Wikiquote itwikiquote https://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.39.0-wmf.23 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikiquote Discussioni Wikiquote File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Portale Discussioni portale TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Accessorio Discussioni accessorio Definizione accessorio Discussioni definizione accessorio Fedro 0 154 1221770 1067629 2022-08-09T14:22:20Z Gaux 18878 Wilhelm Siegmund Teuffel: citazioni su wikitext text/x-wiki '''Fedro''' (20 a.C. – 50), favolista romano. ==''Favole''== ===[[Incipit]]=== ====Originale==== Aesopus auctor quam materiam repperit, hanc ego polivi versibus senariis. Duplex libelli dos est: quod risum movet, et quod prudenti vitam consilio monet. Calumniari si quis autem voluerit, quod arbores loquantur, non tantum ferae, fictis iocari nos meminerit fabulis. ====Progetto Ovidio==== [[Esopo]] è l'inventore. Fu lui a trovare gli argomenti che io ho elaborato artisticamente in versi senari. Due sono le doti di questo libretto: diverte e, se stai attento, consiglia come vivere. Se poi qualcuno avesse da ridire perché parlano gli alberi e non solo gli animali, si ricordi che noi scherziamo: le storie sono immaginarie.<ref name="ProgettoOvidio"/> ====Giovanni Grisostomo Trombelli==== <poem>Con metro umil, né a dure leggi avvinto, Ciò ch'[[Esopo]] inventò, resi più adorno. Due pregi ha il libricciuol; il riso move, E con saggio consiglio il viver regge. Se' alcun mi rechi a biasmo che le piante, Non che le fiere, abbia a parlare indotto; Che son finti racconti gli sovvenga.</poem> {{NDR|da "Lucrezio tradotto da Alessandro Marchetti, con Fedro", traduzione di ''Giovanni Grisostomo Trombelli'', 1797. ([[:s:Favole (Fedro)|Disponibile su Wikisource]])}} ===Citazioni=== ====Libro I==== *Allo stesso rivo erano giunti il lupo e l'agnello spinti dalla sete; in alto stava il lupo e molto più in basso l'agnello.<ref name="ProgettoOvidio"/> (1. ''Il lupo e l'agnello'') :''Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi. Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.''. (I. ''Lupus et Agnus'') *Nel tempo in cui leggi egualitarie facevano prosperare Atene, la libertà sfrenata sconvolse lo stato e l'[[anarchia]] sciolse i freni di un tempo.<ref name="ProgettoOvidio"/> (2. ''Le rane chiesero un re'') :''Athenae cum florerent aequis legibus, procax libertas civitatem miscuit, frenumque solvit pristinum licentia.''. (II. ''Ranae Regem Petunt'') *È gravoso ogni [[peso]] per chi non è abituato.<ref name="ProgettoOvidio"/> (2. ''Le rane chiesero un re'') :''Grave [est] omne insuetis onus''. (II. ''Ranae Regem Petunt'') *''Amittit merito proprium qui alienum adpetit''. (IV. ''Canis per Fluvium Carnem Ferens'') :Perde il proprio, e se lo merita, chi cerca di prendere l'altrui.<ref name="ProgettoOvidio"/> (4. ''Il cane che portava un pezzo di carne attraversando un fiume'') :Ha quel che merita chi perde il proprio per [[arraffare]] l'altrui. *Nessuno è abbastanza difeso contro i potenti. (5. ''La vacca, la capretta, la pecora e il leone'') :''Numquam est fidelis cum potente societas''. (V. ''Vacca et capella, ovis et leo'') *O quanta [[apparenza]]! Ma il cervello manca. (7. ''La volpe e la maschera tragica'') :''O quanta species! Cerebrum non habet''. (VII. ''Vulpis ad Personam Tragicam'') *''Sibi non cavere et aliis consilium dare stultum esse'' [...]. (IX. ''Passer ad Leporem Consiliator'') :Non badare a sé e dare consigli agli altri è da sciocchi.<ref name="ProgettoOvidio"/> (9. ''Il passero consigliere della lepre'') :Non provvedere a sé e dar [[consiglio|consigli]] agli altri è cosa stolta. *''Quicumque turpi fraude semel innotuit, etiam si verum dicit, amittit fidem''. (X. ''Lupus et Vulpis Iudice Simio'') :Chi si è fatto conoscere una volta per un [[inganno]] vergognoso, anche se dice la verità, perde il credito.<ref name="ProgettoOvidio"/> (10. ''Il lupo e la volpe al tribunale della scimmia'') :Colui che di turpe [[frode]] una volta si macchiò, anche se dice il vero non è più creduto. *''Qui se laudari gaudet verbis subdolis, fere dat poenas turpes poenitentia.'' (XIII. ''Vulpis et Corvus'') :Chi gode a sentirsi [[lode|lodare]] con parole sudbole, ne sconta vergognosa pena col tardo pentimento.<ref name="multidieci">Citato in Paola Mastellaro, ''Il Libro delle Citazioni Latine e Greche'', Mondadori, Milano, 1994. ISBN 978-88-04-47133-2</ref> (13. ''La volpe e il corvo'') :Chi si compiace di falsi elogi, di solito lo sconta e se ne pente, pieno di vergogna.<ref name="ProgettoOvidio">Citato in Fedro, ''Favole'', ([http://www.progettovidio.it/goto.asp?id=28 link]), Progetto Ovidio, 2002.</ref> *Molto spesso, col cambiare del [[governo]], per i poveri cambia solo il nome del padrone. (15. ''L'asino e il vecchio pastore'') :''In principatu commutando civium nil praeter domini nomen mutant pauperes.'' (XV. ''Asinus ad Senem Pastorem'') *Chi perde il prestigio di un tempo, nella sua caduta rovinosa è schernito anche dai vili.<ref name="ProgettoOvidio"/> (21. ''Il vecchio leone, il cinghiale, il toro e l'asino'') :''Quicumque amisit dignitatem pristinam, ignavis etiam iocus est in casu gravi.'' (XXI. ''Leo Senex, Aper, Taurus et Asinus'') *''Inops, potentem dum vult imitari, perit''. (XXIV. ''Rana Rupta et Bos'') :Chi non ha possibilità e vuole imitare il potente, finisce male.<ref name="ProgettoOvidio"/> (24. ''La rana scoppiata e il bue'') :Per il [[miserabile]], voler [[imitazione|imitare]] il potente è la rovina. *Gli umili ci rimettono quando i potenti si scontrano.<ref name="ProgettoOvidio"/> (30. ''Le rane che temono i combattimenti dei tori'') :''Humiles laborant ubi potentes dissident.'' (XXX. ''Ranae Metuentes Proelia Taurorum'') ====Libro II==== *Gli avidi sono [[ricchezza e povertà|ricchi e poveri]] i modesti.<ref name="ProgettoOvidio"/> (1. ''Il giovenco, il leone e il predatore'') :''Verum est aviditas dives et pauper pudor.'' (I. ''Iuvencus Leo et Praedator'') *''Est ardalionum quaedam Romae natio, trepide concursans, occupata in otio, gratis anhelans, multa agendo nil agens, sibi molesta et aliis odiosissima''. (V. ''Tib. Caesar ad Atriensem'') :C'è a Roma una genia di faccendoni, sempre in giro di corsa, piena di fretta, indaffarata senza vere occupazioni, affannata senza pro, fa mille cose e non ne fa nessuna, dannosa a se stessa e insopportabile agli altri.<ref name="ProgettoOvidio"/> (5. ''Ancora Cesare all'Atriense'') :Molti sono indaffarati a non fare nulla. *''Tuta est hominum tenuitas, magnae periclo sunt opes obnoxiae''. (VII. ''Muli Duo et Latrones'') :La [[ricchezza e povertà|povertà]] mette l'uomo al sicuro; le grandi [[ricchezza e povertà|ricchezze]] sono esposte ai pericoli.<ref name="ProgettoOvidio"/> (7. ''I due muli da soma'') :La povertà è al riparo da ogni rischio, le grandi ricchezze sono sempre esposte ai pericoli. ====Libro III==== *''Seruitus obnoxia, quia quae uolebat non audebat dicere, affectus proprios in fabellas transtulit, calumniamque fictis elusit iocis''. (Prologus) :La [[schiavitù]], sempre soggetta al potere, poiché non osava dire quello che voleva, trasferì i propri sentimenti in [[favola|favolette]], e inventando storielle scherzose, evitò di essere falsamente incriminata.<ref name="ProgettoOvidio"/> (Prologo. Fedro a Eutico) :La [[schiavitù]], ai padroni soggetta, non osando dire ciò che avrebbe voluto, traspose le sue opinioni in brevi [[favola|favole]], ricorrendo, per schivare le accuse di calunnia, a scherzose invenzioni. *''Solet a despectis par referri gratia''. (II. ''Panthera et Pastores'') :Di solito l'[[offesa|offeso]] ripaga con la stessa moneta.<ref name="ProgettoOvidio"/> (2. ''La pantera e i pastori'') :Chi è stato disprezzato suole ripagare con la stessa moneta. *[...] ''derideri'' [...] ''merito potest qui sine virtute vanas exercet minas.'' (VI. ''Musca et Mula'') :Si può [[scherno|deridere]] a ragione chi non vale nulla e pronuncia vane minacce.<ref name="ProgettoOvidio"/> (6. ''La mosca e la mula'') :Viene giustamente deriso chi, senza forza, fa vane minacce. *''Vulgare amici nomen sed rara est fides''. (IX. ''Socrates ad Amicos'') :Dell'[[amicizia|amico]] è comune il nome, ma rara la fedeltà.<ref name="multidieci"/> (9. ''Socrate e gli amici'') :Amico è parola usuale, ma raro è un amico fedele.<ref name="ProgettoOvidio"/> *È pericoloso [[credere]] e pericoloso non credere. (10. ''Il poeta su credere e non credere'') :''Periculosum est credere et non credere''. (X. ''Poeta de Credere et non Credere'') *Ti è noto solo chi conosci tu. (III, 10, 38)<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *''Sic lusus animo debent aliquando dari, ad cogitandum melior ut redeat tibi.'' (XIV. ''De Lusu et Seueritate'') :Così, di tanto in tanto, devi lasciare svagare la [[mente]], perché torni a te più pronta quando occorre pensare.<ref name="ProgettoOvidio"/> (14. ''Gioco e serietà'') :La [[mente]] dovrebbe ogni tanto trovare qualche distrazione, perché con ciò possa meglio rivolgersi al pensiero. *''Humanitati qui se non accommodat plerumque poenas oppetit superbiae.'' (XVI. ''Cicada et Noctua'') :Chi non si adatta a vivere rispettando gli altri, per lo più paga il fio della propria arroganza.<ref name="ProgettoOvidio"/> (16. ''La cicala e la civetta'') :Chi non si adatta alla [[gentilezza]], per lo più paga il fio della propria superbia. *''Noli adfectare quod tibi non est datum, delusa ne spes ad querelam reccidat.'' (XVIII. ''Pauo ad Iunonem de uoce sua'') :Non pretendere quello che non ti è stato dato, perché la [[speranza]] delusa non si trasformi in lamentela.<ref name="ProgettoOvidio"/> (18. ''Il pavone a Giunone sulla propria voce'') :Non aspirare a ciò che non ti è stato dato, affinché la tua [[speranza]] delusa non abbia motivo di [[lamento|lamentarsi]]. ====Libro IV==== *Chi è nato disgraziato, non solo trascorre una vita grama, ma anche dopo la morte lo perseguita il suo destino crudele e sventurato.<ref name="ProgettoOvidio"/> (1. ''L'asino e i Galli'') :''Qui natus est infelix, non vitam modo tristem decurrit, verum post obitum quoque persequitur illum dura fati miseria.'' (I. ''Asinus et Galli'') *Non sempre le [[oggetto|cose]] sono come sembrano. (2. ''Il poeta'') :''Non semper ea sunt, quae videntur''. (II. ''Poeta'') *Spesso c'è più [[buonsenso|buon senso]] in uno solo che in tutta una folla. (5 ''Il poeta'') :''Plus esse in uno saepe, quam in turba boni''. (V. ''Poeta'') *Giove ci impose due bisacce: ci mise dietro quella piena dei nostri [[difetto|difetti]] e davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli. (10. ''I vizi degli uomini'') :''Peras imposuit Iuppiter nobis duas: propriis repletam vitiis post tergum dedit, alienis ante pectus suspendit gravem. Hac re videre nostra mala non possumus; alii simul delinquunt, censores sumus''. (X. ''De Vitiis Hominum'') *Delle [[ricchezza|ricchezze]] l'uomo di valore non può sopportare nemmeno la vista, e ben a ragione, perché il forziere pieno di tesori impedisce la vera gloria.<ref name="ProgettoOvidio"/> (12. ''Le ricchezze sono deleterie'') :''Opes invisae merito sunt forti viro, quia dives arca veram laudem intercipit.'' (XII. ''Malas esse divitias'') *Prometeo ha plasmato la lingua della donna secondo il modello del membro virile. Da qui l'[[fellatio|affinità oscena]].<ref name="ProgettoOvidio"/> (14. ''Prometeo'') :''A fictione veretri linguam mulieris. Affinitatem traxit inde obscenitas.'' (XIV. ''Prometheus'') *Le [[capra|capre]] avevano ottenuto da Giove la barba, i caproni allora si indignarono, deplorando che le femmine avessero raggiunto una dignità pari alla loro. «Lasciate che godano di una gloria vana», disse Giove, «e che si approprino delle insegne del vostro grado, purché non vi siano alla pari in fortezza».<ref name="ProgettoOvidio"/> (17. ''Le capre barbute'') :''Barbam capellae cum impetrassent ab Iove, hirci maerentes indignari coeperunt, quod dignitatem feminae aequassent suam. «Sinite» inquit «illas gloria vana frui et usurpare vestri ornatum muneris, pares dum non sint vestrae fortitudinis».'' (XVII. ''De capris barbatis'') *[[Gli uomini si dividono in due categorie|La favoletta distingue due tipi di uomini]]: quelli che si bardano di falsi meriti e quelli il cui valore rivela un motivo fondato di gloria.<ref name="ProgettoOvidio"/> (25. ''La formica e la mosca'') :''Fabella talis hominum discernit notas eorum qui se falsis ornant laudibus, et quorum virtus exhibet solidum decus.'' (XXV. ''Formica et musca'') ====Libro V==== *La [[temerarietà|temerità]] per pochi risulta un vantaggio, per molti un male.<ref name="ProgettoOvidio"/> (4. ''L'orzo dell'asino e del porcello'') :''Paucis temeritas est bono, multis malo.'' (IV. ''Asinus et Porcelli Hordeum'') *Gli uomini di solito prendono delle cantonate per la loro stolta [[faziosità|parzialità]], e, perseverando nel loro erroneo giudizio, sono poi costretti a pentirsene dinanzi all'evidenza.<ref name="ProgettoOvidio"/> (5. ''Il buffone e il contadino'') :''Pravo favore labi mortales solent et, pro iudicio dum stant erroris sui, ad paenitendum rebus manifestis agi.'' (V. ''Scurra [et] rusticus'') *Quando un vanesio, accecato dal fragile favore popolare, perviene a una eccessiva stima di se stesso, è messo facilmente in ridicolo per la sua stolta vacuità.<ref name="ProgettoOvidio"/> (7. ''Il flautista presuntuoso'') :''Ubi vanus animus aura captus frivola arripuit insolentem sibi fiduciam, facile ad derisum stulta levitas ducitur.'' (VII. ''Procax tibicen'') ====Appendice perottina==== *L'[[avarizia|avaro]] non dà volentieri nemmeno quello che gli avanza.<ref name="ProgettoOvidio"/> (1. ''La scimmia e la volpe'') :''Auarum etiam quod sibi superest non libenter dare.'' (I. ''Simius et vulpes'') *I [[vizio|vizi]], se nascosti, talvolta giovano all'uomo, ma col passare del tempo appare la verità.<ref name="ProgettoOvidio"/> (6. ''Nulla rimane a lungo nascosto'') :''Simulata interdum vitia prosunt hominibus, sed tempore ipso tamen apparet veritas.'' (VI. ''Nihil diu occultum'') *La [[fame]] dunque aguzza l'ingegno anche agli stolti.<ref name="ProgettoOvidio"/> (22. ''L'orso affamato'') :''Ergo etiam stultis acuit ingenium fames.'' (XXII. ''Ursus esuriens'') *Se gli uomini riuscissero a rinunciare ai loro averi, poi vivrebbero sicuri; nessuno tenderebbe insidie a un corpo nudo.<ref name="ProgettoOvidio"/> (31. ''Il bivero'') :''Hoc si praestare possent homines, ut suo vellent carere, tuti posthac viverent; haud quisquam insidias nudo faceret corpori.'' (XXX. ''Fiber'') ==Citazioni su Fedro== *In parte sotto Tiberio e in parte sotto i suoi successori, Fedro di Pieria, liberto, pubblicò cinque libri di favole esopiche in ben costrutti senarii giambici. Alle favole propriamente dette sono frammischiati anche aneddoti di cose avvenute allora o non molto prima. Le varie persecuzioni ch'ebbe a soffrire l'autore, lo fanno qua e là prorompere in isfoghi di risentimento. Lo stile è scorrevole, negli ultimi libri spesso anche prolisso; il tuono sereno, talvolta risentito; la lingua corretta, ma non senza tracce del tempo. Del resto questa raccolta non ci venne intera. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Favolisti romani]] gpcghqjr7q2d1byl34l61pxll2hgp19 1221771 1221770 2022-08-09T14:23:17Z Gaux 18878 /* Citazioni su Fedro */ sic arcaismi wikitext text/x-wiki '''Fedro''' (20 a.C. – 50), favolista romano. ==''Favole''== ===[[Incipit]]=== ====Originale==== Aesopus auctor quam materiam repperit, hanc ego polivi versibus senariis. Duplex libelli dos est: quod risum movet, et quod prudenti vitam consilio monet. Calumniari si quis autem voluerit, quod arbores loquantur, non tantum ferae, fictis iocari nos meminerit fabulis. ====Progetto Ovidio==== [[Esopo]] è l'inventore. Fu lui a trovare gli argomenti che io ho elaborato artisticamente in versi senari. Due sono le doti di questo libretto: diverte e, se stai attento, consiglia come vivere. Se poi qualcuno avesse da ridire perché parlano gli alberi e non solo gli animali, si ricordi che noi scherziamo: le storie sono immaginarie.<ref name="ProgettoOvidio"/> ====Giovanni Grisostomo Trombelli==== <poem>Con metro umil, né a dure leggi avvinto, Ciò ch'[[Esopo]] inventò, resi più adorno. Due pregi ha il libricciuol; il riso move, E con saggio consiglio il viver regge. Se' alcun mi rechi a biasmo che le piante, Non che le fiere, abbia a parlare indotto; Che son finti racconti gli sovvenga.</poem> {{NDR|da "Lucrezio tradotto da Alessandro Marchetti, con Fedro", traduzione di ''Giovanni Grisostomo Trombelli'', 1797. ([[:s:Favole (Fedro)|Disponibile su Wikisource]])}} ===Citazioni=== ====Libro I==== *Allo stesso rivo erano giunti il lupo e l'agnello spinti dalla sete; in alto stava il lupo e molto più in basso l'agnello.<ref name="ProgettoOvidio"/> (1. ''Il lupo e l'agnello'') :''Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi. Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.''. (I. ''Lupus et Agnus'') *Nel tempo in cui leggi egualitarie facevano prosperare Atene, la libertà sfrenata sconvolse lo stato e l'[[anarchia]] sciolse i freni di un tempo.<ref name="ProgettoOvidio"/> (2. ''Le rane chiesero un re'') :''Athenae cum florerent aequis legibus, procax libertas civitatem miscuit, frenumque solvit pristinum licentia.''. (II. ''Ranae Regem Petunt'') *È gravoso ogni [[peso]] per chi non è abituato.<ref name="ProgettoOvidio"/> (2. ''Le rane chiesero un re'') :''Grave [est] omne insuetis onus''. (II. ''Ranae Regem Petunt'') *''Amittit merito proprium qui alienum adpetit''. (IV. ''Canis per Fluvium Carnem Ferens'') :Perde il proprio, e se lo merita, chi cerca di prendere l'altrui.<ref name="ProgettoOvidio"/> (4. ''Il cane che portava un pezzo di carne attraversando un fiume'') :Ha quel che merita chi perde il proprio per [[arraffare]] l'altrui. *Nessuno è abbastanza difeso contro i potenti. (5. ''La vacca, la capretta, la pecora e il leone'') :''Numquam est fidelis cum potente societas''. (V. ''Vacca et capella, ovis et leo'') *O quanta [[apparenza]]! Ma il cervello manca. (7. ''La volpe e la maschera tragica'') :''O quanta species! Cerebrum non habet''. (VII. ''Vulpis ad Personam Tragicam'') *''Sibi non cavere et aliis consilium dare stultum esse'' [...]. (IX. ''Passer ad Leporem Consiliator'') :Non badare a sé e dare consigli agli altri è da sciocchi.<ref name="ProgettoOvidio"/> (9. ''Il passero consigliere della lepre'') :Non provvedere a sé e dar [[consiglio|consigli]] agli altri è cosa stolta. *''Quicumque turpi fraude semel innotuit, etiam si verum dicit, amittit fidem''. (X. ''Lupus et Vulpis Iudice Simio'') :Chi si è fatto conoscere una volta per un [[inganno]] vergognoso, anche se dice la verità, perde il credito.<ref name="ProgettoOvidio"/> (10. ''Il lupo e la volpe al tribunale della scimmia'') :Colui che di turpe [[frode]] una volta si macchiò, anche se dice il vero non è più creduto. *''Qui se laudari gaudet verbis subdolis, fere dat poenas turpes poenitentia.'' (XIII. ''Vulpis et Corvus'') :Chi gode a sentirsi [[lode|lodare]] con parole sudbole, ne sconta vergognosa pena col tardo pentimento.<ref name="multidieci">Citato in Paola Mastellaro, ''Il Libro delle Citazioni Latine e Greche'', Mondadori, Milano, 1994. ISBN 978-88-04-47133-2</ref> (13. ''La volpe e il corvo'') :Chi si compiace di falsi elogi, di solito lo sconta e se ne pente, pieno di vergogna.<ref name="ProgettoOvidio">Citato in Fedro, ''Favole'', ([http://www.progettovidio.it/goto.asp?id=28 link]), Progetto Ovidio, 2002.</ref> *Molto spesso, col cambiare del [[governo]], per i poveri cambia solo il nome del padrone. (15. ''L'asino e il vecchio pastore'') :''In principatu commutando civium nil praeter domini nomen mutant pauperes.'' (XV. ''Asinus ad Senem Pastorem'') *Chi perde il prestigio di un tempo, nella sua caduta rovinosa è schernito anche dai vili.<ref name="ProgettoOvidio"/> (21. ''Il vecchio leone, il cinghiale, il toro e l'asino'') :''Quicumque amisit dignitatem pristinam, ignavis etiam iocus est in casu gravi.'' (XXI. ''Leo Senex, Aper, Taurus et Asinus'') *''Inops, potentem dum vult imitari, perit''. (XXIV. ''Rana Rupta et Bos'') :Chi non ha possibilità e vuole imitare il potente, finisce male.<ref name="ProgettoOvidio"/> (24. ''La rana scoppiata e il bue'') :Per il [[miserabile]], voler [[imitazione|imitare]] il potente è la rovina. *Gli umili ci rimettono quando i potenti si scontrano.<ref name="ProgettoOvidio"/> (30. ''Le rane che temono i combattimenti dei tori'') :''Humiles laborant ubi potentes dissident.'' (XXX. ''Ranae Metuentes Proelia Taurorum'') ====Libro II==== *Gli avidi sono [[ricchezza e povertà|ricchi e poveri]] i modesti.<ref name="ProgettoOvidio"/> (1. ''Il giovenco, il leone e il predatore'') :''Verum est aviditas dives et pauper pudor.'' (I. ''Iuvencus Leo et Praedator'') *''Est ardalionum quaedam Romae natio, trepide concursans, occupata in otio, gratis anhelans, multa agendo nil agens, sibi molesta et aliis odiosissima''. (V. ''Tib. Caesar ad Atriensem'') :C'è a Roma una genia di faccendoni, sempre in giro di corsa, piena di fretta, indaffarata senza vere occupazioni, affannata senza pro, fa mille cose e non ne fa nessuna, dannosa a se stessa e insopportabile agli altri.<ref name="ProgettoOvidio"/> (5. ''Ancora Cesare all'Atriense'') :Molti sono indaffarati a non fare nulla. *''Tuta est hominum tenuitas, magnae periclo sunt opes obnoxiae''. (VII. ''Muli Duo et Latrones'') :La [[ricchezza e povertà|povertà]] mette l'uomo al sicuro; le grandi [[ricchezza e povertà|ricchezze]] sono esposte ai pericoli.<ref name="ProgettoOvidio"/> (7. ''I due muli da soma'') :La povertà è al riparo da ogni rischio, le grandi ricchezze sono sempre esposte ai pericoli. ====Libro III==== *''Seruitus obnoxia, quia quae uolebat non audebat dicere, affectus proprios in fabellas transtulit, calumniamque fictis elusit iocis''. (Prologus) :La [[schiavitù]], sempre soggetta al potere, poiché non osava dire quello che voleva, trasferì i propri sentimenti in [[favola|favolette]], e inventando storielle scherzose, evitò di essere falsamente incriminata.<ref name="ProgettoOvidio"/> (Prologo. Fedro a Eutico) :La [[schiavitù]], ai padroni soggetta, non osando dire ciò che avrebbe voluto, traspose le sue opinioni in brevi [[favola|favole]], ricorrendo, per schivare le accuse di calunnia, a scherzose invenzioni. *''Solet a despectis par referri gratia''. (II. ''Panthera et Pastores'') :Di solito l'[[offesa|offeso]] ripaga con la stessa moneta.<ref name="ProgettoOvidio"/> (2. ''La pantera e i pastori'') :Chi è stato disprezzato suole ripagare con la stessa moneta. *[...] ''derideri'' [...] ''merito potest qui sine virtute vanas exercet minas.'' (VI. ''Musca et Mula'') :Si può [[scherno|deridere]] a ragione chi non vale nulla e pronuncia vane minacce.<ref name="ProgettoOvidio"/> (6. ''La mosca e la mula'') :Viene giustamente deriso chi, senza forza, fa vane minacce. *''Vulgare amici nomen sed rara est fides''. (IX. ''Socrates ad Amicos'') :Dell'[[amicizia|amico]] è comune il nome, ma rara la fedeltà.<ref name="multidieci"/> (9. ''Socrate e gli amici'') :Amico è parola usuale, ma raro è un amico fedele.<ref name="ProgettoOvidio"/> *È pericoloso [[credere]] e pericoloso non credere. (10. ''Il poeta su credere e non credere'') :''Periculosum est credere et non credere''. (X. ''Poeta de Credere et non Credere'') *Ti è noto solo chi conosci tu. (III, 10, 38)<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *''Sic lusus animo debent aliquando dari, ad cogitandum melior ut redeat tibi.'' (XIV. ''De Lusu et Seueritate'') :Così, di tanto in tanto, devi lasciare svagare la [[mente]], perché torni a te più pronta quando occorre pensare.<ref name="ProgettoOvidio"/> (14. ''Gioco e serietà'') :La [[mente]] dovrebbe ogni tanto trovare qualche distrazione, perché con ciò possa meglio rivolgersi al pensiero. *''Humanitati qui se non accommodat plerumque poenas oppetit superbiae.'' (XVI. ''Cicada et Noctua'') :Chi non si adatta a vivere rispettando gli altri, per lo più paga il fio della propria arroganza.<ref name="ProgettoOvidio"/> (16. ''La cicala e la civetta'') :Chi non si adatta alla [[gentilezza]], per lo più paga il fio della propria superbia. *''Noli adfectare quod tibi non est datum, delusa ne spes ad querelam reccidat.'' (XVIII. ''Pauo ad Iunonem de uoce sua'') :Non pretendere quello che non ti è stato dato, perché la [[speranza]] delusa non si trasformi in lamentela.<ref name="ProgettoOvidio"/> (18. ''Il pavone a Giunone sulla propria voce'') :Non aspirare a ciò che non ti è stato dato, affinché la tua [[speranza]] delusa non abbia motivo di [[lamento|lamentarsi]]. ====Libro IV==== *Chi è nato disgraziato, non solo trascorre una vita grama, ma anche dopo la morte lo perseguita il suo destino crudele e sventurato.<ref name="ProgettoOvidio"/> (1. ''L'asino e i Galli'') :''Qui natus est infelix, non vitam modo tristem decurrit, verum post obitum quoque persequitur illum dura fati miseria.'' (I. ''Asinus et Galli'') *Non sempre le [[oggetto|cose]] sono come sembrano. (2. ''Il poeta'') :''Non semper ea sunt, quae videntur''. (II. ''Poeta'') *Spesso c'è più [[buonsenso|buon senso]] in uno solo che in tutta una folla. (5 ''Il poeta'') :''Plus esse in uno saepe, quam in turba boni''. (V. ''Poeta'') *Giove ci impose due bisacce: ci mise dietro quella piena dei nostri [[difetto|difetti]] e davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli. (10. ''I vizi degli uomini'') :''Peras imposuit Iuppiter nobis duas: propriis repletam vitiis post tergum dedit, alienis ante pectus suspendit gravem. Hac re videre nostra mala non possumus; alii simul delinquunt, censores sumus''. (X. ''De Vitiis Hominum'') *Delle [[ricchezza|ricchezze]] l'uomo di valore non può sopportare nemmeno la vista, e ben a ragione, perché il forziere pieno di tesori impedisce la vera gloria.<ref name="ProgettoOvidio"/> (12. ''Le ricchezze sono deleterie'') :''Opes invisae merito sunt forti viro, quia dives arca veram laudem intercipit.'' (XII. ''Malas esse divitias'') *Prometeo ha plasmato la lingua della donna secondo il modello del membro virile. Da qui l'[[fellatio|affinità oscena]].<ref name="ProgettoOvidio"/> (14. ''Prometeo'') :''A fictione veretri linguam mulieris. Affinitatem traxit inde obscenitas.'' (XIV. ''Prometheus'') *Le [[capra|capre]] avevano ottenuto da Giove la barba, i caproni allora si indignarono, deplorando che le femmine avessero raggiunto una dignità pari alla loro. «Lasciate che godano di una gloria vana», disse Giove, «e che si approprino delle insegne del vostro grado, purché non vi siano alla pari in fortezza».<ref name="ProgettoOvidio"/> (17. ''Le capre barbute'') :''Barbam capellae cum impetrassent ab Iove, hirci maerentes indignari coeperunt, quod dignitatem feminae aequassent suam. «Sinite» inquit «illas gloria vana frui et usurpare vestri ornatum muneris, pares dum non sint vestrae fortitudinis».'' (XVII. ''De capris barbatis'') *[[Gli uomini si dividono in due categorie|La favoletta distingue due tipi di uomini]]: quelli che si bardano di falsi meriti e quelli il cui valore rivela un motivo fondato di gloria.<ref name="ProgettoOvidio"/> (25. ''La formica e la mosca'') :''Fabella talis hominum discernit notas eorum qui se falsis ornant laudibus, et quorum virtus exhibet solidum decus.'' (XXV. ''Formica et musca'') ====Libro V==== *La [[temerarietà|temerità]] per pochi risulta un vantaggio, per molti un male.<ref name="ProgettoOvidio"/> (4. ''L'orzo dell'asino e del porcello'') :''Paucis temeritas est bono, multis malo.'' (IV. ''Asinus et Porcelli Hordeum'') *Gli uomini di solito prendono delle cantonate per la loro stolta [[faziosità|parzialità]], e, perseverando nel loro erroneo giudizio, sono poi costretti a pentirsene dinanzi all'evidenza.<ref name="ProgettoOvidio"/> (5. ''Il buffone e il contadino'') :''Pravo favore labi mortales solent et, pro iudicio dum stant erroris sui, ad paenitendum rebus manifestis agi.'' (V. ''Scurra [et] rusticus'') *Quando un vanesio, accecato dal fragile favore popolare, perviene a una eccessiva stima di se stesso, è messo facilmente in ridicolo per la sua stolta vacuità.<ref name="ProgettoOvidio"/> (7. ''Il flautista presuntuoso'') :''Ubi vanus animus aura captus frivola arripuit insolentem sibi fiduciam, facile ad derisum stulta levitas ducitur.'' (VII. ''Procax tibicen'') ====Appendice perottina==== *L'[[avarizia|avaro]] non dà volentieri nemmeno quello che gli avanza.<ref name="ProgettoOvidio"/> (1. ''La scimmia e la volpe'') :''Auarum etiam quod sibi superest non libenter dare.'' (I. ''Simius et vulpes'') *I [[vizio|vizi]], se nascosti, talvolta giovano all'uomo, ma col passare del tempo appare la verità.<ref name="ProgettoOvidio"/> (6. ''Nulla rimane a lungo nascosto'') :''Simulata interdum vitia prosunt hominibus, sed tempore ipso tamen apparet veritas.'' (VI. ''Nihil diu occultum'') *La [[fame]] dunque aguzza l'ingegno anche agli stolti.<ref name="ProgettoOvidio"/> (22. ''L'orso affamato'') :''Ergo etiam stultis acuit ingenium fames.'' (XXII. ''Ursus esuriens'') *Se gli uomini riuscissero a rinunciare ai loro averi, poi vivrebbero sicuri; nessuno tenderebbe insidie a un corpo nudo.<ref name="ProgettoOvidio"/> (31. ''Il bivero'') :''Hoc si praestare possent homines, ut suo vellent carere, tuti posthac viverent; haud quisquam insidias nudo faceret corpori.'' (XXX. ''Fiber'') ==Citazioni su Fedro== *In parte sotto Tiberio e in parte sotto i suoi successori, Fedro di Pieria, liberto, pubblicò cinque libri di favole esopiche in ben costrutti senarii giambici. Alle favole propriamente dette sono frammischiati anche aneddoti di cose avvenute allora o non molto prima. Le varie persecuzioni ch'ebbe a soffrire l'autore, lo fanno qua e là prorompere in {{sic|isfoghi}} di risentimento. Lo stile è scorrevole, negli ultimi libri spesso anche prolisso; il {{sic|tuono}} sereno, talvolta risentito; la lingua corretta, ma non senza tracce del tempo. Del resto questa raccolta non ci venne intera. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Favolisti romani]] n0cl0k8yme7el71r5oj06i2ugs18t8r Lucio Anneo Seneca 0 337 1221784 1212475 2022-08-09T14:51:45Z Gaux 18878 /* Citazioni su Lucio Anneo Seneca */ Wilhelm Siegmund Teuffel wikitext text/x-wiki [[Immagine:Duble herma of Socrates and Seneca Antikensammlung Berlin 07.jpg|thumb|Busto di Seneca (''Antikensammlung'' di Berlino, da un'erma di Seneca e Socrate)]] '''Lucio Anneo Seneca''' (4 a.C. – 65), autore, filosofo, politico romano. ==Citazioni di Lucio Anneo Seneca== *Chi diventa peggiore è dannoso non solo a sé, ma anche a tutti coloro ai quali avrebbe potuto giovare, se fosse diventato migliore.<ref>Da ''De otio''.</ref> *Chi domanda [[timore|timorosamente]], insegna a rifiutare.<ref>Da ''Fedra'', v. 593.</ref> *Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore.<ref>Da ''Medea'', III, 500-501.</ref> :''Cui prodest scelus, | Is fecit''. *Ed insieme morirono quei due elementi che era nefando fossero divisi: né infatti [[Marco Porcio Catone|Catone]] visse dopo la morte della libertà né la libertà dopo la morte di Catone.<ref>Da ''De constantia sapientis'', traduzione di G. Viansino.</ref> *Il misero è cosa sacra.<ref>Da ''Epigr.'' IV, 9, in "Opera omnia", ed Ruhkopf, Aug. Taur., 1829, vol. IV, p. 402.</ref> :''Res est sacra miser''. *Innanzi tutto è più facile respingere il [[male]] che governarlo, non accoglierlo che moderarlo una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare né rimpicciolire.<ref>Da ''I dialoghi''.</ref> *La [[felicità]] è sempre instabile e incerta.<ref>Da ''Controv.'', p. 70, ed. Bip.</ref> :''Omnis instabilis et incerta felicitas est''. *La [[fortuna]] può togliere le ricchezze, non l'animo.<ref>Da ''Medea'', II, 1, 176.</ref> :''Fortuna opes auferre, non animum, potest''. *Non deviare dalla natura ed il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.<ref>Citato in Claudio Malagoli, ''Etica dell'alimentazione: prodotti tipici e biologici, Ogm e nutraceutici, commercio equo e solidale'', Aracne, 2006, p. 173.</ref> *Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo e alla sua giornata, e che si renda conto com'egli muoia giorno per giorno? In questo c'inganniamo, nel vedere la morte avanti a noi, come un avvenimento futuro, mentre gran parte di essa, è già alle nostre spalle. Ogni ora del nostro passato appartiene al dominio della morte.<ref>{{Cita web|url=http://rcslibri.corriere.it/bur/classicibur/popup/seneca.htm|titolo=Seneca - LETTERE A LUCILIO|sito=rcslibri.corriere.it}}</ref> *Sacra è la voce del popolo.<ref>Da ''Rhetorum controversiae'' I, 1, 10.</ref> *Se vuoi credere a coloro che penetrano più profondamente la [[verità]], tutta la vita è un supplizio. Gettàti in questo mare profondo e tempestoso, agitato da alterne maree, e che ora ci solleva con improvvise impennate, ora ci precipita giù con danni maggiori dei presenti vantaggi e senza sosta ci sballotta, non stiamo mai fermi in un luogo stabile, siamo sospesi e fluttuiamo e urtiamo l'uno contro l'altro, e talvolta facciamo naufragio, sempre lo temiamo; per chi naviga in questo mare così tempestoso ed esposto a tutti i fortunali, non vi è altro porto che la morte.<ref>Da ''Consolatio ad Polybium'', 9.</ref> *Una grande [[fortuna]] è una grande schiavitù.<ref>Da ''Ad Polybium consolatio'', XXVI.</ref> :''Magna servitus est magna fortuna''. *Una mano lava l'altra.<ref>Da ''Apokolokyntosis'', IX, 6. Citato in Paola Mastellaro, ''Il libro delle citazioni latine e greche'', Mondadori, Milano, 2012, p. 13. ISBN 978-88-04-47133-2.</ref> :''Manus manum lavat''. ===Attribuite=== *A me bastano poche persone, anzi anche una sola o addirittura nessuna.<ref>Da ''Lettere a Lucilio'', I, 7; 2010.</ref> :Citazione di un altro autore, che lo stesso Seneca indica come incerto. *Il linguaggio è lo specchio dell'anima: qual è [''sic''] la vita, tale il parlare.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 364).</ref> :''Imago animi sermo est: qualis vita, talis oratio''. *L'affetto per un [[cane]] dona all'uomo grande forza.<ref>Citato in Renaldo Fischer, ''Storia di un cane e del padrone a cui insegnò la libertà'', Corbaccio, Milano, 1997, trad. Laura Pignatti, p. 57. ISBN 88-7972-205-0</ref> *{{NDR|riferendosi a [[Nerone]]}} Per quanto tu ne uccida molti, nondimeno non puoi uccidere il tuo successore.<ref>Citato in Dione Cassio, ''Istorie'', LXI, 18.</ref> :''Licet, quamplurimos occidas, tamen non potes successorem tuum occidere''. ===Citato in Concetto Marchesi, ''La dottrina morale''=== *Dove ci porta la [[morte]]? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l'esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l'effetto è uno solo: non essere. *La vera felicità è non aver bisogno di felicità. *Nessuno è infelice se non per colpa sua. *Un tale ordine non può appartenere a una materia che si agiti casualmente. Un incontro di elementi senza piano e senza disegno non avrebbe questo equilibrio, né una così saggia disposizione. L'universo non può essere senza Dio. ==''De beneficiis''== ===[[Incipit]]=== ====Originale==== ''Inter multos ac varios errores temere inconsulteque viventium nihil propemodum, vir optime Liberalis, discerni haec duo dixerim, quod beneficia nec dare scimus nec accipere.'' ====Salvatore Guglielmino==== Molti e differenti sono gli errori di coloro che vivono con leggerezza e senza alcun discernimento, ma direi, o mio ottimo Liberale, che ce ne sono due fra cui non si può fare alcuna differenza: cioè il non saper dare e il non saper accettare i benefici. ====[[Benedetto Varchi]]==== Fra i molti et varii errori di coloro, che vivono a caso, et inconsideratamente, niuno è quasi, o ottimo Liberale, dirò più nocevole, che il non sapere né dare i benifizii, né ricevergli. {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''De benifizii'', traduzione di Benedetto Varchi, Firenze, 1554}} ===Citazioni=== *Merita di essere ingannato colui che, nell'atto stesso di dare, pensava già al contraccambio. (I, 1, 9) :''Dignus est decipi, qui de recipiendo cogitavit, cum daret.'' *[...] chi non ricambia un beneficio pecca di più; chi non lo concede, pecca prima. (I, 1, 13) :[...] ''qui beneficium non reddit, magis peccat; qui non dat, citius.'' *[...] la riconoscenza per il beneficio è tanto più grande quanto meno esso si è fatto attendere. (II, 5, 3) :[...] ''ita major est muneris gratia, quo minus diu pependit.'' *[...] non è un beneficio, dal momento che non posso ricordarmene senza arrossire. (II, 8, 2) :[...] ''beneficium non est, cujus sine rubore meminisse non possum.'' *Chi riceve il beneficio con animo grato è come se avesse pagato la prima rata del suo debito. (II, 22, 1) :''Qui grate beneficium accipit, primam eius pensionem solvit''. *Un beneficio fatto avventatamente è il più vergognoso genere di perdita [...]. (IV, 10, 3) :''Turpissimum genus damni est inconsulta donatio'' [...]. *Artista è anche colui che non dispone degli strumenti per esercitare la sua arte, un esperto cantante resta sempre tale anche se lo strepito della folla non lascia sentirne la voce. (IV, 11, 3) :''Artifex est etiam, cui ad exercenda artem instrumenta non suppetunt, nec minus canendi peritus, cuius vocem exaudiri fremitus obstrepentium non sinit.'' *Anche ad un ladro si rende giustizia [...] (IV, 28, 5) :''Jus et furi dicitur'' [...]. ==''De brevitate vitae''== *Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto. (I, 3; 1993, p. 41) :Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto. ::''Non exiguum temporis habemus, sed multum perdidimus.'' *Non afferrate né trattenete o ritardate la più veloce di tutte le cose, ma la lasciate andar via come inutile e ricuperabile. (VI, 4; 1993, p. 55) *[...] ci vuole tutta una vita per imparare a vivere, e, ciò che forse ti stupirà di più, ci vuole tutta una vita per imparare a morire. (VII, 3; 1993, p. 57) :Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire. ::''[...] vivere tota vita discendum est et, quod magis fortasse miraberis, tota vita discendum est mori.'' *Ognuno brucia la sua vita e soffre per il desiderio del futuro, per il disgusto del presente. Ma chi sfrutta per sé ogni ora, chi gestisce tutti i giorni come una vita, non desidera il domani né lo teme. Non c'è ora che possa apportare una nuova specie di piacere. Tutto è già noto, tutto goduto a sazietà. Del resto la sorte disponga come vorrà: la vita è già al sicuro. Le si può aggiungere, non togliere, e aggiungere come del cibo a uno già sazio e pieno, che non ne ha più la voglia ma ancora la capienza. Non c'è dunque motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo. Come credere che ha molto navigato chi la tempesta ha sorpreso all'uscita del porto menandolo qua e là in un turbine di venti opposti e facendolo girare in tondo entro lo stesso spazio. Non ha navigato molto, ma è stato sballottato molto. (VII, 8-10; 1993, pp. 59, 61) *Mi fa sempre meraviglia vedere alcuni chiedere tempo e chi ne è richiesto così arrendevole; l'uno e l'altro guarda allo scopo per cui si chiede il tempo, nessuno dei due al tempo in sé: lo si chiede come fosse niente, lo si dà come fosse niente. Si gioca con la cosa più preziosa di tutte. Non ne hanno coscienza, perché è immateriale, perché non cade sotto gli occhi, e perciò è valutata pochissimo, anzi non ha quasi prezzo. (VIII, 1; 1993, p. 61) *[...] vivi senza indugio. (IX, 1; 1993, p. 63) :Vivi adesso! ::''[...] protinus vive.'' *La vita si divide in tre tempi: passato, presente, futuro. Di essi il presente è breve, il futuro incerto, il passato sicuro. (X, 2; 1993, p. 65) :La vita è divisa in tre momenti: passato, presente, futuro. Di questi, il momento che stiamo vivendo è breve, quello che ancora dobbiamo vivere non è sicuro, quello che già abbiamo vissuto è certo. ::''In tria tempora vita dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est. Ex his quod agimus breve est, quod acturi sumus dubium, quod egimus certum.'' *Nessuno di loro ti costringerà a morire, tutti te lo insegneranno; nessuno di loro consumerà i tuoi anni, anzi ti aggiungerà i suoi; di nessuno di loro saranno pericolosi i discorsi, funesta l'amicizia, dispendioso l'ossequio. Otterrai da loro tutto ciò che vorrai; non saranno loro a impedirti di attingere quanto più puoi contenere. Che felicità, che bella vecchiaia attende chi si è fatto loro cliente! Avrà con chi discutere i più piccoli e i più grandi problemi, chi consultare ogni giorno su se stesso, da chi udire verità non umilianti, ricevere lodi non adulatorie, sul cui modello formarsi. (XV, 1-2; 1993, p. 83) *Molto dunque si estende la vita del [[Saggezza|saggio]], non è confinato negli stessi limiti degli altri: lui solo è libero dalle leggi dell'umanità, tutti i secoli ubbidiscono a lui come a dio. È passato del tempo: lo blocca col ricordo; urge: ne usa; sta per venire: lo pregusta. Gli fa lunga la vita la concentrazione di tutti i tempi. (XV, 5; 1993, p. 85) *Brevissima e ansiosissima è la vita di quelli che dimenticano il passato, non curano il presente, temono il futuro: giunti all'ultima ora, tardi comprendono, disgraziati, di essere stati tanto tempo occupati a non far nulla. (XVI, 1; 1993, p. 85) *Perdono il giorno in attesa della notte, la notte per timore del giorno. (XVI, 5; 1993, p. 87) :''Diem noctis exspectatione perdunt, noctem lucis metu.'' *Gli stessi loro piaceri sono ansiosi e senza pace per varie paure, e proprio al culmine dell'ebbrezza subentra il pensiero tormentoso: «Quanto durerà?». (XVII, 1; 1993, p. 87) *Tutti i beni più grandi sono fonte di ansia, e di nessuna fortuna è bene fidarsi meno che della più prospera: c'è bisogno di sempre nuovo successo per mantenere il successo, e si devono far voti proprio per i voti che si sono realizzati. Tutto ciò che avviene per caso è instabile; ciò che si è levato più in alto è più esposto alle cadute. Ora a nessuno fanno piacere le cose caduche: è dunque inevitabile che sia dolorosissima, e non solo brevissima, la vita di chi acquista con grande pena beni da possedere con pene maggiori. Con fatica ottengono quello che vogliono, con ansia mantengono quello che hanno ottenuto; non si fa intanto nessun conto del tempo che non tornerà mai più: nuove faccende subentrano alle vecchie, una speranza, un'ambizione ne risveglia un'altra. Non si cerca la fine delle sofferenze, ma se ne cambia la materia. (XVII, 4-5; 1993, p. 89) *Non mancheranno mai motivi lieti o tristi di preoccupazione; la vita si caccerà da una faccenda in un'altra: il tempo libero non sarà mai una realtà, sarà sempre un sogno. (XVII, 6; 1993, p. 91) *[...] il popolo affamato non sente ragioni, nulla di giusto lo placa, nessuna preghiera lo piega. (XVIII, 5; 1993, p. 93) :Un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl'importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere. ::''[...] nec rationem patitur nec aequitate mitigatur nec ulla prece flectitur populus esuriens.'' *Ci è stata data un vita abbastanza lunga e per il compimento di cose grandissime, se venisse spesa tutta bene; ma quando si perde tra il lusso e la trascuratezza, quando non la si spende per nessuna cosa utile, quando infine ci costringe la necessità suprema, ci accorgiamo che è già passata essa che non capivano che stesse passando. È così: non abbiamo ricevuto una vita breve, ma la rendiamo tale, e non siamo poveri di essa ma prodighi. Come ricchezze notevoli e regali, quando sono giunte ad un cattivo padrone, in un attimo si dissipano, ma, sebbene modeste, se sono state consegnate ad un buon amministratore, crescono con l'uso, così la nostra vita dura molto di più per chi la dispone bene. (I, 3-4) *I massimi ingegni d'ogni tempo potranno trovarsi d'accordo almeno su questo punto, eppure non finiranno mai di stupirsi per tale offuscamento degli intelletti umani: gli uomini non permettono ad alcuno di occupare i loro poderi e, se nasce una minima controversia sui confini, mettono mano alle pietre e alle armi. Tuttavia sopportano che altri si intromettano nella loro vita, anzi vi introducono essi stessi quelli che ne diventeranno i padroni. E mentre non si trova nessuno disposto a spartire il proprio denaro, a quanti ciascuno distribuisce la propria vita! Sono tirchi nell'amministrare il patrimonio, ma prodighi nel gettar via il proprio tempo, la sola cosa per cui l'essere avari farebbe onore. Mi piacerebbe chiedere a una persona anziana scelta a caso tra la folla: «Tu sei ormai vicino al termine della vita e hai cento anni sulle spalle, se non di più: prova a fare un po' di conti sul tuo passato. Calcola quanto del tuo tempo ti hanno sottratto creditori, amanti, superiori e collaboratori, quanto le liti in famiglia e le punizioni dei servi, quanto gli impegni mondani andando in giro per la città. Aggiungi le malattie che ti sei procurato da solo e il tempo rimasto inutilizzato, e ti accorgerai di avere molti meno anni di quanti ne conti di solito. Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso, e il tuo volto è rimasto impassibile e il tuo animo intrepido; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che te ne rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore, la sciocca allegria, un'avidità insaziabile, il frivolo conversare... Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.» Quale ne è dunque la causa? È che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l'ultima. Temete tutto come mortali, ma desiderate tutto come immortali. (III, 1-4) *Chi è troppo indaffarato non può svolgere bene nessuna attività, perché una mente impegnata in mille cose non può concepire nobili pensieri. *Fabiano, il mio maestro, si domandava se non fosse meglio non studiare per niente piuttosto che impegnarsi in studi nozionistici. *L'invidia si volge alle cose vicine, mentre quelle lontane sono guardate con animo schietto e sincero. La vita del saggio, dunque, spazia per ogni dove, è senza tempo, non è limitata, come quella degli altri mortali. *Nessuno ti renderà gli anni, nessuno ti restituirà a te stesso; andrà il tempo della vita per la via intrapresa e non tornerà indietro né arresterà il suo corso; non farà rumore, non darà segno della sua velocità: scorrerà in silenzio, non si allungherà per editto di Re o favore di popolo; correrà come è partito dal primo giorno, non farà mai fermate, mai soste. Che avverrà? tu sei affaccendato, la vita si affretta: e intanto sarà lì la morte, per la quale, tu voglia o no, devi aver tempo. *Noi viviamo come se dovessimo vivere sempre, non riflettiamo mai che siamo esseri fragili. *Volgi la mente da questa bassa aiuola a così eccelse meditazioni! Fallo adesso, finché il tuo sangue è caldo e sei ancora pieno di vigore, questo è il momento per guardare più in alto! ==''De ira''== *Se non vuoi adirarti con i singoli, devi perdonare a tutti, conceder venia all'umanità intera. (II, 10, 2; 2000, p. 74) *Noi siamo nati in questa condizione di viventi soggetti a malattie dell'anima, non meno numerose di quelle del corpo, non perché siamo ottusi e tardi, ma perché non facciamo buon uso del nostro acume e siamo esempio di male l'uno all'altro; chiunque segue chi, prima di lui, s'è avviato sulla strada sbagliata, perché non deve essere scusato del percorrere la strada sbagliata che tutti percorrono? (II, 10, 3; 2000, p. 74) *Bisogna sempre concedere un rinvio: il tempo mette in luce la verità. (II, 22, 3; 2000, p. 81) *[...] non sarà mai felice, chi si lascerà tormentare dalla maggior [[felicità]] altrui. (III, 30, 3; 2000, p. 112) ==''De providentia''== *[...] l'uomo [[bontà|buono]] differisce da Dio soltanto perché si trova nel tempo, ma è suo discepolo, suo emulo, suo vero figlio [...]. (1, 5; 2000, p. 6) *«Allora, perché capitano tanti guai ai buoni?» Ad un uomo buono, non può accadere nulla di male: i contrari non si mescolano mai. Come tutti i fiumi, tutte le piogge che cadono dal cielo, tutto il fluire delle sorgenti curative non muta la salsedine del mare e nemmeno l'attenua, così l'assalto dell'[[avversità]] non piega la costanza dell'uomo forte: egli mantiene la sua coerenza e valuta tutto l'accaduto secondo le sue prospettive, perché è realmente più forte di ogni evento esterno. (2, 1; 2000, p. 7) *Il fuoco prova l'oro, la [[sventura]] l'uomo forte. (5, 10; 2000, p. 15) ==''De tranquillitate animi''== ===[[Incipit]]=== ====Caterina Lazzarini==== Ero immerso nell'introspezione, Seneca, ed ecco mi apparivano alcuni vizî, messi allo scoperto, tanto che potevo afferrarli con la mano: alcuni più nascosti e reconditi, altri non costanti, ma ricorrenti di quando in quando, che definirei addirittura i più insidiosi, come nemici sparpagliati e pronti ad attaccare al momento opportuno, con i quali non è ammessa nessuna delle due tattiche, star pronti come in guerra né tranquilli come in pace. Tuttavia ho da criticare soprattutto quell'atteggiamento in me (perché infatti non confessarlo proprio come a un medico?), vale a dire di non essermi liberato in tutta sincerità di quei difetti che temevo e odiavo e di non esserne tuttavia ancora schiavo; mi ritrovo in una condizione se è vero non pessima, pur tuttavia più che mai lamentevole e uggiosa: non sto né male né bene.<br> {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''La tranquillità dell'animo'', traduzione di Caterina Lazzarini, BUR, 1997. ISBN 9788817071406}} ====Mario Scaffidi Abate==== Esplorando, o Seneca, l'animo mio, vi ho trovato molti difetti, alcuni talmente evidenti da potersi, per così dire, toccare con mano, altri invece rintanati come in un nascondiglio, altri ancora saltuari, riemergenti a tratti, ad intervalli, e che sono forse i più molesti di tutti, simili a nemici sparpagliati qua e là che ti assalgono all'improvviso, quando gliene viene l'estro — come certe tribù nomadi — per cui tu vivi sempre in uno stato ambiguo, che non è di guerra ma nemmeno di pace, ed io mi sono scoperto appunto in un'analoga condizione (te lo confesso come un paziente che si confida al proprio medico), quella, cioè, di non essere né completamente libero dai miei rancori e dalle mie paure, né di trovarmi in loro balia, sicché, pur riconoscendo che la mia situazione non è delle peggiori, avverto un senso di malessere quanto mai sgradevole, che mi rende lunatico e lagnoso: insomma, non sono malato, ma non sto neppure bene.<br> {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''La serenità'', in ''L'ozio e La serenità'', cura e versione di Mario Scaffidi Abate, Newton, 1993. ISBN 8879830082}} ===Citazioni=== *In qualunque situazione della vita, troverai momenti di soddisfazione, di riposo, di piacere, se preferirai giudicare lievi i tuoi mali invece di renderteli odiosi. (10, 1; 2000, p. 212) *Siamo tutti legati alla sorte, alcuni con una lenta [[catena]] d'oro, altri con una catena stretta ed avvilente, ma che importa? Ha messo tutti ugualmente sotto sorveglianza, sono legati anche quelli che ci legano [...]. La vita è tutta una schiavitù.<br />Bisogna, dunque, adeguarsi alla propria condizione, lamentarsene il meno possibile, cogliere tutti i vantaggi che essa presenta: non c'è situazione tanto amara, che l'equilibrio interiore non riesca a cavarne qualche motivo di conforto. Tante volte, superfici ristrette sono diventate ampiamente utilizzabili per merito dell'ingegnere che le ha sapute suddividere e una buona ristrutturazione ha reso abitabili localucci angusti. Applica la ragione alle difficoltà: diventa possibile che il duro s'ammorbidisca, l'angusto s'allarghi e che il carico, portato avvedutamente, risulti meno pesante. (10, 3-4; 2000, p. 213) *È dunque meglio accettare con calma il comportamento comune ed i vizi degli uomini, senza lasciarsi andare né al riso né al pianto: il provare tormento per i mali altrui è eterna miseria, il dilettarsi dei mali altrui è voluttà disumana. (15, 5; 2000, p. 219) ==''De vita beata''== * Tutti, o fratello Gallione, vogliono vivere felici, ma quando poi si tratta di riconoscere cos'è che rende felice la vita, ecco che ti vanno a tentoni. […] <br />Perciò dobbiamo prima chiederci che cosa desideriamo; poi considerare per quale strada possiamo pervenirvi nel tempo più breve, e renderci conto, durante il cammino, sempre che sia quello giusto, di quanto ogni giorno ne abbiamo compiuto e di quanto ci stiamo sempre più avvicinando a ciò verso cui il nostro naturale istinto ci spinge. Finché vaghiamo a caso, senza seguire una guida ma solo lo strepito e il clamore discorde di chi ci chiama da tutte le parti, la nostra vita si consumerà in un continuo andirivieni e sarà breve anche se noi ci daremo giorno e notte da fare con le migliori intenzioni. <br />Si stabilisca dunque dove vogliamo arrivare e per quale strada, non senza una guida cui sia noto il cammino che abbiamo intrapreso, perché qui non si tratta delle solite circostanze cui si va incontro in tutti gli altri viaggi; in quelli, per non sbagliare, basta seguire la strada o chiedere alla gente del luogo, qui, invece, sono proprio le strade più frequentate e più conosciute a trarre maggiormente in inganno. Da nulla, quindi, bisogna guardarsi meglio che dal seguire, come fanno le pecore, il [[gregge]] che ci cammina davanti, dirigendoci non dove si deve andare, ma dove tutti vanno. E niente ci tira addosso i mali peggiori come l'andar dietro alle chiacchiere della gente, convinti che le cose accettate per generale consenso siano le migliori e che, dal momento che gli esempi che abbiamo sono molti, sia meglio vivere non secondo ragione, ma per imitazione. (I) * Cerchiamo un bene che non sia appariscente, ma solido e duraturo, e che abbia una sua bellezza tutta intima: tiriamolo fuori. Non è lontano; si troverà, bisogna soltanto che tu sappia dove allungare la mano; ora, invece, come se fossimo al buio, passiamo davanti alle cose che ci sono vicine, inciampando magari proprio in quelle che desideriamo. (III) *La felicità vera è nella virtù. (16, 1) :''In virtute posita est vera felicitas''. *Le ricchezze sono al servizio del saggio, allo sciocco comandano. *Ma se sei [[uomo]], ammira chi tenta grandi imprese, anche se fallisce. (XX, 2) ==''Epistulae morales ad Lucilium''== ===[[Incipit]]=== Comportati così, Lucilio mio: rivendica i tuoi diritti su te stesso, e il [[tempo]] che finora ti veniva portato via o ti veniva rubato o ti sfuggiva di mano, trattienilo e custodiscilo. Convinciti che le cose stanno proprio così come ti scrivo: certi [[attimo|momenti]] ci vengono strappati via, altri ci vengono sottratti furtivamente e altri ci sfuggono senza che ce ne accorgiamo. Tuttavia, la perdita più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza. E se vorrai fare attenzione, comprenderai che gran parte della vita se ne vola via nel fare il male, la maggior parte nel non fare nulla, tutta la vita nel disperdersi in altre cose estranee al vero senso della vita. {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'', traduzione di Monica Natali, in ''Tutte le opere'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5}} ===Citazioni=== <!-->ORDINE ALFABETICO<--> *Abbandona ogni [[preoccupazione]] per la tua esistenza e te la renderai piacevole. (4, 6; 2010) *Agli [[animale|animali]] è concesso soltanto il presente, che è brevissimo [e] fugace: del passato hanno un vago ricordo, che può essere richiamato alla loro memoria solo dall'impatto con le cose presenti. (124, 17; 2000) *Anche da un piccolo corpo deforme può uscire uno spirito veramente forte e virtuoso. (66, 3)<ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Anche la [[sfortuna]] è mutevole. Forse sarà, forse non sarà, nel frattempo non è; tu spera nel meglio. :''Habet etiam mala fortuna levitatem. Fortasse erit, fortasse non erit: interim non est; meliora propone.'' (II) *[...] anche gli animali ancora in tenera età e appena usciti dall'utero materno o dall'uovo sanno subito che cosa può essere pericoloso ed evitano ciò che può essere causa di morte: quelli che sono preda degli uccelli [[rapace|rapaci]] ne temono anche l'ombra, quando questi passano in volo. Nessun animale viene alla luce senza la paura della morte. (121, 18; 2000) *[...] c'è grande differenza fra il non volere e il non sapere fare il male. (90, 46; 2000) *[...] certe [[abitudine|abitudini]] si possono più facilmente troncare che moderare. (108, 16; 2000) *Chi è nobile? Colui che dalla natura è stato ben disposto alla virtù. :''Quis est generosus? Ad virtutem bene a natura compositus.'' *Chi è temuto teme: non può starsene tranquillo chi è oggetto della [[paura]] altrui. (105, 4) *Chi non vuole morire si rifiuta di vivere, perché la vita ci è stata data a patto di morire. La morte è il termine certo a cui siamo diretti e temerla è da insensato, poiché si aspetta ciò che è certo e solo l'incerto può essere oggetto di timore. La morte è una necessità invincibile e uguale per tutti: chi può lamentarsi di trovarsi in una condizione a cui nessuno può sottrarsi? [...] <br>Ma temo che una lettera così lunga ti diventi più odiosa che la morte. Perciò concluderò: pensa sempre alla morte, se non vuoi mai temerla. (lettera 30; 1975) *Chi segua la sua strada ha sempre una [[meta]] da raggiungere, ma chi ha smarrito la retta via, va errando all'infinito. (lettera 16; 1975) *Chi si adatta bene alla [[povertà]] è ricco. (4, 11; 2000) *Chi vive nell'ozio senza il conforto delle belle lettere, è come morto, è un sepolto vivo. (82, 3) :''Otium sine litteris mors est et hominis vivi sepultura''. *Chiederò in prestito a Epicuro questa massima: «Per molti le ricchezze acquistate non hanno rappresentato la fine, ma solo un mutamento delle loro miserie». (lettera 17; 1975) *Ci chiedevamo se tutti gli animali abbiano coscienza della loro natura. Che l'abbiano appare chiaro soprattutto dal fatto che muovono le membra in modo appropriato e prontamente, come se esse fossero addestrate a tale scopo; non c'è nessuno che sia privo della capacità di muoversi agilmente. L'artigiano maneggia con facilità i suoi attrezzi, il pilota muove con abilità il timone, il pittore distingue rapidamente i colori che si è messo davanti in gran numero e varietà per fare un ritratto, e passa facilmente con lo sguardo e con le mani dalla cera all'opera: così l'animale è agile in ogni sua attività. (121, 5; 2000) *Ci sono, invece, esercizi facili e brevi che spossano sùbito il corpo e fanno risparmiare quel tempo che va tenuto in gran conto: la [[corsa]], il sollevamento pesi, il salto in alto, in lungo e quello, per così dire, tipico dei Salii o, per usare una definizione più volgare, del "lavandaio": scegli uno qualsiasi di questi semplici e facili esercizi. (15, 4)<ref>Da ''[http://spazioinwind.libero.it/latinovivo/Lettere%20a%20Lucilio.htm Lettere a Lucilio]'', ''spazioinwind.libero.it''.</ref> *Comandare a se stessi è la forma più grande di comando. :''Imperare sibi maximum imperium est.'' (CXIII, 30) *Come una commedia, così è la vita: non quanto è lunga, ma quanto bene è recitata, è ciò che importa. (IX, 77-20) :''Quomodo fabula, sic vita: non quam diu, sed quam bene acta sit, refert''. *Dal male non può nascere il bene, come un fico non nasce da un olivo: il frutto corrisponde al seme. (87, 25)<ref name=diz/> *Devi sapere che Ulisse non affrontò tante peripezie nella navigazione perché era perseguitato da Nettuno: egli soffriva di mal di mare. Proprio come lui, dovunque dovrò andare per mare, vi giungerò dopo vent'anni. [...] <br>Una leggera febbretta può sfuggire all'attenzione, ma, se aumenta e diventa un'autentica febbre che brucia, anche l'uomo più resistente e più avvezzo alle sofferenze è costretto a confessare l'infermità. [...] <br>Il contrario avviene nelle infermità che colpiscono l'animo: quanto più uno sta male, tanto meno se ne accorge. Non te ne devi meravigliare, carissimo Lucilio. Infatti, chi è appena assopito, anche durante il sonno percepisce le immagini dei sogni; e talvolta, dormendo, si rende conto di dormire. Ma un sonno pesante estingue anche i sogno e sommerge l'anima in una completa incoscienza. Perché nessuno confessa i suoi vizi? Perché è ancora sotto il loro dominio. Può raccontare i propri sogni solo chi ne è guarito. Perciò, svegliamoci, per poter prendere coscienza dei nostri errori. Solo la filosofia riuscirà a destarci, e a scuoterci dal pesante sonno: consacrati tutto a lei. Tu sei degno di lei ed ella è degna di te: abbracciatevi. (lettera 53; 1975) *Di [[tempo]] non ne abbiamo poco, ne sprechiamo tanto. L'uomo grande non permette che gli si porti via neanche un minuto del tempo che gli appartiene. *Dice [[Ecatone di Rodi|Ecatone]]: «Ti rivelerò un filtro amoroso, senza unguenti, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama». [...] <br>Certo qualcosa di simile all'amicizia è nell'[[amore]], che si potrebbe chiamare una folle amicizia. (lettera 9; 1975) *Dicono che [[Cratete di Tebe|Cratete]], discepolo di quello Stilbone, da me menzionato nella precedente lettera, avendo visto un giovincello passeggiare in un luogo isolato, gli domandò che facesse lì solo. «Parlo con me» fu la risposta. E di rimando Cratete: «Sta' bene attento, te ne prego; tu parli con un cattivo soggetto». [...] <br>Chi è privo della saggezza non deve essere lasciato in balia di se stesso [...]. (lettera 10; 1975) *Diverrò povero? Sarò con la maggioranza degli uomini. Andrò in esilio? Penserò di essere nato là, dove mi manderanno. Sarò messo in catene? E allora? Sono forse ora veramente libero? La natura mi ha già legato a questo grave peso del corpo. Morirò? Porrò cosi fine – dirai tu – alla possibilità di ammalarmi, di esser messo in catene, di morire. [...] Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce. Abbiamo perduto l'infanzia, poi la fanciullezza, poi la giovinezza. Tutto il tempo trascorso fino a ieri è ormai perduto; anche questo giorno che stiamo vivendo lo dividiamo con la morte. Come la [[clessidra]] non è vuotata dall'ultima goccia d'acqua, ma da tutta quella defluita prima, così l'ora estrema, che mette fine alla nostra vita, non provoca da sola la morte, ma da sola la compie; noi vi giungiamo in quel momento, da tempo, però, vi siamo diretti. [...] «Non viene una sola volta la morte; quella che ci rapisce è solo l'ultima morte». [...] questa morte che tanto temiamo è l'ultima, non la sola. [...] la follia umana, è così grande, che alcuni sono spinti alla morte proprio dal timore della morte. [...] Ci chiediamo: «Fino a quando sempre le stesse cose? Svegliarsi e andare a dormire, mangiare ed aver fame, aver freddo e soffrire il caldo? Nessuna cosa finisce, ma tutte sono collegate in uno stesso giro: si fuggono e si inseguono. Il giorno è cacciato dalla notte, la notte dal giorno; l'estate ha fine con l'autunno, questo è incalzato dall'inverno, che a sua volta è chiuso dalla primavera: così tutto passa per tornare. Non faccio né vedo mai niente di nuovo. Ad un certo punto, di tutto questo si prova la nausea». Per molti la vita non è una cosa penosa, ma inutile. (lettera 24; 1975) *È grande chi sa essere povero nella ricchezza. (20, 10) :''Magnus ille, qui in divitiis pauper est''. *È meglio imparare delle cose inutili che non imparare niente. (88, 45) :''Satius est supervacua scire quam nihil''. *È povero non chi possiede poco, ma chi brama avere di più. (lettera 2; 1975) *Fa' ancora il nome di [[Tito Livio]]: ha, infatti, scritto anche dei dialoghi che si possono annoverare tra le opere di filosofia così come tra quelle di storia, e dei libri di argomento espressamente filosofico: cedo il passo anche a lui. (100, 9; 2000) *Giurare sulle parole del maestro. (12, 10) :''Jurare in verba magistri''. *Gran parte del progresso sta nella volontà di progredire. (71, 36) :''Magna pars est profectus velle proficere''. *Guidano i fati chi li segue di buona voglia, trascinano gli altri. (107, 11) :''Ducunt volentem fata, nolentem trahunt''. *I mali che fuggi sono in te. (104, 20) *I vizi: è più facile sradicarli che tenerli a freno. (85, 10) :''Facilius sustuleris illa (vitia) quam rexeris''. *Il destino guida chi lo segue di sua volontà, chi si ribella, lo trascina. *Il [[lavoro]] caccia i vizi derivanti dall'ozio. (56, 9) *Il sopprimere i desideri è anche un utile rimedio contro la paura. (5, 7)<ref name=diz/> *In mezzo agli stessi piaceri nascono le cause del dolore. (91, 5) *In verità non è [[povertà]], se è lieta; povero è non chi possiede poco, ma chi desidera di più. (2, 6; 2000) *Io sono troppo grande e troppo superiore è il destino per cui sono nato, perché io possa rimanere schiavo del mio corpo. (65, 21)<ref name=diz/> *L'amore non può coesistere col timore. (47, 18) :''Non potest amor cum timore misceri''. *L'assalto del male è di breve durata; simile ad un temporale, passa, di solito, dopo un'ora. Chi, infatti, potrebbe sopportare a lungo quest'agonia? Ormai ho provato tutti i malanni e tutti i pericoli, ma nessuno per me è più penoso. E perché no? In ogni altro caso si è ammalati; in questo ci si sente morire. Perciò i medici chiamano questo male "meditazione della morte": talvolta, infatti, tale mancanza di respiro provoca la soffocazione. Pensi che ti scriva queste cose per la gioia di essere sfuggito al pericolo? Se mi rallegrassi di questa cessazione del male, come se avessi riacquistato la perfetta salute, sarei ridicolo come chi credesse di aver vinto la causa solo perché è riuscito a rinviare il processo. (54, 1-4) *L'infelicità non consiste nel fare una cosa per ordine altri, ma nel farla contro la propria volontà. (lettera 61; 1975) *L'inizio della salvezza è la conoscenza del peccato. (28, 9) *L'ubriachezza eccita e porta alla luce tutti i vizi, togliendo quel senso di pudore che costituisce un freno agli istinti cattivi. (83, 19)<ref name=diz/> *L'uomo è un animale che ragiona. (41, 8) *La fortuna aiuta gli audaci, il pigro si ostacola da solo. :''Audentis fortuna iuvat, piger ipse sibi obstat''. *La [[verità]] è sempre la stessa in ogni sua parte. (79, 16) :''Veritas in omnem sui partem semper eadem est''. *La via è lunga se si va per regole, è breve ed efficace se si va per esempi. :''[L]ongum iter est per praecepta, breve et efficax per exempla''. (libro 1, epistola VI, 14) *La vita è lunga se è piena. (93, 2) :''Longa est vita, si plena est''. *La vita, senza una meta, è vagabondaggio. (95, 46) :''Vita sine proposito vaga est''. *Le idee migliori sono proprietà comune. (12, 11) :''Quae optima sunt, esse communia''. *Lunga è la via dell'insegnare per mezzo della teoria, breve ed efficace per mezzo dell'esempio. (6, 5) :''Longum iterest per praecepta, breve et efficax per exempla'' *Molti imparano non per la vita ma per la scuola. (106, 12) :''Non vitae sed scholae discimus''. *Nasciamo diversi, moriamo uguali. (XCI, 16) :''Impares nascimur, pares morimur.'' *Negli uomini tale è il modo di parlare quale quello di vivere. (114, 1) :''Talis hominibus fuit oratio qualis vita.'' *Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. (lettera 71, 3; 1975, pp. 458-459) :''Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est''. *Nessuna conoscenza, se pur eccellente e salutare, mi darà gioia se la apprenderò per me solo. Se mi si concedesse la sapienza con questa limitazione, di tenerla chiusa in me, rinunciando a diffonderla, la rifiuterei. *Nessuno è obbligato a correre sulla via del successo. (22, 4) :''Nulli necesse est felicitatem cursu sequi.'' *Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà. :''Nemo sapientiam paupertate damnavit.'' *Niente di più lungo di quel passaggio sotterraneo, niente di più fioco di quelle fiaccole, che servono non per vedere tra le tenebre, ma per vedere le tenebre stesse. (lettera 57; 1975) *Noi, assai dissennati, crediamo che essa {{NDR|la morte}}, sia uno scoglio, mentre è un porto, delle volte da cercare, ma mai da rifuggire, nel quale se qualcuno è spinto nei primi anni {{NDR|di vita}}, non deve lamentarsi più di chi ha navigato velocemente. (70) :''Scopulum esse illum putamus dementissimi: portus est, aliquando petendus, numquam recusandus, in quem si quis intra primos annos delatus est, non magis queri debet quam qui cito navigavit.'' *Non è perché le cose sono [[difficoltà|difficili]] che non [[osare|osiamo]], ma è perché non osiamo che sono difficili. (CIV, 26) :''Non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus difficilia sunt.'' *Non giova né si assimila il cibo vomitato subito dopo il pasto. [...] Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne. [...] Leggi sempre, perciò autori di valore riconosciuto e se di tanto in tanto ti viene in mente di passare ad altri, ritorna poi ai primi. Procurati ogni giorno un aiuto contro la povertà, contro la morte e, anche, contro le altre calamità; e quando avrai fatto passare tante cose, estrai un concetto da assimilare in quel giorno. (I, 2) :''Non prodest cibus nec corpori accedit qui statim sumptus emittitur [...] Distringit librorum multitudo; itaque cum legere non possis quantum habueris, satis est habere quantum legas. [...] Probatos itaque semper lege, et si quando ad alios deverti libuerit, ad priores redi. Aliquid cotidie adversus paupertatem, aliquid adversus mortem auxili compara, nec minus adversus ceteras pestes; et cum multa percurreris, unum excerpe quod illo die concoquas.'' *Non si soffre, in effetti, per la mancanza di questi beni, ma per il pensiero della loro mancanza. Chi ha il possesso di sé non ha perso niente: ma quanti hanno la fortuna di possedere se stessi? (lettera 42; 1975) *[...] non [[speranza|sperare]] senza [[disperazione]] e non disperare senza speranza. (104, 12; 2000, p. 955) *Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte. (30, 17) :''Non mortem timemus, sed cogitationem mortis''. *Noterai che nessun animale tiene in poco conto il suo corpo o si disinteressa di esso. Anche quelli più stupidi e sciocchi, per quanto siano tardi in tutto il resto, sono ben svegli quando si tratta della loro vita. (121, 24<ref>Citato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 329-330. ISBN 88-85944-12-4</ref>) *Occorre che la [[legge]] sia breve, perché più facilmente i mal pratici la ricordino. (94, 38) :''Legem brevem esse oportet, quo facilius ab imperitis teneatur''. *Ogni [[piacere]] ha il suo momento culminante quando sta per finire. (12, 5) *Pensa che a noi accade la stessa cosa: la vita conduce alcuni molto rapidamente alla meta cui, anche indugiando, dovevano giungere, altri li consuma e li tormenta. La [[vita]] non sempre va conservata: il bene, infatti, non consiste nel vivere, ma nel vivere bene. Perciò, il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza. (libro VIII, 70) *Perché, ti domando, alimenti ed eserciti le forze fisiche? La natura le ha concesse in misura maggiore agli animali domestici e alle fiere. Perché curi tanto il tuo aspetto esteriore? Per quanto tu ti dia da fare, sarai vinto in bellezza dai muti animali. (124, 22; 2000) *Perciò gli uomini si immergono nelle passioni e, una volta che ne hanno fatto un'abitudine, non possono più farne a meno; e sono veramente infelici, poiché giungono a sentire come necessarie le cose prima superflue. Non godono dei piaceri, ma ne rimangono schiavi e, quella che è la peggiore disgrazia, amano anche il proprio male. Si raggiunge il colmo dell'infelicità quando le cose turpi non solo sono gradite, ma procurano un intimo compiacimento; e non c'è rimedio quando quelli che erano sentiti come vizi diventano abitudine quotidiana. (lettera 39; 1975) *Perciò non devi attribuire a Epicuro quei pensieri che t'ho inviato: sono di dominio pubblico, e soprattutto della nostra scuola. [...]<br> Dovunque volgi lo sguardo, ti si presentano massime che potrebbero considerarsi notevoli se non si leggessero insieme con altre dello stesso valore. Perciò abbandona la speranza di poter gustare superficialmente l'ingegno dei sommi uomini; tu devi studiarlo e considerarlo nella sua unità. Ogni suo aspetto ne richiama sempre un altro, ciascuna parte, connettendosi con l'altra, dà completezza all'opera dell'ingegno umano. Niente può essere tolto senza rompere l'unità del pensiero. Non dico che non si possano considerare le singole membra, purché non si prescinda dall'intero organismo. [...]<br>Ma per un uomo di matura esperienza è disdicevole cercare fiorellini, sostenersi con poche [[massime]] ben note e affidarsi alla memoria. È ormai tempo che uno poggi su se stesso, che esprima questi pensieri con parole sue e non a memoria. Ed è specialmente disdicevole per un vecchio o per uno che si affaccia alla vecchiaia una cultura basata su raccolte di esempi scolastici. «Questo l'ha detto Zenone». E tu che dici? «Questo l'ha detto Cleante.» E tu? Fino a quando ti muoverai sotto la guida di un altro? Prendi tu il comando ed esprimi anche qualcosa di tuo, che altri mandino a memoria. [...] <br>Hanno esercitato la memoria sul pensiero altrui, ma altro è ricordare, altro è sapere. Ricordare è custodire ciò che è stato affidato alla memoria, mentre sapere significa far proprie le nozioni apprese e non star sempre attaccato al modello, con lo sguardo sempre rivolto al maestro. «Questo l'ha detto Zenone, questo Cleante.» Ci sia qualche differenza fra te e il tuo libro. Fino a quando penserai ad imparare? È tempo anche di insegnare. Che ragione c'è che io senta dire da te quello che posso leggere in un libro? [...]<br>La verità è accessibile a tutti, non è dominio riservato di nessuno, e il campo che essa lascia ai posteri è ancora vasto. (lettera 33; 1975) *Poiché ho cominciato a raccontarti come da giovane mi sono accostato alla filosofia con uno slancio maggiore di quello con cui continuo a coltivarla da vecchio, non mi vergognerò di confessare quale amore mi abbia ispirato [[Pitagora]]. [[Sozione di Alessandria|Sozione]] spiegava perché Pitagora si era astenuto dal mangiare carne di animali e perché in seguito se ne era astenuto [[Quinto Sestio|Sestio]]. Le loro motivazioni erano diverse, ma entrambe nobili.<br />Sestio riteneva che l'uomo avesse abbastanza per nutrirsi anche senza spargere sangue, e che divenisse un'abitudine alla crudeltà lo squarciare gli animali per il piacere della gola. Aggiungeva poi che bisogna limitare gli incentivi alla dissolutezza; concludeva che gli alimenti di varia qualità sono contrari alla salute e dannosi al nostro corpo.<br />Pitagora, invece, sosteneva che esiste una parentela fra tutti gli esseri e che c'è una relazione fra le anime che trasmigrano da una forma di vita all'altra. Nessuna anima, a suo parere, muore, né cessa di agire, se non per l'attimo in cui si trasferisce in un altro corpo. (108, 17-18; 2000) *Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono. (15, 10) :''Cum aspexeris, quot te antecedant, cogita, quot sequantur.'' *Quando insegnano, gli uomini imparano. (VII, 8) :''Homines, dum docent, discunt.'' *Questo è l'unico motivo per cui non possiamo lagnarci della vita: essa non trattiene nessuno. (70, 15) :''Hoc est unum, cur de vita non possimus queri: neminem tenet''. *Sbaglia chi cerca un [[amico]] nell'atrio e lo mette alla prova nel banchetto.<ref>Citato in Paola Mastellaro, ''Il libro delle citazioni latine e greche'', Mondadori, Milano, 2012, p. 18. ISBN 978-88-04-47133-2.</ref> (CXIX, 119) :''Errat autem qui amicum in atrio quaerit, in convivio probat''. *Se mi arrenderò al piacere, dovrò arrendermi anche al dolore, alla fatica, alla povertà; anche l'ambizione e l'ira vorranno le mie energie, anzi sarò straziato fra tante passioni. Aspiro alla libertà; questo è il premio a cui sono rivolte tutte le mie fatiche. Mi chiedi che cosa sia la libertà? È indipendenza da ogni cosa, da qualunque circostanza esterna, da qualunque necessità. (lettera 51; 1975) *Se voglio trastullarmi con qualche buffone, non devo cercarlo lontano: rido di me. (lettera 50; 1975) *Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente. (101, 9) *Smetterai di [[timore|temere]] se avrai smesso di [[speranza|sperare]]. (V, 7) :''Desines timere si sperare desieris.'' *"Sono schiavi." No, sono uomini. "Sono schiavi". No, vivono nella tua stessa casa. "Sono schiavi". No, umili amici. "Sono schiavi." No, compagni di schiavitù, se pensi che la sorte ha uguale potere su noi e su loro. (Epistola 47,1) *Sono più le cose che ci spaventano che quelle che fanno effettivamente male, e siamo travagliati più per le apparenze che per i fatti reali. (13, 4)<ref name=diz/> *Ti dirò che cosa oggi mi è piaciuto in [[Ecatone di Rodi|Ecatone]]. «Mi chiedi» egli scrive «quale è stato il mio progresso? Ho cominciato ad essere amico di me stesso.» Grande è stato il suo progresso: non rimarrà più solo. Sappi che tutti possono avere quest'amico. (lettera 6; 1975) *Ti prego, Lucilio carissimo, fa' la sola cosa che può renderti felice: distruggi e calpesta questi beni splendidi solo esteriormente, che uno ti promette o che speri da un altro; aspira al vero bene e godi del tuo. Ma che cosa è "il tuo"? Te stesso e la parte migliore di te. Anche il corpo, povera cosa, benché non se ne possa fare a meno, stimalo necessario più che importante; ci procura piaceri vani, di breve durata, di cui necessariamente ci pentiamo e che, se non li frena una grande moderazione, hanno un esito opposto. Questo dico: il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura; ma è difficile tenere una giusta misura in quello che si crede un bene: solo il desiderio, anche intenso, del vero bene è senza pericoli. Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino. (23, 6-7) *Tutta l'[[arte]] è imitazione della [[natura]]. (65, 3) :''Omnis ars naturae imitatio est''. *Tuttavia, questa è in sostanza la mia [[Regole dai libri|regola]]: comportati con chi ti è inferiore come vorresti che si comportasse con te chi ti è superiore. (47, 11; 2000) {{NDR|[[etica della reciprocità]]}} *Un grande pilota sa navigare anche con la [[vela (sistema di propulsione)|vela]] rotta. (30, 3) *Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti. (33, 5) :''Non est formosa, cuius crus laudatur aut brachium, sed illa, cuius universa facies admirationem partibus singulis abstulit''. *Vivere vuol dir combattere. (XCVI, 5). :''Vivere'' [mi Lucili] ''militare est''. ==''Hercules furens''== ===[[Incipit]]=== <poem>O gran re dell'Olimpo, arbitro sommo Dell'universo mondo, oh segna alfine Ai tormentosi affanni alcuna meta, Alla sciagura un termine.</poem> ===Citazioni=== *[...] ''il [[delitto]] | cui coronò il successo e la fortuna, virtù si chiama'' [...]. ('''Anfitrione:''' atto I, p. 19) *''A sublime virtù sol raramente | perdona iniqua la Fortuna: a lungo | nessuno può così frequenti rischi | sfidar sicuro: quei che il [[caso]] tante | volte dimenticò, còlto n'è una.'' ('''Megara:''' atto I, p. 23) *[...] ''chi sua [[stirpe]] vanta | loda il non suo.'' ('''Lico:''' atto I, p. 24) *''La prima | arte del [[regno]] è di saper durare | pur contro l'odio.'' ('''Lico:''' atto I, p. 24) *''Non san misura l'armi; facilmente | né moderar si può né ritenere | d'alzata spada l'ira; il sangue piace, | piace alla guerra.'' ('''Lico:''' atto I, p. 27) *''D'ogni [[guerra]], | non il motivo, l'esito si chiede.'' ('''Lico:''' atto I, p. 27) *'''Lico:''' – ''Ti forzerò.''<br>'''Megara:''' ''– Chi sa morir non forzi.'' (atto I, p. 28) ==''Questioni naturali''== *Oh che cosa spregevole è l'uomo, se non si sarà innalzato al di sopra delle cose umane! (I, prefazione, 5, p. 512) *Se volete non aver paura di nulla, pensate che tutto è da temere. ([[s:la:Quaestiones Naturales/Liber VI#Si uultis nihil timere, cogitate omnia esse metuenda|VI, 2, 3]], p. 616) *È naturale ammirare le cose nuove più che quelle grandi. (VII, 1, 4, p. 638) ==[[Incipit]] di alcune opere== [[File:Seneca-Cordoba.jpg|thumb|Seneca, scultura di Amadeo Ruiz Olmos]] ===''Apokolokyntosis''=== Voglio consegnare alla storia quel che è successo in cielo il giorno prima delle idi di ottobre, inizio di un anno straordinario, di un'età felicissima. Non ci sarà posto né per il rancore, né per l'adulazione. Quello che sto per raccontare è tale e quale a come è accaduto. Nell'ipotesi che qualcuno venisse a chiedermi la fonte di tali avvenimenti, è bene mettere subito in chiaro questo: se la cosa non mi andrà a genio, non risponderò. D'altronde, chi mi potrebbe forzare? So di essere diventato padrone di me stesso, il giorno in cui se ne andò finalmente all'altro mondo quello che aveva dimostrato la verità del proverbio: «conviene nascere re o scemi». ===''De constantia sapientis''=== Io non esito a dire, mio caro Sereno, che tra gli [[Stoicismo|Stoici]] e i filosofi delle altre scuole passa la stessa differenza che tra gli uomini e le donne: i quali e le quali contribuiscono in egual misura alla vita della società, ma gli uni sono fatti per comandare, le altre per obbedire.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ===''De otio''=== Tutti sono d'accordo nel ritenere che, vivendo in società, è difficile essere immuni dai vizi, e allora, se non abbiamo altro mezzo per salvarci da essi, isoliamoci: già questo solo fatto ci renderà migliori. D'altronde chi c'impedisce, pur vivendo appartati, di avvicinare uomini virtuosi e ricavarne un esempio su cui modellare la nostra esistenza? E ciò non è possibile se non in una vita tranquilla, lontana dalle pubbliche faccende: solo così potremo mantenere fermi i nostri propositi, non avendo accanto nessuno che, sollecitato dalla grande massa che gli sta intorno, possa distoglierci dalla nostra decisione, ancora instabile, all'inizio, e perciò facile a sgretolarsi. Allora sì la nostra vita potrà procedere uniforme e costante, perché non turbata dalle idee più diverse e contrastanti. Pergiunta, come se già non bastassero i numerosi mali che ci affliggono, passiamo da un vizio all'altro, e questo è il guaio peggiore: restassimo almeno attaccati a un vizio solo, quello che ci è più familiare e che abbiamo ormai sperimentato! Così a questo inconveniente si aggiunge pure il tormento che ci rode nel constatare come le nostre scelte, oltre che cattive, siano anche incostanti. Siamo sballottati di qua e di là come dai flutti o dal vento, ed ora ci attacchiamo ad una cosa, ora ad un'altra, lasciamo ciò che avevamo cercato e ricerchiamo ciò che avevamo lasciato, in un altalenante avvicendarsi di desideri e pentimenti. Questo perché dipendiamo sempre dalle opinioni degli altri, ci sembra migliore ciò che ha un gran numero di aspiranti e di elogiatori e non ciò che va lodato e ricercato per il suo intrinseco valore, così come una strada la giudichiamo buona o cattiva non di per se stessa ma dalla quantità delle impronte e dal fatto che fra di queste non ce ne sia nessuna che torni indietro. ==Citazioni su Lucio Anneo Seneca== *A vedere gli sforzi che Seneca fa per prepararsi alla morte, a vederlo sudare dallo sforzo per corroborarsi e star forte e dibattersi per tanto tempo su quella pertica, avrei scemato la reputazione di lui se non l'avesse conservata morendo veramente da forte. Il suo agitarsi così ardente, così frequente, mostra che era ardente e impetuoso lui stesso. [...] E in ogni modo mostra che era incalzato dal suo avversario. Lo stile di [[Plutarco]], di quanto è più sdegnoso e più sostenuto, è, secondo me, di altrettanto più virile e persuasivo: crederei facilmente che la sua anima avesse gli impulsi più sicuri e più regolati. L'uno, più vivace, ci stimola e ci sveglia di soprassalto, tocca più lo spirito. L'altro, più calmo, ci istruisce, ci fortifica e conforta costantemente, tocca più l'intelletto. Quello là rapisce la nostra mente, questo la conquista. ([[Michel de Montaigne]]) *Non si concepisce veramente come l'arte {{NDR|delle tragedie}} di Seneca potesse esser presa come esempio di morale, quando egli colla fredda impassibilità di uno stoico fa l'apologia del suicidio, descrive amori senza pudore, desiderî senza freno, vendette orribili; quando rappresenta un mondo di passioni straordinarie ed esagerate, virtù sfrenate, audacie gigantesche, il dolore che bestemmia, la vendetta atroce, l'orgoglio immane. Ma tutto ciò è ricoperto da un manto di sentenze così gravi, di detti così profondi; ma i suoi personaggi declamano così bene degli squarci di filosofia, che, perdonandosi a lui e trascurando ciò che nelle sue tragedie v'era per efficacia dei suoi tempi, furono potute prendere come modello di gravità tragica e di moralità. ([[Pietro Bilancini]]) *Questo «filosofo», professore di morale, di virtù, di disinteresse, non pratica né la morale, né la virtù, né il disinteresse. Si è arricchito con prestiti di danaro «a tassi usurari». Le sue operazioni finanziarie in Britannia sono di una rapacità tale che sono state una delle cause della ribellione dell'isola. ([[Georges Roux]]) *Raffinatezza di pensieri; falsità di concetti; abbondanza di antitesi; verbosità di locuzione, arguziette di sentimenti, questo è il capitale del maestro e consigliere di Nerone. ([[Francesco Lomonaco]]) *Seneca è il soggetto più notevole di questo tempo. Nel brio e nell'agilità della forma non ha chi gli somigli, fuori da Ovidio: ma Seneca ebbe ad un tempo un sentimento vivo di queste sue qualità; e tanta n'era la forza, che ad ogni occasione che gli si fosse offerta, non {{sic|sapea}} tenersi dal darne mostra, né gli balenava concettino in mente ch'ei {{sic|nol}} cogliesse. Tuttavia solo di rado può dirsi ch'egli abbia fatto un uso biasimevole delie sue grandi doti e dell'alta sua condizione; e se la sua vita mostra sovente una sapienza abbassata al grado di prudenza, la sua morte per altro ha l'impronta d'una rinunzia deliberata ai beni di questa vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Lucio Anneo Seneca, ''Apokolokyntosis. La deificazione della zucca. Testo originale a fronte'', curato da Gabriella Focardi, Giunti Editore, 1995. ISBN 8809207106 *Lucio Anneo Seneca, ''Dialoghi morali'', traduzione di Gavino Manca, Einaudi, Torino, 1995. *Lucio Anneo Seneca, ''I benefici'', a cura di Salvatore Guglielmino, Zanichelli, Bologna, 1967. *Lucio Anneo Seneca, ''[https://archive.org/details/lercolefurioso L'Ercole furioso]'', versione poetica e note di critica testuale di Federico Ageno, Libreria editrice A. Draghi, Padova, 1925. *Lucio Anneo Seneca, ''L'ozio e La serenità'', cura e versione di Mario Scaffidi Abbate, Newton, 1993. ISBN 8879830082: **''De otio''. **''De tranquillitate animi''. *Lucio Anneo Seneca, ''La brevità della vita'' (''De brevitate vitae''), introduzione, traduzione e note di Alfonso Traina, BUR, Milano, 1993<sup>23</sup>. ISBN 9788817169400 *Lucio Anneo Seneca, ''La tranquillità dell'animo'', traduzione di Caterina Lazzarini, BUR, 1997. ISBN 9788817071406 *Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'' (''Epistulae morales ad Lucilium''), introduzione di Luca Canali, traduzione e note di Giuseppe Monti, cronologia a cura di Ettore Barelli, BUR, 1974. ISBN 8817120135 *Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'', traduzione di Monica Natali, in ''Tutte le opere'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5 *Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'' (''Epistulae morales ad Lucilium''), traduzione di Caterina Barone, Garzanti, 2010. *Lucio Anneo Seneca, ''Tutte le opere: dialoghi, trattati, lettere e opere in poesia'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5: **''L'ira'' (''De ira''), traduzione di Aldo Marastoni. **''La provvidenza'' (''De providentia''), traduzione di Aldo Marastoni. **''La tranquilllità dell'animo'' (''De tranquillitate animi''), traduzione di Aldo Marastoni. **''Questoni naturali'' (''Naturales quaestiones''). ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|De ira||(39-40)}} {{Pedia|De brevitate vitae||(49)}} {{Pedia|De tranquillitate animi||(50)}} {{Pedia|Apokolokyntosis||(54)}} {{Pedia|De constantia sapientis||(56)}} {{Pedia|De otio||(62)}} {{Pedia|De providentia||(64 ca.)}} {{Pedia|Epistulae morales ad Lucilium||(65)}} {{DEFAULTSORT:Seneca, Lucio Anneo}} [[Categoria:Aforisti romani]] [[Categoria:Drammaturghi romani]] [[Categoria:Epistolografi]] [[Categoria:Filosofi romani]] [[Categoria:Politici romani]] [[Categoria:Scrittori romani]] [[Categoria:Sostenitori del vegetarianismo]] [[Categoria:Stoici]] 6j01r6ahqsk9a13r52xrhm530228avw 1221785 1221784 2022-08-09T14:56:42Z Gaux 18878 /* Citazioni su Lucio Anneo Seneca */ wlink wikitext text/x-wiki [[Immagine:Duble herma of Socrates and Seneca Antikensammlung Berlin 07.jpg|thumb|Busto di Seneca (''Antikensammlung'' di Berlino, da un'erma di Seneca e Socrate)]] '''Lucio Anneo Seneca''' (4 a.C. – 65), autore, filosofo, politico romano. ==Citazioni di Lucio Anneo Seneca== *Chi diventa peggiore è dannoso non solo a sé, ma anche a tutti coloro ai quali avrebbe potuto giovare, se fosse diventato migliore.<ref>Da ''De otio''.</ref> *Chi domanda [[timore|timorosamente]], insegna a rifiutare.<ref>Da ''Fedra'', v. 593.</ref> *Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore.<ref>Da ''Medea'', III, 500-501.</ref> :''Cui prodest scelus, | Is fecit''. *Ed insieme morirono quei due elementi che era nefando fossero divisi: né infatti [[Marco Porcio Catone|Catone]] visse dopo la morte della libertà né la libertà dopo la morte di Catone.<ref>Da ''De constantia sapientis'', traduzione di G. Viansino.</ref> *Il misero è cosa sacra.<ref>Da ''Epigr.'' IV, 9, in "Opera omnia", ed Ruhkopf, Aug. Taur., 1829, vol. IV, p. 402.</ref> :''Res est sacra miser''. *Innanzi tutto è più facile respingere il [[male]] che governarlo, non accoglierlo che moderarlo una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare né rimpicciolire.<ref>Da ''I dialoghi''.</ref> *La [[felicità]] è sempre instabile e incerta.<ref>Da ''Controv.'', p. 70, ed. Bip.</ref> :''Omnis instabilis et incerta felicitas est''. *La [[fortuna]] può togliere le ricchezze, non l'animo.<ref>Da ''Medea'', II, 1, 176.</ref> :''Fortuna opes auferre, non animum, potest''. *Non deviare dalla natura ed il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.<ref>Citato in Claudio Malagoli, ''Etica dell'alimentazione: prodotti tipici e biologici, Ogm e nutraceutici, commercio equo e solidale'', Aracne, 2006, p. 173.</ref> *Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo e alla sua giornata, e che si renda conto com'egli muoia giorno per giorno? In questo c'inganniamo, nel vedere la morte avanti a noi, come un avvenimento futuro, mentre gran parte di essa, è già alle nostre spalle. Ogni ora del nostro passato appartiene al dominio della morte.<ref>{{Cita web|url=http://rcslibri.corriere.it/bur/classicibur/popup/seneca.htm|titolo=Seneca - LETTERE A LUCILIO|sito=rcslibri.corriere.it}}</ref> *Sacra è la voce del popolo.<ref>Da ''Rhetorum controversiae'' I, 1, 10.</ref> *Se vuoi credere a coloro che penetrano più profondamente la [[verità]], tutta la vita è un supplizio. Gettàti in questo mare profondo e tempestoso, agitato da alterne maree, e che ora ci solleva con improvvise impennate, ora ci precipita giù con danni maggiori dei presenti vantaggi e senza sosta ci sballotta, non stiamo mai fermi in un luogo stabile, siamo sospesi e fluttuiamo e urtiamo l'uno contro l'altro, e talvolta facciamo naufragio, sempre lo temiamo; per chi naviga in questo mare così tempestoso ed esposto a tutti i fortunali, non vi è altro porto che la morte.<ref>Da ''Consolatio ad Polybium'', 9.</ref> *Una grande [[fortuna]] è una grande schiavitù.<ref>Da ''Ad Polybium consolatio'', XXVI.</ref> :''Magna servitus est magna fortuna''. *Una mano lava l'altra.<ref>Da ''Apokolokyntosis'', IX, 6. Citato in Paola Mastellaro, ''Il libro delle citazioni latine e greche'', Mondadori, Milano, 2012, p. 13. ISBN 978-88-04-47133-2.</ref> :''Manus manum lavat''. ===Attribuite=== *A me bastano poche persone, anzi anche una sola o addirittura nessuna.<ref>Da ''Lettere a Lucilio'', I, 7; 2010.</ref> :Citazione di un altro autore, che lo stesso Seneca indica come incerto. *Il linguaggio è lo specchio dell'anima: qual è [''sic''] la vita, tale il parlare.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 364).</ref> :''Imago animi sermo est: qualis vita, talis oratio''. *L'affetto per un [[cane]] dona all'uomo grande forza.<ref>Citato in Renaldo Fischer, ''Storia di un cane e del padrone a cui insegnò la libertà'', Corbaccio, Milano, 1997, trad. Laura Pignatti, p. 57. ISBN 88-7972-205-0</ref> *{{NDR|riferendosi a [[Nerone]]}} Per quanto tu ne uccida molti, nondimeno non puoi uccidere il tuo successore.<ref>Citato in Dione Cassio, ''Istorie'', LXI, 18.</ref> :''Licet, quamplurimos occidas, tamen non potes successorem tuum occidere''. ===Citato in Concetto Marchesi, ''La dottrina morale''=== *Dove ci porta la [[morte]]? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l'esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l'effetto è uno solo: non essere. *La vera felicità è non aver bisogno di felicità. *Nessuno è infelice se non per colpa sua. *Un tale ordine non può appartenere a una materia che si agiti casualmente. Un incontro di elementi senza piano e senza disegno non avrebbe questo equilibrio, né una così saggia disposizione. L'universo non può essere senza Dio. ==''De beneficiis''== ===[[Incipit]]=== ====Originale==== ''Inter multos ac varios errores temere inconsulteque viventium nihil propemodum, vir optime Liberalis, discerni haec duo dixerim, quod beneficia nec dare scimus nec accipere.'' ====Salvatore Guglielmino==== Molti e differenti sono gli errori di coloro che vivono con leggerezza e senza alcun discernimento, ma direi, o mio ottimo Liberale, che ce ne sono due fra cui non si può fare alcuna differenza: cioè il non saper dare e il non saper accettare i benefici. ====[[Benedetto Varchi]]==== Fra i molti et varii errori di coloro, che vivono a caso, et inconsideratamente, niuno è quasi, o ottimo Liberale, dirò più nocevole, che il non sapere né dare i benifizii, né ricevergli. {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''De benifizii'', traduzione di Benedetto Varchi, Firenze, 1554}} ===Citazioni=== *Merita di essere ingannato colui che, nell'atto stesso di dare, pensava già al contraccambio. (I, 1, 9) :''Dignus est decipi, qui de recipiendo cogitavit, cum daret.'' *[...] chi non ricambia un beneficio pecca di più; chi non lo concede, pecca prima. (I, 1, 13) :[...] ''qui beneficium non reddit, magis peccat; qui non dat, citius.'' *[...] la riconoscenza per il beneficio è tanto più grande quanto meno esso si è fatto attendere. (II, 5, 3) :[...] ''ita major est muneris gratia, quo minus diu pependit.'' *[...] non è un beneficio, dal momento che non posso ricordarmene senza arrossire. (II, 8, 2) :[...] ''beneficium non est, cujus sine rubore meminisse non possum.'' *Chi riceve il beneficio con animo grato è come se avesse pagato la prima rata del suo debito. (II, 22, 1) :''Qui grate beneficium accipit, primam eius pensionem solvit''. *Un beneficio fatto avventatamente è il più vergognoso genere di perdita [...]. (IV, 10, 3) :''Turpissimum genus damni est inconsulta donatio'' [...]. *Artista è anche colui che non dispone degli strumenti per esercitare la sua arte, un esperto cantante resta sempre tale anche se lo strepito della folla non lascia sentirne la voce. (IV, 11, 3) :''Artifex est etiam, cui ad exercenda artem instrumenta non suppetunt, nec minus canendi peritus, cuius vocem exaudiri fremitus obstrepentium non sinit.'' *Anche ad un ladro si rende giustizia [...] (IV, 28, 5) :''Jus et furi dicitur'' [...]. ==''De brevitate vitae''== *Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto. (I, 3; 1993, p. 41) :Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto. ::''Non exiguum temporis habemus, sed multum perdidimus.'' *Non afferrate né trattenete o ritardate la più veloce di tutte le cose, ma la lasciate andar via come inutile e ricuperabile. (VI, 4; 1993, p. 55) *[...] ci vuole tutta una vita per imparare a vivere, e, ciò che forse ti stupirà di più, ci vuole tutta una vita per imparare a morire. (VII, 3; 1993, p. 57) :Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire. ::''[...] vivere tota vita discendum est et, quod magis fortasse miraberis, tota vita discendum est mori.'' *Ognuno brucia la sua vita e soffre per il desiderio del futuro, per il disgusto del presente. Ma chi sfrutta per sé ogni ora, chi gestisce tutti i giorni come una vita, non desidera il domani né lo teme. Non c'è ora che possa apportare una nuova specie di piacere. Tutto è già noto, tutto goduto a sazietà. Del resto la sorte disponga come vorrà: la vita è già al sicuro. Le si può aggiungere, non togliere, e aggiungere come del cibo a uno già sazio e pieno, che non ne ha più la voglia ma ancora la capienza. Non c'è dunque motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo. Come credere che ha molto navigato chi la tempesta ha sorpreso all'uscita del porto menandolo qua e là in un turbine di venti opposti e facendolo girare in tondo entro lo stesso spazio. Non ha navigato molto, ma è stato sballottato molto. (VII, 8-10; 1993, pp. 59, 61) *Mi fa sempre meraviglia vedere alcuni chiedere tempo e chi ne è richiesto così arrendevole; l'uno e l'altro guarda allo scopo per cui si chiede il tempo, nessuno dei due al tempo in sé: lo si chiede come fosse niente, lo si dà come fosse niente. Si gioca con la cosa più preziosa di tutte. Non ne hanno coscienza, perché è immateriale, perché non cade sotto gli occhi, e perciò è valutata pochissimo, anzi non ha quasi prezzo. (VIII, 1; 1993, p. 61) *[...] vivi senza indugio. (IX, 1; 1993, p. 63) :Vivi adesso! ::''[...] protinus vive.'' *La vita si divide in tre tempi: passato, presente, futuro. Di essi il presente è breve, il futuro incerto, il passato sicuro. (X, 2; 1993, p. 65) :La vita è divisa in tre momenti: passato, presente, futuro. Di questi, il momento che stiamo vivendo è breve, quello che ancora dobbiamo vivere non è sicuro, quello che già abbiamo vissuto è certo. ::''In tria tempora vita dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est. Ex his quod agimus breve est, quod acturi sumus dubium, quod egimus certum.'' *Nessuno di loro ti costringerà a morire, tutti te lo insegneranno; nessuno di loro consumerà i tuoi anni, anzi ti aggiungerà i suoi; di nessuno di loro saranno pericolosi i discorsi, funesta l'amicizia, dispendioso l'ossequio. Otterrai da loro tutto ciò che vorrai; non saranno loro a impedirti di attingere quanto più puoi contenere. Che felicità, che bella vecchiaia attende chi si è fatto loro cliente! Avrà con chi discutere i più piccoli e i più grandi problemi, chi consultare ogni giorno su se stesso, da chi udire verità non umilianti, ricevere lodi non adulatorie, sul cui modello formarsi. (XV, 1-2; 1993, p. 83) *Molto dunque si estende la vita del [[Saggezza|saggio]], non è confinato negli stessi limiti degli altri: lui solo è libero dalle leggi dell'umanità, tutti i secoli ubbidiscono a lui come a dio. È passato del tempo: lo blocca col ricordo; urge: ne usa; sta per venire: lo pregusta. Gli fa lunga la vita la concentrazione di tutti i tempi. (XV, 5; 1993, p. 85) *Brevissima e ansiosissima è la vita di quelli che dimenticano il passato, non curano il presente, temono il futuro: giunti all'ultima ora, tardi comprendono, disgraziati, di essere stati tanto tempo occupati a non far nulla. (XVI, 1; 1993, p. 85) *Perdono il giorno in attesa della notte, la notte per timore del giorno. (XVI, 5; 1993, p. 87) :''Diem noctis exspectatione perdunt, noctem lucis metu.'' *Gli stessi loro piaceri sono ansiosi e senza pace per varie paure, e proprio al culmine dell'ebbrezza subentra il pensiero tormentoso: «Quanto durerà?». (XVII, 1; 1993, p. 87) *Tutti i beni più grandi sono fonte di ansia, e di nessuna fortuna è bene fidarsi meno che della più prospera: c'è bisogno di sempre nuovo successo per mantenere il successo, e si devono far voti proprio per i voti che si sono realizzati. Tutto ciò che avviene per caso è instabile; ciò che si è levato più in alto è più esposto alle cadute. Ora a nessuno fanno piacere le cose caduche: è dunque inevitabile che sia dolorosissima, e non solo brevissima, la vita di chi acquista con grande pena beni da possedere con pene maggiori. Con fatica ottengono quello che vogliono, con ansia mantengono quello che hanno ottenuto; non si fa intanto nessun conto del tempo che non tornerà mai più: nuove faccende subentrano alle vecchie, una speranza, un'ambizione ne risveglia un'altra. Non si cerca la fine delle sofferenze, ma se ne cambia la materia. (XVII, 4-5; 1993, p. 89) *Non mancheranno mai motivi lieti o tristi di preoccupazione; la vita si caccerà da una faccenda in un'altra: il tempo libero non sarà mai una realtà, sarà sempre un sogno. (XVII, 6; 1993, p. 91) *[...] il popolo affamato non sente ragioni, nulla di giusto lo placa, nessuna preghiera lo piega. (XVIII, 5; 1993, p. 93) :Un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl'importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere. ::''[...] nec rationem patitur nec aequitate mitigatur nec ulla prece flectitur populus esuriens.'' *Ci è stata data un vita abbastanza lunga e per il compimento di cose grandissime, se venisse spesa tutta bene; ma quando si perde tra il lusso e la trascuratezza, quando non la si spende per nessuna cosa utile, quando infine ci costringe la necessità suprema, ci accorgiamo che è già passata essa che non capivano che stesse passando. È così: non abbiamo ricevuto una vita breve, ma la rendiamo tale, e non siamo poveri di essa ma prodighi. Come ricchezze notevoli e regali, quando sono giunte ad un cattivo padrone, in un attimo si dissipano, ma, sebbene modeste, se sono state consegnate ad un buon amministratore, crescono con l'uso, così la nostra vita dura molto di più per chi la dispone bene. (I, 3-4) *I massimi ingegni d'ogni tempo potranno trovarsi d'accordo almeno su questo punto, eppure non finiranno mai di stupirsi per tale offuscamento degli intelletti umani: gli uomini non permettono ad alcuno di occupare i loro poderi e, se nasce una minima controversia sui confini, mettono mano alle pietre e alle armi. Tuttavia sopportano che altri si intromettano nella loro vita, anzi vi introducono essi stessi quelli che ne diventeranno i padroni. E mentre non si trova nessuno disposto a spartire il proprio denaro, a quanti ciascuno distribuisce la propria vita! Sono tirchi nell'amministrare il patrimonio, ma prodighi nel gettar via il proprio tempo, la sola cosa per cui l'essere avari farebbe onore. Mi piacerebbe chiedere a una persona anziana scelta a caso tra la folla: «Tu sei ormai vicino al termine della vita e hai cento anni sulle spalle, se non di più: prova a fare un po' di conti sul tuo passato. Calcola quanto del tuo tempo ti hanno sottratto creditori, amanti, superiori e collaboratori, quanto le liti in famiglia e le punizioni dei servi, quanto gli impegni mondani andando in giro per la città. Aggiungi le malattie che ti sei procurato da solo e il tempo rimasto inutilizzato, e ti accorgerai di avere molti meno anni di quanti ne conti di solito. Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso, e il tuo volto è rimasto impassibile e il tuo animo intrepido; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che te ne rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore, la sciocca allegria, un'avidità insaziabile, il frivolo conversare... Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.» Quale ne è dunque la causa? È che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l'ultima. Temete tutto come mortali, ma desiderate tutto come immortali. (III, 1-4) *Chi è troppo indaffarato non può svolgere bene nessuna attività, perché una mente impegnata in mille cose non può concepire nobili pensieri. *Fabiano, il mio maestro, si domandava se non fosse meglio non studiare per niente piuttosto che impegnarsi in studi nozionistici. *L'invidia si volge alle cose vicine, mentre quelle lontane sono guardate con animo schietto e sincero. La vita del saggio, dunque, spazia per ogni dove, è senza tempo, non è limitata, come quella degli altri mortali. *Nessuno ti renderà gli anni, nessuno ti restituirà a te stesso; andrà il tempo della vita per la via intrapresa e non tornerà indietro né arresterà il suo corso; non farà rumore, non darà segno della sua velocità: scorrerà in silenzio, non si allungherà per editto di Re o favore di popolo; correrà come è partito dal primo giorno, non farà mai fermate, mai soste. Che avverrà? tu sei affaccendato, la vita si affretta: e intanto sarà lì la morte, per la quale, tu voglia o no, devi aver tempo. *Noi viviamo come se dovessimo vivere sempre, non riflettiamo mai che siamo esseri fragili. *Volgi la mente da questa bassa aiuola a così eccelse meditazioni! Fallo adesso, finché il tuo sangue è caldo e sei ancora pieno di vigore, questo è il momento per guardare più in alto! ==''De ira''== *Se non vuoi adirarti con i singoli, devi perdonare a tutti, conceder venia all'umanità intera. (II, 10, 2; 2000, p. 74) *Noi siamo nati in questa condizione di viventi soggetti a malattie dell'anima, non meno numerose di quelle del corpo, non perché siamo ottusi e tardi, ma perché non facciamo buon uso del nostro acume e siamo esempio di male l'uno all'altro; chiunque segue chi, prima di lui, s'è avviato sulla strada sbagliata, perché non deve essere scusato del percorrere la strada sbagliata che tutti percorrono? (II, 10, 3; 2000, p. 74) *Bisogna sempre concedere un rinvio: il tempo mette in luce la verità. (II, 22, 3; 2000, p. 81) *[...] non sarà mai felice, chi si lascerà tormentare dalla maggior [[felicità]] altrui. (III, 30, 3; 2000, p. 112) ==''De providentia''== *[...] l'uomo [[bontà|buono]] differisce da Dio soltanto perché si trova nel tempo, ma è suo discepolo, suo emulo, suo vero figlio [...]. (1, 5; 2000, p. 6) *«Allora, perché capitano tanti guai ai buoni?» Ad un uomo buono, non può accadere nulla di male: i contrari non si mescolano mai. Come tutti i fiumi, tutte le piogge che cadono dal cielo, tutto il fluire delle sorgenti curative non muta la salsedine del mare e nemmeno l'attenua, così l'assalto dell'[[avversità]] non piega la costanza dell'uomo forte: egli mantiene la sua coerenza e valuta tutto l'accaduto secondo le sue prospettive, perché è realmente più forte di ogni evento esterno. (2, 1; 2000, p. 7) *Il fuoco prova l'oro, la [[sventura]] l'uomo forte. (5, 10; 2000, p. 15) ==''De tranquillitate animi''== ===[[Incipit]]=== ====Caterina Lazzarini==== Ero immerso nell'introspezione, Seneca, ed ecco mi apparivano alcuni vizî, messi allo scoperto, tanto che potevo afferrarli con la mano: alcuni più nascosti e reconditi, altri non costanti, ma ricorrenti di quando in quando, che definirei addirittura i più insidiosi, come nemici sparpagliati e pronti ad attaccare al momento opportuno, con i quali non è ammessa nessuna delle due tattiche, star pronti come in guerra né tranquilli come in pace. Tuttavia ho da criticare soprattutto quell'atteggiamento in me (perché infatti non confessarlo proprio come a un medico?), vale a dire di non essermi liberato in tutta sincerità di quei difetti che temevo e odiavo e di non esserne tuttavia ancora schiavo; mi ritrovo in una condizione se è vero non pessima, pur tuttavia più che mai lamentevole e uggiosa: non sto né male né bene.<br> {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''La tranquillità dell'animo'', traduzione di Caterina Lazzarini, BUR, 1997. ISBN 9788817071406}} ====Mario Scaffidi Abate==== Esplorando, o Seneca, l'animo mio, vi ho trovato molti difetti, alcuni talmente evidenti da potersi, per così dire, toccare con mano, altri invece rintanati come in un nascondiglio, altri ancora saltuari, riemergenti a tratti, ad intervalli, e che sono forse i più molesti di tutti, simili a nemici sparpagliati qua e là che ti assalgono all'improvviso, quando gliene viene l'estro — come certe tribù nomadi — per cui tu vivi sempre in uno stato ambiguo, che non è di guerra ma nemmeno di pace, ed io mi sono scoperto appunto in un'analoga condizione (te lo confesso come un paziente che si confida al proprio medico), quella, cioè, di non essere né completamente libero dai miei rancori e dalle mie paure, né di trovarmi in loro balia, sicché, pur riconoscendo che la mia situazione non è delle peggiori, avverto un senso di malessere quanto mai sgradevole, che mi rende lunatico e lagnoso: insomma, non sono malato, ma non sto neppure bene.<br> {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''La serenità'', in ''L'ozio e La serenità'', cura e versione di Mario Scaffidi Abate, Newton, 1993. ISBN 8879830082}} ===Citazioni=== *In qualunque situazione della vita, troverai momenti di soddisfazione, di riposo, di piacere, se preferirai giudicare lievi i tuoi mali invece di renderteli odiosi. (10, 1; 2000, p. 212) *Siamo tutti legati alla sorte, alcuni con una lenta [[catena]] d'oro, altri con una catena stretta ed avvilente, ma che importa? Ha messo tutti ugualmente sotto sorveglianza, sono legati anche quelli che ci legano [...]. La vita è tutta una schiavitù.<br />Bisogna, dunque, adeguarsi alla propria condizione, lamentarsene il meno possibile, cogliere tutti i vantaggi che essa presenta: non c'è situazione tanto amara, che l'equilibrio interiore non riesca a cavarne qualche motivo di conforto. Tante volte, superfici ristrette sono diventate ampiamente utilizzabili per merito dell'ingegnere che le ha sapute suddividere e una buona ristrutturazione ha reso abitabili localucci angusti. Applica la ragione alle difficoltà: diventa possibile che il duro s'ammorbidisca, l'angusto s'allarghi e che il carico, portato avvedutamente, risulti meno pesante. (10, 3-4; 2000, p. 213) *È dunque meglio accettare con calma il comportamento comune ed i vizi degli uomini, senza lasciarsi andare né al riso né al pianto: il provare tormento per i mali altrui è eterna miseria, il dilettarsi dei mali altrui è voluttà disumana. (15, 5; 2000, p. 219) ==''De vita beata''== * Tutti, o fratello Gallione, vogliono vivere felici, ma quando poi si tratta di riconoscere cos'è che rende felice la vita, ecco che ti vanno a tentoni. […] <br />Perciò dobbiamo prima chiederci che cosa desideriamo; poi considerare per quale strada possiamo pervenirvi nel tempo più breve, e renderci conto, durante il cammino, sempre che sia quello giusto, di quanto ogni giorno ne abbiamo compiuto e di quanto ci stiamo sempre più avvicinando a ciò verso cui il nostro naturale istinto ci spinge. Finché vaghiamo a caso, senza seguire una guida ma solo lo strepito e il clamore discorde di chi ci chiama da tutte le parti, la nostra vita si consumerà in un continuo andirivieni e sarà breve anche se noi ci daremo giorno e notte da fare con le migliori intenzioni. <br />Si stabilisca dunque dove vogliamo arrivare e per quale strada, non senza una guida cui sia noto il cammino che abbiamo intrapreso, perché qui non si tratta delle solite circostanze cui si va incontro in tutti gli altri viaggi; in quelli, per non sbagliare, basta seguire la strada o chiedere alla gente del luogo, qui, invece, sono proprio le strade più frequentate e più conosciute a trarre maggiormente in inganno. Da nulla, quindi, bisogna guardarsi meglio che dal seguire, come fanno le pecore, il [[gregge]] che ci cammina davanti, dirigendoci non dove si deve andare, ma dove tutti vanno. E niente ci tira addosso i mali peggiori come l'andar dietro alle chiacchiere della gente, convinti che le cose accettate per generale consenso siano le migliori e che, dal momento che gli esempi che abbiamo sono molti, sia meglio vivere non secondo ragione, ma per imitazione. (I) * Cerchiamo un bene che non sia appariscente, ma solido e duraturo, e che abbia una sua bellezza tutta intima: tiriamolo fuori. Non è lontano; si troverà, bisogna soltanto che tu sappia dove allungare la mano; ora, invece, come se fossimo al buio, passiamo davanti alle cose che ci sono vicine, inciampando magari proprio in quelle che desideriamo. (III) *La felicità vera è nella virtù. (16, 1) :''In virtute posita est vera felicitas''. *Le ricchezze sono al servizio del saggio, allo sciocco comandano. *Ma se sei [[uomo]], ammira chi tenta grandi imprese, anche se fallisce. (XX, 2) ==''Epistulae morales ad Lucilium''== ===[[Incipit]]=== Comportati così, Lucilio mio: rivendica i tuoi diritti su te stesso, e il [[tempo]] che finora ti veniva portato via o ti veniva rubato o ti sfuggiva di mano, trattienilo e custodiscilo. Convinciti che le cose stanno proprio così come ti scrivo: certi [[attimo|momenti]] ci vengono strappati via, altri ci vengono sottratti furtivamente e altri ci sfuggono senza che ce ne accorgiamo. Tuttavia, la perdita più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza. E se vorrai fare attenzione, comprenderai che gran parte della vita se ne vola via nel fare il male, la maggior parte nel non fare nulla, tutta la vita nel disperdersi in altre cose estranee al vero senso della vita. {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'', traduzione di Monica Natali, in ''Tutte le opere'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5}} ===Citazioni=== <!-->ORDINE ALFABETICO<--> *Abbandona ogni [[preoccupazione]] per la tua esistenza e te la renderai piacevole. (4, 6; 2010) *Agli [[animale|animali]] è concesso soltanto il presente, che è brevissimo [e] fugace: del passato hanno un vago ricordo, che può essere richiamato alla loro memoria solo dall'impatto con le cose presenti. (124, 17; 2000) *Anche da un piccolo corpo deforme può uscire uno spirito veramente forte e virtuoso. (66, 3)<ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Anche la [[sfortuna]] è mutevole. Forse sarà, forse non sarà, nel frattempo non è; tu spera nel meglio. :''Habet etiam mala fortuna levitatem. Fortasse erit, fortasse non erit: interim non est; meliora propone.'' (II) *[...] anche gli animali ancora in tenera età e appena usciti dall'utero materno o dall'uovo sanno subito che cosa può essere pericoloso ed evitano ciò che può essere causa di morte: quelli che sono preda degli uccelli [[rapace|rapaci]] ne temono anche l'ombra, quando questi passano in volo. Nessun animale viene alla luce senza la paura della morte. (121, 18; 2000) *[...] c'è grande differenza fra il non volere e il non sapere fare il male. (90, 46; 2000) *[...] certe [[abitudine|abitudini]] si possono più facilmente troncare che moderare. (108, 16; 2000) *Chi è nobile? Colui che dalla natura è stato ben disposto alla virtù. :''Quis est generosus? Ad virtutem bene a natura compositus.'' *Chi è temuto teme: non può starsene tranquillo chi è oggetto della [[paura]] altrui. (105, 4) *Chi non vuole morire si rifiuta di vivere, perché la vita ci è stata data a patto di morire. La morte è il termine certo a cui siamo diretti e temerla è da insensato, poiché si aspetta ciò che è certo e solo l'incerto può essere oggetto di timore. La morte è una necessità invincibile e uguale per tutti: chi può lamentarsi di trovarsi in una condizione a cui nessuno può sottrarsi? [...] <br>Ma temo che una lettera così lunga ti diventi più odiosa che la morte. Perciò concluderò: pensa sempre alla morte, se non vuoi mai temerla. (lettera 30; 1975) *Chi segua la sua strada ha sempre una [[meta]] da raggiungere, ma chi ha smarrito la retta via, va errando all'infinito. (lettera 16; 1975) *Chi si adatta bene alla [[povertà]] è ricco. (4, 11; 2000) *Chi vive nell'ozio senza il conforto delle belle lettere, è come morto, è un sepolto vivo. (82, 3) :''Otium sine litteris mors est et hominis vivi sepultura''. *Chiederò in prestito a Epicuro questa massima: «Per molti le ricchezze acquistate non hanno rappresentato la fine, ma solo un mutamento delle loro miserie». (lettera 17; 1975) *Ci chiedevamo se tutti gli animali abbiano coscienza della loro natura. Che l'abbiano appare chiaro soprattutto dal fatto che muovono le membra in modo appropriato e prontamente, come se esse fossero addestrate a tale scopo; non c'è nessuno che sia privo della capacità di muoversi agilmente. L'artigiano maneggia con facilità i suoi attrezzi, il pilota muove con abilità il timone, il pittore distingue rapidamente i colori che si è messo davanti in gran numero e varietà per fare un ritratto, e passa facilmente con lo sguardo e con le mani dalla cera all'opera: così l'animale è agile in ogni sua attività. (121, 5; 2000) *Ci sono, invece, esercizi facili e brevi che spossano sùbito il corpo e fanno risparmiare quel tempo che va tenuto in gran conto: la [[corsa]], il sollevamento pesi, il salto in alto, in lungo e quello, per così dire, tipico dei Salii o, per usare una definizione più volgare, del "lavandaio": scegli uno qualsiasi di questi semplici e facili esercizi. (15, 4)<ref>Da ''[http://spazioinwind.libero.it/latinovivo/Lettere%20a%20Lucilio.htm Lettere a Lucilio]'', ''spazioinwind.libero.it''.</ref> *Comandare a se stessi è la forma più grande di comando. :''Imperare sibi maximum imperium est.'' (CXIII, 30) *Come una commedia, così è la vita: non quanto è lunga, ma quanto bene è recitata, è ciò che importa. (IX, 77-20) :''Quomodo fabula, sic vita: non quam diu, sed quam bene acta sit, refert''. *Dal male non può nascere il bene, come un fico non nasce da un olivo: il frutto corrisponde al seme. (87, 25)<ref name=diz/> *Devi sapere che Ulisse non affrontò tante peripezie nella navigazione perché era perseguitato da Nettuno: egli soffriva di mal di mare. Proprio come lui, dovunque dovrò andare per mare, vi giungerò dopo vent'anni. [...] <br>Una leggera febbretta può sfuggire all'attenzione, ma, se aumenta e diventa un'autentica febbre che brucia, anche l'uomo più resistente e più avvezzo alle sofferenze è costretto a confessare l'infermità. [...] <br>Il contrario avviene nelle infermità che colpiscono l'animo: quanto più uno sta male, tanto meno se ne accorge. Non te ne devi meravigliare, carissimo Lucilio. Infatti, chi è appena assopito, anche durante il sonno percepisce le immagini dei sogni; e talvolta, dormendo, si rende conto di dormire. Ma un sonno pesante estingue anche i sogno e sommerge l'anima in una completa incoscienza. Perché nessuno confessa i suoi vizi? Perché è ancora sotto il loro dominio. Può raccontare i propri sogni solo chi ne è guarito. Perciò, svegliamoci, per poter prendere coscienza dei nostri errori. Solo la filosofia riuscirà a destarci, e a scuoterci dal pesante sonno: consacrati tutto a lei. Tu sei degno di lei ed ella è degna di te: abbracciatevi. (lettera 53; 1975) *Di [[tempo]] non ne abbiamo poco, ne sprechiamo tanto. L'uomo grande non permette che gli si porti via neanche un minuto del tempo che gli appartiene. *Dice [[Ecatone di Rodi|Ecatone]]: «Ti rivelerò un filtro amoroso, senza unguenti, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama». [...] <br>Certo qualcosa di simile all'amicizia è nell'[[amore]], che si potrebbe chiamare una folle amicizia. (lettera 9; 1975) *Dicono che [[Cratete di Tebe|Cratete]], discepolo di quello Stilbone, da me menzionato nella precedente lettera, avendo visto un giovincello passeggiare in un luogo isolato, gli domandò che facesse lì solo. «Parlo con me» fu la risposta. E di rimando Cratete: «Sta' bene attento, te ne prego; tu parli con un cattivo soggetto». [...] <br>Chi è privo della saggezza non deve essere lasciato in balia di se stesso [...]. (lettera 10; 1975) *Diverrò povero? Sarò con la maggioranza degli uomini. Andrò in esilio? Penserò di essere nato là, dove mi manderanno. Sarò messo in catene? E allora? Sono forse ora veramente libero? La natura mi ha già legato a questo grave peso del corpo. Morirò? Porrò cosi fine – dirai tu – alla possibilità di ammalarmi, di esser messo in catene, di morire. [...] Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce. Abbiamo perduto l'infanzia, poi la fanciullezza, poi la giovinezza. Tutto il tempo trascorso fino a ieri è ormai perduto; anche questo giorno che stiamo vivendo lo dividiamo con la morte. Come la [[clessidra]] non è vuotata dall'ultima goccia d'acqua, ma da tutta quella defluita prima, così l'ora estrema, che mette fine alla nostra vita, non provoca da sola la morte, ma da sola la compie; noi vi giungiamo in quel momento, da tempo, però, vi siamo diretti. [...] «Non viene una sola volta la morte; quella che ci rapisce è solo l'ultima morte». [...] questa morte che tanto temiamo è l'ultima, non la sola. [...] la follia umana, è così grande, che alcuni sono spinti alla morte proprio dal timore della morte. [...] Ci chiediamo: «Fino a quando sempre le stesse cose? Svegliarsi e andare a dormire, mangiare ed aver fame, aver freddo e soffrire il caldo? Nessuna cosa finisce, ma tutte sono collegate in uno stesso giro: si fuggono e si inseguono. Il giorno è cacciato dalla notte, la notte dal giorno; l'estate ha fine con l'autunno, questo è incalzato dall'inverno, che a sua volta è chiuso dalla primavera: così tutto passa per tornare. Non faccio né vedo mai niente di nuovo. Ad un certo punto, di tutto questo si prova la nausea». Per molti la vita non è una cosa penosa, ma inutile. (lettera 24; 1975) *È grande chi sa essere povero nella ricchezza. (20, 10) :''Magnus ille, qui in divitiis pauper est''. *È meglio imparare delle cose inutili che non imparare niente. (88, 45) :''Satius est supervacua scire quam nihil''. *È povero non chi possiede poco, ma chi brama avere di più. (lettera 2; 1975) *Fa' ancora il nome di [[Tito Livio]]: ha, infatti, scritto anche dei dialoghi che si possono annoverare tra le opere di filosofia così come tra quelle di storia, e dei libri di argomento espressamente filosofico: cedo il passo anche a lui. (100, 9; 2000) *Giurare sulle parole del maestro. (12, 10) :''Jurare in verba magistri''. *Gran parte del progresso sta nella volontà di progredire. (71, 36) :''Magna pars est profectus velle proficere''. *Guidano i fati chi li segue di buona voglia, trascinano gli altri. (107, 11) :''Ducunt volentem fata, nolentem trahunt''. *I mali che fuggi sono in te. (104, 20) *I vizi: è più facile sradicarli che tenerli a freno. (85, 10) :''Facilius sustuleris illa (vitia) quam rexeris''. *Il destino guida chi lo segue di sua volontà, chi si ribella, lo trascina. *Il [[lavoro]] caccia i vizi derivanti dall'ozio. (56, 9) *Il sopprimere i desideri è anche un utile rimedio contro la paura. (5, 7)<ref name=diz/> *In mezzo agli stessi piaceri nascono le cause del dolore. (91, 5) *In verità non è [[povertà]], se è lieta; povero è non chi possiede poco, ma chi desidera di più. (2, 6; 2000) *Io sono troppo grande e troppo superiore è il destino per cui sono nato, perché io possa rimanere schiavo del mio corpo. (65, 21)<ref name=diz/> *L'amore non può coesistere col timore. (47, 18) :''Non potest amor cum timore misceri''. *L'assalto del male è di breve durata; simile ad un temporale, passa, di solito, dopo un'ora. Chi, infatti, potrebbe sopportare a lungo quest'agonia? Ormai ho provato tutti i malanni e tutti i pericoli, ma nessuno per me è più penoso. E perché no? In ogni altro caso si è ammalati; in questo ci si sente morire. Perciò i medici chiamano questo male "meditazione della morte": talvolta, infatti, tale mancanza di respiro provoca la soffocazione. Pensi che ti scriva queste cose per la gioia di essere sfuggito al pericolo? Se mi rallegrassi di questa cessazione del male, come se avessi riacquistato la perfetta salute, sarei ridicolo come chi credesse di aver vinto la causa solo perché è riuscito a rinviare il processo. (54, 1-4) *L'infelicità non consiste nel fare una cosa per ordine altri, ma nel farla contro la propria volontà. (lettera 61; 1975) *L'inizio della salvezza è la conoscenza del peccato. (28, 9) *L'ubriachezza eccita e porta alla luce tutti i vizi, togliendo quel senso di pudore che costituisce un freno agli istinti cattivi. (83, 19)<ref name=diz/> *L'uomo è un animale che ragiona. (41, 8) *La fortuna aiuta gli audaci, il pigro si ostacola da solo. :''Audentis fortuna iuvat, piger ipse sibi obstat''. *La [[verità]] è sempre la stessa in ogni sua parte. (79, 16) :''Veritas in omnem sui partem semper eadem est''. *La via è lunga se si va per regole, è breve ed efficace se si va per esempi. :''[L]ongum iter est per praecepta, breve et efficax per exempla''. (libro 1, epistola VI, 14) *La vita è lunga se è piena. (93, 2) :''Longa est vita, si plena est''. *La vita, senza una meta, è vagabondaggio. (95, 46) :''Vita sine proposito vaga est''. *Le idee migliori sono proprietà comune. (12, 11) :''Quae optima sunt, esse communia''. *Lunga è la via dell'insegnare per mezzo della teoria, breve ed efficace per mezzo dell'esempio. (6, 5) :''Longum iterest per praecepta, breve et efficax per exempla'' *Molti imparano non per la vita ma per la scuola. (106, 12) :''Non vitae sed scholae discimus''. *Nasciamo diversi, moriamo uguali. (XCI, 16) :''Impares nascimur, pares morimur.'' *Negli uomini tale è il modo di parlare quale quello di vivere. (114, 1) :''Talis hominibus fuit oratio qualis vita.'' *Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. (lettera 71, 3; 1975, pp. 458-459) :''Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est''. *Nessuna conoscenza, se pur eccellente e salutare, mi darà gioia se la apprenderò per me solo. Se mi si concedesse la sapienza con questa limitazione, di tenerla chiusa in me, rinunciando a diffonderla, la rifiuterei. *Nessuno è obbligato a correre sulla via del successo. (22, 4) :''Nulli necesse est felicitatem cursu sequi.'' *Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà. :''Nemo sapientiam paupertate damnavit.'' *Niente di più lungo di quel passaggio sotterraneo, niente di più fioco di quelle fiaccole, che servono non per vedere tra le tenebre, ma per vedere le tenebre stesse. (lettera 57; 1975) *Noi, assai dissennati, crediamo che essa {{NDR|la morte}}, sia uno scoglio, mentre è un porto, delle volte da cercare, ma mai da rifuggire, nel quale se qualcuno è spinto nei primi anni {{NDR|di vita}}, non deve lamentarsi più di chi ha navigato velocemente. (70) :''Scopulum esse illum putamus dementissimi: portus est, aliquando petendus, numquam recusandus, in quem si quis intra primos annos delatus est, non magis queri debet quam qui cito navigavit.'' *Non è perché le cose sono [[difficoltà|difficili]] che non [[osare|osiamo]], ma è perché non osiamo che sono difficili. (CIV, 26) :''Non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus difficilia sunt.'' *Non giova né si assimila il cibo vomitato subito dopo il pasto. [...] Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne. [...] Leggi sempre, perciò autori di valore riconosciuto e se di tanto in tanto ti viene in mente di passare ad altri, ritorna poi ai primi. Procurati ogni giorno un aiuto contro la povertà, contro la morte e, anche, contro le altre calamità; e quando avrai fatto passare tante cose, estrai un concetto da assimilare in quel giorno. (I, 2) :''Non prodest cibus nec corpori accedit qui statim sumptus emittitur [...] Distringit librorum multitudo; itaque cum legere non possis quantum habueris, satis est habere quantum legas. [...] Probatos itaque semper lege, et si quando ad alios deverti libuerit, ad priores redi. Aliquid cotidie adversus paupertatem, aliquid adversus mortem auxili compara, nec minus adversus ceteras pestes; et cum multa percurreris, unum excerpe quod illo die concoquas.'' *Non si soffre, in effetti, per la mancanza di questi beni, ma per il pensiero della loro mancanza. Chi ha il possesso di sé non ha perso niente: ma quanti hanno la fortuna di possedere se stessi? (lettera 42; 1975) *[...] non [[speranza|sperare]] senza [[disperazione]] e non disperare senza speranza. (104, 12; 2000, p. 955) *Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte. (30, 17) :''Non mortem timemus, sed cogitationem mortis''. *Noterai che nessun animale tiene in poco conto il suo corpo o si disinteressa di esso. Anche quelli più stupidi e sciocchi, per quanto siano tardi in tutto il resto, sono ben svegli quando si tratta della loro vita. (121, 24<ref>Citato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 329-330. ISBN 88-85944-12-4</ref>) *Occorre che la [[legge]] sia breve, perché più facilmente i mal pratici la ricordino. (94, 38) :''Legem brevem esse oportet, quo facilius ab imperitis teneatur''. *Ogni [[piacere]] ha il suo momento culminante quando sta per finire. (12, 5) *Pensa che a noi accade la stessa cosa: la vita conduce alcuni molto rapidamente alla meta cui, anche indugiando, dovevano giungere, altri li consuma e li tormenta. La [[vita]] non sempre va conservata: il bene, infatti, non consiste nel vivere, ma nel vivere bene. Perciò, il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza. (libro VIII, 70) *Perché, ti domando, alimenti ed eserciti le forze fisiche? La natura le ha concesse in misura maggiore agli animali domestici e alle fiere. Perché curi tanto il tuo aspetto esteriore? Per quanto tu ti dia da fare, sarai vinto in bellezza dai muti animali. (124, 22; 2000) *Perciò gli uomini si immergono nelle passioni e, una volta che ne hanno fatto un'abitudine, non possono più farne a meno; e sono veramente infelici, poiché giungono a sentire come necessarie le cose prima superflue. Non godono dei piaceri, ma ne rimangono schiavi e, quella che è la peggiore disgrazia, amano anche il proprio male. Si raggiunge il colmo dell'infelicità quando le cose turpi non solo sono gradite, ma procurano un intimo compiacimento; e non c'è rimedio quando quelli che erano sentiti come vizi diventano abitudine quotidiana. (lettera 39; 1975) *Perciò non devi attribuire a Epicuro quei pensieri che t'ho inviato: sono di dominio pubblico, e soprattutto della nostra scuola. [...]<br> Dovunque volgi lo sguardo, ti si presentano massime che potrebbero considerarsi notevoli se non si leggessero insieme con altre dello stesso valore. Perciò abbandona la speranza di poter gustare superficialmente l'ingegno dei sommi uomini; tu devi studiarlo e considerarlo nella sua unità. Ogni suo aspetto ne richiama sempre un altro, ciascuna parte, connettendosi con l'altra, dà completezza all'opera dell'ingegno umano. Niente può essere tolto senza rompere l'unità del pensiero. Non dico che non si possano considerare le singole membra, purché non si prescinda dall'intero organismo. [...]<br>Ma per un uomo di matura esperienza è disdicevole cercare fiorellini, sostenersi con poche [[massime]] ben note e affidarsi alla memoria. È ormai tempo che uno poggi su se stesso, che esprima questi pensieri con parole sue e non a memoria. Ed è specialmente disdicevole per un vecchio o per uno che si affaccia alla vecchiaia una cultura basata su raccolte di esempi scolastici. «Questo l'ha detto Zenone». E tu che dici? «Questo l'ha detto Cleante.» E tu? Fino a quando ti muoverai sotto la guida di un altro? Prendi tu il comando ed esprimi anche qualcosa di tuo, che altri mandino a memoria. [...] <br>Hanno esercitato la memoria sul pensiero altrui, ma altro è ricordare, altro è sapere. Ricordare è custodire ciò che è stato affidato alla memoria, mentre sapere significa far proprie le nozioni apprese e non star sempre attaccato al modello, con lo sguardo sempre rivolto al maestro. «Questo l'ha detto Zenone, questo Cleante.» Ci sia qualche differenza fra te e il tuo libro. Fino a quando penserai ad imparare? È tempo anche di insegnare. Che ragione c'è che io senta dire da te quello che posso leggere in un libro? [...]<br>La verità è accessibile a tutti, non è dominio riservato di nessuno, e il campo che essa lascia ai posteri è ancora vasto. (lettera 33; 1975) *Poiché ho cominciato a raccontarti come da giovane mi sono accostato alla filosofia con uno slancio maggiore di quello con cui continuo a coltivarla da vecchio, non mi vergognerò di confessare quale amore mi abbia ispirato [[Pitagora]]. [[Sozione di Alessandria|Sozione]] spiegava perché Pitagora si era astenuto dal mangiare carne di animali e perché in seguito se ne era astenuto [[Quinto Sestio|Sestio]]. Le loro motivazioni erano diverse, ma entrambe nobili.<br />Sestio riteneva che l'uomo avesse abbastanza per nutrirsi anche senza spargere sangue, e che divenisse un'abitudine alla crudeltà lo squarciare gli animali per il piacere della gola. Aggiungeva poi che bisogna limitare gli incentivi alla dissolutezza; concludeva che gli alimenti di varia qualità sono contrari alla salute e dannosi al nostro corpo.<br />Pitagora, invece, sosteneva che esiste una parentela fra tutti gli esseri e che c'è una relazione fra le anime che trasmigrano da una forma di vita all'altra. Nessuna anima, a suo parere, muore, né cessa di agire, se non per l'attimo in cui si trasferisce in un altro corpo. (108, 17-18; 2000) *Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono. (15, 10) :''Cum aspexeris, quot te antecedant, cogita, quot sequantur.'' *Quando insegnano, gli uomini imparano. (VII, 8) :''Homines, dum docent, discunt.'' *Questo è l'unico motivo per cui non possiamo lagnarci della vita: essa non trattiene nessuno. (70, 15) :''Hoc est unum, cur de vita non possimus queri: neminem tenet''. *Sbaglia chi cerca un [[amico]] nell'atrio e lo mette alla prova nel banchetto.<ref>Citato in Paola Mastellaro, ''Il libro delle citazioni latine e greche'', Mondadori, Milano, 2012, p. 18. ISBN 978-88-04-47133-2.</ref> (CXIX, 119) :''Errat autem qui amicum in atrio quaerit, in convivio probat''. *Se mi arrenderò al piacere, dovrò arrendermi anche al dolore, alla fatica, alla povertà; anche l'ambizione e l'ira vorranno le mie energie, anzi sarò straziato fra tante passioni. Aspiro alla libertà; questo è il premio a cui sono rivolte tutte le mie fatiche. Mi chiedi che cosa sia la libertà? È indipendenza da ogni cosa, da qualunque circostanza esterna, da qualunque necessità. (lettera 51; 1975) *Se voglio trastullarmi con qualche buffone, non devo cercarlo lontano: rido di me. (lettera 50; 1975) *Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente. (101, 9) *Smetterai di [[timore|temere]] se avrai smesso di [[speranza|sperare]]. (V, 7) :''Desines timere si sperare desieris.'' *"Sono schiavi." No, sono uomini. "Sono schiavi". No, vivono nella tua stessa casa. "Sono schiavi". No, umili amici. "Sono schiavi." No, compagni di schiavitù, se pensi che la sorte ha uguale potere su noi e su loro. (Epistola 47,1) *Sono più le cose che ci spaventano che quelle che fanno effettivamente male, e siamo travagliati più per le apparenze che per i fatti reali. (13, 4)<ref name=diz/> *Ti dirò che cosa oggi mi è piaciuto in [[Ecatone di Rodi|Ecatone]]. «Mi chiedi» egli scrive «quale è stato il mio progresso? Ho cominciato ad essere amico di me stesso.» Grande è stato il suo progresso: non rimarrà più solo. Sappi che tutti possono avere quest'amico. (lettera 6; 1975) *Ti prego, Lucilio carissimo, fa' la sola cosa che può renderti felice: distruggi e calpesta questi beni splendidi solo esteriormente, che uno ti promette o che speri da un altro; aspira al vero bene e godi del tuo. Ma che cosa è "il tuo"? Te stesso e la parte migliore di te. Anche il corpo, povera cosa, benché non se ne possa fare a meno, stimalo necessario più che importante; ci procura piaceri vani, di breve durata, di cui necessariamente ci pentiamo e che, se non li frena una grande moderazione, hanno un esito opposto. Questo dico: il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura; ma è difficile tenere una giusta misura in quello che si crede un bene: solo il desiderio, anche intenso, del vero bene è senza pericoli. Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino. (23, 6-7) *Tutta l'[[arte]] è imitazione della [[natura]]. (65, 3) :''Omnis ars naturae imitatio est''. *Tuttavia, questa è in sostanza la mia [[Regole dai libri|regola]]: comportati con chi ti è inferiore come vorresti che si comportasse con te chi ti è superiore. (47, 11; 2000) {{NDR|[[etica della reciprocità]]}} *Un grande pilota sa navigare anche con la [[vela (sistema di propulsione)|vela]] rotta. (30, 3) *Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti. (33, 5) :''Non est formosa, cuius crus laudatur aut brachium, sed illa, cuius universa facies admirationem partibus singulis abstulit''. *Vivere vuol dir combattere. (XCVI, 5). :''Vivere'' [mi Lucili] ''militare est''. ==''Hercules furens''== ===[[Incipit]]=== <poem>O gran re dell'Olimpo, arbitro sommo Dell'universo mondo, oh segna alfine Ai tormentosi affanni alcuna meta, Alla sciagura un termine.</poem> ===Citazioni=== *[...] ''il [[delitto]] | cui coronò il successo e la fortuna, virtù si chiama'' [...]. ('''Anfitrione:''' atto I, p. 19) *''A sublime virtù sol raramente | perdona iniqua la Fortuna: a lungo | nessuno può così frequenti rischi | sfidar sicuro: quei che il [[caso]] tante | volte dimenticò, còlto n'è una.'' ('''Megara:''' atto I, p. 23) *[...] ''chi sua [[stirpe]] vanta | loda il non suo.'' ('''Lico:''' atto I, p. 24) *''La prima | arte del [[regno]] è di saper durare | pur contro l'odio.'' ('''Lico:''' atto I, p. 24) *''Non san misura l'armi; facilmente | né moderar si può né ritenere | d'alzata spada l'ira; il sangue piace, | piace alla guerra.'' ('''Lico:''' atto I, p. 27) *''D'ogni [[guerra]], | non il motivo, l'esito si chiede.'' ('''Lico:''' atto I, p. 27) *'''Lico:''' – ''Ti forzerò.''<br>'''Megara:''' ''– Chi sa morir non forzi.'' (atto I, p. 28) ==''Questioni naturali''== *Oh che cosa spregevole è l'uomo, se non si sarà innalzato al di sopra delle cose umane! (I, prefazione, 5, p. 512) *Se volete non aver paura di nulla, pensate che tutto è da temere. ([[s:la:Quaestiones Naturales/Liber VI#Si uultis nihil timere, cogitate omnia esse metuenda|VI, 2, 3]], p. 616) *È naturale ammirare le cose nuove più che quelle grandi. (VII, 1, 4, p. 638) ==[[Incipit]] di alcune opere== [[File:Seneca-Cordoba.jpg|thumb|Seneca, scultura di Amadeo Ruiz Olmos]] ===''Apokolokyntosis''=== Voglio consegnare alla storia quel che è successo in cielo il giorno prima delle idi di ottobre, inizio di un anno straordinario, di un'età felicissima. Non ci sarà posto né per il rancore, né per l'adulazione. Quello che sto per raccontare è tale e quale a come è accaduto. Nell'ipotesi che qualcuno venisse a chiedermi la fonte di tali avvenimenti, è bene mettere subito in chiaro questo: se la cosa non mi andrà a genio, non risponderò. D'altronde, chi mi potrebbe forzare? So di essere diventato padrone di me stesso, il giorno in cui se ne andò finalmente all'altro mondo quello che aveva dimostrato la verità del proverbio: «conviene nascere re o scemi». ===''De constantia sapientis''=== Io non esito a dire, mio caro Sereno, che tra gli [[Stoicismo|Stoici]] e i filosofi delle altre scuole passa la stessa differenza che tra gli uomini e le donne: i quali e le quali contribuiscono in egual misura alla vita della società, ma gli uni sono fatti per comandare, le altre per obbedire.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ===''De otio''=== Tutti sono d'accordo nel ritenere che, vivendo in società, è difficile essere immuni dai vizi, e allora, se non abbiamo altro mezzo per salvarci da essi, isoliamoci: già questo solo fatto ci renderà migliori. D'altronde chi c'impedisce, pur vivendo appartati, di avvicinare uomini virtuosi e ricavarne un esempio su cui modellare la nostra esistenza? E ciò non è possibile se non in una vita tranquilla, lontana dalle pubbliche faccende: solo così potremo mantenere fermi i nostri propositi, non avendo accanto nessuno che, sollecitato dalla grande massa che gli sta intorno, possa distoglierci dalla nostra decisione, ancora instabile, all'inizio, e perciò facile a sgretolarsi. Allora sì la nostra vita potrà procedere uniforme e costante, perché non turbata dalle idee più diverse e contrastanti. Pergiunta, come se già non bastassero i numerosi mali che ci affliggono, passiamo da un vizio all'altro, e questo è il guaio peggiore: restassimo almeno attaccati a un vizio solo, quello che ci è più familiare e che abbiamo ormai sperimentato! Così a questo inconveniente si aggiunge pure il tormento che ci rode nel constatare come le nostre scelte, oltre che cattive, siano anche incostanti. Siamo sballottati di qua e di là come dai flutti o dal vento, ed ora ci attacchiamo ad una cosa, ora ad un'altra, lasciamo ciò che avevamo cercato e ricerchiamo ciò che avevamo lasciato, in un altalenante avvicendarsi di desideri e pentimenti. Questo perché dipendiamo sempre dalle opinioni degli altri, ci sembra migliore ciò che ha un gran numero di aspiranti e di elogiatori e non ciò che va lodato e ricercato per il suo intrinseco valore, così come una strada la giudichiamo buona o cattiva non di per se stessa ma dalla quantità delle impronte e dal fatto che fra di queste non ce ne sia nessuna che torni indietro. ==Citazioni su Lucio Anneo Seneca== *A vedere gli sforzi che Seneca fa per prepararsi alla morte, a vederlo sudare dallo sforzo per corroborarsi e star forte e dibattersi per tanto tempo su quella pertica, avrei scemato la reputazione di lui se non l'avesse conservata morendo veramente da forte. Il suo agitarsi così ardente, così frequente, mostra che era ardente e impetuoso lui stesso. [...] E in ogni modo mostra che era incalzato dal suo avversario. Lo stile di [[Plutarco]], di quanto è più sdegnoso e più sostenuto, è, secondo me, di altrettanto più virile e persuasivo: crederei facilmente che la sua anima avesse gli impulsi più sicuri e più regolati. L'uno, più vivace, ci stimola e ci sveglia di soprassalto, tocca più lo spirito. L'altro, più calmo, ci istruisce, ci fortifica e conforta costantemente, tocca più l'intelletto. Quello là rapisce la nostra mente, questo la conquista. ([[Michel de Montaigne]]) *Non si concepisce veramente come l'arte {{NDR|delle tragedie}} di Seneca potesse esser presa come esempio di morale, quando egli colla fredda impassibilità di uno stoico fa l'apologia del suicidio, descrive amori senza pudore, desiderî senza freno, vendette orribili; quando rappresenta un mondo di passioni straordinarie ed esagerate, virtù sfrenate, audacie gigantesche, il dolore che bestemmia, la vendetta atroce, l'orgoglio immane. Ma tutto ciò è ricoperto da un manto di sentenze così gravi, di detti così profondi; ma i suoi personaggi declamano così bene degli squarci di filosofia, che, perdonandosi a lui e trascurando ciò che nelle sue tragedie v'era per efficacia dei suoi tempi, furono potute prendere come modello di gravità tragica e di moralità. ([[Pietro Bilancini]]) *Questo «filosofo», professore di morale, di virtù, di disinteresse, non pratica né la morale, né la virtù, né il disinteresse. Si è arricchito con prestiti di danaro «a tassi usurari». Le sue operazioni finanziarie in Britannia sono di una rapacità tale che sono state una delle cause della ribellione dell'isola. ([[Georges Roux]]) *Raffinatezza di pensieri; falsità di concetti; abbondanza di antitesi; verbosità di locuzione, arguziette di sentimenti, questo è il capitale del maestro e consigliere di Nerone. ([[Francesco Lomonaco]]) *Seneca è il soggetto più notevole di questo tempo. Nel brio e nell'agilità della forma non ha chi gli somigli, fuori da [[Ovidio]]: ma Seneca ebbe ad un tempo un sentimento vivo di queste sue qualità; e tanta n'era la forza, che ad ogni occasione che gli si fosse offerta, non {{sic|sapea}} tenersi dal darne mostra, né gli balenava concettino in mente ch'ei {{sic|nol}} cogliesse. Tuttavia solo di rado può dirsi ch'egli abbia fatto un uso biasimevole delie sue grandi doti e dell'alta sua condizione; e se la sua vita mostra sovente una sapienza abbassata al grado di prudenza, la sua morte per altro ha l'impronta d'una rinunzia deliberata ai beni di questa vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Lucio Anneo Seneca, ''Apokolokyntosis. La deificazione della zucca. Testo originale a fronte'', curato da Gabriella Focardi, Giunti Editore, 1995. ISBN 8809207106 *Lucio Anneo Seneca, ''Dialoghi morali'', traduzione di Gavino Manca, Einaudi, Torino, 1995. *Lucio Anneo Seneca, ''I benefici'', a cura di Salvatore Guglielmino, Zanichelli, Bologna, 1967. *Lucio Anneo Seneca, ''[https://archive.org/details/lercolefurioso L'Ercole furioso]'', versione poetica e note di critica testuale di Federico Ageno, Libreria editrice A. Draghi, Padova, 1925. *Lucio Anneo Seneca, ''L'ozio e La serenità'', cura e versione di Mario Scaffidi Abbate, Newton, 1993. ISBN 8879830082: **''De otio''. **''De tranquillitate animi''. *Lucio Anneo Seneca, ''La brevità della vita'' (''De brevitate vitae''), introduzione, traduzione e note di Alfonso Traina, BUR, Milano, 1993<sup>23</sup>. ISBN 9788817169400 *Lucio Anneo Seneca, ''La tranquillità dell'animo'', traduzione di Caterina Lazzarini, BUR, 1997. ISBN 9788817071406 *Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'' (''Epistulae morales ad Lucilium''), introduzione di Luca Canali, traduzione e note di Giuseppe Monti, cronologia a cura di Ettore Barelli, BUR, 1974. ISBN 8817120135 *Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'', traduzione di Monica Natali, in ''Tutte le opere'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5 *Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'' (''Epistulae morales ad Lucilium''), traduzione di Caterina Barone, Garzanti, 2010. *Lucio Anneo Seneca, ''Tutte le opere: dialoghi, trattati, lettere e opere in poesia'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5: **''L'ira'' (''De ira''), traduzione di Aldo Marastoni. **''La provvidenza'' (''De providentia''), traduzione di Aldo Marastoni. **''La tranquilllità dell'animo'' (''De tranquillitate animi''), traduzione di Aldo Marastoni. **''Questoni naturali'' (''Naturales quaestiones''). ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|De ira||(39-40)}} {{Pedia|De brevitate vitae||(49)}} {{Pedia|De tranquillitate animi||(50)}} {{Pedia|Apokolokyntosis||(54)}} {{Pedia|De constantia sapientis||(56)}} {{Pedia|De otio||(62)}} {{Pedia|De providentia||(64 ca.)}} {{Pedia|Epistulae morales ad Lucilium||(65)}} {{DEFAULTSORT:Seneca, Lucio Anneo}} [[Categoria:Aforisti romani]] [[Categoria:Drammaturghi romani]] [[Categoria:Epistolografi]] [[Categoria:Filosofi romani]] [[Categoria:Politici romani]] [[Categoria:Scrittori romani]] [[Categoria:Sostenitori del vegetarianismo]] [[Categoria:Stoici]] 9w4y35079lufrkmi0kpu9h2uarr908d 1221791 1221785 2022-08-09T15:12:16Z Gaux 18878 /* Citazioni su Lucio Anneo Seneca */ Wilhelm Siegmund Teuffel wikitext text/x-wiki [[Immagine:Duble herma of Socrates and Seneca Antikensammlung Berlin 07.jpg|thumb|Busto di Seneca (''Antikensammlung'' di Berlino, da un'erma di Seneca e Socrate)]] '''Lucio Anneo Seneca''' (4 a.C. – 65), autore, filosofo, politico romano. ==Citazioni di Lucio Anneo Seneca== *Chi diventa peggiore è dannoso non solo a sé, ma anche a tutti coloro ai quali avrebbe potuto giovare, se fosse diventato migliore.<ref>Da ''De otio''.</ref> *Chi domanda [[timore|timorosamente]], insegna a rifiutare.<ref>Da ''Fedra'', v. 593.</ref> *Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore.<ref>Da ''Medea'', III, 500-501.</ref> :''Cui prodest scelus, | Is fecit''. *Ed insieme morirono quei due elementi che era nefando fossero divisi: né infatti [[Marco Porcio Catone|Catone]] visse dopo la morte della libertà né la libertà dopo la morte di Catone.<ref>Da ''De constantia sapientis'', traduzione di G. Viansino.</ref> *Il misero è cosa sacra.<ref>Da ''Epigr.'' IV, 9, in "Opera omnia", ed Ruhkopf, Aug. Taur., 1829, vol. IV, p. 402.</ref> :''Res est sacra miser''. *Innanzi tutto è più facile respingere il [[male]] che governarlo, non accoglierlo che moderarlo una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare né rimpicciolire.<ref>Da ''I dialoghi''.</ref> *La [[felicità]] è sempre instabile e incerta.<ref>Da ''Controv.'', p. 70, ed. Bip.</ref> :''Omnis instabilis et incerta felicitas est''. *La [[fortuna]] può togliere le ricchezze, non l'animo.<ref>Da ''Medea'', II, 1, 176.</ref> :''Fortuna opes auferre, non animum, potest''. *Non deviare dalla natura ed il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.<ref>Citato in Claudio Malagoli, ''Etica dell'alimentazione: prodotti tipici e biologici, Ogm e nutraceutici, commercio equo e solidale'', Aracne, 2006, p. 173.</ref> *Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo e alla sua giornata, e che si renda conto com'egli muoia giorno per giorno? In questo c'inganniamo, nel vedere la morte avanti a noi, come un avvenimento futuro, mentre gran parte di essa, è già alle nostre spalle. Ogni ora del nostro passato appartiene al dominio della morte.<ref>{{Cita web|url=http://rcslibri.corriere.it/bur/classicibur/popup/seneca.htm|titolo=Seneca - LETTERE A LUCILIO|sito=rcslibri.corriere.it}}</ref> *Sacra è la voce del popolo.<ref>Da ''Rhetorum controversiae'' I, 1, 10.</ref> *Se vuoi credere a coloro che penetrano più profondamente la [[verità]], tutta la vita è un supplizio. Gettàti in questo mare profondo e tempestoso, agitato da alterne maree, e che ora ci solleva con improvvise impennate, ora ci precipita giù con danni maggiori dei presenti vantaggi e senza sosta ci sballotta, non stiamo mai fermi in un luogo stabile, siamo sospesi e fluttuiamo e urtiamo l'uno contro l'altro, e talvolta facciamo naufragio, sempre lo temiamo; per chi naviga in questo mare così tempestoso ed esposto a tutti i fortunali, non vi è altro porto che la morte.<ref>Da ''Consolatio ad Polybium'', 9.</ref> *Una grande [[fortuna]] è una grande schiavitù.<ref>Da ''Ad Polybium consolatio'', XXVI.</ref> :''Magna servitus est magna fortuna''. *Una mano lava l'altra.<ref>Da ''Apokolokyntosis'', IX, 6. Citato in Paola Mastellaro, ''Il libro delle citazioni latine e greche'', Mondadori, Milano, 2012, p. 13. ISBN 978-88-04-47133-2.</ref> :''Manus manum lavat''. ===Attribuite=== *A me bastano poche persone, anzi anche una sola o addirittura nessuna.<ref>Da ''Lettere a Lucilio'', I, 7; 2010.</ref> :Citazione di un altro autore, che lo stesso Seneca indica come incerto. *Il linguaggio è lo specchio dell'anima: qual è [''sic''] la vita, tale il parlare.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 364).</ref> :''Imago animi sermo est: qualis vita, talis oratio''. *L'affetto per un [[cane]] dona all'uomo grande forza.<ref>Citato in Renaldo Fischer, ''Storia di un cane e del padrone a cui insegnò la libertà'', Corbaccio, Milano, 1997, trad. Laura Pignatti, p. 57. ISBN 88-7972-205-0</ref> *{{NDR|riferendosi a [[Nerone]]}} Per quanto tu ne uccida molti, nondimeno non puoi uccidere il tuo successore.<ref>Citato in Dione Cassio, ''Istorie'', LXI, 18.</ref> :''Licet, quamplurimos occidas, tamen non potes successorem tuum occidere''. ===Citato in Concetto Marchesi, ''La dottrina morale''=== *Dove ci porta la [[morte]]? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l'esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l'effetto è uno solo: non essere. *La vera felicità è non aver bisogno di felicità. *Nessuno è infelice se non per colpa sua. *Un tale ordine non può appartenere a una materia che si agiti casualmente. Un incontro di elementi senza piano e senza disegno non avrebbe questo equilibrio, né una così saggia disposizione. L'universo non può essere senza Dio. ==''De beneficiis''== ===[[Incipit]]=== ====Originale==== ''Inter multos ac varios errores temere inconsulteque viventium nihil propemodum, vir optime Liberalis, discerni haec duo dixerim, quod beneficia nec dare scimus nec accipere.'' ====Salvatore Guglielmino==== Molti e differenti sono gli errori di coloro che vivono con leggerezza e senza alcun discernimento, ma direi, o mio ottimo Liberale, che ce ne sono due fra cui non si può fare alcuna differenza: cioè il non saper dare e il non saper accettare i benefici. ====[[Benedetto Varchi]]==== Fra i molti et varii errori di coloro, che vivono a caso, et inconsideratamente, niuno è quasi, o ottimo Liberale, dirò più nocevole, che il non sapere né dare i benifizii, né ricevergli. {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''De benifizii'', traduzione di Benedetto Varchi, Firenze, 1554}} ===Citazioni=== *Merita di essere ingannato colui che, nell'atto stesso di dare, pensava già al contraccambio. (I, 1, 9) :''Dignus est decipi, qui de recipiendo cogitavit, cum daret.'' *[...] chi non ricambia un beneficio pecca di più; chi non lo concede, pecca prima. (I, 1, 13) :[...] ''qui beneficium non reddit, magis peccat; qui non dat, citius.'' *[...] la riconoscenza per il beneficio è tanto più grande quanto meno esso si è fatto attendere. (II, 5, 3) :[...] ''ita major est muneris gratia, quo minus diu pependit.'' *[...] non è un beneficio, dal momento che non posso ricordarmene senza arrossire. (II, 8, 2) :[...] ''beneficium non est, cujus sine rubore meminisse non possum.'' *Chi riceve il beneficio con animo grato è come se avesse pagato la prima rata del suo debito. (II, 22, 1) :''Qui grate beneficium accipit, primam eius pensionem solvit''. *Un beneficio fatto avventatamente è il più vergognoso genere di perdita [...]. (IV, 10, 3) :''Turpissimum genus damni est inconsulta donatio'' [...]. *Artista è anche colui che non dispone degli strumenti per esercitare la sua arte, un esperto cantante resta sempre tale anche se lo strepito della folla non lascia sentirne la voce. (IV, 11, 3) :''Artifex est etiam, cui ad exercenda artem instrumenta non suppetunt, nec minus canendi peritus, cuius vocem exaudiri fremitus obstrepentium non sinit.'' *Anche ad un ladro si rende giustizia [...] (IV, 28, 5) :''Jus et furi dicitur'' [...]. ==''De brevitate vitae''== *Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto. (I, 3; 1993, p. 41) :Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto. ::''Non exiguum temporis habemus, sed multum perdidimus.'' *Non afferrate né trattenete o ritardate la più veloce di tutte le cose, ma la lasciate andar via come inutile e ricuperabile. (VI, 4; 1993, p. 55) *[...] ci vuole tutta una vita per imparare a vivere, e, ciò che forse ti stupirà di più, ci vuole tutta una vita per imparare a morire. (VII, 3; 1993, p. 57) :Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire. ::''[...] vivere tota vita discendum est et, quod magis fortasse miraberis, tota vita discendum est mori.'' *Ognuno brucia la sua vita e soffre per il desiderio del futuro, per il disgusto del presente. Ma chi sfrutta per sé ogni ora, chi gestisce tutti i giorni come una vita, non desidera il domani né lo teme. Non c'è ora che possa apportare una nuova specie di piacere. Tutto è già noto, tutto goduto a sazietà. Del resto la sorte disponga come vorrà: la vita è già al sicuro. Le si può aggiungere, non togliere, e aggiungere come del cibo a uno già sazio e pieno, che non ne ha più la voglia ma ancora la capienza. Non c'è dunque motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo. Come credere che ha molto navigato chi la tempesta ha sorpreso all'uscita del porto menandolo qua e là in un turbine di venti opposti e facendolo girare in tondo entro lo stesso spazio. Non ha navigato molto, ma è stato sballottato molto. (VII, 8-10; 1993, pp. 59, 61) *Mi fa sempre meraviglia vedere alcuni chiedere tempo e chi ne è richiesto così arrendevole; l'uno e l'altro guarda allo scopo per cui si chiede il tempo, nessuno dei due al tempo in sé: lo si chiede come fosse niente, lo si dà come fosse niente. Si gioca con la cosa più preziosa di tutte. Non ne hanno coscienza, perché è immateriale, perché non cade sotto gli occhi, e perciò è valutata pochissimo, anzi non ha quasi prezzo. (VIII, 1; 1993, p. 61) *[...] vivi senza indugio. (IX, 1; 1993, p. 63) :Vivi adesso! ::''[...] protinus vive.'' *La vita si divide in tre tempi: passato, presente, futuro. Di essi il presente è breve, il futuro incerto, il passato sicuro. (X, 2; 1993, p. 65) :La vita è divisa in tre momenti: passato, presente, futuro. Di questi, il momento che stiamo vivendo è breve, quello che ancora dobbiamo vivere non è sicuro, quello che già abbiamo vissuto è certo. ::''In tria tempora vita dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est. Ex his quod agimus breve est, quod acturi sumus dubium, quod egimus certum.'' *Nessuno di loro ti costringerà a morire, tutti te lo insegneranno; nessuno di loro consumerà i tuoi anni, anzi ti aggiungerà i suoi; di nessuno di loro saranno pericolosi i discorsi, funesta l'amicizia, dispendioso l'ossequio. Otterrai da loro tutto ciò che vorrai; non saranno loro a impedirti di attingere quanto più puoi contenere. Che felicità, che bella vecchiaia attende chi si è fatto loro cliente! Avrà con chi discutere i più piccoli e i più grandi problemi, chi consultare ogni giorno su se stesso, da chi udire verità non umilianti, ricevere lodi non adulatorie, sul cui modello formarsi. (XV, 1-2; 1993, p. 83) *Molto dunque si estende la vita del [[Saggezza|saggio]], non è confinato negli stessi limiti degli altri: lui solo è libero dalle leggi dell'umanità, tutti i secoli ubbidiscono a lui come a dio. È passato del tempo: lo blocca col ricordo; urge: ne usa; sta per venire: lo pregusta. Gli fa lunga la vita la concentrazione di tutti i tempi. (XV, 5; 1993, p. 85) *Brevissima e ansiosissima è la vita di quelli che dimenticano il passato, non curano il presente, temono il futuro: giunti all'ultima ora, tardi comprendono, disgraziati, di essere stati tanto tempo occupati a non far nulla. (XVI, 1; 1993, p. 85) *Perdono il giorno in attesa della notte, la notte per timore del giorno. (XVI, 5; 1993, p. 87) :''Diem noctis exspectatione perdunt, noctem lucis metu.'' *Gli stessi loro piaceri sono ansiosi e senza pace per varie paure, e proprio al culmine dell'ebbrezza subentra il pensiero tormentoso: «Quanto durerà?». (XVII, 1; 1993, p. 87) *Tutti i beni più grandi sono fonte di ansia, e di nessuna fortuna è bene fidarsi meno che della più prospera: c'è bisogno di sempre nuovo successo per mantenere il successo, e si devono far voti proprio per i voti che si sono realizzati. Tutto ciò che avviene per caso è instabile; ciò che si è levato più in alto è più esposto alle cadute. Ora a nessuno fanno piacere le cose caduche: è dunque inevitabile che sia dolorosissima, e non solo brevissima, la vita di chi acquista con grande pena beni da possedere con pene maggiori. Con fatica ottengono quello che vogliono, con ansia mantengono quello che hanno ottenuto; non si fa intanto nessun conto del tempo che non tornerà mai più: nuove faccende subentrano alle vecchie, una speranza, un'ambizione ne risveglia un'altra. Non si cerca la fine delle sofferenze, ma se ne cambia la materia. (XVII, 4-5; 1993, p. 89) *Non mancheranno mai motivi lieti o tristi di preoccupazione; la vita si caccerà da una faccenda in un'altra: il tempo libero non sarà mai una realtà, sarà sempre un sogno. (XVII, 6; 1993, p. 91) *[...] il popolo affamato non sente ragioni, nulla di giusto lo placa, nessuna preghiera lo piega. (XVIII, 5; 1993, p. 93) :Un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl'importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere. ::''[...] nec rationem patitur nec aequitate mitigatur nec ulla prece flectitur populus esuriens.'' *Ci è stata data un vita abbastanza lunga e per il compimento di cose grandissime, se venisse spesa tutta bene; ma quando si perde tra il lusso e la trascuratezza, quando non la si spende per nessuna cosa utile, quando infine ci costringe la necessità suprema, ci accorgiamo che è già passata essa che non capivano che stesse passando. È così: non abbiamo ricevuto una vita breve, ma la rendiamo tale, e non siamo poveri di essa ma prodighi. Come ricchezze notevoli e regali, quando sono giunte ad un cattivo padrone, in un attimo si dissipano, ma, sebbene modeste, se sono state consegnate ad un buon amministratore, crescono con l'uso, così la nostra vita dura molto di più per chi la dispone bene. (I, 3-4) *I massimi ingegni d'ogni tempo potranno trovarsi d'accordo almeno su questo punto, eppure non finiranno mai di stupirsi per tale offuscamento degli intelletti umani: gli uomini non permettono ad alcuno di occupare i loro poderi e, se nasce una minima controversia sui confini, mettono mano alle pietre e alle armi. Tuttavia sopportano che altri si intromettano nella loro vita, anzi vi introducono essi stessi quelli che ne diventeranno i padroni. E mentre non si trova nessuno disposto a spartire il proprio denaro, a quanti ciascuno distribuisce la propria vita! Sono tirchi nell'amministrare il patrimonio, ma prodighi nel gettar via il proprio tempo, la sola cosa per cui l'essere avari farebbe onore. Mi piacerebbe chiedere a una persona anziana scelta a caso tra la folla: «Tu sei ormai vicino al termine della vita e hai cento anni sulle spalle, se non di più: prova a fare un po' di conti sul tuo passato. Calcola quanto del tuo tempo ti hanno sottratto creditori, amanti, superiori e collaboratori, quanto le liti in famiglia e le punizioni dei servi, quanto gli impegni mondani andando in giro per la città. Aggiungi le malattie che ti sei procurato da solo e il tempo rimasto inutilizzato, e ti accorgerai di avere molti meno anni di quanti ne conti di solito. Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso, e il tuo volto è rimasto impassibile e il tuo animo intrepido; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che te ne rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore, la sciocca allegria, un'avidità insaziabile, il frivolo conversare... Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.» Quale ne è dunque la causa? È che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l'ultima. Temete tutto come mortali, ma desiderate tutto come immortali. (III, 1-4) *Chi è troppo indaffarato non può svolgere bene nessuna attività, perché una mente impegnata in mille cose non può concepire nobili pensieri. *Fabiano, il mio maestro, si domandava se non fosse meglio non studiare per niente piuttosto che impegnarsi in studi nozionistici. *L'invidia si volge alle cose vicine, mentre quelle lontane sono guardate con animo schietto e sincero. La vita del saggio, dunque, spazia per ogni dove, è senza tempo, non è limitata, come quella degli altri mortali. *Nessuno ti renderà gli anni, nessuno ti restituirà a te stesso; andrà il tempo della vita per la via intrapresa e non tornerà indietro né arresterà il suo corso; non farà rumore, non darà segno della sua velocità: scorrerà in silenzio, non si allungherà per editto di Re o favore di popolo; correrà come è partito dal primo giorno, non farà mai fermate, mai soste. Che avverrà? tu sei affaccendato, la vita si affretta: e intanto sarà lì la morte, per la quale, tu voglia o no, devi aver tempo. *Noi viviamo come se dovessimo vivere sempre, non riflettiamo mai che siamo esseri fragili. *Volgi la mente da questa bassa aiuola a così eccelse meditazioni! Fallo adesso, finché il tuo sangue è caldo e sei ancora pieno di vigore, questo è il momento per guardare più in alto! ==''De ira''== *Se non vuoi adirarti con i singoli, devi perdonare a tutti, conceder venia all'umanità intera. (II, 10, 2; 2000, p. 74) *Noi siamo nati in questa condizione di viventi soggetti a malattie dell'anima, non meno numerose di quelle del corpo, non perché siamo ottusi e tardi, ma perché non facciamo buon uso del nostro acume e siamo esempio di male l'uno all'altro; chiunque segue chi, prima di lui, s'è avviato sulla strada sbagliata, perché non deve essere scusato del percorrere la strada sbagliata che tutti percorrono? (II, 10, 3; 2000, p. 74) *Bisogna sempre concedere un rinvio: il tempo mette in luce la verità. (II, 22, 3; 2000, p. 81) *[...] non sarà mai felice, chi si lascerà tormentare dalla maggior [[felicità]] altrui. (III, 30, 3; 2000, p. 112) ==''De providentia''== *[...] l'uomo [[bontà|buono]] differisce da Dio soltanto perché si trova nel tempo, ma è suo discepolo, suo emulo, suo vero figlio [...]. (1, 5; 2000, p. 6) *«Allora, perché capitano tanti guai ai buoni?» Ad un uomo buono, non può accadere nulla di male: i contrari non si mescolano mai. Come tutti i fiumi, tutte le piogge che cadono dal cielo, tutto il fluire delle sorgenti curative non muta la salsedine del mare e nemmeno l'attenua, così l'assalto dell'[[avversità]] non piega la costanza dell'uomo forte: egli mantiene la sua coerenza e valuta tutto l'accaduto secondo le sue prospettive, perché è realmente più forte di ogni evento esterno. (2, 1; 2000, p. 7) *Il fuoco prova l'oro, la [[sventura]] l'uomo forte. (5, 10; 2000, p. 15) ==''De tranquillitate animi''== ===[[Incipit]]=== ====Caterina Lazzarini==== Ero immerso nell'introspezione, Seneca, ed ecco mi apparivano alcuni vizî, messi allo scoperto, tanto che potevo afferrarli con la mano: alcuni più nascosti e reconditi, altri non costanti, ma ricorrenti di quando in quando, che definirei addirittura i più insidiosi, come nemici sparpagliati e pronti ad attaccare al momento opportuno, con i quali non è ammessa nessuna delle due tattiche, star pronti come in guerra né tranquilli come in pace. Tuttavia ho da criticare soprattutto quell'atteggiamento in me (perché infatti non confessarlo proprio come a un medico?), vale a dire di non essermi liberato in tutta sincerità di quei difetti che temevo e odiavo e di non esserne tuttavia ancora schiavo; mi ritrovo in una condizione se è vero non pessima, pur tuttavia più che mai lamentevole e uggiosa: non sto né male né bene.<br> {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''La tranquillità dell'animo'', traduzione di Caterina Lazzarini, BUR, 1997. ISBN 9788817071406}} ====Mario Scaffidi Abate==== Esplorando, o Seneca, l'animo mio, vi ho trovato molti difetti, alcuni talmente evidenti da potersi, per così dire, toccare con mano, altri invece rintanati come in un nascondiglio, altri ancora saltuari, riemergenti a tratti, ad intervalli, e che sono forse i più molesti di tutti, simili a nemici sparpagliati qua e là che ti assalgono all'improvviso, quando gliene viene l'estro — come certe tribù nomadi — per cui tu vivi sempre in uno stato ambiguo, che non è di guerra ma nemmeno di pace, ed io mi sono scoperto appunto in un'analoga condizione (te lo confesso come un paziente che si confida al proprio medico), quella, cioè, di non essere né completamente libero dai miei rancori e dalle mie paure, né di trovarmi in loro balia, sicché, pur riconoscendo che la mia situazione non è delle peggiori, avverto un senso di malessere quanto mai sgradevole, che mi rende lunatico e lagnoso: insomma, non sono malato, ma non sto neppure bene.<br> {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''La serenità'', in ''L'ozio e La serenità'', cura e versione di Mario Scaffidi Abate, Newton, 1993. ISBN 8879830082}} ===Citazioni=== *In qualunque situazione della vita, troverai momenti di soddisfazione, di riposo, di piacere, se preferirai giudicare lievi i tuoi mali invece di renderteli odiosi. (10, 1; 2000, p. 212) *Siamo tutti legati alla sorte, alcuni con una lenta [[catena]] d'oro, altri con una catena stretta ed avvilente, ma che importa? Ha messo tutti ugualmente sotto sorveglianza, sono legati anche quelli che ci legano [...]. La vita è tutta una schiavitù.<br />Bisogna, dunque, adeguarsi alla propria condizione, lamentarsene il meno possibile, cogliere tutti i vantaggi che essa presenta: non c'è situazione tanto amara, che l'equilibrio interiore non riesca a cavarne qualche motivo di conforto. Tante volte, superfici ristrette sono diventate ampiamente utilizzabili per merito dell'ingegnere che le ha sapute suddividere e una buona ristrutturazione ha reso abitabili localucci angusti. Applica la ragione alle difficoltà: diventa possibile che il duro s'ammorbidisca, l'angusto s'allarghi e che il carico, portato avvedutamente, risulti meno pesante. (10, 3-4; 2000, p. 213) *È dunque meglio accettare con calma il comportamento comune ed i vizi degli uomini, senza lasciarsi andare né al riso né al pianto: il provare tormento per i mali altrui è eterna miseria, il dilettarsi dei mali altrui è voluttà disumana. (15, 5; 2000, p. 219) ==''De vita beata''== * Tutti, o fratello Gallione, vogliono vivere felici, ma quando poi si tratta di riconoscere cos'è che rende felice la vita, ecco che ti vanno a tentoni. […] <br />Perciò dobbiamo prima chiederci che cosa desideriamo; poi considerare per quale strada possiamo pervenirvi nel tempo più breve, e renderci conto, durante il cammino, sempre che sia quello giusto, di quanto ogni giorno ne abbiamo compiuto e di quanto ci stiamo sempre più avvicinando a ciò verso cui il nostro naturale istinto ci spinge. Finché vaghiamo a caso, senza seguire una guida ma solo lo strepito e il clamore discorde di chi ci chiama da tutte le parti, la nostra vita si consumerà in un continuo andirivieni e sarà breve anche se noi ci daremo giorno e notte da fare con le migliori intenzioni. <br />Si stabilisca dunque dove vogliamo arrivare e per quale strada, non senza una guida cui sia noto il cammino che abbiamo intrapreso, perché qui non si tratta delle solite circostanze cui si va incontro in tutti gli altri viaggi; in quelli, per non sbagliare, basta seguire la strada o chiedere alla gente del luogo, qui, invece, sono proprio le strade più frequentate e più conosciute a trarre maggiormente in inganno. Da nulla, quindi, bisogna guardarsi meglio che dal seguire, come fanno le pecore, il [[gregge]] che ci cammina davanti, dirigendoci non dove si deve andare, ma dove tutti vanno. E niente ci tira addosso i mali peggiori come l'andar dietro alle chiacchiere della gente, convinti che le cose accettate per generale consenso siano le migliori e che, dal momento che gli esempi che abbiamo sono molti, sia meglio vivere non secondo ragione, ma per imitazione. (I) * Cerchiamo un bene che non sia appariscente, ma solido e duraturo, e che abbia una sua bellezza tutta intima: tiriamolo fuori. Non è lontano; si troverà, bisogna soltanto che tu sappia dove allungare la mano; ora, invece, come se fossimo al buio, passiamo davanti alle cose che ci sono vicine, inciampando magari proprio in quelle che desideriamo. (III) *La felicità vera è nella virtù. (16, 1) :''In virtute posita est vera felicitas''. *Le ricchezze sono al servizio del saggio, allo sciocco comandano. *Ma se sei [[uomo]], ammira chi tenta grandi imprese, anche se fallisce. (XX, 2) ==''Epistulae morales ad Lucilium''== ===[[Incipit]]=== Comportati così, Lucilio mio: rivendica i tuoi diritti su te stesso, e il [[tempo]] che finora ti veniva portato via o ti veniva rubato o ti sfuggiva di mano, trattienilo e custodiscilo. Convinciti che le cose stanno proprio così come ti scrivo: certi [[attimo|momenti]] ci vengono strappati via, altri ci vengono sottratti furtivamente e altri ci sfuggono senza che ce ne accorgiamo. Tuttavia, la perdita più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza. E se vorrai fare attenzione, comprenderai che gran parte della vita se ne vola via nel fare il male, la maggior parte nel non fare nulla, tutta la vita nel disperdersi in altre cose estranee al vero senso della vita. {{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'', traduzione di Monica Natali, in ''Tutte le opere'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5}} ===Citazioni=== <!-->ORDINE ALFABETICO<--> *Abbandona ogni [[preoccupazione]] per la tua esistenza e te la renderai piacevole. (4, 6; 2010) *Agli [[animale|animali]] è concesso soltanto il presente, che è brevissimo [e] fugace: del passato hanno un vago ricordo, che può essere richiamato alla loro memoria solo dall'impatto con le cose presenti. (124, 17; 2000) *Anche da un piccolo corpo deforme può uscire uno spirito veramente forte e virtuoso. (66, 3)<ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Anche la [[sfortuna]] è mutevole. Forse sarà, forse non sarà, nel frattempo non è; tu spera nel meglio. :''Habet etiam mala fortuna levitatem. Fortasse erit, fortasse non erit: interim non est; meliora propone.'' (II) *[...] anche gli animali ancora in tenera età e appena usciti dall'utero materno o dall'uovo sanno subito che cosa può essere pericoloso ed evitano ciò che può essere causa di morte: quelli che sono preda degli uccelli [[rapace|rapaci]] ne temono anche l'ombra, quando questi passano in volo. Nessun animale viene alla luce senza la paura della morte. (121, 18; 2000) *[...] c'è grande differenza fra il non volere e il non sapere fare il male. (90, 46; 2000) *[...] certe [[abitudine|abitudini]] si possono più facilmente troncare che moderare. (108, 16; 2000) *Chi è nobile? Colui che dalla natura è stato ben disposto alla virtù. :''Quis est generosus? Ad virtutem bene a natura compositus.'' *Chi è temuto teme: non può starsene tranquillo chi è oggetto della [[paura]] altrui. (105, 4) *Chi non vuole morire si rifiuta di vivere, perché la vita ci è stata data a patto di morire. La morte è il termine certo a cui siamo diretti e temerla è da insensato, poiché si aspetta ciò che è certo e solo l'incerto può essere oggetto di timore. La morte è una necessità invincibile e uguale per tutti: chi può lamentarsi di trovarsi in una condizione a cui nessuno può sottrarsi? [...] <br>Ma temo che una lettera così lunga ti diventi più odiosa che la morte. Perciò concluderò: pensa sempre alla morte, se non vuoi mai temerla. (lettera 30; 1975) *Chi segua la sua strada ha sempre una [[meta]] da raggiungere, ma chi ha smarrito la retta via, va errando all'infinito. (lettera 16; 1975) *Chi si adatta bene alla [[povertà]] è ricco. (4, 11; 2000) *Chi vive nell'ozio senza il conforto delle belle lettere, è come morto, è un sepolto vivo. (82, 3) :''Otium sine litteris mors est et hominis vivi sepultura''. *Chiederò in prestito a Epicuro questa massima: «Per molti le ricchezze acquistate non hanno rappresentato la fine, ma solo un mutamento delle loro miserie». (lettera 17; 1975) *Ci chiedevamo se tutti gli animali abbiano coscienza della loro natura. Che l'abbiano appare chiaro soprattutto dal fatto che muovono le membra in modo appropriato e prontamente, come se esse fossero addestrate a tale scopo; non c'è nessuno che sia privo della capacità di muoversi agilmente. L'artigiano maneggia con facilità i suoi attrezzi, il pilota muove con abilità il timone, il pittore distingue rapidamente i colori che si è messo davanti in gran numero e varietà per fare un ritratto, e passa facilmente con lo sguardo e con le mani dalla cera all'opera: così l'animale è agile in ogni sua attività. (121, 5; 2000) *Ci sono, invece, esercizi facili e brevi che spossano sùbito il corpo e fanno risparmiare quel tempo che va tenuto in gran conto: la [[corsa]], il sollevamento pesi, il salto in alto, in lungo e quello, per così dire, tipico dei Salii o, per usare una definizione più volgare, del "lavandaio": scegli uno qualsiasi di questi semplici e facili esercizi. (15, 4)<ref>Da ''[http://spazioinwind.libero.it/latinovivo/Lettere%20a%20Lucilio.htm Lettere a Lucilio]'', ''spazioinwind.libero.it''.