primo passo verso il decadimento, la dolcezza è una promessa di corruzione.
*La morte è l'unico atto che sa ancora di novità. Ogni altra esperienza umana è catalogata da qualche parte nelle vostre infinite biblioteche digitali. Non c'è nulla di nuovo. Ogni istante di vita è deteriorato e di seconda mano, tranne quell'unico momento dell'esistenza che nessuno è mai stato in grado di raccontare. In un mondo di strade già percorse, la morte è l'unica neve ancora immacolata.
==Citazioni sul Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*Sulla soglia è comparso un vecchio signore piuttosto alto, dal volto sbarbato se non per un paio di lunghi baffi bianchi, e vestito di nero dalla testa ai piedi, senza la minima nota di colore. Recava in mano una vecchia lampada di argento, nella quale la fiamma ardeva senza alcuno schermo o riparo di vetro, e che creava lunghe e tremolanti ombre, oscillando alla corrente della porta aperta. Il vecchio mi ha invitato a entrare con un gesto cortese della mano, dicendomi in un ottimo inglese ma con uno strano accento:<br>"Benvenuto nella mia casa! Entrate liberamente e per vostra libera volontà!". Non ha fatto un passo per venirmi incontro, ed è stato fermo come una statua, quasi il suo gesto di benvenuto lo avesse reso di pietra. Peraltro, come ho messo in piede oltre la soglia, si è improvvisamente animato e allungando in avanti la mano mi ha preso la mia con una forza che mi ha fatto tremare: un effetto non certo alleviato dal fatto che mi è sembrata fredda come il ghiaccio, più la mano di un morto che di un uomo vivo. ([[Jonathan Harker]])
*Il suo volto aveva un forte, fortissimo rilievo aquilino, con un naso sottile, molto pronunciato e delle narici molto dilatate, la fronte alta e prominente, e i capelli un po' radi sulle tempie ma alquanto abbondanti altrove. Le sopracciglia erano molto folte, e quasi si incontravano sopra il naso, i peli erano come cespugli, sembravano arricciarsi per la loro stessa abbondanza. La bocca, per quel che riuscivo a vederne sotto i grandi mustacchi, era ferma in un'espressione quasi crudele, con dei denti particolarmente bianchi e aguzzi. I denti si protendevano sopra le labbra, che erano di un rosso intenso, a indicare una straordinaria vitalità in un uomo della sua età. Quanto al resto, le orecchie erano pallide, ed estremamente appuntite. Il mento era quadrato e forte, e le guance magre ma sode. L'impressione generale era quella di uno straordinario pallore.<br>In un primo tempo avevo notato il dorso delle mani che egli teneva sulle ginocchia alla luce delle fiamme, e mi erano sembrate piuttosto bianche ed eleganti. Ma vedendole ora più da vicino, non potevo non notare che erano mani volgari e grossolane, con dita piuttosto tozze. Strano a dirsi, le palme erano pelose. Le unghie erano lunghe e sottili, e tagliate a punta. Quando il Conte si è chinato su di me e le sue mani mi hanno toccato, non ho potuto reprimere un brivido. ([[Jonathan Harker]])
*Mi ha parlato di cose e di genti, e in ispecie di battaglie, e ne parlava come se in tutte fosse stato presente. Questo me l'ha spiegato in seguito, dicendo che per un [[Boiardo (storia)|boiaro]] l'orgoglio della casata e del nome è parte di sé, che la loro gloria è la sua gloria, il loro destino il suo destino. Sempre, quando parlava della sua casata diceva "noi", e quasi sempre parlava al plurale, come se a parlare fosse un re. ([[Jonathan Harker]])
*Quello che ho visto è stata la testa del Conte sporgersi dalla finestra della sua stanza. Non l'ho visto in volto, ma l'ho riconosciuto dal collo e dal movimento della schiena e delle braccia. Mai, comunque, avrei potuto sbagliarmi sulle mani, che avevo avuto tante occasioni di studiare. Sul momento ho guardato la cosa con interesse e anche un po' con divertimento, perché è incredibile quanto un dettaglio così piccolo possa interessare e divertire un uomo che si trovi a essere prigioniero. Ma questi pensieri si sono trasformati in repulsione e in terrore, quando ho visto l'intera figura del Conte emergere lentamente dalla finestra e cominciare a strisciare giù lungo il muro del castello sopra lo spaventoso abisso, a capofitto e con il mantello che si apriva attorno a lui come un grande paio d'ali. Sulle prime non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho pensato a un qualche trucco del chiaro di luna, a un qualche stregato effetto dell'ombra, ma ho continuato a guardare e non potevo ingannarmi. Ho visto le dita delle mani e dei piedi aggrapparsi agli angoli delle pietre, dove la calcina si era consumata con gli anni, e sfruttare così ogni appiglio e ogni irregolarità per scendere sveltamente, così come una lucertola si sposta lungo un muro. ([[Jonathan Harker]])
*Nella cassa giaceva il Conte, ma il suo aspetto era quello di una giovinezza riacquistata quasi per intero. Perché i capelli bianchi e i baffi erano ora scuri come di grafite; le guance erano più piene, e un debole rosato trapelava di sotto il biancore della pelle; la bocca era più rossa che mai, perché sulle labbra vi erano gocce di sangue fresco, che spuntavano dagli angoli della bocca e scorrevano lungo il mento e il collo. Perfino i suoi profondi occhi ardenti parevano incassati in un volto di carne turgida, perché le palpebre e le borse sotto di essi erano gonfi, come se quella orribile creatura si fosse abbuffata di sangue, e ora era lì, come una sozza sanguisuga, esausta e sazia. ([[Jonathan Harker]])
*Penso che si dovrebbe provare compassione per un qualcosa braccato come il Conte. È giusto dire "qualcosa": Questa Cosa non è umana – e non è neanche una bestia. Ma venire a conoscere dalle parole del dottor Seward il racconto della morte della povera Lucy, e di tutto quel che ne è seguito, basta per inaridire le fonti della compassione nel cuore di chiunque. ([[Mina Murray]])
*Il ''nosferatu'' non muore come l'ape una volta che ha punto. Lui è più forte; e essendo più forte ha ancora più potere di fare il male. Questo Vampiro che è tra di noi è anche lui così forte di persona come venti uomini; è astuto e malfido più che altro mortale, perché la sua malvagia astuzia cresce con l'età; lui si giova anche di aiuto della negromanzia, che è, come da sua etimologia, previsione di futuro per mezzo dei morti, e tutti i morti che lui può avvicinare sono ai suoi ordini; è una bestia, ma più che una bestia; è un demonio insensibile, e in lui non esiste cuore; lui può, senza limiti, manifestarsi quando e come vuole, e in qualsiasi forma sia in lui; lui può, nell'ambito di sua presenza, comandare gli elementi: la tempesta, la nebbia, il tuono; può comandare ogni essere inferiore: il topo e il gufo, e il pipistrello – e la falena, e la volpe, e il lupo; può crescere di statura, e farsi piccolo; e può a volte svanire in niente e ritornare irriconoscibile. Come dunque possiamo noi cominciare nostra lotta per distruggerlo? Come faremo noi per trovarlo; e una volta trovato come noi distruggere lui? Amici miei, questo è molto terribile compito che noi ci assumiamo, con conseguenze possibili da far tremare anche il più coraggioso. Perché se noi manchiamo in questa battaglia, vincerà certamente lui; e allora quale sarà nostra fine? La vita non è niente! Io non do a vita grande peso. Ma perdere qui non è solo questione di vita o di morte. Il fatto è che noi diventeremmo come lui, che noi d'ora in avanti diventiamo orrende creature della notte come lui – senza cuore e senza coscienza, a depredare i corpi e le anime di quelli che più amiamo. Per noi saranno chiuse in eterno le porte del cielo; perché chi mai potrà riaprirle per noi? Andremo avanti per sempre aborriti da tutti; una macchia nel volto dello splendore solare di Dio; una freccia nel fianco di Colui che è morto per l'umanità. Ma qui ci troviamo faccia a faccia con il dovere; e possiamo indietreggiare noi in un caso come questo? Per me, io dico di no; ma io sono vecchio, e la vita, con la sua luce del sole, i suoi bei momenti, il suo canto degli uccelli, la sua musica, e il suo amore, è cosa di lontano passato. Voi altri siete giovani. Qualcuno ha visto il dolore; ma per lui ci sono di riserva giorni belli. ([[Abraham Van Helsing]])
*Deve infatti trattarsi di quel Voivoda Dracula, diventato famoso per le sue guerre contro i turchi, sul grande fiume che segna la frontiera con la Turkeyland. Se questo è vero, non deve essere stato un uomo comune; perché a quel tempo, e per secoli dopo di allora, di lui si parlava come dell'uomo più intelligente, e più astuto, così come del più coraggioso dei figli della 'terra al di là della foresta'. Quella testa straordinaria e quella sua volontà di ferro sono scesi con lui nella tomba, e anche ai giorni nostri si schierano contro di noi. I Dracula, dice [[Ármin Vámbéry|Arminius]], erano una grande e nobile stirpe, anche se di tanto in tanto qualche rampollo era creduto da loro contemporanei avere rapporti con il diavolo. Loro avevano imparato suoi segreti a Scholomance, in mezzo a montagne sopra il lago [[Sibiu|Hermannstadt]], dove il diavolo sostiene ogni dieci sapienti uno essere suo. Negli annali si trovano parole come 'stregoica' ovvero strega; 'Ordog' e 'Pokol', ovvero Satana e Inferno, e in un manoscritto proprio di questo Dracula si parla come di un 'wampyr', parola che noi comprendiamo fin troppo bene. Da lombi proprio di questo uomo sono venuti poi grandi uomini e eccellenti donne, e le loro tombe rendono sacra questa terra, dove soltanto è nata cosa così scellerata. Perché non è certo l'ultimo di tali orrori che questo essere malvagio affonda le sue radici in cosa buona; in terra sterile di sante memorie non può trovare riposo. ([[Abraham Van Helsing]])
*La nebbia si faceva sempre più fitta, e ora riuscivo a vedere di dove era entrata, simile al fumo – o come la bianca energia dell'acqua bollente: non dalla finestra, ma attraverso gli interstizi della porta. Diventava sempre più fitta, fino a che mi è sembrato che si concentrasse in una sorta di nuvola a forma di colonna nel bel mezzo della stanza, attraverso la quale, in alto, riuscivo a vedere la luce del gas brillare con un occhio di color rosso. Ogni cosa ha cominciato a girare nel mio cervello, così come la colonna di nebbia stava ora girando per la stanza, e in tutto questo si manifestavano le parole della Scrittura: "...una colonna di nebbia di giorno e di fuoco di notte". Era questa una sorta di guida spirituale che mi stava assistendo nel sonno? Ma quella colonna era composta di elementi sia diurni che notturni, perché in quell'occhio vi era il fuoco, che ora esercitava un nuovo fascino su di me, finché, continuando a fissarlo, quel fuoco si è diviso, ed è sembrato guardarmi attraverso la nebbia con due occhi rossi, come Lucy me li aveva descritti nel suo momentaneo vaneggiamento mentale quando, sulla scogliera, i raggi del sole cadente colpivano le vetrate della chiesa di Santa Maria. Improvvisamente mi ha folgorato l'orrenda idea che così fosse stato anche quando Jonathan aveva visto le tre terribili donne farsi reali e concrete nel vortice della nebbia illuminata dalla luna, e nel sogno devo essere svenuta, perché tutto si è fatto nera tenebra attorno a me. L'ultimo sforzo cosciente della mia immaginazione è stato quello di vedere una livida faccia gessosa emergere dalla nebbia e piegarsi sopra di me. ([[Mina Murray]])
*Il chiarore della luna era tale che malgrado le spesse tende gialle alle finestra, nella stanza c'era abbastanza luce per vedere tutto. Sul letto accanto alla finestra giaceva Jonathan Harker, il volto paonazzo e il respiro affannoso, come ipnotizzato. Inginocchiata accanto al letto, il viso voltato dall'altra parte, vi era la bianca figura di sua moglie. Al fianco di lei, un uomo alto e magro, vestito di nero. Ci voltava le spalle, ma come l'abbiamo visto abbiamo tutti riconosciuto il Conte – in ogni dettaglio, compresa la cicatrice sulla fronte. Con la sinistra teneva strette tutte e due le mani della signora Harker, lontane da sé per tutta la lunghezza delle braccia di lei; con la mano destra la afferrava per la nuca, forzandole il volto contro il proprio petto. La bianca camicia di notte di lei era chiazzata di sangue, e un rivolo sottile scendeva lungo il busto dell'uomo, messo a nudo da uno strappo del vestito. L'atteggiamento dei due richiamava terribilmente quello di un bambino che stesse forzando il muso di un micino verso un piatto di latte per obbligarlo a bere. ([[John Seward]])
*Ho studiato e continuamente ristudiato, da quando capitate in mia mano, tutte carte relative a questo mostro; e più io studiato, più grande mi sembra la necessità di distruggere lui radicalmente. Tuto dà prova di suo progredire: non solo per quanto riguarda sua potenza, ma anche di sua coscienza di questo. A quanto ho saputo da mio amico [[Ármin Vámbéry|Arminius]] di Buda-Pesht, lui in vita è stato grande uomo. Soldato, statista, e alchimista – la quale alchimia era il punto più avanzato del sapere scientifico della sua epoca. Aveva una grande intelligenza, e una cultura senza confronti, e un cuore che non conosceva né paura né rimorso. Ha osato perfino frequentare Scholomance, e non c'era ramo del sapere del suo tempo che lui non ha provato. Ebbene, in lui i poteri della mente sono sopravvissuti alla morte fisica; anche se pare che la sua memoria non rimanesse completa. In qualcuna delle facoltà del suo cervello era rimasto, ed è anche adesso, un bambino; però sta crescendo, e alcune cose che in principio erano infantili ormai hanno preso una dimensione adulta. Sta sperimentando, e lo fa piuttosto benne; e se non era che noi abbiamo attraversato la sua strada, lui poteva essere – e se noi falliremo, lo sarà – il padre e il capostipite di un nuovo genere di esseri, la cui strada si snoda non attraverso la Vita, ma attraverso la Morte. ([[Abraham Van Helsing]])
*Quella povera anima che ha causato tutta questa miseria è il caso più triste. Pensate solo a quale sarà la gioia di quell'essere quando anche lui sarà distrutto nella sua parte peggiore onde la sua parte migliore possa raggiungere l'immortalità spirituale. Dovete guardare anche lui con compassione, anche se non per questo dovete rinunciare a distruggerlo. ([[Mina Murray]])
*La decisione di lasciare la sua deserta terra – deserta di uomini – e di venire in un paese dove la vita di tanto si è moltiplicata che la gente qui è ora come un grande campo di grano, è stato il frutto di un lavoro di secoli. Se un altro Non-Morto, come lui, cercasse di fare quello che lui ha fatto, forse neppure tutti i secoli del mondo del passato, o quelli del futuro, potrebbero aiutarlo. Nel caso di questo mostro, tutte le forze della natura, le più occulte e profonde e potenti devono avere lavorato insieme in un qualche prodigioso modo. Già il luogo dove lui è stato vivo, e poi Non-Morto per tutti questi secoli, è tutto pieno di stranezze del mondo chimico e geologico. Ci sono caverne profonde e anditi che nessuno ha mai raggiunto a tutt'oggi. Ci sono vulcani, che da loro bocche ancora mandano fuori acque dalle strane proprietà, e gas che uccidono o fanno rinascere. Indubbiamente, c'è qualcosa di magnetico o di elettrico in queste combinazioni di forze occulte che contribuiscono alla vita fisica in modo davvero strano; e anche in lui c'erano in principio grandi qualità. In un'epoca antica, dura e bellicosa è stato lui celebrato come colui che aveva più nervi d'acciaio, più acuto cervello, più coraggioso cuore di chiunque altro al mondo. In lui alcuni principi vitali, per qualche strana via si sono realizzati al massimo: e come il suo corpo si mantiene forte e cresce e si rafforza, così cresce anche il suo cervello. Tutto questo senza quel diabolico aiuto che è certamente in lui; e che deve piegarsi alla potenza che proviene ed è simbolica del Bene. ([[Abraham Van Helsing]])
*Pensate voi un po' che insistenza e che determinazione. Con il cervello infantile che possedeva, da molto tempo ha concepito l'idea di andare in una grande città. Che cosa fa lui allora? Trova subito quello che è il posto al mondo più promettente per lui. Poi deliberatamente si prepara all'impresa. Con grande pazienza trova quale è la sua forza e quali sono i suoi poteri. Studia nuove lingue. Impara una nuova vita sociale; nuovo ambiente per antiche usanze; la politica, la legge, l'economia, le scienze, le abitudini di un paese e di un popolo che si sono sviluppate durante la sua esistenza. Lo sguardo che ha dato a tutto questo non ha fatto altro che stimolare suo appetito ed eccitare suo desiderio. Non solo: lo aiuta a crescere anche in quanto cervello; perché tutto gli dimostra quanto lui ha avuto ragione con sue prime intuizioni. Tutto questo lui ha fatto da solo: tutto da solo!, da una tomba in rovina in una terra dimenticata. E quanto di più non potrà lui fare, una volta che gli si aprirà il più grande universo del pensiero? Lui che come sappiamo può irridere alla morte; che può prosperare nel mezzo di malattie che uccidono popoli interi. Oh, se un essere così provenisse da Dio, invece che dal demonio, quale forza benigna potrebbe lui essere in questo nostro vecchio mondo! ([[Abraham Van Helsing]])
*Il Conte è un criminale e appartiene al tipo criminale. Tale lo classificherebbero [[Max Nordau|Nordau]] e [[Cesare Lombroso|Lombroso]] e, ''quia'' criminale, la sua mente è formata solo in maniera imperfetta. Ragion per cui, in una situazione difficile, non può che cercare soluzioni nell'abitudine. ([[Mina Murray]])
*Ho visto il Conte giacere nella cassa sul terriccio, che con la brusca caduta dal carro lo aveva in parte coperto. Era mortalmente pallido, proprio come una statua di cera, e gli occhi rossi ardevano di quell'orribile volontà di vendetta che io conoscevo fin troppo bene.<br>Mentre lo guardavo, i suoi occhi hanno colto la visione del sole che tramontava, e l'espressione di odio del suo volto si è tramutata in un'espressione di trionfo.<br>Ma proprio in quell'istante, ecco il colpo lampeggiante del grande pugnale di Jonathan. Io ho urlato, vedendo la lama squarciargli la gola; mentre il signor Morris gli affondava nel cuore il suo coltello ricurvo.<br>È stato come un miracolo; sotto i nostri propri occhi, e quasi nel breve tempo di un respiro, l'intero corpo del Conte si è dissolto in polvere ed è sparito alla nostra vista.<br>Mi sarà di sollievo per tutta la vita poter ricordare che proprio in quel momento di ultima dissoluzione, nel suo volto è comparsa un'espressione di pace che mai avrei creduto potervi albergare. ([[Mina Murray]])
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Sono sempre più curioso: non capita tutti i giorni d'incontrare un nobile ungherese – o meglio, transilvano – che abita in un antico castello tra montagne desolate, al margine estremo del mondo civilizzato, eppure capace di scrivere lettere in un impeccabile inglese con tutta la disinvoltura di una persona colta e istruita, mentre negozia con legali e agenti immobiliari per l'acquisto di una casa nel cuore di Londra. Un uomo simile dev'essere a dir poco formidabile. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Più tardi, ho conosciuto un professore sassone che ha passato buona parte della giornata a mostrarmi la città. Quando gli ho chiesto del Conte Dracula, spiegandogli che lo avrei incontrato e sarei rimasto da lui per due settimane, si è mostrato sorpreso perché, mi ha spiegato, il Conte era noto per condurre una vita ritirata, evitando il contatto con la gente e, per quanto ne sapeva, nessuno era mai stato invitato al castello. "Circoleranno senz'altro molte storie sul suo conto" ho detto allora "poiché, si sa, gli uomini hanno la tendenza a schernire quelli che non legano i loro fagotti come gli altri viaggiatori". Il professore mi ha confermato che, sì, circolavano molte voci a proposito del Conte, ma che nessuna persona ragionevole avrebbe mai dato ascolto a simili chiacchiere. A parte questo, non aveva altro da raccontare su di lui, tranne il fatto che apparteneva a una delle più grandi e antiche famiglie del Paese, di cui gli uomini – in virtù delle innate qualità della stirpe – erano i più coraggiosi e le donne le più belle, a tal punto che per secoli erano stati oggetto di leggende e poesie. Non sapeva se il Conte avesse figli o meno, ma mi ha detto che è stato sposato tre volte, e per tre volte è rimasto vedovo. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Ero turbato perché chiaramente il Conte non era del tutto sano di mente, e anche se era anziano e canuto, avevo il sospetto che non sarei stato in grado di contrastare la sua forza e la sua agilità, dal momento che si vantava di essere un discendente di [[Attila]], re degli [[unni]]. Sembra che in questo Castello ci si debba aspettare di tutto. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Il Conte ha grande dimestichezza con la situazione politica attuale, tuttavia fatico a capire in quale ideologia si riconosca. Sotto certi aspetti sembra molto liberale, come un vero rivoluzionario, mentre su altri argomenti, le sue vedute sono talmente superate che sembra più conservatore di tanti reazionari. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
===Film===
*Dracula non era un pazzo, almeno non nel senso corrente. Dracula era la più assurda delle creature, il capo dei vampiri, sovrano delle anime maledette. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], ''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'')
*È miniera di arroganza. Molto facile comprendere perché questa aristocrazia decadente è lì per morire in quella parte del mondo. ([[Abraham Van Helsing]], ''[[Dracula: morto e contento]]'')
*Nel quindicesimo secolo, in quella zona d'Ungheria detta Transilvania, viveva un nobiluomo così audace in battaglia che i suoi soldati gli diedero il nome di "Dracul", che significa "diavolo". Soldato, statista, alchimista e guerriero, egli era così autorevole che si ritenne che fosse riuscito a soggiogare perfino la morte fisica. Fino ad oggi, nulla ha dimostrato il contrario. (''[[Il demone nero]]'')
*– Un paletto d'argento? Un crocifisso? Ma come potevi pensare che non avessimo già provato di tutto prima?! Gli abbiamo sparato, l'abbiamo pugnalato, bastonato, schizzato con l'acqua benedetta, gli abbiamo trafitto il cuore con un paletto, ma vive ancora. Lo vuoi capire? Nessuno sa come uccidere Dracula.<br>– Ah. E che cosa aspettavi a dirmelo? (''[[Van Helsing]]'')
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
*– Ridi quanto vuoi. Io trovo che sia affascinante.<br>– Oh, di questo non discuto. Ma io preferisco qualcuno di più normale.
*Proprio quando cominciavo a chiudere gli occhi ho sentito i lupi ululare. Poi è cominciato il sogno. Sembrava che tutta la stanza fosse invasa dalla nebbia. Era così fitta che a stento vedevo il lume vicino al letto, un fioco bagliore nella nebbia. E poi ho visto due occhi rossi che mi fissavano e una faccia bianca e livida è scaturita dalla nebbia. Mi è venuta vicino, così vicino! Sentivo il suo alito sul viso e poi le sue labbra! [...] E poi, la mattina, ero così debole. Era come se mi avessero tolta la forza vitale. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
*– Ma Dracula che cosa ha a che fare con lupi e pipistrelli?<br>– Dracula è il nostro vampiro.<br>– Ma professore, lei è certo...?<br>– L'immagine di un vampiro non viene riflessa dallo specchio. Per questa ragione Dracula ha voluto infrangerlo.<br>– Non per essere scortese, ma è un discorso che mi aspetterei da uno dei pazienti di questa clinica.<br>– Sì, ed è quello che penserebbero i medici inglesi e la vostra polizia. La forza di un vampiro sta proprio nel diffuso scetticismo della gente.
*Una nebbia rossa si diffonde sull'erba, avanzando come una lingua di fuoco che lui apre come un velario, e allora io vedo centinaia di migliaia di topi, con piccoli occhi rosso fiamma, come i suoi, ma solo più piccoli. E allora lui solleva la mano e li ferma tutti! Mi sembra che le sue labbra dicano: "Topi, topi, topi! Torme, milioni di topi, e tutti rosso sangue! E li darò tutti a te, se tu mi obbedirai!" ([[Renfield]])
*È venuto da me, poi si è aperto una vena nel braccio e mi ha costretto a bere. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
====''[[Dracula il vampiro]]''====
*Finalmente ho conosciuto il conte Dracula. Come speravo, egli è convinto che io sia qui per occuparmi dei suoi libri. Non mi rimane ora che attendere la luce del giorno. Poi, con l'aiuto di Dio, porrò fine per sempre al regno di terrore di quest'uomo. ([[Jonathan Harker]])
*Sono divenuto vittima di Dracula e della donna che è in suo potere. Forse sono condannato a divenire uno di loro. Se così fosse, che la persona che troverà il mio corpo sappia ciò che è necessario fare per poter liberare la mia anima. ([[Jonathan Harker]])
*Dopo la morte di Jonathan Harker, il conte Dracula, propagatore di questo male indicibile, è sparito. Dobbiamo trovarlo e distruggerlo. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
*Sappiamo di vampiri che hanno esistito per secoli. Dalle cronache, si desume che Dracula possa avere cinque o seicento anni. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
====''[[Dracula, principe delle tenebre]]''====
*Dopo un regno di innarrabile terrore durato più di un secolo, il re dei vampiri era stato finalmente scovato nella sua tana su un picco dei Carpazi. Per più di un secolo, molti avevano sperato di distruggerlo, e tutti avevano fallito. Qui, finalmente, un avversario armato di una profonda conoscenza delle orride forze del male lo distrusse in modo assoluto, definitivo... così almeno sembrò. Migliaia di persone erano state schiave dell'osceno culto del vampirismo. Ora esso periva alla sua stessa sorgente. Solo il ricordo rimaneva, il ricordo della più diabolica e orrida creatura che l'umanità abbia conosciuto.
*– Chi era il suo padrone?<br>– Era il Conte Dracula, signore. Di antica e aristocratica famiglia. [...]<br>– E non c'è nessun discendente?<br>– Il mio signore morì senza eredi, signore. Nel senso corrente dell'espressione.
*Se vuol assistere alla distruzione di un mostro generato dal Conte Dracula, venga con me. Ma, l'avverto, non è uno spettacolo edificante.
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*– Vengo da Londra.<br>– Da Londra?<br>– Vado a trovare uno dei nostri clienti. Forse lei lo conosce: il conte Dracula. Allora, lo conosce?<br>– Mio caro signore... Che Dio l'aiuti, perché se va dal conte Dracula, avrà bisogno di protezione.
*Che è successo al conte Dracula? Sono scappato dal castello. Lui mi ha inseguito insieme agli altri. Erano vampiri giganti con enormi denti. Volevano succhiarmi il sangue. Non l'ho sognato. Erano dei vampiri! Li ho visti nelle bare. Perché non vuole credermi? ([[Jonathan Harker]])
*Attraverso antiche leggende greche, indiane, magiare e perfino cinesi, ci è giunta notizia di un uomo che vivrebbe nutrendosi del sangue di altri esseri umani. In questo modo, non solo rimane in vita, ma non invecchia mai. Non è un fantasma, ma non lascia ombra. Può trasformarsi molto facilmente in cane, in vampiro, in gufo, o in qualsiasi altro tipo di animale. Vive solo di notte e durante il giorno si rifugia nella sua tomba. Le persone a cui ha succhiato il sangue vengono contagiate. Se muoiono si trasformano a loro volta in altrettanti vampiri. Il suo nome è Dracula. ([[Abraham Van Helsing]])
*– Allora perché non l'arrestano?<br>– Lei sottovaluta il conte Dracula. E poi che può fare la legge contro un uomo che vive al di fuori del nostro mondo?
*Finché Dracula è in vita, il tempo e lo spazio contano molto poco. ([[Abraham Van Helsing]])
====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''====
*La raccappricciante leggenda del Conte Dracula estende il suo terrore molto al di là delle montagne della Carpazia fino alla metropoli vittoriana di Londra. Qui, in Hyde Park, avviene il definitivo confronto tra Lawrence Van Helsing e il suo irriducibile nemico, il vampiro Dracula.
*Mio nonno morì lottando con un vampiro, il più terribile, il più pericoloso vampiro di tutti i tempi. Però prima aveva raccolto delle prove. Prove positive. Non c'è niente da ridere, glielo assicuro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Circa un secolo fa, ci sono avute prove, prove positive, che uno viveva in questa città: Dracula. Secondo le leggende, esso fu sepolto in Chelsea, probabilmente da uno dei suoi discepoli, e probabilmente a San Bartolph. Sì, in un angolo sconsacrato. Se il paletto è stato estratto dal suo cuore, egli potrebbe resuscitare. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Questa è la sua vendetta, una vendetta che si trascina da anni, una diabolica ritorsione contro i discendenti di Lawrence Van Helsing, mio nonno. Vuole sfogare il suo odio in questo modo, trasformando mia nipote in un essere come lui, facendola diventare un morto che vive, un vampiro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[I satanici riti di Dracula]]''====
*Il bacillo della peste, la Valham House, la distruzione psichica di intellettuali come il professor Keely e gli altri, sono tutti elementi di un piano, volto ad uno scopo preciso. Una vera forza. L'ombra di cui io vi parlo è più sinistra, più oscena di qualunque mostruosità possiate immaginare. Vincitore della putrefazione, maestro degli incorrotti, il Conte Dracula! ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Ho già distrutto il Conte Dracula una volta. Accadde più di due anni fa, nel Chiostro di San Bartolph's. Ma quell'essere può rinascere per rincarnazione. Si richiede un discepolo, una persona molto esperta nel rito. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Probabilmente nel suo subcosciente è ciò che desidera. La fine di tutto. Egli è un immortale maledetto che vive sulla violenza, la paura, il terrore. Ma supponendo, solo supponendo, che egli aspiri alla pace eterna, vorrebbe prima abbattere l'intero universo, vendicarsi di tutto. Uomini muoiono di peste a milioni, e come ombra della morte una sinistra figura si apre il cammino a colpi di falce. Il Conte Dracula è la profezia biblica di Armageddon. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Dopo aver distrutto ogni essere vivente sulla Terra, ti resterà un mondo vuoto da comandare. È questo che vuoi, Conte Dracula? Una grande fiammata fatta di orrore e di violenza? La spettrale distruzione di un intero pianeta? È questo il tuo ultimo desiderio? ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
*Dracula? Ha detto così? Dracula... Ha un suono così singolare. Tre sillabe, eh? Dra-cu-la. Ha un che di accattivante questo nome.
*Io non ho incontrato nome più perfetto negli annali della nobiltà. Vostro padre, figlie mie, riconosce la sostanza dalla forma: la polpa del frutto dalla buccia che lo riveste. Ci sono gli assaggiatori di vino e gli assaggiatori di nomi. Sì, "Dracula", una felice combinazione di oriente e di occidente, di realtà e di fantasia. Se non temessi di fare della letteratura o della retorica, che aborrisco, aggiungerei che in un certo senso gli mutua un qualche ingrediente del Conte di Montecristo, nonché di Sinbad il marinaio.
*Dracula ci dà una garanzia anche dal punto di vista glottologico. A tutt'oggi, non si sono segnalati nomi che finiscono in ''-ula'' che contengono un segno negativo.
*Vive del sangue degli altri. Non serve a nessuno, né adesso né mai.
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
*Il mio animo abbandona il mio corpo. [...] Non ho mai provato sensazioni tanto angoscianti. Non riuscivo a tornare da te, sono completamente sconvolta. [...] Dovevo! Era come se mi trascinasse, mi attirasse, e io ho perso il controllo. [...] Aveva gli occhi rossi. [...] Avverto ancora il sapore del suo sangue in bocca. ([[Lucy Westenra]])
*Non so, ma ho quasi la sensazione che il mio strano amico sia qui con me. Parla nei miei pensieri. Con lui mi sono sentita più viva di quanto lo sia mai stata. E ora, senza di lui e presto sposa, io mi sento confusa, smarrita. Forse, per quanto cerchi di essere buona, sono cattiva. Forse sono una donna cattiva e volubile. ([[Mina Murray]])
*Da vivo fu un uomo dalle qualità esemplari, e la sua mente era potente e grande. Ma più grande è la necessità di schiacciarlo e distruggerlo definitivamente. ([[Abraham Van Helsing]])
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
*– Dracula, principe tra tutti i vampiri, teme la croce. Riuscite a capire che cosa significa?<br>– No. Spiegatemelo.<br>– Dio esiste. Dio esiste e finalmente anch'io l'ho trovato.<br>– Avete trovato il Diavolo.<br>– Se serve il Diavolo per condurmi dal mio Signore, allora io dico ben venga il Diavolo!
*– Che cos'è il Conte Dracula?<br>– In vita, era un principe di eccezionale cultura e di successo. Nella morte, suppongo si potrebbe dire che sia il migliore dei vampiri.<br>– Il migliore?<br>– Quello di maggior successo. La maggior parte sono selvaggi, mezzi pazzi. Raramente durano a lungo, mentre Dracula è riuscito a conservare la sua forma umana e il suo intelletto più o meno intatti per centinaia di anni.<br>– Bevendo sangue umano.<br>– Tutti bevono sangue. Dracula ha imparato a farlo bene, secegliendo le sue vittime con la massima cura, credo. Persino nella morte ha mantenuto la selettività di un aristocratico.
*Consideriamo che il Conte Dracula non sopporta la sua immagine, Dracula, che non vuole esporsi alla luce del sole e non può entrare in una casa senza essere invitato. Queste non sono maledizioni. Sono mere abitudini che sono diventate feticci e poi leggende a cui credete persino voi. Le regole della bestia: ne abbiamo discusso molto tempo fa. Ma perché? Di che cosa avete paura? Siete un guerriero nato da una stirpe di guerrieri. Vostro nonno è morto combattendo, vostro padre, i vostri fratelli, i vostri figli, i loro figli. E tutti sono caduti da eroi sul campo di battaglia, ma non voi. Non il Conte Dracula, il condottiero che si apposta nell'ombra e sopra le vite degli altri, indesiderato in ogni luogo, che dorme in una cassa di terra, eppure sogna la tomba di un guerriero, che si ritrova ammaliato da una ragazza innamorata della cosa che lui teme di più: la morte. E ora sappiamo perché questo {{NDR|il crocifisso}} funziona: perché rappresenta il coraggio che bramate di possedere, il coraggio che ci vuole per morire. Direi che vi vergognate. Il Conte Dracula si vergogna!
===Persone===
*Ciò che più sorprende in lui è l'assenza di rimorso, la noncuranza delle conseguenze delle sue azioni. Agli occhi degli altri personaggi maschili del romanzo, che sotto la guida del dottor Abraham si schierano a tutela dell'ordine ideologico costituito, Dracula è l'incarnazione di Satana senza senso di colpa, del potere senza limiti, del sesso senza coscienza né controllo. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Con ''Dracula'' e nella letteratura e nella cinematografia che ne sono derivate si è stabilizzato il tipo del vampiro nobile (Dracula è più spesso chiamato "il Conte") che si appropria delle vergini e dei bambini del suo feudo, nel quale si parla (sottovoce) di lui con odio e terrore. C'è un po' di [[Gilles de Rais]] in Dracula (e il [[Barbablù]] della fiaba è una sorta di vampiro). ([[Renato Giovannoli]])
*Dracula è una grande metafora, in realtà, Dracula è una brutta malattia che entra nella vita di una coppia e la sconvolge. Un cancro, che ti assale e che ti succhia via la vita, e che bisogna in qualche modo sconfiggere. ([[Sergio Rubini]])
*È molto attraente nella sua pericolosità. È la personificazione del male. È Lucifero. È Mefistofele. È come il diavolo, in realtà. ([[Gary Oldman]])
*Ha queste tre cose: una potente forza fisica, il potere di muoversi nel tempo e nello spazio e un fortissimo appeal sessuale per le sue vittime femminili. ([[Terence Fisher]])
*Il Conte, che si aggira di notte e dorme di giorno, parla alle ansie più intime, alle sessualità represse, a un mondo sotterraneo di sé segreti. Questo nobile luciferino è più stimolante degli innocenti che brama e, in un certo senso, il Conte stesso è una specie di teatro, nel quale sono messe in scena le nevrosi della sua era. ([[Joseph O'Connor]])
*Il conte transilvano è in pratica l'ultimo degli eroi romantici: alle prese con l'irrazionale, il magico, il misterioso, in sospeso tra il Bene e il Male, la Vita e la Morte, la Morte e l'Immortalità. Naturalmente è destinato alla sconfitta in una società che si è votata alla Scienza (e più tardi alla tecnologia), ma non prima di aver scosso alle fondamenta il sistema di valori su cui tale società è fondata. (''[[Il Mereghetti]]'')
*In quella sua prima apparizione Dracula somiglia molto al "gran personaggio" di cui parla [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] (ed entrambi ricordano il Diavolo), soprattutto nei particolari degli "occhi accesi" e del "labbro atteggiato di minaccia". [...] Anche il palazzo del "gran personaggio" può ricordare il castello di Dracula, oltre che certe architetture delle ''Mille e una notte'', soprattutto per la presenza delle "fantasime" [...]: le evanescenti e lunari mogli di Dracula. [...] E se si considera il vampirismo come una figura del male nel suo aspetto contagioso, la fuga di Harker equivale al rifiuto del protagonista del racconto manzoniano di diventare un untore. ([[Renato Giovannoli]])
*In realtà il conte Dracula – come [[Giacomo Casanova|Casanova]] e [[Dongiovanni]], come [[Marchese de Sade|Sade]] e [[Restif de la Bretonne]] – dovrebbe essere collocato nell'immaginario dell'amore prima che in quello dell'orrore. Con l'aggiunta di una sottolineatura crudele che, lungi dal rappresentare un limite, rientra per acquisizione non soltanto letteraria – ma di comune prassi erotica – tra le componenti essenziali della ritualità libertina. <br>Il [[bacio]] del [[vampiro]] è il [[morso]] dell'amante. ([[Franco Cuomo]])
*Ogni epoca ha il suo specifico terrore, figlio delle proprie esperienze. Per essere precisi, sembra che il vero successo di un'icona horror stia nel suo intercettare a mezza strada due diversi terrori, il primo chiuso nell'armadio dell'autore, e il secondo in quello dei lettori. Prendete l'esempio del conte Dracula: è noto che Bram Stoker scrisse il romanzo dopo aver trascorso un'infanzia da allettato, fra medici che scuotevano la testa e genitori rassegnati al peggio, per cui l'immagine di quel vampiro rialzatosi dalla bara altro non era che un rivivere il terrore di quel calvario. Fin qui il trauma dell'autore. Ma poi? Poteva bastare questo a fare di Vlad III di Valacchia un caposaldo del terrore moderno? Nossignore. Ciò che rese Dracula uno spauracchio collettivo fu il fatto che Stoker gli conferì ad arte tutte le caratteristiche dell'ignoto straniero trapiantato sul suolo britannico: il conte assetato di sangue venne trasformato in uno slavo antioccidentale, anticristiano, antitecnologico, antirazionale, ovvero in un formidabile ricettacolo di tutto ciò che i lettori inglesi potevano concepire come una minaccia alla loro identità. ([[Stefano Massini]])
*Secondo le mie letture giovanili Dracula era il diavolo, l'angelo caduto, il che significa che potenzialmente aveva in sé il bene e il male. ([[Francis Ford Coppola]])
====[[Vittorino Andreoli]]====
*Occorre avere ora il coraggio di dire che il conte giunge persino a intenerire, a fare pena. In fondo non è il mostro dalla forza sovrumana e incontrastabile, uno di quelli che si presentano sugli schermi della stupidità di oggi. Dracula è pur sempre un uomo, lo è stato mentre era in vita, nel senso storico del termine; era un eroe, uno che ha salvato il proprio popolo dai Turchi e a quel tempo dire turco richiamava alla mente il male e la violenza estrema. Un personaggio morto eppur pieno di bisogni: di giorno deve ritornare dentro una bara nascosto nella terra del cimitero in cui è stato sepolto, tanto da doversela portare sempre con sé. È terrorizzato dal bene o dai segnali del bene; i crocifissi d'argento, le particole consacrate che il professor Van Helsing usa come proprie armi di difesa. È un mostro che ha paura e che può essere vinto, tant'è che questa è la conclusione della storia.
*Il sangue è vita, senza sangue si è sfiniti, prossimi alla fine: dopo aver succhiato sangue Dracula ha forza e diventa persino giovane. Senza non può vivere tra i morti. Anche nel tempo presente sono infiniti i riferimenti a questa simbologia e assumono espressioni religiose: Cristo trasforma il pane in corpo e sangue del Signore e così dà la vita agli uomini. Lo trasforma in sangue perché il corpo senza sangue non vive. Del resto, quando muore sulla Croce, dà tutto il suo sangue, tanto che l'evangelista nota: dal costato usciva acqua. Aveva dato tutto.
*Il succhiare è il gesto della vita, la modalità con cui il neonato vive. Si attacca al seno e lo divora. Dalla madre passa la vita al bambino che così la succhia. Rimane un gesto pieno di fascino e nei giochi erotici dell'adulto il succhiare ha un ruolo importante: ancora una volta un simbolo di forza vitale. Dracula non ha nulla della aggressività orale di chi mangia, anzi egli non mangia mai, succhia soltanto. E in questo si è fermato al gesto della vita neonatale, il movimento primario per eccellenza: se il bambino non sapesse succhiare morirebbe.
*Tra le metamorfosi possibili a Dracula, la più significativa, tanto da diventare quella nota a tutti, è in un uccello, un pipistrello. La simbologia dell'uccello è sconfinata ed è anch'essa parte della vita. Il pene è popolarmente chiamato uccello: proprio perché si eleva e in quel volo dà la vita, il seme. Il pipistrello è un essere strano, potremmo dire perverso: sia perché appartiene ai mammiferi e non alla specie degli uccelli, sia perché è notturno e nella notte diventa un uccello del peccato, del proibito. Ha inoltre le caratteristiche di attirare e di divenire repellente. Di giorno poi non ha vita e rimane appeso, molle, in una caverna, mentre con il buio rinasce e cerca continuamente in quel volo inarrestabile la propria preda. Il sangue richiama dunque l'uccello-pene ed è suggestiva l'immagine del «battesimo di sangue» con la signora Mina attaccata al petto di Dracula, in una posizione che richiama la fellatio.
====[[Dario Argento]]====
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio... Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi.
*Mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
====[[Alessandro Baricco]]====
*Da Don Giovanni non divorzi. E Dracula non lo curi. Il piccolo armamentario dei medicamenti borghesi non può nulla contro quel tipo di desiderio. Vuoi salvarti? Allora inizia ad abituarti a un mondo in cui nemmeno i confini tra vita e morte sono certi, e la tua fidanzata, morta, la notte va in cerca di bambini da prosciugare, e tuo padre, morto, torna ogni tanto a punire i tuoi amanti. Non piace, quel mondo? Peccato, è l'unico che c'è.
*Difficile immaginare un personaggio che meglio di Dracula prenda su di sé, e traduca in carne e parole, il terrore. Non c'è nulla che, in lui, non sia terrore cristallizzato in gesto, immagine, parola, odore, tempo, colore. L'artigiano che era in Stoker lavorò da dio. Senza trascurare il minimo dettaglio. Se c'era un modo per dire che un mondo senza centro è un campo da gioco terrorizzante, Dracula lo disse. E quel vampiro è, simultaneamente, l'enunciazione di un teorema e la sua dimostrazione. Il che può aiutare a capire come si sia impigliato, una volta per sempre, nella fantasia collettiva.
*Una cosa curiosa di ''Dracula'' è che Dracula vi compare pochissimo. Di persona, intendo dire (se si può usare l'espressione di persona parlando di un vampiro). Riassumendo, lui compare in carne e ossa (idem) nella prima parte del romanzo, quando Jonathan Harker gli rende visita in Transilvania. Poi, si può dire che scompaia. Le sue apparizioni sono poco più che bagliori: un cane che scende da una nave, un pipistrello che sbatte contro un vetro, una nebbia che scivola sotto le porte. Di rado compare in fattezze umane, e quando lo fa è sempre per pochi istanti, subito ingoiato dal buio, dalla folla, dalla nebbia: sulla collina di Whitby, con Lucy; una volta per strada, in mezzo alla gente; stretto a Mina in un lampo che acceca i testimoni; e poi il tempo di una breve invettiva, prima di scappare, quando gli inseguitori lo attirano in una stanza dove non riusciranno a prenderlo. Anche la sua voce, così pedante e rigogliosa durante la visita di Jonathan, sparisce nel polverone delle parole altrui: il virgolettato di Dracula, per quattro quinti del romanzo, si riassume in una paginetta di frasi neanche tanto memorabili. Considerato quanto parlano gli altri, lui praticamente tace. La cosa è curiosa perché, al contrario, tutto il romanzo è ossessivamente posseduto, senza eccezioni, dalla sua figura. Non c'è nulla, in Dracula, che sia lì per una qualche sua energia autonoma: tutto esiste perché esiste Dracula. Lui è la luce che ritaglia via gli altri dall'indistinta oscurità del semplicemente esistente. Tutto diventa racconto se incontra lui, e nulla che non incontri lui diventa racconto.
====[[Carlo Della Corte]]====
*Dracula conta molto più del suo autore. Nel migliore dei casi, per costui, è la sua proiezione pantografata. Altrimenti un personaggio d'estro, di quelli che nascono dopo una micidiale sbronza in un pub.
*Magari lo Stoker detestava la monarchia e i nobili in genere e cercò di caricare un conte dei più perfidi e goffi misfatti. Fu così? Non lo sapremo mai.
*Stoker, come tutti gli scrittori di un qualche talento, aggiunse al suo cocktail uno spruzzo di particolare veleno. Tanto che, ancor oggi, questo bastardissimo Dracula funziona. Sul piano fumettistico e cinematografico, d'accordo. Ma anche psicologicamente. È diventato un modello, un maestro di ciò che non si deve essere (il ''«ciò che non siamo ciò che non vogliamo»'' di Montale?).
====[[Claudia Durastanti]]====
*Di tutti i protagonisti delle storie dell'orrore, le fiabe macabre e i romanzi gotici che mi tenevano sveglia la notte, Dracula era quello più simile a un supereroe. Come tutti i supereroi dei fumetti più interessanti, invece di essere orgoglioso del suo potere – la capacità di vivere per sempre (quantomeno tenendosi lontano da paletti di frassino e spicchi di aglio) –, Dracula arrivava quasi a odiare il suo talento speciale e attraversava la sua condizione con malinconia, da aristocratico solitario e triste.
*Dracula ama fare conversazione: sono la cultura e la lettura a renderlo quasi umano. Non ha la furia rozza del lupo mannaro, né la monotonia del diavolo. Grazie a Stoker, il Conte ci insegna che siamo destinati a diventare vampiri ogni volta che ci affezioniamo a qualcuno, e ci ricorda che quando leggiamo un libro, di fatto succhiamo il sangue dalle parole per diventare immortali. A metterla così, è difficile stabilire cosa ci rende davvero diversi da questo supereroe inconsolabile.
*Dracula ci parla, ci irretisce, ci imprigiona, ma sempre con l'idea che quel che vuole non sia tanto il nostro sangue quanto la nostra compagnia.
*Leggendo la sua storia, si capisce bene che il suo vero potere (la sua vera condanna) è desiderare gli altri, non vivere per sempre.
====[[Ernesto Ferrero]]====
*Come la [[Mostro di Frankenstein|Creatura]] del [[Victor Frankenstein|dottor Frankenstein]], è un ibrido nato in laboratorio, dopo una notte d'incubo (pare che Stoker avesse fatto indigestione di una zuppa di gamberi all'ungherese). I Carpazi non c'entrano, con buona pace di [[Nicolae Ceaușescu|Ceausescu]] e dei romeni, che hanno cercato di trasformare il conte in attrazione turistica: resta un personaggio rigorosamente e inconfondibilmente ''made in England'', come il whisky, il tweed, le pipe Dunhill e tutte le buone cose che si comperano da Harrod's.
*Come un eroe di Bataille, Dracula non fa che anticipare un'equazione quella tra [[Eros]] e [[Tanato|Thanatos]], che nel Novecento sarebbe diventata ovvia; porta alle estreme conseguenze la violenza che è implicita nell'erotismo, e ci obbliga a riconoscere – come i libertini filosofi di [[Marchese de Sade|Sade]] – che i vertici del piacere coincidono con i rituali della violazione.
*Dracula attende ancora il suo [[Michel Foucault|Foucault]] o il suo [[Roland Barthes|Barthes]], e continua a funzionare come un trovarobato di effettacci per sceneggiatori a corto di idee.
*Le misure che i «buoni» prendono contro Dracula e i suoi adepti portano sul piano simbolico i violenti sistemi della psichiatria ufficiale, lanciata a «razionalizzare» il sistema manicomiale: paletti nel cuore, taglio della testa e aglio in bocca. Avesse potuto, il dottor [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] avrebbe sottoposto volentieri quel paranoico patetico e disperato che è il vampiro all'elettroshock. Tutto gli sarebbe passato per la mente, meno che andarsi a leggere un'operetta uscita quasi insieme alla storia di Dracula: ''L'interpretazione dei sogni'', opera di un giovane e ambizioso collega ebreo che lavorava a Vienna.
*Lungi dall'incutere orrore, il conte vampiro incarna il personaggio patetico e disperato di un ''«deviante»'' abbastanza innocuo, la cui unica cattiveria consiste nell'approfittare della distratta disponibilità di vittime che vogliono essere tali. Il vero orrore sta dall'altra parte, nell'ipocrisia degli inibiti, negli psichiatri che maneggiano l'aglio, il paletto e il crocifisso.
*Personaggio umbratile e complesso, Dracula è figlio della repressione vittoriana e della presunzione positivista, il simbolo in cui si intrecciano [[Eros]] e [[Thanatos]], Trasgressione e Controllo Sociale, Libido e Sublimazione, Immortalità e Necrofilia, Desiderio e Paura, Scientismo e Irrazionalità.
*[[Vlad III di Valacchia|Vlad l'Impalatore]] è un macellaio sadico, Dracula è un artista. A fine millenio, è lui a dirci che la Letteratura è ancora una cosa seria anche quando sembra voglia soltanto divertire.
====[[Radu Florescu e Raymond T. McNally]]====
*Dracula ci insegna a confrontarci con una teoria che conosciamo per esperienza, ma spesso non vogliamo ammettere, cioè raramente le cose sono ciò che sembrano. Sappiamo che Dracula rappresenta ciò che Freud chiamava arcano, ciò che avrebbe dovuto rimanere nascosto ma alla fine viene in superficie. C'è qualcosa in Dracula il vampiro che risulta al contempo alieno e familiare e che tentiamo di non riconoscere, perché vediamo sempre la nostra immagine riflessa in uno specchio, ma non possiamo vedere quella dei vampiri. Ecco perché, dopo tutte le nostre ricerche, ci siamo persuasi del fatto che fino a quando gli umani non avranno scoperto sia il segreto dell'immortalità fisica sia quello dell'eterna giovinezza, il mistero di Dracula continuerà a sopravvivere.
*Dracula è un solitario, mentre i suoi nemici riescono a vincerlo solo se si alleano. Il messaggio è chiaro: se si uniscono le forze della comunità e la buona volontà, si può sconfiggere il male.
*Stoker sapeva ciò che un suo contemporaneo, [[Sigmund Freud]], stava iniziando a scoprire, cioè che raramente le cose sono ciò che sembrano. Il conte Dracula sembra un gentiluomo ma in realtà è un predatore.
====[[Jesús Franco]]====
*Amo Dracula, è un personaggio straordinario, uno dei più potenti della letteratura e considero il romanzo un capolavoro.
*È molto più profondo {{NDR|di [[Victor Frankenstein]]}}, possiede una qualità letteraria altissima.
*Non si può spiegare Dracula a ogni film, è là una volta per tutte, pieno di violenza. Spiegare è una perdita di tempo e una stronzata.
====[[Fabio Giovannini]]====
*Dracula è un falso aristocratico: nessun servitore, infatti, gli facilita la vita (o la non-vita) al castello. Non ha attorno a sé nemmeno il chiasso conviviale ed orgiastico di un signore feudale: il suo maniero è tetro, e lui stesso non tocca mai cibo.
*Dracula è un libertino. Si sceglie molte donne e se ne nutre. Ma non riesce mai ad essere maschilista quanto il suo nemico Van Helsing.
*Dracula è un ottimo turista. Sceglie con cura il nome delle navi con cui salpare. Per arrivare a Londra usa la «Demeter», che ricorda la suocera del dio degli Inferi, Demetra (che è anche simbolo di fertilità, e Dracula è una sfida alla procreazione ma è anche propagatore di vampiri). Per tornare in patria, invece, sceglie la «Czarina Caterina», il cui nome coincide con la zarina forse più immorale e dissoluta di tutta la storia russa.
*[[Bela Lugosi|Lugosi]] è il caso limite, ma Dracula è sempre una maschera maligna, una volta appiccicata sul viso non è più possibile staccarla. Lo stesso destino è accaduto a [[Christopher Lee]], in parte a [[Klaus Kinski]] e a [[Frank Langella]]. Gli interpreti del vampiro diventano tutt'uno con lui e difficilmente si liberano della sua presenza.
*Qualcuno ha visto nel Dracula di Stoker un'influenza diretta delle teorie di [[Cesare Lombroso|Lombroso]] (del resto citate dallo stesso Stoker), ma l'ipotesi è di difficile dimostrazione. Se è vero che Lombroso e la sua scuola ci informano che «riguardo ai denti, si incontrano negli assassini i canini molto sviluppati», è anche vero che Dracula fa bella mostra di una fronte spaziosa e alta, negata ai criminali dai lombrosiani e attribuita viceversa ai geni. Dove il vampiro spezza di più le categorie dei delinquenti di Lombroso, [[Enrico Ferri (criminologo)|Ferri]], [[Raffaele Garofalo|Garofalo]] e altri fisionomi, è negli occhi, mai sfavillanti in un criminale secondo le «regole» di quella fisiognoica.
====[[Christopher Lee]]====
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|Christopher Lee interpretando Dracula in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Alla fine credo che Dracula sia un vero anti eroe, dotato di una grande forza che spesso non sa controllare e questo dà delle difficili responsabilità per l'interprete. Non è infatti semplice rendere credibile un personaggio come Dracula che la gente guarda per un'ora e mezza sapendo di dover accettare qualcosa che non accadrà mai nella vita reale.
*Dracula continua a perseguitarmi. Pazienza. Una cosa però la devo volentieri a quel tenebroso conte: mi ha insegnato nella realtà e nella finzione a camminare in equilibrio tra dramma e ironia.
*Dracula rappresenta solo un momento della mia carriera nella quale ho girato oltre 300 film. Sono fiero di quel ruolo ma non voglio morire come Bela Lugosi, legato esclusivamente a un personaggio, a un film. Personalmente credo di aver dato molto al personaggio, accentuando l'aspetto erotico che, precedentemente, era stato quasi del tutto ignorato.
*Ieri un giornale ha scritto che io avrei interpretato Dracula 11 volte, un altro ha scritto che avrei interpretato una parodia di quel ruolo: non è assolutamente vero! Spesso i giornalisti non si informano e questo mi da fastidio. Comunque non capisco perché la gente ancora continui ad identificarmi con quel personaggio...
*Io credo che, sullo schermo, Dracula non sia mai stato realizzato bene. Del resto, ci sono attori e registi che non hanno nemmeno letto il libro di Stoker. Però io sono stato più fortunato di altri miei colleghi, perché ho potuto conoscere la nipote e il bisnipote di Stoker.
*Non ho mai interpretato il personaggio correttamente, nessuno lo ha mai fatto... [...] Nemmeno la versione di Coppola rispetta il libro, presentando Dracula esattamente come viene descritto nel romanzo. Nel film che ho interpretato diretto da [[Jesús Franco|Jess Franco]] ci siamo andati vicino, perlomeno da un punto di vista iconografico, però il film non è un granché.
*Quando accettai la parte ero determinato a non vedere quanto fatto precedentemente da altri attori, Lugosi in particolare. Non volevo fare le cose che aveva fatto e pensavo che nel profondo della Transilvania un vampiro in smoking fosse ridicolo. Così non ho mai copiato Lugosi. Cercai di entrare nella parte leggendo il libro di Stoker, studiando la sceneggiatura ed elaborando una mia visione del personaggio. Per prima cosa stabilii che, essendo un nobile, doveva avere una presenza regale, impressionante nel fisico. Allo stesso tempo, doveva conservare negli occhi uno sguardo triste come un uomo prigioniero della propria vita che prova una sorta di disperazione che diventa una luce di pace nel momento in cui muore. Insomma, un carattere con molti aspetti diversi da far coincidere: molto pericoloso, fiero, forte oltre le capacità umane, irresistibile per le donne, rispettato dagli uomini che, in fondo, vorrebbero essere come lui.
*Uno della tv inglese mi ha chiesto chi vincerebbe tra Dracula e [[Saruman]]. L'ho guardato a lungo in silenzio: spero di averlo spaventato a morte.
====[[Luigi Lunari]]====
*Le cronache parlano di un [[Vlad II Dracul|Vlad II Dracula]], principe di Valacchia, che intorno al 1430 si distinse nella lotta contro i turchi, e di suo figlio [[Vlad III di Valacchia|Vlad III Dracula l'Impalatore]], che in sei anni di regno, tra il 1456 e il 1462, avrebbe ucciso tra i quaranta e i centomila cristiani, più un congruo numero di nemici turchi, con il prediletto metodo dell'impalamento. Nessuno dei due è compatibile quanto Stoker fa narrare dal Conte nel terzo capitolo del romanzo: in particolare sorprende che – eventualmente – egli non abbia pensato alle ghiotte occasioni di orrore che i gusti di Vlad Tepes (l'Impalatore) gli mettevano a disposizione. D'altronde, la componente orrorifica del suo Conte si esercita su tutt'altro piano da quello dell'impalamento e non è poi da escludere l'idea che un eccesso di orrore potesse risultare controproducente nei riguardi del lettore vittoriano. La conclusione sotto questo profilo è che il ''Dracula'' di Stoker non abbia assolutamente nulla a che fare con la storia dei vari Vlad – al di là della suggestione esercitata dal nome – e che l'autore abbia fatto un po' di confusione in proposito. Più concretamente, tra i motivi ispiratori del suo personaggio, è certo – per sua esplicita dichiarazione – che vi fosse anche lo stesso [[Henry Irving]], d'aspetto fisico non incompatibile con il Vampiro transilvano.
*Non è chiaro [...] perché il Conte tenga tanto a recarsi a Londra, e perché trattenga Harker nel proprio castello per quasi due mesi, dandogli così tempo e modo di scoprire ogni verità sul suo conto; e perché poi faccia oggetto delle sue libidini Mina Murray, la sola donna in Inghilterra (e nel mondo) che attraverso il diario di suo marito Jonathan sa tutto di lui. Ma se credibilità e verosomiglianza devono essere elementi di giudizio, come potremmo non bocciare Corneille e Alfieri, con gli inverecondi assurdi generati dal rispetto delle tre unità aristoteliche?
*Per ricco che sia il passato, e fin troppo ricco il futuro (in tutto lo sbizzarrirsi sulle pagine, sulle scene, sul grande e piccolo schermo...) l'immagine di Dracula è – per sempre – quella che Stoker ci ha consegnato; e la storia è quella che lui ci ha raccontato. In questo lavoro di riassunto e di messa a fuoco, Stoker pesca – se così si può dire – da quanto il passato gli ha messo a disposizione: del folclore conserva il potere scongiurante dell'aglio e il valore salvifico della decapitazione; tra le tecniche dissanguanti trascura il morso sul seno per adottare quello sul collo; fra le trasformazioni del mostro privilegia il lupo e il pipistrello; giustamente ignora come non congrua l'idea che il vizioso maligno rechi con sé la peste; dalla letteratura prende l'idea della raffinatezza e della cultura del protagonista, dalla storia raccoglie la misteriosa e inquietante origine dello stesso, e la sua ambientazione nell'inimitabile scenario della Transilvania.
====[[Jack Palance]]====
[[File:Dracula (1973) - Jack Palance 5.png|thumb|Jack Palance interpretando Dracula ne ''[[Il demone nero]]'']]
*Credo che il fascino di personaggi come Dracula e altri di quel genere sia lo stupore che provocano: cosa potrebbe essere stato, come è stato? Questo è diverso, questo è un altro mondo. È davvero esistito? Potrei arrivare a farne parte per un periodo senza farmi del male o avere fatto del male?
*Credo che sia l'unico personaggio che abbia mai interpretato a farmi paura.
*È un personaggio piuttosto suggestivo. Lo è sempre stato e lo è ancora adesso. Quindi che piaccia al pubblico non sorprende affatto.
*Non l'ho mai considerato un personaggio cattivo. Qualcuno mi ha detto che è il personaggio più cattivo che abbia mai interpretato, ma per me accetto quell'opinione ma di certo non direi la stessa cosa. Dracula, secondo me, non era più cattivo di un uomo qualsiasi. Era una persona intrappolata in una situazione. "Cattivo" è un termine che gli è stato dato dagli altri. So che se [...] viene fatta quella domanda a Dracula, ovviamente ti direbbe che non c'era niente di cattivo in lui. Faceva quello che secondo lui era giusto.
====[[Tommaso Pincio]]====
*Dracula non è vivo ma neppure morto. La definizione di «non-morto», confezionata dalla letteratura gotica, gli calza a pennello. Ciò non significa però che quella di «non-vivo» risulterebbe inappropriata. Tutto considerato, sarebbe più giusto chiamarlo «non-qualsiasi cosa», giacché il suo potere insidioso è per l'appunto quello di riuscire a diventare qualsiasi cosa senza mai esserlo davvero, che è poi quel che fanno gli specchi: riflettere tutto fuorché se stessi. Lo dimostrano proprio le manipolazioni e i fraintendimenti che hanno fatto la fortuna del romanzo di Stoker. Perché contemplando uno specchio è facile confondere questo con il riflesso, e ancor più lo è dimenticare che il riflesso non è mai la copia esatta delle cose ma la loro immagine inversa. È facile cioè dimenticare che il riflesso non è la pedissequa restituzione delle nostre sembianze, bensì un bagliore oscuro del nostro profondo, del nostro lato segreto, delle cose che non osiamo confidare a nessuno. Per quanto, sono proprio le cose di noi che gli altri ignorano a renderci ciò che davvero siamo: discendenti poi non così lontani del conte Dracula.
*Il conte si trasferisce a Londra per trovare «sangue nuovo». Evita tuttavia lo scontro aperto, poiché dispone di un formidabile cavallo di Troia. Può infettare le donne. Il suo morso è come un perverso bacio a una bella addormentata. Risveglia pulsioni che l'ordinata società inglese aveva tenuto sopite e sotto controllo e, risvegliandole, sonvolge gli equilibri: fortifica il sesso debole e indebolisce quello forte. Riassunto in questi termini sembra quasi un racconto di fantascienza, un<nowiki>'</nowiki>''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|Invasione degli ultracorpi]]'' di fine Ottocento.
*Oltre a essere noto a chiunque, Dracula è divenuto sinonimo di vampiro, se non il vampiro massimo, il capostipite dell'intera genia dei succhiatori di sangue. Quanto a Bram Stoker, invece, in pochi sanno chi sia e gran parte dei pochi lo conosce quale autore di quell'unico libro. Tale è stata l'affermazione di Dracula che in molti hanno finito per considerarlo alla stregua di una figura storica, negando di fatto a Stoker il merito dell'invenzione letteraria.
====[[Francesco Saba Sardi]]====
*Dracula è, in fin dei conti, il ponte tra l'orripilante romantico e il ''thrilling'' moderno. Alla soglia d'un secolo di "meraviglie possibili", che già si prospettava la conquista degli astri e l'apocalisse, nel secolo dei colonialismi e che preparava le "grandi guerre", il secolo dell'industrializzazione forzata e della mobilitazione generale, e in cui la Spiegazione dominava sovrana, Dracula era un'invenzione addirittura ovvia. Il Male c'è? E dunque, diamogli una fisionomia, cartografiamolo, narriamone le avventure, rendiamole logiche pur lasciando loro, com'è ovvio, quello che si suppone essere il proprio del romanzesco, il residuo indecomponibile del Mistero. Dracula diviene così una "storia ddel caso", i cui referenti sono la criminalità e la pazzia. Il ''fin de siècle'' vede all'opera scienziati decisi a tutto sondare, a non lasciare nessuna terra ingognita inesplorata, strati profondi della psiche o deserti polari che siano. È un'epoca che gli enigmi li smonta e fa a pezzi come giocattoli, dimostrandone l'inconsistenza e indicando come venirne a capo grazie alle ricette, accessibili a tutti, contenute nei grandi repertori del Sapere. È un'epoca scientifica.
*Le caratteristiche fisiche del Vampiro non sono desunte direttamente dalla letteratura; o, per meglio dire, letteratura orale e scritta avevano, da secoli, fissato e imposto la fisionomia del vampiro, passandola in retaggio al teatro, ai testi "scientifici", compresi quelli di psichiatria ottocentesca (nei quali i casi di "vampirismo" sono frequentissimi), ai manuali religioso-penitenziali. Stoker ha tracciato un "ritratto dal vero", come del resto imponevano le norme, allora vigenti, del realismo, le quali trascuravano il fatto che la maniera di vedere il mondo è in larga misura culturale; in altre parole, Stoker ha copiato un modello in carne e ossa, sì, ma prefabbricato dalla letteratura e da una tradizione a sua volta condizionata da quella. Il modello si chiamava [[Henry Irving]], era suo grande amico, faceva l'attore, era dotato di voce "sibilante e terribile" e si era specializzato nella versione per le scene di ''Frankenstein''.
*Lui è un relitto feudale che studia l'inglese, preparandosi programmaticamente all'invasione dell'Occidente; ha addirittura interessi politici o per lo meno il desiderio di comprovare che i ''voivoda'', incarnazione dell'autocrazia medioevale, non sono affatto defunti (non del tutto). È un diavolaccio transilvano concretissimo – e del resto, tutto ciò che non è "civile", cioè moderno e occidentale, è per definizione diabolico –, insomma un demonio di impronta cattolica, corposo, tardobarocco più che neogotico, e non mosso da oscuri istinti, da forze che lo trascendono. È anzi una "mente criminale" in pieno sviluppo, un delinquente "nato" alla Lombroso, e Stoker-van Helsing espressamente lo definisce tale, anche se conserva, di tempi "men leggiardi e più feroci", il soffio della leggenda, lo stregonesco, l'oscuro, il misterico. Non per niente è di cultura germanica, un feudatario dell'impero asburgico, deciso, al pari dei signori della corte di Vienna o di Berlino, a inserire il feudalesimo nel sistema moderno, a sposare castello e fabbrica.
*Siamo purtroppo abitatori d'un astro divenuto terribile e figli d'un secolo che ha inventato e imposto psichiatria, psicoanalisi, sociologia e altre presunte "scienze dell'uomo". E la simpatia per il malvagio presuppone pur sempre la scissione tra Bene e Male, la scelta per l'uno o per l'altro campo equivalendo a quella tra potere a contropotere: il Conte Vampiro e i suoi predecessori ed epigoni sono gli sconvolgitori del codice, i devianti dalle formule; e si suppone che come tali abbiano, in fin dei conti, una funzione benefica: servono a contestare, svecchiare, rinnovare, richiamare alle "altre dimensioni". Dracula, voglio dire, non è un dio Briccone, non è un Reineke Fuchse, ma è uno che insegna e ammonisce ''a contrario'': è la faccia del peccato, additata a esempio con un procedimento che il Romanticismo ha introdotto e che è consistito, puramente e semplicemente, nel ribaltare il Libertino settecentesco e la sua filosofia. In fin dei conti, ''absit iniuria verbo'', Dracula è figlio delle ''Liaisons dangereuses''.
====[[Flavio Santi]]====
*Devo confessare che a me lo stesso Dracula fa molta simpatia: in fondo è un reietto, condannato a una vita d'inferno che forse non ha scelto del tutto, lui era un antico difensore della cristianità.
*Diciamocelo. Senza il cinema che l'ha subito adottato (Murnau non poté utilizzare il titolo ''Dracula'' per questioni di diritto d'autore), Dracula – e con lui Frankenstein – avrebbero fatto la fine di Melmoth, grandissimo romanzo gotico, che ho avuto la fortuna di tradurre (è stato appena ristampato da Neri Pozza), figura amatissima per tutto l'Ottocento e il Novecento (lo adoravano Puskin, Balzac, Nabokov, da noi Manganelli), ma senza versioni filmiche è rimasto relegato agli appassionati del genere, e basta.
*Dracula appartiene alla Natura proprio come i ciliegi in fiore. Agli occhi della Natura anch'egli ha diritto di esistere – per quanto violentemente e forse (per noi) incomprensibilmente. Forse dovremmo imparare a convivere con Dracula, chissà...
*Dracula è lo straniero che vuole integrarsi? Anche. Oggi con il [[Pandemia di COVID-19|Covid]] diventa anche metafora del contagio. Perché no? Insomma, quello che voglio dire è che il livello di stratificazione dei significati è impressionante.
*Dracula stesso è una sorta di avveduto investitore immobiliare – sospetto che giochi anche in Borsa, come il diavolo nel racconto di Balzac, ''Melmoth riconciliato''.
====[[Dacre Stoker]]====
*L'immaginario vampiro chiamato Conte Dracula è universale perché è stato basato in origine sulla mitologia del tempo e sulle superstizioni che poi erano parte di quasi ogni cultura nel mondo. Questo immaginario basato sulla realtà è il motivo per cui le persone possono in qualche modo identificarsi con l'idea della possibilità che i vampiri esistano.
*Nel romanzo Dracula di Bram, il Conte è presente solo per circa il 30% della storia, ma i lettori sono molto consapevoli della sua presenza al 100% del tempo.
*Penso che ci siano stati molti attori che hanno fatto un ottimo lavoro nell'interpretazione di Dracula, tutti sono un pò diversi, il Signor [[Christopher Lee]], [[Bela Lugosi]], [[Frank Langella]] e [[Gary Oldman]] sono al top della mia lista.
==Film==
*''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931)
*[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]
:*''[[Dracula il vampiro]]'' (1958)
:*''[[Dracula, principe delle tenebre]]'' (1966)
:*''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'' (1972)
:*''[[I satanici riti di Dracula]]'' (1973)
:*''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'' (1974)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[Il demone nero]]'' (1974)
*''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'' (1974)
*''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' (1979)
*''[[Fracchia contro Dracula]]'' (1985)
*''[[Scuola di mostri]]'' (1987)
*''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992)
*''[[Dracula: morto e contento]]'' (1995)
*''[[Van Helsing]]'' (2004)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Hotel Transylvania]]'' (2012)
*''[[Dracula Untold]]'' (2014)
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Vampiro]]
*[[Vlad III di Valacchia]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Dracula, Conte}}
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi legati a un'antonomasia]]
[[Categoria:Personaggi di Dracula]]
[[Categoria:Personaggi teatrali]]
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Mariomassone
17056
/* Van Helsing */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922 (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato sulla copertina della prima edizione italiana di ''Dracula'']]
'''Conte Dracula''', personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da [[Bram Stoker]].
==Citazioni del Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
[[File:Dracula 1902 Doubleday (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato in un'edicola illustrata del 1902]]
*Benvenuto nella mia casa. Entrate liberamente. Andate tranquillo, e date a questo luogo qualcosa della felicità che recate con voi!
*State a sentirli, i figli della notte! Questa è la loro musica! [...] Ah, signore, voi che vivete in città non potete far vostri i sentimenti di un cacciatore.
*Sono arrivato a conoscere la vostra grande Inghilterra, e conoscerla vuol dire amarla. Non vedo l'ora di trovarmi anch'io nelle strade affollate della vostra sterminata città, di essere preso nel vortice e nella frenesia di quella umanità, condividerne la vita, i mutamenti, la morte, e tutto ciò che ne fa quello che è.
*Io so che a Londra, andando in giro e parlando, nessuno mancherebbe di accorgersi che sono uno [[straniero]]. Questo non mi basta. Qui sono un nobiluomo. Sono un [[Boiardo (storia)|boiaro]]. Tutti mi conoscono, sanno che io sono il signore e padrone. Ma uno straniero in terra straniera non è nessuno. La gente non lo conosce, e non essere conosciuto vuol dire non avere importanza. Mi basterebbe essere come chiunque altro, in modo che nessuno si fermi quando mi vede, o smetta di parlare se sente le mie parole. 'Ah, ah! Uno straniero!' Sono stato un signore e padrone così a lungo che pretenderei di continuare a esserlo, o – se non altro – che nessuno possa dirsi signore o padrone sopra di me.
*Qui siamo in [[Transilvania]], e la Transilvania non è l'Inghilterra. I nostri usi e costumi non sono i vostri, e a voi molte cose appariranno strane.
*Questa regione è stata contesa per secoli tra i valacchi, i sassoni e i turchi. E dunque non vi è zolla di terra che non si sia impreziosita del sangue di uomini, patrioti o invasori.
*Vengo da una vecchia famiglia, e il vivere in una casa moderna mi ucciderebbe. Una casa non può essere resa abitabile in un giorno, e dopo tutto, quanti pochi giorni concorrono a fare un secolo!
*Un nobile transilvano non ama pensare che le sue ossa possono giacere accanto a quelle di comuni mortali.
*Io non inseguo l'[[allegria]] e le risa, né amo la luminosa voluttà del troppo sole e delle acque cristalline. Non sono più giovane, e il mio cuore, logorato da anni di lutto per i tanti morti, mal si intona all'allegria.
*Io amo le ombre, e quando posso preferisco star solo con i miei pensieri.
*Noi [[Siculi (Transilvania)|szekely]] abbiamo il diritto di essere orgogliosi, perché nelle nostre vene scorre il sangue di molte audaci razze che hanno combattuto come combatte il leone, per il predominio sugli altri. Qui, crogiuolo delle razze europee, le tribù ugre hanno portato dall'Islanda lo spirito combattivo che era stato dato loro da [[Thor]] e da [[Odino|Wodin]], i cui [[Berserkr|berseker]]s hanno dato prova tanto crudele su tutte le spiagge d'Europa; sì, e d'Asia e d'Africa, che le genti pensavano che fossero nientemeno che lupi mannari. Anche qui, quando sono arrivati, vi hanno trovato gli [[unni]], la cui furia battagliera aveva spazzato la Terra come una fiamma vivente, fino a che quei popoli morenti non si sono ricordati che nelle loro vene scorreva il sangue delle antiche streghe che, cacciate dalla [[Scizia]], si erano unite con i demoni nel deserto. Pazzi, pazzi! Quale demone o quale strega poteva competere con [[Attila]], il cui sangue anima queste vene?
*C'è forse da stupirsi che fossimo una razza di conquistatori, che fossimo orgogliosi, e che quando i magiari, i lombardi, gli avari, i bulgari, o i turchi si spinsero a migliaia a minacciare le nostre frontiere li abbiamo respinti? È forse strano che quando [[Árpád d'Ungheria|Arpad]] e le sue legioni hanno invaso la patria ungherese abbiano trovato noi qui, sulle nostre frontiere, e qui si sia compiuto l'Honfoglalás? E quando gli ungheresi dilagarono verso oriente, gli szekely, acclamati consanguinei dei magiari vittoriosi, per secoli ebbero il compito di difendere le frontiere con la terra dei turchi.
*Chi ha riscattata la grande vergogna della mia nazione, l'[[Seconda battaglia del Kosovo|onta di Cossova]], quando le bandiere dei valacchi e dei magiari furono umiliate nella polvere davanti alla Mezzaluna? Chi, se non un Voivoda della mia razza,<ref>[[Vlad III di Valacchia]]</ref> osò traversare il Danubio per sconfiggere il turco sul suo stesso terreno? Fu un Dracula, certo! Maledetto invece il suo indegno fratello,<ref>[[Radu III il Bello]]</ref> che – lui caduto – vendette al turco il proprio popolo piegandolo alla vergogna della schiavitù! E non fu proprio lui, Dracula il Voivoda, a ispirare quell'altro germoglio della sua stirpe<ref>[[Michele il Coraggioso]]</ref> che in altro e successivo momento di nuovo portò e riportò le sue lance al di là del grande fiume, nella terra dei turchi, che, una volta respinto con la forza, tornò e ritornò, lui solo sfuggito al campo insanguinato dove le sue truppe erano state macellate, ben sapendo che egli solo avrebbe alla fine trionfato? Si è detto che egli abbia pensato solo a se stesso. Bah! A che cosa serve un esercito di contadini senza una guida? A che cosa conduce una guerra senza un cervello e un cuore a dirigerla? E ancora: quando dopo la [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohacs]] ci siamo sbarazzati dal giogo ungherese, noi del sangue dei Dracula eravamo a fianco dei loro condottieri, perché il nostro spirito non poteva tollerare che non fossimo liberi.
*Ah, mio giovane amico, è grazie al coraggio, al cervello e alla spada dei Dracula, che gli szekely possono vantare una storia che gli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] e i [[Romanov]], nati e cresciuti in fretta come i funghi, non potranno mai costruire.
*I giorni di guerra sono finiti. Il sangue è visto come cosa troppo preziosa in quest'epoca di disonorevole pace, e le glorie delle antiche razze sono canzone che nessuno canta più.
*Permettetemi di darvi un consiglio, mio caro e giovane amico. Anzi: concedetemi di avvertirvi, in tutta serietà, che nel caso vogliate lasciare queste stanze non avrete modo di dormire in nessuna altra parte del castello. È un vecchio castello, racchiude molte memorie, e vi sono cattivi sogni per chi vi dorme in modo imprudente. Fate attenzione! Dobbiate addormentarvi, ora o in altro momento, o siate sul punto di farlo, affrettatevi in camera vostra, o in queste stanze, perché solo così riposerete al sicuro.
*Voi inglesi avete un modo di dire che è molto vicino al mio cuore, perché è nello stesso spirito che governa noi boiari: 'Braccia aperte all'ospite che arriva, ponti d'oro all'ospite che parte'.
*E così anche voi, al pari degli altri, volete sfidare la mia intelligenza con la vostra. Volete aiutare quegli uomini a darmi la caccia e a mandare a vuoto i miei disegni! Voi ora sapete, e in parte lo sanno anche loro, e in tutto per tutto lo sapranno tra poco, che cosa vuol dire tagliarmi la strada. Avrebbero dovuto conservare le loro energie per altri scopi più alla loro portata. Hanno voluto invece mettersi in gara d'astuzia contro di me – contro di me, che ho governato popoli interi, e che per loro ho brigato, e combattuto, centinaia d'anni prima che voi tutti nasceste – e io li ho affrontati e attirati nella mia trappola. E voi, la loro beniamina, ora siete carne della mia carne, sangue del mio sangue, germoglio della mia stirpe; per qualche tempo mia generosa fonte, poi mia compagna e complice. Anche voi, a vostra volta, potrete a suo tempo vendicarvi; perché nessuno di loro potrà opporsi ai vostri desideri. Ma per il momento io devo punirvi per quanto avete fatto. Li avete aiutati contro di me, e ora dovrete rispondere a ogni mia chiamata. Quando la mia volontà vi dirà Venite!, voi varcherete terre e mari per obbedirmi. E a questo scopo, questo sia!
*Voi pensate di averla vinta su di me, voi – con quelle pallide facce, lì tutti in fila, come pecore di fronte al macellaio. Ma ve ne pentirete, dal primo all'ultimo! Voi credete di avermi sottratto un luogo dove riposare; ma io ne ho degli altri! E la mia vendetta è appena cominciata! Io vivo nei secoli, e il tempo è dalla mia parte. Le donne che voi tutti amate sono già mie; e grazie a loro anche voi e altri come voi sarete presto miei – creature mie, per obbedire ai miei comandi e farsi sciacalli obbedienti quando avrò fame e sete.
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Ora vivo qui [...] come un vecchio eremita, nella casa dei miei antenati. Vivo tra ricordi ingrigiti, ma osservo anche ciò che accade nel mondo esterno – ne sento solo una tenue eco, in questa remota desolazione. Forse vi sorprenderà scoprire che, benché i miei capelli siano canuti, il mio cuore è giovane e desidera prendere parte alla vita, al di fuori delle mura del castello, dove i destini delle nazioni vengono forgiati e si combattono le guerre di questo mondo. Un tempo, ho preso parte a questo gioco e ho tirato non pochi fili.
*''Dominare'', mio giovane amico, dominare: è questa la sola cosa per cui valga la pena vivere, che si tratti di dominare la volontà degli altri... o i loro cuori.
*L'[[Inghilterra]] è una terra di cultura e pragmatismo. Occhi che hanno potuto ammirare la luce della civiltà moderna non vedono mai [[Fantasma|fantasmi]].
*Noi vecchi ostinati possiamo anche aggrapparci ai nostri dogmi, ma il futuro appartiene alle nuove generazioni. È questa la ragione per cui desidero tanto farmi prendere dal vortice della giovane vita londinese. Chi abita in quella grande città ha ben altre cose a cui pensare e di certo non perde tempo a credere agli spettri.
*Quel vostro autore, [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]], ha scritto molti ottimi libri su Londra e leggo i vostri giornali. A quanto dicono, viene risolto a malapena il due o il tre percento di tutti i casi di omicidio. Sì, Londra è davvero una città straordinaria.
*È la legge della natura: le creature più forti e più scaltre si nutrono di quelle più deboli e stupide.
*L'abilità artistica, il coraggio, la saggezza e la bellezza... tutto questo è ''[[potere]]''! Viene trasmesso da una generazione all'altra, mio buon amico; la [[natura]] è sempre all'opera e cerca costantemente di produrre qualcosa di più raffinato, sbarazzandosi di molto materiale, selezionando e rifiutando. Ciò che è inferiore dà il suo contributo e viene poi eliminato, come immondizia.
*Noi della genia Dracula – diretti discendenti dei [[Siculi (Transilvania)|siculi]] – siamo convinti che la nostra stirpe derivi dagli antichi [[unni]], che un tempo si sono propagati per l'Europa come un incendio, distruggendo nazioni e genti. Si narra che fossero i discendenti delle streghe scite, che erano state esiliate nei boschi, dove si erano congiunte ai demoni. Questi naturalmente sono solo racconti, ma è risaputo che non c'è mai stato demone o stregone con un potere più grande di [[Attila]], il nostro antenato. Dunque non deve soprendere che noi, i suoi discendenti, odiamo e amiamo con maggior passione degli altri mortali.
*O voi, freddi, razionali figli dell'Occidente – voi non conoscete ''questo'' genere d'[[amore]]. Un amore che morde come l'odio più aspro, con baci che bruciano come ferri arroventati e con abbracci... ma non fatemi dire altro!
*Ho letto i vostri libri inglesi che parlano d'amore eterno, ma forse arriverò a comprenderne il significato solo al mio arrivo a Londra perché al momento non lo afferro ancora pienamente – o meglio, non capisco il significato che ''voi'' gli attribuite. L'amore ha un ciclo vitale, come il fiore che cresce in un campo: una volta sbocciato, ben presto appassisce. Poi ritorna la primavera, ma non torna lo stesso fiore, né un altro con le stesse radici. È una legge di natura. Una volta che la passione divampando ha raggiunto l'acme, è più probabile che si estingua.
*Possiamo anche ignorare il [[serpente]] che striscia sul terreno, ma ciò non significa che non ci morderà. L'ho imparato a mie spese. Ecco perché ora vivo come un recluso, con i gufi e i corvi che nidificano in cima alle torri del castello dei miei antenati. Forse, anche in questo momento, mentre parlo con voi, mio caro amico, c'è gente che tenta d'infangare il mio nome.
*Coloro che sono deboli, sono stati creati solo per soddisfare le necessità dei più potenti. La persona che sa esercitare la forza, otterrà la supremazia, e avrà il dominio su ogni cosa – bellezza, lungimiranza e conoscenza – proprio come un piccolo seme piantato in un cimitero col tempo diverrà un alto albero grazie alla forza vitale di mille generazioni, e ciascuna di queste contribuirà donando il suo vigore, la sua avvenenza e altre magnifiche qualità.
*Perché un vecchio eremita quale io sono dovrebbe avere a che fare col mondo esterno? Chi potrebbe mai volermi scrivere e a chi mai dovrei scrivere io?
*{{NDR|Sui [[tartari]]}} Sono brava gente. Se solo fossero più numerosi, tante cose sarebbero diverse. Per secoli, hanno fedelmente preservato molti tesori delle scienze occulte che altrimenti sarebbero finiti nell'oblio. Quando giungerà il tempo, la loro lealtà verrà ricompensata.
*Le masse sono composte da gente comune di scarsa intelligenza e non otterrai mai alcun potere. [...] Non saranno mai niente più di uno strumento nelle mani dei forti, che governano ''con'' esse e ''su'' di esse. Ma solo pochi comprendono appieno la saggezza di questa verità. Oh, voi inglesi siete così fieri della vostra libertà politica e del vostro progresso – come lo chiamate voi – ma tra voi tutti ci sono solo due o tre uomini che capiscono fino in fondo che cosa sia il progresso e quanto la libertà delle masse sia il suo peggior nemico!
*Voi occidentali avete ancora così tanto da imparare; non vi siete spinti molto oltre l'anticamera delle scienze, dove la vita e la morte sono ancora misteri irrisolti.
===''[[Dracula di Bram Stoker (romanzo)|Dracula di Bram Stoker]]''===
*È tanto che non sono più avvezzo a... agli ospiti. E avverto la fatica dei tanti anni passati a piangere i morti.
*[[Mina Murray|Mina]], [...] ho traversato oceani di tempo per trovarti. Riesci a capire che cosa sento per te? È stata una ricerca continua, disperata, interminabile. Finché il miracolo è avvenuto.
*Ho sopportato oceani di tempo, commesso atti irriferibili, per rimanere aggrappato alla vita, finché non fossi riuscito a trovarti.
*Ti dico che senza di te, senza la vita, l'amore che tu mi dai, sono morto a ogni umanità. Senza di te non sono altro che una belva che si nutre di sangue umano!
*Ho mentito, a te, a me stesso. Il dono della vita eterna è assai al di là dei miei poteri. La verità è che sarai condannata, come lo sono io, a camminare nelle tenebre della morte eterna. Ti amo troppo per farti questo!
*L'amore dei mortali non può avere presa... su di noi. Il nostro amore durerà per tutta l'eternità.
===Film===
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
[[File:Dracula (1931) trailer - 'I am Dracula' (cropped).png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Bela Lugosi]]]]
*{{NDR|Udendo dei lupi ululare}} Le ascolti bene. Sono creature della notte. Che musica per i miei orecchi!
*Il ragno sta tessendo la tela per qualche incauta mosca.
*Non bevo mai... vino.
*Morire un'autentica morte. Dev'essere stupendo.
*Ci sono cose ben peggiori della morte che attendono l'uomo.
*Per uno che non ha vissuto neanche una sola esistenza, lei è un uomo molto sapiente, Van Helsing.
*Van Helsing! Ora che lei ha imparato tutto ciò che ha imparato, farebbe un'ottima cosa a ritornare nel suo paese d'origine.
*Ormai è troppo tardi. Il mio sangue già scorre nelle sue vene. Mina vivrà. Vivrà nei secoli a venire, come io ho vissuto.
====[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]====
=====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''=====
*Non è quella che voglio. Non hai imparato ad obbedire. Quella non è lei!
*Tu domandi?! Io sono tornato per distruggere la famiglia Van Helsing per sempre, sia il vecchio che la giovane. Tu e i tuoi amici siete stati scelti.
*Sei tanto pazzo da misurarti contro di me? Contro di me che ho dominato nazioni intere?
=====''[[I satanici riti di Dracula]]''=====
[[File:Count Dracula and His Vampire Bride (1973) - Christopher Lee and Joanna Lumley 1.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Christopher Lee]] ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'']]
*Alcuni di noi hanno fermamente deciso che la decadenza dell'epoca attuale deve essere, e sarà, arrestata. Si sta organizzando un nuovo regime politico che dia di nuovo importanza ai valori morali. In mezzo all'indifferenza e allo smarrimento dell'Umanità, possono essere necessari i metodi persuasivi.
*Non voglio una fine tanto semplice e rapida, né per Van Helsing né per la sua nipotina.
*In questa vigilia del Sabba degli incorrotti, io ti convoco qui per assistere al mio supremo trionfo! Van Helsing, io scelgo questa tua giovane nipote per farne la mia consorte.
*Lo strumento della mia vittoria finale, più rapida, più spaventosa della morte nera. La peste! Fin dai primi momenti ogni muscolo, ogni fibra sarà in preda al tormento e all'agonia. Nei giorni che verranno, invocherai urlando la morte a tuo sollievo.
*La mia vendetta si è crogiolata nei secoli e sta cominciando ad esplodere.
=====''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''=====
*Chi è che osa disturbare il riposo di Dracula?
*Io non concedo favori a nessuno. Non accedo alle richieste dei miserabili. Non sai che Dracula esercita il comando anche dall'interno del più remoto angolo del mondo?
*Mi servono le tue spoglie mortali. Mi serve la forma della tua miserabile carcassa. Assumerò la tua immagine vivente.
*Ridarò un soffio di nuova vita ai sette vampiri d'oro e li farò i miei guerrieri, artefici della mia vendetta sugli uomini.
*[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]! Che tu sia dannato! Anche in questo sperduto paese continui a perseguitarmi.
*Io sono Dracula, signore dell'oscurità, padrone dei vampiri, principe dell'oltretomba, re dei dannati!
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*Non sono più giovane, ma sono irrequieto.
*La mia famiglia discende dal ramo slovacco. Per noi è ragione di orgoglio che nelle nostre vene scorra il sangue di tante razze. In queste mani c'è il sangue del grande Attila. A noi è stata affidata per secoli la salvaguardia del territorio magiaro. I bulgari, i longobardi, i turchi, si riversarono in massa contro le nostre frontiere e noi li respingemmo sempre. I Dracula sono stati in ogni tempo il cuore, il cervello, la mente direttiva, la spada, la gloria del loro popolo! Uno dei miei antenati attraversò il Danubio e distrusse la schiera turca. Respinto più volte, continuò a battersi, a battersi contro il nemico. E lui solo uscì vivo da quel campo di battaglia. Lui solo ne uscì vittorioso. Lui era veramente un Dracula. Ma ora, il vento soffia gelido attraverso le antiche mura merlate. E benché mi sia doloroso, devo andarmene.
*Le premono gli scambi, Mister Harker? [...] È il migliore tra tutti gli sport. Si prepara con calma il piano d'azione per uccidere l'avversario.
====''[[Il demone nero]]''====
*Quando i [[magiari]], gli [[avari]], i [[Longobardi|lombardi]] e i turchi si sono affacciati con le loro orde alle nostre frontiere, le abbiamo sempre respinte. Ogni qualvolta siamo stati costretti dalle circostanze a ritirarci, abbiamo poi riunito le nostre forze e contrattaccato. E quando [[Árpád d'Ungheria|Árpád]] e le sue legioni hanno invaso la nostra terra avita d'Ungheria... Diamine, è di nuovo mattina. Ho abusato di lei, tenendola alzata, anche se è stata una notte piacevole e, tutto sommato, istruttiva.
*Io vado in Inghilterra. E lei? All'Inferno!
*Così volete giocare d'astuzia con me, io che guidai eserciti centinaia di anni prima che voi nasceste. Pazzi! Niente e nessuno in questa vita può fermarmi. E a questo fine... {{NDR|si scuarcia il petto}} Ecco! {{NDR|costringe [[Mina Murray|Mina]] a bergli il sangue}} Ora sarà sangue del mio sangue, stirpe della mia stirpe, quindi mia adepta nella notte, ora mia schiava e compagna.
*Siete ora in mio dominio, signori. E non ve ne andrete.
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
[[File:Blood for Dracula (1974) 'The blood of these whores is killing me'.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Udo Kier]]]]
*Un uomo nella mia posizione è consapevole dei pericoli della vita moderna, specie per delle fanciulle.
*Come mai non avete mai avuto un innamorato? È insolito trovare una fanciulla sviluppata come voi che non sia stata con un ragazzo.
*A me non interessa che mia moglie sia vergine o no. Vedete, io sono un uomo moderno. Di fronte ad Anton io fingo di volere solo una vergine perché lui riferisce tutto alla mia famiglia. Non mi interessa affatto se la mia fidanzata è vergine o no. L'essenziale è che sia bella. E voi siete molto bella. Perciò, potete confidarvi con me. Voi non siete vergine, vero?
*Sapete che in [[Romania]] si usa prendere solo delle vergini per moglie? Da noi, i mariti le trattano come delle sante. [...] Non tutte le donne. Solo le spose vergini.
*Il sangue impuro di queste puttane mi sta uccidendo!
====''[[Nosferatu, il principe della notte]]''====
*Ah, giovanotto lei è come la gente del villaggio che non riesce mai ad entrare nello spirito di un cacciatore.
*Io ora al sole non attribuisco più nessuna importanza, né alle scintillanti fontane che alla gioventù piacciono tanto. Io adoro solo l'oscurità e le ombre, dove posso essere solo coi miei pensieri.
*Il tempo è un abisso profondo come lunghe infinite notti, i secoli vengono e vanno. Non avere la capacità di invecchiare è terribile. La morte non è il peggio: ci sono cose molto più orribili della morte. Riesce a immaginarlo? Durare attraverso i secoli, sperimentando ogni giorno le stesse futili cose.
*Chi dice che la morte è crudele sono solo gli inconsapevoli. Ma la morte non è che un taglio netto. È molto più crudele non essere capaci di morire.
*La mancanza di amore è la più crudele e abietta delle pene.
====''[[Scuola di mostri]]''====
*{{NDR|Al [[mostro di Frankenstein]]}} Svegliati, mio vecchio amico. È arrivato il momento.
*Oh, [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], i tuoi discepoli erano molto sciocchi a tentare di nascondere a me ciò che è mio. Nulla è nascosto ai miei occhi.
*Ci siamo, Van Helsing! Presto le creature della notte domineranno il mondo. Non c'è nessuno che possa fermarci!
*{{NDR|All'uomo-lupo in forma umana sotto tranquillante}} Sono spiacente per la dose, amico mio. È piuttosto letale per gli esseri umani. E poi, una dose umana sarebbe fuori luogo, ti pare? Bene, andrò a mettere qualcosa sotto i denti mentre procederai ad indossare un abito più "comodo".
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
[[File:Dracula helmet - Coppola - Sarah Stierch 01.jpg|thumb|Elmo di Dracula in ''Dracula di Bram Stoker'']]
*Rinuncio a [[Dio]]! Risusciterò dalla mia morte per vendicare la sua con tutti i poteri delle tenebre. Il sangue è la vita... e sarà mio!<ref name=sott>Dai sottotitoli del DVD "Dracula di Bram Stoker – Deluxe Edition", Columbia Pictures, ed. Sony Pictures, 2008.</ref>
*Credete nel destino? Che persino i poteri del tempo possono essere alterati per un unico scopo?
*L'uomo più fortunato che calpesta questa terra è colui che trova il vero amore.
*Fui sposato. Sembrano secoli ormai. Ella morì. [...] Lei è fortunata; la mia vita al più è commiserevole.
*Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti.
*C'è molto da imparare da animali.
*[[Assenzio]] è l'afrodisiaco dell'io. La fatina verde che vive nell'assenzio vuole la vostra anima. Ma con me sarete al sicuro.
*C'era una principessa, Elisabetta; era la donna più radiosa di tutti gli imperi del mondo. L'inganno dell'uomo la tolse al suo antico principe. Ella si lanciò per morire nel fiume di cui avete parlato. Nella mia lingua madre è chiamato [[Argeș (fiume)|Argeș]], il fiume della principessa.
*Vostri uomini impotenti con loro sciocchi incantesimi non vi proteggeranno dal mio potere. Io vi condanno alla eterna fame di vitale sangue e alla vivente morte.
*Io sono niente. Senza vita. Senz'anima. [...] Odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità.
*Io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula.
*Io vi do la vita eterna, l'amore eterno, il potere delle tempeste e degli animali della Terra. Venite con me per essere la mia amata sposa, per sempre.
*Pensate di potermi distruggere con i vostri idoli? Io che ho servito la Croce? Io, che ho comandato eserciti secoli prima che voi nasceste! [...] Io fui tradito. Guardate il vostro Dio che cosa mi ha fatto.
*Dammi la pace.
====''[[Dracula: morto e contento]]''====
*Frugoli della notte. Quanto sporco fanno!
*Renfield, non mi tange.
*Non sempre c'è iattura in una sepoltura.
*Io non bevo mai... vino. Oh, al diavolo! Fatemelo assaggiare!
*Ho avuto... un incubo solare.
*Van Helsing! Nome noto perfino nelle plaghe selvagge della Transilvania.
*Io mi accorgo, Van Helsing, che a lei piace dire l'ultima parola. Non mi trascinerà in tale pratica infantile. ''Paloștoi''!
*Renfield, sei uno stronzo! {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
====''[[Van Helsing]]''====
*{{NDR|Rivolto a [[Victor Frankenstein]]}} Mi rammarico che il tuo momento di gloria debba essere rovinato per una cosuccia come depredare una tomba.
*Ma perché non ci lasciano in pace? Non uccidiamo mai più di quanto ci serve, e meno di quanto ci spetta. Loro possono dire lo stesso?
*Io non ho un cuore! Io non provo amore! Né paura! Né gioa! Né dolore. Sono un uomo vuoto, e avrò vita per l'eternità.
*Sono in guerra contro il mondo e contro ogni anima vivente. Ma presto la battaglia finale avrà inizio.
*Gli [[Licantropo|uomini lupo]] sono una seccatura tale durante la loro prima luna piena. È così difficile controllarli.
*Sono in grado di capire il carattere di un uomo dal battito del suo cuore. Di solito quando mi avvicino posso quasi danzare a quel ritmo.
====''[[Dracula 3D]]''====
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate.
*Non mangio mai... la sera.
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito.
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri.
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito.
*Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz. [...] Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.
*Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.
*Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Le regole della bestia|Le regole della bestia]]''====
*Sono anzioso di vedere Inghilterra Signor Harker. Persone qui sono così limitate, e io appassisco tra queste mura. Sono tutti come privi. Sono tutti privi di sapore.
*Troverete mia dimora non di facile esplorazione. È un crescente molto intricato labirinto di scale e di porte e di ombre. [...] Non esiste mappa del mio castello. Nessun progetto finito è mai stato riportato su documenti. Si dice che molte anime sono intrappolate in groviglio di questi corridoi. ''Reserata carcerem'', la prigione senza serrature.
*Dove si trova carne, si trovano mosche.
*Quale è scopo di uno specchio? Nessuno troverà mai alcuna ispirazione nel proprio sguardo.
*Ah, un paletto conficcato nel cuore. Vedi, qualche volta le leggende hanno ragione. Questa però non si può testare troppo spesso. Posso avere solamente tre spose per volta. [...] Spose, sì. Penso sia la parola giusta per definirle. Vedi, sto cercando di riprodurmi, il che, francamente, può essere un po' una sfida quando c'è solo una di voi.
*Perché il trapasso arriva sempre come un tale shock per voi mortali?
*{{NDR|Sul perché vuole trasferirsi in Inghilterra}} Per le persone. Tutte quelle persone sofisticate e brillanti. Come ho cercato di spiegare a tutti per secoli: "Si è quello che si mangia".
*{{NDR|Sul sole}} Non lo vedo da centinaia di anni. [...] Ho avuto artisti che lo hanno dipinto, poeti che lo hanno descritto in versi, e Mozart ha composto una melodia così bella. Io... avrei dovuto risparmiarlo, ma che cosa vede l'avvocato? Johnny, nella mia memoria, tramonta dietro la seconda vetta più alta in questo periodo dell'anno, ed è piuttosto rosso.
*La fine è una benedizione. Morire ti da la prospettiva. È la cima della montagna da cui tutta la tua vita è finalmente visibile dall'inizio alla fine. La morte ti completa.
*I suicidi non funzionano. Non credi che i non-morti ci abbiano provato? Un paletto nel cuore va bene, ma dev'essere qualcun altro a conficcarlo.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Veliero di sangue|Veliero di sangue]]''====
*In mare si incontra una interessante varietà di individui, e vi consiglio di non affezionarvi troppo a nessuno di loro.
*{{NDR|Sul perché uccide le persone}} Perché voi cogliete i fiori?
*Io ho sempre sostenuto che il troppo sia soltanto sufficiente.
*Gli specchi possiedono una magia più profonda e pericolosa di quanto pensino le persone. Gli specchi possono dare spazio all'immaginazione o, peggio, mostrarci la verità.
*La raffinatezza di un gentiluomo, Agatha, è sempre solo una facciata.
*Sono stato un bravo detective, non credete? Ho un dono particolare nell'"eliminare" i sospetti.
*{{NDR|Sul perché teme il crocifisso}} Tutti la temono, ed è questo il problema. Non è affatto un simbolo di virtù e di bontà, è un simbolo di orrore e di oppressione. La vostra stupida Chiesa ha terrorizzato la popolazione contadina per secoli e io ho bevuto il sangue di quelle persone talmente a lungo che ho assorbito la loro profonda paura della croce. Mio Dio! Non vedo l'ora di poter mangiare degli atei.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#La bussola oscura|La bussola oscura]]''====
*Sono a questo mondo dal quindicesimo secolo. Le cose cambiano, ma ci si abitua. Anche se ammetto che c'è stata una grande accellerata.
*Uccidere è sana competizione. La pietà è mancanza di rispetto.
*Guarda tutte queste cose, tutto questo cibo, la scatola con le immagini mobili, e quella cosa là fuori... Bob la chiama... un auto. Quella è tua? [...] E questa isola del tesoro è la tua casa?! [...] È meravigliosa! Kathleen, sono un nobile in vita da 400 anni. Ho vissuto in castelli e palazzi tra le persone più ricche di ogni epoca, e mai, mai mi sono trovato in un lusso più sfarzoso di quello che mi circonda. Questa è una camera delle meraviglie. Non esiste re o regina o imperatore che io abbia conosciuto o mangiato che sarebbe entrato in questa stanza e avrebbe accettato di lasciarla. Sapevo che il futuro avrebbe riservato meraviglie. Non sapevo che le avrebbe rese accessibili a tutti.
*Mi sono perso un intero secolo. Che cosa sono i diritti? Nessuno ha dei diritti, Zoe. Uomini, donne o mostri, nessuno in nessun posto. È solo un'insensata fantasia.
*Ho sempre sostenuto l'eredetarietà del potere. La democrazia è la tirannia degli ignoranti. È solamente nel sangue siamo in grado di trovare la verità.
*Non è mio costume mangiare bestiame. Se parliamo di sangue, sono un intenditore. Il sangue è vite. Il sangue è una testimonianza. La testimonianza di tutti coloro che ho ucciso scorre nelle mie vene. Ora sceglierò con cura chi si unirà a loro. La maturità è il primo passo verso il decadimento, la dolcezza è una promessa di corruzione.
*La morte è l'unico atto che sa ancora di novità. Ogni altra esperienza umana è catalogata da qualche parte nelle vostre infinite biblioteche digitali. Non c'è nulla di nuovo. Ogni istante di vita è deteriorato e di seconda mano, tranne quell'unico momento dell'esistenza che nessuno è mai stato in grado di raccontare. In un mondo di strade già percorse, la morte è l'unica neve ancora immacolata.
==Citazioni sul Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*Sulla soglia è comparso un vecchio signore piuttosto alto, dal volto sbarbato se non per un paio di lunghi baffi bianchi, e vestito di nero dalla testa ai piedi, senza la minima nota di colore. Recava in mano una vecchia lampada di argento, nella quale la fiamma ardeva senza alcuno schermo o riparo di vetro, e che creava lunghe e tremolanti ombre, oscillando alla corrente della porta aperta. Il vecchio mi ha invitato a entrare con un gesto cortese della mano, dicendomi in un ottimo inglese ma con uno strano accento:<br>"Benvenuto nella mia casa! Entrate liberamente e per vostra libera volontà!". Non ha fatto un passo per venirmi incontro, ed è stato fermo come una statua, quasi il suo gesto di benvenuto lo avesse reso di pietra. Peraltro, come ho messo in piede oltre la soglia, si è improvvisamente animato e allungando in avanti la mano mi ha preso la mia con una forza che mi ha fatto tremare: un effetto non certo alleviato dal fatto che mi è sembrata fredda come il ghiaccio, più la mano di un morto che di un uomo vivo. ([[Jonathan Harker]])
*Il suo volto aveva un forte, fortissimo rilievo aquilino, con un naso sottile, molto pronunciato e delle narici molto dilatate, la fronte alta e prominente, e i capelli un po' radi sulle tempie ma alquanto abbondanti altrove. Le sopracciglia erano molto folte, e quasi si incontravano sopra il naso, i peli erano come cespugli, sembravano arricciarsi per la loro stessa abbondanza. La bocca, per quel che riuscivo a vederne sotto i grandi mustacchi, era ferma in un'espressione quasi crudele, con dei denti particolarmente bianchi e aguzzi. I denti si protendevano sopra le labbra, che erano di un rosso intenso, a indicare una straordinaria vitalità in un uomo della sua età. Quanto al resto, le orecchie erano pallide, ed estremamente appuntite. Il mento era quadrato e forte, e le guance magre ma sode. L'impressione generale era quella di uno straordinario pallore.<br>In un primo tempo avevo notato il dorso delle mani che egli teneva sulle ginocchia alla luce delle fiamme, e mi erano sembrate piuttosto bianche ed eleganti. Ma vedendole ora più da vicino, non potevo non notare che erano mani volgari e grossolane, con dita piuttosto tozze. Strano a dirsi, le palme erano pelose. Le unghie erano lunghe e sottili, e tagliate a punta. Quando il Conte si è chinato su di me e le sue mani mi hanno toccato, non ho potuto reprimere un brivido. ([[Jonathan Harker]])
*Mi ha parlato di cose e di genti, e in ispecie di battaglie, e ne parlava come se in tutte fosse stato presente. Questo me l'ha spiegato in seguito, dicendo che per un [[Boiardo (storia)|boiaro]] l'orgoglio della casata e del nome è parte di sé, che la loro gloria è la sua gloria, il loro destino il suo destino. Sempre, quando parlava della sua casata diceva "noi", e quasi sempre parlava al plurale, come se a parlare fosse un re. ([[Jonathan Harker]])
*Quello che ho visto è stata la testa del Conte sporgersi dalla finestra della sua stanza. Non l'ho visto in volto, ma l'ho riconosciuto dal collo e dal movimento della schiena e delle braccia. Mai, comunque, avrei potuto sbagliarmi sulle mani, che avevo avuto tante occasioni di studiare. Sul momento ho guardato la cosa con interesse e anche un po' con divertimento, perché è incredibile quanto un dettaglio così piccolo possa interessare e divertire un uomo che si trovi a essere prigioniero. Ma questi pensieri si sono trasformati in repulsione e in terrore, quando ho visto l'intera figura del Conte emergere lentamente dalla finestra e cominciare a strisciare giù lungo il muro del castello sopra lo spaventoso abisso, a capofitto e con il mantello che si apriva attorno a lui come un grande paio d'ali. Sulle prime non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho pensato a un qualche trucco del chiaro di luna, a un qualche stregato effetto dell'ombra, ma ho continuato a guardare e non potevo ingannarmi. Ho visto le dita delle mani e dei piedi aggrapparsi agli angoli delle pietre, dove la calcina si era consumata con gli anni, e sfruttare così ogni appiglio e ogni irregolarità per scendere sveltamente, così come una lucertola si sposta lungo un muro. ([[Jonathan Harker]])
*Nella cassa giaceva il Conte, ma il suo aspetto era quello di una giovinezza riacquistata quasi per intero. Perché i capelli bianchi e i baffi erano ora scuri come di grafite; le guance erano più piene, e un debole rosato trapelava di sotto il biancore della pelle; la bocca era più rossa che mai, perché sulle labbra vi erano gocce di sangue fresco, che spuntavano dagli angoli della bocca e scorrevano lungo il mento e il collo. Perfino i suoi profondi occhi ardenti parevano incassati in un volto di carne turgida, perché le palpebre e le borse sotto di essi erano gonfi, come se quella orribile creatura si fosse abbuffata di sangue, e ora era lì, come una sozza sanguisuga, esausta e sazia. ([[Jonathan Harker]])
*Penso che si dovrebbe provare compassione per un qualcosa braccato come il Conte. È giusto dire "qualcosa": Questa Cosa non è umana – e non è neanche una bestia. Ma venire a conoscere dalle parole del dottor Seward il racconto della morte della povera Lucy, e di tutto quel che ne è seguito, basta per inaridire le fonti della compassione nel cuore di chiunque. ([[Mina Murray]])
*Il ''nosferatu'' non muore come l'ape una volta che ha punto. Lui è più forte; e essendo più forte ha ancora più potere di fare il male. Questo Vampiro che è tra di noi è anche lui così forte di persona come venti uomini; è astuto e malfido più che altro mortale, perché la sua malvagia astuzia cresce con l'età; lui si giova anche di aiuto della negromanzia, che è, come da sua etimologia, previsione di futuro per mezzo dei morti, e tutti i morti che lui può avvicinare sono ai suoi ordini; è una bestia, ma più che una bestia; è un demonio insensibile, e in lui non esiste cuore; lui può, senza limiti, manifestarsi quando e come vuole, e in qualsiasi forma sia in lui; lui può, nell'ambito di sua presenza, comandare gli elementi: la tempesta, la nebbia, il tuono; può comandare ogni essere inferiore: il topo e il gufo, e il pipistrello – e la falena, e la volpe, e il lupo; può crescere di statura, e farsi piccolo; e può a volte svanire in niente e ritornare irriconoscibile. Come dunque possiamo noi cominciare nostra lotta per distruggerlo? Come faremo noi per trovarlo; e una volta trovato come noi distruggere lui? Amici miei, questo è molto terribile compito che noi ci assumiamo, con conseguenze possibili da far tremare anche il più coraggioso. Perché se noi manchiamo in questa battaglia, vincerà certamente lui; e allora quale sarà nostra fine? La vita non è niente! Io non do a vita grande peso. Ma perdere qui non è solo questione di vita o di morte. Il fatto è che noi diventeremmo come lui, che noi d'ora in avanti diventiamo orrende creature della notte come lui – senza cuore e senza coscienza, a depredare i corpi e le anime di quelli che più amiamo. Per noi saranno chiuse in eterno le porte del cielo; perché chi mai potrà riaprirle per noi? Andremo avanti per sempre aborriti da tutti; una macchia nel volto dello splendore solare di Dio; una freccia nel fianco di Colui che è morto per l'umanità. Ma qui ci troviamo faccia a faccia con il dovere; e possiamo indietreggiare noi in un caso come questo? Per me, io dico di no; ma io sono vecchio, e la vita, con la sua luce del sole, i suoi bei momenti, il suo canto degli uccelli, la sua musica, e il suo amore, è cosa di lontano passato. Voi altri siete giovani. Qualcuno ha visto il dolore; ma per lui ci sono di riserva giorni belli. ([[Abraham Van Helsing]])
*Deve infatti trattarsi di quel Voivoda Dracula, diventato famoso per le sue guerre contro i turchi, sul grande fiume che segna la frontiera con la Turkeyland. Se questo è vero, non deve essere stato un uomo comune; perché a quel tempo, e per secoli dopo di allora, di lui si parlava come dell'uomo più intelligente, e più astuto, così come del più coraggioso dei figli della 'terra al di là della foresta'. Quella testa straordinaria e quella sua volontà di ferro sono scesi con lui nella tomba, e anche ai giorni nostri si schierano contro di noi. I Dracula, dice [[Ármin Vámbéry|Arminius]], erano una grande e nobile stirpe, anche se di tanto in tanto qualche rampollo era creduto da loro contemporanei avere rapporti con il diavolo. Loro avevano imparato suoi segreti a Scholomance, in mezzo a montagne sopra il lago [[Sibiu|Hermannstadt]], dove il diavolo sostiene ogni dieci sapienti uno essere suo. Negli annali si trovano parole come 'stregoica' ovvero strega; 'Ordog' e 'Pokol', ovvero Satana e Inferno, e in un manoscritto proprio di questo Dracula si parla come di un 'wampyr', parola che noi comprendiamo fin troppo bene. Da lombi proprio di questo uomo sono venuti poi grandi uomini e eccellenti donne, e le loro tombe rendono sacra questa terra, dove soltanto è nata cosa così scellerata. Perché non è certo l'ultimo di tali orrori che questo essere malvagio affonda le sue radici in cosa buona; in terra sterile di sante memorie non può trovare riposo. ([[Abraham Van Helsing]])
*La nebbia si faceva sempre più fitta, e ora riuscivo a vedere di dove era entrata, simile al fumo – o come la bianca energia dell'acqua bollente: non dalla finestra, ma attraverso gli interstizi della porta. Diventava sempre più fitta, fino a che mi è sembrato che si concentrasse in una sorta di nuvola a forma di colonna nel bel mezzo della stanza, attraverso la quale, in alto, riuscivo a vedere la luce del gas brillare con un occhio di color rosso. Ogni cosa ha cominciato a girare nel mio cervello, così come la colonna di nebbia stava ora girando per la stanza, e in tutto questo si manifestavano le parole della Scrittura: "...una colonna di nebbia di giorno e di fuoco di notte". Era questa una sorta di guida spirituale che mi stava assistendo nel sonno? Ma quella colonna era composta di elementi sia diurni che notturni, perché in quell'occhio vi era il fuoco, che ora esercitava un nuovo fascino su di me, finché, continuando a fissarlo, quel fuoco si è diviso, ed è sembrato guardarmi attraverso la nebbia con due occhi rossi, come Lucy me li aveva descritti nel suo momentaneo vaneggiamento mentale quando, sulla scogliera, i raggi del sole cadente colpivano le vetrate della chiesa di Santa Maria. Improvvisamente mi ha folgorato l'orrenda idea che così fosse stato anche quando Jonathan aveva visto le tre terribili donne farsi reali e concrete nel vortice della nebbia illuminata dalla luna, e nel sogno devo essere svenuta, perché tutto si è fatto nera tenebra attorno a me. L'ultimo sforzo cosciente della mia immaginazione è stato quello di vedere una livida faccia gessosa emergere dalla nebbia e piegarsi sopra di me. ([[Mina Murray]])
*Il chiarore della luna era tale che malgrado le spesse tende gialle alle finestra, nella stanza c'era abbastanza luce per vedere tutto. Sul letto accanto alla finestra giaceva Jonathan Harker, il volto paonazzo e il respiro affannoso, come ipnotizzato. Inginocchiata accanto al letto, il viso voltato dall'altra parte, vi era la bianca figura di sua moglie. Al fianco di lei, un uomo alto e magro, vestito di nero. Ci voltava le spalle, ma come l'abbiamo visto abbiamo tutti riconosciuto il Conte – in ogni dettaglio, compresa la cicatrice sulla fronte. Con la sinistra teneva strette tutte e due le mani della signora Harker, lontane da sé per tutta la lunghezza delle braccia di lei; con la mano destra la afferrava per la nuca, forzandole il volto contro il proprio petto. La bianca camicia di notte di lei era chiazzata di sangue, e un rivolo sottile scendeva lungo il busto dell'uomo, messo a nudo da uno strappo del vestito. L'atteggiamento dei due richiamava terribilmente quello di un bambino che stesse forzando il muso di un micino verso un piatto di latte per obbligarlo a bere. ([[John Seward]])
*Ho studiato e continuamente ristudiato, da quando capitate in mia mano, tutte carte relative a questo mostro; e più io studiato, più grande mi sembra la necessità di distruggere lui radicalmente. Tuto dà prova di suo progredire: non solo per quanto riguarda sua potenza, ma anche di sua coscienza di questo. A quanto ho saputo da mio amico [[Ármin Vámbéry|Arminius]] di Buda-Pesht, lui in vita è stato grande uomo. Soldato, statista, e alchimista – la quale alchimia era il punto più avanzato del sapere scientifico della sua epoca. Aveva una grande intelligenza, e una cultura senza confronti, e un cuore che non conosceva né paura né rimorso. Ha osato perfino frequentare Scholomance, e non c'era ramo del sapere del suo tempo che lui non ha provato. Ebbene, in lui i poteri della mente sono sopravvissuti alla morte fisica; anche se pare che la sua memoria non rimanesse completa. In qualcuna delle facoltà del suo cervello era rimasto, ed è anche adesso, un bambino; però sta crescendo, e alcune cose che in principio erano infantili ormai hanno preso una dimensione adulta. Sta sperimentando, e lo fa piuttosto benne; e se non era che noi abbiamo attraversato la sua strada, lui poteva essere – e se noi falliremo, lo sarà – il padre e il capostipite di un nuovo genere di esseri, la cui strada si snoda non attraverso la Vita, ma attraverso la Morte. ([[Abraham Van Helsing]])
*Quella povera anima che ha causato tutta questa miseria è il caso più triste. Pensate solo a quale sarà la gioia di quell'essere quando anche lui sarà distrutto nella sua parte peggiore onde la sua parte migliore possa raggiungere l'immortalità spirituale. Dovete guardare anche lui con compassione, anche se non per questo dovete rinunciare a distruggerlo. ([[Mina Murray]])
*La decisione di lasciare la sua deserta terra – deserta di uomini – e di venire in un paese dove la vita di tanto si è moltiplicata che la gente qui è ora come un grande campo di grano, è stato il frutto di un lavoro di secoli. Se un altro Non-Morto, come lui, cercasse di fare quello che lui ha fatto, forse neppure tutti i secoli del mondo del passato, o quelli del futuro, potrebbero aiutarlo. Nel caso di questo mostro, tutte le forze della natura, le più occulte e profonde e potenti devono avere lavorato insieme in un qualche prodigioso modo. Già il luogo dove lui è stato vivo, e poi Non-Morto per tutti questi secoli, è tutto pieno di stranezze del mondo chimico e geologico. Ci sono caverne profonde e anditi che nessuno ha mai raggiunto a tutt'oggi. Ci sono vulcani, che da loro bocche ancora mandano fuori acque dalle strane proprietà, e gas che uccidono o fanno rinascere. Indubbiamente, c'è qualcosa di magnetico o di elettrico in queste combinazioni di forze occulte che contribuiscono alla vita fisica in modo davvero strano; e anche in lui c'erano in principio grandi qualità. In un'epoca antica, dura e bellicosa è stato lui celebrato come colui che aveva più nervi d'acciaio, più acuto cervello, più coraggioso cuore di chiunque altro al mondo. In lui alcuni principi vitali, per qualche strana via si sono realizzati al massimo: e come il suo corpo si mantiene forte e cresce e si rafforza, così cresce anche il suo cervello. Tutto questo senza quel diabolico aiuto che è certamente in lui; e che deve piegarsi alla potenza che proviene ed è simbolica del Bene. ([[Abraham Van Helsing]])
*Pensate voi un po' che insistenza e che determinazione. Con il cervello infantile che possedeva, da molto tempo ha concepito l'idea di andare in una grande città. Che cosa fa lui allora? Trova subito quello che è il posto al mondo più promettente per lui. Poi deliberatamente si prepara all'impresa. Con grande pazienza trova quale è la sua forza e quali sono i suoi poteri. Studia nuove lingue. Impara una nuova vita sociale; nuovo ambiente per antiche usanze; la politica, la legge, l'economia, le scienze, le abitudini di un paese e di un popolo che si sono sviluppate durante la sua esistenza. Lo sguardo che ha dato a tutto questo non ha fatto altro che stimolare suo appetito ed eccitare suo desiderio. Non solo: lo aiuta a crescere anche in quanto cervello; perché tutto gli dimostra quanto lui ha avuto ragione con sue prime intuizioni. Tutto questo lui ha fatto da solo: tutto da solo!, da una tomba in rovina in una terra dimenticata. E quanto di più non potrà lui fare, una volta che gli si aprirà il più grande universo del pensiero? Lui che come sappiamo può irridere alla morte; che può prosperare nel mezzo di malattie che uccidono popoli interi. Oh, se un essere così provenisse da Dio, invece che dal demonio, quale forza benigna potrebbe lui essere in questo nostro vecchio mondo! ([[Abraham Van Helsing]])
*Il Conte è un criminale e appartiene al tipo criminale. Tale lo classificherebbero [[Max Nordau|Nordau]] e [[Cesare Lombroso|Lombroso]] e, ''quia'' criminale, la sua mente è formata solo in maniera imperfetta. Ragion per cui, in una situazione difficile, non può che cercare soluzioni nell'abitudine. ([[Mina Murray]])
*Ho visto il Conte giacere nella cassa sul terriccio, che con la brusca caduta dal carro lo aveva in parte coperto. Era mortalmente pallido, proprio come una statua di cera, e gli occhi rossi ardevano di quell'orribile volontà di vendetta che io conoscevo fin troppo bene.<br>Mentre lo guardavo, i suoi occhi hanno colto la visione del sole che tramontava, e l'espressione di odio del suo volto si è tramutata in un'espressione di trionfo.<br>Ma proprio in quell'istante, ecco il colpo lampeggiante del grande pugnale di Jonathan. Io ho urlato, vedendo la lama squarciargli la gola; mentre il signor Morris gli affondava nel cuore il suo coltello ricurvo.<br>È stato come un miracolo; sotto i nostri propri occhi, e quasi nel breve tempo di un respiro, l'intero corpo del Conte si è dissolto in polvere ed è sparito alla nostra vista.<br>Mi sarà di sollievo per tutta la vita poter ricordare che proprio in quel momento di ultima dissoluzione, nel suo volto è comparsa un'espressione di pace che mai avrei creduto potervi albergare. ([[Mina Murray]])
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Sono sempre più curioso: non capita tutti i giorni d'incontrare un nobile ungherese – o meglio, transilvano – che abita in un antico castello tra montagne desolate, al margine estremo del mondo civilizzato, eppure capace di scrivere lettere in un impeccabile inglese con tutta la disinvoltura di una persona colta e istruita, mentre negozia con legali e agenti immobiliari per l'acquisto di una casa nel cuore di Londra. Un uomo simile dev'essere a dir poco formidabile. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Più tardi, ho conosciuto un professore sassone che ha passato buona parte della giornata a mostrarmi la città. Quando gli ho chiesto del Conte Dracula, spiegandogli che lo avrei incontrato e sarei rimasto da lui per due settimane, si è mostrato sorpreso perché, mi ha spiegato, il Conte era noto per condurre una vita ritirata, evitando il contatto con la gente e, per quanto ne sapeva, nessuno era mai stato invitato al castello. "Circoleranno senz'altro molte storie sul suo conto" ho detto allora "poiché, si sa, gli uomini hanno la tendenza a schernire quelli che non legano i loro fagotti come gli altri viaggiatori". Il professore mi ha confermato che, sì, circolavano molte voci a proposito del Conte, ma che nessuna persona ragionevole avrebbe mai dato ascolto a simili chiacchiere. A parte questo, non aveva altro da raccontare su di lui, tranne il fatto che apparteneva a una delle più grandi e antiche famiglie del Paese, di cui gli uomini – in virtù delle innate qualità della stirpe – erano i più coraggiosi e le donne le più belle, a tal punto che per secoli erano stati oggetto di leggende e poesie. Non sapeva se il Conte avesse figli o meno, ma mi ha detto che è stato sposato tre volte, e per tre volte è rimasto vedovo. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Ero turbato perché chiaramente il Conte non era del tutto sano di mente, e anche se era anziano e canuto, avevo il sospetto che non sarei stato in grado di contrastare la sua forza e la sua agilità, dal momento che si vantava di essere un discendente di [[Attila]], re degli [[unni]]. Sembra che in questo Castello ci si debba aspettare di tutto. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Il Conte ha grande dimestichezza con la situazione politica attuale, tuttavia fatico a capire in quale ideologia si riconosca. Sotto certi aspetti sembra molto liberale, come un vero rivoluzionario, mentre su altri argomenti, le sue vedute sono talmente superate che sembra più conservatore di tanti reazionari. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
===Film===
*Dracula non era un pazzo, almeno non nel senso corrente. Dracula era la più assurda delle creature, il capo dei vampiri, sovrano delle anime maledette. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], ''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'')
*È miniera di arroganza. Molto facile comprendere perché questa aristocrazia decadente è lì per morire in quella parte del mondo. ([[Abraham Van Helsing]], ''[[Dracula: morto e contento]]'')
*Nel quindicesimo secolo, in quella zona d'Ungheria detta Transilvania, viveva un nobiluomo così audace in battaglia che i suoi soldati gli diedero il nome di "Dracul", che significa "diavolo". Soldato, statista, alchimista e guerriero, egli era così autorevole che si ritenne che fosse riuscito a soggiogare perfino la morte fisica. Fino ad oggi, nulla ha dimostrato il contrario. (''[[Il demone nero]]'')
*– Un paletto d'argento? Un crocifisso? Ma come potevi pensare che non avessimo già provato di tutto prima?! Gli abbiamo sparato, l'abbiamo pugnalato, bastonato, schizzato con l'acqua benedetta, gli abbiamo trafitto il cuore con un paletto, ma vive ancora. Lo vuoi capire? Nessuno sa come uccidere Dracula.<br>– Ah. E che cosa aspettavi a dirmelo? (''[[Van Helsing]]'')
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
*– Ridi quanto vuoi. Io trovo che sia affascinante.<br>– Oh, di questo non discuto. Ma io preferisco qualcuno di più normale.
*Proprio quando cominciavo a chiudere gli occhi ho sentito i lupi ululare. Poi è cominciato il sogno. Sembrava che tutta la stanza fosse invasa dalla nebbia. Era così fitta che a stento vedevo il lume vicino al letto, un fioco bagliore nella nebbia. E poi ho visto due occhi rossi che mi fissavano e una faccia bianca e livida è scaturita dalla nebbia. Mi è venuta vicino, così vicino! Sentivo il suo alito sul viso e poi le sue labbra! [...] E poi, la mattina, ero così debole. Era come se mi avessero tolta la forza vitale. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
*– Ma Dracula che cosa ha a che fare con lupi e pipistrelli?<br>– Dracula è il nostro vampiro.<br>– Ma professore, lei è certo...?<br>– L'immagine di un vampiro non viene riflessa dallo specchio. Per questa ragione Dracula ha voluto infrangerlo.<br>– Non per essere scortese, ma è un discorso che mi aspetterei da uno dei pazienti di questa clinica.<br>– Sì, ed è quello che penserebbero i medici inglesi e la vostra polizia. La forza di un vampiro sta proprio nel diffuso scetticismo della gente.
*Una nebbia rossa si diffonde sull'erba, avanzando come una lingua di fuoco che lui apre come un velario, e allora io vedo centinaia di migliaia di topi, con piccoli occhi rosso fiamma, come i suoi, ma solo più piccoli. E allora lui solleva la mano e li ferma tutti! Mi sembra che le sue labbra dicano: "Topi, topi, topi! Torme, milioni di topi, e tutti rosso sangue! E li darò tutti a te, se tu mi obbedirai!" ([[Renfield]])
*È venuto da me, poi si è aperto una vena nel braccio e mi ha costretto a bere. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
====''[[Dracula il vampiro]]''====
*Finalmente ho conosciuto il conte Dracula. Come speravo, egli è convinto che io sia qui per occuparmi dei suoi libri. Non mi rimane ora che attendere la luce del giorno. Poi, con l'aiuto di Dio, porrò fine per sempre al regno di terrore di quest'uomo. ([[Jonathan Harker]])
*Sono divenuto vittima di Dracula e della donna che è in suo potere. Forse sono condannato a divenire uno di loro. Se così fosse, che la persona che troverà il mio corpo sappia ciò che è necessario fare per poter liberare la mia anima. ([[Jonathan Harker]])
*Dopo la morte di Jonathan Harker, il conte Dracula, propagatore di questo male indicibile, è sparito. Dobbiamo trovarlo e distruggerlo. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
*Sappiamo di vampiri che hanno esistito per secoli. Dalle cronache, si desume che Dracula possa avere cinque o seicento anni. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
====''[[Dracula, principe delle tenebre]]''====
*Dopo un regno di innarrabile terrore durato più di un secolo, il re dei vampiri era stato finalmente scovato nella sua tana su un picco dei Carpazi. Per più di un secolo, molti avevano sperato di distruggerlo, e tutti avevano fallito. Qui, finalmente, un avversario armato di una profonda conoscenza delle orride forze del male lo distrusse in modo assoluto, definitivo... così almeno sembrò. Migliaia di persone erano state schiave dell'osceno culto del vampirismo. Ora esso periva alla sua stessa sorgente. Solo il ricordo rimaneva, il ricordo della più diabolica e orrida creatura che l'umanità abbia conosciuto.
*– Chi era il suo padrone?<br>– Era il Conte Dracula, signore. Di antica e aristocratica famiglia. [...]<br>– E non c'è nessun discendente?<br>– Il mio signore morì senza eredi, signore. Nel senso corrente dell'espressione.
*Se vuol assistere alla distruzione di un mostro generato dal Conte Dracula, venga con me. Ma, l'avverto, non è uno spettacolo edificante.
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*– Vengo da Londra.<br>– Da Londra?<br>– Vado a trovare uno dei nostri clienti. Forse lei lo conosce: il conte Dracula. Allora, lo conosce?<br>– Mio caro signore... Che Dio l'aiuti, perché se va dal conte Dracula, avrà bisogno di protezione.
*Che è successo al conte Dracula? Sono scappato dal castello. Lui mi ha inseguito insieme agli altri. Erano vampiri giganti con enormi denti. Volevano succhiarmi il sangue. Non l'ho sognato. Erano dei vampiri! Li ho visti nelle bare. Perché non vuole credermi? ([[Jonathan Harker]])
*Attraverso antiche leggende greche, indiane, magiare e perfino cinesi, ci è giunta notizia di un uomo che vivrebbe nutrendosi del sangue di altri esseri umani. In questo modo, non solo rimane in vita, ma non invecchia mai. Non è un fantasma, ma non lascia ombra. Può trasformarsi molto facilmente in cane, in vampiro, in gufo, o in qualsiasi altro tipo di animale. Vive solo di notte e durante il giorno si rifugia nella sua tomba. Le persone a cui ha succhiato il sangue vengono contagiate. Se muoiono si trasformano a loro volta in altrettanti vampiri. Il suo nome è Dracula. ([[Abraham Van Helsing]])
*– Allora perché non l'arrestano?<br>– Lei sottovaluta il conte Dracula. E poi che può fare la legge contro un uomo che vive al di fuori del nostro mondo?
*Finché Dracula è in vita, il tempo e lo spazio contano molto poco. ([[Abraham Van Helsing]])
====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''====
*La raccappricciante leggenda del Conte Dracula estende il suo terrore molto al di là delle montagne della Carpazia fino alla metropoli vittoriana di Londra. Qui, in Hyde Park, avviene il definitivo confronto tra Lawrence Van Helsing e il suo irriducibile nemico, il vampiro Dracula.
*Mio nonno morì lottando con un vampiro, il più terribile, il più pericoloso vampiro di tutti i tempi. Però prima aveva raccolto delle prove. Prove positive. Non c'è niente da ridere, glielo assicuro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Circa un secolo fa, ci sono avute prove, prove positive, che uno viveva in questa città: Dracula. Secondo le leggende, esso fu sepolto in Chelsea, probabilmente da uno dei suoi discepoli, e probabilmente a San Bartolph. Sì, in un angolo sconsacrato. Se il paletto è stato estratto dal suo cuore, egli potrebbe resuscitare. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Questa è la sua vendetta, una vendetta che si trascina da anni, una diabolica ritorsione contro i discendenti di Lawrence Van Helsing, mio nonno. Vuole sfogare il suo odio in questo modo, trasformando mia nipote in un essere come lui, facendola diventare un morto che vive, un vampiro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[I satanici riti di Dracula]]''====
*Il bacillo della peste, la Valham House, la distruzione psichica di intellettuali come il professor Keely e gli altri, sono tutti elementi di un piano, volto ad uno scopo preciso. Una vera forza. L'ombra di cui io vi parlo è più sinistra, più oscena di qualunque mostruosità possiate immaginare. Vincitore della putrefazione, maestro degli incorrotti, il Conte Dracula! ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Ho già distrutto il Conte Dracula una volta. Accadde più di due anni fa, nel Chiostro di San Bartolph's. Ma quell'essere può rinascere per rincarnazione. Si richiede un discepolo, una persona molto esperta nel rito. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Probabilmente nel suo subcosciente è ciò che desidera. La fine di tutto. Egli è un immortale maledetto che vive sulla violenza, la paura, il terrore. Ma supponendo, solo supponendo, che egli aspiri alla pace eterna, vorrebbe prima abbattere l'intero universo, vendicarsi di tutto. Uomini muoiono di peste a milioni, e come ombra della morte una sinistra figura si apre il cammino a colpi di falce. Il Conte Dracula è la profezia biblica di Armageddon. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Dopo aver distrutto ogni essere vivente sulla Terra, ti resterà un mondo vuoto da comandare. È questo che vuoi, Conte Dracula? Una grande fiammata fatta di orrore e di violenza? La spettrale distruzione di un intero pianeta? È questo il tuo ultimo desiderio? ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
*Dracula? Ha detto così? Dracula... Ha un suono così singolare. Tre sillabe, eh? Dra-cu-la. Ha un che di accattivante questo nome.
*Io non ho incontrato nome più perfetto negli annali della nobiltà. Vostro padre, figlie mie, riconosce la sostanza dalla forma: la polpa del frutto dalla buccia che lo riveste. Ci sono gli assaggiatori di vino e gli assaggiatori di nomi. Sì, "Dracula", una felice combinazione di oriente e di occidente, di realtà e di fantasia. Se non temessi di fare della letteratura o della retorica, che aborrisco, aggiungerei che in un certo senso gli mutua un qualche ingrediente del Conte di Montecristo, nonché di Sinbad il marinaio.
*Dracula ci dà una garanzia anche dal punto di vista glottologico. A tutt'oggi, non si sono segnalati nomi che finiscono in ''-ula'' che contengono un segno negativo.
*Vive del sangue degli altri. Non serve a nessuno, né adesso né mai.
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
*Il mio animo abbandona il mio corpo. [...] Non ho mai provato sensazioni tanto angoscianti. Non riuscivo a tornare da te, sono completamente sconvolta. [...] Dovevo! Era come se mi trascinasse, mi attirasse, e io ho perso il controllo. [...] Aveva gli occhi rossi. [...] Avverto ancora il sapore del suo sangue in bocca. ([[Lucy Westenra]])
*Non so, ma ho quasi la sensazione che il mio strano amico sia qui con me. Parla nei miei pensieri. Con lui mi sono sentita più viva di quanto lo sia mai stata. E ora, senza di lui e presto sposa, io mi sento confusa, smarrita. Forse, per quanto cerchi di essere buona, sono cattiva. Forse sono una donna cattiva e volubile. ([[Mina Murray]])
*Da vivo fu un uomo dalle qualità esemplari, e la sua mente era potente e grande. Ma più grande è la necessità di schiacciarlo e distruggerlo definitivamente. ([[Abraham Van Helsing]])
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
*– Dracula, principe tra tutti i vampiri, teme la croce. Riuscite a capire che cosa significa?<br>– No. Spiegatemelo.<br>– Dio esiste. Dio esiste e finalmente anch'io l'ho trovato.<br>– Avete trovato il Diavolo.<br>– Se serve il Diavolo per condurmi dal mio Signore, allora io dico ben venga il Diavolo!
*– Che cos'è il Conte Dracula?<br>– In vita, era un principe di eccezionale cultura e di successo. Nella morte, suppongo si potrebbe dire che sia il migliore dei vampiri.<br>– Il migliore?<br>– Quello di maggior successo. La maggior parte sono selvaggi, mezzi pazzi. Raramente durano a lungo, mentre Dracula è riuscito a conservare la sua forma umana e il suo intelletto più o meno intatti per centinaia di anni.<br>– Bevendo sangue umano.<br>– Tutti bevono sangue. Dracula ha imparato a farlo bene, secegliendo le sue vittime con la massima cura, credo. Persino nella morte ha mantenuto la selettività di un aristocratico.
*Consideriamo che il Conte Dracula non sopporta la sua immagine, Dracula, che non vuole esporsi alla luce del sole e non può entrare in una casa senza essere invitato. Queste non sono maledizioni. Sono mere abitudini che sono diventate feticci e poi leggende a cui credete persino voi. Le regole della bestia: ne abbiamo discusso molto tempo fa. Ma perché? Di che cosa avete paura? Siete un guerriero nato da una stirpe di guerrieri. Vostro nonno è morto combattendo, vostro padre, i vostri fratelli, i vostri figli, i loro figli. E tutti sono caduti da eroi sul campo di battaglia, ma non voi. Non il Conte Dracula, il condottiero che si apposta nell'ombra e sopra le vite degli altri, indesiderato in ogni luogo, che dorme in una cassa di terra, eppure sogna la tomba di un guerriero, che si ritrova ammaliato da una ragazza innamorata della cosa che lui teme di più: la morte. E ora sappiamo perché questo {{NDR|il crocifisso}} funziona: perché rappresenta il coraggio che bramate di possedere, il coraggio che ci vuole per morire. Direi che vi vergognate. Il Conte Dracula si vergogna!
===Persone===
*Ciò che più sorprende in lui è l'assenza di rimorso, la noncuranza delle conseguenze delle sue azioni. Agli occhi degli altri personaggi maschili del romanzo, che sotto la guida del dottor Abraham si schierano a tutela dell'ordine ideologico costituito, Dracula è l'incarnazione di Satana senza senso di colpa, del potere senza limiti, del sesso senza coscienza né controllo. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Con ''Dracula'' e nella letteratura e nella cinematografia che ne sono derivate si è stabilizzato il tipo del vampiro nobile (Dracula è più spesso chiamato "il Conte") che si appropria delle vergini e dei bambini del suo feudo, nel quale si parla (sottovoce) di lui con odio e terrore. C'è un po' di [[Gilles de Rais]] in Dracula (e il [[Barbablù]] della fiaba è una sorta di vampiro). ([[Renato Giovannoli]])
*Dracula è una grande metafora, in realtà, Dracula è una brutta malattia che entra nella vita di una coppia e la sconvolge. Un cancro, che ti assale e che ti succhia via la vita, e che bisogna in qualche modo sconfiggere. ([[Sergio Rubini]])
*È molto attraente nella sua pericolosità. È la personificazione del male. È Lucifero. È Mefistofele. È come il diavolo, in realtà. ([[Gary Oldman]])
*Ha queste tre cose: una potente forza fisica, il potere di muoversi nel tempo e nello spazio e un fortissimo appeal sessuale per le sue vittime femminili. ([[Terence Fisher]])
*Il Conte, che si aggira di notte e dorme di giorno, parla alle ansie più intime, alle sessualità represse, a un mondo sotterraneo di sé segreti. Questo nobile luciferino è più stimolante degli innocenti che brama e, in un certo senso, il Conte stesso è una specie di teatro, nel quale sono messe in scena le nevrosi della sua era. ([[Joseph O'Connor]])
*Il conte transilvano è in pratica l'ultimo degli eroi romantici: alle prese con l'irrazionale, il magico, il misterioso, in sospeso tra il Bene e il Male, la Vita e la Morte, la Morte e l'Immortalità. Naturalmente è destinato alla sconfitta in una società che si è votata alla Scienza (e più tardi alla tecnologia), ma non prima di aver scosso alle fondamenta il sistema di valori su cui tale società è fondata. (''[[Il Mereghetti]]'')
*In quella sua prima apparizione Dracula somiglia molto al "gran personaggio" di cui parla [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] (ed entrambi ricordano il Diavolo), soprattutto nei particolari degli "occhi accesi" e del "labbro atteggiato di minaccia". [...] Anche il palazzo del "gran personaggio" può ricordare il castello di Dracula, oltre che certe architetture delle ''Mille e una notte'', soprattutto per la presenza delle "fantasime" [...]: le evanescenti e lunari mogli di Dracula. [...] E se si considera il vampirismo come una figura del male nel suo aspetto contagioso, la fuga di Harker equivale al rifiuto del protagonista del racconto manzoniano di diventare un untore. ([[Renato Giovannoli]])
*In realtà il conte Dracula – come [[Giacomo Casanova|Casanova]] e [[Dongiovanni]], come [[Marchese de Sade|Sade]] e [[Restif de la Bretonne]] – dovrebbe essere collocato nell'immaginario dell'amore prima che in quello dell'orrore. Con l'aggiunta di una sottolineatura crudele che, lungi dal rappresentare un limite, rientra per acquisizione non soltanto letteraria – ma di comune prassi erotica – tra le componenti essenziali della ritualità libertina. <br>Il [[bacio]] del [[vampiro]] è il [[morso]] dell'amante. ([[Franco Cuomo]])
*Ogni epoca ha il suo specifico terrore, figlio delle proprie esperienze. Per essere precisi, sembra che il vero successo di un'icona horror stia nel suo intercettare a mezza strada due diversi terrori, il primo chiuso nell'armadio dell'autore, e il secondo in quello dei lettori. Prendete l'esempio del conte Dracula: è noto che Bram Stoker scrisse il romanzo dopo aver trascorso un'infanzia da allettato, fra medici che scuotevano la testa e genitori rassegnati al peggio, per cui l'immagine di quel vampiro rialzatosi dalla bara altro non era che un rivivere il terrore di quel calvario. Fin qui il trauma dell'autore. Ma poi? Poteva bastare questo a fare di Vlad III di Valacchia un caposaldo del terrore moderno? Nossignore. Ciò che rese Dracula uno spauracchio collettivo fu il fatto che Stoker gli conferì ad arte tutte le caratteristiche dell'ignoto straniero trapiantato sul suolo britannico: il conte assetato di sangue venne trasformato in uno slavo antioccidentale, anticristiano, antitecnologico, antirazionale, ovvero in un formidabile ricettacolo di tutto ciò che i lettori inglesi potevano concepire come una minaccia alla loro identità. ([[Stefano Massini]])
*Secondo le mie letture giovanili Dracula era il diavolo, l'angelo caduto, il che significa che potenzialmente aveva in sé il bene e il male. ([[Francis Ford Coppola]])
====[[Vittorino Andreoli]]====
*Occorre avere ora il coraggio di dire che il conte giunge persino a intenerire, a fare pena. In fondo non è il mostro dalla forza sovrumana e incontrastabile, uno di quelli che si presentano sugli schermi della stupidità di oggi. Dracula è pur sempre un uomo, lo è stato mentre era in vita, nel senso storico del termine; era un eroe, uno che ha salvato il proprio popolo dai Turchi e a quel tempo dire turco richiamava alla mente il male e la violenza estrema. Un personaggio morto eppur pieno di bisogni: di giorno deve ritornare dentro una bara nascosto nella terra del cimitero in cui è stato sepolto, tanto da doversela portare sempre con sé. È terrorizzato dal bene o dai segnali del bene; i crocifissi d'argento, le particole consacrate che il professor Van Helsing usa come proprie armi di difesa. È un mostro che ha paura e che può essere vinto, tant'è che questa è la conclusione della storia.
*Il sangue è vita, senza sangue si è sfiniti, prossimi alla fine: dopo aver succhiato sangue Dracula ha forza e diventa persino giovane. Senza non può vivere tra i morti. Anche nel tempo presente sono infiniti i riferimenti a questa simbologia e assumono espressioni religiose: Cristo trasforma il pane in corpo e sangue del Signore e così dà la vita agli uomini. Lo trasforma in sangue perché il corpo senza sangue non vive. Del resto, quando muore sulla Croce, dà tutto il suo sangue, tanto che l'evangelista nota: dal costato usciva acqua. Aveva dato tutto.
*Il succhiare è il gesto della vita, la modalità con cui il neonato vive. Si attacca al seno e lo divora. Dalla madre passa la vita al bambino che così la succhia. Rimane un gesto pieno di fascino e nei giochi erotici dell'adulto il succhiare ha un ruolo importante: ancora una volta un simbolo di forza vitale. Dracula non ha nulla della aggressività orale di chi mangia, anzi egli non mangia mai, succhia soltanto. E in questo si è fermato al gesto della vita neonatale, il movimento primario per eccellenza: se il bambino non sapesse succhiare morirebbe.
*Tra le metamorfosi possibili a Dracula, la più significativa, tanto da diventare quella nota a tutti, è in un uccello, un pipistrello. La simbologia dell'uccello è sconfinata ed è anch'essa parte della vita. Il pene è popolarmente chiamato uccello: proprio perché si eleva e in quel volo dà la vita, il seme. Il pipistrello è un essere strano, potremmo dire perverso: sia perché appartiene ai mammiferi e non alla specie degli uccelli, sia perché è notturno e nella notte diventa un uccello del peccato, del proibito. Ha inoltre le caratteristiche di attirare e di divenire repellente. Di giorno poi non ha vita e rimane appeso, molle, in una caverna, mentre con il buio rinasce e cerca continuamente in quel volo inarrestabile la propria preda. Il sangue richiama dunque l'uccello-pene ed è suggestiva l'immagine del «battesimo di sangue» con la signora Mina attaccata al petto di Dracula, in una posizione che richiama la fellatio.
====[[Dario Argento]]====
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio... Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi.
*Mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
====[[Alessandro Baricco]]====
*Da Don Giovanni non divorzi. E Dracula non lo curi. Il piccolo armamentario dei medicamenti borghesi non può nulla contro quel tipo di desiderio. Vuoi salvarti? Allora inizia ad abituarti a un mondo in cui nemmeno i confini tra vita e morte sono certi, e la tua fidanzata, morta, la notte va in cerca di bambini da prosciugare, e tuo padre, morto, torna ogni tanto a punire i tuoi amanti. Non piace, quel mondo? Peccato, è l'unico che c'è.
*Difficile immaginare un personaggio che meglio di Dracula prenda su di sé, e traduca in carne e parole, il terrore. Non c'è nulla che, in lui, non sia terrore cristallizzato in gesto, immagine, parola, odore, tempo, colore. L'artigiano che era in Stoker lavorò da dio. Senza trascurare il minimo dettaglio. Se c'era un modo per dire che un mondo senza centro è un campo da gioco terrorizzante, Dracula lo disse. E quel vampiro è, simultaneamente, l'enunciazione di un teorema e la sua dimostrazione. Il che può aiutare a capire come si sia impigliato, una volta per sempre, nella fantasia collettiva.
*Una cosa curiosa di ''Dracula'' è che Dracula vi compare pochissimo. Di persona, intendo dire (se si può usare l'espressione di persona parlando di un vampiro). Riassumendo, lui compare in carne e ossa (idem) nella prima parte del romanzo, quando Jonathan Harker gli rende visita in Transilvania. Poi, si può dire che scompaia. Le sue apparizioni sono poco più che bagliori: un cane che scende da una nave, un pipistrello che sbatte contro un vetro, una nebbia che scivola sotto le porte. Di rado compare in fattezze umane, e quando lo fa è sempre per pochi istanti, subito ingoiato dal buio, dalla folla, dalla nebbia: sulla collina di Whitby, con Lucy; una volta per strada, in mezzo alla gente; stretto a Mina in un lampo che acceca i testimoni; e poi il tempo di una breve invettiva, prima di scappare, quando gli inseguitori lo attirano in una stanza dove non riusciranno a prenderlo. Anche la sua voce, così pedante e rigogliosa durante la visita di Jonathan, sparisce nel polverone delle parole altrui: il virgolettato di Dracula, per quattro quinti del romanzo, si riassume in una paginetta di frasi neanche tanto memorabili. Considerato quanto parlano gli altri, lui praticamente tace. La cosa è curiosa perché, al contrario, tutto il romanzo è ossessivamente posseduto, senza eccezioni, dalla sua figura. Non c'è nulla, in Dracula, che sia lì per una qualche sua energia autonoma: tutto esiste perché esiste Dracula. Lui è la luce che ritaglia via gli altri dall'indistinta oscurità del semplicemente esistente. Tutto diventa racconto se incontra lui, e nulla che non incontri lui diventa racconto.
====[[Carlo Della Corte]]====
*Dracula conta molto più del suo autore. Nel migliore dei casi, per costui, è la sua proiezione pantografata. Altrimenti un personaggio d'estro, di quelli che nascono dopo una micidiale sbronza in un pub.
*Magari lo Stoker detestava la monarchia e i nobili in genere e cercò di caricare un conte dei più perfidi e goffi misfatti. Fu così? Non lo sapremo mai.
*Stoker, come tutti gli scrittori di un qualche talento, aggiunse al suo cocktail uno spruzzo di particolare veleno. Tanto che, ancor oggi, questo bastardissimo Dracula funziona. Sul piano fumettistico e cinematografico, d'accordo. Ma anche psicologicamente. È diventato un modello, un maestro di ciò che non si deve essere (il ''«ciò che non siamo ciò che non vogliamo»'' di Montale?).
====[[Claudia Durastanti]]====
*Di tutti i protagonisti delle storie dell'orrore, le fiabe macabre e i romanzi gotici che mi tenevano sveglia la notte, Dracula era quello più simile a un supereroe. Come tutti i supereroi dei fumetti più interessanti, invece di essere orgoglioso del suo potere – la capacità di vivere per sempre (quantomeno tenendosi lontano da paletti di frassino e spicchi di aglio) –, Dracula arrivava quasi a odiare il suo talento speciale e attraversava la sua condizione con malinconia, da aristocratico solitario e triste.
*Dracula ama fare conversazione: sono la cultura e la lettura a renderlo quasi umano. Non ha la furia rozza del lupo mannaro, né la monotonia del diavolo. Grazie a Stoker, il Conte ci insegna che siamo destinati a diventare vampiri ogni volta che ci affezioniamo a qualcuno, e ci ricorda che quando leggiamo un libro, di fatto succhiamo il sangue dalle parole per diventare immortali. A metterla così, è difficile stabilire cosa ci rende davvero diversi da questo supereroe inconsolabile.
*Dracula ci parla, ci irretisce, ci imprigiona, ma sempre con l'idea che quel che vuole non sia tanto il nostro sangue quanto la nostra compagnia.
*Leggendo la sua storia, si capisce bene che il suo vero potere (la sua vera condanna) è desiderare gli altri, non vivere per sempre.
====[[Ernesto Ferrero]]====
*Come la [[Mostro di Frankenstein|Creatura]] del [[Victor Frankenstein|dottor Frankenstein]], è un ibrido nato in laboratorio, dopo una notte d'incubo (pare che Stoker avesse fatto indigestione di una zuppa di gamberi all'ungherese). I Carpazi non c'entrano, con buona pace di [[Nicolae Ceaușescu|Ceausescu]] e dei romeni, che hanno cercato di trasformare il conte in attrazione turistica: resta un personaggio rigorosamente e inconfondibilmente ''made in England'', come il whisky, il tweed, le pipe Dunhill e tutte le buone cose che si comperano da Harrod's.
*Come un eroe di Bataille, Dracula non fa che anticipare un'equazione quella tra [[Eros]] e [[Tanato|Thanatos]], che nel Novecento sarebbe diventata ovvia; porta alle estreme conseguenze la violenza che è implicita nell'erotismo, e ci obbliga a riconoscere – come i libertini filosofi di [[Marchese de Sade|Sade]] – che i vertici del piacere coincidono con i rituali della violazione.
*Dracula attende ancora il suo [[Michel Foucault|Foucault]] o il suo [[Roland Barthes|Barthes]], e continua a funzionare come un trovarobato di effettacci per sceneggiatori a corto di idee.
*Le misure che i «buoni» prendono contro Dracula e i suoi adepti portano sul piano simbolico i violenti sistemi della psichiatria ufficiale, lanciata a «razionalizzare» il sistema manicomiale: paletti nel cuore, taglio della testa e aglio in bocca. Avesse potuto, il dottor [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] avrebbe sottoposto volentieri quel paranoico patetico e disperato che è il vampiro all'elettroshock. Tutto gli sarebbe passato per la mente, meno che andarsi a leggere un'operetta uscita quasi insieme alla storia di Dracula: ''L'interpretazione dei sogni'', opera di un giovane e ambizioso collega ebreo che lavorava a Vienna.
*Lungi dall'incutere orrore, il conte vampiro incarna il personaggio patetico e disperato di un ''«deviante»'' abbastanza innocuo, la cui unica cattiveria consiste nell'approfittare della distratta disponibilità di vittime che vogliono essere tali. Il vero orrore sta dall'altra parte, nell'ipocrisia degli inibiti, negli psichiatri che maneggiano l'aglio, il paletto e il crocifisso.
*Personaggio umbratile e complesso, Dracula è figlio della repressione vittoriana e della presunzione positivista, il simbolo in cui si intrecciano [[Eros]] e [[Thanatos]], Trasgressione e Controllo Sociale, Libido e Sublimazione, Immortalità e Necrofilia, Desiderio e Paura, Scientismo e Irrazionalità.
*[[Vlad III di Valacchia|Vlad l'Impalatore]] è un macellaio sadico, Dracula è un artista. A fine millenio, è lui a dirci che la Letteratura è ancora una cosa seria anche quando sembra voglia soltanto divertire.
====[[Radu Florescu e Raymond T. McNally]]====
*Dracula ci insegna a confrontarci con una teoria che conosciamo per esperienza, ma spesso non vogliamo ammettere, cioè raramente le cose sono ciò che sembrano. Sappiamo che Dracula rappresenta ciò che Freud chiamava arcano, ciò che avrebbe dovuto rimanere nascosto ma alla fine viene in superficie. C'è qualcosa in Dracula il vampiro che risulta al contempo alieno e familiare e che tentiamo di non riconoscere, perché vediamo sempre la nostra immagine riflessa in uno specchio, ma non possiamo vedere quella dei vampiri. Ecco perché, dopo tutte le nostre ricerche, ci siamo persuasi del fatto che fino a quando gli umani non avranno scoperto sia il segreto dell'immortalità fisica sia quello dell'eterna giovinezza, il mistero di Dracula continuerà a sopravvivere.
*Dracula è un solitario, mentre i suoi nemici riescono a vincerlo solo se si alleano. Il messaggio è chiaro: se si uniscono le forze della comunità e la buona volontà, si può sconfiggere il male.
*Stoker sapeva ciò che un suo contemporaneo, [[Sigmund Freud]], stava iniziando a scoprire, cioè che raramente le cose sono ciò che sembrano. Il conte Dracula sembra un gentiluomo ma in realtà è un predatore.
====[[Jesús Franco]]====
*Amo Dracula, è un personaggio straordinario, uno dei più potenti della letteratura e considero il romanzo un capolavoro.
*È molto più profondo {{NDR|di [[Victor Frankenstein]]}}, possiede una qualità letteraria altissima.
*Non si può spiegare Dracula a ogni film, è là una volta per tutte, pieno di violenza. Spiegare è una perdita di tempo e una stronzata.
====[[Fabio Giovannini]]====
*Dracula è un falso aristocratico: nessun servitore, infatti, gli facilita la vita (o la non-vita) al castello. Non ha attorno a sé nemmeno il chiasso conviviale ed orgiastico di un signore feudale: il suo maniero è tetro, e lui stesso non tocca mai cibo.
*Dracula è un libertino. Si sceglie molte donne e se ne nutre. Ma non riesce mai ad essere maschilista quanto il suo nemico Van Helsing.
*Dracula è un ottimo turista. Sceglie con cura il nome delle navi con cui salpare. Per arrivare a Londra usa la «Demeter», che ricorda la suocera del dio degli Inferi, Demetra (che è anche simbolo di fertilità, e Dracula è una sfida alla procreazione ma è anche propagatore di vampiri). Per tornare in patria, invece, sceglie la «Czarina Caterina», il cui nome coincide con la zarina forse più immorale e dissoluta di tutta la storia russa.
*[[Bela Lugosi|Lugosi]] è il caso limite, ma Dracula è sempre una maschera maligna, una volta appiccicata sul viso non è più possibile staccarla. Lo stesso destino è accaduto a [[Christopher Lee]], in parte a [[Klaus Kinski]] e a [[Frank Langella]]. Gli interpreti del vampiro diventano tutt'uno con lui e difficilmente si liberano della sua presenza.
*Qualcuno ha visto nel Dracula di Stoker un'influenza diretta delle teorie di [[Cesare Lombroso|Lombroso]] (del resto citate dallo stesso Stoker), ma l'ipotesi è di difficile dimostrazione. Se è vero che Lombroso e la sua scuola ci informano che «riguardo ai denti, si incontrano negli assassini i canini molto sviluppati», è anche vero che Dracula fa bella mostra di una fronte spaziosa e alta, negata ai criminali dai lombrosiani e attribuita viceversa ai geni. Dove il vampiro spezza di più le categorie dei delinquenti di Lombroso, [[Enrico Ferri (criminologo)|Ferri]], [[Raffaele Garofalo|Garofalo]] e altri fisionomi, è negli occhi, mai sfavillanti in un criminale secondo le «regole» di quella fisiognoica.
====[[Christopher Lee]]====
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|Christopher Lee interpretando Dracula in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Alla fine credo che Dracula sia un vero anti eroe, dotato di una grande forza che spesso non sa controllare e questo dà delle difficili responsabilità per l'interprete. Non è infatti semplice rendere credibile un personaggio come Dracula che la gente guarda per un'ora e mezza sapendo di dover accettare qualcosa che non accadrà mai nella vita reale.
*Dracula continua a perseguitarmi. Pazienza. Una cosa però la devo volentieri a quel tenebroso conte: mi ha insegnato nella realtà e nella finzione a camminare in equilibrio tra dramma e ironia.
*Dracula rappresenta solo un momento della mia carriera nella quale ho girato oltre 300 film. Sono fiero di quel ruolo ma non voglio morire come Bela Lugosi, legato esclusivamente a un personaggio, a un film. Personalmente credo di aver dato molto al personaggio, accentuando l'aspetto erotico che, precedentemente, era stato quasi del tutto ignorato.
*Ieri un giornale ha scritto che io avrei interpretato Dracula 11 volte, un altro ha scritto che avrei interpretato una parodia di quel ruolo: non è assolutamente vero! Spesso i giornalisti non si informano e questo mi da fastidio. Comunque non capisco perché la gente ancora continui ad identificarmi con quel personaggio...
*Io credo che, sullo schermo, Dracula non sia mai stato realizzato bene. Del resto, ci sono attori e registi che non hanno nemmeno letto il libro di Stoker. Però io sono stato più fortunato di altri miei colleghi, perché ho potuto conoscere la nipote e il bisnipote di Stoker.
*Non ho mai interpretato il personaggio correttamente, nessuno lo ha mai fatto... [...] Nemmeno la versione di Coppola rispetta il libro, presentando Dracula esattamente come viene descritto nel romanzo. Nel film che ho interpretato diretto da [[Jesús Franco|Jess Franco]] ci siamo andati vicino, perlomeno da un punto di vista iconografico, però il film non è un granché.
*Quando accettai la parte ero determinato a non vedere quanto fatto precedentemente da altri attori, Lugosi in particolare. Non volevo fare le cose che aveva fatto e pensavo che nel profondo della Transilvania un vampiro in smoking fosse ridicolo. Così non ho mai copiato Lugosi. Cercai di entrare nella parte leggendo il libro di Stoker, studiando la sceneggiatura ed elaborando una mia visione del personaggio. Per prima cosa stabilii che, essendo un nobile, doveva avere una presenza regale, impressionante nel fisico. Allo stesso tempo, doveva conservare negli occhi uno sguardo triste come un uomo prigioniero della propria vita che prova una sorta di disperazione che diventa una luce di pace nel momento in cui muore. Insomma, un carattere con molti aspetti diversi da far coincidere: molto pericoloso, fiero, forte oltre le capacità umane, irresistibile per le donne, rispettato dagli uomini che, in fondo, vorrebbero essere come lui.
*Uno della tv inglese mi ha chiesto chi vincerebbe tra Dracula e [[Saruman]]. L'ho guardato a lungo in silenzio: spero di averlo spaventato a morte.
====[[Luigi Lunari]]====
*Le cronache parlano di un [[Vlad II Dracul|Vlad II Dracula]], principe di Valacchia, che intorno al 1430 si distinse nella lotta contro i turchi, e di suo figlio [[Vlad III di Valacchia|Vlad III Dracula l'Impalatore]], che in sei anni di regno, tra il 1456 e il 1462, avrebbe ucciso tra i quaranta e i centomila cristiani, più un congruo numero di nemici turchi, con il prediletto metodo dell'impalamento. Nessuno dei due è compatibile quanto Stoker fa narrare dal Conte nel terzo capitolo del romanzo: in particolare sorprende che – eventualmente – egli non abbia pensato alle ghiotte occasioni di orrore che i gusti di Vlad Tepes (l'Impalatore) gli mettevano a disposizione. D'altronde, la componente orrorifica del suo Conte si esercita su tutt'altro piano da quello dell'impalamento e non è poi da escludere l'idea che un eccesso di orrore potesse risultare controproducente nei riguardi del lettore vittoriano. La conclusione sotto questo profilo è che il ''Dracula'' di Stoker non abbia assolutamente nulla a che fare con la storia dei vari Vlad – al di là della suggestione esercitata dal nome – e che l'autore abbia fatto un po' di confusione in proposito. Più concretamente, tra i motivi ispiratori del suo personaggio, è certo – per sua esplicita dichiarazione – che vi fosse anche lo stesso [[Henry Irving]], d'aspetto fisico non incompatibile con il Vampiro transilvano.
*Non è chiaro [...] perché il Conte tenga tanto a recarsi a Londra, e perché trattenga Harker nel proprio castello per quasi due mesi, dandogli così tempo e modo di scoprire ogni verità sul suo conto; e perché poi faccia oggetto delle sue libidini Mina Murray, la sola donna in Inghilterra (e nel mondo) che attraverso il diario di suo marito Jonathan sa tutto di lui. Ma se credibilità e verosomiglianza devono essere elementi di giudizio, come potremmo non bocciare Corneille e Alfieri, con gli inverecondi assurdi generati dal rispetto delle tre unità aristoteliche?
*Per ricco che sia il passato, e fin troppo ricco il futuro (in tutto lo sbizzarrirsi sulle pagine, sulle scene, sul grande e piccolo schermo...) l'immagine di Dracula è – per sempre – quella che Stoker ci ha consegnato; e la storia è quella che lui ci ha raccontato. In questo lavoro di riassunto e di messa a fuoco, Stoker pesca – se così si può dire – da quanto il passato gli ha messo a disposizione: del folclore conserva il potere scongiurante dell'aglio e il valore salvifico della decapitazione; tra le tecniche dissanguanti trascura il morso sul seno per adottare quello sul collo; fra le trasformazioni del mostro privilegia il lupo e il pipistrello; giustamente ignora come non congrua l'idea che il vizioso maligno rechi con sé la peste; dalla letteratura prende l'idea della raffinatezza e della cultura del protagonista, dalla storia raccoglie la misteriosa e inquietante origine dello stesso, e la sua ambientazione nell'inimitabile scenario della Transilvania.
====[[Jack Palance]]====
[[File:Dracula (1973) - Jack Palance 5.png|thumb|Jack Palance interpretando Dracula ne ''[[Il demone nero]]'']]
*Credo che il fascino di personaggi come Dracula e altri di quel genere sia lo stupore che provocano: cosa potrebbe essere stato, come è stato? Questo è diverso, questo è un altro mondo. È davvero esistito? Potrei arrivare a farne parte per un periodo senza farmi del male o avere fatto del male?
*Credo che sia l'unico personaggio che abbia mai interpretato a farmi paura.
*È un personaggio piuttosto suggestivo. Lo è sempre stato e lo è ancora adesso. Quindi che piaccia al pubblico non sorprende affatto.
*Non l'ho mai considerato un personaggio cattivo. Qualcuno mi ha detto che è il personaggio più cattivo che abbia mai interpretato, ma per me accetto quell'opinione ma di certo non direi la stessa cosa. Dracula, secondo me, non era più cattivo di un uomo qualsiasi. Era una persona intrappolata in una situazione. "Cattivo" è un termine che gli è stato dato dagli altri. So che se [...] viene fatta quella domanda a Dracula, ovviamente ti direbbe che non c'era niente di cattivo in lui. Faceva quello che secondo lui era giusto.
====[[Tommaso Pincio]]====
*Dracula non è vivo ma neppure morto. La definizione di «non-morto», confezionata dalla letteratura gotica, gli calza a pennello. Ciò non significa però che quella di «non-vivo» risulterebbe inappropriata. Tutto considerato, sarebbe più giusto chiamarlo «non-qualsiasi cosa», giacché il suo potere insidioso è per l'appunto quello di riuscire a diventare qualsiasi cosa senza mai esserlo davvero, che è poi quel che fanno gli specchi: riflettere tutto fuorché se stessi. Lo dimostrano proprio le manipolazioni e i fraintendimenti che hanno fatto la fortuna del romanzo di Stoker. Perché contemplando uno specchio è facile confondere questo con il riflesso, e ancor più lo è dimenticare che il riflesso non è mai la copia esatta delle cose ma la loro immagine inversa. È facile cioè dimenticare che il riflesso non è la pedissequa restituzione delle nostre sembianze, bensì un bagliore oscuro del nostro profondo, del nostro lato segreto, delle cose che non osiamo confidare a nessuno. Per quanto, sono proprio le cose di noi che gli altri ignorano a renderci ciò che davvero siamo: discendenti poi non così lontani del conte Dracula.
*Il conte si trasferisce a Londra per trovare «sangue nuovo». Evita tuttavia lo scontro aperto, poiché dispone di un formidabile cavallo di Troia. Può infettare le donne. Il suo morso è come un perverso bacio a una bella addormentata. Risveglia pulsioni che l'ordinata società inglese aveva tenuto sopite e sotto controllo e, risvegliandole, sonvolge gli equilibri: fortifica il sesso debole e indebolisce quello forte. Riassunto in questi termini sembra quasi un racconto di fantascienza, un<nowiki>'</nowiki>''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|Invasione degli ultracorpi]]'' di fine Ottocento.
*Oltre a essere noto a chiunque, Dracula è divenuto sinonimo di vampiro, se non il vampiro massimo, il capostipite dell'intera genia dei succhiatori di sangue. Quanto a Bram Stoker, invece, in pochi sanno chi sia e gran parte dei pochi lo conosce quale autore di quell'unico libro. Tale è stata l'affermazione di Dracula che in molti hanno finito per considerarlo alla stregua di una figura storica, negando di fatto a Stoker il merito dell'invenzione letteraria.
====[[Francesco Saba Sardi]]====
*Dracula è, in fin dei conti, il ponte tra l'orripilante romantico e il ''thrilling'' moderno. Alla soglia d'un secolo di "meraviglie possibili", che già si prospettava la conquista degli astri e l'apocalisse, nel secolo dei colonialismi e che preparava le "grandi guerre", il secolo dell'industrializzazione forzata e della mobilitazione generale, e in cui la Spiegazione dominava sovrana, Dracula era un'invenzione addirittura ovvia. Il Male c'è? E dunque, diamogli una fisionomia, cartografiamolo, narriamone le avventure, rendiamole logiche pur lasciando loro, com'è ovvio, quello che si suppone essere il proprio del romanzesco, il residuo indecomponibile del Mistero. Dracula diviene così una "storia ddel caso", i cui referenti sono la criminalità e la pazzia. Il ''fin de siècle'' vede all'opera scienziati decisi a tutto sondare, a non lasciare nessuna terra ingognita inesplorata, strati profondi della psiche o deserti polari che siano. È un'epoca che gli enigmi li smonta e fa a pezzi come giocattoli, dimostrandone l'inconsistenza e indicando come venirne a capo grazie alle ricette, accessibili a tutti, contenute nei grandi repertori del Sapere. È un'epoca scientifica.
*Le caratteristiche fisiche del Vampiro non sono desunte direttamente dalla letteratura; o, per meglio dire, letteratura orale e scritta avevano, da secoli, fissato e imposto la fisionomia del vampiro, passandola in retaggio al teatro, ai testi "scientifici", compresi quelli di psichiatria ottocentesca (nei quali i casi di "vampirismo" sono frequentissimi), ai manuali religioso-penitenziali. Stoker ha tracciato un "ritratto dal vero", come del resto imponevano le norme, allora vigenti, del realismo, le quali trascuravano il fatto che la maniera di vedere il mondo è in larga misura culturale; in altre parole, Stoker ha copiato un modello in carne e ossa, sì, ma prefabbricato dalla letteratura e da una tradizione a sua volta condizionata da quella. Il modello si chiamava [[Henry Irving]], era suo grande amico, faceva l'attore, era dotato di voce "sibilante e terribile" e si era specializzato nella versione per le scene di ''Frankenstein''.
*Lui è un relitto feudale che studia l'inglese, preparandosi programmaticamente all'invasione dell'Occidente; ha addirittura interessi politici o per lo meno il desiderio di comprovare che i ''voivoda'', incarnazione dell'autocrazia medioevale, non sono affatto defunti (non del tutto). È un diavolaccio transilvano concretissimo – e del resto, tutto ciò che non è "civile", cioè moderno e occidentale, è per definizione diabolico –, insomma un demonio di impronta cattolica, corposo, tardobarocco più che neogotico, e non mosso da oscuri istinti, da forze che lo trascendono. È anzi una "mente criminale" in pieno sviluppo, un delinquente "nato" alla Lombroso, e Stoker-van Helsing espressamente lo definisce tale, anche se conserva, di tempi "men leggiardi e più feroci", il soffio della leggenda, lo stregonesco, l'oscuro, il misterico. Non per niente è di cultura germanica, un feudatario dell'impero asburgico, deciso, al pari dei signori della corte di Vienna o di Berlino, a inserire il feudalesimo nel sistema moderno, a sposare castello e fabbrica.
*Siamo purtroppo abitatori d'un astro divenuto terribile e figli d'un secolo che ha inventato e imposto psichiatria, psicoanalisi, sociologia e altre presunte "scienze dell'uomo". E la simpatia per il malvagio presuppone pur sempre la scissione tra Bene e Male, la scelta per l'uno o per l'altro campo equivalendo a quella tra potere a contropotere: il Conte Vampiro e i suoi predecessori ed epigoni sono gli sconvolgitori del codice, i devianti dalle formule; e si suppone che come tali abbiano, in fin dei conti, una funzione benefica: servono a contestare, svecchiare, rinnovare, richiamare alle "altre dimensioni". Dracula, voglio dire, non è un dio Briccone, non è un Reineke Fuchse, ma è uno che insegna e ammonisce ''a contrario'': è la faccia del peccato, additata a esempio con un procedimento che il Romanticismo ha introdotto e che è consistito, puramente e semplicemente, nel ribaltare il Libertino settecentesco e la sua filosofia. In fin dei conti, ''absit iniuria verbo'', Dracula è figlio delle ''Liaisons dangereuses''.
====[[Flavio Santi]]====
*Devo confessare che a me lo stesso Dracula fa molta simpatia: in fondo è un reietto, condannato a una vita d'inferno che forse non ha scelto del tutto, lui era un antico difensore della cristianità.
*Diciamocelo. Senza il cinema che l'ha subito adottato (Murnau non poté utilizzare il titolo ''Dracula'' per questioni di diritto d'autore), Dracula – e con lui Frankenstein – avrebbero fatto la fine di Melmoth, grandissimo romanzo gotico, che ho avuto la fortuna di tradurre (è stato appena ristampato da Neri Pozza), figura amatissima per tutto l'Ottocento e il Novecento (lo adoravano Puskin, Balzac, Nabokov, da noi Manganelli), ma senza versioni filmiche è rimasto relegato agli appassionati del genere, e basta.
*Dracula appartiene alla Natura proprio come i ciliegi in fiore. Agli occhi della Natura anch'egli ha diritto di esistere – per quanto violentemente e forse (per noi) incomprensibilmente. Forse dovremmo imparare a convivere con Dracula, chissà...
*Dracula è lo straniero che vuole integrarsi? Anche. Oggi con il [[Pandemia di COVID-19|Covid]] diventa anche metafora del contagio. Perché no? Insomma, quello che voglio dire è che il livello di stratificazione dei significati è impressionante.
*Dracula stesso è una sorta di avveduto investitore immobiliare – sospetto che giochi anche in Borsa, come il diavolo nel racconto di Balzac, ''Melmoth riconciliato''.
====[[Dacre Stoker]]====
*L'immaginario vampiro chiamato Conte Dracula è universale perché è stato basato in origine sulla mitologia del tempo e sulle superstizioni che poi erano parte di quasi ogni cultura nel mondo. Questo immaginario basato sulla realtà è il motivo per cui le persone possono in qualche modo identificarsi con l'idea della possibilità che i vampiri esistano.
*Nel romanzo Dracula di Bram, il Conte è presente solo per circa il 30% della storia, ma i lettori sono molto consapevoli della sua presenza al 100% del tempo.
*Penso che ci siano stati molti attori che hanno fatto un ottimo lavoro nell'interpretazione di Dracula, tutti sono un pò diversi, il Signor [[Christopher Lee]], [[Bela Lugosi]], [[Frank Langella]] e [[Gary Oldman]] sono al top della mia lista.
==Film==
*''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931)
*[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]
:*''[[Dracula il vampiro]]'' (1958)
:*''[[Dracula, principe delle tenebre]]'' (1966)
:*''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'' (1972)
:*''[[I satanici riti di Dracula]]'' (1973)
:*''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'' (1974)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[Il demone nero]]'' (1974)
*''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'' (1974)
*''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' (1979)
*''[[Fracchia contro Dracula]]'' (1985)
*''[[Scuola di mostri]]'' (1987)
*''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992)
*''[[Dracula: morto e contento]]'' (1995)
*''[[Van Helsing]]'' (2004)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Hotel Transylvania]]'' (2012)
*''[[Dracula Untold]]'' (2014)
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Vampiro]]
*[[Vlad III di Valacchia]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Dracula, Conte}}
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi legati a un'antonomasia]]
[[Categoria:Personaggi di Dracula]]
[[Categoria:Personaggi teatrali]]
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Mariomassone
17056
/* Dracula di Bram Stoker */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922 (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato sulla copertina della prima edizione italiana di ''Dracula'']]
'''Conte Dracula''', personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da [[Bram Stoker]].
==Citazioni del Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
[[File:Dracula 1902 Doubleday (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato in un'edicola illustrata del 1902]]
*Benvenuto nella mia casa. Entrate liberamente. Andate tranquillo, e date a questo luogo qualcosa della felicità che recate con voi!
*State a sentirli, i figli della notte! Questa è la loro musica! [...] Ah, signore, voi che vivete in città non potete far vostri i sentimenti di un cacciatore.
*Sono arrivato a conoscere la vostra grande Inghilterra, e conoscerla vuol dire amarla. Non vedo l'ora di trovarmi anch'io nelle strade affollate della vostra sterminata città, di essere preso nel vortice e nella frenesia di quella umanità, condividerne la vita, i mutamenti, la morte, e tutto ciò che ne fa quello che è.
*Io so che a Londra, andando in giro e parlando, nessuno mancherebbe di accorgersi che sono uno [[straniero]]. Questo non mi basta. Qui sono un nobiluomo. Sono un [[Boiardo (storia)|boiaro]]. Tutti mi conoscono, sanno che io sono il signore e padrone. Ma uno straniero in terra straniera non è nessuno. La gente non lo conosce, e non essere conosciuto vuol dire non avere importanza. Mi basterebbe essere come chiunque altro, in modo che nessuno si fermi quando mi vede, o smetta di parlare se sente le mie parole. 'Ah, ah! Uno straniero!' Sono stato un signore e padrone così a lungo che pretenderei di continuare a esserlo, o – se non altro – che nessuno possa dirsi signore o padrone sopra di me.
*Qui siamo in [[Transilvania]], e la Transilvania non è l'Inghilterra. I nostri usi e costumi non sono i vostri, e a voi molte cose appariranno strane.
*Questa regione è stata contesa per secoli tra i valacchi, i sassoni e i turchi. E dunque non vi è zolla di terra che non si sia impreziosita del sangue di uomini, patrioti o invasori.
*Vengo da una vecchia famiglia, e il vivere in una casa moderna mi ucciderebbe. Una casa non può essere resa abitabile in un giorno, e dopo tutto, quanti pochi giorni concorrono a fare un secolo!
*Un nobile transilvano non ama pensare che le sue ossa possono giacere accanto a quelle di comuni mortali.
*Io non inseguo l'[[allegria]] e le risa, né amo la luminosa voluttà del troppo sole e delle acque cristalline. Non sono più giovane, e il mio cuore, logorato da anni di lutto per i tanti morti, mal si intona all'allegria.
*Io amo le ombre, e quando posso preferisco star solo con i miei pensieri.
*Noi [[Siculi (Transilvania)|szekely]] abbiamo il diritto di essere orgogliosi, perché nelle nostre vene scorre il sangue di molte audaci razze che hanno combattuto come combatte il leone, per il predominio sugli altri. Qui, crogiuolo delle razze europee, le tribù ugre hanno portato dall'Islanda lo spirito combattivo che era stato dato loro da [[Thor]] e da [[Odino|Wodin]], i cui [[Berserkr|berseker]]s hanno dato prova tanto crudele su tutte le spiagge d'Europa; sì, e d'Asia e d'Africa, che le genti pensavano che fossero nientemeno che lupi mannari. Anche qui, quando sono arrivati, vi hanno trovato gli [[unni]], la cui furia battagliera aveva spazzato la Terra come una fiamma vivente, fino a che quei popoli morenti non si sono ricordati che nelle loro vene scorreva il sangue delle antiche streghe che, cacciate dalla [[Scizia]], si erano unite con i demoni nel deserto. Pazzi, pazzi! Quale demone o quale strega poteva competere con [[Attila]], il cui sangue anima queste vene?
*C'è forse da stupirsi che fossimo una razza di conquistatori, che fossimo orgogliosi, e che quando i magiari, i lombardi, gli avari, i bulgari, o i turchi si spinsero a migliaia a minacciare le nostre frontiere li abbiamo respinti? È forse strano che quando [[Árpád d'Ungheria|Arpad]] e le sue legioni hanno invaso la patria ungherese abbiano trovato noi qui, sulle nostre frontiere, e qui si sia compiuto l'Honfoglalás? E quando gli ungheresi dilagarono verso oriente, gli szekely, acclamati consanguinei dei magiari vittoriosi, per secoli ebbero il compito di difendere le frontiere con la terra dei turchi.
*Chi ha riscattata la grande vergogna della mia nazione, l'[[Seconda battaglia del Kosovo|onta di Cossova]], quando le bandiere dei valacchi e dei magiari furono umiliate nella polvere davanti alla Mezzaluna? Chi, se non un Voivoda della mia razza,<ref>[[Vlad III di Valacchia]]</ref> osò traversare il Danubio per sconfiggere il turco sul suo stesso terreno? Fu un Dracula, certo! Maledetto invece il suo indegno fratello,<ref>[[Radu III il Bello]]</ref> che – lui caduto – vendette al turco il proprio popolo piegandolo alla vergogna della schiavitù! E non fu proprio lui, Dracula il Voivoda, a ispirare quell'altro germoglio della sua stirpe<ref>[[Michele il Coraggioso]]</ref> che in altro e successivo momento di nuovo portò e riportò le sue lance al di là del grande fiume, nella terra dei turchi, che, una volta respinto con la forza, tornò e ritornò, lui solo sfuggito al campo insanguinato dove le sue truppe erano state macellate, ben sapendo che egli solo avrebbe alla fine trionfato? Si è detto che egli abbia pensato solo a se stesso. Bah! A che cosa serve un esercito di contadini senza una guida? A che cosa conduce una guerra senza un cervello e un cuore a dirigerla? E ancora: quando dopo la [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohacs]] ci siamo sbarazzati dal giogo ungherese, noi del sangue dei Dracula eravamo a fianco dei loro condottieri, perché il nostro spirito non poteva tollerare che non fossimo liberi.
*Ah, mio giovane amico, è grazie al coraggio, al cervello e alla spada dei Dracula, che gli szekely possono vantare una storia che gli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] e i [[Romanov]], nati e cresciuti in fretta come i funghi, non potranno mai costruire.
*I giorni di guerra sono finiti. Il sangue è visto come cosa troppo preziosa in quest'epoca di disonorevole pace, e le glorie delle antiche razze sono canzone che nessuno canta più.
*Permettetemi di darvi un consiglio, mio caro e giovane amico. Anzi: concedetemi di avvertirvi, in tutta serietà, che nel caso vogliate lasciare queste stanze non avrete modo di dormire in nessuna altra parte del castello. È un vecchio castello, racchiude molte memorie, e vi sono cattivi sogni per chi vi dorme in modo imprudente. Fate attenzione! Dobbiate addormentarvi, ora o in altro momento, o siate sul punto di farlo, affrettatevi in camera vostra, o in queste stanze, perché solo così riposerete al sicuro.
*Voi inglesi avete un modo di dire che è molto vicino al mio cuore, perché è nello stesso spirito che governa noi boiari: 'Braccia aperte all'ospite che arriva, ponti d'oro all'ospite che parte'.
*E così anche voi, al pari degli altri, volete sfidare la mia intelligenza con la vostra. Volete aiutare quegli uomini a darmi la caccia e a mandare a vuoto i miei disegni! Voi ora sapete, e in parte lo sanno anche loro, e in tutto per tutto lo sapranno tra poco, che cosa vuol dire tagliarmi la strada. Avrebbero dovuto conservare le loro energie per altri scopi più alla loro portata. Hanno voluto invece mettersi in gara d'astuzia contro di me – contro di me, che ho governato popoli interi, e che per loro ho brigato, e combattuto, centinaia d'anni prima che voi tutti nasceste – e io li ho affrontati e attirati nella mia trappola. E voi, la loro beniamina, ora siete carne della mia carne, sangue del mio sangue, germoglio della mia stirpe; per qualche tempo mia generosa fonte, poi mia compagna e complice. Anche voi, a vostra volta, potrete a suo tempo vendicarvi; perché nessuno di loro potrà opporsi ai vostri desideri. Ma per il momento io devo punirvi per quanto avete fatto. Li avete aiutati contro di me, e ora dovrete rispondere a ogni mia chiamata. Quando la mia volontà vi dirà Venite!, voi varcherete terre e mari per obbedirmi. E a questo scopo, questo sia!
*Voi pensate di averla vinta su di me, voi – con quelle pallide facce, lì tutti in fila, come pecore di fronte al macellaio. Ma ve ne pentirete, dal primo all'ultimo! Voi credete di avermi sottratto un luogo dove riposare; ma io ne ho degli altri! E la mia vendetta è appena cominciata! Io vivo nei secoli, e il tempo è dalla mia parte. Le donne che voi tutti amate sono già mie; e grazie a loro anche voi e altri come voi sarete presto miei – creature mie, per obbedire ai miei comandi e farsi sciacalli obbedienti quando avrò fame e sete.
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Ora vivo qui [...] come un vecchio eremita, nella casa dei miei antenati. Vivo tra ricordi ingrigiti, ma osservo anche ciò che accade nel mondo esterno – ne sento solo una tenue eco, in questa remota desolazione. Forse vi sorprenderà scoprire che, benché i miei capelli siano canuti, il mio cuore è giovane e desidera prendere parte alla vita, al di fuori delle mura del castello, dove i destini delle nazioni vengono forgiati e si combattono le guerre di questo mondo. Un tempo, ho preso parte a questo gioco e ho tirato non pochi fili.
*''Dominare'', mio giovane amico, dominare: è questa la sola cosa per cui valga la pena vivere, che si tratti di dominare la volontà degli altri... o i loro cuori.
*L'[[Inghilterra]] è una terra di cultura e pragmatismo. Occhi che hanno potuto ammirare la luce della civiltà moderna non vedono mai [[Fantasma|fantasmi]].
*Noi vecchi ostinati possiamo anche aggrapparci ai nostri dogmi, ma il futuro appartiene alle nuove generazioni. È questa la ragione per cui desidero tanto farmi prendere dal vortice della giovane vita londinese. Chi abita in quella grande città ha ben altre cose a cui pensare e di certo non perde tempo a credere agli spettri.
*Quel vostro autore, [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]], ha scritto molti ottimi libri su Londra e leggo i vostri giornali. A quanto dicono, viene risolto a malapena il due o il tre percento di tutti i casi di omicidio. Sì, Londra è davvero una città straordinaria.
*È la legge della natura: le creature più forti e più scaltre si nutrono di quelle più deboli e stupide.
*L'abilità artistica, il coraggio, la saggezza e la bellezza... tutto questo è ''[[potere]]''! Viene trasmesso da una generazione all'altra, mio buon amico; la [[natura]] è sempre all'opera e cerca costantemente di produrre qualcosa di più raffinato, sbarazzandosi di molto materiale, selezionando e rifiutando. Ciò che è inferiore dà il suo contributo e viene poi eliminato, come immondizia.
*Noi della genia Dracula – diretti discendenti dei [[Siculi (Transilvania)|siculi]] – siamo convinti che la nostra stirpe derivi dagli antichi [[unni]], che un tempo si sono propagati per l'Europa come un incendio, distruggendo nazioni e genti. Si narra che fossero i discendenti delle streghe scite, che erano state esiliate nei boschi, dove si erano congiunte ai demoni. Questi naturalmente sono solo racconti, ma è risaputo che non c'è mai stato demone o stregone con un potere più grande di [[Attila]], il nostro antenato. Dunque non deve soprendere che noi, i suoi discendenti, odiamo e amiamo con maggior passione degli altri mortali.
*O voi, freddi, razionali figli dell'Occidente – voi non conoscete ''questo'' genere d'[[amore]]. Un amore che morde come l'odio più aspro, con baci che bruciano come ferri arroventati e con abbracci... ma non fatemi dire altro!
*Ho letto i vostri libri inglesi che parlano d'amore eterno, ma forse arriverò a comprenderne il significato solo al mio arrivo a Londra perché al momento non lo afferro ancora pienamente – o meglio, non capisco il significato che ''voi'' gli attribuite. L'amore ha un ciclo vitale, come il fiore che cresce in un campo: una volta sbocciato, ben presto appassisce. Poi ritorna la primavera, ma non torna lo stesso fiore, né un altro con le stesse radici. È una legge di natura. Una volta che la passione divampando ha raggiunto l'acme, è più probabile che si estingua.
*Possiamo anche ignorare il [[serpente]] che striscia sul terreno, ma ciò non significa che non ci morderà. L'ho imparato a mie spese. Ecco perché ora vivo come un recluso, con i gufi e i corvi che nidificano in cima alle torri del castello dei miei antenati. Forse, anche in questo momento, mentre parlo con voi, mio caro amico, c'è gente che tenta d'infangare il mio nome.
*Coloro che sono deboli, sono stati creati solo per soddisfare le necessità dei più potenti. La persona che sa esercitare la forza, otterrà la supremazia, e avrà il dominio su ogni cosa – bellezza, lungimiranza e conoscenza – proprio come un piccolo seme piantato in un cimitero col tempo diverrà un alto albero grazie alla forza vitale di mille generazioni, e ciascuna di queste contribuirà donando il suo vigore, la sua avvenenza e altre magnifiche qualità.
*Perché un vecchio eremita quale io sono dovrebbe avere a che fare col mondo esterno? Chi potrebbe mai volermi scrivere e a chi mai dovrei scrivere io?
*{{NDR|Sui [[tartari]]}} Sono brava gente. Se solo fossero più numerosi, tante cose sarebbero diverse. Per secoli, hanno fedelmente preservato molti tesori delle scienze occulte che altrimenti sarebbero finiti nell'oblio. Quando giungerà il tempo, la loro lealtà verrà ricompensata.
*Le masse sono composte da gente comune di scarsa intelligenza e non otterrai mai alcun potere. [...] Non saranno mai niente più di uno strumento nelle mani dei forti, che governano ''con'' esse e ''su'' di esse. Ma solo pochi comprendono appieno la saggezza di questa verità. Oh, voi inglesi siete così fieri della vostra libertà politica e del vostro progresso – come lo chiamate voi – ma tra voi tutti ci sono solo due o tre uomini che capiscono fino in fondo che cosa sia il progresso e quanto la libertà delle masse sia il suo peggior nemico!
*Voi occidentali avete ancora così tanto da imparare; non vi siete spinti molto oltre l'anticamera delle scienze, dove la vita e la morte sono ancora misteri irrisolti.
===''[[Dracula di Bram Stoker (romanzo)|Dracula di Bram Stoker]]''===
*È tanto che non sono più avvezzo a... agli ospiti. E avverto la fatica dei tanti anni passati a piangere i morti.
*[[Mina Murray|Mina]], [...] ho traversato oceani di tempo per trovarti. Riesci a capire che cosa sento per te? È stata una ricerca continua, disperata, interminabile. Finché il miracolo è avvenuto.
*Ho sopportato oceani di tempo, commesso atti irriferibili, per rimanere aggrappato alla vita, finché non fossi riuscito a trovarti.
*Ti dico che senza di te, senza la vita, l'amore che tu mi dai, sono morto a ogni umanità. Senza di te non sono altro che una belva che si nutre di sangue umano!
*Ho mentito, a te, a me stesso. Il dono della vita eterna è assai al di là dei miei poteri. La verità è che sarai condannata, come lo sono io, a camminare nelle tenebre della morte eterna. Ti amo troppo per farti questo!
*L'amore dei mortali non può avere presa... su di noi. Il nostro amore durerà per tutta l'eternità.
===Film===
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
[[File:Dracula (1931) trailer - 'I am Dracula' (cropped).png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Bela Lugosi]]]]
*{{NDR|Udendo dei lupi ululare}} Le ascolti bene. Sono creature della notte. Che musica per i miei orecchi!
*Il ragno sta tessendo la tela per qualche incauta mosca.
*Non bevo mai... vino.
*Morire un'autentica morte. Dev'essere stupendo.
*Ci sono cose ben peggiori della morte che attendono l'uomo.
*Per uno che non ha vissuto neanche una sola esistenza, lei è un uomo molto sapiente, Van Helsing.
*Van Helsing! Ora che lei ha imparato tutto ciò che ha imparato, farebbe un'ottima cosa a ritornare nel suo paese d'origine.
*Ormai è troppo tardi. Il mio sangue già scorre nelle sue vene. Mina vivrà. Vivrà nei secoli a venire, come io ho vissuto.
====[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]====
=====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''=====
*Non è quella che voglio. Non hai imparato ad obbedire. Quella non è lei!
*Tu domandi?! Io sono tornato per distruggere la famiglia Van Helsing per sempre, sia il vecchio che la giovane. Tu e i tuoi amici siete stati scelti.
*Sei tanto pazzo da misurarti contro di me? Contro di me che ho dominato nazioni intere?
=====''[[I satanici riti di Dracula]]''=====
[[File:Count Dracula and His Vampire Bride (1973) - Christopher Lee and Joanna Lumley 1.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Christopher Lee]] ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'']]
*Alcuni di noi hanno fermamente deciso che la decadenza dell'epoca attuale deve essere, e sarà, arrestata. Si sta organizzando un nuovo regime politico che dia di nuovo importanza ai valori morali. In mezzo all'indifferenza e allo smarrimento dell'Umanità, possono essere necessari i metodi persuasivi.
*Non voglio una fine tanto semplice e rapida, né per Van Helsing né per la sua nipotina.
*In questa vigilia del Sabba degli incorrotti, io ti convoco qui per assistere al mio supremo trionfo! Van Helsing, io scelgo questa tua giovane nipote per farne la mia consorte.
*Lo strumento della mia vittoria finale, più rapida, più spaventosa della morte nera. La peste! Fin dai primi momenti ogni muscolo, ogni fibra sarà in preda al tormento e all'agonia. Nei giorni che verranno, invocherai urlando la morte a tuo sollievo.
*La mia vendetta si è crogiolata nei secoli e sta cominciando ad esplodere.
=====''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''=====
*Chi è che osa disturbare il riposo di Dracula?
*Io non concedo favori a nessuno. Non accedo alle richieste dei miserabili. Non sai che Dracula esercita il comando anche dall'interno del più remoto angolo del mondo?
*Mi servono le tue spoglie mortali. Mi serve la forma della tua miserabile carcassa. Assumerò la tua immagine vivente.
*Ridarò un soffio di nuova vita ai sette vampiri d'oro e li farò i miei guerrieri, artefici della mia vendetta sugli uomini.
*[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]! Che tu sia dannato! Anche in questo sperduto paese continui a perseguitarmi.
*Io sono Dracula, signore dell'oscurità, padrone dei vampiri, principe dell'oltretomba, re dei dannati!
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*Non sono più giovane, ma sono irrequieto.
*La mia famiglia discende dal ramo slovacco. Per noi è ragione di orgoglio che nelle nostre vene scorra il sangue di tante razze. In queste mani c'è il sangue del grande Attila. A noi è stata affidata per secoli la salvaguardia del territorio magiaro. I bulgari, i longobardi, i turchi, si riversarono in massa contro le nostre frontiere e noi li respingemmo sempre. I Dracula sono stati in ogni tempo il cuore, il cervello, la mente direttiva, la spada, la gloria del loro popolo! Uno dei miei antenati attraversò il Danubio e distrusse la schiera turca. Respinto più volte, continuò a battersi, a battersi contro il nemico. E lui solo uscì vivo da quel campo di battaglia. Lui solo ne uscì vittorioso. Lui era veramente un Dracula. Ma ora, il vento soffia gelido attraverso le antiche mura merlate. E benché mi sia doloroso, devo andarmene.
*Le premono gli scambi, Mister Harker? [...] È il migliore tra tutti gli sport. Si prepara con calma il piano d'azione per uccidere l'avversario.
====''[[Il demone nero]]''====
*Quando i [[magiari]], gli [[avari]], i [[Longobardi|lombardi]] e i turchi si sono affacciati con le loro orde alle nostre frontiere, le abbiamo sempre respinte. Ogni qualvolta siamo stati costretti dalle circostanze a ritirarci, abbiamo poi riunito le nostre forze e contrattaccato. E quando [[Árpád d'Ungheria|Árpád]] e le sue legioni hanno invaso la nostra terra avita d'Ungheria... Diamine, è di nuovo mattina. Ho abusato di lei, tenendola alzata, anche se è stata una notte piacevole e, tutto sommato, istruttiva.
*Io vado in Inghilterra. E lei? All'Inferno!
*Così volete giocare d'astuzia con me, io che guidai eserciti centinaia di anni prima che voi nasceste. Pazzi! Niente e nessuno in questa vita può fermarmi. E a questo fine... {{NDR|si scuarcia il petto}} Ecco! {{NDR|costringe [[Mina Murray|Mina]] a bergli il sangue}} Ora sarà sangue del mio sangue, stirpe della mia stirpe, quindi mia adepta nella notte, ora mia schiava e compagna.
*Siete ora in mio dominio, signori. E non ve ne andrete.
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
[[File:Blood for Dracula (1974) 'The blood of these whores is killing me'.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Udo Kier]]]]
*Un uomo nella mia posizione è consapevole dei pericoli della vita moderna, specie per delle fanciulle.
*Come mai non avete mai avuto un innamorato? È insolito trovare una fanciulla sviluppata come voi che non sia stata con un ragazzo.
*A me non interessa che mia moglie sia vergine o no. Vedete, io sono un uomo moderno. Di fronte ad Anton io fingo di volere solo una vergine perché lui riferisce tutto alla mia famiglia. Non mi interessa affatto se la mia fidanzata è vergine o no. L'essenziale è che sia bella. E voi siete molto bella. Perciò, potete confidarvi con me. Voi non siete vergine, vero?
*Sapete che in [[Romania]] si usa prendere solo delle vergini per moglie? Da noi, i mariti le trattano come delle sante. [...] Non tutte le donne. Solo le spose vergini.
*Il sangue impuro di queste puttane mi sta uccidendo!
====''[[Nosferatu, il principe della notte]]''====
*Ah, giovanotto lei è come la gente del villaggio che non riesce mai ad entrare nello spirito di un cacciatore.
*Io ora al sole non attribuisco più nessuna importanza, né alle scintillanti fontane che alla gioventù piacciono tanto. Io adoro solo l'oscurità e le ombre, dove posso essere solo coi miei pensieri.
*Il tempo è un abisso profondo come lunghe infinite notti, i secoli vengono e vanno. Non avere la capacità di invecchiare è terribile. La morte non è il peggio: ci sono cose molto più orribili della morte. Riesce a immaginarlo? Durare attraverso i secoli, sperimentando ogni giorno le stesse futili cose.
*Chi dice che la morte è crudele sono solo gli inconsapevoli. Ma la morte non è che un taglio netto. È molto più crudele non essere capaci di morire.
*La mancanza di amore è la più crudele e abietta delle pene.
====''[[Scuola di mostri]]''====
*{{NDR|Al [[mostro di Frankenstein]]}} Svegliati, mio vecchio amico. È arrivato il momento.
*Oh, [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], i tuoi discepoli erano molto sciocchi a tentare di nascondere a me ciò che è mio. Nulla è nascosto ai miei occhi.
*Ci siamo, Van Helsing! Presto le creature della notte domineranno il mondo. Non c'è nessuno che possa fermarci!
*{{NDR|All'uomo-lupo in forma umana sotto tranquillante}} Sono spiacente per la dose, amico mio. È piuttosto letale per gli esseri umani. E poi, una dose umana sarebbe fuori luogo, ti pare? Bene, andrò a mettere qualcosa sotto i denti mentre procederai ad indossare un abito più "comodo".
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
[[File:Dracula helmet - Coppola - Sarah Stierch 01.jpg|thumb|Elmo di Dracula in ''Dracula di Bram Stoker'']]
*Rinuncio a [[Dio]]! Risusciterò dalla mia morte per vendicare la sua con tutti i poteri delle tenebre. Il sangue è la vita... e sarà mio!<ref name=sott>Dai sottotitoli del DVD "Dracula di Bram Stoker – Deluxe Edition", Columbia Pictures, ed. Sony Pictures, 2008.</ref>
*Credete nel destino? Che persino i poteri del tempo possono essere alterati per un unico scopo?
*L'uomo più fortunato che calpesta questa terra è colui che trova il vero amore.
*Fui sposato. Sembrano secoli ormai. Ella morì. [...] Lei è fortunata; la mia vita al più è commiserevole.
*Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti.
*C'è molto da imparare da animali.
*[[Assenzio]] è l'afrodisiaco dell'io. La fatina verde che vive nell'assenzio vuole la vostra anima. Ma con me sarete al sicuro.
*C'era una principessa, Elisabetta; era la donna più radiosa di tutti gli imperi del mondo. L'inganno dell'uomo la tolse al suo antico principe. Ella si lanciò per morire nel fiume di cui avete parlato. Nella mia lingua madre è chiamato [[Argeș (fiume)|Argeș]], il fiume della principessa.
*Vostri uomini impotenti con loro sciocchi incantesimi non vi proteggeranno dal mio potere. Io vi condanno alla eterna fame di vitale sangue e alla vivente morte.
*Io sono niente. Senza vita. Senz'anima. [...] Odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità.
*Io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula.
*Io vi do la vita eterna, l'amore eterno, il potere delle tempeste e degli animali della Terra. Venite con me per essere la mia amata sposa, per sempre.
*Pensate di potermi distruggere con i vostri idoli? Io che ho servito la Croce? Io, che ho comandato eserciti secoli prima che voi nasceste! [...] Io fui tradito. Guardate il vostro Dio che cosa mi ha fatto.
*Dammi la pace.
====''[[Dracula: morto e contento]]''====
*Frugoli della notte. Quanto sporco fanno!
*Renfield, non mi tange.
*Non sempre c'è iattura in una sepoltura.
*Io non bevo mai... vino. Oh, al diavolo! Fatemelo assaggiare!
*Ho avuto... un incubo solare.
*Van Helsing! Nome noto perfino nelle plaghe selvagge della Transilvania.
*Io mi accorgo, Van Helsing, che a lei piace dire l'ultima parola. Non mi trascinerà in tale pratica infantile. ''Paloștoi''!
*Renfield, sei uno stronzo! {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
====''[[Van Helsing]]''====
*{{NDR|Rivolto a [[Victor Frankenstein]]}} Mi rammarico che il tuo momento di gloria debba essere rovinato per una cosuccia come depredare una tomba.
*Ma perché non ci lasciano in pace? Non uccidiamo mai più di quanto ci serve, e meno di quanto ci spetta. Loro possono dire lo stesso?
*Io non ho un cuore! Io non provo amore! Né paura! Né gioa! Né dolore. Sono un uomo vuoto, e avrò vita per l'eternità.
*Sono in guerra contro il mondo e contro ogni anima vivente. Ma presto la battaglia finale avrà inizio.
*Gli [[Licantropo|uomini lupo]] sono una seccatura tale durante la loro prima luna piena. È così difficile controllarli.
*Sono in grado di capire il carattere di un uomo dal battito del suo cuore. Di solito quando mi avvicino posso quasi danzare a quel ritmo.
====''[[Dracula 3D]]''====
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate.
*Non mangio mai... la sera.
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito.
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri.
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito.
*Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz. [...] Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.
*Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.
*Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Le regole della bestia|Le regole della bestia]]''====
*Sono anzioso di vedere Inghilterra Signor Harker. Persone qui sono così limitate, e io appassisco tra queste mura. Sono tutti come privi. Sono tutti privi di sapore.
*Troverete mia dimora non di facile esplorazione. È un crescente molto intricato labirinto di scale e di porte e di ombre. [...] Non esiste mappa del mio castello. Nessun progetto finito è mai stato riportato su documenti. Si dice che molte anime sono intrappolate in groviglio di questi corridoi. ''Reserata carcerem'', la prigione senza serrature.
*Dove si trova carne, si trovano mosche.
*Quale è scopo di uno specchio? Nessuno troverà mai alcuna ispirazione nel proprio sguardo.
*Ah, un paletto conficcato nel cuore. Vedi, qualche volta le leggende hanno ragione. Questa però non si può testare troppo spesso. Posso avere solamente tre spose per volta. [...] Spose, sì. Penso sia la parola giusta per definirle. Vedi, sto cercando di riprodurmi, il che, francamente, può essere un po' una sfida quando c'è solo una di voi.
*Perché il trapasso arriva sempre come un tale shock per voi mortali?
*{{NDR|Sul perché vuole trasferirsi in Inghilterra}} Per le persone. Tutte quelle persone sofisticate e brillanti. Come ho cercato di spiegare a tutti per secoli: "Si è quello che si mangia".
*{{NDR|Sul sole}} Non lo vedo da centinaia di anni. [...] Ho avuto artisti che lo hanno dipinto, poeti che lo hanno descritto in versi, e Mozart ha composto una melodia così bella. Io... avrei dovuto risparmiarlo, ma che cosa vede l'avvocato? Johnny, nella mia memoria, tramonta dietro la seconda vetta più alta in questo periodo dell'anno, ed è piuttosto rosso.
*La fine è una benedizione. Morire ti da la prospettiva. È la cima della montagna da cui tutta la tua vita è finalmente visibile dall'inizio alla fine. La morte ti completa.
*I suicidi non funzionano. Non credi che i non-morti ci abbiano provato? Un paletto nel cuore va bene, ma dev'essere qualcun altro a conficcarlo.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Veliero di sangue|Veliero di sangue]]''====
*In mare si incontra una interessante varietà di individui, e vi consiglio di non affezionarvi troppo a nessuno di loro.
*{{NDR|Sul perché uccide le persone}} Perché voi cogliete i fiori?
*Io ho sempre sostenuto che il troppo sia soltanto sufficiente.
*Gli specchi possiedono una magia più profonda e pericolosa di quanto pensino le persone. Gli specchi possono dare spazio all'immaginazione o, peggio, mostrarci la verità.
*La raffinatezza di un gentiluomo, Agatha, è sempre solo una facciata.
*Sono stato un bravo detective, non credete? Ho un dono particolare nell'"eliminare" i sospetti.
*{{NDR|Sul perché teme il crocifisso}} Tutti la temono, ed è questo il problema. Non è affatto un simbolo di virtù e di bontà, è un simbolo di orrore e di oppressione. La vostra stupida Chiesa ha terrorizzato la popolazione contadina per secoli e io ho bevuto il sangue di quelle persone talmente a lungo che ho assorbito la loro profonda paura della croce. Mio Dio! Non vedo l'ora di poter mangiare degli atei.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#La bussola oscura|La bussola oscura]]''====
*Sono a questo mondo dal quindicesimo secolo. Le cose cambiano, ma ci si abitua. Anche se ammetto che c'è stata una grande accellerata.
*Uccidere è sana competizione. La pietà è mancanza di rispetto.
*Guarda tutte queste cose, tutto questo cibo, la scatola con le immagini mobili, e quella cosa là fuori... Bob la chiama... un auto. Quella è tua? [...] E questa isola del tesoro è la tua casa?! [...] È meravigliosa! Kathleen, sono un nobile in vita da 400 anni. Ho vissuto in castelli e palazzi tra le persone più ricche di ogni epoca, e mai, mai mi sono trovato in un lusso più sfarzoso di quello che mi circonda. Questa è una camera delle meraviglie. Non esiste re o regina o imperatore che io abbia conosciuto o mangiato che sarebbe entrato in questa stanza e avrebbe accettato di lasciarla. Sapevo che il futuro avrebbe riservato meraviglie. Non sapevo che le avrebbe rese accessibili a tutti.
*Mi sono perso un intero secolo. Che cosa sono i diritti? Nessuno ha dei diritti, Zoe. Uomini, donne o mostri, nessuno in nessun posto. È solo un'insensata fantasia.
*Ho sempre sostenuto l'eredetarietà del potere. La democrazia è la tirannia degli ignoranti. È solamente nel sangue siamo in grado di trovare la verità.
*Non è mio costume mangiare bestiame. Se parliamo di sangue, sono un intenditore. Il sangue è vite. Il sangue è una testimonianza. La testimonianza di tutti coloro che ho ucciso scorre nelle mie vene. Ora sceglierò con cura chi si unirà a loro. La maturità è il primo passo verso il decadimento, la dolcezza è una promessa di corruzione.
*La morte è l'unico atto che sa ancora di novità. Ogni altra esperienza umana è catalogata da qualche parte nelle vostre infinite biblioteche digitali. Non c'è nulla di nuovo. Ogni istante di vita è deteriorato e di seconda mano, tranne quell'unico momento dell'esistenza che nessuno è mai stato in grado di raccontare. In un mondo di strade già percorse, la morte è l'unica neve ancora immacolata.
==Citazioni sul Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*Sulla soglia è comparso un vecchio signore piuttosto alto, dal volto sbarbato se non per un paio di lunghi baffi bianchi, e vestito di nero dalla testa ai piedi, senza la minima nota di colore. Recava in mano una vecchia lampada di argento, nella quale la fiamma ardeva senza alcuno schermo o riparo di vetro, e che creava lunghe e tremolanti ombre, oscillando alla corrente della porta aperta. Il vecchio mi ha invitato a entrare con un gesto cortese della mano, dicendomi in un ottimo inglese ma con uno strano accento:<br>"Benvenuto nella mia casa! Entrate liberamente e per vostra libera volontà!". Non ha fatto un passo per venirmi incontro, ed è stato fermo come una statua, quasi il suo gesto di benvenuto lo avesse reso di pietra. Peraltro, come ho messo in piede oltre la soglia, si è improvvisamente animato e allungando in avanti la mano mi ha preso la mia con una forza che mi ha fatto tremare: un effetto non certo alleviato dal fatto che mi è sembrata fredda come il ghiaccio, più la mano di un morto che di un uomo vivo. ([[Jonathan Harker]])
*Il suo volto aveva un forte, fortissimo rilievo aquilino, con un naso sottile, molto pronunciato e delle narici molto dilatate, la fronte alta e prominente, e i capelli un po' radi sulle tempie ma alquanto abbondanti altrove. Le sopracciglia erano molto folte, e quasi si incontravano sopra il naso, i peli erano come cespugli, sembravano arricciarsi per la loro stessa abbondanza. La bocca, per quel che riuscivo a vederne sotto i grandi mustacchi, era ferma in un'espressione quasi crudele, con dei denti particolarmente bianchi e aguzzi. I denti si protendevano sopra le labbra, che erano di un rosso intenso, a indicare una straordinaria vitalità in un uomo della sua età. Quanto al resto, le orecchie erano pallide, ed estremamente appuntite. Il mento era quadrato e forte, e le guance magre ma sode. L'impressione generale era quella di uno straordinario pallore.<br>In un primo tempo avevo notato il dorso delle mani che egli teneva sulle ginocchia alla luce delle fiamme, e mi erano sembrate piuttosto bianche ed eleganti. Ma vedendole ora più da vicino, non potevo non notare che erano mani volgari e grossolane, con dita piuttosto tozze. Strano a dirsi, le palme erano pelose. Le unghie erano lunghe e sottili, e tagliate a punta. Quando il Conte si è chinato su di me e le sue mani mi hanno toccato, non ho potuto reprimere un brivido. ([[Jonathan Harker]])
*Mi ha parlato di cose e di genti, e in ispecie di battaglie, e ne parlava come se in tutte fosse stato presente. Questo me l'ha spiegato in seguito, dicendo che per un [[Boiardo (storia)|boiaro]] l'orgoglio della casata e del nome è parte di sé, che la loro gloria è la sua gloria, il loro destino il suo destino. Sempre, quando parlava della sua casata diceva "noi", e quasi sempre parlava al plurale, come se a parlare fosse un re. ([[Jonathan Harker]])
*Quello che ho visto è stata la testa del Conte sporgersi dalla finestra della sua stanza. Non l'ho visto in volto, ma l'ho riconosciuto dal collo e dal movimento della schiena e delle braccia. Mai, comunque, avrei potuto sbagliarmi sulle mani, che avevo avuto tante occasioni di studiare. Sul momento ho guardato la cosa con interesse e anche un po' con divertimento, perché è incredibile quanto un dettaglio così piccolo possa interessare e divertire un uomo che si trovi a essere prigioniero. Ma questi pensieri si sono trasformati in repulsione e in terrore, quando ho visto l'intera figura del Conte emergere lentamente dalla finestra e cominciare a strisciare giù lungo il muro del castello sopra lo spaventoso abisso, a capofitto e con il mantello che si apriva attorno a lui come un grande paio d'ali. Sulle prime non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho pensato a un qualche trucco del chiaro di luna, a un qualche stregato effetto dell'ombra, ma ho continuato a guardare e non potevo ingannarmi. Ho visto le dita delle mani e dei piedi aggrapparsi agli angoli delle pietre, dove la calcina si era consumata con gli anni, e sfruttare così ogni appiglio e ogni irregolarità per scendere sveltamente, così come una lucertola si sposta lungo un muro. ([[Jonathan Harker]])
*Nella cassa giaceva il Conte, ma il suo aspetto era quello di una giovinezza riacquistata quasi per intero. Perché i capelli bianchi e i baffi erano ora scuri come di grafite; le guance erano più piene, e un debole rosato trapelava di sotto il biancore della pelle; la bocca era più rossa che mai, perché sulle labbra vi erano gocce di sangue fresco, che spuntavano dagli angoli della bocca e scorrevano lungo il mento e il collo. Perfino i suoi profondi occhi ardenti parevano incassati in un volto di carne turgida, perché le palpebre e le borse sotto di essi erano gonfi, come se quella orribile creatura si fosse abbuffata di sangue, e ora era lì, come una sozza sanguisuga, esausta e sazia. ([[Jonathan Harker]])
*Penso che si dovrebbe provare compassione per un qualcosa braccato come il Conte. È giusto dire "qualcosa": Questa Cosa non è umana – e non è neanche una bestia. Ma venire a conoscere dalle parole del dottor Seward il racconto della morte della povera Lucy, e di tutto quel che ne è seguito, basta per inaridire le fonti della compassione nel cuore di chiunque. ([[Mina Murray]])
*Il ''nosferatu'' non muore come l'ape una volta che ha punto. Lui è più forte; e essendo più forte ha ancora più potere di fare il male. Questo Vampiro che è tra di noi è anche lui così forte di persona come venti uomini; è astuto e malfido più che altro mortale, perché la sua malvagia astuzia cresce con l'età; lui si giova anche di aiuto della negromanzia, che è, come da sua etimologia, previsione di futuro per mezzo dei morti, e tutti i morti che lui può avvicinare sono ai suoi ordini; è una bestia, ma più che una bestia; è un demonio insensibile, e in lui non esiste cuore; lui può, senza limiti, manifestarsi quando e come vuole, e in qualsiasi forma sia in lui; lui può, nell'ambito di sua presenza, comandare gli elementi: la tempesta, la nebbia, il tuono; può comandare ogni essere inferiore: il topo e il gufo, e il pipistrello – e la falena, e la volpe, e il lupo; può crescere di statura, e farsi piccolo; e può a volte svanire in niente e ritornare irriconoscibile. Come dunque possiamo noi cominciare nostra lotta per distruggerlo? Come faremo noi per trovarlo; e una volta trovato come noi distruggere lui? Amici miei, questo è molto terribile compito che noi ci assumiamo, con conseguenze possibili da far tremare anche il più coraggioso. Perché se noi manchiamo in questa battaglia, vincerà certamente lui; e allora quale sarà nostra fine? La vita non è niente! Io non do a vita grande peso. Ma perdere qui non è solo questione di vita o di morte. Il fatto è che noi diventeremmo come lui, che noi d'ora in avanti diventiamo orrende creature della notte come lui – senza cuore e senza coscienza, a depredare i corpi e le anime di quelli che più amiamo. Per noi saranno chiuse in eterno le porte del cielo; perché chi mai potrà riaprirle per noi? Andremo avanti per sempre aborriti da tutti; una macchia nel volto dello splendore solare di Dio; una freccia nel fianco di Colui che è morto per l'umanità. Ma qui ci troviamo faccia a faccia con il dovere; e possiamo indietreggiare noi in un caso come questo? Per me, io dico di no; ma io sono vecchio, e la vita, con la sua luce del sole, i suoi bei momenti, il suo canto degli uccelli, la sua musica, e il suo amore, è cosa di lontano passato. Voi altri siete giovani. Qualcuno ha visto il dolore; ma per lui ci sono di riserva giorni belli. ([[Abraham Van Helsing]])
*Deve infatti trattarsi di quel Voivoda Dracula, diventato famoso per le sue guerre contro i turchi, sul grande fiume che segna la frontiera con la Turkeyland. Se questo è vero, non deve essere stato un uomo comune; perché a quel tempo, e per secoli dopo di allora, di lui si parlava come dell'uomo più intelligente, e più astuto, così come del più coraggioso dei figli della 'terra al di là della foresta'. Quella testa straordinaria e quella sua volontà di ferro sono scesi con lui nella tomba, e anche ai giorni nostri si schierano contro di noi. I Dracula, dice [[Ármin Vámbéry|Arminius]], erano una grande e nobile stirpe, anche se di tanto in tanto qualche rampollo era creduto da loro contemporanei avere rapporti con il diavolo. Loro avevano imparato suoi segreti a Scholomance, in mezzo a montagne sopra il lago [[Sibiu|Hermannstadt]], dove il diavolo sostiene ogni dieci sapienti uno essere suo. Negli annali si trovano parole come 'stregoica' ovvero strega; 'Ordog' e 'Pokol', ovvero Satana e Inferno, e in un manoscritto proprio di questo Dracula si parla come di un 'wampyr', parola che noi comprendiamo fin troppo bene. Da lombi proprio di questo uomo sono venuti poi grandi uomini e eccellenti donne, e le loro tombe rendono sacra questa terra, dove soltanto è nata cosa così scellerata. Perché non è certo l'ultimo di tali orrori che questo essere malvagio affonda le sue radici in cosa buona; in terra sterile di sante memorie non può trovare riposo. ([[Abraham Van Helsing]])
*La nebbia si faceva sempre più fitta, e ora riuscivo a vedere di dove era entrata, simile al fumo – o come la bianca energia dell'acqua bollente: non dalla finestra, ma attraverso gli interstizi della porta. Diventava sempre più fitta, fino a che mi è sembrato che si concentrasse in una sorta di nuvola a forma di colonna nel bel mezzo della stanza, attraverso la quale, in alto, riuscivo a vedere la luce del gas brillare con un occhio di color rosso. Ogni cosa ha cominciato a girare nel mio cervello, così come la colonna di nebbia stava ora girando per la stanza, e in tutto questo si manifestavano le parole della Scrittura: "...una colonna di nebbia di giorno e di fuoco di notte". Era questa una sorta di guida spirituale che mi stava assistendo nel sonno? Ma quella colonna era composta di elementi sia diurni che notturni, perché in quell'occhio vi era il fuoco, che ora esercitava un nuovo fascino su di me, finché, continuando a fissarlo, quel fuoco si è diviso, ed è sembrato guardarmi attraverso la nebbia con due occhi rossi, come Lucy me li aveva descritti nel suo momentaneo vaneggiamento mentale quando, sulla scogliera, i raggi del sole cadente colpivano le vetrate della chiesa di Santa Maria. Improvvisamente mi ha folgorato l'orrenda idea che così fosse stato anche quando Jonathan aveva visto le tre terribili donne farsi reali e concrete nel vortice della nebbia illuminata dalla luna, e nel sogno devo essere svenuta, perché tutto si è fatto nera tenebra attorno a me. L'ultimo sforzo cosciente della mia immaginazione è stato quello di vedere una livida faccia gessosa emergere dalla nebbia e piegarsi sopra di me. ([[Mina Murray]])
*Il chiarore della luna era tale che malgrado le spesse tende gialle alle finestra, nella stanza c'era abbastanza luce per vedere tutto. Sul letto accanto alla finestra giaceva Jonathan Harker, il volto paonazzo e il respiro affannoso, come ipnotizzato. Inginocchiata accanto al letto, il viso voltato dall'altra parte, vi era la bianca figura di sua moglie. Al fianco di lei, un uomo alto e magro, vestito di nero. Ci voltava le spalle, ma come l'abbiamo visto abbiamo tutti riconosciuto il Conte – in ogni dettaglio, compresa la cicatrice sulla fronte. Con la sinistra teneva strette tutte e due le mani della signora Harker, lontane da sé per tutta la lunghezza delle braccia di lei; con la mano destra la afferrava per la nuca, forzandole il volto contro il proprio petto. La bianca camicia di notte di lei era chiazzata di sangue, e un rivolo sottile scendeva lungo il busto dell'uomo, messo a nudo da uno strappo del vestito. L'atteggiamento dei due richiamava terribilmente quello di un bambino che stesse forzando il muso di un micino verso un piatto di latte per obbligarlo a bere. ([[John Seward]])
*Ho studiato e continuamente ristudiato, da quando capitate in mia mano, tutte carte relative a questo mostro; e più io studiato, più grande mi sembra la necessità di distruggere lui radicalmente. Tuto dà prova di suo progredire: non solo per quanto riguarda sua potenza, ma anche di sua coscienza di questo. A quanto ho saputo da mio amico [[Ármin Vámbéry|Arminius]] di Buda-Pesht, lui in vita è stato grande uomo. Soldato, statista, e alchimista – la quale alchimia era il punto più avanzato del sapere scientifico della sua epoca. Aveva una grande intelligenza, e una cultura senza confronti, e un cuore che non conosceva né paura né rimorso. Ha osato perfino frequentare Scholomance, e non c'era ramo del sapere del suo tempo che lui non ha provato. Ebbene, in lui i poteri della mente sono sopravvissuti alla morte fisica; anche se pare che la sua memoria non rimanesse completa. In qualcuna delle facoltà del suo cervello era rimasto, ed è anche adesso, un bambino; però sta crescendo, e alcune cose che in principio erano infantili ormai hanno preso una dimensione adulta. Sta sperimentando, e lo fa piuttosto benne; e se non era che noi abbiamo attraversato la sua strada, lui poteva essere – e se noi falliremo, lo sarà – il padre e il capostipite di un nuovo genere di esseri, la cui strada si snoda non attraverso la Vita, ma attraverso la Morte. ([[Abraham Van Helsing]])
*Quella povera anima che ha causato tutta questa miseria è il caso più triste. Pensate solo a quale sarà la gioia di quell'essere quando anche lui sarà distrutto nella sua parte peggiore onde la sua parte migliore possa raggiungere l'immortalità spirituale. Dovete guardare anche lui con compassione, anche se non per questo dovete rinunciare a distruggerlo. ([[Mina Murray]])
*La decisione di lasciare la sua deserta terra – deserta di uomini – e di venire in un paese dove la vita di tanto si è moltiplicata che la gente qui è ora come un grande campo di grano, è stato il frutto di un lavoro di secoli. Se un altro Non-Morto, come lui, cercasse di fare quello che lui ha fatto, forse neppure tutti i secoli del mondo del passato, o quelli del futuro, potrebbero aiutarlo. Nel caso di questo mostro, tutte le forze della natura, le più occulte e profonde e potenti devono avere lavorato insieme in un qualche prodigioso modo. Già il luogo dove lui è stato vivo, e poi Non-Morto per tutti questi secoli, è tutto pieno di stranezze del mondo chimico e geologico. Ci sono caverne profonde e anditi che nessuno ha mai raggiunto a tutt'oggi. Ci sono vulcani, che da loro bocche ancora mandano fuori acque dalle strane proprietà, e gas che uccidono o fanno rinascere. Indubbiamente, c'è qualcosa di magnetico o di elettrico in queste combinazioni di forze occulte che contribuiscono alla vita fisica in modo davvero strano; e anche in lui c'erano in principio grandi qualità. In un'epoca antica, dura e bellicosa è stato lui celebrato come colui che aveva più nervi d'acciaio, più acuto cervello, più coraggioso cuore di chiunque altro al mondo. In lui alcuni principi vitali, per qualche strana via si sono realizzati al massimo: e come il suo corpo si mantiene forte e cresce e si rafforza, così cresce anche il suo cervello. Tutto questo senza quel diabolico aiuto che è certamente in lui; e che deve piegarsi alla potenza che proviene ed è simbolica del Bene. ([[Abraham Van Helsing]])
*Pensate voi un po' che insistenza e che determinazione. Con il cervello infantile che possedeva, da molto tempo ha concepito l'idea di andare in una grande città. Che cosa fa lui allora? Trova subito quello che è il posto al mondo più promettente per lui. Poi deliberatamente si prepara all'impresa. Con grande pazienza trova quale è la sua forza e quali sono i suoi poteri. Studia nuove lingue. Impara una nuova vita sociale; nuovo ambiente per antiche usanze; la politica, la legge, l'economia, le scienze, le abitudini di un paese e di un popolo che si sono sviluppate durante la sua esistenza. Lo sguardo che ha dato a tutto questo non ha fatto altro che stimolare suo appetito ed eccitare suo desiderio. Non solo: lo aiuta a crescere anche in quanto cervello; perché tutto gli dimostra quanto lui ha avuto ragione con sue prime intuizioni. Tutto questo lui ha fatto da solo: tutto da solo!, da una tomba in rovina in una terra dimenticata. E quanto di più non potrà lui fare, una volta che gli si aprirà il più grande universo del pensiero? Lui che come sappiamo può irridere alla morte; che può prosperare nel mezzo di malattie che uccidono popoli interi. Oh, se un essere così provenisse da Dio, invece che dal demonio, quale forza benigna potrebbe lui essere in questo nostro vecchio mondo! ([[Abraham Van Helsing]])
*Il Conte è un criminale e appartiene al tipo criminale. Tale lo classificherebbero [[Max Nordau|Nordau]] e [[Cesare Lombroso|Lombroso]] e, ''quia'' criminale, la sua mente è formata solo in maniera imperfetta. Ragion per cui, in una situazione difficile, non può che cercare soluzioni nell'abitudine. ([[Mina Murray]])
*Ho visto il Conte giacere nella cassa sul terriccio, che con la brusca caduta dal carro lo aveva in parte coperto. Era mortalmente pallido, proprio come una statua di cera, e gli occhi rossi ardevano di quell'orribile volontà di vendetta che io conoscevo fin troppo bene.<br>Mentre lo guardavo, i suoi occhi hanno colto la visione del sole che tramontava, e l'espressione di odio del suo volto si è tramutata in un'espressione di trionfo.<br>Ma proprio in quell'istante, ecco il colpo lampeggiante del grande pugnale di Jonathan. Io ho urlato, vedendo la lama squarciargli la gola; mentre il signor Morris gli affondava nel cuore il suo coltello ricurvo.<br>È stato come un miracolo; sotto i nostri propri occhi, e quasi nel breve tempo di un respiro, l'intero corpo del Conte si è dissolto in polvere ed è sparito alla nostra vista.<br>Mi sarà di sollievo per tutta la vita poter ricordare che proprio in quel momento di ultima dissoluzione, nel suo volto è comparsa un'espressione di pace che mai avrei creduto potervi albergare. ([[Mina Murray]])
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Sono sempre più curioso: non capita tutti i giorni d'incontrare un nobile ungherese – o meglio, transilvano – che abita in un antico castello tra montagne desolate, al margine estremo del mondo civilizzato, eppure capace di scrivere lettere in un impeccabile inglese con tutta la disinvoltura di una persona colta e istruita, mentre negozia con legali e agenti immobiliari per l'acquisto di una casa nel cuore di Londra. Un uomo simile dev'essere a dir poco formidabile. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Più tardi, ho conosciuto un professore sassone che ha passato buona parte della giornata a mostrarmi la città. Quando gli ho chiesto del Conte Dracula, spiegandogli che lo avrei incontrato e sarei rimasto da lui per due settimane, si è mostrato sorpreso perché, mi ha spiegato, il Conte era noto per condurre una vita ritirata, evitando il contatto con la gente e, per quanto ne sapeva, nessuno era mai stato invitato al castello. "Circoleranno senz'altro molte storie sul suo conto" ho detto allora "poiché, si sa, gli uomini hanno la tendenza a schernire quelli che non legano i loro fagotti come gli altri viaggiatori". Il professore mi ha confermato che, sì, circolavano molte voci a proposito del Conte, ma che nessuna persona ragionevole avrebbe mai dato ascolto a simili chiacchiere. A parte questo, non aveva altro da raccontare su di lui, tranne il fatto che apparteneva a una delle più grandi e antiche famiglie del Paese, di cui gli uomini – in virtù delle innate qualità della stirpe – erano i più coraggiosi e le donne le più belle, a tal punto che per secoli erano stati oggetto di leggende e poesie. Non sapeva se il Conte avesse figli o meno, ma mi ha detto che è stato sposato tre volte, e per tre volte è rimasto vedovo. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Ero turbato perché chiaramente il Conte non era del tutto sano di mente, e anche se era anziano e canuto, avevo il sospetto che non sarei stato in grado di contrastare la sua forza e la sua agilità, dal momento che si vantava di essere un discendente di [[Attila]], re degli [[unni]]. Sembra che in questo Castello ci si debba aspettare di tutto. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Il Conte ha grande dimestichezza con la situazione politica attuale, tuttavia fatico a capire in quale ideologia si riconosca. Sotto certi aspetti sembra molto liberale, come un vero rivoluzionario, mentre su altri argomenti, le sue vedute sono talmente superate che sembra più conservatore di tanti reazionari. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
===Film===
*Dracula non era un pazzo, almeno non nel senso corrente. Dracula era la più assurda delle creature, il capo dei vampiri, sovrano delle anime maledette. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], ''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'')
*È miniera di arroganza. Molto facile comprendere perché questa aristocrazia decadente è lì per morire in quella parte del mondo. ([[Abraham Van Helsing]], ''[[Dracula: morto e contento]]'')
*Nel quindicesimo secolo, in quella zona d'Ungheria detta Transilvania, viveva un nobiluomo così audace in battaglia che i suoi soldati gli diedero il nome di "Dracul", che significa "diavolo". Soldato, statista, alchimista e guerriero, egli era così autorevole che si ritenne che fosse riuscito a soggiogare perfino la morte fisica. Fino ad oggi, nulla ha dimostrato il contrario. (''[[Il demone nero]]'')
*– Un paletto d'argento? Un crocifisso? Ma come potevi pensare che non avessimo già provato di tutto prima?! Gli abbiamo sparato, l'abbiamo pugnalato, bastonato, schizzato con l'acqua benedetta, gli abbiamo trafitto il cuore con un paletto, ma vive ancora. Lo vuoi capire? Nessuno sa come uccidere Dracula.<br>– Ah. E che cosa aspettavi a dirmelo? (''[[Van Helsing]]'')
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
*– Ridi quanto vuoi. Io trovo che sia affascinante.<br>– Oh, di questo non discuto. Ma io preferisco qualcuno di più normale.
*Proprio quando cominciavo a chiudere gli occhi ho sentito i lupi ululare. Poi è cominciato il sogno. Sembrava che tutta la stanza fosse invasa dalla nebbia. Era così fitta che a stento vedevo il lume vicino al letto, un fioco bagliore nella nebbia. E poi ho visto due occhi rossi che mi fissavano e una faccia bianca e livida è scaturita dalla nebbia. Mi è venuta vicino, così vicino! Sentivo il suo alito sul viso e poi le sue labbra! [...] E poi, la mattina, ero così debole. Era come se mi avessero tolta la forza vitale. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
*– Ma Dracula che cosa ha a che fare con lupi e pipistrelli?<br>– Dracula è il nostro vampiro.<br>– Ma professore, lei è certo...?<br>– L'immagine di un vampiro non viene riflessa dallo specchio. Per questa ragione Dracula ha voluto infrangerlo.<br>– Non per essere scortese, ma è un discorso che mi aspetterei da uno dei pazienti di questa clinica.<br>– Sì, ed è quello che penserebbero i medici inglesi e la vostra polizia. La forza di un vampiro sta proprio nel diffuso scetticismo della gente.
*Una nebbia rossa si diffonde sull'erba, avanzando come una lingua di fuoco che lui apre come un velario, e allora io vedo centinaia di migliaia di topi, con piccoli occhi rosso fiamma, come i suoi, ma solo più piccoli. E allora lui solleva la mano e li ferma tutti! Mi sembra che le sue labbra dicano: "Topi, topi, topi! Torme, milioni di topi, e tutti rosso sangue! E li darò tutti a te, se tu mi obbedirai!" ([[Renfield]])
*È venuto da me, poi si è aperto una vena nel braccio e mi ha costretto a bere. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
====''[[Dracula il vampiro]]''====
*Finalmente ho conosciuto il conte Dracula. Come speravo, egli è convinto che io sia qui per occuparmi dei suoi libri. Non mi rimane ora che attendere la luce del giorno. Poi, con l'aiuto di Dio, porrò fine per sempre al regno di terrore di quest'uomo. ([[Jonathan Harker]])
*Sono divenuto vittima di Dracula e della donna che è in suo potere. Forse sono condannato a divenire uno di loro. Se così fosse, che la persona che troverà il mio corpo sappia ciò che è necessario fare per poter liberare la mia anima. ([[Jonathan Harker]])
*Dopo la morte di Jonathan Harker, il conte Dracula, propagatore di questo male indicibile, è sparito. Dobbiamo trovarlo e distruggerlo. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
*Sappiamo di vampiri che hanno esistito per secoli. Dalle cronache, si desume che Dracula possa avere cinque o seicento anni. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
====''[[Dracula, principe delle tenebre]]''====
*Dopo un regno di innarrabile terrore durato più di un secolo, il re dei vampiri era stato finalmente scovato nella sua tana su un picco dei Carpazi. Per più di un secolo, molti avevano sperato di distruggerlo, e tutti avevano fallito. Qui, finalmente, un avversario armato di una profonda conoscenza delle orride forze del male lo distrusse in modo assoluto, definitivo... così almeno sembrò. Migliaia di persone erano state schiave dell'osceno culto del vampirismo. Ora esso periva alla sua stessa sorgente. Solo il ricordo rimaneva, il ricordo della più diabolica e orrida creatura che l'umanità abbia conosciuto.
*– Chi era il suo padrone?<br>– Era il Conte Dracula, signore. Di antica e aristocratica famiglia. [...]<br>– E non c'è nessun discendente?<br>– Il mio signore morì senza eredi, signore. Nel senso corrente dell'espressione.
*Se vuol assistere alla distruzione di un mostro generato dal Conte Dracula, venga con me. Ma, l'avverto, non è uno spettacolo edificante.
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*– Vengo da Londra.<br>– Da Londra?<br>– Vado a trovare uno dei nostri clienti. Forse lei lo conosce: il conte Dracula. Allora, lo conosce?<br>– Mio caro signore... Che Dio l'aiuti, perché se va dal conte Dracula, avrà bisogno di protezione.
*Che è successo al conte Dracula? Sono scappato dal castello. Lui mi ha inseguito insieme agli altri. Erano vampiri giganti con enormi denti. Volevano succhiarmi il sangue. Non l'ho sognato. Erano dei vampiri! Li ho visti nelle bare. Perché non vuole credermi? ([[Jonathan Harker]])
*Attraverso antiche leggende greche, indiane, magiare e perfino cinesi, ci è giunta notizia di un uomo che vivrebbe nutrendosi del sangue di altri esseri umani. In questo modo, non solo rimane in vita, ma non invecchia mai. Non è un fantasma, ma non lascia ombra. Può trasformarsi molto facilmente in cane, in vampiro, in gufo, o in qualsiasi altro tipo di animale. Vive solo di notte e durante il giorno si rifugia nella sua tomba. Le persone a cui ha succhiato il sangue vengono contagiate. Se muoiono si trasformano a loro volta in altrettanti vampiri. Il suo nome è Dracula. ([[Abraham Van Helsing]])
*– Allora perché non l'arrestano?<br>– Lei sottovaluta il conte Dracula. E poi che può fare la legge contro un uomo che vive al di fuori del nostro mondo?
*Finché Dracula è in vita, il tempo e lo spazio contano molto poco. ([[Abraham Van Helsing]])
====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''====
*La raccappricciante leggenda del Conte Dracula estende il suo terrore molto al di là delle montagne della Carpazia fino alla metropoli vittoriana di Londra. Qui, in Hyde Park, avviene il definitivo confronto tra Lawrence Van Helsing e il suo irriducibile nemico, il vampiro Dracula.
*Mio nonno morì lottando con un vampiro, il più terribile, il più pericoloso vampiro di tutti i tempi. Però prima aveva raccolto delle prove. Prove positive. Non c'è niente da ridere, glielo assicuro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Circa un secolo fa, ci sono avute prove, prove positive, che uno viveva in questa città: Dracula. Secondo le leggende, esso fu sepolto in Chelsea, probabilmente da uno dei suoi discepoli, e probabilmente a San Bartolph. Sì, in un angolo sconsacrato. Se il paletto è stato estratto dal suo cuore, egli potrebbe resuscitare. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Questa è la sua vendetta, una vendetta che si trascina da anni, una diabolica ritorsione contro i discendenti di Lawrence Van Helsing, mio nonno. Vuole sfogare il suo odio in questo modo, trasformando mia nipote in un essere come lui, facendola diventare un morto che vive, un vampiro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[I satanici riti di Dracula]]''====
*Il bacillo della peste, la Valham House, la distruzione psichica di intellettuali come il professor Keely e gli altri, sono tutti elementi di un piano, volto ad uno scopo preciso. Una vera forza. L'ombra di cui io vi parlo è più sinistra, più oscena di qualunque mostruosità possiate immaginare. Vincitore della putrefazione, maestro degli incorrotti, il Conte Dracula! ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Ho già distrutto il Conte Dracula una volta. Accadde più di due anni fa, nel Chiostro di San Bartolph's. Ma quell'essere può rinascere per rincarnazione. Si richiede un discepolo, una persona molto esperta nel rito. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Probabilmente nel suo subcosciente è ciò che desidera. La fine di tutto. Egli è un immortale maledetto che vive sulla violenza, la paura, il terrore. Ma supponendo, solo supponendo, che egli aspiri alla pace eterna, vorrebbe prima abbattere l'intero universo, vendicarsi di tutto. Uomini muoiono di peste a milioni, e come ombra della morte una sinistra figura si apre il cammino a colpi di falce. Il Conte Dracula è la profezia biblica di Armageddon. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Dopo aver distrutto ogni essere vivente sulla Terra, ti resterà un mondo vuoto da comandare. È questo che vuoi, Conte Dracula? Una grande fiammata fatta di orrore e di violenza? La spettrale distruzione di un intero pianeta? È questo il tuo ultimo desiderio? ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
*Dracula? Ha detto così? Dracula... Ha un suono così singolare. Tre sillabe, eh? Dra-cu-la. Ha un che di accattivante questo nome.
*Io non ho incontrato nome più perfetto negli annali della nobiltà. Vostro padre, figlie mie, riconosce la sostanza dalla forma: la polpa del frutto dalla buccia che lo riveste. Ci sono gli assaggiatori di vino e gli assaggiatori di nomi. Sì, "Dracula", una felice combinazione di oriente e di occidente, di realtà e di fantasia. Se non temessi di fare della letteratura o della retorica, che aborrisco, aggiungerei che in un certo senso gli mutua un qualche ingrediente del Conte di Montecristo, nonché di Sinbad il marinaio.
*Dracula ci dà una garanzia anche dal punto di vista glottologico. A tutt'oggi, non si sono segnalati nomi che finiscono in ''-ula'' che contengono un segno negativo.
*Vive del sangue degli altri. Non serve a nessuno, né adesso né mai.
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
*Il mio animo abbandona il mio corpo. [...] Non ho mai provato sensazioni tanto angoscianti. Non riuscivo a tornare da te, sono completamente sconvolta. [...] Dovevo! Era come se mi trascinasse, mi attirasse, e io ho perso il controllo. [...] Aveva gli occhi rossi. [...] Avverto ancora il sapore del suo sangue in bocca. ([[Lucy Westenra]])
*Non so, ma ho quasi la sensazione che il mio strano amico sia qui con me. Parla nei miei pensieri. Con lui mi sono sentita più viva di quanto lo sia mai stata. E ora, senza di lui e presto sposa, io mi sento confusa, smarrita. Forse, per quanto cerchi di essere buona, sono cattiva. Forse sono una donna cattiva e volubile. ([[Mina Murray]])
*Da vivo fu un uomo dalle qualità esemplari, e la sua mente era potente e grande. Ma più grande è la necessità di schiacciarlo e distruggerlo definitivamente. ([[Abraham Van Helsing]])
====''[[Dracula 3D]]''====
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ([[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]])
*Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ([[Jonathan Harker]])
*– Non si può andare avanti così!<br>– Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>– Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>– Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ([[Abraham Van Helsing]])
*La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. ([[Abraham Van Helsing]])
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
*– Dracula, principe tra tutti i vampiri, teme la croce. Riuscite a capire che cosa significa?<br>– No. Spiegatemelo.<br>– Dio esiste. Dio esiste e finalmente anch'io l'ho trovato.<br>– Avete trovato il Diavolo.<br>– Se serve il Diavolo per condurmi dal mio Signore, allora io dico ben venga il Diavolo!
*– Che cos'è il Conte Dracula?<br>– In vita, era un principe di eccezionale cultura e di successo. Nella morte, suppongo si potrebbe dire che sia il migliore dei vampiri.<br>– Il migliore?<br>– Quello di maggior successo. La maggior parte sono selvaggi, mezzi pazzi. Raramente durano a lungo, mentre Dracula è riuscito a conservare la sua forma umana e il suo intelletto più o meno intatti per centinaia di anni.<br>– Bevendo sangue umano.<br>– Tutti bevono sangue. Dracula ha imparato a farlo bene, secegliendo le sue vittime con la massima cura, credo. Persino nella morte ha mantenuto la selettività di un aristocratico.
*Consideriamo che il Conte Dracula non sopporta la sua immagine, Dracula, che non vuole esporsi alla luce del sole e non può entrare in una casa senza essere invitato. Queste non sono maledizioni. Sono mere abitudini che sono diventate feticci e poi leggende a cui credete persino voi. Le regole della bestia: ne abbiamo discusso molto tempo fa. Ma perché? Di che cosa avete paura? Siete un guerriero nato da una stirpe di guerrieri. Vostro nonno è morto combattendo, vostro padre, i vostri fratelli, i vostri figli, i loro figli. E tutti sono caduti da eroi sul campo di battaglia, ma non voi. Non il Conte Dracula, il condottiero che si apposta nell'ombra e sopra le vite degli altri, indesiderato in ogni luogo, che dorme in una cassa di terra, eppure sogna la tomba di un guerriero, che si ritrova ammaliato da una ragazza innamorata della cosa che lui teme di più: la morte. E ora sappiamo perché questo {{NDR|il crocifisso}} funziona: perché rappresenta il coraggio che bramate di possedere, il coraggio che ci vuole per morire. Direi che vi vergognate. Il Conte Dracula si vergogna!
===Persone===
*Ciò che più sorprende in lui è l'assenza di rimorso, la noncuranza delle conseguenze delle sue azioni. Agli occhi degli altri personaggi maschili del romanzo, che sotto la guida del dottor Abraham si schierano a tutela dell'ordine ideologico costituito, Dracula è l'incarnazione di Satana senza senso di colpa, del potere senza limiti, del sesso senza coscienza né controllo. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Con ''Dracula'' e nella letteratura e nella cinematografia che ne sono derivate si è stabilizzato il tipo del vampiro nobile (Dracula è più spesso chiamato "il Conte") che si appropria delle vergini e dei bambini del suo feudo, nel quale si parla (sottovoce) di lui con odio e terrore. C'è un po' di [[Gilles de Rais]] in Dracula (e il [[Barbablù]] della fiaba è una sorta di vampiro). ([[Renato Giovannoli]])
*Dracula è una grande metafora, in realtà, Dracula è una brutta malattia che entra nella vita di una coppia e la sconvolge. Un cancro, che ti assale e che ti succhia via la vita, e che bisogna in qualche modo sconfiggere. ([[Sergio Rubini]])
*È molto attraente nella sua pericolosità. È la personificazione del male. È Lucifero. È Mefistofele. È come il diavolo, in realtà. ([[Gary Oldman]])
*Ha queste tre cose: una potente forza fisica, il potere di muoversi nel tempo e nello spazio e un fortissimo appeal sessuale per le sue vittime femminili. ([[Terence Fisher]])
*Il Conte, che si aggira di notte e dorme di giorno, parla alle ansie più intime, alle sessualità represse, a un mondo sotterraneo di sé segreti. Questo nobile luciferino è più stimolante degli innocenti che brama e, in un certo senso, il Conte stesso è una specie di teatro, nel quale sono messe in scena le nevrosi della sua era. ([[Joseph O'Connor]])
*Il conte transilvano è in pratica l'ultimo degli eroi romantici: alle prese con l'irrazionale, il magico, il misterioso, in sospeso tra il Bene e il Male, la Vita e la Morte, la Morte e l'Immortalità. Naturalmente è destinato alla sconfitta in una società che si è votata alla Scienza (e più tardi alla tecnologia), ma non prima di aver scosso alle fondamenta il sistema di valori su cui tale società è fondata. (''[[Il Mereghetti]]'')
*In quella sua prima apparizione Dracula somiglia molto al "gran personaggio" di cui parla [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] (ed entrambi ricordano il Diavolo), soprattutto nei particolari degli "occhi accesi" e del "labbro atteggiato di minaccia". [...] Anche il palazzo del "gran personaggio" può ricordare il castello di Dracula, oltre che certe architetture delle ''Mille e una notte'', soprattutto per la presenza delle "fantasime" [...]: le evanescenti e lunari mogli di Dracula. [...] E se si considera il vampirismo come una figura del male nel suo aspetto contagioso, la fuga di Harker equivale al rifiuto del protagonista del racconto manzoniano di diventare un untore. ([[Renato Giovannoli]])
*In realtà il conte Dracula – come [[Giacomo Casanova|Casanova]] e [[Dongiovanni]], come [[Marchese de Sade|Sade]] e [[Restif de la Bretonne]] – dovrebbe essere collocato nell'immaginario dell'amore prima che in quello dell'orrore. Con l'aggiunta di una sottolineatura crudele che, lungi dal rappresentare un limite, rientra per acquisizione non soltanto letteraria – ma di comune prassi erotica – tra le componenti essenziali della ritualità libertina. <br>Il [[bacio]] del [[vampiro]] è il [[morso]] dell'amante. ([[Franco Cuomo]])
*Ogni epoca ha il suo specifico terrore, figlio delle proprie esperienze. Per essere precisi, sembra che il vero successo di un'icona horror stia nel suo intercettare a mezza strada due diversi terrori, il primo chiuso nell'armadio dell'autore, e il secondo in quello dei lettori. Prendete l'esempio del conte Dracula: è noto che Bram Stoker scrisse il romanzo dopo aver trascorso un'infanzia da allettato, fra medici che scuotevano la testa e genitori rassegnati al peggio, per cui l'immagine di quel vampiro rialzatosi dalla bara altro non era che un rivivere il terrore di quel calvario. Fin qui il trauma dell'autore. Ma poi? Poteva bastare questo a fare di Vlad III di Valacchia un caposaldo del terrore moderno? Nossignore. Ciò che rese Dracula uno spauracchio collettivo fu il fatto che Stoker gli conferì ad arte tutte le caratteristiche dell'ignoto straniero trapiantato sul suolo britannico: il conte assetato di sangue venne trasformato in uno slavo antioccidentale, anticristiano, antitecnologico, antirazionale, ovvero in un formidabile ricettacolo di tutto ciò che i lettori inglesi potevano concepire come una minaccia alla loro identità. ([[Stefano Massini]])
*Secondo le mie letture giovanili Dracula era il diavolo, l'angelo caduto, il che significa che potenzialmente aveva in sé il bene e il male. ([[Francis Ford Coppola]])
====[[Vittorino Andreoli]]====
*Occorre avere ora il coraggio di dire che il conte giunge persino a intenerire, a fare pena. In fondo non è il mostro dalla forza sovrumana e incontrastabile, uno di quelli che si presentano sugli schermi della stupidità di oggi. Dracula è pur sempre un uomo, lo è stato mentre era in vita, nel senso storico del termine; era un eroe, uno che ha salvato il proprio popolo dai Turchi e a quel tempo dire turco richiamava alla mente il male e la violenza estrema. Un personaggio morto eppur pieno di bisogni: di giorno deve ritornare dentro una bara nascosto nella terra del cimitero in cui è stato sepolto, tanto da doversela portare sempre con sé. È terrorizzato dal bene o dai segnali del bene; i crocifissi d'argento, le particole consacrate che il professor Van Helsing usa come proprie armi di difesa. È un mostro che ha paura e che può essere vinto, tant'è che questa è la conclusione della storia.
*Il sangue è vita, senza sangue si è sfiniti, prossimi alla fine: dopo aver succhiato sangue Dracula ha forza e diventa persino giovane. Senza non può vivere tra i morti. Anche nel tempo presente sono infiniti i riferimenti a questa simbologia e assumono espressioni religiose: Cristo trasforma il pane in corpo e sangue del Signore e così dà la vita agli uomini. Lo trasforma in sangue perché il corpo senza sangue non vive. Del resto, quando muore sulla Croce, dà tutto il suo sangue, tanto che l'evangelista nota: dal costato usciva acqua. Aveva dato tutto.
*Il succhiare è il gesto della vita, la modalità con cui il neonato vive. Si attacca al seno e lo divora. Dalla madre passa la vita al bambino che così la succhia. Rimane un gesto pieno di fascino e nei giochi erotici dell'adulto il succhiare ha un ruolo importante: ancora una volta un simbolo di forza vitale. Dracula non ha nulla della aggressività orale di chi mangia, anzi egli non mangia mai, succhia soltanto. E in questo si è fermato al gesto della vita neonatale, il movimento primario per eccellenza: se il bambino non sapesse succhiare morirebbe.
*Tra le metamorfosi possibili a Dracula, la più significativa, tanto da diventare quella nota a tutti, è in un uccello, un pipistrello. La simbologia dell'uccello è sconfinata ed è anch'essa parte della vita. Il pene è popolarmente chiamato uccello: proprio perché si eleva e in quel volo dà la vita, il seme. Il pipistrello è un essere strano, potremmo dire perverso: sia perché appartiene ai mammiferi e non alla specie degli uccelli, sia perché è notturno e nella notte diventa un uccello del peccato, del proibito. Ha inoltre le caratteristiche di attirare e di divenire repellente. Di giorno poi non ha vita e rimane appeso, molle, in una caverna, mentre con il buio rinasce e cerca continuamente in quel volo inarrestabile la propria preda. Il sangue richiama dunque l'uccello-pene ed è suggestiva l'immagine del «battesimo di sangue» con la signora Mina attaccata al petto di Dracula, in una posizione che richiama la fellatio.
====[[Dario Argento]]====
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio... Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi.
*Mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
====[[Alessandro Baricco]]====
*Da Don Giovanni non divorzi. E Dracula non lo curi. Il piccolo armamentario dei medicamenti borghesi non può nulla contro quel tipo di desiderio. Vuoi salvarti? Allora inizia ad abituarti a un mondo in cui nemmeno i confini tra vita e morte sono certi, e la tua fidanzata, morta, la notte va in cerca di bambini da prosciugare, e tuo padre, morto, torna ogni tanto a punire i tuoi amanti. Non piace, quel mondo? Peccato, è l'unico che c'è.
*Difficile immaginare un personaggio che meglio di Dracula prenda su di sé, e traduca in carne e parole, il terrore. Non c'è nulla che, in lui, non sia terrore cristallizzato in gesto, immagine, parola, odore, tempo, colore. L'artigiano che era in Stoker lavorò da dio. Senza trascurare il minimo dettaglio. Se c'era un modo per dire che un mondo senza centro è un campo da gioco terrorizzante, Dracula lo disse. E quel vampiro è, simultaneamente, l'enunciazione di un teorema e la sua dimostrazione. Il che può aiutare a capire come si sia impigliato, una volta per sempre, nella fantasia collettiva.
*Una cosa curiosa di ''Dracula'' è che Dracula vi compare pochissimo. Di persona, intendo dire (se si può usare l'espressione di persona parlando di un vampiro). Riassumendo, lui compare in carne e ossa (idem) nella prima parte del romanzo, quando Jonathan Harker gli rende visita in Transilvania. Poi, si può dire che scompaia. Le sue apparizioni sono poco più che bagliori: un cane che scende da una nave, un pipistrello che sbatte contro un vetro, una nebbia che scivola sotto le porte. Di rado compare in fattezze umane, e quando lo fa è sempre per pochi istanti, subito ingoiato dal buio, dalla folla, dalla nebbia: sulla collina di Whitby, con Lucy; una volta per strada, in mezzo alla gente; stretto a Mina in un lampo che acceca i testimoni; e poi il tempo di una breve invettiva, prima di scappare, quando gli inseguitori lo attirano in una stanza dove non riusciranno a prenderlo. Anche la sua voce, così pedante e rigogliosa durante la visita di Jonathan, sparisce nel polverone delle parole altrui: il virgolettato di Dracula, per quattro quinti del romanzo, si riassume in una paginetta di frasi neanche tanto memorabili. Considerato quanto parlano gli altri, lui praticamente tace. La cosa è curiosa perché, al contrario, tutto il romanzo è ossessivamente posseduto, senza eccezioni, dalla sua figura. Non c'è nulla, in Dracula, che sia lì per una qualche sua energia autonoma: tutto esiste perché esiste Dracula. Lui è la luce che ritaglia via gli altri dall'indistinta oscurità del semplicemente esistente. Tutto diventa racconto se incontra lui, e nulla che non incontri lui diventa racconto.
====[[Carlo Della Corte]]====
*Dracula conta molto più del suo autore. Nel migliore dei casi, per costui, è la sua proiezione pantografata. Altrimenti un personaggio d'estro, di quelli che nascono dopo una micidiale sbronza in un pub.
*Magari lo Stoker detestava la monarchia e i nobili in genere e cercò di caricare un conte dei più perfidi e goffi misfatti. Fu così? Non lo sapremo mai.
*Stoker, come tutti gli scrittori di un qualche talento, aggiunse al suo cocktail uno spruzzo di particolare veleno. Tanto che, ancor oggi, questo bastardissimo Dracula funziona. Sul piano fumettistico e cinematografico, d'accordo. Ma anche psicologicamente. È diventato un modello, un maestro di ciò che non si deve essere (il ''«ciò che non siamo ciò che non vogliamo»'' di Montale?).
====[[Claudia Durastanti]]====
*Di tutti i protagonisti delle storie dell'orrore, le fiabe macabre e i romanzi gotici che mi tenevano sveglia la notte, Dracula era quello più simile a un supereroe. Come tutti i supereroi dei fumetti più interessanti, invece di essere orgoglioso del suo potere – la capacità di vivere per sempre (quantomeno tenendosi lontano da paletti di frassino e spicchi di aglio) –, Dracula arrivava quasi a odiare il suo talento speciale e attraversava la sua condizione con malinconia, da aristocratico solitario e triste.
*Dracula ama fare conversazione: sono la cultura e la lettura a renderlo quasi umano. Non ha la furia rozza del lupo mannaro, né la monotonia del diavolo. Grazie a Stoker, il Conte ci insegna che siamo destinati a diventare vampiri ogni volta che ci affezioniamo a qualcuno, e ci ricorda che quando leggiamo un libro, di fatto succhiamo il sangue dalle parole per diventare immortali. A metterla così, è difficile stabilire cosa ci rende davvero diversi da questo supereroe inconsolabile.
*Dracula ci parla, ci irretisce, ci imprigiona, ma sempre con l'idea che quel che vuole non sia tanto il nostro sangue quanto la nostra compagnia.
*Leggendo la sua storia, si capisce bene che il suo vero potere (la sua vera condanna) è desiderare gli altri, non vivere per sempre.
====[[Ernesto Ferrero]]====
*Come la [[Mostro di Frankenstein|Creatura]] del [[Victor Frankenstein|dottor Frankenstein]], è un ibrido nato in laboratorio, dopo una notte d'incubo (pare che Stoker avesse fatto indigestione di una zuppa di gamberi all'ungherese). I Carpazi non c'entrano, con buona pace di [[Nicolae Ceaușescu|Ceausescu]] e dei romeni, che hanno cercato di trasformare il conte in attrazione turistica: resta un personaggio rigorosamente e inconfondibilmente ''made in England'', come il whisky, il tweed, le pipe Dunhill e tutte le buone cose che si comperano da Harrod's.
*Come un eroe di Bataille, Dracula non fa che anticipare un'equazione quella tra [[Eros]] e [[Tanato|Thanatos]], che nel Novecento sarebbe diventata ovvia; porta alle estreme conseguenze la violenza che è implicita nell'erotismo, e ci obbliga a riconoscere – come i libertini filosofi di [[Marchese de Sade|Sade]] – che i vertici del piacere coincidono con i rituali della violazione.
*Dracula attende ancora il suo [[Michel Foucault|Foucault]] o il suo [[Roland Barthes|Barthes]], e continua a funzionare come un trovarobato di effettacci per sceneggiatori a corto di idee.
*Le misure che i «buoni» prendono contro Dracula e i suoi adepti portano sul piano simbolico i violenti sistemi della psichiatria ufficiale, lanciata a «razionalizzare» il sistema manicomiale: paletti nel cuore, taglio della testa e aglio in bocca. Avesse potuto, il dottor [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] avrebbe sottoposto volentieri quel paranoico patetico e disperato che è il vampiro all'elettroshock. Tutto gli sarebbe passato per la mente, meno che andarsi a leggere un'operetta uscita quasi insieme alla storia di Dracula: ''L'interpretazione dei sogni'', opera di un giovane e ambizioso collega ebreo che lavorava a Vienna.
*Lungi dall'incutere orrore, il conte vampiro incarna il personaggio patetico e disperato di un ''«deviante»'' abbastanza innocuo, la cui unica cattiveria consiste nell'approfittare della distratta disponibilità di vittime che vogliono essere tali. Il vero orrore sta dall'altra parte, nell'ipocrisia degli inibiti, negli psichiatri che maneggiano l'aglio, il paletto e il crocifisso.
*Personaggio umbratile e complesso, Dracula è figlio della repressione vittoriana e della presunzione positivista, il simbolo in cui si intrecciano [[Eros]] e [[Thanatos]], Trasgressione e Controllo Sociale, Libido e Sublimazione, Immortalità e Necrofilia, Desiderio e Paura, Scientismo e Irrazionalità.
*[[Vlad III di Valacchia|Vlad l'Impalatore]] è un macellaio sadico, Dracula è un artista. A fine millenio, è lui a dirci che la Letteratura è ancora una cosa seria anche quando sembra voglia soltanto divertire.
====[[Radu Florescu e Raymond T. McNally]]====
*Dracula ci insegna a confrontarci con una teoria che conosciamo per esperienza, ma spesso non vogliamo ammettere, cioè raramente le cose sono ciò che sembrano. Sappiamo che Dracula rappresenta ciò che Freud chiamava arcano, ciò che avrebbe dovuto rimanere nascosto ma alla fine viene in superficie. C'è qualcosa in Dracula il vampiro che risulta al contempo alieno e familiare e che tentiamo di non riconoscere, perché vediamo sempre la nostra immagine riflessa in uno specchio, ma non possiamo vedere quella dei vampiri. Ecco perché, dopo tutte le nostre ricerche, ci siamo persuasi del fatto che fino a quando gli umani non avranno scoperto sia il segreto dell'immortalità fisica sia quello dell'eterna giovinezza, il mistero di Dracula continuerà a sopravvivere.
*Dracula è un solitario, mentre i suoi nemici riescono a vincerlo solo se si alleano. Il messaggio è chiaro: se si uniscono le forze della comunità e la buona volontà, si può sconfiggere il male.
*Stoker sapeva ciò che un suo contemporaneo, [[Sigmund Freud]], stava iniziando a scoprire, cioè che raramente le cose sono ciò che sembrano. Il conte Dracula sembra un gentiluomo ma in realtà è un predatore.
====[[Jesús Franco]]====
*Amo Dracula, è un personaggio straordinario, uno dei più potenti della letteratura e considero il romanzo un capolavoro.
*È molto più profondo {{NDR|di [[Victor Frankenstein]]}}, possiede una qualità letteraria altissima.
*Non si può spiegare Dracula a ogni film, è là una volta per tutte, pieno di violenza. Spiegare è una perdita di tempo e una stronzata.
====[[Fabio Giovannini]]====
*Dracula è un falso aristocratico: nessun servitore, infatti, gli facilita la vita (o la non-vita) al castello. Non ha attorno a sé nemmeno il chiasso conviviale ed orgiastico di un signore feudale: il suo maniero è tetro, e lui stesso non tocca mai cibo.
*Dracula è un libertino. Si sceglie molte donne e se ne nutre. Ma non riesce mai ad essere maschilista quanto il suo nemico Van Helsing.
*Dracula è un ottimo turista. Sceglie con cura il nome delle navi con cui salpare. Per arrivare a Londra usa la «Demeter», che ricorda la suocera del dio degli Inferi, Demetra (che è anche simbolo di fertilità, e Dracula è una sfida alla procreazione ma è anche propagatore di vampiri). Per tornare in patria, invece, sceglie la «Czarina Caterina», il cui nome coincide con la zarina forse più immorale e dissoluta di tutta la storia russa.
*[[Bela Lugosi|Lugosi]] è il caso limite, ma Dracula è sempre una maschera maligna, una volta appiccicata sul viso non è più possibile staccarla. Lo stesso destino è accaduto a [[Christopher Lee]], in parte a [[Klaus Kinski]] e a [[Frank Langella]]. Gli interpreti del vampiro diventano tutt'uno con lui e difficilmente si liberano della sua presenza.
*Qualcuno ha visto nel Dracula di Stoker un'influenza diretta delle teorie di [[Cesare Lombroso|Lombroso]] (del resto citate dallo stesso Stoker), ma l'ipotesi è di difficile dimostrazione. Se è vero che Lombroso e la sua scuola ci informano che «riguardo ai denti, si incontrano negli assassini i canini molto sviluppati», è anche vero che Dracula fa bella mostra di una fronte spaziosa e alta, negata ai criminali dai lombrosiani e attribuita viceversa ai geni. Dove il vampiro spezza di più le categorie dei delinquenti di Lombroso, [[Enrico Ferri (criminologo)|Ferri]], [[Raffaele Garofalo|Garofalo]] e altri fisionomi, è negli occhi, mai sfavillanti in un criminale secondo le «regole» di quella fisiognoica.
====[[Christopher Lee]]====
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|Christopher Lee interpretando Dracula in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Alla fine credo che Dracula sia un vero anti eroe, dotato di una grande forza che spesso non sa controllare e questo dà delle difficili responsabilità per l'interprete. Non è infatti semplice rendere credibile un personaggio come Dracula che la gente guarda per un'ora e mezza sapendo di dover accettare qualcosa che non accadrà mai nella vita reale.
*Dracula continua a perseguitarmi. Pazienza. Una cosa però la devo volentieri a quel tenebroso conte: mi ha insegnato nella realtà e nella finzione a camminare in equilibrio tra dramma e ironia.
*Dracula rappresenta solo un momento della mia carriera nella quale ho girato oltre 300 film. Sono fiero di quel ruolo ma non voglio morire come Bela Lugosi, legato esclusivamente a un personaggio, a un film. Personalmente credo di aver dato molto al personaggio, accentuando l'aspetto erotico che, precedentemente, era stato quasi del tutto ignorato.
*Ieri un giornale ha scritto che io avrei interpretato Dracula 11 volte, un altro ha scritto che avrei interpretato una parodia di quel ruolo: non è assolutamente vero! Spesso i giornalisti non si informano e questo mi da fastidio. Comunque non capisco perché la gente ancora continui ad identificarmi con quel personaggio...
*Io credo che, sullo schermo, Dracula non sia mai stato realizzato bene. Del resto, ci sono attori e registi che non hanno nemmeno letto il libro di Stoker. Però io sono stato più fortunato di altri miei colleghi, perché ho potuto conoscere la nipote e il bisnipote di Stoker.
*Non ho mai interpretato il personaggio correttamente, nessuno lo ha mai fatto... [...] Nemmeno la versione di Coppola rispetta il libro, presentando Dracula esattamente come viene descritto nel romanzo. Nel film che ho interpretato diretto da [[Jesús Franco|Jess Franco]] ci siamo andati vicino, perlomeno da un punto di vista iconografico, però il film non è un granché.
*Quando accettai la parte ero determinato a non vedere quanto fatto precedentemente da altri attori, Lugosi in particolare. Non volevo fare le cose che aveva fatto e pensavo che nel profondo della Transilvania un vampiro in smoking fosse ridicolo. Così non ho mai copiato Lugosi. Cercai di entrare nella parte leggendo il libro di Stoker, studiando la sceneggiatura ed elaborando una mia visione del personaggio. Per prima cosa stabilii che, essendo un nobile, doveva avere una presenza regale, impressionante nel fisico. Allo stesso tempo, doveva conservare negli occhi uno sguardo triste come un uomo prigioniero della propria vita che prova una sorta di disperazione che diventa una luce di pace nel momento in cui muore. Insomma, un carattere con molti aspetti diversi da far coincidere: molto pericoloso, fiero, forte oltre le capacità umane, irresistibile per le donne, rispettato dagli uomini che, in fondo, vorrebbero essere come lui.
*Uno della tv inglese mi ha chiesto chi vincerebbe tra Dracula e [[Saruman]]. L'ho guardato a lungo in silenzio: spero di averlo spaventato a morte.
====[[Luigi Lunari]]====
*Le cronache parlano di un [[Vlad II Dracul|Vlad II Dracula]], principe di Valacchia, che intorno al 1430 si distinse nella lotta contro i turchi, e di suo figlio [[Vlad III di Valacchia|Vlad III Dracula l'Impalatore]], che in sei anni di regno, tra il 1456 e il 1462, avrebbe ucciso tra i quaranta e i centomila cristiani, più un congruo numero di nemici turchi, con il prediletto metodo dell'impalamento. Nessuno dei due è compatibile quanto Stoker fa narrare dal Conte nel terzo capitolo del romanzo: in particolare sorprende che – eventualmente – egli non abbia pensato alle ghiotte occasioni di orrore che i gusti di Vlad Tepes (l'Impalatore) gli mettevano a disposizione. D'altronde, la componente orrorifica del suo Conte si esercita su tutt'altro piano da quello dell'impalamento e non è poi da escludere l'idea che un eccesso di orrore potesse risultare controproducente nei riguardi del lettore vittoriano. La conclusione sotto questo profilo è che il ''Dracula'' di Stoker non abbia assolutamente nulla a che fare con la storia dei vari Vlad – al di là della suggestione esercitata dal nome – e che l'autore abbia fatto un po' di confusione in proposito. Più concretamente, tra i motivi ispiratori del suo personaggio, è certo – per sua esplicita dichiarazione – che vi fosse anche lo stesso [[Henry Irving]], d'aspetto fisico non incompatibile con il Vampiro transilvano.
*Non è chiaro [...] perché il Conte tenga tanto a recarsi a Londra, e perché trattenga Harker nel proprio castello per quasi due mesi, dandogli così tempo e modo di scoprire ogni verità sul suo conto; e perché poi faccia oggetto delle sue libidini Mina Murray, la sola donna in Inghilterra (e nel mondo) che attraverso il diario di suo marito Jonathan sa tutto di lui. Ma se credibilità e verosomiglianza devono essere elementi di giudizio, come potremmo non bocciare Corneille e Alfieri, con gli inverecondi assurdi generati dal rispetto delle tre unità aristoteliche?
*Per ricco che sia il passato, e fin troppo ricco il futuro (in tutto lo sbizzarrirsi sulle pagine, sulle scene, sul grande e piccolo schermo...) l'immagine di Dracula è – per sempre – quella che Stoker ci ha consegnato; e la storia è quella che lui ci ha raccontato. In questo lavoro di riassunto e di messa a fuoco, Stoker pesca – se così si può dire – da quanto il passato gli ha messo a disposizione: del folclore conserva il potere scongiurante dell'aglio e il valore salvifico della decapitazione; tra le tecniche dissanguanti trascura il morso sul seno per adottare quello sul collo; fra le trasformazioni del mostro privilegia il lupo e il pipistrello; giustamente ignora come non congrua l'idea che il vizioso maligno rechi con sé la peste; dalla letteratura prende l'idea della raffinatezza e della cultura del protagonista, dalla storia raccoglie la misteriosa e inquietante origine dello stesso, e la sua ambientazione nell'inimitabile scenario della Transilvania.
====[[Jack Palance]]====
[[File:Dracula (1973) - Jack Palance 5.png|thumb|Jack Palance interpretando Dracula ne ''[[Il demone nero]]'']]
*Credo che il fascino di personaggi come Dracula e altri di quel genere sia lo stupore che provocano: cosa potrebbe essere stato, come è stato? Questo è diverso, questo è un altro mondo. È davvero esistito? Potrei arrivare a farne parte per un periodo senza farmi del male o avere fatto del male?
*Credo che sia l'unico personaggio che abbia mai interpretato a farmi paura.
*È un personaggio piuttosto suggestivo. Lo è sempre stato e lo è ancora adesso. Quindi che piaccia al pubblico non sorprende affatto.
*Non l'ho mai considerato un personaggio cattivo. Qualcuno mi ha detto che è il personaggio più cattivo che abbia mai interpretato, ma per me accetto quell'opinione ma di certo non direi la stessa cosa. Dracula, secondo me, non era più cattivo di un uomo qualsiasi. Era una persona intrappolata in una situazione. "Cattivo" è un termine che gli è stato dato dagli altri. So che se [...] viene fatta quella domanda a Dracula, ovviamente ti direbbe che non c'era niente di cattivo in lui. Faceva quello che secondo lui era giusto.
====[[Tommaso Pincio]]====
*Dracula non è vivo ma neppure morto. La definizione di «non-morto», confezionata dalla letteratura gotica, gli calza a pennello. Ciò non significa però che quella di «non-vivo» risulterebbe inappropriata. Tutto considerato, sarebbe più giusto chiamarlo «non-qualsiasi cosa», giacché il suo potere insidioso è per l'appunto quello di riuscire a diventare qualsiasi cosa senza mai esserlo davvero, che è poi quel che fanno gli specchi: riflettere tutto fuorché se stessi. Lo dimostrano proprio le manipolazioni e i fraintendimenti che hanno fatto la fortuna del romanzo di Stoker. Perché contemplando uno specchio è facile confondere questo con il riflesso, e ancor più lo è dimenticare che il riflesso non è mai la copia esatta delle cose ma la loro immagine inversa. È facile cioè dimenticare che il riflesso non è la pedissequa restituzione delle nostre sembianze, bensì un bagliore oscuro del nostro profondo, del nostro lato segreto, delle cose che non osiamo confidare a nessuno. Per quanto, sono proprio le cose di noi che gli altri ignorano a renderci ciò che davvero siamo: discendenti poi non così lontani del conte Dracula.
*Il conte si trasferisce a Londra per trovare «sangue nuovo». Evita tuttavia lo scontro aperto, poiché dispone di un formidabile cavallo di Troia. Può infettare le donne. Il suo morso è come un perverso bacio a una bella addormentata. Risveglia pulsioni che l'ordinata società inglese aveva tenuto sopite e sotto controllo e, risvegliandole, sonvolge gli equilibri: fortifica il sesso debole e indebolisce quello forte. Riassunto in questi termini sembra quasi un racconto di fantascienza, un<nowiki>'</nowiki>''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|Invasione degli ultracorpi]]'' di fine Ottocento.
*Oltre a essere noto a chiunque, Dracula è divenuto sinonimo di vampiro, se non il vampiro massimo, il capostipite dell'intera genia dei succhiatori di sangue. Quanto a Bram Stoker, invece, in pochi sanno chi sia e gran parte dei pochi lo conosce quale autore di quell'unico libro. Tale è stata l'affermazione di Dracula che in molti hanno finito per considerarlo alla stregua di una figura storica, negando di fatto a Stoker il merito dell'invenzione letteraria.
====[[Francesco Saba Sardi]]====
*Dracula è, in fin dei conti, il ponte tra l'orripilante romantico e il ''thrilling'' moderno. Alla soglia d'un secolo di "meraviglie possibili", che già si prospettava la conquista degli astri e l'apocalisse, nel secolo dei colonialismi e che preparava le "grandi guerre", il secolo dell'industrializzazione forzata e della mobilitazione generale, e in cui la Spiegazione dominava sovrana, Dracula era un'invenzione addirittura ovvia. Il Male c'è? E dunque, diamogli una fisionomia, cartografiamolo, narriamone le avventure, rendiamole logiche pur lasciando loro, com'è ovvio, quello che si suppone essere il proprio del romanzesco, il residuo indecomponibile del Mistero. Dracula diviene così una "storia ddel caso", i cui referenti sono la criminalità e la pazzia. Il ''fin de siècle'' vede all'opera scienziati decisi a tutto sondare, a non lasciare nessuna terra ingognita inesplorata, strati profondi della psiche o deserti polari che siano. È un'epoca che gli enigmi li smonta e fa a pezzi come giocattoli, dimostrandone l'inconsistenza e indicando come venirne a capo grazie alle ricette, accessibili a tutti, contenute nei grandi repertori del Sapere. È un'epoca scientifica.
*Le caratteristiche fisiche del Vampiro non sono desunte direttamente dalla letteratura; o, per meglio dire, letteratura orale e scritta avevano, da secoli, fissato e imposto la fisionomia del vampiro, passandola in retaggio al teatro, ai testi "scientifici", compresi quelli di psichiatria ottocentesca (nei quali i casi di "vampirismo" sono frequentissimi), ai manuali religioso-penitenziali. Stoker ha tracciato un "ritratto dal vero", come del resto imponevano le norme, allora vigenti, del realismo, le quali trascuravano il fatto che la maniera di vedere il mondo è in larga misura culturale; in altre parole, Stoker ha copiato un modello in carne e ossa, sì, ma prefabbricato dalla letteratura e da una tradizione a sua volta condizionata da quella. Il modello si chiamava [[Henry Irving]], era suo grande amico, faceva l'attore, era dotato di voce "sibilante e terribile" e si era specializzato nella versione per le scene di ''Frankenstein''.
*Lui è un relitto feudale che studia l'inglese, preparandosi programmaticamente all'invasione dell'Occidente; ha addirittura interessi politici o per lo meno il desiderio di comprovare che i ''voivoda'', incarnazione dell'autocrazia medioevale, non sono affatto defunti (non del tutto). È un diavolaccio transilvano concretissimo – e del resto, tutto ciò che non è "civile", cioè moderno e occidentale, è per definizione diabolico –, insomma un demonio di impronta cattolica, corposo, tardobarocco più che neogotico, e non mosso da oscuri istinti, da forze che lo trascendono. È anzi una "mente criminale" in pieno sviluppo, un delinquente "nato" alla Lombroso, e Stoker-van Helsing espressamente lo definisce tale, anche se conserva, di tempi "men leggiardi e più feroci", il soffio della leggenda, lo stregonesco, l'oscuro, il misterico. Non per niente è di cultura germanica, un feudatario dell'impero asburgico, deciso, al pari dei signori della corte di Vienna o di Berlino, a inserire il feudalesimo nel sistema moderno, a sposare castello e fabbrica.
*Siamo purtroppo abitatori d'un astro divenuto terribile e figli d'un secolo che ha inventato e imposto psichiatria, psicoanalisi, sociologia e altre presunte "scienze dell'uomo". E la simpatia per il malvagio presuppone pur sempre la scissione tra Bene e Male, la scelta per l'uno o per l'altro campo equivalendo a quella tra potere a contropotere: il Conte Vampiro e i suoi predecessori ed epigoni sono gli sconvolgitori del codice, i devianti dalle formule; e si suppone che come tali abbiano, in fin dei conti, una funzione benefica: servono a contestare, svecchiare, rinnovare, richiamare alle "altre dimensioni". Dracula, voglio dire, non è un dio Briccone, non è un Reineke Fuchse, ma è uno che insegna e ammonisce ''a contrario'': è la faccia del peccato, additata a esempio con un procedimento che il Romanticismo ha introdotto e che è consistito, puramente e semplicemente, nel ribaltare il Libertino settecentesco e la sua filosofia. In fin dei conti, ''absit iniuria verbo'', Dracula è figlio delle ''Liaisons dangereuses''.
====[[Flavio Santi]]====
*Devo confessare che a me lo stesso Dracula fa molta simpatia: in fondo è un reietto, condannato a una vita d'inferno che forse non ha scelto del tutto, lui era un antico difensore della cristianità.
*Diciamocelo. Senza il cinema che l'ha subito adottato (Murnau non poté utilizzare il titolo ''Dracula'' per questioni di diritto d'autore), Dracula – e con lui Frankenstein – avrebbero fatto la fine di Melmoth, grandissimo romanzo gotico, che ho avuto la fortuna di tradurre (è stato appena ristampato da Neri Pozza), figura amatissima per tutto l'Ottocento e il Novecento (lo adoravano Puskin, Balzac, Nabokov, da noi Manganelli), ma senza versioni filmiche è rimasto relegato agli appassionati del genere, e basta.
*Dracula appartiene alla Natura proprio come i ciliegi in fiore. Agli occhi della Natura anch'egli ha diritto di esistere – per quanto violentemente e forse (per noi) incomprensibilmente. Forse dovremmo imparare a convivere con Dracula, chissà...
*Dracula è lo straniero che vuole integrarsi? Anche. Oggi con il [[Pandemia di COVID-19|Covid]] diventa anche metafora del contagio. Perché no? Insomma, quello che voglio dire è che il livello di stratificazione dei significati è impressionante.
*Dracula stesso è una sorta di avveduto investitore immobiliare – sospetto che giochi anche in Borsa, come il diavolo nel racconto di Balzac, ''Melmoth riconciliato''.
====[[Dacre Stoker]]====
*L'immaginario vampiro chiamato Conte Dracula è universale perché è stato basato in origine sulla mitologia del tempo e sulle superstizioni che poi erano parte di quasi ogni cultura nel mondo. Questo immaginario basato sulla realtà è il motivo per cui le persone possono in qualche modo identificarsi con l'idea della possibilità che i vampiri esistano.
*Nel romanzo Dracula di Bram, il Conte è presente solo per circa il 30% della storia, ma i lettori sono molto consapevoli della sua presenza al 100% del tempo.
*Penso che ci siano stati molti attori che hanno fatto un ottimo lavoro nell'interpretazione di Dracula, tutti sono un pò diversi, il Signor [[Christopher Lee]], [[Bela Lugosi]], [[Frank Langella]] e [[Gary Oldman]] sono al top della mia lista.
==Film==
*''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931)
*[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]
:*''[[Dracula il vampiro]]'' (1958)
:*''[[Dracula, principe delle tenebre]]'' (1966)
:*''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'' (1972)
:*''[[I satanici riti di Dracula]]'' (1973)
:*''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'' (1974)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[Il demone nero]]'' (1974)
*''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'' (1974)
*''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' (1979)
*''[[Fracchia contro Dracula]]'' (1985)
*''[[Scuola di mostri]]'' (1987)
*''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992)
*''[[Dracula: morto e contento]]'' (1995)
*''[[Van Helsing]]'' (2004)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Hotel Transylvania]]'' (2012)
*''[[Dracula Untold]]'' (2014)
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Vampiro]]
*[[Vlad III di Valacchia]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Dracula, Conte}}
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi legati a un'antonomasia]]
[[Categoria:Personaggi di Dracula]]
[[Categoria:Personaggi teatrali]]
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Mariomassone
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/* Persone */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922 (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato sulla copertina della prima edizione italiana di ''Dracula'']]
'''Conte Dracula''', personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da [[Bram Stoker]].
==Citazioni del Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
[[File:Dracula 1902 Doubleday (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato in un'edicola illustrata del 1902]]
*Benvenuto nella mia casa. Entrate liberamente. Andate tranquillo, e date a questo luogo qualcosa della felicità che recate con voi!
*State a sentirli, i figli della notte! Questa è la loro musica! [...] Ah, signore, voi che vivete in città non potete far vostri i sentimenti di un cacciatore.
*Sono arrivato a conoscere la vostra grande Inghilterra, e conoscerla vuol dire amarla. Non vedo l'ora di trovarmi anch'io nelle strade affollate della vostra sterminata città, di essere preso nel vortice e nella frenesia di quella umanità, condividerne la vita, i mutamenti, la morte, e tutto ciò che ne fa quello che è.
*Io so che a Londra, andando in giro e parlando, nessuno mancherebbe di accorgersi che sono uno [[straniero]]. Questo non mi basta. Qui sono un nobiluomo. Sono un [[Boiardo (storia)|boiaro]]. Tutti mi conoscono, sanno che io sono il signore e padrone. Ma uno straniero in terra straniera non è nessuno. La gente non lo conosce, e non essere conosciuto vuol dire non avere importanza. Mi basterebbe essere come chiunque altro, in modo che nessuno si fermi quando mi vede, o smetta di parlare se sente le mie parole. 'Ah, ah! Uno straniero!' Sono stato un signore e padrone così a lungo che pretenderei di continuare a esserlo, o – se non altro – che nessuno possa dirsi signore o padrone sopra di me.
*Qui siamo in [[Transilvania]], e la Transilvania non è l'Inghilterra. I nostri usi e costumi non sono i vostri, e a voi molte cose appariranno strane.
*Questa regione è stata contesa per secoli tra i valacchi, i sassoni e i turchi. E dunque non vi è zolla di terra che non si sia impreziosita del sangue di uomini, patrioti o invasori.
*Vengo da una vecchia famiglia, e il vivere in una casa moderna mi ucciderebbe. Una casa non può essere resa abitabile in un giorno, e dopo tutto, quanti pochi giorni concorrono a fare un secolo!
*Un nobile transilvano non ama pensare che le sue ossa possono giacere accanto a quelle di comuni mortali.
*Io non inseguo l'[[allegria]] e le risa, né amo la luminosa voluttà del troppo sole e delle acque cristalline. Non sono più giovane, e il mio cuore, logorato da anni di lutto per i tanti morti, mal si intona all'allegria.
*Io amo le ombre, e quando posso preferisco star solo con i miei pensieri.
*Noi [[Siculi (Transilvania)|szekely]] abbiamo il diritto di essere orgogliosi, perché nelle nostre vene scorre il sangue di molte audaci razze che hanno combattuto come combatte il leone, per il predominio sugli altri. Qui, crogiuolo delle razze europee, le tribù ugre hanno portato dall'Islanda lo spirito combattivo che era stato dato loro da [[Thor]] e da [[Odino|Wodin]], i cui [[Berserkr|berseker]]s hanno dato prova tanto crudele su tutte le spiagge d'Europa; sì, e d'Asia e d'Africa, che le genti pensavano che fossero nientemeno che lupi mannari. Anche qui, quando sono arrivati, vi hanno trovato gli [[unni]], la cui furia battagliera aveva spazzato la Terra come una fiamma vivente, fino a che quei popoli morenti non si sono ricordati che nelle loro vene scorreva il sangue delle antiche streghe che, cacciate dalla [[Scizia]], si erano unite con i demoni nel deserto. Pazzi, pazzi! Quale demone o quale strega poteva competere con [[Attila]], il cui sangue anima queste vene?
*C'è forse da stupirsi che fossimo una razza di conquistatori, che fossimo orgogliosi, e che quando i magiari, i lombardi, gli avari, i bulgari, o i turchi si spinsero a migliaia a minacciare le nostre frontiere li abbiamo respinti? È forse strano che quando [[Árpád d'Ungheria|Arpad]] e le sue legioni hanno invaso la patria ungherese abbiano trovato noi qui, sulle nostre frontiere, e qui si sia compiuto l'Honfoglalás? E quando gli ungheresi dilagarono verso oriente, gli szekely, acclamati consanguinei dei magiari vittoriosi, per secoli ebbero il compito di difendere le frontiere con la terra dei turchi.
*Chi ha riscattata la grande vergogna della mia nazione, l'[[Seconda battaglia del Kosovo|onta di Cossova]], quando le bandiere dei valacchi e dei magiari furono umiliate nella polvere davanti alla Mezzaluna? Chi, se non un Voivoda della mia razza,<ref>[[Vlad III di Valacchia]]</ref> osò traversare il Danubio per sconfiggere il turco sul suo stesso terreno? Fu un Dracula, certo! Maledetto invece il suo indegno fratello,<ref>[[Radu III il Bello]]</ref> che – lui caduto – vendette al turco il proprio popolo piegandolo alla vergogna della schiavitù! E non fu proprio lui, Dracula il Voivoda, a ispirare quell'altro germoglio della sua stirpe<ref>[[Michele il Coraggioso]]</ref> che in altro e successivo momento di nuovo portò e riportò le sue lance al di là del grande fiume, nella terra dei turchi, che, una volta respinto con la forza, tornò e ritornò, lui solo sfuggito al campo insanguinato dove le sue truppe erano state macellate, ben sapendo che egli solo avrebbe alla fine trionfato? Si è detto che egli abbia pensato solo a se stesso. Bah! A che cosa serve un esercito di contadini senza una guida? A che cosa conduce una guerra senza un cervello e un cuore a dirigerla? E ancora: quando dopo la [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohacs]] ci siamo sbarazzati dal giogo ungherese, noi del sangue dei Dracula eravamo a fianco dei loro condottieri, perché il nostro spirito non poteva tollerare che non fossimo liberi.
*Ah, mio giovane amico, è grazie al coraggio, al cervello e alla spada dei Dracula, che gli szekely possono vantare una storia che gli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] e i [[Romanov]], nati e cresciuti in fretta come i funghi, non potranno mai costruire.
*I giorni di guerra sono finiti. Il sangue è visto come cosa troppo preziosa in quest'epoca di disonorevole pace, e le glorie delle antiche razze sono canzone che nessuno canta più.
*Permettetemi di darvi un consiglio, mio caro e giovane amico. Anzi: concedetemi di avvertirvi, in tutta serietà, che nel caso vogliate lasciare queste stanze non avrete modo di dormire in nessuna altra parte del castello. È un vecchio castello, racchiude molte memorie, e vi sono cattivi sogni per chi vi dorme in modo imprudente. Fate attenzione! Dobbiate addormentarvi, ora o in altro momento, o siate sul punto di farlo, affrettatevi in camera vostra, o in queste stanze, perché solo così riposerete al sicuro.
*Voi inglesi avete un modo di dire che è molto vicino al mio cuore, perché è nello stesso spirito che governa noi boiari: 'Braccia aperte all'ospite che arriva, ponti d'oro all'ospite che parte'.
*E così anche voi, al pari degli altri, volete sfidare la mia intelligenza con la vostra. Volete aiutare quegli uomini a darmi la caccia e a mandare a vuoto i miei disegni! Voi ora sapete, e in parte lo sanno anche loro, e in tutto per tutto lo sapranno tra poco, che cosa vuol dire tagliarmi la strada. Avrebbero dovuto conservare le loro energie per altri scopi più alla loro portata. Hanno voluto invece mettersi in gara d'astuzia contro di me – contro di me, che ho governato popoli interi, e che per loro ho brigato, e combattuto, centinaia d'anni prima che voi tutti nasceste – e io li ho affrontati e attirati nella mia trappola. E voi, la loro beniamina, ora siete carne della mia carne, sangue del mio sangue, germoglio della mia stirpe; per qualche tempo mia generosa fonte, poi mia compagna e complice. Anche voi, a vostra volta, potrete a suo tempo vendicarvi; perché nessuno di loro potrà opporsi ai vostri desideri. Ma per il momento io devo punirvi per quanto avete fatto. Li avete aiutati contro di me, e ora dovrete rispondere a ogni mia chiamata. Quando la mia volontà vi dirà Venite!, voi varcherete terre e mari per obbedirmi. E a questo scopo, questo sia!
*Voi pensate di averla vinta su di me, voi – con quelle pallide facce, lì tutti in fila, come pecore di fronte al macellaio. Ma ve ne pentirete, dal primo all'ultimo! Voi credete di avermi sottratto un luogo dove riposare; ma io ne ho degli altri! E la mia vendetta è appena cominciata! Io vivo nei secoli, e il tempo è dalla mia parte. Le donne che voi tutti amate sono già mie; e grazie a loro anche voi e altri come voi sarete presto miei – creature mie, per obbedire ai miei comandi e farsi sciacalli obbedienti quando avrò fame e sete.
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Ora vivo qui [...] come un vecchio eremita, nella casa dei miei antenati. Vivo tra ricordi ingrigiti, ma osservo anche ciò che accade nel mondo esterno – ne sento solo una tenue eco, in questa remota desolazione. Forse vi sorprenderà scoprire che, benché i miei capelli siano canuti, il mio cuore è giovane e desidera prendere parte alla vita, al di fuori delle mura del castello, dove i destini delle nazioni vengono forgiati e si combattono le guerre di questo mondo. Un tempo, ho preso parte a questo gioco e ho tirato non pochi fili.
*''Dominare'', mio giovane amico, dominare: è questa la sola cosa per cui valga la pena vivere, che si tratti di dominare la volontà degli altri... o i loro cuori.
*L'[[Inghilterra]] è una terra di cultura e pragmatismo. Occhi che hanno potuto ammirare la luce della civiltà moderna non vedono mai [[Fantasma|fantasmi]].
*Noi vecchi ostinati possiamo anche aggrapparci ai nostri dogmi, ma il futuro appartiene alle nuove generazioni. È questa la ragione per cui desidero tanto farmi prendere dal vortice della giovane vita londinese. Chi abita in quella grande città ha ben altre cose a cui pensare e di certo non perde tempo a credere agli spettri.
*Quel vostro autore, [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]], ha scritto molti ottimi libri su Londra e leggo i vostri giornali. A quanto dicono, viene risolto a malapena il due o il tre percento di tutti i casi di omicidio. Sì, Londra è davvero una città straordinaria.
*È la legge della natura: le creature più forti e più scaltre si nutrono di quelle più deboli e stupide.
*L'abilità artistica, il coraggio, la saggezza e la bellezza... tutto questo è ''[[potere]]''! Viene trasmesso da una generazione all'altra, mio buon amico; la [[natura]] è sempre all'opera e cerca costantemente di produrre qualcosa di più raffinato, sbarazzandosi di molto materiale, selezionando e rifiutando. Ciò che è inferiore dà il suo contributo e viene poi eliminato, come immondizia.
*Noi della genia Dracula – diretti discendenti dei [[Siculi (Transilvania)|siculi]] – siamo convinti che la nostra stirpe derivi dagli antichi [[unni]], che un tempo si sono propagati per l'Europa come un incendio, distruggendo nazioni e genti. Si narra che fossero i discendenti delle streghe scite, che erano state esiliate nei boschi, dove si erano congiunte ai demoni. Questi naturalmente sono solo racconti, ma è risaputo che non c'è mai stato demone o stregone con un potere più grande di [[Attila]], il nostro antenato. Dunque non deve soprendere che noi, i suoi discendenti, odiamo e amiamo con maggior passione degli altri mortali.
*O voi, freddi, razionali figli dell'Occidente – voi non conoscete ''questo'' genere d'[[amore]]. Un amore che morde come l'odio più aspro, con baci che bruciano come ferri arroventati e con abbracci... ma non fatemi dire altro!
*Ho letto i vostri libri inglesi che parlano d'amore eterno, ma forse arriverò a comprenderne il significato solo al mio arrivo a Londra perché al momento non lo afferro ancora pienamente – o meglio, non capisco il significato che ''voi'' gli attribuite. L'amore ha un ciclo vitale, come il fiore che cresce in un campo: una volta sbocciato, ben presto appassisce. Poi ritorna la primavera, ma non torna lo stesso fiore, né un altro con le stesse radici. È una legge di natura. Una volta che la passione divampando ha raggiunto l'acme, è più probabile che si estingua.
*Possiamo anche ignorare il [[serpente]] che striscia sul terreno, ma ciò non significa che non ci morderà. L'ho imparato a mie spese. Ecco perché ora vivo come un recluso, con i gufi e i corvi che nidificano in cima alle torri del castello dei miei antenati. Forse, anche in questo momento, mentre parlo con voi, mio caro amico, c'è gente che tenta d'infangare il mio nome.
*Coloro che sono deboli, sono stati creati solo per soddisfare le necessità dei più potenti. La persona che sa esercitare la forza, otterrà la supremazia, e avrà il dominio su ogni cosa – bellezza, lungimiranza e conoscenza – proprio come un piccolo seme piantato in un cimitero col tempo diverrà un alto albero grazie alla forza vitale di mille generazioni, e ciascuna di queste contribuirà donando il suo vigore, la sua avvenenza e altre magnifiche qualità.
*Perché un vecchio eremita quale io sono dovrebbe avere a che fare col mondo esterno? Chi potrebbe mai volermi scrivere e a chi mai dovrei scrivere io?
*{{NDR|Sui [[tartari]]}} Sono brava gente. Se solo fossero più numerosi, tante cose sarebbero diverse. Per secoli, hanno fedelmente preservato molti tesori delle scienze occulte che altrimenti sarebbero finiti nell'oblio. Quando giungerà il tempo, la loro lealtà verrà ricompensata.
*Le masse sono composte da gente comune di scarsa intelligenza e non otterrai mai alcun potere. [...] Non saranno mai niente più di uno strumento nelle mani dei forti, che governano ''con'' esse e ''su'' di esse. Ma solo pochi comprendono appieno la saggezza di questa verità. Oh, voi inglesi siete così fieri della vostra libertà politica e del vostro progresso – come lo chiamate voi – ma tra voi tutti ci sono solo due o tre uomini che capiscono fino in fondo che cosa sia il progresso e quanto la libertà delle masse sia il suo peggior nemico!
*Voi occidentali avete ancora così tanto da imparare; non vi siete spinti molto oltre l'anticamera delle scienze, dove la vita e la morte sono ancora misteri irrisolti.
===''[[Dracula di Bram Stoker (romanzo)|Dracula di Bram Stoker]]''===
*È tanto che non sono più avvezzo a... agli ospiti. E avverto la fatica dei tanti anni passati a piangere i morti.
*[[Mina Murray|Mina]], [...] ho traversato oceani di tempo per trovarti. Riesci a capire che cosa sento per te? È stata una ricerca continua, disperata, interminabile. Finché il miracolo è avvenuto.
*Ho sopportato oceani di tempo, commesso atti irriferibili, per rimanere aggrappato alla vita, finché non fossi riuscito a trovarti.
*Ti dico che senza di te, senza la vita, l'amore che tu mi dai, sono morto a ogni umanità. Senza di te non sono altro che una belva che si nutre di sangue umano!
*Ho mentito, a te, a me stesso. Il dono della vita eterna è assai al di là dei miei poteri. La verità è che sarai condannata, come lo sono io, a camminare nelle tenebre della morte eterna. Ti amo troppo per farti questo!
*L'amore dei mortali non può avere presa... su di noi. Il nostro amore durerà per tutta l'eternità.
===Film===
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
[[File:Dracula (1931) trailer - 'I am Dracula' (cropped).png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Bela Lugosi]]]]
*{{NDR|Udendo dei lupi ululare}} Le ascolti bene. Sono creature della notte. Che musica per i miei orecchi!
*Il ragno sta tessendo la tela per qualche incauta mosca.
*Non bevo mai... vino.
*Morire un'autentica morte. Dev'essere stupendo.
*Ci sono cose ben peggiori della morte che attendono l'uomo.
*Per uno che non ha vissuto neanche una sola esistenza, lei è un uomo molto sapiente, Van Helsing.
*Van Helsing! Ora che lei ha imparato tutto ciò che ha imparato, farebbe un'ottima cosa a ritornare nel suo paese d'origine.
*Ormai è troppo tardi. Il mio sangue già scorre nelle sue vene. Mina vivrà. Vivrà nei secoli a venire, come io ho vissuto.
====[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]====
=====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''=====
*Non è quella che voglio. Non hai imparato ad obbedire. Quella non è lei!
*Tu domandi?! Io sono tornato per distruggere la famiglia Van Helsing per sempre, sia il vecchio che la giovane. Tu e i tuoi amici siete stati scelti.
*Sei tanto pazzo da misurarti contro di me? Contro di me che ho dominato nazioni intere?
=====''[[I satanici riti di Dracula]]''=====
[[File:Count Dracula and His Vampire Bride (1973) - Christopher Lee and Joanna Lumley 1.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Christopher Lee]] ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'']]
*Alcuni di noi hanno fermamente deciso che la decadenza dell'epoca attuale deve essere, e sarà, arrestata. Si sta organizzando un nuovo regime politico che dia di nuovo importanza ai valori morali. In mezzo all'indifferenza e allo smarrimento dell'Umanità, possono essere necessari i metodi persuasivi.
*Non voglio una fine tanto semplice e rapida, né per Van Helsing né per la sua nipotina.
*In questa vigilia del Sabba degli incorrotti, io ti convoco qui per assistere al mio supremo trionfo! Van Helsing, io scelgo questa tua giovane nipote per farne la mia consorte.
*Lo strumento della mia vittoria finale, più rapida, più spaventosa della morte nera. La peste! Fin dai primi momenti ogni muscolo, ogni fibra sarà in preda al tormento e all'agonia. Nei giorni che verranno, invocherai urlando la morte a tuo sollievo.
*La mia vendetta si è crogiolata nei secoli e sta cominciando ad esplodere.
=====''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''=====
*Chi è che osa disturbare il riposo di Dracula?
*Io non concedo favori a nessuno. Non accedo alle richieste dei miserabili. Non sai che Dracula esercita il comando anche dall'interno del più remoto angolo del mondo?
*Mi servono le tue spoglie mortali. Mi serve la forma della tua miserabile carcassa. Assumerò la tua immagine vivente.
*Ridarò un soffio di nuova vita ai sette vampiri d'oro e li farò i miei guerrieri, artefici della mia vendetta sugli uomini.
*[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]! Che tu sia dannato! Anche in questo sperduto paese continui a perseguitarmi.
*Io sono Dracula, signore dell'oscurità, padrone dei vampiri, principe dell'oltretomba, re dei dannati!
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*Non sono più giovane, ma sono irrequieto.
*La mia famiglia discende dal ramo slovacco. Per noi è ragione di orgoglio che nelle nostre vene scorra il sangue di tante razze. In queste mani c'è il sangue del grande Attila. A noi è stata affidata per secoli la salvaguardia del territorio magiaro. I bulgari, i longobardi, i turchi, si riversarono in massa contro le nostre frontiere e noi li respingemmo sempre. I Dracula sono stati in ogni tempo il cuore, il cervello, la mente direttiva, la spada, la gloria del loro popolo! Uno dei miei antenati attraversò il Danubio e distrusse la schiera turca. Respinto più volte, continuò a battersi, a battersi contro il nemico. E lui solo uscì vivo da quel campo di battaglia. Lui solo ne uscì vittorioso. Lui era veramente un Dracula. Ma ora, il vento soffia gelido attraverso le antiche mura merlate. E benché mi sia doloroso, devo andarmene.
*Le premono gli scambi, Mister Harker? [...] È il migliore tra tutti gli sport. Si prepara con calma il piano d'azione per uccidere l'avversario.
====''[[Il demone nero]]''====
*Quando i [[magiari]], gli [[avari]], i [[Longobardi|lombardi]] e i turchi si sono affacciati con le loro orde alle nostre frontiere, le abbiamo sempre respinte. Ogni qualvolta siamo stati costretti dalle circostanze a ritirarci, abbiamo poi riunito le nostre forze e contrattaccato. E quando [[Árpád d'Ungheria|Árpád]] e le sue legioni hanno invaso la nostra terra avita d'Ungheria... Diamine, è di nuovo mattina. Ho abusato di lei, tenendola alzata, anche se è stata una notte piacevole e, tutto sommato, istruttiva.
*Io vado in Inghilterra. E lei? All'Inferno!
*Così volete giocare d'astuzia con me, io che guidai eserciti centinaia di anni prima che voi nasceste. Pazzi! Niente e nessuno in questa vita può fermarmi. E a questo fine... {{NDR|si scuarcia il petto}} Ecco! {{NDR|costringe [[Mina Murray|Mina]] a bergli il sangue}} Ora sarà sangue del mio sangue, stirpe della mia stirpe, quindi mia adepta nella notte, ora mia schiava e compagna.
*Siete ora in mio dominio, signori. E non ve ne andrete.
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
[[File:Blood for Dracula (1974) 'The blood of these whores is killing me'.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Udo Kier]]]]
*Un uomo nella mia posizione è consapevole dei pericoli della vita moderna, specie per delle fanciulle.
*Come mai non avete mai avuto un innamorato? È insolito trovare una fanciulla sviluppata come voi che non sia stata con un ragazzo.
*A me non interessa che mia moglie sia vergine o no. Vedete, io sono un uomo moderno. Di fronte ad Anton io fingo di volere solo una vergine perché lui riferisce tutto alla mia famiglia. Non mi interessa affatto se la mia fidanzata è vergine o no. L'essenziale è che sia bella. E voi siete molto bella. Perciò, potete confidarvi con me. Voi non siete vergine, vero?
*Sapete che in [[Romania]] si usa prendere solo delle vergini per moglie? Da noi, i mariti le trattano come delle sante. [...] Non tutte le donne. Solo le spose vergini.
*Il sangue impuro di queste puttane mi sta uccidendo!
====''[[Nosferatu, il principe della notte]]''====
*Ah, giovanotto lei è come la gente del villaggio che non riesce mai ad entrare nello spirito di un cacciatore.
*Io ora al sole non attribuisco più nessuna importanza, né alle scintillanti fontane che alla gioventù piacciono tanto. Io adoro solo l'oscurità e le ombre, dove posso essere solo coi miei pensieri.
*Il tempo è un abisso profondo come lunghe infinite notti, i secoli vengono e vanno. Non avere la capacità di invecchiare è terribile. La morte non è il peggio: ci sono cose molto più orribili della morte. Riesce a immaginarlo? Durare attraverso i secoli, sperimentando ogni giorno le stesse futili cose.
*Chi dice che la morte è crudele sono solo gli inconsapevoli. Ma la morte non è che un taglio netto. È molto più crudele non essere capaci di morire.
*La mancanza di amore è la più crudele e abietta delle pene.
====''[[Scuola di mostri]]''====
*{{NDR|Al [[mostro di Frankenstein]]}} Svegliati, mio vecchio amico. È arrivato il momento.
*Oh, [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], i tuoi discepoli erano molto sciocchi a tentare di nascondere a me ciò che è mio. Nulla è nascosto ai miei occhi.
*Ci siamo, Van Helsing! Presto le creature della notte domineranno il mondo. Non c'è nessuno che possa fermarci!
*{{NDR|All'uomo-lupo in forma umana sotto tranquillante}} Sono spiacente per la dose, amico mio. È piuttosto letale per gli esseri umani. E poi, una dose umana sarebbe fuori luogo, ti pare? Bene, andrò a mettere qualcosa sotto i denti mentre procederai ad indossare un abito più "comodo".
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
[[File:Dracula helmet - Coppola - Sarah Stierch 01.jpg|thumb|Elmo di Dracula in ''Dracula di Bram Stoker'']]
*Rinuncio a [[Dio]]! Risusciterò dalla mia morte per vendicare la sua con tutti i poteri delle tenebre. Il sangue è la vita... e sarà mio!<ref name=sott>Dai sottotitoli del DVD "Dracula di Bram Stoker – Deluxe Edition", Columbia Pictures, ed. Sony Pictures, 2008.</ref>
*Credete nel destino? Che persino i poteri del tempo possono essere alterati per un unico scopo?
*L'uomo più fortunato che calpesta questa terra è colui che trova il vero amore.
*Fui sposato. Sembrano secoli ormai. Ella morì. [...] Lei è fortunata; la mia vita al più è commiserevole.
*Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti.
*C'è molto da imparare da animali.
*[[Assenzio]] è l'afrodisiaco dell'io. La fatina verde che vive nell'assenzio vuole la vostra anima. Ma con me sarete al sicuro.
*C'era una principessa, Elisabetta; era la donna più radiosa di tutti gli imperi del mondo. L'inganno dell'uomo la tolse al suo antico principe. Ella si lanciò per morire nel fiume di cui avete parlato. Nella mia lingua madre è chiamato [[Argeș (fiume)|Argeș]], il fiume della principessa.
*Vostri uomini impotenti con loro sciocchi incantesimi non vi proteggeranno dal mio potere. Io vi condanno alla eterna fame di vitale sangue e alla vivente morte.
*Io sono niente. Senza vita. Senz'anima. [...] Odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità.
*Io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula.
*Io vi do la vita eterna, l'amore eterno, il potere delle tempeste e degli animali della Terra. Venite con me per essere la mia amata sposa, per sempre.
*Pensate di potermi distruggere con i vostri idoli? Io che ho servito la Croce? Io, che ho comandato eserciti secoli prima che voi nasceste! [...] Io fui tradito. Guardate il vostro Dio che cosa mi ha fatto.
*Dammi la pace.
====''[[Dracula: morto e contento]]''====
*Frugoli della notte. Quanto sporco fanno!
*Renfield, non mi tange.
*Non sempre c'è iattura in una sepoltura.
*Io non bevo mai... vino. Oh, al diavolo! Fatemelo assaggiare!
*Ho avuto... un incubo solare.
*Van Helsing! Nome noto perfino nelle plaghe selvagge della Transilvania.
*Io mi accorgo, Van Helsing, che a lei piace dire l'ultima parola. Non mi trascinerà in tale pratica infantile. ''Paloștoi''!
*Renfield, sei uno stronzo! {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
====''[[Van Helsing]]''====
*{{NDR|Rivolto a [[Victor Frankenstein]]}} Mi rammarico che il tuo momento di gloria debba essere rovinato per una cosuccia come depredare una tomba.
*Ma perché non ci lasciano in pace? Non uccidiamo mai più di quanto ci serve, e meno di quanto ci spetta. Loro possono dire lo stesso?
*Io non ho un cuore! Io non provo amore! Né paura! Né gioa! Né dolore. Sono un uomo vuoto, e avrò vita per l'eternità.
*Sono in guerra contro il mondo e contro ogni anima vivente. Ma presto la battaglia finale avrà inizio.
*Gli [[Licantropo|uomini lupo]] sono una seccatura tale durante la loro prima luna piena. È così difficile controllarli.
*Sono in grado di capire il carattere di un uomo dal battito del suo cuore. Di solito quando mi avvicino posso quasi danzare a quel ritmo.
====''[[Dracula 3D]]''====
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate.
*Non mangio mai... la sera.
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito.
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri.
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito.
*Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz. [...] Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.
*Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.
*Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Le regole della bestia|Le regole della bestia]]''====
*Sono anzioso di vedere Inghilterra Signor Harker. Persone qui sono così limitate, e io appassisco tra queste mura. Sono tutti come privi. Sono tutti privi di sapore.
*Troverete mia dimora non di facile esplorazione. È un crescente molto intricato labirinto di scale e di porte e di ombre. [...] Non esiste mappa del mio castello. Nessun progetto finito è mai stato riportato su documenti. Si dice che molte anime sono intrappolate in groviglio di questi corridoi. ''Reserata carcerem'', la prigione senza serrature.
*Dove si trova carne, si trovano mosche.
*Quale è scopo di uno specchio? Nessuno troverà mai alcuna ispirazione nel proprio sguardo.
*Ah, un paletto conficcato nel cuore. Vedi, qualche volta le leggende hanno ragione. Questa però non si può testare troppo spesso. Posso avere solamente tre spose per volta. [...] Spose, sì. Penso sia la parola giusta per definirle. Vedi, sto cercando di riprodurmi, il che, francamente, può essere un po' una sfida quando c'è solo una di voi.
*Perché il trapasso arriva sempre come un tale shock per voi mortali?
*{{NDR|Sul perché vuole trasferirsi in Inghilterra}} Per le persone. Tutte quelle persone sofisticate e brillanti. Come ho cercato di spiegare a tutti per secoli: "Si è quello che si mangia".
*{{NDR|Sul sole}} Non lo vedo da centinaia di anni. [...] Ho avuto artisti che lo hanno dipinto, poeti che lo hanno descritto in versi, e Mozart ha composto una melodia così bella. Io... avrei dovuto risparmiarlo, ma che cosa vede l'avvocato? Johnny, nella mia memoria, tramonta dietro la seconda vetta più alta in questo periodo dell'anno, ed è piuttosto rosso.
*La fine è una benedizione. Morire ti da la prospettiva. È la cima della montagna da cui tutta la tua vita è finalmente visibile dall'inizio alla fine. La morte ti completa.
*I suicidi non funzionano. Non credi che i non-morti ci abbiano provato? Un paletto nel cuore va bene, ma dev'essere qualcun altro a conficcarlo.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Veliero di sangue|Veliero di sangue]]''====
*In mare si incontra una interessante varietà di individui, e vi consiglio di non affezionarvi troppo a nessuno di loro.
*{{NDR|Sul perché uccide le persone}} Perché voi cogliete i fiori?
*Io ho sempre sostenuto che il troppo sia soltanto sufficiente.
*Gli specchi possiedono una magia più profonda e pericolosa di quanto pensino le persone. Gli specchi possono dare spazio all'immaginazione o, peggio, mostrarci la verità.
*La raffinatezza di un gentiluomo, Agatha, è sempre solo una facciata.
*Sono stato un bravo detective, non credete? Ho un dono particolare nell'"eliminare" i sospetti.
*{{NDR|Sul perché teme il crocifisso}} Tutti la temono, ed è questo il problema. Non è affatto un simbolo di virtù e di bontà, è un simbolo di orrore e di oppressione. La vostra stupida Chiesa ha terrorizzato la popolazione contadina per secoli e io ho bevuto il sangue di quelle persone talmente a lungo che ho assorbito la loro profonda paura della croce. Mio Dio! Non vedo l'ora di poter mangiare degli atei.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#La bussola oscura|La bussola oscura]]''====
*Sono a questo mondo dal quindicesimo secolo. Le cose cambiano, ma ci si abitua. Anche se ammetto che c'è stata una grande accellerata.
*Uccidere è sana competizione. La pietà è mancanza di rispetto.
*Guarda tutte queste cose, tutto questo cibo, la scatola con le immagini mobili, e quella cosa là fuori... Bob la chiama... un auto. Quella è tua? [...] E questa isola del tesoro è la tua casa?! [...] È meravigliosa! Kathleen, sono un nobile in vita da 400 anni. Ho vissuto in castelli e palazzi tra le persone più ricche di ogni epoca, e mai, mai mi sono trovato in un lusso più sfarzoso di quello che mi circonda. Questa è una camera delle meraviglie. Non esiste re o regina o imperatore che io abbia conosciuto o mangiato che sarebbe entrato in questa stanza e avrebbe accettato di lasciarla. Sapevo che il futuro avrebbe riservato meraviglie. Non sapevo che le avrebbe rese accessibili a tutti.
*Mi sono perso un intero secolo. Che cosa sono i diritti? Nessuno ha dei diritti, Zoe. Uomini, donne o mostri, nessuno in nessun posto. È solo un'insensata fantasia.
*Ho sempre sostenuto l'eredetarietà del potere. La democrazia è la tirannia degli ignoranti. È solamente nel sangue siamo in grado di trovare la verità.
*Non è mio costume mangiare bestiame. Se parliamo di sangue, sono un intenditore. Il sangue è vite. Il sangue è una testimonianza. La testimonianza di tutti coloro che ho ucciso scorre nelle mie vene. Ora sceglierò con cura chi si unirà a loro. La maturità è il primo passo verso il decadimento, la dolcezza è una promessa di corruzione.
*La morte è l'unico atto che sa ancora di novità. Ogni altra esperienza umana è catalogata da qualche parte nelle vostre infinite biblioteche digitali. Non c'è nulla di nuovo. Ogni istante di vita è deteriorato e di seconda mano, tranne quell'unico momento dell'esistenza che nessuno è mai stato in grado di raccontare. In un mondo di strade già percorse, la morte è l'unica neve ancora immacolata.