</ref> *Comandare a se stessi è la forma più grande di comando. :''Imperare sibi maximum imperium est.'' (CXIII, 30) *Come una commedia, così è la vita: non quanto è lunga, ma quanto bene è recitata, è ciò che importa. (IX, 77-20) :''Quomodo fabula, sic vita: non quam diu, sed quam bene acta sit, refert''. *Dal male non può nascere il bene, come un fico non nasce da un olivo: il frutto corrisponde al seme. (87, 25)<ref name=diz/> *Devi sapere che Ulisse non affrontò tante peripezie nella navigazione perché era perseguitato da Nettuno: egli soffriva di mal di mare. Proprio come lui, dovunque dovrò andare per mare, vi giungerò dopo vent'anni. [...] <br>Una leggera febbretta può sfuggire all'attenzione, ma, se aumenta e diventa un'autentica febbre che brucia, anche l'uomo più resistente e più avvezzo alle sofferenze è costretto a confessare l'infermità. [...] <br>Il contrario avviene nelle infermità che colpiscono l'animo: quanto più uno sta male, tanto meno se ne accorge. Non te ne devi meravigliare, carissimo Lucilio. Infatti, chi è appena assopito, anche durante il sonno percepisce le immagini dei sogni; e talvolta, dormendo, si rende conto di dormire. Ma un sonno pesante estingue anche i sogno e sommerge l'anima in una completa incoscienza. Perché nessuno confessa i suoi vizi? Perché è ancora sotto il loro dominio. Può raccontare i propri sogni solo chi ne è guarito. Perciò, svegliamoci, per poter prendere coscienza dei nostri errori. Solo la filosofia riuscirà a destarci, e a scuoterci dal pesante sonno: consacrati tutto a lei. Tu sei degno di lei ed ella è degna di te: abbracciatevi. (lettera 53; 1975) *Di [[tempo]] non ne abbiamo poco, ne sprechiamo tanto. L'uomo grande non permette che gli si porti via neanche un minuto del tempo che gli appartiene. *Dice [[Ecatone di Rodi|Ecatone]]: «Ti rivelerò un filtro amoroso, senza unguenti, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama». [...] <br>Certo qualcosa di simile all'amicizia è nell'[[amore]], che si potrebbe chiamare una folle amicizia. (lettera 9; 1975) *Dicono che [[Cratete di Tebe|Cratete]], discepolo di quello Stilbone, da me menzionato nella precedente lettera, avendo visto un giovincello passeggiare in un luogo isolato, gli domandò che facesse lì solo. «Parlo con me» fu la risposta. E di rimando Cratete: «Sta' bene attento, te ne prego; tu parli con un cattivo soggetto». [...] <br>Chi è privo della saggezza non deve essere lasciato in balia di se stesso [...]. (lettera 10; 1975) *Diverrò povero? Sarò con la maggioranza degli uomini. Andrò in esilio? Penserò di essere nato là, dove mi manderanno. Sarò messo in catene? E allora? Sono forse ora veramente libero? La natura mi ha già legato a questo grave peso del corpo. Morirò? Porrò cosi fine – dirai tu – alla possibilità di ammalarmi, di esser messo in catene, di morire. [...] Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce. Abbiamo perduto l'infanzia, poi la fanciullezza, poi la giovinezza. Tutto il tempo trascorso fino a ieri è ormai perduto; anche questo giorno che stiamo vivendo lo dividiamo con la morte. Come la [[clessidra]] non è vuotata dall'ultima goccia d'acqua, ma da tutta quella defluita prima, così l'ora estrema, che mette fine alla nostra vita, non provoca da sola la morte, ma da sola la compie; noi vi giungiamo in quel momento, da tempo, però, vi siamo diretti. [...] «Non viene una sola volta la morte; quella che ci rapisce è solo l'ultima morte». [...] questa morte che tanto temiamo è l'ultima, non la sola. [...] la follia umana, è così grande, che alcuni sono spinti alla morte proprio dal timore della morte. [...] Ci chiediamo: «Fino a quando sempre le stesse cose? Svegliarsi e andare a dormire, mangiare ed aver fame, aver freddo e soffrire il caldo? Nessuna cosa finisce, ma tutte sono collegate in uno stesso giro: si fuggono e si inseguono. Il giorno è cacciato dalla notte, la notte dal giorno; l'estate ha fine con l'autunno, questo è incalzato dall'inverno, che a sua volta è chiuso dalla primavera: così tutto passa per tornare. Non faccio né vedo mai niente di nuovo. Ad un certo punto, di tutto questo si prova la nausea». Per molti la vita non è una cosa penosa, ma inutile. (lettera 24; 1975) *È grande chi sa essere povero nella ricchezza. (20, 10) :''Magnus ille, qui in divitiis pauper est''. *È meglio imparare delle cose inutili che non imparare niente. (88, 45) :''Satius est supervacua scire quam nihil''. *È povero non chi possiede poco, ma chi brama avere di più. (lettera 2; 1975) *Fa' ancora il nome di [[Tito Livio]]: ha, infatti, scritto anche dei dialoghi che si possono annoverare tra le opere di filosofia così come tra quelle di storia, e dei libri di argomento espressamente filosofico: cedo il passo anche a lui. (100, 9; 2000) *Giurare sulle parole del maestro. (12, 10) :''Jurare in verba magistri''. *Gran parte del progresso sta nella volontà di progredire. (71, 36) :''Magna pars est profectus velle proficere''. *Guidano i fati chi li segue di buona voglia, trascinano gli altri. (107, 11) :''Ducunt volentem fata, nolentem trahunt''. *I mali che fuggi sono in te. (104, 20) *I vizi: è più facile sradicarli che tenerli a freno. (85, 10) :''Facilius sustuleris illa (vitia) quam rexeris''. *Il destino guida chi lo segue di sua volontà, chi si ribella, lo trascina. *Il [[lavoro]] caccia i vizi derivanti dall'ozio. (56, 9) *Il sopprimere i desideri è anche un utile rimedio contro la paura. (5, 7)<ref name=diz/> *In mezzo agli stessi piaceri nascono le cause del dolore. (91, 5) *In verità non è [[povertà]], se è lieta; povero è non chi possiede poco, ma chi desidera di più. (2, 6; 2000) *Io sono troppo grande e troppo superiore è il destino per cui sono nato, perché io possa rimanere schiavo del mio corpo. (65, 21)<ref name=diz/> *L'amore non può coesistere col timore. (47, 18) :''Non potest amor cum timore misceri''. *L'assalto del male è di breve durata; simile ad un temporale, passa, di solito, dopo un'ora. Chi, infatti, potrebbe sopportare a lungo quest'agonia? Ormai ho provato tutti i malanni e tutti i pericoli, ma nessuno per me è più penoso. E perché no? In ogni altro caso si è ammalati; in questo ci si sente morire. Perciò i medici chiamano questo male "meditazione della morte": talvolta, infatti, tale mancanza di respiro provoca la soffocazione. Pensi che ti scriva queste cose per la gioia di essere sfuggito al pericolo? Se mi rallegrassi di questa cessazione del male, come se avessi riacquistato la perfetta salute, sarei ridicolo come chi credesse di aver vinto la causa solo perché è riuscito a rinviare il processo. (54, 1-4) *L'infelicità non consiste nel fare una cosa per ordine altri, ma nel farla contro la propria volontà. (lettera 61; 1975) *L'inizio della salvezza è la conoscenza del peccato. (28, 9) *L'ubriachezza eccita e porta alla luce tutti i vizi, togliendo quel senso di pudore che costituisce un freno agli istinti cattivi. (83, 19)<ref name=diz/> *L'uomo è un animale che ragiona. (41, 8) *La fortuna aiuta gli audaci, il pigro si ostacola da solo. :''Audentis fortuna iuvat, piger ipse sibi obstat''. *La [[verità]] è sempre la stessa in ogni sua parte. (79, 16) :''Veritas in omnem sui partem semper eadem est''. *La via è lunga se si va per regole, è breve ed efficace se si va per esempi. :''[L]ongum iter est per praecepta, breve et efficax per exempla''. (libro 1, epistola VI, 14) *La vita è lunga se è piena. (93, 2) :''Longa est vita, si plena est''. *La vita, senza una meta, è vagabondaggio. (95, 46) :''Vita sine proposito vaga est''. *Le idee migliori sono proprietà comune. (12, 11) :''Quae optima sunt, esse communia''. *Lunga è la via dell'insegnare per mezzo della teoria, breve ed efficace per mezzo dell'esempio. (6, 5) :''Longum iterest per praecepta, breve et efficax per exempla'' *Molti imparano non per la vita ma per la scuola. (106, 12) :''Non vitae sed scholae discimus''. *Nasciamo diversi, moriamo uguali. (XCI, 16) :''Impares nascimur, pares morimur.'' *Negli uomini tale è il modo di parlare quale quello di vivere. (114, 1) :''Talis hominibus fuit oratio qualis vita.'' *Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. (lettera 71, 3; 1975, pp. 458-459) :''Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est''. *Nessuna conoscenza, se pur eccellente e salutare, mi darà gioia se la apprenderò per me solo. Se mi si concedesse la sapienza con questa limitazione, di tenerla chiusa in me, rinunciando a diffonderla, la rifiuterei. *Nessuno è obbligato a correre sulla via del successo. (22, 4) :''Nulli necesse est felicitatem cursu sequi.'' *Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà. :''Nemo sapientiam paupertate damnavit.'' *Niente di più lungo di quel passaggio sotterraneo, niente di più fioco di quelle fiaccole, che servono non per vedere tra le tenebre, ma per vedere le tenebre stesse. (lettera 57; 1975) *Noi, assai dissennati, crediamo che essa {{NDR|la morte}}, sia uno scoglio, mentre è un porto, delle volte da cercare, ma mai da rifuggire, nel quale se qualcuno è spinto nei primi anni {{NDR|di vita}}, non deve lamentarsi più di chi ha navigato velocemente. (70) :''Scopulum esse illum putamus dementissimi: portus est, aliquando petendus, numquam recusandus, in quem si quis intra primos annos delatus est, non magis queri debet quam qui cito navigavit.'' *Non è perché le cose sono [[difficoltà|difficili]] che non [[osare|osiamo]], ma è perché non osiamo che sono difficili. (CIV, 26) :''Non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus difficilia sunt.'' *Non giova né si assimila il cibo vomitato subito dopo il pasto. [...] Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne. [...] Leggi sempre, perciò autori di valore riconosciuto e se di tanto in tanto ti viene in mente di passare ad altri, ritorna poi ai primi. Procurati ogni giorno un aiuto contro la povertà, contro la morte e, anche, contro le altre calamità; e quando avrai fatto passare tante cose, estrai un concetto da assimilare in quel giorno. (I, 2) :''Non prodest cibus nec corpori accedit qui statim sumptus emittitur [...] Distringit librorum multitudo; itaque cum legere non possis quantum habueris, satis est habere quantum legas. [...] Probatos itaque semper lege, et si quando ad alios deverti libuerit, ad priores redi. Aliquid cotidie adversus paupertatem, aliquid adversus mortem auxili compara, nec minus adversus ceteras pestes; et cum multa percurreris, unum excerpe quod illo die concoquas.'' *Non si soffre, in effetti, per la mancanza di questi beni, ma per il pensiero della loro mancanza. Chi ha il possesso di sé non ha perso niente: ma quanti hanno la fortuna di possedere se stessi? (lettera 42; 1975) *[...] non [[speranza|sperare]] senza [[disperazione]] e non disperare senza speranza. (104, 12; 2000, p. 955) *Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte. (30, 17) :''Non mortem timemus, sed cogitationem mortis''. *Noterai che nessun animale tiene in poco conto il suo corpo o si disinteressa di esso. Anche quelli più stupidi e sciocchi, per quanto siano tardi in tutto il resto, sono ben svegli quando si tratta della loro vita. (121, 24<ref>Citato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 329-330. ISBN 88-85944-12-4</ref>) *Occorre che la [[legge]] sia breve, perché più facilmente i mal pratici la ricordino. (94, 38) :''Legem brevem esse oportet, quo facilius ab imperitis teneatur''. *Ogni [[piacere]] ha il suo momento culminante quando sta per finire. (12, 5) *Pensa che a noi accade la stessa cosa: la vita conduce alcuni molto rapidamente alla meta cui, anche indugiando, dovevano giungere, altri li consuma e li tormenta. La [[vita]] non sempre va conservata: il bene, infatti, non consiste nel vivere, ma nel vivere bene. Perciò, il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza. (libro VIII, 70) *Perché, ti domando, alimenti ed eserciti le forze fisiche? La natura le ha concesse in misura maggiore agli animali domestici e alle fiere. Perché curi tanto il tuo aspetto esteriore? Per quanto tu ti dia da fare, sarai vinto in bellezza dai muti animali. (124, 22; 2000) *Perciò gli uomini si immergono nelle passioni e, una volta che ne hanno fatto un'abitudine, non possono più farne a meno; e sono veramente infelici, poiché giungono a sentire come necessarie le cose prima superflue. Non godono dei piaceri, ma ne rimangono schiavi e, quella che è la peggiore disgrazia, amano anche il proprio male. Si raggiunge il colmo dell'infelicità quando le cose turpi non solo sono gradite, ma procurano un intimo compiacimento; e non c'è rimedio quando quelli che erano sentiti come vizi diventano abitudine quotidiana. (lettera 39; 1975) *Perciò non devi attribuire a Epicuro quei pensieri che t'ho inviato: sono di dominio pubblico, e soprattutto della nostra scuola. [...]<br> Dovunque volgi lo sguardo, ti si presentano massime che potrebbero considerarsi notevoli se non si leggessero insieme con altre dello stesso valore. Perciò abbandona la speranza di poter gustare superficialmente l'ingegno dei sommi uomini; tu devi studiarlo e considerarlo nella sua unità. Ogni suo aspetto ne richiama sempre un altro, ciascuna parte, connettendosi con l'altra, dà completezza all'opera dell'ingegno umano. Niente può essere tolto senza rompere l'unità del pensiero. Non dico che non si possano considerare le singole membra, purché non si prescinda dall'intero organismo. [...]<br>Ma per un uomo di matura esperienza è disdicevole cercare fiorellini, sostenersi con poche [[massime]] ben note e affidarsi alla memoria. È ormai tempo che uno poggi su se stesso, che esprima questi pensieri con parole sue e non a memoria. Ed è specialmente disdicevole per un vecchio o per uno che si affaccia alla vecchiaia una cultura basata su raccolte di esempi scolastici. «Questo l'ha detto Zenone». E tu che dici? «Questo l'ha detto Cleante.» E tu? Fino a quando ti muoverai sotto la guida di un altro? Prendi tu il comando ed esprimi anche qualcosa di tuo, che altri mandino a memoria. [...] <br>Hanno esercitato la memoria sul pensiero altrui, ma altro è ricordare, altro è sapere. Ricordare è custodire ciò che è stato affidato alla memoria, mentre sapere significa far proprie le nozioni apprese e non star sempre attaccato al modello, con lo sguardo sempre rivolto al maestro. «Questo l'ha detto Zenone, questo Cleante.» Ci sia qualche differenza fra te e il tuo libro. Fino a quando penserai ad imparare? È tempo anche di insegnare. Che ragione c'è che io senta dire da te quello che posso leggere in un libro? [...]<br>La verità è accessibile a tutti, non è dominio riservato di nessuno, e il campo che essa lascia ai posteri è ancora vasto. (lettera 33; 1975) *Poiché ho cominciato a raccontarti come da giovane mi sono accostato alla filosofia con uno slancio maggiore di quello con cui continuo a coltivarla da vecchio, non mi vergognerò di confessare quale amore mi abbia ispirato [[Pitagora]]. [[Sozione di Alessandria|Sozione]] spiegava perché Pitagora si era astenuto dal mangiare carne di animali e perché in seguito se ne era astenuto [[Quinto Sestio|Sestio]]. Le loro motivazioni erano diverse, ma entrambe nobili.<br />Sestio riteneva che l'uomo avesse abbastanza per nutrirsi anche senza spargere sangue, e che divenisse un'abitudine alla crudeltà lo squarciare gli animali per il piacere della gola. Aggiungeva poi che bisogna limitare gli incentivi alla dissolutezza; concludeva che gli alimenti di varia qualità sono contrari alla salute e dannosi al nostro corpo.<br />Pitagora, invece, sosteneva che esiste una parentela fra tutti gli esseri e che c'è una relazione fra le anime che trasmigrano da una forma di vita all'altra. Nessuna anima, a suo parere, muore, né cessa di agire, se non per l'attimo in cui si trasferisce in un altro corpo. (108, 17-18; 2000) *Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono. (15, 10) :''Cum aspexeris, quot te antecedant, cogita, quot sequantur.'' *Quando insegnano, gli uomini imparano. (VII, 8) :''Homines, dum docent, discunt.'' *Questo è l'unico motivo per cui non possiamo lagnarci della vita: essa non trattiene nessuno. (70, 15) :''Hoc est unum, cur de vita non possimus queri: neminem tenet''. *Sbaglia chi cerca un [[amico]] nell'atrio e lo mette alla prova nel banchetto.<ref>Citato in Paola Mastellaro, ''Il libro delle citazioni latine e greche'', Mondadori, Milano, 2012, p. 18. ISBN 978-88-04-47133-2.</ref> (CXIX, 119) :''Errat autem qui amicum in atrio quaerit, in convivio probat''. *Se mi arrenderò al piacere, dovrò arrendermi anche al dolore, alla fatica, alla povertà; anche l'ambizione e l'ira vorranno le mie energie, anzi sarò straziato fra tante passioni. Aspiro alla libertà; questo è il premio a cui sono rivolte tutte le mie fatiche. Mi chiedi che cosa sia la libertà? È indipendenza da ogni cosa, da qualunque circostanza esterna, da qualunque necessità. (lettera 51; 1975) *Se voglio trastullarmi con qualche buffone, non devo cercarlo lontano: rido di me. (lettera 50; 1975) *Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente. (101, 9) *Smetterai di [[timore|temere]] se avrai smesso di [[speranza|sperare]]. (V, 7) :''Desines timere si sperare desieris.'' *"Sono schiavi." No, sono uomini. "Sono schiavi". No, vivono nella tua stessa casa. "Sono schiavi". No, umili amici. "Sono schiavi." No, compagni di schiavitù, se pensi che la sorte ha uguale potere su noi e su loro. (Epistola 47,1) *Sono più le cose che ci spaventano che quelle che fanno effettivamente male, e siamo travagliati più per le apparenze che per i fatti reali. (13, 4)<ref name=diz/> *Ti dirò che cosa oggi mi è piaciuto in [[Ecatone di Rodi|Ecatone]]. «Mi chiedi» egli scrive «quale è stato il mio progresso? Ho cominciato ad essere amico di me stesso.» Grande è stato il suo progresso: non rimarrà più solo. Sappi che tutti possono avere quest'amico. (lettera 6; 1975) *Ti prego, Lucilio carissimo, fa' la sola cosa che può renderti felice: distruggi e calpesta questi beni splendidi solo esteriormente, che uno ti promette o che speri da un altro; aspira al vero bene e godi del tuo. Ma che cosa è "il tuo"? Te stesso e la parte migliore di te. Anche il corpo, povera cosa, benché non se ne possa fare a meno, stimalo necessario più che importante; ci procura piaceri vani, di breve durata, di cui necessariamente ci pentiamo e che, se non li frena una grande moderazione, hanno un esito opposto. Questo dico: il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura; ma è difficile tenere una giusta misura in quello che si crede un bene: solo il desiderio, anche intenso, del vero bene è senza pericoli. Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino. (23, 6-7) *Tutta l'[[arte]] è imitazione della [[natura]]. (65, 3) :''Omnis ars naturae imitatio est''. *Tuttavia, questa è in sostanza la mia [[Regole dai libri|regola]]: comportati con chi ti è inferiore come vorresti che si comportasse con te chi ti è superiore. (47, 11; 2000) {{NDR|[[etica della reciprocità]]}} *Un grande pilota sa navigare anche con la [[vela (sistema di propulsione)|vela]] rotta. (30, 3) *Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti. (33, 5) :''Non est formosa, cuius crus laudatur aut brachium, sed illa, cuius universa facies admirationem partibus singulis abstulit''. *Vivere vuol dir combattere. (XCVI, 5). :''Vivere'' [mi Lucili] ''militare est''. ==''Hercules furens''== ===[[Incipit]]=== <poem>O gran re dell'Olimpo, arbitro sommo Dell'universo mondo, oh segna alfine Ai tormentosi affanni alcuna meta, Alla sciagura un termine.</poem> ===Citazioni=== *[...] ''il [[delitto]] | cui coronò il successo e la fortuna, virtù si chiama'' [...]. ('''Anfitrione:''' atto I, p. 19) *''A sublime virtù sol raramente | perdona iniqua la Fortuna: a lungo | nessuno può così frequenti rischi | sfidar sicuro: quei che il [[caso]] tante | volte dimenticò, còlto n'è una.'' ('''Megara:''' atto I, p. 23) *[...] ''chi sua [[stirpe]] vanta | loda il non suo.'' ('''Lico:''' atto I, p. 24) *''La prima | arte del [[regno]] è di saper durare | pur contro l'odio.'' ('''Lico:''' atto I, p. 24) *''Non san misura l'armi; facilmente | né moderar si può né ritenere | d'alzata spada l'ira; il sangue piace, | piace alla guerra.'' ('''Lico:''' atto I, p. 27) *''D'ogni [[guerra]], | non il motivo, l'esito si chiede.'' ('''Lico:''' atto I, p. 27) *'''Lico:''' – ''Ti forzerò.''<br>'''Megara:''' ''– Chi sa morir non forzi.'' (atto I, p. 28) ==''Questioni naturali''== *Oh che cosa spregevole è l'uomo, se non si sarà innalzato al di sopra delle cose umane! (I, prefazione, 5, p. 512) *Se volete non aver paura di nulla, pensate che tutto è da temere. ([[s:la:Quaestiones Naturales/Liber VI#Si uultis nihil timere, cogitate omnia esse metuenda|VI, 2, 3]], p. 616) *È naturale ammirare le cose nuove più che quelle grandi. (VII, 1, 4, p. 638) ==[[Incipit]] di alcune opere== [[File:Seneca-Cordoba.jpg|thumb|Seneca, scultura di Amadeo Ruiz Olmos]] ===''Apokolokyntosis''=== Voglio consegnare alla storia quel che è successo in cielo il giorno prima delle idi di ottobre, inizio di un anno straordinario, di un'età felicissima. Non ci sarà posto né per il rancore, né per l'adulazione. Quello che sto per raccontare è tale e quale a come è accaduto. Nell'ipotesi che qualcuno venisse a chiedermi la fonte di tali avvenimenti, è bene mettere subito in chiaro questo: se la cosa non mi andrà a genio, non risponderò. D'altronde, chi mi potrebbe forzare? So di essere diventato padrone di me stesso, il giorno in cui se ne andò finalmente all'altro mondo quello che aveva dimostrato la verità del proverbio: «conviene nascere re o scemi». ===''De constantia sapientis''=== Io non esito a dire, mio caro Sereno, che tra gli [[Stoicismo|Stoici]] e i filosofi delle altre scuole passa la stessa differenza che tra gli uomini e le donne: i quali e le quali contribuiscono in egual misura alla vita della società, ma gli uni sono fatti per comandare, le altre per obbedire.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ===''De otio''=== Tutti sono d'accordo nel ritenere che, vivendo in società, è difficile essere immuni dai vizi, e allora, se non abbiamo altro mezzo per salvarci da essi, isoliamoci: già questo solo fatto ci renderà migliori. D'altronde chi c'impedisce, pur vivendo appartati, di avvicinare uomini virtuosi e ricavarne un esempio su cui modellare la nostra esistenza? E ciò non è possibile se non in una vita tranquilla, lontana dalle pubbliche faccende: solo così potremo mantenere fermi i nostri propositi, non avendo accanto nessuno che, sollecitato dalla grande massa che gli sta intorno, possa distoglierci dalla nostra decisione, ancora instabile, all'inizio, e perciò facile a sgretolarsi. Allora sì la nostra vita potrà procedere uniforme e costante, perché non turbata dalle idee più diverse e contrastanti. Pergiunta, come se già non bastassero i numerosi mali che ci affliggono, passiamo da un vizio all'altro, e questo è il guaio peggiore: restassimo almeno attaccati a un vizio solo, quello che ci è più familiare e che abbiamo ormai sperimentato! Così a questo inconveniente si aggiunge pure il tormento che ci rode nel constatare come le nostre scelte, oltre che cattive, siano anche incostanti. Siamo sballottati di qua e di là come dai flutti o dal vento, ed ora ci attacchiamo ad una cosa, ora ad un'altra, lasciamo ciò che avevamo cercato e ricerchiamo ciò che avevamo lasciato, in un altalenante avvicendarsi di desideri e pentimenti. Questo perché dipendiamo sempre dalle opinioni degli altri, ci sembra migliore ciò che ha un gran numero di aspiranti e di elogiatori e non ciò che va lodato e ricercato per il suo intrinseco valore, così come una strada la giudichiamo buona o cattiva non di per se stessa ma dalla quantità delle impronte e dal fatto che fra di queste non ce ne sia nessuna che torni indietro. ==Citazioni su Lucio Anneo Seneca== *A vedere gli sforzi che Seneca fa per prepararsi alla morte, a vederlo sudare dallo sforzo per corroborarsi e star forte e dibattersi per tanto tempo su quella pertica, avrei scemato la reputazione di lui se non l'avesse conservata morendo veramente da forte. Il suo agitarsi così ardente, così frequente, mostra che era ardente e impetuoso lui stesso. [...] E in ogni modo mostra che era incalzato dal suo avversario. Lo stile di [[Plutarco]], di quanto è più sdegnoso e più sostenuto, è, secondo me, di altrettanto più virile e persuasivo: crederei facilmente che la sua anima avesse gli impulsi più sicuri e più regolati. L'uno, più vivace, ci stimola e ci sveglia di soprassalto, tocca più lo spirito. L'altro, più calmo, ci istruisce, ci fortifica e conforta costantemente, tocca più l'intelletto. Quello là rapisce la nostra mente, questo la conquista. ([[Michel de Montaigne]]) *Anche nella qualità di scrittore, Seneca è una fedele {{sic|imagine}} del suo tempo, che stimava più lo splendore che la profondità. Scrisse a quel modo per intima persuasione della sua bontà, e si giocò per questo l'approvazione dell'età seguente. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) *Non si concepisce veramente come l'arte {{NDR|delle tragedie}} di Seneca potesse esser presa come esempio di morale, quando egli colla fredda impassibilità di uno stoico fa l'apologia del suicidio, descrive amori senza pudore, desiderî senza freno, vendette orribili; quando rappresenta un mondo di passioni straordinarie ed esagerate, virtù sfrenate, audacie gigantesche, il dolore che bestemmia, la vendetta atroce, l'orgoglio immane. Ma tutto ciò è ricoperto da un manto di sentenze così gravi, di detti così profondi; ma i suoi personaggi declamano così bene degli squarci di filosofia, che, perdonandosi a lui e trascurando ciò che nelle sue tragedie v'era per efficacia dei suoi tempi, furono potute prendere come modello di gravità tragica e di moralità. ([[Pietro Bilancini]]) *Questo «filosofo», professore di morale, di virtù, di disinteresse, non pratica né la morale, né la virtù, né il disinteresse. Si è arricchito con prestiti di danaro «a tassi usurari». Le sue operazioni finanziarie in Britannia sono di una rapacità tale che sono state una delle cause della ribellione dell'isola. ([[Georges Roux]]) *Raffinatezza di pensieri; falsità di concetti; abbondanza di antitesi; verbosità di locuzione, arguziette di sentimenti, questo è il capitale del maestro e consigliere di Nerone. ([[Francesco Lomonaco]]) *Seneca è il soggetto più notevole di questo tempo. Nel brio e nell'agilità della forma non ha chi gli somigli, fuori da [[Ovidio]]: ma Seneca ebbe ad un tempo un sentimento vivo di queste sue qualità; e tanta n'era la forza, che ad ogni occasione che gli si fosse offerta, non {{sic|sapea}} tenersi dal darne mostra, né gli balenava concettino in mente ch'ei {{sic|nol}} cogliesse. Tuttavia solo di rado può dirsi ch'egli abbia fatto un uso biasimevole delie sue grandi doti e dell'alta sua condizione; e se la sua vita mostra sovente una sapienza abbassata al grado di prudenza, la sua morte per altro ha l'impronta d'una rinunzia deliberata ai beni di questa vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Lucio Anneo Seneca, ''Apokolokyntosis. La deificazione della zucca. Testo originale a fronte'', curato da Gabriella Focardi, Giunti Editore, 1995. ISBN 8809207106 *Lucio Anneo Seneca, ''Dialoghi morali'', traduzione di Gavino Manca, Einaudi, Torino, 1995. *Lucio Anneo Seneca, ''I benefici'', a cura di Salvatore Guglielmino, Zanichelli, Bologna, 1967. *Lucio Anneo Seneca, ''[https://archive.org/details/lercolefurioso L'Ercole furioso]'', versione poetica e note di critica testuale di Federico Ageno, Libreria editrice A. Draghi, Padova, 1925. *Lucio Anneo Seneca, ''L'ozio e La serenità'', cura e versione di Mario Scaffidi Abbate, Newton, 1993. ISBN 8879830082: **''De otio''. **''De tranquillitate animi''. *Lucio Anneo Seneca, ''La brevità della vita'' (''De brevitate vitae''), introduzione, traduzione e note di Alfonso Traina, BUR, Milano, 1993<sup>23</sup>. ISBN 9788817169400 *Lucio Anneo Seneca, ''La tranquillità dell'animo'', traduzione di Caterina Lazzarini, BUR, 1997. ISBN 9788817071406 *Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'' (''Epistulae morales ad Lucilium''), introduzione di Luca Canali, traduzione e note di Giuseppe Monti, cronologia a cura di Ettore Barelli, BUR, 1974. ISBN 8817120135 *Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'', traduzione di Monica Natali, in ''Tutte le opere'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5 *Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'' (''Epistulae morales ad Lucilium''), traduzione di Caterina Barone, Garzanti, 2010. *Lucio Anneo Seneca, ''Tutte le opere: dialoghi, trattati, lettere e opere in poesia'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5: **''L'ira'' (''De ira''), traduzione di Aldo Marastoni. **''La provvidenza'' (''De providentia''), traduzione di Aldo Marastoni. **''La tranquilllità dell'animo'' (''De tranquillitate animi''), traduzione di Aldo Marastoni. **''Questoni naturali'' (''Naturales quaestiones''). ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|De ira||(39-40)}} {{Pedia|De brevitate vitae||(49)}} {{Pedia|De tranquillitate animi||(50)}} {{Pedia|Apokolokyntosis||(54)}} {{Pedia|De constantia sapientis||(56)}} {{Pedia|De otio||(62)}} {{Pedia|De providentia||(64 ca.)}} {{Pedia|Epistulae morales ad Lucilium||(65)}} {{DEFAULTSORT:Seneca, Lucio Anneo}} [[Categoria:Aforisti romani]] [[Categoria:Drammaturghi romani]] [[Categoria:Epistolografi]] [[Categoria:Filosofi romani]] [[Categoria:Politici romani]] [[Categoria:Scrittori romani]] [[Categoria:Sostenitori del vegetarianismo]] [[Categoria:Stoici]] 82zwm4jl90vx2tzk30go27hpeqiol80 Odissea 0 793 1221820 1126733 2022-08-09T19:15:43Z Udiki 86035 /* Libro VII */ aggiunta una, senza il corsivo perché è una traduzione in prosa. Aggiustamenti wikitext text/x-wiki {{torna a|Omero}} L''''''Odissea''''' (in greco {{polytonic|Οδύσσεια}}), poema epico attribuito al poeta greco [[Omero]]. [[Immagine:Adventures of Ulysses 02.jpg|550px|thumb|right|''Le avventure di Ulisse'', tempera su pannello di Apollonio di Giovanni di Tomaso e Marco del Buono Giamberti, 1460 ca.]] ==[[Incipit]]== ===Originale=== <poem>Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλὰ πλάγχθη, ἐπεὶ Τροίης ἱερὸν πτολίεθρον ἔπερσε· πολλῶν δ' ἀνθρώπων ἴδεν ἄστεα καὶ νόον ἔγνω, πολλὰ δ' ὅ γ' ἐν πόντῳ πάθεν ἄλγεα ὃν κατὰ θυμόν, ἀρνύμενος ἥν τε ψυχὴν καὶ νόστον ἑταίρων. ἀλλ' οὐδ' ὧς ἑτάρους ἐρρύσατο, ἱέμενός περ· αὐτῶν γὰρ σφετέρῃσιν ἀτασθαλίῃσιν ὄλοντο, νήπιοι, οἳ κατὰ βοῦς Ὑπερίονος Ἠελίοιο ἤσθιον· αὐτὰρ ὁ τοῖσιν ἀφείλετο νόστιμον ἦμαρ. τῶν ἁμόθεν γε, θεά, θύγατερ Διός, εἰπὲ καὶ ἡμῖν.</poem> ===Rosa Calzecchi Onesti=== <poem>L'uomo ricco di astuzie raccontami, o Musa, che a lungo errò dopo ch'ebbe distrutto la rocca sacra di Troia; di molti uomini le città vide e conobbe la mente, molti dolori patì in cuore sul mare, lottando per la sua vita e pel ritorno dei suoi. Ma non li salvò, benché tanto volesse, per loro propria follìa si perdettero, pazzi!, che mangiarono i bovi del Sole Iperione, e il Sole distrusse il giorno del loro ritorno. Anche a noi di' qualcosa di queste avventure, o dea, figlia di Zeus.</poem> ===Ettore Capuano=== <poem>L'uomo ricordami o Musa, astuto, che molti mali sofferse poi ch'ebbe distrutto la sacra rocca di Troia; di molti uomini vide città e conobbe il pensiero, molti dolori soffrì nel cuore andando sul mare lottando per la sua anima e per il ritorno dei suoi; ma non riuscì a salvarli sebbene lo volesse: chè per la loro infamia si perdettero folli cibandosi coi buoi d'Iperione Elios che portò via il giorno del ritorno loro: di questi fatti, o Dea, figlia di Dio ora narraci.</poem> ===Maria Grazia Ciani=== L'[[Ulisse|uomo]], cantami, [[Atena|dea]], l'eroe dal lungo viaggio, colui che errò per tanto tempo dopo che distrusse la città sacra di Ilio. Vide molti paesi, conobbe molti uomini, soffrì molti dolori, nell'animo, sul mare, lottando per salvare la vita a sé, il ritorno ai suoi compagni. Desiderava salvarli, e non riuscì; per la loro follia morirono, gli stolti, che divorarono i buoi sacri del Sole: e Iperione li privò del ritorno.<br />Di questi eventi narraci qualcosa, dea, figlia di [[Zeus]]. ===Niccolò Delvinotti=== <poem>Dimmi l'accorto eroe, Musa, che tanto Errò, poiché le sacre a terra sparse Ilìache mura, che di molte genti Visitò le città, l'indol conobbe; Che sul pelago ancor patì nell'alma Immensi affanni, onde raddurre in salvo, Sé medesmo esponendo, i suoi compagni. Ma i compagni bramò raddurre invano, Ché di lor nequitose opre perîro. Stolti! che i sacri al Sol Iperione Buoi divorâro, ed ei del redir loro Il dì rapiva. O Dea, prole di Giove, Parte a noi pure di siffatti eventi, Donde ti è in grado più, ridir ti piaccia.</poem> ===Giacomo Leopardi=== <poem>L'uom dal saggio avvisar cantami, o Diva, Che con diverso error, poi che la sacra Ilio distrusse, le città di molti Popoli vide ed i costumi apprese. In suo core egli pur di molti affanni Nel pelago soffrì, mentre cercava A sè la vita, ed ai compagni suoi Comperare il ritorno. E pur nessuno, Ben ch'il bramasse, ne salvò! Periro Tutti per lor follia, stolti! che i buoi Mangiàr del sole eccelso: ei del ritorno Lor tolse il dì. Figlia di Giove, alquanto Dinne di questi casi ancora a noi.</poem> {{NDR|[[Giacomo Leopardi]], ''[http://www.bibliotecaitaliana.it/testo/bibit000878 Saggio di traduzione dell'Odissea]'', in ''Tutte le opere'', a cura di Lucio Felici, Lexis Progetti Editoriali, Roma, 1998. ISBN 88-87083-04-5}} ===Ippolito Pindemonte=== <poem>Musa, quell'uom di multiforme ingegno dimmi, che molto errò, poich'ebbe a terra gittate d'Ilïòn le sacre torri; che città vide molte, e delle genti l'[[indole|indol]] conobbe; che sovr'esso il mare molti dentro del cor sofferse affanni, mentre a guardar la cara vita intende, e i suoi compagni a ricondur: ma indarno ricondur desïava i suoi compagni, ché delle colpe lor tutti perîro. Stolti! che osâro vïolare i sacri al Sole Iperïon candidi [[bue|buoi]] con empio dente, ed irritâro il nume, che del ritorno il dì lor non addusse. Deh, parte almen di sí ammirande cose narra anco a noi, di Giove figlia e diva.</poem> ===Giuseppe Aurelio Privitera=== <poem>Narrami, o Musa, dell'eroe multiforme, che tanto vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia: di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri, molti dolori patì sul mare nell'animo suo, per acquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni. Ma i compagni neanche così li salvò, pur volendo: con la loro empietà si perdettero, stolti, che mangiarono i buoi del Sole Iperione: ad essi egli tolse il dì del ritorno. Racconta qualcosa anche a noi, o dea figlia di Zeus.</poem> ===Giuseppe Tonna=== Parlami, o Musa, dell'uomo versatile e scaltro che andò vagando tanto a lungo, dopo che ebbe distrutto la sacra roccaforte di Troia. Egli vide le città di molti uomini e ne conobbe i costumi: soffrì molte traversie in mare cercando di salvar la sua vita e il ritorno dei compagni. Ma neppure così i compagni li salvò, sebbene lo desiderasse e volesse. Morirono per le loro colpe e follie, quegli insensati: ché mangiavano i buoi del Sole Iperione. E il dio gli tolse il ritorno. Tali vicende dille anche a noi, o dea figlia di Zeus, partendo da un punto qualunque della narrazione. ==Citazioni== *''Ma questo è un male sostenibile, quando uno | durante il giorno piange fittamente afflitto nel cuore, | ma la notte è soggiogato dal [[sonno]], che induce l'oblio | del male e del bene, quando gli occhi avvolga e ricopra.'' (Penelope ad Artemide: 2013, vv. 83-86) *''Ma Palla''<ref>Appellativo di Atena.</ref>'', occhio azzurrino, alla prudente | Figlia d'Icario entro lo spirto mise | Di propor l'arco ai proci e i ferrei anelli, | Nella casa d'Ulisse: acerbo gioco, | E di strage principio e di vendetta.'' (Libro XXI: 1961, vv. 1-5) *[...] non è lecito menar vanto sui cadaveri degli uccisi. (Ulisse a Euriclea; libro XXII; 1937, 411) *''La buona vecchia ''{{NDR|Euriclèa}}'' gongolando ascese | Nelle stanze superne, alla padrona | Per nunzïar, ch'era il marito in casa''. (Libro XXIII: 1961, vv. 1-3) *''Come bramata la terra ai naufraghi appare, | a cui Poseidone la ben fatta nave nel mare | ha spezzato, travolta dal vento e dalle grandi onde; | pochi si salvano dal bianco mare sopra la spiaggia | nuotando, grossa salsedine incrosta la pelle; | bramosi risalgono a terra, fuggendo la morte; | così bramato era per lei lo sposo a guardarlo, | dal collo non gli staccava le candide braccia.'' (Penelope si ricongiunge con Ulisse; libro XXIII: 1989, vv. 233-40) ===Libro I=== [[Immagine:Beginning Odyssey.svg|thumb|L'''íncipit'' del poema in lingua originale, vv. 1-9.]] *Ahimè, sempre gli uomini accusano gli [[dèi|dei]]: dicono che da noi provengono le sventure, mentre è per i loro errori che patiscono e soffrono oltre misura. (Zeus agli altri dèi: 2000, p. 4) *''Quale parola, o figlia, t'uscí dalla chiostra dei denti?'' (Giove ad Atena: 1926, vol. I, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) I.djvu/68|p. 5]]) *''Ma [[Poseidone|Nettun]] freme d'implacabil ira | Contra l'eroe, che l'occhio unico estinse | Al divo Polifemo, il più gagliardo | D'infra i Ciclopi tutti. Al Dio la Ninfa | Toósa il partorì, figlia di Forco, | Re dello steril mar, ché lei Nettuno | Comprimea ne' segreti antri marini. | Da indi in qua, non ei percosse a morte | Il divo Ulisse, ma dal patrio lido | Errar lungi lo sforza. Or via, noi tutti | Consultiamo del modo ond'ei ritorni. | L'ira Nettuno deporrà, ché a fronte | Star non potrà di tutti i Numi ei solo.'' (Zeus ad Atena: 2004, vv. 89-101) *''E tu, caro, giacché ti vedo assai grande e bello, | sii valoroso: così anche tra i posteri ci sarà chi ti lodi.'' (Atena a Telemaco: 2013, vv. 301-302)<ref>{{Cfr}} III, vv. 199-200.</ref> *Torna ora nelle tue stanze, bada alle tue cose, al fuso e al telaio, e ordina alle ancelle di pensare al lavoro. Agli uomini sono riservati i discorsi, a tutti, ma a me soprattutto che in questa casa regno e comando. (Telemaco a Penelope: 2000, p. 13) *''Gli rispose, quindi, la dea Glaucopide Atena: |Ora non trattenerm: troppo mi urge d'andare, | il dono che mi offri, spinto da cuore amico, | lo prenderò al ritorno per portarlo a casa. | Sceglilo molto bello ché tu ne avrai uno pari.'' (Atena a Telemaco: 2014, p. 11) ===Libro II=== *''Come la figlia del mattin, la bella | Dalle dita di rose Aurora surse, | Surse di letto anche il figliuol d'Ulisse, | I suoi panni vestì, sospese il brando | Per lo pendaglio all'omero, i leggiadri | Calzari strinse sotto i molli piedi | E della stanza uscì rapidamente, | Simile ad un degli Immortali in volto.'' (1961, vv. 1-8) *«Tra voi, principi insolenti, io non posso mangiare tranquillo ed essere sereno. Non vi basta, Proci, aver già divorato tante e preziose ricchezze mie, quando ero ancora ragazzo? Ora poiché sono adulto e comprendo quanto dicono gli altri, poiché il coraggio cresce nel mio cuore, cercherò di scagliare su di voi un destino amaro, sia che vada a Pilo sia che qui rimanga». (Telemaco ai Proci: 2000, p. 26) *''Così parlo Telemaco;due aquile Zeus tonante | mandò a volo dall'alto di una vetta montana. | Esse volarono sempre con il soffio del vento | l'una accanto all'altra con le ali aperte | ma quando giunsero sopra l'assemblea vociante | voltandosi agitarono velocemente le ali | planando sulle teste di tutti con sguardo di morte; | poi lacerati con furia d'artigli collo e capo | scomparvero a destra volando per la città sulle case.'' (Il presagio di Zeus: 2014, p. 21) *''Pochi dei [[figli]], invero, riescono simili ai [[padri]]: | i piú sono piú tristi, ben pochi migliori dei padri.'' (Atena a Telemaco: 1926, vol. I, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) I.djvu/93|p. 30]]) ===Libro III=== *''Uscito delle salse acque vermiglie, | Montava il sole per l'eterea volta | Di bronzo tutta, e in cielo ai dèi recava | Ed agli uomini il dì su l'alma terra: | Quando alla forte Pilo, alla cittade | Fondata da Nelèo, giunse la nave.'' (1961, vv. 1-6) *Per Telemaco intanto preparava un bagno Policasta la bella, figlia minore di Nestore figlio di Peleo. E quando lo ebbe lavato e unto di olio abbondante, gli fece indossare una tunica, gli avvolse intorno un mantello bellissimo; dal bagno egli uscì bello come un dio immortale e andò a sedersi accanto a Nestore, signore di popoli. (2000, p. 44). ===Libro IV=== [[Immagine:Jean-Jacques Lagrenée - Helen Recognising Telemachus, Son of Odysseus - WGA12378.jpg|thumb|''Telemaco incontra Menelao ed Elena a Sparta'', dipinto di Jean-Jacques Lagrenée, 1795]] *''Giunsero all'ampia, che tra i monti giace, | Nobile Sparta, e le regali case | Del glorïoso Menelao trovaro. | Questi del figlio, e della figlia insieme | Festeggiava quel dì le doppie nozze, | E molti amici banchettava.'' (1961, vv. 1-6) **''Giunsero nella concava Lacedèmone in piano | guidando il carro al palazzo dell'illustre Menelao. | Giunsero mentre offriva pranzo di nozze agli amici, | molti, nella sua casa per il figlio e la nobile figlia; | questa inviata al figlio di Achille il distruttore. | Infatti in Troia promise, convinto d'avviarla | per concederla in nozze e gli dèi assentirono.'' (2014 v. 1- 7) *''Ed io non rimbrotto | che alcuno pianga un uomo domato dal fato di [[morte]]: | ché questo solo onore si rende ai mortali defunti, | recidere le chiome, bagnare di pianto le gote''. (Pisistrato a Menelao 1926, vol. I, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) I.djvu/120|p. 65]]) *''Sappiam noi, Menelao di Giove alunno, | Chi sieno i due, che ai nostri tetti entraro? | Parlar m'è forza, il vero, o il falso io dica: | Però ch'io mai non vidi, e grande tiemmi | Nel veder maraviglia, uomo, né donna | Così altrui somigliar, come d'Ulisse | Somigliar dee questo garzone al figlio, | Ch'era bambino ancor, quando per colpa | Ahi! di me svergognata, o Greci, a Troja | Giste, accendendo una sì orrenda guerra.'' (Elena a Menelao: 1961, vv. 180-189) *[...] ''cosí a lungo non piangere tanto dirotto, | ché verun esito darci non posson le [[Lacrima|lagrime]]''. (1926, vol. I, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) I.djvu/140|p. 77]]) *Lo vidi in un'isola {{NDR|Odisseo}} – versava lacrime fitte – nella dimora della ninfa Calipso che a forza lo costringe a restare. Non può ritornare alla terra dei padri, perché non ha più navi dai lunghi remi né compagni che lo conducano sulla vasta distesa del mare. (Proteo a Menelao, nel racconto di Menelao a Telemaco: 2000, p. 63). ===Libro V=== *''Già l'Aurora, levandosi a Titone | D'allato, abbandonava il croceo letto, | E ai dèi portava ed ai mortali il giorno; | E già tutti a concilio i dèi beati | Sedean con Giove altitonante in mezzo, | Cui di possanza cede ogni altro nume.'' (1961, vv. 1-6) *[[Hermes]] – tu che sei il messaggero – alla ninfa dai bei capelli va ad annunciare la decisione immutabile, che l'intrepido Odisseo deve tornare. Tornerà senza avere compagni né dei né uomini: sopra una zattera di tronchi legati, dopo molto patire giungerà, nel ventesimo giorno, alla fertile Scheria, terra dei Feaci di stirpe divina, che come un dio lo onoreranno nel cuore e con una nave lo manderanno all'amata terra dei padri. (Zeus a Hermes: 2000, p. 74) *Spietati siete, dèi, e più di ogni altro gelosi, voi che invidiate le dee quando sposano un uomo che amano e apertamente dormono accanto a un mortale. (Calipso a Hermes: 2000, p. 76) *''Se ancora qualcuno dei numi vorrà tormentarmi sul livido mare, | sopporterò, perché in petto ho un cuore avvezzo alle pene. | Molto ho sofferto, ho corso molti pericoli | fra l'onde e in guerra: e dopo quelli venga anche questo!'' (Ulisse a Calipso: 1989, vv. 221-24) ===Libro VI=== *''Mentre sepolto in un profondo sonno | Colà posava il travagliato Ulisse, | Minerva al popol de' Feaci, e all'alta | Lor città s'avviò.'' (1961: vv. 1-5) *[...] ''niente è più bello, più prezioso di questo, | quando con un'anima sola dirigono la casa | l'uomo e la donna'' [...]. (Ulisse a Nausicaa: 1989, vv. 82-84) *[[Straniero|Stranieri]] e mendicanti vengono tutti da Zeus, ciò che ricevono, anche se poco, è gradito. Allo straniero offrite, ancelle, da mangiare e da bere, fatelo lavare nelle acque del fiume, al riparo dal vento. (Nausicaa alle ancelle: 2000, p. 93; vv. 207-8) ===Libro VII=== [[Immagine:Francesco Hayez 028.jpg|thumb|''Odisseo alla corte di Alcinoo'', olio su tela di Francesco Hayez, 1814-1815]] *[...] l'uomo [[Ardore|ardito]] ha sempre il vantaggio in ogni cosa che faccia [...]. (Atena a Ulisse: 51; 1937, p. 127) *''Nulla io so di più molesto | che il digiun ventre, di cui l'uom mal puote | dimenticarsi per gravezze o doglie''. (Alcinoo: 1961, vv. 279-281) *È difficile, mia regina, narrare dal principio alla fine le mie sventure,<ref>Qui prende inizio la narrazione di Odisseo presso la corte dei Feaci, che proseguirà descritta nei libri dal IX al XII.</ref> perché gli dei del cielo me ne inflissero molte. Ma ti dirò quello che mi chiedi e domandi. Lontano di qui, in mezzo al mare, c'è un'isola, Ogigia, dove vive la figlia di Atlante, la scaltra Calipso dai bei capelli, dea potentissima. Alla sua casa nessuno va, né uomo né dio. Un demone condusse me, solo, infelice, dopo che Zeus con la sua vivida folgore colpì la mia nave veloce e la spezzò, in mezzo al mare color del vino. (Odisseo a Arete: 2000, p. 104) *''Ospite, non è davvero tale il mio cuore nel petto | da sdegnarsi senza ragione; la [[misura]] è la cosa migliore.'' (Alcinoo a Ulisse: 2013, vv. 309-10) ===Libro VIII=== *''Quando giunsero al mare ed alla nave in riva | tirarono la nave scura sul Mare profondo, | poi trinsero i remi negli stroppi di cuoio | e, ordinando ogni cosa, stesero le vele bianche: | posto l'albero a vela nella nave scura; | alla fine, ormeggiata la nave alla fonda, | andarono al grande palazzo del sovrano Alcínoo.'' (2014 v. 50-56) *''Non c'è gloria più grande per un uomo, fintanto che viva, | di ciò che riesca a fare con i [[piedi]] o con le sue [[mani]].'' (Il figlio di Alcinoo a Ulisse: 2013, vv. 147-48) **Vieni anche tu, ospite, a misurarti nelle gare, se ne conosci qualcuna – e certo tu ne conosci. Non c'è per l'[[uomo]] maggior gloria di quella che si procura coi suoi piedi, con le sue mani. Prova, dunque, scaccia i tormenti dal cuore. Il tuo cammino non è più così lungo, la nave è già in mare e sono pronti i compagni. (2000, p. 113) *''Certo non agli uomini tutti fanno bei [[dono|doni]] | i numi, bellezza, senno, parola eloquente.'' (Ulisse ad Alcinoo: 1989, vv. 167-68) *Il lento raggiunge lo svelto! {{NDR|frase proverbiale pronunciata da un dio innominato dopo che Hefaisto, zoppo, ha incatenato con un tranello Are, il più veloce tra gli dèi}} (1937, 329) *[...] ''misera [[garanzia]] garantir per i vili.'' (Efesto a Poseidone: 1989, v. 351) *''Il nome dimmi, | Con che il padre solea, solea la madre, | E i cittadin chiamarti, ed i vicini: | Chè senza [[nome]] uom non ci vive in terra; | Sia buono, o reo, ma, come aperse gli occhi, | Da' genitori suoi l'acquista in fronte. | Dimmi il tuo suol, le genti, e la cittade, | Sì che la nave d'intelletto piena | Prenda la mira, e vi ti porti.'' (Alcinoo a Odisseo: 1961, vv. 717-725) *''Certo che meno d'un fratello non è | chi t'è [[Amicizia|compagno]] e conosce sapienza. '' (Alcinoo a Ulisse: 1989, vv. 585-86) ===Libro IX=== [[Immagine:Gruppo di polifemo, sperlonga 0.jpg|thumb|Gruppo marmoreo ''Polyphemus'', Grecia, II sec. aev, Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga]] *''Ulisse, il figlio di Laerte, io sono, | Per tutti accorgimenti al Mondo in pregio, | E già noto per fama in sino agli astri. | Abito la serena Itaca, dove | Lo scuotifronde Nerito si leva | Superbo in vista, ed a cui giaccion molte | Non lontane tra loro isole intorno, | Dulichio, Same, e la di selve bruna | Zacinto. All'orto, e al mezzogiorno queste, | Itaca al polo si rivolge, e meno | Dal continente fugge: aspra di scogli, | Ma di gagliarda gioventù nutrice.'' (Odisseo a Alcinoo: 1961, vv. 22-33) *[...] ''della propria [[casa]] non v'è cosa al mondo piú dolce.'' (Ulisse ad Alcinoo: 1926, vol. I, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) I.djvu/225|p. 162]]) *Da Ilio il vento mi spinse vicino ai Ciconi, a Ismaro. Qui devastai la città, uccisi gli uomini. Dalla città portammo via le donne e molte ricchezze che dividemmo perché nessuno partisse privo della sua parte. (Odisseo a Alcinoo: 2000, p. 128) *Di lì navigammo ancora, col cuore dolente. E arrivammo alla terra dei Ciclopi superbi e senza legge, i quali, fidando negli dei immortali, non piantano, non arano mai: nasce tutto senza semina e senza aratura, il grano, l'orzo e le viti che fioriscono di grappoli sotto la pioggia di Zeus. (Odisseo a Alcinoo: 2000, p. 130) *{{NDR|Odisseo rivolto a Polifemo}} "Tu chiedi il mio nome glorioso, Ciclope; io te lo dirò, ma tu dammi il dono che mi hai promesso. Nessuno è il mio nome, Nessuno mi chiamano padre e madre e tutti gli altri compagni".<br />Così dissi e mi rispose quell'uomo dal cuore crudele:<br />"Per ultimo io mangerò Nessuno, dopo i compagni, li altri li mangerò prima. Questo è il mio dono ospitale". (Odisseo a Alcinoo, nel racconto di Odisseo alla corte dei Feaci: 2000, p. 137) *[...] ''il [[sonno]] che tutto doma'' [...]. (2013, v. 373) *''Vennero come le foglie che nascono in primavera | con le nebbie di Eos e cadde la sventura di Dio su noi sfortunati che soffrimmo ancora molti mali. | Schierati in battaglia lottammo presso le agili navi | e gli uni gli altri colpivano con le aste di bronzo; | finché c'era Eos e cresceva il sacro | Giorno | resistemmo a difenderci contro forze abbondanti; | ma quando Elios andava all'ora che slegano i buoi | i Ciconi respinsero gli Achei sopraffatti.'' (Odisseo e Polifemo, 2014) ===Libro X=== [[Immagine:Odysseus Circe Met 41.83.jpg|thumb|''Odisseo minaccia Circe con la spada'', terracotta del 440 aev]] *Così dicevano, e il cattivo consiglio dei compagni prevalse. Aprirono l'otre, tutti i venti ne uscirono, e il turbine li afferrò all'improvviso e li riportò al largo, piangenti, lontani dalla patria terra. Mi risvegliai, incerto nel cuore se gettarmi giù dalla nave e morire nel mare o sopportare in silenzio e restare ancora fra i vivi. Sopportai e rimasi: avvolto nel mantello, giacqui sulla mia nave. (Odisseo alla corte dei Feaci: 2000, p. 146) *E giungemmo all'isola Eea. [[Circe]] dai bei capelli viveva qui, la dea tremenda che parla con voce umana, sorella del crudele Eeta: figli entrambi del Sole che illumina gli uomini, e di Perse, che fu generata da Oceano. (Odisseo alla corte dei Feaci: 2000, p. 149) *''Mi diede un otre scuoiando un bue di nove anni | e dentro pose le vie degli uragani urlanti; | perché il Cronide lo fece come signore dei venti, | potendo fermare o slanciare tutto quello che vuole. | Legò l'otre nella concava nave con catena d'argento, | lucida; perché non soffiassero per nulla al di fuori; | mi mandò solo di dietro a soffiare Zèffiro | per portare noi e le navi; ma non doveva | condurci al fine e perimmo per la nostra follia.'' (Odisseo e Circe: 2014, v. 20-28) *[...] ''interrogar lo spirto | del Teban vate, che, degli occhi cieco, | puro conserva della mente il lume; | di [[Tiresia]], cui sol diè Proserpina | tutto portar tra i morti il senno antico. | Gli altri non son, che vani spettri, ed Ombre.'' (Circe: 1961, vv. 613-618) *''Chi potrìa de' [[dèi|numi]] | Scorgere alcun che qua o là si mova | Quando dall'occhio uman voglion celarsi?'' (Odisseo alla corte dei Feaci: 1961, vv. 711-713) ===Libro XI=== [[Immagine:Johann Heinrich Füssli 063.jpg|thumb|''Tiresia appare a Odisseo durante il sacrificio'', acquerello di Johann Heinrich Füssli, 1780 ca.]] *''Giunti al divino mare, il negro legno | Prima varammo, albero ergemmo, e vele, | E prendemmo le vittime, e nel cavo | Legno le introducemmo: indi con molto | Terrore, e pianto, v'entravam noi stessi.'' (Odisseo alla corte dei Feaci: 1961, vv. 1-5) *Ma quando, nella tua casa, avrai ucciso i pretendenti, con l'inganno o affrontandoli con le armi taglienti, prendi allora il remo e rimettiti in viaggio fino a che giungerai presso genti che non conoscono il mare, da uomini che non mangiano cibi conditi col sale, che non conoscono navi dalle prore dipinte di rosso, né gli agili remi che sono ali alle navi. Ti indicherò un chiaro segno, che non potrà sfuggirti: quando un altro viandante, incontrandoti, ti dirà che sulla spalla porti un ventilabro, pianta allora in terra il tuo agile remo, offri al dio Poseidone sacrifici perfetti – un montone, un toro, un verro che monta le scrofe – e fa ritorno a casa: qui offri sacre ecatombi agli dei immortali che possiedono il cielo infinito, a tutti, senza escludere alcuno. La [[morte]] verrà per te lontano dal mare, ti coglierà nella vecchiaia ricca di beni, e sarà dolce. Avrai, intorno a te, un popolo felice. Questa è la verità che ti dico. (Tiresia a Odisseo, nel racconto di Odisseo alla corte dei Feaci: 2000, pp. 166-167) *''Perciò troppo benigno non sii neppur tu con tua [[moglie]], | né confidarle tutto, qualunque discorso tu sappia; | bensí dille una cosa, ma lasciane un'altra nascosta.'' (Alcinoo a Ulisse: 1926, vol. I, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) I.djvu/281|p. 218]]) *''E poi Alcmèna vidi, d'Anfitríone la sposa, | ch'[[Eracle]] furia audace, cuor di leone | tra le braccia del grande Zeus concepiva.'' (L'evocazione dei morti: 1989, vv. 266-269) *''Non lodarmi la [[morte]], splendido Odisseo. | Vorrei esser bifolco, servire un padrone, | un diseredato, che non avesse ricchezza, | piuttosto che dominare su tutte l'ombre consunte.'' (Achille a Ulisse: 1989, vv. 488-91) **''O divino Odisseo, non abbellirmi la [[morte]]. Sappi che piuttosto che il re dei morti preferirei essere l'ultimo servo dei vivi''.<ref>Citato in [[Luciano De Crescenzo]], ''I pensieri di Bellavista'', Mondadori, 2005, [http://books.google.it/books?id=A_p0lGvEhH0C&pg=PA191#v=onepage&q&f=false p. 191]. ISBN 88-04-53961-5. Nella traduzione di Pindemonte la corrispondenza è coi versi 613-617.</ref> *''Costei ''{{NDR|Clitennestra}}'', che tutta del peccar sa l'arte | Sé ricoprì d'infamia, e quante al mondo | Verranno, e le più oneste anco, ne asperse.'' (Agamennone a Odisseo, nel racconto di Odisseo alla corte dei Feaci: 1961, vv. 549-551) *Ed anche [[Sisifo]] vidi, che dure pene soffriva: un masso enorme reggeva con entrambe le braccia e, puntando i piedi e le mani, lo spingeva in alto, verso la cima di un colle. Ma quando stava per superare la vetta, allora una forza violenta lo precipitava all'indietro: rotolava di nuovo a terra quel masso dannato. Ancora una volta spingeva, con il corpo teso, dalle membra scorreva il sudore, dal capo saliva la polvere. (Odisseo: 2000, p. 180) *''E poi conobbi la grande forza d'[[Eracle]], | ma la parvenza sola: lui tra i numi immortali | gode il banchetto, possiede Ebe caviglia bella, | figlia del gran Zeus e d'Era sandali d'oro.'' (L'evocazione dei morti: 1989, vv. 601-604) *''Fuori dall'Erebo si affollano le anime travolte da morte: | giovani donne e ragazzi con vecchi che | molto soffrirono; anche fanciulle tenere con fresco dolore nell'anima; | molti feriti dalle aste con la punta di bronzo; | guerrieri uccisi in lotta con armi intrise di sangue. | Molti, spingendosi tra loro, intorno alla buca | gridavano orribilmente ghiacciandomi di orrore. | Quindi spinsi subito i compagni ed ordinai di scannare le bestie con il bronzo spietato | scuoiandole per arderle supplicando gli dèi: l'invincibile Ade e la terribile Persefone. | Intanto io sfoderavo la spada affilata dall'anca | e sedendo non lasciavo avvicinare al sangue, | prima d'interrogare Tiresia, i teschi esangui dei morti.'' (Odisseo agli inferi: 2014) ===Libro XII=== [[Immagine:JOHN WILLIAM WATERHOUSE - Ulises y las Sirenas (National Gallery of Victoria, Melbourne, 1891. Óleo sobre lienzo, 100.6 x 202 cm).jpg|thumb|''Odisseo e le Sirene'', olio su tela di John William Waterhouse, 1891]] *''Allora incontro ti verran le belle | Spiagge della [[Sicilia|Trinacria]] isola, dove | Pasce il gregge del [[Sole|Sol]], pasce l'armento.'' (Circe a Odisseo, nel racconto di Odisseo alla corte dei Feaci: 1961, vv. 164-166) *Avvicinati dunque, glorioso Odisseo, grande vanto dei Danai, ferma la nave, ascolta la nostra voce. Nessuno è mai passato di qui con la sua nave senza ascoltare il nostro canto dolcissimo: ed è poi ritornato più lieto e più saggio. (Le [[sirena|sirene]] a Odisseo, nel racconto di Odisseo alla corte dei Feaci: 2000, p. 188) *''Fremevano le pelli, muggivano sugli spiedi le [[carne|carni]] | cotte e crude: s'udiva una voce come di [[bue|vacche]].''<ref>Citato in [[Plutarco]], ''I dispiaceri della carne. Perì sarcophagìas'', a cura di Alessandra Borgia, Stampa alternativa, Roma, 1995, p. 11. ISBN 88-7226-269-0. Nella traduzione di Pindemonte la corrispondenza è coi versi 509-512.</ref> *''Miei cari, noi non siamo ignari di mali, e questo | che incombe non è più grande di quando il Ciclope | con la sua forza violenta ci serrò nell'antro profondo. | Di là grazie al mio valore e intendimento e pensiero | sfuggimmo. E anche delle cose di ora, credo, ci ricorderemo.'' (Ulisse ai compagni, avvicinandosi a Scilla: 2013, vv. 208-212) *Non permise il padre degli dei e degli uomini che mi vedesse [[Scilla]]: non avrei potuto sfuggire all'abisso di morte. Per nove giorni vagai, la decima notte gli dei mi gettarono sull'isola Ogigia, dove vive Calipso dai bei capelli, la dea che parla con voce umana. Lei mi accolse ed ebbe cura di me.<br />Ma perché sto a raccontare? Già l'ho narrato ieri, in questa sala, a te e alla tua nobile sposa, non amo ripetere cose già dette. (Odisseo a Alcinoo: 2000, p. 196) ===Libro XIII=== *Pontonoo, nella coppa grande mescola l'acqua col vino e, nella sala, versalo a tutti affinché, dopo aver invocato il padre Zeus, lasciamo che l'ospite torni nella terra dei padri. (Alcinoo all'araldo: 2000, p. 198) *Scaltro sarebbe davvero chi ti superasse nelle tue astuzie, anche se fossi un dio. O uomo tenace, mai sazio di inganni, neppure adesso che sei nella tua terra vuoi rinunciare alla bugie, alle invenzioni che ti sono care. Ma ora finiamola, entrambi sappiamo essere astuti, tu fra tutti gli uomini sei il migliore per la parola e i pensieri, e io fra tuti gli dei sono famosa per intelligenza e saggezza. (Atena a Odisseo: 2000, p. 205) ===Libro XIV=== *[...] ''odioso quell'uomo | che, da miseria astretto, s'induce a spacciare [[menzogne]]''. (Ulisse a Eumeo: 1926, vol. II, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) II.djvu/29|p. 26]]) *[...] ''varj dell'uom sono i [[desiderio|desiri]].'' (Ulisse a Eumeo: 1961, v. 265) **''Chi trova piacere in una attività chi in un'altra.'' (2013, v. 229) *''Io millantarmi alquanto | Voglio qual mi comanda il folle [[vino]], | Che talvolta i più saggi a cantar mosse | Più in là d'ogni misura, a mollemente | Rider, spiccar salti improvvisi, ed anche | Quello a parlar, ch'era tacere il meglio.'' (Ulisse a Euméo: 1961, vv. 550-553) ===Libro XV=== *''Mal si comporta, cosí chi l'[[ospite]] contro sua voglia | spinge a partire, come chi vuol trattenerlo se ha fretta''. (Menelao a Telemaco: 1926, vol. II, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) II.djvu/46|p. 43]], vv. 72-4) *''Non c'è per i mortali cosa peggiore dell'andare errabondo; | ma per colpa del ventre maledetto soffrono miseri patimenti | gli uomini, a cui tocchi vita raminga e pena e dolore''. (Ulisse a Eumeo: 2013, vv. 343-45) *[...] ''l'uomo s'allegra sinanche al ricordo dei mali'' [...]. (Eumeo a Ulisse: 1926, vol. II, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) II.djvu/57|p. 54]]) ===Libro XVI=== *''Se in man nostra tutto | Fosse, il ritorno a procurar del padre | Non si rivolgerebbe ogni mia cura?'' (Telemaco: Libro XVI: 1961, vv. 167-169) *''Ma sta sulle ginocchia dei Numi l'evento [[futuro]].'' (Telemaco a Ulisse: 1926, vol. II, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) II.djvu/70|p. 67]]) *[...] ''si presero il dono del sonno.'' (2013, v. 481) ===Libro XVII=== *[...] ''il dio sempre il simile al suo simile appaia''. (Melanzio a Eumeo e Ulisse; 2013, v. 218) *''I [[servitù|servi]], quando non ci sono più i padroni a comandare, | non hanno più voglia di fare il lavoro dovuto.'' (Eumeo a Ulisse; 2013, vv. 320-21) *[...] ''rotto cade ogni ritegno, dove | Regna la copia, e dell'altrui si [[Dono|dona]]''. (Antinoo a Ulisse: 1961, vv. 548-49) ===Libro XVIII=== *''Sai tu di quanto | Spira e passeggia su la terra o serpe, | Ciò che al Mondo havvi di più infermo? È l'[[uomo]]. | Finchè [[felicità e infelicità|stato felice]] i déi gli dànno, | E il suo ginocchio di vigor fiorisce, | Non crede che venir debbagli sopra | L'infortunio giammai. Sopra gli viene? | Con repugnante alma indegnata il soffre.'' (Ulisse ad Anfinomo: 1961, vv. 162-69) **''Nessun essere nutre la terra più miserevole dell'uomo | fra tutti quanti sopra la terra respirano e camminano. | Egli pensa che mai dovrà soffrire qualche male in futuro, | finché gli dèi gli concedono forza e le ginocchia sono agili; | ma quando gli dèi beati gli danno anche cose funeste, | anche questo sopporta, pur renitente, con cuore paziente''. (2013, vv. 130-35) *[...] la mente degli uomini terreni si muta, come varia il giorno che manda<ref>prop.; «è tale quale (è) il giorno (che) adduce» ecc. La sentenza si trova ripetuta quasi con le stesse parole da Archiloco; e fu proverbiale; e anche rivolta a scusa di opportunismo.</ref> su di loro il padre degli uomini e degli dèi. (Ulisse ad Anfinomo: 1937, 135-37) *[...] ''nessuno mai per nessuna ragione sia iniquo, | ma si tenga in silenzio i doni degli dèi, qualunque cosa gli | diano''. (Ulisse ad Anfinomo: 2013, vv. 140-42) ===Libro XIX=== *[...] ''il [[Arma|ferro]] da solo trascina la gente.'' (Ulisse a Telemaco: 1926, vol. II, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) II.djvu/126|p. 125]]) *[...] ''presto, | se la [[sciagura]] li opprime, divengono vecchi i mortali''. (Ulisse a Penelope: 1926, vol. II, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) II.djvu/138|p. 137]]) *''Tal [[cicatrice]] l'amorosa vecchia ''{{NDR|Euriclèa}}'' | Conobbe, brancicandola, ed il piede | Lasciò andar giù: la gamba nella conca | Cadde, ne rimbombò il concavo rame, | E piegò tutto da una banda; e in terra | L'acqua si sparse.'' (Libro XIX: 1961, vv. 574-579) *''Ospite, per i [[sogni]] siamo senza risorse, il loro linguaggio | è confuso, e non tutto dei sogni si compie per gli uomini. | Due sono le porte dei sogni, immagini senza vigore: | una è fatta di corno, l'altra di avorio. | Quelli che vengono attraverso l'avorio intagliato, | sono ingannevoli e portano parole ineffettuali; | quelli che vengono attraverso il corno ben levigato, | realizzano il vero, quando qualcuno dei mortali li veda.'' (Penelope a Ulisse: 2013, vv. 560-67) *''Ma non è possibile per gli uomini restare sempre | senza [[sonno]]: per ogni cosa gli immortali hanno assegnato ai | mortali | ciò che tocca ad ognuno sulla terra dispensatrice di biade.'' (Penelope a Ulisse: 2013, vv. 591-94) ==[[Explicit]]== ===Originale=== <poem>ὣς φάτ' Ἀθηναίη, ὁ δ' ἐπείθετο, χαῖρε δὲ θυμῷ. ὅρκια δ' αὖ κατόπισθε μετ' ἀμφοτέροισιν ἔθηκε Παλλὰς Ἀθηναίη, κούρη Διὸς αἰγιόχοιο, Μέντορι εἰδομένη ἠμὲν δέμας ἠδὲ καὶ αὐδήν.</poem> ===Di Benedetto e Fabrini=== <poem>Così disse Atena, e lui obbedì e gioiva nel cuore. Tra le due parti poi il patto giurato per il futuro stabilì Pallade Atena, la giovane figlia di Zeus egìoco, a Mentore somigliante per l'aspetto e anche per la voce.</poem> ===Ippolito Pindemonte=== <poem>Obbedì Ulisse e s'allegrò nell'alma. Ma eterno poi tra le due parti accordo La figlia strinse dell'Egìoco Giove Che a Mentore nel corpo e nella voce Rassomigliava, la gran dea d'Atene.</poem> ==Citazioni sull'''Odissea''== *Come fare allora per capire l'Odissea? Dobbiamo capirla perché comprenderla significa comprendere l'Occidente, la Grecia, noi stessi, l'arte moderna, il nostro futuro. ([[Pietro Citati]]) *Della nostra storia Ulisse è il deuteragonista: la protagonista è Itaca, la meta del viaggio.<br />Itaca con i suoi abitanti, le sue istituzioni, la sua storia. ([[Eva Cantarella]]) *L'[[Iliade]] e l'Odissea sono rimasti esemplari per tutta l'epopea occidentale, sino ai tempi più recenti, sino al [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] e al [[Giovanni Pascoli|Pascoli]]. ([[Giorgio Pasquali]]) *L<nowiki>'</nowiki>''Odissea'' ha minore forza ma più fascino, più discrezione, più mezze tinte, una psicologia più sfumata. A volte nell<nowiki>'</nowiki>''Odissea'' si ha come il rifiuto della dimensione eroica, come un rinnegamento dell'epica in favore di una dimensione più lirica, più sentimentale. ([[Jacqueline Worms de Romilly]]) *La fedeltà è il tema centrale della ''Telemachiade''; la costanza non già verso Odisseo, che è un personaggio del mito, ma verso il mito stesso, la sua forma che deve essere custodita e trasmessa intatta, perché tutto abbia senso. Penelope, Telemaco, Euriclea nei primissimi canti sono i segnacoli di questa costanza, i celebranti di un mistero che va protetto con arguzia e ostinazione; e anche quel misterioso Mentore, che sospettiamo alle soglie del terrestre, quasi un mutevole volto di Atena. ([[Giorgio Manganelli]]) *La [[nostalgia]] è il sentimento originario che muove l'arte, il pensiero, la grande letteratura e si condensa in [[mito]]: l<nowiki>'</nowiki>''Odissea'' è il poema della nostalgia. L'uomo è un animale nostalgico, non sa vivere solo del presente ed è indotto a mitizzare per dare un significato alla vita. Nella sua vita nutre la nostalgia delle origini. ([[Marcello Veneziani]]) *Nell'Odissea nasce la religione della casa, che ha dominato l'Occidente imbevendo di sé il romanzo dell' Ottocento, fino e oltre Guerra e pace e Anna Karenina. ([[Pietro Citati]]) *Noi abbiamo un'idea riduttiva dell'epos di Omero, come mero ricettacolo di racconti leggendari. Ma la storicità della vicenda, dall'assedio di Troia alla figura di Agamennone, la spedizione dei principi greci e i loro tormentatissimi ritorni, non sono discutibili. L'archeologia cerca qualcosa che forse c'è stato, pur tra colpi di fortuna ed equivoci. Non è come cercare la Sindone. E Omero non è un poeta. Lui ci offre un racconto storico scritto in esametri, perché quella era l'unica forma di comunicazione. ([[Luciano Canfora]]) *Non puoi immaginare che felicità sia leggere l'''Odissea'' nell'originale. Si ha l'impressione che basti sollevarsi sulla punta dei piedi e allungare la mano per toccare le stelle. ([[William Somerset Maugham]]) *Omero compose l'Odissea; dato un tempo infinito, con infinite circostanze e mutamenti, è impossibile non comporre, almeno una volta, l'Odissea. ([[Jorge Luis Borges]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Omero, ''[[s:Odissea (Romagnoli)|Odissea]]'', 2 voll., traduzione di [[Ettore Romagnoli]], illustrazioni di Adolfo De Carolis, Zanichelli, Bologna, 1926. *Omero, ''[https://books.google.it/books?id=R7hcvgEACAAJ Odissea]'', traduzione di Nicola Festa, Sandron, Palermo-Milano, 1937. *Omero, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/h/homerus/odissea/html/index.htm Odissea]'', traduzione di [[Ippolito Pindemonte]], Rizzoli, 1961. *Omero, ''Odissea'', traduzione di Giuseppe Tonna, Garzanti, 1974. *Omero, ''Odissea'', traduzione di Rosa Calzecchi Onesti, prefazione di Fausto Codino, Einaudi, Torino, 1989. ISBN 88-06-11604-5 *Omero, ''Odissea'', traduzione di G. A. Privitera, Mondadori, 1991. *Omero, ''Odissea'', a cura e traduzione di Maria Grazia Ciani, Marsilio, 2000. ISBN 8831763490 *Omero, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/h/homerus/odissea_traduzione_delvinotti/pdf/odisse_p.pdf Odissea]'', a cura di Vittorio Volpi, traduzione di Niccolò Delvinotti, In Fonte, Iseo, 2004. ISBN 8887997187 *Omero, ''Odissea'', introduzione, commento e cura di Vincenzo Di Benedetto, traduzione di Vincenzo Di Benedetto e Pierangelo Fabrini, Rizzoli, Milano, 2013 (edizione elettronica). ISBN 978-88-58-64904-6 *Omero, ''Odissea'', traduzione originale in esametri epici di Ettore Capuano, a cura di Carlo G. Alvano, ABA Napoli, 2014. ==Voci correlate== *''[[Iliade]]'' *[[Ulisse]] *''[[Ulisse (film)|Ulisse]]'' – film 1954 ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Odissea''|preposizione=sull'|v|v_oggetto=una lezione|testo=Odissea|testo_lingua=italiana|testo_preposizione=dell'|testo2=el:Ὀδύσσεια|testo2_lingua=greca antica|testo2_preposizione=dell'}} [[Categoria:Mitologia greca]] [[Categoria:Poemi epici]] luumsd8qz5g7bjgei5xdbfrbp7pujz7 Alfred Hitchcock 0 970 1221909 1194662 2022-08-10T11:49:57Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Alfred Hitchcock */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Alfred Hitchcock NYWTS.jpg|thumb|Alfred Hitchcock nel 1956]] {{Premio|Oscar|Oscar alla memoria [[Irving G. Thalberg]] (1968)}} Sir '''Alfred Joseph Hitchcock''' (1899 – 1980), regista inglese. ==Citazioni di Alfred Hitchcock== *Anche se facessi ''[[Cenerentola (personaggio)|Cenerentola]]'', il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza.<ref>Citato in ''Portala al cinema'', p. 146.</ref> *C'è qualcosa di più importante della logica: l'[[immaginazione]].<ref>Citato in ''Focus'', n. 111, p. 116.</ref> *Come regista sono etichettato. Se facessi Cenerentola, il pubblico cercherebbe subito il cadavere nella carrozza. :''I am a typed director. If I made Cinderella, the audience would immediately be looking for a body in the coach''.<ref>Da ''Newsweek'', 11 giugno 1956.</ref> *Ho avuto la grande fortuna di essere molto pauroso. Il mio vantaggio è di essere un codardo e di avere una soglia della paura bassa, perché un eroe non è in grado di fare film di suspense.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro dei film'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2020, p. 142. ISBN 9788858025864</ref> *Il [[dialogo]] dovrebbe essere semplicemente un suono fra gli altri, solo qualcosa che esce dalla bocca delle persone, i cui occhi raccontano la storia per mezzo di espressioni visive. :''Dialogue should simply be a sound among other sounds, just something that comes out of the mouths of people whose eyes tell the story in visual terms''.<ref>Citato in [[François Truffaut]], ''Hitchcock'', 1967.</ref> *Il [[dramma]] è la vita con le parti noiose tagliate. :''Drama is life with the dull bits cut out.''<ref>{{en}} Citato in [[Leslie Halliwell]], ''Hallywell's Filmgoer's Companion'' – HarperCollins, Londra, 1984.</ref> *In un buon film il sonoro potrebbe sparire e il pubblico avrebbe comunque un'idea chiara di cosa stava succedendo.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro dei film'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2020, p. 107. ISBN 9788858025864</ref> *La durata di un film dovrebbe essere direttamente commisurata alla capacità di resistenza della [[vescica urinaria|vescica umana]].<ref>Citato in ''Portala al cinema'', p. 5.</ref> *{{NDR|[[Ultime parole]]}} Nessuno sa come va a finire. Una persona dovrebbe morire per sapere esattamente cosa accade dopo la morte, nonostante i cattolici abbiano le loro speranze. :''One never knows the ending. One has to die to know exactly what happens after death, although Catholics have their hopes.''<ref>Citato in Sidney Gottlieb e Christopher Brookhouse, ''Framing Hitchcock: selected essays from the Hitchcock annual'', Wayne State University Press, 2002, [http://books.google.it/books?id=P2ydVge4IiIC&pg=PA314 p. 314]. ISBN 0814330614</ref> *Non sono contro la [[polizia]]; ne ho solo paura. :''I’m not against the police; I'm just afraid of them''.<ref>Citato in François Truffaut, ''Hitchcock'' (revised edition 1985), èhttp://books.google.com/books?id=NnE_sPb3XBQC&q=%22I%27m+not+against+the+police+I%27m+just+afraid+of+them%22&pg=PA109#v=onepage p. 109].</ref> *[[James Stewart|Stewart]] può recitare qualsiasi scena, e sempre aderendo al personaggio. [...] È sempre Stewart, mai il nome del personaggio che sta interpretando.<ref>Citato in ''Chi c'è in quel film?'', p. 367.</ref> *[[James Stewart|Stewart]] è il perfetto eroe hitchcockiano, perché è l'Uomo Qualunque messo in situazioni bizzarre.<ref>Citato in ''Chi c'è in quel film?'', p. 368.</ref> *{{NDR|La [[felicità]] è}} Un orizzonte sereno. Nulla di preoccupante nel piatto. Solo cose creative, non distruttive. Questo dentro sé stessi, perché dentro me non sopporto i battibecchi, non sopporto tensioni fra le persone. Penso che l'odio sia solo energia sprecata. Non è affatto produttivo. Sono molto sensibile. Una parola tagliente, detta bruscamente da una persona, specie se mi è vicina, mi fa male per giorni. So che siamo solo umani, siamo stimolati da questo genere di emozioni, chiamiamole anche negative, ma quando tutte queste vengono rimosse e si può vedere davanti a noi che la strada è pulita e si sta creando qualcosa; credo che questo sia quanto più felice io voglia mai essere. :''A clear horizon – nothing to worry about on your plate. Only things that are creative and not destructive. And that's within yourself, within me I can't bear quarreling, I can't bear feelings between people – I think hatred is wasted energy. It's all nonproductive. I'm very sensitive – A sharp word said by say a person who has a temper if they're close to me hurts me for days. I know we're only human, we do go in for these various emotions, call them negative emotions, but when all these are removed and you can look forward and the road is clear ahead and now you're going to create something – I think that's as happy as I would ever want to be.''<ref>{{en}} Dall'intervista ''A Talk with Hitchcock'' del 1964, presente nel programma televisivo canadese ''Telescope''; presente nel video su ''[https://www.youtube.com/watch?v=14dOICbwSIs YouTube.com]''. Citato in Maria Popova, ''[http://www.theatlantic.com/health/archive/2012/03/hitchcocks-secret-to-happiness/254769/ Hitchcock's Secret to Happiness]'', ''TheAtlantic.com'', 20 marzo 2012.</ref> *Vedi, quando la star è in pericolo, la reazione del pubblico è molto più forte che se ci fosse un caratterista – magari uno più adatto al ruolo.<ref>Citato in ''Chi c'è in quel film?'', p. 368.</ref> {{Int|Citato in [[François Truffaut]], ''Il cinema secondo Hitchcock''|Traduzione di G. Ferrari e F. Pititto, Il Saggiatore, 2009. ISBN 88-565-0109-0}} *Per produrre [[suspense]], nella sua forma più comune, è indispensabile che il pubblico sia perfettamente informato di tutti gli elementi in gioco. Altrimenti non c'è suspense. (p. 59) *La differenza tra suspense e sorpresa è molto semplice e ne parlo molto spesso. Tuttavia nei film c'è spesso confusione tra queste due nozioni. Noi stiamo parlando, c'è forse una bomba sotto questo tavolo e la nostra conversazione è molto normale, non accade niente di speciale e tutt'a un tratto: boom, l'esplosione. Il pubblico è sorpreso, ma prima che lo diventi gli è stata mostrata una scena assolutamente normale, priva di interesse. Ora veniamo al suspense. La bomba è sotto il tavolo e il pubblico lo sa, probabilmente perché ha visto l'anarchico mentre la stava posando. Il pubblico sa che la bomba esploderà all'una e sa che è l'una meno un quarto – c'è un orologio nella stanza – ; la stessa conversazione insignificante diventa tutt'a un tratto molto interessante perché il pubblico partecipa alla scena. Gli verrebbe da dire ai personaggi sullo schermo: «Non dovreste parlare di cose così banali, c'è una bomba che sta per esplodere da un momento all'altro». Nel primo caso abbiamo offerto alla platea quindici secondi di sorpresa al momento dell'esplosione. Nel secondo caso gli offriamo quindici minuti di suspense. La conclusione di tutto questo è che bisogna informare il pubblico ogni volta che è possibile, tranne quando la sorpresa è un twist, cioè quando una conclusione imprevista costituisce il sale dell'aneddoto. (pp. 60-61) *Mi sono spesso reso conto che certe situazioni di suspense sono irrimediabilmente compromesse quando il pubblico non capisce chiaramente la situazione. Per esempio due attori hanno i vestiti quasi uguali e il pubblico non li distingue più; le ambientazioni sono confuse, la gente non riesce a capire bene dove si stia svolgendo l'azione e, mentre lo spettatore cerca di riprendere il filo della narrazione, la scena va avanti e non provoca alcuna emozione. Bisogna costantemente chiarire. (p. 75) *Per ''[[Il sospetto (film 1941)|Il sospetto]]'', noti che si tratta del mio secondo film inglese girato a Hollywood: attori inglesi, atmosfera inglese, romanzo inglese. (p. 116) ==Citazioni su Alfred Hitchcock== *Certo, Alfred Hitchcock è un maestro di tecnica e di stile e il suo ''Psycho'' viene riconosciuto ormai come un capolavoro assoluto del cinema, ma l'impatto di questo film presso le platee del 1960 è sconvolgente: voyeurismo, violenza, sesso, necrofilia, mania omicida... tutte le più efferrate perversioni della mente umana vengono rappresentate esplicitamente sullo schermo da Hitchcock, e il maestro del cinema mostra per la prima volta al pubblico atti e oppure che accadevano sempre fuori campo o dopo un'appropriata dissolvenza. In più siccome Hitchcock sta raccontando con ''Psycho'' una storia contemporanea (ispirata dalle gesta di un ''autentico'' "serial killer"), tutto quello che appare in questo suo film è estremamente realistico, e quindi vero: potrebbe accadere a chiunque tra gli spettatori, e a parecchie sfortunate vittime in effetti e accaduto. ([[Luigi Cozzi]]) *Come ci ha insegnato [[François Truffaut]], Hitchcock è un maestro per generazioni di registi e di spettatori: ogni volta che si vede un suo film è come se lo si vedesse per la prima volta, sempre con il fiato sospeso. ([[Aldo Grasso]]) *Hitch non ascolta veramente le scene. Ho sempre avuto l'impressione che potevi benissimo andare sul set e metterti a recitare l'elenco telefonico, e se Hitch trovava buono il modo in cui ti muovevi e reagivi, l'espressione del viso, eccetera, ti avrebbe detto: "Va bene così". ([[James Stewart]]) *Hitchcock aveva tante regole che oggi sono citate e che sono violate. Diceva anche: “Tratta gli attori come se fossero bestiame”. Oppure: “Assicurati alla fine della giornata di non uccidere nessuno sceneggiatore”. ([[Tommy Lee Jones]]) *Hitchcock disse: "Gli attori vanno trattati come mucche". Non era gentile, ma lui era un provocatore. Tutto quello che faceva aveva lo scopo di suscitare una reazione, a cominciare dai suoi film. Hitchcock era un burlone. Gli piaceva fare scherzi alla gente. Ma sapeva essere anche molto serio. Era un uomo molto intelligente. Spesso rimproverava ai film della sua epoca di essere fotocopie di show radiofonici, di non essere abbastanza cinematografici. ([[Martin Landau]]) *I film di Hitchcock ti tengono sempre con il fiato sospeso, ma a volte possono essere divertenti quando meno te lo aspetti. Per questo li adoro. (''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]'') *Il cinema del filone giallo gli deve molto; tanto, tantissimo gli deve il pubblico cui il regista ha regalato ore ed ore di divertimento con un pizzico di paura. Altrimenti che mago sarebbe stato? ([[Bruno Amatucci]]) *Il mio rapporto con lui è stato imbarazzante, difficile e offensivo. Mi disse: "Se te ne vai, ti rovino la carriera". E così fece. ([[Tippi Hedren]]) *Io non mi sento l'erede di Hitchcock. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo. ([[Dario Argento]]) *Quando un uomo da trent'anni, e attraverso cinquanta film, racconta grossomodo sempre la stessa storia – quella di un'anima alle prese con il male – e mantiene lungo questa linea unica lo stesso stile fatto essenzialmente di un modo esemplare di spogliare i personaggi e immergerli nell’universo astratto delle loro passioni, mi sembra difficile non ammettere che ci si trova per una volta di fronte a ciò che appare sempre più raro in questa industria: un autore di film. ([[Alexandre Astruc]]) *Sembrava un uomo tranquillo [...] e invece aveva quello sguardo che ti attraversava da parte a parte, inquietante. Un uomo difficile da capire [...] il suo sguardo, sin dalla prima volta che l'ho incontrato, lo rivelava chiaramente: era lo sguardo di un uomo che si considerava visibilmente superiore, che vedeva nella donna un bell'oggetto, ma non molto di più. ([[Claudia Cardinale]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Peter Bogdanovich]], ''Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood'', traduzione di Roberto Buffagni, Fandango Libri, 2008. *''Portala al cinema'' (''The Moviegoer's Companion'', Think Publishing, Londra, 2004), a cura di Rhiannon Guy, traduzione di Luigi Giacone, Einaudi, Torino, 2006. ISBN 8806183044 ==Filmografia== {{div col|strette}} *''[[La taverna della Giamaica]]'' (1939) *''[[Rebecca, la prima moglie (film 1940)|Rebecca, la prima moglie]]'' (1940) *''[[Il sospetto (film 1941)|Il sospetto]]'' (1941) *''[[Prigionieri dell'oceano]]'' (1944) *''[[Io ti salverò]]'' (1945) *''[[Notorious - L'amante perduta]]'' (1946) *''[[Il caso Paradine]]'' (1947) *''[[Nodo alla gola]]'' (1948) *''[[L'altro uomo]]'' (1951) *''[[Io confesso]]'' (1953) *''[[La finestra sul cortile]]'' (1954) *''[[Caccia al ladro]]'' (1955) *''[[L'uomo che sapeva troppo (film 1956)|L'uomo che sapeva troppo]]'' (1956) *''[[La donna che visse due volte]]'' (1958) *''[[Psyco]]'' (1960) *''[[Gli uccelli]]'' (1963) *''[[Marnie]]'' (1964) *''[[Il sipario strappato]]'' (1966) *''[[Topaz]]'' (1969) *''[[Complotto di famiglia]]'' (1976) {{div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Hitchcock, Alfred}} [[Categoria:Produttori cinematografici britannici]] [[Categoria:Registi britannici]] [[Categoria:Sceneggiatori britannici]] n1j75sylfcy81ajsnp2277t3ybsoqx7 Proverbi siciliani 0 1552 1221842 1221367 2022-08-10T00:52:23Z Sun-crops 10277 fix wikitext text/x-wiki Raccolta di '''[[Sicilia|proverbi siciliani]]'''. {{indice|Note|Bibliografia|Voci correlate}} ==A== *'''A bon vasceddu nun manca timuni.'''<ref name=Scarcella>Citato in Scarcella 1846.</ref> :''A un buon [[vascello]] non manca il timone.'' *'''A cascavaddu duru nun cci pò salamòria.'''<ref>Citato in Giuseppe Pitrè, ''Proverbi siciliani: {{small|raccolti e confrontati con quelli degli altri dialetti d'Italia}}'', vol. I, [https://archive.org/details/proverbisicilia01pitrgoog/page/284/mode/2up? cap. XXII, p. 284].</ref> :''Con un [[Caciocavallo|caciocavallo]] duro non la spunta (non ci può) salamoia.'' ::{{spiegazione|Chi ha contratto da lungo tempo cattive abitudini non può essere indotto a cambiare.}} *'''A ogni porcu veni lu sò san Martinu.'''<ref>Citato in ''Nuove effemeridi siciliane'', Serie terza, vol. V, p. 96.</ref> :''Per ogni maiale viene il suo San Martino (il giorno in cui sarà ucciso).'' *'''A lu galantomu ogni paisi è patria.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 424.</ref> :''Ogni paese al [[galantuomo]] è patria.''<ref>La traduzione è in in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 424.</ref> ::{{spiegazione|È rispettato ovunque.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 424.</ref>}} *'''A lu rùgulu si conuscino li lupi.'''<ref name=howl>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 221.</ref> :''I lupi si riconoscono tra loro dall'ululato.'' *'''A miu pariri mi sentu un liuni, {{sic|Cu}}' sa si ad àutru un lebbru cci paru.'''<ref name=löwe>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 258.</ref> :''Per come la vedo io mi sento un leone, chi sa se agli altri sembro un lepre.'' *'''A navi rutta ogni ventu è cuntrariu.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 29.</ref> :''A [[nave]] rotta ogni vento è contrario.'' *'''A pignata chi vugghi, nun c'incugnano muschi.'''<ref name=pot>Citato in Scarcella, 1846, p. 30.</ref> :''A [[pentola|pignatta]] che bolle, non s'avvicinano mosche.'' ::{{spiegazione|Non ci si prende gioco di chi mostra di essere pronto a reagire.}} :{{spiegazione|oppure}} ::{{spiegazione|Non provocare chi è facile all'ira.}} *''''A quattara ca va all'acqua, o si rumpi o si ciacca.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''La [[brocca]] che va a prendere l'acqua, o si rompe o si spacca.'' *'''A un populu mattu, un parrinu spirdatu.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 160.</ref> *''A un popolo pazzo, un [[prete]] spiritato.'' *'''A vita iè comu a scala do puddaru... iè cutta e china 'i medda!'''<ref>Citato in Sandrina Gal, ''E ora, dappertutto, profumo di verbena, {{small|una storia di resilienza fra surrealismo e realtà}}'', PubMe, [https://books.google.it/books?id=OB1SDwAAQBAJ&lpg=PT95&dq=&pg=PT95#v=onepage&q&f=false p. 95].</ref> :''La [[vita]] è come la scala del [[pollaio]]... è corta e piena di escrementi!'' *'''Acqua ca duna a tanti vadduni a mari non ci n'arriva.'''<ref>Citato in Erica Arosio e Giorgio Maimone, ''Vertigine'', Baldini&Castoldi, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=qSCbBQAAQBAJ&lpg=PT216&dq=&pg=PT216#v=onepage&q&f=false p. 216]. ISBN 9788868655914</ref> :''Acqua che va in tanti torrenti non arriva al mare.'' ::{{spiegazione|Se si fanno troppe cose non se ne porta a compimento nessuna.}} *'''Ad un bon'omu nun cci manca spadda.'''<ref name=löwe/> :''Ad un buon uomo non manca aiuto.'' *'''Addisiari e ’un aviri è pena di muriri.''' <ref>Citato in ''I leoni di Sicilia'', p. 193.</ref> :''[[Desiderio|Desiderare]] e non avere è una pena da morire.'' *'''''Allegramenti, carzarati, | cà quannu chiovi a bona banna siti.'''''<ref name=gratulieremich>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 196.</ref> :''Allegri allegri, o [[Prigione|carcerati]]!, giacché quando piove siete in un buon luogo, ben riparati.'' *'''Amicu ca m'a datu la castagna, ora m'a ddari 'u sucu di la vigna.'''<ref name=Proverbitaliani>Citato in Benvenuti e Di Rosa.</ref> :''Amico che mi hai dato le castagne, ora devi darmi il sugo della vigna.'' *'''Ammatula ca t'allisci e fai cannola, 'u santu è di mammuru e nun sura.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Inutile che ti imbelletti e fai dolci, il [[santo]] è di marmo e non suda.'' *'''Anchi lu scravàgghiu è maistru, chi fa li baddòttuli cu lu culu.'''<ref name=gratulieremich/> :''Anche lo [[scarafaggio]] è maestro, che fa le pallottole (defecandole) con il sedere.'' *'''Apri porta di ferru pugnu d'oru.'''<ref name=pot/> :''Un pugno d'[[oro]] apre la porta di ferro.'' *'''Assai beni balla, cui la fortuna sona.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 33.</ref> :''Danza assai bene, l'uomo per cui la [[fortuna]] suona.'' ==B== *'''Babbaluci a sucari, e fimmini a vasari nun ponnu mai saziari.'''<ref>Citato in ''Nuove effemeridi siciliane'', Serie terza, vol. V, Tipografia di Pietro Montana e Comp., Palermo, 1877, [https://books.google.it/books?id=msb9aQati9sC&dq=it&pg=PA85#v=onepage&q&f=false p. 85].</ref> :''Chiocciole da succhiare e donne da baciare non possono mai saziare.'' *'''Beatu chiddu oceddu, chi fa lu nidu a lo so paisi.'''<ref name=bird>Citato in Scarcella, 1846, p. 37.</ref> :''Beato quell'[[uccello]] che fa il nido al suo paese.'' *'''Beatu cui cu li ricchizzi havi ciriveddu.'''<ref name=Gefängnis/> :''Beato chi insieme alle ricchezze ha anche il cervello.'' *'''Beatu cui pri autru si castiga.'''<ref name=bird/> :''Beato chi attraverso gli altri si castiga.'' ::{{spiegazione|Chi impara dagli errori altrui.}} *'''Biddizza senza grazia è comu l'isca senz'ami.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 38.</ref> :''[[Bellezza]] senza grazia è come l'esca senza ami.'' *'''Bisogna masticari amaru, cui voli a tempu agghiuttiri duci.'''<ref name=time>Citato in Scarcella, 1846, p. 39.</ref> :''Bisogna che mastichi amaro chi vuole a suo tempo inghiottire dolce.'' *'''Bisogna munciri la pecura senza farila gridari.'''<ref name=time/> :''Bisogna mungere la pecora senza farla gridare.'' *'''Bisogna travagghiari comu si mai si murissi, e pinsari sempri chi s'avi a muriri.'''<ref name=time/> :''Bisogna [[lavoro|lavorare]] come se non si morisse mai e pensare sempre che si deve morire.'' *'''Bona parola è menzu pagamentu.'''<ref name=time/> :''Buona parola è mezzo pagamento.'' *'''Bonu vinu fa bonu sangu.'''<ref name=good>Citato in Scarcella, 1846, p. 40.</ref> :''Buon vino fa buon sangue.'' *'''Bonu vinu sinu a la fezza, bonu pannu sinu a la pezza.'''<ref name=good /> :''Buon vino fino alla feccia, buon panno fino alla pezza.'' *'''Bucca amara, feli jetta.'''<ref name=stoma>Citato in Scarcella, 1846, p. 41.</ref> :''[[Bocca]] amara getta fiele.'' *'''Bucca amara, tenila cara.'''<ref name=stoma/> :''Bocca amara, tienitela buona, temila.'' ==C== *'''C'è un occhiu chi tuttu vidi, e un oricchi chi tuttu senti.'''<ref name=naked/> :''C'è in [[Dio|Occhio]] che tutto vede, e un Orecchio che tutto sente.'' *'''Càlati juncu ca passa la china.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Incurvati giunco che passa la piena.'' *'''[[cane|Cani]] di vuccirìa è lordu di sangu, e mortu di fami.'''<ref name=downtrodden>Citato in Scarcella, 1846, p. 43.</ref> :''Cane di mercato (cane randagio, malandato) è sporco di sangue, e morto di fame.'' *'''Casa granni inchila di spini.'''<ref name=thorn>Citato in Scarcella, 1846, p. 44.</ref> :''[[Casa]] grande riempila di spine.'' ::{{spiegazione|Grandi ricchezze, grandi preoccupazioni.}} *'''Casa mia, casa mia, tu sì reggia e si batia!'''<ref name=multum /> :''Casa mia, casa mia, tu sei reggia e sei badia!'' *'''Casa quantu stai, vigna quantu bivi, terra quantu vidi, rendita quantu poi.'''.<ref name=thorn/> :''Casa quanto te ne occorre per abitare, vigna quanta te ne serve per bere, terra quanta ne puoi abbracciare con lo sguardo, rendita quanta ne puoi ottenere.'' *'''Cavaddu auriatu jetta càuci.'''<ref name=aureo>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 241.</ref> :''[[Cavallo]] bardato d'oro sferra calci.'' ::{{spiegazione|Gli agi e le morbidezza declinano in vizi e turpitudini.<ref>L'interpretazione è di Pitrè. {{cfr}} ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, p. 241.</ref>}} *'''Centu latri nun ponno spugghiari un nudu.'''<ref name=naked>Citato in Scarcella, 1846, p. 45.</ref> :''Cento [[ladro|ladri]] non possono spogliare un uomo [[povertà|nudo]].'' *'''Centu pri unu cui paga un dinaru.'''<ref name=naked/> :''Cento volte per uno (riceve) chi paga un denaro.'' ::{{spiegazione|Dio rimunera al centuplo il caritatevole.}} *'''''Chi bedda sorti, ch'hannu li curnuti! | ca senz'esseri Re su' 'ncurunati!'''''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 197.</ref> :''Che bella fortuna hanno i cornuti | che senza essere Re, pure, sono incoronati!'' *'''Chi fa chiddu chi nun divi, c'avveni chiddu chi nun cridi.'''<ref name=mustnot>Citato in Scarcella, 1846, p. 46.</ref> :''A chi [[azione|fa]] quello che non deve, accade quello che non crede.'' *'''Chianta la [[vigneto|vigna]] unni teni la vutti.'''<ref name=Scarcella/> :''Pianta la vigna dove tieni le botti.'' *'''Chiavi d'oru apri ad ogni parti.'''<ref name=goldengate>Citato in Scarcella, 1846, p. 46.</ref> :''La chiave d'[[oro]]'' apre ogni serratura e da' accesso a qualsiasi luogo. *'''Chiddu chi guasta la vecchiaja, nun c'è mastru chi lu conza.'''<ref name=goldengate/> :''Quello che guasta la [[senilità|vecchiaia]], non c'è maestro che lo ripari.'' *'''Chiddu chi si schifa, veni tempu chi s'addisia.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 47.</ref> :''Quello che si disprezza viene tempo che si desidera.'' *'''Chiddu è lu bonu, chi vidi, e chi taci.'''<ref name=goldengate/> :''L'uomo buono è quello che vede, e che tace.'' *'''Chiddu è lu riccu chi campa filici.'''<ref name=goldengate/> :''Il [[ricchezza|Ricco]] è colui che vive felice.'' *'''Ci dissi 'u papici 'a nuci: dammi tempu ca ti pèrciu.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Disse il bruco alla noce: dammi tempo che ti perforo.'' *'''Ci voli assai pi sapiri picca.'''<ref name=multum>Citato in Vito Marino, ''[http://www.usefinternational.org/proverbi-e-culture/15652-aneddoti-proverbi-usi-costumi-siciliani-rubrica-a-cura-di-vito-marino-2.html Storie e tradizioni del popolo siciliano tra aneddoto e modi di vivere]'', ''usefinternational.org'', 17 Dicembre 2019.</ref> :''Ci vuole molto per sapere poco.'' *'''Ci vonnu ccippi di centu cantara {{sic|Chi}} lu focu di pagghia pocu dura.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 48.</ref> :''Ci vogliono ceppi di cento cantari''<ref>Antica unità di misura dei pesi: 1 cantaro corrisponde a 80 chilogrammi.</ref>'', poiché il [[fuoco]] di paglia dura poco.'' ::{{spiegazione|Né l'entusiasmo degli inizi o una semplice infatuazione che come fuoco di paglia arde breve e violento e lascia fredda cenere possono sostenere un impegno di lunga lena e di grande durata.}} *'''Comu la 'mpastasti, scanatilla.'''<ref name=pasta>Citato in Scarcella, 1846, p. 48.</ref> :''Come l'hai impastata, spianatela.'' *'''Comu si campa, si mori.'''<ref name=pasta/> :''Come si [[Vita e morte|vive]], si muore.'' *'''Contra furtuna nun vali sapiri.'''<ref name=crazydonkey/> :''Contro la fortuna (sorte) non vale il sapere.'' *'''Cosi longhi addiventanu serpi.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 50.</ref> :''Cose lunghe diventano serpi.'' ::{{spiegazione|Le questioni su cui a lungo si indugia finiscono col diventare fastidiosi ed inestricabili grovigli.}} *'''Cu' avi mala donna pri cumpagna, {{sic|Avi}} lu priatoriu a stu munnu.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi e canti popolari siciliani'', 1869, p. 14.</ref> :''Chi ha una cattiva donna per compagna, ha il purgatorio (già) in questo mondo.'' *'''Cu' bona reda voli fari, di figghia fimmina avi a cuminciari.'''<ref name=Erbe>Citato Benito Li Vigni, ''La dinastia dei Florio'', Armando, Roma, 2021, [https://books.google.it/books?id=pioVEAAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA110&dq=&pg=PA110#v=onepage&q&f=false p. 110]. ISBN 978-88-6992-879-6</ref> o '''Cu bona reda voli fari, di figghia fimmina avi a cuminciari, ma all'annu nun ci avi arrivari.'''<ref name=multum /> :''Chi vuole avere un buon erede, deve cominciare con (avere per primogenito) una figlia femmina.'' o ''Chi vuole avere un buon erede, deve cominciare con (avere per primogenito) una figlia femmina, ma non deve arrivare all'anno di età.'' *'''Cu' bonu sedi malu pensa.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 909.</ref> :''Chi ben siede mal pensa o posa.''<ref name=sitzen>In ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 909.</ref> ::{{spiegazione|E vale anco che il sazio non crede al digiuno.<ref name=sitzen/>}} *'''Cu' campa di spiranza dispiratu mori.'''<ref name=ultimadea/> :''Chi vive di speranza muore (disperato, in miseria).'' *'''Cu' d'avanti ti pici, d'arreri ti tinci.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 102.</ref> :''Chi davanti ti dipinge, di dietro ti tinge.'' ::{{spiegazione|Chi ti loda in presenza, ti biasima in assenza.<ref>In ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 102.</ref>}} *'''Cu' dona l'offiziu nun dona giudiziu.'''<ref name=axiotatos>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 669.</ref> :''Chi dà l'ufficio (la carica, l'incarico) non dà il giudizio (che deve possedere chi è stato investito della carica).'' *'''Cu' è Papa, papia.'''<ref>Citato in Marco Besso, ''Roma nei proverbi e nei modi di dire''', [https://books.google.it/books?hl=it&id=g0UKAQAAMAAJ&dq=Papa+papia&focus=searchwithinvolume&q=papia, p. 122].</ref> :''Chie è Papa, papeggia (comanda).'' *'''Cu è riccu d'amici è poveru di guài.'''<ref>Citato in Thomas Melis, ''A un passo dalla vita'', Lettere Animate, 2014, [https://books.google.it/books?id=2gEUBQAAQBAJ&lpg=PT151&dq=&pg=PT151#v=onepage&q&f=false p. 151].</ref> :''Chi è ricco di amici è povero di guai.'' *'''Cu' fa comu la furmica, a sò tempu nun fatica.'''<ref name=mirmex/> :''Chi fa come la formica, a suo tempo non lavora.'' *'''Cu' fa ligna a mala banna, 'a sciri 'nconddu.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Chi fa la legna in un brutto posto, deve portarla fuori a spalla.'' *'''Cu' futti futti, Diu pirduna a tutti.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Chi frega frega, Dio perdona tutti.'' *'''Cu gaddu, e senza gaddu Dio fa jornu.''' :''Col [[gallo]] e senza il gallo Dio fa sorgere il giorno.''<ref name=alba>Citato in Scarcella, 1846, p. 51.</ref> ::{{spiegazione|Ciò che deve accadere accade, concorrano o meno le circostanze accessorie.}} *'''Cu' ha lingua passa 'u mari.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Chi ha lingua, passa il mare.'' *'''Cu' havi cchiù sali conza la minestra.'''<ref name=assaisonner>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 849.</ref> :''Chi ha più sale condisce la minestra.'' ::{{spiegazione|Chi è più saggio governa gli altri.}} *'''Cu' havi fami nun cerca cumpanaggiu, e cu' havi sonnu nun cerca capizzu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 363.</ref> :''Chi ha fame non cerca companatico e chi ha sonno non cerca guanciale.'' ::{{spiegazione|A chi è affamato ogni cibo è grato.<ref>In ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 363.</ref>}} *'''Cu la prudenza lu munnu si vinci.'''<ref name=finesse>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 771.</ref> :''Con la prudenza si ha ragione del mondo (il mondo si vince).'' *'''Cu li donni si ridi a la trasuta, e si chianci a la nisciuta.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 71.</ref> :''Con le donne si ride all'inizio (all'entrata) e si piange alla fine (all'uscita).'' *'''Cu mangia fa muddichi.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Chi mangia fa briciole.'' *'''Cu manìa ’un pinìa.''' <ref>Citato in Stefania Auci, ''I leoni di Sicilia'', p. 27.</ref> :''Chi si dà da fare non patisce.'' *'''Cu nesci, arrinesci.''' <ref>Citato in ''I leoni di Sicilia'', p. 9.</ref> :''Chi esce, riesce.'' *'''Cu' nun senti raggiuni nun pò fari li cosi cu' raggiuni.'''<ref name=timeis/> :''Chi non sente ragioni non può fare le cose con ragione.'' *'''Cu' offenni scrivi in pulviri, e cu' è offisu scrivi in marmuru.''' <ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'' , p. 668.</ref> :''Chi offende scrive nella polvere, e chi è offeso scrive nel marmo.'' *'''Cu' pò nun vò, cu' vò nun pò, cu' fa nun sa, cu' sa nun fa, e 'cussì tuttu lu munnu va.'''<ref name=accussìva>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'' , p. 787.</ref> :''Chi può non vuole, chi vuole non può, chi fa non sa, chi sa non fa, e così va tutto il mondo.''' *'''Cu' porta 'n gruppa è cacciatu di sedda.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'' , p. 451.</ref> :''Chi porta in groppa è cacciato dalla sella.'' ::{{spiegazione|La troppa condiscendenza porta a male.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'' , p. 451.</ref>}} *'''Cu' predica a disertu, cci perdi lu sermuni.'''<ref name=reins/> :''Chi predica al deserto ci perde il sermone.'' *'''Cu' scecchi caccia e fimmini criri, facci di pararisu nun ni viri.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Chi guida somari e crede alle donne, non vede faccia di paradiso.'' *'''Cu' si cucca 'cche picciriddi, 'a mattina si susi pisciatu.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Chi va a letto con i bambini, al mattino si alza pisciato.'' *'''Cu' si vanta cu la so vucca o è asino o è cucca.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'' , p. 244.</ref> :''Chi si vanta da sé (con la sua bocca) o è asino o è civetta.'' *'''Cu' simina spini nun pò raccogghiri rosi.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'' , p. 953.</ref> :''Chi semina [[rosa e spina|spine]] non può raccogliere [[rosa e spina|rose]].'' *'''Cu' sputa 'n celu (o all'aria) 'n facci cci torna.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 964.</ref> :''Chi sputa in su, lo sputo gli torna sul viso.''<ref>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 964.</ref> ::{{spiegazione|Si dice di chi offende Dio, o persone altamente degne, a cui tali ingiurie non arrivino.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 964.</ref>}} *'''Cui a tempu fa lu pazzu, è saviizza.'''<ref name=moria>Citato in Scarcella, 1846, p. 52.</ref> :''Chi al momento giusto fa il [[follia|pazzo]], dimostra (è) saggezza.'' *'''Cui ama l'amicu nun stima dinari.'''<ref name=moria/> :''Chi ama l'[[amicizia|amico]] non fa conto del denaro.'' *'''Cui avi fami, nun cerca cumpagnia.'''<ref name=Mitglied>Citato in Scarcella, 1846, p. 54.</ref> :''Chi ha [[fame]] non cerca compagnia.'' *'''Cui avi un occhiu sulu, spissu l'annetta.'''<ref name=Mitglied/> :''Chi ha un occhio solo, se lo pulisce spesso.'' ::Chi ha poco di qualcosa ne ha la più grande cura. *'''Cui a tia pari chi dormi, e riposa {{sic|Chiddu}} porta la cruci chiu gravusa.'''<ref name=alba/> :''Chi a te sembra che dorma e riposi, lui porta la croce più gravosa.'' *'''Cui di sceccu fa cavaddu, lu primu cauci è so.'''<ref name=donkey>Citato in Scarcella, 1846, p. 57.</ref> :''Chi di un [[asino]] fa un cavallo, il primo calcio è suo.'' ::{{spiegazione|Chi innalza con la propria generosità un ingrato, per primo sarà ricambiato con l'ingratitudine.}} *'''Cui dici la verità, va 'mpisu.'''<ref name=donkey/> :''Chi dice la [[verità]], finisce impiccato.'' *'''Cui fa mali, scorcia la so peddi.'''<ref name=mustnot/> :''Chi fa il male scortica la sua tessa pelle.'' *'''Cui 'mpresta lo sò culu, 'un ha unni s'assittari.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 243.</ref> :''Chi dà in prestito il suo didietro, non ha dove sedersi.'' *'''Cui mori pri li funci, nun c'è nuddu chi lu chianci.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 61.</ref> :''Chi muore avvelenato dai [[fungo|funghi]] (chi si è esposto intenzionalmente, temerariamente ad un pericolo scontato), non c'è nessuno che lo pianga.'' *'''Cui nun po muzzicari, nun mustrasse li denti.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 63.</ref> :''Chi non può mordere, non mostri i [[dente|denti]].'' *'''Cui nun voli focu , levassi li ligna.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 64.</ref> :''Chi non vuole [[fuoco]], tolga il legno.'' ::{{spiegazione|Chi non vuole aspri contrasti tolga l'esca che li alimenta.}} *'''Cui picca avi, caru teni.'''<ref name=littledear>Citato in Scarcella, 1846, p. 65.</ref> :''Chi ha poco, se lo tiene caro.'' *'''Cui porta 'ngruppa è cacciatu di sedda.'''<ref name=littledear/> :''Chi porta in groppa è sbalzato di sella.'' ::{{spiegazione|Chi mostra troppo docile condiscendenza viene duramente umiliato.}} *'''Cui si fa gabbu, ci cadi lu labbru.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 68.</ref> :''A chi si fa [[beffa|beffe]] degli altri, (gli) cade il [[labbro]].'' ::{{spiegazione|Chi mette gli altri in canzonatura per le loro mancanze può a sua volta incorrere nelle medesime.}} *'''Cui robba fa un peccatu, cui è rubbatu nni fa centu.'''<ref name=sin>Citato in Scarcella, 1846, p. 66.</ref> :''Chi [[furto|ruba]] fa un peccato, chi viene derubato ne fa cento.'' *'''Cui scava lu fossu, lu primu ci cadi.'''<ref name=sin/> :''Chi scava il fosso ci cade per primo.'' *'''Cui simina spini, nun ricogghi rosi.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 67.</ref> :''Chi semina [[rosa e spina|spine]] non raccoglie [[rosa e spina|rose]].'' *'''Cui tocca pici, s'imbratta li manu.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 69.</ref> :''Chi tocca pece, s'imbratta le mani.'' ::{{spiegazione|Chi causa il male agli altri non resta immune dal dolore.}} *'''Cui veni appressu, cunta li pedati.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 71.</ref> :''Chi viene dopo conta le pedate.'' ::{{spiegazione|Ci penseranno i posteri nell'avvenire.<ref>In ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 272.</ref>}} ::{{spiegazione|Di chi non pensa a quelli che dovranno succedergli, o vuol far il suo tornaconto senza badare al danno che sarà de' successori.<ref>In ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 728.</ref>}} *'''Cunti senza l'osti si fanno dui voti.'''<ref name=Zahl>Citato in Scarcella, 1846, p. 73.</ref> :''I [[Calcolo|conti]] senza l'oste si fanno due volte.'' ::{{spiegazione|Uno è il conto del cliente, altro quello dell'oste.}} *'''Custa caru lu figghiu parrinu.'''<ref name=Zahl/> :''Costa caro il figlio [[prete]].'' ::{{spiegazione|Arduo è il cammino della virtù.}} ==D== *'''Di ccà c’è ’a morti, di ddà c’è a sorti.''' <ref>Citato in ''I leoni di Sicilia'', p. 423.</ref> :''Da una parte c’è la morte, dall’altra il destino.'' *'''Di judici chi pendi, ingiustizia si nni attendi.'''<ref name=salomon/> :''Dal giudice che pende (per una delle parti in lite), bisogna aspettarsi ingiustizia.'' *'''Di minacci nun timiri di prumissa nun gudiri.'''<ref name=vocca>''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 772.</ref> :''Di minacce non temere (troppo) di promessa non godere (non fidarti troppo).'' *'''Di 'na spina nni nasci 'na rosa, {{sic|E}} di 'na rosa nni nasci 'na spina.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi e canti popolari siciliani'', 1869, p. 12.</ref> :''Da una spina nasce una [[rosa]], da una rosa nasce una spina.'' ::{{spiegazione|Da una cattiva madre nasce una buona figlia, da una buona madre nasce una cattiva figlia.<ref>Per l'interpretazione {{cfr}} Pitrè, ''Proverbi e canti popolari siciliani'', 1869, p. 12.</ref>}} *'''Di stu munnu tantu si nn'havi quantu si nni tira cu li denti.'''<ref name=orbs/> :''Di questo mondo se ne ha tanto quanto se ne tira con i denti.'' *'''Diavulu 'mburnutu, ancilu apparebit.'''<ref name=diablo>Citato in Scarcella, 1846, p. 74.</ref> :''[[Diavolo]] lustrato, avrà aspetto d'angelo.'' *'''Doppu l'avaru veni lu sfragaru.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 80.</ref> :''Dopo l'[[avarizia|avaro]] viene lo scialacquatore.'' *'''Dui priuri 'nta un cunventu nun ponnu stari.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 763.</ref> :''Due priori non possono stare in un (nello stesso) convento.'' ::{{spiegazione|Non {{sic|istanno}} bene due ghiotti a un tagliere.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 673.</ref>}} *'''Dui sunnu li putenti, cui tantu avi e cui nun avi nenti.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 81.</ref> :''Due sono i [[potere|potenti]], chi ha tanto e chi non ha niente.'' *'''Duru cu duru nun fabbrica muru.'''<ref>Citato e spiegato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 338.</ref> :''Duro con duro non fabbrica muro.'' ::{{spiegazione|Due volontà ostinate non si raccapezzano, e, in senso figurato, bisogna bere nel mangiare.</ref>}} ==E== *'''È avvezzu lu lupu a li gridati.'''<ref name=wolf>Citato in Scarcella, 1846, p. 82.</ref> :''Il [[lupo]] è avvezzo alle grida.'' ::{{spiegazione|Il malfattore è insensibile ad ammonimenti e minacce.}} *'''''E chi mi servi a mia l'amari tantu , | ca zappu all' acqua e siminu a lu ventu.'''''<ref>Citato in Santo Rapisarda, vol. I, p. 40.</ref> :''E a che mi serve l'[[amore|amare]] tanto, | giacché zappo l'acqua e semino al vento.'' *'''È mala cosa truzzari la petra.'''<ref name=wolf/> :''È cosa cattiva (sconsiderata, dannosa) cozzare contro la pietra.'' *'''È megghiu sapiri picca, chi parrari assai.'''<ref name=wolf/> :''È meglio sapere poco che parlare assai.'' *'''È megghiu testa d'asinu, chi cuda di liuni.'''<ref name=wolf/> :''È meglio testa d'[[asino]] che coda di leone.'' *'''È megghiu testa di lucerta, chi cuda di scursuni.'''<ref name=wolf/> :''È meglio testa di [[lucertola]] che coda di serpe.'' *'''È patruni di lu munnu cu' lu disprezza, e scavu cu lu prezza.'''<ref name=orbs/> :''È padrone del mondo chi lo disprezza e schiavo chi lo tiene in pregio.'' *'''Essiri non si po, chiù d' una vota.'''<ref name=Sein>Citato in Santo Rapisarda, vol. I, p. 100.</ref> :''Non si può vivere (essere) più di una volta.'' ==F== *'''Fa bonu pranzu, no bonu vuccuni, {{sic|Ma}} bonu cori di bonu patruni.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 90.</ref> :''Fa buon pranzo non un buon boccone, ma buon cuore di un buon padrone'' *'''Fa l'arti ca sai | ca si non arricchirsi, campirai.'''<ref>Citato in ''Il Borghini'', p. 549, § 131.</ref> :''Fai il mestiere che conosci | perché anche se non ti arricchisci, ti procurerai sempre di che vivere.'' *'''Fai bene e scordalu, fai male e pensaci.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Se fai bene, dimenticatene; se fai male, pensaci.'' *'''Fabbrica e liti – Non vi cci mittiti.'''<ref>Citato in ''Il Borghini'', p. 549, § 130.</ref> :''Fabbrica e liti, non andate a impegolarvi.'' ::{{spiegazione|Giacché i costi di una costruzione eccedono quelli preventivati e le liti giudiziarie sono lunghe ed onerose.}} *'''Fimmina senza amuri è rosa senza oduri.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Donna senza amore è una rosa senza odore.'' *'''Finutu lu jocu di li scacchi, lu re cu la pidina vannu 'n saccu.'''<ref name=inthewind>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p.805.</ref> :''Finito il gioco degli scacchi, il re con la pedina vanno nel sacco.'' ::{{spiegazione|La morte pareggia, alla fin fine siamo tutti uguali.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p.805.</ref>}} *'''Furtuna amica d'asini e di pazzi, e di virtuusi nnemica murtali.'''<ref name=crazydonkey>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 420.</ref> :''Fortuna amica d'asini e di pazzi, e dei virtuosi nemica mortale'' *'''Furtuna nun accummenza mai pri pocu.'''<ref name=crazydonkey/> :''La fortuna non comincia (a schernire un mortale''<ref>{{cfr}} ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 420.</ref>'') mai per poco.'' ==G== *'''Gatta di firraru s'addurmenta a sonu di marteddu.'''<ref name=cat>Citato in Scarcella, 1846, p. 91.</ref> :''[[Gatto|Gatta]] di fabbro si addormenta a suono di martello.'' ::{{spiegazione|Non destano alcuna emozione le cose cui si è abituati.}} *'''Geniu fa biddizza.'''<ref name=cat/> :''Il gusto, l'inclinazione fa (la) bellezza.'' *'''Genti assai ma omini picca.'''<ref name=multum /> :''Gente ce n'è tanta, ma uomini, pochi.'' *'''Giustamenti lu saggiu addunca dissi {{sic|Parrami}} prima acciò ti canuscissi.'''<ref name=cat/> {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}} :''Giustamente dunque il saggio disse: [[parlare|Parlami]] prima perché io ti conosca.'' *'''Grapi la vucca cunformi è lo vuccuni.'''<ref name=Pantagruel/> :''Apri la bocca conformemente alla grandezza del boccone.'' ::{{spiegazione|Predisponiti a qualunque progetto, impresa con preparativi adeguati.}} *'''Guai a cui strudi la farina, e sparagna la canigghia.'''<ref name=corn>Citato in Scarcella, 1846, p. 92.</ref> :''Guai a chi spreca la [[farina]] e risparmia la crusca.'' *'''Guaina nun fa bona lama.'''<ref name=corn/> :''Il fodero non fa una buona lama.'' *'''Guarda li panni di cui s'annega.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 693.</ref> :''Guarda gli abiti di chi si annega.'' ::{{spiegazione|Impara dai mali altrui.}} *'''Guarda lu mari e teniti a la terra.'''<ref name=corn/> :''Guarda il mare e tieniti (saldo) alla terra.'' *'''Guardati d'omu chi nun parra, e di cani chi nun abbaja.'''<ref name=flic/> :''Guardati da uomo che non parla e da cane che non abbaia.'' ==I== *'''I chiacchiri su' chiacchiri, ma 'a putiara voli i picciuli.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Le chiacchiere sono chiacchiere, ma la bottegaia vuole i soldi.'' *'''Immiruto 'n mezzo la via nun s'adduna quantu l'avìa.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Il [[gobbo]] in mezzo alla strada (vede le gobbe altrui e) non si accorge quanto grande è la sua'' ==J== *'''Jardinu senza cani, è senza patruni.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano: compilato da Antonino Traina : volume unico'', Giuseppe Pedone Lauriel Editore, Palermo, 1868, [https://books.google.it/books?id=jtFFAAAAcAAJ&dq=Nuovo%20vocabolario%20Siciliano-Italiano%3A%20compilato%20da%20Antonino%20Traina%20%3A%20volume%20...&hl=it&pg=PA511#v=onepage&q=Nuovo%20vocabolario%20Siciliano-Italiano:%20compilato%20da%20Antonino%20Traina%20:%20volume%20...&f=false p. 511 Google Books]</ref> :''Giardino senza cane è senza padrone.'' *'''Jornu curtu, pisci longu; jornu longu, pisci curtu.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 91.</ref> :''Giorno corto, [[pesce]] lungo; giorno lungo, pesce corto.'' ::{{spiegazione|I pesci di buona qualità sono lunghi in inverno e corti in estate.<ref>L'interpretazione è di Pitrè. {{cfr}} ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV p. 91.</ref>}} *'''Jetta simenza ca Diu ci penza.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 930.</ref> :''Getta il seme, che (a tutto il resto) pensa Dio.'' *'''''Junciti ccu li megghiu de tia, | e facci li spisi pri la via.'''''<ref>Citato in Santo Rapisarda, vol. I, p. 12.</ref> :''Accompagnati con chi è migliore di te e pagagli le spese lungo il cammino.'' ==L== *'''L'aceddu si canusci a li pinni, e l'omu a lu parlari.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 17.</ref> :''L'uccello si conosce dalle penne e l'uomo dal parlare.'' *'''L'acqua tantu ausa in autu, quantu cala.'''<ref name=precipizio>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1.</ref> :''L'[[acqua]] sale tanto in alto, quanto scende.'' ::{{spiegazione|''Non mai s'intende l'uom saggio e perfetto, se non ha di se stesso umil concetto.''}}<ref>Spiegazione in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 18.</ref> ::{{spiegazione|Chi troppo in alto sal, cade repente. Precipitevolissimevolmente. ([[proverbi toscani|proverbio toscano]])}} *'''L'arvulu s'addrizza mentri è virdi.'''<ref>Citato in ''[https://www.trapaninostra.it/sagre/mietitura/ricerche.htm Ricerche sulla cultura popolare: {{small|sprazzi di saggezza o arguzia contadine...}}]'', ''trapaninostra.it''.</ref> :''L'albero si raddrizza mentre è verde.'' *'''L'[[asino|asinu]] porta la pagghia, e l'asinu si la mancia.'''<ref name=Scarcella/> :''L'asino porta la paglia, e l'asino se la mangia.'' *'''L'invidia nun taci unni la gloria grida.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 504.</ref> :''L'invidia non tace dove la gloria grida.'' *'''L'omu bonu va cu lo cori 'n manu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 671.</ref> :''L'uomo buono va con il cuore in mano.'' *'''L'omu è comu lu mari: {{sic|S'}} 'un porta oi porta dumani.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi e canti popolari siciliani'', 1869, p. 22.</ref> :''L'uomo è come il mare: se non porta oggi porta domani.'' *'''L'omminu pp'a parola, 'u voi pp'e corna.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''L'uomo per la parola, il bue per le corna.'' *'''L'uffiziu si duna a cui nun lo dumanna.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 260.</ref> :''L'ufficio (la carica, l'incarico) si dà a chi non lo chiede.'' ::{{spiegazione|A chi non è motivato dalla sola ambizione e che potrebbe perciò essere il più degno.}} *'''L'onuri chi si perdi 'ntra un minutu, 'ntra cent'anni nun è ricumpinzatu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 672.</ref> :''L'[[onore]] che si perde in un minuto, non è ristabililto (neppure) in cento anni. '' *'''La bona o la vera nova la porta lu zoppu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 652.</ref> :''La buona o la vera notizia la porta lo [[zoppia|zoppo]].'' ::{{spiegazione|La verità o la buona nuova si sa tardi.<ref>Interpretazione in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', {{cfr}} p. 652.</ref>}} *'''La bona vita di lu riggituri è la disciplina di la plebbi.'''<ref name=Justus/> :''La buona condotta di vita di chi governa è la disciplina della plebe'' *'''La {{sic|Bucca}} è un aneddu, ma capi quantu 'na navi ed un vasceddu.'''<ref name=stoma/> :''La bocca è come un anello, ma contiene quanto una nave ed un vascello.'' *'''La {{sic|Carni}} di l'omu si mancia cu li meli.'''<ref name=downtrodden/> :''La carne dell'[[uomo]] si mangia col miele.'' ::{{spiegazione|Con belle parole, lusinghe e garbate maniere si ottiene tutto.}} :oppure ::{{spiegazione|La vendetta, specie se lungamente covata, si compie con grande voluttà.}} *'''La fimmina è comu lu gattu: cchiù chi l'allisci, cchiù la cuda crisci.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 231.</ref> :''La [[donna]] è come il gatto: più la carezzi, più la coda cresce.'' *'''La furmicula affanna la stati pri nu patiri lu 'nvernu.'''<ref name=mirmex>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 418.</ref> :''La formica si affanna d'estate per non soffrire d'inverno.'' *'''La furnaci prova l'oru e l'oru prova la donna.'''<ref name=endura>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 678.</ref> :''La fornace prova l'oro e l'oro prova (mette alla prova) la donna.'' *'''La gaddina fa l'ovu e lu gaddu grida.'''<ref name=trumph>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 423.</ref> :''La gallina fa l'uovo e il gallo grida.'' ::{{spiegazione|Vi è chi fa mentre altri si appropria il vanto.<ref name=arcde>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 423.</ref>}} *'''La gaddina si tacissi, chi avirria fattu l'ovu nun si capissi.'''<ref name=trumph/> :''Se la gallina tacesse, non si capirebbe chi ha fatto l'uovo.'' ''La gallina che schiamazza è quella che ha fatto l'uovo. '' <ref>In ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 423.</ref>'' '' ::{{spiegazione|Per troppo parlare vengonsi a risapere tante cose.<ref name=arcde/>}} *'''La mala strata nun finisci mai.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 981.</ref> :''La cattiva strada non termina mai.''<ref>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 981.</ref> ::{{spiegazione|Al peggio non v'è fine. Non si dice mai ho fatto annastanza del male.<ref>La spegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 981.</ref>}} *'''La manu curri spuntania a lu cori'''<ref>Citato in Pitrè, {{cfr}} ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 260.</ref> :''La [[mano]] corre spontanra al cuore.'' ::{{spiegazione|Ognuno opera come il cuore gli consiglia.<ref>L'interpretazione è in Pitrè, {{cfr}} ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 260.</ref>}} *'''La massara cerni e 'mpasta, e lu furnu conza e guasta.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 419.</ref> :''La massaia setaccia la farina (e la separa dalla crusca) e impasta, e il forno condisce e guasta.'' ::{{spiegazione|È dal forno che dipende la buona o cattiva riuscita.<ref>{{cfr}} ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 419.</ref>}} *'''La panza nun avi specchiu.'''<ref name=Spiegel>Citato in ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 93.</ref> :''La pancia non ha specchio.'' ::{{spiegazione|Tutto quello che le viene dato, prende, senza limiti.}} *'''La pignata vecchia servi pri purtari focu pri li casi.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 731.</ref> :''La pentola vecchia serve per portare fuoco per le case.'' ::{{spiegazione|S'allude {{NDR|figuratamente}} {{sic|anco}} alle vecchie che van ciarlando o portando ambascerie.<ref>Spegazione in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 731.</ref>}} *'''La prim'acqua è chidda chi bagna.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 18.</ref> :''La prima acqua è quella che bagna.'' ::{{spiegazione|Le prime cose fanno impressione.}} *'''La puta di jinnaru arricchisci lu vuttaru.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 786.</ref> :''La potatura fatta a gennaio arricchisce il bottaio.'' *'''La quartàra rutta si tira la quartàra sana.'''<ref name=howl/> :''La brocca rotta trascina con sé la brocca integra.'' *'''La raggiuni va cu lu so pedi.'''<ref name=timeis>Citato in in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 798.</ref> :''La ragione va con il suo piede.'' ::{{spiegazione|Si fa strada.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 798.</ref>}} *'''La spada nun si pigghia pri la punta.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 948.</ref> :''La spada non s'impugna (si prende) per la punta.'' ::{{spiegazione|Le cose non si lasciano andare del modo che possano più offender noi che l'avversario.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 948.</ref>}} *'''La spiranza è l'ultima chi mori.'''<ref name=ultimadea/> :''La speranza è l'ultima a morire'' *'''La tavula (–''o'' La Mensa) è 'na brutta corda.'''<ref name=rope>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 94.</ref> :{{spiegazione|oppure}} *'''La tavula è turtura.'''<ref name=rope/> :''La tavola è una brutta corda.'', :{{spiegazione|oppure}} :'''La tavola è tortura.''' ::{{spiegazione|Perché fa confessare.<ref>L'interpretazione è di Pitrè. {{cfr}} ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, p. 94.</ref>}} *'''La testa a la padedda e la cuda a mari.'''<ref name=rope/> :''La testa (del pesce) alla padella e la coda a mare.'' ::{{spiegazione|Il pesce deve essere freschissimo.}} *'''La toppa è chiummu.'''<ref name=Erbe /> :''La figlia femmina è piombo.'' *'''La varca è di cu' la cravacca.'''<ref name=navire>Citato e spiegato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1074.</ref> :''La [[Imbarcazione|barca]] è di chi ci sta sopra (la cavalca).'' ::{{spiegazione|Il mondo è di chi se lo piglia. E vale anche, che il padrone è chi amminisitra sopra luogo.}} *'''La vucca è quantu un aneddu e si mancia palazzu e casteddu.'''<ref name=Pantagruel>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1105.</ref> :''La bocca non è più grande di un anello e si mangia palazzo e castello.'' ::{{spiegazione|Lo smodato vizio della gola può mandare completamente in rovina.}} *'''La vucca ridi, e lu cori chianci.'''<ref>Citato e spiegato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1105.</ref> :''La bocca ride, e il cuore piange.'' ::{{spiegazione|Talvolta l'uomo mostra ilarità, e invece soffre.}} *'''La vulpi vecchia 'ncappa a lu lazzu.'''<ref name=altFuchs>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1109.</ref> :''(Anche) La [[volpe]] vecchia incappa (può incappare) nel laccio.'' *'''La vulpi vecchia nun 'ncappa a lu lazzu.'''<ref name=altFuchs/> :''La volpe vecchia nun incappa nel laccio'' *'''La vutti di chi è china spanni.'''<ref name=sailor/> :''La [[botte]] versa ciò di cui è piena.'' *'''Li dinari su' lu secunnu sangu.'''<ref name=emaema>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 851.</ref> :''I soldi sono il secondo sangue.'' *'''Li picciotti hannu a parlari sulu quannu piscia la addina.'''<ref name=multum /> :''I ragazzi debbono parlare solo quando urina la gallina.'' ::{{spiegazione|Cioè mai.}} *'''Li principi hannu cent'occhi e cent'oricchi.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 761.</ref> :''I principi hanno cento occhi e cento orecchie.'' *'''Li re stannu 'ntra li càmmari e cummannanu, {{sic|E}} li populi si scànnanu.'''<ref name=alt/> :''I [[re]] stanno dentro le camere e comandano, e i popoli si scannano.'' *'''Li suldati fanno la guerra e s'ammazzanu, e li re s'abbrazzanu.'''<ref>Citato in Pitrè, vol. III, p. 90.</ref> :''I soldati fanno la [[guerra]] e si ammazzano, e i re si abbracciano.'' *'''Li strazzi vannu pri l'aria.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 982.</ref> :''Gli stracci van sempre all'aria.''<ref>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 982.</ref> ::{{spiegazione|I deboli pagan sempre il fio.}}<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 982.</ref> *'''Lo judici ama l'oru e l'avvocatu l'argentu.'''<ref name=endura/> :''Il giudice ama l'oro e l'avvocato l'argento.'' *'''Lu bon judici duna a tutti audienza, ma a pocu duna cridenza.'''<ref name=salomon>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 516.</ref> :''Il buon giudice concede udienza (ascolta) tutti, ma a pochi dà credito.'' *'''Lu cafè santiannu e lu ciucculatti ripusannu (o – pastiggiannu).'''<ref name=tazzulella>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 96.</ref> :''Il [[caffè]] sacramentando e il [[cioccolato]] riposando (o sorseggiando).'' ::{{spiegazione|Cioè il caffè si vuol prendere caldo di molto (quasi bestemmiando dal dolore scottandosi) e il cioccolato freddo.<ref>L'interpretazione è di Pitrè. {{cfr}} ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV p. 96.</ref>}} *'''Lu cchiù nnimicu di l'omu, è l'omu stissu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 672.</ref> :''L'uomo non ha maggior nemico dell'uomo.'' *'''Lu {{sic|Cuscinu}} è un gran cunsiggheri.'''<ref name=Zahl/> :''Il [[cuscino]]'' è un gran consigliere. *'''Lu Diavulu è suttili, e fila grossu.'''<ref name=diablo/> :''Il [[Diavolo]] è sottile e fila grosso.'' *'''Lu Diavulu fa li cosi ammucciuni, e poi sona la campanedda.'''<ref name=diablo/> :''Il Diavolo fa le cose alla chetichella e poi suona la campanella.'' *'''Lu figghiu parrinu è lu porcu di la casa.'''<ref name=flic/> :''Il figlio [[prete]] è il maiale della casa.'' ::{{spiegazione|Porta prosperità, vantaggi alla famiglia.}} *'''Lu furmaggiu chi nun si mania fa vermi.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 417.</ref> :''Il formaggio che non si maneggia fa vermi.'' ::{{spiegazione|I giovani non corretti vengono cattivi.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 417.</ref>}} *'''Lu gangunïari fa passari lu sonnu.'''<ref name=tazzulella/> :''Il mangiucchiare fa passare il sonno.'' *'''Lu judici avi ad aviri dui oricchi''' o '''l'oricchi eguali.'''<ref name=salomon/> :''Il giudice deve avere due orecchi'' o ''gli orecchi uguali.'' *'''Lu judici giustu, cchiù a la giustizia chi all'omini divi aviri riguardu.'''<ref name=salomon/> :''Il giudice giusto deve aver riguardo più per la giustizia che per gli uomini.'' *'''Lu limitu di la Sorti, Cu lu passa trova la Morti'''<ref name=Parche>Citato in ''Archivio per lo studio delle tradizioni popolari'', Rivista trimestrale diretta da G. Pitrè e S. Salomone Marino, vol. II, Luigi Pedone Lauriel, Palermo, 1883, [https://archive.org/stream/archivioperlost00marigoog#page/n570/mode/2up, p. 560].</ref> :''Il limite assegnato dal [[destino|Destino]], chi lo oltrepassa trova la Morte.'' *'''''Lu manciari senza viviri, | è comu l'annuvulatu senza chioviri.'''''<ref name=Sein/> :''Il mangiare senza bere |è come il cielo coperto di nubi senza che piova.'' *'''Lu munnu è longu, ed havi la cuda.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 257.</ref> :''Il [[mondo]] è lungo e ha la coda.'' ::{{spiegazione|Con la sua inesauribile riserva di sorprese il mondo resta difficile da comprendere e dominare interamente anche per l'uomo che ne abbia una lunga esperienza.}} *'''Lu munnu è di cu' lu sapi buffuniari.'''<ref name=orbs>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 617.</ref> :''Il mondo è di chi lo sa canzonare.''<ref>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 656.</ref> *'''Lu munnu 'un s'ha persu mai pi fimmini, ma pi dinari.'''<ref name=mondo>Citato in Pitrè, ''Proverbi e canti popolari siciliani'', 1869, p. 24.</ref> :''Il mondo non si è mai perso per le donne, ma per i soldi.'' *'''Lu muttu anticu, {{sic|È}} lu Vanceliu nicu.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi e canti popolari siciliani'', 1869, p. 9.</ref> :''Il [[proverbio|motto]] antico è il piccolo Vangelo.'' *'''Lu pani di li mischini è la spiranza.'''<ref name=ultimadea>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 955.</ref> :''La speranza. è il pane de' miseri.''<ref>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 955.</ref> *'''Lu piccadu è chiddu chi nesci e no chiddu chi trasi.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 98.</ref> :''Il peccato è quello che esce e non quello che entra.'' ::{{spiegazione|Peccato è la maldicenza e non quello che si mangia.<ref>L'interpretazione è di Pitrè, {{cfr}} ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, p. 98.</ref>}} *'''Lu re 'un ha bisognu di varva, ma di sennu.'''<ref name=inthewind/> :''Il re non ha bisogno di barba, ma di senno.'' *'''Lu riccu campa cu lu poviru, e lu poviru cu lu riccu.'''<ref name=Gefängnis/> :''Il ricco vive con il povero ed il povero con il ricco.'' ::{{spiegazione|Hanno bisogno l'uno dell'altro.}} *'''Lu riccu spezza li magghi e nni scappa, l'afflittu resta a la riti e s'incappa.'''<ref name=Gefängnis>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 813.</ref> :''Il ricco spezza le maglie e ne scappa, l'afflitto resta nella rete e s'impiglia.'' *'''Lu sangu nun si po fari acqua.'''<ref name=emaema/> :''Il sangue non può farsi acqua.'' ::{{spiegazione|Il legame di parentela non si può rinnegare.}} *'''Lu signuri di pagghia si mancia un vassallu d'azzaru.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 929.</ref> :''Il signore di paglia si mangia un vassallo d'acciaio.'' *'''Lu suli chi ti viri ti quaria.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 994.</ref> :''Il sole che ti vede ti riscalda.'' ::{{spiegazione|Il bene si deve sperare da chi lo può fare, non bisogna lasciarsi trasportare dalle speranze fondate sulla fantasia.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 994.</ref>}} *'''Lu vicinu è sirpenti, si nun ti vidi ti senti.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Canti popolari siciliani'', vol. I, p. 50.</ref> :''IL [[vicinanza|vicino]] è serpente, se non ti vede ti sente.'' *'''Lu vizziu appigghia comu amenta.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1100.</ref> :''Il [[vizio]] attecchisce come menta.'' *'''Lu voi nun parra ca havi la lingua grossa, ma si parrassi gran cosi dirria.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1100.</ref> :''Il [[bue]] non parla perché ha la lingua grossa, ma se parlasse direbbe grandi cose.'' ::{{spiegazione|Motto di chi vuol usare reticenza.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1100.</ref>}} ==M== *''''Mbriachi e picciriddi, 'u Signuri aiuta.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Ubriachi e bambini, il Signore li aiuta.'' *'''Manciari senza vìviri {{sic|È}} celu annuvulatu ca 'un pò chiòviri.'''<ref>Citato in ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 97.</ref> :''Mangiare senza [[vino|bere]] è (come) un cielo nuvoloso da cui non può cadere pioggia.'' *'''Mariuolu e viulinu, ti diverti a lu matinu.'''<ref>Citato in ''Canti popolari siciliani raccolti ed illustrati da Giuseppe Pitrè'', vol I, Luigi Pedone-Lauriel , Palermo, 1870, [https://books.google.it/books?id=tzcLAAAAQAAJ&dq=Biblioteca%20delle%20tradizioni%20popolari%20siciliane%2C%20%20a%20cura%20di%20Giuseppe%20Pitr%C3%A8&hl=it&pg=PA34#v=onepage&q=proverbio&f=false p. 34]</ref> :''Ladro e violino, ti diverti al mattino.'' *'''Megghiu accordiu magru ca sintenzia grassa.'''<ref>Citato in ''Il Borghini'', p. 556, § 192.</ref> :''Meglio un magro accordo che una grassa sentenza.'' ::{{spiegazione|Meglio cercare un rapido accordo con transazione che affrontare una lite giudiziaria i cui lunghi tempi e costi onerosi potrebbero ridurre sensibilmente i vantaggi di una sentenza favorevole.}} *'''Megghiu asinu vivu ca dutturi mortu.'''<ref>Citato in ''Il Borghini'', p. 556, § 193.</ref> :''Meglio un asino vivo che un dottore morto.'' ::{{spiegazione|Meglio un ignorante vivo, che un dotto morto per aver ecceduto nello [[studiare|studio]].}} *'''Megghiu dogghia di vurza ca di cori.'''<ref>Citato in ''Nuovo Vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1109.</ref> :''Meglio dolore di borsa che di cuore.'' ::{{spiegazione|Spendere che soffrire.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo Vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1109.</ref>}} *'''Megghiu lu picca godiri ca l’assai trivuliari.'''<ref>Citato in ''Il Borghini'', p. 556 , § 197.</ref> :''Meglio godere del poco che l’affannarsi per (ottenere e conservare) il molto.'' *'''Megghiu obbediri ca santificari.'''<ref>Citato, con spiegazione, in ''Il Borghini'', p. 556, § 195.</ref> :''Meglio (è più gradito a Dio) obbedire che sacrificare.'' *'''Megghiu pugna all'occhi, chi sgracchi a lu capizzu.'''<ref>Citato in Pitrè, vol III, p. 347.</ref> :''Meglio pugni agli occhi che scaracchi al capezzale.'' ::{{spiegazione|Val meglio un marito giovane che anche la faccia a pugni, anziché un vecchio catarroso e cagionevole che tossisca e sputi.<ref>La spiegazione è di Di Giuseppe Pitrè. {{cfr}} Pitrè, vol III, p. 347.</ref>}} *'''Megghiu sbirri a la porta ca parrini.'''<ref name=flic>Citato in ''Nuovo Vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 700.</ref> :''Meglio sbirri alla porta che preti.'' ::{{spiegazione|I primi vengono per arrestare, i secondi per il funerale.}} *'''Megghiu sudari chi trimari.'''<ref>Citato in ''Nuovo Vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 992.</ref> :''Meglio sudare che tremare.'' ::{{spiegazione|Meglio caldo che freddo, meglio lavorare per campare o per iscampare, anziché morire.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo Vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 992.</ref>}} *'''''Mentri ca siti papa, papiati; | cu sa si nn'autra vota papa siti.'''''<ref>Citato in ''Il Borghini'', p. 557, § 205.</ref> :''Fintantoché siete Papa, "papeggiate" (approfittatene) | chi sa se sarete Papa un'alta volta.'' *'''Mettiti megghiu 'i tia e ammaccici i spisi.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Mettiti con quelli migliori di te e fanne le spese.'' *'''''Misiricordia, dissiru li griddi, | quannu desiru focu a li ristucci.'''''<ref>Citato in ''Il Borghini'', p. 557, § 204.</ref> {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}} :''Misericordia, dissero i [[grillo|grilli]], | quando diedero fuoco alle stoppie.'' *'''Mori un putenti – A manu d'un pizzenti.'''<ref>Citato in ''Il Borghini'', p. 558, § 207.</ref> :''Muore un potente per mano d'un pezzente.'' ::{{spiegazione|Nessuno sa come e dove avrà termine la propria vita.}} *'''Morsi 'u figghiozzu, finìu 'u cumparatu.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Morto il [[figlioccio]], finito il comparatico.'' *'''Multi so' signuri di citati, e su schiavi di li donni.'''<ref name=mondo/> :''Molti sono signori di città e sono schiavi delle [[donne]].'' ==N== *'''Nasci omu e nasci stidda.'''<ref name=Erbe /> :''Nasce un maschio e nasce una stella.'' *'''Nè ciuri senza oduri, nè sabbato senza suli, nè fimmina senza amuri.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi e canti popolari siciliani'', 1869, p. 15.</ref> :''Né fiore senza odore, né sabato senza sole, né [[donna]] senza amore.'' *'''Nè omo sutta cappa, nè fimmina sutta strazza.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 158.</ref> :''Né uomo sotto la cappa, né donna sotto la seta.'' ::{{small|Non si deve giudicare del merito di una persona dall'aspetto esteriore.}} *''''Nta stu munnu cc'è un limitu forti (arduo), Di ccà sta la Sorti, di ddà c'è la Morti.'''<ref name=Parche/> ::''In questo mondo c'è un limite arduo, di quà c'è il Destino, di là c'è la Morte.''' *'''No accattari la gatta 'ntra lu saccu.'''<ref>Citato in Santo Rapisarda, vol I, p. 11.</ref> :''Non comprare la gatta dentro il sacco.'' *'''Nuddu si lassa e nuddu si pigghia si ’un s’assumigghia.''' <ref>Citato in ''I leoni di Sicilia'', p. 347.</ref> :''Non ci si lascia e non ci si sceglie se non ci si somiglia.'' *'''Nun cc'è megghiu sarsa di la fami.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 92.</ref> :''Non c'è miglior salsa della [[fame]].'' *'''Nun poi all'asinu, e duni a lu varduni<ref>Accrescitivo di varda, barda.</ref>.'''<ref>Citato in Santo Rapisarda, vol I, p. 18.</ref> :''Non puoi (dare bastonate) all'asino e le dai alla barda.'' ::{{spiegazione| Chi è nell'impossibilità di vendicarsi su chi non può colpire, si vendica su chi è alla sua portata.}} *'''Nun si divi lassari la bona terra pri lu mali riggituri.'''<ref name=Justus>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 805.</ref> :''Non si deve lasciare la buona terra a causa del cattivo governante.'' ::{{spiegazione|Perché questi, volendo, si può cambiare.<ref>{{cfr}} ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 805.</ref>}} *'''Nun si dona l'uffiziu a cu' lu dimanna.'''<ref name=axiotatos/> :''Non si dà l'ufficio (la carica, l'incarico) a chi lo chiede.'' ::{{spiegazione|Ma a chi lo merita.}} *'''Nun su' li donni chi nun gustanu, su' li dinari chi nun bastanu.'''<ref name=mondo/> :''Non sono le donne che non piacciono<ref>Agli uomini che, delusi dalle donne, ne diventano critici implacabili.</ref>, sono i soldi che non bastano.'' *'''Nun tantu billi billi, ch'un sulu billi basta.'''<ref name=nequid>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', p. 127.</ref> :''Non troppe sdolcinatezze, non troppe svenevolezze, non troppe moine, ne basta solo un po', solo quanto basta.'' *'''Nun ti fari mettiri la fadedda di (''da'') tò mugghieri.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 232.</ref> :''Non fari mettere la sottana da tua [[moglie]].'' *'''''Nun ti fidari ca la corda è grossa, / quantu è cchiù grossa cchiù prestu si lassa.'''''<ref>Citato in Santo Rapisarda, vol. I, p. 35.</ref> :''Non fidarti del fatto che la corda è grossa | quanto più è grossa, più presto si scioglie.'' ::{{spiegazione|Non fare eccessivo assegnamento, non inorgoglirti, non insuperbirti per le tue capacità, le tue possibilità, per la tua fortuna, perché quando meno te lo aspetti la tua sorte potrebbe mutare.}} *'''Nun tuccari lu culu a la cicala.'''<ref>Citato in Santo Rapisarda, vol. I, p. 8.</ref> :''Non toccare il sedere alla [[cicala]].'' ::{{spiegazione|Non dare occasione alle malelingue di sparlare.}} *'''Nutrica lu scursuni 'ntra la manica, si quadía e ti mùzzica.'''<ref name=aureo/> :''Nutri la [[serpente|serpe]] nella manica, si riscalda e ti morde.'' ::{{spiegazione|Non essere generoso con chi non ne è degno.}} ==O== *''''O cacatu 'u culu cci feti.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''A chi se l'è fatta addosso, puzza il sedere.'' *'''Occhiu di suli, focu di povir'omu.'''<ref>Citato in ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 75.</ref> :''Occhio di sole, fuoco di pover'uomo.'' *'''Ogni asinu si prega de lu so ragghiu.'''<ref name=egoego>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 797.</ref> :''Ogni asino si compiace del suo raglio.'' ::{{spiegazione|Ognuno loda sé e il suo.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 797.</ref>}} *'''Ogni centu anni e centu misi torna l'acqua a li so paisi.'''<ref name=precipizio/> :''In cent'anni e cento mesi torna l'acqua a' suoi paesi.''<ref>In ''Vocabolario siciliano-italiano'', p. 18.</ref> ::{{spiegazione|Il tempo vien a capo d'ogni cosa, e quel che fu sarà di nuovo.<ref>Spiegazione in ''Vocabolario siciliano-italiano'', p. 18.</ref>}} *'''''Ogni lignu coci pasta | ma nuddu comu l'alastra.'''''<ref name=alastra>Citato, con spiegazione, in [[Giuseppe Pitrè]], ''Usi e costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano: {{small|raccolti e descritti da Giuseppe Pitrè}}'', Libreria L. Pedone Lauriel, Palermo, 1889, vol. III, [https://books.google.it/books?id=4OAwAQAAMAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA293#v=onepage&q&f=false p. 293].</ref> :''Ogni legno cuoce l'impasto del pane | ma nessuno come il [[citiso]].'' ::{{spiegazione|Si brucia nel forno per fare un buon fuoco, e quindi buon pane, il quale acquista bel colore di sopra e di sotto.}} *'''Occhi ch'aviti fattu chianciri, chianciti.'''<ref>Citato in Pitrè, vol.III, p. 91.</ref> :''Occhi che avete fatto [[pianto|piangere]], (anche voi) piangete.'' *'''Ogni fruttu voli la so staggiuni.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 968.</ref> :''Ogni frutto vuole la sua stagione.'' *'''Ogni vulpi porta amuri a la so tana.'''<ref name=altFuchs/> :''Ogni volpe porta amore alla sua tana.'' *'''Ognunu è patruni di pulizziarisi 'u culu c'un corpu di lupara.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Ognuno è padrone di pulirsi il sedere con un colpo di [[Lupara (arma)|lupara]].'' *'''Omne nimium vertitur in troppu.'''<ref name=nequid/> :''Ogni eccesso si trasforma in troppo.'' ==P== *'''''Pacenzia caru amicu a li burraschi, | ca nun si mangia meli senza muschi.'''''<ref>Citato in Santo Rapisarda, vol. I, p. 27.</ref> :''Sopporta caro amico con [[pazienza]] le burrasche, | che non si mangia miele senza mosche.'' *'''''Parrastra, | focu d'alastra.'''''<ref name=alastra /> :''[[Matrigna]], fuoco di citiso.'' ::{{spiegazione|Per la vivezza del fuoco che esso nutre, il citiso è desiderato dalle figliastre contro le madrine. }} *'''Picciotti e muli vonu stari suli.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Giovani e muli vogliono stare soli.'' *'''Pigghia cunsigghiu di prudenti chi mai ti nni penti.'''<ref name=finesse/> :''Prendi consiglio dall'uomo prudente, che mai te ne penti.'' *'''Pri canusciri un omu s'havi a manciari 'na sarma di sali.'''<ref name=assaisonner/> :''Per conoscere un uomo bisogna mangiare una [[w:Unità di misura storiche della Sicilia|salma]] di sale.'' ::{{spiegazione|Bisogna convivervi lungo tempo.}} *'''Prumettiri è viggilia di lu dari.'''<ref name=vocca/> :''Promettere è vigilia del dare.'' ==Q== *'''Quannu l'amicu nun parra a prima vuci, voddiri ca 'u riscussu nun ci piaci.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Quando l'amico non risponde a prima voce, significa che il discorso non gli piace.'' *'''Quannu la carni è pocu pigghia l'ossu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 679.</ref> :''Quando la carne è poca prendi l'osso. (Quando non puoi avere come vuoi piglia come puoi.''<ref>In''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 679</ref>) *'''Quannu lu suli ti risplenni, nun ti curari di la luna.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 994.</ref> :''Quando il sole ti splende, non ti déi curar della luna.''<ref>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 994.</ref> ::{{spiegazione|Quando il maggiore ti protegge, non ti curare de' minori.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'' p. 994.</ref>}} *'''Quannu sì in tempu di prosperitati, timi l'avvirsitati.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 769.</ref> :''Quando sei in tempo di prosperità, temi l'avversità'' *'''Quannu t'è data la purcedda, curri prestu cu la curdicedda.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 781.</ref> :''Quando ti viene donata la porcella, corri presto con la funicella.'' ::{{spiegazione|Non bisogna tardare nel pigliare o nell'afferrare l'occasione.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 781.</ref>}} *'''Quannu ti voi fari gabbu di lu zoppu, bisogna chi tu fussi drittu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1117.</ref> :''Perché ti possa fare beffe dello zoppo, occorre che tu sia diritto.'' :''Chi burla lo zoppo badi d'esser diritto.''<ref>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1117.</ref> ::{{spiegazione|Chi burla altrui badi s'egli è degno d'esser burlato.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1117.</ref>}} *'''Quannu 'u diavulu t'accarizza, voli l'arma.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Quando il diavolo ti accarezza, vuole l'anima.'' *'''Quannu viri chi la sira è mala, pigghiati pri la retina la mula.'''<ref name=reins>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 934.</ref> :''Quando vedi che la sera è cattiva, prenditi per le redini la mula.'' ::{{spiegazione|Quando le cose s'imbrogliano, va piano e cauto.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 934.</ref>}} *'''Quattr'omini cci vonnu pri fari una bona 'nzalata, un pazzu, un saviu, un avaru e un sfragaru.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 661.</ref> :''Quattro uomini ci vogliono per fare una buona insalata, un pazzo, un saggio, un avaro e un prodigo.'' *'''Quattru cosi havi [[Genova|Genua]]: mari senza pisci, muntugni senza ligna, fimmini senza vriogna e ricchizzi senza funnu.'''<ref>Citato in Giuseppe Pitrè, ''Proverbi siciliani: {{small|raccolti e confrontati con quelli degli altri dialetti d'Italia}}'', vol. I, [https://archive.org/details/proverbisicilia01pitrgoog/page/n199/mode/2up? p. CXC].</ref> :''Quattro cose ha Genova: mare senza pesci, montagne senza legna, donne senza vergogna e ricchezze senza fondo.'' *'''Quattru sunnu li nnimici di l'omu: Dimoniu, antimoniu, matrimoniu, e Tribunali di Patrimoniu.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 190.</ref> :''Quattro sono i nemici dell'uomo: Demonio, antimonio, matrimonio, e Tribunali di Patrimonio.'' ==R== *'''Ragghiu d'asinu nun arriva 'n celu.'''<ref name=egoego/> :''Raglio d'asino non arriva in cielo.'' *'''Ricchizza fa superbia, superbia povertà.'''<ref name=rich>Citato in Scarcella, 1846, p. 147.</ref> :''La [[ricchezza]] genera la superbia, la superbia la povertà.'' *'''Ricchizzi e sanitati, – Criditinni mitati, {{sic|Si}} menu nni criditi – Megghiu faciti.'''<ref name=rich/> :''Ricchezze e salute, – credetene la metà, se meno ne credete – meglio fate.'' *'''Ricchizzi senza littri è un corpu senz'anima.'''<ref name=Gefängnis/> :''Ricchezze senza cultura sono un corpo senz'anima.'' *'''Rispetta lu vecchiu unni lu trovi.'''.<ref name=alt>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 240.</ref> :''Rispetta l'[[senilità|anziano]] dovunque lo incontri.'' ==S== *'''Sai chi è la pena di lu munsignaru? Chi dici la viritati e nun è crittu.'''<ref>Citato in Arthur V. Dieli, ''A Happy Heart and One Slice Of Bread'', [https://books.google.it/books?id=IExBDwAAQBAJ&lpg=PT1071&dq=&pg=PT1071#v=onepage&q&f=false p. 1071.]</ref> :''Sai quale è la pena del bugiardo? Che (anche quando) dice la [[Verità e bugia|verità]] non è creduto. '' *'''Se canta cùcchiti e se nun canta strìchiti.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Se (la fortuna) canta, va' pure a dormire; se non canta (non ti è favorevole) puoi rotolarti per terra.'' *'''Sìnnucu picciottu, paisi arruvinato.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Sindaco giovane, paese rovinato.'' *'''Soni e canzuni su' comu lu ventu, {{sic|Lu}} tavirnaru voli li dinari.'''<ref>Citato in Pitrè, vol. III.</ref> :''Suoni e canzoni sono come il vento, l'oste vuole i [[denaro|soldi]].'' *'''Stomacu granni e vucca picciridda.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 976.</ref> :''Stomaco grande e bocca piccola.'' ::{{spiegazione|Udire e tacere.}} *'''Sunaturi di chitarra e piscaturi di cimetta, miatu la casa ca l'aspetta.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Suonatore di chitarra e pescatore con la lenza, disgraziata quella casa che li aspetta.'' *'''Supra 'o vagnatu, cci chiovi.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Sul bagnato, piove.'' *'''Supira lu putiri a lu sapiri.'''<ref name=accussìva/> :''Il potere è più del sapere.''<ref>Traduzione in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 787.</ref> ==T== *'''Ti dissi lèviti, e ancora batti a cura.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Ti ho detto togliti di torno {{NDR|al cane}}, e ancora batti la coda.'' *'''''Ti scanti di lu bicchi-bacchi, | nun ti scanti d'arrubbari li morti.'''''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 72.</ref> :''Ti spaventi del babau, | non ti spaventi di derubare i morti.'' *'''Tri sunu li putenti: 'u papa, 'u re e cu nun avi nenti.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Tre sono i potenti: il papa, il re e chi non possiede niente.'' *'''Tumazzu duru nun pigghia cchiù salamora.'''<ref>Citato in Isidoro Spanò, ''[https://www.prolocovitese.it/index.php?option=com_content&view=article&id=181:formaggio-duro-stagionato-non-prende-piu-salamoia&catid=29:leggende&Itemid=200 Tumazzu duru nun pigghia cchiù salamora]'', ''prolocovitese.it'', 2 maggio 2018</ref> o '''Tumazzu duru nun pigghia salamora.'''<ref>Citato in Filippo Majorana, ''[https://www.trapaninostra.it/libri/Filippo_Majorana/Erice/Erice-14.pdf Proverbi e modi di dire. Paremiologia]'', p. 185.</ref> (Erice) o '''Tumazzu duru nun pigghia salamòria.'''<ref>Citato in Giuseppe Pitrè, ''Proverbi siciliani: {{small|raccolti e confrontati con quelli degli altri dialetti d'Italia}}'', vol. I, [https://archive.org/details/proverbisicilia01pitrgoog/page/284/mode/2up? cap. XXII, p. 284].</ref> :''Il formaggio duro non prende più sale.'' ::{{spiegazione|Una persona invecchiata non è in più in grado di cambiare. (Simile al detto "L'arvulu s'addrizza quannu è virde")}} *'''Tutti cosi si joca fora di lavari la birritta a lu tignusu.'''<ref>Citato in Traina, ''Nuovo vocabolario siciliano-italiano'', p. 122.</ref> :''Su tutto si gioca, tranne che lavare il berretto al tignoso.'' ::{{spiegazione|Non è bene scoprire i difetti degli altri o parlarne male.}} *'''Tutti semo d'un'acqua tanti ciumi.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', IV, 1880, p. 191.</ref> :''Tutti siamo tanti [[fiume|fiumi]] di una (sola) acqua.'' *'''Tuttu lu gran sirenu di lu mari 'na vampidda d'amuri 'un pò astutari.'''<ref name=reins/> :''Tutta la grande acqua del mare non può spegnere una piccola fiamma d'amore.'' ==U== *'''’U pisu di l’anni è lu pisu cchiù granni.''' <ref>Citato in ''I leoni di Sicilia'' p. 161</ref> :''Il peso degli anni è il peso più grande.'' *'''U primu figghiu è baruni.'''<ref name=Erbe /> :''Il primo figlio maschio è barone.'' *'''’U putiàru soccu ave abbànìa.''' <ref>Citato in ''I leoni di Sicilia'' p. 105.</ref> :''Il negoziante decanta ciò che ha.'' *''''U sceccu 'a potta, 'u sceccu sa mangia.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''L'asino la porta, l'asino se la mangia.'' *''''U voi ci dici curnutu 'o sceccu.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Il bue dice cornuto all'asino.'' *'''Un arvulu a primu corpu nun si tagghia.'''<ref>Citato in Santo Rapisarda, vol I, p. 42.</ref> :''Un [[albero]] non si abbatte al primo colpo di scure.'' *'''Un pugnu d'oru scassa una porta di ferru.'''<ref name=endura/> :''Un pugno d'oro rompe una porta di ferro.'' ::{{spiegazione|Il denaro apre tutte le porte.}} *'''Un pumu fradiciu nni guasta 'na cartedda.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 777.</ref> :''Una [[mela]] fradicia ne guasta una cesta.'' *'''Una stizza di sangu trubbula lu mari.'''<ref name=emaema/> :''Una goccia di sangue intorbida il mare.'' ::{{spiegazione|Un po' di simpatia fa tutto.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 851.</ref>}} *'''Unu pecca, e in tronu è missu, {{sic|L'autru}} pecca, è crucifissu.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 171.</ref> :''Uno [[peccato|pecca]] ed è messo in trono, l'altro pecca, è crocifisso.'' *'''Unn’è u’ piso và a balanza.''' <ref>Citato in ''I leoni di Sicilia'', p. 271.</ref> :''Dove c’è il peso va la bilancia.'' *'''Unni ci su campani, ci su bbuttani.'''<ref name=Proverbitaliani/> :''Dove ci sono campane, ci sono puttane.'' ==V== *'''Vali chiu un corpu di mastru, chi dui di manuali.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 172.</ref> :''Vale più un colpo di maestro, che due di manovali.'' *'''Vinu amaru, tenilu caru.'''<ref name=amargo>Citato in Scarcella, 1846, p. 174.</ref> :''Vino amaro tienilo caro.'' *'''Vinu meli finu, pri cui nun lu sa biviri è vilenu.'''<ref name=amargo /> :''[[Vino]] miele fino, per chi non lo sa bere è veleno.'' *'''Voi campari, lascia campari'''<ref name=leave>Citato in Scarcella, 1846, p. 175.</ref> :''Vuoi vivere (?), lascia vivere.'' ::{{spiegazione|Vivi e lascia vivere. ([[Proverbi italiani]])}} *'''Voi chi na cosa nun si saccia? né si dica né si faccia.'''<ref name=leave/> :''Vuoi che una cosa non si sappia? né si dica né si faccia.'' *'''Voi cunfidenzi di lu to vicinu, 'mbriacalu di bonu vinu.'''<ref>Citato in Scarcella, 1846, p. 176.</ref> :''Vuoi confidenze del tuo vicino, ubriacalo di buon vino.'' *'''Voi tu sapiri cu nun avi corna, {{sic|Cui}} s'affaccia a lu soli, e nun fa umbra.'''<ref name=leave/> :''Vuoi sapere chi non ha le corna?, chi s'affaccia al sole e non fa ombra.'' *'''Vuti di marinaru, duranu quantu la tempesta.'''<ref name=sailor>Citato in Scarcella, 1846, p. 177.</ref> :''I voti di marinaio durano quanto la tempesta.'' *'''Vutti chi nun è attuppata, sventa.'''<ref name=sailor /> :''La botte che non è turata, sfiata.'' ::{{spiegazione|Riferito a chi non sa tenere un segreto}} ==Z== *'''Zoccu si cci duna, si cci ficca.'''<ref name=Spiegel/> :''(Alla pancia) tutto quello che le si dona, ci si ficca.'' *'''Zoccu fa la matri a lu cufularu, fa la figghia a lu munnizzaru.'''<ref>Citato in Pitrè, ''Proverbi e canti popolari siciliani'', 1869, p. 12.</ref> :''Ciò che fa la madre al focolare, fa la figlia all'immondezzaio.'' ::{{spiegazione|Come la madre, così la figlia.}} :{{spiegazione|oppure:}} ::{{spiegazione|I figli seguono i costumi dei genitori.}} *'''Zoccu lu cori pensa parla la vucca.'''<ref name=Pantagruel/> ::''(Se un uomo è sincero) dice con la bocca ciò che pensa col cuore.'' *'''Zoccu (– ''o'' Quantu) si dici 'n tavula, divi arristari 'ntra la tuvagghia.'''<ref>Citato in ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati'', vol. IV, 1880, p. 112.</ref> :''Ciò che (– o Quanto) si dice a [[tavola]], deve restare nella tovaglia.'' *'''Zuccaru nun guasta bevanda.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1118.</ref> :''[[Zucchero]] non guastò mai vivanda.''<ref>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1118.</ref> ::{{spiegazione|Le cose buone non son mai sgradite.}} ==Note== <references /> ==Bibliografia== *''[https://books.google.it/books?id=rfoACp8KQBQC&dq=PROVERBI%20SICILIANI&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q=PROVERBI%20SICILIANI&f=false Adagi, motti, proverbi e modi proverbiali siciliani compilati dal dottor Vincenzo Scarcella]'', Stamperia Fiumara, Messina, 1846. *''Adagi, motti, proverbi e modi proverbiali siciliani compilati dal dottor Vincenzo Scarcella'', Stamperia Fiumara, Messina, 1846. *''[https://books.google.it/books?id=uTcLAAAAQAAJ&dq=Biblioteca%20delle%20tradizioni%20popolari%20siciliane%2C%20Volume%203%20a%20cura%20di%20Giuseppe%20Pitr%C3%A8&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q=Biblioteca%20delle%20tradizioni%20popolari%20siciliane,%20Volume%203%20a%20cura%20di%20Giuseppe%20Pitr%C3%A8&f=false Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, vol. 3]'', a cura di [[Giuseppe Pitrè]]; ''Studi di Poesia Popolare per Giuseppe Pitrè'', Luigi Pedone-Lauriel, Palermo, 1872. *''[https://books.google.it/books?id=vbARypPO6b0C&hl=it&pg=PR3#v=onepage&q&f=false Canti popolari siciliani raccolti ed illustrati da Giuseppe Pitrè]'', vol I, Luigi Pedone-Lauriel , Palermo, 1871. *Stefania Auci, ''I leoni di Sicilia'', Editrice Nord, Milano, 2019. ISBN 9788842931539 *Stefano Benvenuti e Salvatore Di Rosa, ''Proverbi italiani'', Club degli Editori, 1980. *''[https://books.google.it/books?id=QtYvAAAAYAAJ&dq=proverbi&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false Proverbi e canti popolari siciliani illustrati da Giuseppe Pitrè]'', Tipografia del Giornale di Sicilia, Palermo, 1869. *Giuseppe Pitrè, ''[https://archive.org/details/proverbisicilia01pitrgoog/page/n11/mode/2up? Proverbi siciliani raccolti e confrontati con quelli degli altri dialetti d'Italia]'', vol. I, Luigi Pedone Lauriel, Palermo, 1880. *''[https://books.google.it/books?id=jtFFAAAAcAAJ&dq=Nuovo%20vocabolario%20Siciliano-Italiano%3A%20compilato%20da%20Antonino%20Traina%20%3A%20volume%20...&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano: compilato da Antonino Traina: volume unico]'', Giuseppe Pedone Lauriel Editore, Palermo, 1868. *''[https://archive.org/stream/proverbisicilia00pitrgoog#page/n6/mode/2up Proverbi siciliani raccolti e confrontati con quelli degli altri dialetti d'Italia da Giuseppe Pitrè]'', vol. IV, Luigi Pedone Lauriel, Palermo, 1880. *''[https://books.google.it/books?id=sMk9AQAAMAAJ&hl=it&pg=PA548#v=onepage&q&f=false Proverbi e modi di dire siciliani illustrati dal Cav. Agatino Longo]'', in ''[https://books.google.it/books?id=sMk9AQAAMAAJ&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false Il Borghini, {{small|Giornale di filologia e di lettere italiane}}]'', compilato da Pietro Fanfani, anno II, Stamperìa sulle Logge del Grano, Firenze, 1864, pp. 448-458. *[[Santo Rapisarda]], ''Raccolta di proverbj siciliani {{small|ridutti in canzuni di l'Abbati Santu Rapisarda di Catania}}'', Volumi 1-4, A li Stampi di Duminicu Camparozzi, A l'insigna de lu liuni, Catania, 1842, [https://books.google.it/books?id=KooUAAAAYAAJ&dq=&pg=PA1#v=onepage&q&f=false] ==Voci correlate== *[[Indovinelli siciliani]] *[[Modi di dire aliminusani]] *[[Modi di dire siciliani]] *[[Proverbi aliminusani]] *[[Sicilia]] [[Categoria:Proverbi siciliani| ]] k0cj5whxocuuzh7j7qvs6e0ri4206gx Alexandre Dumas (figlio) 0 1959 1221814 1219829 2022-08-09T17:46:09Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[File:Alexandre Dumas fils elderly.jpg|thumb|Alexandre Dumas (figlio)]] '''Alexandre Dumas''' figlio (1824 – 1895), scrittore e drammaturgo francese. ==Citazioni di Alexandre Dumas (figlio)== *Gli [[affari]], è semplicissimo: sono i quattrini degli altri.<ref>Da ''La question d'argent''.</ref><ref name="e">Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *Gli uomini, mia cara, sono come gli aquiloni, più si dà corda e meglio si tengono.<ref>Da ''Francillon''.</ref><ref name=e /> *L'[[arte]] ha bisogno o di solitudine, o di miseria, o di passione. È un fiore di roccia, che richiede il vento aspro e il terreno rude.<ref>Da ''L'affaire Clémenceau''; citato ne ''Il libro dei mille savi'', n. 707.</ref> *La catena del matrimonio pesa tanto, che bisogna essere in due a portarla, e talvolta anche in tre.<ref>Da ''Pensées''; citato ne ''Il libro dei mille savi'', n. 4305.</ref> *Preferisco i malvagi agli [[Imbecillità|imbecilli]]: quelli almeno si riposano.<ref>Da ''Pensées''; citato ne ''Il libro dei mille savi'', n. 6232.</ref> *Tutte le generalizzazioni sono pericolose. Anche questa.<ref>Citato in L. L. Levinson, ''The Left Handed Dictionary''.</ref><ref name=e /> *{{NDR|Su [[Johann Strauss jr]]}} Un Dio che domina le passioni.<ref>Citato in Roberto Iovino, ''Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer'', Camunia, 1998.</ref> ==''L'amico delle donne''== ===[[Incipit]]=== {{centrato|{{small|Salotto in casa Leverdet.<br>All'alzar del sipario, la signora Leverdet ricama un pezzo di tappezzeria accanto ad una tavola, e il signor Leverdet orme disteso sopra un canapè, colle spalle volte al pubblico.}}<br>{{maiuscoletto|Scena Prima}}<br>''Leverdet, la signora Leverdet, Di Ryons, poi Giuseppe, indi Balbina.''}} '''Servitore''' (''annunciando''): Il signor di Ryons.<br>'''Signora Leverdet''': Non è possibile.<br>'''Di Ryons''': È proprio lui. Voi mi diceste, cara signora, di venirvi a far visita uno di questi giorni, dalla una alle due. Eccomi: è l'una precisa!...<br>'''Signora Leverdet''': Ve lo dissi due anni fa, e non veniste mai: ma la cosa più curiosa si è che appunto stavo pensando a voi.<br>'''Di Ryons''': Negate un po' la simpatia! ===Citazioni=== *'''Signora Leverdet''': A sentir voi, dunque non vi sono [[donna|donne]] oneste?<br>'''Di Ryons''': Sì... più di quello che si crede: ma non tante quanto si dice. (atto I, scena I) *La natura, che si dà tanto moto per cose che non ne valgono la pena, è molto meno prodiga di quello che apparisce. Possiede due o tre forme su cui modella gli uomini un po', forse, a casaccio; e all'infuori di lievi sfumature, tutti gli uomini usciti dallo stesso stampo si somigliono. (Di Ryons: atto II, scena I) *[...] gli uomini di tale costituzione han bisogno di vivere in una carriera di lotte. Fra essi, Dio sceglie i grandi capitani, i grandi oratori, i grandi artisti. Quando rimangono nelle cerchie ristrette della vita comune, è per essi mestiere il consacrare l'eccesso della loro attività a qualche cosa che trovano a loro portata, senza di che scoppierebbero come polveriere. Per lo più l'amore è quello che si incarica di trovar loro di che esercitarsi. E siccome codesti uomini non poterono essere né [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]], né [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], né [[Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau|Mirabeau]], sono [[William Shakespeare#Otello|Otello]], [[Johann Wolfgang von Goethe#I dolori del giovane Werther|Werther]] o Desgrieux. (Di Ryons: atto II, scena I) *Ah! se fossi uomo, mi sembra che vorrei elevare la donna da me amata al di sopra dell'umanità intiera! Quando si dice a una donna! «Io vi amo!» codesta parola non contiene forse in sé tutti i rispetti, tutte le lealtà, tutte le protezioni?... Non equivale al dire «Vi trovo fra tutte le creature la più degna del sentimento più nobile fra tutti i sentimenti.» (Diana di Simerose: atto III, scena II) ==''La signora delle camelie''== ===[[Incipit]]=== Penso che non si possano creare dei [[personaggio immaginario|personaggi]] senza aver studiato a fondo gli uomini, come non si può parlare una lingua che a patto di averla imparata seriamente.<br>Non avendo ancora raggiunto l'età nella quale s'inventa, mi accontento di riferire.<br>Invito pertanto il lettore a convincersi della realtà di questa storia, di cui tutti i personaggi, tranne la protagonista, sono ancora vivi.<br>Del resto, a [[Parigi]] molti potrebbero testimoniare la maggior parte dei fatti che qui descriverò, e potrebbero confermarli, se la mia sola testimonianza non fosse sufficiente, ma, per una particolare circostanza, soltanto io posso narrarli, perché solo a me furono confidati gli ultimi particolari, senza i quali sarebbe stato impossibile fornire un racconto interessante e compiuto. ===Citazioni=== *Guardavo tutti quegli oggetti, ognuno dei quali significava ai miei occhi un passo avanti della poverina sulla strada della [[prostituzione]], e mi andavo dicendo che Dio era stato misericordioso verso di lei poiché non aveva permesso che giungesse al solito castigo, consentendole di morire nel pieno del suo lusso e della sua bellezza, prima di conoscere la vecchiaia, che è la prima morte delle cortigiane. Che c'è infatti di più triste della vecchiaia del vizio, specialmente nella donna? Essa non ha in sé nessuna dignità e non ispira interesse. (cap. 1) *Ero appena tornato da un viaggio. Era abbastanza naturale che non avessi saputo della morte di Marguerite come di una di quelle grandi notizie che gli amici si affrettano a comunicare a chi fa ritorno nella capitale delle novità. Marguerite era bella, ma se così tanto scalpore suscita la vita stravagante di quelle donne, altrettanto poco ne suscita la loro morte. Sono stelle che tramontano così come sorsero, senza fulgore. (cap. 2) *Ogni volta che si recitava una nuova commedia, si poteva essere sicuri di incontrarla, con tre cose che non la lasciavano mai, e che occupavano sempre il parapetto del suo palco di prima fila: il binocolo, un sacchetto di dolci e un mazzo di [[camelia|camelie]]. Per venticinque giorni del mese le camelie erano bianche, e per cinque erano rosse; non si è mai conosciuta la ragione di questo cambiamento di colore, che io racconto senza saperlo spiegare, e che era stato notato anche dai suoi amici e dai frequentatori abituali dei teatri dove si recava più spesso. Marguerite non era mai stata vista con altri fiori che camelie, tanto che dalla sua fioraia, madame Barjou, avevano finito col chiamarla "La signora dalle camelie", e il soprannome le era rimasto. (cap. 2) *Come avevano ragione gli antichi, che attribuivano lo stesso Dio ai mercanti e ai ladri! (cap. 3) *Si compiange il [[cecità|cieco]] che non ha mai visto la luce del sole, il [[sordità|sordo]] che non ha mai udito gli accordi della natura, il muto che non ha mai espresso la voce dei suoi sentimenti, e sotto un falso pretesto di pudore, non si vuol compiangere quella cecità del cuore, quella sordità dell'anima, quel mutismo della coscienza che rendono folle la povera afflitta e che la rendono, suo malgrado, incapace di vedere il bene, di udire il Signore e di parlare il linguaggio puro dell'amore e della fede. (cap. 3) *Sono semplicemente convinto di questo principio: per la [[donna]] che non è stata educata a distinguere dove sia il bene, Dio apre quasi sempre due vie che possono ricondurcela; queste vie sono il dolore e l'amore. (cap. 3) *Il cristianesimo è presente, con la sua meravigliosa [[Parabola del figlio prodigo|parabola del figliol prodigo]], per spronarci all'indulgenza e al perdono. [[Gesù]] era pieno d'amore per le anime ferite dalle passioni umane, e amava curarne le ferite estraendo dalle ferite stesse l'unguento che doveva guarirle. Così Egli disse a Maddalena: "Molto ti sarà perdonato perché molto hai amato".<ref>{{cfr}} [[Gesù]], ''[[Vangelo secondo Luca]]'', 7, 47: «Le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco.»</ref> Sublime perdono che doveva suscitare una fede sublime. (cap. 3) *Il [[male]] è solo vanità, abbiamo dunque la fierezza del bene, e soprattutto non disperiamo. (cap. 3) *Poiché in cielo si fa più festa per un peccatore pentito che per cento giusti senza peccato, cerchiamo dunque di dare gioia al cielo, che ci verrà resa maggiorata. (cap. 3) *[...] io sono di quelli che credono che il tutto stia nel poco. Il bambino è piccolo, ma racchiude l'uomo; il cervello è limitato, ma ospita il pensiero; l'occhio non è che un punto, ma abbraccia le miglia. (cap. 3<ref>Traduzione di Francesco Tarquini, Rusconi-Gente, Milano, 1990, p. 19.</ref>) [[File:Alfons Mucha - 1896 - La Dame aux Camélias - Sarah Bernhardt.jpg|thumb|Poster di uno spettacolo teatrale con Sarah Bernhardt (1896)]] *[...] sono ammalata, di [[tubercolosi|una di quelle malattie]] che non perdonano [...]. (Marguerite: cap. 4) *È sempre difficile consolare un [[dolore]] che non si conosce [...]. (cap. 4) *Le malattie come quella che aveva colpito Armand hanno il vantaggio di uccidere sul colpo o di lasciarsi vincere rapidamente. (cap. 7) *Quante strade e quante ragioni crea il [[cuore]] per arrivare a quello che vuole! (cap. 8) *Io non parlavo. La mia anima sembrava essersi riversata tutta nel mio cuore e il mio cuore nei miei occhi. (cap. 9) *"Oh, non vale davvero la pena che voi vi spaventiate", replicò con una certa amarezza; "guardate un po' se gli altri si occupano di me: il fatto è che sanno bene che con questa malattia non c'è niente da fare". (Marguerite: cap. 10) *Talvolta si è [[felicità|felici]] per un nonnulla, ed è crudele distruggere questa gioia quando, lasciandola vivere, si può rendere ancora più felice colui che la prova. (Armand: cap. 10) *Gli uomini, invece di essere soddisfatti quando si concede loro a lungo ciò che avrebbero a malapena sperato di avere una volta sola, chiedono conto alla loro amante del presente, del passato, e anche dell'avvenire. A mano a mano che si abituano a lei, vogliono dominarla, e diventano tanto più esigenti quanto più si concede loro tutto ciò che vogliono. (Marguerite: cap. 10) *Sono stanca, insomma, di veder sempre gente che viene a chiedermi la stessa cosa, che mi offre denaro e con questo crede di essere a posto. Se quelle che intraprendono il nostro vergognoso mestiere sapessero di che cosa si tratta, preferirebbero diventare cameriere. Ma no; l'ambizione di avere vestiti, carrozze, gioielli, ci travolge; si crede a quello che si sente dire, perché la prostituzione ha una sua fede, e a poco a poco ci si logora il cuore, il corpo, la bellezza; si è irritate come bestie feroci, disprezzate come paria, circondate solo da gente che prende sempre più di quanto non dia, e un bel giorno si crepa come cani, dopo aver rovinato gli altri e sé stesse. (Marguerite: cap. 11) *[...] quando Iddio concede l'amore a una cortigiana, quest'amore, che sembra a prima vista un perdono, diventa ben presto per lei una punizione. (cap. 12) *Un giovane passa un giorno per una strada, sfiora una donna, la guarda, si volta, prosegue. Egli non conosce quella donna, non ha nessuna parte ai piaceri di lei, ai suoi dolori, ai suoi amori; non esiste per lei e forse, se le rivolgesse la parola, essa si burlerebbe di lui, come Marguerite si era burlata di me. Passano le settimane, i mesi, gli anni, e d'improvviso, dopo che entrambi hanno seguito il loro destino in direzioni diverse, la logica del caso li mette di nuovo l'uno di fronte all'altra. Quella donna diventa l'amante di quell'uomo, e si innamora di lui. Come?, perché? le due vite diventano una sola, e appena questa intimità è nata, sembra loro che essa sia sempre esistita: e tutto quello che fino a quel momento è accaduto si cancella dal ricordo dei due amanti. Questo è strano, ammettiamolo. (cap. 12) *Si biasimano coloro che si riducono in rovina per le attrici e per le mantenute; ma quello che mi stupisce è che questi non facciano per quelle donne follie venti volte più grandi. (cap. 12) *[...] la [[vita]] è affascinante, mio caro, tutto dipende dalla lente attraverso la quale la si guarda. (Prudence: cap. 13) *[...] le [[risposta|risposte]] attese con impazienza arrivano spesso quando si è fuori di casa. (cap. 14) *Il [[gioco d'azzardo|gioco]] non può essere praticato che da giovani con grandi necessità, che mancano del denaro necessario a sostenere il loro tenore di vita; allora giocano, e naturalmente il risultato è questo: o vincono, e allora i perdenti pagano i cavalli e le amanti di questi signori, il che è molto sgradevole. Si contraggono debiti, le relazioni intrecciate intorno al tavolo verde finiscono con litigi nei quali si rimette a poco a poco l'onore e la vita; e quando si è onesti, ci si trova rovinati da onestissimi giovanotti che non hanno altro difetto che quello di non possedere duecentomila franchi di rendita. (cap. 16) *Si è sempre associato il pensiero della campagna a quello dell'amore, e a ragione: per la donna che si ama non esiste miglior cornice del cielo azzurro, dei profumi, della brezza della solitudine risplendente dei campi o dei boschi. Per quanto si ami una donna, per quanta fiducia si abbia in lei, per quanta certezza sul futuro possiate trarre dal suo passato, si è sempre più o meno gelosi. Se siete stato innamorato, innamorato veramente, avete dovuto sentire il bisogno di isolare dal mondo l'essere nel quale avreste voluto riversare tutta la vostra vita. Sembra che, per quanto indifferente possa essere a quanto la circonda, la donna amata perda profumo e unità al contatto degli uomini e delle cose. (cap. 16) *Voi sapete bene che cosa sia amare una donna, voi sapete bene come le giornate diventino brevi, e con quale amorosa pigrizia ci si lasci trascinare all'indomani. Voi non ignorate certo quell'oblio di ogni cosa, che nasce da un amore violento, fiducioso e condiviso. Qualsiasi essere nel creato, che non sia la donna amata, sembra inutile. Si rimpiange di aver già gettato particelle di cuore ad altre donne, e non si immagina neppure la possibilità di stringere una mano diversa da quella che si tiene fra le nostre. Il cervello non sopporta lavoro né ricordo, niente insomma di ciò che potrebbe distoglierlo dall'unico pensiero che continuamente gli si offre. Ogni giorno si scopre nella propria amante un incanto nuovo, una voluttà sconosciuta. La vita non è più nient'altro che il ripetuto soddisfacimento di un desiderio continuo, l'anima non è più che la vestale incaricata di alimentare il sacro fuoco dell'amore. (cap. 18) *Un [[padre]] ha sempre il diritto di distogliere il proprio figlio dalla cattiva strada per la quale lo vede incamminarsi. (padre di Armand: cap. 20) *Sentimenti interamente puri esistono solo nelle donne interamente caste. (padre di Armand: cap. 20) *L'[[amore]] vero rende sempre migliori, qualunque sia la donna che lo ispira. (Armand: cap. 20) *Quando la vita ha preso un'abitudine come quella dell'amore, sembra impossibile che questa abitudine si rompa senza spezzare nello stesso tempo tutte le altre molle della vita. (cap. 23) *Oggi sono ammalata, potrei morire di questa malattia, perché ho sempre avuto il presentimento di morire giovane. Mia madre è morta di una malattia di petto, e il modo nel quale ho finora vissuto non ha potuto che far peggiorare in me questa malattia, la sola eredità che essa mi abbia lasciato; [...]. (Marguerite: cap. 25) *Gli uomini che comprano l'amore esaminano la merce prima di acquistarla. (Marguerite: cap. 26) *Come lo spettacolo della vita e della felicità degli altri restituisce a quelli che, il giorno prima, nella solitudine della loro anima e nell'ombra della loro stanza di ammalati, si auguravano una rapida morte, il desiderio della vita! (Marguerite: cap. 26) ===[[Explicit]]=== Non voglio trarre da questo racconto la conclusione che tutte le giovani come Marguerite sono capaci di fare quello che lei ha fatto; tutt'altro, ma ho avuto la prova che una di esse aveva provato nella sua vita un amore vero, che ne aveva sofferto, e che ne era morta. Ho narrato al lettore quello che avevo saputo. Era mio dovere.<br>Io non sono l'apostolo del [[vizio]], ma mi farò sempre l'eco del nobile dolore, dovunque lo sentirò pregare.<br>La storia di Marguerite è un'eccezione, ripeto; ma se così non fosse stato, non avrebbe meritato di essere raccontata. ==Citazioni su Alexandre Dumas (figlio)== *I due Dumas hanno capovolto la teoria dell'economia. Il padre è stato il prodigo, e il figlio è stato l'avaro. ([[Jules Renard]]) *''Il giovane Dumas piange perché il giovane Dumas ha lacrime.'' ([[Ezra Pound]]) ===[[Francesco Dall'Ongaro]]=== *Lasciando ai giudici competenti la grande questione, io mi contento di dire che Dumas figlio è quello che divise finora collo [[Eugène Scribe|Scribe]] il regno della commedia. Questi due sono i due astri maggiori, intorno ai quali si aggirano pianeti e satelliti che possono a loro tempo brillare di maggior luce e tenere il campo con gloria più duratura. *Le commedie di Alessandro Dumas hanno un merito vero ed incontrastabile, ed è quello di dipingere una fase dei costumi contemporanei che lo [[Eugène Scribe|Scribe]] non aveva osato toccare: il regno del ''demi-monde'' a [[Parigi]]. Scribe come ho già detto aveva scoperto il Dio ''Milione''; il Dumas ne usa a dovizia, e gli ha innalzato un altare speciale nella ''Question d'argent'', ma non ha scoperto se non la Dama dalle Camelie, o per dir meglio non l'ha scoperta, ma l'ha tradotta dinanzi al pubblico, aprendo la discussione sui suoi meriti e demeriti rispettivi. *Senza avere un merito letterario più ragguardevole, l'autore della ''Dama dalle Camelie'', e del ''Demi-monde'' ha già conquistato il difficile privilegio di partorire ogni due anni una commedia che si aspetta con ansietà, si ascolta con attenzione e si applaudisce a contanti ; cioè si replica sopra le scene del ''Gymnase'' un centinajo di volte e anche più.<br/>Alexandre Dumas (figlio), non è prodigo come il padre. Le commedie di lui che restano sulla scena sono quattro o cinque, comprese quelle che ho nominate. Egli non ispreca l'ingegno, né l'arte. Dopo aver trovato una favola, la quale è sovente una storia vera, egli studia un intreccio ragionevole, e raggranella nelle conversazioni una mezza dozzina di arguzie delle quali condisce il suo dialogo. Queste arguzie sono comunicate opportunamente agli amici, e preparano a poco a poco il successo della commedia. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Alessandro Dumas (figlio), ''[https://books.google.it/books?hl=it&id=WgE9aIxCiXoC L'amico delle donne commedia]'' (''L'Ami des femmes'', 1864), traduzione di Enrico Montazio, C. Barbini, Milano, 1867. *Alessandro Dumas (figlio), ''[http://www.booksandbooks.it/download-ebook-gratis/la-signora-delle-camelie.pdf La signora delle camelie]'' (''La Dame aux camélias'', 1848), Booksandbooks.it. *Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022. ISBN 978-88-203-3911-1</ref> ==Voci correlate== *[[Alexandre Dumas (padre)]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|La signora delle camelie||(1848)}} {{DEFAULTSORT:Dumas (figlio), Alexandre}} [[Categoria:Drammaturghi francesi]] [[Categoria:Scrittori francesi]] ogphvpg0t62pej4zdjv80oqp29obxp3 Successo 0 2445 1221912 1202754 2022-08-10T11:56:13Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sul '''successo'''. *A quanto pare nessuno ha pensato che, se l'esistenza è assurda, una brillante riuscita non vale più di un fallimento. È solo più piacevole. Anzi, nemmeno: credo che essere coscienti renda il successo amaro, mentre la mediocrità spera sempre in qualche cosa. ([[Muriel Barbery]]) *Anche il successo è un appuntamento: trovarsi al tempo giusto nel punto giusto, cosa non da poco. Ciò vuol dire infatti comprendere la lingua nella quale la fortuna ci rivolge la parola. Ora come può, chi nella sua vita non ha mai udito questa lingua, giudicare la genialità di chi ha successo? Egli non ne ha la benché minima idea. Per lui tutto va considerato un [[caso]]. Ma non gli passa per la mente che quel «caso» rappresenta nella grammatica della fortuna quello che è nella nostra il verbo irregolare, e cioè la traccia inafferrata di una forza originaria. ([[Walter Benjamin]]) *Aver ragione è una ragione in più per non aver successo. ([[Nicolás Gómez Dávila]]) *C'è una prima fase in cui ovviamente, quando sei ancora un outsider, sei una promessa e in genere riscuoti simpatia; poi quando hai successo ed è un successo che arriva dal niente, piaci a quasi tutti. Dopo, cambia. Dopo, qualsiasi cosa io facessi, c'era sempre una parte di gente che diceva: a) non è più quello di una volta, oppure b) sempre la stessa roba. ([[Luciano Ligabue]]) *Che cos'è il successo? Una forza segreta e indefinibile, chiaroveggenza, prontezza, la convinzione di influire sui moti della vita col solo fatto della nostra esistenza... La fede nell'arrendevolezza della vita in nostro favore... Fortuna e successo sono in noi; bisogna tenerli saldamente, intimamente. ([[Thomas Mann]]) *Chi ha avuto successo non ode che gli applausi. Per il resto è sordo. ([[Elias Canetti]]) *Ci vuole buonsenso, nella vita, ci vuole giudizio; e io ho sempre pensato che il successo è importante ma, se dietro non c'è la famiglia, diventa pericoloso. ([[Virna Lisi]]) *Coloro ai quali per la prima volta arride il successo impazziscono perché non sanno padroneggiare la loro gioia. ([[Tito Livio]]) *Dicono che per avere successo serva più la determinazione che il talento. (''[[Glee (prima stagione)|Glee]]'') *È il successo che a volte può trasformarti in un malvestito solitario senzatetto che si rispecchia nel lucido vetro della lussuosa vetrina di uno dei più grandi e famosi negozi di costosissimi abiti alla moda in un inverno newyorkese. ([[Carlo Zannetti]]) *È indubbio che chi ha raggiunto il successo vive in un mondo diverso. ([[Charlie Chaplin]]) *E non è solo il successo che insegna – il successo è il maestro degli stolti – ma anche la strategia razionale. ([[Tito Livio]], attribuita a [[Quinto Fabio Massimo Verrucoso|Quinto Fabio Massimo]]) *Ha avuto successo colui che ha vissuto bene, ha riso spesso e amato molto; chi si è guadagnato il rispetto di persone intelligenti e l'amore dei bambini piccoli; chi ha trovato il suo posto e ha portato a termine il suo compito; chi ha lasciato il mondo meglio di come l'ha trovato, grazie a un papavero coltivato, a una poesia perfetta o a un'anima salvata; chi ha saputo apprezzare la bellezza della Terra e non ha mai mancato occasione di esprimerla; chi ha cercato sempre il meglio negli altri e ha dato loro il meglio di sé; colui la cui vita è stata una fonte di ispirazione, il cui ricordo è una benedizione.<ref>Una versione simile a questa citazione viene [[citazioni errate|erroneamente attribuita]] a [[Ralph Waldo Emerson]]: «Ridere spesso e di gusto; ottenere il rispetto di persone intelligenti e l'affetto dei bambini; prestare orecchio alle lodi di critici sinceri e sopportare i tradimenti di falsi amici; apprezzare la bellezza; scorgere negli altri gli aspetti positivi; lasciare il mondo un pochino migliore, si tratti di un bambino guarito, di un'aiuola o del riscatto da una condizione sociale; sapere che anche una sola esistenza è stata più lieta per il fatto che tu sei esistito. Ecco, questo è avere successo.»</ref> ([[Bessie Anderson Stanley]]) *Gli individui che incontrano il maggior successo (e non solo con le donne) solitamente sono forti dentro e cortesi fuori. ([[Piero Angela]]) *Il successo alla moda si ottiene con la pubblicità e si paga con la prostituzione alla folla. Invertendo l'ordine dei fattori il successo non cambia, diventa forse più duraturo, perché "sofferto". Il successo ottenuto col merito e pagato con l'indifferenza annoia il grosso pubblico e, da qualche tempo in qua, anche gli altri. ([[Ennio Flaiano]]) *Il successo che più c'invidiano è quello che abbiamo meritato. ([[Roberto Gervaso]]) *Il successo dipende da se stessi. ([[Giuseppe Moscati]]) *''Il successo è come una Ferrari: | bisogna mantenere il turbo.'' ([[Ghali]]) *''Il successo è considerato più dolce | da coloro a cui mai arrise.'' ([[Emily Dickinson]]) *Il successo è deformante: rilassa, inganna, ci rende peggiori. Al contrario, l'[[insuccesso]] è formativo: ci rende stabili, ci avvicina alle nostre convinzioni, ci fa ritornare a essere coerenti. ([[Marcelo Bielsa]]) *Il successo è l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere il tuo entusiasmo. (erroneamente attribuita a [[Winston Churchill]]) *Il successo [...] è sempre visto come un furto a danno dei [[mediocrità|mediocri]]. ([[Michele Serra]]) *Il successo è uguale all'illusione moltiplicato per il quadrato della fatica. ([[Gianni Monduzzi]]) *Il successo fa scandalo. Lo [[scandalo]] fa successo. ([[Marcello Marchesi]]) *Il successo fa venire in prima linea l'imbecillità. ([[Andrea Camilleri]]) *Il successo implica la persistenza, l'abilità di non arrendersi al fallimento. ([[Martin Seligman#Imparare l'ottimismo|Martin Seligman]]) *Il successo in America non è paragonabile al successo in nessun altro posto. (''[[Frost/Nixon - Il duello]]'') *Il successo non è niente. Il successo è l'altra faccia della persecuzione. E poi il successo è sempre una cosa brutta per un uomo. ([[Pier Paolo Pasolini]]) *Il successo non è una cosa che puoi accordare prima. Per me il numero degli spettatori non è importante quanto ciò che trasmetti loro. È la differenza che c'è tra popolarità e successo. La prima svanisce, il secondo resta. ([[Francesco Venditti]]) *Il successo non è uno dei nomi di [[Dio]]. ([[Martin Buber]]) *Il successo non ti fa comprare né l'amore né la salute quindi, ahimè, serve a poco. ([[Sarah Maestri]]) *Il successo porta cattivi consigli. Induce persone intelligenti a credere di non poter sbagliare ed è una guida inaffidabile per il futuro. ([[Bill Gates]]) *L'uomo che nella vita ha più successo dei suoi simili è colui che sa individuare presto e con chiarezza la propria meta e ne fa l'oggetto costante delle sue energie. ([[Edward Bulwer-Lytton]]) *La conquista del successo può costarti la vita: molti personaggi famosi, per «arrivare» hanno consumato tutte le energie vitali lungo il percorso, cosicché al traguardo giunge soltanto il loro cadavere. Questo spiega la presenza di mummie in [[Televisione|TV]]. ([[Gianni Monduzzi]]) *La mia riuscita non significa vittoria mia, ma vittoria di tutto un partito di amici, stretti l'un l'altro. Oggi l'individuo non ha più alcuna probabilità di successo, se non quando avrà compreso che deve fare parte di una catena, il suo merito consiste solo nel sapere scegliere la catena, di cui deve divenire un anello. ([[Giuseppe Moscati]]) *La peggiore parte nell'avere successo è quella di trovare qualcuno che sia felice per te. ([[Bette Midler]]) *Negli anni ho imparato che quando si tratta di successo, la coerenza è la chiave. Un duro lavoro costante che forse non ci piacerebbe fare oggi, ma per una ricompensa che ameremo domani. Guadagnatelo. Apprezzalo. ([[Dwayne Johnson]]) *Nessuno può garantire il successo in [[guerra]], può solo meritarlo. ([[Winston Churchill]]) *Niente ha successo come il successo. ([[Alberto Moravia]]) *Non c'è sentiero in discesa che porti al Successo con la S maiuscola, solo l'abisso fagocitante in cui ogni viandante decide la prossima mossa e si interroga sulle proprie motivazioni. E dunque segui il tuo spirito, ma sappi che insieme al brivido e alla soddisfazione di aver sfruttato appieno il tuo talento potrai scoprire i limiti della tua musica, così come i tuoi. ([[Bruce Springsteen]], ''[[Born to Run (autobiografia)|Born to Run]]'') *Non ci sono segreti per il successo. È il risultato di preparazione, duro lavoro ed apprendimento dai fallimenti. ([[Colin Powell]]) *Non vi sia alcuna gloria nel vostro successo ma attribuite tutto a Dio con il più profondo senso di gratitudine. ([[Madre Teresa di Calcutta]]) *Non è facoltà dei mortali di comandare al successo; ma faremo di meglio, Sempronio: lo meriteremo. ([[Joseph Addison]]) *Non puntare al successo se lo desideri; fai soltanto ciò che ami e in cui credi, e il successo verrà naturalmente. ([[David Frost]]) *Nulla è più fallimentare del successo. ([[Gilbert Keith Chesterton]]) *Nulla retrocede come il successo. ([[Marshall McLuhan]]) *Nulla riesce meglio del successo, che è la calamita morale che tutto tira a sé. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas padre]]) *Prega il cielo di non avere successo, almeno il più a lungo possibile. Solo così potrai esprimerti completamente, e senza alcuna restrizione. ([[Gustave Moreau]]) *Quando il successo non ti entusiasma più, vuol dire che oramai te lo sei meritato. ([[Gianni Monduzzi]]) *Quando un'impresa ha sortito successo si dimenticano poi, in retrospettiva, le ansietà, le delusioni e gli errori costosi; non solo: si dimentica anche che non eravamo sicuri, allora, che avremmo poi vinto. Nella memoria cambia l'intera ''Stimmung'' e i nostri ricordi divengono come una storia che abbiamo già letto e di cui conosciamo il finale. Sapendo, ora, che le nostre paure erano illusorie, ricordiamo soltanto quel che appare come il nostro coraggio e la nostra abilità. ([[Richard Adams]]) *Se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare. ([[Dario Argento]]) *Se seguite gioia e passione, allora si può parlare anche del successo, di questa parola che sembra essere rimasta l'unico valore nella nostra società. Ma cosa vuol dire avere successo? Per me vuol dire realizzare nella vita ciò che si è, nel modo migliore. E questo vale sia per il calciatore, il falegname, l'agricoltore o il fornaio. ([[Roberto Baggio]]) *Sia detto alla sfuggita, il successo è una cosa piuttosto lurida; la sua falsa somiglianza col [[merito]] inganna gli uomini. ([[Victor Hugo]]) *Sono arrivato alla conclusione che il successo è quello che la società sventola davanti agli occhi di tutti per far credere che se uno s'impegna ce la fa, che, se uno se lo merita, può farcela con le sue sole forze: può avere successo, appunto. Tutto questo è ovviamente falso, questa società non è in grado di premiare tutti, non premia tutti quelli che lavorano e s'impegnano [...]. Però c'è una terribile implicazione in tutto questo: se ognuno è responsabile delle proprie fortune, allora ognuno è colpevole del proprio fallimento. Se guadagni poco, se sei disoccupato, se sei povero, è colpa tua perché non t'impegni, e quindi non te lo meriti. Questo non è solo un errore, è un orrore. Questa è un'ingiustizia spirituale che si aggiunge all'ingiustizia materiale. Come ci siamo arrivati? Come siamo arrivati a venerare il potere, i soldi, la bella vita? A considerarli lo scopo del vivere in società e a considerare la povertà come qualcosa di normale, qualcosa che inevitabilmente colpisce chi non lavora abbastanza o magari non ha i mezzi per raggiungere quel successo. Perché questa società non si scandalizza delle ingiustizie, invece di preoccuparsi del profitto e della crescita? È semplice, ha trionfato il punto di vista dei vincitori, dei ricchi e dei potenti, e sono stati dimenticati gli ultimi, dimenticati quelli che sono alla base della società, quelli che permettono all'economia di stare in piedi. Quelli che con il loro lavoro costruiscono la ricchezza di altri. ([[Cosmo (cantante)|Cosmo]]) *Tutti amano il successo, ma detestano le persone che lo possiedono. ([[John McEnroe]]) *Tutti i successi iniziano con l'autodisciplina. Inizia con te. ([[Dwayne Johnson]]) *Ricordo che un grande attore un giorno mi domandò: «Ora che siamo arrivati, Charlie, che cosa abbiamo ottenuto?». «Arrivati dove?» risposi. ([[Charlie Chaplin]]) *Vi sono opinioni diverse su ciò che costituisce il «successo»; alcuni dicono il denaro, altri la posizione sociale, il potere, i risultati raggiunti, le onorificenze, e così via. Ma non tutte queste cose sono alla portata di ciascuno, né arrecano ciò che è il vero successo, cioè la felicità. ([[Robert Baden-Powell]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Fallimento]] *[[Popolarità]] *[[Sconfitta]] *[[Vittoria]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sul}} [[Categoria:Qualità sociali]] tvtlc7lf7zbpizoas69txm2fqapxyiy Horatio Nelson 0 4235 1221816 1219456 2022-08-09T17:46:40Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Horatio Nelson */ +1 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Lord Nelson before Trafalgar.jpg|thumb|Lord Nelson]] '''Horatio Nelson''', '''1° Visconte Nelson''' e '''Duca di Bronte''' (1758 – 1805), ammiraglio britannico. ==Citazioni di Horatio Nelson== *Baciami, Hardy. :''Kiss me, Hardy.''<ref name=morte>Queste sono le due versioni delle [[ultime parole]] di Nelson, molto simili in inglese, rivolte al suo amico, il capitano Thomas Hardy. Citato in Brian Joseph Martin, ''Napoleonic friendship: military fraternity, intimacy, and sexuality in nineteenth-century France'', UPNE, 2011. ISBN 1584659440</ref> *Destino, Hardy. :''Kismet, Hardy.''<ref name=morte/> *Dove io esercito il mio comando, la colpa ed il merito debbono essere tutti miei.<ref>Citato da [[Antonino Di Giorgio]] nella [https://storia.camera.it/regno/lavori/leg24/sed045.pdf Tornata del 26 febbraio 2014] della Camera dei Deputati (Regno d'Italia).</ref> *L'[[Inghilterra]] si aspetta che ogni uomo faccia il proprio dovere.<ref>Alla vigilia della battaglia di Trafalgar; citato in Paul K. Davis, ''Le 100 battaglie che hanno cambiato la storia''.</ref> :''England expects that every man will do his duty''.<ref>{{cfr}} [[w:England expects that every man will do his duty|voce]] su ''Wikipedia''.</ref> *La pederastia è utile, se non altro perché aumenta l'autonomia della flotta.<ref>Citato in ''Focus'', n. 103, pag. 208.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Nelson, Horatio}} [[Categoria:Militari britannici]] oip0hl1tm7jv56gruvle2phw3fhbvch Template:SelezioneNuove 10 4465 1221856 1221642 2022-08-10T01:49:03Z Danyele 19198 aggiornamento wikitext text/x-wiki <noinclude>{{Protetta}}</noinclude> <div style="text-align:justify; margin-right:10px;"><!-- AGGIUNGI UNA NUOVA VOCE IN CIMA ALLA LISTA, CANCELLANDONE UNA DAL FONDO. La lista viene aggiornata periodicamente da un utente registrato qualunque (nessun timore!), per un totale di 25. AGGIUNGI QUI UNA NUOVA VOCE: NON DIMENTICARE IL SEPARATORE "{{,}}" --> [[Tania Di Mario]]{{,}} [[Demet Özdemir]]{{,}} [[Cemre Gümeli]]{{,}} [[‎Ludwig Friedländer]]{{,}} [[Maurizia Cacciatori]]{{,}} [[Skeleton]]{{,}} [[Janine Flock]]{{,}} [[Manuela Benelli]]{{,}} [[Annika Morgan]]{{,}} ''[[Steins;Gate: Linear Bounded Phenogram]]''{{,}} ''[[Cirillo e Metodio - Apostoli degli slavi]]''{{,}} [[Francesco d'Aquino]]{{,}} [[Lawrence Osborne]]{{,}} [[Umberto Cassuto]]{{,}} [[Giovanna Bonanno]]{{,}} [[Claudio Strinati]]{{,}} [[Acqua tofana]]{{,}} [[Giulia Tofana]]{{,}} [[Thofania d'Adamo]]{{,}} ''[[Portobello (programma televisivo 1977)]]''{{,}} ''[[Bontà loro]]''{{,}} ''[[L'altra domenica]]''{{,}} [[Esercizio]]{{,}} [[Gaspare Pisciotta]]{{,}} [[Arsenico]] <!-- NON DIMENTICARE DI TOGLIERE L'ULTIMO SEPARATORE "{{,}}" --></div><noinclude> [[Categoria:Template selezione]] </noinclude> hr5hyf4qrciuetbvurxbcl4k4u0l4km John Selden 0 4536 1221818 989348 2022-08-09T18:01:21Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:John Selden from NPG cleaned.jpg|thumb|John Selden]] '''John Selden''' (1584 – 1654), giurista e politico inglese. *Gli [[uomo|uomini]] saggi non hanno niente da dire in tempi pericolosi. :''Wise men say nothing in dangerous times''.<ref>Da ''Table Talk'', 1689, "Wisdom".</ref> *I predicatori dicono: "Fai come dico, non come faccio." :''Preachers say, Do as I say, not as I do''.<ref>Da ''Table Talk'', 1689, "Preaching".</ref> *I vecchi [[amicizia|amici]] sono i migliori. Re Giacomo voleva sempre le sue vecchie [[scarpa (calzatura)|scarpe]]; erano più comode ai suoi piedi.<ref>Da ''Table Talk'', XLVII; citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013.</ref> *Il [[matrimonio]] è una cosa disperata. :''Marriage is a desperate thing''.<ref>Da ''Table Talk'', 1689, "Marriage".</ref> *Il [[matrimonio]] non è altro che un contratto civile.<ref>Da ''Table Talk''; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. 4371. ISBN 978-88-203-3911-1</ref> *Il [[piacere]] non è altro che una tregua del [[dolore]]. :''Pleasure is nothing else but the intermission of pain''.<ref>Da ''Table Talk'', 1689, "Pleasure".</ref> *L'[[ignoranza]] della [[legge]] non è una scusa per nessun [[uomo]]: non perché tutti gli [[uomo|uomini]] conoscono la [[legge]], ma perché questa è una scusa che tutti adducono, e nessuno sa come respingerla. :''Ignorance of the law excuses no man; not that all men know the law, but because 'tis an excuse every man will plead, and no man can tell how to refute him''.<ref>Da ''Table Talk'', 1689, "Law".</ref> *L'[[intelligenza]] e la [[saggezza]] sono nate con l'[[uomo]]. :''Wit and wisdom are born with a man''.<ref name=lea>Da ''Table Talk'', 1689, "Learning".</ref> *Le sillabe governano il [[mondo]]. :''Syllables govern the world''.<ref>Da ''Table Talk'', 1689, "Power".</ref> *Non è il mangiare o il bere che devono essere biasimati, ma il loro [[eccesso]]. :''Tis not the drinking that is to be blamed, but the excess''.<ref>Da ''Table Talk'', 1689, "Humility".</ref> *Pochi [[uomo|uomini]] si rendono maestri nelle cose che scrivono o che dicono. :''Few men make themselves masters of the things they write or speak''.<ref name=lea/> *Prendi un filo di paglia e buttalo in aria, vedrai da che parte soffia il vento. :''Take a straw and throw it up into the air — you may see by that which way the wind is''.<ref>Da ''Table Talk'', 1689, "Libels".</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Politici britannici|Selden, John]] d4ohks0dyetg2fqiix3oavsvvk53zih Wilbur Smith 0 5606 1221780 1221538 2022-08-09T14:36:47Z Smashfanful 64280 /* Citazioni di Wilbur Smith */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Wilbur Smith.jpg|thumb|Wilbur Smith autografa una copia di ''The Quest'' (''Alle fonti del Nilo'')]] '''Wilbur Addison Smith''' (1933 – 2021), scrittore zambiano. {{indicedx}} ==Citazioni di Wilbur Smith== *Alcune [[vigneto|viti]] crescono nel terreno sbagliato, altre si ammalano prima della vendemmia e altre ancora sono rovinate da un cattivo viticoltore. Non tutta l'uva fa il vino buono. (da ''La voce del tuono'') *Ci sono gli eroi e ci sono anche i mostri, ma siamo quasi tutti comuni mortali, coinvolti in avvenimenti troppo feroci per noi. Forse alla fine di tutte queste lotte non erediteremo che le ceneri di una terra già bella (Shasa Courteney in ''I Fuochi Dell'Ira'') *Essendo un esperto, Shasa sapeva che il denaro non era né buono né cattivo, ma semplicemente amorale. Sapeva che il denaro non ha coscienza, ma contiene il massimo esponenziale di bene e di male che ci sia. Era l'uomo che lo possedeva ad operare la scelta, e quella scelta si chiamava potere. (da ''I fuochi dell'ira'') *Il [[tempo]] scappa di mano, ancor più della [[ricchezza]]. Non c'è banca che possa tenere al sicuro questa cosa così preziosa, che spendiamo così prodigalmente in banalità. (da ''L'ombra del sole'') *In queste cose non mi sbaglio mai, amore mio. Farebbe di tutto per non disprezzarmi, così come ora fa di tutto per non odiarmi, ma non potrebbe farne a meno. Lui è Sean Courteney, intrappolato tra le ganasce d'acciaio del proprio onore. (in ''Gli Eredi dell'Eden'') *In queste cose non mi sbaglio mai, amore mio. Farebbe di tutto per non disprezzarmi, così come ora fa di tutto per non odiarmi, ma non potrebbe farne a meno. Lui è Sean Courteney, intrappolato tra le ganasce d'acciaio del proprio onore. (in ''Gli Eredi dell'Eden'') *L'[[amore]] è la moneta più preziosa che hai a disposizione, usala nel mercato in cui sei sicuro di non essere ingannato. (da ''Uccelli da preda'') *L'[[impazienza]] è sempre stata uno dei miei difetti. Quasi tutti gli errori che ho commesso sono stati provocati da quella, Ma con gli anni sono un po' migliorato... A venti, volevo vivere la vita intera in una settimana. Adesso mi accontenterei di un anno. (Bruce Curry in ''L'ombra del sole'') *La [[passione]] di un uomo è come un incendio che scoppia nell'erba alta e arida: divampa ardente e furioso, ma viene domato ben presto. Una donna è come il calderone di un mago, che deve sobbollire a lungo sui carboni prima di poter sprigionare il suo incantesimo. Sii rapido in tutto, tranne che nell'amore. (da ''Uccelli da preda'') *Non scrivere mai per piacere al [[pubblico]], ma per piacere a te. (da ''Il dio del fiume'') *Per Dio, adesso capisco perché non vai a puttane. Sei una di loro. (Ralph Ballantyne in ''Gli angeli piangono'') *Quando entrano in concorrenza per lo spazio vitale, gli [[animali]] perdono sempre. (da ''L'ultima preda'') *Se le lacrime potessero pagare i nostri debiti, se con le mie lacrime potessi comperarti un'indulgenza nei confronti di ogni dolore, se piangendo adesso potessi fare in modo che tu non debba mai piangere... allora piangerei fino a consumarmi gli occhi. (Sean Courtney in ''Il destino del leone'') * Questi sono i frusti sentimenti di una donnetta debole e vile. Sei stanca e non stai bene. Ora dormi. E domani sarai di nuovo coraggiosa. Domani. (Centaine De Thiry in ''La spiaggia infuocata'') ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''I Courtney Atto I''=== ====''Uccelli da preda''==== La brusca inclinazione dell'albero costrinse il ragazzo ad aggrapparsi al bordo della coffa dov'era accovacciato, sessanta piedi sopra il ponte, mentre la nave virava di bordo e prendeva l'abbrivio col vento in poppa. Era una caravella e si chiamava ''Lady Edwina'', dal nome della madre del ragazzo: una donna che lui ricordava a stento. ====''Monsone''==== I tre ragazzi, risalendo la forra, sbucarono alle spalle della cappella, così da non farsi scorgere né dalla casa padronale né dalle scuderie. Come sempre li guidava Tom, il maggiore d'età, ma il fratello più piccolo gli stava alle costole e, non appena Tom fu giunto alla prima svolta del ruscello, in un punto che dominava il villaggio, il bambino riprese a protestare. ====''Orizzonte''==== Fermi sulla battigia, i tre guardavano la luna, che stendeva sulle acque scure un sentiero di riflessi baluginanti e iridescenti.<br> «Mancano appena due giorni al plenilunio...» disse Jim Courteney in tono sicuro. «E gli steenbras rossi saranno famelici come leoni», aggiunse, riferendosi ai grandi pesci di profondità che appartenevano alla famiglia dei dentici. Spumeggiando, un'onda risalì la spiaggia fino a lambire le sue caviglie. ====''Il leone d'oro''==== Non erano più uomini, erano i detriti della guerra sospinti dall'oceano Indiano sulle sabbie rosse dell'Africa. Molti dei corpi erano stati dilaniati dai colpi d'arma da fuoco o mutilati dalle armi affilate dei nemici. Altri erano annegati e, con la decomposizione, il gas che gonfiava il loro ventre li aveva fatti riaffiorare in superficie come tappi di sughero; gli uccelli marini saprofagi e gli squali se ne erano cibati con gusto. I pochi rimasti erano stati portati dalla risacca fin sulla spiaggia, dove i predatori umani aspettavano di spolparli.<br> Due bambini precedettero di corsa la madre e la nonna lungo la riva, strillando eccitati ogni qual volta scoprivano qualcosa depositato dal mare, non importava quanto trascurabile e insignificante fosse.<br> «Ce n'è un altro!» gridò il più grande dei due, in somalo. Indicò il punto in cui il pennone di una nave spiccata sulla spiaggia, unito a un lungo lembo di vela strappata. Vi era attaccato il corpo di un uomo bianco, che nel tentativo di salvarsi si era legato al pennone con una volta di cima di canapa. I due ragazzi si fermarono accanto alla carcassa, ridendo. ===''I Courtney Atto II''=== ====''Il destino del leone''==== Un fagiano selvatico solitario volava lungo l'erta della collina, quasi rasente i lunghi steli dell'erba. Quando raggiunse la cresta, reclinò le ali e allungò le zampe, poi scomparve al coperto. Dalla valle lo seguivano due ragazzi e un cane. Davanti veniva il cane, con la lingua rosea che penzolava all'angolo della bocca, e i gemelli lo seguivano correndo spalla a spalla. Avevano entrambi scure chiazze di sudore sulla camicia color kaki, poiché il sole africano era ancora caldo, anche se ormai mezzo nascosto dalla linea dell'orizzonte. ====''La voce del tuono''==== Quattro anni di viaggio nella foresta, lontano da ogni strada, avevano ridotto i carri a malpartito. Molti raggi e timoni erano stati rifatti con legno dei bushveld; i teloni di copertura avevano tante toppe che la stoffa originale era appena visibile; decimati dai predatori e dalle malattie, i tiri erano ridotti da diciotto a dieci buoi per carro. Tuttavia quella piccola ed esausta carovana trasportava le zanne di cinquecento elefanti: dieci tonnellate d'avorio, il frutto della carabina di Sean Courteney; avorio che, appena arrivato a Pretoria, egli avrebbe convertito in circa quindicimila sterline d'oro. ====''Gli eredi dell'Eden''==== Sul fronte francese incombeva un cielo livido e ingombro di nuvole basse, che rotolavano con lenta dignità verso le linee tedesche.<br> Il generale di brigata Sean Courteney aveva già passato quattro inverni in Francia e ormai, grazie anche alla sua esperienza di agricoltore, era in grado di giudicarne il clima con la stessa precisione con cui valutava quello della sua Africa natale. ===''I Courtney Atto III''=== ====''La spiaggia infuocata''==== Michael si svegliò al tuono rabbioso dei cannoni. Era l'osceno rito antelucano di sempre. Dai due lati delle alture le poderose artiglierie avversarie sacrificavano selvaggiamente agli dèi della guerra.<br> Michael rimase sdraiato nel buio sotto il peso delle sei coperte di lana, guardando i lampi delle cannonate attraverso il telo. Sembrava una spaventosa aurora boreale. Le coperte erano fredde e viscide come la pelle di un morto, mentre pioggia e vento schiaffeggiavano la tenda sopra la sua testa. Il freddo cane, che lo mordeva fin sotto le coltri, gli infondeva anche un barlume di speranza: con quel tempo non si poteva volare. ====''Il potere della spada''==== La nebbia gravava sull'oceano, smorzando suoni e colori, ma i primi refoli della brezza mattutina già ne increspavano il grigiore in un lieve turbinio ondeggiante: ben presto sarebbe sparita verso l'entroterra. Il peschereccio era a tre miglia dalla costa e si manteneva ai bordi della corrente, in quella zona di confine in cui le acque luminose dei bassi fondali si mescolano a quelle più scure e ricche di plancton vitale che sorgono dagli abissi, disegnando una linea netta di verde intenso. ====''I fuochi dell'ira''==== Tara Courteney non vestiva di bianco dal giorno delle nozze. Il suo colore preferito era il verde, che meglio si adattava ai folti capelli castani.<br> Tuttavia l'abito bianco tornava a farla sentire una sposa, oggi, tremula e un po' impaurita, ma con un senso di gioia e dedizione profondo. Colletto alto e polsini erano impreziositi da pizzi, i capelli erano stati spazzolati fino a emettere bagliori rosso rubino nella chiarità solare del Capo. Le guance erano accese dall'eccitazione: benché avesse partorito quattro figli, aveva la vita sottile di una vergine. ====''L'ultima preda''==== Era rimasta seduta senza muoversi per oltre due ore, e il bisogno di farlo era diventato quasi insostenibile. Ogni muscolo del uso corpo anelava alla liberazione. Aveva le natiche intorpidite e nonostante avesse ricevuto il consiglio di svuotare la vescica prima di entrare nel capanno da appostamento lei non lo aveva fatto, imbarazzata dalla compagnia maschile e ancora troppo intimidita dalla savana per allontanarsi da sola fino a un luogo isolato. Ora si rimproverava per quell'eccesso di pudore e di insicurezza.<br> Guardava dalla feritoia della rozza struttura ricoperta d'erba, situata all'estremità di una stretta galleria scoperta che i portatori avevano scrupolosamente liberato dalla fitta vegetazione della savana, perché anche un solo stelo avrebbe potuto deviare un proiettile lanciato a tremila piedi al secondo. La galleria era lunga una sessantina di iarde, sufficienti per consentire un perfetto allineamento del mirino telescopico del fucile.<br> Senza muovere la testa Claudia girò gli occhi verso il padre, seduto accanto a lei nel capanno. Aveva appoggiato la canna del fucile davanti a sé, nell'incavo di un ramo, e teneva la mano destra sul calcio: gli sarebbe bastato avvicinarlo alla guancia di pochi pollici per essere pronto a mirare e fare fuoco. ====''La volpe dorata''==== Un nugolo di farfalle s'innalzò nel sole, la brezza le sparpagliò nel cielo estivo e centomila volti giovani e splendenti si volsero per seguirne il volo.<br> In prima fila tra quella folla immensa c'era una ragazza, la ragazza che lui stava osservando ormai da dieci giorni. Come un cacciatore che studia la preda, aveva finito per conoscere con una bizzarra intimità ogni suo gesto e movimento, il modo di voltare la testa quando qualcosa attirava la sua attenzione, il modo di inclinarla per ascoltare e di scuoterla in segno d'irritazione o d'impazienza. Ora, in un atteggiamento nuovo, la ragazza levava il volto verso la splendida nube d'insetti alati e, persino a quella distanza, l'uomo riusciva a scorgere il brillio dei denti mentre le labbra si atteggiavano in un morbido cerchio rosa di meraviglia. ===''Ciclo dei Ballantyne''=== ====''Quando vola il falco''==== L'Africa stava accucciata sull'orizzonte, quasi un leone pronto all'agguato, color fulvo e oro nel primo sole, gelata dal freddo della Corrente del Benguela.<br> Robyn Ballantyne stava in piedi accanto al parapetto della nave e la guardava. Era lì da un'ora prima dell'alba, molto prima che si cominciasse a vedere la terra. Sapeva che era là, ne sentiva nel buio la vasta presenza enigmatica, ne avvertiva il respiro, caldo e secco di aromi, sopra le fredde esalazioni vischiose della corrente su cui correva la grande nave. ====''Stirpe di uomini''==== Non era mai stato esposto alla luce del giorno, non una sola volta nei duecento milioni di anni da quando aveva assunto la sua attuale forma, eppure sembrava esso stesso una goccia di distillata luce solare.<br> Era stato concepito in un calore immenso quanto la superficie del sole, nelle impossibili profondità sotto la crosta terrestre, nel magma fuso che sgorgava dal cuore stesso della terra. A quelle terribili temperature ogni impurità era stata bruciata ed eliminata lasciando, soli e puri, gli atomi di carbonio che, sotto pressioni che avrebbero frantumato montagne, erano stati ridotti di volume e compressi a una densità non posseduta in natura da nessun'altra sostanza. ====''Gli angeli piangono''==== Tre uomini uscirono a cavallo dalla foresta con un'impazienza trattenuta che neppure le settimane faticose di continua ricerca avevano potuto smussare.<br> Si fermarono a fianco a fianco e guardarono giù, in un'altra valle poco profonda. Tutti gli steli dell'erba inaridita dall'inverno portavano un seme lanuginoso d'un rosa tenero, e la brezza leggera li agitava e li faceva danzare, così che sul fondovalle le antilopi nere del branco sembravano immerse fino al ventre in una turbinante nebbia rosata. ====''La notte del leopardo''==== Era un venticello che aveva già percorso più di mille miglia, perché veniva dal Kalahari, il vasto e desolato deserto che i piccoli boscimani gialli chiamano "Il Gran Secco."<br> Adesso che aveva raggiunto la valle dello Zambesi si rompeva in vortici e mulinelli tra le colline e le scarpate accidentate. ====''Il richiamo del corvo''==== Il sole era gremito. Numerosi giovanotti in abito da sera erano stipati sui banchi, altri assiepati in piedi lungo il perimetro della stanza. L'aria illuminata dalle lampade era greve di sudore e alcol ed eccitazione, come durante un'incontro di pugilato a una fiera di contea.<br> Ma quella sera non sarebbe stato versato del sangue. Ci si trovava nella Cambridge Union Society, la più antica società di dibattiti del paese e terreno di prova per i futuri governanti della nazione, e l'unico socntro sarebbe stato verbale, le uniche ferite quelle arrecate all'orgoglio. O almeno così stabilivano le regole.<br> La sezione anteriore della sala era allestita come un parlamento in miniatura. Le due fazioni si fronteggiavano da banchi opposti e separati da una distanza pari alla lunghezza di due spade. Un giovane di nome Fairchild, con capelli di un biondo rossiccio e lineamenti eleganti, si stava rivolgendo al pubblico dall'apposito podio. ===''I Courtney incontrano i Ballantyne''=== ====''Il trionfo del sole''==== Rebecca appoggiò i gomiti al davanzale dell'ampia finestra senza vetri, mentre il calore del deserto le soffiava in faccia come le esalazioni di un altoforno. Anche dal fiume sottostante sembrava salire del vapore, quasi fosse un calderone. In quel punto il grande corso d'acqua era largo quasi un miglio, poiché era la stagione della piena del Nilo, e la corrente era così forte da creare vortici e gorghi luccicanti su tutta la sua ampia distesa. Il Nilo Bianco era verde, adesso, e fetido del marciume degli acquitrini dove era appena passato, una zona di paludi che occupava una regione vasta quanto il Belgio. Gli arabi chiamavano quel grande pantano Bahr el Ghazal. Per gli inglesi, era il Sudd. ====''Il destino del cacciatore''==== Il 9 agosto 1906 ricorreva il quarto anniversario dell'incoronazione di Edoardo VII, sovrano del Regno Unito e dei Dominion britannici, e imperatore d'India. Per pura coincidenza era anche il diciannovesimo compleanno di uno dei fedeli sudditi di Sua Maestà, il sottotenente Leon Couteney della compagnia C, terzo battaglione, primo reggimento dei King's African Rifles, più comunemente noti come KAR. Leon stava trascorrendo il compleanno a caccia di ribelli nandi lungo la scarpata della Rift Valley, nel cuore di quel gioiello dell'impero che era l'Africa orientale britannica. ===Ciclo Hector Cross=== ====''La legge del deserto''==== Il khamsin soffiava ormai da cinque giorni. Le nuvole di polvere correvano loro incontro attraverso la cupa vastità del deserto. Hector Cross portava una kefiah al collo e gli occhiali da deserto. La corta barba scura gli proteggeva gran parte del volto, ma le zone esposte della pelle sembravano scorticate dai granelli pungenti della sabbia. Al di sopra del frastuono del vento riusciva a sentire il vibrare cadenzato dell'elicottero che si avvicinava. Anche senza guardarli, era sicuro che nessuno degli uomini attorno a lui se ne fosse ancora accorto. ===Romanzi egizi=== ====''Il dio del fiume''==== Il fiume si snodava lento nel deserto, luminoso come una colata di metallo fuso appena sgorgato dalla fonderia. Il cielo era velato dalla foschia e il sole batteva con la violenza del maglio d'un ramaio. Nel miraggio, le colline spoglie che fiancheggiavano il [[Nilo]] parevano tremare sotto i colpi. ====''Il settimo papiro''==== L'imbrunire avanzava dal deserto e ombrava di violaceo le dune. Attutiva tutti i suoni come un fitto manto di velluto, e la sera era tranquilla e silenziosa.<br> Dal punto in cui si trovavano, sulla cresta della duna, potevano scorgere l'oasi e il complesso di piccoli villaggi che la circondavano. Le costruzioni erano bianche, con i tetti piatti, e le palme da dattero svettavano sugli edifici, a eccezione della moschea islamica e della chiesa copta. I due bastioni della fede si fronteggiavano sulle sponde opposte del lago. ====''Figli del Nilo''==== Come un serpente che distende sinuoso le sue spire, una fila di carri da combattimento correva lungo la pista tortuosa, scendendo verso il fondovalle. Il ragazzo, aggrappato alla sponda anteriore del carro di testa, alzò gli occhi sulle pareti di roccia che sembravano serrarsi su di loro in una morsa. La pietra scabra era crivellata di fori d'accesso alle tombe antiche, fitte come le celle di un'arnia. Quei pozzi di tenebre lo fissavano come gli occhi implacabili di una legione di ''jinn''. Il principe Nefer Memnone rabbrividì e, con un furtivo segno di scongiuro della mano sinistra, distolse lo sguardo. ====''Alle fonti del Nilo''==== Due figure solitarie scendevano dalle alte montagne. Indossavano pellicce logore per il viaggio ed elmi di cuoio con i paraorecchi legati sotto il mento per proteggersi dal freddo. Avevano la barba incolta, e il volto segnato dalla fatica. Trasportavano sulle spalle tutti i loro sparuti averi. C'era voluto un viaggio difficile e scoraggiante per raggiungere quel luogo. Anche se stava davanti, Meren non aveva idea di dove si trovassero, e neppure era certo del perché si fossero spinti così lontano. Solo il vecchio che lo seguiva a poca distanza lo sapeva, e non aveva ancora deciso di spiegarglielo. ====''Il dio del deserto''==== Il sole stava tramontando quando finalmente Zaras e io riuscimmo a tornare, un po' a nuoto e un po' a guado, dove avevamo lasciato le nostre tre piccole imbarcazioni. Gli uomini furono felicissimi di rivederci. Probabilmente si erano convinti che fossimo stati scoperti ad appellarsi alle loro limitate risorse. Obbedirono di corsa ai miei ordini.<br> La prima delle numerose e ardue imprese che mi aspettavo era portare tutti i miei uomini massicciamente armati e con indosso l'armatura, quasi nessuno dei quali in grado di nuotare, al di là dei profondi canali del fiume, sino al forte.<br> A tale scopo scelsi la più piccola e leggera delle nostre tre imbarcazioni, poi dissi agli uomini di prelevare le cime e altri oggetti utili dalle altre due navi. Pensai di bruciare queste ultime ma i cretesi avrebbero sicuramente visto il fumo e mandato soldati a indagare. Diedi invece ordine di frantumare il fondo e affondarle nel punto della laguna in cui l'acqua era più alta. ====''L'ultimo faraone''==== Anche se avrei preferito inghiottire la spada piuttosto di ammetterlo apertamente, in cuor mio sapevo che ormai era finita.<br> Molti decenni prima le orde di hyksos erano apparse all'improvviso entri i confini del nostro Egitto, giungendo dalle desolate lande orientali. Il loro era un popolo selvaggio e crudele, privo di qualsivoglia dote, e disponeva di un unico elemento che lo rendeva invincibile in battaglia: il carro trainato dai cavalli, che prima di allora noi egizi non avevamo mai visto né sentito nominare e che consideravamo una cosa orribile.<br> Avevamo tentato di fronteggiare a piedi l'assalto degli hyksos ma ci avevano respinto con violenza, circondandoci agevolmente con i loro carri e riversandoci addosso una pioggia di frecce. Non ci era rimasto che tornare alle nostre imbarcazioni e fuggire verso sud lungo il possente Nilo, trascinandoci attraverso le cateratte e fino al deserto, dove eravamo rimasti per più di dieci anni, bramando la nostra terra natale. ====''Il nuovo regno''==== Sotto lo sguardo attento degli dei, i due ragazzi si inerpicarono fino alla cima dell'altura, dove il passaggio brullo era reso argenteo dal chiarore lunare e intagliato dall'ombra. La brezza fresca proveniente da est trasportava gli aromi terrosi della lussureggiante vegetazione intorno al Nilo.<br> Erano amici sin dall'infanzia. Hui, il più coraggioso dei due, portava solo un aderente gonnellino di lino annodato all'altezza della vita, che lasciava visibili membra forti e robuste. A Lahun, la città natale da cui si erano allontanati furtivamente al tramonto, molti lo consideravano ancora un bambino, forse per via dei lineamenti adolescenziali e dell'aria innocente: guance un pizzico troppo paffute, nessuna ruga scavata dalle preoccupazioni ai lati della bocca o sulla fronte. Un bambino! Aveva diciassette anni! Arricciò il naso. Ben presto avrebbe dimostrato a quei detrattori che si sbagliavano.<br> Lo vedi? chiese con voce tremula Kyky, che si era guadagnato il soprannome di ''Scimmietta'' grazie alla braccia magre che sembravano arrivargli quasi alle ginocchia e al viso minuto dai grandi occhi scuri.<br> Hui si premette un dito sulle labbra e, accovacciandosi, allungò il collo per fissare le stelle che riempivano il cielo. Sì, gli dei osservavano sempre tutto, qualsiasi sciocco lo sapeva. Tremò sotto il peso di quegli occhi scintillanti. Lo aspettava un destino grandioso, se le potenze superiori erano d'accordo, e quella notte avrebbe fatto il primo passo sulla strada verso la gloria. ===''L'ombra del sole''=== «Che idea balorda!» berciò Wally Hendry. Poi ruttò e, prima di continuare il discorso, raccolse il saporino con la lingua. «Non mi va. Sento puzza di cadavere.» Era sdraiato su uno dei letti, col bicchiere in equilibrio sul petto nudo che sudava abbondantemente nell'afa del Congo.<br> «Il guaio è che ci tocca andarci lo stesso», disse Bruce Curry senza alzare lo sguardo dal necessario per radersi che stava tirando fuori dallo zaino. ===''Ci rivedremo all'inferno''=== Flynn Patrick O'Flynn cacciava elefanti di frodo. Lo faceva di professione e ammetteva modestamente di essere il migliore sulla costa orientale dell'Africa.<br> Rachid El Keb esportava pietre preziose, donne per gli harem e per i magnati arabi e indiani, e avorio di contrabbando. Ma lo ammetteva solo con i clienti fidati; per tutti gli altri era un armatore ricco e rispettabile. ===''Cacciatori di diamanti''=== A Nairobi arrivarono con tre ore di ritardo e quando alla fine il Boeing del volo intercontinentale toccò terra a Londra, nonostante quattro doppi whisky Johnny Lance aveva dormito a spizzichi e male.<br> Si sentiva come se gli avessero gettato una manciata di terra negli occhi.<br> Alla fine, dopo il debilitante controllo dei passaporti, emerse nella sala arrivi dell'aeroporto internazionale di Heathrow di pessimo umore. ===''Una vena d'odio''=== Tutto cominciò quando il mondo si stava formando, prima della comparsa dell'uomo, prima ancora che la vita stessa si fosse evoluta su questo pianeta.<br> La crosta terrestre era ancora molle e sottile, deformata e lacerata dalle enormi pressioni interne.<br> Lo scudo compatto che oggi forma il continente africano, stabile e definitivamente assestato, era una serie di alte montagne, un susseguirsi di catene montuose portate in superficie e poi demolite dai movimenti del magma alle grandi profondità. L'uomo non ha mai visto montagne simili; erano così imponenti da ridicolizzare l'Himalaya, montagne di roccia fumante dai crepacci e dalle ferite aperte da cui colava il magma allo stato fuso. ===''L'uccello del sole''=== L'immagine attraversò come una lama il buio della sala di proiezione e si delineò silenziosa sullo schermo... e io non la riconobbi. Attendevo da quindici anni una fotografia del genere e, ora che l'avevo sotto gli occhi, non sapevo trarne alcun significato. Mi aspettavo qualche piccolo oggetto, un teschio, forse... non certo quello schema grigio e surreale. ===''Un'aquila nel cielo''=== Le montagne dell'Hottentots Holland erano coperte di neve e ne veniva un vento simile al lamento di un animale sperduto. L'istruttore era in piedi sulla soglia del suo minuscolo ufficio, ingobbito nel giaccone chiuso con la lampo, le mani profondamente conficcate nelle tasche bordate di lana.<br> Osservando la Cadillac nera con autista che avanzava tra i cavernosi hangar rivestiti di lamiera, atteggiò il volto a una smorfia acida. Per gli orpelli della ricchezza, Barney Venter provava un'invidia da torcere le budella. ===''Sulla rotta degli squali''=== Era una di quelle stagioni in cui il pesce arriva tardi. Tenevo barca ed equipaggio sotto pressione, spingendomi ogni giorno sempre più a nord e rientrando in porto ogni volta a tarda sera, ma era già il sei novembre quando catturammo il primo di quei grossi bestioni che discendono le acque rossastre della corrente del Mozambico.<br> A quel punto ero ridotto alla disperazione. Avevo a bordo un agente pubblicitario di New York di nome Chuck McGeorge, uno dei clienti fissi che compivano il pellegrinaggio annuale di novemilasettecento chilometri fino all'isola di Saint Mary per la pesca del marlin. Era un ometto basso e segaligno, calvo come un uovo di struzzo, con le tempie brizzolate e un muso da scimmia scuro e avvizzito, ma aveva le gambe robuste, necessarie per issare i grossi pesci. ===''Dove finisce l'arcobaleno''=== Per Jake Barton le macchine erano femmine, con tutto il fascino, le astuzie e la puttaneria femminili. Così appena le vide, allineate dietro lo scuro fogliame delle piante di mango, esse divennero subito per lui le signore di ferro. Ce n'erano cinque, e spiccavano un po' discosto dalle pile di altro materiale che il Governo di Sua Maestà metteva in vendita. ===''Come il mare''=== Nicholas Berg scese dal tassì sul molo illuminato dai riflettori e sostò a guardare il Warlock. Sollevato dalla marea, galleggiava alto presso la banchina, cosicché le gru che gli torreggiavano accanto non riuscivano a farlo apparire piccolo.<br> Sebbene fosse stanco, confuso e indolenzito, Nicholas sentì rinascere un senso d'orgoglio e di soddisfazione. Il Warlock sembrava una nave da guerra, agile e spavalda, con l'alta prua svasata e la linea snella che le permettevano di affrontare qualsiasi mare. ===''L'orma del Califfo''=== C'erano solo quindici passeggeri aggiunti per il volo della British Airways all'aeroporto di Victoria dell'isola di Mahé, nella repubblica oceanica delle Seychelles.<br> Due coppie formavano un gruppo compatto mentre aspettavano il loro turno per sbrigare le formalità d'imbarco. Erano tutti giovani, tutti molto abbronzati, e sembravano tuttora spensierati e rilassati dalla loro vacanza in quell'isola di paradiso. Tra loro, però, una ragazza era talmente splendida da far sembrare insignificanti gli altri giovani con la sua sola presenza. ===''Il canto dell'elefante''=== Era una costruzione di blocchi d'arenaria, priva di finestre e con il tetto di paglia, che Daniel Armstrong aveva costruito con le sue mani quasi dieci anni prima, quando era un ranger di grado inferiore nell'amministrazione dei parchi nazionali. In seguito l'edificio era stato trasformato in un autentico deposito di tesori.<br> Johnny Nzou infilò la chiave nel grosso lucchetto e spalancò i due battenti di tek tagliati a mano. Johnny era il capo ranger del parco nazionale di Chiwewe. In passato era stato cercatore di tracce e portatore di fucili alle dipendenze di Daniel: a quel tempo era un giovane, intelligente matabele al quale Daniel aveva insegnato a leggere, a scrivere e a parlare correntemente l'inglese alla luce di mille fuochi da bivacco. ==Citazioni su Wilbur Smith== *Uno [[scrittori|scrittore]] che si chiama Smith non diventerà mai famoso. (Un editore; citato in [[Enzo Biagi]], ''Giro del mondo'', Rizzoli) ==Bibliografia== *Wilbur Smith, ''Una vena d'odio'', traduzione di Piero Anselmi, Mondadori, 1982. *Wilbur Smith, ''Dove finisce l'arcobaleno'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1984. *Wilbur Smith, ''La spiaggia infuocata'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1986. ISBN 8878193852 *Wilbur Smith, ''Il potere della spada'', traduzione di Carlo Brera, TEA-Longanesi, 1987. ISBN 8878196010 *Wilbur Smith, ''I fuochi dell'ira'', traduzione di Carlo Brera, TEA, 1988. ISBN 8878191396 *Wilbur Smith, ''La notte del leopardo'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1988. ISBN 8878190313 *Wilbur Smith, ''L'ultima preda'', traduzione di Carlo Brera, TEA, 1989. ISBN 978-88-7819-295-3 *Wilbur Smith, ''La volpe dorata'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1990. ISBN 8878194352 *Wilbur Smith, ''L'orma del Califfo'', traduzione di Marisa Castino, Longanesi, 1990. ISBN 8878191701 *Wilbur Smith, ''La voce del tuono'', traduzione di Paola Campioli, TEA, 1990. *Wilbur Smith, ''L'ombra del sole'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1991. ISBN 8878192538 *Wilbur Smith, ''Il canto dell'elefante'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1991. ISBN 8878195235 *Wilbur Smith, ''Il destino del leone'', traduzione di Marco Biondi, TEA-Longanesi, 1992. ISBN 8878192422 *Wilbur Smith, ''Un'aquila nel cielo'', traduzione di Giacomo Erba, Longanesi, 1993. ISBN 8878193712 *Wilbur Smith, ''Gli angeli piangono'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1994. ISBN 8878196649 *Wilbur Smith, ''Cacciatori di diamanti'', traduzione di Attilio Veraldi, Longanesi, 1995. ISBN 88-7819-753-X *Wilbur Smith, ''Come il mare'', traduzione di Jimmy Boraschi, Longanesi, 1995. ISBN 8878193836 *Wilbur Smith, ''Il settimo papiro'', traduzione di Roberta Rambelli, TEA, 1995. ISBN 8878186775 *Wilbur Smith, ''Quando vola il falco'', traduzione di Marco Biondi, Longanesi, 1995. ISBN 8878197521 *Wilbur Smith, ''Gli eredi dell'Eden'', traduzione di Maria Giulia Castagnone, Longanesi, 1997. ISBN 8878193844 *Wilbur Smith, ''Sulla rotta degli squali'', traduzione di Lidia Perria, Longanesi, 1997. ISBN 8878182753 *Wilbur Smith, ''Uccelli da preda'', traduzione di L Perria, Longanesi, 1997. ISBN 8878185817 *Wilbur Smith, ''Ci rivedremo all'inferno'', traduzione di Tullia Roghi, TEA, 2000. ISBN 8878183660 *Wilbur Smith, ''Figli del Nilo'', traduzione di Lidia Perria, Longanesi, 2001. ISBN 8830416614 *Wilbur Smith, ''Monsone'', traduzione di Lidia Perria, TEA, 2001. ISBN 8878188905 *Wilbur Smith, ''Orizzonte'', traduzione di Lidia Perria, TEA, 2003. ISBN 8830419508 *Wilbur Smith, ''Il trionfo del sole'', traduzione di Studio Oltremare, Longanesi, 2006. ISBN 8850212437 *Wilbur Smith, ''Alle fonti del Nilo'', traduzione di Giampiero Hirzer, TEA, 2007. ISBN 9788830420960 *Wilbur Smith, ''Il dio del fiume'', traduzione di Roberta Rambelli, TEA, 2008. ISBN 9788878188754 *Wilbur Smith, ''Il destino del cacciatore'', traduzione di Giampiero Hirzer, Longanesi, 2009. ISBN 97888304250 *Wilbur Smith, ''Stirpe di uomini'', traduzione di Attilio Veraldi, TEA, 2009. ISBN 9788850218769 *Wilbur Smith, ''La legge del deserto'', traduzione di Giampiero Hirzer, TEA, 2013. *Wilbur Smith, Giles Kristian, ''Il leone d'oro'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2015, ISBN 9788830438750 *Wilbur Smith, ''L'ultimo faraone'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2017. ISBN 978-88-304-4823-0 *Wilbur Smith, ''Il richiamo del corvo'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2020. ISBN 978-8869058127 *Wilbur Smith, ''Il nuovo regno'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2021. ISBN 978-8869059629 == Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Wilbur_Smith}} ===Opere=== {{Pedia|Alle fonti del Nilo}} {{Pedia|Cacciatori di diamanti}} {{Pedia|Ci rivedremo all'inferno}} {{Pedia|Come il mare}} {{Pedia|Figli del Nilo}} {{Pedia|Gli angeli piangono}} {{Pedia|Gli eredi dell'Eden}} {{Pedia|I fuochi dell'ira}} {{Pedia|Il canto dell'elefante}} {{Pedia|Il destino del cacciatore}} {{Pedia|Il destino del leone}} {{Pedia|Il dio del fiume}} {{Pedia|Il potere della spada}} {{Pedia|Il settimo papiro}} {{Pedia|Il trionfo del sole}} {{Pedia|L'ombra del sole}} {{Pedia|L'orma del Califfo}} {{Pedia|L'uccello del sole}} {{Pedia|L'ultima preda}} {{Pedia|L'ultimo faraone}} {{Pedia|La notte del leopardo}} {{Pedia|La spiaggia infuocata}} {{Pedia|La voce del tuono}} {{Pedia|La volpe dorata}} {{Pedia|Monsone (romanzo)|''Monsone''}} {{Pedia|Orizzonte (romanzo)|''Orizzonte''}} {{Pedia|Quando vola il falco}} {{Pedia|Stirpe di uomini}} {{Pedia|Sulla rotta degli squali}} {{Pedia|Uccelli da preda}} {{Pedia|Un'aquila nel cielo}} {{Pedia|Una vena d'odio}} [[Categoria:Scrittori|Smith, Wilbur]] turhstaf3cb1w39eak6owg3dnlg4zyt 1221781 1221780 2022-08-09T14:37:05Z Smashfanful 64280 /* Citazioni di Wilbur Smith */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Wilbur Smith.jpg|thumb|Wilbur Smith autografa una copia di ''The Quest'' (''Alle fonti del Nilo'')]] '''Wilbur Addison Smith''' (1933 – 2021), scrittore zambiano. {{indicedx}} ==Citazioni di Wilbur Smith== *Alcune [[vigneto|viti]] crescono nel terreno sbagliato, altre si ammalano prima della vendemmia e altre ancora sono rovinate da un cattivo viticoltore. Non tutta l'uva fa il vino buono. (da ''La voce del tuono'') *Ci sono gli eroi e ci sono anche i mostri, ma siamo quasi tutti comuni mortali, coinvolti in avvenimenti troppo feroci per noi. Forse alla fine di tutte queste lotte non erediteremo che le ceneri di una terra già bella (Shasa Courteney in ''I fuochi dell'ira'') *Essendo un esperto, Shasa sapeva che il denaro non era né buono né cattivo, ma semplicemente amorale. Sapeva che il denaro non ha coscienza, ma contiene il massimo esponenziale di bene e di male che ci sia. Era l'uomo che lo possedeva ad operare la scelta, e quella scelta si chiamava potere. (da ''I fuochi dell'ira'') *Il [[tempo]] scappa di mano, ancor più della [[ricchezza]]. Non c'è banca che possa tenere al sicuro questa cosa così preziosa, che spendiamo così prodigalmente in banalità. (da ''L'ombra del sole'') *In queste cose non mi sbaglio mai, amore mio. Farebbe di tutto per non disprezzarmi, così come ora fa di tutto per non odiarmi, ma non potrebbe farne a meno. Lui è Sean Courteney, intrappolato tra le ganasce d'acciaio del proprio onore. (in ''Gli eredi dell'Eden'') *In queste cose non mi sbaglio mai, amore mio. Farebbe di tutto per non disprezzarmi, così come ora fa di tutto per non odiarmi, ma non potrebbe farne a meno. Lui è Sean Courteney, intrappolato tra le ganasce d'acciaio del proprio onore. (in ''Gli eredi dell'Eden'') *L'[[amore]] è la moneta più preziosa che hai a disposizione, usala nel mercato in cui sei sicuro di non essere ingannato. (da ''Uccelli da preda'') *L'[[impazienza]] è sempre stata uno dei miei difetti. Quasi tutti gli errori che ho commesso sono stati provocati da quella, Ma con gli anni sono un po' migliorato... A venti, volevo vivere la vita intera in una settimana. Adesso mi accontenterei di un anno. (Bruce Curry in ''L'ombra del sole'') *La [[passione]] di un uomo è come un incendio che scoppia nell'erba alta e arida: divampa ardente e furioso, ma viene domato ben presto. Una donna è come il calderone di un mago, che deve sobbollire a lungo sui carboni prima di poter sprigionare il suo incantesimo. Sii rapido in tutto, tranne che nell'amore. (da ''Uccelli da preda'') *Non scrivere mai per piacere al [[pubblico]], ma per piacere a te. (da ''Il dio del fiume'') *Per Dio, adesso capisco perché non vai a puttane. Sei una di loro. (Ralph Ballantyne in ''Gli angeli piangono'') *Quando entrano in concorrenza per lo spazio vitale, gli [[animali]] perdono sempre. (da ''L'ultima preda'') *Se le lacrime potessero pagare i nostri debiti, se con le mie lacrime potessi comperarti un'indulgenza nei confronti di ogni dolore, se piangendo adesso potessi fare in modo che tu non debba mai piangere... allora piangerei fino a consumarmi gli occhi. (Sean Courtney in ''Il destino del leone'') * Questi sono i frusti sentimenti di una donnetta debole e vile. Sei stanca e non stai bene. Ora dormi. E domani sarai di nuovo coraggiosa. Domani. (Centaine De Thiry in ''La spiaggia infuocata'') ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''I Courtney Atto I''=== ====''Uccelli da preda''==== La brusca inclinazione dell'albero costrinse il ragazzo ad aggrapparsi al bordo della coffa dov'era accovacciato, sessanta piedi sopra il ponte, mentre la nave virava di bordo e prendeva l'abbrivio col vento in poppa. Era una caravella e si chiamava ''Lady Edwina'', dal nome della madre del ragazzo: una donna che lui ricordava a stento. ====''Monsone''==== I tre ragazzi, risalendo la forra, sbucarono alle spalle della cappella, così da non farsi scorgere né dalla casa padronale né dalle scuderie. Come sempre li guidava Tom, il maggiore d'età, ma il fratello più piccolo gli stava alle costole e, non appena Tom fu giunto alla prima svolta del ruscello, in un punto che dominava il villaggio, il bambino riprese a protestare. ====''Orizzonte''==== Fermi sulla battigia, i tre guardavano la luna, che stendeva sulle acque scure un sentiero di riflessi baluginanti e iridescenti.<br> «Mancano appena due giorni al plenilunio...» disse Jim Courteney in tono sicuro. «E gli steenbras rossi saranno famelici come leoni», aggiunse, riferendosi ai grandi pesci di profondità che appartenevano alla famiglia dei dentici. Spumeggiando, un'onda risalì la spiaggia fino a lambire le sue caviglie. ====''Il leone d'oro''==== Non erano più uomini, erano i detriti della guerra sospinti dall'oceano Indiano sulle sabbie rosse dell'Africa. Molti dei corpi erano stati dilaniati dai colpi d'arma da fuoco o mutilati dalle armi affilate dei nemici. Altri erano annegati e, con la decomposizione, il gas che gonfiava il loro ventre li aveva fatti riaffiorare in superficie come tappi di sughero; gli uccelli marini saprofagi e gli squali se ne erano cibati con gusto. I pochi rimasti erano stati portati dalla risacca fin sulla spiaggia, dove i predatori umani aspettavano di spolparli.<br> Due bambini precedettero di corsa la madre e la nonna lungo la riva, strillando eccitati ogni qual volta scoprivano qualcosa depositato dal mare, non importava quanto trascurabile e insignificante fosse.<br> «Ce n'è un altro!» gridò il più grande dei due, in somalo. Indicò il punto in cui il pennone di una nave spiccata sulla spiaggia, unito a un lungo lembo di vela strappata. Vi era attaccato il corpo di un uomo bianco, che nel tentativo di salvarsi si era legato al pennone con una volta di cima di canapa. I due ragazzi si fermarono accanto alla carcassa, ridendo. ===''I Courtney Atto II''=== ====''Il destino del leone''==== Un fagiano selvatico solitario volava lungo l'erta della collina, quasi rasente i lunghi steli dell'erba. Quando raggiunse la cresta, reclinò le ali e allungò le zampe, poi scomparve al coperto. Dalla valle lo seguivano due ragazzi e un cane. Davanti veniva il cane, con la lingua rosea che penzolava all'angolo della bocca, e i gemelli lo seguivano correndo spalla a spalla. Avevano entrambi scure chiazze di sudore sulla camicia color kaki, poiché il sole africano era ancora caldo, anche se ormai mezzo nascosto dalla linea dell'orizzonte. ====''La voce del tuono''==== Quattro anni di viaggio nella foresta, lontano da ogni strada, avevano ridotto i carri a malpartito. Molti raggi e timoni erano stati rifatti con legno dei bushveld; i teloni di copertura avevano tante toppe che la stoffa originale era appena visibile; decimati dai predatori e dalle malattie, i tiri erano ridotti da diciotto a dieci buoi per carro. Tuttavia quella piccola ed esausta carovana trasportava le zanne di cinquecento elefanti: dieci tonnellate d'avorio, il frutto della carabina di Sean Courteney; avorio che, appena arrivato a Pretoria, egli avrebbe convertito in circa quindicimila sterline d'oro. ====''Gli eredi dell'Eden''==== Sul fronte francese incombeva un cielo livido e ingombro di nuvole basse, che rotolavano con lenta dignità verso le linee tedesche.<br> Il generale di brigata Sean Courteney aveva già passato quattro inverni in Francia e ormai, grazie anche alla sua esperienza di agricoltore, era in grado di giudicarne il clima con la stessa precisione con cui valutava quello della sua Africa natale. ===''I Courtney Atto III''=== ====''La spiaggia infuocata''==== Michael si svegliò al tuono rabbioso dei cannoni. Era l'osceno rito antelucano di sempre. Dai due lati delle alture le poderose artiglierie avversarie sacrificavano selvaggiamente agli dèi della guerra.<br> Michael rimase sdraiato nel buio sotto il peso delle sei coperte di lana, guardando i lampi delle cannonate attraverso il telo. Sembrava una spaventosa aurora boreale. Le coperte erano fredde e viscide come la pelle di un morto, mentre pioggia e vento schiaffeggiavano la tenda sopra la sua testa. Il freddo cane, che lo mordeva fin sotto le coltri, gli infondeva anche un barlume di speranza: con quel tempo non si poteva volare. ====''Il potere della spada''==== La nebbia gravava sull'oceano, smorzando suoni e colori, ma i primi refoli della brezza mattutina già ne increspavano il grigiore in un lieve turbinio ondeggiante: ben presto sarebbe sparita verso l'entroterra. Il peschereccio era a tre miglia dalla costa e si manteneva ai bordi della corrente, in quella zona di confine in cui le acque luminose dei bassi fondali si mescolano a quelle più scure e ricche di plancton vitale che sorgono dagli abissi, disegnando una linea netta di verde intenso. ====''I fuochi dell'ira''==== Tara Courteney non vestiva di bianco dal giorno delle nozze. Il suo colore preferito era il verde, che meglio si adattava ai folti capelli castani.<br> Tuttavia l'abito bianco tornava a farla sentire una sposa, oggi, tremula e un po' impaurita, ma con un senso di gioia e dedizione profondo. Colletto alto e polsini erano impreziositi da pizzi, i capelli erano stati spazzolati fino a emettere bagliori rosso rubino nella chiarità solare del Capo. Le guance erano accese dall'eccitazione: benché avesse partorito quattro figli, aveva la vita sottile di una vergine. ====''L'ultima preda''==== Era rimasta seduta senza muoversi per oltre due ore, e il bisogno di farlo era diventato quasi insostenibile. Ogni muscolo del uso corpo anelava alla liberazione. Aveva le natiche intorpidite e nonostante avesse ricevuto il consiglio di svuotare la vescica prima di entrare nel capanno da appostamento lei non lo aveva fatto, imbarazzata dalla compagnia maschile e ancora troppo intimidita dalla savana per allontanarsi da sola fino a un luogo isolato. Ora si rimproverava per quell'eccesso di pudore e di insicurezza.<br> Guardava dalla feritoia della rozza struttura ricoperta d'erba, situata all'estremità di una stretta galleria scoperta che i portatori avevano scrupolosamente liberato dalla fitta vegetazione della savana, perché anche un solo stelo avrebbe potuto deviare un proiettile lanciato a tremila piedi al secondo. La galleria era lunga una sessantina di iarde, sufficienti per consentire un perfetto allineamento del mirino telescopico del fucile.<br> Senza muovere la testa Claudia girò gli occhi verso il padre, seduto accanto a lei nel capanno. Aveva appoggiato la canna del fucile davanti a sé, nell'incavo di un ramo, e teneva la mano destra sul calcio: gli sarebbe bastato avvicinarlo alla guancia di pochi pollici per essere pronto a mirare e fare fuoco. ====''La volpe dorata''==== Un nugolo di farfalle s'innalzò nel sole, la brezza le sparpagliò nel cielo estivo e centomila volti giovani e splendenti si volsero per seguirne il volo.<br> In prima fila tra quella folla immensa c'era una ragazza, la ragazza che lui stava osservando ormai da dieci giorni. Come un cacciatore che studia la preda, aveva finito per conoscere con una bizzarra intimità ogni suo gesto e movimento, il modo di voltare la testa quando qualcosa attirava la sua attenzione, il modo di inclinarla per ascoltare e di scuoterla in segno d'irritazione o d'impazienza. Ora, in un atteggiamento nuovo, la ragazza levava il volto verso la splendida nube d'insetti alati e, persino a quella distanza, l'uomo riusciva a scorgere il brillio dei denti mentre le labbra si atteggiavano in un morbido cerchio rosa di meraviglia. ===''Ciclo dei Ballantyne''=== ====''Quando vola il falco''==== L'Africa stava accucciata sull'orizzonte, quasi un leone pronto all'agguato, color fulvo e oro nel primo sole, gelata dal freddo della Corrente del Benguela.<br> Robyn Ballantyne stava in piedi accanto al parapetto della nave e la guardava. Era lì da un'ora prima dell'alba, molto prima che si cominciasse a vedere la terra. Sapeva che era là, ne sentiva nel buio la vasta presenza enigmatica, ne avvertiva il respiro, caldo e secco di aromi, sopra le fredde esalazioni vischiose della corrente su cui correva la grande nave. ====''Stirpe di uomini''==== Non era mai stato esposto alla luce del giorno, non una sola volta nei duecento milioni di anni da quando aveva assunto la sua attuale forma, eppure sembrava esso stesso una goccia di distillata luce solare.<br> Era stato concepito in un calore immenso quanto la superficie del sole, nelle impossibili profondità sotto la crosta terrestre, nel magma fuso che sgorgava dal cuore stesso della terra. A quelle terribili temperature ogni impurità era stata bruciata ed eliminata lasciando, soli e puri, gli atomi di carbonio che, sotto pressioni che avrebbero frantumato montagne, erano stati ridotti di volume e compressi a una densità non posseduta in natura da nessun'altra sostanza. ====''Gli angeli piangono''==== Tre uomini uscirono a cavallo dalla foresta con un'impazienza trattenuta che neppure le settimane faticose di continua ricerca avevano potuto smussare.<br> Si fermarono a fianco a fianco e guardarono giù, in un'altra valle poco profonda. Tutti gli steli dell'erba inaridita dall'inverno portavano un seme lanuginoso d'un rosa tenero, e la brezza leggera li agitava e li faceva danzare, così che sul fondovalle le antilopi nere del branco sembravano immerse fino al ventre in una turbinante nebbia rosata. ====''La notte del leopardo''==== Era un venticello che aveva già percorso più di mille miglia, perché veniva dal Kalahari, il vasto e desolato deserto che i piccoli boscimani gialli chiamano "Il Gran Secco."<br> Adesso che aveva raggiunto la valle dello Zambesi si rompeva in vortici e mulinelli tra le colline e le scarpate accidentate. ====''Il richiamo del corvo''==== Il sole era gremito. Numerosi giovanotti in abito da sera erano stipati sui banchi, altri assiepati in piedi lungo il perimetro della stanza. L'aria illuminata dalle lampade era greve di sudore e alcol ed eccitazione, come durante un'incontro di pugilato a una fiera di contea.<br> Ma quella sera non sarebbe stato versato del sangue. Ci si trovava nella Cambridge Union Society, la più antica società di dibattiti del paese e terreno di prova per i futuri governanti della nazione, e l'unico socntro sarebbe stato verbale, le uniche ferite quelle arrecate all'orgoglio. O almeno così stabilivano le regole.<br> La sezione anteriore della sala era allestita come un parlamento in miniatura. Le due fazioni si fronteggiavano da banchi opposti e separati da una distanza pari alla lunghezza di due spade. Un giovane di nome Fairchild, con capelli di un biondo rossiccio e lineamenti eleganti, si stava rivolgendo al pubblico dall'apposito podio. ===''I Courtney incontrano i Ballantyne''=== ====''Il trionfo del sole''==== Rebecca appoggiò i gomiti al davanzale dell'ampia finestra senza vetri, mentre il calore del deserto le soffiava in faccia come le esalazioni di un altoforno. Anche dal fiume sottostante sembrava salire del vapore, quasi fosse un calderone. In quel punto il grande corso d'acqua era largo quasi un miglio, poiché era la stagione della piena del Nilo, e la corrente era così forte da creare vortici e gorghi luccicanti su tutta la sua ampia distesa. Il Nilo Bianco era verde, adesso, e fetido del marciume degli acquitrini dove era appena passato, una zona di paludi che occupava una regione vasta quanto il Belgio. Gli arabi chiamavano quel grande pantano Bahr el Ghazal. Per gli inglesi, era il Sudd. ====''Il destino del cacciatore''==== Il 9 agosto 1906 ricorreva il quarto anniversario dell'incoronazione di Edoardo VII, sovrano del Regno Unito e dei Dominion britannici, e imperatore d'India. Per pura coincidenza era anche il diciannovesimo compleanno di uno dei fedeli sudditi di Sua Maestà, il sottotenente Leon Couteney della compagnia C, terzo battaglione, primo reggimento dei King's African Rifles, più comunemente noti come KAR. Leon stava trascorrendo il compleanno a caccia di ribelli nandi lungo la scarpata della Rift Valley, nel cuore di quel gioiello dell'impero che era l'Africa orientale britannica. ===Ciclo Hector Cross=== ====''La legge del deserto''==== Il khamsin soffiava ormai da cinque giorni. Le nuvole di polvere correvano loro incontro attraverso la cupa vastità del deserto. Hector Cross portava una kefiah al collo e gli occhiali da deserto. La corta barba scura gli proteggeva gran parte del volto, ma le zone esposte della pelle sembravano scorticate dai granelli pungenti della sabbia. Al di sopra del frastuono del vento riusciva a sentire il vibrare cadenzato dell'elicottero che si avvicinava. Anche senza guardarli, era sicuro che nessuno degli uomini attorno a lui se ne fosse ancora accorto. ===Romanzi egizi=== ====''Il dio del fiume''==== Il fiume si snodava lento nel deserto, luminoso come una colata di metallo fuso appena sgorgato dalla fonderia. Il cielo era velato dalla foschia e il sole batteva con la violenza del maglio d'un ramaio. Nel miraggio, le colline spoglie che fiancheggiavano il [[Nilo]] parevano tremare sotto i colpi. ====''Il settimo papiro''==== L'imbrunire avanzava dal deserto e ombrava di violaceo le dune. Attutiva tutti i suoni come un fitto manto di velluto, e la sera era tranquilla e silenziosa.<br> Dal punto in cui si trovavano, sulla cresta della duna, potevano scorgere l'oasi e il complesso di piccoli villaggi che la circondavano. Le costruzioni erano bianche, con i tetti piatti, e le palme da dattero svettavano sugli edifici, a eccezione della moschea islamica e della chiesa copta. I due bastioni della fede si fronteggiavano sulle sponde opposte del lago. ====''Figli del Nilo''==== Come un serpente che distende sinuoso le sue spire, una fila di carri da combattimento correva lungo la pista tortuosa, scendendo verso il fondovalle. Il ragazzo, aggrappato alla sponda anteriore del carro di testa, alzò gli occhi sulle pareti di roccia che sembravano serrarsi su di loro in una morsa. La pietra scabra era crivellata di fori d'accesso alle tombe antiche, fitte come le celle di un'arnia. Quei pozzi di tenebre lo fissavano come gli occhi implacabili di una legione di ''jinn''. Il principe Nefer Memnone rabbrividì e, con un furtivo segno di scongiuro della mano sinistra, distolse lo sguardo. ====''Alle fonti del Nilo''==== Due figure solitarie scendevano dalle alte montagne. Indossavano pellicce logore per il viaggio ed elmi di cuoio con i paraorecchi legati sotto il mento per proteggersi dal freddo. Avevano la barba incolta, e il volto segnato dalla fatica. Trasportavano sulle spalle tutti i loro sparuti averi. C'era voluto un viaggio difficile e scoraggiante per raggiungere quel luogo. Anche se stava davanti, Meren non aveva idea di dove si trovassero, e neppure era certo del perché si fossero spinti così lontano. Solo il vecchio che lo seguiva a poca distanza lo sapeva, e non aveva ancora deciso di spiegarglielo. ====''Il dio del deserto''==== Il sole stava tramontando quando finalmente Zaras e io riuscimmo a tornare, un po' a nuoto e un po' a guado, dove avevamo lasciato le nostre tre piccole imbarcazioni. Gli uomini furono felicissimi di rivederci. Probabilmente si erano convinti che fossimo stati scoperti ad appellarsi alle loro limitate risorse. Obbedirono di corsa ai miei ordini.<br> La prima delle numerose e ardue imprese che mi aspettavo era portare tutti i miei uomini massicciamente armati e con indosso l'armatura, quasi nessuno dei quali in grado di nuotare, al di là dei profondi canali del fiume, sino al forte.<br> A tale scopo scelsi la più piccola e leggera delle nostre tre imbarcazioni, poi dissi agli uomini di prelevare le cime e altri oggetti utili dalle altre due navi. Pensai di bruciare queste ultime ma i cretesi avrebbero sicuramente visto il fumo e mandato soldati a indagare. Diedi invece ordine di frantumare il fondo e affondarle nel punto della laguna in cui l'acqua era più alta. ====''L'ultimo faraone''==== Anche se avrei preferito inghiottire la spada piuttosto di ammetterlo apertamente, in cuor mio sapevo che ormai era finita.<br> Molti decenni prima le orde di hyksos erano apparse all'improvviso entri i confini del nostro Egitto, giungendo dalle desolate lande orientali. Il loro era un popolo selvaggio e crudele, privo di qualsivoglia dote, e disponeva di un unico elemento che lo rendeva invincibile in battaglia: il carro trainato dai cavalli, che prima di allora noi egizi non avevamo mai visto né sentito nominare e che consideravamo una cosa orribile.<br> Avevamo tentato di fronteggiare a piedi l'assalto degli hyksos ma ci avevano respinto con violenza, circondandoci agevolmente con i loro carri e riversandoci addosso una pioggia di frecce. Non ci era rimasto che tornare alle nostre imbarcazioni e fuggire verso sud lungo il possente Nilo, trascinandoci attraverso le cateratte e fino al deserto, dove eravamo rimasti per più di dieci anni, bramando la nostra terra natale. ====''Il nuovo regno''==== Sotto lo sguardo attento degli dei, i due ragazzi si inerpicarono fino alla cima dell'altura, dove il passaggio brullo era reso argenteo dal chiarore lunare e intagliato dall'ombra. La brezza fresca proveniente da est trasportava gli aromi terrosi della lussureggiante vegetazione intorno al Nilo.<br> Erano amici sin dall'infanzia. Hui, il più coraggioso dei due, portava solo un aderente gonnellino di lino annodato all'altezza della vita, che lasciava visibili membra forti e robuste. A Lahun, la città natale da cui si erano allontanati furtivamente al tramonto, molti lo consideravano ancora un bambino, forse per via dei lineamenti adolescenziali e dell'aria innocente: guance un pizzico troppo paffute, nessuna ruga scavata dalle preoccupazioni ai lati della bocca o sulla fronte. Un bambino! Aveva diciassette anni! Arricciò il naso. Ben presto avrebbe dimostrato a quei detrattori che si sbagliavano.<br> Lo vedi? chiese con voce tremula Kyky, che si era guadagnato il soprannome di ''Scimmietta'' grazie alla braccia magre che sembravano arrivargli quasi alle ginocchia e al viso minuto dai grandi occhi scuri.<br> Hui si premette un dito sulle labbra e, accovacciandosi, allungò il collo per fissare le stelle che riempivano il cielo. Sì, gli dei osservavano sempre tutto, qualsiasi sciocco lo sapeva. Tremò sotto il peso di quegli occhi scintillanti. Lo aspettava un destino grandioso, se le potenze superiori erano d'accordo, e quella notte avrebbe fatto il primo passo sulla strada verso la gloria. ===''L'ombra del sole''=== «Che idea balorda!» berciò Wally Hendry. Poi ruttò e, prima di continuare il discorso, raccolse il saporino con la lingua. «Non mi va. Sento puzza di cadavere.» Era sdraiato su uno dei letti, col bicchiere in equilibrio sul petto nudo che sudava abbondantemente nell'afa del Congo.<br> «Il guaio è che ci tocca andarci lo stesso», disse Bruce Curry senza alzare lo sguardo dal necessario per radersi che stava tirando fuori dallo zaino. ===''Ci rivedremo all'inferno''=== Flynn Patrick O'Flynn cacciava elefanti di frodo. Lo faceva di professione e ammetteva modestamente di essere il migliore sulla costa orientale dell'Africa.<br> Rachid El Keb esportava pietre preziose, donne per gli harem e per i magnati arabi e indiani, e avorio di contrabbando. Ma lo ammetteva solo con i clienti fidati; per tutti gli altri era un armatore ricco e rispettabile. ===''Cacciatori di diamanti''=== A Nairobi arrivarono con tre ore di ritardo e quando alla fine il Boeing del volo intercontinentale toccò terra a Londra, nonostante quattro doppi whisky Johnny Lance aveva dormito a spizzichi e male.<br> Si sentiva come se gli avessero gettato una manciata di terra negli occhi.<br> Alla fine, dopo il debilitante controllo dei passaporti, emerse nella sala arrivi dell'aeroporto internazionale di Heathrow di pessimo umore. ===''Una vena d'odio''=== Tutto cominciò quando il mondo si stava formando, prima della comparsa dell'uomo, prima ancora che la vita stessa si fosse evoluta su questo pianeta.<br> La crosta terrestre era ancora molle e sottile, deformata e lacerata dalle enormi pressioni interne.<br> Lo scudo compatto che oggi forma il continente africano, stabile e definitivamente assestato, era una serie di alte montagne, un susseguirsi di catene montuose portate in superficie e poi demolite dai movimenti del magma alle grandi profondità. L'uomo non ha mai visto montagne simili; erano così imponenti da ridicolizzare l'Himalaya, montagne di roccia fumante dai crepacci e dalle ferite aperte da cui colava il magma allo stato fuso. ===''L'uccello del sole''=== L'immagine attraversò come una lama il buio della sala di proiezione e si delineò silenziosa sullo schermo... e io non la riconobbi. Attendevo da quindici anni una fotografia del genere e, ora che l'avevo sotto gli occhi, non sapevo trarne alcun significato. Mi aspettavo qualche piccolo oggetto, un teschio, forse... non certo quello schema grigio e surreale. ===''Un'aquila nel cielo''=== Le montagne dell'Hottentots Holland erano coperte di neve e ne veniva un vento simile al lamento di un animale sperduto. L'istruttore era in piedi sulla soglia del suo minuscolo ufficio, ingobbito nel giaccone chiuso con la lampo, le mani profondamente conficcate nelle tasche bordate di lana.<br> Osservando la Cadillac nera con autista che avanzava tra i cavernosi hangar rivestiti di lamiera, atteggiò il volto a una smorfia acida. Per gli orpelli della ricchezza, Barney Venter provava un'invidia da torcere le budella. ===''Sulla rotta degli squali''=== Era una di quelle stagioni in cui il pesce arriva tardi. Tenevo barca ed equipaggio sotto pressione, spingendomi ogni giorno sempre più a nord e rientrando in porto ogni volta a tarda sera, ma era già il sei novembre quando catturammo il primo di quei grossi bestioni che discendono le acque rossastre della corrente del Mozambico.<br> A quel punto ero ridotto alla disperazione. Avevo a bordo un agente pubblicitario di New York di nome Chuck McGeorge, uno dei clienti fissi che compivano il pellegrinaggio annuale di novemilasettecento chilometri fino all'isola di Saint Mary per la pesca del marlin. Era un ometto basso e segaligno, calvo come un uovo di struzzo, con le tempie brizzolate e un muso da scimmia scuro e avvizzito, ma aveva le gambe robuste, necessarie per issare i grossi pesci. ===''Dove finisce l'arcobaleno''=== Per Jake Barton le macchine erano femmine, con tutto il fascino, le astuzie e la puttaneria femminili. Così appena le vide, allineate dietro lo scuro fogliame delle piante di mango, esse divennero subito per lui le signore di ferro. Ce n'erano cinque, e spiccavano un po' discosto dalle pile di altro materiale che il Governo di Sua Maestà metteva in vendita. ===''Come il mare''=== Nicholas Berg scese dal tassì sul molo illuminato dai riflettori e sostò a guardare il Warlock. Sollevato dalla marea, galleggiava alto presso la banchina, cosicché le gru che gli torreggiavano accanto non riuscivano a farlo apparire piccolo.<br> Sebbene fosse stanco, confuso e indolenzito, Nicholas sentì rinascere un senso d'orgoglio e di soddisfazione. Il Warlock sembrava una nave da guerra, agile e spavalda, con l'alta prua svasata e la linea snella che le permettevano di affrontare qualsiasi mare. ===''L'orma del Califfo''=== C'erano solo quindici passeggeri aggiunti per il volo della British Airways all'aeroporto di Victoria dell'isola di Mahé, nella repubblica oceanica delle Seychelles.<br> Due coppie formavano un gruppo compatto mentre aspettavano il loro turno per sbrigare le formalità d'imbarco. Erano tutti giovani, tutti molto abbronzati, e sembravano tuttora spensierati e rilassati dalla loro vacanza in quell'isola di paradiso. Tra loro, però, una ragazza era talmente splendida da far sembrare insignificanti gli altri giovani con la sua sola presenza. ===''Il canto dell'elefante''=== Era una costruzione di blocchi d'arenaria, priva di finestre e con il tetto di paglia, che Daniel Armstrong aveva costruito con le sue mani quasi dieci anni prima, quando era un ranger di grado inferiore nell'amministrazione dei parchi nazionali. In seguito l'edificio era stato trasformato in un autentico deposito di tesori.<br> Johnny Nzou infilò la chiave nel grosso lucchetto e spalancò i due battenti di tek tagliati a mano. Johnny era il capo ranger del parco nazionale di Chiwewe. In passato era stato cercatore di tracce e portatore di fucili alle dipendenze di Daniel: a quel tempo era un giovane, intelligente matabele al quale Daniel aveva insegnato a leggere, a scrivere e a parlare correntemente l'inglese alla luce di mille fuochi da bivacco. ==Citazioni su Wilbur Smith== *Uno [[scrittori|scrittore]] che si chiama Smith non diventerà mai famoso. (Un editore; citato in [[Enzo Biagi]], ''Giro del mondo'', Rizzoli) ==Bibliografia== *Wilbur Smith, ''Una vena d'odio'', traduzione di Piero Anselmi, Mondadori, 1982. *Wilbur Smith, ''Dove finisce l'arcobaleno'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1984. *Wilbur Smith, ''La spiaggia infuocata'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1986. ISBN 8878193852 *Wilbur Smith, ''Il potere della spada'', traduzione di Carlo Brera, TEA-Longanesi, 1987. ISBN 8878196010 *Wilbur Smith, ''I fuochi dell'ira'', traduzione di Carlo Brera, TEA, 1988. ISBN 8878191396 *Wilbur Smith, ''La notte del leopardo'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1988. ISBN 8878190313 *Wilbur Smith, ''L'ultima preda'', traduzione di Carlo Brera, TEA, 1989. ISBN 978-88-7819-295-3 *Wilbur Smith, ''La volpe dorata'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1990. ISBN 8878194352 *Wilbur Smith, ''L'orma del Califfo'', traduzione di Marisa Castino, Longanesi, 1990. ISBN 8878191701 *Wilbur Smith, ''La voce del tuono'', traduzione di Paola Campioli, TEA, 1990. *Wilbur Smith, ''L'ombra del sole'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1991. ISBN 8878192538 *Wilbur Smith, ''Il canto dell'elefante'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1991. ISBN 8878195235 *Wilbur Smith, ''Il destino del leone'', traduzione di Marco Biondi, TEA-Longanesi, 1992. ISBN 8878192422 *Wilbur Smith, ''Un'aquila nel cielo'', traduzione di Giacomo Erba, Longanesi, 1993. ISBN 8878193712 *Wilbur Smith, ''Gli angeli piangono'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1994. ISBN 8878196649 *Wilbur Smith, ''Cacciatori di diamanti'', traduzione di Attilio Veraldi, Longanesi, 1995. ISBN 88-7819-753-X *Wilbur Smith, ''Come il mare'', traduzione di Jimmy Boraschi, Longanesi, 1995. ISBN 8878193836 *Wilbur Smith, ''Il settimo papiro'', traduzione di Roberta Rambelli, TEA, 1995. ISBN 8878186775 *Wilbur Smith, ''Quando vola il falco'', traduzione di Marco Biondi, Longanesi, 1995. ISBN 8878197521 *Wilbur Smith, ''Gli eredi dell'Eden'', traduzione di Maria Giulia Castagnone, Longanesi, 1997. ISBN 8878193844 *Wilbur Smith, ''Sulla rotta degli squali'', traduzione di Lidia Perria, Longanesi, 1997. ISBN 8878182753 *Wilbur Smith, ''Uccelli da preda'', traduzione di L Perria, Longanesi, 1997. ISBN 8878185817 *Wilbur Smith, ''Ci rivedremo all'inferno'', traduzione di Tullia Roghi, TEA, 2000. ISBN 8878183660 *Wilbur Smith, ''Figli del Nilo'', traduzione di Lidia Perria, Longanesi, 2001. ISBN 8830416614 *Wilbur Smith, ''Monsone'', traduzione di Lidia Perria, TEA, 2001. ISBN 8878188905 *Wilbur Smith, ''Orizzonte'', traduzione di Lidia Perria, TEA, 2003. ISBN 8830419508 *Wilbur Smith, ''Il trionfo del sole'', traduzione di Studio Oltremare, Longanesi, 2006. ISBN 8850212437 *Wilbur Smith, ''Alle fonti del Nilo'', traduzione di Giampiero Hirzer, TEA, 2007. ISBN 9788830420960 *Wilbur Smith, ''Il dio del fiume'', traduzione di Roberta Rambelli, TEA, 2008. ISBN 9788878188754 *Wilbur Smith, ''Il destino del cacciatore'', traduzione di Giampiero Hirzer, Longanesi, 2009. ISBN 97888304250 *Wilbur Smith, ''Stirpe di uomini'', traduzione di Attilio Veraldi, TEA, 2009. ISBN 9788850218769 *Wilbur Smith, ''La legge del deserto'', traduzione di Giampiero Hirzer, TEA, 2013. *Wilbur Smith, Giles Kristian, ''Il leone d'oro'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2015, ISBN 9788830438750 *Wilbur Smith, ''L'ultimo faraone'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2017. ISBN 978-88-304-4823-0 *Wilbur Smith, ''Il richiamo del corvo'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2020. ISBN 978-8869058127 *Wilbur Smith, ''Il nuovo regno'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2021. ISBN 978-8869059629 == Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Wilbur_Smith}} ===Opere=== {{Pedia|Alle fonti del Nilo}} {{Pedia|Cacciatori di diamanti}} {{Pedia|Ci rivedremo all'inferno}} {{Pedia|Come il mare}} {{Pedia|Figli del Nilo}} {{Pedia|Gli angeli piangono}} {{Pedia|Gli eredi dell'Eden}} {{Pedia|I fuochi dell'ira}} {{Pedia|Il canto dell'elefante}} {{Pedia|Il destino del cacciatore}} {{Pedia|Il destino del leone}} {{Pedia|Il dio del fiume}} {{Pedia|Il potere della spada}} {{Pedia|Il settimo papiro}} {{Pedia|Il trionfo del sole}} {{Pedia|L'ombra del sole}} {{Pedia|L'orma del Califfo}} {{Pedia|L'uccello del sole}} {{Pedia|L'ultima preda}} {{Pedia|L'ultimo faraone}} {{Pedia|La notte del leopardo}} {{Pedia|La spiaggia infuocata}} {{Pedia|La voce del tuono}} {{Pedia|La volpe dorata}} {{Pedia|Monsone (romanzo)|''Monsone''}} {{Pedia|Orizzonte (romanzo)|''Orizzonte''}} {{Pedia|Quando vola il falco}} {{Pedia|Stirpe di uomini}} {{Pedia|Sulla rotta degli squali}} {{Pedia|Uccelli da preda}} {{Pedia|Un'aquila nel cielo}} {{Pedia|Una vena d'odio}} [[Categoria:Scrittori|Smith, Wilbur]] homm4oo0k7ehqvmxcbbmrdaokkui04u Casa 0 6633 1221848 1208683 2022-08-10T01:18:41Z Sun-crops 10277 /* Proverbi */ +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:RybnoeDistrict 06-13 Konstantinovo village 05.jpg|thumb|upright=1.3|Case di legno in Russia]] Citazioni sulla '''casa'''. ==Citazioni== *Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po' della felicità che recate. (''[[Dracula di Bram Stoker]]'') *Casa è un luogo santo – né dubbio né sospetto può varcare il suo sacro ingresso. ([[Emily Dickinson]]) *Casa fatta di nuovo e vigna posta, non può l'uom sapere quanto gli costa. ([[Cristoforo Poggiali]]) *Casa non è il posto, sono le persone. (''[[NCIS: New Orleans]]'') *Casa (''s.f.''). 1. Costruzione cava eretta per essere abitata da uomini, topi, scarafaggi, mosche, zanzare, pulci, bacilli e microbi. ([[Ambrose Bierce]]) *''Case, o case germogliate | come un pugno di sementi | sulle croste smisurate | di tutti i continenti! || Case a branco della pianura, | case sparse sulle colline, | case nude di pietra pura, | case candide di calcine. || Lividore di mattoni, | case azzurre case bionde, | coronate di bei balconi | rabbelliti di fiori e fronde; | case e case. Muri alti, | muri bassi, palizzate, | porte chiuse e spalancate | sulla polvere e sugli asfalti. || Tetti grigi inghirlandati | dai camini arsi dal vento | finestrelle in smarrimento | come gli occhi dei bimbi malati. || Tutto il mondo è pieno di case. | Ogni casa è tutta piena | d'allegria d'ansia di pena. | Case, case, case. O case!'' ([[Marco Pola]]) *Ci vuole una vita intera per fare di un'abitazione una casa. (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione)|Ai confini della realtà]]'') *Dio concesse la terra agli uomini perché vi andassero errando con le loro tende e i loro animali, non perché vi costruissero case e ci abitassero mettendo radici. Un'abitazione che non sia provvisoria è subito invasa dal superfluo e noi ne diventiamo prigionieri. Un'infinità di cose ci ingombra ed eccoci trasformati senza volerlo nei custodi di un deposito. Un magazzino che ci toglie libertà di movimento e ci prosciuga l'anima. Servi delle nostre proprietà. ([[Paolo Ruffilli]]) *È così stupendamente [[Borghesia|borghese]] l'[[amore]] per la donna massaia e riposante, per la [[donna]] che rattoppa le calze e attende tranquilla, a casa, il suo unico amore. ([[Mario Mariani]]) *Ho abolito la distinzione tra pavimento, pareti e soffitto. La casa non è una macchina, ma un organismo vivente, epidermide del corpo umano. ([[Frederick John Kiesler]]) *Il posto dove si va ad abitare non è così importante... Io stesso ho vagabondato costantemente da un posto all'altro, straniero ovunque... L'ideale di un uomo come me è sentirsi a casa in qualunque posto. ([[Albert Einstein]]) *''Io volevo far piangere la gente | e davanti a dei mattoni nessuno si commuove | perché le case in fondo sono solo scatole | dove la gente si rifugia quando fuori piove.'' ([[Pinguini Tattici Nucleari]]) *L'unico scopo reale di una casa è quello di essere la casa di una bambola. Non si ricorda, quando lei era un bambino, di come quelle piccole finestre fossero veramente finestre, mentre le finestre grandi non lo erano? Un bambino ha la casa di una bambola, e grida di gioia quando vede aprirsi la porticina verso l'interno. Un banchiere ha invece una vera casa, ma quanti banchieri non riescono ad emettere nemmeno un debole grido quando le loro vere porte anteriori si aprono verso l'interno! ([[Gilbert Keith Chesterton]]) *L'uomo ama tutto ciò che serve alla sua comodità e odia tutto ciò che lo infastidisce e vuole strapparlo dalla posizione sicura che ha raggiunto. È per questo che ama la casa e odia l'arte. ([[Adolf Loos]]) *''La casa è come un punto di memoria, | le tue radici danno la saggezza | e proprio questa è forse la risposta | e provi un grande senso di dolcezza.'' ([[Francesco Guccini]]) *La Casa è l'enigma del saggio – il bottino della colomba. ([[Emily Dickinson]]) *La casa è una necessità per l'individuo e la sua famiglia. Pertanto deve essere di proprietà di chi la abita. Non vi è libertà alcuna per l'uomo che vive in una casa appartenente ad un altro sia che paghi o no il canone. ([[Mu'ammar Gheddafi]]) *La casa non è un luogo, è la gente con cui stai. (''[[Assassin's Creed: Odyssey]]'') *''La casa sul confine dei ricordi, | la stessa sempre, come tu la sai | e tu ricerchi là le tue radici | se vuoi capire l'anima che hai.'' ([[Francesco Guccini]]) *La mia casa è il mio castello. ([[modi di dire ungheresi|modo di dire ungherese]]) *La strada per arrivare a casa non finisce mai. ([[Marcello Marchesi]]) *Nessun posto è bello come casa mia. (''[[Il mago di Oz]]'') *Non c'è mica bisogno di scappare di casa. Basta rimanere in casa quando gli altri escono. (''[[Prima della rivoluzione]]'') *Non desiderare la casa del tuo prossimo. (''[[Libro dell'Esodo]]'') *Non è necessario che tu esca di casa. Rimani al tuo tavolo e ascolta. Non ascoltare neppure, aspetta soltanto. Non aspettare neppure, resta in perfetto silenzio e solitudine. Il mondo ti si offrirà per essere smascherato, non ne può fare a meno, estasiato si torcerà davanti a te. ([[Franz Kafka]]) *Nostra non è la casa che ci facciamo, ma la casa che ci viene tramandata dai nostri padri, quella che riceviamo apparentemente gratis, in realtà attraverso il lavoro, onesto o disonesto, delle generazioni. ([[Salvatore Satta]]) *Nulla è più triste che il trovarsi in una casa dove le persone e le cose che dovrebbero essere le più [[Intimità|intime]] ci sono quasi sconosciute. ([[Carlo Maria Franzero]]) *Ogni casa ha il suo odore inconfondibile. Qualcosa che ti eccita e ti spaventa. Come quando torni a casa dalle vacanze e rimani sul ballatoio, con la porta aperta e le valigie a terra. Indeciso se profanare quella strana penombra. ([[Alfredo Accatino]]) *''Poco ne so, delle case: di qualcosa | come loro allegria loro dolore, | talvolta, se mi fermo, mi ricordo.'' | [...] | ''Sai come sono, le case: se le denudi, | subito s'irrigidiscono.'' ([[Giorgos Seferis]]) *Quanti uomini che credono di aver trovato una casa scoprono invece di avere aperto una taverna per i propri amici. ([[Norman Douglas]]) *Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace; il rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia. ([[John Ruskin]]) *''Se il Signore non costruisce la casa, | invano vi faticano i costruttori.'' (''[[Salmi]]'') *Sembriamo tutte uguali, ma se vi fermaste vi accorgereste che ci sono delle differenze tra una casa e l'altra. Dovreste entrare e passarci un po' di tempo, vedere quello che hanno visto gli specchi, sapere quello che sanno gli orologi, sentire quello che le pareti hanno sentito. Vi accorgereste che non siamo solo pietra e legno. Alcune cose qui sono le solite, comuni a tutte le case: un campanello che squilla nell'ingresso, rumore di passi su e giù per le scale, un pianoforte che suona, finestre che si aprono e si chiudono, un rubinetto che fa scorrere l'acqua, una luce che si accende in una stanza di notte e poi improvvisamente si spegne. Ma queste sono cose marginali. L'anima di una casa è chi ci vive. (''[[Fuga nel tempo]]'') *Triste è giungere alla casa paterna quando la folgore s'è abbattuta sulla quercia maggiore. ([[Carlo Maria Franzero]]) *Una casa è una macchina per abitare. ([[Le Corbusier]]) *''Voglio andare a casa, | la casa dov'è? | La casa dove posso stare in pace. | Io voglio andare a casa, | la casa dov'è? | La casa dove posso stare | in pace con te.'' ([[Jovanotti]]) *Vorrei avere nella mia casa: una donna ragionevole, un gatto che passi tra i libri, degli amici in ogni stagione senza i quali non posso vivere. ([[Guillaume Apollinaire]]) ===[[Charles Dickens]]=== *Dall'amore della casa, origina l'amor della patria. *Meglio, mille volte meglio non avere neppure un tetto sulla testa che una casa nella quale si ha il timore di tornare! *Quando parlo di casa, parlo del luogo dove, in mancanza d'altro, sono raccolte le persone alle quali voglio bene; e se quel luogo fosse una tenda di zingaro o una soffitta, continuerei a chiamarla con lo stesso nome. *Tristissima cosa è vergognarsi della propria casa. ==Proverbi== *Ognunu p'a sò casuzza. ([[proverbi aliminusani|proverbio aliminusano]]) *Se non è Dio a costruire la casa, a che serve adornare le fondamenta? ([[Proverbi georgiani|georgiano]]) *Una casa che non ospita un [[cane]] o un [[gatto]] è una casa poco onesta. ([[Proverbi portoghesi|Portoghese]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *Abbia pur figli, abbia bicchieri assai, non ne avrà troppi la tua casa mai. *Buono è l'amico, buono il parente, ma triste la casa dove non si trova niente. *Camera adorna, donna savia. *Casa compita avrem nell'altra vita. *Casa forte ha quattro colonne: padre valente, madre prudente, figlio obbediente, fratello compiacente. *Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia. *Casa senza amministrazione, nave senza timone. *Casa senza inquilini, nido di topi. *Chi ha la sua casa, poco gli manca. *Chi imbianca la casa, vuole affittarla. *Chi non ha casa non ha contrada. *Chi non ha casa non può farsi la cuccia. *Chi vuole casa netta, gente d'altri non ci metta. *Ciascuno a casa sua, muove la coda e il sedere, in casa degli altri soltanto la coda. *Dalla casa si riconosce il padrone. *È buona cosa la messa udire, ma è meglio la casa custodire. *Giusto è la Patria amar, amano anch'esse le spelonche natie le fiere stesse. *Il pane fatto in casa è sempre il più saporito. *In casa propria si fa come si vuole; in casa altrui, come si può. *La bella gabbia non nutre l'uccello, sotto i suoi tetti è il viver più bello. *La casa e la moglie si godono più di ogni altra cosa. *La casa è sempre casa per umile che sia. *La casa va sempre male quando la donna porta i calzoni e l'uomo il grembiule. *Lontan da casa sua, vicino a qualche disgrazia. *Magari male, ma a casa sua. *Nella casa dove c'è un buon [[medico|dottore]] o un ricco [[prete]], non si sente né [[fame]] né sete. *Nessuno può indovinare quanto costi impiantare una casa o una vigna. *Niente è più bello di casa nostra. *Non vi è pace in quella casa dove la gallina canta e il gallo tace. *Per Pasqua e per Natale, nessuno lascia il suo casale. *Più vale il fumo di casa mia, che l'arrosto dell'altrui. *Quando la casa brucia, tutti si scaldano. *Quando uno è stato a casa del diavolo, sa ciò che vi avviene. *Una buona [[donna]] in casa è la miglior cassa di [[risparmio]]. *Una casa senza donna è come una lanterna senza lume. ====[[Proverbi napoletani|Napoletani]]==== *A casa cu' doj porte 'o diavolo s'a porta. *Ognuno è ricco e guappo a casa soja. *Se s'abbruscia la casa de lo vecino, curre co l'acqua a la casa toja. ====[[Proverbi toscani|Toscani]]==== *A ogni [[uccello]] suo nido è bello. *Amico vecchio e casa nuova. *Beata quella casa che un battitor sol ha. *Casa che ha buon vicino, val più qualche fiorino. *Casa di terra, caval d'erba, amico di bocca, non vagliono il piede d'una mosca. *Casa fatta e terra sfatta. *Casa fatta e vigna posta, mai si paga quanto costa. *Casa fatta e vigna posta, non si sa quel che la costa. *Casa fatta, possession disfatta. *Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia. *Casa mia, donna mia, pane e aglio, vita mia. *Casa mia, mamma mia. *Casa nuova, chi non ve ne porta non ve ne trova. *Casa per suo abitare, vigna per suo logorare, terren quanto si può guardare. *Casa sua, vita sua. *Chi non cura sua magione, non è uomo di ragione. *Chi non ha casa, l'accatta. *Chi vuol la casa monda, non tenga mai colomba. *È meglio essere il primo a casa sua che il secondo a casa d'altri. *In casa de' ladri non ci ruba. *In casa de' sonatori non si balla. *In casa sua ciascuno è re. *La bella gabbia non nutre l'uccello. *La casa e la moglie si godono più d'ogni altra cosa. *La porta di dietro è quella che ruba la casa. *Le case grandi dal mezzo in su non s'abitano. *Ogni formica ama il suo buco. *Ogni tristo cane abbaia da casa sua. *Ogni uccello canta meglio nel suo nido che in quello degli altri. *Ogni uccello fa festa al suo nido. *Ogni [[volpe]] ama la sua tana. *Ognuno è padrone in casa sua. *Più ne sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa d'altri. *Se vuoi guardar la casa, fai un uscio solo. *Va' in piazza, vedi e odi; torna a casa, bevi e godi. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}} [[Categoria:Tipi di abitazione]] skiw82gvl9inymkqpq5jq0xg65dhdqv Matilde Serao 0 7582 1221838 1221567 2022-08-10T00:29:12Z Sun-crops 10277 /* Leggende napoletane */ fix wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:Matilde Serao.jpg|thumb|Matilde Serao]] '''Matilde Serao''' (1856 – 1927), scrittrice e giornalista italiana. ==Citazioni di Matilde Serao== *Attraverso tutta la {{sic|rettorica}} delle sue idee e delle sue narrazioni, attraverso quel concetto ristretto del bene e del male, fiorisce una certa verità popolare, che sarà poi il punto di partenza onde i sociologi e gli artisti trarranno il grande materiale del romanzo napoletano. Piccola verità popolare, invero, e che consisteva soltanto nel chiamare coi loro veri nomi i tetri frequentatori delle bettole, col loro nome esatto e colla loro topografia i vicoli sordidi e lugubri, dove si annida in Napoli l'onta, la corruzione, la morte: piccola verità affogata nella frondosità fastidiosa del romanziere, che ha cominciato a vedere, ma che non ha forza, coraggio, tempo di veder molto, di veder tutto: piccola verità, dirò così esteriore, che la falsità bonaria del resto annega, ma che è verità, ma che è uno spiraglio di luce attraverso la tenebra, ma che è la fioca lampada nella notte profonda, che altri vedrà e che li condurrà alla loro strada, a tutta quanta la verità com'è, nuda, schietta, tutta piena di strazio, ma non senza conforto. (da un articolo necrologico del 1891.<ref>Citato in [[Benedetto Croce]], ''La letteratura della nuova Italia, Saggi critici'', vol. IV, Giuseppe Laterza & Figli, Bari, 1922<sup>2</sup> riveduta, p. 316.</</ref>) *Dal primo giorno che ho scritto, io non ho mai voluto e saputo essere altro che una fedele e umile cronista della mia memoria. Mi sono affidata all'istinto e non credo che mi abbia ingannato.<ref>Citato in [[Giovanni Artieri]], ''Napoli, punto e basta?, {{small|Divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non}}'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980, p. 124.</ref> *Fresca profonda verde foresta. La luce vi è mite, delicatissima, il cielo pare infinitamente lontano; è deliziosa la freschezza dell'aria; in fondo al burrone canta il torrente; sotto le felci canta il ruscello ... Si ascende sempre, fra il silenzio, fra la boscaglia fitta, per un'ampia via ... Tacciono le voci umane ... Non v'è che questa foresta, immensa, sconfinata: solo quest'alta vegetazione esiste. Siamo lontani per centinaia di miglia dall'abitato: forse il mondo è morto dietro di noi. Ma ad un tratto, tra la taciturnà serena di questa boscaglia, un che di bianco traspare tra le altezze dei faggi. Questa è Ferdinandea. (dal ''Corriere di Roma'' del 19 settembre 1886) *Giammai principe sopportò le avversità della fortuna con la fermezza silenziosa e la dignità di [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco secondo]]. Colui che era stato o era parso debole sul trono, travolto dal destino, dalla ineluttabile fatalità , colui che era stato schernito come un incosciente, mentre egli subiva una catastrofe creata da mille cause incoscienti, questo povero re, questo povero giovane che non era stato felice un anno, ha lasciato che tutti i dolori umani penetrassero in lui, senza respingerli, senza lamentarsi; ed ha preso la via dell'esilio e vi è restato trentaquattro anni, senza che mai nulla si potesse dire contro di lui. Detronizzato, impoverito, restato senza patria, egli ha piegato la sua testa sotto la bufera e la sua rassegnazione ha assunto un carattere di muto eroismo. Galantuomo come uomo e gentiluomo come principe, ecco il ritratto di Don Francesco di Borbone.<ref>Da ''Il re di Napoli'', in ''Il Mattino'' del 29 dicembre 1894; citato in Gigi di Fiore, ''L'ultimo re di Napoli. {{small|L’esilio di Francesco II di Borbone nell’Italia dei Savoia}}'', UTET, 2018, [https://books.google.it/books?id=GkttDwAAQBAJ&lpg=PT287&dq=it&pg=PT287#v=onepage&q&f=false p. 287]. ISBN 978-88-511-6521-5</ref> *I gusti sono differenti. Vi è chi, leggendo il giornale, si diletta nei brillanti paradossi dell'articolo di fondo, seguendone mentalmente le evoluzioni: molti frequentano l'appendice, pianterreno lugubre e sanguinoso, dove si commettono, sera per sera, i più atroci delitti: alcuni scelgono la cronaca ''interna'' dove leggono importantissimi fatti avvenuti nell'Uraguay, a [[Capracotta]] o a Roccacannuccia; altri prediligono i telegrammi particolari, tanto particolari che talvolta i fili del telegrafo non ne hanno saputo nulla: non mancano, infine, gli amatori della quarta pagina. (da ''Estratto dello stato civile'', in ''Dal vero'') *{{NDR|Scrivendo a un amico poco dopo il suo arrivo a Roma}} Io sto bene come salute fisica, come salute morale sono in un periodo di produzione febbrile da far paura: scrivo dappertutto e di tutto con audacia unica, conquisto il mio posto a forza di urti, di gomitate, col fitto e ardente desiderio di arrivare, senza avere nessuno che mi aiuti o quasi nessuno. Ma tu sai che io non do ascolto alle debolezze del mio sesso e tiro avanti per la vita come se fossi un giovanotto».<ref>Citata in [[Elisabetta Rasy]], ''Matilde Serao'', in AA.VV., ''Italiane. {{small|Dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale}}'', vol. I, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, Roma, 2004, pp. 169-170.</ref> *Ma il ponente, si sa, serve a cullare col suo rombo il paesaggio napoletano che dorme, è la canzone che concilia il sonno delle persone, delle case e degli alberi.<ref>Da ''All'erta, sentinella!'', Galli, Milano, 1896, p. 2.</ref> *{{NDR|Rispondendo ai colleghi del ''Corriere di Napoli'' che, stupiti dalla sua decisione, le chiedevano i motivi del suo trasferimento a Roma}} Nient'altro che scrivere. Questo è il mio mestiere. Questo è il mio destino. Scrivere fino alla morte.<ref>Citata in [[Elisabetta Rasy]], ''Matilde Serao'', in AA.VV., ''Italiane. {{small|Dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale}}'', vol. I, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, Roma, 2004, p. 170.</ref> *Poche province meridionali e sopra tutto poche città hanno monumenti così importanti e così degni di studio come [[Benevento]]. Capitale di un forte ducato, sede di principi valorosi, conserva ancora oggi nei suoi monumenti le tracce dell'antica grandezza.<ref name="Napoli, N 1889, p. 492">da ''Corriere di Napoli'', N.° 226, anno XVIII; citato in Almerico Meomartini, ''I monumenti e le opere d'arte di Benevento'', 1889, p. 492.</ref> *Qui e la spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non è dunque questo Ferdinandea? No, questo è [[Pazzano]]: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell'aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere. (agosto 1883) {{da controllare|citazione necessaria|Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.}} *Romba, romba il [[Vesuvio]], proprio su noi, proprio su tutti noi: alto è l'incendio del cratere, oramai, nella sera che discende; si erge, spaventosa, innanzi a noi, la duplice massa bruna e mostruosa delle due lave immote: ardono, esse, profondamente, le lave; e, intanto, una pazzia è nelle persone, popolani, contadini, signori, indigeni, napoletani, stranieri, come una tragica gazzarra è intorno a quel paesaggio di tragedia, fra il pericolo appena scongiurato di questa notte, e il pericolo imminente di domani! (da ''Il giorno'', 1906; ora in ''Sterminator Vesevo. Diario dell'eruzione aprile 1906'', 1910) *Sotto il vivo raggio del sole, il glauco [[mare]] freme di gioia; è fresco, è profumato. Le sue voci seduttrici sono irresistibili, e bisogna evitare di guardare per non gettarvisi dentro, anelanti del suo abbraccio. Le serate sono splendide, la [[Villa comunale di Napoli|Villa]] è gaia, le fanciulle sotto gli alberi somigliano molto alla Galatea di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], sono più... o forse meno vestite, ecco tutte, ecco tutto. Ci è da divertirsi, ci è da respirare a pieni polmoni l'aria leggiera, ci è da sorridere, financo, financo... ci è da innamorarsi. Non per te, lo so, e già mi pento di questa insinuazione contro la fedeltà di un uomo che emulerà Filemone e Bauci. (da una lettera a Gaetano Bonavenia da Napoli del 23 giugno 1878<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', pp. 135-136.</ref>) *{{NDR|Su [[Benevento]]}} Una delle più antiche e delle più gloriose città del Mezzogiorno<ref name="Napoli, N 1889, p. 492"/>. ==''Il ventre di Napoli''== ===[[Incipit]]=== Efficace la frase, Voi non lo conoscevate, onorevole [[Agostino Depretis|Depretis]], il ventre di [[Napoli]]. Avevate torto, perché voi siete il Governo e il Governo deve saper tutto. Non sono fatte pel Governo, certamente, le descrizioncelle colorite di cronisti con intenzioni letterarie, che parlano della via Caracciolo, del mare glauco, del cielo di cobalto, delle signore incantevoli e dei vapori violetti del tramonto: tutta questa rettorichetta a base di golfo e di colline fiorite, di cui noi abbiamo già fatto e oggi continuiamo a fare ammenda onorevole, inginocchiati umilmente innanzi alla patria che soffre; tutta questa minuta e facile letteratura frammentaria, serve per quella parte di pubblico che non vuole essere seccata per racconti di miserie. Ma il governo doveva sapere l'''altra parte''; il governo a cui arriva la statistica della mortalità e quella dei delitti; il governo a cui arrivano i rapporti dei prefetti, dei questori, degli ispettori di polizia, dei delegati; il governo a cui arrivano i rapporti dei direttori delle carceri; il governo che sa tutto: quanta carne si consuma in un giorno e quanto vino si beve in un anno, in un paese; quante femmine disgraziate, diciamo così, vi esistano, e quanti ammoniti siano i loro amanti di cuore, quanti mendichi non possano entrare nelle opere pie e quanti vagabondi dormano in istrada, la notte; quanti nullatenenti e quanti commercianti vi sieno; quanto renda il dazio consumo, quanto la fondiaria, per quanto s'impegni al Monte di Pietà e ''quanto renda il lotto''. Quest'altra parte, questo ventre di Napoli, se non lo conosce il Governo, chi lo deve conoscere? E se non servono a dirvi tutto, a che sono buoni tutti questi impiegati alti e bassi, a che questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto? E, se voi non siete la intelligenza suprema del paese che tutto conosce e a tutto provvede, perché siete ministro? ===Citazioni=== *Napoli è il paese dove meno costa l'opera tipografica; tutti lo sanno: gli operai tipografi sono pagati un terzo meno degli altri paesi. Quelli che guadagnano cinque lire a Milano, quattro a Roma, ne guadagnano due a Napoli, tanto che è in questo benedetto e infelice paese, dove più facilmente nascono e vivono certi giornaletti poverissimi, che altrove non potrebbero pubblicare neppure tre numeri. I sarti, i calzolai, i muratori, i falegnami sono pagati nella medesima misura; una lira, venticinque soldi, al più, trenta soldi al giorno per dodici ore di lavoro, talvolta penosissimo. I tagliatori di guanti guadagnano novanta centesimi al giorno. E notate che la gioventù elegante di Napoli, è la meglio vestita d'Italia: che a Napoli si fanno le più belle scarpe e i più bei mobili economici; notate che Napoli produce i migliori guanti. (pp. 20-21) *Ascoltate un poco, quando una operaia napoletana nomina i suoi figli. Dice: ''le creature'', e lo dice con tanta dolcezza malinconica, con tanta materna pietà, con un [[amor materno|amore]] così doloroso, che vi par di conoscere tutta, acutamente, la intensità della miseria napoletana. (p. 24) *La massima golosità è il ''[[Zuppa di soffritto|soffritto]]'': dei ritagli di carne di maiale cotti con olio, pomidoro, peperone rosso, condensati, che formano una catasta rossa, bellissima all'occhio, da cui si tagliano delle fette: costano cinque soldi. In bocca, sembra dinamite. (p. 29) *Credete che al napoletano basti la [[Madonna]] del Carmine? Io ho contati duecentocinquanta appellativi alla Vergine, e non sono tutti. Quattro o cinque tengono il primato. Quando una napoletana è ammalata o corre un grave pericolo, uno dei suoi, si vota a una di queste Madonne. Dopo scioglie il voto, portandone il vestito, un abito nuovo, benedetto in chiesa, che non si deve smettere, se non quando è logoro. Per l'Addolorata il vestito è nero, coi nastri bianchi; per la Madonna del Carmine, è color pulce coi nastri bianchi; per l'Immacolata Concezione, bianco coi nastri azzurri; per la Madonna della Saletta, bianco coi nastri rosa. Quando non hanno i danari per farsi il vestito, si fanno il grembiule; quando mancano di sciogliere il voto, aspettano delle sventure in casa.<br />E il sacro si mescola al profano. Per aver marito, bisogna fare la novena a san Giovanni, nove sere, a mezzanotte, fuori un balcone, e pregare con certe antifone speciali. (p. 34) *Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di ''delirium tremens''; esso si corrompe e muore pel lotto. Il [[lotto]] è l'acquavite di Napoli. (p. 45) *E, in ultimo, sapete che è accaduto? Che il popolo, non potendo abitare il [[Corso Umberto I|Rettifilo]], di cui le pigioni sono molto care, non avendo le traverse a sua disposizione, non avendo delle ''vere case del popolo'', è stato respinto, respinto, dietro il paravento! Così si è accalcato molto più di prima; così il Censimento potrebbe dirvi che tutta la facciata del Rettifilo, è poco abitata, e tutto ciò che è dietro, disgraziatamente, è abitato più di prima; che dove erano otto persone, ora sono dodici; che lo spazio è diminuito e le persone sono cresciute; che il Rettifilo, infine, ha fatto al popolo napoletano più male che bene! (p. 96) *Quel che si è fatto a Nizza e a Montecarlo, ha formato la fortuna di tutta la Cornice da Mentone a Hyères quel che si è fatto al Cairo, ha formato la fortuna di tutto l'Egitto: sia, sia, questa opera buona, questa opera santa, e in questo paese così bello e così povero, così affascinante e così pieno di miseria, in questo paese così delizioso e dove si muore di fame, in questo paese dall'incanto indicibile, si dia alla industria del forestiero la forma larga, felice, fortunata, che porti, a Napoli, il solo modo di far vivere centinaia di migliaia di persone! (p. 110) *Un cattivo odore di stantio, di cose antiche e consunte, tenute troppo tempo chiuse e tirate fuori, si è diffuso nell'aria che respiriamo, da qualche giorno. Nei primi comizî, nei primi proclami, con una certa finzione di serietà, anche, son venuti fuori dagli armadi sgangherati della rettorica amministrativa: il partito ''clerico-borbonico'', il partito ''clerico-moderato'', il partito ''socialistoide'', il partito ''anarcoide'' e, persino, guarda, guarda, quella consumatissima cosa che è il partito ''liberale''. (1906, p. 138) *Troppo ho sofferto nell'onore e nella prosperità: troppo ho lagrimato di vergogna e di indignazione. Io debbo cominciare per salvarmi, se voglio esser salvata da tutto, da tutti. Nelle mie mani è la mia prima risurrezione: cioè quella della mia esistenza, morale, cioè quella del mio decoro sociale. Farò, io, veder al mondo, all'Europa, all'Italia che di tutti i doni della sorte, io sono degna, che di tutti gli aiuti fraterni, io sono degna, io, Napoli, paese di gente onesta, mandando al Comune solo gli onesti, chiedendo ad essi, che da essi si prosegua e si esalti la mia riabilitazione! (p. 143) ==''La ballerina''== ===[[Incipit]]=== Carmela Minino, in piedi presso il cassettone, macchinalmente, contò ancora una volta il denaro che teneva chiuso nello sdrucito piccolo portafogli: e vi trovò sempre le medesime diciotto lire, tre biglietti da cinque e tre biglietti da una lira che vi erano il giorno prima e la settimana prima. Si cavò di tasca il portamonete che portava addosso, quando usciva e dove riponeva i pochi spiccioli per pagare l'omnibus, per pagare la sedia, alla messa, per bere un bicchier d'acqua: vi pescò sette soldi. E con un atto puerile e triste guardò desolata e ansiosa intorno, quasi che dalle nude pareti della sua stanza, dai poveri mobili strettamente necessarii potesse uscire, fantasticamente, qualche immaginaria somma di denaro che venisse ad aumentare il suo così insufficiente capitaletto. ===Citazioni=== *Sotto il cielo basso e bigio, in quel tetro giorno di novembre, il camposanto di Napoli che occupa una delle sue più belle e più amene colline, quella di Poggioreale, conservava il suo aspetto d'immenso e florido giardino signorile: e i suoi cespuglietti di fìori vivaci che circondano le tombe e le sue siepi di bosso e di mortella che dividono gii ombrosi viali dai campi pieni di lapidi e i boschetti di alberi dove da mattina a sera cinguettano gii uccellini, gli alberi alti che ombreggiano le sue cappellette, le sue chiesette, i suoi più grandi monumenti, gli conservano, in ogni stagione questo grandioso aspetto di parco aristocratico, qua e là interrotto da piccoli editici ora vezzosi, ora pomposi. Non solo nel giorno della commemorazione dei morti, ma sempre vi lavorano giardinieri, sotto la direzione di qualcuno che ama quel camposanto teneramente, e le più belle rose di Napoli vi crescono e i meravigliosi crisantemi, di ogni tinta, ne smaltano persino le aiuole dei poveri e in tutte le stagioni pare che vi sorrida dolcemente la primavera dei morti. Tutto l'anno il [[Cimitero di Poggioreale|camposanto di Poggioreale]] ha un aspetto, nella sua florida solitudine, raccolto, non triste; mentre in quel giorno, coi suoi viali neri di gente, con tutte le porte delle sue cappelle, delle sue chiese, dei suoi grandi monumenti da cui escivan chiarore di {{sic|cerei}}, canti liturgici e odore d'incensi, misto a quello dei fiori freschi, il suo aspetto, sempre, non era triste, ma singolare, ma bizzarro, come di una strana fiera mortuaria, come di una mai vista pompa funebre, in un parco vastissimo, percorso da una folla immensa e svariata. (vol. I, pp. 43-44) *Ella sorrideva dagli occhi e dalle labbra, danzando, mentre il suo corpo pieghevole si arrotondava allo slancio lievissimo: ella danzava, senza che mai quel sorriso, quel lampeggio degli occhi venissero meno, per la fatica: ella danzava, così, come se null'altro ella fosse venuta a fare, sulla terra. E veramente, la sua irresistibile perizia, veramente la delizia di quella danza facevano delirare le platee: e dal loggione dove il popolo si ammassava nelle serate classiche alle poltrone d'orchestra dove si raccoglieva la nobiltà napoletana, il nome di [[Amina Boschetti]] era acclamato come quello di una trionfatrice. La coprivano di fiori, di doni, di gioielli: le offrivano i loro cuori e le loro fortune: ed ella tutto accoglieva, sorvolando su tutto, sapendo che i fiori, i gioielli, i cuori, le fortune, erano fatti per lei, perché i suoi piedini calzati dalle fini scarpette di raso rosa vi facessero in mezzo una gaia danza. (vol. I, pp. 55-57) ==''Leggende napoletane''== *Mancano a noi le nere foreste del Nord, le nere foreste degli abeti, cui l'uragano fa torcere i rami come braccia di colossi disperati; mancano a noi le bianchezze immacolate della neve che dànno la vertigine del candore; mancano le rocce aspre, brulle, dai profili duri ed energici; manca il mare livido e tempestoso. Sui nostri prati molli di rugiada non vengono gli ''elfi'' a danzare la ridda magica; non discendono dalle colline le peccatrici ''walkirie'', innamorate degli uomini; non compaiono al limitare dei boschi le ''roussalke'' bellissime; qui non battono i panni umidi le maledette lavandaie, perfide allettatrici del viandante; il folletto ''kelpis'' non salta in groppa al cavaliere smarrito. (da ''La città dell'amore'', p.&nbsp;3) *Napoli, la città della giovinezza, attendeva Parthenope e Cimone; ricca, ma solitaria, ricca, ma mortale, ricca, ma senza fremiti. Parthenope e Cimone hanno creata Napoli immortale. (da ''La città dell'amore'', p.&nbsp;4) *Se interrogate uno storico, o buoni ed amabili lettori, vi risponderà che la tomba della bella Parthenope è sull’altura di San Giovanni Maggiore, dove allora il mare lambiva il piede della montagnola. Un altro vi dirà che la tomba di Parthenope è sull’altura di Sant’Aniello, verso la campagna, sotto Capodimonte. Ebbene, io vi dico che non è vero. Parthenope non ha tomba, Parthenope non è morta. Ella vive, splendida, giovane e bella, da cinquemila anni. Ella corre ancora sui poggi, ella erra sulla spiaggia, ella si affaccia al vulcano, ella si smarrisce nelle vallate. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori: è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene; è lei che rende irresistibile il profumo dell’arancio; è lei che fa fosforeggiare il mare. Quando nelle giornate d’aprile un’aura calda c’inonda di benessere è il suo alito soave: quando nelle lontananze verdine del bosco di Capodimonte vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante; quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate; è la sua voce che le pronunzia; quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i suoi baci; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere al memore ricordo, è il suo peplo che striscia sull’arena, è il suo piede leggiero che sorvola; quando di lontano, noi stessi ci sentiamo abbruciare alla fiamma di una eruzione spaventosa, è il suo fuoco che ci abbrucia. È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire di amore: è lei la fa contorcere di passione nelle giornate violente dell’agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore. Napoli è la città dell’amore. (da ''La città dell'amore'', p. 5) *Ognuno sa che Iddio, generoso, misericordioso e magnifico Signore, ha guardato sempre con occhio di predilezione la città di Napoli. Per lei ha avuto tutte le carezze di un padre, di un innamorato, le ha prodigato i doni più ricchi, più splendidi che si possano immaginare. (da ''Virgilio'', p. 9) *Il bigio palazzo si erge nel mare. Non è diroccato, ma non fu mai finito; non cade, non cadrà, poiché la forte brezza marina solidifica ed imbruna le muraglie, poiché l’onda del mare non è perfida come quella dei laghi e dei fiumi, assalta ma non corrode. Le finestre alte, larghe, senza vetri, rassomigliano ad occhi senza pensiero; nei portoni dove sono scomparsi gli scalini della soglia, entra scherzando e ridendo il flutto azzurro, incrosta sulla pietra le sue conchiglie, mette l’arena nei cortili, lasciandovi la verde e lucida piantagione delle sue alghe. Di notte il palazzo diventa nero, intensamente nero; si serena il cielo sul suo capo, rifulgono le alte e bellissime stelle, fosforeggia il mare di Posillipo, dalle ville perdute nei boschetti escono canti malinconici d'amore e le monotone note del mandolino: il palazzo rimane cupo e sotto le sue {{sic|vôlte}} fragoreggia l’onda marina. Ogni tanto par di vedere un lumicino passare lentamente nelle sale e fantastiche ombre disegnarsi nel vano delle finestre: ma non fanno paura. (da ''[[Palazzo Donn'Anna|Il palazzo dogn'Anna]]'', 1895, [[s:Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/73|pp. 69-70]]) *Là, dove il mare del Chiatamone è più tempestoso, spumando contro le nere {{sic|roccie}} che sono le inattaccabili fondamenta del [[Castel dell'Ovo|Castello dell'Ovo]], dove lo sguardo malinconico del pensatore {{sic|scuopre}} un paesaggio triste che gli fa gelare il cuore, era altre volte, nel tempo dei tempi, cento anni almeno prima la nascita del Cristo Redentore, una isola larga e fiorita che veniva chiamata [[Isolotto di Megaride|Megaride]] o Megara che significa grande nell'idioma di Grecia. Quel pezzo di terra s'era staccato dalla riva di Platamonia, ma non s'era allontanato di molto: e quasi che il fermento primaverile passasse dalla collina all'isola, per le onde del mare, come la bella stagione coronava di rose e di fiorranci il colle, così l'isola fioriva tutta in mezzo al mare come un gigantesco gruppo di fiori che la natura vi facesse sorgere, come un altare elevato a Flora, la olezzante dea. Nelle notti estive dall'isola partivano lievi concenti e sotto il raggio della luna pareva che le ninfe marine, ombre leggiere, vi danzassero una danza sacra ed {{sic|inebbriante}}; onde il viatore della riva, colpito dal rispetto alla divinità, torceva gli occhi allontanandosi, e le coppie di amanti cui era bello errare abbracciati sulla spiaggia davano un saluto all'isola e chinavano lo sguardo per non turbare la sacra danza. Certo l'isola doveva essere abitata, ne' suoi cespugli verdi, nei suoi alberi, nei suoi prati, nei suoi canneti, dalle Nereidi e dalle Driadi: altrimenti non sarebbe stata così gaia sotto il sole, così celestiale sotto il raggio lunare, sempre colorita, sempre serena, sempre profumata. Era divina, poiché gli dei l'abitavano. (da ''Megaride'', 1895, [[s:Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/167|pp. 163-164]]) *Lassù, sul colle, vive il bosco verdeggiante dalle fresche {{sic|ombrie}}. I sentieri si allungano a perdita d'occhio sotto i grandi alberi; sulla terra scricchiolano lievemente le foglie morte. La vegetazione sbuca possente dal suolo, s'ingrossa nei tronchi nodosi, si espande nei rami che s'intrecciano, nelle innumerevoli foglie lucide e brune; ai piedi degli alberi cresce l'erba morbida e minuta, dalle foglioline piccine. Nelle siepi fiorisce l'anemone, e sfoglia al suolo i suoi petali la rosa selvaggia. Schizzano, sfilano le lucertoline grigio-verde, dalla testolina mobile ed intelligente, dalla coda nervosa. Sotto gli archi dei grandi alberi penetra temperata la luce; tra foglia e foglia il sole getta sulla terra dei cerchielli ridenti e luminosi; raggi sottili e biondi passano fra i rami. Il silenzio è profondo; è lontana, lontana la rumorosa città. Un profumo vivificante si espande; ogni tanto il garrito allegro di un uccello fa ondeggiare le conche rosee dell'aria. Non è, non è la piccioletta e magra natura dei giardini tagliati ad angoli retti, squadrati, polverosi e malinconici; non sono le aiuole di fiorellini variopinti che non dànno freschezza, non dànno ombra, tirati su con cure infinite; non è la natura corretta e riveduta, sfacciata e pomposa che si stende al sole senza vergogna, riarsa, secca. È la forte e possente natura che irrompe dalla terra vera, e allaga, e {{sic|innonda}} la campagna come oceano di verdura; è la natura pudica e grande del bosco, che si ammanta di foglie, che vela il volto divino, che molce la passione delle sue nozze nell'ombre discrete, nei placidi silenzi, nei recessi ignoti. È nell'immenso bosco che si sogna; nei quadrivi lontani trapassa rapidissimo un lieve fantasma; nei bruni tronchi apparisce qualche leggiadro volto di donna; la foglia che cade sembra il rumore di un bacio scoccato. È nel discreto e amabile bosco che si ama... (da ''La leggenda di Capodimonte'', 1895, [[s:Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/205|pp. 201-203]]) *Pensa, o poetica amica, al felice connubio dell'arte con la natura, pensa alla celeste armonia fra l'uomo che crea ed il mondo da lui creato, pensa alla città che sarà bella e buona, tutta bianca e colorita dal sole, senza macchie, senza cenci: oh, allora, allora! O lontano avvenire, o giorno splendido che come quello di Faust meriteresti di essere fermato... (da ''La leggenda dell'avvenire'', 1895, [[s:Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/224|pp. 224-225]]) ===[[Explicit]]=== *Ma i napoletani non temono: il Vesuvio è loro vecchio amico, vuole scherzare, è un brontolone, ma presto tacerà. Poi vi è S. Gennaro che con le dita sollevate in atto d'imperio, comanda alla lava di non avanzarsi; le donne pregano il parroco della cattedrale a portare in piazza San Gennaro di argento o il prezioso suo sangue che è conservato nelle ampolline. In qualche chiesetta si prega. Una mattina il sole non viene fuori, una fitta nube grigia nasconde il cielo, piove cenere; i napoletani sorridono ancora e vanno ai loro affari sotto quella strana pioggia. Ma il giorno seguente il rombo diviene tumultuoso, le scosse di terremoto si succedono l'una all'altra, orribili convulsioni squassano il monte, sui cui fianchi s'aprono dappertutto bocche di fuoco, le lave si uniscono, si fondono, sono una lava sola, è una montagna di lava che cammina verso la città coi suoi ruscelli di fuoco; soffocanti fetori di zolfo ammorbano l’aria, piove cenere calda e pesante, acqua bollente, piovono lapilli infuocati sulla città: riuniti al grande vulcano corrispondono con pauroso miracolo ridestati, le eruzioni dei monte Echia, dell’Epomeo e di Pozzuoli. Piove la morte. Nel clamore disperato dei morenti, nel fragore delle case che crollano, nel tuono del terremoto, nella spaventosa tempesta del mare che si rizza incollerito o ribelle, nel bagliore sanguigno che appena rischiara le cupe tenebre, in uno sconquasso che capovolge la natura e le cose, la lava vittoriosa entra in Napoli e Napoli finisce di morire in un incendio colossale.<br><br>E che? Tu sorridi ancora, orgogliosa creatura? Ti comprendo: leggo nel tuo pensiero come in un libro dalle pagine aperte. Tu pensi quello che io penso; tu sorridi a quella morte; questa Napoli che fu creata dall’amore, che visse nella passione della luce, dei colori smaglianti, dei profumi violenti, delle notti innamorate, visse nel lusso grandioso della natura e nella espansione superba del sentimento, questa città appassionata morirà bene, morirà degnamente nell’altissima e fiammeggiante apoteosi di un oceano di fuoco. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Addio, Amore!''=== Lunga distesa, immobile sotto la bianca coltre del letto, con le braccia prosciolte e le mani aperte, con la bruna testa inclinata sopra una spalla, con un soffio impercettibile di respiro, ''Anna'' pareva dormisse da due ore, immersa nel profondo abbandono del sonno giovanile. Sua sorella Laura, che dormiva in un secondo candido lettino da fanciulla, all'altro capo della vasta stanza, aveva quella sera molto prolungata la sua solita lettura notturna, con cui sfuggiva alla conversazione ultima della giornata, fra sorelle. Ma appena l'ombra della lunga e fredda notte d'inverno aveva avvolto le cose e le persone della camera delle due fanciulle, Anna aveva schiuso gli occhi e li teneva fissi, sbarrati sul letto di laura, il cui biancore appariva confusamente, anche nell'oscurità. ===''All'erta, sentinella''=== Nella luminosa e calda ora pomeridiana, il paesaggio napoletano aveva dormito assai, deserto, silenzioso, immobile sotto il leonino sole di agosto. Nella lunga siesta, da mezzogiorno alle quattro, nessuna ombra d'uomo si era veduta, apparendo e sparendo, sulla gran pianura verde dei Bagnoli; sulla larga via bianca, a sinistra, che viene da Posillipo, rasentando l'ultimo spalto di quella collina che è anche un capo, larga via che è la delizia di quanti amano Napoli, stranieri e indigeni, non una carrozza, non un carretto; non una carrozza, non un carretto sulla dritta via, chiamata di Fuorigrotta, e che ai Bagnoli trova il suo primo angolo, voltando per andare a Pozzuoli, a Cuma, a Baia; non una nave sul mare, che sorpassasse il bellissimo capo di Posillipo, per andarsene lontano, linea nera filante, sormontata da un vago piumetto di fumo; non una vela bianca nel canale di Procida; non una barchetta intorno alla verde isola di Nisida, che prospetta, in tutta la sua lunghezza, la spiaggia dolce dei Bagnoli. ===''Castigo''=== Un alto e tetro silenzio era nella stanza di Cesare Dias. Egli stava seduto nel seggiolone di cuoio bruno, teneva appoggiati i gomiti sulla grande scrivania di legno scolpito e le due mani gli nascondevano gli occhi e la fronte: si vedean solo i capelli un po' scomposti e le labbra pallidissime sotto i mustacchi disfatti. Fuori, la triste giornata invernale declinava e tetre si facevano le ombre nell'austera stanza, tetre intorno a quella immobile figura di uomo di cui, nell'alto silenzio, parea non si udisse neanche il respiro. ===''Cuore infermo''=== Finiva la giornata violenta e tormentosa. Dal mattino la terra bruciava sotto lo splendido sole di agosto, bruciava lentamente, consumando le sue sorgenti di vita e di freschezza, diventando gialla, smorta, arida; l'aria rimaneva senza moto, greve, infiammata, carica di profumi acri; i fiori dei giardini morivano, estenuati da quel lusso di calore, simili a coppe d'incenso dove fumano intensamente gli ultimi granelli votivi; le vigne vesuviane, basse, contorte, arse dal nero terreno vulcanico, arse dal sole esalavano un forte sentore di zolfo che saliva al cervello; dai terrazzi saliva un penetrante odore di asfalto liquefatto. ===''Dal vero''=== Di certo il fanciullo era bellissimo. Aveva gli occhi grandi ed azzurri, ma di quell'azzurro vero, leale che non diventa mai nero di sera; il bianco della cornea era anche irradiato da una tinta bluastra, cosa che faceva sembrare anche più grande la pupilla: i lumi della sala, riflettendosi in quegli occhi azzurri, vi accendevano una stella luccicante, una sola. Poi era biondo; non tendente al giallo, come la Gioconda di Leonardo da Vinci, né al fulvo, come la Maddalena del Tiziano, e nemmeno come dovette essere biondo il danese Amleto: quei capelli erano fini, lucidi, biondi e dolci alla vista, riposavano lo sguardo stanco da tante teste sfrontatamente brune. Quella testina originale, dal profilo abbozzato, dai lineamenti puri, dalla fronte serena, attirava il mio sguardo. ===''Ella non rispose''=== <div align=right>''«Roma, notte di maggio...''</div> «Non vi conosco: non mi conoscete. Non vi ho vista, mai. E vi vedrò, io, forse, mai? Voi, forse, non mi vedrete mai. Eppure la mia anima, inattesamente, si è legata, salda, alla vostra, in un vincolo tanto più tenace e stretto, in quanto che oscuro, fantastico e misterioso: e io sento di amarvi, con tutte le mie forze, come se il vostro volto di donna — siete voi giovane? bella? Non lo so: non vi conosco — come se questo volto chiuso nell'ombra, mi fosse seducentemente noto da mesi e da anni, come se il fascino della vostr'anima, da mesi e da anni si esercitasse su me e mi tenesse e mi avvincesse. ===''Fantasia''=== — Il fioretto di domani è questo — disse il predicatore, leggendo un cartellino: — Voi offrirete a Maria Vergine i sentimenti di rancore che avete nel cuore e abbraccerete la compagna di scuola, la maestra, la serva che credete di odiare.<br> Nella penombra della cappella vi fu un movimento tra le educande grandi e tra le maestre: le piccine non si mossero. Delle piccine qualcuna sonnecchiava, qualcuna sbadigliava dietro la manina: sui rotondi visetti si dilatava la contrazione della noia. ===''Fior di passione''=== Fulvio s'inchinò, prese dalla mano di Paola il gelato che ella, sorridendo dolcissimamente, gli porgeva, e le disse, guardandola negli occhi:<br> - Vi amo.<br> - Non dovete amarmi – mormorò lei, senza scomporsi, seguitando a sorridere.<br> - E perché?<br> - Perché ho marito – ribatté ella, ma placidamente.<br> - Non importa! ===''Gli amanti: pastelli''=== Donna Grazia scrive così, di questo suo amante:<br> La prima volta in cui Nino Stresa mi mancò di rispetto, fu in un ballo. Ero vestita di broccato bianco, quella sera: e il busto del vestito era sostenuto, sulle spalle, da due fascie di brillanti che formavano manica. Egli, Nino Stresa, mi cominciò a guardare, di lontano, poco dopo la mia apparizione nel ballo: e non potei più fare un movimento per passeggiare o per ballare, senza sentire il suo sguardo fermo sovra me. ===''I capelli di Sansone''=== Paolo Joanna andava e veniva per la stanza, vestendosi, straccamente, ancora tutto pieno di sonno. Sul suo letto disfatto stavano una quantità di giornali aperti e spiegazzati, cascavano dalla sponda, giacevano sul tappetino miserabile, erano quelli della sera innanzi, su cui si era addormentato, su cui si era arrotolato, dormendo: quelli della mattina, ancora chiusi dalle fascette multicolori erano deposti sul vecchio tavolino da notte, accanto a una tazza da caffè — e attratte dal fondiccio melmoso del caffè, dove lo zucchero si liquefaceva, le mosche vi ronzavano attorno — e un sottile odore d'inchiostro di stamperia fluttuava nell'aria. ===''Il paese di cuccagna''=== Dopo mezzogiorno il sole penetrò nella piazzetta dei Banchi Nuovi, allargandosi dalla litografia Cardone alla farmacia Cappa e di là si venne allungando, risalendo tutta la strada di Santa Chiara, dando una insolita gaiezza di luce a quella via che conserva sempre, anche nelle ore di maggior movimento, un gelido aspetto fra claustrale e scolastico. Ma il gran movimento mattinale di via Santa Chiara, delle persone che scendono dai quartieri settentrionali della città, Avvocata, Stella, San Carlo all'Arena, San Lorenzo e se ne vanno ai quartieri bassi di Porto, Pendino e Mercato, o viceversa, dopo il mezzogiorno andava lentamente decrescendo; l'andirivieni delle carrozze, dei carri, dei venditori ambulanti, cessava: era un continuo scantonare per il Chiostro di Santa Chiara, per il vicolo Foglia, verso la viuzza di Mezzocannone, verso il Gesù Nuovo, verso San Giovanni Maggiore. Presto, la gaiezza del sole illuminò una via oramai solitaria. ===''Il romanzo della fanciulla''=== Come Maria Vitale schiuse il portoncino di casa, fu colpita dalla gelida brezza mattutina. Le rosee guancie pienotte impallidirono pel freddo; il corpo giovenilmente grassotto rabbrividì nell'abituccio gramo di lanetta nera: ella si ammucchiò al collo e sul petto lo sciallino di lana azzurra, che fingeva di essere un paltoncino. Nella piazzetta dei Bianchi non passava un'anima: la bottega del fabbro era ancora chiusa, la tipografia del ''Pungolo'' era sbarrata: per i vicoli di Montesanto, di Latilla, dei Pellegrini, dello Spirito Santo che sbucavano nella piazzetta, non compariva nessuno. Una nitida luce bigia si diffondeva sulle vecchie case, sui vetri bagnati di brina, sui chiassuoli sudici: e il cielo aveva la chiarezza fredda, la tinta metallica e finissima delle albe invernali. Allora Maria Vitale, mentre si avviava, sorpresa dal silenzio e dalla solitudine, fu côlta da una vaga inquietudine. ===''L'infedele''=== Tre sono i personaggi di questa istoria d'amore: Paolo Herz, Luisa Cima e Chérie. Malgrado il suo cognome tedesco, Paolo Herz è italiano, di madre e di padre italiani, delle provincie meridionali. Veramente, non è inutile aggiungere che l'avo paterno di Paolo era tedesco. Questo nonno aveva lasciato la Germania in piccolissima età, emigrando in Italia: qui era cresciuto, aveva lavorato ad accrescere la sostanza famigliare e il decoro del nome Herz: qui si era ammogliato con una italiana, e aveva procreato dei figli. Così i legami con la patria di origine, almeno quelli esteriori, si eran venuti col tempo, con la lontananza, rallentando e poi, più tardi, sciogliendosi: tanto che gli Herz sembrava non conservassero più nessuna traccia nordica nel temperamento e nel carattere. ===''La mano tagliata''=== Tutto chiuso nella preziosa pelliccia di lontra, fumando una fine e odorosa sigaretta russa, Roberto Alimena guardava distrattamente il facchino dalla blusa azzurra che, ritto nel compartimento di prima classe, collocava pazientemente sulla reticella i bagagli eleganti e ricchi del giovane viaggiatore, le valigie, i sacchi da viaggio, i portamantelli, le borsette di cuoio dalle cifre di argento: ''R. A''. ===''La moglie di un grand'uomo''=== Vi era una volta una fanciulla — ohimè quante ve ne furono e quante ve ne sono! — una fanciulla che doveva pacificamente sposare un giovanotto. Costui era un bravo ragazzo, negoziante all'ingrosso di spirito e di zucchero; i suoi buoni amici dicevano che del primo non gliene rimaneva mai in deposito e del secondo troppo, volendo significare, con una ignobile freddura, che era buono e stupido. ===''La virtù di Checchina''=== Venne ad aprire Susanna, la serva. Portava un vestito di lanetta bigia, stinto, rimboccato sui fianchi, lasciando vedere una sottana frusta di cotonina scura; il grembiule di tela grossa era cosparso di macchie untuose; teneva in mano uno strofinaccio puzzolente. Entrando, Isolina fece una smorfia di disgusto.<br /> – C'è Checchina? – chiese.<br /> – C'è – rispose Susanna, stringendo le sue labbra sottili di beghina.<br /> – E che fa?<br /> – Stiamo ripulendo i mobili, col petrolio.<br /> – Volevo dire che si sentiva questo puzzo! E non ci pigliate una malattia, voi?<br /> – Il puzzo del petrolio non fa male. ===''Le amanti''=== ====''La grande fiamma''==== Nell'ora tarda della sera, partita l'ultima persona amica o indifferente, per la quale essa provava l'orgogliosa e invincibile necessità di mentire, chiuse tutte le porte ermeticamente, piombata la casa nel profondo silenzio notturno, interrogate con lo sguardo sospettoso fin le fantastiche penombre della sua stanza solitaria, dove sola vivente era una pia lampada consumantesi innanzi a una sacra immagine, prosciolto il suo spirito dall'obbligo della bugia e le sue labbra dall'obbligo del sorriso, ella si lasciava abbruciare dalla grande fiamma. ====''Tramontando il sole''==== - Chiarina, ti presento un amico, Giovanni Serra – disse la padrona di casa, mentre Serra faceva un grande inchino.<br> - Oh Anna, ma io lo conosco! – esclamò Clara Lieti, vivacemente, stendendogli la mano con un atto famigliare.<br> - Veramente? E come? – soggiunse Anna, con quel falso interesse mondano, che copre di amabilità la perfetta indifferenza.<br> - Da vari anni.... da moltissimi anni.... da un numero infinito di anni, lo conosco – e Clara finì con una risatina squillante. ====''L'amante sciocca''==== Paolo Spada aspettava la sua nuova innamorata, con una vivace curiosità mescolata a una certa tenerezza piena d'indulgenza e a movimenti improvvisi e insoliti di buon umore. Egli aveva realizzato, finalmente, dopo alcuni anni vissuti fra i tormentosi piaceri di amori inconsciamente complicati, dopo aver adorato delle bizzarre e inquietanti creature che eran tali, naturalmente, o che si affrettavano a diventare bizzarre e inquietanti al suo contatto, dopo essere stato adorato nelle forme più turbolenti, più folli e più tetre dalle medesime creature, finalmente, egli aveva realizzato un suo antico desiderio: desiderio fluttuante sempre in quell'anima, ora sommersa in fondo al naufragio di qualche stravagante passione, ora galleggiante sul mare cheto che segue le tempeste, il desiderio, cioè, di amare una donna semplice e di esserne amato. ====''Sogno di una notte d'estate''==== Massimo era solo. L'amico d'infanzia, non veduto da anni e poi incontrato improvvisamente per la via, dopo il lieto riconoscimento era venuto, alle sette, a pranzare in casa di Massimo. E costui che trascinava pesantemente il fardello di un'estate cittadina, mentre tutti gli altri anni era partito nel mese di giugno, si riprometteva una buona serata di ricordi, in compagnia dell'amico ritrovato. ===''Nel paese di Gesù''=== <div align=right>''In mare''.</div> Un giorno, un'ora, un minuto prima della partenza, tutto il febbrile entusiasmo di chi parte si dilegua. L'egoistico ardore con cui si son fatti i preparativi del viaggio, la gaia fretta che par quasi quella del prigioniero cui sorrida, ineffabile, la libertà imminente, quel vivo sogno interiore che rende un po' folli gli occhi di colui che deve andar via, tutto svanisce, lasciando al suo posto un dubbio freddo e sterile, una sottile e opprimente angoscia. ===''O Giovannino, o la morte''=== Alle dieci e mezzo di quella domenica, il sagrestano della parrocchia dei Ss. Apostoli uscì sulla porta dell'antica chiesa napoletana e cominciò ad agitare vivamente un grosso e stridulo campanello di argento. Il sagrestano, appoggiato allo stipite della pesante vecchia porta di quercia, scrollava il campanello a trilli, a distesa, continuamente: serviva per avvertire i fedeli di via Gerolomini, del vico Grotta della Marra in Vertecoeli, della piazza Ss. Apostoli, delle Gradelle, che fra poco sarebbe cominciata nella chiesa dei Ss. Apostoli la messa cantata, la funzione grande di Pentecoste. ===''Pagina azzurra''=== Infine, quando tu sei partita per Castellamare, la tua, diciam così, attrezzeria, era completa. Non hai dimenticato nulla qui, tranne due o tre disgraziati condannati alla città forzata e che sospirano dietro le tue {{sic|treccie}} bionde, scomparse per la linea di Napoli—Castellamare. Rassicurati dunque. Tutto parte con te. Abbiamo fatto insieme uno dei nostri allegri inventari: nulla mancava. ===''Piccole anime''=== ====''Una fioraia''==== <div align=right>''Date lilia......''</div> La bimba camminava lentamente, rasentando il muro, per la via stretta e tortuosa dei Mercanti. Ella non guardava nelle botteghe, non alzava gli occhi a quella lunga striscia di cielo che appariva fra le alte case, non guardava neppure dinnanzi a sé. Guardava le pietre, come se le contasse. Camminava, senza curarsi del fango del selciato, degli urtoni che le davano, di qualche rara carrozza che passava. ====''Giuochi''==== Era una grande casa di provincia, con un portone sempre chiuso, quello nobile, pei signori, che vi davano un forte picchio col battente — e un portone sempre spalancato, quello dove passavano i carri di grano, di vino, di carbone, di pasta. Sopra, gli stanzoni vasti, alti di soffitto, con le travi foderate di carta fiorata, coi muri dipinti di giallo chiaro o di lilla pallido. ====''Canituccia''==== Nella penombra, seduta sulla panca di legno, sotto la cappa nera ed ampia dei focolare, Pasqualina, con le mani sotto il grembiule, recitava il rosario. Non si udiva che il pissi pissi delle labbra sibilanti le preghiere. La cucina tutta affumicata, con la larga tavola di legno verde-bruno, con la madia oscura, con le sedie a spalliera dipinta, senza un punto luminoso, s'immergeva nella notte. Il fuoco, semispento, covava sotto la cenere. ====''Profili''==== Ella porta quel poetico e soave nome che Leopardi ha amato: Nerina. E in tutta la persona di questa fanciulletta alta e sottile è diffuso un mite riflesso di poesia. La mollezza dei capelli castagni, abbandonata in lunghe anella sulle spalle, lascia libera una fronte larga, bianca e spirituale: fronte pensierosa, come i grandi occhi bruni, egiziani; occhi limpidi e profondi, pieni di calma, a cui un principio di miopìa dà, talvolta, una incertezza come di sogno, o una finezza elegante di sguardo. ====''Alla scuola''==== Aspettavamo i giorni di tirocinio con una ansietà segreta. I giorni di lezione erano monotoni, spesso tristi. Noi studiavamo senza voglia, malamente, con programmi incerti, con professori troppo severi o assolutamente inetti. Eravamo già maestre e l'essere trattate da scolarette ci umiliava, ci stizziva. A casa, qualcuna di noi aveva la povertà, quasi tutte una miseria decente — e chi un fratello ebete, chi un padre paralizzato, chi una matrigna tormentatrice, qualche piaga celata con cura, qualche vergogna nascosta con una nobile pietà, qualche infelicità, qualche ingiustizia del destino, a cui la rassegnazione era completa. ====''Nebulose''==== Sulla via che si allunga, diritta, quasi interminabile, sotto i pioppi, camminavano lentamente i due amanti che non si amavano. Lasciavano alle spalle un tramonto di viola: andavano verso un tramonto di un grigio tenue delicatissimo. Ella si trascinava stanca e svogliata, facendo strisciare nella polvere la punta del suo ombrellino, trattenuto mollemente dalle dita: lo sguardo aveva la sola espressione di una grande lassezza. ====''La moda''==== È utile qui dire, che nessun bimbo può essere assolutamente brutto; che nessun bimbo ispira una completa ripugnanza. Se sono malaticci, hanno la dolcezza di una malattia; se sono rachitici, hanno la malinconia attraente di un corpo condannato; se sono precoci, hanno quel sapore strano e acre delle piccole anime, già troppo grandi. Infine potranno avere il naso camuso o gli occhi piccoli o la bocca grande — ma avranno sempre qualche cosa bella: o la guancia rotonda o la delicatezza della pelle o la morbidezza dei capelli, o avranno, nello insieme, tanta grazia soave, tanta freschezza, tanta gioventù che vale come bellezza. ====''Perdizione''==== Mentre la bionda mammina placidamente ricamava un orlo di camiciuola e Mario, seduto sul tappeto, intagliava certi soldatini dipinti di rosso e di azzurro sulla carta, entrò improvvisamente il giovane padre, tutto allegro:<br> — Su, Mario, su fantoccetto mio, fatti vestire da mammina ed usciamo: ti conduco a spasso. ====''Gli spostati''==== Suo padre è un giornalista, sua madre una maestra di lingue straniere. Il bimbo ha otto anni, ma pare che ne abbia dodici per le strane cose che sa, per le singolari risposte che dà. Egli è già stato a [[Venezia]], a [[Firenze]], a [[Napoli]], non gli resta più nessuna impressione di paesaggio per la sua gioventù: egli si stringe nelle spalle quando gli nominano il Vesuvio o la gondola. ====''Salvazione''==== Dopo il forte momento della passione — nelle placide ore di conversazione, quando le confidenze sgorgano, in una espansione spontanea, quando l'intimità sa essere amichevole e amorosa, Flavia parlava volentieri dell'infanzia propria, di quel giocondo tempo, tutto sole, tutto baci, tutto confetti. Questi ricordi la esaltavano, e come se sognasse, guardando lontano, con la voce tremante di emozione, narrava ancora di quante dolcezze l'aveva circondata l'amore materno. ===''Storia di due anime''=== La bottega dei santi era la penultima della piccola via bassa e oscura, che sinuosamente lega la piazza grande di santa Maria la Nova alla piazzetta di santa Maria dell'Aiuto: e godeva un po' d'aria, un po' di luce, sol perché, dirimpetto ad essa, le antiche e brune case del vecchio quartiere popolare cessavano e poco indietro si ergeva la chiesa della Madonna dell'Aiuto, avente, accanto, il portoncino della sua Congregazione di Spirito. ==Citazioni su Matilde Serao== *Che Matilde fosse una donna eccezionale – nel senso letterale di un'eccezione alle regole: la regola dell'ambiente italiano e quella del suo genere sessuale – se ne accorse perfino una signora snob come la scrittrice americana, ma europea per scelta e per gusto, [[Edith Wharton]], la pupilla di Henry James. Quando negli ultimi anni della Vecchia Europa, alla vigilia della Grande Guerra, la incontrò nell'elegante e selettivo salotto parigino di Madame Fitz-James, la Wharton non esitò a definirla nel suo diario «una donna tozza e grossa, rossa in faccia e sul collo», riconoscendo, però, che quando prendeva la parola era capace di raggiungere punte che l'americana cosmopolita e chic non aveva mai rilevato nei discorsi delle altre donne. ([[Elisabetta Rasy]]) *Di Roma non la interessavano i monumenti e le opere d'arte, ma la politica, la circolazione di idee e di denaro, la promessa di modernità. Anche se, rispetto alle altre emancipate dell'epoca, non solo le italiane, Matilde fu al tempo stesso più audace e più conservatrice. Non amava le suffragette, ma voleva essere indipendente; apprezzava gli uomini e i piaceri – e i tormenti – dell'amore, ma aveva il gusto degli affari e del denaro; non saltava un giorno di lavoro ma accettava con serenità le sue numerose maternità – come se in lei convivessero un uomo moderno e una donna all'antica. ([[Elisabetta Rasy]]) *La cultura e l'esperienza si fondevano in lei nello splendore della sua vigorosa intelligenza. ([[Edith Wharton]]) *La giovane Matilde non avrebbe ripetuto il genio ch'ebbe e quella sua, davvero scespiriana, ampiezza di visione se fosse vissuta altrove o altrove fosse nata all'arte. Il fenomeno più interessante, nell'arte di donna Matilde, è appunto questa sua facoltà di assorbire e di serbare, trasformandolo, il mondo esterno. In un'epoca nella quale non si conosceva ancora [[Marcel Proust]], ella poteva dire di sé: «Dal primo giorno che ho scritto, io non ho mai voluto e saputo essere altro che una fedele e umile cronista della mia memoria. Mi sono affidata all'istinto e non credo che mi abbia ingannato.»<br>Non sapremmo immaginare, perciò, fuori di Napoli e di quella Napoli, la più verace e sincera Matilde Serao. Non è possibile staccarla dalle strade e dai vicoli della sua prima giovinezza. ([[Giovanni Artieri]]) *La Serao, nonostante le ambizioni proprie e la moda letteraria del suo tempo è, e resta, un grande poeta di Napoli. Nasce alla vita dell'arte come una creatura di Napoli, un suggerimento o una espansione della città. ([[Giovanni Artieri]]) *Matilde Serao fu il simbolo napoletano della rivoluzione femminile, lei che di certo [[femminismo|femminista]] non era, ma ugualmente esempio straordinario di scrittrice, imprenditrice, organizzatrice e madre insieme: potentissima fondatrice di giornali, ricercatrice di fondi, scrittrice inesauribile di romanzi e racconti, candidata al Nobel, scippatole da un'altra considerevole narratrice e figura di donna, [[Grazia Deledda]]. ([[Antonella Cilento]]) *Solo nel 1900 Matilde Serao, autrice di un galateo destinato alle donne in cui vi è una appendice per le care fanciulle, «Piccolo codice per le signorine» –, è molto assertiva nel precisare quando finisce l'infanzia: «Da dodici anni in poi si finisce di essere bimbe», a tredici si è «giovanette», a sedici «signorine» e a diciotto anni si è «presentate in società». ([[Simonetta Ulivieri]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Addio, Amore!]'', A. Barion Edit. Tip., Milano-Sesto S. Giovanni, 1927. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm All'erta, sentinella]'', Milano, Baldini e Castoldi, 1914. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Castigo]'', Milano, Armando Curcio Editore, 1977. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Cuore infermo]'', Roma, Lucarini, 1988. ISBN 8870332446 *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Dal vero]'', Perussia & Quadrio, Milano, 1879. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Ella non rispose]'', Milano, F.lli Treves, 1919. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Fantasia]'', Firenze, A. Salani, stampa 1932. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Fior di passione]'', Giuseppe Galli Editore, Milano, 1888. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Gli amanti: pastelli]'', Fratelli Treves Editori, Milano, 1894. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm I capelli di Sansone]'', casa editrice Madella, Sesto S. Giovanni [Milano], 1914. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Il romanzo della fanciulla]'', Milano, Treves, 1893. *Matilde Serao, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/s/serao/il_ventre_di_napoli/pdf/serao_il_ventre_di_napoli.pdf Il ventre di Napoli]'', Perrella, Napoli, 1906. *Matilde Serao, ''[https://archive.org/details/laballerina01serauoft/page/n2/mode/1up La ballerina]'', 2 voll, Cav. Niccolò Giannotta editore, Catania, 1899. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm La mano tagliata]'', Firenze, A. Salani, 1912. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm La moglie di un grand'uomo]'', Milano, Dott. R. Quintieri, 1919. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Le amanti: La grande fiamma, Tramontando il sole, L'amante sciocca, Sogno di una notte d'estate]'', Fratelli Treves Editori, Milano, 1894. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm L'infedele]'', Ditta Edit. Brigola di E. Brigola e G. Marco, Milano, 1897. *Matilde Serao, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/s/serao/leggende_napoletane/pdf/leggen_p.pdf Leggende napoletane]'', Edizioni Bideri spa, Napoli, 1970. *Matilde Serao, ''[[s:Indice:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu|Leggende napoletane]]'', Edoardo Perino Editore-Tipografo, Roma, 1895. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Nel paese di Gesù. Ricordi di un viaggio in Palestina]'', Milano, Treves, 1923. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm O Giovannino, o la morte]'', Edizioni e/o, Roma, 1995. ISBN 8876412476 *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Pagina azzurra (Commedie borghesi)]'', Firenze, Casa editrice italiana, 1910. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Piccole anime]'', Milano, Libreria ed. Galli di C. Chiesa e F. Guindani, 1890. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Storia di due anime]'', in "[Opere di Matilde] Serao", a cura di Pietro Pancrazi, Milano, A. Garzanti, 1944. == Altri progetti== {{interprogetto}} {{Portale|donne}} {{DEFAULTSORT:Serao, Matilde}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] arnrokhv1hky3kf4awhy8590yxn2sp3 1221840 1221838 2022-08-10T00:32:03Z Sun-crops 10277 /* Leggende napoletane */ fix wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[File:Matilde Serao.jpg|thumb|Matilde Serao]] '''Matilde Serao''' (1856 – 1927), scrittrice e giornalista italiana. ==Citazioni di Matilde Serao== *Attraverso tutta la {{sic|rettorica}} delle sue idee e delle sue narrazioni, attraverso quel concetto ristretto del bene e del male, fiorisce una certa verità popolare, che sarà poi il punto di partenza onde i sociologi e gli artisti trarranno il grande materiale del romanzo napoletano. Piccola verità popolare, invero, e che consisteva soltanto nel chiamare coi loro veri nomi i tetri frequentatori delle bettole, col loro nome esatto e colla loro topografia i vicoli sordidi e lugubri, dove si annida in Napoli l'onta, la corruzione, la morte: piccola verità affogata nella frondosità fastidiosa del romanziere, che ha cominciato a vedere, ma che non ha forza, coraggio, tempo di veder molto, di veder tutto: piccola verità, dirò così esteriore, che la falsità bonaria del resto annega, ma che è verità, ma che è uno spiraglio di luce attraverso la tenebra, ma che è la fioca lampada nella notte profonda, che altri vedrà e che li condurrà alla loro strada, a tutta quanta la verità com'è, nuda, schietta, tutta piena di strazio, ma non senza conforto. (da un articolo necrologico del 1891.<ref>Citato in [[Benedetto Croce]], ''La letteratura della nuova Italia, Saggi critici'', vol. IV, Giuseppe Laterza & Figli, Bari, 1922<sup>2</sup> riveduta, p. 316.</</ref>) *Dal primo giorno che ho scritto, io non ho mai voluto e saputo essere altro che una fedele e umile cronista della mia memoria. Mi sono affidata all'istinto e non credo che mi abbia ingannato.<ref>Citato in [[Giovanni Artieri]], ''Napoli, punto e basta?, {{small|Divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non}}'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980, p. 124.</ref> *Fresca profonda verde foresta. La luce vi è mite, delicatissima, il cielo pare infinitamente lontano; è deliziosa la freschezza dell'aria; in fondo al burrone canta il torrente; sotto le felci canta il ruscello ... Si ascende sempre, fra il silenzio, fra la boscaglia fitta, per un'ampia via ... Tacciono le voci umane ... Non v'è che questa foresta, immensa, sconfinata: solo quest'alta vegetazione esiste. Siamo lontani per centinaia di miglia dall'abitato: forse il mondo è morto dietro di noi. Ma ad un tratto, tra la taciturnà serena di questa boscaglia, un che di bianco traspare tra le altezze dei faggi. Questa è Ferdinandea. (dal ''Corriere di Roma'' del 19 settembre 1886) *Giammai principe sopportò le avversità della fortuna con la fermezza silenziosa e la dignità di [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco secondo]]. Colui che era stato o era parso debole sul trono, travolto dal destino, dalla ineluttabile fatalità , colui che era stato schernito come un incosciente, mentre egli subiva una catastrofe creata da mille cause incoscienti, questo povero re, questo povero giovane che non era stato felice un anno, ha lasciato che tutti i dolori umani penetrassero in lui, senza respingerli, senza lamentarsi; ed ha preso la via dell'esilio e vi è restato trentaquattro anni, senza che mai nulla si potesse dire contro di lui. Detronizzato, impoverito, restato senza patria, egli ha piegato la sua testa sotto la bufera e la sua rassegnazione ha assunto un carattere di muto eroismo. Galantuomo come uomo e gentiluomo come principe, ecco il ritratto di Don Francesco di Borbone.<ref>Da ''Il re di Napoli'', in ''Il Mattino'' del 29 dicembre 1894; citato in Gigi di Fiore, ''L'ultimo re di Napoli. {{small|L’esilio di Francesco II di Borbone nell’Italia dei Savoia}}'', UTET, 2018, [https://books.google.it/books?id=GkttDwAAQBAJ&lpg=PT287&dq=it&pg=PT287#v=onepage&q&f=false p. 287]. ISBN 978-88-511-6521-5</ref> *I gusti sono differenti. Vi è chi, leggendo il giornale, si diletta nei brillanti paradossi dell'articolo di fondo, seguendone mentalmente le evoluzioni: molti frequentano l'appendice, pianterreno lugubre e sanguinoso, dove si commettono, sera per sera, i più atroci delitti: alcuni scelgono la cronaca ''interna'' dove leggono importantissimi fatti avvenuti nell'Uraguay, a [[Capracotta]] o a Roccacannuccia; altri prediligono i telegrammi particolari, tanto particolari che talvolta i fili del telegrafo non ne hanno saputo nulla: non mancano, infine, gli amatori della quarta pagina. (da ''Estratto dello stato civile'', in ''Dal vero'') *{{NDR|Scrivendo a un amico poco dopo il suo arrivo a Roma}} Io sto bene come salute fisica, come salute morale sono in un periodo di produzione febbrile da far paura: scrivo dappertutto e di tutto con audacia unica, conquisto il mio posto a forza di urti, di gomitate, col fitto e ardente desiderio di arrivare, senza avere nessuno che mi aiuti o quasi nessuno. Ma tu sai che io non do ascolto alle debolezze del mio sesso e tiro avanti per la vita come se fossi un giovanotto».<ref>Citata in [[Elisabetta Rasy]], ''Matilde Serao'', in AA.VV., ''Italiane. {{small|Dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale}}'', vol. I, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, Roma, 2004, pp. 169-170.</ref> *Ma il ponente, si sa, serve a cullare col suo rombo il paesaggio napoletano che dorme, è la canzone che concilia il sonno delle persone, delle case e degli alberi.<ref>Da ''All'erta, sentinella!'', Galli, Milano, 1896, p. 2.</ref> *{{NDR|Rispondendo ai colleghi del ''Corriere di Napoli'' che, stupiti dalla sua decisione, le chiedevano i motivi del suo trasferimento a Roma}} Nient'altro che scrivere. Questo è il mio mestiere. Questo è il mio destino. Scrivere fino alla morte.<ref>Citata in [[Elisabetta Rasy]], ''Matilde Serao'', in AA.VV., ''Italiane. {{small|Dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale}}'', vol. I, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, Roma, 2004, p. 170.</ref> *Poche province meridionali e sopra tutto poche città hanno monumenti così importanti e così degni di studio come [[Benevento]]. Capitale di un forte ducato, sede di principi valorosi, conserva ancora oggi nei suoi monumenti le tracce dell'antica grandezza.<ref name="Napoli, N 1889, p. 492">da ''Corriere di Napoli'', N.° 226, anno XVIII; citato in Almerico Meomartini, ''I monumenti e le opere d'arte di Benevento'', 1889, p. 492.</ref> *Qui e la spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non è dunque questo Ferdinandea? No, questo è [[Pazzano]]: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell'aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere. (agosto 1883) {{da controllare|citazione necessaria|Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.}} *Romba, romba il [[Vesuvio]], proprio su noi, proprio su tutti noi: alto è l'incendio del cratere, oramai, nella sera che discende; si erge, spaventosa, innanzi a noi, la duplice massa bruna e mostruosa delle due lave immote: ardono, esse, profondamente, le lave; e, intanto, una pazzia è nelle persone, popolani, contadini, signori, indigeni, napoletani, stranieri, come una tragica gazzarra è intorno a quel paesaggio di tragedia, fra il pericolo appena scongiurato di questa notte, e il pericolo imminente di domani! (da ''Il giorno'', 1906; ora in ''Sterminator Vesevo. Diario dell'eruzione aprile 1906'', 1910) *Sotto il vivo raggio del sole, il glauco [[mare]] freme di gioia; è fresco, è profumato. Le sue voci seduttrici sono irresistibili, e bisogna evitare di guardare per non gettarvisi dentro, anelanti del suo abbraccio. Le serate sono splendide, la [[Villa comunale di Napoli|Villa]] è gaia, le fanciulle sotto gli alberi somigliano molto alla Galatea di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], sono più... o forse meno vestite, ecco tutte, ecco tutto. Ci è da divertirsi, ci è da respirare a pieni polmoni l'aria leggiera, ci è da sorridere, financo, financo... ci è da innamorarsi. Non per te, lo so, e già mi pento di questa insinuazione contro la fedeltà di un uomo che emulerà Filemone e Bauci. (da una lettera a Gaetano Bonavenia da Napoli del 23 giugno 1878<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', pp. 135-136.</ref>) *{{NDR|Su [[Benevento]]}} Una delle più antiche e delle più gloriose città del Mezzogiorno<ref name="Napoli, N 1889, p. 492"/>. ==''Il ventre di Napoli''== ===[[Incipit]]=== Efficace la frase, Voi non lo conoscevate, onorevole [[Agostino Depretis|Depretis]], il ventre di [[Napoli]]. Avevate torto, perché voi siete il Governo e il Governo deve saper tutto. Non sono fatte pel Governo, certamente, le descrizioncelle colorite di cronisti con intenzioni letterarie, che parlano della via Caracciolo, del mare glauco, del cielo di cobalto, delle signore incantevoli e dei vapori violetti del tramonto: tutta questa rettorichetta a base di golfo e di colline fiorite, di cui noi abbiamo già fatto e oggi continuiamo a fare ammenda onorevole, inginocchiati umilmente innanzi alla patria che soffre; tutta questa minuta e facile letteratura frammentaria, serve per quella parte di pubblico che non vuole essere seccata per racconti di miserie. Ma il governo doveva sapere l'''altra parte''; il governo a cui arriva la statistica della mortalità e quella dei delitti; il governo a cui arrivano i rapporti dei prefetti, dei questori, degli ispettori di polizia, dei delegati; il governo a cui arrivano i rapporti dei direttori delle carceri; il governo che sa tutto: quanta carne si consuma in un giorno e quanto vino si beve in un anno, in un paese; quante femmine disgraziate, diciamo così, vi esistano, e quanti ammoniti siano i loro amanti di cuore, quanti mendichi non possano entrare nelle opere pie e quanti vagabondi dormano in istrada, la notte; quanti nullatenenti e quanti commercianti vi sieno; quanto renda il dazio consumo, quanto la fondiaria, per quanto s'impegni al Monte di Pietà e ''quanto renda il lotto''. Quest'altra parte, questo ventre di Napoli, se non lo conosce il Governo, chi lo deve conoscere? E se non servono a dirvi tutto, a che sono buoni tutti questi impiegati alti e bassi, a che questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto? E, se voi non siete la intelligenza suprema del paese che tutto conosce e a tutto provvede, perché siete ministro? ===Citazioni=== *Napoli è il paese dove meno costa l'opera tipografica; tutti lo sanno: gli operai tipografi sono pagati un terzo meno degli altri paesi. Quelli che guadagnano cinque lire a Milano, quattro a Roma, ne guadagnano due a Napoli, tanto che è in questo benedetto e infelice paese, dove più facilmente nascono e vivono certi giornaletti poverissimi, che altrove non potrebbero pubblicare neppure tre numeri. I sarti, i calzolai, i muratori, i falegnami sono pagati nella medesima misura; una lira, venticinque soldi, al più, trenta soldi al giorno per dodici ore di lavoro, talvolta penosissimo. I tagliatori di guanti guadagnano novanta centesimi al giorno. E notate che la gioventù elegante di Napoli, è la meglio vestita d'Italia: che a Napoli si fanno le più belle scarpe e i più bei mobili economici; notate che Napoli produce i migliori guanti. (pp. 20-21) *Ascoltate un poco, quando una operaia napoletana nomina i suoi figli. Dice: ''le creature'', e lo dice con tanta dolcezza malinconica, con tanta materna pietà, con un [[amor materno|amore]] così doloroso, che vi par di conoscere tutta, acutamente, la intensità della miseria napoletana. (p. 24) *La massima golosità è il ''[[Zuppa di soffritto|soffritto]]'': dei ritagli di carne di maiale cotti con olio, pomidoro, peperone rosso, condensati, che formano una catasta rossa, bellissima all'occhio, da cui si tagliano delle fette: costano cinque soldi. In bocca, sembra dinamite. (p. 29) *Credete che al napoletano basti la [[Madonna]] del Carmine? Io ho contati duecentocinquanta appellativi alla Vergine, e non sono tutti. Quattro o cinque tengono il primato. Quando una napoletana è ammalata o corre un grave pericolo, uno dei suoi, si vota a una di queste Madonne. Dopo scioglie il voto, portandone il vestito, un abito nuovo, benedetto in chiesa, che non si deve smettere, se non quando è logoro. Per l'Addolorata il vestito è nero, coi nastri bianchi; per la Madonna del Carmine, è color pulce coi nastri bianchi; per l'Immacolata Concezione, bianco coi nastri azzurri; per la Madonna della Saletta, bianco coi nastri rosa. Quando non hanno i danari per farsi il vestito, si fanno il grembiule; quando mancano di sciogliere il voto, aspettano delle sventure in casa.<br />E il sacro si mescola al profano. Per aver marito, bisogna fare la novena a san Giovanni, nove sere, a mezzanotte, fuori un balcone, e pregare con certe antifone speciali. (p. 34) *Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di ''delirium tremens''; esso si corrompe e muore pel lotto. Il [[lotto]] è l'acquavite di Napoli. (p. 45) *E, in ultimo, sapete che è accaduto? Che il popolo, non potendo abitare il [[Corso Umberto I|Rettifilo]], di cui le pigioni sono molto care, non avendo le traverse a sua disposizione, non avendo delle ''vere case del popolo'', è stato respinto, respinto, dietro il paravento! Così si è accalcato molto più di prima; così il Censimento potrebbe dirvi che tutta la facciata del Rettifilo, è poco abitata, e tutto ciò che è dietro, disgraziatamente, è abitato più di prima; che dove erano otto persone, ora sono dodici; che lo spazio è diminuito e le persone sono cresciute; che il Rettifilo, infine, ha fatto al popolo napoletano più male che bene! (p. 96) *Quel che si è fatto a Nizza e a Montecarlo, ha formato la fortuna di tutta la Cornice da Mentone a Hyères quel che si è fatto al Cairo, ha formato la fortuna di tutto l'Egitto: sia, sia, questa opera buona, questa opera santa, e in questo paese così bello e così povero, così affascinante e così pieno di miseria, in questo paese così delizioso e dove si muore di fame, in questo paese dall'incanto indicibile, si dia alla industria del forestiero la forma larga, felice, fortunata, che porti, a Napoli, il solo modo di far vivere centinaia di migliaia di persone! (p. 110) *Un cattivo odore di stantio, di cose antiche e consunte, tenute troppo tempo chiuse e tirate fuori, si è diffuso nell'aria che respiriamo, da qualche giorno. Nei primi comizî, nei primi proclami, con una certa finzione di serietà, anche, son venuti fuori dagli armadi sgangherati della rettorica amministrativa: il partito ''clerico-borbonico'', il partito ''clerico-moderato'', il partito ''socialistoide'', il partito ''anarcoide'' e, persino, guarda, guarda, quella consumatissima cosa che è il partito ''liberale''. (1906, p. 138) *Troppo ho sofferto nell'onore e nella prosperità: troppo ho lagrimato di vergogna e di indignazione. Io debbo cominciare per salvarmi, se voglio esser salvata da tutto, da tutti. Nelle mie mani è la mia prima risurrezione: cioè quella della mia esistenza, morale, cioè quella del mio decoro sociale. Farò, io, veder al mondo, all'Europa, all'Italia che di tutti i doni della sorte, io sono degna, che di tutti gli aiuti fraterni, io sono degna, io, Napoli, paese di gente onesta, mandando al Comune solo gli onesti, chiedendo ad essi, che da essi si prosegua e si esalti la mia riabilitazione! (p. 143) ==''La ballerina''== ===[[Incipit]]=== Carmela Minino, in piedi presso il cassettone, macchinalmente, contò ancora una volta il denaro che teneva chiuso nello sdrucito piccolo portafogli: e vi trovò sempre le medesime diciotto lire, tre biglietti da cinque e tre biglietti da una lira che vi erano il giorno prima e la settimana prima. Si cavò di tasca il portamonete che portava addosso, quando usciva e dove riponeva i pochi spiccioli per pagare l'omnibus, per pagare la sedia, alla messa, per bere un bicchier d'acqua: vi pescò sette soldi. E con un atto puerile e triste guardò desolata e ansiosa intorno, quasi che dalle nude pareti della sua stanza, dai poveri mobili strettamente necessarii potesse uscire, fantasticamente, qualche immaginaria somma di denaro che venisse ad aumentare il suo così insufficiente capitaletto. ===Citazioni=== *Sotto il cielo basso e bigio, in quel tetro giorno di novembre, il camposanto di Napoli che occupa una delle sue più belle e più amene colline, quella di Poggioreale, conservava il suo aspetto d'immenso e florido giardino signorile: e i suoi cespuglietti di fìori vivaci che circondano le tombe e le sue siepi di bosso e di mortella che dividono gii ombrosi viali dai campi pieni di lapidi e i boschetti di alberi dove da mattina a sera cinguettano gii uccellini, gli alberi alti che ombreggiano le sue cappellette, le sue chiesette, i suoi più grandi monumenti, gli conservano, in ogni stagione questo grandioso aspetto di parco aristocratico, qua e là interrotto da piccoli editici ora vezzosi, ora pomposi. Non solo nel giorno della commemorazione dei morti, ma sempre vi lavorano giardinieri, sotto la direzione di qualcuno che ama quel camposanto teneramente, e le più belle rose di Napoli vi crescono e i meravigliosi crisantemi, di ogni tinta, ne smaltano persino le aiuole dei poveri e in tutte le stagioni pare che vi sorrida dolcemente la primavera dei morti. Tutto l'anno il [[Cimitero di Poggioreale|camposanto di Poggioreale]] ha un aspetto, nella sua florida solitudine, raccolto, non triste; mentre in quel giorno, coi suoi viali neri di gente, con tutte le porte delle sue cappelle, delle sue chiese, dei suoi grandi monumenti da cui escivan chiarore di {{sic|cerei}}, canti liturgici e odore d'incensi, misto a quello dei fiori freschi, il suo aspetto, sempre, non era triste, ma singolare, ma bizzarro, come di una strana fiera mortuaria, come di una mai vista pompa funebre, in un parco vastissimo, percorso da una folla immensa e svariata. (vol. I, pp. 43-44) *Ella sorrideva dagli occhi e dalle labbra, danzando, mentre il suo corpo pieghevole si arrotondava allo slancio lievissimo: ella danzava, senza che mai quel sorriso, quel lampeggio degli occhi venissero meno, per la fatica: ella danzava, così, come se null'altro ella fosse venuta a fare, sulla terra. E veramente, la sua irresistibile perizia, veramente la delizia di quella danza facevano delirare le platee: e dal loggione dove il popolo si ammassava nelle serate classiche alle poltrone d'orchestra dove si raccoglieva la nobiltà napoletana, il nome di [[Amina Boschetti]] era acclamato come quello di una trionfatrice. La coprivano di fiori, di doni, di gioielli: le offrivano i loro cuori e le loro fortune: ed ella tutto accoglieva, sorvolando su tutto, sapendo che i fiori, i gioielli, i cuori, le fortune, erano fatti per lei, perché i suoi piedini calzati dalle fini scarpette di raso rosa vi facessero in mezzo una gaia danza. (vol. I, pp. 55-57) ==''Leggende napoletane''== *Mancano a noi le nere foreste del Nord, le nere foreste degli abeti, cui l'uragano fa torcere i rami come braccia di colossi disperati; mancano a noi le bianchezze immacolate della neve che dànno la vertigine del candore; mancano le rocce aspre, brulle, dai profili duri ed energici; manca il mare livido e tempestoso. Sui nostri prati molli di rugiada non vengono gli ''elfi'' a danzare la ridda magica; non discendono dalle colline le peccatrici ''walkirie'', innamorate degli uomini; non compaiono al limitare dei boschi le ''roussalke'' bellissime; qui non battono i panni umidi le maledette lavandaie, perfide allettatrici del viandante; il folletto ''kelpis'' non salta in groppa al cavaliere smarrito. (da ''La città dell'amore'', p.&nbsp;3) *Napoli, la città della giovinezza, attendeva Parthenope e Cimone; ricca, ma solitaria, ricca, ma mortale, ricca, ma senza fremiti. Parthenope e Cimone hanno creata Napoli immortale. (da ''La città dell'amore'', p.&nbsp;4) *Se interrogate uno storico, o buoni ed amabili lettori, vi risponderà che la tomba della bella Parthenope è sull’altura di San Giovanni Maggiore, dove allora il mare lambiva il piede della montagnola. Un altro vi dirà che la tomba di Parthenope è sull’altura di Sant’Aniello, verso la campagna, sotto Capodimonte. Ebbene, io vi dico che non è vero. Parthenope non ha tomba, Parthenope non è morta. Ella vive, splendida, giovane e bella, da cinquemila anni. Ella corre ancora sui poggi, ella erra sulla spiaggia, ella si affaccia al vulcano, ella si smarrisce nelle vallate. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori: è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene; è lei che rende irresistibile il profumo dell’arancio; è lei che fa fosforeggiare il mare. Quando nelle giornate d’aprile un’aura calda c’inonda di benessere è il suo alito soave: quando nelle lontananze verdine del bosco di Capodimonte vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante; quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate; è la sua voce che le pronunzia; quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i suoi baci; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere al memore ricordo, è il suo peplo che striscia sull’arena, è il suo piede leggiero che sorvola; quando di lontano, noi stessi ci sentiamo abbruciare alla fiamma di una eruzione spaventosa, è il suo fuoco che ci abbrucia. È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire di amore: è lei la fa contorcere di passione nelle giornate violente dell’agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore. Napoli è la città dell’amore. (da ''La città dell'amore'', p. 5) *Ognuno sa che Iddio, generoso, misericordioso e magnifico Signore, ha guardato sempre con occhio di predilezione la città di Napoli. Per lei ha avuto tutte le carezze di un padre, di un innamorato, le ha prodigato i doni più ricchi, più splendidi che si possano immaginare. (da ''Virgilio'', p. 9) *Il bigio palazzo si erge nel mare. Non è diroccato, ma non fu mai finito; non cade, non cadrà, poiché la forte brezza marina solidifica ed imbruna le muraglie, poiché l’onda del mare non è perfida come quella dei laghi e dei fiumi, assalta ma non corrode. Le finestre alte, larghe, senza vetri, rassomigliano ad occhi senza pensiero; nei portoni dove sono scomparsi gli scalini della soglia, entra scherzando e ridendo il flutto azzurro, incrosta sulla pietra le sue conchiglie, mette l’arena nei cortili, lasciandovi la verde e lucida piantagione delle sue alghe. Di notte il palazzo diventa nero, intensamente nero; si serena il cielo sul suo capo, rifulgono le alte e bellissime stelle, fosforeggia il mare di Posillipo, dalle ville perdute nei boschetti escono canti malinconici d'amore e le monotone note del mandolino: il palazzo rimane cupo e sotto le sue {{sic|vôlte}} fragoreggia l’onda marina. Ogni tanto par di vedere un lumicino passare lentamente nelle sale e fantastiche ombre disegnarsi nel vano delle finestre: ma non fanno paura. (da ''[[Palazzo Donn'Anna|Il palazzo dogn'Anna]]'', 1895, [[s:Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/73|pp. 69-70]]) *Là, dove il mare del Chiatamone è più tempestoso, spumando contro le nere {{sic|roccie}} che sono le inattaccabili fondamenta del [[Castel dell'Ovo|Castello dell'Ovo]], dove lo sguardo malinconico del pensatore {{sic|scuopre}} un paesaggio triste che gli fa gelare il cuore, era altre volte, nel tempo dei tempi, cento anni almeno prima la nascita del Cristo Redentore, una isola larga e fiorita che veniva chiamata [[Isolotto di Megaride|Megaride]] o Megara che significa grande nell'idioma di Grecia. Quel pezzo di terra s'era staccato dalla riva di Platamonia, ma non s'era allontanato di molto: e quasi che il fermento primaverile passasse dalla collina all'isola, per le onde del mare, come la bella stagione coronava di rose e di fiorranci il colle, così l'isola fioriva tutta in mezzo al mare come un gigantesco gruppo di fiori che la natura vi facesse sorgere, come un altare elevato a Flora, la olezzante dea. Nelle notti estive dall'isola partivano lievi concenti e sotto il raggio della luna pareva che le ninfe marine, ombre leggiere, vi danzassero una danza sacra ed {{sic|inebbriante}}; onde il viatore della riva, colpito dal rispetto alla divinità, torceva gli occhi allontanandosi, e le coppie di amanti cui era bello errare abbracciati sulla spiaggia davano un saluto all'isola e chinavano lo sguardo per non turbare la sacra danza. Certo l'isola doveva essere abitata, ne' suoi cespugli verdi, nei suoi alberi, nei suoi prati, nei suoi canneti, dalle Nereidi e dalle Driadi: altrimenti non sarebbe stata così gaia sotto il sole, così celestiale sotto il raggio lunare, sempre colorita, sempre serena, sempre profumata. Era divina, poiché gli dei l'abitavano. (da ''Megaride'', 1895, [[s:Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/167|pp. 163-164]]) *Lassù, sul colle, vive il bosco verdeggiante dalle fresche {{sic|ombrie}}. I sentieri si allungano a perdita d'occhio sotto i grandi alberi; sulla terra scricchiolano lievemente le foglie morte. La vegetazione sbuca possente dal suolo, s'ingrossa nei tronchi nodosi, si espande nei rami che s'intrecciano, nelle innumerevoli foglie lucide e brune; ai piedi degli alberi cresce l'erba morbida e minuta, dalle foglioline piccine. Nelle siepi fiorisce l'anemone, e sfoglia al suolo i suoi petali la rosa selvaggia. Schizzano, sfilano le lucertoline grigio-verde, dalla testolina mobile ed intelligente, dalla coda nervosa. Sotto gli archi dei grandi alberi penetra temperata la luce; tra foglia e foglia il sole getta sulla terra dei cerchielli ridenti e luminosi; raggi sottili e biondi passano fra i rami. Il silenzio è profondo; è lontana, lontana la rumorosa città. Un profumo vivificante si espande; ogni tanto il garrito allegro di un uccello fa ondeggiare le conche rosee dell'aria. Non è, non è la piccioletta e magra natura dei giardini tagliati ad angoli retti, squadrati, polverosi e malinconici; non sono le aiuole di fiorellini variopinti che non dànno freschezza, non dànno ombra, tirati su con cure infinite; non è la natura corretta e riveduta, sfacciata e pomposa che si stende al sole senza vergogna, riarsa, secca. È la forte e possente natura che irrompe dalla terra vera, e allaga, e {{sic|innonda}} la campagna come oceano di verdura; è la natura pudica e grande del bosco, che si ammanta di foglie, che vela il volto divino, che molce la passione delle sue nozze nell'ombre discrete, nei placidi silenzi, nei recessi ignoti. È nell'immenso bosco che si sogna; nei quadrivi lontani trapassa rapidissimo un lieve fantasma; nei bruni tronchi apparisce qualche leggiadro volto di donna; la foglia che cade sembra il rumore di un bacio scoccato. È nel discreto e amabile bosco che s'ama... (da ''La leggenda di Capodimonte'', 1895, [[s:Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/205|pp. 201-203]]) *Pensa, o poetica amica, al felice connubio dell'arte con la natura, pensa alla celeste armonia fra l'uomo che crea ed il mondo da lui creato, pensa alla città che sarà bella e buona, tutta bianca e colorita dal sole, senza macchie, senza cenci: oh, allora, allora! O lontano avvenire, o giorno splendido che come quello di Faust meriteresti di essere fermato... (da ''La leggenda dell'avvenire'', 1895, [[s:Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/224|pp. 224-225]]) ===[[Explicit]]=== *Ma i napoletani non temono: il Vesuvio è loro vecchio amico, vuole scherzare, è un brontolone, ma presto tacerà. Poi vi è S. Gennaro che con le dita sollevate in atto d'imperio, comanda alla lava di non avanzarsi; le donne pregano il parroco della cattedrale a portare in piazza San Gennaro di argento o il prezioso suo sangue che è conservato nelle ampolline. In qualche chiesetta si prega. Una mattina il sole non viene fuori, una fitta nube grigia nasconde il cielo, piove cenere; i napoletani sorridono ancora e vanno ai loro affari sotto quella strana pioggia. Ma il giorno seguente il rombo diviene tumultuoso, le scosse di terremoto si succedono l'una all'altra, orribili convulsioni squassano il monte, sui cui fianchi s'aprono dappertutto bocche di fuoco, le lave si uniscono, si fondono, sono una lava sola, è una montagna di lava che cammina verso la città coi suoi ruscelli di fuoco; soffocanti fetori di zolfo ammorbano l’aria, piove cenere calda e pesante, acqua bollente, piovono lapilli infuocati sulla città: riuniti al grande vulcano corrispondono con pauroso miracolo ridestati, le eruzioni dei monte Echia, dell’Epomeo e di Pozzuoli. Piove la morte. Nel clamore disperato dei morenti, nel fragore delle case che crollano, nel tuono del terremoto, nella spaventosa tempesta del mare che si rizza incollerito o ribelle, nel bagliore sanguigno che appena rischiara le cupe tenebre, in uno sconquasso che capovolge la natura e le cose, la lava vittoriosa entra in Napoli e Napoli finisce di morire in un incendio colossale.<br><br>E che? Tu sorridi ancora, orgogliosa creatura? Ti comprendo: leggo nel tuo pensiero come in un libro dalle pagine aperte. Tu pensi quello che io penso; tu sorridi a quella morte; questa Napoli che fu creata dall’amore, che visse nella passione della luce, dei colori smaglianti, dei profumi violenti, delle notti innamorate, visse nel lusso grandioso della natura e nella espansione superba del sentimento, questa città appassionata morirà bene, morirà degnamente nell’altissima e fiammeggiante apoteosi di un oceano di fuoco. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Addio, Amore!''=== Lunga distesa, immobile sotto la bianca coltre del letto, con le braccia prosciolte e le mani aperte, con la bruna testa inclinata sopra una spalla, con un soffio impercettibile di respiro, ''Anna'' pareva dormisse da due ore, immersa nel profondo abbandono del sonno giovanile. Sua sorella Laura, che dormiva in un secondo candido lettino da fanciulla, all'altro capo della vasta stanza, aveva quella sera molto prolungata la sua solita lettura notturna, con cui sfuggiva alla conversazione ultima della giornata, fra sorelle. Ma appena l'ombra della lunga e fredda notte d'inverno aveva avvolto le cose e le persone della camera delle due fanciulle, Anna aveva schiuso gli occhi e li teneva fissi, sbarrati sul letto di laura, il cui biancore appariva confusamente, anche nell'oscurità. ===''All'erta, sentinella''=== Nella luminosa e calda ora pomeridiana, il paesaggio napoletano aveva dormito assai, deserto, silenzioso, immobile sotto il leonino sole di agosto. Nella lunga siesta, da mezzogiorno alle quattro, nessuna ombra d'uomo si era veduta, apparendo e sparendo, sulla gran pianura verde dei Bagnoli; sulla larga via bianca, a sinistra, che viene da Posillipo, rasentando l'ultimo spalto di quella collina che è anche un capo, larga via che è la delizia di quanti amano Napoli, stranieri e indigeni, non una carrozza, non un carretto; non una carrozza, non un carretto sulla dritta via, chiamata di Fuorigrotta, e che ai Bagnoli trova il suo primo angolo, voltando per andare a Pozzuoli, a Cuma, a Baia; non una nave sul mare, che sorpassasse il bellissimo capo di Posillipo, per andarsene lontano, linea nera filante, sormontata da un vago piumetto di fumo; non una vela bianca nel canale di Procida; non una barchetta intorno alla verde isola di Nisida, che prospetta, in tutta la sua lunghezza, la spiaggia dolce dei Bagnoli. ===''Castigo''=== Un alto e tetro silenzio era nella stanza di Cesare Dias. Egli stava seduto nel seggiolone di cuoio bruno, teneva appoggiati i gomiti sulla grande scrivania di legno scolpito e le due mani gli nascondevano gli occhi e la fronte: si vedean solo i capelli un po' scomposti e le labbra pallidissime sotto i mustacchi disfatti. Fuori, la triste giornata invernale declinava e tetre si facevano le ombre nell'austera stanza, tetre intorno a quella immobile figura di uomo di cui, nell'alto silenzio, parea non si udisse neanche il respiro. ===''Cuore infermo''=== Finiva la giornata violenta e tormentosa. Dal mattino la terra bruciava sotto lo splendido sole di agosto, bruciava lentamente, consumando le sue sorgenti di vita e di freschezza, diventando gialla, smorta, arida; l'aria rimaneva senza moto, greve, infiammata, carica di profumi acri; i fiori dei giardini morivano, estenuati da quel lusso di calore, simili a coppe d'incenso dove fumano intensamente gli ultimi granelli votivi; le vigne vesuviane, basse, contorte, arse dal nero terreno vulcanico, arse dal sole esalavano un forte sentore di zolfo che saliva al cervello; dai terrazzi saliva un penetrante odore di asfalto liquefatto. ===''Dal vero''=== Di certo il fanciullo era bellissimo. Aveva gli occhi grandi ed azzurri, ma di quell'azzurro vero, leale che non diventa mai nero di sera; il bianco della cornea era anche irradiato da una tinta bluastra, cosa che faceva sembrare anche più grande la pupilla: i lumi della sala, riflettendosi in quegli occhi azzurri, vi accendevano una stella luccicante, una sola. Poi era biondo; non tendente al giallo, come la Gioconda di Leonardo da Vinci, né al fulvo, come la Maddalena del Tiziano, e nemmeno come dovette essere biondo il danese Amleto: quei capelli erano fini, lucidi, biondi e dolci alla vista, riposavano lo sguardo stanco da tante teste sfrontatamente brune. Quella testina originale, dal profilo abbozzato, dai lineamenti puri, dalla fronte serena, attirava il mio sguardo. ===''Ella non rispose''=== <div align=right>''«Roma, notte di maggio...''</div> «Non vi conosco: non mi conoscete. Non vi ho vista, mai. E vi vedrò, io, forse, mai? Voi, forse, non mi vedrete mai. Eppure la mia anima, inattesamente, si è legata, salda, alla vostra, in un vincolo tanto più tenace e stretto, in quanto che oscuro, fantastico e misterioso: e io sento di amarvi, con tutte le mie forze, come se il vostro volto di donna — siete voi giovane? bella? Non lo so: non vi conosco — come se questo volto chiuso nell'ombra, mi fosse seducentemente noto da mesi e da anni, come se il fascino della vostr'anima, da mesi e da anni si esercitasse su me e mi tenesse e mi avvincesse. ===''Fantasia''=== — Il fioretto di domani è questo — disse il predicatore, leggendo un cartellino: — Voi offrirete a Maria Vergine i sentimenti di rancore che avete nel cuore e abbraccerete la compagna di scuola, la maestra, la serva che credete di odiare.<br> Nella penombra della cappella vi fu un movimento tra le educande grandi e tra le maestre: le piccine non si mossero. Delle piccine qualcuna sonnecchiava, qualcuna sbadigliava dietro la manina: sui rotondi visetti si dilatava la contrazione della noia. ===''Fior di passione''=== Fulvio s'inchinò, prese dalla mano di Paola il gelato che ella, sorridendo dolcissimamente, gli porgeva, e le disse, guardandola negli occhi:<br> - Vi amo.<br> - Non dovete amarmi – mormorò lei, senza scomporsi, seguitando a sorridere.<br> - E perché?<br> - Perché ho marito – ribatté ella, ma placidamente.<br> - Non importa! ===''Gli amanti: pastelli''=== Donna Grazia scrive così, di questo suo amante:<br> La prima volta in cui Nino Stresa mi mancò di rispetto, fu in un ballo. Ero vestita di broccato bianco, quella sera: e il busto del vestito era sostenuto, sulle spalle, da due fascie di brillanti che formavano manica. Egli, Nino Stresa, mi cominciò a guardare, di lontano, poco dopo la mia apparizione nel ballo: e non potei più fare un movimento per passeggiare o per ballare, senza sentire il suo sguardo fermo sovra me. ===''I capelli di Sansone''=== Paolo Joanna andava e veniva per la stanza, vestendosi, straccamente, ancora tutto pieno di sonno. Sul suo letto disfatto stavano una quantità di giornali aperti e spiegazzati, cascavano dalla sponda, giacevano sul tappetino miserabile, erano quelli della sera innanzi, su cui si era addormentato, su cui si era arrotolato, dormendo: quelli della mattina, ancora chiusi dalle fascette multicolori erano deposti sul vecchio tavolino da notte, accanto a una tazza da caffè — e attratte dal fondiccio melmoso del caffè, dove lo zucchero si liquefaceva, le mosche vi ronzavano attorno — e un sottile odore d'inchiostro di stamperia fluttuava nell'aria. ===''Il paese di cuccagna''=== Dopo mezzogiorno il sole penetrò nella piazzetta dei Banchi Nuovi, allargandosi dalla litografia Cardone alla farmacia Cappa e di là si venne allungando, risalendo tutta la strada di Santa Chiara, dando una insolita gaiezza di luce a quella via che conserva sempre, anche nelle ore di maggior movimento, un gelido aspetto fra claustrale e scolastico. Ma il gran movimento mattinale di via Santa Chiara, delle persone che scendono dai quartieri settentrionali della città, Avvocata, Stella, San Carlo all'Arena, San Lorenzo e se ne vanno ai quartieri bassi di Porto, Pendino e Mercato, o viceversa, dopo il mezzogiorno andava lentamente decrescendo; l'andirivieni delle carrozze, dei carri, dei venditori ambulanti, cessava: era un continuo scantonare per il Chiostro di Santa Chiara, per il vicolo Foglia, verso la viuzza di Mezzocannone, verso il Gesù Nuovo, verso San Giovanni Maggiore. Presto, la gaiezza del sole illuminò una via oramai solitaria. ===''Il romanzo della fanciulla''=== Come Maria Vitale schiuse il portoncino di casa, fu colpita dalla gelida brezza mattutina. Le rosee guancie pienotte impallidirono pel freddo; il corpo giovenilmente grassotto rabbrividì nell'abituccio gramo di lanetta nera: ella si ammucchiò al collo e sul petto lo sciallino di lana azzurra, che fingeva di essere un paltoncino. Nella piazzetta dei Bianchi non passava un'anima: la bottega del fabbro era ancora chiusa, la tipografia del ''Pungolo'' era sbarrata: per i vicoli di Montesanto, di Latilla, dei Pellegrini, dello Spirito Santo che sbucavano nella piazzetta, non compariva nessuno. Una nitida luce bigia si diffondeva sulle vecchie case, sui vetri bagnati di brina, sui chiassuoli sudici: e il cielo aveva la chiarezza fredda, la tinta metallica e finissima delle albe invernali. Allora Maria Vitale, mentre si avviava, sorpresa dal silenzio e dalla solitudine, fu côlta da una vaga inquietudine. ===''L'infedele''=== Tre sono i personaggi di questa istoria d'amore: Paolo Herz, Luisa Cima e Chérie. Malgrado il suo cognome tedesco, Paolo Herz è italiano, di madre e di padre italiani, delle provincie meridionali. Veramente, non è inutile aggiungere che l'avo paterno di Paolo era tedesco. Questo nonno aveva lasciato la Germania in piccolissima età, emigrando in Italia: qui era cresciuto, aveva lavorato ad accrescere la sostanza famigliare e il decoro del nome Herz: qui si era ammogliato con una italiana, e aveva procreato dei figli. Così i legami con la patria di origine, almeno quelli esteriori, si eran venuti col tempo, con la lontananza, rallentando e poi, più tardi, sciogliendosi: tanto che gli Herz sembrava non conservassero più nessuna traccia nordica nel temperamento e nel carattere. ===''La mano tagliata''=== Tutto chiuso nella preziosa pelliccia di lontra, fumando una fine e odorosa sigaretta russa, Roberto Alimena guardava distrattamente il facchino dalla blusa azzurra che, ritto nel compartimento di prima classe, collocava pazientemente sulla reticella i bagagli eleganti e ricchi del giovane viaggiatore, le valigie, i sacchi da viaggio, i portamantelli, le borsette di cuoio dalle cifre di argento: ''R. A''. ===''La moglie di un grand'uomo''=== Vi era una volta una fanciulla — ohimè quante ve ne furono e quante ve ne sono! — una fanciulla che doveva pacificamente sposare un giovanotto. Costui era un bravo ragazzo, negoziante all'ingrosso di spirito e di zucchero; i suoi buoni amici dicevano che del primo non gliene rimaneva mai in deposito e del secondo troppo, volendo significare, con una ignobile freddura, che era buono e stupido. ===''La virtù di Checchina''=== Venne ad aprire Susanna, la serva. Portava un vestito di lanetta bigia, stinto, rimboccato sui fianchi, lasciando vedere una sottana frusta di cotonina scura; il grembiule di tela grossa era cosparso di macchie untuose; teneva in mano uno strofinaccio puzzolente. Entrando, Isolina fece una smorfia di disgusto.<br /> – C'è Checchina? – chiese.<br /> – C'è – rispose Susanna, stringendo le sue labbra sottili di beghina.<br /> – E che fa?<br /> – Stiamo ripulendo i mobili, col petrolio.<br /> – Volevo dire che si sentiva questo puzzo! E non ci pigliate una malattia, voi?<br /> – Il puzzo del petrolio non fa male. ===''Le amanti''=== ====''La grande fiamma''==== Nell'ora tarda della sera, partita l'ultima persona amica o indifferente, per la quale essa provava l'orgogliosa e invincibile necessità di mentire, chiuse tutte le porte ermeticamente, piombata la casa nel profondo silenzio notturno, interrogate con lo sguardo sospettoso fin le fantastiche penombre della sua stanza solitaria, dove sola vivente era una pia lampada consumantesi innanzi a una sacra immagine, prosciolto il suo spirito dall'obbligo della bugia e le sue labbra dall'obbligo del sorriso, ella si lasciava abbruciare dalla grande fiamma. ====''Tramontando il sole''==== - Chiarina, ti presento un amico, Giovanni Serra – disse la padrona di casa, mentre Serra faceva un grande inchino.<br> - Oh Anna, ma io lo conosco! – esclamò Clara Lieti, vivacemente, stendendogli la mano con un atto famigliare.<br> - Veramente? E come? – soggiunse Anna, con quel falso interesse mondano, che copre di amabilità la perfetta indifferenza.<br> - Da vari anni.... da moltissimi anni.... da un numero infinito di anni, lo conosco – e Clara finì con una risatina squillante. ====''L'amante sciocca''==== Paolo Spada aspettava la sua nuova innamorata, con una vivace curiosità mescolata a una certa tenerezza piena d'indulgenza e a movimenti improvvisi e insoliti di buon umore. Egli aveva realizzato, finalmente, dopo alcuni anni vissuti fra i tormentosi piaceri di amori inconsciamente complicati, dopo aver adorato delle bizzarre e inquietanti creature che eran tali, naturalmente, o che si affrettavano a diventare bizzarre e inquietanti al suo contatto, dopo essere stato adorato nelle forme più turbolenti, più folli e più tetre dalle medesime creature, finalmente, egli aveva realizzato un suo antico desiderio: desiderio fluttuante sempre in quell'anima, ora sommersa in fondo al naufragio di qualche stravagante passione, ora galleggiante sul mare cheto che segue le tempeste, il desiderio, cioè, di amare una donna semplice e di esserne amato. ====''Sogno di una notte d'estate''==== Massimo era solo. L'amico d'infanzia, non veduto da anni e poi incontrato improvvisamente per la via, dopo il lieto riconoscimento era venuto, alle sette, a pranzare in casa di Massimo. E costui che trascinava pesantemente il fardello di un'estate cittadina, mentre tutti gli altri anni era partito nel mese di giugno, si riprometteva una buona serata di ricordi, in compagnia dell'amico ritrovato. ===''Nel paese di Gesù''=== <div align=right>''In mare''.</div> Un giorno, un'ora, un minuto prima della partenza, tutto il febbrile entusiasmo di chi parte si dilegua. L'egoistico ardore con cui si son fatti i preparativi del viaggio, la gaia fretta che par quasi quella del prigioniero cui sorrida, ineffabile, la libertà imminente, quel vivo sogno interiore che rende un po' folli gli occhi di colui che deve andar via, tutto svanisce, lasciando al suo posto un dubbio freddo e sterile, una sottile e opprimente angoscia. ===''O Giovannino, o la morte''=== Alle dieci e mezzo di quella domenica, il sagrestano della parrocchia dei Ss. Apostoli uscì sulla porta dell'antica chiesa napoletana e cominciò ad agitare vivamente un grosso e stridulo campanello di argento. Il sagrestano, appoggiato allo stipite della pesante vecchia porta di quercia, scrollava il campanello a trilli, a distesa, continuamente: serviva per avvertire i fedeli di via Gerolomini, del vico Grotta della Marra in Vertecoeli, della piazza Ss. Apostoli, delle Gradelle, che fra poco sarebbe cominciata nella chiesa dei Ss. Apostoli la messa cantata, la funzione grande di Pentecoste. ===''Pagina azzurra''=== Infine, quando tu sei partita per Castellamare, la tua, diciam così, attrezzeria, era completa. Non hai dimenticato nulla qui, tranne due o tre disgraziati condannati alla città forzata e che sospirano dietro le tue {{sic|treccie}} bionde, scomparse per la linea di Napoli—Castellamare. Rassicurati dunque. Tutto parte con te. Abbiamo fatto insieme uno dei nostri allegri inventari: nulla mancava. ===''Piccole anime''=== ====''Una fioraia''==== <div align=right>''Date lilia......''</div> La bimba camminava lentamente, rasentando il muro, per la via stretta e tortuosa dei Mercanti. Ella non guardava nelle botteghe, non alzava gli occhi a quella lunga striscia di cielo che appariva fra le alte case, non guardava neppure dinnanzi a sé. Guardava le pietre, come se le contasse. Camminava, senza curarsi del fango del selciato, degli urtoni che le davano, di qualche rara carrozza che passava. ====''Giuochi''==== Era una grande casa di provincia, con un portone sempre chiuso, quello nobile, pei signori, che vi davano un forte picchio col battente — e un portone sempre spalancato, quello dove passavano i carri di grano, di vino, di carbone, di pasta. Sopra, gli stanzoni vasti, alti di soffitto, con le travi foderate di carta fiorata, coi muri dipinti di giallo chiaro o di lilla pallido. ====''Canituccia''==== Nella penombra, seduta sulla panca di legno, sotto la cappa nera ed ampia dei focolare, Pasqualina, con le mani sotto il grembiule, recitava il rosario. Non si udiva che il pissi pissi delle labbra sibilanti le preghiere. La cucina tutta affumicata, con la larga tavola di legno verde-bruno, con la madia oscura, con le sedie a spalliera dipinta, senza un punto luminoso, s'immergeva nella notte. Il fuoco, semispento, covava sotto la cenere. ====''Profili''==== Ella porta quel poetico e soave nome che Leopardi ha amato: Nerina. E in tutta la persona di questa fanciulletta alta e sottile è diffuso un mite riflesso di poesia. La mollezza dei capelli castagni, abbandonata in lunghe anella sulle spalle, lascia libera una fronte larga, bianca e spirituale: fronte pensierosa, come i grandi occhi bruni, egiziani; occhi limpidi e profondi, pieni di calma, a cui un principio di miopìa dà, talvolta, una incertezza come di sogno, o una finezza elegante di sguardo. ====''Alla scuola''==== Aspettavamo i giorni di tirocinio con una ansietà segreta. I giorni di lezione erano monotoni, spesso tristi. Noi studiavamo senza voglia, malamente, con programmi incerti, con professori troppo severi o assolutamente inetti. Eravamo già maestre e l'essere trattate da scolarette ci umiliava, ci stizziva. A casa, qualcuna di noi aveva la povertà, quasi tutte una miseria decente — e chi un fratello ebete, chi un padre paralizzato, chi una matrigna tormentatrice, qualche piaga celata con cura, qualche vergogna nascosta con una nobile pietà, qualche infelicità, qualche ingiustizia del destino, a cui la rassegnazione era completa. ====''Nebulose''==== Sulla via che si allunga, diritta, quasi interminabile, sotto i pioppi, camminavano lentamente i due amanti che non si amavano. Lasciavano alle spalle un tramonto di viola: andavano verso un tramonto di un grigio tenue delicatissimo. Ella si trascinava stanca e svogliata, facendo strisciare nella polvere la punta del suo ombrellino, trattenuto mollemente dalle dita: lo sguardo aveva la sola espressione di una grande lassezza. ====''La moda''==== È utile qui dire, che nessun bimbo può essere assolutamente brutto; che nessun bimbo ispira una completa ripugnanza. Se sono malaticci, hanno la dolcezza di una malattia; se sono rachitici, hanno la malinconia attraente di un corpo condannato; se sono precoci, hanno quel sapore strano e acre delle piccole anime, già troppo grandi. Infine potranno avere il naso camuso o gli occhi piccoli o la bocca grande — ma avranno sempre qualche cosa bella: o la guancia rotonda o la delicatezza della pelle o la morbidezza dei capelli, o avranno, nello insieme, tanta grazia soave, tanta freschezza, tanta gioventù che vale come bellezza. ====''Perdizione''==== Mentre la bionda mammina placidamente ricamava un orlo di camiciuola e Mario, seduto sul tappeto, intagliava certi soldatini dipinti di rosso e di azzurro sulla carta, entrò improvvisamente il giovane padre, tutto allegro:<br> — Su, Mario, su fantoccetto mio, fatti vestire da mammina ed usciamo: ti conduco a spasso. ====''Gli spostati''==== Suo padre è un giornalista, sua madre una maestra di lingue straniere. Il bimbo ha otto anni, ma pare che ne abbia dodici per le strane cose che sa, per le singolari risposte che dà. Egli è già stato a [[Venezia]], a [[Firenze]], a [[Napoli]], non gli resta più nessuna impressione di paesaggio per la sua gioventù: egli si stringe nelle spalle quando gli nominano il Vesuvio o la gondola. ====''Salvazione''==== Dopo il forte momento della passione — nelle placide ore di conversazione, quando le confidenze sgorgano, in una espansione spontanea, quando l'intimità sa essere amichevole e amorosa, Flavia parlava volentieri dell'infanzia propria, di quel giocondo tempo, tutto sole, tutto baci, tutto confetti. Questi ricordi la esaltavano, e come se sognasse, guardando lontano, con la voce tremante di emozione, narrava ancora di quante dolcezze l'aveva circondata l'amore materno. ===''Storia di due anime''=== La bottega dei santi era la penultima della piccola via bassa e oscura, che sinuosamente lega la piazza grande di santa Maria la Nova alla piazzetta di santa Maria dell'Aiuto: e godeva un po' d'aria, un po' di luce, sol perché, dirimpetto ad essa, le antiche e brune case del vecchio quartiere popolare cessavano e poco indietro si ergeva la chiesa della Madonna dell'Aiuto, avente, accanto, il portoncino della sua Congregazione di Spirito. ==Citazioni su Matilde Serao== *Che Matilde fosse una donna eccezionale – nel senso letterale di un'eccezione alle regole: la regola dell'ambiente italiano e quella del suo genere sessuale – se ne accorse perfino una signora snob come la scrittrice americana, ma europea per scelta e per gusto, [[Edith Wharton]], la pupilla di Henry James. Quando negli ultimi anni della Vecchia Europa, alla vigilia della Grande Guerra, la incontrò nell'elegante e selettivo salotto parigino di Madame Fitz-James, la Wharton non esitò a definirla nel suo diario «una donna tozza e grossa, rossa in faccia e sul collo», riconoscendo, però, che quando prendeva la parola era capace di raggiungere punte che l'americana cosmopolita e chic non aveva mai rilevato nei discorsi delle altre donne. ([[Elisabetta Rasy]]) *Di Roma non la interessavano i monumenti e le opere d'arte, ma la politica, la circolazione di idee e di denaro, la promessa di modernità. Anche se, rispetto alle altre emancipate dell'epoca, non solo le italiane, Matilde fu al tempo stesso più audace e più conservatrice. Non amava le suffragette, ma voleva essere indipendente; apprezzava gli uomini e i piaceri – e i tormenti – dell'amore, ma aveva il gusto degli affari e del denaro; non saltava un giorno di lavoro ma accettava con serenità le sue numerose maternità – come se in lei convivessero un uomo moderno e una donna all'antica. ([[Elisabetta Rasy]]) *La cultura e l'esperienza si fondevano in lei nello splendore della sua vigorosa intelligenza. ([[Edith Wharton]]) *La giovane Matilde non avrebbe ripetuto il genio ch'ebbe e quella sua, davvero scespiriana, ampiezza di visione se fosse vissuta altrove o altrove fosse nata all'arte. Il fenomeno più interessante, nell'arte di donna Matilde, è appunto questa sua facoltà di assorbire e di serbare, trasformandolo, il mondo esterno. In un'epoca nella quale non si conosceva ancora [[Marcel Proust]], ella poteva dire di sé: «Dal primo giorno che ho scritto, io non ho mai voluto e saputo essere altro che una fedele e umile cronista della mia memoria. Mi sono affidata all'istinto e non credo che mi abbia ingannato.»<br>Non sapremmo immaginare, perciò, fuori di Napoli e di quella Napoli, la più verace e sincera Matilde Serao. Non è possibile staccarla dalle strade e dai vicoli della sua prima giovinezza. ([[Giovanni Artieri]]) *La Serao, nonostante le ambizioni proprie e la moda letteraria del suo tempo è, e resta, un grande poeta di Napoli. Nasce alla vita dell'arte come una creatura di Napoli, un suggerimento o una espansione della città. ([[Giovanni Artieri]]) *Matilde Serao fu il simbolo napoletano della rivoluzione femminile, lei che di certo [[femminismo|femminista]] non era, ma ugualmente esempio straordinario di scrittrice, imprenditrice, organizzatrice e madre insieme: potentissima fondatrice di giornali, ricercatrice di fondi, scrittrice inesauribile di romanzi e racconti, candidata al Nobel, scippatole da un'altra considerevole narratrice e figura di donna, [[Grazia Deledda]]. ([[Antonella Cilento]]) *Solo nel 1900 Matilde Serao, autrice di un galateo destinato alle donne in cui vi è una appendice per le care fanciulle, «Piccolo codice per le signorine» –, è molto assertiva nel precisare quando finisce l'infanzia: «Da dodici anni in poi si finisce di essere bimbe», a tredici si è «giovanette», a sedici «signorine» e a diciotto anni si è «presentate in società». ([[Simonetta Ulivieri]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Addio, Amore!]'', A. Barion Edit. Tip., Milano-Sesto S. Giovanni, 1927. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm All'erta, sentinella]'', Milano, Baldini e Castoldi, 1914. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Castigo]'', Milano, Armando Curcio Editore, 1977. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Cuore infermo]'', Roma, Lucarini, 1988. ISBN 8870332446 *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Dal vero]'', Perussia & Quadrio, Milano, 1879. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Ella non rispose]'', Milano, F.lli Treves, 1919. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Fantasia]'', Firenze, A. Salani, stampa 1932. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Fior di passione]'', Giuseppe Galli Editore, Milano, 1888. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Gli amanti: pastelli]'', Fratelli Treves Editori, Milano, 1894. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm I capelli di Sansone]'', casa editrice Madella, Sesto S. Giovanni [Milano], 1914. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Il romanzo della fanciulla]'', Milano, Treves, 1893. *Matilde Serao, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/s/serao/il_ventre_di_napoli/pdf/serao_il_ventre_di_napoli.pdf Il ventre di Napoli]'', Perrella, Napoli, 1906. *Matilde Serao, ''[https://archive.org/details/laballerina01serauoft/page/n2/mode/1up La ballerina]'', 2 voll, Cav. Niccolò Giannotta editore, Catania, 1899. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm La mano tagliata]'', Firenze, A. Salani, 1912. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm La moglie di un grand'uomo]'', Milano, Dott. R. Quintieri, 1919. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Le amanti: La grande fiamma, Tramontando il sole, L'amante sciocca, Sogno di una notte d'estate]'', Fratelli Treves Editori, Milano, 1894. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm L'infedele]'', Ditta Edit. Brigola di E. Brigola e G. Marco, Milano, 1897. *Matilde Serao, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/s/serao/leggende_napoletane/pdf/leggen_p.pdf Leggende napoletane]'', Edizioni Bideri spa, Napoli, 1970. *Matilde Serao, ''[[s:Indice:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu|Leggende napoletane]]'', Edoardo Perino Editore-Tipografo, Roma, 1895. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Nel paese di Gesù. Ricordi di un viaggio in Palestina]'', Milano, Treves, 1923. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm O Giovannino, o la morte]'', Edizioni e/o, Roma, 1995. ISBN 8876412476 *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Pagina azzurra (Commedie borghesi)]'', Firenze, Casa editrice italiana, 1910. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Piccole anime]'', Milano, Libreria ed. Galli di C. Chiesa e F. Guindani, 1890. *Matilde Serao, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/serao/index.htm Storia di due anime]'', in "[Opere di Matilde] Serao", a cura di Pietro Pancrazi, Milano, A. Garzanti, 1944. == Altri progetti== {{interprogetto}} {{Portale|donne}} {{DEFAULTSORT:Serao, Matilde}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 35vp2zyfmfullc2knkitq9qpw2dkj6a Vladimir Putin 0 11296 1221894 1215750 2022-08-10T09:43:52Z Mariomassone 17056 /* Joe Biden */ wikitext text/x-wiki [[File:Vladimir Putin 17-11-2021 (cropped).jpg|thumb|Putin nel 2021]] '''Vladimir Vladimirovič Putin''' (1952 – vivente), politico russo. ==Citazioni di Vladimir Putin== ===1991=== {{Int|Da ''[http://russiaintranslation.com/2016/12/10/prima-intervista-vladimir-putin-1991/ "Mi dicono di essere troppo morbido con le persone". Forse, la prima intervista a Vladimir Putin concessa nel 1991]''|Intervista di Natalja Nikiforova, ''Čas Pik'', giugno 1991; riportato e tradotto in ''Russiaintranslation.com''|h=4}} *Io non nascondo e non ho mai nascosto di aver lavorato per 17 anni per l’intelligence esterna del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]]. Il punto è un altro: non l’ho mai ostentato. *Non vorrei adesso discutere dell’indole o dei modi di Sobčak anche se da molti sento dire che lui è a volte duro. A me, invece, dicono di essere troppo morbido con le persone. Ma riesco a capire quando qualcuno perde le staffe. Ci troviamo adesso a vivere con l’acqua alla gola e a volte manca la pazienza di approfondire una domanda. *Io mi sono messo in aspettativa dal KGB. Io non ci lavoro e non ricevo soldi. Al KGB sono andato in modo legale e trasparente tramite ripartizione dopo la fine dell’università. *Gli agenti dei servizi segreti vengono addestrati senza che loro sospettino nulla. Se lo sapessero, inizierebbero ad adattarsi e a mostrare quei lati del carattere e della personalità desiderate dal potenziale fruitore delle informazioni. *Volete sapere se avessi dei legami col KGB prima di essere assunto? La risposta è no. *{{NDR|«Anche lei considera il KGB un mostro?»}} Certamente. È un dato di fatto che l’apparato del comitato abbia completamente smesso di occuparsi di quei compiti per il quale era stato creato. È necessario ricostruirlo. E lo stanno facendo. Inoltre, io ho lavorato nell’intelligence esterna, non ho avuto nulla a che fare con problemi di politica interna. *Ci si pente solo dei reati. Io non ho commesso alcun reato. E non mi discolpo. Anche se discolparsi è sempre più facile che fare un importante passo. E io l’ho fatto. *{{NDR|Su [[George H. W. Bush]]}} L’attuale presidente USA è un ex direttore della CIA. Questo è per caso un elemento di disturbo per lui? Anche io sono un ex. Un ex collaboratore, un ex comunista. Perché questo dovrebbe essere di disturbo nel mio lavoro? ===1999=== *{{NDR|Sui guerriglieri ceceni}} Non tratteremo mai con i terroristi. Li distruggeremo, dovunque essi si trovano: se sono andati al bagno, li ammazzeremo nel cesso. (dichiarazione il 24 settembre 1999, poco prima dello scoppio della [[seconda guerra cecena]])<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0510_01_1999_0262_0010_6759451/ ''Grozny accusa Mosca. «Ci state invadendo»''], ''La Stampa'', 25 settembre 1999.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0510_01_1999_0265_0009_6765207/ «Li stermineremo con metodo dal cielo»]''|Intervista di Vera Kuznetsova sulla [[seconda guerra cecena]], ''La Stampa'', 28 settembre 1999|h=4}} *Abbiamo permesso alla Cecenia di fare ciò che voleva. Non è diventata una repubblica sovrana, ma un'enclave di banditi. *Oggi siamo vittime dell'aggressione del terrorismo internazionale. Non è più una guerra civile. Oggi in Cecenia operano persone finanziate e addestrate all'estero. Quando hanno visto che la Russia era in grado di difendersi, hanno colpito le nostre città. Oggi siamo costretti a proteggere le vite dei nostri cittadini. Non ci hanno lasciato altra scelta. *Ci sono solo due soluzioni. O attacchiamo al grido "Comunisti, avanti!" e senza contare le vittime, oppure li sterminiamo pazientemente e metodicamente dall'aria. Senza fretta. *{{NDR|«Come si sente nel ruolo di "erede designato"?»}} A dire il vero mi considero piuttosto un "tecnico". Se sarò necessario anche in futuro, cercherò di rimanere sulla scena politica. Anche passando attraverso le elezioni. Se invece vedrò che non ha senso, non lo farò. *{{NDR|«Ogni tanto sulla stampa appaiono voci sulla cancellazione delle elezioni...»}} Se ci sono motivi per ritenere che le elezioni parlamentari non si terranno nella data fissata, io non ne so niente. ===2000=== *La democrazia è la dittatura della legge e non di coloro che vogliono invece usare la legge per accrescere il loro potere. (da un articolo dell<nowiki>'</nowiki>''Isvetsija'', 25 marzo 2000).<ref name="dittaturalegge">Citato in [http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/02/25/Esteri/RUSSIA-PUTIN-LA-DEMOCRAZIA-E-DITTATURA-DELLA-LEGGE_170100.php ''Russia: Putin, "La democrazia è dittatura della legge"''], ''Adnkronos.com'', 25 febbraio 2000.</ref> *La Russia da tempo non è più un pezzo dell'Unione Sovietica frantumata, ma una nazione sicura di sé, con un radioso futuro e una popolazione splendida. (da un articolo dell<nowiki>'</nowiki>''Isvetsija'', 25 marzo 2000).<ref name="dittaturalegge"/> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0409_01_2000_0070_0007_4133384/ «Il Kgb, grande amore della mia vita»]''|Intervista di Natalia Gevorkian e Andrej Kolesnikov, ''La Stampa'', 12 marzo 2000|h=4}} *Non ho mai pensato di avere uno scarso senso del pericolo, ma gli psicologi che mi hanno osservato a lungo, anche di nascosto, sono giunti a questa conclusione. *Era impossibile lavorare nello spionaggio senza essere nel [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|partito]]. Ma quelli che arrivavano nello spionaggio dal partito di solito erano cialtroni fissati sulla carriera e questo irritava i professionisti. *Non sono mai stato un dissidente, che questo sia un bene o un male. Ma molte cose che gli "organi" si permettono adeso all'epoca erano impossibili. Tutto si faceva discretamente. Certo, era sbagliato, era una manifestazione dello Stato totalitario. Ma il [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]] non si permetteva, come ora di interferire direttamente nella lotta politica. *Sono rimasto membro del partito finché è esistito. Poi ho preso la tessera, l'ho messa in un cassetto e ci ho fatto sopra il segno della croce. Sta ancora lì. *{{NDR|Su sua madre}} Quattro anni prima della sua morte sono andato in Israele e lei mi ha dato la mia croce di battesimo per consacrarla al Santo Sepolcro. L'ho presa e, per non perderla, me la sono messa al collo. Da allora non me la sono mai più tolta. {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0426_01_2000_0152_0001_4351208/ Putin: cari italiani, vi spiego chi sono]''|Colloquio con Maurizio Molinari, ''La Stampa'', 7 giugno 2000|h=4}} *[[Slobodan Milošević|Milosevic]] piaccia o no - anche noi abbiamo avuto problemi con lui - è stato eletto democraticamente da tutto il suo popolo. Tentare di destituirlo aumenta la sua popolarità in patria, non la diminuisce. *La Chiesa ortodossa è stata molto indebolita durante il comunismo. Era l'unica forma di opposizione legale permessa in Unione Sovietica. Ha sofferto molto per questo. La sua base materiale è stata minata. Ha subito molte ingiustizie ed ha avuto molte vittime. Ci sono stati dei casi, nei primi anni che seguirono la Rivoluzione d'Ottobre, in cui in una sola notte sono stati affogati nell'acqua ghiacciata del Don ventimila monaci. Ritenendosi indebolita la Chiesa Ortodossa si sente impreparata ad una concorrenza con la Chiesa Cattolica. *Non sospettavo neppure che esistesse il termine [[mafia russa]]. Che io sappia mafia è un termine italiano. *L'economia russa deve essere guarita. Non vogliamo che la medicina sia peggiore della malatia. Gli ideali conservatori sono più efficaci di una super-socializzazione dell'economia anche se rimango convinto che lo Stato deve garantire la difesa dei ceti che più necessitano di appoggio. ===2001=== {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0348_01_2001_0309_0007_3147027/ Putin. «Americani vi sono amico»]''|Intervista di Barbara Walters sugli [[attentati dell'11 settembre 2001]], ''La Stampa'', 9 novembre 2001|h=4}} *Non so se gli attacchi aerei su New York e Washington potessero essere prevenuti, ma ribadisco che contavamo su una maggiore cooperazione. Da parte nostra è un peccato che i nostri servizi segreti non abbiano raccolto informazioni tempestive e non siano stati in grado di avvertire con precisione gli americani della tragedia che stava per abbattersi su di loro. *Mi rendevo conto, allora come ora, che la necessità di combattere il terrorismo internazionale è assoluta, quanto quella di far sapere all'America che in quel momento terribile non era sola. *{{NDR|Su [[George W. Bush]]}} Sono convinto che egli sia un partner affidabile. Possiamo dividerci su qualche problema, essere in disaccordo su qualcosa. Ma ho notato che quando raggiungiamo un accordo, lui lo pone in essere senza indugio. *La Russia non si aspetta favori né ricompense per il supporto all'America nella lotta al terrorismo. Abbiamo un nemico comune, il terrorismo internazionale, e il lavoro che stiamo facendo insieme è anche nostro interesse. Ma è anche nostro interesse integrare la Russia nella comunità internazionale in ogni settore: nella politica, nella difesa, nella sicurezza. *Per i russi tornare in Afghanistan sarebbe come per gli americani tornare in Vietnam. Anzi peggio, perché la nostra esperienza in Afghanistan è più recente. ===2003=== *Schengen sta diventando per i russi un muro come quello di Berlino. (da una dichiarazione ai capi dell'Ue a San Pietroburgo, <ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0162_01_2003_0149_0006_1092304/ Putin: per noi Schengen equivale al Muro di Berlino]'', ''La Stampa'', 1 giugno 2003.</ref> *{{NDR|Commentando la ''Madonna Litta'' di [[Leonardo da Vinci]]}} veramente la [[Maria|Madonna]] guarda negli occhi il Bambino Gesù sottolineando così che è lui il centro del quadro; ma il Salvatore guarda a noi ed è come se dicesse: so che avete delle difficoltà, ma io sto con voi. (Dalla visita di Stato del 5 novembre 2003)<ref>Citato in ''[https://web.archive.org/web/20100619153822/http://www.suncaribbean.net/ilcorriereditalia/articoli_IT_cultura_arteScienza_PutinCiampi.htm Putin e Ciampi ammirano Madonna Litta di Leonardo al Quirinale]'', ''Suncaribbean.it''.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0164_01_2003_0170_0010_1100467/ Putin: continueremo a lavorare con l'Iran nel settore nucleare]''|Intervista di [[David Frost]], ''La Stampa'', 23 giugno 2003|h=4}} *Dato che una gran parte dell'industria irachena si basa su tecnologie sovietiche e russe, certo non avanzate ma tuttora funzionali, c'è bisogno dei nostri pezzi di ricambio e del nostro personale tecnico. *La partnership non implica che si debba essere d'accordo su ogni cosa. [...] La questione è come raggiungere lo scopo comune di eliminare le minacce. Siamo contrari a stilare liste nere. *Siamo sulla strada giusta. Negli ultimi tre anni la nostra economia è cresciuta in media del 6% all'anno. Non male. Prima, la gente riceveva gli stipendi e le pensioni anche con sei mesi di ritardo. Questo problema è stato praticamente eliminato e i redditi delle persone sono cresciuti in misura significativa. Restano bassi, ma il trend è positivo. ===2004=== *Io non vi consiglio di incontrare Bin Laden, di invitarlo a Bruxelles, alla Nato o alla Casa Bianca, di trattare con lui e di farvi dire cosa farvi lasciare in pace. Voi invece venite a dirci che dovremmo parlare con tutti, anche con chi ha ucciso dei bambini.<ref>Citato in [https://archivio.unita.news/assets/main/2004/09/08/page_011.pdf ''Putin: «Non tratto con i terroristi ceceni»''], ''L'Unità'', 8 settembre 2004.</ref> *Distinguere in [[Terrorismo|terroristi]] in moderati e radicali apre la strada al terrorismo, ogni cedimento non fa che allargare le loro richieste e moltiplicare le vittime.<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0204_01_2004_0258_0007_1435881/ ''Putin: attacchi preventivi per sradicare il terrorismo''], ''La Stampa'', 18 settembre 2004.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0203_01_2004_0245_0003_1427742/ Putin: ci hanno dichiarato guerra]''|Sulla [[strage di Beslan]], ''La Stampa'', 5 settembre 2004|h=4}} *Abbiamo manifestato debolezza e i deboli vengono picchiati. *Alcuni vogliono strapparci un boccone di lardo, altri li aiutano perché considerano la Russia, una delle potenze nucleari, ancora una minaccia e vorrebbero liquidarla. *Come presidente e capo di Stato, come cittadino vi dico che non c'è nessuna scelta, se ci facciamo ricattare abbandoneremo milioni di persone a una catena di conflitti sanguinosi. ===2005=== *Il [[Dissoluzione dell'Unione Sovietica|crollo dell'Unione Sovietica]] è stata la più grande catastrofe geopolitica del ventesimo secolo e un autentico dramma per il popolo russo. (da un discorso sullo stato della nazione il 25 aprile 2005)<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0225_01_2005_0114_0010_1565931/ Putin dà la linea alla nuova Russia. Più democrazia, meno corruzione]'', ''La Stampa'', 26 aprile 2005.</ref> ===2006=== *{{NDR|Parlando con tono ironico a Ehud Olmert, durante una visita di Stato in Israele}} [[Moshe Katsav|Katsav]] si è rivelato un uomo forte, ha stuprato ben dieci donne! Non me lo sarei mai aspettato da lui. Ci ha sorpreso tutti, lo invidiamo.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/esteri/putin-stupro/putin-stupro/putin-stupro.html Gaffe di Putin: "Che uomo forte Katsav, ha stuprato 10 donne, lo invidiamo"]'', ''Repubblica.it'', 20 ottobre 2006.</ref> ===2007=== {{Int|Da ''[https://www.resistenze.org/sito/os/mo/osmo7b13-001073.htm Discorso alla Conferenza di Monaco di Baviera sulla Politica di Sicurezza]''|11 febbraio, 2007, traduzione a cura di ''Resistenze.org''|h=4}} [[File:Msc 2007-Saturday, 09.00 - 11.00 Uhr-Wildgrube042 Putin.jpg|thumb|Putin durante il discorso a Monaco]] *Si sa bene che la sicurezza internazionale va molto più in là delle questioni relative alla stabilità militare e politica. Comprende la stabilità dell'economia globale, il superamento della povertà, la sicurezza economica e lo sviluppo di un dialogo tra civiltà. *Solamente due decadi fa il mondo era ideologicamente ed economicamente diviso e fu l'enorme potenziale strategico di due superpotenze che garantì la sicurezza globale. Questa situazione globale ha spostato i problemi economici e sociali più acuti ai margini dell'agenda della comunità internazionale e del mondo. E, proprio come ogni guerra, la [[Guerra Fredda]] ci lasciò con la miccia accesa, parlando figuratamente. Mi sto riferendo agli stereotipi ideologici, ai doppi standard e ad altri tipici aspetti di pensiero per blocchi della Guerra Fredda. *Alla Russia - a noi - danno continuamente lezioni di democrazia. Ma per qualche ragione quelli che ci insegnano non vogliono imparare loro stessi. *È un dato di fatto che norme legali indipendenti stiano diventando in modo crescente più legate al sistema legale di uno stato. Primo fra tutti, gli Stati Uniti, che hanno oltrepassato i loro confini nazionali in ogni modo. Questo è visibile nelle politiche economiche, governative, culturali e dell’istruzione che impongono alle altre nazioni. Bene, a chi piace questo? Chi è felice di questo? *Il nostro paese non ha avuto una transizione pacifica alla democrazia? Effettivamente, noi siamo la testimonianza di una trasformazione pacifica dal regime sovietico - una trasformazione pacifica! E che regime! E con quale dovizia di armi, incluse le armi nucleari! Perché ora dovremmo metterci a bombardare e sparare in ogni occasione possibile? *Io, o non ho capito quello che il nostro collega Ministro della Difesa italiano ha detto, o quello che lui ha detto era inesatto. Cioè, ho inteso che l'uso della forza può essere solamente legittimo quando la decisione è presa dalla Nato, dall'EU, o dall'Onu. Se lui realmente pensa così, allora noi abbiamo punti di vista diversi. O io non ho sentito correttamente. L'uso della forza può solamente essere considerato legittimo se la decisione è sancita dall'Onu. E noi non abbiamo bisogno di mettere la Nato o l'EU al posto dell'Onu. *I missili bellici con una raggio di circa cinque/otto mila chilometri che realmente costituiscono una minaccia per l’Europa non esistono in nessuno dei cosiddetti paesi problematici. Nel prossimo futuro ed in prospettiva , questo non accadrà e non è neanche prevedibile. E qualche ipotetico lancio, ad esempio, di un razzo nordcoreano diretto al territorio americano attraverso l'Europa occidentale, contraddice in modo palese le leggi della balistica. Come noi diciamo in Russia, sarebbe come usare la mano destra per giungere all'orecchio sinistro. *Io penso che sia chiaro che l’espansione della Nato non abbia alcuna relazione con la modernizzazione dell'Alleanza stessa o con la garanzia di sicurezza in Europa. Al contrario, rappresenta una seria provocazione che riduce il livello della reciproca fiducia. E noi abbiamo diritto di chiedere: contro chi è intesa questa espansione? E cosa è successo alle assicurazioni dei nostri partner occidentali fatte dopo la dissoluzione del Patto di Varsavia? Dove sono oggi quelle dichiarazioni? Nessuno nemmeno le ricorda. *Le pietre e i blocchi di cemento del [[Muro di Berlino]] sono stati da molto tempo distribuiti come souvenir. Ma noi non dovremmo dimenticare che la caduta del Muro di Berlino fu resa possibile grazie ad una scelta storica - scelta che è stata fatta anche dalla nostra gente, dal popolo della Russia - una scelta in favore di democrazia, libertà, apertura ed una sincera partnership con tutti i membri della grande famiglia europea. ===2009=== *{{NDR|Sulla caduta del [[Muro di Berlino]]}} Ad essere onesti devo dire che mi dispiaceva che l'Urss stesse perdendo le sue posizioni in Europa. [...] Però capivo che una posizione costruita sulle divisioni e sui muri non poteva durare. (da un'intervista di ''Ntv'', 8 novembre 2009)<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_08/putin-crollo-muro_49978fe0-cc20-11de-b450-00144f02aabc.shtml Putin e il crollo del Muro]'', ''Corriere.it'', 8 novembre 2009.</ref> ===2012=== *{{NDR|Su [[Mario Monti]]}} Un kamikaze che ama l'Italia.<ref>{{cita web|url=http://frontierenews.it/2012/03/putin-monti-un-kamikaze-che-ama-litalia/|titolo=Putin: "Monti, un kamikaze che ama l'Italia"|accesso=3 marzo 2012}}</ref> ===2014=== *La «[[Guerra fredda]]» è finita. Però non si è conclusa con un raggiungimento di «pace», con degli accordi comprensibili e trasparenti sul rispetto delle regole e degli standard oppure sulle loro elaborazione. Par di capire che i cosiddetti vincitori della «Guerra fredda» abbiano deciso di «sfruttare» fino in fondo la situazione per ritagliare il mondo intero a misura dei propri interessi. (dal discorso al Forum di Valdai, 29 ottobre 2014<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/politica/1063116.html Così le Nazioni dell'Europa stanno perdendo la loro sovranità]'', ''ilGiornale.it'', 28 ottobre 2014.</ref>) {{Int|Da ''[https://www.limesonline.com/cartaceo/la-crimea-e-russia "La Crimea è Russia"]''|Discorso tenuto al Cremlino il 18 marzo 2014 dopo l'[[annessione della Crimea alla Russia]], ''Limesonline.com'', 16 aprile 2014|h=4}} [[File:Address by President of the Russian Federation 2014.jpg|thumb|Putin durante il suo discorso del 18 marzo 2014]] *Il 16 marzo si è tenuto un referendum in Crimea nel pieno rispetto dei meccanismi democratici e delle norme internazionali. Più dell’82% degli aventi diritto ha preso parte al voto. Di questi, oltre il 96% si è espresso a favore della riunificazione con la Russia. Questi numeri parlano da soli. *Tutto in Crimea ricorda la storia e l’orgoglio che condividiamo. Là sorge l’antica Kherson, dove il principe Vladimir fu battezzato. La sua opera spirituale di conversione all’ortodossia pose le fondamenta della cultura, della civiltà, dei valori umani che uniscono i popoli di Russia, Ucraina e Bielorussia. *La Crimea è una combinazione unica di popoli, culture e tradizioni diverse. In questo è simile alla Russia, dove nel corso dei secoli non un solo gruppo etnico è scomparso. Russi e ucraini, tatari della Crimea e genti appartenenti ad altri gruppi etnici hanno vissuto fianco a fianco in Crimea conservando la loro identità, le loro tradizioni, le loro lingue e le loro confessioni. *Vero, vi fu un tempo in cui i tatari della Crimea ricevettero un trattamento ingiusto, così come altri popoli dell’Urss. Solo una cosa posso dire oggi: milioni di persone di varie etnie soffrirono durante quelle repressioni, primi fra tutti i russi. I tatari della Crimea sono tornati alla loro terra natia. Credo che dovremmo intraprendere tutte le necessarie misure politiche e normative per completare la riabilitazione dei tatari della Crimea, restituire i loro diritti e ripristinare la loro reputazione. *La gente, ovviamente, si chiese perché tutto d’un tratto la Crimea fosse diventata parte dell’Ucraina. Ma in generale – e dobbiamo dirlo chiaramente, lo sappiamo tutti – la decisione fu trattata come una formalità, dal momento che il territorio veniva trasferito all’interno dei confini di uno Stato unitario. All’epoca, era impossibile immaginare che l’Ucraina e la Russia potessero separarsi e diventare due Stati diversi. Tuttavia è successo. *{{NDR|Sulla [[rivoluzione ucraina del 2014]]}} Questo colpo di Stato è opera di nazionalisti, neonazisti, russofobi e antisemiti, che continuano a dettare l’agenda in Ucraina. [...] Al momento, in Ucraina non c’è nessuna legittima autorità esecutiva, nessuno con cui parlare. Diverse agenzie governative sono state conquistate da impostori che non hanno alcun controllo del paese, mentre essi stessi – voglio sottolinearlo – sono sovente controllati dai radicali. Spesso, per incontrare alcuni ministri dell’attuale governo c’è bisogno di un permesso speciale dei militanti di Majdan. Non è uno scherzo, è la realtà. *Gli abitanti della Crimea e di Sebastopoli si sono rivolti alla Russia perché li aiutasse nella difesa dei loro diritti e delle loro vite, per prevenire gli eventi che si stavano e si stanno succedendo a Kiev, Donec’k, Kharkiv e in altre città ucraine. Ovviamente, non potevamo non ascoltare questo appello; non potevamo abbandonare la Crimea e i suoi abitanti. Si sarebbe trattato di tradimento. *Dichiarando l’indipendenza e decidendo di organizzare un referendum, il Consiglio supremo della Crimea ha fatto riferimento alla Carta delle Nazioni Unite, che riconosce il diritto all’autodeterminazione delle nazioni. Per inciso, vorrei ricordare che l’Ucraina adoperò gli stessi argomenti quando si staccò dall’Urss, quasi parola per parola. L’Ucraina poté godere di questo diritto, ma agli abitanti della Crimea non è concesso. Perché? *Scomparso il mondo bipolare, non c’è più stabilità. Le istituzioni internazionali più importanti non si stanno rafforzando; al contrario, in molti casi conoscono un triste declino. I nostri partner occidentali, capeggiati dagli Stati Uniti d’America, preferiscono farsi guidare nelle loro pratiche politiche non dal diritto internazionale, ma dalla legge del cannone. Sono arrivati a credere, nella loro esclusività e nel loro eccezionalismo, di poter decidere i destini del mondo e di essere gli unici ad aver sem­pre ragione. *C’è stata una serie di [[Rivoluzioni colorate|rivoluzioni «colorate»]] controllate. I popoli delle nazioni in cui questi eventi avevano luogo erano chiaramente stanchi della tirannia, della povertà e della mancanza di prospettive; ma questi impulsi sono stati cinicamente sfruttati. A queste nazioni sono stati imposti standard che non corrispondevano in alcun modo al loro stile di vita, alle loro tradizioni, alle culture di quei popoli. I risultati, invece della democrazia e della libertà, sono stati il caos, le esplosioni di violenza e diverse insurrezioni. *Oggi vorrei rivolgermi al popolo degli Stati Uniti d’America, il popolo che, sin dalla fondazione della propria nazione e dall’adozione della dichiarazione d’indipendenza, si è fatto vanto di considerare la libertà al di sopra di tutto. Il desiderio degli abitanti della Crimea di disporre liberamente del loro destino non risponde a quel valore? Vi prego di capirci. *Abbiamo sempre rispettato l’integrità territoriale dello Stato ucraino, a differenza, per inciso, di coloro che hanno sacrificato l’unità ucraina ad ambizioni politiche particolari. Quelli che scandiscono slogan sulla grandezza dell’Ucraina sono gli stessi che hanno fatto di tutto per dividere la nazione. L’attuale stallo pesa interamente sulle loro coscienze. *Ho sentito dichiarazioni da Kiev sull’imminente ingresso dell’Ucraina nella Nato. Cosa avrebbe significato questo per la Crimea e per Sebastopoli? Che la Marina della Nato si sarebbe installata proprio là, nella città della gloria militare russa, portando una minaccia non potenziale, ma pienamente attuale all’intera Russia meridionale. Questo scenario si sarebbe potuto avverare, non fosse stato per la scelta del popolo della Crimea e vi voglio ringraziare per questo. Non abbiamo nulla in contrario a una cooperazione con la Nato. *Non potrei assolutamente immaginare di andare a Sebastopoli per rendere visita ai marinai della Nato. Certo, molti di loro sono dei meravigliosi ragazzi, ma sarebbe meglio che loro fossero nostri ospiti, non il contrario. ===2015=== *{{NDR|L'esercito ucraino è la}} legione straniera della nato che non persegue gli interessi di Kiev ma ha come obiettivo geopolitico quello di contenere la Russia.<ref>Citato in ''[http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Ucraina-Putin-L-esercito-di-Kiev-e-Legione-straniera-della-Nato-1c087282-59c9-44db-a75b-24c5ee3fe6da.html ucraina, putin: "l'esercito di kiev è legione straniera della nato"]'', ''Rainews.it'', 26 gennaio 2015</ref> *{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Nessuno dovrebbe avere l'illusione di poter ottenere una superiorità militare sulla Russia, di poter metterci un qualche tipo di pressione. Avremo sempre un'adeguata risposta a qualsiasi avventurismo. I nostri soldati e ufficiali hanno dimostrato la loro prontezza a combattere con risolutezza, in modo coeso, professionale e coraggioso, a cogliere gli obiettivi non convenzionali più difficili proprio come si addice a un esercito moderno e pronto al combattimento che conserva le sue tradizioni e il suo dovere militare.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/esteri/2015/02/20/news/ucraina_violazioni_tregua_merkel_hollande_tusk-107804017/ Ucraina, Tusk: 300 violazioni della tregua. Merkel e Hollande non escludono nuove sanzioni a Mosca]'', ''Repubblica.it'', 20 febbraio 2015.</ref> *Oltre nuovi 40 missili balistici intercontinentali, in grado di prevalere perfino sui sistemi di difesa anti-missilistica più avanzati dal punto di vista tecnico, saranno aggiunti all'arsenale [[nucleare]] entro quest'anno.<ref>Citato in ''[http://it.euronews.com/2015/06/16/russia-putin-in-arrivo-oltre-40-nuovi-missili-intercontinentali/ Russia: Putin, in arrivo oltre 40 nuovi missili intercontinentali]'', ''Euronews.com'', 16 giugno 2015.</ref> *Non voglio entrare in dettagli, ma non credo a una sola parola di chi dice che [[Sepp Blatter|Blatter]] è coinvolto in casi di [[corruzione]]. Credo che le persone come Blatter, quelle che guidano a una grande organizzazione sportiva internazionale, oppure i Giochi Olimpici, meritino un riconoscimento speciale. Se c'è qualcuno che merita il Premio Nobel, sono persone così.<ref>Citato in ''[http://www.ilpost.it/2015/07/28/blatter-si-merita-il-premio-nobel-dice-putin/ Blatter si merita il premio Nobel, dice Putin]'', ''Il Post.it'', 28 luglio 2015.</ref> *{{NDR|Sul [[ruolo della Russia nella guerra civile siriana]]}} Più di duemila combattenti russi e delle ex repubbliche sovietiche sono in Siria con il pericolo che possano tornare in patria. Invece di aspettare che lo facciano, aiutiamo [[Bashar al-Assad|Assad]] a combatterli in territorio siriano. Stiamo considerando di intensificare il dialogo sia con lui che con i nostri partner negli altri Paesi. (intervento davanti alla 70esima Assemblea generale dell'Onu, settembre 2015)<ref name="assadbrutalizza">Citato in [http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/28/news/is_putin_piu_di_2mila_combattenti_russi_in_siria-123828417/ ''Onu, Obama: "Assad brutalizza popolo, serve leader". Putin "Un errore non cooperare con Damasco"''], ''Repubblica.it'', 28 settembre 2015.</ref> *È un errore non cooperare con il governo siriano di [[Bashar al-Assad]]. In Siria solo le forze di Assad e i curdi stanno combattendo valorosamente il terrorismo. Per fronteggiare l'[[Stato Islamico|Is]] occorre una coalizione internazionale come quella che si creò contro Hitler durante la Seconda Guerra mondiale. (intervento davanti alla 70esima Assemblea generale dell'Onu, settembre 2015)<ref name="assadbrutalizza"/> {{Int|Da ''[https://it.topwar.ru/83290-intervyu-amerikanskomu-zhurnalistu-charli-rouzu-dlya-telekanalov-cbs-i-pbs.html Intervista al giornalista americano Charlie Rose per CBS e PBS]''|Intervista di [[Charlie Rose]], ''It.topwar.ru'', 28 settembre 2015|h=4}} *Esiste solo un esercito legittimo ordinario. Questo è l'esercito del presidente della Siria Assad. Ed è contrario, secondo l'interpretazione di alcuni dei nostri partner internazionali, dall'opposizione. Ma in realtà, nella vita reale, l'esercito di Assad sta davvero combattendo con organizzazioni terroristiche. *Non c'è altro modo per risolvere il problema siriano, oltre a rafforzare le strutture statali esistenti, aiutandoli nella lotta contro il terrorismo, ma, naturalmente, incoraggiandoli nello stesso tempo a impegnarsi in un dialogo positivo con la parte sana dell'opposizione e ad attuare trasformazioni politiche. *La Russia non parteciperà a nessuna operazione militare sul territorio della Siria o in altri stati, in ogni caso, oggi non stiamo pianificando questo. *Più di duemila militanti - persone provenienti dall'ex Unione Sovietica sono in Siria. C'è una minaccia che torneranno da noi. Che aspettare che tornino da noi, è meglio aiutare Assad a combatterli lì, in Siria. Questo è il motivo più importante che ci spinge ad assistere Assad. *Sono orgoglioso della Russia. Abbiamo molto di cui essere orgogliosi. Ma non abbiamo una specie di feticcio per la superpotenza della Russia sul palcoscenico mondiale. *Abbiamo continuato a dire che l'[[Ucraina]] è un paese fraterno, ed è così. Questo non è solo un popolo slavo, è il più vicino al popolo russo: la lingua è molto simile, la cultura, la storia comune, la religione comune e così via. *Cosa considero assolutamente inaccettabile per noi? Risolvere questioni, comprese questioni controverse, questioni politiche interne nelle repubbliche dell'ex Unione Sovietica con l'aiuto delle cosiddette [[Rivoluzioni colorate|rivoluzioni "colorate"]], con l'aiuto di colpi di stato e modi incostituzionali per spostare l'attuale governo - questo è assolutamente inaccettabile. I nostri partner negli Stati Uniti non nascondono il fatto che hanno sostenuto coloro che si sono opposti al presidente Yanukovich. *{{NDR|«Rispetti la sovranità dell'Ucraina?»}} Certo. Ma vorremmo che altri paesi rispettassero la sovranità di altri paesi, compresa l'Ucraina. E rispettare la sovranità significa prevenire colpi di stato, azioni anticostituzionali e sfollamenti illegali di autorità legittime. *Sai, non una fase della nostra vita passa senza lasciare traccia. Qualunque cosa facciamo, qualsiasi cosa facciamo, questa conoscenza, questa esperienza, rimangono sempre con noi, e li portiamo più avanti con noi, in qualche modo li usiamo. *C'è qualcosa che unisce me e altri cittadini russi. Abbiamo qualcosa in comune che ci unisce: l'amore per la madrepatria. *{{NDR|Sul [[Fronte orientale (1941-1945)|Fronte orientale]]}} Nella famiglia di mio padre, penso, c'erano cinque fratelli, quattro morirono. Dal lato della madre - circa la stessa immagine. La Russia ha sofferto molto. Certo, non possiamo dimenticarlo e non dovremmo dimenticarlo - non per incolpare qualcuno, ma affinché nulla del genere accada in futuro. *Ho davvero detto che considero il crollo dell'Unione Sovietica un'enorme tragedia del XX secolo. Sai perché? Prima di tutto, perché durante la notte i confini della Federazione Russa si sono rivelati essere 25 di milioni di russi. Vivevano in un solo paese - improvvisamente si trovarono all'estero. Immagina quanti problemi sono sorti? Questioni domestiche, separazione delle famiglie, problemi economici, problemi sociali - semplicemente non elencare tutto. Pensi che sia normale che 25 di milioni di russi si trovasse improvvisamente all'estero? I russi si sono rivelati la più grande nazione divisa al mondo oggi. Non è un problema? *Non ci può essere democrazia senza l'osservanza della legge, e tutti dovrebbero osservarla - questa è la cosa più importante e importante che tutti dovremmo ricordare, che nessuno dovrebbe dimenticare. *Per quanto riguarda cose così tragiche come la morte di persone, compresi i giornalisti, sfortunatamente, questo accade in tutti i paesi del mondo. *Qui negli Stati Uniti quanto si sta sviluppando il processo democratico? Fin dall'inizio della creazione degli Stati Uniti. Bene, ora, pensi che tutto sia stato deciso dal punto di vista della democrazia? Se tutto fosse stato deciso, non ci sarebbe stato nessun problema con Ferguson, giusto? Non ci sarebbero altri problemi di questo tipo, non ci sarebbe arbitrarietà della polizia. *{{NDR|«Cosa ti piace di più dell'America?»}} Un approccio creativo per risolvere i problemi che affliggono l'America, l'apertura e l'emancipazione - questo rende possibile sbloccare il potenziale interiore delle persone. Penso che, a causa di ciò, l'America abbia ottenuto un così grande successo nel suo sviluppo. *Come posso essere un gangster quando lavoravo nel KGB? Questo è completamente falso. *Presumo che la maggior parte delle persone si fidi di me se votano per me alle elezioni. *Non è importante come sei chiamato dai sostenitori, dagli amici o dai tuoi avversari politici. È importante che tu pensi a ciò che sei obbligato a fare nell'interesse del paese che ti ha affidato un posto del genere, un incarico come capo dello stato russo. {{Int|Da ''[http://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/vladimir-putin/discorso-di-vladimir-putin-alla-70assemblea-delle-nazioni-unite/ Discorso di Vladimir Putin alla 70°Assemblea delle Nazioni Unite]''|29 settembre 2015; tradotto da Sascha Picciotto e Marco Bordoni per ''SakerItalia.it''|h=4}} *Le Nazioni Unite hanno aiutato l'umanità durante tempi difficili, eventi drammatici, negli ultimi 70 anni. Hanno salvato il mondo da sconvolgimenti di larga scala. *Siamo tutti diversi e dovremmo rispettarlo. Nessuno ha l'obbligo di adeguarsi a un singolo modello di sviluppo che qualcun altro ha riconosciuto una volta per tutte come l'unico adeguato. Dovremmo ricordarci tutti cosa ci ha insegnato il passato, ricordarci anche episodi passati della storia dell'Unione Sovietica, esperimenti sociali esportati per ottenere cambiamenti politici in altri paesi basati su preferenze ideologiche hanno spesso condotto a tragiche conseguenze e degradazione invece che progresso. *La situazione è più che pericolosa. In queste circostanze è ipocrita e irresponsabile fare dichiarazioni rumorose sul terrorismo internazionale mentre si chiudono gli occhi di fronte ai canali di finanziamento e di sostegno ai terroristi, incluse le pratiche di traffico di droga, petrolio e armi. Sarebbe ugualmente irresponsabile provare a manipolare gruppi di estremisti, provare ad assoldarli per raggiungere i propri obiettivi politici sperando di riuscire a "gestirli" o, in altre parole, liquidarli, più tardi. A coloro che credono sia possibile vorrei dire: cari signori, senza dubbio state dialogando con persone crudeli e violente, ma non sono in alcun modo primitive. Sono intelligenti quanto voi e non saprete mai chi sta manipolando chi. *{{NDR|Sul [[ruolo della Russia nella guerra civile siriana]]}} Pensiamo sia un enorme sbaglio rifiutarsi di collaborare con il governo siriano e le sue forze armate che stanno combattendo il terrorismo con valore, faccia a faccia. Dovremmo poi riconoscere che nessuno tranne le forze armate del Presidente Assad e le milizie curde stanno combattendo veramente lo Stato Islamico e le altre organizzazioni terroristiche in Siria. {{Int|Da ''[http://russiaintranslation.com/2015/10/27/putin-racconta-a-cosa-mira-la-russia-in-siria-e-chi-ha-ingannato-il-mondo-intero/ Putin racconta: a cosa mira la Russia in Siria e chi ha ingannato il mondo intero]''|Discorso al Club di dialogo internazionale "Valdaj", ''Vedemosti'', 22 ottobre 2015; riportato in ''Russiaintranslation.com'', 27 ottobre 2015|h=4}} *{{NDR|Sul [[ruolo della Russia nella guerra civile siriana]]}} Dopo la richiesta di aiuto delle autorità ufficiali siriane, noi abbiamo preso la decisione di iniziare una operazione militare russa in questo paese. Lo ripeterò ancora una volta: essa è completamente legittima e il suo unico obbiettivo è quello di favorire lo stabilimento della pace. *Cosa, a nostro giudizio, è necessario fare per supportare una pacificazione lungimirante nella regione e una sua rinascita sociale, economica e politica? Prima di tutto liberare i territori della Siria e dell’Iraq dal terrorismo e non dargli la possibilità di diffondere la propria attività in altre regioni. *Oggi il problema nucleare iraniano è stato risolto. Come avevamo detto, non c’è stata e non c’è nessuna minaccia da parte dell’Iran. Il motivo, almeno quello che ha indotto i partner americani a costruire il sistema di difesa antimissilistico, è quindi sparito e noi ci saremmo aspettati che il lavoro sullo sviluppo del sistema missilistico da parte degli USA si sarebbe fermato. E cosa è invece successo in realtà? Non succede nulla di tutto questo ma, al contrario, tutto continua. *{{NDR|Sulla [[guerra al terrorismo]]}} È sempre difficile condurre un doppio gioco. Annunciare una lotta al terrorismo e contemporaneamente tentare di utilizzare parte di essi per piazzare qualche propria pedina nello scacchiere mediorientale. Ovvero per interessi propri. *{{NDR|Sullo [[Stato islamico]]}} Per l'intera comunità internazionale è giunto il momento di capire finalmente con chi abbiamo a che fare. Con un nemico della civiltà, della cultura umana e mondiale, un nemico che porta un odio ideologico e barbarie, che calpesta la moralità delle religioni mondiali inclusa quella islamica che da essi viene compromessa. ===2016=== *{{NDR|Su [[Brexit]]}} Il motivo per cui è accaduto tutto questo mi sembra comprensibile: in primo luogo, nessuno vuole alimentare e sovvenzionare un’economia più debole, sostenere altri stati e intere popolazioni.<ref name="brexit">Citato in [http://russiaintranslation.com/2016/06/28/putin-le-due-possibili-cause-di-brexit/ ''Putin – le due possibili cause di Brexit''], ''Vedemosti'', 24 giugno 2016; riportato in ''Russiaintranslation.com''.</ref> *Come possiamo vedere, Brexit non ha avuto risvolti positivi neanche per coloro che hanno raggiunto questo risultato. A mio avviso dopo questo voto nessuno ha diritto di dichiarare quale sia la posizione della Russia in merito. Questa non è altro che una manifestazione di un basso livello di cultura politica.<ref name="brexit"/> {{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/15_giugno_06/intervista-putin-corriere-non-sono-aggressore-patto-europa-ab5eeffe-0c0a-11e5-81da-8596be76a029.shtml Putin al Corriere della Sera: «Non sono un aggressore, patto con l'Europa e parità con gli Usa»]''|Intervista di Paolo Valentino, ''Corriere.it'', 6 giugno 2016|h=4}} *Non è stata colpa della Federazione Russa se i rapporti con i Paesi dell'Unione europea si sono deteriorati. La scelta ci è stata imposta dai nostri partner. Non siamo stati noi a introdurre certe limitazioni nel commercio e nell'attività economica. È stato fatto contro di noi e siamo stati costretti ad adottare contromisure. *Molti Paesi del mondo ottengono il sostegno e l'aiuto necessario usando risorse russe. *Se lei ha certi rapporti con una donna senza assumersi degli impegni, allora non ha nessun diritto di chiedere alla sua partner di assumersi a sua volta impegni nei suoi confronti. Noi non abbiamo mai trattato l'Europa come un'amante. Ora parlo molto seriamente. Abbiamo sempre proposto rapporti seri. Ma oggi ho l'impressione che fosse l'Europa a cercare di costruire con noi rapporti puramente su base materiale ed esclusivamente a proprio favore. *Quali sono le origini della crisi in Ucraina? La ragione, come sembra, non è commensurabile alla tragedia di oggi con un gran numero di vittime nel Sud-Est. Attorno a cosa è nata questa diatriba? L'ex presidente Yanukovich disse che aveva bisogno di pensarci sulla firma dell'Accordo d'associazione Ucraina-Ue, forse ottenere dei cambiamenti e consultarsi con la Russia, il partner economico-commerciale principale dell'Ucraina. Sotto questo pretesto sono cominciati i disordini a Kiev, appoggiati attivamente dai nostri partner sia europei che americani. Dopo è venuto il colpo di Stato, un'azione assolutamente anticostituzionale. Le nuove autorità hanno dichiarato di voler firmare l'accordo, rinviandone però l'applicazione al 1° gennaio 2016. Facciamoci una domanda: a cosa sono serviti il colpo di Stato. la guerra civile, la disfatta economica se l'esito è stato lo stesso? Non eravamo per niente contrari alla firma dell'accordo tra l'Ucraina e l'Ue. Però, certo, volevamo partecipare all'elaborazione delle decisioni finali, considerando che l'Ucraina sia allora che adesso fa parte della zona di libero scambio della CSI e ci sono impegni reciprochi che ne derivano. Com'è possibile ignorare questo fatto e non rispettarlo? Non riesco a capirlo. *Lo scenario di Crimea non è legato alla posizione della Russia ma a quella della gente che ci abita. Tutte le nostre azioni, incluse quelle di forza, non avevano come obiettivo di alienare la Crimea dall'Ucraina, ma avevano il fine di dare alla gente che vive lì la possibilità di esprimere la propria opinione su come vogliono organizzare la propria vita. Se questo è stato permesso agli albanesi del Kosovo ed ai kosovari perché vietarlo ai russi, ucraini e tartari che vivono in Crimea? *Le spese militari degli Stati Uniti sono superiori alle spese militari di tutti i Paesi del mondo messi insieme. Quelle complessive della Nato sono 10 volte superiori a quelle della Federazione Russa. La Russia praticamente non ha più basi militari all'estero. La nostra politica non ha un carattere globale, offensivo o aggressivo. Pubblicate sul vostro giornale la mappa del mondo, indicando tutte le basi militari americane e vedrete la differenza. *Solo una persona non sana di mente o in sogno può immaginare che la Russia possa un giorno attaccare la Nato. *Il terrorismo di oggi in molte sue manifestazioni è simile al nazismo, non c'è in sostanza alcuna differenza. *Il numero dei partiti politici da noi è aumentato di parecchie volte, negli anni precedenti abbiamo liberalizzato le regole per la loro costituzione e il loro avanzamento sulla scena politica regionale e nazionale. Si deve solo essere validi e sapere lavorare con l'elettorato, con i cittadini. *Sia nella nostra Storia, che in quella europea e mondiale ci sono stati molti degni esempi di leadership. Ma tutte queste persone vivevano e lavoravano in certe condizioni. La cosa principale è essere onesto con se stesso e con le persone che ti hanno affidato questo lavoro. ===2017=== *{{NDR|Sul [[ruolo della Russia nella guerra civile siriana]]}} Grazie all'[[Forze terrestri russe|esercito russo]], l'integrità della Siria è stata salvata ed è stato fatto molto per stabilizzare la situazione nel Paese. Spero che nel prossimo futuro concluderemo la lotta contro il terrorismo in Siria. Anche se, ovviamente, nuovi focolai di terrorismo appariranno nella stessa Siria, in Medio oriente e nel mondo.<ref>Citato in [http://it.euronews.com/2017/11/21/siria-putin-riceve-assad-onu-guidi-processo-politico ''Siria: Putin riceve Assad "Onu guidi processo politico"''], ''Euronews.com'', 21 novembre 2017</ref> {{Int|Da ''[http://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/vladimir-putin/intervista-della-nbc-a-vladimir-putin/ Intervista della NBC a Vladimir Putin]''|5 giugno 2017; tradotto da Fabio San, Elvia Politi e Raffaele Ucci per ''SakerItalia.it''|h=4}} *Non ho mai visto una prova dell’sull'[[ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti]]. Noi ne abbiamo parlato con il precedente presidente Obama e con molti altri funzionari, nessuno di loro mi ha mai mostrato alcuna prova diretta. *Punti il ​​dito in qualsiasi punto del mappamondo, e ovunque sentirà lamentele sul fatto che i funzionari americani interferiscono nei loro processi politici nazionali. *I presidenti vanno e vengono, e anche i partiti ottengono e perdono il potere, ma il corso principale della politica non cambia. Quindi, in linea di massima non ci importa chi sarà al timone negli Stati Uniti. Abbiamo una vaga idea di ciò che sta per accadere, e a questo proposito, anche se volessimo, per noi non avrebbe alcun senso interferire. *C’è una teoria che afferma che l’assassinio di Kennedy è stato organizzato dai servizi segreti degli Stati Uniti. Se questa teoria è corretta, e non si può escludere che lo sia, allora che cosa può essere più semplice nel contesto odierno, potendo contare sulle intere capacità tecniche disponibili ai servizi segreti, di organizzare un qualche tipo di attacco nel modo appropriato, facendo riferimento alla Russia? {{Int|Da ''[http://russiaintranslation.com/2017/12/20/giovani-non-ricordano-che-cosa-e-successo-negli-anni-90/ I giovani non ricordano che cosa è successo negli anni '90]''|Conferenza stampa al Cremlino, ''Lenta.ru'', 14 dicembre 2017; riportato in ''Russiaintranslation.com''|h=4}} *Ho già detto molte volte come vorrei vedere la Russia. Lo dico di nuovo: deve essere orientata al futuro, essere molto moderna, il sistema politico deve essere flessibile, l'economia deve fondarsi sulle tecnologie avanzate, la produttività del lavoro deve moltiplicarsi. *Molte persone sono insoddisfatte e hanno ragione a esserlo, ma quando le persone iniziano a fare confronti e a guardare quello che offre l'opposizione, specialmente quella non sistemica, appaiono grossi dubbi. Ecco il principale problema, secondo me, di chi vorrebbe essere un'opposizione competitiva. *Sicuramente i giovani assolutamente non ricordano o non sanno che cosa è successo negli anni '90 e all'inizio degli anni 2000. Non possono confrontare con quello che c'è oggi. [...] Noi abbiamo vissuto in condizioni di guerra civile per un lungo periodo di tempo, praticamente sei anni, anzi di più – quasi dieci, quando eravamo ragazzi di 18-19 anni, impreparati, inesperti, sotto i proiettili che il Paese è stato costretto a sparare. Guardate ora che esercito abbiamo. *{{NDR|Su [[Grigorij Rodčenkov]]}} Si trova sotto il controllo e la protezione dell'FBI. Per noi questo non è un plus, è un minus. Significa che lavora sotto il controllo dei servizi segreti americani. Che cosa ci fanno con lui? Che farmaci gli danno per fargli dire quello che serve? È semplicemente ridicolo. *C'è una barzelletta abbastanza contemporanea. Un figlio va da un ex ufficiale e questi domanda al figlio: «Qui c'era un pugnale, dov'è?» Lui risponde: «Non ti arrabbiare, l'ho scambiato con un orologio col ragazzo del cortile vicino.» «Mostra l'orologio, da bravo. E se domani vengono da noi i banditi, uccidono me, tua madre, i tuoi tre fratelli, violentano tua sorella, tu che gli dici? Buonasera, sono le 12 e 30 minuti secondo l'ora di Mosca?» *Ritengo che quanto fa [[Mikheil Saak'ashvili|Saakašvili]] sia uno sputo in faccia al popolo Georgiano e uno sputo in faccia al popolo Ucraino. Come potete ancora tollerarlo? Lui è stato presidente dello Stato indipendente Georgiano. E ora si precipita nelle piazze urlando a tutto il mondo: io sono Ucraino! Non abbiamo forse veri Ucraini in Ucraina? E l'Ucraina tollera tutto questo, capite? Fa male osservare tutto questo. Mi sanguina il cuore. *Volete che questi Saakašvili destabilizzino la situazione nel Paese? Volete che passiamo da un Maidan all'altro? Che subiamo tentativi di colpo di Stato? Volete che corrano per le piazze decine di "Saakašvili"? [...] Volete che subiamo tentativi di colpo di Stato? Siamo già passati attraverso tutto questo. Volete che si ripeta? Io sono convinto che la stragrande maggioranza dei russi non lo voglia e che non lo permetterà. Ci deve essere concorrenza e ci sarà. L'unico problema è il radicalismo. *{{NDR|Sulla [[guerra del Donbass]]}} Sul territorio del Donbass non è presente l’esercito Russo, ma sono davvero presenti alcune formazioni di polizia militare che sono autosufficienti e pronte a respingere qualsiasi azione militare su larga scala contro il Donbass. Noi riteniamo che questo corrisponda agli interessi delle persone che vivono in quel territorio poiché, se non avessere tale opportunità, un massacro ancora peggiore che a [[Massacro di Srebrenica|Srebrenica]] potrebbe essere eseguito dai cosiddetti battaglioni nazionalisti. E nulla li fermerà, compresi gli appelli – come mi hanno consigliato alcuni dei miei colleghi occidentali – alle organizzazioni internazionali per i diritti umani nel caso dello sviluppo di tali eventi. E di questo siamo pienamente consapevoli. *{{NDR|Su [[Ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|Russiagate]]}} Tutto questo è stato inventato da persone che si oppongono a Trump al fine di dare al suo lavoro un carattere illegittimo. Per me risulta addirittura strano come questo venga fatto da persone che non capiscono che stanno danneggiano lo stato politico interno del Paese, dissanguando le possibilità del capo di Stato eletto. Significa semplicemente che non rispettano gli elettori che hanno votato per lui. ===2018=== *{{NDR|Ironicamente su [[ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|Russiagate]]}} Sì, ho aiutato io [[Donald Trump|Trump]] a vincere le elezioni in America perché prometteva di migliorare le relazioni fra Usa e Russia.<ref>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/16/trump-putin-giocano-di-sponda-sul-russiagate-uninchiesta-farsa-che-ci-ha-tenuti-separati/4496457/ Trump-Putin giocano di sponda sul Russiagate: “Un'inchiesta farsa che ci ha tenuti separati”]'', ''ilFattoQuotidiano.it'', 16 luglio 2018.</ref> {{Int|Da ''[http://russiaintranslation.com/2019/01/31/putin-sulla-russia-dopo-di-lui/ "Per ora non ho intenzione di andare da nessuna parte"]''|Intervento al forum "La Russia chiama!", ''Lenta.ru'', 28 novembre 2018; riportato in ''Russiaintranslation.com'', 31 gennaio 2019|h=4}} *{{NDR|Sull'[[incidente dello stretto di Kerč' del 2018]]}} Come devono comportarsi le guardie di frontiera? Le navi militari hanno invaso le acque territoriali russe e, non rispondendo, non è chiaro cosa abbiano intenzione di fare. Come dovrebbero agire? Se avessero agito diversamente, avrebbero dovuto rispondere davanti ad un tribunale. Hanno fatto il proprio dovere, hanno obbedito agli ordini, appunto, hanno svolto legittimamente i propri compiti per la difesa dell’integrità territoriale della Federazione Russa. *{{NDR|Sull'[[incidente dello stretto di Kerč' del 2018]]}} I segni evidenti che la provocazione è stata preparata in anticipo si basano sul fatto che sia stata utilizzata questa vicenda come pretesto per introdurre lo stato di guerra nel paese. Non ha nulla a che fare con i tentativi di normalizzare le relazioni tra la Russia e l’Ucraina. È un gioco all'inasprimento. *{{NDR|Sull'[[incidente dello stretto di Kerč' del 2018]]}} Vi faccio notare che sono entrati nelle nostre acque territoriali che erano tali anche prima della riunificazione della Crimea alla Russia, ovvero lì sono sempre state acque territoriali russe. *Il popolo russo e quello ucraino sono sempre stati e sempre rimarranno fratelli, popoli molto vicini. Questa angoscia politica se ne andrà, finirà e prima o poi il popolo ucraino giudicherà l’attuale governo, così come il popolo georgiano ha giudicato l'attività di Saakashvili. *Non abbiamo l'obiettivo di staccarci dal dollaro, è il dollaro che si sta staccando da noi. *Che fretta avete? Per ora non ho intenzione di andare da nessuna parte. ===2019=== *{{NDR|Su [[Wikipedia]]}} È meglio sostituirla con una nuova grande enciclopedia russa in formato elettronico... informazioni affidabili in un buon formato moderno. (da una riunione del Consiglio della lingua russa tenutasi al Cremlino, 5 novembre 2019)<ref>Citato in ''[https://it.euronews.com/2019/11/08/putin-vuole-rimpiazzare-wikipedia-con-una-nuova-grande-e-affidabile-versione-russa Putin vuole rimpiazzare Wikipedia con una "nuova, grande e affidabile" versione russa]'', ''euronews.com'', 8 novembre 2019.</ref> {{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/19_luglio_04/siamo-prontia-riannodareil-filo-strategicocon-l-america-11aac0fc-9dd0-11e9-9326-3d0a58e59695.shtml Putin: «Pronti a dialogare con gli Usa. Contatti costanti con la Lega di Salvini»]''|Intervista di Fabrizio Dragosei e Paolo Valentino, ''Corriere.it'', 4 luglio 2019|h=4}} *Lo sfacelo del sistema della sicurezza internazionale è iniziato con l’abbandono unilaterale del Trattato sulla difesa antimissilistica (Abm) da parte degli Usa. E quella era la pietra angolare dell’intero sistema del controllo sugli armamenti. Confrontate quanto spende per la difesa la Russia — circa 48 miliardi di dollari — e quello che è il bilancio militare degli Usa, oltre 700 miliardi di dollari. Dov’è allora in realtà la corsa agli armamenti? *Il colmo dell’assurdo è stata l’accusa alla Russia di sull'[[ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|ingerenze nelle elezioni americane]]. Come tutto ciò sia andato a finire è ben noto: un buco nell’acqua. [...] Dello stesso tipo è la baraonda sollevata su una intromissione russa anche nei processi elettorali nella Ue. Essa è stata diffusa con insistenza alla vigilia delle elezioni al Parlamento europeo. Sembrava che si stesse cercando in anticipo di suggerire agli europei che proprio la “malefica interferenza russa” fosse la causa di scarsi risultati di singole forze politiche alle elezioni. Ma anche l’obiettivo principale dei loro autori è rimasto lo stesso: continuare a “demonizzare” la Russia agli occhi dei cittadini comuni europei. Voglio dirlo con estrema chiarezza: non ci siamo intromessi e non intendiamo intrometterci negli affari interni sia dei Paesi membri della Ue sia degli altri Stati del mondo. *La [[Lega Nord|Lega]] italiana e la nostra Russia Unita collaborano nell’ambito di un accordo di cooperazione. La Lega e il suo leader Salvini sono attivi sostenitori di un ripristino della piena cooperazione tra Italia e Russia; si pronunciano per una più rapida abolizione delle sanzioni anti-russe introdotte dagli Usa e dall’Ue. Qui i nostri punti di vista coincidono. *[[Matteo Salvini|Salvini]] ha un atteggiamento caloroso verso il nostro Paese, conosce bene la realtà russa. *Per quanto riguarda [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]], ci legano rapporti di amicizia pluriennali. Silvio è un politico di statura mondiale, un vero leader che propugna fermamente gli interessi del suo Paese nell’arena internazionale. Suscita rispetto la sua sincera volontà di preservare e moltiplicare il potenziale accumulato nei rapporti tra i nostri Paesi. Non riusciamo a incontrarci spesso, ma quando tale opportunità si presenta, lui non si permette mai di discutere questioni di politica interna. E non lo faccio nemmeno io. *I cittadini dell’Ucraina si aspettano da [[Volodymyr Zelens'kyj|Zelensky]] e dalla sua squadra non dichiarazioni ma azioni concrete e cambiamenti per il meglio al più presto. E certamente le autorità di Kiev devono finalmente capire che non è interesse comune un confronto tra Russia e Ucraina, bensì uno sviluppo della cooperazione pragmatica sulla base della fiducia e della reciproca comprensione. Noi siamo pronti. ===2020=== {{Int|Da [https://comedonchisciotte.org/putin-a-capo/ ''Putin, a capo'']|Da ''The Real Lessons of the 75th Anniversary of World War II'', ''nationalinterest.org'', 18 giugno 2020. Citato in Pierluigi Fagan, Nadia Lucio Olivares in ''comedonchisciotte.org'', 25 giugno 2020.|h=4}} *Nella [[Lega delle Nazioni]], e in genere nel continente europeo, non sono stati ascoltati ripetuti inviti dell'Unione Sovietica a formare un sistema paritario di sicurezza collettiva. In particolare, per concludere patti per l'Europa orientale e per il Pacifico che avrebbero potuto costituire un ostacolo all'aggressione. Queste proposte sono state ignorate. [...] Ancora una volta, vi ricordo una cosa ovvia: le cause alla base della [[seconda guerra mondiale]] derivano in gran parte dalle decisioni prese in seguito ai risultati della [[prima guerra mondiale]]. Il [[Trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]] divenne un simbolo di profonda ingiustizia per la Germania. In effetti, fu la rapina di un paese che fu costretto a pagare enormi riparazioni agli alleati occidentali, che esaurirono la sua economia, il comandante in capo delle forze alleate, il maresciallo francese Ferdinand Foch descrisse profeticamente Versailles: "Questa non è pace, questa è una tregua per vent'anni." *Noto che, a differenza di molti degli allora leader d’Europa, Stalin non si macchiò di nessun incontro personale con Hitler, che allora era conosciuto, negli ambienti occidentali, come rispettabile politico ed era un gradito ospite nelle capitali europee. *In totale, l’URSS ha rappresentato circa il 75 percento degli sforzi militari della coalizione anti-Hitler. *I leader sovietici possono essere rimproverati di molte cose, ma non della mancanza di comprensione della natura delle minacce esterne. *L’eroizzazione dei complici dei nazisti può essere vista solo come un tradimento della memoria dei nostri padri e dei nostri nonni. Un tradimento di quegli ideali che hanno unito le persone nella lotta contro il nazismo. ===2021=== *{{NDR|Sui paesi occidentali}} Piccoli [[Tabaqui]] che girano intorno, come intorno alla tigre [[Shere Khan]] e ululano per placare il sovrano.<ref>Citato in [https://www.repubblica.it/esteri/2021/04/21/news/putin-297398157/ ''Russia, Putin minaccia una "risposta asimmetrica, rapida e dura" se l'Occidente oltrepasserà "la linea rossa"''], ''Repubblica.it'', 21 aprile 2021.</ref> *Il presidente [[Joe Biden]] è un professionista. [...] L'immagine del presidente americano dipinta dai media non ha nulla a che fare con la realtà. Non gli sfugge nulla.<ref>Citato in [https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/06/17/putin-biden-e-un-professionista-dovremo-fare-attenzione_849e5e55-362a-417d-8f71-d50cdb14debb.html ''Putin, Biden è un professionista, dovremo fare attenzione''], ''Ansa.it'', 17 giugno 2021.</ref> *Tutti dicono che il modello esistente di [[capitalismo]], che è la base della struttura sociale nella stragrande maggioranza dei paesi oggi, si è esaurito. Ovunque, anche nei paesi e nelle regioni più ricche, la distribuzione ineguale della ricchezza materiale porta ad aggravare la disuguaglianza. (dichiarazione al Forum di Valdai, 21 ottobre 2021) :''Все говорят о том, что существующая модель капитализма, а это сегодня основа общественного устройства в подавляющем большинстве стран, исчерпала себя. Повсеместно, даже в самых богатых странах и регионах, неравномерное распределение материальных благ ведет к усугубляющему неравенству.''<ref>{{Cita web|url=https://tass.ru/politika/12727815|titolo=Путин заявил, что существующая модель капитализма исчерпала себя|lingua=ru|sito=tass.ru|data=2021-10-21}}</ref> {{Int|Da ''[https://www.ilgiorno.it/mondo/vladimir-putin-russia-conferenza-stampa-fine-anno-espansione-nato-1.7182366 Putin all'Occidente: "Inaccettabile espansione a Est della Nato, ho i missili sotto casa"]''|Discorso sulla [[crisi russo-ucraina del 2021-2022]] e [[pandemia di COVID-19 in Russia]], ''Ilgiorno.it'', 23 dicembre 2021|h=4}} *Siamo noi a piazzare i missili vicino ai confini degli Stati Uniti? No! Sono gli Stati Uniti che con i loro missili sono arrivati presso casa nostra, e si trovano già sulla soglia di casa nostra. È forse una richiesta eccessiva non piazzare più sistemi di attacco sotto casa nostra? Come reagirebbero gli americani se noi piazzassimo i nostri missili al confine tra Canada e Usa o tra Messico e Usa? Perché, il Messico e gli Usa non ebbero forse questioni territoriali? E la California a chi apparteneva? E il Texas? Se ne sono forse dimenticati? *Nel 1991 ci siamo divisi in 12 parti, a mio avviso, ma l'impressione è che questo non sia abbastanza per i nostri partner: la Russia, secondo loro, è troppo grande oggi, perché gli stessi paesi europei si sono trasformati in piccoli stati. *Oggi, coloro che governavano il paese ancora in epoca sovietica - un grande paese prima del crollo - oggi sono in prima linea tra coloro che stanno combattendo la vaccinazione. Lo fanno per alzare i tassi di popolarità presso quella parte della popolazione che esprime dubbi sulla necessità di vaccinarsi. Ma è una posizione disonesta. ===2022=== *{{NDR|Alle forze armate ucraine durante l'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]]}} Prendete il potere nelle vostre mani. Sarà più facile per noi negoziare con voi che con questa banda di tossicodipendenti e neonazisti che si è stabilita a Kiev e ha preso l'intero popolo ucraino in ostaggio.<ref>Citato in [https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/25/guerra-russia-ucraina-putin-non-mi-aspetto-di-raggiungere-accordi-con-una-banda-di-drogati-e-neonazisti/6507957/ ''Guerra Russia-Ucraina, Putin: “Non mi aspetto di raggiungere accordi con una banda di drogati e neonazisti”''], ''Ilfattoquotidiano.it'', 25 febbraio 2022.</ref> *A Hollywood fanno i film in cui l'esercito che ha sconfitto il fascismo è quello americano, ma se si guarda ai numeri dei soldati che combatterono nell'Est furono i russi. [...] Non citano nemmeno chi ha lanciato le bombe su Hiroshima e Nagasaki, dicono solo che sono stati degli indefiniti "alleati". [...] Cancellano la verità. Di recente hanno cancellato [[J. K. Rowling|Joanne Rowling]], l'autrice di libri per ragazzi pubblicati in tutto il mondo, solo perché non soddisfa le loro esigenze per quanto riguarda i diritti di genere. E stanno provando a cancellare il nostro paese, parlo della progressiva discriminazione verso tutto ciò che è russo. È una tendenza che si sta sviluppando in una serie di paesi occidentali. Praticano la "[[cancel culture]]", stanno addirittura rimuovendo Čajkovskij, Šostakóvič e Rachmaninov dai poster, gli scrittori russi e i loro libri vengono cancellati. L'ultima operazione per bruciare i libri fu condotta dai nazisti 90 anni fa. È impossibile immaginare qualcosa di simile nel nostro paese.<ref>Citato in [https://www.ilpost.it/2022/03/25/putin-rowling-cancel-culture/ ''Putin ora parla di "cancel culture"''], ''Ilpost.it'', 25 marzo 2022.</ref> *La strategia della guerra lampo economica è fallita. Inoltre, le [[Sanzioni internazionali durante la crisi ucraina|sanzioni]] hanno colpito anche i loro stessi promotori. Mi riferisco alla crescita dell'inflazione e della disoccupazione, al deterioramento delle dinamiche economiche negli Stati Uniti e nei paesi europei, al calo del tenore di vita in Europa, alla svalutazione dei loro risparmi [...]. La Russia ha retto a questa pressione senza precedenti. La situazione si sta stabilizzando: il tasso di cambio del rublo è tornato ai livelli della prima metà di febbraio e viene definito dalla bilancia commerciale oggettivamente forte [...]. :''The economic blitzkrieg strategy has failed. Moreover, sanctions also affected the initiators themselves. I mean the growth of inflation and unemployment, the deterioration of economic dynamics in the United States and European countries, the decline in the standard of living in Europe, the devaluation of their savings,'' [...] ''Russia has withstood this unprecedented pressure. The situation is stabilizing, the ruble exchange rate has returned to the levels of the first half of February and is being defined by the objectively strong payment balance,'' [...]<ref>{{en}} Citato in ''[https://tass.com/world/1439261 Putin says Western barrage of sanctions failed ]'', ''tass.com'', 18 aprile 2022.</ref> *La pressione politica e sociale senza precedenti da parte dell’Occidente sta accelerando il processo di unificazione tra Russia e [[Bielorussia]]<ref>Citato in Andrea Walton, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/07/02/bielorussia-annessa-da-putin-gli-oppositori-di-lukashenko-ci-stanno-occupando-versione-soft-di-quanto-potrebbe-accadere-in-ucraina/6647752/ Bielorussia annessa da Putin? Gli oppositori di Lukashenko: “Ci stanno occupando, versione soft di quanto potrebbe accadere in Ucraina”]'', ''Il Fatto Quotidiano.it'', 2 luglio 2022.</ref> {{Int|Da ''[https://www.lindipendente.online/2022/02/24/perche-la-russia-ha-attaccato-la-traduzione-integrale-del-discorso-di-putin/ Perché la Russia ha attaccato: la traduzione integrale del discorso di Putin]''|Discorso sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Lindipendente.online'', 24 febbraio 2022|h=4}} [[File:Vladimir Putin (2022-02-24).jpg|thumb|Putin durante l'annuncio dell'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022|invasione dell'Ucraina]]]] *Negli ultimi trent'anni siamo stati pazienti e abbiamo cercato di negoziare con i leader dei paesi della NATO sui principi di uguaglianza e sicurezza in Europa. In risposta alle nostre proposte, abbiamo ricevuto soltanto inganni e menzogne, a cui si aggiungono i tentativi di pressioni e ricatti. L'alleanza nordatlantica, nonostante tutte le nostre proteste e preoccupazioni, ha continuato la propria espansione, facendo avanzare la loro macchina da guerra verso i nostri confini. *Dopo il crollo dell'URSS gli Stati Uniti si proclamarono, insieme agli alleati, come i vincitori della Guerra Fredda e avvenne la redistribuzione dei territori nel mondo. Questa però avrebbe dovuto tener conto degli interessi di tutti i Paesi coinvolti, e invece no. Uno spirito di euforia e di assoluta supremazia prevalse e le cose si svilupparono in modo diverso. [...] I risultati dei loro interventi non solo hanno portato a numerose vittime, ma anche a una pesante ondata di terrorismo. L'impressione generale nei Paesi in cui vengono a imporre il loro ordine è quasi ovunque la medesima: sangue, ferite non cicatrizzate, terrorismo ed estremismo è tutto ciò che portano con sé. *Diversi politici, scienziati e giornalisti americani scrivono e parlano di cosa si nasconda realmente negli Stati Uniti: un impero delle bugie. Come non essere d'accordo? Loro restano tuttavia il grande Paese rappresentante la spina dorsale degli Stati satellite, che docilmente e in modo sottomesso li supportano in qualsiasi momento e occasione, anche copiando i loro comportamenti e accettando le regole imposte. Sono sicuro che si possa dire che tutto il cosiddetto blocco occidentale si sia plasmato sul modello degli Stati Uniti, assumendo sembianze imperiali. Dopo il crollo dell'URSS anche noi ci siamo aperti nei loro confronti, lavorando onestamente sia con gli Stati Uniti sia con i partner occidentali, anche a condizione di un disarmo unilaterale con cui di fatto hanno cercato di finirci e distruggerci completamente, finanziando perfino i mercenari separatisti nel sud della Russia. Noi abbiamo resistito e abbiamo spezzato la spina dorsale del terrorismo internazionale nel Caucaso. Ma loro continuano a minacciare i nostri valori per imporci i propri, tentando di corrompere la nostra gente. Questo non accadrà mai. *Per quanto riguarda la sfera militare, la Russia moderna anche dopo il crollo dell'URSS resta una potenza mondiale, con un proprio arsenale nucleare e altro ancora. Nessuno dovrebbe dubitare del fatto che un attacco diretto al nostro Paese si tradurrebbe in distruzione dell'aggressore. Ci sarebbero terribili conseguenze per chiunque. *Mentre la NATO si espande a est la situazione per il nostro Paese peggiora sempre di più, diventando pericolosa. Non possiamo più permettercelo: un'ulteriore espansione delle infrastrutture dell'Alleanza, compreso lo sviluppo militare nel territorio dell'Ucraina, è inaccettabile per noi. Questa presenza a est sta nutrendo nei territori storicamente affini alla Russia un sentimento di ostilità verso la nostra Patria. Si tratta di territori posti sotto il pieno controllo esterno fortemente plasmato dalle forze della NATO. Questa situazione porta la Russia di fronte un bivio: vita o morte? *In Ucraina, i nazisti del regime di Kiev non perdonano e non lo faranno mai{{NDR|,}} l'annessione della Crimea {{NDR|fu}} una riunificazione dettata dalla libera scelta degli abitanti. Quindi si riverseranno sicuramente nella penisola, come avvenuto in Donbass, per uccidere persone indifese e innocenti, così come fecero anni fa le bande nazionaliste ucraine, complici del massacro di Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale. Loro rivendicano un certo numero di territori russi e le informazioni in nostro possesso lo dimostrano. Allora lo scontro con la Russia è inevitabilmente solo questione di tempo. Loro si stanno preparando e aspettano il momento giusto per attaccare. Non lasceremo che accada come nel 1941. *Ai sensi dell'articolo 51 della parte 7 della Carta delle Nazioni Unite, con l'approvazione del Consiglio della Federazione russa e in applicazione dei trattati di amicizia e assistenza reciproca ratificati dall'Assemblea federale il 22 febbraio di quest'anno con la Repubblica popolare di Donetsk e Repubblica popolare di Luhansk, ho deciso di condurre un'operazione militare speciale. L'obiettivo è proteggere le persone che per otto anni hanno subito abusi e genocidi da parte del regime di Kiev. Per questo ci adopereremo per la smilitarizzazione e la denazificazione dell'Ucraina, nonché per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa. Voglio ribadire che i nostri piani non includono l'occupazione dei territori ucraini. Non imporremo nulla a nessuno con la forza. *Gli eventi di oggi non sono collegati al desiderio di violare gli interessi dell'Ucraina e del popolo ucraino, ma sono connessi alla protezione della stessa Russia da coloro che hanno preso in ostaggio lo Stato e stanno cercando di usarlo contro il nostro Paese e il suo popolo. Ripeto, le nostre azioni sono semplice autodifesa contro le minacce che si stanno creando nei nostri confronti. *I vostri padri, nonni, bisnonni hanno combattuto i nazisti, difendendo la nostra Patria comune, ma oggi i neonazisti hanno preso il potere in Ucraina. Voi avete giurato fedeltà al vostro popolo e non alla giunta antipopolare che saccheggia il Paese e deride queste stesse persone. Non seguite i suoi ordini criminali. Vi esorto a deporre immediatamente le armi e ad andare a casa. Mi spiego meglio: tutti i militari dell'esercito ucraino che lo faranno, potranno lasciare liberamente la zona di combattimento e tornare dalle loro famiglie. Ancora una volta, sottolineo con forza: ogni responsabilità per un possibile spargimento di sangue sarà interamente sulla coscienza del regime che regna sul territorio dell'Ucraina. *Chiunque tenti di ostacolarci, e ancor di più di creare minacce per il nostro Paese, per il nostro popolo, deve sapere che la risposta della Russia arriverà immediatamente e porterà a conseguenze che non avete mai visto nella storia. *Al centro della politica dell'"impero della menzogna" [...] c'è principalmente la forza bruta e schietta. In questi casi, diciamo: "C'è potere, la mente non è necessaria". Mentre noi sappiamo che la vera forza risiede nella giustizia e nella verità, che è dalla nostra parte. {{Int|Da ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/16/il-messaggio-di-putin-agli-oligarchi-traditori-si-sentono-parte-della-casta-occidentale-ma-il-popolo-russo-li-sputera-via-come-moscerini/6528093/ Il messaggio di Putin agli oligarchi "traditori": "Si sentono parte della casta occidentale. Ma il popolo russo li sputerà via come moscerini"]''|Discorso sugli [[oligarchi russi]] durante l'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilfattoquotidiano.it'', 16 marzo 2022|h=4}} *Non sto affatto giudicando quelli che hanno una villa a Miami o in Costa Azzurra, che non possono fare a meno del foie gras, delle ostriche o delle cosiddette libertà di genere. Questo non è assolutamente il problema, ma, ripeto, il problema è che molte di queste persone sono mentalmente lì e non qui, non con il nostro popolo, non con la Russia. Questo è, secondo loro – secondo loro! – un segno di appartenenza a una casta superiore, a una razza superiore. Queste persone sono pronte a vendere le loro madri per avere il permesso di sedersi nell’anticamera di questa casta molto alta. *L'Occidente collettivo sta cercando di dividere la nostra società, speculando sulle perdite militari e sulle conseguenze socio-economiche delle sanzioni, per provocare una guerra civile in Russia e cerca di raggiungere l'obiettivo usando la sua "quinta colonna". E c'è solo un obiettivo, la distruzione della Russia. Ma qualsiasi nazione, e soprattutto il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalle canaglie e dai traditori, e li sputerà semplicemente fuori, come un moscerino che gli è volato accidentalmente in bocca. [...] Sono convinto che questa naturale e necessaria auto-pulizia della società non potrà che rafforzare il nostro paese, la nostra solidarietà, la coesione e la prontezza di fronte a qualsiasi sfida. *Sì, molti Paesi del mondo si sono abituati da tempo a vivere con la schiena china e ad accettare servilmente tutte le decisioni del loro sovrano, purtroppo anche in Europa. Ma la Russia non sarà mai in uno stato così patetico e umiliato, e la lotta che stiamo conducendo è una lotta per la nostra sovranità, per il futuro del nostro paese e dei nostri figli. {{Int|Da ''[https://www.today.it/mondo/discorso-putin-stadio-parole-tagliate.html Il discorso di Putin davanti allo stadio strapieno e il giallo delle parole tagliate]''|Discorso allo stadio Lužinskij sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Today.it'', 18 marzo 2022|h=4}} *Gli abitanti della Crimea e di Sebastopoli hanno fatto la scelta giusta: hanno superato l'ostacolo in una regione che stava precipitando nel nazismo, quello che sta accadendo ora nel Donbass. *Hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. *Le parole che arrivano dalle sacre scritture sono valori universali, care a tutti i popoli e a tutte le confessioni, ma anche e soprattutto a noi: la conferma è che i nostri soldati stanno combattendo spalla a spalla, sostendendosi e proteggendosi a vicenda sul campo di battaglia come fratelli. Noi non vedevamo da tempo tanta unità. {{Int|Da ''[https://www.nicolaporro.it/loccidente-voleva-invaderci-ecco-il-discorso-integrale-di-putin-a-mosca/ "L’Occidente voleva invaderci". Ecco il discorso integrale di Putin a Mosca]''|Discorso sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Nicolaporro.it'', 9 maggio 2022|h=4}} *Il Giorno della Vittoria è vicino e caro a ciascuno di noi. Non c’è famiglia in Russia che non sia stata bruciata dalla [[Fronte orientale (seconda guerra mondiale)|Grande Guerra Patriottica]]. La sua memoria non svanisce mai. *Apertamente, erano in corso i preparativi per un’altra operazione punitiva nel Donbass, per un’invasione delle nostre terre storiche, compresa la Crimea. A Kiev hanno annunciato la possibile acquisizione di armi nucleari. *La Russia ha evitato preventivamente l’aggressione. È stata una decisione forzata, tempestiva e l’unica giusta. La decisione di un Paese sovrano, forte, indipendente. *Non rinunceremo mai all’amore per la Patria, alla fede e ai valori tradizionali, ai costumi dei nostri antenati, al rispetto per tutti i popoli e le culture. E in Occidente, questi valori millenari, a quanto pare, hanno deciso di cancellarli. Tale degrado morale è diventato la base per ciniche falsificazioni della storia della seconda guerra mondiale, incitando alla russofobia, elogiando i traditori, deridendo la memoria delle loro vittime, cancellando il coraggio di coloro che ci portarono alla Vittoria. *La morte di ciascuno dei nostri soldati e ufficiali è un dolore per tutti noi e una perdita irreparabile per parenti e amici. Lo Stato, le regioni, le imprese, le organizzazioni pubbliche faranno di tutto per prendersi cura di queste famiglie e aiutarle. Daremo un sostegno speciale ai figli dei compagni morti e feriti. *Ricordiamo come i nemici della Russia hanno cercato di usare contro di noi bande di terroristi internazionali, hanno cercato di seminare inimicizia nazionale e religiosa per indebolirci e dividerci dall’interno. Niente è riuscito. Oggi, i nostri combattenti di diverse nazionalità sono insieme in battaglia, coprendosi a vicenda da proiettili e schegge come fratelli. E questa è la forza della Russia, la grande, indistruttibile forza del nostro popolo unito e multinazionale. {{Int|Da ''[https://www.fanpage.it/esteri/finlandia-e-svezia-nella-nato-putin-espansione-infrastrutture-militari-sollecitera-risposta-russa/ Putin: "Finlandia e Svezia nella Nato, nessuna minaccia per noi ma risponderemo"]''|Dichiarazioni sull'adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato e sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Fanpage.it'', 16 maggio 2022|h=4}} *La Russia non ha problemi con la Finlandia e Svezia, la loro possibile adesione alla NATO non crea alcuna minacce per Mosca nell'immediato. Tuttavia, l'espansione delle infrastrutture militari in questo territorio solleciterà sicuramente la nostra risposta. *Nel corso dell'operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentali che dimostrano che, in violazione delle convenzioni che vietano le armi batteriologiche e tossiche, sono state effettivamente create componenti di armi di questo tipo nelle immediate vicinanze dei nostri confini e sono stati testati i modi per destabilizzare la situazione epidemiologica nelle ex repubbliche sovietiche. *Ci sono estremisti in tutti i Paesi, eppure l'Ucraina ha fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali. Il neonazismo rampante è stato osservato da tempo in Ucraina, l'Occidente chiude un occhio su questo. ===Attribuite=== *Chi vuole restaurare il [[comunismo]] è senza cervello. Chi non lo rimpiange è senza cuore.<ref>Citato in Gennaro Sangiuliano, ''Putin: vita di uno zar'', Mondadori, 2015. ISBN 978-88-04-65860-3</ref> *Perdonare i terroristi spetta a Dio, a me spetta mandarceli. :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione si è diffusa sul web nel novembre 2015, soprattutto quando [[Remi Maalouf]], una giornalista russa, ha riportato in un tweet la citazione, attribuendola a Putin. In seguito la giornalista, dopo aver appurato che la citazione era falsa, si è scusata per aver contribuito a diffonderla. Una frase simile veniva detta comunemente durante l'addestramento dei soldati del [[w:en:Reserve Officers' Training Corps|ROTC]] negli anni '80: «''Your enemy's duty is to die in defense of his country. Your duty is to see that your enemy does his duty.''» («Il compito del vostro nemico è quello di morire in difesa della propria patria. La vostra missione è quella di assicurarvi che il vostro nemico porti a termine il suo compito.»). Inoltre nel film ''[[Man on Fire - Il fuoco della vendetta]]'' (2004), il personaggio John W. Creasy, interpretato da [[Denzel Washington]], pronuncia una battuta alquanto simile: «Il perdono è una cosa tra loro e Dio, io provvedo ad organizzare l'incontro.»<ref>{{Cfr}} ''[http://www.giornalettismo.com/archives/1951068/perdonare-i-terroristi-spetta-dio-mandarceli-putin-non-lha-mai-detto/ "Perdonare i terroristi spetta a Dio. Mandarglieli a me": Putin non l'ha mai detto]'', ''Giornalettismo.com'', 20 novembre 2015 e ''[http://www.snopes.com/putin-forgive-terrorists-quote/ The Last Putin Hero]'', ''Snopes.com'', 19 novembre 2014.</ref> *Se volessi le truppe russe potrebbero essere in due giorni non solo a Kiev, ma anche a Riga, Vilnius, Tallinn e Varsavia o Bucarest.<ref>Citato dal quotidiano tedesco ''Sueddeustche Zeitung''; citato in ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/18/putin-se-voglio-invado-polonia-e-romania-kiev-4-000-soldati-russi-al-confine/1125231/ Ucraina, Putin minaccia Poroshenko: "Se voglio invado la Polonia e la Romania"]'', ''Il Fatto Quotidiano.it'', 18 settembre 2014.</ref> ==''Oliver Stone intervista Vladimir Putin''== *Sa, a [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]] e al suo entourage era ormai chiaro che servivano dei cambiamenti. Oggi posso dire con certezza che non avevano capito quali dovessero essere quei cambiamenti, e che non sapevano come ottenerli. [...] Per questo fecero molte cose che danneggiarono parecchio il paese, nonostante agissero per il bene della nazione e avessero ragione a pensare che bisognasse cambiare. (2 luglio 2015; p. 21) *{{NDR|Sulla [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]]}} Era ormai chiaro che il sistema non era efficiente e che si trovava in un vicolo cieco. L'economia non cresceva, il sistema politico ristagnava, era congelato e incapace di svilupparsi. Il monopolio di una sola forza incapace di svilupparsi. Il monopolio di una sola forza politico, di un solo partito, è nocivo per un paese. (2 luglio 2015; p. 24) *{{NDR|Su [[Michail Gorbačëv]]}} Lo ripeto, il suo merito è di aver percepito l'esigenza di un cambiamento. E ha provato a cambiare il sistema. No, nemmeno a cambiarlo, ha provato a rinnovarlo, a revisionarlo. Il problema è che il sistema mancava di efficienza alla radice, e come si può cambiare radicalmente un sistema senza cambiare il paese? All'epoca nessuno lo capiva, incluso Gorbaciov, e così hanno spinto il paese verso il collasso. (2 luglio 2015; pp. 24-25) *Spesso mi vengono rivolte delle critiche. Dicono che rimpiango il collasso dell'Unione Sovietica. Tanto per cominciare, la cosa più significativa è che dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica, venticinque milioni di russi si trovarono in un batter d'occhio a vivere all'estero, in un altro paese. È stata una delle più grandi catastrofi del XX secolo. La gente viveva qui, aveva parenti, lavoro, appartamenti e gli stessi diritti. Poi, un attimo dopo era all'estero, in casa propria. Ci furono dei segnali e poi delle vere e proprie guerre civili. (2 luglio, 2015; p. 26) *{{NDR|Su [[Boris Nikolaevič El'cin]]}} Come chiunque altro aveva i suoi difetti, ma anche un lato forte. Uno dei suoi pregi era che non cercò mai di evitare le responsabilità, le responsabilità personali. Sapeva assumersi le sue responsabilità, anche se aveva i suoi demoni. (2 luglio 2015; p. 27) *Stalin è un prodotto della sua epoca. Si può demonizzarlo quanto si vuole. Si può anche parlare dei suoi meriti nella vittoria sul fascismo. Rispetto alla demonizzazione, ricordiamoci che la storia ha conosciuto gente come [[Oliver Cromwell]], un uomo assetato di sangue che giunto al potere sull'onda di una rivoluzione si trasformò in tiranno e dittatore. Eppure in tutto il Regno Unito esistono ancora monumenti in suo onore. Napoleone è stato in pratica divinizzato. E cos'ha fatto? Ha cavalcato lo slancio del fervore rivoluzionario per conquistare il potere. E non solo ha ristabilito la monarchia, si è addirittura proclamato imperatore, per poi trascinare la Francia in una catastrofe nazionale, un'assoluta sconfitta. Ci sono moltissime situazioni, molti personaggi, sin troppi, nella storia mondiale. Credo che l'eccessiva demonizzazione di Stalin sia uno dei modi per attaccare l'Unione Sovietica e la Russia, per mostrare che la Russia di oggi ha qualcosa che riconduce allo stalinismo. Certo, ognuno ha le sue macchie, ma devo dire che la Russia è cambiata drasticamente. Qualcosa sarà anche rimasto nel modo di pensare, ma un ritorno allo stalinismo è fuori discussione, perché la mentalità delle persone è diversa. E per quanto riguarda Stalin, arrivò al potere presentando idee meravigliose. Parlava del bisogno di fraternità, di uguaglianza, di pace... Poi diventò un dittatore. [...] Eppure Stalin fu capace di riunire i popoli dell'Unione Sovietica, riuscì a organizzare la resistenza al fascismo e non si comportava come Hitler. Dava ascolto ai generali, in alcuni casi attenne alle loro decisioni. Questo non significa che dobbiamo dimenticare tutte le atrocità dello stalinismo, l'uccisione di milioni di compatrioti, i campi di sterminio. Sono cose che non possiamo dimenticare. (2 luglio 2015; pp. 41-42) *{{NDR|Sull'[[annessione della Crimea alla Russia]]}} La prima cosa di cui cominciarono a parlare i nuovi arrivati al potere fu la necessità di adottare una legge che limitasse l'uso della lingua russa. Gli europei glielo impedirono, ma il segnale inviato alla società era chiaro e la gente comprese la direzione che stava prendendo il paese, specie in luoghi come la Crimea, dove la stragrande maggioranza della popolazione è di nazionalità russa. E gli ucraini che vivono in quei luoghi, nel complesso, ritengono che la loro lingua madre sia il russo. La popolazione della Crimea era particolarmente preoccupata per questa situazione. Inoltre, fu minacciata direttamente. Tutto ciò portò alle circostanze che tutti conoscono. (4 luglio 2015; p. 93) *{{NDR|Sull'[[annessione della Crimea alla Russia]]}} Per quanto riguarda la Crimea, vorrei farle una domanda. Cos'è la democrazia? La democrazia è una politica che si basa sulla volontà del popolo. E come si fa a conoscere la volontà del popolo? Nel mondo moderno, usando le elezioni. La gente ha votato un referendum, e non c'erano né fruste, né fucili. Non si possono usare questi mezzi per mandare la gente a votare. L'affluenza è stata superiore al 90%. E più del 90% ha votato a favore della riunificazione con la Russia. (4 luglio 2015; pp. 97-98) *Le forze armate degli Stati Uniti invadendo l'Iraq lo hanno violato. Non c'erano le elezioni là. In Crimea invece sì, e abbiamo creato le condizioni perché la gente potesse andare a votare. (4 luglio 2015; p. 98) *Una volta che un paese è diventato membro della [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]], diventa difficile resistere alla pressione di una presenza imponente come quella degli Stati Uniti, e sul territorio del nuovo Stato membro all'improvviso potrà essere installato ogni genere di sistema d'arma, come un sistema anti missili balistici, nuove basi militari e, se necessario, nuovi sistemi offensivi. E noi cosa dovremmo fare in questi casi? In questi casi dovremmo prendere delle contromisure, e questo significa che dovremmo nel mirino dei nostri sistemi missilistici delle strutture che, dal nostro punto di vista, potrebbero costituire una minaccia, rendendo la situazione sempre più tesa. E tutto questo nell'interesse di chi, e perché? (4 luglio 2015; pp. 109-110) *{{NDR|Sui [[diritti LGBT in Russia]]}} La situazione in Russia non è come in alcuni Stati islamici, dove l'omosessualità è punita con la morte. La società russa è di mentalità più aperta e liberale, e se qualcuno dichiara di essere omosessuale, non è una tragedia. (10 maggio 2016; p. 232) *{{NDR|Sui [[diritti LGBT in Russia]]}} In qualità di capo di Stato, oggi ritengo che sia mio dovere preservare i valori tradizionali e i valori famigliari. Sa perché? Perché i matrimoni tra persone dello stesso sesso non producono figli. Dio ha deciso così e dobbiamo preoccuparci del tasso di natalità; nel nostro paese ci preoccupiamo della salute dei nostri cittadini e delle famiglie. Dobbiamo rafforzare le famiglie. È un atteggiamento naturale che tutte le autorità, ovunque, dovrebbero avere, se ci tengono a rafforzare un paese. Ma questo non significa che si debba perseguitare qualcuno, e in Russia non perseguitiamo nessuno. (10 maggio 2016; p. 233) *All'interno della comunità gay non tutti la pensano allo stesso modo sull'adozione. Personalmente ritengo che un bambino sia più libero se cresce in una famiglia tradizionale, perché ha più possibilità di scelta. (10 maggio 2016; pp. 233-234) *{{NDR|Sulla [[seconda guerra in Ossezia del Sud]]}} Il presidente Saakashvili ha ordinato alle sue truppe di attaccare il territorio dell'Ossezia del Sud. Durante il primo attacco che hanno sferrato, hanno distrutto lo spazio dedicato ai ''peacekeepers'', i mediatori di pace russi. In quello scontro sono morte dieci o quindici persone. Le truppe georgiane hanno utilizzato diversi lanciarazzi e la gente non ha avuto nemmeno il tempo di uscire dagli alloggi. Dopo di che la Georgia ha eseguito un assalto militare su larga scala. Mi piacerebbe sentir dire dai rappresentanti di altri paesi cosa farebbero dopo aver ricevuto un attacco che ha ucciso tutti i loro pacieri. Quindi, è vero che abbiamo aiutato l'Ossezia del Sud, ma stavamo anche, e voglio sottolinearlo, svolgendo i nostri doveri di tutori della pace. E, a parte questo, abbiamo subito delle perdite ingiustificate. Potevamo considerarlo come un attacco alla Federazione Russa. (11 maggio 2016; p. 255) *{{NDR|Sulla seconda guerra in Ossezia del Sud}} La Russia aveva dimostrato moderazione, pazienza, anche durante l'attacco armato contro i nostri pacieri e l'uccisione di persone innocenti. In seguito, e mi ripeterò, è venuto fuori che nessuno stava provando a fermare quell'agente provocatore. Alla fine il presidente Medvedev ha preso la decisione giusta. (11 maggio 2016; p. 257) *I giornalisti occidentali, sono persone di vero talento. Sono capaci di convincere la gente che il nero è bianco e viceversa. Per fare un esempio, in eventi tragici come l'assalto in Ossezia del Sud, Saakashvili ha detto pubblicamente di avere lui stesso ordinato alle truppe di agire. Uno dei suoi dignitari ha persino parlato in TV confermando la stessa cosa. Capirà quindi la mia incredulità quando ho sentito che i media accusavano la Russia dell'attacco. E milioni di telespettatori nel mondo ci hanno creduto. È sbalorditiva, questa capacità che hanno i giornalisti americani ed europei. Davvero un grande talento. Ma quando i nostri giornalisti tentano di proteggere gli interessi nazionali russi, quando prendono posizione, vengono subito accusati di essere i portavoce della propaganda del Cremlino, con mio grande disappunto. (11 maggio 2016; pp. 258-259) ==''Per l'unità dei russi''== {{Int|Da ''Sulla storica unità tra russi ed ucraini''|Articolo pubblicato sul sito presidenziale ''kremlin.ru'' il 12 luglio 2021, col titolo "Об историческом единстве русских и украинцев"}} *[[Russia e Ucraina|Russi e ucraini]] sono un unico popolo – un unico insieme. Queste parole non sono state dettate da considerazioni a breve termine o dal contesto politico attuale. È ciò che ho detto in numerose occasioni e ciò che credo fermamente. *La politica di localizzazione giocò senza dubbio un ruolo importante nello sviluppo e nel consolidamento della cultura, della lingua e dell'identità ucraina. Allo stesso tempo, con il pretesto di combattere il cosiddetto sciovinismo russo da grande potenza, l'ucrainizzazione fu spesso imposta a coloro che non si consideravano ucraini. Questa politica nazionale sovietica assicurò a livello statale la disposizione su tre popoli slavi separati: Russo, Ucraino e Bielorusso, invece della grande nazione russa, un popolo trino che comprendeva Velikorussi, Malorussi e Bielorussi. *I bolscevichi trattavano il popolo russo come materiale inesauribile per i loro esperimenti sociali. Sognavano una Rivoluzione mondiale che avrebbe spazzato via gli Stati nazionali. Ecco perché erano così generosi nel tracciare le frontiere e nell'elargire doni territoriali. Non è più importante quale fosse esattamente l'idea dei leader bolscevichi che facevano a pezzi il Paese. Possiamo essere in disaccordo su dettagli. *L'[[Ucraina]] e la Russia si sono sviluppate come un unico sistema economico nel corso di decenni e secoli. La profonda cooperazione che abbiamo avuto 30 anni fa è un esempio a cui l'Unione europea deve guardare. Siamo partner economici naturali e complementari. Una relazione così stretta può rafforzare i vantaggi competitivi, aumentando il potenziale di entrambi i Paesi. *In sostanza, i circoli dirigenti dell'Ucraina decisero di giustificare l'indipendenza del loro Paese attraverso la negazione del suo passato, fatta eccezione per le questioni di confine. Cominciarono a mitizzare e riscrivere la storia, eliminando tutto ciò che ci univa e riferendosi al periodo in cui l'Ucraina faceva parte dell'Impero russo e dell'Unione Sovietica come un'occupazione. La tragedia comune della collettivizzazione e della carestia dei primi anni '30 fu dipinta come il genocidio del popolo ucraino. *Non sarebbe esagerato dire che il percorso di assimilazione forzata, la formazione di uno Stato ucraino etnicamente puro, aggressivo verso la Russia, è paragonabile nelle sue conseguenze all'uso di armi di distruzione di massa contro di noi. *Il progetto anti-Russia è stato rifiutato da milioni di ucraini. Il popolo della Crimea e i residenti di Sebastopoli hanno fatto la loro scelta storica. E la gente del sud-est ha cercato pacificamente di difendere la propria posizione. Eppure, tutti loro, compresi i bambini, sono stati etichettati come separatisti e terroristi. Sono stati minacciati di pulizia etnica e di uso della forza militare. E gli abitanti di Donetsk e Lugansk hanno preso le armi per difendere la loro casa, la loro lingua e la loro vita. Non avevano altra scelta dopo le rivolte che hanno travolto le città dell'Ucraina, dopo l'orrore e la tragedia del 2 maggio 2014 a Odessa dove i neonazisti ucraini hanno bruciato vive le persone facendo una nuova Khatyn. *Oggi, il patriota “giusto” dell'Ucraina è solo quello che odia la Russia. *Sono sicuro che la vera sovranità dell'Ucraina è possibile solo in collaborazione con la Russia. I nostri legami spirituali, umani e di civiltà si sono formati per secoli e hanno le loro origini nelle stesse fonti; sono stati induriti da prove, conquiste e vittorie comuni. La nostra parentela è stata trasmessa di generazione in generazione. È nei cuori e nella memoria delle persone che vivono nella Russia moderna e in Ucraina, nei legami di sangue che uniscono milioni delle nostre famiglie. Insieme siamo sempre stati e saremo molte volte più forti e di successo. Perché siamo un solo popolo. {{Int|Da ''Per il Donbass. Per la Russia''|Discorso pronunciato in diretta nazionale in occasione del riconoscimento delle due Repubbliche separatiste del Donbass (Repubblica Popolare del Donetsk e Repubblica Popolare del Lugansk), alle 20 circa (ore di Mosca) del 21 febbraio 2022}} *L'[[Ucraina]] non è solo un Paese vicino per noi. È parte integrante della nostra storia, della nostra cultura e del nostro spazio spirituale. Questi sono i nostri compagni e i nostri cari, compresi non solo i colleghi, gli amici e gli ex colleghi d'armi, ma anche i nostri parenti e le persone legate a noi da vincoli di sangue e familiari. *L'Ucraina moderna è stata creata interamente dalla Russia, o più precisamente, dalla Russia bolscevica e comunista. Il processo iniziò quasi immediatamente dopo la Rivoluzione del 1917, e [[Lenin]] e i suoi soci lo fecero in modo molto crudo alla Russia stessa – con la secessione, strappando parte dei propri territori storici. Alle milioni di persone che vivevano lì, ovviamente, non è stato chiesto nulla. *La politica bolscevica ha portato alla nascita dell'Ucraina sovietica, che ancora oggi può essere giustamente chiamata "Ucraina di Vladimir Lenin". È il suo autore e architetto. Questo è pienamente confermato dai documenti d'archivio, comprese le dure direttive di Lenin sul Donbass, che fu letteralmente schiacciato sull'Ucraina. E ora "discendenti riconoscenti" hanno demolito (e demoliscono) i monumenti a Lenin in Ucraina. La chiamano "decomunizzazione". *Anche due anni prima del crollo dell'URSS, il suo destino era praticamente segnato. Ora sono i radicali e i nazionalisti, anche e soprattutto in Ucraina, a prendersi il merito della conquista dell'indipendenza. Come possiamo vedere, questo non è il caso. Il crollo del nostro Paese unito è stato causato da errori storici e strategici dei dirigenti bolscevichi, la direzione del Partito Comunista, fatti in diversi momenti nella costruzione dello Stato, nella politica economica e nazionale. Il crollo della Russia storica chiamata URSS è sulla loro coscienza. *Le autorità ucraine inizialmente, e voglio sottolinearlo, fin dai primi passi, hanno cominciato a costruire la loro statualità sulla negazione di tutto ciò che ci unisce, hanno cercato di distorcere la coscienza e la memoria storica di milioni di persone, intere generazioni che vivono in Ucraina. Non sorprende che la società ucraina abbia affrontato l'ascesa di un nazionalismo estremo, che ha rapidamente preso la forma di una russofobia aggressiva e del neonazismo. *L'Ucraina non ha essenzialmente mai avuto una tradizione stabile di una sua autentica statualità. E da quell'anno 1991 ha seguito la strada della copia meccanica di modelli alieni, distaccata sia dalla storia sia dalle realtà ucraine. *L'intero scopo della cosiddetta scelta di civiltà filo-occidentale del governo oligarchico ucraino non era e non è quello di creare condizioni migliori per il benessere del popolo, ma piuttosto di servire servilmente i rivali geopolitici della Russia, mantenendo i miliardi di dollari rubati agli ucraini e nascosti dagli oligarchi nei conti bancari occidentali. *Non c'è una statualità sostenibile in Ucraina, e le procedure politiche ed elettorali servono solo come una copertura, uno schermo per la ridistribuzione del potere e della proprietà tra i vari clan oligarchici. *La corruzione, che è senza dubbio una sfida e un problema per molti Paesi, compresa la Russia, ha assunto un carattere particolare in Ucraina. Ha letteralmente permeato, corroso lo Stato ucraino, l'intero sistema, tutti i rami del potere. *Il [[Maidan]] non ha portato l'Ucraina più vicina alla democrazia e al progresso. Con il colpo di Stato, i nazionalisti e le forze politiche che li sostenevano hanno finalmente portato la situazione a un punto morto e hanno spinto l'Ucraina nell'abisso della guerra civile. Otto anni dopo quegli eventi, il Paese è diviso. L'Ucraina sta vivendo un'acuta crisi socio-economica *{{NDR|Sull'[[annessione della Crimea alla Russia]]}} Il popolo della penisola ha fatto la sua libera scelta: stare con la Russia. Le autorità di Kiev non hanno nulla per contrastare questa chiara ed esplicita volontà del popolo, quindi puntano su azioni aggressive, sull'attivazione di cellule estremiste, comprese le organizzazioni radicali islamiche, sull'invio di gruppi sovversivi per commettere atti terroristici presso infrastrutture critiche e per rapire cittadini russi. *Sappiamo anche che ci sono già state dichiarazioni che l'Ucraina sta per sviluppare le proprie armi nucleari, e questa non è una vuota spavalderia. L'Ucraina possiede la tecnologia nucleare sovietica e i mezzi di consegna di tali armi, tra cui l'aviazione e i missili Tochka-U, anch'essi di progettazione sovietica, con una portata di più di 100 chilometri. Ma ne faranno di più, è solo una questione di tempo. *Kiev ha da tempo proclamato un percorso strategico verso l'adesione alla NATO. Sì, certo, ogni Paese ha il diritto di scegliere il proprio sistema di sicurezza e di stringere alleanze militari. E sembrerebbe così, se non fosse per un "ma". I documenti internazionali sanciscono espressamente il principio della sicurezza ''uguale e indivisibile'', che, come sappiamo, include l'obbligo di ''non rafforzare la propria sicurezza a spese della sicurezza di altri Stati''. [...] In altre parole, le scelte di sicurezza non dovrebbero minacciare altri Stati, e l'adesione dell'Ucraina alla NATO è una minaccia diretta alla sicurezza della Russia. *Nei documenti della NATO il nostro Paese è ufficialmente dichiarato direttamente come la principale minaccia alla sicurezza euro-atlantica. E l'Ucraina servirà da trampolino per un tale colpo. ==Citazioni su Vladimir Putin== *Abbiamo visto in questi anni il modo in cui ha governato: avvelenando, incarcerando ed eliminando tutti coloro che gli davano fastidio. ([[Javier Marías]]) *Chiunque legga i saggi storicizzanti di Putin, chi abbia assistito alla sua dichiarazione di guerra televisiva all'Ucraina, o chi abbia recentemente – come ho fatto io – avuto ore di colloqui diretti con lui, non può più avere alcun dubbio sul fatto che Putin voglia costruire un impero russo. ([[Olaf Scholz]]) *È al potere dal 1999 e sta cercando di prolungare il suo regno anche dopo la fine del suo mandato attuale, nel 2024. I benefici della stabilità politica che lui incarna, e della riconquistata influenza russa negli affari internazionali, non sono avvertiti dalla maggioranza dei suoi cittadini. Le risorse naturali del Paese – petrolio, gas, diamanti – sono in mano a pochi oligarchi legati al presidente. Lui e i suoi compari hanno accumulato immense fortune, mentre quasi venti milioni di loro connazionali vivono sotto la soglia della povertà. ([[Lilli Gruber]]) *È da almeno quindici anni che va teorizzando la ricostruzione di una grande potenza slava dominata dalla [[Russia]] e fondata su ordine, gerarchia, ideologia illiberale e disprezzo per l'Occidente corrotto. La sua retorica si nutre di pezzi di storia molto diversi. Da una parte risale al nazionalismo grande-russo precedente il 1914, dall'altra recupera l'eredità di [[Iosif Stalin|Stalin]] scegliendo come evento legittimante del nuovo Stato russo la vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale: una guerra di liberazione dai nazisti, certo; ma anche - come ci ha raccontato [[Vasilij Semënovič Grossman|Vasilij Grossman]] - una guerra di oppressione dei popoli dell'Europa orientale. A queste radici storiche s'aggiunga la retorica dell'umiliazione che il popolo russo avrebbe subito dopo il crollo dell'[[Unione Sovietica|Urss]]. Quello della nazione umiliata è un mito che muove le guerre. Basti pensare all'uso che ne fece Hitler. ([[Andrea Graziosi]]) *È meglio che le critiche alla [[cancel culture]] occidentale non arrivino da chi al momento sta massacrando i civili per il crimine di resistere, e sta mettendo in carcere e avvelenando i propri oppositori. ([[J. K. Rowling]]) *Fermo restando le dovute differenze storiche Putin è più simile a [[Hitler]] che a [[Mussolini]]. Sul piano della propaganda è ricorso al pretesto della difesa delle minoranze germanofone nei Sudeti e a Danzica per giustificare l'aggressione a Cecoslovacchia e Polonia. Lo stesso schema che Putin ha applicato invadendo l'Ucraina. Inoltre, Putin come Hitler, se incontra resistenza rade al suolo le città. ([[Antonio Scurati]]) *Gli occidentali si credono con le spalle al muro, in guerra aperta con l'[[Islam]], in conflitto strisciante con [[Africa]] e [[Asia]]. Il più delle volte inconsapevolmente, in qualche caso consapevolmente, gli occidentali hanno dunque voglia di un vero capo, di qualcuno che li guidi in battaglia, di un generale che non biascichi le parole e non sia smidollato, ed è in questo ruolo che Vladimir Putin si offre loro, inebriando le nuove estreme destre e seducendo al di là di esse. In virtù di uno straordinario paradosso storico, [[Mosca (Russia)|Mosca]] diventa [[la Mecca]] delle destre nazionaliste dopo essere stata la Mecca del Comunismo, e il presidente russo, le sue delegazioni, i suoi deputati e la sua televisione coltivano una connivenza attiva con queste forze riemerse dal periodo prebellico fascista. Come i partiti comunisti di ieri, le nuove estreme destre sono diventate gli intermediari del Cremlino in territorio occidentale, e questa offensiva ideologica centra il bersaglio, riscuote successo perché il terreno le è favorevole. ([[Bernard Guetta]]) *I [[dittatori]] cercano di imparare dalla [[storia]], ma sono cattivi studenti. Putin e la sua banda hanno cercato di creare la dittatura moderna del XXI secolo. ... Ma la lezione principale della storia per i dittatori, Putin non l'ha imparata. Sono tutti finiti male. Probabilmente ora si sogna [[Saddam Hussein|Saddam]] impiccato o [[Muʿammar Gheddafi|Gheddafi]] linciato. ([[Michail Pavlovič Šiškin]]) *Immaginate questa sceneggiatura cinematografica: un ex agente segreto del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]], rabbioso a causa del collasso della sua madrepatria, progetta un piano di vendetta. Approfittandosi del clima di caos, scala la gerarchia di potere della Russia post-sovietica e diventa presidente. Istituisce un regime autoritario, poi prende la mira sul suo nemico giurato: gli Stati Uniti. E in qualità di spia utilizza gli strumenti di guerra cibernetica per attaccare la democrazia nel mondo. Attraverso la diffusione di propaganda e notizie false sui social network convince i cittadini delle società democratiche a diffidare dei media, del processo politico stesso e persino dei loro vicini. E vince. Vladimir Putin è tale spia e questo non è un copione cinematografico. ([[Morgan Freeman]]) *In questi anni Putin ha tentato di destabilizzare l'[[Unione Europea]], alimentare i movimenti secessionisti, influire nelle elezioni. Questo è quello che è accaduto, questo è ciò che rimane. ([[Javier Marías]]) *Io sono [[animalismo|animalista]] e penso che tra Putin e qualsiasi animale c'è un abisso, sicuramente quello atroce è lui. ([[Luigi Di Maio]]) *La banda criminale di Putin ha preso in ostaggio l'intero Paese e ha cominciato a costruire la propria Russia, a sua immagine e somiglianza. Per vent'anni si sono investiti milioni non nella sanità, nell'istruzione e nelle infrastrutture, ma in yacht, ville e club calcistici all'estero. Però la colpa della miseria e della disperazione, come afferma la tv, è dell'Occidente, dell'America. E il nemico numero uno del regime di Putin è l'Ucraina, dato che un'Ucraina prospera e democratica è un esempio pericoloso per i russi. ([[Michail Pavlovič Šiškin]]) *Lui, e nessun altro, ha preso le decisioni più importanti e continua a farlo. Anche se ha dei sostegni interni, Vladimir Putin ha scatenato questa guerra perché pensa che l’[[Ucraina]] sia uno Stato illegittimo. È anche spinto da motivi economici, dato che si tratta di un Paese molto ricco. ([[Margaret MacMillan]]) *Medievalismo, comunismo, stalinismo, carri armati, bombe, esercito, ecco che cosa ci porta quest'uomo. Se lo ricordi però il ceto medio europeo, ovvero tutti i lettori di questo articolo: Putin vi minaccia e minaccia il vostro stile di vita perché quest'uomo lo trova inammissibile. Non sopporta la prosperità, la crescita economica, la ricchezza culturale, le società critiche che contestano il potere politico. Non sopporta la [[libertà di stampa|stampa libera]], i romanzi, i film, i profumi, le spiagge, gli alberghi, le scarpe nuove e i baci degli [[omosessualità|omosessuali]] per strada. Non sopporta il concetto di cittadinanza fondato sul piacere e sul lusso di vivere. Non sopporta la democrazia. In realtà, è un poveraccio che non ha capito niente. ([[Manuel Vilas]]) *Nella Russia di Putin gli oppositori vengono arrestati alla vigilia delle elezioni e i giornalisti che scrivono contro Putin incredibilmente muoiono sempre di morte violenta e misteriosa. ([[Marco Travaglio]]) *Non rimpiange il [[comunismo]], la bandiera rossa, la falce e il martello: ma la solidità del comando che quella dottrina conferiva a Mosca, l'autorità che quello stendardo portava con sé, la differenza originaria e perpetua che quel simbolo attribuiva alla [[Russia]], dandole la potestà di rappresentare l'altra metà del mondo, nella lunga contesa bipolare con l'Ovest. Putin non ha bisogno dell'investitura bolscevica per esercitare un dominio assoluto sul Paese, garantito da un metodo autoritario che ha raso al suolo ogni opposizione, concentrando direttamente sulla sua persona l'esercizio del potere assoluto. ([[Ezio Mauro]]) *Oggi la Russia, guidata da un ex membro del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]] già in servizio a Dresda, invade i suoi vicini e uccide gli oppositori politici. ([[Mike Pompeo]]) *Per Eltsin una cosa valeva l'altra, ma con Putin ha cominciato a prevalere l'interesse russo. Come è naturale che sia. Putin è un leader forte, acuto, coraggioso: ha capito che la Russia ha un interesse geostrategico e che è necessario perseguirlo. Perché abbandonare l'Abkhazia? Perché lasciare che ai confini della Russia arrivi la Nato? Il mio è un Paese leale alla Russia, e bisogna guardare alle prospettive future. ([[Sergej Bagapš]]) *Per me è la persona che ha fondato nel mio Paese un sistema corrotto che ne impedisce lo sviluppo e che voglio distruggere. ([[Aleksej Naval'nyj]]) *Perché Putin sente il bisogno di sfruttare la religione ortodossa e la sua estetica? Dopo tutto, egli avrebbe potuto impiegare i suoi strumenti di potere, decisamente più secolari – per esempio, le imprese controllate dallo Stato, o il suo minaccioso sistema poliziesco, oppure il suo obbediente sistema giudiziario. Può darsi che le dure e fallimentari politiche del governo Putin, l’incidente del sottomarino [[K-141 Kursk|Kursk]], il bombardamento di civili alla luce del giorno e altri spiacevoli momenti della sua carriera politica lo abbiano costretto a riflettere sulla possibilità che fosse venuto il momento di dare le dimissioni; altrimenti, i cittadini russi lo avrebbero aiutato a farlo. Apparentemente, è stato allora che ha sentito il bisogno di garanzie più persuasive e trascendenti per la sua lunga permanenza al vertice del potere. É stato allora che è diventato necessario fare uso dell’estetica della religione ortodossa, che è storicamente associata al massimo splendore della Russia imperiale, quando il potere veniva non dalle manifestazioni terrene come le elezioni democratiche e la società civile, ma da Dio stesso ([[Ekaterina Samucevič]]) *[[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]] si era avvicinato all’Europa trovando ispirazione per la creazione del suo impero. Tre secoli dopo, Putin ha fatto una scelta diversa, quella dell’isolamento e dell’aggressività. ([[Pierre Haski]]) *Può essere riuscito a ridurre al silenzio un uomo, ma l'urlo della protesta di tutto il mondo, signor Putin, le rimbomberà nelle orecchie per il resto della vita. ([[Aleksandr Val'terovič Litvinenko|Aleksandr Litvinenko]]) *Putin, come lo avevo definito tempo fa, è un serpente a sonagli che circonda i suoi avversari, non sempre il serpente a sonagli morde velenoso. Spesso, specie se viene accarezzato, circonda con disinvoltura il corpo di chi lo sopporta, ma può colpire di sorpresa e mordere con morsi velenosi e quindi uccidere. E così è accaduto, il serpente con il suo morso velenoso ha colpito, l'[[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|aggressione militare all'Ucraina]] è stata ed è ancora in queste ore di una violenza inaudita. ([[Eugenio Scalfari]]) *Putin costituisce per l'Europa un pericolo maggiore dell'Is, minaccia l'esistenza stessa dell'Europa. Putin ha fisiologicamente bisogno del crollo delle sue istituzioni. ([[Garri Kimovič Kasparov]]) *Putin è stato nell'ultimo decennio il punto di riferimento dei sovranisti e dei nazionalisti europei. Non bastasse, il regime russo ha inquinato molte elezioni democratiche in Europa e ha sostenuto con i propri finanziamenti più di un partito democratico. Ha anche appoggiato alcuni movimenti secessionistici, a partire da quello catalano, che peraltro, va precisato, si sono fatti sostenere in totale buona fede. Vladimir Putin è stato il sovranista per eccellenza ed è impossibile disconoscerlo. ([[Bobo Craxi]]) *Putin era ed è l'erede dell'Impero russo comunista. Era, evidentemente, un'illusione pensare che il crollo delle Repubbliche Sovietiche avesse rimosso l'elemento permanente della visione imperiale, un tempo ideologica, ora solo imperiale. ([[Bobo Craxi]]) *Putin era un giovane membro del Kgb quando ci fu il crollo dell’[[Unione Sovietica]], che lo colse in Germania. Ha detto che la [[Muro di Berlino|caduta del Muro]] è stata la più importante catastrofe geopolitica del XX secolo. Gli è andata bene nella nuova Russia, ma ha un grande risentimento e vede l’[[Unione europea|Unione Europea]] come il nemico; non sopportava che l’Ucraina guardasse a Ovest e non a Est. ([[Margaret MacMillan]]) *Putin imita [[Adolf Hitler|Hitler]]: il piccolo ufficiale del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]] di Dresda non agita a vuoto la sua minaccia atomica. ([[Wolf Biermann]]) *Putin mantiene legami con i partiti nazionalisti di destra in Francia, con il Front National di Marine Le Pen, e in Gran Bretagna. In Grecia ha rapporti con Anel, il partito della destra nazionalista che fa parte del governo, ma anche con la sinistra ex comunista anch'essa nella maggioranza ad Atene. [...] Putin ha un piano. La sua ambizione prima di tutto è dividere e destabilizzare l'Ucraina. Oltre a questo, mira anche a dividere la UE, diffondere l'influenza russa e, se possibile, sostituire gli Stati Uniti come il principale fattore esterno sull'Unione europea. È noto che può già pesare molto sull'Ungheria, la Slovacchia e la Repubblica Ceca attraverso il controllo delle forniture di energia. ([[George Soros]]) *Putin non si è accorto che l'Urss è crollata, che la guerra fredda è finita e che l'Ucraina è indipendente. Con [[Leonid Kučma|Kuchma]] era abituato a dare ordini, non si rassegna al confronto con un partner fondato su diritto e democrazia. ([[Viktor Juščenko]]) *Putin si fa forte di una propaganda [[antifascismo|antifascista]], ma i suoi valori sono di estrema destra. Vede nemici dappertutto. Perché è di nemici che ha bisogno ogni [[dittatura|dittatore]] per poter giustificare le violazioni dei diritti umani. ([[Herta Müller]]) *Se l'Ucraina cadrà nelle mani dei russi, seguiranno altre nazioni. Putin minaccia con il [[nucleare]] e continuerà ad usare questa carta. L'unica speranza è che [[morte|muoia]], altrimenti farà proprio come [[Adolf Hitler|Hitler]] quando stava dividendo l'Europa. Spaccherà le nazioni in due. ([[Serhij Stachovs'kyj]]) *Sarei veramente curioso di domandargli perché pensa che discriminare le persone [[omosessualità|gay]] sia la strada giusta per rendere la Russia più ricca, più di successo o prestigiosa nel mondo; perché questo è sicuramente il suo mondo. ([[Leo Varadkar]]) *Se Putin fosse una donna, cosa che ovviamente non è, ma se lo fosse, penso davvero che non si sarebbe avventurato in una guerra folle e machista di invasione e violenza come ha fatto lui. [...] Se volete un esempio perfetto di mascolinità tossica, è quello che sta facendo in Ucraina. ([[Boris Johnson]]) *Sotto il suo governo in Russia sono scomparse le libertà di espressione e di associazione sbocciate ai tempi di [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]]. Vladimir Putin ha fatto del suo paese una "democratura", una dittatura con le parvenze e perfino i fronzoli elettorali della democrazia, ma che bombarda a tappeto con i suoi aerei – non con quelli di [[Bashar al-Assad]] – perfino gli ospedali di [[Aleppo]]. Annulla il suo incontro con [[François Hollande]] e crea nel proprio paese un clima di guerra. Tutti sanno queste cose. Nessuno osa confutarle. Nonostante tutto, però, Putin piace. Perché? È una questione di immagine: questa attrazione politica ha prima di ogni altra cosa una dimensione fisica. Vladimir Putin non è [[James Dean]] né [[Marcello Mastroianni]]: le sue fattezze e i suoi lineamenti sono del tutto ordinari, eppure quest'uomo asciutto e muscoloso sprigiona un'impressione di forza bruta che egli sa usare in modo quasi scenico. Quando si fa riprendere a torso nudo, sempre a torso nudo, mentre cavalca stalloni o lotta da solo contro animali selvaggi, non fa perdere la testa soltanto agli appassionati di pornografia omosessuale. In Russia come in Occidente questa sublimazione della virilità serve a metterlo in netta contrapposizione con gli altri dirigenti del mondo, europei e americani in primis, perché bisogna ammettere che la qualità principale di [[Angela Merkel]] non è essere un'amazzone, così come François Hollande non è proprio Superman. E sebbene [[Barack Obama]] abbia sicuramente classe, ha più l'aspetto di un professore universitario che quello di un campione di lotta libera. ([[Bernard Guetta]]) *Spero che questa visita abbia successo e sia utile, e che durante il vertice con lo stimato presidente Putin potrò discutere in dettaglio le questioni relative alla risoluzione della situazione nella penisola coreana e allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali. {{NDR|alla Russia}} ([[Kim Jong-un]]) *Su Putin ho un atteggiamento freddo. Ci ha tolto la libertà, è vero. E lo combatto per questo. Ma con lui almeno si sopravvive. Negli anni del caos di Eltsin, invece si faceva fatica pure a trovare il pane. ([[Ėduard Limonov]]) *Un [[judo|judoka]] non farebbe mai questo. Putin non è un judoka, è solo un aggressore. ([[Georgii Zantaraia]]) *Un tiranno manipolatore che sembra un po' Dobby l'elfo domestico. ([[Boris Johnson]]) *Vladimir Putin è mosso da un desiderio di vendetta contro l'Occidente che ha distrutto la potenza dell'Urss e ignorato gli interessi vitali della Russia post-sovietica. Il fallimento delle democrazie liberali è il suo obiettivo. Le sue armi: il ricatto, la corruzione e l'eliminazione fisica degli avversari. ([[Lilli Gruber]]) ===[[Madeleine Albright]]=== [[File:Vladimir Putin with Madeleine Albright-1.jpg|thumb|Putin con [[Madeleine Albright]] nel 2000]] *Ci sono forti alleati degli Stati Uniti in quasi tutti i continenti. Gli amici di Putin, da parte loro, includono persone come [[Bashar al-Assad]], [[Alexander Lukashenko]] e [[Kim Jong-un]]. *Credo che Putin abbia ragione a credere che gli Stati Uniti vogliano impedire al suo paese di esercitare il potere militare fuori dai confini nazionali, perché è proprio così. Sbaglia invece a pensare che l'America desideri una Russia marginalizzata e debole. Ciò che vogliamo - e che gran parte del mondo vorrebbe - è una Russia disposta a trattare gli altri con il rispetto che pretende per se stessa. Non è chiedere tanto. *Il presidente ha preso il pretesto del débâcle degli anni Novanta per screditare le istituzioni democratiche e accusare Washington di voler accerchiare il suo paese o, per usare una terminologia da Guerra fredda, di volerlo contenere. Immagina che i politici americani restino svegli la notte per escogitare piani volti a indebolire la Russia. Come si spiegherebbero altrimenti l'allargamento della Nato, le iniziative Usa di sostegno alla democrazia nelle frontiere o il dispiegamento di uno scudo missilistico in Europa dell'Est? Putin si rifiuta di ammettere che altri paesi possano reclamare dei diritti e che, dopo decenni di dominio moscovita, molte delle repubbliche e dei satelliti sovietici abbiano sentito il bisogno di ottenere l'indipendenza e di lavorare per l'annessione all'Europa. *Mentre Eltsin mi aveva lusingato, vantato e lusingato, Putin ha parlato senza emozioni e senza note della sua determinazione a resuscitare l'economia russa e schiacciare i ribelli ceceni. *Per mantenere alto il consenso, Putin non si è mai legato fino in fondo a un'ideologia o a un partito. Cerca piuttosto di identificare il proprio volto con quello dell'intera nazione. Benché possa essere spietato con gli avversari, non è mai volutamente polarizzante come Chávez o Erdoğan. A differenza di molti esponenti della destra europea, è rispettoso nei confronti di ebrei e musulmani. Conserva il grosso della sua artiglieria verbale per i nemici stranieri, gli ipocriti arroganti che predicano bene e razzolano male, diffondono falsità sulla Russia e cospirano per accerchiare e strangolare il paese. Quando passa all'offensiva contro un avversario interno non lo fa per dibattere sul merito politico ma per rivolgergli accuse di tradimento. *Vladimir Putin non giura fedeltà ai principi della democrazia, ma non vi rinuncia in modo esplicito. Disprezza i valori occidentali, ma dichiara di identificarsi con l'Occidente. Non si preoccupa di ciò che il Dipartimento di Stato scriverà nel rapporto sui diritti umani del prossimo anno perché sta ancora pagando in patria il prezzo politico per le infrazioni commesse negli anni precedenti. Racconta bugie spudorate con una faccia imperturbabile e se viene accusato di soprusi dà la colpa alle vittime. Ha convinto molti, a quanto pare anche il presidente americano, di essere un maestro di strategia, un uomo forte e volitivo. Se restassero nel chiuso della Federazione russa, questi aspetti sarebbero semplicemente preoccupanti, ma Putin, come Mussolini novant'anni fa, è tenuto sotto osservazione dai leader di altre regioni del mondo che sono tentati di seguire le sue orme. E in alcuni casi lo stanno già facendo. ===[[Svjatlana Aleksievič]]=== *Dagli anni Novanta in poi, la libertà è stato il tema sul quale più hanno insistito gli intellettuali russi. C'era la convinzione che si trattasse di un'esigenza diffusa, rispetto alla quale il sostanziale silenzio del popolo suonava abbastanza strano. La verità è che il popolo non parlava perché non aspirava affatto a essere libero. Attendeva semmai che si manifestasse una qualche variante dello stalinismo, una qualche forma di russicità mutante. Ed è a questo punto che si è fatto avanti Vladimir Putin, con la promessa di una nuova Russia dalle ambizioni imperiali, talmente forte da incutere timore al mondo intero. Un Paese, come Putin ripete spesso, che può contare su due soli alleati: l'esercito e la flotta. *È un uomo pericoloso che ci ha fatto abituare ad una società totalitaria. Anche se sono tanti i giovani che lo appoggiano, in generale la gente non è contenta, ma se provi a dire qualcosa di diverso, non ti ascoltano e ti dicono che sei contro il tuo paese, che è colpa di Obama e delle sanzioni introdotte contro di noi. *La Russia si vuole ancora vedere come una grande potenza, forte; è questo che la popolazione capisce e tutto ciò che dai tempi sovietici poteva essere ripristinato, lui l'ha ripristinato. *Non posso che essere contro di lui, non sto zitta, il mio è un impegno politico, sociale, culturale ed esistenziale. Per lui, la Russia è la più forte nel mondo, capace di combattere ogni nemico, ma non si rende conto dei danni che sta facendo. Usa spesso la parola "guerra" tanto che la stessa non fa più paura a nessuno. ===[[Al Bano]]=== {{cronologico}} *Gli danno del dittatore, ma lui ha il popolo dalla sua parte. (4 settembre 2014) *Putin è rimasto al fianco dell’Occidente anche nei momenti peggiori. Ci ha sempre detto: io sono vostro amico. Però, se da ingrati non capiamo la sua politica in Ucraina, poi è giusto che ci dica: attenti, ho la Russia in mano... Nessuno ha fatto nulla a Bush che ha ammazzato Saddam quando non nuoceva più. Però si dà del dittatore a Putin che vuole aiutare i russi. Lui non attacca nessuno. Difende e basta. (4 settembre 2014) *Lo sostengo da tempi non sospetti. È un grande. Ha un senso religioso della vita. Ha il pugno di ferro e non ci vedo nulla di male. (2 gennaio 2018) *Lui, con tutte la potenzialità che ha, con tutte le cose belle che ha fatto a favore della Russia, con questo senso di pace che ha seminato per molti anni, ora impone ai suoi di attraversare una nazione che si chiama Ucraina con i carri armati, con le pistole, con i fucili, con i bambini che scappano con le loro mamme. [...] Non si può restare indifferenti di fronte a questo seminare della morte. (28 febbraio 2022) *Ho conosciuto Putin, ho cantato per lui, mi è piaciuto in passato, ma ora è una totale delusione. Mi è dispiaciuto vedermi definito “amico di Putin”. Purtroppo non sono amico suo. Se lo fossi farei una bella passeggiata con lui nel [[Cremlino]] e gli direi: “Sediamoci 5 minuti davanti a una bella bottiglia di [[vino]], o di [[vodka]], o di acqua pura. Parliamone. Non è giusto aggredire una nazione” (17 marzo 2022) ===[[Michail Baryšnikov]]=== *Il tuo mondo russo - un mondo di paura, un mondo che brucia libri in lingua ucraina - non ha futuro finché siamo qui, noi che siamo stati vaccinati durante la nostra infanzia contro questa piaga. Il nostro mondo, d'altra parte, ha un futuro, nonostante tutti i tuoi blocchi. Sappiamo come preservare i valori del nostro mondo russo. E il tuo mondo, se non si sveglia, morirà delle sue paure. *Non riesco proprio a comprendere come alcune persone possano fidarsi e seguire leader come Putin, nonostante i russi stessi abbiano sofferto, nel corso della Storia, per la sottomissione a regimi brutali e oppressivi. Non riesco proprio a spiegarmi come si sia arrivati a questo punto; probabilmente, su questo argomento si scriveranno decine di libri. Non dimentichiamo, tuttavia, che perfino nella società libera e democratica nella quale vivo una percentuale sconvolgente di americani pare credere in teorie contorte a proposito di un’elezione che si ritiene sia stata "rubata" nel 2020. Questo ci insegna che l’ignoranza della Storia e il fervore nazionalista non sono esclusivi di nessun Paese. *Penso che Putin abbia risonanza in coloro che hanno paura. Presumo che ciò procuri loro una sensazione di sicurezza, proprio come le leadership autoritarie fanno credere ai loro popoli di proteggerli. Certo, si tratta di un sentimento di sicurezza fittizio, perché in qualsiasi momento il protetto può diventare un perseguitato. ===[[Silvio Berlusconi]]=== [[File:Vladimir Putin 25 October 2001-1.jpg|thumb|upright=1.5|Putin e [[Silvio Berlusconi]] nel 2001]] {{cronologico}} *[[Dmitrij Anatol'evič Medvedev|Medvedev]] e Putin sono un dono di Dio per il vostro Paese. (11 settembre 2010) *Putin è una persona rispettosa degli altri, è un riflessivo, è un uomo profondamente liberale, è uno che mantiene la parola data, è veramente un democratico. Io lo conosco da più di quindici anni, lo considero quasi un mio fratello minore; ho con lui una grandissima cordialità, una grandissima confidenza. Ed oggi è indubitabilmente il numero uno tra i leader del mondo. (settembre 2015) *Vladimir Putin è un leader eccezionale. Io sono legato da un'amicizia fraterna a lui. E lo conosco per quello che è realmente: è il contrario dell'immagine che i media di tutto il mondo gli hanno creato addosso. Mister Putin ha un grande rapporto con i cittadini russi. Lui vince le elezioni con una grande quantità di voti ed è amato dalla sua gente. (aprile 2017) *Putin è molto rispettoso delle libere scelte degli italiani, e vorrebbe — e io sono totalmente d’accordo su questo — che l’Italia fosse parte attiva in un migliore e più costrittivo rapporto fra la Russia e l’Occidente. (9 dicembre 2017) ===[[Joe Biden]]=== *Lei mi aveva chiesto se potessi chiamare Putin un [[criminale di guerra]]. Sì, penso che sia un criminale di guerra. *Sì, penso che Putin sia un [[killer]]. *Putin è un [[dittatore]] [[omicida]], un delinquente allo stato puro. ===[[Boris Bondarev]]=== *Evidentemente Putin immaginava che la sua ricchezza lo avrebbe posto sullo stesso piano dei leader europei, pronti a far finta di niente sulla vera natura del suo potere. Si sbagliava. Oggi lui e la sua "élite" sono infuriati, pensano che l’Occidente abbia giocato "sporco". Curioso quando un baro si ritiene offeso perché nessuno vuole giocarci a carte. *I ventidue anni di Vladimir Putin al potere sono stati un totale spreco di tempo per la Russia. Con un’ottima congiuntura sui mercati globali, il rialzo dei prezzi di petrolio, gas e altri beni per l’export, un’autorità consolidata sui russi, negli anni 2000 Putin avrebbe potuto ottenere qualsiasi cosa. Avrebbe potuto usare il suo potere, la sua autorevolezza per condurre in porto le tanto attese riforme e spingere sullo sviluppo economico e la costruzione di una società democratica e libera. Sarebbe stato ricordato come il grande leader e uomo di Stato che senza dubbio desidera essere. [...] Invece ha scelto di costruire una dittatura personale per permettere a se stesso e ai suoi amici di godersi miliardi di dollari, palazzi e yacht, opprimendo nel frattempo l’opposizione e privando milioni di persone della speranza di un futuro migliore. *Putin isolerà la Russia dal mondo, ne farà un Paese più povero e sottosviluppato. La guerra avvicina l’obiettivo, per questo dico che è un crimine contro il futuro dei russi. Senza contare che i nostri rapporti con l’Ucraina, uno dei Paesi confinanti a noi più vicini, saranno persi del tutto per decenni e intere generazioni. ===[[Vladimir Konstantinovič Bukovskij]]=== *Con l'avvento di Putin al potere possiamo tranquillamente dire che il [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]] è tornato a occupare i ranghi della società, a livello finanziario, politico, economico e amministrativo. *Il governo Putin sta cercando di ricomporre il potere del centro, diciamo il potere del Cremlino. È chiaro che non ci riuscirà totalmente, perché prima il potere del Cremlino era strettamente collegato all'ideologia, al sistema totalitario. Non credo che riescano più a restaurare un sistema totalitario, ma possono ripristinare il potere centrale su molti aspetti della vita, rendendo i russi sempre più infelici. *Quando Putin è andato al potere nel 2000, le persone in Russia hanno immediatamente capito che il KGB era tornato al potere, e subito si sono spaventate. Se prima c'era più o meno la possibilità di essere critici nei riguardi del governo, ora la maggior parte delle persone ha paura di dire qualsiasi cosa. ===[[Michail Borisovič Chodorkovskij]]=== [[File:Vladimir Putin 31 May 2001-2.jpg|thumb|Putin e Chodorkovskij nel 2001]] *Ci sono molte informazioni sui legami profondi tra [[Matteo Salvini|Salvini]] e Putin e il suo entourage. Parte di queste informazioni fanno dubitare dell’integrità di questi contatti. Sfortunatamente si tratta di una pratica comune per Putin che è un eccellente ufficiale reclutatore ed è riuscito a trovare chiavi di varia natura per arrivare a molti politici europei. *I leader dei Paesi europei pensano di avere a che fare con uno statista che ragiona come loro. Invece lui funziona in modo completamente diverso: pensa come un criminale. Se a un criminale tu fai vedere la tua debolezza, quello non si ferma: continuerà sempre ad andare in avanti. Ed è ciò che Putin sta facendo. *Negli ultimi anni ho notato sempre più spesso che Putin usa un’informazione unilaterale e che le persone che lo circondano lo manipolano più facilmente di prima in base ai loro interessi. È stanco, ha perso la capacità di comprensione di molti aspetti della contemporaneità. *Non penso che Putin abbia avuto paura dell’allargamento della Nato all’Ucraina. Lui detesta la Nato, ma non la teme. Piuttosto, è ormai preso da una specie di missione messianica: ne è posseduto, e lo si capisce dal fatto che ha fatto mettere davanti al Cremlino la statua del principe [[Vladimir I di Kiev|Vladimir]]. [...] È una mentalità perfettamente normale per un criminale in età da pensione. *Non siamo mai stati amici, non posso dire di averlo conosciuto da vicino. Io ero al vertice di una grande impresa e Putin era il presidente, avevamo rapporti professionali. In apparenza è cambiato, sì. Vent’anni di potere lo hanno cambiato e in questo il suo non è un caso unico. Oggi si permette di fare cose che prima non osava. All’epoca si comportava in maniera più normale, riconosceva l’esistenza di certi limiti. Ma al fondo è sempre lui. Era già un criminale ed è rimasto tale. Ha la mentalità di un esponente della criminalità organizzata. È ciò che i leader occidentali non hanno mai capito, non capiscono adesso e – mi dispiace – a mio parere non capiranno mai. ===[[Nina Lvovna Chruščёva]]=== *Durante il suo terzo mandato presidenziale – ora è al quarto – si era concentrato più sulla difesa del suo entourage dalle accuse di corruzione o indifferenza che sulla felicità delle persone comuni. In vero stile sovietico, egli rimane più spaventato da un colpo di stato di palazzo che da una rivolta pubblica. *Ha passato gli ultimi 18 anni a interpretare di tutto, dal padre premuroso della nazione a un James Bond esperto di judo. *L'incompetenza di Putin si estende molto oltre l'economia. Le sue forze di sicurezza restano brutali e inaffidabili; in alcune parti del paese si sono mescolate a delle bande criminali. La sua direzione della magistratura non tranquillizza i comuni cittadini, e le installazioni militari, i sottomarini, le trivelle, i pozzi, gli ospedali e le case di riposo del paese esplodono continuamente, si rompono, o affondano, a causa della negligenza e dell'irresponsabilità. ===[[Aleksandr Gel'evič Dugin]]=== *Finché c'è Putin, la Russia ha speranza di essere forte, ma Putin è un problema perché non ha istituzionalizzato la sua linea di pensiero. La Russia oggi è Putin-centrica. *Non c'è aggressione di Putin, ma restaurazione di una civiltà russa che si era dissolta. Queste accuse sono il risultato della paura che la Russia si riaffermi come potere indipendente e che voglia difendere la propria identità. *Non ha fatto nulla nell'educazione, che è rimasta metà sovietica, metà liberale, copiata dall'Occidente. Un miscuglio di incoerenza. Lo stesso vale per la nostra cultura. La nostra cultura è un'imitazione della cultura occidentale e liberale con un frammento di pura propaganda politica, mal fatta. Questa è solo un simulacro, non una preparazione per il regno dello zar. Così non si ritorna alla nostra identità. Si ragiona troppo pragmaticamente e si pensa troppo poco al sacro. Putin rimane nella sua posizione, non sacrifica abbastanza attenzione, tempo e la sua forza vitale per questo problema. *Putin ha frenato la caduta, non ci ha ridestati. Questo trascende i suoi limiti. Lui non è un salvatore. Ha solo intenzione di riparare. È un manager, blocca la crisi. E lo sta facendo in modo eccellente, ma ha dei limiti. Agisce come se fosse eterno, non crede in qualcosa che esiste dopo la sua fine: non ha una chiave per il futuro. Questo è un vero problema. *Putin ha frenato la spaccatura e la caduta della Federazione Russa. Ha iniziato a ricostruire passo dopo passo. È molto più vicino allo zar di quanto lo fossero Eltsin e Gorbaciov per questa e molte altre ragioni. *Putin non è un essere "estraneo" che serviremo supinamente. Lui è noi stessi. Agisce per il nostro interesse. Fa esattamente ciò che siamo disposti a fare noi. Per noi non è una entità separata. È questo il concetto profondo del re sacro. *Quando Putin è salito al potere, pur essendo politicamente contiguo a Eltsin, è stato influenzato da questo terreno che avevo seminato e ha iniziato ad incarnare la mia visione della geopolitica facendo proprie le mie teorie. Ha iniziato a promuovere l'unione euroasiatica, a difendere la sovranità dei popoli pur non ricadendo in un nazionalismo di stampo ottocentesco, mi ha permesso di tornare ad apparire in televisione e a tenere incontri pubblici. È questa l'influenza che ho su di lui. Un'influenza razionale su un uomo realista quale lui è e che ha capito che le mie teorie sono le più valide per garantire una degna collocazione della Russia nel globo facendo fronte alle pressioni dell'Occidente. ===[[Michail Gorbačëv]]=== [[File:Vladimir Putin 8 October 2001-1.jpg|thumb|Putin con [[Michail Gorbačëv|Gorbačëv]] nel 2001]] {{cronologico}} *La tv li aveva mostrati tutti in piedi, acclamanti Putin, in un'atmosfera di unanimità forzata che mi ricordava i tempi sovietici. Tutto ciò mi confermava che stavano maturando in fretta novità. (3 gennaio 2000) *Il regime non cambia, non ci sarà lotta alla corruzione, gli interessi e i privilegi dell'oligarchia saranno tutelati in pieno. Se continua così Vladimir Putin vedrà presto logorarsi i suoi margini di popolarità, perché la gente capirà che è stato un trucco. E il gioco diverrà scoperto. (3 gennaio 2000) *Vladimir Putin è un uomo freddo e concreto, un uomo capace di capire, analizzare e gestire le situazioni. Anche le più difficili. (1 aprile 2000) *Putin arriva al potere in un momento di acuto e profondo distacco tra il vertice e la società. Una vera e propria crisi di fiducia. In questo senso si può dire che perfino l'affluenza alle urne, che è stata relativamente alta, rappresenta un evento stupefacente. Perché questo sia accaduto bisogna ancora capirlo. Ma io oggi penso che Putin sia in grado di fare le mosse giuste. (1 aprile 2000) *Le stesse promesse che Putin ha ripetutamente fatto non sono state realizzate e, io temo, non sono realizzabili perché la burocrazia fa affogare il Paese in un pantano d'incompetenza, corruzione e disordine. (10 maggio 2005) *Non credo che Putin sia interessato a un regime autoritario. [...] Putin crede nella democrazia e nello Stato di diritto. Ma egli eredita una situazione desolante. Eltsin e il suo gruppo hanno costruito un sistema oligarchico che si rivela tenace e ostile a ogni forma di rinnovamento e di sviluppo. Non c'è spazio per i piccoli imprenditori, per il ceto medio. C'è una concentrazione di ricchezze in poche mani, ricchezze improduttive per il Paese, che infatti emigrano all'estero. Portare ordine è necessario. Ma non credo che Putin voglia eliminare la democrazia per portare ordine. (10 maggio 2005) *Certo, Putin ha commesso degli errori sul piano dello sviluppo democratico, ma non possiamo dimenticare l'eredità che ha ricevuto da Eltsin: un paese che stava andando a pezzi. Bisogna dargli atto che ha evitato il collasso della Russia. (12 ottobre 2008) *Rimprovero a Putin la lentezza del processo democratico. Perché è vero che molte delle libertà civili introdotte con la perestrojka resistono e che la stragrande maggioranza dei russi ha votato per Vladimir Putin. Ma nessuno sa quale sarebbe la loro scelta se l'intero processo elettorale, dalla selezione dei candidati in poi, fosse davvero libero e democratico. (11 marzo 2016) ===[[Diego Fusaro]]=== *Con guinzaglio sempre più corto, i cani da guardia latrano e abbaiano da tempo contro Putin: il loro sguardo è sempre quello del potere di Washington. *Dopo Gorbaciov che faceva la pubblicità per Pizza Hut e dopo Eltsin che, tra una vodka e l’altra, svendeva la Russia agli oligarchi della finanza, Putin ha ripreso, a suo modo, l’eroica tradizione leniniana di resistenza al capitalismo imperialistico americanocentrico. *È opportuno che Putin conservi il primato militare come arma di dissuasione: per poter svolgere una civile funzione di freno alla super-potenza americana. *La Russia di Putin è uno Stato che non si piega alla globalizzazione americanocentrica e che non accetta l'invasione graduale degli spazi ex sovietici con la Nato come sta accadendo in Ucraina e com'è già avvenuto in Georgia. Perché mai dovrebbe accettare l'atlantizzazione dei propri spazi e la Nato ai propri confini? Questa è la colpa dell'Occidente: l'hybris, la tracotanza, e il non aver rispettato i limiti e gli accordi secondo cui la Nato non doveva espandersi verso Oriente. *Penso francamente che Putin abbia ragione su tutto il fronte. La sua Russia è oggi uno degli ultimi baluardi di resistenza all'imperialismo incontenibile della civiltà dell'hamburger. *Vladimir Putin, per me, rappresenta l'eroica resistenza all'imperialismo statutinense, la capacità di uno stato sovrano nazionale di resistere e di non lasciarsi piegare. Putin, poi, rappresenta anche l'importanza di aver riscoperto le identità e la sovranità nazionale come baluardo di resistenza all'imperialismo. Insomma, Putin può rappresentare la possibilità di un mondo multipolare, ossia di un mondo sottratto all'atlantizzazione integrale, detta globalizzazione. ===[[Pierre Haski]]=== *Certo, c’è sempre il rischio di un mandato di troppo e di perdere quell’autorità fatta di rispetto e paura che ha permesso a Putin di diventare un Brežnev post-sovietico, a sua volta fossilizzato. *Gli uomini della provvidenza hanno la tendenza a presentarsi come insostituibili, e a forza di spazzare via tutti i potenziali rivali finiscono per diventarlo davvero. Vladimir Putin, ormai da vent’anni alla guida della Russia, è uno di loro. *Il problema di Putin non riguarda tanto l’economia mondiale, quanto la situazione interna. Con il blocco dell’economia russa gli ammortizzatori sociali si sono indeboliti, e malgrado il presidente abbia promesso di versare tutti gli stipendi, il denaro arriva con il contagocce. Il malcontento sociale è un problema evidente. *La logica del Cremlino non è la nostra, perché Putin non deve rendere conto a nessuno e può correre rischi che nessuna democrazia occidentale è disposta ad accettare. *La popolarità incontestabile del presidente si basa su due pilastri. Per prima cosa Putin è considerato l’architetto della ripresa della Russia dopo gli anni di Eltsin, e in secondo luogo ha saputo restituire un certo orgoglio ai russi riportando l’ex impero al ruolo di potenza magari non rispettata, ma sicuramente temuta. E pazienza se questo orgoglio nasce da avventure militari insanguinate, in Siria come in Ucraina. *[[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]] si era avvicinato all’Europa trovando ispirazione per la creazione del suo impero. Tre secoli dopo, Putin ha fatto una scelta diversa, quella dell’isolamento e dell’aggressività. *Putin si considera insostituibile perché è lui, e solo lui, a decidere di bombardare la Siria, negoziare con la Turchia, giocare con i nervi degli occidentali e restituire alla Russia lo status di potenza temuta. E pazienza se il paese resta un attore di secondo piano in campo economico. *Trent’anni dopo la morte dell’Urss che Gorbaciov non era riuscito a salvare, Putin ha rimesso in marcia la storia, e andrà avanti fino a quando qualcuno non lo fermerà. ===[[Vladimir Kara-Murza]]=== *A tutti coloro che sostengono che Vladimir Putin è così popolare io chiedo una sola cosa: perché un capo di Stato così popolare ha così paura di un’elezione libera? *Al momento in cui il regime di Putin perderà il potere sarà troppo tardi per sedersi e pensare a cosa occorre fare. Bisogna pensarci ora. *{{NDR|«È innegabile [...] che in Russia Putin goda di un notevole sostegno»}} Credo sia molto importante ricordarsi che questa popolarità supposta del signor Putin non è mai stata verificata e confermata da un’elezione libera e democratica, contro dei veri oppositori. *Il regime di Putin non è al potere grazie al popolo russo, non ha un mandato democratico ricevuto dal popolo. È per questo che sempre più persone scendono per le strade a protestare contro il regime. È il solo modo per esprimersi, per opporsi al Governo: non abbiamo delle vere elezioni, tutti i canali televisivi sono controllati dallo Stato, il Parlamento è solo di facciata, non c’è una vera opposizione. Chi si oppone a Putin finisce in prigione. *La storia di questi ultimi due secoli ci insegna che l'unico modello in grado di garantire sviluppo, benessere ed una dignitosa vita umana è quello che si fonda sul rispetto dello stato di diritto, sulla piena libertà politica e sul rispetto dei diritti di ogni individuo. Questo è il modello della "democrazia liberale" inviso a Putin che ha trasformato la Russia da una democrazia imperfetta com’era, in una perfetta dittatura. *Le forze sovraniste e l’estrema destra europea stanno dando qualcosa a Putin che gli mancava da tempo: una nuova legittimazione internazionale. *Non so esattamente che cosa [[Matteo Salvini|Salvini]] ammiri del Presidente Putin: forse le centinaia di prigionieri politici o il fatto che il più importante leader dell’opposizione, [[Boris Nemcov|Boris Nemtsov]], sia stato ucciso a pochi metri dal Cremlino? *Putin sarà il nuovo presidente. È al potere da 18 anni. 18 anni! C’è un’intera nuova generazione di russi nati sotto Vladimir Putin. Coloro che andranno ora a votare per la prima volta sono proprio quelli nati sotto Putin. Certo, quando oggi si parla di elezioni in Russia bisogna mettere la parola "elezioni" tra virgolette: non hanno nulla a che vedere con una vera procedura democratica. *Tutta l'ideologia anti-europea, anti-liberale ed anti-occidentale di Putin è anacronistica e sbagliata. La Russia da sola potrà essere soltanto, ben che vada, un "junior partner" del colosso cinese. ===[[Nicolai Lilin]]=== {{cronologico}} *Da giovane, e anche nei primi anni della sua presidenza, parlava spesso di portare in Russia il modello di democrazia occidentale. Un progetto che ha presto accantonato perché, da vero russo, ha sentito quella corda intima che c'è nella nostra cultura: la richiesta di autoritarismo. [...] Abbiamo ereditato dai bizantini l'idea che siamo la terza Roma e che non ce ne sarà una quarta. Il popolo vuole lo zar e Putin lo ha capito. (16 ottobre 2020) *Putin parla con gli [[Oligarchi russi|oligarchi]] e non può fare altrimenti. In Russia, si può arrivare al potere solo in due modi: ottenendo l'appoggio delle famiglie degli oligarchi oppure facendo come i comunisti, massacrando, giustamente o ingiustamente, milioni di persone. (16 ottobre 2020) *Alcuni ritengono che Putin voglia ricostruire l'Unione sovietica, ma non è così. Lui non è un sognatore come Gorbačëv (che infatti si è fatto abbindolare da tutti). Putin non è un sognatore, è molto freddo e logico. La sua visione geopolitica si rifà soprattutto agli interessi del sistema economico che lui mantiene e dal quale è mantenuto. (16 ottobre 2020) *Putin ha sbagliato nel condurre una politica interna che ha allontanato la Russia dal binario della democrazia del modello occidentale. Ha scelto la via dell'impero e abbiamo visto com'è finita. Da una parte c'è una setta di ortodossi che l'ha proclamato santo e dipinge icone con la faccia di Putin. Credono infatti che sia stato mandato dal cielo per combattere l'Anticristo. Dall'altra ci sono quelli che dicono che ha rovinato tutto. Io non credo a nessuno dei due. Io ritengo che all'epoca in cui Putin è diventato presidente si dovesse prendere una decisione. Era un momento difficile però lui l'ha fatto. (16 ottobre 2020) *Putin è una cartuccia sparata, non cambierà più. L'unico modo per la Russia di salvarsi, se lui davvero la ama, è quello di cominciare a preparare qualche sostituto, più giovane e più energico. E, soprattutto, meno legato agli olicarchi. (16 ottobre 2020) *Il modello a cui si rifà è un modello imperiale, messianico, il suo modello è [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]]. Forse all'inizio ha pensato di avvicinarsi alle democrazie occidentali, non certo a un vero Stato liberale, ma si muoveva in quel senso. Poi ha prevalso l'idea di tornare all'Impero, si è trasformato quasi in un personaggio shakespeariano. (26 marzo 2022) *Sono moltissimi quelli che non la penseranno come Putin. E i più dovranno pernsarlo in silenzio. Ma non si può pensare che Putin cada per una rivoluzione, i russi hanno già provato le rivoluzioni e temono più di tutto il caos. Se ci sarà un cambiamento partirà all'interno del sistema. (26 marzo 2022) *In lui c’è stato un cambiamento incline anche verso il male, il potere non ha migliorato quest’uomo, sicuramente lo ha danneggiato dal punto di vista umano. (28 marzo 2022) ===[[Boris Nemcov]]=== *A Putin piace essere capitalista, ma odia la libertà. Gli piace stare con Silvio Berlusconi in Sardegna, in Francia a sciare sulle Alpi, ma non ama la libertà. *A Putin sembra che tutti siano nemici, tranne la Cina. Ma la Russia non ha nemici, tranne forse la Cina. *{{NDR|«Qual è la sua valutazione degli otto anni di presidenza Putin?»