==Citazioni sul Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*Sulla soglia è comparso un vecchio signore piuttosto alto, dal volto sbarbato se non per un paio di lunghi baffi bianchi, e vestito di nero dalla testa ai piedi, senza la minima nota di colore. Recava in mano una vecchia lampada di argento, nella quale la fiamma ardeva senza alcuno schermo o riparo di vetro, e che creava lunghe e tremolanti ombre, oscillando alla corrente della porta aperta. Il vecchio mi ha invitato a entrare con un gesto cortese della mano, dicendomi in un ottimo inglese ma con uno strano accento:<br>"Benvenuto nella mia casa! Entrate liberamente e per vostra libera volontà!". Non ha fatto un passo per venirmi incontro, ed è stato fermo come una statua, quasi il suo gesto di benvenuto lo avesse reso di pietra. Peraltro, come ho messo in piede oltre la soglia, si è improvvisamente animato e allungando in avanti la mano mi ha preso la mia con una forza che mi ha fatto tremare: un effetto non certo alleviato dal fatto che mi è sembrata fredda come il ghiaccio, più la mano di un morto che di un uomo vivo. ([[Jonathan Harker]])
*Il suo volto aveva un forte, fortissimo rilievo aquilino, con un naso sottile, molto pronunciato e delle narici molto dilatate, la fronte alta e prominente, e i capelli un po' radi sulle tempie ma alquanto abbondanti altrove. Le sopracciglia erano molto folte, e quasi si incontravano sopra il naso, i peli erano come cespugli, sembravano arricciarsi per la loro stessa abbondanza. La bocca, per quel che riuscivo a vederne sotto i grandi mustacchi, era ferma in un'espressione quasi crudele, con dei denti particolarmente bianchi e aguzzi. I denti si protendevano sopra le labbra, che erano di un rosso intenso, a indicare una straordinaria vitalità in un uomo della sua età. Quanto al resto, le orecchie erano pallide, ed estremamente appuntite. Il mento era quadrato e forte, e le guance magre ma sode. L'impressione generale era quella di uno straordinario pallore.<br>In un primo tempo avevo notato il dorso delle mani che egli teneva sulle ginocchia alla luce delle fiamme, e mi erano sembrate piuttosto bianche ed eleganti. Ma vedendole ora più da vicino, non potevo non notare che erano mani volgari e grossolane, con dita piuttosto tozze. Strano a dirsi, le palme erano pelose. Le unghie erano lunghe e sottili, e tagliate a punta. Quando il Conte si è chinato su di me e le sue mani mi hanno toccato, non ho potuto reprimere un brivido. ([[Jonathan Harker]])
*Mi ha parlato di cose e di genti, e in ispecie di battaglie, e ne parlava come se in tutte fosse stato presente. Questo me l'ha spiegato in seguito, dicendo che per un [[Boiardo (storia)|boiaro]] l'orgoglio della casata e del nome è parte di sé, che la loro gloria è la sua gloria, il loro destino il suo destino. Sempre, quando parlava della sua casata diceva "noi", e quasi sempre parlava al plurale, come se a parlare fosse un re. ([[Jonathan Harker]])
*Quello che ho visto è stata la testa del Conte sporgersi dalla finestra della sua stanza. Non l'ho visto in volto, ma l'ho riconosciuto dal collo e dal movimento della schiena e delle braccia. Mai, comunque, avrei potuto sbagliarmi sulle mani, che avevo avuto tante occasioni di studiare. Sul momento ho guardato la cosa con interesse e anche un po' con divertimento, perché è incredibile quanto un dettaglio così piccolo possa interessare e divertire un uomo che si trovi a essere prigioniero. Ma questi pensieri si sono trasformati in repulsione e in terrore, quando ho visto l'intera figura del Conte emergere lentamente dalla finestra e cominciare a strisciare giù lungo il muro del castello sopra lo spaventoso abisso, a capofitto e con il mantello che si apriva attorno a lui come un grande paio d'ali. Sulle prime non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho pensato a un qualche trucco del chiaro di luna, a un qualche stregato effetto dell'ombra, ma ho continuato a guardare e non potevo ingannarmi. Ho visto le dita delle mani e dei piedi aggrapparsi agli angoli delle pietre, dove la calcina si era consumata con gli anni, e sfruttare così ogni appiglio e ogni irregolarità per scendere sveltamente, così come una lucertola si sposta lungo un muro. ([[Jonathan Harker]])
*Nella cassa giaceva il Conte, ma il suo aspetto era quello di una giovinezza riacquistata quasi per intero. Perché i capelli bianchi e i baffi erano ora scuri come di grafite; le guance erano più piene, e un debole rosato trapelava di sotto il biancore della pelle; la bocca era più rossa che mai, perché sulle labbra vi erano gocce di sangue fresco, che spuntavano dagli angoli della bocca e scorrevano lungo il mento e il collo. Perfino i suoi profondi occhi ardenti parevano incassati in un volto di carne turgida, perché le palpebre e le borse sotto di essi erano gonfi, come se quella orribile creatura si fosse abbuffata di sangue, e ora era lì, come una sozza sanguisuga, esausta e sazia. ([[Jonathan Harker]])
*Penso che si dovrebbe provare compassione per un qualcosa braccato come il Conte. È giusto dire "qualcosa": Questa Cosa non è umana – e non è neanche una bestia. Ma venire a conoscere dalle parole del dottor Seward il racconto della morte della povera Lucy, e di tutto quel che ne è seguito, basta per inaridire le fonti della compassione nel cuore di chiunque. ([[Mina Murray]])
*Il ''nosferatu'' non muore come l'ape una volta che ha punto. Lui è più forte; e essendo più forte ha ancora più potere di fare il male. Questo Vampiro che è tra di noi è anche lui così forte di persona come venti uomini; è astuto e malfido più che altro mortale, perché la sua malvagia astuzia cresce con l'età; lui si giova anche di aiuto della negromanzia, che è, come da sua etimologia, previsione di futuro per mezzo dei morti, e tutti i morti che lui può avvicinare sono ai suoi ordini; è una bestia, ma più che una bestia; è un demonio insensibile, e in lui non esiste cuore; lui può, senza limiti, manifestarsi quando e come vuole, e in qualsiasi forma sia in lui; lui può, nell'ambito di sua presenza, comandare gli elementi: la tempesta, la nebbia, il tuono; può comandare ogni essere inferiore: il topo e il gufo, e il pipistrello – e la falena, e la volpe, e il lupo; può crescere di statura, e farsi piccolo; e può a volte svanire in niente e ritornare irriconoscibile. Come dunque possiamo noi cominciare nostra lotta per distruggerlo? Come faremo noi per trovarlo; e una volta trovato come noi distruggere lui? Amici miei, questo è molto terribile compito che noi ci assumiamo, con conseguenze possibili da far tremare anche il più coraggioso. Perché se noi manchiamo in questa battaglia, vincerà certamente lui; e allora quale sarà nostra fine? La vita non è niente! Io non do a vita grande peso. Ma perdere qui non è solo questione di vita o di morte. Il fatto è che noi diventeremmo come lui, che noi d'ora in avanti diventiamo orrende creature della notte come lui – senza cuore e senza coscienza, a depredare i corpi e le anime di quelli che più amiamo. Per noi saranno chiuse in eterno le porte del cielo; perché chi mai potrà riaprirle per noi? Andremo avanti per sempre aborriti da tutti; una macchia nel volto dello splendore solare di Dio; una freccia nel fianco di Colui che è morto per l'umanità. Ma qui ci troviamo faccia a faccia con il dovere; e possiamo indietreggiare noi in un caso come questo? Per me, io dico di no; ma io sono vecchio, e la vita, con la sua luce del sole, i suoi bei momenti, il suo canto degli uccelli, la sua musica, e il suo amore, è cosa di lontano passato. Voi altri siete giovani. Qualcuno ha visto il dolore; ma per lui ci sono di riserva giorni belli. ([[Abraham Van Helsing]])
*Deve infatti trattarsi di quel Voivoda Dracula, diventato famoso per le sue guerre contro i turchi, sul grande fiume che segna la frontiera con la Turkeyland. Se questo è vero, non deve essere stato un uomo comune; perché a quel tempo, e per secoli dopo di allora, di lui si parlava come dell'uomo più intelligente, e più astuto, così come del più coraggioso dei figli della 'terra al di là della foresta'. Quella testa straordinaria e quella sua volontà di ferro sono scesi con lui nella tomba, e anche ai giorni nostri si schierano contro di noi. I Dracula, dice [[Ármin Vámbéry|Arminius]], erano una grande e nobile stirpe, anche se di tanto in tanto qualche rampollo era creduto da loro contemporanei avere rapporti con il diavolo. Loro avevano imparato suoi segreti a Scholomance, in mezzo a montagne sopra il lago [[Sibiu|Hermannstadt]], dove il diavolo sostiene ogni dieci sapienti uno essere suo. Negli annali si trovano parole come 'stregoica' ovvero strega; 'Ordog' e 'Pokol', ovvero Satana e Inferno, e in un manoscritto proprio di questo Dracula si parla come di un 'wampyr', parola che noi comprendiamo fin troppo bene. Da lombi proprio di questo uomo sono venuti poi grandi uomini e eccellenti donne, e le loro tombe rendono sacra questa terra, dove soltanto è nata cosa così scellerata. Perché non è certo l'ultimo di tali orrori che questo essere malvagio affonda le sue radici in cosa buona; in terra sterile di sante memorie non può trovare riposo. ([[Abraham Van Helsing]])
*La nebbia si faceva sempre più fitta, e ora riuscivo a vedere di dove era entrata, simile al fumo – o come la bianca energia dell'acqua bollente: non dalla finestra, ma attraverso gli interstizi della porta. Diventava sempre più fitta, fino a che mi è sembrato che si concentrasse in una sorta di nuvola a forma di colonna nel bel mezzo della stanza, attraverso la quale, in alto, riuscivo a vedere la luce del gas brillare con un occhio di color rosso. Ogni cosa ha cominciato a girare nel mio cervello, così come la colonna di nebbia stava ora girando per la stanza, e in tutto questo si manifestavano le parole della Scrittura: "...una colonna di nebbia di giorno e di fuoco di notte". Era questa una sorta di guida spirituale che mi stava assistendo nel sonno? Ma quella colonna era composta di elementi sia diurni che notturni, perché in quell'occhio vi era il fuoco, che ora esercitava un nuovo fascino su di me, finché, continuando a fissarlo, quel fuoco si è diviso, ed è sembrato guardarmi attraverso la nebbia con due occhi rossi, come Lucy me li aveva descritti nel suo momentaneo vaneggiamento mentale quando, sulla scogliera, i raggi del sole cadente colpivano le vetrate della chiesa di Santa Maria. Improvvisamente mi ha folgorato l'orrenda idea che così fosse stato anche quando Jonathan aveva visto le tre terribili donne farsi reali e concrete nel vortice della nebbia illuminata dalla luna, e nel sogno devo essere svenuta, perché tutto si è fatto nera tenebra attorno a me. L'ultimo sforzo cosciente della mia immaginazione è stato quello di vedere una livida faccia gessosa emergere dalla nebbia e piegarsi sopra di me. ([[Mina Murray]])
*Il chiarore della luna era tale che malgrado le spesse tende gialle alle finestra, nella stanza c'era abbastanza luce per vedere tutto. Sul letto accanto alla finestra giaceva Jonathan Harker, il volto paonazzo e il respiro affannoso, come ipnotizzato. Inginocchiata accanto al letto, il viso voltato dall'altra parte, vi era la bianca figura di sua moglie. Al fianco di lei, un uomo alto e magro, vestito di nero. Ci voltava le spalle, ma come l'abbiamo visto abbiamo tutti riconosciuto il Conte – in ogni dettaglio, compresa la cicatrice sulla fronte. Con la sinistra teneva strette tutte e due le mani della signora Harker, lontane da sé per tutta la lunghezza delle braccia di lei; con la mano destra la afferrava per la nuca, forzandole il volto contro il proprio petto. La bianca camicia di notte di lei era chiazzata di sangue, e un rivolo sottile scendeva lungo il busto dell'uomo, messo a nudo da uno strappo del vestito. L'atteggiamento dei due richiamava terribilmente quello di un bambino che stesse forzando il muso di un micino verso un piatto di latte per obbligarlo a bere. ([[John Seward]])
*Ho studiato e continuamente ristudiato, da quando capitate in mia mano, tutte carte relative a questo mostro; e più io studiato, più grande mi sembra la necessità di distruggere lui radicalmente. Tuto dà prova di suo progredire: non solo per quanto riguarda sua potenza, ma anche di sua coscienza di questo. A quanto ho saputo da mio amico [[Ármin Vámbéry|Arminius]] di Buda-Pesht, lui in vita è stato grande uomo. Soldato, statista, e alchimista – la quale alchimia era il punto più avanzato del sapere scientifico della sua epoca. Aveva una grande intelligenza, e una cultura senza confronti, e un cuore che non conosceva né paura né rimorso. Ha osato perfino frequentare Scholomance, e non c'era ramo del sapere del suo tempo che lui non ha provato. Ebbene, in lui i poteri della mente sono sopravvissuti alla morte fisica; anche se pare che la sua memoria non rimanesse completa. In qualcuna delle facoltà del suo cervello era rimasto, ed è anche adesso, un bambino; però sta crescendo, e alcune cose che in principio erano infantili ormai hanno preso una dimensione adulta. Sta sperimentando, e lo fa piuttosto benne; e se non era che noi abbiamo attraversato la sua strada, lui poteva essere – e se noi falliremo, lo sarà – il padre e il capostipite di un nuovo genere di esseri, la cui strada si snoda non attraverso la Vita, ma attraverso la Morte. ([[Abraham Van Helsing]])
*Quella povera anima che ha causato tutta questa miseria è il caso più triste. Pensate solo a quale sarà la gioia di quell'essere quando anche lui sarà distrutto nella sua parte peggiore onde la sua parte migliore possa raggiungere l'immortalità spirituale. Dovete guardare anche lui con compassione, anche se non per questo dovete rinunciare a distruggerlo. ([[Mina Murray]])
*La decisione di lasciare la sua deserta terra – deserta di uomini – e di venire in un paese dove la vita di tanto si è moltiplicata che la gente qui è ora come un grande campo di grano, è stato il frutto di un lavoro di secoli. Se un altro Non-Morto, come lui, cercasse di fare quello che lui ha fatto, forse neppure tutti i secoli del mondo del passato, o quelli del futuro, potrebbero aiutarlo. Nel caso di questo mostro, tutte le forze della natura, le più occulte e profonde e potenti devono avere lavorato insieme in un qualche prodigioso modo. Già il luogo dove lui è stato vivo, e poi Non-Morto per tutti questi secoli, è tutto pieno di stranezze del mondo chimico e geologico. Ci sono caverne profonde e anditi che nessuno ha mai raggiunto a tutt'oggi. Ci sono vulcani, che da loro bocche ancora mandano fuori acque dalle strane proprietà, e gas che uccidono o fanno rinascere. Indubbiamente, c'è qualcosa di magnetico o di elettrico in queste combinazioni di forze occulte che contribuiscono alla vita fisica in modo davvero strano; e anche in lui c'erano in principio grandi qualità. In un'epoca antica, dura e bellicosa è stato lui celebrato come colui che aveva più nervi d'acciaio, più acuto cervello, più coraggioso cuore di chiunque altro al mondo. In lui alcuni principi vitali, per qualche strana via si sono realizzati al massimo: e come il suo corpo si mantiene forte e cresce e si rafforza, così cresce anche il suo cervello. Tutto questo senza quel diabolico aiuto che è certamente in lui; e che deve piegarsi alla potenza che proviene ed è simbolica del Bene. ([[Abraham Van Helsing]])
*Pensate voi un po' che insistenza e che determinazione. Con il cervello infantile che possedeva, da molto tempo ha concepito l'idea di andare in una grande città. Che cosa fa lui allora? Trova subito quello che è il posto al mondo più promettente per lui. Poi deliberatamente si prepara all'impresa. Con grande pazienza trova quale è la sua forza e quali sono i suoi poteri. Studia nuove lingue. Impara una nuova vita sociale; nuovo ambiente per antiche usanze; la politica, la legge, l'economia, le scienze, le abitudini di un paese e di un popolo che si sono sviluppate durante la sua esistenza. Lo sguardo che ha dato a tutto questo non ha fatto altro che stimolare suo appetito ed eccitare suo desiderio. Non solo: lo aiuta a crescere anche in quanto cervello; perché tutto gli dimostra quanto lui ha avuto ragione con sue prime intuizioni. Tutto questo lui ha fatto da solo: tutto da solo!, da una tomba in rovina in una terra dimenticata. E quanto di più non potrà lui fare, una volta che gli si aprirà il più grande universo del pensiero? Lui che come sappiamo può irridere alla morte; che può prosperare nel mezzo di malattie che uccidono popoli interi. Oh, se un essere così provenisse da Dio, invece che dal demonio, quale forza benigna potrebbe lui essere in questo nostro vecchio mondo! ([[Abraham Van Helsing]])
*Il Conte è un criminale e appartiene al tipo criminale. Tale lo classificherebbero [[Max Nordau|Nordau]] e [[Cesare Lombroso|Lombroso]] e, ''quia'' criminale, la sua mente è formata solo in maniera imperfetta. Ragion per cui, in una situazione difficile, non può che cercare soluzioni nell'abitudine. ([[Mina Murray]])
*Ho visto il Conte giacere nella cassa sul terriccio, che con la brusca caduta dal carro lo aveva in parte coperto. Era mortalmente pallido, proprio come una statua di cera, e gli occhi rossi ardevano di quell'orribile volontà di vendetta che io conoscevo fin troppo bene.<br>Mentre lo guardavo, i suoi occhi hanno colto la visione del sole che tramontava, e l'espressione di odio del suo volto si è tramutata in un'espressione di trionfo.<br>Ma proprio in quell'istante, ecco il colpo lampeggiante del grande pugnale di Jonathan. Io ho urlato, vedendo la lama squarciargli la gola; mentre il signor Morris gli affondava nel cuore il suo coltello ricurvo.<br>È stato come un miracolo; sotto i nostri propri occhi, e quasi nel breve tempo di un respiro, l'intero corpo del Conte si è dissolto in polvere ed è sparito alla nostra vista.<br>Mi sarà di sollievo per tutta la vita poter ricordare che proprio in quel momento di ultima dissoluzione, nel suo volto è comparsa un'espressione di pace che mai avrei creduto potervi albergare. ([[Mina Murray]])
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Sono sempre più curioso: non capita tutti i giorni d'incontrare un nobile ungherese – o meglio, transilvano – che abita in un antico castello tra montagne desolate, al margine estremo del mondo civilizzato, eppure capace di scrivere lettere in un impeccabile inglese con tutta la disinvoltura di una persona colta e istruita, mentre negozia con legali e agenti immobiliari per l'acquisto di una casa nel cuore di Londra. Un uomo simile dev'essere a dir poco formidabile. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Più tardi, ho conosciuto un professore sassone che ha passato buona parte della giornata a mostrarmi la città. Quando gli ho chiesto del Conte Dracula, spiegandogli che lo avrei incontrato e sarei rimasto da lui per due settimane, si è mostrato sorpreso perché, mi ha spiegato, il Conte era noto per condurre una vita ritirata, evitando il contatto con la gente e, per quanto ne sapeva, nessuno era mai stato invitato al castello. "Circoleranno senz'altro molte storie sul suo conto" ho detto allora "poiché, si sa, gli uomini hanno la tendenza a schernire quelli che non legano i loro fagotti come gli altri viaggiatori". Il professore mi ha confermato che, sì, circolavano molte voci a proposito del Conte, ma che nessuna persona ragionevole avrebbe mai dato ascolto a simili chiacchiere. A parte questo, non aveva altro da raccontare su di lui, tranne il fatto che apparteneva a una delle più grandi e antiche famiglie del Paese, di cui gli uomini – in virtù delle innate qualità della stirpe – erano i più coraggiosi e le donne le più belle, a tal punto che per secoli erano stati oggetto di leggende e poesie. Non sapeva se il Conte avesse figli o meno, ma mi ha detto che è stato sposato tre volte, e per tre volte è rimasto vedovo. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Ero turbato perché chiaramente il Conte non era del tutto sano di mente, e anche se era anziano e canuto, avevo il sospetto che non sarei stato in grado di contrastare la sua forza e la sua agilità, dal momento che si vantava di essere un discendente di [[Attila]], re degli [[unni]]. Sembra che in questo Castello ci si debba aspettare di tutto. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Il Conte ha grande dimestichezza con la situazione politica attuale, tuttavia fatico a capire in quale ideologia si riconosca. Sotto certi aspetti sembra molto liberale, come un vero rivoluzionario, mentre su altri argomenti, le sue vedute sono talmente superate che sembra più conservatore di tanti reazionari. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
===Film===
*Dracula non era un pazzo, almeno non nel senso corrente. Dracula era la più assurda delle creature, il capo dei vampiri, sovrano delle anime maledette. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], ''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'')
*È miniera di arroganza. Molto facile comprendere perché questa aristocrazia decadente è lì per morire in quella parte del mondo. ([[Abraham Van Helsing]], ''[[Dracula: morto e contento]]'')
*Nel quindicesimo secolo, in quella zona d'Ungheria detta Transilvania, viveva un nobiluomo così audace in battaglia che i suoi soldati gli diedero il nome di "Dracul", che significa "diavolo". Soldato, statista, alchimista e guerriero, egli era così autorevole che si ritenne che fosse riuscito a soggiogare perfino la morte fisica. Fino ad oggi, nulla ha dimostrato il contrario. (''[[Il demone nero]]'')
*– Un paletto d'argento? Un crocifisso? Ma come potevi pensare che non avessimo già provato di tutto prima?! Gli abbiamo sparato, l'abbiamo pugnalato, bastonato, schizzato con l'acqua benedetta, gli abbiamo trafitto il cuore con un paletto, ma vive ancora. Lo vuoi capire? Nessuno sa come uccidere Dracula.<br>– Ah. E che cosa aspettavi a dirmelo? (''[[Van Helsing]]'')
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
*– Ridi quanto vuoi. Io trovo che sia affascinante.<br>– Oh, di questo non discuto. Ma io preferisco qualcuno di più normale.
*Proprio quando cominciavo a chiudere gli occhi ho sentito i lupi ululare. Poi è cominciato il sogno. Sembrava che tutta la stanza fosse invasa dalla nebbia. Era così fitta che a stento vedevo il lume vicino al letto, un fioco bagliore nella nebbia. E poi ho visto due occhi rossi che mi fissavano e una faccia bianca e livida è scaturita dalla nebbia. Mi è venuta vicino, così vicino! Sentivo il suo alito sul viso e poi le sue labbra! [...] E poi, la mattina, ero così debole. Era come se mi avessero tolta la forza vitale. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
*– Ma Dracula che cosa ha a che fare con lupi e pipistrelli?<br>– Dracula è il nostro vampiro.<br>– Ma professore, lei è certo...?<br>– L'immagine di un vampiro non viene riflessa dallo specchio. Per questa ragione Dracula ha voluto infrangerlo.<br>– Non per essere scortese, ma è un discorso che mi aspetterei da uno dei pazienti di questa clinica.<br>– Sì, ed è quello che penserebbero i medici inglesi e la vostra polizia. La forza di un vampiro sta proprio nel diffuso scetticismo della gente.
*Una nebbia rossa si diffonde sull'erba, avanzando come una lingua di fuoco che lui apre come un velario, e allora io vedo centinaia di migliaia di topi, con piccoli occhi rosso fiamma, come i suoi, ma solo più piccoli. E allora lui solleva la mano e li ferma tutti! Mi sembra che le sue labbra dicano: "Topi, topi, topi! Torme, milioni di topi, e tutti rosso sangue! E li darò tutti a te, se tu mi obbedirai!" ([[Renfield]])
*È venuto da me, poi si è aperto una vena nel braccio e mi ha costretto a bere. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
====''[[Dracula il vampiro]]''====
*Finalmente ho conosciuto il conte Dracula. Come speravo, egli è convinto che io sia qui per occuparmi dei suoi libri. Non mi rimane ora che attendere la luce del giorno. Poi, con l'aiuto di Dio, porrò fine per sempre al regno di terrore di quest'uomo. ([[Jonathan Harker]])
*Sono divenuto vittima di Dracula e della donna che è in suo potere. Forse sono condannato a divenire uno di loro. Se così fosse, che la persona che troverà il mio corpo sappia ciò che è necessario fare per poter liberare la mia anima. ([[Jonathan Harker]])
*Dopo la morte di Jonathan Harker, il conte Dracula, propagatore di questo male indicibile, è sparito. Dobbiamo trovarlo e distruggerlo. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
*Sappiamo di vampiri che hanno esistito per secoli. Dalle cronache, si desume che Dracula possa avere cinque o seicento anni. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
====''[[Dracula, principe delle tenebre]]''====
*Dopo un regno di innarrabile terrore durato più di un secolo, il re dei vampiri era stato finalmente scovato nella sua tana su un picco dei Carpazi. Per più di un secolo, molti avevano sperato di distruggerlo, e tutti avevano fallito. Qui, finalmente, un avversario armato di una profonda conoscenza delle orride forze del male lo distrusse in modo assoluto, definitivo... così almeno sembrò. Migliaia di persone erano state schiave dell'osceno culto del vampirismo. Ora esso periva alla sua stessa sorgente. Solo il ricordo rimaneva, il ricordo della più diabolica e orrida creatura che l'umanità abbia conosciuto.
*– Chi era il suo padrone?<br>– Era il Conte Dracula, signore. Di antica e aristocratica famiglia. [...]<br>– E non c'è nessun discendente?<br>– Il mio signore morì senza eredi, signore. Nel senso corrente dell'espressione.
*Se vuol assistere alla distruzione di un mostro generato dal Conte Dracula, venga con me. Ma, l'avverto, non è uno spettacolo edificante.
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*– Vengo da Londra.<br>– Da Londra?<br>– Vado a trovare uno dei nostri clienti. Forse lei lo conosce: il conte Dracula. Allora, lo conosce?<br>– Mio caro signore... Che Dio l'aiuti, perché se va dal conte Dracula, avrà bisogno di protezione.
*Che è successo al conte Dracula? Sono scappato dal castello. Lui mi ha inseguito insieme agli altri. Erano vampiri giganti con enormi denti. Volevano succhiarmi il sangue. Non l'ho sognato. Erano dei vampiri! Li ho visti nelle bare. Perché non vuole credermi? ([[Jonathan Harker]])
*Attraverso antiche leggende greche, indiane, magiare e perfino cinesi, ci è giunta notizia di un uomo che vivrebbe nutrendosi del sangue di altri esseri umani. In questo modo, non solo rimane in vita, ma non invecchia mai. Non è un fantasma, ma non lascia ombra. Può trasformarsi molto facilmente in cane, in vampiro, in gufo, o in qualsiasi altro tipo di animale. Vive solo di notte e durante il giorno si rifugia nella sua tomba. Le persone a cui ha succhiato il sangue vengono contagiate. Se muoiono si trasformano a loro volta in altrettanti vampiri. Il suo nome è Dracula. ([[Abraham Van Helsing]])
*– Allora perché non l'arrestano?<br>– Lei sottovaluta il conte Dracula. E poi che può fare la legge contro un uomo che vive al di fuori del nostro mondo?
*Finché Dracula è in vita, il tempo e lo spazio contano molto poco. ([[Abraham Van Helsing]])
====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''====
*La raccappricciante leggenda del Conte Dracula estende il suo terrore molto al di là delle montagne della Carpazia fino alla metropoli vittoriana di Londra. Qui, in Hyde Park, avviene il definitivo confronto tra Lawrence Van Helsing e il suo irriducibile nemico, il vampiro Dracula.
*Mio nonno morì lottando con un vampiro, il più terribile, il più pericoloso vampiro di tutti i tempi. Però prima aveva raccolto delle prove. Prove positive. Non c'è niente da ridere, glielo assicuro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Circa un secolo fa, ci sono avute prove, prove positive, che uno viveva in questa città: Dracula. Secondo le leggende, esso fu sepolto in Chelsea, probabilmente da uno dei suoi discepoli, e probabilmente a San Bartolph. Sì, in un angolo sconsacrato. Se il paletto è stato estratto dal suo cuore, egli potrebbe resuscitare. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Questa è la sua vendetta, una vendetta che si trascina da anni, una diabolica ritorsione contro i discendenti di Lawrence Van Helsing, mio nonno. Vuole sfogare il suo odio in questo modo, trasformando mia nipote in un essere come lui, facendola diventare un morto che vive, un vampiro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[I satanici riti di Dracula]]''====
*Il bacillo della peste, la Valham House, la distruzione psichica di intellettuali come il professor Keely e gli altri, sono tutti elementi di un piano, volto ad uno scopo preciso. Una vera forza. L'ombra di cui io vi parlo è più sinistra, più oscena di qualunque mostruosità possiate immaginare. Vincitore della putrefazione, maestro degli incorrotti, il Conte Dracula! ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Ho già distrutto il Conte Dracula una volta. Accadde più di due anni fa, nel Chiostro di San Bartolph's. Ma quell'essere può rinascere per rincarnazione. Si richiede un discepolo, una persona molto esperta nel rito. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Probabilmente nel suo subcosciente è ciò che desidera. La fine di tutto. Egli è un immortale maledetto che vive sulla violenza, la paura, il terrore. Ma supponendo, solo supponendo, che egli aspiri alla pace eterna, vorrebbe prima abbattere l'intero universo, vendicarsi di tutto. Uomini muoiono di peste a milioni, e come ombra della morte una sinistra figura si apre il cammino a colpi di falce. Il Conte Dracula è la profezia biblica di Armageddon. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Dopo aver distrutto ogni essere vivente sulla Terra, ti resterà un mondo vuoto da comandare. È questo che vuoi, Conte Dracula? Una grande fiammata fatta di orrore e di violenza? La spettrale distruzione di un intero pianeta? È questo il tuo ultimo desiderio? ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
*Dracula? Ha detto così? Dracula... Ha un suono così singolare. Tre sillabe, eh? Dra-cu-la. Ha un che di accattivante questo nome.
*Io non ho incontrato nome più perfetto negli annali della nobiltà. Vostro padre, figlie mie, riconosce la sostanza dalla forma: la polpa del frutto dalla buccia che lo riveste. Ci sono gli assaggiatori di vino e gli assaggiatori di nomi. Sì, "Dracula", una felice combinazione di oriente e di occidente, di realtà e di fantasia. Se non temessi di fare della letteratura o della retorica, che aborrisco, aggiungerei che in un certo senso gli mutua un qualche ingrediente del Conte di Montecristo, nonché di Sinbad il marinaio.
*Dracula ci dà una garanzia anche dal punto di vista glottologico. A tutt'oggi, non si sono segnalati nomi che finiscono in ''-ula'' che contengono un segno negativo.
*Vive del sangue degli altri. Non serve a nessuno, né adesso né mai.
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
*Il mio animo abbandona il mio corpo. [...] Non ho mai provato sensazioni tanto angoscianti. Non riuscivo a tornare da te, sono completamente sconvolta. [...] Dovevo! Era come se mi trascinasse, mi attirasse, e io ho perso il controllo. [...] Aveva gli occhi rossi. [...] Avverto ancora il sapore del suo sangue in bocca. ([[Lucy Westenra]])
*Non so, ma ho quasi la sensazione che il mio strano amico sia qui con me. Parla nei miei pensieri. Con lui mi sono sentita più viva di quanto lo sia mai stata. E ora, senza di lui e presto sposa, io mi sento confusa, smarrita. Forse, per quanto cerchi di essere buona, sono cattiva. Forse sono una donna cattiva e volubile. ([[Mina Murray]])
*Da vivo fu un uomo dalle qualità esemplari, e la sua mente era potente e grande. Ma più grande è la necessità di schiacciarlo e distruggerlo definitivamente. ([[Abraham Van Helsing]])
====''[[Dracula 3D]]''====
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ([[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]])
*Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ([[Jonathan Harker]])
*– Non si può andare avanti così!<br>– Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>– Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>– Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ([[Abraham Van Helsing]])
*La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. ([[Abraham Van Helsing]])
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
*– Dracula, principe tra tutti i vampiri, teme la croce. Riuscite a capire che cosa significa?<br>– No. Spiegatemelo.<br>– Dio esiste. Dio esiste e finalmente anch'io l'ho trovato.<br>– Avete trovato il Diavolo.<br>– Se serve il Diavolo per condurmi dal mio Signore, allora io dico ben venga il Diavolo!
*– Che cos'è il Conte Dracula?<br>– In vita, era un principe di eccezionale cultura e di successo. Nella morte, suppongo si potrebbe dire che sia il migliore dei vampiri.<br>– Il migliore?<br>– Quello di maggior successo. La maggior parte sono selvaggi, mezzi pazzi. Raramente durano a lungo, mentre Dracula è riuscito a conservare la sua forma umana e il suo intelletto più o meno intatti per centinaia di anni.<br>– Bevendo sangue umano.<br>– Tutti bevono sangue. Dracula ha imparato a farlo bene, secegliendo le sue vittime con la massima cura, credo. Persino nella morte ha mantenuto la selettività di un aristocratico.
*Consideriamo che il Conte Dracula non sopporta la sua immagine, Dracula, che non vuole esporsi alla luce del sole e non può entrare in una casa senza essere invitato. Queste non sono maledizioni. Sono mere abitudini che sono diventate feticci e poi leggende a cui credete persino voi. Le regole della bestia: ne abbiamo discusso molto tempo fa. Ma perché? Di che cosa avete paura? Siete un guerriero nato da una stirpe di guerrieri. Vostro nonno è morto combattendo, vostro padre, i vostri fratelli, i vostri figli, i loro figli. E tutti sono caduti da eroi sul campo di battaglia, ma non voi. Non il Conte Dracula, il condottiero che si apposta nell'ombra e sopra le vite degli altri, indesiderato in ogni luogo, che dorme in una cassa di terra, eppure sogna la tomba di un guerriero, che si ritrova ammaliato da una ragazza innamorata della cosa che lui teme di più: la morte. E ora sappiamo perché questo {{NDR|il crocifisso}} funziona: perché rappresenta il coraggio che bramate di possedere, il coraggio che ci vuole per morire. Direi che vi vergognate. Il Conte Dracula si vergogna!
===Persone===
*Ciò che più sorprende in lui è l'assenza di rimorso, la noncuranza delle conseguenze delle sue azioni. Agli occhi degli altri personaggi maschili del romanzo, che sotto la guida del dottor Abraham si schierano a tutela dell'ordine ideologico costituito, Dracula è l'incarnazione di Satana senza senso di colpa, del potere senza limiti, del sesso senza coscienza né controllo. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Con ''Dracula'' e nella letteratura e nella cinematografia che ne sono derivate si è stabilizzato il tipo del vampiro nobile (Dracula è più spesso chiamato "il Conte") che si appropria delle vergini e dei bambini del suo feudo, nel quale si parla (sottovoce) di lui con odio e terrore. C'è un po' di [[Gilles de Rais]] in Dracula (e il [[Barbablù]] della fiaba è una sorta di vampiro). ([[Renato Giovannoli]])
*Dracula è una grande metafora, in realtà, Dracula è una brutta malattia che entra nella vita di una coppia e la sconvolge. Un cancro, che ti assale e che ti succhia via la vita, e che bisogna in qualche modo sconfiggere. ([[Sergio Rubini]])
*È molto attraente nella sua pericolosità. È la personificazione del male. È Lucifero. È Mefistofele. È come il diavolo, in realtà. ([[Gary Oldman]])
*Ha queste tre cose: una potente forza fisica, il potere di muoversi nel tempo e nello spazio e un fortissimo appeal sessuale per le sue vittime femminili. ([[Terence Fisher]])
*Il Conte, che si aggira di notte e dorme di giorno, parla alle ansie più intime, alle sessualità represse, a un mondo sotterraneo di sé segreti. Questo nobile luciferino è più stimolante degli innocenti che brama e, in un certo senso, il Conte stesso è una specie di teatro, nel quale sono messe in scena le nevrosi della sua era. ([[Joseph O'Connor]])
*Il conte transilvano è in pratica l'ultimo degli eroi romantici: alle prese con l'irrazionale, il magico, il misterioso, in sospeso tra il Bene e il Male, la Vita e la Morte, la Morte e l'Immortalità. Naturalmente è destinato alla sconfitta in una società che si è votata alla Scienza (e più tardi alla tecnologia), ma non prima di aver scosso alle fondamenta il sistema di valori su cui tale società è fondata. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato. ([[Asia Argento]])
*In quella sua prima apparizione Dracula somiglia molto al "gran personaggio" di cui parla [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] (ed entrambi ricordano il Diavolo), soprattutto nei particolari degli "occhi accesi" e del "labbro atteggiato di minaccia". [...] Anche il palazzo del "gran personaggio" può ricordare il castello di Dracula, oltre che certe architetture delle ''Mille e una notte'', soprattutto per la presenza delle "fantasime" [...]: le evanescenti e lunari mogli di Dracula. [...] E se si considera il vampirismo come una figura del male nel suo aspetto contagioso, la fuga di Harker equivale al rifiuto del protagonista del racconto manzoniano di diventare un untore. ([[Renato Giovannoli]])
*In realtà il conte Dracula – come [[Giacomo Casanova|Casanova]] e [[Dongiovanni]], come [[Marchese de Sade|Sade]] e [[Restif de la Bretonne]] – dovrebbe essere collocato nell'immaginario dell'amore prima che in quello dell'orrore. Con l'aggiunta di una sottolineatura crudele che, lungi dal rappresentare un limite, rientra per acquisizione non soltanto letteraria – ma di comune prassi erotica – tra le componenti essenziali della ritualità libertina. <br>Il [[bacio]] del [[vampiro]] è il [[morso]] dell'amante. ([[Franco Cuomo]])
*Ogni epoca ha il suo specifico terrore, figlio delle proprie esperienze. Per essere precisi, sembra che il vero successo di un'icona horror stia nel suo intercettare a mezza strada due diversi terrori, il primo chiuso nell'armadio dell'autore, e il secondo in quello dei lettori. Prendete l'esempio del conte Dracula: è noto che Bram Stoker scrisse il romanzo dopo aver trascorso un'infanzia da allettato, fra medici che scuotevano la testa e genitori rassegnati al peggio, per cui l'immagine di quel vampiro rialzatosi dalla bara altro non era che un rivivere il terrore di quel calvario. Fin qui il trauma dell'autore. Ma poi? Poteva bastare questo a fare di Vlad III di Valacchia un caposaldo del terrore moderno? Nossignore. Ciò che rese Dracula uno spauracchio collettivo fu il fatto che Stoker gli conferì ad arte tutte le caratteristiche dell'ignoto straniero trapiantato sul suolo britannico: il conte assetato di sangue venne trasformato in uno slavo antioccidentale, anticristiano, antitecnologico, antirazionale, ovvero in un formidabile ricettacolo di tutto ciò che i lettori inglesi potevano concepire come una minaccia alla loro identità. ([[Stefano Massini]])
*Secondo le mie letture giovanili Dracula era il diavolo, l'angelo caduto, il che significa che potenzialmente aveva in sé il bene e il male. ([[Francis Ford Coppola]])
====[[Vittorino Andreoli]]====
*Occorre avere ora il coraggio di dire che il conte giunge persino a intenerire, a fare pena. In fondo non è il mostro dalla forza sovrumana e incontrastabile, uno di quelli che si presentano sugli schermi della stupidità di oggi. Dracula è pur sempre un uomo, lo è stato mentre era in vita, nel senso storico del termine; era un eroe, uno che ha salvato il proprio popolo dai Turchi e a quel tempo dire turco richiamava alla mente il male e la violenza estrema. Un personaggio morto eppur pieno di bisogni: di giorno deve ritornare dentro una bara nascosto nella terra del cimitero in cui è stato sepolto, tanto da doversela portare sempre con sé. È terrorizzato dal bene o dai segnali del bene; i crocifissi d'argento, le particole consacrate che il professor Van Helsing usa come proprie armi di difesa. È un mostro che ha paura e che può essere vinto, tant'è che questa è la conclusione della storia.
*Il sangue è vita, senza sangue si è sfiniti, prossimi alla fine: dopo aver succhiato sangue Dracula ha forza e diventa persino giovane. Senza non può vivere tra i morti. Anche nel tempo presente sono infiniti i riferimenti a questa simbologia e assumono espressioni religiose: Cristo trasforma il pane in corpo e sangue del Signore e così dà la vita agli uomini. Lo trasforma in sangue perché il corpo senza sangue non vive. Del resto, quando muore sulla Croce, dà tutto il suo sangue, tanto che l'evangelista nota: dal costato usciva acqua. Aveva dato tutto.
*Il succhiare è il gesto della vita, la modalità con cui il neonato vive. Si attacca al seno e lo divora. Dalla madre passa la vita al bambino che così la succhia. Rimane un gesto pieno di fascino e nei giochi erotici dell'adulto il succhiare ha un ruolo importante: ancora una volta un simbolo di forza vitale. Dracula non ha nulla della aggressività orale di chi mangia, anzi egli non mangia mai, succhia soltanto. E in questo si è fermato al gesto della vita neonatale, il movimento primario per eccellenza: se il bambino non sapesse succhiare morirebbe.
*Tra le metamorfosi possibili a Dracula, la più significativa, tanto da diventare quella nota a tutti, è in un uccello, un pipistrello. La simbologia dell'uccello è sconfinata ed è anch'essa parte della vita. Il pene è popolarmente chiamato uccello: proprio perché si eleva e in quel volo dà la vita, il seme. Il pipistrello è un essere strano, potremmo dire perverso: sia perché appartiene ai mammiferi e non alla specie degli uccelli, sia perché è notturno e nella notte diventa un uccello del peccato, del proibito. Ha inoltre le caratteristiche di attirare e di divenire repellente. Di giorno poi non ha vita e rimane appeso, molle, in una caverna, mentre con il buio rinasce e cerca continuamente in quel volo inarrestabile la propria preda. Il sangue richiama dunque l'uccello-pene ed è suggestiva l'immagine del «battesimo di sangue» con la signora Mina attaccata al petto di Dracula, in una posizione che richiama la fellatio.
====[[Dario Argento]]====
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio... Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi.
*Mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
====[[Alessandro Baricco]]====
*Da Don Giovanni non divorzi. E Dracula non lo curi. Il piccolo armamentario dei medicamenti borghesi non può nulla contro quel tipo di desiderio. Vuoi salvarti? Allora inizia ad abituarti a un mondo in cui nemmeno i confini tra vita e morte sono certi, e la tua fidanzata, morta, la notte va in cerca di bambini da prosciugare, e tuo padre, morto, torna ogni tanto a punire i tuoi amanti. Non piace, quel mondo? Peccato, è l'unico che c'è.
*Difficile immaginare un personaggio che meglio di Dracula prenda su di sé, e traduca in carne e parole, il terrore. Non c'è nulla che, in lui, non sia terrore cristallizzato in gesto, immagine, parola, odore, tempo, colore. L'artigiano che era in Stoker lavorò da dio. Senza trascurare il minimo dettaglio. Se c'era un modo per dire che un mondo senza centro è un campo da gioco terrorizzante, Dracula lo disse. E quel vampiro è, simultaneamente, l'enunciazione di un teorema e la sua dimostrazione. Il che può aiutare a capire come si sia impigliato, una volta per sempre, nella fantasia collettiva.
*Una cosa curiosa di ''Dracula'' è che Dracula vi compare pochissimo. Di persona, intendo dire (se si può usare l'espressione di persona parlando di un vampiro). Riassumendo, lui compare in carne e ossa (idem) nella prima parte del romanzo, quando Jonathan Harker gli rende visita in Transilvania. Poi, si può dire che scompaia. Le sue apparizioni sono poco più che bagliori: un cane che scende da una nave, un pipistrello che sbatte contro un vetro, una nebbia che scivola sotto le porte. Di rado compare in fattezze umane, e quando lo fa è sempre per pochi istanti, subito ingoiato dal buio, dalla folla, dalla nebbia: sulla collina di Whitby, con Lucy; una volta per strada, in mezzo alla gente; stretto a Mina in un lampo che acceca i testimoni; e poi il tempo di una breve invettiva, prima di scappare, quando gli inseguitori lo attirano in una stanza dove non riusciranno a prenderlo. Anche la sua voce, così pedante e rigogliosa durante la visita di Jonathan, sparisce nel polverone delle parole altrui: il virgolettato di Dracula, per quattro quinti del romanzo, si riassume in una paginetta di frasi neanche tanto memorabili. Considerato quanto parlano gli altri, lui praticamente tace. La cosa è curiosa perché, al contrario, tutto il romanzo è ossessivamente posseduto, senza eccezioni, dalla sua figura. Non c'è nulla, in Dracula, che sia lì per una qualche sua energia autonoma: tutto esiste perché esiste Dracula. Lui è la luce che ritaglia via gli altri dall'indistinta oscurità del semplicemente esistente. Tutto diventa racconto se incontra lui, e nulla che non incontri lui diventa racconto.
====[[Carlo Della Corte]]====
*Dracula conta molto più del suo autore. Nel migliore dei casi, per costui, è la sua proiezione pantografata. Altrimenti un personaggio d'estro, di quelli che nascono dopo una micidiale sbronza in un pub.
*Magari lo Stoker detestava la monarchia e i nobili in genere e cercò di caricare un conte dei più perfidi e goffi misfatti. Fu così? Non lo sapremo mai.
*Stoker, come tutti gli scrittori di un qualche talento, aggiunse al suo cocktail uno spruzzo di particolare veleno. Tanto che, ancor oggi, questo bastardissimo Dracula funziona. Sul piano fumettistico e cinematografico, d'accordo. Ma anche psicologicamente. È diventato un modello, un maestro di ciò che non si deve essere (il ''«ciò che non siamo ciò che non vogliamo»'' di Montale?).
====[[Claudia Durastanti]]====
*Di tutti i protagonisti delle storie dell'orrore, le fiabe macabre e i romanzi gotici che mi tenevano sveglia la notte, Dracula era quello più simile a un supereroe. Come tutti i supereroi dei fumetti più interessanti, invece di essere orgoglioso del suo potere – la capacità di vivere per sempre (quantomeno tenendosi lontano da paletti di frassino e spicchi di aglio) –, Dracula arrivava quasi a odiare il suo talento speciale e attraversava la sua condizione con malinconia, da aristocratico solitario e triste.
*Dracula ama fare conversazione: sono la cultura e la lettura a renderlo quasi umano. Non ha la furia rozza del lupo mannaro, né la monotonia del diavolo. Grazie a Stoker, il Conte ci insegna che siamo destinati a diventare vampiri ogni volta che ci affezioniamo a qualcuno, e ci ricorda che quando leggiamo un libro, di fatto succhiamo il sangue dalle parole per diventare immortali. A metterla così, è difficile stabilire cosa ci rende davvero diversi da questo supereroe inconsolabile.
*Dracula ci parla, ci irretisce, ci imprigiona, ma sempre con l'idea che quel che vuole non sia tanto il nostro sangue quanto la nostra compagnia.
*Leggendo la sua storia, si capisce bene che il suo vero potere (la sua vera condanna) è desiderare gli altri, non vivere per sempre.
====[[Ernesto Ferrero]]====
*Come la [[Mostro di Frankenstein|Creatura]] del [[Victor Frankenstein|dottor Frankenstein]], è un ibrido nato in laboratorio, dopo una notte d'incubo (pare che Stoker avesse fatto indigestione di una zuppa di gamberi all'ungherese). I Carpazi non c'entrano, con buona pace di [[Nicolae Ceaușescu|Ceausescu]] e dei romeni, che hanno cercato di trasformare il conte in attrazione turistica: resta un personaggio rigorosamente e inconfondibilmente ''made in England'', come il whisky, il tweed, le pipe Dunhill e tutte le buone cose che si comperano da Harrod's.
*Come un eroe di Bataille, Dracula non fa che anticipare un'equazione quella tra [[Eros]] e [[Tanato|Thanatos]], che nel Novecento sarebbe diventata ovvia; porta alle estreme conseguenze la violenza che è implicita nell'erotismo, e ci obbliga a riconoscere – come i libertini filosofi di [[Marchese de Sade|Sade]] – che i vertici del piacere coincidono con i rituali della violazione.
*Dracula attende ancora il suo [[Michel Foucault|Foucault]] o il suo [[Roland Barthes|Barthes]], e continua a funzionare come un trovarobato di effettacci per sceneggiatori a corto di idee.
*Le misure che i «buoni» prendono contro Dracula e i suoi adepti portano sul piano simbolico i violenti sistemi della psichiatria ufficiale, lanciata a «razionalizzare» il sistema manicomiale: paletti nel cuore, taglio della testa e aglio in bocca. Avesse potuto, il dottor [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] avrebbe sottoposto volentieri quel paranoico patetico e disperato che è il vampiro all'elettroshock. Tutto gli sarebbe passato per la mente, meno che andarsi a leggere un'operetta uscita quasi insieme alla storia di Dracula: ''L'interpretazione dei sogni'', opera di un giovane e ambizioso collega ebreo che lavorava a Vienna.
*Lungi dall'incutere orrore, il conte vampiro incarna il personaggio patetico e disperato di un ''«deviante»'' abbastanza innocuo, la cui unica cattiveria consiste nell'approfittare della distratta disponibilità di vittime che vogliono essere tali. Il vero orrore sta dall'altra parte, nell'ipocrisia degli inibiti, negli psichiatri che maneggiano l'aglio, il paletto e il crocifisso.
*Personaggio umbratile e complesso, Dracula è figlio della repressione vittoriana e della presunzione positivista, il simbolo in cui si intrecciano [[Eros]] e [[Thanatos]], Trasgressione e Controllo Sociale, Libido e Sublimazione, Immortalità e Necrofilia, Desiderio e Paura, Scientismo e Irrazionalità.
*[[Vlad III di Valacchia|Vlad l'Impalatore]] è un macellaio sadico, Dracula è un artista. A fine millenio, è lui a dirci che la Letteratura è ancora una cosa seria anche quando sembra voglia soltanto divertire.
====[[Radu Florescu e Raymond T. McNally]]====
*Dracula ci insegna a confrontarci con una teoria che conosciamo per esperienza, ma spesso non vogliamo ammettere, cioè raramente le cose sono ciò che sembrano. Sappiamo che Dracula rappresenta ciò che Freud chiamava arcano, ciò che avrebbe dovuto rimanere nascosto ma alla fine viene in superficie. C'è qualcosa in Dracula il vampiro che risulta al contempo alieno e familiare e che tentiamo di non riconoscere, perché vediamo sempre la nostra immagine riflessa in uno specchio, ma non possiamo vedere quella dei vampiri. Ecco perché, dopo tutte le nostre ricerche, ci siamo persuasi del fatto che fino a quando gli umani non avranno scoperto sia il segreto dell'immortalità fisica sia quello dell'eterna giovinezza, il mistero di Dracula continuerà a sopravvivere.
*Dracula è un solitario, mentre i suoi nemici riescono a vincerlo solo se si alleano. Il messaggio è chiaro: se si uniscono le forze della comunità e la buona volontà, si può sconfiggere il male.
*Stoker sapeva ciò che un suo contemporaneo, [[Sigmund Freud]], stava iniziando a scoprire, cioè che raramente le cose sono ciò che sembrano. Il conte Dracula sembra un gentiluomo ma in realtà è un predatore.
====[[Jesús Franco]]====
*Amo Dracula, è un personaggio straordinario, uno dei più potenti della letteratura e considero il romanzo un capolavoro.
*È molto più profondo {{NDR|di [[Victor Frankenstein]]}}, possiede una qualità letteraria altissima.
*Non si può spiegare Dracula a ogni film, è là una volta per tutte, pieno di violenza. Spiegare è una perdita di tempo e una stronzata.
====[[Fabio Giovannini]]====
*Dracula è un falso aristocratico: nessun servitore, infatti, gli facilita la vita (o la non-vita) al castello. Non ha attorno a sé nemmeno il chiasso conviviale ed orgiastico di un signore feudale: il suo maniero è tetro, e lui stesso non tocca mai cibo.
*Dracula è un libertino. Si sceglie molte donne e se ne nutre. Ma non riesce mai ad essere maschilista quanto il suo nemico Van Helsing.
*Dracula è un ottimo turista. Sceglie con cura il nome delle navi con cui salpare. Per arrivare a Londra usa la «Demeter», che ricorda la suocera del dio degli Inferi, Demetra (che è anche simbolo di fertilità, e Dracula è una sfida alla procreazione ma è anche propagatore di vampiri). Per tornare in patria, invece, sceglie la «Czarina Caterina», il cui nome coincide con la zarina forse più immorale e dissoluta di tutta la storia russa.
*[[Bela Lugosi|Lugosi]] è il caso limite, ma Dracula è sempre una maschera maligna, una volta appiccicata sul viso non è più possibile staccarla. Lo stesso destino è accaduto a [[Christopher Lee]], in parte a [[Klaus Kinski]] e a [[Frank Langella]]. Gli interpreti del vampiro diventano tutt'uno con lui e difficilmente si liberano della sua presenza.
*Qualcuno ha visto nel Dracula di Stoker un'influenza diretta delle teorie di [[Cesare Lombroso|Lombroso]] (del resto citate dallo stesso Stoker), ma l'ipotesi è di difficile dimostrazione. Se è vero che Lombroso e la sua scuola ci informano che «riguardo ai denti, si incontrano negli assassini i canini molto sviluppati», è anche vero che Dracula fa bella mostra di una fronte spaziosa e alta, negata ai criminali dai lombrosiani e attribuita viceversa ai geni. Dove il vampiro spezza di più le categorie dei delinquenti di Lombroso, [[Enrico Ferri (criminologo)|Ferri]], [[Raffaele Garofalo|Garofalo]] e altri fisionomi, è negli occhi, mai sfavillanti in un criminale secondo le «regole» di quella fisiognoica.
====[[Christopher Lee]]====
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|Christopher Lee interpretando Dracula in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Alla fine credo che Dracula sia un vero anti eroe, dotato di una grande forza che spesso non sa controllare e questo dà delle difficili responsabilità per l'interprete. Non è infatti semplice rendere credibile un personaggio come Dracula che la gente guarda per un'ora e mezza sapendo di dover accettare qualcosa che non accadrà mai nella vita reale.
*Dracula continua a perseguitarmi. Pazienza. Una cosa però la devo volentieri a quel tenebroso conte: mi ha insegnato nella realtà e nella finzione a camminare in equilibrio tra dramma e ironia.
*Dracula rappresenta solo un momento della mia carriera nella quale ho girato oltre 300 film. Sono fiero di quel ruolo ma non voglio morire come Bela Lugosi, legato esclusivamente a un personaggio, a un film. Personalmente credo di aver dato molto al personaggio, accentuando l'aspetto erotico che, precedentemente, era stato quasi del tutto ignorato.
*Ieri un giornale ha scritto che io avrei interpretato Dracula 11 volte, un altro ha scritto che avrei interpretato una parodia di quel ruolo: non è assolutamente vero! Spesso i giornalisti non si informano e questo mi da fastidio. Comunque non capisco perché la gente ancora continui ad identificarmi con quel personaggio...
*Io credo che, sullo schermo, Dracula non sia mai stato realizzato bene. Del resto, ci sono attori e registi che non hanno nemmeno letto il libro di Stoker. Però io sono stato più fortunato di altri miei colleghi, perché ho potuto conoscere la nipote e il bisnipote di Stoker.
*Non ho mai interpretato il personaggio correttamente, nessuno lo ha mai fatto... [...] Nemmeno la versione di Coppola rispetta il libro, presentando Dracula esattamente come viene descritto nel romanzo. Nel film che ho interpretato diretto da [[Jesús Franco|Jess Franco]] ci siamo andati vicino, perlomeno da un punto di vista iconografico, però il film non è un granché.
*Quando accettai la parte ero determinato a non vedere quanto fatto precedentemente da altri attori, Lugosi in particolare. Non volevo fare le cose che aveva fatto e pensavo che nel profondo della Transilvania un vampiro in smoking fosse ridicolo. Così non ho mai copiato Lugosi. Cercai di entrare nella parte leggendo il libro di Stoker, studiando la sceneggiatura ed elaborando una mia visione del personaggio. Per prima cosa stabilii che, essendo un nobile, doveva avere una presenza regale, impressionante nel fisico. Allo stesso tempo, doveva conservare negli occhi uno sguardo triste come un uomo prigioniero della propria vita che prova una sorta di disperazione che diventa una luce di pace nel momento in cui muore. Insomma, un carattere con molti aspetti diversi da far coincidere: molto pericoloso, fiero, forte oltre le capacità umane, irresistibile per le donne, rispettato dagli uomini che, in fondo, vorrebbero essere come lui.
*Uno della tv inglese mi ha chiesto chi vincerebbe tra Dracula e [[Saruman]]. L'ho guardato a lungo in silenzio: spero di averlo spaventato a morte.
====[[Luigi Lunari]]====
*Le cronache parlano di un [[Vlad II Dracul|Vlad II Dracula]], principe di Valacchia, che intorno al 1430 si distinse nella lotta contro i turchi, e di suo figlio [[Vlad III di Valacchia|Vlad III Dracula l'Impalatore]], che in sei anni di regno, tra il 1456 e il 1462, avrebbe ucciso tra i quaranta e i centomila cristiani, più un congruo numero di nemici turchi, con il prediletto metodo dell'impalamento. Nessuno dei due è compatibile quanto Stoker fa narrare dal Conte nel terzo capitolo del romanzo: in particolare sorprende che – eventualmente – egli non abbia pensato alle ghiotte occasioni di orrore che i gusti di Vlad Tepes (l'Impalatore) gli mettevano a disposizione. D'altronde, la componente orrorifica del suo Conte si esercita su tutt'altro piano da quello dell'impalamento e non è poi da escludere l'idea che un eccesso di orrore potesse risultare controproducente nei riguardi del lettore vittoriano. La conclusione sotto questo profilo è che il ''Dracula'' di Stoker non abbia assolutamente nulla a che fare con la storia dei vari Vlad – al di là della suggestione esercitata dal nome – e che l'autore abbia fatto un po' di confusione in proposito. Più concretamente, tra i motivi ispiratori del suo personaggio, è certo – per sua esplicita dichiarazione – che vi fosse anche lo stesso [[Henry Irving]], d'aspetto fisico non incompatibile con il Vampiro transilvano.
*Non è chiaro [...] perché il Conte tenga tanto a recarsi a Londra, e perché trattenga Harker nel proprio castello per quasi due mesi, dandogli così tempo e modo di scoprire ogni verità sul suo conto; e perché poi faccia oggetto delle sue libidini Mina Murray, la sola donna in Inghilterra (e nel mondo) che attraverso il diario di suo marito Jonathan sa tutto di lui. Ma se credibilità e verosomiglianza devono essere elementi di giudizio, come potremmo non bocciare Corneille e Alfieri, con gli inverecondi assurdi generati dal rispetto delle tre unità aristoteliche?
*Per ricco che sia il passato, e fin troppo ricco il futuro (in tutto lo sbizzarrirsi sulle pagine, sulle scene, sul grande e piccolo schermo...) l'immagine di Dracula è – per sempre – quella che Stoker ci ha consegnato; e la storia è quella che lui ci ha raccontato. In questo lavoro di riassunto e di messa a fuoco, Stoker pesca – se così si può dire – da quanto il passato gli ha messo a disposizione: del folclore conserva il potere scongiurante dell'aglio e il valore salvifico della decapitazione; tra le tecniche dissanguanti trascura il morso sul seno per adottare quello sul collo; fra le trasformazioni del mostro privilegia il lupo e il pipistrello; giustamente ignora come non congrua l'idea che il vizioso maligno rechi con sé la peste; dalla letteratura prende l'idea della raffinatezza e della cultura del protagonista, dalla storia raccoglie la misteriosa e inquietante origine dello stesso, e la sua ambientazione nell'inimitabile scenario della Transilvania.
====[[Jack Palance]]====
[[File:Dracula (1973) - Jack Palance 5.png|thumb|Jack Palance interpretando Dracula ne ''[[Il demone nero]]'']]
*Credo che il fascino di personaggi come Dracula e altri di quel genere sia lo stupore che provocano: cosa potrebbe essere stato, come è stato? Questo è diverso, questo è un altro mondo. È davvero esistito? Potrei arrivare a farne parte per un periodo senza farmi del male o avere fatto del male?
*Credo che sia l'unico personaggio che abbia mai interpretato a farmi paura.
*È un personaggio piuttosto suggestivo. Lo è sempre stato e lo è ancora adesso. Quindi che piaccia al pubblico non sorprende affatto.
*Non l'ho mai considerato un personaggio cattivo. Qualcuno mi ha detto che è il personaggio più cattivo che abbia mai interpretato, ma per me accetto quell'opinione ma di certo non direi la stessa cosa. Dracula, secondo me, non era più cattivo di un uomo qualsiasi. Era una persona intrappolata in una situazione. "Cattivo" è un termine che gli è stato dato dagli altri. So che se [...] viene fatta quella domanda a Dracula, ovviamente ti direbbe che non c'era niente di cattivo in lui. Faceva quello che secondo lui era giusto.
====[[Tommaso Pincio]]====
*Dracula non è vivo ma neppure morto. La definizione di «non-morto», confezionata dalla letteratura gotica, gli calza a pennello. Ciò non significa però che quella di «non-vivo» risulterebbe inappropriata. Tutto considerato, sarebbe più giusto chiamarlo «non-qualsiasi cosa», giacché il suo potere insidioso è per l'appunto quello di riuscire a diventare qualsiasi cosa senza mai esserlo davvero, che è poi quel che fanno gli specchi: riflettere tutto fuorché se stessi. Lo dimostrano proprio le manipolazioni e i fraintendimenti che hanno fatto la fortuna del romanzo di Stoker. Perché contemplando uno specchio è facile confondere questo con il riflesso, e ancor più lo è dimenticare che il riflesso non è mai la copia esatta delle cose ma la loro immagine inversa. È facile cioè dimenticare che il riflesso non è la pedissequa restituzione delle nostre sembianze, bensì un bagliore oscuro del nostro profondo, del nostro lato segreto, delle cose che non osiamo confidare a nessuno. Per quanto, sono proprio le cose di noi che gli altri ignorano a renderci ciò che davvero siamo: discendenti poi non così lontani del conte Dracula.
*Il conte si trasferisce a Londra per trovare «sangue nuovo». Evita tuttavia lo scontro aperto, poiché dispone di un formidabile cavallo di Troia. Può infettare le donne. Il suo morso è come un perverso bacio a una bella addormentata. Risveglia pulsioni che l'ordinata società inglese aveva tenuto sopite e sotto controllo e, risvegliandole, sonvolge gli equilibri: fortifica il sesso debole e indebolisce quello forte. Riassunto in questi termini sembra quasi un racconto di fantascienza, un<nowiki>'</nowiki>''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|Invasione degli ultracorpi]]'' di fine Ottocento.
*Oltre a essere noto a chiunque, Dracula è divenuto sinonimo di vampiro, se non il vampiro massimo, il capostipite dell'intera genia dei succhiatori di sangue. Quanto a Bram Stoker, invece, in pochi sanno chi sia e gran parte dei pochi lo conosce quale autore di quell'unico libro. Tale è stata l'affermazione di Dracula che in molti hanno finito per considerarlo alla stregua di una figura storica, negando di fatto a Stoker il merito dell'invenzione letteraria.
====[[Francesco Saba Sardi]]====
*Dracula è, in fin dei conti, il ponte tra l'orripilante romantico e il ''thrilling'' moderno. Alla soglia d'un secolo di "meraviglie possibili", che già si prospettava la conquista degli astri e l'apocalisse, nel secolo dei colonialismi e che preparava le "grandi guerre", il secolo dell'industrializzazione forzata e della mobilitazione generale, e in cui la Spiegazione dominava sovrana, Dracula era un'invenzione addirittura ovvia. Il Male c'è? E dunque, diamogli una fisionomia, cartografiamolo, narriamone le avventure, rendiamole logiche pur lasciando loro, com'è ovvio, quello che si suppone essere il proprio del romanzesco, il residuo indecomponibile del Mistero. Dracula diviene così una "storia ddel caso", i cui referenti sono la criminalità e la pazzia. Il ''fin de siècle'' vede all'opera scienziati decisi a tutto sondare, a non lasciare nessuna terra ingognita inesplorata, strati profondi della psiche o deserti polari che siano. È un'epoca che gli enigmi li smonta e fa a pezzi come giocattoli, dimostrandone l'inconsistenza e indicando come venirne a capo grazie alle ricette, accessibili a tutti, contenute nei grandi repertori del Sapere. È un'epoca scientifica.
*Le caratteristiche fisiche del Vampiro non sono desunte direttamente dalla letteratura; o, per meglio dire, letteratura orale e scritta avevano, da secoli, fissato e imposto la fisionomia del vampiro, passandola in retaggio al teatro, ai testi "scientifici", compresi quelli di psichiatria ottocentesca (nei quali i casi di "vampirismo" sono frequentissimi), ai manuali religioso-penitenziali. Stoker ha tracciato un "ritratto dal vero", come del resto imponevano le norme, allora vigenti, del realismo, le quali trascuravano il fatto che la maniera di vedere il mondo è in larga misura culturale; in altre parole, Stoker ha copiato un modello in carne e ossa, sì, ma prefabbricato dalla letteratura e da una tradizione a sua volta condizionata da quella. Il modello si chiamava [[Henry Irving]], era suo grande amico, faceva l'attore, era dotato di voce "sibilante e terribile" e si era specializzato nella versione per le scene di ''Frankenstein''.
*Lui è un relitto feudale che studia l'inglese, preparandosi programmaticamente all'invasione dell'Occidente; ha addirittura interessi politici o per lo meno il desiderio di comprovare che i ''voivoda'', incarnazione dell'autocrazia medioevale, non sono affatto defunti (non del tutto). È un diavolaccio transilvano concretissimo – e del resto, tutto ciò che non è "civile", cioè moderno e occidentale, è per definizione diabolico –, insomma un demonio di impronta cattolica, corposo, tardobarocco più che neogotico, e non mosso da oscuri istinti, da forze che lo trascendono. È anzi una "mente criminale" in pieno sviluppo, un delinquente "nato" alla Lombroso, e Stoker-van Helsing espressamente lo definisce tale, anche se conserva, di tempi "men leggiardi e più feroci", il soffio della leggenda, lo stregonesco, l'oscuro, il misterico. Non per niente è di cultura germanica, un feudatario dell'impero asburgico, deciso, al pari dei signori della corte di Vienna o di Berlino, a inserire il feudalesimo nel sistema moderno, a sposare castello e fabbrica.
*Siamo purtroppo abitatori d'un astro divenuto terribile e figli d'un secolo che ha inventato e imposto psichiatria, psicoanalisi, sociologia e altre presunte "scienze dell'uomo". E la simpatia per il malvagio presuppone pur sempre la scissione tra Bene e Male, la scelta per l'uno o per l'altro campo equivalendo a quella tra potere a contropotere: il Conte Vampiro e i suoi predecessori ed epigoni sono gli sconvolgitori del codice, i devianti dalle formule; e si suppone che come tali abbiano, in fin dei conti, una funzione benefica: servono a contestare, svecchiare, rinnovare, richiamare alle "altre dimensioni". Dracula, voglio dire, non è un dio Briccone, non è un Reineke Fuchse, ma è uno che insegna e ammonisce ''a contrario'': è la faccia del peccato, additata a esempio con un procedimento che il Romanticismo ha introdotto e che è consistito, puramente e semplicemente, nel ribaltare il Libertino settecentesco e la sua filosofia. In fin dei conti, ''absit iniuria verbo'', Dracula è figlio delle ''Liaisons dangereuses''.
====[[Flavio Santi]]====
*Devo confessare che a me lo stesso Dracula fa molta simpatia: in fondo è un reietto, condannato a una vita d'inferno che forse non ha scelto del tutto, lui era un antico difensore della cristianità.
*Diciamocelo. Senza il cinema che l'ha subito adottato (Murnau non poté utilizzare il titolo ''Dracula'' per questioni di diritto d'autore), Dracula – e con lui Frankenstein – avrebbero fatto la fine di Melmoth, grandissimo romanzo gotico, che ho avuto la fortuna di tradurre (è stato appena ristampato da Neri Pozza), figura amatissima per tutto l'Ottocento e il Novecento (lo adoravano Puskin, Balzac, Nabokov, da noi Manganelli), ma senza versioni filmiche è rimasto relegato agli appassionati del genere, e basta.
*Dracula appartiene alla Natura proprio come i ciliegi in fiore. Agli occhi della Natura anch'egli ha diritto di esistere – per quanto violentemente e forse (per noi) incomprensibilmente. Forse dovremmo imparare a convivere con Dracula, chissà...
*Dracula è lo straniero che vuole integrarsi? Anche. Oggi con il [[Pandemia di COVID-19|Covid]] diventa anche metafora del contagio. Perché no? Insomma, quello che voglio dire è che il livello di stratificazione dei significati è impressionante.
*Dracula stesso è una sorta di avveduto investitore immobiliare – sospetto che giochi anche in Borsa, come il diavolo nel racconto di Balzac, ''Melmoth riconciliato''.
====[[Dacre Stoker]]====
*L'immaginario vampiro chiamato Conte Dracula è universale perché è stato basato in origine sulla mitologia del tempo e sulle superstizioni che poi erano parte di quasi ogni cultura nel mondo. Questo immaginario basato sulla realtà è il motivo per cui le persone possono in qualche modo identificarsi con l'idea della possibilità che i vampiri esistano.
*Nel romanzo Dracula di Bram, il Conte è presente solo per circa il 30% della storia, ma i lettori sono molto consapevoli della sua presenza al 100% del tempo.
*Penso che ci siano stati molti attori che hanno fatto un ottimo lavoro nell'interpretazione di Dracula, tutti sono un pò diversi, il Signor [[Christopher Lee]], [[Bela Lugosi]], [[Frank Langella]] e [[Gary Oldman]] sono al top della mia lista.
==Film==
*''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931)
*[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]
:*''[[Dracula il vampiro]]'' (1958)
:*''[[Dracula, principe delle tenebre]]'' (1966)
:*''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'' (1972)
:*''[[I satanici riti di Dracula]]'' (1973)
:*''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'' (1974)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[Il demone nero]]'' (1974)
*''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'' (1974)
*''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' (1979)
*''[[Fracchia contro Dracula]]'' (1985)
*''[[Scuola di mostri]]'' (1987)
*''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992)
*''[[Dracula: morto e contento]]'' (1995)
*''[[Van Helsing]]'' (2004)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Hotel Transylvania]]'' (2012)
*''[[Dracula Untold]]'' (2014)
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Vampiro]]
*[[Vlad III di Valacchia]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Dracula, Conte}}
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi legati a un'antonomasia]]
[[Categoria:Personaggi di Dracula]]
[[Categoria:Personaggi teatrali]]
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Mariomassone
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/* Persone */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922 (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato sulla copertina della prima edizione italiana di ''Dracula'']]
'''Conte Dracula''', personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da [[Bram Stoker]].
==Citazioni del Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
[[File:Dracula 1902 Doubleday (cropped).jpg|thumb|Il Conte Dracula illustrato in un'edicola illustrata del 1902]]
*Benvenuto nella mia casa. Entrate liberamente. Andate tranquillo, e date a questo luogo qualcosa della felicità che recate con voi!
*State a sentirli, i figli della notte! Questa è la loro musica! [...] Ah, signore, voi che vivete in città non potete far vostri i sentimenti di un cacciatore.
*Sono arrivato a conoscere la vostra grande Inghilterra, e conoscerla vuol dire amarla. Non vedo l'ora di trovarmi anch'io nelle strade affollate della vostra sterminata città, di essere preso nel vortice e nella frenesia di quella umanità, condividerne la vita, i mutamenti, la morte, e tutto ciò che ne fa quello che è.
*Io so che a Londra, andando in giro e parlando, nessuno mancherebbe di accorgersi che sono uno [[straniero]]. Questo non mi basta. Qui sono un nobiluomo. Sono un [[Boiardo (storia)|boiaro]]. Tutti mi conoscono, sanno che io sono il signore e padrone. Ma uno straniero in terra straniera non è nessuno. La gente non lo conosce, e non essere conosciuto vuol dire non avere importanza. Mi basterebbe essere come chiunque altro, in modo che nessuno si fermi quando mi vede, o smetta di parlare se sente le mie parole. 'Ah, ah! Uno straniero!' Sono stato un signore e padrone così a lungo che pretenderei di continuare a esserlo, o – se non altro – che nessuno possa dirsi signore o padrone sopra di me.
*Qui siamo in [[Transilvania]], e la Transilvania non è l'Inghilterra. I nostri usi e costumi non sono i vostri, e a voi molte cose appariranno strane.
*Questa regione è stata contesa per secoli tra i valacchi, i sassoni e i turchi. E dunque non vi è zolla di terra che non si sia impreziosita del sangue di uomini, patrioti o invasori.
*Vengo da una vecchia famiglia, e il vivere in una casa moderna mi ucciderebbe. Una casa non può essere resa abitabile in un giorno, e dopo tutto, quanti pochi giorni concorrono a fare un secolo!
*Un nobile transilvano non ama pensare che le sue ossa possono giacere accanto a quelle di comuni mortali.
*Io non inseguo l'[[allegria]] e le risa, né amo la luminosa voluttà del troppo sole e delle acque cristalline. Non sono più giovane, e il mio cuore, logorato da anni di lutto per i tanti morti, mal si intona all'allegria.
*Io amo le ombre, e quando posso preferisco star solo con i miei pensieri.
*Noi [[Siculi (Transilvania)|szekely]] abbiamo il diritto di essere orgogliosi, perché nelle nostre vene scorre il sangue di molte audaci razze che hanno combattuto come combatte il leone, per il predominio sugli altri. Qui, crogiuolo delle razze europee, le tribù ugre hanno portato dall'Islanda lo spirito combattivo che era stato dato loro da [[Thor]] e da [[Odino|Wodin]], i cui [[Berserkr|berseker]]s hanno dato prova tanto crudele su tutte le spiagge d'Europa; sì, e d'Asia e d'Africa, che le genti pensavano che fossero nientemeno che lupi mannari. Anche qui, quando sono arrivati, vi hanno trovato gli [[unni]], la cui furia battagliera aveva spazzato la Terra come una fiamma vivente, fino a che quei popoli morenti non si sono ricordati che nelle loro vene scorreva il sangue delle antiche streghe che, cacciate dalla [[Scizia]], si erano unite con i demoni nel deserto. Pazzi, pazzi! Quale demone o quale strega poteva competere con [[Attila]], il cui sangue anima queste vene?
*C'è forse da stupirsi che fossimo una razza di conquistatori, che fossimo orgogliosi, e che quando i magiari, i lombardi, gli avari, i bulgari, o i turchi si spinsero a migliaia a minacciare le nostre frontiere li abbiamo respinti? È forse strano che quando [[Árpád d'Ungheria|Arpad]] e le sue legioni hanno invaso la patria ungherese abbiano trovato noi qui, sulle nostre frontiere, e qui si sia compiuto l'Honfoglalás? E quando gli ungheresi dilagarono verso oriente, gli szekely, acclamati consanguinei dei magiari vittoriosi, per secoli ebbero il compito di difendere le frontiere con la terra dei turchi.
*Chi ha riscattata la grande vergogna della mia nazione, l'[[Seconda battaglia del Kosovo|onta di Cossova]], quando le bandiere dei valacchi e dei magiari furono umiliate nella polvere davanti alla Mezzaluna? Chi, se non un Voivoda della mia razza,<ref>[[Vlad III di Valacchia]]</ref> osò traversare il Danubio per sconfiggere il turco sul suo stesso terreno? Fu un Dracula, certo! Maledetto invece il suo indegno fratello,<ref>[[Radu III il Bello]]</ref> che – lui caduto – vendette al turco il proprio popolo piegandolo alla vergogna della schiavitù! E non fu proprio lui, Dracula il Voivoda, a ispirare quell'altro germoglio della sua stirpe<ref>[[Michele il Coraggioso]]</ref> che in altro e successivo momento di nuovo portò e riportò le sue lance al di là del grande fiume, nella terra dei turchi, che, una volta respinto con la forza, tornò e ritornò, lui solo sfuggito al campo insanguinato dove le sue truppe erano state macellate, ben sapendo che egli solo avrebbe alla fine trionfato? Si è detto che egli abbia pensato solo a se stesso. Bah! A che cosa serve un esercito di contadini senza una guida? A che cosa conduce una guerra senza un cervello e un cuore a dirigerla? E ancora: quando dopo la [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohacs]] ci siamo sbarazzati dal giogo ungherese, noi del sangue dei Dracula eravamo a fianco dei loro condottieri, perché il nostro spirito non poteva tollerare che non fossimo liberi.
*Ah, mio giovane amico, è grazie al coraggio, al cervello e alla spada dei Dracula, che gli szekely possono vantare una storia che gli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] e i [[Romanov]], nati e cresciuti in fretta come i funghi, non potranno mai costruire.
*I giorni di guerra sono finiti. Il sangue è visto come cosa troppo preziosa in quest'epoca di disonorevole pace, e le glorie delle antiche razze sono canzone che nessuno canta più.
*Permettetemi di darvi un consiglio, mio caro e giovane amico. Anzi: concedetemi di avvertirvi, in tutta serietà, che nel caso vogliate lasciare queste stanze non avrete modo di dormire in nessuna altra parte del castello. È un vecchio castello, racchiude molte memorie, e vi sono cattivi sogni per chi vi dorme in modo imprudente. Fate attenzione! Dobbiate addormentarvi, ora o in altro momento, o siate sul punto di farlo, affrettatevi in camera vostra, o in queste stanze, perché solo così riposerete al sicuro.
*Voi inglesi avete un modo di dire che è molto vicino al mio cuore, perché è nello stesso spirito che governa noi boiari: 'Braccia aperte all'ospite che arriva, ponti d'oro all'ospite che parte'.
*E così anche voi, al pari degli altri, volete sfidare la mia intelligenza con la vostra. Volete aiutare quegli uomini a darmi la caccia e a mandare a vuoto i miei disegni! Voi ora sapete, e in parte lo sanno anche loro, e in tutto per tutto lo sapranno tra poco, che cosa vuol dire tagliarmi la strada. Avrebbero dovuto conservare le loro energie per altri scopi più alla loro portata. Hanno voluto invece mettersi in gara d'astuzia contro di me – contro di me, che ho governato popoli interi, e che per loro ho brigato, e combattuto, centinaia d'anni prima che voi tutti nasceste – e io li ho affrontati e attirati nella mia trappola. E voi, la loro beniamina, ora siete carne della mia carne, sangue del mio sangue, germoglio della mia stirpe; per qualche tempo mia generosa fonte, poi mia compagna e complice. Anche voi, a vostra volta, potrete a suo tempo vendicarvi; perché nessuno di loro potrà opporsi ai vostri desideri. Ma per il momento io devo punirvi per quanto avete fatto. Li avete aiutati contro di me, e ora dovrete rispondere a ogni mia chiamata. Quando la mia volontà vi dirà Venite!, voi varcherete terre e mari per obbedirmi. E a questo scopo, questo sia!
*Voi pensate di averla vinta su di me, voi – con quelle pallide facce, lì tutti in fila, come pecore di fronte al macellaio. Ma ve ne pentirete, dal primo all'ultimo! Voi credete di avermi sottratto un luogo dove riposare; ma io ne ho degli altri! E la mia vendetta è appena cominciata! Io vivo nei secoli, e il tempo è dalla mia parte. Le donne che voi tutti amate sono già mie; e grazie a loro anche voi e altri come voi sarete presto miei – creature mie, per obbedire ai miei comandi e farsi sciacalli obbedienti quando avrò fame e sete.
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Ora vivo qui [...] come un vecchio eremita, nella casa dei miei antenati. Vivo tra ricordi ingrigiti, ma osservo anche ciò che accade nel mondo esterno – ne sento solo una tenue eco, in questa remota desolazione. Forse vi sorprenderà scoprire che, benché i miei capelli siano canuti, il mio cuore è giovane e desidera prendere parte alla vita, al di fuori delle mura del castello, dove i destini delle nazioni vengono forgiati e si combattono le guerre di questo mondo. Un tempo, ho preso parte a questo gioco e ho tirato non pochi fili.
*''Dominare'', mio giovane amico, dominare: è questa la sola cosa per cui valga la pena vivere, che si tratti di dominare la volontà degli altri... o i loro cuori.
*L'[[Inghilterra]] è una terra di cultura e pragmatismo. Occhi che hanno potuto ammirare la luce della civiltà moderna non vedono mai [[Fantasma|fantasmi]].
*Noi vecchi ostinati possiamo anche aggrapparci ai nostri dogmi, ma il futuro appartiene alle nuove generazioni. È questa la ragione per cui desidero tanto farmi prendere dal vortice della giovane vita londinese. Chi abita in quella grande città ha ben altre cose a cui pensare e di certo non perde tempo a credere agli spettri.
*Quel vostro autore, [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]], ha scritto molti ottimi libri su Londra e leggo i vostri giornali. A quanto dicono, viene risolto a malapena il due o il tre percento di tutti i casi di omicidio. Sì, Londra è davvero una città straordinaria.
*È la legge della natura: le creature più forti e più scaltre si nutrono di quelle più deboli e stupide.
*L'abilità artistica, il coraggio, la saggezza e la bellezza... tutto questo è ''[[potere]]''! Viene trasmesso da una generazione all'altra, mio buon amico; la [[natura]] è sempre all'opera e cerca costantemente di produrre qualcosa di più raffinato, sbarazzandosi di molto materiale, selezionando e rifiutando. Ciò che è inferiore dà il suo contributo e viene poi eliminato, come immondizia.
*Noi della genia Dracula – diretti discendenti dei [[Siculi (Transilvania)|siculi]] – siamo convinti che la nostra stirpe derivi dagli antichi [[unni]], che un tempo si sono propagati per l'Europa come un incendio, distruggendo nazioni e genti. Si narra che fossero i discendenti delle streghe scite, che erano state esiliate nei boschi, dove si erano congiunte ai demoni. Questi naturalmente sono solo racconti, ma è risaputo che non c'è mai stato demone o stregone con un potere più grande di [[Attila]], il nostro antenato. Dunque non deve soprendere che noi, i suoi discendenti, odiamo e amiamo con maggior passione degli altri mortali.
*O voi, freddi, razionali figli dell'Occidente – voi non conoscete ''questo'' genere d'[[amore]]. Un amore che morde come l'odio più aspro, con baci che bruciano come ferri arroventati e con abbracci... ma non fatemi dire altro!
*Ho letto i vostri libri inglesi che parlano d'amore eterno, ma forse arriverò a comprenderne il significato solo al mio arrivo a Londra perché al momento non lo afferro ancora pienamente – o meglio, non capisco il significato che ''voi'' gli attribuite. L'amore ha un ciclo vitale, come il fiore che cresce in un campo: una volta sbocciato, ben presto appassisce. Poi ritorna la primavera, ma non torna lo stesso fiore, né un altro con le stesse radici. È una legge di natura. Una volta che la passione divampando ha raggiunto l'acme, è più probabile che si estingua.
*Possiamo anche ignorare il [[serpente]] che striscia sul terreno, ma ciò non significa che non ci morderà. L'ho imparato a mie spese. Ecco perché ora vivo come un recluso, con i gufi e i corvi che nidificano in cima alle torri del castello dei miei antenati. Forse, anche in questo momento, mentre parlo con voi, mio caro amico, c'è gente che tenta d'infangare il mio nome.
*Coloro che sono deboli, sono stati creati solo per soddisfare le necessità dei più potenti. La persona che sa esercitare la forza, otterrà la supremazia, e avrà il dominio su ogni cosa – bellezza, lungimiranza e conoscenza – proprio come un piccolo seme piantato in un cimitero col tempo diverrà un alto albero grazie alla forza vitale di mille generazioni, e ciascuna di queste contribuirà donando il suo vigore, la sua avvenenza e altre magnifiche qualità.
*Perché un vecchio eremita quale io sono dovrebbe avere a che fare col mondo esterno? Chi potrebbe mai volermi scrivere e a chi mai dovrei scrivere io?
*{{NDR|Sui [[tartari]]}} Sono brava gente. Se solo fossero più numerosi, tante cose sarebbero diverse. Per secoli, hanno fedelmente preservato molti tesori delle scienze occulte che altrimenti sarebbero finiti nell'oblio. Quando giungerà il tempo, la loro lealtà verrà ricompensata.
*Le masse sono composte da gente comune di scarsa intelligenza e non otterrai mai alcun potere. [...] Non saranno mai niente più di uno strumento nelle mani dei forti, che governano ''con'' esse e ''su'' di esse. Ma solo pochi comprendono appieno la saggezza di questa verità. Oh, voi inglesi siete così fieri della vostra libertà politica e del vostro progresso – come lo chiamate voi – ma tra voi tutti ci sono solo due o tre uomini che capiscono fino in fondo che cosa sia il progresso e quanto la libertà delle masse sia il suo peggior nemico!
*Voi occidentali avete ancora così tanto da imparare; non vi siete spinti molto oltre l'anticamera delle scienze, dove la vita e la morte sono ancora misteri irrisolti.
===''[[Dracula di Bram Stoker (romanzo)|Dracula di Bram Stoker]]''===
*È tanto che non sono più avvezzo a... agli ospiti. E avverto la fatica dei tanti anni passati a piangere i morti.
*[[Mina Murray|Mina]], [...] ho traversato oceani di tempo per trovarti. Riesci a capire che cosa sento per te? È stata una ricerca continua, disperata, interminabile. Finché il miracolo è avvenuto.
*Ho sopportato oceani di tempo, commesso atti irriferibili, per rimanere aggrappato alla vita, finché non fossi riuscito a trovarti.
*Ti dico che senza di te, senza la vita, l'amore che tu mi dai, sono morto a ogni umanità. Senza di te non sono altro che una belva che si nutre di sangue umano!
*Ho mentito, a te, a me stesso. Il dono della vita eterna è assai al di là dei miei poteri. La verità è che sarai condannata, come lo sono io, a camminare nelle tenebre della morte eterna. Ti amo troppo per farti questo!
*L'amore dei mortali non può avere presa... su di noi. Il nostro amore durerà per tutta l'eternità.
===Film===
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
[[File:Dracula (1931) trailer - 'I am Dracula' (cropped).png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Bela Lugosi]]]]
*{{NDR|Udendo dei lupi ululare}} Le ascolti bene. Sono creature della notte. Che musica per i miei orecchi!
*Il ragno sta tessendo la tela per qualche incauta mosca.
*Non bevo mai... vino.
*Morire un'autentica morte. Dev'essere stupendo.
*Ci sono cose ben peggiori della morte che attendono l'uomo.
*Per uno che non ha vissuto neanche una sola esistenza, lei è un uomo molto sapiente, Van Helsing.
*Van Helsing! Ora che lei ha imparato tutto ciò che ha imparato, farebbe un'ottima cosa a ritornare nel suo paese d'origine.
*Ormai è troppo tardi. Il mio sangue già scorre nelle sue vene. Mina vivrà. Vivrà nei secoli a venire, come io ho vissuto.
====[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]====
=====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''=====
*Non è quella che voglio. Non hai imparato ad obbedire. Quella non è lei!
*Tu domandi?! Io sono tornato per distruggere la famiglia Van Helsing per sempre, sia il vecchio che la giovane. Tu e i tuoi amici siete stati scelti.
*Sei tanto pazzo da misurarti contro di me? Contro di me che ho dominato nazioni intere?
=====''[[I satanici riti di Dracula]]''=====
[[File:Count Dracula and His Vampire Bride (1973) - Christopher Lee and Joanna Lumley 1.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Christopher Lee]] ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'']]
*Alcuni di noi hanno fermamente deciso che la decadenza dell'epoca attuale deve essere, e sarà, arrestata. Si sta organizzando un nuovo regime politico che dia di nuovo importanza ai valori morali. In mezzo all'indifferenza e allo smarrimento dell'Umanità, possono essere necessari i metodi persuasivi.
*Non voglio una fine tanto semplice e rapida, né per Van Helsing né per la sua nipotina.
*In questa vigilia del Sabba degli incorrotti, io ti convoco qui per assistere al mio supremo trionfo! Van Helsing, io scelgo questa tua giovane nipote per farne la mia consorte.
*Lo strumento della mia vittoria finale, più rapida, più spaventosa della morte nera. La peste! Fin dai primi momenti ogni muscolo, ogni fibra sarà in preda al tormento e all'agonia. Nei giorni che verranno, invocherai urlando la morte a tuo sollievo.
*La mia vendetta si è crogiolata nei secoli e sta cominciando ad esplodere.
=====''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''=====
*Chi è che osa disturbare il riposo di Dracula?
*Io non concedo favori a nessuno. Non accedo alle richieste dei miserabili. Non sai che Dracula esercita il comando anche dall'interno del più remoto angolo del mondo?
*Mi servono le tue spoglie mortali. Mi serve la forma della tua miserabile carcassa. Assumerò la tua immagine vivente.
*Ridarò un soffio di nuova vita ai sette vampiri d'oro e li farò i miei guerrieri, artefici della mia vendetta sugli uomini.
*[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]! Che tu sia dannato! Anche in questo sperduto paese continui a perseguitarmi.
*Io sono Dracula, signore dell'oscurità, padrone dei vampiri, principe dell'oltretomba, re dei dannati!
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*Non sono più giovane, ma sono irrequieto.
*La mia famiglia discende dal ramo slovacco. Per noi è ragione di orgoglio che nelle nostre vene scorra il sangue di tante razze. In queste mani c'è il sangue del grande Attila. A noi è stata affidata per secoli la salvaguardia del territorio magiaro. I bulgari, i longobardi, i turchi, si riversarono in massa contro le nostre frontiere e noi li respingemmo sempre. I Dracula sono stati in ogni tempo il cuore, il cervello, la mente direttiva, la spada, la gloria del loro popolo! Uno dei miei antenati attraversò il Danubio e distrusse la schiera turca. Respinto più volte, continuò a battersi, a battersi contro il nemico. E lui solo uscì vivo da quel campo di battaglia. Lui solo ne uscì vittorioso. Lui era veramente un Dracula. Ma ora, il vento soffia gelido attraverso le antiche mura merlate. E benché mi sia doloroso, devo andarmene.
*Le premono gli scambi, Mister Harker? [...] È il migliore tra tutti gli sport. Si prepara con calma il piano d'azione per uccidere l'avversario.
====''[[Il demone nero]]''====
*Quando i [[magiari]], gli [[avari]], i [[Longobardi|lombardi]] e i turchi si sono affacciati con le loro orde alle nostre frontiere, le abbiamo sempre respinte. Ogni qualvolta siamo stati costretti dalle circostanze a ritirarci, abbiamo poi riunito le nostre forze e contrattaccato. E quando [[Árpád d'Ungheria|Árpád]] e le sue legioni hanno invaso la nostra terra avita d'Ungheria... Diamine, è di nuovo mattina. Ho abusato di lei, tenendola alzata, anche se è stata una notte piacevole e, tutto sommato, istruttiva.
*Io vado in Inghilterra. E lei? All'Inferno!
*Così volete giocare d'astuzia con me, io che guidai eserciti centinaia di anni prima che voi nasceste. Pazzi! Niente e nessuno in questa vita può fermarmi. E a questo fine... {{NDR|si scuarcia il petto}} Ecco! {{NDR|costringe [[Mina Murray|Mina]] a bergli il sangue}} Ora sarà sangue del mio sangue, stirpe della mia stirpe, quindi mia adepta nella notte, ora mia schiava e compagna.
*Siete ora in mio dominio, signori. E non ve ne andrete.
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
[[File:Blood for Dracula (1974) 'The blood of these whores is killing me'.png|thumb|Il Conte Dracula interpretato da [[Udo Kier]]]]
*Un uomo nella mia posizione è consapevole dei pericoli della vita moderna, specie per delle fanciulle.
*Come mai non avete mai avuto un innamorato? È insolito trovare una fanciulla sviluppata come voi che non sia stata con un ragazzo.
*A me non interessa che mia moglie sia vergine o no. Vedete, io sono un uomo moderno. Di fronte ad Anton io fingo di volere solo una vergine perché lui riferisce tutto alla mia famiglia. Non mi interessa affatto se la mia fidanzata è vergine o no. L'essenziale è che sia bella. E voi siete molto bella. Perciò, potete confidarvi con me. Voi non siete vergine, vero?
*Sapete che in [[Romania]] si usa prendere solo delle vergini per moglie? Da noi, i mariti le trattano come delle sante. [...] Non tutte le donne. Solo le spose vergini.
*Il sangue impuro di queste puttane mi sta uccidendo!
====''[[Nosferatu, il principe della notte]]''====
*Ah, giovanotto lei è come la gente del villaggio che non riesce mai ad entrare nello spirito di un cacciatore.
*Io ora al sole non attribuisco più nessuna importanza, né alle scintillanti fontane che alla gioventù piacciono tanto. Io adoro solo l'oscurità e le ombre, dove posso essere solo coi miei pensieri.
*Il tempo è un abisso profondo come lunghe infinite notti, i secoli vengono e vanno. Non avere la capacità di invecchiare è terribile. La morte non è il peggio: ci sono cose molto più orribili della morte. Riesce a immaginarlo? Durare attraverso i secoli, sperimentando ogni giorno le stesse futili cose.
*Chi dice che la morte è crudele sono solo gli inconsapevoli. Ma la morte non è che un taglio netto. È molto più crudele non essere capaci di morire.
*La mancanza di amore è la più crudele e abietta delle pene.
====''[[Scuola di mostri]]''====
*{{NDR|Al [[mostro di Frankenstein]]}} Svegliati, mio vecchio amico. È arrivato il momento.
*Oh, [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], i tuoi discepoli erano molto sciocchi a tentare di nascondere a me ciò che è mio. Nulla è nascosto ai miei occhi.
*Ci siamo, Van Helsing! Presto le creature della notte domineranno il mondo. Non c'è nessuno che possa fermarci!
*{{NDR|All'uomo-lupo in forma umana sotto tranquillante}} Sono spiacente per la dose, amico mio. È piuttosto letale per gli esseri umani. E poi, una dose umana sarebbe fuori luogo, ti pare? Bene, andrò a mettere qualcosa sotto i denti mentre procederai ad indossare un abito più "comodo".
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
[[File:Dracula helmet - Coppola - Sarah Stierch 01.jpg|thumb|Elmo di Dracula in ''Dracula di Bram Stoker'']]
*Rinuncio a [[Dio]]! Risusciterò dalla mia morte per vendicare la sua con tutti i poteri delle tenebre. Il sangue è la vita... e sarà mio!<ref name=sott>Dai sottotitoli del DVD "Dracula di Bram Stoker – Deluxe Edition", Columbia Pictures, ed. Sony Pictures, 2008.</ref>
*Credete nel destino? Che persino i poteri del tempo possono essere alterati per un unico scopo?
*L'uomo più fortunato che calpesta questa terra è colui che trova il vero amore.
*Fui sposato. Sembrano secoli ormai. Ella morì. [...] Lei è fortunata; la mia vita al più è commiserevole.
*Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti.
*C'è molto da imparare da animali.
*[[Assenzio]] è l'afrodisiaco dell'io. La fatina verde che vive nell'assenzio vuole la vostra anima. Ma con me sarete al sicuro.
*C'era una principessa, Elisabetta; era la donna più radiosa di tutti gli imperi del mondo. L'inganno dell'uomo la tolse al suo antico principe. Ella si lanciò per morire nel fiume di cui avete parlato. Nella mia lingua madre è chiamato [[Argeș (fiume)|Argeș]], il fiume della principessa.
*Vostri uomini impotenti con loro sciocchi incantesimi non vi proteggeranno dal mio potere. Io vi condanno alla eterna fame di vitale sangue e alla vivente morte.
*Io sono niente. Senza vita. Senz'anima. [...] Odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità.
*Io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula.
*Io vi do la vita eterna, l'amore eterno, il potere delle tempeste e degli animali della Terra. Venite con me per essere la mia amata sposa, per sempre.
*Pensate di potermi distruggere con i vostri idoli? Io che ho servito la Croce? Io, che ho comandato eserciti secoli prima che voi nasceste! [...] Io fui tradito. Guardate il vostro Dio che cosa mi ha fatto.
*Dammi la pace.
====''[[Dracula: morto e contento]]''====
*Frugoli della notte. Quanto sporco fanno!
*Renfield, non mi tange.
*Non sempre c'è iattura in una sepoltura.
*Io non bevo mai... vino. Oh, al diavolo! Fatemelo assaggiare!
*Ho avuto... un incubo solare.
*Van Helsing! Nome noto perfino nelle plaghe selvagge della Transilvania.
*Io mi accorgo, Van Helsing, che a lei piace dire l'ultima parola. Non mi trascinerà in tale pratica infantile. ''Paloștoi''!
*Renfield, sei uno stronzo! {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
====''[[Van Helsing]]''====
*{{NDR|Rivolto a [[Victor Frankenstein]]}} Mi rammarico che il tuo momento di gloria debba essere rovinato per una cosuccia come depredare una tomba.
*Ma perché non ci lasciano in pace? Non uccidiamo mai più di quanto ci serve, e meno di quanto ci spetta. Loro possono dire lo stesso?
*Io non ho un cuore! Io non provo amore! Né paura! Né gioa! Né dolore. Sono un uomo vuoto, e avrò vita per l'eternità.
*Sono in guerra contro il mondo e contro ogni anima vivente. Ma presto la battaglia finale avrà inizio.
*Gli [[Licantropo|uomini lupo]] sono una seccatura tale durante la loro prima luna piena. È così difficile controllarli.
*Sono in grado di capire il carattere di un uomo dal battito del suo cuore. Di solito quando mi avvicino posso quasi danzare a quel ritmo.
====''[[Dracula 3D]]''====
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate.
*Non mangio mai... la sera.
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito.
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri.
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito.
*Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz. [...] Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.
*Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.
*Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Le regole della bestia|Le regole della bestia]]''====
*Sono anzioso di vedere Inghilterra Signor Harker. Persone qui sono così limitate, e io appassisco tra queste mura. Sono tutti come privi. Sono tutti privi di sapore.
*Troverete mia dimora non di facile esplorazione. È un crescente molto intricato labirinto di scale e di porte e di ombre. [...] Non esiste mappa del mio castello. Nessun progetto finito è mai stato riportato su documenti. Si dice che molte anime sono intrappolate in groviglio di questi corridoi. ''Reserata carcerem'', la prigione senza serrature.
*Dove si trova carne, si trovano mosche.
*Quale è scopo di uno specchio? Nessuno troverà mai alcuna ispirazione nel proprio sguardo.
*Ah, un paletto conficcato nel cuore. Vedi, qualche volta le leggende hanno ragione. Questa però non si può testare troppo spesso. Posso avere solamente tre spose per volta. [...] Spose, sì. Penso sia la parola giusta per definirle. Vedi, sto cercando di riprodurmi, il che, francamente, può essere un po' una sfida quando c'è solo una di voi.
*Perché il trapasso arriva sempre come un tale shock per voi mortali?
*{{NDR|Sul perché vuole trasferirsi in Inghilterra}} Per le persone. Tutte quelle persone sofisticate e brillanti. Come ho cercato di spiegare a tutti per secoli: "Si è quello che si mangia".
*{{NDR|Sul sole}} Non lo vedo da centinaia di anni. [...] Ho avuto artisti che lo hanno dipinto, poeti che lo hanno descritto in versi, e Mozart ha composto una melodia così bella. Io... avrei dovuto risparmiarlo, ma che cosa vede l'avvocato? Johnny, nella mia memoria, tramonta dietro la seconda vetta più alta in questo periodo dell'anno, ed è piuttosto rosso.
*La fine è una benedizione. Morire ti da la prospettiva. È la cima della montagna da cui tutta la tua vita è finalmente visibile dall'inizio alla fine. La morte ti completa.
*I suicidi non funzionano. Non credi che i non-morti ci abbiano provato? Un paletto nel cuore va bene, ma dev'essere qualcun altro a conficcarlo.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#Veliero di sangue|Veliero di sangue]]''====
*In mare si incontra una interessante varietà di individui, e vi consiglio di non affezionarvi troppo a nessuno di loro.
*{{NDR|Sul perché uccide le persone}} Perché voi cogliete i fiori?
*Io ho sempre sostenuto che il troppo sia soltanto sufficiente.
*Gli specchi possiedono una magia più profonda e pericolosa di quanto pensino le persone. Gli specchi possono dare spazio all'immaginazione o, peggio, mostrarci la verità.
*La raffinatezza di un gentiluomo, Agatha, è sempre solo una facciata.
*Sono stato un bravo detective, non credete? Ho un dono particolare nell'"eliminare" i sospetti.
*{{NDR|Sul perché teme il crocifisso}} Tutti la temono, ed è questo il problema. Non è affatto un simbolo di virtù e di bontà, è un simbolo di orrore e di oppressione. La vostra stupida Chiesa ha terrorizzato la popolazione contadina per secoli e io ho bevuto il sangue di quelle persone talmente a lungo che ho assorbito la loro profonda paura della croce. Mio Dio! Non vedo l'ora di poter mangiare degli atei.
====''[[Dracula (miniserie televisiva)#La bussola oscura|La bussola oscura]]''====
*Sono a questo mondo dal quindicesimo secolo. Le cose cambiano, ma ci si abitua. Anche se ammetto che c'è stata una grande accellerata.
*Uccidere è sana competizione. La pietà è mancanza di rispetto.
*Guarda tutte queste cose, tutto questo cibo, la scatola con le immagini mobili, e quella cosa là fuori... Bob la chiama... un auto. Quella è tua? [...] E questa isola del tesoro è la tua casa?! [...] È meravigliosa! Kathleen, sono un nobile in vita da 400 anni. Ho vissuto in castelli e palazzi tra le persone più ricche di ogni epoca, e mai, mai mi sono trovato in un lusso più sfarzoso di quello che mi circonda. Questa è una camera delle meraviglie. Non esiste re o regina o imperatore che io abbia conosciuto o mangiato che sarebbe entrato in questa stanza e avrebbe accettato di lasciarla. Sapevo che il futuro avrebbe riservato meraviglie. Non sapevo che le avrebbe rese accessibili a tutti.
*Mi sono perso un intero secolo. Che cosa sono i diritti? Nessuno ha dei diritti, Zoe. Uomini, donne o mostri, nessuno in nessun posto. È solo un'insensata fantasia.
*Ho sempre sostenuto l'eredetarietà del potere. La democrazia è la tirannia degli ignoranti. È solamente nel sangue siamo in grado di trovare la verità.
*Non è mio costume mangiare bestiame. Se parliamo di sangue, sono un intenditore. Il sangue è vite. Il sangue è una testimonianza. La testimonianza di tutti coloro che ho ucciso scorre nelle mie vene. Ora sceglierò con cura chi si unirà a loro. La maturità è il primo passo verso il decadimento, la dolcezza è una promessa di corruzione.
*La morte è l'unico atto che sa ancora di novità. Ogni altra esperienza umana è catalogata da qualche parte nelle vostre infinite biblioteche digitali. Non c'è nulla di nuovo. Ogni istante di vita è deteriorato e di seconda mano, tranne quell'unico momento dell'esistenza che nessuno è mai stato in grado di raccontare. In un mondo di strade già percorse, la morte è l'unica neve ancora immacolata.
==Citazioni sul Conte Dracula==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*Sulla soglia è comparso un vecchio signore piuttosto alto, dal volto sbarbato se non per un paio di lunghi baffi bianchi, e vestito di nero dalla testa ai piedi, senza la minima nota di colore. Recava in mano una vecchia lampada di argento, nella quale la fiamma ardeva senza alcuno schermo o riparo di vetro, e che creava lunghe e tremolanti ombre, oscillando alla corrente della porta aperta. Il vecchio mi ha invitato a entrare con un gesto cortese della mano, dicendomi in un ottimo inglese ma con uno strano accento:<br>"Benvenuto nella mia casa! Entrate liberamente e per vostra libera volontà!". Non ha fatto un passo per venirmi incontro, ed è stato fermo come una statua, quasi il suo gesto di benvenuto lo avesse reso di pietra. Peraltro, come ho messo in piede oltre la soglia, si è improvvisamente animato e allungando in avanti la mano mi ha preso la mia con una forza che mi ha fatto tremare: un effetto non certo alleviato dal fatto che mi è sembrata fredda come il ghiaccio, più la mano di un morto che di un uomo vivo. ([[Jonathan Harker]])
*Il suo volto aveva un forte, fortissimo rilievo aquilino, con un naso sottile, molto pronunciato e delle narici molto dilatate, la fronte alta e prominente, e i capelli un po' radi sulle tempie ma alquanto abbondanti altrove. Le sopracciglia erano molto folte, e quasi si incontravano sopra il naso, i peli erano come cespugli, sembravano arricciarsi per la loro stessa abbondanza. La bocca, per quel che riuscivo a vederne sotto i grandi mustacchi, era ferma in un'espressione quasi crudele, con dei denti particolarmente bianchi e aguzzi. I denti si protendevano sopra le labbra, che erano di un rosso intenso, a indicare una straordinaria vitalità in un uomo della sua età. Quanto al resto, le orecchie erano pallide, ed estremamente appuntite. Il mento era quadrato e forte, e le guance magre ma sode. L'impressione generale era quella di uno straordinario pallore.<br>In un primo tempo avevo notato il dorso delle mani che egli teneva sulle ginocchia alla luce delle fiamme, e mi erano sembrate piuttosto bianche ed eleganti. Ma vedendole ora più da vicino, non potevo non notare che erano mani volgari e grossolane, con dita piuttosto tozze. Strano a dirsi, le palme erano pelose. Le unghie erano lunghe e sottili, e tagliate a punta. Quando il Conte si è chinato su di me e le sue mani mi hanno toccato, non ho potuto reprimere un brivido. ([[Jonathan Harker]])
*Mi ha parlato di cose e di genti, e in ispecie di battaglie, e ne parlava come se in tutte fosse stato presente. Questo me l'ha spiegato in seguito, dicendo che per un [[Boiardo (storia)|boiaro]] l'orgoglio della casata e del nome è parte di sé, che la loro gloria è la sua gloria, il loro destino il suo destino. Sempre, quando parlava della sua casata diceva "noi", e quasi sempre parlava al plurale, come se a parlare fosse un re. ([[Jonathan Harker]])
*Quello che ho visto è stata la testa del Conte sporgersi dalla finestra della sua stanza. Non l'ho visto in volto, ma l'ho riconosciuto dal collo e dal movimento della schiena e delle braccia. Mai, comunque, avrei potuto sbagliarmi sulle mani, che avevo avuto tante occasioni di studiare. Sul momento ho guardato la cosa con interesse e anche un po' con divertimento, perché è incredibile quanto un dettaglio così piccolo possa interessare e divertire un uomo che si trovi a essere prigioniero. Ma questi pensieri si sono trasformati in repulsione e in terrore, quando ho visto l'intera figura del Conte emergere lentamente dalla finestra e cominciare a strisciare giù lungo il muro del castello sopra lo spaventoso abisso, a capofitto e con il mantello che si apriva attorno a lui come un grande paio d'ali. Sulle prime non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho pensato a un qualche trucco del chiaro di luna, a un qualche stregato effetto dell'ombra, ma ho continuato a guardare e non potevo ingannarmi. Ho visto le dita delle mani e dei piedi aggrapparsi agli angoli delle pietre, dove la calcina si era consumata con gli anni, e sfruttare così ogni appiglio e ogni irregolarità per scendere sveltamente, così come una lucertola si sposta lungo un muro. ([[Jonathan Harker]])
*Nella cassa giaceva il Conte, ma il suo aspetto era quello di una giovinezza riacquistata quasi per intero. Perché i capelli bianchi e i baffi erano ora scuri come di grafite; le guance erano più piene, e un debole rosato trapelava di sotto il biancore della pelle; la bocca era più rossa che mai, perché sulle labbra vi erano gocce di sangue fresco, che spuntavano dagli angoli della bocca e scorrevano lungo il mento e il collo. Perfino i suoi profondi occhi ardenti parevano incassati in un volto di carne turgida, perché le palpebre e le borse sotto di essi erano gonfi, come se quella orribile creatura si fosse abbuffata di sangue, e ora era lì, come una sozza sanguisuga, esausta e sazia. ([[Jonathan Harker]])
*Penso che si dovrebbe provare compassione per un qualcosa braccato come il Conte. È giusto dire "qualcosa": Questa Cosa non è umana – e non è neanche una bestia. Ma venire a conoscere dalle parole del dottor Seward il racconto della morte della povera Lucy, e di tutto quel che ne è seguito, basta per inaridire le fonti della compassione nel cuore di chiunque. ([[Mina Murray]])
*Il ''nosferatu'' non muore come l'ape una volta che ha punto. Lui è più forte; e essendo più forte ha ancora più potere di fare il male. Questo Vampiro che è tra di noi è anche lui così forte di persona come venti uomini; è astuto e malfido più che altro mortale, perché la sua malvagia astuzia cresce con l'età; lui si giova anche di aiuto della negromanzia, che è, come da sua etimologia, previsione di futuro per mezzo dei morti, e tutti i morti che lui può avvicinare sono ai suoi ordini; è una bestia, ma più che una bestia; è un demonio insensibile, e in lui non esiste cuore; lui può, senza limiti, manifestarsi quando e come vuole, e in qualsiasi forma sia in lui; lui può, nell'ambito di sua presenza, comandare gli elementi: la tempesta, la nebbia, il tuono; può comandare ogni essere inferiore: il topo e il gufo, e il pipistrello – e la falena, e la volpe, e il lupo; può crescere di statura, e farsi piccolo; e può a volte svanire in niente e ritornare irriconoscibile. Come dunque possiamo noi cominciare nostra lotta per distruggerlo? Come faremo noi per trovarlo; e una volta trovato come noi distruggere lui? Amici miei, questo è molto terribile compito che noi ci assumiamo, con conseguenze possibili da far tremare anche il più coraggioso. Perché se noi manchiamo in questa battaglia, vincerà certamente lui; e allora quale sarà nostra fine? La vita non è niente! Io non do a vita grande peso. Ma perdere qui non è solo questione di vita o di morte. Il fatto è che noi diventeremmo come lui, che noi d'ora in avanti diventiamo orrende creature della notte come lui – senza cuore e senza coscienza, a depredare i corpi e le anime di quelli che più amiamo. Per noi saranno chiuse in eterno le porte del cielo; perché chi mai potrà riaprirle per noi? Andremo avanti per sempre aborriti da tutti; una macchia nel volto dello splendore solare di Dio; una freccia nel fianco di Colui che è morto per l'umanità. Ma qui ci troviamo faccia a faccia con il dovere; e possiamo indietreggiare noi in un caso come questo? Per me, io dico di no; ma io sono vecchio, e la vita, con la sua luce del sole, i suoi bei momenti, il suo canto degli uccelli, la sua musica, e il suo amore, è cosa di lontano passato. Voi altri siete giovani. Qualcuno ha visto il dolore; ma per lui ci sono di riserva giorni belli. ([[Abraham Van Helsing]])
*Deve infatti trattarsi di quel Voivoda Dracula, diventato famoso per le sue guerre contro i turchi, sul grande fiume che segna la frontiera con la Turkeyland. Se questo è vero, non deve essere stato un uomo comune; perché a quel tempo, e per secoli dopo di allora, di lui si parlava come dell'uomo più intelligente, e più astuto, così come del più coraggioso dei figli della 'terra al di là della foresta'. Quella testa straordinaria e quella sua volontà di ferro sono scesi con lui nella tomba, e anche ai giorni nostri si schierano contro di noi. I Dracula, dice [[Ármin Vámbéry|Arminius]], erano una grande e nobile stirpe, anche se di tanto in tanto qualche rampollo era creduto da loro contemporanei avere rapporti con il diavolo. Loro avevano imparato suoi segreti a Scholomance, in mezzo a montagne sopra il lago [[Sibiu|Hermannstadt]], dove il diavolo sostiene ogni dieci sapienti uno essere suo. Negli annali si trovano parole come 'stregoica' ovvero strega; 'Ordog' e 'Pokol', ovvero Satana e Inferno, e in un manoscritto proprio di questo Dracula si parla come di un 'wampyr', parola che noi comprendiamo fin troppo bene. Da lombi proprio di questo uomo sono venuti poi grandi uomini e eccellenti donne, e le loro tombe rendono sacra questa terra, dove soltanto è nata cosa così scellerata. Perché non è certo l'ultimo di tali orrori che questo essere malvagio affonda le sue radici in cosa buona; in terra sterile di sante memorie non può trovare riposo. ([[Abraham Van Helsing]])
*La nebbia si faceva sempre più fitta, e ora riuscivo a vedere di dove era entrata, simile al fumo – o come la bianca energia dell'acqua bollente: non dalla finestra, ma attraverso gli interstizi della porta. Diventava sempre più fitta, fino a che mi è sembrato che si concentrasse in una sorta di nuvola a forma di colonna nel bel mezzo della stanza, attraverso la quale, in alto, riuscivo a vedere la luce del gas brillare con un occhio di color rosso. Ogni cosa ha cominciato a girare nel mio cervello, così come la colonna di nebbia stava ora girando per la stanza, e in tutto questo si manifestavano le parole della Scrittura: "...una colonna di nebbia di giorno e di fuoco di notte". Era questa una sorta di guida spirituale che mi stava assistendo nel sonno? Ma quella colonna era composta di elementi sia diurni che notturni, perché in quell'occhio vi era il fuoco, che ora esercitava un nuovo fascino su di me, finché, continuando a fissarlo, quel fuoco si è diviso, ed è sembrato guardarmi attraverso la nebbia con due occhi rossi, come Lucy me li aveva descritti nel suo momentaneo vaneggiamento mentale quando, sulla scogliera, i raggi del sole cadente colpivano le vetrate della chiesa di Santa Maria. Improvvisamente mi ha folgorato l'orrenda idea che così fosse stato anche quando Jonathan aveva visto le tre terribili donne farsi reali e concrete nel vortice della nebbia illuminata dalla luna, e nel sogno devo essere svenuta, perché tutto si è fatto nera tenebra attorno a me. L'ultimo sforzo cosciente della mia immaginazione è stato quello di vedere una livida faccia gessosa emergere dalla nebbia e piegarsi sopra di me. ([[Mina Murray]])
*Il chiarore della luna era tale che malgrado le spesse tende gialle alle finestra, nella stanza c'era abbastanza luce per vedere tutto. Sul letto accanto alla finestra giaceva Jonathan Harker, il volto paonazzo e il respiro affannoso, come ipnotizzato. Inginocchiata accanto al letto, il viso voltato dall'altra parte, vi era la bianca figura di sua moglie. Al fianco di lei, un uomo alto e magro, vestito di nero. Ci voltava le spalle, ma come l'abbiamo visto abbiamo tutti riconosciuto il Conte – in ogni dettaglio, compresa la cicatrice sulla fronte. Con la sinistra teneva strette tutte e due le mani della signora Harker, lontane da sé per tutta la lunghezza delle braccia di lei; con la mano destra la afferrava per la nuca, forzandole il volto contro il proprio petto. La bianca camicia di notte di lei era chiazzata di sangue, e un rivolo sottile scendeva lungo il busto dell'uomo, messo a nudo da uno strappo del vestito. L'atteggiamento dei due richiamava terribilmente quello di un bambino che stesse forzando il muso di un micino verso un piatto di latte per obbligarlo a bere. ([[John Seward]])
*Ho studiato e continuamente ristudiato, da quando capitate in mia mano, tutte carte relative a questo mostro; e più io studiato, più grande mi sembra la necessità di distruggere lui radicalmente. Tuto dà prova di suo progredire: non solo per quanto riguarda sua potenza, ma anche di sua coscienza di questo. A quanto ho saputo da mio amico [[Ármin Vámbéry|Arminius]] di Buda-Pesht, lui in vita è stato grande uomo. Soldato, statista, e alchimista – la quale alchimia era il punto più avanzato del sapere scientifico della sua epoca. Aveva una grande intelligenza, e una cultura senza confronti, e un cuore che non conosceva né paura né rimorso. Ha osato perfino frequentare Scholomance, e non c'era ramo del sapere del suo tempo che lui non ha provato. Ebbene, in lui i poteri della mente sono sopravvissuti alla morte fisica; anche se pare che la sua memoria non rimanesse completa. In qualcuna delle facoltà del suo cervello era rimasto, ed è anche adesso, un bambino; però sta crescendo, e alcune cose che in principio erano infantili ormai hanno preso una dimensione adulta. Sta sperimentando, e lo fa piuttosto benne; e se non era che noi abbiamo attraversato la sua strada, lui poteva essere – e se noi falliremo, lo sarà – il padre e il capostipite di un nuovo genere di esseri, la cui strada si snoda non attraverso la Vita, ma attraverso la Morte. ([[Abraham Van Helsing]])
*Quella povera anima che ha causato tutta questa miseria è il caso più triste. Pensate solo a quale sarà la gioia di quell'essere quando anche lui sarà distrutto nella sua parte peggiore onde la sua parte migliore possa raggiungere l'immortalità spirituale. Dovete guardare anche lui con compassione, anche se non per questo dovete rinunciare a distruggerlo. ([[Mina Murray]])
*La decisione di lasciare la sua deserta terra – deserta di uomini – e di venire in un paese dove la vita di tanto si è moltiplicata che la gente qui è ora come un grande campo di grano, è stato il frutto di un lavoro di secoli. Se un altro Non-Morto, come lui, cercasse di fare quello che lui ha fatto, forse neppure tutti i secoli del mondo del passato, o quelli del futuro, potrebbero aiutarlo. Nel caso di questo mostro, tutte le forze della natura, le più occulte e profonde e potenti devono avere lavorato insieme in un qualche prodigioso modo. Già il luogo dove lui è stato vivo, e poi Non-Morto per tutti questi secoli, è tutto pieno di stranezze del mondo chimico e geologico. Ci sono caverne profonde e anditi che nessuno ha mai raggiunto a tutt'oggi. Ci sono vulcani, che da loro bocche ancora mandano fuori acque dalle strane proprietà, e gas che uccidono o fanno rinascere. Indubbiamente, c'è qualcosa di magnetico o di elettrico in queste combinazioni di forze occulte che contribuiscono alla vita fisica in modo davvero strano; e anche in lui c'erano in principio grandi qualità. In un'epoca antica, dura e bellicosa è stato lui celebrato come colui che aveva più nervi d'acciaio, più acuto cervello, più coraggioso cuore di chiunque altro al mondo. In lui alcuni principi vitali, per qualche strana via si sono realizzati al massimo: e come il suo corpo si mantiene forte e cresce e si rafforza, così cresce anche il suo cervello. Tutto questo senza quel diabolico aiuto che è certamente in lui; e che deve piegarsi alla potenza che proviene ed è simbolica del Bene. ([[Abraham Van Helsing]])
*Pensate voi un po' che insistenza e che determinazione. Con il cervello infantile che possedeva, da molto tempo ha concepito l'idea di andare in una grande città. Che cosa fa lui allora? Trova subito quello che è il posto al mondo più promettente per lui. Poi deliberatamente si prepara all'impresa. Con grande pazienza trova quale è la sua forza e quali sono i suoi poteri. Studia nuove lingue. Impara una nuova vita sociale; nuovo ambiente per antiche usanze; la politica, la legge, l'economia, le scienze, le abitudini di un paese e di un popolo che si sono sviluppate durante la sua esistenza. Lo sguardo che ha dato a tutto questo non ha fatto altro che stimolare suo appetito ed eccitare suo desiderio. Non solo: lo aiuta a crescere anche in quanto cervello; perché tutto gli dimostra quanto lui ha avuto ragione con sue prime intuizioni. Tutto questo lui ha fatto da solo: tutto da solo!, da una tomba in rovina in una terra dimenticata. E quanto di più non potrà lui fare, una volta che gli si aprirà il più grande universo del pensiero? Lui che come sappiamo può irridere alla morte; che può prosperare nel mezzo di malattie che uccidono popoli interi. Oh, se un essere così provenisse da Dio, invece che dal demonio, quale forza benigna potrebbe lui essere in questo nostro vecchio mondo! ([[Abraham Van Helsing]])
*Il Conte è un criminale e appartiene al tipo criminale. Tale lo classificherebbero [[Max Nordau|Nordau]] e [[Cesare Lombroso|Lombroso]] e, ''quia'' criminale, la sua mente è formata solo in maniera imperfetta. Ragion per cui, in una situazione difficile, non può che cercare soluzioni nell'abitudine. ([[Mina Murray]])
*Ho visto il Conte giacere nella cassa sul terriccio, che con la brusca caduta dal carro lo aveva in parte coperto. Era mortalmente pallido, proprio come una statua di cera, e gli occhi rossi ardevano di quell'orribile volontà di vendetta che io conoscevo fin troppo bene.<br>Mentre lo guardavo, i suoi occhi hanno colto la visione del sole che tramontava, e l'espressione di odio del suo volto si è tramutata in un'espressione di trionfo.<br>Ma proprio in quell'istante, ecco il colpo lampeggiante del grande pugnale di Jonathan. Io ho urlato, vedendo la lama squarciargli la gola; mentre il signor Morris gli affondava nel cuore il suo coltello ricurvo.<br>È stato come un miracolo; sotto i nostri propri occhi, e quasi nel breve tempo di un respiro, l'intero corpo del Conte si è dissolto in polvere ed è sparito alla nostra vista.<br>Mi sarà di sollievo per tutta la vita poter ricordare che proprio in quel momento di ultima dissoluzione, nel suo volto è comparsa un'espressione di pace che mai avrei creduto potervi albergare. ([[Mina Murray]])
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Sono sempre più curioso: non capita tutti i giorni d'incontrare un nobile ungherese – o meglio, transilvano – che abita in un antico castello tra montagne desolate, al margine estremo del mondo civilizzato, eppure capace di scrivere lettere in un impeccabile inglese con tutta la disinvoltura di una persona colta e istruita, mentre negozia con legali e agenti immobiliari per l'acquisto di una casa nel cuore di Londra. Un uomo simile dev'essere a dir poco formidabile. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Più tardi, ho conosciuto un professore sassone che ha passato buona parte della giornata a mostrarmi la città. Quando gli ho chiesto del Conte Dracula, spiegandogli che lo avrei incontrato e sarei rimasto da lui per due settimane, si è mostrato sorpreso perché, mi ha spiegato, il Conte era noto per condurre una vita ritirata, evitando il contatto con la gente e, per quanto ne sapeva, nessuno era mai stato invitato al castello. "Circoleranno senz'altro molte storie sul suo conto" ho detto allora "poiché, si sa, gli uomini hanno la tendenza a schernire quelli che non legano i loro fagotti come gli altri viaggiatori". Il professore mi ha confermato che, sì, circolavano molte voci a proposito del Conte, ma che nessuna persona ragionevole avrebbe mai dato ascolto a simili chiacchiere. A parte questo, non aveva altro da raccontare su di lui, tranne il fatto che apparteneva a una delle più grandi e antiche famiglie del Paese, di cui gli uomini – in virtù delle innate qualità della stirpe – erano i più coraggiosi e le donne le più belle, a tal punto che per secoli erano stati oggetto di leggende e poesie. Non sapeva se il Conte avesse figli o meno, ma mi ha detto che è stato sposato tre volte, e per tre volte è rimasto vedovo. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Ero turbato perché chiaramente il Conte non era del tutto sano di mente, e anche se era anziano e canuto, avevo il sospetto che non sarei stato in grado di contrastare la sua forza e la sua agilità, dal momento che si vantava di essere un discendente di [[Attila]], re degli [[unni]]. Sembra che in questo Castello ci si debba aspettare di tutto. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
*Il Conte ha grande dimestichezza con la situazione politica attuale, tuttavia fatico a capire in quale ideologia si riconosca. Sotto certi aspetti sembra molto liberale, come un vero rivoluzionario, mentre su altri argomenti, le sue vedute sono talmente superate che sembra più conservatore di tanti reazionari. ([[Jonathan Harker|Thomas Harker]])
===Film===
*Dracula non era un pazzo, almeno non nel senso corrente. Dracula era la più assurda delle creature, il capo dei vampiri, sovrano delle anime maledette. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], ''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'')
*È miniera di arroganza. Molto facile comprendere perché questa aristocrazia decadente è lì per morire in quella parte del mondo. ([[Abraham Van Helsing]], ''[[Dracula: morto e contento]]'')
*Nel quindicesimo secolo, in quella zona d'Ungheria detta Transilvania, viveva un nobiluomo così audace in battaglia che i suoi soldati gli diedero il nome di "Dracul", che significa "diavolo". Soldato, statista, alchimista e guerriero, egli era così autorevole che si ritenne che fosse riuscito a soggiogare perfino la morte fisica. Fino ad oggi, nulla ha dimostrato il contrario. (''[[Il demone nero]]'')
*– Un paletto d'argento? Un crocifisso? Ma come potevi pensare che non avessimo già provato di tutto prima?! Gli abbiamo sparato, l'abbiamo pugnalato, bastonato, schizzato con l'acqua benedetta, gli abbiamo trafitto il cuore con un paletto, ma vive ancora. Lo vuoi capire? Nessuno sa come uccidere Dracula.<br>– Ah. E che cosa aspettavi a dirmelo? (''[[Van Helsing]]'')
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
*– Ridi quanto vuoi. Io trovo che sia affascinante.<br>– Oh, di questo non discuto. Ma io preferisco qualcuno di più normale.
*Proprio quando cominciavo a chiudere gli occhi ho sentito i lupi ululare. Poi è cominciato il sogno. Sembrava che tutta la stanza fosse invasa dalla nebbia. Era così fitta che a stento vedevo il lume vicino al letto, un fioco bagliore nella nebbia. E poi ho visto due occhi rossi che mi fissavano e una faccia bianca e livida è scaturita dalla nebbia. Mi è venuta vicino, così vicino! Sentivo il suo alito sul viso e poi le sue labbra! [...] E poi, la mattina, ero così debole. Era come se mi avessero tolta la forza vitale. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
*– Ma Dracula che cosa ha a che fare con lupi e pipistrelli?<br>– Dracula è il nostro vampiro.<br>– Ma professore, lei è certo...?<br>– L'immagine di un vampiro non viene riflessa dallo specchio. Per questa ragione Dracula ha voluto infrangerlo.<br>– Non per essere scortese, ma è un discorso che mi aspetterei da uno dei pazienti di questa clinica.<br>– Sì, ed è quello che penserebbero i medici inglesi e la vostra polizia. La forza di un vampiro sta proprio nel diffuso scetticismo della gente.
*Una nebbia rossa si diffonde sull'erba, avanzando come una lingua di fuoco che lui apre come un velario, e allora io vedo centinaia di migliaia di topi, con piccoli occhi rosso fiamma, come i suoi, ma solo più piccoli. E allora lui solleva la mano e li ferma tutti! Mi sembra che le sue labbra dicano: "Topi, topi, topi! Torme, milioni di topi, e tutti rosso sangue! E li darò tutti a te, se tu mi obbedirai!" ([[Renfield]])
*È venuto da me, poi si è aperto una vena nel braccio e mi ha costretto a bere. ([[Mina Murray|Mina Seward]])
====''[[Dracula il vampiro]]''====
*Finalmente ho conosciuto il conte Dracula. Come speravo, egli è convinto che io sia qui per occuparmi dei suoi libri. Non mi rimane ora che attendere la luce del giorno. Poi, con l'aiuto di Dio, porrò fine per sempre al regno di terrore di quest'uomo. ([[Jonathan Harker]])
*Sono divenuto vittima di Dracula e della donna che è in suo potere. Forse sono condannato a divenire uno di loro. Se così fosse, che la persona che troverà il mio corpo sappia ciò che è necessario fare per poter liberare la mia anima. ([[Jonathan Harker]])
*Dopo la morte di Jonathan Harker, il conte Dracula, propagatore di questo male indicibile, è sparito. Dobbiamo trovarlo e distruggerlo. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
*Sappiamo di vampiri che hanno esistito per secoli. Dalle cronache, si desume che Dracula possa avere cinque o seicento anni. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]])
====''[[Dracula, principe delle tenebre]]''====
*Dopo un regno di innarrabile terrore durato più di un secolo, il re dei vampiri era stato finalmente scovato nella sua tana su un picco dei Carpazi. Per più di un secolo, molti avevano sperato di distruggerlo, e tutti avevano fallito. Qui, finalmente, un avversario armato di una profonda conoscenza delle orride forze del male lo distrusse in modo assoluto, definitivo... così almeno sembrò. Migliaia di persone erano state schiave dell'osceno culto del vampirismo. Ora esso periva alla sua stessa sorgente. Solo il ricordo rimaneva, il ricordo della più diabolica e orrida creatura che l'umanità abbia conosciuto.
*– Chi era il suo padrone?<br>– Era il Conte Dracula, signore. Di antica e aristocratica famiglia. [...]<br>– E non c'è nessun discendente?<br>– Il mio signore morì senza eredi, signore. Nel senso corrente dell'espressione.
*Se vuol assistere alla distruzione di un mostro generato dal Conte Dracula, venga con me. Ma, l'avverto, non è uno spettacolo edificante.
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*– Vengo da Londra.<br>– Da Londra?<br>– Vado a trovare uno dei nostri clienti. Forse lei lo conosce: il conte Dracula. Allora, lo conosce?<br>– Mio caro signore... Che Dio l'aiuti, perché se va dal conte Dracula, avrà bisogno di protezione.
*Che è successo al conte Dracula? Sono scappato dal castello. Lui mi ha inseguito insieme agli altri. Erano vampiri giganti con enormi denti. Volevano succhiarmi il sangue. Non l'ho sognato. Erano dei vampiri! Li ho visti nelle bare. Perché non vuole credermi? ([[Jonathan Harker]])
*Attraverso antiche leggende greche, indiane, magiare e perfino cinesi, ci è giunta notizia di un uomo che vivrebbe nutrendosi del sangue di altri esseri umani. In questo modo, non solo rimane in vita, ma non invecchia mai. Non è un fantasma, ma non lascia ombra. Può trasformarsi molto facilmente in cane, in vampiro, in gufo, o in qualsiasi altro tipo di animale. Vive solo di notte e durante il giorno si rifugia nella sua tomba. Le persone a cui ha succhiato il sangue vengono contagiate. Se muoiono si trasformano a loro volta in altrettanti vampiri. Il suo nome è Dracula. ([[Abraham Van Helsing]])
*– Allora perché non l'arrestano?<br>– Lei sottovaluta il conte Dracula. E poi che può fare la legge contro un uomo che vive al di fuori del nostro mondo?
*Finché Dracula è in vita, il tempo e lo spazio contano molto poco. ([[Abraham Van Helsing]])
====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''====
*La raccappricciante leggenda del Conte Dracula estende il suo terrore molto al di là delle montagne della Carpazia fino alla metropoli vittoriana di Londra. Qui, in Hyde Park, avviene il definitivo confronto tra Lawrence Van Helsing e il suo irriducibile nemico, il vampiro Dracula.
*Mio nonno morì lottando con un vampiro, il più terribile, il più pericoloso vampiro di tutti i tempi. Però prima aveva raccolto delle prove. Prove positive. Non c'è niente da ridere, glielo assicuro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Circa un secolo fa, ci sono avute prove, prove positive, che uno viveva in questa città: Dracula. Secondo le leggende, esso fu sepolto in Chelsea, probabilmente da uno dei suoi discepoli, e probabilmente a San Bartolph. Sì, in un angolo sconsacrato. Se il paletto è stato estratto dal suo cuore, egli potrebbe resuscitare. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Questa è la sua vendetta, una vendetta che si trascina da anni, una diabolica ritorsione contro i discendenti di Lawrence Van Helsing, mio nonno. Vuole sfogare il suo odio in questo modo, trasformando mia nipote in un essere come lui, facendola diventare un morto che vive, un vampiro. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[I satanici riti di Dracula]]''====
*Il bacillo della peste, la Valham House, la distruzione psichica di intellettuali come il professor Keely e gli altri, sono tutti elementi di un piano, volto ad uno scopo preciso. Una vera forza. L'ombra di cui io vi parlo è più sinistra, più oscena di qualunque mostruosità possiate immaginare. Vincitore della putrefazione, maestro degli incorrotti, il Conte Dracula! ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Ho già distrutto il Conte Dracula una volta. Accadde più di due anni fa, nel Chiostro di San Bartolph's. Ma quell'essere può rinascere per rincarnazione. Si richiede un discepolo, una persona molto esperta nel rito. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Probabilmente nel suo subcosciente è ciò che desidera. La fine di tutto. Egli è un immortale maledetto che vive sulla violenza, la paura, il terrore. Ma supponendo, solo supponendo, che egli aspiri alla pace eterna, vorrebbe prima abbattere l'intero universo, vendicarsi di tutto. Uomini muoiono di peste a milioni, e come ombra della morte una sinistra figura si apre il cammino a colpi di falce. Il Conte Dracula è la profezia biblica di Armageddon. ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
*Dopo aver distrutto ogni essere vivente sulla Terra, ti resterà un mondo vuoto da comandare. È questo che vuoi, Conte Dracula? Una grande fiammata fatta di orrore e di violenza? La spettrale distruzione di un intero pianeta? È questo il tuo ultimo desiderio? ([[Abraham Van Helsing|Lorrimer Van Helsing]])
====''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''====
*Dracula? Ha detto così? Dracula... Ha un suono così singolare. Tre sillabe, eh? Dra-cu-la. Ha un che di accattivante questo nome.
*Io non ho incontrato nome più perfetto negli annali della nobiltà. Vostro padre, figlie mie, riconosce la sostanza dalla forma: la polpa del frutto dalla buccia che lo riveste. Ci sono gli assaggiatori di vino e gli assaggiatori di nomi. Sì, "Dracula", una felice combinazione di oriente e di occidente, di realtà e di fantasia. Se non temessi di fare della letteratura o della retorica, che aborrisco, aggiungerei che in un certo senso gli mutua un qualche ingrediente del Conte di Montecristo, nonché di Sinbad il marinaio.
*Dracula ci dà una garanzia anche dal punto di vista glottologico. A tutt'oggi, non si sono segnalati nomi che finiscono in ''-ula'' che contengono un segno negativo.
*Vive del sangue degli altri. Non serve a nessuno, né adesso né mai.
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
*Il mio animo abbandona il mio corpo. [...] Non ho mai provato sensazioni tanto angoscianti. Non riuscivo a tornare da te, sono completamente sconvolta. [...] Dovevo! Era come se mi trascinasse, mi attirasse, e io ho perso il controllo. [...] Aveva gli occhi rossi. [...] Avverto ancora il sapore del suo sangue in bocca. ([[Lucy Westenra]])
*Non so, ma ho quasi la sensazione che il mio strano amico sia qui con me. Parla nei miei pensieri. Con lui mi sono sentita più viva di quanto lo sia mai stata. E ora, senza di lui e presto sposa, io mi sento confusa, smarrita. Forse, per quanto cerchi di essere buona, sono cattiva. Forse sono una donna cattiva e volubile. ([[Mina Murray]])
*Da vivo fu un uomo dalle qualità esemplari, e la sua mente era potente e grande. Ma più grande è la necessità di schiacciarlo e distruggerlo definitivamente. ([[Abraham Van Helsing]])
====''[[Dracula 3D]]''====
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ([[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]])
*Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ([[Jonathan Harker]])
*– Non si può andare avanti così!<br>– Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>– Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>– Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ([[Abraham Van Helsing]])
*La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. ([[Abraham Van Helsing]])
===''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (miniserie)===
*– Dracula, principe tra tutti i vampiri, teme la croce. Riuscite a capire che cosa significa?<br>– No. Spiegatemelo.<br>– Dio esiste. Dio esiste e finalmente anch'io l'ho trovato.<br>– Avete trovato il Diavolo.<br>– Se serve il Diavolo per condurmi dal mio Signore, allora io dico ben venga il Diavolo!
*– Che cos'è il Conte Dracula?<br>– In vita, era un principe di eccezionale cultura e di successo. Nella morte, suppongo si potrebbe dire che sia il migliore dei vampiri.<br>– Il migliore?<br>– Quello di maggior successo. La maggior parte sono selvaggi, mezzi pazzi. Raramente durano a lungo, mentre Dracula è riuscito a conservare la sua forma umana e il suo intelletto più o meno intatti per centinaia di anni.<br>– Bevendo sangue umano.<br>– Tutti bevono sangue. Dracula ha imparato a farlo bene, secegliendo le sue vittime con la massima cura, credo. Persino nella morte ha mantenuto la selettività di un aristocratico.
*Consideriamo che il Conte Dracula non sopporta la sua immagine, Dracula, che non vuole esporsi alla luce del sole e non può entrare in una casa senza essere invitato. Queste non sono maledizioni. Sono mere abitudini che sono diventate feticci e poi leggende a cui credete persino voi. Le regole della bestia: ne abbiamo discusso molto tempo fa. Ma perché? Di che cosa avete paura? Siete un guerriero nato da una stirpe di guerrieri. Vostro nonno è morto combattendo, vostro padre, i vostri fratelli, i vostri figli, i loro figli. E tutti sono caduti da eroi sul campo di battaglia, ma non voi. Non il Conte Dracula, il condottiero che si apposta nell'ombra e sopra le vite degli altri, indesiderato in ogni luogo, che dorme in una cassa di terra, eppure sogna la tomba di un guerriero, che si ritrova ammaliato da una ragazza innamorata della cosa che lui teme di più: la morte. E ora sappiamo perché questo {{NDR|il crocifisso}} funziona: perché rappresenta il coraggio che bramate di possedere, il coraggio che ci vuole per morire. Direi che vi vergognate. Il Conte Dracula si vergogna!
===Persone===
*A me di Dracula piace la sua fragilità così umana e sofferta, questa consapevolezza di vivere una dannazione eterna. ([[Marta Gastini]])
*Ciò che più sorprende in lui è l'assenza di rimorso, la noncuranza delle conseguenze delle sue azioni. Agli occhi degli altri personaggi maschili del romanzo, che sotto la guida del dottor Abraham si schierano a tutela dell'ordine ideologico costituito, Dracula è l'incarnazione di Satana senza senso di colpa, del potere senza limiti, del sesso senza coscienza né controllo. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Con ''Dracula'' e nella letteratura e nella cinematografia che ne sono derivate si è stabilizzato il tipo del vampiro nobile (Dracula è più spesso chiamato "il Conte") che si appropria delle vergini e dei bambini del suo feudo, nel quale si parla (sottovoce) di lui con odio e terrore. C'è un po' di [[Gilles de Rais]] in Dracula (e il [[Barbablù]] della fiaba è una sorta di vampiro). ([[Renato Giovannoli]])
*Dracula è una grande metafora, in realtà, Dracula è una brutta malattia che entra nella vita di una coppia e la sconvolge. Un cancro, che ti assale e che ti succhia via la vita, e che bisogna in qualche modo sconfiggere. ([[Sergio Rubini]])
*È molto attraente nella sua pericolosità. È la personificazione del male. È Lucifero. È Mefistofele. È come il diavolo, in realtà. ([[Gary Oldman]])
*Ha queste tre cose: una potente forza fisica, il potere di muoversi nel tempo e nello spazio e un fortissimo appeal sessuale per le sue vittime femminili. ([[Terence Fisher]])
*Il Conte, che si aggira di notte e dorme di giorno, parla alle ansie più intime, alle sessualità represse, a un mondo sotterraneo di sé segreti. Questo nobile luciferino è più stimolante degli innocenti che brama e, in un certo senso, il Conte stesso è una specie di teatro, nel quale sono messe in scena le nevrosi della sua era. ([[Joseph O'Connor]])
*Il conte transilvano è in pratica l'ultimo degli eroi romantici: alle prese con l'irrazionale, il magico, il misterioso, in sospeso tra il Bene e il Male, la Vita e la Morte, la Morte e l'Immortalità. Naturalmente è destinato alla sconfitta in una società che si è votata alla Scienza (e più tardi alla tecnologia), ma non prima di aver scosso alle fondamenta il sistema di valori su cui tale società è fondata. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato. ([[Asia Argento]])
*In quella sua prima apparizione Dracula somiglia molto al "gran personaggio" di cui parla [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] (ed entrambi ricordano il Diavolo), soprattutto nei particolari degli "occhi accesi" e del "labbro atteggiato di minaccia". [...] Anche il palazzo del "gran personaggio" può ricordare il castello di Dracula, oltre che certe architetture delle ''Mille e una notte'', soprattutto per la presenza delle "fantasime" [...]: le evanescenti e lunari mogli di Dracula. [...] E se si considera il vampirismo come una figura del male nel suo aspetto contagioso, la fuga di Harker equivale al rifiuto del protagonista del racconto manzoniano di diventare un untore. ([[Renato Giovannoli]])
*In realtà il conte Dracula – come [[Giacomo Casanova|Casanova]] e [[Dongiovanni]], come [[Marchese de Sade|Sade]] e [[Restif de la Bretonne]] – dovrebbe essere collocato nell'immaginario dell'amore prima che in quello dell'orrore. Con l'aggiunta di una sottolineatura crudele che, lungi dal rappresentare un limite, rientra per acquisizione non soltanto letteraria – ma di comune prassi erotica – tra le componenti essenziali della ritualità libertina. <br>Il [[bacio]] del [[vampiro]] è il [[morso]] dell'amante. ([[Franco Cuomo]])
*Ogni epoca ha il suo specifico terrore, figlio delle proprie esperienze. Per essere precisi, sembra che il vero successo di un'icona horror stia nel suo intercettare a mezza strada due diversi terrori, il primo chiuso nell'armadio dell'autore, e il secondo in quello dei lettori. Prendete l'esempio del conte Dracula: è noto che Bram Stoker scrisse il romanzo dopo aver trascorso un'infanzia da allettato, fra medici che scuotevano la testa e genitori rassegnati al peggio, per cui l'immagine di quel vampiro rialzatosi dalla bara altro non era che un rivivere il terrore di quel calvario. Fin qui il trauma dell'autore. Ma poi? Poteva bastare questo a fare di Vlad III di Valacchia un caposaldo del terrore moderno? Nossignore. Ciò che rese Dracula uno spauracchio collettivo fu il fatto che Stoker gli conferì ad arte tutte le caratteristiche dell'ignoto straniero trapiantato sul suolo britannico: il conte assetato di sangue venne trasformato in uno slavo antioccidentale, anticristiano, antitecnologico, antirazionale, ovvero in un formidabile ricettacolo di tutto ciò che i lettori inglesi potevano concepire come una minaccia alla loro identità. ([[Stefano Massini]])
*Secondo le mie letture giovanili Dracula era il diavolo, l'angelo caduto, il che significa che potenzialmente aveva in sé il bene e il male. ([[Francis Ford Coppola]])
====[[Vittorino Andreoli]]====
*Occorre avere ora il coraggio di dire che il conte giunge persino a intenerire, a fare pena. In fondo non è il mostro dalla forza sovrumana e incontrastabile, uno di quelli che si presentano sugli schermi della stupidità di oggi. Dracula è pur sempre un uomo, lo è stato mentre era in vita, nel senso storico del termine; era un eroe, uno che ha salvato il proprio popolo dai Turchi e a quel tempo dire turco richiamava alla mente il male e la violenza estrema. Un personaggio morto eppur pieno di bisogni: di giorno deve ritornare dentro una bara nascosto nella terra del cimitero in cui è stato sepolto, tanto da doversela portare sempre con sé. È terrorizzato dal bene o dai segnali del bene; i crocifissi d'argento, le particole consacrate che il professor Van Helsing usa come proprie armi di difesa. È un mostro che ha paura e che può essere vinto, tant'è che questa è la conclusione della storia.
*Il sangue è vita, senza sangue si è sfiniti, prossimi alla fine: dopo aver succhiato sangue Dracula ha forza e diventa persino giovane. Senza non può vivere tra i morti. Anche nel tempo presente sono infiniti i riferimenti a questa simbologia e assumono espressioni religiose: Cristo trasforma il pane in corpo e sangue del Signore e così dà la vita agli uomini. Lo trasforma in sangue perché il corpo senza sangue non vive. Del resto, quando muore sulla Croce, dà tutto il suo sangue, tanto che l'evangelista nota: dal costato usciva acqua. Aveva dato tutto.
*Il succhiare è il gesto della vita, la modalità con cui il neonato vive. Si attacca al seno e lo divora. Dalla madre passa la vita al bambino che così la succhia. Rimane un gesto pieno di fascino e nei giochi erotici dell'adulto il succhiare ha un ruolo importante: ancora una volta un simbolo di forza vitale. Dracula non ha nulla della aggressività orale di chi mangia, anzi egli non mangia mai, succhia soltanto. E in questo si è fermato al gesto della vita neonatale, il movimento primario per eccellenza: se il bambino non sapesse succhiare morirebbe.
*Tra le metamorfosi possibili a Dracula, la più significativa, tanto da diventare quella nota a tutti, è in un uccello, un pipistrello. La simbologia dell'uccello è sconfinata ed è anch'essa parte della vita. Il pene è popolarmente chiamato uccello: proprio perché si eleva e in quel volo dà la vita, il seme. Il pipistrello è un essere strano, potremmo dire perverso: sia perché appartiene ai mammiferi e non alla specie degli uccelli, sia perché è notturno e nella notte diventa un uccello del peccato, del proibito. Ha inoltre le caratteristiche di attirare e di divenire repellente. Di giorno poi non ha vita e rimane appeso, molle, in una caverna, mentre con il buio rinasce e cerca continuamente in quel volo inarrestabile la propria preda. Il sangue richiama dunque l'uccello-pene ed è suggestiva l'immagine del «battesimo di sangue» con la signora Mina attaccata al petto di Dracula, in una posizione che richiama la fellatio.
====[[Dario Argento]]====
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio... Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi.
*Mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
====[[Alessandro Baricco]]====
*Da Don Giovanni non divorzi. E Dracula non lo curi. Il piccolo armamentario dei medicamenti borghesi non può nulla contro quel tipo di desiderio. Vuoi salvarti? Allora inizia ad abituarti a un mondo in cui nemmeno i confini tra vita e morte sono certi, e la tua fidanzata, morta, la notte va in cerca di bambini da prosciugare, e tuo padre, morto, torna ogni tanto a punire i tuoi amanti. Non piace, quel mondo? Peccato, è l'unico che c'è.
*Difficile immaginare un personaggio che meglio di Dracula prenda su di sé, e traduca in carne e parole, il terrore. Non c'è nulla che, in lui, non sia terrore cristallizzato in gesto, immagine, parola, odore, tempo, colore. L'artigiano che era in Stoker lavorò da dio. Senza trascurare il minimo dettaglio. Se c'era un modo per dire che un mondo senza centro è un campo da gioco terrorizzante, Dracula lo disse. E quel vampiro è, simultaneamente, l'enunciazione di un teorema e la sua dimostrazione. Il che può aiutare a capire come si sia impigliato, una volta per sempre, nella fantasia collettiva.
*Una cosa curiosa di ''Dracula'' è che Dracula vi compare pochissimo. Di persona, intendo dire (se si può usare l'espressione di persona parlando di un vampiro). Riassumendo, lui compare in carne e ossa (idem) nella prima parte del romanzo, quando Jonathan Harker gli rende visita in Transilvania. Poi, si può dire che scompaia. Le sue apparizioni sono poco più che bagliori: un cane che scende da una nave, un pipistrello che sbatte contro un vetro, una nebbia che scivola sotto le porte. Di rado compare in fattezze umane, e quando lo fa è sempre per pochi istanti, subito ingoiato dal buio, dalla folla, dalla nebbia: sulla collina di Whitby, con Lucy; una volta per strada, in mezzo alla gente; stretto a Mina in un lampo che acceca i testimoni; e poi il tempo di una breve invettiva, prima di scappare, quando gli inseguitori lo attirano in una stanza dove non riusciranno a prenderlo. Anche la sua voce, così pedante e rigogliosa durante la visita di Jonathan, sparisce nel polverone delle parole altrui: il virgolettato di Dracula, per quattro quinti del romanzo, si riassume in una paginetta di frasi neanche tanto memorabili. Considerato quanto parlano gli altri, lui praticamente tace. La cosa è curiosa perché, al contrario, tutto il romanzo è ossessivamente posseduto, senza eccezioni, dalla sua figura. Non c'è nulla, in Dracula, che sia lì per una qualche sua energia autonoma: tutto esiste perché esiste Dracula. Lui è la luce che ritaglia via gli altri dall'indistinta oscurità del semplicemente esistente. Tutto diventa racconto se incontra lui, e nulla che non incontri lui diventa racconto.
====[[Carlo Della Corte]]====
*Dracula conta molto più del suo autore. Nel migliore dei casi, per costui, è la sua proiezione pantografata. Altrimenti un personaggio d'estro, di quelli che nascono dopo una micidiale sbronza in un pub.
*Magari lo Stoker detestava la monarchia e i nobili in genere e cercò di caricare un conte dei più perfidi e goffi misfatti. Fu così? Non lo sapremo mai.
*Stoker, come tutti gli scrittori di un qualche talento, aggiunse al suo cocktail uno spruzzo di particolare veleno. Tanto che, ancor oggi, questo bastardissimo Dracula funziona. Sul piano fumettistico e cinematografico, d'accordo. Ma anche psicologicamente. È diventato un modello, un maestro di ciò che non si deve essere (il ''«ciò che non siamo ciò che non vogliamo»'' di Montale?).
====[[Claudia Durastanti]]====
*Di tutti i protagonisti delle storie dell'orrore, le fiabe macabre e i romanzi gotici che mi tenevano sveglia la notte, Dracula era quello più simile a un supereroe. Come tutti i supereroi dei fumetti più interessanti, invece di essere orgoglioso del suo potere – la capacità di vivere per sempre (quantomeno tenendosi lontano da paletti di frassino e spicchi di aglio) –, Dracula arrivava quasi a odiare il suo talento speciale e attraversava la sua condizione con malinconia, da aristocratico solitario e triste.
*Dracula ama fare conversazione: sono la cultura e la lettura a renderlo quasi umano. Non ha la furia rozza del lupo mannaro, né la monotonia del diavolo. Grazie a Stoker, il Conte ci insegna che siamo destinati a diventare vampiri ogni volta che ci affezioniamo a qualcuno, e ci ricorda che quando leggiamo un libro, di fatto succhiamo il sangue dalle parole per diventare immortali. A metterla così, è difficile stabilire cosa ci rende davvero diversi da questo supereroe inconsolabile.
*Dracula ci parla, ci irretisce, ci imprigiona, ma sempre con l'idea che quel che vuole non sia tanto il nostro sangue quanto la nostra compagnia.
*Leggendo la sua storia, si capisce bene che il suo vero potere (la sua vera condanna) è desiderare gli altri, non vivere per sempre.
====[[Ernesto Ferrero]]====
*Come la [[Mostro di Frankenstein|Creatura]] del [[Victor Frankenstein|dottor Frankenstein]], è un ibrido nato in laboratorio, dopo una notte d'incubo (pare che Stoker avesse fatto indigestione di una zuppa di gamberi all'ungherese). I Carpazi non c'entrano, con buona pace di [[Nicolae Ceaușescu|Ceausescu]] e dei romeni, che hanno cercato di trasformare il conte in attrazione turistica: resta un personaggio rigorosamente e inconfondibilmente ''made in England'', come il whisky, il tweed, le pipe Dunhill e tutte le buone cose che si comperano da Harrod's.
*Come un eroe di Bataille, Dracula non fa che anticipare un'equazione quella tra [[Eros]] e [[Tanato|Thanatos]], che nel Novecento sarebbe diventata ovvia; porta alle estreme conseguenze la violenza che è implicita nell'erotismo, e ci obbliga a riconoscere – come i libertini filosofi di [[Marchese de Sade|Sade]] – che i vertici del piacere coincidono con i rituali della violazione.
*Dracula attende ancora il suo [[Michel Foucault|Foucault]] o il suo [[Roland Barthes|Barthes]], e continua a funzionare come un trovarobato di effettacci per sceneggiatori a corto di idee.
*Le misure che i «buoni» prendono contro Dracula e i suoi adepti portano sul piano simbolico i violenti sistemi della psichiatria ufficiale, lanciata a «razionalizzare» il sistema manicomiale: paletti nel cuore, taglio della testa e aglio in bocca. Avesse potuto, il dottor [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] avrebbe sottoposto volentieri quel paranoico patetico e disperato che è il vampiro all'elettroshock. Tutto gli sarebbe passato per la mente, meno che andarsi a leggere un'operetta uscita quasi insieme alla storia di Dracula: ''L'interpretazione dei sogni'', opera di un giovane e ambizioso collega ebreo che lavorava a Vienna.
*Lungi dall'incutere orrore, il conte vampiro incarna il personaggio patetico e disperato di un ''«deviante»'' abbastanza innocuo, la cui unica cattiveria consiste nell'approfittare della distratta disponibilità di vittime che vogliono essere tali. Il vero orrore sta dall'altra parte, nell'ipocrisia degli inibiti, negli psichiatri che maneggiano l'aglio, il paletto e il crocifisso.
*Personaggio umbratile e complesso, Dracula è figlio della repressione vittoriana e della presunzione positivista, il simbolo in cui si intrecciano [[Eros]] e [[Thanatos]], Trasgressione e Controllo Sociale, Libido e Sublimazione, Immortalità e Necrofilia, Desiderio e Paura, Scientismo e Irrazionalità.
*[[Vlad III di Valacchia|Vlad l'Impalatore]] è un macellaio sadico, Dracula è un artista. A fine millenio, è lui a dirci che la Letteratura è ancora una cosa seria anche quando sembra voglia soltanto divertire.
====[[Radu Florescu e Raymond T. McNally]]====
*Dracula ci insegna a confrontarci con una teoria che conosciamo per esperienza, ma spesso non vogliamo ammettere, cioè raramente le cose sono ciò che sembrano. Sappiamo che Dracula rappresenta ciò che Freud chiamava arcano, ciò che avrebbe dovuto rimanere nascosto ma alla fine viene in superficie. C'è qualcosa in Dracula il vampiro che risulta al contempo alieno e familiare e che tentiamo di non riconoscere, perché vediamo sempre la nostra immagine riflessa in uno specchio, ma non possiamo vedere quella dei vampiri. Ecco perché, dopo tutte le nostre ricerche, ci siamo persuasi del fatto che fino a quando gli umani non avranno scoperto sia il segreto dell'immortalità fisica sia quello dell'eterna giovinezza, il mistero di Dracula continuerà a sopravvivere.
*Dracula è un solitario, mentre i suoi nemici riescono a vincerlo solo se si alleano. Il messaggio è chiaro: se si uniscono le forze della comunità e la buona volontà, si può sconfiggere il male.
*Stoker sapeva ciò che un suo contemporaneo, [[Sigmund Freud]], stava iniziando a scoprire, cioè che raramente le cose sono ciò che sembrano. Il conte Dracula sembra un gentiluomo ma in realtà è un predatore.
====[[Jesús Franco]]====
*Amo Dracula, è un personaggio straordinario, uno dei più potenti della letteratura e considero il romanzo un capolavoro.
*È molto più profondo {{NDR|di [[Victor Frankenstein]]}}, possiede una qualità letteraria altissima.
*Non si può spiegare Dracula a ogni film, è là una volta per tutte, pieno di violenza. Spiegare è una perdita di tempo e una stronzata.
====[[Fabio Giovannini]]====
*Dracula è un falso aristocratico: nessun servitore, infatti, gli facilita la vita (o la non-vita) al castello. Non ha attorno a sé nemmeno il chiasso conviviale ed orgiastico di un signore feudale: il suo maniero è tetro, e lui stesso non tocca mai cibo.
*Dracula è un libertino. Si sceglie molte donne e se ne nutre. Ma non riesce mai ad essere maschilista quanto il suo nemico Van Helsing.
*Dracula è un ottimo turista. Sceglie con cura il nome delle navi con cui salpare. Per arrivare a Londra usa la «Demeter», che ricorda la suocera del dio degli Inferi, Demetra (che è anche simbolo di fertilità, e Dracula è una sfida alla procreazione ma è anche propagatore di vampiri). Per tornare in patria, invece, sceglie la «Czarina Caterina», il cui nome coincide con la zarina forse più immorale e dissoluta di tutta la storia russa.
*[[Bela Lugosi|Lugosi]] è il caso limite, ma Dracula è sempre una maschera maligna, una volta appiccicata sul viso non è più possibile staccarla. Lo stesso destino è accaduto a [[Christopher Lee]], in parte a [[Klaus Kinski]] e a [[Frank Langella]]. Gli interpreti del vampiro diventano tutt'uno con lui e difficilmente si liberano della sua presenza.
*Qualcuno ha visto nel Dracula di Stoker un'influenza diretta delle teorie di [[Cesare Lombroso|Lombroso]] (del resto citate dallo stesso Stoker), ma l'ipotesi è di difficile dimostrazione. Se è vero che Lombroso e la sua scuola ci informano che «riguardo ai denti, si incontrano negli assassini i canini molto sviluppati», è anche vero che Dracula fa bella mostra di una fronte spaziosa e alta, negata ai criminali dai lombrosiani e attribuita viceversa ai geni. Dove il vampiro spezza di più le categorie dei delinquenti di Lombroso, [[Enrico Ferri (criminologo)|Ferri]], [[Raffaele Garofalo|Garofalo]] e altri fisionomi, è negli occhi, mai sfavillanti in un criminale secondo le «regole» di quella fisiognoica.
====[[Christopher Lee]]====
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|Christopher Lee interpretando Dracula in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Alla fine credo che Dracula sia un vero anti eroe, dotato di una grande forza che spesso non sa controllare e questo dà delle difficili responsabilità per l'interprete. Non è infatti semplice rendere credibile un personaggio come Dracula che la gente guarda per un'ora e mezza sapendo di dover accettare qualcosa che non accadrà mai nella vita reale.
*Dracula continua a perseguitarmi. Pazienza. Una cosa però la devo volentieri a quel tenebroso conte: mi ha insegnato nella realtà e nella finzione a camminare in equilibrio tra dramma e ironia.
*Dracula rappresenta solo un momento della mia carriera nella quale ho girato oltre 300 film. Sono fiero di quel ruolo ma non voglio morire come Bela Lugosi, legato esclusivamente a un personaggio, a un film. Personalmente credo di aver dato molto al personaggio, accentuando l'aspetto erotico che, precedentemente, era stato quasi del tutto ignorato.
*Ieri un giornale ha scritto che io avrei interpretato Dracula 11 volte, un altro ha scritto che avrei interpretato una parodia di quel ruolo: non è assolutamente vero! Spesso i giornalisti non si informano e questo mi da fastidio. Comunque non capisco perché la gente ancora continui ad identificarmi con quel personaggio...
*Io credo che, sullo schermo, Dracula non sia mai stato realizzato bene. Del resto, ci sono attori e registi che non hanno nemmeno letto il libro di Stoker. Però io sono stato più fortunato di altri miei colleghi, perché ho potuto conoscere la nipote e il bisnipote di Stoker.
*Non ho mai interpretato il personaggio correttamente, nessuno lo ha mai fatto... [...] Nemmeno la versione di Coppola rispetta il libro, presentando Dracula esattamente come viene descritto nel romanzo. Nel film che ho interpretato diretto da [[Jesús Franco|Jess Franco]] ci siamo andati vicino, perlomeno da un punto di vista iconografico, però il film non è un granché.
*Quando accettai la parte ero determinato a non vedere quanto fatto precedentemente da altri attori, Lugosi in particolare. Non volevo fare le cose che aveva fatto e pensavo che nel profondo della Transilvania un vampiro in smoking fosse ridicolo. Così non ho mai copiato Lugosi. Cercai di entrare nella parte leggendo il libro di Stoker, studiando la sceneggiatura ed elaborando una mia visione del personaggio. Per prima cosa stabilii che, essendo un nobile, doveva avere una presenza regale, impressionante nel fisico. Allo stesso tempo, doveva conservare negli occhi uno sguardo triste come un uomo prigioniero della propria vita che prova una sorta di disperazione che diventa una luce di pace nel momento in cui muore. Insomma, un carattere con molti aspetti diversi da far coincidere: molto pericoloso, fiero, forte oltre le capacità umane, irresistibile per le donne, rispettato dagli uomini che, in fondo, vorrebbero essere come lui.
*Uno della tv inglese mi ha chiesto chi vincerebbe tra Dracula e [[Saruman]]. L'ho guardato a lungo in silenzio: spero di averlo spaventato a morte.
====[[Luigi Lunari]]====
*Le cronache parlano di un [[Vlad II Dracul|Vlad II Dracula]], principe di Valacchia, che intorno al 1430 si distinse nella lotta contro i turchi, e di suo figlio [[Vlad III di Valacchia|Vlad III Dracula l'Impalatore]], che in sei anni di regno, tra il 1456 e il 1462, avrebbe ucciso tra i quaranta e i centomila cristiani, più un congruo numero di nemici turchi, con il prediletto metodo dell'impalamento. Nessuno dei due è compatibile quanto Stoker fa narrare dal Conte nel terzo capitolo del romanzo: in particolare sorprende che – eventualmente – egli non abbia pensato alle ghiotte occasioni di orrore che i gusti di Vlad Tepes (l'Impalatore) gli mettevano a disposizione. D'altronde, la componente orrorifica del suo Conte si esercita su tutt'altro piano da quello dell'impalamento e non è poi da escludere l'idea che un eccesso di orrore potesse risultare controproducente nei riguardi del lettore vittoriano. La conclusione sotto questo profilo è che il ''Dracula'' di Stoker non abbia assolutamente nulla a che fare con la storia dei vari Vlad – al di là della suggestione esercitata dal nome – e che l'autore abbia fatto un po' di confusione in proposito. Più concretamente, tra i motivi ispiratori del suo personaggio, è certo – per sua esplicita dichiarazione – che vi fosse anche lo stesso [[Henry Irving]], d'aspetto fisico non incompatibile con il Vampiro transilvano.