}} Difficile dirlo in due parole. [...] Credo che questi siano stati otto anni di enormi possibilità per la Russia, possibilità di cui non abbiamo approfittato: abbiamo avuto autoritarismo senza modernizzazione. Da un lato, sono stati anni di grande crescita economica, ma anche di enorme aumento della corruzione. Sono stati anni di degradazione degli istituti democratici, dai tribunali al sistema pensionistico, dall’educazione alla salute e all’esercito. Putin dice che il più grande risultato del suo mandato è stato il raggiungimento della stabilità, ma sono convinto che si tratta piuttosto di stagnazione. E le due cose sono ben diverse. *La verità è che nessuno ha votato per Putin, basta guardare sul sito inguschetiya.ru, dove sono raccolte le firme di chi non ha votato Putin. Sono molti più di quanto le autorità non vogliano farci credere. *[[Barack Obama|Obama]] crede nella [[libertà]] e nello stato di diritto. Putin nel [[denaro]], negli affari e nel [[potere]]. *Putin vorrebbe che la Russia fosse un impero, ma la Russia oggi rappresenta circa il 2% del pil mondiale. Gli Stati Uniti contano per il 27%, la Cina per il 15%, l’Europa da sola pesa per più del 25%: che tipo di impero può contare su statistiche del genere? ===[[Petro Oleksijovyč Porošenko]]=== *La mia regola è che non fidarti di Putin e non avere paura, tutto quel che promette non accade mai. Non farà mai un passo verso di te. Non fidarti e non avere paura. Se hai paura, hai perso. *Ovunque parlino russo, lui pensa sia Russia. E che la gente sia pronto ad accoglierlo coi fiori. Ma oggi nessuno lo applaudirebbe: gli ucraini hanno avuto 14mila morti, non accettano provocazioni. *Putin non è una persona normale, non si vede solo a capo d’una nazione: si crede a metà fra un imperatore e Dio. *Vladimir Putin non è il diavolo. È soltanto un imperatore che vuole inglobare il mio Paese senza neanche chiedere un parere al mio popolo. ===[[Domenico Quirico]]=== *Aveva assorbito tutto quello che noi avevamo insegnato, intendeva sfruttare fino in fondo quello che avevamo permesso e la nostra avidità. Ci aveva osservato con attenzione: sapeva che per ingannarci bastava indossare le vesti di scena per lo spettacolo che ci convinceva. Cercavamo complici servili, non democratici orgogliosi. *Noi lo abbiamo creato, accettato, lusingato perché eravamo consapevoli, fino a cinque mesi fa, che non ci era estraneo. Anzi. Pensavamo che al momento giusto, quando ha iniziato ad alzare la voce, avremmo saputo parlargli, addomesticarlo. Aleggiava solo una vaga angoscia, parlavamo la stessa lingua e ci avrebbe ascoltato perché non poteva in fondo negare di assomigliarci. Altro che democrazie contro autocrazia. Ci disprezza ma solo perché è certo di averci superato in cinismo e brutalità. *Noi lo abbiamo creato. Per sbarazzarcene dovremo innanzitutto cambiare noi stessi. ===[[Massimo Luigi Salvadori]]=== *{{NDR|Su Vladimir Putin e [[Silvio Berlusconi]]}} Ciò che li lega è sicuramente l'insensibilità verso le procedure democratiche, e poi vi è la simpatia profonda tra due personaggi che condividono il piacere di un potere svincolato dall'ascolto di una società che abbia a cuore il rispetto dei diritti personali e collettivi. *Credo si possa definire come l'espressione, indubbiamente abile quanto cinica, di una concezione statalistico accentatrice che governa in maniera di fatto autoritaria, la società civile russa, la quale vive in una condizione di pluralismo limitato e fortememente controllato dall'alto. *Nelle relazioni con il resto del mondo, Putin può contare su due elementi di forza: il primo, è il fatto che egli ha risollevato sul piano internazionale la Federazione Russa, dando al sistema politico una forte stabilità. Il secondo fattore, che è strettamente collegato al primo e che riguarda in particolare i rapporti tra Mosca e l'Unione Europea, risiede nel fatto che la Russia è la grande fornitrice di una risorsa preziosa, come quella energetica, di cui è enormemente ricca. Grazie alla stabilità interna, Putin può farsi garante di forniture energetiche, gas e petrolio, di cui l'Europa, e non solo essa, ha gran bisogno. ===[[Matteo Salvini]]=== {{cronologico}} *Farei cambio tra Renzi e Putin domattina, altro che dittatore. (18 ottobre 2014) *Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin! (18 ottobre 2014) *Lo ammiro per le idee chiare, la fermezza, il coraggio, l'interventismo e una visione della società basata su punti cardine che condivido. (9 dicembre 2015) *Ho sempre ritenuto sbagliate le sanzioni contro la Russia. Putin ha il nostro sostegno per toglierle anche perchè so bene che la Russia ama il made in Italy e con queste sanzioni ci stiamo rimettendo miliardi di fatturato. (9 dicembre 2015) *Se è considerato un dittatore mi fa sorridere. Le dico solo che quest’anno la Russia crescerà più dell’Italia. (27 marzo 2017) *Di Putin apprezzo l’operato. E mi sembra che la stessa posizione la abbiano Marine La Pen e François Fillon, il Berlusconi di Francia. Eppoi come non dimenticare che anche Renzi ha chiesto di togliere le sanzioni. Fra qualche giorno scopriremo che il ministro Alfano vorrà andare da Putin. (27 marzo 2017) *Noi siamo a fianco degli aggrediti, c'è Putin che ha aggredito e Zelensky che è aggredito. È il caso di dirlo, per dire basta alle polemiche stucchevoli. (2 marzo 2022) *Putin, fino all'aggressione, è stato incontrato e omaggiato da tutti i leader politici nazionali ed europei. Ricordo ancora gli onori con cui lo accolsero Conte e Di Maio. Ma posso citare Berlusconi, Letta, Renzi... Ora c'è una guerra in cui è chiaro a tutti chi è l'aggressore. (10 marzo 2022) ===[[Michail Šiškin]]=== *Il crimine di Putin è nell'avere avvelenato gli uomini con l'[[odio]]. *La banda criminale di Putin ha preso in ostaggio l'intero Paese e ha cominciato a costruire la propria Russia, a sua immagine e somiglianza. Per vent'anni si sono investiti milioni non nella sanità, nell'istruzione e nelle infrastrutture, ma in yacht, ville e club calcistici all'estero. Però la colpa della miseria e della disperazione, come afferma la tv, è dell'Occidente, dell'America. *La Russia di Putin è irrespirabile, puzza tremendamente di stivale poliziesco. Sotto gli occhi di tutti il mio paese si sta trasformando in una [[dittatura]] [[fascismo|fascista]]. ===[[Timothy Snyder]]=== *La Seconda Guerra Mondiale è un elemento del mito storico dell’innocenza russa e della grandezza perduta di Putin: la Russia deve godere del monopolio del vittimismo e della vittoria. *Nella sua mente, gli ucraini sono russi che amano gli occidentali. Devono essere corretti con la forza – “puliti” o “sputati fuori”. *Per Putin un "fascista" o un "nazista" è semplicemente qualcuno che si oppone a lui o al suo piano di distruggere l'Ucraina. [...] Chiamare gli altri fascisti pur essendo fascisti è la pratica putinista per eccellenza. *Putin è un dittatore che controlla i media del suo Paese. E se le cose vanno male, gli basta cambiare argomento. [...] L’ultima volta che la Russia ha invaso l’Ucraina, nel 2014, i suoi media hanno cambiato argomento sulla Siria da un giorno all’altro, e i russi lo hanno seguito. *Putin governa in una realtà virtuale dove c’è sempre una via di fuga. Non può essere messo in un angolo in Ucraina, perché l’Ucraina è un posto reale. *Putin non è lungimirante. Geopoliticamente sta consegnando il suo paese alla Cina. *Tribalizza la storia della Seconda Guerra mondiale: è lui il nazista e lo sa. ===[[Vittorio Strada]]=== *Dopo il pangermanesimo, il panslavismo, il panarabismo, Vladimir Putin ha inventato il panrussismo. E con questa strategia imperiale l'Occidente è chiamato a fare i conti. [...] L'interpretazione corrente e diffusa è che Vladimir Putin voglia ricostituire l'Unione Sovietica. Si tratta di una interpretazione semplicistica e approssimativa. Il fatto stesso che Putin faccia riferimento esclusivamente all'elemento nazionale russo dimostra che si tratta di una ideologia diversa da quella sovietica. *Il primo, grande successo è che Putin ha portato la Russia tra le potenze mondiali di primo rango, subito dopo gli Stati Uniti, e al livello della Cina. *Ordine e stabilità erano stati i pilastri del suo "patto" con i russi, il fondamento della sua legittimazione popolare, sin da quando Eltsin lo spinse avanti. Ordine e stabilità sono i valori più sentiti oggi dai russi: tutti i più recenti sondaggi indicano chiaramente che in testa a tutti i valori che erano stati indicati - libertà, democrazia....- la stragrande maggioranza dei russi poneva ordine e stabilità, oltre al miglioramento della situazione economica e delle condizioni di vita. *Per lui la Russia non è soltanto l'etnia di un'unica razza, bensì comprende tutte le etnie che compongono l'attuale Federazione. Più volte ed esplicitamente, il leader del Cremlino ha messo in guardia contro un nazionalismo russo esclusivo. Per lui, l'elemento russofono è il "fratello maggiore" di una comunità di popoli, di etnie, che compongono, per l'appunto, l'attuale Federazione. In questo senso, anche gli ucraini (ucrainofoni) potrebbero far parte di questa "famiglia allargata". Anche da questo nasce la violenta polemica scatenata dalla leadership putiniana contro i nazionalisti ucraini antirussi. *Può piacere o meno, ma sta di fatto che oggi la Russia da lui guidata ha una capacità di azione internazionale, politica ed economica notevolissima. *Putin viene visto come l'uomo che ha fatto uscire la Russia da una situazione di inferiorità che prima aveva avuto. E poi, ognuno vede in Putin ciò che vuole: l'uomo d'ordine, quasi l'uomo "qualunque", "uno dei nostri", vicino al cittadino. In questa ottica, la sua mancanza di carisma risulta essere agli occhi dell'elettore medio, non particolarmente politicizzato, un elemento vincente. A ciò si aggiunge la vecchia tendenza. fortemente radicata nella Russia pre rivoluzionaria e ulteriormente rafforzatasi nella Russia sovietica, dell'uomo forte, dell'uomo che può difendere il Paese da tutti i pericoli e garantire un minimo di sicurezza e di prestigio. *Sotto Putin, il regime "ibrido" - autoritarismo di sostanza e democrazia di facciata - ha raggiunto una indubbia stabilità, tanto è vero che alcuni autorevoli analisti non parlano più di post-sovietismo ma di neo-sovietismo. *Un uomo di stabilità e di transizione, in una fase di sviluppo della Russia post-comunista. Un politico indubbiamente capace che ha risolto alcuni problemi e ne ha aperti altri. ===[[Julija Tymošenko]]=== {{cronologico}} *Prenderei io stessa l'Avtomat {{NDR|arma automatica}} e sparerei in fronte a questo stronzo... (18 marzo 2014) *Un barbaro. Le spiego perché: l'aver lanciato [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|una guerra]] contro un Paese pacifico, democratico ed europeo come l’[[Ucraina]], è una conferma della sua natura barbarica. Ha incoraggiato l’eliminazione di anziani, donne, bambini. Questo non può essere descritto in altro modo che con quella parola: barbaro. E [[fascismo|fascista]]. Qualcuno pensa che lui sia pazzo, io non credo. Ha una mente fredda, razionale, cinica. E dietro i suoi comportamenti c’è come un nucleo oscuro, qualcosa che arriva dal [[Medioevo]] più nero. (19 aprile 2022) ===[[Donald Trump]]=== {{cronologico}} *Pensate che Putin a novembre verrà al concorso di bellezza Miss Universo a Mosca? Se sì, pensate che diventerà il mio nuovo miglior amico? (18 giugno 2013) *{{NDR|Sull'[[Ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali]]}} Il mio staff è venuto da me – Dan Coats, il capo dell'intelligence, e qualcun altro – e mi hanno detto che è stata la Russia. Qui c'è Vladimir Putin: dice che non è stata la Russia. Io dico questo: non vedo nessuna ragione perché sia stata la Russia, ma voglio davvero scoprire dov'è il server. (16 luglio 2018) *Putin dichiara che una bella porzione dell'Ucraina, dico dell'Ucraina, è indipendente. Cioè, è fantastico. Io ho detto: ma quanto è intelligente! E ora ci entra come peacekeeper, cioè con la forza di pace più potente. Potremmo farlo anche noi al nostro confine Sud. (22 febbraio 2022) ===[[Bernardo Valli]]=== *Da giovane, vivendo per le strade di San Pietroburgo (allora Leningrado), Putin ha imparato che spesso bisogna essere pronti a sferrare il primo pugno. È un principio che non ha mai dimenticato. Sorprendere. Così ha fatto, mezzo secolo dopo, in Georgia, poi in Crimea e adesso in Siria. *Oltre a suscitare un "entusiasmo disciplinato", Putin applica una democrazia protetta, che è un surrogato di quella vera. Non esiste censura in Russia, né giornalistica né letteraria. Ma sulla stampa agisce una forte autocensura, favorita dalle proprietà e dalla vigilanza politica. Questo non esclude la discreta libertà concessa a pubblicazioni secondarie. Le quali servono da alibi. Lo stesso vale per la televisione, totalmente addomesticata, ma con qualche canale e stazione radio marginali che fanno eccezione. Idem per le case editrici. Non ci sono interdizioni ma i saggi o i romanzi troppo scomodi per il regime finiscono da editori secondari. La vita privata usufruisce di una larga libertà. Una libertà nella sicurezza dopo il caos degli anni Novanta, quando dalle ceneri dell'Urss spuntavano gli oligarchi, che si spartivano i beni dello Stato, e nelle strade non mancavano i delinquenti. Oggi puoi usare senza restrizioni Internet e i suoi più moderni derivati. Se hai i soldi puoi viaggiare dove vuoi nel mondo. Sbatti contro la cappa autoritaria se alzi la testa al livello del potere politico. *Vladimir Putin invoca la nostalgia dell'Unione Sovietica, ma anche dei principi religiosi, della Russia zarista, dell'identità russa, della lingua nazionale, del progetto euroasiatico, dell'ispirazione slovofila (che l'ha spinto a incontrare Alexander Solgenitsyn). Il suo impero in gestazione si muove in tante direzioni, zigzagando tra le due correnti opposte, in cui si divide il pensiero russo: quella slavofila e quella filo- occidentale. Il sistema imperiale che si disegna è più pragmatico di quel che appare. Vuol essere efficace, moderno, capace di usufruire degli spazi internazionali, politici e militari, che si presentano. Un sistema basato sull'economia di mercato, in cui le tradizioni religiose e nazionali sono elementi essenziali per l'unità del paese. Molto resta imprevedibile. ===[[Lech Wałęsa]]=== *Il metodo di Putin è legato al passato ed è inefficace. *Putin deve essere convinto, non sconfitto. *Putin è imprevedibile e il peggio può ancora accadere se lo lasciamo continuare a conquistare territori e a uccidere persone. ===[[Volodymyr Zelens'kyj]]=== {{cronologico}} *Quando i suoi consiglieri guardano uno Stato, non vedono i cittadini [...] Vedono solo il capo di Stato, vedono i politici, gli imprenditori potenti. *Sono convinto che il presidente russo ben di rado si confronta con persone oneste e sincere. Qualunque cosa gli arrivi all’orecchio o gli venga consegnato nei rapporti scritti, questo è quanto sentiamo dire da lui. *{{NDR|«Crede che Putin stia già prendendo di mira altri Paesi, come la Moldavia?»}} Ma siete a conoscenza di quanto annunciato a Mosca negli ultimi anni? Avete mai sentito una sola frase rispettosa nei confronti dell’Ue? Credete che Putin riconosca l’Europa come potenza alla pari? No. Il suo scopo è quello di dividere e lacerare l’Europa, come sta facendo con l’Ucraina. Ascoltate quello che dice la propaganda russa. Lo predicano persino dalle loro chiese, che bisogna conquistare altri Stati: la Moldavia, la Georgia, le repubbliche baltiche. A mio avviso anche la Polonia è minacciata. Anzi, l’intero continente europeo è in pericolo, fintanto che a Putin verrà consentito di aggredire un Paese vicino. *Credo che Putin non sia stato in un bunker per due settimane o sei mesi, ma per più di due decenni. Non lo intendo letteralmente, ma nel senso che ha ricevuto informazioni solo dalla sua cerchia. E l'Ucraina, mentre era in questo bunker, è cambiata in modo significativo. Quindi il modo in cui vede l'Ucraina è molto diverso dall'Ucraina che esiste nella vita reale. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Oliver Stone]] e Vladimir Putin, ''Oliver Stone intervista Vladimir Putin'', Marsilio ancora, Venezia, 2017, ISBN 9788831728454 *Vladimir Putin, ''[https://www.m-48.it/wp-content/uploads/2022/02/Per-lunita-dei-Russi.pdf Per l'unità dei russi. {{small|Discorsi e scritti sulla questione nazionale}}]'', tradotto e pubblicato da m★48, 2022. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Putin, Vladimir}} [[Categoria:Personalità della guerra al terrorismo]] [[Categoria:Politici russi]] 7er6fmehli1xvjo9zh5b77m80nloy5q Anthony Eden 0 13738 1221896 1045723 2022-08-10T09:50:01Z Mariomassone 17056 /* Le memorie di Anthony Eden */ wikitext text/x-wiki [[File:Anthony Eden (retouched).jpg|thumb|right|Anthony Eden]] '''Robert Anthony Eden''' (1897 – 1977), politico britannico. ==Citazioni di Anthony Eden== *Se [[Benito Mussolini|Mussolini]] pensa che gli basti strizzare l'occhio per indurci ad aprire le braccia, si sbaglia di grosso. (maggio 1936<ref>A proposito dei tentativi di Mussolini di ottenere la revoca delle sanzioni, attraverso l'ambasciatore italiano in Inghilterra Dino Grandi. Citato in Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', Corbaccio, Milano, 1988, p. 237. ISBN 88-7972-286-7</ref>) *Mi pare che vi sia una certa differenza tra la posizione italiana e quella tedesca, nel senso che un accordo con quest'ultima potrebbe avere qualche possibilità di sopravvivere per una ragionevole durata, specialmente se esistesse un impegno personale di [[Adolf Hitler|Hitler]], mentre Mussolini è, mi pare, un vero e proprio gangster e la sua parola d'onore non significa niente.<ref>Da una lettera a [[Neville Chamberlain]] sulla possibilità di una riproposizione del fronte di Stresa; citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. {{small|Dal 1918 ai giorni nostri}}'', Laterza, Roma, 2008, p. 225. ISBN 978-88-420-8734-2</ref> ==''Le memorie di Anthony Eden''== *{{NDR|Su [[Adolf Hitler]]}} Quest'uomo, impastato di mistica e di megalomania, di retorica e di auto-ipnosi, sleale e spietato nel perseguimento dei suoi fini, avrebbe portato sofferenze, distruzioni e morte sul suo paese, sull'Europa e su terre più lontane. Avrebbe fatto di peggio : nel nome della purezza razziale, avrebbe scatenato un'ondata di bestialità senza precedenti da secoli. (p. 41) *Troppo spesso la caduta degli [[Impero|imperi]] ha offerto occasioni a un'ambizione inumana. La virtuale eliminazione dell'Impero turco dall'Europa rese possibile la prima guerra mondiale come conflitto tra teutonici e slavi. Il crollo dell'Impero austro-ungarico rese possibile la seconda guerra mondiale, facendo presagire i primi sogni hitleriani di conquista nell'Europa centrale. C'è il pericolo evidente che la scomparsa degli Imperi europei in Africa possa condurre alla terza. (p. 41) *L'Italia stava cercando di costruire sulle fondamenta monarchiche esistenti, mentre la Germania stava edificando una struttura sociale completamente nuova ; questa, dissi, era una delle differenze tra il fascismo italiano e il nazismo tedesco. Per quanto sottile possa sembrare, questa distinzione ebbe la sua influenza negli avvenimenti che seguirono in Italia durante la guerra, quando il re ebbe una parte di primo piano nella liberazione del paese da Mussolini. (p. 114) *[[Sergej Mironovič Kirov|Kirov]] era stato colpito dal marito di una donna che egli aveva amato, ma probabilmente questa era solo la copertura di un movente più profondo. (p. 196) *Stalin mi impressionò sin dall'inizio e la mia opinione sulla sua abilità non è mai vacillata. La sua personalità si faceva sentire senza sforzo e senza esagerazione. Aveva naturali buone maniere, forse una eredità giorgiana. Pur sapendo che era un uomo spietato, ho sempre rispettato le qualità del suo ignegno e ho provato anche una simpatia che non sono stato mai del tutto capace di analizzare. Forse era dovuta al modo pratico con cui Stalin affrontava le questioni. Era facile dimenticare che stavo parlando con un uomo di partito, nessuno certamente avrebbe potuto essere meno dottrinario. Non riesco a credere che Stalin abbia mai avuto un'affinità con Marx : Non ne parlò mai come se tale affinità esistesse. Nei numerosi incontri che ebbi con lui durante la guerra, qualche volta con Churchill ma latre da solo, trovai sempre l'incontro stimolante anche se l'agenda era spesso noiosa e rigida. Non ho mai visto nessuno controllarsi meglio in una conferenza. Bene informato su tutti i problemi che gli stavano a cuore, Stalin era prudente ma non lento. Alzava la voce raramente ed era un buon ascoltatore ; mentre ascoltava, tracciava ghirigori. È stato il dittatore più tranquillo che abbia mai conosciuto, ad eccezione di [[António de Oliveira Salazar|Salazar]]. Ma in lui c'era una forza inconfondibile. (p. 199) *{{NDR|Su [[Iosif Stalin]]}} La nostra impressione è stata di un uomo dotato di un carattere forte di tipo orientale, con un'incrollabile sicurezza e controllo di sè. La sua cortesia non ci ha impedito di vedere la sua natura spietata e implacabile. (p. 203) *Il popolo russo, bisogna onestamente aggiungere, è straordinariamente gentile, anche con coloro che gli è stato insegnato a guardare come naturali nemici. Come ospiti, i russi sono insuperabili per le attenzioni che usano. Nulla è troppo per soddisfare i desideri dei loro ospiti, nei limiti imposti dal sistema comunista. (p. 205) *Lo stesso [[Maksim Maksimovič Litvinov|Litvinov]] fu vittima dell'incapacità dei nostri due paesi di rendersi conto delle occasioni che avevano dinanzi. Intelligente, sagace e fedele a una linea di politica estera in cui credeva sinceramente, Litvinov mi piaceva. Conosceva l'Europa occidentale come uno che ci era vissuto e le sue vedute erano più sottili di quelle degli altri capi sovietici del tempo. Parlava l'inglese con tale rapidità che era difficile capirlo e una volta indusse Barthou ed esclamare, rivolgendosi a me : «''Qu'est-ce qu'il parle? C'est l'anglais, ça? C'est incroyable''.» Vorrei che avessimo potuto aiutare Litvinov di più, perché egli si rendeva conto che bisognava contenere le ambizioni di Hitler e che i nostri due paesi dovevano assumere una funzione di primo piano in quest'azione. Stalin dovette sbarazzarsi di lui prima di scendere a patti con Hitler. Litvinov era un comunista e un russo fedele al suo paese, naturalmente, ma fu anche un buon europeo. Lo trovai collega leale e fidato. (p. 211) *{{NDR|Sulla [[Guerra d'Etiopia]]}} Se il governo italiano si era veramente incamminato verso una politica di aggressione militare all'Abissinia, vedevo il futuro con la massima preoccupazione. A nostro giudizio l'Italia in quel momento era indispendabile alla pace in Europa. Ci era difficile credere che Mussolini non comprendesse questo fatto di estrema importanza come lo comprendevamo noi e il governo francese. (pp. 264-265) *In una dittatura gli uomini politici conoscono la strada che scelgono. Eppure quelli che, a costo di di andare contro le convinzioni del loro capo, rimangono fedeli al loro punto di vista perché ritengono che esso rappresenti i reali interessi del paese, dimostrano un particolare coraggio. (p. 274) *Guardai le finestre e il balcone {{NDR|del Palazzo Venezia}} da cui tante volte {{NDR|Mussolini}} aveva recitato davanti alla folla i suoi evanescenti trionfi. Adesso era solo, uno sparuto prigioniero dei nazisti. Un dittatore non ha amici. (p. 292) *I dittatori ingannano abitualmente la loro opinione pubblica e naturalmente credono che gli altri facciano altrettanto. (p. 306) *Quando le nazioni non si battono per il rispetto degli impegni internazionali, esse non fanno che accantonare guai per il futuro. Questa tendenza a eludere i propri doveri è il moderno equivalente del tentativo di Etelredo lo Sconsigliato di corrompere col denaro gli invasori della sua terra. Non può avere maggiore successo. (p. 310) *L'''[[appeasement]]'' genera il dubbio fra gli amici piuttosto che dissuadere i potenziali nemici. (p. 311) *L'Abissinia, dicevano gli italiani, sarebbe stata la prima delle loro conquiste africane ; poi avrebbero strappato agli inglesi il controllo del Mediterraneo e avrebbero rinnovato i trionfi dell'Impero romano. (p. 323) *Le imprese di Mussolini nell'Africa Orientale avevano messo a repentaglio la pace in Europa. (p. 417) *La tecnica di Hitler era quella di accompagnare ogni colpo con un'offerta ben calcolata per tentare la vittima. Anche se l'offerta non compensaca il colpo, rendeva più difficile restituirlo. È perdonabile che questa tattica abbia avuto un certo successo la prima volta che veniva impiegata, ma è straordinario che abbia continuato ad averne. Forse, però, questo accadde perché c'era più desiderio di accettare l'offerta che di restituire il colpo : desiderio umano, ma costoso. (p. 464) *Il Duce non si sarebbe accontentato di niente che non fosse il completo asservimento dell'Abissinia, e l'imperatore non era disposto a questo. Mussolini sfruttò la crisi nell'Europa occidentale per riorganizzare le sue forze in Abissinia e intensificare gli attacchi con i gas e i bombardamenti, che non risparmiarono nè unità della Croce Rossa nè città indifese. L'effeto dei gas fu crudele e, dal punto di vista militare, assai grave perché i soldati eiopici combattevano scalzi e soffrirono di terribili ustioni. (pp. 474-475) *Una delle tragedie della campagna abissina furono le sofferenze dei feriti. L'imperatore, in un colloquio in cui la sua consueta, calma dignità sembrò tingersi di disperazione, disse a Sir Sidney Barton che, mentre si bombardavano le popolazioni civili, l'esercito era demoralizzato per il lancio dei gas. Gli attacchi contro le unità della Croce Rossa avevano privato l'imperatore persino dell'assistenza medica organizzata da simpatizzanti stranieri. Ad Ascianghi, dopo il più violento combattimento della guerra, non si era potuto dare assistenza medica a un gran numero di gassati e di feriti. (p. 481) *Allo scoppio della [[guerra civile spagnola]] non avevo simpatie politiche nè per l'una nè per l'altra parte e volevo solo che fossero gli spagnoli a decidere del loro futuro. Man mano che la guerra proseguiva, tuttavia, la possibilità di una vittoria degli insorti mi preoccupò sempre di più, perché le potenze straniere che li sostenevano rappresentavano una minaccia alla pace. (p. 556) *Mussolini ha la mentalità di un gangster e se stesse meditando un atto di aggressione contro di noi il suo modo attuale di procedere sarebbe il più confacente al suo carattere. Proclama di aver paura di essere attaccato e così può eccitare il suo popolo e nello stesso tempo prepararsi una scusa davanti al mondo, se ne avrà bisogno. (p. 568) *{{NDR|Sulla [[Seconda guerra sino-giapponese]]}} La guerra fu condotta dall'inizio senza rispetto per le norme generalmente accettate in tempi meno barbarici. (p. 667) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Anthony Eden, ''Le memorie di Anthony Eden. 1931-1938. Di fronte ai dittatori'', traduzione di Mario Bonini, Garzanti, 1962. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Eden, Anthony}} [[Categoria:Personalità della seconda guerra mondiale]] [[Categoria:Politici britannici]] 40xwmqdadq2bzfdniqgnrvpoeyj2jnb Palermo 0 15660 1221824 1213719 2022-08-09T20:31:32Z Sun-crops 10277 /* Voci correlate */ + correlate wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Fontana del genio.jpg|thumb|Genio di Palermo, Villa Giulia]] Citazioni su '''Palermo''' e sui '''palermitani'''. ==Citazioni in prosa== {{indicedx}} *A Palermo ci sono talmente tante cose e così complesse che io posso mostrare soltanto un piccolo aspetto della città. Non posso, in una breve serata, dire tutto su Palermo. Posso soltanto rappresentare le sensazioni che mi hanno colpita, e anche di queste soltanto una minima parte. ([[Pina Bausch]]) *A Palermo è difficile distinguere i mafiosi dalle persone perbene. Io, per esempio, ogni volta che ci vado, qualunque faccia veda ho l'impressione che sia la faccia di un mafioso. ([[Silvio Berlusconi]]) *A Palermo ho ancora trovato una vitalità jazzistica straordinaria. ([[Renzo Arbore]]) *A Palermo la rossa, a Palermo la bambina. Rossa, Palermo, come immaginiamo fosse Tiro o Sidone, fosse Cartagine, com'era porpora dei Fenici; di terra rossa e grassa, con polle d'acqua, da cui alto e snello, pieghevole ai venti, s'erge il palmeto fresco d'ombra, eco e nostalgia di oasi, verde: moschea, tappeto di ristoro e di preghiera, immagine dell'eterno giardino del Corano. Bambina perché dormiente e ferma, compiaciuta della sua bellezza, perché da sempre dominata da stranieri, e dominata soprattutto dalla madre, la fatale madre mediterranea che blocca i figli in un'eterna adolescenza. S'adagia, rigogliosa e molle, su una felice conca. ([[Vincenzo Consolo]]) *A Palermo non mancano artisti modernissimi, non mancano gli ingegni che potrebbero dare un buon incremento artistico e lustro alla Sicilia, mancano piuttosto i contatti diretti con i centri e i critici più importanti d'Italia, manca un indirizzo unico; gli artisti si disperdono, mancano i mecenati del cervello, manca l'interessamento sincero da parte di coloro che innalzano o distruggono per vecchi rancori personali e che vorrebbero soffocare nel silenzio o nell'indifferentismo gli artisti dai quali si potrebbe sperare. ([[Pippo Rizzo]]) *A Palermo si sono sedimentate tutte le culture che l'hanno attraversata. Palermo sa stare al mondo perché non rinnega le proprie radici, la propria identità. ([[Paolo Gentiloni]]) *Andate a Palermo per mare, e vi accorgerete se arrivate in un paese qualsiasi. Le montagne che fanno corona alla città appaiono splendide, come d'agata, e Monte Pellegrino come un meraviglioso spalto naturale. Certo, dovrete digerire anche diversi chilometri di cattiva architettura e chiedervi se è qui la città degli emiri, delle delizie di Federico II, la Palermo orientale che meravigliava gli scrittori arabi. Ma poi la troverete, con i suoi mosaici che neanche a Venezia hanno maggior fulgore e con l'architettura araba che splende nella Zisa come neanche a Marrakesh. ([[Cesare Brandi]]) *Avete un tesoro in questa città, ed io voglio riportarlo alla luce. ([[Donald Garstang]]) *Bella e immensa città, massimo e splendido soggiorno, ornata di tante eleganze che i viaggiatori si mettono in cammino per ammirarne le bellezze di natura e di arte. ([[Idrisi]]) *Chiunque pensasse di combattere la Mafia nel "pascolo" palermitano e non nel resto d'Italia non farebbe che perdere tempo. ([[Carlo Alberto dalla Chiesa]]) *Città elegante, pulita, estremamente ricca di edifici e dotata di tutto quanto si possa pretendere, quasi come Firenze. ([[Sigmund Freud]]) *Credo che il monte Pellegrino sia la migliore posizione per ammirare Palermo. La magnifica città si adagia all'estremo di un anfiteatro naturale, formato da alte montagne rocciose, ed il paesaggio che si estende fra la città e queste montagne è uno dei più ricchi e dei più belli del mondo. Il complesso appare quale un meraviglioso giardino ricco di alberi fruttiferi di ogni specie, bagnati da chiare fonti e da ruscelletti, che con le loro curve sinuose danno un variato aspetto alla pianura. ([[Patrick Brydone]]) *Credo che ci siano poche città vivaci teatralmente come Palermo e questo è riconosciuto a livello nazionale. ([[Roberto Alajmo]]) *È come se Palermo nel suo disordine fosse un input etico, morale, per chi vive fuori. Suscita rabbia e amore e fa venire voglia di intervenire. ([[Letizia Battaglia]]) *Davanti a lui, la città si svela. Prende forma.<br>Cupole di maiolica, torri merlate, tegole. Ecco la Cala, affollata di feluche, brigantini, schooner, un’insenatura a forma di cuore, stretta tra due lingue di terra. Attraverso la selva di alberi di navi, s’intravedono le porte, incastonate dentro palazzi, letteralmente costruiti sopra di esse: porta Doganella, porta Calcina, porta Carbone. Case abbarbicate, affastellate, come a cercare di farsi spazio per trovare un po’ di vista sul mare. A sinistra, seminascosto dai tetti, il campanile della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo; poco oltre, s’intravedono la chiesa di San Mamiliano e la torre stretta della chiesa dell’Annunziata, e poi ancora, quasi a ridosso delle mura, la cupola ottagonale di San Giorgio dei Genovesi. A destra, un’altra chiesa, piccola e tozza, Santa Maria di Piedigrotta, e la sagoma imponente del Castello a Mare circondato da un fossato; poco oltre, su una lingua di terra che s’inoltra in mare, il lazzaretto per la quarantena dei marinai malati.<br>Su ogni cosa incombe il monte Pellegrino. Dietro, una cintura di montagne coperte di boschi. ([[Stefania Auci]]) *È la città greca per le sue origini, per la luminosità del suo cielo e per le mètopi del suo museo, di bellezza non inferiore a quelle di Olimpia. È città romana per il ricordo delle sue lotte contro [[Cartagine]] e per i mosaici della villa Bonanno. È città araba per le piccole cupole di alcune sue chiese, eredi delle moschee. È città francese per la dinastia degli Altavilla che l'abbellirono. È città tedesca per le tombe degli Hohenstaufen. È città spagnola per Carlo Quinto, inglese per [[Horatio Nelson|Nelson]] e Lady Hamilton. ([[Roger Peyrefitte]]) *È qui che ho cominciato a scrivere, sul giornalino della scuola, il Garibaldi. Avevo 13 anni. Palermo è una città straordinaria. {{NDR|«Cosa le piace?»}} Ciò che è rimasto della sua bellezza, i palazzi, le chiese, i monumenti. Soprattutto via Alloro e piazza Marina, la Kalsa, Porta Felice dove nel Settecento transitavano le carrozze. Questo pezzo di città, che ho descritto narrando le vicende di Marianna Ucrìa, è rimasto abbastanza intatto. Ma la bellezza di Palermo non è solo un fatto estetico. È capacità di riflessione filosofica. Non a caso la filosofia è nata in Sicilia. E si sente, ancora oggi. Ieri mattina, parlando con i ragazzi di un liceo, sono rimasta colpita dai loro ragionamenti. Purtroppo, da queste parti tale capacità si trasforma spesso in bizantinismo e si deforma. Bizantinismo, più pessimismo... ([[Dacia Maraini]]) *E su quel palmo di terra, tra moreschi archi ogivali dei portici, è cresciuto ed è fiorito tutto quello che con folle generosità il cielo ha versato nel grembo della Conca d'Oro del golfo di Palermo. Alcuni aranci e limoni si incurvano sotto il peso dei frutti maturi e ciò nonostante fioriscono: palme di datteri, roseti carichi, cespugli, con fiori a mo' di tromba della capacità di un litro buono, una vegetazione a me sconosciuta, ingarbugliata di fiori e di profumi. Su un cielo terribilmente azzurro si stagliano cinque rosse cupole saracene, simili a strani globi. Dio mio, forse è l'angolo più bello. ([[Karel Čapek]]) *È triste dirlo ma la Sicilia è invidiosa. Oggi leggevo che sin dal 1500 siamo stati descritti come invidiosi~ non possono avere sbagliato tutti. Il palermitano è più invidioso degli altri siciliani, ha maggiori insicurezze. ([[Simonetta Agnello Hornby]]) *Ecco invece che Vittorio Amedeo rinnovava gli antichi fasti. Egli veniva a farsi coronare dal metropolitano di Palermo, nell'antica sede della monarchia più gloriosa d'Italia; veniva a ridare lustro all'antica reggia dove [[Federico II di Svevia | Federico II]] aveva accolto il fiore di ogni gentilezza e donde aveva quasi imposto la sua volontà all'Europa. Ce n'era abbastanza per destare palpiti e speranze in tutti, ed eccitare l'orgoglio cittadino dell'antica capitale. Tutta Palermo era in festa! Tutta Palermo si apparecchiava. ([[Luigi Natoli]]) *Ed è Palermo, la fastosa e miserabile Palermo, con i suoi palazzi nobiliari che imitano le regge dei Borboni tra i «cortili» di tracoma e tisi, con le ville-alberghi in stile moresco-liberty di imprenditori come i Florio che s'alzavano sopra i tetti dei tuguri; la Palermo delle strade brulicanti d'umanità come quelle di Nuova Delhi o del Cairo e dei sotterranei dei conventi affollati di morti imbalsamati, bloccati in gesti e ghigni come al passaggio di quello scheletro a cavallo e armato di falce che si vede nell'affresco chiamato ''Trionfo della morte'' del museo Abatellis. ([[Vincenzo Consolo]]) *Era il 1945, la guerra era finita da poco e intorno erano macerie. Eppure, Palermo mi apparve bellissima. Lo sa perché? Perché c'erano i palermitani, c'era la coscienza della città. Anche tra i più poveri. ([[Elda Pucci]]) *Eravamo a un vertice e si parlava di un bilaterale. Nella mia testa bisogna farli nella città e allora ho proposto di farlo a Palermo. Il leader UE mi ha detto: a Palermo si spara nella strada. Gli ho risposto: Come si spara nella strada? Io non voglio più sentire una cosa del genere. È un racconto per stereotipi che diamo all'estero che grida vendetta. ([[Matteo Renzi]]) *Espressioni di questa sintesi, di questo momento unico e forse purtroppo irripetibile della storia umana, sono i monumenti arabo normanni della città. [...] A Palermo, più che altrove in Sicilia, le epoche storiche rivelate dai differenti stili architettonici si sovrappongono. Il centro testimonia di un tempo più vicino, quando la città con i suoi teatri, i suoi palazzi, le sue piazze barocche e suoi trionfali accessi al mare, contendeva a Napoli il primato urbano del Regno delle due Sicilie. Ricordi di un tempo ben più remoto cela invece il Monte Pellegrino: a poca distanza dai grattacieli, in caverne abitate dall'uomo preistorico, sono venuti alla luce graffiti rupestri di arcaica bellezza.<ref>Testo di [[Leonardo Sciascia]].</ref> (''[[L'Italia vista dal cielo]]'') *Gli operai hanno terminato di appendere agli alberi grappoli di lampade gialle e rosa, aranci e limoni di fuoco, e festoni e archi sulle strade e i palazzi, e col calare della notte, d'un tratto, tutta la città si accende. Splende la grande strada che attraversa Palermo, via Maqueda, via Ruggero Settimo, come un portico sterminato di luci, splende il viale della Libertà come un aranceto sfavillante: visto di lontano, dalle vie più strette che lo continuano pare una grande distesa in salita coperta da una folla innumerevole, o un prato di montagna, o una immensa muraglia obliqua che salga a toccare il cielo. Brillano le vie laterali; i Quatto Canti di città con le statue e le modanature sono le quinte di un fastoso teatro seicentesco. Tutto un popolo coi suoi infiniti occhi si aggira silenzioso in quel bagno di luce, esce dai palazzi dei principi e dei baroni e dai «catoi» dei vicoli, e si mescola per le strade. Le tre cupole rotonde della moschea, all'ombra del campanile romanico, della chiesa barocca e del neoclassico teatro Bellini, stanno rosse sul cielo. ([[Carlo Levi]]) *''Ho conosciuto la piena bellezza, | lo splendore nobile e pacifico della luce, | pura e immensa, | a Palermo, a Villa Tasca.'' ([[Anna de Noailles]]) *Ho fatto un giro per la città. Forse lo avevo già detto ma lo ripeto: Palermo è magnifica, sorprendente, piena di arte, di storia, è una città unica al mondo. ([[Gianni Morandi]]) *Ho fotografato in tutto il mondo, ma fuori da Palermo le foto mi vengono diverse. Qui c’è qualcosa che mi appartiene, o io forse le appartengo. Ho fotografato la cronaca di questa città, io non ho fatto arte, ho fatto un lavoro, duro, anche spietato, per diciannove anni. E nella cronaca c’era di tutto, processioni, partite di calcio, feste dei ricchi, mai un capodanno con la mia famiglia in diciannove anni! C’era la spazzatura nelle strade e il concorso delle miss, arrivava [[Mina (cantante)|Mina]] e fotografavo pure lei. Anche a fotografare le ragazze in topless a Mondello mi mandavano. Ma a Palermo c’era la [[mafia]], c’erano le vittime della mafia. E io ho fotografato anche quelle. Tante. Troppe da sopportare. ([[Letizia Battaglia]]) *I nuovi quartieri eleganti, le nuove vaste piazze alberate, i nuovi magnifici passeggi pubblici, veri luoghi di delizie, degni di Parigi e di Londra, non hanno mutato la sua antica fisionomia originalissima che è sempre costituita dalle sue interminabili vie diritte – Maqueda e Vittorio Emanuele – che s'incrociano nel suo centro [...] A giudicare dal movimento di quelle due strade si direbbe che Palermo è una città di due milioni di abitanti. Corrono in ciascuna, da un capo all'altro e dalla mattina alla sera, due torrenti di gente, di carrozze, di carri, di carrette che continuamente serpeggiano per non urtarsi, che in mille punti si intrecciano e si confondono, s'arrestano, s'addensano, ondeggiano. È un formicolio che vi confonde la vista, uno strepitio che vi introna la testa, una varietà di veicoli, di carichi, d'aspetti umani, di gesti e di voci, un contrasto di allegrezza e di furia, di fatica e di spasso, di lusso e di povertà, quale in nessun'altra città del mondo credo si possa vedere. ([[Edmondo De Amicis]]) *Il disegno dei monti e degli scogli che circondano il porto, tendenti all'ocra ed al violetto, sulle acque d'un azzurro carico, quale lo si contempla dal Pellegrino, è meno dolce, meno tenero, ma più puro dei monti circondanti Napoli. Come in Grecia, in Sicilia la natura è rimasta ferma a modelli eterni, e hanno mutato invece gli uomini. Il contrasto fa la natura anche più alta e più lontana; l'animo di chi guarda è costretto a una specie di altalena perpetua. ([[Guido Piovene]]) *Il valore straordinario di Palermo sta nell'incrocio di strade e tradizioni, nell'incrocio di civiltà. Palermo è la città della complessità anche nel racconto esterno. ([[Matteo Renzi]]) *Io dico sempre che Palermo è come una donna bella che non sa abbigliarsi, non è mai in ghingheri, prova ne è che non sa mostrare il suo mare, ma alla fine è sempre una sorpresa. È una città che fa venire voglia di scoprirla. È come i grandi amori: ti manca quando sei lontana e ti soffoca quando ci vivi. E allora quando sono lontana mi manca l'emozione dello Spasimo, i mercati, l'Orto botanico, dove ogni tanto andavo a studiare, via Archirafi, e poi i luoghi della mia infanzia: via Pipitone Federico, dove abitava mia nonna, e quindi la chiesa San Michele e il bar omonimo, dove andavamo a comprare i pasticcini. ([[Isabella Ragonese]]) *L'altra diramazione di monti similmente si prolunga col capo Zafferana. Tra questo e l'altri di Gallo il lido si incurva in un seno verso il quale le falde de' monti discendono più dolcemente, e nel fondo del seno formano un ampio bacino contornato da alte montagne nel quale siede come una regina la nobilissima città di Palermo [...] ([[Carlo Afàn de Rivera]]) *L'ingresso di Palermo colpisce il visitatore, non tanto per la città in sé (la quale è piatta e perciò non si presenta come [[Napoli]] con l'imponente castello di Sant'Elmo) quanto per lo stupendo anfiteatro di montagne che formano la baia, e specialmente per la collina di Santa Rosalia, generalmente chiamata Monte Pellegrino, dall'eremo che sorge al sommo. Questo monte, che ha una sagoma singolare, scende a picco sul porto. ([[Arthur John Strutt]]) *L'Isola è una straordinaria sedimentazione di bellezza. Una miscellanea di popoli e di culture. Un prendere e un dare ininterrotto, millenario. Un arricchimento reciproco di vincitori e vinti. Prendiamo Palermo, una città in cui il concetto di crisi, in chiave filosofica, cioè, un moto perpetuo di mutamenti fa capire il senso della storia. L'alternativa alla condizione di crisi è l'immobilismo, quindi il nulla. Probabilmente in tutto il mondo non c'è una città che offre questa contaminazione di culture, dal greco classico al romanico, dall'arabo al normanno. E tanto altro ancora. ([[Massimo Cacciari]]) *La contraddizione definisce Palermo. Pena antica e dolore nuovo, le pietre dei falansteri impastate di sangue ma anche di sudore onesto. La [[Mafia]] che distribuisce equamente lavoro e morte, soperchierìa e protezione. ([[Leonardo Sciascia]]) *La cosa più bella di Palermo è la qualità della vita, dieci volte migliore che a Milano. A Palermo c'è la cultura più alta di tutto il Sud. ([[Maurizio Zamparini]]) *La mia Palermo? Ne detesto soprusi e mentalità mafiosa. ([[Eva Riccobono]]) *La nobiltà di Palermo è, come tutto il resto dell'[[Europa]], la scimmia delle mode Francesi. ([[Johann Hermann von Riedesel]]) *La prima impressione del viaggiatore che, sbarcato a Palermo, visita la città e i suoi dintorni ed ha occasione di frequentare anche in modo superficiale la parte educata di quella popolazione, è certamente una delle più grate che si possano immaginare. Lasciando pure da parte il clima e l'aspetto della natura, già celebrati in tutte le lingue, in versi ed in prosa, buoni e cattivi, la città colla bellezza delle vie principali, l'aspetto monumentale dei palazzi, l'illuminazione notturna, una delle migliori di Europa, presenta tutte le apparenze del centro di un paese ricco e industrioso. Nell'accoglienza dei forestieri, la squisita cortesia non si limita alle forme esterne. Appena si sia manifestata l'intenzione di inoltrarsi nell'interno dell'Isola, abbondano le lettere di raccomandazione, le offerte di ospitalità che poi si sperimentano non essere semplici complimenti. ([[Leopoldo Franchetti]]) *La spessa foschia allargava in cielo un biancore diffuso di lana qua e là sfilacciata. E a un tratto il velo si era sfilato, tirato su dalla scena al soffio dell'aria.<br>In lontananza, le ville isolate attorniate da ulivi e vigneti e i palazzi all'ombra di folti palmizi. [[Palermo]], ai bordi del golfo, si stagliava contro il cielo violaceo sdraiata nel suo pigro abbandono. Il monte Pellegrino con le sue groppe irte, a nord, e la bassa catena di Bagheria, dall'altra parte. Ripari naturali dal vento di tramontana e di scirocco. Sembrava appoggiata sulla riva del mare, nella verde cintura di mirti e di agrumeti. A ragione, nei miti, se la figuravano i greci trionfante sul trono come Afrodite. ([[Paolo Ruffilli]]) *Le strade sono regolari e pulite, e l'aspetto generale è quello di una città ricca e popolata, ma l'architettura è straordinariamente antiestetica: sembra, infatti, che il gusto del principe di Palagonia regni sull'intera città. <br>Durante il nostro breve soggiorno, trovammo la gente del posto molto civile. Non ostentavano nessuna di quelle pompose grandezze che caratterizza tanto la nobiltà romana quanto quella napoletana; loro piuttosto sembrano dare maggiore importanza ai veri piaceri della vita. Gli stranieri possono stare certi di imbattersi in cortesia e civiltà e nel miglior modo possibile, poiché la maniera di vivere dei palermitani è semplice e cordiale. ([[Richard Payne Knight]]) *{{NDR|Sulle catacombe}} Ma in nessun luogo come qui a Palermo vi è un popolo intero di morti, con le varietà di un popolo e il costume, e una sorta di intesa e di serietà silenziosa. Ciascuno ha il suo viso e il suo carattere individuale, ma vi è in tutti qualche cosa di comune, un'ombra di espressione, l'immagine forse di quella testa di morto che è, come dice il poeta romano, nella testa di ciascuno dei vivi. Vi è qualche cosa di comune in quel grigio, in quello spento, che assomiglia stranamente a ciò che vi è di comune nei volti dei poveri: ed è la morte, un piccolo passo più in là della miseria; la morte che, come la miseria, più ancora della miseria, dà a tutti i volti un'aria vera. ([[Carlo Levi]]) *Ma in Palermo non c'è solamente il Corso: c'è anche la Villa Giulia e c'è il Giardino Inglese. Ci sarebbe anche il Foro Italico, sulla spiaggia del mare, ma serve solamente per l'estate. Eppure, nelle sere d'inverno, è così bello! Il mare cangia di colori e di toni: oggi è nero come l'inchiostro, domani riscintilla quasi fosse d'argento; oggi è placido come un sogno di bimbo, domani è torbido come la fantasia d'un poeta. In fondo, sulla prua delle barche, le torce dei pescatori di polipi mandano una luce fosca, e, più in fondo ancora, risplende la lanterna del molo. ([[Enrico Onufrio]]) *– Ma perché, scusi, i palermitani non parlano?<br />– Quelli veri non parlano.<br>[...]<br />– Ma lei come se lo spiega?<br />– È una cosa genetica questa. (''[[La mafia non è più quella di una volta]]'') *Mi sento palermitana fino all'osso, e non avere le caratteristiche somatiche tipiche invece mi lascia libera di portare questa mia palermitanità ovunque. Anche essere rimasta a Palermo fino ai 26 anni mi ha formata: e di quegli anni mi piace raccontare la possibilità di vedere e incontrare Pina Bausch, Bob Wilson, Carlo Cecchi, gli spettacoli di Palermo di Scena. Palermo non è una città ghettizzante e alla Vucciria incontri il giovane nobile decaduto e il ragazzo da cui hai acquistato il pesce la mattina. ([[Isabella Ragonese]]) *Negli odorosi pomeriggi di maggio e massime nelle diafane notti dell'estate ardente, quando Palermo, ebbra degli intensi profumi della sua Conca, ferace e calda, sembra una languida odalisca, ammalata d'amore, dai balconi, aperti alla fresca brezza marina, suoni flebili e patetici di clavicembali si spandevano nell'aria fragrante o in una vasta terrazza signorile, imbalsamata dall'odore inebriante del gelsomino d'Arabia, una voce soave di donna, accompagnata da un tenue e lamentoso pizzicar di chitarra, cantava, nel dolce silenzio della notte stellata, una mesta cantilena siciliana, tutta singhiozzi e lacrime e sospiri. ([[Alessio Di Giovanni]]) *Non c'è luogo al mondo in cui il dialogo tra civiltà cristiana e araba sia stato tanto profondo. A Palermo quel dialogo mille anni fa, ai tempi dei Normanni, c'era. Gli arabi hanno dato bellezza a Palermo, non morte. Perché oggi, mille anni dopo non è più possibile? ([[Vittorio Sgarbi]]) *Non di solo [[barocco]] è fatta Palermo. C'è anche una città modernista che tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento scelse l'[[Art Nouveau|art-nouveau]] per realizzare i teatri, le ville e i palazzi di una borghesia che voleva sentirsi all'altezza della vecchia aristocrazia cittadina. Per sensazioni ed immagini lontane, di quando ci sono venuto per la prima volta verso il 1930, spesso riesco a estrarre dal bellissimo caos che è Palermo una città essenzialmente liberty, quasi una piccola capitale dell'art-nouveau. ([[Leonardo Sciascia]]) *Obbedendo all'ancestrale impulso tedesco come in passato i teutoni, gli imperatori Staufen e i pii nazareni stanziatisi a Roma, ero attirato dall'Italia. La lontana meta del viaggio si chiamava Palermo dove già da ragazzo mi ero aggirato in stato sonnambulico, come scudiero o falconiere del secondo Federico, e infine, quando per gli Staufen le cose si erano messe male, avevo fatto parte del seguito di Corradino. ([[Günter Grass]]) *Ornata e bella, splendida e graziosa, stava essa posta con sembiante seduttore, insuperbendo tra piazze e pianure che erano tutte un giardino; abbagliava la vista con la rara beltà del suo aspetto... E i palazzi del re la circondavano come monili il collo di fanciulle dal turgido seno... Quante delizie, quante sale e quante edifizi, quante logge e quanti belvedere, quanti conventi di ricca architettura, quante chiese dalle croci gettate in oro ed argento! ([[Ibn Jubayr]]) *Palermitani! Mi vedete venire? Sono io! Sono io! Applauditemi! Sono dei vostri! Sembra il mio monoplano un gigantesco uomo bianco ritto sul trampolino delle nuvole, che aperte le braccia, si chini per tuffarsi repente nella vostra fremente aurora siciliana! [...] Tu m'appari da lungi, Palermo, come un formidabile arsenale difeso a destra e a sinistra dalle mura dei monti. Quella tua lunga strada in pendìo che si tuffa nel mare fa con la doppia linea delle sue bianche terrazze un enorme cantiere, su cui può scivolare la dreadnought ideale che sgombra l'orizzonte! Giù nella strada profonda l'andirivieni febbrile dei calafati, e su in alto il lacerarsi soave delle brezze color di rosa. ([[Filippo Tommaso Marinetti]]) *{{NDR|Parlando del Gruppo 63}} Palermo ci faceva e noi facevamo Palermo. La nostra non era l'urgenza di raccontare la città, ma di rispondere a una tensione culturale vivissima, che si respirava quasi in ogni angolo. ([[Gaetano Testa]]) *Palermo è bella. C'è sempre il sole. E anche se dicono che c'è la mafia, la mafia ha questa cosa che non si vede. Basta non pensarci. ([[La mafia uccide solo d'estate (serie televisiva)|''La mafia uccide solo d'estate'', serie televisiva]]) *Palermo è bellezza. È così piena di bellezza che, purtroppo, quando tu hai tanta bellezza, la ignori. Ovunque ti giri c'è bellezza, ovunque vai, anche a Ballarò, anche nei vicoli più popolari. ([[Domenico Dolce]]) *Palermo è di per sé una capitale nel cuore del Mediterraneo, che è riuscita a ritrovare la propria centralità grazie alla cultura, al turismo, alla riqualificazione degli spazi urbani. Un'offerta culturale di qualità, come quella di Manifesta 12, unita alle iniziative per Palermo Capitale italiana della cultura 2018 e dell'Anno Europeo del Patrimonio, faranno di questa metropoli un centro vitale e attrattivo agli occhi del mondo. E questo avverrà nel nome della cultura e dell'arte contemporanea, che con Manifesta ha scelto un tema pienamente coerente con il carattere originale di Palermo, vale a dire il confronto e il dialogo tra le diversità per coltivare la coesistenza. ([[Dario Franceschini]]) *Palermo è erotica, trasuda passione. ([[Simona Izzo]]) *Palermo è l'unico luogo al mondo nel quale penso di poter esercitare fino in fondo e senza autocensure lo ''jus murmurandi'', che è forse l'unico diritto non del tutto conculcato, che sia sopravvissuto nella nostra democrazia incompiuta. ([[Santo Piazzese]]) *Palermo è situata in una insenatura della costa nordoccidentale, non fra i monti e il mare, ma dietro monti che bagnano il piede nel mare. Questa muraglia non è continua né larga: ampie finestre la interrompono formando ciascheduna una spiaggia. Il sole sorge, fra i monti, dal mare e declina, fra i monti, nel mare. Al tramonto, i raggi del sole passano fra le montagne, colpendo Palermo nel più irregolare dei modi. La luce salta interi quartieri, che rimangono in una penombra turchina, e accende gruppi di case nei punti più disparati. La scena è molto singolare. Si vedono cupole, terrazze, tetti completamente privi di luce e, sotto questi, file di basse case illuminate fortemente. Raggi sottili vanno a pescare chi una finestra, chi un cane che si morde la coda, minutissimi particolari che, per essere illuminati nel mezzo di un quadro oscuro, si rendono visibili anche a grande distanza. ([[Vitaliano Brancati]]) *Palermo è sontuosa e oscena. Palermo è come Nuova Delhi, con le reggie favolose dei maharajà e i corpi agonizzanti dei paria ai margini dei viali. Palermo è come Il Cairo, con la selva dei grattacieli e giardini in mezzo ai quali si insinuano putridi geroglifici di baracche. Palermo è come tutte le capitali di quei popoli che non riuscirono mai ad essere nazioni. A Palermo la corruzione è fisica, tangibile ed estetica: una bellissima donna, sfatta, gonfia di umori guasti, le unghie nere, e però egualmente, arcanamente bella. Palermo è la storia della Sicilia, tutte le viltà e tutti gli eroismi, le disperazioni, i furori, le sconfitte, le ribellioni. Palermo è la Spagna, i Mori, gli Svevi, gli [[Arabi]], i Normanni, gli Angioini, non c'è altro luogo che sia Sicilia come Palermo, eppure Palermo non è amata dai siciliani. Gli occidentali dell'isola si assoggettano perché non possono altrimenti, si riconoscono sudditi ma non vorrebbero mai esserne cittadini. Gli orientali invece dicono addirittura di essere di un'altra razza: quelli sicani e noi invece siculi. ([[Giuseppe Fava]]) *Palermo mi piace moltissimo. È una città splendida...gli alberi...Hanno anche un orto botanico che ho visto anni fa, meraviglioso. Ho visto un paio di volte la sala di Serpotta. Lo trovo magnifico. Queste statue sono di una tale eleganza! Sono tra le ''donne'' più belle del mondo, si potrebbe dire. Son bellissime. ([[Fleur Jaeggy]]) *Palermo mi sembrò una città al contempo splendida e decadente, il cui aspetto un po' in rovina mi affascinò moltissimo. Ebbi l'impressione di una città molto diversa dalle altre città italiane, con una sua identità molto particolare e una bellezza tutta sua. ([[Daniel Pennac]]) *Palermo, Museo del Mediterraneo: se volete sapere quel ch'è passato su questi flutti azzurri venite a Palermo. È una città deliziosa, una città dolce, una città profumata. Le sue piazze, le sue vie, i suoi giardini, i suoi monumenti sono magnifici. Ecco la Sicilia: capolavoro della natura, centro d'un mondo, terra illustre, si commovente e si nobile nel suo misterioso destino. ([[Gabriel Hanotaux]]) *Palermo non è la città di Lauricella, Riina e i Graviano: è la città di [[Giovanni Falcone|Falcone]], [[Paolo Borsellino|Borsellino]], Giaccone, Agostino, Iannì, Domè e moltissime altre vittime innocenti che la mafia l'hanno combattuta a viso aperto! ([[Sonia Alfano]]) *Palermo, oltre ad essere una città a cui sono intimamente legato, essendo stata la culla della mia carriera, è luminosissima dal punto di vista culturale. Ritengo abbia il diritto di dire la sua in tal senso. ([[Franco Zeffirelli]]) *Palermo sa essere molto seduttiva, sul breve periodo, mentre magari qualche problema può sorgere quando si sceglie di trascorrere qui l'intera esistenza. ([[Roberto Alajmo]]) *Per chi vi è nato, Palermo è il centro del mondo. ([[Beppe Grillo]]) *Per la posizione singolare e la ricchezza del suolo, Palermo è stata designata con epiteti adulatori, in ispecie dai poeti che l'hanno denominata la Conca d'oro. Venne pure chiamata Aurea Valle, Hortus Siciliae, ecc.; e per abbracciare tutti questi nomi venne pure aggiunto il termine Felix col quale si trova distinta nelle mappe. ([[Patrick Brydone]]) *Proprio oggi pensavo ai tempi in cui andavo in bicicletta a studiare canto, attraversando una città dai profumi speziati o dolci; i suoi giardini e le tante architetture arabeggianti. Volevo studiare anche pianoforte, che oggi suono da autodidatta, come la chitarra o la tromba, grazie ad un regalo che mi fece Louis Armstrong. ([[Giuni Russo]]) *Quello che ho imparato dopo, lasciando Palermo, e ahimè era necessario forse lasciare Palermo per impararlo, è che qualunque cultura si distribuisca in un'ampia area geografica ha un centro e una periferia, anzi un centro e più periferie. Ecco, quello che io ragazzo ventenne a Palermo non potevo lucidamente capire era che io mi trovavo all'interno di una periferia colta, di una periferia direi molto colta. ([[Francesco Orlando]]) *Qui c'è soltanto primavera ed estate. ([[Richard Wagner]]) *Qui c'è un'atmosfera di giocosa intelligenza che svolazza per l'aria. ([[David Lynch]]) *Sapete, qui sto benissimo: al lavoro non potrei chiedere di piú, ho una casa e un'auto tutte mie e non mi manca niente. Ma in Italia si vive meglio. Quello che piú mi manca qui è la possibilità di avere belle amicizie. La gente è diversa e vive diversamente. A Palermo ho la mia città, la mia gente, vera, e quindi amici, veri. Appena arriverò ai quarant'anni andrò in pensione e scenderò giú... ([[Eleonora Abbagnato]]) *Se poi, uscendo dalla città, si girano le campagne che la circondano, s'impongono agli occhi e alla mente segni anche più caratteristici di una civiltà inoltrata. La perfezione della coltura nei giardini d'agrumi della Conca d'Oro è proverbiale; ogni palmo di terreno è irrigato, il suolo è zappato e rizzappato, ogni albero è curato come potrebbe esserlo una pianta rara in un giardino di orticoltura. Dove manca il verde cupo degli alberi di agrumi, l'occhio incontra le vigne, coi loro filari lunghi e regolari, gli orti piantati di alberi fruttiferi, qualche uliveto, qualche raro pezzetto di terra seminata, e dappertutto, segni del lavoro più accurato, più perseverante, più regolare. ([[Leopoldo Franchetti]]) *Sì, mi manca ma si può anche vivere lontano portandosela appresso. Vorrei starci di più ma io mi sento un palermitano a Roma. Palermo è qualcosa che mi è stata data e che mi rimane dentro. Vediamo sempre Palermo intorno a noi. Forse è un modo per cercare di far aderire una città imperfetta come Palermo alla nostra città ideale. ([[Luigi Lo Cascio]]) *Succeduti i Re Castigliani, cessò Palermo da indi innanzi di essere la sede dei suoi Re, e cominciò la Sicilia ad esser governata dai Viceré. ([[Rosario Gregorio]]) *Sulla dissolvenza della mia attività di governo ho ricevuto diverse offerte per il rientro all'Università da professore associato. Ho preferito Palermo perché la considero l'avamposto della legalità, il luogo dove meglio potrò continuare il mio impegno civile e politico. {{NDR|«Cosa la emoziona di più pensando al ritorno?»}} La voglia di rivedere i luoghi amati e i profumi di salsedine, gelsomino e zagara che mi sono portato dietro. E poi il mare di Mondello, l'eleganza di via Libertà, i cibi saporitissimi. So che molte cose sono cambiate dagli anni del liceo e della naja, ma tante altre sono rimaste come prima. Ricomincerò da queste. ([[Nando Dalla Chiesa]]) *«Tra dieci giorni, se non hai niente in contrario, potremmo andare a Palermo» le disse. «Preferisco Ginevra» rispose lei. Stava in piedi davanti al cavalletto ed esaminava una tela iniziata. «Come puoi vivere senza conoscere Palermo?». ([[Milan Kundera]]) *Una volta ogni due mesi vado, è proprio un'esigenza fisica per me Palermo, nel senso che è la mia città, è la mia terra, il posto in cui in assoluto mi diverto di più, e credo e dico sempre a tutti che, secondo me, non c'è niente di più bello che la vita notturna di Palermo. Noi siciliani siamo i brasiliani d'Europa. ([[Eva Riccobono]]) *Una delle capitali più importanti e resilienti del Mediterraneo [...] la sua designazione a capitale della cultura italiana per il 2018 insieme al recente inserimento del percorso arabo-normanno di Palermo nel patrimonio Unesco testimoniano la vitalità e la ricchezza culturale di una delle più antiche capitali del Mediterraneo, che ne incarna così lo spirito e le caratteristiche più pregnanti: crocevia di popoli, tradizioni, culture e commerci che si fondono e si rinnovano, generando ogni volta una convivenza diversa e arricchita dalle esperienze passate. ([[Dario Nardella]]) *Venendo a Palermo e guardando il materiale fotografico dei tesori della città, ho capito questo: la convivenza non è impossibile. Forse non funziona il dialogo tra le religioni ma può esserci il dialogo tra culture. ([[Vittorio Sgarbi]]) *Anche a volere muovere un dito non si sa da dove cominciare, se dallo Stato che esiste solo come vertice di mafia e di ladrocinio o dal cittadino che ha avuto millenni di tempo per organizzare la sua difesa a danno altrui. Non è Europa e non è Africa. Non è capitalismo e non è feudalesimo. Ѐ solo una sacca. ([[Giuliana Saladino]]) *{{NDR|Riguardo al Sacco di Palermo}} Ed ecco l'arrivo del mare a Palermo, che era una volta come ad una città sognata, o riflessa dalla fata Morgana su un mare di seta, diviene ad un tratto l'approdo ad un congolomerato amorfo e a tratti ossessivo, a ranghi serrati come una rivista militare, accanto al quale si è come appiattita, vicina ad andare in polvere, la città antica, che era ancora la città di Goethe. ([[Cesare Brandi]]) ===[[Giuseppe Antonio Borgese]]=== *Come ancor oggi Palermo è per i viaggiatori italiani città più lontana di [[Parigi]] e [[Londra]], così la sua vita di un secolo fa è meno ''simpatica'' al nostro spirito – dico ''simpatica'' nel senso profondo della parola – di quella che oggi si vive in America o in [[Giappone]]. E fors'anco è più affinità fra noi e i siciliani dell'epoca sveva, anzi che fra gli italiani d'oggi e i palermitani del regno di Ferdinando I. [...] Eppure, sullo scorcio del secolo XVIII, la [[Sicilia]] era più remota da ogni sentimento d'italianità che non fosse, starei per dire, ai tempi di [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]]. Patria, razza, mondo era l'isola delle tre punte, l'isola che fu creata dalla testa di [[Giove (divinità)|Giove]], mentre l'Italia non era che una gamba della divinità secondo l'apologo del [[Giovanni Meli|Meli]]. ''Matrigna'' chiama il Meli la [[lingua italiana]], in antitesi alla siciliana madre. [...] Certo in altre province d'Italia non si dormiva così grosso; e la prova ne è che la Rivoluzione le toccò tutte, fuorché la Sicilia, e che la Sicilia rimase fino a Waterloo l'unico sicuro asilo dell'''ancien régime'' in Italia. *Goethe che visitò la Sicilia quando era più lontana che non sia l'India oggi, ed era ignota de visu anche ad archeologi d'avanguardia, anche allo stesso Winckelmann, Goethe ammirò incantato il monte Pellegrino su Palermo, «il più bel promontorio del mondo», e cercò arte e natura su strade ancora inospiti, su clivi inaccessi, disse una delle sue parole profetiche scrivendo che l'Italia senza la Sicilia non è un tutto. *Polizzano o petralese, il ragazzetto di montagna era comunque «regnicolo», uno del regno, che è poi la provincia, tutta l'isola, come la misura dai suoi fastigi il fanciullo nativo di quella che fu, e sempre è nel suo cuore, la metropoli coronata, ''caput mundi''. Egli la chiama, con l'enfasi che le spetta, ''Palieimmu'', il regnicolo non sa sollevarsi dal suo piatto ''Palermu''. Più radicato delle varianti di pronunzia e lessico, dei diversi giri grammaticali e fraseologici, è il contrasto dei toni. Petralese o polizzano, l'accento regnicolo, udito nella città regnante, suona rallentato, arcaico; non sale a quella veemenza del parlar palermitano, unica, che anche se i più fidi amici si fermano sul marciapiede a dialogare, ti pare siano lì lì per venire alle mani. ===[[Carmen Consoli]]=== *Io penso che ogni siciliano debba sentirsi palermitano e non debba fare distinzioni. Da catanese ho il diritto di dirmi palermitana, perché Palermo è anche mia. *Palermo ha un fascino che lascia senza fiato. È il capoluogo, ci sarà un motivo. *Sono palermitana perché Palermo è il mio capoluogo. Tutti i siciliani sono palermitani. Ogni siciliano di buon senso riconosce che il suo capoluogo è Palermo. Se parlo di Palermo, mi riferisco a tutta la Sicilia. ===[[Philippe Daverio]]=== *Allora dico che Palermo avrebbe voglia di dichiararsi capitale del Mediterraneo, ma ha paura di farlo. Servirebbe un gigantesco Piano Marshall di restauro dei beni storici e artistici del centro storico. Dovrebbero intervenire i privati, ma a Palermo i capitali privati puliti sono difficili da reperire. Palermo dovrebbe focalizzarsi sulle sue ricchezze nobiliari, se non ci fosse stata una stupida sperequazione immobiliare, via Libertà sarebbe potuta essere la più bella strada di una città del Mediterraneo. *Dico che Palermo soffre di onfalite perché non riesce a mettersi in discussione. È una città che evita i paragoni, si crede all'apice, non pensa di aver bisogno di un confronto. E invece sbaglia, se si guardasse attorno, scoprirebbe che sta abdicando al suo ruolo principale nel Mediterraneo; ruolo che invece dovrebbe pretendere con forza. Palermo guarda a se stessa, ma soffre di una patologia meridionalista: basti pensare che i genovesi sperano di vivere a Buenos Aires, i veneziani non lo sanno, i bolognesi ci stanno pensando. Palermo no, è felice di stare al suo posto, è uno specchio appannato di una monarchia passata, brillante e decadente. {{NDR|«Benissimo professore, ma se Palermo è così malata, perché cercare di ricoverarla? Magari non c'è rimedio»}} Non diciamo stupidaggini. Palermo ha il dovere di curarsi e rimettersi in sesto. Non può vivere di ricordi, legati al periodo del suo grande splendore, della lunghissima Belle Époque, dall'arrivo di Nelson al fascismo. Poi la città ha cominciato ad implodere, la migrazione ha fatto il resto, nel dopoguerra c'è stato il crollo. Se oggi facesse un po' di autocritica, riuscirebbe a recuperarsi. *Io credo che riscoprire la radici culturali in un momento storico come questo sia fondamentale per un territorio come Palermo. Ogni tanto immagino che si possa dar vita ad una sorta di neo Garibaldi al contrario che parta con le camicie rosse da qui per conquistare non Roma ma Bruxelles, per spiegare che l'Europa non è un fatto solo legato alla monetina ma che è un legata a incroci e stratificazioni culturali dove Palermo gioca un luogo da protagonista. *Io giustifico Palermo perché la sberla presa negli anni del sacco edilizio di Vito Ciancimino, è stata molto forte; ma è giunto il momento di alzare la testa e smetterla di compiangersi. Bisogna che qualcuno si dia una mossa e recuperi certa tradizione che è ricchezza. *Palermo è un grandissimo laboratorio, un esperimento: è la più grande città multietnica d'Italia senza problemi. Potrebbe essere, domani, una sorta di capitale virtuale del Mediterraneo. Perciò è un luogo dove mi trovo benissimo. *Palermo, la città barocca, la città delle palme; anche la città che contiene strati molto più antichi che vanno riletti sotto gli strati più recenti. *Perché questi normanni in Sicilia non sono affatto isolati. Sentono Palermo come capitale centrale del mondo. *{{NDR|Ai palermitani}} Siate fieri della vostra tradizione, non fatela marcire, smettetela di pensate che i carretti e la coppola siano da chiudere in un armadio; sarebbe come se i banchieri bavaresi si vergognassero dello Jodel. La fierezza è una pillola antidepressiva, che va presa a manciate. E recuperate la bellezza, il fascino di ieri, la mondanità e la nobiltà di Palermo. La cura mondana è di per sé antimafiosa, perché la mafia sbaglia sempre la cravatta. *Una città naturalmente splendida che ha una forte inclinazione verso il degrado. ===[[Vivant Denon]]=== *È una delle più belle e gradevoli città che un viaggiatore possa incontrare. L'affabilità e la cortesia degli abitanti rendono il soggiorno molto attraente e l'allontanarsene particolarmente difficile. Ne partimmo il primo agosto, alle due del mattino, in una notte oscura come se avessimo scelto quel momento per sottrarci all'incanto di un luogo dove ogni oggetto avrebbe potuto trattenerci o strapparci un reale rimpianto con il ricordo di un piacere goduto. *Più si osserva Palermo e sempre più l'abbelliscono i suoi particolari: belle strade, grandi e belle piazze, fontane pubbliche e fontane private fino al quarto piano di ogni casa, chiese splendide e passeggiate deliziose, un'aria pura; una densa popolazione e, tuttavia, una pulizia che non si riscontra in nessun'altra città del regno; un commercio fiorente, benché non raggiunga ancora che la dodicesima parte delle sue possibilità, una gran quantità di nobili dimore ricche e fastose, un clima caldo, delle passioni vive, delle donne gradevoli e dei costumi sibaratici. Tutto questo lascia immaginare se il soggiorno qui non debba essere preferito a quello delle altre città del regno. *{{NDR|descrivendo la festa di Santa Rosalia}} Quella sera, i fuochi di artificio che si sparano alla Marina, l'illuminazione che rivela appieno tutta la bellezza di questa passeggiata e quella del Cassaro e quella delle navi a mare, si uniscono per fare di Palermo una città incantata. *Qui si incontra la popolazione di Palermo, pari per numero a quella di Napoli. Qui si possono vedere un gran numero di persone in carrozza: l'essere trasportati è talmente insito nel gusto dei Palermitani che la carrozza è diventata indispensabile e che questa usanza, si è imposta, spesso, a scapito di cose di prima necessità. La nobiltà passeggia dunque per il Cassaro fino alle tre del pomeriggio; dopo fa colazione; poi un concerto pubblico la richiama alla Marina, due ore prima della notte. Torna, poi, il momento destinato al piacere della conversazione cui ho accennato o si va all'opera che rappresenta la sola forma di spettacolo con inizio un'ora dopo la notte e finisci così, come il conversare, a mezzanotte o all'una, ora in cui si ritorna alla Marina, ritornello saliente della giornata. Questa vita, voluttuosa e quotidiana, è disturbata solo dai festeggiamenti per il carnevale che mutano l'ordine dei piaceri per renderli più acuti, dalle due stagioni dedicate alla campagna nei mesi di maggio e di ottobre, ed infine, dalla festa di Santa Rosalia che, ogni volta, fa rinascere nel cuore di tutti il più fervito ed il più garbato sentimento di devoto entusiasmo che abbia mai ispirato. ===[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''=== *Alle tre del pomeriggio, con sforzo e fatica, entrammo finalmente nel porto, dove ci si presentò il più ridente dei panorami. Mi sentivo del tutto rimesso, e il mio godimento fu grande. La città, situata ai piedi di alte montagne, guarda verso nord; su di essa, conforme all'ora del giorno, splendeva il sole, al cui riverbero tutte le facciate in ombra delle case ci apparivano chiare. A destra il Monte Pellegrino con la sua elegante linea in piena luce, a sinistra la lunga distesa della costa, rotta da baie, penisolette, promontori. Nuovo fascino aggiungevano al quadro certi slanciati alberi dal delicato color verde, le cui cime, illuminate di luce riflessa, ondeggiavano come grandi sciami di lucciole vegetali davanti alle case buie. Una chiara vaporosità inazzurriva tutte le ombre. *Chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà mai più dimenticarlo. *Com'essa ci abbia accolti, non ho parole bastanti a dirlo: con fresche verzure di gelsi, oleandri sempre verdi, spalliere di limoni ecc. In un giardino pubblico c'erano grandi aiuole di ranuncoli e di anemoni. L'aria era mite, tiepida, profumata, il vento molle. Dietro un promontorio si vedeva sorgere la luna che si specchiava nel mare; dolcissima sensazione, dopo essere stati sballottati per quattro giorni e quattro notti dalle onde! *La sera feci una divertente conoscenza. Mi fermai in una botteguccia di merciaio sulla via principale per farvi alcuni piccoli acquisti. Mentre stavo davanti al negozio ad osservare la merce, si levò una leggera folata di vento, che in un attimo, turbinando lungo l'intera strada, riempì botteghe e vetrine di Polvere. «Per tutti i santi,» esclamai, «di dove viene, mi dica, tanta sporcizia nella vostra città? Non è possibile rimediarvi? Questa via gareggia in lunghezza e bellezza col Corso di Roma; la pulizia dei marciapiedi è assicurata da tutti i padroni dei negozi e dei fondachi laterali, che scopano instancabili, spingendo l'immondizia nel mezzo della strada e rendendola pertanto sempre più sudicia, sicché una ventata basta a restituirvi tutti i rifiuti di cui l'avete gratificata. A [[Napoli]], ogni giorno, dei bravi ciuchini portano la spazzatura negli orti e nei campi; non potreste anche voi prendere o mettere in pratica un'iniziativa del genere?» <br>«Da noi le cose stanno come stanno» replicò il bottegaio; «quel che buttiamo fuori di casa rimane a marcire a mucchi davanti alla porta. Guardi quei cumuli di paglia e di canne, di avanzi di cucina e altro sozzume: si seccano tutti assieme e ci tornano addosso in forma di polvere. Tutto il giorno ci difendiamo dalla polvere. Ma dia un'occhiata alle nostre belle, brave, eleganti scope: quando sono spuntate non fanno che ammucchiare davanti alle nostre case nuova sporcizia.<br>[...] Quando gli ripetei la domanda se non vi fosse modo di ovviare al guaio, mi rispose che, secondo la voce popolare, proprio coloro che avrebbero dovuto provvedere alla pulizia non si potevano costringere, dato il grande ascendente di cui godevano, a far buon uso del pubblico danaro; si aggiungeva la bizzarra circostanza che, rimovendo quel lurido strame, sarebbero divenute visibili le pietose condizioni del lastrico sottostante, il che avrebbe messo in luce le malversazioni d'un altro ramo delle casse civiche. Ma tutte queste, continuò con beffardo sottinteso, non erano che dicerie di malintenzionati, mentre lui condivideva l'opinione di chi affermava che quello strato morbido riusciva gradito alla nobiltà, desiderosa di fare la sua tradizionale scarrozzata serale su un terreno elastico. *Lo stile architettonico somiglia in generale a quello di [[Napoli]], ma nei pubblici monumenti – certe fontane ad esempio – si nota più ancora l'assenza di buon gusto. Qui non è, come a [[Roma]], lo spirito dell'arte a improntare di sé i lavori; forma ed essenza delle costruzioni dipendono da circostanze fortuite. *{{NDR|Parlando con la sorella di [[Cagliostro]]}} Mi fece varie domande intorno al mio viaggio, al mio proposito di visitare la [[Sicilia]], e si disse certa che sarei tornato a Palermo in tempo per festeggiare con loro la ricorrenza di santa Rosalia. *Nel giardino pubblico vicino alla marina ho passato ore di quiete soavissima. È il luogo più stupendo del mondo. Nonostante la regolarità del suo disegno, ha un che di fatato; risale a pochi anni or sono, ma ci trasporta in tempi remoti. *Nel pomeriggio visitammo la valle ubertosa e ridente, percorsa dal tortuoso fiume Oreto, che scendendo dai monti a sud costeggia Palermo. Anche per ricavare un'immagine da questo paesaggio è indispensabile un occhio pittorico e una mano esperta; e Kniepp seppe appunto scovare un osservatorio adatto, là dove l'acqua imbrigliata defluisce da uno sbarramento semidistrutto, all'ombra d'una ridente macchia d'alberi, avendo a sfondo l'ampio panorama della valle in salita, disseminata di case rustiche. *Nostra prima cura fu quella di studiare bene la città, assai facile da osservarsi superficialmente ma difficile da conoscere; facile perché una strada lunga alcune miglia l'attraversa dalla porta inferiore a quella superiore, ossia dalla marina sino al monte, ed è a sua volta incrociata da un'altra pressappoco a metà, dimodoché ciò che si trova su queste due linee è comodamente visibile; la città interna, al contrario, disorienta lo straniero, che può dirigersi in tale labirinto solo con l'aiuto d'una guida.<br>Al crepuscolo dedicammo la nostra attenzione alla fila di carrozze con le quali i notabili compiono la loro famosa passeggiata a mare fuori cinta, per godere l'aria fresca, far conversazione e darsi a ogni sorta di corteggiamenti.<br>Due ore prima di notte era spuntata la luna piena, diffondendo sulla sera un incanto indicibile. ===[[Jean Pierre Louis Laurent Hoüel]]=== *La maggior parte delle città siciliane si fregia di una definizione: Palermo è chiamata Felice. A meritare l'appellativo è stata forse la bellezza della sua posizione. Situata a nord dell'isola, ha due porti volti ad occidente, uno molto grande destinato all'ormeggio delle navi, l'altro in cui si caricano e si scaricano le mercanzie. Un lungomare superbo, rettilineo, lungo un miglio, va da occidente a levante ed è chiamato La Marina. Da un lato lo sguardo si perde nel mare; dall'altro si arresta alle mura adorne di pilastri sormantati da una balaustra dietro cui si intravede una lunga fila di palazzi. L'insieme affascina. Ora il lungomare, che è la più bella passeggiata di Palermo, è arricchito da un giardino pubblico all'estremità orientale, adorno di una fontana sormontata da un colosso di marmo bianco in cui zampilla acqua. *Le acque sorgive sono molto abbondanti. Non c'è quartiere di Palermo che non sia adorno di fontane, la maggior parte di marmo, tutte abbellite di sculture e ricche di gran quantità d'acqua. Così la posizione della città è splendida: lo spettacolo del mare, delle colline, delle montagne con effetti deliziosi e pittoreschi rende questo luogo il più idoneo a risvegliare e a coltivare vocazioni artistiche. *Si intuisce che Palermo, libera dell'Inquisizione, che il Marchese Caracciolo ha appena abolita, e da altri ostacoli che non dovrebbero resistere a lungo, diverrà una delle più belle città del mondo e l'isola, di cui essa è capitale, coltivata come un giardino, potrà considerarsi il soggiorno più delizioso della terra. Nulla le ha negato la natura; e perciò nei bei tempi antichi, quando il suo popolo ha potuto manifestare il genio di cui era ricco, sono stati creati tanti monumenti celebri. *Viali alberati abbelliscono la periferia di Palermo. La città ha le porte principali volte verso i quattro punti cardinali e poste all'estremità di due larghe strsade perfettamente rettilinee, che si incorociano ad angolo retto al centro dell'abitato. La più frequentata si chiama Cassero; inizia alla fine del lungomare, dalla porta di settentrione, e termina alla Porta Nuova, dove ha inizio la strada per Monreale. A chi entra per la Porta Nuova si apre dinanzi una grande piazza sulla quale insieme a vasti monasteri, sorgono l'Arcivescovado e la residenza del Viceré. Di fronte si eleva la statua di Filippo IV, su di un piedistallo riccamente adorno di figure e fregi, tutto in marmo bianco. Palermo è piena di monumenti pubblici, chiese, monasteri, palazzi, fontane, statue, colonne: non tutti sono belli né tutti sono stati costruiti nei secoli in cui si ebbe il gusto del bello; ma tutto dimostra che questo popolo ha amore per l'arte e possiede il genio della decorazione. ===''[[La mafia uccide solo d'estate]]''=== *A Palermo ammazzano più le femmine che l'infarto! *Crescendo iniziai a capire che a Palermo nulla è come sembra. *Perché siamo a Palermo... e qui la mafia ha sempre influenzato la vita di tutti, in particolar modo la mia. ===[[Dominique Perrault]]=== *C'è questa miscela di architettura molto antica, di architettura che viene anche dall'altra riva del Mediterraneo. È una specie di barocco molto complesso, molto lavorato, ma c'è insieme anche la dimensione della decadenza, che a Palermo è qualcosa di straordinario. Alcune case hanno solo il piano terra e il primo piano non ha più il tetto, dunque un primo piano a cielo aperto è diventato una terrazza. *Palermo è una città che si offre, che si apre, perché è segnata dai rilievi, è attraversata dalla natura: una caratteristica singolare, che crea luoghi di poesia, luoghi diversi, luoghi che permettono a varie architetture di svilupparsi in maniera indipendente le une dalle altre. *Qui a Palermo c'è un clima unico, sembra di essere in paradiso. Quindi anche quando la forma architettonica è degradata, a tratti distrutta, conserva una dimensione gioiosa. Questa è una città che comunica sensualità, felicità, e questo non solo perché ci sono dei monumenti straordinari e una grande memoria storica, ma perché c'è una natura che si integra perfettamente con gli elementi architettonici. In alcuni casi questi sono meravigliosamente conservati, altre volte sono degradati, ma le sue dimensioni sono veramente uniche. ===[[Wim Wenders]]=== *Non credo di conoscere nessun'altra città in cui il senso della vita è così forte. Forse perché è altrettanto forte il senso della morte. Solo a Palermo il protagonista capisce come vivere il presente. La questione del tempo sta diventando centrale nella mia vita. E ogni volta che vengo a Palermo per me significa fare un salto in un tempo diverso: è come se in questa città si fosse costretti ad entrare in contatto con il tempo presente. *Palermo è la città che ha provocato il film {{NDR|[[Palermo Shooting]]}}. {{NDR|Palermo}} è una grande metafora del vero senso della vita, una metafora che rende la vita degna di essere vissuta. *Qui ci sono le catacombe, la festa dei morti, un dipinto come Il trionfo della morte, un affresco che è stato come un enorme testo per il film. Io credo che una città possa avere un forte diritto alla morte solo se ha un forte rapporto con la vita. *Sono entrato in un museo {{NDR|Galleria regionale di Palazzo Abatellis}} che stava all'angolo di dove vivevo e ho trovato la mia sceneggiatura in un dipinto sul muro di cinquecento anni prima {{NDR|Trionfo della Morte}}, dove c'era tutto: la morte con le sue frecce, le persone spaventate e un fotografo che non aveva paura, anche perché lui è il pittore ed è praticamente lo stesso. Tutta la mia storia era già stata dipinta da un pittore sconosciuto a Palermo cinquecento anni fa. Ho ringraziato e ho pensato che questa fosse la mia sceneggiatura. Poi ho sentito altre storie sulla città e ho capito che la vitalità di Palermo era dovuta al fatto che conosceva così bene la morte. Quindi forse fare un film che avrebbe contribuito a ristabilire l'immagine della morte, non solo negli affreschi ma in generale, avrebbe aiutato non soltanto la città ma anche tutti quelli che avrebbero visto il film. ==Citazioni in versi== *''A Palermo il versetto della cinquantacinquesima Sura: | lodato sia Dio, Signore dei secoli. | A Palermo l'impercettibile smorfia cherubini | Sodoma brucia Simon Mago precipita. | A Palermo il selciato bagnato fradicio nerolava | cavolo verdeveleno, biancheria dei poveri al vento. | A Palermo i sepolcri porfido imperiale | tunica ridotta a polvere corona e spada. | A Palermo i sospiri dei vecchi in salita | con ceste colme d'erba gocciolante. | A Palermo la chiesa che luccica scrigno di gioielli | gelsomini ramificati alla fontana.'' ([[Marie Luise Kaschnitz]]) *''Arrivaru li navi | tanti navi a Palermu, | li pirati sbarcaru | cu li facci di 'nfernu.'' ([[Ignazio Buttitta]]) *''La natura assolata | i prati riarsi | il vetturino dagli occhi saraceni | i muli travestiti da sultani | al trotto sotto bianchi parasole | i muri bianchi corrosi dal sole | il paradiso tra le palme | il cielo colorato di splendore e di noia.| Se qui morirò, portatemi | vicino alla Senna | dove il cielo è leggero: | avrei paura di non sentirmi morta | sepolta sotto gli aranci.'' ([[Anna de Noailles]]) *{{NDR|Les vêpres siciliennes}} ''O patria, o cara patria, alfin ti veggo! | L'esule ti saluta | Dopo sì lunga assenza; | Il tuo fiorente suolo | Bacio, e ripien d'amore | Reco il mio voto a te, col braccio e il core! | O tu, Palermo, terra adorata, | De' miei verdi anni – riso d'amor, | Alza la fronte tanto oltraggiata, | Il tuo ripiglia – primier splendor! | Chiesi aita a straniere nazioni, | Ramingai per castella e città: | Ma, insensibili ai fervidi sproni, | Rispondeano con vana pietà! – | Siciliani! ov'è il prisco valor? | Su, sorgete a vittoria, all'onor!'' ([[Eugène Scribe]]) *''Palermino Palermino | sei più bello di Torino.'' ([[Natalia Ginzburg]]) *''Se mala segnoria, che sempre accora | li popoli suggetti, non avesse | mosso Palermo a gridar: "Mora, mora!'' ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'') *''Via immacolatella | palazzo aiutamicristo | ex convento dello spasimo | via dello schiavuzzo | monastero delle ree pentite | professa dei gesuiti | chiesa delle cappuccinelle | congregazione del signoruzzo | madonna dei rimedi | maria santissima del paradiso dei mugnai | chiesa dei quattro canti coronati | santa maria degli agonizzanti | reclusorio dell'annunziata. | È palermo, questa.'' ([[Mariangela Gualtieri]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Cassaro (Palermo)|Cassaro]] *[[Chiesa di San Cataldo (Palermo)|Chiesa di San Cataldo]] *[[Fontana del Garraffo]] *[[Monte Pellegrino]] *[[Oratorio di San Lorenzo (Palermo)]] *[[Santa Rosalia]] *[[Vucciria]] *[[ZEN (Palermo)|ZEN]] ==Altri progetti== {{Interprogetto|wikt=Palermo}} [[Categoria:Comuni della Sicilia]] qa9xej17z0f9x63fsgjioclp3eug3ly Modi di dire siciliani 0 15800 1221843 1210231 2022-08-10T00:53:50Z Sun-crops 10277 /* E */ fix wikitext text/x-wiki {{indice}} ==A== *'''Acqua davanti e ventu darreri.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1081.</ref> :''Mare davanti e vento in poppa (dietro).'' ::{{spiegazione|Buon viaggio: liberami dalla tua spiacevole, sgradita presenza!}} *'''Amutta muddìca.'''<ref>Citato, con spiegazione, nell'intervista di Massimiliano Chiavarone, ''[https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/02/17/846444-giacomo-poretti-intervista-libro-teatro.shtml Giacomo Poretti: "Sono solo un metro e 58 ma questa città verticale mi fa sentire più alto"]'', ''ilgiorno.it'', 17 febbraio 2013.</ref> :''Spingi mollica!'' ::{{spiegazione|Datti una mossa!}} *'''Assittarsi supra la cartedda di la munnizza.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 169.</ref> :''Sedersi sopra il cesto della spazzatura.'' ::{{spiegazione|Insolentire, ringalluzzire, insuperbirsi.<ref>Spiegazione in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 169.</ref>}} *'''Aviri lu cori como 'na granfa di purpu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano: compilato da Antonino Traina: volume unico'', Giuseppe Pedone Lauriel Editore, Palermo, 1868, [https://books.google.it/books?id=jtFFAAAAcAAJ&dq=Nuovo%20vocabolario%20Siciliano-Italiano%3A%20compilato%20da%20Antonino%20Traina%20%3A%20volume%20...&hl=it&pg=PA782#v=onepage&q&f=false p. 782].</ref> :''Avere il cuore come un tentacolo di polipo.'' ::{{spiegazione|Essere avarissimo.}}<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 782.</ref> *'''Aviri cchiù facenni chi nun hannu li furni di Pasqua.'''<ref name=errands>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 419.</ref> :''Avere più faccende (impegni) di quante ne hanno i forni di (a) Pasqua.'' *'''Aviri quattru facci comu lu cascavaddu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 172.</ref> :''Avere quattro facce come il [[caciocavallo siciliano|caciocavallo]].'' ::{{spiegazione|Essere un uomo falso, doppio, un ipocrita, traditore, un voltagabbana.}} ==C== *'''Cui passa di li fossi e non è sagnatu, o Lummardu non c'è, o è malatu.'''<ref>Citato in Antonino Cristoadoro, ''Origine della Chiesa di M. SS. della Concordia – detta volgarmente delle fosse – Notizie ricavate da varii autori e cronache patrie'', 1 giugno 1890, riportato in Giuseppe Rasà Napoli, ''Guida e breve illustrazione delle Chiese di Catania e sobborghi'', Catania 1900, p. 444.</ref> :''Chi passa da "Le Fosse" e non viene salassato (nel portafoglio), o Lombardo non c'è, o è malato.''<ref>Il giureconsulto Giuseppe Lombardo e Longo si fece concedere – durante la seconda metà del XVIII secolo – da una residente della vecchia strada delle Fosse (oggi via Sant'Euplio) a [[Catania]], tal ''<nowiki>'</nowiki>gna Barbara'', un antico altarino rappresentante Maria SS. della Concordia, intenzionato a restaurarla e a costruirvi una cappelletta, cosa che fece a spese dei passanti lungo la medesima strada, "salassati" con una offerta forzata; vedi nota precedente.</ref> *'''Cunfittari strunza.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 987.</ref> :''Confettare uno stronzolo.''<ref>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 987.</ref> ::{{spiegazione|Far cortesia a chi non la merita.<ref>L'interpretazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 987.</ref>}} *'''Cunta e ricunta lu diavulu sinni pigghia 'na junta.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 815.</ref> :''Conta e riconta, il diavolo se ne prende in sovrappiù.'' ::{{spiegazione|Si motteggiano quelli che con ingordigia contano e ricontano sempre il denaro.<ref>{{cfr}} ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 815.</ref>}} ==E== *'''E s'un t'abbasta lu to' sintimentu... va' pri cunzigghiu ni [[Antonio Veneziano|Vinizianu]].'''<ref>Citato in Giuseppe Pitrè, ''Antonio Veneziano nella leggenda popolare siciliana'' in Archivio Storico Siciliano XIX, 1894.</ref> :''E se non ti basta il tuo sentimento... vai a consigliarti''<ref>Letteralmente: "vai per consiglio".</ref>'' da Veneziano.'' *'''Esseri figghiu di la gaddina bianca.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 423.</ref> :''Essere figlio della gallina bianca.'' ::{{spiegazione|Il beniamino, il prediletto.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 423.</ref>}} *'''Esseri lu giurnali di lu paisi.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 436.</ref> :''Essere il giornale del paese.'' ::{{spiegazione|Saper tutto ciò che succede, essere intrigante.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 436.</ref>}} ==F== *'''Figghiu di la gaddina niura.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 422.</ref> :''Figlio della gallina nera.'' ::{{spiegazione|Dicesi di chi è poco curato, meno trattato degli altri.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 422.</ref>}} *'''Fari scialibbia.'''<ref>Citato in Michele Castagnola, ''Fraseologia sicolo-toscana'', [https://books.google.it/books?id=3-MlAAAAMAAJ&dq=Michele%20Castagnola&hl=it&pg=PA359#v=onepage&q&f=false p. 359].</ref> ::{{spiegazione|Mangiare e bere senza risparmio, banchettare con abbondanza, allegramente; far baldoria, scialare.}} ==H== *'''Hai vistu lu voi? Né biancu né niviru.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1100.</ref> :''Hai visto il [[bue]]? Nè bianco né nero.'' ::::{{spiegazione|Per accennare che non bisogna ridire ciò che si vede e si ode.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1100.</ref>}} ==I== *'''Isti, vinisti e chi zuorbi facisti?'''<ref>Citato in Valter Donati, ''Mariettina, Youcanprint Self-Publishing, Tricase (LE), 2017, [https://books.google.it/books?id=nEpGDwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Valter%20Donati&hl=it&pg=PT18#v=onepage&q&f=false p. 18.]''</ref> :''Sei andato sei tornato, e che cosa hai combinato?''<ref>La traduzione è in ''Mariettina'', p. 19.</ref> ==L== *'''La furtuna lu pigghia pri li capilli.'''<ref name=errands/> :''La fortuna lo affera per i capelli.'' *'''La gamma fa zoccu voli lu dinocchiu.'''<ref name=Beine>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 426.</ref> :''La gamba fa quello che fa il ginocchio.''<ref name=Leg>La traduzione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 426.</ref>''(La gamba fa ciò che vuole il ginocchio.)'' ::{{spiegazione|Chi è meno è ubbidiente a chi è più.<ref name=pierna>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 426.</ref>}} *'''Lu carvuni si nun tingi mascaria.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 171.</ref> :''Il carbone se non tinge macchia (copre con una maschera).'' ::{{spiegazione|La buona fama s'oscura anco per calunnie.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 171.</ref>}} *'''Lupu malatu agneddu salvatu.'''<ref>Citato in AA. VV., ''Proverbi & modi di dire. Sicilia. Audi, vidi e taci si voi campari 'n paci'', SeBook.</ref> :''[[Lupo]] malato [[agnello]] salvato.'' ==M== *'''Mettirisi la strata 'mmenzu li gammi.'''<ref name=Beine/> :''Mettersi la strada in mezzo alle gambe.''<ref name=Leg/> ::{{spiegazione|Mettersi a camminar velocemente.}}<ref name=pierna/> ==N== *'''N'un miriri e sbiriri!'''<ref>Citato in Philippe Collas, ''L'île du Lundi'', French Pulp édition, Parigi, 2018, ISBN 9791025103324, [https://books.google.it/books?id=FOpLDwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Philippe%20Collas&hl=it&pg=PT63#v=onepage&q&f=false p. 63]</ref> ::{{spiegazione|In un attimo! In un baleno!}} *'''Nun è santu chi sura.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 852.</ref> :''Non è santo che suda.'' ::{{spiegazione|È avaro.}} ==O== *'''Ogni furmicula havi lo sò puncigghiuni.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 418.</ref> :''Ogni formica ha il suo pungiglione.'' ::{{spiegazione|Chi più chi meno ognuno s'adira.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 418.</ref>}} ==P== *'''Pigghiari 'na cosa cu furia.'''<ref name=furor>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 417.</ref> :''Prendere una cosa con furia.'' ::{{spiegazione|Dedicarvisi tutto, con impeto e forza.<ref name=passion>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 417.</ref>}} *'''Piscari funnu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 741.</ref> :''Pescare profondo, a fondo.'' ::{{spiegazione|Saper con fondamento<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 741.</ref>}} *'''Primi furii di capitanu novu.'''<ref name=furor/> :''Prime furie di capitano nuovo.'' ::{{spiegazione|Si dice della vigoria e volontà mostrata da principio da alcuno nelle faccende.<ref name=passion/>}} ==R== *'''Raccumannari lu furmaggiu a li surci.'''<ref name=furor/> :''Affidare il formaggio ai sorci.'' ==S== *'''Stari comu lu vermi 'ntra lu furmaggiu.'''<ref name=furor/> :''Stare come il verme nel formaggio.'' ::{{spiegazione|Vivere agiatamente, comodamente.}} *'''Stricari ad {{sic|unu'na}} cosa 'nta lu mussu.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 983.</ref> :''Mettersi o cacciarsi la via o la strada tra le gambe.'' ::{{spiegazione|Mettersi o cacciarsi la camminar velocemente.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 983.</ref>}} *'''Stuppa mi dasti e stuppa ti filavi, tu mi tincisti ed io t'anniricavi.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 989.</ref> :''Stoppa mi hai dato e stoppa ti ho filato, tu mi macchiasti ed io t'annerii.'' ::{{spiegazione|Si dice di due ugualmente furbi, o tristi di cui l'uno per ingannar l'altro resta ingannato.<ref>La spiegazione è in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 989.</ref>}} ==T== *'''Triulu dintru e spassu fora.'''<ref>Citato in ''[[Perdutoamor]]''.</ref> :''Lamentoso a casa e allegro fuori.'' *'''Tuttu bonu e binidittu.'''<ref>Citato in Lionardo Vigo, ''Raccolta amplissima di canti popolari siciliani'', Tipografia Galatola, Catania, [https://books.google.it/books?id=MgkWAAAAYAAJ&dq=Lionardo%20Vigo&hl=it&pg=PA516#v=onepage&q&f=false p. 516].</ref> :''Tutto buono e benedetto! (formula di augurio)'' ==U== *'''Unni cci chiovi cci sciddica.'''<ref>Citato in ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 192.</ref> :''Dove gli piove gli scivola.'' ::{{spiegazione|Gli va sempre tutto bene.<ref>{{cfr}} ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 192.</ref>}} ==V== *'''Va sucati un prunu.'''<ref>Citato in Александра Петрова (Aleksandra Petrova), ''Аппендикс'' (''Appendix''), [https://books.google.it/books?id=9OQRDgAAQBAJ&lpg=PP1&dq=%D0%90%D0%BB%D0%B5%D0%BA%D1%81%D0%B0%D0%BD%D0%B4%D1%80%D0%B0%20%D0%9F%D0%B5%D1%82%D1%80%D0%BE%D0%B2%D0%B0&hl=it&pg=PP118#v=onepage&q&f=false p.118]</ref> :''Va' a succhiarti una prugna.'' ::{{spiegazione|Va' a quel paese...}} ==Z== *'''Zizzu zizzu.'''<ref>Citato in Traina, ''Nuovo vocabolario Siciliano-Italiano'', p. 1117.</ref> ::{{spiegazione|Vestito con molta ricercatezza. Elegantissimo.}} ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Modi di dire aliminusani]] *[[Proverbi aliminusani]] *[[Modi di dire italiani]] *[[Modi di dire messinesi]] *[[Proverbi siciliani]] [[Categoria:Modi di dire nei dialetti italiani|Siciliani]] [[Categoria:Modi di dire siciliani]] [[Categoria:Sicilia]] iucq43mny7hctjvozg1my3o7mlqnqrd Dario Argento 0 16496 1221831 1221568 2022-08-09T23:14:12Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Dario Argento */ wikitext text/x-wiki [[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]] '''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Dario Argento== {{cronologico}} *''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref> *{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref> *{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref> *Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref> *È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref> *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref> *{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/> *Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}} *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole? {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}} *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. {{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}} *Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia... *Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino". *La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota. *Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni. {{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}} *Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''. *Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità. *Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio. {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}} *{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico. *Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''. *Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose. {{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}} *L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi. *{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi *Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie. *{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori. *I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile. {{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}} *C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto. *Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella. *Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi. {{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}} *Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema. *Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato. *Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti. *In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate... *Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio. {{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}} *Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini. *{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista. *{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla. *{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque! {{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}} *{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref> *Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte. *C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer. {{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}} *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. {{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}} *{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"... *{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... {{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}} *Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso. *Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose. *Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget. *Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}} *Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città. *Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti. *{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino. *Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie. {{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}} *Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso. *Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali. {{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}} *Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti. *In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo. *{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film. *Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia. {{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}} *Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce... *L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola. *È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda. *Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''. ==Citazioni su Dario Argento== *A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]]) *Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]]) *Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]]) *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]]) *Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]]) *Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]]) ===[[Fabio Giovannini]]=== *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. *Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. ===[[George A. Romero]]=== *A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi. *Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour! *Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri. ==Note== <references /> == Filmografia == ===Regista=== {{div col|strette}} *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) *''[[Dracula 3D]]'' (2012) {{div col end}} ===Sceneggiatura=== {{div col|strette}} *''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) *''[[Dracula 3D]]'' (2012) {{div col end}} ===Soggetto=== *''[[C'era una volta il West]]'' (1968) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Phenomena]]'' (1985) ===Produttore=== *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) ===Attore=== *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]] – figlia *[[Daria Nicolodi]] – moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Argento, Dario}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Produttori cinematografici italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] qunvctypsozyvkje73kjmywr7bj5ahr 1221903 1221831 2022-08-10T11:38:04Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Dario Argento */ wikitext text/x-wiki [[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]] '''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Dario Argento== {{cronologico}} *''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref> *{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref> *{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref> *Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref> *È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref> *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref> *{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/> *Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}} *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole? {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}} *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. {{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}} *Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia... *Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino". *La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota. *Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni. {{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}} *Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale. *In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese. *Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare. *Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema. *Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film. *Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei. *Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi. *Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo. *Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai. *Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa. *L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio. *I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip. *{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri. *Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami? *Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino. *Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io. *Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo. *Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro. *Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza. *La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film i orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fansi di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto. *In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati. *Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio. *Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo. {{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}} *Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''. *Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità. *Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio. {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}} *{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico. *Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''. *Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose. {{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}} *L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi. *{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi *Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie. *{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori. *I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile. {{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}} *C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto. *Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella. *Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi. {{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}} *Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema. *Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato. *Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti. *In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate... *Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio. {{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}} *Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini. *{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista. *{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla. *{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque! {{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}} *{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref> *Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte. *C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer. {{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}} *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. {{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}} *{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"... *{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... {{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}} *Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso. *Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose. *Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget. *Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}} *Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città. *Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti. *{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino. *Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie. {{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}} *Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso. *Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali. {{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}} *Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti. *In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo. *{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film. *Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia. {{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}} *Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce... *L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola. *È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda. *Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''. ==Citazioni su Dario Argento== *A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]]) *Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]]) *Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]]) *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]]) *Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]]) *Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]]) ===[[Fabio Giovannini]]=== *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. *Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. ===[[George A. Romero]]=== *A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi. *Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour! *Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri. ==Note== <references /> == Filmografia == ===Regista=== {{div col|strette}} *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) *''[[Dracula 3D]]'' (2012) {{div col end}} ===Sceneggiatura=== {{div col|strette}} *''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) *''[[Dracula 3D]]'' (2012) {{div col end}} ===Soggetto=== *''[[C'era una volta il West]]'' (1968) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Phenomena]]'' (1985) ===Produttore=== *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) ===Attore=== *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]] – figlia *[[Daria Nicolodi]] – moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Argento, Dario}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Produttori cinematografici italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] o6q2cf5pwmk1kqnisy68o567m5mt4bi 1221908 1221903 2022-08-10T11:48:33Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Dario Argento */ wikitext text/x-wiki [[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]] '''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Dario Argento== {{cronologico}} *''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref> *{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref> *{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref> *Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref> *È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref> *Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref> *{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/> *Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}} *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole? {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}} *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. {{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}} *Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia... *Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino". *La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota. *Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni. {{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}} *Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale. *In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese. *Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare. *Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema. *Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film. *Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei. *Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi. *Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo. *Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai. *Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa. *L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio. *I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip. *{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri. *Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami? *Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino. *Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io. *Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo. *Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro. *Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza. *La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto. *In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati. *Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio. *Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo. {{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}} *Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''. *Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità. *Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio. {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}} *{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico. *Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''. *Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose. {{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}} *L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi. *{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi *Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie. *{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori. *I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile. {{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}} *C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto. *Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella. *Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi. {{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}} *Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema. *Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato. *Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti. *In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate... *Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio. {{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}} *Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini. *{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista. *{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla. *{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque! {{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}} *{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref> *Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte. *C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer. {{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}} *Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui. *''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica. *In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film. *Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate. {{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}} *{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"... *{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo. *Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete... {{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}} *Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso. *Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose. *Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget. *Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror. {{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}} *Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città. *Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti. *{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino. *Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie. {{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}} *Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero. *{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso. *Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali. {{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}} *Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti. *In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo. *{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film. *Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia. {{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}} *Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce... *L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola. *È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda. *Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''. ==Citazioni su Dario Argento== *A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]]) *Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]]) *Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]]) *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]]) *Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]]) *Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]]) ===[[Fabio Giovannini]]=== *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. *Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. ===[[George A. Romero]]=== *A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi. *Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour! *Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri. ==Note== <references /> == Filmografia == ===Regista=== {{div col|strette}} *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) *''[[Dracula 3D]]'' (2012) {{div col end}} ===Sceneggiatura=== {{div col|strette}} *''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Le cinque giornate]]'' (1973) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Suspiria]]'' (1977) *''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980) *''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982) *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) *''[[Dracula 3D]]'' (2012) {{div col end}} ===Soggetto=== *''[[C'era una volta il West]]'' (1968) *''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970) *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) *''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975) *''[[Phenomena]]'' (1985) ===Produttore=== *''[[Phenomena]]'' (1985) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Il cartaio]]'' (2004) *''[[La terza madre]]'' (2007) *''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) ===Attore=== *''[[Il gatto a nove code]]'' (1971) ==Voci correlate== *[[Asia Argento]] – figlia *[[Daria Nicolodi]] – moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Argento, Dario}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Produttori cinematografici italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] bgw8rpetb4d0evx1hhmzfjxy6et0196 Cenere 0 16662 1221849 1035545 2022-08-10T01:21:56Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Ash in Yogyakarta during the 2014 eruption of Kelud 01.jpg|thumb|Una persona scopa via le ceneri durante un'eruzione in Indonesia]] Citazioni sulla '''cenere'''. *A ognuna è data la sua penitenza, qui in convento, il suo modo di guadagnarsi la salvezza eterna. A me è toccata questa di scriver storie: è dura, è dura. [...] Ma la nostra santa vocazione vuole che si anteponga alle caduche gioie del mondo qualcosa che poi resta. Che resta... se poi anche questo libro, e tutti i nostri atti di pietà, compiuti con cuori di cenere, non sono già cenere anch'essi... più cenere degli atti sensuali là nel fiume, che trepidano di vita e si propagano come cerchi nell'acqua... ([[Italo Calvino]]) *''Coppiere, ancora una bottiglia! | per lei alzo il bicchiere! | Se troverà un mucchietto di cenere | dirà: «Per me si è consumato»''. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) *È un lavoro come gli altri, un buon lavoro, piuttosto vario. Il lunedì bruciamo [[Tito Lucrezio Caro|Lucrezio]], il martedì [[Molière]], mercoledì [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], giovedì [[Carlo Goldoni|Goldoni]], venerdì [[Voltaire]], il sabato [[Jean-Paul Sartre|Sartre]] e la domenica [[Dante Alighieri|Dante]]. Li riduciamo in cenere e poi bruciamo le ceneri. È questo il nostro motto. (''[[Fahrenheit 451 (film)|Fahrenheit 451]]'') *''Ho creduto spento il mio focolare, | e ho attizzato la cenere.... | Mi son bruciato la [[mano]].'' ([[Antonio Machado]]) *Il fuoco che sembra spento spesso dorme sotto la cenere. ([[Pierre Corneille]]) *L'[[amore]] [...] [[Fuoco]] e fiamme per un anno, cenere per trenta. ([[Giuseppe Tomasi di Lampedusa]]) *La bella fronte alta si arrotondava delicatamente dove i capelli, cingendola di uno scudo di blasone, esplodevano in riccioli ed onde e boccoli biondo cenere e oro. ([[Francis Scott Fitzgerald]]) *La cenere della sigaretta era lunga più di due centimetri e stava cominciando a piegarsi. Era una sua abitudine lasciarla penzolare. Secondo Babette lo faceva per provocare negli altri dei sentimenti di suspense e ansia. Rientrava nel clima di inquietudine in cui viveva lui. ([[Don DeLillo]]) *– La cenere significa penitenza e morte.<br />– Allora la penitenza è per te, che presto sarai suora, e la morte per me che sono vecchio. (''[[Viridiana]]'') *La cenere dei morti fu quella che creò la [[Patria]]. ([[Alphonse de Lamartine]]) *La cenere, quantunque sia di origine illustre poiché il fuoco è di natura eccelsa, da che in se stessa non ha pregio alcuno, in grado è simile alla terra. ([[Saˁdi]]) *Ognunu tira 'a cinniri 'nto sò cudduruni.<ref>Ognuno, egoisticamente, ammucchia la cenere calda sul proprio pane messo a cuocere sulle braci, lasciando senza cenere i pani degli altri. L'egoismo, suggerisce il proverbio, è connaturato agli uomini e lo si può vedere persino in questi minuti episodi.</ref> ([[Proverbi aliminusani|proverbio aliminusano]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Portacenere]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la|wikt}} [[Categoria:Combustione]] [[Categoria:Oggetti]] f1565zo2dbkmf1515si8vpnbfhi3vex Tenebre (film) 0 17519 1221829 1091338 2022-08-09T23:11:42Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Tenebre |immagine = Tenebre logo.svg |genere = thriller/horror |regista = [[Dario Argento]] |sceneggiatore = Dario Argento |attori = * [[Anthony Franciosa]]: Peter Neal * [[Christian Borromeo]]: Gianni * [[Mirella D'Angelo]]: Tilde * [[Veronica Lario]]: Jane McKerrow * [[Ania Pieroni]]: Elsa Manni * [[Eva Robins]]: Ragazza sulla spiaggia * [[Carola Stagnaro]]: Ispettrice Altieri * [[John Steiner]]: Cristiano Berti * [[Lara Wendel]]: Maria Alboretto * [[John Saxon]]: Bullmer * [[Daria Nicolodi]]: Anne * [[Giuliano Gemma]]: Capitano Germani * [[Isabella Amadeo]]: Segretaria di Bullmer |note = }} '''''Tenebre''''', film italiano del 1982, regia di [[Dario Argento]]. {{tagline|In un'indagine, eliminato l'impossibile, quello che rimane — per quanto sembri improbabile — deve essere la verità<ref>Citazione di [[Arthur Conan Doyle|Sherlock Holmes]].</ref>}} ==Frasi== *L'impulso era diventato irresistibile. C'era una sola risposta alla furia che lo torturava. E così commise il suo primo assassinio. [...] Aveva infranto il più profondo tabù e non si sentiva colpevole né provava ansia o paura, ma libertà. [...] Ogni ostacolo umano, ogni umiliazione che gli sbarrava la strada, poteva essere spazzato via da questo semplice atto di annientamento: l'OMICIDIO. ('''Voce narrante di Dario Argento''') *Ho riflettuto su questa storia e ne ho ricavato la sensazione che manchi qualche cosa... C'è come una contraddizione. È morto qualcuno che dovrebbe essere vivo ed è vivo qualcuno che dovrebbe essere morto. In un suo libro, "Il mastino dei Baskerville", Conan Doyle scrive, mi pare: «in un'indagine, eliminato l'impossibile, quello che rimane — per quanto sembri improbabile — deve essere la verità». E l'impossibile, nel nostro caso, è che questa catena di delitti sia priva di senso. Ne "Il mastino dei Baskerville", l'impossibile era che esistesse un mastino fantasma. L'improbabile in questo caso, come nel libro, è altrettanto strano, inimmaginabile, ma possibile... E dobbiamo scoprirlo. La verità è sempre possibile. ('''Peter Neal''') ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] d7k4y54o78ojpncbn7rip3xgx2ne5s5 Suspiria 0 21835 1221910 1220436 2022-08-10T11:51:11Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Suspiria */ wikitext text/x-wiki {{Film |immagine = |didascalia = |titoloitaliano = Suspiria |titolooriginale = Suspiria |paese = Italia / Germania Ovest |anno = 1977 |genere = horror |regista = [[Dario Argento]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]] e [[Daria Nicolodi]] |attori = *[[Jessica Harper]]: Susy Benner *[[Stefania Casini]]: Sara *[[Alida Valli]]: miss Tanner *[[Joan Bennett]]: madame Blanc *[[Flavio Bucci]]: Daniel *[[Miguel Bosé]]: Mark *[[Eva Axen]]: Patricia Ingle *[[Susanna Javicoli]]: Sonia *[[Barbara Magnolfi]]: Olga *[[Rudolf Schündler]]: professor Milius *[[Udo Kier]]: dottor Mandel *[[Renato Scarpa]]: professor Verdegast |doppiatori originali= *[[Emanuela Rossi]]: Susy Benner *[[Rosetta Calavetta]]: madame Blanc *[[Flaminia Jandolo]]: Patricia Ingle *[[Simona Izzo]]: Sonia *[[Vittoria Febbi]]: Olga *[[Giorgio Piazza]]: professor Milius *[[Manlio De Angelis]]: dottor Mandel |note = }} '''''Suspiria''''', film italiano del 1977 con [[Jessica Harper]], [[Stefania Casini]], [[Miguel Bosé]], [[Alida Valli]], [[Udo Kier]] e [[Joan Bennett]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} Susy Benner decise di perfezionare i suoi studi di balletto nella più famosa scuola europea di danza. Scelse la celebre accademia di Friburgo. Partì un giorno alle nove di mattina dall'aeroporto di New York e giunse in Germania alle 22:45 ora locale... ('''Narratore''') {{NDR|voce fuori campo}} ==Frasi== {{cronologico}} *Questo è Pablo, l'inserviente factotum. È orrendo, non è vero? Puoi anche dirlo, tanto non ti capisce. Parla soltanto rumeno. ('''Miss Tanner''') {{NDR|presentandolo a Susy}} *Susy... Sara... Da qualche parte ho letto che i nomi che cominciano con la lettera "[[S]]" sono i nomi dei serpenti! ('''Olga''') *Tenete presente che io sono cieco, non sordo. ('''Daniel''') *La [[sfortuna]] non è data dagli specchi incrinati, ma dai cervelli incrinati. ('''Professor Mandel''') *{{NDR|Le [[strega|streghe]] fanno}} il male. Nient'altro al di fuori di quello. Conoscono e praticano segreti occulti che danno loro il potere di agire sulla realtà, sulle persone. Ma solo – ripeto, solo – in senso maligno. [...] Il loro scopo è ottenere vantaggi materiali e personali, ma possono raggiungerli esclusivamente con il male degli altri. Con la malattia, con la sofferenza, il dolore e, non di rado, con la morte di coloro che prendono di mira per una qualsiasi ragione. ('''Professor Milius''') *Vede, si può benissimo ridere di tutte queste cose, anche della [[magia]]. Comunque sappia che la magia è «''quoddam ubique, quoddam semper, quoddam ab omnibus creditum est''». Che significa: «la magia è quella cosa che ovunque, sempre e da tutti è creduta». ('''Professor Milius''') *Il segreto è: ho visto oltre la porta! I tre iris! Gira quello blu! ('''Pat''') {{NDR|ricordo di Susy, che capisce infine il senso della frase}} ==Dialoghi== *'''Sara''': Susy? Sei sveglia...?<br/>'''Susy''': Sì. Che c'è?<br/>'''Sara''': Senti questo respiro? È come un sibilo: senti! Secondo te, da che parte viene?<br/>'''Susy''': Da qui dietro...<br/>'''Sara''': Ma sì, certo...<br/>'''Susy''': Come?<br/>'''Sara''': Ci prendono in giro, Susy: la direttrice è qui! È lei, il respiro che sentiamo! È lei, la direttrice!<br/>'''Susy''': Come lo sai?<br/>'''Sara''': Ne sono certa! L'anno scorso abitavo in una delle due stanze per gli ospiti, quelle che stanno in cima alle scale. Una notte sentii arrivare una persona. Era molto tardi. Entrò nella camera accanto, e si mise a dormire. Ascolta: è lo stesso modo strano, lo stesso respiro. Così strano, che non l'ho mai dimenticato... Senti, Susy: era esattamente uguale! Quando la mattina vidi madame Blanc, seppi che la direttrice aveva passato la notte nella scuola, e proprio nella camera vicina alla mia! Così adesso so, con assoluta certezza, che lei è qui! ''...questo respiro, non puoi più dimenticarlo!'' ==Citazioni su ''Suspiria''== *Dario Argento stava facendo dei provini in hotel e mi chiamò. Gli piacqui molto anche se mi disse che non aveva una parte per me. Ne escogitammo una insieme... ripensandoci ora alla fine mi diede la parte maschile più importante. È stato un bella esperienza lavorare con Dario, anche se una volta volle a tutti i costi andare a visitare Dachau, vicino Monaco; io gli dissi di non andare ma lui ci andò comunque. Il risultato fu che al suo rientro era pieno di paranoie, fino al punto di voler spostare la produzione del film in Italia. ([[Udo Kier]]) *Per ''Suspiria'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei. ([[Dario Argento]]) *Se ricordi, nella pellicola Dario mi uccideva in modo brutale. All’epoca, non essendo io davvero a venir sbudellato in scena, mi misi dietro alla cinepresa assieme a lui e, vedendo la ferocia dell’assassinio, gli dissi che doveva odiare davvero i tedeschi per farmi fare quella fine!! ([[Udo Kier]]) ===[[Stefania Casini]]=== *Il film che mi ha dato più soddisfazione. Per il quarantennale mi hanno invitata a diverse proiezioni e dappertutto ho visto file di giovani appassionati. Ho firmato poster in tutte le lingue. Un cult, un film evergreen amatissimo in tutto il mondo. *Il mio ruolo, Sarah, doveva farlo [[Daria Nicolodi]] ma si fece male a un piede. Io non ero ballerina, dovetti fare una full immersion di venti giorni in danza classica. Ma girare un horror è molto divertente, ti butti in lastre di vetro che sono orzo, fai cose che nella vita da sciura non faresti mai. *Non c'erano gli effetti speciali digitali di oggi, si trattava di affascinanti trucchi artigianali. Per esempio in una scena dovevo cadere in una vetrata ed ero impaurita anche se Dario mi diceva che era fatta di lastre d'orzo e non mi sarei fatta nulla. Dopo un po’ mi buttai. Aveva ragione, nessun danno e momento divertente. ===[[Daria Nicolodi]]=== *Dario non conosceva l'autore. La trama e la sceneggiatura di ''Suspiria'' sono però anche la vera storia di mia nonna che, giovanissima, andò a studiare in Germania in un'Accademia per perfezionarsi in pianoforte, e invece scopri che vi si insegnava la magia nera. Così scappò via. *È un film metafisico, anche, ma soprattutto fantastico. Convinsi Argento, che era stufo di girare gialli, a gettarsi con me in quest'avventura del fantastico. Fu la prima volta nella sua filmografia. *Il soggetto di ''Suspiria'' deriva in parte dalle storie che mi raccontava mia nonna e in parte dalla lettura delle ''Confessioni di un oppiomane'' di [[Thomas de Quincey]], all'interno del quale, nel racconto ''Suspiria de Profundis'' già si parlava delle "Tre Madri", che sarebbe stato il tema della trilogia di cui quel film era il primo capitolo. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Trilogia de Le Tre Madri}} [[Categoria:Film horror]] ofc687se1d9iinoq336r4ldbuy0pw39 1221911 1221910 2022-08-10T11:53:55Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Suspiria */ wikitext text/x-wiki {{Film |immagine = |didascalia = |titoloitaliano = Suspiria |titolooriginale = Suspiria |paese = Italia / Germania Ovest |anno = 1977 |genere = horror |regista = [[Dario Argento]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]] e [[Daria Nicolodi]] |attori = *[[Jessica Harper]]: Susy Benner *[[Stefania Casini]]: Sara *[[Alida Valli]]: miss Tanner *[[Joan Bennett]]: madame Blanc *[[Flavio Bucci]]: Daniel *[[Miguel Bosé]]: Mark *[[Eva Axen]]: Patricia Ingle *[[Susanna Javicoli]]: Sonia *[[Barbara Magnolfi]]: Olga *[[Rudolf Schündler]]: professor Milius *[[Udo Kier]]: dottor Mandel *[[Renato Scarpa]]: professor Verdegast |doppiatori originali= *[[Emanuela Rossi]]: Susy Benner *[[Rosetta Calavetta]]: madame Blanc *[[Flaminia Jandolo]]: Patricia Ingle *[[Simona Izzo]]: Sonia *[[Vittoria Febbi]]: Olga *[[Giorgio Piazza]]: professor Milius *[[Manlio De Angelis]]: dottor Mandel |note = }} '''''Suspiria''''', film italiano del 1977 con [[Jessica Harper]], [[Stefania Casini]], [[Miguel Bosé]], [[Alida Valli]], [[Udo Kier]] e [[Joan Bennett]], regia di [[Dario Argento]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} Susy Benner decise di perfezionare i suoi studi di balletto nella più famosa scuola europea di danza. Scelse la celebre accademia di Friburgo. Partì un giorno alle nove di mattina dall'aeroporto di New York e giunse in Germania alle 22:45 ora locale... ('''Narratore''') {{NDR|voce fuori campo}} ==Frasi== {{cronologico}} *Questo è Pablo, l'inserviente factotum. È orrendo, non è vero? Puoi anche dirlo, tanto non ti capisce. Parla soltanto rumeno. ('''Miss Tanner''') {{NDR|presentandolo a Susy}} *Susy... Sara... Da qualche parte ho letto che i nomi che cominciano con la lettera "[[S]]" sono i nomi dei serpenti! ('''Olga''') *Tenete presente che io sono cieco, non sordo. ('''Daniel''') *La [[sfortuna]] non è data dagli specchi incrinati, ma dai cervelli incrinati. ('''Professor Mandel''') *{{NDR|Le [[strega|streghe]] fanno}} il male. Nient'altro al di fuori di quello. Conoscono e praticano segreti occulti che danno loro il potere di agire sulla realtà, sulle persone. Ma solo – ripeto, solo – in senso maligno. [...] Il loro scopo è ottenere vantaggi materiali e personali, ma possono raggiungerli esclusivamente con il male degli altri. Con la malattia, con la sofferenza, il dolore e, non di rado, con la morte di coloro che prendono di mira per una qualsiasi ragione. ('''Professor Milius''') *Vede, si può benissimo ridere di tutte queste cose, anche della [[magia]]. Comunque sappia che la magia è «''quoddam ubique, quoddam semper, quoddam ab omnibus creditum est''». Che significa: «la magia è quella cosa che ovunque, sempre e da tutti è creduta». ('''Professor Milius''') *Il segreto è: ho visto oltre la porta! I tre iris! Gira quello blu! ('''Pat''') {{NDR|ricordo di Susy, che capisce infine il senso della frase}} ==Dialoghi== *'''Sara''': Susy? Sei sveglia...?<br/>'''Susy''': Sì. Che c'è?<br/>'''Sara''': Senti questo respiro? È come un sibilo: senti! Secondo te, da che parte viene?<br/>'''Susy''': Da qui dietro...<br/>'''Sara''': Ma sì, certo...<br/>'''Susy''': Come?<br/>'''Sara''': Ci prendono in giro, Susy: la direttrice è qui! È lei, il respiro che sentiamo! È lei, la direttrice!<br/>'''Susy''': Come lo sai?<br/>'''Sara''': Ne sono certa! L'anno scorso abitavo in una delle due stanze per gli ospiti, quelle che stanno in cima alle scale. Una notte sentii arrivare una persona. Era molto tardi. Entrò nella camera accanto, e si mise a dormire. Ascolta: è lo stesso modo strano, lo stesso respiro. Così strano, che non l'ho mai dimenticato... Senti, Susy: era esattamente uguale! Quando la mattina vidi madame Blanc, seppi che la direttrice aveva passato la notte nella scuola, e proprio nella camera vicina alla mia! Così adesso so, con assoluta certezza, che lei è qui! ''...questo respiro, non puoi più dimenticarlo!'' ==Citazioni su ''Suspiria''== *Dario Argento stava facendo dei provini in hotel e mi chiamò. Gli piacqui molto anche se mi disse che non aveva una parte per me. Ne escogitammo una insieme... ripensandoci ora alla fine mi diede la parte maschile più importante. È stato un bella esperienza lavorare con Dario, anche se una volta volle a tutti i costi andare a visitare Dachau, vicino Monaco; io gli dissi di non andare ma lui ci andò comunque. Il risultato fu che al suo rientro era pieno di paranoie, fino al punto di voler spostare la produzione del film in Italia. ([[Udo Kier]]) *{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. ([[Dario Argento]]) *Per ''Suspiria'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei. ([[Dario Argento]]) *Se ricordi, nella pellicola Dario mi uccideva in modo brutale. All’epoca, non essendo io davvero a venir sbudellato in scena, mi misi dietro alla cinepresa assieme a lui e, vedendo la ferocia dell’assassinio, gli dissi che doveva odiare davvero i tedeschi per farmi fare quella fine!! ([[Udo Kier]]) ===[[Stefania Casini]]=== *Il film che mi ha dato più soddisfazione. Per il quarantennale mi hanno invitata a diverse proiezioni e dappertutto ho visto file di giovani appassionati. Ho firmato poster in tutte le lingue. Un cult, un film evergreen amatissimo in tutto il mondo. *Il mio ruolo, Sarah, doveva farlo [[Daria Nicolodi]] ma si fece male a un piede. Io non ero ballerina, dovetti fare una full immersion di venti giorni in danza classica. Ma girare un horror è molto divertente, ti butti in lastre di vetro che sono orzo, fai cose che nella vita da sciura non faresti mai. *Non c'erano gli effetti speciali digitali di oggi, si trattava di affascinanti trucchi artigianali. Per esempio in una scena dovevo cadere in una vetrata ed ero impaurita anche se Dario mi diceva che era fatta di lastre d'orzo e non mi sarei fatta nulla. Dopo un po’ mi buttai. Aveva ragione, nessun danno e momento divertente. ===[[Daria Nicolodi]]=== *Dario non conosceva l'autore. La trama e la sceneggiatura di ''Suspiria'' sono però anche la vera storia di mia nonna che, giovanissima, andò a studiare in Germania in un'Accademia per perfezionarsi in pianoforte, e invece scopri che vi si insegnava la magia nera. Così scappò via. *È un film metafisico, anche, ma soprattutto fantastico. Convinsi Argento, che era stufo di girare gialli, a gettarsi con me in quest'avventura del fantastico. Fu la prima volta nella sua filmografia. *Il soggetto di ''Suspiria'' deriva in parte dalle storie che mi raccontava mia nonna e in parte dalla lettura delle ''Confessioni di un oppiomane'' di [[Thomas de Quincey]], all'interno del quale, nel racconto ''Suspiria de Profundis'' già si parlava delle "Tre Madri", che sarebbe stato il tema della trilogia di cui quel film era il primo capitolo. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Trilogia de Le Tre Madri}} [[Categoria:Film horror]] 2qoqy89w3v4hgg97o70fxiq1b4cwy2p Phenomena 0 22460 1221830 1221141 2022-08-09T23:13:54Z Mariomassone 17056 /* Dario Argento */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale * [[Davide Marotta]]: Patau |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: Patau |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]]. ==Frasi== *Gli [[Insetto|insetti]] non mi fanno mai male, perché io li amo. ('''Jennifer Corvino''') *Nell'antica Grecia la [[farfalla]] veniva chiamata psiche, e aveva due significati, sia farfalla che anima. Perché questa associazione tra un insetto e l'anima umana? Forse perché sono tanti e incomprensibili i misteri di entrambi. ('''John McGregor''') *La percezione extrasensoriale, i poteri paranormali, che sono così rari negli esseri umani, sono la norma per gli insetti. Moltissime specie comunicano tra di loro a distanze immense con segnali telepatici. Questi animali piccolissimi hanno un'enorme potenza. ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Dialoghi== *'''John McGregor''': Gli insetti mangiatori di cadaveri si dividono in otto gruppi, otto diversi gruppi di insetti che si susseguono l'uno all'altro, e ognuno si insedia in un momento preciso con dei tempi specifici.<br>'''Kurt''': Non prima e non dopo.<br>'''John McGregor''': Esatto. Noi li chiamiamo gli otto squadroni della morte. Il primo è quello della mosca ''vulgaris'', che deposita le sue larve nel cadavere in putrefazione. Così comincia il ciclo. Ogni squadrone soggiorna quindici giorni. Quindici giorni, moltiplicato per otto, cioè, per il numero degli squadroni, fa—<br>'''Kurt''': Quattro mesi.<br>'''John McGregor''': Nel caso di questa testa, il ciclo non solo appare completo, ma è stato ripetuto due volte. E quindi siamo a—<br>'''Kurt''': Otto mesi! Adesso capisco. Dal calcolo della presenza e dello sviluppo degli insetti o delle larve, è possibile dedurre la data precisa della morte.<br>'''John McGregor''': O di un delitto. *'''Frau Brückner''': Conosceva già questa parte del paese?<br>'''Jennifer Corvino''': No, è la prima volta che vado in Europa.<br>'''Frau Brückner''': È un posto molto particolare. La genta lo chiama la Transilvania della Svizzera.<br>'''Jennifer Corvino''': Perché?<br>'''Frau Brückner''': Non lo so. La chiamano tutti così. *'''Sophie''': Quella stronza si è fregata il poster di Paul Corvino!<br>'''Jennifer Corvino''': Sì, ma non fa niente. Ne ho molti altri in valigia e, domani mattina, li appendo tutti e ci tappezzo la stanza.<br>'''Sophie''': Io ho visto tutti i suoi film. Anzi, l'ultimo l'ho visto tre volte.<br>'''Jennifer Corvino''': Beata te! A me l'avrà fatto vedere almeno una quindicina di volte. Vuole sapere sempre che ne penso.<br>'''Sophie''': Come? Lo conosci? Di persona?<br>'''Jennifer Corvino''': Sì, certo che lo conosco.<br>'''Sophie''': E ci sei andata anche a letto?<br>'''Jennifer Corvino''': Paul Corvino è mio padre.<br>'''Sophie''': Oh, scusa.<br>'''Jennifer Corvino''': Figurati.<br>'''Sophie''': Tua madre vive in India, ha un albergo e si è risposata. Tuo padre invece no. E quando si sono lasciati eri molto piccola.<br>'''Jennifer Corvino''': Avevo otto anni.<br>'''Sophie''': Otto? Nonono, ne avevi sette.<br>'''Jennifer Corvino''': Com'è che sai tutte queste cose su Paul Corvino?<br>'''Sophie''': L'ho letto su ''Cine Review''.<br>'''Jennifer Corvino''': Oh. Beh, era la vigilia di Natale, e stavamo scartando i regali tutti e tre quando suona il telefono e la mamma va a rispondere. E sento che dice, "Okay, vengo subito!". Era il suo amante. Immediatamente è uscita e non è tornata più. Mi ricordo che papà aveva avuto dodici regali quell'anno, e che disse che la mamma gli aveva fatto il tredicesimo, quello che porta sfortuna. Questa non c'era su ''Cine Review'', vero? *'''Sophie''': Tu di solito che cosa pensi la sera prima di addormentarti?<br>'''Jennifer Corvino''': A mio padre.<br>'''Sophie''': Capirai! Io invece se penso a tuo padre è proprio la volta che non dormo più. *'''John McGregor''': Mi raccomando, se ti dovesse ricapitare di camminare nel sonno, devi dirti, "Io sono sonnambula. Devo svegliarmi. Io sono sonnambula. Io devo svegliarmi".<br>'''Jennifer Corvino''': "Io sono sonnambula e devo svegliarmi. Sono sonnambula...". Non sarà necessario. Era tantissimo che non mi succedeva. Dev'essere stato il viaggio. Magari il cambiamento d'aria, oppure questo vento.<br>'''John McGregor''': Il vento? Già. Il ''[[Favonio|Föhn]]''. È un vento particolare, tipico di questa parte del paese. Nasce sulle Alpi. Col suo tepore alza la temperatura e provoca le valanghe. Favorisce la fioritura e anche lo schiudersi delle larve. A molti fa venire il mal di testa. Quando è molto forte, dicono che faccia addirittura impazzire. È una regione molto strana questa. La Transilvania della Svizzera. *'''Preside''': Quello che tu hai fatto stanotte è stato molto grave. Che un allieva uscisse dal collegio in piena notte non era mai successo.<br>'''Jennifer Corvino''': Ma insomma, come ve lo devo dire che non sono uscita dal collegio di mio volontà? Io sono sonnambula. Mi succede a volte.<br>'''Preside''': Già, ma non è normale. E noi abbiamo il dovere di saperne di più.<br>'''Jennifer Corvino''': Ma io so già tutto quello che c'è da sapere. Mi hanno visitato i migliori psichiatri. La mia non è una malattia.<br>'''Dottore EEG''': Ma può essere sintomo di un afflizione molto più grave. A quanto dici, non ricordi nulla. Qui non si tratta solo di parlare nel sonno o andare a rubare dal frigo. Può essere la svia di una seconda personalità che tenta di emergere. Talvolta si tratta di un primo passo che, in certi casi, può condurre verso la schizofrenia. *'''Preside''': {{NDR|Sul ''Davideis'' di [[Abraham Cowley]]}} Allora, sentiamo. Che cosa vuol dire il poeta con questi versi? Nessuno lo sa? Vuoi spiegarcelo tu?<br>'''Elizabeth''': Io?<br>'''Preside''': Sì, tu.<br>'''Elizabeth''': Io credo che il poeta vuol dire più o meno la stessa cosa di una canzone dei [[Bee Gees]].<br>'''Preside''': Ma che sciocchezze dici! Il poeta che ha scritto questi versi si chiama [[Abraham Cowley]], ed è morto nel 1667. E quindi dobbiamo escludere che abbia conosciuto i Bee Gees. [...] Sophie, vuoi dircelo tu?<br>'''Sophie''': Io?<br>'''Preside''': Sì. Alzati in piedi!<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Il poeta, col suo stile oracolare...<br>'''Sophie''': Il poeta, col suo stile auricolare...<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Oracolare!<br>'''Sophie''': Stile oracolare...<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Ci vuol far capire che corriamo il pericolo di perdere il senso e il culto del passato.<br>'''Sophie''': Ci vuol far capire che corriamo il pericolo di perdere il senso e il culto del passato.<br>'''Preside''': E sentiamo, secondo te, questo pericolo esiste?<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Che mi frega del passato?<br>'''Sophie''': Che mi frega del passato?<br>'''Preside''': Silenzio! Silenzio! E allora dimentichiamo anche l'antica Grecia? E Shakespeare? E Mozart? E Goethe? E Beethoven? E Richard Wagner?<br>'''Alunna''': E [[Richard Gere]]! *'''John McGregor''': È perfettamente normale che gli insetti abbiano delle qualità telepatiche.<br>'''Jennifer Corvino''': Già, per gli insetti è normale. Ma io sono normale? *'''Infermiera''': Ma è una pazza per caso?<br>'''Preside''': Beh, certamente non è normale. È diabolica.<br>'''Infermiera''': Diabolica?<br>'''Preside''': Sì. Sappiamo che nella Bibbia il Demonio viene chiamato con il nome di [[Belzebù]], che significa il Signore delle mosche. Eccola là! La Signora della mosche. *'''John McGregor''': Ecco che cosa c'era all'interno del guanto. Sono larve di una mosca, la [[mosca carnaria|Grande Sarcofoga]], un nome minaccioso degno dell'attività dell'insetto che lo porta. Si nutre esclusivamente di cadaveri o di resti umani.<br>'''Jennifer Connelly''': La Grande Sarcofoga. Che strano nome.<br>'''John McGregor''': È il distruttore, il divoratore supremo, un insetto eccezionale. È capace di fiutare la presenza d'un cadavere da enormi distanze. Ha un'adattazione sensoriale straordinaria, unica al mondo.<br>'''Jennifer Connelly''': Ma come mai erano nel guanto dell'assassino?<br>'''John McGregor''': Forse perché quando uccide trafuga i corpi delle sue vittime e poi vive a contatto fisico con i cadaveri. Li conserva. È un necrofilo. *'''Direttore del manicomio''': La maggior parte degli internati sono costretti all'immobilità. Si metta l'anima in pace, Ispettore. La persona che sta cercando non c'è tra i nostri pazienti. Nessuno è mai fuggito da qui dentro.<br>'''Ispettore Rudolf Geiger''': Sì, è vero. Però io sto seguendo una pista esattamente opposta. Adesso le spiego: non si tratterebbe proprio di qualcuno che è uscito da qui, dal vostro ospedale, ma di qualcuno che è entrato.<br>'''Direttore del manicomio''': Sì, mi ricordo. Un fatto inspiegabile. È accaduto una quindicina di anni fa qui nei piani sotterranei, dove possiamo accedere soltanto noi del personale. In questo posto più si scende più... insomma, è un po' come l'Inferno.<br>'''Ispettore Rudolf Geiger''': L'ultimo cerchio, quello senza il centro. *'''Jennifer Corvino''': Ma perché gli specchi sono coperti?<br>'''Frau Brückner''': Ti ho detto che non vivo sola qui. Ho un figlio piccolo che è molto malato. È per lui che devo coprire gli specchi. Non vuole vedere la sua immagine. È la mia grande preoccupazione. Ha sconvolto completamente la mia vita. Certe volte mi rende come pazza.<br>'''Jennifer Corvino''': Mi dispiace.<br>'''Frau Brückner''': Sono cose che possono accadere nella vita di una donna. Ma non turbarti. Non lo vedrai.<br>'''Jennifer Corvino''': Ma guarda che io—<br>'''Frau Brückner''': No! È meglio che tu non lo veda. Lui è sempre rinchiuso in camera con i suoi pensieri folli. ==Explicit== Era un mostro, ma era mio figlio. Tu lo hai... Hai...! Perché non ti ho ammazzata prima? Ho già ucciso quel poliziotto, quel tuo amico professore per proteggere mia creatura. E adesso? Adesso ucciderò te per vendicarlo. Perché non chiami i tuoi insetti? Avanti, chiamali. Chiamali! ('''Frau Brückner''') ==Citazioni su ''Phenomena''== *A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''Phenomena'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada. ([[Daria Nicolodi]]) *Anche se assomiglia un po' troppo a ''[[Suspiria]]'', è uno dei migliori Argento di quel periodo, al quale si perdona l'abuso di heavy metal nella colonna sonora. (''[[Il Mereghetti]]'') *Con ''Phenomena'' è stata la prima volta che abbiamo deciso di inserire la voce di un soprano in un contesto rock. In ''[[Opera (film)|Opera]]'' questa presenza è più delicata. In ''Phenomena'' e ''Opera'' ho seguito una certa continuità stilistica. ([[Claudio Simonetti]]) *Durante la lavorazione non ho mai avuto paura, cosa che invece è successa quando ho visto il film finito, per intero. ([[Jennifer Connelly]]) *Gli insetti non mi fanno alcuna impressione e poi quelli più strani erano in gabbia. L'unico momento di preoccupazione l'ho avuto girando una scena in barca: non so guidarla bene e la persona che era con me non sapeva nuotare. ([[Jennifer Connelly]]) *Il programmatico disinteresse per la logica narrativa esplode nel delirio truculento dell'ultima mezz'ora con 4 o 5 finali infilati l'uno nell'altro, ulteriore dimostrazione di un narcisismo esibizionistico quasi disperato. (''[[il Morandini]]'') *Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennifer e gli insetti. ([[Rudy Salvagnini]]) *Ricordo il lungo procedimento per realizzare il calco in gesso della mia testa. Avevo la testa chiusa, solo due fori e le cannucce nel naso per respirare. Era fastidiosissimo. Poi per la famosa scena degli insetti sono stati utilizzati 40 milioni di insetti allevati e mi hanno spalmato del glucosio in faccia. ([[Davide Marotta]]) *Una sceneggiatura così ha tutta la mia disapprovazione, va completamente contro il mio modo di vedere il mondo. Dario è vittima di un processo di involuzione, solo se torna in sé sarà possibile lavorare di nuovo insieme. ([[Daria Nicolodi]]) ===[[Michele Anselmi]]=== *Da ''Phenomena'' si può uscire vagamente disgustati ma non inquieti, l'orrore che abbiamo appena gustato non si ritaglia un posticino nell'inconscio ma scivola via veloce, lasciando nello spettatore un senso di estraneità. *''Phenomena'' è un film alquanto schizofrenico che gioca tutte le sue carte nello sfrenato finale a ripetizione: trenta minuti di orrore martellante che purtroppo gira a vuoto, probabilmente perché il disvelamento del doppio assassino giunge troppo improvviso e gratuito. Meglio la prima parte, più sfumata e figurativamente elegante, piena di fruscii premonitori (il famoso ''phön'' che gonfia le foreste) e di tenere disquisizioni sulle qualità segrete degli insetti. Era quella la strada da seguire. Più magia e meno frattaglie. *Sette miliardi di ''budget'', 40 milioni di insetti, tre gigantesche ventole a turbina per ricreare il vento, 450 diversi effetti speciali, una super-gru capace di portare la macchina da presa a 30 metri d'altezza, luci a fibre ottiche, costumi firmati Armani, eccetera eccetera: non c'è che dire, stavolta Dario Argento – novello Signore delle mosche – ha fatto le cose in grande. Forse troppo. ===[[Dario Argento]]=== *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. ===[[Fabio Giovannini]]=== *Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. Ma anche con uno sguardo ai giochi di ombre del ''Bacio della pantera'' di [[Jacques Tourneur]] (già citato nella scena della piscina di ''[[Suspiria]]''). Predominano quindi i contrasti tra chiaro e scuro, senza più i fasci di luci colorate di ''[[Inferno (film)|Inferno]]'' e ''Suspiria''. *È un film più vicino alle fiabe di tutte le precedenti fatiche di Argento, un lungo viaggio attraverso lo specchio che sarebbe piaciuto a [[Lewis Carroll]]. *L'idea di ''Phenomena'' nasce quasi per caso, dall'ascolto di una notizia al giornale radio di una emittente francese. Lo speaker parlava di un assassino scoperto con l'aiuto degli insetti. Da quello spunto Argento era risalito a un entomologo francese esperto in criminologia, e tra docenti universitari di entomologia e agenti di polizia aveva scoperto un singolare intreccio. Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima. ===[[Sergio Stivaletti]]=== *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] egh2ys1l1kbraexd062sdtrfwm0r0iw 1221904 1221830 2022-08-10T11:38:51Z Mariomassone 17056 /* Dario Argento */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Phenomena |dimensioneimmagine= 280 |immagine= Phenomena Logo.png |didascalia= |titolooriginale = Phenomena |paese = Italia/Svizzera |anno = 1985 |genere = Horror |regista = [[Dario Argento]] |soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]] |attori = * [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino * [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner * [[Fiore Argento]]: Vera Brandt * [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside * [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger * [[Federica Mastroianni]]: Sophie * [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor * [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer * [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro * [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera * [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger * [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate * [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser * [[Marta Biuso]]: una collegiale * [[Geraldine Thomas]]: una collegiale * [[Davide Marotta]]: Patau |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino *[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor *[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio *[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger *[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger *[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer *[[Asia Argento]]: Patau |note= *'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]] }} '''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]]. ==Frasi== *Gli [[Insetto|insetti]] non mi fanno mai male, perché io li amo. ('''Jennifer Corvino''') *Nell'antica Grecia la [[farfalla]] veniva chiamata psiche, e aveva due significati, sia farfalla che anima. Perché questa associazione tra un insetto e l'anima umana? Forse perché sono tanti e incomprensibili i misteri di entrambi. ('''John McGregor''') *La percezione extrasensoriale, i poteri paranormali, che sono così rari negli esseri umani, sono la norma per gli insetti. Moltissime specie comunicano tra di loro a distanze immense con segnali telepatici. Questi animali piccolissimi hanno un'enorme potenza. ('''John McGregor''') *No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''') ==Dialoghi== *'''John McGregor''': Gli insetti mangiatori di cadaveri si dividono in otto gruppi, otto diversi gruppi di insetti che si susseguono l'uno all'altro, e ognuno si insedia in un momento preciso con dei tempi specifici.<br>'''Kurt''': Non prima e non dopo.<br>'''John McGregor''': Esatto. Noi li chiamiamo gli otto squadroni della morte. Il primo è quello della mosca ''vulgaris'', che deposita le sue larve nel cadavere in putrefazione. Così comincia il ciclo. Ogni squadrone soggiorna quindici giorni. Quindici giorni, moltiplicato per otto, cioè, per il numero degli squadroni, fa—<br>'''Kurt''': Quattro mesi.<br>'''John McGregor''': Nel caso di questa testa, il ciclo non solo appare completo, ma è stato ripetuto due volte. E quindi siamo a—<br>'''Kurt''': Otto mesi! Adesso capisco. Dal calcolo della presenza e dello sviluppo degli insetti o delle larve, è possibile dedurre la data precisa della morte.<br>'''John McGregor''': O di un delitto. *'''Frau Brückner''': Conosceva già questa parte del paese?<br>'''Jennifer Corvino''': No, è la prima volta che vado in Europa.<br>'''Frau Brückner''': È un posto molto particolare. La genta lo chiama la Transilvania della Svizzera.<br>'''Jennifer Corvino''': Perché?<br>'''Frau Brückner''': Non lo so. La chiamano tutti così. *'''Sophie''': Quella stronza si è fregata il poster di Paul Corvino!<br>'''Jennifer Corvino''': Sì, ma non fa niente. Ne ho molti altri in valigia e, domani mattina, li appendo tutti e ci tappezzo la stanza.<br>'''Sophie''': Io ho visto tutti i suoi film. Anzi, l'ultimo l'ho visto tre volte.<br>'''Jennifer Corvino''': Beata te! A me l'avrà fatto vedere almeno una quindicina di volte. Vuole sapere sempre che ne penso.<br>'''Sophie''': Come? Lo conosci? Di persona?<br>'''Jennifer Corvino''': Sì, certo che lo conosco.<br>'''Sophie''': E ci sei andata anche a letto?<br>'''Jennifer Corvino''': Paul Corvino è mio padre.<br>'''Sophie''': Oh, scusa.<br>'''Jennifer Corvino''': Figurati.<br>'''Sophie''': Tua madre vive in India, ha un albergo e si è risposata. Tuo padre invece no. E quando si sono lasciati eri molto piccola.<br>'''Jennifer Corvino''': Avevo otto anni.<br>'''Sophie''': Otto? Nonono, ne avevi sette.<br>'''Jennifer Corvino''': Com'è che sai tutte queste cose su Paul Corvino?<br>'''Sophie''': L'ho letto su ''Cine Review''.<br>'''Jennifer Corvino''': Oh. Beh, era la vigilia di Natale, e stavamo scartando i regali tutti e tre quando suona il telefono e la mamma va a rispondere. E sento che dice, "Okay, vengo subito!". Era il suo amante. Immediatamente è uscita e non è tornata più. Mi ricordo che papà aveva avuto dodici regali quell'anno, e che disse che la mamma gli aveva fatto il tredicesimo, quello che porta sfortuna. Questa non c'era su ''Cine Review'', vero? *'''Sophie''': Tu di solito che cosa pensi la sera prima di addormentarti?<br>'''Jennifer Corvino''': A mio padre.<br>'''Sophie''': Capirai! Io invece se penso a tuo padre è proprio la volta che non dormo più. *'''John McGregor''': Mi raccomando, se ti dovesse ricapitare di camminare nel sonno, devi dirti, "Io sono sonnambula. Devo svegliarmi. Io sono sonnambula. Io devo svegliarmi".<br>'''Jennifer Corvino''': "Io sono sonnambula e devo svegliarmi. Sono sonnambula...". Non sarà necessario. Era tantissimo che non mi succedeva. Dev'essere stato il viaggio. Magari il cambiamento d'aria, oppure questo vento.<br>'''John McGregor''': Il vento? Già. Il ''[[Favonio|Föhn]]''. È un vento particolare, tipico di questa parte del paese. Nasce sulle Alpi. Col suo tepore alza la temperatura e provoca le valanghe. Favorisce la fioritura e anche lo schiudersi delle larve. A molti fa venire il mal di testa. Quando è molto forte, dicono che faccia addirittura impazzire. È una regione molto strana questa. La Transilvania della Svizzera. *'''Preside''': Quello che tu hai fatto stanotte è stato molto grave. Che un allieva uscisse dal collegio in piena notte non era mai successo.<br>'''Jennifer Corvino''': Ma insomma, come ve lo devo dire che non sono uscita dal collegio di mio volontà? Io sono sonnambula. Mi succede a volte.<br>'''Preside''': Già, ma non è normale. E noi abbiamo il dovere di saperne di più.<br>'''Jennifer Corvino''': Ma io so già tutto quello che c'è da sapere. Mi hanno visitato i migliori psichiatri. La mia non è una malattia.<br>'''Dottore EEG''': Ma può essere sintomo di un afflizione molto più grave. A quanto dici, non ricordi nulla. Qui non si tratta solo di parlare nel sonno o andare a rubare dal frigo. Può essere la svia di una seconda personalità che tenta di emergere. Talvolta si tratta di un primo passo che, in certi casi, può condurre verso la schizofrenia. *'''Preside''': {{NDR|Sul ''Davideis'' di [[Abraham Cowley]]}} Allora, sentiamo. Che cosa vuol dire il poeta con questi versi? Nessuno lo sa? Vuoi spiegarcelo tu?<br>'''Elizabeth''': Io?<br>'''Preside''': Sì, tu.<br>'''Elizabeth''': Io credo che il poeta vuol dire più o meno la stessa cosa di una canzone dei [[Bee Gees]].<br>'''Preside''': Ma che sciocchezze dici! Il poeta che ha scritto questi versi si chiama [[Abraham Cowley]], ed è morto nel 1667. E quindi dobbiamo escludere che abbia conosciuto i Bee Gees. [...] Sophie, vuoi dircelo tu?<br>'''Sophie''': Io?<br>'''Preside''': Sì. Alzati in piedi!<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Il poeta, col suo stile oracolare...<br>'''Sophie''': Il poeta, col suo stile auricolare...<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Oracolare!<br>'''Sophie''': Stile oracolare...<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Ci vuol far capire che corriamo il pericolo di perdere il senso e il culto del passato.<br>'''Sophie''': Ci vuol far capire che corriamo il pericolo di perdere il senso e il culto del passato.<br>'''Preside''': E sentiamo, secondo te, questo pericolo esiste?<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Che mi frega del passato?<br>'''Sophie''': Che mi frega del passato?<br>'''Preside''': Silenzio! Silenzio! E allora dimentichiamo anche l'antica Grecia? E Shakespeare? E Mozart? E Goethe? E Beethoven? E Richard Wagner?<br>'''Alunna''': E [[Richard Gere]]! *'''John McGregor''': È perfettamente normale che gli insetti abbiano delle qualità telepatiche.<br>'''Jennifer Corvino''': Già, per gli insetti è normale. Ma io sono normale? *'''Infermiera''': Ma è una pazza per caso?<br>'''Preside''': Beh, certamente non è normale. È diabolica.<br>'''Infermiera''': Diabolica?<br>'''Preside''': Sì. Sappiamo che nella Bibbia il Demonio viene chiamato con il nome di [[Belzebù]], che significa il Signore delle mosche. Eccola là! La Signora della mosche. *'''John McGregor''': Ecco che cosa c'era all'interno del guanto. Sono larve di una mosca, la [[mosca carnaria|Grande Sarcofoga]], un nome minaccioso degno dell'attività dell'insetto che lo porta. Si nutre esclusivamente di cadaveri o di resti umani.<br>'''Jennifer Connelly''': La Grande Sarcofoga. Che strano nome.<br>'''John McGregor''': È il distruttore, il divoratore supremo, un insetto eccezionale. È capace di fiutare la presenza d'un cadavere da enormi distanze. Ha un'adattazione sensoriale straordinaria, unica al mondo.<br>'''Jennifer Connelly''': Ma come mai erano nel guanto dell'assassino?<br>'''John McGregor''': Forse perché quando uccide trafuga i corpi delle sue vittime e poi vive a contatto fisico con i cadaveri. Li conserva. È un necrofilo. *'''Direttore del manicomio''': La maggior parte degli internati sono costretti all'immobilità. Si metta l'anima in pace, Ispettore. La persona che sta cercando non c'è tra i nostri pazienti. Nessuno è mai fuggito da qui dentro.<br>'''Ispettore Rudolf Geiger''': Sì, è vero. Però io sto seguendo una pista esattamente opposta. Adesso le spiego: non si tratterebbe proprio di qualcuno che è uscito da qui, dal vostro ospedale, ma di qualcuno che è entrato.<br>'''Direttore del manicomio''': Sì, mi ricordo. Un fatto inspiegabile. È accaduto una quindicina di anni fa qui nei piani sotterranei, dove possiamo accedere soltanto noi del personale. In questo posto più si scende più... insomma, è un po' come l'Inferno.<br>'''Ispettore Rudolf Geiger''': L'ultimo cerchio, quello senza il centro. *'''Jennifer Corvino''': Ma perché gli specchi sono coperti?<br>'''Frau Brückner''': Ti ho detto che non vivo sola qui. Ho un figlio piccolo che è molto malato. È per lui che devo coprire gli specchi. Non vuole vedere la sua immagine. È la mia grande preoccupazione. Ha sconvolto completamente la mia vita. Certe volte mi rende come pazza.<br>'''Jennifer Corvino''': Mi dispiace.<br>'''Frau Brückner''': Sono cose che possono accadere nella vita di una donna. Ma non turbarti. Non lo vedrai.<br>'''Jennifer Corvino''': Ma guarda che io—<br>'''Frau Brückner''': No! È meglio che tu non lo veda. Lui è sempre rinchiuso in camera con i suoi pensieri folli. ==Explicit== Era un mostro, ma era mio figlio. Tu lo hai... Hai...! Perché non ti ho ammazzata prima? Ho già ucciso quel poliziotto, quel tuo amico professore per proteggere mia creatura. E adesso? Adesso ucciderò te per vendicarlo. Perché non chiami i tuoi insetti? Avanti, chiamali. Chiamali! ('''Frau Brückner''') ==Citazioni su ''Phenomena''== *A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''Phenomena'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada. ([[Daria Nicolodi]]) *Anche se assomiglia un po' troppo a ''[[Suspiria]]'', è uno dei migliori Argento di quel periodo, al quale si perdona l'abuso di heavy metal nella colonna sonora. (''[[Il Mereghetti]]'') *Con ''Phenomena'' è stata la prima volta che abbiamo deciso di inserire la voce di un soprano in un contesto rock. In ''[[Opera (film)|Opera]]'' questa presenza è più delicata. In ''Phenomena'' e ''Opera'' ho seguito una certa continuità stilistica. ([[Claudio Simonetti]]) *Durante la lavorazione non ho mai avuto paura, cosa che invece è successa quando ho visto il film finito, per intero. ([[Jennifer Connelly]]) *Gli insetti non mi fanno alcuna impressione e poi quelli più strani erano in gabbia. L'unico momento di preoccupazione l'ho avuto girando una scena in barca: non so guidarla bene e la persona che era con me non sapeva nuotare. ([[Jennifer Connelly]]) *Il programmatico disinteresse per la logica narrativa esplode nel delirio truculento dell'ultima mezz'ora con 4 o 5 finali infilati l'uno nell'altro, ulteriore dimostrazione di un narcisismo esibizionistico quasi disperato. (''[[il Morandini]]'') *Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennifer e gli insetti. ([[Rudy Salvagnini]]) *Ricordo il lungo procedimento per realizzare il calco in gesso della mia testa. Avevo la testa chiusa, solo due fori e le cannucce nel naso per respirare. Era fastidiosissimo. Poi per la famosa scena degli insetti sono stati utilizzati 40 milioni di insetti allevati e mi hanno spalmato del glucosio in faccia. ([[Davide Marotta]]) *Una sceneggiatura così ha tutta la mia disapprovazione, va completamente contro il mio modo di vedere il mondo. Dario è vittima di un processo di involuzione, solo se torna in sé sarà possibile lavorare di nuovo insieme. ([[Daria Nicolodi]]) ===[[Michele Anselmi]]=== *Da ''Phenomena'' si può uscire vagamente disgustati ma non inquieti, l'orrore che abbiamo appena gustato non si ritaglia un posticino nell'inconscio ma scivola via veloce, lasciando nello spettatore un senso di estraneità. *''Phenomena'' è un film alquanto schizofrenico che gioca tutte le sue carte nello sfrenato finale a ripetizione: trenta minuti di orrore martellante che purtroppo gira a vuoto, probabilmente perché il disvelamento del doppio assassino giunge troppo improvviso e gratuito. Meglio la prima parte, più sfumata e figurativamente elegante, piena di fruscii premonitori (il famoso ''phön'' che gonfia le foreste) e di tenere disquisizioni sulle qualità segrete degli insetti. Era quella la strada da seguire. Più magia e meno frattaglie. *Sette miliardi di ''budget'', 40 milioni di insetti, tre gigantesche ventole a turbina per ricreare il vento, 450 diversi effetti speciali, una super-gru capace di portare la macchina da presa a 30 metri d'altezza, luci a fibre ottiche, costumi firmati Armani, eccetera eccetera: non c'è che dire, stavolta Dario Argento – novello Signore delle mosche – ha fatto le cose in grande. Forse troppo. ===[[Dario Argento]]=== *Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa. *È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture. *Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma. *Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia. *Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi. *Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte. *Quando ho pensato ''Phenomena'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio. ===[[Fabio Giovannini]]=== *Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. Ma anche con uno sguardo ai giochi di ombre del ''Bacio della pantera'' di [[Jacques Tourneur]] (già citato nella scena della piscina di ''[[Suspiria]]''). Predominano quindi i contrasti tra chiaro e scuro, senza più i fasci di luci colorate di ''[[Inferno (film)|Inferno]]'' e ''Suspiria''. *È un film più vicino alle fiabe di tutte le precedenti fatiche di Argento, un lungo viaggio attraverso lo specchio che sarebbe piaciuto a [[Lewis Carroll]]. *L'idea di ''Phenomena'' nasce quasi per caso, dall'ascolto di una notizia al giornale radio di una emittente francese. Lo speaker parlava di un assassino scoperto con l'aiuto degli insetti. Da quello spunto Argento era risalito a un entomologo francese esperto in criminologia, e tra docenti universitari di entomologia e agenti di polizia aveva scoperto un singolare intreccio. Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima. ===[[Sergio Stivaletti]]=== *{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto. *Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca. *Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. *La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. *Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}} [[Categoria:Film horror]] [[Categoria:Film thriller]] kmwa5yfpis07h9hd57pfgjd2c9id10s Lewis Hamilton 0 25003 1221811 1219636 2022-08-09T17:06:35Z Danyele 19198 /* Citazioni di Lewis Hamilton */ +1 / fix note wikitext text/x-wiki [[File:Lewis Hamilton 280607.JPG|thumb|Lewis Hamilton nel 2007]] '''Lewis Hamilton''' (1985 – vivente), pilota britannico di Formula 1. ==Citazioni di Lewis Hamilton== *Abbiamo iniziato con nulla, aveva quattro lavori per farmi continuare a correre e io dormivo su un divano. Sognavamo di fare qualcosa, qualcosa di completamente fuori dalla nostra portata: correre in [[Formula 1]]. Per essere una famiglia con pochi soldi sembrava una cosa da pazzi. La gente ridacchiava, ci considerava delle macchiette e abbiamo sempre tenuto la testa bassa, ma abbiamo anche portato avanti la nostra battaglia, in pista, sempre. Quelli che ci giudicavano allora, mi chiedo se ora ci guardino con rabbia, o se siano cambiati e pensino “buon per loro”.<ref>Citato in ''[https://www.ilpost.it/2020/11/15/lewis-hamilton-formula-1/ La gran storia di Lewis Hamilton]'', ''Ilpost.it'', 15 novembre 2020.</ref> *Andare sui kart era come avere il mantello di [[Superman]]. Indossavo il casco e non mi vedevano come un diverso per via del colore della pelle. Mi vedevano solo come un pilota, e sono stato in grado di fare cose che altri non erano in grado di compiere. Non importava quanto fossero grandi gli altri ragazzi, potevo sempre batterli.<ref>Da un'intervista a ''Vanity Fair''; citato in Valerio Barretta, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-piloti/hamilton-f1-benvenuto-mercedes-2007-629111.html Hamilton: "In Formula 1 non mi sentivo il benvenuto"]'', ''Formulapassion.it'', 9 agosto 2022.</ref> *[[Ayrton Senna]] è una leggenda incredibile che sarà ricordata e ammirata per sempre. Aveva la rara qualità della grandezza.<ref>Citato in Nico Farella, ''[http://www.formulapassion.it/2014/05/f1-hamilton-ayrton-aveva-la-rara-qualita-della-grandezza/ F1 | Hamilton: "Ayrton aveva la rara qualità della grandezza"]'', ''Formulapassion.it'', 2 maggio 2014.</ref> *{{NDR|Nel 2013, in riferimento al dominio di [[Sebastian Vettel]]}} Capisco cosa sta succedendo ai tifosi perché ricordo ancora i tempi di [[Michael Schumacher|Schumacher]]. Mi ricordo che mi svegliavo per guardare la partenza, poi andavo a dormire e riaprivo di nuovo gli occhi alla fine della gara perché sapevo già cosa sarebbe successo. Sono più o meno certo che un sacco di gente sta facendo la stessa cosa oggi. Almeno, nella mia famiglia è così.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2013/10/07/news/formula_1_hamilton_vettel_uccide_le_gare_e_il_pubblico_a_casa_va_a_dormire_-68103082/ F1, Hamilton: "Vettel uccide le gare e il pubblico a casa va a dormire"]'', ''Repubblica.it'', 7 ottobre 2013.</ref> *Conosco bene il mio valore di mercato, perché sono più vecchio di quando ho iniziato ma ricordo anche molto bene da dove sono partito. Io valgo la mia storia, dal nulla da cui sono partito – la mia famiglia era veramente povera – fino alla vetta di [[Formula 1|questo sport]].<ref>Citato in Simone Valtieri, ''[http://www.formulapassion.it/2015/04/f1-hamilton-ci-siamo-guadagnati-il-nostro-successo/ F1 | Hamilton a un passo dal rinnovo. Wolff: “Tutto si sta allineando”]'', ''Formulapassion.it'', 1º aprile 2015.</ref> *{{NDR|Nel 2013, su Vettel}} È di un'altra categoria, è sulla strada per diventare il più grande pilota di tutti i tempi.<ref>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/formula_1/2013/10/29-339201/F1%2C+Hamilton+lancia+Vettel%3A+%C2%ABPu%C3%B2+diventare+il+pi%C3%B9+grande%C2%BB F1, Hamilton lancia Vettel: «Può diventare il più grande»]'', ''Corrieredellosport.it'', 29 ottobre 2013.</ref> *È una grande notizia che [[Jenson Button|Jenson]] abbia scelto di restare con la McLaren. Jenson è una grande persona con cui lavorare, e un vero e proprio uomo-squadra, dal momento in cui il team lo ha accolto.<ref>Citato in [http://f1grandprix.motorionline.com/jenson-button-la-mclaren-e-il-posto-migliore-per-vincere/ ''Jenson Button: "La McLaren è il posto migliore per vincere"''], ''F1grandprix.motorline.com'', 5 ottobre 2011.</ref> *{{NDR|Con riferimento ad [[Fernando Alonso|Alonso]]}} Io non penso ci sia stata alcuna disputa personale tra noi. In pista abbiamo battagliato ma fuori c'è stato rispetto. Lo ringrazio per essere venuto nel box McLaren lo scorso fine settimana in Brasile per congratularsi con me e il team. È stato davvero un bel gesto il suo e l'ho gradito molto. Ho avuto sempre grande rispetto di lui e ora so che è un grande uomo.<ref>Citato in ''[http://notizie.it.msn.com/sport/formula1/articolo.aspx?cp-documentid=10812947 Hamilton fa pace con Alonso]'', ''Msn.com''.</ref> *Il momento più bello non è quando hai vinto e tutti ti abbracciano. Il momento più bello è la mattina della gara quando ti svegli e te la fai sotto. Quella sensazione di aver fatto tutto il possibile e di essere pronto. E questa sensazione chi gioca sporco non potrà provarla.<ref>Citato in [[Alex Zanardi]], ''[http://mag.wired.it/rivista/play/2011/08/24/zanardi-correttezza-sport-14119.html La tentazione di giocare pulito]'', ''Mag.wired.it'', 24 agosto 2011.</ref> *Non riesco a pensare una [[morte]] migliore che in pista, facendo ciò che amo. Se toccasse a me, vorrei che avvenisse mentre sono al volante di un'auto da corsa.<ref>Ciato in [http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/formula-1/2011/articolo/lstp/427312/ ''Hamilton ha un infermo nella testa: "Non c'è morte migliore che in pista"''], ''Lastampa.it'', 31 ottobre 2011.</ref> *[[Sebastian Vettel|Seb]] è un grande campione!! Non solo, è una grande persona, divertente e umile. Merita tutto il successo che sta avendo! :''Seb is a great champion!! Not only that, he is a great human being who is funny and humble. Deserves all the success he is having!''<ref>Da un post sul profilo ufficiale ''Twitter.com''; citato in Matteo Sala, ''[http://www.formulapassion.it/2013/10/f1-hamilton-prove-di-pace-via-twitter-seb-e-un-grande-campione/ Hamilton, prove di pace via Twitter: "Seb è un grande campione"]'', ''Formulapassion.it'', 8 ottobre 2013.</ref> *{{NDR|Dopo aver vinto il quarto titolo mondiale}} Sebastian ora è tra le leggende di questo sport. Raggiungere certi risultati a quest'età è un qualcosa di fenomenale; è riuscito ad infrangere diversi record nelle ultime stagioni.<ref>Citato in Marco Congiu, ''[http://www.formulapassion.it/2013/10/f1-hamilton-vettel-e-nei-libri-di-storia/ Hamilton: "Vettel è nei libri di storia"]'', ''Formulapassion.it'', 27 ottobre 2013.</ref> *{{NDR|Con riferimento alla sua dieta [[Veganismo|vegana]] e agli atleti che la seguono}} Vogliamo sentirci bene, avere un bell'aspetto, più energia. L'importante è immettere il giusto carburante. Non mi sono mai sentito così bene in 32 anni di vita.<ref>Dall'intervista nel documentario ''[[The Game Changers]]'', ReFuel Productions, 2018.</ref> ==Citazioni su Lewis Hamilton== *Che mi piacerebbe avere due piedi, non sorprenderà nessuno, ma tra due normali e uno solo di Hamilton boia se mi accontenterei!! Fortissimo! ([[Alessandro Zanardi]]) *Dopo aver versato lo champagne addosso a Putin, Hamilton non si trova più. ([[Gene Gnocchi]]) *È di un'altra categoria rispetto a tutti non è ancora allo stesso di Michael {{NDR|[[Michael Schumacher|Schumacher]]}} che per me resta il migliore di sempre come passo e costanza nell'arco di un fine settimana di gara. Non credo che Lewis gli sia nemmeno vicino, anche se sta collezionando molte vittorie. Però ha la macchina migliore, ci sono più gare e il livello della competizione è discutibile. ([[Eddie Irvine]]) *Ha questo talento incredibile. Guida tanto su questo. Poi certo, lavora, ed è molto bravo sulla politica. ([[Nico Rosberg]]) *Io e Lewis Hamilton ci rispettiamo molto, ed è una cosa che si vede in maniera nitida, anche se non abbiamo niente da spartire l'uno con l'altro nelle nostre vite private. Questo fatto, però, non implica che io sia felice quando arrivo dietro di lui al traguardo. ([[Sebastian Vettel]]) *{{NDR|Dopo il mondiale 2021 di Formula 1 perso all'ultimo giro}} La classe di Lewis Hamilton ci insegna come essere i migliori in ogni occasione. Un campione che vince nella maggior parte delle occasioni e che dimostra al mondo come comportarsi e rimanere composti anche quando le situazioni non sono a tuo favore. Lewis mantiene la propria classe anche quando gli viene strappata l'anima. Forza. Controllo. Un vero esempio. ([[Mario Andretti]]) *Lewis è il più grande pilota del nostro tempo... Gli ho detto che per noi è speciale vedere come ha scritto la storia oggi. Paragonare [[Juan Manuel Fangio]] o [[Stirling Moss]] alla nostra generazione è impossibile e persino inutile. Ci cagheremmo sotto nelle loro macchine e può essere che loro sarebbero spaventati nella nostre perché sono troppo veloci. Chissà? Non ha importanza. Ogni epoca ha i suoi piloti e Lewis è nella nostra. Per me, emotivamente, [[Michael Schumacher|Michael]] sarà sempre il più grande, ma non c'è dubbio che Lewis sia il più grande quando si tratta di risultati. Lo ha eguagliato per numero di titoli, ha vinto più gare, ha più pole position. Ha fatto tutto quello che potevi chiedergli. ([[Sebastian Vettel]]) *Non compio un azzardo a dire che Hamilton secondo me è uno dei cinque piloti più forti della storia della F1. Come Fangio era il campione degli Anni Cinquanta, Jim Clark quello degli anni Sessanta, [[Niki Lauda|Lauda]] il dominatore degli Anni '70, [[Ayrton Senna|Senna]] degli anni Novanta e [[Michael Schumacher|Schumacher]] il Re dei primi anni Duemila. Tutti loro in un modo o nell'altro hanno segnato una decade. Hamilton è il Re di quest'ultima. Se ci facciamo caso, di tutti quei leggendari campioni, Hamilton possiede un pezzetto delle rispettive qualità. Ha la dedizione di Lauda, la velocità di Senna, la determinazione di Schumacher, la longevità agonistica di Fangio. E poi il metro della bravura di un campione te lo dà il confronto interno a pari macchina. Uno può avere anche la migliore monoposto del mondiale, ma ce l'ha anche il suo compagno di squadra. E se uno macina regolarmente i colleghi di team, come ha fatto Hamilton negli anni con [[Fernando Alonso|Alonso]], [[Jenson Button|Button]], [[Nico Rosberg|Rosberg]] e adesso [[Valtteri Bottas|Bottas]], qualcosa vorrà dire no? ([[Alberto Sabbatini]]) *Penso che [[Sebastian Vettel|Vettel]] sia forte se è in testa e non deve lottare con nessuno, se invece guardiamo a Hamilton, Lewis è molto concentrato sulla gara e sullo stare davanti agli altri piloti. Vettel invece quando è in battaglia si concentra troppo sul suo avversario che sulla sua guida e finisce contro il rivale. Seb è un buon pilota, ma non lo vedo come un quattro volte campione del mondo. Penso che sia enormemente sopravvalutato e sa fare bene una cosa sola. Il talento di Lewis è molto più ampio. ([[Eddie Irvine]]) *Un bambino che correva coi kart, che con l'impudenza classica di chi è consapevole di essere un grande va a tirare la giacca al manager della McLaren dicendogli: "Mi prenda sotto la sua protezione, io le farò vincere molti mondiali". Lui decise di dargli fiducia portandolo in Formula 1. E guardate cosa ha fatto. Devo dire che a me subito Hamilton non piaceva, aveva l'atteggiamento tipico di chi si lamenta perché non gli danno la merenda. Ricordo che alcune cose non mi erano piaciute, come il "mi penalizzano [[Discriminazione|perché sono nero]]". Non era vero, anzi. In molti si ricorderanno che parecchie cappelle che fece in pista gli furono perdonate, a differenza di altri. [...]. Tutte attenzioni mai avute per nessun altro. Tutti, però, sin dal suo esordio, avevano capito che il ragazzo sarebbe stato forte. Oggi riesce anche a fare appelli sociali giustissimi, ciò dimostra la grandezza di uno che anche in questo sport ci sguazza e ci nuota in maniera stupenda. È un fuoriclasse con assoluta possibilità di concentrazione, senza distrazioni... ([[Ezio Zermiani]]) ==Film== *''[[Cars 2]]'' (2011, doppiatore) *''[[Cars 3]]'' (2017, doppiatore) ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Hamilton, Lewis}} [[Categoria:Piloti di Formula 1 britannici]] khnsh2xg0779pthb7q8pm3qmlvxi6fr Fallimento 0 30707 1221853 1202755 2022-08-10T01:42:51Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Epic fail.jpg|thumb|Fallimento epico]] Citazioni sul '''fallimento''' e sui '''fallimenti'''. *Fallire la propria vita è un diritto inalienabile. (''[[Il favoloso mondo di Amélie]]'') *Fallire la propria vita significa accedere alla poesia – senza il supporto del talento. ([[Emil Cioran]]) *Ho provato, ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò meglio. ([[Samuel Beckett#Peggio tutta|Samuel Beckett]]) **Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio. *I fallimenti allontanano, la paura fa passare la voglia di riprovarci e genera altra paura, e intanto la vita scorre via. E nel frattempo bisogna continuare a pensare, ma Héctor non aveva voglia di leccarsi le ferite, preferiva brontolare fra sé aspettando che la tortilla finisse di cuocere. ([[Paco Ignacio Taibo II]]) *Il fallibilismo non è una teoria, bensì un atteggiamento, uno stile di vita, un'opzione filosofica che [[Charles Sanders Peirce|Peirce]] non vedeva sovrastare la pratica della ricerca, ma annidarsi nelle pieghe della scienza. Un sapere assoluto, sciolto cioè dal vincolo della critica, avrebbe a suo dire precluso ogni rinnovamento dell'indagine. ([[Giulio Giorello]]) *Il fallimento dipende dalla nostra responsabilità... dobbiamo riflettere sulle nostre colpe e impegnarci di più... La forza di volontà e la nostra risolutezza non c'entrano niente... se falliamo significa che avremmo dovuto cominciare a prepararci molto tempo prima! (''[[Sakura Mail]]'') *Il peso del fallimento è la punizione peggiore di tutte. (''[[Warhammer 40.000]]'') *Il [[successo]] è deformante: rilassa, inganna, ci rende peggiori. Al contrario, l'insuccesso è formativo: ci rende stabili, ci avvicina alle nostre convinzioni, ci fa ritornare a essere coerenti. ([[Marcelo Bielsa]]) *Impara a ridere dei tuoi fallimenti e delle tue paure, non ne proverai più paura e sarai stimato dagli altri. ([[Andrea Gasparino]]) *L'uomo, che sta scivolando sul pendìo del fallimento, appena ardisce consultare le cifre de' suoi libri, e respinge con isgomento la loro inesorabilità, sperando che un miracolo lo salvi. ([[Edmond Potonié]]) *Non c'è niente di peggio che evocare i "bei tempi andati". Per me significa ammettere il fallimento senza appelli. ([[Karl Lagerfeld]]) *Non ritengo che un fallimento sia necessariamente una cosa negativa. Ti dà piuttosto quel certo grado di libertà che ti permette di dire: «'sti cazzi!». ([[Billy Corgan]]) *''She knows there's no success like failure, and the failure's no success at all''. :''Sa che non c'è successo come il fallimento, ed il fallimento non è per nulla un successo''. ([[Bob Dylan]]) *Sai perché cadiamo, Bruce? Per imparare a rimetterci in piedi. (''[[Batman Begins]]'') *Se la scienza ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti, come i nostri successi, con calma, dignità e classe... Figlio di puttana bastardo, te la farò pagare! Perché mi hai fatto questo? Perché mi hai fatto questo? (''[[Frankenstein Junior]]'') *Si può fallire, ma questo non ti rende un fallito ([[Mikaela Shiffrin]]) *Tutti abbiamo paura di fallire. Io ce l'ho ancora adesso. Penso che sia insito nella natura umana. Però ciò non mi impedisce di mettermi in gioco. Io faccio quello che posso, dando il mio massimo sempre. Poi vediamo che succede. Sapere di non aver raggiunto il risultato perché io non ho dato il mio meglio, allora questo sì che è un fallimento. ([[Tania Di Mario]]) ==Voci correlate== *[[Errore]] *[[Sconfitta]] *[[Successo]] *[[Vittoria]] ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=fallimento|w|w_preposizione=riguardante il|v|v_preposizione=sul|wikt=fallimento|commons=Category:Failures|commons_preposizione=sul}} [[Categoria:Eventi avversi]] otwfap3q1jg1fpthklf8laal7fkiarf Giochi olimpici 0 65222 1221854 1198189 2022-08-10T01:44:56Z Danyele 19198 /* Citazioni */ +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Olympic flag.svg|thumb|right|Bandiera Olimpica]] Citazioni sui '''Giochi olimpici''', comunemente chiamati anche '''Olimpiadi'''. ==Citazioni== *Ai Giochi Olimpici è così: anni di allenamento, di duro lavoro, di desiderio, di disciplina racchiusi in pochi minuti, a volte addirittura in pochi secondi e dire che finché la gara non è finita ti sembra che il tempo non passi mai. ([[Michael Phelps]]) *Continuare fino al 2012? Non lo so, ma perché escluderlo. È come quando partorisci: maledici il dolore, ma poi il figlio in braccio ti dà la voglia di un altro bambino. Così è per la medaglia e le Olimpiadi. ([[Josefa Idem]]) *Di Olimpiadi, alla fine, ne ho fatte quattro. Ma la prima, quella di Atene del 2004, è stata la più pazzesca. Quando sono arrivata ho pensato: "Mamma mia, che cos'è questa cosa?". Io le avevo sempre viste in televisione ma non potevo immaginare che fosse così. Cammini e ti ritrovi Nadal, giri l'angolo e vedi la squadra dell'NBA. È tutto sport, non c'è un attimo in cui puoi pensare ad un'altra cosa. E tutto va con quel ritmo. Impregna talmente l'aria che pensi di vivere in un altro mondo. Quello in cui avrei voluto passare tutti i giorni della mia vita. Due settimane di paradiso. ([[Tania Di Mario]]) *Ho sempre dato grande importanza ai giochi: la sensazione di giocare per il proprio paese, e di vincere per il proprio paese ti da qualcosa che i titoli individuali, per quanto importanti, non ti possono dare. ([[Steffi Graf]]) *I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre. ([[Usain Bolt]]) *L'importante non è vincere, ma partecipare. (attribuita a [[Pierre de Coubertin]]) *L'Olimpiade è un'esperienza incredibile perché proietta su una ribalta "totale" e perché fa apprezzare il senso del gruppo. ([[Magic Johnson]]) *L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo. ([[Candido Cannavò]]) *Le Olimpiadi devono essere una ispirazione per i giovani, per quelli che sono i valori olimpici. ([[Niccolò Campriani]]) *Le Olimpiadi dimostrano il potere dello sport di riunire gli individui senza distinzione di [[età]], [[razza]], classe, [[religione]], capacità, [[sesso]], [[orientamento sessuale]] o [[identità di genere]]. ([[Ban Ki-moon]]) *Le Olimpiadi hanno la capacità di farti sentire un eroe come se fossi in cima al mondo, e ha anche la capacità, in un solo giorno, in 60 secondi, di cancellare tutto ciò che hai pensato di te stesso per tutta la tua carriera. ([[Mikaela Shiffrin]]) *Le ‪Olimpiadi‬ per me sono sempre state una competizione fuori dal tempo. Un'oasi di felicità ed entusiasmo fatta di scherma, atletica, nuoto, tuffi, box, judo, ciclismo, volley, canoa... ([[Gianluigi Buffon]]) *{{NDR|Nel 1993.}} Ma che bravo e che [[Furbizia|furbo]] lo sport; che in questi ultimi anni si è inventato una specialità nuova, appassionante: la designazione della città sede dei Giochi. È una specialità composita, c'è tutto: tattica della [[pubblicità]], tecnica degli impianti, si gioca a zona, con rotazione addirittura dei continenti, e a uomo, con pressione diretta sui membri del Cio. C'è il lungo allenamento, il riscaldamento degli ultimi giorni, la vampa del voto [...]. C'è pure la [[corruzione]]. Il [[doping]] è quello del [[denaro]], l'antidoping non esiste, come negli sport chic. ([[Gianpaolo Ormezzano]]) *{{NDR|Sulla medaglia d'oro olimpica}} Per me fu più grande di uno Slam, più speciale. Stare sul podio, sentire il tuo inno nazionale e avere la medaglia attorno al collo, vedere gli altri atleti che ti applaudono. È una sensazione differente, decisamente unica e assolutamente più speciale. ([[Steffi Graf]]) *Una delle cose più belle dei Giochi è proprio scoprirsi appassionati delle discipline più disparate, tifando da casa per un nostro atleta... E allora "più veloci! più in alto! più forte!". ([[Alessandro Del Piero]]) ===[[Andre Agassi]]=== *{{NDR|Sulla medaglia d'oro olimpica}} Fu davvero una grande cosa per me, perché il tennis è uno sport così solitario ed essere in grado di giocare per qualcun altro, per qualcos'altro, per qualcosa più grande di te ma comunque in relazione con te, è un grande senso di soddisfazione... e per me giocare per il mio Paese e, ancor più importante, giocare per realizzare ciò che mio padre aveva sperato e che non era riuscito a realizzare nella sua esperienza olimpica... sentivo che stavo giocando per qualcosa più grande di me e l'avere lui lì era parte di questo. *{{NDR|Sulla medaglia d'oro olimpica}} Fu un'esperienza ultraterrena. Quando ero un ragazzino il tennis non era disciplina olimpica, ma fu una delle tante cose che mio padre ha predetto della mia vita, che il tennis sarebbe entrato a far parte delle Olimpiadi e che io avrei vinto la medaglia d'oro. Quindi essere su quel podio fu un mio sogno di ragazzo sotto molto aspetti. Ricordo tuttora lo stare là, sul gradino della medaglia d'oro, una delle poche volte in cui sono stato effettivamente più alto dei miei avversari! La medaglia attorno al mio collo, l'inno nazionale, i miei occhi bagnati di lacrime... un'esperienza ultraterrena, surreale. *Questo è il più grande successo che io abbia mai ottenuto. Vincere uno Slam è la cosa più grande nel nostro sport, ma vincere un Olimpiade è la cosa più grande che puoi fare in tutti gli sport. ([[Andre Agassi]]) ===[[Beppe Grillo]]=== *La medaglia d'oro la conquista il presidente della Repubblica, il telecomando in mano che dalla poltrona si precipita a congratularsi con l'atleta dandone ampia copertura a tutti i mezzi d'informazione. L'atleta, che una volta diceva alla mamma "''Sono arrivato uno!''", oggi si prepara a una carriera da parlamentare. *Le Olimpiadi sono una versione smisurata del Colosseo con circences che occupano tutti gli spazi dell'informazione. Un bromuro quotidiano sponsorizzato dalle multinazionali. Lo spirito di Olimpia, sotto il segno della Coca Cola, declassato dalla partecipazione di tennisti, calciatori, giocatori di pallacanestro, professionisti che guadagnano cifre immense, fuori dalla realtà della gente comune, che li applaude come semidei dell'antica Grecia. *Se tutto fa spettacolo, tutto fa Olimpiadi. All'elenco sterminato di sport olimpici mancano le freccette da bar, le bocce e il parcheggio cronometrato in retromarcia. Il bello di questa manifestazione è che tutte le nazioni del mondo possono avere il loro momento di gloria. Un bronzo nel beach volley assurge a festa nazionale. Non conosco, né ho ha mai conosciuto, nessuno che pratichi il fioretto o la spada in vita mia, però alle Olimpiadi sono orgoglioso se il mio Paese trionfa sulle pedane. Poi, per quattro anni, non me ne può fregare di meno. Non vincono gli atleti, ma le nazioni. È il trionfo del nazionalismo. ==Voci correlate== *[[Giochi olimpici antichi]] *[[Giochi paralimpici]] *[[Sport]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante i|preposizione=sui|n=Categoria:Olimpiadi|w2=Giuramento olimpico|w2_preposizione=riguardante il|w2_etichetta=giuramento olimpico}} [[Categoria:Competizioni sportive]] 119up4pa0k5cakmplf54ps5kuwn3y4o Richard Benson 0 75148 1221889 1219353 2022-08-10T09:06:26Z StomboyCarGeek 87114 didascalia foto wikitext text/x-wiki [[File:Richard Benson a Ciampino.jpg|miniatura|Richard Benson nel 2014]] '''Richard Benson''' (1955 – 2022), musicista e conduttore televisivo e radiofonico italiano. ==Citazioni di Richard Benson== *Aarg! O Dio mio, {{NDR|[[Vasco Rossi]] senza cappellino}} è una cosa devastante, è una cosa devastante; non l'avevo neanche... neanche riconosciuto: non c'ha nemmeno un capello in testa; e poi criticano i miei capelli! Capito? Non c'ha nemmeno un capello in testa, è tutto pelato. È una cosa devastante, sono rimasto senza parole. (dallo ''Special'' sui Pooh, 8 maggio 2009; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=kHg9IJpNZ9Q Youtube]'') *Anche la merda avrebbe valore se l'uomo nascesse senza culo! (da ''Cocktail Micidiale''; visibile su ''[https://www.youtube.com/watch?v=oZswZr0tj5Q Youtube]'') *Anzi, questi due dischi li dedichiamo a queste donne nuove, rivoltose, a queste ragazze che dicono "Non siamo governate bene", a questi stupri continui fatti alle ragazze, a questo declassificare da parte dei potenti la figura della donna in oggi: siamo ritornati, ancora più feroci con le donne, al femminismo. Avete tutta la mia approvazione, va bene? Mi piacciono le donne che combattono, le donne combattenti per avere i loro valori, capito? [...] E poi fanno entrare tutti 'sti poveracci con le barche, aumentiamo la popolazione; tra un po' vedremo solo gente di colore in giro, niente contro la gente di colore, ma 'sti poveracci vanno messi nelle case [...]. (da ''Richard Benson''; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=yGUydkWXcmw Youtube]'') *Arriva il peggio del peggio! Arriva una cosa che mi fa stare male, arriva una cosa... {{NDR|[[Paul Gilbert]]}} era il mio chitarrista preferito! Era il mio chitarrista preferito, adesso è cambiato, ha cambiato tutto, è una cosa... cioè, ti giuro, mi sto sentendo male. [...] Guarda, una festa tra amici, due chitarre acustiche; un pezzo degli [[ABBA]] fa, fa dei pezzi che sembrano [[The Beatles|Beatles]] di ultima serie, corettini, le sue amichette che cantano in coro, qualche assoletto suo, registrato malissimo; [...] ma io devo cacciare più di venti euro per questo disco, questo è il bello! E questo non mi sta bene! (da ''Cocktail Micidiale''; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=8VfSrIs02Fs Youtube]'') *C'è bisogno di un tramite {{NDR|con [[Mu'ammar Gheddafi]]}} che non abbia cose governative che vada lì e gli dia un sacco di soldi, tanti ma tanti ma tanti soldi; solo così puoi ragionare con lui, perché lui mette questi soldi in munizioni, in armi in carri armati... Però deve salvaguardare i pozzi di petrolio assolutamente. (da ''Richard Benson''; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=M5ly37PsSds Youtube]'') *"Che cosa so io?" "So di non sapere", rispondeva [[Aristotele|Aristotile]]. E io uguale: che cosa so io? So di non sapere, va bene? (da ''Richard Benson''; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=vaHRtghYkdo Youtube]'') *Devo dire che il pubblico è attento, comunque, eh, perché ho guardato in degli occhi che hanno visto là dove è difficile guardare e guardare questa trasmissione può essere un piacere, ma può essere anche letale, perché cambia la tua percezione mentale, auditiva, discorsiva: cominci a dire altre cose, no?, come: "No, non sono uno del branco! Cancellatemi dalle vostre agende, figli dei figli, ma di quali fiori? Diluite le vostre droghe!". E poi si parla anche del Cristo Pinocchio e poi si parla anche come ammaestrare il dolore. (da ''Cocktail Micidiale''; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=AJqLmpxvILg Youtube]'') *Il padre... cioè... il figlio va dal padre e dice "Papà, sono [[omosessualità|gay]]" e il padre gli risponde "Basta che non sei frocio". Seconda cosa: ritorna dal padre e gli dici... e gli dice "Papà, io so' gay" e lui gli risponde "Basta che non sei pride", cioè per il [[Gay pride]], avete capito? Cioè, "sono gay", "basta che non sei pride". Ma 'sti [[matrimonio fra persone dello stesso sesso|matrimoni tra uomini e uomini]]... (dal concerto del 17 marzo 2012; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=e9OwIGhFJ_c Youtube]'') *''Il [[rock]] è come un [[albero]] grande, che tutti i suoi frutti ti dà: | per quanti gliene domandi, sempre uno ne troverà. | Ti dà il [[fiore]], il [[frutto]], la [[foglia]]: | il rock per te di tutto se spoglia.'' (da ''Cocktail micidiale''; disponibile su ''[https://www.youtube.com/watch?v=MwfiRIXz2Fk Youtube]'') *{{NDR|Fingendo di leggere un SMS}} In più il presidente americano mi ha... eeeh... Lo devo leggere? Mi ha offerto di essere il suo collaboratore più vicino. Questo per me vuol dire essere un grande onore, perché io e [[Obama]] siamo diventati amici per la pelle: lui sente me e io sento lui, nel senso che c'è un connubio molto molto forte. (da ''Richard Benson''; ''[http://www.youtube.com/watch?v=DoPRajByOEI Youtube]'') *"Io so' da [[Hollywood]], cioè... cioè... non posso anda' al bar, parla' col barista, anda' a... dal fornaio, parla' col fornaio, anda' al ristorante sotto casa: io devo sta' con gente tipo [[Brad Pitt]], [[George Clooney]], [[Tom Cruise]], capito? Cioè io so' uno da Hollywood, hai capito? Vedo che tu mi capisci, ehm, Benson, vedo che tu mi capisci." Ho capito: se tu mi fai sempre così, me rompi 'r cazzo e me ne vado, hai capito? No, perché mi dà fastidio. (da ''Richard Benson'', 25 gennaio 2008; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=rJgANXsQcy0 Youtube]'') *La [[morte]] ha cercato di colpirmi undici volte, ma non è mai riuscita ad arrivarmi, perché sono stato io più forte della morte [...]. La morte ci cammina dietro, vero? Mi cammini dietro, piccolina? Eh? Mi cammini dietro? Lo sai che mi sembri una micetta a volte? E tu... E tu vuoi ostacolarmi, tu vuoi mettermi delle sbarre davanti, vuoi mettermi delle prove, ma è molto difficile con me, lo sai, perché io sono più forte. (da ''Cocktail Micidiale''; visibile su ''[https://www.youtube.com/watch?v=Nlg0VpKAjKw Youtube]'') *La [[vita]] inizia co' una fregata e finisce co' una fregatura. (da ''Cocktail Micidiale'', 18 novembre 2005) *Ma la [[vita]] è il nemico, anzi, vi dirò di più, la vita è uno stato mentale. (da ''Anche la Rabbia ha un Cuore''; visibile su ''[https://www.youtube.com/watch?v=WO9pVqbIuA4 Youtube]'') *Meno c'è, meno si rompe. (da ''Cocktail Micidiale'', 25 marzo 2005; visibile su ''[https://www.youtube.com/watch?v=XYTmVo5YREg Youtube]'') *Non vi dovete offendere se vi tratto male, se vi dico delle parole fuori uso; è tutto un gioco, è tutto un gioco infernale, il gioco infernale di Richard Benson! E io chiudo così, e ci vediamo in diretta lunedì prossimo! Ciao a tutti con l'ultimo disco dei [[Necrodeath]], ciao! (da ''Rock Machine'', 3 ottobre 2011; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=r9T9k3gwqHk YouTube]'') *[[Pino Scotto]] sa che io geschis... gestisco un patrimonio multimiliardario, no? Lui lo sa benissimo questo. Lui non ha molti soldi: tira a campare dove gli porta il vento. Se io lo insulto in televisione, lui mi denuncia e si inoltra un processo contro di me da parte sua per averlo diffamato in televisione, e non mi va che nessuno mi tocca i miei soldi, capito? Lui aspetta solo quello, cioè lui sta mandando delle avvertenze continue, insulti continui nei miei confronti, aspettando che io mi incazzo a tal punto che, praticamente, lui mi può denunciare, perché io sto diffamando la sua persona via televisione. (da ''Rock Machine''; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=Ja09B3vLLBk Youtube]'') *Puntata speciale, dedicata forse al gruppo più tecnico, con più difficoltà di esecuzione da parte di tutti gli elementi, ad un gruppo dove ogni elemento non sfigura vicino all'altro: siamo ai massimi livelli della tecnica esistente al mondo, mai gruppo [[rock]] ha raggiunto i livelli tecnici dei [[Dream Theater]]. I [[Dream Theater]] sono stati un gruppo che ha rivoluzionato totalmente lo standard della musica [[rock]]. (dallo special sui Dream Theater del 19 giugno 2009; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=H7FDMoX8kMg Youtube]'') *'''Spettatori''': Richaaaard! Ce devi sagrificà 'r pollo ar demoniooo!<br>'''Richard Benson''': Che devo fa io?<br>'''Spettatori''': Ce devi sagrificà 'r pollo ar demonio! A Satanaaaaa!<br>'''Richard Benson''': Ma io mi sono già sagrificato... io sono il vero figlio del demonio! Sono io il vero figlio del demonio!<br>'''Spettatori''': Tu se'n fijo de 'na mignottaaaaa!<br>'''Richard Benson''': Non avete visto io miei occhi? Non avete visto che tutti invecchiano? Come mai io a questa età ancora non sono invecchiato?<br>'''Spettatori''': Perché c'hai 'a paruccaaaaa!<br>{{NDR|Estratto da un dialogo tra Richard e il suo pubblico al ''Coetus Pub'', 17 dicembre 2005}} *Sono un grande appassionato di [[musica]], ma sono tante altre cose anche: io costruisco giubbotti, io faccio moda, io faccio affari, io faccio... ho preso spazi su televisioni [[Stati Uniti d'America|americane]], in cui proseguo il discorso che comincio qui con Televita, in inglese... Faccio tantissime cose, capito? Ma uno dei miei mestieri migliori è il trasformismo, cioè trasformarmi, capito? (su ''Televita'' il 21 novembre 2007; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=2nhTwOWuTHA Youtube]'') *Un giorno verrà il dio del metallo e tutti lo riconosceranno perché le sue [[unghia|unghie]] saranno plettri. (citato in Chiara Barzini, ''[http://xl.repubblica.it/dettaglio/65361 Richard Benson Story]'', ''Repubblica XL'') *Un [[pollo]]! Io ho paura di sporcarmi le mani e dopo non suonare più la chitarra, altrimenti lo spezzerei; guarda, un pollo, veramente, bello 'sto pollo! Possiamo sacrificare questo pollo a [[Satana]], a Satana! Nel Natale del male! [...] Avevo chiesto un pollo e me l'hanno portato! E non potete capi' quanto mi avete fatto felice con 'sto pollo! Aspettavo però pure la capretta, capito? Perché la [[capra|capretta]] è più sintomatico der male, capito?, de caprette che se sacrificano ar Demonio, a Satana, l'erba gramigna, la betulla, il fico sacro, la canfora, le ossa dei morti buttate contro ar nemico, i gobbelini {{NDR|diminutivo di goblin}}, i coboldi, gli elfi, gli eoni, le fate... Che bello la rappresentazione del Natale del male! (dal concerto ''Natale del male''; visibile su ''[http://www.youtube.com/watch?v=V0DgNxkXH_0 Youtube]'') ==Citazioni tratte da canzoni== ===''Madre Tortura''=== '''Etichetta''': Playgame Music, 1999. *''Codice melma, decodificata in grazia, | [[Maria]] sventurata, piena di strazio! | Fiumane di figli etichettati bandiere | sono solo il liquame delle tue messe nere!'' (da ''Madre Tortura'') *''Madre, di natura ebraica, | codice internettaria della teologia laica, | sorella lunare di un padre sole, | hai tramutato la fede in corone spinose. | Seppure i poveri ti hanno reso statuina, | confondendo rivoli di [[sangue]] con gocce d'urina... | Vecchi testamenti di vecchie nelle tue mani a croce | hai circonciso la carità nella tua indole feroce...'' (da ''Madre Tortura'') ==Citazioni su Richard Benson== *C'era una volta, e c'è ancora, ma nessuno lo promuove più come lui, l'heavy metal italiano! Richard, benvenuto amico mio, siamo ad ''Avanti un altro!'', chiaro questo? ([[Paolo Bonolis]]) ==Filmografia== *''[[Maledetto il giorno che t'ho incontrato]]'' (1992), attore ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Madre Tortura||(1999)}} {{DEFAULTSORT:Benson, Richard}} [[Categoria:Cantanti italiani]] [[Categoria:Chitarristi italiani]] [[Categoria:Conduttori radiofonici italiani]] [[Categoria:Conduttori televisivi italiani]] [[Categoria:Musicisti italiani]] fxgjfuip5lh063d1en816svdn6gel0k Sebastian Vettel 0 77244 1221813 1199791 2022-08-09T17:28:33Z Danyele 19198 /* Citazioni su Sebastian Vettel */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Sebastian Vettel 2015 Malaysia podium 1.jpg|thumb|Sebastian Vettel (2015)]] '''Sebastian Vettel''' (1987 − vivente), pilota automobilistico tedesco. ==Citazioni di Sebastian Vettel== {{cronologico}} *{{NDR|Riferito a [[Michael Schumacher]]}} Mi premiò per un successo nei kart e mi emozionai. Ma rammento soprattutto l'acqua che presi con papà per andare a vederlo a una chicane di Hockenheim: passò con una Benetton gialla e non si vedeva un tubo; andava piano, però fu un momento speciale.<ref>Citato in Flavio Vanetti, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/26/Vent_anni_Schumi_tra_ricordi_co_9_110826072.shtml Vent'anni di Schumi tra ricordi e gaffe La F1 lucida il mito]'', ''Corriere della Sera'', 26 agosto 2011.</ref> *A livello personale è stato molto difficile per me essere fischiato senza aver fatto nulla di sbagliato: superare questo, dare la giusta risposta in pista e alla fine essere accettato mi rende molto orgoglioso.<ref>Citato in ''[http://www.formulapassion.it/2013/10/f1-vettel-sento-rispettato-dai-piloti/ Vettel: "Sento di essere rispettato dai piloti"]'', ''Formulapassion.it'', 27 ottobre 2013.</ref> *[[Fernando Alonso|Alonso]] è uno dei migliori piloti che ci sono attualmente in [[Formula 1]] e che la Formula 1 abbia mai avuto.<ref>Citato in ''[http://www.formulapassion.it/2014/03/f1-vettel-alonso-avversario-duro-ma-io-voglio-tenere-il-numero-1/ Vettel: Alonso avversario duro. Ma io voglio tenere il numero 1"]'', ''Formulapassion.it'', 8 marzo 2014.</ref> *{{NDR|Dopo aver vinto il Gran Premio della Malesia 2015}} È stata un'emozione grandissima. Ho vinto tante gare, ma la prima con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] è molto, molto speciale. Domenica notte ho voluto festeggiare coi meccanici e ho detto loro: grazie mille, ma io voglio essere uno di voi. Né più né meno. Io sono parte della squadra e anche se in pista sono da solo, so che in realtà non lo sono mai. Perché sono sempre con voi. Vi voglio ringraziare per avermi dato una bella macchina e penso, anzi so, che vivremo ancora grandi momenti assieme.<ref>Citato in Luca Manacorda, ''[http://www.formulapassion.it/2015/04/f1-vettel-ai-meccanici-ferrari-voglio-essere-uno-di-voi/ Vettel ai meccanici Ferrari: "Voglio essere uno di voi"]'', ''Formulapassion.it'', 2 aprile 2015.</ref> *[[Lewis Hamilton|Lewis]] è il più grande pilota del nostro tempo... Gli ho detto che per noi è speciale vedere come ha scritto la storia oggi. Paragonare [[Juan Manuel Fangio]] o [[Stirling Moss]] alla nostra generazione è impossibile e persino inutile. Ci cagheremmo sotto nelle loro macchine e può essere che loro sarebbero spaventati nella nostre perché sono troppo veloci. Chissà? Non ha importanza. Ogni epoca ha i suoi piloti e Lewis è nella nostra. Per me, emotivamente, [[Michael Schumacher|Michael]] sarà sempre il più grande, ma non c'è dubbio che Lewis sia il più grande quando si tratta di risultati. Lo ha eguagliato per numero di titoli, ha vinto più gare, ha più pole position. Ha fatto tutto quello che potevi chiedergli.<ref>Citato in Rémy Georges, ''[https://f1i.auto-moto.com/infos/hommage/vettel-hamilton-plus-grand-pilote-de-epoque/ Vettel : « Hamilton est le plus grand pilote de notre époque»]'', ''f1i.auto-moto.com'', 16 novembre 2020.</ref> *Non credo che qualcuno possa avere un problema o una discussione con [[Kimi Räikkönen|Kimi]]. Se litighi con lui, il problema sei sicuramente tu perché è una grande persona.<ref>Citato in ''[https://www.corrieredellosport.it/news/formula-1/2021/11/30-87510698/f1_vettel_impossibile_avere_problemi_con_raikkonen_ F1, Vettel: "Impossibile avere problemi con Raikkonen"]'', ''corrieredellosport.it'', 30 novembre 2021.</ref> {{Int2|''[https://it.eurosport.com/formula-1/sebastian-vettel-si-confessa-posso-battere-tutti-ma-so-di-essere-battibile_sto7255751/story.shtml Sebastian Vettel si confessa: "Posso battere tutti, ma so di essere battibile"]''|Da un'intervista a ''Der Spiegel''; citato in Daniele Fantini, ''Eurosport.com'', 4 maggio 2019}} *Io e [[Lewis Hamilton]] ci rispettiamo molto, ed è una cosa che si vede in maniera nitida, anche se non abbiamo niente da spartire l'uno con l'altro nelle nostre vite private. Questo fatto, però, non implica che io sia felice quando arrivo dietro di lui al traguardo. *Se non vinco io e vince qualcun altro, è comunque qualcosa che va [[Rispetto|rispettato]] allo stesso modo: passiamo troppo tempo a lamentarci e diamo poco spazio ai complimenti, perché c'è una mancanza di ammirazione per i risultati raggiunti, sia in F1 che in tutte le cose: le nostre vite corrono talmente veloci che non abbiamo tempo per la riflessione, e tutto viene dimenticato molto rapidamente. *{{NDR|Sulla [[sconfitta]]}} Io odio la sensazione di quel momento in cui capisci che non c'è più nulla da fare. *{{NDR|Su [[vittoria e sconfitta]]}} Posso battere tutti, ma so anche di essere battibile. Non mi piace, ma a volte gli altri sono migliori di me. *{{NDR|Sulla Formula 1 degli anni 2010}} Oggi c'è molta enfasi sulla raccolta e lo sviluppo dei dati, cosa che appiattisce molto il livello perché è possibile copiare la strategia degli avversari. La telemetria è un po' un male: se potessi, darei più potere ai piloti, inserendo più comandi manuali. Ho guidato una Ferrari del 1988, quella di [[Gerhard Berger|Berger]], senza servosterzo, con tre pedali e il cambio manuale. Era molto semplice, un po' più lenta ma più viva di quelle di oggi. {{Int2|''[https://it.motorsport.com/f1/news/f1-vettel-esclusivo-e-ora-di-concretizzare-il-sogno-ferrari/4589193/ Vettel esclusivo: "E' ora di concretizzare il sogno Ferrari"]''|Intervista di Roberto Chinchero, ''Motorsport.com'', 30 ottobre 2019}} *{{NDR|«Quanto è difficile affrontare il momento in cui comprendi che non sarà una stagione con ambizioni Mondiali?»}} Da un certo punto di vista capisci subito cosa sta succedendo. Poi c'è una reazione, provi a non accettare lo stato delle cose e cerci di dimostrare il contrario, ma gara dopo gara torni sempre alla realtà, ci riprovi e arriva lo stesso risultato, come se non volessi accettare lo stato delle cose, non volerle vedere per come sono, e non è una bella sensazione. Ma alla fine ti devi arrendere, dopo quattro o cinque gare arrivi ad ammettere: "okay, questo è". Forse è meglio elaborare queste situazioni gradualmente, credo che capire di colpo che non sarai della partita, per me sarebbe più dura, ma chiariamo, è comunque una situazione poco gradevole. *C'è chi dice "ah, al giorno d'oggi il pilota non fa la differenza"... beh, non sono d'accordo. Se ti senti a tuo agio in macchina, se senti di avere tutto sotto controllo, allora puoi fare una grande differenza, ma hai bisogno della monoposto giusta, hai bisogno degli strumenti giusti, hai bisogno del team, hai bisogno che la squadra funzioni bene, hai bisogno che lo sviluppo prosegua nella giusta direzione, hai bisogno di... qualunque cosa, devi fare tutto il possibile per sentirti a casa quando sali in macchina. *La Formula 1 negli ultimi 20 anni è diventata uno sport di squadra, se si confronta con gli anni '70, '80, o i primi anni '90, il pilota allora era la figura principale, aveva ovviamente un team intorno a sé, ma era il leader. Credo che oggi un pilota abbia molta più responsabilità derivante dal lavoro che svolgono le persone che sono in squadra, professionisti che ti aiutano e ti sostengono. Nel caso della Ferrari, è giusto ricordare che è la squadra più grande al mondo, il team viene prima di ogni cosa, anche del pilota. ==Citazioni su Sebastian Vettel== *{{NDR|Dopo il suo quarto titolo mondiale}} Comincio a credere che sia più bravo di [[Ayrton Senna|Senna]]. ([[Bernie Ecclestone]]) *{{NDR|Dopo le dichiarazioni di Vettel durante il gran premio di Singapore 2013}} Forse non dovrebbe pensare alle mie palle. La sua uscita è stata sicuramente inappropriata. La mia squadra si spacca il culo e lui proprio non può sapere quanto lavoriamo rispetto a loro. I miei ragazzi lavorano come matti. Forse è questo uno dei motivi a causa dei quali Seb è stato fischiato a Singapore. Così facendo rischia di perdere il rispetto degli altri piloti. ([[Nico Rosberg]]) *{{NDR|Nel 2013}} È un pilota fantastico e ha una macchina fantastica. È vero che quest'anno ha un vantaggio per le prestazioni della vettura, quindi vedremo più avanti nella sua carriera quanto è bravo. ([[Fernando Alonso]]) *Ho grande rispetto per Sebastian, un pilota che segnerà un'epoca della Formula 1 al margine delle stagioni difficili per le quali è passato. Il giorno che ha lasciato la Red Bull nel 2014 mi ha scritto una lettera. Io ero un pilota del simulatore, e lui pensò che ciò che io facevo era importante per lui e per tutta la squadra ed ebbe l'attenzione di salutare tutti gli impiegati in maniera personalizzata. Da allora ho sempre provato per lui grande affetto e rispetto. Abbiamo un rapporto che va al di là delle apparenze. ([[Carlos Sainz Jr.]]) *Mi piace separare il pilota dall'uomo. Il pilota ha sempre avuto un'attenzione incredibile ai dettagli e sin dai suoi inizi si poteva capire che aveva qualcosa di speciale. Ed è cresciuto nell'arco della sua carriera e in Ferrari ha sviluppato il talento di provare a unire il team, nei buoni momenti e in quelli cattivi. In questo non è stato secondo a nessuno. In più con il suo talento e la sua dedizione, la sua attenzione ai dettagli, ha raggiunto quello che ha raggiunto. Ma penso che di lui ricorderemo anche l'incredibile rispetto per tutti i suoi colleghi, nei suoi occhi puoi chiaramente leggere questo quando parli con lui. Ed è stato un qualcosa che ci ha spinto a migliorare ed è stato un privilegio aver condiviso il percorso con lui. ([[Laurent Mekies]]) *Non ha bisogno di vincere altre gare o campionati per dimostrarlo {{NDR|di essere un campione}}, ne ha già vinti tanti nella sua carriera. Sicuramente ha ottenuto molto, è un bravo ragazzo così come un buon pilota. ([[Kimi Räikkönen]]) *{{NDR|Nel 2012}} Sebastian è un tipo fantastico e un grande pilota che in questo momento ha il vento contro. È un processo di apprendimento. Per essere un buon campione bisogna anche saper perdere. Solo dopo si ottiene più rispetto e si impara a godere veramente dei successi. ([[Michael Schumacher]]) *Vettel lo metto tra i grandi. Non ho mai visto un ragazzo che a 25 anni unisse talento e maturità come lui. ([[Jackie Stewart]]) *Penso che Vettel sia forte se è in testa e non deve lottare con nessuno, se invece guardiamo a [[Lewis Hamilton|Hamilton, Lewis]] è molto concentrato sulla gara e sullo stare davanti agli altri piloti. Vettel invece quando è in battaglia si concentra troppo sul suo avversario che sulla sua guida e finisce contro il rivale. Seb è un buon pilota, ma non lo vedo come un quattro volte campione del mondo. Penso che sia enormemente sopravvalutato e sa fare bene una cosa sola. Il talento di Lewis è molto più ampio. ([[Eddie Irvine]] ===[[Lewis Hamilton]]=== [[File:FIA F1 Austria 2018 Hamilton after Qualifying 2.jpg|thumb|[[Lewis Hamilton]] e Vettel (2018)]] *{{NDR|Nel 2013}} È di un'altra categoria, è sulla strada per diventare il più grande pilota di tutti i tempi. *Seb è un grande campione!! Non solo, è una grande persona, divertente e umile. Merita tutto il successo che sta avendo! *{{NDR|Dopo aver vinto il quarto titolo mondiale}} Sebastian ora è tra le leggende di questo sport. Raggiungere certi risultati a quest'età è un qualcosa di fenomenale; è riuscito ad infrangere diversi record nelle ultime stagioni. ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{interprogetto/notizia|Formula Uno 2008, il tedesco Vettel vince il Gran Premio di Monza|data=14 settembre 2008}} {{DEFAULTSORT:Vettel, Sebastian}} [[Categoria:Piloti di Formula 1 tedeschi]] 9rmiavlziaoxa8l3h8p6zoniym7tin5 Tommaso Fazello 0 81856 1221826 886766 2022-08-09T21:32:49Z Sun-crops 10277 /* Citazioni di Tommaso Fazello */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Tommaso Fazello.jpg|miniatura|Tommaso Fazello]] {{PDA}} '''Tommaso Fazello''' (1498 – 1570), storico e teologo italiano. ==Citazioni di Tommaso Fazello== *Egli {{NDR|il [[teatro greco di Siracusa]]}} era accerchiato d'intorno intorno di grandissime mura fatte di sassi grossissimi intagliati e aveva parte che guardava verso Tica una fonte che veniva per condotti sotterranei cavati con bellissimo artificio la qual fonte havendo perduto il nome si chiama Saracinamente Garelme che in lingua nostra vuol dire buco d'acqua e hoggi con voce corrota si chiama Galermo.<ref>Da ''Le due deche dell'historia di Sicilia ... tradotte dal Latino in lingua Toscana da Remigio Fiorentino'', traduzione di Remigio Nannini, appresso Domenico & Gio. Battista Guerra fratelli, Venezia, 1574, [https://books.google.it/books?id=laXaRfdmsioC&pg=PA136 p. 136].</ref> *Al palazzo {{sic|diverso}} Ponente fuor delle mura era vicino un giardino, il quale era di giro quasi due miglia, et era chiamato il Parco. Erano in questo Parco molti horti, dove erano assaissime {{sic|sorti}} di frutti bellissimi, e da ogni banda erano Lauri, e Mirti, che gittavano gratissimi odori, e d'intorno si vedevano alcune capellette in volta fatte per ricreamento de' Re, la maggior parte delle quali eran poste in una strada diritta e lunga, che dal principio, e dal fine mostrava il {{sic|mezo}}, delle quali {{sic|sene}} vede {{sic|hoggi}} una intera. Nel {{sic|mezo}} era un vivaio grande, dove si serbavano i pesci, et era {{sic|fabricato}} di grandissime, e grossissime pietre lavorate in quadro, le quali mostrano in loro una {{sic|grădissima}} antichità, e questo vivaio è {{sic|hoggi}} ancora intero, e non gli manca altro, che l'acque, {{sic|e'pesci}}. {{sic|Soprastăno}} a questo vivaio bellissime habitationi fatte {{sic|cŏ}} bellissima architettura, per diporto de' Re, sopra le quali sono alcune lettere Saracine intagliate, che per anchora no sono state intese da persona. In una parte di questo Parco si tenevano d'ogni sorte d'animali salvatichi {{sic|perche}} i Re in caccia havessero spasso, ma per esservi {{sic|hoggi}} quasi rovinata ogni cosa, non vi si vedono se non certe vigne, e certi {{sic|horti}} di persone private. Il giro solamente di detto Parco si puo vedere, {{sic|perche}} la maggior parte de le mura è restata quasi incorrotta, et intera. Questo luogo è da Palermitani chiamato [[Palazzo della Cuba|Cuba]], si come lo chiamavan già ancora i Saracini lingua loro. ([https://books.google.it/books?id=laXaRfdmsioC&hl=it&pg=PA247#v=onepage&q&f=false p. 247]) *I [[Lombardi di Sicilia|Lombardi]] e i Galli venuti in Sicilia col Conte Ruggero, promiscuamente abitarono [[Nicosia (Italia)|Nicosia]], quindi gli abitanti usano il linguaggio lombardo ed il francese, sebbene corrottamente. I nicosiani, dì entrambi i sessi, si hanno anche di singolare che per l'altezza del corpo e la bellezza della bocca e del volto sorpassano tutte le altre genti di Sicilia e si addimostrano discendenti dai [[Franchi]], dai [[Normanni]] e dai Lombardi dei quali sono colonie.<ref>Citato in Giovanni Paternò-Castello, ''Nicosia, Sperlinga, Cerami, Troina, Adernò: Con 125 Illustrazioni'', Bergamo 1907, pp. 22-23.</ref><ref>Citato in Vito Amico, ''Dizionario topografico della Sicilia'', tradotto da Gioacchino Di Marzo, Volume 2, Palermo 1859, seconda edizione, [http://books.google.it/books?id=y2MPAAAAYAAJ&pg=PA200 p. 200].</ref> *Secondo la leggenda, l'emiro di Barberia, inviò in Sicilia 40.000 guerrieri, fra i quali un capo di nome Halcamo. Costui, sbarcato a Mazara, diede alle fiamme le proprie navi, per significare che, ormai, non era più questione di tornare indietro e che la Sicilia, in un modo o nell'altro, doveva essere occupata. Poi s'impadronì di [[Selinunte]] e, per domare subito l'Isola con un esempio ammonitore, prese vari cittadini e li fece cuocere vivi in caldaie di rame. In seguito a tale episodio, le altre città, terrorizzate, si arresero. Volendo, però, il capo saraceno prepararsi a qualsiasi eventualità, edificò un castello, che da lui prese il nome, e vi stabilì la propria dimora. I Siciliani, riavutisi dal primo sgomento, assediarono il castello, ma Halcamo resisté, fino a che dall'Africa non giunse un nuovo contingente di saraceni, che sottomisero definitivamente gli insorti. (da ''De Rebus Siculis'', deca II, lib. VI, cap. I<ref>Citato in Alberto Costantino, ''Gli Arabi in Sicilia'', Antares editrice, p. 13. ISBN 978-88-6333-036-6</ref>) *Sopra questa, quasi a un mezzo miglio di distanza, c'è il castello di [[San Fratello|San Filadelfio]], che è nome nuovo, datogli dai Longobardi, come si deduce dalla lingua della popolazione. I quali non so se vennero in Sicilia con Ruggero conte normanno dell'isola, o in qualsiasi altro tempo, su questo non ho certezza.<ref>Da ''De Rebus Siculis'', Palermo, 1560, dec. I, lib. IX, p. 201.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Fazello, Tommaso}} [[Categoria:Storici italiani]] [[Categoria:Teologi italiani]] 4ie5eahbby08uto73o7d7jc6o5v2kab 1221827 1221826 2022-08-09T21:51:27Z Sun-crops 10277 /* Citazioni di Tommaso Fazello */ wikitext text/x-wiki [[File:Tommaso Fazello.jpg|miniatura|Tommaso Fazello]] {{PDA}} '''Tommaso Fazello''' (1498 – 1570), storico e teologo italiano. ==Citazioni di Tommaso Fazello== *Egli {{NDR|il [[teatro greco di Siracusa]]}} era accerchiato d'intorno intorno di grandissime mura fatte di sassi grossissimi intagliati e aveva parte che guardava verso Tica una fonte che veniva per condotti sotterranei cavati con bellissimo artificio la qual fonte havendo perduto il nome si chiama Saracinamente Garelme che in lingua nostra vuol dire buco d'acqua e hoggi con voce corrota si chiama Galermo.<ref>Da ''Le due deche dell'historia di Sicilia ... tradotte dal Latino in lingua Toscana da Remigio Fiorentino'', traduzione di Remigio Nannini, appresso Domenico & Gio. Battista Guerra fratelli, Venezia, 1574, [https://books.google.it/books?id=laXaRfdmsioC&pg=PA136 p. 136].</ref> *Al palazzo {{sic|diverso}} Ponente fuor delle mura era vicino un giardino, il quale era di giro quasi due miglia, et era chiamato il Parco. Erano in questo Parco molti horti, dove erano assaissime {{sic|sorti}} di frutti bellissimi, e da ogni banda erano Lauri, e Mirti, che gittavano gratissimi odori, e d'intorno si vedevano alcune capellette in volta fatte per ricreamento de' Re, la maggior parte delle quali eran poste in una strada diritta e lunga, che dal principio, e dal fine mostrava il {{sic|mezo}}, delle quali {{sic|sene}} vede {{sic|hoggi}} una intera. Nel {{sic|mezo}} era un vivaio grande, dove si serbavano i pesci, et era {{sic|fabricato}} di grandissime, e grossissime pietre lavorate in quadro, le quali mostrano in loro una {{sic|grădissima}} antichità, e questo vivaio è {{sic|hoggi}} ancora intero, e non gli manca altro, che l'acque, {{sic|e'pesci}}. {{sic|Soprastăno}} a questo vivaio bellissime habitationi fatte {{sic|cŏ}} bellissima architettura, per diporto de' Re, sopra le quali sono alcune lettere Saracine intagliate, che per anchora {{sic|nŏ}} sono state intese da persona. In una parte di questo Parco si tenevano d'ogni sorte d'animali salvatichi {{sic|perche}} i Re in caccia havessero spasso, ma per esservi {{sic|hoggi}} quasi rovinata ogni cosa, non vi si vedono se non certe vigne, e certi {{sic|horti}} di persone private. Il giro solamente di detto Parco si puo vedere, {{sic|perche}} la maggior parte de le mura è restata quasi incorrotta, et intera. Questo luogo è da Palermitani chiamato [[Palazzo della Cuba|Cuba]], si come lo chiamavan già ancora i Saracini lingua loro. ([https://books.google.it/books?id=laXaRfdmsioC&hl=it&pg=PA247#v=onepage&q&f=false p. 247]) *I [[Lombardi di Sicilia|Lombardi]] e i Galli venuti in Sicilia col Conte Ruggero, promiscuamente abitarono [[Nicosia (Italia)|Nicosia]], quindi gli abitanti usano il linguaggio lombardo ed il francese, sebbene corrottamente. I nicosiani, dì entrambi i sessi, si hanno anche di singolare che per l'altezza del corpo e la bellezza della bocca e del volto sorpassano tutte le altre genti di Sicilia e si addimostrano discendenti dai [[Franchi]], dai [[Normanni]] e dai Lombardi dei quali sono colonie.<ref>Citato in Giovanni Paternò-Castello, ''Nicosia, Sperlinga, Cerami, Troina, Adernò: Con 125 Illustrazioni'', Bergamo 1907, pp. 22-23.</ref><ref>Citato in Vito Amico, ''Dizionario topografico della Sicilia'', tradotto da Gioacchino Di Marzo, Volume 2, Palermo 1859, seconda edizione, [http://books.google.it/books?id=y2MPAAAAYAAJ&pg=PA200 p. 200].</ref> *Secondo la leggenda, l'emiro di Barberia, inviò in Sicilia 40.000 guerrieri, fra i quali un capo di nome Halcamo. Costui, sbarcato a Mazara, diede alle fiamme le proprie navi, per significare che, ormai, non era più questione di tornare indietro e che la Sicilia, in un modo o nell'altro, doveva essere occupata. Poi s'impadronì di [[Selinunte]] e, per domare subito l'Isola con un esempio ammonitore, prese vari cittadini e li fece cuocere vivi in caldaie di rame. In seguito a tale episodio, le altre città, terrorizzate, si arresero. Volendo, però, il capo saraceno prepararsi a qualsiasi eventualità, edificò un castello, che da lui prese il nome, e vi stabilì la propria dimora. I Siciliani, riavutisi dal primo sgomento, assediarono il castello, ma Halcamo resisté, fino a che dall'Africa non giunse un nuovo contingente di saraceni, che sottomisero definitivamente gli insorti. (da ''De Rebus Siculis'', deca II, lib. VI, cap. I<ref>Citato in Alberto Costantino, ''Gli Arabi in Sicilia'', Antares editrice, p. 13. ISBN 978-88-6333-036-6</ref>) *Sopra questa, quasi a un mezzo miglio di distanza, c'è il castello di [[San Fratello|San Filadelfio]], che è nome nuovo, datogli dai Longobardi, come si deduce dalla lingua della popolazione. I quali non so se vennero in Sicilia con Ruggero conte normanno dell'isola, o in qualsiasi altro tempo, su questo non ho certezza.<ref>Da ''De Rebus Siculis'', Palermo, 1560, dec. I, lib. IX, p. 201.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Fazello, Tommaso}} [[Categoria:Storici italiani]] [[Categoria:Teologi italiani]] rnflj5baaksdw9pfv08sbadhb0sy15a Discussione:Alexandre Dumas (figlio) 1 82332 1221815 1215522 2022-08-09T17:46:22Z Dread83 47 -1, fonte wikitext text/x-wiki {{sfid}} ==Senza fonte== *Certe donne amano talmente il proprio marito che per non sciuparlo prendono quello delle loro amiche. *Ci sono uomini dei quali la natura tira quante copie vuole, senza stancarsi minimamente. *Io compiango [[Jean Paul Marat|Marat]]. Non ha avuto fortuna... per una volta che ha fatto il bagno! *Le donne non pensano a nulla o pensano ad un'altra cosa. *Signore, sono ancora più contento di un tale complimento perché viene da una persona di cui ho sempre sentito molto bene da mio padre (rispondendo a suo padre, che esprimeva apprezzamenti per [[La dama delle camelie]], in un periodo in cui i due, in cattivi rapporti, si parlavano con la freddezza che si usa tra sconosciuti) *Vi sono persone, e molte, che si pentono sinceramente solo delle loro buone azioni. ldzpelna7vqaprwxaea8hme5oopzamn Bosco 0 89310 1221839 1166421 2022-08-10T00:30:40Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Bosque Encantado, Parque nacional de Garajonay, La Gomera, España, 2012-12-14, DD 19.jpg|miniatura|upright=1.2|La ''Foresta incantata'' nel Parco nazionale di Garajonay, in Spagna]] Citazioni sul '''bosco''' e la '''foresta'''. *Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. ([[Henry David Thoreau]]) *Ci sono molti posti stupendi all'interno della foresta. La foresta può curare un cuore scosso, che sia di umano o di elfo. (''[[Sword Art Online: Hollow Realization]]'') *Di tutte le forme della natura, il bosco è il luogo più propizio alla finzione romanzesca e ai segreti incontri degli innamorati; con la sua profondità e i suoi antri misteriosi favorisce la penetrazione nel mistero che bandisce ogni confine fra realtà e incantamento. ([[Ludovico Gatto]]) *E poi guarda, sorellina, guarda anche i boschi che vestono i fianchi delle montagne. Sai perché resistono e anzi crescono fitti e forti anche dove le pietre sono ripide e scoscese?<br/>Perché gli alberi, che sembrano stare ognuno per conto suo, in realtà hanno molte mani che si cercano, si toccano, si intrecciano e si stringono sotto terra.<br/>Il {{Sic|Bosco}} intero, Cocci, è il grande abbraccio degli alberi! (''[[Sette punti neri]]'') *''Ecco deserto è il lido, e l'aer fosco, | e al duol secreto e al flebile lamento | parmi opportuno il solitario bosco. | Tra questi orror non suona umano accento; | sol delle piante le pieghevol cime | agita mormorando un picciol vento. | Qui lice almeno alle dolenti rime, | e al trattenuto duol sciogliere il freno, | che largo pianto da questi occhi esprime. | L'occulta doglia, ch'io nascondo in seno, | non è chi scopra: se silenzio e fede | serban le piante e i muti sassi almeno.'' ([[Clemente Bondi]]) *''Forse un giorno uomo e foresta vivranno insieme, | speriamo che quel giorno ci siano ancora.'' ([[Nomadi]]) *Ho attraversato la foresta mentre il sole tramontava. Sotto i piedi l'erba fresca, stelle in cielo, profumo di [[citiso|citisi]] fioriti... Ho pensato alla morte e chiaramente ho sentito che sarà ugualmente meraviglioso... al di là della morte. ([[Lev Tolstoj]]) *La foresta [...] per gli uomini dei dieci secoli dell'era medievale può considerarsi un serbatoio spaziale indispensabile, un naturale prolungamento e complemento dei campi. Allo stesso tempo essa è tuttavia il luogo delle grandi, ancestrali paure dell'uomo, una sorta di notte dell'essere e allo stesso tempo di "soglia sacra" che tutto copre e protegge e sul cui limite l'uomo cessa di compiere le sue imprese profane. ([[Ludovico Gatto]]) *Lassù, sul colle, vive il bosco verdeggiante dalle fresche {{sic|ombrie}}. I sentieri si allungano a perdita d'occhio sotto i grandi alberi; sulla terra scricchiolano lievemente le foglie morte. La vegetazione sbuca possente dal suolo, s'ingrossa nei tronchi nodosi, si espande nei rami che s'intrecciano, nelle innumerevoli foglie lucide e brune; ai piedi degli alberi cresce l'erba morbida e minuta, dalle foglioline piccine. Nelle siepi fiorisce l'anemone, e sfoglia al suolo i suoi petali la rosa selvaggia. Schizzano, sfilano le lucertoline grigio-verde, dalla testolina mobile ed intelligente, dalla coda nervosa. Sotto gli archi dei grandi alberi penetra temperata la luce; tra foglia e foglia il sole getta sulla terra dei cerchielli ridenti e luminosi; raggi sottili e biondi passano fra i rami. Il silenzio è profondo; è lontana, lontana la rumorosa città. Un profumo vivificante si espande; ogni tanto il garrito allegro di un uccello fa ondeggiare le conche rosee dell'aria. Non è, non è la piccioletta e magra natura dei giardini tagliati ad angoli retti, squadrati, polverosi e malinconici; non sono le aiuole di fiorellini variopinti che non dànno freschezza, non dànno ombra, tirati su con cure infinite; non è la natura corretta e riveduta, sfacciata e pomposa che si stende al sole senza vergogna, riarsa, secca. È la forte e possente natura che irrompe dalla terra vera, e allaga, e {{sic|innonda}} la campagna come oceano di verdura; è la natura pudica e grande del bosco, che si ammanta di foglie, che vela il volto divino, che molce la passione delle sue nozze nell'ombre discrete, nei placidi silenzi, nei recessi ignoti. È nell'immenso bosco che si sogna; nei quadrivi lontani trapassa rapidissimo un lieve fantasma; nei bruni tronchi apparisce qualche leggiadro volto di donna; la foglia che cade sembra il rumore di un bacio scoccato. È nel discreto e amabile bosco che sì ama... ([[Matilde Serao]]) *Le selve sono salute e ricchezza: sono filtri stupendi e centri di produzione ossigena, di ossigeno elettrizzato che è tra le più poderose difese contro gli invisibili organismi malefici. Tutela dei climi, equilibrano la temperatura, disciplinano le correnti dell'aria, provvedono alle condizioni igrometriche del sottosuolo, proteggono i colli nella loro coesione, difendono le praterie, conservano le acque, a noi danno il combustibile ci proteggono dalla grandine e poste sui monti fanno da parafulmine. ([[Guido Baccelli]]) *''Ma salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo, | perché l'uomo non può vivere tra acciaio e cemento.'' ([[Nomadi]]) *''Mia madre mi disse: «Non devi giocare | con gli zingari nel bosco» | ma il bosco era scuro, l'erba già verde, | lì venne Sally con un tamburello. | Ma il bosco era scuro, l'erba già alta, | dite a mia madre che non tornerò.'' ([[Fabrizio De André]]) *Pensa sempre a questo: quando nella vita avrai dolori o preoccupazioni, va' come ora ad occhi bene aperti per il bosco, e da ogni albero, da ogni cespuglio, da ogni fiore e da ogni animale la potenza di Dio ti verrà incontro dandoti forza e consolazione. (''[[La principessa Sissi]]'') *Se hai paura dei [[Lupo|lupi]], sta' lontano dai boschi. ([[Iosif Stalin]]) *Se un uomo cammina nei boschi la metà del suo tempo per amore dei boschi, corre il rischio di essere considerato un perdigiorno; ma se uno passa tutto il suo tempo a speculare, a tosare quei boschi fino a rendere il terreno spoglio prima del termine, quegli è onorato come un cittadino industrioso e pieno di senso dell'impresa. Come se l'unico interesse che una città può avere per le sue foreste fosse quello di raderle al suolo! ([[Henry David Thoreau]]) *''Un impulso dal bosco vernale | t'insegnerà più di tutti i savi della terra | sulla natura dell'uomo, | sul male morale e sul bene.'' ([[William Wordsworth]]) ==Voci correlate== *[[Albero]] *[[Natura]] *[[Pianta]] ==Altri progetti== {{Interprogetto|wikt|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Foreste]] q3byqwzk7n336evcus96wdeoqwbqd3u 1221841 1221839 2022-08-10T00:34:23Z Sun-crops 10277 allineo wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Bosque Encantado, Parque nacional de Garajonay, La Gomera, España, 2012-12-14, DD 19.jpg|miniatura|upright=1.2|La ''Foresta incantata'' nel Parco nazionale di Garajonay, in Spagna]] Citazioni sul '''bosco''' e la '''foresta'''. *Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. ([[Henry David Thoreau]]) *Ci sono molti posti stupendi all'interno della foresta. La foresta può curare un cuore scosso, che sia di umano o di elfo. (''[[Sword Art Online: Hollow Realization]]'') *Di tutte le forme della natura, il bosco è il luogo più propizio alla finzione romanzesca e ai segreti incontri degli innamorati; con la sua profondità e i suoi antri misteriosi favorisce la penetrazione nel mistero che bandisce ogni confine fra realtà e incantamento. ([[Ludovico Gatto]]) *E poi guarda, sorellina, guarda anche i boschi che vestono i fianchi delle montagne. Sai perché resistono e anzi crescono fitti e forti anche dove le pietre sono ripide e scoscese?<br/>Perché gli alberi, che sembrano stare ognuno per conto suo, in realtà hanno molte mani che si cercano, si toccano, si intrecciano e si stringono sotto terra.<br/>Il {{Sic|Bosco}} intero, Cocci, è il grande abbraccio degli alberi! (''[[Sette punti neri]]'') *''Ecco deserto è il lido, e l'aer fosco, | e al duol secreto e al flebile lamento | parmi opportuno il solitario bosco. | Tra questi orror non suona umano accento; | sol delle piante le pieghevol cime | agita mormorando un picciol vento. | Qui lice almeno alle dolenti rime, | e al trattenuto duol sciogliere il freno, | che largo pianto da questi occhi esprime. | L'occulta doglia, ch'io nascondo in seno, | non è chi scopra: se silenzio e fede | serban le piante e i muti sassi almeno.'' ([[Clemente Bondi]]) *''Forse un giorno uomo e foresta vivranno insieme, | speriamo che quel giorno ci siano ancora.'' ([[Nomadi]]) *Ho attraversato la foresta mentre il sole tramontava. Sotto i piedi l'erba fresca, stelle in cielo, profumo di [[citiso|citisi]] fioriti... Ho pensato alla morte e chiaramente ho sentito che sarà ugualmente meraviglioso... al di là della morte. ([[Lev Tolstoj]]) *La foresta [...] per gli uomini dei dieci secoli dell'era medievale può considerarsi un serbatoio spaziale indispensabile, un naturale prolungamento e complemento dei campi. Allo stesso tempo essa è tuttavia il luogo delle grandi, ancestrali paure dell'uomo, una sorta di notte dell'essere e allo stesso tempo di "soglia sacra" che tutto copre e protegge e sul cui limite l'uomo cessa di compiere le sue imprese profane. ([[Ludovico Gatto]]) *Lassù, sul colle, vive il bosco verdeggiante dalle fresche {{sic|ombrie}}. I sentieri si allungano a perdita d'occhio sotto i grandi alberi; sulla terra scricchiolano lievemente le foglie morte. La vegetazione sbuca possente dal suolo, s'ingrossa nei tronchi nodosi, si espande nei rami che s'intrecciano, nelle innumerevoli foglie lucide e brune; ai piedi degli alberi cresce l'erba morbida e minuta, dalle foglioline piccine. Nelle siepi fiorisce l'anemone, e sfoglia al suolo i suoi petali la rosa selvaggia. Schizzano, sfilano le lucertoline grigio-verde, dalla testolina mobile ed intelligente, dalla coda nervosa. Sotto gli archi dei grandi alberi penetra temperata la luce; tra foglia e foglia il sole getta sulla terra dei cerchielli ridenti e luminosi; raggi sottili e biondi passano fra i rami. Il silenzio è profondo; è lontana, lontana la rumorosa città. Un profumo vivificante si espande; ogni tanto il garrito allegro di un uccello fa ondeggiare le conche rosee dell'aria. Non è, non è la piccioletta e magra natura dei giardini tagliati ad angoli retti, squadrati, polverosi e malinconici; non sono le aiuole di fiorellini variopinti che non dànno freschezza, non dànno ombra, tirati su con cure infinite; non è la natura corretta e riveduta, sfacciata e pomposa che si stende al sole senza vergogna, riarsa, secca. È la forte e possente natura che irrompe dalla terra vera, e allaga, e {{sic|innonda}} la campagna come oceano di verdura; è la natura pudica e grande del bosco, che si ammanta di foglie, che vela il volto divino, che molce la passione delle sue nozze nell'ombre discrete, nei placidi silenzi, nei recessi ignoti. È nell'immenso bosco che si sogna; nei quadrivi lontani trapassa rapidissimo un lieve fantasma; nei bruni tronchi apparisce qualche leggiadro volto di donna; la foglia che cade sembra il rumore di un bacio scoccato. È nel discreto e amabile bosco che s'ama... ([[Matilde Serao]]) *Le selve sono salute e ricchezza: sono filtri stupendi e centri di produzione ossigena, di ossigeno elettrizzato che è tra le più poderose difese contro gli invisibili organismi malefici. Tutela dei climi, equilibrano la temperatura, disciplinano le correnti dell'aria, provvedono alle condizioni igrometriche del sottosuolo, proteggono i colli nella loro coesione, difendono le praterie, conservano le acque, a noi danno il combustibile ci proteggono dalla grandine e poste sui monti fanno da parafulmine. ([[Guido Baccelli]]) *''Ma salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo, | perché l'uomo non può vivere tra acciaio e cemento.'' ([[Nomadi]]) *''Mia madre mi disse: «Non devi giocare | con gli zingari nel bosco» | ma il bosco era scuro, l'erba già verde, | lì venne Sally con un tamburello. | Ma il bosco era scuro, l'erba già alta, | dite a mia madre che non tornerò.'' ([[Fabrizio De André]]) *Pensa sempre a questo: quando nella vita avrai dolori o preoccupazioni, va' come ora ad occhi bene aperti per il bosco, e da ogni albero, da ogni cespuglio, da ogni fiore e da ogni animale la potenza di Dio ti verrà incontro dandoti forza e consolazione. (''[[La principessa Sissi]]'') *Se hai paura dei [[Lupo|lupi]], sta' lontano dai boschi. ([[Iosif Stalin]]) *Se un uomo cammina nei boschi la metà del suo tempo per amore dei boschi, corre il rischio di essere considerato un perdigiorno; ma se uno passa tutto il suo tempo a speculare, a tosare quei boschi fino a rendere il terreno spoglio prima del termine, quegli è onorato come un cittadino industrioso e pieno di senso dell'impresa. Come se l'unico interesse che una città può avere per le sue foreste fosse quello di raderle al suolo! ([[Henry David Thoreau]]) *''Un impulso dal bosco vernale | t'insegnerà più di tutti i savi della terra | sulla natura dell'uomo, | sul male morale e sul bene.'' ([[William Wordsworth]]) ==Voci correlate== *[[Albero]] *[[Natura]] *[[Pianta]] ==Altri progetti== {{Interprogetto|wikt|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Foreste]] 2rw3netbjjoofu9ievi8g5bzr72daca Pallanuoto 0 100845 1221851 1035588 2022-08-10T01:41:06Z Danyele 19198 +1 / minuzie wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Serbia-Greece 16. 06. 2008.(Svetska liga).jpg|thumb|Una partita di pallanuoto tra Serbia e Grecia (2008)]] Citazioni sulla '''pallanuoto'''. *Affascinante, dura, leale, sommersa. ([[Paolo De Crescenzo]]) *La pallanuoto mi ha regalato un'altra famiglia che è quella delle mie compagne di squadra del passato e del mio attuale club, io le chiamo "le mie sorelle". Probabilmente non sarei diventata la persona che sono adesso se non avessi giocato a pallanuoto. Mi ha dato la voglia di non arrendermi mai anche nella vita [...]. A un genitore direi queste cose, è uno sport che ti migliora sia fisicamente che mentalmente. ([[Tania Di Mario]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} {{s}} [[Categoria:Sport acquatici]] miw92o1f1vkza4zzwhxkrg1iikib2g2 Steins;Gate 0 102519 1221883 1172519 2022-08-10T07:04:47Z Bradipo Lento 20707 tolgo wl per soggetti non enciclopedici wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano= Steins;Gate |tipofiction= serie TV anime |titolooriginale= シュタインズ・ゲート |titolotraslitterato= Shutainzu Gēto |immagine= Steins;Gate.svg |paese= Giappone |anno= 2011 |genere= fantascienza, thriller |episodi= 24 <small>+1 OAV</small> |regista = Hiroshi Hamasaki, Takuya Satō |sceneggiatore = [[Jukki Hanada]] |doppiatorioriginali= |doppiatoriitaliani= *[[David Chevalier]]: [[Rintarō Okabe|Rintarō "Okarin" Okabe]] *[[Rachele Paolelli]]: [[Kurisu Makise]] *[[Eva Padoan]]: [[Mayuri Shiina|Mayuri "Mayushii" Shiina]] *[[Paolo Vivio]]: [[Itaru Hashida|Itaru "Daru" Hashida]] *[[Valentina Favazza]]: [[Suzuha Amane|Suzuha "Suzu" Amane]] *[[Giulia Tarquini]]: [[Ruka Urushibara|Ruka "Rukako" Urushibara]] *[[Laura Lenghi]]: [[Moeka Kiryū|Moeka "Shining Finger" Kiryū]] *[[Emanuela Ionica]]: [[Faris Nyannyan|Rumiho "Faris Nyannyan" Akiha]] *[[Roberto Draghetti]]: [[Yūgo Tennōji|Yūgo "Mr. Braun" Tennōji]] *Vittoria Bartolomei: [[Nae Tennōji]] |note= }} '''''Steins;Gate''''', serie televisiva anime del 2011, composta da 24 episodi e un OAV, tratta dall'omonima visual novel. {{tagline|È possibile alterare il presente... modificando il passato?}} ==Citazioni tratte dalla serie== ===Battute ricorrenti=== *A rigor di logica... ('''Daru''', introducendo una propria obiezione) *Tutturù! ('''Mayushii''', per salutare qualcuno o attirare l'attenzione) *Come butta? ('''Suzuha''', quando appare in scena o saluta qualcuno) ===[[Incipit]]=== {{Incipit serie televisive}} L'[[universo]] ha un inizio, ma non una fine: è infinito. E poi le [[stella|stelle]]... anch'esse hanno un inizio, ma periranno per via della loro stessa energia: si estingueranno. Coloro che possiedono il dono dell'[[intelligenza]] sono in verità i più sciocchi: è piuttosto evidente, basta osservare la storia. In un certo senso, questo può essere considerato l'ultimo avvertimento di Dio a coloro che resistono. ('''Okarin''') ===Episodio 1, ''Prologo dell'inizio e della fine''=== *'''Okarin''': Mi dica, qual è la sua teoria sulla macchina del tempo? I buchi neri di Kerr, le linee di universo? Questi concetti sono frutto della mente di [[John Titor]]! Titor si è autoproclamato viaggiatore del tempo, e nel 2000 ha pubblicato questa teoria su internet, non dica che non lo sapeva!<br />'''Nakabachi''': Tu sei un insolente! Certo che lo so, è chiaro! Ma la mia teoria non va confusa con quel cumulo di menzogne! *'''Okarin''': Ma tu sei Kurisu Makise, vero? C'era un tuo articolo sulla rivista ''Sciency''!<ref>Il nome si rifà alla rivista ''Science'' dove vengono pubblicati gli articoli dei più importanti ricercatori. Per approfondire vedi la [[w:science|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref><br />'''Kurisu''': Ah, quindi ne sei al corrente. Immagino tu sia un riceratore di qualche università.<br />'''Okarin''' {{NDR|preoccupato}}: Tu! Sei un agente inviata dall'Organizzazione...<br />'''Kurisu''': Che cosa? Quale organizzazione? Io volevo solo chiederti il motivo per cui...<br />'''Okarin''': Non sono tenuto a risponderti su nulla! {{NDR|parla al cellulare}} Sono io, sono stato catturato da un agente dell'Organizzazione, sì, Kurisu Makise...<br />'''Kurisu''': Con chi stai parlando?<br />'''Okarin''': ...no, nessun problema: in qualche modo dovrei riuscire a svignarmela... {{NDR|Kurisu gli prende il cellulare}}<br />'''Kurisu''': Cosa? Non è acceso...<br />'''Okarin''' {{NDR|fa una risata isterica}}: Ok, ti dirò come funziona se ci tieni: quando viene toccato da qualcuno che non sia io si spegne automaticamente, è un cellulare di ultima generazione per missioni speciali! {{NDR|ride ancora}}<br />'''Kurisu''': Chiaro: parlavi da solo. <!-- 5.03 --> *'''Daru''': Pensateci un po': se noi vivessimo all'interno di un [[monitor video|monitor]], avremmo un modo per riuscire a distinguere la realtà dalla finzione?<br />'''Okarin''': No.<br />'''Daru''': Come sei drastico!<br />'''Okarin''': Esatto, si tratterebbe di una discussione inutile e fine a se stessa. Piuttosto dovremmo concentrarci a fondo su come poter distruggere la struttura di controllo del mondo, e opporci all'Organizzazione.<br />'''Daru''' {{NDR|irritato}}: Ecco che ricomincia con la sindrome adolescenziale...<ref>Daru fa riferimento al ''Chūnibyō'', la «sindrome della seconda media» che caratterizza le persone che, pur avendo più di 14 anni (l'età media degli studenti della seconda media giapponese), continuano a comportarsi come adolescenti. Per approfondire vedi la [[w:Chūnibyō|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> <!-- 13.54 --> *'''Okarin''': Faresti meglio ad ascoltare quello che hanno da dire gli altri anziché startene rintanato nel tuo guscio.<br />'''Daru''': Fantastico! Ecco il post del giorno nella discussione "Senti chi parla". [[Immagine:Daru, Mayushii, Okarin.jpg|thumb|''Cosplayer'' di Daru, Mayushii e Okarin]] *Certe incoerenze nei miei ricordi... Possibile che l'Organizzazione abbia manipolato la mia memoria? Ma sì, è ovvio: questa deve essere la scelta di Steins;Gate! ('''Okarin''') *Non pensare che io sia forzuto solo perché sono [[grassezza|grasso]]. ('''Daru''') <!-- 16.23 --> *'''Mayushii''': Ti piace davvero tanto la [[Dr Pepper]], eh Okarin?<br />'''Okarin''': Ma certo, perché è la bevanda intellettuale riservata ai prescelti. ===Episodio 2, ''Paranoia da spostamenti temporali''=== *'''Kurisu''' {{NDR|a Okarin}}: Sei pazzo o stanco di vivere?<br />'''Daru''': Questa è la battuta di Louise!<ref>Riferimento a Louise Françoise le Blanc de la Vallière, la protagonista di ''Zero no tsukaima''. Per approfondire vedi la [[w:Zero no tsukaima|voce sulla serie]] su Wikipedia.</ref> Evvai!<!-- 0.40 --> *'''Kurisu''': Io sono convinta che la macchina del tempo sia solo una grossa sciocchezza. Vorrei dunque spiegarvi il motivo per cui ho maturato questa convinzione.<br />'''Okarin''': Obiezione!! "Non può esistere una macchina del tempo"? È un'affermazione precipitosa! [...]<br />'''Kurisu''': Definendo precipitose le mie parole, lei ignora la logica alla base di ogni teoria volta a contraddire un'opinione avversa. [...] Allora, vogliamo trasformare la conferenza in dibattito? In questo modo forse anche i più ostinati avranno modo di comprendere. *'''Okarin''': Hai dimenticato di pronunciare la [[Parole d'ordine dalle serie televisive|parola d'ordine]], Ruka.<br />'''Ruka''': Eh? E... El psy ca... canguri...<br />'''Okarin''': No, si dice "congroo".<ref>"El Psy Congroo" è la frase che Okarin pronuncia dopo aver chiuso un'ipotetica telefonata o aver ricevuto una mail riguardante "l'Organizzazione".</ref><br />'''Ruka''': Mi... mi dispiace! <!-- 5.35 --> *'''Mayushii''': [[Ruka Urushibara|Ruka]] continua a esercitarsi tutti i giorni, sai? [...]<br />'''Okarin''' {{NDR|a Ruka}}: Quando la magica spada Samidare riconoscerà che sei tu la persona giusta, sprigionerà la sua vera energia, non dimenticarlo. *Ruka Urushibara. Nella voce e nei modi sembra una ragazza in tutto e per tutto, anzi: una gran bella ragazza, più femminile di tante altre ... in realtà è un ragazzo. È più alta di Mayuri, ma il suo fisico è molto esile... però è un ragazzo! Sta benissimo con gli abiti da miko,<ref name=miko>Le giovani donne che lavorano come assistenti presso i templi shintoisti. Per approfondire vedi la [[w:miko|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> però è un ragazzo. ('''Okarin''') <!-- 7.02 --> *'''Mr. Braun''':<ref>Il soprannome che Okarin ha dato a Yūgo Tennōji, il padrone di casa e proprietario del negozio di riparazioni di televisori, per via della sua passione per i tubi catodici. Carl Ferdinand Braun fu l'inventore del tubo catodico; per approfondire vedi la [[w:Carl Ferdinand Braun|pagina corrispondente]] su Wikipedia.</ref> Come ti chiami?<br />'''Suzuha''': Suzuha Amane!<br />'''Mr. Braun''': Quanti anni hai?<br />'''Suzuha''': Diciotto!<br />'''Mr. Braun''': Perché vuoi lavorare qui?<br />'''Suzuha''': Adoro i tubi catodici!<br />'''Mr. Braun''': Sei assunta!<br />'''Suzuha''': Evviva!<br />'''Okarin''': Che cos'era, una gag? Ve l'eravate preparata? <!-- 9.34 --> *'''John Titor''': La [[macchina del tempo]] è una proprietà esclusiva del SERN,<ref>La sigla si rifà al [[CERN]], l'organizzazione europea per la ricerca nucleare.</ref> privati cittadini e aziende pertanto non possono averne una. Quelli del SERN la utilizzano per un profitto personale, e hanno condotto il mondo alla distopia.<ref>Termine usato per indicare una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista. Per approfondire vedi la [[w:distopia|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> Io sono venuto qui per cambiare il futuro, per riconquistare la libertà perduta e distruggere la distopia creata dal SERN. <!-- 11.40 --> *'''John Titor''' {{NDR|risponde al messaggio in chat di un altro utente}}: Stai parlando del paradosso del nonno,<ref>Un paradosso dei viaggi del tempo: se una persona torna indietro nel tempo e uccide suo nonno prima che potesse sposarsi e avere un figlio, non sarebbe mai nato; se questo fosse vero, però, non sarebbe potuto tornare indietro nel tempo per uccidere il nonno. Per approfondire vedi la [[w:Paradosso del nonno|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> che nella realtà è impossibile. Sì, possiamo incontrare noi stessi nel passato: quando accade le [[Linea di universo|linee di universo]] si sdoppiano. <!-- 12.10 --> *Se parlo con un [[vittoria e sconfitta|vincitore]] sembro ancora di più un [[vittoria e sconfitta|perdente]]. ('''Daru''') <!-- 17.44 --> *[[Faris Nyannyan|Faris]] non è come le altre. Anche se è in 3D, in fondo ha un'anima a 2D. ('''Daru''') <!-- 17.59 --> [[Immagine:Ibm5100 (2297950254).jpg|thumb|Un IBM 5100]] *'''Okarin''': Vorrei che dessi un'occhiata a questa foto. Ecco, guarda...<br />'''Daru''': Questo è un [[IBM 5100|IBN 5100]],<ref>Uno dei primi computer trasportabili (in ''Steins;Gate'' chiamato "IBN" anziché "IBM"). Per approfondire vedi la [[w:IBM 5100|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> giusto? [...] Un leggendario computer d'epoca. Se non ricordo male un mesetto fa girava voce che ce ne fosse uno ad [[Akihabara]].<ref>Il quartiere di Tokyo dove è ambientata la serie, con la più alta concentrazione di negozi specializzati in elettronica, videogiochi, anime e manga. Per approfondire vedi la [[w:Akihabara|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> Forse quella tipa {{NDR|Moeka}} è venuta a saperlo. [...]<br />'''Okarin''': A trovarlo, varrebbe tanto?<br />'''Daru''': Be', era stato immesso sul mercato più di trenta anni fa. All'epoca era piuttosto caro, erano i tempi in cui nessuno poteva permettersi un computer. In altre parole, è molto raro. <!-- 18.04 --> *'''Daru''': Bene, ho terminato i collegamenti.<br />'''Okarin''': Perfetto, allora possiamo usare queste. {{NDR|porge delle banane a Daru}}<br />'''Daru''': Però... sono di Mayushii.<br />'''Okarin''': Puoi stare tranquillo, le ho comprate io con i fondi donati al laboratorio da Mayuri.<br />'''Daru''': Cioè sono di Mayushii... <!-- 19.58 --> *Non sarà risparmiando sugli esperimenti che riusciremo a cambiare la struttura di controllo del mondo. ('''Okarin''') <!-- 20.35 --> ===Episodio 3, ''Paranoia da realtà parallele''=== *'''Kurisu''' {{NDR|presentandosi per la prima volta al laboratorio}}: Ho chiesto informazioni a Hashida e aveva parlato di un laboratorio: mi aspettavo un luogo un po' più decoroso di questo.<br />'''Okarin''': Maledizione, Daru, non mi avrai mica tradito?! Ti sei lasciato ammaliare dal fascino di questa femmina 3D! Maledetta, non te lo perdonerò mai, mai e poi mai! Brutta... stronza!!<br />'''Kurisu''' {{NDR|rivolta a Daru}}: Puoi fare qualcosa, per favore?<br />'''Daru''': Consideralo un po' disorientato dalla situazione.<br />'''Okarin''' {{NDR|parlando da solo al telefono}}: È un'emergenza: alla fine l'Organizzazione ha inviato un'agente al laboratorio! Cosa? Vorresti dire che anche questa è una scelta di Steins;Gate?<br />'''Kurisu''': Che cos'è Steins;Gate?<br />'''Daru''': È solo una fantasia di Okarin, non ha nessun significato.<br />'''Kurisu''': Immaginavo, anche perché ha usato una parola tedesca e una inglese. *'''Kurisu''' {{NDR|analizza la banana cotta nel microonde}}: Hai delle pinzette?<br />'''Okarin''': No!<br />'''Kurisu''': Ok! {{NDR|mette un dito nella banana}} L'interno è molliccio, e sa di... {{NDR|si porta il dito alla bocca}} niente... che schifo!<br />'''Okarin''': Senti un po', zombie: guarda che se hai fame basta chiedere! Una banana posso anche dartela!<br />'''Kurisu''': Non ho affatto fame, e comunque non mangerei mai la banana di un [[Perversione|pervertito]]...<!-- 3.33 --> *Ascolta, Makise, per favore... [...] Potresti ripetere un'altra volta la frase "E comunque non mangerei mai la banana di un pervertito", possibilmente con aria risentita? ('''Daru''') <!-- 3.55 --> *Il vero pervertito è chi ha un'immaginazione perversa. ('''Okarin''') <!-- 4.23 --> [[Immagine:Views of the LHC tunnel sector 3-4, tirage 2.jpg|thumb|Una parte dell'LHC presente nei laboratori del CERN a Ginevra]] *'''Okarin''' {{NDR|osservando una foto sul desktop di Daru}}: E questo cos'è?<br />'''Daru''': LHC.<br>'''Okarin''': Eh?<br />'''Daru''': Large Hadron Collider.<ref>Per approfondire vedi la [[w:Large Hadron Collider|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> L'acceleratore di particelle del SERN. È un'immagine così rassicurante... *Il tempo non è come un unico fiume che si limita a scorrere dal passato verso il futuro. Se, per esempio, io tornassi nel passato e uccidessi un individuo denominato "A", in quell'istante verrebbe alterato un valore numerico chiamato "divergenza" e la [[Linea di universo|linea d'universo]] devierebbe verso una realtà che non contempla l'esistenza di A. Come conseguenza di questo mutamento, la memoria delle persone verrebbe ricostruita: in altre parole, tutti i ricordi legati alla linea di universo in cui A era presente sarebbero immediatamente cancellati, e sostituiti con i ricordi di una nuova realtà in cui A non esiste.<ref>In questo passaggio illustra una parte dell'interpretazione a molti mondi delle leggi della meccanica quantistica, che prevede l'esistenza di infiniti universi. Per approfondire vedi la [[w:Interpretazione a molti mondi|pagina corrispondente]] su Wikipedia.</ref> ('''John Titor''') <!-- 16.29 --> *'''Daru''' {{NDR|sta tentando di forzare il server del SERN}}: È fatta! È fatta, è fatta! E vai! Avanti, ora arrenditi e mostrami tutto! È fatta, ho il codice identificativo!<br />'''Okarin''': Ci sei riuscito? [...]<br />'''Daru''': Be', non è proprio un hacking in piena regola, perché senza l'ID dell'amministratore ho delle possibilità d'accesso limitate... In parole povere, è come se potessi vedere solo le [[seno|tette]]!<br />'''Mayushii''': Sei proprio un maiale, Daru! <!-- 20.22 --> ===Episodio 4, ''Rendez-vous di collisioni di impossibili teorie erranti''=== *'''Mayushii''' {{NDR|alza la mano verso il sole}}: Mi chiedevo se le mie mani non potessero raggiungere le stelle.<br />'''Okarin''': Ma non si vede nessuna stella.<br />'''Mayushii''': Sì, ma tu lo sai, vero, che anche se non si vedono le stelle sono in cielo durante il giorno... <!-- 5.09 --> *[[Itaru Hashida|Daru]] è come l'universo, continua a espandersi senza sosta, giorno dopo giorno. ('''Okarin''') <!-- 5.58 --> *Com'è che mi sono fatta incastrare da questo tizio? Mi prenderei a sberle, ma ero troppo curiosa... ('''Kurisu''') <!-- 8.40 --> *Le [[teoria|teorie]] in fondo non sono che dei giochi di parole. ('''Okarin''') <!-- 10.33 --> *'''Faris''': Un computer?<br />'''Mayushii''': Sì, un vecchio computer. Se ricordo bene {{NDR|Okrin}} ha detto che costava cinquemilacento yen.<br />'''Faris''': Cinquemilacento? Allora forse... <!-- 12.57 --> ===Episodio 5, ''Rendez-vous di collisioni tra cariche elettriche''=== *'''Mayushii''' {{NDR|prende una maglietta di Daru}}: È esageratamente grande, sembra uno di quei tappeti di tigre! {{NDR|mette la maglietta sul pavimento e ci si sdraia}} È come coricarsi su un futon!<br />'''Daru''': Mayushii sulla mia maglia... questo sì che è un panorama che riscalda il cuore! <!-- 3.33 --> *Sei incredibile, Okarin, riesci a fare con semplicità cose che per noi sono impossibili, perciò ti ammiriamo! ('''Daru''', dopo che Okarin ha recuperato l'IBN 5100) *'''Okarin''': Maledetta [[Kurisu Makise|Christina]]! Il tuo fascino ha sedotto perfino [[Mayuri Shiina|Mayuri]]!<br />'''Kurisu''': Non ho sedotto nessuno!<br />'''Daru''': Makise che seduce Mayushii? Uno sviluppo yuri...<ref>Termine usato per indicare relazioni omosessuali tra donne o ragazze. Per approfondire vedi la [[w:Yuri|voce corrispondente]] su Wikipedia</ref> e vai!<br />'''Kurisu''': Frena l'immaginazione, maniaco! <!-- 5.27 --> *'''Kurisu''': Prendo questo in prestito. {{NDR|indossa un camice presente nel laboratorio}} Con un camice addosso mi sento molto più a mio agio.<br />'''Okarin''' {{NDR|prende le mani di Kurisu}}: Splendida! Sapevo che i miei occhi non potevano essersi sbagliati, sei perfetta sotto ogni punto di vista!<br />'''Kurisu''': Che... che ti prende ora, mi stai facendo paura...<br />'''Okarin''': Il [[camice bianco]]! In un laboratorio di ricerca l'unica [[divisa]] dovrebbe essere un camice bianco! <!-- 10.11 --> *'''Okarin''': E così anche a te piace la [[Dr Pepper]], eh assistente?<br />'''Kurisu''': Ho vissuto sette anni in America, sai?<br />'''Okarin''': Bene, potresti diventare una buona compagna di bevute.<br />'''Kurisu''': Non credo proprio: vorrei ricordarti che sono ancora minorenne.<br />'''Okarin''': Io mi riferivo alle bevute di Doc P, che cosa hai capito?<br />'''Kurisu''': Intendevi quelle bevute?<br />'''Okarin''': Ma certo, non vedo altre possibilità. Condivideremo la passione per la Doc P, la bevanda intellettuale per eccellenza. *'''Okarin''' {{NDR|vede che Kurisu sta per piangere}}: Per caso stai piangendo?<br />'''Kurisu''': No, non sto piangendo... Non mi sono spaventata perché un uomo mi ha urlato addosso con aria minacciosa, e non è vero che mi è venuto da piangere per il sollievo, non è affatto questo ciò che è successo...<br/>'''Okarin''': Daru, come mai la mia assistente sta piangendo?<br />'''Daru''': Sei proprio sicuro che Makise non te l'abbia appena spiegato? <!-- 13.35 --> *'''Kurisu''' {{NDR|legge un file segreto del SERN}}: "Controllo dello spazio-tempo e conseguente distruzione della storia". [...] "In definitiva, la realizzazione di un'[[utopia]] che si estenda dal passato al futuro diventerà l'obiettivo e motivo di esistenza del SERN per il XXI secolo".<br />'''Okarin''': Un'utopia? La distopia! <!-- 15.24 --> *'''Kurisu''' {{NDR|spiega a Daru perché i corpi delle persone che viaggiano nel tempo diventano gelatinosi prendendo una spugna bagnata che cerca di infilare nella sua mano}}: Se tenti di far passare una spugna del genere in un buco di queste dimensioni, sarà... {{NDR|la spugna non passa, e lascia uscire l'acqua}} completamente svuotata del contenuto.<br />'''Daru''': Stai dicendo che quel buco è troppo piccolo?<br />'''Kurisu''': Esatto! Forzano la massa a entrare in un buco troppo stretto.<br />'''Daru''': A rigor di logica la tua spiegazione è troppo [[Pornografia|hard]].<br />'''Kurisu''': Come? Che cosa sarebbe hard... Hashida, razza di maniaco!<br />'''Daru''': Io credo che anche tu abbia una fervida immaginazione, Makise.<br />'''Kurisu''': Non mi paragonare a te. <!-- 20.52 --> ===Episodio 6, ''Divergenza dell'effetto farfalla''=== *'''Mayushii''': Una tavola rotonda?<br />'''Okarin''': Eh, già!<br />'''Daru''': E cosa sarebbe?<br />'''Okarin''': Un meeting tra i membri del laboratorio.<br />'''Daru''': L'abbiamo già fatta altre volte, 'sta cosa?<br>'''Kurisu''': Tanto per cominciare, esiste qui una tavola rotonda?<br >'''Okarin''': L'oggetto in sé non esiste, ma tutti gli elementi del laboratorio ne hanno una dentro il cuore, giusto?<br />'''Kurisu''': Ma che giusto e giusto, non arrogarti il diritto di mettere le tue stramberie nel cuore delle altre persone. <!-- 4.23 --> [[Immagine:Ttg delorean pax.jpg|thumb|La DeLorean presente nel film ''[[Ritorno al futuro]]'']] *'''Okarin''' {{NDR|parlando delle mail spedite indietro nel tempo}}: "Spedire mail nel passato" non suona per niente bene, per prima cosa quindi dovremo trovare un nome adeguato con cui chiamare il fenomeno. [...] Il processo secondo cui le mail possono essere spedite nel passato si chiamerà... Nostalgia drive! Si scrive con gli ideogrammi di "viaggio nostalgico che trascende il tempo" e si legge "nostalgia drive".<ref>Questa frase serve a spiegare come deve essere scritto un nome in giapponese, dove gli stessi fonemi possono essere associati a ideogrammi (e significati) completamente diversi tra loro.</ref><br />'''Kurisu''': Troppo complicato, mi oppongo. [...] Bisogna semplificare, dev'essere più chiaro: trattandosi di mail che vanno indietro nel tempo perché non "mail a ritroso"? [...]<br />'''Okarin''': Non mi sembra tanto più semplice da capire!<br>'''Daru''': A rigor di logica si dovrebbe dire "la mail che saltava nel tempo".<ref>Daru si è ispirato al film ''[[La ragazza che saltava nel tempo]]''.</ref><br />'''Okarin''': Un po' formale, è complicato da dire. [...] Ci vuole del romanticismo, capito?<br />'''Daru''': Allora accorciamolo in "saltatempo".<br />'''Okarin''': Sì, bravo, così non si capisce cosa salta nel tempo: una mail, una ragazza o un'altra banana?<br />'''Mayushii''': Tutturù! Anche Mayushii ha la sua proposta! Sentite... "Back to the mail",<ref name=ritorno>Riferimento al film ''[[Ritorno al futuro]]''.</ref> che ne dite?<br />'''Okarin''': Traduzione, "ritorno alla mail": che senso ha?<br />'''Mayushii''': Allora "DeLorean<ref name=ritorno /> mail" [...]<br />'''Kurisu''': A questo punto perché non abbreviamo drasticamente e non usiamo "D-mail"? <!-- 5.57 --> *'''Okarin''': La prima D-mail è stata inviata tra le 12 e le 13, mentre la seconda è partita all'incirca alle 18: se faremo i test più o meno negli stessi orari saremo in grado di replicare il fenomeno, forse...<br />'''Daru''': A rigor di logica, mi sembra un po' troppo semplicistico.<br />'''Okarin''': Vale la pena di provare, non credete? Mayuri, la banana!<br />'''Mayushii''': Le banane di Mayushii cominciano a scarseggiare.<br />'''Kurisu''': È così importante ficcarci dentro la banana?<br />'''Daru''' {{NDR|sottolinea il doppio senso}}: Ficcarci dentro la banana...<br />'''Okarin''': Daru, per favore, non è il momento: è per vedere se si trasforma di nuovo in gelatina. Avanti, muoviti assistente: metti dentro quella banana.<br />'''Daru''': Metti dentro quella banana...<br />'''Kurisu''': Adesso basta, razza di pervertito! <!-- 8.17 --> *'''Daru''': Okarin, chi è quella gran... cioè, volevo dire, chi è quella sexy-signorina in 3D?<br />'''Okarin''': Te la presento: lei è "Shining Finger" [[Moeka Kiryū]].<br />'''Daru''': Mo... molto lieto, Kiryū. {{NDR|Moeka lo ignora}} Il periodo in cui anch'io nutrivo aspettative dal mondo in 3D è un ricordo lontano. <!-- 12.20 --> *'''Kurisu''': Una D-mail percorre un'ora indietro nel tempo per ogni secondo indicato sul timer. 120 secondi sono cinque giorni, ed ecco spiegata la data di cinque giorni fa.<br />'''Daru''': Ha scoperto come regolare il salto temporale, non è incredibile? <!-- 14.58 --> *'''Okarin''' {{NDR|sogna di essere nello spazio}}: Ma dove sono? {{NDR|cade in un buco nero}}<br />'''Kurisu''': In realtà non ti stai muovendo, qui lo spazio e il tempo si sono scambiati di posto. [...] Tu non sei in grado di muoverti nello spazio, mentre il tempo viene prolungato all'infinito. Un secondo della tua vita per me diventa... l'[[eternità]].<br />'''Okarin''': I confini dello spazio stanno fuggendo, anzi no: si stanno espandendo. Ma questo è l'universo o sono io?<br />'''Kurisu''': Non ti devi voltare indietro, l'eternità non è senza limiti. Anche se il tempo si estende all'infinito la fine esiste.<br />'''Okarin''': Il prossimo secondo quando arriverà?<br />'''Kurisu''': Guarda avanti, raggiungilo, non voltarti indietro... <!-- 16.35 --> *Lui è my favorite right arm, super hacka Daru. ('''Okarin''', presentando Daru a Moeka) ===Episodio 7, ''Divergenza della frattura''=== *'''Okarin''': Ehi, non c'è la [[Dr Pepper]] qui!<br />'''Kurisu''': Lo so, era finita.<br />'''Okarin''': Be', se era finita bisognava insistere e cercarla altrove: è questo che fa un vero dottorpepperiano. *Io non sono un pervertito, sono un perverso [[gentiluomo]]. ('''Daru''') <!-- 14.35--> *In effetti Titor lo aveva detto: tornando indietro nel tempo e cambiando il passato si ha la variazione di un parametro numerico chiamato "divergenza" e il mondo si sposta su un'altra linea di universo. Nell'istante dello spostamento, le memorie esistenti nella linea di universo precedente alla variazione vengono cancellate e nuove memorie vengono costruite. Con la D-mail, dalla linea di universo in cui Rukako non ha giocato al Lotto-six ci siamo spostati in quella in cui lo ha fatto: la linea d'universo è mutata, e così è cambiato anche il passato. In questo mondo io non ho inviato nel passato nessuna D-mail per vincere al Lotto-six: non è che Mayuri e gli altri non se ne ricordino, è che in questo mondo l'esperimento non è mai stato condotto... allora per quale ragione solo io ricordo tutto? ('''Okarin''', riflettendo sull'esperimento) <!-- 15.04--> *'''Mr. Braun''': Okabe?! Tu che ci fai qui insieme a [[Nae Tennōji|mia figlia]]?<br />'''Okarin''': Ehi, aspetta un attimo, io non stavo facendo...<br />'''Mr. Braun''': Chiudi il becco! Uno come te non saprebbe mai controllare i propri desideri trovandosi solo con la mia splendida bambina!<br />'''Okarin''': Si può sapere che opinione hai delle persone, tu? E poi io non ero solo con lei, fino a poco fa c'era anche Suzuha!<br />'''Mr. Braun''': Che cosa? È vero quello che dice, Nae?<br />'''Nae''': In realtà le ho promesso di non dirti che stava battendo la fiacca... <!-- 16.23 --> *Sembri una ragazza [[Innamoramento|innamorata]] che aspetta un messaggio dal suo "lui". ('''Kurisu''' a Okarin, che ha spedito una mail a Titor) <!-- 18.08--> *'''John Titor''' {{NDR|dialogo via e-mail}}: Ho letto la tua mail, l'interpretazione è giusta: modificando il passato hai sicuramente innescato un cambio della linea di universo, l'unica cosa che non capisco è perché tu conservi la memoria che avevi prima del cambiamento. Non te lo sarai sognato?<br />'''Okarin''': È successo davvero, mi è capitato anche un'altra volta. Cosa vorrà dire?<br />'''John Titor''': Non lo so. L'alterazione del passato attraverso le mail è un fenomeno che non è mai stato considerato neanche nel 2036 da cui provengo. Tu hai modificato il passato, quindi la linea d'universo è cambiata: ma nessuno aveva mai conservato la memoria al di là delle linee d'universo, né aveva mai osservato dall'esterno i mutamenti avvenuti. Tuttavia, Kyōma,<ref>Okarin usa spesso lo pseudonimo ''Kyōma Hōōin'' con le persone sconosciute.</ref> per qualche ragione sembra che tu abbia questo potere. E per la stessa ragione, tu forse sei in grado di condurre il mondo oltre la divergenza dell'uno percento. [...]<br />'''Okarin''': Che cosa vuol dire "oltre la divergenza dell'uno percento"? Si può sapere che cosa c'è oltre?<br>'''John Titor''': Oltre c'è la vera libertà. Finché non sarà possibile infrangere quel muro il futuro rimarrà una distopia. Il mio obiettivo è cambiare il futuro, e forse sei proprio tu la persona che ha il potere di farlo. [...] Kyōma, voglio che tu accetti di essere il Messia. <!-- 19.51--> ===Episodio 8, ''Omeostasi di una fantasia''=== [[Immagine:Loco2.jpg|thumb|Caricatura di uno scienziato pazzo]] *Io sono uno [[scienziato pazzo]]: desidero solo il caos e la distruzione. ('''Okarin''') <!-- 0.22--> *'''Kurisu''' {{NDR|Okarin le ha chiesto di inviargli una D-mail}}: Io non voglio farlo.<br />'''Okarin''': È il paradosso temporale che ti preoccupa?<br />'''Kurisu''': È che cambiare il passato mi sembra una cosa da vigliacchi. Io ho vissuto solamente diciotto anni, ma non ho intenzione di modificarli in alcun modo, perché questa è la mia vita e comprende anche tutti gli errori che ho commesso.<br/>'''Okarin''': Nonostante questo ti piacciono un sacco gli esperimenti, lo negheresti?<br />'''Kurisu''': Che cosa c'è di male?<br />'''Okarin''': In altre parole, assumi il ruolo di semplice spettatrice e aspetti che siano gli altri a sacrificarsi: oh, sì, proprio un atteggiamento degno di una scienziata pazza. <!-- 5.08--> *Essere attraenti non è mica un reato. ('''Mayushii''') <!-- 14.24--> ===Episodio 9, ''Omeostasi di un'illusione''=== *Eccola! La tecnica speciale, mescolare fissando negli occhi! ('''Daru''', mentre Faris mescola la bevanda di Okarin) <!-- 0.22 --> *'''Okarin''' {{NDR|Kurisu sta piangendo}}: Ti dico solo questo: tu sei una compagna preziosa. Se vuoi sfogarti, io ci sono.<br />'''Kurisu''': Okabe...<br />'''Okarin''' {{NDR|ride istericamente prima di parlare al cellulare}}: Tutto secondo i piani, è caduta in trappola, certo! Ora potrò farla sgobbare giorno e notte come non ha mai fatto prima! {{NDR|ride di nuovo}} <!-- 3.59 --> *'''Kurisu''': Prima di proseguire dobbiamo affrontare le questioni irrisolte.<br />'''Okarin''': Che noia!<br />'''Kurisu''': Per tua informazione, Okabe, la [[scienza]] è fatta al 99% di cose noiose, e se reputi te stesso uno scienziato allora...<br />'''Okarin''': Io non sono uno scienziato, sono uno scienziato pazzo! <!-- 7.14 --> *'''Kurisu''': Probabilmente le D-mail inviate hanno cambiato il passato...<br />'''Okarin''': Dici che l'hanno cambiato? Ma noi abbiamo inviato solo mail dal contenuto insignificante.<br />'''Kurisu''': È l'[[effetto farfalla]]. Inviando una mail nel passato le linee d'universo si dividono. C'è il mondo in cui non abbiamo giocato al Lotto-six e c'è quello in cui l'abbiamo fatto; in base a questo anche altri eventi hanno subito variazioni. Una modifica ne genera un'altra, quasi a darle una spinta, rendendo le successive sempre più marcate. Cambiare il passato comporta diversi rischi, e questo è tra i più dibattuti.<br />'''Okarin''': Allora, dov'è l'IBN 5100?<br />'''Kurisu''': Riformulo la domanda: dove si trovava? <!-- 9.15 --> *Ma no, pensare al passato non è da Faris; cammina guardando sempre avanti, per portare a tutti felicità e spensieratezza: questa è la missione di una vera maid orecchie da gatto. ('''Faris''') <!-- 10.58 --> *Moeka è bella e ha uno stile molto ricercato, se facesse del [[cosplay]] avrebbe un grande successo. ('''Mayushii''') <!-- 14.03 --> *'''Faris''': La famiglia di Faris è unica proprietaria... di tutta la zona qui intorno! {{NDR|viene inquadrato il quartiere di [[Akihabara]]}}<br />'''Mayushii''': Se questo è vero, allora Akiba sarebbe...<br />'''Faris''': Sì, proprio così.<br />'''Daru''': Akiba sarebbe che cosa?<br />'''Mayushii''': Il vero nome di Faris: lei in realtà si chiama Rumiho Akiha.<ref>In giapponese Akihabara viene scritto con i kanji 秋葉原, che risultano dall'unione di quelli di Akiha, il cognome di Rumiho (秋葉) con 原 che, letteralmente, significa "originale" (vedi la [http://it.bab.la/dizionario/giapponese-inglese/%E5%8E%9F traduzione giapponese-inglese per 原]). Una possibile traduzione di 秋葉原 è "[creazione] originale della famiglia Akiha".</ref><br />'''Daru''' {{NDR|si tappa le orecchie e urla per non sentire}}: Io non sento! Il vero nome di Faris è soltanto Faris!<br />'''Okarin''': Una patetica fuga dalla realtà.<br />'''Faris''': E giusto per la cronaca, sappiate che è stata Faris a chiedere di importare ad Akiba la cultura moe.<ref>Termine giapponese usato, in origine, per indicare l'attrazione o l'amore per i personaggi dei videogiochi, degli anime e dei manga; il termine viene usato anche per indicare una ragazza che appare affascinante e graziosa. Per approfondire vedi la [[w:moe (slang)|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref><br />'''Okarin''': Incredibile!<br />'''Daru''': Lei lavora al Maid Queen come un angelo per diffondere in prima persona la cultura moe, una dea! <!-- 14.03 --> *Le faccende private di una fanciulla sono interdette ai maschietti. ('''Faris''', quando Okarin vuole vedere il testo della sua D-mail) <!-- 18.25 --> ===Episodio 10, ''Omeostasi di una vita insieme''=== *'''Mayushii''': Senti, Okarin... ai tempi delle elementari c'è stata una volta in cui sei rimasto steso a letto con una febbre da cavallo: ricordi?<br />'''Okarin''': Sì, in quel periodo il mondo era nel panico generale per la faccenda dell'anno 2000.<ref>Okarin si riferisce al cosiddetto ''Millennium bug'', ossia il timore che i sistemi informatici su cui si basa la vita quotidiana potessero bloccarsi alla mezzanotte del 1º gennaio 2000. Per approfondire vedi la [[w:Millennium bug|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref><br />'''Mayushii''': Sai Okarin, quella volta Mayushii ha avuto tanta paura che tu potessi morire, davvero una paura tremenda, e così si è rivolta al cielo e ha pregato; e proprio in quel momento, ecco che appare una stella cadente. Mayushii ha indicato la stella cadente, dicendo "Okarin, non morire!", e ha ripetuto quella frase tre volte. E così la mattina seguente ti sei svegliato, e finalmente la febbre era andata via... In pratica volevo dire che quel giorno Mayushii ti ha salvato la vita. [...] Ricordi anche cosa hai detto quando ti è venuto quel febbrone così alto? Hai detto che tutto ciò che fissavi ha cominciato a deformarsi, che ti girava la testa e non riuscivi più a stare in piedi, e che il tuo corpo era scosso da brividi. Anche l'altra volta da Faris sembrava che ti stesse succedendo la stessa cosa...<br />'''Okarin''' {{NDR|pensando}}: Quello che ho provato quando mi è venuta la febbre è la stessa sensazione che sperimento ad ogni cambio di linea di universo: questo significa che l'occhio demoniaco, il Reading Steiner<ref>Espressioni usate da Okarin per indicare la sua capacità di individuare il cambiamento della linea di universo.</ref> si è insediato dentro di me proprio allora... <!-- 12.18--> *'''Kurisu''': Il centro di ricerche dove lavoro in America è un covo di cervelloni provenienti da ogni parte del mondo, ma si danno tutti un sacco di arie e alla fine risultano freddi e spietati. In confronto il tuo laboratorio di ricerca è infantile, però... farne parte è piacevole. Ehm... guarda che non ti sto facendo dei complimenti! È una cosa che mi è balenata in mente e allora l'ho detta, tutto qui.<br />'''Okarin''': Forse... in fondo io volevo solo degli amici.<br />'''Kurisu''': Be', io, ecco... ti considero un compagno. L'altro giorno me lo hai detto anche tu, ricordi? Che sono una preziosa compagna. Quelle parole, come dire, mi hanno reso felice. <!-- 17.01--> ===Episodio 11, ''Dogma della frontiera spazio-tempo''=== *'''Okarin''': Cinque secondi: mi basta che tu distragga Mr. Braun per cinque secondi, in modo che non si accorga delle scosse prodotte dall'esperimento.<br />'''Suzuha''': Va bene, ho capito: allora dovrò usare l'arma della seduzione. {{NDR|piega il bicipite del braccio destro}} Tocca qui. È abbastanza duro, no?<br />'''Okarin''' {{NDR|tocca il bicipite con un dito}}: In effetti, sì.<br />'''Suzuha''': Visto? Lascia fare a me.<br />'''Okarin''': Hai detto "seduzione", vero? <!-- 0.03--> *'''Kurisu''': I ricordi vengono immagazzinati all'interno del cervello mediante segnali a impulsi: sono come dati elettronici. [...] Dislocare un essere umano da uno spazio temporale a un altro è impossibile, ma potremo riuscire a inviare gli engrammi<ref>Le ipotetiche tracce mnemoniche che si organizzano nel sistema nervoso a seguito di processi di apprendimento e di esperienza. Per approfondire vedi la [[w:Engramma|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> relativi alla sua memoria.<br />'''Daru''': Inviarli dove?<br />'''Kurisu''': A se stesso, nel passato. Trasformando i miei ricordi in dati e mandandoli indietro nel tempo con il metodo usato per le D-mail, potrei spostare il contenuto del mio cervello in quello della me stessa del passato.<br />'''Okarin''': In altre parole, tu torneresti nel passato?<br />'''Kurisu''': Più che di un viaggio nel tempo, si tratterebbe di un salto nel tempo... <!-- 4.14--> *'''Okarin''': Spediremo indietro nel tempo l'attuale contenuto della mia mente.<br />'''Mayushii''': Però a me sembra una cosa spaventosa. [...] Che cosa ne sarebbe di preciso di te una volta spedita la tua memoria nel passato? Il tuo corpo rimarrebbe qui, giusto? [...] Inoltre, in questo momento Mayushii sta parlando con te, no?<br />'''Okarin''': Sì.<br />'''Mayushii''': Supponi che Mayushii torni indietro nel tempo di sette giorni, e riviva l'intera settimana: cosa succederebbe se la seconda volta lei non parlasse con te, Okarin?<br />'''Okarin''': Diciamo che, probabilmente, ne conserveresti la memoria senza che nella nuova realtà la conversazione fosse avvenuta.<br />'''Mayushii''': Perciò, Mayushii manterrebbe il ricordo di questa chiacchierata mentre per te, Okarin, non sarebbe mai avvenuta?<br />'''Okarin''': Già, suppongo sia così.<br />'''Mayushii''': In questo caso, sarebbe un po' triste, non trovi?<br />'''Okarin''': Per me?<br />'''Mayushii''' {{NDR|scuote la testa}}: Per Mayushii. <!-- 5.54--> *'''Suzuha''' {{NDR|sconsolata}}: Come butta?<br />'''Okarin''': Ma sei ancora conciata così, tu? {{NDR|non ha la maglia ma solo il top della biancheria intima}}<br />'''Suzuha''': Il capo mi ha dato una bella strigliata, e mi ha ordinato di restare così tutto il giorno.<br />'''Okarin''': Per i bravi ragazzi, quello, è [[veleno]] per gli occhi.<br />'''Suzuha''': Veleno? Veramente non porto mai cose velenose con me quando esco... <!-- 8.50--> *'''Nae''' {{NDR|si inchina dispiaciuta}}: Ti chiedo scusa, prima mio padre si è comportato molto male con te.<br />'''Okarin''': Sei venuta a cercarmi per dirmi questo? Sei proprio un animaletto ben educato.<br />'''Mayushii''': Nae non è affatto un animaletto.<br />'''Okarin''': Be', non ti preoccupare, anche io creo sempre un sacco di fastidi a Mr. Braun, quindi siamo pari. {{NDR|Nae sorride}} <!-- 9.14 --> *'''Okarin''': Hai un appuntamento con qualcuno?<br />'''Mayushii''': Sì, con la cosplayer Fubuki.<ref>Fubuki, soprannome di Katsumi Nakase, è un'amica di Mayushii che avrà un ruolo importante in ''[[Steins;Gate 0]]''.</ref> *In poche parole, [[Nakabachi|mio padre]] non mi sopporta, anzi, diciamo che mi odia. E non come figlia, ma come scienziata. Come rivale, insomma. Sai, mio padre era un fisico. Quando ero piccola, adoravo stare ad ascoltarlo mentre esponeva i suoi complicati teoremi scientifici. Grazie a questo, verso la fine delle elementari ero già in grado di comprendere tutte le sue pubblicazioni. Poi anch'io iniziai a pubblicare i miei articoli e a ricevere premi per ciò che scrivevo. A me però dei premi non m'importava nulla: m'interessava solo poter discutere con mio padre. Ci scambiavamo i resoconti via mail e i nostri dibattiti si facevano sempre più profondi. Ma un giorno... un giorno mio padre smise completamente di considerarmi. Non ero più solo una figlia che si divertiva a confrontarsi con lui: io vincevo quei confronti, gli facevo notare i suoi errori, e senza rendermene conto ferivo il suo orgoglio. Mio padre iniziò a sfogarsi su mia madre, perse la fiducia in sé stesso e venne allontanato dall'ateneo dove lavorava. [...] Se inventassi un congegno che rende possibili i salti temporali, credo che mio padre diventerebbe pazzo di rabbia, più di quanto non lo sia già. [...] ma [...] alla fine lo costruirò comunque, perché [...] sono troppo attratta dagli esperimenti: quando ne trovo uno a cui dedicarmi devo andare fino in fondo. Esattamente come faceva mio padre. ('''Kurisu''') *'''Daru''': In questo momento il nostro PC comunica direttamente con il centro nevralgico del SERN.<br />'''Okarin''': Il SERN? Quindi, ti sei impadronito del sistema?<br />'''Daru''': Oh, yes! Be', è quello che vorrei dire, ma in realtà eravamo collegati senza che nemmeno me ne accorgessi. È come se il SERN si fosse messo a nudo davanti a noi ad aspettare in silenzio. [...]<br />'''Kurisu''': Un attimo: siamo collegati al cuore del SERN senza aver fatto nulla? Non potrebbe voler dire che si sono accorti di cosa stiamo facendo e che sono stati loro a connettersi al nostro PC?<br />'''Daru''': Ma non mi sembra di aver commesso errori tali da farci scoprire. In questo momento potremmo utilizzare l'LHC come e quando vogliamo... <!-- 20.59--> ===Episodio 12, ''Dogma del limite statico''=== *Sai, questa è la Terra settanta milioni di anni fa. [...] Sei stato spedito qui con la macchina del tempo, Okarin. [...] Vedi, Mayushii non ha fatto che cercare Okarin senza sosta, rincorrendolo attraverso tante, tante, tante linee di universo. [...] L'Okarin che si trova qui può essere considerato come uno fra i tanti Okarin, oppure l'unico originale. Allo stesso modo si può dire che la Mayushii che vedi adesso sia una delle tante esistenti, oppure l'unica originale: e io credo che sia Mayushii che Okarin moriranno qui. Però sono anche convinta che le nostre volontà sopravviveranno fino a manifestarsi in Okarin e Mayushii ad Akihabara tra settanta milioni di anni, quindi non preoccuparti... ('''Mayuri''', voce narrante) <!-- 0.07--> *'''Kuirisu''': Pensavo a un'insalata di [[Pompelmo|pompelmi]], ti va?<br />'''Okarin''': E allora perché hai preso la carne macinata e il nattō?<ref>Fagioli di soia fermentati. Per approfondire vedi la [[w:Nattō|voce corrispondente]] su Wikipedia</ref><br />'''Kurisu''': Mescolando i sapori si ottengono delle prelibatezze, i pompelmi sono aspri perciò stanno bene con tutto.<br />'''Okarin''': Ma no, non si combinano affatto!<br />'''Kurisu''': Sì che si combinano, provare per credere.<br />'''Okarin''': Se vuoi un'[[insalata]] eccola, c'è quella confezionata, e con il 50% di sconto!<br />'''Kurisu''': Le insalate confezionate sono senza fantasia. Cavolo, gli uomini appassionati di esperimenti scientifici sono degli imbranati. <!-- 7.27--> *Sembri un gatto appena uscito dall'ospedale: sei finalmente libero e ti senti sollevato. ('''Kurisu''', a Okarin che ha deciso di non sperimentare il salto nel tempo) <!-- 8.04--> [[Immagine:Otakuthon 2014- Taiga Aisaka (15039881745).jpg|thumb|[[Taiga Aisaka]], protagonista di ''[[Toradora!]]'', è un personaggio [[tsundere]]]] *'''Okarin''': Tutti i problemi che riguardano gli elementi del nostro gruppo li risolvo io.<br />'''Kurisu''': Ah, certo, certo: così ne approfitti per far sgobbare la tua assistente.<br />'''Okarin''': Tu sei una preziosa compagna.<br />'''Kurisu''' {{NDR|imbarazzata}}: Ecco, io... io ti ringrazio. {{NDR|Okarin va verso di lei e le mette ripetutamente la mano sulla fronte}} Ehi! Che fai?<br />'''Okarin''': Stai dicendo cose non appropriate per un'assistente, ho pensato che avessi la febbre.<br />'''Kurisu''': Ma figuriamoci. Non l'ho detto perché ti sono riconoscente, il mio era, come dire, un ringraziamento formale, ecco.<br />'''Okarin''': Che razza di [[tsundere]] sei?<br />'''Kurisu''': Non sono una tsundere! Tu, piuttosto, di solito dici solo cose assurde, all'improvviso te ne esci col discorso della preziosa compagna: sei proprio un tipo incoerente!<br />'''Okarin''': Non dire scemate, sono coerente in tutto quello che dico. I membri del laboratorio sono amici, il resto del mondo è nemico: tutto qui. <!-- 9.3--> *Scusate... Ecco, vedete, a Mayushii non piace che si litighi, no. [...] Quando ci si riunisce tutti insieme, penso che sia molto più divertente se si va d'accordo! ('''Mayushii''') <!-- 13.14--> *Quando non sai che pesci pigliare, attacca: è questo il mio [[Motti dalle serie televisive|motto]]. ('''Suzuha''') <!-- 13.58--> *Nel mondo della [[competizione]] o si vive o si muore, io sono cresciuto con questa filosofia. ('''Okarin''') <!-- 14.21--> *Prima con Okabe stavamo parlando di te: dicevamo che tu, Mayuri, sei l'unica ad avere un po' di raziocinio in questo laboratorio. Quello è stato l'unico momento in cui ho visto Okabe con un'espressione veramente seria; una cosa da brividi, per la verità. ('''Kurisu''') *Sai, mi sembra un po' strano. Fino a questa primavera, Okarin, mi sembravi così malinconico. Il laboratorio era sempre silenzioso, e l'unico suono che si sentiva era il ronzio del tuo computer. Adesso invece siamo in tanti, per cominciare c'è Daru, poi è arrivata Kurisu e c'è anche Ruka... e poi c'è Suzu, c'è Moeka, ci sono Faris, il padrone di casa Mr. Braun, Nae. [...] Be', adesso va tutto bene, no? Non c'è più bisogno che Mayushii sia il tuo ostaggio. ('''Mayushii''') <!-- 17.24--> *'''Moeka''': La macchina del tempo sarà presa in consegna dal SERN.<br />'''Kurisu''': Dal SERN? Ma che significa?<br />'''Moeka''' {{NDR|punta una pistola verso Okarin, Kurisu, Daru e Mayushii}}: Kurisu Makise, Rintarō Okabe, Itaru Hashida: voi tre verrete con noi.<br />'''Okarin''': E Mayuri?<br />'''Moeka''': Shiina Mayuri... non ci serve. <!-- 20.42--> ===Episodio 13, ''Necrosi metafisica''=== *Quarantadue pollici. A tubo catodico. È acceso. ('''Suzuha''') [[Immagine:Rembrandt van Rijn 192.jpg|thumb|''Ascensione'' (Rembrandt, 1636)]] *'''Okarin''' {{NDR|racconta un episodio di quando lui e Mayushii erano bambini}}: Quando la nonna di Mayuri morì, lei frequentava ancora le elementari. Mayuri visitava la sua tomba ogni giorno; anche dopo sei mesi dalla sua morte, continuava a farle visita. Stringendo in mano l'orologio da tasca di sua nonna, teneva gli occhi continuamente rivolti al cielo, come se stesse aspettando che sua nonna venisse a prenderla. Un giorno la luce del sole la illuminò, come in un dipinto di [[Rembrandt]]: sembrava che una scala di luce fosse scesa dal cielo, e stesse attirando Mayuri verso l'alto. Era come se lei stesse per scomparire in quella luce. {{NDR|rivive quel momento: abbraccia Mayushii e pronuncia queste parole}} Mayuri! [...] Non lascerò che ti portino via, perché ormai tu sei il mio ostaggio: diventerai la vittima di tutti i miei esperimenti umani! {{NDR|riprende il racconto}} Le parole che mi uscirono di bocca erano le battute di una serie TV che io e Mayuri guardavamo da bambini: le pronunciava una specie di scienziato pazzo urlando come un idiota.<br />'''Mayushii''': Ah, sì? Hai detto che Mayushii adesso è il tuo ostaggio, Okarin? Perciò, non posso più andarmene, eh? <!-- 4.34--> *Tutturù! Sono Mayushii. Ora non posso rispondere al telefono. Se volete lasciare un messaggio... ('''Mayushii''', [[Segreterie telefoniche dalle serie televisive|segreteria telefonica]]) <!-- 7.52 --> *Nyannyan?! Faris ora non può rispondere al telefono, nyan! Lasciate un messaggio! ('''Faris''', segreteria telefonica) <!-- 9.25 --> *Io... non l'ho fatto apposta. Volevo solo... volevo soltanto fare una sorpresa a Mayuri, non l'ho fatto apposta. ('''Nae''', che è inciampata e ha spinto Mayushii sotto al treno) <!-- 21.35 --> ===Episodio 14, ''Necrosi fisica''=== *'''Kurisu''': Non siamo sicuri che la macchina per il salto temporale sia senza rischi, per quel che ne sappiamo potrebbe anche esserci la probabilità che tu scompaia del tutto.<br />'''Okarin''': Ma certo, "l'uomo è un essere fondamentalmente temporale"...<br />'''Kurisu''': Sì, è di [[Martin Heidegger|Heidegger]],<ref>Cfr. [[Martin Heidegger]]: «L'esserci è sempre in una modalità del suo possibile essere temporale».</ref> e non ci crederai, ma mi hai appena rubato le parole di bocca.<br />'''Okarin''': Infatti sei stata tu a insegnarmi questa frase... <!--11.20--> *'''Kurisu''' {{NDR|Okarin le ha raccontato tutti i salti temporali compiuti per tentare di salvare Mayushii}}: Analizziamo la situazione, per ogni [[causa ed effetto|effetto]] c'è sempre una [[causa ed effetto|causa]] che lo genera. Di solito, quando l'effetto risulta essere la morte, risaliamo a una causa diretta come, per esempio, una malattia o un incidente. Ciò nonostante non possiamo essere certi di quale sia l'origine remota dell'evento. I responsabili della morte di Mayuri sono i Rounders,<ref>Il gruppo paramilitare, di cui fa parte Moeka, che sembra lavorare per il SERN e che attacca il laboratorio.</ref> ma probabilmente la causa vera è un'altra, per questo anche senza di loro Mayuri finisce col perdere la vita.<br />'''Okarin''': Allora, qual è la vera causa?<br />'''Kurisu''': Non saprei dire. Può anche darsi che la causa della morte di Mayuri, in questo caso, sia semplicemente da far risalire al fatto stesso della sua nascita.<br />'''Okarin''': Cioè sarebbe giunta la sua ora? Ma questa è una visione del tutto [[Fatalismo|fatalistica]].<br />'''Kurisu''': Esatto, e infatti io non appoggio questa tesi. Per risalire a una causa bisogna individuare l'elemento che ha scatenato tutta questa serie di eventi. <!--17.27--> [[Immagine:Nixie clock.jpg|thumb|Un orologio composto da una serie di tubi nixie<ref name=nixie>Un display numerico in grado di visualizzare le dieci cifre decimali. Per approfondire vedi la [[w:nixie|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref>]] *'''Suzuha''': Per poter salvare il mondo bisogna raggiungere un obiettivo preciso, ovvero la linea di universo ''beta'', oltrepassando il limite di divergenza dell'uno percento. La divergenza è un parametro che indica la posizione della linea di universo, e l'unico strumento che può mostrarne il valore è questo misuratore di divergenza. {{NDR|mostra un display indicante un numero composto da una cifra intera e sei decimali}}<br />'''Okarin''': Sono tubi nixie.<ref name=nixie /> Chi l'ha costruito ha un gusto impeccabile.<br />'''Suzuha''': Non fa una piega, visto che sei stato tu a costruirlo, Rintarō Okabe. <!--18.45--> *'''Suzuha''' {{NDR|estrae una corda con rampone dallo zaino}}: Le linee di universo potrebbero essere paragonate a un filo di lana o a questa corda. {{NDR|lancia la corda su una trave per arrampicarsi}} Questa corda a prima vista sembra un'entità unica, ma in realtà è composta da molti fili sottili uniti insieme. I fili sono come le linee di universo, non interferiscono l'uno con l'altro ma conducono tutti alla medesima destinazione.<br />'''Kurisu''': In altre parole, tutto conduce comunque alla morte di Mayuri.<br />'''Suzuha''': Già. {{NDR|lancia un'altra corda}} Ma se le linee di universo subissero mutamenti tali da superare il limite di divergenza dell'uno percento, ci si sposterebbe dalla linea ''alfa'' alla linea ''beta'', ottenendo risultati diversi. <!--19.36--> *'''Suzuha''': Le linee di universo ''alfa'' e ''beta'' sono molto differenziate, e in pratica conducono a due realtà future diverse tra loro. Di norma sarebbe impossibile spostarsi da una all'altra, [...] ma quando nel mondo si verificano fatti di grande importanza ci sono scelte cruciali che ramificano le linee degli anni a venire fino a modificare il futuro. [...] Al momento della ramificazione ci si può spostare dalla linea di universo ''alfa'' alla linea di universo ''beta''.<br />'''Okarin''': E come ci si sposta? Quale sarebbe il metodo per fare...<br />'''Kurisu''': Aspetta! Prima di tutto, devi dirci chi sei tu veramente.<br />'''Okarin''': Ma quella... {{NDR|si riferisce al satellite schiantatosi sul Palazzo della Radio}}<br />'''Suzuha''' {{NDR|apre una porta sul retro del satellite}}: È la macchina del tempo. La verità è che io provengo dall'anno 2036, [...] sono io il viaggiatore del tempo di nome John Titor.<!--20.50--> ===Episodio 15, ''Necrosi di un anello morente''=== *Nel 2036 il mondo è governato dal SERN. La società umana è controllata da un regime totalitario, una distopia. Gli individui hanno perso le loro libertà e vivono come zombie, chiunque tenti di ribellarsi viene eliminato. Io facevo parte della resistenza che lottava per affrancare l'umanità dall'oppressione del SERN. Per cercare di cambiare questo mondo privo di vita mi sono precipitata nella macchina del tempo lasciatami da mio padre. L'ho fatto. L'ho fatto per cambiare il futuro. ('''Suzuha''') <!--1.52--> *'''Suzuha''': Per cambiare il futuro sto andando nel passato, nel 1975. [...] Se il SERN è riuscito a sviluppare la macchina del tempo, è solamente perché ad Akihabara nel 2010 ne è stato costruito un prototipo rudimentale.<br />'''Kurisu''': Il microonde telefonico...<br />'''Suzuha''' {{NDR|annuisce}}: Il SERN si è servito di un sistema di intercettazioni per raccogliere da tutto il mondo informazioni utili riguardanti le macchine del tempo. Rintarō Okabe, immagino che in quella rete sia finita la prima D-mail che hai inviato. [...] Perciò, se solo riuscissimo a cancellare quella mail rimasta archiviata nel database del SERN, il futuro cambierebbe. Cioè, potremmo raggiungere quella linea di universo ''beta'' in cui il SERN non ha saputo sviluppare la macchina del tempo. [...] Per fare questo però è necessario l'IBN 5100. [...] Il mio compito è quello di tornare nel 1975, impossessarmi dell'IBN 5100 e consegnarlo a te, Rintarō Okabe. <!--5.00--> [[Immagine:12.5.12MichaelLovaszByLuigiNovi3.jpg|thumb|Un rodovetro della serie animata ''Star Trek: The Animated Series'' mostrato da un fan]] *'''Kurisu''': Non si può riparare una macchina del tempo del 2036 con la tecnologia odierna.<br />'''Okarin''': Prima di dirlo, proviamo. Comunque Daru, in questi due giorni metticela tutta, sei la nostra speranza!<br />'''Daru''': Perché due giorni?<br />'''Okarin''': Be', ecco... Tu fallo, punto e basta. Se riuscirai a finire in due giorni potrai chiedermi quello che vorrai!<br />'''Daru''' {{NDR|alza la mano}}: Professore, vorrei un appuntamento di un giorno intero con Faris!<br />'''Okarin''': D'accordo, lo avrai.<br />'''Daru''': Ma no, è impossibile.<br />'''Okarin''': Niente è impossibile, fidati! [...]<br />'''Daru''': E allora va bene! {{NDR|Rivolto a Suzuha}} Un'altra cosa, posso? Se riesco a ripararla, insieme all'IBN 5100, vorrei che mi procurassi le tavole in rodovetro<ref>Foglio di acetato trasparente sul quale venivano stampati e dipinti i disegni dei cartoni animati. Per approfondire vedi la [[w:rodovetro|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> di ''Radical Girl Omit Chan'', il leggendario anime del '75!<br />'''Okarin''': Non esagerare! <!--10.45--> *'''Mayushii''': Ehi, ragazzi, non c'è un'altra cosa di cui vi state dimenticando? La ricerca del padre di Suzuha...<br />'''Suzuha''': No, non ha più importanza.<br />'''Mayushii''': Invece sì. È vero Suzu, tu sei salita sulla macchina del tempo per compiere una missione, ma lo hai fatto anche per rivedere tuo padre, giusto? E quindi Mayushii desidera che tu riesca a incontrarlo.<br />'''Okarin''': Hai detto che tuo padre si chiama ''Barrel Titor'', vero?<br />'''Suzuha''': Quello è il nome in codice, ma non so come si chiami veramente.<br />'''Kurisu''': E allora il cognome Amane?<br />'''Suzuha''': Appartiene a mia madre. A dire la verità l'unico indizio che ho di lui è questa spilla... {{NDR|mostra la spilla a tutti}}<br />'''Mayushii''': Quindi tuo padre si trova nell'Akihabara del 2010, è così? Molto bene, Mayushii darà immediatamente inizio alle ricerche! <!--11.47--> *'''Kurisu''' {{NDR|prende una bacchetta metallica con un'elica}}: "Gadget futuristico 2, edizione alternativa, versione 2.6-7"...<ref>Pronunciato "due punto sei sette"</ref><ref>Daru è solito chiamare le sue invenzioni "Gadget futuristico" con un numero progressivo.</ref><br />'''Okarin''': Detto anche "Take-opter Camera", al suo interno è stata installata una piccola telecamera CCD.<ref>Il sensore che permette di acquisire un'immagine presente nelle fotocamere digitali. Per approfondire vedi la [[w:CCD|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref><br />'''Kurisu''': Sembra un oggetto interessante, potremmo usarlo per i rilevamenti dall'alto.<br />'''Okarin''': Anche la telecamera gira con l'elica e quindi le immagini ricevute sono molto mosse...<br />'''Kurisu''': Esiste una versione 2.6-7 e non hai corretto questo difetto?<br />'''Okarin''': In realtà è la prima, è Daru che ha la strana mania di assegnare nomi e versioni senza alcun criterio... <!--14.19--> *'''Suzuha''': Credo che questo dovrei affidarlo a te, dal momento che l'hai costruito... {{NDR|porge il misuratore di divergenza a Okarin}} Se queste cifre supereranno la soglia dell'uno percento, allora il futuro cambierà. L'unica persona in grado di accertarsene sei tu, visto che possiedi il potere del Reading Steiner.<br />'''Okarin''': Nel futuro ti lascerò quel misuratore, prima di morire?<br />'''Suzuha''': No, io nel futuro non ti ho mai incontrato. Vedi, tu sarai il fondatore della resistenza di cui io farò parte.<br />'''Okarin''': Io il fondatore della resistenza... che stupidaggine, non riesco a salvare Mayuri e nonostante questo continuerò a vivere comportandomi come se fossi un adolescente!<br />'''Suzuha''': Non è una stupidaggine! Sarà una decisione nobile e coraggiosa presa con l'unico scopo di riportare la libertà nel mondo. <!--15.13--> *'''Okarin''': L'abilità di Daru è fuori discussione.<br />'''Suzuha''': E pensare che a prima vista sembra ottuso e distratto...<br />'''Okarin''': Mai giudicare dall'aspetto.<br />'''Suzuha''': Comunque l'ho rivalutato.<br />'''Daru''': Allora, Amane, dammi una mano anche tu. E poi, nel caldo soffocante della macchina del tempo, vincendo ogni imbarazzo, togliamoci i vestiti e cominciamo ad ansimare...<br />'''Kurisu''': Piantala, maiale!<br />'''Mayushii''': Non trovate che Daru e Suzu stiano bene insieme?<br />'''Okarin''': Cosa? Quei due insieme? Ma quando mai.<br />'''Mayushii''': Be', non saprei, è un'idea che mi è venuta così... <!--19.40--> ===Episodio 16, ''Necrosi dell'irreversibilità''=== *Ci sono due tipi di [[bugia|bugie]]: ci sono quelle che fanno male, e quelle dette a fin di bene. ('''Daru''') <!--3.51--> *'''Okarin''': Dimmi, tu... non rimpiangerai di avere dei ricordi, sapendo di doverci dire addio? Non sarebbe stato meglio evitare di essere amici fin dall'inizio? Non sei pentita?<br />'''Suzuha''': Dimmi la verità, te l'ha detto Itaru Hashida {{NDR|che la macchina del tempo può andare solo nel passato}}.<br />'''Okarin''': Anche lui è molto preoccupato per te.<br />'''Suzuha''': Io andrò! Perché cambiare il futuro è sempre stato il desiderio di mio padre.<br />'''Okarin''': Sì però, davvero, non ti importa nemmeno un po' di quello che potrebbe succederti?<br />'''Suzuha''': Anche gli [[Anni 1970|anni settanta]], in fondo, non sono male... Una volta raggiunta quell'epoca, mi farò dei nuovi amici come voi, e vivrò libera e spensierata. <!--6.13--> [[Immagine:Time machine representation on the Radio Kaikan.jpg|thumb|Rappresentazione della macchina del tempo usata da Suzuha, schiantata sul Palazzo della Radio ad Akihabara]] *'''Mayushii''' {{NDR|dopo aver osservato la macchina del tempo}}: FG204...<ref>Pronunciato "ef gi due zero quattro".</ref> Ehi, Suzu [...] che cosa significa?<br />'''Suzuha''': Ah, quello è il nome che mio padre ha dato alla macchina del tempo. [...]<br />'''Mayushii''': Mayushii è finalmente riuscita a capire chi è il misterioso padre di Suzu! [...] Ma sì, è Daru! [...]<br />'''Okarin''': Spiegaci bene, per favore: come sei arrivata a questa conclusione?<br />'''Mayushi''': ''Barrel'' vuol dire "barile", e in giapponese si dice "Taru". Taru... Daru... Il nostro Daru!<br>'''Kurisu''': Un gioco di parole?<br />'''Okarin''': E questa ti sembra una spiegazione valida? [...]<br />'''Mayushii''': La prova più convincente scovata da Mayushii è qui.<br />'''Suzuha''': Il nome della macchina del tempo?<br />'''Mayushi''': FG204. Sta sicuramente per ''Future Gadegt''.<br />'''Okarin''': Un gadget futuristico?<br />'''Mayushii''': Inoltre, questa scritta qui accanto, la vedete?<br />'''Okarin''': "Gadget futuristico numero 204, seconda edizione versione due punto tre uno".<br />'''Kurisu''': Lo stesso gusto nel dare i nomi..<br />'''Suzuha''' {{NDR|a Daru}}: Tu sei papà... [...] Io sono venuta per incontrarti, papà. Ho usato la macchina del tempo che costruirai. Papà, io porterò a termine quello che tu hai cominciato, te lo garantisco. <!--7.49--> *'''Daru''' {{NDR|mentre abbraccia Suzuha}}: Dimmi una cosa: è carina la mamma, si può sapere? La vorrei con un viso da lolita, piccolina, con due tette enormi.<br />'''Suzuha''' {{NDR|ridendo}}: Preferisco tenertelo segreto! <!--11.12--> *'''Daru''': Ora Amane sarà invecchiata, e dovrebbe avere 54 anni... che paradosso, una figlia che è di trent'anni più vecchia di suo padre.<br />'''Kurisu''': Potrebbe anche essersi sposata e avere dei nipoti.<br />'''Daru''': Aspetta, cioè... cioè tu mi stai dicendo che io alla mia età potrei conoscere i miei bisnipoti?<br />'''Mayushii''': Mi raccomando, vedi di comportarti da bravo bisnonno. <!--13.24--> *Ho fallito, ho fallito, ho fallito, ho fallito, ho fallito, ho fallito, ho fallito, ho fallito, io ho fallito, fallito, fallito, fallito, fallito. Ho ricordato chi fossi e da dove venissi solo un anno fa. In questi 24 anni avevo perduto la memoria, il viaggio del tempo non è andato a buon fine: la riparazione della macchina non era perfetta, ma non è stata colpa di mio padre. Sono io che ho fallito, sarei dovuta andare direttamente nel 1975, avrei dovuto evitare la prima tappa nel 2010, non era il momento per abbandonarsi all'egoismo. Ora il futuro non potrà cambiare. [...] Rintarō Okabe, dopo quell'incontro offline sulle macchine del tempo, quando ho cercato di partire per il 1975, tu mi hai fermata; dopodiché è scoppiato il temporale che ha danneggiato la macchina del tempo. Se tu fossi in grado di tornare a quel giorno, vorrei che questa volta non mi trattenessi. La mia vita è stata inutile. (Lettera di '''Suzuha''', letta da Okarin) <!--14.55--> *Prima o poi tutti quanti hanno bisogno dell'aiuto di qualcun altro perciò anche tu, quando ti si presenterà l'occasione, fai la tua parte. ('''Mr. Braun''', riportando le parole dette da Suzuha) <!--20.23--> ===Episodio 17, ''Complesso di un'immagine virtuale distorta''=== *'''Faris''': Sai, tu sei... sei proprio il mio principe.<br />'''Okarin''': Cosa? Il tuo principe? Io... io non sono affatto un principe, sono lo scienziato pazzo.<!-- 16.20 --> *Dieci anni fa, per il giorno del mio ottavo compleanno, mio padre mi promise che saremo andati a divertirci insieme da qualche parte. Però, a causa del suo lavoro, dovette rimangiarsi la parola: non poteva farci niente, ma io mi sentii così triste... pensai che in realtà lui non mi volesse abbastanza bene, mi dissi che non me ne importava niente di lui e che avrebbe anche potuto morire. E quella fu l'ultima volta che ebbi occasione di parlare con mio padre. ('''Faris''')<!-- 16.47 --> *In questi dieci anni sono stata felice. [...] Mio padre è morto dieci anni fa in quell'incidente, questa è la realtà. Questi dieci anni sono stati un sogno, trascorrendoli con lui ho potuto capire quanto mi amasse davvero mio padre. [...] Non voglio crearti altri problemi, Kyōma, perché tu sei il mio principe, ormai è ora che io mi svegli dal sogno, però... posso chiederti un'ultima cosa? {{NDR|abbraccia Okarin}} Posso piangere solo un altro po'? ('''Faris''')<!-- 17.37 --> *In una vita precedente Kyōma e Faris erano amanti che hanno combattuto insieme contro una grande oscurità, per questo sono così intimi, nyan! ('''Faris''') ===Episodio 18, ''Androginia auto-similare''=== *'''Kurisu''': Hai la faccia di chi ha fatto cadere tutti gli spaghetti della yakisoba<ref>Spaghetti di grano saraceno saltati con verdura o altri ingredienti. Per approfondire vedi la [[w:Yakisoba|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> nel lavello mentre li scolava.<br />'''Okarin''': Faresti meglio a dire che ho la faccia di chi non vedeva l'ora di utilizzare i punti della carta fedeltà, ma ha appena scoperto di averli fatti scadere.<!--2:20--> *'''Okarin''' {{NDR|cercando idee per l'appuntamento con Ruka}}: Questo per me è un mondo a parte, un mondo fasullo che non ha la benché minima attinenza con la realtà.<br />'''Kurisu''': Negarlo non ti servirà a nulla.<br />'''Okarin''': Chiariamo un punto: io sono nato con un quoziente intellettivo di 170, lo stesso di [[Isaac Newton]], io sono Kyōma Hōōin, e più delle donne mi interessano le ricerche!<br />'''Kurisu''': Comunque la giri sei vergine. <!--8:55--> *'''Kurisu''' {{NDR|leggendo una guida per appuntamenti romantici}}: «Al primo [[appuntamento]] è molto importante rendersi quanto più attraenti possibile agli occhi del partner. Per quel che riguarda il look, non sono indispensabili capi firmati, basta trasmettere un'idea di pulito».<br />'''Okarin''': Per questo non c'è problema. Nulla dà un'idea di pulito più del camice bianco che porto.<br />'''Kurisu''': Ma chi va a un appuntamento in camice! «Lo stesso dicasi per la scelta della meta. Non cercate un locale di lusso se non ve lo potete permettere. Sarà sufficiente recarvi nei posti che frequentate di solito». [...]<br />'''Daru''': Anziché quel manualetto non sarebbe meglio consultare questa?<br />'''Okarin''': Una guida strategica per videogiochi erotici?<br />'''Daru''': E allora? In fondo un appuntamento è un evento erotico, anche tenersi per mano è molto erotico. E quando lei ti tiene a braccetto e le sue tette premono sul tuo braccio, non è sensuale? E poi a fine appuntamento, tutto si conclude con un bacio, dannazione! Al diavolo la gente normale! <!-- 10.39 --> *Agli appuntamenti è proibito essere in ritardo: bisogna arrivare almeno quindici minuti prima. ('''Okarin''') *Che tu sia un ragazzo o una ragazza, non fa differenza. Una cosa simile a chi mai potrebbe importare? ('''Okarin''' a Ruka) *'''Okarin''': L'appuntamento non è ancora finito.<br />'''Ruka''': Ma Okabe...<br />'''Okarin''': Io sono Kyōma, hai forse dimenticato il mio nome, Rukako? Maschio, femmina, fidanzati... se c'è qualcuno che ha fatto un po' di confusione, quello sono io. Ma che importanza ha questo? Lo sai, finalmente ho capito tutto: la verità è che io sono io, e Rukako non è che Rukako, la mia allieva. <!-- 18.00 --> *Per favore, Okabe, cerca di salvare Mayuri. Per quanto riguarda il vecchio computer che stai cercando, [...] so con certezza che fino al capodanno dell'anno scorso era nel nostro magazzino, però purtroppo io l'ho danneggiato senza volerlo. È successo mentre facevo le pulizie in quel locale, perciò è tutta colpa mia. Ascolta, Okabe, io ti scongiuro: fa' qualunque cosa per salvare Mayuri. ('''Ruka''') <!-- 19.06 --> *In realtà io non voglio tornare com'ero. Perché... perché se sarò di nuovo un maschio, sarò costretta a nascondere i miei sentimenti dentro me stessa. Perché penso che se fossi un ragazzo, non dovrei provare questo per te. Se tornerò a essere un maschio, dimenticherò tutto quello che è accaduto oggi, non è forse così? Il nostro appuntamento, l'allenamento dopo tanto tempo che non lo facevamo, e ancora il fatto di averti potuto abbracciare in questo modo. Se avessi immaginato una sofferenza simile, non avrei mai desiderato di diventare una ragazza, no, no di certo! ('''Ruka''', piangendo) ===Episodio 19, ''Apoptosi di una catena infinita''=== *Non te lo dimenticare: in qualunque linea di universo finirai per trovarti, non sarai mai solo, ci sono io. ('''Kurisu''' a Okarin) *'''Moeka''': Poco fa hai detto che io avrei ucciso una persona, parlavi del futuro?<br />'''Okarin''': Sì. Se fosse un ordine di FB<ref>Lo sconosciuto membro dei Rounders che da ordini a Moeka, contattandola solo tramite e-mail.</ref> lo faresti, no?<br />'''Moeka''': Sì, certo, lo farei.<br />'''Okarin''': Anche con la consapevolezza di essere usata? Ti ho già detto che morirai qui, abbandonata, dopo aver atteso invano, tra quattro giorni, il 15 agosto. È stato il mondo a stabilire che tu devi morire, e tu non puoi farci nulla. Eppure io tutto questo non intendo accettarlo: io combatterò il mondo, salverò Mayuri, ci riuscirò, a ogni costo!<br /> <!-- 21.00 --> ===Episodio 20, ''Apoptosi del grido di rancore''=== *Riferisci a Okabe che gli aumento l'affitto di 5.000 yen. [...] Adesso che ci penso, quest'oggi non l'ho proprio visto. È per caso malato, il vostro amico? Anche se gli stupidi non prendono nemmeno il raffreddore! [...] Beato lui, lasciatemelo proprio dire! Uno studentello che prende una stanza in affitto, ha degli amici come voi, fa quello che gli pare... Davvero, beato lui! ('''Mr. Braun''') *Non vi è mai capitato di dormire dentro a un tombino in pieno inverno? Ero ancora un bambino, e il cemento era gelido, il freddo penetrava nelle ossa. Tre o quattro giorni senza toccare cibo, io restavo lì disteso, immobile, e loro arrivavano... i topi mi rosicchiavano perché credevano che fossi un cadavere. È stato proprio allora che mi è apparso un filo sottile, come quello di una ragnatela: non ho potuto fare a meno di aggrapparmi, anche se questo alla fine è coinciso con la necessità di sporcarsi le mani. ('''Mr. Braun''') <!-- 15.30 --> *Come si suol dire, "Morte ai traditori!". Be', fa la stessa fine anche chi ha terminato la propria missione. Tu {{NDR|Okarin}} mi hai definito un cane, vero? Altro che cane, mi piacerebbe! Noi siamo semplice bestiame! Qualche volta ho pure pensato di scappare. Ma perfino uno come me ha un bene da preservare. Volevo assolutamente evitare di coinvolgerla. Però... non potevo permettermi di fallire. Se si tenta di fuggire la vendetta ricade sulla famiglia. Anch'io ho fallito, però Nae resterà all'oscuro di tutto. A patto che io muoia. ('''Mr. Braun''', dopo aver sparato a Moeka e prima di spararsi) <!-- 17.15 --> *Mayushii sta per morire, Amane è una ragazza del futuro e per di più è mia figlia... be', Okarin, se ti sei inventato tutto allora sei pronto per scrivere delle light novel.<ref>Un tipo di romanzo illustrato giapponese, che riprende lo stile dei manga. Per approfondire vedi la [[w:Light novel|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> ('''Daru''') <!-- 20.33 --> *'''Kurisu''' {{NDR|dopo che Daru si è collegato al SERN con l'IBN 5100}}: Dunque è quella la prima D-mail, il messaggio che diceva che mi hanno accoltellato o qualcosa del genere. E poi subito dopo, con questa scusa, hai cominciato a mettermi le mani addosso.<br />'''Okarin''' {{NDR|pensando}}: Annullare tutte le D-mail inviate finora per tornare alla linea di universo originaria, la linea di universo nella quale non si svilupperà la distopia governata dal SERN, la linea di universo dove Mayuri si salva... e infine, la linea di universo in cui Kurisu Makise... muore.<!-- 21.24 --> ===Episodio 21, ''Meltdown del principio di casualità''=== *'''Mayushii''' {{NDR|sofferente dopo essere stata investita per salvare Okarin}}: Okarin... meno male, finalmente ho potuto esserti utile. Mayushii è... è riuscita a fare qualcosa per te. {{NDR|alza il braccio e stende la mano come a parare il sole}} Okarin...<br />'''Okarin''' {{NDR|afferra la mano di Mayushii morente}}: Ehi, Mayuri... da qui le stelle non si vedono molto bene, vero? <!-- 9.50 --> [[immagine:Eiheiji TourouNagashi.jpg|thumb|Uno dei riti tradizionali dell'Obon: il ''Tōrō nagashi'', le lanterne galleggianti sul fiume.]] *Scusa nonna, sei venuta a trovarmi perché è la festa dell'Obon,<ref>Ricorrenza che cade intorno al 15 agosto, durante la quale gli spiriti dei defunti tornano sulla Terra in visita ai familiari. Per approfondire vedi la [[w:obon|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> vero? Sai, ultimamente mi capita spesso di fare brutti [[Sogni dalle serie televisive|sogni]], sogni in cui mi succedono cose davvero orribili: vengo colpita dal proiettile di una pistola, coinvolta in un incidente stradale, investita da un treno... tutto sembra così reale, e io provo tanta paura e dolore, e tristezza. Così cerco in ogni modo di gridare per chiedere aiuto, ma la voce non mi esce. Chissà come mai faccio questi incubi... ('''Mayushii''', sulla tomba della nonna)<!-- 16.50 --> ===Episodio 22, ''Meltdown dell'esistenza''=== *'''Kurisu''': Dev'essere da queste parti, no? Il luogo dove mi accoltellano...<br />'''Okarin''': Chi te l'ha detto?<br />'''Kurisu''': Lo sapevo. Per essere un sogno, il dolore e la disperazione erano un po' troppo reali. [...] Anche dentro di me ci sono le ombre di ricordi estremamente vaghi, confusi, come se fossero dei sogni molto lontani. Non riguardano solo quell'episodio. Mi ricordo vagamente anche di te, Okabe, ti vedo mentre dai tutto te stesso per salvare Mayuri. [...] Vedo Okabe che dà tutto se stesso per salvarla, e ogni volta che scorgo quel volto penso a quanto Mayuri sia importante per lui, e mi interrogo su come si possa arrivare a nutrire tanto affetto verso una persona... Sono queste le ragioni che mi hanno spinto ad aiutarti Okabe, è per questo che voglio darti una mano. Perciò ascolta: proteggi Mayuri, tu devi trovare il modo di salvarle la vita.<!-- 5.05 --> *Proteggi Mayuri, altrimenti tu finirai davvero per autodistruggerti. Se dovessi abbandonarla al suo destino, te ne pentiresti amaramente! Tu e io siamo arrivati insieme fino a questo punto perché desideriamo salvarla! Se ora ci fermiamo, vivremo per sempre nel rimorso. ('''Kurisu''' a Okarin) *In questi venti giorni, ci siamo scontrati tante volte, ci siamo presi gioco l'uno dell'altra, ci siamo anche confidati. Quand'ero con le spalle al muro, ho chiesto aiuto a Kurisu. Chi ascoltava in silenzio, e credeva alle mie parole, era Kurisu. Una diciottenne prodigio che può già vantare numerose pubblicazioni scientifiche, sempre razionale e imperturbabile, fiera e un po' invadente; ma coscienziosa, talvolta fin troppo. Le sue teorie mi hanno sempre incantato, ho scolpito nel cuore le sue parole, e ho seguito con gli occhi ogni suo gesto. Lei non è solo una compagna di lavoro, per me Kurisu Makise è... ('''Okarin''') *'''Kurisu''': Chissà cosa succede veramente quando si cambia linea di universo, può darsi che non appena tornato sulla linea ''beta'' la persona che risponde al nome di Okabe sparisca da questo mondo, oppure si trasformi in un'altra persona di nome Okabe.<br />'''Okarin''': Ma questo non significa nulla.<br />'''Kurisu''': Non è vero. Io non sono morta, e se anche lo fossi nella linea di universo ''beta'' non è detto che la me stessa che si trova qui ora debba morire, può darsi che nelle infinite linee di universo ci siano tante versioni di me stessa, e che le loro volontà siano collegate l'una all'altra, rendendomi quella che sono. Non pensi che sia meraviglioso? In ogni quando e in ogni dove tu sei lì, un grande sentimento d'amore, un grande sentimento di fede, un desiderio di trasmettere i tuoi pensieri. [...] Perciò, Okabe, non vederla come se mi stessi abbandonando: anche passando da una linea di universo all'altra, se tu non mi dimenticherai, Okabe, allora io sarò sempre lì con te.<!-- 12.16 --> *'''Kurisu''' {{NDR|dopo aver baciato Okarin}}: Guarda che non l'ho fatto perché mi andava di farlo, è che gli episodi che racchiudono emozioni molto intense, come ad esempio il primo bacio, vengono impressi nell'[[Ippocampo (anatomia)|ippocampo]] e sono più difficili da dimenticare, perciò...<br />'''Okarin''': È un peccato. Questo per me non è il primo bacio.<br />'''Kurisu''': Oh, il pivello si dà delle arie!<br />'''Okarin''': Zitta, verginella. Anche se sono costretto ad ammettere che il mio primo bacio non è stato affatto romantico, devo dire che nemmeno questo era un granché: quindi rifacciamolo, non dovrò mai dimenticarlo, perciò ci metterò tutto il mio impegno, intesi?<br />'''Kurisu''': Mi dovrò rassegnare, ma solo un bacio, va bene?<!-- 14.49 --> *Il tempo fugge via rapidamente. In questo momento vorrei proprio dire due parole a [[Albert Einstein|Einstein]]: sai Okabe, il tempo si allunga o si accorcia in base a come lo percepiscono le persone. La [[teoria della relatività]] è così romantica, ma è anche così triste... ('''Kurisu''', mentre bacia Okarin)<!-- 15.35 --> *Okabe, sono certa che il futuro sarà doloroso per te. Vivrai in un mondo che non ha memoria di me, e tu sarai l'unico a ricordarmi; tu, che hai a cuore l'amicizia più di qualunque altra cosa, ne soffrirai molto. Perdonami, ma quel tuo dolore è così caro ai miei occhi. Il tempo trascorso in laboratorio, le pause spese a bere bibite, le passeggiate in città, e anche il giorno in cui ci siamo baciati. Non occorre che accada ogni volta, basta una su cento: mi piacerebbe che ti ricordassi di me, perché io sarò lì. Perché al di là del muro dell'un percento, io sarò sicuramente lì. ('''Kurisu''')<!-- 17.27 --> [[Immagine:Johannes gehrts ragnarok mindre.JPG|thumb|Johannes Gehrts, ''Ragnarǫk'']] *'''Okarin''': Ora, proclamo vinta la battaglia decisiva per il Ragnarǫk!<ref>Nella mitologia norrena, la battaglia finale tra le potenze della luce e dell'ordine e quelle delle tenebre e del caos, che porta alla fine del mondo. Per approfondire vedi la [[w:Ragnarǫk|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> Il sottoscritto scienziato pazzo Kyōma Hōōin, dopo aver sconfitto le trame del SERN, e grazie alle sue capacità di controllare il tempo, ha ottenuto la vittoria totale! La struttura di comando del mondo è azzerata, adesso il futuro che ci aspetta è incerto e questa è... questa è la scelta di Steins;Gate!<br />'''Mayushii''': Okarin, direi che può bastare.<br />'''Okarin''': Ma che dici? Io ho appena proclamato una splendida vittoria!<br />'''Mayushii''': Però ora non c'è più alcun bisogno di parlare in quel modo, adesso Mayushii sta bene. Okarin, tu puoi dare sfogo alle lacrime e piangere per te stesso.<!-- 20.35 --> *[...] [[vivere]] significa non avere la possibilità di tornare indietro. ('''Okarin''')<!-- 21.45 --> ===Episodio 23, ''Lo Steins;Gate di frontiera''=== *'''Okarin''': Io sono arrivato qui dalla linea di universo ''alfa''; nelle ultime tre settimane ho alterato le linee di universo fin troppe volte, sacrificando anche la vita di Kurisu, solo per tornare alla linea di universo ''beta'': e ora doveri vanificare tutto? No, non posso farlo. [...]<br />'''Suzuha''': In tal caso, Rintarō Okabe, che cosa faresti se ti dicessi che il solo modo per evitare la guerra mondiale è proprio riuscire a impedire che la scienziata Kurisu Makise venga assassinata il 28 luglio 2010?<br />'''Okarin''': Cosa vorresti dire?<br />'''Suzuha''': Purtroppo io non conosco i dettagli, tuttavia la missione che mi è stata affidata è questa: salvare Kurisu Makise e raggiungere l'unica linea di universo che non è soggetta all'interferenza dell'attrattore, ovvero lo Steins;Gate.<!-- 0.44 --> *Si può sapere perché devi essere così superiore a me?! Non è logico che una figlia sia più in gamba del proprio padre! Se tu non esistessi, sarei io lo scienziato di successo! Se soltanto tu non esistessi... ('''Nakabachi''' a Kurisu) *Quell'articolo {{NDR|sulla macchina del tempo scritto da Kurisu}} è all'origine di ciò che accadrà nel futuro. Da quel momento in poi le grandi nazioni daranno il via a una corsa inarrestabile per sviluppare la [[macchina del tempo]]: perché dominare il tempo significherebbe ottenere il controllo del mondo intero, e questo finirà per scatenare una guerra mondiale. C'è in ballo la vita di 5,7 miliardi di persone: ti prego, salva Kurisu Makise e cambia la linea di universo. ('''Suzuha''' a Okarin)<!-- 15.22 --> *Okarin, tu non sei una persona che lascia le cose a metà, Mayushii questo lo sa bene. Sei il genere di ragazzo che non si dà mai per vinto; anche quando Mayushii non riusciva a dire addio alla nonna non ti sei mai arreso, e l'hai accompagnata ogni giorno al cimitero: è per questo che le ho potuto dire addio, è per questo che io sono riuscita a riprendermi, Okarin. Perciò, nemmeno adesso devi arrenderti. ('''Mayushii''', dopo aver dato uno schiaffo a Okarin perché non voleva tentare di salvare Kurisu)<!-- 16.35 --> *Il piano per salvare Kurisu Makise è aprire lo Steins;Gate. Dobbiamo soddisfare due condizioni: la prima è cancellare l'esistenza dell'articolo sulla macchina del tempo che il professor Nakabachi<ref>Il padre di Kurisu.</ref> ha portato con sé in Russia; la seconda è salvare la vita a Kurisu Makise. [...] Sarò molto chiaro: salvare Kurisu è possibile, hai soltanto sbagliato metodo. Ora ascoltami bene, non devi cambiare un passato già determinato, non devi fare in modo che ciò che hai visto quel giorno non sia mai accaduto: se seguissi questo metodo il passato cambierebbe, e tu perderesti tutto. [...] Ora dovrai ingannare te stesso: salva Kurisu senza cambiare il passato in cui lei è morta, fai in modo che il te stesso di quel giorno la consideri morta anche se lei è viva. In questo modo il passato non cambierà. [...] Sono sicuro che capirai. A proposito, l'identificativo della macchina del tempo è C204: non serve che ti spieghi a cosa corrisponde la C iniziale, vero?<ref>L'iniziale di Christina.</ref> [...] Ed è stata mia l'idea di chiamare Steins;Gate la linea di universo di destinazione: anche in questo caso dovresti aver compreso perché abbia scelto quel nome. Non c'è nessun motivo, non è così? ('''Okarin''' nel video dal futuro, rivolto a se stesso)<!-- 18.18 --> *Ora ti spiegherò a grandi linee in cosa consiste l'ultima missione, l'Operation Skuld:<ref>Skuld, nella mitologia norrena, è una divinità femminile menzionata in occorrenza della morte; il suo nome significa "debito" o "futuro", e decide il destino degli uomini. Per approfondire vedi la [[w:Skuld (norna)|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> correggere il risultato senza modificare gli eventi accaduti. Kurisu Makise che giace riversa a terra in un lago di sangue, Rintarō Okabe che osserva questa scena: devi cambiare il finale senza alterare il passato già scritto. Inganna te stesso, inganna il mondo: queste sono le condizioni per riuscire a raggiungere lo Steins;Gate. Ti auguro buona fortuna. El. Psy. Congroo. ('''Okarin''' nel video dal futuro, rivolto a se stesso)<!-- 20.53 --> *Operation Skuld, eh? El Psy Congroo... possibile che a trentatre anni io sia ancora combinato così? Sembro in piena crisi adolescenziale. [...] Se questa è la scelta di Steins;Gate, allora gliela farò vedere: dopotutto io sono lo scienziato pazzo Kyōma Hōōin, ingannare il mondo per me sarà una passeggiata! [...] Io sono lo scienziato pazzo Kyōma Hōōin, e questo mondo, questo mondo ora è nelle mie mani! ('''Okarin''') <!-- 21.47 --> ===Episodio 24, ''Prologo della fine e dell'inizio''=== *'''Mayushii''': Dimmi Okarin: ma questa Kurisu a te, a te piace?<br />'''Okarin''': Christina è la mia assistente, oltre che una preziosa compagna è una persona davvero molto speciale. [...] E poi c'è anche il fatto che lei si è presa una cotta per me. [...] <br />'''Mayushii''': Allora, devi proprio salvarla, qualunque cosa accada. Devi salvarla a ogni costo. <!-- 5.44 --> *Dopotutto, tu sei quello che sei: un uomo che non riesce a essere felice per il successo di sua figlia. ('''Okarin''' a Nakabachi) *Lo Steins;Gate è una linea di universo che nessuno conosce [...] ma se la tua teoria dovesse essere esatta, zietto, la relazione brucerà, la corsa allo sviluppo della macchina del tempo non si verificherà e quindi non scoppierà la terza guerra mondiale. Io non posso restare insieme a te, perciò è arrivato il momento di dirti grazie: grazie mille. Ci rivediamo tra sette anni. ('''Suzuha''' a Okarin) <!-- 17.09 --> *Dove sarai in questo momento? A scrivere una relazione in un istituto di ricerche americano, a fare esperimenti lavorando giorno e notte per verificare delle teorie... può anche darsi che ti stia ancora preoccupando per la faccenda di tuo padre. Le tre settimane trascorse con me tu non le ricordi, ma va bene così: perché da qualche parte nel mondo tu respiri, parli, pensi con tutte le tue energie... e tanto basta, perché sei nel mio stesso mondo: un mondo di cui ancora non conosciamo il futuro, e ovunque tu sia lo stai guardando insieme a me. ('''Okarin''', pensieri rivolti a Kurisu) <!-- 21.09 --> ===[[Explicit]]=== {{Explicit serie televisive}} Il futuro, nessuno è in grado di conoscerlo: e quindi, proprio come dimostra il nostro incontro, offre infinite possibilità. Questa è la scelta di Steins;Gate. ('''Okarin''') <!-- 23.13 --> ==Citazioni tratte dall'OAV ''Poriomania egoistica''== *'''Mayushii''': È una mail di Kurisu. Dunque c'è scritto... che può prendersi una pausa dalla ricerca a cui sta lavorando e che si unirà a noi. Ah, a quanto pare Kurisu vuole che ci sia anche tu, Okarin: guarda!<br />'''Daru''' {{NDR|legge la mail di Kurisu}}: Vediamo... "Per quanto concerne Okabe, puoi anche lasciarlo a casa, dopotutto non ho nessun bisogno di rivederlo". Questo è il tipico atteggiamento da [[tsundere]], si capisce subito!<br />'''Okarin''': Be', in fondo un punto d'appoggio per l'espansione globale del laboratorio di gadget futuristici è una buona idea.<br />'''Mayushii''': Ma guarda, anche Okarin si comporta da tsundere!<!-- 1.40 --> *'''Okarin''': Non avrai intenzione di abbandonarci in un posto del genere?<br />'''Kurisu''': È inevitabile: con il vostro budget potete permettervi solo un [[motel]].<br />'''Okarin''': Ma i motel sono i luoghi in cui di solito gli alieni-ameba si impossessano degli esseri umani, e in cui assassini mascherati da giocatori di hockey se ne vanno in giro con un'accetta per aggredirti!<br />'''Kurisu''': Ho l'impressione che tu stia confondendo la realtà con il cinema.<!-- 7.40 --> *'''Yuki''': Hai fatto tanta strada per seguirmi. Questa persona così identica a me {{NDR|[[Suzuha Amane|Suzuha]]}} dev'essere davvero molto importante per te.<br />'''Okarin''': Sì, lo è. È un'amica preziosa.<br />'''Yuki''': E non hai idea di dove sia ora?<br />'''Okarin''': In questo momento non è qui. Però potrò rivederla tra sette anni, questo è sicuro.<br />'''Yuki''': Accidenti, è proprio una storia meravigliosa! Sai, di recente un'indovina mi ha detto che tra circa sette anni mi sposerò e metterò al mondo una bambina. *'''Okarin''' {{NDR|vedendo Kurisu}}: Dev'essere un miraggio...<br />'''Kurisu''': Ma che stai dicendo? Quella che hai davanti è l'immagine della realtà percepita dal tuo cervello attraverso le retine. Finalmente ti ho trovato. *'''Okarin''': Io posseggo il Reading Steiner e conservo i ricordi di tutte le linee di universo in cui sono stato, per questo lo so. Per quelle tre settimane trascorse con te, anzi, proprio perché sono state più di tre settimane, proprio perché sono stato sempre con te, ora lo so: non c'è linea di universo né tempo né luogo in cui io non ti abbia amata. Te lo dirò un'altra volta: io ti amo, ti amo Kurisu Makise. Tu cosa provi per me, ora, in questo momento? Quali sentimenti provi per me?<br />'''Kurisu''': Che cosa provo? Lo vuoi sapere? ...Allora chiudi gli occhi. ==Citazioni tratte dal videogioco== {{Videogioco |nomegioco = Steins;Gate |immagine = |didascalia = |nomeoriginale = シュタインズ・ゲート |nometraslitterato = Shutainzu Gēto |anno = 2009 |sviluppo = 5pb.<br />Nitroplus |pubblicazione = 5pb.<br />Kadokawa Shoten (PSP)<br />Nitroplus (PC)<br />PQube (PS3, PSVita) |genere = visual novel |piattaforma = Xbox 360/Microsoft Windows/PlayStation Portable/iOS/PlayStation 3/PlayStation Vita/Android |tema = fantascienza/giallo/sentimentale |seguito = [[Steins;Gate 0]] }} ===[[Incipit]]=== {{Incipit videogiochi}} Non vi è fine benché vi sia un inizio nello spazio. — Infinito.<br />Ha la sua potenza, si consuma e svanisce, ma anche nella stella c'è un inizio. — Finito.<br />Solo la persona che ebbe saggezza può considerarsi la più sprovveduta dalla notte dei tempi.<br />I pesci che vivono in mare non sanno niente del mondo in superficie. Anch'essi finiranno nel nulla e svaniranno, saggi o meno.<br />È più assurdo pensare che gli uomini possano [[velocità superluminale|superare la velocità della luce]] che credere che i pesci inizino a vivere sulla terra.<br />Si può dire che questo sia l'ultimatum finale della divinità alle persone che sono in grado di lottare. ('''testo a schermo''') :''There is no end though there is a start in space. — Infinity.<br />It has own power, it ruins, and it goes though there is a start also in the star. — Finite.<br />Only the person who was wisdom can read the most foolish one from the history.<br />The fish that lives in the sea doesn't know the world in the land. It also ruins and goes if they have wisdom.<br />It is funnier that man exceeds the speed of light than fish start living in the land.<br />It can be said that this is an final ultimatum from the god to the people who can fight.'' ===Frasi=== {{cronologico}} *Tutto accade per [[caso]].<br />Ma questo caso è predeterminato dalla volontà del mondo.<br />Non mi sto smarrendo. Sto benissimo.<br />Quello che dico adesso è l'assoluta verità, non un delirio pretenzioso.<br />......Non importa quanto una cosa possa sembrare insignificante,<br />questa può cambiare le sorti nel grande flusso del tempo. ('''Okarin''') :''Everything happens by chance.<br />But that chance is predetermined by the will of the world.<br />I'm not losing it. I'm perfectly fine.<br />What I speak now is the absolute truth, not some pretentious delusion.<br />......No matter how trivial something may seem,<br />It may change the tide in the great stream of time.'' *Steins;Gate. Per alcuni è il Destino, per altri la Volontà di Dio. Puoi contare su una mano le persone che a questo mondo sono consapevoli della sua vera natura. ('''Okarin''') :''Steins Gate. Some know it as Fate; to others, it is the Will of God. You could count on one hand the people in this world aware of its true nature.'' *Mayuri ha 17 anni – due meno di me – perciò è più una sorella minore che una tipica amica d'infanzia. Mi sono preso cura di lei sin da quando posso ricordare. Ero solito sperare che Mayuri sarebbe diventata la chiave di Steins;Gate, ma ora ci ho ripensato. Non voglio quel destino terribile per lei. Dovrebbe vivere una vita normale. Questo è il mio desiderio presente. ('''Okarin''') :''Mayuri is 17 -- two years younger than me -- so she's more like a little sister than a typical childhood friend. I've been looking out for her as long as I can remember. I used to hope that Mayuri might become the key to Steins Gate, but now I've reconsidered. I don't want that terrible fate for her. She should live a normal life. That is my present wish.'' [[Immagine:Akihabara 02.jpg|thumb|Scorcio di ''Chuo Street'' ad [[Akihabara|Akiba]]]] *Ognuno sta andando per gli affari suoi come al solito, nella ricerca senza fine di elettronica, moe e [[pornografia|porno]]. Un giorno qualsiasi ad [[Akihabara]]. ('''Okarin''') :''Everyone is going about their business as usual, the neverending search for electronics, moe, and porn. Just another day in Akihabara.'' *Ecco come sono gli [[uomo|esseri umani]], dopotutto. Non siamo speciali come amiamo credere. Alla fine della giornata, non siamo altro che carne sudicia, simile alla melma. Le nostre anime imputridiscono come seme lasciato a marcire nell'utero. Ecco come noi esseri umani siamo. ('''Okarin''') :''That's how humans are, after all. We're not as special as we like to believe. At the end of the day, we're nothing but dirty, slime-like flesh. Our souls fester like semen left to rot in the womb. That's how we humans are.'' *Andare nel passato è possibile già ora. Date un'occhiata al cielo di notte. Potete vedere la luce di decine di migliaia di anni fa, vero? ('''Kurisu''') :''Going to the past is possible right now. Take a look at the sky at night. You can see light from tens of thousands of years ago, can't you?'' *Più femminile di qualsiasi ragazza io conosca. Ma è un ragazzo. ('''Okarin''', riferito a Ruka) :''More feminine than any girl I know. But he's a guy.'' *Le folle ad Akiba si diradano rapidamente con la notte. Tutti i principali negozi di elettronica chiudono verso le otto o le nove. E poi, come se la vivacità del giorno fosse stata semplicemente una menzogna, la città diventa silenziosa. ('''Okarin''') :''The crowds in Akiba thin quickly at night. All the major electronics stores close around eight or nine o'clock. And then, as if the liveliness of the day was simply a lie, the town goes silent.'' *Sono giunto qui per cambiare il mio presente. In altre parole, il vostro futuro. ('''John Titor''') :''I came here to change my present. In other words, your future.'' *Faris è graziosa, e la [[grazia]] è giustizia. ('''Daru''') :''Faris is cute, and cuteness is justice.'' *Le più grandi [[invenzione|invenzioni]] nascono per caso. È ciò che chiamiamo [[serendipità]]. ('''Okarin''') :''The greatest inventions are created by accident. This we call serendipity.'' *Dunque non faresti nulla, solo perché potresti sbagliare? [...] Il [[fallimento]] insegna il successo. ('''Kurisu''') :''So you're going to do nothing, just because you could be wrong? ''[...]'' Failure teaches success.'' *Dopotutto, io sono un insano scienziato pazzo ricercato da un capo all'altro del mondo. I miei nemici sono ovunque in attesa di colpire! [[Maledizioni dai videogiochi|Maledizione]] a questo incredibile cervello geniale che ho! Muhahaha!<!--Brano che compare nelle scene extra con Kurisu--> ('''Okarin''') :''After all, I am an insane mad scientist wanted the world over. My enemies are everywhere waiting to strike! Curse this incredible genius brain of mine! Muhahaha!'' *Io voglio essere la tua forza.<!--Frase che compare nelle scene extra con Kurisu--> ('''Kurisu''', a Okarin) :''I want to be your strenght.'' *C'è un [[proverbi dai videogiochi|proverbio]] giapponese: "Chi insegue due lepri non ne prenderà neanche una". ('''Okarin''') :''There's a Japanese proverb: He who pursues two hares will catch neither.'' *Si può dire che lei {{NDR|Suzu}} abbia salvato la mia vita. Una volta le chiesi perché mi aveva trattato così bene. Non che fossimo parenti o altro. Ma lei si limitò a sorridere e a dire... "Tutti noi dipendiamo dalla gentilezza di qualcuno a un certo punto delle nostre vite. Quando arriva il momento, passa avanti il regalo". ('''Mr. Braun''') :''You could say she saved my life. Once, I asked her why she treated me so well. It wasn't like we were related or anything. But she just smiled and said... "We all depend on someone's kindness at some point in our lives. When the time comes, you pass the gift along."'' *Nel mio cuore, mi rivolgo alla ragazza che morì dieci anni fa. Alla ragazza che nascerà fra sette anni. Alla ragazza che ha attraversato il tempo per salvare il futuro. [...] Io porterò avanti la tua lotta, Suzuha. Lo [[Giuramenti dai videogiochi|prometto]]. ('''Okarin''') :''In my heart, I reach out to the girl who died ten years ago. To the girl who will be born seven years from now. To the girl who crossed time to save the future. ''[...]'' I will carry on your fight, Suzuha. I promise.'' *C'è un detto: "Una fortezza si giudica da quanti attacchi respinge; un soldato si giudica da quante fortezze conquista". ('''Kurisu''') :''There's a saying. 'A fortress is judged by how many attacks it repulses: a soldier is judged by how many fortresses he takes.''' *Se torno ad essere un ragazzo... dovrò nascondere i miei sentimenti per te! ('''Ruka''', a Okarin) :''If I change back into a guy... I'll have to hide my feelings for you!'' *A volte le cose più semplici hanno [[conseguenza|conseguenze]] che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.<!--Frase che compare rimandando il ''time leap'' all'inizio del capitolo 9--> ('''Okarin''') :''Sometimes the simplest things have consequences that no one could ever imagine.'' *Kiryū Moeka era lì quando Papi è morto, ma non lo ha fermato. Non perdonerò lei, e nemmeno te, Okabe Rintarō. Tu non c'eri, ma Papi non sarebbe morto se tu non fossi stato coinvolto. [...] Ti ucciderò fra quindici anni. Continua a vivere nella paura fino ad allora.<!--Brano che compare rimandando l'invio della D-Mail dopo la morte di Moeka--> ('''Nae''') :''Kiryu Moeka was there when Daddy died, but she didn't stop him. I won't forgive her. Nor you, Okabe Rintaro. You weren't there, but Daddy wouldn't have died if you hadn't gotten involved. ''[...]'' I'll kill you in fifteen years. Keep living in fear until then.'' *Io sono il tuo ostaggio, ricordi? Non lasciarmi andare. ('''Mayushii''', a Okarin) :''I'm your hostage, remember? Don't let go.'' *"Smetti di indagare che cosa il futuro ha in serbo, e prendi come un dono quel che il giorno ti porta." [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], filosofo italiano.<ref>Cfr. [[Quinto Orazio Flacco]]: «''Ciò che verrà domani | non chiedere, e ogni giorno | che ancora ti darà la sorte, prendilo | come un guadagno''».</ref><ref name="Mayushii">Dal finale con Mayushii.</ref> ('''Kurisu''') :''"Cease to inquire what the future has in store, and take as a gift whatever the day brings forth." –Horace, Italian philosopher.'' *Forse tutti quanti ricordano le esperienze vissute in altre [[linea di universo|linee di universo]]. Quelle memorie possono essere vaghe e tenui, ma sono lì. Ci parlano sotto forma di sogni, visioni e [[Déjà vu|déjà-vu]].<ref name="Mayushii" /> ('''Okarin''') :''Perhaps everybody remembers their experiences from other wordlines. Those memories may be vague and tenuous, but they're there. They speak to us in the form of dreams, visions, and deja vu.'' [[File:Miko at Kasuga Taisha.jpg|thumb|Una miko presso un tempio shintoista giapponese]] *L'obiettivo di questo piano è alterare la divergenza e raggiungere l'ignota linea d'universo chiamata Steins;Gate. A proposito, sono io che l'ho chiamata Steins;Gate. Tu solo, fra tutti, sai perché ho scelto quel nome. Perché suona figo.<ref name="True">Dal ''True ending''.</ref> ('''Okarin''', nel video inviato a se stesso dal futuro) :''The purpose of this plan is to change divergence and reach the unknown worldline called Steins Gate. By the way, I'm the one who named it Steins Gate. You, of all people, know why I chose that name. Because it sounds cool.'' *Passando sotto l'arcata del tempio di Yanabayashi, mi dirigo verso il cortile. Lì, brandendo una spada con sublime dignità, sta una miko.<ref name=miko /> La miko è così affascinante che chiunque, senza dubbio, si fermerebbe ad ammirarla. Ma non è una miko e non ha una vera spada. Quella spada è un'imitazione da 980 yen, e quell'affascinante miko... è un ragazzo.<ref name="True" /> ('''Okarin''', riferito a Ruka) :''I pass through the archway of Yanabayashi Shrine and head to the courtyard. There, brandishing a sword with sublime dignity, stands a miko. The miko is so lovely that anyone would doubtless stop to stare. But that's not a miko, and that's not a real sword. That sword is a 980 yen imitation, and that beautiful miko... is a guy.'' ===Dialoghi=== {{cronologico}} *'''Okarin''': Allora che mi dici dell'[[IBM 5100|IBN 5100]]?<br />'''Daru''': Wow, lo conosci? Figo. [...]<br />'''Okarin''': Che tipo di computer è?<br />'''Daru''': Il tipo stupidamente costoso. Al tempo in cui uscì, i computer erano così costosi che la gente comune non poteva metterci sopra le mani. Era pieno di tecnologia proprietaria IBN, ed è stato un computer piuttosto potente per i suoi tempi. :''– Then what about the IBN 5100?<br />– Woah, you know about that? Cool. ''[...]''<br />– What kind of computer is it?<br />– The stupidly expensive kind. Back when it came out, computers were so expensive that average people couldn't get their hands on them. It was full of proprietary IBN technology, and was a pretty powerful computer for its time.'' *'''Okarin''': [[Thomas Alva Edison|Edison]] una volta disse: "Senza l'1% d'ispirazione, il 99% di sudore è sprecato. Così, [[Inventore|inventori]] del mondo... siate ispirati!". Fine della citazione.<br />'''Daru''': Non era: "Il genio è per l'1% ispirazione e per il 99% sudore"?<ref>La citazione originale è in effetti quest'ultima; vedi la voce [[Thomas Alva Edison]].</ref> :''– Edison once said, 'Without one percent inspiration, ninety-nine percent of perspiration is wasted. So, inventors of the world... be inspired!' End quote.<br />– Wasn't it 'Genius is one percent inspiration, ninety-nine percent perspiration'?'' *'''Okarin''': Huff... huff... io sono uno scienziato pazzo... non un ciclista... pazzo... Huff... huff... allora perché... tocca a me... pedalare?<br />'''Suzuha''': Molto tempo fa, [[Aristotele]] ha detto: "Il tempo non è che la misura del movimento".<ref>Cfr. [[Aristotele]]: «Il tempo è misura [...] del movimento e dell'esser mosso».</ref> Allora tieni quei pedali in movimento. :''– Huff... huff... I am a mad scientist... not a mad... cyclist... Huff... huff... so why... am I... doing the pedaling?