*Non è chiaro [...] perché il Conte tenga tanto a recarsi a Londra, e perché trattenga Harker nel proprio castello per quasi due mesi, dandogli così tempo e modo di scoprire ogni verità sul suo conto; e perché poi faccia oggetto delle sue libidini Mina Murray, la sola donna in Inghilterra (e nel mondo) che attraverso il diario di suo marito Jonathan sa tutto di lui. Ma se credibilità e verosomiglianza devono essere elementi di giudizio, come potremmo non bocciare Corneille e Alfieri, con gli inverecondi assurdi generati dal rispetto delle tre unità aristoteliche?
*Per ricco che sia il passato, e fin troppo ricco il futuro (in tutto lo sbizzarrirsi sulle pagine, sulle scene, sul grande e piccolo schermo...) l'immagine di Dracula è – per sempre – quella che Stoker ci ha consegnato; e la storia è quella che lui ci ha raccontato. In questo lavoro di riassunto e di messa a fuoco, Stoker pesca – se così si può dire – da quanto il passato gli ha messo a disposizione: del folclore conserva il potere scongiurante dell'aglio e il valore salvifico della decapitazione; tra le tecniche dissanguanti trascura il morso sul seno per adottare quello sul collo; fra le trasformazioni del mostro privilegia il lupo e il pipistrello; giustamente ignora come non congrua l'idea che il vizioso maligno rechi con sé la peste; dalla letteratura prende l'idea della raffinatezza e della cultura del protagonista, dalla storia raccoglie la misteriosa e inquietante origine dello stesso, e la sua ambientazione nell'inimitabile scenario della Transilvania.
====[[Jack Palance]]====
[[File:Dracula (1973) - Jack Palance 5.png|thumb|Jack Palance interpretando Dracula ne ''[[Il demone nero]]'']]
*Credo che il fascino di personaggi come Dracula e altri di quel genere sia lo stupore che provocano: cosa potrebbe essere stato, come è stato? Questo è diverso, questo è un altro mondo. È davvero esistito? Potrei arrivare a farne parte per un periodo senza farmi del male o avere fatto del male?
*Credo che sia l'unico personaggio che abbia mai interpretato a farmi paura.
*È un personaggio piuttosto suggestivo. Lo è sempre stato e lo è ancora adesso. Quindi che piaccia al pubblico non sorprende affatto.
*Non l'ho mai considerato un personaggio cattivo. Qualcuno mi ha detto che è il personaggio più cattivo che abbia mai interpretato, ma per me accetto quell'opinione ma di certo non direi la stessa cosa. Dracula, secondo me, non era più cattivo di un uomo qualsiasi. Era una persona intrappolata in una situazione. "Cattivo" è un termine che gli è stato dato dagli altri. So che se [...] viene fatta quella domanda a Dracula, ovviamente ti direbbe che non c'era niente di cattivo in lui. Faceva quello che secondo lui era giusto.
====[[Tommaso Pincio]]====
*Dracula non è vivo ma neppure morto. La definizione di «non-morto», confezionata dalla letteratura gotica, gli calza a pennello. Ciò non significa però che quella di «non-vivo» risulterebbe inappropriata. Tutto considerato, sarebbe più giusto chiamarlo «non-qualsiasi cosa», giacché il suo potere insidioso è per l'appunto quello di riuscire a diventare qualsiasi cosa senza mai esserlo davvero, che è poi quel che fanno gli specchi: riflettere tutto fuorché se stessi. Lo dimostrano proprio le manipolazioni e i fraintendimenti che hanno fatto la fortuna del romanzo di Stoker. Perché contemplando uno specchio è facile confondere questo con il riflesso, e ancor più lo è dimenticare che il riflesso non è mai la copia esatta delle cose ma la loro immagine inversa. È facile cioè dimenticare che il riflesso non è la pedissequa restituzione delle nostre sembianze, bensì un bagliore oscuro del nostro profondo, del nostro lato segreto, delle cose che non osiamo confidare a nessuno. Per quanto, sono proprio le cose di noi che gli altri ignorano a renderci ciò che davvero siamo: discendenti poi non così lontani del conte Dracula.
*Il conte si trasferisce a Londra per trovare «sangue nuovo». Evita tuttavia lo scontro aperto, poiché dispone di un formidabile cavallo di Troia. Può infettare le donne. Il suo morso è come un perverso bacio a una bella addormentata. Risveglia pulsioni che l'ordinata società inglese aveva tenuto sopite e sotto controllo e, risvegliandole, sonvolge gli equilibri: fortifica il sesso debole e indebolisce quello forte. Riassunto in questi termini sembra quasi un racconto di fantascienza, un<nowiki>'</nowiki>''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|Invasione degli ultracorpi]]'' di fine Ottocento.
*Oltre a essere noto a chiunque, Dracula è divenuto sinonimo di vampiro, se non il vampiro massimo, il capostipite dell'intera genia dei succhiatori di sangue. Quanto a Bram Stoker, invece, in pochi sanno chi sia e gran parte dei pochi lo conosce quale autore di quell'unico libro. Tale è stata l'affermazione di Dracula che in molti hanno finito per considerarlo alla stregua di una figura storica, negando di fatto a Stoker il merito dell'invenzione letteraria.
====[[Francesco Saba Sardi]]====
*Dracula è, in fin dei conti, il ponte tra l'orripilante romantico e il ''thrilling'' moderno. Alla soglia d'un secolo di "meraviglie possibili", che già si prospettava la conquista degli astri e l'apocalisse, nel secolo dei colonialismi e che preparava le "grandi guerre", il secolo dell'industrializzazione forzata e della mobilitazione generale, e in cui la Spiegazione dominava sovrana, Dracula era un'invenzione addirittura ovvia. Il Male c'è? E dunque, diamogli una fisionomia, cartografiamolo, narriamone le avventure, rendiamole logiche pur lasciando loro, com'è ovvio, quello che si suppone essere il proprio del romanzesco, il residuo indecomponibile del Mistero. Dracula diviene così una "storia ddel caso", i cui referenti sono la criminalità e la pazzia. Il ''fin de siècle'' vede all'opera scienziati decisi a tutto sondare, a non lasciare nessuna terra ingognita inesplorata, strati profondi della psiche o deserti polari che siano. È un'epoca che gli enigmi li smonta e fa a pezzi come giocattoli, dimostrandone l'inconsistenza e indicando come venirne a capo grazie alle ricette, accessibili a tutti, contenute nei grandi repertori del Sapere. È un'epoca scientifica.
*Le caratteristiche fisiche del Vampiro non sono desunte direttamente dalla letteratura; o, per meglio dire, letteratura orale e scritta avevano, da secoli, fissato e imposto la fisionomia del vampiro, passandola in retaggio al teatro, ai testi "scientifici", compresi quelli di psichiatria ottocentesca (nei quali i casi di "vampirismo" sono frequentissimi), ai manuali religioso-penitenziali. Stoker ha tracciato un "ritratto dal vero", come del resto imponevano le norme, allora vigenti, del realismo, le quali trascuravano il fatto che la maniera di vedere il mondo è in larga misura culturale; in altre parole, Stoker ha copiato un modello in carne e ossa, sì, ma prefabbricato dalla letteratura e da una tradizione a sua volta condizionata da quella. Il modello si chiamava [[Henry Irving]], era suo grande amico, faceva l'attore, era dotato di voce "sibilante e terribile" e si era specializzato nella versione per le scene di ''Frankenstein''.
*Lui è un relitto feudale che studia l'inglese, preparandosi programmaticamente all'invasione dell'Occidente; ha addirittura interessi politici o per lo meno il desiderio di comprovare che i ''voivoda'', incarnazione dell'autocrazia medioevale, non sono affatto defunti (non del tutto). È un diavolaccio transilvano concretissimo – e del resto, tutto ciò che non è "civile", cioè moderno e occidentale, è per definizione diabolico –, insomma un demonio di impronta cattolica, corposo, tardobarocco più che neogotico, e non mosso da oscuri istinti, da forze che lo trascendono. È anzi una "mente criminale" in pieno sviluppo, un delinquente "nato" alla Lombroso, e Stoker-van Helsing espressamente lo definisce tale, anche se conserva, di tempi "men leggiardi e più feroci", il soffio della leggenda, lo stregonesco, l'oscuro, il misterico. Non per niente è di cultura germanica, un feudatario dell'impero asburgico, deciso, al pari dei signori della corte di Vienna o di Berlino, a inserire il feudalesimo nel sistema moderno, a sposare castello e fabbrica.
*Siamo purtroppo abitatori d'un astro divenuto terribile e figli d'un secolo che ha inventato e imposto psichiatria, psicoanalisi, sociologia e altre presunte "scienze dell'uomo". E la simpatia per il malvagio presuppone pur sempre la scissione tra Bene e Male, la scelta per l'uno o per l'altro campo equivalendo a quella tra potere a contropotere: il Conte Vampiro e i suoi predecessori ed epigoni sono gli sconvolgitori del codice, i devianti dalle formule; e si suppone che come tali abbiano, in fin dei conti, una funzione benefica: servono a contestare, svecchiare, rinnovare, richiamare alle "altre dimensioni". Dracula, voglio dire, non è un dio Briccone, non è un Reineke Fuchse, ma è uno che insegna e ammonisce ''a contrario'': è la faccia del peccato, additata a esempio con un procedimento che il Romanticismo ha introdotto e che è consistito, puramente e semplicemente, nel ribaltare il Libertino settecentesco e la sua filosofia. In fin dei conti, ''absit iniuria verbo'', Dracula è figlio delle ''Liaisons dangereuses''.
====[[Flavio Santi]]====
*Devo confessare che a me lo stesso Dracula fa molta simpatia: in fondo è un reietto, condannato a una vita d'inferno che forse non ha scelto del tutto, lui era un antico difensore della cristianità.
*Diciamocelo. Senza il cinema che l'ha subito adottato (Murnau non poté utilizzare il titolo ''Dracula'' per questioni di diritto d'autore), Dracula – e con lui Frankenstein – avrebbero fatto la fine di Melmoth, grandissimo romanzo gotico, che ho avuto la fortuna di tradurre (è stato appena ristampato da Neri Pozza), figura amatissima per tutto l'Ottocento e il Novecento (lo adoravano Puskin, Balzac, Nabokov, da noi Manganelli), ma senza versioni filmiche è rimasto relegato agli appassionati del genere, e basta.
*Dracula appartiene alla Natura proprio come i ciliegi in fiore. Agli occhi della Natura anch'egli ha diritto di esistere – per quanto violentemente e forse (per noi) incomprensibilmente. Forse dovremmo imparare a convivere con Dracula, chissà...
*Dracula è lo straniero che vuole integrarsi? Anche. Oggi con il [[Pandemia di COVID-19|Covid]] diventa anche metafora del contagio. Perché no? Insomma, quello che voglio dire è che il livello di stratificazione dei significati è impressionante.
*Dracula stesso è una sorta di avveduto investitore immobiliare – sospetto che giochi anche in Borsa, come il diavolo nel racconto di Balzac, ''Melmoth riconciliato''.
====[[Dacre Stoker]]====
*L'immaginario vampiro chiamato Conte Dracula è universale perché è stato basato in origine sulla mitologia del tempo e sulle superstizioni che poi erano parte di quasi ogni cultura nel mondo. Questo immaginario basato sulla realtà è il motivo per cui le persone possono in qualche modo identificarsi con l'idea della possibilità che i vampiri esistano.
*Nel romanzo Dracula di Bram, il Conte è presente solo per circa il 30% della storia, ma i lettori sono molto consapevoli della sua presenza al 100% del tempo.
*Penso che ci siano stati molti attori che hanno fatto un ottimo lavoro nell'interpretazione di Dracula, tutti sono un pò diversi, il Signor [[Christopher Lee]], [[Bela Lugosi]], [[Frank Langella]] e [[Gary Oldman]] sono al top della mia lista.
==Film==
*''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931)
*[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]
:*''[[Dracula il vampiro]]'' (1958)
:*''[[Dracula, principe delle tenebre]]'' (1966)
:*''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'' (1972)
:*''[[I satanici riti di Dracula]]'' (1973)
:*''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'' (1974)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[Il demone nero]]'' (1974)
*''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'' (1974)
*''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' (1979)
*''[[Fracchia contro Dracula]]'' (1985)
*''[[Scuola di mostri]]'' (1987)
*''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992)
*''[[Dracula: morto e contento]]'' (1995)
*''[[Van Helsing]]'' (2004)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Hotel Transylvania]]'' (2012)
*''[[Dracula Untold]]'' (2014)
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Vampiro]]
*[[Vlad III di Valacchia]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Dracula, Conte}}
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi legati a un'antonomasia]]
[[Categoria:Personaggi di Dracula]]
[[Categoria:Personaggi teatrali]]
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Gino La Monica
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Mariomassone
17056
/* Doppiaggio */
wikitext
text/x-wiki
'''Gino La Monica''', all'anagrafe '''Luigi La Monica''', (1944 – vivente), attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.
==Citazioni di Gino La Monica==
*Io cerco nei ragazzi l'energia. Energia. Per fare questo mestiere ci vuole molta energia. Perché è un mestiere molto faticoso. Qualcuno dice: "Vabbe' andate lì e parlate". No, non è così. Dalla mattina alla sera noi siamo impegnati con il cervello, con il corpo anche. <ref name= Brandi>Dall'intervista di Valerio Brandi, ''Doppiatori Italiani'', 9 giugno 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=2WhjcMhQh2I Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*[[Indiana Jones]] è uno dei doppiaggi più divertenti della mia vita perché la saga di Indiana Jones era strepitosa. Io sono stato molto felice di farlo anche se Indiana Jones in realtà è [[Michele Gammino]], è lui. Io non voglio togliere niente. Non so cos'era successo per il secondo episodio, credo che lui fosse impegnato in teatro e ho avuto il piacere di farlo. Quindi è stato un caso, come spesso succede nel nostro mestiere. Sono dei casi. Quello è stato un caso fortunato per me che ho potuto doppiarlo, Be' veramente divertente, [[Steven Spielberg|Spielberg]] gira in maniera talmente straordinaria e lui è così simpatico [[Harrison Ford]]. <ref name=Brandi />
*Nella mia carriera ho fatto due film dove ci sono due delle frasi inserite fra le venti più famose. La prima l'ho fatta nel 1968 che era [[Il laureato]] ed è: "Signora Robinson, lei per caso sta cercando di sedurmi?" È la prima: 1968. E credo una decina di anni fa, francamente non mi ricordo, l'altra frase famosa inserita è: "Che la forza sia con te!" {{NDR|di [[Guerre stellari]]}} <ref name=Brandi />
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Il ritorno di Godzilla (film 1966)|Il ritorno di Godzilla]]'' (1966)
*''[[Il laureato]]'' (1967)
*''[[Asterix e Cleopatra]]'' (1968)
*''[[Lo sbarco di Anzio]]'' (1968)
*''[[Preparati la bara!]]'' (1968)
*''[[La collina degli stivali]]'' (1969)
*''[[Il giardino dei Finzi Contini (film)|Il giardino dei Finzi Contini]]'' (1970)
*''[[Il fascino discreto della borghesia]]'' (1972)
*''[[Ai confini della realtà (film 1973)|Ai confini della realtà]]'' (1973)
*''[[L'inferno di cristallo]]'' (1974)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[L'ultimo combattimento di Chen]]'' (1978)
*''[[American Gigolò]]'' (1980)
*''[[Flash Gordon (film)|Flash Gordon]]'' (1980)
*''[[Asso (film)|Asso]]'' (1981)
*''[[2010 - L'anno del contatto]]'' (1984)
*''[[Dune (film)|Dune]]'' (1984)
*''[[Indiana Jones e il tempio maledetto]]'' (1984)
*''[[Star Trek III - Alla ricerca di Spock]]'' (1984)
*''[[Urla del silenzio]]'' (1984)
*''[[Brazil]]'' (1985)
*''[[King David]]'' (1985)
*''[[Signori, il delitto è servito]]'' (1985)
*''[[Voglia di vincere]]'' (1985)
*''[[Mission]]'' (1986)
*''[[Platoon]]'' (1986)
*''[[Superfantozzi]]'' (1986)
*''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'' (1987)
*''[[L'impero del sole (film)|L'impero del sole]]'' (1987)
*''[[Scommessa con la morte]]'' (1988)
*''[[Il silenzio degli innocenti]]'' (1991)
*''[[Il cattivo tenente]]'' (1992)
*''[[Wind - Più forte del vento]]'' (1992)
*''[[Fusi di testa 2 - Waynestock]]'' (1993)
*''[[Hot Shots! 2]]'' (1993)
*''[[Silver]]'' (1993)
*''[[Tartarughe Ninja III]]'' (1993)
*''[[Una vita al massimo]]'' (1993)
*''[[Il seme della follia]]'' (1994)
*''[[Die Hard - Duri a morire]]'' (1995)
*''[[GoldenEye (film 1995)|GoldenEye]]'' (1995)
*''[[Mars Attacks!]]'' (1996)
*''[[Pleasantville]]'' (1997)
*''[[La seconda guerra civile americana]]'' (1997)
*''[[Fuori di cresta]]'' (1998)
*''[[Fino a prova contraria]]'' (1999)
*''[[Ogni maledetta domenica - Any Given Sunday]]'' (1999)
*''[[Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma]]'' (1999)
*''[[Cast Away]]'' (2000)
*''[[Il Grinch]]'' (2000)
*''[[La leggenda di Bagger Vance]]'' (2000)
*''[[L'erba di Grace]]'' (2000)
*''[[Amori in città... e tradimenti in campagna]]'' (2001)
*''[[Amen.]]'' (2002)
*''[[Hero (film 2002)|Hero]]'' (2002)
*''[[Prova a prendermi]]'' (2002)
*''[[La leggenda degli uomini straordinari]]'' (2003)
*''[[La maledizione della prima luna]]'' (2003)
*''[[Love Actually - L'amore davvero]]'' (2003)
*''[[La donna perfetta]]'' (2004)
*''[[I fratelli Grimm e l'incantevole strega]]'' (2005)
*''[[L'imbroglio - The Hoax]]'' (2006)
*''[[Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma]]'' (2006)
*''[[American Gangster]]'' (2007)
*''[[Disturbia]]'' (2007)
*''[[Grindhouse - Planet Terror]]'' (2007)
*''[[Hitman - L'assassino]]'' (2007)
*''[[Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo]]'' (2007)
*''[[Come un uragano (film)|Come un uragano]]'' (2008)
*''[[In amore niente regole]]'' (2008)
*''[[L'incredibile Hulk (film)|L'incredibile Hulk]]'' (2008)
*''[[Sex and the City (film)|Sex and the City]]'' (2008)
*''[[Superhero - Il più dotato fra i supereroi]]'' (2008)
*''[[Immagina che]]'' (2009)
*''[[Ricatto d'amore]]'' (2009)
*''[[Il cammino per Santiago]]'' (2010)
*''[[Robin Hood (film 2010)|Robin Hood]]'' (2010)
*''[[Cowboys & Aliens (film)|Cowboys & Aliens]]'' (2011)
*''[[Il dilemma]]'' (2011)
*''[[Knockout - Resa dei conti]]'' (2011)
*''[[The Iron Lady]]'' (2011)
*''[[X-Men - L'inizio]]'' (2011)
*''[[Cristiada]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Ted]]'' (2012)
*''[[The Words]]'' (2012)
*''[[Now You See Me - I maghi del crimine]]'' (2013)
*''[[Non buttiamoci giù (film)|Non buttiamoci giù]]'' (2014)
*''[[Vizio di forma (film)|Vizio di forma]]'' (2014)
*''[[Il ponte delle spie]]'' (2015)
*''[[La grande scommessa]]'' (2015)
*''[[Ted 2]]'' (2015)
*''[[Captain America: Civil War]]'' (2016)
*''[[Domenica (film 2018)|Domenica]]'' (2018)
*''[[L'uomo sul treno - The Commuter]]'' (2018)
*''[[Operation Finale]]'' (2018)
*''[[I due papi]]'' (2019)
*''[[Zombieland - Doppio colpo]]'' (2019)
*''[[Le strade del male]]'' (2020)
*''[[Black Widow]]'' (2021)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
*''[[La gang del bosco]]'' (2006)
===Serie televisive===
{{div col|strette}}
*''[[Magnum, P.I.]]'' (1980 - 1988)
*''[[A.D. - Anno Domini]]'' (1985)
*''[[Poirot (serie televisiva)|Poirot]]'' (1989 - 2013)
*''[[Law & Order - I due volti della giustizia]]'' (1990 - 2010)
*''[[Sex and the City]]'' (1998 - 2004)
*''[[Dark Angel]]'' (2000 - 2002)
*''[[Criminal Minds]]'' (2005 - 2020)
*''[[Dexter]]'' (2006 - 2013)
*''[[Mad Men]]'' (2007 - 2015)
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011 - 2019)
*''[[Peaky Blinders]]'' (2013 - in corso)
*''[[Fargo (serie televisiva)|Fargo]]'' (2014 - in corso)
*''[[Dieci piccoli indiani (miniserie televisiva)|Dieci piccoli indiani]]'' (2015)
*''[[Fleabag]]'' (2016 - 2019)
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:La Monica, Gino}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
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Paolo Marchese
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Mariomassone
17056
/* Film */
wikitext
text/x-wiki
'''Paolo Marchese''' (1964 - vivente), doppiatore italiano.
==Citazioni di Paolo Marchese==
*Abbiamo centinaia e centinaia, probabilmente anche migliaia, di attori di teatro, perché non esistono soltanto il primi attori, i grandi attori, ci sono anche gli altri, che sono a casa. Non possono lavorare e molto probabilmente non potranno lavorare fino a Natale. Il che è veramente drammatico.<ref name= Cigliano>Dall'intervista di Alessio Cigliano, ''Radio Cigliano'', 16 aprile 2020. [https://www.youtube.com/watch?v=DKFgxoRjr44&t=3327s Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*È un gioco fondamentalmente, no? Noi giochiamo a rivestire i panni di qualcun altro.<ref name= Cigliano />
*Esprimere una preferenza non vuol dire per forza esprimere una critica o non aver capito una filosofia […] è semplicemente una preferenza.<ref name= Cigliano />
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Léon]]'' (1994)
*''[[Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri]]'' (1994)
*''[[Speed (film 1994)|Speed]]'' (1994)
*''[[Clockers]]'' (1995)
*''[[Buffalo '66]]'' (1998)
*''[[Once Were Warriors 2 - Cinque anni dopo]]'' (1999)
*''[[Air Buddies - Cuccioli alla riscossa]]'' (2006)
*''[[Ben-Hur (film 2016)|Ben-Hur]]'' (2006)
*''[[Dopo il matrimonio]]'' (2006)
*''[[Fast Food Nation]]'' (2006)
*''[[Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma]]'' (2006)
*''[[Io vi dichiaro marito e... marito]]'' (2007)
*''[[L'età barbarica]]'' (2007)
*''[[Sguardo nel vuoto]]'' (2007)
*''[[Certamente, forse]]'' (2008)
*''[[Il cavaliere oscuro]]'' (2008)
*''[[La rapina perfetta]]'' (2008)
*''[[L'onda (film 2008)|L'onda]]'' (2008)
*''[[RocknRolla]]'' (2008)
*''[[(500) giorni insieme]]'' (2009)
*''[[Avatar (film 2009)|Avatar]]'' (2009)
*''[[I Love Shopping]]'' (2009)
*''[[La ragazza che giocava con il fuoco (film)|La ragazza che giocava con il fuoco]]'' (2009)
*''[[Orphan]]'' (2009)
*''[[The Code]]'' (2009)
*''[[Tra le nuvole]]'' (2009)
*''[[Una notte al museo 2 - La fuga]]'' (2009)
*''[[Codice Genesi]]'' (2010)
*''[[Il cammino per Santiago]]'' (2010)
*''[[La versione di Barney (film)|La versione di Barney]]'' (2010)
*''[[Scontro tra titani]]'' (2010)
*''[[Shutter Island]]'' (2010)
*''[[You Don't Know Jack - Il dottor morte]]'' (2010)
*''[[Drive]]'' (2011)
*''[[L'arte di vincere]]'' (2011)
*''[[L'ultimo dei Templari (film 2011)|L'ultimo dei Templari]]'' (2011)
*''[[Setup (film)|Setup]]'' (2011)
*''[[Source Code]]'' (2011)
*''[[Argo (film)|Argo]]'' (2012)
*''[[Le belve (film 2012)|Le belve]]'' (2012)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Looper]]'' (2012)
*''[[12 anni schiavo]]'' (2013)
*''[[Gangster Squad]]'' (2013)
*''[[Hunger Games: La ragazza di fuoco]]'' (2013)
*''[[Iron Man 3]]'' (2013)
*''[[Lo Hobbit - La desolazione di Smaug]]'' (2013)
*''[[L'evocazione - The Conjuring]]'' (2013)
*''[[The Wolf of Wall Street]]'' (2013)
*''[[World War Z]]'' (2013)
*''[[Calvario (film)|Calvario]]'' (2014)
*''[[Divergent]]'' (2014)
*''[[Fury (film 2014)|Fury]]'' (2014)
*''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014)
*''[[Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1]]'' (2014)
*''[[Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate]]'' (2014)
*''[[Storie pazzesche]]'' (2014)
*''[[The Equalizer - Il vendicatore]]'' (2014)
*''[[Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza]]'' (2014)
*''[[Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2]]'' (2015)
*''[[Love (film 2015)|Love]]'' (2015)
*''[[Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto]]'' (2015)
*''[[Revenant - Redivivo]]'' (2015)
*''[[The Divergent Series: Insurgent]]'' (2015)
*''[[Animali fantastici e dove trovarli]]'' (2016)
*''[[Codice 999]]'' (2016)
*''[[Split]]'' (2016)
*''[[The Divergent Series: Allegiant]]'' (2016)
*''[[The Founder]]'' (2016)
*''[[King Arthur - Il potere della spada]]'' (2017)
*''[[La fratellanza (film 2017)|La fratellanza]]'' (2017)
*''[[T2 Trainspotting]]'' (2017)
*''[[Hold the Dark]]'' (2018)
*''[[John Wick 3 - Parabellum]]'' (2019)
*''[[Panama Papers (film)|Panama Papers]]'' (2019)
*''[[The Irishman]]'' (2019)
*''[[Da 5 Bloods - Come fratelli]]'' (2020)
*''[[Ma Rainey’s Black Bottom]]'' (2020)
*''[[Black Widow]]'' (2021)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
{{div col|strette}}
*''[[Shrek 2]]'' (2004)
*''[[Romeo e Giulietta - Amore all'ultima pinna]]'' (2006)
*''[[Ratatouille]]'' (2007)
*''[[Sword of the Stranger]]'' (2007)
*''[[9 (film 2009)|9]]'' (2009)
*''[[Coraline e la porta magica]]'' (2009)
*''[[La principessa e il ranocchio]]'' (2009)
*''[[Shrek e vissero felici e contenti]]'' (2010)
*''[[Una lettera per Momo]]'' (2011)
*''[[Hotel Transylvania]]'' (2012)
*''[[Big Hero 6 (film)|Big Hero 6]]'' (2014)
*''[[Boxtrolls - Le scatole magiche]]'' (2014)
*''[[Inside Out (film 2015)|Inside Out]]'' (2015)
*''[[Kung Fu Panda 3]]'' (2016)
*''[[Zootropolis]]'' (2016)
*''[[Spider-Man - Un nuovo universo]]'' (2018)
{{div col end}}
===Serie animate===
*''[[Scuola di polizia (serie animata)|Scuola di polizia]]'' (1988 - 1989)
*''[[Freakazoid]]'' (1995 - 1997)
*''[[Black Lagoon]]'' (2006)
*''[[The Spectacular Spider-Man (serie animata)|The Spectacular Spider-Man]]'' (2008 - 2009)
*''[[Star Wars Rebels]]'' (2014 - 2018)
*''[[What if...?]]'' (2021 - in corso)
===Serie televisive===
{{div col|strette}}
*''[[Star Trek: Deep Space Nine]]'' (1993 - 1999)
*''[[E.R. - Medici in prima linea]]'' (1994 - 2009)
*''[[Freakazoid]]'' (1995 - 1997)
*''[[Oz (serie televisiva)|Oz]]'' (1997 - 2003)
*''[[I Soprano]]'' (1999 - 2007)
*''[[Law & Order - Unità vittime speciali]]'' (1999 - in corso)
*''[[Cold Case - Delitti irrisolti]]'' (2003 - 2010)
*''[[Prison Break]]'' (2005 - 2009)
*''[[Private Practice]]'' (2007 - 2013)
*''[[Downton Abbey]]'' (2010 - 2015)
*''[[Spartacus (serie televisiva)|Spartacus]]'' (2010 - 2013)
*''[[Spartacus - Gli dei dell'arena]]'' (2011)
*''[[Under the Dome]]'' (2013 - 2015)
*''[[Supergirl (serie televisiva)|Supergirl]]'' (2015 - in corso)
*''[[American Crime Story]]'' (2016 - in corso)
*''[[L'alienista (serie televisiva)|L'alienista]]'' (2018)
*''[[Chernobyl (miniserie televisiva)|Chernobyl]]'' (2019)
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Marchese, Paolo}}
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Dario Oppido
0
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2022-08-03T08:17:17Z
5.171.96.152
/* Film */
wikitext
text/x-wiki
'''Dario Oppido''' (1965 - vivente), attore e doppiatore italiano.
==Citazioni di Dario Oppido==
*È il primo personaggio cornuto che ho doppiato in tutta la mia carriera {{NDR|Raoul di [[Ken il guerriero]]}}. A parte questa battuta, è stata una grossa soddisfazione. Insomma, era un bel personaggio, bello. Io mi sono divertito molto.<ref name= Cigliano>Dall'intervista di Alessio Cigliano, ''Radio Cigliano'', 16 aprile 2020. [https://www.youtube.com/watch?v=DKFgxoRjr44&t=3327s Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Noi cerchiamo di fare in modo che esca la verità di quello che l'attore ha cercato di fare, recitandolo. Penso che io sono sempre, solo ed esclusivamente alla ricerca di quello e quindi su qualunque personaggio abbia doppiato, cerco sempre di trovare una via che si adatti a me, alla mia vocalità, a quelle che sono le esigenze della direzione e quello che fa effettivamente quell'attore.<ref name= Cigliano />
*Per fare questo mestiere, ci vuole un orecchio musicale, un ritmo alla musica in generale. C'è tanta musica nel nostro mestiere.<ref name= Cigliano />
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Unthinkable]]'' (2010)
*''[[Biancaneve e il cacciatore]]'' (2012)
*''[[Django Unchained]]'' (2012)
*''[[300 - L'alba di un impero]]'' (2014)
*''[[Edge of Tomorrow - Senza domani]]'' (2014)
*''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'' (2014)
*''[[Left Behind - La profezia]]'' (2014)
*''[[Transformers 4 - L'era dell'estinzione]]'' (2014)
*''[[Joy (film)|Joy]]'' (2015)
*''[[Operazione U.N.C.L.E.]]'' (2015)
*''[[God's Not Dead 2]]'' (2016)
*''[[Mademoiselle (film 2016)|Mademoiselle]]'' (2016)
*''[[Manchester by the Sea]]'' (2016)
*''[[Money Monster - L'altra faccia del denaro]]'' (2016)
*''[[Rogue One: A Star Wars Story]]'' (2016)
*''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017)
*''[[Aquaman (film)|Aquaman]]'' (2018)
*''[[Creed II]]'' (2018)
*''[[Ready Player One (film)|Ready Player One]]'' (2018)
*''[[The Nun - La vocazione del male]]'' (2018)
*''[[Dolemite Is My Name]]'' (2019)
*''[[Doctor Sleep (film 2019)|Doctor Sleep]]'' (2019)
*''[[Escape Room (film 2019)|Escape Room]]'' (2019)
*''[[Hellboy (film 2019)|Hellboy]]'' (2019)
*''[[Judy (film)|Judy]]'' (2019)
*''[[Parasite]]'' (2019)
*''[[Ma Rainey’s Black Bottom]]'' (2020)
*''[[The Midnight Sky]]'' (2020)
*''[[Dune (film 2021)|Dune]]'' (2021)
*''[[The Batman]]'' (2022)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
*''[[Capitan Harlock: L'Arcadia della mia giovinezza]]'' (1982; ridoppiaggio 2014)
===Serie animate===
*''[[Kill la Kill]]'' (2013 - 2014)
*''[[Death Parade]]'' (2015)
*''[[Steins;Gate 0]]'' (2018)
===Serie televisive===
*''[[Peaky Blinders]]'' (2013 - in corso)
*''[[L'Impero romano (serie televisiva)|L'Impero romano]]'' (2016 - in corso)
*''[[Tribes and Empires: Storm of Prophecy]]'' (2017 - 2018)
*''[[Chernobyl (miniserie televisiva)|Chernobyl]]'' (2019)
*''[[Good Omens (miniserie televisiva)|Good Omens]]'' (2019)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Oppido, Dario}}
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[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Pier Carlo Boggio
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Gaux
18878
/* Citazioni di Pier Carlo Boggio */ le truppe austriache e la popolazione civile
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[[File:Pier Carlo Boggio.jpg|thumb|Pier Carlo Boggio]]
'''Pier Carlo Boggio''' (1827 – 1866), patriota, giornalista e politico italiano.
==Citazioni di Pier Carlo Boggio==
*[...] fin dal principio dello scontro a [[Battaglia di Magenta|Magenta]], apparvero sintomi di quello, che poi divenne manifestamente chiaro cioè che gli Austriaci non avevano cuore per la pugna. II rapporto di morti e feriti pubblicato dal Governo austriaco, dimostra la strage sproporzionata a cui soggiacquero<ref>Nel testo "soggiaquero".</ref> gli ufficiali. Questi ufficiali vestono come i soldati, né si può spiegare altrimenti tal fatto: esser eglino costretti ad esporsi più dell'usato per mantenere i soldati al posto, e farli combattere.<ref>Da ''[https://archive.org/details/bub_gb_JccsAAAAYAAJ/page/n4/mode/1up Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860]'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867, p. 177.</ref>
*La giornata di Magenta, scrive {{sic|Rustow}}<ref>Friedrich Wilhelm Rüstow (1821–1878), militare e scrittore tedesco naturalizzato svizzero.</ref>, fu per le armi degli alleati una gran vittoria Per la seconda volta, ed ora in modo più luminoso dimostrarono i Francesi la loro superiorità sugli Austriaci. Questa manifestavasi specialmente nel desiderio dell'attacco, nella smania di andare avanti. Ciò che dà nell'occhio è inoltre la diversità della direzione. – Vediamo nei generali francesi sempre un'azione propria, una personale iniziativa, mentre gli Austriaci non agiscono di proprio impulso, attendono sempre ordini. La tendenza all'attacco spinge i Francesi ad unirsi, a concentrarsi, mentre le tendenze difensive degli Austriaci li conducono ad isolarsi dove succede un attacco, e questo ha luogo con brigate isolate, e sempre per ordine superiore, le quali per lo più, opposte a forze superiori, vengono anche isolatamente battute.<ref>Da ''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867, p. 177.</ref>
*Spettacolo interessantissimo si era che ogni qual volta gli Austriaci approssimavansi in un villaggio, l'allarme vi si spargeva da cima a fondo; le botteghe, le case e le finestre chiudevansi; chi poteva se la svignava; le donne, specialmente le più giovani ed avvenenti, si nascondevano nelle stanze più recondite e nelle cantine; e così lasciavasi passare la bufera, che per solito di qua da Sesia non aveva lunga durata. Fatta preda, e dato sfogo a pazze ire con espressioni indecenti contro gli Italiani in genere ed i Piemontesi in ispecie, il nemico si ritirava col bottino; allora le imposte si riaprivano un tantino, e lasciavano scorgere un po' di volto umano che guardava di qua e di là per assicurarsi se la desiderata partenza avesse veramente e compiutamente avuto luogo. All'avvicinarsi poi delle truppe nostre, le finestre e le porte si spalancavano come per incanto, la gente usciva in folla e ci correva incontro dandoci il benvenuto e narrandoci affannata le depredazioni e le ansie sopportate. <ref>Da ''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867, p. 23.</ref>
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Garibaldi o la legge?''===
Anche l'ammirazione per gli [[Eroismo|Eroi]] ha i suoi confini.<br>Essa deve cessare dove comincia l'uomo.<br>L'eroe finisce, dove {{sic|allo}} impulso magnanimo della sua missione provvidenziale sottentra l'urto irriflessivo della passione.<br>[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che compie miracoli di valore per la libertà in America è un eroe, perché la missione di Garibaldi è quella di essere la spada della libertà dei popoli.<br>Garibaldi che vola attraverso l'Atlantico a prodigare il sangue per la sua terra {{sic|natìa}} nel 1848, è un eroe; perché è la patria che lo chiama all'armi.<br>Garibaldi che dai generosi ozi di Caprera scagliasi, alla testa di fanciulli che ha convertito in leoni, sull'abborrito Tedesco e ne purga le rive del Verbano, Varese, Como, e lo rintana fra i giochi e le balze del Tirolo, è un eroe, perché è l'Italia che gli grida «io voglio essere nazione per il mio diritto e nel nome di Vittorio Emanuele II».<br>Garibaldi che con un pugno di prodi sbarca a Marsala e libera la Sicilia dall'esoso Borbone è un eroe, perché lo chiama la campana della Gancia<ref>Riferimento alla campana della chiesa di Santa Maria degli Angeli (o chiesa della Gancia), nel centro storico di Palermo, che nel 1860 diede il segnale dell'inizio della rivolta contro i borbonici.</ref> che invece di accompagnare l'inno della vittoria e del riscatto, avrebbe suonato i rintocchi della terza agonia di un popolo di generosi se fosse loro mancato il soccorso dei fratelli e il braccio di Garibaldi...<br>Ma quando, firmati appena i preliminari di Villafranca<ref>Riferimento all'armistizio di Villafranca, nella seconda guerra d'indipendenza, tra Napoleone III e Francesco Giuseppe I d'Austria.</ref>, le sorti di dodici milioni d'Italiani dipendono da pochi giorni di pazienza e d'indugio, Garibaldi che vuol tentare ad ogni costo il passo della Cattolica non è più un eroe che il genio guidi, è un uomo che la passione {{sic|accieca}}. <!--(L'Eroe e l'Uomo, cap. I, pp. 3-4)-->
===''Vita di Giuseppe Garibaldi''===
È la notte del 10 maggio 1860.<br>Regnano in terra ed in mare il silenzio e la tenebra – ma in quel silenzio e in quella tenebra l'onda della costa sicula è rotta dalla corsa rapidissima, spaventosa di due {{sic|fantasimi}} immani.<br>Un cupo rombo – e – a quando a quando – il rapido guizzo d'una fiammella, o lo spruzzo di alquante scintille ne annunziano il passaggio – ma non è voce od altro indizio che riveli l'opera o la presenza dell'uomo.<br>Eppure queste non sono ombre fallaci, o fuggevoli apparizioni – esse portano nel loro seno la fortuna d'Italia – {{maiuscoletto|Giuseppe Garibaldi}} e i mille prodi che con lui hanno udito l'appello della eroica Sicilia!<br>Salpati da Genova la notte del 5 su due vapori di viva forza occupati in nome del più sacro dei diritti – il soccorso agli oppressi – questi generosi una sola cosa paventano – di giungere gli ultimi sul campo di battaglia.<br>Epperciò spingono, spingono, spingono, – e trovan lente al desiderio ardentissimo le ali rapidissime del vapore.<br>Ma venti, trenta navi napoletane fanno assidua e rigorosa guardia lungo le coste della Sicilia.<br>L'incorreggibile {{sic|Borbonide}} ha poste in mano ai fratelli le armi sacrileghe, le quali debbono ribadire nel sangue i ceppi ai fratelli.
==Citazioni su Pier Carlo Boggio==
*Ricordo che una notte, uscendo verso l'alba da un veglione della Pergola, con una brigata di spensierati d'ambo i sessi, mi trovai non so come insaccato dentro un ''fiacre'', il solo ancora disponibile, con altre quattro o cinque persone; mentre che l'onorevole Pier Carlo Boggio, il quale protestava di non voler fare la strada a piedi, spinto da otto o dieci mani sul cielo della carrozza, vi adagiava la sua piccola persona grassa e rotonda, [...]. Chi avrebbe pensato, vedendo in quello strano atteggiamento l'eloquente oppositore del ministero, l'autore delle lettere ad Emilio Ollivier intorno ai fatti di Torino, che pochi mesi dopo egli sarebbe scomparso a Lissa, nei gorghi dell'Adriatico, con gli avanzi del ''Re d'Italia''? ([[Ugo Pesci]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_kimIoGEO7QsC/mode/1up Garibaldi o la legge? Appello al popolo italiano]'', Tipografia scolastica di Sebastiano Franco e Figli, Torino, 1862.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_yYYOEE51s_wC/page/n4/mode/1up Vita di Giuseppe Garibaldi]'', Sebastiano Franco, Figlio e Compagnia, Torino, 1860.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Boggio, Pier Carlo}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Patrioti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
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18878
/* Citazioni di Pier Carlo Boggio */ NDR
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[[File:Pier Carlo Boggio.jpg|thumb|Pier Carlo Boggio]]
'''Pier Carlo Boggio''' (1827 – 1866), patriota, giornalista e politico italiano.
==Citazioni di Pier Carlo Boggio==
*[...] fin dal principio dello scontro a [[Battaglia di Magenta|Magenta]], apparvero sintomi di quello, che poi divenne manifestamente chiaro cioè che gli Austriaci non avevano cuore per la pugna. II rapporto di morti e feriti pubblicato dal Governo austriaco, dimostra la strage sproporzionata a cui soggiacquero<ref>Nel testo "soggiaquero".</ref> gli ufficiali. Questi ufficiali vestono come i soldati, né si può spiegare altrimenti tal fatto: esser eglino costretti ad esporsi più dell'usato per mantenere i soldati al posto, e farli combattere.<ref>Da ''[https://archive.org/details/bub_gb_JccsAAAAYAAJ/page/n4/mode/1up Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860]'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867, p. 177.</ref>
*La giornata di Magenta, scrive {{sic|Rustow}}<ref>Friedrich Wilhelm Rüstow (1821–1878), militare e scrittore tedesco naturalizzato svizzero.</ref>, fu per le armi degli alleati una gran vittoria Per la seconda volta, ed ora in modo più luminoso dimostrarono i Francesi la loro superiorità sugli Austriaci. Questa manifestavasi specialmente nel desiderio dell'attacco, nella smania di andare avanti. Ciò che dà nell'occhio è inoltre la diversità della direzione. – Vediamo nei generali francesi sempre un'azione propria, una personale iniziativa, mentre gli Austriaci non agiscono di proprio impulso, attendono sempre ordini. La tendenza all'attacco spinge i Francesi ad unirsi, a concentrarsi, mentre le tendenze difensive degli Austriaci li conducono ad isolarsi dove succede un attacco, e questo ha luogo con brigate isolate, e sempre per ordine superiore, le quali per lo più, opposte a forze superiori, vengono anche isolatamente battute.<ref>Da ''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867, p. 177.</ref>
*Spettacolo interessantissimo si era {{NDR|nella seconda guerra d'indipendenza}} che ogni qual volta gli Austriaci approssimavansi in un villaggio, l'allarme vi si spargeva da cima a fondo; le botteghe, le case e le finestre chiudevansi; chi poteva se la svignava; le donne, specialmente le più giovani ed avvenenti, si nascondevano nelle stanze più recondite e nelle cantine; e così lasciavasi passare la bufera, che per solito di qua da Sesia non aveva lunga durata. Fatta preda, e dato sfogo a pazze ire con espressioni indecenti contro gli Italiani in genere ed i Piemontesi in ispecie, il nemico si ritirava col bottino; allora le imposte si riaprivano un tantino, e lasciavano scorgere un po' di volto umano che guardava di qua e di là per assicurarsi se la desiderata partenza avesse veramente e compiutamente avuto luogo. All'avvicinarsi poi delle truppe nostre, le finestre e le porte si spalancavano come per incanto, la gente usciva in folla e ci correva incontro dandoci il benvenuto e narrandoci affannata le depredazioni e le ansie sopportate.<ref>Da ''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867, p. 23.</ref>
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Garibaldi o la legge?''===
Anche l'ammirazione per gli [[Eroismo|Eroi]] ha i suoi confini.<br>Essa deve cessare dove comincia l'uomo.<br>L'eroe finisce, dove {{sic|allo}} impulso magnanimo della sua missione provvidenziale sottentra l'urto irriflessivo della passione.<br>[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che compie miracoli di valore per la libertà in America è un eroe, perché la missione di Garibaldi è quella di essere la spada della libertà dei popoli.<br>Garibaldi che vola attraverso l'Atlantico a prodigare il sangue per la sua terra {{sic|natìa}} nel 1848, è un eroe; perché è la patria che lo chiama all'armi.<br>Garibaldi che dai generosi ozi di Caprera scagliasi, alla testa di fanciulli che ha convertito in leoni, sull'abborrito Tedesco e ne purga le rive del Verbano, Varese, Como, e lo rintana fra i giochi e le balze del Tirolo, è un eroe, perché è l'Italia che gli grida «io voglio essere nazione per il mio diritto e nel nome di Vittorio Emanuele II».<br>Garibaldi che con un pugno di prodi sbarca a Marsala e libera la Sicilia dall'esoso Borbone è un eroe, perché lo chiama la campana della Gancia<ref>Riferimento alla campana della chiesa di Santa Maria degli Angeli (o chiesa della Gancia), nel centro storico di Palermo, che nel 1860 diede il segnale dell'inizio della rivolta contro i borbonici.</ref> che invece di accompagnare l'inno della vittoria e del riscatto, avrebbe suonato i rintocchi della terza agonia di un popolo di generosi se fosse loro mancato il soccorso dei fratelli e il braccio di Garibaldi...<br>Ma quando, firmati appena i preliminari di Villafranca<ref>Riferimento all'armistizio di Villafranca, nella seconda guerra d'indipendenza, tra Napoleone III e Francesco Giuseppe I d'Austria.</ref>, le sorti di dodici milioni d'Italiani dipendono da pochi giorni di pazienza e d'indugio, Garibaldi che vuol tentare ad ogni costo il passo della Cattolica non è più un eroe che il genio guidi, è un uomo che la passione {{sic|accieca}}. <!--(L'Eroe e l'Uomo, cap. I, pp. 3-4)-->
===''Vita di Giuseppe Garibaldi''===
È la notte del 10 maggio 1860.<br>Regnano in terra ed in mare il silenzio e la tenebra – ma in quel silenzio e in quella tenebra l'onda della costa sicula è rotta dalla corsa rapidissima, spaventosa di due {{sic|fantasimi}} immani.<br>Un cupo rombo – e – a quando a quando – il rapido guizzo d'una fiammella, o lo spruzzo di alquante scintille ne annunziano il passaggio – ma non è voce od altro indizio che riveli l'opera o la presenza dell'uomo.<br>Eppure queste non sono ombre fallaci, o fuggevoli apparizioni – esse portano nel loro seno la fortuna d'Italia – {{maiuscoletto|Giuseppe Garibaldi}} e i mille prodi che con lui hanno udito l'appello della eroica Sicilia!<br>Salpati da Genova la notte del 5 su due vapori di viva forza occupati in nome del più sacro dei diritti – il soccorso agli oppressi – questi generosi una sola cosa paventano – di giungere gli ultimi sul campo di battaglia.<br>Epperciò spingono, spingono, spingono, – e trovan lente al desiderio ardentissimo le ali rapidissime del vapore.<br>Ma venti, trenta navi napoletane fanno assidua e rigorosa guardia lungo le coste della Sicilia.<br>L'incorreggibile {{sic|Borbonide}} ha poste in mano ai fratelli le armi sacrileghe, le quali debbono ribadire nel sangue i ceppi ai fratelli.
==Citazioni su Pier Carlo Boggio==
*Ricordo che una notte, uscendo verso l'alba da un veglione della Pergola, con una brigata di spensierati d'ambo i sessi, mi trovai non so come insaccato dentro un ''fiacre'', il solo ancora disponibile, con altre quattro o cinque persone; mentre che l'onorevole Pier Carlo Boggio, il quale protestava di non voler fare la strada a piedi, spinto da otto o dieci mani sul cielo della carrozza, vi adagiava la sua piccola persona grassa e rotonda, [...]. Chi avrebbe pensato, vedendo in quello strano atteggiamento l'eloquente oppositore del ministero, l'autore delle lettere ad Emilio Ollivier intorno ai fatti di Torino, che pochi mesi dopo egli sarebbe scomparso a Lissa, nei gorghi dell'Adriatico, con gli avanzi del ''Re d'Italia''? ([[Ugo Pesci]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_kimIoGEO7QsC/mode/1up Garibaldi o la legge? Appello al popolo italiano]'', Tipografia scolastica di Sebastiano Franco e Figli, Torino, 1862.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_yYYOEE51s_wC/page/n4/mode/1up Vita di Giuseppe Garibaldi]'', Sebastiano Franco, Figlio e Compagnia, Torino, 1860.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Boggio, Pier Carlo}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Patrioti italiani]]
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[[File:Pier Carlo Boggio.jpg|thumb|Pier Carlo Boggio]]
'''Pier Carlo Boggio''' (1827 – 1866), patriota, giornalista e politico italiano.
==''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)''==
*Spettacolo interessantissimo {{NDR|nella seconda guerra d'indipendenza}} si era che ogni qual volta gli Austriaci approssimavansi in un villaggio, l'allarme vi si spargeva da cima a fondo; le botteghe, le case e le finestre chiudevansi; chi poteva se la svignava; le donne, specialmente le più giovani ed avvenenti, si nascondevano nelle stanze più recondite e nelle cantine; e così lasciavasi passare la bufera, che per solito di qua da Sesia non aveva lunga durata. Fatta preda, e dato sfogo a pazze ire con espressioni indecenti contro gli Italiani in genere ed i Piemontesi in ispecie, il nemico si ritirava col bottino; allora le imposte si riaprivano un tantino, e lasciavano scorgere un po' di volto umano che guardava di qua e di là per assicurarsi se la desiderata partenza avesse veramente e compiutamente avuto luogo. All'avvicinarsi poi delle truppe nostre, le finestre e le porte si spalancavano come per incanto, la gente usciva in folla e ci correva incontro dandoci il benvenuto e narrandoci affannata le depredazioni e le ansie sopportate. (p. 23)
*La giornata di [[Battaglia di Magenta|Magenta]], scrive {{sic|Rustow}}<ref>Friedrich Wilhelm Rüstow (1821–1878), militare e scrittore tedesco naturalizzato svizzero.</ref>, fu per le armi degli alleati una gran vittoria Per la seconda volta, ed ora in modo più luminoso dimostrarono i Francesi la loro superiorità sugli Austriaci. Questa manifestavasi specialmente nel desiderio dell'attacco, nella smania di andare avanti. Ciò che dà nell'occhio è inoltre la diversità della direzione. – Vediamo nei generali francesi sempre un'azione propria, una personale iniziativa, mentre gli Austriaci non agiscono di proprio impulso, attendono sempre ordini. La tendenza all'attacco spinge i Francesi ad unirsi, a concentrarsi, mentre le tendenze difensive degli Austriaci li conducono ad isolarsi dove succede un attacco, e questo ha luogo con brigate isolate, e sempre per ordine superiore, le quali per lo più, opposte a forze superiori, vengono anche isolatamente battute. (p. 177)
*[...] fin dal principio dello scontro a Magenta, apparvero sintomi di quello, che poi divenne manifestamente chiaro cioè che gli Austriaci non avevano cuore per la pugna. II rapporto di morti e feriti pubblicato dal Governo austriaco, dimostra la strage sproporzionata a cui soggiacquero<ref>Nel testo "soggiaquero".</ref> gli ufficiali. Questi ufficiali vestono come i soldati, né si può spiegare altrimenti tal fatto: esser eglino costretti ad esporsi più dell'usato per mantenere i soldati al posto, e farli combattere. (p. 177)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Garibaldi o la legge?''===
Anche l'ammirazione per gli [[Eroismo|Eroi]] ha i suoi confini.<br>Essa deve cessare dove comincia l'uomo.<br>L'eroe finisce, dove {{sic|allo}} impulso magnanimo della sua missione provvidenziale sottentra l'urto irriflessivo della passione.<br>[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che compie miracoli di valore per la libertà in America è un eroe, perché la missione di Garibaldi è quella di essere la spada della libertà dei popoli.<br>Garibaldi che vola attraverso l'Atlantico a prodigare il sangue per la sua terra {{sic|natìa}} nel 1848, è un eroe; perché è la patria che lo chiama all'armi.<br>Garibaldi che dai generosi ozi di Caprera scagliasi, alla testa di fanciulli che ha convertito in leoni, sull'abborrito Tedesco e ne purga le rive del Verbano, Varese, Como, e lo rintana fra i giochi e le balze del Tirolo, è un eroe, perché è l'Italia che gli grida «io voglio essere nazione per il mio diritto e nel nome di Vittorio Emanuele II».<br>Garibaldi che con un pugno di prodi sbarca a Marsala e libera la Sicilia dall'esoso Borbone è un eroe, perché lo chiama la campana della Gancia<ref>Riferimento alla campana della chiesa di Santa Maria degli Angeli (o chiesa della Gancia), nel centro storico di Palermo, che nel 1860 diede il segnale dell'inizio della rivolta contro i borbonici.</ref> che invece di accompagnare l'inno della vittoria e del riscatto, avrebbe suonato i rintocchi della terza agonia di un popolo di generosi se fosse loro mancato il soccorso dei fratelli e il braccio di Garibaldi...<br>Ma quando, firmati appena i preliminari di Villafranca<ref>Riferimento all'armistizio di Villafranca, nella seconda guerra d'indipendenza, tra Napoleone III e Francesco Giuseppe I d'Austria.</ref>, le sorti di dodici milioni d'Italiani dipendono da pochi giorni di pazienza e d'indugio, Garibaldi che vuol tentare ad ogni costo il passo della Cattolica non è più un eroe che il genio guidi, è un uomo che la passione {{sic|accieca}}. <!--(L'Eroe e l'Uomo, cap. I, pp. 3-4)-->
===''Vita di Giuseppe Garibaldi''===
È la notte del 10 maggio 1860.<br>Regnano in terra ed in mare il silenzio e la tenebra – ma in quel silenzio e in quella tenebra l'onda della costa sicula è rotta dalla corsa rapidissima, spaventosa di due {{sic|fantasimi}} immani.<br>Un cupo rombo – e – a quando a quando – il rapido guizzo d'una fiammella, o lo spruzzo di alquante scintille ne annunziano il passaggio – ma non è voce od altro indizio che riveli l'opera o la presenza dell'uomo.<br>Eppure queste non sono ombre fallaci, o fuggevoli apparizioni – esse portano nel loro seno la fortuna d'Italia – {{maiuscoletto|Giuseppe Garibaldi}} e i mille prodi che con lui hanno udito l'appello della eroica Sicilia!<br>Salpati da Genova la notte del 5 su due vapori di viva forza occupati in nome del più sacro dei diritti – il soccorso agli oppressi – questi generosi una sola cosa paventano – di giungere gli ultimi sul campo di battaglia.<br>Epperciò spingono, spingono, spingono, – e trovan lente al desiderio ardentissimo le ali rapidissime del vapore.<br>Ma venti, trenta navi napoletane fanno assidua e rigorosa guardia lungo le coste della Sicilia.<br>L'incorreggibile {{sic|Borbonide}} ha poste in mano ai fratelli le armi sacrileghe, le quali debbono ribadire nel sangue i ceppi ai fratelli.
==Citazioni su Pier Carlo Boggio==
*Ricordo che una notte, uscendo verso l'alba da un veglione della Pergola, con una brigata di spensierati d'ambo i sessi, mi trovai non so come insaccato dentro un ''fiacre'', il solo ancora disponibile, con altre quattro o cinque persone; mentre che l'onorevole Pier Carlo Boggio, il quale protestava di non voler fare la strada a piedi, spinto da otto o dieci mani sul cielo della carrozza, vi adagiava la sua piccola persona grassa e rotonda, [...]. Chi avrebbe pensato, vedendo in quello strano atteggiamento l'eloquente oppositore del ministero, l'autore delle lettere ad Emilio Ollivier intorno ai fatti di Torino, che pochi mesi dopo egli sarebbe scomparso a Lissa, nei gorghi dell'Adriatico, con gli avanzi del ''Re d'Italia''? ([[Ugo Pesci]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_kimIoGEO7QsC/mode/1up Garibaldi o la legge? Appello al popolo italiano]'', Tipografia scolastica di Sebastiano Franco e Figli, Torino, 1862.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_JccsAAAAYAAJ/page/n4/mode/1up Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)]'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_yYYOEE51s_wC/page/n4/mode/1up Vita di Giuseppe Garibaldi]'', Sebastiano Franco, Figlio e Compagnia, Torino, 1860.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Boggio, Pier Carlo}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Patrioti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
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18878
/* Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860) */ capitoli
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[[File:Pier Carlo Boggio.jpg|thumb|Pier Carlo Boggio]]
'''Pier Carlo Boggio''' (1827 – 1866), patriota, giornalista e politico italiano.
==''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)''==
*Spettacolo interessantissimo {{NDR|nella seconda guerra d'indipendenza}} si era che ogni qual volta gli Austriaci approssimavansi in un villaggio, l'allarme vi si spargeva da cima a fondo; le botteghe, le case e le finestre chiudevansi; chi poteva se la svignava; le donne, specialmente le più giovani ed avvenenti, si nascondevano nelle stanze più recondite e nelle cantine; e così lasciavasi passare la bufera, che per solito di qua da Sesia non aveva lunga durata. Fatta preda, e dato sfogo a pazze ire con espressioni indecenti contro gli Italiani in genere ed i Piemontesi in ispecie, il nemico si ritirava col bottino; allora le imposte si riaprivano un tantino, e lasciavano scorgere un po' di volto umano che guardava di qua e di là per assicurarsi se la desiderata partenza avesse veramente e compiutamente avuto luogo. All'avvicinarsi poi delle truppe nostre, le finestre e le porte si spalancavano come per incanto, la gente usciva in folla e ci correva incontro dandoci il benvenuto e narrandoci affannata le depredazioni e le ansie sopportate. (cap. VII, p. 23)
*La giornata di [[Battaglia di Magenta|Magenta]], scrive {{sic|Rustow}}<ref>Friedrich Wilhelm Rüstow (1821–1878), militare e scrittore tedesco naturalizzato svizzero.</ref>, fu per le armi degli alleati una gran vittoria Per la seconda volta, ed ora in modo più luminoso dimostrarono i Francesi la loro superiorità sugli Austriaci. Questa manifestavasi specialmente nel desiderio dell'attacco, nella smania di andare avanti. Ciò che dà nell'occhio è inoltre la diversità della direzione. – Vediamo nei generali francesi sempre un'azione propria, una personale iniziativa, mentre gli Austriaci non agiscono di proprio impulso, attendono sempre ordini. La tendenza all'attacco spinge i Francesi ad unirsi, a concentrarsi, mentre le tendenze difensive degli Austriaci li conducono ad isolarsi dove succede un attacco, e questo ha luogo con brigate isolate, e sempre per ordine superiore, le quali per lo più, opposte a forze superiori, vengono anche isolatamente battute. (cap. VIII, p. 177)
*[...] fin dal principio dello scontro a Magenta, apparvero sintomi di quello, che poi divenne manifestamente chiaro cioè che gli Austriaci non avevano cuore per la pugna. II rapporto di morti e feriti pubblicato dal Governo austriaco, dimostra la strage sproporzionata a cui soggiacquero<ref>Nel testo "soggiaquero".</ref> gli ufficiali. Questi ufficiali vestono come i soldati, né si può spiegare altrimenti tal fatto: esser eglino costretti ad esporsi più dell'usato per mantenere i soldati al posto, e farli combattere. (cap. VIII, p. 177)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Garibaldi o la legge?''===
Anche l'ammirazione per gli [[Eroismo|Eroi]] ha i suoi confini.<br>Essa deve cessare dove comincia l'uomo.<br>L'eroe finisce, dove {{sic|allo}} impulso magnanimo della sua missione provvidenziale sottentra l'urto irriflessivo della passione.<br>[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che compie miracoli di valore per la libertà in America è un eroe, perché la missione di Garibaldi è quella di essere la spada della libertà dei popoli.<br>Garibaldi che vola attraverso l'Atlantico a prodigare il sangue per la sua terra {{sic|natìa}} nel 1848, è un eroe; perché è la patria che lo chiama all'armi.<br>Garibaldi che dai generosi ozi di Caprera scagliasi, alla testa di fanciulli che ha convertito in leoni, sull'abborrito Tedesco e ne purga le rive del Verbano, Varese, Como, e lo rintana fra i giochi e le balze del Tirolo, è un eroe, perché è l'Italia che gli grida «io voglio essere nazione per il mio diritto e nel nome di Vittorio Emanuele II».<br>Garibaldi che con un pugno di prodi sbarca a Marsala e libera la Sicilia dall'esoso Borbone è un eroe, perché lo chiama la campana della Gancia<ref>Riferimento alla campana della chiesa di Santa Maria degli Angeli (o chiesa della Gancia), nel centro storico di Palermo, che nel 1860 diede il segnale dell'inizio della rivolta contro i borbonici.</ref> che invece di accompagnare l'inno della vittoria e del riscatto, avrebbe suonato i rintocchi della terza agonia di un popolo di generosi se fosse loro mancato il soccorso dei fratelli e il braccio di Garibaldi...<br>Ma quando, firmati appena i preliminari di Villafranca<ref>Riferimento all'armistizio di Villafranca, nella seconda guerra d'indipendenza, tra Napoleone III e Francesco Giuseppe I d'Austria.</ref>, le sorti di dodici milioni d'Italiani dipendono da pochi giorni di pazienza e d'indugio, Garibaldi che vuol tentare ad ogni costo il passo della Cattolica non è più un eroe che il genio guidi, è un uomo che la passione {{sic|accieca}}. <!--(L'Eroe e l'Uomo, cap. I, pp. 3-4)-->
===''Vita di Giuseppe Garibaldi''===
È la notte del 10 maggio 1860.<br>Regnano in terra ed in mare il silenzio e la tenebra – ma in quel silenzio e in quella tenebra l'onda della costa sicula è rotta dalla corsa rapidissima, spaventosa di due {{sic|fantasimi}} immani.<br>Un cupo rombo – e – a quando a quando – il rapido guizzo d'una fiammella, o lo spruzzo di alquante scintille ne annunziano il passaggio – ma non è voce od altro indizio che riveli l'opera o la presenza dell'uomo.<br>Eppure queste non sono ombre fallaci, o fuggevoli apparizioni – esse portano nel loro seno la fortuna d'Italia – {{maiuscoletto|Giuseppe Garibaldi}} e i mille prodi che con lui hanno udito l'appello della eroica Sicilia!<br>Salpati da Genova la notte del 5 su due vapori di viva forza occupati in nome del più sacro dei diritti – il soccorso agli oppressi – questi generosi una sola cosa paventano – di giungere gli ultimi sul campo di battaglia.<br>Epperciò spingono, spingono, spingono, – e trovan lente al desiderio ardentissimo le ali rapidissime del vapore.<br>Ma venti, trenta navi napoletane fanno assidua e rigorosa guardia lungo le coste della Sicilia.<br>L'incorreggibile {{sic|Borbonide}} ha poste in mano ai fratelli le armi sacrileghe, le quali debbono ribadire nel sangue i ceppi ai fratelli.
==Citazioni su Pier Carlo Boggio==
*Ricordo che una notte, uscendo verso l'alba da un veglione della Pergola, con una brigata di spensierati d'ambo i sessi, mi trovai non so come insaccato dentro un ''fiacre'', il solo ancora disponibile, con altre quattro o cinque persone; mentre che l'onorevole Pier Carlo Boggio, il quale protestava di non voler fare la strada a piedi, spinto da otto o dieci mani sul cielo della carrozza, vi adagiava la sua piccola persona grassa e rotonda, [...]. Chi avrebbe pensato, vedendo in quello strano atteggiamento l'eloquente oppositore del ministero, l'autore delle lettere ad Emilio Ollivier intorno ai fatti di Torino, che pochi mesi dopo egli sarebbe scomparso a Lissa, nei gorghi dell'Adriatico, con gli avanzi del ''Re d'Italia''? ([[Ugo Pesci]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_kimIoGEO7QsC/mode/1up Garibaldi o la legge? Appello al popolo italiano]'', Tipografia scolastica di Sebastiano Franco e Figli, Torino, 1862.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_JccsAAAAYAAJ/page/n4/mode/1up Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)]'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_yYYOEE51s_wC/page/n4/mode/1up Vita di Giuseppe Garibaldi]'', Sebastiano Franco, Figlio e Compagnia, Torino, 1860.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Boggio, Pier Carlo}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Patrioti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
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18878
/* Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860) */ battaglia di Solferino
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[[File:Pier Carlo Boggio.jpg|thumb|Pier Carlo Boggio]]
'''Pier Carlo Boggio''' (1827 – 1866), patriota, giornalista e politico italiano.
==''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)''==
*Spettacolo interessantissimo {{NDR|nella seconda guerra d'indipendenza}} si era che ogni qual volta gli Austriaci approssimavansi in un villaggio, l'allarme vi si spargeva da cima a fondo; le botteghe, le case e le finestre chiudevansi; chi poteva se la svignava; le donne, specialmente le più giovani ed avvenenti, si nascondevano nelle stanze più recondite e nelle cantine; e così lasciavasi passare la bufera, che per solito di qua da Sesia non aveva lunga durata. Fatta preda, e dato sfogo a pazze ire con espressioni indecenti contro gli Italiani in genere ed i Piemontesi in ispecie, il nemico si ritirava col bottino; allora le imposte si riaprivano un tantino, e lasciavano scorgere un po' di volto umano che guardava di qua e di là per assicurarsi se la desiderata partenza avesse veramente e compiutamente avuto luogo. All'avvicinarsi poi delle truppe nostre, le finestre e le porte si spalancavano come per incanto, la gente usciva in folla e ci correva incontro dandoci il benvenuto e narrandoci affannata le depredazioni e le ansie sopportate. (cap. VII, p. 23)
*La giornata di [[Battaglia di Magenta|Magenta]], scrive {{sic|Rustow}}<ref>Friedrich Wilhelm Rüstow (1821–1878), militare e scrittore tedesco naturalizzato svizzero.</ref>, fu per le armi degli alleati una gran vittoria Per la seconda volta, ed ora in modo più luminoso dimostrarono i Francesi la loro superiorità sugli Austriaci. Questa manifestavasi specialmente nel desiderio dell'attacco, nella smania di andare avanti. Ciò che dà nell'occhio è inoltre la diversità della direzione. – Vediamo nei generali francesi sempre un'azione propria, una personale iniziativa, mentre gli Austriaci non agiscono di proprio impulso, attendono sempre ordini. La tendenza all'attacco spinge i Francesi ad unirsi, a concentrarsi, mentre le tendenze difensive degli Austriaci li conducono ad isolarsi dove succede un attacco, e questo ha luogo con brigate isolate, e sempre per ordine superiore, le quali per lo più, opposte a forze superiori, vengono anche isolatamente battute. (cap. VIII, p. 177)
*[...] fin dal principio dello scontro a Magenta, apparvero sintomi di quello, che poi divenne manifestamente chiaro cioè che gli Austriaci non avevano cuore per la pugna. II rapporto di morti e feriti pubblicato dal Governo austriaco, dimostra la strage sproporzionata a cui soggiacquero<ref>Nel testo "soggiaquero".</ref> gli ufficiali. Questi ufficiali vestono come i soldati, né si può spiegare altrimenti tal fatto: esser eglino costretti ad esporsi più dell'usato per mantenere i soldati al posto, e farli combattere. (cap. VIII, p. 177)
*Varii furono i giudizi sulla [[battaglia di Solferino]]. Si appuntò, dice Ferdinando Lecomte, l'imperatore d'Austria d'aver voluto dare la battaglia di Solferino, avendo il Mincio alle spalle, invece di concentrare i suoi sforzi per assalire gli alleati al passaggio del fiume. L'armata austriaca avrebbe dovuto, secondo gli uni, restare nel quadrilatero; avrebbe dovuto, secondo altri, ripiegarsi sul Mincio quando incontrò gli alleati.<br>Tali rimproveri non sembrano abbastanza fondati; è pericoloso senza dubbio d'ingaggiar battaglia avendo un fiume alle spalle. A Friedland, per esempio, i Russi pagarono caro un tale errore. Ma nel caso speciale degli Austriaci, il Mincio, coperto da numerosi posti e da due fortezze, non presentava l'ordinario inconveniente di tali situazioni. (p. 300)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Garibaldi o la legge?''===
Anche l'ammirazione per gli [[Eroismo|Eroi]] ha i suoi confini.<br>Essa deve cessare dove comincia l'uomo.<br>L'eroe finisce, dove {{sic|allo}} impulso magnanimo della sua missione provvidenziale sottentra l'urto irriflessivo della passione.<br>[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che compie miracoli di valore per la libertà in America è un eroe, perché la missione di Garibaldi è quella di essere la spada della libertà dei popoli.<br>Garibaldi che vola attraverso l'Atlantico a prodigare il sangue per la sua terra {{sic|natìa}} nel 1848, è un eroe; perché è la patria che lo chiama all'armi.<br>Garibaldi che dai generosi ozi di Caprera scagliasi, alla testa di fanciulli che ha convertito in leoni, sull'abborrito Tedesco e ne purga le rive del Verbano, Varese, Como, e lo rintana fra i giochi e le balze del Tirolo, è un eroe, perché è l'Italia che gli grida «io voglio essere nazione per il mio diritto e nel nome di Vittorio Emanuele II».<br>Garibaldi che con un pugno di prodi sbarca a Marsala e libera la Sicilia dall'esoso Borbone è un eroe, perché lo chiama la campana della Gancia<ref>Riferimento alla campana della chiesa di Santa Maria degli Angeli (o chiesa della Gancia), nel centro storico di Palermo, che nel 1860 diede il segnale dell'inizio della rivolta contro i borbonici.</ref> che invece di accompagnare l'inno della vittoria e del riscatto, avrebbe suonato i rintocchi della terza agonia di un popolo di generosi se fosse loro mancato il soccorso dei fratelli e il braccio di Garibaldi...<br>Ma quando, firmati appena i preliminari di Villafranca<ref>Riferimento all'armistizio di Villafranca, nella seconda guerra d'indipendenza, tra Napoleone III e Francesco Giuseppe I d'Austria.</ref>, le sorti di dodici milioni d'Italiani dipendono da pochi giorni di pazienza e d'indugio, Garibaldi che vuol tentare ad ogni costo il passo della Cattolica non è più un eroe che il genio guidi, è un uomo che la passione {{sic|accieca}}. <!--(L'Eroe e l'Uomo, cap. I, pp. 3-4)-->
===''Vita di Giuseppe Garibaldi''===
È la notte del 10 maggio 1860.<br>Regnano in terra ed in mare il silenzio e la tenebra – ma in quel silenzio e in quella tenebra l'onda della costa sicula è rotta dalla corsa rapidissima, spaventosa di due {{sic|fantasimi}} immani.<br>Un cupo rombo – e – a quando a quando – il rapido guizzo d'una fiammella, o lo spruzzo di alquante scintille ne annunziano il passaggio – ma non è voce od altro indizio che riveli l'opera o la presenza dell'uomo.<br>Eppure queste non sono ombre fallaci, o fuggevoli apparizioni – esse portano nel loro seno la fortuna d'Italia – {{maiuscoletto|Giuseppe Garibaldi}} e i mille prodi che con lui hanno udito l'appello della eroica Sicilia!<br>Salpati da Genova la notte del 5 su due vapori di viva forza occupati in nome del più sacro dei diritti – il soccorso agli oppressi – questi generosi una sola cosa paventano – di giungere gli ultimi sul campo di battaglia.<br>Epperciò spingono, spingono, spingono, – e trovan lente al desiderio ardentissimo le ali rapidissime del vapore.<br>Ma venti, trenta navi napoletane fanno assidua e rigorosa guardia lungo le coste della Sicilia.<br>L'incorreggibile {{sic|Borbonide}} ha poste in mano ai fratelli le armi sacrileghe, le quali debbono ribadire nel sangue i ceppi ai fratelli.
==Citazioni su Pier Carlo Boggio==
*Ricordo che una notte, uscendo verso l'alba da un veglione della Pergola, con una brigata di spensierati d'ambo i sessi, mi trovai non so come insaccato dentro un ''fiacre'', il solo ancora disponibile, con altre quattro o cinque persone; mentre che l'onorevole Pier Carlo Boggio, il quale protestava di non voler fare la strada a piedi, spinto da otto o dieci mani sul cielo della carrozza, vi adagiava la sua piccola persona grassa e rotonda, [...]. Chi avrebbe pensato, vedendo in quello strano atteggiamento l'eloquente oppositore del ministero, l'autore delle lettere ad Emilio Ollivier intorno ai fatti di Torino, che pochi mesi dopo egli sarebbe scomparso a Lissa, nei gorghi dell'Adriatico, con gli avanzi del ''Re d'Italia''? ([[Ugo Pesci]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_kimIoGEO7QsC/mode/1up Garibaldi o la legge? Appello al popolo italiano]'', Tipografia scolastica di Sebastiano Franco e Figli, Torino, 1862.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_JccsAAAAYAAJ/page/n4/mode/1up Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)]'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_yYYOEE51s_wC/page/n4/mode/1up Vita di Giuseppe Garibaldi]'', Sebastiano Franco, Figlio e Compagnia, Torino, 1860.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Boggio, Pier Carlo}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Patrioti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
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/* Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860) */ capitolo
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[[File:Pier Carlo Boggio.jpg|thumb|Pier Carlo Boggio]]
'''Pier Carlo Boggio''' (1827 – 1866), patriota, giornalista e politico italiano.
==''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)''==
*Spettacolo interessantissimo {{NDR|nella seconda guerra d'indipendenza}} si era che ogni qual volta gli Austriaci approssimavansi in un villaggio, l'allarme vi si spargeva da cima a fondo; le botteghe, le case e le finestre chiudevansi; chi poteva se la svignava; le donne, specialmente le più giovani ed avvenenti, si nascondevano nelle stanze più recondite e nelle cantine; e così lasciavasi passare la bufera, che per solito di qua da Sesia non aveva lunga durata. Fatta preda, e dato sfogo a pazze ire con espressioni indecenti contro gli Italiani in genere ed i Piemontesi in ispecie, il nemico si ritirava col bottino; allora le imposte si riaprivano un tantino, e lasciavano scorgere un po' di volto umano che guardava di qua e di là per assicurarsi se la desiderata partenza avesse veramente e compiutamente avuto luogo. All'avvicinarsi poi delle truppe nostre, le finestre e le porte si spalancavano come per incanto, la gente usciva in folla e ci correva incontro dandoci il benvenuto e narrandoci affannata le depredazioni e le ansie sopportate. (cap. VII, p. 23)
*La giornata di [[Battaglia di Magenta|Magenta]], scrive {{sic|Rustow}}<ref>Friedrich Wilhelm Rüstow (1821–1878), militare e scrittore tedesco naturalizzato svizzero.</ref>, fu per le armi degli alleati una gran vittoria Per la seconda volta, ed ora in modo più luminoso dimostrarono i Francesi la loro superiorità sugli Austriaci. Questa manifestavasi specialmente nel desiderio dell'attacco, nella smania di andare avanti. Ciò che dà nell'occhio è inoltre la diversità della direzione. – Vediamo nei generali francesi sempre un'azione propria, una personale iniziativa, mentre gli Austriaci non agiscono di proprio impulso, attendono sempre ordini. La tendenza all'attacco spinge i Francesi ad unirsi, a concentrarsi, mentre le tendenze difensive degli Austriaci li conducono ad isolarsi dove succede un attacco, e questo ha luogo con brigate isolate, e sempre per ordine superiore, le quali per lo più, opposte a forze superiori, vengono anche isolatamente battute. (cap. VIII, p. 177)
*[...] fin dal principio dello scontro a Magenta, apparvero sintomi di quello, che poi divenne manifestamente chiaro cioè che gli Austriaci non avevano cuore per la pugna. II rapporto di morti e feriti pubblicato dal Governo austriaco, dimostra la strage sproporzionata a cui soggiacquero<ref>Nel testo "soggiaquero".</ref> gli ufficiali. Questi ufficiali vestono come i soldati, né si può spiegare altrimenti tal fatto: esser eglino costretti ad esporsi più dell'usato per mantenere i soldati al posto, e farli combattere. (cap. VIII, p. 177)
*Varii furono i giudizi sulla [[battaglia di Solferino]]. Si appuntò, dice Ferdinando Lecomte, l'imperatore d'Austria d'aver voluto dare la battaglia di Solferino, avendo il Mincio alle spalle, invece di concentrare i suoi sforzi per assalire gli alleati al passaggio del fiume. L'armata austriaca avrebbe dovuto, secondo gli uni, restare nel quadrilatero; avrebbe dovuto, secondo altri, ripiegarsi sul Mincio quando incontrò gli alleati.<br>Tali rimproveri non sembrano abbastanza fondati; è pericoloso senza dubbio d'ingaggiar battaglia avendo un fiume alle spalle. A Friedland, per esempio, i Russi pagarono caro un tale errore. Ma nel caso speciale degli Austriaci, il Mincio, coperto da numerosi posti e da due fortezze, non presentava l'ordinario inconveniente di tali situazioni. (cap. IX, p. 300)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Garibaldi o la legge?''===
Anche l'ammirazione per gli [[Eroismo|Eroi]] ha i suoi confini.<br>Essa deve cessare dove comincia l'uomo.<br>L'eroe finisce, dove {{sic|allo}} impulso magnanimo della sua missione provvidenziale sottentra l'urto irriflessivo della passione.<br>[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che compie miracoli di valore per la libertà in America è un eroe, perché la missione di Garibaldi è quella di essere la spada della libertà dei popoli.<br>Garibaldi che vola attraverso l'Atlantico a prodigare il sangue per la sua terra {{sic|natìa}} nel 1848, è un eroe; perché è la patria che lo chiama all'armi.<br>Garibaldi che dai generosi ozi di Caprera scagliasi, alla testa di fanciulli che ha convertito in leoni, sull'abborrito Tedesco e ne purga le rive del Verbano, Varese, Como, e lo rintana fra i giochi e le balze del Tirolo, è un eroe, perché è l'Italia che gli grida «io voglio essere nazione per il mio diritto e nel nome di Vittorio Emanuele II».<br>Garibaldi che con un pugno di prodi sbarca a Marsala e libera la Sicilia dall'esoso Borbone è un eroe, perché lo chiama la campana della Gancia<ref>Riferimento alla campana della chiesa di Santa Maria degli Angeli (o chiesa della Gancia), nel centro storico di Palermo, che nel 1860 diede il segnale dell'inizio della rivolta contro i borbonici.</ref> che invece di accompagnare l'inno della vittoria e del riscatto, avrebbe suonato i rintocchi della terza agonia di un popolo di generosi se fosse loro mancato il soccorso dei fratelli e il braccio di Garibaldi...<br>Ma quando, firmati appena i preliminari di Villafranca<ref>Riferimento all'armistizio di Villafranca, nella seconda guerra d'indipendenza, tra Napoleone III e Francesco Giuseppe I d'Austria.</ref>, le sorti di dodici milioni d'Italiani dipendono da pochi giorni di pazienza e d'indugio, Garibaldi che vuol tentare ad ogni costo il passo della Cattolica non è più un eroe che il genio guidi, è un uomo che la passione {{sic|accieca}}. <!--(L'Eroe e l'Uomo, cap. I, pp. 3-4)-->
===''Vita di Giuseppe Garibaldi''===
È la notte del 10 maggio 1860.<br>Regnano in terra ed in mare il silenzio e la tenebra – ma in quel silenzio e in quella tenebra l'onda della costa sicula è rotta dalla corsa rapidissima, spaventosa di due {{sic|fantasimi}} immani.<br>Un cupo rombo – e – a quando a quando – il rapido guizzo d'una fiammella, o lo spruzzo di alquante scintille ne annunziano il passaggio – ma non è voce od altro indizio che riveli l'opera o la presenza dell'uomo.<br>Eppure queste non sono ombre fallaci, o fuggevoli apparizioni – esse portano nel loro seno la fortuna d'Italia – {{maiuscoletto|Giuseppe Garibaldi}} e i mille prodi che con lui hanno udito l'appello della eroica Sicilia!<br>Salpati da Genova la notte del 5 su due vapori di viva forza occupati in nome del più sacro dei diritti – il soccorso agli oppressi – questi generosi una sola cosa paventano – di giungere gli ultimi sul campo di battaglia.<br>Epperciò spingono, spingono, spingono, – e trovan lente al desiderio ardentissimo le ali rapidissime del vapore.<br>Ma venti, trenta navi napoletane fanno assidua e rigorosa guardia lungo le coste della Sicilia.<br>L'incorreggibile {{sic|Borbonide}} ha poste in mano ai fratelli le armi sacrileghe, le quali debbono ribadire nel sangue i ceppi ai fratelli.
==Citazioni su Pier Carlo Boggio==
*Ricordo che una notte, uscendo verso l'alba da un veglione della Pergola, con una brigata di spensierati d'ambo i sessi, mi trovai non so come insaccato dentro un ''fiacre'', il solo ancora disponibile, con altre quattro o cinque persone; mentre che l'onorevole Pier Carlo Boggio, il quale protestava di non voler fare la strada a piedi, spinto da otto o dieci mani sul cielo della carrozza, vi adagiava la sua piccola persona grassa e rotonda, [...]. Chi avrebbe pensato, vedendo in quello strano atteggiamento l'eloquente oppositore del ministero, l'autore delle lettere ad Emilio Ollivier intorno ai fatti di Torino, che pochi mesi dopo egli sarebbe scomparso a Lissa, nei gorghi dell'Adriatico, con gli avanzi del ''Re d'Italia''? ([[Ugo Pesci]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_kimIoGEO7QsC/mode/1up Garibaldi o la legge? Appello al popolo italiano]'', Tipografia scolastica di Sebastiano Franco e Figli, Torino, 1862.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_JccsAAAAYAAJ/page/n4/mode/1up Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)]'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_yYYOEE51s_wC/page/n4/mode/1up Vita di Giuseppe Garibaldi]'', Sebastiano Franco, Figlio e Compagnia, Torino, 1860.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Boggio, Pier Carlo}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Patrioti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
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18878
/* Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860) */ nota Lecomte
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'''Pier Carlo Boggio''' (1827 – 1866), patriota, giornalista e politico italiano.
==''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)''==
*Spettacolo interessantissimo {{NDR|nella seconda guerra d'indipendenza}} si era che ogni qual volta gli Austriaci approssimavansi in un villaggio, l'allarme vi si spargeva da cima a fondo; le botteghe, le case e le finestre chiudevansi; chi poteva se la svignava; le donne, specialmente le più giovani ed avvenenti, si nascondevano nelle stanze più recondite e nelle cantine; e così lasciavasi passare la bufera, che per solito di qua da Sesia non aveva lunga durata. Fatta preda, e dato sfogo a pazze ire con espressioni indecenti contro gli Italiani in genere ed i Piemontesi in ispecie, il nemico si ritirava col bottino; allora le imposte si riaprivano un tantino, e lasciavano scorgere un po' di volto umano che guardava di qua e di là per assicurarsi se la desiderata partenza avesse veramente e compiutamente avuto luogo. All'avvicinarsi poi delle truppe nostre, le finestre e le porte si spalancavano come per incanto, la gente usciva in folla e ci correva incontro dandoci il benvenuto e narrandoci affannata le depredazioni e le ansie sopportate. (cap. VII, p. 23)
*La giornata di [[Battaglia di Magenta|Magenta]], scrive {{sic|Rustow}}<ref>Friedrich Wilhelm Rüstow (1821–1878), militare e scrittore tedesco naturalizzato svizzero.</ref>, fu per le armi degli alleati una gran vittoria Per la seconda volta, ed ora in modo più luminoso dimostrarono i Francesi la loro superiorità sugli Austriaci. Questa manifestavasi specialmente nel desiderio dell'attacco, nella smania di andare avanti. Ciò che dà nell'occhio è inoltre la diversità della direzione. – Vediamo nei generali francesi sempre un'azione propria, una personale iniziativa, mentre gli Austriaci non agiscono di proprio impulso, attendono sempre ordini. La tendenza all'attacco spinge i Francesi ad unirsi, a concentrarsi, mentre le tendenze difensive degli Austriaci li conducono ad isolarsi dove succede un attacco, e questo ha luogo con brigate isolate, e sempre per ordine superiore, le quali per lo più, opposte a forze superiori, vengono anche isolatamente battute. (cap. VIII, p. 177)
*[...] fin dal principio dello scontro a Magenta, apparvero sintomi di quello, che poi divenne manifestamente chiaro cioè che gli Austriaci non avevano cuore per la pugna. II rapporto di morti e feriti pubblicato dal Governo austriaco, dimostra la strage sproporzionata a cui soggiacquero<ref>Nel testo "soggiaquero".</ref> gli ufficiali. Questi ufficiali vestono come i soldati, né si può spiegare altrimenti tal fatto: esser eglino costretti ad esporsi più dell'usato per mantenere i soldati al posto, e farli combattere. (cap. VIII, p. 177)
*Varii furono i giudizi sulla [[battaglia di Solferino]]. Si appuntò, dice Ferdinando Lecomte<ref>Ferdinand Lecomte (1826–1899), scrittore, storico e militare svizzero.</ref>, l'imperatore d'Austria d'aver voluto dare la battaglia di Solferino, avendo il Mincio alle spalle, invece di concentrare i suoi sforzi per assalire gli alleati al passaggio del fiume. L'armata austriaca avrebbe dovuto, secondo gli uni, restare nel quadrilatero; avrebbe dovuto, secondo altri, ripiegarsi sul Mincio quando incontrò gli alleati.<br>Tali rimproveri non sembrano abbastanza fondati; è pericoloso senza dubbio d'ingaggiar battaglia avendo un fiume alle spalle. A Friedland, per esempio, i Russi pagarono caro un tale errore. Ma nel caso speciale degli Austriaci, il Mincio, coperto da numerosi posti e da due fortezze, non presentava l'ordinario inconveniente di tali situazioni. (cap. IX, p. 300)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Garibaldi o la legge?''===
Anche l'ammirazione per gli [[Eroismo|Eroi]] ha i suoi confini.<br>Essa deve cessare dove comincia l'uomo.<br>L'eroe finisce, dove {{sic|allo}} impulso magnanimo della sua missione provvidenziale sottentra l'urto irriflessivo della passione.<br>[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che compie miracoli di valore per la libertà in America è un eroe, perché la missione di Garibaldi è quella di essere la spada della libertà dei popoli.<br>Garibaldi che vola attraverso l'Atlantico a prodigare il sangue per la sua terra {{sic|natìa}} nel 1848, è un eroe; perché è la patria che lo chiama all'armi.<br>Garibaldi che dai generosi ozi di Caprera scagliasi, alla testa di fanciulli che ha convertito in leoni, sull'abborrito Tedesco e ne purga le rive del Verbano, Varese, Como, e lo rintana fra i giochi e le balze del Tirolo, è un eroe, perché è l'Italia che gli grida «io voglio essere nazione per il mio diritto e nel nome di Vittorio Emanuele II».<br>Garibaldi che con un pugno di prodi sbarca a Marsala e libera la Sicilia dall'esoso Borbone è un eroe, perché lo chiama la campana della Gancia<ref>Riferimento alla campana della chiesa di Santa Maria degli Angeli (o chiesa della Gancia), nel centro storico di Palermo, che nel 1860 diede il segnale dell'inizio della rivolta contro i borbonici.</ref> che invece di accompagnare l'inno della vittoria e del riscatto, avrebbe suonato i rintocchi della terza agonia di un popolo di generosi se fosse loro mancato il soccorso dei fratelli e il braccio di Garibaldi...<br>Ma quando, firmati appena i preliminari di Villafranca<ref>Riferimento all'armistizio di Villafranca, nella seconda guerra d'indipendenza, tra Napoleone III e Francesco Giuseppe I d'Austria.</ref>, le sorti di dodici milioni d'Italiani dipendono da pochi giorni di pazienza e d'indugio, Garibaldi che vuol tentare ad ogni costo il passo della Cattolica non è più un eroe che il genio guidi, è un uomo che la passione {{sic|accieca}}. <!--(L'Eroe e l'Uomo, cap. I, pp. 3-4)-->
===''Vita di Giuseppe Garibaldi''===
È la notte del 10 maggio 1860.<br>Regnano in terra ed in mare il silenzio e la tenebra – ma in quel silenzio e in quella tenebra l'onda della costa sicula è rotta dalla corsa rapidissima, spaventosa di due {{sic|fantasimi}} immani.<br>Un cupo rombo – e – a quando a quando – il rapido guizzo d'una fiammella, o lo spruzzo di alquante scintille ne annunziano il passaggio – ma non è voce od altro indizio che riveli l'opera o la presenza dell'uomo.<br>Eppure queste non sono ombre fallaci, o fuggevoli apparizioni – esse portano nel loro seno la fortuna d'Italia – {{maiuscoletto|Giuseppe Garibaldi}} e i mille prodi che con lui hanno udito l'appello della eroica Sicilia!<br>Salpati da Genova la notte del 5 su due vapori di viva forza occupati in nome del più sacro dei diritti – il soccorso agli oppressi – questi generosi una sola cosa paventano – di giungere gli ultimi sul campo di battaglia.<br>Epperciò spingono, spingono, spingono, – e trovan lente al desiderio ardentissimo le ali rapidissime del vapore.<br>Ma venti, trenta navi napoletane fanno assidua e rigorosa guardia lungo le coste della Sicilia.<br>L'incorreggibile {{sic|Borbonide}} ha poste in mano ai fratelli le armi sacrileghe, le quali debbono ribadire nel sangue i ceppi ai fratelli.
==Citazioni su Pier Carlo Boggio==
*Ricordo che una notte, uscendo verso l'alba da un veglione della Pergola, con una brigata di spensierati d'ambo i sessi, mi trovai non so come insaccato dentro un ''fiacre'', il solo ancora disponibile, con altre quattro o cinque persone; mentre che l'onorevole Pier Carlo Boggio, il quale protestava di non voler fare la strada a piedi, spinto da otto o dieci mani sul cielo della carrozza, vi adagiava la sua piccola persona grassa e rotonda, [...]. Chi avrebbe pensato, vedendo in quello strano atteggiamento l'eloquente oppositore del ministero, l'autore delle lettere ad Emilio Ollivier intorno ai fatti di Torino, che pochi mesi dopo egli sarebbe scomparso a Lissa, nei gorghi dell'Adriatico, con gli avanzi del ''Re d'Italia''? ([[Ugo Pesci]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_kimIoGEO7QsC/mode/1up Garibaldi o la legge? Appello al popolo italiano]'', Tipografia scolastica di Sebastiano Franco e Figli, Torino, 1862.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_JccsAAAAYAAJ/page/n4/mode/1up Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)]'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_yYYOEE51s_wC/page/n4/mode/1up Vita di Giuseppe Garibaldi]'', Sebastiano Franco, Figlio e Compagnia, Torino, 1860.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Patrioti italiani]]
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18878
/* Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860) */ nota
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[[File:Pier Carlo Boggio.jpg|thumb|Pier Carlo Boggio]]
'''Pier Carlo Boggio''' (1827 – 1866), patriota, giornalista e politico italiano.
==''Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)''==
*Spettacolo interessantissimo {{NDR|nella seconda guerra d'indipendenza}} si era che ogni qual volta gli Austriaci approssimavansi in un villaggio, l'allarme vi si spargeva da cima a fondo; le botteghe, le case e le finestre chiudevansi; chi poteva se la svignava; le donne, specialmente le più giovani ed avvenenti, si nascondevano nelle stanze più recondite e nelle cantine; e così lasciavasi passare la bufera, che per solito di qua da Sesia non aveva lunga durata. Fatta preda, e dato sfogo a pazze ire con espressioni indecenti contro gli Italiani in genere ed i Piemontesi in ispecie, il nemico si ritirava col bottino; allora le imposte si riaprivano un tantino, e lasciavano scorgere un po' di volto umano che guardava di qua e di là per assicurarsi se la desiderata partenza avesse veramente e compiutamente avuto luogo. All'avvicinarsi poi delle truppe nostre, le finestre e le porte si spalancavano come per incanto, la gente usciva in folla e ci correva incontro dandoci il benvenuto e narrandoci affannata le depredazioni e le ansie sopportate. (cap. VII, p. 23)
*La giornata di [[Battaglia di Magenta|Magenta]], scrive {{sic|Rustow}}<ref>Friedrich Wilhelm Rüstow (1821–1878), militare e scrittore tedesco naturalizzato svizzero.</ref>, fu per le armi degli alleati una gran vittoria Per la seconda volta, ed ora in modo più luminoso dimostrarono i Francesi la loro superiorità sugli Austriaci. Questa manifestavasi specialmente nel desiderio dell'attacco, nella smania di andare avanti. Ciò che dà nell'occhio è inoltre la diversità della direzione. – Vediamo nei generali francesi sempre un'azione propria, una personale iniziativa, mentre gli Austriaci non agiscono di proprio impulso, attendono sempre ordini. La tendenza all'attacco spinge i Francesi ad unirsi, a concentrarsi, mentre le tendenze difensive degli Austriaci li conducono ad isolarsi dove succede un attacco, e questo ha luogo con brigate isolate, e sempre per ordine superiore, le quali per lo più, opposte a forze superiori, vengono anche isolatamente battute. (cap. VIII, p. 177)
*[...] fin dal principio dello scontro a Magenta, apparvero sintomi di quello, che poi divenne manifestamente chiaro cioè che gli Austriaci non avevano cuore per la pugna. II rapporto di morti e feriti pubblicato dal Governo austriaco, dimostra la strage sproporzionata a cui soggiacquero<ref>Nel testo "soggiaquero".</ref> gli ufficiali. Questi ufficiali vestono come i soldati, né si può spiegare altrimenti tal fatto: esser eglino costretti ad esporsi più dell'usato per mantenere i soldati al posto, e farli combattere. (cap. VIII, p. 177)
*Varii furono i giudizi sulla [[battaglia di Solferino]]. Si appuntò, dice Ferdinando Lecomte<ref>Ferdinand Lecomte (1826–1899), scrittore, storico e militare svizzero.</ref>, l'imperatore d'Austria<ref>[[Francesco Giuseppe I d'Austria]].</ref> d'aver voluto dare la battaglia di Solferino, avendo il Mincio alle spalle, invece di concentrare i suoi sforzi per assalire gli alleati al passaggio del fiume. L'armata austriaca avrebbe dovuto, secondo gli uni, restare nel quadrilatero; avrebbe dovuto, secondo altri, ripiegarsi sul Mincio quando incontrò gli alleati.<br>Tali rimproveri non sembrano abbastanza fondati; è pericoloso senza dubbio d'ingaggiar battaglia avendo un fiume alle spalle. A Friedland, per esempio, i Russi pagarono caro un tale errore. Ma nel caso speciale degli Austriaci, il Mincio, coperto da numerosi posti e da due fortezze, non presentava l'ordinario inconveniente di tali situazioni. (cap. IX, p. 300)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Garibaldi o la legge?''===
Anche l'ammirazione per gli [[Eroismo|Eroi]] ha i suoi confini.<br>Essa deve cessare dove comincia l'uomo.<br>L'eroe finisce, dove {{sic|allo}} impulso magnanimo della sua missione provvidenziale sottentra l'urto irriflessivo della passione.<br>[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che compie miracoli di valore per la libertà in America è un eroe, perché la missione di Garibaldi è quella di essere la spada della libertà dei popoli.<br>Garibaldi che vola attraverso l'Atlantico a prodigare il sangue per la sua terra {{sic|natìa}} nel 1848, è un eroe; perché è la patria che lo chiama all'armi.<br>Garibaldi che dai generosi ozi di Caprera scagliasi, alla testa di fanciulli che ha convertito in leoni, sull'abborrito Tedesco e ne purga le rive del Verbano, Varese, Como, e lo rintana fra i giochi e le balze del Tirolo, è un eroe, perché è l'Italia che gli grida «io voglio essere nazione per il mio diritto e nel nome di Vittorio Emanuele II».<br>Garibaldi che con un pugno di prodi sbarca a Marsala e libera la Sicilia dall'esoso Borbone è un eroe, perché lo chiama la campana della Gancia<ref>Riferimento alla campana della chiesa di Santa Maria degli Angeli (o chiesa della Gancia), nel centro storico di Palermo, che nel 1860 diede il segnale dell'inizio della rivolta contro i borbonici.</ref> che invece di accompagnare l'inno della vittoria e del riscatto, avrebbe suonato i rintocchi della terza agonia di un popolo di generosi se fosse loro mancato il soccorso dei fratelli e il braccio di Garibaldi...<br>Ma quando, firmati appena i preliminari di Villafranca<ref>Riferimento all'armistizio di Villafranca, nella seconda guerra d'indipendenza, tra Napoleone III e Francesco Giuseppe I d'Austria.</ref>, le sorti di dodici milioni d'Italiani dipendono da pochi giorni di pazienza e d'indugio, Garibaldi che vuol tentare ad ogni costo il passo della Cattolica non è più un eroe che il genio guidi, è un uomo che la passione {{sic|accieca}}. <!--(L'Eroe e l'Uomo, cap. I, pp. 3-4)-->
===''Vita di Giuseppe Garibaldi''===
È la notte del 10 maggio 1860.<br>Regnano in terra ed in mare il silenzio e la tenebra – ma in quel silenzio e in quella tenebra l'onda della costa sicula è rotta dalla corsa rapidissima, spaventosa di due {{sic|fantasimi}} immani.<br>Un cupo rombo – e – a quando a quando – il rapido guizzo d'una fiammella, o lo spruzzo di alquante scintille ne annunziano il passaggio – ma non è voce od altro indizio che riveli l'opera o la presenza dell'uomo.<br>Eppure queste non sono ombre fallaci, o fuggevoli apparizioni – esse portano nel loro seno la fortuna d'Italia – {{maiuscoletto|Giuseppe Garibaldi}} e i mille prodi che con lui hanno udito l'appello della eroica Sicilia!<br>Salpati da Genova la notte del 5 su due vapori di viva forza occupati in nome del più sacro dei diritti – il soccorso agli oppressi – questi generosi una sola cosa paventano – di giungere gli ultimi sul campo di battaglia.<br>Epperciò spingono, spingono, spingono, – e trovan lente al desiderio ardentissimo le ali rapidissime del vapore.<br>Ma venti, trenta navi napoletane fanno assidua e rigorosa guardia lungo le coste della Sicilia.<br>L'incorreggibile {{sic|Borbonide}} ha poste in mano ai fratelli le armi sacrileghe, le quali debbono ribadire nel sangue i ceppi ai fratelli.
==Citazioni su Pier Carlo Boggio==
*Ricordo che una notte, uscendo verso l'alba da un veglione della Pergola, con una brigata di spensierati d'ambo i sessi, mi trovai non so come insaccato dentro un ''fiacre'', il solo ancora disponibile, con altre quattro o cinque persone; mentre che l'onorevole Pier Carlo Boggio, il quale protestava di non voler fare la strada a piedi, spinto da otto o dieci mani sul cielo della carrozza, vi adagiava la sua piccola persona grassa e rotonda, [...]. Chi avrebbe pensato, vedendo in quello strano atteggiamento l'eloquente oppositore del ministero, l'autore delle lettere ad Emilio Ollivier intorno ai fatti di Torino, che pochi mesi dopo egli sarebbe scomparso a Lissa, nei gorghi dell'Adriatico, con gli avanzi del ''Re d'Italia''? ([[Ugo Pesci]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_kimIoGEO7QsC/mode/1up Garibaldi o la legge? Appello al popolo italiano]'', Tipografia scolastica di Sebastiano Franco e Figli, Torino, 1862.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_JccsAAAAYAAJ/page/n4/mode/1up Storia politico militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)]'', vol. III ed ultimo, Sebastiano Franco e Figli editori-tipografi, Torino, 1867.
*Pier Carlo Boggio, ''[https://archive.org/details/bub_gb_yYYOEE51s_wC/page/n4/mode/1up Vita di Giuseppe Garibaldi]'', Sebastiano Franco, Figlio e Compagnia, Torino, 1860.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Giornalisti italiani]]
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Giulia Salemi
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'''Giulia Salemi''' (1993 – vivente), conduttrice televisiva, personaggio televisivo e modella italiana.
== Citazioni di Giulia Salemi ==
* Il cibo è sempre stato per me una valvola di sfogo. Gli uomini vanno e vengono, portano gioia ma anche dolore. La cioccolata invece è una delle poche certezze della mia vita, mi regala gioia e mi strappa il sorriso. Se un uomo non può dare felicità, almeno ci pensa la cioccolata.<ref name="superguidatv.it">Dall'intervista di Giulia Bertolini, ''[https://www.superguidatv.it/giulia-salemi-intervista-esclusiva-il-male-si-dimentica-il-bene-rimane/ Intervista esclusiva a Giulia Salemi: Non porto rancore in amore. Il male si dimentica, il bene rimane]'', ''superguidatv.it'', 5 giugno 2020.</ref>
* Ora a [[Milano]] essere straniera è un vanto ma da bambina me ne vergognavo perché ero considerata un'extracomunitaria. A scuola poi non mancava l'occasione per sottolineare questa mia diversità. Ero sempre alla ricerca dell'approvazione degli altri.<ref name="superguidatv.it" />
* [[Twitter]] è molto immediato e lì si riesce a costruire un vero dibattito con le persone, a confrontarsi, a capire istantaneamente cosa pensano, c'è un feedback in tempo reale e si riescono a leggere subito le opinioni delle persone. Credo sia lo strumento più adatto per commentare le notizie e quello che succede in diretta, mi permette anche di spaziare maggiormente sui temi d'attualità e di dare quindi nuovi stimoli alle persone che mi seguono; poi mi consente di mostrare altri lati di me stessa. È un po' come alzare l'asticella dei contenuti, affrontando temi anche complessi che su altre piattaforme non sarebbe possibile trattare. Per me è una nuova sfida, e mi dà un'occasione per ampliare i temi sui quali sono attiva. Poi mi piace il ''botta e risposta'' che si crea qui come su nessun altro [[social network|social]].<ref>Dall'intervista di Digitalic, ''[https://www.digitalic.it/social-network/tv/giulia-salemi-intervista Giulia Salemi, la regina dei tweet: l'intervista]'', ''digitalic.it'', 30 maggio 2021.</ref>
* Le persone che noi non facciamo niente, in realtà c'è un grandissimo lavoro, anche perché dietro un banalissimo contenuto di 15 secondi c'è uno studio, un'idea, un team, per soddisfare al meglio quelle che sono le esigenze di mercato, per creare un prodotto che sia originale, che possa interessare al tuo pubblico, che possa dare qualche consiglio utile a chi ti segue. Io ho cercato di unire tutte queste cose insieme, faccio del mio meglio, poi se sono brava o no spetta agli altri dirlo.<ref>Dall'intervista di Andrea Giordano, ''[https://spettacoli.tiscali.it/televisione/articoli/giulia-salemi-essere-invisibile-mia-forza/ Giulia Salemi: Ecco perché essere (in)visibile è stata la mia forza]'', ''spettacoli.tiscali.it'', 1º agosto 2022.</ref>
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
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Dracula (romanzo)
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Mariomassone
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/* Filmografia */
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{{torna a|Bram Stoker}}
[[File:Dracula-First-Edition-1897.jpg|thumb|Copertina della prima edizione]]
'''''Dracula''''', romanzo di [[Bram Stoker]] del 1897.
==[[Incipit]]==
===Originale===
<div class="center">{{maiuscoletto|Jonathan Harker's Journal}}<br>(''Kept in shorthand'')</div><br>''{{maiuscoletto|3 May}}, Bistritz'' — Left Munich at 8:35 p.m., on 1st May, arriving at Vienna early next morning; should have arrived at 6:46, but train was an hour late. Buda-Pesth seems a wonderful place, from the glimpse which I got of it from the train and the little I could walk through the streets. I feared to go very far from the station, as we had arrived late and would start as near the correct time as possible. The impression I had was that we were leaving the West and entering the East; the most western of splendid bridges over the Danube, which is here of noble width and depth, took us among the traditions of Turkish rule.<br>{{NDR|Bram Stoker, ''[https://archive.org/details/draculabr00stokuoft/page/n5/mode/2up Dracula]'', Grosset & Dunlap, New York, 1897}}
===Angelo Nessi===
<div class="center">Giornale di Jonathan Harker.<br>''(Stenografato.)''</div><br>{{destra|''3 maggio. — Bistritz.''}}<br>Lasciato Monaco alle 8.55 di sera, il 1° maggio. Giunto a Vienna l'indomani, di buon mattino. Il treno aveva un'ora di ritardo. [[Budapest]] mi parve molto curiosa da quel che potei vederne stando in treno. Fatta una passeggiata breve attraverso la città. Ebbi l'impressione nitidissima di lasciare l'Occidente per entrare nell'Oriente. Il magnifico ponte gettato sul [[Danubio]] ricorda la dominazione turca.<br>{{NDR|Bram Stoker, ''[[s:Dracula|Dràcula, l'uomo della notte]]'', traduzione di Angelo Nessi, Sonzogno, Milano, 1922}}
===Francesco Saba Sardi===
{{maiuscoletto|Diario di Jonathan Harker}}<br>(''Stenografato'')<br>''3 maggio, Bistrita''. Lasciata Monaco alle 20,35 del 1° maggio, giunto a Vienna il mattino dopo presto: saremmo dovuti arrivare alle 6,46, ma il treno aveva un'ora di ritardo. Stando al poco che ho potuto vederne dal treno e percorrendone brevemente le strade di Budapest mi sembra una bellissima città. Non ho osato allontanarmi troppo dalla stazione, poiché, giunti in ritardo, saremmo però ripartiti quanto più possibile in orario. Ne ho ricavato l'impressione che, abbandonato l'Occidente, stessimo entrando nell'Oriente, e infatti anche il più occidentale degli splendidi porti sul Danubio, che qui è maestosamente ampio e profondo, ci richiamava alle tradizioni della dominazione turca.<br>
{{NDR|Bram Stoker, ''Dracula'', traduzione di Francesco Saba Sardi, Oscar Mondadori, Milano, 1992. ISBN 88-04-41459-6}}
===Paola Faini===
''Diario di Jonathan Harker'' [Stenografato]
''3 maggio, Bistrita''. Ho lasciato Monaco il primo maggio, alle 8.35 di sera, raggiungendo Vienna il giorno dopo, di prima mattina. Saremmo dovuti arrivare alle 6.46, ma il treno aveva un'ora di ritardo. Budapest mi sembra un luogo meraviglioso, almeno da quanto ho potuto vedere dal treno, e per quel poco che ho passeggiato per le strade. Non mi sono avventurato troppo lontano dalla stazione, poiché eravamo arrivati in ritardo e quindi il treno sarebbe ripartito appena possibile. Ne ho ricevuto l'impressione che ormai stessimo lasciando l'Occidente per entrare in Oriente. Il più occidentale tra gli splendidi porti sul Danubio, che qui è di nobile ampiezza e profondità, ci ha riportati alle tradizioni della dominazione turca.<br>
{{NDR|Bram Stoker, ''Dracula'', traduzione di Paola Faini, Newton Compton editori, Roma, 2010. ISBN 9788854118973}}
===Luigi Lunari===
<div class="center">''Dal diario di Jonathan Harker''<br>''(stenografato)''</div><br>''3 maggio, Bistriz''. Partito da Monaco alle 8.35 di sera, il primo maggio, arrivato a Vienna la mattina dopo presto; sarei dovuto arrivare alle 6.46 ma il treno ha avuto un'ora di ritardo. Buda-Pesht sembra bellissima, per quel che ne ho visto dal treno e per quei quattro passi che ho fatto per le strade. Non mi fidavo ad allontanarmi troppo dalla stazione, dato che eravamo arrivati tardi e che saremmo partiti quanto più possibile in orario. La mia impressione era che stavamo lasciando l'Occidente ed entrando in Oriente; i più occidentali degli splendidi ponti sul Danubio, qui nobile più che mai quanto a larghezza e profondità, ci introducevano nelle tradizioni del dominio turco.<br>{{NDR|Bram Stoker, ''Dracula'', traduzione di Luigi Lunari, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2020. ISBN 978-88-07-90183-6}}
==Citazioni==
===Capitolo 1===
[[File:Carte ethnographique de l'Autriche-Hongrie et des régions habitées par les Roumains aprés H. Kiepert.jpg|thumb|Mappa etnografica della Transilvania del XIX secolo]]
*La [[Transilvania]] è abitata da quattro distinte nazionalità: i sassoni a sud, cui si mescolano i valacchi, che sarebbero i discendenti dei [[daci]]; i magiari a ovest, e gli [[Siculi (Transilvania)|szekeli]] a est e a nord. Io sto andando da questi ultimi, che si vantano di discendere da [[Attila]] e dagli [[unni]]. E può darsi che sia così, perché quando i magiari hanno conquistato il paese nell'undicesimo secolo vi hanno trovato insediati gli unni.<br>Ho letto che tutte le superstizioni di questo mondo si raccolgono nel ferro di cavallo disegnato dai [[Carpazi]], come se questo fosse il centro di una sorta di vortice; se è così, il mio soggiorno qui può essere molto interessante. (N.B.: chiedere al Conte chiarimenti in proposito.) (Diario di [[Jonathan Harker]], 3 maggio; 2020, p. 48)
*Mi sembra che più ci si sposta verso [[Oriente]] meno puntuali siano i treni. Come saranno in Cina? (Diario di [[Jonathan Harker]], 3 maggio; 2020, p. 49)
*{{NDR|Su [[Bistrița]]}} Posta com'è quasi sul confine - il Passo Borgo porta infatti da essa in Bucovina -, ha avuto un passato assai turbolento di cui conserva indubbie tracce. Cinquant'anni fa si è verificata una serie di grandi incendi che, per cinque volte di seguito, hanno prodotto terribili devastazioni. All'inizio del diciasettesimo secolo la città ha subito un assedio di tre settimane, e ha perduto tredicimila anime, agli stermini della guerra vera e propria sommandosi fame ed epidemia. (Diario di [[Jonathan Harker]], 3 maggio; 1992, p. 31)
*«Ma voi sapete quale giorno è oggi?» Le ho risposto che era il quattro di maggio. Lei ha scosso la testa, e poi:<br>«Oh, sì! Io so, io so bene! Ma sapete voi che giorno è questo?» Ho replicato che non capivo a che cosa si riferisse, e lei:<br>«È vigilia di giorno di San Giorgio. E non sapete voi che a mezzanotte in punto forze malefiche di mondo hanno pieno potere? Voi non sapete dove andate, e verso che cosa?» (Diario di [[Jonathan Harker]], 4 maggio; 1992, pp. 32-33)
*Quando sono salito sulla diligenza, il cocchiere non era ancora al suo posto, e l'ho visto che stava parlando con l'ostessa. Stavano evidentemente parlando di me, perché di tanto in tanto si voltavano a guardarmi, e qualcuno di quelli che sedevano sulla panca fuori della porta si era avvicinato per sentire, e anche quelli guardavano me, i più con aria di commiserazione. Riuscivo a sentire molte parole spesso ripetute, parole strane, perché nel gruppo c'erano persone di varie nazionalità, e così ho tirato fuori da una borsa il mio dizionario poliglotta e ho cercato quelle parole. Devo dire che non mi suonavano molto divertenti, perché tra quelle parole c'erano "Ordog" (Satana), "Pokol" (Inferno), "stregoica" (strega), "vrolok" e "vlkoslak", che significano la stessa cosa, una in slovacco e l'altra in serbo, per qualcosa come lupo mannaro o vampiro. (N.B.: ricordarsi di chiedere al Conte di queste superstizioni.) (Diario di [[Jonathan Harker]], 4 maggio; 2020, p. 53)
*Oltre le verdi colline ondulate della ''Mittel Land'' si levavano imponenti pendici boscose fino ai maestosi dirupi dei [[Carpazi]] veri e propri. Torreggiavano a destra e a sinistra, e la luce del sole pomeridiano, investendole in pieno, faceva risaltare tutti gli splendidi colori di codesta bella catena, l'azzurro cupo e il viola all'ombra dei picchi, il verde e il bruno là dove rocce ed erba si confondevano, e una prospettiva illimitata di rocce frastagliate e creste aguzze, che si perdeva in lontananza, dove picchi innevati si drizzavano maestosi. Qua e là, imponenti crepacci spaccavano i monti, e in essi il sole ormai declinante di tanto rivelava il bianco schiumare di una cascata. Uno dei miei compagni di viaggio mi ha toccato il braccio mentre, aggirata la base di una collina, compariva l'alta cima incappucciata di neve d'un monte che, per via delle tortuosità del cammino, sembrava starci proprio di faccia.<br>Guardate! ''Isten szek'' - il trono di Dio -, e si è segnato con reverenza. (Diario di [[Jonathan Harker]], 4 maggio; 1992, p. 35)
===Capitolo 2===
[[File:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922 (cropped).jpg|thumb|''"Sulla soglia è comparso un vecchio signore piuttosto alto, dal volto sbarbato se non per un paio di lunghi baffi bianchi, e vestito di nero dalla testa ai piedi, senza la minima nota di colore."'']]
*A che razza di luogo ero mai approdato, e tra che gente? Che tetra avventura era quella in cui mi ero imbarcato? Dovevo considerarlo un episodio corrente nella vita dell'impiegato di uno studio legale spedito a delucidare a uno straniero l'acquisto di una proprietà a Londra? Impiegato di uno studio legale! A Mina la definizione non garberebbe. Procuratore legale, piuttosto, perché, proprio sul punto di lasciare Londra, m'è giunta comunicazione che avevo superato l'esame; e ora sono un procuratore legale a pieno diritto! (Diario di [[Jonathan Harker]], 5 maggio; 1992, pp. 43-44)
*Dentro, stava un vecchio alto, accuratamente sbarbato a parte i lunghi baffi bianchi, e nerovestito da capo a piedi, senza una sola macchia di colore in tutta la persona. In mano reggeva una vetusta lucerna d'argento, la cui fiamma ardeva senza tubo di vetro né globo di sorta, proiettando lunghe, oscillanti ombre come palpitava nello spiffero dell'uscio aperto. Con la destra, il vecchio m'ha rivolto un cortese cenno d'invito, dicendo in un ottimo inglese, ancorché di singolare cadenza:<br>«Benvenuto nella mia casa! Entrate libero e franco!»<br>Non ha accennato a venirmi incontro ma è rimasto immobile, come una statua, quasi che il gesto di benvenuto l'avesse pietrificato. Tuttavia, non appena ho varcato la soglia, si è mosso d'un subito e, stendendomi la mano, ha afferrato la mia con un vigore tale da farmi sobbalzare, risultato niente'affatto sminuito dal sembrare essa fredda come ghiaccio – più la mano di un morto che di un vivo. E ha ripetuto.<br>«Benvenuto nella mia [[casa]]! Entrate libero e franco. Andatevene poi sano e salvo, e lasciate alcunché della [[felicità]] che arrecate!» (Diario di [[Jonathan Harker]], 5 maggio; 1992, p. 44)
*Sulla soglia è comparso un vecchio signore piuttosto alto, dal volto sbarbato se non per un paio di lunghi baffi bianchi, e vestito di nero dalla testa ai piedi, senza la minima nota di colore. Recava in mano una vecchia lampada di argento, nella quale la fiamma ardeva senza alcuno schermo o riparo di vetro, e che creava lunghe e tremolanti ombre, oscillando alla corrente della porta aperta. Il vecchio mi ha invitato a entrare con un gesto cortese della mano, dicendomi in un ottimo inglese ma con uno strano accento:<br>"Benvenuto nella mia casa! Entrate liberamente e per vostra libera volontà!". Non ha fatto un passo per venirmi incontro, ed è stato fermo come una statua, quasi il suo gesto di benvenuto lo avesse reso di pietra. Peraltro, come ho messo in piede oltre la soglia, si è improvvisamente animato e allungando in avanti la mano mi ha preso la mia con una forza che mi ha fatto tremare: un effetto non certo alleviato dal fatto che mi è sembrata fredda come il ghiaccio, più la mano di un morto che di un uomo vivo. E di nuovo ha detto:<br>"Benvenuto nella mia casa. Entrate liberamente. Andate tranquillo, e date a questo luogo qualcosa della felicità che recate con voi!". (Diario di [[Jonathan Harker]], 5 maggio; 2020, pp. 65-66)
*Il suo volto aveva un forte, fortissimo rilievo aquilino, con un naso sottile, molto pronunciato e delle narici molto dilatate, la fronte alta e prominente, e i capelli un po' radi sulle tempie ma alquanto abbondanti altrove. Le sopracciglia erano molto folte, e quasi si incontravano sopra il naso, i peli erano come cespugli, sembravano arricciarsi per la loro stessa abbondanza. La bocca, per quel che riuscivo a vederne sotto i grandi mustacchi, era ferma in un'espressione quasi crudele, con dei denti particolarmente bianchi e aguzzi. I denti si protendevano sopra le labbra, che erano di un rosso intenso, a indicare una straordinaria vitalità in un uomo della sua età. Quanto al resto, le orecchie erano pallide, ed estremamente appuntite. Il mento era quadrato e forte, e le guance magre ma sode. L'impressione generale era quella di uno straordinario pallore.<br>In un primo tempo avevo notato il dorso delle mani che egli teneva sulle ginocchia alla luce delle fiamme, e mi erano sembrate piuttosto bianche ed eleganti. Ma vedendole ora più da vicino, non potevo non notare che erano mani volgari e grossolane, con dita piuttosto tozze. Strano a dirsi, le palme erano pelose. Le unghie erano lunghe e sottili, e tagliate a punta. Quando il Conte si è chinato su di me e le sue mani mi hanno toccato, non ho potuto reprimere un brivido. Può anche darsi che fosse colpa del suo alito fetido; comunque sono stato colto da un terribile senso di nausea, che per quanto mi sforzassi non sono riuscito a nascondere.<br>Il Conte evidentemente se ne è accorto, e si è tirato indietro. E con un sorriso stranamente bieco, che metteva in mostra i suoi denti sporgenti più di quanto avesse fatto fino a quel momento, è tornato a sedersi dall'altra parte del caminetto. Siamo rimasti tutti e due in silenzio per qualche tempo, finché guardando verso la finestra non ho visto il primo debole segnale dell'alba imminente. Una strana calma sembrava esser calata su ogni cosa. Ma, tenendo l'orecchio, ho sentito dal fondo della valle salire l'ululato di un branco di [[Lupo|lupi]]. Gli occhi del Conte lampeggiavano, ed egli ha detto:<br>"State a sentirli, i figli della notte! Questa è la loro musica!". Suppongo che abbia visto sul mio volto una qualche espressione strana per lui, perché ha aggiunto:<br>"Ah, signore, voi che vivete in città non potete far vostri i sentimenti di un cacciatore". (Diario di [[Jonathan Harker]], 5 maggio; 2020, pp. 68-68)
[[File:Arnold Böcklin Ruine 1880.jpeg|thumb|''"Vi è una precisa ragione per cui ogni cosa sia come dev'essere, e se poteste vedere con i miei occhi e giudicare con la mia conoscenza, forse capireste meglio il perché."'']]
*"Sono arrivato a conoscere la vostra grande Inghilterra, e conoscerla vuol dire amarla. Non vedo l'ora di trovarmi anch'io nelle strade affollate della vostra sterminata città, di essere preso nel vortice e nella frenesia di quella umanità, condividerne la vita, i mutamenti, la morte, e tutto ciò che ne fa quello che è. Ma ahimè! Ho sempre studiato la vostra lingua soltanto sui libri. E mi rivolgo a voi, amico mio, per sapere se pensate che io la posso parlare".<br>"Ma, signor Conte," ho detto, "voi conoscete e parlate l'inglese perfettamente." Si è inchinato con gravità.<br>"Vi ringrazio, amico mio, per il vostro giudizio fin troppo lusinghiero, ma temo di aver percorso solo un breve tratto lungo la strada che voglio percorrere. È vero, conosco la grammatica e le parole, ma ancora non so come pronunciarle".<br>"Davvero," ho detto, "parlate un ottimo inglese."<br>"Non quanto basta," mi ha risposto. "Io so che a Londra, andando in giro e parlando, nessuno mancherebbe di accorgersi che sono uno straniero. Questo non mi basta. Qui sono un nobiluomo. Sono un [[Boiardo (storia)|boiaro]]. Tutti mi conoscono, sanno che io sono il signore e padrone. Ma uno straniero in terra straniera non è nessuno. La gente non lo conosce, e non essere conosciuto vuol dire non avere importanza. Mi basterebbe essere come chiunque altro, in modo che nessuno si fermi quando mi vede, o smetta di parlare se sente le mie parole. "Ah, ah! Uno straniero!" Sono stato un signore e padrone così a lungo che pretenderei di continuare a esserlo, o – se non altro – che nessuno possa dirsi signore o padrone sopra di me. Voi siete venuto qui non solo come agente del mio amico Peter Hawkins di Exeter, per dirmi tutto della mia nuova proprietà a Londra. Confido che voi restiate qui per un po', in modo che sentendovi parlare io possa apprendere ogni intonazione dell'inglese. E desidero che mi avvertiate di ogni errore, anche il più piccolo, che io commetta parlando. Mi dispiace di essermi dovuto assentare oggi così a lungo, ma sono certo che vorrete perdonarmi, dati i tanti importanti affari che ho per le mani."<br>Naturalmente ho detto tutto il possibile quanto alla mia buona disponibilità, e gli ho chiesto se potevo venire in quella stanza quando volevo. Mi ha risposto: "Sì, certamente", e ha aggiunto:<br>"Potete andare dovunque vi piaccia per tutto il castello, a eccezione di dove le porte sono chiuse a chiave; oltre le quali comunque non avrete alcun bisogno di andare. Vi è una precisa ragione per cui ogni cosa sia come dev'essere, e se poteste vedere con i miei occhi e giudicare con la mia conoscenza, forse capireste meglio il perché". Ho detto che non ne dubitavo, e lui ha proseguito:<br>"Qui siamo in Transilvania, e la Transilvania non è l'Inghilterra. I nostri usi e costumi non sono i vostri, e a voi molte cose appariranno strane. O forse no: poiché da quanto mi avete detto su quel che avete già visto, qualcosa già sapete sulle strane cose che si possono incontrare". (Diario di [[Jonathan Harker]], 7 maggio; 2020, pp. 71-72)
*Questa regione è stata contesa per secoli tra i valacchi, i sassoni e i turchi. E dunque non vi è zolla di terra che non si sia impreziosita del sangue di uomini, patrioti o invasori. ([[Conte Dracula]]: Diario di [[Jonathan Harker]], 7 maggio; 2020, p. 73)
[[File:Anton Ažbe - Polakt sedečega starca.jpg|thumb|''"Non sono più giovane, e il mio cuore, logorato da anni di lutto per i tanti morti, mal si intona all'allegria."'']]
*Sono contento che la casa sia vecchia e grande. Anch'io vengo da una vecchia famiglia, e il vivere in una casa moderna mi ucciderebbe. Una casa non può essere resa abitabile in un giorno, e dopo tutto, quanti pochi giorni concorrono a fare un secolo! Mi fa piacere che ci sia anche un'antica cappella. Un nobile transilvano non ama pensare che le sue ossa possono giacere accanto a quelle di comuni mortali. Io non inseguo l'[[allegria]] e le risa, né amo la luminosa voluttà del troppo sole e delle acque cristalline. Non sono più giovane, e il mio cuore, logorato da anni di lutto per i tanti morti, mal si intona all'allegria. Per di più, le mura del mio castello sono diroccate. Molte sono le ombre, e il vento soffia gelido tra i ruderi delle merlature e le finestre. Io amo le ombre, e quando posso preferisco star solo con i miei pensieri. ([[Conte Dracula]]: Diario di [[Jonathan Harker]], 7 maggio; 2020, pp. 75-76)
*Dicono che coloro i quali sono in punto di morte, per lo più rendano l'anima nei momenti di transizione, all'alba e al mutare della marea; e chiunque abbia sperimentato, quando sia stanco, e come incollato al suo posto, quella trasformazione che ha luogo nell'atmosfera, non faticherà a credermi. (Diario di [[Jonathan Harker]], 7 maggio; 1992, p. 53)
*Il castello si trova sull'orlo estremo di un terribile precipizio. Un sasso lasciato cadere dalla finestra precipiterebbe per mille piedi senza incontrare un ostacolo! Per quanto poteva estendersi la vista, era tutto un mare di verdi cime d'alberi, e ogni tanto una profonda fenditura si apriva su un abisso. E qua e là, il filo d'argento di un fiume serpeggiava in gole profonde tra le foreste.<br>Ma non sono dell'umore giusto per descrivere la bellezza, perché dopo aver ammirato quella vista ho ripreso a esplorare il castello. Porte, porte, porte dappertutto, e tutte chiuse e sprangate. Da nessuna parte, salvo che dalle finestre nelle mura del castello, esiste una possibilità d'uscita.<br>Il castello è una prigione vera e propria, e io sono qui prigioniero! (Diario di [[Jonathan Harker]], 7 maggio; 2020, p. 79)
===Capitolo 3===
[[File:Than Mór Mohácsi csata.jpg|thumb|''"Quando dopo la [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohacs]] ci siamo sbarazzati dal giogo ungherese, noi del sangue dei Dracula eravamo a fianco dei loro condottieri, perché il nostro spirito non poteva tollerare che non fossimo liberi."'']]
*Benedetta sia quella buona, buonissima donna che m'ha messo il [[rosario]] al collo!, perché, ogniqualvolta lo tocco, mi è di conforto e mi dà forza. È strano che un oggetto che mi è stato insegnato a considerare con diffidenza, come alcunché di idolatrico, possa essere di tanto aiuto in momenti di solitudine e turbamento. (Diario di [[Jonathan Harker]], 8 maggio; 1992, p. 57)
*Mi ha parlato di cose e di genti, e in ispecie di battaglie, e ne parlava come se in tutte fosse stato presente. Questo me l'ha spiegato in seguito, dicendo che per un [[Boiardo (storia)|boiaro]] l'orgoglio della casata e del nome è parte di sé, che la loro gloria è la sua gloria, il loro destino il suo destino. Sempre, quando parlava della sua casata diceva "noi", e quasi sempre parlava al plurale, come se a parlare fosse un re. (Diario di [[Jonathan Harker]], 8 maggio; 2020, pp. 81-82)
*Noi [[Siculi (Transilvania)|szekely]] abbiamo il diritto di essere orgogliosi, perché nelle nostre vene scorre il sangue di molte audaci razze che hanno combattuto come combatte il leone, per il predominio sugli altri. Qui, crogiuolo delle razze europee, le tribù ugre hanno portato dall'Islanda lo spirito combattivo che era stato dato loro da [[Thor]] e da [[Odino|Wodin]], i cui [[Berserkr|berseker]]s hanno dato prova tanto crudele su tutte le spiagge d'Europa; sì, e d'Asia e d'Africa, che le genti pensavano che fossero nientemeno che lupi mannari. Anche qui, quando sono arrivati, vi hanno trovato gli [[unni]], la cui furia battagliera aveva spazzato la Terra come una fiamma vivente, fino a che quei popoli morenti non si sono ricordati che nelle loro vene scorreva il sangue delle antiche streghe che, cacciate dalla Scizia, si erano unite con i demoni nel deserto. Pazzi, pazzi! Quale demone o quale strega poteva competere con [[Attila]], il cui sangue anima queste vene? [...] C'è forse da stupirsi che fossimo una razza di conquistatori, che fossimo orgogliosi, e che quando i magiari, i lombardi, gli avari, i bulgari, o i turchi si spinsero a migliaia a minacciare le nostre frontiere li abbiamo respinti? È forse strano che quando [[Árpád d'Ungheria|Arpad]] e le sue legioni hanno invaso la patria ungherese abbiano trovato noi qui, sulle nostre frontiere, e qui si sia compiuto l'Honfoglalás<ref>{{Cfr}} [[:w:it:Honfoglalás|Honfoglalás]]</ref>? E quando gli ungheresi dilagarono verso oriente, gli szekely, acclamati consanguinei dei magiari vittoriosi, per secoli ebbero il compito di difendere le frontiere con la terra dei turchi; sì, e più ancora di questo, di vegliare per sempre come avamposti, perché, come dicono i turchi, "l'acqua dorme, ma il nemico è insonne". Chi, più felicemente di noi tra le Quattro Nazioni ha ricevuto la "spada sanguinosa", o al richiamo all'armi è accorsa più velocemente a difendere lo standardo del re? E chi ha riscattata la grande vergogna della mia nazione, l'[[Seconda battaglia del Kosovo|onta di Cossova]], quando le bandiere dei valacchi e dei magiari furono umiliate nella polvere davanti alla Mezzaluna? Chi, se non un Voivoda della mia razza,<ref>[[Vlad III di Valacchia]]</ref> osò traversare il Danubio per sconfiggere il turco sul suo stesso terreno? Fu un Dracula, certo! Maledetto invece il suo indegno fratello,<ref>[[Radu III il Bello]]</ref> che – lui caduto – vendette al turco il proprio popolo piegandolo alla vergogna della schiavitù! E non fu proprio lui, Dracula il Voivoda, a ispirare quell'altro germoglio della sua stirpe<ref>[[Michele il Coraggioso]]</ref> che in altro e successivo momento di nuovo portò e riportò le sue lance al di là del grande fiume, nella terra dei turchi, che, una volta respinto con la forza, tornò e ritornò, lui solo sfuggito al campo insanguinato dove le sue truppe erano state macellate, ben sapendo che egli solo avrebbe alla fine trionfato? Si è detto che egli abbia pensato solo a se stesso. Bah! A che cosa serve un esercito di contadini senza una guida? A che cosa conduce una guerra senza un cervello e un cuore a dirigerla? E ancora: quando dopo la [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohacs]] ci siamo sbarazzati dal giogo ungherese, noi del sangue dei Dracula eravamo a fianco dei loro condottieri, perché il nostro spirito non poteva tollerare che non fossimo liberi. Ah, mio giovane amico, è grazie al coraggio, al cervello e alla spada dei Dracula, che gli szekely possono vantare una storia che gli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] e i [[Romanov]], nati e cresciuti in fretta come i funghi, non potranno mai costruire. I giorni di guerra sono finiti. Il [[sangue]] è visto come cosa troppo preziosa in quest'epoca di disonorevole pace, e le glorie delle antiche razze sono canzone che nessuno canta più. ([[Conte Dracula]]: Diario di [[Jonathan Harker]], 8 maggio; 2020, pp. 82-83)
*Permettetemi di darvi un consiglio, mio caro e giovane amico. Anzi: concedetemi di avvertirvi, in tutta serietà, che nel caso vogliate lasciare queste stanze non avrete modo di dormire in nessuna altra parte del castello. È un vecchio castello, racchiude molte memorie, e vi sono cattivi sogni per chi vi dorme in modo imprudente. Fate attenzione! Dobbiate addormentarvi, ora o in altro momento, o siate sul punto di farlo, affrettatevi in camera vostra, o in queste stanze, perché solo così riposerete al sicuro. ([[Conte Dracula]]: Diario di [[Jonathan Harker]], 12 maggio; 2020, p. 87)
[[File:Dracula - Front Cover 1919 Edition (cropped).jpg|thumb|''"Ho visto le dita delle mani e dei piedi aggrapparsi agli angoli delle pietre [...] così come una lucertola si sposta lungo un muro."'']]
*Quello che ho visto è stata la testa del Conte sporgersi dalla finestra della sua stanza. Non l'ho visto in volto, ma l'ho riconosciuto dal collo e dal movimento della schiena e delle braccia. Mai, comunque, avrei potuto sbagliarmi sulle mani, che avevo avuto tante occasioni di studiare. Sul momento ho guardato la cosa con interesse e anche un po' con divertimento, perché è incredibile quanto un dettaglio così piccolo possa interessare e divertire un uomo che si trovi a essere prigioniero. Ma questi pensieri si sono trasformati in repulsione e in terrore, quando ho visto l'intera figura del Conte emergere lentamente dalla finestra e cominciare a strisciare giù lungo il muro del castello sopra lo spaventoso abisso, a capofitto e con il mantello che si apriva attorno a lui come un grande paio d'ali. Sulle prime non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho pensato a un qualche trucco del chiaro di luna, a un qualche stregato effetto dell'ombra, ma ho continuato a guardare e non potevo ingannarmi. Ho visto le dita delle mani e dei piedi aggrapparsi agli angoli delle pietre, dove la calcina si era consumata con gli anni, e sfruttare così ogni appiglio e ogni irregolarità per scendere sveltamente, così come una lucertola si sposta lungo un muro. (Diario di [[Jonathan Harker]], 12 maggio; 2020, p. 89)
*Siamo nel [[XIX secolo|dicianovesimo secolo]], oggigiorno, ed è un secolo implacabile. Pure, se i sensi non m'ingannano, quelli andati avevano e conservano poteri loro propri, che la "modernità" non basta a uccidere. (Diario di [[Jonathan Harker]], 15 maggio; 1992, p. 65)
*Dio misericordioso! Dammi la calma, perché appena fuori da questa strada sta in agguato la follia. (Diario di [[Jonathan Harker]], 16 maggio; 1992, p. 65)
*Abbi pietà di me, buon Dio! Dammi la calma, perché la follia è in agguato ovunque! (Diario di [[Jonathan Harker]], 16 maggio; 2010, p. 31)
*Dio misericordioso, conservami una mente calma, perché altrimenti non vi è spazio che per la pazzia. (Diario di [[Jonathan Harker]], 16 maggio; 2020, p. 91)
*Di fronte a me, nel raggio dell'astro notturno, erano tre donne giovani, dame nell'abbigliamento e nel tratto. Al primo vederle, ho creduto di sognare perché, sebbene avessero la luna alle spalle, non proiettavano ombra alcuna sul pavimento. Mi si sono accostate, guardandomi per un po', quindi sussurrando tra loro. Due erano brune, con nasi aquilini come quello del Conte, e grandi occhi scuri, penetranti, che sembravano quasi rossi nel lucore giallo pallido della luna. La terza era bionda come più non si può essere, con grandi masse di capelli d'oro undulanti, e occhi come pallidi zaffiri. Avevo l'impressione, non so perché, di conoscerne il volto, e che fosse correlato a un onirico timore, ma non sono riuscito a ricordare, al momento, il dove e il come. Tutte e tre avevano candidi denti smaglianti che scintillavano come perle sulle labbra rosse e voluttuose. Provavo, per esse, qualcosa che mi metteva a disagio, una brama e in pari tempo una paura mortale. Avvertivo in cuor mio un perverso, ardente desiderio di essere basciato da quelle rosse labbra. (Diario di [[Jonathan Harker]], 16 maggio; 1992, pp. 66-67)
*Non osavo sollevare le palpebre, ma guardavo e vedevo perfettamente. La ragazza si è inginocchiata e si è protesa su di me, con avidità, sì. C'era una manifesta voluttà che era insieme elettrizzante e repulsiva, e mentre piegava il collo si è leccata le labbra proprio come un animale, e al lume della luna ho veduto scintillare le labbra umide e scarlatte, e la lingua rossa lambire i denti bianchi e appuntiti. Giù, sempre più giù scendeva il suo capo, e le labbra si sono allontanate dalla mia bocca e dal mio mento, sì che parevano prossime ad avventurarmisi alla gola. (Diario di [[Jonathan Harker]], 16 maggio; 1992, p. 67)
===Capitolo 4===
[[File:Taste The Blood of Dracula - Original Theatrical Trailer (1970) Dracula red eye.png|thumb|''"Perfino i suoi profondi occhi ardenti parevano incassati in un volto di carne turgida, perché le palpebre e le borse sotto di essi erano gonfi, come se quella orribile creatura si fosse abbuffata di sangue, e ora era lì, come una sozza sanguisuga, esausta e sazia."'']]
*Nulla può esserci di più spaventoso di quelle atroci donne, le quali volevano – le quali ''vogliono'' – succhiarmi il sangue. (Diario di [[Jonathan Harker]], 16 maggio; 1992, p. 70)
*Una banda di tzigani è arrivata qui al castello e si è accampata nel cortile. Sono zingari. Se ne parla nel mio libro. È gente tipica di questa parte del mondo, anche se collegata ai normali zingari di tutto il mondo. Se ne trovano a migliaia in Ungheria e in Transilvania, vivono praticamente al di fuori di ogni legge. Di regola si legano a un qualche grande nobile o boiaro di cui assumono il nome. Non hanno paura di nulla, non credono in nessuna forma di religione, salvo che in varie superstizioni, e parlano solo le loro particolari forme di lingua romena. (Diario di [[Jonathan Harker]], 28 maggio; 2020, pp. 97-98)
*Sono andato in camera mia e mi sono messo a letto e, strano a dirsi, ho dormito senza sogni. La disperazione ha le sue calme. (Diario di [[Jonathan Harker]], 28 maggio; 1992, p. 73)
*Sono passato in camera mia e sono andato a letto; e strano a dirsi, ho dormito senza fare sogni. Anche la disperazione ha i suoi momenti di calma. (Diario di [[Jonathan Harker]], 28 maggio; 2020, p. 99)
*Qualcosa mi ha fatto sobbalzare: un sommesso, lamentoso uggiolio di cani, chissà dove, laggiù nella valle nascosta alla mia vista, e l'uggiolio pareva risuonare sempre più forte alla mia vista, e le fluttuanti particelle di polvere assumere nuove forme mentre, a quel suono, danzavano nel chiar di luna. Mi sono sentito lottare per rispondere a un richiamo del mio istinto; che dico, l'anima mia stessa si dibatteva, i miei sensi semiattutiti si sforzvano di rispondere all'appello. Stavo per esere ipnotizzato! Rapida, sempre più rapida danzava la polvere; i raggi della luna sembravao palpitare mentre quella, trascorrendomi vicina, scivolava nell'oscurità sottostante. E sempre più numerose erano le particelle che si radunavano, fino ad assumere forme fantomatiche. E a questo punto, con un sussulto, mi sono risvegliato del tutto e, ripreso pieno possesso dei miei sensi, sono fuggito urlando. Le forme fantomatiche, che erano andate a mano a mano materializzandosi dai raggi della luna, erano quelle delle tre donne spettrali alle quali ero destinato. Sono fuggito, e un po' più al sicuro mi sono sentito nella mia stanza, dove il chiar di luna non penetrava e dove la lampada era accesa. (Diario di [[Jonathan Harker]], 24 giugno; 1992, p. 75)
*Nessuno, finché non abbia passato una notte di tormenti, può sapere quanto dolce, quanto caro al suo cuore e al suo occhio può essere il mattino. (Diario di [[Jonathan Harker]], 25 giugno; 1992, p. 76)
*Nessuno può sapere, se non dopo una notte di patimenti, quanto dolce e prezioso al cuore e agli occhi possa essere il mattino. (Diario di [[Jonathan Harker]], 25 giugno; 2010, p. 38)
*Nessuno che non abbia sofferto le pene di una notte può sapere quanto dolce sia il mattino al suo cuore e ai suoi occhi. (Diario di [[Jonathan Harker]], 25 giugno; 2020, p. 103)
*Voi [[Inghilterra|inglesi]] avete un detto che mi è assai caro, poiché risponde allo stesso [[spirito]] che governa i nostri ''boyar'': "Sia benvenuto all'arrivo chi si affretterà a partire". ([[Conte Dracula]]: Diario di [[Jonathan Harker]], 25 giugno; 1992, p. 79)
*Voi inglesi avete un modo di dire che è molto vicino al mio cuore, perché è nello stesso spirito che governa noi boiari: "Braccia aperte all'ospite che arriva, ponti d'oro all'ospite che parte". ([[Conte Dracula]]: Diario di [[Jonathan Harker]], 29 giugno; 2020, p. 107)
*Nella cassa giaceva il Conte, ma il suo aspetto era quello di una giovinezza riacquistata quasi per intero. Perché i capelli bianchi e i baffi erano ora scuri come di grafite; le guance erano più piene, e un debole rosato trapelava di sotto il biancore della pelle; la bocca era più rossa che mai, perché sulle labbra vi erano gocce di sangue fresco, che spuntavano dagli angoli della bocca e scorrevano lungo il mento e il collo. Perfino i suoi profondi occhi ardenti parevano incassati in un volto di carne turgida, perché le palpebre e le borse sotto di essi erano gonfi, come se quella orribile creatura si fosse abbuffata di sangue, e ora era lì, come una sozza sanguisuga, esausta e sazia. (Diario di [[Jonathan Harker]], 30 giugno; 2020, p. 110)
*Quello era l'essere cui davo una mano per trasferirsi a Londra dove, forse per secoli e secoli, tra i milioni di abitanti della città brulicante, avrebbe saziato la sua brama di sangue e creato una nuova, sempre più vasta genia di mezzi demoni con cui dare addosso agli indifesi. Un pensiero che mi faceva salire le fiamme al cervello, e sono stato colto dal violento desiderio di liberare il mondo da siffatto mostro. (Diario di [[Jonathan Harker]], 30 giugno; 1992, p. 82)
*Sono solo nel castello con quelle atroci donne. Puah! Anche Mina è una donna, ma tra loro non c'è niente in comune. Quelle sono demoni dell'abisso! (Diario di [[Jonathan Harker]], 30 giugno; 1992, p. 83)
===Capitolo 5===
*{{NDR|Su [[John Seward]]}} È medico, e molto intelligente. Ma ci pensi? Ha solo ventinove anni, e dirige, tutto da solo, un enorme manicomio. [...] Lo ritengo uno degli uomini più energici che abbia mai visto, e insieme il più controllato. È assolutamente imperturbabile. Oh, riesco benissimo a immaginare lo straordinario potere che esercita sui suoi pazienti. Ha una maniera singolare di fissarti negli occhi, quasi volesse leggerti nel pensiero. Lo fa molto speso anche con me, ma io mi lusingo all'idea che in me trova un osso duro da rodere. Me lo dice il mio specchio. Hai mai provato a leggere il tuo volto? Io lo faccio, e t'assicuro che non è affatto uno studio da niente, e ti crea più problemi di quanto non possa credere chi non l'abbia mai tentato. (Lettera di [[Lucy Westenra]] a [[Mina Murray]]; 1992, p. 85)
*Eccomi qui, avrò vent'anni a settembre, e finora non avevo mai ricevuto una proposta di matrimonio che fosse davvero tale, e oggi ne ho ricevuto tre. Ci pensi? ''Tre'' proposte in un giorno solo! Non è spaventoso? Mi dispiace, mi dispiace proprio tanto, per due di quei poverini. Oh, Mina, sono così felice che non so che cosa farei di me stessa. Tre proposte! Ma, per l'amor del cielo, non dirlo a nessuna delle ragazze, altrimenti si faranno chissà che idee stravaganti e si sentirebbero sminuite e offese se, il primo giorno che passeranno a casa, di proposte di matrimonio non ne ricevessero almeno sei. (Lettera di [[Lucy Westenra]] a [[Mina Murray]], 24 maggio; 1992, p. 86)
*Agli uomini piace che le donne, soprattutto le loro mogli, siano sincere come sono essi; e le donne, temo, non sempre sono leali come dovrebbero. (Lettera di [[Lucy Westenra]] a [[Mina Murray]], 24 maggio; 1992, p. 87)
*Ricevere una domanda di matrimonio è bellissimo e tutto il resto, ma non è affatto una cosa che ti rende felice quando devi vedere un pover'uomo, che sai che ti ama sinceramente, andarsene col cuore infranto, e sapere, che, qualsiasi cosa possa dire in quel momento, tu esci per sempre dalla sua vita. (Lettera di [[Lucy Westenra]] a [[Mina Murray]], 24 maggio; 1992, p. 87)
*Ecco qui [[Renfield|R. M. Renfield]], anni 59. Temperamento sanguigno; grande forza fisica; ecitabilità morbosa; periodi di depressione che culminano in idee fisse da cui non riesce a liberarsi. Suppongo che il temperamento sanguigno di per sé e l'alterazione mentale si compongano in un quadro ben definito, quello di un uomo potenzialmente pericoloso, tale anzi con ogni probabilità, sebbene non egoista. Negli uomini egoisti, la cautela costituisce una corazza altrettanto impenetrabile ai loro nemici e a loro stessi. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 25 maggio; 1992, p. 91)
===Capitolo 6===
[[File:The ruins of Whitby Abbey.jpg|thumb|L'Abbazia di Whitby]]
*{{NDR|Su [[Whitby]]}} È un posto molto bello. Un piccolo fiume, l'Esk, scorre attraverso una valle profonda, che si allarga a mano a mano che si avvicina al porto. Un grande viadotto la supera, con alti piloni, attraverso il quale la vista sembra in qualche modo più lontana di quanto in effetti sia. La valle è di un verde bellissimo, e così ripida e scavata che quando ti trovi in alto, da questa o quella parte, e guardi dritto davanti a te, neppure la vedi, a meno che tu non ti faccia tanto avanti da riuscire a guardare giù. Le case della città vecchia – che è la parte più lontana da noi – hanno tutte i tetti rossi, e sembrano accatastate l'una contro l'altra, come i quadri che vediamo di Norimberga. Proprio sopra la città ci sono le rovine dell'Abbazia di Whitby, saccheggiata a suo tempo dai danesi, e dove si svolge parte del ''Marmion'', là dove Costanza viene murata viva. È un nobilissimo complesso di ruderi, di estensione immensa, e pieno di punti di romantica bellezza. Vi è una leggenda che narra di una dama Bianca che si vede a volte a una delle finestre. Tra l'Abbazia e la città vi è un grande cimitero, tutto pieno di pietre tombali. A mio parere è questo il posto più bello di Whitby, perché si trova proprio sopra la città e offre un'ampia veduta del porto e di tutta la baia fino a dove il promontorio di Kettleness si protende sul mare. Qui il terreno scende sul porto così ripidamente che parte della cinta è precipitata e qualche tomba è andata distrutta. Vi è un punto del cimitero dove le pietre delle tombe si sporgono sul sentiero sabbioso che passa lì sotto. Il cimitero è poi attraversato da sentieri, fiancheggiati da panchine, e a ogni ora del giorno c'è gente che viene lì a sedersi per guardare il bellissimo panorama e godersi la brezza. Anch'io conto di venire qui spesso a lavorare. E infatti è qui che sto scrivendo, con il quaderno sulle ginocchia, e che sto a sentire le chiacchiere di tre vecchi, seduti accanto a me. Si direbbe che non facciano altro tutto il giorno, se non stare seduti qui a chiacchierare. (Diario di [[Mina Murray]], 24 luglio; 2020, pp. 124-125)
*Il caso di [[Renfield]] si fa sempre più interessante a mano a mano che riesco a comprendere l'uomo. Vi sono in lui certe qualità particolarmente sviluppate, quali l'egoismo, la riservatezza e la determinazione. Mi piacerebbe poter individuare l'oggetto di quest'ultima. Sembra che egli abbia un solo ben preciso schema, ma di che cosa si tratti non lo so. Per contro la sua qualità positiva è un certo amore per gli animali, sebbene, in verità, lo manifesti in modi così strani che a volte penso che la sua sia semplicemente una forma abnorme di crudeltà. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 5 giugno; 2020, p. 131)
*Il mio maniaco omicida è di un genere particolare. Dovrò trovare una nuova classificazione per lui, e definirlo zoofago (mangiatore di vita). La sua volontà è di assorbire in sé quante più vite possibile, e si impegna a farlo in un modo inglobante. Ha nutrito un ragno con molte mosche, e un uccello con molti ragni, e poi ha chiesto un gatto da nutrire con molti uccelli. Quale avrebbe potuto essere il suo passo ulteriore? Valeva quasi davvero la pena completare l'esperimento. Si potrebbe fare se ve ne fosse una motivazione sufficiente. La gente ha snobbato la vivisezione, eppure guarda i risultati cui ha condotto! (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 20 luglio; 2020, pp. 133-134)
*Gli uomini hanno sempre protestato contro la vivisezione, ma guardiamone oggi i risultati! Perché non far progredire la scienza in quello dei suoi campi che è il più arduo e decisivo: la conoscenza del cervello? Se mai riuscissi a cogliere il segreto di almeno una mente siffatta – se possedessi la chiave delle fantasie di almeno un lunatico –, potrei far progredire la branca della scienza che mi è propria, portandola a un livello rispetto al quale la fisiologia di [[John Burdon-Sanderson|Burdon-Sanderson]] o le conoscenza del cervello di [[David Ferrier|Ferrier]] sarebbero quisquilie. Ah, ci fosse un motivo valido! Non devo pensarci troppo, altrimenti potrei sentirmene tentato; una causa sufficiente rischierebbe di indurmi al gran passo, perché come escludere che anch'io sia in potenza dotato di un cervello eccezionale? (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 20 luglio; 1992, p. 102)
*La vita in fondo cos'è? Solo l'attesa di qualcosa altro, no? E la morte l'unica cosa che possiamo essere sicuri che viene. (Sig. Swales: Diario di Mina Murray, 10 agosto; 1992, p. 105)
*La vita, tutto sommato, è solo un aspettare qualcos'altro rispetto a quello che stiamo facendo, e la morte è l'unica cosa su cui possiamo contare senz'altro. (Sig. Swales: Diario di [[Mina Murray]], 10 agosto; 2020, pp. 138-139)
===Capitolo 7===
*17 luglio, ieri uno degli uomini, Olgaren, è venuto mia cabina e tutto tremante confidatomi che secondo lui a bordo c'è un tipo strano. Ha detto che, durante suo turno di guardia, stava a riparo dietro tuga, perché pioveva a dirotto, e ha visto un uomo alto, magro, che non somigliava nessuno dell'equipaggio, venire su per scaletta di boccaporto, procedere lungo ponte verso prua e sparire. Lo ha seguito con cautela, ma giunto a prua non ha trovato nessuno, e boccaporti tutti chiusi. Era in preda a panico e paura superstiziosa, e temo che panica possa diffondersi. Per impedirlo, oggi farò perquisire attentamente tutta nave da poppa a prua. (Libro di bordo del Demeter, ''Varna-Whitby''; 1992, p. 114)
*3 agosto. A mezzanotte, andato a dare il cambio all'uomo al timone, ma non trovato nessuno. Vento teso, nave filava senza straorzare. Non osavo lasciare la ruota, così ho chiamato a gran voce il secondo. Poco dopo è corso sul ponte in mutande e maglia, occhi fuori dalla testa, viso sconvolto, come se cervello gli avesse dato di volta. Sì è avvicinato e in un sussurro, la bocca all'orecchio, come se l'aria notturna potesse udirlo, mi fa: "È qui; ora lo so. Ieri sera, durante il turno di guardia, l'ho visto, è simile a un uomo, alto e magro, orribilmente pallido. Era a prua, guardava lontano. Gli sono scivolato alle spalle, gli ho tirato una coltellata, ma la lama l'ha attraversato come se fosse d'aria". Così dicendo, ha cavato il coltello e l'ha agitato furiosamente nel vuoto. Ha proseguito: «Ma se è qui, lo troverò. È giù nella stiva, forse in una di quelle casse. Le schioderò una a una e le esaminerò. Voi tenete il timone». E, con una occhiata d'intesa e un dito sulle labbra, è sceso di sotto. (Libro di bordo del Demeter, ''Varna-Whitby''; 1992, p. 116)
*4 agosto. [...] Dio mi perdoni, ma il secondo ha fatto bene a gettarsi in mare. Meglio morire da uomo, perché morire da marinaio in alto mare è cosa sulla quale nessuno può trovare da obiettare. Ma io sono il capitano e non posso lasciare la nave. E tuttavia la farò in barba a quel demone o mostro che sia, perché mi legherò le mani alla ruota quando comincerò a sentirmi mancare le forze, e insieme con le mani legherò ciò che lui – quella cosa! – non osa toccare; e così, vento favorevole o contrario che sia, mi salverò l'anima e salverò il mio onore di capitano. (Libro di bordo del Demeter, ''Varna-Whitby''; 1992, p. 117)
===Capitolo 8===
[[File:Dracula (1931) trailer - Renfield.png|thumb|[[Renfield]] interpretato da Dwight Frye in ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931)]]
*Qualcuno tra gli scrittori della Nuova Donna dovrà un giorno o l'altro lanciare la proposta che a uomini e donne sia consentito di vedersi l'un l'altro mentre dormono, prima che lui chieda la mano di lei e lei lo accetti. Ma credo che la Nuova Donna non lo accetterà mai: vorrà piuttosto essere lei a chiedere la mano dello sposo. E certamente questa possibilità la userà molto bene! (Diario di [[Mina Murray]], 10 agosto; 2020, p. 158)
*Sebbene l'[[affetto]] non basti a cambiare la realtà di fatto, può però contribuire a renderla più sopportabile. (Diario di [[Mina Murray]], 12 agosto; 1992, p. 126)
*Non ho esattamente sognato; ma sembrava tutto così vero. Volevo solo essere qui, dove siamo ora – e non so perché – avevo paura di qualcosa; ma di che cosa non so. Ricordo, anche se credo che stessi dormendo, di essere passata per varie strade e di avere poi attraversato il ponte. Passando ho visto un pesce saltar fuori dall'acqua, e mi sono fermata a guardare, e poi, mentre salivo la scalinata, ho sentito un sacco di cani abbaiare – e l'intera città è sembrata piena di cani che abbaiavano tutti insieme. Poi ho un vago ricordo di un qualcosa di lungo e di oscuro con gli occhi rossi, proprio come l'avevamo visto nel tramonto, e di qualcosa molto dolce e molto amaro che mi avvolgeva improvvisamente, e poi mi è sembrato di affondare in una profonda distesa d'acqua verde, e le mie orecchie risuonavano di un canto, come ho sentito dire che succede a chi sta per annegare; e poi ho sentito ogni cosa allontanarsi da me, e la mia anima mi è sembrata uscire dal corpo e galleggiare nell'aria. Mi è parso anche che a un certo punto il Faro occidentale venisse a trovarsi proprio sotto di me, e poi sono stata presa da una sensazione angosciosa, come se mi trovassi nel pieno di un terremoto, fino a che sono tornata indietro e ti ho visto che stavi scuotendo il mio corpo. Ti ho visto farlo, ancora prima di sentirtelo fare. ([[Lucy Westenra]]: Diario di [[Mina Murray]], 18 agosto; 2020, p. 169)
*{{NDR|Su [[Renfield]]}} Secondo l'infermiere si tratta di una qualche forma di mania religiosa che lo ha colto improvvisamente. Se è così, dobbiamo aspettarci tempesta, perché un uomo, robusto come lui, affetto di mania omicida e religiosa può diventare molto pericoloso. Si tratta di una combinazione micidiale. Alle nove sono andato personalmente a visitarlo. Con me ha tenuto lo stesso atteggiamento che con l'infermiere; nella sua eccelsa considerazione di sé, la differenza tra me e l'infermiere doveva sembrargli meno che nulla. Sembra proprio trattarsi di mania religiosa, e presto comincerà a pensare di essere lui stesso Dio. Queste infinitesimali differenze tra uomo e uomo sono troppo insignificanti per un essere Onnipotente. Come si tradiscono facilmente questi poveri pazzi! "Non sai tu che il vero Dio si prende cura anche di un passero?" Ma per il Dio creato dalla vanità umana tra un passero e un'aquila non vi è alcuna differenza. Oh, se gli uomini soltanto lo sapessero! (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 19 agosto; 2020, p. 172)
*Se non riesco a dormire, cloralio, il moderno Morfeo, C<sub>2</sub>HCl<sub>3</sub>OH<sub>2</sub>O! Devo stare attento a non trasformarla in abitudine. No, questa sera non ne prenderò! Ho pensato a [[Lucy Westenra|Lucy]], e non voglio profanarla mescolando le due cose. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 19 agosto; 1992, p. 134)
*Seguire uno sciame d'api migranti è nulla a paragone del tener dietro a un matto nudo, quando vien preso dall'uzzolo di tagliare la corda! (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 19 agosto; 1992, p. 135)
*Sono qui per obbedire ai Tuoi ordini, Signore. Io sono Tuo schiavo, e Tu mi ricompenserai perché io ti sarò fedele. Ti ho adorato per tanto tempo e da lontano. Ora che sei qui, aspetto i Tuoi comandi, e Tu non mi trascurerai, vero, mio Signore, quando avverrà la distribuzione dei Tuoi favori? ([[Renfield]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 19 agosto; 2020, p. 174)
===Capitolo 9===
*Ho trovato il mio caro, vedessi quanto magro, pallido, l'aria esausta! Dai suoi cari occhi era scomparsa ogni luce di energia, e sul volto non gli si leggeva più quella tranquilla dignità di cui t'ho parlato. Non è più che un rottame di se stesso, e non ricorda nulla di quel che gli è accaduto da molto tempo a questa parte. O, per lo meno, così vuol farmi credere, e io non gli chiederò mai nulla. (Lettera di [[Mina Murray|Mina Harker]] a [[Lucy Westenra]], 24 agosto; 1992, p. 137)
*{{NDR|Su [[Abraham Van Helsing]]}} Potrà risultare all'apparenza un personaggio molto autoritario, ma questo solo perché lui conosce quello di cui parla meglio di chiunque altro. È filosofo e metafisico, e tra gli scienziati più evoluti del suo tempo; e a quanto credo ha una mentalità di assoluta apertura. Tutto questo, assieme a nervi di ferro, a un carattere temprato come l'acciaio, a una volontà indomabile, un autocontrollo e una tolleranza esaltate, oltre il grado di semplici virtù, a veri doni celesti, e al più cortese e sincero degli animi – queste le armi di cui si serve nella sua nobile attività a favore dell'umanità – che operano sia in teoria che in pratica, perché le sue concezioni sono ampie quanto la sua disponibilità verso tutto e tutti. (Lettera del [[John Seward|dott. Seward]] ad Arthur Holmwood, 2 settembre; 2020, pp. 186-187)
*I giovani non confidenziano con i giovani, ma solo con i vecchi, come me, che conoscono molti dispiaceri e loro causa. ([[Abraham Van Helsing]]: Lettera del [[John Seward|dott. Seward]] ad Arthur Holmwood, 3 settembre; 2020, p. 189)
*È stato come uno choc per me piombare dalla meravigliosa, fumosa bellezza di un tramonto londinese, con le luride luci e le ombre d'inchiostro della città e gli straordinari riflessi colorati dell'orrida nuvolaglia e delle acque stagnanti, per ritrovarmi nella freddezza arcigna del mio edificio di pietra, con la sua ricchezza di palpitante miseria, e il mio desolato cuore a convivervi. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 4 settembre; 2020, p. 192)
===Capitolo 10===
*Tutti gli uomini essere matti, o per un verso o per un verso altro, e così come voi agite con discrezione con vostri matti, così dovete voi fare anche con i matti di Dio – che sono tutto il resto del mondo. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 7 settembre; 2020, p. 195)
*Mio amico John, quando il grano cresce, anche prima che sia maturo del tutto – mentre già il latte della madre terra è dentro di lui, e il sole non ha ancora cominciato a dipingerlo col suo colore d'oro –, il contadino prende spiga e la sfregola tra le sue rozze mani, e soffia via la verde peluria, e dice a voi: "Guardate! Lui è grano buono, e farà molto buono raccolto a suo giusto tempo". [...] Il bravo contadino vi dice questo quando lui sa, ma non prima. Mai vedrete voi il buon contadino scavare dalla terra il grano seminato per vedere se sta crescendo; questo va bene per bambini che giocano a fare orto, ma non per quelli che lo considerano il lavoro della loro vita. Voi capite adesso, amico John? Io ho seminato mio grano, e adesso alla natura tocca lei fare perché cresca e venga fuori di terra; se viene fuori di terra, tutto è buona promessa, e io aspetto finché spiga comincia a ingrossare. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 7 settembre; 2020, pp. 195-196)
*Ricordate, amico mio, che la conoscenza è più solida della memoria, e noi non dobbiamo fidarci di più debole. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 7 settembre; 2020, p. 196)
*Proprio sopra la giugulare esterna c'erano due punture, non grandi, ma dall'aspetto ripugnante. Non vi era segno di infezione, ma i bordi erano bianchicci e slabbrati, come se fossero stati rosicchiati. Mi è subito venuto in mente che quella ferita, o cos'altro fosse, potesse essere la causa di quella evidente perdita di sangue; ma come ho formulato l'idea l'ho subito abbandonata, dato che si trattava di un'ipotesi insostenibile. Tutto il letto si sarebbe tinto di scarlatto con il sangue che [[Lucy Westenra|Lucy]] doveva aver perso per arrivare al pallore che aveva prima della trasfusione. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 7 settembre; 2020, p. 201)
*Forse questo malessere e questa debolezza provocano un senso di egoismo che forza gli occhi della nostra anima e la nostra simpatia verso noi stessi, mentre la buona salute e l'energia lasciano le briglie sciolte all'amore, che così è libero di andare dove vuole nel pensiero e nei sentimenti. (Diario di [[Lucy Westenra]], 9 settembre; 2020, p. 205)
*Nessuno che non l'abbia sperimentato sa che cosa significhi sentire la propria linfa vitale penetrare nelle vene della donna che ama. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 10 settembre; 1992, p. 163)
===Capitolo 11===
[[File:Frederic Remington - Moonlight, Wolf.jpg|thumb|''"Grazie a Dio, nella vita reale un lupo è solo un poveraccio, intelligente e coraggioso meno della metà di un bel cane, e con meno di un quarto quanto a voglia di lottare."'']]
*È come se avessi attraversato un lungo incubo e mi fossi appena risvegliata allo spettacolo del sole splendente e alla carezza della fresca aria mattutina. Ho un vago, incerto ricordo di lunghi, angosciosi momenti di attesa e timore: un'oscurità in cui non c'era neppure lo sprone della speranza a rendere più penoso lo stato di miseria; e quindi lunghe pause di oblio, e il riemergere alla vita come un tuffatore che risalga attraverso il peso schiacciante dell'acqua. (Diario di [[Lucy Westenra]], 17 settembre; 1992, p. 171)
*Il fatto è che dei lupi ci si può fidare come delle donne. (Thomas Bilder: ''{{maiuscoletto|La fuga di un lupo}}'', ''The Pall Mall Gazette'', 18 settembre; 2020, p. 218)
*Oh, la terribile lotta che ho dovuto sostenere tanto spesso contro il [[sonno]] in questi ultimi tempi; la sofferenza dell'insomnia e il tormento della paura di addormentarmi, con tutti gli ignoti orrori che il sonno ha in serbo per me! Come sono fortunati certuni che vivono liberi da timori, da angosce; per i quali il sonno è una benedizione che arriva ogni notte, e di null'altro è foriero se non di dolci sogni. (Diario di [[Lucy Westenra]], 12 settembre; 1992, p. 168)
*I lupi sono una bellissima cosa nei libri di storie, e io oso dire che quando sono in branco e danno la caccia a qualcosa che ha più paura di loro, possono fare un fracasso d'inferno e fare tutto a pezzi, qualsiasi cosa sia. Però, grazie a Dio, nella vita reale un lupo è solo un poveraccio, intelligente e coraggioso meno della metà di un bel cane, e con meno di un quarto quanto a voglia di lottare. (Thomas Bilder: ''{{maiuscoletto|La fuga di un lupo}}'', ''The Pall Mall Gazette'', 18 settembre; 2020, p. 221)
*Il sangue è la vita! Il sangue è la vita! ([[Renfield]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 17 settembre; 2020, p. 223)
*Di lì a poco, riecco il sommesso ululato tra i cespugli, e un istante dopo un urto contro la finestra e una pioggia di vetri sul pavimento. La tendina è stata spostata da una folata di vento, e nell'apertura è apparsa la testa scarna di un grosso lupo grigio. Mamma ha gettato un grido di spavento, si è tirata faticosamente a sedere, cercando affannosamente qualcosa con cui difendersi. E tra l'altro, ha afferrato la collana di fiori che il dottor Van Helsing pretende che io tenga al collo, e me l'ha strappata. Per un secondo o due, è rimasta immobile, indicando il lupo, poi dalla gola le è uscito un suono strano, strozzato e orribile, e mamma è ricaduta, come colpita da un fulmine, battendo con la testa contro la mia fronte, tanto forte da stordirmi per un istante. La stanza e tutto quanto era in essa è sembrato rotearmi intorno. Tenevo gli occhi fissi alla finestra, ma il lupo ha ritratto il capo, e una vera e propria miriade di puntolini è sembrata penetrare attraverso il vetro rotto, girando e vorticando come quelle colonne di sabbia che, a detta dei viaggiatori, si levano dal deserto quando soffia il [[simun]]. Ho cercato di muovermi, ma ero come incantata, e il povero corpo della cara mamma, che già sembrava raffreddarsi – perché il suo cuore tanto amato aveva cessato di battere – mi teneva inchiodata; e per un istante ho perduto la conoscenza. (Promemoria lasciato da [[Lucy Westenra]], 17 settembre; 1992, p. 178)
===Capitolo 12===
[[File:Vincent van Gogh - Peasant Sitting by the Fireplace (F863).jpg|thumb|''"Sono troppo infelice, troppo giù di morale, troppo nauseato del mondo e di tutto quel che c'è dentro, vita compresa, e non mi importerebbe niente di sentire in questo momento il batter d'ali dell'Angelo della Morte."'']]
*Mai in precedenza avevo visto il professore lavorare con tanta lena. Io sapevo, e lui sapeva, che si trattava di una lotta senza quartiere contro la morte, e in un attimo di pausa gliel'ho detto. La sua risposta non l'ho capita, ma comunque mi è stata data con volto improntato a un'espressione quanto mai grave:<br>«Se questo è tutto, io vorrei fermarmi qui dove noi siamo ora e lasciare lei spegnersi in pace, perché non vedo luce sopra orizzonte di sua vita». (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 18 settembre; 1992, pp. 183-184)
*Il [[sangue]] di un uomo coraggioso è la cosa migliore in questa terra quando una donna è in pericolo. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 18 settembre; 2020, p. 233)
*Sono troppo infelice, troppo giù di morale, troppo nauseato del mondo e di tutto quel che c'è dentro, vita compresa, e non mi importerebbe niente di sentire in questo momento il batter d'ali dell'Angelo della Morte. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 20 settembre; 2020, p. 244)
*[[Lucy Westenra|Lucy]] respirava pesantemente, e il suo volto aveva un'espressione orribile, con la bocca semiaperta a rivelare le gengive pallide. I suoi denti, nella poca e incerta luce, sembravano più lunghi e aguzzi di quanto non ci erano sembrati di mattina. In particolare, per un qualche gioco di luce, erano i canini a parere più lunghi e aguzzi degli altri. Mi sono seduto accanto a lei, e a un certo punto lei si è agitata. In quello stesso istante si è udito alla finestra una sorta di cupo e sordo batter d'ali. Mi sono avvicinato alla finestra piano piano e ho spiato fuori da una fessura fra le tende. Era una notte di luna piena, e ho potuto vedere che il rumore era stato provocato da un grosso pipistrello, che volteggiava all'intorno – certamente attratto dalla luce, pur così debole – e che di tanto in tanto veniva a sbattere le ali contro la finestra. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 20 settembre; 2020, p. 245)
*Mi sono messo al fianco di Van Helsing e gli ho detto:<br>«Ah, povera ragazza, finalmente avrà pace. È proprio finita».<br>Van Helsing si è girato a guardarmi, e ha replicato con tono quanto mai grave:<br>«Nient'affatto, ahimé. Questo è solo l'inizio».<br>Gli ho chiesto che cosa avesse voluto dire, ma il professore si è limitato a scuotere il capo e a rispondere:<br>«Per il momento, noi nulla possiamo fare. Attendere e vedere». (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 20 settembre; 1992, pp. 198-199)
===Capitolo 13===
[[File:Károly Kotász Lachende Weiber.jpg|thumb|''"Ricordatevi sempre che se il riso bussa alla vostra porta e dice "Posso entrare?" non è vero riso. No!, il riso è un re, e viene come e quando vuole."'']]
*Io provo grande pena per il vostro cuore che sanguina; e vi amo ancora di più per questo suo sanguinare. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 20 settembre; 2020, p. 253)
*La [[devozione]] è così rara, che non si può non essere grati a coloro i quali, senza esserne richiesti, ne fanno oggetto le persone che amiamo. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 20 settembre; 1992, p. 203)
*Una stretta di mano, un braccio sulle spalle, un singhiozzo all'unisono, sono espressioni di simpatia che giungono gradite al cuore. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 20 settembre; 2020, p. 257)
*{{NDR|Su Quincey Morris}} Se l'America continua a generare uomini del suo stampo, diverrà davvero una potenza mondiale. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 22 settembre; 1992, p. 211)
*Non pensate voi che io non sia triste, anche se [[Risata|rido]]. Vedete; io ho [[Risata e pianto|pianto]] anche mentre soffocavo dal ridere. Ma neanche pensate voi che io sono tutto e solo triste quando piango, perché il ridere viene lo stesso. Ricordatevi sempre che se il riso bussa alla vostra porta e dice "Posso entrare?" non è vero riso. No!, il riso è un re, e viene come e quando vuole. Non chiede permesso a nessuno, non sceglie momento più adatto. Lui dice: "Eccomi". ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 22 settembre; 2020, p. 265)
*Oh, amico John, questo è uno strano mondo, un mondo triste, pieno di miserie, e di guai, e di fastidi; eppure quando arriva Sua Maestà il Riso lui fa tutti ballare alla melodia che lui suona. Cuori sanguinanti, ossa secche del cimitero, e lacrime che bruciano quando cadono – tutti danzano insieme alla musica che lui fa con quella sua bocca senza sorriso. Ma credimi, amico John, che fa bene a venire, ed è gentile. Ah, noi uomini e donne siamo come corde tese con forza, che ci tirano da tutte le parti. Poi arrivano le lacrime; e, come la pioggia sulle corde, ci tirano su di morale, fino a che forse la tensione diventa troppo forte, e noi cediamo. Ma allora Sua Maestà il Riso viene come la luce del sole, e riallenta di nuovo la tension; e noi riusciamo ad andare avanti nel nostro duro lavoro, quale che sia. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 22 settembre; 2020, pp. 265-266)
===Capitolo 14===
[[File:A philosopher with a celestial globe. Wellcome L0051763.jpg|thumb|''"Ah, è un difetto della nostra scienza il volere spiegare tutto; e se a spiegare non riesce, dire allora che non c'è niente da spiegare."'']]
*Sono convinta che piangere ogni tanto fa bene a tutti – rinfresca l'aria come fa la pioggia. (Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 25 settembre; 1992, p. 219)
*{{NDR|Su [[Abraham Van Helsing]]}} Mi sono alzata e mi sono inchinata, e lui mi è venuto incontro: un uomo di media altezza, di robusta costituzione, con le spalle ben dritte sopra un torace ampio e aperto, e un collo ben equilibrato sul corpo così come la testa sul collo. L'atteggiamento della testa ti colpisce subito come indizio della sua sicurezza e della sua forza d'animo: una testa nobile, ben proporzionata, grande e ampia anche dietro le orecchie. Il volto, rasato di fresco, presenta un mento solido e squadrato, una bocca grande e risoluta e molto mobile, un naso ben proporzionato, piuttosto dritto ma con narici svelte e sensibili, che sembrano allargarsi quando le folte sopracciglia scendono e le labbra si stringono. La fronte è bella e ampia, e sale dritta per un primo tratto per poi piegarsi all'indietro, superate due prominenze o bozze ben distanziate tra loro; una fronte che i capelli rossicci non coprono, per ricadere invece in modo naturale all'indietro o ai lati. Gli occhi, grandi e di un azzurro intenso, sono ben distanziati, e assumono un'espressione vivace, dolce e decisa a seconda del suo stato d'animo. (Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 25 settembre; 2020, p. 274)
*Donne buone e brave non fanno altro che dire per tutta la vita, giorno per giorno e ora per ora e minuto per minuto, cose che gli angeli possono leggere; e noi esseri umani che vogliamo sapere abbiamo in noi qualcosa degli occhi degli angeli. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 25 settembre; 2020, p. 277)
*La mia è una vita arida e solitaria, e così occupata dal lavoro che mai avuto io tanto tempo per amicizia; ma da quando sono stato convocato qui da mio amico John Seward ho conosciuto tante brave persone e vista tanta nobiltà d'animo che ho sentito adesso più che mai – cresciuta con passare degli anni – la solitudine di mia vita. Credete voi dunque a me, se dico che qui vengo pieno di rispetto per voi, e che voi dato a me speranza – speranza non per quello che sto cercando, ma che ancora esistono donne per rendere felice la vita – brave e buone donne che con loro vita e loro valori possono essere buono esempio per i bambini che verranno. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 25 settembre; 2020, p. 278)
*Ho imparato a non sottovalutare mai quello che altra persona crede, per strano che questo sia. Ho cercato di conservare una mente aperta; e non sono le solite cose della vita di ogni giorno che possono chiuderla, ma questo possono fare le cose strane, le cose straordinarie, quello che fanno nascere in uno il dubbio se lui è sano o malato di mente. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 25 settembre; 2020, p. 279)
*Madam Mina è una di quelle donne create da Dio con le sue proprie mani, per far vedere a noi uomini e donne che esiste un Paradiso dove si può entrare, e cha la sua luce può essere anche qui in Terra. Così sincera, così dolce, così nobile, così niente egoista – la quale cosa, lasciatemelo dire, è tanto presente di solito in sua età, così clinica e piena di sé. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Jonathan Harker]], 26 settembre; 2020, p. 282)
*Ah, è un difetto della nostra scienza il volere spiegare tutto; e se a spiegare non riesce, dire allora che non c'è niente da spiegare. Eppure vediamo ogni giorno intorno a noi la crescita di nuove credenze, che si pretendono nuove, e che invece sono vecchie cose che si fingono nuove – come le signore eleganti al teatro d'opera. Immagino per esempio che voi non credete in trasmigrazione di corpi. Vero? E neanche in materializzazione. Vero? Né in corpi astrali. Vero? E neanche in lettura di pensiero. Vero? Né in ipnotismo. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 26 settembre; 2020, pp. 286-287)
*Lasciate che io vi dica, amico mio, che vi sono oggi nella scienza elettrica che sarebbero state condannate come eretiche da quelli stessi che elettricità hanno scoperta – e che essi stessi non molto tempo prima sarebbero stati bruciati come stregoni. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 26 settembre; 2020, p. 287)
*Una volta ho sentito un americano che ha definito così la fede: "Quella cosa che ci rende in grado di credere cose che sappiamo non essere vere".<ref>[[Mark Twain]], ''[[Mark Twain#Seguendo l'equatore|Seguendo l'equatore]]'', cap. XII: ''"Ci sono quelli che si fanno beffe dello scolaro, chiamandolo frivolo e superficiale. Eppure fu lo scolaro a dire: «La fede è credere a ciò che sai che non è così»."''</ref> Su questo, sono d'accordo con quell'uomo. Lui voleva dire che noi dobbiamo avere una mente aperta, e impedire che un piccolo pezzettino di verità ostacoli il cammino di una verità grande, come una piccola pietra su binario può fare con un treno. Noi cogliamo per prima la piccola verità. Bene! La conserviamo dentro di noi, la apprezziamo; tuttavia non lasciamole credere di essere tutta la verità dell'universo. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 26 settembre; 2020, p. 288)
===Capitolo 15===
*Ieri ero quasi disposto ad accettare le mostruose idee di Van Helsing; ora invece ecco che mi si presentano come orribili oltraggi al comune buon senso. Non dubito che egli sia convinto di tutto questo. E mi chiedo se la sua mente non ne sia stata in qualche modo contagiata. Certamente ci deve essere ''una qualche'' spiegazione razionale di tutte queste cose misteriose. È possibile che sia stato il professore in persona a combinare il tutto? È così disumanamente intelligente che se fosse uscito di mente potrebbe anche portare avanti i suoi propositi in merito a qualche idea fissa, in modo del tutto straordinario. Odio anche solo l'idea di questo, e in verità sarebbe altrettanto incredibile quanto immaginare Van Helsing pazzo; comunque lo osserverò con molta attenzione. E riuscirò forse a fare un po' di luce su questo mistero. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 28 settembre; 2020, pp. 301-302)
*Vi sono dei misteri che la gente può soltanto intuire, e che di epoca in epoca si possono essi risolvere solo in parte. Credete a me, siamo noi ora in presenza di uno di questi. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 29 settembre; 2020, pp. 304-305)
===Capitolo 16===
[[File:Philip Burne-Jones - The Vampire.jpg|thumb|''"Essi non possono morire, ma devono andare avanti per secoli e secoli, sempre aggiungendo nuove vittime e moltiplicando i mali del mondo."'']]
*«Io sigillo tomba, per modo che la Non-morta non possa rientrare in essa».<br>«E quella roba che ci mettete potrà impedirlo?» ha domandato Quincey. «Accidenti, non sarà mica un gioco.»<br>«Sì, d'azzardo.»<br>«E che cos'è che usate?» Questa volta a porre la domanda era stato Arthur, e Van Helsing prima di rispondere si è tolto reverentemente il cappello:<br>«Ostie consacrate. Le ho portate da Amsterdam. Sono stato autorizzato dalla Chiesa.» Era una risposta, questa, da tappare la bocca anche al più scettico di noi, e tutti ci siamo convinti che, di fronte a un proposito fermo come quello del professore – un proposito tale da permettere di fare un simile uso delle cose che più gli erano sacre –, il dubbio era impossibile. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 29 settembre; 1992, p. 251)
*C'era, nel suo accento, alcunché di diabolicamente dolce, qualcosa che ricordava un tintinnio di cristalli, che penetrava anche nel nostro cervello, benché le parole fossero rivolte a un altro. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 29 settembre; 1992, p. 253)
*Prima di fare qualsiasi cosa, lasciate voi che io dica questo: che viene dalle tradizioni e dalle esperienze degli antichi e di tutti quelli che hanno studiato i poteri dei Non-Morti. Quando essi diventano tali, con questo mutamento cade su loro la maledizione della immortalità; essi non possono morire, ma devono andare avanti per secoli e secoli, sempre aggiungendo nuove vittime e moltiplicando i mali del mondo; perché tutti coloro che muoiono in quanto caduti preda del Non-Morto, diventano Non-Morti essi stessi, e predano anche loro nuove vittime. E così il cerchio va avanti sempre allargandosi, così come le onde da una pietra gettata in acqua. Amico Arthur, se voi foste stato raggiunto da quel bacio che voi sapete prima di morte di povera Lucy; o ancora, l'altra notte, quando voi avete aperto vostre braccia a lei, anche voi a suo tempo, a tempo di vostra morte, sareste voi diventato ''nosferatu'', come lo chiamano in Europa d'Oriente, e per sempre avreste fatto anche voi di più di questi Non-Morti che tanto hanno noi riempito di orrore. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 29 settembre; 2020, pp. 315-316)
*La Cosa nella bara si è inarcata; e un urlo raccapricciante, da far gelare il sangue nelle vene, è esploso dalle labbra rosse e aperte. Il corpo si è scosso, tremando e sussultando in selvaggi contorcimenti; gli acuminati denti candidi hanno cozzato assieme tanto da tagliare le labbra, e la bocca si è insozzata di una schiuma rossastra. Ma Arthur non si è sgomentato. Lo si sarebbe detto un'immagine di Thor, mentre il suo braccio senza tremiti si alzava e ripiombava giù, spingendo sempre più a fondo, sempre più a fondo il pietoso paletto, mentre dal cuore trafitto il sangue ribolliva e schizzava tutt'attorno. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 29 settembre; 1992, p. 257)
===Capitolo 17===
*Penso che si dovrebbe provare compassione per un qualcosa braccato come il Conte. È giusto dire "qualcosa": Questa Cosa non è umana – e non è neanche una bestia. Ma venire a conoscere dalle parole del dottor Seward il racconto della morte della povera Lucy, e di tutto quel che ne è seguito, basta per inaridire le fonti della compassione nel cuore di chiunque. (Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 30 settembre; 2020, p. 334)
*Credo che nella natura della donna vi sia qualcosa che permette a un uomo di accasciarsi di fronte a lei ed esprimere i suoi sentimenti e le sue emozioni più delicate senza avvertire questo come una menomazione della propria virilità. (Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 30 settembre; 2020, p. 335)
*Noi donne abbiamo qualcosa di materno in noi che ci solleva sopra tante piccole cose quando a questo spirito materno facciamo ricorso; ho sentito la testa di questo grande uomo dolente posarsi su di me, come se fosse quella di un bambino che un giorno potrei tenermi sul petto, e gli ho accarezzato i capelli come se fossero quelli di un mio figlio. In quel momento neppure ho pensato quanto tutto questo fosse strano e inconsueto. (Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 30 settembre; 2020, p. 336)
===Capitolo 18===
[[File:Dracula (1973) - Jack Palance 3.png|thumb|''"Deve infatti trattarsi di quel Voivoda Dracula, diventato famoso per le sue guerre contro i turchi, sul grande fiume che segna la frontiera con la Turkeyland."'']]
*Dal momento che anch'io sono stato ospite di un [[manicomio]], non posso non notare che certe tendenze al sofisma di taluni dei ricoverati conducono a errori di ''non causae'' e di ''ignoratio elenchi''. ([[Renfield]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 30 settembre; 2020, p. 340)
*Pensavo che la vita fosse un'entità positivamente concreta ed eterna, e che ingerendo una gran quantità di cose viventi, anche di infimo rango nella scala della creazione, uno avrebbe potuto prolungare indefinitivamente la propria vita. Questa convinzione era in me tanto forte che ho letteralmente tentato di impadronirmi anche di vita umana. Il dottor Seward qui presente può confermare che in un'occasione ho cercato di ucciderlo, con l'intento di rafforzare i miei poteri vitali assimilando nel mio corpo la sua vita, tramite il suo sangue – basandomi anche, naturalmente, sul versetto scritturale che afferma che "il sangue è la vita". Sebbene, all'atto pratico, un ciarlatano che smerciava un suo elisir abbia tanto involgarito questo truismo da renderla oggetto di disprezzo. ([[Renfield]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 30 settembre; 2020, p. 341)
*Il ''nosferatu'' non muore come l'ape una volta che ha punto. Lui è più forte; e essendo più forte ha ancora più potere di fare il male. Questo Vampiro che è tra di noi è anche lui così forte di persona come venti uomini; è astuto e malfido più che altro mortale, perché la sua malvagia astuzia cresce con l'età; lui si giova anche di aiuto della negromanzia, che è, come da sua etimologia, previsione di futuro per mezzo dei morti, e tutti i morti che lui può avvicinare sono ai suoi ordini; è una bestia, ma più che una bestia; è un demonio insensibile, e in lui non esiste cuore; lui può, senza limiti, manifestarsi quando e come vuole, e in qualsiasi forma sia in lui; lui può, nell'ambito di sua presenza, comandare gli elementi: la tempesta, la nebbia, il tuono; può comandare ogni essere inferiore: il topo e il gufo, e il pipistrello – e la falena, e la volpe, e il lupo; può crescere di statura, e farsi piccolo; e può a volte svanire in niente e ritornare irriconoscibile. Come dunque possiamo noi cominciare nostra lotta per distruggerlo? Come faremo noi per trovarlo; e una volta trovato come noi distruggere lui? Amici miei, questo è molto terribile compito che noi ci assumiamo, con conseguenze possibili da far tremare anche il più coraggioso. Perché se noi manchiamo in questa battaglia, vincerà certamente lui; e allora quale sarà nostra fine? La vita non è niente! Io non do a vita grande peso. Ma perdere qui non è solo questione di vita o di morte. Il fatto è che noi diventeremmo come lui, che noi d'ora in avanti diventiamo orrende creature della notte come lui – senza cuore e senza coscienza, a depredare i corpi e le anime di quelli che più amiamo. Per noi saranno chiuse in eterno le porte del cielo; perché chi mai potrà riaprirle per noi? Andremo avanti per sempre aborriti da tutti; una macchia nel volto dello splendore solare di Dio; una freccia nel fianco di Colui che è morto per l'umanità. Ma qui ci troviamo faccia a faccia con il dovere; e possiamo indietreggiare noi in un caso come questo? Per me, io dico di no; ma io sono vecchio, e la vita, con la sua luce del sole, i suoi bei momenti, il suo canto degli uccelli, la sua musica, e il suo amore, è cosa di lontano passato. Voi altri siete giovani. Qualcuno ha visto il dolore; ma per lui ci sono di riserva giorni belli. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 30 settembre; 2020, pp. 344-345)
*Deve infatti trattarsi di quel Voivoda Dracula, diventato famoso per le sue guerre contro i turchi, sul grande fiume che segna la frontiera con la Turkeyland. Se questo è vero, non deve essere stato un uomo comune; perché a quel tempo, e per secoli dopo di allora, di lui si parlava come dell'uomo più intelligente, e più astuto, così come del più coraggioso dei figli della "terra al di là della foresta". Quella testa straordinaria e quella sua volontà di ferro sono scesi con lui nella tomba, e anche ai giorni nostri si schierano contro di noi. I Dracula, dice [[Ármin Vámbéry|Arminius]], erano una grande e nobile stirpe, anche se di tanto in tanto qualche rampollo era creduto da loro contemporanei avere rapporti con il diavolo. Loro avevano imparato suoi segreti a [[Scolomanzia|Scholomance]], in mezzo a montagne sopra il lago [[Sibiu|Hermannstadt]], dove il diavolo sostiene ogni dieci sapienti uno essere suo. Negli annali si trovano parole come "stregoica" ovvero strega; "Ordog" e "Pokol", ovvero Satana e Inferno, e in un manoscritto proprio di questo Dracula si parla come di un "wampyr", parola che noi comprendiamo fin troppo bene. Da lombi proprio di questo uomo sono venuti poi grandi uomini e eccellenti donne, e le loro tombe rendono sacra questa terra, dove soltanto è nata cosa così scellerata. Perché non è certo l'ultimo di tali orrori che questo essere malvagio affonda le sue radici in cosa buona; in terra sterile di sante memorie non può trovare riposo. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 30 settembre; 2020, pp. 349-350)
*Signor Morris, dovreste essere orgoglioso del vostro grande [[Texas]]. Il suo ingresso a far parte dell'Unione è un precedente destinato a produrre grandi effetti, quando il Polo e i Tropici si ritroveranno uniti sotto la bandiera a stelle e strisce. La forza del Trattato può dimostrarsi un grande motore di espansione, il giorno che la [[Dottrina Monroe|dottrina di Monroe]] verrà accantonata, come si merita, tra le fole della politica. Che cosa posso dire del piacere di incontrare Van Helsing? Signore, non avanzo scuse per aver lasciato perdere i titoli e le consuete formule di cortesia. Quando un uomo ha rivoluzionato la terapeutica, con la scoperta della continua evoluzione della materia cerebrale, le formule convenzionali sono inadeguate, poiché sembrerebbero limitarne l'importanza a una sola classe sociale. ([[Renfield]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 1 ottobre; 2020, p. 354)
===Capitolo 19===
*{{NDR|Su [[Renfield]]}} È una nuova esperienza per me trovare un malato di mente che parla di filosofia e che ragiona in così corretta maniera. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 1 ottobre; 2020, p. 368)
*Continuavo a pensare a tutto quanto era accaduto dacché Jonathan è venuto qui a Londra, e tutto sembra un'orrenda tragedia sospinta spietatamente dal fato verso una fine predestinata. Tutto ciò che si fa, per quanto giusto possa essere, si direbbe che comporti proprio le conseguenze più deplorevoli. (Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 1 ottobre; 1992, p. 303)
*La nebbia si faceva sempre più fitta, e ora riuscivo a vedere di dove era entrata, simile al fumo – o come la bianca energia dell'acqua bollente: non dalla finestra, ma attraverso gli interstizi della porta. Diventava sempre più fitta, fino a che mi è sembrato che si concentrasse in una sorta di nuvola a forma di colonna nel bel mezzo della stanza, attraverso la quale, in alto, riuscivo a vedere la luce del gas brillare con un occhio di color rosso. Ogni cosa ha cominciato a girare nel mio cervello, così come la colonna di nebbia stava ora girando per la stanza, e in tutto questo si manifestavano le parole della Scrittura: "...una colonna di nebbia di giorno e di fuoco di notte". Era questa una sorta di guida spirituale che mi stava assistendo nel sonno? Ma quella colonna era composta di elementi sia diurni che notturni, perché in quell'occhio vi era il fuoco, che ora esercitava un nuovo fascino su di me, finché, continuando a fissarlo, quel fuoco si è diviso, ed è sembrato guardarmi attraverso la nebbia con due occhi rossi, come Lucy me li aveva descritti nel suo momentaneo vaneggiamento mentale quando, sulla scogliera, i raggi del sole cadente colpivano le vetrate della chiesa di Santa Maria. Improvvisamente mi ha folgorato l'orrenda idea che così fosse stato anche quando Jonathan aveva visto le tre terribili donne farsi reali e concrete nel vortice della nebbia illuminata dalla luna, e nel sogno devo essere svenuta, perché tutto si è fatto nera tenebra attorno a me. L'ultimo sforzo cosciente della mia immaginazione è stato quello di vedere una livida faccia gessosa emergere dalla nebbia e piegarsi sopra di me. (Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 1 ottobre; 2020, pp. 373-374)
===Capitolo 20===
*La [[Mosca (zoologia)|mosca]], caro signore, presenta particolarità assai interessanti, vale a dire ali che sono l'espressione dei poteri aerei delle facoltà psichiche. Ben avevano ragione gli antichi, paragonando l'anima a una farfalla! ([[Renfield]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 1 ottobre; 1992, p. 315)
*Lungi da me l'idea di arrogarmi gli attribuiti della Divinità. Di Dio non mi interessano neppure le specifiche attività spirituali. Se devo precisare la mia posizione intellettuale, direi che per quanto concerne ciò che vi è di essenzialmente terrestre, mi trovo in una situazione analoga a quella occupata spiritualmente da [[Enoch]]! ([[Renfield]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 1 ottobre; 2020, p. 386)
*{{NDR|Su [[Renfield]]}} Evita di pronunciare la parola "bere".<br>Teme l'idea di poter essere caricato dell'''anima'' di chicchessia.<br>Non teme di aver bisogno di ''vita'' in futuro.<br>Disprezza tutte le forme inferiore di vita, senza eccezione, pur temendo di essere perseguitato dalle loro anime.<br>Considerate secondo logica, tutte queste cose mirano a un'identica spiegazione: Renfield è sicuro di poter acquisire una vita più alta. E ne teme le conseguenze: il doversi far carico di un'anima. Dunque, egli mira alla vita di un essere umano! (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 1 ottobre; 2020, p. 391)
*A volte mi dico che siamo tutti pazzi e che ci ritroveremo a recuperare la salute mentale stretti in una camicia di forza. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 2 ottobre; 1992, p. 321)
===Capitolo 21===
*Il chiarore della luna era tale che malgrado le spesse tende gialle alle finestra, nella stanza c'era abbastanza luce per vedere tutto. Sul letto accanto alla finestra giaceva Jonathan Harker, il volto paonazzo e il respiro affannoso, come ipnotizzato. Inginocchiata accanto al letto, il viso voltato dall'altra parte, vi era la bianca figura di sua moglie. Al fianco di lei, un uomo alto e magro, vestito di nero. Ci voltava le spalle, ma come l'abbiamo visto abbiamo tutti riconosciuto il Conte – in ogni dettaglio, compresa la cicatrice sulla fronte. Con la sinistra teneva strette tutte e due le mani della signora Harker, lontane da sé per tutta la lunghezza delle braccia di lei; con la mano destra la afferrava per la nuca, forzandole il volto contro il proprio petto. La bianca camicia di notte di lei era chiazzata di sangue, e un rivolo sottile scendeva lungo il busto dell'uomo, messo a nudo da uno strappo del vestito. L'atteggiamento dei due richiamava terribilmente quello di un bambino che stesse forzando il muso di un micino verso un piatto di latte per obbligarlo a bere. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 3 ottobre; 2020, p. 403)
*E così anche voi, al pari degli altri, volete sfidare la mia intelligenza con la vostra. Volete aiutare quegli uomini a darmi la caccia e a mandare a vuoto i miei disegni! Voi ora sapete, e in parte lo sanno anche loro, e in tutto per tutto lo sapranno tra poco, che cosa vuol dire tagliarmi la strada. Avrebbero dovuto conservare le loro energie per altri scopi più alla loro portata. Hanno voluto invece mettersi in gara d'astuzia contro di me – contro di me, che ho governato popoli interi, e che per loro ho brigato, e combattuto, centinaia d'anni prima che voi tutti nasceste – e io li ho affrontati e attirati nella mia trappola. E voi, la loro beniamina, ora siete carne della mia carne, sangue del mio sangue, germoglio della mia stirpe; per qualche tempo mia generosa fonte, poi mia compagna e complice. Anche voi, a vostra volta, potrete a suo tempo vendicarvi; perché nessuno di loro potrà opporsi ai vostri desideri. Ma per il momento io devo punirvi per quanto avete fatto. Li avete aiutati contro di me, e ora dovrete rispondere a ogni mia chiamata. Quando la mia volontà vi dirà Venite!, voi varcherete terre e mari per obbedirmi. E a questo scopo, questo sia! ([[Conte Dracula]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 3 ottobre; 2020, pp. 410-411)
===Capitolo 22===
*Devo continuare a scrivere a ogni costo, perché non oso soffermarmi a pensare. (Diario di [[Jonathan Harker]], 3 ottobre; 1992, p. 338)
*Voi non dovete morire. Voi non dovete morire per mano di nessuno, e tanto meno per mano vostra. Finché l'altro che ha contaminato vostra dolce vita è davvero morto, voi non dovete morire; perché se è ancora tra i Non-morti, vostra morte farebbe di voi come esso è. No, voi dovete vivere! Voi dovete lottare e sforzare voi di vivere, sebbene la morte può sembrare un sollievo che non si può dire. Voi dovete combattere morte stessa, che questa viene a voi in dolore o in gioia, di notte o di giorno, in sicurezza o in pericolo! Per vostra anima vivente io vi chiedo di non morire, e anzi di non pensare voi a morte, finché questo grande male non sia passato. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Jonathan Harker]], 3 ottobre; 1992, p. 340)
*Il sole che sorge a illuminare nostro dolore poi ci protegge lungo tutto suo corso. Finché l'astro non cala questa sera, il mostro deve mantenere qualsiasi forma che esso ha ora. Esso è confinato entro limiti di sua forma terrena. Lui non può dissolversi in aria sottile né disparire attraverso fessure, fori o spiragli. Se attraversa una porta deve aprire suo battente come un mortale. Per cui questo oggi noi dobbiamo individuare tutti suoi nascondigli e sterilizzarli. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Jonathan Harker]], 3 ottobre; 1992, p. 341)
===Capitolo 23===
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|''"Voi pensate di averla vinta su di me, voi – con quelle pallide facce, lì tutti in fila, come pecore di fronte al macellaio. Ma ve ne pentirete, dal primo all'ultimo!"'']]
*Ho studiato e continuamente ristudiato, da quando capitate in mia mano, tutte carte relative a questo mostro; e più io studiato, più grande mi sembra la necessità di distruggere lui radicalmente. Tuto dà prova di suo progredire: non solo per quanto riguarda sua potenza, ma anche di sua coscienza di questo. A quanto ho saputo da mio amico [[Ármin Vámbéry|Arminius]] di Buda-Pesht, lui in vita è stato grande uomo. Soldato, statista, e alchimista – la quale alchimia era il punto più avanzato del sapere scientifico della sua epoca. Aveva una grande intelligenza, e una cultura senza confronti, e un cuore che non conosceva né paura né rimorso. Ha osato perfino frequentare Scholomance, e non c'era ramo del sapere del suo tempo che lui non ha provato. Ebbene, in lui i poteri della mente sono sopravvissuti alla morte fisica; anche se pare che la sua memoria non rimanesse completa. In qualcuna delle facoltà del suo cervello era rimasto, ed è anche adesso, un bambino; però sta crescendo, e alcune cose che in principio erano infantili ormai hanno preso una dimensione adulta. Sta sperimentando, e lo fa piuttosto bene; e se non era che noi abbiamo attraversato la sua strada, lui poteva essere – e se noi falliremo, lo sarà – il padre e il capostipite di un nuovo genere di esseri, la cui strada si snoda non attraverso la Vita, ma attraverso la Morte. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 3 ottobre; 2020, p. 428-429)
*Voi pensate di averla vinta su di me, voi – con quelle pallide facce, lì tutti in fila, come pecore di fronte al macellaio. Ma ve ne pentirete, dal primo all'ultimo! Voi credete di avermi sottratto un luogo dove riposare; ma io ne ho degli altri! E la mia vendetta è appena cominciata! Io vivo nei secoli, e il tempo è dalla mia parte. Le donne che voi tutti amate sono già mie; e grazie a loro anche voi e altri come voi sarete presto miei – creature mie, per obbedire ai miei comandi e farsi sciacalli obbedienti quando avrò fame e sete. ([[Conte Dracula]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 3 ottobre; 2020, pp. 434-435)
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Quella povera anima che ha causato tutta questa miseria è il caso più triste. Pensate solo a quale sarà la gioia di quell'essere quando anche lui sarà distrutto nella sua parte peggiore onde la sua parte migliore possa raggiungere l'immortalità spirituale. Dovete guardare anche lui con compassione, anche se non per questo dovete rinunciare a distruggerlo. ([[Mina Murray|Mina Harker]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 3 ottobre; 2020, p. 437)
===Capitolo 24===
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} La decisione di lasciare la sua deserta terra – deserta di uomini – e di venire in un paese dove la vita di tanto si è moltiplicata che la gente qui è ora come un grande campo di grano, è stato il frutto di un lavoro di secoli. Se un altro Non-Morto, come lui, cercasse di fare quello che lui ha fatto, forse neppure tutti i secoli del mondo del passato, o quelli del futuro, potrebbero aiutarlo. Nel caso di questo mostro, tutte le forze della natura, le più occulte e profonde e potenti devono avere lavorato insieme in un qualche prodigioso modo. Già il luogo dove lui è stato vivo, e poi Non-Morto per tutti questi secoli, è tutto pieno di stranezze del mondo chimico e geologico. Ci sono caverne profonde e anditi che nessuno ha mai raggiunto a tutt'oggi. Ci sono vulcani, che da loro bocche ancora mandano fuori acque dalle strane proprietà, e gas che uccidono o fanno rinascere. Indubbiamente, c'è qualcosa di magnetico o di elettrico in queste combinazioni di forze occulte che contribuiscono alla vita fisica in modo davvero strano; e anche in lui c'erano in principio grandi qualità. In un'epoca antica, dura e bellicosa è stato lui celebrato come colui che aveva più nervi d'acciaio, più acuto cervello, più coraggioso cuore di chiunque altro al mondo. In lui alcuni principi vitali, per qualche strana via si sono realizzati al massimo: e come il suo corpo si mantiene forte e cresce e si rafforza, così cresce anche il suo cervello. Tutto questo senza quel diabolico aiuto che è certamente in lui; e che deve piegarsi alla potenza che proviene ed è simbolica del Bene. ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 5 ottobre; 2020, pp. 451-52)
*Pensate voi un po' che insistenza e che determinazione. Con il cervello infantile che possedeva, da molto tempo ha concepito l'idea di andare in una grande città. Che cosa fa lui allora? Trova subito quello che è il posto al mondo più promettente per lui. Poi deliberatamente si prepara all'impresa. Con grande pazienza trova quale è la sua forza e quali sono i suoi poteri. Studia nuove lingue. Impara una nuova vita sociale; nuovo ambiente per antiche usanze; la politica, la legge, l'economia, le scienze, le abitudini di un paese e di un popolo che si sono sviluppate durante la sua esistenza. Lo sguardo che ha dato a tutto questo non ha fatto altro che stimolare suo appetito ed eccitare suo desiderio. Non solo: lo aiuta a crescere anche in quanto cervello; perché tutto gli dimostra quanto lui ha avuto ragione con sue prime intuizioni. Tutto questo lui ha fatto da solo: tutto da solo!, da una tomba in rovina in una terra dimenticata. E quanto di più non potrà lui fare, una volta che gli si aprirà il più grande universo del pensiero? Lui che come sappiamo può irridere alla morte; che può prosperare nel mezzo di malattie che uccidono popoli interi. Oh, se un essere così provenisse da Dio, invece che dal demonio, quale forza benigna potrebbe lui essere in questo nostro vecchio mondo! ([[Abraham Van Helsing]]: Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 5 ottobre; 2020, p. 453)
*È davvero sorprendente la capacità di recupero della natura umana. È sufficiente che un ostacolo, quale che sia, sia rimosso in qualsiasi modo – morte compresa – e noi subito ritorniamo di corsa al nostro essere così disposti alla speranza e al godimento. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 5 ottobre; 2020, p. 454)
===Capitolo 25===
[[File:Paul Delaroche - Study for "Louise Vernet on Her Death Bed" - Walters 371379.jpg|thumb|''"Se è destino che io debba aver morte per mano di qualcuno, sia per mano di colui che più mi ama."'']]
*Io so, e voi lo sapete, che una volta morta voi potreste e dovreste liberare il mio spirito immortale, così come avete fatto con la mia povera Lucy. Fosse la morte, o la paura della morte, il solo ostacolo su questa strada, io non esiterei a morire qui, adesso, tra questi amici che mi vogliono bene. Ma la morte non è tutto. Io non posso credere che morire – in questo caso, quando davanti a noi brilla ancora la speranza e un più alto compito ci attende – sia la volontà di Dio. Pertanto, io rinuncio da parte mia alla certezza dell'eterno riposo, e mi inoltro nella tenebra che nasconde le più nere sorti che il mondo visibile e quello occulto riserbano. ([[Mina Murray|Mina Harker]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 11 ottobre; 2020, pp. 466-467)
*Non devi esitare. Tu mi sei più vicino e più caro di ogni cosa al mondo; le nostre anime sono fuse in una sola, per tutta la vita e per sempre. Pensa, mio caro, ai tempi in cui uomini coraggiosi uccidevano le proprie mogli e le loro donne onde impedire che cadessero nelle mani del nemico. Né essi esitavano certo di più perché coloro che amavano li imploravano di sgozzarle. È dovere degli uomini nei confronti di coloro che amano, comportarsi così in momenti di dura prova! E, oh, mio caro, se è destino che io debba aver morte per mano di qualcuno, sia per mano di colui che più mi ama. ([[Mina Murray|Mina Harker]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 11 ottobre; 1992, pp. 384-385)
*Ritengo che la natura operi in maniera tale da farci sperare e credere, contro noi stessi, che le cose andranno come dovrebbero, non già come dovremmo sapere che andranno. Il futuro per gli angeli è tutto luce, ma per gli uomini è tutt'al più un fuoco fatuo. (Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 28 ottobre; 1992, pp. 391-392)
*Il Conte è un criminale e appartiene al tipo criminale. Tale lo classificherebbero [[Max Nordau|Nordau]] e [[Cesare Lombroso|Lombroso]] e, ''quia'' criminale, la sua mente è formata solo in maniera imperfetta. Ragion per cui, in una situazione difficile, non può che cercare soluzioni nell'abitudine. ([[Mina Murray|Mina Harker]]: Diario del [[John Seward|dott. Seward]], 28 ottobre; 1992, p. 396)
===Capitolo 26===
*Lo sapete che posto è quello? Avete voi visto quello spaventoso covo di infamie infernali, dove la luce stessa della luna è pullulante di forme immonde, e ogni granello di polvere che rotea nell'aria è l'embrione di un mostro vorace? Avete voi sentito le labbra del Vampiro sulla vostra gola? ([[Jonathan Harker]]: Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 30 ottobre; 1992, p. 411)
===Capitolo 27===
[[File:Count Dracula and His Vampire Bride (1973) - Dracula's death 2.png|thumb|''"Mi sarà di sollievo per tutta la vita poter ricordare che proprio in quel momento di ultima dissoluzione, nel suo volto è comparsa un'espressione di pace che mai avrei creduto potervi albergare."'']]
*{{NDR|Sulla [[Transilvania]]}} La regione è un incanto: piena di bellezze di ogni genere immaginabile, e la gente è vivace, e forte, e semplice, e sembra piena di ottime qualità. E tutti sono molto, molto superstiziosi. Nella prima delle case in cui ci siamo fermati, quando la donna che ci serviva ha visto la cicatrice sulla mia fronte, si è fatta il segno della croce e mi ha puntato contro due dita, per scacciare il malocchio. Credo che si siano dati addirittura la pena di mettere una dose extra di aglio nel nostro cibo; a me, che l'aglio proprio non lo sopporto. Da allora sono stata attenta a non togliermi più il cappello o il velo, sfuggendo così a ogni eventuale sospetto. Stiamo viaggiando veloci, e dato che non c'è con noi un cocchiere che possa inventarsi storie, siamo al riparo da scandali e maldicenze, anche se ho sentito dire che il malocchio ci perseguiterà per tutto il viaggio. (Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 1 novembre; 2020, p. 505)
*Le fauci del lupo erano miglior destino che non la tomba del Vampiro! (Memorandum del dott. [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], 5 novembre; 2020, p. 516)
*La donna dormiva del suo sonno di Vampiro, così piena di vita e di voluttuosa bellezza che io ho tremato tutto, come se fossi venuto lì per compiere un assassinio. Ah, e neppure io dubito che in antichi tempi, quando queste cose esistevano, più di un uomo che si fosse accinto a impresa come la mia avrebbe sentito suo cuore mancare, e poi anche i suoi nervi. Così lui esita, e esita, e esita, fino a che la bellezza e il fascino della spietata Non-Morta lo ipnotizzano; e lui resta lì, e va avanti a restare lì finché arriva il tramonto, e il sonno del Vampiro ha termine. Allora i meravigliosi occhi della bella donna si aprono e sembrano parlare d'amore, e la bocca voluttuosa si offre per un bacio – e l'uomo è debole. E così una nuova vittima resta preda del Vampiro; un altro che si aggiunge a macabre e torve squadre dei Non-Morti!... (Memorandum del dott. [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], 5 novembre; 2020, pp. 516-517)
*Oh, mio amico John, è stato un lavoro da macellaio; non fossi stato io sostenuto dal pensiero di altro morto, e di altra vivente sulla quale grava questa cappa di paura, mai avrei io potuto procedere. Io tremo e continuo a tremare ancora adesso, anche se tutto è ormai compiuto. Dio sia ringraziato, i miei nervi hanno resistito. Non avessi io visto il senso di pace in quel primo volto, e la felicità che su di esso si è dipinta un attimo prima che sopravvenisse la dissoluzione, a testimonianza che l'anima era in salvo, non sarei riuscito io a andare avanti con mio lavoro di macellaio. Non mai avrei potuto sopportare lo stridio orribile del bastone conficcato dentro; il contorcersi del corpo, le labbra schiumanti di sangue. Sarei io fuggito in terrore lasciando incompiuto mio lavoro. Ma ora tutto è finito! E per quelle povere anime posso io ora piangere e avere compassione, ricordandole io pacificate ciascuna in suo vero sonno di morte, in quell'attimo prima di dissoluzione. Perché, amico John, quasi non ancora il mio coltello aveva tagliato la testa di ciascuna, che già il corpo cominciava a disfarsi e tornare alla polvere originaria, come se la morte che avrebbe dovuto compiersi centinaia d'anni fa, si fosse ora finalmente imposta dicendo subito e ad alta voce: "Eccomi qua!" (Memorandum del dott. [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], 5 novembre; 2020, pp. 518-519)
*Ho visto il Conte giacere nella cassa sul terriccio, che con la brusca caduta dal carro lo aveva in parte coperto. Era mortalmente pallido, proprio come una statua di cera, e gli occhi rossi ardevano di quell'orribile volontà di vendetta che io conoscevo fin troppo bene.<br>Mentre lo guardavo, i suoi occhi hanno colto la visione del sole che tramontava, e l'espressione di odio del suo volto si è tramutata in un'espressione di trionfo.<br>Ma proprio in quell'istante, ecco il colpo lampeggiante del grande pugnale di Jonathan. Io ho urlato, vedendo la lama squarciargli la gola; mentre il signor Morris gli affondava nel cuore il suo coltello ricurvo.<br>È stato come un miracolo; sotto i nostri propri occhi, e quasi nel breve tempo di un respiro, l'intero corpo del Conte si è dissolto in polvere ed è sparito alla nostra vista.<br>Mi sarà di sollievo per tutta la vita poter ricordare che proprio in quel momento di ultima dissoluzione, nel suo volto è comparsa un'espressione di pace che mai avrei creduto potervi albergare. (Diario di [[Mina Murray|Mina Harker]], 6 novembre; 2020, pp. 525-526)
==[[Explicit]]==
===Originale===
Van Helsing summed it all up as he said, with our boy on his knee:—<br>"We want no proofs; we ask none to believe us! This boy will someday know what a brave and gallant woman his mother is. Already he knows her sweetness and loving care; later on he will understand how some men so loved her, that they did dare much for her sake."{{destra|''JONATHAN HARKER''}}<br>{{NDR|Bram Stoker, ''[https://archive.org/details/draculabr00stokuoft/page/n5/mode/2up Dracula]'', Grosset & Dunlap, New York, 1897}}
===Francesco Saba Sardi===
[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] ha sintetizzato la situazione commentando, con il nostro Quincy sulle ginocchia:<br>"Noi non abbiamo bisogno di prove; noi non chiediamo a nessuno di credere noi! Questo ragazzo un giorno poi sa che brava e coraggiosa donna sua madre è. Già conosce sua dolcezza e amorevolezza; in seguito lui poi sa quanto alcuni uomini tanto amavano lei, che hanno osato fare molto per sua salvezza.<br>{{destra|''Jonathan Harker''}}<br>
{{NDR|Bram Stoker, ''Dracula'', traduzione di Francesco Saba Sardi, Oscar Mondadori, Milano, 1992. ISBN 88-04-41459-6}}
===Luigi Lunari===
Van Helsing ha riassunto tutto dicendo, con nostro figlio sulle ginocchia:<br>"Non dobbiamo fornire prove, non chiediamo a nessuno di credere a noi! Questo bambino saprà un giorno quale donna straordinaria e coraggiosa è sua madre. Lui già conosce la sua dolcezza e le sue amorevoli cure; più tardi capirà anche come alcuni uomini abbiano tanto amato lei, da molto osare per la sua salvezza."<br>{{destra|''Jonathan Harker''}}<br>{{NDR|Bram Stoker, ''Dracula'', traduzione di Luigi Lunari, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2020. ISBN 978-88-07-90183-6}}
==Citazioni su ''Dracula''==
*Anziché essere un residuato di medievalismo, come la maggior parte delle storie di vampiri, Dracula è un romanzo dalla modernità sorprendente e inquietante, che mette in scena telefoni, orari del treno, riviste per donne, innovazioni mediche, viaggi internazionali, stenografia, registrazioni audio e, ovviamente, trasfusioni di sangue. Il genio di Stoker è stato prendere il vecchio archetipo del succhiatore di sangue e trasportarlo nel mondo quotidiano del lettore. ([[Joseph O'Connor]])
*Dracula era un libro assolutamente imperdibile, dovevo leggerlo. Mi colpì, era un romanzo strano. Tutto sotto forma di diario, i personaggi principali Mina, Van Helsing, agiscono e interagiscono attraverso diari e lettere ad eccezione di Dracula, che è una presenza che rimane sempre dietro le quinte, come una sorta di emblema del male. Dracula è il nemico immortale che deve essere abbattuto e distrutto, come poi accadrà alla fine del romanzo. È stata una lettura coinvolgente che mi ha accompagnato nel tempo. ([[Antonio Tentori]])
*''Dracula'', che non a caso arriva sul finire del secolo, ha il merito di approfondire e sintetizzare a livello popolare i sottintesi ideologici del vampirismo ottocentesco, che - grazie a la cinema - avranno un grande seguito anche nel Novecento. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Del romanzo di Bram Stoker mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato. ([[Dario Argento]])
*È noto che Bram Stoker scrisse il romanzo dopo aver trascorso un'infanzia da allettato, fra medici che scuotevano la testa e genitori rassegnati al peggio, per cui l'immagine di quel vampiro rialzatosi dalla bara altro non era che un rivivere il terrore di quel calvario. ([[Stefano Massini]])
*È un libro lungo, errabondo e noioso, scritto da un signore che amava il bel canto, e sveniva quando sentiva un acuto che gli andava a genio. In quel libro c'è tutto quello che serve; il castello, la notte degli spiriti, i pericoli che corrono gli sciocchi e innamorati impiegati di concetto che vanno dai vampiri con documenti da firmare. ([[Giorgio Manganelli]])
*Il conte, stanco dei Carpazi, giunge, munito di alcune casse di terra putrida, a Londra e comincia a mordere e, mordendo, crea vampiri. Quando arriva Van Helsing, l'ammazzavampiri, fornisce subito misure di contenimento: aglio, croce, sanificazione delle casse di terra, isolamento degli infetti. Mi sono chiesta quale possa essere l'R0 di Dracula e, dati modo di trasmissione (morso) e tempo di incubazione (ipotizziamo, dalla vicenda di Lucy Westerna, la prima infetta, che il tempo di incubazione sia di 24-48 ore), penso che il tasso iniziale di contagio stia tra 1,09 e 2,5 (una mescolanza degli R0 di Ebola e Hiv che si diffondono attraverso i fluidi corporei). Da qui è possibile costruire un modello epidemiologico simile a quelli ormai familiari, almeno di nome. ([[Chiara Valerio]])
*Io credo che, sullo schermo, Dracula non sia mai stato realizzato bene. Del resto, ci sono attori e registi che non hanno nemmeno letto il libro di Stoker. ([[Christopher Lee]])
*L'immagine del vampiro che si arrampica sui muri del suo castello come una lucertola era stata una delle più potenti nel mio immaginario infantile, eppure pochi conoscevano veramente quel libro perché i film che ne erano stati tratti non gli assomigliavano affatto. ([[Francis Ford Coppola]])
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. ([[Dario Argento]])
*L'unico motivo che potrebbe tentarmi ad interpretare [[Conte Dracula|Dracula]] di nuovo sarebbe un film completamente fedele al libro di Stoker, parola per parola, riga per riga. Ma non credo che possa essere fatto. Immagino che sarebbe troppo costoso. ([[Christopher Lee]])
*La miglior storia demoniaca che abbia letto da anni. È meraviglioso come un libro così lungo conservi una tensione costante, senza cadute, catturandoti fin dall'inizio, con un coinvolgimento crescente e capace di raggiungere un'intensità quasi dolorosa. ([[Arthur Conan Doyle]])
*Se si chiedesse a qualcuno di immaginare l'autore di Dracula, certo non descriverebbe quest'uomo anonimo, convenzionale, molto schivo, che era quanto di più lontano possibile dal genere gotico. I vicini londinesi lo ricordavano quando camminava lungo il Tamigi, la figura robusta e atletica, nonostante un'infanzia afflitta da una grave malattia che per tutta la vita lo aveva lasciato nel terrore della solitudine. Ma, grazie alle sue esperienze straordinarie al Lyceum, alla relazione tempestosa con Irving e all'intimità dolceamara con l'attrice Ellen Terry, Bram fu ispirato a scrivere il racconto sovrannaturale più iconico di tutti i tempi. ([[Joseph O'Connor]])
*Stoker è il noioso e inflessibile direttore del Teatro Lyceum. Scrive un racconto eccezionalmente erotico, orale e febbrile che viene evitato come la peste. Quindi direi alla gente di leggerlo. Nessuno legge il libro in questa città. ([[James V. Hart]])
*Stoker teme le donne e le fa vampire, eppure la sua origine sociale medio-borghese lo condiziona, lo costringe a liberare la donna solo nella mostruosità, facendola «donna perduta». Le letture analitiche del suo ''Dracula'' hanno spesso tentato di scrutare la personalità dell'autore, per cogliere nel romanzo i tormenti vittoriani o le tensioni affettive di Bram Stoker. Lo stesso personaggio Dracula potrebbe essere spiegato come parto nevrotico. Ma Dracula fa paura non tanto per gli spaventosi tormenti ''interiori'' che evoca, fa paura piuttosto perché è un nemico dell'umanità, un'insidia ''esterna''. Se ''Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde'' evoca terrori introspettivi (l'orrore è dentro di noi), ''Dracula'' avvisa che l'orrore è anche fuori di noi, e che può invaderci. ([[Fabio Giovannini]])
*Tutti i film su Dracula che ho visto sono letteralmente scialbi se comparati a quello che Bram Stoker scrisse nel 1897. ([[James V. Hart]])
===[[Vittorino Andreoli]]===
*Dracula è un romanzo psichiatrico nel senso che l'attenzione si rivolge a comportamenti strani. Frequente è la parola pazzia.
*Il dottor [[John Seward]] è direttore del manicomio di Purfleet, e per tutto il tempo che ho dedicato alla lettura di ''Dracula'' di Bram Stoker, mi è parso di ritornare al San Giacomo della Tomba, il mio vecchio manicomio. Una lettura che mi ha, anche per questo, letteralmente portato dentro le pagine con una partecipazione che sanno imprimere i grandi scrittori. [...] Se un romanzo ha queste capacità è un capolavoro e non ha bisogno di altre dimostrazioni. È il marchio che ciascun lettore vi imprime e riponendolo in uno scaffale gli sembra quasi di separarsi da una cosa in cui egli stesso è entrato e se ne può allontanare soltanto sapendo che il libro è lì ad aspettare e lo si può rileggere in ogni momento.
*La forza di questo romanzo sta però nel grande e sempre vivo tema della lotta tra Bene e Male. Una lotta titanica che dalla scena del quotidiano si sposta nelle tragedie del periodo classico e in tutta la letteratura maiuscola. In fondo Dracula è il Male, anche se con un fascino che talora ammalia, e il gruppo di personaggi che lo eliminano rappresentano il Bene, anche perché aggiscono in nome del Bene.
===[[Alessandro Baricco]]===
*''Dracula'' è la storia di una ragazza inglese che con l'aiuto dei suoi amici vince il duello con un mostro (protagonista: Mina Harker, che, in effetti, sta sul set tutto il tempo). Oppure: due amanti difendono il loro amore dall'insidia di un vecchio mago sporcaccione (protagonisti: i coniugi Harker). O addirittura: un vecchio scienziato pazzo olandese trascina nei suoi deliri un gruppo di giovani inglesi, portandoli alla pazzia (protagonista: Van Helsing. E qui ci sarebbe la variante, niente male, della inesistenza totale di Dracula, che a quel punto sarebbe solo il prodotto della follia collettiva). Ciascuna di queste ipotesi sta in piedi, e solo l'abitudine a considerare il libro di Stoker in modo draculacentrico (pardon) ce le ha rese difficili da immaginare.
*Non so cosa ne pensasse il pubblico del 1897, ma se non si accorgeva di nulla significa che era davvero malmesso. Quanto a Stoker mi rifiuto di credere che non sapesse cosa stava scrivendo. E dunque quello che non si può far finta di non sapere è che tutto il libro racconta sesso. Con l'aiuto del ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' possiamo enunciare qualcosa di più: quel libro dice, pur senza poterlo dire, che il virus che ammala il mondo, e il buco nero che lo mette in movimento, è il desiderio, quando lo si lasci cieco, impersonale, ineducato, libero. Come nel ''Don Giovanni'', non è qui questione di un individuo che inclina a un uso un po' spregiudicato del desiderio e quindi mette in difficoltà il suo mondo (Emma Bovary). Qui è pronunciato qualcosa di più radicale. Il desiderio è impersonale, è una forza incontrollabile e sovraindividuale, è un istinto cieco che riemerge da secoli di letargo, è la barbarie che ritorna, inopinatamente raffinata, ricca e seducente. Da [[Don Giovanni]] non divorzi. E Dracula non lo curi. Il piccolo armamentario dei medicamenti borghesi non può nulla contro quel tipo di desiderio. Vuoi salvarti? Allora inizia ad abituarti a un mondo in cui nemmeno i confini tra vita e morte sono certi, e la tua fidanzata, morta, la notte va in cerca di bambini da prosciugare, e tuo padre, morto, torna ogni tanto a punire i tuoi amanti. Non piace, quel mondo? Peccato, è l'unico che c'è.
*Per un romanzo di fine Ottocento (come per un'opera di fine Settecento) il terreno abituale era un altro: in una comunità sana e funzionante uno dei membri imprime una deviazione ai propri comportamenti che mette in sofferenza l'intero sistema. Alla fine la comunità fa rientrare il pericolo, spesso annientando il soggetto deviato, comunque sempre combattendo con armi interne al sistema. Questo sì era lo schema più naturale. Le fortune del romanzo ottocentesco poggiano su quello schema. Offriva al lettore il brivido di immedesimarsi nel soggetto deviato (che lui, potenzialmente, era) e simultaneamente gli offriva la certezza che la comunità avrebbe poi sistemato tutto, rassicurandolo sul fatto che tutto era sotto controllo. Ma ''Dracula'' no. ''Dracula'' è diverso. Innanzitutto la comunità non è in grado di farcela da sola: inizia a vincere solo quando accetta di pensare l'impensabile, ad ammettere l'esistenza dell'inconcepibile, a scendere sul terreno del mistero, delle superstizioni, del non più controllabile. Non è poi molto rassicurante che Van Helsing e compagni alla fine ce la facciano a stecchire il vampiro: una volta ammesso che cose del genere possano accadere, l'infinito del possibile sarà lì ogni santo giorno a compromettere qualsiasi quotidiana tranquillità. E poi: il lettore, nel suo istintivo lavoro di immedesimazione, è sbalzato via dal posto di comando. Voglio dire che, comunque la si rigiri, è impossibile immedesimarsi in Dracula: lo si può ammirare, lo si può perfino amare, ma ''immedesimarsi''? Come ti immedesimi in uno che non esiste? Che è un buco nero? Che neanche è vivo? è così ovvio che, al contrario, finisci per immedesimarti con tutti gli altri, anche se non vorresti, anche se poi non lo ammetti, ma se tu, proprio tu, sei da qualche parte, in quel romanzo, tu sei Mina, Jonathan e tutti gli altri, in bilico tra fascinazione assoluta per Dracula e terrore totale, lì a baciarlo e a cercare di fregarlo, simultaneamente. Noi siamo Emma Bovary. Ma non siamo Dracula, e nemmeno, ahimè, Don Giovanni. Noi non sopravvivremmo a quella condizione di sconfinata non esistenza. Noi stiamo sull'orlo del buco nero. Ma dentro, mai.
*Riassumendo, ''Dracula'' sarebbe figlio di uno schema narrativo anomalo in cui il principio dinamico della storia è collocato in un buco nero, e il lettore è dislocato tra le vittime di quel principio, lì a difendersi e a rispondere alle mosse di un nemico onnipotente che non conosce e non ha mai visto prima. Esisteva già un simile modello prima di ''Dracula''? La presenza del ''Don Giovanni'' dice di sì.
*Si può reggere in piedi un romanzo, nel 1897, su un protagonista che non c'è? O non è piuttosto tutto un equivoco, e ''Dracula'' è un romanzo normale in cui un carattere secondario - il conte - ha preso la mano all'autore e a tutti i lettori, per sette generazioni? Non so la risposta, ma conosco la domanda. Nel senso che ci sono già passato. Era un'altra storia, era anche un altro secolo, ma il sapore della domanda, e l'imbarazzo conseguente, era lo stesso. ''Don Giovanni''. Stavo ascoltando il ''Don Giovanni'' di Mozart. E me lo ricordo: la domanda era la stessa. Don Giovanni è un altro che non esiste. Eppure senza di lui nessuno esisterebbe nella storia che prende il suo nome.
*Stinge in ''Dracula'' il colore che domina il ''Don Giovanni'': il sesso. O più precisamente: il desiderio. Don Giovanni era quello: non era un individuo, ma piuttosto un istinto, la forza di quell'istinto: il desiderio. Immettete una cellula libera di desiderio in un corpo sociale sano e quello che otterrete è la malattia: è quel che hanno raccontato Mozart e Da Ponte. Se accostate al loro capolavoro ''Dracula'', l'osmosi è immediata. Il romanzo di Stoker non offre la minima resistenza a una coloratura erotica: sembra che non aspetti altro: è sesso dall'inizio alla fine.
===[[Irene Bignardi]]===
*''Dracula'' ha vampirizzato il suo autore, Bram Stoker. Lo ha vampirizzato in due modi. Attraverso il suo capolavoro, quello che dal 1897, in forma compiuta e proteiforme, ha aggiunto un mito al pantheon delle nostre paure collettive o, per i più cinici e robusti, alle paure di cui farsi beffe (si vedano Roman Polanski con i suoi vampiri gay a Renato Rascel con il «cha cha cha» del «vampiro dal nero mantello»), fino ad assorbire la vita dell'autore in quella della creatura. E attraverso l'incontro fatale che nel 1876 ha portato Bram Stoker, anzi Abraham, classe 1847, irlandese, già bambino malaticcio, laurea in matematica al Trinità College di Dublino, gigante rossocrinito, burocrate dalla vita noiosa, marito poco entusiasta di una ex fidanzata di Oscar Wilde, autore dell'eccitante volume ''I doveri degli impiegati nelle udienze per i reati minori in Irlanda'', nell'orbita di un grande vampiro - di attenzione, passioni, ammirazione - qual era Sir Henry Irving, attore magnifico, accentratore massimo. Due orbite fatate da cui non è più uscito. In un certo senso si potrebbe anche dire che il vampirologo ha vampirizzato se stesso.
*La qualità originale di ''Dracula'' - che non esaurisce i suoi meriti - è l'intreccio tra il materiale fantastico e il materiale storico. Perché si sa che esistette, alle spalle di Dracula, la figura storica di [[Vlad III di Valacchia|Vlad Dracul]] o Vlad Tepes l'Impalatore, crudelissimo voivoda della Valacchia, vissuto alla metà del quindicesimo secolo, responsabile della morte di almeno trentamila persone, despota abilissimo nel governare col terrore. Si sa che ovunque nel mondo ricorre il mito del vampiro, declinato in forme diverse e ricchissime, e che Stoker ne ha adattate un buon numero a Vlad Dracul per creare il [[Conte Dracula]].
*Pur con qualche lungaggine e qualche digressione di troppo, ''Dracula'' è un capolavoro al di fuori dei generi, una costruzione brillantemente organizzata, una struttura narrativa modernissima, con i tre punti di vista del giornale stenografato di Jonathan Harker, delle lettere di sua moglie Mina, del diario del dottor Seward registrato su fonografo, che vanno a comporre con altri materiali e altri interventi un quadro della paura vittoriana della sessualità, della liberazione femminile, delle malattie veneree imperversanti allora come oggi, della solitudine di chi è diverso o semplicemente della paura ultima, che tutto finisca - o non finisca - con la morte.
===[[Claudia Durastanti]]===
*Grazie a Dracula, scoprii presto che nelle storie che mi piacevano davvero, l'eroe designato non era mai un personaggio buono e mite come Jonathan Harker ma qualcuno di crudele, una figura posseduta che andava salvata, anche quando sembrava più forte di chiunque altro.
*Leggere ''Dracula'' di Bram Stoker a otto anni ebbe un impatto fortissimo su di me, se non altro perché mi insegnò a mentire: è stato il primo libro "proibito" verso il quale io abbia provato una forte tentazione, e per cederle ho dovuto ricorrere a diversi sotterfugi.
*Rileggendo il libro di Stoker da adulta, mi sono convinta che pur non spendendo troppe parole sulla malinconia del Conte, l'autore volesse fare proprio quello – prendere un personaggio storico delle leggende popolari, il vampiro che dorme di giorno e dissangua i bambini – per trasformarlo in una figura più simile a noi, più vicino agli uomini che alle creature infernali nei boschi.
===[[Ernesto Ferrero]]===
*''Dracula'' non è soltanto una ininterrotta serie di metafore sessuali, complesse quanto i rapporti laboriosi che intercorrono tra i vari personaggi; ma anche la metafora dell'atteggiamento della nuova psichiatria nei confronti della follia e del «diverso». Non a caso uno dei protagonisti del romanzo è il direttore di un ospedale psichiatrico, il dottor Seward, e il regista della crociata contro Dracula è un neurologo, il dottor van Helsing. Non a caso tra le «comparse» più autenticamente inquietanti c'è un malato proclamato folle che si comporta, dal suo punto di vista, con estrema coerenza. Le misure che i personaggi «buoni» prendono nei confronti del vampiro e dei suoi adepti, a partire dall'impalamento di Lucy, sono gli stessi violenti sistemi coercitivi della psichiatria ufficiale che, pretendendo di razionalizzare il sistema manicomiale, finiva per migliorarne soltanto la qualità repressiva e custodialistica.
*Il fatto è che ''Dracula'' non è un gran romanzo, e non è nemmeno, ad onta delle apparenze e della materia neoromantica e cimiteriale di cui tratta, un romanzo «nero» e «gotico», che richiede ben altre cattiverie e suggestioni. Ma non per questo il libro è meno interessante, ché anzi si presenta come un gigantesco lapsus freudiano. Stoker è un tipico narratore positivista: non evoca, ma dettaglia dimostra quantifica; non esplora gli abissi dell'inconscio, non si abbandona ai pericoli di un viaggio che può anche essere senza ritorno, ma mette in atto astuzie da impresario teatrale che conosce da tanti anni il mestiere.
*Proprio perché «datato» il romanzo offre una quantità di dati preziosi sulla cultura vittoriana, e si apre generosamente ad analisi strutturali e psicoanalitiche di qualche utilità.
===[[Radu Florescu e Raymond T. McNally]]===
*I racconti dell'orrore esplicitamente realistici di Mary Shelley, Maturin e Rymer rappresentarono le fondamenta su cui Stoker basò la sua storia, perché come loro presentò il vampiro come un fenomeno reale. Il suo Dracula è e rimane un vampiro, completamente diverso da alcuni romanzi gotici in cui quello che sembrava un fantasma sanguinario si rivelava semplicemente un essere umano ferito. Senza dubbio il romanzo di Stoker non conteneva alcun tentativo di giustificare l'esistenza dei vampiri, ma rese il vampiro un personaggio contemporaneo: un vampiro che vive e passeggia per le strade dell'Inghilterra vittoriana – una differenza notevole rispetto ai primi romanzi gotici, in cui si utilizzavano personaggi storici e ambientazioni medievali.
*La madre di Stoker colpì nel segno quando scrisse al figlio un commento sull'opera: «Nessun libro dal ''[[Frankenstein o il moderno Prometeo|Frankenstein]]'' di Mary Shelley, anzi nessun altro libro in assoluto, si avvicina minimamente al tuo né per l'originalità, né per l'atmosfera di terrore».
*La maggior parte delle persone è rimasta così colpita dalla versione cinematografica che pochi ricordano la vera trama del romanzo di Stoker. Stoker decise di raccontare la sua storia attraverso i diari dell'avvocato inglese Jonathan Harker e della sua fidanzata Mina Murray, le lettere di Mina alla sua amica Lucy Westenra e la testimonianza del dottor John Steward su di un disco fonografico; quest'ultimo dettaglio rappresentava senza dubbio un'importante novità a quell'epoca. La trama di base è piuttosto semplice, ma la maggior parte del pubblico ricorda meglio il film del libro.
*La storia può essere interpretata con diverse chiavi di lettura. Alcuni la vedono come una parodia o un'allegoria cristiana – il conte Dracula come la controparte maligna di Gesù Cristo, pronto a offrire la vita eterna a chi beve il suo sangue – altri indicano un significato occulto nascosto, altri ancora considerando il romanzo come una dimostrazione razzista o antirazzista.
===[[Renato Giovannoli]]===
*I due romanzi {{NDR|''[[I promessi sposi]]'' e ''Dracula''}} presentano identità e analogie nelle strutture narrative e sotto l'aspetto tematico-figurativo, che intrattengono insomma un misterioso dialogo. [...] ''Dracula'' sembra essere il risultato di un processo che per certi aspetti è l'inverso del processo di depurazione del romanzesco che [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] ha fatto subire alla materia del suo romanzo. La morale cattolica ([[Bram Stoker|Stoker]] è irlandese) e la critica del potere, contenuti in fondo affini a quelli dei ''Promessi sposi'', vengono messi in forma attraverso temi e tipi della letteratura gotica; con un processo, si direbbe, di letteralizzazione della metafora (o del simbolo): il vampiro, figura del dominio politico ed economico, letteralmente "succhia sangue al popolo" di cui è signore; simbolo del male nel suo aspetto contagioso, letteralmente si allea le sue vittime con un morso infetto sul collo.
*Il dominio e il contagio: i due più importanti caratteri del vampirismo, ma anche due temi cruciali nel romanzo di Manzoni. Il tema del dominio e quello del contagio sono, in definitiva, la materia del contenuto che i due romanzi hanno in comune e alla quale danno forma diversa [...]: Manzoni storicizza questi temi e (quasi) li priva di ogni alone romanzesco; Stoker, al contrario, li mitologizza, li interpreta in chiave decisamente fantastica.
*{{NDR|''[[I promessi sposi]]'' e ''Dracula''}} possono essere ''applicati'' (in senso proprio) l'uno sull'altro, se vengono confrontati dal punto di vista delle strutture narrative: i due libri raccontano la stessa storia, beninteso a un livello di senso abbastanza "profondo", ma non più del livello al quale sono identici l<nowiki>'</nowiki>''[[Odissea]]'' e l<nowiki>'</nowiki>''Ulisse'' di [[James Joyce|Joyce]], o due varianti dello stesso mito in molti testi di mitologia comparata. [...] La principale macroposizione narrativa condivisa dai due romanzi è la seguente: un nobile, agente del Male (l'Avversario), vuole perturbare l'ordine appropriandosi della vergine promessa all'Eroe (le due Eroine si chiamano, fortunata omonimia, Lucy e Lucia).
===[[Stephen King]]===
*[[Bram Stoker]] è letteralmente estasiato dalla tecnologia. Il [[John Seward|dottor Seward]] tiene un diario grazie al fonografo (il che comporta però qualche problema, nel momento in cui vorrebbe trovare un'annotazione specifica su uno dei suoi dischi), predecessore del moderno dittafono. Quando [[Mina Murray|Mina Murray Harker]] raccoglie le note del gruppetto che si è costituito per combattere il vampiro, usa una macchina per scrivere: invenzione nuova di zecca, all'epoca. [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], il buon dottore che parla un pidgin tremendamente irritante, fa non una ma quattro trasfusioni di sangue, e con grande aplomb (ottant'anni dopo, noi siamo in grado di apprezzare l'umorismo involontario di questa serie di operazioni; senza la possibilità di conoscere il gruppo sanguigno, una delle trasfusioni avrebbe quasi sicuramente ucciso la sfortunata [[Lucy Westenra]]); in seguito, trapana il cranio a [[Renfield]] impazzito. A suo modo, Van Helsing costituisce un bel contrasto con Victor Frankenstein: entrambi medici, entrambi brillanti, entrambi più avanti del loro tempo. Solo che Mary Shelley considera il suo intelligentissimo medico un uomo pericoloso e guasto, mentre per Stoker è gentile, simpatico e, in fin dei conti, eroico.
*Credo che ''Dracula'' sia stato il primo romanzo per adulti che mi abbia soddisfatto completamente e non mi sorprende il fatto che mi abbia segnato in modo così precoce e così indelebile.
*''[[Frankenstein o il moderno Prometeo|Frankenstein]]'' è il racconto mistico e morale di ciò che accade quando un uomo osa trasgredire i limiti della conoscenza. Stoker, d'altra parte, sembra asserire che di limiti non ce ne sono. Nel suo romanzo, conoscenza e tecnologia non sono i mali ma i salvatori. Il nemico è un vampiro sinistro, scaltro e antico, simbolo delle superstizioni arcaiche dell'umanità. Il rimedio altro non è che il metodo scientifico, entusiasticamente applicato.
*I grandi libri diventano più grandi e proiettano ombre più lunghe. ''Dracula'', sebbene creato da un uomo che in vita sua non scrisse nient'altro di particolarmente interessante (meritano ancora attenzione solo pochi racconti brevi, come «La casa del giudice»), è uno di quelli grandi.
*Nessuno poteva competere con il romanzo di Bram Stoker di antichi orrori che si scontrano con la tecnologia e le tecniche investigative moderne. Quello apparteneva a una categoria a sé.
===[[Luigi Lunari]]===
*In realtà, la donna vi esce con connotazioni non particolarmente brillanti quanto a contenuto ideologico, in un ritratto abbastanza maschilista, dove la figura femminile si adegua al mito del ninnolo prezioso, alta su un altare, adorata ma sostanzialmente poco considerata, o esaltata oltre misura se dimostra di avere anche lei un cervello. Elementi tutti secondari, che potrebbe anche essere non pertinente segnalare, soprattutto in considerazione del fatto che Stoker ha inteso scrivere un romanzo popolare a tinte forti e ben accette, senza particolari ambizioni ideologiche.
*Sotto un profilo meramente statistico, mi imbatto in una notizia che indica attorno ai tremila e quattrocento ''items'' le opere in qualche modo riconducibili al ''Dracula'' di Stoker o al suo protagonista. Si tratta di romanzi, riduzioni teatrali, opere liriche, balletti, documentari, fumetti, miniserie televisive... a volte ammiccanti alla figura storica di Vlad l'Impalatore, per un valore aggiunto di emozione e di brivido, a volte trasportando e riambientando la vicenda in contesti storici moderni, a volte ancora rovesciandone in chiave parodistica i contenuti, ma soprattutto – lungo un filo conduttore più coerente e conseguente – riorganizzando la materia un poco come se ''Dracula'' fosse una scatola di costruzioni con le quali i bambini compongono casette e castelli.
*Stoker partecipa anche a un certo snobismo piccolo borghese, nel ridurre tutti i popolani che si incontrano a beoni eternamente assetati, sempre acquistabili e asservibili con un qualche spicciolo per una pinta di birra che spenga appunto quella sete. Un atteggiamento riconducibile anche questo alla frequentazione del teatro del tempo, dove sempre il popolano – con la sua rozzezza e il suo sgarrupato inglese – è occasione di divertimento per l'azzimato pubblico dei benpensanti.
*Un fatto indiscutibile è il suo successo, la sua diffusione in innumeri lingue, il fascino che ha esercitato ed esercita, le trascrizioni teatrali e cinematografiche, le esondazioni dei suoi temi in altri contesti, le riscritture ironiche e parodistiche, l'enorme massa di studi che lo hanno preso in esame sotto il profilo dei suoi rapporti con la scienza, con la magia, con l'arte gotica, con il romanticismo, con la forma del romanzo epistolare, con la condizione femminile, con la sociologia, e perfino – ma con una prudenza che si fa quasi sospetta – con la letteratura, che pur dovrebbe essere il suo campo di maggior pertinenza.
===[[Tommaso Pincio]]===
*Al netto delle implicazioni d'ordine sessuale, la trama di ''Dracula'' racconta proprio la tentata invasione da parte di un'entità maligna venuta dall'Oriente. Il conte si trasferisce a Londra per trovare «sangue nuovo». Evita tuttavia lo scontro aperto, poiché dispone di un formidabile cavallo di Troia. Può infettare le donne. Il suo morso è come un perverso bacio a una bella addormentata. Risveglia pulsioni che l'ordinata società inglese aveva tenuto sopite e sotto controllo e, risvegliandole, sonvolge gli equilibri: fortifica il sesso debole e indebolisce quello forte. Riassunto in questi termini sembra quasi un racconto di fantascienza, un<nowiki>'</nowiki>''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|Invasione degli ultracorpi]]'' di fine Ottocento. In effetti, proprio di questo si tratta. Il nocciolo non è poi così diverso da ''[[La guerra dei mondi]]'', dove una razza aliena proveniente dal pianeta Marte invade Londra per nutrirsi del sangue dei cittadini britannici. E non è soltanto per semplice coincidenza che l'originaria pubblicazione a puntate del celeberrimo romanzo di Herbert G. Wells risalga anch'essa al 1897.
*È stato detto che non è possibile comprendere davvero Dracula prescindendo dal rapporto di Stoker con [[Henry Irving|Irving]]. Il romanzo sarebbe dunque stato un tentativo di esorcizzare un'omosessualità inconfessata e inconfessabile, lo specchio segreto in cui riflette dubbi e patimenti derivati dall'impossibilità di ammettere la vera natura dei sentimenti per il famoso attore.
*Le letture femministe di ''Dracula'' tendono sempre a evidenziare come combattere il vampiro significhi di fatto salvaguardare l'innocenza femminile, ossia evitare che le donne scoprano che i loro appetiti carnali sono maggiori a quelli maschili. Ciò è innegabile, soprattutto tenendo conto che la sconfitta di Dracula ha quale esito la restituzione di Mina alla sua purezza. Resta tuttavia un'interpretazione riduttiva e parziale, perché il vero pericolo sono le conseguenze implicite in una donna votata alla promiscuità: il crollo della famiglia, pilastro irrinunciabile dell'ordine sociale. Non per nulla il romanzo si apre con un matrimonio annunciato e si chiude con il frutto di quest'unione, una nascita.
===[[Sergio Rubini]]===
*Il testo è molto affascinante: arriva prima dell'ingresso in scena di Freud e dell'inconscio. Parliamo di un'epoca rozza, in cui la paura era ancora fuori di noi: tutto quello che arrivava dall'esterno si affrontava con lo spiritismo, il mesmerismo, ipnotismo, illusionismo.... Si andava alla ricerca della chiave d'accesso ai mostri, alla zona oscura. Dracula era lo straniero, il pericolo.
*In Dracula c'è il sottosuolo, è la nostra parte scura e la cosa che mi piaceva nel libro di Stoker è la metafora sulla malattia mortale che può colpire tutti terrorizzandoci.
*In realtà, il romanzo di Bram Stoker nella sua interezza non potrebbe mai essere rappresentato in teatro e al cinema perché al suo interno racconta una marea di storie.
*Secondo me {{NDR|l'attualità di ''Dracula''}} sta nel vedere come l'uomo affronta il mistero della malattia facendoci capire che fa parte della vita. Bisogna avere la consapevolezza che va affrontata come tutte le lotte che fanno parte della nostra esistenza come portare il pane a casa o crescere i figli. È una parte umana che fa parte di noi ma che noi pensiamo che sia qualcosa di estraneo al di fuori di noi, come, appunto, è considerato Dracula.
===[[Francesco Saba Sardi]]===
*A Stoker va riconosciuto il merito, non già di aver inventato la forma diaristica, che era largamente diffusa, ma di aver tentato, in certi momenti con felicità, il principio stilistico del montaggio. Ci sono non soltanto le voci dei protagonisti – e qui ognuno racconta la storia di un altro, con il risultato che ne dovrebbe venir fuori un fitto gioco di rimandi, di specchi destinati a non lasciare, almeno nelle intenzioni, nessun angolo buio –, ma anche ritgli di giornali, finte corrispondenze (ad esempio, la tempesta che si scatena in concomitanza con lo sbarco di Dracula sulle coste inglesi); ci sono i colloqui dei corretti e benestanti protagonisti, gente che parla con perfetto accento oxoniano, con proletari, carattieri, marinai, fabbri, facchini, i quali sono certo di maniera (tutti assetati di birra, tutti pronti a stendere la mano per avere la mancia, tutti servizievoli), e che però almeno si esprimono in termini "popolareschi", sia pure ovviamente risibili per il fatto stesso di essere dialettali. Stoker insomma non si limita alla descrizione oggettiva, ma tenta l'approfondimento psicologico per così dire in presa diretta.
*''Dracula'' non è una "ghost-story", genere caratterizzato, come si legge nell'introduzione alle ''Storie di fantasmi'' di Edith Wharton, dalla "fantasmaticità", cioè dall'intuizione o rivelazione dell'insolito, dell'inquietante, del sottinteso, secondo il grande modello di Henry James. Il fantasma "ci deve essere", altrimenti certi eventi non si spiegherebbero (o, meglio, non resterebbero enigmatici); ma quasi mai, sottolinea la Wharton, lo si "vede": per lo più lo si "sente", se ne deduce – si è costretti a farlo – la presenza indiretta, filtrata, imprecisa. Dracula e la sua coorte sono invece ben presenti.
*La donna di Stoker, come l'epoca del resto esigeva, è "assente": sensitiva, facilmente ipnotizzabile, pronta ai deliqui, irrazionale, insomma il tipico, prescrittivo veicolo dell'"uscir-si" ottocentesco nella sua forma accettabile, il cui simbolo è il tavolino a tre gambe delle sedute spiritiche, ovverossia la "leggerezza", la "fragilità" in un contesto maschilmente greve, burbanzoso, impettito e scomodo. Uscir-si è oltretutto praticare, nella veglia, atteggiamenti onirici; e le donne di ''Dracula'' sono sempre trasognate, e quindi distratte, e appunto per questo vittime designate del Libertino armato di torbida volontà e di implacabile ragione messa al servizio della perfidia.
*Più che un genere, ''Dracula'' è ormai una dimensione. Basti pensare al fatto che nel corso dei nostri tetri carnevali, accanto a fatine e moschettieri non manca mai il marmocchio con la maschera dentuta del Conte Vampiro e magari un emblematico rivolo rosso sul mento; e gli Alleati, durante la seconda guerra mondiale, hanno pensato bene di battezzare "Operazione Dracula" una loro sanguinosa e devastante offensiva in Birmania.
===[[Flavio Santi]]===
*''Dracula'' è abbastanza studiato all'estero, mi pare, anzi a volte forse fin troppo, con certe letture che rischiano di diventare delle forzature. Ecco, io lo studierei con un occhio più attento alla filologia e alla linguistica, piuttosto che piegarlo alle interpretazioni più spericolate (divertenti, per carità, ma mi chiedo quanto alla fine sensate). Ad es., nessuno ci ha mai pensato, ma la prima copertina di Dracula è (contro ogni convenzione) gialla, giallissima! Secondo me ha influenzato il nostro genere "giallo" (che nasce proprio dalle copertine gialle Mondadori). Ecco, io caldeggerei studi di questo genere, filologici, linguistici e comparatistici.
*Finché non ho letto il testo originale, anche io, come molti, ero convinto che ''Dracula'' fosse un testo linguisticamente poco interessante (cosa che, ad es., è sostanzialmente corretta per ''[[Frankenstein o il moderno Prometeo|Frankenstein]]'', il cui interesse sta in altro, al proposito segnalo l'ottima traduzione e curatela di Massimo Scorsone per Lindau). Capisci i danni che fanno le cattive traduzioni? Ti consegnano un'idea distorta di un'opera, un autore!
*In ''Dracula'' ogni componente (sia essa un personaggio o un genere di testo) ha una propria spiccata personalità: Harker (colui che ascolta, vuol dire, e in un passaggio il Conte Dracula in persona fa dell'ironia, invitando Harker a hark… ascoltare) parla in modo compassato, da avvocato; Mina e Lucy sempre in maniera un po' esclamativa ed enfatica; Van Helsing è preciso e scientifico, e lo stesso vale naturalmente per i testi: i telegrammi secchi e neutrali, le lettere un po' enfatiche, gli articoli di giornale sensazionalistici ecc. Nel complesso è stato molto divertente confrontarmi con questa varietà.
*Se ci pensi, è buffo. Nasce tutto dal desiderio di cambiare casa. Anche la bara è una casa, in fondo. La nave Demeter è una casa galleggiante. Dracula è lo straniero che vuole integrarsi? Anche. Oggi con il [[Pandemia di COVID-19|Covid]] diventa anche metafora del contagio. Perché no? Insomma, quello che voglio dire è che il livello di stratificazione dei significati è impressionante. Si tratta davvero di uno di quei libri sorgivi.
*Stoker ha un atteggiamento molto razionale e moderno, basti pensare che nel romanzo ci sono anche registrazioni al fonografo, crede nella scienza (Van Helsing è un medico, e non è l'unico scienziato presente nel romanzo), ci sono i moderni mezzi di trasporto, i treni. Alla fine, in maniera molto positivistica, la scienza e la conoscenza trionfano sul male e l'oscuro. Dracula stesso è una sorta di avveduto investitore immobiliare – sospetto che giochi anche in Borsa, come il diavolo nel racconto di Balzac, ''Melmoth riconciliato'', che ho avuto la fortuna di tradurre.
===[[Dacre Stoker]]===
*Bram fece molte ricerche sulla Transilvania, anche se non si recò mai lì; il suo scritto dimostra che aveva una buona comprensione dei paesaggi, delle città, delle tratte ferroviarie, e dell'aspetto multiculturale del Paese. Credo abbia individuato la perfetta collocazione per il suo romanzo, la "terra oltre la foresta" era un perfetto scenario che era appena al di là del mondo civilizzato noto ai suoi lettori. Era il posto giusto per un romanzo basato tanto sulla realtà quanto sulla fantasia.
*Dracula fu scritto in stile epistolare, che non dava al lettore più di una semplice idea delle relazioni tra i personaggi centrali.
*Non credo che Bram si sia messo a scrivere un libro per i posteri con significati nascosti e materiali coi quali gli studiosi avrebbero scritto le loro tesi. Il fatto che la scrittura di Bram riflettesse tanti argomenti significativi e interessanti e tante sensibilità dell'Inghilterra vittoriana.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*{{en}} Bram Stoker, ''[https://archive.org/details/draculabr00stokuoft/page/n5/mode/2up Dracula]'', Grosset & Dunlap, New York, 1897.
*Bram Stoker, ''[[s:Dracula|Dràcula, l'uomo della notte]]'', traduzione di Angelo Nessi, Sonzogno, Milano, 1922.
*Bram Stoker, ''Dracula'', traduzione di [[Francesco Saba Sardi]], Oscar Mondadori, Milano, 1992. ISBN 88-04-41459-6
*Bram Stoker, ''Dracula'', traduzione di Paola Faini, Newton Compton editori, Roma, 2010. ISBN 9788854118973
*Bram Stoker, ''Dracula'', traduzione di [[Luigi Lunari]], Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2020. ISBN 978-88-07-90183-6
==Voci correlate==
*[[Conte Dracula]]
*''[[Dracula di Bram Stoker (romanzo)|Dracula di Bram Stoker]]''
*''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''
==Filmografia==
{{div col|3}}
*''[[Nosferatu il vampiro]]'' (1922)
*''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931)
*''[[Dracula il vampiro]]'' (1958)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[Il demone nero]]'' (1973)
*''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' (1979)
*''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992)
*''[[Dracula: morto e contento]]'' (1995)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'' (2020)
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{vetrina|6|febbraio|2022|opere letterarie}}
[[Categoria:Dracula]]
[[Categoria:Romanzi]]
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Abraham Van Helsing
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2022-08-03T08:07:48Z
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[[File:Brides of Dracula (1960) trailer - Peter Cushing.jpg|thumb|Van Helsing interpretato da [[Peter Cushing]] ne ''[[Le spose di Dracula]]'' nel 1960]]
'''Abraham Van Helsing''', personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da [[Bram Stoker]].
==Citazioni di Abraham Van Helsing==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*I giovani non confidenziano con i giovani, ma solo con i vecchi, come me, che conoscono molti dispiaceri e loro causa.
*Tutti gli uomini essere matti, o per un verso o per un verso altro, e così come voi agite con discrezione con vostri matti, così dovete voi fare anche con i matti di Dio – che sono tutto il resto del mondo.
*Mio amico John, quando il grano cresce, anche prima che sia maturo del tutto – mentre già il latte della madre terra è dentro di lui, e il sole non ha ancora cominciato a dipingerlo col suo colore d'oro –, il contadino prende spiga e la sfregola tra le sue rozze mani, e soffia via la verde peluria, e dice a voi: 'Guardate! Lui è grano buono, e farà molto buono raccolto a suo giusto tempo'. [...] Il bravo contadino vi dice questo quando lui sa, ma non prima. Mai vedrete voi il buon contadino scavare dalla terra il grano seminato per vedere se sta crescendo; questo va bene per bambini che giocano a fare orto, ma non per quelli che lo considerano il lavoro della loro vita. Voi capite adesso, amico John? Io ho seminato mio grano, e adesso alla natura tocca lei fare perché cresca e venga fuori di terra; se viene fuori di terra, tutto è buona promessa, e io aspetto finché spiga comincia a ingrossare.
*Ricordate, amico mio, che la [[conoscenza]] è più solida della memoria, e noi non dobbiamo fidarci di più debole.
*Il [[sangue]] di un uomo coraggioso è la cosa migliore in questa terra quando una donna è in pericolo.
*Io provo grande pena per il vostro cuore che sanguina; e vi amo ancora di più per questo suo sanguinare.
*Non pensate voi che io non sia triste, anche se [[Risata|rido]]. Vedete; io ho pianto anche mentre soffocavo dal ridere. Ma neanche pensate voi che io sono tutto e solo triste quando piango, perché il ridere viene lo stesso. Ricordatevi sempre che se il riso bussa alla vostra porta e dice 'Posso entrare?' non è vero riso. No!, il riso è un re, e viene come e quando vuole. Non chiede permesso a nessuno, non sceglie momento più adatto. Lui dice: 'Eccomi'.
*Oh, amico John, questo è uno strano mondo, un mondo triste, pieno di miserie, e di guai, e di fastidi; eppure quando arriva Sua Maestà il Riso lui fa tutti ballare alla melodia che lui suona. Cuori sanguinanti, ossa secche del cimitero, e lacrime che bruciano quando cadono – tutti danzano insieme alla musica che lui fa con quella sua bocca senza sorriso. Ma credimi, amico John, che fa bene a venire, ed è gentile. Ah, noi uomini e donne siamo come corde tese con forza, che ci tirano da tutte le parti. Poi arrivano le lacrime; e, come la pioggia sulle corde, ci tirano su di morale, fino a che forse la tensione diventa troppo forte, e noi cediamo. Ma allora Sua Maestà il Riso viene come la luce del sole, e riallenta di nuovo la tension; e noi riusciamo ad andare avanti nel nostro duro lavoro, quale che sia.
*[[Donna|Donne]] buone e brave non fanno altro che dire per tutta la vita, giorno per giorno e ora per ora e minuto per minuto, cose che gli angeli possono leggere; e noi esseri umani che vogliamo sapere abbiamo in noi qualcosa degli occhi degli angeli.
*La mia è una vita arida e solitaria, e così occupata dal lavoro che mai avuto io tanto tempo per amicizia; ma da quando sono stato convocato qui da mio amico John Seward ho conosciuto tante brave persone e vista tanta nobiltà d'animo che ho sentito adesso più che mai – cresciuta con passare degli anni – la solitudine di mia vita. Credete voi dunque a me, se dico che qui vengo pieno di rispetto per voi, e che voi dato a me speranza – speranza non per quello che sto cercando, ma che ancora esistono donne per rendere felice la vita – brave e buone donne che con loro vita e loro valori possono essere buono esempio per i bambini che verranno.
*Ho imparato a non sottovalutare mai quello che altra persona crede, per strano che questo sia. Ho cercato di conservare una mente aperta; e non sono le solite cose della vita di ogni giorno che possono chiuderla, ma questo possono fare le cose strane, le cose straordinarie, quello che fanno nascere in uno il dubbio se lui è sano o malato di mente.
*Madam Mina è una di quelle donne create da Dio con le sue proprie mani, per far vedere a noi uomini e donne che esiste un Paradiso dove si può entrare, e cha la sua luce può essere anche qui in Terra. Così sincera, così dolce, così nobile, così niente egoista – la quale cosa, lasciatemelo dire, è tanto presente di solito in sua età, così clinica e piena di sé.
*Ah, è un difetto della nostra [[scienza]] il volere spiegare tutto; e se a spiegare non riesce, dire allora che non c'è niente da spiegare. Eppure vediamo ogni giorno intorno a noi la crescita di nuove credenze, che si pretendono nuove, e che invece sono vecchie cose che si fingono nuove – come le signore eleganti al teatro d'opera. Immagino per esempio che voi non credete in trasmigrazione di corpi. Vero? E neanche in materializzazione. Vero? Né in corpi astrali. Vero? E neanche in lettura di pensiero. Vero? Né in ipnotismo.
*Lasciate che io vi dica, amico mio, che vi sono oggi nella scienza elettrica che sarebbero state condannate come eretiche da quelli stessi che elettricità hanno scoperta – e che essi stessi non molto tempo prima sarebbero stati bruciati come stregoni.
*Una volta ho sentito un americano che ha definito così la fede: 'Quella cosa che ci rende in grado di credere cose che sappiamo non essere vere'.<ref>[[Mark Twain]], ''[[Mark Twain#Seguendo l'equatore|Seguendo l'equatore]]'', cap. XII: ''"Ci sono quelli che si fanno beffe dello scolaro, chiamandolo frivolo e superficiale. Eppure fu lo scolaro a dire: «La fede è credere a ciò che sai che non è così»."''</ref> Su questo, sono d'accordo con quell'uomo. Lui voleva dire che noi dobbiamo avere una mente aperta, e impedire che un piccolo pezzettino di verità ostacoli il cammino di una verità grande, come una piccola pietra su binario può fare con un treno. Noi cogliamo per prima la piccola verità. Bene! La conserviamo dentro di noi, la apprezziamo; tuttavia non lasciamole credere di essere tutta la verità dell'universo.
*Vi sono dei misteri che la gente può soltanto intuire, e che di epoca in epoca si possono essi risolvere solo in parte. Credete a me, siamo noi ora in presenza di uno di questi.
*Prima di fare qualsiasi cosa, lasciate voi che io dica questo: che viene dalle tradizioni e dalle esperienze degli antichi e di tutti quelli che hanno studiato i poteri dei Non-Morti. Quando essi diventano tali, con questo mutamento cade su loro la maledizione della immortalità; essi non possono morire, ma devono andare avanti per secoli e secoli, sempre aggiungendo nuove vittime e moltiplicando i mali del mondo; perché tutti coloro che muoiono in quanto caduti preda del Non-Morto, diventano Non-Morti essi stessi, e predano anche loro nuove vittime. E così il cerchio va avanti sempre allargandosi, così come le onde da una pietra gettata in acqua. Amico Arthur, se voi foste stato raggiunto da quel bacio che voi sapete prima di morte di povera Lucy; o ancora, l'altra notte, quando voi avete aperto vostre braccia a lei, anche voi a suo tempo, a tempo di vostra morte, sareste voi diventato ''nosferatu'', come lo chiamano in Europa d'Oriente, e per sempre avreste fatto anche voi di più di questi Non-Morti che tanto hanno noi riempito di orrore.
*Il ''nosferatu'' non muore come l'ape una volta che ha punto. Lui è più forte; e essendo più forte ha ancora più potere di fare il male. Questo [[Vampiro]] che è tra di noi è anche lui così forte di persona come venti uomini; è astuto e malfido più che altro mortale, perché la sua malvagia astuzia cresce con l'età; lui si giova anche di aiuto della negromanzia, che è, come da sua etimologia, previsione di futuro per mezzo dei morti, e tutti i morti che lui può avvicinare sono ai suoi ordini; è una bestia, ma più che una bestia; è un demonio insensibile, e in lui non esiste cuore; lui può, senza limiti, manifestarsi quando e come vuole, e in qualsiasi forma sia in lui; lui può, nell'ambito di sua presenza, comandare gli elementi: la tempesta, la nebbia, il tuono; può comandare ogni essere inferiore: il topo e il gufo, e il pipistrello – e la falena, e la volpe, e il lupo; può crescere di statura, e farsi piccolo; e può a volte svanire in niente e ritornare irriconoscibile. Come dunque possiamo noi cominciare nostra lotta per distruggerlo? Come faremo noi per trovarlo; e una volta trovato come noi distruggere lui? Amici miei, questo è molto terribile compito che noi ci assumiamo, con conseguenze possibili da far tremare anche il più coraggioso. Perché se noi manchiamo in questa battaglia, vincerà certamente lui; e allora quale sarà nostra fine? La vita non è niente! Io non do a vita grande peso. Ma perdere qui non è solo questione di vita o di morte. Il fatto è che noi diventeremmo come lui, che noi d'ora in avanti diventiamo orrende creature della notte come lui – senza cuore e senza coscienza, a depredare i corpi e le anime di quelli che più amiamo. Per noi saranno chiuse in eterno le porte del cielo; perché chi mai potrà riaprirle per noi? Andremo avanti per sempre aborriti da tutti; una macchia nel volto dello splendore solare di Dio; una freccia nel fianco di Colui che è morto per l'umanità. Ma qui ci troviamo faccia a faccia con il dovere; e possiamo indietreggiare noi in un caso come questo? Per me, io dico di no; ma io sono vecchio, e la vita, con la sua luce del sole, i suoi bei momenti, il suo canto degli uccelli, la sua musica, e il suo amore, è cosa di lontano passato. Voi altri siete giovani. Qualcuno ha visto il dolore; ma per lui ci sono di riserva giorni belli.
*Deve infatti trattarsi di quel Voivoda Dracula, diventato famoso per le sue guerre contro i turchi, sul grande fiume che segna la frontiera con la Turkeyland. Se questo è vero, non deve essere stato un uomo comune; perché a quel tempo, e per secoli dopo di allora, di lui si parlava come dell'uomo più intelligente, e più astuto, così come del più coraggioso dei figli della 'terra al di là della foresta'. Quella testa straordinaria e quella sua volontà di ferro sono scesi con lui nella tomba, e anche ai giorni nostri si schierano contro di noi. I Dracula, dice [[Ármin Vámbéry|Arminius]], erano una grande e nobile stirpe, anche se di tanto in tanto qualche rampollo era creduto da loro contemporanei avere rapporti con il diavolo. Loro avevano imparato suoi segreti a [[Scolomanzia|Scholomance]], in mezzo a montagne sopra il lago [[Sibiu|Hermannstadt]], dove il diavolo sostiene ogni dieci sapienti uno essere suo. Negli annali si trovano parole come 'stregoica' ovvero strega; 'Ordog' e 'Pokol', ovvero Satana e Inferno, e in un manoscritto proprio di questo Dracula si parla come di un 'wampyr', parola che noi comprendiamo fin troppo bene. Da lombi proprio di questo uomo sono venuti poi grandi uomini e eccellenti donne, e le loro tombe rendono sacra questa terra, dove soltanto è nata cosa così scellerata. Perché non è certo l'ultimo di tali orrori che questo essere malvagio affonda le sue radici in cosa buona; in terra sterile di sante memorie non può trovare riposo.
*Voi non dovete morire. Voi non dovete morire per mano di nessuno, e tanto meno per mano vostra. Finché l'altro che ha contaminato vostra dolce vita è davvero morto, voi non dovete morire; perché se è ancora tra i Non-morti, vostra morte farebbe di voi come esso è. No, voi dovete vivere! Voi dovete lottare e sforzare voi di vivere, sebbene la morte può sembrare un sollievo che non si può dire. Voi dovete combattere morte stessa, che questa viene a voi in dolore o in gioia, di notte o di giorno, in sicurezza o in pericolo! Per vostra anima vivente io vi chiedo di non morire, e anzi di non pensare voi a morte, finché questo grande male non sia passato.
*Il sole che sorge a illuminare nostro dolore poi ci protegge lungo tutto suo corso. Finché l'astro non cala questa sera, il mostro deve mantenere qualsiasi forma che esso ha ora. Esso è confinato entro limiti di sua forma terrena. Lui non può dissolversi in aria sottile né disparire attraverso fessure, fori o spiragli. Se attraversa una porta deve aprire suo battente come un mortale. Per cui questo oggi noi dobbiamo individuare tutti suoi nascondigli e sterilizzarli.
*Ho studiato e continuamente ristudiato, da quando capitate in mia mano, tutte carte relative a questo mostro; e più io studiato, più grande mi sembra la necessità di distruggere lui radicalmente. Tuto dà prova di suo progredire: non solo per quanto riguarda sua potenza, ma anche di sua coscienza di questo. A quanto ho saputo da mio amico [[Ármin Vámbéry|Arminius]] di Buda-Pesht, lui in vita è stato grande uomo. Soldato, statista, e alchimista – la quale alchimia era il punto più avanzato del sapere scientifico della sua epoca. Aveva una grande intelligenza, e una cultura senza confronti, e un cuore che non conosceva né paura né rimorso. Ha osato perfino frequentare Scholomance, e non c'era ramo del sapere del suo tempo che lui non ha provato. Ebbene, in lui i poteri della mente sono sopravvissuti alla morte fisica; anche se pare che la sua memoria non rimanesse completa. In qualcuna delle facoltà del suo cervello era rimasto, ed è anche adesso, un bambino; però sta crescendo, e alcune cose che in principio erano infantili ormai hanno preso una dimensione adulta. Sta sperimentando, e lo fa piuttosto benne; e se non era che noi abbiamo attraversato la sua strada, lui poteva essere – e se noi falliremo, lo sarà – il padre e il capostipite di un nuovo genere di esseri, la cui strada si snoda non attraverso la Vita, ma attraverso la Morte.
*La decisione di lasciare la sua deserta terra – deserta di uomini – e di venire in un paese dove la vita di tanto si è moltiplicata che la gente qui è ora come un grande campo di grano, è stato il frutto di un lavoro di secoli. Se un altro Non-Morto, come lui, cercasse di fare quello che lui ha fatto, forse neppure tutti i secoli del mondo del passato, o quelli del futuro, potrebbero aiutarlo. Nel caso di questo mostro, tutte le forze della natura, le più occulte e profonde e potenti devono avere lavorato insieme in un qualche prodigioso modo. Già il luogo dove lui è stato vivo, e poi Non-Morto per tutti questi secoli, è tutto pieno di stranezze del mondo chimico e geologico. Ci sono caverne profonde e anditi che nessuno ha mai raggiunto a tutt'oggi. Ci sono vulcani, che da loro bocche ancora mandano fuori acque dalle strane proprietà, e gas che uccidono o fanno rinascere. Indubbiamente, c'è qualcosa di magnetico o di elettrico in queste combinazioni di forze occulte che contribuiscono alla vita fisica in modo davvero strano; e anche in lui c'erano in principio grandi qualità. In un'epoca antica, dura e bellicosa è stato lui celebrato come colui che aveva più nervi d'acciaio, più acuto cervello, più coraggioso cuore di chiunque altro al mondo. In lui alcuni principi vitali, per qualche strana via si sono realizzati al massimo: e come il suo corpo si mantiene forte e cresce e si rafforza, così cresce anche il suo cervello. Tutto questo senza quel diabolico aiuto che è certamente in lui; e che deve piegarsi alla potenza che proviene ed è simbolica del Bene.
*Pensate voi un po' che insistenza e che determinazione. Con il cervello infantile che possedeva, da molto tempo ha concepito l'idea di andare in una grande città. Che cosa fa lui allora? Trova subito quello che è il posto al mondo più promettente per lui. Poi deliberatamente si prepara all'impresa. Con grande pazienza trova quale è la sua forza e quali sono i suoi poteri. Studia nuove lingue. Impara una nuova vita sociale; nuovo ambiente per antiche usanze; la politica, la legge, l'economia, le scienze, le abitudini di un paese e di un popolo che si sono sviluppate durante la sua esistenza. Lo sguardo che ha dato a tutto questo non ha fatto altro che stimolare suo appetito ed eccitare suo desiderio. Non solo: lo aiuta a crescere anche in quanto cervello; perché tutto gli dimostra quanto lui ha avuto ragione con sue prime intuizioni. Tutto questo lui ha fatto da solo: tutto da solo!, da una tomba in rovina in una terra dimenticata. E quanto di più non potrà lui fare, una volta che gli si aprirà il più grande universo del pensiero? Lui che come sappiamo può irridere alla morte; che può prosperare nel mezzo di malattie che uccidono popoli interi. Oh, se un essere così provenisse da Dio, invece che dal demonio, quale forza benigna potrebbe lui essere in questo nostro vecchio mondo!
*Le fauci del lupo erano miglior destino che non la tomba del Vampiro!
*La donna dormiva del suo sonno di Vampiro, così piena di vita e di voluttuosa bellezza che io ho tremato tutto, come se fossi venuto lì per compiere un assassinio. Ah, e neppure io dubito che in antichi tempi, quando queste cose esistevano, più di un uomo che si fosse accinto a impresa come la mia avrebbe sentito suo cuore mancare, e poi anche i suoi nervi. Così lui esita, e esita, e esita, fino a che la bellezza e il fascino della spietata Non-Morta lo ipnotizzano; e lui resta lì, e va avanti a restare lì finché arriva il tramonto, e il sonno del Vampiro ha termine. Allora i meravigliosi occhi della bella donna si aprono e sembrano parlare d'amore, e la bocca voluttuosa si offre per un bacio – e l'uomo è debole. E così una nuova vittima resta preda del Vampiro; un altro che si aggiunge a macabre e torve squadre dei Non-Morti!...
*Oh, mio amico John, è stato un lavoro da macellaio; non fossi stato io sostenuto dal pensiero di altro morto, e di altra vivente sulla quale grava questa cappa di paura, mai avrei io potuto procedere. Io tremo e continuo a tremare ancora adesso, anche se tutto è ormai compiuto. Dio sia ringraziato, i miei nervi hanno resistito. Non avessi io visto il senso di pace in quel primo volto, e la felicità che su di esso si è dipinta un attimo prima che sopravvenisse la dissoluzione, a testimonianza che l'anima era in salvo, non sarei riuscito io a andare avanti con mio lavoro di macellaio. Non mai avrei potuto sopportare lo stridio orribile del bastone conficcato dentro; il contorcersi del corpo, le labbra schiumanti di sangue. Sarei io fuggito in terrore lasciando incompiuto mio lavoro. Ma ora tutto è finito! E per quelle povere anime posso io ora piangere e avere compassione, ricordandole io pacificate ciascuna in suo vero sonno di morte, in quell'attimo prima di dissoluzione. Perché, amico John, quasi non ancora il mio coltello aveva tagliato la testa di ciascuna, che già il corpo cominciava a disfarsi e tornare alla polvere originaria, come se la morte che avrebbe dovuto compiersi centinaia d'anni fa, si fosse ora finalmente imposta dicendo subito e ad alta voce: "Eccomi qua!"
*Non dobbiamo fornire prove, non chiediamo a nessuno di credere a noi! Questo bambino saprà un giorno quale donna straordinaria e coraggiosa è sua madre. Lui già conosce la sua dolcezza e le sue amorevoli cure; più tardi capirà anche come alcuni uomini abbiano tanto amato lei, da molto osare per la sua salvezza.
===Film===
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
[[File:Dracula1931EdwardVanSloan.jpg|thumb|Van Helsing interpretato da Edward Van Sloan in ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'']]
*Signori, abbiamo a che fare con i non morti. [...] Sì, nosferatu, il non morto, il vampiro. I vampiri attaccano alla gola, dove lasciano due piccole ferite bianche e rosse al centro.
*Io sono in grado di provarle che quelle che sono state le superstizioni di ieri possono diventare la realtà scientifica di oggi.
*La forza di un vampiro sta proprio nel diffuso scetticismo della gente.
*Io ho dedicato una vita intera allo studio di questi strani fenomeni, strani avvenimenti di cui il mondo probabilmente è meglio che non sia edotto.
*Lei crede di sfuggirci, Dracula? Noi sappiamo come salvare l'anima di Miss Mina, se non anche la sua vita. [...] E io provvederò che l'abbazia di Carfax sia abbattuta pietra per pietra, e farò sterrare un miglio intorno. Troveremo la sua cassa con la terra, e le conficcherò un paletto nel cuore!
====[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]====
=====''[[Dracula il vampiro]]''=====
[[File:Dracula (1958) trailer - Peter Cushing (cropped).jpg|thumb|Van Helsing interpretato da [[Peter Cushing]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Perché tanti fiori d'aglio? Sopra la finestra, e quassù? Non sono per decorazione.
*Non si tratta di superstizione. Lo sò. Il pericolo qui è reale.
*Nelle ricerche sui [[Vampiro|vampiri]], si sono stabiliti alcuni fatti basilari.<br>Primo: la luce. Il vampiro è allergico alla luce e non esce mai di giorno. Il sole ha su di lui un azione mortale. Alla luce del sole, il vampiro si disintegra.<br>Secondo: l'aglio. Il vampiro non sopporta l'odore dell'aglio. Devo ricordarmi di prendermi accordi definitivi con Harker prima che egli parta per Klausenburg.<br>Terzo: il crocifisso, che è il simbolo della vittoria del bene sul male. [...] La potenza della croce in questi casi è duplice. Protegge la persona normale, ma rivela il vampiro o la vittima di questo contagio, qualora questo si trovi in stadio avanzato.
*È stabilito che le vittime hanno orrore di sentirsi dominate dal vampirismo. Ma sono incapaci di liberarsi dal morbo come chi è dedito alle droghe. Finiscono per morire per la perdita di sangue, ma questa morte annormale non porta con se la pace, poiché essi diventano i cosiddetti "non-morti". Dopo la morte di Jonathan Harker, il conte Dracula, propagatore di questo male indicibile, è sparito. Dobbiamo trovarlo e distruggerlo.
*Signora Holmwood, mi avete chiamato per un consulto. Se volete che io salvi vostra cognata, seguirete scrupolosamente i miei ordini, per quanto strano egli possano sembrare. [...] Dovete prendere dei fiori d'aglio, più che potete. Metteteli alla sua porta, alle finestre, vicino al letto. Li potete togliere durante il giorno, ma per nessun motivo, neanche se la paziente vi supplica, dovete allontanarli di notte. Non ho parole per dirvi quanto sia importante che vi atteniate alle mie istruzioni. Fate quello che vi dico e forse potremo salvarla, altrimenti morrà.
*Dovete cercare di capire. Questa non è [[Lucy Westenra|Lucy]], la sorella che amavate. È un involucro posseduto e controllato dal contagio di Dracula. Per liberarle l'anima e darla eterno riposo, dobbiamo distruggere per sempre quell'involucro. Credetemi, non esiste altro mezzo.
*Sappiamo di vampiri che hanno esistito per secoli. Dalle cronache, si desume che Dracula possa avere cinque o seicento anni.
*Ho dedicato tutta la vita allo studio di questi esseri. Ho fatto ricerche con le maggiori autorità mediche d'Europa e siamo ancora ai primissimi passi. Sul pipistrello vampiro sappiamo già molto. Ma sulla natura di questi corpi rianimati dei morti, i non-morti noi li chiamiamo, si sa così poco che molti biologi si rifiutano di crederci. È logico che vi sentiate scosso. Non potete pretendere di capire da un giorno all'altro. Ma quanto è accaduto vi sarà bastato per capire che è una piaga orrenda che dev'essere sanata ad ogni costo.
=====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''=====
*''Trattato sulle messe nere''? Ma cosa stai cercando? [...] Questi non sono argomenti di distrazione. Queste sono opere scientifiche.
*Non è simpatico che tu ti diverta a diridere tutto ciò che non è del tuo campo.
*Il mio campo d'interesse abbraccia l'occulto, gli psicofenomeni nella loro evoluzione storica. Non vedo come questo caso possa rientrarvi.
*Mio nonno morì lottando con un vampiro, il più terribile, il più pericoloso vampiro di tutti i tempi. Però prima aveva raccolto delle prove. Prove positive. Non c'è niente da ridere, glielo assicuro. Mio nonno era uno scienziato e le sue prove schiaccianti. Esiste il male in questo mondo, e ci sono cose terribili che talvolta riusciamo ad intravedere. Ma ci sono angoli oscuri, orrori quasi impossibili da immaginare anche negli incubi più paurosi. Satana esiste.
*Dio voglia che io possa avere la tua forza, Dio voglia che io possa annientare questo demonio.
*Le vecchie idee possono alloggiare in una mente moderna?
*I vampiri sono morti che vivono. Non hanno una vita nel vero senso del termine. Come la fenice, si muoiono solo per vivere ancora. Circa un secolo fa, ci sono avute prove, prove positive, che uno viveva in questa città: Dracula. Secondo le leggende, esso fu sepolto in Chelsea, probabilmente da uno dei suoi discepoli, e probabilmente a San Bartolph. Sì, in un angolo sconsacrato. Se il paletto è stato estratto dal suo cuore, egli potrebbe resuscitare.
*Le pallottole d'argento sono poco pratiche e l'aglio non da molto affidamento. Posso però garantirle che il mostro abborre l'argento, l'argento di ogni specie, come ad esempio la lama di un pugnale. C'è poi l'altra teoria che il vampiro possa essere distrutto per immersione in acqua chiara corrente.
*Un vampiro attacca principalmente per due ragioni. Intanto, ha bisogno di sangue umano per nutrirsi. Secondo, attacca anche per trasformare la sua vittima in un essere come lui, un morto che vive. Questo mostro si è rinforzato. Ha bevuto molto sangue, ora vorrà trasformare gli altri. Potrà averne già contagiato qualcuno. Se non viene fermato, continuerà la sua opera nefasta. Perciò, lasci fare a me.
*Questa è la sua vendetta, una vendetta che si trascina da anni, una diabolica ritorsione contro i discendenti di Lawrence Van Helsing, mio nonno. Vuole sfogare il suo odio in questo modo, trasformando mia nipote in un essere come lui, facendola diventare un morto che vive, un vampiro.
*Conte Dracula! Guardami bene, Dracula! Guardami il viso e ricorda!
*''Requiescat in pace'', la vera pace.
=====''[[I satanici riti di Dracula]]''=====
[[File:Count Dracula and His Vampire Bride (1973) - Peter Cushing.png|thumb|Van Helsing interpretato da [[Peter Cushing]] ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'']]
*I [[Folletto|folletti]] sono creati per alimentare la fantasia dei bambini, mentre le [[Strega|streghe]] esistono certamente. Anche se almeno il novanta per cento è ciarlataneria.
*Nelle ere primitive, il culto per certi elementi e sostanze naturali era piuttosto comune. La terra, l'acqua, le sabbie del deserto, alcune piante. Ma i punti più radicati erano quelli che prevedevano l'adorazione della più mistica fra tutte le sostanze, la fonte stessa della vita: la glorificazione del sangue. [...] Più spesso che non si creda, sangue umano. Quella alla quale Hanson ha assistito è un'antichissima cerimonia rituale. Ci sono tutti gli elementi: lo sgozzamento del galletto, evidente allusione al male che trionfa, le oscenità, i segni di croce sugli adepti, il sacrificio umano, il quale potrebbe anche essere finto, ma è il simbolismo che conta.
*Il celebre Hellfire Club del 18° secolo era composto esclusivamente da elementi intellettuali. Gli uomini più saggi dell'Asia erano fermamente convinti che il sangue umano fosse l'elisir di gioventù. E quelli che aderiscono al culto del vampirismo sono di solito individui maturi e colti. Sono infatti essi che ne realizzano in pieno il suo tremendo potenziale.
*Sotto molti aspetti, essere più potente è più deleteria dell'eroina.
*Non abbiamo di fronte delinquenti comuni, Colonnello Matthews, né agenti nemici. Queste persone hanno poteri al di là di quanto lei possa immaginare.
*Avete già visto le manifestazioni di vampirismo. Il culto è vivo, prolifero, e diffonde le sue radici come un contagio, come la peste. La mia famiglia ha combattuto questa maledizione da generazioni. Ogni volta che è stata annientata è rispuntata più forte di prima come la fenice, in cerca di vendetta. Senonché, questa volta non credo si tratti di una pura vendetta personale, ma di qualcosa di molto più diabolico. Il bacillo della peste, la Valham House, la distruzione psichica di intellettuali come il professor Keely e gli altri, sono tutti elementi di un piano, volto ad uno scopo preciso. Una vera forza. L'ombra di cui io vi parlo è più sinistra, più oscena di qualunque mostruosità possiate immaginare. Vincitore della putrefazione, maestro degli incorrotti, il Conte Dracula!
*Ho già distrutto il Conte Dracula una volta. Accadde più di due anni fa, nel Chiostro di San Bartolph's. Ma quell'essere può rinascere per rincarnazione. Si richiede un discepolo, una persona molto esperta nel rito.
*I vampiri sono creature spettrali, la cui immagine non può essere riflessa dagli specchi, né fissata sulla pellicola di una macchina fotografica.
*Ci sono vari modi {{NDR|per combattere i vampiri}}. I simboli di Dio usati per combattere le forze del male, il crocifisso, la parola di Dio com'è scritta nella Bibbia, acqua che scorre simboleggiante la purezza. Inoltre hanno l'eterno terrore dell'argento. [...] Il cespuglio di rovi da cui fecero per Cristo la corona di spine, la luce del giorno.
*Ci sono cerchi satanici che governano il nostro destino e il destino della Terra, e forse anche dell'Universo. Attraverso i secoli, ci sono certe epoche, certe date che sono caratterizzate da terribili catastrofi. Ogni evento è sistemato in modo per cui se ne ricava un grafico ben definito. Ogni disastro che questo mondo ha dovuto subire coincide con un punto in cui questi circoli si toccano e s'incrociano. In questo secolo per esempio hanno annunciato lo scoppio di due disastrose guerre mondiali.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Probabilmente nel suo subcosciente è ciò che desidera. La fine di tutto. Egli è un immortale maledetto che vive sulla violenza, la paura, il terrore. Ma supponendo, solo supponendo, che egli aspiri alla pace eterna, vorrebbe prima abbattere l'intero universo, vendicarsi di tutto. Uomini muoiono di peste a milioni, e come ombra della morte una sinistra figura si apre il cammino a colpi di falce. Il Conte Dracula è la profezia biblica di Armageddon.
*Il male genera il male. C'è una atmosfera profana in questo posto, e non si tratta soltanto di un po' di occultismo, o di una sfumatura di misticismo. È vampirismo!
*Le dispiace se fumo? Brutto vizio lo so, ma mi aiuta a concentrarmi.
*Dopo aver distrutto ogni essere vivente sulla Terra, ti resterà un mondo vuoto da comandare. È questo che vuoi, Conte Dracula? Una grande fiammata fatta di orrore e di violenza? La spettrale distruzione di un intero pianeta? È questo il tuo ultimo desiderio?
=====''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''=====
*Le leggende dell'antica Cina affondano le loro radici nella notte dei tempi. Alcuni sono lugubri e terrificanti nei loro contenuti, altri sono più reali, e si fondano soprattutto sulla verità. C'è uno sperduto villaggio nell'immenso centro della Cina su cui periodicamente si abbatte una maledizione allo spuntare della settima luna. Corrono brividi di paura mentre si odono i lamenti sommessi delle anime in pena. Ed il terrore si annida nel cuore degli abitanti. Si mormora la parola "vampiri", e tutti provano un autentico senso di orrore.
*Se il vampirismo esiste nell'Europa orientale, e io posso assicurarvi che è così, non c'è ragione di mettere in dubbio la sua esistenza in altre parti del mondo. Anzi, le sue autentiche origini possono essere localizzate proprio nell'antica Cina.
*Dracula non era un pazzo, almeno non nel senso corrente. Dracula era la più assurda delle creature, il capo dei vampiri, sovrano delle anime maledette.
*Fra i monti della [[Transilvania]], le leggende dei vampiri sono molto diffuse. Si può quasi sentire il terrore come elemento tangibile.
*Quelli non sono comuni mortali. Voi dovete rendervi conto che sono esseri già morti, creature maledette che debbano procurarsi sangue umano per riuscire ad esistere. Sono enormemente forti e possiedono poteri sopranaturali non immaginabili. Chi cade per mano loro sarà anche egli eternamente dannato.
*In Europa, i vampiri sono terrorizzati dal crocifisso. Qui, sarà l'immagine delle vostre divinità la nostra unica protezione.
*Fatti vedere. O devi nasconderti nelle sembianze di un altro uomo? Il potente Dracula ha tanta paura di mostrarsi apertamente?
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*{{NDR|Su [[Renfield]]}} Quell'uomo che sentite gridare era una persona come noi. Aveva una moglie giovane e bella. Vivevano tranquilli in una contrada in Transilvania che si chiamava Bistrit. Una notte, la donna venne trovata svenuta sul suo letto. Era gravissima, affetta da una forte anemia improvvisa. Deperiva giorno per giorno, nonostante tutte le cure che le prodigavano. Il marito le era sempre accanto, la vegliava con amore, finché una notte, quando ormai la donna era in fin di vita, nel villaggio udirono all'improvviso un urlo lacerante. Si precipitarono nella casa di Renfield e trovarono la donna morta e il marito fuori di senno, quasi succube di una forza misteriosa.
*Nelle nostre montagne, vede laggiù, in [[Transilvania]], si sentono raccontare tante leggende. Ma dietro ogni leggenda, dietro a ogni fantasia ci sono sempre dei fatti, delle realtà che non possiamo non prendere in considerazione.
*Attraverso antiche leggende greche, indiane, magiare e perfino cinesi, ci è giunta notizia di un uomo che vivrebbe nutrendosi del sangue di altri esseri umani. In questo modo, non solo rimane in vita, ma non invecchia mai. Non è un fantasma, ma non lascia ombra. Può trasformarsi molto facilmente in cane, in vampiro, in gufo, o in qualsiasi altro tipo di animale. Vive solo di notte e durante il giorno si rifugia nella sua tomba. Le persone a cui ha succhiato il sangue vengono contagiate. Se muoiono si trasformano a loro volta in altrettanti vampiri. Il suo nome è Dracula.
*Che può fare la legge contro un uomo che vive al di fuori del nostro mondo?
*Finché Dracula è in vita, il tempo e lo spazio contano molto poco.
*Ho passato la vita a studiare le arti magiche, e adesso ho l'onore di incontrare il re delle tenebre, addirittura.
====''[[Il demone nero]]''====
[[File:Dracula (1973) - Nigel Davenport 2.png|thumb|Van Helsing interpretato da Nigel Davenport ne ''[[Il demone nero]]'']]
*Preferisco non pronunciarmi se non sono sicuro.
*Sappia che se ciò che affligge la sua fidanzata è quello che io ho in mente, be', a suo confronto allora il serpente più velenoso del mondo sarebbe un trastullo da ragazzi.
*Ho motivo di credere che esista nelle vicinanze di Hillingham un vampiro. Per questo ho messo le ghirlande di fiori d'aglio al collo di Lucy, nonché alle porte e finestre della sua camera. Quello è il solo sistema per tenere il vampiro lontano dalle sue vittime.
*Ho imparato ad accettare ciò che è. Non m'importa che la scienza sia d'accordo.
*Mio caro Arthur, se non sono ancora riuscito a convincere lei, come convincerei le autorità?
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
*Il nome stesso "malattie veneree", malattie di Venere, attribuisce loro un'origine divina. Esse coinvolgono quel problema sessuale alla quale l'etica e gli ideali della civiltà cristiana si collegano. Infatti, la civiltà e la sifilidità si sono sviluppate di pari passo.
*Voi fate sì che i vostri occhi non vedano, che le vostre orecchie non odano ciò che non riuscite a spiegare.
*Nella vita, bambina mia, ci sono tenebre e ci sono luci. Voi siete una delle luci, cara Mina. La luce di tutte le luci.
*Questa è la cagione. Questa è la cagione, anima mia! È Dracula! Il non morto, il nemico che ho inseguito per tutta la vita!
*Ci troviamo di fronte a forze al di là di ogni esperienza umana, un'enorme potenza! Sorvegliatela, quindi, o la vostra amata Lucy diventerà una cagna del Diavolo, una puttana delle tenebre!
*Lucy non è la casuale vittima di un mero incidente, lo capite, no? È un'adepta volontaria, una sfrenata seguace, una licenziosa seguace, oserei dire una devota discepola! È la concubina del Diavolo!
*Vive al di fuori della grazia di Dio, vaga nelle tenebre più profonde. È un vampiro, "Nosferatu". Queste creature non muoiono come l'ape dopo la prima puntura ma si rafforzano e diventano immortali una volta infettate da un altro Nosferatu. Quindi, amici miei, noi non stiamo combattendo una sola bestia ma intere legioni che passano di era in era nutrendosi del sangue degli esseri viventi.
*Le vostre armate furono sconfitte. Voi torturaste e impalaste migliaia di persone. [...] Ora la vostra guerra contro Dio è finita. Dovete pagare per i vostri crimini. Cristo lo vuole!
*Da vivo fu un uomo dalle qualità esemplari, e la sua mente era potente e grande. Ma più grande è la necessità di schiacciarlo e distruggerlo definitivamente.
*Siamo diventati pazzi per servire Dio. Tutti noi.
====''[[Dracula: morto e contento]]''====
*Signori, voi vi accinge osservare vostra prima [[autopsia]]. Non m'insolito per alcuni allievi di primo corso che sente un poco svenimentevoli durante questa lezione. Così, in questo mentre, noi comincia di separare nostri futuri dottori da quelli che vuole soltanto giocare dottori.
*Perché noi non dà occhiata a cervello eh? Primo noi apre con spacca di cranio, così! Mira lo nudo cerebro umano!
*{{NDR|Su [[Vlad III di Valacchia]]}} Era un macellaio con sete di sangue. Lui infliggeva innominabili torture a zappaterra: taglia mani e piedi, strappa occhi di orbite, e poi pianta grossi pali per strada... anali!
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È miniera di arroganza. Molto facile comprendere perché questa aristocrazia decadente è lì per morire in quella parte del mondo.
*Oh, io assistito molti cavicchiamenti. Bisogna che scegli dove stare. Lei sa che cosa cerca tutti nella vita? Buona posizione.
==Citazioni su Abraham Van Helsing==
*A suo modo, Van Helsing costituisce un bel contrasto con [[Victor Frankenstein]]: entrambi medici, entrambi brillanti, entrambi più avanti del loro tempo. Solo che Mary Shelley considera il suo intelligentissimo medico un uomo pericoloso e guasto, mentre per Stoker è gentile, simpatico e, in fin dei conti, eroico. ([[Stephen King]])
*Avesse potuto, il dottor Van Helsing avrebbe sottoposto volentieri quel paranoico patetico e disperato che è il vampiro all'elettroshock. Tutto gli sarebbe passato per la mente, meno che andarsi a leggere un'operetta uscita quasi insieme alla storia di Dracula: ''L'interpretazione dei sogni'', opera di un giovane e ambizioso collega ebreo che lavorava a Vienna. ([[Ernesto Ferrero]])
*È descritto come un uomo di scienza dalla mente molto aperta, ma in realtà è uno spiritista in un’epoca dove non si sapeva dell’esistenza dell’inconscio. Anzi, [...] possiamo dire che fa parte un po' della paleontologia della psicanalisi. ([[Sergio Rubini]])
*È uno psichiatra, anche se con molte altre specialità: fa il chirurgo ma applica anche la ipnosi e lo farà regolarmente con Mina. È stato uno dei maestri del dottor Seward. Si occupa di scienze dell'occulto: un termine che ben esprime il tentativo di sanare la contraddizione tra [[positivismo]] e mistero. ([[Vittorino Andreoli]])
*Il dottor Abraham Van Helsing è in realtà il vero eroe del romanzo perché parte avvantaggiato grazie alla sua vasta esperienza: sa che Dracula è relativamente innocuo durante il giorno e che può essere allontanato con l'aglio o con la croce. Il professor Van Helsing conosce la scienza e l'occulto, li domina entrambi, è saggio e potente. Van Helsing si dimostra inflessibile nel giudicare l'ignoranza degli altri scienziati e indomito nell'affrontare il vampiro stesso. ([[Radu Florescu e Raymond T. McNally]])
*Il nome Van Helsing deriva probabilmente dal nome danese del famoso castello di Dracula, Elsinore – Helsingor infatti significava "L'isola di Helsing". Stoker sembra identificarsi molto con il personaggio di Van Helsing, anche considerando che gli dà il suo stesso nome e quello di suo padre, Abraham. ([[Radu Florescu e Raymond T. McNally]])
*Il professore Van Helsing è il sacerdote del Bene che qui, dati i tempi, non indossa le vesti di un frate o di un sacerdote, ma l'abito della scienza. E così interpreta bene il periodo in cui l'azione si svolge: il positivismo. Un sacerdote dunque che usa la ragione, la forza della scienza, ma che non dimentica gli strumenti sacri, magici. ([[Vittorino Andreoli]])
*– Lui è un'autorità in questo campo, vero?<br>– Chi?<br>– Il tuo babbione. Non ha scritto libri sulla diavoleria o vale sia?<br>– Il mio nonno è un antropologo!<br>– E io che ho detto? (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'')
*Per lui operare su quello che sapeva era difficilissimo, se non altro perché era praticamente impossibile comunicarlo ad altri. Come convincere, senza farsi rinchiudere come demente, gli scettici moderni di quegli ultimi anni dell'illuminato diciannovesimo secolo? Ci furono momenti in cui il professore disperò quasi della possibilità di far mai conoscere la verità. (''[[Dracula di Bram Stoker (romanzo)|Dracula di Bram Stoker]]'')
*– Tu sai chi ha scritto questo libro?<br>– Sì, un certo Van Helsing non so cosa. Quello che fa la guerra con [[Godzilla]], non è vero? (''[[Scuola di mostri]]'')
*Van Helsing sarebbe oggi un epidemiologo che adatta le proprie conoscenze alla malattia, pensando che la sua verità sia sempre parziale, il dottor Seward invece, che non ammette l'irrazionale, apparterrebbe a chi ha negato la natura dell'infezione fin dove ha potuto, perché non ha saputo definirla con le nozioni che possedeva. ([[Chiara Valerio]])
*– Vorrei conoscerlo di persona. Ho letto tutti i suoi libri sui suoi viaggi in Transilvania e sul Conte Dracula. E conoscere un acchiappavampiri...<br>– A parte tutto, signora, mio padre è soprattutto un antropologo. E poi non credo che si "acchiappi" un vampiro. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'')
*– Una volta ho lavorato con un tizio, un tipo un po' snob, ma che se ne intende di queste cose. È il professor Lorrimer Van Helsing, titolare della cattedra di Antropologia alla European University. Un vero scienziato. Ma quello che è soprattutto importante per noi è che è un'autorità in occultismo. Sa veramente tutto di magia nera, riti satanici e...<br>– E cosa?<br>– Tante altre cose. (''[[I satanici riti di Dracula]]'')
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*Potrà risultare all'apparenza un personaggio molto autoritario, ma questo solo perché lui conosce quello di cui parla meglio di chiunque altro. È filosofo e metafisico, e tra gli scienziati più evoluti del suo tempo; e a quanto credo ha una mentalità di assoluta apertura. Tutto questo, assieme a nervi di ferro, a un carattere temprato come l'acciaio, a una volontà indomabile, un autocontrollo e una tolleranza esaltate, oltre il grado di semplici virtù, a veri doni celesti, e al più cortese e sincero degli animi – queste le armi di cui si serve nella sua nobile attività a favore dell'umanità – che operano sia in teoria che in pratica, perché le sue concezioni sono ampie quanto la sua disponibilità verso tutto e tutti. ([[John Seward]])
*Mi sono alzata e mi sono inchinata, e lui mi è venuto incontro: un uomo di media altezza, di robusta costituzione, con le spalle ben dritte sopra un torace ampio e aperto, e un collo ben equilibrato sul corpo così come la testa sul collo. L'atteggiamento della testa ti colpisce subito come indizio della sua sicurezza e della sua forza d'animo: una testa nobile, ben proporzionata, grande e ampia anche dietro le orecchie. Il volto, rasato di fresco, presenta un mento solido e squadrato, una bocca grande e risoluta e molto mobile, un naso ben proporzionato, piuttosto dritto ma con narici svelte e sensibili, che sembrano allargarsi quando le folte sopracciglia scendono e le labbra si stringono. La fronte è bella e ampia, e sale dritta per un primo tratto per poi piegarsi all'indietro, superate due prominenze o bozze ben distanziate tra loro; una fronte che i capelli rossicci non coprono, per ricadere invece in modo naturale all'indietro o ai lati. Gli occhi, grandi e di un azzurro intenso, sono ben distanziati, e assumono un'espressione vivace, dolce e decisa a seconda del suo stato d'animo. ([[Mina Murray]])
*Ieri ero quasi disposto ad accettare le mostruose idee di Van Helsing; ora invece ecco che mi si presentano come orribili oltraggi al comune buon senso. Non dubito che egli sia convinto di tutto questo. E mi chiedo se la sua mente non ne sia stata in qualche modo contagiata. Certamente ci deve essere ''una qualche'' spiegazione razionale di tutte queste cose misteriose. È possibile che sia stato il professore in persona a combinare il tutto? È così disumanamente intelligente che se fosse uscito di mente potrebbe anche portare avanti i suoi propositi in merito a qualche idea fissa, in modo del tutto straordinario. Odio anche solo l'idea di questo, e in verità sarebbe altrettanto incredibile quanto immaginare Van Helsing pazzo; comunque lo osserverò con molta attenzione. E riuscirò forse a fare un po' di luce su questo mistero. ([[John Seward]])
*Che cosa posso dire del piacere di incontrare Van Helsing? Signore, non avanzo scuse per aver lasciato perdere i titoli e le consuete formule di cortesia. Quando un uomo ha rivoluzionato la terapeutica, con la scoperta della continua evoluzione della materia cerebrale, le formule convenzionali sono inadeguate, poiché sembrerebbero limitarne l'importanza a una sola classe sociale. ([[Renfield]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*Van Helsing è sadico. Desidera impalare le donne. E sceglie, per trafiggere [[Lucy Westenra|Lucy]], il giorno successivo a quello fissato per il matrimonio.
*Van Helsing è un celibe, per scelta non può sposarsi, è un prete della vampirologia. Le donne non lo interessano se non come potenziali schiave del vampiro. Qualcuno dice che un tempo è stato sposato, ma è riuscito solo a far diventare pazza sua moglie.
*Van Helsing è un tutore dell'ideologia. Per combattere Dracula utilizza tre armi ideologiche: la religione, i buoni sentimenti, la Ragione. È solo la fede in queste armi a rafforzare i nemici del vampiro, consci della sua pericolosità.
==Film==
*''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931)
*''[[Dracula il vampiro]]'' (1958)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'' (1972)
*''[[I satanici riti di Dracula]]'' (1973)
*''[[Il demone nero]]'' (1973)
*''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'' (1974)
*''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' (1979)
*''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992)
*''[[Dracula: morto e contento]]'' (1995)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Van Helsing, Abraham}}
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi di Dracula]]
[[Categoria:Personaggi teatrali]]
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Mariomassone
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/* Dracula: morto e contento */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Brides of Dracula (1960) trailer - Peter Cushing.jpg|thumb|Van Helsing interpretato da [[Peter Cushing]] ne ''[[Le spose di Dracula]]'' nel 1960]]
'''Abraham Van Helsing''', personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da [[Bram Stoker]].
==Citazioni di Abraham Van Helsing==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*I giovani non confidenziano con i giovani, ma solo con i vecchi, come me, che conoscono molti dispiaceri e loro causa.
*Tutti gli uomini essere matti, o per un verso o per un verso altro, e così come voi agite con discrezione con vostri matti, così dovete voi fare anche con i matti di Dio – che sono tutto il resto del mondo.
*Mio amico John, quando il grano cresce, anche prima che sia maturo del tutto – mentre già il latte della madre terra è dentro di lui, e il sole non ha ancora cominciato a dipingerlo col suo colore d'oro –, il contadino prende spiga e la sfregola tra le sue rozze mani, e soffia via la verde peluria, e dice a voi: 'Guardate! Lui è grano buono, e farà molto buono raccolto a suo giusto tempo'. [...] Il bravo contadino vi dice questo quando lui sa, ma non prima. Mai vedrete voi il buon contadino scavare dalla terra il grano seminato per vedere se sta crescendo; questo va bene per bambini che giocano a fare orto, ma non per quelli che lo considerano il lavoro della loro vita. Voi capite adesso, amico John? Io ho seminato mio grano, e adesso alla natura tocca lei fare perché cresca e venga fuori di terra; se viene fuori di terra, tutto è buona promessa, e io aspetto finché spiga comincia a ingrossare.
*Ricordate, amico mio, che la [[conoscenza]] è più solida della memoria, e noi non dobbiamo fidarci di più debole.
*Il [[sangue]] di un uomo coraggioso è la cosa migliore in questa terra quando una donna è in pericolo.
*Io provo grande pena per il vostro cuore che sanguina; e vi amo ancora di più per questo suo sanguinare.
*Non pensate voi che io non sia triste, anche se [[Risata|rido]]. Vedete; io ho pianto anche mentre soffocavo dal ridere. Ma neanche pensate voi che io sono tutto e solo triste quando piango, perché il ridere viene lo stesso. Ricordatevi sempre che se il riso bussa alla vostra porta e dice 'Posso entrare?' non è vero riso. No!, il riso è un re, e viene come e quando vuole. Non chiede permesso a nessuno, non sceglie momento più adatto. Lui dice: 'Eccomi'.
*Oh, amico John, questo è uno strano mondo, un mondo triste, pieno di miserie, e di guai, e di fastidi; eppure quando arriva Sua Maestà il Riso lui fa tutti ballare alla melodia che lui suona. Cuori sanguinanti, ossa secche del cimitero, e lacrime che bruciano quando cadono – tutti danzano insieme alla musica che lui fa con quella sua bocca senza sorriso. Ma credimi, amico John, che fa bene a venire, ed è gentile. Ah, noi uomini e donne siamo come corde tese con forza, che ci tirano da tutte le parti. Poi arrivano le lacrime; e, come la pioggia sulle corde, ci tirano su di morale, fino a che forse la tensione diventa troppo forte, e noi cediamo. Ma allora Sua Maestà il Riso viene come la luce del sole, e riallenta di nuovo la tension; e noi riusciamo ad andare avanti nel nostro duro lavoro, quale che sia.
*[[Donna|Donne]] buone e brave non fanno altro che dire per tutta la vita, giorno per giorno e ora per ora e minuto per minuto, cose che gli angeli possono leggere; e noi esseri umani che vogliamo sapere abbiamo in noi qualcosa degli occhi degli angeli.
*La mia è una vita arida e solitaria, e così occupata dal lavoro che mai avuto io tanto tempo per amicizia; ma da quando sono stato convocato qui da mio amico John Seward ho conosciuto tante brave persone e vista tanta nobiltà d'animo che ho sentito adesso più che mai – cresciuta con passare degli anni – la solitudine di mia vita. Credete voi dunque a me, se dico che qui vengo pieno di rispetto per voi, e che voi dato a me speranza – speranza non per quello che sto cercando, ma che ancora esistono donne per rendere felice la vita – brave e buone donne che con loro vita e loro valori possono essere buono esempio per i bambini che verranno.
*Ho imparato a non sottovalutare mai quello che altra persona crede, per strano che questo sia. Ho cercato di conservare una mente aperta; e non sono le solite cose della vita di ogni giorno che possono chiuderla, ma questo possono fare le cose strane, le cose straordinarie, quello che fanno nascere in uno il dubbio se lui è sano o malato di mente.
*Madam Mina è una di quelle donne create da Dio con le sue proprie mani, per far vedere a noi uomini e donne che esiste un Paradiso dove si può entrare, e cha la sua luce può essere anche qui in Terra. Così sincera, così dolce, così nobile, così niente egoista – la quale cosa, lasciatemelo dire, è tanto presente di solito in sua età, così clinica e piena di sé.
*Ah, è un difetto della nostra [[scienza]] il volere spiegare tutto; e se a spiegare non riesce, dire allora che non c'è niente da spiegare. Eppure vediamo ogni giorno intorno a noi la crescita di nuove credenze, che si pretendono nuove, e che invece sono vecchie cose che si fingono nuove – come le signore eleganti al teatro d'opera. Immagino per esempio che voi non credete in trasmigrazione di corpi. Vero? E neanche in materializzazione. Vero? Né in corpi astrali. Vero? E neanche in lettura di pensiero. Vero? Né in ipnotismo.
*Lasciate che io vi dica, amico mio, che vi sono oggi nella scienza elettrica che sarebbero state condannate come eretiche da quelli stessi che elettricità hanno scoperta – e che essi stessi non molto tempo prima sarebbero stati bruciati come stregoni.
*Una volta ho sentito un americano che ha definito così la fede: 'Quella cosa che ci rende in grado di credere cose che sappiamo non essere vere'.<ref>[[Mark Twain]], ''[[Mark Twain#Seguendo l'equatore|Seguendo l'equatore]]'', cap. XII: ''"Ci sono quelli che si fanno beffe dello scolaro, chiamandolo frivolo e superficiale. Eppure fu lo scolaro a dire: «La fede è credere a ciò che sai che non è così»."''</ref> Su questo, sono d'accordo con quell'uomo. Lui voleva dire che noi dobbiamo avere una mente aperta, e impedire che un piccolo pezzettino di verità ostacoli il cammino di una verità grande, come una piccola pietra su binario può fare con un treno. Noi cogliamo per prima la piccola verità. Bene! La conserviamo dentro di noi, la apprezziamo; tuttavia non lasciamole credere di essere tutta la verità dell'universo.
*Vi sono dei misteri che la gente può soltanto intuire, e che di epoca in epoca si possono essi risolvere solo in parte. Credete a me, siamo noi ora in presenza di uno di questi.
*Prima di fare qualsiasi cosa, lasciate voi che io dica questo: che viene dalle tradizioni e dalle esperienze degli antichi e di tutti quelli che hanno studiato i poteri dei Non-Morti. Quando essi diventano tali, con questo mutamento cade su loro la maledizione della immortalità; essi non possono morire, ma devono andare avanti per secoli e secoli, sempre aggiungendo nuove vittime e moltiplicando i mali del mondo; perché tutti coloro che muoiono in quanto caduti preda del Non-Morto, diventano Non-Morti essi stessi, e predano anche loro nuove vittime. E così il cerchio va avanti sempre allargandosi, così come le onde da una pietra gettata in acqua. Amico Arthur, se voi foste stato raggiunto da quel bacio che voi sapete prima di morte di povera Lucy; o ancora, l'altra notte, quando voi avete aperto vostre braccia a lei, anche voi a suo tempo, a tempo di vostra morte, sareste voi diventato ''nosferatu'', come lo chiamano in Europa d'Oriente, e per sempre avreste fatto anche voi di più di questi Non-Morti che tanto hanno noi riempito di orrore.
*Il ''nosferatu'' non muore come l'ape una volta che ha punto. Lui è più forte; e essendo più forte ha ancora più potere di fare il male. Questo [[Vampiro]] che è tra di noi è anche lui così forte di persona come venti uomini; è astuto e malfido più che altro mortale, perché la sua malvagia astuzia cresce con l'età; lui si giova anche di aiuto della negromanzia, che è, come da sua etimologia, previsione di futuro per mezzo dei morti, e tutti i morti che lui può avvicinare sono ai suoi ordini; è una bestia, ma più che una bestia; è un demonio insensibile, e in lui non esiste cuore; lui può, senza limiti, manifestarsi quando e come vuole, e in qualsiasi forma sia in lui; lui può, nell'ambito di sua presenza, comandare gli elementi: la tempesta, la nebbia, il tuono; può comandare ogni essere inferiore: il topo e il gufo, e il pipistrello – e la falena, e la volpe, e il lupo; può crescere di statura, e farsi piccolo; e può a volte svanire in niente e ritornare irriconoscibile. Come dunque possiamo noi cominciare nostra lotta per distruggerlo? Come faremo noi per trovarlo; e una volta trovato come noi distruggere lui? Amici miei, questo è molto terribile compito che noi ci assumiamo, con conseguenze possibili da far tremare anche il più coraggioso. Perché se noi manchiamo in questa battaglia, vincerà certamente lui; e allora quale sarà nostra fine? La vita non è niente! Io non do a vita grande peso. Ma perdere qui non è solo questione di vita o di morte. Il fatto è che noi diventeremmo come lui, che noi d'ora in avanti diventiamo orrende creature della notte come lui – senza cuore e senza coscienza, a depredare i corpi e le anime di quelli che più amiamo. Per noi saranno chiuse in eterno le porte del cielo; perché chi mai potrà riaprirle per noi? Andremo avanti per sempre aborriti da tutti; una macchia nel volto dello splendore solare di Dio; una freccia nel fianco di Colui che è morto per l'umanità. Ma qui ci troviamo faccia a faccia con il dovere; e possiamo indietreggiare noi in un caso come questo? Per me, io dico di no; ma io sono vecchio, e la vita, con la sua luce del sole, i suoi bei momenti, il suo canto degli uccelli, la sua musica, e il suo amore, è cosa di lontano passato. Voi altri siete giovani. Qualcuno ha visto il dolore; ma per lui ci sono di riserva giorni belli.
*Deve infatti trattarsi di quel Voivoda Dracula, diventato famoso per le sue guerre contro i turchi, sul grande fiume che segna la frontiera con la Turkeyland. Se questo è vero, non deve essere stato un uomo comune; perché a quel tempo, e per secoli dopo di allora, di lui si parlava come dell'uomo più intelligente, e più astuto, così come del più coraggioso dei figli della 'terra al di là della foresta'. Quella testa straordinaria e quella sua volontà di ferro sono scesi con lui nella tomba, e anche ai giorni nostri si schierano contro di noi. I Dracula, dice [[Ármin Vámbéry|Arminius]], erano una grande e nobile stirpe, anche se di tanto in tanto qualche rampollo era creduto da loro contemporanei avere rapporti con il diavolo. Loro avevano imparato suoi segreti a [[Scolomanzia|Scholomance]], in mezzo a montagne sopra il lago [[Sibiu|Hermannstadt]], dove il diavolo sostiene ogni dieci sapienti uno essere suo. Negli annali si trovano parole come 'stregoica' ovvero strega; 'Ordog' e 'Pokol', ovvero Satana e Inferno, e in un manoscritto proprio di questo Dracula si parla come di un 'wampyr', parola che noi comprendiamo fin troppo bene. Da lombi proprio di questo uomo sono venuti poi grandi uomini e eccellenti donne, e le loro tombe rendono sacra questa terra, dove soltanto è nata cosa così scellerata. Perché non è certo l'ultimo di tali orrori che questo essere malvagio affonda le sue radici in cosa buona; in terra sterile di sante memorie non può trovare riposo.
*Voi non dovete morire. Voi non dovete morire per mano di nessuno, e tanto meno per mano vostra. Finché l'altro che ha contaminato vostra dolce vita è davvero morto, voi non dovete morire; perché se è ancora tra i Non-morti, vostra morte farebbe di voi come esso è. No, voi dovete vivere! Voi dovete lottare e sforzare voi di vivere, sebbene la morte può sembrare un sollievo che non si può dire. Voi dovete combattere morte stessa, che questa viene a voi in dolore o in gioia, di notte o di giorno, in sicurezza o in pericolo! Per vostra anima vivente io vi chiedo di non morire, e anzi di non pensare voi a morte, finché questo grande male non sia passato.
*Il sole che sorge a illuminare nostro dolore poi ci protegge lungo tutto suo corso. Finché l'astro non cala questa sera, il mostro deve mantenere qualsiasi forma che esso ha ora. Esso è confinato entro limiti di sua forma terrena. Lui non può dissolversi in aria sottile né disparire attraverso fessure, fori o spiragli. Se attraversa una porta deve aprire suo battente come un mortale. Per cui questo oggi noi dobbiamo individuare tutti suoi nascondigli e sterilizzarli.
*Ho studiato e continuamente ristudiato, da quando capitate in mia mano, tutte carte relative a questo mostro; e più io studiato, più grande mi sembra la necessità di distruggere lui radicalmente. Tuto dà prova di suo progredire: non solo per quanto riguarda sua potenza, ma anche di sua coscienza di questo. A quanto ho saputo da mio amico [[Ármin Vámbéry|Arminius]] di Buda-Pesht, lui in vita è stato grande uomo. Soldato, statista, e alchimista – la quale alchimia era il punto più avanzato del sapere scientifico della sua epoca. Aveva una grande intelligenza, e una cultura senza confronti, e un cuore che non conosceva né paura né rimorso. Ha osato perfino frequentare Scholomance, e non c'era ramo del sapere del suo tempo che lui non ha provato. Ebbene, in lui i poteri della mente sono sopravvissuti alla morte fisica; anche se pare che la sua memoria non rimanesse completa. In qualcuna delle facoltà del suo cervello era rimasto, ed è anche adesso, un bambino; però sta crescendo, e alcune cose che in principio erano infantili ormai hanno preso una dimensione adulta. Sta sperimentando, e lo fa piuttosto benne; e se non era che noi abbiamo attraversato la sua strada, lui poteva essere – e se noi falliremo, lo sarà – il padre e il capostipite di un nuovo genere di esseri, la cui strada si snoda non attraverso la Vita, ma attraverso la Morte.
*La decisione di lasciare la sua deserta terra – deserta di uomini – e di venire in un paese dove la vita di tanto si è moltiplicata che la gente qui è ora come un grande campo di grano, è stato il frutto di un lavoro di secoli. Se un altro Non-Morto, come lui, cercasse di fare quello che lui ha fatto, forse neppure tutti i secoli del mondo del passato, o quelli del futuro, potrebbero aiutarlo. Nel caso di questo mostro, tutte le forze della natura, le più occulte e profonde e potenti devono avere lavorato insieme in un qualche prodigioso modo. Già il luogo dove lui è stato vivo, e poi Non-Morto per tutti questi secoli, è tutto pieno di stranezze del mondo chimico e geologico. Ci sono caverne profonde e anditi che nessuno ha mai raggiunto a tutt'oggi. Ci sono vulcani, che da loro bocche ancora mandano fuori acque dalle strane proprietà, e gas che uccidono o fanno rinascere. Indubbiamente, c'è qualcosa di magnetico o di elettrico in queste combinazioni di forze occulte che contribuiscono alla vita fisica in modo davvero strano; e anche in lui c'erano in principio grandi qualità. In un'epoca antica, dura e bellicosa è stato lui celebrato come colui che aveva più nervi d'acciaio, più acuto cervello, più coraggioso cuore di chiunque altro al mondo. In lui alcuni principi vitali, per qualche strana via si sono realizzati al massimo: e come il suo corpo si mantiene forte e cresce e si rafforza, così cresce anche il suo cervello. Tutto questo senza quel diabolico aiuto che è certamente in lui; e che deve piegarsi alla potenza che proviene ed è simbolica del Bene.