<br />– Long ago, Aristotle said, 'time is just the measure of motion.' So put those pedals in motion.'' *'''Daru''': Ricorda, ci sono [[bugia|bugie]] buone e bugie cattive: le bugie cattive feriscono le persone, le bugie buone le salvano!<br />'''Okarin''': Da quale eroge<ref>Abbreviazione di ''erotic game'', con riferimento ai videogiochi giapponesi. Per approfondire vedi la [[w:Eroge|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> l'hai presa questa?<br />'''Daru''': CLADDAN...<ref>Il nome si rifà a ''[[Clannad]]''. La citazione di Daru pare un riferimento alla frase «Se c'è amore, allora anche le bugie sono la verità» contenuta in questa visual novel.</ref> e non è un eroge, è una visual novel che ti insegna il senso della vita, quindi stai zitto! :''– Remember, there are good lies and bad lies: bad lies hurt people, good lies save them!<br />– What eroge did you get that from?<br />– CLADDAN... and it's not an eroge, it's a visual novel that teaches you the meaning of life, so shut up!'' *'''Kurisu''': Che c'è di male a essere vergine!? [...]<br />'''Okarin''': La ragazza-genio che gridò "vergine" nel centro di Akiba...<ref>Riferimento ironico all'ultimo episodio della serie ''[[Neon Genesis Evangelion]]'': ''La bestia che gridò {{maiuscoletto|AMore}} nel cuore del mondo'', titolo ispirato a un'omonima opera di [[Harlan Ellison]]: ''The Beast that Shouted Love at the Heart of the World'' (per approfondire vedi la [[w:en:The Beast that Shouted Love at the Heart of the World|voce in inglese]] su Wikipedia).</ref> :''– What's wrong with being a virgin!? ''[...]''<br />– The genius girl who cried 'virgin' at the center of Akiba...'' *'''Mayushii''': Mayushii non vuole più essere un peso.<br />'''Okarin''': Tu non sei un peso! Come puoi pensarlo!? Questo mi riguarda. Perché io voglio salvarti, perché non posso sostenere la tua perdita!<ref name="Mayushii" /> :''– Mayushii doesn't want to be a burden any more.<br />– You're not a burden! How can you think that!? This is about me. Because I want to save you, because I can't bear to lose you!'' *'''Mayushii''': Perché hai lasciato l'ospedale senza dire niente a Mayushii? [...] Ti avevo persino aiutato con il pannolone.<br />'''Okarin''' {{NDR|imbarazzato}}: Guh... [...]<br />'''Daru''': Ti sei fatto cambiare il pannolone dalla tua amica d'infanzia? Sono geloso, amico. A quale eroge ti sei ispirato?<ref name="True" /> :''– Why did you leave the hospital without telling Mayushii? ''[...]'' I even helped you with your diaper.<br />– Guh... ''[...]''<br />– You got your childhood friend to change your diaper? I'm jealous, man. What eroge is that from?'' ===[[Explicit]]=== {{Explicit videogiochi}} Tutti possiedono il Reading Steiner. Anche se la linea d'universo cambia. Anche se il passato e il futuro vengono riscritti. I tuoi ricordi rimangono. Li hai semplicemente smarriti. Tutto quel che serve è uno stimolo e puoi ricordare. I ricordi smarriti di queste tre settimane. I ricordi che abbiamo condiviso. "Bentornata, mia assistente, Makise Kurisu... no, Christina". Cerco in tasca e tiro fuori l'ultima spilla. Nessuno sa cosa riserva il futuro. Perciò, come dimostra il fatto che ci siamo rincontrati, le possibilità sono infinite. Metto la spilla in mano a Kurisu. Chiudo gentilmente la sua mano nella mia. E, trattenendo le mie lacrime, le dico... "Questa è la scelta di Steins;Gate".<ref name="True" /> ('''Okarin''') :''Everyone has Reading Steiner. Even if the worldline changes. Even if the past and the future are rewritten. Your memories remain. You've merely forgotten. All it takes is a push, and you can remember. The memories of those lost three weeks. The memories we made together. "Welcome back, my assistant, Makise Kurisu -- no, Christina." I reach into my pocket and take out the last pin. Nobody knows what the future holds. And that is why, just as this reunion demonstrates, the possibilities are endless. I place this pin in Kurisu's hand. I gently close her hand in mine. And, holding back my tears, I tell her... "This is the choice of Steins Gate."'' ==Citazioni su ''Steins;Gate''== *Prendendo spunto da uno dei paradossi preferiti della fantascienza e trasformandolo in una serie televisiva da non perdere, ''Steins;Gate'' è uno dei più ingegnosi programmi del suo anno e molto probabilmente dell'intero decennio. Riesce a nascondere la sua vera natura sotto strati di chiacchiere pseudo-psicologiche per appassionati, mettendo a soqquadro abbastanza a lungo per condurvi nel mondo di questa coppia di uomini immaturi — esasperante ma accattivante — e dei loro conoscenti tra i quali l'altezzosa e geniale scienziata Kurisu. Il modo sottile, sornione, in cui il protagonista risulta essere la cosa che più detesta — quel tipo di scienziati che vogliono ridisegnare il mondo secondo la loro volontà senza pensare alle conseguenze — pone le basi per un epilogo da brivido quando tenta di rimediare al danno. L'idea di accumulare i riferimenti al genere [fantascientifico] in una grotta di Aladino piena di sogni e desideri e di ambientare il tutto ad Akihabara — il mondo dei sogni per gli otaku — sono dei colpi da maestro, ma servono solo a preparare il terreno per i colpi di scena seguenti.<br />In un certo senso, è una buona cosa per il resto degli anime che la tecnica [realizzativa] non sia all'altezza della trama; questo lo avrebbe reso ineguagliabile. Così com'è, il design e le animazioni svolgono il loro compito ma senza eccellere. (''[[The Anime Encyclopedia]]'') ===Frasi promozionali=== *{{NDR|Riferito al videogioco}} Ammira uno stile visivo unico e impeccabile.<br />Addentrati nell'universo di SteinsGate, solo sfiorato nell'adattamento animato.<ref group="fonte" name=Store/> *Cambiare il passato... può rendere il futuro peggiore?<ref group="fonte">Dal trailer presente nei DVD dell'edizione italiana. [https://youtu.be/WR4mmDiI9HM Video] disponibile su ''Youtube.com''</ref> *Con protagonisti indimenticabili, grafica e personaggi mozzafiato e una trama avvincente, SteinsGate è una visual novel di grande successo, che può essere provata più volte.<ref group="fonte" name=Store>Da ''[https://store.playstation.com/#!/it-it/giochi/steinsgate/cid=EP4293-NPEB02220_00-STEINSGATEEN0001 SteinsGate]'', ''PlayStation Store Italia'', 5 giugno 2015.</ref> *È possibile alterare il presente modificando il passato?<ref group="fonte">Frase presente sul primo cofanetto dei DVD dell'edizione italiana.</ref> *Immergiti nella pluripremiata storia di viaggi nel tempo!<ref group="fonte" name=Store/> *Si può salvare il mondo, cambiando il passato? La corsa contro il tempo, inizia ora!<ref group="fonte">Frase presente sul secondo cofanetto dei DVD dell'edizione italiana.</ref> ==Note== <references /> ===Fonti=== <references group="fonte" /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Steins;Gate}} [[Categoria:Original anime video]] [[Categoria:Steins;Gate]] 0fifqohpf4p0x21nfvqhe5jeubay3qn Squadra (sport) 0 117399 1221852 1221590 2022-08-10T01:42:11Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Notts county 1894.jpg|thumb|Una squadra di calcio, 1894]] Citazioni sulla '''squadra'''. *La prima squadra è come il primo amore, non si scorda mai. ([[Roberto Rosato]]) *La squadra è come un buon piatto di carne. A volte basta cuocerla a fuoco lento, altre volte serve pressione o brace. ([[Aldair]]) *Negli sport di squadra se hai una giornata storta, la tua squadra può comunque vincere, puoi lasciar perdere o sostenere il tuo compagno, lui fa goal e tutto va bene, la tua squadra vince e tu mantieni la fiducia vincente. ([[Ernests Gulbis]]) *{{NDR|«Da cosa partiresti per costruire un gruppo [...]?»}} Non posso pretendere che tutte diventino amiche perché non lo eravamo neanche noi dello storico Setterosa. Siamo state sorelle che è una cosa diversa. Però vorrei che capissero che fare uno sport di squadra presuppone che tutte siano importanti, mettendole in condizione di dare il massimo senza provare invidia se qualcuna è meglio di te. Ognuna contribuisce personalmente per conseguire un obiettivo comune non individuale. Noi del Setterosa Oro ad Atene, avevamo questa cosa qui. Avevamo un sogno. ([[Tania Di Mario]]) *Quando vinci con la tua squadra, non c'è niente che possa superare quella sensazione, nemmeno i successi personali. ([[Larry Bird]]) *Una squadra vincente non è necessariamente una squadra di amici. La squadra vincente ha l'obiettivo chiaro e, a prescindere da chi ne fa parte, va dritta verso quell'obiettivo. Ho vinto campionati con compagne di squadra con cui non avrei mangiato neanche una pizza, però quando hai la consapevolezza di indossare la maglia dello stesso colore questo ti aiuta a condividere il valore di ciò che stai facendo. Dunque devi onorare chi ha scelto te, i tuoi principi e i tuoi obiettivi. ([[Maurizia Cacciatori]]) ==Voci correlate== *[[Atleta]] *[[Sport]] *[[Sport di squadra]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=squadra|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}} [[Categoria:Gruppi]] [[Categoria:Terminologia sportiva]] ee74o1hp9qsq0w6p74xjhlek5dkf6zc Barbagianni 0 119561 1221775 1002725 2022-08-09T14:26:30Z CommonsDelinker 1592 Replacing Tyto_alba_-British_Wildlife_Centre,_Surrey,_England-8a_(1).jpg with [[File:'Tutoke'_-_geograph.org.uk_-_2532332.jpg]] (by [[:c:User:CommonsDelinker|CommonsDelinker]] because: [[:c:COM:Duplicate|Duplicate]]: Exact or scaled-down duplicate: [[:c:: wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:'Tutoke' - geograph.org.uk - 2532332.jpg|thumb|Un barbagianni]] Citazioni sul '''barbagianni'''. *Il barbagianni cerca cibo di notte e raramente lo si avvista durante il giorno. Pure questo uccello vive nelle rocce e nelle spelonche. È un animale che ha due tipi di alimentazione e, quanto a intelligenza, è industrioso e ingegnoso. ([[Aristotele]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|species=Tyto alba|etichetta=barbagianni|preposizione=sul}} {{stub}} [[Categoria:Uccelli]] nphtwtccny4adbtcz0e0cj2wwyzea5q Francesca Piccinini 0 123178 1221809 1140387 2022-08-09T16:56:20Z Danyele 19198 /* Citazioni di Francesca Piccinini */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Francesca Piccinini 1 (cropped).jpg|thumb|Francesca Piccinini]] '''Francesca Piccinini''' (1979 – vivente), pallavolista italiana. ==Citazioni di Francesca Piccinini== {{cronologico}} *{{NDR|«Negli spogliatoi maschili tutti guardano il pisello del compagno. In quelli femminili?»}} Le tette. Io sono quella che le ha più piccole.<ref>Da un'intervista a ''Le Iene'', Italia 1; citato in ''[http://archiviostorico.gazzetta.it//2009/ottobre/20/Piccinini_Iene_sesso_amori_saffici_ga_3_091020020.shtml Piccinini: Iene, sesso e amori saffici]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 20 ottobre 2009.</ref> *In questi vent'anni di [[pallavolo]] ho attraversato quattro generazioni di atlete, ero la più piccola dello [[spogliatoio]], e ora sono la senatrice del gruppo, e le ragazze sono cambiate tanto rispetto a quando ho iniziato io a giocare. Ho giocato con molte ragazze brave e umili. Ma spesso altre entrano in una squadra credendo che tutto gli sia dovuto, non hanno rispetto di chi è più esperto e ha una storia. Hanno la lingua lunga e il cellulare ultimo modello sempre sotto gli occhi. A 18 anni rispondono a muso duro a quelli di 40, io quando ne avevo 18 ascoltavo e sapevo stare al mio posto. Io capisco la voglia di essere giovani e sfrontati, ma bisogna avere rispetto. Soprattutto quando non hai ancora vinto niente nella vita. E comunque il rispetto serve anche se hai avuto successo.<ref name="Marcelletti">Da un post sul profilo ufficiale ''Facebook.com''; citato in Roberto Marcelletti, ''[http://www.repubblica.it/sport/volley/2015/11/30/news/piccinini_volley_scontro_generazionale-128498429/ Volley, la Piccinini s'arrabbia: "Giovani viziate e poco rispettose"]'', ''Repubblica.it'', 30 novembre 2015.</ref> *È chiaro che al giorno d'oggi le cose sono cambiate quando ero giovane raccoglievo i palloni in [[palestra]] e lo faccio tuttora, ascoltavo i consigli delle compagne più esperte e si lavorava con umiltà e tanto rispetto. Mentre a molte atlete che si sono affacciate da poco al mondo della pallavolo non viene in mente di mettersi a raccogliere i palloni in palestra. In senso generale quello che manca è soprattutto il rispetto. Rispetto che nel volley dobbiamo avere tutti sia da parte nostra, vale a dire delle veterane, verso le diciottenni che dalle più giovani verso di noi.<ref name="Marcelletti"/> *{{NDR|Annunciando l'addio alla Nazionale}} Ricordo ancora il mio esordio di 21 anni fa: avevo 16 anni e l'emozione unica di quel giorno, sarà sempre viva nella mia memoria. Da allora ho vissuto un viaggio incredibile con tre generazioni di ragazze che come me hanno dato tutto se stesse alla Nazionale. Le saluto e abbraccio tutte ringraziandole per ciò che hanno condiviso con me, sia nei momenti delle grandi soddisfazioni che in quelli dei giorni difficili. L'ultima tappa della qualificazione olimpica in Giappone, mi ha fatto capire che le scelte dell'allenatore, che rispetto ma non condivido, non corrispondono alle mie aspettative e a quanto penso di rappresentare. Ho quindi maturato la scelta difficilissima di mettere la parola fine a questa bellissima avventura. Ogni volta che vedrò una partita della Nazionale, sarò sempre la prima tifosa, perché chi ne ha fatto parte sa che l'emozione speciale di rappresentare il proprio Paese, non potrà mai svanire.<ref>Da un [https://www.instagram.com/p/BF8_QUsCsnC/ post] sul profilo ufficiale ''Instagram.com'', 28 maggio 2016.</ref> *Io e [[Maurizia Cacciatori]] siamo state due pallavoliste e due belle ragazze che hanno portato uno sport di nicchia sotto i riflettori. Anche grazie a noi il volley femminile è diventato popolare, ha attratto le ragazzine: ci sono ancora ex fan, diventate donne, che mi ringraziano per averle aiutate a credere nei loro sogni. Copertine, calendario, rifarei tutto.<ref>Dall'intervista di Gaia Piccardi, ''[https://www.corriere.it/sport/21_aprile_15/piccinini-lascia-volley-42-anni-l-addio-ritorno-dj-ringo-mila-shiro-536cfe5a-9d5c-11eb-85f1-679fe940a2d0.shtml Piccinini: «Lascio la pallavolo a 42 anni, rifarei tutto, anche Playboy»]'', ''Corriere.it'', 15 aprile 2021.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{portale|donne}} {{DEFAULTSORT:Piccinini, Francesca}} [[Categoria:Pallavolisti italiani]] cyhfnivagmmghm4w8kzf1mwtxt93s21 I segreti di Twin Peaks (prima stagione) 0 128110 1221857 1219676 2022-08-10T01:51:16Z Ignazio Cannata 56122 Correzioni wikitext text/x-wiki {{torna a|I segreti di Twin Peaks}} {{TOCright}} '''''[[I segreti di Twin Peaks]]''''', prima stagione. [[File:Snoqualmie Falls, Snoqualmie, WA.jpeg|thumb|Le Snoqualmie Falls, una delle location della serie]] ==[[Incipit]]== {{Incipit serie televisive}} Benvenuti a [[Twin Peaks (città)|Twin Peaks]]. Mi chiamo Margaret Lanterman. Vivo a Twin Peaks. Mi conoscono come la donna-ceppo. C'è una storia dietro questo. Ci sono molte storie a Twin Peaks. Alcune sono tristi, alcune divertenti. Alcune sono storie di pazzia, di violenza. Alcune sono ordinarie tuttavia hanno un senso di intrinseco mistero. Il mistero della vita. Qualche volta, il mistero della morte. Il mistero della foresta, la foresta che circonda Twin Peaks. Per introdurre questa storia, lasciatemi dire che incorpora tutto. È oltre il fuoco, anche se pochi saprebbero cosa significa. È una storia di molti, ma comincia con una persona. E la conoscevo. Quella che è alla guida di molti è Laura Palmer. Laura è la prescelta.<ref name="sottotitoli">Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition''.</ref> :''Welcome to Twin Peaks. My name is Margaret Lanterman. I live in Twin Peaks. I am known as the Log Lady. There is a story behind that. There are many stories in Twin Peaks – some of them are sad, some funny. Some of them are stories of madness, of violence. Some are ordinary. Yet they all have about them a sense of mystery – the mystery of life. Sometimes, the mystery of death. The mystery of the woods. The woods surrounding Twin Peaks. To introduce this story, let me just say it encompasses the all – it is beyond the 'fire', though few would know that meaning. It is a story of many, but begins with one – and I knew her. The one leading to the many is Laura Palmer. Laura is the one.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993">Le introduzioni della Signora Ceppo sono posteriori alla prima messa in onda della serie televisiva sulla ABC; sono state scritte da [[David Lynch]] in occasione della trasmissione degli episodi sul canale televisivo Bravo nel 1993, due anni dopo la fine della serie. {{Cfr}} {{en}} Susan King, [http://articles.latimes.com/1993-06-13/news/tv-2570_1_twin-peaks ''Retro: Taking Another 'Peak': Bravo airs all 30 episodes of series with real lynchian intros''], ''Articles.LATimes.com'', 13 giugno 1993.</ref>) {{NDR|Casa Packard. Josie si guarda allo specchio, Pete saluta Catherine prima di uscire}}<br>'''Pete''': Vado a pesca. {{NDR|si avvia verso la spiaggia}} E la sirena solitaria suona. {{NDR|Pete vede un sacco di plastica sulla spiaggia, si avvicina e nota dei capelli sbucare dal sacco. La scena si sposta in casa, Pete chiama la polizia}} Oddio... Lucy? Lucy, sono Pete Martell. Lucy, passami Harry, è urgente.<br>{{NDR|Al commissariato di polizia}}<br>'''Lucy''': Sceriffo, è Pete Martell dallo stabilimento. Glielo passerò all'apparecchio che è sul tavolo davanti alla sedia... l-la sedia rossa, quella contro il muro. Il tavolo è quello piccolo, con la lampada che-che abbiamo spostato ieri dall'angolo... il telefono nero, non quello marrone.<br>'''Harry''' {{NDR|al telefono}}: Buongiorno Pete, che cosa c'è?<br>'''Pete''' {{NDR|al telefono}}: È morta... è avvolta nella plastica, Harry!<ref>Nella versione originale in inglese: «''She's dead – wrapped in plastic!''»</ref><br>'''Harry''' {{NDR|al telefono}}: No, no, no, no... Aspetta! Aspetta un secondo, Pete. Dove? Tu aspettami lì, arrivo subito. {{NDR|a Lucy}} Telefona al dottor Hayward, digli di raggiungermi al Packard Mill, la spiaggia sotto la roccia. Poi butta Andy giù dal letto e digli di venire subito. Chiaro?<br>'''Lucy''': Che è successo?<br>'''Harry''': C'è un cadavere sulla spiaggia. Lucy, non parlare di questo con nessuno mentre sono via. ==Episodio 1, ''Passaggio a Nord-Ovest'' / Pilota== {{cronologico}} *'''Dr. Hayward''': Mio Dio, Laura!<br>'''Harry''': Laura Palmer! {{NDR|riconoscendo il cadavere di Laura Palmer nel sacco di plastica sulla spiaggia}} *Mio Dio... La mia bambina... Oh, no! No! No! No! No! ('''Sarah''') {{NDR|urlando e mettendosi le mani nei capelli dopo aver saputo della morte di Laura}} *'''Shelly''': Sei in ritardo, Heidi. Troppe salsicce stamattina?<br />'''Heidi''': La mia macchina non si metteva in moto.<br />'''Shelly''': O stavi mettendo in moto il tuo ragazzo?<br />{{NDR|Heidi ride}}<br />'''Bobby''': Ma i tedeschi non sono sempre puntuali?<br />{{NDR|Heidi ride}} *'''Bobby''': Una canzone per voi, ragazze! {{NDR|seleziona il brano ''I'm Hurt Bad'' nel jukebox e inserisce una moneta}} Okay. Norma, ti rivedrò nei miei sogni.<br />'''Norma''': Dipende dalla mia voglia di venirci.<br />'''Bobby''': Vuol dire che verrò io nei tuoi. *È quasi sera in Francia. Avanti, cowboy, accendi il tuo fuoco! ('''Shelley''') {{NDR|facendogli bere a Bobby dell'alcool dalla fiaschetta}} *{{NDR|Prima di sapere della morte di Laura}}<br>'''James''': È un buon giorno per un picnic, vero?<br>'''Donna''': Ah, certo! *Ehi, amico, c'è qualcosa nell'aria. ('''Mike Nelson''') *Io l'amavo... e lei... lei amava me! Voi credete che io non sia andato agli allenamenti perché ho ammazzato la mia ragazza?! Siete tutti pazzi! ('''Bobby''') {{NDR|ai poliziotti}} *{{NDR|Messaggio agli studenti tramite l'interfono}} Un momento di attenzione, prego. Vi parla il preside Wolchezk. È per me un grande dolore dovervi informare che durante la notte la vostra amica Laura Palmer è stata assassinata. Questo è un momento davvero terribile per tutti noi... per tutti noi che la conoscevamo, per gli amici, la famiglia. È molto importante che in questa difficile prova cerchiamo di aiutarci l'uno con l'altro. La polizia mi ha chiesto di trasmettervi un messaggio. Se c'è qualcuno tra voi che sia a conoscenza dei movimenti di Laura dopo la scuola, nel pomeriggio oppure durante la sera, per favore, si faccia avanti. Ho disposto che tutte le lezioni abbiano termine qui per oggi, ma prima di lasciare la scuola vorrei chiedere a voi tutti di unirvi a me in un minuto di silenzio...per Laura... e per la sua memoria. {{NDR|chiude la comunicazione e scoppia a piangere}} Oddio... ('''Preside George Wolchezk''') *'''Sarah''': Ma chi c'è nella stanza?<br>'''Harry''': Suo marito con uno dei miei uomini.<br>'''Sarah''': Avrei dovuto capirlo dal suono dei passi che non poteva essere Laura... *'''Catherine''': Come ti chiami?<br>'''Fred Traux''': Fred Traux.<br>'''Catherine''': Licenziato. *Diane, undici e trenta di mattina del 24 febbraio. Sono quasi arrivato a Twin Peaks, cinque miglia a sud della frontiera canadese, due miglia ad ovest dei confini dello stato. Diavolo, non avevo mai visto tanti alberi in tutta la mia vita! Come direbbe [[W. C. Fields]], è meglio stare qui che a [[Philadelphia]]. Temperatura 12°, cielo leggermente nuvoloso. Il [[Meteorologia|meteorologo]] ha previsto pioggia. Be', guadagnare tutti quei soldi per sbagliare il 60% delle volte è un bel lavorare. Miglia percorse tutt'oggi: settantanovemila. Il serbatoio è in riserva, ormai manca poco, farò il pieno appena giunto in città, poi ti dirò quanto mi è costato. La colazione è venuta sei dollari e trentuno centesimi al... Lamplighter Inn, sulla statale numero 2, vicino a Lewis Fork. Ho preso un sandwich al tonno, una fetta di torta di ciliegie ed un caffè. Non male davvero. Diane, se dovessi capitare da quelle parti ti consiglio la torta. Bene, la prima persona che incontrerò sarà... ehm... sarà lo sceriffo Harry Truman. Non è un nome difficile da ricordare.<ref>Il personaggio prende il nome dal 33° presidente degli Stati Uniti [[Harry S. Truman]].</ref> Lo troverò al Calhoun Memorial Hospital. Devo esaminare attentamente una ragazza che è stata ritrovata fuori città in pessime condizioni. Appena finito mi cercherò un motel, spero che lo sceriffo mi consigli un posto pulito a un prezzo ragionevole. Questo mi serve: un posto pulito a un prezzo ragionevole. Ah, Diane, quasi dimenticavo: debbo scoprire che alberi sono questi. Sono davvero fantastici! ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} [[File:Pseudotsuga menziesii Tiger Mountain Seattle.jpg|thumb|– Sceriffo, come si chiamano gli alberi che crescono in questa regione? Grandi, maestosi!<br>– Douglas Firs.]] *'''Agente Cooper''': Ci sono alcune questioni da chiarire immediatamente. Ho imparato a mie spese che è meglio essere franchi subito. Quando l'FBI entra in gioco ne prende il comando. Ora lei lavorerà per me. A volte la polizia locale oppone resistenza, spero che lei capisca.<br>'''Harry''': Come le ho già detto, siamo lieti che lei sia qui.<br>'''Agente Cooper''': Sceriffo, come si chiamano gli alberi che crescono in questa regione? Grandi, maestosi!<br>'''Harry''': Douglas Firs.<br>'''Agente Cooper''': Douglas Firs... *'''Harry''' {{NDR|presentando l'agente Cooper a Jacoby}}: Ehm, lui è l'agente speciale Dale Cooper.<br>'''Jacoby''' {{NDR|togliendosi un tappo dall'orecchio}}: [[Gary Cooper]]?<br>'''Harry''': Agente Cooper. *{{NDR|Dopo aver conosciuto il dottor Jacoby}}<br>'''Agente Cooper''': Quel tale è uno psichiatra?<br>'''Harry''': Sì. È un po' squinternato. *'''Agente Cooper''' {{NDR|registrazione per Diane}}: Diane, sono all'obitorio di Twin Peaks con il corpo della vittima. Come si chiama?<br>'''Harry''': Laura Palmer.<br>'''Agente Cooper''': Laura Palmer. Non hanno ancora fatto l'autopsia. Diane, è la stessa cosa. Me lo sentivo che l'avrei trovata anche qui.<br>'''Harry''': Trovato cosa?<br>'''Agente Cooper''': Anulare sinistro, sotto l'unghia. Vediamo che cosa ci ha lasciato. È una "R". Diane, consegnalo ad Albert e al suo staff. Non andare da Sam. Albert in queste cose ci sa fare di più. Dobbiamo spedirlo subito. *'''Donna''' {{NDR|sarcastica, lamentandosi del fidanzato Mike Nelson}}: Sono brava a scegliere, vero?<br>'''Nadine''' {{NDR|urlando ad Ed, all'improvviso}}: Ed, stai ancora spettando che quelle tende si montino da sole?!<br>'''Ed''': Sì, d'accordo! {{NDR|a Donna}} Hai visto? Anch'io sono bravo a scegliere. *'''Agente Cooper''' {{NDR|registrazione per Diane}}: Diane, ho appena aperto il diario di Laura. Quella che ho davanti è l'ultima annotazione, datata 23 febbraio. Te la leggo. "Ancora asparagi a pranzo. Io odio gli asparagi. Vuol dire che non crescerò mai?" Ah, qui c'è un'aggiunta. "Sono nervosa. Incontrerò J. stanotte." È la lettera "J", Diane. "J"... Poi non c'è scritto altro. Be', è qualcosa per cominciare.<br>'''Harry''': Certo, è una lettera su ventisei.<br>'''Agente Cooper''': Sì, una lettera su ventisei. Diane, in data sei febbraio c'è una scritta, "Giorno 1", e attaccata alla pagina con un nastro adesivo c'è una busta di plastica contenente una sostanza bianca e una chiave simile a quelle usate per le cassette di sicurezza. {{NDR|a Harry}} Sceriffo, dopo che lei avrà tolto delicatamente la chiave faremo analizzare la busta e scommetto che qui dentro c'è stata della cocaina.<br>'''Harry''': No, questo non è possibile.<br>'''Agente Cooper''': Non ha mai avuto sorprese fino ad oggi?<br>'''Harry''': Stia a sentire, Cooper. Lei non conosceva Laura Palmer.<br>'''Agente Cooper''': Facciamoci dare l'autorizzazione ad aprire la cassetta di sicurezza, forse scopriremo qualcosa di più su Laura Palmer. {{NDR|al registratore}} Diane, ora ho in mano una scatola di coniglietti di cioccolata. *{{NDR|Al telefono}}<br>'''Andy''': Lucy...<br>'''Lucy''': Andy, sei tu?<br>'''Andy''' {{NDR|piangendo}}: Di' a Harry che abbiamo scoperto dov'è successo... Dove hanno portato Ronette e Laura e le hanno torturate.... Di' a Harry... che non ho pianto...<br>'''Lucy''': Andy, non ti senti bene? Tesoro?<br>'''Andy''': Lucy, è una cosa orribile...<br>'''Lucy''': Andy, tesoro...<br>'''Andy''': Oddio... *Hanno trovato la mia amica Laura... sdraiata a faccia in giù in una spiaggia qui vicino... Era completamente nuda. L'avevano assassinata... ('''Audrey''') {{NDR|ai norvegesi}} *I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! ('''Receptionist del Great Northern Hotel''') {{NDR|urlando e suonando il campanello}} *Diane, quattro e dieci del pomeriggio, luogo del delitto. C'è qualcosa che era sfuggito prima: un mucchio di spazzatura di circa 40 centimetri di diametro, in cima c'è una catenina con un cuore d'oro. No, aspetta, mezzo cuore d'oro. Alla base del mucchio di spazzatura c'è un pezzetto di carta di giornale, con una scritta che sembra essere fatta con il sangue: "Fuoco cammina con me".<ref name=fire/> Sceriffo, dobbiamo assolutamente trovare chi ha l'altra metà del cuore. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *{{NDR|Osservando la Signora Ceppo che accende e spegne la luce per richiamare l'attenzione dell'assemblea cittadina}}<br>'''Agente Cooper''': Chi è la signora con il ceppo?<br>'''Harry''': La chiamano la Signora Ceppo. *Dana, che cosa ti suona meglio? "Lo sbocciare della calda sera" oppure "la fioritura della calda sera"? [...] Vediamo, adesso che è passato qualche minuto mi piace "il fiorito sbocciare della calda sera". ('''Harriet''') {{NDR|scrivendo una poesia}} *'''Dr. Hayward''': Dov'è tua sorella?<br>'''Harriet''' {{NDR|confessando che Donna è scappata di casa di nascosto}}: Papà, adesso ti dirò tutto e senza fare troppi giri di parole.<br>'''Dr. Hayward''': Harriet...<br>'''Harriet''': La vedi la finestra? *'''Harry''': Che stai intagliando?<br>'''Agente Cooper''': Un flauto. Che altro fare in una città in cui il giallo significa ancora "rallentare" invece di "accelerare"? *La pazienza non rende virtù. ('''Agente Cooper''') {{NDR|durante un inseguimento}} *Be', questo è il sogno segreto di ogni poliziotto. ('''Agente Cooper''') {{NDR|davanti al tavolo imbandito di doughnut}} ==Episodio 2, ''Tracce verso il nulla''== {{cronologico}} *Ho un ceppo, certo. Lo trovate divertente? Io, no. Ogni cosa ha la sua ragione d'essere. Le ragioni spiegano persino l'assurdo. Pensate che ci sia tempo per capire le ragioni del comportamento umano? Non credo proprio. Certi lo trovano, il tempo. Si chiamano detective? Ora vedrete cosa la vita ci insegna. :Ho in mano un ceppo, sì. Vi sembra divertente? Non lo è per me. Dietro ogni cosa ci sono delle ragioni. Le ragioni possono anche spiegare l'assurdo. Abbiamo forse il tempo di capire le ragioni dietro il comportamento degli esseri umani? Penso di no. Alcuni usano il proprio tempo per quello. Si chiamano forse detective? Osserva e vedi quello che la vita ti insegna.<ref name="sottotitoli">Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition''.</ref> ::''I carry a log – yes. Is it funny to you? It is not to me. Behind all things are reasons. Reasons can even explain the absurd. Do we have the time to learn the reasons behind the human being's varied behavior? I think not. Some take the time. Are they called detectives? Watch – and see what life teaches.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *{{NDR|A testa in giù, con i piedi attaccati a una sbarra di ferro}} Diane, sono le sei e diciotto, stanza 315, Great Northern Hotel di Twin Peaks. Ho dormito bene. Stanza per non fumatori, non c'è odore di tabacco, qui gli uomini d'affari li trattano molto bene. Ah, c'è un ottimo profumo di abete nell'aria. Lo sceriffo Truman mi aveva detto che questo era un buon albergo, ed aveva ragione: pulito, prezzi ragionevoli per la stagione, il telefono che funziona. Perfino il bagno sembra perfetto: non gocciola e c'è acqua calda in abbondanza a tutte le ore. Devono essersi ispirati alle cascate che vedo qui fuori. Materasso duro ma non troppo. E soprattutto non è scomodo come quello di El Paso. È stato un vero incubo. Però mi sembra di avertela già raccontata questa storia. Non ho ancora provato la televisione. L'antenna c'è, non credo che avrò particolari problemi. Ma la vera prova del nove, come tu sai molto bene, Diane, è quella tazza di caffè al mattino che mi farebbe tornare da te in mezz'ora. {{NDR|scende dalla sbarra}} Diane, ci stavo pensando proprio stamattina. Ci sono ancora due cose che mi preoccupano e non sto parlando solo da agente federale, ma anche da uomo della strada: quali rapporti c'erano fra [[Marilyn Monroe]] e i [[Kennedy]]? Chi ha premuto il [[Assassinio di John Fitzgerald Kennedy|grilletto contro il presidente]]? ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *{{NDR|Ordinando la colazione}} Lo sa? Questa è, mi permetta, un'autentica tazza di [[caffè]]. Lei non sa quanti caffè ho bevuto nella mia vita e questo è uno dei migliori. Ora vorrei due uova molto cotte – non me lo dica – è duro per le arterie, ma le abitudini sono dure a morire. Dure come voglio le mie uova. Della pancetta, molto croccante, quasi bruciata. La faccia fuori. Perfetto. E poi un succo di pompelmo. Ma mi raccomando che sia di... {{NDR|vede Audrey avvicinarsi}} di frutti maturi. ('''Agente Cooper''') *Aiutami... ('''Laura''') {{NDR|voce fuori campo}} *'''Nadine''': Finalmente a casa mia ho delle belle tende nuove. Me le ha comprate Ed ieri da Gentle Jean e le ha fatte montare subito. Sono marroncine, molto chiare. Sono rimasta sveglia tutta la notte. Lo sai perché non ho mai dormito?<br>'''Norma''': No, non lo so.<br>'''Nadine''': Stavo cercando un sistema perché la nuova guida per le tende non facesse il minimo rumore E sai come funziona? Sai cosa la fa funzionare? L'idea mi è venuta alle quattro di stamattina mentre stavo aspettando che mio marito si liberasse da certe affettuose attenzioni. Batuffoli d'ovatta! Penso che così dovrà essere silenziosa per forza! *'''Harry''': Sai, forse avrei dovuto studiare medicina.<br>'''Agente Cooper''': Perché?<br>'''Harry''': Perché sto cominciando a sentirmi come se fossi il [[dottor Watson]]! [[File:A small cup of coffee.JPG|thumb|– Signor Cooper, come lo gradisce?<br>– Nero, come il buio di una notte senza luna.<br>– Senza latte, insomma.]] *'''Pete''' {{NDR|servendo il caffè}}: Signor Cooper, come lo gradisce?<br>'''Agente Cooper''': Nero, come il buio di una notte senza luna.<br>'''Pete''': Senza latte, insomma. *Fermi, non bevete il caffè, vi prego! Roba da non credere! Pensate, c'era un pesce! Un pesce dentro la caffetiera! ('''Pete''') *{{NDR|A Bobby}} La ribellione in un ragazzo giovane come te è una caratteristica indispensabile. A volte è un segno di forza. In altre parole, Robert, io rispetto la tua natura ribelle, ma il fatto di essere tuo padre mi impone di contenere questo tuo modo di agire entro i limiti stabiliti dalla società ed entro i limiti stabiliti da questa famiglia. Robert, conosco la tua riluttanza ad affrontare un discorso serio con me. A volte il silenzio è d'oro. Il silenzio si può interpretare come sintomo d'intelligenza: più stiamo in silenzio, più ascoltiamo. {{NDR|quando vede Bobby tentare di accendersi una sigaretta gli molla uno schiaffo che fa atterrare la sigaretta nella pietanza che c'è nel piatto della signora Briggs}} Senti, io sono tollerante e paziente, ma la pazienza ha un limite. Avere la strada libera da ogni ostacolo è stata e sarà sempre la maggiore aspirazione di ogni essere umano. Robert, tu e io lavoreremo per eliminare ogni ostacolo. ('''Garland Briggs''') *'''Shelly''': Qualcosa da mangiare, sceriffo?<br>'''Harry''': L'agente Cooper vorrebbe provare quella crostata stupenda.<br>'''Agente Cooper''': Crostata di ciliegie?<br>'''Shelly''': La più buona dello Stato! *Lo sai che non riesco a togliermi dalla bocca il sapore di quel caffè al pesce? ('''Agente Cooper''') *'''Agente Cooper''' {{NDR|parlando della Signora Ceppo}} Posso chiederle del ceppo?<br>'''Harry''': L'hanno fatto in molti... *'''Signora Ceppo''': Scusate se m'intrometto, stavate parlando di Laura Palmer?<br>'''Agente Cooper''': Sì.<br>'''Signora Ceppo''': Un giorno il mio ceppo avrà da dire la sua su questa storia. Il mio ceppo ha visto qualcosa l'altra notte.<br>'''Agente Cooper''': Davvero? Cosa ha visto?<br>'''Signora Ceppo''': Glielo chieda. {{NDR|l'agente Cooper è esitante}} Sarà per un'altra volta. ==Episodio 3, ''Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer''== {{cronologico}} *Certe volte, le idee, così come gli uomini, saltano fuori e dicono, "Salve". Si presentano, le suddette idee, con parole... Sono parole? Queste idee hanno uno strano modo di parlare. Tutto ciò che vediamo in questo mondo si basa sulle idee di qualcuno. Certe idee sono distruttive, altre, costruttive. Certe idee si presentano come sogni. Posso ripeterlo: certe idee si presentano come sogni. :Qualche volta le idee, come le persone, si alzano e dicono, "Salve". Si presentano, queste idee, con parole. Sono forse parole? Queste idee parlano così stranamente. Tutto quello che vediamo in questo mondo è basato sulle idee di qualcuno. Alcune idee sono distruttive, altre costruttive. Alcune idee possono arrivare sotto forma di un sogno. Posso dirlo ancora: alcune idee possono arrivare sotto forma di sogni.<ref name="sottotitoli"/> ::''Sometime ideas, like men, jump up and say "hello". They introduce themselves, these ideas, with words. Are they words? These ideas speak so strangely. All that we see in this world is based on someone's ideas. Some ideas are destructive, some are constructive. Some ideas can arrive in the form of a dream. I can say it again: some ideas arrive in the form of a dream.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Fratellino, questo è il sandwich più gustoso che abbia assaggiato in tutta la mia vita: è una baguette con Camembert e burro. Ne ho mangiati quattro al giorno per tutto il tempo che sono stato lì {{NDR|in Francia}}. ('''Jerry''') {{NDR|a Ben}} *{{NDR|Al One Eyed Jacks}}<br>'''Jerry''': Senti Ben, non vorresti fare un salto al casinò prima?<br>'''Ben''': Jerry, non sono venuto qui per perdere i pantaloni, ma piuttosto per togliermeli! *{{NDR|Al One Eyed Jacks}}<br>'''Jerry''': Dolcezza, vorrei ordinare due drink: io vorrei un doppio scotch on the rocks e mio fratello prende invece un doppio scotch on the rocks.<br>'''Barista''': Il che fa due doppi scotch on the rocks.<br>'''Jerry''': Prossima lezione: scienze biologiche! *{{NDR|Al One Eyed Jacks}}<br>'''Ben''' {{NDR|recitando il ''Sonetto 18'' di [[William Shakespeare]]}}: ''Ti paragonerò dunque ad un giorno d'estate? | Tu sei ben più leggiadra, mite temperata; | ruvidi venti sferzano i bocciuoli di Maggio...''<br>'''Jerry''': È bravo mio fratello, eh?<br>'''Ben''': ''...ed ogni bellezza alla fine declina | e cade a causa del fato o del volubile corso della natura, | ma la tua eterna estate non potrà mai svanire, | né perderai il possesso della tua bellezza, | né la morte...''<br>'''Jerry''' {{NDR|rovinando l'atmosfera}}: Dov'è la ragazza nuova?<br>'''Blackie''': Se vuoi veramente l'amore, è già dietro la porta che aspetta. *Mi dovete più di diecimila dollari! Leo ha bisogno di un paio di scarpe nuove! ('''Leo''') {{NDR|a Bobby e Mike}} *{{NDR|Inavvertitamente Ed cammina sopra l'invenzione di Nadine, delle guide per tende modificate con batuffoli di ovatta}}<br>'''Nadine''': Ed!<br>'''Ed''': Mi dispiace Nadine, scusa!<br>'''Nadine''': Sei passato sopra la guida delle tende!<br>'''Ed''': Ma cara, era proprio in mezzo alla stanza.<br>'''Nadine''': E tu credi che sia un caso? Sono stata io stessa a mettercele! Per tutta la notte ho lavorato a questo mio nuovo progetto: sto per escogitare un sistema che renderà le guide per le tende silenziose al cento per cento!<br>'''Ed''': Mi dispiace davvero, Nadine.<br>'''Nadine''': Ed, sei un essere nauseante! *Ogni giorno la vita ricomincia e ogni ora racchiude la promessa di un... ''Invito all'amore''. ('''Annunciatore televisivo''') {{NDR|introduzione della soap opera ''Invito all'amore''}} *Ottimo questo caffè! E caldo! ('''Agente Cooper''') *{{NDR|Davanti a una cartina del Tibet, in mezzo al bosco}} Per potervi spiegare quello che faremo adesso devo prima darvi qualche informazione su un paese chiamato [[Tibet]], un paese permeato di spiritualità. Per secoli il sovrano del Tibet ha preso il nome di [[Dalai Lama]], nel '50 la Cina comunista invase il Tibet, eppur lasciando il Dalai Lama al suo posto, assunse il controllo dell'intera regione. Nel '59 in seguito a una rivolta contro i cinesi, il Dalai Lama è stato costretto a fuggire in India e da quel giorno vive lì in esilio. In conseguenza di un sogno che ho fatto tre anni fa ho cominciato a interessarmi della sorte del popolo tibetano e ho sentito il desiderio di aiutarlo. In seguito a quello stesso sogno mi sono reso conto di aver acquisito inconsciamente i fondamenti di una tecnica deduttiva basata sulla coordinazione mente-corpo che nell'insieme agisce al più profondo livello di intuizione. ('''Agente Cooper''') *Dio, come amo questa musica! Una musica che fa sognare... ('''Audrey''') {{NDR|e poi si mette a ballare sotto le note di ''Audrey's Dance'' nel RR Diner}} *Ne ho visti di posti lerci e puzzolenti in vita mia, ma questi li batte tutti. ('''Albert Rosenfield''') {{NDR|appena arrivato a Twin Peaks}} *'''Nadine''' {{NDR|urlando dall'altra stanza}}: Ed!<br>'''Ed''': Oh mio Dio...<br>'''Nadine''' {{NDR|si fionda su Ed per abbracciarlo}}: Oh, Ed! Sono così felice, amore mio! Ed è tutto merito tuo!<br>'''Ed''': Che vuoi dire?<br>'''Nadine''': Tu non sai che cos'hai fatto per me.<br>'''Ed''': No, non lo so.<br>'''Nadine''': Oh, Ed, che bestia sei! Quando hai portato tutto quel grasso in casa, stamattina, ne hai lasciato cadere un po' sui miei batuffoli di cotone, ma invece di buttarli via ho fatto una porva: li ho messi nella mia guida per tende. E Ed, devi sentirlo con le tue orecchie! {{NDR|fa scorrere le tende con entusiasmo}} Completamente silenziose!<br>'''Ed''': E questo che significa?<br>'''Nadine''': Oh, Ed, che rischiamo di diventare molto ricchi. *Io avevo qualche problema con un pesce: si era andato a ficcare nel filtro dell'acqua. ('''Pete''') *'''Catherine''': Leva i tuoi sporchi stivali dal mio letto e va' in camera tua!<br>'''Pete''': Non volevo rischiare di sporcare con l'olio di visone il mio copriletto nuovo.<br>'''Catherine''': Tu l'olio di visone ce l'hai in testa. *Dobbiamo danzare! Dobbiamo danzare, Sarah! Dobbiamo danzare! ('''Leland''') {{NDR|ruotando su se stesso tenendo in mano una foto di Laura}} *"''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro. | [[Fuoco]], cammina con me''".<ref>Nella versione originale in inglese: «''Through the darkness of future past | The magician longs to see. | One chants out between two worlds. | Fire walk with me.''» Alcune fonti citano però "''chance out''" invece di "''chants out''" ma i sottotitoli ufficiali della versione DVD riportano ufficialmente "''chants out''".</ref><ref name=fire>In lingua originale ''Fire walk with me'', titolo del [[Fuoco cammina con me|film]] del 1992.</ref> Noi viviamo tra la gente, tu lo chiameresti un negozio conveniente. Noi ci viviamo sopra, proprio così com'è, come lo vedi tu. Anch'io sono stato toccato dall'essere infernale. Un tatuaggio sulla spalla sinistra. Ah, ma il giorno che vidi il volto di Dio, divenni un altro, e mi staccai da solo il braccio intero. Il mio nome è Mike e il suo è Bob. ('''Mike''') {{NDR|nel sogno dell'Agente Cooper}} *Mike? Mike? Puoi sentirmi? "''Ti catturerò con il mio sacco mortale''". Tu penserai che io sia impazzito. Ma ti faccio una promessa: tornerò ad uccidere... ancora! ('''Bob''') {{NDR|nel sogno dell'Agente Cooper}} *Forza, balliamo! ('''Nano''') {{NDR|nella sala d'attesa della Loggia Nera, nel sogno dell'Agente Cooper}} :''Let's rock!'' *{{NDR|Nella sala d'attesa della Loggia Nera, nel sogno dell'Agente Cooper}}<br>'''Nano''': Ho una grande notizia. Quella gomma che ti piaceva tanto è di moda questi giorni. Lei è mia cugina. Ma non diresti che è esattamente uguale alla piccola Laura Palmer?<br>'''Agente Cooper invecchiato''': Ma lei... lei è Laura Palmer. Non sei Laura Palmer?<br>'''Laura''': No. Io sento di conoscerla. Certe volte le braccia si piegano all'indietro.<br>'''Nano''': Lei conosce tanti segreti. Viviamo in un posto dove gli uccelli cantano un grazioso motivo e c'è sempre tanta musica nell'aria.<br>{{NDR|Il Nano danza sotto le note di ''Dance of the Dream Man'' e Laura sussurra qualcosa all'orecchio dell'Agente Cooper}}<ref>Nella versione originale in inglese:<br>''– I've got good news That gum you like is going to come back in style. She's my cousin. But doesn't she look almost exactly like Laura Palmer?<br>– But it is Laura Palmer. Are you Laura Palmer?<br>– I feel like I know her, but sometimes my arms bend back.<br>– She's filled with secrets. Where we're from, the birds sing a pretty song and there's always music in the air.''</ref> ==Episodio 4, ''Riposa nel dolore''== {{cronologico}} [[File:2008-04-26, Twede's Cafe, North Bend, Washington.jpg|thumb|Twede's Cafe (North Bend), luogo delle riprese degli esterni del Double R Diner.]] *C'è una certa tristezza in questo mondo, poiché ignoriamo molte cose. Sì, ignoriamo molte belle cose. Cose come la verità. Pertanto, la tristezza della nostra ignoranza è molto reale. Le lacrime sono vere. Che cosa sono le lacrime? Ci sono persino piccoli condotti, i condotti lacrimali, per produrre queste lacrime, in caso di tristezza. Poi, il giorno in cui la tristezza ci colpisce, ci chiediamo: "Chissà se questa tristezza, che mi fa piangere, chissà se questa tristezza che mi spezza il cuore avrà mai fine?" La risposta, ovviamente, è sì. Un giorno, la tristezza avrà fine. :''There is a sadness in this world, for we are ignorant of many things. Yes, we are ignorant of many beautiful things – things like the truth. So sadness, in our ignorance, is very real. The tears are real. What is this thing called a tear? There are even tiny ducts – tear ducts – to produce these tears should the sadness occur. Then the day when the sadness comes – then we ask: "Will this sadness which makes me cry – will this sadness that makes my heart cry out – will it ever end?" The answer, of course, is yes. One day the sadness will end.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Audrey, l'inclinazione a destra della tua scrittura indica una natura romantica, un cuore ardente, sta' attenta! ('''Agente Cooper''') *Una focaccia imburrata con sciroppo d'acero e una fetta di [[prosciutto]] appena scaldata. È indescrivibile l'incontro del sapore del prosciutto con quello dell'acero. ('''Agente Cooper''') *Il mio sogno è un codice che deve essere decifrato. Decifrato il sogno, risolto il caso. ('''Agente Cooper''') *Lo sapete voi da dove provengono i [[sogno|sogni]]? [...] I neuroni producono {{sic|acelticolina}} mediante la quale inviano impulsi al proencefalo. Questi impulsi diventano immagini e le immagini diventano sogni, ma nessuno sa perché scegliamo queste particolari immagini. ('''Agente Cooper''') *'''Dr. Hayward''': Lei è l'uomo più insensibile che abbia mai conosciuto. Non avevo mai incontrato uno così totalmente privo di compassione.<br>'''Albert Rosenfield''': A me la compassione esce dalle orecchie, nonno. Io sono il sultano dei sentimenti. Dottor Hayward, ho viaggiato per più di duemila miglia ed evidentemente per qualche secolo per raggiungere questa cloaca allo scopo di effettuare dei test. Ora, non le chiedo di capire questi test, non sono così crudele, le chiedo soltanto di levarsi dai piedi e di lasciarmi finire il lavoro! *Signor Horne, capisco che la sua posizione in questa degna comunità le permetta un comportamento venale e insincero e le consenta di esprimersi in modo irritante. La stupidità, ad ogni modo, non è mai perdonabile. Perciò mi stia a sentire: voi potete fare il funerale in qualunque momento – scavate la fossa e seppellite la bara – io invece non posso eseguire questi test l'anno prossimo, tra un mese, una settimana o domani, li posso fare soltanto adesso. {{NDR|maneggiando il trapano}} Ho ancora un sacco di taglia e cuci da fare. Signori, perché non tornate alle vostre sedie a dondolo e vi fate un cicchetto? ('''Albert Rosenfield''') *'''Garland Briggs''': Abbiamo delle responsabilità verso i morti. La [[responsabilità]] è la molla della [[convivenza]] sociale. Ogni uomo è responsabile delle sue azioni e queste azioni sono un contributo al bene comune.<br>'''Bobby Briggs''': E cosa c'è di buono nel mettere qualcuno sotto terra?<br>'''Garland Briggs''': È il modo con cui gli uomini chiudono un capitolo. È in questi momenti che si imparano certe cose, si impara ad andare avanti, anche senza coloro che abbiamo amato. Robert, nella vita devi affrontare anche questo e andare avanti comunque.<br>'''Bobby Briggs''': Grandioso!<br>'''Garland Briggs''': Vedi, mi rendo conto che stai provando una crescente riluttanza ad affrontare con me un significativo scambio di idee. Questo ci conduce a un un punto morto. Mentre io vorrei tanto che tu vincessi questa tua riluttanza, non è detto che sia sempre negativa, anzi a volte è la sola via percorribile. Figliolo, non avere paura. Saremo tutti accanto a te.<br>'''Bobby Briggs''': Paura? E di che?<br>'''Garland Briggs''': Del funerale.<br>'''Bobby Briggs''': Non ho paura di questo maledetto funerale. Paura? Non vedo l'ora di andarci. {{NDR|poi urlando}} Paura?! Ho intenzione di farvi saltare in aria! *Le attrezzature qui danno un nuovo senso al termine "primitivo". ('''Albert Rosenfield''') *Sono stato qui a [[Twin Peaks (città)|Twin Peaks]] per poco tempo, ma in questo periodo ho visto decoro, onore e dignità. L'omicidio non è un fatto ordinario qui. Non è un dato statistico da aggiornare tutte le sere. La morte di Laura Palmer ha profondamente scosso tutti, uomini, donne, bambini, perché la vita ha un senso qui, ogni vita. Ci sono valori che credevo scomparsi ma mi sbagliavo, li ho ritrovati a Twin Peaks. ('''Agente Cooper''') {{NDR|ad Albert Rosenfield}} *{{NDR|Al funerale}} Amen! Che c'è da guardare? Cosa state aspettando? Siete rivoltanti. Maledetti ipocriti, siete rivoltanti! Lo sapevate tutti che Laura era nei guai, ma nessuno ha fatto niente. Nessuno di voi, brava gente. Volete sapere chi ha ammazzato Laura? Siete stati voi! Siamo stati tutti. E le belle parole non la riporteranno in vita, risparmiate le preghiere. Lei comunque ne avrebbe riso. ('''Bobby Briggs''') *Leland, non rovinare anche questo! ('''Sarah''') {{NDR|al funerale di Laura, dopo che Leland si è lanciato disperato sulla sua bara, il cui meccanismo si è inceppato e la fa andare su e giù}} *'''Harry''': Senti, che ne diresti di una bella fetta di torta di mirtilli?<br>'''Agente Cooper''': Mi sembra un'ottima idea. Norma, una fetta di torta di mirtilli, scaldata, con gelato alla vaniglia e caffè.<br>'''Norma''': Torno subito. {{NDR|va via}}<br>'''Agente Cooper''': Big Ed, da quanto tempo stai con Norma?<br>'''Harry''' {{NDR|riferendosi alla scommessa fatta in precedenza}}: Ed, credo che quel conto sia per te. *Ma questa viene direttamente dal paradiso delle torte! ('''Agente Cooper''') {{NDR|mangiando una fetta di torta di mirtilli, scaldata, con gelato alla vaniglia al RR Diner}} *Twin Peaks è diversa. Lontana dal resto del mondo, l'avrai notato. [...] Ed è proprio per questo che ci piace. Ma c'è anche il rovescio della medaglia, come in tutte le cose. Forse è il prezzo che paghiamo per vivere qui. [...] C'è una specie di malattia nell'aria. Qualcosa di molto, molto strano tra questi vecchi boschi. Puoi chiamarla come vuoi. Una maledizione. Una presenza. Assume forme diverse, ma è stata tenuta lontana da qui da tempo immemorabile e noi siamo sempre pronti a combatterla. [...] Come i nostri padri. E non finirà con noi. Poi toccherà ai nostri figli. ('''Harry''') *Sono una persona terribile, agente Cooper. Faccio finta di non esserlo, ma lo sono. Certo, io ascolto i problemi dei miei pazienti, giorno dopo giorno, e questa gente mi considera un amico. La verità è che non me ne frega niente. Credevo che nessuno e nulla mi potesse più interessare. Laura però era diversa. ('''Jacoby''') *'''Agente Cooper''': Tu credi nell'anima?<br>'''Hawk''': In molte anime.<br>'''Agente Cooper''': In più di una?<br>'''Hawk''': È una leggenda indiana: le anime della veglia danno vita al corpo e alla mente e le anime dei sogni vagano.<br>'''Agente Cooper''': Le anime dei sogni... E dove vagano?<br>'''Hawk''': In posti lontani. Nella terra dei morti.<br>'''Agente Cooper''': È dove si trova ora Laura?<br>'''Hawk''': Laura è sotto terra, agente Cooper. È l'unica cosa di cui sono certo.<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindando]] con la birra}}: A Laura. Buon viaggio. *Nessuno vuole ballare con me! ('''Leeland''') {{NDR|piangendo in mezzo alla pista da ballo}} *Lui fa il barista lì, non lo sai? ('''Bernard Renault''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 5, ''L'uomo con un solo braccio''== {{cronologico}} *Persino coloro che ridono talvolta non hanno una risposta. Queste creature si presentano, ma siamo sicuri di averle già incontrate da qualche parte. Sì? Guardate nello specchio, che cosa vedete? Si tratta di un sogno o di un incubo? Ci stanno introducendo contro il nostro volere? Sono specchi? Vedo il fumo. Sento odore di bruciato. Sta per aver inizio la battaglia. :Anche quelli che ridono a volte sono colti impreparati. Queste creature si presentano, ma giuriamo di averle incontrate prima, altrove. Sì? Guarda nello specchio. Cosa vedi? È un sogno o un incubo? Ci stanno presentando contro la nostra volontà? Sono forse specchi? Posso vedere il fumo. Posso annusare il fuoco. La battaglia si avvicina.<ref name=sottotitoli/> ::''Even the ones who laugh are sometimes caught without an answer: these creatures who introduce themselves but we swear we have met them somewhere before. Yes, look in the mirror. What do you see? Is it a dream, or a nightmare? Are we being introduced against our will? Are they mirrors? I can see the smoke. I can smell the fire. The battle is drawing nigh.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Sì, sì, aveva capelli lunghi, capelli sudici, grigi, che arrivavano alle spalle. L'ho visto ai piedi del letto di Laura. Sembrava un animale. [...] Aveva un tale sguardo, una faccia terrificante! ('''Sarah''') {{NDR|raccontando di aver avuto una visione di Bob}} *Era notte, vedevo un raggio di luce che illuminava il terreno. Poi una mano, coperta da un guanto solleva un sasso e raccoglie un ciondolo spezzato a metà. Era di Laura. ('''Sarah''') {{NDR|raccontando della visione che ha avuto}} *{{NDR|Harry entra nel commissariato interrompendo Lucy che guarda la soap opera ''Invitation to Love''}}<br>'''Harry''': Ciao, Lucy. Ci sono novità?<br>'''Lucy''': Be', grazie a Jade, Jared ha deciso di non suicidarsi più e ha cambiato testamento lasciando il Towers a Jade invece che a Emerald, ma Emerlad l'ha scoperto e ora cerca di convincere Chet a darle il testamento per poterlo distruggere. Montana vuole uccidere Jared prima di mezzanotte così il Towers resterà a Emerald e Montana, ma credo proprio che lei faccia il doppio gioco e lui non lo sappia ancora. Povero Chet!<br>'''Harry''': Ci sono novità ''qui''? *'''Agente Cooper''': Laura veniva da lei perché era diventata tossicodipendente?<br>'''Jacoby''': Agente Cooper, mi piacerebbe aiutarla, ma non in questa forma. Non posso darle delle risposte finché lei mi chiede informazioni coperte dal segreto professionale.<br>'''Agente Cooper''': Allora possiamo dire che Laura veniva da lei perché aveva dei problemi.<br>'''Jacoby''': Oh, ma certo.<br>'''Agente Cooper''': Erano problemi di natura sessuale?<br>'''Jacoby''': Agente Cooper, i problemi della società contemporanea sono tutti di natura sessuale. {{NDR|nota la mappa del Tibet appesa alla lavagna}} Tibet. Lo sa, anch'io sono molto attratto dai paesi orientali, ma il mio interesse non va oltre le [[Hawaii]]. Gli antichi abitanti di quelle isole ricorrevano spesso al potere calmante dello zenzero per lenire le pene di una profonda delusione la cui origine, nella maggior parte dei casi era sessuale.<br>'''Agente Cooper''': Lo [[zenzero]] non dà assuefazione, la [[cocaina]] sì.<br>'''Jacoby''': Guardi, il solo fatto che Laura Palmer cercasse dei rimedi, non importa quanto discutibile, era senz'altro un segno positivo.<br>'''Agente Cooper''': Dottor Jacoby, capisco che lei fosse molto attaccato a Laura Palmer, ma allora perché non vuole aiutarci?<br>'''Jacoby''': Be', sa, temo che le indagini che sto conducendo personalmente mi terranno occupato per il resto dei miei giorni. Laura aveva tanti segreti e attorno a questi segreti aveva costruito una fortezza che io in sei lunghi mesi di lavoro non sono stato in grado di espugnare. Ecco perché considero la mia vita un completato fallimento. *Avevo intuito che il mio sogno e la visione di Sarah erano correlati. non sono venuto con voi stamattina per non influenzarla. Io ho poteri telepatici. ('''Agente Cooper''') *Quando la segheria andrà in fumo i titoli sui giornali dovranno dire "Josie Packard incendia il suo stabilimento per frodare l'assicurazione" e non "hot dog gigante arrostito nel bosco". ('''Ben''') *{{NDR|La polizia fa irruzione nella stanza di motel di Philip Gerard, l'uomo con un braccio solo}}<br>'''Harry''': Signor Gerard, non si muova!<br>'''Philip Gerard''': Oh, mio Dio!<br>'''Harry''': Le mani in alto e bene in vista!<br>{{NDR|Philip Gerard alza il solo braccio che possiede}} *'''Agente Cooper''': Il braccio che ha perso aveva un tatuaggio?<br>'''Philip Gerard''': Che domande sono queste? Sono solo un rappresentante!<br>'''Harry''': Stia calmo, signor Gerard. È una domanda come un'altra.<br>'''Agente Cooper''': Se lei non vuole rispondere lo scopriremo lo stesso. Allora, che cosa c'era scritto?<br>'''Philip Gerard''': C'era... c'era scritto... "Mamma"! {{NDR|scoppia a piangere}} *'''Audrey''': Ho fatto qualche ricerca. Ho scoperto che nella vita reale non c'è l'[[algebra]].<br>'''Donna''': Forse dovresti andartene via e unirti a un circo.<br>'''Audrey''': Scappare... No, ho un'idea migliore: uno straniero alto, tenebroso, affascinante si innamora pazzamente di me e mi trascina in una vita piena di misteri e di intrighi internazionali.<br>'''Donna''': Vuoi dire l'agente dell'FBI? Tu sogni, Audrey. *Tu la conoscevi molto meglio di me, ma una cosa l'ho capita: Laura era una spostata. ('''Audrey''') {{NDR|a Donna}} *'''Audrey''': Lo sai che cos'è il One Eyed Jacks?<br>'''Donna''': Non è un western con [[Marlon Brando]]?<ref>{{Cfr}} ''[[I due volti della vendetta]]'' (''One-Eyed Jacks''), film del 1961, regia di [[Marlon Brando]].</ref><br>'''Audrey''': È un locale oltre il confine, con molte ragazze al servizio dei clienti.<br>'''Donna''': E tu pensi che Laura fosse una di queste?<br>'''Audrey''': Non ne ho idea, ma se fosse non lo vorresti sapere?<br>'''Donna''': Certo, questo spiegherebbe diverse cose.<br>'''Audrey''': Sai, ci ho pensato spesso. Ho pensato a Laura in un posto come quello. Ed è una cosa che mi da i brividi... dei brividi caldi, come se tenessi in mano un cubetto di ghiaccio per lungo tempo. *'''Agente Cooper''': Nel mio sogno Mike diceva di vivere sopra un negozio di prodotti a buon mercato.<br>'''Harry''': Lo sai, credo che dovresti aver paura dei tuoi sogni. *Nel corso di un'indagine così intricata la via più breve fra due punti non è necessariamente una linea retta. ('''Agente Cooper''') *'''Andy''': Lucy non vuole più parlarmi, e io non so il perché. Non so perché si stia comportando in questa maniera. Non riesco proprio a immaginarlo.<br>'''Agente Cooper''': Non c'è logica nel suo comportamento, devi rassegnarti. Nel grande disegno le [[donne]] sono state dipinte con pennelli diversi.<br>'''Hawk''': E così sia. *'''Harry''': Ti sei mai sposato, Cooper?<br>'''Agente Cooper''': No, ma ho conosciuto qualcuno che mi ha fatto capire quali siano i doveri, gli obblighi e i rischi del mio lavoro e mi ha fatto conoscere il dolore di un cuore spezzato.<br>'''Hawk''': "Una donna può farti volare come il falco. Un'altra può darti la potenza del leone. Ma ce n'è una sola nel corso della vita che può riempirti il cuore di stupore e donarti l'emozione di una gioia mai provata." L'ho scritto per la mia fidanzata. *Grazie Tod, questa mi servirà ad aumentare il mio fondo previdenziale per quando andrò in pensione! ('''Norma''') {{NDR|risentita nei confronti di un cliente che ha dato solo una moneta come mancia}} *'''Shelly''': Ho incontrato un uomo di troppo nella mia vita, e me lo sono sposato. La conosci la storia.<br>'''Norma''': Dovresti cercare di parlare con Leo.<br>'''Shelly''': Leo non parla. Picchia. All'inizio era meraviglioso, sai? Questo ragazzone muscoloso con la sua macchina sportiva. Poi ci siamo sposati e ho scoperto che voleva solo una cameriera che lavorasse gratis. Mi sento così stupida...<br>'''Norma''': Eccoci qua. Due uomini a testa e non sappiamo che fare con nessuno dei quattro. *'''Audrey''': Papà, ti vergogni di me?<br>'''Ben''': Audrey, tu sei... sei mia figlia... *Ho visto una mia amica recisa come un fiore che aveva appena iniziato a sbocciare. La vita può essere così breve. Non durerò in eterno, l'ho capito solamente adesso ed è per questo che voglio cambiare. ('''Audrey''') *Quando due fatti separati vengono a coincidere durante lo svolgimento di una stessa indagine, bisogna sempre prestare la massima attenzione. ('''Agente Cooper''') *Un tocco di classe, Leo, davvero. Un'automobile rosso fiamma per un incontro segreto. Grande. ('''Ben''') *Laura diceva che sua madre aveva degli strani poteri, strane visioni, strani sogni premonitori. Capitava anche a Laura. ('''Donna''') *Comincio a pensare che la rivedrò. Sai, mi capita di avvertire la sua presenza o di sentire la sua voce. Certe volte mi sembra addirittura di vederla. ('''James''') {{NDR|parlando di Laura a Donna}} ==Episodio 6, ''I sogni di Cooper''== {{cronologico}} *Recito la mia parte nel teatro della vita. Dico quello che posso per dar forma alla risposta perfetta. Ma la risposta non può giungere finché non siamo pronti ad ascoltarla. Perciò dico quello che posso per dar forma alla risposta perfetta. Talvolta la mia ira verso il fuoco è evidente. Talvolta non si tratta proprio di ira. Può apparire tale, ma forse è un indizio? Il fuoco del quale parlo non è un fuoco cordiale. :Faccio la mia parte nel palcoscenico del mondo. Faccio quello che posso per formulare la risposta perfetta. Ma quella risposta non può arrivare prima che tutti siano pronti a sentirla. Quindi dico quel che posso per offrire la risposta perfetta. Qualche volta, la mia rabbia per il fuoco è evidente. Qualche volta non è rabbia, veramente. Può apparire come tale, ma potrebbe essere un indizio? Il fuoco di cui parlo non è un tipo di fuoco.<ref name="sottotitoli"/> ::''I play my part on my stage. I tell what I can to form the perfect answer. But that answer cannot come before all are ready to hear. So I tell what I can to form the perfect answer. Sometimes my anger at the fire is evident. Sometimes it is not anger, really. It may appear as such, but could it be a clue? The fire I speak of is not a kind fire.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Diane, sono le quattro e ventotto del mattino. Sono stato appena svegliato dal fracasso infernale che in questo momento sta sovrastando la mia voce. {{NDR|punta il registratore in alto per far sentire i canti degli islandesi}} Ti rendi conto?! Fino a questa notte ho creduto che il Great Northern Hotel fosse uno degli alberghi più silenziosi che avessi mai frequentato, ma questa è la conferma definitiva che quando si è lontani da casa non c'è alcuna speranza di poter conservare la pace e la tranquillità per lungo tempo. Diane, ti prego di spedirmi al più presto due paia di quei tappi di cera per orecchie che ho usato l'ultima volta che sono stato a New York. Naturalmente non ho pensato a portarli perché non credevo che fosse necessario e invece... {{NDR|punta il registratore di nuovo in alto}} ('''Agente Cooper''') *'''Agente Cooper''': Il mercoledì solitamente andavo a scuola quando avevo la tua età.<br>'''Audrey''': Sembra impossibile che abbia avuto la mia età.<br>'''Agente Cooper''': Ho molte foto che lo provano. *{{NDR|L'agente Cooper apre una busta contenuta tra le pagine di una copia della rivista erotica ''Flash World'' trovata in casa di Jacques Renault}}<br>'''Agente Cooper''': Vediamo chi scriveva a Ronette. L'hanno spedita dalla Georgia. {{NDR|trova una polaroid di un uomo vestito da donna}}<br>'''Dr. Hayward''': Bel tipo!<br>'''Agente Cooper''': Una cosa è sicura: barba e baffi rovinano l'effetto della lingerie. Tu che ne dici?<br>'''Harry''': Che non diventerà mai Miss Georgia. *Non vogliamo far male a nessuno, e rinunciamo alle cose a cui teniamo. Sto cominciando a pensare che in questo mondo si arriva alla fine della vita e non si ha niente di bello da ricordare. ('''Norma''') {{NDR|a Ed}} *{{NDR|Audrey cerca lavoro ai magazzini Horne, proprietà del padre}}<br>'''Audrey''': Allora, mi dica, che cos'ha in mente per me?<br>'''Emory Battis''': Vede, Audrey, come dice sempre suo padre, si parte dal basso per arrivare in alto. Pensavo per il momento al reparto confezione pacchetti per regali. Un lavoro part-time, dopo la scuola.<br>'''Audrey''': No. No-no-no-no-no. No. Emory, posso parlarle con franchezza?<br>'''Emory Battis''': Ma certo che può.<br>'''Audrey''' {{NDR|va dall'altro lato della scrivania, per avvicinarsi a lui}}: Parliamo di... vendite.<br>'''Emory Battis''': Vendite?<br>'''Audrey''': Profumi.<br>'''Emory Battis''': Ma si tratta del settore più difficile della nostra azienda: articoli dispendiosi, rapporti delicati con i clienti...<br>'''Audrey''': Lavorare lì riempirebbe il mio cuore di gioia.<br>'''Emory Battis''': Credo che dovrò parlarne con suo padre.<br>'''Audrey''': Emory, senta che cosa facciamo: dirà a mio padre che mi sto dando un gran da fare a confezionare pacchetti, invece mi farà stare dietro al banco dei profumi da questo pomeriggio. {{NDR|lo afferra per la cravatta con fare minaccioso}} E se non lo farà io mi strapperò i vestiti di dosso e comincerò a strillare come un'aquila e dirò a mio padre che ha tentato di violentarmi. Spero di averle chiarito le idee...<br>'''Emory Battis''': Ehm... Sì.<br>'''Audrey''': "Sì" cosa?<br>'''Emory Battis''': Sì, signorina Horne.<br>'''Audrey''' {{NDR|torna dall'altro lato della scrivania, sorridente}}: Vogliamo cominciare a mettere nero su bianco? *'''James''': Donna, ci sono alcune cose che devi sapere. Ti ho detto che mio padre è morto quando avevo dieci anni. Non è vero. Fa il musicista, vive sulla costa occidentale. Era un violento, picchiava me e la mamma.<br>'''Donna''': Mi dispiace.<br>'''James''': Mia madre era scrittrice. Era molto brava, scriveva poesie, racconti brevi... Ora è alcolizzata. Se queste cose ti danno fastidio, dimmelo, io smetto.<br>'''Donna''': Non mi danno fastidio. Raccontami.<br>'''James''': È vero che la settimana scorsa era fuori città. Ma non per lavoro. Di solito in questi casi prende una stanza in un motel da due soldi, compra qualche bottiglia di quello buono e... e si diverte con dei ragazzi. {{NDR|si allontana e volge lo sguardo verso l'orizzonte}}<br>'''Donna''' {{NDR|lo abbraccia}}: Non ha importanza.<br>'''James''': Ti ho detto tutto perché non voglio avere segreti con te. Non devono esserci ipocrisie fra noi. I segreti rovinano tutto, distruggono la felicità fra due persone. Non deve succedere anche a noi.<br>'''Donna''': Non succederà, noi siamo diversi. {{NDR|si baciano}}<br>'''James''': Avevi ragione tu ieri. Ci ho pensato. dobbiamo farlo. Dobbiamo assolutamente scoprire cosa è successo a Laura o questo mistero ci rovinerà la vita.<br>'''Donna''': Ce la faremo, James.<br>'''James''': Il suo spirito è qui intorno, e non ha pace.<br>'''Donna''': Scopriremo chi l'ha uccisa. Glielo dobbiamo. *"Giovane studentessa cerca chi la educhi nell'arte dell'amore. Accetta solo uomini maturi e generosi." ('''Agente Cooper''') {{NDR|leggendo l'[[pubblicità dalle serie televisive|annuncio]] lasciato da Laura Palmer su un numero della rivista erotica ''Flash World'' }} *Il giorno prima che Laura morisse ho avuto come la sensazione che fosse nei guai. Mi sono sempre sentita vicino a lei, per questo sono venuta subito qui. Sapete, non conoscevo Laura a fondo, ma lei era uguale a me. In famiglia dicevano sempre che eravamo identiche. ('''Maddy''') *{{NDR|Seduta di psicoterapia familiare dal dottor Jacoby}}<br>'''Jacoby''': Fai uso di qualche droga, Bobby?<br>'''Bobby''': No.<br>'''Garland''': Alcool!<br>'''Betty''': L'alcool è una droga.<br>'''Bobby''': Mi ha chiesto un'altra cosa.<br>'''Betty''': L'alcool non conta?<br>'''Bobby''': Tutti bevono un po'. *'''Jacoby''' {{NDR|parlando di Laura}}: Dimmi Bobby, cos'è successo la prima volta che avete fatto l'amore?<br>'''Bobby''': Ma che razza di domande mi fa?!<br>'''Jacoby''': Bobby, tu hai pianto?<br>'''Bobby''': Cos'avrei fatto?!<br>'''Jacoby''': E poi cos'ha fatto Laura, ha riso di te? {{NDR|Bobby è turbato}} Ti è dispiaciuto molto quando è morta?<br>'''Bobby''': Laura voleva morire.<br>'''Jacoby''': E tu come lo sai?<br>'''Bobby''': Me l'ha detto lei. <br>'''Jacoby''': E che altro ti ha detto? Ti ha detto anche che non c'è bontà a questo mondo?<br>'''Bobby''': Diceva che le persone provano a essere buone, ma sono ormai corrotte, marce, lei più degli altri e che ogni volta che aveva tentato di trasformare il mondo in un posto migliore, dentro di lei era esplosa una forza orribile e l'aveva trascinata giù all'inferno. Quella cosa la portava sempre più giù, nel più nero degli incubi ed era sempre più difficile liberarsene e trovare la luce.<br>'''Jacoby''': Ti è capitato di avere la sensazione che Laura nascondesse qualche orribile segreto?<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': Così orrendo da indurla a desiderare la morte?<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': Così orrendo da indurla a cercare le debolezze delle persone e poi da approfittarne, tentandole, privandole della dignità, portandole a compiere gesti terribili, degradanti?<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': Voleva corrompere la gente perché si sentiva sporca e corrotta anche lei.<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': È questo che è successo anche a te, Bobby? {{NDR|Bobby scoppia a piangere}} È questo che ti ha fatto Laura?<br>'''Bobby''' {{NDR|disperato}}: Era così... convincente! Mi faceva spacciare droga per averne anche lei! *State tranquilli, il mio ceppo non morde. ('''Signora Ceppo''') :''My log does not judge.'' *I gufi qui non ci daranno fastidio. ('''Signora Ceppo''') :''The owls won't see us in here.'' *Con il tè! I biscotti non scappano! ('''Signora Ceppo''') {{NDR|schiaffeggiando la mano dell'agente Cooper, che ha tentato di mangiare un biscotto prima che il tè fosse pronto}} *'''Harry''': Ci stava aspettando?<br>'''Signora Ceppo''': Siete in ritardo di due giorni. Ma sono affari vostri. Il mio ceppo ha visto qualcosa. Qualcosa d'importante. [[File:Fire fire flames.jpg|thumb|Il fuoco è il diavolo celato come un codardo nel fumo. (Signora Ceppo)]] *Mio marito faceva il taglialegna. Ha incontrato il diavolo. Il [[fuoco]] è il diavolo celato come un codardo nel fumo. ('''Signora Ceppo''') *Il bosco nasconde molti spiriti, Margaret. ('''Hawk''') {{NDR|alla Signora Ceppo}} *''Signora Ceppo''' {{NDR|porgendo il ceppo verso l'agente Cooper}}: Glielo può chiedere adesso.<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|dopo aver avuto l'approvazione di Harry, si avvicina al ceppo}}: Che cos'hai visto quella notte, la notte in cui Laura fu uccisa?<br>'''Signora Ceppo''' {{NDR|al ceppo, accarezzandolo}}: Parlerò io per te. Era buio, sentivo ridere, i gufi volavano, molte cose si erano fermate, sentivo ridere, due uomini, due ragazze, delle luci, c'erano delle luci nel bosco, oltre la collina, i gufi erano vicini e il buio ormai la stava circondando, poi il silenzio, più tardi dei passi, si intravede un uomo nell'ombra, urla, in lontananza... Terribile... Terribile... Una voce.<br>'''Agente Cooper''': Di uomo o di donna?<br>'''Signora Ceppo''': Di donna. E dopo, oltre la collina, i gufi non gridavano più. *'''Pete''': Mi raccomando, vacci piano con l'alcol stasera, Catherine.<br>'''Catherine''' {{NDR|prende due flûte di champagne e ne scola uno subito}}: Un paio di bicchieri e anche tu potresti sembrarmi simpatico. *Heba, lo sai che il tuo nome è un modo di dire americano? "Heba, Heba" non l'avevi mai sentito dire prima?<ref>Il nome Heba è simile all'espressione "[[:wikt:en:hubba hubba|hubba hubba]]", utilizzata negli Stati Uniti per esprimere apprezzamento nei confronti di una persona attraente.</ref> ('''Jerry''') {{NDR|a Heba, la ragazza islandese}} *Che cosa si ottiene incrociando un norvegese con uno svedese, mh? Un socialista che vuole essere re! ('''Ben''') {{NDR|raccontando una [[barzellette dalle serie televisive|barzelletta]] agli islandesi}} *'''Ben''': Vediamoci nel mio ufficio, ma dammi due minuti per liberarmi.<br>'''Catherine''': Il paradiso può attendere. :''– Meet me in my office. Give me two minutes to break away.<br>– Hell hath no fury.''<ref>{{Cfr}} ''[[:wikt:en:hell hath no fury like a woman scorned|hell hath no fury like a woman scorned]]''.</ref> *{{NDR|Catherine chiede spiegazioni sulla fiche del One Eyed Jacks}}<br>'''Catherine''': Che ci faceva questa fiche – tu sai da dove viene – nei tuoi pantaloni? Credevo tu preferissi donne con una certa esperienza.<br>'''Ben''': Me l'ha data Jerry. {{NDR|Catherine gli da uno schiaffo}} È un portafortuna, credevo di averlo perso. Sono contento di averlo ritrovato. {{NDR|gli da un altro schiaffo}} Hai finito? {{NDR|e un altro ancora}}<br>'''Catherine''': Sì.<br>'''Ben''': In questo caso... {{NDR|la bacia appassionatamente}} *Mh, aspetta un momento, fammi capire bene... vuoi dire che nel tuo paese non c'è neppure l'ombra di un albero?! ('''Pete''') {{NDR|parlando con Einar Thorson, l'uomo d'affari [[Islanda|islandese]]}} ==Episodio 7, ''Tempo di realizzazione''== {{cronologico}} *La bellezza è nell'occhio di chi guarda. Eppure certi aprono molti occhi. "Gli occhi sono lo specchio dell'anima", qualcuno ha detto. Pertanto fissiamo gli occhi, per vedere la natura dell'anima. Talvolta, quando vediamo gli occhi... quei momenti terribili in cui vediamo gli occhi, occhi che... che sono privi di un'anima, allora riconosciamo le tenebre e ci domandiamo, "Dov'è la bellezza?" Non ve n'è alcuna, negli occhi di chi è privo di un'anima. :La bellezza è negli occhi di chi guarda. Ma ci sono quelli che aprono molti occhi. "Gli occhi sono lo specchio dell'anima", disse qualcuno. Allora noi guardiamo dritto negli occhi per vedere la natura dell'anima. Qualche volta, quando vediamo gli occhi, quelle orribile volte in cui vediamo gli occhi, occhi che... non hanno anima, allora vediamo le tenebre. Poi ci chiediamo: "Dov'è la bellezza?" Non c'è, se gli occhi sono senz'anima.<ref name="sottotitoli"/> ::''Beauty is in the eye of the beholder. Yet there are those who open many eyes. "Eyes are the mirror of the soul", someone has said. So we look closely at the eyes to see the nature of the soul. Sometimes when we see the eyes – those horrible times when we see the eyes, eyes that... that have no soul – then we know a darkness, then we wonder: "Where is the beauty"? There is none if the eyes are soulless.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *{{NDR|Audrey è entrata di nascosto in camera dell'agente Cooper per farsi trovare nuda sotto le coperte}}<br>'''Agente Cooper''': Audrey, tu sei ancora minorenne e io sono un agente dell'FBI.<br>'''Audrey''': Vuoi davvero che me ne vada?<br>'''Agente Cooper''': Quello che vorrei fare e quello che devo fare sono due cose diverse, Audrey. Vedi, nella mia professione è richiesto il rispetto di determinati valori. valori che ho giurato di difendere. Sarebbe sbagliato, Audrey. Lo sappiamo tutti e due.<br>'''Audrey''': Non ti piaccio neanche un po'?<br>'''Agente Cooper''': No, anzi, mi piaci molto. Sei molto bella, intelligente, attraente. Un uomo non potrebbe desiderare di più. Ma quello che ti serve più di ogni altra cosa è un amico che ti sappia ascoltare.<br>'''Audrey''': Un amico, eh?<br>'''Agente Cooper''': Cercherò di procurarmi delle birre e delle patatine giù in cucina, poi voglio che mi racconti tutti i tuoi guai.<br>'''Audrey''': Ci vorrà tutta la notte.<br>'''Agente Cooper''': Be', la notte è giovane. Senti, mentre vado a prendere queste cose, perché non ti vesti?<br>'''Audrey''': Non posso dirti tutti i miei segreti.<br>'''Agente Cooper''': I segreti sono pericolosi, Audrey.<br>'''Audrey''': E tu ne hai?<br>'''Agente Cooper''': No.<br>'''Audrey''': Laura ne aveva tanti di segreti.<br>'''Agente Cooper''': E cercare di scoprirli è il mio lavoro. *Come va, dottore?<ref name="doc">Nella versione originale in inglese «''What's up, doc?''», la frase tormentone di Bugs Bunny, personaggio dei cartoni animati Warner Bros.</ref> Solo una parola prima di andare a letto. Credo che farò un sogno stanotte. Uno di quei sogni, capisci? Quelli che piacciono a te. È più facile parlare, con il registratore. Sento che potrei parlare di tutto. Di tutti i miei segreti. Anche i più intimi. So che questo ti piace, dottore. E so che anch'io ti piaccio. Questo sarà il mio piccolo segreto, va bene? Come la tua noce di cocco. Perché è così facile per me fare innamorare un uomo? Non devo neanche impegnarmi troppo. O forse... se fosse più difficile... ('''Laura''') {{NDR|registrazione per il dottor Jacoby}} *{{NDR|Audrey lavora al reparto profumi dei magazzini Horne}}<br>'''Audrey''': Ecco, provi questo: è all'essenza di mughetto.<br>'''Signora''': No, questo non va bene. Vorrei qualcosa di più importante.<br>'''Audrey''': "Importante"?<br>'''Signora''': Sì, più adatto a me. Forse non mi sono spiegata, cara. Vorrei qualcosa di classe e che sia alla moda.<br>'''Audrey''' {{NDR|con insolenza}}: Perché non prova ad appendersi la boccetta al collo? Avrà un profumo e un accessorio alla moda. Due articoli al prezzo di uno!<br>'''Signora''': Non è affatto spiritosa, signorina. {{NDR|se ne va via offesa}}<br>'''Audrey''': Grazie per aver preferito i magazzini Horne! *Credi che la gente possa cambiare? Io no. ('''Harry''') *Harry, voglio darti un consiglio prezioso. Una volta al giorno, tutti i giorni, fatti un piccolo regalo. Non programmarlo e non andarlo a cercare, ma... lascia che arrivi. Può essere una camicia vista in un negozio, un sonnellino nel tuo ufficio oppure... due ottime tazze di caffè nero fumante. ('''Agente Cooper''') *Oh, magnifico! Questo è un caffè! Non c'è niente come una tazza di caffè nero! ('''Agente Cooper''') {{NDR|bevendo il caffè al Double R Diner}} *Nuove emozioni domani con ''Invito all'amore''. ('''Annunciatore televisivo''') *'''Ed''': Su, tesoro, non te la prendere.<br>'''Nadine''': Tu non sai quanto sia grave... Non hai idea di quante cose avevo progettato per noi due...<br>'''Ed''': Lo so.<br>'''Nadine''': Un televisore nuovo ultimo modello... Avevo anche visto un motoscafo...<br>'''Ed''': Nadine...<br>'''Nadine''': E non era soltanto per quello che avrei comprato, ma perché avremmo vissuto una nuova vita.<br>'''Ed''': All'ufficio brevetti ci sono tanti funzionari. Vedrai, ne troveremo uno che capisca il valore delle tue guide per tende.<br>'''Nadine''': "Rifiutate"! "Rifiutate": ecco quello che ha detto. Nessun altro dirà qualcosa di diverso.<br>'''Ed''': Nadine, non arrenderti! Devi insistere! {{NDR|si abbracciano}} [[File:Treasure Boat Shipyard - mynah bird - P1070975.JPG|thumb|Ehilà, Waldo. Laura. Laura. Non andare là. Fa male. Fa male. Fermati. Fermati. Fermati. Leo, no! Leo, no! (Waldo)]] *Ehilà, Waldo. {{NDR|fischia}} Laura. Laura. Non andare là. {{NDR|fa un verso}} Fa male. Fa male. Fermati. Fermati. Fermati. Leo, no! Leo, no! ('''Waldo''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} {{NDR|registrazione di Waldo, prima che Leo gli sparasse}} *{{NDR|Ed e l'agente Cooper vanno al One Eyed Jack sotto copertura}}<br>'''Blackie''': Tu sembri un agente.<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|scherzoso}}: Io sono un agente!<br>'''Blackie''': Tu sembri [[Cary Grant]]. Avete un nome?<br>'''Ed''': Barney e Fred. Siamo di Tri-City.<br>'''Blackie''': Bene. Tu, Fred, cosa fai?<br>'''Ed''': Ho un'autofficina. {{NDR|l'agente Cooper gli lancia uno sguardo}} Ehm... io sono dentista.<br>'''Blackie''': Ah, io ho una CHevrolet parcheggiata qua fuori che ha qualche problema di carie. Puoi darle un'occhiata?<br>'''Ed''': Speravo che tu avessi bisogo del mio aiuto. Sarò felice di guardare sotto il tuo cofano. *{{NDR|Audrey vuole essere assunta al One Eyed Jacks usando una falsa identità}}<br>'''Blackie''': Tu non sei timida, vero dolcezza?<br>'''Audrey''': No, non direi. {{NDR|le porge il curriculum vitae}}<br>'''Blackie''' {{NDR|leggendo}}: Hester Prynne. Un nome grazioso. Maple House a Vancouver, da Roy a Chicago, poi a Calgary dall'87 all'89. Dove hai lavorato a Calgary, tesoro?<br>'''Audrey''': In giro.<br>'''Blackie''': Puoi dirmi un nome?<br>'''Audrey''': Il Lost Dude Ranch.<br>'''Blackie''': Mh... E Big Amos condice ancora la baracca?<br>'''Audrey''': Mh-mh. Ed è sempre più grasso.<br>'''Blackie''': Big Amos è il nome del mio cane. Anch'io ho letto ''[[La lettera scarlatta]]''<ref>Hester Prynne è il nome della protagonista del romanzo di [[Nathaniel Hawthorne]].</ref> al liceo come te. Dammi un buon motivo per cui non ti debba rispedire con un calcio nel mondo civile. {{NDR|Audrey prende la ciliegia dal drink di Blackie, la mangia e annoda il picciolo con la lingua}} Firma qui. benvenuta al One Eyed Jacks, Hester. *{{NDR|Ed e l'agente Cooper vanno al One Eyed Jack sotto copertura}}<br>'''Ed''': Il [[blackjack]] non è il mio gioco.<br>'''Agente Cooper''': Sai contare fino a dieci?<br>'''Ed''': Quando non bevo.<br>'''Agente Cooper''': Allora puoi vincere a blackjack. ==Episodio 8, ''L'ultima sera''== {{cronologico}} *L'uomo [[ubriachezza|ubriaco]] cammina in un modo che è impossibile da imitare, se si è sobri, e viceversa. Chi è [[malvagità|malvagio]] ha un comportamento, per quanto sia furbo, riconoscibile all'occhio esperto. Sarà smascherato. Sono forse troppo riservata? No, non si deve mai rispondere nel momento sbagliato. La vita, come la musica, ha un ritmo. Questa canzone in particolare finirà con tre suoni acuti. Come il rullo dei tamburi che annunciano la morte. :Un uomo ubriaco cammina in un modo abbastanza inverosimile per essere imitato da un uomo sobrio, e viceversa. Un uomo malvagio ha un modo di fare, non importa quanto sia astuto, all'occhio esperto, la sua vera natura non sfugge. Sono forse troppo criptica? No. Uno non può mai rispondere a domande nel momento sbagliato. La vita, come la musica, ha un ritmo. Questo suono particolare finirà con tre toni acuti. Come tamburi mortali.<ref name=sottotitoli/> ::''A drunken man walks in a way that is quite impossible for a sober man to imitate, and vice versa. An evil man has a way, no matter how clever – to the trained eye, his way will show itself. Am I being too secretive? No. One can never answer questions at the wrong moment. Life, like music, has a rhythm. This particular song will end with three sharp notes, like deathly drumbeats.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *{{NDR|Donna e James si sono introdotti di nascosto in casa del dottor Jacoby e hanno trovato una scatola piena di ombrellini da cocktail commemorativi}}<br>'''James''': Ombrellini? {{NDR|leggendo l'etichetta legata a uno degli ombrellini}} "Kahala Hilton, 8 luglio 1969. Primo uomo sulla Luna."<ref>L'8 luglio 1969 è il giorno in cui l'[[Apollo 11]] è stato lanciato da Cape Kennedy, è poi atterrato il 20 luglio, e il 21 [[Buzz Aldrin]] ha messo piede sulla Luna.</ref><br>'''Donna''' {{NDR|osservando un altro ombrellino}}: "9 agosto 1974. Ho appena messo gli occhi su Mimsy."<br>'''James''': Bizzarro.<br>'''Donna''': Già. *'''Harry''': Tu e Lucy vi parlate di nuovo?<br>'''Andy''': Come diceva sempre il mio sergente istruttore: "È una guerra già persa." {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}} *{{NDR|Hawk e Harry parlano in codice prima dell'arresto di Jacques Renault}}<br>'''Hawk''' {{NDR|alla radio della polizia}}: Harry, sono Hawk. La trota risale la corrente verso la rete.<br>'''Harry''': Hawk, ottimo lavoro. Ora prepariamo l'arpione. Cosa mi dici dell'agente Cooper?<br>'''Hawk''' {{NDR|via radio}}: È a dieci minuti di strada. Probabilmente si perderà la pesca, ma sarà qui per quando lo griglieremo.<br>'''Harry''': Ricevuto. Passeremo all'azione appena il pesce farà vedere le pinne. *Come va, dottore?<ref name=doc/> Sono Laura, nel caso non l'avessi capito. Oggi è giovedì 23, e sono così annoiata. A dire la verità, oggi mi sento un po' strana. Certo, James è carino, ma è talmente stupido. E poi comincio ad averne abbastanza delle sue smancerie. Ehi, ti ricordi di quell'uomo misterioso di cui ti ho parlato? Be', se ti rivelassi il suo nome tu saresti davvero nei guai. Lui non sarebbe più un uomo misterioso ma tu saresti senz'altro un uomo morto. Credo che un paio di volte abbia cercato di uccidermi. Ma, come avrai indovinato, mi sono eccitata ancora di più. Non è strano il sesso? Poi questo tizio sa come accendere il mio "fuoco". E mi piace la sua Corvette rossa. Oh-oh! Sta arrivando la mamma con il latte e i biscotti. A più tardi, Lawrence. Ciao-ciao. ('''Laura''') {{NDR|registrazione per il dottor Jacoby}} *Sai, ho imparato un [[proverbi dalle serie televisive|detto]] in prigione. [...] "Una volta che sei in affari con qualcuno, lo sei per tutta la vita". È come il matrimonio. ('''Hank''') {{NDR|a Josie, facendole sgorgare il sangue dal dito per fare il "patto di sangue"}} *E pensare che il mio passatempo preferito in questi anni è stato aggredire l'unica persona abbastanza paziente da sopportare le mie stranezze. ('''Catherine''') {{NDR|a Pete}} *{{NDR|Dopo molti giorni durante i quali non si sono parlati, Lucy e Andy si baciano}}<br>'''Lucy''': Oh, Andy!<br>'''Andy''': Oh, passerotto!<br>'''Lucy''': Aspetto un figlio. {{NDR|Andy esce dalla stanza attonito, Ed e Hawk sono perplessi}} Il caffè è pronto! *Non so niente di quella storia. Sono sceso dalla collina e l'auto di Leo non c'era. Così mi sono fatto quindici miglia a piedi... Per tornare a casa... ('''Jacques Renault''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *{{NDR|Dopo aver interrogato Jacques Renault}}<br>'''Harry''': E così Leo avrebbe portato le ragazze sul vagone da solo. Tu gli credi?<br>'''Agente Cooper''': È troppo stupido per fingere. *Il materasso che ti danno in galera sarà alto – diciamo – alto così! {{NDR|indica uno spessore con le dita}} E quando ti ci sdrai la sera pensi: "In un materasso così sottile come hanno fatto a metterci le pietre dentro?" ('''Hank''') *Diane, quattro e trentasette di mattina. Dopo una lunghissima notte di indagini sto rientrando nella mia stanza. Abbiamo fermato un sospetto e Leo Johnson, l'uomo che credo responsabile della morte di Laura, non riuscirà a sfuggire a lungo alla trappola che gli abbiamo preparato. Mi sono appena reso conto che c'è un grande silenzio qui. Ciò mi porta a concludere con un certo sollievo che gli islandesi che stavano in questo piano hanno lasciato l'albergo... o sono svenuti. Forse non avrò bisogno dei tappi per le orecchie che ho ricevuto stamattina, Diane. Anche se credo che sia più prudente utilizzarli, come misura precauzionale. Ho ordinato latte caldo al servizio in camera. Questo dovrebbe essere sufficiente a garantirmi qualche ora di sonno ristoratore. Il [[servizio in camera]] ventiquattr'ore su ventiquattro è una delle grandi conquiste della civiltà. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Twin Peaks}} {{DEFAULTSORT:I segreti di Twin Peaks, 01}} [[Categoria:Stagioni de I segreti di Twin Peaks]] bj2etq9pf9yxhpa8sfcmplmg684tc9o I segreti di Twin Peaks (seconda stagione) 0 128113 1221866 1112927 2022-08-10T05:13:02Z Ignazio Cannata 56122 wikitext text/x-wiki {{torna a|I segreti di Twin Peaks}} {{TOCright}} '''''[[I segreti di Twin Peaks]]''''', seconda stagione. ==Episodio 1, ''Che il Gigante sia con te''== [[File:Spotted Eagle Owl sitting on a branch in the South African Bush (24050497610).jpg|thumb|I gufi non sono quello che sembrano. (Gigante)]] {{cronologico}} *Salve ancora. Puoi vedere attraverso un muro? Puoi vedere attraverso la pelle umana? I raggi X vedono attraverso oggetti solidi, o cosiddetti solidi. Ci sono cose nella vita che esistono, ma i nostri occhi non possono vederle. Hai mai visto qualcosa di sorprendente che altri non possono vedere? Perché certe cose si celano a noi? La vita è un puzzle? Sono piena di domande. Qualche volta le mie domande hanno risposta. Nel mio cuore, so se la risposta è corretta. Io sono la mia coscienza. In un sogno, i personaggi sono tutti manifestazioni di te stesso? Diversi aspertti del tuo essere? I sogni portano forse consiglio? Un'ultima cosa sono cresciuta nella foresta. Capisco molte cose per via della foresta. Alberi che si ergono uniti, crescendo l'uno accanto all'altro, provvedendo così tanto. Io mastico resina. Sull'esterno del Pino di Ponderosa, qualche volta la resina fuoriesce. La resina che cola non è buona da masticare. La resina dura e friabile non è buona. Ma in mezzo a questi, esiste una resina consistente e coriacea, con un particolare aroma. Questa è la resina che mastico.<ref name="sottotitoli">Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition''.</ref> :''Hello again. Can you see through a wall? Can you see through human skin? X – rays see through solid, or so – called solid objects. There are things in life that exist, and yet our eyes cannot see them. Have you ever seen something startling that others cannot see? Why are some things kept from our vision? Is life a puzzle? I am filled with questions. Sometimes my questions are answered. In my heart, I can tell if the answer is correct. I am my own judge. In a dream, are all the characters really you? Different aspects of you? Do answers come in dreams? One more thing: I grew up in the woods. I understand many things because of the woods. Trees standing together, growing alongside one another, providing so much. I chew pitch gum. On the outside, let's say of the ponderosa pine, sometimes pitch oozes out. Runny pitch is no good to chew. Hard, brittle pitch is no good. But in between there exists a firm, slightly crusted pitch with such a flavor. This is the pitch I chew.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993">Le introduzioni della Signora Ceppo sono posteriori alla prima messa in onda della serie televisiva sulla ABC; sono state scritte da [[David Lynch]] in occasione della trasmissione degli episodi sul canale televisivo Bravo nel 1993, due anni dopo la fine della serie. {{Cfr}} {{en}} Susan King, [http://articles.latimes.com/1993-06-13/news/tv-2570_1_twin-peaks ''Retro: Taking Another 'Peak': Bravo airs all 30 episodes of series with real lynchian intros''], ''Articles.LATimes.com'', 13 giugno 1993.</ref>) *{{NDR|L'agente Cooper è a terra sanguinante dopo che è stato colpito da tre colpi d'arma da fuoco, nel frattempo è arrivato un anziano cameriere a portare il latte caldo che aveva ordinato}}<br>'''Cameriere''': Servizio in camera. Cosa ci fa sdraiato per terra? Ecco il latte caldo! [...]<br>'''Agente Cooper''': Può appoggiarlo sul tavolo, per favore? Le dispiace chiamarmi un dottore?<br>'''Cameriere''': Sicuro. [...] {{NDR|al telefono c'è Andy, ma anziché avvertire delle condizioni di Cooper, il cameriere riattacca la cornetta}} Le ho riattaccato il telefono.<br>'''Agente Cooper''': Cosa ha detto?<br>'''Cameriere''': Il telefono. L'ho riattaccato.<br>'''Agente Cooper''': Ha già chiamato un dottore? C'è il dottore?<br>'''Cameriere''': Ho rimesso a posto... Ho rimesso a posto il telefono.<br>'''Agente Cooper''': Grazie.<br>'''Cameriere''': Di niente. Era mio dovere.<br>{{NDR|Il cameriere gli fa firmare il conto del servizio in camera}}<br>'''Agente Cooper''': Nel servizio è compresa la mancia?<br>'''Cameriere''': Sì, signore. {{NDR|l'agente Cooper, ferito e dolorante, firma con fatica}} Grazie! Grazie di tutto cuore! Guardi che il latte le diventerà freddo se non si sbriga!<br>'''Agente Cooper''': D'accordo.<br>'''Cameriere''': Io ho sentito parlare di lei. {{NDR|fa il gesto del pollice alzato e l'occhiolino, esce dalla stanza, ma poi rientra}} Ho sentito parlare di lei. {{NDR|fa di nuovo il gesto del pollice alzato, esce di nuovo, rientra, alza di nuovo il pollice e fa l'occhiolino}} *{{NDR|L'agente Cooper, ferito da tre colpi d'arma da fuoco, ha la visione del Gigante}}<br>'''Gigante''': Sono qui per dirti tre cose. Se io te le dico e queste si avverano, allora mi crederai?<br>'''Agente Cooper''': Tu chi sei?<br>'''Gigante''': Considerami un tuo amico.<br>'''Agente Cooper''': Da dove sei venuto?<br>'''Gigante''': La domanda giusta è: "Dove sei giunto tu fino ad ora?". La prima cosa che ti devo dire è: c'è un uomo chiuso in un sacco che sorride.<br>'''Agente Cooper''': Un uomo in un sacco che sorride...<br>'''Gigante''': La seconda cosa è: i [[gufo|gufi]] non sono quello che sembrano. La terza cosa è: senza medicine lui è perduto.<br>'''Agente Cooper''': Ma che significa tutto questo?<br>'''Gigante''': Non mi è permesso di dire altro adesso? Dammi il tuo anello. Te lo renderò solo quando queste tre cose si saranno avverate. {{NDR|gli sfila l'anello dal mignolo sinistro}} Noi vogliamo aiutarti.<br>'''Agente Cooper''': "Noi" chi?<br>'''Gigante''': Un'ultima cosa: Leo è stato chiuso dentro un cavallo affamato. C'è un indizio nella casa di Leo. Hai urgente bisogno delle cure di un dottore. *Diane, il mio registratore è sopra il tavolo. Non mi è possibile raggiungerlo in questo momento. Posso solo sperare di aver lasciato pigiato il... il... il tasto di attivazione vocale. Sono nella mia stanza, sdraiato sul pavimento. Mi hanno sparato. Avverto un forte dolore e sto perdendo sangue. Per fortuna avevo indossato il corpetto antiproiettile ieri sera, come vuole il regolamento per le missioni segrete. Ricordo di aver sollevato il corpetto per... per togliere un insetto fastidioso. Se riesci ad immaginare l'impatto sullo stomaco di tre palle da bowling che cadono da un'altezza di nove piedi ti puoi fare un'idea approssimativa di quello che ho sentito. Tutto considerato, essere feriti da un'arma non è così brutto come avevo immaginato, almeno finché riesci a scacciare la paura. Credo che questo si possa dire di qualunque altra cosa. Niente è brutto se riesci ad allontanare la paura dalla tua mente. {{NDR|controlla il mignolo sinistro}} Oh, mio Dio... Non ho più l'anello... In queste situazioni stranamente cominci a pensare a quello che avresti voluto fare, a tutte le occasioni perdute. Mi sarebbe piaciuto trattare la gente con molta più gentilezza e molto più rispetto. Mi sarebbe piaciuto scalare un'alta collina, non troppo alta, sedermi su di un freddo prato, non troppo freddo, e sentire il sole sulla mia faccia. Mi sarebbe piaciuto risolvere il caso del [[rapimento Lindbergh]] e avrei tanto voluto fare l'amore con una donna meravigliosa per la quale ho provato un sentimento profondo. E naturalmente non c'è bisogno di dire che avrei voluto visitare il [[Tibet]]. Avrei voluto vedere il [[Dalai Lama]] fare ritorno in un paese libero. Sì, questo l'avrei voluto davvero. Ma in fin dei conti è stata un'esperienza interessante. {{NDR|sente rumore}} Sono arrivati. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane mentre è a terra con un'emorragia}} *{{NDR|L'agente Cooper è in ospedale per farsi medicare le ferite d'arma fuoco}}<br>'''Agente Cooper''': Sentivo un prurito sulla pelle, un insetto che faceva colazione. Ho sollevato il corpetto antiproiettile. Tre colpi, sparati a bruciapelo.<br>'''Dr. Hayward''' {{NDR|mostrando la zecca insanguinata ritrovata sull'agente Cooper}}: Ora capisco questo. Che razza di modo per uccidere un insetto! *'''Lucy''': Leo Johnson è stato ferito, Jacques Renault è stato strangolato, la segheria è stata incendiata, Shelly e Pete intossicati dal fumo, Catherine e Josie sono scomparse, Nadine è in coma per aver preso dei barbiturici.<br>'''Agente Cooper''': Per quanto tempo sono rimasto svenuto?<br>'''Dr. Hayward''': Sono le sette e cinque di mattina. Non succedevano tante cose in una notte dai tempi dell'incendio dell'Elks Club del '59. *{{NDR|L'agente Cooper vuole tornare al lavoro nonostante due costole fratturate e le cartilagini costali distrutte}}<br>'''Dr. Hayward''': Non può uscire in queste condizioni!<br>'''Agente Cooper''': Dottore quando la forza di volontà lo richiede il corpo ha delle capacità di recupero straordinarie. Datemi solo un paio d'ore per vestirmi... *'''Agente Cooper''' {{NDR|notando un sacco nero per cadaveri}}: Chi è quello?<br>'''Dr. Hayward''': Jacques Renault.<br>'''Agente Cooper''': Sta in un sacco che sorride? Sorride?<br>'''Lucy''': E che cosa ci sarebbe da sorridere? *'''Maddy''': Ho fatto un [[sogni dalle serie televisive|sogno]] stranissimo stanotte.<br>'''Sarah''': Cos'hai sognato?<br>'''Maddy''': Il tappeto. Questo... questo qui. Lo vedevo proprio da questa poltrona. *Ecco un altro grande momento nella storia della polizia locale. ('''Albert''') {{NDR|dopo che Andy si è scontrato con una tavola di legno schiodata}} *Donna, vedi gli occhiali che sto portando? {{NDR|li rompe con le mani}} Io li odio! E ho deciso ce non ho più voglia di portarli. ('''Maddy''') *'''Donna''': Non sappiamo se abbiamo fatto qualcosa di male. Il dottor Jacoby ha avuto un infarto perché è stato aggredito. Noi gli abbiamo solo dato un nastro.<br>'''Maddy''': Se non l'avessimo forse non sarebbe stato aggredito!<br>'''Donna''': Forse. E se ti lavi i capelli forse il sole non sorgerà! Queste sono idee che portano alla pazzia. Quello che è fatto è fatto. L'unico modo per non farsi ossessionare da questa storia è non parlare di quello che è accaduto l'altra notte. E ti assicuro che James farà la stessa cosa. Ricevuto?<br>'''Maddy''': Forte e chiaro. *'''Maddy''': I capelli di zio Leland! Sono diventati bianchi! Bianchi come un lenzuolo!<br>'''Donna''': Che strano... *Guarda dentro ai pasti ai pasti a domicilio. :''Look into the meals on wheels.'' ('''Biglietto destinato a Donna''') *'''Agente Cooper''': Albert, come riesci a trovare sempre il modo di essere sgradevole?<br>'''Albert''': Potrei farti la stessa domanda.<br>'''Agente Cooper''': Ascoltami bene, se non vuoi passare dei guai seri ti consiglio di adeguarti allo stile di vita locale.<br>'''Albert''' {{NDR|sarcastico}}: Bravo. E dopo la quadriglia potremmo fare una corsa coi sacchi! *Fa apposta o è davvero cretino? ('''Albert''') {{NDR|riferendosi a Andy}} *'''James''': Harry, Laura nel nastro parla sempre di un uomo misterioso...<br />'''Harry''': La Corvette rossa. Leo Johnson.<br /> '''James''': Non credo che si tratti di lui, e neanche di Jacques Renault.<br /> '''Harry''': Perché dici questo?<br /> '''James''': L'ho capito quando ho sentito il nastro in cui Laura diceva "Questo tizio sa come accendere il mio fuoco". Be' io mi ricordo di una sera – era da poco che ci vedevamo, lei prendeva ancora la droga allora – eravamo nel bosco, Laura si era messa a recitare uno spaventoso poema, continuava a ripeterlo, parlava di fuoco, e alla fine mi ha detto: "Ti piacerebbe giocare col fuoco, ragazzino? Ti piacerebbe giocare con BOB? Ti piacerebbe giocare con BOB?"<br /> '''Harry''': E che voleva dire con questo?<br /> '''James''': Ah, non lo so. Laura diceva un sacco di cose strane. A volte invece non ti rivolgeva la parola. Lei sapeva incantare. *'''Donna''': [[tabagismo|Fumo]] una [[sigaretta]] ogni tanto. Mi rilassa quando sono tesa.<br />'''James''': Da quando ti senti tesa?<br />'''Donna''': Da quando ho cominciato a fumare. *Diane, ho ricevuto i numeri arretrati di ''Flesh World''. Ottimo lavoro. Finalmente qualcuno che aiuta la legge, anche se si tratta di una compagnia che sfrutta le debolezze umane. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Questa volta non voglio sentir parlare di Hawaii, trucchi magici e psicostupidaggini! ('''Agente Cooper''') {{NDR|spazientito da Jacoby}} *'''Jacoby''': [...] Apparteneva a lei il ciondolo. Sì, a lei. Un cuore diviso in due. Anche Laura era divisa in due; insomma, viveva una doppia vita. Due persone. Sì ma poi, poi quando l'ho vista per l'ultima volta lei, sembrava che fosse riuscita a trovare la pace interiore, la serenità. Ora io sono convinto che questa trasformazione fosse dovuta alla decisione di togliersi la vita.<br />'''Harry''': Lei crede che Laura Palmer volesse suicidarsi?<br />'''Agente Cooper''': Dottore, Laura Palmer non si è certamente suicidata.<br />'''Jacoby''': No, no. Ma forse per lei la morte è stata una liberazione. *Lo sai, Shelly, gli [[ospedale|ospedali]] sono luoghi pericolosi. Prima di tutto sono pieni di gente malata e in secondo luogo quel cibo potrebbe ucciderti. ('''Bobby''') {{NDR|facendo visita a Shelly in ospedale}} *'''Ed''': Io non credo nel destino, agente Cooper. Ho sempre pensato che siamo noi a costruirci il futuro con le nostre mani, mattone su mattone.<br>'''Albert''' {{NDR|sbeffeggiandolo}}: Dall'almanacco rurale. *{{NDR|Nadine è in coma}}<br>'''Ed''': Me lo sarei dovuto aspettare, ma non volevo crederci. Non ho saputo fare niente per evitarlo. Forse c'era una parte di me che voleva la sua morte. Questa idea mi ossessiona.<br>'''Agente Cooper''': Quando vi siete sposati?<br>'''Ed''': Appena finita la scuola. Norma e io eravamo stati insieme quattro anni e tutti pensavano che l'avrei sposata. Anch'io lo credevo. A quei tempi conoscevo Nadine solo di vista. È stato in primavera, durante un fine settimana. Norma se ne andò con Hank, io piansi come un bambino per tutta la giornata, poi improvvisamente vidi Nadine ferma davanti a me. Vidi una ragazza dolce, così sola e indifesa.Girammo tutta la notte e ci trovammo in una cittadina del Montana subito dopo Great Falls e lì le chiesi di sposarmi, quasi per gioco, mezzo ubriaco, mezzo folle. Al mattino riuscimmo a trovare un giudice di pace e Norma non aveva neanche dormito con Hank. Dio, la sua faccia quando le dissi tutto! Nadine e io ce ne andammo nel vecchio rifugio di mio padre a Eagle Pass per cacciare. Speravo che lì avrei trovato il coraggio per parlare di divorzio, per dirle che amavo Norma, ma Nadine sembrava così felice. E lo sa poi che accadde? Che le sparai durante la nostra luna di miele.<br>'''Agente Cooper''': Come sarebbe, Ed?<br>'''Ed''': Il primo giorno stavamo cacciando fagiani. Nadine spara bene. Abbiamo preso subito due uccelli. Mi sentivo bene quel giorno. Ascoltavo l'eco delle fucilate risuonare tra le colline. Ho sparato e un frammento di pallottola deviato da una roccia ha colpito l'occhio di Nadine.<br>'''Agente Cooper''': È una storia terribile.<br>{{NDR|Albert ridacchia}}<br>'''Ed''': Si stringeva a me mentre tornavamo in città. Non ha mai pianto. Non me l'ha mai rinfacciato, non mi ha mai odiato per questo. {{NDR|Albert finge di asciugarsi le lacrime e ridacchia}} Un paio di mesi dopo Norma sposò Hank. Ecco perché non credo nel destino. Ognuno ha quello che si merita. *'''Agente Cooper''': Harry, quando Albert avrà terminato ci vedremo alla stazione di polizia. Faremo il punto della situazione.<br>'''Harry''': Sassi e bottiglie?<br>'''Agente Cooper''': Gessetti e lavagna basteranno.<br>'''Harry''': E le frittelle?<br>'''Agente Cooper''': C'è bisogno di dirlo, forse? *'''Maggiore Briggs''': Bobby, vorrei raccontarti una cosa.<br>'''Bobby''': D'accordo.<br>'''Maggiore Briggs''': È una visione che ho avuto ieri notte nel sonno. Non parlo di un [[sogni dalle serie televisive|sogno]], cioè di un semplice catalogo degli avvenimenti della giornata {{sic|fatta}} dal subconscio. Parlo di una visione radiosa, chiara come un torrente di montagna, dove l'anima può rivelare tutti i suoi segreti. Nella mia visione mi trovavo sulla veranda di una... di una grande costruzione, un palazzo lussuoso, di proporzioni gigantesche. Al suo interno sembrava di vedere una luce proveniente da... dai riflessi del candido marmo. Conoscevo questo posto: era la casa dove sono nato e cresciuto. Da tanto tempo non vi ritornavo. È stato come ritrovare il senso profondo della mia stessa esistenza. Mi aggiravo per le camere e notavo che tutto era rimasto come ai tempi della mia giovinezza. A dire il vero c'erano più stanze di quante ne ricordassi, ma disposte in modo da integrarsi perfettamente con la costruzione originale. Io stesso non riuscivo a cogliere la differenza. Mentre mi dirigevo verso l'ingresso della casa ho udito bussare alla porta. C'era mio figlio dietro quella porta. Era spensierato, era felice. Come lo è chi ha una vita da vivere con profonda armonia, con gioia. Ci siamo abbracciati... un abbraccio caldo e affetuoso, ci eravamo ritrovati. Eravamo una sola persona in quel momento. Una sola. La visione era finita e io mi sono svegliato con una straprdinaria sensazione di ottimismo e di totale fiducia in te e nel tuo futuro. Così ti vedo io, figliolo.<br>'''Bobby''' {{NDR|commosso}}: Davvero?<br>'''Maggiore Briggs''': Sono tanto felice di aver avuto l'opportunità di parlarti di questo. {{NDR|si alza e stringe la mano di Bobby}} Io desidero solo di poterti aiutare in tutte le cose.<br>'''Bobby''': Grazie, papà. *'''Agente Cooper''': La notte in cui fu uccisa Laura Palmer ebbe non meno di due appuntamenti. Nel diario aveva scritto «Sono nervosa, incontrerò "J" stanotte.» La mia idea era che volesse riferirsi a James Hurley. Era nervosa perché gli avrebbe detto che non voleva più vederlo. Prima di uscire di casa ricevette una telefonata.<br>'''Albert''': Noi pensiamo che fosse Leo Johnson che le dava un appuntamento per qualche ora più tardi.<br>'''Agente Cooper''': Laura incontrò James e rimase con lui fin dopo la mezzanotte, quando arrivarono vicino allo Sparkwood. Lei scese dalla moto e corse verso il bosco. Noi crediamo che qui avesse appuntamento con Jacques Renault, leo Johnson e Ronette Pulaski. Arrivarono in auto fino al sentiero che conduce al rifugio di Jacques. Mentre risalivano il sentiero vennero uditi dalla Signora Ceppo. All'una di notte giunsero al rifugio. Qui presero alcool e droga. Laura venne legata ed ebbe rapporti sessuali con Leo e Jacques. waldo fu fatto uscire dalla gabbia ed aggredì Laura. Ci fu una zuffa tra Leo e Jacques. Jacques ebbe la peggio. Quando rinvenne Leo e le ragazze non c'erano più. Noi pensiamo che Leo lasciò le ragazze e fece la strada fino alla Corvette.<br>'''Albert''': La ragione era che c'era un terzo uomo.<br>'''Agente Cooper''': Infatti l'agente Hawk ha trovato le sue tracce fuori dalla finestra del rifugio di Jacques.<br>'''Albert''': Il terzo uomo portò Laura e Ronette al vagone abbandonato e le legò. Laura per la seconda volta, Ronette per la prima.<br>'''Agente Cooper''': L'assassino con un corpo contundente colpì Ronette per farla svenire. Probabilmente era così impegnato a uccidere Laura da non accorgersi che Ronette aveva ripreso conoscenza ed era scappata.<br>'''Albert''': O forse la cosa non lo interessava. Fece un mucchietto di spazztaure e mise il mezzo ciondolo di laura sulla sommità, poi inserì una piccola incisione della lettera "R" sotto l'unghia del suo anulare sinistro. Ricorderete che mise la lettera "T" sotto l'unghia di Teresa Banks. Poi lasciò un messaggio scritto con il sangue: "Fuoco cammina con me".<br>'''Agente Cooper''': Qui c'è un dato interessante. Il sangue è stato analizzato e non appartiene né a Leo, né a Jacques, né a Laura, né a Ronette.<br>'''Albert''': La nostra ipotesi è che l'assassino abbais critto il messagio con il suo stesso sangue: un tipo raro, AB negativo. L'asciugamano che Hawk ha trovato a mezzo miglio di distanza dalla ferrovia era impregnato di sangue dello stesso tipo. Ha anche trovato proprio lì vicino dei pezzi di giornale sbiaditi.<br>'''Agente Cooper''': Forse è stato l'assassino a lasciarli. Li abbiamo mandati a Washington per farli analizzare.<br>{{NDR|Andy si mette a piangere}}<br>'''Albert''' {{NDR|sbeffeggiandolo}}: Lo so, Andy. Lo so, lo so, lo so... Non sono cose da raccontare a voi bambini, queste.<br>'''Andy''' {{NDR|si alza}}: Albert Rosenfield, non mi piace il tono strafottente che usa con lo sceriffo Truman e con tutti noi! Tieni chiusa quella boccaccia!<br>{{NDR|Esce sbattendo la porta, tutti tranne Albert sono soddisfatti}}<br>'''Agente Cooper''': Laura Palmer è morta, Jacques Renault è morto, Leo Johnson e Ronette Pulaski sono in coma, Waldo l'uccello è morto. Ci resta solamente il terzo uomo. *'''Pete''' {{NDR|parlando di Josie}}: Lei va sempre a Seattle, una volta ogni tre mesi più o meno. Se proprio vuoi la mia opinione io credo che lei ci vada per soddisfare un vizio segreto.<br>'''Harry''': Di che si tratta?<br>'''Pete''': Shopping! *{{NDR|Dopo aver saputo che Catherine non è stata ritrovata tra le macerie della segheria}} Ho sempre pensato che sarei stato io ad andarmene per primo. Insomma, se qualcuno avesse raccolto scommesse sul nome dell'unico sopravvissuto ad una guerra atomica avrei puntato su di lei! ('''Pete''') *'''Hank''': Leo è in coma, il cervello è danneggiato.<br>'''Jerry''': Il cervello di Leo? E da che l'hanno capito? *Signori, se non incolpano di incendio doloso la nostra compianta Catherine e il suo perfido complice Leo... farò voto di castità. ('''Ben''') {{NDR|a Jerry e Hank}} *'''Blackie''': Al proprietario non è piaciuto il tuo comportamento di ieri notte.<br>'''Audrey''': Il fatto è che quel tale non era esattamente il mio tipo.<br>'''Blackie''': E chi sarebbe il tuo tipo, carina?<br>'''Audrey''': Be', non tu! Senza offesa. {{NDR|il buttafuori la afferra}} Ehi!<br>'''Blackie''': Cerchiamo di capirci una volta per tutte, principessa.<br>'''Audrey''': D'accordo.<br>'''Blackie''': Non voglio più sentire lamentele sul tuo conto. Quando lavori per me qualunque uomo è il tuo tipo. *''Il suo nome era Laura | e io l'ho vista risplendere di sole | nell'oscurità del bosco. | Ho visto il suo sorriso. | Noi piangevamo e io l'ho vista ridere. | Eravamo tristi e io l'ho vista danzare. | Era Laura, viva nel miei sogni. | Era Laura, la sua voce era vita. | Il suo sorriso ci diceva che piangere era giusto. | Il bosco era la nostra tristezza. | La danza era la sua voce. | Era Laura, venuta a salutarmi con un bacio.'' ('''Harriet''') {{NDR|[[poesie dalle serie televisive|poesia]] in memoria di Laura}} *'''Dr. Hayward''': Come tuo dottore, Leland... che diavolo è successo ai tuoi capelli?!<br>'''Leland''': Eh, be'... È molto strano, vero? Be', io mi sono guardato allo specchio stamattina e erano così. Hanno cambiato colore questa notte.<br>'''Dr. Hayward''': Be', considerando tutto quello che hai passato...<br>'''Leland''': Sì, ma, vuoi sapere una cosa? Vedendomi io ho avuto l'imrepssione di... di avere voltato l'angolo. Non so se mi spiego. C'è ancora tanta trsitezza in me, ma non ne sono più sopraffatto. È come se... se mi fossi tolto un gran peso dal cuore.<br>'''Dr. Hayward''': Be', forse è così.<br>'''Leland''': Sì, forse. Forse è così! Dio, avrei voglia di cantare!<br>'''Dr. Hayward''': È un bene che tu reagisca.<br>'''Leland''': No, davvero! Ho voglia di cantare una canzone! {{NDR|si mette a cantare ''Get Happy''<ref>{{Cfr}} [[:w:en:Get Happy (song)|Get Happy]]</ref>, ma poi collassa a terra}} *Diane, sono le undici e cinquantacinque di notte. Sono passate circa diciannove ore dal momento in cui ho rischiato la prematura dipartita verso i pascoli celesti. Mi sento davvero stanco. Non si può resistere tanto a lungo se non ci si concede qualche momento di riposo. Stando ai risultati dei test condotti sui soldati americani durante la guerra di Corea la privazione forzata del sonno causa inevitabilmente disturbi mentali... e io non dormo da tre giorni. Mi sentivo così stupido ieri notte, Diane, steso sul pavimento a domandarmi se ce l'avrei fatta. E credevo di vedere un gigante in questa camera! Be', questa storia te la racconterò un'altra volta. Questo ero io, Dale, stanza 315, Great Northern Hotel. Per oggi è tutto. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Mi senti, Dale? Mi puoi sentire, Cooper? Ti prego, sono io, Audrey. Ti ho lasciato un messaggio. Sei riuscito a leggerlo? L'ho infilato sotto la porta. Possibile che non l'hai visto? Sono qui al One Eyed Jacks. Se devo essere sincera non so come farò a cavarmela. Naturalmente me l'aspettavo. Insomma, se voglio darti una mano nelle tue indagini sono certa che mi trovferò molto spesso ad affronatre situazioni più pericolose di questa. Solo che... lo sai, questa è la mia prima volta e io avrei bisogno di una guida esperta. Volevo dirti che c'è un legame tra i grandi magazzini Horne e il One Eyed Jacks: è mio padre il proprietario del locale, una palla di grasso di nome Battis lo aiuta a reclutare le ragazze dal reparto profumi. Somani cercherò di scoprire se Laura e Ronette sono state qui. Spero che tu non sia arrabbiato con me perché cerco di aiutarti. Ti assicuro che lo sto facendo con le migliori intenzioni e se tu mi puoi sentire, se le mie parole riescono ad arrivare fino a te, dovunque ti trovi... aiutami, per favore. Aiutami, aiutami! ('''Audrey''') {{NDR|[[preghiere dalle serie televisive|preghiera]]}} *{{NDR|Seconda apparizione del Gigante}}<br>'''Gigante''': Mi dispiace di svegliarti.<br>'''Agente Cooper''': Non è un sogno, vero?<br>'''Gigante''': Ho dimenticato di dirti alcune cose.<br>'''Agente Cooper''': È vero, c'era un uomo in un sacco che sorride.<br>'''Gigante''': Tutte le cose che ti dico sono destinate ad avverarsi. È meglio ascoltare che parlare.<br>'''Agente Cooper''': Sì, ti credo.<br>'''Gigante''': Non cercare tutte le risposte in una volta sola. Un percorso viene tracciato ponendo ogni singola pietra dietro l'altra. Una sola persona ha visto il terzo uomo. In tre l'avevano visto, ma... ma non il suo corpo. Solo una persona e tu la conosci. È pronta ormai a parlare. Ascoltami bene ora. Tu hai dimenticato qualcosa.<br>'''Agente Cooper''': Cosa?<br>{{NDR|Una sfera luminosa attraversa la stanza e il Gigante scompare}} ==Episodio 2, ''Coma''== {{cronologico}} *Come sopra, così sotto. L'essere umano si trova nel mezzo. C'è tanto spazio fuori dall'uomo, proporzionalmente, quanto ce n'è dentro. Stelle, lune e pianeti ci ricordano di protoni, neutroni ed elettroni. C'è forse un essere supremo, che cammina con tutte le stelle all'interno? Il nostro pensiero influenza quello che succede all'esterno, e quello che succede al nostro interno? Penso di sì. Dov'è il posto della crema di mais nell'universo? Cos'è la crema di mais? È un simbolo di qualcos'altro?<ref name=sottotitoli/> :''As above, so below. The human being finds himself, or herself, in the middle. There is as much space outside the human, proportionately, as inside. Stars, moons, and planets remind us of protons, neutrons, and electrons. Is there a bigger being walking with all the stars within? Does our thinking affect what goes on outside us, and what goes on inside us? I think it does. Where does creamed corn figure into the workings of the universe? What really is creamed corn? Is it a symbol for something else?'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *'''Agente Cooper''': La tradizione buddhista giunse nel Paese delle Nevi nel V secolo d. C.. Il primo re tibetano toccato dal dharma è stato [[Lha Thothori gNyan bTsan]].<ref>Nei sottotitoli tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition'' è scritto "Hathatha Rignamputsan".</ref> Albert, la sua dinastia è conosciuta con il nome di "stirpe della felicità". Certi storici la fanno risalire all'anno della biscia, il 213, altri invece all'anno del bufalo, il 173. È fantastico, vero? La stirpe della felicità!<br>'''Albert''': Agente Cooper, è sconvolgente sapere che il dharma andò dal re Ho-Ho-Ho veramente, ma ora vorrei spostare l'attenzione su fatti avvenuti nel XX secolo qui a Twin Peaks.<br>'''Agente Cooper''': Albert, tu non hai idea dei rapporti che ci sono fra le due storie.<br>'''Albert''': Non mi stupisco più di niente. *'''Albert''': Tu come ti senti?<br>'''Agente Cooper''': Io?<br>'''Albert''': Informarsi sullo stato di salute di una persona colpita da tre pallottole è buona norma.<br>'''Agente Cooper''': Grazie di cuore.<br>'''Albert''': Niente smancerie! *Il cameriere del room service, l'uomo più vecchio del mondo, non ha notato nulla di strano quella sera. Non me ne stupisco. Il nostro signor masticabrodo ha – come dire? – il cervello in pensione. ('''Albert''') *'''Agente Cooper''': Windom Earle? È andato in pensione.<br>'''Albert''': Sì, su una comoda sedia completa di lacci ai polsi all'accademia dei buontemponi. *'''Pierre Tremond''': Signorina...<br>'''Donna''': Ah, ciao.<br>'''Pierre Tremond''': A volte le cose accadono proprio in questo modo. {{NDR|schiocca le dita}}<br>'''Signora Tremond''': Crema di mais... Signorina, vede la crema di mais in questo piatto?<br>'''Donna''': Certo.<br>'''Signora Tremond''': Io non avevo affatto chiesto la crema di mais! Adesso la vede al crema di mais su questo piatto? {{NDR|la crema di mais è scomparsa dal piatto}}<br>'''Donna''': No.<br>{{NDR|La crema di mais è apparsa tra le mani di Pierre}}<br>'''Signora Tremond''': Il mio nipotino studia... magia!<br>'''Donna''': È divertente.<br>'''Signora Tremond''': Ma tu chi sei?<br>'''Donna''': Io... io consegno i pasti a domicilio al posto di Laura Palmer.<br>'''Signora Tremond''': È morta, vero?<br>'''Donna''': La conosceva bene?<br>'''Signora Tremond''': No.<br>'''Donna''': Allora signora Tremond tornerò domani e non le porterò la crema di mais.<br>'''Signora Tremond''': Di solito prima portavano il cibo dell'ospedale. Si rende conto? Cerchi il signor Smith dell'appartamento qui accanto.<br>'''Donna''': Qui accanto?<br>'''Signora Tremond''': Era amico di Laura Palmer.<br>'''Pierre Tremond''': ''J'âi une ame solitaire.''<br>'''Signora Tremond''': Il signor Smith resta chiuso in casa tutto il giorno. *Treno! Treno! Treno! ('''Ronette Pulaski''') {{NDR|parole pronunciate dopo aver visto l'identikit di BOB}} *Fratello, qui abbiamo due registri e un porcellino di formaggio affumicato. Che cosa bruceremo? Di sicuro non il mio porcellino. ('''Jerry''') *'''Norma''': Margaret, è sempre un piacere vederti qui. Ma se hai intenzione di sputare quella schifezza che mastichi, ti prego di farlo nel portacenere e non su un bancone o su un tavolino come hai fatto ieri.<br>'''Signora Ceppo''': Vorrei un hamburger con ketchup. *'''Signora Ceppo''': Lei ha un sacco di bandierine luccicanti sulla giacca.<br>'''Maggiore Briggs''': Sì, infatti.<br>'''Signora Ceppo''': E ne va fiero?<br>'''Maggiore Briggs''': No, il successo si premia da solo. L'orgoglio lo offuscherebbe. Latte?<br>'''Signora Ceppo''' {{NDR|copre la tazza per rifiutare il latte}}: Il mio ceppo ha qualcosa da dirle. Lei lo conosce?<br>'''Maggiore Briggs''': Non credo che nessuno ci abbia mai presentato.<br>'''Signora Ceppo''': Be', il mio ceppo non ama i convenevoli.<ref>Nella versione originale in inglese: «I do not introduce the log.»</ref> Lei riesce a sentirlo?<br>'''Maggiore Briggs''': No, signora. Non lo sento.<br>'''Signora Ceppo''': Parlerò io per lui. {{NDR|ascolta il ceppo}} "Riferire il messaggio". Lei ha capito, vero?<br>'''Maggiore Briggs''': Ho capito molto bene, glielo assicuro. *La banca del seme di Tacoma cercava donatori e naturalmente mi sono offerto. È un mio dovere civico e poi a me piacciono le balene.<ref>Andy pensa che la banca dello sperma abbia a che fare con i cetacei perché in inglese "[[w:en:sperm whale|sperm whale]]" significa "capodoglio".</ref> Ho fatto gli esami che si fanno in questi casi e sono risultato sterile. pensavo volesse dire che non dovevo farmi il bagno, ma i dottori mi hanno spiegato tutto. E mi hanno detto che essendo sterile non posso avere figli. E visto che non sarò mai padre, Lucy, com'è che aspetti un bambino, allora? {{NDR|Lucy si alza e si avvicina, Andy pensa che gli voglia dare un bacio, ma Lucy gli strappa con violenza il pezzo di scotch che Andy ha sulla fronte}} ('''Andy''') *Il cervo si è fermato qui. :''The buck stopped here.'' ('''Cartello''', sotto la testa di un cervo impagliato) *È tutto vero, Ben? O si tratta di un sogno ad occhi aperti? ('''Jerry''') *Diane, oggi ho ricevuto delle brutte notizie: Windom Earle è scomparso. L'improvvisa sparizione del mio vecchio amico e collega mi preoccupa moltissimo. Ho anche saputo che Audrey Horne manca da due giorni. La notizia dell'assenza di Audrey ha avuto su di me un effetto imprevedibile: per la prima volta non ho pensaot agli indizi o alle tracce da seguire, ma alla dolcezza del suo sorriso. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *'''Maggiore Briggs''': Ho un messaggio per lei.<br>'''Agente Cooper''': Da parte di chi?<br>'''Maggiore Briggs''': Purtroppo non mi è consentito rivelare la natura del mio lavoro. Questa segretezza è molto spiacevole certe volte. Ogni apparato burocratico che non operi alla luce del sole rischia purtroppo di corrompere i suoi funzionari, ma queste sono le regole che ho giurato di rispettare e per me il giuramento è sacro.<br>'''Agente Cooper''': Come uomo e come dipendente del governo federale sono perfettamente d'accordo, maggiore.<br>'''Maggiore Briggs''': Ecco tutto quello che posso rivelarle. Tra i compiti che mi sono stati affidati c'è anche il controllo di alcuni radiotelescopi puntati verso le più lontane galassie. {{NDR|mostra una serie di fogli stampati con codici incomprensibili}} Noi riceviamo quotidianamente segnali di ogni tipo e provenienza, spazzatura cosmica da decifrare e esaminare. Cose di questo tipo, insomma: sequenze incomprensibili di onde radio, agente Cooper. Almeno fino a giovedì notte. Venerdì mattina per essere precisi.<br>'''Agente Cooper''': Quando mi hanno sparato, più o meno.<br>'''Maggiore Briggs''': Il tabulato ci ha colto di sorpresa. Intere righe di sequenze incomprensibili, poi all'improvviso: "I gufi non sono quello che sembrano".<br>'''Agente Cooper''': Perché lo racconta a me?<br>'''Maggiore Briggs''' {{NDR|voltando pagina}}: Perché, poco più tardi, "Cooper, Cooper, Cooper."<br>'''Agente Cooper''': Mio Dio! ==Episodio 4, ''Il diario segreto di Laura Palmer''== {{cronologico}} *Vedi, Audrey, in una situazione come questa devi comportarti in modo professionale. Noi siamo gente ragionevole e, come scoprirai, c'è sempre un modo ragionevole per risolvere qualsiasi problema. Basta affrontare la situazione con la dovuta calma e... ('''Emory Battis''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 5, ''La maledizione dell'orchidea''== {{cronologico}} *Qualche volta la natura si fa gioco di noi, e immaginiamo di essere qualcosa che non siamo. È questa la chiave della vita in generale? O il caso dello schizofrenico dalla [[Disturbo dissociativo dell'identità|doppia personalità]]? Entrambe le personalità credevano che l'altra seguisse se stessa. Alla fine, quando una personalità non guardava, una ha sparato all'altra in mezzo agli occhi e ovviamente, ha ucciso se stessa.<ref name=sottotitoli/> :''Sometimes nature plays tricks on us and we imagine we are something other than what we truly are. Is this a key to life in general? Or the case of the two – headed schizophrenic? Both heads thought the other was following itself. Finally, when one head wasn't looking, the other shot the other right between the eyes, and, of course, killed himself.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Diane, sono sei e quarantadue del mattino, be', pressapoco. Ho sognato di masticare una gomma gigantesca ed insipida. Appena sveglio, mi sono reso conto che stavo addentando uno dei miei tappi di silicone per le orecchie. Davvero insipido. Forse dovrei andarci piano con i caffè e i dolcetti dopo cena. Avverto una fitta persistente al costato che sto curando con quindici minuti di yoga tutte le mattine dopo i quali, ringraziando il cielo, il dolore scompare per qualche tempo, perdendosi nelle estreme periferie del mio subconscio. Bene comincerò con la candela. {{NDR|si mette a testa in giù, appoggiandosi alla parete}} Diane, adesso sono a testa in giù. La mente comincia ad aprirsi... Sto mettendo a fuoco gli impegni di oggi... Le cose si fanno sempre più chiare... {{NDR|vede sotto al letto la busta con il messaggio lasciato da Audrey}} Diane, il Gigante aveva ragione: avevo dimenticato qualcosa. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Sono andata a nord, forse Jack ha la risposta. Con affetto, Audrey. :''I've gone North. Jack may have the answer. Love, Audrey.'' ('''Messaggio di Audrey per l'agente Cooper''') *'''Donna''': Certe cose nei [[libro|libri]] non le trovi.<br>'''Harold''': Certe cose non le trovi da nessuna parte... ma sogniamo di trovarle nelle altre persone.<br>'''Donna''': Forse i sogni dicono la verità. *Se vuole un consiglio faccia attenzione ai boschi. Qui i boschi sono meravigliosi, ma molto infidi. ('''Giudice Sternwood''') {{NDR|all'agente Cooper}} *Avevo circa tredici anni allora. Quattordici forse. Laura e io avevamo indossato delle gonne molto corte, attillatissime. Era stata un'idea di Laura. Dovevamo andare alla Roadhouse per incontrare dei ragazzi. I loro nomi erano Josh, Rick e Tim. Dovevano avere circa vent'anni. Erano carini con noi. E ci facevano sentire più grandi. Rick ci propone di andare a fare un giro e Laura dice di sì. In quell'esatto momento io sento un nodo che si forma nel mio stomaco, ma quando Laura sale nel furgone dei ragazzi io la seguo. C'è un laghetto nel bosco, la luna piena credo, è una notte molto luminosa. Laura comincia a danzare attorno ai ragazzi e mentre balla muove i fianchi, indietro e avanti... Rick comincia ad applaudire e Tim sta lì senza fare niente, guarda e basta. È una cosa che mi fa arrabbiare. Allora dico "Andiamo a fare il bagno nudi!" E ci togliamo tutti i vestiti. So che i ragazzi ci guardano. Laura sta baciando Josh e Rick. Io non so cosa fare e nuoto verso il largo. Vorrei fuggire via, ma non lo faccio. Ad un tratto Tim si avvicina, mi bacia le mani e poi la bocca... Lo sento ancora oggi quel bacio. Le sue labbra sono molto calde, hanno un buon sapore. Il mio cuore fa un balzo. Lui mi parla, ma io non riesco a sentirlo. C'è solo quel bacio. Non l'ho più visto da quella sera. È stata la prima volta che mi sono innamorata. È tutto. ('''Donna''') {{NDR|raccontando il suo passato a Harold}} *Ah, Jean, è questo che volevo sentire da te! ('''Blackie "Black Rose" O'Reiley'''){{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Butta la pistola, lentamente. Adesso giratevi. ('''Guardia del One Eyed Jack's'''){{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *{{NDR|Ferendosi il viso con un attrezzo da giardinaggio}} Stato cercando dei segreti? È questo che volete, vero? Bene, cercherò di aiutarvi. Sapete qual è l'ultimo e più grande segreto che voi possiate conoscere? Laura lo sapeva. È quello di conoscere il tuo assassino! ('''Harold''') ==Episodio 6, ''Demoni''== {{cronologico}} [[File:Arun image12.jpg|thumb|La domanda è dentro la risposta. (Signora Ceppo)]] *Qualche volta vogliamo nasconderci da noi stessi. Non vogliamo essere noi stessi. È troppo difficile essere noi stessi. È in questi momenti che ci buttiamo sull'alcol o sulla droga, o su comportamenti che ci aiutano a dimenticare chi siamo. Questa, ovviamente, è solo una posizione temporanea nei confronti di un problema che è destinato a tornare, e, qualche volta, queste soluzioni temporanee sono peggiori del problema originale. Sì, è un dilemma. C'è una risposta? Certo che c'è. Come disse sorridendo una persona saggia: "La risposta è nella domanda".<ref name="sottotitoli"/> :''Sometimes we want to hide from ourselves – we do not want to be us – it is too difficult to be us. It is at these times that we turn to drugs or alcohol or behavior to help us forget that we are ourselves. This of course is only a temporary solution to a problem which is going to keep returning, and sometimes these temporary solutions are worse for us than the original problem. Yes, it is a dilemma. Is there an answer? Of course there is: as a wise person said with a smile: "The answer is within the question."'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Tu sei impura, Donna! Sei impura e volevi contaminare anche me! ('''Harold''') *Basta scherzare col fuoco. ('''James''') *Sai, tu sei il miglior piedi piatti che abbia mai conosciuto, però certe volte pensi troppo. ('''Harry''') {{NDR|all'agente Cooper}} *Capo ufficio regionale dell'ufficio federale d'investigazione Gordon Cole! È come uno scioglilingua, a volte non riesco a dirlo neanch'io!('''Gordon Cole''') {{NDR|urlando e tenendo gli auricolari nelle orecchie}} *Deve parlare più forte, se no non la sento! È una lunga storia! Devo tenere questi cosi al massimo!('''Gordon Cole''') {{NDR|urlando e tenendo gli auricolari nelle orecchie}} *'''Dale Cooper''' {{NDR|urlando}}: Albert ha trovato delle fibre fuori dalla camera di Cooper provenienti da un cappotto di vigogna!<br>'''Harry''': Un cappotto di vigogna...<br>'''Dale Cooper''' {{NDR|urlando}}: Lei è molto gentile, sceriffo, ma ho già mangiato! *'''Nadine''': Dimmi, Ed, quand'è che miei genitori torneranno dall'Europa?<br>'''Ed''': Ehm... Be', presto credo.<br>'''Nadine''': È magnifico avere questa casa a nostra disposizione e fare finta che è nostra come se fossimo sposati! *Quando eravamo piccole tra me e Laura c'era un legame che mi spaventava. Sentivo i suoi pensieri come se i nostri cervelli riuscissero a comunicare. E poi quand'è morta è come se io fossi diventata Laura, o almeno era così che la gente mi vedeva. ('''Maddy''') *All'incendio! ('''Ben''') {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindando]] in compagnia di Josie}} *'''Ben''' {{NDR|mostrando una chiave}}: Josie, questa qui è la chiave della mia cassaforte personale. Ora, ho qui al sicuro nella mia cassaforte un affascinante dossier su di e, mia cara, e sul tuo ultimo marito Andrew e sulla barca che ha fatto "boom". Quindi ti prego di comportarti bene perché se non ti comporterai bene io ti farò seppellire, Josie.<br>'''Josie''': Pensaci due volte, Ben, perché se dovesse capitarmi qualcosa di spiacevole questo porterebbe le autorità {{NDR|tira fuori una chiave}} a frugare dentro una cassetta di sicurezza in una banca di un'altra città. Dentro questa cassetta ci sono così tante prove contro di te che ti daranno almeno tre ergastoli. Ci seppelliranno fianco a fianco!<br>'''Ben''': Siamo pari. *{{NDR|Bobby e Shelly fanno una festa in onore di Leo, vestendolo a festa e addobbandolo con stelle filanti}}<br>'''Bobby e Shelly''' {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindando]] con il Jack Daniels}}: A Leo!<br>'''Bobby''': Abbiamo immaginato quanto tu hai sofferto fuori di qui. Allora – che diavolo! – noi abbiamo pensato di festeggiarti. È il nostro modo di dirti: "Ehi, Leo Johnson, bentornato a casa!"<br>'''Shelly''': Bentornato, tesoro.<br>'''Bobby''' {{NDR|ironico}}: Perché tu sei un tipo speciale, Leo. E noi vogliamo farti sapere che ci ricordiamo i nobili gesti che hai fatto per le persone che amavi!<br>'''Shelly''': Molto nobili!<br>'''Bobby''': Shelly ad esempio. Chi potrebbe desiderare un marito più premuroso di Leo, eh? Che ti fa lavare tutti i suoi vestiti sporchi...<br>'''Shelly''': Sì, sì.<br>'''Bobby''': ...e pulire e asciugare i piatti...<br>'''Shelly''': Già.<br>'''Bobby''': ...spazzare i pavimenti...<br>'''Shelly''': Odio spazzare!<br>'''Bobby''': Sei un vero gentiluomo, amico! Dalla testa ai piedi!<br>'''Shelly''': Un vero gentiluomo!<br>'''Bobby''': E con quante attenzioni il nostro Leo Johnson picchiava la moglie! Ah, sì! Devo complimentarmi con quest'uomo! La saponetta nel calzino che provoca fratture interne, ma lascia pochi lividi! E per ultimo, ma non in ordine di...<br>'''Bobby e Shelly''' {{NDR|in coro}}: ...importanza!<br>'''Bobby''': ...il caro Leo Johnson ha tentato l'omicidio! Hai appeso tua moglie come un pezzo di carne e hai provato ad arrostirla! Certo, nessuno può dirti che non sai trattare le donne, amico! [[File:David Lynch (1990).jpg|thumb|upright|Cooper, oggi hai una faccia davvero strana! Sembri un piccolo cane messicano, un chihuahua! (Gordon Cole, interpretato da [[David Lynch]])]] *Cooper, oggi hai una faccia davvero strana! Sembri un piccolo cane messicano, un [[chihuahua]]! ('''Gordon Cole''') {{NDR|urlando e tenendo gli auricolari nelle orecchie}} *'''Agente Cooper''': Allora Gordon, che diavolo volevi dire con quello strano paragone con il chihuahua?<br>'''Gordon Cole''' {{NDR|urlando}}: Abbiamo altro a cui pensare, Cooper! Due e due non fanno necessariamente quattro! Non scordarlo! *Porto fuori i bagagli. ('''Johnathan Kumagai/Mr Lee''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Io ne so qualcosa del fuoco. La mia famiglia era di [[Nagasaki]]. ('''Toyamura''') *'''MIKE''': Non ho più bisogno della medicina. Sto bene adesso.<br>'''Agente Cooper''': Chi sei tu?<br>'''MIKE''': Il mio nome è MIKE.<br>'''Agente Cooper''': Cosa sei tu?<br>'''MIKE''': Io sono uno spirito che vive negli uomini.<br>'''Agente Cooper''': E chi è Philip Gerard?<br>'''MIKE''': È il mio attuale ospite.<br>'''Agente Cooper''': In un sogno una volta mi hai parlato di un certo BOB.<br>'''MIKE''': Lui era uno spirito simile.<br>'''Agente Cooper''': E da dove viene questo BOB?<br>'''MIKE''': È una cosa che non può essere rivelata.<br>'''Agente Cooper''': Puoi dirci che cosa vuole?<br>'''MIKE''': Lui è BOB, gli piace divertirsi ed ha un sorriso tale al quale nessuno può resistere. Sapete che cos'è un parassita? È un essere che sfrutta un'altra forma di vita e se ne nutre. BOB ha bisogno di un ospite umano. Lui si ciba di paure e a volte di piaceri. Questi sono i suoi figli. Io sono simile a BOB.. Una volta eravamo soci.<br>'''MIKE e Cooper''' {{NDR|in coro}}: "''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere...''"<br>'''MIKE''': "''...Un uomo canta una canzone tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me.''"<ref>Nell'episodio ''[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)#Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer|Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer]]'' è tradotto così: «''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me.''»</ref> Ma poi io ho visto il volto di Dio e da allora divenni puro e mi tolsi il braccio, però restai vicino a questo vascello e lo abitai di tanto in tanto perché avevo una missione da compiere.<br>'''Agente Cooper''': Trovare BOB!<br>'''MIKE''': Per fermarlo! Il suo vero volto è questo, ma pochi riescono a vederlo: gli eletti e i condannati.<br>'''Agente Cooper''': BOB è vicino a noi adesso?<br>'''MIKE''': Da quasi quarant'anni.<br>'''Agente Cooper''': Dove?<br>'''MIKE''': In una grande casa fatta di legno, circondata dagli alberi. La casa è composta da molte stanze tutte uguali, ma occupate da anime differenti notte dopo notte.<br>'''Agente Cooper''': Il Great Northern Hotel! ==Episodio 7, ''Anime solitarie''== {{cronologico}} *Una [[poesie dalle serie televisive|poesia]] amabile come un albero: come soffia il vento notturno, il ramo ondeggia avanti e indietro. Il fruscio, il magico fruscio che porta con sé il sogno scuro. Il sogno di tribolazione e sofferenza. Dolore per la vittima, dolore per chi infligge il dolore. Un circolo di dolore, un circolo di sofferenza. Guai a quelli che osservano il cavallo pallido.<ref name="sottotitoli"/> :''A poem as lovely as a tree: as the night wind blows, the boughs move to and fro. The rustling, the magic rustling that brings on the dark dream. The dream of suffering and pain. Pain for the victim, pain for the inflicter of pain. A circle of pain, a circle of suffering. Woe to the ones who behold the pale horse.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Ho un'anima solitaria. :''J'ai une âme solitaire.''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} (''' Biglietto d'addio lasciato da Harold Smith''') *Scarpe nuove! ('''Leo''') {{NDR|parole pronunciate in stato vegetativo}} *Diane, due e quaranta del pomeriggio. Sono nella sala conferenze della stazione di polizia con quello che resta del diario di Laura Palmer. Molte pagine sono state strappate, tutto ciò che sono riuscito a decifrare conferma quello che ha detto l'uomo con un braccio solo. Ci sono continui riferimenti a un certo BOB, una presenza minacciosa fin dai primi anni dell'adolescenza. Ci sono anche accenni piuttosto frequenti a molestie e a maltrattamenti ripetuti. Questo BOB sarebbe, a quanto ha scritto Laura, un amico del padre. Adesso ti leggo un passaggio che risale a due settimane prima della morte. "Un giorno il mondo conoscerà la verità du Benjamin Horne. Voglio dire a tutti chi sia realmente quell'uomo." ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Non sappiamo che cosa succederà, né quando, ma ci sono dei gufi alla Roadhouse. ('''Signora Ceppo''') *{{NDR|Catherine, travestita da signor Toyamura, salta addosso a Pete e lo bacia}}<br>'''Pete''': Ma che accidente t'è saltato in testa, amico?!<br>'''Toyamura''': Dal primo momento che ti ho visto ho provato per te una forte attrazione.<br>'''Pete''': È meglio se vai a cercartene un altro, fratello!<br>'''Toyamura''': C'è qualcosa in quei tuoi occhioni, così caldi e profondi... {{NDR|con la sua voce normale}} ...e azzurri come il cielo... Scemo, sono io! Sono io!<br>'''Pete''': Catherine? Hai un aspetto terribile... {{NDR|ride e la abbraccia}} Davvero terribile! Terribile! *Attento, sta per succedere ancora. Attento, sta per succedere ancora. ('''Gigante''') {{NDR|apparendo sul palco della Roadhouse}} *Mi dispiace davvero. ('''Cameriere''') {{NDR|all'agente Cooper, dopo la visione del Gigante}} *Qualcuno mi auti! Aiuto! ('''Maddy Ferguson''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Leland dice: vuoi tornare a Missoula? Ma ora vieni con me! ('''Leland Palmer/BOB''') {{NDR|Sbatte violentemente la testa di Maddy contro lo specchio uccidendola}} ==Episodio 8, ''Guida con una ragazza morta''== {{cronologico}} *Il cibo è interessante. Per esempio, perché abbiamo bisogno di mangiare? Perché non ci accontentiamo del giusto quantitativo di cibo per mantenerci in salute e avere energia? Sembra sempre che non ci basti mai. Quando si mangia troppo, il giusto equilibrio viene turbato, e ci si ammala. Naturalmente, quando si mangia troppo poco l'equilibrio ne risente in modo opposto. E le malattie ci colpiscono di nuovo. L'equilibrio è la chiave. L'equilibrio è la chiave di molte cose. Siamo in grado di capire l'equilibrio? La parola equilibrio ha dieci lettere. Il numero dieci è difficile da equilibrare, ma non è impossibile se siamo in grado di dividerlo. Naturalmente, vi sono i pro e i contro della divisione.<ref name="sottotitoli"/> :''Food is interesting. For instance, why do we need to eat? Why are we never satisfied with just the right amount of food to maintain good health and proper energy? We always seem to want more and more. When eating too much, the proper balance is disturbed and ill health follows. Of course, eating too little food throws the balance off in the opposite direction and there is the ill health coming at us again. Balance is the key. Balance is the key to many things. Do we understand balance? The word "balance" has seven letters. Seven is difficult to balance, but not impossible if we are able to divide. There are, of course, the pros and cons of division.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *La [[verità]] è una delle ultime cose che un [[avvocato]] deve sapere. ('''Jerry''') *'''Gwen''': Oh, lui dev'essere quel pellerossa di cui ho sentito tanto parlare! Ehm, "Occhio d'Aquila" o...<br>'''Hawk''': ...Hawk.<br>[...]<br>'''Gwen''': È un piacere conoscerti. Dio, come devi odiare noi bianchi dopo quello che abbiamo fatto alla tua gente!<br>'''Hawk''': Alcuni dei miei migliori amici sono bianchi. *Diane, dieci e mezzo del mattino, Great Northern Hotel. Siamo appena sati dall'uomo con un braccio solo. Povero diavolo. In un'altra epoca, in un'altra cultura sarebbe stato un veggente, un profeta illuminato, nel nostro mondo è un venditore di scarpe che vive nell'ombra. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Il tuo alibi è stato arrostito. Potrebbero scoprirne il motivo. E managri il tuo sangue è proprio del tipo che stanno cercando. Ben, come tuo legale, tuo amico e tuo fratello ti prego di accettare questo consiglio: procurati un avvocato migliore. ('''Jerry''') {{NDR|a Ben}} *'''Hank''': Ciao, Norma. Credo di essere un po' in ritardo...<br>'''Norma''': Quarantott'ore non è ritardo, Hank, è diserzione! *{{NDR|Andy vorrebbe parlare in privato con Lucy a proprosito del suo esame per la fertilità, ma Gwen si intromette}}<br>'''Andy''': C'è una cosa che devi sapere sui miei spermatozoi.<br>'''Gwen''': [[Spermatozoo|Spermatozoi]]! Vedi, gli uomini pensano soltanto a questo! Però mi ricordo che quando tenni il piccolo Carl in braccio per la prima volta, insomma, vedendo questo dolcissimo esserino che si aggrappava a me con tutte le sue forze mi sono detta: "Mio Dio, fate attenzione, donne! Eccone un altro che conterà gli spermatozoi in giro!" {{NDR|Andy e Lucy la guardano perplessi}} Be', ho detto così. *Se mi consentite propongo un brindisi ai nuovi sposti e alla loro felicità. [...] A Ernie e Vivian, perché la nuova vita insieme abbia successo, così come i loro futuri affari. ('''Hank''') {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindisi]]}} *Diane, sono le undici e cinque di sera. Ti parlo dalla mia stanza al Great Northern. Non c'è neanche una stella nel cielo stanotte. Benjamin Horne è ancora in prigione. Il cerchio si stringe, Diane. Sono quasi arrivato, ma gli ultimi passi sono sempre i più oscuri, i più difficili. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} ==Episodio 9, ''Legge arbitraria''== {{cronologico}} *Ecco che arriva la tristezza. La rivelazione. Segue la depressione dopo che si ottiene una risposta. Era quasi meglio non sapere. Sì, ora sappiamo. Almeno conosciamo ciò che abbiamo cercato all'inizio. Ma rimane sempre la domanda: "Perché?" E la domanda resterà sempre, finché non si avrà la risposta finale. A quel punto la conoscenza sarà satura, e non rimarrà posto per le domande.<ref name="sottotitoli"/> :''So now the sadness comes – the revelation. There is a depression after an answer is given. It was almost fun not knowing. Yes, now we know. At least we know what we sought in the beginning. But there is still the question: why? And this question will go on and on until the final answer comes. Then the knowing is so full, there is no room for questions.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Ho fatto un giro in moto stamattina. Dio, il motore cantava con la voce di mille uomini! ('''James''') *"Oggi è il 22 febbraio, ieri notte ho fatto un [[sogni dalle serie televisive|sogno]] stranissimo. ero in una stanza rossa con un piccolo uomo vestito di rosso e un anziano signore seduto su una sedia. Volevo parlare con lui, volevo dirgli chi fosse BOB perché pensavo che potesse aiutarmi. Le mie parole uscivano lente e distorte. era penoso parlare in quel modo. Allora mi sono avvicinata all'anziano signore, mi sono chinata verso di lui e gli ho sussurrato il mio segreto all'orecchio. Qualcuno deve fermare BOB. BOB ha paura soltanto di un uomo, me l'ha detto lui una volta, un uomo di nome MIKE. Mi chiedo se fosse MIKE quello del sogno e anche se fosse soltanto un sogno spero che mi abbia ascoltato. Nessuno nel mondo reale vuole credermi."<ref>Racconto del sogno fatto dall'agente Cooper nell'episodio ''[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)#Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer|Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer]]''.</ref> ('''Donna''') {{NDR|leggendo la pagina strappata dal diario segreto di Laura}} *"23 febbraio. Morirò questa notte, è deciso. Devo farlo perché questo è l'unico modo per tenere BOB lontano da me. È l'unico modo per strapparmelo da dentro. Lo so che lui mi vuole, posso sentire il suo fuoco. Ma se muoio non può più farmi del male." ('''Donna'''') {{NDR|leggendo la pagina strappata dal diario segreto di Laura}} *'''Agente Cooper''': BOB era nel mio sogno, Laura Palmer era nel mio sogno e c'eri anche tu. Laura ha sognato di me la notte prima di morire, lo stesso sogno che ho fatto io. Devo scoprire perché, credo che sia dentro di me la risposta.<br>'''MIKE''': BOB e io eravamo soci una volta, questo già lo sai. E tra noi c'era.. c'era una relazione perfetta: appetiti e soddisfazioni, era un cerchio dorato!<br>'''Agente Cooper''': Un cerchio dorato... Un anello... Il mio anello! È vero, ho dato il mio anello al Gigante.<br>'''MIKE''': Sì, lui è conosciuto dalla nostra gente.<br>'''Agente Cooper''': Allora esiste davvero.<br>'''MIKE''': Certamente, anch'io esisto. Lui ti può aiutare a trovare BOB.<br>'''Agente Cooper''': E come?<br>'''MIKE''': Dovrai essere tu, tu a chiedere il suo aiuto.<br>'''Agente Cooper''': Come faccio a chiederglielo?<br>'''MIKE''': Tu hai già raccolto tutti gli indizi che ti servono. La risposta non è qui, amico mio, la risposta è qui!<br>'''Agente Cooper''': Non ho capito. Non capisco, MIKE!<br>'''MIKE'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Quanta... responsabilità... *Ho sentito parlare di lei. Il latte rischiava di diventare freddo l'altra volta, ma è diventato più caldo adesso. ('''Cameriere''') {{NDR|all'agente Cooper, facendo il gesto del pollice alzato}} *Benjamin Horne, sei soltanto uno schifoso topo di fogna! E io farò tutto quello che è in mio potere per trasformare la tua patetica esistenza in un inferno! ('''Catherine''') *Abbiamo passato una vita intera a [[bugia e verità|mentire]] l'uno all'altro, perché rovinare tutto con la [[bugia e verità|verità]] adesso? ('''Catherine''') {{NDR|a Ben}} *Dana, ma non ti sei accorta che tutto quello ce noi facciamo non riesce a cambiare niente? Non ha alcuna importanza se siamo felici, il mondo se ne va lo stesso all'inferno. ('''James''') *Come uomo dell'FBI ho il compito di trovare risposte semplici a domande difficili. Per dare la caccia all'assassino di Laura ho usato esperienza professionale, tecnica deduttiva, metodo tibetano, istinto e fortuna. Ma ora ho bisogno di un procedimento diverso, che in mancanza di un aggettivo migliore potrei definire "magico". ('''Agente Cooper''') *'''Leland''': Conosco quella gomma, la compravo sempre da ragazzo. È stata la mia gomma preferita fin da allora.<br>'''Cameriere''': Quella gomma, tu lo sai, sta ritornando di moda in questi giorni.<ref>Riprendendo una frase del Nano tratta dall'episodio ''[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)#Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer|Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer]]'': «Quella gomma che ti piaceva tanto è di moda questi giorni.» («That gum you like is going to come back in style»)</ref> *Mio padre mi ha ucciso. ('''Laura''') {{NDR|nel sogno, sussurrando all'orecchio dell'agente Cooper}} *'''BOB''' {{NDR|nel corpo di Leland}}: Suppongo che vogliate fargli qualche domanda.<br>'''Agente Cooper''': L'hai uccisa tu Laura Palmer?<br>'''BOB''': {{NDR|ulula}} Questo er aun sì.<br>'''Agente Cooper''': Hai ucciso anche Maddy Ferguson?<br>'''BOB''': Tu che ne dici?<br>'''Agente Cooper''': Faccio io le domande.<br>'''BOB''': No, tu che ne dici?<br>'''Agente Cooper''': Avanti, rispondi!<br>'''BOB''': Ah, sì, forse, come no... In fondo potrei dover voler averlo fatto... Ho un debole per i coltelli. Ma dimmi, cos'è successo a Pittsburgh quella volta? Eh, Cooper? Oh, Leland, Leland, Leland! Sei stato un buon veicolo e viaggiare era divertente. Ma adesso sei vecchio, pieno di malanni. Ormai è arrivato il momento di volarsene via a Buffalo!<br>'''Agente Cooper''': Leland lo sa che cos'hai fatto?<br>'''BOB''': Leland è un albero nel bosco con un grande foro dove si rifugia la sua coscienza e quando era solamente un ragazzino mi divertivo a tirarla fuori di lì e ti dicevo: "Attento, Leland, non fidarti mai! Non fidarti mai!" Ma tu non mi ascoltavi. *'''Agente Cooper''': Harry, la risposta era davanti a me fin dall'inizio. Che cosa faceva il Nano nel mio sogno?<br>'''Harry''': Ballava.<br>'''Agente Cooper''': Dopo la morte della figlia Leland ballava continuamente. Sarah ci ha detto che BOB, l'assassino, aveva i capelli grigi. Quando Leland ha uccido Jacques i suoi capelli sono diventati grigi. Leland diceva che da piccolo ha conosciuto un uomo con i capelli grigi di nome Robertson. Secondo MIKE i posseduti erano figli di BOB: "Robert' son", "figlio di Robert". Le lettere trovate sotto le unghie "R", "O", "B", "T" facevano parte del suo nome, la firma sotto l'autoritratto del demonio.<br>'''Harry''': E perché l'ha uccisa? <br>'''Agente Cooper''': Laura stava parlando di BOB nel suo diario. Leland l'ha trovato e ha strappato le pagine. Lei sapeva tutto. È stato Leland a fare quella telefonata dall'ufficio di Ben la notte in cui è morta Laura. Era lui il terzo uomo fuori dal rifugio di Jacques, lui ha portato le ragazze nel vagone e le tracce di sangue sono sue, non di Benjamin Horne.<br>'''Harry''': Ma perché ha ucciso Maddy?<br>'''Agente Cooper''': Forse perché gli ricordava Laura. Maddy stava tornando dai suoi, può darsi che lui non volesse. Magari voleva rivivere l'esperienza, o forse lei aveva scoperto la verità su BOB e lui l'ha capito.<br>'''Harry''': Sì, ma questo BOB non può esistere nella realtà... Insomma, Leland è soltanto un pazzo, giusto? *''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Un uomo canta una canzone tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me.'' Ti catturerò, MIKE, con il mio sacco mortale! Forse tu penserai che io sia impazzito. Ti faccio una promessa: tornerò ad uccidere... ancora! ('''BOB''') {{NDR|nel corpo di Leland}} *{{NDR|BOB è uscito dal corpo di Leland dopo averlo fatto sbattere violentemente contro la porta della stanza degli interrogatori}}<br>'''Leland''': Oddio, Laura! L'ho uccisa io! Oh, mio Dio! Ho ucciso mia figlia! Non sono stato io! Perdonami! Perdonami! Oh, Dio! Ero... ero soltanto un bambino. Lui veniva a trovarmi nel sogni. Diceva di voler giocare con me. Alla fine mi convinse, lo invitai a giocare e lui entrò dentro di me.<br>'''Agente Cooper''': Entrò dentro di te?<br>'''Leland''': Io non lo sapevo quando era dentro di em e quando se ne andava. Non ricordavo pià niente! Mi faceva fare delle cose, delle cose terribili! Diceva di volere delle anime, loro volevano altra gente... altra gente da poter usare così come hanno usato me!<br>'''Agente Cooper''': Anche Laura?<br>'''Leland''': Sì, la volevano! Volevano mia figlia! Ma lei era molto forte, lei si rifiutava, lei riusciva a resistere! Oh, Dio! Mi hanno fatto uccidere quella ragazza, Teresa, e poi hanno detto che... che se non gli avessi dato mia figlia mi avrebbero costretto a ucciderla!<br>'''Agente Cooper''': Ma lei non voleva, si rifiutava.<br>'''Leland''': Si sarebbe fatta ammazzare piuttosto che cedere. E allora me l'hanno fatta uccidere. L'ho uccisa! Oh, Dio, abbi pietà di me! Che cosa ho fatto?! Che cosa ho fatto?! Oh, Dio! Io l'amavo! L'amavo con tutta la mia anima! La mia bambina non c'è più!<br>'''Agente Cooper''': Leland... Leland, per te è arrivato il momento di seguire la via. Tra poco la tua anima verrà sommersa da una luce splendente e tu conoscerai una nuova e definitiva realtà, una realtà in cui tutto è come un cielo vuoto, senza nuvole. In cui l'immacolato e nudo intelletto è come un immenso spazio trasparente, senza un confine e senza un centro. Leland, in questo momento tu conosci te stesso e rimarrai così in eterno. Giuarda verso la luce, Leland. Cerca la luce.<br>'''Leland''': La vedo.<br>'''Agente Cooper''': Entra nella luce, Leland. Entra nella luce.<br>'''Leland''': Io la vedo... Sì, c'è anche lei...<br>'''Agente Cooper''': Entra nella luce, Leland.<br>'''Leland''': È bellissima...<br>'''Agente Cooper''': Entra nella luce.<br>'''Leland'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} Laura...<br>'''Agente Cooper''': Non aver paura. {{NDR|Leland spira in pace sotto i loro occhi}} *'''Garland''': Signori, ci sono più cose tra il cielo e la terra di quante l'uomo ne possa pensare.<br>'''Agente Cooper''': Amen.<br>'''Harry''': Gran parte della mia vita l'ho vissuta tra questi vecchi boschi e ne ho viste di cose strane, ma tutto questo va al di là di ogni immaginazione. Come è potuto accadere? Mi sembra impossibile.<br>'''Agente Cooper''': Harry, ti sembra più facile pensare che un uomo abbia violentato e assassinato sua figlia? Lo trovi più rassicurante?<br>'''Harry''': No.<br>'''Garland''': Un male così grande in questo mondo meraviglioso. Alla fine ha importanza saperne la causa?<br>'''Agente Cooper''': Sì, perché il nostro dovere è di fermarlo.<br>'''Garland''': Già.<br>'''Albert''': Forse è questo che BOB rappresenta: il male che c'è dentro di noi. Forse non importa come lo chiamiamo.<br>'''Harry''': Forse no. Ma se è una cosa reale ed è stato qui e noi l'abbiamo intrappolato ed è riuscito a fuggire... dov'è BOB adesso? ==Episodio 10, ''Discussione tra fratelli''== {{cronologico}} *Incominciano le complicazioni. Sì, le complicazioni. Quante volte abbiamo sentito: "È facile". Niente è facile. Viviamo in un mondo dove niente è facile. Ogni giorno, quando pensiamo di avere tutto sotto controllo, improvvisamente, compaiono degli elementi nuovi e tutto si complica nuovamente. Qual è il segreto? Qual è il segreto della semplicità? Della vita pura e semplice? I nostri appetiti, i nostri desideri, ci stanno ostacolando? Il carro è davanti ai buoi?<ref name="sottotitoli"/> :''Complications set in – yes, complications. How many times have we heard: 'it's simple'. Nothing is simple. We live in a world where nothing is simple. Each day, just when we think we have a handle on things, suddenly some new element is introduced and everything is complicated once again. What is the secret? What is the secret to simplicity, to the pure and simple life? Are our appetites, our desires undermining us? Is the cart in front of the horse?'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Stamattina ho seppellito il mio povero marito, accanto alla mia unica figlia. La tomba della mia bambina è quasi intatta, c'è appena un velo d'erba sulla terra che la copre. ('''Sarah''') *Leland riusciva sempre a trovare l'altro orecchino. ('''Sarah''') {{NDR|dopo aver perso un degli orecchini}} *La nostra vecchia città sta cadendo a pezzi. ('''Donna''') *Eddie, per caso si vedono le mie mutandine di pizzo riflesse nelle scarpe? Sai, sono così lucide che ho paura che facciano da specchio. Tu dici che i ragazzi possono vedere sotto la gonna? ('''Nadine''') *Lei era un testimone chiave in un'indagine importante. Dovevamo proteggerla ventiquattr'ore al giorno, io e il mio collega. Windom Earl si chiama. È lui che mi ha insegnato tutto quello che so fare. Quando attentarono alla vita di quella donna fui colto di sorpresa. Forse perché l'amavo. Lei morì tra le mie braccia. Io rimasi gravemnte ferito. Il mio collega uscì di senno. ('''Agente Cooper''') {{NDR|raccontando le vicende di Pittsburgh a Audrey}} *'''Agente Cooper''': Tu sei una cara ragazza e mi piaci molto, ma ti ho sempre considerata un'amica.<br>'''Audrey''': "L'amicizia è il fondamento di tutte le relazioni durevoli."<br>'''Agente Cooper''': È piacevole sentirsi citare.<br>'''Audrey''': Adesso ascoltami bene agente Cooper: uno di questi giorni, prima che tu te ne accorga, io diventerà grande, diventerò una donna. Dio ti salvi quel giorno!<br>'''Agente Cooper''': Quel giorno pregherò, Audrey.<br>'''Audrey''': Sai, c'è solo un problema per te: sei perfetto. *Scusa se te lo chiedo Catherine... ma tu non eri morta? ('''Harry''') *{{NDR|Catherine racconta cosa le è successo dopo l'incendio alla segheria}}<br>'''Catherine''': Non ho idea di come sia riuscita a scappare da lì, ma all'improvviso ero in mezzo al bosco. Ero spaventata. Per la prima volta nella mia vita ero spaventata. Mi trascinavo senza meta nella notte. Poi il cielo cominciò a rischiararsi e il paesaggio divenne familiare: il bosco, il sentiero, le formazioni rocciose... Fu allora che... che venni sommersa dai ricordi della mia giovinezza. Creddevo di essere in paradiso, ma all'improvviso vidi un vecchio rifugio dietro agli alberi. Era il nostro rifugio di Pearl Lakes; avevo camminato per chilometri durante la notte. Solo un angelo custode può avermi portato lì. Grazie a Dio teniamo sempre la dispensa ben fornita. Sono entrata e ho aperto una scatola di tonno sott'olio e mi sono messa ad aspettare. Forse chi aveva tentato di uccidermi voleva finire il lavoro. Avevo sempre la pistola a portata di mano. Ero terrorizzata, ogni istante poteva essere l'ultimo della mia vita.<br>'''Harry''': Ma-ma che cos'è che ti ha fatto tornare?<br>'''Catherine''': Era finito il tonno sott'olio. *Lucy, ho passato dei momenti terribili e lo sai cos'ho scoperto? Io, Richard Tremayne, sono un essere mortalmente noioso e ciò di cui ho disperatamente bisogno in questo momento è qualcosa – no! – qualcuno più importante di me stesso da-da proteggere, da amare. E così puoi renderti conto che per me adesso l'idea di fare... di fare il genitore è diventata affascinante. ('''Dick''') *'''Bobby''': Ma tu non dovresti essere a scuola ora?<br>'''Audrey''': La scuola mi addormenta il cervello. *La prima [[regole dalle serie televisive|regola]] negli affari è sapere a chi devi rivolgerti. ('''Audrey''') *Samantha, portami l'insetticida: c'è uno scarafaggio nel mio ufficio! ('''Ben''') {{NDR|chiedendo alla segretaria di chiamare i buttafuori per sbarazzarsi di Bobby}} *'''Bobby''': Questa è la seconda volta che mi salvi le chiappe, Audrey. Aspiri alla santità per caso? C'è niente che posso fare per te?<br>'''Audrey''': Che ne dici di un [[gelato]]?<br>'''Bobby''': Coppetta o cono?<br>'''Audrey''': Mh... Cono! Io adoro leccare. *'''Harry''': Vi serve un attestato di estradizione per potermi interrogare e anche la notifica di un giudice. Ora, a meno che voi, signori, non abbiate questi documenti, potete prendere la vostra richiesta di collaborazione e mettervela...<br>'''Roger''': Il suo atteggiamento non aiuterà né lei né l'agente Cooper.<br>'''Harry''': Non è un atteggiamento, ve l'assicuro. L'agente Cooper è uno degli uomini più in gamba che conosca. Non provo che ammirazione per lui, fin dal giorno che è arrivato a Twin Peaks. *Vicino a noi vivono le forze oscure del [[male]] e il destino di alcuni uomini è di affrontare la loro violenza. Sta a noi scegliere come reagire. Se è la paura a prevalere, allora saremo travolti e sconfitti. Ma ci sono dei mezzi per resistere. Lei, Cooper, ha ricevuto in dono questi mezzi. Sotto questo aspetto non è solo. Le è mai capitato di sentir parlare della Loggia Bianca? ('''Garland''') *Nulla è più inebriante di un contatto intimo con la [[natura]]. ('''Agente Cooper''') {{NDR|urinando contro un albero nei boschi}} ==Episodio 11, ''Pallottola mascherata (Ballo in maschera)''== {{cronologico}} *La vita è una partita a scacchi? Le nostre mosse di oggi sono importanti pe ril nostro successo futuro? Penso di sì. Dipingiamo il nostro futuro con i colpi di pennello che diamo adesso. Dipingere. Colori. Forme. Sfumature. Composizione. Ripetizione di forme. Contrasto. Lasciamo che la natura ci guidi. La natura è la grande maestra. Chi è il preside? A volte fa bene scherzare. Come la battuta del bambino che disse: "Mi è piaciuta la scuola. Era solo il principio della cosa."<ref name="sottotitoli"/> :''Is life like a game of chess? Are our present moves important for future success? I think so. We paint our future with every present brush stroke. Painting. Colors. Shapes. Textures. Composition. Repetition of shapes. Contrast. Let nature guide us. Nature is the great teacher. Who is the principal? Sometimes jokes are welcome. Like the one about the kid who said: "I enjoyed school. It was just the principal of the thing.<ref>Intraducibile gioco di parole tra «principle» («principio») e «principal» («preside»).</ref>"'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *'''Hawk''': I matrimoni di Dougie sono eventi stagionali, come il ritorno dei salmoni!<br>'''Agente Cooper''': [[Matrimonio]] rapido, pentimento fulmineo. *'''Gordon Cole''' {{NDR|al telefono, in vivavoce}}: Devo anche dirti che la Drug Enforcement Agency ha intenzione di venire a curiosare. Manderanno un loro agente per investigare su questo presunto traffico.<br>'''Agente Cooper''': Chi è l'agente?<br>'''Gordon Cole''' {{NDR|dopo una pausa}}: Sono Gordon! Gordon Cole!<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|alzando la voce}}: Chi è l'agente?<br>'''Gordon Cole''': Ah. Dennis Bryson.<br>'''Agente Cooper''': Bryson, un tipo in gamba, Harry, lo conosco bene.<br>'''Gordon Cole''': Non farti fregare, Cooper. Per questa gente ficcare il naso nei cassetti degli altri è una ragione di vita. Tutti ci siamo ritrovati con i calzini sparsi per la stanza e oggi è il tuo turno. *'''Roger Hardy''': Dale, esiste un modo giusto e un modo sbagliato di agire. La prima cosa che ci aspettiamo da uno dei nostri agenti è che sappia combattere. Un uomo che non lo fa, che non ci prova neanche, be', probabilmente ha soltanto gelatina al posto della spina dorsale.<br>'''Agente Cooper''': Roger, so bene quali mosse devo fare e conosco la scacchiera.<br>'''Roger Hardy''': E allora?<br>'''Agente Cooper''': Ultimamente ho riflettuto molto e ho rivolto la mia attenzione a quello che succede al di là della scacchiera, in un gioco più grande.<br>'''Roger Hardy''': Di che gioco parli?<br>'''Agente Cooper''': Del suono che fa il vento quando soffia tra gli alberi, della sensitività degli animali, del nostro timore dell'oscurità e di tutto quello che c'è dietro l'oscurità.<br>'''Roger Hardy''': Ma... che razza di discorsi fai, Cooper?!<br>'''Agente Cooper''': Ti sto dicendo di guardare al di là della paura, Roger. E di affrontare la vita di ogni giorno con amore. *[...] a volte Eddy si comporta come se avesse gli anni di mio padre! ('''Nadine''') *'''Evelyn Marsh''': Hai una metà?<br>'''James''': Come, scusi?<br>'''Evelyn Marsh''': Hai un luogo preciso da raggiungere? O da cui fuggire?<br>'''James''': No, io non fuggo da niente. Sono a posto.<br>'''Evelyn Marsh''': Già, dicono tutti così. Però qualcuno ogni tanto tira il grilletto e allora si vedono i vicini fare a gomitate davanti alle telecamere soltanto per dire "Poveretto, e pensare che era un ragazzo così tranquillo!"<br>'''James''': Be', la mia tranquillità è soltanto apparenza.<br>'''Evelyn Marsh''': Ti assicuro che si indovina anche la sostanza. *'''Harry''': Che pensi di fare se non troviamo il modo di scagionarti?<br>'''Agente Cooper''': Be', Harry, il Gigante ha detto che un percorso viene tracciato ponendo una pietra dopo l'altra. *Cooper, lei può essere coraggioso su questa terra, ma esistono realtà diverse. [...] La mia gente è convinta che la Loggia Bianca sia un luogo dove vivono gli spiriti che governano gli uomini e la natura. [...] C'è anche una leggenda su un posto chiamato la Loggia Nera, cioè l'io-ombra della Loggia Bianca. Questa leggenda dice che ogni spirito deve passare di lì se vuole raggiungere la perfezione. Solo lì potrai incontrare l'io-ombra che ti appartiene. Noi la chiamiamo anche "La dimora del limite estremo". [...] Ma fa attenzione, se entri nella Loggia Nera e il tuo cuore non è saldo, allora la tua anima sarà incenerita. ('''Hawk''') *Ho fatto un giro nei dintorni, sceriffo. Non riesco a immaginare dei criminali qui. Credevo che la polizia cercasse i cani smarriti oppure arrestasse gli ubriachi! ('''Denise''') {{NDR|appena arrivata a [[Twin Peaks (città)|Twin Peaks]]}} *Quel colore gli donava molto. ('''Hawk''') {{NDR|dopo aver visto per la prima volta Denise, precedentemente conosciuto come Dennis}} *'''James''': Non mi interessa tanto l'aspetto della mia moto, ma dove mi può portare.<br>'''Evelyn''': E dove ti porta?<br>'''James''': Non è un posto reale, ma una sensazione. A volte mentre giro di notte spengo improvvisamente le luci, poi chiudo gli occhi e do tutto il gas e mi butto alla cieca nell'oscurità. *'''Ben''': Ma lo sai in che razza di pasticci mi sono trovato in questi ultimi giorni? Tu dicevi di aver sistemato Catherine con quell'incendio e invece è viva! E come puoi ben immaginare non ha gradito lo scherzo! Quella truffatrice! Con uno sporco trucco, con l'estorsione è riuscita a mandare a gambe all'aria tutti i miei piani e si è ripresa il Ghostwood e lo stabilimento! Poi c'è il piccolo particolare con l'accusa di aver ucciso Laura Palmer. La classica ciliegina sulla torta! E come se non bastasse il mio fedele avvocato e consigliere Leland Palmer è risultato essere un pazzo omicida!<br>'''Hank''': Settimana dura, eh? *Non sei più nessuno, guardati intorno! Sei solo un boss di cartapesta! Sei fuori, Benjamin! ('''Hank''') *Sei fuori, Benjamin! Sei fuori! Sei fuori! Sei fuori, Benjamin! Benjamin, sei fuori! ('''Ben''') {{NDR|facendo le ombre cinesi con le mani}} *Naturalmente non hai potuto fare altro che prendere atto della mia apertura tradizionale. Devo dire che la tua risposta non mi ha affatto sorpreso perché conosco bene la tua fastidiosa predilezione per l'ordine e la pulizia. Sono sicuro, come avrai notato, come la mia nuova mossa ci conduca verso un confronto che definirei classico. Ma c'è un dubbio nella tua mente: quali saranno le mie reali intenzioni? E tu, cos'hai deciso di rispondere questa volta? Sono fantasmi, Dale: consistenza, prevedibilità, dare risalto agli schemi. Sappiamo tutti e due fin troppo bene quanto questi schemi ti rendano vulnerabile agli attacchi, tu con le tue ferite, io con le mie. ora, lascia che ti illustri il quadro: affiderò ai cavalli le prime schermaglie, apriranno varchi attraverso i quali scatenerò la potenza degli alfieri e delle torri. Naturalmente avrò molte perdite tra i pedoni. Sono anche pronto a sacrificare la regina perché ti assicuro, mio caro Dale, che otterrò quello che voglio a qualsiasi costo: il re deve morire. ('''Windom Earle''') {{NDR|registrazione per l'agente Cooper allegata alla mossa degli scacchi "P to Q4" (pedone in Q4)}} *Mi oppongo alle nozze! Quella piccola cercatrice d'oro vuole solo i suoi soldi e anche il suo impero editoriale! E Dio solo sa cos'altro! E guardate lui! È vecchio, decrepito e ha un piede della fossa! ('''Dwayne''') {{NDR|al matrimonio del fratello Dougie}} *Sapete, io li adoro i matrimoni di Dougie. ('''Signora Ceppo''') *Il mio è stato un gioco sleale. Quante altre ragazze erano campionesse di football? ('''Denise''') {{NDR|dopo aver preso il bouquet lanciato da Lana}} *Mio fratello è sempre stato un babbeo: se una donna gli passa davanti con una promessa negli occhi e un po' di gelatina nei fianchi lui abbocca come un merluzzo! ('''Dwayne''') {{NDR|parlando di Dougie}} *'''Agente Cooper''' {{NDR|chiedendo della sua [[transessualità]]}}: Allora Denise, ti secca molto se ti chiedo... cosa ti è successo?<br>'''Denise''': No, nient'affatto. Sono contenta di parlarne. È tutto molto semplice. L'anno scorso ero in missione, avevamo scoperto un traffico di eroina e lo spacciatore aveva una strana abitudine: sembrava che vendesse la droga soltanto ai travestiti. Mi sono presentato insieme a un collega – io facevo la parte del compratore – ed ho scoperto che indossare abiti femminili mi rilassava molto. Continuavo a indossarli anche di notte. Il collega pensava che fosse eccesso di professionismo. Sono stati giorni di grande confusione.<br>'''Agente Cooper''': Be', avrai stupito tutti con questa inattesa rivelazione, non è vero Denise?<br>'''Denise''': Puoi immaginarti la mia sorpresa, Cooper. Non sono certo cose che puoi prevedere. *I ragazzi sono ragazzi! ('''Denise''') *Io sono stato sposato con la stessa donna per più di mezzo secolo. Che Dio l'abbia in gloria! Io ho sempre usato il cervello per pensare, non il mio innaffiatoio per le piante! ('''Dwayne''') {{NDR|parlando male di Dougie}} *Andiamo tesoro, è la nostra canzone! A dopo. ('''Douglas "Dougie" Millford''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 12, ''La vedova nera''== {{cronologico}} *Il cane è forse il miglior amico dell'uomo? Avevo un cane. Era grande. Mangiava i miei fiori, tutte le piante e molta terra. Il cane mangiò così tanta terra che morì. Il suo corpo tornò alla terra. Conservo un ricordo di quel cane. Il ricordo è tutto ciò che mi resta del mio cane. Era bianco e nero.<ref name="sottotitoli"/> :''Is a dog man's best friend? I had a dog. The dog was large. It ate my garden, all the plants, and much earth. The dog ate so much earth it died. Its body went back to the earth. I have a memory of this dog. The memory is all that I have left of my dog. He was black and white.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *{{NDR|Ben ha accatastato ordinatamente tutto l'arredamento del suo ufficio per formare una costruzione simmetrica}}<br>'''Ben''': Bobby, lo sai che cosa ci vuole nella vita? Equilibrio, distanza, simmetria. Guarda, è più bello così. No? Eh?<br>'''Bobby''': Ehm, signor Horne, ha ascoltato il nastro che le ho spedito?<br>'''Ben''': Sì, l'ho sentito il tuo nastro, Bobby. Sinceramente mi ha sorpreso che Leo usasse questa tecnologia d'avanguardia! Sputa, Bobby, che cosa vuoi?<br>'''Bobby''': Signor Horne, io ho una grande ammirazione per lei...<br>'''Ben''': L'[[ammirazione]] è per i poeti e per le mucche da latte!<br>'''Bobby''': Io... io non ho capito che vuol dire "mucche da latte"... *'''Judy Swain''' {{NDR|parlando di Nicky}}: È orfano, sapete?<br>'''Andy''': Davvero? E cos'è successo, i genitori sono morti? *'''Lana''': Io porto sfortuna!<br>'''Hank''': Non sia sciocca.<br>'''Lana''': No! No, è la verità! Mi ricordo ai tempi della scuola, al ballo annuale: il mio cavaliere voleva baciarmi, era la prima sera che metteva l'[[apparecchio ortodontico|apparecchio per i denti]]. Oh, come brillava sotto al luna piena! Ma poi l'apparecchio si inceppo e lui non riuscì più a richiudere la bocca e allora siamo andati subito al pronto soccorso e il dottore gli ha dovuto spaccare la mascella in tre punti per riuscire a sbloccarla. Ed è andata sempre peggio da quel giorno...<br>'''Hank''': La sfortuna va curata. Me ne intendo abbastanza di queste cose.<br>'''Lana''': Lei è lo sceriffo?<br>'''Hank''': Be', diciamo che quando c'è in ballo qualcosa di grosso me ne occupo io. {{NDR|si appoggia alla porta con una posa da macho, ma cade una volta che Andy apre la porta per uscire dalla stanza}} *{{NDR|L'agente immobiliare Irene Littlehorse conduce Cooper a vedere la Casa del Cane Morto}}<br>'''Irene Littlehorse''': Bene, è ancora in piedi, vedo. Dev'essere la forza dell'abitudine.<br>'''Agente Cooper''': Un'abitudine ha sempre delle solide fondamenta. Perché "Villa del Cane Morto"?<br>'''Irene Littlehorse''': È un'antica leggenda indiana. La leggenda dice che tutte le anime della Terra vengono condotte davanti al cane morto, ma molte vengono respinte. Le anime pure di cuore possono sentire la sua sofferenza, quelle che non lo sono vagheranno per sempre senza meta. *'''Agente Cooper''': Poco prima che il maggiore Briggs sparisse ricordo di aver sentito un gufo.<br>'''Colonnello Riley''': E non ha avuto contatti visivi?<br>'''Harry''': Mi scusi colonnello, Garland Briggs è un mio ottimo amico. Sarebbe molto meglio se ci spiegasse cosa c'è sotto.<br>'''Agente Cooper''': Noi siamo a conoscenza dei radiotelescopi e dei messaggi che avete ricevuto dallo spazio in cui si faceva il mio nome.<br>'''Colonnello Riley''': Voi sapete solo qualcosa, ma non mi è consentito rivelare tutto. I radiotelescopi sono puntati verso lo spazio, ma i messaggi che abbiamo intercettato, quelli che le ha mostrato Briggs, sono stati inviati proprio da qui, da questi boschi. {{NDR|punta il dito sulla mappa della foresta di Ghostwood}} E chi fosse il destinatario non possiamo rivelarlo.<br>'''Agente Cooper''': Ha a che fare con un posto chiamato "la Loggia Bianca"?<br>'''Colonnello Riley''': È un segreto militare.<br>'''Harry''': Colonnello, noi vogliamo aiutarla, ma abbiamo bisogno di informazioni dettagliate.<br>'''Colonnello Riley''': Garland Briggs è il miglior pilota d'aereo che abbia mai conosciuto. Ha una preparazione che la maggior parte di noi può solamente sognare. Posso dirvi questo: la sua sparizione ha delle implicazioni di estrema rilevanza per la sicurezza degli Stati Uniti. La guerra fredda al confronto è stata un semplice raffreddore. *'''Pete''': Questo è il nettare degli dei, mia cara. Nettare con bollicine. "''Il vino entra nella bocca, l'amore entra negli occhi. Io sfioro il bicchiere con le labbra, io guardo te e sospiro.''"<ref>{{Cfr}} [[William Butler Yeats]], ''A Drinking Song'': «Wine comes in at the mouth | And love comes in at the eye; | That's all we shall know for truth | Before we grow old and die. | I lift the glass to my mouth, | I look at you, and I sigh.»</ref><br>'''Catherine''': Grazie, pete. Sei stato molto poetico.<br>'''Pete''': È [[William Butler Yeats|Yeats]]. È un poeta, sai?<br>'''Catherine''': Sì, lo so...<br>'''Pete''': L'unico altro [[brindisi dalle serie televisive|brindisi]] che conosco è un vecchio limerick.<br>'''Catherine''': Non voglio sentirlo. Davvero, Pete, non rovinare... <br>'''Pete''': "C'era una volta una nobildonna di Galway..."<br>'''Catherine''' {{NDR|lo interrompe}}: Josie! *'''Catherine''': Vorrei fare un [[brindisi dalle serie televisive|brindisi]] io adesso. Ai doppi giochi di Benjamin Horne, alle losche macchinazioni di Josei Packard, ma soprattutto alla donna che è stata in grado di affrontarli: questa donna. Brindiamo.<br>'''Pete''': Alla tua salute, terremoto. *Diane, ho qui il giornale di oggi. Ebbene, la mia mossa in risposta alla mossa di apertura inviatami da Windom Earle è stata pubblicata tra gli avvisi personali, come avevo richiesto, ma ho già ricevuto la seconda mossa del mio ex collega – è stato ieri. Aveva previsto con esattezza la mia risposta a quell'apertura. Gioca come il gatto con il topo. Mi chiedo dove sia e che cos'abbia in mente. Nel frattempo ho cercato di passare nel migliore dei modi questi giorni di sospensione. Ho tenuto occupato il corpo e lo spirito. Sono stato a vedere una villetta. La venditrice la definisce ottimisticamente "bisognosa di ritocchi". In ogni caso è un posto dove un uomo può rifarsi una vita, metter su famiglia – una cosa che spero di essere ancora in grado di fare. Comunque, come tutte le cose qui a Twin Peaks, perfino questa casetta sperduta nasconde tanti segreti, segreti che forse hanno una relazione con i miei problemi attuali, con la cociana trovata nella mia automobile. Roger Hary ha quasi terminato le indagini e se non riesco a dare prove evidenti della mia innocenza ho uina concereta possibilità di essere arrestato. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *'''Audrey''': Ci sono anche donne tra gli agenti speciali?<br>'''Denise''': Be', più o meno... *'''Denise''' {{NDR|riferendosi a Audrey}}: Di preciso quanti anni ha la ragazza?<br>'''Agente Cooper''': Mh, Denise, credevo che le donne non ti interessassero più.<br>'''Denise''': Eh, Cooper, anche se non porto più i pantaloni so riconoscere le ragazzine in grado di calarteli. Mi spiego? *Pensi di mangiarla quella torta o di portarla a spasso per il piatto? ('''Norma''') {{NDR|a Ed, a cui ha servito una fetta di torta alla ciliegia}} *Ti ricordi quando da ragazzi facevamo tutti quei progetti? Era come... come se facessimo delle prove per quando la vita reale sarebbe finalmente cominciata, invece a vita inizia prima che tu te ne renda conto: all'improvviso ci sei dentro e tutti quei progetti ti servono solo per accendere il camino. Purtroppo questa è la mia vita e non è che mi piaccia molto. ('''Ed''') {{NDR|a Norma}} *'''Dr. Hayward''': Ho portato il referto dell'autopsia. Dwayne, Dougie è morto per cause naturali: un attacco di cuore. È escluso che si tratti di omicidio.<br>'''Dwayne''': E se gli avesse fatto una stregoneria?<br>'''Dr. Hayward''': Ho paura che questo sia il tipo di cose che non possa venir fuori da un'autopsia. *'''Hank''': Harry, per caso hai ancora quella bottiglia di whiskey nel tuo ufficio? Volevo metterne un po' nel latte caldo per la vedova Milford.<br>{{NDR|Tutti si avvicinano per ammirare Lana}}<br>'''Dick''': ''Oh, lei... lei insegna alle torce come ardere e brillare! | Sembra che scenda contro la guancia della notte. | Come un ricco duello nell'orecchio di un Etiope.''<br>'''Dicke e Dr. Hayward''' {{NDR|in coro, estasiati}}: ''...beltà troppo ricca per la giovinezza, per noi troppo preziosa.''<ref>{{Cfr}} [[William Shakespeare]], ''[[Romeo e Giulietta]]'', atto 1, scena 5: «''Oh, she doth teach the torches to burn bright! | It seems she hangs upon the cheek of night. | Like a rich jewel in an Ethiope's ear, | beauty too rich for use, for earth too dear.''»