*Pensate voi un po' che insistenza e che determinazione. Con il cervello infantile che possedeva, da molto tempo ha concepito l'idea di andare in una grande città. Che cosa fa lui allora? Trova subito quello che è il posto al mondo più promettente per lui. Poi deliberatamente si prepara all'impresa. Con grande pazienza trova quale è la sua forza e quali sono i suoi poteri. Studia nuove lingue. Impara una nuova vita sociale; nuovo ambiente per antiche usanze; la politica, la legge, l'economia, le scienze, le abitudini di un paese e di un popolo che si sono sviluppate durante la sua esistenza. Lo sguardo che ha dato a tutto questo non ha fatto altro che stimolare suo appetito ed eccitare suo desiderio. Non solo: lo aiuta a crescere anche in quanto cervello; perché tutto gli dimostra quanto lui ha avuto ragione con sue prime intuizioni. Tutto questo lui ha fatto da solo: tutto da solo!, da una tomba in rovina in una terra dimenticata. E quanto di più non potrà lui fare, una volta che gli si aprirà il più grande universo del pensiero? Lui che come sappiamo può irridere alla morte; che può prosperare nel mezzo di malattie che uccidono popoli interi. Oh, se un essere così provenisse da Dio, invece che dal demonio, quale forza benigna potrebbe lui essere in questo nostro vecchio mondo!
*Le fauci del lupo erano miglior destino che non la tomba del Vampiro!
*La donna dormiva del suo sonno di Vampiro, così piena di vita e di voluttuosa bellezza che io ho tremato tutto, come se fossi venuto lì per compiere un assassinio. Ah, e neppure io dubito che in antichi tempi, quando queste cose esistevano, più di un uomo che si fosse accinto a impresa come la mia avrebbe sentito suo cuore mancare, e poi anche i suoi nervi. Così lui esita, e esita, e esita, fino a che la bellezza e il fascino della spietata Non-Morta lo ipnotizzano; e lui resta lì, e va avanti a restare lì finché arriva il tramonto, e il sonno del Vampiro ha termine. Allora i meravigliosi occhi della bella donna si aprono e sembrano parlare d'amore, e la bocca voluttuosa si offre per un bacio – e l'uomo è debole. E così una nuova vittima resta preda del Vampiro; un altro che si aggiunge a macabre e torve squadre dei Non-Morti!...
*Oh, mio amico John, è stato un lavoro da macellaio; non fossi stato io sostenuto dal pensiero di altro morto, e di altra vivente sulla quale grava questa cappa di paura, mai avrei io potuto procedere. Io tremo e continuo a tremare ancora adesso, anche se tutto è ormai compiuto. Dio sia ringraziato, i miei nervi hanno resistito. Non avessi io visto il senso di pace in quel primo volto, e la felicità che su di esso si è dipinta un attimo prima che sopravvenisse la dissoluzione, a testimonianza che l'anima era in salvo, non sarei riuscito io a andare avanti con mio lavoro di macellaio. Non mai avrei potuto sopportare lo stridio orribile del bastone conficcato dentro; il contorcersi del corpo, le labbra schiumanti di sangue. Sarei io fuggito in terrore lasciando incompiuto mio lavoro. Ma ora tutto è finito! E per quelle povere anime posso io ora piangere e avere compassione, ricordandole io pacificate ciascuna in suo vero sonno di morte, in quell'attimo prima di dissoluzione. Perché, amico John, quasi non ancora il mio coltello aveva tagliato la testa di ciascuna, che già il corpo cominciava a disfarsi e tornare alla polvere originaria, come se la morte che avrebbe dovuto compiersi centinaia d'anni fa, si fosse ora finalmente imposta dicendo subito e ad alta voce: "Eccomi qua!"
*Non dobbiamo fornire prove, non chiediamo a nessuno di credere a noi! Questo bambino saprà un giorno quale donna straordinaria e coraggiosa è sua madre. Lui già conosce la sua dolcezza e le sue amorevoli cure; più tardi capirà anche come alcuni uomini abbiano tanto amato lei, da molto osare per la sua salvezza.
===Film===
====''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (film 1931)====
[[File:Dracula1931EdwardVanSloan.jpg|thumb|Van Helsing interpretato da Edward Van Sloan in ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'']]
*Signori, abbiamo a che fare con i non morti. [...] Sì, nosferatu, il non morto, il vampiro. I vampiri attaccano alla gola, dove lasciano due piccole ferite bianche e rosse al centro.
*Io sono in grado di provarle che quelle che sono state le superstizioni di ieri possono diventare la realtà scientifica di oggi.
*La forza di un vampiro sta proprio nel diffuso scetticismo della gente.
*Io ho dedicato una vita intera allo studio di questi strani fenomeni, strani avvenimenti di cui il mondo probabilmente è meglio che non sia edotto.
*Lei crede di sfuggirci, Dracula? Noi sappiamo come salvare l'anima di Miss Mina, se non anche la sua vita. [...] E io provvederò che l'abbazia di Carfax sia abbattuta pietra per pietra, e farò sterrare un miglio intorno. Troveremo la sua cassa con la terra, e le conficcherò un paletto nel cuore!
====[[Hammer Film Productions|Ciclo Hammer]]====
=====''[[Dracula il vampiro]]''=====
[[File:Dracula (1958) trailer - Peter Cushing (cropped).jpg|thumb|Van Helsing interpretato da [[Peter Cushing]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Perché tanti fiori d'aglio? Sopra la finestra, e quassù? Non sono per decorazione.
*Non si tratta di superstizione. Lo sò. Il pericolo qui è reale.
*Nelle ricerche sui [[Vampiro|vampiri]], si sono stabiliti alcuni fatti basilari.<br>Primo: la luce. Il vampiro è allergico alla luce e non esce mai di giorno. Il sole ha su di lui un azione mortale. Alla luce del sole, il vampiro si disintegra.<br>Secondo: l'aglio. Il vampiro non sopporta l'odore dell'aglio. Devo ricordarmi di prendermi accordi definitivi con Harker prima che egli parta per Klausenburg.<br>Terzo: il crocifisso, che è il simbolo della vittoria del bene sul male. [...] La potenza della croce in questi casi è duplice. Protegge la persona normale, ma rivela il vampiro o la vittima di questo contagio, qualora questo si trovi in stadio avanzato.
*È stabilito che le vittime hanno orrore di sentirsi dominate dal vampirismo. Ma sono incapaci di liberarsi dal morbo come chi è dedito alle droghe. Finiscono per morire per la perdita di sangue, ma questa morte annormale non porta con se la pace, poiché essi diventano i cosiddetti "non-morti". Dopo la morte di Jonathan Harker, il conte Dracula, propagatore di questo male indicibile, è sparito. Dobbiamo trovarlo e distruggerlo.
*Signora Holmwood, mi avete chiamato per un consulto. Se volete che io salvi vostra cognata, seguirete scrupolosamente i miei ordini, per quanto strano egli possano sembrare. [...] Dovete prendere dei fiori d'aglio, più che potete. Metteteli alla sua porta, alle finestre, vicino al letto. Li potete togliere durante il giorno, ma per nessun motivo, neanche se la paziente vi supplica, dovete allontanarli di notte. Non ho parole per dirvi quanto sia importante che vi atteniate alle mie istruzioni. Fate quello che vi dico e forse potremo salvarla, altrimenti morrà.
*Dovete cercare di capire. Questa non è [[Lucy Westenra|Lucy]], la sorella che amavate. È un involucro posseduto e controllato dal contagio di Dracula. Per liberarle l'anima e darla eterno riposo, dobbiamo distruggere per sempre quell'involucro. Credetemi, non esiste altro mezzo.
*Sappiamo di vampiri che hanno esistito per secoli. Dalle cronache, si desume che Dracula possa avere cinque o seicento anni.
*Ho dedicato tutta la vita allo studio di questi esseri. Ho fatto ricerche con le maggiori autorità mediche d'Europa e siamo ancora ai primissimi passi. Sul pipistrello vampiro sappiamo già molto. Ma sulla natura di questi corpi rianimati dei morti, i non-morti noi li chiamiamo, si sa così poco che molti biologi si rifiutano di crederci. È logico che vi sentiate scosso. Non potete pretendere di capire da un giorno all'altro. Ma quanto è accaduto vi sarà bastato per capire che è una piaga orrenda che dev'essere sanata ad ogni costo.
=====''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''=====
*''Trattato sulle messe nere''? Ma cosa stai cercando? [...] Questi non sono argomenti di distrazione. Queste sono opere scientifiche.
*Non è simpatico che tu ti diverta a diridere tutto ciò che non è del tuo campo.
*Il mio campo d'interesse abbraccia l'occulto, gli psicofenomeni nella loro evoluzione storica. Non vedo come questo caso possa rientrarvi.
*Mio nonno morì lottando con un vampiro, il più terribile, il più pericoloso vampiro di tutti i tempi. Però prima aveva raccolto delle prove. Prove positive. Non c'è niente da ridere, glielo assicuro. Mio nonno era uno scienziato e le sue prove schiaccianti. Esiste il male in questo mondo, e ci sono cose terribili che talvolta riusciamo ad intravedere. Ma ci sono angoli oscuri, orrori quasi impossibili da immaginare anche negli incubi più paurosi. Satana esiste.
*Dio voglia che io possa avere la tua forza, Dio voglia che io possa annientare questo demonio.
*Le vecchie idee possono alloggiare in una mente moderna?
*I vampiri sono morti che vivono. Non hanno una vita nel vero senso del termine. Come la fenice, si muoiono solo per vivere ancora. Circa un secolo fa, ci sono avute prove, prove positive, che uno viveva in questa città: Dracula. Secondo le leggende, esso fu sepolto in Chelsea, probabilmente da uno dei suoi discepoli, e probabilmente a San Bartolph. Sì, in un angolo sconsacrato. Se il paletto è stato estratto dal suo cuore, egli potrebbe resuscitare.
*Le pallottole d'argento sono poco pratiche e l'aglio non da molto affidamento. Posso però garantirle che il mostro abborre l'argento, l'argento di ogni specie, come ad esempio la lama di un pugnale. C'è poi l'altra teoria che il vampiro possa essere distrutto per immersione in acqua chiara corrente.
*Un vampiro attacca principalmente per due ragioni. Intanto, ha bisogno di sangue umano per nutrirsi. Secondo, attacca anche per trasformare la sua vittima in un essere come lui, un morto che vive. Questo mostro si è rinforzato. Ha bevuto molto sangue, ora vorrà trasformare gli altri. Potrà averne già contagiato qualcuno. Se non viene fermato, continuerà la sua opera nefasta. Perciò, lasci fare a me.
*Questa è la sua vendetta, una vendetta che si trascina da anni, una diabolica ritorsione contro i discendenti di Lawrence Van Helsing, mio nonno. Vuole sfogare il suo odio in questo modo, trasformando mia nipote in un essere come lui, facendola diventare un morto che vive, un vampiro.
*Conte Dracula! Guardami bene, Dracula! Guardami il viso e ricorda!
*''Requiescat in pace'', la vera pace.
=====''[[I satanici riti di Dracula]]''=====
[[File:Count Dracula and His Vampire Bride (1973) - Peter Cushing.png|thumb|Van Helsing interpretato da [[Peter Cushing]] ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'']]
*I [[Folletto|folletti]] sono creati per alimentare la fantasia dei bambini, mentre le [[Strega|streghe]] esistono certamente. Anche se almeno il novanta per cento è ciarlataneria.
*Nelle ere primitive, il culto per certi elementi e sostanze naturali era piuttosto comune. La terra, l'acqua, le sabbie del deserto, alcune piante. Ma i punti più radicati erano quelli che prevedevano l'adorazione della più mistica fra tutte le sostanze, la fonte stessa della vita: la glorificazione del sangue. [...] Più spesso che non si creda, sangue umano. Quella alla quale Hanson ha assistito è un'antichissima cerimonia rituale. Ci sono tutti gli elementi: lo sgozzamento del galletto, evidente allusione al male che trionfa, le oscenità, i segni di croce sugli adepti, il sacrificio umano, il quale potrebbe anche essere finto, ma è il simbolismo che conta.
*Il celebre Hellfire Club del 18° secolo era composto esclusivamente da elementi intellettuali. Gli uomini più saggi dell'Asia erano fermamente convinti che il sangue umano fosse l'elisir di gioventù. E quelli che aderiscono al culto del vampirismo sono di solito individui maturi e colti. Sono infatti essi che ne realizzano in pieno il suo tremendo potenziale.
*Sotto molti aspetti, essere più potente è più deleteria dell'eroina.
*Non abbiamo di fronte delinquenti comuni, Colonnello Matthews, né agenti nemici. Queste persone hanno poteri al di là di quanto lei possa immaginare.
*Avete già visto le manifestazioni di vampirismo. Il culto è vivo, prolifero, e diffonde le sue radici come un contagio, come la peste. La mia famiglia ha combattuto questa maledizione da generazioni. Ogni volta che è stata annientata è rispuntata più forte di prima come la fenice, in cerca di vendetta. Senonché, questa volta non credo si tratti di una pura vendetta personale, ma di qualcosa di molto più diabolico. Il bacillo della peste, la Valham House, la distruzione psichica di intellettuali come il professor Keely e gli altri, sono tutti elementi di un piano, volto ad uno scopo preciso. Una vera forza. L'ombra di cui io vi parlo è più sinistra, più oscena di qualunque mostruosità possiate immaginare. Vincitore della putrefazione, maestro degli incorrotti, il Conte Dracula!
*Ho già distrutto il Conte Dracula una volta. Accadde più di due anni fa, nel Chiostro di San Bartolph's. Ma quell'essere può rinascere per rincarnazione. Si richiede un discepolo, una persona molto esperta nel rito.
*I vampiri sono creature spettrali, la cui immagine non può essere riflessa dagli specchi, né fissata sulla pellicola di una macchina fotografica.
*Ci sono vari modi {{NDR|per combattere i vampiri}}. I simboli di Dio usati per combattere le forze del male, il crocifisso, la parola di Dio com'è scritta nella Bibbia, acqua che scorre simboleggiante la purezza. Inoltre hanno l'eterno terrore dell'argento. [...] Il cespuglio di rovi da cui fecero per Cristo la corona di spine, la luce del giorno.
*Ci sono cerchi satanici che governano il nostro destino e il destino della Terra, e forse anche dell'Universo. Attraverso i secoli, ci sono certe epoche, certe date che sono caratterizzate da terribili catastrofi. Ogni evento è sistemato in modo per cui se ne ricava un grafico ben definito. Ogni disastro che questo mondo ha dovuto subire coincide con un punto in cui questi circoli si toccano e s'incrociano. In questo secolo per esempio hanno annunciato lo scoppio di due disastrose guerre mondiali.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Probabilmente nel suo subcosciente è ciò che desidera. La fine di tutto. Egli è un immortale maledetto che vive sulla violenza, la paura, il terrore. Ma supponendo, solo supponendo, che egli aspiri alla pace eterna, vorrebbe prima abbattere l'intero universo, vendicarsi di tutto. Uomini muoiono di peste a milioni, e come ombra della morte una sinistra figura si apre il cammino a colpi di falce. Il Conte Dracula è la profezia biblica di Armageddon.
*Il male genera il male. C'è una atmosfera profana in questo posto, e non si tratta soltanto di un po' di occultismo, o di una sfumatura di misticismo. È vampirismo!
*Le dispiace se fumo? Brutto vizio lo so, ma mi aiuta a concentrarmi.
*Dopo aver distrutto ogni essere vivente sulla Terra, ti resterà un mondo vuoto da comandare. È questo che vuoi, Conte Dracula? Una grande fiammata fatta di orrore e di violenza? La spettrale distruzione di un intero pianeta? È questo il tuo ultimo desiderio?
=====''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''=====
*Le leggende dell'antica Cina affondano le loro radici nella notte dei tempi. Alcuni sono lugubri e terrificanti nei loro contenuti, altri sono più reali, e si fondano soprattutto sulla verità. C'è uno sperduto villaggio nell'immenso centro della Cina su cui periodicamente si abbatte una maledizione allo spuntare della settima luna. Corrono brividi di paura mentre si odono i lamenti sommessi delle anime in pena. Ed il terrore si annida nel cuore degli abitanti. Si mormora la parola "vampiri", e tutti provano un autentico senso di orrore.
*Se il vampirismo esiste nell'Europa orientale, e io posso assicurarvi che è così, non c'è ragione di mettere in dubbio la sua esistenza in altre parti del mondo. Anzi, le sue autentiche origini possono essere localizzate proprio nell'antica Cina.
*Dracula non era un pazzo, almeno non nel senso corrente. Dracula era la più assurda delle creature, il capo dei vampiri, sovrano delle anime maledette.
*Fra i monti della [[Transilvania]], le leggende dei vampiri sono molto diffuse. Si può quasi sentire il terrore come elemento tangibile.
*Quelli non sono comuni mortali. Voi dovete rendervi conto che sono esseri già morti, creature maledette che debbano procurarsi sangue umano per riuscire ad esistere. Sono enormemente forti e possiedono poteri sopranaturali non immaginabili. Chi cade per mano loro sarà anche egli eternamente dannato.
*In Europa, i vampiri sono terrorizzati dal crocifisso. Qui, sarà l'immagine delle vostre divinità la nostra unica protezione.
*Fatti vedere. O devi nasconderti nelle sembianze di un altro uomo? Il potente Dracula ha tanta paura di mostrarsi apertamente?
====''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''====
*{{NDR|Su [[Renfield]]}} Quell'uomo che sentite gridare era una persona come noi. Aveva una moglie giovane e bella. Vivevano tranquilli in una contrada in Transilvania che si chiamava Bistrit. Una notte, la donna venne trovata svenuta sul suo letto. Era gravissima, affetta da una forte anemia improvvisa. Deperiva giorno per giorno, nonostante tutte le cure che le prodigavano. Il marito le era sempre accanto, la vegliava con amore, finché una notte, quando ormai la donna era in fin di vita, nel villaggio udirono all'improvviso un urlo lacerante. Si precipitarono nella casa di Renfield e trovarono la donna morta e il marito fuori di senno, quasi succube di una forza misteriosa.
*Nelle nostre montagne, vede laggiù, in [[Transilvania]], si sentono raccontare tante leggende. Ma dietro ogni leggenda, dietro a ogni fantasia ci sono sempre dei fatti, delle realtà che non possiamo non prendere in considerazione.
*Attraverso antiche leggende greche, indiane, magiare e perfino cinesi, ci è giunta notizia di un uomo che vivrebbe nutrendosi del sangue di altri esseri umani. In questo modo, non solo rimane in vita, ma non invecchia mai. Non è un fantasma, ma non lascia ombra. Può trasformarsi molto facilmente in cane, in vampiro, in gufo, o in qualsiasi altro tipo di animale. Vive solo di notte e durante il giorno si rifugia nella sua tomba. Le persone a cui ha succhiato il sangue vengono contagiate. Se muoiono si trasformano a loro volta in altrettanti vampiri. Il suo nome è Dracula.
*Che può fare la legge contro un uomo che vive al di fuori del nostro mondo?
*Finché Dracula è in vita, il tempo e lo spazio contano molto poco.
*Ho passato la vita a studiare le arti magiche, e adesso ho l'onore di incontrare il re delle tenebre, addirittura.
====''[[Il demone nero]]''====
[[File:Dracula (1973) - Nigel Davenport 2.png|thumb|Van Helsing interpretato da Nigel Davenport ne ''[[Il demone nero]]'']]
*Preferisco non pronunciarmi se non sono sicuro.
*Sappia che se ciò che affligge la sua fidanzata è quello che io ho in mente, be', a suo confronto allora il serpente più velenoso del mondo sarebbe un trastullo da ragazzi.
*Ho motivo di credere che esista nelle vicinanze di Hillingham un vampiro. Per questo ho messo le ghirlande di fiori d'aglio al collo di Lucy, nonché alle porte e finestre della sua camera. Quello è il solo sistema per tenere il vampiro lontano dalle sue vittime.
*Ho imparato ad accettare ciò che è. Non m'importa che la scienza sia d'accordo.
*Mio caro Arthur, se non sono ancora riuscito a convincere lei, come convincerei le autorità?
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
*Il nome stesso "malattie veneree", malattie di Venere, attribuisce loro un'origine divina. Esse coinvolgono quel problema sessuale alla quale l'etica e gli ideali della civiltà cristiana si collegano. Infatti, la civiltà e la sifilidità si sono sviluppate di pari passo.
*Voi fate sì che i vostri occhi non vedano, che le vostre orecchie non odano ciò che non riuscite a spiegare.
*Nella vita, bambina mia, ci sono tenebre e ci sono luci. Voi siete una delle luci, cara Mina. La luce di tutte le luci.
*Questa è la cagione. Questa è la cagione, anima mia! È Dracula! Il non morto, il nemico che ho inseguito per tutta la vita!
*Ci troviamo di fronte a forze al di là di ogni esperienza umana, un'enorme potenza! Sorvegliatela, quindi, o la vostra amata Lucy diventerà una cagna del Diavolo, una puttana delle tenebre!
*Lucy non è la casuale vittima di un mero incidente, lo capite, no? È un'adepta volontaria, una sfrenata seguace, una licenziosa seguace, oserei dire una devota discepola! È la concubina del Diavolo!
*Vive al di fuori della grazia di Dio, vaga nelle tenebre più profonde. È un vampiro, "Nosferatu". Queste creature non muoiono come l'ape dopo la prima puntura ma si rafforzano e diventano immortali una volta infettate da un altro Nosferatu. Quindi, amici miei, noi non stiamo combattendo una sola bestia ma intere legioni che passano di era in era nutrendosi del sangue degli esseri viventi.
*Le vostre armate furono sconfitte. Voi torturaste e impalaste migliaia di persone. [...] Ora la vostra guerra contro Dio è finita. Dovete pagare per i vostri crimini. Cristo lo vuole!
*Da vivo fu un uomo dalle qualità esemplari, e la sua mente era potente e grande. Ma più grande è la necessità di schiacciarlo e distruggerlo definitivamente.
*Siamo diventati pazzi per servire Dio. Tutti noi.
====''[[Dracula: morto e contento]]''====
*Signori, voi vi accinge osservare vostra prima [[autopsia]]. Non m'insolito per alcuni allievi di primo corso che sente un poco svenimentevoli durante questa lezione. Così, in questo mentre, noi comincia di separare nostri futuri dottori da quelli che vuole soltanto giocare dottori.
*Perché noi non dà occhiata a cervello eh? Primo noi apre con spacca di cranio, così! Mira lo nudo cerebro umano!
*{{NDR|Su [[Vlad III di Valacchia]]}} Era un macellaio con sete di sangue. Lui infliggeva innominabili torture a zappaterra: taglia mani e piedi, strappa occhi di orbite, e poi pianta grossi pali per strada... anali!
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È miniera di arroganza. Molto facile comprendere perché questa aristocrazia decadente è lì per morire in quella parte del mondo.
*Oh, io assistito molti cavicchiamenti. Bisogna che scegli dove stare. Lei sa che cosa cerca tutti nella vita? Buona posizione.
====''[[Dracula 3D]]''====
*La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un vampiro. [...] L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più.
==Citazioni su Abraham Van Helsing==
*A suo modo, Van Helsing costituisce un bel contrasto con [[Victor Frankenstein]]: entrambi medici, entrambi brillanti, entrambi più avanti del loro tempo. Solo che Mary Shelley considera il suo intelligentissimo medico un uomo pericoloso e guasto, mentre per Stoker è gentile, simpatico e, in fin dei conti, eroico. ([[Stephen King]])
*Avesse potuto, il dottor Van Helsing avrebbe sottoposto volentieri quel paranoico patetico e disperato che è il vampiro all'elettroshock. Tutto gli sarebbe passato per la mente, meno che andarsi a leggere un'operetta uscita quasi insieme alla storia di Dracula: ''L'interpretazione dei sogni'', opera di un giovane e ambizioso collega ebreo che lavorava a Vienna. ([[Ernesto Ferrero]])
*È descritto come un uomo di scienza dalla mente molto aperta, ma in realtà è uno spiritista in un’epoca dove non si sapeva dell’esistenza dell’inconscio. Anzi, [...] possiamo dire che fa parte un po' della paleontologia della psicanalisi. ([[Sergio Rubini]])
*È uno psichiatra, anche se con molte altre specialità: fa il chirurgo ma applica anche la ipnosi e lo farà regolarmente con Mina. È stato uno dei maestri del dottor Seward. Si occupa di scienze dell'occulto: un termine che ben esprime il tentativo di sanare la contraddizione tra [[positivismo]] e mistero. ([[Vittorino Andreoli]])
*Il dottor Abraham Van Helsing è in realtà il vero eroe del romanzo perché parte avvantaggiato grazie alla sua vasta esperienza: sa che Dracula è relativamente innocuo durante il giorno e che può essere allontanato con l'aglio o con la croce. Il professor Van Helsing conosce la scienza e l'occulto, li domina entrambi, è saggio e potente. Van Helsing si dimostra inflessibile nel giudicare l'ignoranza degli altri scienziati e indomito nell'affrontare il vampiro stesso. ([[Radu Florescu e Raymond T. McNally]])
*Il nome Van Helsing deriva probabilmente dal nome danese del famoso castello di Dracula, Elsinore – Helsingor infatti significava "L'isola di Helsing". Stoker sembra identificarsi molto con il personaggio di Van Helsing, anche considerando che gli dà il suo stesso nome e quello di suo padre, Abraham. ([[Radu Florescu e Raymond T. McNally]])
*Il professore Van Helsing è il sacerdote del Bene che qui, dati i tempi, non indossa le vesti di un frate o di un sacerdote, ma l'abito della scienza. E così interpreta bene il periodo in cui l'azione si svolge: il positivismo. Un sacerdote dunque che usa la ragione, la forza della scienza, ma che non dimentica gli strumenti sacri, magici. ([[Vittorino Andreoli]])
*– Lui è un'autorità in questo campo, vero?<br>– Chi?<br>– Il tuo babbione. Non ha scritto libri sulla diavoleria o vale sia?<br>– Il mio nonno è un antropologo!<br>– E io che ho detto? (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'')
*Per lui operare su quello che sapeva era difficilissimo, se non altro perché era praticamente impossibile comunicarlo ad altri. Come convincere, senza farsi rinchiudere come demente, gli scettici moderni di quegli ultimi anni dell'illuminato diciannovesimo secolo? Ci furono momenti in cui il professore disperò quasi della possibilità di far mai conoscere la verità. (''[[Dracula di Bram Stoker (romanzo)|Dracula di Bram Stoker]]'')
*– Tu sai chi ha scritto questo libro?<br>– Sì, un certo Van Helsing non so cosa. Quello che fa la guerra con [[Godzilla]], non è vero? (''[[Scuola di mostri]]'')
*Van Helsing sarebbe oggi un epidemiologo che adatta le proprie conoscenze alla malattia, pensando che la sua verità sia sempre parziale, il dottor Seward invece, che non ammette l'irrazionale, apparterrebbe a chi ha negato la natura dell'infezione fin dove ha potuto, perché non ha saputo definirla con le nozioni che possedeva. ([[Chiara Valerio]])
*– Vorrei conoscerlo di persona. Ho letto tutti i suoi libri sui suoi viaggi in Transilvania e sul Conte Dracula. E conoscere un acchiappavampiri...<br>– A parte tutto, signora, mio padre è soprattutto un antropologo. E poi non credo che si "acchiappi" un vampiro. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'')
*– Una volta ho lavorato con un tizio, un tipo un po' snob, ma che se ne intende di queste cose. È il professor Lorrimer Van Helsing, titolare della cattedra di Antropologia alla European University. Un vero scienziato. Ma quello che è soprattutto importante per noi è che è un'autorità in occultismo. Sa veramente tutto di magia nera, riti satanici e...<br>– E cosa?<br>– Tante altre cose. (''[[I satanici riti di Dracula]]'')
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*Potrà risultare all'apparenza un personaggio molto autoritario, ma questo solo perché lui conosce quello di cui parla meglio di chiunque altro. È filosofo e metafisico, e tra gli scienziati più evoluti del suo tempo; e a quanto credo ha una mentalità di assoluta apertura. Tutto questo, assieme a nervi di ferro, a un carattere temprato come l'acciaio, a una volontà indomabile, un autocontrollo e una tolleranza esaltate, oltre il grado di semplici virtù, a veri doni celesti, e al più cortese e sincero degli animi – queste le armi di cui si serve nella sua nobile attività a favore dell'umanità – che operano sia in teoria che in pratica, perché le sue concezioni sono ampie quanto la sua disponibilità verso tutto e tutti. ([[John Seward]])
*Mi sono alzata e mi sono inchinata, e lui mi è venuto incontro: un uomo di media altezza, di robusta costituzione, con le spalle ben dritte sopra un torace ampio e aperto, e un collo ben equilibrato sul corpo così come la testa sul collo. L'atteggiamento della testa ti colpisce subito come indizio della sua sicurezza e della sua forza d'animo: una testa nobile, ben proporzionata, grande e ampia anche dietro le orecchie. Il volto, rasato di fresco, presenta un mento solido e squadrato, una bocca grande e risoluta e molto mobile, un naso ben proporzionato, piuttosto dritto ma con narici svelte e sensibili, che sembrano allargarsi quando le folte sopracciglia scendono e le labbra si stringono. La fronte è bella e ampia, e sale dritta per un primo tratto per poi piegarsi all'indietro, superate due prominenze o bozze ben distanziate tra loro; una fronte che i capelli rossicci non coprono, per ricadere invece in modo naturale all'indietro o ai lati. Gli occhi, grandi e di un azzurro intenso, sono ben distanziati, e assumono un'espressione vivace, dolce e decisa a seconda del suo stato d'animo. ([[Mina Murray]])
*Ieri ero quasi disposto ad accettare le mostruose idee di Van Helsing; ora invece ecco che mi si presentano come orribili oltraggi al comune buon senso. Non dubito che egli sia convinto di tutto questo. E mi chiedo se la sua mente non ne sia stata in qualche modo contagiata. Certamente ci deve essere ''una qualche'' spiegazione razionale di tutte queste cose misteriose. È possibile che sia stato il professore in persona a combinare il tutto? È così disumanamente intelligente che se fosse uscito di mente potrebbe anche portare avanti i suoi propositi in merito a qualche idea fissa, in modo del tutto straordinario. Odio anche solo l'idea di questo, e in verità sarebbe altrettanto incredibile quanto immaginare Van Helsing pazzo; comunque lo osserverò con molta attenzione. E riuscirò forse a fare un po' di luce su questo mistero. ([[John Seward]])
*Che cosa posso dire del piacere di incontrare Van Helsing? Signore, non avanzo scuse per aver lasciato perdere i titoli e le consuete formule di cortesia. Quando un uomo ha rivoluzionato la terapeutica, con la scoperta della continua evoluzione della materia cerebrale, le formule convenzionali sono inadeguate, poiché sembrerebbero limitarne l'importanza a una sola classe sociale. ([[Renfield]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*Van Helsing è sadico. Desidera impalare le donne. E sceglie, per trafiggere [[Lucy Westenra|Lucy]], il giorno successivo a quello fissato per il matrimonio.
*Van Helsing è un celibe, per scelta non può sposarsi, è un prete della vampirologia. Le donne non lo interessano se non come potenziali schiave del vampiro. Qualcuno dice che un tempo è stato sposato, ma è riuscito solo a far diventare pazza sua moglie.
*Van Helsing è un tutore dell'ideologia. Per combattere Dracula utilizza tre armi ideologiche: la religione, i buoni sentimenti, la Ragione. È solo la fede in queste armi a rafforzare i nemici del vampiro, consci della sua pericolosità.
==Film==
*''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931)
*''[[Dracula il vampiro]]'' (1958)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'' (1972)
*''[[I satanici riti di Dracula]]'' (1973)
*''[[Il demone nero]]'' (1973)
*''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'' (1974)
*''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' (1979)
*''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992)
*''[[Dracula: morto e contento]]'' (1995)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Van Helsing, Abraham}}
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi di Dracula]]
[[Categoria:Personaggi teatrali]]
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Dracula il vampiro
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2022-08-03T09:24:17Z
Mariomassone
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/* Citazioni su Dracula il vampiro */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Dracula il vampiro
|titolo originale = Dracula
|immagine = Dracula 1958 c.jpg
|didascalia = Il [[conte Dracula]] interpretato da [[Christopher Lee]]
|paese = [[Regno Unito]]
|anno uscita = [[1958]]
|durata = 82 minuti
|genere = horror
|regista = [[Terence Fisher]]
|soggetto = [[Bram Stoker]] (''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'')
|sceneggiatore = [[Jimmy Sangster]]
|attori =
*[[Christopher Lee]]: [[Conte Dracula]]
*[[Peter Cushing]]: [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]
*[[Michael Gough]]: Arthur Holmwood
*[[Melissa Stribling]]: [[Mina Murray|Mina Holmwood]]
*[[Carol Marsh]]: Lucy Holmwood
*[[Olga Dickie]]: Gerda
*[[John Van Eyssen]]: [[Jonathan Harker]]
*[[Valerie Gaunt]]: donna vampiro
*[[Janina Faye]]: Tania
*[[Barbara Archer]]: Inga
*[[Charles Lloyd Pack]]: [[John Seward|dottor Seward]]
*[[George Merritt]]: Poliziotto
*[[George Benson (attore)|George Benson]]: Ufficiale di frontiera
*[[Miles Malleson]]: Becchino
*[[Guy Mills]]: Autista della carrozza
*[[Richard Morgan (attore)|Richard Morgan]]: Compagno dell'autista della carrozza
*[[John Mossman]]: Autista carro funebre
|doppiatori italiani=
*[[Renato Turi]]: Conte Dracula
*[[Augusto Marcacci]]: Van Helsing
*[[Bruno Persa]]: Arthur Holmwood
*[[Lydia Simoneschi]]: Mina Holmwood
*[[Maria Pia Di Meo]]: Lucy Holmwood
*[[Wanda Tettoni]]: Gerda
*[[Giuseppe Rinaldi]]: Jonathan Harker
*[[Dhia Cristiani]]: donna vampiro
*[[Serena Verdirosi]]: Tania
*[[Lauro Gazzolo]]: Becchino
|note=
Casa di produzione: [[Hammer Film Productions]]
}}
'''''Dracula il vampiro''''', film del 1958 con [[Christopher Lee]] e [[Peter Cushing]], diretto da [[Terence Fisher]].
==Incipit==
Diario di [[Jonathan Harker]], 3 maggio 1895.<br>Il mio lungo viaggio sta finalmente giungendo al suo termine. Non posso prevedere come andrà a finire, ma qualsiasi cosa accadda mi sarà di conforto il pensiero che avrò fatto tutto quanto era in mio potere per riuscire nell'impresa. L'ultima tappa del viaggio dal villaggio di [[Cluj-Napoca|Klausenburg]] è risultata più difficoltosa di quanto mi fossi aspettato, dato che il vetturale si è rifiutato di portarmi fino a destinazione. Siccome non c'erano altri mezzi di trasporto, sono stato costretto a percorrere a piedi gli ultimi chilometri che ancora mi separavano dal castello di [[Conte Dracula|Dracula]]. Il castello mi è parso del tutto normale nella calda luce del sole pomeridiano. Non c'era nulla di strano, ma una cosa mi ha fatto impressione: non si sentivano uccelli cantare. Appena attraversato il ponticello di legno, mi è sembrato che da un tratto che l'aria si facesse fredda, ma ciò era da attribuirsi all'acqua ghiaccia del torrentello montano che scorreva sotto il ponte. In ogni caso, mi reputavo fortunato d'aver ottenuto l'impiego al castello, e non intendevo rinunciare al mio scopo. ('''Jonathan Harker''')
==Frasi==
*Finalmente ho conosciuto il [[conte Dracula]]. Come speravo, egli è convinto che io sia qui per occuparmi dei suoi libri. Non mi rimane ora che attendere la luce del giorno. Poi, con l'aiuto di Dio, porrò fine per sempre al regno di terrore di quest'uomo. ('''Jonathan Harker''')
*Sono divenuto vittima di Dracula e della donna che è in suo potere. Forse sono condannato a divenire uno di loro. Se così fosse, che la persona che troverà il mio corpo sappia ciò che è necessario fare per poter liberare la mia anima. ('''Jonathan Harker''')
*Nelle ricerche sui [[Vampiro|vampiri]], si sono stabiliti alcuni fatti basilari.<br>Primo: la luce. Il vampiro è allergico alla luce e non esce mai di giorno. Il sole ha su di lui un azione mortale. Alla luce del sole, il vampiro si disintegra.<br>Secondo: l'aglio. Il vampiro non sopporta l'odore dell'aglio. Devo ricordarmi di prendermi accordi definitivi con Harker prima che egli parta per Klausenburg.<br>Terzo: il crocifisso, che è il simbolo della vittoria del bene sul male. [...] La potenza della croce in questi casi è duplice. Protegge la persona normale, ma rivela il vampiro o la vittima di questo contagio, qualora questo si trovi in stadio avanzato. ('''Van Helsing''')
*È stabilito che le vittime hanno orrore di sentirsi dominate dal vampirismo. Ma sono incapaci di liberarsi dal morbo come chi è dedito alle droghe. Finiscono per morire per la perdita di sangue, ma questa morte annormale non porta con se la pace, poiché essi diventano i cosiddetti "non-morti". Dopo la morte di Jonathan Harker, il conte Dracula, propagatore di questo male indicibile, è sparito. Dobbiamo trovarlo e distruggerlo. ('''Van Helsing''')
==Dialoghi==
[[File:Dracula 1958 b.jpg|thumb|La donna morde Harker]]
*'''Donna''': Signor Harker, volete aiutarmi?<br>'''Jonathan Harker''': Lo farò, se lo posso. Ditemi, perché vi tiene prigioniera il conte Dracula?<br>'''Donna''': Io non ve lo posso dire.<br>'''Jonathan Harker''': Ma per aiutarvi lo devo sapere.<br>'''Donna''': Mi dispiace, ma non è possibile.<br>'''Jonathan Harker''': Mi mettete in una situazione imbarazzante. Dopo tutto, qui sono ospite. Se vi aiuto, dovrò avere un motivo.<br>'''Donna''': Motivo! E me lo chiedete! Non è un motivo sufficiente che mi tenga chiusa in questa casa? Che qui io sia una prigioniera? Non potete avere idea di quanto sia malvagio quell'essere, di quali cose orrende sia capace. Non posso, non oso tentare di andarmene da sola. Non potete avere idea, lo so. Se mi date il vostro aiuto, mi potrai salvare. Dovete aiutarmi! Vi supplico. Solo voi potete. Vi scongiuro.<br>'''Jonathan Harker''': Vi aiuterò. Lo prometto. Ma non dovete agitarvi così.<br>'''Woman''': Grazie. Grazie! {{NDR|lo morde sul collo}}
[[File:Dracula 1958 e.jpg|thumb|[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] all'osteria]]
*'''Van Helsing''': Di cosa avete paura?<br>'''Locandiere''': Non vi capisco.<br>'''Van Helsing''': Perché tanti fiori d'aglio? Sopra la finestra, e quassù? Non sono per decorazione.<br>'''Locandiere''': Non so di che stiate parlando.<br>'''Van Helsing''': Non vi credo. Certo, sapete qualcosa sul mio amico. È venuto qui con uno scopo: per aiutarvi.<br>'''Locandiere''': Non abbiamo chiesto aiuto.<br>'''Van Helsing''': Ma ne avete bisogno.<br>'''Locandiere''': Sentite, voi siete nuovo qui a Klausenburg. Noi non ci occupiamo di certe cose. Non ci immischiamo nelle faccende che non possiamo capire.<br>'''Van Helsing''': Vi prego di non fraintendermi. Non si tratta di superstizione. Lo sò. Il pericolo qui è reale. Se riesce l'indagine che stiamo svolgendo il signor Harker e io, sarà un vantaggio non solo per voi, ma per tutti. Il castello di Dracula è vicino a Klausenburg. Mi dite come ci si arriva?<br>'''Locandiere''': Avete ordinato da mangiare. Sono un oste ed è mio dovere servirvi. Quando avrete finito, vogliate andarvene e lasciarci in pace.
*'''Van Helsing''': Quei segni sul collo, li ha da molto tempo?<br>'''Mina Holmwood''': Ho notato che le son venuti dopo che si è ammalata. Quando le ho chiesto cos'erano, mi ha detto che dev'essere stato un insetto. Non sarebbe strano, del resto. Il [[John Seward|dott. Seward]] ha detto di farla respirare aria fresca e abbiamo le finestre sempre aperte.<br>'''Van Helsing''': Nelle ore che vanno dal tramonto all'alba, tutte le finestre della sua stanza, fatta eccezione per una piccola apertura per la ventilazione, devono restar chiuse.<br>'''Mina Holmwood''': Ma il dott. Seward ha detto...<br>'''Van Helsing''': Signora Holmwood, mi avete chiamato per un consulto. Se volete che io salvi vostra cognata, seguirete scrupolosamente i miei ordini, per quanto strano egli possano sembrare.<br>'''Mina Holmwood''': Sì, lo so, ma...<br>'''Van Helsing''': No! Se volete bene a Lucy, lasciatevi guidare da me, vi prego.<br>'''Mina Holmwood''': Farò qualsiasi cosa, purché guarisca.<br>'''Van Helsing''': Bene, bene. Dovete prendere dei fiori d'aglio, più che potete. Metteteli alla sua porta, alle finestre, vicino al letto. Li potete togliere durante il giorno, ma per nessun motivo, neanche se la paziente vi supplica, dovete allontanarli di notte. Non ho parole per dirvi quanto sia importante che vi atteniate alle mie istruzioni. Fate quello che vi dico e forse potremo salvarla, altrimenti morrà.
*'''Arthur Holmwood''': Non esiste altro mezzo? Ma è orribile!<br>'''Van Helsing''': Dovete cercare di capire. Questa non è Lucy, la sorella che amavate. È un involucro posseduto e controllato dal contagio di Dracula. Per liberarle l'anima e darla eterno riposo, dobbiamo distruggere per sempre quell'involucro. Credetemi, non esiste altro mezzo.
*'''Arthur Holmwood''': Ci sono tante cose nel diario di Jonathan che non capisco. E mai possibile che Dracula sia davvero così vecchio?<br>'''Van Helsing''': Lo crediamo possibile. Sappiamo di vampiri che hanno esistito per secoli. Dalle cronache, si desume che Dracula possa avere cinque o seicento anni.<br>'''Arthur Holmwood''': Ancora una cosa, ho sempre creduto che, ammesso che esistessero, potessero trasformarsi in pipistrelli o lupi.<br>'''Van Helsing''': È un comune errore. Holmwood, ho dedicato tutta la vita allo studio di questi esseri. Ho fatto ricerche con le maggiori autorità mediche d'Europa e siamo ancora ai primissimi passi. Sul pipistrello vampiro sappiamo già molto. Ma sulla natura di questi corpi rianimati dei morti, i non-morti noi li chiamiamo, si sa così poco che molti biologi si rifiutano di crederci. È logico che vi sentiate scosso. Non potete pretendere di capire da un giorno all'altro. Ma quanto è accaduto vi sarà bastato per capire che è una piaga orrenda che dev'essere sanata ad ogni costo.
==Citazioni su ''Dracula il vampiro''==
*{{NDR|Su una scena di ''[[Dracula 3D]]''}} C'è quell'immagine, è vero, quando appare Christopher Lee con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer. ([[Dario Argento]])
*Con ''[[La maschera di Frankenstein]]'', è il prototipo della società britannica [[Hammer Film Productions|Hammer]] che influenza il cinema orrorifico degli anni '60, è il film che definisce l'aspetto moderno di Dracula (compresi i canini, invenzione di Fisher) con la sua inquietante dimensione di erotismo perverso, reso benissimo da Lee che pure è presente sullo schermo soltanto 9 minuti, resi intensamente suggestivi dal montaggio creativo e dalla musica di James Bernard. Pur con qualche variazione, la sceneggiatura di Jimmy Sangster è fedele al romanzo di Stoker e al suo spirito. (''[[Il Morandini]]'')
*Ho cercato di sottolineare il fascino sessuale del vampiro, di Dracula... [...] Ovviamente questo è uno dei maggiori punti di forza di ''Dracula''. Ha queste tre cose: una potente forza fisica, il potere di muoversi nel tempo e nello spazio e un fortissimo appeal sessuale per le sue vittime femminili. Abbiamo molte situazioni sessuali in ''Dracula'', vero? All'epoca, non si potevano ancora filmare esplicitamente queste situazioni come si farebbe oggi, ma l'ho accentuato ogni volta che ho potuto. ([[Terence Fisher]])
*Il ciclo [[Hammer Film Productions|Hammer]] che esplode nel 1958 con ''Dracula'' di Fisher, segue nello spirito il testo di Stoker facendo venire in superficie proprio tutto quel rimosso sessuale, quel terrore-attrazione per l'alterità, quella dinamica fra razionalità, misticismo stregoneria, che correvano sotto le pagine del libro e, in genere, sotto la narrativa britannica sette e ottocentesca. ([[Emanuela Martini]])
*In alcuni film la leggenda cambia a seconda del budget che si ha a disposizione. Nel primo film di Dracula prodotto dalla Hammer, [[Peter Cushing]] parla in un grammofono e dice che, a differenza di quello che pensa la gente, i vampiri non si trasformano in lupi. C'è un motivo, come per il fatto che non si trasformano in pipistrelli: non avevano i soldi e hanno trovato una ragione per non farlo. ([[Joe Dante]])
*Molto fedele allo spirito del romanzo di Bram Stoker, questo film definisce l'aspetto moderno di Dracula (i canini sporgenti sono un'invenzione di Fisher e l'interpretazione di Christopher Lee aggiunge un tocco di inquietante perversità al personaggio letterario). (''[[Il Mereghetti]]'')
*Questo bel film, in cui Dracula è interpretato da Christopher Lee, può essere considerato uno dei classici migliori, insieme a ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' e al ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' del 1931. ([[Radu Florescu e Raymond T. McNally]])
===[[Luigi Cozzi]]===
*È interessante notare come la sceneggiatura divida il film in una serie di episodi distinti tra loro, seppure perfettamente amalgamati dalla presenza ossessionante del vampiro, presenza "sentita" soltanto, in quanto le effettive apparizioni del mostro in tutta la seconda parte della pellicola sono pochissime, silenziose e brevi.
*Il Dracula di Lee è stato definito da alcuni come "''the loneliness of evil''", cioè la solitudine del male, intendendo con ciò come il mostro sia una creatura sofferente costretta a succhiare il sangue per un fato implacabile ma intimamente dolente per le proprie azioni.
*Il successo di ''Horror of Dracula'' è semplicemente strepitoso. Non si sa di preciso quanto abbia incassato il film, ma il guadagno supera i quattro milioni di sterline. Nella sola Inghilterra il film stabilisce il nuovo record di incasso per una pellicola a colori, e lancia una moda che impazza a lungo in tutto il mondo e che ancora oggi pare lontana dall'essersi esaurita.
===[[Fabio Giovannini]]===
*Con il Dracula di Christopher Lee si inaugura una nuova stagione di successi per il vampiro. Si pubblicano libri e studi sul vampirismo, le case cinematografiche sfornano decine di film sul non-morto. Non c'è la crisi, eppure il vampiro torna a svolazzare.
*Dracula e Van Helsing sono immersi da Fisher in un bagno di Inghilterra vittoriana. Van Helsing-Peter Cushing è rigido come l'istruttore di un college inglese, mentre Dracula-Christopher Lee è spietato come un colonnello britannico o come il caporeparto di una fabbrica ottocentesca.<br>E certo che il Dracula di Christopher Lee è inglese anche in altri atteggiamenti: la malvagità sorniona da dandy byroniano, la gentilezza snob con cui accoglie i visitatori al castello, la cattiveria presuntuosa e annoiata da aristocratico vittoriano con cui snuda i canini. Il volto di Lee è dotato di una mimica superiore a quella di Lugosi, eppure ha bisogno di posticci canini appuntiti per completare il personaggio. A Bela Lugosi bastava la cipria e il rossetto. Bela aveva già la maschera del vampiro cucita in volto, era ungherese, mentre Christopher doveva inserire qualcosa di più nella sua immagine italo-britannica.
*Le platee del 1958 si resero subito conto che avevano di fronte un film dell'orrore del tutto innovativo e non solo per l'uso del colore. L'impatto era straordinario fin dalla sequenza iniziale, quando sui titoli di testa il sangue cola su una bara con la scritta "Dracula". La musica di James Bernard, restata famosa, fa rimbombare archi e tamburi con un ritmo che ricorda la parola scandita «Dra-cu-la».
*Si è detto a torto che la fortuna di ''Horror of Dracula'' si è avvalsa del colore cinematografico, che permetteva per la prima volta di mostrare il rosso del sangue. E si è detto che in ''Horror of Dracula'' il sangue scorreva a litri. Niente di più falso, se si escludono le labbra macchiate di sangue del vampiro, e non ci sono conferme dell'esistenza di una versione del film esportata solo in Giappone, dove il paletto conficcato nel cuore dei vampiri sarebbe anche divelto con abbondanza di sangue.
===[[Christopher Lee]]===
*Da quella mia "prima volta", Dracula è diventato il mio incubo.
*Io rispetto tutti i film che ho interpretato, soprattutto quelli del periodo Hammer, ma Dracula rappresenta solo un momento della mia carriera nella quale ho girato oltre 300 film. Sono fiero di quel ruolo ma non voglio morire come [[Bela Lugosi]], legato esclusivamente a un personaggio, a un film. Personalmente credo di aver dato molto al personaggio, accentuando l'aspetto erotico che, precedentemente, era stato quasi del tutto ignorato.
*Quando accettai la parte ero determinato a non vedere quanto fatto precedentemente da altri attori, [[Bela Lugosi|Lugosi]] in particolare. Non volevo fare le cose che aveva fatto e pensavo che nel profondo della Transilvania un vampiro in smoking fosse ridicolo. Così non ho mai copiato Lugosi. Cercai di entrare nella parte leggendo il libro di Stoker, studiando la sceneggiatura ed elaborando una mia visione del personaggio. Per prima cosa stabilii che, essendo un nobile, doveva avere una presenza regale, impressionante nel fisico. Allo stesso tempo, doveva conservare negli occhi uno sguardo triste come un uomo prigioniero della propria vita che prova una sorta di disperazione che diventa una luce di pace nel momento in cui muore. Insomma, un carattere con molti aspetti diversi da far coincidere: molto pericoloso, fiero, forte oltre le capacità umane, irresistibile per le donne, rispettato dagli uomini che, in fondo, vorrebbero essere come lui. Tutti elementi contenuti nel libro e che io volevo fossero anche nel film.
*Ricordo che nel momento di girare la sequenza in cui Dracula deve buttare la donna nella fossa scavata in giardino, succese qualcosa di molto ridicolo. Gettai la ragazza, che poi era una stunt girl, nella fossa e mi buttai su di lei cominciando a ridere sino a che Fisher fermò l'azione dicendo che non stavamo facendo "uno di quei film..."
===[[Rudy Salvagnini]]===
*Acuratissimo nelle scenografie e nelle scelte cromatiche, stilisticamente perfetto ed abbastanza fedele al romanzo di Bram Stoker, è forse il miglior Dracula nella storia del cinema.
*Dopo quasi tre decenni [...] la figura del vampiro, fiaccata da commedie e iterazioni senza fantasia, sembra aver esaurito la sua carica soprattutto con riguardo al suo scopo precipuo, quello di spaventare o almeno inquietare. La scossa arriva nel 1958 quando [[Terence Fisher]] dirige per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] ''Dracula il vampiro'', lanciando definitivamente [[Christopher Lee]] nel ruolo del titolo, mentre [[Peter Cushing]], con una perfezione mai più raggiunta da alcuno, tratteggia la figura della sua nemesi, il cacciatore di vampiri [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]. Fisher e Lee aggiungono al personaggio di Dracula una dimensione romantico-sensuale che appartiene alla tradizione letteraria, ma non era stata molto usata al cinema. Dracula diventa quindi un antieroe romantico che attrae e respinge le donne con il fascino del male. Non più semplicemente un essere malvagio, ma anche il motore del desiderio e della passione.
*È il trionfo dell'Hammer horror prima maniera: elegante, selvaggio, struggente. [[Jimmy Sangster]], lo sceneggiatore, riesce nel non facile compito di condensare in meno di un'ora e mezza il ''Dracula'' di Stoker, perdendo importanti personaggi minori (Renfield su tutti), ma restituendo il senso e il tono del romanzo con maggiore efficacia rispetto alla commedia di Balderston e Deane, su cui si era basato il Dracula di Lugosi (e non solo). È un film che, per modernità (di allora), aggiorna e codifica il mito del vampiro. Ci sono caratteristiche che tuttora valgono come parametri di riferimento: dal romanticismo dell'attrazione/repulsione, all'utilizzo del sangue come elemento visivo fondamentale. [...] Ma soprattutto è un film ancora godibile, che distanza di parecchio, per carismo e umile efficacia, il colossale [[Dracula di Bram Stoker|Dracula coppoliano]].
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film di Dracula]]
[[Categoria:Film Hammer Film Productions]]
[[Categoria:Film horror]]
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Rudy Salvagnini
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Mariomassone
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wikitext
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'''Rudy Salvagnini''', pseudonimo di '''Rodolfo Salvagnini''' (1955 – vivente), fumettista, scrittore e critico cinematografico italiano.
==Citazioni di Rudy Salvagnini==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula Untold]]''}} La storia lavora su elementi molto semplici e basilari - i temi del sacrificio, della responsabilità e anche dell'ingratitudine - scontando con la prevedibilità la sua sostanziale mancanza non tanto di originalità quanto di inventiva. A livello spettacolare però il film regge e gli epici scontri hanno un discreto valore catartico, grazie anche alle possibilità scenografiche concesse da un budget consistente. Efficace, in questo senso, l'uso dei pipistrelli come armi d'offesa, dal buon impatto figurativo. L'esordiente Gary Shore proviene dal mondo dei commercials e lo si nota per l'uso di svariati espedienti ottici, ma saggiamente opta per per una gestione tradizionale e solida del racconto. Lo aiuta una recitazione complessivamente ricca di convinzione, in particolare da parte dell'energico Luke Evans e della fragile Sarah Gadon. Nel fondamentale, ancorché ridotto, ruolo del vampiro originario, spicca Charles Dance, attore dal buon carisma e dal curriculum importante.<ref>Da [https://www.mymovies.it/film/2014/draculayearzero/ ''Dracula Untold''], ''mymovies.it'', 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Il terrore viene dalla pioggia]]''}} È un film che vi consiglio assolutamente di vedere, se vi capita. E se non vi capita, cercatelo. Il regista è [[Freddie Francis]]: non sarà come Terence Fisher, ma quando azzeccava il film era un grande. E in ''Il terrore viene dalla pioggia'' non ha sbagliato quasi niente.<ref>Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2014/12/flani-18-il-terrore-viene-dalla-pioggia.html ''Flani (18) - Il terrore viene dalla pioggia''], ''rudysalvagnini.blogspot.com'', 28 dicembre 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Unfriended: Dark Web]]''}} La partenza del film è piuttosto confusa e dispersiva, a causa del particolare format che richiede lo svolgimento in tempo reale e introduce via via i personaggi e le loro caratterizzazioni in modo caotico, tra un profluvio di messaggi scritti e vocali, tra Skype e Facebook. A poco a poco la situazione si delinea e la trama si coagula confluendo in una seconda parte nella quale il film si concentra sugli avvenimenti e prende a svilupparsi in modo più lineare acquisendo una certa tensione.<br>La progressione si fa sempre più concitata e il clima che si crea è abbastanza angoscioso, anche per l'apparente onnipotenza delle forze oscure che governano le profondità del web. Lo svolgimento però pencola tra l'ineluttabile e il prevedibile senza che ci siano particolari svolte narrative a ravvivarlo e i personaggi sono poco delineati o comunque sviluppano poca empatia.<ref name="dark web">Da ''[https://www.mymovies.it/film/2018/unfriended-dark-web/ Nel sequel di Unfriended l'orrore emerge dalle oscure profondità del web, sullo schermo di un computer]'', ''mymovies.it'', 16 maggio 2019.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Unfriended: Dark Web]]''}} È apprezzabile il tentativo di riflettere sulla filosofia della rete e sui pericoli che si nascondono nei suoi recessi più reconditi che dovrebbero riguardare gli abomini cui si può spingere la natura umana, ma tutto resta piuttosto in superficie senza che vengano approfonditi motivazioni e retroterra psicologici. I riferimenti a Caronte, il traghettatore di anime degli inferi, rimangono così fini a loro stessi e le suggestioni a una sorta di multinazionale del male dalle diramazioni capillari sono sin troppo facili, sostitutive del soprannaturale quali scorciatoie narrative per giustificare ciò che di poco credibile accade.<br>Il cast ce la mette tutta e anche di più, spesso esagerando nei toni. La più espressiva sembra essere Rebecca Rittenhouse, nella parte della ragazza che vede trasformarsi in un incubo la grande serata in cui univa in modo definitivo le sue sorti sentimentali con la partner interpretata da Betty Gabriel.<br>Stephen Susco, sceneggiatore specializzato nell'horror [...] esordisce alla regia uniformandosi alle necessità del format, con buona professionalità, ma senza infamia e senza lode.<ref name="dark web" />
{{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (1)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, maggio 1977}}
*Nonostante la casualità del suo incontro con il cinema del fantastico, [...] [[Terence Fisher]] si accostò subito al tema con una sensibilità ed un gusto insospettati. Già da ''[[La maschera di Frankenstein]]'' (suo primo film dell'orrore), infatti, rifiutò la maniera espressionista che aveva caratterizzato gli ''horror'' americani (non dobbiamo dimenticare la preponderante influenza dei cineasti tedeschi nella Hollywood degli anni '20 e '30) e scelse una nuova ed originale strada, girando a colori i suoi film e affondando le sue radici culturali nella narrativa gotica inglese, che tra gli altri aveva appunto generato il mito di Frankenstein. La chiave di volta della sua opera sta proprio in questo suo romanticisimo gotico, al quale ha saputo unire una forte venatura razionalista ed illuminista soprattutto nella figura del barone Frankenstein, il suo personaggio più riuscito.
*La costante tematica è la lotta tra il Bene e il Male, una dicotomia romantica piuttosto anacronistica ai nostri tempi, che Fisher ha aggiornato con una buona dose di ambiguità nella caratterizzazione dei personaggi evitando che una schematizzazione troppo accentuata togliesse spessore psicologico e credibilità. Conseguenti da questa direttrice sono poi alcune costanti molto interessanti. La sottolineatura, decisa ma raffinata, della sessualità è una di queste ed è possibile trovarla soprattutto nella serie di Dracula e in ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', dove la rappresentazione morbosa e sensuale delle eroine è indice dell'effetto provocato su di loro dagli agenti del soprannaturale. Nella serie di Frankenstein è invece comune un senso di «partecipazione» alle pene degli esseri creati o modificati dal barone, un patetismo che provoca sequenze di notevole suggestione. Da queste ''running images'' Fisher non si è quasi mai distaccato, pur evolvendole e modificandole film dopo film.
*{{NDR|Su ''[[La maledizione dei Frankenstein]]''}} La riflessione sul Male e sulla morte si fa più ambigua e complessa, risultando da una trama sorprendentemente originale.
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Acuratissimo nelle scenografie e nelle scelte cromatiche, stilisticamente perfetto ed abbastanza fedele al romanzo di Bram Stoker, è forse il miglior Dracula nella storia del cinema.
{{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (2)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, giugno 1977}}
*Sebbene appesantito da una prima parte eccessivamente verbosa, ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'' è un buon film, arricchito anche da diverse scene macabre ed evocative tra le quali resta nella memoria soprattutto quella del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era stata gettata per sbaglio.
*{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Punto di partenza è stato il dottor Jekyll di Stevenson, ma Fisher, invece di creare un Jekyll angelico ed aitante ed un Hyde orrido e scimmiesco, decise di ribaltare ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll imbelle e gretto in contrasto con un Hyde bello, solamente con una strana luce negli occhi azzurri, a testimoniare la sua alterità/diversità (un procedimento simile seguì Jerry Lewis nel '63 per il suo divertente ''Le folli notti del dottor Jerryl''). Il male non viene più rappresentato dall'animalesco e dal brutto, ma dal bello e dall'aristocratico, e il bene, in fondo, in questo film non esiste.
*Purtoppo definire ''Il mostro di Londra'' un vero capolavoro non è possibile perché questa geniale intuizione viene in qualche modo sprecata da una trama che appare troppo poco puntata sull'aspetto filosofico della vicenda e troppo su quello effettistico.
*Definito da alcuni come il capolavoro di Fisher, ''[[L'implacabile condanna]]'' si distingue ancora una volta per la sua carica di umanità e patetismo ed offre una buona interpretazione di Oliver Reed (più tardi assurto a una più larga fama con ''I diavoli'' di Ken Russel) nel ruolo principale.
*{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} È un piccolo gioiello realizzato con evidente ristrettezza di mezzi, ma vivificato da una accorta regia e da alcune scenografie gotiche molto riuscite. Pur se danneggiato da alcuni brani piuttosto scontati e da un finale macellato da alcuni effetti speciali di infima struttura, questo film, nei suoi precisi limiti di opera minore, riesce a creare delle atmosfere incredibilmente sostenute e ad operare uno studio psicologico sui personaggi che raramente si incontra negli horror.
*{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Seguendo i dettami della scuola lewtoniana, Fisher non fa vedere il mostro (probabilmente conscio della scarsa resa cinematografica della Gorgone che, infatti, con la sua presenza in piena luce fa affossare il finale) e si affida alla «sensazione» della sua presenza che viene comunicato allo spettatore tramite le scenografie ombrose e cadenti della foresta e del castello abbandonato. Sono esercitazioni in suspense pura che nulla concedono al sanguinolento e rendono quindi pieno merito al gusto di questo regista, spesso bistrattato a torto per il sadismo e i particolari espliciti dei suoi film.
{{Int|Da [https://www.mymovies.it/cinemanews/2010/40720/ ''Un secolo di sangue: I vampiri nel cinema'']|''Mymovies.it'', 29 giugno 2010}}
*{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Ispirandosi al romanzo di Stoker senza averne i diritti (con conseguenti strascichi legali), Murnau dà del vampiro un'interpretazione quasi astratta, la personificazione del male, che solo l'amore può vincere. Come altri capolavori dell'espressionismo (''Il gabinetto del dottor Caligari'' in testa), il "mostro" sembra un presagio dei totalitarismi in ascesa.
*Il ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' diretto dall'esperto Tod Browning lancia [[Bela Lugosi]] come il vampiro definitivo, almeno per molti anni. Aristocratico, mitteleuropeo, affettato nei modi e sinistro negli scopi, il Dracula di Lugosi rappresenta un'immagine di riferimento per molti anni e ancora oggi è immediatamente riconoscibile. Che il film in sé non sia un capolavoro non importa. Sfonda al box office e lancia la golden age dell'horror. Diversamente da Nosferatu, Dracula è un vampiro che conserva tratti di umanità: l'immediato impatto visivo forse diminuisce, ma aumenta lo spessore del personaggio, la sua ambiguità. Seguiti e imitazioni non si contano.
*Dopo quasi tre decenni [...] la figura del vampiro, fiaccata da commedie e iterazioni senza fantasia, sembra aver esaurito la sua carica soprattutto con riguardo al suo scopo precipuo, quello di spaventare o almeno inquietare. La scossa arriva nel 1958 quando [[Terence Fisher]] dirige per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] ''[[Dracula il vampiro]]'', lanciando definitivamente [[Christopher Lee]] nel ruolo del titolo, mentre [[Peter Cushing]], con una perfezione mai più raggiunta da alcuno, tratteggia la figura della sua nemesi, il cacciatore di vampiri [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]. Fisher e Lee aggiungono al personaggio di Dracula una dimensione romantico-sensuale che appartiene alla tradizione letteraria, ma non era stata molto usata al cinema. Dracula diventa quindi un antieroe romantico che attrae e respinge le donne con il fascino del male. Non più semplicemente un essere malvagio, ma anche il motore del desiderio e della passione.
*{{NDR|Su ''[[Il buio si avvicina]]''}} Ci propone dei vampiri giovani e post-punk come, con esiti meno epocali, Ragazzi perduti. I vampiri perdono la patina aristocratica e diventano come noi. Perfettamente inseriti in un mondo che non crede in loro, diventano una società indipendente all'interno della società umana. In questo modo si creano le premesse per una convivenza più o meno pacifica come in ''La stirpe'' o in ''[[Perfect Creature]]''.
*La saga di ''Twilight'' prende elementi preesistenti - società dei vampiri, romanticismo - per creare un universo composito e articolato dove i sentimenti sono il motore dell'azione. Nel farlo utilizza anche i licantropi come avveniva nei vecchi patchwork come ''La casa degli orrori'' o più recentemente in ''Underworld'' e relativi seguiti. L'insieme piace più alle spettatrici in cerca di emozioni romantiche che agli appassionati di horror, ma l'importante è che abbia un suo pubblico di riferimento e rappresenti comunque una curiosa evoluzione di una figura, quella del vampiro, che ha sempre saputo mutare nel corso degli anni per mantenersi al passo con i tempi.
{{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2011/08/jimmy-sangster-1927-2011.html ''Jimmy Sangster (1927-2011)'']|Su [[Jimmy Sangster]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 11 agosto 2011}}
*Il sarcasmo, il brillante umorismo, la capacità di trovare chiavi di lettura innovative in materiale consunto sono solo alcune delle qualità che rendono così valido il lavoro come sceneggiatore di Sangster nei primo horror della [[Hammer Film Productions|Hammer]]. ''[[La maschera di Frankenstein]]'' è tipica in questo senso e il ritratto complesso e articolato che Sangster fa del Barone, aiutato in questo dall'eccellente interpretazione di Peter Cushing, parla da solo. ''[[La vendetta di Frankenstein]]'' avrebbe portato alla perfezione questo insieme di umorismo nero e orrore, aggiungendovi un pathos melodrammatico tale da arricchire la tenuta e la presa della storia. Ma Sangster era anche capace di produrre copioni stringati che andavano dritti al cuore della storia, senza dilungarsi in divagazioni e scevri da quell’umorismo che pure gli era evidentemente tanto caro: ''[[Dracula il vampiro]]'', insuperata versione del romanzo di Bram Stoker, pur con tutte le libertà che Sangster si era dovuto prendere rispetto alla fonte, è un esempio più che probante. Tutto ciò tenendo presente che Sangster non provava un particolare interesse per l’orrore gotico, essendo più orientato verso lo psycho-thriller e i meccanismi del giallo, un genere che avrebbe molto praticato anche come romanziere.
*Per quanto il distacco e la modestia lo portassero a sottovalutare con ironia il proprio apporto al genere, l'horror gli deve molto per la sua capacità di svecchiare le convenzioni e di formularne di nuove: in quei pochi anni a cavallo tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, Sangster è stato capace di osare l'inosabile e di farlo con una levità e una brillantezza che lasciano capire come il suo talento fosse del tutto naturale, sbocciato dopo una dura gavetta che l'aveva visto partire sedicenne dai gradini più bassi della scala gerarchica dell'industria cinematografica. Uno degli ultimi testimoni di un'epoca se n'è andato, ma, naturalmente, restano le sue opere.
*Il tentativo di ''[[Gli orrori di Frankenstein]]'' è chiaro: realizzare una commedia nerissima. Il risultato ha alcuni momenti decisamente divertenti, ma l’insieme manca di una focalizzazione precisa degli intenti.
{{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2015/06/sir-christopher-lee-1922-2015.html ''Sir Christopher Lee (1922-2015)'']|Su [[Christopher Lee]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 12 giugno 2015}}
*Sulla breccia da moltissimi anni, capace di sorprendere con interpretazioni autorevoli e intense anche in questi ultimi anni, sembrava semplicemente immortale.
*Attore sapiente e multiforme più di quanto lo spettatore normale possa immaginare, Christopher Lee si è costruito con grande determinazione una carriera eccezionale, sapendo operare nel tempo delle scelte anche radicali che al momento potevano sembrare controproducenti, ma che invece dimostravano come fosse sempre perfetamente al timone della sua barca.
*Mi piace ricordarlo nei film che l'hanno reso grande, come i capolavori della [[Hammer Film Productions|Hammer]] diretti da [[Terence Fisher]] (''[[Dracula il vampiro]]'' su tutti) e come quell'affascinante affresco orrorifico filosofico che è ''[[The Wicker Man]]'', film da lui prediletto. Un film che chiunque pensi che Christopher Lee sia un attore dal registro espressivo limitato dovrebbe vedere per capire quanto sia sbagliato questo preconcetto.
{{Int|Da [https://www.filmaboutit.com/it/blog/cinema-e-zombie-intervista-a-rudy-salvagnini.htm ''Cinema e zombie'']|Intervista di Davide Girardi, ''Filmaboutit.com'', 29 gennaio 2019}}
*''[[La notte dei morti viventi]]'' ha aperto un'inedita stagione di horror politico, contimthumb grande uso della metafora, che alla fine degli anni '60 e negli anni '70 ha popolato gli schermi di film strani, feroci e anticonvenzionali.
*[[George A. Romero|Romero]] ha rivoluzionato il genere horror. Esiste un horror prima e dopo La notte dei morti viventi. Già solo questo è un grande merito che nessuno può togliergli, anche se purtroppo, per tanti motivi, non ne ha potuto cogliere appieno i frutti.
*Romero è stato un autore di grande integrità, di notevole inventiva e di grandi capacità narrative, naturalmente anticonvenzionale. Era anche un autore fortemente versatile, costretto dalle circostanze a focalizzarsi su un argomento che sicuramente gli piaceva, ma altrettanto sicuramente non era l'unico che avrebbe voluto trattare.
*Il genere zombesco, con la sua moltitudine di titoli, è spesso ripetitivo e questo è un grave limite.
*Uno degli horror che ho sempre trovato tra i più affascinanti, sin da quando l'ho scoperto in una visione notturna in una tv locale nei primi anni '80, è ''[[Il messia del diavolo]]'', che rielabora in modo originale e estremamente inquietante il concetto dei morti viventi. Un altro film affascinante e originale è ''[[Lemora la metamorfosi di Satana]]'', che rielabora in chiave horror e allegorica l'immaginario fiabesco. Entrambi i film non hanno avuto successo (il regista del secondo non ha più diretto alcunché): avrebbero meritato maggior fortuna.
*La commedia zombie di solito è una iattura, ma ci sono delle eccezioni. ''[[L'alba dei morti dementi]]'', per esempio, è un ottimo esempio di commedia con gli zombie, capace di essere al tempo stesso horror (e rispettosa del genere) e divertente. Per questo piaceva molto a Romero, che invece detestava ''[[Il ritorno dei morti viventi]]''.
*''[[Train to Busan]]'' mi è piaciuto molto. L'ho trovato un film potente e coinvolgente, realizzato benissimo: non dice cose molto nuove, ma le dice benissimo.
{{Int|Da [https://www.mymovies.it/film/2018/border/news/e-se-le-creature-leggendarie-vivessero-tra-noi/#b1 ''Border, e se le creature leggendarie vivessero realmente tra noi?'']|Recensione di ''[[Border - Creature di confine]]'', ''Mymovies.it'', 25 marzo 2019}}
*Cosa succederebbe se le creature delle leggende vivessero realmente tra noi? E, in questo caso, fino a che punto si spingerebbe la cattiveria del genere umano? Border, scritto e diretto dal promettente [[Ali Abbasi]], cerca di rispondere a queste domande e la risposta è amara. Il film ci fa riflettere in modo profondo sul significato stesso di razzismo e sull'atteggiamento ottuso e cupo degli esseri umani nei confronti del diverso. L'approccio filosofico non è dissimile da quello del classico ''[[L'uomo che cadde sulla Terra]]'' dove l'alieno interpretato da David Bowie finiva preda dell'accoglienza pelosa dei terrestri o dell'ancor più classico ''[[Il terrore sul mondo]]'' (terzo della trilogia dedicata al mostro della laguna nera) dove il mostro acquatico finiva vittima di studi frankensteiniani degli scienziati "umani".
*La visione di creature ritenute leggendarie come minoranze etniche maltrattate e perseguitate per la loro diversità traccia un parallelo con la realtà di questi giorni e, per la verità, di qualunque giorno precedente a questi.
*Lento e senza troppi avvenimenti, il film è stranamente affascinante nel suo mescolare disadorno realismo e ''sense of wonder''. E proprio questa scelta di una chiave realistica per rappresentare una vicenda metaforica e per certi versi fantasy è vincente e assolutamente convincente.
{{Int|Da [https://giusycapone.home.blog/2020/11/15/dizionario-dei-film-horror/?fbclid=IwAR2puTzXlCmvWQu62X2ISoGC9jszYfuNOR7CZNBziVt32MT6U8lkUrhKzkY ''Dizionario dei film horror'']|Intervista di Giusy Capone, ''Giusycapone.home.blog'', 15 novembre 2020}}
*L'orrore fa parte della natura umana, l'abisso che ci guarda e che noi guardiamo, la morte che incombe, piacevolezze insomma su cui l'horror ci fa meditare e che a volte invece esorcizza trivializzandole. Alla fine, questo desiderio di spaventare e spaventarsi è sì come un viaggio nel tunnel dell'orrore di un luna park, ma è anche un viaggio dentro noi stessi. E questo mi ha sempre interessato.
*La forza dell'horror è quella di interpretare sentimenti e paure comuni a tutta l'umanità, sotto ogni latitudine: sa parlare un linguaggio universale compreso dovunque. In ogni parte del mondo c'è una tradizione horror: messicana, spagnola, persino brasiliana. Ci si è accorti solo negli ultimi vent'anni che esiste quella asiatica, ma esiste da un pezzo.
*Non esiste un altro genere che si sa coniugare così perfettamente con il comune sentire di ciascun popolo, proprio perché fa riferimento a un folclore radicato e persistente. L'horror non è mai particolarmente di moda perché sostanzialmente lo è sempre.
{{Int|Da [https://www.lastampa.it/topnews/tempi-moderni/2021/01/04/news/orrore-cinefilo-per-le-feste-1.39730646 ''Orrore (cinefilo) per le Feste'']|Intervista di Stefano Priarone, ''Lastampa.it'', 4 gennaio 2021}}
*Mi portavano al cinema ogni settimana. Vedevo di tutto, ma quando c'era qualche mostro o quando c'era tensione, i film mi piacevano molto di più. «[[Fluido mortale]]», noto anche come «Blob» (1958) è stato il film che mi ha agganciato, quando avevo otto anni. Da allora è stato un crescendo.
*L'elemento soprannaturale è spesso presente nell'[[Cinema dell'orrore|horror]], ma molte volte manca. Viceversa, molti film che vedono la presenza del soprannaturale non sono horror. «[[Ghost - Fantasma|Ghost]]» (1990), per esempio, è un film sentimentale con un fantasma. Allo stesso modo, «[[La vita è meravigliosa]]» (1946) presenta forti connotazioni soprannaturali, ma è una commedia drammatica, mentre i protagonisti di molti slasher sono dei normali serial killer. Direi che è il tono del racconto, le sue modalità, l'insistenza sul rappresentare in modo grafico il lato oscuro della natura umana a rendere tale un horror.
*Il cinema horror è, assieme a quello di fantascienza, forse il più visionario, per usare un termine molto abusato. Perciò è spesso cibo per gli occhi, capace di sorprendere con immagini e con sequenze dal grande potere spiazzante e disturbante.
==''Dizionario dei film horror''==
===C===
[[File:960 cannibal holocaust blu-ray 4o.jpg|thumb|Scena di ''[[Cannibal Holocaust]]'']]
*Pochi film hanno suscitato controversie come questo, il ''cannibal movie'' per eccellenza, un film del quale non si sa se sia preferibile prima parlare male delle inutili sofferenze inflitte realmente agli animali o se sia meglio lodare la grande capacità registica qui dimostrata da Deodato, ai vertici della sua abilità di narratore astuto e anticonvenzionale. Cinico, infame e violento – tanto per restare in tema cinematografico – e nello stesso tempo portatore di una tesi non banale sullo sfruttamento capitalista del Terzo Mondo, è un film che fa del paradosso la sua natura principale. (''[[Cannibal Holocaust]]'', p. 160)
*Il film non è brutto come, all'epoca, la maggioranza dei critici, anche quelli di genere (probabilmente allettati da tali cast e regia), sentenziò. Il film, in effetti, è riuscito in relazione al suo ''concept'' originario: riunire i maestri dell'horror in quel momento ancora vivi e divertirsi con il genere. (''[[La casa delle ombre lunghe]]'', p. 173)
*In alcune interviste di poco posteriori alla realizzazione di questo film, Christopher Lee, qui anche nelle vesti di produttore, faceva presente come molti film del terrore, difettosi di mezzi e di inventiva, si rifugiassero nel ''grand guignol'' e nell'orripilante, nel vano tentativo di ravvivare storie risapute e mediocri. Alla luce di queste idee, Lee aveva costituito una casa di produzione (la Charlemagne) assieme ad Anthony Nelson-Keys (ex produttore-hammeriano), producendo proprio questo film. Bisogna dire che Lee è stato di parola, coerente nel rinunciare totalmente a facili effetti per affidare tutte le chance alla storia vera e propria. In effetti, sembra che sia stato più attento a non farsi accusare di eccessi "sanguinari" che a ravvivare l'interesse degli spettatori, per i primi tre quarti di film messo a dura prova dal faticoso dispiegarsi di una vicenda appartenente più a un giallo stinto che a un horror vero e proprio. Il tutto per preparare un finale pirotecnico ed efficace pur in uno squilibrio narrativo che inficia la validità complessiva del film. (''[[Il cervello dei morti viventi]]'', p. 190)
*In questo film l'insieme è superiore alla somma dei singoli elementi e anche se le storie non sono di prima qualità, il risultato rimane un piccolo classico grazie all'abilità di [[Freddie Francis]] nel dargli un'anima misteriosa e ricca di atmosfera. (''[[Le cinque chiavi del terrore]]'', p. 200)
*Si diceva che sarebbe stato il primo davvero aderente al lavoro di [[Bram Stoker|Stoker]] e che, per la prima volta, Dracula sarebbe stato quello del romanzo. [[Christopher Lee]] ci aveva creduto – racconta nella sua autobiografia – ma si sarebbe ben presto ricreduto. Del ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'' di Stoker non resta moltissimo, anche se ci sono cose prima mai utilizzate. [...] Alcuni momenti di alcuni squarci di paesaggio boschivo è all'altezza del ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]. Ma lo zoom, la fretta e l'idiosincrasia alla narrazione impediscono che l'insieme arrivi a qualcosa di più della mediocrità, una mediocrità peraltro castigata e piatta: [[Jesús Franco|Franco]] rinuncia del tutto – stranamente, considerando il suo background – all'aspetto erotico, limitandosi, al massimo, ad una stanca riproposizione della sensualità fisheriana. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'', p. 216)
*Realizzato poco dopo la fine del [[Hammer Film Productions|ciclo della Hammer]], ma quando quei film erano ancora ben presenti nella memoria collettiva (lo sono ancora, per la verità), questo adattamento televisivo per la BBC sceglie la strada del romanticismo gotico e della fedeltà alla fonte, il romanzo di Bram Stoker. La componente horror è attenuata nei toni, ma per nulla irrilevante. [...] Louis Jordan è un Dracula ''suave'', adatto all'impronta romantica – ma non, si badi, melensa – di questa versione, forse un po' troppo "mondano", ma sa anche essere minaccioso, in un'interpretazione complessivamente adeguata e interessante, piuttosto diversa da quanto siamo abituati a vedere. [...] Il ritmo (lento) televisivo di quegli anni danneggia un po' l'aspetto drammatico della vicenda, ma consente discreti approfondimenti su caratteri e psicologie e in più di qualche seguenza Saville riesce a raggiungere un'apprezzabile efficacia anche sotto il profilo della tensione. L'uso di simbologie visive un po' insistente risulta un po' didascalico. (''[[Count Dracula (film 1977)|Count Dracula]]'', p. 221)
*Ultimo film di [[Terence Fisher]] e ultimo capitolo della saga hammeriana di Frankenstein. Come se lo presentisse, Fisher immerge il film in un'atmosfera funerea di tragico destino incombente, in un clima claustrofobico dove gli ostinati tentativi di Frankenstein di battere l'invincibilità del conformismo diventano patetici. [[Peter Cushing]], pur con una poco indovinata parrucca, è come sempre autorevole e connota di tristezza lo sprezzante decisionismo dello scienziato. (''[[Frankenstein e il mostro dell'inferno|La creatura di Frankenstein]]'', p. 225)
===D===
*Il film cerca di restare fedele al romanzo quanto più possibile, ma introduce un paio di elementi che poi sarebbero stati riutilizzati più volte, in particolare da Coppola per il suo ''[[Dracula di Bram Stoker]]'': esplicita infatti il collegamento con la storica figura di [[Vlad III di Valacchia|Vlad Tepes]] e, soprattutto, dà a Dracula un intento sentimentale facendo di Lucy, in sostanza, una sorta di reincarnazione della sua amata di secoli prima. (''[[Il demone nero]]'', p. 276)
*Tra i migliori ad aver affrontato il tema del satanismo "quotidiano", il film conserva anche qualcuno dei tocchi perversamente erotici che spesso caratterizzano l'opera di [[Dennis Wheatley]], scrittore specializzato in horror satanici tra i quali il romanzo da cui è stato tratto questo film è uno dei più noti. [[Richard Matheson]], ottimo scrittore in proprio e consumato sceneggiatore, sveltisce e semplifica la trama, togliendo i toni feuilletoneschi di Wheatley per asciugare la storia e renderla più veloce. Il grande [[Terence Fisher]] dirige con finezza ed efficacia, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di narratore di racconti morali dei quali riesce sempre a cogliere e trasmettere la vera essenza. Proposto dalla Hammer da [[Christopher Lee]], è anche un magnifico "veicolo" delle sue doti, che danno carisma e autorevolezza a Richleu, restando per una volta dalla parte del Bene. Anche [[Charles Gray]] brilla per la sua interpretazione sinistra e insinuante, in un cast comunque buono anche nei ruoli di supporto, a partire dall'affascinante [[Nike Arrighi|Niké Arrighi]]. Peccato che la carenza di effetti speciali danneggi in parte il ''climax'', così come sarebbe successo, ben più gravemente, nell'altro film che la Hammer ha tratto da Wheatley. (''[[The Devil Rides Out]]'', p. 287)
*Mentre ne ''[[La maledizione dei Frankenstein|La maledizione di Frankenstein]]'' il barone era un personaggio quasi positivo, in questo film è una figura completamente negativa, cinico, arrogante, esacerbato dal rifiuto della società e dai continui fallimenti. Non si tratta di una contraddizione, ma di due aspetti del medesimo carattere. [...] Ricco di pathos, di amarezza, di tensione, articolato e complesso, ma narrato con buon ritmo, è un film che testimonia ancora una volta l'importanza di Fisher. (''[[Distruggete Frankenstein!]]'', p. 297)
*Piuttosto statico e verboso, realizzato agli albori del sonoro, tradisce l'origine teatrale, ma mantiene ancora un fascino che va al di là del mero valore storico, grazie ad alcune meraviglie scenografiche e d'atmosfera gotica e sinistra che avrebbe fatto scuola. (''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'', p. 310)
*[[John Badham|Badham]] enfatizza il melodramma e i consistenti valori di produzione gli consentono una messa in scena sontuosa e ricca di fascino gotico, con colori cupi ed esangui. Il risultato è un po' tedioso per chi - come molti - conosce la storia, sostanzialmente sempre la stessa, ma non si può riconoscere che l'approccio è abbastanza originale. [...] Con tutto il rispetto per [[Laurence Olivier|Olivier]], bisogna dire che, in questo caso, il confronto è tutto a favore del buon vecchio [[Peter Cushing|Peter]], che a tutt'oggi resta il Van Helsing definitivo. (''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]'', p. 311)
*È il secondo film della bizzarra accoppiata (l'altro è ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), realizzata in Italia da [[Paul Morrissey]] con il coinvolgimento di Antonio Margheriti. A mio avviso, è il migliore dei due, più divertente e, a suo modo, compatto. [[Udo Kier]] è grandissimo nella parte di un Dracula malato e perverso (che vomita, quando beve sangue di una non vergine). [...] Naturalmente, tutto si regge su una semplice gag – che il vampiro debba esclusivamente nutrirsi di sangue di vergini – senza riscontri nella vasta cinematografia in materia. Ma non importa, il film è brioso ed eccentrico. (''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'', p. 311)
*Lussureggiante versione coppoliana del più classico dei mostri cinematografici e pubblicizzata come aderente al romanzo di Bram Stoker, in realtà lo tradisce sin dall'inizio, con un melodrammatico prologo che recepisce l'origine del vampiro – sostenuta successivamnete al romanzo – da Vlad Tepes l'Impalatore, con il corollario, inutilmente romantico e poco credibile, della perduta compagna e del suo ritrovamento dopo secoli (ripreso da ''[[Il demone nero]]''). Come se fosse necessario dare a Dracula una motivazione così banale. Lo spettacolo è sontuoso, quasi estenuante, ricco di suggestioni visive e di tocchi morbidamente erotici che ne rappresentano la parte migliore e nei quali rifulge Sadie Frost. Però manca clamorosamente di carisma nei ruoli centrali: il Dracula di Oldman è un vacuo tour de force attoriale che non raggiunge né la mostruosa essenzialità di [[Max Schreck]] e [[Klaus Kinski]], né l'imperiosa sicurezza di [[Christopher Lee]], né l'aliena minacciosità di [[Bela Lugosi]], mentre il Van Helsing di Hopkins è quasi una caricatura che spinge a implorare: Peter (Cushing), dove sei? (''[[Dracula di Bram Stoker]]'', p. 312)
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*È il trionfo dell'Hammer horror prima maniera: elegante, selvaggio, struggente. [[Jimmy Sangster]], lo sceneggiatore, riesce nel non facile compito di condensare in meno di un'ora e mezza il ''Dracula'' di Stoker, perdendo importanti personaggi minori ([[Renfield]] su tutti), ma restituendo il senso e il tono del romanzo con maggiore efficacia rispetto alla commedia di Balderston e Deane, su cui si era basato il Dracula di Lugosi (e non solo). È un film che, per modernità (di allora), aggiorna e codifica il mito del vampiro. Ci sono caratteristiche che tuttora valgono come parametri di riferimento: dal romanticismo dell'attrazione/repulsione, all'utilizzo del sangue come elemento visivo fondamentale. [...] Ma soprattutto è un film ancora godibile, che distanza di parecchio, per carismo e umile efficacia, il colossale Dracula coppoliano. (''[[Dracula il vampiro]]'', p. 313)
*Tarda parodia di [[Mel Brooks]], del quale rappresenta al momento l'ultima regia, è un film così fuori tempo da suscitare tenerezza. [...] Le gag sono raramente divertenti e tutto sembra irrimediabilmente vecchio, a partire dall'oggetto della parodia. (''[[Dracula: morto e contento]]'', p. 313)
*Il problema di questo e dei film seguenti sarà proprio la mancanza di una figura forte da contrapporre a Dracula, che, non avendo un valido antagonista, verrà sempre più marginalizzato. Questo è anche l'ultimo Dracula diretto da Fisher e resta un buon film proprio per la sua accorta regia. Fisher punta molto sulla figura iconica di Christopher Lee che, avendo trovato banali i dialoghi previsti nel copione, non recita battute, limitandosi alla presenza e a significativi sguardi. Il personaggio più interessante è quello interpretato da un'intensa Barbara Shelley, una vera eroina fisheriana, dannata e felice di esserlo, passata dal perbenismo ipocrita, cui era costretta, alla sensualità sfrenata post-vampirizzazione. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]'', p. 314)
*La storia, pur presentando interessanti variazioni (la longevità di Van Helsing come nemesi perpetua di Dracula e così via), rielabora vecchi concetti e segue un percorso prevedibile. Ci sono però dei punti a favore: Christopher Plummer è un ottimo Van Helsing, dotato di armi moderne ma ricco di antico carisma, e Justine Waddell è una presenza molto incisiva. Il punto debole è Dracula, raffigurato in modo banale e interpretato senza fascino da Gerard Butler. (''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]'', p. 314)
===E===
*[[David Grieco]] ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di [[Malcolm McDowell]], sembra la dimostranza di un teorema.(''[[Evilenko]]'', p. 337)
===F===
*Gli elementi satirici e sociologici si mescolano con sapienza a quelli horror, contribuendo a creare un incubo realistico che materializza cinicamente l'ideale del maschilismo. (''[[La fabbrica delle mogli (film)|La fabbrica delle mogli]]'', p. 343)
*A breve distanza dal ''Dracula'' di Coppola – i due classici mostri viaggiano spesso in coppia – un'analoga operazione di ritorno alle fonti, per una versione "definitiva", viene tentata anche con Frankenstein. Diversamente da Coppola, Branagh sembra realmente rispettoso dell'opera di Mary Shelley e cerca di coglierne l'essenza romantica, nel confronto disperato e terribile tra creatore e creatura. Ambientazione e costumi risentono della scelta meticolosa di Branagh e sono impeccabili. [...] Eppure, l'insieme non funziona. Verboso e tonitruante, il film si rivela lento, lungo e poco coinvolgente. Si capisce l'intento di superare le strettoie del genere creando qualcosa di culturalmente elevato, ma proprio questo atteggiamento di supponenza nei confronti di un genere, evidentemente ritenuto minore, è l'errore più grave, riflettendosi in una tronfia solennità, che vorrebbe far assurgere il framma ad altezze shakespeariane, ma fa solo rimpiangere la sarcastica asciuttezza di Terence Fisher e della Hammer. Non brutto, ma sostanzialmente superfluo. (''[[Frankenstein di Mary Shelley]]'', p. 373)
*Fisher dirige con grande gusto per l'ambientazione, ricreando atmosfere molto adatte al racconto e sfruttando la presenza di uno dei migliori Holmes dello schermo, [[Peter Cushing]], che avrebbe più volte ripreso il ruolo. [[Basil Rathbone]] (protagonista dell'indimenticabile ciclo in gran parte diretto da Roy William Neill) è forse più aderente alla classica iconografia di Sherlock Holmes, ma Cushing si appropria del ruolo con grande sapienza e fisicità. (''[[La furia dei Baskerville]]'', p. 380)
===G===
[[File:Godzilla King of the Monsters (1956) Atomic ray.png|thumb|[[Haruo Nakajima]] nel ruolo del [[Godzilla|personaggio omonimo]] in ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'']]
*Un film cupo e drammatico, permeato da un senso di ineluttabilità del destino che prefigura la tragedia imminente. Fortemente influenzato dalla catastrofe atomica che ha colpito il Giappone al termine della seconda guerra mondiale e girato in un suggestivo bianco e nero, il film trascende le imperfezioni degli effetti speciali, puntando sulla forza simbolica della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'', p. 403)
*Difficile capire il motivo di un remake americano di un mostro simbolo del cinema fantastico giapponese. Difficile, perché il Godzilla di Emmerich potrebbe chiamarsi Ugo o con qualunque altro nome per quanto poco deve all'iconografia e alla storia del Godzilla giapponese. (''[[Godzilla (film 1998)|Godzilla]]'', p. 403)
*Dopo il tentativo poco riuscito e poco fedele di Roland Emmerich del 1998, Hollywood ci riprova e stavolta lo fa puntando a una maggiore fedeltà al prototipo sia nell'aspetto sia nel tipo di stroia che lo vede affrontare dei mostri giganteschi. Il risultato però non è dei migliori. Intanto, per essere un film di Godzilla, ci mette troppo tempo per mettere in scena il protagonista: Godzilla entra in azione solo nella seconda metà del film, dopo una fase introduttiva troppo lunga e poco entusiasmante, dedita alla creazione di un sottofondo drammatico banale, pieno di risaputezze sentimental-familiari. La scelta di un'ambientazione plumbea e notturna è figurativamente interessante, soprattutto se vista in relazione allo stile solitamente nitido e quasi solare dei film di Godzilla del passato, ma va di pari passo con una narrazione confusa e imprecisa. Se l'idea era quella di avvicinare il realismo di film come ''[[Cloverfield]]'', puntando a improvvisi squarci di luce e di chiarezza in un contesto oscuro, il risultato non è raggiunto: il film risulta solo poco avvincente e disordinato. (''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'', p. 404)
*Sarcastico e ferocemente distruttivo, è il film in cui [[Joe Dante]] è riuscito a riprendere lo spirito dei cartoon della Warner Bros da lui tanto amati (si veda il recente ''[[Looney Tunes: Back in Action|Looney Tunes Back in Action]]'', dal disastroso esito commerciale), abbinandolo ad atmosfere horror diluite con tono da commedia ''fantasy'', ottenendo una pellicola divertente, dinamica e piena di sana cattiveria. (''[[Gremlins]]'', p. 410)
*È un film divertente e brioso, ma manca della novità che caratterizza il precedente. [...] Si conferma la passione di Dante per i cartoni animati della Warner, così come la feroce ribalderia, loro caratteristica principale. (''[[Gremlins 2 - La nuova stirpe]]'', p. 410)
===H===
*Questo film non ha molto da offrire in più, rielaborando in modo più banale la stessa materia e puntando sull'estremizzazione degli effeti speciali. Il clima è sempre cupo e opprimente. Maggiore peso acquista la figura di [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] ([[Doug Bradley]]), il Cenobita puntaspilli, che diventa l'icona rappresentativa della serie. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno|Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'Inferno]]'', p. 429)
*Come già Lovecraft, Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. Gli squarci aperti sull'altra dimensione non sono rassicuranti, immersi nelle tenebre di un dolore senza fine, ma coloro che vi dimorano non sembrano infelici di farlo. Il film non è esente da difetti: dopo una mezz'ora inquietante e impeccabile, l'interesse cala e si fa più scontato, reiterando immagini di omicidi prevedibili e semplificando un po' troppo le promettenti premesse. Il tema del connubio indissolubile tra dolore e piacere è meramente enunciato, invece di scaturire naturalmente dalla storia e dalle situazioni. Resta però l'atmosfera sporca e malata che rende il film così diverso da altri horror degli anni '80, spesso puliti e asettici. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', p. 430)
*Il terzo episodio della serie, diretto con buona mano da Anthony Hickox, ha il piccolo problema di non aver nulla di nuovo da aggiungere e perciò non trova di meglio che ripetere la struttura dei film precedenti, introducendo nuovi personaggi che a loro volta entrano in contatto con il mondo delle ombre e ne vengono travolti. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''), p. 431)
*Seguito di ''Hellraiser - La stirpe maledetta'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. (''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', p. 431)
*Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. (''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', p. 432)
*Curioso e particolare, con una rara capacità di sorprendere e un copione solido e ben strutturato, il film si avvale anche della presenza della classica coppia vincente dell'horror, Lee e Cushing, come sempre autorevoli ed efficaci. (''[[Horror Express]]'', p. 444)
===I===
*Film pessimista e di buona spettacolarità, si avvale di una robusta interpretazione di [[Oliver Reed]] nel ruolo del licantropo. Gli effetti speciali sono buoni, anche se l'uomo lupo ha caratteristiche piuttosto ursine. (''[[L'implacabile condanna]]'', p. 461)
*Tratto con parecchie libertà da uno dei classici della fantascienza inglese, dell'ottimo [[John Wyndham]], è un film diseguale che però ben rappresenta, anche esteticamente, l'approccio britannico al fantahorror in rapporto a quello americano, più sbrigativo, dell'epoca. Più cura è data allo sviluppo dei personaggi e alle relazioni interpersonali, con il risultato che maggiore è la partecipazione dello spettatore alle loro vicende e migliore è conseguentemente l'impatto drammatico della storia. (''[[L'invasione dei mostri verdi]]'', p. 480)
===L===
*All'epoca le reazioni furono molto negative, ma il film, pur non riuscendo a fondere bene le sue due anime, è avvincente, curioso e interessante. L'ambientazione cinese conferisce nuovo vigore alla saga di Dracula e le scene di arti marziali, dirette dal non accreditato [[Chang Cheh]], sono belle e perfettamente inserite nel contesto. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'', p. 528)
*Splendida rilettura, fatta con spirito sottilmente cinefilo e partecipe, del vecchio cinema dell'orrore e del mito del licantropo, che concorre a rinnovare nello spirito e nelle tematiche. (''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', p. 552)
===M===
*Dopo il modesto ''[[La rivolta di Frankenstein]]'', Terence Fisher riprende possesso della serie prodotta dalla Hammer e lo fa con un film del tutto particolare, strano, nel quale il protagonista diventa un po' filosofo, interessato agli aspetti metafisici dell'esistenza e con una caratterizzazione misurata e positiva anche sotto l'aspetto psicologico. [...] Lo spunto narrativo è originale e lo svolgimento è ricco di amarezza e di ineluttabilità. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]'', p. 566)
*Dopo il successo di ''[[Yorga il vampiro]]'', ambientato nella contemporaneità, la Hammer pensa di attualizzare anche la sua serie draculiana, divenuta un po' esangue. Il risultato non piace quasi a nessuno, ma ha invece una sua vivacità e validità, purtroppo tra diverse banalità. Il gergo giovanile, l'abbigliamento e la musica rock sono vecchi già al momento dell'uscita del film. (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'', p. 606)
*È il film che ha definitivamente lanciato nel firmamento dell'horror la casa britannica Hammer e i suoi futuri divi, Peter Cushing e Christopher Lee. [...] Veloce, cinico, ricco di atmosfera è un film che rende di nuovo attraente un percorso già allora risaputo. (''[[La maschera di Frankenstein]]'', p. 585)
*Dopo il grande successo de ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', la Hammer attende parecchio per realizzarne il seguito e lo fa con un film modesto sotto tutti i profili. Diretto senza estro da [[Michael Carreras]], è articolato su una storia assai banale che riprende i motivi del film precedente, ma non riesce a bissarne la riuscita anche a causa di un cast senza attrattive. (''[[Il mistero della mummia]]'', p. 616)
*Il film è godibile, ma non molto incisivo, benché sia ben diretto da Peter Sasdy, elegante e a suo agio con il periodo storico, che riesce a rendere con una vivace convenzionalità, curando con ironica morbosità la creazione di uno strano ''ménage à trois''. (''[[La morte va a braccetto con le vergini]]'', p. 630)
*L'orrore e la gioia del cambiamento, le possibilità illimitate della genetica, la felicità e la corruzione dell'amore sono i cardini di un film di consunzione e di sfacelo umano, dove il protagonista tiene con scrupoloso puntiglio le proprie membra staccate dentro l'armadietto del bagno e osserva con divertita ironia l'orrore suscitato dal suo vomito che cola sul cibo per permettergli di digerirlo. Film di eccessi mai gratuiti, ''La mosca'' è quasi del tutto riuscito (solo l'irresolutezza di alcuni passaggi e lo schematismo di certe soluzioni macchiano la perfezione) e rappresenta un ottimo esempio di come un autore possa inserirsi comodamente in una produzione industriale senza snaturare le proprie idee. (''[[La mosca (film)|La mosca]]'', p. 633)
[[File:Flesh for Frankenstein (1973) Liver.png|thumb|[[Udo Kier]] nel ruolo del [[Victor Frankenstein|Barone Frankenstein]] ne ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]'']]
*La combinazione tra tradizionale e trasgressione avrebbe dovuto innescare una bomba commerciale che il tridimensionale avrebbe potuto valorizzare. In realtà, le cose non vanno come sperato. L'approccio di Morissey è raffinato e raggelante, non induce suspense né a risate, ma suscita un intermittente interesse intellettuale per l'irreverente genialità di alcuni spunti e l'accuratezza della confezione. (''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), p. 641)
*Sebbene appesantito da una prima parte verbosa, è un buon film, arrichito da diverse scene macabre ed evocative, come quella, che resta nella memoria, del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era finita per un incidente. (''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', p. 646)
===N===
*L'idea è geniale - la concretizzazione moderna dell'Uomo Nero delle fiabe - e la sua gestione da parte di un Craven ispirato è ricca di spunti interessanti anche da un punto di vista visuale. (''[[Nightmare - Dal profondo della notte]]'', p. 668)
*Dopo il capolavoro di Craven, il compito di portare avanti la serie cade sulle spalle di Jack Sholder che non riesce a trovare la stessa ispirazione e, a causa anche di una sceneggiatura (di David Chaskin) senza spunti originali, banalizza il personaggio di Freddy Krueger, cominciando il percorso che da personaggio orrorifico a tutto tondo lo tramuterà, film dopo film, in una sorta di macabro pagliaccio dalla battuta facile. (''[[Nightmare 2 - La rivincita]]'', p. 668)
*Brutale e senza pietà, il film crea le premesse per lo sviluppo del nuovo ''splatter'' pur non avendo con esso molto in comune se non la ferocia e la rappresentazione degli esseri umani come carne da macello. Purtroppo Hooper, pur vantando una successiva nutrita filmografia horror e pur avendo fatto ancora qualche buon film, non è più riuscito a trovae quella concentrazione e quella determinazione che fanno di questo film una pietra miliare dell'horror. (''[[Non aprite quella porta (film 1974)|Non aprite quella porta]]'', p. 678)
[[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski & De Rossi.png|thumb|[[Klaus Kinski]] e [[Barbara De Rossi]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']]
*Film sconclusionato e torpido che procede a strappi e strattoni come se mancassero dei pezzi, mettendo in scena una vicenda consunta che cerca di aggiornare con qualche tocco insolito. (''[[Nosferatu a Venezia]]'', p. 685)
*Film dell'orrore piuttosto atipico che evita ogni possibilità di generare suspense e tensione, ma mette in scena un vampiro che riprende con efficacia, grazie anche all'intensa interpretazione di [[Klaus Kinski]], una delle icone più persistenti nell'immaginario, quella del vampiro calvo e orrido del film di Murnau. Un vampiro quindi molto lontano dall'archetipo aristocratico e più o meno romantico prevalso nella cinematografia mondiale. (''[[Nosferatu, il principe della notte]]'', p. 685)
===O===
*Dopo ''[[Distruggete Frankenstein!]]'', la Hammer pensa che sia necessario ricominciare da capo nella serie di Frankenstein e fa piazza pulita: via Fisher, via Cushing. La regia è affidata a Jimmy Sangster, sceneggiatore dei primi Frankenstein hammeriani, che realizza una specie di remake de ''La maschera di Frankenstein'', accentuando i toni ironici e grotteschi e arrivando anche ad alcuni momenti apertamente comici, talvolta divertenti ma poco amalgamati con il resto del film che vorrebbe mantenersi nei binari dell'horror. Ralph Bates, allora in ascesa, fa un Frankenstein in linea con lo stile del film, ma non ha la pregnanza e la forza di convinzione di Cushing. Visivamente, il film è piuttosto povero ed è diretto senza molta immaginazione. Anche il mostro segna un ritorno a un concetto semplice e banale che i film di Fisher avevano invece caricato di significati complessi e interessanti. (''[[Gli orrori di Frankenstein]]'', pp. 722-723)
===P===
*Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennfer e gli insetti. (''[[Phenomena]]'', p. 747)
[[File:Profondo rosso fine.png|thumb|[[David Hemmings]] in ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'']]
*Teso e ricco di inquietudini sinistre, ''Profondo rosso'' è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il "giallo all'italiana", costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall'altro ne anticipa il superamento e l'abbandono verso lidi più soprannaturali. [...] Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiani. (''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'', p. 781)
===R===
*Seguito de ''[[La vendetta di Frankenstein]]'', è un film spurio nella serie di Frankenstein della Hammer: Francis non è molto interessato alle dinamiche filosofiche e psicologiche che nei film di Fisher avevano (e avrebbero) dominato la complessa figura di Frankenstein e le sue creazioni. (''[[La rivolta di Frankenstein]]'', p. 840)
[[File:Rodan (1956) landing.png|thumb|Scena di ''[[Rodan, il mostro alato]]'']]
*Questo film mantiene ancora alto il livello di drammaticità, lasciando poco spazio al ''camp'' e al ''divertissement'' giovanile che caratterizzano le future uscite – decisamente più ''fantasy'' che horror – di Godzilla e soci. Dinamico e divertente, caratterizzato da colori accesi e spettacolari, il film non delude chi si aspetta una rutilante cavalcata tra mostri e distruzioni. (''[[Rodan, il mostro alato]]'', p. 842)
===S===
*Per il suo secondo e ultimo (dopo ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'') film di Dracula ambientato nella contemporaneità, la Hammer decide di inserire Dracula in un contesto capitalistico facendone un po' come aveva fatto più simbolicamente [[Corrado Farina|Farina]] in ''[[...hanno cambiato faccia]]'', una specie di industriale che usa le armi del capitalismo per mettere in atto un terribile piano, così assurdo e globale da sembrare suggerito da Fu Manchu. Solo che l'idea è realizzata senza un adeguato intervento sul personaggio di Dracula che entra in scena a film ampiamente inoltrato, estraneo alla vicenda, e poco credibile nel contesto. Il film è comunque gradevole per la collaudata interpretazione della coppia Cushing-Lee e per il clima livido e autunnale della prima parte, più riuscita, ma questa rivisitazione bondiana del mito del vampiro manca di mordente. (''[[I satanici riti di Dracula]]'', pp. 858-859)
*È chiaramente un atto d'amore verso i vecchi film della Universal che cerca di ricreare, con i toni di una appassionata parodia, l'atmosfera da ''all together'' degli ultimi film del ciclo Universal. [...] I mostri sono ricreati con affetto e competenza e il ritmo è veloce. Purtroppo, però, la storia è banale, le situazioni non sono divertenti e il gruppetto di ragazzini è insopportabile. Buone le intenzioni, insomma, ma sostanzialmente un'occasione mancata. (''[[Scuola di mostri]]'', p. 871)
*Modesto capitolo dell'epopea filmica di [[Sherlock Holmes]], ha però il merito di immaginare lo scontro tra il più famoso degli assassini impuniti dell'epoca e la geniale mente deduttiva del personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle. L'ambientazione è suggestiva, ma il film ha un andamento piuttosto blando. (''[[Sherlock Holmes: notti di terrore]]'', p. 898)
*[[John Gilling|Gilling]] non riesce a infondere brio e interesse a questo film che conferma la breve serie della Mummia come la meno interessante tra quelle prodotte dalla Hammer (a parte il capostipite di Fisher, ovviamente). (''[[Il sudario della mummia]]'', p. 951)
===T===
*Raffinato, complesso, psicologicamente articolato, con una sceneggiatura piena di punti interessanti, il film è il capolavoro di [[Freddie Francis]] che, al servizio di una storia che gli permette di creare una cupa atmosfera gotica e macabra, dispiega al meglio le sue qualità visuali e di fine narratore. (''[[Il terrore viene dalla pioggia]]'', p. 974)
*''Found footage'' film con un'idea brillante alla base: la rivisitazione orrorifica e realistica di un mito delle fiabe nordiche. La lentezza del racconto, la camera traballante, le riprese mosse, le ripetizioni: i difetti tipici del ''format'' – o le sue caratteristiche tipiche, se preferite – ci sono tutti. [...] L'ambientazione norvegese, livida e piovosa, aiuta a creare un'atmosfera adatta al racconto. I troll sono realizzati abbastanza bene. Certo, se fosse stato più breve ne avrebbe guadagnato, ma è comunque un film curioso e di un certo intrattenimento. (''[[Troll Hunter]]'', p. 1004)
===U===
*È il film che, assieme a ''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', ha fondato le basi per la rinascita su basi moderne del genere licantropesco, all'epoca piuttosto in ribasso. Vivace, dinamico, orrorifico e ironico al tempo stesso, è diretto con brio e capacità da un [[Joe Dante]] all'apice dell'inventiva. (''[[L'ululato]]'', p. 1017)
*Film singolare nell'opera di Terence Fisher, risente dell'impianto teatrale originario ed è piuttosto statico e verboso, anche se i dialoghi, pur di maniera, non sono quasi mai banali e i caratteri appaiono ben costruiti, anche quelli delle figure di contorno, tra cui spicca il vecchio scienziato pronto alla morte pur di non tradire i suoi principi. Il tema dell'immortalità e dei conflitti morali che essa provoca ben si attiglia alle problematiche fisheriane su bene e male e il dottor Bonnet ha qualcosa, nella sua ostinazione egoistica e nel suo considerarsi al di sopra di una visione etica comune, del barone Frankenstein, del quale rappresenta una variante ancora più edonistica. (''[[L'uomo che ingannò la morte]]'', p. 1025)
===V===
*Tra i Carpenter della decadenza è uno dei più godibili sotto l'aspetto spettacolare e dell'intrattenimento. Girato con cadenze e ambientazioni da western, rivisita il mito vampiresco puntando sull'azione e su un confronto a tutto campo tra vampiri e cacciatori di vampiri. Che questi ultimi appartengano a una sorta di organizzazione segreta al soldo del Vaticano (!) che mira a sconfiggere il Male senza che nessuno lo sappia è un aspetto ironico e divertente che aggiunge un po' di sale a un copione risaputo e senza sorprese. (''[[Vampires]]'', p. 1037)
*La carica emotiva e patetica di questa storia è eccezionale e la regia di Fisher raggunge vertici di abilità e suggestione sia nella descrizione dell'immorale aristocrazia del tempo che dei bassifondi dove è costretto il mostro il quale, alla fine, irrompe in una festa dell'alta società per invocare l'aiuto di Frankenstein: irruzione del Male nel Bene o viceversa? Molti sapienti tocchi di umorismo nero e di cinismo condiscono un film nel quale la figura di Frankenstein, sempre interpretata con precisione e comunicativa da Peter Cushing, assume nuove sfaccettature psicologiche in un percorso che, proprio a partire da qui, si rende del tutto autonomo da quello dei vecchi film della Universal. (''[[La vendetta di Frankenstein]]'', pp. 1048-1049)
===W===
*Un horror veramente ''sui generis'', fortemente sostenuto da Christopher Lee, che lo ritiene il suo miglior film e nel quale certamente offre la sua migliore, più partecipe e sfaccettata, interpretazione. [...] Magico, terribile, pieno di spunti e di scene memorabili, [...] è un film assolutamente da vedere per avere un'altra prospettiva sull'horror. [...] Nonostante un apprezzato passaggio al Festival di Fantascienza di Trieste nel 1974, è stato colpevolmente ignorato all'epoca dai distributori italiani. (''[[The Wicker Man]]'', pp. 1080-1081)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Rudy Salvagnini, ''Dizionario dei film horror'', Bloodbuster, 2020, ISBN 9788894338553
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Salvagnini, Rudy}}
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
[[Categoria:Fumettisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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2022-08-03T07:59:24Z
Mariomassone
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wikitext
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'''Rudy Salvagnini''', pseudonimo di '''Rodolfo Salvagnini''' (1955 – vivente), fumettista, scrittore e critico cinematografico italiano.
==Citazioni di Rudy Salvagnini==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula Untold]]''}} La storia lavora su elementi molto semplici e basilari - i temi del sacrificio, della responsabilità e anche dell'ingratitudine - scontando con la prevedibilità la sua sostanziale mancanza non tanto di originalità quanto di inventiva. A livello spettacolare però il film regge e gli epici scontri hanno un discreto valore catartico, grazie anche alle possibilità scenografiche concesse da un budget consistente. Efficace, in questo senso, l'uso dei pipistrelli come armi d'offesa, dal buon impatto figurativo. L'esordiente Gary Shore proviene dal mondo dei commercials e lo si nota per l'uso di svariati espedienti ottici, ma saggiamente opta per per una gestione tradizionale e solida del racconto. Lo aiuta una recitazione complessivamente ricca di convinzione, in particolare da parte dell'energico Luke Evans e della fragile Sarah Gadon. Nel fondamentale, ancorché ridotto, ruolo del vampiro originario, spicca Charles Dance, attore dal buon carisma e dal curriculum importante.<ref>Da [https://www.mymovies.it/film/2014/draculayearzero/ ''Dracula Untold''], ''mymovies.it'', 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Il terrore viene dalla pioggia]]''}} È un film che vi consiglio assolutamente di vedere, se vi capita. E se non vi capita, cercatelo. Il regista è [[Freddie Francis]]: non sarà come Terence Fisher, ma quando azzeccava il film era un grande. E in ''Il terrore viene dalla pioggia'' non ha sbagliato quasi niente.<ref>Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2014/12/flani-18-il-terrore-viene-dalla-pioggia.html ''Flani (18) - Il terrore viene dalla pioggia''], ''rudysalvagnini.blogspot.com'', 28 dicembre 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Unfriended: Dark Web]]''}} La partenza del film è piuttosto confusa e dispersiva, a causa del particolare format che richiede lo svolgimento in tempo reale e introduce via via i personaggi e le loro caratterizzazioni in modo caotico, tra un profluvio di messaggi scritti e vocali, tra Skype e Facebook. A poco a poco la situazione si delinea e la trama si coagula confluendo in una seconda parte nella quale il film si concentra sugli avvenimenti e prende a svilupparsi in modo più lineare acquisendo una certa tensione.<br>La progressione si fa sempre più concitata e il clima che si crea è abbastanza angoscioso, anche per l'apparente onnipotenza delle forze oscure che governano le profondità del web. Lo svolgimento però pencola tra l'ineluttabile e il prevedibile senza che ci siano particolari svolte narrative a ravvivarlo e i personaggi sono poco delineati o comunque sviluppano poca empatia.<ref name="dark web">Da ''[https://www.mymovies.it/film/2018/unfriended-dark-web/ Nel sequel di Unfriended l'orrore emerge dalle oscure profondità del web, sullo schermo di un computer]'', ''mymovies.it'', 16 maggio 2019.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Unfriended: Dark Web]]''}} È apprezzabile il tentativo di riflettere sulla filosofia della rete e sui pericoli che si nascondono nei suoi recessi più reconditi che dovrebbero riguardare gli abomini cui si può spingere la natura umana, ma tutto resta piuttosto in superficie senza che vengano approfonditi motivazioni e retroterra psicologici. I riferimenti a Caronte, il traghettatore di anime degli inferi, rimangono così fini a loro stessi e le suggestioni a una sorta di multinazionale del male dalle diramazioni capillari sono sin troppo facili, sostitutive del soprannaturale quali scorciatoie narrative per giustificare ciò che di poco credibile accade.<br>Il cast ce la mette tutta e anche di più, spesso esagerando nei toni. La più espressiva sembra essere Rebecca Rittenhouse, nella parte della ragazza che vede trasformarsi in un incubo la grande serata in cui univa in modo definitivo le sue sorti sentimentali con la partner interpretata da Betty Gabriel.<br>Stephen Susco, sceneggiatore specializzato nell'horror [...] esordisce alla regia uniformandosi alle necessità del format, con buona professionalità, ma senza infamia e senza lode.<ref name="dark web" />
{{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (1)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, maggio 1977}}
*Nonostante la casualità del suo incontro con il cinema del fantastico, [...] [[Terence Fisher]] si accostò subito al tema con una sensibilità ed un gusto insospettati. Già da ''[[La maschera di Frankenstein]]'' (suo primo film dell'orrore), infatti, rifiutò la maniera espressionista che aveva caratterizzato gli ''horror'' americani (non dobbiamo dimenticare la preponderante influenza dei cineasti tedeschi nella Hollywood degli anni '20 e '30) e scelse una nuova ed originale strada, girando a colori i suoi film e affondando le sue radici culturali nella narrativa gotica inglese, che tra gli altri aveva appunto generato il mito di Frankenstein. La chiave di volta della sua opera sta proprio in questo suo romanticisimo gotico, al quale ha saputo unire una forte venatura razionalista ed illuminista soprattutto nella figura del barone Frankenstein, il suo personaggio più riuscito.
*La costante tematica è la lotta tra il Bene e il Male, una dicotomia romantica piuttosto anacronistica ai nostri tempi, che Fisher ha aggiornato con una buona dose di ambiguità nella caratterizzazione dei personaggi evitando che una schematizzazione troppo accentuata togliesse spessore psicologico e credibilità. Conseguenti da questa direttrice sono poi alcune costanti molto interessanti. La sottolineatura, decisa ma raffinata, della sessualità è una di queste ed è possibile trovarla soprattutto nella serie di Dracula e in ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', dove la rappresentazione morbosa e sensuale delle eroine è indice dell'effetto provocato su di loro dagli agenti del soprannaturale. Nella serie di Frankenstein è invece comune un senso di «partecipazione» alle pene degli esseri creati o modificati dal barone, un patetismo che provoca sequenze di notevole suggestione. Da queste ''running images'' Fisher non si è quasi mai distaccato, pur evolvendole e modificandole film dopo film.
*{{NDR|Su ''[[La maledizione dei Frankenstein]]''}} La riflessione sul Male e sulla morte si fa più ambigua e complessa, risultando da una trama sorprendentemente originale.
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Acuratissimo nelle scenografie e nelle scelte cromatiche, stilisticamente perfetto ed abbastanza fedele al romanzo di Bram Stoker, è forse il miglior Dracula nella storia del cinema.
{{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (2)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, giugno 1977}}
*Sebbene appesantito da una prima parte eccessivamente verbosa, ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'' è un buon film, arricchito anche da diverse scene macabre ed evocative tra le quali resta nella memoria soprattutto quella del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era stata gettata per sbaglio.
*{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Punto di partenza è stato il dottor Jekyll di Stevenson, ma Fisher, invece di creare un Jekyll angelico ed aitante ed un Hyde orrido e scimmiesco, decise di ribaltare ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll imbelle e gretto in contrasto con un Hyde bello, solamente con una strana luce negli occhi azzurri, a testimoniare la sua alterità/diversità (un procedimento simile seguì Jerry Lewis nel '63 per il suo divertente ''Le folli notti del dottor Jerryl''). Il male non viene più rappresentato dall'animalesco e dal brutto, ma dal bello e dall'aristocratico, e il bene, in fondo, in questo film non esiste.
*Purtoppo definire ''Il mostro di Londra'' un vero capolavoro non è possibile perché questa geniale intuizione viene in qualche modo sprecata da una trama che appare troppo poco puntata sull'aspetto filosofico della vicenda e troppo su quello effettistico.
*Definito da alcuni come il capolavoro di Fisher, ''[[L'implacabile condanna]]'' si distingue ancora una volta per la sua carica di umanità e patetismo ed offre una buona interpretazione di Oliver Reed (più tardi assurto a una più larga fama con ''I diavoli'' di Ken Russel) nel ruolo principale.
*{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} È un piccolo gioiello realizzato con evidente ristrettezza di mezzi, ma vivificato da una accorta regia e da alcune scenografie gotiche molto riuscite. Pur se danneggiato da alcuni brani piuttosto scontati e da un finale macellato da alcuni effetti speciali di infima struttura, questo film, nei suoi precisi limiti di opera minore, riesce a creare delle atmosfere incredibilmente sostenute e ad operare uno studio psicologico sui personaggi che raramente si incontra negli horror.
*{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Seguendo i dettami della scuola lewtoniana, Fisher non fa vedere il mostro (probabilmente conscio della scarsa resa cinematografica della Gorgone che, infatti, con la sua presenza in piena luce fa affossare il finale) e si affida alla «sensazione» della sua presenza che viene comunicato allo spettatore tramite le scenografie ombrose e cadenti della foresta e del castello abbandonato. Sono esercitazioni in suspense pura che nulla concedono al sanguinolento e rendono quindi pieno merito al gusto di questo regista, spesso bistrattato a torto per il sadismo e i particolari espliciti dei suoi film.
{{Int|Da [https://www.mymovies.it/cinemanews/2010/40720/ ''Un secolo di sangue: I vampiri nel cinema'']|''Mymovies.it'', 29 giugno 2010}}
*{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Ispirandosi al romanzo di Stoker senza averne i diritti (con conseguenti strascichi legali), Murnau dà del vampiro un'interpretazione quasi astratta, la personificazione del male, che solo l'amore può vincere. Come altri capolavori dell'espressionismo (''Il gabinetto del dottor Caligari'' in testa), il "mostro" sembra un presagio dei totalitarismi in ascesa.
*Il ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' diretto dall'esperto Tod Browning lancia [[Bela Lugosi]] come il vampiro definitivo, almeno per molti anni. Aristocratico, mitteleuropeo, affettato nei modi e sinistro negli scopi, il Dracula di Lugosi rappresenta un'immagine di riferimento per molti anni e ancora oggi è immediatamente riconoscibile. Che il film in sé non sia un capolavoro non importa. Sfonda al box office e lancia la golden age dell'horror. Diversamente da Nosferatu, Dracula è un vampiro che conserva tratti di umanità: l'immediato impatto visivo forse diminuisce, ma aumenta lo spessore del personaggio, la sua ambiguità. Seguiti e imitazioni non si contano.
*Dopo quasi tre decenni [...] la figura del vampiro, fiaccata da commedie e iterazioni senza fantasia, sembra aver esaurito la sua carica soprattutto con riguardo al suo scopo precipuo, quello di spaventare o almeno inquietare. La scossa arriva nel 1958 quando [[Terence Fisher]] dirige per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] ''[[Dracula il vampiro]]'', lanciando definitivamente [[Christopher Lee]] nel ruolo del titolo, mentre [[Peter Cushing]], con una perfezione mai più raggiunta da alcuno, tratteggia la figura della sua nemesi, il cacciatore di vampiri [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]. Fisher e Lee aggiungono al personaggio di Dracula una dimensione romantico-sensuale che appartiene alla tradizione letteraria, ma non era stata molto usata al cinema. Dracula diventa quindi un antieroe romantico che attrae e respinge le donne con il fascino del male. Non più semplicemente un essere malvagio, ma anche il motore del desiderio e della passione.
*{{NDR|Su ''[[Il buio si avvicina]]''}} Ci propone dei vampiri giovani e post-punk come, con esiti meno epocali, Ragazzi perduti. I vampiri perdono la patina aristocratica e diventano come noi. Perfettamente inseriti in un mondo che non crede in loro, diventano una società indipendente all'interno della società umana. In questo modo si creano le premesse per una convivenza più o meno pacifica come in ''La stirpe'' o in ''[[Perfect Creature]]''.
*La saga di ''Twilight'' prende elementi preesistenti - società dei vampiri, romanticismo - per creare un universo composito e articolato dove i sentimenti sono il motore dell'azione. Nel farlo utilizza anche i licantropi come avveniva nei vecchi patchwork come ''La casa degli orrori'' o più recentemente in ''Underworld'' e relativi seguiti. L'insieme piace più alle spettatrici in cerca di emozioni romantiche che agli appassionati di horror, ma l'importante è che abbia un suo pubblico di riferimento e rappresenti comunque una curiosa evoluzione di una figura, quella del vampiro, che ha sempre saputo mutare nel corso degli anni per mantenersi al passo con i tempi.
{{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2011/08/jimmy-sangster-1927-2011.html ''Jimmy Sangster (1927-2011)'']|Su [[Jimmy Sangster]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 11 agosto 2011}}
*Il sarcasmo, il brillante umorismo, la capacità di trovare chiavi di lettura innovative in materiale consunto sono solo alcune delle qualità che rendono così valido il lavoro come sceneggiatore di Sangster nei primo horror della [[Hammer Film Productions|Hammer]]. ''[[La maschera di Frankenstein]]'' è tipica in questo senso e il ritratto complesso e articolato che Sangster fa del Barone, aiutato in questo dall'eccellente interpretazione di Peter Cushing, parla da solo. ''[[La vendetta di Frankenstein]]'' avrebbe portato alla perfezione questo insieme di umorismo nero e orrore, aggiungendovi un pathos melodrammatico tale da arricchire la tenuta e la presa della storia. Ma Sangster era anche capace di produrre copioni stringati che andavano dritti al cuore della storia, senza dilungarsi in divagazioni e scevri da quell’umorismo che pure gli era evidentemente tanto caro: ''[[Dracula il vampiro]]'', insuperata versione del romanzo di Bram Stoker, pur con tutte le libertà che Sangster si era dovuto prendere rispetto alla fonte, è un esempio più che probante. Tutto ciò tenendo presente che Sangster non provava un particolare interesse per l’orrore gotico, essendo più orientato verso lo psycho-thriller e i meccanismi del giallo, un genere che avrebbe molto praticato anche come romanziere.
*Per quanto il distacco e la modestia lo portassero a sottovalutare con ironia il proprio apporto al genere, l'horror gli deve molto per la sua capacità di svecchiare le convenzioni e di formularne di nuove: in quei pochi anni a cavallo tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, Sangster è stato capace di osare l'inosabile e di farlo con una levità e una brillantezza che lasciano capire come il suo talento fosse del tutto naturale, sbocciato dopo una dura gavetta che l'aveva visto partire sedicenne dai gradini più bassi della scala gerarchica dell'industria cinematografica. Uno degli ultimi testimoni di un'epoca se n'è andato, ma, naturalmente, restano le sue opere.
*Il tentativo di ''[[Gli orrori di Frankenstein]]'' è chiaro: realizzare una commedia nerissima. Il risultato ha alcuni momenti decisamente divertenti, ma l’insieme manca di una focalizzazione precisa degli intenti.
{{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2015/06/sir-christopher-lee-1922-2015.html ''Sir Christopher Lee (1922-2015)'']|Su [[Christopher Lee]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 12 giugno 2015}}
*Sulla breccia da moltissimi anni, capace di sorprendere con interpretazioni autorevoli e intense anche in questi ultimi anni, sembrava semplicemente immortale.
*Attore sapiente e multiforme più di quanto lo spettatore normale possa immaginare, Christopher Lee si è costruito con grande determinazione una carriera eccezionale, sapendo operare nel tempo delle scelte anche radicali che al momento potevano sembrare controproducenti, ma che invece dimostravano come fosse sempre perfetamente al timone della sua barca.
*Mi piace ricordarlo nei film che l'hanno reso grande, come i capolavori della [[Hammer Film Productions|Hammer]] diretti da [[Terence Fisher]] (''[[Dracula il vampiro]]'' su tutti) e come quell'affascinante affresco orrorifico filosofico che è ''[[The Wicker Man]]'', film da lui prediletto. Un film che chiunque pensi che Christopher Lee sia un attore dal registro espressivo limitato dovrebbe vedere per capire quanto sia sbagliato questo preconcetto.
{{Int|Da [https://www.filmaboutit.com/it/blog/cinema-e-zombie-intervista-a-rudy-salvagnini.htm ''Cinema e zombie'']|Intervista di Davide Girardi, ''Filmaboutit.com'', 29 gennaio 2019}}
*''[[La notte dei morti viventi]]'' ha aperto un'inedita stagione di horror politico, contimthumb grande uso della metafora, che alla fine degli anni '60 e negli anni '70 ha popolato gli schermi di film strani, feroci e anticonvenzionali.
*[[George A. Romero|Romero]] ha rivoluzionato il genere horror. Esiste un horror prima e dopo La notte dei morti viventi. Già solo questo è un grande merito che nessuno può togliergli, anche se purtroppo, per tanti motivi, non ne ha potuto cogliere appieno i frutti.
*Romero è stato un autore di grande integrità, di notevole inventiva e di grandi capacità narrative, naturalmente anticonvenzionale. Era anche un autore fortemente versatile, costretto dalle circostanze a focalizzarsi su un argomento che sicuramente gli piaceva, ma altrettanto sicuramente non era l'unico che avrebbe voluto trattare.
*Il genere zombesco, con la sua moltitudine di titoli, è spesso ripetitivo e questo è un grave limite.
*Uno degli horror che ho sempre trovato tra i più affascinanti, sin da quando l'ho scoperto in una visione notturna in una tv locale nei primi anni '80, è ''[[Il messia del diavolo]]'', che rielabora in modo originale e estremamente inquietante il concetto dei morti viventi. Un altro film affascinante e originale è ''[[Lemora la metamorfosi di Satana]]'', che rielabora in chiave horror e allegorica l'immaginario fiabesco. Entrambi i film non hanno avuto successo (il regista del secondo non ha più diretto alcunché): avrebbero meritato maggior fortuna.
*La commedia zombie di solito è una iattura, ma ci sono delle eccezioni. ''[[L'alba dei morti dementi]]'', per esempio, è un ottimo esempio di commedia con gli zombie, capace di essere al tempo stesso horror (e rispettosa del genere) e divertente. Per questo piaceva molto a Romero, che invece detestava ''[[Il ritorno dei morti viventi]]''.
*''[[Train to Busan]]'' mi è piaciuto molto. L'ho trovato un film potente e coinvolgente, realizzato benissimo: non dice cose molto nuove, ma le dice benissimo.
{{Int|Da [https://www.mymovies.it/film/2018/border/news/e-se-le-creature-leggendarie-vivessero-tra-noi/#b1 ''Border, e se le creature leggendarie vivessero realmente tra noi?'']|Recensione di ''[[Border - Creature di confine]]'', ''Mymovies.it'', 25 marzo 2019}}
*Cosa succederebbe se le creature delle leggende vivessero realmente tra noi? E, in questo caso, fino a che punto si spingerebbe la cattiveria del genere umano? Border, scritto e diretto dal promettente [[Ali Abbasi]], cerca di rispondere a queste domande e la risposta è amara. Il film ci fa riflettere in modo profondo sul significato stesso di razzismo e sull'atteggiamento ottuso e cupo degli esseri umani nei confronti del diverso. L'approccio filosofico non è dissimile da quello del classico ''[[L'uomo che cadde sulla Terra]]'' dove l'alieno interpretato da David Bowie finiva preda dell'accoglienza pelosa dei terrestri o dell'ancor più classico ''[[Il terrore sul mondo]]'' (terzo della trilogia dedicata al mostro della laguna nera) dove il mostro acquatico finiva vittima di studi frankensteiniani degli scienziati "umani".
*La visione di creature ritenute leggendarie come minoranze etniche maltrattate e perseguitate per la loro diversità traccia un parallelo con la realtà di questi giorni e, per la verità, di qualunque giorno precedente a questi.
*Lento e senza troppi avvenimenti, il film è stranamente affascinante nel suo mescolare disadorno realismo e ''sense of wonder''. E proprio questa scelta di una chiave realistica per rappresentare una vicenda metaforica e per certi versi fantasy è vincente e assolutamente convincente.
{{Int|Da [https://giusycapone.home.blog/2020/11/15/dizionario-dei-film-horror/?fbclid=IwAR2puTzXlCmvWQu62X2ISoGC9jszYfuNOR7CZNBziVt32MT6U8lkUrhKzkY ''Dizionario dei film horror'']|Intervista di Giusy Capone, ''Giusycapone.home.blog'', 15 novembre 2020}}
*L'orrore fa parte della natura umana, l'abisso che ci guarda e che noi guardiamo, la morte che incombe, piacevolezze insomma su cui l'horror ci fa meditare e che a volte invece esorcizza trivializzandole. Alla fine, questo desiderio di spaventare e spaventarsi è sì come un viaggio nel tunnel dell'orrore di un luna park, ma è anche un viaggio dentro noi stessi. E questo mi ha sempre interessato.
*La forza dell'horror è quella di interpretare sentimenti e paure comuni a tutta l'umanità, sotto ogni latitudine: sa parlare un linguaggio universale compreso dovunque. In ogni parte del mondo c'è una tradizione horror: messicana, spagnola, persino brasiliana. Ci si è accorti solo negli ultimi vent'anni che esiste quella asiatica, ma esiste da un pezzo.
*Non esiste un altro genere che si sa coniugare così perfettamente con il comune sentire di ciascun popolo, proprio perché fa riferimento a un folclore radicato e persistente. L'horror non è mai particolarmente di moda perché sostanzialmente lo è sempre.
{{Int|Da [https://www.lastampa.it/topnews/tempi-moderni/2021/01/04/news/orrore-cinefilo-per-le-feste-1.39730646 ''Orrore (cinefilo) per le Feste'']|Intervista di Stefano Priarone, ''Lastampa.it'', 4 gennaio 2021}}
*Mi portavano al cinema ogni settimana. Vedevo di tutto, ma quando c'era qualche mostro o quando c'era tensione, i film mi piacevano molto di più. «[[Fluido mortale]]», noto anche come «Blob» (1958) è stato il film che mi ha agganciato, quando avevo otto anni. Da allora è stato un crescendo.
*L'elemento soprannaturale è spesso presente nell'[[Cinema dell'orrore|horror]], ma molte volte manca. Viceversa, molti film che vedono la presenza del soprannaturale non sono horror. «[[Ghost - Fantasma|Ghost]]» (1990), per esempio, è un film sentimentale con un fantasma. Allo stesso modo, «[[La vita è meravigliosa]]» (1946) presenta forti connotazioni soprannaturali, ma è una commedia drammatica, mentre i protagonisti di molti slasher sono dei normali serial killer. Direi che è il tono del racconto, le sue modalità, l'insistenza sul rappresentare in modo grafico il lato oscuro della natura umana a rendere tale un horror.
*Il cinema horror è, assieme a quello di fantascienza, forse il più visionario, per usare un termine molto abusato. Perciò è spesso cibo per gli occhi, capace di sorprendere con immagini e con sequenze dal grande potere spiazzante e disturbante.
==''Dizionario dei film horror''==
===C===
[[File:960 cannibal holocaust blu-ray 4o.jpg|thumb|Scena di ''[[Cannibal Holocaust]]'']]
*Pochi film hanno suscitato controversie come questo, il ''cannibal movie'' per eccellenza, un film del quale non si sa se sia preferibile prima parlare male delle inutili sofferenze inflitte realmente agli animali o se sia meglio lodare la grande capacità registica qui dimostrata da Deodato, ai vertici della sua abilità di narratore astuto e anticonvenzionale. Cinico, infame e violento – tanto per restare in tema cinematografico – e nello stesso tempo portatore di una tesi non banale sullo sfruttamento capitalista del Terzo Mondo, è un film che fa del paradosso la sua natura principale. (''[[Cannibal Holocaust]]'', p. 160)
*Il film non è brutto come, all'epoca, la maggioranza dei critici, anche quelli di genere (probabilmente allettati da tali cast e regia), sentenziò. Il film, in effetti, è riuscito in relazione al suo ''concept'' originario: riunire i maestri dell'horror in quel momento ancora vivi e divertirsi con il genere. (''[[La casa delle ombre lunghe]]'', p. 173)
*In alcune interviste di poco posteriori alla realizzazione di questo film, Christopher Lee, qui anche nelle vesti di produttore, faceva presente come molti film del terrore, difettosi di mezzi e di inventiva, si rifugiassero nel ''grand guignol'' e nell'orripilante, nel vano tentativo di ravvivare storie risapute e mediocri. Alla luce di queste idee, Lee aveva costituito una casa di produzione (la Charlemagne) assieme ad Anthony Nelson-Keys (ex produttore-hammeriano), producendo proprio questo film. Bisogna dire che Lee è stato di parola, coerente nel rinunciare totalmente a facili effetti per affidare tutte le chance alla storia vera e propria. In effetti, sembra che sia stato più attento a non farsi accusare di eccessi "sanguinari" che a ravvivare l'interesse degli spettatori, per i primi tre quarti di film messo a dura prova dal faticoso dispiegarsi di una vicenda appartenente più a un giallo stinto che a un horror vero e proprio. Il tutto per preparare un finale pirotecnico ed efficace pur in uno squilibrio narrativo che inficia la validità complessiva del film. (''[[Il cervello dei morti viventi]]'', p. 190)
*In questo film l'insieme è superiore alla somma dei singoli elementi e anche se le storie non sono di prima qualità, il risultato rimane un piccolo classico grazie all'abilità di [[Freddie Francis]] nel dargli un'anima misteriosa e ricca di atmosfera. (''[[Le cinque chiavi del terrore]]'', p. 200)
*Si diceva che sarebbe stato il primo davvero aderente al lavoro di [[Bram Stoker|Stoker]] e che, per la prima volta, Dracula sarebbe stato quello del romanzo. [[Christopher Lee]] ci aveva creduto – racconta nella sua autobiografia – ma si sarebbe ben presto ricreduto. Del ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'' di Stoker non resta moltissimo, anche se ci sono cose prima mai utilizzate. [...] Alcuni momenti di alcuni squarci di paesaggio boschivo è all'altezza del ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]. Ma lo zoom, la fretta e l'idiosincrasia alla narrazione impediscono che l'insieme arrivi a qualcosa di più della mediocrità, una mediocrità peraltro castigata e piatta: [[Jesús Franco|Franco]] rinuncia del tutto – stranamente, considerando il suo background – all'aspetto erotico, limitandosi, al massimo, ad una stanca riproposizione della sensualità fisheriana. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'', p. 216)
*Realizzato poco dopo la fine del [[Hammer Film Productions|ciclo della Hammer]], ma quando quei film erano ancora ben presenti nella memoria collettiva (lo sono ancora, per la verità), questo adattamento televisivo per la BBC sceglie la strada del romanticismo gotico e della fedeltà alla fonte, il romanzo di Bram Stoker. La componente horror è attenuata nei toni, ma per nulla irrilevante. [...] Louis Jordan è un Dracula ''suave'', adatto all'impronta romantica – ma non, si badi, melensa – di questa versione, forse un po' troppo "mondano", ma sa anche essere minaccioso, in un'interpretazione complessivamente adeguata e interessante, piuttosto diversa da quanto siamo abituati a vedere. [...] Il ritmo (lento) televisivo di quegli anni danneggia un po' l'aspetto drammatico della vicenda, ma consente discreti approfondimenti su caratteri e psicologie e in più di qualche seguenza Saville riesce a raggiungere un'apprezzabile efficacia anche sotto il profilo della tensione. L'uso di simbologie visive un po' insistente risulta un po' didascalico. (''[[Count Dracula (film 1977)|Count Dracula]]'', p. 221)
*Ultimo film di [[Terence Fisher]] e ultimo capitolo della saga hammeriana di Frankenstein. Come se lo presentisse, Fisher immerge il film in un'atmosfera funerea di tragico destino incombente, in un clima claustrofobico dove gli ostinati tentativi di Frankenstein di battere l'invincibilità del conformismo diventano patetici. [[Peter Cushing]], pur con una poco indovinata parrucca, è come sempre autorevole e connota di tristezza lo sprezzante decisionismo dello scienziato. (''[[Frankenstein e il mostro dell'inferno|La creatura di Frankenstein]]'', p. 225)
===D===
*Il film cerca di restare fedele al romanzo quanto più possibile, ma introduce un paio di elementi che poi sarebbero stati riutilizzati più volte, in particolare da Coppola per il suo ''[[Dracula di Bram Stoker]]'': esplicita infatti il collegamento con la storica figura di [[Vlad III di Valacchia|Vlad Tepes]] e, soprattutto, dà a Dracula un intento sentimentale facendo di Lucy, in sostanza, una sorta di reincarnazione della sua amata di secoli prima. (''[[Il demone nero]]'', p. 276)
*Tra i migliori ad aver affrontato il tema del satanismo "quotidiano", il film conserva anche qualcuno dei tocchi perversamente erotici che spesso caratterizzano l'opera di [[Dennis Wheatley]], scrittore specializzato in horror satanici tra i quali il romanzo da cui è stato tratto questo film è uno dei più noti. [[Richard Matheson]], ottimo scrittore in proprio e consumato sceneggiatore, sveltisce e semplifica la trama, togliendo i toni feuilletoneschi di Wheatley per asciugare la storia e renderla più veloce. Il grande [[Terence Fisher]] dirige con finezza ed efficacia, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di narratore di racconti morali dei quali riesce sempre a cogliere e trasmettere la vera essenza. Proposto dalla Hammer da [[Christopher Lee]], è anche un magnifico "veicolo" delle sue doti, che danno carisma e autorevolezza a Richleu, restando per una volta dalla parte del Bene. Anche [[Charles Gray]] brilla per la sua interpretazione sinistra e insinuante, in un cast comunque buono anche nei ruoli di supporto, a partire dall'affascinante [[Nike Arrighi|Niké Arrighi]]. Peccato che la carenza di effetti speciali danneggi in parte il ''climax'', così come sarebbe successo, ben più gravemente, nell'altro film che la Hammer ha tratto da Wheatley. (''[[The Devil Rides Out]]'', p. 287)
*Mentre ne ''[[La maledizione dei Frankenstein|La maledizione di Frankenstein]]'' il barone era un personaggio quasi positivo, in questo film è una figura completamente negativa, cinico, arrogante, esacerbato dal rifiuto della società e dai continui fallimenti. Non si tratta di una contraddizione, ma di due aspetti del medesimo carattere. [...] Ricco di pathos, di amarezza, di tensione, articolato e complesso, ma narrato con buon ritmo, è un film che testimonia ancora una volta l'importanza di Fisher. (''[[Distruggete Frankenstein!]]'', p. 297)
*Piuttosto statico e verboso, realizzato agli albori del sonoro, tradisce l'origine teatrale, ma mantiene ancora un fascino che va al di là del mero valore storico, grazie ad alcune meraviglie scenografiche e d'atmosfera gotica e sinistra che avrebbe fatto scuola. (''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'', p. 310)
*[[John Badham|Badham]] enfatizza il melodramma e i consistenti valori di produzione gli consentono una messa in scena sontuosa e ricca di fascino gotico, con colori cupi ed esangui. Il risultato è un po' tedioso per chi - come molti - conosce la storia, sostanzialmente sempre la stessa, ma non si può riconoscere che l'approccio è abbastanza originale. [...] Con tutto il rispetto per [[Laurence Olivier|Olivier]], bisogna dire che, in questo caso, il confronto è tutto a favore del buon vecchio [[Peter Cushing|Peter]], che a tutt'oggi resta il Van Helsing definitivo. (''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]'', p. 311)
*È il secondo film della bizzarra accoppiata (l'altro è ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), realizzata in Italia da [[Paul Morrissey]] con il coinvolgimento di Antonio Margheriti. A mio avviso, è il migliore dei due, più divertente e, a suo modo, compatto. [[Udo Kier]] è grandissimo nella parte di un Dracula malato e perverso (che vomita, quando beve sangue di una non vergine). [...] Naturalmente, tutto si regge su una semplice gag – che il vampiro debba esclusivamente nutrirsi di sangue di vergini – senza riscontri nella vasta cinematografia in materia. Ma non importa, il film è brioso ed eccentrico. (''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'', p. 311)
*Lussureggiante versione coppoliana del più classico dei mostri cinematografici e pubblicizzata come aderente al romanzo di Bram Stoker, in realtà lo tradisce sin dall'inizio, con un melodrammatico prologo che recepisce l'origine del vampiro – sostenuta successivamnete al romanzo – da Vlad Tepes l'Impalatore, con il corollario, inutilmente romantico e poco credibile, della perduta compagna e del suo ritrovamento dopo secoli (ripreso da ''[[Il demone nero]]''). Come se fosse necessario dare a Dracula una motivazione così banale. Lo spettacolo è sontuoso, quasi estenuante, ricco di suggestioni visive e di tocchi morbidamente erotici che ne rappresentano la parte migliore e nei quali rifulge Sadie Frost. Però manca clamorosamente di carisma nei ruoli centrali: il Dracula di Oldman è un vacuo tour de force attoriale che non raggiunge né la mostruosa essenzialità di [[Max Schreck]] e [[Klaus Kinski]], né l'imperiosa sicurezza di [[Christopher Lee]], né l'aliena minacciosità di [[Bela Lugosi]], mentre il Van Helsing di Hopkins è quasi una caricatura che spinge a implorare: Peter (Cushing), dove sei? (''[[Dracula di Bram Stoker]]'', p. 312)
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*È il trionfo dell'Hammer horror prima maniera: elegante, selvaggio, struggente. [[Jimmy Sangster]], lo sceneggiatore, riesce nel non facile compito di condensare in meno di un'ora e mezza il ''Dracula'' di Stoker, perdendo importanti personaggi minori ([[Renfield]] su tutti), ma restituendo il senso e il tono del romanzo con maggiore efficacia rispetto alla commedia di Balderston e Deane, su cui si era basato il Dracula di Lugosi (e non solo). È un film che, per modernità (di allora), aggiorna e codifica il mito del vampiro. Ci sono caratteristiche che tuttora valgono come parametri di riferimento: dal romanticismo dell'attrazione/repulsione, all'utilizzo del sangue come elemento visivo fondamentale. [...] Ma soprattutto è un film ancora godibile, che distanza di parecchio, per carismo e umile efficacia, il colossale Dracula coppoliano. (''[[Dracula il vampiro]]'', p. 313)
*Tarda parodia di [[Mel Brooks]], del quale rappresenta al momento l'ultima regia, è un film così fuori tempo da suscitare tenerezza. [...] Le gag sono raramente divertenti e tutto sembra irrimediabilmente vecchio, a partire dall'oggetto della parodia. (''[[Dracula: morto e contento]]'', p. 313)
*Il problema di questo e dei film seguenti sarà proprio la mancanza di una figura forte da contrapporre a Dracula, che, non avendo un valido antagonista, verrà sempre più marginalizzato. Questo è anche l'ultimo Dracula diretto da Fisher e resta un buon film proprio per la sua accorta regia. Fisher punta molto sulla figura iconica di Christopher Lee che, avendo trovato banali i dialoghi previsti nel copione, non recita battute, limitandosi alla presenza e a significativi sguardi. Il personaggio più interessante è quello interpretato da un'intensa Barbara Shelley, una vera eroina fisheriana, dannata e felice di esserlo, passata dal perbenismo ipocrita, cui era costretta, alla sensualità sfrenata post-vampirizzazione. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]'', p. 314)
*I grandi Dracula del passato – da Lugosi a Lee – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. (''[[Dracula 3D]]'', pp. 314-315)
*La storia, pur presentando interessanti variazioni (la longevità di Van Helsing come nemesi perpetua di Dracula e così via), rielabora vecchi concetti e segue un percorso prevedibile. Ci sono però dei punti a favore: Christopher Plummer è un ottimo Van Helsing, dotato di armi moderne ma ricco di antico carisma, e Justine Waddell è una presenza molto incisiva. Il punto debole è Dracula, raffigurato in modo banale e interpretato senza fascino da Gerard Butler. (''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]'', p. 314)
===E===
*[[David Grieco]] ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di [[Malcolm McDowell]], sembra la dimostranza di un teorema.(''[[Evilenko]]'', p. 337)
===F===
*Gli elementi satirici e sociologici si mescolano con sapienza a quelli horror, contribuendo a creare un incubo realistico che materializza cinicamente l'ideale del maschilismo. (''[[La fabbrica delle mogli (film)|La fabbrica delle mogli]]'', p. 343)
*A breve distanza dal ''Dracula'' di Coppola – i due classici mostri viaggiano spesso in coppia – un'analoga operazione di ritorno alle fonti, per una versione "definitiva", viene tentata anche con Frankenstein. Diversamente da Coppola, Branagh sembra realmente rispettoso dell'opera di Mary Shelley e cerca di coglierne l'essenza romantica, nel confronto disperato e terribile tra creatore e creatura. Ambientazione e costumi risentono della scelta meticolosa di Branagh e sono impeccabili. [...] Eppure, l'insieme non funziona. Verboso e tonitruante, il film si rivela lento, lungo e poco coinvolgente. Si capisce l'intento di superare le strettoie del genere creando qualcosa di culturalmente elevato, ma proprio questo atteggiamento di supponenza nei confronti di un genere, evidentemente ritenuto minore, è l'errore più grave, riflettendosi in una tronfia solennità, che vorrebbe far assurgere il framma ad altezze shakespeariane, ma fa solo rimpiangere la sarcastica asciuttezza di Terence Fisher e della Hammer. Non brutto, ma sostanzialmente superfluo. (''[[Frankenstein di Mary Shelley]]'', p. 373)
*Fisher dirige con grande gusto per l'ambientazione, ricreando atmosfere molto adatte al racconto e sfruttando la presenza di uno dei migliori Holmes dello schermo, [[Peter Cushing]], che avrebbe più volte ripreso il ruolo. [[Basil Rathbone]] (protagonista dell'indimenticabile ciclo in gran parte diretto da Roy William Neill) è forse più aderente alla classica iconografia di Sherlock Holmes, ma Cushing si appropria del ruolo con grande sapienza e fisicità. (''[[La furia dei Baskerville]]'', p. 380)
===G===
[[File:Godzilla King of the Monsters (1956) Atomic ray.png|thumb|[[Haruo Nakajima]] nel ruolo del [[Godzilla|personaggio omonimo]] in ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'']]
*Un film cupo e drammatico, permeato da un senso di ineluttabilità del destino che prefigura la tragedia imminente. Fortemente influenzato dalla catastrofe atomica che ha colpito il Giappone al termine della seconda guerra mondiale e girato in un suggestivo bianco e nero, il film trascende le imperfezioni degli effetti speciali, puntando sulla forza simbolica della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'', p. 403)
*Difficile capire il motivo di un remake americano di un mostro simbolo del cinema fantastico giapponese. Difficile, perché il Godzilla di Emmerich potrebbe chiamarsi Ugo o con qualunque altro nome per quanto poco deve all'iconografia e alla storia del Godzilla giapponese. (''[[Godzilla (film 1998)|Godzilla]]'', p. 403)
*Dopo il tentativo poco riuscito e poco fedele di Roland Emmerich del 1998, Hollywood ci riprova e stavolta lo fa puntando a una maggiore fedeltà al prototipo sia nell'aspetto sia nel tipo di stroia che lo vede affrontare dei mostri giganteschi. Il risultato però non è dei migliori. Intanto, per essere un film di Godzilla, ci mette troppo tempo per mettere in scena il protagonista: Godzilla entra in azione solo nella seconda metà del film, dopo una fase introduttiva troppo lunga e poco entusiasmante, dedita alla creazione di un sottofondo drammatico banale, pieno di risaputezze sentimental-familiari. La scelta di un'ambientazione plumbea e notturna è figurativamente interessante, soprattutto se vista in relazione allo stile solitamente nitido e quasi solare dei film di Godzilla del passato, ma va di pari passo con una narrazione confusa e imprecisa. Se l'idea era quella di avvicinare il realismo di film come ''[[Cloverfield]]'', puntando a improvvisi squarci di luce e di chiarezza in un contesto oscuro, il risultato non è raggiunto: il film risulta solo poco avvincente e disordinato. (''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'', p. 404)
*Sarcastico e ferocemente distruttivo, è il film in cui [[Joe Dante]] è riuscito a riprendere lo spirito dei cartoon della Warner Bros da lui tanto amati (si veda il recente ''[[Looney Tunes: Back in Action|Looney Tunes Back in Action]]'', dal disastroso esito commerciale), abbinandolo ad atmosfere horror diluite con tono da commedia ''fantasy'', ottenendo una pellicola divertente, dinamica e piena di sana cattiveria. (''[[Gremlins]]'', p. 410)
*È un film divertente e brioso, ma manca della novità che caratterizza il precedente. [...] Si conferma la passione di Dante per i cartoni animati della Warner, così come la feroce ribalderia, loro caratteristica principale. (''[[Gremlins 2 - La nuova stirpe]]'', p. 410)
===H===
*Questo film non ha molto da offrire in più, rielaborando in modo più banale la stessa materia e puntando sull'estremizzazione degli effeti speciali. Il clima è sempre cupo e opprimente. Maggiore peso acquista la figura di [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] ([[Doug Bradley]]), il Cenobita puntaspilli, che diventa l'icona rappresentativa della serie. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno|Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'Inferno]]'', p. 429)
*Come già Lovecraft, Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. Gli squarci aperti sull'altra dimensione non sono rassicuranti, immersi nelle tenebre di un dolore senza fine, ma coloro che vi dimorano non sembrano infelici di farlo. Il film non è esente da difetti: dopo una mezz'ora inquietante e impeccabile, l'interesse cala e si fa più scontato, reiterando immagini di omicidi prevedibili e semplificando un po' troppo le promettenti premesse. Il tema del connubio indissolubile tra dolore e piacere è meramente enunciato, invece di scaturire naturalmente dalla storia e dalle situazioni. Resta però l'atmosfera sporca e malata che rende il film così diverso da altri horror degli anni '80, spesso puliti e asettici. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', p. 430)
*Il terzo episodio della serie, diretto con buona mano da Anthony Hickox, ha il piccolo problema di non aver nulla di nuovo da aggiungere e perciò non trova di meglio che ripetere la struttura dei film precedenti, introducendo nuovi personaggi che a loro volta entrano in contatto con il mondo delle ombre e ne vengono travolti. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''), p. 431)
*Seguito di ''Hellraiser - La stirpe maledetta'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. (''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', p. 431)
*Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. (''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', p. 432)
*Curioso e particolare, con una rara capacità di sorprendere e un copione solido e ben strutturato, il film si avvale anche della presenza della classica coppia vincente dell'horror, Lee e Cushing, come sempre autorevoli ed efficaci. (''[[Horror Express]]'', p. 444)
===I===
*Film pessimista e di buona spettacolarità, si avvale di una robusta interpretazione di [[Oliver Reed]] nel ruolo del licantropo. Gli effetti speciali sono buoni, anche se l'uomo lupo ha caratteristiche piuttosto ursine. (''[[L'implacabile condanna]]'', p. 461)
*Tratto con parecchie libertà da uno dei classici della fantascienza inglese, dell'ottimo [[John Wyndham]], è un film diseguale che però ben rappresenta, anche esteticamente, l'approccio britannico al fantahorror in rapporto a quello americano, più sbrigativo, dell'epoca. Più cura è data allo sviluppo dei personaggi e alle relazioni interpersonali, con il risultato che maggiore è la partecipazione dello spettatore alle loro vicende e migliore è conseguentemente l'impatto drammatico della storia. (''[[L'invasione dei mostri verdi]]'', p. 480)
===L===
*All'epoca le reazioni furono molto negative, ma il film, pur non riuscendo a fondere bene le sue due anime, è avvincente, curioso e interessante. L'ambientazione cinese conferisce nuovo vigore alla saga di Dracula e le scene di arti marziali, dirette dal non accreditato [[Chang Cheh]], sono belle e perfettamente inserite nel contesto. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'', p. 528)
*Splendida rilettura, fatta con spirito sottilmente cinefilo e partecipe, del vecchio cinema dell'orrore e del mito del licantropo, che concorre a rinnovare nello spirito e nelle tematiche. (''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', p. 552)
===M===
*Dopo il modesto ''[[La rivolta di Frankenstein]]'', Terence Fisher riprende possesso della serie prodotta dalla Hammer e lo fa con un film del tutto particolare, strano, nel quale il protagonista diventa un po' filosofo, interessato agli aspetti metafisici dell'esistenza e con una caratterizzazione misurata e positiva anche sotto l'aspetto psicologico. [...] Lo spunto narrativo è originale e lo svolgimento è ricco di amarezza e di ineluttabilità. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]'', p. 566)
*Dopo il successo di ''[[Yorga il vampiro]]'', ambientato nella contemporaneità, la Hammer pensa di attualizzare anche la sua serie draculiana, divenuta un po' esangue. Il risultato non piace quasi a nessuno, ma ha invece una sua vivacità e validità, purtroppo tra diverse banalità. Il gergo giovanile, l'abbigliamento e la musica rock sono vecchi già al momento dell'uscita del film. (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'', p. 606)
*È il film che ha definitivamente lanciato nel firmamento dell'horror la casa britannica Hammer e i suoi futuri divi, Peter Cushing e Christopher Lee. [...] Veloce, cinico, ricco di atmosfera è un film che rende di nuovo attraente un percorso già allora risaputo. (''[[La maschera di Frankenstein]]'', p. 585)
*Dopo il grande successo de ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', la Hammer attende parecchio per realizzarne il seguito e lo fa con un film modesto sotto tutti i profili. Diretto senza estro da [[Michael Carreras]], è articolato su una storia assai banale che riprende i motivi del film precedente, ma non riesce a bissarne la riuscita anche a causa di un cast senza attrattive. (''[[Il mistero della mummia]]'', p. 616)
*Il film è godibile, ma non molto incisivo, benché sia ben diretto da Peter Sasdy, elegante e a suo agio con il periodo storico, che riesce a rendere con una vivace convenzionalità, curando con ironica morbosità la creazione di uno strano ''ménage à trois''. (''[[La morte va a braccetto con le vergini]]'', p. 630)
*L'orrore e la gioia del cambiamento, le possibilità illimitate della genetica, la felicità e la corruzione dell'amore sono i cardini di un film di consunzione e di sfacelo umano, dove il protagonista tiene con scrupoloso puntiglio le proprie membra staccate dentro l'armadietto del bagno e osserva con divertita ironia l'orrore suscitato dal suo vomito che cola sul cibo per permettergli di digerirlo. Film di eccessi mai gratuiti, ''La mosca'' è quasi del tutto riuscito (solo l'irresolutezza di alcuni passaggi e lo schematismo di certe soluzioni macchiano la perfezione) e rappresenta un ottimo esempio di come un autore possa inserirsi comodamente in una produzione industriale senza snaturare le proprie idee. (''[[La mosca (film)|La mosca]]'', p. 633)
[[File:Flesh for Frankenstein (1973) Liver.png|thumb|[[Udo Kier]] nel ruolo del [[Victor Frankenstein|Barone Frankenstein]] ne ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]'']]
*La combinazione tra tradizionale e trasgressione avrebbe dovuto innescare una bomba commerciale che il tridimensionale avrebbe potuto valorizzare. In realtà, le cose non vanno come sperato. L'approccio di Morissey è raffinato e raggelante, non induce suspense né a risate, ma suscita un intermittente interesse intellettuale per l'irreverente genialità di alcuni spunti e l'accuratezza della confezione. (''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), p. 641)
*Sebbene appesantito da una prima parte verbosa, è un buon film, arrichito da diverse scene macabre ed evocative, come quella, che resta nella memoria, del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era finita per un incidente. (''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', p. 646)
===N===
*L'idea è geniale - la concretizzazione moderna dell'Uomo Nero delle fiabe - e la sua gestione da parte di un Craven ispirato è ricca di spunti interessanti anche da un punto di vista visuale. (''[[Nightmare - Dal profondo della notte]]'', p. 668)
*Dopo il capolavoro di Craven, il compito di portare avanti la serie cade sulle spalle di Jack Sholder che non riesce a trovare la stessa ispirazione e, a causa anche di una sceneggiatura (di David Chaskin) senza spunti originali, banalizza il personaggio di Freddy Krueger, cominciando il percorso che da personaggio orrorifico a tutto tondo lo tramuterà, film dopo film, in una sorta di macabro pagliaccio dalla battuta facile. (''[[Nightmare 2 - La rivincita]]'', p. 668)
*Brutale e senza pietà, il film crea le premesse per lo sviluppo del nuovo ''splatter'' pur non avendo con esso molto in comune se non la ferocia e la rappresentazione degli esseri umani come carne da macello. Purtroppo Hooper, pur vantando una successiva nutrita filmografia horror e pur avendo fatto ancora qualche buon film, non è più riuscito a trovae quella concentrazione e quella determinazione che fanno di questo film una pietra miliare dell'horror. (''[[Non aprite quella porta (film 1974)|Non aprite quella porta]]'', p. 678)
[[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski & De Rossi.png|thumb|[[Klaus Kinski]] e [[Barbara De Rossi]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']]
*Film sconclusionato e torpido che procede a strappi e strattoni come se mancassero dei pezzi, mettendo in scena una vicenda consunta che cerca di aggiornare con qualche tocco insolito. (''[[Nosferatu a Venezia]]'', p. 685)
*Film dell'orrore piuttosto atipico che evita ogni possibilità di generare suspense e tensione, ma mette in scena un vampiro che riprende con efficacia, grazie anche all'intensa interpretazione di [[Klaus Kinski]], una delle icone più persistenti nell'immaginario, quella del vampiro calvo e orrido del film di Murnau. Un vampiro quindi molto lontano dall'archetipo aristocratico e più o meno romantico prevalso nella cinematografia mondiale. (''[[Nosferatu, il principe della notte]]'', p. 685)
===O===
*Dopo ''[[Distruggete Frankenstein!]]'', la Hammer pensa che sia necessario ricominciare da capo nella serie di Frankenstein e fa piazza pulita: via Fisher, via Cushing. La regia è affidata a Jimmy Sangster, sceneggiatore dei primi Frankenstein hammeriani, che realizza una specie di remake de ''La maschera di Frankenstein'', accentuando i toni ironici e grotteschi e arrivando anche ad alcuni momenti apertamente comici, talvolta divertenti ma poco amalgamati con il resto del film che vorrebbe mantenersi nei binari dell'horror. Ralph Bates, allora in ascesa, fa un Frankenstein in linea con lo stile del film, ma non ha la pregnanza e la forza di convinzione di Cushing. Visivamente, il film è piuttosto povero ed è diretto senza molta immaginazione. Anche il mostro segna un ritorno a un concetto semplice e banale che i film di Fisher avevano invece caricato di significati complessi e interessanti. (''[[Gli orrori di Frankenstein]]'', pp. 722-723)
===P===
*Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennfer e gli insetti. (''[[Phenomena]]'', p. 747)
[[File:Profondo rosso fine.png|thumb|[[David Hemmings]] in ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'']]
*Teso e ricco di inquietudini sinistre, ''Profondo rosso'' è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il "giallo all'italiana", costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall'altro ne anticipa il superamento e l'abbandono verso lidi più soprannaturali. [...] Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiani. (''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'', p. 781)
===R===
*Seguito de ''[[La vendetta di Frankenstein]]'', è un film spurio nella serie di Frankenstein della Hammer: Francis non è molto interessato alle dinamiche filosofiche e psicologiche che nei film di Fisher avevano (e avrebbero) dominato la complessa figura di Frankenstein e le sue creazioni. (''[[La rivolta di Frankenstein]]'', p. 840)
[[File:Rodan (1956) landing.png|thumb|Scena di ''[[Rodan, il mostro alato]]'']]
*Questo film mantiene ancora alto il livello di drammaticità, lasciando poco spazio al ''camp'' e al ''divertissement'' giovanile che caratterizzano le future uscite – decisamente più ''fantasy'' che horror – di Godzilla e soci. Dinamico e divertente, caratterizzato da colori accesi e spettacolari, il film non delude chi si aspetta una rutilante cavalcata tra mostri e distruzioni. (''[[Rodan, il mostro alato]]'', p. 842)
===S===
*Per il suo secondo e ultimo (dopo ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'') film di Dracula ambientato nella contemporaneità, la Hammer decide di inserire Dracula in un contesto capitalistico facendone un po' come aveva fatto più simbolicamente [[Corrado Farina|Farina]] in ''[[...hanno cambiato faccia]]'', una specie di industriale che usa le armi del capitalismo per mettere in atto un terribile piano, così assurdo e globale da sembrare suggerito da Fu Manchu. Solo che l'idea è realizzata senza un adeguato intervento sul personaggio di Dracula che entra in scena a film ampiamente inoltrato, estraneo alla vicenda, e poco credibile nel contesto. Il film è comunque gradevole per la collaudata interpretazione della coppia Cushing-Lee e per il clima livido e autunnale della prima parte, più riuscita, ma questa rivisitazione bondiana del mito del vampiro manca di mordente. (''[[I satanici riti di Dracula]]'', pp. 858-859)
*È chiaramente un atto d'amore verso i vecchi film della Universal che cerca di ricreare, con i toni di una appassionata parodia, l'atmosfera da ''all together'' degli ultimi film del ciclo Universal. [...] I mostri sono ricreati con affetto e competenza e il ritmo è veloce. Purtroppo, però, la storia è banale, le situazioni non sono divertenti e il gruppetto di ragazzini è insopportabile. Buone le intenzioni, insomma, ma sostanzialmente un'occasione mancata. (''[[Scuola di mostri]]'', p. 871)
*Modesto capitolo dell'epopea filmica di [[Sherlock Holmes]], ha però il merito di immaginare lo scontro tra il più famoso degli assassini impuniti dell'epoca e la geniale mente deduttiva del personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle. L'ambientazione è suggestiva, ma il film ha un andamento piuttosto blando. (''[[Sherlock Holmes: notti di terrore]]'', p. 898)
*[[John Gilling|Gilling]] non riesce a infondere brio e interesse a questo film che conferma la breve serie della Mummia come la meno interessante tra quelle prodotte dalla Hammer (a parte il capostipite di Fisher, ovviamente). (''[[Il sudario della mummia]]'', p. 951)
===T===
*Raffinato, complesso, psicologicamente articolato, con una sceneggiatura piena di punti interessanti, il film è il capolavoro di [[Freddie Francis]] che, al servizio di una storia che gli permette di creare una cupa atmosfera gotica e macabra, dispiega al meglio le sue qualità visuali e di fine narratore. (''[[Il terrore viene dalla pioggia]]'', p. 974)
*''Found footage'' film con un'idea brillante alla base: la rivisitazione orrorifica e realistica di un mito delle fiabe nordiche. La lentezza del racconto, la camera traballante, le riprese mosse, le ripetizioni: i difetti tipici del ''format'' – o le sue caratteristiche tipiche, se preferite – ci sono tutti. [...] L'ambientazione norvegese, livida e piovosa, aiuta a creare un'atmosfera adatta al racconto. I troll sono realizzati abbastanza bene. Certo, se fosse stato più breve ne avrebbe guadagnato, ma è comunque un film curioso e di un certo intrattenimento. (''[[Troll Hunter]]'', p. 1004)
===U===
*È il film che, assieme a ''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', ha fondato le basi per la rinascita su basi moderne del genere licantropesco, all'epoca piuttosto in ribasso. Vivace, dinamico, orrorifico e ironico al tempo stesso, è diretto con brio e capacità da un [[Joe Dante]] all'apice dell'inventiva. (''[[L'ululato]]'', p. 1017)
*Film singolare nell'opera di Terence Fisher, risente dell'impianto teatrale originario ed è piuttosto statico e verboso, anche se i dialoghi, pur di maniera, non sono quasi mai banali e i caratteri appaiono ben costruiti, anche quelli delle figure di contorno, tra cui spicca il vecchio scienziato pronto alla morte pur di non tradire i suoi principi. Il tema dell'immortalità e dei conflitti morali che essa provoca ben si attiglia alle problematiche fisheriane su bene e male e il dottor Bonnet ha qualcosa, nella sua ostinazione egoistica e nel suo considerarsi al di sopra di una visione etica comune, del barone Frankenstein, del quale rappresenta una variante ancora più edonistica. (''[[L'uomo che ingannò la morte]]'', p. 1025)
===V===
*Tra i Carpenter della decadenza è uno dei più godibili sotto l'aspetto spettacolare e dell'intrattenimento. Girato con cadenze e ambientazioni da western, rivisita il mito vampiresco puntando sull'azione e su un confronto a tutto campo tra vampiri e cacciatori di vampiri. Che questi ultimi appartengano a una sorta di organizzazione segreta al soldo del Vaticano (!) che mira a sconfiggere il Male senza che nessuno lo sappia è un aspetto ironico e divertente che aggiunge un po' di sale a un copione risaputo e senza sorprese. (''[[Vampires]]'', p. 1037)
*La carica emotiva e patetica di questa storia è eccezionale e la regia di Fisher raggunge vertici di abilità e suggestione sia nella descrizione dell'immorale aristocrazia del tempo che dei bassifondi dove è costretto il mostro il quale, alla fine, irrompe in una festa dell'alta società per invocare l'aiuto di Frankenstein: irruzione del Male nel Bene o viceversa? Molti sapienti tocchi di umorismo nero e di cinismo condiscono un film nel quale la figura di Frankenstein, sempre interpretata con precisione e comunicativa da Peter Cushing, assume nuove sfaccettature psicologiche in un percorso che, proprio a partire da qui, si rende del tutto autonomo da quello dei vecchi film della Universal. (''[[La vendetta di Frankenstein]]'', pp. 1048-1049)
===W===
*Un horror veramente ''sui generis'', fortemente sostenuto da Christopher Lee, che lo ritiene il suo miglior film e nel quale certamente offre la sua migliore, più partecipe e sfaccettata, interpretazione. [...] Magico, terribile, pieno di spunti e di scene memorabili, [...] è un film assolutamente da vedere per avere un'altra prospettiva sull'horror. [...] Nonostante un apprezzato passaggio al Festival di Fantascienza di Trieste nel 1974, è stato colpevolmente ignorato all'epoca dai distributori italiani. (''[[The Wicker Man]]'', pp. 1080-1081)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Rudy Salvagnini, ''Dizionario dei film horror'', Bloodbuster, 2020, ISBN 9788894338553
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Salvagnini, Rudy}}
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
[[Categoria:Fumettisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Battaglia di Solferino
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Gaux
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Pier Carlo Boggio
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{{voce tematica}}
[[File:Yvon Bataille de Solferino Compiegne.jpg|thumb|upright=1.3|Napoleone III nella battaglia di Solferino (Adolphe Yvon, 1861)]]
Citazioni sulla '''battaglia di Solferino''' del 24 giugno 1859, nella seconda guerra d'indipendenza italiana.
*Fu Solferino «gran battaglia e gran vittoria», come il grido annunciò, ma per varie cause, come il difetto di coordinazione tra i vari corpi, mancò alla vittoria quel proseguimento da cui risulta la nota sentenza che grande generale non è quegli che vince, ma che sa trarre partito dalla vittoria. ([[Alfredo Panzini]])
*La battaglia di Solferino è la sola che nel XIX secolo, possa essere pareggiata, per l'estensione delle perdite che trasse seco, alle battaglie di Borodino, di Lipsia e di Waterloo. ([[Henry Dunant]])
*Ma Solferino non può dirsi compiuto finché non sia compiuta l'Italia col possesso di Roma e Venezia, nobili e desolate sorelle tenute a forza divelle dall'italiana famiglia. ([[Giuseppe Pezzarossa]])
*[[Battaglia di Magenta|Magenta]] e Solferino! Due nomi purpurei nella memoria, fioriture di sangue in quell'estate {{NDR|del 1859}}. I morti non si vedono più; portar via le tracce della morte è il primo lavoro dei vivi. Si vedono turcos, zuavi, granatieri della guardia dai berrettoni pelosi; bersaglieri piumati; si vedono a teste basse, via gli zaini, avanti ad ogni costo, alla baionetta, nel terribile azzardo della battaglia. ([[Alfredo Panzini]])
*Varii furono i giudizi sulla battaglia di Solferino. Si appuntò, dice Ferdinando Lecomte<ref>Ferdinand Lecomte (1826–1899), scrittore, storico e militare svizzero.</ref>, l'imperatore d'Austria<ref>[[Francesco Giuseppe I d'Austria]].</ref> d'aver voluto dare la battaglia di Solferino, avendo il Mincio alle spalle, invece di concentrare i suoi sforzi per assalire gli alleati al passaggio del fiume. L'armata austriaca avrebbe dovuto, secondo gli uni, restare nel quadrilatero; avrebbe dovuto, secondo altri, ripiegarsi sul Mincio quando incontrò gli alleati.<br>Tali rimproveri non sembrano abbastanza fondati; è pericoloso senza dubbio d'ingaggiar battaglia avendo un fiume alle spalle. A Friedland, per esempio, i Russi pagarono caro un tale errore. Ma nel caso speciale degli Austriaci, il Mincio, coperto da numerosi posti e da due fortezze, non presentava l'ordinario inconveniente di tali situazioni. ([[Pier Carlo Boggio]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Eventi degli anni 1850]]
[[Categoria:Storia d'Italia]]
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sezione Note
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[[File:Yvon Bataille de Solferino Compiegne.jpg|thumb|upright=1.3|Napoleone III nella battaglia di Solferino (Adolphe Yvon, 1861)]]
Citazioni sulla '''battaglia di Solferino''' del 24 giugno 1859, nella seconda guerra d'indipendenza italiana.
*Fu Solferino «gran battaglia e gran vittoria», come il grido annunciò, ma per varie cause, come il difetto di coordinazione tra i vari corpi, mancò alla vittoria quel proseguimento da cui risulta la nota sentenza che grande generale non è quegli che vince, ma che sa trarre partito dalla vittoria. ([[Alfredo Panzini]])
*La battaglia di Solferino è la sola che nel XIX secolo, possa essere pareggiata, per l'estensione delle perdite che trasse seco, alle battaglie di Borodino, di Lipsia e di Waterloo. ([[Henry Dunant]])
*Ma Solferino non può dirsi compiuto finché non sia compiuta l'Italia col possesso di Roma e Venezia, nobili e desolate sorelle tenute a forza divelle dall'italiana famiglia. ([[Giuseppe Pezzarossa]])
*[[Battaglia di Magenta|Magenta]] e Solferino! Due nomi purpurei nella memoria, fioriture di sangue in quell'estate {{NDR|del 1859}}. I morti non si vedono più; portar via le tracce della morte è il primo lavoro dei vivi. Si vedono turcos, zuavi, granatieri della guardia dai berrettoni pelosi; bersaglieri piumati; si vedono a teste basse, via gli zaini, avanti ad ogni costo, alla baionetta, nel terribile azzardo della battaglia. ([[Alfredo Panzini]])
*Varii furono i giudizi sulla battaglia di Solferino. Si appuntò, dice Ferdinando Lecomte<ref>Ferdinand Lecomte (1826–1899), scrittore, storico e militare svizzero.</ref>, l'imperatore d'Austria<ref>[[Francesco Giuseppe I d'Austria]].</ref> d'aver voluto dare la battaglia di Solferino, avendo il Mincio alle spalle, invece di concentrare i suoi sforzi per assalire gli alleati al passaggio del fiume. L'armata austriaca avrebbe dovuto, secondo gli uni, restare nel quadrilatero; avrebbe dovuto, secondo altri, ripiegarsi sul Mincio quando incontrò gli alleati.<br>Tali rimproveri non sembrano abbastanza fondati; è pericoloso senza dubbio d'ingaggiar battaglia avendo un fiume alle spalle. A Friedland, per esempio, i Russi pagarono caro un tale errore. Ma nel caso speciale degli Austriaci, il Mincio, coperto da numerosi posti e da due fortezze, non presentava l'ordinario inconveniente di tali situazioni. ([[Pier Carlo Boggio]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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Antonio Tentori
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2022-08-03T08:07:04Z
Mariomassone
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/* Filmografia */
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text/x-wiki
[[File:Antonio Tentori.jpg|thumb|Tentori nel 2017]]
'''Antonio Tentori''', noto anche con lo pseudonimo di '''Anthony Trenton''' (1960 – vivente), scrittore e sceneggiatore italiano.
{{int|Da ''[https://www.horrormagazine.it/6848/intervista-ad-antonio-tentori Intervista ad Antonio Tentori]''|Intervista di Gianfranco Staltari, ''Horrormagazine.it'', 20 giugno 2012}}
*{{NDR|Su [[Rutger Hauer]]}} Non è solo un grande attore, ma una persona carismatica e unica. È stato un onore parlare con lui e discutere alcune sfaccettature del personaggio di Van Helsing, che ha compreso e interpretato perfettamente.
*Ritengo che quella dei [[Vampiro|vampiri]] sia una moda fino a un certo punto, perché in realtà il cinema dei vampiri c’è sempre stato. È il mostro più popolare e più sfruttato dal cinema. Non mi piacciono i vampiri alla ''Twilight'', anche se ho visto tutti i film della serie.
*Penso che quello che scrivi ti rimane comunque dentro e quando ti trovi a scrivere un horror anche senza volerlo non puoi fare a meno di inserire certe idee e certe influenze che ti appartengono.
*Amo molto [[Howard Phillips Lovecraft|Lovecraft]] e a volte sono riuscito a inserire nei miei lavori qualcosa del suo mondo terribile.
*[[Paperino]] è tuttora una mia ossessione! Nel senso che fin da bambino è stato il mio personaggio preferito. Crescendo sono stato molto colpito da due film di Fulci, [[Non si sevizia un paperino]] e [[Lo squartatore di New York]], dove Paperino era presente in maniera inquietante.
{{int|Da ''L'arte del macabro''|Intervista di Claudio Bartolini, Lost Highway numero 4 (Anno II numero 03), 15 ottobre 2014}}
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre “D” di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''Nosferatu'' di Herzog) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*L’influenza del cinema di Dario Argento nel thriller e nell’horror italiano (ma anche nell’ambito dei due generi a livello internazionale) è stata ed è tuttora fondamentale. Molti autori italiani e stranieri si sono direttamente ispirati al suo cinema, anche se diversi di loro possedevano un proprio stile e un proprio linguaggio personale.
*Sono un cultore del cinema di Argento e per me ogni suo nuovo film rappresenta un evento.
*Penso che Argento abbia sempre seguito la stessa strada, a partire da L’uccello dalle piume di cristallo. Un proprio percorso d’autore che la critica più illuminata, come quella francese o americana, ha saputo individuare e capire, come dimostrano i ripetuti omaggi che sono stati tributati al suo cinema. Qualunque sia il prossimo progetto, Argento rimarrà fedele al suo stile, alla sua poetica, al suo linguaggio espressivo. Al suo cinema.
{{int|Da [https://www.sulromanzo.it/blog/dracula-3d-di-dario-argento-intervista-allo-sceneggiatore-antonio-tentori ''“Dracula 3D” di Dario Argento – Intervista allo sceneggiatore Antonio Tentori'']|Intervista di Paola Paoletti su ''[[Dracula 3D]]'', ''Sulromanzo.it'', 13 gennaio 2015}}
*[[Dracula (romanzo)|Dracula]] era un libro assolutamente imperdibile, dovevo leggerlo. Mi colpì, era un romanzo strano. Tutto sotto forma di diario, i personaggi principali Mina, Van Helsing, agiscono e interagiscono attraverso diari e lettere ad eccezione di Dracula, che è una presenza che rimane sempre dietro le quinte, come una sorta di emblema del male. Dracula è il nemico immortale che deve essere abbattuto e distrutto, come poi accadrà alla fine del romanzo. È stata una lettura coinvolgente che mi ha accompagnato nel tempo.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*''[[Shining]]'' è un film di culto a sé stante, comunque, sì, Kubrick ha tradito e ha tradito bene, se poi King non l'ha apprezzato è un discorso di competizione tra due autori.
*Non essere mai contenti, non fermarsi mai alle prime soluzioni questa è una cosa che mi ha insegnato Dario, cercare di andare sempre oltre... poi alla fine riesci a trovarla quella chiave giusta per scrivere quello che veramente vuoi scrivere. Perché altrimenti le prime soluzioni che vengono in mente rischiano di essere già viste, banali. Magari anche efficaci dal punto di vista della sceneggiatura, però non ti danno niente di più.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsinged è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
{{int|Da [http://www.milanonera.com/intervista-antonio-tentori/ ''Intervista a Antonio Tentori'']|Intervista di Enrico Luceri, ''Milanonera.com'', 5 maggio 2018}}
*[[Lucio Fulci]] è stato il mio maestro, il primo regista che ha creduto nelle mie potenzialità e mi ha dato la possibilità di scrivere per lui. I miei ricordi sono innumerevoli, perché oltre la collaborazione c’era anche un’amicizia e ci frequentavamo al di là dei film da realizzare.
*{{NDR|Su [[Lucio Fulci]]}} Era ironico e graffiante, sempre con la battuta pronta ed era poi un vero piacere ascoltare i suoi racconti e aneddoti di cinema e non. Ritengo che sia un autore ancora da considerare nella sua interezza.
*Fin da giovanissimo ho visto film, letto libri e fumetti, frequentato mostre d’arte, ascoltato musica: ho assorbito senz’altro tutto questo e poi il resto lo fa la fantasia e anche le mie esperienze, anche se trasformate o sublimate.
{{int|Da [http://www.kaleidoscopia.it/cinema-di-genere-intervista-allo-scrittore-e-sceneggiatore-antonio-tentori/ ''Cinema di genere. Intervista allo scrittore e sceneggiatore Antonio Tentori'']|Intervista di Ignazio Gori, ''Kaleidoscopia.it'', 24 aprile 2020}}
*Mio padre, [[Francesco Tentori Montalto|Francesco Tentori]], oltre a essere poeta è stato anche traduttore di molti autori spagnoli e sudamericani (Borges, per fare un nome su tutti) e in casa si parlava spesso di libri, ma anche di cinema. Credo che la poesia, intesa come sensibilità e ricerca, continui a influire positivamente sulla mia scrittura, cinematografica e non.
*Il cinema di [[Joe D’Amato]] è un cinema estremo, senza limiti. Ha infranto sicuramente la censura, che li vietava ai 14 e molto spesso ai 18 anni. Non ritengo che abbia eredi, perché era unico. Non ci sarà un altro come lui. [...] Può esserci un paragone tra il suo cinema e quello di [[Jesús Franco|Jess Franco]]. Soprattutto per i generi principalmente praticati da entrambi, ovvero l’horror, l’erotico e il porno.
*Il cinema di [[Bruno Mattei]] è cambiato con l’avvento del digitale, che ha sostituito la pellicola. Come tematiche i suoi film non sono cambiati, nel senso che rimangono film di “exploitation”. Orrore, sesso, violenza e sangue sono le tematiche che Bruno ha spesso affrontato nel suo cinema.
*La fine del cinema erotico inteso come genere è avvenuta gradualmente, perché all’inizio ha dovuto confrontarsi con il cinema hard. Poi però entrambi sono stati superati dal sesso in rete, per cui la fruizione ha cambiato nel tempo destinazione.
*La graduale scomparsa dei generi è stato un impoverimento del nostro cinema. Non si possono produrre soltanto commedie e film d’autore (o presunti tali). Ma ci dovrebbe essere una nuova regolamentazione del cinema, che permetta a tutti di poter produrre e distribuire i propri film.
==Filmografia==
*''[[Un gatto nel cervello]]'' (1990)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Tentori, Antonio}}
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Lucy Westenra
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2022-08-03T09:27:39Z
Mariomassone
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/* Citazioni su Lucy Westenra */
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text/x-wiki
[[File:Dracula (1973) - Fiona Lewis 3.png|thumb|Lucy Westenra interpretata da Fiona Lewis ne ''[[Il demone nero]]'']]
'''Lucy Westenra''', personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da [[Bram Stoker]].
==Citazioni di Lucy Westenra==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*{{NDR|Su [[John Seward]]}} È medico, e molto intelligente. Ma ci pensi? Ha solo ventinove anni, e dirige, tutto da solo, un enorme manicomio. [...] Lo ritengo uno degli uomini più energici che abbia mai visto, e insieme il più controllato. È assolutamente imperturbabile. Oh, riesco benissimo a immaginare lo straordinario potere che esercita sui suoi pazienti. Ha una maniera singolare di fissarti negli occhi, quasi volesse leggerti nel pensiero. Lo fa molto speso anche con me, ma io mi lusingo all'idea che in me trova un osso duro da rodere. Me lo dice il mio specchio. Hai mai provato a leggere il tuo volto? Io lo faccio, e t'assicuro che non è affatto uno studio da niente, e ti crea più problemi di quanto non possa credere chi non l'abbia mai tentato.
*Eccomi qui, avrò vent'anni a settembre, e finora non avevo mai ricevuto una proposta di matrimonio che fosse davvero tale, e oggi ne ho ricevuto tre. Ci pensi? ''Tre'' proposte in un giorno solo! Non è spaventoso? Mi dispiace, mi dispiace proprio tanto, per due di quei poverini. Oh, Mina, sono così felice che non so che cosa farei di me stessa. Tre proposte! Ma, per l'amor del cielo, non dirlo a nessuna delle ragazze, altrimenti si faranno chissà che idee stravaganti e si sentirebbero sminuite e offese se, il primo giorno che passeranno a casa, di proposte di matrimonio non ne ricevessero almeno sei.
*Agli uomini piace che le [[Donna|donne]], soprattutto le loro mogli, siano sincere come sono essi; e le donne, temo, non sempre sono leali come dovrebbero.
*Ricevere una domanda di [[matrimonio]] è bellissimo e tutto il resto, ma non è affatto una cosa che ti rende felice quando devi vedere un pover'uomo, che sai che ti ama sinceramente, andarsene col cuore infranto, e sapere, che, qualsiasi cosa possa dire in quel momento, tu esci per sempre dalla sua vita.
*Non ho esattamente sognato; ma sembrava tutto così vero. Volevo solo essere qui, dove siamo ora – e non so perché – avevo paura di qualcosa; ma di che cosa non so. Ricordo, anche se credo che stessi dormendo, di essere passata per varie strade e di avere poi attraversato il ponte. Passando ho visto un pesce saltar fuori dall'acqua, e mi sono fermata a guardare, e poi, mentre salivo la scalinata, ho sentito un sacco di cani abbaiare – e l'intera città è sembrata piena di cani che abbaiavano tutti insieme. Poi ho un vago ricordo di un qualcosa di lungo e di oscuro con gli occhi rossi, proprio come l'avevamo visto nel tramonto, e di qualcosa molto dolce e molto amaro che mi avvolgeva improvvisamente, e poi mi è sembrato di affondare in una profonda distesa d'acqua verde, e le mie orecchie risuonavano di un canto, come ho sentito dire che succede a chi sta per annegare; e poi ho sentito ogni cosa allontanarsi da me, e la mia anima mi è sembrata uscire dal corpo e galleggiare nell'aria. Mi è parso anche che a un certo punto il Faro occidentale venisse a trovarsi proprio sotto di me, e poi sono stata presa da una sensazione angosciosa, come se mi trovassi nel pieno di un terremoto, fino a che sono tornata indietro e ti ho visto che stavi scuotendo il mio corpo. Ti ho visto farlo, ancora prima di sentirtelo fare.
*Forse questo malessere e questa debolezza provocano un senso di egoismo che forza gli occhi della nostra anima e la nostra simpatia verso noi stessi, mentre la buona salute e l'energia lasciano le briglie sciolte all'amore, che così è libero di andare dove vuole nel pensiero e nei sentimenti.
*È come se avessi attraversato un lungo incubo e mi fossi appena risvegliata allo spettacolo del sole splendente e alla carezza della fresca aria mattutina. Ho un vago, incerto ricordo di lunghi, angosciosi momenti di attesa e timore: un'oscurità in cui non c'era neppure lo sprone della speranza a rendere più penoso lo stato di miseria; e quindi lunghe pause di oblio, e il riemergere alla vita come un tuffatore che risalga attraverso il peso schiacciante dell'acqua.
*Oh, la terribile lotta che ho dovuto sostenere tanto spesso contro il [[sonno]] in questi ultimi tempi; la sofferenza dell'insomnia e il tormento della paura di addormentarmi, con tutti gli ignoti orrori che il sonno ha in serbo per me! Come sono fortunati certuni che vivono liberi da timori, da angosce; per i quali il sonno è una benedizione che arriva ogni notte, e di null'altro è foriero se non di dolci sogni.
*Di lì a poco, riecco il sommesso ululato tra i cespugli, e un istante dopo un urto contro la finestra e una pioggia di vetri sul pavimento. La tendina è stata spostata da una folata di vento, e nell'apertura è apparsa la testa scarna di un grosso lupo grigio. Mamma ha gettato un grido di spavento, si è tirata faticosamente a sedere, cercando affannosamente qualcosa con cui difendersi. E tra l'altro, ha afferrato la collana di fiori che il dottor Van Helsing pretende che io tenga al collo, e me l'ha strappata. Per un secondo o due, è rimasta immobile, indicando il lupo, poi dalla gola le è uscito un suono strano, strozzato e orribile, e mamma è ricaduta, come colpita da un fulmine, battendo con la testa contro la mia fronte, tanto forte da stordirmi per un istante. La stanza e tutto quanto era in essa è sembrato rotearmi intorno. Tenevo gli occhi fissi alla finestra, ma il lupo ha ritratto il capo, e una vera e propria miriade di puntolini è sembrata penetrare attraverso il vetro rotto, girando e vorticando come quelle colonne di sabbia che, a detta dei viaggiatori, si levano dal deserto quando soffia il simun. Ho cercato di muovermi, ma ero come incantata, e il povero corpo della cara mamma, che già sembrava raffreddarsi – perché il suo cuore tanto amato aveva cessato di battere – mi teneva inchiodata; e per un istante ho perduto la conoscenza.
===Film===
*Ho tanta paura, Arthur. Io non sono mai stata sonnambula, mai stata così debole. E continuo ad avere quegli orribili incubi. Nel buio che mi circonda c'è qualcosa di dolce e di tremendo che mi consuma. (''[[Il demone nero]]'')
*L'abbazia a me ricorda sempre quel vecchio e famoso brindisi: "Le alte campate, nude le mura intorno, equa le nostre risa fanno, e di risa di defunti sanno! [...] Alzo la coppa per i già defunti, e urrà per il primo che giacerà!" (''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'')
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Ridi quanto vuoi. Io trovo che sia affascinante. (''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'')
====''[[Nosferatu, il principe della notte]]''====
*Il Signore è così lontano da noi nell'ora del bisogno.
*Dottor Van Helsing, ritiene possibile che siamo diventati tutti folli e che un giorno ci risvegliamo con delle camicie di forza?
*La morte è inevitabile. Alla fine saremo tutti soli. Le stelle ci vengono incontro confusamente. Il tempo scorre. I fiumi scorrono senza di noi. Solo la morte è crudelmente certa.
*La salvazione può avvenire soltanto da noi stessi.
*Lei può avere la sicurezza che niente, niente, neanche l'impensabile, potrà farmi cedere.
*La fede è quella sorprendente facoltà data all'uomo che ci da la capacità di credere in cose che noi sappiamo essere false.
====''[[Dracula di Bram Stoker]]''====
*Il tuo ambizioso John Harker ti sta costringendo a imparare a usare quella ridicola macchina quando invece potrebbe costringerti a commettere indicibili atti di disperata passione sul pavimento del salotto.
*Il mio animo abbandona il mio corpo. [...] Non ho mai provato sensazioni tanto angoscianti. Non riuscivo a tornare da te, sono completamente sconvolta. [...] Dovevo! Era come se mi trascinasse, mi attirasse, e io ho perso il controllo. [...] Aveva gli occhi rossi. [...] Avverto ancora il sapore del suo sangue in bocca.
*Aiutatemi, Jack. Non so che cosa mi stia accadendo. Sto cambiando, lo sento. Odo ogni cosa, sento i domestici dall'altro lato della casa che bisbigliano, sento i topi in soffitta muoversi come elefanti. Ma ho degli orribili incubi, Jack. Gli occhi...
*Vieni a me, Arthur. Lascia quegli esseri e vieni da me. Le mie braccia hanno fame di te. Baciami e accarezzami, mio caro sposo, ti prego.
==Citazioni su Lucy Westenra==
*Dovete cercare di capire. Questa non è Lucy, la sorella che amavate. È un involucro posseduto e controllato dal contagio di Dracula. Per liberarle l'anima e darla eterno riposo, dobbiamo distruggere per sempre quell'involucro. Credetemi, non esiste altro mezzo. ([[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], ''[[Dracula il vampiro]]'')
*Lucy è la vittima sessuale per eccellenza, è sottoposta agli atti esplicitamente erotici di Dracula, e ad atti implicitamente erotici dal dottor Seward (le trasfusioni di sangue). ([[Fabio Giovannini]])
*Lucy è un nome triste. Stoker si è ispirato alla poesia di William Wordsworth ''Lucy'', dove si canta una Lucy che anche da morta vive eternizzata nella natura. Lucy è stato sempre un nome adeguato ai personaggi letterari più sventurati o legati alla morte: persino nella ''Capanna dello zio Tom'' di Harriet Beecher Stowe c'è una negra Lucy che si annega quando gli schiavisti le sottraggono il figlio. E anche la Lucia manzoniana subisce parecchie traversie... ([[Fabio Giovannini]])
*Lucy respirava pesantemente, e il suo volto aveva un'espressione orribile, con la bocca semiaperta a rivelare le gengive pallide. I suoi denti, nella poca e incerta luce, sembravano più lunghi e aguzzi di quanto non ci erano sembrati di mattina. In particolare, per un qualche gioco di luce, erano i canini a parere più lunghi e aguzzi degli altri. ([[John Seward]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'')
*Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più. ([[Asia Argento]])
*Mina e Lucy, le ragazze infettate dal Conte, vivono in una società vittoriana piena di prescrizioni su quale sia la cosa giusta da fare, e sono spaventate dalla loro complicità involontaria con le forze oscure, il loro anelito verso tutto ciò che non si può sentire né tantomeno esprimere ad alta voce. È proprio questo a terrorizzarle di più: non tanto quello che non sanno del nemico, ma tutto ciò che sanno bene di loro stesse. ([[Claudia Durastanti]])
*Proprio sopra la giugulare esterna c'erano due punture, non grandi, ma dall'aspetto ripugnante. Non vi era segno di infezione, ma i bordi erano bianchicci e slabbrati, come se fossero stati rosicchiati. Mi è subito venuto in mente che quella ferita, o cos'altro fosse, potesse essere la causa di quella evidente perdita di sangue; ma come ho formulato l'idea l'ho subito abbandonata, dato che si trattava di un'ipotesi insostenibile. Tutto il letto si sarebbe tinto di scarlatto con il sangue che Lucy doveva aver perso per arrivare al pallore che aveva prima della trasfusione. ([[John Seward]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'')
*Se con [[Renfield]] siamo dentro le psicosi, con Lucy entriamo nelle nevrosi. L'isteria che Bram Stoker usa per questo suo romanzo è quella che oggi definiremmo «dissociativa», quella che conduce allo sdoppiamento di personalità. E con questa forma egli ci riporta dentro alla tematica del comportamento antitetico in una stessa personalità: l'isteria di Lucy si esprime con il sonnambulismo, che si manifesta con azioni che la signorina compie in stato di incoscienza, di trance, anche se una trance in movimento. Una condizione straordinaria poiché si possono avere esperienze, fare incontri senza ricordarli quando si passa allo stato di veglia. Ed è in fase sonnambulica che diventa preda di Dracula. ([[Vittorino Andreoli]])
===''[[Dracula di Bram Stoker]]''===
*Lucy è una ragazza pura e virtuosa, ma devo ammettere che il suo modo di parlare così ardito a volte mi scandalizza. ([[Mina Murray]])
*Jonathan ritiene che il dire tutto quello che passa per la testa sia un difetto dell'aristocrazia. La verità è che io ammiro Lucy, e non mi sorprende che gli uomini le si accalchino intorno. Vorrei tanto essere carina e adorata come lei. ([[Mina Murray]])
*Direi che la signorina Lucy è più calorosa di una sposa di giugno che cavalca nuda un cavallo senza sella in mezzo al Sahara.
*Lucy non è la casuale vittima di un mero incidente, lo capite, no? È un'adepta volontaria, una sfrenata seguace, una licenziosa seguace, oserei dire una devota discepola! È la concubina del Diavolo! ([[Abraham Van Helsing]])
*– Dottore, com'è morta Lucy?<br>– Be'...<br>– Ha sofferto molto?<br>– Sì, ha sofferto molto! Ma poi le abbiamo tagliato la testa, conficcato un paletto nel cuore e l'abbiamo arsa; finalmente ha trovato la pace.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Westenra, Lucy}}
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi di Dracula]]
[[Categoria:Personaggi teatrali]]
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Jonathan Harker
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Mariomassone
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/* Film */
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[[File:Dracula (1958) trailer - John Van Eyssen.png|thumb|Harker interpretato da John Van Eyssen in ''[[Dracula il vampiro]]'' nel 1958]]
'''Jonathan Harker''', personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da [[Bram Stoker]].
==Citazioni di Jonathan Harker==
{{cronologico}}
===''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''===
*Mi sembra che più ci si sposta verso [[Oriente]] meno puntuali siano i treni. Come saranno in Cina?
*A che razza di luogo ero mai approdato, e tra che gente? Che tetra avventura era quella in cui mi ero imbarcato? Dovevo considerarlo un episodio corrente nella vita dell'impiegato di uno studio legale spedito a delucidare a uno straniero l'acquisto di una proprietà a Londra? Impiegato di uno studio legale! A Mina la definizione non garberebbe. Procuratore legale, piuttosto, perché, proprio sul punto di lasciare Londra, m'è giunta comunicazione che avevo superato l'esame; e ora sono un procuratore legale a pieno diritto!
*Quando il Conte si è chinato su di me e le sue mani mi hanno toccato, non ho potuto reprimere un brivido. Può anche darsi che fosse colpa del suo alito fetido; comunque sono stato colto da un terribile senso di nausea, che per quanto mi sforzassi non sono riuscito a nascondere.
*Dicono che coloro i quali sono in punto di morte, per lo più rendano l'anima nei momenti di transizione, all'alba e al mutare della marea; e chiunque abbia sperimentato, quando sia stanco, e come incollato al suo posto, quella trasformazione che ha luogo nell'atmosfera, non faticherà a credermi.
*Benedetta sia quella buona, buonissima donna che m'ha messo il [[rosario]] al collo!, perché, ogniqualvolta lo tocco, mi è di conforto e mi dà forza. È strano che un oggetto che mi è stato insegnato a considerare con diffidenza, come alcunché di idolatrico, possa essere di tanto aiuto in momenti di solitudine e turbamento.
*Siamo nel dicianovesimo secolo, oggigiorno, ed è un secolo implacabile. Pure, se i sensi non m'ingannano, quelli andati avevano e conservano poteri loro propri, che la "modernità" non basta a uccidere.
*Dio misericordioso! Dammi la calma, perché appena fuori da questa strada sta in agguato la follia.
*Nulla può esserci di più spaventoso di quelle atroci donne, le quali volevano – le quali ''vogliono'' – succhiarmi il sangue.
*Sono andato in camera mia e mi sono messo a letto e, strano a dirsi, ho dormito senza sogni. La disperazione ha le sue calme.
*Nessuno, finché non abbia passato una notte di tormenti, può sapere quanto dolce, quanto caro al suo cuore e al suo occhio può essere il mattino.
*Quello era l'essere cui davo una mano per trasferirsi a Londra dove, forse per secoli e secoli, tra i milioni di abitanti della città brulicante, avrebbe saziato la sua brama di sangue e creato una nuova, sempre più vasta genia di mezzi demoni con cui dare addosso agli indifesi. Un pensiero che mi faceva salire le fiamme al cervello, e sono stato colto dal violento desiderio di liberare il mondo da siffatto mostro.
*Sono solo nel castelo con quelle atroci donne. Puah! Anche Mina è una donna, ma tra loro non c'è niente in comune. Quelle sono demoni dell'abisso!
*Devo continuare a scrivere a ogni costo, perché non oso soffermarmi a pensare.
*Lo sapete che posto è quello? Avete voi visto quello spaventoso covo di infamie infernali, dove la luce stessa della luna è pullulante di forme immonde, e ogni granello di polvere che rotea nell'aria è l'embrione di un mostro vorace? Avete voi sentito le labbra del Vampiro sulla vostra gola?
===''[[I poteri delle tenebre (Islanda)|I poteri delle tenebre]]''===
*Sono sempre più curioso: non capita tutti i giorni d'incontrare un nobile ungherese – o meglio, transilvano – che abita in un antico castello tra montagne desolate, al margine estremo del mondo civilizzato, eppure capace di scrivere lettere in un impeccabile inglese con tutta la disinvoltura di una persona colta e istruita, mentre negozia con legali e agenti immobiliari per l'acquisto di una casa nel cuore di Londra. Un uomo simile dev'essere a dir poco formidabile.
*La superstizione ha messo radici profonde in questo Paese e mi rincresce di non poter scoprire di più sul conto, e sul modo di pensare, di coloro che vi abitano. Sarebbe interessante esplorare le ingenue credenze che sono ancora così vive da queste parti, anche se delle persone moderne – come il sottoscritto – le riterrebbero soltanto storie da vecchie comari, dato che sono il retaggio di un pensiero pagano, testimonianza di usanze che appartengono a un'epoca ormai passata.
*La [[superstizione]] è contagiosa come la peste.
*Non sono molto suscettibile al fascino femminile – anzi, vengo considerato alquanto impassibile e riservato, e fin da quando ero solo un ragazzo non ho mai amato nessun'altra, a parte la mia [[Mina Murray|Wilma]]. Ma osservando la giovane mentre mi parlava, mi sono reso conto che mi era impossibile staccare gli occhi da lei.
*Sono certo che in questo castello non tutto è come sembra. Ma noi avvocati abbiamo la tendenza a essere scettici – la diffidenza è il nostro spirito ombra.
*Ero turbato perché chiaramente il Conte non era del tutto sano di mente, e anche se era anziano e canuto, avevo il sospetto che non sarei stato in grado di contrastare la sua forza e la sua agilità, dal momento che si vantava di essere un discendente di [[Attila]], re degli [[unni]]. Sembra che in questo Castello ci si debba aspettare di tutto.
*I medici s'interrogano sulla possibile natura contagiosa delle malattie psichiatriche, ma mi chiedo perché non riescano a immaginare infezioni mentali in grado di indebolire il pensiero e la volontà allo stesso modo in cui il colera e la difterite indeboliscono il corpo. E nulla esclude l'eventualità che tali germi possano rimanere dormienti per anni, se non addirittura per secoli. Non sono uno psicologo né un dottore, nondimeno ho raggiunto una mia conclusione al riguardo. Non sono in grado, anche se lo vorrei molto, di spiegarlo a parole, tuttavia lo sento chiaramente: così come una persona può cadere malata per vari fattori esterni, lo stesso è capitato a me. Che queste cause siano mentali o meno, hanno suscitato in me visioni ed emozioni che non avevo mai sperimentato prima d'ora – e che possono essere definite solo come nefaste!
*Mia cara Wilma, mi rivolgo a te, come un uomo cattolico si rivolgerebbe alla Vergine Maria, nell'ora della tentazione. C'è un'altra immagine che continua a occuparmi l'occhio della mente, oscurando il tuo viso al punto che il mio spirito non riesce più a scorgerlo, e quando cerco conforto nel ricordo dei nostri momenti più felici – quando ci capivamo l'un l'altra, anche senza dire una parola, e guardavamo speranzosi al futuro e progettavamo di vivere e lavorare insieme in armonia – ecco emergere un altro ricordo che soffoca ogni altra cosa e mi affligge come una febbre, un veleno, un'ebbrezza. E quando apro le braccia... non sei tu.
*Si discute molto dell'[[ipnosi]]. Non ho mai provato a sottopormi a questo trattamento ma, in qualità di avvocato, ho seguito casi in cui veniva usato come giustificazione dei reati commessi. Sono sempre stato convinto che il cosiddetto stato ipnotico non sia altro che una mancanza di fibra morale o di forza di volontà, e non ho mai voluto accettarlo come scusa legittima in un procedimento legale. Se gli uomini di legge lo riconoscessero e lo usassero come argomentazione, si arriverebbe a una grande confusione sulla bussola morale e sulla responsabilità delle persone. Sarebbe fin troppo comodo, per tutti gli uomini deboli, avere a disposizione un tale stratagemma e poter dunque addossare la colpa a qualcun altro, a qualcuno di talmente malvagio che non ci sarebbe stato modo di opporgli resistenza. Se così fosse, la società sprofonderebbe nel caos.
*L'[[inferno]] non è una mera invenzione dei teologi ed è proprio qui, sulla terra. Io stesso ne ho raggiunto i confini e ho visto i diavoli compiere la loro opera.
*Il Conte ha grande dimestichezza con la situazione politica attuale, tuttavia fatico a capire in quale ideologia si riconosca. Sotto certi aspetti sembra molto liberale, come un vero rivoluzionario, mentre su altri argomenti, le sue vedute sono talmente superate che sembra più conservatore di tanti reazionari.
*Dio solo sa se riuscirò mai a uscire vivo di qui. Non so nemmeno mettere per iscritto quale tra i miei sospetti sia il più allarmante, ma credo di aver compreso in queste ultime settimane la portata del pericolo che incombe sull'umanità – un pericolo di cui i più sono del tutto ignari. Ma questa minaccia è di tale natura che tutte le persone di buona volontà devono unirsi per lottare contro di essa, indipendentemente dal credo o la nazionalità a cui appartengo.
*Con l'astuzia e il coraggio, un uomo può difendersi dalle minacce che giungono dall'esterno, ma i pericoli che originano dall'interno – dall'uomo stesso – sono molto più difficili da tenere a bada. Una cittadella protetta da una guarnigione in cui si annidano traditori, per quanto inespugnabile possa essere, non è immune al rischio, e io... anch'io sto lottando conro un potere troppo grande per le mie forze.
===Film===
*Che è successo al conte Dracula? Sono scappato dal castello. Lui mi ha inseguito insieme agli altri. Erano vampiri giganti con enormi denti. Volevano succhiarmi il sangue. Non l'ho sognato. Erano dei vampiri! Li ho visti nelle bare. Perché non vuole credermi? (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'')
*L'opera è straordinaria. La musica è carica d'amore, di odio, di sensualità e di sfrenata passione! Tutte cose che nella mia vita sono riuscito a reprimere. (''[[Dracula: morto e contento]]'')
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. (''[[Dracula 3D]]'')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. (''[[Dracula 3D]]'')
====''[[Dracula il vampiro]]''====
*Siccome non c'erano altri mezzi di trasporto, sono stato costretto a percorrere a piedi gli ultimi chilometri che ancora mi separavano dal castello di Dracula. Il castello mi è parso del tutto normale nella calda luce del sole pomeridiano. Non c'era nulla di strano, ma una cosa mi ha fatto impressione: non si sentivano uccelli cantare.
*Finalmente ho conosciuto il conte Dracula. Come speravo, egli è convinto che io sia qui per occuparmi dei suoi libri. Non mi rimane ora che attendere la luce del giorno. Poi, con l'aiuto di Dio, porrò fine per sempre al regno di terrore di quest'uomo.
*Sono divenuto vittima di Dracula e della donna che è in suo potere. Forse sono condannato a divenire uno di loro. Se così fosse, che la persona che troverà il mio corpo sappia ciò che è necessario fare per poter liberare la mia anima.
====''[[Nosferatu, il principe della notte]]''====
*Sarà bello stare lontano da questa città per un po'. Stare lontano da questi canali che finiscono per portarti sempre al punto di partenza.
*{{NDR|Sulla [[Transilvania]]}} È una regione misteriosa dove, stranamente, esiste ancora qualche lupo e la gente crede ancora agli spiriti.
*Ho fatto un brutto sogno che cerco di dimenticare. Questo castello è così strano, che a volte mi chiedo se non sia parte di quel sogno. Tutto nel castello sembra così irreale.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Harker, Jonathan}}
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi di Dracula]]
[[Categoria:Personaggi teatrali]]
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Discussioni utente:AlbertoNonSocial
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AlbertoNonSocial
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/* Cosa c'entra */
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{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:30, 28 dic 2021 (CET)}}
== Re: Non iscritto ==
Ciao AlbertoNonSocial,
nessun problema, la tua domanda è più che lecita! Una volta che ti iscrivi ad un progetto (''vedo che la tua utenza principale è su Wikipedia'') l'utenza viene propagata su tutti gli altri come puoi vedere da [https://meta.wikimedia.org/wiki/Special:CentralAuth?target=AlbertoNonSocial qui].
Un saluto --[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:45, 28 dic 2021 (CET)
== Re: Palindromi miei ==
Ciao,
purtroppo no, non sono ammesse cose personali. Vale il concetto di Wikipedia, il personaggio citato deve essere enciclopedico. Al massimo li puoi mettere sulla tua pagina utente, comunque con moderazione (''nel senso he non deve diventare un tuo sito personale ;-)'') --[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 17:43, 29 dic 2021 (CET)
E metterli in una sandbox? [[Utente:AlbertoNonSocial|AlbertoNonSocial]] ([[Discussioni utente:AlbertoNonSocial|scrivimi]]) 17:45, 29 dic 2021 (CET)
: Se la sandbox è una sottopagina della tua pagina utente può andar bene, altrimenti verrebbe certamente cancellata. --[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 17:48, 29 dic 2021 (CET)
:: Se vuoi metterli in una pagina separata puoi farlo semplicemente aggiungendo il nome che vuoi alla tua pagina, per esempio: https://it.wikiquote.org/wiki/Utente:AlbertoNonSocial/palindromimiei quindi premi Crea. --[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 18:35, 29 dic 2021 (CET)
== Re: Wikificazione pagina Ivan Graziani ==
A me sembra vada abbastanza bene. Il template puoi rimuoverlo in autonomia se la pagina ti sembra a posto. Noto due minuzie: i nomi dei dischi dovrebbero essere in corsivo e la scritta etichetta in grassetto come indicato in [[Wikiquote:Modello_di_voce#Musicisti]]. --[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 07:55, 31 dic 2021 (CET)
== Graziani ==
Va bene, penso che hai fatto un buon lavoro. E sì, la citazione deve essere un estratto fedele (e significativo) dell'originale: fare un taglia e cuci oppure omettere qualcosa, può equivalere a manomettere, alterare in certi casi il senso o la compiutezza. Grazie a te.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 20:35, 1 gen 2022 (CET)
==Citazioni da controllare==
Giusto, andavano separate. Quando non conosci i testi, puoi sempre dare un'occhiata al web e controllare in più pagine, o meglio ancora, ascoltare i testi cantati, per esempio su YouTube.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:46, 8 gen 2022 (CET)
== Cosa c'entra ==
...a quanto pare qui posso scrivere. Correggi per favore quel '''cosa centra''' su Damien Karras. O le linee guida possono prevaricare anche la lingua italiana? [[Utente:AlbertoNonSocial|AlbertoNonSocial]] ([[Discussioni utente:AlbertoNonSocial|scrivimi]])
:Ciao! Qui sei su Wikiquote, non su Wikipedia. Evita di portare avanti su Wikiquote le tue diatribe personali. Grazie. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 17:20, 29 lug 2022 (CEST)
Sì, scusatemi. Ma quell'errore di italiano mi ha dato proprio fastidio. Una domanda (poi la pianto): questo msg mandato da qui è arrivato al destinatario? [[Utente:AlbertoNonSocial|AlbertoNonSocial]] ([[Discussioni utente:AlbertoNonSocial|scrivimi]]) 17:27, 29 lug 2022 (CEST)
:'''Niente attacchi personali''', per cortesia. In un progetto collaborativo come Wikiquote o Wikipedia tutti gli utenti devono attenersi a precise regole di condotta. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 17:35, 29 lug 2022 (CEST)
Niente attacchi personali, giustissimo. Allora rifaccio la domanda in modo generico. Dimentica quello che ho scritto sopra. Se io mando un messaggio a un utente su un altro progetto tramite un ping (che è rimasto rosso) mi puoi dire, gentilmente, se questo gli arriva oppure no? è una domanda di carattere tecnico, non un attacco. Dimmi solo sì o no, per favore. Scusami e buona serata. [[Utente:AlbertoNonSocial|AlbertoNonSocial]] ([[Discussioni utente:AlbertoNonSocial|scrivimi]]) 17:43, 29 lug 2022 (CEST)
Ah, già, {{at|Dread83}} [[Utente:AlbertoNonSocial|AlbertoNonSocial]] ([[Discussioni utente:AlbertoNonSocial|scrivimi]]) 17:59, 29 lug 2022 (CEST)
:Il consiglio che ti do, al momento, è di lasciar passare il blocco su Wikipedia in tranquillità, senza importunare gli altri utenti. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 17:05, 30 lug 2022 (CEST)
{{at|Dread83}} Si, certo, anche se '''importunare''' mi sembra proprio esagerato. Ciao. [[Utente:AlbertoNonSocial|AlbertoNonSocial]] ([[Discussioni utente:AlbertoNonSocial|scrivimi]]) 18:05, 30 lug 2022 (CEST)
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Invasione russa dell'Ucraina del 2022
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[[File:2022 Russian invasion of Ukraine.svg|thumb|]]
Citazioni sull''''invasione russa dell'Ucraina del 2022'''.
==Citazioni==
*A quanto pare [...] la Russia si staccherà da Internet come noi lo conosciamo e blinderà un web tutto suo, come hanno fatto da lungo tempo i cinesi. A quel punto, sarà estremamente difficile comunicare con la Russia sia via social che per email. [...] Le ripercussioni di questa decisione non tarderanno a farsi sentire in tutta Europa. Un’Europa sempre più sola, sempre più divisa e sempre più debole, prima orfana della Gran Bretagna poi disunita sulla guerra in Ucraina. ([[David Grieco]])
*Abbiamo assistito, in queste settimane – con un profondo senso di angoscia - a scene di violenza sui civili, anziani donne e bambini, all’uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà. L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha alcuna giustificazione... La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’[[imperialismo]] e del [[colonialismo]]. L’incendio appiccato alle regole della comunità internazionale appare devastante; destinato a propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermarlo subito, scongiurando il pericolo del moltiplicarsi, dalla stessa parte, di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini. Per tutte queste ragioni la [[solidarietà]], che va espressa e praticata nei confronti dell’[[Ucraina]], deve essere ferma e coesa. È possibile che questo comporti alcuni sacrifici. Ma questi avrebbero portata di gran lunga inferiore rispetto a quelli che sarebbe inevitabile subire se quella deriva di aggressività bellica non venisse fermata subito. ([[Sergio Mattarella]])
*Abbiamo fatto così tanti passi avanti e ora questo improvviso passo indietro nella storia. ([[Romano Prodi]])
*Ai pacifisti russi che ora piangono, chiedo: dove eravate quando il nostro popolo veniva perseguitato nel Donbass? Vi svegliate solo oggi perché avete paura delle sanzioni, perché i vostri figli studiano in Occidente. Andate via, emigrate, andate dove spendete i soldi che vi paga quello Stato russo che tanto disprezzate. ([[Nikita Sergeevič Michalkov]])
*C’è una lunga fila di persone che vuole arruolarsi, ma non abbiamo abbastanza armi per loro. [...] Sono persone normali, spesso non hanno mai combattuto, e sono in fila per unirsi a noi. È estremamente toccante, una grande dimostrazione di quanto il popolo ucraino odi Putin e sia contro l’aggressione russa. ([[Petro Oleksijovyč Porošenko]])
*C'è un tempo per tacere e uno per parlare. C'è un tempo per ricordare le colpe della Nato e uno per aiutare un popolo di resistenti contro un tiranno invasore. ([[Nicola Piovani]])
*Cercando di conservare la calma nonostante le immagini raccapriccianti che provengono dal fronte ucraino, non si può fare a meno di riflettere sulla fragilità dell’Unione Europea, priva di un suo governo e di un suo esercito che oggi avrebbero potuto legittimamente e concretamente tenere testa alle mire espansionistiche russe. ([[David Grieco]])
*Che cosa devono fare la Nato, l'America e l'Europa davanti alle azioni della Russia? Devono alzare le braccia e dire "prego, si accomodi"? Discutiamo ragionevolmente, ma ancora non abbiamo capito che la tecnica di Putin è quella del carciofo. ([[Antonio Caprarica]])
*Ci avete pensato? Se in Russia ci fosse la democrazia, tutto questo non sarebbe accaduto. La guerra folle cui stiamo assistendo, la colata di prepotenza e nostalgie imperiali, sarebbe impensabile. Ma la democrazia, in Russia, non c’è. C’è un uomo al comando, da ventidue anni: sempre più solo, ossessionato, imperscrutabile. Noi europei l’abbiamo accettato, con molta rassegnazione e un po’ di cinismo. ([[Beppe Severgnini]])
*Coloro che hanno concepito questa guerra vogliono solo una cosa: rimanere al potere per sempre, vivere in pomposi palazzi pacchiani, navigare su yacht paragonabili per stazza e costi all'intera Marina russa, godendo di un potere illimitato e di una completa impunità. Per raggiungere questo obiettivo sono disposti a sacrificare tutte le vite necessarie. Migliaia di russi e ucraini sono già morti solo per questo. ([[Boris Bondarev]])
*È così straziante per me che Putin stia mettendo in atto le proprie insicurezze, i propri risentimenti e le proprie lamentele contro il popolo ucraino conducendo una guerra contro uno stato più piccolo che è totalmente immotivata. Ci dice davvero tutto ciò che dobbiamo sapere su Putin. ([[Hillary Clinton]])
*Gli Ucraini stanno combattendo anche per noi, forse non per ciò che siamo diventati ma per ciò che fummo e che ancora potremmo essere. Nelle periferie di Kiev, nelle steppe sconfinate del Nipro, lungo le rive del Mar Nero, combattono idealmente i nostri nonni, quelle donne e quegli uomini estinti che, nella loro giovinezza, pur consapevoli della forza preponderante del nemico, presero le armi contro la violenza nazi-fascista. ([[Antonio Scurati]])
*Il fallito tentativo di annessione o, più semplicemente, di occupazione di tutta l’Ucraina ha fatto infuriare il presidente [[Vladimir Putin|Putin]] e adesso, a giudicare dalle azioni militari dell’esercito russo, i generali russi hanno avuto l’ordine di distruggere città e villaggi, uccidere la popolazione civile e semplicemente far sì che l’Ucraina non esista più! ([[Andrej Kurkov]])
*Il mio Paese e il mio popolo vengono bombardati. Amici e familiari si nascondono. Il mio sangue e le mie radici provengono sia dalla Russia che dall'Ucraina. Sono divisa in due mentre guardo l'orrore che si svolge, il paese distrutto, le famiglie sfollate, le loro intere vite giacciono in frammenti carbonizzati intorno a loro. ([[Milla Jovovich]])
*Il pacifismo non è un’opzione in questo conflitto. L’unico modo per resistere a Putin è con la forza. Gli invasori dicono sempre di volere la pace, perché è il modo per sovrastare le vittime. Anche Hitler diceva di volere la pace nella Francia occupata dai nazisti. ([[Slavoj Žižek]])
*Il primo punto del manifesto del [[genocidio]] ucraino è stata la negazione dell’esistenza del popolo ucraino. Insegnanti, sportivi, artisti, semplicemente i civili che parlavano ucraino venivano umiliati e [[pena di morte|condannati a morte]] delle truppe russe. L’uso della [[violenza sessuale]] come [[arma]]: donne e bambini stuprati, uomini mutilati, fosse comuni. Stupri fatti in pubblico, per umiliare pubblicamente persone che devono essere educate, stupri per intimorire. I soldati russi hanno ricevuto non solo il permesso di stupro, ma anche l’ordine di farlo. ([[Svjatoslav Ševčuk]])
*In Europa hanno risposto alla minaccia di Putin con chiacchiere e orsacchiotti: la Germania ha mandato 160 soldati in Lituania, l'Italia ha promesso mille soldati. Dall'altra parte, lo stesso Putin fa finta di essere Hitler e invece è Mussolini. ([[Edward Luttwak]])
*In questo momento c'è qualcuno che invade e qualcuno che è invaso, c'è qualcuno che ha aggredito e qualcuno che è stato aggredito: noi siamo a fianco degli aggrediti, c'è Putin che ha aggredito e Zelensky che è aggredito. È il caso di dirlo, per dire basta alle polemiche stucchevoli. ([[Matteo Salvini]])
*In [[Ucraina]] c’è stata un’aggressione non provocata, e le deboli scuse della [[Russia]] sulla denazificazione e il regime di drogati che governa a Kiev stanno diventando sempre più demenziali. ([[Margaret MacMillan]])
*L'aggressione premeditata e immotivata della [[Russia]] verso un Paese vicino ci riporta indietro di oltre ottant'anni. Non si tratta soltanto di un attacco a un Paese libero e sovrano, ma di un attacco ai nostri valori di libertà e democrazia e all'ordine internazionale che abbiamo costruito insieme. Come aveva osservato lo storico [[Robert Kagan]], oggi molto citato, la giungla della storia è tornata e le sue liane vogliono avvolgere il giardino di pace in cui eravamo convinti di abitare. Ora tocca a noi tutti decidere come reagire e l'Italia non intende voltarsi dall'altra parte. ([[Mario Draghi]])
*L'assenza di equilibri e contrappesi ha consentito a un solo uomo di far partire l'invasione del tutto ingiustificata e brutale dell'Iraq... Volevo dire, dell'Ucraina. ([[George W. Bush]])
*L’immagine di un convoglio di carri armati grande, fermo e vulnerabile che si dirige (o meno) verso Kiyiv è diventata la metafora della presidenza di [[Vladimir Putin|Putin]]. Il mondo si sta prendendo gioco della natura decrepita e amatoriale dell’esercito russo. Sembra che Mosca stia andando incontro a un conflitto lungo e sanguinoso per ottenere una qualche forma di controllo sull’[[Ucraina]], seguita da un’insurrezione ancora più lunga e sanguinosa. Questo stratega abile e astuto [...] ha inviato un esercito impreparato, mal equipaggiato e malinformato in un paese enorme che non riesce nemmeno a controllare, figurarsi a occupare. Non esattamente ‘geniale’. ([[Andrew Sullivan]])
*L’invasione russa è in stallo e per andare avanti [[Vladimir Putin|Putin]] sta scegliendo l’opzione Grozny, o Aleppo: bombardamenti indiscriminati sui civili, intere città rase al suolo. ([[Daniel Cohn-Bendit]])
*L'Italia deve condannare la guerra di [[Putin]], fermare l'espansione della [[NATO]] in Ucraina, lavorare per il ritiro russo e la creazione di uno Stato che sia centrale nella stabilità e nella sicurezza europea ma fuori dalla NATO. [[Enrico Letta|Letta]] rischia di trascinare l'Italia in guerra ed il nostro popolo, già piegato dalla pandemia e dalla crisi economica, non può pagare un prezzo incalcolabile per l’incapacità e superficialità del ceto politico dominante. ([[Luigi De Magistris]])
*L'invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea. Negli ultimi decenni, molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in [[Europa]]. Che gli orrori che avevano caratterizzato il Novecento fossero mostruosità irripetibili. Che l’integrazione economica e politica che avevamo perseguito con la creazione dell'[[Unione europea]] ci mettesse a riparo dalla violenza. Che le istituzioni multilaterali create dopo la Seconda Guerra Mondiale fossero destinate a proteggerci per sempre. In altre parole, che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, sicurezza, benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici. Le immagini che ci arrivano da [[Kiev]], [[Kharkiv]], [[Maripol]] e dalle altre città dell'Ucraina in lotta per la libertà dell’Europa segnano la fine di queste illusioni. L'eroica resistenza del popolo ucraino e del suo presidente Zelensky ci mettono davanti una nuova realtà e ci obbligano a compiere scelte fino a pochi mesi fa impensabili. ([[Mario Draghi]])
*L'invasione dell'Ucraina è intollerabile, è un abuso [[imperialismo|imperialista]]. Dobbiamo protestare e opporci, perché siamo tutti minacciati se il piano di Putin avrà successo. ([[Mario Vargas Llosa]])
*La guerra di aggressione scatenata da Putin contro l'Ucraina, e di fatto contro l'intero mondo occidentale, non è solo un crimine contro il popolo ucraino, ma anche, forse, il più grave crimine contro il popolo russo, con la Z cubitale che cancella tutte le speranze e le prospettive di una società libera e prospera nel nostro Paese. ([[Boris Bondarev]])
*La guerra in Ucraina è stata scatenata da Putin per coprire la corruzione, il furto ai cittadini russi. ([[Aleksej Naval'nyj]])
*La [[pace]] quando viene messa in discussione, va conquistata. Bisogna fermare l'invasore. In [[Ucraina]] c‘è una invasione violenta, distruttiva di una popolazione inerme. Perciò bisogna utilizzare tutti gli strumenti che la situazione sollecita: azione diplomatica, sanzioni di carattere economico e finanziario contro l'invasore. Al tempo stesso aiutare gli aggrediti con misure di soccorso e rafforzando la loro capacità di difendersi, quindi anche con l’aiuto militare, l’invio di armi. ([[Sergio Cofferati]])
*La prima volta è stato [[Stalin]] a tentare di assassinare l'Ucraina, ora è [[Vladimir Putin|Putin]] che la vuole uccidere, con grandissimo [[odio]]. Ma non ci riuscirà. Tutti di noi abbiamo visto le immagini dei carri armati russi che entrano nei villaggi ucraini, di anziani e donne che si piazzano davanti ai panzer e si inginocchiano. Sono immagini entrate per sempre nel mio cuore e nella mia vita. ([[Svjatlana Aleksievič]])
*La verità è risaputa. La Russia è l'unico autore di questa guerra. Quindi è difficile capire perché alcuni membri del Consiglio continuino a chiedere a "tutte le parti" di desistere. Dovrebbero chiedere esplicitamente alla Russia di fermare la sua aggressione contro l'Ucraina. ([[Linda Thomas-Greenfield]])
*Le parlo da ucraina di madrelingua russa e di origini ebraiche. Il novanta per cento dei profughi dell’Ucraina orientale che incontro parla il russo. Il nostro russo è più russo di quello di Putin perché il suo regime fa cattivo uso delle virtù della letteratura russa e abusa della memoria della Seconda guerra mondiale. Non so come la cultura russa saprà fare i conti con tutto questo. Ma il conflitto non è etnico né ha come oggetto la questione dell’idioma. ([[Katja Petrowskaja]])
*Mai un Paese che ha un pollo nel suo stemma sconfiggerà un Paese che ha una forchetta come simbolo ([[Vitaliy Kim]])
*Mosca ha mentito ripetutamente a questo Consiglio con una sfrenata serie di teorie del complotto e disinformazione, ogni falsità più ridicola dell'altra. [...] La Russia ha violato la Carta delle Nazioni Unite, ha ignorato i nostri appelli globali e unificati per porre fine a questa guerra. [...] Il messaggio che continuiamo a sentire forte e chiaro da Mosca è che non rispetta né crede nell'Onu e non sarà un attore responsabile nel sistema internazionale. ([[Linda Thomas-Greenfield]])
*Natura morta. Questa [[guerra]] sbagliata su un territorio straniero, con i suoi crimini e le sue vittime (sono già a milioni, se parliamo non solo dei morti, ma anche di coloro che sono stati feriti, che sono rimasti senza casa, senza i parenti, senza un futuro), viene condotta dall'aggressore secondo i canoni di una creazione artistica, il cinema o un libro, dove gli avvenimenti vengono decisi da colui che li crea. Solo che si tratta di un libro che viene scritto da un pessimo autore — pessimo in entrambi i sensi — perché solo una persona cattiva oltre che uno scrittore da strapazzo può infischiarsene del tutto dei suoi eroi. Gli è indifferente se vivranno o moriranno, per lui non è importante quello che vogliono o di cosa hanno bisogno, e non è assolutamente disposto a riconoscere loro alcuna libertà. L'unica cosa che lo preoccupa sono il diritto d'autore, l'affermazione della sua volontà personale e la possibilità di controllo sul testo e sugli avvenimenti. È esattamente di questo — l'affermazione della sua volontà personale, il tentativo di riscrivere la storia dell'Ucraina e dell'Europa, di cambiare il nostro presente e di predeterminare il futuro — che si sta occupando [[Vladimir Putin]]. Egli sta tentando di trascinare l'Ucraina, la Russia, l'Europa, il mondo (e tutti coloro che scorrono incessantemente l'elenco dei notiziari) in questa narrazione orrenda che lui stesso ha scritto. Fa assegnamento sul fatto che in questo libro noi esisteremo, vuole essere il nostro autore, il nostro sceneggiatore, colui che sa come cambiare la nostra vita al meglio. Come ci riesca, lo sappiamo bene. Possiamo affermare che tale è la vera essenza di una qualsiasi dittatura e la logica di un qualsiasi dittatore: l'affermazione di un solipsismo personale, lo sguardo su un mondo vivo e abitato come fosse una natura morta, su piatti inermi disposti sulla tavola, che non grideranno se verranno rotti. Mi sembra però che qui si tratti di un caso particolare: dietro il movimento dei reparti militari russi c'è il terrore reale dinanzi all'esistenza dell'Altro e la brama sfrenata di schiacciare sotto di sé questo Altro, di trasformarlo, assimilarlo, attribuirselo, fagocitarlo, divorarlo. ([[Maria Stepanova]])
*Nel famoso articolo di [[Vladimir Putin|Putin]] del luglio 2021, intitolato ''Sull’unità storica di russi e ucraini'', ha sostanzialmente affermato che l’[[Ucraina]] non esisteva come nazione separata e che l’Ucraina faceva parte della Russia. La sua invasione sei settimane fa ha dimostrato che Putin prende alla lettera la non esistenza dell’Ucraina. Il fatto che la guerra di Putin abbia incontrato grandi difficoltà non deve distrarci dalla realtà che stiamo assistendo a un tentato [[genocidio]]: cioè un tentativo di distruzione di un popolo. (Alexander Stille)
*Nessuno, due mesi fa, avrebbe pensato che stava per profilarsi un accordo tra tutti i Paesi europei, tra tutti i partiti europei, tra tutti i partiti italiani. Questo è stato il grande sbaglio russo! Inconcepibile. Una mancanza di conoscenza delle democrazie. Che sono deboli, faticano a decidere ma davanti ad eventi drammatici, si uniscono. Putin non lo ha capito. Un errore storico. ([[Romano Prodi]])
*Non è un conflitto, non è un’operazione speciale, come la vogliono vendere. È un’aggressione. Un crimine contro i civili. Nessuno ci ha voluto credere, sino all’ultimo. Non potevamo immaginare che la Russia ci avrebbe fatto questo. Ci pareva impossibile. ([[Andrij Ševčenko]])
*Non so se il mondo presti davvero la stessa attenzione alle vite dei bianchi e dei neri. La crisi in Ucraina merita attenzione in quanto ha un impatto sul mondo intero, ma nemmeno una parte di essa viene data al Tigray, allo Yemen, all’Afghanistan, alla Siria e al resto. Una frazione. Devo essere schietto e onesto sul fatto che il mondo non tratti la razza umana allo stesso modo. Alcuni sono più uguali di altri. E quando dico questo, mi addolora. Perché lo vedo. È molto difficile da accettare, ma sta succedendo. ([[Tedros Adhanom Ghebreyesus]])
*Putin ha un disegno imperiale chiarissimo, non c'entra niente l'autodeterminazione del Donbass, sono chiacchiere, è come l'autodeterminazione degli altoatesini, sono storie, bufale. Il problema vero è che Putin ha un disegno imperiale e che l'Europa deve capire come contrastarlo senza precipitare in un conflitto di proporzioni immani. ([[Antonio Caprarica]])
*Putin non prenderà mai l’Ucraina, non importa quanti soldati ucciderà, quanti missili o armi nucleari userà. Noi ucraini siamo un popolo libero, con un grande futuro europeo. ([[Petro Oleksijovyč Porošenko]])
*Qual è la scusa della [[Russia]] per quello che sta facendo in [[Ucraina]] oggi? Non solo l’Ucraina non ha attaccato la Russia, ma è perfino, secondo gli stessi libri di storia russi, una «nazione sorella». Da dove viene allora questa valanga di [[sadismo]]? Qual è la ragione degli ordini dei comandanti russi, intercettati dal Servizio di sicurezza ucraino, di «bombardarli senza pietà»? ([[Oksana Zabužko]])
*[...] quella in corso è una guerra tra potenze. Le guerre tra potenze sono ideologiche. Le persone dotate di pensiero critico hanno il diritto di farsi delle domande. E chiedersi se una potenza ha provocato l'altra. [...] dire questo non significa schierarsi, significa fare un'analisi. Solo gli stupidi dicono che gli ex comunisti, o i tuttora comunisti, sono automaticamente filorussi o antiamericani. È un pensiero da gallina, se le galline non si offendono dato che oggi si offendono tutti. Quello che rivendico è la possibilità di osservare e analizzare lucidamente i fatti per come si sono succeduti. Da quando è caduta l'[[Unione Sovietica|URSS]] il metodo dell'Occidente è stato demolire tutto il blocco ex sovietico, pezzo per pezzo, facendo [[Allargamento dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|avanzare minacciosamente il confine della NATO]] fin sotto Pietroburgo. Questo è accaduto perché la Russia è l'unica altra potenza che ha un deterrente atomico pari a quello americano. Aggiungo che in Siberia c'è uno dei giacimenti di terre rare – cioè minerali preziosi e, appunti, rari – più importanti del mondo e quindi ovviamente fa gola. ([[Luciano Canfora]])
*Quello che avviene in Ucraina è un crimine. La Russia è il Paese aggressore. La responsabilità ricade su una sola persona: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino, mia madre è russa, e non sono mai stati nemici. La Russia deve fermare immediatamente questa guerra fratricida. Purtroppo negli ultimi anni ho lavorato al Primo canale, occupandomi della propaganda del Cremlino e ora ne provo molta vergogna, perché ho consentito di dire bugie alla nazione e di zombizzare i russi. Abbiamo taciuto nel 2014, quando tutto questo era solo all'inizio. Non siamo scesi in piazza quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo solo osservato in silenzio questo regime disumano. E ora ci ha voltato le spalle tutto il mondo, e altre dieci generazioni non si potranno togliere la macchia di questa guerra. ([[Marina Ovsjannikova]])
*Quello che è successo il 24 febbraio e che continua con l'enorme guerra che la Russia sta avendo in Ucraina ha cambiato lo scenario. Sono pronti ad attaccare un Paese vicino. Quindi quando si chiede se quello che {{NDR|i russi}} vedono è una possibilità di adesione {{NDR|della Finlandia alla Nato}}, io rispondo: voi avete causato questo, guardatevi allo specchio. ([[Sauli Niinistö]])
*Questa è una guerra totale. Putin ha deciso... di togliere l'Ucraina dalla mappa degli Stati. ([[Jean-Yves Le Drian]])
*Questa è una [[guerra]] della memoria. Ci era stato detto che l'Ottocento e il Novecento erano finiti e che le prossime guerre sarebbero state informatiche e tecnologiche: ma quello che sta accadendo adesso è una guerra ottocentesca, sul terreno, mirata contro i civili ma basata sulle memorie di un passato d’oro. La memoria qui è la parola chiave. Ed è una guerra molto emotiva: [[Vladimir Putin|Putin]] è sempre stato presentato come razionale e calcolatore, un classico uomo del Kgb senza emozioni, ma in realtà questa è una guerra emotiva. Putin gioca sulle emozioni della gente e si basa sulle emozioni: se non comprendiamo il passato non possiamo comprendere ciò che sta accadendo oggi. E quando dico il passato intendo l'interpretazione del passato, la sua riscrittura: se chiediamo agli ucraini cos'era il passato ci racconteranno una storia diversa. Quella di Putin è una interpretazione selettiva e filtrata del passato: ma gli autocrati si basano su questo. ([[Elif Şafak]])
*Questa guerra dice molto della psicologia dei due paesi. Oggi gli [[Ucraina|ucraini]] sanno chi sono molto più dei loro invasori. Hanno memoria del passato: ricordano cioè cosa significa essere assoggettati a Mosca. E guardano al futuro: sanno per cosa combattono. I [[Russia|russi]], invece, combattono prigionieri di un passato mitico, all’insegna di un’ideologia nutrita da mera propaganda. ([[Timothy Snyder]])
*Se la memoria della [[Resistenza]] avesse ancora un significato, se quella memoria occupasse ancora un autentico ruolo politico nell'Italia odierna, non fosse un mero flatus vocis strumentale, vedremmo figli e nipoti di quei partigiani, anche membri dell'Anpi, alzare la loro voce, scendere in strada per invitare i giovani ad ascoltarli, per esprimere la speranza che si formino, come in Spagna nel 1936, le Brigate internazionali. ([[Alberto Cavaglion]])
*Scopo dell’invasione raggiungere [[Kiev]], catturare e possibilmente uccidere il presidente [[Volodymyr Zelens'kyj|Volodymyr Zelensky]], distruggere il governo e annientare ogni aspirazione della società civile. ([[Timothy Snyder]])
*Se l'[[Ucraina]] cadrà nelle mani dei russi, seguiranno altre nazioni. Putin minaccia con il [[nucleare]] e continuerà ad usare questa carta. L'unica speranza è che [[morte|muoia]], altrimenti farà proprio come [[Adolf Hitler|Hitler]] quando stava dividendo l'Europa. Spaccherà le nazioni in due. ([[Serhij Stachovs'kyj]])
*So bene che queste sanzioni avranno un costo anche per la nostra economia. Abbiamo sopportato [[Pandemia di COVID-19|due anni di pandemia]]. E tutti noi desideravamo poterci concentrare sulla nostra ripresa economica. Ma credo che i cittadini europei capiscano molto bene che dobbiamo opporci a questa crudele aggressione. E questo è un costo che siamo disposti a pagare. Perché la libertà non ha prezzo. ([[Ursula von der Leyen]])
*Se potessi fare qualcosa, anche una piccola percentuale, per fermarla, lo farei senza pensarci un attimo. Ma sfortunatamente non posso. Non abbiamo il potere di influire. Ti fa sentire impotente. Chi può? Neppure l'Europa può. ([[Dar'ja Kasatkina]])
*Una rapida vittoria dell’occidente utilizzando le sanzioni economiche sembra improbabile per una serie di fattori: in primo luogo, Putin ha isolato la Russia dall’occidente sin dall’[[Annessione della Crimea alla Russia|invasione della Crimea]] nel 2014. In secondo luogo, l’autosufficienza è stata accompagnata da un tentativo di diversificazione, con un deliberato perno politico nei confronti della Cina. In terzo luogo, la Russia ha utilizzato il denaro ricevuto dalle sue esportazioni di petrolio e gas per costruire sostanziali difese finanziarie. Infine, Mosca ha immense riserve in valuta estera e, per gli standard internazionali, ha livelli estremamente bassi di debito nazionale. Mentre la pandemia ha fatto salire il rapporto debito nazionale/Pil del Regno Unito al di sopra del 100 per cento, in Russia è oggi inferiore al 20 per cento. Putin si è preparato alla guerra, ha impiegato anni per farlo, e noi? ([[Loretta Napoleoni]])
*Una Russia democratica — ripetiamolo — non avrebbe neppure concepito l’invasione della vicina Ucraina. Una Russia autoritaria, questa invasione l’ha invece immaginata, programmata, minacciata, cinicamente eseguita. E ha agito così anche perché l’Ucraina è una democrazia. Imperfetta, ma una democrazia. Kiev — nonostante le difficoltà e le false partenze — è la dimostrazione che il «mondo russo» caro a Putin non è incompatibile con elezioni libere, partiti indipendenti, libertà di espressione. Una provocazione intollerabile, per l’uomo solo al Cremlino. ([[Beppe Severgnini]])
===[[Anne Applebaum]]===
{{cronologico}}
*Non dimentichiamo [...] che stiamo parlando di una persona che potrebbe aver ucciso un milione di persone in [[Seconda guerra cecena|Cecenia]] e decine di migliaia in [[Guerra civile siriana|Siria]], dove le forze russe bombardavano gli ospedali. Il timore è che Putin usi così tanta brutalità da cancellare ogni resistenza, come ha fatto Stalin negli anni '30. Ma lui non conosce quasi l'Ucraina, non frequenta ucraini, forse pensa che non combatteranno. Potrebbe scoprire di aver torto. (25 febbraio 2022)
*L'Ucraina è una democrazia, e questo per lui è un pericolo. Putin è spaventato all'idea che a Mosca possa ripetersi quello che è accaduto a Kiev nel 2014. Lo considera una minaccia personale. (25 febbraio 2022)
*Ho sempre pensato che Putin fosse razionale, a suo modo. Non ha mai preso grossi rischi, in fondo. Era brutale, magari, ma non si è mai buttato in sfide che non potesse vincere. Oggi è diverso. L’invasione sembra un azzardo. [...] Sembra ossessionato e pieno di odio. Sembra entrato in una fase nuova. Non so di cosa abbia paura, se della morte o di perdere il potere. Di certo è vissuto isolato per due anni, a causa della [[Pandemia di COVID-19|pandemia]]. [...] Oggi sembra un uomo malato, disturbato. (25 febbraio 2022)
*Abbiamo creduto di esserci lasciati alle spalle il XX secolo. Abbiamo pensato che non esistessero più, almeno in Europa, leader capaci di ricorrere alla brutalità di massa per raggiungere i loro scopi. Abbiamo pensato che il nostro mondo basato sulle regole fosse reale, rispettato, compreso da tutti. Ci siamo illusi che Putin pensasse come noi. (25 febbraio 2022)
*{{NDR|«I russi dicono in questa fase che si stanno riorganizzando per la conquista del Donbas e che questo è sempre stato il loro obiettivo principale.»}} Questa è ovviamente una bugia, il loro obiettivo è sempre stato quello di conquistare l’intero paese, e lo sappiamo perché abbiamo visto i loro piani pubblicati persino tre giorni prima dell’inizio della guerra da un sito di notizie russo in cui si spiegavano benissimo le loro intenzioni. (22 aprile 2022)
*Ogni volta che i russi si fermano in una città ucraina rapiscono o uccidono il sindaco, uccidono chiunque capiti a tiro nelle strade, fanno arresti indiscriminati, gettano i morti nelle fosse comuni, distruggono tutto, casa dopo casa. Decidere di lasciare ai russi il Donbas significa condannare decine, forse migliaia di persone all’orrore, alla fame e alla morte. (22 aprile 2022)
*Per la Russia, la vittoria sfortunatamente è definita da Putin ed è la distruzione dell’Ucraina. Questo vuol dire trasformare l’intero paese in un campo di concentramento. (22 aprile 2022)
*Questa è una guerra ideologica, scatenata perché Putin è convinto che l’Ucraina vada distrutta perché è una democrazia, perché aspira a essere parte dell’Europa. Lui odia la democrazia e odia l’Europa e non può sopportare che un’ex colonia russa, prima dentro l’Impero russo, poi dentro l’Unione sovietica, abbia questo tipo di aspirazioni. Non capisco quest’idea per cui i russi siano stati in qualche modo costretti a invadere. L’hanno fatto perché noi non abbiamo fatto nulla per impedirlo. (22 aprile 2022)
*Chi vuole l’escalation è Putin. Noi siamo stati molto chiari nel dire che quello che stiamo facendo è aiutare gli ucraini a difendersi, che la loro è una guerra di difesa e non di offesa. Nessuno sta invadendo la Russia e nessuno dice di volerlo fare. (22 aprile 2022)
*È assolutamente falso e scorretto dire che la diplomazia non sia in azione e che non ci sia dialogo. Ma perché la diplomazia funzioni, bisogna che i russi vogliano che funzioni. Prima che si arrivi a una soluzione, bisogna che smettano di combattere questa guerra. Sono stati loro a invadere. Oggi è solo difendendo l’Ucraina e respingendo Putin, facendogli capire che le sue scelte avranno delle conseguenze, che possiamo fargli accettare qualche forma di dialogo e di diplomazia. Lui crede di poter ancora ignorare i negoziati, non gli interessano. Pensa di essere forte, che alla fine la Russia non pagherà un gran pezzo e che lui resterà al potere. Perché cambi idea deve sentire l’impatto dell’isolamento. (22 aprile 2022)
*Mentre noi non prestavamo attenzione, la Russia ha portato avanti per dieci anni una feroce propaganda per indurre i russi in primo luogo a odiare gli europei, a credere che l’Europa sia degenerata, divisa, impoverita, che la democrazia sia una farsa e che i politici democratici siano ridicoli. In secondo luogo che gli ucraini non sono persone reali, non meritano di esistere e di avere un loro stato, dei nemici che non meritano nemmeno di vivere. Sfortunatamente questa cosa è scaturita dalla mente di Putin e ora i russi ci credono, sia i soldati al fronte sia la gente a casa si sono convinti. Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Stalin convinse tutti che i contadini ucraini, i kulaki, erano contro la rivoluzione e meritavano di morire di fame, perché ostacolavano la strada verso il progresso. Lo abbiamo visto anche in Europa occidentale, nel modo in cui i tedeschi parlavano degli ebrei. Conosciamo il potere di questo genere di propaganda, lo abbiamo visto molte volte in Europa. Dovremmo essere scioccati e arrabbiati nel vederlo succedere ancora. (22 aprile 2022)
===[[Óscar Arias Sánchez]]===
*Non so cosa succederà dopo la negoziazione: l’Ucraina potrebbe diventare uno stato neutrale, ma non conosco le intenzioni di Putin, né le sue richieste. Per questo, più tardi si sederanno a trattare, più morti ci saranno.
*Presto o tardi dovrà arrivare necessariamente un cessate il fuoco, dunque perché continuare con la morte degli innocenti? Meglio utilizzare la diplomazia ora, meglio tardi che mai.
*Vediamo tutto il giorno questa guerra in TV e sul web, perché è in Ucraina. Però ci sono conflitti in zone lontane del mondo che non sono seguite altrettanto bene. Per questo dovremmo sfruttare questa attenzione mediatica per dimostrare che possiamo fare un passo avanti e trattare per la pace e terminarla immediatamente.
===[[Joe Biden]]===
{{cronologico}}
*È stato un attacco senza giustificazione, premeditato, programmato forse da mesi. Ha rifiutato i nostri tentativi per evitare un conflitto che non è necessario. Abbiamo cercato di trattare, ma il conflitto si è scatenato in maniera più violenta di quanto immaginavamo. Le accuse di Putin all’Ucraina sono una menzogna, il territorio dell’Ucraina è sovrano. Putin ha scatenato l’offensiva. Abbiamo informazione di cyberattacchi. Putin è l’aggressore e ha scelto la guerra. (24 febbraio 2022)
*Andremmo a imporre un prezzo alto che dovranno pagare. Oggi il rublo è a un livello mai stato così basso come valore, il mercato azionario è crollato. Abbiamo sanzionato le banche russe, lavoriamo per impedire il lavoro alle principali banche russe. Il patrimonio dei russi in America sarà congelato, ivi compresa la seconda banca russa. In questo momento non sarà più possibile per la Russia fare investimenti in Europa e negli Stati Uniti. (24 febbraio 2022)
*Sei giorni fa, Vladimir Putin ha cercato di scuotere le fondamenta stesse del mondo libero, pensando di poterlo piegare ai suoi modi minacciosi. Ma ha calcolato male. Pensava di poter arrivare in Ucraina e il mondo si sarebbe prostrato ai suoi piedi. Invece, ha incontrato un muro di forza che non aveva mai previsto o immaginato. Ha incontrato il popolo ucraino. (2 marzo 2022)
*La guerra di Putin è stata premeditata e non provocata. Ha rifiutato gli sforzi di negoziato. Pensava che l'Occidente e la Nato non avrebbero risposto. E pensava di poterci dividere qui, a casa. Putin aveva torto. Eravamo pronti. (2 marzo 2022)
*Il petrolio russo non sarà più accettato. Questo significa che il popolo americano darà un altro potente colpo a questa macchina da guerra. [...] Questo è un passo che stiamo facendo per infliggere ulteriore dolore a Putin, ma ci saranno ulteriori costi anche qui negli Stati Uniti. Ho detto che sarei stato onesto con il popolo americano fin dall’inizio. (8 marzo 2022)
*La storia di questa guerra è scritta: lascerà la Russia più debole e il resto del mondo più forte. (8 marzo 2022)
===[[Ian Bremmer]]===
{{cronologico}}
*Sicuramente chi ha conosciuto il Putin calcolatore freddo ma lucido, oggi non lo riconosce. Effetto dei due anni di isolamento? È malato? Non lo sappiamo. Di certo non sembra più avere la capacità di analisi di un tempo. (28 febbraio 2022)
*La Russia sta usando solo una parte delle truppe ammassate intorno all’Ucraina. Ha la forza militare di chiudere la partita, ma dovrebbe fare un massacro a Kiev e nelle altre città: decine di migliaia di civili morti e dopo sarebbe davvero impossibile negoziare. Sarebbe come aver usato l’arma nucleare. Rischiamo di finire in una strada senza ritorno. (28 febbraio 2022)
*{{NDR|«Come se ne può uscire?»}} Come a Cuba: concedendo qualcosa che consenta al presidente russo di fare un passo indietro senza perdere la faccia davanti al suo popolo. Nel 1962 i sovietici portarono via i loro missili: una vittoria americana, ma ai capi del Cremlino fu lasciata la possibilità di dire alla loro gente che, in cambio dei ritiro da Cuba, l’Urss aveva ottenuto dagli Stati Uniti la rimozione dei missili Jupiter basati in Turchia. Erano ordigni vecchi. andavano ritirati comunque. Ma bastò quello. (28 febbraio 2022)
*L'invasione russa dell'Ucraina ha precipitato decine di milioni di persone in un clima spaventoso di tensioni e incertezze, e se c’è una cosa di cui oggi si può essere sicuri è questa: la Russia e l'Occidente sono entrati in guerra. (12 marzo 2022)
===[[Michail Borisovič Chodorkovskij]]===
{{cronologico}}
*L'Europa deve essere unita. C'è in gioco molto di più di qualche fornitura di gas: sotto attacco sono libertà, democrazia e diritti su scala globale.
*Putin ha spostato la lancetta del tempo indietro di 80 anni, facendoci tornare al 1939, quando Hitler invase la Polonia. Ha perso ogni razionalità e ogni pragmatismo. La sua emozionalità prevale sulla ragione e comprende solo il linguaggio della forza.
*Gli ucraini non stanno combattendo soltanto per difendere la loro libertà, ma anche la nostra e quella di tutto il mondo libero.
*Partecipare a una manifestazione oggi a Mosca ha un costo altissimo: arresto, tortura, rischio di perdere il lavoro. L'Occidente deve fare di più per sostenere i dissidenti perché il regime può ancora cambiare. Molti settori economici non condividono l'azzardo di Putin; l'esercito non è così coeso e una prolungata campagna in Ucraina con ingenti perdite potrebbe portare a una rottura.
===[[Nina Lvovna Chruščёva]]===
*Gli americani ci vogliono soggiogare, lo hanno sempre voluto. Con Putin ce l’hanno finalmente fatta provocandolo fino in fondo.
*Gli oligarchi non faranno nulla. Il sistema repressivo attorno a Putin sta vivendo la sua ora migliore. Ora la polizia ha mano libera, fa quello che ha sempre sognato di fare. Lo sai che fermano i ragazzi per strada, così a caso, si fanno consegnare il telefonino e controllano chi hai chiamato, chi ti ha chiamato, ecc.? Questo non è legale neanche in Russia. E che fai? Protesti? Ti piantano della droga in tasca e ti arrestano.
*La guerra è cominciata, ed è disastrosa per gli ucraini soprattutto. Le armi atomiche però le ha usate solo l’America finora, organizzando un isolamento economico e politico della Russia che ha completamente distrutto il paese. Comunque vada a finire l’America ha vinto.
*Non dico che quello che sta succedendo sia colpa degli Stati Uniti, la colpa è di Putin e basta. Quello che voglio dire è che Putin ha abboccato alla politica di Biden, che negli ultimi mesi lo ha provocato facendo la voce grossa quando bisognava invece de-escalare.
*Secondo me {{NDR|Putin}} ha deciso all’ultimo momento. Si spiegano così forse gli errori tattici dell’esercito. È anche vero che i russi prendono sempre decisioni sul momento, ma qui c’è anche un grande errore strategico. Qualcosa si è rotto dentro di lui, e la responsabilità di questa rottura è degli Stati Uniti.
*Secondo me {{NDR|Putin}} voleva solo minacciare e farsi grande, ma quando Biden gli urlava che se avesse invaso l’Ucraina lo avrebbe punito senza tregua, lì c’è stato l’errore più grande. La diplomazia si fa a bassa voce, dietro le quinte.
===[[Aleksandr Gel'evič Dugin]]===
{{cronologico}}
*Penso che stiamo parlando della liberazione dell’Ucraina. Interamente. Ecco dove ci fermeremo. (26 febbraio 2022)
*Abbiamo dato l’opportunità di parlare la lingua della pace, abbiamo dato all’Occidente e a Kiev l’opportunità di parlare la lingua della diplomazia. Tutte le nostre proposte sono state respinte. Non c’era altra alternativa. (26 febbraio 2022)
*Penso che finirà con l’unificazione degli slavi orientali in queste aree, l’unificazione dei tre rami degli slavi orientali – Novorussi, Bielorossi e Velikorussi – in un’unione, in un’unica configurazione come parte dell’Unione Eurasiatica. (26 febbraio 2022)
*Quanto all’Ucraina, non sono affatto propenso a demonizzare lo Stato ucraino, perché quella parte degli Slavi Orientali che vengono chiamati i Piccoli Russi si è storicamente dimostrata del tutto incapace di costruire uno Stato. Ogni volta che hanno avuto la possibilità storica di costruire uno Stato, hanno fallito. Non sanno come farlo. Penso che non dovremmo biasimarli: sono nostri fratelli, è tempo che tornino nella Patria unita degli slavi orientali. (26 febbraio 2022)
*Lo Stato ucraino sta per finire sotto i nostri occhi, non esiste più. Lo Stato implica una sorta di sovranità militare. Non c’è sovranità militare, non c’è Stato. Parleremo con un leader legale e legittimo dell’Ucraina – parleremo con lui di unità, relazioni fraterne, garanzie, confini. Ma non con i clown. (26 febbraio 2022)
*La popolazione appoggia completamente Putin. Non c'è una vera opposizione. E non tanto perché c'è una censura contro chi critica le operazioni militari in Ucraina, ma perché il popolo russo è davvero solidale con il Presidente. [...] La percezione di una protesta interna è frutto della disinformazione dei media occidentali. (14 marzo 2022)
*Attenzione: l'operazione militare in corso non è una guerra contro la Nato. Ma una operazione per difendere una zona di interesse vitale per la Russia, la quale zona a lungo è stata indirettamente occupata dal potere occidentale durante un momento di debolezza di Mosca. (14 marzo 2022)
*Nessuno qui credeva in una vittoria breve. Intanto la Russia però ha il controllo totale dei cieli. La guerra durerà ancora un mese, o più, ma l'esercito russo vincerà. Non c'è alcun elemento inaspettato in questa guerra per Putin. (14 marzo 2022)
*Se Washington si limita alle sanzioni, alle pressioni politiche e agli appoggi economici all'Ucraina, insomma se l'Occidente sosterrà indirettamente Kiev tutte azioni legittime non succederà nulla. Se però ci sarà un attacco diretto della Nato, allora la Russia risponderà con mezzi simmetrici. Se ci sentiremo minacciati sul nostro territorio, useremo le armi nucleari. (14 marzo 2022)
===[[Bill Emmott]]===
{{cronologico}}
*Sappiamo tutti di vivere in un periodo storico temibile, il più pericoloso della maggior parte delle nostre esistenze di europei occidentali. Stiamo vivendo non soltanto una guerra, ma ben tre: una guerra armata vera e propria tra gli invasori russi e l’Ucraina; una guerra per procura tra l’Occidente e la Russia che, a differenza di conflitti simili durante la Guerra fredda, si sta combattendo proprio alla frontiera tra Russia e Nato; e infine una nuova Guerra fredda, iniziata quando, lo scorso fine settimana, sono entrate in vigore nuove draconiane sanzioni. (2 marzo 2022)
*La Storia è piena di rischi sottovalutati trasformatisi e sfociati in risultati devastanti che hanno cambiato il mondo per sempre, ivi comprese, nelle rispettive specificità, le due guerre mondiali del XX secolo. Ciò che possiamo affermare con sicurezza fin d'ora, tuttavia, è che i terribili eventi della settimana scorsa segneranno l'inizio di una nuova Guerra fredda. Lo si potrà evitare soltanto nel caso di un possibile risultato: un fiasco totale della Russia che porti a destituire Vladimir Putin e ad abbatterne il regime per dare una sorta di nuovo inizio alla Russia. (2 marzo 2022)
*Come sta diventando già ovvio, siamo in presenza di una frattura nei confronti della quale molti Paesi di tutto il mondo dovranno scegliere da quale parte schierarsi, proprio come durante la prima Guerra fredda. Negli ultimi anni, quando si parlava di un nuovo tipo di Guerra fredda tra Occidente e Cina, si dava per scontato che, a differenza di quanto avvenne in epoca sovietica, il mondo non si sarebbe diviso in due campi nettamente separati. Tuttavia, in seguito alla guerra reale in Ucraina, ciò appare ineluttabile. (2 marzo 2022)
*In Europa noi siamo giustamente contenti di aver dato prova della nostra solidarietà e del nostro spirito di risolutezza a fronte di queste tre guerre. Sul lungo periodo, invece, il destino della nuova Guerra fredda dipenderà ancor più da quali punti di forza o lacerazioni si evidenzieranno all'interno degli Stati Uniti e da come vi risponderà la Cina. (2 marzo 2022)
*A nessuno dovrebbe importare cosa pensa Mosca riguardo la candidatura alla Nato della Finlandia e della Svezia. Se, come mi aspetto, sceglieranno di proseguire su questo percorso, la ragione sarà che sono state indotte a farlo proprio a causa della guerra provocata dalla Russia in Ucraina. (1 giugno 2022)
*Credo che le ripercussioni del conflitto in Ucraina dureranno per molti anni a venire. Il conflitto diretto potrebbe concludersi entro sei mesi, ma non è probabile che si arriverà a individuare una soluzione a lungo termine. Così, ogni governo europeo che ritiene che la questione di inviare centinaia di milioni di euro ogni giorno alla Russia per il suo petrolio e per il suo gas [...] diventerà più facile da sciogliere in un arco di tempo di pochi mesi, è colpevole di auto-illusione. (1 giugno 2022)
*Nessun Paese può essere completamente isolato, ma di certo è possibile erigere una nuova "cortina di ferro" attorno alla Russia, separandola dall’Europa, dal Nord America e dal resto dell’Occidente e bloccando la sua partecipazione ad alcuni importanti tavoli internazionali. (1 giugno 2022)
*Un tribunale in stile Norimberga potrebbe concretizzarsi solo nel caso di una sconfitta completa della Russia e con la sostituzione del regime di Putin con una nuova classe dirigente, incentivata a epurare i propri predecessori attraverso un processo per crimini di guerra. A meno che ciò non accada, chiedere un processo per "crimini di guerra" rimarrà un atto puramente simbolico: giustificato moralmente e legalmente, ma in termini politici e pratici puramente simbolico. (1 giugno 2022)
===[[Vittorio Feltri]]===
*Cari ucraini rassegnatevi ai russi, sono armati fino ai denti e vi faranno tutti a pezzi, non insistete in una difesa velleitaria. Risparmiate le vostre vite sacre.
*Caro Putin, si metta una mano sul muscolo cardiaco e se lo sente pulsare: risparmi agli ucraini di essere sterminati come mosche. Che male le hanno fatto per infliggere loro un castigo tanto crudele?
*Dicono che Putin non riesca a battere l’Ucraina. In realtà non spinge con le armi per evitare poi di comandare in un paese raso al suolo.
*La Russia è un grande Paese che non necessita di trasformare l'Ucraina in una macelleria a cielo aperto per confermare la propria potenza. La generosità a volte è più efficace dell'arroganza. Anziché premere il grilletto, prenda una camomilla e le saremo tutti riconoscenti se cesserà le ostilità.
*Ovvio che lo zar ha torto marcio e che gli ucraini essendo orgogliosi si difendono con disperazione, direi con spirito eroico. Ma il patriottismo, quando sei inferiore al nemico, serve solo a morire con onore. Ne vale la pena?
===[[Niall Ferguson]]===
{{cronologico}}
*La maggior parte dei commentatori occidentali continuano a non cogliere il vero senso dell’operazione di Putin, credono che voglia restaurare l’Unione Sovietica. In verità sta cercando di far risorgere l’impero russo pre-1917, sulla scia di Pietro il Grande.
*Non saranno le sanzioni occidentali a togliere il sonno a Putin ma un vero movimento di resistenza ucraino. Kiev perderà la guerra nel giro di pochi giorni, le forze armate sono già accerchiate. Ma gli ucraini hanno alle spalle una lunga storia. Non sarei sorpreso se ci fosse una resistenza prolungata nelle città che richieda una vera occupazione russa, con i rischi che ne conseguono.
*Se Putin è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina, difficile immaginare come gli Stati Uniti e i loro alleati possano fermare la Cina a Taiwan.
===[[Alan Friedman]]===
{{cronologico}}
*Siamo davanti a un tentativo di rovesciare attraverso la guerra un governo eletto in maniera democratica, questo non è accettabile nell'Europa del 2022 e invece sta accadendo davanti ai nostri occhi.
*La realtà è che Putin per sopravvivere deve vendere il gas alla stessa Europa che sta attaccando.
*Io temo che il disegno che ha in mente Putin sia quello di ricostituire l’Unione Sovietica anche se per lui sarà molto costoso inseguire quest’idea e già tenere sotto la sua sfera politica la stessa Ucraina.
*Evidentemente il disegno geopolitico di Putin non è governato da una logica economica ma da un neo imperialismo poco aderente alla realtà.
===[[Maša Gessen]]===
{{cronologico}}
*Non c'è soluzione finché Putin sarà vivo.
*{{NDR|«Cosa risponderebbe a chi dice che questa guerra è colpa della Nato?»}} Rispondo che è una cazzata, che è propaganda del Cremlino e ogni volta che vi si prende parte, la si amplifica. Penso che nella politica interna russa, e nel pensiero di Putin, ci sia un importante evento che è la [[Guerra del Kosovo|guerra aerea in Kosovo]], che è molto diversa dall'idea di espansione della Nato perché il Kosovo non è membro della Nato, ma sì, quella era una campagna della Nato, e la campagna era guidata dagli Stati Uniti. Penso che ciò che è accaduto in Kosovo abbia avuto un ruolo determinante nel creare una storia che premettesse a Putin di fare quello che sta facendo e di alimentare una politica di risentimento; ciò che è accaduto in Kosovo ha avuto un ruolo importante nel creare il Putinismo e il desiderio della guerra, e ha creato una connessione forte tra la guerra in Kosovo e questa terribile guerra che vediamo. Riguardo al dire che questa guerra è generata dall'espansione della Nato è una cazzata.
*La [[Fronte orientale (seconda guerra mondiale)|grande guerra patriottica]] è servita alla Russia contemporanea per giustificare tutto: il terrore staliniano arrivato prima della guerra, il predominio su mezza Europa arrivato dopo la guerra, la rivendicazione continua contro tutti i Paesi europei. Quando sceglie di combattere una guerra, la Russia deve combattere la Seconda guerra mondiale, che era una guerra contro i nazisti. La cosa incredibile è che oggi gli ucraini stanno combattendo una grande guerra patriottica, quindi sono i russi a comportarsi da nazisti, commettendo un genocidio. Quello che Putin sostiene, cioè che non esiste la nazione ucraina, è un'affermazione genocida. Scrivono ovunque la lettera Z — che è la nuova svastica — ovunque, incluse le porte delle case degli oppositori alla guerra in Russia. Stanno avendo i tipici atteggiamenti da nazisti eppure chiamano gli ucraini nazisti, mentre gli ucraini stanno combattendo la loro grande guerra patriottica.
===[[Igor' Girkin]]===
*Il nemico ha una difesa aerea ben equipaggiata e numerosa, che limita seriamente le azioni dell'aviazione tattica, che è in grado di sostenere le sue truppe sul campo di battaglia. Il nemico ha un VANTAGGIO nei mezzi di ricognizione e nell'artiglieria (droni da ricognizione di varie classi sono già presenti quasi a livello di plotone). La sua artiglieria ha buoni sistemi d’arma e personale ben addestrato. Contro i numerosi veicoli corazzati russi, le FAU<ref>Forze armate ucraine</ref> (in condizioni di difesa) sono abbastanza preparate, grazie alla quantità enorme di armi anticarro (ATGM) nelle mani della fanteria. In condizioni in cui le truppe russe dovranno prendere d'assalto un agglomerato urbano dopo l'altro, la quantità di truppe diventa determinante. In questo ambito, le FAR<ref>Forze armate russe</ref> e le MP<ref>Milizie popolari delle repubbliche separatiste</ref> ahimé, non hanno un serio vantaggio.
*{{NDR|L'Ucraina}} ha le risorse umane (200-300 mila persone) e la capacità tecnica (un enorme flusso di armi varie dall'Europa e dagli USA) per non solo mantenere un numero sufficiente delle sue truppe al fronte, ma anche creare nuove formazioni. Può crearne in quantità, fino a 100 mila uomini – si tratta di circa 50 BTG<ref>Battalion tactical group</ref> comprese le riserve e la logistica nelle retrovie – cioè circa 10 divisioni al completo. E noi cosa abbiamo? Stiamo reclutando per le varie CMP<ref>Compagnie militari private</ref>, reclutando soldati a contratto negli uffici di registrazione e arruolamento militare e... questo è tutto... le MP (in quanto a mobilitazione) hanno "raschiato il fondo del barile" ma, Dio non voglia, riusciranno a rimpiazzare le perdite future alla bell'è meglio.
*La Federazione Russa non ha la completa supremazia aerea semplicemente a causa del numero insufficiente di aerei d'attacco, e del numero trascurabile di droni d'attacco. Allo stesso tempo, il nemico può tenere la linea del fronte vicino a Donetsk con forze relativamente piccole, grazie all'eccellente equipaggiamento ingegneristico che è stato prodotto per molti anni, mentre i nostri brillanti politici "reggevano il moccolo di Minsk".
*Senza effettuare una mobilitazione almeno parziale nella Federazione Russa, portare avanti profonde operazioni strategiche offensive nella cosiddetta "Ucraina" sarà impossibile od estremamente pericoloso. Dobbiamo prepararci a una guerra lunga e difficile, che richiederà tutte le risorse umane che ora vengono sperperate in modo mediocre per "una bandiera sopra il prossimo consiglio comunale". La facilità con cui la bandiera può cambiare nuovamente è sotto gli occhi di tutti, Gostomel e Bucha non lasciano spazio a menzogne.
===[[António Guterres]]===
{{cronologico}}
*È il momento più triste del mio mandato da segretario generale Onu. Devo cambiare il mio appello: presidente Putin, nel nome dell'umanità, porta indietro le truppe russe. Questo conflitto deve fermarsi ora. (24 febbraio 2022)
*Questa guerra non ha alcun senso. E causerà, se non si ferma, un livello di sofferenza che l'Europa non conosce dai tempi, almeno, della [[Guerre jugoslave|crisi balcanica]]. Quello che mi è chiaro è che questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta Onu. (24 febbraio 2022)
*L'Ucraina è in fiamme. Il paese viene decimato davanti agli occhi del mondo. L’impatto sui civili sta raggiungendo proporzioni terrificanti. Innumerevoli persone innocenti, comprese donne e bambini, sono state uccise. [...] Qualunque sia il risultato, questa guerra non avrà vincitori, solo vinti. (14 marzo 2022)
===[[Pierre Haski]]===
{{cronologico}}
*Abbiamo sottovalutato la determinazione di un dittatore invecchiato, ossessionato dalla vendetta sulla storia. (24 febbraio 2022)
*Questa guerra era diventata inevitabile dal momento in cui nessuno era pronto a pagare il prezzo dell’opposizione a Vladimir Putin. (24 febbraio 2022)
*La deterrenza non ha più funzionato quando le uniche persone che potevano opporsi alla Russia hanno dichiarato pubblicamente che non l’avrebbero fatto. (24 febbraio 2022)
*Questa guerra è un disastro globale. Sono gli ucraini che ovviamente subiranno la realtà della potenza di fuoco russa. Ma questo conflitto cambia il mondo, cambia i tempi: Putin sta commettendo l’irreparabile, sta facendo precipitare il mondo in una nuova guerra fredda, che richiederà anni per essere superata. (24 febbraio 2022)
*La guerra in Ucraina è insensata, ingiustificata, ma ormai è una realtà imposta a tutti. Il 24 febbraio 2022, il mondo è diventato di nuovo terribilmente pericoloso e non siamo pronti a questo. (24 febbraio 2022)
*Nessun leader occidentale lo ammetterà mai, ma Vladimir Putin ha vinto, almeno nel breve termine. La guerra massiccia scatenata dal presidente russo sull’intero territorio ucraino mette uno di fronte all’altro due eserciti asimmetrici. La battaglia è chiaramente impari. (25 febbraio 2022)
*La credibilità degli Stati Uniti, appena usciti dalla [[Caduta di Kabul (2021)|disfatta in Afghanistan]], e di un’Europa che Putin disprezza è minata da tre mesi caratterizzati da un braccio di ferro che si è concluso con questa guerra che nessuno è riuscito a impedire. (25 febbraio 2022)
*Al di là dell’Ucraina, vittima di un dittatore che non abbiamo saputo fermare in tempo, in ballo c’è il futuro del mondo, quello della nuova guerra fredda di cui ha parlato il presidente [[Volodymyr Zelens'kyj|Volodimyr Zelenskij]], eroe tragico di questo conflitto che viene dal passato. (25 febbraio 2022)
*Di sicuro Putin scommetteva sulle divisioni dell'Europa e la mancanza di spirito d’iniziativa, ma ha innescato un processo opposto, soprattutto il 27 febbraio quando ha agitato la minaccia nucleare nel tentativo di intimidire gli avversari. Possiamo già sostenere che la storia si dividerà in un "prima" e un "dopo" la guerra d'Ucraina. (28 febbraio 2022)
*Putin non si è certo impegnato in un conflitto di questa portata per poi rinunciare senza aver ottenuto nient’altro che qualche conquista territoriale che non giustificherebbe mai il costo dell’operazione. La resa non è né nella sua natura né nel suo stato emotivo attuale, a quanto pare. (1 marzo 2022)
*Oggi la popolazione russa ascolta soltanto una versione, quella che parla di "de-nazificazione" dell’Ucraina, della minaccia della Nato, dell'"illegittimità" delle autorità di Kiev. Soltanto una minoranza ha i mezzi per contestare questa narrazione. [...] La potenza militare è favorevole a Mosca, ma le cose potrebbero cambiare se la popolazione russa non credesse più alle storie di Putin. Anche in una dittatura è difficile trascinare in eterno un paese in guerra contro la sua volontà. (6 marzo 2022)
*La Russia ha fatto un enorme passo indietro da tutti i punti di vista. Sul piano economico l’impatto delle sanzioni ha fatto precipitare il rublo (che ha perso il 75 per cento del suo valore) e costringerà Mosca a un default sul debito. Le aziende straniere lasciano il paese e quelle che restano fanno buon viso a cattivo gioco. Il gas e il petrolio russo di cui Putin si serve come un’arma stanno perdendo il loro valore strategico.<br>Ma la nuova cortina di ferro ha un impatto soprattutto psicologico. L’esodo dei russi della classe media è inedito, e impoverisce questo paese ricco di talenti. (10 marzo 2022)
*L’equazione è ormai nota: la Russia e l’Ucraina sono due grandi esportatori di prodotti agricoli, in particolare di cereali, e gli effetti della guerra si stanno già facendo sentire sui prezzi e sulle forniture. Ma il peggio deve ancora arrivare: [...] Oggi 27 paesi con una popolazione complessiva di 750 milioni di abitanti importano più del 50 per cento dei prodotti agricoli dalla Russia e dall’Ucraina. Questi paesi si trovano soprattutto in Medio Oriente e in Africa. In Egitto, paese popolato da cento milioni di abitanti, i prodotti importati da Russia e Ucraina rappresentano addirittura l’80 per cento del totale. L’argomento, insomma, è esplosivo. (25 marzo 2022)
*Quella in corso non è evidentemente una guerra mondiale, ma ha comunque effetti sull’intero pianeta. [...] Non si parla solo degli oltre dieci milioni di ucraini che hanno dovuto lasciare la propria casa, dando vita alla migrazione forzata più rapida dai tempi della seconda guerra mondiale. A subire le conseguenze della guerra sono anche persone che vivono in Perù, in Tunisia o in Sri Lanka, per cui il prezzo del pane decolla e quello del carburante schizza alle stelle, mentre cominciano a mancare concimi e alcuni componenti e le spedizioni sono in ritardo o vengono bloccate. Queste persone vivevano già nella precarietà, ma la guerra, anche se lontana, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. [...] La guerra in Ucraina, dunque, non ha soltanto conseguenze geopolitiche. Come "l’effetto farfalla" di cui parlano gli scienziati, questa crisi produce un’onda d’urto che percorre tutto il mondo. (7 aprile 2022)
===[[Paolo Inzerilli]]===
{{cronologico}}
*Io ho due pallini, la storia e la geografia, ma in genere la gente evita di ricordare ciò che è successo nel passato. La Russia, fin da quando era zarista, è sempre stato un Paese a disagio perché si è sempre sentita circondata, in qualche modo bloccata, sentivano di non avere libertà di movimento. Con l'Unione Sovietica era lo stesso, perché è stata creata la NATO contro l'eventuale espansionismo sovietico. La situazione, dunque, si è tramandata. Tutto quello che sta succedendo adesso, perciò, è sempre dovuto al fatto che la Russia, non più Unione Sovietica, ha paura, si sente circondata da Paesi ostili. E il presidente dell'Ucraina, [[Volodymyr Zelens'kyj|Zelensky]], a mio parere fa una dimostrazione di forza quando in effetti tutto quello che la Russia ha chiesto è la dichiarazione ufficiale di non ingresso dell’Ucraina nella NATO e la demilitarizzazione del Paese. Ecco, non mi sembrano richieste assurde, ma Zelensky non ne vuole sapere.
*Prima che iniziasse il conflitto, gli Stati Uniti dissero che se la Russia avesse invaso l'Ucraina, loro, come Stati Uniti e non come NATO, sarebbero intervenuti per difenderla. Poi hanno cambiato le dichiarazioni, cominciando a parlare di invio di aiuti, che significa quattrini, ed è ben diverso. Ecco perché valutando la situazione attuale mi sento più russo che ucraino, perché penso sempre che il compito di un presidente di un Paese è prima di tutto quello di salvare la pelle dei cittadini e non di compiere gesti di forza per una libertà che in pratica esiste e che invece secondo Zelensky non esiste. Per quel che mi riguarda oggi il problema di questa guerra si chiama Zelensky.
*{{NDR|Parlando di [[Vladimir Putin]]}} Lui vuole solo fare in modo di non avere i Paesi NATO al confine. Se l'Ucraina entrasse nella NATO significherebbe avere i missili a 180 chilometri da Mosca, e onestamente voglio vedere chi ha qualcosa da protestare. Non dico a cannonate, ma coi missili di oggi 180 chilometri sono una distanza ridicola. L'Ucraina, dunque, fa storia a sé. Io credo che nessuno in questo momento sia disposto a farsi ammazzare per bloccare Putin, dunque oggi la NATO dovrebbe concedere a Putin la demilitarizzazione dell'Ucraina insieme a una dichiarazione ufficiale di non ingresso nella NATO. Non si fa la guerra, con già migliaia di morti da una parte e dall'altra, per un principio primo di una parte, non un principio primo del mondo.
===[[Boris Johnson]]===
*Di certo c’è una profonda analogia tra il comportamento di Putin e quello di [[Slobodan Milošević|Slobodan Milosevic]] in Serbia negli anni Novanta. Entrambi al potere per molto tempo, entrambi sempre più autocratici, entrambi che per cementare la loro posizione politica hanno trovato una causa nazionalista. Come Milosevic con il Kosovo, Putin ha fatto con Kiev e la distorta visione delle origini della religione e della cultura ortodossa. È questo l’incubo che ora abbiamo davanti.
*Dico agli ucraini, in questo momento di agonia, che siamo con voi. Preghiamo per voi e le vostre famiglie e siamo dalla vostra parte. E se i mesi a venire saranno cupi e la fiamma della libertà si spegnerà, so che in Ucraina risplenderà di nuovo perché nonostante tutte le sue bombe, carri armati e missili, non credo che il dittatore russo potrà mai domare il sentimento nazionale degli ucraini e la loro appassionata convinzione che il loro paese dovrebbe essere libero.
*{{NDR|Putin}} non crede affatto che l'Ucraina sarebbe entrata nella Nato {{NDR|né}} a quella roba semi mistica sulle origini del popolo russo, quel mix di [[Nostradamus]] e Wikipedia russa. [...] Penso che tema l'Ucraina perché in Ucraina ci sono libera stampa e libere elezioni.
*Questa orribile e barbara avventura di Vladimir Putin deve finire con un fallimento. E quindi dico al popolo russo, il cui presidente ha appena autorizzato un'ondata di violenza contro un popolo slavo, ai genitori dei soldati russi che perderanno la vita: non posso credere che questo sia stato fatto in vostro nome o che vogliate davvero lo status di "paria" che porterà al regime di Putin.
*{{NDR|Putin}} si è ficcato in un vicolo cieco con la sua folle invasione e, visto che non c’è via di uscita, continua a distruggere l’Ucraina e a polverizzare innocenti, in città europee innocenti, in una missione irrazionale e catastrofica. Vuole smembrare il diritto degli ucraini di difendersi da soli e il nostro legittimo diritto da europei di sostenere la resistenza degli ucraini. Non ci riuscirà.
*Se Putin fosse una donna, cosa che ovviamente non è, ma se lo fosse, penso davvero che non si sarebbe avventurato in una guerra folle e machista di invasione e violenza come ha fatto lui. [...] Se volete un esempio perfetto di mascolinità tossica, è quello che sta facendo in Ucraina.
===[[Kaja Kallas]]===
*Il Cremlino sta cercando di costruire un altro muro di divisione in Europa e questa volta l’Estonia ha la fortuna di trovarsi dalla parte giusta. Lo stesso non si può dire per l’Ucraina.
*L’Ucraina non è vittima di un errore di calcolo una tantum da parte di un pazzo. Stiamo assistendo a una campagna a lungo pianificata dal Cremlino per esercitare il controllo sui Paesi vicini con la forza bruta, indipendentemente dal costo umano. Abbiamo bisogno di pazienza e perseveranza a lungo termine con politiche per fermare questa aggressione e anche per prevenire quelle future. Resistere alla tirannia ha un costo per tutti noi. Il gas può essere costoso, ma la libertà non ha prezzo. Spetta a ogni governo decidere quanto del peso del suo popolo è pronto a sopportare. Ma è ugualmente necessario trasmettere il messaggio alla nostra gente: qual è il problema del nostro prossimo oggi sarà il nostro problema domani. Siamo tutti in pericolo quando la casa del nostro vicino va a fuoco.
*La Russia è la minaccia più diretta alla sicurezza europea in questo momento. In effetti, se dovesse farla franca con la sua aggressività, minerebbe la pace e la sicurezza in tutto il mondo: se l’aggressione paga da qualche parte, diventa un invito a usarla altrove. Questo è il motivo per cui siamo così impegnati ad aiutare l’Ucraina a respingere l’aggressione russa. Ciò che stiamo difendendo è l’idea stessa di libertà, integrità territoriale e sovranità, ovvero il diritto di esistere come Paese e il diritto di vivere liberi dalle repressioni.
===[[Vladimir Kara-Murza]]===
*Attaccando l'Ucraina, Putin correrebbe un rischio. In passato i leader russi non hanno avuto molto successo con le "piccole guerre vittoriose" lanciate per scopi di politica interna: dalle disastrose campagne del regime zarista in Crimea e in Giappone nell'ottocento e all'inizio del novecento fino all'invasione dell'Afghanistan negli ultimi anni dell'Unione Sovietica. Il risultato di solito è l'opposto di quello sperato.
*È difficile dire se l’opposizione interna alla guerra possa avere qualche effetto concreto. Ma di certo gli esponenti dell’élite culturale russa che alzano la voce contro l'ennesima aggressione del Cremlino stanno difendendo l'onore della nazione come fecero i sette manifestanti che nell'agosto 1968 protestarono sulla piazza Rossa contro l'[[Primavera di Praga|invasione sovietica della Cecoslovacchia]].
*Per un leader come Putin, ossessionato dalla storia russa, sarebbe una beffa inciampare in uno degli errori più comuni della tradizione politica nazionale.
===[[Sergej Karaganov]]===
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*L'Ucraina è stata costruita dagli Stati Uniti e altri Paesi Nato come una punta di diamante, forse di aggressione o almeno di pressione, per avvicinare la macchina militare occidentale al cuore della Russia. Vediamo ora quanto si fossero preparati alla guerra.
*Non credo che avremo un cambiamento al potere in Russia, perché stiamo combattendo una guerra di sopravvivenza. È una guerra contro l'Occidente in cui la gente si raccoglie intorno al leader. E negli Stati Uniti nessuno ha pagato per la guerra in Iraq, quindi abbiamo i nostri dubbi sull'efficacia della democrazia.
*Vediamo l'espansione occidentale in atto e la russofobia raggiungere livelli come l'antisemitismo tra le due guerre. Quindi il conflitto stava già diventando probabile. E abbiamo visto profonde divisioni e problemi strutturali nelle società occidentali. Così il Cremlino ha deciso di colpire per primo. Tra l'altro, questa operazione militare sarà usata per ristrutturare l'élite e la società russa. Diventerà una società più militante, basata sulla nazionalità, spingendo fuori dalla classe dirigente gli elementi non patriottici.
*Gli americani e i loro partner della Nato continuano a inviare armi all'Ucraina. Se va avanti così, gli obiettivi in Europa potrebbero essere colpiti o lo saranno per interrompere le linee di comunicazione. Allora la guerra potrebbe vivere un'escalation. È sempre più plausibile.
*La guerra sarà vittoriosa, in un modo o nell'altro. Presumo che ci sarà anche la denazificazione, come in Germania e in Cecenia. Gli ucraini diventeranno molto più pacifici e amichevoli con noi.
*L'Occidente ha scatenato diverse aggressioni. Ora siamo sullo stesso terreno morale. Ora siamo uguali, stiamo facendo più o meno come voi. Mi dispiace che abbiamo perso la nostra superiorità morale, ma stiamo combattendo una guerra esistenziale.
*Vinceremo noi, perché i russi vincono sempre. Ma nel frattempo perderemo molto. Perderemo persone. Perderemo risorse e diventeremo poveri, per il momento. Ma siamo pronti a sacrificare tutto ciò per costruire un sistema internazionale più vitale.
===[[Garri Kimovič Kasparov]]===
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*A differenza di Hitler negli anni ’30, ha fatto tutto alla luce del sole. Nel 1939 non avevamo tecnologie per controllare come Hitler si preparasse all’attacco sulla Polonia. Stavolta abbiamo visto tutto, Putin non si è mai nascosto. Ha anche costruito la più influente rete di lobbisti e agenti in giro per il mondo. Chamberlain, Daladier e quelli che rifiutarono azioni forti contro Hitler a metà degli anni ‘30 si sbagliarono. Ma Chamberlain non ha mai fatto affari con Hitler. Puoi pensare che sia stato ingenuo. Ma i politici di oggi hanno preferito continuare a fare affari con Putin e molti di loro essere anche nel suo libro paga.
*Putin non ha mai nascosto le sue intenzioni, è stato sincero come Hitler in Mein Kampf. Sono anni che dice che l’Ucraina non è uno Stato sovrano. Se ne sono lavati tutti le mani. Ha detto che il collasso dell’Urss la più grande catastrofe geopolitica. Ha messo sul tavolo la sua visione strategica molto apertamente almeno da 15 anni. È stato sempre molto coerente nel portare avanti il suo programma. E poiché non ha visto nessuna vera risposta dal mondo libero, si è detto: perché no? Posso fare qualsiasi cosa.
*Tagliate fuori la Russia dai mercati finanziari globali. Assicuratevi che il sistema finanziario del Paese non sia più sostenibile e non possa generare risorse per la macchina da guerra di Putin. Anche se lui sta seduto su riserve liquide da oltre 600 miliardi di dollari.
*L’Ucraina è disposta a combattere, ma dall’annessione della Crimea nel 2014 il mondo libero si è rifiutato di armarla. Se oggi avesse un decimo delle armi che gli americani hanno abbandonato in Afghanistan, diventerebbe la tomba dell’esercito russo.
*Tutte le persone del mondo libero devono dimettersi dalle aziende del sistema putiniano. Se non lo fanno, vanno trattate come complici di crimini di guerra.
*Se vince, è un segnale a tutti i dittatori del mondo che le sole cose che contano sono la forza dell’esercito e come usi il denaro sporco per corrompere i politici.
===[[Roman Kostenko]]===
*Di mestiere mi occupo di far esplodere le cose, se bisognerà far esplodere i russi lo faremo, pur di liberare la mia terra.
*Oggi abbiamo molte città distrutte, ma moralmente è più facile, perché questa guerra non la stiamo combattendo da soli, come nel 2014, quando dovevamo dimostrare che la Russia era un aggressore. Il nemico ha scoperto la sua faccia, capiamo che il mondo è dalla nostra parte.
*Se ci sediamo ora al tavolo con Mosca sappiamo cosa chiederà, e vuole troppo. Dobbiamo prima spingere il nemico fuori dal territorio che avevamo al 24 febbraio, poi potremo decidere cosa sarà del Donbass e della Crimea. Non vogliamo accettare che il Donbass diventi Russia.
===[[Paul Krugman]]===
{{cronologico}}
*Prima che Putin invadesse l'Ucraina, potevo descrivere la Federazione Russa come una potenza di medie dimensioni che faceva il passo più lungo della gamba, in parte sfruttando le divisioni e la corruzione dell’Occidente, in parte mantenendo un esercito potente. Da allora, tuttavia, sono diventati chiari due aspetti. Il primo, le illusioni di grandezza di Putin. Il secondo, la Russia è persino più debole di quanto la maggioranza delle persone, incluso il sottoscritto, sembravano aver compreso. [...] La verità è che ero stato generoso nel descrivere la Russia persino come una potenza di medie dimensioni. L’Inghilterra e la Francia sono potenze di medie dimensioni; il prodotto interno lordo della Russia è solo un po’ superiore alla metà di ciascuna di esse. Sembrava rilevante che uno Stato con tale ridotta consistenza potesse sostenere un esercito di prima categoria e altamente sofisticato – e forse non poteva sostenerlo. (28 febbraio 2022)
*Prima dell’invasione era un luogo comune sostenere che Putin avesse creato la “fortezza Russia”, una economia immune alle sanzioni economiche, per aver accumulato un ampio bottino di guerra di riserve in valute straniere. Adesso, tuttavia, discorsi del genere sembrano ingenui. Cosa rappresentano, dopo tutto, le riserve di valute straniere? Non sono valige di denaro contante. Per la maggior parte consistono di obbligazioni sui debiti pubblici – ovvero, asset che possono essere congelati se la maggior parte del mondo è unita nella repulsione contro una aggressione militare di un Governo ribaldo. (28 febbraio 2022)
*A Putin resta un asso nella manica: politiche inconcludenti hanno reso l’Europa profondamente dipendente dal gas naturale russo, potenzialmente inibendo la risposta dell’Occidente alla sua aggressione.<br>Ma l’Europa principalmente consuma il gas per il riscaldamento; il consumo di gas è due volte e mezzo più elevato nell’inverno rispetto all’estate. Ebbene, l’inverno arriverà presto – e l’Unione Europea ha il tempo per prepararsi ad un altro inverno senza il gas russo, se ha la volontà di fare alcune scelte difficili. (28 febbraio 2022)
*Il miracolo ucraino potrebbe non durare. Il tentativo di Vladimir Putin di ottenere una vittoria rapida a buon mercato, impadronendosi delle città importanti con forze relativamente leggere, si è trovato di fronte ad una resistenza importante, ma i carri armati e l’artiglieria pesante procedono. E nonostante l’eroismo incredibile del popolo ucraino, tuttavia è più probabile che alla fine la bandiera russa verrà piantata sulle macerie di Kiev e di Kahrkiv.<br>Ma anche se accadrà, la Federazione Russa rimarrà più debole e più povera di quello che era prima dell’invasione. La conquista non paga. (1 marzo 2022)
*In una [...] economia globale è difficile conquistare un altro paese senza tagliare con grandi costi quel paese – e gli stessi vincitori – dalla divisione internazionale del lavoro, per non dire dal sistema finanziario internazionale. Mentre stiamo parlando, possiamo osservare quella dinamica in atto nella Russia. (1 marzo 2022)
*Non è straordinario e terribile ritrovarci in una situazione nella quale i fallimenti economici di Hitler ci dicono cose utili sulle nostre prospettive future? Grazie, Putin. (1 marzo 2022)
*I contadini antichi e del medioevo probabilmente non si curavano di chi li stava sfruttando; diversamente dai lavoratori moderni. Il tentativo di Putin di impadronirsi dell’Ucraina sembra basarsi non solo sul suo convincimento che non esista qualcosa come la nazione ucraina, ma anche sull’assunto che gli stessi ucraini possano essere persuasi a considerarsi russi. Sembra molto improbabile che ciò accada, dunque anche se Kiev ed altre importanti città cadranno, la Russia si ritroverà a spendere anni nel tentativo di sottomettere una popolazione ostile. (1 marzo 2022)
*I simpatizzanti americani di Putin stanno avendo un'illuminazione. Non si tratta tanto del fatto che Putin si stia rivelando un tiranno disponibile ad uccidere un gran numero di persone innocenti – lo sapevano o avrebbero dovuto già saperlo. Il problema è che l'uomo forte che ammiravano – colui che Donald Trump elogiava come un "esperto" e un "genio" appena prima che invadesse l'Ucraina – si sta rivelando essere considerevolmente debole. E non è un caso. La Russia è di fronte ad un disastro precisamente perché è governata da un individuo che non accetta critiche e non tollera dissensi. (10 marzo 2022)
*Putin si è circondato di persone che gli dicono quello che vuol sentirsi dire. Tutte le indicazioni sono che egli è finito in questa debacle credendo alla sua stessa propaganda sia sul valore marziale del suo esercito che sull’entusiasmo degli ucraini a sottomettersi al comando russo. (28 marzo 2022)
*Le pesanti perdite subite dall’esercito non "politicamente corretto" della Russia nel momento in cui non è riuscito a sovrastare le inferiori forze ucraine, ha confermato quello che chiunque abbia studiato la storia sa: le guerre moderne non vengono vinte con un machismo da gradassi. Il coraggio e la resistenza, fisica e morale, sono come sempre essenziali; ma lo sono altrettanto cose materiali come la logistica, la manutenzione degli automezzi e i sistemi di comunicazione effettivamente funzionanti. (28 marzo 2022)
*La risposta di Putin al fallimento in Ucraina è stata estremamente trumpiana: insistere che l’invasione stava tutta procedendo "secondo i programmi", rifiutare di ammettere di aver fatto alcun errore e lamentarsi della cosiddetta "[[Cancel culture|cultura della cancellazione]]". Mi aspetto quasi che pubblichi mappe delle battaglie rozzamente modificate con un pennarello ''Sharpie''. (28 marzo 2022)
*L'America, per quanto non impegnata direttamente nei combattimenti, sta una volta ancora facendo quello che fece l’anno prima di Pearl Harbor: con l’aiuto dei nostri alleati, stiamo funzionando come "arsenale della democrazia", dando ai difensori della democrazia i mezzi materiali per combattere. (28 aprile 2022)
*L’economia della Russia può essere molto più grande di quella dell’Ucraina, ma è poca cosa a confronto dell’economia americana, per non dire delle economie congiunte degli alleati occidentali. E con la sua limitata base economica, non sembra che la Russia abbia la capacità si rimpiazzare le sue perdite sul campo di battaglia; gli esperti occidentali credono, ad esempio, che sino a questo punto i combattimenti in Ucraina siano costati alla Russia il valore di due anni di produzione di carri armati. (28 aprile 2022)
*Se l’Ucraina davvero vincesse, quello sarebbe un trionfo per le forze della libertà dappertutto. Gli aspiranti aggressori e criminali di guerra subirebbero una interruzione. I nemici occidentali della democrazia, molti dei quali erano sino all’altro ieri tifosi di Putin, riceverebbero una lezione pratica sulla differenza tra gli atteggiamenti ''macho'' e la vera forza. (28 aprile 2022)
===[[Dmytro Kuleba]]===
*Gli appelli a evitare di umiliare la Russia non possono che umiliare la Francia e qualsiasi altro paese che dovesse ripeterli, perché la Russia si sta umiliando da sola. Piuttosto dovremmo concentrarci sul modo di rimettere la Russia al suo posto. Solo così sarà possibile ottenere la pace e salvare vite umane.
*Il patriarcato di Mosca si è schierato da subito con Putin e con l’aggressione, si sono allineati con un leader che oggi è assolutamente distante da Dio. Le sofferenze, i danni, i crimini della guerra sono addirittura blasfemi.
*L’errore europeo è sempre stato quello di non provocare la Russia per evitare reazioni. Vi abbiamo ascoltato e siamo stati comunque attaccati senza che noi facessimo alcuna provocazione. La lezione è che Putin comprende soltanto il linguaggio della forza, disprezza l’Europa imbelle che resta sulla difensiva. Putin attacca quando il nemico è debole o crede che lo sia. Ecco il motivo per cui dobbiamo restare forti e uniti. Il suo errore è che ha sottovalutato la capacità ucraina di combattere e anche la volontà europea di reagire unitariamente con sanzioni e invio di armi.
*Sappiamo che in Italia ci sono forze vicine a Putin: vorrei dire che ciò è immorale, illegale e politicamente perdente. Chi sta con Putin sostiene i crimini di guerra.
*Vorrei dire che coloro che rifiutano l’invio di armi all’Ucraina in realtà sostengono la continuazione della guerra. Prima noi saremo in grado di espellere i russi e prima la guerra sarà finita.
===[[Sergiy Kyslytsya]]===
{{cronologico}}
*Se Putin vuole uccidersi non c'è bisogno di utilizzare le testate nucleari, basta che faccia come quel signore lì a Berlino nel suo bunker nel 1945.
*Come sempre, la Russia nega che i suoi soldati siano fatti prigionieri dallo Stato. A questo proposito, l'Ucraina ha aperto una linea diretta, intitolata "Torna vivo dall'Ucraina" per i parenti dei soldati russi che non sanno dove si trovano e non possono contattarli. Durante la prima ora di lavoro, sono state ricevute oltre 100 chiamate da parte di madri russe. Peccato però che oggi, per decisione del Procuratore generale della Federazione Russa, la linea e il sito dedicato siano stati chiusi.
*La "z" che campeggia sui veicoli militari russi viene interpretata da alcuni come ''Za pobedy'' in russo, cioè "per la vittoria". Altri ci vedono ''Zapad'', cioè "Ovest". Io insisto nel dire che la "z" sta per ''zveri'', cioè "bestie".
===[[Sergej Viktorovič Lavrov]]===
{{cronologico}}
*Non abbiamo in mente di attaccare altri paesi. E prima di tutto non abbiamo attaccato l'Ucraina. (10 marzo 2022)
*Non vogliamo rovesciare Zelensky. Non puntiamo a un cambio di regime a Kiev, questa è una specialità degli americani. Non chiediamo nemmeno che si arrenda. Quello che chiediamo è che interrompa le ostilità e lasci andare i civili. Vogliamo fare in modo che dall'Ucraina non vengano più minacce per la Russia. (1 maggio)
*La Russia non ha mai interrotto gli sforzi per arrivare a un accordo che eviti una guerra nucleare, una Terza guerra mondiale. Sono i media occidentali ad aver travisato i nostri messaggi e ad aver dato una rappresentazione scorretta dei nostri obiettivi in questa operazione. (1 maggio)
===[[Enrico Letta]]===
{{cronologico}}
*Ci sono tre elementi che Putin forse non aveva previsto nella sua folle scelta: confidava in una guerra-lampo, nel non avere soverchi problemi in un territorio che già considerava 'casa sua' e nel trovare una reazione molle. Così non è. Il mondo intero gli si sta rivoltando contro. E la sua immagine, che in certi ambienti era persino positiva, ora è negativa per tutti.
*Qua si vuol fare dell’Ucraina una nuova Bielorussia. Ecco, Putin oggi è un nuovo Lukashenko, un dittatore. È uno spartiacque della storia.
*Questo è un confronto in cui sono i principi di libertà e democrazia a essere messi in gioco, anzi, la stessa Unione Europea è in gioco.
*Ora va fermato Putin, quel che ha attuato non è scusabile con nessuna ragione storica, è di una gravità senza fine. È il fatto più rilevante di questo secolo dall’11 settembre. Faccio tale paragone non perché reputi il presidente russo un talebano, ma per il terremoto a livello delle relazioni internazionali che causa.
*{{NDR|Putin}} ha sempre avuto un filo di contatto con quelle logiche storiche, però mi ha stupito la sua irrazionalità, il pensare di farla franca, di non far patire al popolo russo pesanti conseguenze, che dureranno a lungo. [...] Francamente non riesco a vedere dove porti un piano simile. E credo che, alla lunga, arrecherà a Putin anche problemi di gestione interna in un Paese che ha sì risanato il bilancio, ma che ha una struttura debolissima, con un Pil inferiore a quello dell’Italia, un Paese che è tutto energia e armi e non è riuscito a diversificare la sua economia.
===[[Nicolai Lilin]]===
{{cronologico}}
*La colpa è di tutti, degli Stati Uniti d'America, di Biden in primis che è un guerrafondaio, una persona veramente sgradevole, un politico poco lungimirante e provocatorio. (25 febbraio 2022)
*Spero che non duri a lungo, ma da come si muove l'esercito russo, hanno già circondato l'Ucraina, i punti nevralgici vengono presi abbastanza in fretta, dovrebbe essere così. Per fortuna non trovano la resistenza perché per la gran parte degli ucraini combattere per questo governo e politicanti non è importante. I militari si arrendono in massa, i civili stanno nelle case e aspettano la fine. (25 febbraio 2022)
*Il conflitto attuale ha il suo inizio dai massacri che l’esercito ucraino con l’aiuto delle milizie nazionalistiche ha compiuto verso le popolazioni filorusse delle regioni del Donbass, territori industriali, dove c’è da sempre una forte identità del movimento operaio. Secondo l’Osce questi eventi hanno provocato tra i 14mila e 16mila morti. La Russia si è sentita isolata e minacciata, nel colpevole silenzio dell’Occidente, fino ad arrivare al tragico momento attuale. (6 marzo 2022)
*Nella comunità russa italiana c'è forte preoccupazione, paura di esser licenziati perché russi, paura per i bambini che vengono discriminati, paura per le proprie attività lavorative perché boicottate. Vi sembra normale che mia figlia tornata a casa da scuola mi chieda preoccupata se è vero che "noi russi siamo cattivi?". Mia figlia non sa neanche chi sia Putin. (6 marzo 2022)
*I miei pensieri sono tutti per i civili che stanno soffrendo per una guerra crudele; se mi chiedi però di fare una valutazione geopolitica non posso non notare che è da qualche anno che il mondo va sempre di più verso oriente, verso la Cina. Gli Stati Uniti non hanno più l’egemonia di un tempo, credo sia poco saggio forzare la mano con la Russia di Putin. Siamo a un cambio totale della politica mondiale, l’Ucraina è purtroppo una moneta di scambio. (6 marzo 2022)
*Questo conflitto è anche un modo di addestrare a prezzo di altissime perdite un gran numero di personale. Alla fine hanno fatto così anche con la Cecenia. Mandano i giovani con una percentuale di soldati esperti che gli insegnino il mestiere... Spietato ma funzionale. (26 marzo 2022)
===[[Aleksandr Lukašenko]]===
*Oggi non è Zelensky a guidare l’Ucraina. Tutto finirebbe in una settimana, se Joe Biden lo volesse. Ma gli Usa vogliono cogliere l’attimo, legare a sé i propri alleati e affondare la Russia con la guerra in Ucraina. Il loro obiettivo è sistemare la Russia e poi la Cina.
*Si parla tanto di settore bancario, gas, petrolio, Swift. È peggio della guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale. Dovremmo essere molto riservati e stare alla larga da essa. Perché la guerra nucleare è la fine di tutto.
*Usare armi nucleari in Ucraina sarebbe inaccettabile. Non solo perché è proprio accanto a noi, non è oltreoceano come gli Stati Uniti, ma anche perché potrebbe scagliare la nostra palla terrestre fuori dall’orbita, a fluttuare chissà dove. Ma se la Russia ne sia capace o meno questo non lo so, dovete chiederlo a Putin.
===[[Sanna Marin]]===
{{cronologico}}
*Quando guardiamo alla Russia, vediamo un tipo di Paese molto diverso da quello che abbiamo visto solo fino a pochi mesi fa. Tutto è cambiato quando Mosca ha attaccato l'Ucraina e personalmente penso che non possiamo più fidarci che ci sarà un futuro pacifico accanto alla Russia. (15 maggio 2022)
*Non avremmo fatto questa scelta {{NDR|di aderire alla Nato}} se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale. La minaccia nucleare è gravissima ma non può essere isolata in una sola regione. Penso che essere all'interno della Nato ci darà sicurezza perché anche la Nato ha armi nucleari e ci sarebbe una risposta se la Russia le usasse, quindi questa decisione ci rafforza, non ci indebolisce. (15 maggio 2022)
*La parte giusta della Storia è quella che sostiene l'Ucraina perché l'Ucraina è stata attaccata: gli ucraini sono le vittime della guerra. Putin uccide i civili, bambini, madri, anziani, gente che non aveva minacciato la Russia in alcun modo: noi dobbiamo essere con loro, dal lato giusto della Storia. (19 maggio 2022)
*Era chiaro che discutere l'adesione alla Nato sarebbe stato un punto di arrivo naturale per la Finlandia e la Svezia. Lo vedevo però nel futuro, fra cinque o dieci anni, non ora. [...] L'aggressione all'Ucraina ha cambiato tutto. (19 maggio 2022)
*{{NDR|«Come spiega l'assalto di Putin all'Ucraina?»}} C'è una sola persona che può rispondere: Putin. Personalmente, non vedo alcuna ragione per questa guerra. Vedo solo sofferenza, conseguenze drammatiche, solo scenari orrendi. Ma Putin ha un modo di pensare molto diverso rispetto a noi Paesi democratici occidentali. (19 maggio 2022)
*{{NDR|«Putin giura che "rinunciare alla neutralità è un grave sbaglio". Lo è?»}} Per noi? Assolutamente no. Abbiamo preso questa decisione perché vogliamo massimizzare la nostra sicurezza. Non è contro qualcuno o qualcosa. È per la nostra protezione. Non è un errore. È la reazione naturale della Finlandia davanti alla guerra di Putin contro un Paese del nostro vicinato. Mi sembra una decisione molto pragmatica. (19 maggio 2022)
*È comprensibile che i cittadini abbiano paura di un'escalation e che il conflitto si allarghi. È una emozione naturale. Nessuno vuole la guerra, ma la guerra c'è. E allora bisogna anche essere coraggiosi, e accertarsi di essere dalla parte giusta della Storia. (19 maggio 2022)
===[[Fabio Mini]]===
*Il falso è che la guerra sia cominciata con l'invasione russa dell'Ucraina. Questo in realtà è un atto nemmeno finale di una guerra tra Russia e Ucraina cominciata nel 2014 con l'insurrezione delle province del Donbas poi dichiaratesi indipendenti. Da allora le forze ucraine hanno martoriato la popolazione russofona ai limiti del massacro e nessuno ha detto niente. Per quella popolazione in rivolta contro il regime ucraino non è stata neppure usata la parola guerra di liberazione o di autodeterminazione così care a certi osservatori internazionali. È bastato dire che la "Russia di [[Putin]]" voleva tornare all'impero zarista per liquidare la questione. L'ipocrisia è l'atteggiamento della propaganda occidentale pro-Ucraina che, prendendo atto che esiste una guerra, finge di non sapere chi e che cosa l'ha causata e si stupisce che qualcuno spari, qualcun altro muoia e molti siano costretti a fuggire. Ipocrisia ancor più grave della propaganda è il silenzio omertoso di coloro che tacciono sul fatto che dal 2014 [[Stati Uniti]] e NATO hanno riversato miliardi in aiuti quasi interamente destinati ad armare l'Ucraina e migliaia di professionisti della guerra per addestrare e arricchire i gruppi estremisti e neo-nazisti.
*L'espansione della [[NATO]] a est iniziata in quell'anno dopo una serie di prove di coinvolgere nella "cooperazione militare" i paesi dell'Europa orientale (programma "Partnership for peace") è stata una provocazione continua per 24 anni. Per oltre un decennio la [[Russia]] non ha potuto opporsi e la NATO, sollecitata in particolare da Gran Bretagna, Polonia e repubbliche baltiche ha pensato di poter chiudere il cerchio attorno ad essa "attivando" sia Georgia sia Ucraina. La Russia è intervenuta militarmente in Georgia e questo ha dato un segnale forte agli Usa e alla NATO, che non hanno voluto intervenire. Durante la crisi siriana del 2011 la Russia si è schierata con il governo di Bashar Assad e successivamente con la guerra all'[[ISIS]] è intervenuta militarmente dando un contributo sostanziale alla sua neutralizzazione. [[Bashar al-Assad|Bashar Assad]] è ancora lì. Le operazioni russe in Siria ancorché concordate e coordinate sul campo con la coalizione a guida americana, hanno disturbato i piani di chi voleva approfittare dell'ISIS e delle bande collegate per destabilizzare l'intero medio-oriente. Un altro segnale del mutato umore russo è stata l'annessione della Crimea subito dopo il colpo di stato contro [[Viktor Janukovyč|Janukovyč]] sostenuto dagli Stati Uniti e in particolare dall'inviata del Dipartimento di Stato Victoria Nuland e dall’allora vice presidente [[Joe Biden|Biden]]. Dal 2014 in poi l'Ucraina con il sostegno degli Stati Uniti e della Nato ha assunto una linea ancora più ostile nei confronti della Russia e iniziato ad integrare nelle forze armate e nella polizia i gruppi neonazisti che si erano "distinti" negli scontri di [[Maidan]]. Gli stessi che ora organizzano la "resistenza ucraina" e coordinano i circa 16 000 mercenari sparsi per il paese. Per tutto questo mi sento di dire che la NATO non ha trascurato l'Ucraina, anzi l'ha spinta con forza in un'avventura pericolosa per entrambi e soprattutto per noi europei.
*{{NDR|Sul ruolo che dovrebbe assumere l'Italia nel conflitto}} Negoziare, finirla con il pensiero unico e la propaganda, aiutare l'Ucraina a ritrovare la ragione e la Russia ad uscire dal tunnel della sindrome da accerchiamento non con le chiacchiere ma con atti concreti. E quando la crisi sarà superata, sperando di essere ancora vivi, Italia ed Europa dovranno impegnarsi seriamente a conquistare quella autonomia, dignità e indipendenza strategica che garantisca la sicurezza europea a prescindere dagli interessi altrui.
===[[Alexander J. Motyl]]===
*Fino a quando Vladimir Putin non ha iniziato un’invasione su vasta scala dell’Ucraina nelle prime ore del 24 febbraio, stava vincendo il suo stallo con l’Occidente. Aveva costretto gli Stati Uniti e l’Europa a prendere sul serio le sue richieste; provò il piacere di essere trattato come il capo di una grande potenza; ed era riuscito a intimidire gli ucraini così come gli altri stati vicini alla Russia e il resto del mondo. [...] E poi ha fatto esplodere tutto invadendo l’Ucraina.
*Gli adolescenti {{NDR|ucraini}} desiderano la pace e vogliono fare cose ordinarie, come incontrare la famiglia e gli amici, fare passeggiate, godersi la città. La routine quotidiana è diventata straordinaria dopo diverse settimane di guerra. Tutti intendono rimanere in Ucraina. La disperazione è assente. Gli studenti si aspettano che la guerra finisca con una vittoria ucraina e sono decisamente orgogliosi di essere ucraini. Il loro ottimismo è tanto più notevole alla luce del fatto che i saggi sono stati scritti a metà marzo, quando qualcosa come la vittoria sembrava remota.
*Gli obiettivi dichiarati dalla Russia in Ucraina sono passati dall’arginare l’espansione della NATO alla protezione della regione del Donbas, ma il loro vero obiettivo, come hanno esplicitamente affermato i politici russi dall’inizio della guerra, non è impedire all’Ucraina di aderire alla NATO, ma distruggerla come Stato e nazione.
*Ora il presunto grande maestro di scacchi Putin si è effettivamente manovrato in una posizione impossibile da vincere. Gli ucraini in tutto il paese, indipendentemente dalla lingua che preferiscono parlare, dalla religione o dall’origine etnica, si sono radunati attorno alla bandiera. Decine di migliaia si sono offerti volontari per unità di difesa territoriale. Molti altri hanno donato il sangue. Incalcolabili altri hanno ceduto i loro risparmi per aiutare a finanziare la difesa del Paese. Un’ondata storica di fervore patriottico ha attanagliato l’Ucraina.
*Perché Putin si è comportato così stupidamente? Una risposta è che potrebbe aver perso il contatto con la realtà dopo essersi isolato dal [[Pandemia di COVID-19|COVID-19]] in un bunker per due anni. Un’altra risposta è che, in quanto capo incontrastato del Cremlino per più di due decenni, i suoi consiglieri sono riluttanti a dirgli ciò che temono possa turbarlo. [...] Un’altra possibilità è che abbia completamente accettato le narrazioni della propaganda storica imperiale e sovietica russa che tradizionalmente hanno relegato gli ucraini a una via di mezzo tra la non esistenza o lo status di fratello minore sottomesso della Russia. È del tutto possibile che questa ideologia abbia accecato Putin e molti dei suoi sostenitori davanti alla realtà di una nazione ucraina con i suoi interessi e la sua cultura.
===[[Moni Ovadia]]===
*È una imbecillità anche quella di chi sostiene che non è possibile che il battaglione Azov sia nazista, visto che il presidente Zelensky è ebreo. Un ebreo è prima di tutto un essere umano e come ogni essere umano, per convenienza o per miopia, può non accorgersi di avere in casa dei nazisti veri, come sono quelli di Azov che hanno scelto il simbolo della svastica, che indossano: sotto quel simbolo sono stati sterminati milioni di ebrei, milioni di persone; e non riconoscere questo fatto è disonesto, anche dal punto di vista storico. Per non parlare dei tanti massacri compiuti sotto le bandiere degli Usa e della Nato. Ciò non toglie che Putin è un dittatore che ha reagito e scatenato una guerra criminale e io in Russia oggi starei in galera. Ma vale per tutti, per i russi come per gli ucraini e gli americani: le ragioni della guerra non sono quelle raccontate dal mainstream. Io sono contro tutte le guerre!
*Se gli Stati Uniti, con la loro vocazione a diffondere le loro armi in ogni angolo del pianeta, fossero stati fuori da questa vicenda, che è una vicenda europea, anche se molti dimenticano, in buona e cattiva fede, che fino ai monti Urali, la Russia è Europa, ecco, se fossero stati fuori, forse le cose sarebbero andate diversamente. Tra gli atlantisti ultrà ci sono quelli che non hanno detto "a" quando la guerra criminale contro l'Iraq ha fatto quasi un milione di morti. Questi qui dovrebbero stare zitti, o perlomeno mantenere un bassissimo profilo. Lo stesso vale per quelli che hanno al massimo alzato un sopracciglio di fronte alla catastrofe della Libia, la Siria, l'Afghanistan e via dicendo. Non parliamo poi del fatto che nella Nato, la seconda potenza per forza di fuoco è la Turchia. Paese retto da un regime dittatoriale, che mette i propri dissidenti in galera, e che da anni massacra i curdi. Chi ha mandato i missili stinger ai curdi? Nessuno. Di guerre criminali, lungo la seconda metà del '900 ne sono state fatte un gran numero. Quando ha usato la mazza di ferro contro la Cecenia, Putin godeva di grandissimo prestigio. Tutto questo attiene al fatto che invece di confrontarsi con il merito della questione, ci si attacca alla retorica, alle calunnie, a mettere sulla bocca delle persone cose che non hanno mai detto, relazioni che non hanno mai avuto. Questo è, secondo me, il grande problema. L'orrore della guerra è lì da vedere.
*Tra gli effetti collaterali è uscito fuori anche la russofobia. E questo è degno di nazisti. Perché la grande cultura russa non ha nulla a che vedere con Putin e la sua politica aggressiva. Il Patto di Varsavia fu sciolto. Perché la Nato contestualmente non si sciolse? Punto di domanda. Sento già certi soloni in mimetica rispondere piccati: che vuoi, i Paesi dell'ex zona di influenza sovietica, hanno chiesto di entrare nella Nato... Intanto cominciamo col dire che l'hanno chiesto le loro classi dirigenti. Questi narratori con l'elmetto vogliono farci bere che tutto questo è avvenuto in una trasparenza totale? Quali sono le politiche che fanno gli Stati Uniti per mantenere questa egemonia militare: presto detto, hanno 900 basi in tutto il mondo. I russi non ce l'hanno. Il problema è complesso. Ma se ti azzardi a farlo presente ti dicono che sono morti 137 bambini. È una immane tragedia, e lo sarebbe anche se a morire fosse stato un solo bambino. Ma non si può utilizzare questa tragedia per provare a tapparti la bocca. È semplicemente vergognoso. Come è vergognoso dimenticare i bambini morti in Iraq, in Siria, in Afghanistan, nello Yemen... Questa rimozione è ripugnante. Non esistono guerre giuste. Tutte le guerre sono criminali. Si vuole portare Putin al Tribunale dell'Aia per giudicarlo come responsabile di crimini di guerra o contro l'umanità? Va bene, prima George W. Bush e Tony Blair.
===[[Orhan Pamuk]]===
*Concetti come “dominio” o “sfere di influenza” sono argomenti medievali in cui non c’è democrazia e la libera scelta del popolo non è rispettata. Non solo il volere degli ucraini viene ignorato, ma i cittadini vengono crudelmente bombardati e uccisi.
*Essere arrabbiati per quello che sta facendo Putin è una cosa, ma dovremmo evitare di diventare razzisti nei confronti dei russi, non dovremmo proprio dare la colpa alla cultura russa che è una grande cultura. Purtroppo questo sta accadendo. Mi dispiace quando sento che un evento culturale russo o una lezione su Dostoevskij è stato cancellata, questo succede a New York ma può verificarsi nelle piccole università americane o in qualche altro posto.
*{{NDR|«Ci sono persone che dicono né con Putin né con la Nato».}} Non sono d’accordo con questa affermazione, la Russia è il Paese invasore. Prima della seconda guerra mondiale molte brave persone hanno difeso la pace, hanno gridato «pace, pace, pace» ma quando Hitler ha iniziato a invadere non hanno più detto pace, hanno detto: «Questa è l’invasione di Hitler». Hanno identificato l’invasore. Putin e la Nato non sono la stessa cosa. Putin sta invadendo un Paese, distruggendo un Paese. Quindi non sono uguali.
===[[Nikolaj Patrušev]]===
*L’operazione militare speciale ha obiettivi specifici, dal raggiungimento dei quali dipende non solo il benessere, ma la vita stessa di milioni di persone, la salvezza della popolazione delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dal genocidio che i neonazisti ucraini stanno praticando già da otto anni. Un tempo il fascismo di Hitler sognava di distruggere l’intera popolazione russa, e oggi i suoi seguaci cercano blasfemamente di farlo con le mani degli slavi. La Russia non permetterà che accada.
*Non credo che le vite degli ucraini siano una preoccupazione per gli Usa, che hanno ripetutamente dimostrato la loro natura aggressiva e anti-umana. Come dimostra la storia, anche la Nato non è mai stata un’alleanza difensiva, ma solo offensiva.
*Parlando di denazificazione, il nostro obiettivo è distruggere la piazza d’armi del neonazismo creato dall’Occidente ai nostri confini. La necessità della smilitarizzazione è dovuta al fatto che l’Ucraina, satura di armi, rappresenta una minaccia anche dal punto di vista dello sviluppo e dell’uso di armi nucleari, chimiche e biologiche.
===[[Serhij Plochij]]===
*{{NDR|Lo Stato ucraino}} è guidato da un presidente di origine ebraica, l'unico presidente di origine ebraica al di fuori di Israele. E il ministro della Difesa ha origini ebraiche. Prima ci sono stati due primi ministri di origine ebraica, quindi non sembra un Paese posseduto dai nazisti da cui deve liberarsi.
*Penso che per l'Ucraina, dopo questa guerra, non ci sia via di ritorno. L'orientamento occidentale, l'orientamento verso l'Europa non solo è entrato a far parte della fede nazionale, ma è stato anche pagato col sangue.
*{{NDR|Sull'idea che la guerra fu scatenata in risposta all'espansione di Nato}} Penso che questo sia il racconto che è stato proposto da Putin, e a cui ha creduto una grossa fetta di pubblico occidentale in generale. Sono molto scettico su questo argomento nel complesso, perché se fosse stata una vera preoccupazione per Vladimir Putin, avrebbe cercato di negoziare e non avanzare [...] il tipo di richieste che hanno fatto capire subito a tutti che non era interessato ai negoziati e stava cercando di distruggere quei negoziati. [...] Se Vladimir Putin fosse stato preoccupato per la NATO, non avrebbe attaccato l'Ucraina, perché quello che è successo oggi in termini di unità dell'Alleanza, in termini di spostamento delle nuove truppe verso il confine orientale, era facilmente prevedibile. Quindi la Russia si è trovata oggi in una posizione molto, molto peggiore in termini di una possibile minaccia della NATO rispetto a prima della guerra. E di nuovo, non serviva una sfera di cristallo per vederlo. Quindi, da quel punto di vista, non prendo affatto sul serio queste spiegazioni.
*Quello che vedete oggi nelle parti temporaneamente occupate dell'Ucraina, nell'est e nel sud, sono le aree dell'Ucraina dove c'è la più alta percentuale di russi etnici e la lingua dominante nelle strade, specialmente nelle grandi città, è russo. Quindi, prima di tutto, queste città come Mariupol e Kharkiv, sono città di lingua russa in cui una percentuale significativa di etnia russa sono le principali vittime. [...] Guardi le città occupate, come [...] Melitopol, come Cherson, di nuovo, città di lingua russa, dove la gente sta manifestando contro i carri armati già ora, la seconda, terza settimana dopo l'occupazione, senza voler prendere parte al progetto russo che gli viene offerto. Questo dimostra l'assurdità di questa affermazione sulla liberazione dei russi o della lingua russa dall'oppressione dello stato ucraino, perché quelle persone hanno effettivamente mostrato dedizione a quello Stato, e lo dimostrano perché lo Stato è molto tollerante, perché lo Stato è stato in grado, nel corso di questi ultimi 30 anni dalla dichiarazione di indipendenza dell'Ucraina [...] di produrre una sorta di lealtà che non si basa sulla lingua, né sulla religione, né sull'etnia. È una sorta di lealtà di cui si legge nei libri di testo, in quelli di scienze politiche, e molto raramente si vede nella vita reale, quando la lealtà si basa sulla lealtà alle istituzioni e, nel caso ucraino, alle loro istituzioni democratiche. E ciò che la Russia porta, soprattutto nei territori occupati, ma nella Russia stessa, è tutt'altro che democrazia.
===[[Mychajlo Podoljak]]===
*Abbiamo un esercito molto motivato, possiamo ripulire da soli la nostra nazione dai russi, a condizioni che ci forniscano armi pesanti, artiglieria pesante e mezzi corazzati per mettere fine all’invasione nemica, soprattutto a sud.
*{{NDR|Cedere il Donbas}} non servirebbe a nulla. Cedendo alla pressione russa e firmando un accordo di pace la guerra non finirà. Non è finita nel 2014, la Russia ha ripreso fiato e ha attaccato. Questa volta lo farebbe contro l’Europa. Se Putin non pagherà per questa invasione, il prossimo attacco sarà ancora più massiccio. La Russia andrà avanti a riprendere alcuni territori che reputa suoi. Continuerà a bombardare città, ricattare, sfruttare la sua propaganda in Europa per creare una spaccatura.
*Dobbiamo renderci contro che Mosca sul piano militare sta utilizzando metodi "siriani", colpendo indiscriminatamente la popolazione, prendendo d’assedio le città e colpendo deliberatamente gli obbiettivi civili, causando enormi sofferenze alla popolazione ucraina, che non ha colpe.
*L'élite russa si è convinta che uccidere altre centinaia di bambini o radere al suolo Kiev non fa più differenza. Non vedono arrivare conseguenze più gravi di quelle che già hanno subito, in un certo senso, credono di avere carta bianca per continuare a comportarsi così. Condanne e destituzioni arriveranno solo in caso di sconfitta, quindi a loro basta conquistare l’Ucraina per evitarle. Per questo adesso parlano solo con ultimatum.
*La Russia non è pronta a dialogare, sa solo dettare le sue condizioni. [...] Né noi ucraini né l’Unione Europea possiamo chiudere la guerra alle condizioni russe. Non sarebbe la fine, ma l’inizio di un ricatto russo in attesa di un’altra invasione.
*{{NDR|La Russia}} non è uno Stato legale che ha controversie con noi su alcuni territori o sulla nostra quota di grano o metallo nel mercato internazionale. No, la Russia è solamente votata alla distruzione o allo smantellamento totale dello Stato ucraino. Ogni obiettivo intermedio non l’accontenterà.
===[[Vladimir Putin]]===
{{cronologico}}
[[File:Vladimir Putin (2022-02-24).jpg|thumb|Putin durante l'annuncio dell'invasione]]
*In Ucraina, i nazisti del regime di Kiev non perdonano e non lo faranno mai{{NDR|,}} l'[[Annessione della Crimea alla Russia|annessione della Crimea]] {{NDR|fu}} una riunificazione dettata dalla libera scelta degli abitanti. Quindi si riverseranno sicuramente nella penisola, come avvenuto in Donbass, per uccidere persone indifese e innocenti, così come fecero anni fa le bande nazionaliste ucraine, complici del massacro di Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale. Loro rivendicano un certo numero di territori russi e le informazioni in nostro possesso lo dimostrano. Allora lo scontro con la Russia è inevitabilmente solo questione di tempo. Loro si stanno preparando e aspettano il momento giusto per attaccare. Non lasceremo che accada come nel 1941. (24 febbraio 2022)
*Ai sensi dell’articolo 51 della parte 7 della Carta delle Nazioni Unite, con l’approvazione del Consiglio della Federazione russa e in applicazione dei trattati di amicizia e assistenza reciproca ratificati dall’Assemblea federale il 22 febbraio di quest’anno con la Repubblica popolare di Donetsk e Repubblica popolare di Luhansk, ho deciso di condurre un’operazione militare speciale. L’obiettivo è proteggere le persone che per otto anni hanno subito abusi e genocidi da parte del regime di Kiev. Per questo ci adopereremo per la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, nonché per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa. Voglio ribadire che i nostri piani non includono l’occupazione dei territori ucraini. Non imporremo nulla a nessuno con la forza. (24 febbraio 2022)
*Gli eventi di oggi non sono collegati al desiderio di violare gli interessi dell’Ucraina e del popolo ucraino, ma sono connessi alla protezione della stessa Russia da coloro che hanno preso in ostaggio lo Stato e stanno cercando di usarlo contro il nostro Paese e il suo popolo. Ripeto, le nostre azioni sono semplice autodifesa contro le minacce che si stanno creando nei nostri confronti. (24 febbraio 2022)
*I vostri padri, nonni, bisnonni hanno combattuto i nazisti, difendendo la nostra Patria comune, ma oggi i neonazisti hanno preso il potere in Ucraina. Voi avete giurato fedeltà al vostro popolo e non alla giunta antipopolare che saccheggia il Paese e deride queste stesse persone. Non seguite i suoi ordini criminali. Vi esorto a deporre immediatamente le armi e ad andare a casa. Mi spiego meglio: tutti i militari dell’esercito ucraino che lo faranno, potranno lasciare liberamente la zona di combattimento e tornare dalle loro famiglie. Ancora una volta, sottolineo con forza: ogni responsabilità per un possibile spargimento di sangue sarà interamente sulla coscienza del regime che regna sul territorio dell’Ucraina. (24 febbraio 2022)
*Chiunque tenti di ostacolarci, e ancor di più di creare minacce per il nostro Paese, per il nostro popolo, deve sapere che la risposta della Russia arriverà immediatamente e porterà a conseguenze che non avete mai visto nella storia. (24 febbraio 2022)
*{{NDR|Alle forze armate ucraine}} Prendete il potere nelle vostre mani. Sarà più facile per noi negoziare con voi che con questa banda di tossicodipendenti e neonazisti che si è stabilita a Kiev e ha preso l’intero popolo ucraino in ostaggio. (25 febbraio 2022)
*Apertamente, erano in corso i preparativi per un’altra operazione punitiva nel Donbass, per un’invasione delle nostre terre storiche, compresa la Crimea. A Kiev hanno annunciato la possibile acquisizione di armi nucleari. (9 maggio 2022)
*La Russia ha evitato preventivamente l’aggressione. È stata una decisione forzata, tempestiva e l’unica giusta. La decisione di un Paese sovrano, forte, indipendente. (9 maggio 2022)
*Nel corso dell'operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentali che dimostrano che, in violazione delle convenzioni che vietano le armi batteriologiche e tossiche, sono state effettivamente create componenti di armi di questo tipo nelle immediate vicinanze dei nostri confini e sono stati testati i modi per destabilizzare la situazione epidemiologica nelle ex repubbliche sovietiche. (16 maggio 2022)
===[[Domenico Quirico]]===
{{cronologico}}
*Siamo abituati a pensare che in Europa le guerre non siano più possibili, che siamo arrivati a un mondo migliore, e che appartengano solo a quelle zone più arretrate, primitive, fanatiche. Pensavamo fosse tutto una finta. (26 febbraio 2022)
*Questa volta si confrontano direttamente due potenze nucleari. Hanno scelto di arrivare fino a questo punto. Può succedere di tutto, basta niente. [[Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba|Il dottor Stranamore]], il film di Kubrick, è oggi attualissimo. (26 febbraio 2022)
*Difficile stabilire i disegni Putin, sta provando a vedere, all’interno di quella frontiera che nessuno può superare, quella del confronto atomico, quali sono i suoi margini di manovra. Oggi tutti dicono che è un pazzo, ma io credo che sia una persona iper razionale nella sua determinazione feroce, e sta cercando di capire fino a che punto può spingersi. Come direbbe Cavour, sta sfogliando il carciofo per vedere se può arrivare al nocciolo. Senza la bomba atomica sarebbe lo stesso scenario del '39. (26 febbraio 2022)
*Il momento chiave è stato quando Putin ha firmato la dichiarazione di indipendenza del Donbas. Quello è stato l’atto, e gli atti segnano il passaggio tra il prima e il dopo. Infatti è seguita subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Da quel momento lì, ha riconosciuto la regione come indipendente, in qualche modo lo stesso Putin è stato costretto a seguire una strada che non aveva più vie d’uscita. (26 febbraio 2022)
*Le armi che abbiamo fornito e ora in maggiore quantità e efficacia forniremo all’esercito di Kiev non serviranno come semplice arnese di deterrenza, per convincere un nemico, ancora incerto, che pagherà un prezzo salato se attacca. Questa è la storia di ieri, seppellita sotto le bombe dell’incallito mestatore di Mosca. Adesso abbiamo liberato il terribile genio dalla lampada. (3 marzo 2022)
*Nelle dichiarazioni dei leader occidentali la parola, guerra, con ipocrisia ha disertato il senso che ricopre. Fornire cannoni e anticarro è presentato come una appendice un po’ più forte delle sanzioni economiche, quasi fosse un gesto necessario e innocuo, asettico per chi lo compie quando qualcuno viene aggredito e i perseguitati non hanno i mezzi sufficienti per difendersi. Questo è vero per le sanzioni. Ma non per la fornitura di armamenti quando già si combatte. (3 marzo 2022)
*Il guaio è che la guerra combattuta senza dirlo, come tutte le furbizie, regge per un tempo limitato. Saranno gli ucraini stessi a farla crollare. Quando la potenza russa si abbatterà su di loro con tutta la violenza possibile, finora ne hanno provato solo sanguinose premesse, le armi «in leasing» non basteranno più e ci chiederanno di tener fede all’impegno che abbiamo sottoscritto inviandole: ci chiederanno di intervenire, di prenderci direttamente per il bavero con uomini in carne e ossa e non con idee pure. (3 marzo 2022)
*Mi pare di intravedere nei toni americani questa tentazione pericolosissima. Mettere in piedi e alimentare un Afghanistan ma al centro d’Europa dove sfiancare, allungando con l’ossigeno di munizioni e armamenti, la resistenza ucraina come un tempo, anni Ottanta, fu tenuta in piedi la guerriglia dei mujaheddin sulle montagne di Kabul contro l’[[Armata rossa]]. Insomma metterne a nudo le magagne, sfinirla anche moralmente con una guerra crudele, via via più penosa, disonorevole con il passare delle settimane e dei mesi perché senza vittoria. Feroce per i soldati russi che la combattono quanto per la resistenza, perché costretti a ispessire il massacro via via che districarsene e tornare a casa si rivela sogno irraggiungibile. Il popolo russo, bolscevico o putiniano che sia, non ha spirito combattivo come si pensa, ma soltanto una gran capacità di soffrire dalla quale, in Afghanistan come in Ucraina, dirigenti incapaci non sanno che cavar altro che sconfitte. (6 marzo 2022)
*Confessiamolo. Chi ha memoria ha sussultato quando nell’elenco degli armamenti «difensivi» forniti agli ucraini ha letto un nome: «stinger», i missili antiaerei portatili. Fu la fornitura risolutiva sulle montagne afghane: i piloti di bombardieri ed elicotteri russi scoprirono che non potevano più fulminare senza rischi gli afghani mettendo nel nulla i focolai di resistenza, le imboscate, le astuzie dei guerriglieri in ciabatte. Con l’aviazione che si fa cauta, anche la superiorità russa in Ucraina subirebbe una vistosa menomazione. (6 marzo 2022)
===[[Sergio Romano]]===
{{cronologico}}
*Questo restauratore dell'impero russo è partito con il piede sbagliato. La sua iniziativa bellica produce il risultato opposto: il dissenso aperto da parte degli altri Paesi. I governanti e i popoli di altre nazioni osservano il comportamento del maggiore uomo politico russo. La sua politica genera diffidenza. Adesso sarà circondato da nazioni sospettose che non si fideranno mai di lui. (4 marzo 2022)
*Noi dobbiamo evitare di mettere l'intero Paese in un angolo. Dobbiamo cercare di mettere in un angolo Putin. A Mosca ci sono personalità capaci di sostituirlo. (4 marzo 2022)
*Non stiamo parlando di un leader democratico: Putin è un dittatore, e resiste nella speranza che altri si oppongano alle sanzioni, perché le sanzioni sono armi a doppio taglio, possono far male anche a coloro che le applicano. (15 marzo 2022)
*Tutto ciò che ha un inizio avrà una fine. Ma Putin può resistere più a lungo di un presidente democratico. Tutti questi leader sanno che dovranno prima o dopo rendere conto del loro operato al proprio Paese. Ma Putin è il solo che non ha fretta, perché la sua legittimazione non proviene dalle urne, ma dal potere assoluto che esercita e controlla a piacere suo. (15 marzo 2022)
*L’obiettivo di Putin non è conquistare l’Ucraina, perché non sarebbe comprensibile nemmeno nella prospettiva russa. Ho sempre avuto l’impressione che la Russia avrebbe cercato con gradualità di ricostituire quel potere che aveva nel passato. È sempre stata una grande potenza, che avesse quell’ambizione mi sembrava comprensibile e persino inevitabile. (15 marzo 2022)
===[[Jeffrey Sachs]]===
{{cronologico}}
*La mia ipotesi è che gli Stati Uniti siano più riluttanti della Russia a una pace negoziata. La Russia vuole un’Ucraina neutrale e l’accesso ai suoi mercati e alle sue risorse. Alcuni di questi obiettivi sono inaccettabili, ma sono comunque chiari in vista di un negoziato. Gli Stati Uniti e l’Ucraina invece non hanno mai dichiarato i loro termini per trattare. Gli Stati Uniti vogliono un’Ucraina nel campo euro-americano, in termini militari, politici ed economici. Qui si trova la ragione principale di questa guerra. Gli Stati Uniti non hanno mai mostrato un segno di compromesso, né prima che la guerra scoppiasse, né dopo.
*Se vogliono processare Putin per crimini di guerra, allora devono aggiungere alla lista degli imputati George W. Bush e Richard Cheney per l’Iraq, Barack Obama per la Siria e la Libia, Joe Biden per aver sequestrato le riserve in valuta estera di Kabul, alimentando così la fame in Afghanistan. E l’elenco non finisce qui.
*La Russia ha iniziato questa guerra, certo, ma in buona parte perché ha visto gli Stati Uniti entrare in modo irreversibile in Ucraina. Nel 2021, mentre Putin chiedeva agli Stati Uniti di negoziare l’allargamento della NATO all’Ucraina, Biden ha raddoppiato la scommessa diplomatica e militare. Non solo ha rifiutato di discutere con Mosca l’allargamento della Nato, ma ha fatto sì che l’impegno della NATO in questo senso fosse rinnovato al vertice del 2021, e poi ha firmato due accordi con l’Ucraina sul tema.
*Per salvare l’Ucraina dobbiamo porre fine alla guerra, e per porre fine alla guerra abbiamo bisogno di un compromesso in cui la Russia si ritira e la NATO non si allarga. Non è difficile, eppure gli Stati Uniti non accennano neanche all’idea, perché sono contrari. Gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina combatta per proteggere le prerogative della NATO. Già questo è un disastro ma, senza una soluzione ragionevole e razionale, ci aspettano rischi molto più grandi.
===[[Olaf Scholz]]===
{{cronologico}}
*Al fianco dell'Ucraina siamo dalla parte giusta della storia. [...] Gli ucraini combattono per la libertà e la democrazia, per valori che noi condividiamo. Sabato abbiamo deciso la consegna delle armi a Kiev. All'aggressione di Putin non poteva esserci altra risposta.
*Con l’attacco all’Ucraina, il presidente russo Putin ha iniziato una guerra di aggressione a sangue freddo. Per una sola ragione: la libertà del popolo ucraino mette in discussione il suo stesso regime oppressivo.
*Stiamo vivendo un’era spartiacque. E questo significa che il mondo dopo non sarà più lo stesso del mondo prima. La questione al centro di questo è se il potere può prevalere sulla legge. Se permettiamo a Putin di riportare indietro l’orologio al diciannovesimo secolo e all’età delle grandi potenze. O se abbiamo in noi la possibilità di tenere sotto controllo i guerrafondai come Putin. Ciò richiede la nostra forza.
*Con l’attacco all’Ucraina, Putin non sta solo cercando di cancellare un paese indipendente dalla mappa. Sta demolendo l’ordine di sicurezza europeo che era prevalso per quasi mezzo secolo dall’[[Accordi di Helsinki|Atto finale di Helsinki]]. Si sta anche isolando dall’intera comunità internazionale.
*Il presidente Putin non dovrebbe sottovalutare la nostra determinazione a difendere ogni metro quadrato di territorio della NATO insieme ai nostri alleati! Siamo assolutamente seri su questo. Quando diamo il benvenuto a un paese nella NATO, ci impegniamo a difendere quel paese come partner e alleato. Così come ci difenderemmo!
*Ora, anno dopo anno, investiremo più del due per cento del nostro prodotto interno lordo nella nostra difesa. [...] Abbiamo fissato questo obiettivo non solo perché abbiamo promesso ai nostri amici e alleati di aumentare le nostre spese per la difesa al due percento della nostra produzione economica entro il 2024. Lo stiamo facendo anche per noi, per la nostra sicurezza.
*Gli eventi degli ultimi giorni e settimane ci hanno mostrato che una politica energetica responsabile e lungimirante non è solo cruciale per la nostra economia e il nostro clima. È anche fondamentale per la nostra sicurezza. Ciò significa che quanto più velocemente si procede con lo sviluppo delle energie rinnovabili, tanto meglio.
===[[Arnold Schwarzenegger]]===
{{cronologico}}
*La forza e il cuore del popolo russo mi hanno sempre ispirato. Ecco perché spero che mi lascerete dire la verità sulla guerra in Ucraina. A nessuno piace sentire qualcosa di critico nei confronti del proprio governo. Lo capisco. Ma come amico di lunga data del popolo russo, spero che ascolterai quello che ho da dire. [...] So che il vostro governo vi ha detto che questa è una guerra per denazificare l’Ucraina. Questo non è vero. De-nazificare l’Ucraina? È un paese con un presidente ebreo, un presidente ebreo, potrei aggiungere, i cui tre fratelli del nonno furono tutti assassinati dai nazisti. L’Ucraina non ha iniziato questa guerra. Né nazionalisti né nazisti. Quelli al potere al Cremlino hanno iniziato questa guerra; questa non è la guerra popolare russa.
*Questa non è una guerra per difendere la Russia come hanno combattuto i tuoi nonni e i tuoi bisnonni. Questa è una guerra illegale. Le vostre vite, le vostre membra e il vostro futuro vengono sacrificati per una guerra insensata, condannata dal mondo intero. Ricorda che 11 milioni di russi hanno legami familiari con l’Ucraina. Con ogni proiettile che spari, spari a un fratello o a una sorella. Ogni bomba e ogni proiettile che cade non cade su un nemico, ma su una scuola, un ospedale o una casa.
*E ai russi che hanno protestato per le strade contro l’invasione dell’Ucraina: il mondo ha visto il tuo coraggio. Sappiamo che hai subito le conseguenze del tuo coraggio. Sei stato arrestato. Sei stato incarcerato e sei stato picchiato. Siete i miei nuovi eroi. Hai la forza di [[Jurij Vlasov|Yury Petrovich Vlasov]]. Hai il vero cuore della Russia.
===[[Oleh Sencov]]===
*Per perdonare qualcuno, quel qualcuno deve essere pentito. Non vedo pentimento tra i russi.
*Se {{NDR|i russi}} mi catturano e mi identificano, a questo giro mi uccidono. Sono il loro nemico pubblico, non mi faranno di nuovo prigioniero.
*Tutti i russi sono responsabili per la guerra: chi è venuto a uccidere la nostra gente, chi ce li ha mandati, chi li sostiene, chi è rimasto in silenzio e non ha fatto nulla per impedirlo. Pertanto, qualsiasi messaggio del tipo: “la guerra l’ha voluta Putin ma i russi in realtà sono innocenti” è esattamente ciò che il Cremlino vuole che si pensi.
===[[Andrij Ševčenko]]===
{{cronologico}}
*Questa mattina, all'alba, una guerra su vasta scala è stata iniziata dalla Russia. La mia gente e la mia famiglia sono in pericolo. L'Ucraina e la sua popolazione vogliono pace e integrità territoriale. Vi prego, vi prego di sostenere il nostro Paese e chiedere al Governo russo di fermare la loro aggressione e violazione del diritto internazionale. (24 febbraio 2022)
*Quello che accade è inumano, non bisogna smettere di parlarne. Abbiamo bisogno di sentire il sostegno della comunità internazionale in ogni momento. (3 marzo 2022)
*{{NDR|«È stato giusto cancellare la Russia dalle competizioni sportive?»}} Decisione condivisibile, c'è stata un'aggressione. Finché non si ferma la guerra, gli atleti russi devono stare fuori. (3 marzo 2022)
*Ora il bersaglio siamo noi, che confiniamo con la Russia. Ma poi a chi toccherà? (3 marzo 2022)
*Il calcio non esiste più per me, ora. Ogni mattina penso solo a cosa fare per il mio Paese. (3 marzo 2022)
===[[Michail Pavlovič Šiškin]]===
*Io sono russo. In nome del mio popolo, del mio paese, in nome mio, Putin sta compiendo crimini mostruosi. Putin non è la Russia. La Russia prova dolore e vergogna. In nome della mia Russia e del mio popolo io chiedo perdono agli ucraini. E comprendo che questi crimini non possono essere perdonati. Questa guerra non è iniziata adesso, ma nel 2014. Il mondo occidentale non ha voluto capirlo e ha fatto finta che non stesse succedendo niente di grave. Per tutti questi anni nei miei discorsi e nelle mie pubblicazioni ho cercato di spiegare alla gente chi è Putin. Non ci sono riuscito. Ma ora è Putin in persona a spiegare tutto.
*Nel XIX secolo i polacchi insorti combattevano contro lo zarismo russo “per la vostra e la nostra libertà”. Ora gli ucraini combattono contro l’esercito di Putin per la vostra e la nostra libertà. Non stanno difendendo solo la propria dignità umana, ma la dignità di tutta l'umanità. In questo momento l’Ucraina sta difendendo la nostra libertà e la nostra dignità. Dobbiamo aiutarla in ogni modo possibile.
*Per il mondo occidentale, questa guerra è iniziata la mattina del 24 febbraio. Ma la Russia di Putin è in guerra con l'Occidente già da molti anni e l'Occidente non ha voluto vederlo. Non c'è dittatura senza guerra. La dittatura ha sempre bisogno di nemici, il che significa anche guerra.
*Quelli che sono andati in Ucraina con le armi sono vittime della propaganda di Putin. Per anni la tv ha continuato a martellare che il potere a Kiev è in mano ai nazisti, che è in corso il genocidio della popolazione russofona, che l'America sta conducendo una guerra contro la Russia per mano dei fascisti ucraini. Hanno fatto il lavaggio del cervello ai russi facendogli credere che è tempo di difendere la patria come i nostri nonni durante la Seconda guerra mondiale e che gli ucraini ci aspettano come liberatori. Il peggio è che Putin stesso è diventato ostaggio della sua propaganda e insieme ai suoi generali ha creduto che l'esercito andasse incontro a una facile campagna di liberazione salutata con i fiori. Adesso la propaganda russa si è scontrata con la realtà ucraina. Vediamo l'intero popolo ucraino — indipendentemente dalla lingua, sia gli ucraini che i russi che vivono lì — compattarsi contro l'aggressore.
===[[Timothy Snyder]]===
{{cronologico}}
*Questa guerra dice molto della psicologia dei due paesi. Oggi gli ucraini sanno chi sono molto più dei loro invasori. Hanno memoria del passato: ricordano cioè cosa significa essere assoggettati a Mosca. E guardano al futuro: sanno per cosa combattono. I russi, invece, combattono prigionieri di un passato mitico, all’insegna di un’ideologia nutrita da mera propaganda. (11 marzo 2022)
*L’articolo II della Convenzione dell’ONU sul genocidio specifica cinque criteri che soddisfano la definizione di “genocidio”; tutti e cinque sono stati commessi dalle forze russe in Ucraina. Per quanto riguarda la prova dell’intenzione: Putin stesso l’ha confessata, lo fa da sempre. (26 marzo 2022)
*Il piano di Putin penso agisca su tre livelli. In primo luogo, fa parte di un più ampio tentativo di distruggere lo stato ucraino, tagliandone le esportazioni. Poi ha anche lo scopo di generare rifugiati dal Nord Africa e dal Medio Oriente, aree solitamente alimentate dall'Ucraina, generando instabilità nell'UE. [...] Cosa più orribile, ha lo scopo di creare una carestia mondiale come sfondo necessario per una campagna di propaganda russa contro l'Ucraina. (13 giugno 2022)
*La Russia ha in programma di far morire di fame asiatici e africani per vincere la sua guerra in Europa. Questo è un nuovo livello di colonialismo e l'ultimo capitolo della politica della fame. (13 giugno 2022)
===[[Alexander Stubb]]===
{{cronologico}}
*{{NDR|Vladimir Putin}} sta creando la sua eredità. Vuole crearsi una Russia storica, e in questa Russia storica vuole prendere la Bielorussia e l'Ucraina. Per lui, la Russia storica sono i tre pilastri del 1800: Una lingua, la russa; una religione, l'Ortodosso e un leader: lui. (13 marzo 2022)
*Personalmente, io penso che {{NDR|Vladimir Putin}} abbia fatto un errore colossale perché, naturalmente, in una settimana ha fatto tutto quello che non voleva fare, cioè, voleva la russificazione dell'Ucraina e non l'europizzazione dell'Ucraina. Voleva spaccare l'Europa; non l'ho mai vista così unita com'è adesso. Voleva spaccare la Nato; la Nato ha un nuovo obiettivo adesso. Voleva spaccare gli Stati Uniti e l'Europa; be', le relazioni transatlantiche vanno meglio che mai. E, infine, voleva mantenere Finlandia e la Svezia fuori dalla Nato; adesso abbiamo metà della popolazione che vuole entrare. Insomma, io non penso che abbia fatto così bene dal punto di vista del Cremlino. (13 marzo 2022)
*{{NDR|La neutralità ucraina}} non è una soluzione, perché dichiarare la neutralità o utilizzare il termine "Finlandizzazione", che in finlandese è quasi un insulto, significa praticamente che bisogna trovare un compromesso, compromettere i propri i valori, rinunciare parte della propria sovranità e la propria indipendenza. [...] L'Ucraina ha scelto la sua strada e la sua strada è l'Europa. (13 marzo 2022)
*{{NDR|«La guerra sta cambiando il volto della Nato?»}} Sì, in tre modi. Ha dato alla Nato un nuovo scopo, riportandola alle origini, quando era un’alleanza militare contro l’Unione sovietica. Ha spinto i Paesi membri ad aumentare le spese per la Difesa: abbiamo finalmente capito che non viviamo in un mondo in pace. Infine allargherà la membership a Svezia e Finlandia. (12 aprile 2022)
*La Russia segue un playbook definito in questi casi. Muove le truppe al confine, dà il via alle esercitazioni. Poi inizia con le rivendicazioni territoriali e la disinformazione, cerca o fabbrica un pretesto per intervenire, infine dà vita a un conflitto congelato cercando di annettere un’area con le truppe di "peace-keeping". [...] Invece Putin ha invertito i piani seguiti in Georgia e in Crimea nel 2014 e ha optato per un'invasione a tutto campo. Questo non fa di lui un folle: è un uomo razionale che vuole creare la sua legacy. Perde tempo chi in Occidente continua a sottoporlo a un'analisi psicologica. (12 aprile 2022)
===[[Oleg Tinkov]]===
*Non mi schiero contro la guerra per salvare il mio patrimonio: come mi piace dire, non voglio essere l’uomo più ricco del cimitero. Credo che vada scritta la parola fine a questa guerra per la quale stanno soffrendo e morendo tante persone, uomini, donne e bambini innocenti.
*Non vedo NESSUN beneficiario di questa folle guerra! Muoiono persone innocenti e soldati. I generali russi, svegliandosi con i postumi di una sbornia, si sono resi conto di avere un esercito di merda. Ma come può essere buono un esercito se tutto il resto nel paese è una merda, nel pantano del nepotismo e del servilismo? I funzionari del Cremlino sono scioccati dal fatto che non solo loro, ma anche i loro figli non andranno nel Mediterraneo quest’estate. Gli uomini d’affari stanno cercando di salvare quello che rimane delle loro proprietà. Certo, ci sono idioti che disegnano “Z”, ma gli idioti in qualsiasi paese sono il 10%. Il 90% dei russi è CONTRO questa guerra! Caro “Occidente tutto insieme”, per favore, concedi al signor Putin una via d’uscita per salvarsi la faccia e fermare questo massacro. Per favore, siate più razionali e umanitari.
*Non vedo una differenza di giudizio su questa guerra tra i russi che vivono in Europa e gli europei: siamo tutti contrari e la speranza è che finisca al più presto.
===[[Nadežda Tolokonnikova]]===
*Credo che questa guerra sia in parte il risultato delle reazioni internazionali all'[[Annessione della Crimea alla Russia|annessione della Crimea]]. È così che Putin ha capito che poteva iniziare una guerra in un Paese di fatto europeo e non pagare più di tanto.
*Non bisogna mai generalizzare, ma direi che gli ucraini sono positivi di fronte a questo disastro. È quello che ho notato nel 2014, quando Putin ha annesso la Crimea e iniziato una guerra nella parte orientale del Paese. Conosco un sacco di gente che ha vissuto quella guerra, sono traumatizzati ma continuano con la loro vita. Sono estremamente resilienti. Credo che in generale ci sia molta rabbia verso Putin. Sanno che non tutti i russi lo supportano. È una distinzione molto importante per me: un sacco di russi stanno protestando, sono in piazza per la loro vita e le loro libertà.
*Putin è un dittatore pericoloso e va fermato, è ovvio. Non è pericoloso solo per le persone del suo Paese, è un pericolo per la pace globale. Un sacco di gente scherza sulla Terza guerra mondiale. Non è uno scherzo, questa è una guerra vera.
===[[Julija Tymošenko]]===
*I russi non si arrendono, hanno detto che le loro condizioni rimangono le stesse. Non considerano l’Ucraina uno Stato, sono contrari alla nostra lingua, alla nostra cultura, alla nostra esistenza, e per questo ci ammazzano. È un genocidio del popolo ucraino. Non voglio che il mondo pensi che questo è un attacco solo contro l’Ucraina: bisogna capire che questo è un attacco a tutto il mondo libero.
*La demilitarizzazione, che loro chiamano denazificazione, significa {{NDR|per noi}} smettere esistere. Chi accetterebbe? Dovremmo mandare a casa l'esercito e dare loro i nostri armamenti. Questa è capitolazione.
*O tutti noi reagiamo insieme in qualche modo, con una no fly zone, un contingente pace, e allora il mondo riesce a contrastare il male. Ma se questo non viene fatto e il Paese rimane da solo, nel mondo c'è qualcosa che non va.
*Questa è una battaglia tra il mondo della democrazia e gli aggressori e non abbiamo dubbi che se tutto il mondo si unirà, allora vinceremo noi. Bombardare un ospedale pediatrico è una crudeltà a cui deve reagire tutto il mondo.
*Voglio lanciare un appello: bisogna chiudere i cieli. Questa misura porterebbe alla vittoria, salverà vite umane e farà sì che non verranno bombardati nemmeno gli impianti nucleari.
===[[Lech Wałęsa]]===
*Io penso che si dovrebbe parlare con Putin in un altro modo. È indispensabile fargli capire che adesso non è il momento di distruggere, ma di costruire. E che la sua volontà di misurarsi con le forze della Nato non ha senso.
*{{NDR|«La "normalizzazione" dell’Ucraina cui aspira Putin è paragonabile a quella tentata dall’Urss in Polonia?»}} La normalizzazione dell’Ucraina? Questa è soltanto una pazzia. Non è improbabile che alcuni dei suoi fedelissimi gli voltino le spalle per ciò che sta accadendo.
*Mi sembra che Putin sia malato e rendendosi conto di un suo prossimo trapasso ha paura di farlo da solo, vuole quindi che ci sia tanta gente ad accompagnarlo.
*Putin è imprevedibile e il peggio può ancora accadere se lo lasciamo continuare a conquistare territori e a uccidere persone. Quello che sta facendo è un nuovo genocidio. Putin vuole ripulire la terra ucraina dagli ucraini.
===[[Olena Zelens'ka]]===
{{cronologico}}
*Siamo contro la guerra e non abbiamo attaccato per primi. Ma non ci arrenderemo. Che il mondo intero guardi: lottiamo per la pace anche nei vostri Paesi. (1 marzo 2022)
*L'Ucraina non ha bisogno di essere salvata. Ma abbiamo bisogno del sostegno del mondo per il nostro esercito e i nostri civili. Non solo a parole. (2 marzo 2022)
*Nonostante le rassicurazioni della propaganda sostenuta dal Cremlino, che la chiama "operazione speciale", si tratta in realtà di un omicidio di massa di civili ucraini. (9 marzo 2022)
*Mentre la Russia dice che «non sta facendo la guerra contro i civili», le rispondo con i nomi dei bambini assassinati. (9 marzo 2022)
*I primi neonati della guerra, hanno visto il soffitto di cemento dello scantinato, il loro primo respiro è stato l'aria acre del sottosuolo, e sono stati accolti da una comunità intrappolata e terrorizzata. A questo punto, ci sono diverse decine di bambini che non hanno mai conosciuto la pace nella loro vita. (9 marzo 2022)
*La guerra in Ucraina non è una guerra «da qualche parte là fuori». Questa è una guerra in Europa, vicino ai confini dell’Ue. L'Ucraina sta fermando la forza che domani potrebbe entrare aggressivamente nelle vostre città con il pretesto di salvare i civili. (9 marzo 2022)
*Essere un pacifista quando un assassino con una pistola sta camminando verso di te è l’ultima cosa che ti può venire in mente. Provate a immaginare che i russi stiano invadendo l’Italia. Immaginate un esercito che occupa la vostra magica Milano o Napoli. Guardateli mentre devastano la periferia di Roma, mentre uccidono i suoi abitanti. Provate a pensare ai loro razzi che colpiscono ogni giorno le case di Bologna, da dove escono poi solo bambini morti. Come ti sentiresti se i tuoi parenti vivessero in una Genova occupata e tu non riuscissi neanche a parlare con loro? E ora dimmi come reagiresti se in quel momento qualcuno ti dicesse: "Abbassa le armi, non resistere! Prova a parlare con quelli che hanno appena bombardato i tuoi genitori o minato la scuola dei tuoi figli". Perdonatemi, ma a me suona come "dai, non resistere durante uno stupro". "Cerca di parlare con il tuo stupratore". Dovete capire una cosa importante: un invasore, come uno stupratore, non si fermerà mai se tu cederai. Andrà solo oltre. E, chissà, potrebbe raggiungere anche altri, un giorno. (15 luglio 2022)
===[[Volodymyr Zelens'kyj]]===
{{cronologico}}
[[File:Заявка України на членство у Європейському Союзі, 1 (cropped 1).jpg|thumb|[[Volodymyr Zelens'kyj|Zelens'kyj]] dopo aver firmato la richiesta d'adesione all'Ue]]
*Il popolo russo dovrà scegliere che sentiero intraprendere. Tutti i cittadini russi che non hanno perso il loro onore possono protestare contro la guerra in Ucraina. (24 febbraio 2022)
*Questa decisione potrebbe rappresentare l'inizio di una grande guerra. La causa potrebbe sorgere in qualsiasi momento, qualsiasi provocazione, qualsiasi scintilla, una sola e potrebbe bruciare tutto. (24 febbraio 2022)
*Si dice che questa fiamma libererà il popolo ucraino, ma il gli ucraini sono già liberi. Vi hanno detto che siamo nazisti, ma come fa un popolo a essere nazista quando ha perso oltre 8 milioni di vite nella vittoria contro il nazismo? Come posso essere io accusato di essere un nazista? Chiedetelo a mio nonno che ha combattuto tutta la Seconda guerra mondiale nella fanteria dell'Armata Rossa ed è morto con i gradi di colonnello dell'Ucraina indipendente. (24 febbraio 2022)
*Chi ne soffrirà di più? Le persone. Chi lo desidera di meno? Le persone. Chi non può permettere che ciò accada? Le persone. Ci sono queste persone tra voi, ne sono sicuro. Guerra significa dolore, fango, sangue e la morte di migliaia - decine di migliaia di morti. Vi è stato detto che l'Ucraina è una minaccia per la Russia. Non era in passato, non è ora e non sarà in futuro. (24 febbraio 2022)
*Questa potrebbe essere l'ultima volta che mi vedete vivo. [...] Siamo tutti qui. I nostri militari sono qui. I cittadini sono qui. Siamo tutti qui a difendere la nostra indipendenza, il nostro Paese, e così continueremo a essere. (25 febbraio 2022)
*Invito tutti i cittadini europei che hanno un'esperienza di combattimento in Europa, e non vogliono assistere all'indecisione dei politici, a venire nel nostro Paese e unirvi a noi nella difesa dell'Europa, dove ora è molto necessario. Chiedete ai vostri governi che l'Ucraina riceva più aiuti finanziari e militari. (25 febbraio 2022)
*Ci appelliamo all'Unione Europea per l'adesione immediata dell'Ucraina con una nuova procedura speciale. Siamo grati ai nostri partner per essere stati con noi, ma il nostro sogno è stare con tutti gli europei e, soprattutto, di essere uguali a loro. [...] Gli europei capiscono che i nostri soldati stanno combattendo per il nostro Stato, e quindi per l'intera Europa, per la pace, per tutti i paesi dell'Ue, per la vita dei bambini, l'uguaglianza, la democrazia. (28 febbraio 2022)
*Per molta gente in Russia la nostra Kiev è completamente straniera. Loro non sanno nulla della nostra capitale, né della nostra storia. Ma hanno ricevuto l’ordine di cancellare la nostra storia. Di cancellare il nostro Paese. Di cancellarci tutti. (2 marzo 2022)
*{{NDR|Sul bombardamento della centrale nucleare di Zaporižžja}} Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Nella storia dell’umanità. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare. (4 marzo 2022)
*I russi hanno usato dei termini che usavano i nazisti quando volevano soggiogare il vostro popolo, quando volevano distruggere voi come vogliono distruggere noi. Per la questione ebraica parlano di soluzione finale e anche oggi i russi parlano di soluzione finale per la questione ucraina. (20 marzo 2022)
*La resistenza ucraina passerà alla storia della guerra. Questo è un luogo in cui l'esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro. (20 marzo 2022)
*La Russia non cambierà idea perché teme di rivelare il vero numero di soldati che muoiono in Ucraina. I russi hanno offerto delle sacche per i cadaveri dei soldati che non sono adatte neanche per gli animali. (27 marzo 2022)
*Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà nessuno. (9 maggio 2022)
*Proporre a noi di cedere qualcosa per salvare la faccia del presidente russo non è corretto da parte di alcuni leader, non siamo pronti a salvare la faccia a qualcuno pagando con i nostri territori, non penso sia una cosa giusta. (12 maggio 2022)
*Sarò molto onesto e forse non particolarmente diplomatico: il gas non è niente. Anche il covid non è niente, se lo si confronta con quello che sta succedendo in Ucraina. Provate a immaginare che quello di cui sto parlando accada a casa vostra, nel vostro Paese. Vi preoccupereste ancora del prezzo del gas o di quello dell'elettricità? (26 luglio 2022)
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Assedio di Mariupol]]
*[[Battaglia di Charkiv (2022)|Battaglia di Charkiv]]
*[[Battaglia di Kiev (2022)|Battaglia di Kiev]]
*[[Bombardamento di Borodjanka]]
*[[Crisi russo-ucraina]]
*[[Massacro di Buča]]
*[[Sanzioni internazionali durante la crisi ucraina]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Eventi degli anni 2020]]
[[Categoria:Guerra russo-ucraina]]
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Roberta Floris
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'''Roberta Floris''' (1979 – vivente), giornalista, conduttrice televisiva ed ex modella italiana.
{{Int2|''[http://www.viaggiomagico.net/intervista.php?id=48 Il Viaggio Magico intervista Roberta Floris]''|Intervista di ''viaggiomagico.net''}}
* Mi piace moltissimo sia uscire a fare i servizi, sia preparare il telegiornale. Sono due aspetti ugualmente affascinanti.
* L'aspetto positivo è che si tratta di un lavoro che varia di giorno in giorno. Avvenimenti e notizie sono sempre nuovi. Poi è un grande vantaggio coniugare lavoro e passione.
* Una ragazza carina, quando commette un errore, è più facilmente soggetta a critiche. Adesso è un problema che non mi pongo più, cerco di dare il massimo e di essere il più professionale possibile. Poi l'aspetto fisico è sicuramente un buon biglietto da visita per il mondo della TV, ma passa in secondo piano.
* Il giornalismo è nato "uomo". Le donne sono riuscite a farsi valere e di sicuro non sono mancate autorevoli firme femminili. Penso comunque che per avere un direttore donna serva un'ulteriore evoluzione.
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Conduttori televisivi italiani]]
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Discussioni utente:Hulged
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Marija Zacharova
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[[Immagine:Maria Zakharova 2017 (2).jpg|miniatura|Marija Zacharova nel 2017]]
'''Marija Vladimirovna Zacharova''' (1975 – vivente), politica, funzionaria e giornalista russa.
==Citazioni di Marija Zacharova==
{{cronologico}}
*Dopo aver provocato un'escalation della crisi ucraina e scatenato un violento confronto ibrido con la Russia, Washington e i suoi alleati stanno pericolosamente barcollando sull'orlo di uno scontro militare aperto con il nostro Paese, il che significa un conflitto armato diretto tra potenze nucleari. Chiaramente, tale scontro rischierebbe di provocare un'[[Guerra nucleare|escalation nucleare]].<ref>Citato in ''[https://www.rainews.it/articoli/2022/07/zakharova-gli-usa-sullorlo-di-uno-scontro-militare-aperto-con-la-russia-due-potenze-nucleari-d9e08599-b40f-4fe2-b01f-c842eb4638a3.html Zakharova: "Gli Usa sull'orlo di uno scontro militare aperto con la Russia, due potenze nucleari"]'', ''rainews.it'', 12 luglio 2022.</ref>
*Quando molti mentono e vivono nel mondo surreale delle proprie dolorose illusioni, iniziano il disturbo del linguaggio e le difficoltà di lingua. È quello che vediamo con i funzionari americani. [...] Confronto i loro pietosi sforzi oratori con l'ispirazione e la luce interiore di [[Martin Luther King]]. In America c’è il degrado.<ref>Citato in ''[https://www.iltempo.it/esteri/2022/07/14/news/maria-zakharova-inferocita-umilia-kamala-harris-attacco-russia-usa-paragone-32404507/ Maria Zakharova inferocita contro Kamala Harris, per la vicepresidente Usa il paragone più umiliante]'', ''iltempo.it'', 14 luglio 2022.</ref>
*Washington sta portando destabilizzazione nel mondo. Non ha risolto un singolo conflitto negli scorsi decenni, ma ne ha provocati molti.<ref>Citato in ''[https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2022/08/02/pelosi-a-taiwan-per-mosca-usa-destabilizzano-il-mondo_dfd80050-01bb-4296-9869-12ed9d447367.html Pelosi a Taiwan, per Mosca "Usa destabilizzano il mondo"]'', ''ansa.it'', 2 agosto 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Zacharova, Marija}}
[[Categoria:Funzionari]]
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Daniel Sloss
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Kurtanglewwe1996
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/* Puzzle (2018) */
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{{indicedx}}
'''Daniel Sloss''' (1990 – vivente), comico, scrittore e attore scozzese.
{{cronologico}}
==Citazioni di Daniel Sloss==
==='''Raw Commedy''' ===
*Non sono mai stato un [[fidanzato]] particolarmente bravo, non ho fatto i [[stereotipo|cliché]] che devi fare nelle [[relazioni]], come molti fidanzati che dicono "Sei la ragazza più bella del mondo". Non ho mai detto alla mia [[fidanzata]] che era la ragazza più bella del mondo e questo è stato per motivi personali: è perché non lo era. E non in senso negativo, era molto bella, ma la mia logica è "ci sono 3,5 miliardi di donne sulla Terra, ci può essere solo una ragazza più bella del mondo", è così che funziona, ecco cosa significa. Quindi, tutto quello che sto dicendo è che statisticamente probabilmente non era lei.
:''I was never particularly a good boyfriend, I didn't do the cliche that you have to do in relationships, like a lot of boyfriends go "You are the most beautiful girl in the world". I never told my girlfriend that she was the most beautiful girl in the world and that was for personal reasons: it's because she wasn't. And not in a bad way, she was very good-looking, but my logic is "there are 3.5 billion women on Earth, there can be only one most beautiful girl in the world", that's how it works, that's what that means. So, all I'm saying is that statistically probably wasn't her.''<ref>"Raw Comedy", 2012, visibile [[https://www.youtube.com/watch?v=tAs6SMFcmJs qui]].</ref>
==='''Conan - TBS''' ===
*Ieri stavo guardando un documentario sulla natura e, se non lo sapete, i [[ragno|ragni]] non hanno il pene. Se mai si riproducessero, gli organi di riproduzione sono nelle due braccia anteriori ed è così che si riproducono, il che è ovviamente molto interessante ma cambia anche davvero ogni singolo film di [[Uomo Ragno|Spiderman]]. Giusto, non è un eroe, è un molestatore sessuale. Insomma, quello che sta facendo è terribile.
:''I was watching a nature documentary yesterday, and if you don't know this, spiders don't have spider penises. If they are ever reproducing, the reproduction organs are in the front two arms and that's how they reproduce, which is obviously very interesting but it also really changes every single Spiderman movie. Right, he is not a hero, he is a sex offender. Like what is doind is awful.''<ref>"Conan", "TBS.com", 3 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=8KBcNtbUfDs ''Daniel Sloss’ Adorable Lesson On Animal Sexuality | CONAN on TBS'']] </ref>
*{{NDR|Riferendosi agli [[USA]]}} Una nazione che crede che l'[[obesità]] sia una malattia... ma che l'[[omosessualità]] sia una scelta.
:''A country that believes that obesity is a disease... but homosexuality is a choice.''<ref>"Conan", "TBS.com", 5 febbraio 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=QdO7hMp6SBY ''Daniel Sloss Stand-Up 02/05/14 | CONAN on TBS'']] </ref>
*Il motivo per cui mi piace [[Tinder]] è perché prima di Tinder dovevo indovinare quante donne non volevano dormire con me, ma ora, grazie a Tinder, mi manderà la lista direttamente in tasca. Non sono più curioso. Puoi anche cambiare la distanza, così ora posso scoprire quante donne in una determinata stanza non vogliono avere niente a che fare con me. La tecnologia è arrivata lontano, ragazzi. So che mi infastidisce ogni volta che vado su Internet, come sui siti porno, "ci sono ragazze locali nella tua zona che vogliono fare sesso con te", no, non lo vogliono, ho controllato a fondo.
:''The reason I like Tinder it's because before Tinder I had to guess how many women didn't want to sleep with me, but now, thanks to Tinder, it will send the list directly to my pocket. I'm curious no more. You can even change the distance, so now I can find out how many women in a particular room want nothing to do with me. Technology has come far, guys. I know I get annoyed whenever I go in the internet, like on the porn websites, "there are local sluts in your area want to do you", no they don't, I have check thoroughly.''<ref>"Conan", "TBS.com", 26 giugno 2014, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=M3QTjwYNtg8 ''Daniel Sloss Got Banned From Playing FIFA On Xbox | CONAN on TBS'']] </ref>
*Adoro [[starnuto|starnutire]]. È la mia cosa preferita. La gente dice che starnutire è un quarto di un [[orgasmo]], devo dire che ne è uno completo. Mi piacciono così tanto, molto simili a un orgasmo in quanto hai bisogno di fazzoletti dopo e non dovresti farlo in faccia a uno sconosciuto.
:''I love sneezing. It's my favorite thing. People say sneezing is a quarter of an orgasm, I must say it's a full one. I enjoy them that much, very similar to an orgasm in that you need tissues afterward and you shouldn't do it in a stranger's face.''<ref>"Conan", "TBS.com", 24 febbraio 2015, citato in [[https://www.youtube.com/watch?v=qiExFSDe2eg ''Daniel Sloss Stand-Up 02/24/15 | CONAN on TBS'']] </ref>
==='''Dark''' (2018)===
*Sappiamo tutti quanto facilmente i cattolici possano perdonare la pedofilia. [...] Puoi prendere in giro i neri. Puoi prendere in giro gli omosessuali. Puoi prendere in giro anche quelli di colore, ma nessuno prende in giro [[Gesù]].
:''We all know how easily the Catholics can forgive pedophilia. [...] You can make fun of the blacks. You can make fun of the queers. You can even make fun of the colored ones, but nobody makes fun of Jesus.''<ref name=dark>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Dark"]'', ''netflix.com'', 2018.</ref>
*[[Gesù]] era... uno di quelli di colore, e questo non è in discussione. Possiamo discutere dell'esistenza di Dio tutto il giorno. Non sapremo mai se c'è un Dio in paradiso finché non sarà troppo tardi per me. Ma se sei cristiano, credi che Gesù sia nato a Betlemme. Che è in Medio Oriente. Se fosse stato bianco, sarebbe stato un fottuto miracolo. Sarebbe stato l'unico bianco per 400 miglia e avrebbe sconvolto le persone. "Guarda, sta trasformando l'acqua in vino. È di un altro colore! Perché nessuno ne parla? Viviamo nel deserto. Il sole è sempre nel cielo. Qualcuno ha la carnagione di un fottuto pupazzo di neve. Qualunque cosa siano." Perché il fatto triste è... se Gesù fosse vivo oggi, non supererebbe le tradizioni americane.
:''Jesus was... one of the colored ones, and that is not up for debate. We can argue about the existence of God all day long. We'll never know whether there is a God in heaven until it's too late for me. But if you're Christian, you believe that Jesus was born in Bethlehem. That's in the Middle East. Had he been white, that would have been the fucking miracle. He would have been the only white guy for 400 miles, and it would have blown people's minds. "Look, he's turning water into wine. He's a different color! Why is no one mentioning this? We live in the desert. The sun is always in the sky. Somebody's got the complexion of a fucking snowman. Whatever those are." Because the sad fact is... if Jesus was alive today, he would not get through American customs.''<ref name=dark/>
==='''Puzzle''' (2018)===
*{{NDR|Riprendendo le parole del padre}} Immagina che tutte le nostre vite siano come i nostri [[puzzle]] individuali. Mentre attraversiamo la vita, lo stiamo solo mettendo insieme lentamente, pezzo per pezzo, sulla base delle esperienze e delle lezioni che abbiamo imparato, finché non otteniamo l'immagine migliore, ma il fatto è che tutti hanno anche perso la scatola per il loro puzzle. Quindi nessuno di noi sa quale sia l'immagine che stiamo cercando di creare, stiamo solo tirando ad indovinare con sicurezza. Quindi il modo migliore per fare un puzzle, quando non hai l'immagine su cui lavorare, è iniziare dall'esterno, dai lati esterni e dai quattro angoli. Famiglia. Amici. Hobbies/Interessi. Lavoro.
:''Imagine all of our lives are like our own individual jigsaw puzzles. As we’re going through life, we’re just slowly piecing it together, bit by bit, based on experiences and lessons that we’ve learned, until we get the best picture, but the thing is everyone has also lost the box for their jigsaw. So none of us know what the image we’re trying to make is, we’re just confidently fucking guessing. So the best way to do a jigsaw, when you don’t have the image to work off, is to start from the outside, the sides and the four corners. Family. Friends. Hobbies/interests. Job.''<ref name=jigsaw>Citato in ''[https://www.netflix.com/it/title/80223685 "Daniel Sloss - Puzzle"]'' , ''netflix.com'', 2018. In originale inglese, "Jigsaw". </ref>
*"Quindi una volta che hai le cose all'esterno, qual è la parte principale dell'immagine? A cosa stiamo lavorando tutti?" E lui [il padre] dice: "Beh, questo è il pezzo del partner. Tu e questa persona perfetta che non hai mai incontrato prima di uscire dal nulla, adattarti perfettamente alla tua vita, completarti e renderti completo per la prima volta nella tua vita, molto come tua madre ha fatto per me.
:''So once you’ve got the stuff on the outside, what’s the main bit of the image? What we are all working towards?” And he goes, “Well, that’s the partner piece. You and this perfect person who you’ve never met before to come out of nowhere, fit your life perfectly, complete you and make you whole for the first time in your life, much like your mother did for me.”''<ref name=jigsaw/>
*"Se non sei con qualcuno, sei guasto. Se non sei con qualcuno, sei incompleto. Se non sei con qualcuno, non sei completo". E non è solo qualcosa che mio padre mi ha fatto provare, è qualcosa che noi come società abbiamo fatto provare a ogni singolo bambino nato negli ultimi 40 anni. Ogni [[principessa]] Disney ha un [[principe]], ogni principe ha una principessa, ogni programma televisivo o film ha sempre un personaggio che non vuole avere una [[relazione]]. Sono felici di quello che sono. Ma poi alla fine della serie, indovina un po'? Si sono sbagliati! Si sbagliavano per voler stare da soli, che fottuto idiota. Tutti hanno bisogno di qualcuno.
:''“If you are not with someone, you are broken. If you are not with someone, you are incomplete. If you are not with someone, you are not whole.” And that’s not just something my dad made me feel, that’s something that we as a society have made every single child born in the last 40 years feel. Every Disney princess has a prince, every prince has a princess, every television show or movie always has a character in it that doesn’t want to be in a relationship. They’re happy with who they are. But then by the end of the series, guess what? They were wrong! They were wrong for wanting to be alone, what a fucking idiot. Everyone needs someone.''<ref name=jigsaw/>
*Il [[divorzio]], una cosa del tutto comune in cui non c'è niente di sbagliato. Quando stai crescendo e i genitori dei tuoi amici stanno divorziando, ti viene detto di non parlarne o menzionarlo perché è un tabù, ed è un tabù perché ogni [[relazione]] all'esterna è perfetta, perché nessuno di noi è disposto ad ammettere che nessuno di noi sa cosa cazzo stiamo facendo. [...] Cerchiamo così tanto di essere [[adulti]] che alcuni di noi prenderanno la persona sbagliata, il pezzo sbagliato del puzzle e lo incastreranno comunque nei nostri puzzle, negando che chiaramente non si incastri bene.
:''Divorce, an entirely common thing that there is nothing wrong with. When you’re growing up and your friends’ parents get divorced, you’re told to not talk about it or mention it to them because it’s taboo, and it is taboo is because every relationship on the outside is perfect, because none of us are willing to admit that none of us know what the fuck we’re doing.'' [...] ''We’re so trying to be an adult that some of us will take the wrong person, the wrong jigsaw piece and just fucking jam them into our jigsaws anyway, denying that they clearly don’t fit.''<ref name=jigsaw/>
*Ogni [[relazione]] è perfetta per tre mesi. [...] Perché dopo tre mesi, è allora che ti rendi conto che nessun altro è un pezzo di puzzle. Tutti gli altri su questo pianeta sono un individuo profondo e complesso come te, il che significa che anche loro hanno trascorso gli ultimi 20 anni circa della loro vita lavorando sul proprio puzzle, nello stesso modo in cui hai lavorato sul tuo. Non puoi aspettarti che all'improvviso loro rinuncino a tutto ciò che sono arrivati a raggiungere, per adattarsi all'improvviso al tuo, nello stesso modo ti saresti arrabbiato se ti chiedessero di sacrificare tutto ciò che hai fatto, improvvisamente, per adattarti al loro [puzzle], ma ora, poiché vi piacete e vi interessate l'un l'altro, ora dovete fare un puzzle insieme.
:''Every relationship is perfect for three months.'' [...] ''<nowiki/>'Cause after three months, that's when you realize that nobody else is a jigsaw piece. Everyone else on this planet is as deep and as complex an individual as you are, which means they too have spent the last 20 or so years of their life working on their own jigsaw puzzle, in the same way that you've been working on yours. You can't suddenly expect them to give up everything they've come to achieve, to suddenly fit into yours, in the same way that you'd be pissed off if they asked you to sacrifice everything you've done, suddenly come fit into theirs, but now, because you like each other and because you're interested in each other, now you have to make a jigsaw together.''<ref name=jigsaw/>
*Ma il [[tempo]] non è sinonimo di [[successo]]. Puoi passare cinque o più anni con qualcuno e solo allora, dopo tutto il divertimento passato, guardi il puzzle e ti rendi conto che entrambi state lavorando su immagini molto diverse. Solo allora capisci che volete cose diverse. E in quel momento, hai una domanda molto, molto difficile da farti. Uno. Ammetto che gli ultimi cinque anni della mia vita sono stati uno spreco? Due. Spreco il resto della mia vita? Il 55% dei [[matrimonio|matrimoni]] finisce con il [[divorzio]]. Il 99,0% delle [[relazioni]] iniziate prima dei 30 anni finisce. Se quelle fossero le statistiche per un intervento chirurgico, nessuno di noi rischierebbe di farlo. Ma poiché è amore e siamo stupidi, ci stendiamo semplicemente sul tavolo operatorio dicendo: "Forse questa volta non morirò dentro". La mia generazione è diventata così ossessionata dall'idea di iniziare il resto della propria vita che è disposta a rinunciare a quella che sta vivendo attualmente. Abbiamo romanticizzato l'idea delle relazioni d'amore, ed è cancerogeno. Le persone sono più innamorate dell'idea di amore rispetto alla persona con cui sono.
:''But time does not equal success. You can spend five or more years with someone, and only then, after all the fun you had, you look at the jigsaw and realize you're both working towards very different images. Only then realize that you want different things. And in that moment, you have a very, very difficult question to ask yourself. One. Do I admit the last five years of my life have been a waste? Two. Do I waste the rest of my life? 55% of marriages end in divorce. 99.0% of relationships that started before they are 30 end. If those were the stats for surgery, none of us would fucking risk it. But because it's love and we're stupid, we just lie on the operating table like, "Maybe this time I won't die inside". My generation has become so obsessed with starting the rest of their lives that they're willing to give up the one they are currently living. We have romanticized the idea of romance, and it is cancerous. People are more in love with the idea of love than the person they are with.''<ref name=jigsaw/>
*Devi imparare ad [[amare]] te stesso prima di poter permettere a qualcun altro di farlo. Questo è tutto. Non c'è niente di sbagliato nell'essere [[single]]. Non c'è niente di male nell'essere soli. Non c'è niente di sbagliato nel prendersi del tempo per capire chi sei prima di uscire nel mondo degli [[appuntamento|appuntamenti]], perché come puoi offrire chi sei se non sai chi sei? Non c'è niente di sbagliato nell'essere egoisti per un po' perché hai il resto della tua vita per essere altruista. Se ti ami solo per il 20%, significa che qualcuno può venire e amarti al 30%. Dici "Wow, è così tanto." È letteralmente meno della metà. Invece se ti ami al 100%, una persona che si innamora di te deve andare oltre il proprio dovere per farti sentire speciale. È qualcosa che ognuno di noi merita, e questo non significa che non sei felice.
:''You have to learn to love yourself before you can allow someone else to do it as well. That's it. There's nothing wrong with being single. There's nothing wrong with being alone. There's nothing wrong with taking time for yourself to work out who you are before you go out there into the dating world, because how can you offer who you are if you don't know who you are? There's nothing wrong with being selfish for a bit because you've got the rest of your life to be selfless. If you only love yourself 20%, that means somebody can come along and love you 30%. You're like, "Wow, that's so much." It's literally less than half. Whereas if you love yourself 100%, a person that falls in love with you has to go above and beyond the call of duty to make you feel special. That's something every one of us deserves, and that doesn't mean you're not happy.''<ref name=jigsaw/>
==='''Everyone You Hate is Going to Die''' (2021)===
*Ho trent'anni e ho firmato cinque separati documenti per il divorzio. Nessuno di loro era mio. Non preoccuparti. Stavo semplicemente autografando le carte delle persone a cui ho causato il [[divorzio]]. Si sono messi in fila, sotto la pioggia, per incontrarmi e ringraziarmi per aver causato la loro separazione e poi mi hanno chiesto di firmare i documenti come ricordo della loro vita- che hanno detto che avevo salvato. Come un [[Gesù]] bianco.
:''I’m thirty years old, and I have signed five separate divorce papers. None of them were mine. Don’t worry. I was merely autographing the papers of people whose divorces I’ve caused. They lined up, in the rain, to meet me and thank me for causing their breakup and then asked me to sign the papers as a memento of their lives—which they said I had saved. Like a white Jesus.'' <ref name=everyone>Citato nel libro ''[https://www.penguinrandomhouse.com/books/621859/everyone-you-hate-is-going-to-die-by-daniel-sloss/ "Everyone You Hate is Going to Die: And Other Comforting Thoughts on Family, Friends, Sex, Love, and More Things That Ruin Your Life"]'', 12 ottobre 2021, pubblicato da Alfred A. Knopf, ISBN 9780525658146.</ref>
*Le persone guardano il mio speciale stand-up show ''Puzzle'', in streaming in tutto il mondo su Netflix, e decidono che devono separarsi dai loro partner. È come [[The Ring (film 2002)|The Ring]], ma per relazioni di merda. In questo momento, il conteggio è di oltre 300 divorzi, 350 fidanzamenti annullati e più di 120.000 separazioni.
:''People watch my stand-up special Jigsaw—streaming worldwide on Netflix—and they decide they have to split with their partners. It’s like The Ring, but for shitty relationships. At this moment in time, the tally stands at more than 300 divorces, 350 canceled engagements, and more than 120,000 breakups.''<ref name=everyone/>
*Credevo nel vero [[amore]] e "nell'anima gemella". Ma credevo anche in [[Babbo Natale]] e nei [[Bitcoin]]. Le persone cambiano. Per tutta la scuola ero disperato nel trovare una [[fidanzata]]. Non avevo in mente una ragazza in particolare. Chiunque l'avrebbe fatto. Volevo solo una fidanzata. Questo è quello che avevano le persone della mia età, e le fidanzate si sono trasformate in mogli e alla fine in madri. I partner erano [[Pokémon]] glorificati, per quanto mi riguardava. Non avevo bisogno di catturarli tutti. Ma ne avevo decisamente bisogno di uno. A quel punto mi sarei preso un fottuto Weedle.
:''I used to believe in true love and “the One.” But I also used to believe in Santa and Bitcoin. People change. All through school I was desperate to get a girlfriend. I didn’t have a particular girl in mind. Anyone would have done. I just wanted a girlfriend. That’s what people my age had, and girlfriends turned into wives and eventually mothers. Partners were glorified Pokémon, as far as I was concerned. I didn’t need to catch them all. But I definitely needed one. I’d’ve taken a fucking Weedle at that point.''<ref name=everyone/>
==Note==
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Felipe Melo
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Creata pagina con "[[File:Felipe-melo-palmeiras-22aug2018.png|thumb|Felipe Melo (2018)]] '''Felipe Melo de Carvalho''' (1983 – vivente), calciatore brasiliano. ==Citazioni di Felipe Melo== *Ho un carattere forte. Sono uno "zio" che è uscito dalle peggiori favelas del Brasile per avere successo. All'interno del campo mi trasformo, voglio vincere, non importa come. Devo vincere sempre con onestà e rispetto per l'avversario, ma voglio vincere.<ref>Da un'intervista ad ''AS''; citato in '..."
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[[File:Felipe-melo-palmeiras-22aug2018.png|thumb|Felipe Melo (2018)]]
'''Felipe Melo de Carvalho''' (1983 – vivente), calciatore brasiliano.
==Citazioni di Felipe Melo==
*Ho un carattere forte. Sono uno "zio" che è uscito dalle peggiori favelas del Brasile per avere successo. All'interno del campo mi trasformo, voglio vincere, non importa come. Devo vincere sempre con onestà e rispetto per l'avversario, ma voglio vincere.<ref>Da un'intervista ad ''AS''; citato in ''[https://sport.sky.it/calcio/2020/06/11/felipe-melo-intervista Palmeiras, Felipe Melo: "Se avessi 25 anni varrei 80 milioni"]'', ''Sport.sky.it'', 11 giugno 2020.</ref>
*Nel calcio di oggi i giocatori come Felipe Melo spariscono. I giocatori come me, o come Gattuso, non ne vedo più. Forse vedo più ragazzi tecnicamente pronti, ma senza carattere o viceversa. Ma uno che abbia entrambe le cose non ne vedo e penso sia una cosa che non si vedrà. Ci sono molti giocatori più forti di me, ma a livello di grinta no.<ref name="DAZN">Dall'intervista a ''I Love Mondays'', DAZN; citato in ''[https://www.dazn.com/it-IT/news/serie-a/felipe-melo-rivendica-lamore-per-linter-e-spero-nello-scudetto-e-in-dybala/1mem8ds2d5co310bo2fus0e6ld Felipe Melo rivendica l'amore per l'Inter e spera nello Scudetto e in Dybala]'', ''Dazn.com'', 9 maggio 2022.</ref>
*Sono dolce fuori dal campo, ma sono un guerriero sia dentro che fuori dal campo.<ref name="DAZN"/>
==Citazioni su Felipe Melo==
*Deve imparare a farsi voler bene dai compagni. È tutt'altro che un cattivo ragazzo, però la supponenza con la quale si allenava ha indispettito molti, e se qualcuno risulta antipatico agli altri in campo si nota. ([[Ciro Ferrara]])
*Il peggio del peggio. Non sopporto gli irrispettosi, quelli che vogliono essere sempre il contrario degli altri. Con lui si rischiava sempre la rissa. Lo dissi anche ai dirigenti: è una mela marcia. ([[Giorgio Chiellini]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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[[Categoria:Calciatori beasiliani|Felipe Melo]]
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Danyele
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[[File:Felipe-melo-palmeiras-22aug2018.png|thumb|Felipe Melo (2018)]]
'''Felipe Melo de Carvalho''' (1983 – vivente), calciatore brasiliano.
==Citazioni di Felipe Melo==
*Ho un carattere forte. Sono uno "zio" che è uscito dalle peggiori favelas del Brasile per avere successo. All'interno del campo mi trasformo, voglio vincere, non importa come. Devo vincere sempre con onestà e rispetto per l'avversario, ma voglio vincere.<ref>Da un'intervista ad ''AS''; citato in ''[https://sport.sky.it/calcio/2020/06/11/felipe-melo-intervista Palmeiras, Felipe Melo: "Se avessi 25 anni varrei 80 milioni"]'', ''Sport.sky.it'', 11 giugno 2020.</ref>
*Nel calcio di oggi i giocatori come Felipe Melo spariscono. I giocatori come me, o come Gattuso, non ne vedo più. Forse vedo più ragazzi tecnicamente pronti, ma senza carattere o viceversa. Ma uno che abbia entrambe le cose non ne vedo e penso sia una cosa che non si vedrà. Ci sono molti giocatori più forti di me, ma a livello di grinta no.<ref name="DAZN">Dall'intervista a ''I Love Mondays'', DAZN; citato in ''[https://www.dazn.com/it-IT/news/serie-a/felipe-melo-rivendica-lamore-per-linter-e-spero-nello-scudetto-e-in-dybala/1mem8ds2d5co310bo2fus0e6ld Felipe Melo rivendica l'amore per l'Inter e spera nello Scudetto e in Dybala]'', ''Dazn.com'', 9 maggio 2022.</ref>
*Sono dolce fuori dal campo, ma sono un guerriero sia dentro che fuori dal campo.<ref name="DAZN"/>
==Citazioni su Felipe Melo==
*Deve imparare a farsi voler bene dai compagni. È tutt'altro che un cattivo ragazzo, però la supponenza con la quale si allenava ha indispettito molti, e se qualcuno risulta antipatico agli altri in campo si nota. ([[Ciro Ferrara]])
*Il peggio del peggio. Non sopporto gli irrispettosi, quelli che vogliono essere sempre il contrario degli altri. Con lui si rischiava sempre la rissa. Lo dissi anche ai dirigenti: è una mela marcia. ([[Giorgio Chiellini]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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[[Categoria:Calciatori brasiliani|Felipe Melo]]
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Alia Guagni
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Danyele
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[[File:Salvai, Guagni, Bartoli, Italy vs Belgium women's, Ferrara 2018-04-10 01 - Alia Guagni (cropped).jpg|thumb|Alia Guagni (2018)]]
'''Alia Guagni''' (1987 – vivente), calciatrice italiana.
==Citazioni di Alia Guagni==
{{cronologico}}
*Negli Stati Uniti il calcio è semplicemente uno sport come un altro, che possono praticare tutti e che, forse, è preferito dalle ragazze sin dai tempi della scuola. Loro puntano molto sull'educazione fisica sin dall'infanzia, noi le consideriamo due ore di ricreazione. In più, in alcuni casi, ti mettono anche i bastoni tra le ruote se, come me, pratichi sport a livello agonistico. Non mi hanno mai supportata, anzi: mi hanno ostacolata! Hanno fatto di tutto per mettermi i bastoni tra le ruote!<ref name="Lavizzari">Dall'intervista di Tommaso Lavizzari, ''[https://www.esquire.com/it/sport/calcio/a21942371/alia-guagni-intervista-italia-femminile/ Alia Guagni: «Io e l'Italia che va ai mondiali»]'', ''Esquire.com'', 26 giugno 2018.</ref>
*{{NDR|Sul passaggio dal Firenze alla Fiorentina}} Prima eravamo una realtà piccola che faticava ogni anno ad arrivare a fine stagione. Mio padre era Presidente, era una lotta continua e l'ho vissuta da vicino. Molte stagioni non abbiamo preso un Euro, lo abbiamo fatto per la gloria e l'onore. Ci allenavamo la sera, dopo che ognuna di noi aveva lavorato o studiato. Era una realtà dove non potevi permetterti di pensare a un futuro. In molte hanno dovuto smettere per il lavoro, altre perché non riuscivano ad arrivare a fine mese, da noi come in molte altre Società. Grazie all'ingresso della Fiorentina è cambiato tutto: prima uscivo di casa alle 6, dopo tutta la giornata andavo agli allenamenti e tornavo a casa alle 22, tutti giorni; oggi ci permettono di fare del calcio la nostra vita, siamo seguite da uno staff sanitario adeguato, ci alleniamo due volte al giorno in strutture moderne. Io ricordo trasferte fatte sul ponte della nave, viaggiando tutta la notte. Si arrivava, si giocava e si tornava indietro. Oggi si parte un giorno prima, si arriva, si fa allenamento oppure scarico e, anche se si viaggia in giornata, abbiamo un albergo dove riposarci. La Fiorentina ha reso possibile quello che fino a due anni fa non ci potevamo neanche sognare. Loro ci hanno creduto per primi.<ref name="Lavizzari"/>
*{{NDR|«Tu sei un difensore che segna davvero tanto. Tra fare un gol e un intervento difensivo decisivo, cosa sceglieresti?»}} Forse fare un gol. Sono un difensore alternativo.<ref>Da ''[https://www.riservadilusso.it/intervista-alia-guagni/ Interviste di Lusso: Alia Guagni]'', ''Riservadilusso.it'', 23 febbraio 2019.</ref>
*Quello che fa la differenza è il gruppo. Il [[Calcio (sport)|calcio]] è uno sport di squadra, si lavora tutti insieme. Avere un gruppo forte vuol dire dare tutto in campo per la squadra e questo alla fine fa la differenza.<ref>Citato in Salvatore Cantone, ''[https://www.pianetamilan.it/milan-femminile/news-milan-femminile/milan-femminile-alia-guagni-e-la-svolta-della-mia-vita-video/ Milan femminile, Alia Guagni: "È la svolta della mia vita"]'', ''Pianetamilan.it'', 4 gennaio 2022.</ref>
{{Int2|''[https://quattrotretre.it/la-sfida-piu-importante-di-alia-guagni/ La sfida più importante di Alia Guagni]''|Intervista di Cristiano Carriero, ''Quattrotretre.it'', 9 settembre 2020.}}
*Ai tempi del Firenze [...] approfittavo delle pause estive per andare a giocare in America: l'ho fatto per tre anni. Finivo la stagione in Italia, dopo una settimana partivo e una volta rientrata iniziavo nuovamente a giocare col Firenze. Quando una cosa ti appassiona, non esiste vacanza!
*La mia generazione è partita dal niente, poi è arrivata a disputare un mondiale e a vedere le proprie partite in TV. Non è ancora professionismo, ma lo facciamo di professione e quindi abbiamo visto l'inizio di un'evoluzione del movimento. Bisogna fare in modo che questo venga notato da tutti gli italiani, perché è un problema di cultura [...]. Purtroppo, non solo nel calcio, ma in quasi tutti gli ambienti la donna fa fatica, deve sempre lottare per ottenere probabilmente un decimo di quello che ottiene l'uomo. Il salary gap è ovunque, in tutti i campi. Quindi sì, in parte ci sentiamo ambasciatrici [...]. Si è aperto un mondo, si sono accorti, adesso sta a noi far vedere che mondo è, quello che si può raggiungere e i valori che portiamo. Da una parte, ci sentiamo un po' responsabili di questa cosa.
*[...] ci stiamo battendo per il professionismo nel calcio femminile, perché sarebbe anche ora che ci venga riconosciuto quello che facciamo. Non parlo di stipendi simili, perché non è quello il nostro obiettivo, e sarebbe fantascienza. Mi riferisco proprio al professionismo. Io lo faccio per lavoro e mi dev'essere riconosciuto come lavoro, che prenda mille, cinquemila o i milioni di euro che prendono i calciatori. Se nello sport al femminile italiano non esiste il professionismo, possiamo parlare di parità dei diritti? No. Le donne fanno qualcosa peggio degli uomini? Non mi sembra. È semplicemente un problema culturale ed è grande [...]
*[...] nella mia carriera ho ricoperto praticamente tutti i ruoli. Nella prima esperienza, quella con il Firenze, era praticamente necessario. La nostra non era una squadra organizzata come potevano esserlo la Torres o il Bardolino di quei tempi. Era una squadra che puntualmente tirava fuori quattro/cinque giocatrici forti dal vivaio e lottava. Noi eravamo proprio delle combattenti. All'interno della squadra, ero quella che riusciva ad adattarsi di più e quindi ho sempre fatto praticamente tutto quello che c'era da fare. Se mancava l'attaccante, lo facevo io. Sono stata anche capocannoniere. Se c'era bisogno di fare l'esterno, lo facevo. Ho fatto pure il centrale di difesa per un sacco di anni. [...] In realtà, per tanti anni non ho mai capito quale fosse il mio vero ruolo.
{{Int2|''[https://www.rivistaundici.com/2022/07/24/alia-guagni-intervista/ Alia Guagni non vuole fermarsi qui]''|Dall'intervista di Elena Marinelli, ''Undici'' n° 45; citato in ''Rivistaundici.com'', 24 luglio 2022.}}
*{{NDR|«Secondo te qual è l'eredità principale che la tua generazione lascerà alle calciatrici più giovani?»}} Il professionismo. Abbiamo lavorato per loro, per chi verrà dopo. Noi non ci godremo il professionismo per tanti anni; le calciatrici più giovani e quelle che adesso sono nelle giovanili e ancora prima a casa a guardare la tv, invece, sì.
*{{NDR|«Quali sono i momenti più importanti della tua carriera fino a qui?»}} Se devo scegliere, dico i primi. A Firenze e all'inizio era davvero come stare in famiglia. Oggi abbiamo una certa popolarità mentre in quegli anni si trattava di uscire con le amiche e tirare calci a un pallone. Ho avuto la possibilità di vivere un tempo del nostro sport in cui il pensiero principale era il divertimento e l'unica spinta era la passione. [...] Un po' mi manca quell'atmosfera. Adesso ci sono gli eventi, le interviste e va bene, si parla del calcio femminile ed è giusto, ma queste cose ti fanno cambiare prospettiva sulle cose. [...] Troppe luci possono far perdere l'orientamento.
*Il calcio [...] è stata sempre la cosa che mi ha fatto stare meglio. In campo passa tutto. Il calcio ti fa sfogare, ti fa stare in compagnia e ti fa divertire o arrabbiare. È emozione.
*{{NDR|«Uno dei pregiudizi più grandi nei confronti del calcio femminile è che, rispetto a quello maschile, manca l'agonismo [...]»}} Non sono affatto d'accordo. C'è sempre stato tanto agonismo tra di noi, però finita la partita finiva la competizione. Fuori dai campi ci conoscevamo tutte, mentre nel maschile dubito che accada. Il nostro agonismo era attaccamento alla maglia, era voglia di scendere in campo in ogni condizione, era "immolarsi alla causa", senza pentimento.
==Note==
<references />
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Dracula 3D
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{{Film
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|art director = [[Massimo Antonello Geleng]]
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|attori = * [[Thomas Kretschmann]]: [[Conte Dracula]]
* [[Marta Gastini]]: [[Mina Murray]]
* [[Rutger Hauer]]: [[Abraham Van Helsing]]
* [[Unax Ugalde]]: [[Jonathan Harker]]
* [[Miriam Giovanelli]]: Tanja
* [[Giuseppe Loconsole]]: Zoran
* [[Asia Argento]]: [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]
* [[Augusto Zucchi]]: Andrej Kisslinger
* [[Franco Guido Ravera]]: Prete
* [[Maria Cristina Heller]]: Jarmila
* [[Giovanni Franzoni]]: [[Renfield|R.M. Renfield]]
* [[Morgane Slemp]]: Inga
* [[Christian Burruano]]: Miloš
* [[Francesco Rossini]]: Ten. Delbruck
* [[Riccardo Cicogna]]: Janek
*[[Eugenio Allegri]]: Il Locandiere
*[[Piero Passatore]]: Il Pope
|doppiatori italiani = *[[Mario Cordova]]: Dracula
*[[Valentina Mari]]: Mina Murray
*[[Gino La Monica]]: Abraham Van Helsing
*[[David Chevalier]]: Jonathan Harker
*[[Laura Facchin]]: Tanja
*[[Claudio Fattoretto]]: Zoran
*[[Dario Penne]]: Andrej Kisslinger
*[[Simone Mori]]: R.M. Renfield
*[[Andrea Mete]]: Miloš
*[[Roberto Gammino]]: Janek
*[[Vladimiro Conti]]: Il Locandiere
*[[Paolo Marchese]]: Il Pope
}}
'''''Dracula 3D''''', film del 2012 diretto da [[Dario Argento]].
==Incipit==
*'''Jarmila''': Tanja, hai finito?<br>'''Tanja''': Sì.<br>'''Jarmila''': Ricorda di chiudere bene le imposte. Stanotte è–<br>'''Tanja''': La notte di Valpurga. Lo so.
==Frasi==
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. ('''Jonathan Harker''')
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ('''Lucy Kisslinger''')
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate. ('''Conte Dracula''')
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito. ('''Conte Dracula''')
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri. ('''Conte Dracula''')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ('''Jonathan Harker''')
*Sebbene sia certa di non avervi mai visto prima, ho la sensazione di avervi già incontrato. ('''Lucy Kisslinger''')
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito. ('''Conte Dracula''')
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ('''Abraham Van Helsing''')
==Dialoghi==
*'''Tanja''': Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.<br>'''Jonathan Harker''': E lo siete anche voi? Un ospite, intendo.<br>'''Tanja''': In realtà, ancora non so con certezza che cosa sono.
*'''Jonathan Harker''': Voi non cenate, signore?<br>'''Conte Dracula''': Non mangio mai... la sera.
*'''Locandiere''': Non si può andare avanti così!<br>'''Zoran''': Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>'''Locandiere''': Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>'''Ten. Delbruck''': Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*'''Van Helsing''': La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un [[vampiro]].<br>'''Mina Harker''': Un vampiro?<br>'''Van Helsing''': Sì. L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*'''Conte Dracula''': Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz.<br>'''Lucy Harker''': Cosa l'è accaduto?<br>'''Conte Dracula''': Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni.<br>'''Lucy Harker''': È orribile. Dovete aver sofferto molto.<br>'''Conte Dracula''': Sì. È così. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.<br>'''Mina Harker''': Io non vi temo.<br>'''Conte Dracula''': Dovreste. Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.<br>'''Lucy Harker''': Basta! Smettila!<br>'''Conte Dracula''': Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
==Explicit==
*'''Lucy Harker''': Era come se fossi in trance. Ogni parola che dicevo, ogni cosa che facevo, non ero io. Era lui a guidarmi.<br>'''Van Helsing''': Tu eri in suo potere.<br>'''Lucy Harker''': Ma perché? Perché mi ha costretta a dirgli che lo amavo e che volevo passare l'eternità con lui?<br>'''Van Helsing''': È il potere della passione.<br>'''Lucy Harker''': Ma sapeva che non lo pensavo davvero?<br>'''Van Helsing''': La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. Dracula, il Conte Dracula, dal fuoco alla cenere, dalla cenere alla polvere. Vieni.
==Citazioni su ''Dracula 3D''==
*A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... ([[Sergio Stivaletti]])
*Con un minimo di obiettività, non può non riconoscere che in questo ''Dracula'' c’è del buono. Argento sceglie un approccio, come dire?, vecchia scuola rispetto alle mode vampiresche del momento che vogliono i succhiasangue anemici ed emo come in ''[[Twilight (film)|Twilight]]'' o gay e pansessuali come in ''True Blood''. Come ai tempi di [[Riccardo Freda]] o [[Renato Polselli]], Argento realizza un film ottocentesco. Vittoriano. Si ricorda della [[Hammer Film Productions|Hammer]], ovviamente, e firma un film avvolto in un’ambientazione elegante e realistica, gioca con la profondità di campo, e si diverte a inondare di sangue le scene più crude. ([[Giona A. Nazzaro]])
*I grandi Dracula del passato – da [[Bela Lugosi|Lugosi]] a [[Christopher Lee|Lee]] – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. ([[Rudy Salvagnini]])
*Il problema di ''Dracula 3D'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, ''che in Dracula 3D'' sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone. ([[Michele Anselmi]])
*Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della Hammer riveduto e corretto con una punta di Mario Bava; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento. ([[Michele Anselmi]])
===[[Dario Argento]]===
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
*Il mio "conte Dracula" non è tetro e spaventoso come quello di Christopher Lee e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il film di Coppola che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Non mi sono ispirato affatto a quella pellicola {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro Christopher Lee, lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda Rutger Hauer, nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio Dracula è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
===[[Claudio Simonetti]]===
*Non ho mai abbandonato questo spirito continuo di ricerca. Per ''Dracula 3D'' ho ad esempio usato il [[Theremin]], che forse è uno degli strumenti elettronici più antichi della storia, che tutti noi abbiamo ascoltato in migliaia di film di fantascienza e di vampiri.
*Per la verità su ''Dracula 3D'' ho fatto poca sperimentazione e sono andato più sul classico. Si trattava di fare una rivisitazione letteraria e io ho rispettato questa veste rigorosamente classica.
*Quest’ultima esperienza con Argento è stata bella per me ma brutta in generale perché il film è andato, come sappiamo, malissimo al botteghino. È stato un flop di cui i produttori ne pagano ancora le conseguenze. In realtà hanno sbagliato a far uscire il film in un periodo sbagliato. La colpa è dovuta un po’ a questo motivo e un po’ a questa crisi del cinema che c’è in generale. Mi dispiace perché poi il film tutto sommato non è brutto.
===[[Antonio Tentori]]===
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre "D" di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsing ed è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film di Dracula]]
[[Categoria:Film horror]]
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1220533
1220515
2022-08-03T08:08:39Z
Mariomassone
17056
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Dracula 3D
|immagine = Montalto Dora Castello 1.JPG
|didascalia = Castello di Montalto Dora, nel film la dimora del Conte Dracula
|titolo originale = Dracula 3D
|lingua originale = Inglese
|paese = Italia, Francia, Spagna
|titolo alfabetico = Dracula 3D
|anno uscita = 2012
|durata = 105 min
|aspect ratio =
|genere = Horror
|regista = [[Dario Argento]]
|soggetto = [[Bram Stoker]] ([[Dracula (romanzo)|romanzo]])
|sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Enrique Cerezo]], [[Stefano Piani]], [[Antonio Tentori]]
|produttore = [[Enrique Cerezo]], [[Roberto Di Girolamo]], [[Sergio Gobbi]], [[Franco Paolucci]], [[Giovanni Paolucci]]
|produttore esecutivo =
|casa produzione = [[Enrique Cerezo Producciones Cinematográficas S.A.]], [[Film Export Group]], [[Les Films de l'Astre]]
|casa distribuzione italiana = [[Bolero Film]]
|storyboard =
|art director = [[Massimo Antonello Geleng]]
|character design =
|animatore =
|attori = * [[Thomas Kretschmann]]: [[Conte Dracula]]
* [[Marta Gastini]]: [[Mina Murray|Mina Harker]]
* [[Rutger Hauer]]: [[Abraham Van Helsing]]
* [[Unax Ugalde]]: [[Jonathan Harker]]
* [[Miriam Giovanelli]]: Tanja
* [[Giuseppe Loconsole]]: Zoran
* [[Asia Argento]]: [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]
* [[Augusto Zucchi]]: Andrej Kisslinger
* [[Franco Guido Ravera]]: Prete
* [[Maria Cristina Heller]]: Jarmila
* [[Giovanni Franzoni]]: [[Renfield|R.M. Renfield]]
* [[Morgane Slemp]]: Inga
* [[Christian Burruano]]: Miloš
* [[Francesco Rossini]]: Ten. Delbruck
* [[Riccardo Cicogna]]: Janek
*[[Eugenio Allegri]]: Il Locandiere
*[[Piero Passatore]]: Il Pope
|doppiatori italiani = *[[Mario Cordova]]: Dracula
*[[Valentina Mari]]: Mina Harker
*[[Gino La Monica]]: Abraham Van Helsing
*[[David Chevalier]]: Jonathan Harker
*[[Laura Facchin]]: Tanja
*[[Claudio Fattoretto]]: Zoran
*[[Dario Penne]]: Andrej Kisslinger
*[[Simone Mori]]: R.M. Renfield
*[[Andrea Mete]]: Miloš
*[[Roberto Gammino]]: Janek
*[[Vladimiro Conti]]: Il Locandiere
*[[Paolo Marchese]]: Il Pope
}}
'''''Dracula 3D''''', film del 2012 diretto da [[Dario Argento]].
==Incipit==
*'''Jarmila''': Tanja, hai finito?<br>'''Tanja''': Sì.<br>'''Jarmila''': Ricorda di chiudere bene le imposte. Stanotte è–<br>'''Tanja''': La notte di Valpurga. Lo so.
==Frasi==
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. ('''Jonathan Harker''')
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ('''Lucy Kisslinger''')
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate. ('''Conte Dracula''')
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito. ('''Conte Dracula''')
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri. ('''Conte Dracula''')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ('''Jonathan Harker''')
*Sebbene sia certa di non avervi mai visto prima, ho la sensazione di avervi già incontrato. ('''Lucy Kisslinger''')
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito. ('''Conte Dracula''')
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ('''Abraham Van Helsing''')
==Dialoghi==
*'''Tanja''': Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.<br>'''Jonathan Harker''': E lo siete anche voi? Un ospite, intendo.<br>'''Tanja''': In realtà, ancora non so con certezza che cosa sono.
*'''Jonathan Harker''': Voi non cenate, signore?<br>'''Conte Dracula''': Non mangio mai... la sera.
*'''Locandiere''': Non si può andare avanti così!<br>'''Zoran''': Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>'''Locandiere''': Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>'''Ten. Delbruck''': Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*'''Van Helsing''': La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un [[vampiro]].<br>'''Mina Harker''': Un vampiro?<br>'''Van Helsing''': Sì. L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*'''Conte Dracula''': Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz.<br>'''Lucy Harker''': Cosa l'è accaduto?<br>'''Conte Dracula''': Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni.<br>'''Lucy Harker''': È orribile. Dovete aver sofferto molto.<br>'''Conte Dracula''': Sì. È così. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.<br>'''Mina Harker''': Io non vi temo.<br>'''Conte Dracula''': Dovreste. Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.<br>'''Lucy Harker''': Basta! Smettila!<br>'''Conte Dracula''': Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
==Explicit==
*'''Lucy Harker''': Era come se fossi in trance. Ogni parola che dicevo, ogni cosa che facevo, non ero io. Era lui a guidarmi.<br>'''Van Helsing''': Tu eri in suo potere.<br>'''Lucy Harker''': Ma perché? Perché mi ha costretta a dirgli che lo amavo e che volevo passare l'eternità con lui?<br>'''Van Helsing''': È il potere della passione.<br>'''Lucy Harker''': Ma sapeva che non lo pensavo davvero?<br>'''Van Helsing''': La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. Dracula, il Conte Dracula, dal fuoco alla cenere, dalla cenere alla polvere. Vieni.
==Citazioni su ''Dracula 3D''==
*A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... ([[Sergio Stivaletti]])
*Con un minimo di obiettività, non può non riconoscere che in questo ''Dracula'' c’è del buono. Argento sceglie un approccio, come dire?, vecchia scuola rispetto alle mode vampiresche del momento che vogliono i succhiasangue anemici ed emo come in ''[[Twilight (film)|Twilight]]'' o gay e pansessuali come in ''True Blood''. Come ai tempi di [[Riccardo Freda]] o [[Renato Polselli]], Argento realizza un film ottocentesco. Vittoriano. Si ricorda della [[Hammer Film Productions|Hammer]], ovviamente, e firma un film avvolto in un’ambientazione elegante e realistica, gioca con la profondità di campo, e si diverte a inondare di sangue le scene più crude. ([[Giona A. Nazzaro]])
*I grandi Dracula del passato – da [[Bela Lugosi|Lugosi]] a [[Christopher Lee|Lee]] – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. ([[Rudy Salvagnini]])
*Il problema di ''Dracula 3D'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, ''che in Dracula 3D'' sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone. ([[Michele Anselmi]])
*Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della Hammer riveduto e corretto con una punta di Mario Bava; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento. ([[Michele Anselmi]])
===[[Dario Argento]]===
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
*Il mio "conte Dracula" non è tetro e spaventoso come quello di Christopher Lee e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il film di Coppola che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Non mi sono ispirato affatto a quella pellicola {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro Christopher Lee, lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda Rutger Hauer, nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio Dracula è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
===[[Claudio Simonetti]]===
*Non ho mai abbandonato questo spirito continuo di ricerca. Per ''Dracula 3D'' ho ad esempio usato il [[Theremin]], che forse è uno degli strumenti elettronici più antichi della storia, che tutti noi abbiamo ascoltato in migliaia di film di fantascienza e di vampiri.
*Per la verità su ''Dracula 3D'' ho fatto poca sperimentazione e sono andato più sul classico. Si trattava di fare una rivisitazione letteraria e io ho rispettato questa veste rigorosamente classica.
*Quest’ultima esperienza con Argento è stata bella per me ma brutta in generale perché il film è andato, come sappiamo, malissimo al botteghino. È stato un flop di cui i produttori ne pagano ancora le conseguenze. In realtà hanno sbagliato a far uscire il film in un periodo sbagliato. La colpa è dovuta un po’ a questo motivo e un po’ a questa crisi del cinema che c’è in generale. Mi dispiace perché poi il film tutto sommato non è brutto.
===[[Antonio Tentori]]===
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre "D" di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsing ed è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film di Dracula]]
[[Categoria:Film horror]]
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{{Film
|titolo italiano = Dracula 3D
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|titolo originale = Dracula 3D
|lingua originale = Inglese
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|anno uscita = 2012
|durata = 105 min
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|genere = Horror
|regista = [[Dario Argento]]
|soggetto = [[Bram Stoker]] ([[Dracula (romanzo)|romanzo]])
|sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Enrique Cerezo]], [[Stefano Piani]], [[Antonio Tentori]]
|produttore = [[Enrique Cerezo]], [[Roberto Di Girolamo]], [[Sergio Gobbi]], [[Franco Paolucci]], [[Giovanni Paolucci]]
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* [[Marta Gastini]]: [[Mina Murray|Mina Harker]]
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* [[Miriam Giovanelli]]: Tanja
* [[Giuseppe Loconsole]]: Zoran
* [[Asia Argento]]: [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]
* [[Augusto Zucchi]]: Andrej Kisslinger
* [[Franco Guido Ravera]]: Prete
* [[Maria Cristina Heller]]: Jarmila
* [[Giovanni Franzoni]]: [[Renfield|R.M. Renfield]]
* [[Morgane Slemp]]: Inga
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*[[Eugenio Allegri]]: Il Locandiere
*[[Piero Passatore]]: Il Pope
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*[[Valentina Mari]]: Mina Harker
*[[Gino La Monica]]: Abraham Van Helsing
*[[David Chevalier]]: Jonathan Harker
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*[[Claudio Fattoretto]]: Zoran
*[[Dario Penne]]: Andrej Kisslinger
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*[[Andrea Mete]]: Miloš
*[[Roberto Gammino]]: Janek
*[[Vladimiro Conti]]: Il Locandiere
*[[Paolo Marchese]]: Il Pope
}}
'''''Dracula 3D''''', film del 2012 diretto da [[Dario Argento]].
==Incipit==
*'''Jarmila''': Tanja, hai finito?<br>'''Tanja''': Sì.<br>'''Jarmila''': Ricorda di chiudere bene le imposte. Stanotte è–<br>'''Tanja''': La notte di Valpurga. Lo so.
==Frasi==
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. ('''Jonathan Harker''')
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ('''Lucy Kisslinger''')
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate. ('''Conte Dracula''')
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito. ('''Conte Dracula''')
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri. ('''Conte Dracula''')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ('''Jonathan Harker''')
*Sebbene sia certa di non avervi mai visto prima, ho la sensazione di avervi già incontrato. ('''Lucy Kisslinger''')
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito. ('''Conte Dracula''')
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ('''Abraham Van Helsing''')
==Dialoghi==
*'''Tanja''': Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.<br>'''Jonathan Harker''': E lo siete anche voi? Un ospite, intendo.<br>'''Tanja''': In realtà, ancora non so con certezza che cosa sono.
*'''Jonathan Harker''': Voi non cenate, signore?<br>'''Conte Dracula''': Non mangio mai... la sera.
*'''Locandiere''': Non si può andare avanti così!<br>'''Zoran''': Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>'''Locandiere''': Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>'''Ten. Delbruck''': Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*'''Van Helsing''': La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un [[vampiro]].<br>'''Mina Harker''': Un vampiro?<br>'''Van Helsing''': Sì. L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*'''Conte Dracula''': Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz.<br>'''Lucy Harker''': Cosa l'è accaduto?<br>'''Conte Dracula''': Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni.<br>'''Lucy Harker''': È orribile. Dovete aver sofferto molto.<br>'''Conte Dracula''': Sì. È così. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.<br>'''Mina Harker''': Io non vi temo.<br>'''Conte Dracula''': Dovreste. Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.<br>'''Lucy Harker''': Basta! Smettila!<br>'''Conte Dracula''': Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
==Explicit==
*'''Lucy Harker''': Era come se fossi in trance. Ogni parola che dicevo, ogni cosa che facevo, non ero io. Era lui a guidarmi.<br>'''Van Helsing''': Tu eri in suo potere.<br>'''Lucy Harker''': Ma perché? Perché mi ha costretta a dirgli che lo amavo e che volevo passare l'eternità con lui?<br>'''Van Helsing''': È il potere della passione.<br>'''Lucy Harker''': Ma sapeva che non lo pensavo davvero?<br>'''Van Helsing''': La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. Dracula, il Conte Dracula, dal fuoco alla cenere, dalla cenere alla polvere. Vieni.
==Citazioni su ''Dracula 3D''==
*A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... ([[Sergio Stivaletti]])
*Con un minimo di obiettività, non può non riconoscere che in questo ''Dracula'' c’è del buono. Argento sceglie un approccio, come dire?, vecchia scuola rispetto alle mode vampiresche del momento che vogliono i succhiasangue anemici ed emo come in ''[[Twilight (film)|Twilight]]'' o gay e pansessuali come in ''True Blood''. Come ai tempi di [[Riccardo Freda]] o [[Renato Polselli]], Argento realizza un film ottocentesco. Vittoriano. Si ricorda della [[Hammer Film Productions|Hammer]], ovviamente, e firma un film avvolto in un’ambientazione elegante e realistica, gioca con la profondità di campo, e si diverte a inondare di sangue le scene più crude. ([[Giona A. Nazzaro]])
*I grandi Dracula del passato – da [[Bela Lugosi|Lugosi]] a [[Christopher Lee|Lee]] – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. ([[Rudy Salvagnini]])
*Il problema di ''Dracula 3D'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, ''che in Dracula 3D'' sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone. ([[Michele Anselmi]])
*Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della Hammer riveduto e corretto con una punta di Mario Bava; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento. ([[Michele Anselmi]])
===[[Dario Argento]]===
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
*Il mio "conte Dracula" non è tetro e spaventoso come quello di Christopher Lee e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il film di Coppola che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Non mi sono ispirato affatto a quella pellicola {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro Christopher Lee, lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda Rutger Hauer, nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio Dracula è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
===[[Claudio Simonetti]]===
*Non ho mai abbandonato questo spirito continuo di ricerca. Per ''Dracula 3D'' ho ad esempio usato il [[Theremin]], che forse è uno degli strumenti elettronici più antichi della storia, che tutti noi abbiamo ascoltato in migliaia di film di fantascienza e di vampiri.
*Per la verità su ''Dracula 3D'' ho fatto poca sperimentazione e sono andato più sul classico. Si trattava di fare una rivisitazione letteraria e io ho rispettato questa veste rigorosamente classica.
*Quest’ultima esperienza con Argento è stata bella per me ma brutta in generale perché il film è andato, come sappiamo, malissimo al botteghino. È stato un flop di cui i produttori ne pagano ancora le conseguenze. In realtà hanno sbagliato a far uscire il film in un periodo sbagliato. La colpa è dovuta un po’ a questo motivo e un po’ a questa crisi del cinema che c’è in generale. Mi dispiace perché poi il film tutto sommato non è brutto.
===[[Antonio Tentori]]===
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre "D" di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsing ed è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film di Dracula]]
[[Categoria:Film horror]]
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1220553
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2022-08-03T08:42:27Z
Mariomassone
17056
/* Frasi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Dracula 3D
|immagine = Montalto Dora Castello 1.JPG
|didascalia = Castello di Montalto Dora, nel film la dimora del Conte Dracula
|titolo originale = Dracula 3D
|lingua originale = Inglese
|paese = Italia, Francia, Spagna
|titolo alfabetico = Dracula 3D
|anno uscita = 2012
|durata = 105 min
|aspect ratio =
|genere = Horror
|regista = [[Dario Argento]]
|soggetto = [[Bram Stoker]] ([[Dracula (romanzo)|romanzo]])
|sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Enrique Cerezo]], [[Stefano Piani]], [[Antonio Tentori]]
|produttore = [[Enrique Cerezo]], [[Roberto Di Girolamo]], [[Sergio Gobbi]], [[Franco Paolucci]], [[Giovanni Paolucci]]
|produttore esecutivo =
|casa produzione = [[Enrique Cerezo Producciones Cinematográficas S.A.]], [[Film Export Group]], [[Les Films de l'Astre]]
|casa distribuzione italiana = [[Bolero Film]]
|storyboard =
|art director = [[Massimo Antonello Geleng]]
|character design =
|animatore =
|attori = * [[Thomas Kretschmann]]: [[Conte Dracula]]
* [[Marta Gastini]]: [[Mina Murray|Mina Harker]]
* [[Rutger Hauer]]: [[Abraham Van Helsing]]
* [[Unax Ugalde]]: [[Jonathan Harker]]
* [[Miriam Giovanelli]]: Tanja
* [[Giuseppe Loconsole]]: Zoran
* [[Asia Argento]]: [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]
* [[Augusto Zucchi]]: Andrej Kisslinger
* [[Franco Guido Ravera]]: Prete
* [[Maria Cristina Heller]]: Jarmila
* [[Giovanni Franzoni]]: [[Renfield|R.M. Renfield]]
* [[Morgane Slemp]]: Inga
* [[Christian Burruano]]: Miloš
* [[Francesco Rossini]]: Ten. Delbruck
* [[Riccardo Cicogna]]: Janek
*[[Eugenio Allegri]]: Il Locandiere
*[[Piero Passatore]]: Il Pope
|doppiatori italiani = *[[Mario Cordova]]: Conte Dracula
*[[Valentina Mari]]: Mina Harker
*[[Gino La Monica]]: Abraham Van Helsing
*[[David Chevalier]]: Jonathan Harker
*[[Laura Facchin]]: Tanja
*[[Claudio Fattoretto]]: Zoran
*[[Dario Penne]]: Andrej Kisslinger
*[[Simone Mori]]: R.M. Renfield
*[[Andrea Mete]]: Miloš
*[[Roberto Gammino]]: Janek
*[[Vladimiro Conti]]: Il Locandiere
*[[Paolo Marchese]]: Il Pope
}}
'''''Dracula 3D''''', film del 2012 diretto da [[Dario Argento]].
==Incipit==
*'''Jarmila''': Tanja, hai finito?<br>'''Tanja''': Sì.<br>'''Jarmila''': Ricorda di chiudere bene le imposte. Stanotte è–<br>'''Tanja''': La notte di Valpurga. Lo so.
==Frasi==
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. ('''Jonathan Harker''')
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ('''Lucy Kisslinger''')
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate. ('''Conte Dracula''')
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito. ('''Conte Dracula''')
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri. ('''Conte Dracula''')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ('''Jonathan Harker''')
*Sebbene sia certa di non avervi mai visto prima, ho la sensazione di avervi già incontrato. ('''Mina Harker''')
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito. ('''Conte Dracula''')
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ('''Abraham Van Helsing''')
==Dialoghi==
*'''Tanja''': Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.<br>'''Jonathan Harker''': E lo siete anche voi? Un ospite, intendo.<br>'''Tanja''': In realtà, ancora non so con certezza che cosa sono.
*'''Jonathan Harker''': Voi non cenate, signore?<br>'''Conte Dracula''': Non mangio mai... la sera.
*'''Locandiere''': Non si può andare avanti così!<br>'''Zoran''': Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>'''Locandiere''': Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>'''Ten. Delbruck''': Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*'''Van Helsing''': La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un [[vampiro]].<br>'''Mina Harker''': Un vampiro?<br>'''Van Helsing''': Sì. L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*'''Conte Dracula''': Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz.<br>'''Lucy Harker''': Cosa l'è accaduto?<br>'''Conte Dracula''': Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni.<br>'''Lucy Harker''': È orribile. Dovete aver sofferto molto.<br>'''Conte Dracula''': Sì. È così. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.<br>'''Mina Harker''': Io non vi temo.<br>'''Conte Dracula''': Dovreste. Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.<br>'''Lucy Harker''': Basta! Smettila!<br>'''Conte Dracula''': Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
==Explicit==
*'''Lucy Harker''': Era come se fossi in trance. Ogni parola che dicevo, ogni cosa che facevo, non ero io. Era lui a guidarmi.<br>'''Van Helsing''': Tu eri in suo potere.<br>'''Lucy Harker''': Ma perché? Perché mi ha costretta a dirgli che lo amavo e che volevo passare l'eternità con lui?<br>'''Van Helsing''': È il potere della passione.<br>'''Lucy Harker''': Ma sapeva che non lo pensavo davvero?<br>'''Van Helsing''': La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. Dracula, il Conte Dracula, dal fuoco alla cenere, dalla cenere alla polvere. Vieni.
==Citazioni su ''Dracula 3D''==
*A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... ([[Sergio Stivaletti]])
*Con un minimo di obiettività, non può non riconoscere che in questo ''Dracula'' c’è del buono. Argento sceglie un approccio, come dire?, vecchia scuola rispetto alle mode vampiresche del momento che vogliono i succhiasangue anemici ed emo come in ''[[Twilight (film)|Twilight]]'' o gay e pansessuali come in ''True Blood''. Come ai tempi di [[Riccardo Freda]] o [[Renato Polselli]], Argento realizza un film ottocentesco. Vittoriano. Si ricorda della [[Hammer Film Productions|Hammer]], ovviamente, e firma un film avvolto in un’ambientazione elegante e realistica, gioca con la profondità di campo, e si diverte a inondare di sangue le scene più crude. ([[Giona A. Nazzaro]])
*I grandi Dracula del passato – da [[Bela Lugosi|Lugosi]] a [[Christopher Lee|Lee]] – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. ([[Rudy Salvagnini]])
*Il problema di ''Dracula 3D'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, ''che in Dracula 3D'' sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone. ([[Michele Anselmi]])
*Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della Hammer riveduto e corretto con una punta di Mario Bava; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento. ([[Michele Anselmi]])
===[[Dario Argento]]===
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
*Il mio "conte Dracula" non è tetro e spaventoso come quello di Christopher Lee e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il film di Coppola che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Non mi sono ispirato affatto a quella pellicola {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro Christopher Lee, lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda Rutger Hauer, nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio Dracula è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
===[[Claudio Simonetti]]===
*Non ho mai abbandonato questo spirito continuo di ricerca. Per ''Dracula 3D'' ho ad esempio usato il [[Theremin]], che forse è uno degli strumenti elettronici più antichi della storia, che tutti noi abbiamo ascoltato in migliaia di film di fantascienza e di vampiri.
*Per la verità su ''Dracula 3D'' ho fatto poca sperimentazione e sono andato più sul classico. Si trattava di fare una rivisitazione letteraria e io ho rispettato questa veste rigorosamente classica.
*Quest’ultima esperienza con Argento è stata bella per me ma brutta in generale perché il film è andato, come sappiamo, malissimo al botteghino. È stato un flop di cui i produttori ne pagano ancora le conseguenze. In realtà hanno sbagliato a far uscire il film in un periodo sbagliato. La colpa è dovuta un po’ a questo motivo e un po’ a questa crisi del cinema che c’è in generale. Mi dispiace perché poi il film tutto sommato non è brutto.
===[[Antonio Tentori]]===
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre "D" di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsing ed è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film di Dracula]]
[[Categoria:Film horror]]
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2022-08-03T08:43:06Z
Mariomassone
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/* Dialoghi */
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{{Film
|titolo italiano = Dracula 3D
|immagine = Montalto Dora Castello 1.JPG
|didascalia = Castello di Montalto Dora, nel film la dimora del Conte Dracula
|titolo originale = Dracula 3D
|lingua originale = Inglese
|paese = Italia, Francia, Spagna
|titolo alfabetico = Dracula 3D
|anno uscita = 2012
|durata = 105 min
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|genere = Horror
|regista = [[Dario Argento]]
|soggetto = [[Bram Stoker]] ([[Dracula (romanzo)|romanzo]])
|sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Enrique Cerezo]], [[Stefano Piani]], [[Antonio Tentori]]
|produttore = [[Enrique Cerezo]], [[Roberto Di Girolamo]], [[Sergio Gobbi]], [[Franco Paolucci]], [[Giovanni Paolucci]]
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|casa produzione = [[Enrique Cerezo Producciones Cinematográficas S.A.]], [[Film Export Group]], [[Les Films de l'Astre]]
|casa distribuzione italiana = [[Bolero Film]]
|storyboard =
|art director = [[Massimo Antonello Geleng]]
|character design =
|animatore =
|attori = * [[Thomas Kretschmann]]: [[Conte Dracula]]
* [[Marta Gastini]]: [[Mina Murray|Mina Harker]]
* [[Rutger Hauer]]: [[Abraham Van Helsing]]
* [[Unax Ugalde]]: [[Jonathan Harker]]
* [[Miriam Giovanelli]]: Tanja
* [[Giuseppe Loconsole]]: Zoran
* [[Asia Argento]]: [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]
* [[Augusto Zucchi]]: Andrej Kisslinger
* [[Franco Guido Ravera]]: Prete
* [[Maria Cristina Heller]]: Jarmila
* [[Giovanni Franzoni]]: [[Renfield|R.M. Renfield]]
* [[Morgane Slemp]]: Inga
* [[Christian Burruano]]: Miloš
* [[Francesco Rossini]]: Ten. Delbruck
* [[Riccardo Cicogna]]: Janek
*[[Eugenio Allegri]]: Il Locandiere
*[[Piero Passatore]]: Il Pope
|doppiatori italiani = *[[Mario Cordova]]: Conte Dracula
*[[Valentina Mari]]: Mina Harker
*[[Gino La Monica]]: Abraham Van Helsing
*[[David Chevalier]]: Jonathan Harker
*[[Laura Facchin]]: Tanja
*[[Claudio Fattoretto]]: Zoran
*[[Dario Penne]]: Andrej Kisslinger
*[[Simone Mori]]: R.M. Renfield
*[[Andrea Mete]]: Miloš
*[[Roberto Gammino]]: Janek
*[[Vladimiro Conti]]: Il Locandiere
*[[Paolo Marchese]]: Il Pope
}}
'''''Dracula 3D''''', film del 2012 diretto da [[Dario Argento]].
==Incipit==
*'''Jarmila''': Tanja, hai finito?<br>'''Tanja''': Sì.<br>'''Jarmila''': Ricorda di chiudere bene le imposte. Stanotte è–<br>'''Tanja''': La notte di Valpurga. Lo so.
==Frasi==
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. ('''Jonathan Harker''')
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ('''Lucy Kisslinger''')
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate. ('''Conte Dracula''')
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito. ('''Conte Dracula''')
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri. ('''Conte Dracula''')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ('''Jonathan Harker''')
*Sebbene sia certa di non avervi mai visto prima, ho la sensazione di avervi già incontrato. ('''Mina Harker''')
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito. ('''Conte Dracula''')
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ('''Abraham Van Helsing''')
==Dialoghi==
*'''Tanja''': Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.<br>'''Jonathan Harker''': E lo siete anche voi? Un ospite, intendo.<br>'''Tanja''': In realtà, ancora non so con certezza che cosa sono.
*'''Jonathan Harker''': Voi non cenate, signore?<br>'''Conte Dracula''': Non mangio mai... la sera.
*'''Locandiere''': Non si può andare avanti così!<br>'''Zoran''': Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>'''Locandiere''': Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>'''Ten. Delbruck''': Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*'''Van Helsing''': La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un [[vampiro]].<br>'''Mina Harker''': Un vampiro?<br>'''Van Helsing''': Sì. L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*'''Conte Dracula''': Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz.<br>'''Mina Harker''': Cosa l'è accaduto?<br>'''Conte Dracula''': Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni.<br>'''Mina Harker''': È orribile. Dovete aver sofferto molto.<br>'''Conte Dracula''': Sì. È così. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.<br>'''Mina Harker''': Io non vi temo.<br>'''Conte Dracula''': Dovreste. Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.<br>'''Mina Harker''': Basta! Smettila!<br>'''Conte Dracula''': Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
==Explicit==
*'''Lucy Harker''': Era come se fossi in trance. Ogni parola che dicevo, ogni cosa che facevo, non ero io. Era lui a guidarmi.<br>'''Van Helsing''': Tu eri in suo potere.<br>'''Lucy Harker''': Ma perché? Perché mi ha costretta a dirgli che lo amavo e che volevo passare l'eternità con lui?<br>'''Van Helsing''': È il potere della passione.<br>'''Lucy Harker''': Ma sapeva che non lo pensavo davvero?<br>'''Van Helsing''': La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. Dracula, il Conte Dracula, dal fuoco alla cenere, dalla cenere alla polvere. Vieni.
==Citazioni su ''Dracula 3D''==
*A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... ([[Sergio Stivaletti]])
*Con un minimo di obiettività, non può non riconoscere che in questo ''Dracula'' c’è del buono. Argento sceglie un approccio, come dire?, vecchia scuola rispetto alle mode vampiresche del momento che vogliono i succhiasangue anemici ed emo come in ''[[Twilight (film)|Twilight]]'' o gay e pansessuali come in ''True Blood''. Come ai tempi di [[Riccardo Freda]] o [[Renato Polselli]], Argento realizza un film ottocentesco. Vittoriano. Si ricorda della [[Hammer Film Productions|Hammer]], ovviamente, e firma un film avvolto in un’ambientazione elegante e realistica, gioca con la profondità di campo, e si diverte a inondare di sangue le scene più crude. ([[Giona A. Nazzaro]])
*I grandi Dracula del passato – da [[Bela Lugosi|Lugosi]] a [[Christopher Lee|Lee]] – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. ([[Rudy Salvagnini]])
*Il problema di ''Dracula 3D'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, ''che in Dracula 3D'' sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone. ([[Michele Anselmi]])
*Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della Hammer riveduto e corretto con una punta di Mario Bava; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento. ([[Michele Anselmi]])
===[[Dario Argento]]===
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
*Il mio "conte Dracula" non è tetro e spaventoso come quello di Christopher Lee e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il film di Coppola che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Non mi sono ispirato affatto a quella pellicola {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro Christopher Lee, lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda Rutger Hauer, nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio Dracula è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
===[[Claudio Simonetti]]===
*Non ho mai abbandonato questo spirito continuo di ricerca. Per ''Dracula 3D'' ho ad esempio usato il [[Theremin]], che forse è uno degli strumenti elettronici più antichi della storia, che tutti noi abbiamo ascoltato in migliaia di film di fantascienza e di vampiri.
*Per la verità su ''Dracula 3D'' ho fatto poca sperimentazione e sono andato più sul classico. Si trattava di fare una rivisitazione letteraria e io ho rispettato questa veste rigorosamente classica.
*Quest’ultima esperienza con Argento è stata bella per me ma brutta in generale perché il film è andato, come sappiamo, malissimo al botteghino. È stato un flop di cui i produttori ne pagano ancora le conseguenze. In realtà hanno sbagliato a far uscire il film in un periodo sbagliato. La colpa è dovuta un po’ a questo motivo e un po’ a questa crisi del cinema che c’è in generale. Mi dispiace perché poi il film tutto sommato non è brutto.
===[[Antonio Tentori]]===
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre "D" di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsing ed è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film di Dracula]]
[[Categoria:Film horror]]
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Mariomassone
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/* Citazioni su Dracula 3D */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Dracula 3D
|immagine = Montalto Dora Castello 1.JPG
|didascalia = Castello di Montalto Dora, nel film la dimora del Conte Dracula
|titolo originale = Dracula 3D
|lingua originale = Inglese
|paese = Italia, Francia, Spagna
|titolo alfabetico = Dracula 3D
|anno uscita = 2012
|durata = 105 min
|aspect ratio =
|genere = Horror
|regista = [[Dario Argento]]
|soggetto = [[Bram Stoker]] ([[Dracula (romanzo)|romanzo]])
|sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Enrique Cerezo]], [[Stefano Piani]], [[Antonio Tentori]]
|produttore = [[Enrique Cerezo]], [[Roberto Di Girolamo]], [[Sergio Gobbi]], [[Franco Paolucci]], [[Giovanni Paolucci]]
|produttore esecutivo =
|casa produzione = [[Enrique Cerezo Producciones Cinematográficas S.A.]], [[Film Export Group]], [[Les Films de l'Astre]]
|casa distribuzione italiana = [[Bolero Film]]
|storyboard =
|art director = [[Massimo Antonello Geleng]]
|character design =
|animatore =
|attori = * [[Thomas Kretschmann]]: [[Conte Dracula]]
* [[Marta Gastini]]: [[Mina Murray|Mina Harker]]
* [[Rutger Hauer]]: [[Abraham Van Helsing]]
* [[Unax Ugalde]]: [[Jonathan Harker]]
* [[Miriam Giovanelli]]: Tanja
* [[Giuseppe Loconsole]]: Zoran
* [[Asia Argento]]: [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]
* [[Augusto Zucchi]]: Andrej Kisslinger
* [[Franco Guido Ravera]]: Prete
* [[Maria Cristina Heller]]: Jarmila
* [[Giovanni Franzoni]]: [[Renfield|R.M. Renfield]]
* [[Morgane Slemp]]: Inga
* [[Christian Burruano]]: Miloš
* [[Francesco Rossini]]: Ten. Delbruck
* [[Riccardo Cicogna]]: Janek
*[[Eugenio Allegri]]: Il Locandiere
*[[Piero Passatore]]: Il Pope
|doppiatori italiani = *[[Mario Cordova]]: Conte Dracula
*[[Valentina Mari]]: Mina Harker
*[[Gino La Monica]]: Abraham Van Helsing
*[[David Chevalier]]: Jonathan Harker
*[[Laura Facchin]]: Tanja
*[[Claudio Fattoretto]]: Zoran
*[[Dario Penne]]: Andrej Kisslinger
*[[Simone Mori]]: R.M. Renfield
*[[Andrea Mete]]: Miloš
*[[Roberto Gammino]]: Janek
*[[Vladimiro Conti]]: Il Locandiere
*[[Paolo Marchese]]: Il Pope
}}
'''''Dracula 3D''''', film del 2012 diretto da [[Dario Argento]].
==Incipit==
*'''Jarmila''': Tanja, hai finito?<br>'''Tanja''': Sì.<br>'''Jarmila''': Ricorda di chiudere bene le imposte. Stanotte è–<br>'''Tanja''': La notte di Valpurga. Lo so.
==Frasi==
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. ('''Jonathan Harker''')
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ('''Lucy Kisslinger''')
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate. ('''Conte Dracula''')
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito. ('''Conte Dracula''')
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri. ('''Conte Dracula''')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ('''Jonathan Harker''')
*Sebbene sia certa di non avervi mai visto prima, ho la sensazione di avervi già incontrato. ('''Mina Harker''')
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito. ('''Conte Dracula''')
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ('''Abraham Van Helsing''')
==Dialoghi==
*'''Tanja''': Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.<br>'''Jonathan Harker''': E lo siete anche voi? Un ospite, intendo.<br>'''Tanja''': In realtà, ancora non so con certezza che cosa sono.
*'''Jonathan Harker''': Voi non cenate, signore?<br>'''Conte Dracula''': Non mangio mai... la sera.
*'''Locandiere''': Non si può andare avanti così!<br>'''Zoran''': Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>'''Locandiere''': Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>'''Ten. Delbruck''': Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*'''Van Helsing''': La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un [[vampiro]].<br>'''Mina Harker''': Un vampiro?<br>'''Van Helsing''': Sì. L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*'''Conte Dracula''': Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz.<br>'''Mina Harker''': Cosa l'è accaduto?<br>'''Conte Dracula''': Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni.<br>'''Mina Harker''': È orribile. Dovete aver sofferto molto.<br>'''Conte Dracula''': Sì. È così. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.<br>'''Mina Harker''': Io non vi temo.<br>'''Conte Dracula''': Dovreste. Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.<br>'''Mina Harker''': Basta! Smettila!<br>'''Conte Dracula''': Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
==Explicit==
*'''Lucy Harker''': Era come se fossi in trance. Ogni parola che dicevo, ogni cosa che facevo, non ero io. Era lui a guidarmi.<br>'''Van Helsing''': Tu eri in suo potere.<br>'''Lucy Harker''': Ma perché? Perché mi ha costretta a dirgli che lo amavo e che volevo passare l'eternità con lui?<br>'''Van Helsing''': È il potere della passione.<br>'''Lucy Harker''': Ma sapeva che non lo pensavo davvero?<br>'''Van Helsing''': La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. Dracula, il Conte Dracula, dal fuoco alla cenere, dalla cenere alla polvere. Vieni.
==Citazioni su ''Dracula 3D''==
*A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... ([[Sergio Stivaletti]])
*Con un minimo di obiettività, non può non riconoscere che in questo ''Dracula'' c’è del buono. Argento sceglie un approccio, come dire?, vecchia scuola rispetto alle mode vampiresche del momento che vogliono i succhiasangue anemici ed emo come in ''[[Twilight (film)|Twilight]]'' o gay e pansessuali come in ''True Blood''. Come ai tempi di [[Riccardo Freda]] o [[Renato Polselli]], Argento realizza un film ottocentesco. Vittoriano. Si ricorda della [[Hammer Film Productions|Hammer]], ovviamente, e firma un film avvolto in un’ambientazione elegante e realistica, gioca con la profondità di campo, e si diverte a inondare di sangue le scene più crude. ([[Giona A. Nazzaro]])
*I grandi Dracula del passato – da [[Bela Lugosi|Lugosi]] a [[Christopher Lee|Lee]] – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. ([[Rudy Salvagnini]])
*Il problema di ''Dracula 3D'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, ''che in Dracula 3D'' sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone. ([[Michele Anselmi]])
*Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della [[Hammer Film Productions|Hammer]] riveduto e corretto con una punta di [[Mario Bava]]; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento. ([[Michele Anselmi]])
===[[Dario Argento]]===
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
*Il mio "conte Dracula" non è tetro e spaventoso come quello di Christopher Lee e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il film di Coppola che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Non mi sono ispirato affatto a quella pellicola {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro Christopher Lee, lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda Rutger Hauer, nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio Dracula è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
===[[Claudio Simonetti]]===
*Non ho mai abbandonato questo spirito continuo di ricerca. Per ''Dracula 3D'' ho ad esempio usato il [[Theremin]], che forse è uno degli strumenti elettronici più antichi della storia, che tutti noi abbiamo ascoltato in migliaia di film di fantascienza e di vampiri.
*Per la verità su ''Dracula 3D'' ho fatto poca sperimentazione e sono andato più sul classico. Si trattava di fare una rivisitazione letteraria e io ho rispettato questa veste rigorosamente classica.
*Quest’ultima esperienza con Argento è stata bella per me ma brutta in generale perché il film è andato, come sappiamo, malissimo al botteghino. È stato un flop di cui i produttori ne pagano ancora le conseguenze. In realtà hanno sbagliato a far uscire il film in un periodo sbagliato. La colpa è dovuta un po’ a questo motivo e un po’ a questa crisi del cinema che c’è in generale. Mi dispiace perché poi il film tutto sommato non è brutto.
===[[Antonio Tentori]]===
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre "D" di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsing ed è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film di Dracula]]
[[Categoria:Film horror]]
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Mariomassone
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|titolo italiano = Dracula 3D
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|soggetto = [[Bram Stoker]] ([[Dracula (romanzo)|romanzo]])
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|produttore = [[Enrique Cerezo]], [[Roberto Di Girolamo]], [[Sergio Gobbi]], [[Franco Paolucci]], [[Giovanni Paolucci]]
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* [[Marta Gastini]]: [[Mina Murray|Mina Harker]]
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* [[Miriam Giovanelli]]: Tanja
* [[Giuseppe Loconsole]]: Zoran
* [[Asia Argento]]: [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]
* [[Augusto Zucchi]]: Andrej Kisslinger
* [[Franco Guido Ravera]]: Prete
* [[Maria Cristina Heller]]: Jarmila
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*[[Valentina Mari]]: Mina Harker
*[[Gino La Monica]]: Abraham Van Helsing
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*[[Dario Penne]]: Andrej Kisslinger
*[[Simone Mori]]: R.M. Renfield
*[[Andrea Mete]]: Miloš
*[[Roberto Gammino]]: Janek
*[[Vladimiro Conti]]: Il Locandiere
*[[Paolo Marchese]]: Il Pope
}}
'''''Dracula 3D''''', film del 2012 diretto da [[Dario Argento]].
==Incipit==
*'''Jarmila''': Tanja, hai finito?<br>'''Tanja''': Sì.<br>'''Jarmila''': Ricorda di chiudere bene le imposte. Stanotte è–<br>'''Tanja''': La notte di Valpurga. Lo so.
==Frasi==
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. ('''Jonathan Harker''')
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ('''Lucy Kisslinger''')
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate. ('''Conte Dracula''')
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito. ('''Conte Dracula''')
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri. ('''Conte Dracula''')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ('''Jonathan Harker''')
*Sebbene sia certa di non avervi mai visto prima, ho la sensazione di avervi già incontrato. ('''Mina Harker''')
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito. ('''Conte Dracula''')
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ('''Abraham Van Helsing''')
==Dialoghi==
*'''Tanja''': Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.<br>'''Jonathan Harker''': E lo siete anche voi? Un ospite, intendo.<br>'''Tanja''': In realtà, ancora non so con certezza che cosa sono.
*'''Jonathan Harker''': Voi non cenate, signore?<br>'''Conte Dracula''': Non mangio mai... la sera.
*'''Locandiere''': Non si può andare avanti così!<br>'''Zoran''': Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>'''Locandiere''': Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>'''Ten. Delbruck''': Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*'''Van Helsing''': La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un [[vampiro]].<br>'''Mina Harker''': Un vampiro?<br>'''Van Helsing''': Sì. L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*'''Conte Dracula''': Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz.<br>'''Mina Harker''': Cosa l'è accaduto?<br>'''Conte Dracula''': Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni.<br>'''Mina Harker''': È orribile. Dovete aver sofferto molto.<br>'''Conte Dracula''': Sì. È così. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.<br>'''Mina Harker''': Io non vi temo.<br>'''Conte Dracula''': Dovreste. Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.<br>'''Mina Harker''': Basta! Smettila!<br>'''Conte Dracula''': Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
==Explicit==
*'''Lucy Harker''': Era come se fossi in trance. Ogni parola che dicevo, ogni cosa che facevo, non ero io. Era lui a guidarmi.<br>'''Van Helsing''': Tu eri in suo potere.<br>'''Lucy Harker''': Ma perché? Perché mi ha costretta a dirgli che lo amavo e che volevo passare l'eternità con lui?<br>'''Van Helsing''': È il potere della passione.<br>'''Lucy Harker''': Ma sapeva che non lo pensavo davvero?<br>'''Van Helsing''': La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. Dracula, il Conte Dracula, dal fuoco alla cenere, dalla cenere alla polvere. Vieni.
==Citazioni su ''Dracula 3D''==
*A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... ([[Sergio Stivaletti]])
*Con un minimo di obiettività, non può non riconoscere che in questo ''Dracula'' c’è del buono. Argento sceglie un approccio, come dire?, vecchia scuola rispetto alle mode vampiresche del momento che vogliono i succhiasangue anemici ed emo come in ''[[Twilight (film)|Twilight]]'' o gay e pansessuali come in ''True Blood''. Come ai tempi di [[Riccardo Freda]] o [[Renato Polselli]], Argento realizza un film ottocentesco. Vittoriano. Si ricorda della [[Hammer Film Productions|Hammer]], ovviamente, e firma un film avvolto in un’ambientazione elegante e realistica, gioca con la profondità di campo, e si diverte a inondare di sangue le scene più crude. ([[Giona A. Nazzaro]])
*Conoscevo il personaggio di Mina e mi è sempre piaciuto molto, anche per la sua tradizione letteraria e cinematografica, e poi perché lo sentivo vicino, trovavo che ci fossero molte similarità tra lei e la mia personalità. Ho riletto il romanzo, rivisto i film precedenti e individuato le sue caratteristiche tipiche, ma poi, come succede sempre, ogni attore interpretando un personaggio gli regala tutto il suo mondo, e io a Mina ho dato la mia timidezza, la mia ingenuità, i miei sogni e le mie paure. ([[Marta Gastini]])
*I grandi Dracula del passato – da [[Bela Lugosi|Lugosi]] a [[Christopher Lee|Lee]] – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. ([[Rudy Salvagnini]])
*Il problema di ''Dracula 3D'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, ''che in Dracula 3D'' sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone. ([[Michele Anselmi]])
*Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della [[Hammer Film Productions|Hammer]] riveduto e corretto con una punta di [[Mario Bava]]; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento. ([[Michele Anselmi]])
===[[Dario Argento]]===
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
*Il mio "conte Dracula" non è tetro e spaventoso come quello di Christopher Lee e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il film di Coppola che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Non mi sono ispirato affatto a quella pellicola {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro Christopher Lee, lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda Rutger Hauer, nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio Dracula è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
===[[Claudio Simonetti]]===
*Non ho mai abbandonato questo spirito continuo di ricerca. Per ''Dracula 3D'' ho ad esempio usato il [[Theremin]], che forse è uno degli strumenti elettronici più antichi della storia, che tutti noi abbiamo ascoltato in migliaia di film di fantascienza e di vampiri.
*Per la verità su ''Dracula 3D'' ho fatto poca sperimentazione e sono andato più sul classico. Si trattava di fare una rivisitazione letteraria e io ho rispettato questa veste rigorosamente classica.
*Quest’ultima esperienza con Argento è stata bella per me ma brutta in generale perché il film è andato, come sappiamo, malissimo al botteghino. È stato un flop di cui i produttori ne pagano ancora le conseguenze. In realtà hanno sbagliato a far uscire il film in un periodo sbagliato. La colpa è dovuta un po’ a questo motivo e un po’ a questa crisi del cinema che c’è in generale. Mi dispiace perché poi il film tutto sommato non è brutto.
===[[Antonio Tentori]]===
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre "D" di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsing ed è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film di Dracula]]
[[Categoria:Film horror]]
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2022-08-03T09:18:45Z
Mariomassone
17056
/* Citazioni su Dracula 3D */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Dracula 3D
|immagine = Montalto Dora Castello 1.JPG
|didascalia = Castello di Montalto Dora, nel film la dimora del Conte Dracula
|titolo originale = Dracula 3D
|lingua originale = Inglese
|paese = Italia, Francia, Spagna
|titolo alfabetico = Dracula 3D
|anno uscita = 2012
|durata = 105 min
|aspect ratio =
|genere = Horror
|regista = [[Dario Argento]]
|soggetto = [[Bram Stoker]] ([[Dracula (romanzo)|romanzo]])
|sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Enrique Cerezo]], [[Stefano Piani]], [[Antonio Tentori]]
|produttore = [[Enrique Cerezo]], [[Roberto Di Girolamo]], [[Sergio Gobbi]], [[Franco Paolucci]], [[Giovanni Paolucci]]
|produttore esecutivo =
|casa produzione = [[Enrique Cerezo Producciones Cinematográficas S.A.]], [[Film Export Group]], [[Les Films de l'Astre]]
|casa distribuzione italiana = [[Bolero Film]]
|storyboard =
|art director = [[Massimo Antonello Geleng]]
|character design =
|animatore =
|attori = * [[Thomas Kretschmann]]: [[Conte Dracula]]
* [[Marta Gastini]]: [[Mina Murray|Mina Harker]]
* [[Rutger Hauer]]: [[Abraham Van Helsing]]
* [[Unax Ugalde]]: [[Jonathan Harker]]
* [[Miriam Giovanelli]]: Tanja
* [[Giuseppe Loconsole]]: Zoran
* [[Asia Argento]]: [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]
* [[Augusto Zucchi]]: Andrej Kisslinger
* [[Franco Guido Ravera]]: Prete
* [[Maria Cristina Heller]]: Jarmila
* [[Giovanni Franzoni]]: [[Renfield|R.M. Renfield]]
* [[Morgane Slemp]]: Inga
* [[Christian Burruano]]: Miloš
* [[Francesco Rossini]]: Ten. Delbruck
* [[Riccardo Cicogna]]: Janek
*[[Eugenio Allegri]]: Il Locandiere
*[[Piero Passatore]]: Il Pope
|doppiatori italiani = *[[Mario Cordova]]: Conte Dracula
*[[Valentina Mari]]: Mina Harker
*[[Gino La Monica]]: Abraham Van Helsing
*[[David Chevalier]]: Jonathan Harker
*[[Laura Facchin]]: Tanja
*[[Claudio Fattoretto]]: Zoran
*[[Dario Penne]]: Andrej Kisslinger
*[[Simone Mori]]: R.M. Renfield
*[[Andrea Mete]]: Miloš
*[[Roberto Gammino]]: Janek
*[[Vladimiro Conti]]: Il Locandiere
*[[Paolo Marchese]]: Il Pope
}}
'''''Dracula 3D''''', film del 2012 diretto da [[Dario Argento]].
==Incipit==
*'''Jarmila''': Tanja, hai finito?<br>'''Tanja''': Sì.<br>'''Jarmila''': Ricorda di chiudere bene le imposte. Stanotte è–<br>'''Tanja''': La notte di Valpurga. Lo so.
==Frasi==
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. ('''Jonathan Harker''')
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ('''Lucy Kisslinger''')
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate. ('''Conte Dracula''')
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito. ('''Conte Dracula''')
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri. ('''Conte Dracula''')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ('''Jonathan Harker''')
*Sebbene sia certa di non avervi mai visto prima, ho la sensazione di avervi già incontrato. ('''Mina Harker''')
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito. ('''Conte Dracula''')
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ('''Abraham Van Helsing''')
==Dialoghi==
*'''Tanja''': Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.<br>'''Jonathan Harker''': E lo siete anche voi? Un ospite, intendo.<br>'''Tanja''': In realtà, ancora non so con certezza che cosa sono.
*'''Jonathan Harker''': Voi non cenate, signore?<br>'''Conte Dracula''': Non mangio mai... la sera.
*'''Locandiere''': Non si può andare avanti così!<br>'''Zoran''': Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>'''Locandiere''': Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>'''Ten. Delbruck''': Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*'''Van Helsing''': La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un [[vampiro]].<br>'''Mina Harker''': Un vampiro?<br>'''Van Helsing''': Sì. L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*'''Conte Dracula''': Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz.<br>'''Mina Harker''': Cosa l'è accaduto?<br>'''Conte Dracula''': Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni.<br>'''Mina Harker''': È orribile. Dovete aver sofferto molto.<br>'''Conte Dracula''': Sì. È così. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.<br>'''Mina Harker''': Io non vi temo.<br>'''Conte Dracula''': Dovreste. Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.<br>'''Mina Harker''': Basta! Smettila!<br>'''Conte Dracula''': Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
==Explicit==
*'''Lucy Harker''': Era come se fossi in trance. Ogni parola che dicevo, ogni cosa che facevo, non ero io. Era lui a guidarmi.<br>'''Van Helsing''': Tu eri in suo potere.<br>'''Lucy Harker''': Ma perché? Perché mi ha costretta a dirgli che lo amavo e che volevo passare l'eternità con lui?<br>'''Van Helsing''': È il potere della passione.<br>'''Lucy Harker''': Ma sapeva che non lo pensavo davvero?<br>'''Van Helsing''': La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. Dracula, il Conte Dracula, dal fuoco alla cenere, dalla cenere alla polvere. Vieni.
==Citazioni su ''Dracula 3D''==
*A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... ([[Sergio Stivaletti]])
*Con un minimo di obiettività, non può non riconoscere che in questo ''Dracula'' c’è del buono. Argento sceglie un approccio, come dire?, vecchia scuola rispetto alle mode vampiresche del momento che vogliono i succhiasangue anemici ed emo come in ''[[Twilight (film)|Twilight]]'' o gay e pansessuali come in ''True Blood''. Come ai tempi di [[Riccardo Freda]] o [[Renato Polselli]], Argento realizza un film ottocentesco. Vittoriano. Si ricorda della [[Hammer Film Productions|Hammer]], ovviamente, e firma un film avvolto in un’ambientazione elegante e realistica, gioca con la profondità di campo, e si diverte a inondare di sangue le scene più crude. ([[Giona A. Nazzaro]])
*Conoscevo il personaggio di Mina e mi è sempre piaciuto molto, anche per la sua tradizione letteraria e cinematografica, e poi perché lo sentivo vicino, trovavo che ci fossero molte similarità tra lei e la mia personalità. Ho riletto il romanzo, rivisto i film precedenti e individuato le sue caratteristiche tipiche, ma poi, come succede sempre, ogni attore interpretando un personaggio gli regala tutto il suo mondo, e io a Mina ho dato la mia timidezza, la mia ingenuità, i miei sogni e le mie paure. ([[Marta Gastini]])
*I grandi Dracula del passato – da [[Bela Lugosi|Lugosi]] a [[Christopher Lee|Lee]] – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. ([[Rudy Salvagnini]])
*Il problema di ''Dracula 3D'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, ''che in Dracula 3D'' sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. ([[Sergio Stivaletti]])
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più. ([[Asia Argento]])
*Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone. ([[Michele Anselmi]])
*Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della [[Hammer Film Productions|Hammer]] riveduto e corretto con una punta di [[Mario Bava]]; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento. ([[Michele Anselmi]])
===[[Dario Argento]]===
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
*Il mio "conte Dracula" non è tetro e spaventoso come quello di Christopher Lee e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il film di Coppola che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Non mi sono ispirato affatto a quella pellicola {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro Christopher Lee, lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda Rutger Hauer, nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio Dracula è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
===[[Claudio Simonetti]]===
*Non ho mai abbandonato questo spirito continuo di ricerca. Per ''Dracula 3D'' ho ad esempio usato il [[Theremin]], che forse è uno degli strumenti elettronici più antichi della storia, che tutti noi abbiamo ascoltato in migliaia di film di fantascienza e di vampiri.
*Per la verità su ''Dracula 3D'' ho fatto poca sperimentazione e sono andato più sul classico. Si trattava di fare una rivisitazione letteraria e io ho rispettato questa veste rigorosamente classica.
*Quest’ultima esperienza con Argento è stata bella per me ma brutta in generale perché il film è andato, come sappiamo, malissimo al botteghino. È stato un flop di cui i produttori ne pagano ancora le conseguenze. In realtà hanno sbagliato a far uscire il film in un periodo sbagliato. La colpa è dovuta un po’ a questo motivo e un po’ a questa crisi del cinema che c’è in generale. Mi dispiace perché poi il film tutto sommato non è brutto.
===[[Antonio Tentori]]===
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre "D" di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsing ed è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film di Dracula]]
[[Categoria:Film horror]]
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Mariomassone
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/* Dario Argento */
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|titolo italiano = Dracula 3D
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|titolo originale = Dracula 3D
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|paese = Italia, Francia, Spagna
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|anno uscita = 2012
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|genere = Horror
|regista = [[Dario Argento]]
|soggetto = [[Bram Stoker]] ([[Dracula (romanzo)|romanzo]])
|sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Enrique Cerezo]], [[Stefano Piani]], [[Antonio Tentori]]
|produttore = [[Enrique Cerezo]], [[Roberto Di Girolamo]], [[Sergio Gobbi]], [[Franco Paolucci]], [[Giovanni Paolucci]]
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|art director = [[Massimo Antonello Geleng]]
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* [[Marta Gastini]]: [[Mina Murray|Mina Harker]]
* [[Rutger Hauer]]: [[Abraham Van Helsing]]
* [[Unax Ugalde]]: [[Jonathan Harker]]
* [[Miriam Giovanelli]]: Tanja
* [[Giuseppe Loconsole]]: Zoran
* [[Asia Argento]]: [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]
* [[Augusto Zucchi]]: Andrej Kisslinger
* [[Franco Guido Ravera]]: Prete
* [[Maria Cristina Heller]]: Jarmila
* [[Giovanni Franzoni]]: [[Renfield|R.M. Renfield]]
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* [[Francesco Rossini]]: Ten. Delbruck
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}}
'''''Dracula 3D''''', film del 2012 diretto da [[Dario Argento]].
==Incipit==
*'''Jarmila''': Tanja, hai finito?<br>'''Tanja''': Sì.<br>'''Jarmila''': Ricorda di chiudere bene le imposte. Stanotte è–<br>'''Tanja''': La notte di Valpurga. Lo so.
==Frasi==
*Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. ('''Jonathan Harker''')
*Vedrai, ti piacerà lavorare per il Conte. È un vero gentiluomo, e ha fatto così tanto per questa gente. Mio padre dice che senza il suo aiuto, Passburg sarebbe ancora in pieno medioevo. ('''Lucy Kisslinger''')
*Dovete perdonare mia nipote, signor Harker. Certe volte le fanciulle della sua età tendono a essere un po' troppo sfrontate. ('''Conte Dracula''')
*Il posto di una donna è a fianco di suo marito. ('''Conte Dracula''')
*Sebbene fossero guerrieri, i miei antenati hanno sempre dato grandissimo valore ai libri. ('''Conte Dracula''')
*Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. ('''Jonathan Harker''')
*Sebbene sia certa di non avervi mai visto prima, ho la sensazione di avervi già incontrato. ('''Mina Harker''')
*È stato un errore rivoltarsi contro di me. Io sono il tuo padrone e tu solamente un servo che mi ha tradito. ('''Conte Dracula''')
*Egli ipnotizza gli umani, penetra le loro menti, dopodiché se ne impossessa. ('''Abraham Van Helsing''')
==Dialoghi==
*'''Tanja''': Il Conte è sempre molto attento ai suoi ospiti.<br>'''Jonathan Harker''': E lo siete anche voi? Un ospite, intendo.<br>'''Tanja''': In realtà, ancora non so con certezza che cosa sono.
*'''Jonathan Harker''': Voi non cenate, signore?<br>'''Conte Dracula''': Non mangio mai... la sera.
*'''Locandiere''': Non si può andare avanti così!<br>'''Zoran''': Finora vi è sempre stata bene. Quando il Conte pagava la scuola o pagava i vostri debiti, non avevate niente da obbiettare!<br>'''Locandiere''': Si è spinto troppo oltre. Santo cielo, Passburg sta diventando un cimitero, e voi non fate niente.<br>'''Ten. Delbruck''': Abbiamo stretto un patto con lui. Infrangerlo sarebbe peggio che rispettarlo.
*'''Van Helsing''': La creatura che è responsabile della morte di Lucy non è umana. È un [[vampiro]].<br>'''Mina Harker''': Un vampiro?<br>'''Van Helsing''': Sì. L'ho scoperto diversi anni fa quando ancora lavoravo come il direttore del manicomio di Carfax. All'inizio, non riuscivo a crederci neanche io stesso. [...] Nel corso delle mie lunghe ricerche, scoprii anche che essi non sempre uccidono la loro vittima, bensì talvolta la trasformano.
*'''Conte Dracula''': Stanotte è l'anniversario della morte di mia moglie, Dolingen di Gratz.<br>'''Mina Harker''': Cosa l'è accaduto?<br>'''Conte Dracula''': Un male oscuro l'ha strappò da me quando aveva solamente vent'anni.<br>'''Mina Harker''': È orribile. Dovete aver sofferto molto.<br>'''Conte Dracula''': Sì. È così. [...] Ma ci sono cose ben peggiori di questa. [...] Dovete sapere cosa sono. "Nosferatu", il non morto, il mostro che tutti temono.<br>'''Mina Harker''': Io non vi temo.<br>'''Conte Dracula''': Dovreste. Io sono stato strappato alle tenebre e inviato sulla Terra a depredare del sangue la mia gente. È l'unico modo in cui posso ancora nutrire questo fetido cadavere.<br>'''Mina Harker''': Basta! Smettila!<br>'''Conte Dracula''': Io non sono nient'altro che uno strumento scordato nella sinfonia divina.
==Explicit==
*'''Lucy Harker''': Era come se fossi in trance. Ogni parola che dicevo, ogni cosa che facevo, non ero io. Era lui a guidarmi.<br>'''Van Helsing''': Tu eri in suo potere.<br>'''Lucy Harker''': Ma perché? Perché mi ha costretta a dirgli che lo amavo e che volevo passare l'eternità con lui?<br>'''Van Helsing''': È il potere della passione.<br>'''Lucy Harker''': Ma sapeva che non lo pensavo davvero?<br>'''Van Helsing''': La sua passione era come un fuoco violento. Consumava quello che voleva di più. Dracula, il Conte Dracula, dal fuoco alla cenere, dalla cenere alla polvere. Vieni.
==Citazioni su ''Dracula 3D''==
*A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica... ([[Sergio Stivaletti]])
*Con un minimo di obiettività, non può non riconoscere che in questo ''Dracula'' c’è del buono. Argento sceglie un approccio, come dire?, vecchia scuola rispetto alle mode vampiresche del momento che vogliono i succhiasangue anemici ed emo come in ''[[Twilight (film)|Twilight]]'' o gay e pansessuali come in ''True Blood''. Come ai tempi di [[Riccardo Freda]] o [[Renato Polselli]], Argento realizza un film ottocentesco. Vittoriano. Si ricorda della [[Hammer Film Productions|Hammer]], ovviamente, e firma un film avvolto in un’ambientazione elegante e realistica, gioca con la profondità di campo, e si diverte a inondare di sangue le scene più crude. ([[Giona A. Nazzaro]])
*Conoscevo il personaggio di Mina e mi è sempre piaciuto molto, anche per la sua tradizione letteraria e cinematografica, e poi perché lo sentivo vicino, trovavo che ci fossero molte similarità tra lei e la mia personalità. Ho riletto il romanzo, rivisto i film precedenti e individuato le sue caratteristiche tipiche, ma poi, come succede sempre, ogni attore interpretando un personaggio gli regala tutto il suo mondo, e io a Mina ho dato la mia timidezza, la mia ingenuità, i miei sogni e le mie paure. ([[Marta Gastini]])
*I grandi Dracula del passato – da [[Bela Lugosi|Lugosi]] a [[Christopher Lee|Lee]] – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. ([[Rudy Salvagnini]])
*Il problema di ''Dracula 3D'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, ''che in Dracula 3D'' sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete. ([[Sergio Stivaletti]])
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]]}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più. ([[Asia Argento]])
*Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone. ([[Michele Anselmi]])
*Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della [[Hammer Film Productions|Hammer]] riveduto e corretto con una punta di [[Mario Bava]]; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento. ([[Michele Anselmi]])
===[[Dario Argento]]===
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla [[Hammer Film Productions|Hammer]].
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''[[Suspiria]]'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
*Il mio "conte Dracula" non è tetro e spaventoso come quello di Christopher Lee e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il film di Coppola che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*Non mi sono ispirato affatto a quella pellicola {{NDR|''[[Dracula il vampiro]]''}}, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''[[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]]'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro Christopher Lee, lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda Rutger Hauer, nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio Dracula è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
===[[Claudio Simonetti]]===
*Non ho mai abbandonato questo spirito continuo di ricerca. Per ''Dracula 3D'' ho ad esempio usato il [[Theremin]], che forse è uno degli strumenti elettronici più antichi della storia, che tutti noi abbiamo ascoltato in migliaia di film di fantascienza e di vampiri.
*Per la verità su ''Dracula 3D'' ho fatto poca sperimentazione e sono andato più sul classico. Si trattava di fare una rivisitazione letteraria e io ho rispettato questa veste rigorosamente classica.
*Quest’ultima esperienza con Argento è stata bella per me ma brutta in generale perché il film è andato, come sappiamo, malissimo al botteghino. È stato un flop di cui i produttori ne pagano ancora le conseguenze. In realtà hanno sbagliato a far uscire il film in un periodo sbagliato. La colpa è dovuta un po’ a questo motivo e un po’ a questa crisi del cinema che c’è in generale. Mi dispiace perché poi il film tutto sommato non è brutto.
===[[Antonio Tentori]]===
*Jonathan Harker contrariamente ad altri film noi lo abbiamo eliminato subito, questo marito che si avventura nel castello di Dracula ed è solo un ostacolo per l'amore del conte nei confronti di Mina. A mio avviso il film è fedele al romanzo, come spirito. Ci sono dei tradimenti che sono stati necessari. Va visualizzato lo spirito, l'anima interiore che lo scrittore intendeva trasmettere, ma poi bisogna fare delle modifiche perché il libro è il libro e il film è il film.
*L’idea di Dracula nasce a livello produttivo dalla volontà di fondere tre elementi, le tre "D" di ''Dracula'', di Dario Argento e del 3D. Da parte sua Dario si è dichiaratamente ispirato a un Dracula classico, in costume, che richiama i film della Hammer (ma per certi versi anche il ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]) e prende spunto dal romanzo di Bram Stoker. Il ''Dracula'' di Argento restituisce il Conte al suo mito, con la sua crudeltà, la sua sanguinarietà e il suo animo tormentato. In totale antitesi ai vampiri sdolcinati della serie ''Twilight''.
*Per quanto riguarda il film ''Dracula 3D'' ci sono stati due momenti bellissimi. Il primo è stato sul set del borgo medievale Ricetto di Candelo in provincia di Biella dove ho incontrato Rutger Hauer che nel film è Van Helsing ed è stato un incontro straordinario. È una persona speciale, con un fascino magnetico incredibile e sono stato mezz'ora insieme a lui a parlare della sceneggiatura, c'erano delle cose per le quali voleva chiedermi come interpretarle, se aveva intuito l'essenza del suo personaggio. E aveva colto perfettamente il segno.
*Su Dracula sono stati fatti tantissimi film. Abbiamo letto e riletto il romanzo, abbiamo eliminato tutta la parte di Londra. Ci siamo presi altre libertà. Inoltre abbiamo inserito una parte del racconto ''L'ospite di Dracula''. Dario voleva un vampiro molto feroce, sanguinario, però c'era anche l'aspetto romantico da far emergere: questa sorta di reincarnazione di Mina, della sua donna amata nei tempi passati. Quindi Dracula doveva essere un personaggio che sa essere sanguinario e romantico al tempo stesso.
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Creata pagina con "[[File:Telepiu 17 febbraio 2018 copertina Mondadori.jpg|thumb|Rosalinda Cannavò]] '''Rosalinda Cannavò''', nota anche con lo pseudonimo di '''Adua Del Vesco''' (1992 – vivente), attrice, cantante e modella italiana. == Citazioni di Rosalinda Cannavò == * Cercavo una perfezione estetica che non esiste e che mi stava portando alla morte. Poi, ero molto insicura e volevo assomigliare a molte ragazze che si vedono sui social, che sono tremendamente magre ma non sono sa..."
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'''Rosalinda Cannavò''', nota anche con lo pseudonimo di '''Adua Del Vesco''' (1992 – vivente), attrice, cantante e modella italiana.
== Citazioni di Rosalinda Cannavò ==
* Cercavo una perfezione estetica che non esiste e che mi stava portando alla morte. Poi, ero molto insicura e volevo assomigliare a molte ragazze che si vedono sui social, che sono tremendamente magre ma non sono sane.<ref>Dall'intervista di Mario Manca, ''[https://www.vanityfair.it/people/italia/2019/03/09/adua-del-vesco-verissimo-intervista-anoressia-gabriel-garko-attrice Adua Del Vesco: Io, che ho sofferto di anoressia]'', ''vervemagazine.it'', 9 marzo 2019.</ref>
* Ho toccato con mano la morte e non mi vergogno di dirlo. Sono qui perché voglio lanciare un messaggio di speranza e di amore verso se stessi. Uscire da un'incubo come l'anoressia è possibile. Oggi sono felice.<ref>Dall'intervista di Valentina Vadalà, ''[https://www.vervemagazine.it/adua-del-vesco/ Adua Del Vesco si svela: Ho vissuto l'inferno ma oggi sono felice]'', ''vervemagazine.it'', 29 marzo 2020.</ref>
* Mi piacerebbe avere un contatto diretto con la gente, questa situazione del COVID ci ha destabilizzato, ma sarebbe un sogno fare un concerto, e vedere le reazioni delle persone dal vero. Mi piacerebbe anche condurre un programma musicale. Ho scoperto che mi piace anche condurre con ''Casa Chi'' dove mi sono trovata molto bene con il team.<ref>Dall'intervista di Silvia Toso, ''[gossipnewsitalia.it Intervista Esclusiva Tu Per Tu Gossip News Italia A Rosalinda Cannavò: Un Progetto Che Ho Nel Cuore]'', ''gossipnewsitalia.it'', 30 marzo 2022.</ref>
== Note ==
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'''Rosalinda Cannavò''', nota anche con lo pseudonimo di '''Adua Del Vesco''' (1992 – vivente), attrice, cantante e modella italiana.
== Citazioni di Rosalinda Cannavò ==
* Cercavo una perfezione estetica che non esiste e che mi stava portando alla morte. Poi, ero molto insicura e volevo assomigliare a molte ragazze che si vedono sui social, che sono tremendamente magre ma non sono sane.<ref>Dall'intervista di Mario Manca, ''[https://www.vanityfair.it/people/italia/2019/03/09/adua-del-vesco-verissimo-intervista-anoressia-gabriel-garko-attrice Adua Del Vesco: Io, che ho sofferto di anoressia]'', ''vervemagazine.it'', 9 marzo 2019.</ref>
* Ho toccato con mano la morte e non mi vergogno di dirlo. Sono qui perché voglio lanciare un messaggio di speranza e di amore verso se stessi. Uscire da un'incubo come l'anoressia è possibile. Oggi sono felice.<ref>Dall'intervista di Valentina Vadalà, ''[https://www.vervemagazine.it/adua-del-vesco/ Adua Del Vesco si svela: Ho vissuto l'inferno ma oggi sono felice]'', ''vervemagazine.it'', 29 marzo 2020.</ref>
* Mi piacerebbe avere un contatto diretto con la gente, questa situazione del COVID ci ha destabilizzato, ma sarebbe un sogno fare un concerto, e vedere le reazioni delle persone dal vero. Mi piacerebbe anche condurre un programma musicale. Ho scoperto che mi piace anche condurre con ''Casa Chi'' dove mi sono trovata molto bene con il team.<ref>Dall'intervista di Silvia Toso, ''[https://gossipnewsitalia.it/intervista-esclusiva-a-rosalinda-cannavo/ Intervista Esclusiva Tu Per Tu Gossip News Italia A Rosalinda Cannavò: Un Progetto Che Ho Nel Cuore]'', ''gossipnewsitalia.it'', 30 marzo 2022.</ref>
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'''Marta Gastini''' (1989 – vivente), attrice italiana.
*Conoscevo il personaggio di [[Mina Murray|Mina]] e mi è sempre piaciuto molto, anche per la sua tradizione letteraria e cinematografica, e poi perché lo sentivo vicino, trovavo che ci fossero molte similarità tra lei e la mia personalità. Ho riletto il romanzo, rivisto i film precedenti e individuato le sue caratteristiche tipiche, ma poi, come succede sempre, ogni attore interpretando un personaggio gli regala tutto il suo mondo, e io a Mina ho dato la mia timidezza, la mia ingenuità, i miei sogni e le mie paure.<ref name=dracula3d>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*A me di [[Conte Dracula|Dracula]] piace la sua fragilità così umana e sofferta, questa consapevolezza di vivere una dannazione eterna.<ref name=dracula3d/>
==Filmografia==
*''[[Il rito (film 2011)|Il rito]]'' (2011)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
*''[[Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2]]'' (2015)
*''[[Bentornato Presidente]]'' (2019)
==Note==
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