</ref> ==Episodio 13, ''Scacco matto''== {{cronologico}} *Noi ci conosciamo per caso? ('''Jean Renault''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *'''Betty''': Tuo padre è davvero straordinario, Bobby.<br>'''Bobby''': Mio padre è uno degli uomini più bizzarri che conosca, ma ha molta più materia grigia di un sacco di altra gente, questo è sicuro.<br>'''Betty''': Qualche volta mentre dormo lui mi accarezza dolcemente i capelli... {{NDR|scoppia a piangere}} ...Crede che non me ne accorga!<br>{{NDR|Il maggiore Briggs riappare}} ==Episodio 14, ''Doppio gioco''== *Bene, vado a fare un giro di prova! ('''Jeffrey Marsh'''){{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 15, ''Schiavi e padroni''== *Dammi la pistola, Evelyn! Dammi la pistola! ('''Malcolm Sloan'''){{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 16, ''La donna condannata''== *"Salva colui che ami, vieni all'adunata degli angeli stasera alla Road House alle nove e mezzo". ('''Biglietto d'invito di Windom Earle''') *'''Hank Jennings''': {{NDR|Parlando a Norma di Ed}} Sei solo la sua sgualdrina. <br/>'''Norma Jannings''': Preferisco essere la sua sgualdrina che essere tua moglie. {{NDR|Se ne va}} <br/>'''Hank Jannings'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Norma! Norma! *Josie, per l'amor del cielo... ('''Thomas Eckhardt''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Harry, perdonami! Io non volevo farti del male, non volevo! ('''Josie Packard''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Cooper! Che cosa è successo a Josie?! ('''BOB''') ==Episodio 19, ''Variazioni e relazioni''== *'''Windom Earle''': Un brindisi, amico mio! Si festeggia! <br/>'''Rusty Tomasky''': {{NDR|Ubriaco, è intrappolato nella costruzione di Windom}} Si festeggia? Non riesco neanche a muovere le braccia! {{NDR|Leo gli fa bere la birra}} <br/>'''Windom Earle''': Tu hai vissuto la tua breve vita nell'odio e nell'oscurità. Ma adesso, alla fine, potrai esibirti su un palcoscenico più grande. Devo ammetterlo, ti invidio.{{NDR|Ridono}} La tua meta si trova aldilà di ogni immaginazione. Chissà cosa troverai alla fine del viaggio, eh? <br/>'''Rusty Tomasky''': Ah ah ah, sono proprio fatto! Ehi, non è che si tratta di una qualche stupida mostra di arte moderna, vero? <br/>'''Windom Earle''': No, non è una mostra, amico mio. Non esattamente. <br/>'''Rusty Tomasky''': Senti, mi diverte tanto aiutarti a fare questa cosa... Ma come faccio ad uscire da qui? <br/>'''Windom Earle''': {{NDR|Afferra una balestra}} Eh eh. Tu non esci. Leo, su, portami una freccia. <br/>'''Rusty Tomasky''': Una freccia? Ascolta amico, non apprezzo molto questi scherzi di cattivo gusto! <br/>'''Windom Earle''': Leo? Questa freccia? <br/>'''Leo Johnson''': No... No... {{NDR|Windom attiva il collare elettrico}} Aaaaah! <br/>'''Rusty Tomasky''': Ehi, per favore! Non farlo agitare così, sta rovesciando in terra tutta la mia birra! {{NDR|Windom colpisce con un'altra scarica Leo}} Fa male, eh? <br/>'''Windom Earle''': Avanti, da bravo, portami quella freccia! {{NDR|Spaventato, Leo porta la freccia a Windom}} Grazie, Leo! <br/>'''Rusty Tomasky''': {{NDR|Vedendo che Windom sta caricando la balestra}} A che ti serve la freccia, amico? Che stai facendo? Non mi diverto più! <br/>'''Windom Earle''': Shh. Stai zitto. <br/>'''Rusty Tomasky'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Ma che diavolo hai intenzione di fare? <br/>'''Windom Earle''': Pensa a quegli sfortunati peccatori che si dannano per scoprire il destino della loro vita. Cosa cercano? Cercano la risposta ad una strana domanda: "per quali strade vagherà il mio spirito? Qual è la vita che mi attende dopo questa vita?". è questa la domanda che ha tormentato la coscienza di uomini inquieti per secoli interi. E adesso tu sei un ragazzo fortunato: tu avrai la risposta... Adesso! {{NDR|Colpisce Rusty alla testa con la freccia}} ==Episodio 20, ''Il sentiero per la Loggia Nera''== *Questi sacerdoti infernali, "dugpas" vengono chiamati, cercano di raggiungere la perfezione attraverso il male. La loro ricerca si svolge nelle tenebre ed è con le tenebre che nutrono lo spirito. Questa purezza di intenti permette loro di raggiungere un luogo segreto in cui, in nome dell'odio, si celebrano i riti dell'assoluta perdizione e dove il male può finalmente esprimere il suo terribile potere. Questo luogo segreto esiste veramente. Voglio dire che dovremmo cercarlo perché servendosi della sua potenza si può compiere qualunque impresa. I dugpas lo chiamano con diversi nomi ma quello più usato e il più antico è "la Loggia Nera". ('''Windom Earle''') *'''Audrey''': Jack... io ti amo.<br />'''Jack''': Anch'io ti amo, Audrey.<br />'''Audrey''': Davvero te ne devi andare?<br />'''Jack''': Sì...<br />'''Audrey''': Quando potrò rivederti?<br />'''Jack''': Non lo so...<br />'''Audrey''': Io sono vergine.<br />'''Jack''': Tu cosa...?!<br />'''Audrey''': Voglio che tu faccia l'amore con me.<br />'''Jack''': Qui? Adesso?<br />'''Audrey''': È tuo il jet, no?<br />'''Jack''': Sì, per fortuna. *{{NDR|Guardando le pareti del Great Northen Hotel}} Josie... Io vedo il tuo viso! ('''Pete Martell''') ==Episodio 22, ''Miss Twin Peaks''== *Shelly...Deve salvare Shelly! Deve salvare Shelly! ('''Leo Johnson''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 22, ''Oltre la vita e la morte''== *Wow, Bob, wow! ('''Il Nano/Il Braccio''') *Audrey.('''Pete Martell'''){{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Se mi vuoi dare quella chiave... ('''Dell Mibbler'''){{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Oh, mio Dio! ('''Andrew Packard''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Mi trovo nella loggia nera, con Windom Earle. ('''Sarah Palmer''') *Se mi dai la tua anima, lascerò vivere Annie! ('''Windom Earle''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Non stavo dormendo. ('''Dale Cooper/BOB''') *Come sta Annie? Come sta Annie? ('''Dale Cooper/BOB''') ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Twin Peaks}} {{DEFAULTSORT:I segreti di Twin Peaks, 02}} [[Categoria:Stagioni de I segreti di Twin Peaks]] bod1txrdpumzvcwo8volm6jec9gos6o Imbecillità 0 130719 1221847 1220478 2022-08-10T01:16:41Z Sun-crops 10277 /* Citazioni */ +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sull''''imbecillità''' e sugli '''imbecilli'''. ==Citazioni== *Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con imbecilli.<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile. ([[Santiago Ramón y Cajal]]) *Che Dio preferisca gli imbecilli, è una voce che gli imbecilli fanno circolare da diciannove secoli. ([[François Mauriac]]) *Chiunque pronunzi la parola "imbecille" è certissimo di non esserlo. ([[Gesualdo Bufalino]]) *Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi. ([[Karl Kraus]]) *Così come l'intelligenza è più che la mera efficienza intellettuale, anche l'imbecillità è una forza complessa e insidiosa: impotenza capace di elevarsi a potenza per "mancare" sempre meglio il mondo e generare lacune sempre più perniciosamente (im)produttive, è poderosa forza di tracollo, insinuante e persuasiva, sleale e gioiosa, abile a camuffarsi. L'imbecillità, in altre parole, non è solo l'essere imbecilli e non è semplicemente un errore dell'intelligenza. Non è una formula, ma una realtà che ha una propria fisionomia ed eserciti armatissimi, tant'è che gli imbecilli di cui vediamo la ribalta sono sempre meno nudi. Non ci sono più gli imbecilli di una volta perché l'imbecillità è migliorata, e in giro ci sono imbecilli vestiti di nuovo, imbecilli istruiti, talvolta laureati, spesso colti. Insomma, diciamocelo: ci sono in giro cretini intelligentissimi. ([[Marco Archetti]]) *Credo che sia sempre preferibile la [[nevrosi]] all'imbecillità. ([[Rubén Darío]]) *È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. ([[Anonimo]]) *Eh! la paura d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità! ([[Roberto Longhi]]) *Fa' 'u fissa p'un paari 'u daziu.<ref>Fai l'imbecille per non pagare il dazio. Vale a dire: è sempre conveniente accettare le idee dominanti (e se non le condividi, fallo per finta).</ref> ([[Proverbi aliminusani|proverbio aliminusano]]) *Forse la [[Verità e bugia|verità]] assoluta esiste e forse no, questa questione la lasciamo ai filosofi, però ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna. ([[Amos Oz]]) *Il [[caso]] non esiste, perché il caso è la provvidenza degli imbecilli, e la giustizia vuole che gli imbecilli siano senza provvidenza. ([[Léon Bloy]]) *Il [[Dubbio e certezza|dubbio]] non è piacevole, ma la [[Dubbio e certezza|certezza]] è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. ([[Voltaire]]) *Imbecille è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre. ([[Raimondo Lullo]]) *Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato. ([[Luciana Littizzetto]]) *IMBECILLI. Tutti quelli che non la pensano come noi. ([[Gustave Flaubert]]) *Imbecillità. Proprietà di alcuni cervelli di non lasciarsi contaminare da nessuna idea. ([[Valeriu Butulescu]]) *In presenza di imbecilli o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. ([[Arthur Schopenhauer]]) *L'imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso. ([[Proverbi yiddish|proverbio yddish]]) *L'imbecille finisce dove comincia l'eroe. ([[Alfredo Accatino]]) *L'imbecille fonda la sua esistenza su ciò che ''è''. Egli non ha scoperto il possibile, questa finestra sul Nulla...<br>L'imbecillità è il radicamento supremo, innato, una indistinzione dalla natura e che trae la sua gloria dai pericoli che ignora. Perché nessuno è meno oppresso dell'imbecille, e l'oppressione è il segno di un destino discosto dalla mollezza e dall'anonimato della felicità. ([[Emil Cioran]]) *L'imbecillità resta in silenzio se la si squadra da capo a piedi e la si deride; dopodiché essa ritorna a sguazzare nel suo pantano. ([[Pol Vandromme]]) *L'uomo di spirito, colui che non s'accorderà mai con nessuno, deve applicarsi ad amare la conversazione degli imbecilli e la lettura dei libri cattivi. Ne ricaverà dei godimenti amari che compenseranno largamente la sua fatica. ([[Charles Baudelaire]]) *L'uomo ha bisogno di ripararsi da tutto, solo la sua imbecillità rimane sempre allo scoperto. ([[Romano Battaglia]]) *L'uomo imbecille o fantasioso si trova dotato di istinto morale per ricordare o immaginare; ma non per riflettere. ([[Raimondo Lullo]]) *La madre degli imbecilli è sempre incinta. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]]) *La persona scontenta, incattivita, aggressiva, la si può placare con un po' di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l'imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesato, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell'ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità.<br>Lo avete mai visto all'opera? Quando non si sa – ed è questo il momento, secondo me, più gravido di pericoli – che cosa stia pensando? «Non pensa niente!», si consolano gli ingenui. Ma non è proprio ciò che va più temuto? L'idea, intendo dire, che un pensiero già debole possa come svignarsela, bighellonare chissà dove, perdere il filo – seppure un'inezia – di se stesso. Da un pensiero così ridotto quali danni dovremo aspettarci quando il titolare lo richiamerà, diciamo, per rimetterlo in moto?<br>Sto riflettendo: forse il bietolone andrebbe accudito e persino coccolato, forse dovremmo addirittura consentirgli di mettersi la testa sotto i piedi, se proprio intendesse dimostrarci di poterne fare a meno. Credo che non lo si debba contrastare, insomma, se si vogliono sfuggire conseguenze ancora più inquietanti. ([[Sergio Zavoli]]) *La soddisfazione che genera in un imbecille il proprio buon diritto e la certezza di poterla spuntare è qualcosa che irrita in particolar modo. ([[Marcel Proust]]) *Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati, come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto. ([[Alfred Capus]]) *Nella maggior parte delle occasioni io so che l'altro ''ha bisogno'' di credere che sono un imbecille, che gli conviene convincersi di ciò per poter alimentare una fede in se stesso ferita o claudicante. Essendo un mentecatto, gli faccio, dunque, un gran favore. ([[José Ortega y Gasset]]) *Non c'è peggior imbecille dell'imbecille efficiente. ([[Boris Quercia]]) *Non c'è vergogna nell'essere felici. Ma oggi l'imbecille è re, e io chiamo imbecille chi ha paura di gioire. ([[Albert Camus]]) *Non è perché un imbecille ha due piedi come me, invece di averne quattro come un asino, che io mi credo obbligato ad amarlo, o, quanto meno, a dire che lo amo e che mi interessa. ([[Gustave Flaubert]]) *Non per il numero degli imbecilli e dei folli, che sarà rimasto pressoché invariato, ma per il credito intellettuale e sociale che ha loro accordato, il nostro tempo passerà alla storia. ([[Mario Andrea Rigoni]]) *Non si deve credere che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Disprezza senza dubbio gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Esattamente al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su loro. ([[Charles Baudelaire]]) *Non si può essere ed essere stati. Ma sì! Si può essere stati imbecilli ed esserlo ancora. ([[Léon Bloy]]) *Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico. ([[Mino Maccari]]) *Pagarsi la testa degli imbecilli è il solo lusso che non richieda una fortuna personale. ([[Philippe Bouvard]]) *Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio. ([[Georges Courteline]]) *Poiché gli imbecilli in generale se la passano bene, anche il mondo, nel suo complesso, se la passa discretamente. ([[Jerome K. Jerome]]) *Posti due uomini nelle stesse circostanze, dando ad uno di essi una mente che ragioni, e dando all'altro della debolezza d'animo e della imbecillità, il primo domerà molti più ostacoli che non farà il secondo; e finirà il primo per adottarsi un sistema assai più agiato e tranquillo di quello che non farà il secondo, al quale converrà passar la vita edificando ordigni, che ad ogni tratto crolleranno, e l'obbligheranno a ritornare da capo. Che se pur l'imbecille, per qualche rara combinazione, verrà dalla mano d'un protettore cavato dal labirinto per cui va errando, e posto in più luminosa comparsa, io dico che male della Fortuna di esso si giudica da chi lo vede di lontano; e che se la Fortuna dee misurarsi dal numero dei beni che ciascun gode, probabilmente colui anche in quello stato deve dirsi abbandonato dalla Fortuna, tanto ei stesso si troverà per tutto il corso della vita straniero nella situazione in cui è riposto, e timoroso e ansante incessantemente di perderla. ([[Pietro Verri]]) *Preferisco i malvagi agli imbecilli: quelli almeno si riposano. ([[Alexandre Dumas (figlio)]]) *Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità. ([[Sri Aurobindo]]) *Quattro tipi di persone al mondo: gli innammorati, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli. ([[Hippolyte Taine]]) *Quello di cui c'è bisogno non è attaccare la lampante imbecillità, ma spiegare ciò che la sostiene. ([[Marshall McLuhan]]) *'''Miles''': Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli, arriveresti secondo.<br />'''Myerson''': Come, perché secondo?<br />'''Miles''': Perché sei un imbecille! (''[[2 sotto il divano]]'') *"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!" ([[Luciano De Crescenzo]]) *Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito. ([[Gustave Flaubert]]) *Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]]) *Un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. ([[Arthur Schopenhauer]]) *Un imbecille non si annoia mai: si contempla. ([[Rémy de Gourmont]]) ===[[Georges Bernanos]]=== *L'[[intellettuale]] è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria. *L'ira degli imbecilli mi ha sempre riempito di tristezza. *L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] è un imbecille felice, il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] un imbecille infelice. *Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso. *Sono quasi soltanto le [[ceto medio|classi medie]] a fornire l'esemplare tipo dell'imbecille. ===[[Maurizio Ferraris]]=== *La grande creatività, così come la grande imbecillità, è involontaria, l'imbecillità spinge a creare non solo imbecilli ordinari e senza pretese, ma istituzioni (scuole speciali, corsi di ''scrittura creativa'') che dovrebbero aumentare la creatività per formare degli imbecilli speciali. Lo sappiamo bene: il mondo è pieno di babbei, la maggior parte dei quali si crede originale, geniale, creativa. È così che il mito della creatività è una delle cause principali di imbecillità, mirando, per così dire, alla libera manifestazione di un imbecille a volte nascosto, sopito, silenzioso. *Le «legioni di imbecilli» c'erano già, prima del [[Web]]. Solo, stavano in silenzio: pochissimi erano quelli che, avendo un qualsiasi accesso al sistema dei media, potevano manifestarsi. Questa rarità non era una garanzia di intelligenza (basta fare un giro in una biblioteca e sfogliare a caso), ma almeno dava consapevolezza all'autore di essere in pubblico. Non è così nel Web: tutti parlano – peggio, scrivono, e Verba volant, scripta manent – come se fossero a casa loro, in un piccolo comitato familiare e indulgente, mentre sono sotto gli occhi di tutti, molto più che se fossero in una biblioteca, ma nessuno rilegge il testo, segnala le sciocchezze, corregge le bozze. Ed eccoci, benvenuti nella post-verità che è l'arco di trionfo e l'aquila imperiale dell'imbecillità. *Ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli. ===[[Nicolás Gómez Dávila]]=== *Dalla terribile approvazione degli imbecilli il destino protegge solo i difensori di [[cause perse]]. *L'[[intelligenza]] tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra. *Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici. ==Voci correlate== *[[Cretinismo]] *[[Idiozia]] *[[Stoltezza]] *[[Stupidità]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|etichetta=imbecillità}} [[Categoria:Qualità cognitive]] 0ot7w53j0z8g3ka4rqffd0bjapobbkw 1221870 1221847 2022-08-10T06:40:17Z Ibisco 49387 Note wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sull''''imbecillità''' e sugli '''imbecilli'''. ==Citazioni== *Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con imbecilli.<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile. ([[Santiago Ramón y Cajal]]) *Che Dio preferisca gli imbecilli, è una voce che gli imbecilli fanno circolare da diciannove secoli. ([[François Mauriac]]) *Chiunque pronunzi la parola "imbecille" è certissimo di non esserlo. ([[Gesualdo Bufalino]]) *Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi. ([[Karl Kraus]]) *Così come l'intelligenza è più che la mera efficienza intellettuale, anche l'imbecillità è una forza complessa e insidiosa: impotenza capace di elevarsi a potenza per "mancare" sempre meglio il mondo e generare lacune sempre più perniciosamente (im)produttive, è poderosa forza di tracollo, insinuante e persuasiva, sleale e gioiosa, abile a camuffarsi. L'imbecillità, in altre parole, non è solo l'essere imbecilli e non è semplicemente un errore dell'intelligenza. Non è una formula, ma una realtà che ha una propria fisionomia ed eserciti armatissimi, tant'è che gli imbecilli di cui vediamo la ribalta sono sempre meno nudi. Non ci sono più gli imbecilli di una volta perché l'imbecillità è migliorata, e in giro ci sono imbecilli vestiti di nuovo, imbecilli istruiti, talvolta laureati, spesso colti. Insomma, diciamocelo: ci sono in giro cretini intelligentissimi. ([[Marco Archetti]]) *Credo che sia sempre preferibile la [[nevrosi]] all'imbecillità. ([[Rubén Darío]]) *È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. ([[Anonimo]]) *Eh! la paura d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità! ([[Roberto Longhi]]) *Fa' 'u fissa p'un paari 'u daziu.<ref>Fai l'imbecille per non pagare il dazio. Vale a dire: è sempre conveniente accettare le idee dominanti (e se non le condividi, fallo per finta).</ref> ([[Proverbi aliminusani|proverbio aliminusano]]) *Forse la [[Verità e bugia|verità]] assoluta esiste e forse no, questa questione la lasciamo ai filosofi, però ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna. ([[Amos Oz]]) *Il [[caso]] non esiste, perché il caso è la provvidenza degli imbecilli, e la giustizia vuole che gli imbecilli siano senza provvidenza. ([[Léon Bloy]]) *Il [[Dubbio e certezza|dubbio]] non è piacevole, ma la [[Dubbio e certezza|certezza]] è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. ([[Voltaire]]) *Imbecille è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre. ([[Raimondo Lullo]]) *Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato. ([[Luciana Littizzetto]]) *IMBECILLI. Tutti quelli che non la pensano come noi. ([[Gustave Flaubert]]) *Imbecillità. Proprietà di alcuni cervelli di non lasciarsi contaminare da nessuna idea. ([[Valeriu Butulescu]]) *In presenza di imbecilli o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. ([[Arthur Schopenhauer]]) *L'imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso. ([[Proverbi yiddish|proverbio yddish]]) *L'imbecille finisce dove comincia l'eroe. ([[Alfredo Accatino]]) *L'imbecille fonda la sua esistenza su ciò che ''è''. Egli non ha scoperto il possibile, questa finestra sul Nulla...<br>L'imbecillità è il radicamento supremo, innato, una indistinzione dalla natura e che trae la sua gloria dai pericoli che ignora. Perché nessuno è meno oppresso dell'imbecille, e l'oppressione è il segno di un destino discosto dalla mollezza e dall'anonimato della felicità. ([[Emil Cioran]]) *L'imbecillità resta in silenzio se la si squadra da capo a piedi e la si deride; dopodiché essa ritorna a sguazzare nel suo pantano. ([[Pol Vandromme]]) *L'uomo di spirito, colui che non s'accorderà mai con nessuno, deve applicarsi ad amare la conversazione degli imbecilli e la lettura dei libri cattivi. Ne ricaverà dei godimenti amari che compenseranno largamente la sua fatica. ([[Charles Baudelaire]]) *L'uomo ha bisogno di ripararsi da tutto, solo la sua imbecillità rimane sempre allo scoperto. ([[Romano Battaglia]]) *L'uomo imbecille o fantasioso si trova dotato di istinto morale per ricordare o immaginare; ma non per riflettere. ([[Raimondo Lullo]]) *La madre degli imbecilli è sempre incinta. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]]) *La persona scontenta, incattivita, aggressiva, la si può placare con un po' di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l'imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesato, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell'ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità.<br>Lo avete mai visto all'opera? Quando non si sa – ed è questo il momento, secondo me, più gravido di pericoli – che cosa stia pensando? «Non pensa niente!», si consolano gli ingenui. Ma non è proprio ciò che va più temuto? L'idea, intendo dire, che un pensiero già debole possa come svignarsela, bighellonare chissà dove, perdere il filo – seppure un'inezia – di se stesso. Da un pensiero così ridotto quali danni dovremo aspettarci quando il titolare lo richiamerà, diciamo, per rimetterlo in moto?<br>Sto riflettendo: forse il bietolone andrebbe accudito e persino coccolato, forse dovremmo addirittura consentirgli di mettersi la testa sotto i piedi, se proprio intendesse dimostrarci di poterne fare a meno. Credo che non lo si debba contrastare, insomma, se si vogliono sfuggire conseguenze ancora più inquietanti. ([[Sergio Zavoli]]) *La soddisfazione che genera in un imbecille il proprio buon diritto e la certezza di poterla spuntare è qualcosa che irrita in particolar modo. ([[Marcel Proust]]) *Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati, come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto. ([[Alfred Capus]]) *Nella maggior parte delle occasioni io so che l'altro ''ha bisogno'' di credere che sono un imbecille, che gli conviene convincersi di ciò per poter alimentare una fede in se stesso ferita o claudicante. Essendo un mentecatto, gli faccio, dunque, un gran favore. ([[José Ortega y Gasset]]) *Non c'è peggior imbecille dell'imbecille efficiente. ([[Boris Quercia]]) *Non c'è vergogna nell'essere felici. Ma oggi l'imbecille è re, e io chiamo imbecille chi ha paura di gioire. ([[Albert Camus]]) *Non è perché un imbecille ha due piedi come me, invece di averne quattro come un asino, che io mi credo obbligato ad amarlo, o, quanto meno, a dire che lo amo e che mi interessa. ([[Gustave Flaubert]]) *Non per il numero degli imbecilli e dei folli, che sarà rimasto pressoché invariato, ma per il credito intellettuale e sociale che ha loro accordato, il nostro tempo passerà alla storia. ([[Mario Andrea Rigoni]]) *Non si deve credere che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Disprezza senza dubbio gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Esattamente al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su loro. ([[Charles Baudelaire]]) *Non si può essere ed essere stati. Ma sì! Si può essere stati imbecilli ed esserlo ancora. ([[Léon Bloy]]) *Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico. ([[Mino Maccari]]) *Pagarsi la testa degli imbecilli è il solo lusso che non richieda una fortuna personale. ([[Philippe Bouvard]]) *Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio. ([[Georges Courteline]]) *Poiché gli imbecilli in generale se la passano bene, anche il mondo, nel suo complesso, se la passa discretamente. ([[Jerome K. Jerome]]) *Posti due uomini nelle stesse circostanze, dando ad uno di essi una mente che ragioni, e dando all'altro della debolezza d'animo e della imbecillità, il primo domerà molti più ostacoli che non farà il secondo; e finirà il primo per adottarsi un sistema assai più agiato e tranquillo di quello che non farà il secondo, al quale converrà passar la vita edificando ordigni, che ad ogni tratto crolleranno, e l'obbligheranno a ritornare da capo. Che se pur l'imbecille, per qualche rara combinazione, verrà dalla mano d'un protettore cavato dal labirinto per cui va errando, e posto in più luminosa comparsa, io dico che male della Fortuna di esso si giudica da chi lo vede di lontano; e che se la Fortuna dee misurarsi dal numero dei beni che ciascun gode, probabilmente colui anche in quello stato deve dirsi abbandonato dalla Fortuna, tanto ei stesso si troverà per tutto il corso della vita straniero nella situazione in cui è riposto, e timoroso e ansante incessantemente di perderla. ([[Pietro Verri]]) *Preferisco i malvagi agli imbecilli: quelli almeno si riposano. ([[Alexandre Dumas (figlio)]]) *Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità. ([[Sri Aurobindo]]) *Quattro tipi di persone al mondo: gli innammorati, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli. ([[Hippolyte Taine]]) *Quello di cui c'è bisogno non è attaccare la lampante imbecillità, ma spiegare ciò che la sostiene. ([[Marshall McLuhan]]) *'''Miles''': Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli, arriveresti secondo.<br />'''Myerson''': Come, perché secondo?<br />'''Miles''': Perché sei un imbecille! (''[[2 sotto il divano]]'') *"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!" ([[Luciano De Crescenzo]]) *Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito. ([[Gustave Flaubert]]) *Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]]) *Un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. ([[Arthur Schopenhauer]]) *Un imbecille non si annoia mai: si contempla. ([[Rémy de Gourmont]]) ===[[Georges Bernanos]]=== *L'[[intellettuale]] è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria. *L'ira degli imbecilli mi ha sempre riempito di tristezza. *L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] è un imbecille felice, il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] un imbecille infelice. *Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso. *Sono quasi soltanto le [[ceto medio|classi medie]] a fornire l'esemplare tipo dell'imbecille. ===[[Maurizio Ferraris]]=== *La grande creatività, così come la grande imbecillità, è involontaria, l'imbecillità spinge a creare non solo imbecilli ordinari e senza pretese, ma istituzioni (scuole speciali, corsi di ''scrittura creativa'') che dovrebbero aumentare la creatività per formare degli imbecilli speciali. Lo sappiamo bene: il mondo è pieno di babbei, la maggior parte dei quali si crede originale, geniale, creativa. È così che il mito della creatività è una delle cause principali di imbecillità, mirando, per così dire, alla libera manifestazione di un imbecille a volte nascosto, sopito, silenzioso. *Le «legioni di imbecilli» c'erano già, prima del [[Web]]. Solo, stavano in silenzio: pochissimi erano quelli che, avendo un qualsiasi accesso al sistema dei media, potevano manifestarsi. Questa rarità non era una garanzia di intelligenza (basta fare un giro in una biblioteca e sfogliare a caso), ma almeno dava consapevolezza all'autore di essere in pubblico. Non è così nel Web: tutti parlano – peggio, scrivono, e Verba volant, scripta manent – come se fossero a casa loro, in un piccolo comitato familiare e indulgente, mentre sono sotto gli occhi di tutti, molto più che se fossero in una biblioteca, ma nessuno rilegge il testo, segnala le sciocchezze, corregge le bozze. Ed eccoci, benvenuti nella post-verità che è l'arco di trionfo e l'aquila imperiale dell'imbecillità. *Ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli. ===[[Nicolás Gómez Dávila]]=== *Dalla terribile approvazione degli imbecilli il destino protegge solo i difensori di [[cause perse]]. *L'[[intelligenza]] tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra. *Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici. ==Voci correlate== *[[Cretinismo]] *[[Idiozia]] *[[Stoltezza]] *[[Stupidità]] ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|etichetta=imbecillità}} [[Categoria:Qualità cognitive]] nnzmazjly9sk8w3g6aoz277idi0zq04 1221882 1221870 2022-08-10T06:58:35Z Ibisco 49387 Sistemo wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sull''''imbecillità''' e sugli '''imbecilli'''. ==Citazioni== *Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con imbecilli.<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile. ([[Santiago Ramón y Cajal]]) *Che Dio preferisca gli imbecilli, è una voce che gli imbecilli fanno circolare da diciannove secoli. ([[François Mauriac]]) *Chiunque pronunzi la parola "imbecille" è certissimo di non esserlo. ([[Gesualdo Bufalino]]) *Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi. ([[Karl Kraus]]) *Così come l'intelligenza è più che la mera efficienza intellettuale, anche l'imbecillità è una forza complessa e insidiosa: impotenza capace di elevarsi a potenza per "mancare" sempre meglio il mondo e generare lacune sempre più perniciosamente (im)produttive, è poderosa forza di tracollo, insinuante e persuasiva, sleale e gioiosa, abile a camuffarsi. L'imbecillità, in altre parole, non è solo l'essere imbecilli e non è semplicemente un errore dell'intelligenza. Non è una formula, ma una realtà che ha una propria fisionomia ed eserciti armatissimi, tant'è che gli imbecilli di cui vediamo la ribalta sono sempre meno nudi. Non ci sono più gli imbecilli di una volta perché l'imbecillità è migliorata, e in giro ci sono imbecilli vestiti di nuovo, imbecilli istruiti, talvolta laureati, spesso colti. Insomma, diciamocelo: ci sono in giro cretini intelligentissimi. ([[Marco Archetti]]) *Credo che sia sempre preferibile la [[nevrosi]] all'imbecillità. ([[Rubén Darío]]) *È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. ([[Anonimo]]) *Eh! la paura d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità! ([[Roberto Longhi]]) *Fa' 'u fissa p'un paari 'u daziu. ([[Proverbi aliminusani]]) :''Fai l'imbecille per non pagare il dazio''. *Forse la [[Verità e bugia|verità]] assoluta esiste e forse no, questa questione la lasciamo ai filosofi, però ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna. ([[Amos Oz]]) *Il [[caso]] non esiste, perché il caso è la provvidenza degli imbecilli, e la giustizia vuole che gli imbecilli siano senza provvidenza. ([[Léon Bloy]]) *Il [[Dubbio e certezza|dubbio]] non è piacevole, ma la [[Dubbio e certezza|certezza]] è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. ([[Voltaire]]) *Imbecille è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre. ([[Raimondo Lullo]]) *Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato. ([[Luciana Littizzetto]]) *IMBECILLI. Tutti quelli che non la pensano come noi. ([[Gustave Flaubert]]) *Imbecillità. Proprietà di alcuni cervelli di non lasciarsi contaminare da nessuna idea. ([[Valeriu Butulescu]]) *In presenza di imbecilli o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. ([[Arthur Schopenhauer]]) *L'imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso. ([[Proverbi yiddish|proverbio yddish]]) *L'imbecille finisce dove comincia l'eroe. ([[Alfredo Accatino]]) *L'imbecille fonda la sua esistenza su ciò che ''è''. Egli non ha scoperto il possibile, questa finestra sul Nulla...<br>L'imbecillità è il radicamento supremo, innato, una indistinzione dalla natura e che trae la sua gloria dai pericoli che ignora. Perché nessuno è meno oppresso dell'imbecille, e l'oppressione è il segno di un destino discosto dalla mollezza e dall'anonimato della felicità. ([[Emil Cioran]]) *L'imbecillità resta in silenzio se la si squadra da capo a piedi e la si deride; dopodiché essa ritorna a sguazzare nel suo pantano. ([[Pol Vandromme]]) *L'uomo di spirito, colui che non s'accorderà mai con nessuno, deve applicarsi ad amare la conversazione degli imbecilli e la lettura dei libri cattivi. Ne ricaverà dei godimenti amari che compenseranno largamente la sua fatica. ([[Charles Baudelaire]]) *L'uomo ha bisogno di ripararsi da tutto, solo la sua imbecillità rimane sempre allo scoperto. ([[Romano Battaglia]]) *L'uomo imbecille o fantasioso si trova dotato di istinto morale per ricordare o immaginare; ma non per riflettere. ([[Raimondo Lullo]]) *La madre degli imbecilli è sempre incinta. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]]) *La persona scontenta, incattivita, aggressiva, la si può placare con un po' di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l'imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesato, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell'ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità.<br>Lo avete mai visto all'opera? Quando non si sa – ed è questo il momento, secondo me, più gravido di pericoli – che cosa stia pensando? «Non pensa niente!», si consolano gli ingenui. Ma non è proprio ciò che va più temuto? L'idea, intendo dire, che un pensiero già debole possa come svignarsela, bighellonare chissà dove, perdere il filo – seppure un'inezia – di se stesso. Da un pensiero così ridotto quali danni dovremo aspettarci quando il titolare lo richiamerà, diciamo, per rimetterlo in moto?<br>Sto riflettendo: forse il bietolone andrebbe accudito e persino coccolato, forse dovremmo addirittura consentirgli di mettersi la testa sotto i piedi, se proprio intendesse dimostrarci di poterne fare a meno. Credo che non lo si debba contrastare, insomma, se si vogliono sfuggire conseguenze ancora più inquietanti. ([[Sergio Zavoli]]) *La soddisfazione che genera in un imbecille il proprio buon diritto e la certezza di poterla spuntare è qualcosa che irrita in particolar modo. ([[Marcel Proust]]) *Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati, come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto. ([[Alfred Capus]]) *Nella maggior parte delle occasioni io so che l'altro ''ha bisogno'' di credere che sono un imbecille, che gli conviene convincersi di ciò per poter alimentare una fede in se stesso ferita o claudicante. Essendo un mentecatto, gli faccio, dunque, un gran favore. ([[José Ortega y Gasset]]) *Non c'è peggior imbecille dell'imbecille efficiente. ([[Boris Quercia]]) *Non c'è vergogna nell'essere felici. Ma oggi l'imbecille è re, e io chiamo imbecille chi ha paura di gioire. ([[Albert Camus]]) *Non è perché un imbecille ha due piedi come me, invece di averne quattro come un asino, che io mi credo obbligato ad amarlo, o, quanto meno, a dire che lo amo e che mi interessa. ([[Gustave Flaubert]]) *Non per il numero degli imbecilli e dei folli, che sarà rimasto pressoché invariato, ma per il credito intellettuale e sociale che ha loro accordato, il nostro tempo passerà alla storia. ([[Mario Andrea Rigoni]]) *Non si deve credere che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Disprezza senza dubbio gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Esattamente al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su loro. ([[Charles Baudelaire]]) *Non si può essere ed essere stati. Ma sì! Si può essere stati imbecilli ed esserlo ancora. ([[Léon Bloy]]) *Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico. ([[Mino Maccari]]) *Pagarsi la testa degli imbecilli è il solo lusso che non richieda una fortuna personale. ([[Philippe Bouvard]]) *Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio. ([[Georges Courteline]]) *Poiché gli imbecilli in generale se la passano bene, anche il mondo, nel suo complesso, se la passa discretamente. ([[Jerome K. Jerome]]) *Posti due uomini nelle stesse circostanze, dando ad uno di essi una mente che ragioni, e dando all'altro della debolezza d'animo e della imbecillità, il primo domerà molti più ostacoli che non farà il secondo; e finirà il primo per adottarsi un sistema assai più agiato e tranquillo di quello che non farà il secondo, al quale converrà passar la vita edificando ordigni, che ad ogni tratto crolleranno, e l'obbligheranno a ritornare da capo. Che se pur l'imbecille, per qualche rara combinazione, verrà dalla mano d'un protettore cavato dal labirinto per cui va errando, e posto in più luminosa comparsa, io dico che male della Fortuna di esso si giudica da chi lo vede di lontano; e che se la Fortuna dee misurarsi dal numero dei beni che ciascun gode, probabilmente colui anche in quello stato deve dirsi abbandonato dalla Fortuna, tanto ei stesso si troverà per tutto il corso della vita straniero nella situazione in cui è riposto, e timoroso e ansante incessantemente di perderla. ([[Pietro Verri]]) *Preferisco i malvagi agli imbecilli: quelli almeno si riposano. ([[Alexandre Dumas (figlio)]]) *Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità. ([[Sri Aurobindo]]) *Quattro tipi di persone al mondo: gli innammorati, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli. ([[Hippolyte Taine]]) *Quello di cui c'è bisogno non è attaccare la lampante imbecillità, ma spiegare ciò che la sostiene. ([[Marshall McLuhan]]) *'''Miles''': Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli, arriveresti secondo.<br />'''Myerson''': Come, perché secondo?<br />'''Miles''': Perché sei un imbecille! (''[[2 sotto il divano]]'') *"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!" ([[Luciano De Crescenzo]]) *Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito. ([[Gustave Flaubert]]) *Tutte belle cose, però io avevo l'impressione che in quel tempo mio fratello non solo fosse del tutto ammattito, ma andasse anche un poco imbecillendosi, cosa questa più grave e dolorosa, perché la pazzia è una forza della natura, nel male o nel bene, mentre la minchioneria è una debolezza della natura, senza contropartita. ([[Italo Calvino]]) *Un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. ([[Arthur Schopenhauer]]) *Un imbecille non si annoia mai: si contempla. ([[Rémy de Gourmont]]) ===[[Georges Bernanos]]=== *L'[[intellettuale]] è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria. *L'ira degli imbecilli mi ha sempre riempito di tristezza. *L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] è un imbecille felice, il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] un imbecille infelice. *Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso. *Sono quasi soltanto le [[ceto medio|classi medie]] a fornire l'esemplare tipo dell'imbecille. ===[[Maurizio Ferraris]]=== *La grande creatività, così come la grande imbecillità, è involontaria, l'imbecillità spinge a creare non solo imbecilli ordinari e senza pretese, ma istituzioni (scuole speciali, corsi di ''scrittura creativa'') che dovrebbero aumentare la creatività per formare degli imbecilli speciali. Lo sappiamo bene: il mondo è pieno di babbei, la maggior parte dei quali si crede originale, geniale, creativa. È così che il mito della creatività è una delle cause principali di imbecillità, mirando, per così dire, alla libera manifestazione di un imbecille a volte nascosto, sopito, silenzioso. *Le «legioni di imbecilli» c'erano già, prima del [[Web]]. Solo, stavano in silenzio: pochissimi erano quelli che, avendo un qualsiasi accesso al sistema dei media, potevano manifestarsi. Questa rarità non era una garanzia di intelligenza (basta fare un giro in una biblioteca e sfogliare a caso), ma almeno dava consapevolezza all'autore di essere in pubblico. Non è così nel Web: tutti parlano – peggio, scrivono, e Verba volant, scripta manent – come se fossero a casa loro, in un piccolo comitato familiare e indulgente, mentre sono sotto gli occhi di tutti, molto più che se fossero in una biblioteca, ma nessuno rilegge il testo, segnala le sciocchezze, corregge le bozze. Ed eccoci, benvenuti nella post-verità che è l'arco di trionfo e l'aquila imperiale dell'imbecillità. *Ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli. ===[[Nicolás Gómez Dávila]]=== *Dalla terribile approvazione degli imbecilli il destino protegge solo i difensori di [[cause perse]]. *L'[[intelligenza]] tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra. *Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici. ==Voci correlate== *[[Cretinismo]] *[[Idiozia]] *[[Stoltezza]] *[[Stupidità]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|etichetta=imbecillità}} [[Categoria:Qualità cognitive]] 5o1uqq6kpvnzw1ztx19s6e8di5s70g4 Vittorio Gregotti 0 135633 1221836 1073002 2022-08-10T00:17:41Z Sun-crops 10277 /* Citazioni di Vittorio Gregotti */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Vittorio Gregotti - Festival Economia 2016.jpg|miniatura|Vittorio Gregotti]] '''Vittorio Gregotti''' (1927 - 2020), architetto, saggista e designer italiano. ==Citazioni di Vittorio Gregotti== *Appartengo a una generazione che ha criticato il moderno ma ne ha colto l’importanza nelle realizzazioni sociali.<ref>Citato in Francesco Erbani, ''Vittorio Gregotti. Il virus e la polmonite. Addio all’architetto delle città giuste'', ''la Repubblica'', 16 marzo 2020, p. 16.</ref> *Era il 1953, lavoravo già nella redazione di “''Casabella''” e un giorno sento [[Enzo Paci]], che collaborava con la rivista, dire che aveva un appuntamento con [[Thomas Mann|Mann]], ho immediatamente drizzato le orecchie, sono uscito, mi sono armato di bicicletta e qualche minuto dopo mi sono trovato “per caso” al caffè di piazzetta della Scala dove erano seduti Paci e Mann.<ref>Citato in Stefano Bucci, ''[http://www.corriere.it/cultura/17_agosto_07/vittorio-gregotti-architetto-architettura-842bd7d4-7b76-11e7-8e8c-39c623892090.shtml?refresh_ce-cp# Vittorio Gregotti: vi racconto i miei 90 anni (e 1.600 progetti)]'' , ''Corriere.it'', 7 agosto 2017.</ref> *Nel mio caso specifico – forse perché ho avuto come maestro un uomo come Ernesto Rogers che aveva veramente questo ideale di tenere connessi gli aspetti teoretici che riguardano l'architettura e i suoi aspetti pratici, forse perché la mia ammirazione è sempre andata a questo [[Rinascimento|mondo rinascimentale]] nel quale pratica e teoria sono sempre state messe sullo stesso piano – non sono mai riuscito a fare a meno di scrivere, e quindi anche di polemizzare, di avere posizioni che sono state molto scomode durante il percorso della mia vita.<ref>Citato in [https://www.festivaletteratura.it/index.php/it/racconti/la-passione-dell-architettura ''La passione dell'architettura''], ''festivaletteratura.it'', 17 marzo 2020.</ref> *{{NDR|Lo [[ZEN (Palermo)|ZEN]] di [[Palermo]]}} Non è un disastro, la verità è che il progetto non è stato mai completato. [...] Il progetto dello Zen è fallito perché era destinato a un solo strato sociale. A Milano, invece, la Bicocca è un esempio riuscitissimo grazie all'Università. Allo Zen avevo previsto teatri, luoghi di lavoro, ma nulla di tutto questo venne costruito. Le periferie devono essere polifunzionali, avere un servizio unico per le città, mescolare i ceti e non confinare ceti. [...] Va completato, interconnesso. Oggi demolire non è conveniente, è sempre meglio aggiustare. {{NDR|L'ho rivisto}} Due anni fa. È una tragedia vederlo. Se solo l'amministrazione volesse mi trasferirei in Sicilia per finirlo. Lo ridisegnerei allo stesso modo. Mi creda, sarebbe bello. Glielo assicuro.<ref>Dall'intervista di Carmelo Caruso, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/11/29/lo-zen-ultimo-sud-delle-banlieu-fu-un-errore-ma-vorrei-ridisegnarloPalermo13.html Lo Zen, ultimo sud delle "banlieu" "Fu un errore, ma vorrei ridisegnarlo"]'', ''repubblica.it'', 29 novembre 2014.</ref> == Note == <references /> == Altri progetti == {{Interprogetto}} [[Categoria:Architetti italiani]] [[Categoria:Designer italiani]] [[Categoria:Saggisti italiani]] {{DEFAULTSORT:Gregotti, Vittorio}} 1teco7l82nue3lfwjjed761cjz0y8rq Gregorio di Tours 0 145489 1221810 925707 2022-08-09T17:00:13Z 95.214.125.74 wikitext text/x-wiki [[File:Gregory of Tours cour Napoleon Louvre.jpg|thumb|upright=0.8|Gregorio di Tours]] '''Gregorio di Tours''' (538 o 539 – 594), cronista ed agiografo gallo-romano. ==Citazioni di Gregorio di Tours== *La lama della mente ha perso il suo filo, a stento comprendiamo gli antichi.<ref>Citato in Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend, ''Il mulino di Amleto'', Adelphi, p. 29. ISBN 978-88-459-1788-2</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{S}} [[Categoria:Religiosi romani]] [[Categoria:Santi romani]] p3iaund9d735lozm8ijiaavvc8h4rm3 Template:Lingue/Dati 10 148341 1221828 1221569 2022-08-09T21:58:19Z ItwikiBot 66727 Bot: aggiornamento dati wikitext text/x-wiki {{#switch:{{{1}}} |lingua1 = it |voci1 = 44013 |lingua2 = en |voci2 = 43129 |lingua3 = pl |voci3 = 24734 |lingua4 = ru |voci4 = 15136 |lingua5 = cs |voci5 = 12083 |lingua6 = et |voci6 = 10061 |lingua7 = pt |voci7 = 9224 |lingua8 = fa |voci8 = 9099 }} 91oj7ommmsnv78566oouevzgrr2im69 Romano Fenati 0 154544 1221792 971648 2022-08-09T15:22:36Z Danyele 19198 destub wikitext text/x-wiki [[File:Romano Fenati Montmelo 2013 (cropped).jpg|thumb|Romano Fenati (2013)]] '''Romano Fenati''' (1996 – vivente), pilota motociclistico italiano. ==Citazioni di Romano Fenati== *{{NDR|«Quando hai fatto la tua prima impennata?»}} A due anni, ma era una bicicletta!<ref>Da un'intervista a Sky; citato in Duccio Fumero, ''[https://www.motoblog.it/post/310675/intervista-romano-fenati-un-titolo-mondiale-no-ne-voglio-vincere-di-piu Intervista Romano Fenati "Un titolo mondiale? No, ne voglio vincere di più"]'', ''Motoblog.it'', 7 maggio 2014.</ref> *Corro da quando ho quattro anni per passione. Mi piace spingermi oltre il limite, sempre. Cerco la sfida, di misurarmi con la velocità in qualsiasi cosa, a motore o no. Per me è nato tutto per gioco ed è rimasto un gioco. Perché se lo vedo come un lavoro è stressante. Preferisco prenderlo alla leggera, per quanto posso.<ref name="Micalizzi"/> *[...] "Fenati se la tira" non fa proprio parte del mio dna, te lo posso assicurare. Dal venerdì, nel paddock, si inizia ad assaporare il clima gara e, fino alla domenica, è un crescendo di tensione e adrenalina, io almeno lo vivo cosí. In tutta onestà, preferisco stare tra i bulloni e l'odore dell'olio del motore ma capisco che dall'altra parte del televisore ci sono tanti appassionati che vogliono vedere e sentire i protagonisti. Penso di essermi reso sempre disponibile per interviste, foto, ecc. Se a qualcuno ho detto no semplicemente non era il momento giusto, ma non certo perché me la tiro.<ref>Da ''[http://www.motoemozione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=366:intervista-a-romano-fenati-tra-passato-e-futuro&catid=16:interviste&Itemid=127 Intervista a Romano Fenati - Tra passato e futuro]'', ''Motoemozione.it''.</ref> *{{NDR|«Lei è famoso per avere un carattere sanguigno»}} Non esiste chi riesce sempre a mantenere la calma, chi non fa mai qualcosa di stupido, sarebbe un super buono. E se così fosse, non avrei corso in motocicletta ma sarei entrato nel clero.<ref>Dall'intervista di Paolo Ianieri, ''[https://www.gazzetta.it/Moto/moto-2/11-09-2018/moto2-fenati-ho-perso-testa-ma-non-volevo-fargli-male-futuro-magari-non-torno-290904888142.shtml Fenati: "Ho perso la testa ma non volevo fargli male. Futuro? Finisco gli studi"]'', ''Gazzetta.it'', 11 settembre 2018.</ref> *{{NDR|«Cosa sono per te le corse?»}} Sono la normalità, ho bisogno di questo. È da quando ho quattro anni che lo faccio, è la mia vita. È come respirare, camminare. Devo andare in moto, o comunque stare su un mezzo a motore, smontare, rimontare...<ref>Da ''[https://www.insella.it/news/moto3-intervista-romano-fenati-il-mugello-e-la-gara-piu-spettacolare-al-mondo-140714 Moto3, intervista a Romano Fenati: "Il Mugello è la gara più spettacolare al mondo"]'', ''Insella.it'', 22 maggio 2017.</ref> *{{NDR|Sugli eventi seguenti la "pinzata" nel Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini 2018}} Sono stato sentito in direzione gara, con Manzi, e tutto sembrava tranquillo. Ci siamo spiegati e stretti la mano, ho chiesto scusa perché il mio, a differenza dei suoi, è stato un gesto plateale. Ho preso due gare di squalifica, che nel [[Calcio (sport)|calcio]] sono poche ma nelle moto sono tantissime. Pensavo fosse finita lì. {{NDR|«E poi cosa è accaduto?»}} Che tutto il resto, dal togliermi la licenza al licenziamento, come in un domino lo hanno scatenato i [[Social network|social]]. Sono una Corte vera e propria, che ha emesso un giudizio molto più velocemente dei tribunali normali e mi ha condannato senza appello. Mi avevano già costruito la bara. [...] Ammetto le mie colpe, con l'attenuante dell'[[adrenalina]], ma chi minaccia di [[morte]] dal divano non ha adrenalina. Era diventato di moda insultarmi.<ref name="Micalizzi">Dall'intervista di Gabriele Micalizzi, ''In pista nessuno è un santo'', ''SportWeek'' nº 6 (923), 9 febbraio 2019, pp. 42-47.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Piloti motociclistici italiani|Fenati, Romano]] 25itk0smxy9b9gcewfw8fjcw0k0940i Discussione:John Selden 1 158313 1221819 989349 2022-08-09T18:01:31Z Dread83 47 -1, fonte wikitext text/x-wiki {{sfid}} ==Senza fonte== *Il [[mondo]] non è più stato un luogo felice da quando le fate hanno smesso le loro danze, e il prete i suoi incantesimi. *Si dice comunemente che un [[uomo]] viene colpito da una calamità a causa di qualcosa che non sopportiamo in lui. 9b5gk2av1ne6iz4kck2zf4sp29vbzi1 Mika Waltari 0 158795 1221779 1215391 2022-08-09T14:34:16Z Smashfanful 64280 Aggiornamento wikitext text/x-wiki [[File:Mika-Waltari-1958.jpg|thumb|Mika Waltari]] '''Mika Toimi Waltari''' (1908 – 1979), scrittore finlandese. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Sinuhe l'egiziano''=== Io, Sinuhe, figlio di Sennut e di sua moglie Kipa, scrivo questo. Non scrivo per la gloria degli dei della terra di Kem, poiché sono sono stanco di dei, né per la gloria dei Faraoni, poiché sono stanco delle loro gesta. Scrivo non per timore né per alcuna speranza di futuro, ma per me stesso soltanto.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> Durante la mia vita ho veduto, conosciuto, perduto troppo per diventare preda del terrore vano, e per ciò che riguarda la fede nell'immortalità ne sono altrettanto infastidito quanto lo sono dagli dèi e dai re. Scrivo queste pagine unicamente per piacere mio, e in ciò differisco da ogni altro scrittore passato e che verrà.<br> Inizio questo libro nel terzo anno del mio esilio sulle spiagge del Mare Orientale, donde salpano le navi per il paese di Punt, in prossimità del deserto, in prossimità di quelle colline da cui venne cavata la pietra per le statue degli antichi re. Scrivo queste pagine perché il vino è amaro al mio palato, perché ho perduto ogni piacere delle donne e perché né i giardini né gli stagni abbondanti di pesci mi danno più alcun diletto. Ho scacciato i cantori, e il suono dei flauti e degli strumenti a corda è tormento al mio orecchio. Perciò scrivo questo, io, Sinuhe, al quale più non interessano le ricchezze, le coppe d'oro, l'ebano, l'avorio e la mirra.<br> Queste cose non mi sono state tolte. Gli schiavi temono ancora la mia verga; le guardie inchinano il capo e tendono la mano innanzi a me sino a terra. Ma impedimenti sono stati posti al mio cammino e nessuna nave può approdare entro la risacca di queste spiagge, e mai più respirerò l'odore della Terra Nera in una notte primaverile.<br> Un tempo il mio nome fu scritto nel libro d'oro del Faraone, e io sedevo alla sua destra. Le mie parole avevano più forza di quelle dei potenti del paese di Kem; i nobili mi inviavano doni, e al mio collo appendevano catene d'oro. Possedevo tutto ciò che un uomo può desiderare, ma essendo uomo desideravo di più. Perciò sono quello che sono. Fui scacciato da Tebe durante il sesto anno di regno del Faraone Horemheb, per essere battuto a morte come un cane se fossi ritornato... per essere spiaccicato come una ranocchia tra le pietre se avessi osato muovere un passo oltre la zona che era stata delimitata come mio luogo di abitazione. Questo fu per comando del Re, del Faraone che un tempo era stato mio amico.<br> Ma prima di iniziare questo libro lascerò che il mio cuore gridi i suoi lamenti, poiché così deve gridare un cuore di esiliato quando è oppresso dal dolore.<br> Colui che ha bevuto una volta l'acqua del Nilo anelerà in eterno a ritornare nuovamente presso le sue sponde; nessun'acqua di nessun altro paese potrà placare la sua sete.<br> Vorrei scambiare la mia coppa per una ciotola di argilla grezza, purché i miei piedi potessero ancora una volta calpestare la soffice polvere del paese di Kem. Sarei pronto a barattare le mie vesti di lino per le pelli di uno schiavo se ancora una volta mi fosse dato di udir frusciare al vento della primavera le canne del fiume.<br> Chiare erano le acque della mia giovinezza; dolce era la mia follia. Aspro è il vino della vecchiezza, e il favo più dolce non saprebbe compensare il rozzo pane della mia povertà. Volgetevi, o anni... rifluite di nuovo, o anni svaniti... veleggia, Ammon, da oriente a levante attraverso i cieli e riconducimi la mia giovinezza! Non una parola io muterò, non altererò il mio anche minimo atto. Fragile calamo, levigato papiro, ridatemi la mia follia e la mia giovinezza! ===''Trums l'etrusco''=== Io, Lars Turms, l'immortale, mi svegliai alla primavera e vidi che la terra era nuovamente rifiorita.<br> Mi guardai intorno, contemplai la mia splendida dimora, vidi l'oro e l'argento, le statue di bronzo, i rossi vasi sfigurati, le pareti dipinte, ma non provai orgoglio; come può infatti un immortale possedere alcunché?<br> Tra miriadi di oggetti preziosi scelsi un umile recipiente di argilla e per la prima volta in tanti anni ne versai il contenuto nel palmo della mano e lo contai. Erano le pietre della mia vita.<br> Posai quindi il recipiente ai piedi della dea e percossi uno scudo di bronzo. I domestici entrarono silenziosi, mi dipinsero il volto, le mani e le braccia col rosso sacro e mi vestirono della sacra tunica.<br> Poiché avevo fatto ciò che avevo fatto per me stesso, non per la mia città o per la mia gente, non mi lasciai trasportare nella lettiga cerimoniale, bensì attraversai a piedi la città. La popolazione, nel vedere le mie mani e il mio volto dipinti, si ritraeva, i bambini cessavano i loro giochi, e una fanciulla, presso la porta cittadina, smise di suonare il flauto.<br> Uscii dalla città e scesi nella valle, lungo il medesimo sentiero dal quale un tempo ero venuto. Il cielo era di un azzurro intenso, nelle mie orecchie echeggiava il canto degli uccelli, le colombe della dea tubavano dolcemente. I lavoratori che sudavano nei campi sostarono rispettosi alla mia vista, tornando poi a curvare la schiena alla loro fatica. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Sinuhe l'egiziano (romanzo)|Sinuhe l'egiziano|}} {{Stub}} {{DEFAULTSORT:Waltari, Mika}} [[Categoria:Scrittori finlandesi]] ptx43bpcvaeojppjwlymrnkc7sjm3ph Proverbi aliminusani 0 159338 1221844 1196502 2022-08-10T00:56:39Z Sun-crops 10277 fix wikitext text/x-wiki [[File:Aliminusa,_la_vita_nelle_strade.jpg|thumb|upright=1.6|[[w:Aliminusa|Aliminusa]], via Dante negli anni Sessanta.]] Raccolta di '''[[Aliminusa|proverbi aliminusani]]'''. {{Indice|Note|Bibliografia|Voci correlate}} ==A== *'''A cu' ti leva lu pani, levaci la vita.''' (p. 94) :''A chi ti toglie il pane, togligli la vita.'' ::{{spiegazione|Tutte le reazioni sono lecite quando il padrone ti toglie perfino il pane.}} *'''A cuscenza? 'U lupu l'havi, ca si futti du' pecuri 'a vota.''' (p. 93) ::{{spiegazione|A chi tira in ballo la coscienza, gli si risponde che ad averla è solo il lupo, ma ciò non gli impedisce di sbranare due pecore per volta. È un invito ad avere pochi scrupoli.}} *'''A liggi è 'guali pi tutti, cu' havi dinari si nni futti.''' (p. 94) :''La legge è uguale per tutti, ma il ricco può ignorarla.'' *'''A lu citrolu chi nesci fora casedda, lu jardinaru ci muzza la testa.''' (p. 91) :''Il giardiniere mozza la testa al [[cetriolo]] che esce fuori dal suo riquadro.'' ::{{spiegazione|Viene consigliata l'accettazione delle idee dominanti, anche se non le si condividono, probabilmente in seguito a reiterati insuccessi ribellistici; è anche implicita la riprovazione di tutti gli atteggiamenti che si discostano da quelli correnti.}} *'''A sciarra è p'a cutra.''' (p. 92) :''Il litigio è per la coltre.'' ::{{spiegazione|Secondo un'antica tradizione curiale,<ref> Giuseppe Pitrè, ''Usi e costumi del popolo siciliano'', Cappelli, Bologna, 1971, p. 40. </ref>la coltre era causa frequente di litigi. Il senso è che quando si ha qualcosa in comproprietà, la sciarra è inevitabile.}} *'''Acqua passata 'un macina mulinu.''' (p. 93) :''L'acqua già scorsa non mette in moto il mulino.'' ::{{spiegazione|Lo si dice, per sollecitare un'assoluzione incondizionata, a chi rinvanga accadimenti del passato.}} ==B== ==C== *'''Cavaddu zoppu si godi la fera.''' (p. 90) :''[[Cavallo]] zoppo si gode la fiera.'' ::{{spiegazione|Il cavallo zoppo, non potendo essere oggetto di compravendita a causa della sua menomazione, si gode il mercato del bestiame come un qualunque spettatore. È un invito a non intrigarsi nelle faccende altrui, comprese le questioni politiche che vengono vissute come estranee.}} *'''Centu latri 'un ponnu spugghiari a unu nudu.''' (p. 95) :''Cento [[ladri]] non possono spogliare uno che è nudo.'' *'''Chiddi cadinu sempri additta.''' (p. 95) :''Quelli (i potenti) cascano sempre all'impiedi (cioè non si fanno male).'' ::{{spiegazione|Sottolinea il rammarico per la capacità che mostrano i ricchi di tirarsi fuori dai guai pagando costi irrisori.}} *'''Chiù scuru di menzannotti 'n po' fari.''' (p. 93) ::{{spiegazione|Esprime l'indifferenza del contadino nei confronti dei provvedimenti (anche governativi) che lo riguardano, tanto, peggio di così non può andargli come non può esserci un buio più fitto di quello di mezzanotte. Può però tradursi nel suo esatto contrario: non ho altro da perdere che le mie catene.}} *'''Cu' cumanna fa leggi.''' (p. 91) :''Chi comanda fa le leggi – è implicito e risaputo – per sé, cioè per il proprio tornaconto.'' ::{{spiegazione|È un suggerimento ad accettare il mondo com'è.}} *'''Cu' cunfida 'u cori all'[[amicizia|amici]], metti 'a pruuli 'nto luci.''' (p. 92) ::{{spiegazione|Riporre fiducia negli amici è pericoloso come il mettere polvere da sparo nelle braci.}} *'''Cu' havi [[amicizia|amici]] è francu di guai.''' (p.94) :''Chi ha amici è affrancato dai problemi'' *'''Cu' havi mancia, cu' 'unn'havi talia.''' (p. 92) :''Chi ha mangia, chi non ha resta a guardare.'' *'''Cu' ti fa chianciri, ti fa ridiri, e cu' ti fa ridiri ti fa chianciri.''' (p. 92) ::{{spiegazione|La vita è naturalmente contraddittoria: chi ti fa piangere oggi, ti farà ridere domani; e viceversa.}} *'''Cu' voli manciari assai, s'affuca.''' (pp. 94-95) :''Chi vuol troppo ingoiare, si strozza.'' ::{{spiegazione|Esprime una visibile soddisfazione per il tracollo del ''parvenu'' lanciato in una irresistibile ''escalation'' sociale.}} ==D== ==E== ==F== *'''Fa' 'u fissa p'un paari 'u daziu.''' (p. 91) :''Fai l'imbecille per non pagare il dazio.'' ::{{spiegazione|È sempre conveniente accettare le idee dominanti (e se non le condividi, fallo per finta).}} ==G== ==H== *'''Haiu 'a furtuna du crastu, ca nasci curnutu e mori ammazzatu.''' (p. 93) :''Sono fortunato come il [[montone]] (che nasce cornuto e muore scannato).'' ::{{spiegazione|Non mi stupisco più delle mie sventure. Classico esempio di rassegnazione e autocommiserazione.}} ==I== *'''Iu tagghiu cipuddi e a iddu ci chiancinu l'occhi.''' (p. 94) :''Sono io a sbucciare le [[cipolle]] ma è a lui che lacrimano gli occhi.'' ::{{spiegazione|Esorta a stare attenti, come individuo o classe, contro chi rivendica come suoi i tuoi sacrifici.}} ==L== *'''La terra è di cu' la zappa, no di cu' porta la cappa.''' (p. 93) :''La terra è di chi la zappa e non di chi porta la cappa (il padrone).'' *'''Lu riccu havi lu patri a lu 'nfernu chi prea pi iddu.''' (pp. 93-94) :''Il ricco ha all'[[inferno]] il padre che prega per lui.'' ::{{spiegazione|Esprime la consapevolezza contadina del modo disonesto con cui, da padre in figlio, si accumula la ricchezza.}} ==M== *'''Me nannu cu lu metiri muriu, si lu mitissi cu lu siminau.''' (p. 94) :''Mio nonno è morto per il troppo mietere, quanto a me il frumento può restare dov'è.'' ::{{spiegazione|Esprime il rifiuto per i lavori troppo faticosi (come sono quelli dei campi) e una ben disposizione al cambiamento.}} *'''Megghiu 'u tintu canusciutu ca 'u bonu a canusciri.''' (p. 90) :''È meglio il conosciuto (anche se cattivo) di quello da conoscere (anche se buono).'' ==N== ==O== *'''Ognunu p'a sò casuzza.''' (p. 92) :''Che ognuno pensi solo agli affari della propria casa.'' *'''Ognunu tira 'a cinniri 'nto sò cudduruni.''' (p. 91) :''Ognuno, egoisticamente, ammucchia la cenere calda sul proprio pane messo a cuocere sulle braci, lasciando senza cenere i pani degli altri.'' ::{{spiegazione|L'egoismo, suggerisce il proverbio, è connaturato agli uomini e lo si può vedere persino in questi minuti episodi.}} ==P== *'''Pi oggi ci penzu iu, ca pi dumani ci penza Diu.''' (p. 92) :''Per l'oggi ci penso io, che per domani ci penserà Dio.'' *'''Picca [[pane|pani]], picca vinu: picca travagghiu Ninu.''' (p. 94) :''Poco il pane, poco il vino: pertanto, poco lavora Nino.'' ::{{spiegazione|Se il salario non è adeguato alla quantità di fatica necessaria, sarà il lavoratore a ristabilire l'equilibrio lavorando di meno.}} *'''Pignata 'ncumuni 'un vugghi mai.''' (p. 91) :''La [[pentola]] in comune non bolle mai.'' ::{{spiegazione|Quando ci si associa non si consegue alcun risultato.}} ==Q== ==R== ==S== *'''Si spagghia d'unni mina lu ventu.''' (p. 91) :''Per spagliare il frumento appena battuto nell'aia, occorre adeguarsi alla direzione del vento.'' ::{{spiegazione|Vale per: non andare controcorrente.}} ==T== ==U== *''''U monacu futti e 'u cummentu paga.''' (p. 94) :''Il monaco intrallazza e ruba e a pagarne le spese è il convento.'' ::{{spiegazione|Disapprova il malcostume degli intrallazzisti e ladri di Stato che costringono il popolo a pagare i guasti che loro provocano.}} *''''U sceccu s'attacca unni voli 'u patruni.''' (p. 93) :''L'[[asino]] viene legato nel posto voluto dal padrone.'' ::{{spiegazione|Esprime condiscendenza verso chi detiene le redini del mondo.}} *''''Ucca ca 'un parra si chiama cucuzza.''' (p. 95) :''La [[bocca]] che non parla è come una zucca.'' ::{{spiegazione|Spinge a far valere i propri diritti.}} *'''Unu sulu unn'è bonu mancu a manciari.''' (p. 93) :''Da soli non si è capaci nemmeno di mangiare.'' ::{{spiegazione|È un aperto invito alla cooperazione.}} ==V== ==Z== ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Lillo Gullo e Tano Gullo]], ''Aliminusa. <small>Strada, donna, religiosità. Prospettive socio-antropologiche della cultura contadina</small>'', Savelli, Roma, 1977. ==Voci correlate== *[[Aliminusa]] *[[Lillo Gullo e Tano Gullo]] *[[Modi di dire aliminusani]] *[[Modi di dire messinesi]] *[[Modi di dire siciliani]] *[[Proverbi siciliani]] [[Categoria:Aliminusa]] [[Categoria:Proverbi siciliani|Aliminusani]] nw9vom7yy5mf4r5wkdf8l6i49ia2iz1 1221845 1221844 2022-08-10T01:10:57Z Sun-crops 10277 wikitext text/x-wiki [[File:Aliminusa,_la_vita_nelle_strade.jpg|thumb|upright=1.6|[[w:Aliminusa|Aliminusa]], via Dante negli anni Sessanta.]] Raccolta di '''[[Aliminusa|proverbi aliminusani]]'''. {{Indice|Note|Bibliografia|Voci correlate}} ==A== *'''A cu' ti leva lu pani, levaci la vita.''' (p. 94) :''A chi ti toglie il pane, togligli la vita.'' ::{{spiegazione|Tutte le reazioni sono lecite quando il padrone ti toglie perfino il pane.}} *'''A cuscenza? 'U lupu l'havi, ca si futti du' pecuri 'a vota.''' (p. 93) ::{{spiegazione|A chi tira in ballo la coscienza, gli si risponde che ad averla è solo il lupo, ma ciò non gli impedisce di sbranare due pecore per volta. È un invito ad avere pochi scrupoli.}} *'''A liggi è 'guali pi tutti, cu' havi dinari si nni futti.''' (p. 94) :''La legge è uguale per tutti, ma il ricco può ignorarla.'' *'''A lu citrolu chi nesci fora casedda, lu jardinaru ci muzza la testa.''' (p. 91) :''Il giardiniere mozza la testa al [[cetriolo]] che esce fuori dal suo riquadro.'' ::{{spiegazione|Viene consigliata l'accettazione delle idee dominanti, anche se non le si condividono, probabilmente in seguito a reiterati insuccessi ribellistici; è anche implicita la riprovazione di tutti gli atteggiamenti che si discostano da quelli correnti.}} *'''A sciarra è p'a cutra.''' (p. 92) :''Il litigio è per la [[Coperta|coltre]].'' ::{{spiegazione|Secondo un'antica tradizione curiale,<ref> Giuseppe Pitrè, ''Usi e costumi del popolo siciliano'', Cappelli, Bologna, 1971, p. 40. </ref>la coltre era causa frequente di litigi. Il senso è che quando si ha qualcosa in comproprietà, la sciarra è inevitabile.}} *'''Acqua passata 'un macina mulinu.''' (p. 93) :''L'acqua già scorsa non mette in moto il mulino.'' ::{{spiegazione|Lo si dice, per sollecitare un'assoluzione incondizionata, a chi rinvanga accadimenti del passato.}} ==B== ==C== *'''Cavaddu zoppu si godi la fera.''' (p. 90) :''[[Cavallo]] zoppo si gode la fiera.'' ::{{spiegazione|Il cavallo zoppo, non potendo essere oggetto di compravendita a causa della sua menomazione, si gode il mercato del bestiame come un qualunque spettatore. È un invito a non intrigarsi nelle faccende altrui, comprese le questioni politiche che vengono vissute come estranee.}} *'''Centu latri 'un ponnu spugghiari a unu nudu.''' (p. 95) :''Cento [[ladri]] non possono spogliare uno che è nudo.'' *'''Chiddi cadinu sempri additta.''' (p. 95) :''Quelli (i potenti) cascano sempre all'impiedi (cioè non si fanno male).'' ::{{spiegazione|Sottolinea il rammarico per la capacità che mostrano i ricchi di tirarsi fuori dai guai pagando costi irrisori.}} *'''Chiù scuru di menzannotti 'n po' fari.''' (p. 93) ::{{spiegazione|Esprime l'indifferenza del contadino nei confronti dei provvedimenti (anche governativi) che lo riguardano, tanto, peggio di così non può andargli come non può esserci un buio più fitto di quello di mezzanotte. Può però tradursi nel suo esatto contrario: non ho altro da perdere che le mie catene.}} *'''Cu' cumanna fa leggi.''' (p. 91) :''Chi comanda fa le leggi – è implicito e risaputo – per sé, cioè per il proprio tornaconto.'' ::{{spiegazione|È un suggerimento ad accettare il mondo com'è.}} *'''Cu' cunfida 'u cori all'[[amicizia|amici]], metti 'a pruuli 'nto luci.''' (p. 92) ::{{spiegazione|Riporre fiducia negli amici è pericoloso come il mettere polvere da sparo nelle braci.}} *'''Cu' havi [[amicizia|amici]] è francu di guai.''' (p.94) :''Chi ha amici è affrancato dai problemi'' *'''Cu' havi mancia, cu' 'unn'havi talia.''' (p. 92) :''Chi ha mangia, chi non ha resta a guardare.'' *'''Cu' ti fa chianciri, ti fa ridiri, e cu' ti fa ridiri ti fa chianciri.''' (p. 92) ::{{spiegazione|La vita è naturalmente contraddittoria: chi ti fa piangere oggi, ti farà ridere domani; e viceversa.}} *'''Cu' voli manciari assai, s'affuca.''' (pp. 94-95) :''Chi vuol troppo ingoiare, si strozza.'' ::{{spiegazione|Esprime una visibile soddisfazione per il tracollo del ''parvenu'' lanciato in una irresistibile ''escalation'' sociale.}} ==D== ==E== ==F== *'''Fa' 'u fissa p'un paari 'u daziu.''' (p. 91) :''Fai l'[[Imbecillità|imbecille]] per non pagare il dazio.'' ::{{spiegazione|È sempre conveniente accettare le idee dominanti (e se non le condividi, fallo per finta).}} ==G== ==H== *'''Haiu 'a furtuna du crastu, ca nasci curnutu e mori ammazzatu.''' (p. 93) :''Sono fortunato come il [[montone]] (che nasce cornuto e muore scannato).'' ::{{spiegazione|Non mi stupisco più delle mie sventure. Classico esempio di rassegnazione e autocommiserazione.}} ==I== *'''Iu tagghiu cipuddi e a iddu ci chiancinu l'occhi.''' (p. 94) :''Sono io a sbucciare le [[cipolle]] ma è a lui che lacrimano gli occhi.'' ::{{spiegazione|Esorta a stare attenti, come individuo o classe, contro chi rivendica come suoi i tuoi sacrifici.}} ==L== *'''La terra è di cu' la zappa, no di cu' porta la cappa.''' (p. 93) :''La [[terra]] è di chi la zappa e non di chi porta la cappa (il padrone).'' *'''Lu riccu havi lu patri a lu 'nfernu chi prea pi iddu.''' (pp. 93-94) :''Il ricco ha all'[[inferno]] il padre che prega per lui.'' ::{{spiegazione|Esprime la consapevolezza contadina del modo disonesto con cui, da padre in figlio, si accumula la ricchezza.}} ==M== *'''Me nannu cu lu metiri muriu, si lu mitissi cu lu siminau.''' (p. 94) :''Mio nonno è morto per il troppo [[Mietitura|mietere]], quanto a me il frumento può restare dov'è.'' ::{{spiegazione|Esprime il rifiuto per i lavori troppo faticosi (come sono quelli dei campi) e una ben disposizione al cambiamento.}} *'''Megghiu 'u tintu canusciutu ca 'u bonu a canusciri.''' (p. 90) :''È meglio il conosciuto (anche se cattivo) di quello da conoscere (anche se buono).'' ==N== ==O== *'''Ognunu p'a sò casuzza.''' (p. 92) :''Che ognuno pensi solo agli affari della propria casa.'' *'''Ognunu tira 'a cinniri 'nto sò cudduruni.''' (p. 91) :''Ognuno, egoisticamente, ammucchia la cenere calda sul proprio pane messo a cuocere sulle braci, lasciando senza cenere i pani degli altri.'' ::{{spiegazione|L'egoismo, suggerisce il proverbio, è connaturato agli uomini e lo si può vedere persino in questi minuti episodi.}} ==P== *'''Pi oggi ci penzu iu, ca pi dumani ci penza Diu.''' (p. 92) :''Per l'oggi ci penso io, che per domani ci penserà Dio.'' *'''Picca [[pane|pani]], picca vinu: picca travagghiu Ninu.''' (p. 94) :''Poco il pane, poco il vino: pertanto, poco lavora Nino.'' ::{{spiegazione|Se il salario non è adeguato alla quantità di fatica necessaria, sarà il lavoratore a ristabilire l'equilibrio lavorando di meno.}} *'''Pignata 'ncumuni 'un vugghi mai.''' (p. 91) :''La [[pentola]] in comune non bolle mai.'' ::{{spiegazione|Quando ci si associa non si consegue alcun risultato.}} ==Q== ==R== ==S== *'''Si spagghia d'unni mina lu ventu.''' (p. 91) :''Per spagliare il frumento appena battuto nell'aia, occorre adeguarsi alla direzione del vento.'' ::{{spiegazione|Vale per: non andare controcorrente.}} ==T== ==U== *''''U monacu futti e 'u cummentu paga.''' (p. 94) :''Il monaco intrallazza e ruba e a pagarne le spese è il convento.'' ::{{spiegazione|Disapprova il malcostume degli intrallazzisti e ladri di Stato che costringono il popolo a pagare i guasti che loro provocano.}} *''''U sceccu s'attacca unni voli 'u patruni.''' (p. 93) :''L'[[asino]] viene legato nel posto voluto dal padrone.'' ::{{spiegazione|Esprime condiscendenza verso chi detiene le redini del mondo.}} *''''Ucca ca 'un parra si chiama cucuzza.''' (p. 95) :''La [[bocca]] che non parla è come una zucca.'' ::{{spiegazione|Spinge a far valere i propri diritti.}} *'''Unu sulu unn'è bonu mancu a manciari.''' (p. 93) :''Da soli non si è capaci nemmeno di mangiare.'' ::{{spiegazione|È un aperto invito alla cooperazione.}} ==V== ==Z== ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Lillo Gullo e Tano Gullo]], ''Aliminusa. <small>Strada, donna, religiosità. Prospettive socio-antropologiche della cultura contadina</small>'', Savelli, Roma, 1977. ==Voci correlate== *[[Aliminusa]] *[[Lillo Gullo e Tano Gullo]] *[[Modi di dire aliminusani]] *[[Modi di dire messinesi]] *[[Modi di dire siciliani]] *[[Proverbi siciliani]] [[Categoria:Aliminusa]] [[Categoria:Proverbi siciliani|Aliminusani]] 58js6b62ap9ofumuy1wo924btlmgp0h 1221846 1221845 2022-08-10T01:12:27Z Sun-crops 10277 /* C */ piccolo fix, o.d.m. precedente: wlinks di cui 2 per la creazione di voci tematiche wikitext text/x-wiki [[File:Aliminusa,_la_vita_nelle_strade.jpg|thumb|upright=1.6|[[w:Aliminusa|Aliminusa]], via Dante negli anni Sessanta.]] Raccolta di '''[[Aliminusa|proverbi aliminusani]]'''. {{Indice|Note|Bibliografia|Voci correlate}} ==A== *'''A cu' ti leva lu pani, levaci la vita.''' (p. 94) :''A chi ti toglie il pane, togligli la vita.'' ::{{spiegazione|Tutte le reazioni sono lecite quando il padrone ti toglie perfino il pane.}} *'''A cuscenza? 'U lupu l'havi, ca si futti du' pecuri 'a vota.''' (p. 93) ::{{spiegazione|A chi tira in ballo la coscienza, gli si risponde che ad averla è solo il lupo, ma ciò non gli impedisce di sbranare due pecore per volta. È un invito ad avere pochi scrupoli.}} *'''A liggi è 'guali pi tutti, cu' havi dinari si nni futti.''' (p. 94) :''La legge è uguale per tutti, ma il ricco può ignorarla.'' *'''A lu citrolu chi nesci fora casedda, lu jardinaru ci muzza la testa.''' (p. 91) :''Il giardiniere mozza la testa al [[cetriolo]] che esce fuori dal suo riquadro.'' ::{{spiegazione|Viene consigliata l'accettazione delle idee dominanti, anche se non le si condividono, probabilmente in seguito a reiterati insuccessi ribellistici; è anche implicita la riprovazione di tutti gli atteggiamenti che si discostano da quelli correnti.}} *'''A sciarra è p'a cutra.''' (p. 92) :''Il litigio è per la [[Coperta|coltre]].'' ::{{spiegazione|Secondo un'antica tradizione curiale,<ref> Giuseppe Pitrè, ''Usi e costumi del popolo siciliano'', Cappelli, Bologna, 1971, p. 40. </ref>la coltre era causa frequente di litigi. Il senso è che quando si ha qualcosa in comproprietà, la sciarra è inevitabile.}} *'''Acqua passata 'un macina mulinu.''' (p. 93) :''L'acqua già scorsa non mette in moto il mulino.'' ::{{spiegazione|Lo si dice, per sollecitare un'assoluzione incondizionata, a chi rinvanga accadimenti del passato.}} ==B== ==C== *'''Cavaddu zoppu si godi la fera.''' (p. 90) :''[[Cavallo]] zoppo si gode la fiera.'' ::{{spiegazione|Il cavallo zoppo, non potendo essere oggetto di compravendita a causa della sua menomazione, si gode il mercato del bestiame come un qualunque spettatore. È un invito a non intrigarsi nelle faccende altrui, comprese le questioni politiche che vengono vissute come estranee.}} *'''Centu latri 'un ponnu spugghiari a unu nudu.''' (p. 95) :''Cento [[ladri]] non possono spogliare uno che è nudo.'' *'''Chiddi cadinu sempri additta.''' (p. 95) :''Quelli (i potenti) cascano sempre all'impiedi (cioè non si fanno male).'' ::{{spiegazione|Sottolinea il rammarico per la capacità che mostrano i ricchi di tirarsi fuori dai guai pagando costi irrisori.}} *'''Chiù scuru di menzannotti 'n po' fari.''' (p. 93) ::{{spiegazione|Esprime l'indifferenza del contadino nei confronti dei provvedimenti (anche governativi) che lo riguardano, tanto, peggio di così non può andargli come non può esserci un buio più fitto di quello di mezzanotte. Può però tradursi nel suo esatto contrario: non ho altro da perdere che le mie catene.}} *'''Cu' cumanna fa leggi.''' (p. 91) :''Chi comanda fa le leggi – è implicito e risaputo – per sé, cioè per il proprio tornaconto.'' ::{{spiegazione|È un suggerimento ad accettare il mondo com'è.}} *'''Cu' cunfida 'u cori all'[[amicizia|amici]], metti 'a pruuli 'nto luci.''' (p. 92) ::{{spiegazione|Riporre fiducia negli amici è pericoloso come il mettere polvere da sparo nelle braci.}} *'''Cu' havi [[amicizia|amici]] è francu di guai.''' (p.94) :''Chi ha amici è affrancato dai problemi.'' *'''Cu' havi mancia, cu' 'unn'havi talia.''' (p. 92) :''Chi ha mangia, chi non ha resta a guardare.'' *'''Cu' ti fa chianciri, ti fa ridiri, e cu' ti fa ridiri ti fa chianciri.''' (p. 92) ::{{spiegazione|La vita è naturalmente contraddittoria: chi ti fa piangere oggi, ti farà ridere domani; e viceversa.}} *'''Cu' voli manciari assai, s'affuca.''' (pp. 94-95) :''Chi vuol troppo ingoiare, si strozza.'' ::{{spiegazione|Esprime una visibile soddisfazione per il tracollo del ''parvenu'' lanciato in una irresistibile ''escalation'' sociale.}} ==D== ==E== ==F== *'''Fa' 'u fissa p'un paari 'u daziu.''' (p. 91) :''Fai l'[[Imbecillità|imbecille]] per non pagare il dazio.'' ::{{spiegazione|È sempre conveniente accettare le idee dominanti (e se non le condividi, fallo per finta).}} ==G== ==H== *'''Haiu 'a furtuna du crastu, ca nasci curnutu e mori ammazzatu.''' (p. 93) :''Sono fortunato come il [[montone]] (che nasce cornuto e muore scannato).'' ::{{spiegazione|Non mi stupisco più delle mie sventure. Classico esempio di rassegnazione e autocommiserazione.}} ==I== *'''Iu tagghiu cipuddi e a iddu ci chiancinu l'occhi.''' (p. 94) :''Sono io a sbucciare le [[cipolle]] ma è a lui che lacrimano gli occhi.'' ::{{spiegazione|Esorta a stare attenti, come individuo o classe, contro chi rivendica come suoi i tuoi sacrifici.}} ==L== *'''La terra è di cu' la zappa, no di cu' porta la cappa.''' (p. 93) :''La [[terra]] è di chi la zappa e non di chi porta la cappa (il padrone).'' *'''Lu riccu havi lu patri a lu 'nfernu chi prea pi iddu.''' (pp. 93-94) :''Il ricco ha all'[[inferno]] il padre che prega per lui.'' ::{{spiegazione|Esprime la consapevolezza contadina del modo disonesto con cui, da padre in figlio, si accumula la ricchezza.}} ==M== *'''Me nannu cu lu metiri muriu, si lu mitissi cu lu siminau.''' (p. 94) :''Mio nonno è morto per il troppo [[Mietitura|mietere]], quanto a me il frumento può restare dov'è.'' ::{{spiegazione|Esprime il rifiuto per i lavori troppo faticosi (come sono quelli dei campi) e una ben disposizione al cambiamento.}} *'''Megghiu 'u tintu canusciutu ca 'u bonu a canusciri.''' (p. 90) :''È meglio il conosciuto (anche se cattivo) di quello da conoscere (anche se buono).'' ==N== ==O== *'''Ognunu p'a sò casuzza.''' (p. 92) :''Che ognuno pensi solo agli affari della propria casa.'' *'''Ognunu tira 'a cinniri 'nto sò cudduruni.''' (p. 91) :''Ognuno, egoisticamente, ammucchia la cenere calda sul proprio pane messo a cuocere sulle braci, lasciando senza cenere i pani degli altri.'' ::{{spiegazione|L'egoismo, suggerisce il proverbio, è connaturato agli uomini e lo si può vedere persino in questi minuti episodi.}} ==P== *'''Pi oggi ci penzu iu, ca pi dumani ci penza Diu.''' (p. 92) :''Per l'oggi ci penso io, che per domani ci penserà Dio.'' *'''Picca [[pane|pani]], picca vinu: picca travagghiu Ninu.''' (p. 94) :''Poco il pane, poco il vino: pertanto, poco lavora Nino.'' ::{{spiegazione|Se il salario non è adeguato alla quantità di fatica necessaria, sarà il lavoratore a ristabilire l'equilibrio lavorando di meno.}} *'''Pignata 'ncumuni 'un vugghi mai.''' (p. 91) :''La [[pentola]] in comune non bolle mai.'' ::{{spiegazione|Quando ci si associa non si consegue alcun risultato.}} ==Q== ==R== ==S== *'''Si spagghia d'unni mina lu ventu.''' (p. 91) :''Per spagliare il frumento appena battuto nell'aia, occorre adeguarsi alla direzione del vento.'' ::{{spiegazione|Vale per: non andare controcorrente.}} ==T== ==U== *''''U monacu futti e 'u cummentu paga.''' (p. 94) :''Il monaco intrallazza e ruba e a pagarne le spese è il convento.'' ::{{spiegazione|Disapprova il malcostume degli intrallazzisti e ladri di Stato che costringono il popolo a pagare i guasti che loro provocano.}} *''''U sceccu s'attacca unni voli 'u patruni.''' (p. 93) :''L'[[asino]] viene legato nel posto voluto dal padrone.'' ::{{spiegazione|Esprime condiscendenza verso chi detiene le redini del mondo.}} *''''Ucca ca 'un parra si chiama cucuzza.''' (p. 95) :''La [[bocca]] che non parla è come una zucca.'' ::{{spiegazione|Spinge a far valere i propri diritti.}} *'''Unu sulu unn'è bonu mancu a manciari.''' (p. 93) :''Da soli non si è capaci nemmeno di mangiare.'' ::{{spiegazione|È un aperto invito alla cooperazione.}} ==V== ==Z== ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Lillo Gullo e Tano Gullo]], ''Aliminusa. <small>Strada, donna, religiosità. Prospettive socio-antropologiche della cultura contadina</small>'', Savelli, Roma, 1977. ==Voci correlate== *[[Aliminusa]] *[[Lillo Gullo e Tano Gullo]] *[[Modi di dire aliminusani]] *[[Modi di dire messinesi]] *[[Modi di dire siciliani]] *[[Proverbi siciliani]] [[Categoria:Aliminusa]] [[Categoria:Proverbi siciliani|Aliminusani]] qe5naeo2023rffechuc2hz1s9mautnz 1221880 1221846 2022-08-10T06:55:16Z Ibisco 49387 /* A */ wikitext text/x-wiki [[File:Aliminusa,_la_vita_nelle_strade.jpg|thumb|upright=1.6|[[w:Aliminusa|Aliminusa]], via Dante negli anni Sessanta.]] Raccolta di '''[[Aliminusa|proverbi aliminusani]]'''. {{Indice|Note|Bibliografia|Voci correlate}} ==A== *'''A cu' ti leva lu pani, levaci la vita.''' (p. 94) :''A chi ti toglie il pane, togligli la vita.'' ::{{spiegazione|Tutte le reazioni sono lecite quando il padrone ti toglie perfino il pane.}} *'''A cuscenza? 'U lupu l'havi, ca si futti du' pecuri 'a vota.''' (p. 93) ::{{spiegazione|A chi tira in ballo la coscienza, gli si risponde che ad averla è solo il lupo, ma ciò non gli impedisce di sbranare due pecore per volta. È un invito ad avere pochi scrupoli.}} *'''A liggi è 'guali pi tutti, cu' havi dinari si nni futti.''' (p. 94) :''La legge è uguale per tutti, ma il ricco può ignorarla.'' *'''A lu citrolu chi nesci fora casedda, lu jardinaru ci muzza la testa.''' (p. 91) :''Il giardiniere mozza la testa al [[cetriolo]] che esce fuori dal suo riquadro.'' ::{{spiegazione|Viene consigliata l'accettazione delle idee dominanti, anche se non le si condividono, probabilmente in seguito a reiterati insuccessi ribellistici; è anche implicita la riprovazione di tutti gli atteggiamenti che si discostano da quelli correnti.}} *'''A sciarra è p'a cutra.''' (p. 92) :''Il litigio è per la [[Copriletto|coltre]].'' ::{{spiegazione|Secondo un'antica tradizione curiale,<ref> Giuseppe Pitrè, ''Usi e costumi del popolo siciliano'', Cappelli, Bologna, 1971, p. 40. </ref>la coltre era causa frequente di litigi. Il senso è che quando si ha qualcosa in comproprietà, la sciarra è inevitabile.}} *'''Acqua passata 'un macina mulinu.''' (p. 93) :''L'acqua già scorsa non mette in moto il mulino.'' ::{{spiegazione|Lo si dice, per sollecitare un'assoluzione incondizionata, a chi rinvanga accadimenti del passato.}} ==B== ==C== *'''Cavaddu zoppu si godi la fera.''' (p. 90) :''[[Cavallo]] zoppo si gode la fiera.'' ::{{spiegazione|Il cavallo zoppo, non potendo essere oggetto di compravendita a causa della sua menomazione, si gode il mercato del bestiame come un qualunque spettatore. È un invito a non intrigarsi nelle faccende altrui, comprese le questioni politiche che vengono vissute come estranee.}} *'''Centu latri 'un ponnu spugghiari a unu nudu.''' (p. 95) :''Cento [[ladri]] non possono spogliare uno che è nudo.'' *'''Chiddi cadinu sempri additta.''' (p. 95) :''Quelli (i potenti) cascano sempre all'impiedi (cioè non si fanno male).'' ::{{spiegazione|Sottolinea il rammarico per la capacità che mostrano i ricchi di tirarsi fuori dai guai pagando costi irrisori.}} *'''Chiù scuru di menzannotti 'n po' fari.''' (p. 93) ::{{spiegazione|Esprime l'indifferenza del contadino nei confronti dei provvedimenti (anche governativi) che lo riguardano, tanto, peggio di così non può andargli come non può esserci un buio più fitto di quello di mezzanotte. Può però tradursi nel suo esatto contrario: non ho altro da perdere che le mie catene.}} *'''Cu' cumanna fa leggi.''' (p. 91) :''Chi comanda fa le leggi – è implicito e risaputo – per sé, cioè per il proprio tornaconto.'' ::{{spiegazione|È un suggerimento ad accettare il mondo com'è.}} *'''Cu' cunfida 'u cori all'[[amicizia|amici]], metti 'a pruuli 'nto luci.''' (p. 92) ::{{spiegazione|Riporre fiducia negli amici è pericoloso come il mettere polvere da sparo nelle braci.}} *'''Cu' havi [[amicizia|amici]] è francu di guai.''' (p.94) :''Chi ha amici è affrancato dai problemi.'' *'''Cu' havi mancia, cu' 'unn'havi talia.''' (p. 92) :''Chi ha mangia, chi non ha resta a guardare.'' *'''Cu' ti fa chianciri, ti fa ridiri, e cu' ti fa ridiri ti fa chianciri.''' (p. 92) ::{{spiegazione|La vita è naturalmente contraddittoria: chi ti fa piangere oggi, ti farà ridere domani; e viceversa.}} *'''Cu' voli manciari assai, s'affuca.''' (pp. 94-95) :''Chi vuol troppo ingoiare, si strozza.'' ::{{spiegazione|Esprime una visibile soddisfazione per il tracollo del ''parvenu'' lanciato in una irresistibile ''escalation'' sociale.}} ==D== ==E== ==F== *'''Fa' 'u fissa p'un paari 'u daziu.''' (p. 91) :''Fai l'[[Imbecillità|imbecille]] per non pagare il dazio.'' ::{{spiegazione|È sempre conveniente accettare le idee dominanti (e se non le condividi, fallo per finta).}} ==G== ==H== *'''Haiu 'a furtuna du crastu, ca nasci curnutu e mori ammazzatu.''' (p. 93) :''Sono fortunato come il [[montone]] (che nasce cornuto e muore scannato).'' ::{{spiegazione|Non mi stupisco più delle mie sventure. Classico esempio di rassegnazione e autocommiserazione.}} ==I== *'''Iu tagghiu cipuddi e a iddu ci chiancinu l'occhi.''' (p. 94) :''Sono io a sbucciare le [[cipolle]] ma è a lui che lacrimano gli occhi.'' ::{{spiegazione|Esorta a stare attenti, come individuo o classe, contro chi rivendica come suoi i tuoi sacrifici.}} ==L== *'''La terra è di cu' la zappa, no di cu' porta la cappa.''' (p. 93) :''La [[terra]] è di chi la zappa e non di chi porta la cappa (il padrone).'' *'''Lu riccu havi lu patri a lu 'nfernu chi prea pi iddu.''' (pp. 93-94) :''Il ricco ha all'[[inferno]] il padre che prega per lui.'' ::{{spiegazione|Esprime la consapevolezza contadina del modo disonesto con cui, da padre in figlio, si accumula la ricchezza.}} ==M== *'''Me nannu cu lu metiri muriu, si lu mitissi cu lu siminau.''' (p. 94) :''Mio nonno è morto per il troppo [[Mietitura|mietere]], quanto a me il frumento può restare dov'è.'' ::{{spiegazione|Esprime il rifiuto per i lavori troppo faticosi (come sono quelli dei campi) e una ben disposizione al cambiamento.}} *'''Megghiu 'u tintu canusciutu ca 'u bonu a canusciri.''' (p. 90) :''È meglio il conosciuto (anche se cattivo) di quello da conoscere (anche se buono).'' ==N== ==O== *'''Ognunu p'a sò casuzza.''' (p. 92) :''Che ognuno pensi solo agli affari della propria casa.'' *'''Ognunu tira 'a cinniri 'nto sò cudduruni.''' (p. 91) :''Ognuno, egoisticamente, ammucchia la cenere calda sul proprio pane messo a cuocere sulle braci, lasciando senza cenere i pani degli altri.'' ::{{spiegazione|L'egoismo, suggerisce il proverbio, è connaturato agli uomini e lo si può vedere persino in questi minuti episodi.}} ==P== *'''Pi oggi ci penzu iu, ca pi dumani ci penza Diu.''' (p. 92) :''Per l'oggi ci penso io, che per domani ci penserà Dio.'' *'''Picca [[pane|pani]], picca vinu: picca travagghiu Ninu.''' (p. 94) :''Poco il pane, poco il vino: pertanto, poco lavora Nino.'' ::{{spiegazione|Se il salario non è adeguato alla quantità di fatica necessaria, sarà il lavoratore a ristabilire l'equilibrio lavorando di meno.}} *'''Pignata 'ncumuni 'un vugghi mai.''' (p. 91) :''La [[pentola]] in comune non bolle mai.'' ::{{spiegazione|Quando ci si associa non si consegue alcun risultato.}} ==Q== ==R== ==S== *'''Si spagghia d'unni mina lu ventu.''' (p. 91) :''Per spagliare il frumento appena battuto nell'aia, occorre adeguarsi alla direzione del vento.'' ::{{spiegazione|Vale per: non andare controcorrente.}} ==T== ==U== *''''U monacu futti e 'u cummentu paga.''' (p. 94) :''Il monaco intrallazza e ruba e a pagarne le spese è il convento.'' ::{{spiegazione|Disapprova il malcostume degli intrallazzisti e ladri di Stato che costringono il popolo a pagare i guasti che loro provocano.}} *''''U sceccu s'attacca unni voli 'u patruni.''' (p. 93) :''L'[[asino]] viene legato nel posto voluto dal padrone.'' ::{{spiegazione|Esprime condiscendenza verso chi detiene le redini del mondo.}} *''''Ucca ca 'un parra si chiama cucuzza.''' (p. 95) :''La [[bocca]] che non parla è come una zucca.'' ::{{spiegazione|Spinge a far valere i propri diritti.}} *'''Unu sulu unn'è bonu mancu a manciari.''' (p. 93) :''Da soli non si è capaci nemmeno di mangiare.'' ::{{spiegazione|È un aperto invito alla cooperazione.}} ==V== ==Z== ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Lillo Gullo e Tano Gullo]], ''Aliminusa. <small>Strada, donna, religiosità. Prospettive socio-antropologiche della cultura contadina</small>'', Savelli, Roma, 1977. ==Voci correlate== *[[Aliminusa]] *[[Lillo Gullo e Tano Gullo]] *[[Modi di dire aliminusani]] *[[Modi di dire messinesi]] *[[Modi di dire siciliani]] *[[Proverbi siciliani]] [[Categoria:Aliminusa]] [[Categoria:Proverbi siciliani|Aliminusani]] kgrs8r6y1yzy8c063po2u0nt9azqxvr Volodymyr Zelens'kyj 0 159581 1221891 1220728 2022-08-10T09:28:34Z Mariomassone 17056 /* 2022 */ wikitext text/x-wiki [[File:Volodymyr Zelensky Official portrait (cropped).jpg|thumb|Zelens'kyj nel 2019]] '''Volodymyr Oleksandrovyč Zelens'kyj''' (1978 – vivente), politico, attore, sceneggiatore, regista e comico ucraino. ==Citazioni di Volodymyr Zelens'kyj== ===2019=== *{{NDR|A seguito delle elezioni politiche del 2019}} Questo risultato mostra la grande fiducia che il popolo ucraino ripone nel nostro partito. [...] Ora le maggiori priorità per noi e per ogni ucraino sono mettere fine alla guerra, far tornare i nostri prigionieri e sconfiggere la corruzione che persiste nell'Ucraina.<ref>Citato in Giulia Giacobini, ''[https://www.wired.it/attualita/politica/2019/07/22/elezioni-ucraina-risultati-zelensky/?utm_medium=marketing&utm_campaign=wired&utm_source=Twitter&refresh_ce=#Echobox=1563835627 Come sono andate le elezioni in Ucraina]'', ''Wired.it'', 22 luglio 2019.</ref> {{Int|Da ''[https://www.eastjournal.net/archives/98165 Ucraina: "Nella vita ho cercato di farvi ridere, ora farò di tutto perché non piangiate"]''|Discorso d'inaugurazione, 20 maggio 2019, traduzione di ''Eastjourney.net'', 21 maggio 2019|h=4}} [[File:Volodymyr Zelensky 2019 presidential inauguration 15.jpg|thumb|Zelens'kyj durante la sua inaugurazione]] *Immaginatevi dei titoli di giornale come "Il presidente non paga le tasse", "Il presidente è passato con il rosso in stato di ebbrezza", "Il presidente ruba, 'perché così fan tutti'". Siete d’accordo con me che questa è una vergogna? Ecco cosa intendo quando dico che ognuno di noi è Presidente. Da oggi ognuno di noi è responsabile dell’Ucraina che lasceremo ai nostri figli. *Sì, abbiamo scelto la via dell’Europa. Ma l’Europa non è lì da qualche parte, l’Europa è proprio qui {{NDR|indica la testa con il dito}}. E una volta che l’Europa sarà qui, allora sarà in tutta l’Ucraina. E questo è il nostro sogno comune. *{{NDR|Sulla [[guerra del Donbass]]}} Ognuno di noi è morto nel Donbass – ogni giorno perdiamo qualcuno di noi – e ognuno di noi è sfollato – sia colui che ha perso la casa, sia coloro che hanno aperto le porte della propria casa, per condividere il dolore. *Siamo 65 milioni. Sì, non stupitevi, siamo in 65 milioni noi, nati dalla terra ucraina. Ucraini in Europa e Asia, in America settentrionale e latina, in Australia e Africa, mi rivolgo a tutti gli ucraini sul pianeta. Noi abbiamo molto bisogno di voi. A tutti coloro che sono pronti a costruire una nuova Ucraina forte e di successo garantirò con gioia la cittadinanza ucraina. Voi non dovete venire come ospiti in Ucraina, ma come se tornaste a casa vostra; vi aspettiamo. Non occorrono souvenir dall’estero. Portateci il vostro sapere, la vostra esperienza e le vostre qualità intellettuali. *Dobbiamo divenire islandesi nel calcio, israeliani nella difesa della nostra terra, giapponesi nella tecnologia, svizzeri nella convivenza felice e a prescindere da qualsiasi diversità. *La nostra sfida seguente è la riacquisizione dei territori perduti. Onestamente mi pare che non sia corretta questa formulazione, visto che non è possibile perdere ciò che è nostro. Sia la Crimea che il Donbass sono terra ucraina. E lì abbiamo perso la cosa più importante: le persone. *{{NDR|Sugli abitanti russofoni del Donbass}} In questi anni il governo non ha fatto nulla perché loro si sentissero di nuovo ucraini. Non sono stranieri, sono dei nostri. Sono ucraini. Capiscono l’ucraino. Siamo tutti ucraini, a prescindere da dove viviamo. Perché "ucraino" non è una scritta sul passaporto; l’Ucraina è qui {{NDR|indica il cuore}}. Questo lo so per certo, lo so attraverso le parole di chi lotta per difendere l’Ucraina, attraverso i nostri eroi, sia ucrainofoni che russofoni. *Voglio che nei vostri uffici non ci siamo mie immagini, che non ci siano miei ritratti, perché il presidente non è un’icona, non è un idolo. Il presidente non è un ritratto. Appendete piuttosto le fotografie dei vostri figli e prima di prendere qualsiasi decisione guardateli negli occhi. ===2020=== {{Int|Da ''[https://it.euronews.com/2020/08/25/euronews-intervista-zelensky-presidente-dell-ucraina-donbass-crimea-ue-trump-lukashenko Euronews intervista Zelensky, presidente dell'Ucraina: Donbass, Crimea, UE, Trump, Lukashenko...]''|Intervista di Sasha Vakulina, ''It.euronews.com'', 26 agosto 2020|h=4}} *Ciò che è molto importante per me è che quando non sarò più presidente dell'Ucraina potrò ancora camminare a testa alta per le strade non solo di Kiev, ma di tutta l'Ucraina. Il miglior risultato sarebbe se la gente fosse orgogliosa di me, ma almeno che la gente mi saluti. Spero che non abbiano voglia di dirmi qualcosa di spiacevole o, peggio, spero che la gente non voglia di sputarmi in faccia. *Quando si tratta della Crimea la situazione è ancora più complicata. Vi dirò onestamente, ci ho pensato molto, che nel formato Normandia nessuno vuole parlare della Crimea, soprattutto la Russia. Ho sollevato la questione. Ma abbiamo dedicato tutto il tempo al Donbass. La Russia non ne vuole parlare e non ho paura di dirlo. *La Crimea è il nostro territorio. Noi la riporteremo indietro. *Gli Stati Uniti stanno facendo molto per l'Ucraina. E io sono davvero grato a loro come cittadino ucraino, prima di tutto, e poi come presidente. Ecco perché intervenire alle elezioni presidenziali americane è il più grande errore che un leader di qualsiasi altro Stato indipendente possa commettere. È una loro scelta. *Credo che l'Unione Europea voglia l'Ucraina come partner e che voglia l'Ucraina nell'UE. Non tutti gli Stati membri dell'UE lo vogliono, è vero, non tutti i paesi. Mi sembra che non siano sicuri al 100% dell'Ucraina. In secondo luogo, penso che l'Europa sia cauta nei confronti della Russia, perché la Russia dimostra di non volere che l'Ucraina sia pro-Europa. Hanno i loro affari in corso, le loro relazioni, i loro paesi amici. Ma oggi vediamo come l'Europa agisca con le sanzioni, come l'Europa ci sostenga. Anche se significa perdere soldi a causa delle sanzioni contro la Russia. Sono grato a loro per questo. *Se l'Europa ci vuole, se vogliamo stare con l'Europa, penso che dobbiamo semplicemente diventare il paese che l'Europa vorrebbe davvero con sé. E poi nessuno avrà più dubbi sull'Ucraina. ===2021=== {{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/esteri/2021/04/27/news/zelensky_in_vaticano_l_incontro_con_putin_per_fermare_la_guerra_-301071562/ Zelensky e la guerra in Ucraina: “In Vaticano l’incontro con Putin per firmare la pace”]''|Intervista di Marco Madoni sulla [[crisi russo-ucraina del 2021-2022]], ''Repubblica.it'', 27 aprile 2021|h=4}} *La Russia ha iniziato questa guerra nel 2014 e da allora siamo abituati a qualsiasi scenario. *La Germania [...] ci ha recentemente impedito di ottenere dalla Nato fucili anti-drone e sistemi anti-cecchino, che sono armi esclusivamente difensive. Qualsiasi democrazia sotto aggressione dovrebbe avere il diritto di acquistare tali armi. Purtroppo in alcune capitali europee la paura prevale. *Proteggeremo la nostra terra e la nostra gente in ogni circostanza e da ogni invasione. Gli ucraini non rinunceranno mai alla loro libertà. A Mosca, intanto, si potrebbe aprire un museo per le tante condanne ricevute dal Cremlino. *Centinaia di persone sono tenute prigioniere nei territori occupati, dove la Russia aveva promesso di garantire l’ingresso delle organizzazioni internazionali. Ma ciò non accade perché i prigionieri ucraini sono in condizioni così spaventose che la Russia non osa mostrarli alla Croce Rossa. ===2022=== *Mi servono munizioni, non un passaggio.<ref>Citato in [https://www.ilsole24ore.com/art/ucraina-missili-russi-colpiscono-kiev-zelensky-io-resto-qua-AEpzY9FB ''Zelensky respinge offerta Usa per evacuare, voglio munizioni''], ''Ilsole24ore.com'', 25 febbraio 2022.</ref> *Questa potrebbe essere l'ultima volta che mi vedete vivo. [...] Siamo tutti qui. I nostri militari sono qui. I cittadini sono qui. Siamo tutti qui a difendere la nostra indipendenza, il nostro Paese, e così continueremo a essere.<ref name="videoconferenza">Dalla videoconferenza al consiglio europeo del 25 febbraio 2022; citato in ''[https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2022/02/25/dramma-zelenskyforse-ultima-volta-mi-vedete-vivo_cfe86372-fe70-4da3-8420-a2f944df6e89.html Dramma Zelensky,'forse ultima volta mi vedete vivo']'', ''Ansa.it'', 25 febbraio 2022.</ref> *Oggi alle 10:30 agli ingressi di Černihiv, Hostomel' e Melitopol' ci sono stati pesanti combattimenti. Le persone sono morte. La prossima volta cercherò di spostare l'agenda bellica per parlare con #MarioDraghi ad un'ora precisa. Nel frattempo, l'Ucraina continua a lottare per il suo popolo. :''Today at 10:30 am at the entrances to Chernihiv, Hostomel and Melitopol there were heavy fighting. People died. Next time I'll try to move the war schedule to talk to #MarioDraghi at a specific time. Meanwhile, Ukraine continues to fight for its people.''<ref>Da un ''[https://twitter.com/ZelenskyyUa/status/1497173609957236738 post]'' su Twitter; ripreso in ''[https://www.rainews.it/articoli/2022/02/zelensky-la-prossima-volta-cercher-di-spostare-lagenda-bellica-per-parlare-con-mario-draghi-4977457c-caf9-485c-a28f-76caf2f8a5cd.html Zelensky replica a Mario Draghi: "La prossima volta cercherò di spostare l'agenda bellica"]'', ''RaiNews.it'', 25 febbraio 2022.</ref> *L'Ucraina sta combattendo contro l'invasore armi in pugno, difendendo la sua [[libertà]] e il futuro europeo.<ref>Citato in Antonella Alba, ''[https://www.rainews.it/articoli/2022/02/zelensky-chiudere-lunga-discussione-su-adesione-a-ue-b26b9e91-8e35-4289-afe3-c17116cc045b.html Zelensky chiama gli alleati: "Controlliamo Kiev", ma aiutateci con armi e sanzioni]'', ''Rainews.it'', 26 febbraio 2022.</ref> *Invito tutti i cittadini europei che hanno un'esperienza di combattimento in Europa, e non vogliono assistere all'indecisione dei politici, a venire nel nostro Paese e unirvi a noi nella difesa dell'Europa, dove ora è molto necessario. Chiedete ai vostri governi che l'Ucraina riceva più aiuti finanziari e militari.<ref name="videoconferenza"/> *Gli attacchi della Russia alla popolazione civile e alle infrastrutture hanno le caratteristiche di un genocidio e meritano un tribunale internazionale.<ref>Citato in [https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/guerra-in-ucraina-il-presidente-zelensky-russia-sta-mettendo-in-atto-un-genocidio/409332/410037?ref=RHTP-BS-I339021822-P6-S3-T1 ''Guerra in Ucraina, il presidente Zelensky: "Russia sta mettendo in atto un genocidio"''], ''Video.repubblica.it'', 27 febbraio 2022.</ref> *Ci appelliamo all'Unione Europea per l'[[Allargamento dell'Unione europea#Ucraina|adesione immediata dell'Ucraina]] con una nuova procedura speciale. Siamo grati ai nostri partner per essere stati con noi, ma il nostro sogno è stare con tutti gli europei e, soprattutto, di essere uguali a loro. [...] Gli europei capiscono che i nostri soldati stanno combattendo per il nostro Stato, e quindi per l'intera Europa, per la pace, per tutti i paesi dell'Ue, per la vita dei bambini, l'uguaglianza, la democrazia.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/02/lappello-di-zelensky-chiediamo-adesione-immediata-allue-con-procedura-speciale-5f98af29-52f1-48e0-b7af-dd621fc4b2ac.html ''Zelensky firma la richiesta di adesione all'Ue, ma Bruxelles frena''], ''Rainews.it'', 28 febbraio 2022.</ref> *{{NDR|Sulla [[Battaglia di Charkiv (2022)|battaglia di Charkiv]]}} I russi hanno lanciato un razzo contro la piazza centrale di Kharkiv: un palese atto di terrorismo. Dopo questo la Russia è diventata uno Stato terrorista. Nessuno perdonerà. Nessuno dimenticherà.<ref>Citato in [https://www.repubblica.it/esteri/2022/03/01/news/ucraina_russia_news_oggi_diretta-339754153/ ''12.01 Zelensky su Facebook: "Bombardamento di Kharkiv crimine di guerra"''], ''Repubblica.it'', 1 marzo 2022.</ref> *Che senso ha dire "mai più" per 80 anni, se il mondo rimane in silenzio quando una bomba cade sullo stesso sito di [[Massacro di Babij Jar|Babyn Yar]]? [...] La Storia si ripeteterà.<ref>Citato in [https://www.askanews.it/esteri/2022/03/01/zelensky-a-kiev-colpito-il-babyn-yar-memoriale-della-shoah-top10_20220301_190124/ ''Zelensky: a Kiev colpito il Babyn Yar, memoriale della Shoah''], ''Askanews.it'', 1 marzo 2022.</ref> *Se l'[[Ucraina]] cade, che Dio ci protegga, la [[Russia]] passerà ai Paesi baltici, alla [[Georgia]] e a ai Paesi dell’Est europeo, per arrivare fino al [[muro di Berlino]].<ref>Citato in ''[https://www.rainews.it/articoli/2022/03/zelensky-se-lucraina-cade-la-russia-attaccher-poi-paesi-baltici-e-quelli-dellest-europeo-bd363eb2-d1a4-43cf-a31f-f0c7b1f62aa5.html Zelensky: "Se l'Ucraina cade la Russia attaccherà poi i Paesi baltici e quelli dell'Est europeo"]'', ''Rainews.it'', 3 marzo 2022.</ref> *{{NDR|Sul bombardamento della centrale nucleare di Zaporižžja}} Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Nella storia dell’umanità. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare.<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/03/04/guerra-ucraina-russia-centrale-nucleare-zaporizhzhia-video/ ''Guerra in Ucraina, l’incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Zelensky: «La Russia vuole il terrore atomico»''], ''Open.online'', 4 marzo 2022.</ref> *Siamo persone ed è vostro dovere umanitario proteggerci, proteggere le persone. Voi potete farlo. Se non lo fate, se non ci fornite almeno gli aerei per proteggerci da soli, allora vuol dire solo una cosa: volete che ci uccidano lentamente. Questa è anche responsabilità dei politici del mondo, i leader occidentali. Oggi e per sempre. [...] Chiudere il cielo sull'Ucraina, chiudetelo a tutti i missili russi, agli aerei da combattimento russo, a tutti questi terroristi. Istituite una zona aerea umanitaria.<ref>Citato in ''[https://www.lapresse.it/esteri/2022/03/06/ucraina-zelensky-a-occidente-volete-che-ci-uccidano-lentamente-2/ Ucraina, Zelensky a Occidente: “Volete che ci uccidano lentamente”]'', ''lapresse.it'', 6 marzo 2022.</ref> *Non vogliamo perdere quello che è nostro, non vogliamo perdere il nostro Paese.<ref name="britannico">Citato in ''[https://www.rainews.it/articoli/2022/03/zelensky-parla-al-parlamento-britannico-noi-non-perderemo-combatteremo-fino-alla-fine-f6a6bf57-d46d-404d-98a1-e3f7810edd39.html Zelensky parla al Parlamento britannico: "Noi non perderemo, combatteremo fino alla fine"]'', ''rainews.it'', 8 marzo 2022.</ref> *Continueremo a combattere per la nostra terra, a qualunque costo. Combatteremo nelle foreste, nei campi, sulle coste e nelle strade.<ref name="britannico"/> *{{NDR|Rivolgendosi in russo agli ufficiali russi}} Ascoltatemi attentamente: sappiamo che volete vivere. Ascoltiamo le vostre conversazioni. Sappiamo cosa pensate di questa [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|guerra senza senso]]. Vi offriamo una chance: vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Nel modo in cui non siete stati trattati dal vostro [[esercito]]. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete.<ref>Citato in ''[https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/03/15/zelensky-parla-in-russo-a-ufficiali-mosca-arrendetevi_dfb71061-a555-4c4b-8474-8dd19cdac6c3.html Zelensky parla in russo a ufficiali Mosca, arrendetevi]'', ''Ansa.it'', 15 marzo 2022.</ref> *Dopo otto anni di aggressione, gli ucraini hanno dimostrato di saper combattere in modo più professionale di un esercito che lo fa da decenni in diverse regioni e in diverse condizioni. (discorso alla nazione, 20 marzo 2022)<ref name="sospese">Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/ucraina-zelensky-sospese-le-attivit-dei-partiti-politici-filo-russi-1f9be919-5786-4f55-89a7-0f339f30028e.html ''Zelensky: "Sospese le attività dei partiti politici filo russi"''], ''Rainews.it'', 20 marzo 2022.</ref> *La resistenza ucraina passerà alla storia della guerra. Questo è un luogo in cui l'esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro. (discorso alla nazione, 20 marzo 2022)<ref name="sospese"/> *Immaginate [[Assedio di Mariupol|Mauriupol]] come una [[Genova]] completamente bruciata. Come una città da cui scappano le persone per raggiungere i pullman per stare al sicuro. Il prezzo della guerra è questo: 117 bambini uccisi. Non accogliete i russi in vacanza in Italia, inasprite le sanzioni.<ref>Citato in [https://www.repubblica.it/politica/2022/03/22/news/discorso_zelensky_parlamento_draghi-342366535/?ref=RHTP-BL-I341773210-P2-S1-T1 ''Zelensky parla alla Camera: "Immaginate Genova come Mariupol. 117 bambini uccisi: questo è il prezzo della guerra". Draghi: "Resistenza ucraina è eroica"''], ''Repubblica.it'', 22 marzo 2022.</ref> *Credo che Putin non sia stato in un bunker per due settimane o sei mesi, ma per più di due decenni. Non lo intendo letteralmente, ma nel senso che ha ricevuto informazioni solo dalla sua cerchia. E l'Ucraina, mentre era in questo bunker, è cambiata in modo significativo. Quindi il modo in cui vede l'Ucraina è molto diverso dall'Ucraina che esiste nella vita reale.<ref name="realta">Citato in [https://www.adnkronos.com/ucraina-russia-zelensky-visione-putin-non-corrisponde-a-realta_4g8xJWAdPmO8sAoAZ7zDDF?refresh_ce ''Ucraina-Russia, Zelensky: "Visione Putin non corrisponde a realtà"''], ''Adnkronos.com'', 28 marzo 2022.</ref> *Ad essere onesti, [[Boris Johnson|Johnson]] è il leader che sta aiutando di più. I leader dei Paesi reagiscono in base a come agiscono i loro elettori. In questo caso, Johnson è un esempio.<ref name="realta"/> *I nostri musicisti mettono il giubbotto antiproiettile invece dello smoking. Cantano per i feriti. Negli ospedali. Anche per quelli che non li possono sentire. Ma la musica riesce a sfondare comunque. (Intervento ai Grammy 2022)<ref name="grammy">Citato in ''[https://www.corriere.it/esteri/22_aprile_04/zelensky-interviene-grammy-2022-aiutateci-ma-non-il-silenzio-3d0400e6-b3bd-11ec-ba33-d1bb8d793193.shtml Zelensky interviene ai Grammy 2022: «Riempite il silenzio della guerra con la musica»]'', ''Corriere.it'', 4 aprile 2022.</ref> *Sulla nostra terra combattiamo la Russia che ha portato un orribile silenzio con le sue bombe. Riempite il silenzio con la vostra musica. Riempitelo oggi con la vostra storia. Aiutateci in ogni modo, in ogni modo ma non con il silenzio. E verrà la pace. (Intervento ai Grammy 2022)<ref name="grammy"/> *Quando le persone non hanno il coraggio di ammettere i propri [[Errore|errori]], scusarsi, adattarsi alla realtà, imparare, diventano mostri. E quando il mondo lo ignora, i mostri decidono che il mondo si debba adattare a loro.<ref>Citato in [https://tg24.sky.it/mondo/2022/04/11/guerra-ucraina-zelensky ''Guerra Ucraina, Zelensky: "A Mariupol decine di migliaia di morti, la città è distrutta"''], ''Tg24.sky.it'', 11 april 2022.</ref> *{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} L’esercito russo passerà alla storia come l’esercito più barbaro e disumano del mondo.<ref>Citato in ''[https://video.corriere.it/esteri/zelensky-se-avessimo-avuto-piu-armi-dall-occidente-guerra-sarebbe-gia-finita/8da7c8ac-c074-11ec-a9eb-2524bc1194db Zelensky: «Se avessimo avuto più armi dall’Occidente la guerra sarebbe già finita»]'', ''Corriere.it'', 20 aprile 2022.</ref> *{{NDR|Su [[Sergej Viktorovič Lavrov]]}} Il ministro degli Esteri russo ha detto apertamente e senza esitazioni che i più grandi antisemiti stavano proprio tra gli ebrei. E che Hitler aveva sangue ebreo. Come si può dire una cosa del genere alla vigilia dell'anniversario della vittoria sul nazismo? [...] Queste parole significano che il più alto diplomatico russo sta dando la colpa al popolo ebraico dei crimini nazisti. Non ci sono parole. [...] Dopo la morte di persone sopravvissute all'occupazione nazista ed ai campi di concentramento nazisti a causa dei bombardamenti russi {{NDR|in Ucraina}}, questo impulso antisemita del ministro significa che la Russia ha dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale.<ref name="lavrov">Citato in [https://www.adnkronos.com/lavrov-zelensky-russia-ha-dimenticato-lezione-seconda-guerra-mondiale_12DU0oaUFeilJQFW6IOqdu ''Lavrov, Zelensky: "Russia ha dimenticato lezione Seconda guerra mondiale"''], ''Adnkronos.com'', 3 maggio 2022.</ref> *Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà nessuno.<ref name="putinhitler">Citato in [https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/05/09/zelensky-putin-come-hitler-e-maledetto-dai-suoi-avi_bfa5697b-08a6-4e29-9aea-8832d9bb04ab.html ''Zelensky: "Putin come Hitler, è maledetto dai suoi avi"''], ''Ansa.it'', 9 maggio 2022.</ref> *Non ci sono catene che possano legare il nostro spirito libero. Non c'è occupante che possa mettere radici nella nostra terra libera. Non c'è invasore che possa governare il nostro popolo libero. Prima o poi, vinceremo.<ref name="putinhitler"/> *Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l'[[Eurovision Song Contest|Europa]]! Per la terza volta nella sua storia. E credo non per l'ultima volta. ... Faremo di tutto per accogliere i partecipanti e gli ospiti dell'[[Eurovision]] a [[Mariupol]]. Libera, tranquilla, restaurata! Grazie per la vittoria della [[Kalush (gruppo mudicale)|Kalush Orchestra]] e a tutti quelli che ci hanno votato<ref>Citato in ''[https://www.adnkronos.com/eurovision-2022-trionfa-kalush-orchestra-zelensky-prossima-edizione-in-ucraina_6Szuj99D8U5tgOaTaOQUa Eurovision 2022, trionfa Kalush Orchestra. Zelensky: "Nel 2023 a Mariupol"]'', ''adnkronos'', 15 maggio 2022.</ref> *Tutte le persone sono uguali nella dignità e nei diritti. L’efficacia di una democrazia si misura in parte dal modo in cui essa riesce a difendere i diritti dei propri cittadini, riconoscendo che ciascuno di essi è una parte indispensabile della società civile.<ref>Citato in Francesca Di Feo, ''[https://www.gay.it/unioni-civili-ucraina Zelensky apre alle unioni civili in Ucraina: "Tutte le persone sono uguali nella dignità e nei diritti"]'', ''Gay.it'', 3 agosto 2022.</ref> *Questa guerra russa contro l’Ucraina, contro tutta l’Europa libera, è iniziata con la Crimea e dovrebbe finire con la Crimea, con la sua liberazione. Oggi è impossibile dire quando ciò accadrà ma aggiungiamo costantemente elementi necessari per la preparazione della liberazione della Crimea.<ref>Citato in [https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/10/ucraina-zelensky-la-guerra-dovra-finire-con-la-liberazione-della-crimea-non-ci-puo-essere-pace-stabile-finche-la-russia-la-usera-come-base/6758369/ ''Ucraina, Zelensky: "La guerra dovrà finire con la liberazione della Crimea. Non ci può essere pace stabile finché la Russia la userà come base"''], ''Ilfattoquotidiano.it'', 10 agosto 2022.</ref> {{Int|Da ''Sull'unità della società ucraina''|Agli ucraini, pubblicato sui social network dieci giorni prima dell'invasione, 14 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Oggi, al contrario di quanto è accaduto con l'epidemia di due anni fa, siamo in grado di capire meglio con quali minacce abbiamo a che fare e come dobbiamo comportarci per porvi rimedio. Siamo perciò fiduciosi, anche se non ci sentiamo del tutto sicuri. Scorgiamo ogni rischio. Seguiamo la situazione da vicino, lavoriamo su scenari diversi, prepariamo risposte razionali alle possibili iniziative dell'aggressore. Conosciamo esattamente la posizione del nemico in prossimità delle nostre frontiere, i suoieffettivi, i suoi movimenti, i suoi armamenti, i suoi piani. E abbiamo tutti i mezzi per rispondergli. Possiamo contare su un grande esercito, i nostri uomini dispongono di un'esperienza unica nel combattimento e nell'impiego di armi moderne. Il nostro è un esercito molto più forte di quello di otto anni fa. *Come non usurpiamo ciò che non è nostro, così non lasceremo mai agli altri la nostra terra. *Oggi tutti si stanno misurando con l'onere della cittadinanza, dell'appartenenza. Affrontate il vostro compito con dignità. Fate capire al mondo per chi l'Ucraina rappresenta una patria e per chi rappresenta soltanto un mezzo per arricchirsi. *Non abbiamo mai saputo che cosa significhi abbandonare il proprio posto, e non lo impareremo certo ora. {{Int|Da ''Conosciamo chi sta mentendo''|Alla 58ª Conferenza di Monaco sulla sicurezza cinque giorni prima dell'invasione, 19 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *L'Ucraina vuole la pace. L'Europa vuole la pace. Il mondo dice che non vuole combattere e la Russia dice di non volere scatenare l'attacco. Qualcuno sta mentendo. *L'architettura della sicurezza mondiale è precaria e ha bisogno di rinnovarsi. Le regole in merito alle quali il mondo, decenni fa, aveva trovato un accordo non funzionano più. Non possono far fronte alle nuove minacce, riuscire a padroneggiarle. È come usare uno sciroppo per la tosse, quando invece sarebbe indispensabile un vaccino, come contro il Coronavirus. *Non si tratta soltanto di una guerra in Ucraina, si tratta anche di una guerra in Europa. L'ho detto in occasione di tanti summit e di tanti forum. Nel 2019, nel 2020, nel 2021. Il mondo, in questo 2022, mi ascolterà? *Difenderemo la nostra terra con o senza il sostegno dei nostri partner, ci diano centinaia di armi moderne oppure cinquemila caschi. *Otto anni fa, l'Ucraina ha fatto la sua scelta e sono molti coloro che hanno dato la vita per tale scelta. E otto anni dopo l'Ucraina deve continuare a fare appello al riconoscimento di una sua prospettiva europea? A partire dal 2014 la Russia è convinta che noi ucraini abbiamo scelto la via sbagliata, che in Europa non ci aspetta nessuno. Ebbene, l'Europa non dovrebbe provare di continuo con atti e parole che non è vero? *La Russia afferma che l'Ucraina si propone di entrare nell'Alleanza per riprendersi la Crimea con la forza. È sconfortante comprendere come le parole "ritorno della Crimea" facciano parte della loro retorica, e scoprire che non hanno letto con attenzione l'articolo 5 della Carta della NATO, secondo il quale l'azione collettiva serve alla difesa e non all'attacco. *Mi auguro che nessuno pensi all'Ucraina come a una zona cuscinetto da mantenere in eterno, di interesse pratico, tra l'Occidente e la Russia. È una cosa che non accadrà mai. Nessuno potrà accettarla. *L'Ucraina ha ricevuto garanzia in materia di sicurezza in cambio della rinuncia al proprio arsenale nucleare, il terzo al mondo. Esso non ci fa più da scudo. E così abbiamo perduto la nostra sicurezza. Abbiamo perduto una parte della nostra terra, un territorio più esteso della Svizzera, dei Paesi Bassi o del Belgio. E abbiamo perduto – ecco l'essenziale – milioni di nostri cittadini. Abbiamo perso tutto questo. {{Int|Da ''Se oggi tocca a noi, domani toccerà a voi''|Agli ucraini, pubblicato sui social network all'alba dell'invasione russa, 24 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Cittadini dell'Ucraina,<br>che cosa stiamo sentendo oggi? Non si tratta solo di esplosioni, missili, combattimenti, boati di aerei. Si tratta anche del rumore di una nuova cortina di ferro che si abbatte e separa la Russia dal mondo civilizzato. Il nostro dovere nazionale è far sì che questa cortina non attraversi il territorio ucraino, e che resti in Russia, dalla loro parte. *Siamo ucraini. Siamo sulla nostra terra. Voi siete russi. Il vostro esercito ha appena scatenato una guerra. Una guerra sul territorio del nostro Stato. Mi farebbe molto piacere se voi denunciaste tutto ciò sulla Piazza Rossa o in qualunque altra strada della vostra capitale, a Mosca, a San Pietroburgo e in altre città della Russia. Non solo su Instagram. È molto importante. *Nessuno potrà convincere o obbligare noi ucraini, a rinunciare alla nostra libertà, alla nostra indipendenza, alla nostra sovranità. Sembra che i leader russi stiano cercando di spingerci a farlo distruggendo il potenziale stesso del loro paese. Tutto quello che ha accumulato la Russia a partire dagli anni 2000 può adesso essere bruciato vivo davanti al mondo. *Se voi, cari leader europei, cari leader mondiali, leader del mondo libero, non ci aiutate oggi, domani la guerra busserà alla vostra porta. {{Int|Da ''[https://www.ilgiorno.it/esteri/guerra-ucraina-discorso-zelensky-1.7399553 Guerra Ucraina, Zelensky: "La Russia è il male. Difenderemo la nostra libertà"]''|Discorso sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilgiorno.it'', 24 febbraio 2022|h=4}} *Il popolo russo dovrà scegliere che sentiero intraprendere. Tutti i cittadini russi che non hanno perso il loro onore possono protestare contro la guerra in Ucraina. *Questa decisione potrebbe rappresentare l'inizio di una grande guerra. La causa potrebbe sorgere in qualsiasi momento, qualsiasi provocazione, qualsiasi scintilla, una sola e potrebbe bruciare tutto. *Si dice che questa fiamma libererà il popolo ucraino, ma il gli ucraini sono già liberi. Vi hanno detto che siamo nazisti, ma come fa un popolo a essere nazista quando ha perso oltre 8 milioni di vite nella vittoria contro il nazismo? Come posso essere io accusato di essere un nazista? Chiedetelo a mio nonno che ha combattuto tutta la Seconda guerra mondiale nella fanteria dell'Armata Rossa ed è morto con i gradi di colonnello dell'Ucraina indipendente. *Chi ne soffrirà di più? Le persone. Chi lo desidera di meno? Le persone. Chi non può permettere che ciò accada? Le persone. Ci sono queste persone tra voi, ne sono sicuro. Guerra significa dolore, fango, sangue e la morte di migliaia - decine di migliaia di morti. Vi è stato detto che l'Ucraina è una minaccia per la Russia. Non era in passato, non è ora e non sarà in futuro. {{Int|Da ''Il bersaglio n. 1''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 25 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Il nemico non colpisce solo le installazioni militari, come sostiene, colpisce anche i civili. Uccide esseri umani e trasforma pacifiche città in obiettivi militari. È un comportamento vigliacco, e non verrà mai perdonato. *So che vengono diffuse molte [[fake news]], secondo le quali me ne sarei già andato da Kiev. No, io resto nella capitale, io resto accanto al mio popolo. *Non abbiamo paura di parlare di uno status di neutralità. Non facciamo parte della NATO. Ma il punto è: quali garanzie di sicurezza avremo? E quali paesi in particolare ce le daranno? {{Int|Da ''Battetevi contro la guerra''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 25 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Come ieri, militari e civili sono, senza distinzione, bersaglio degli attacchi russi. Il cui scopo è tenere sotto pressione voi, cittadini ucraini, tenere sotto pressione la nostra intera società. Lo sottolineo: tenere sotto pressione non soltanto il governo ma tutti gli ucraini. *Oggi, come ieri, stiamo difendendo da soli il nostro Stato. Le potenze mondiali stanno a guardare. Le sanzioni decise ieri indeboliranno la Russia? Noi sappiamo, sotto i nostri cieli e sulla nostra terra, che tutto questo non basta. Le truppe straniere continuano a estendere la loro avanzata nel nostro territorio. *Prendetevi cura delle vostre famiglie e dei vostri cari, non dimenticate le persone che vi circondano. Chi è solo in famiglia. Chi è anziano. Aiutateli procurando loro del cibo. Aiutateli a trovare un rifugio in caso di allarme aereo. Aiutateli ad avere accesso alle informazioni ufficiali verificate. *Il destino dell'Ucraina dipende unicamente dagli ucraini. Nessun altro, salvo noi, può sorvegliare le nostre vite. Ci troviamo sulla nostra terra, la verità è dalla nostra parte. *A tutti i cittadini della Federazione Russa che scendono a manifestare voglio dire grazie, noi vi stiamo vedendo. Il che significa che voi avete visto noi. Il che significa che voi cominciate a crederci. Battetevi per noi. Battetevi contro la guerra. {{Int|Da ''Le bombe che cadono su Kyiv cadono sull'Europa''|25 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Combatteremo fino alla fine'', a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0|h=4}} *Questa non è solo l'invasione russa dell'Ucraina, è l'inizio di una guerra contro l'Europa. Contro l'unità dell'Europa. Contro i diritti umani elementari dell'Europa. Contro ogni regola di convivenza nel continente. Contro il fatto che gli stati europei si rifiutano di tracciare, sì, di tracciare i confini con l'uso della forza. Le città dell'Ucraina subiscono già il secondo giorno di bombardamenti missilistici. Le colonne di carri armati e gli attacchi aerei sono simili a qualcosa che l'Europa ha già visto molto tempo fa, durante la Seconda guerra mondiale, archiviandolo come qualcosa che non sarebbe dovuto succedere «mai più». Ma invece eccolo di nuovo adesso, nel 2022, oltre settantacinque anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale. *L'Europa avrebbe forza sufficiente per fermare questa aggressione. Cos'altro potrebbero fare gli stati europei? Cancellare i visti per i russi? Espellere Mosca dello Swift? Isolare completamente la Russia? Richiamare in patria gli ambasciatori? Attuare l'embargo petrolifero? Chiudere lo spazio aereo? Oggi tutte queste iniziative dovrebbero essere prese in considerazione, perché siamo di fronte a una minaccia per noi, per tutti noi, e per l'Europa intera. *Se avete esperienza di lotta in Europa e non intendete restare a guardare l'indecisione dei politici, potete venire nel nostro stato e proteggere l'Europa insieme a noi là dove di volta in volta è più necessario. {{Int|Da ''Niente giustifica i missili sugli asili''|26 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Combatteremo fino alla fine'', a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0|h=4}} *Che razza di guerra è questa che prende di mira i bambini ucraini in un asilo? Sono neonazisti anche i bambini dell'asilo? O forse soldati Nato che minacciano la Russia? *Gli europei non immaginano ancora com'è vivere quando c'è un conflitto alla propria porta. *Bruciate l'equipaggiamento nemico con tutto ciò che potete. Se anche gli asili nido sono un obiettivo lecito per gli invasori, non dovete lasciare loro alcuna possibilità. {{Int|Da ''Il popolo ucraino si è guadagnato il diritto di entrare nell'Ue''|26 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Combatteremo fino alla fine'', a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0|h=4}} *Gli invasori volevano assediare il centro del nostro stato e mettere i loro burattini qui, come a Donetsk. Abbiamo infranto il loro piano. *Lo dico ora con la massima franchezza: il popolo ucraino si è già guadagnato e ha il diritto di diventare membro dell'Unione europea. Sarà la prova tangibile del sostegno dell'Ue al nostro paese. *Sappiamo che molti in Russia sono scioccati dalla meschinità e dalla crudeltà della classe dirigente. Questa è una reazione giusta, di cui vi ringrazio. Grazie a [[Leonid Parfënov|Leonid Parfyonov]], [[Dmitrij Muratov|Dmitry Muratov]], [[Jurij Dud'|Yury Dud]], [[Lijia Achedžakova|Liya Akhedzhakova]], [[Valerij Meladze|Valery Meladze]] e migliaia e migliaia di altri russi che danno voce alla loro coscienza. Fermate quelli che mentono a voi, a noi, al mondo intero. {{Int|Da ''Genocidio''|27 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Combatteremo fino alla fine'', a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0|h=4}} *Hanno mentito dicendo che non avrebbero toccato la popolazione civile. Ma sin dalle prime ore dell'invasione le trppe russe non hanno fatto altro. Hanno scelto volontariamente tattiche che mirano a colpire le persone e tutto ciò che consente loro di vivere una vita normale. *Le forze armate ucraine sono straordinarie. Respingono gli attacchi infrangendo i piani del nemico. Fanno il loro lavoro egregiamente. Sì, un grande lavoro. Un lavoro duro, fondamentale e soprattutto giusto. Un lavoro che merita la massima stima e la massima gratitudine. *Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome. Le azioni criminali della Russia contro l'Ucraina presentano tutti i tratti di un genocidio. Ne ho parlato con il segretario generale delle Nazioni Unite. La Russia ha intrapreso la strada del male. Il mondo deve privare la Russia del diritto di voto al Consiglio di sicurezza dell'Onu. {{Int|Da ''Ognuno di noi è guerriero''|28 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Combatteremo fino alla fine'', a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0|h=4}} *Ci è stato a lungo detto che noi ucraini sbagliamo su vari fronti. Ci è stato ripetuto per decenni che dobbiamo «fare i compiti». Per questo motivo, spesso non ci siamo accorti di cosa siamo veramente capaci. Ora ci siamo mostrati per quello che siamo. Ed è stimolante, per tutti. *Sotto la legge marziale, gli ucraini con esperienza di combattimento sul campo saranno rilasciati dalla custodia e potranno espiare la loro pena nei fronti più caldi del conflitto. Saranno revocate tutte le sanzioni ad alcuni cittadini che hanno preso parte all'operazione antiterrorismo. Ora la cosa più importante è la difesa. *Quando mi sono candidato alla presidenza ho detto che ognuno di noi è presidente. Perché siamo tutti responsabili del nostro stato, della nostra bella Ucraina. Ora scopriamo che ognuno di noi è guerriero. Guerriero o guerriera nella sua città. E sono convinto che ognuno di noi vincerà. {{Int|Da ''Non perdoniamo il bombardamento della pacifica Kharkiv''|28 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, ''Combatteremo fino alla fine'', a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0|h=4}} *Oggi le forze russe hanno bombardato brutalmente Kharkiv con l'artiglieria missilistica. Questo è sicuramente un crimine di guerra, contro una città pacifica e zone residenziali pacifiche, senza alcun presidio militare. In base a decine di testimonianze dirette è chiaro che non è stato un passo falso isolato, ma un attacco deliberato ai danni dei civili. I russi sapevano dove stavano sparando. *Uno stato che commette crimini militari contro i civili non può essere membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Gli deve essere precluso l'ingresso a tutti i porti, canali, aeroporti del mondo. Non deve ricevere centinaia di miliardi per le esportazioni di energia. Oggi acquistare merci russe significa finanziare l'uccisione di persone. *Per il nemico Kyiv è l'obiettivo chiave. I russi vogliono distruggere la nostra statualità nazionale. Pertanto la capitale è costantemente in pericolo. *Oggi, su iniziativa della parte russa, si è svolto il primo giro di negoziati tra Ucraina e Russia mentre proseguivano i bombardamenti sul nostro territorio e sulle nostre città. Dietro questa sincronizzazione tra i bombardamenti e i negoziati si può leggere la volontà dei russi di metterci pressione. Ma è inutile che perdano tempo. Noi non abbocchiamo a queste strategie. Trattative leali sono possibili solo se una parte non colpisce l'altra con l'artiglieria missilistica nel bel mezzo dei negoziati. {{Int|Da ''Un terrorismo di stato''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 1º marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Invitiamo tutti i paesi del mondo a rispondere immediatamente ed efficacemente alle tattiche criminali degli aggressori e a dichiarare che la Russia è colpevole di terrorismo di stato. *Se proteggiamo Kiev proteggiamo il nostro Stato. Kiev è il cuore del nostro paese. E deve continuare a battere. E continuerà a battere affinché la vita trionfi. *Mi piacerebbe rivolgermi a coloro la cui condotta costituisce un esempio del più alto prestigio morale: i medici. Voi salvate vite umane ogni minuto. Sempre. Anche adesso. La vostra dedizione rappresenta una delle nostre principali linee di difesa. Siete formidabili. {{Int|Da ''Siamo diventati una cosa sola''|2 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Combatteremo fino alla fine'', a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0|h=4}} *Durante questo periodo abbiamo avuto più unità di quanta ne abbiamo mai avuta in trent'anni. All'inizio eravamo spaventati allo stesso modo, poi ci siamo sentiti addolorati allo stesso modo. E oranon ci interessa nient'altro tranne la vittoria. Tranne la verità. Tranne la pace. Tranne la tranquillità che vogliamo raggiungere. Tranne la vita della nostra gente che tanto ci sta a cuore. Tranne l'Ucraina. *Per qualsiasi persona normale che conosca la storia, [[Massacro di Babij Jar|Babyn Yar]] è un luogo di preghiera. Un luogo della memoria per le centomila persone uccise dai nazisti. Il luogo dei cimiteri della vecchia Kyiv. Che cosa dovete essere per renderla bersaglio dei missili? State uccidendo le vittime dell'Olocausto per la seconda volta. *Per molte persone in Russia la nostra Kyiv è del tutto sconosciuta. Non sanno nulla della nostra capitale, della nostra storia. Ma hanno l'ordine di cancellare la nostra storia, di cancellare il nostro paese. Cancellarci tutti. *Il primo giorno di guerra, Uman, dove centinaia di migliaia di ebrei vengono a pregare ogni anno, è stata brutalmente bombardata. Poi è stata la volta di Babyn Yar, dove furono giustiziati migliaia di ebrei. Ora mi rivolgo a tutti gli ebrei del mondo: vedete cosa sta succedendo? Ecco perché è importante che i milioni di ebrei in tutto il mondo non rimangano in silenzio in questo momento. Il nazismo nasce dal silenzio. *Per che cosa è stato attaccato Babyn Yar? Quali strutture militari minacciano la Russia? Quali «basi Nato» ci sono? E la cattedrale di Santa Sofia? Il ''lavra''? La chiesa di Sant'Andrea? Qualunque ragione li spinga, che siano maledetti! Perché Dio è con noi! {{Int|Da ''Settantanove''|Al Parlamento italiano e a tutti gli europei, 2 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *In Ucraina, stiamo subendo una guerra terribile. L'Europa non vede un tale conflitto dalla seconda guerra mondiale. Non siamo stati noi a scatenare la guerra. Si tratta di un'invasione cinica e brutale del territorio ucraino. È una guerra contro il popolo ucraino, contro le persone oneste e pacifiche che, ne sono sicuro, avete conosciuto bene durante i nostri anni d'indipendenza. E avete visto fino a che punto siamo simili a voi. Come attribuiamo un identico valore alla libertà. Come attribuiamo un identico valore all'uguaglianza. Come vogliamo vivere come voi. Vogliamo, come voi, il meglio, quanto di meglio possibile, per i nostri figli e per le nostre famiglie. *Voi e i vostri cari avete la certezza di avere un lungo futuro davanti a voi, un futuro normale. Ebbene, anche noi lo desideriamo, in pari misura. E noi siamo assolutamente felici per voi. Ma noi, quello che abbiamo, lo abbiamo forse per l'ultima volta. *A Mariupol i soldati russi lanciano bombe e missili, hanno bombardato un reparto maternità e un ospedale pediatrico. È la manifestazione di un odio rivolto contro tutta l'umanità. Uccidono bambini, distruggono reparti maternità e ospedali pediatrici. Perché? Perché le donne ucraine non possano più partorire? *Noi siamo in tutto somiglianti a voi. Siamo esattamente gli stessi. Lo sapete. Lo sentite. Mi vedete e lo capite. E sapete che dobbiamo essere insieme nella Comunità Europea. È molto importante per l'Ucraina. Ed è molto importante per voi. Per l'Europa. Perché la rafforzerà. La proteggerà. Porrà per sempre fine alla guerra. Dimostrerà che le vite dei settantanove bambini uccisi dalla guerra per la salvaguardia della libertà non saranno state spese invano. Loro sono ancora vivi. Vivono tra noi, tra i bambini dell'Ucraina e dell'Europa che potranno essere liberi, che potranno sognare, che potranno vivere come meglio sapranno. In pace. {{Int|Da ''Tante volte hanno tentato di distruggere l'Ucraina e altrettante volte hanno fallito''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 3 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Esattamente due anni fa, è stato scoperto in Ucraina il primo caso di COVID-19. Il primo giorno della battaglia contro il virus è stato alquanto difficile. Tuttavia eravamo uniti, dunque forti, e così abbiamo resistito. Esattamente una settimana fa l'Ucraina è stata attaccata da un altro virus. Un'altra sciagura. Che, nella sua fase acuta, sta per annessione, occupazione da parte di un nemico esterno. *{{NDR|Sulla [[Cattedrale dell'Annunciazione (Charkiv)|cattedrale dell'Annunciazione di Charkiv]]}} Durante la guerra la cattedrale funge da rifugio ai residenti di Kharkiv. Un rifugio per tutti, credenti e non credenti. Per tutti, sì, perché tutti sono uguali. Un luogo sacro. Ora in rovina a causa della guerra. Non ne hanno nemmeno paura! A loro piace che Dio non mandi istantaneamente la Sua punizione. Ma Dio vede. E risponde. Risposte impossibili da tener nascoste. Non esiste bunker per proteggersi dalla risposta divina. *Ricordate, uomini senza Dio: dal momento in cui milioni di persone vi maledicono, nulla potrà più salvarvi. *Sulla nostra terra e nella nostra Storia siamo sopravvissuti a due guerre mondiali, a due Holodomor, all'Olocausto, a Babi Yar, al Grande Terrore, all'esplosione di Černobyl, all'occupazione della Crimea e alla guerra a Est. Il nostro territorio non è immenso – non si estende da un oceano all'altro, non dispone di armamenti nucleari, non è un epicentro del mercato mondiale del petrolio e del gas. Ma abbiamo la nostra terra e il nostro popolo, che per noi vale oro. {{Int|Da ''Gli ucraini stanno battendo il nemico anche senza armi''|3 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Combatteremo fino alla fine'', a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0|h=4}} *Li cacceremo con vergogna, come fanno quelle persone comuni che cacciano gli occupanti dai negozi di alimentari quando i soldati russi provano a procurarsi del cibo. Quelli non sono soldati di una superpotenza, sono bambini confusi che sono stati usati. Riportateli a casa. *Qui non avranno pace, non avranno cibo, non avranno un un minuto tranquillo. Gli occupanti riceveranno solo una cosa dagli ucraini: il rispingimento. Un rispingimento feroce! Un rispingimento tale che ricorderanno per sempre che noi non cediamo ciò che è nostro, che ricorderanno per sempre che cos'è una guerra patriottica. Perché sì, per noi ucraini questa è una guerra patriottica. Noi ricordiamo come iniziano le guerre patriottiche. E sappiamo come finiscono per gli invasori. *Sono stati uccisi quasi novemila russi in una settimana. Sul fronte di Mykolaiv gli occupanti li devono portare via a duecento o trecento alla volta con decine di elicotteri. Hanno diciannove, vent'anni... Che cosa hanno visto nella vita a parte questa invasione? La maggior parte di loro resta senza sepoltura. L'Ucraina non vuole essere ricoperta di cadaveri di soldati. Tornate a casa, voi e tutto l'esercito. {{Int|Da ''La notte che avrebbe potuto fermare la Storia''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 4 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *I soldati russi hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporižžja. La più grande d'Europa. Un incidente che, da solo, poteva rivelarsi sei volte più grave di quello di Černobyl. I blindati russi sapevano su quale obiettivo stavano sparando. Sparavano direttamente sulla centrale. Un atto terroristico che non ha precedenti. *I soldati russi hanno completamente dimenticato Černobyl. Hanno dimenticato quella tragedia mondiale. *Le radiazioni ignorano dove si trovi il confine tra Russia e Ucraina. {{Int|Da ''Nono giorno di oscurità''|4 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Combatteremo fino alla fine'', a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0|h=4}} *Abbiamo sopportato nove giorni di oscurità, nove giorni di male. Questo è tre volte di più quanto l'oscurità e il male si aspettassero. *Gli occupanti pensavano di poter spegnere agli ucraini la televisione, togliere loro la connessione, il cibo, l'elettricità. Pensavano che questo li avrebbe costretti a sottomettersi. Ma anche se ci toglierete l'ossigeno, tireremo un profondo respiro per dire: via dalla nostra terra! *Anche nella completa oscurità noi vediamo la verità. E combatteremo finché non calerà il buio sui nostri occhi. Perché siamo guerrieri della luce. E oggi nessuno sulla Terra potrà dire che la nostra linea sia il pathos. {{Int|Da ''Abbiamo conquistato il nostro futuro''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 6 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Un colloquio con [[Elon Musk]] è stato fonte d'ispirazione. Con un uomo che crea missili per il futuro, non missili impiegati per uccidere in nome del passato. *Abbiamo già conquistato il nostro futuro. Anche se stiamo ancora lottando per il presente. *Malgrado tutto, trattiamo i prigionieri nel rispetto della Convenzione di Ginevra. Malgrado tutto, i nostri missili non colpiscono per rappresaglia le infrastrutture civili russe o bielorusse. Né le postazioni da cui ogni giorno vengono lanciati missili destinati a colpire il nostro territorio. *I russi sono sempre venuti a Odessa. A Odessa hanno goduto del suo calore. Della sua sincerità. E adesso che cosa succede? Bombardano Odessa? L'artiglieria contro Odessa? Missili contro Odessa?<br>L'atto verrà giudicato crimine di guerra.<br>E segnerà un momento storico. {{Int|Da ''Lasciate che si cibino di guerra''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 7 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Dobbiamo sopportare ciò che nessun altro paese europeo ha vissuto negli ultimi ottant'anni. Ed è proprio sulla nostra terra che si deciderà se un'aggressione analoga, in Europea, dovrà contare altre vittime come le nostre. *Se i russi non vogliono applicare le norme del mondo civile, non devono nemmeno ricevere i beni e i servizi del mondo civile. Lasciate che si cibino di guerra. *Quando qualcuno perde la testa, dobbiamo mettere da parte le nostre paure e dimenticare gli interessi commerciali. *Difenderemo la nostra bandiera perché rappresenta la nostra visione del mondo. Sotto quel blu e quel giallo abbiamo conquistato vittorie alle Olimpiadi. Abbiamo dispiegato la nostra bandiera nello spazio e in Antartide. Sotto la nostra bandiera, i nostri soccorritori, vigili del fuoco, operatori di pace, medici e tutti coloro che sono andati ad aiutare la Turchia, la Grecia, Israele, la Georgia, l'Afghanistan, il Montenegro, l'India, l'Italia, il Congo e di tanti altri paesi.<br>Una cosa non abbiamo mai fatto sotto quella bandiera: attaccare altri paesi, appropriarci di terre non nostre, uccidere persone, popoli pacifici di altre nazioni. Noi e il terrore apparteniamo a universi differenti.<br>Ecco perché non c'è sangue sulla nostra bandiera. Non ci sono e non ci saranno mai macchie nere capaci d'insozzarla. Non ci sono e non ci saranno mai svastiche. La bandiera dell'Ucraina è la nostra terra. Pacifica, fertile, dorata e senza carri armati. È il cielo. Pacifico, limpido, azzurro, e senza missili. È così. È così sarà per sempre. {{Int|Da ''Resterò qui''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 7 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Una volta si diceva: è duro il [[lunedì]]. Nel paese infuria una guerra. Così, è lunedì tutti i giorni. *Nel sud del nostro paese, ha preso forma un movimento nazionale, una manifestazione della "ucrainità" di dimensioni mai viste fino a oggi. Per la Russia è come un incubo. Hanno dimenticato che noi non temiamo né i furgoni della polizia né i bastoni. Che non temiamo i blindati e le mitragliatrici, quando l'essenziale è dalla nostra parte: la verità. *Sappiamo che l'odio alimentato dal nemico nelle nostre città, con le bombe e i bombardamenti, non durerà. Non lascerà tracce. L'odio non ci appartiene. Il nemico non lascerà tracce. Ricostruiremo tutto. Rifaremo da capo le nostre città distrutte, più belle di qualunque altra città russa. {{Int|Da ''L'Ucraina è diventata grande''|Al Parlamento del Regno Unito, 8 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Combatteremo poiché non desideriamo perdere ciò che ci appartiene ed è solo nostro – l'Ucraina. Così come voi non avete voluto perdere la vostra isola quando i nazisti si preparavano ad aggredirvi per sottomettere il vostro grande paese, la Battaglia d'Inghilterra. *Sull'isola di Zmiinyi, sul mar Nero, le nostre eroiche guardie di frontiera hanno fatto sapere al mondo intero di quale natura sarà la fine della guerra, vale a dire la sconfitta del nemico. Quando da una nave è arrivata la richiesta ai nostri uomini di gettare le armi, loro hanno risposto in termini talmente energici da non poter essere ripetuti qui davanti al parlamento. E abbiamo sentito la forza di questo grande popolo che inseguirà l'avversario fino alla sua fine. *I russi non consentono agli abitanti di approvvigionarsi di acqua e cibo. Addirittura li hanno bloccati mentre cercavano di raggiungere i rifugi. Tutti devono prendere coscienza di questo fatto: le persone, a Mariupol, non hanno più acqua. *Non cederemo, non perderemo!<br>Andremo fino in fondo.<br>Combatteremo in mare, combatteremo nell'aria, difenderemo la nostra terra a qualsiasi costo.<br>Combatteremo nei boschi, nei campi, sulle spiagge, nelle città e nei villaggi, nelle strade, combatteremo sui monti. E vorrei aggiungere: combatteremo sulle dischariche, sulle rive del Kalmius e del Dnepr! E non ci arrenderemo. {{Int|Da ''Dobbiamo ridare fiducia agli occidentali''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 9 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Un ospedale pediatrico. Un reparto maternità. In che modo potevano aver minacciato la Federazione Russa? Che razza di paese è mai la Federazione Russa? Un paese che ha paura degli ospedali e dei reparti maternità, e li distrugge? Hanno preso di mira banderisti in tenera età? Oppure le donne incinte si stavano preparando a far fuoco su Rostov? Si è mai trovato qualcuno, nelle maternità, che abbia maltrattato dei russofoni? Che cosa è accaduto? È stata la denazificazione di un ospedale? *Gli ospedali distrutti. Le scuole distrutte, le chiese, le case. E tutte le persone uccise. Tutti i bambini uccisi. Le bombe cadute sul reparto maternità sono la prova definitiva. La prova che è in corso il genocidio del popolo ucraino. *Mosca sa molto bene che Mariupol fa parte della regione del Donetsk. I russi ci hanno tanto parlato degli abitanti della regione del Donetsk. Ci sono state tante accuse, sono state avanzate tante pretese... e adesso vediamo bene come la Russia tratta gli abitanti della regione del Donetsk, come tratta la gente comune che vive nelle case di Mariupol, che lavora nelle aziende di Mariupol, le persone curate negli ospedali di Mariupol e le donne incinte. Immaginatevi dare alla luce bambini nel reparto maternità di mariupol. {{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/22_marzo_10/intervista-zelensky-non-ho-paura-7eebd85e-a007-11ec-82d5-6f137f6a69fd.shtml Intervista a Zelensky: «Non ho paura per la vita: mi protegge la mia gente»]''|Intervista, via WhatsApp, di Catherin Gilbert sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Corriere.it'', 10 marzo 2022|h=4}} *{{NDR|Su [[Vladimir Putin]]}} Quando i suoi consiglieri guardano uno Stato, non vedono i cittadini [...] Vedono solo il capo di Stato, vedono i politici, gli imprenditori potenti. *Gli americani si sono sbagliati su di me. Io resto accanto al mio popolo. *Le forze russe dovevano occupare Kiev già nei primi giorni di guerra. A che punto sono adesso? *Sono convinto che il presidente russo ben di rado si confronta con persone oneste e sincere. Qualunque cosa gli arrivi all’orecchio o gli venga consegnato nei rapporti scritti, questo è quanto sentiamo dire da lui. *L’invasione non è stata una sorpresa, ma la brutalità sì. *Noi non disponiamo di altrettanti soldati come la Russia. Nè possiamo misurarci con i loro mezzi e i loro missili. Ma abbiamo qualcosa che loro non hanno: un popolo che ama la libertà ed è pronto a combattere per difenderla. *{{NDR|«L'Occidente ha colpito la Russia con sanzioni durissime: le ritiene sufficienti?»}} Se lo fossero, l’offensiva sarebbe stata già fermata. Ma si continua a comprare petrolio e gas dalla Russia. Le imprese occidentali sono ancora attive nel mercato russo, nascondendosi dietro varie scuse. Sì, sono state imposte le sanzioni, e ve ne siamo grati. Ma noi in questo momento siamo bersaglio di un attacco che ci riporta alla mente i momenti peggiori della Seconda guerra mondiale. È per questo che le sanzioni devono essere ulteriormente inasprite. *Credo che la minaccia di [[guerra nucleare]] non è altro che un bluff. Una cosa è agire da assassino criminale, un’altra scegliere il suicidio. L’utilizzo di armi nucleari significa la fine per tutte le parti in causa, non solo per chi schiaccia il bottone per primo. A mio avviso, le minacce di Putin sono un segnale di debolezza. Ricorre alla minaccia delle armi nucleari perché i suoi piani non stanno funzionando. Sono certo che la Russia è ben consapevole delle conseguenze catastrofiche di qualunque tentativo di far uso delle armi nucleari. *{{NDR|Sul [[memorandum di Budapest]]}} Se l’accordo avesse ottenuto il suo scopo, si potrebbe dire ai Paesi che vogliono dotarsi di armi nucleari: ecco le garanzie per la vostra sicurezza, rinunciate alle armi nucleari. L’aggressione di Putin, invece, ha inviato ben altro segnale a tutto il mondo: quelle garanzie sono carta straccia, anche se recano la firma delle superpotenze. Persino la Russia si dichiarò garante della nostra sicurezza e adesso fa di tutto per annientarci. Chi ci crederà più, al potere dei trattati? Perciò punire severamente la Russia è l’unico modo per riconfermare la legittimità dei trattati internazionali. E l’Occidente può farlo. *{{NDR|«Se la Russia sconfigge l’Ucraina, che farà Putin del vostro Paese?»}} È chiarissimo: chiunque, come i russi, è capace di bombardare gli asili o sparare missili Cruise contro case e palazzi è anche pronto a compiere le azioni più efferate. *{{NDR|«Crede che Putin stia già prendendo di mira altri Paesi, come la Moldavia?»}} Ma siete a conoscenza di quanto annunciato a Mosca negli ultimi anni? Avete mai sentito una sola frase rispettosa nei confronti dell’Ue? Credete che Putin riconosca l’Europa come potenza alla pari? No. Il suo scopo è quello di dividere e lacerare l’Europa, come sta facendo con l’Ucraina. Ascoltate quello che dice la propaganda russa. Lo predicano persino dalle loro chiese, che bisogna conquistare altri Stati: la Moldavia, la Georgia, le repubbliche baltiche. A mio avviso anche la Polonia è minacciata. Anzi, l’intero continente europeo è in pericolo, fintanto che a Putin verrà consentito di aggredire un Paese vicino. {{Int|Da ''Alle madri russe''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 12 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Fare pressioni sui sindaci o farli prigionieri non cambierà nulla. Anzi, non potrà che aggravare la situazione per l'invasore. [...] Se vi riducete ad agire come i terroristi dell'[[Stato Islamico|Isis]], che interesse abbiamo a parlare con voi di qualsivoglia argomento? *Il numero di soldati russi uccisi in territorio ucraino supera ormai le dodicimila unità. Dodicimila! E il numero dei feriti è molte volte più grande. Non erano invitati. Ripetiamo a ciascun invasore: potete ancora salvare la pelle. In qualsiasi momento. Deponete le armi e rientrate in patria, lasciate la nostra terra. Il numero d'invasori catturati ha ormai raggiunto un livello tale da non poter più essere gestito dalle strutture disposte prima della guerra. *Voglio rivolgermi ancora una volta alle madri russe. In particolare alle madri delle reclute. Non mandate i vostri figli in guerra in territorio straniero. Non credete alle loro promesse quando vi dicono che i vostri figli saranno unicamente impegnati in manovre o in compiti che non sono di combattimento. Verificate dove si trovano. E se avete il minimo sospetto che siano stati mandati in guerra in Ucraina, agite immediatamente. Non abbandonate vostro figlio in balia della morte o della prigionia. *Le grandi multinazionali stanno già lasciando il mercato russo. Il governo russo, scatenando una guerra contro di noi, ha escluso di fatto il proprio paese dal mondo globalizzato. Scatenare un'invasione del genere è un modo per richiudersi in se stessi. Un'umiliazione rivolta a se stessi. La distruzione di se stessi. *Ogni cittadino russo capirà che la mancanza di pace è una minaccia personale. Nessun paese al mondo vuol male ai comuni cittadini della Russia. Nessuno ha voluto causarvi danni fino a che il vostro governo non ha fatto scoppiare una guerra contro i vostri vicini, un popolo pacifico. Una guerra di annientamento. *Il mio consiglio, ai russi in grado di riflettere, è quello di trovare i mezzi per acquisire informazioni veritiere. E di provare a nascondere, per strada, alle forze dell'ordine, i loro smartphone e i loro computer. Gli agenti controllano che cosa c'è nei telefoni delle persone. Che cosa c'è nei loro computer. Vi avverto con un'ansia tutta particolare: imparate a resistere alla repressione, perché il vostro governo ha intenzione di accrescerla. Perché in ogni paese devono esistere persone in grado di riflettere. Anche in Russia. {{Int|Da ''Mosca, mi senti?''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 12 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Se duemila persone manifestano contro l'occupazione di Melitopol, quante persone, a Mosca, dovranno opporsi alla guerra? *Le perdite delle truppe russe sono enormi. La curva ascendente delle perdite dell'invasore nell'arco di questi diciassette giorni è tale che, possiamo dirlo con certezza, si tratta del colpo più grave inflitto all'esercito russo da decenni. Non ha mai registrato tante vittime in un periodo così breve. *La maggior parte degli eserciti del mondo non ha tanto equipaggiamento quanto quello che la Russia ha già perso durante questa invasione. {{Int|Da ''Loro bombardano i nostri monasteri, noi curiamo i loro prigionieri''|Agli ucraini, pubblicato sui social network, 14 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *L'anno scorso ho lanciato un chiaro avvertimento ai leader dei paesi membri della NATO: se non si fossero adottate pesanti sanzioni contro la Russia, sarebbe scoppiata una guerra. Avevamo ragione. Dico da tempo che Nord Stream è un'arma che colpirà l'Europa. Adesso è perfettamente chiaro. *Se non chiudete il nostro spazio aereo, è solo questione di tempo prima che i missili russi colpiscano il vostro territorio. Il territorio della NATO. Le case dei cittadini dei paesi della NATO. *Pensate, un militare russo di Riazan si sta facendo curare nello stesso ospedale e nello stesso reparto dei nostri difensori rimasti feriti. Riceve le medesime cure. Dagli stessi medici. Nonostante abbia combattuto contro di noi. Contro l'Ucraina. Ebbene, i medici ucraini lo hanno salvato. Ed è ovvio. Perché sono uomini. Non selvaggi. E dobbiamo superare questa guerra per rimanere tutti umani. {{Int|Da ''È chiedere troppo?''|Al Congresso degli Stati Uniti, 14 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} [[File:Address by President of Ukraine Volodymyr Zelenskyy to the US Congress. (51942801840).jpg|thumb|Zelens'kyj durante l'intervento al Congresso degli Stati Uniti]] *Ricordatevi di Pearl Harbor, di quella terribile mattina del 7 dicembre 1941, quando il vostro cielo si annerì di colpo a causa degli attacchi aerei. Ricordatevi solo questo. E ricordatevi dell'11 settembre, di quel giorno terribile del 2001, quando il Male ha tentato di trasformare le vostre città in un campo di battaglia. Quando degli innocenti sono stati attaccati, attaccati dal cielo, in un modo che nessuno si aspettava.<br>Un attacco che, in un certo senso, non potevate fermare. Ebbene, il nostro Stato sta vivendo attacchi del genere ogni giorno, ogni notte, da tre settimane, in diverse città ucraine: Odessa e Kharkiv, Černivci e Sumy, Žytomyr e Lviv, Mariupol e Dnipro. La Russia ha fatto del cielo ucraino un dispensatore di morte per migliaia di persone. *"I have a dream" – conoscete tutti queste parole. Oggi io posso dire: "Ho un bisogno". Il bisogno di proteggere il nostro cielo, il bisogno della vostra decisione, del vostro aiuto, e vorrà dire esattamente la stessa cosa, la stessa cosa che sentite quando sentire dire: "I have a dream". *Sono riconoscente al presidente Biden per il suo impegno personale, per il suo impegno nella difesa dell'Ucraina e delle democrazie mondiali. *Tutti i porti americani vanno chiusi al commercio e alle navi russe. La pace è più importante del profitto. *Ricordate con quali difficoltà il mondo sia giunto a fare la cosa più semplice: somministrare vaccini a tutti, vaccini contro il Covid per salvare vite, prevenire nuove varianti. Il mondo ha trascorso mesi e anni a far cose che si sarebbero potute fare molto più in fretta, e ha quindi causato innumerevoli perdite umane. *Oggi non basta essere il capo di Stato di una nazione. Oggi bisogna essere il leader del mondo. Essere il leader del mondo significa essere il leader della pace. La pace, nel vostro paese, non dipende solo da voi e dal vostro popolo. Dipende da chi vi sta a fianco, da chi è forte. Forte non vuol dire grande. Essere forte vuol dire essere coraggioso e pronto a battersi per la vita dei vostri cittadini e dei cittadini del mondo. Per i diritti umani, per la pace, per il diritto di vivere decentemente e di morire a tempo debito, non nel momento voluto da qualcun altro, dai vostri vicini. *Ho quasi quarantacinque anni. Oggi la mia età si è fermata quando i cuori di più di cento bambini hanno cessato di battere. {{Int|Da ''Bambini anziché affari''|Discorso al Parlamento svizzero, 19 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Abbiamo una possibilità. Quella di mostrare, non soltanto alla Russia, ma anche a qualunque altro aggressore, a qualunque Stato terrorista, che la guerra non distruggerà chi ne è vittima, ma chi la conduce. *È necessario congelare completamente i depositi di queste persone, bloccarne i conti. Si tratta di una grande battaglia e voi la potete combattere. Se provaste il dolore degli ucraini, che vedono intere città distrutte, città pacifiche, distrutte su ordine di individui a cui piace tanto vivere in comunità diverse dalla loro, europee, come le belle comunità svizzere. Quante proprietà immobiliari possiedono nel vostro paese. Non sarebbe giusto privarli dei loro privilegi? Privarli di quanto prendono a noi? *Quando la Svizzera è al tuo fianco, vincerai a colpo sicuro; [...] quando l'Ucraina è al tuo fianco, diventi forte a colpo sicuro. {{Int|Da ''[https://www.adnkronos.com/guerra-ucraina-zelensky-alla-knesset-russia-parla-di-soluzione-finale_5Vq2863R08U5NFlwh4GCaV Guerra Ucraina, Zelensky a Israele: "Russia come i nazisti"]''|Discorso in collegamento con la Knesset sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilgiorno.it'', 20 marzo 2022|h=4}} *I russi hanno usato dei termini che usavano i nazisti quando volevano soggiogare il vostro popolo, quando volevano distruggere voi come vogliono distruggere noi. Per la questione ebraica parlano di soluzione finale e anche oggi i russi parlano di soluzione finale per la questione ucraina. *So che quello che sto dicendo mette paura. Ma perché noi che stiamo chiedendo aiuto a voi, alla comunità internazionale, perché non dovremmo riceverlo? Che cos'è questo da parte vostra? È indifferenza? O qualcos'altro? Lascio a voi la risposta. Sapete cosa succede quando c'è indifferenza. *Israele è quel Paese che ha messo a punto il sistema di difesa missilistico più potente e sofisticato del mondo, sapete cosa significa ricevere una minaccia dal cielo e difendere i propri cittadini. Difendete anche le vite degli ucraini, degli ebrei ucraini. {{Int|Da ''L'irradiazione russa''|Al Parlamento giapponese, 23 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Conoscete il significato di una tragedia come quella di Černobyl. La centrale nucleare in Ucraina dove, nel 1986, si è verificata una fortissima esplosione. Con conseguente emissione di radiazioni i cui effetti hanno interessato varie parti del mondo. Oggi la zona attorno alla centrale, per un'estensione di trenta chilometri, continua a essere interdetta. Rimane pericolosa. Per eliminare le ricadute dell'esplosione della centrale, migliaia di tonnellate di materiali contaminati e di detriti sono stati sepolti nelle foreste nelle vicinanze. Il 24 febbraio veicoli armati russi hanno valicato i limiti della zona. Disperdento nell'aria polveri radioattive. La centrale di Černobyl è stata conquistata con le armi. Immaginate una zona nucleare disastrata. Il confinamento che chiude la zona del reattore distrutto. Le strutture che contengono rifiuti radioattivi. La Russia ha trasformato questa zona in una zona di guerra. *Le turbolenze del mercato mondiale sono un problema per tutti i paesi che dipendono dalle importazioni. Le sfide ambientali e alimentari sono senza precedenti. E, la cosa più importante, si sta decidendo ora se gli aggressori del pianeta, anche i potenziali, si convinceranno o no del fatto che l'iniziare una guerra porterebbe ad una serie di sanzioni e punizioni così grandi da non dover essere iniziata. Che non si deve distruggere il mondo. *Dobbiamo studiare nuove garanzie per la sicurezza, perché si possa agire in maniera preventiva e decisiva contro qualsiasi minaccia alla pace. È possibile questo, oggi come oggi? Visto l'inizio di una guerra del genere, evidentemente no. Dobbiamo creare strumenti nuovi, garanzie nuove, che funzionino in misura preventiva ed efficace contro ogni aggressione. Una leadership giapponese sarebbe ideale alla loro elaborazione. {{Int|Da ''I principi valgono più dei profitti''|Al Parlamento francese, 23 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Dopo settimane passate a contrastare l'invasione russa, Mariupol e altre città ucraine attaccate dall'occupante somigliano alle rovine di Verdun. *Le imprese francesi devono lasciare il mercato russo. Renault, Auchan, Leroy Merlin e altri. Devono smettere di sovvenzionare la macchina militare russa, di sovvenzionare gli assassini di donne e bambini, di sovvenzionare gli stupri, i furti, i saccheggi perpetrati dall'esercito russo. *Tutte le aziende devono ricordare una volta per tutte che i principi valgono più dei profitti. In particolare il profitto acquisito a prezzo del sangue. {{Int|Da ''[https://www.open.online/2022/03/27/zelensky-intervista-media-russi-video/ Zelensky nell’intervista «vietata» da Mosca: «Hanno provato a uccidermi più volte. Sulla neutralità si pensi a un referendum»]''|Intervista di ''Meduza'' sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Open.online'', 27 marzo 2022|h=4}} *L’Ucraina non tenterà di riconquistare la Crimea con la forza, perché gli ucraini sono stufi della guerra e della distruzione. Non ho mai preso in considerazione l’invio di truppe nel Donbass o in Crimea, perché la perdita di vite umane sarebbe stata semplicemente inaccettabile. *La guerra finirà quando i russi accetteranno che questa è stata una catastrofe per la nazione e per le relazioni con i loro vicini in Ucraina. Gli adulti di oggi non perdoneranno mai quello che è successo, ma vale comunque la pena lottare per i bambini e le generazioni future. *La città di Mariupol' sta vivendo una catastrofe umanitaria. La città è bloccata dall'esercito russo. Tutti gli accessi e le uscite dalla città sono bloccati, il porto è minato. È impossibile arrivarci per portare cibo, medicine e acqua, anche a causa del fuoco dei militari russi sui convogli umanitari, con i conducenti che vengono uccisi. *La Russia non cambierà idea perché teme di rivelare il vero numero di soldati che muoiono in Ucraina. I russi hanno offerto delle sacche per i cadaveri dei soldati che non sono adatte neanche per gli animali. {{Int|Da ''La libertà deve essere armata meglio della tirannia''|Agli ucraini, pubblicato sui social network dopo trentasei giorni di guerra, 30 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, ''Per l'Ucraina'', traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751|h=4}} *Non crediamo a nessuno. Non ci fidiamo delle belle parole. Solo della reale situazione sul campo di battaglia. *Se vogliamo lottare tutti insieme per la libertà. non possiamo che chiedere aiuto ai nostri partner. Se vogliamo davvero lottare tutti insieme per la libertà e la salvaguardia della democrazia, abbiamo tutto il diritto di chiedere il loro aiuto, in questo momento cruciale e difficile. Carri armati, aerei, sistemi di artiglieria: la libertà deve essere armata meglio della tirannia. *C'è chi perde tempo e lavora solo il necessario per mantenere il proprio posto. Oggi ho firmato il primo decreto per richiamare personaggi del genere, tipo l'ambasciatore ucraino in Marocco e l'ambasciatore in Georgia. Con tutto il rispetto che devo loro, non si sono mai adoperati né per l'invio di armi né per la delibera di sanzioni e di restrizioni all'attività delle imprese russe. Si trovino un altro lavoro! {{Int|Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/mondo/zelensky-merkel-e-sarkozy-andate-bucha-vedere-cosa-hanno-2023242.html Zelensky attacca Merkel e Sarkozy: "Andate a Bucha a vedere..."]''|Intervista alla ''Cbs'' sul [[massacro di Buča]], ''Ilgiornale.it'', 3 aprile 2022|h=4}} *Vorrei che ogni madre russa vedesse i corpi delle persone uccise a Bucha, Irpin, Hostomel. Cosa hanno fatto quelle persone ai russi? Perché torturavano dei semplici civili in una città pacifica? Come si può stuprare e uccidere le donne davanti agli occhi dei loro figli? *Madri russe, anche se voi avete cresciuto dei saccheggiatori, come è che sono diventati anche dei boia? Voi non potevate non sapere che i vostri figli non hanno anima, non hanno cuore. Loro hanno ucciso consapevolmente. *{{NDR|I responsabili delle stragi di Buča, Irpin' e Hostomel'}} si meritano soltanto la morte dopo quello che hanno fatto. Sulla nostra terra c'è stato il male assoluto: assassini, boia, stupratori e saccheggiatori che si finiscono un esercito. {{Int|Da ''[https://www.corrieredellosport.it/news/attualit/spettacolo/2022/05/12-92759708/zelensky_vespa_intervista_il_presidente_ucraino_a_porta_a_porta Zelensky, Vespa intervista il presidente ucraino a Porta a Porta]''|Intervista di [[Bruno Vespa]] in ''Porta a porta''; riportato in ''corrieredellosport.it'', 12 maggio 2022|h=4}} *Noi non dobbiamo cercare una via d'uscita per la Russia. So che Putin voleva portare a casa qualche risultato ma non lo ha trovato. *Proporre a noi di cedere qualcosa per salvare la faccia del presidente russo non è corretto da parte di alcuni leader, non siamo pronti a salvare la faccia a qualcuno pagando con i nostri territori, non penso sia una cosa giusta. *Le forze armate russe sono quattro volte più grandi, il loro Stato è otto volte più grande, ma noi siamo dieci volte più forti come persone perché siamo sulla nostra terra. Per noi la vittoria è solo restituire le cose nostre, per loro è rubare qualcosa degli altri. *Non siamo in condizioni di parità, la Russia è più forte, ma il mondo è unito intorno a noi, e sentiamo che passo dopo passo stiamo riuscendo. {{Int|Da ''[https://www.vogue.it/news/article/olena-zelenska-ucraina-intervista-esclusiva Volodymyr Zelensky: «Olena è la donna che amo, ma è anche la mia più grande amica». Intervista esclusiva alla first lady e al Presidente dell'Ucraina]''|Intervista di Rachel Donadio, ''vogue.it'', 26 luglio 2022|h=4}} *Sarò molto onesto e forse non particolarmente diplomatico: il gas non è niente. Anche il covid non è niente, se lo si confronta con quello che sta succedendo in Ucraina. Provate a immaginare che quello di cui sto parlando accada a casa vostra, nel vostro Paese. Vi preoccupereste ancora del prezzo del gas o di quello dell'elettricità? *Come qualsiasi uomo di questo Paese, ero preoccupatissimo per la sicurezza dei miei famigliari. Non volevo che corressero dei rischi. Non si tratta di romanticismo. Si tratta degli orrori che stavano accadendo qui, nella periferia di Kiev, e di tutti gli orrori che stanno avendo luogo ora nel nostro Paese, nei territori occupati. Ma, ovviamente, mi sono mancati. Desideravo tanto poterli abbracciare, toccare. *{{NDR|Su [[Olena Zelens'ka]]}} Ha una personalità forte, probabilmente è più forte di quanto pensasse lei stessa. Questa guerra... beh, qualsiasi guerra è destinata a far emergere qualità che non si pensava di possedere. *{{NDR|Su [[Olena Zelens'ka]]}} Le mie battute non funzionano sempre con lei. È un'ottima editor. *Quando qualcuno inizia a dire che gli ucraini non esistono e che un ucraino è solo un cattivo russo, noi non ci stiamo. Le persone nate nell'Ucraina indipendente hanno ormai trent'anni. È una nuova generazione. Quindi nessuno, qui, condivide le ragioni pretestuose che hanno addotto per invaderci. ==Citazioni su Volodymyr Zelens'kij== *Beh, è indubbio che non ci sia nessuno più leale all'Ucraina di Zelensky, nessuno a cui stia più a cuore proteggere il suo Paese e i suoi connazionali. ([[Jonathan Safran Foer]]) *{{NDR|«Presidente, che cosa direbbe a Volodymyr Zelensky?»}} Che è una brava persona: sta combattendo per l’Ucraina e per tutta l’Europa. E spero che questa guerra finisca molto presto, e che sia lui a vincerla. ([[Lech Wałęsa]]) *Da capo dell’opposizione, questa è la mano che tendo al presidente Volodymyr Zelensky: se siamo uniti, siamo forti. E se siamo forti, possiamo battere Putin. Purtroppo, vedo che Zelensky non è pronto a questo. È un irresponsabile. Lui ha più paura di me che di Putin. E questa è una tragedia. ([[Petro Oleksijovyč Porošenko]]) *Eroe tragico di questo conflitto che viene dal passato. ([[Pierre Haski]]) *Ha fatto capire, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la potenza della comunicazione. È stato magistrale quando si è mostrato nel video fai-da-te con i suoi ministri, dicendo semplicemente “Siamo qui”. E non credo che i Paesi dell'[[Unione europea|Ue]] sarebbero stati tutti pronti a sanzioni severe o a escludere alcune delle principiali banche russe dal sistema [[Swift]] senza il discorso di Zelensky al [[Parlamento europeo]]. ... vedo un'analogia tra lui e [[Greta Thunberg]]: entrambi mostrano che anche un singolo individuo può risvegliare la coscienza di una cultura. La persona giusta, al momento giusto, riesce a scuotere il mondo. Troppo facilmente dimentichiamo che gli eroi possono esistere, che siamo capaci di crederci. E che ne abbiamo bisogno. ([[Jonathan Safran Foer]]) *Il fatto che Zelensky sia ebreo non comporta che in Ucraina ci siano elementi nazisti, e che il presidente li abbia consentiti. I peggiori antisemiti sono ebrei, anche Hitler aveva origini ebraiche. ([[Sergej Viktorovič Lavrov]]) *La sua qualità principale è l’affidabilità, quando c’è lui intorno non devi avere paura di niente. Non so quale sia invece la parte più difficile dello stare insieme: per me vivere con Volodymyr è sempre stato facile. ([[Olena Zelens'ka]]) *Mi sono visto con il presidente Zelens'kyj sia un giorno prima dell'[[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|invasione ]] {{NDR|russa in Ucraina}} sia nel giorno dell'invasione. Questo coraggio, la dignità e ...amore che lui emana. E anche come abbia unito il Paese. È stato un momento incredibile. Sono infinitamente colpito dalla sua personalità e mi preoccupo molto per lui e per l'Ucraina ([[Sean Penn]]) *"Noi siamo i difensori dell'Europa", dice Zelensky. Io avrei detto: "Noi ucraini lottiamo per la libertà della Russia". Perché se l’Ucraina vince, forse potremo liberarci di Putin, altrimenti la sua dittatura ne uscirà rafforzata. ([[Slavoj Žižek]]) *Zelensky è stato eletto democraticamente, su questo non c'è dubbio, ma dietro c'era un mega oligarca che ha costruito l'operazione. ([[Moni Ovadia]]) *Zelensky è un presidente eletto e, a differenza di quanto dice la propaganda di Mosca, non è nazista: è ebreo. Putin sa di mentire. ([[Niall Ferguson]]) *Zelensky, il comicissimo presidente ucraino, a mio modesto avviso, accettando il confronto bellico con Putin ha dimostrato di essere fuori di testa. Doveva sapere che sarebbe stato travolto dall'esercito ex sovietico, mille volte più aggressivo dei suoi plotoni di soldati improvvisati e male equipaggiati, non in grado di essere all'altezza della situazione. Se avesse avuto un po', solo un po', di buon senso davanti alla minaccia russa sarebbe stato costretto ad arrendersi, accettando un negoziato con il despota del Cremlino allo scopo di evitare la tragedia in atto. ([[Vittorio Feltri]]) *Zelensky nasce come comico e comico è rimasto, non un politico. Fin dal 2014, quando ci fu il colpo di Stato para-nazista volto a portare l'Ucraina verso l'Unione Europea e la Nato, con il pieno sostegno dell'America e di Bruxelles che appoggiarono forze dichiaramente naziste, Zelensky abbracciò quella visione delle cose. In sostanza, Zelensky sta sacrificando il suo popolo come uno scudo umano per gli interssi della Nato e della globalizzazione americanocentrica. Se davvero avesse a cuore il suo popolo eviterebbe di svendere l'Ucraina alla Nato e, invece, lo fa in nome di ragioni superiori legate alla geopolitica. ([[Diego Fusaro]]) *Zelenskyj incarna la resistenza ucraina e questo gli permette di portare il suo messaggio drammatico nelle aule dei parlamenti di Stati Uniti, Europa o Israele. [...] Nessuno potrà dire "io non sapevo". ([[Pierre Haski]]) ===[[Timothy Snyder]]=== *A differenza di Putin, Zelens'kyi è entrato in carica in un'elezione credibile in cui i candidati avversari (tra cui il presidente in carica) avevano accesso ai media e potevano competere. (Questa è una differenza fondamentale tra l'Ucraina e la Russia: in Ucraina i presidenti hanno perso le elezioni e hanno lasciato l'incarico. Ciò non è ancora accaduto in Russia.) *Sia chiaro: gli ucraini non sono una minaccia per la [[Russia]]. Ma la loro democrazia sì. Pensiamo a Zelensky: giovane, democratico, coraggioso, ebreo, russofono. Non solo smentisce la propaganda di [[Vladimir Putin|Putin]] che vuole russofoni ed ebrei perseguitati in [[Ucraina]]. Ma mostra come potrebbe essere un nuovo presidente se in Russia ci fossero libere elezioni. *Uno degli elementi centrali dei tradizionali attacchi della Russia all'Ucraina è stato la [presunta] oppressione dei russofoni in Ucraina. Ciò è concettualmente fuorviante, in quanto la maggior parte degli ucraini è bilingue in ucraino e russo in un modo o nell'altro, e la lingua non determina l'identità. Ma nella misura in cui è ragionevole parlare di "lingua russa" in Ucraina, lo stesso presidente ucraino è sicuramente uno di questi. Zelens'kyi viene dall'Ucraina orientale e la sua lingua principale è il russo. Quindi un "russofono" in Ucraina può essere eletto presidente. In effetti, i "russofoni" sono molto più liberi in Ucraina sotto questo aspetto di quanto non lo siano in Russia. In Russia non c'è democrazia per nessuno. ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Zelens'kyj, Volodymyr}} [[Categoria:Politici ucraini]] [[Categoria:Attori ucraini]] [[Categoria:Registi ucraini]] [[Categoria:Sceneggiatori ucraini]] [[Categoria:Comici ucraini]] 3md4vk5d0wbg76s0hwymtck1yosxpec La mafia non è più quella di una volta 0 161173 1221822 1188851 2022-08-09T20:20:52Z Sun-crops 10277 fix wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = La mafia non è più quella di una volta |immagine = |didascalia = |lingua originale = italiano |paese = Italia |titolo alfabetico = Mafia non è più quella di una volta, La |anno uscita = 2019 |genere = documentario, grottesco, satirico |regista = [[Franco Maresco]] |soggetto = [[Franco Maresco]], [[Claudia Uzzo]] |sceneggiatore = [[Franco Maresco]], [[Claudia Uzzo]], [[Francesco Guttuso]], [[Giuliano La Franca]], [[Uliano Greca]] |produttore = [[Rean Mazzone]], [[Anna Vinci]] |attori = * [[Letizia Battaglia]]: se stessa * Ciccio Mira: se stesso * [[Franco Maresco]]: se stesso * Matteo Mannino: se stesso * Cristian Miscel: se stesso * Franco Zecchin: se stesso * [[Pino Maniaci]]: se stesso |note = Seguito di ''[[Belluscone - Una storia siciliana]]'' (2014). }} '''''La mafia non è più quella di una volta''''', film documentario del 2019, regia di [[Franco Maresco]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} '''Letizia Battaglia''': Guarda che brutta luce! Ma che cazzo di luce avete! Questo devo dire...<br>'''Franco Maresco''': Non è vero che fa schifo 'sta luce?<br>'''Letizia Battaglia''': Ma dai!<br>'''Franco Maresco''': È quello che gli dico sempre io, vero?<br>'''Letizia Battaglia''': Ma perché mi fate cominciare e poi parlate?! Siamo pronti?<br>'''Fonico #1''': Sì, un attimo...<br>'''Franco Maresco''': Stai registrando?<br>'''Fonico #1''': Sì, Franco. Partito.<br>'''Fonico #2''': Ok...<br>'''Letizia Battaglia''': Franco!<br>'''Franco Maresco''': Sì, Letizia?<br>'''Letizia Battaglia''': Ti ricordi la promessa della promessa?<br>'''Franco Maresco''': "La promessa della promessa" mi fa temere. Quale?<br>'''Letizia Battaglia''': Ti ricordi che io non continuerò più a lavorare con te se non mi fai fare nel prossimo film la parte della buttana vecchia?<br>'''Franco Maresco''': Disgraziatamente me lo ricordavo e speravo te lo fossi dimenticato.<br>'''Letizia Battaglia''': No, per me è una condizione ''sine qua non''.<br>'''Franco Maresco''': Fare le buttana?<br>'''Letizia Battaglia''': Fare la vecchia buttana. La vecchia.<br>'''Franco Maresco''': Io non l'ho mai fatto in nessun film.<br>'''Letizia Battaglia''': Peggio... Male. Perché ti sei privato di una cosa meravigliosa.<br>'''Franco Maresco''': Quindi il prossimo film la buttana...<br>'''Letizia Battaglia''': La buttana vecchia.<br>'''Franco Maresco''': Con Letizia Battaglia.<br>'''Letizia Battaglia''': Con Letizia Battaglia.<br>'''Franco Maresco''': Ma intanto facciamo questo.<br>'''Letizia Battaglia''': Facciamo ques... Sì, solo a questa condizione.<br>'''Franco Maresco''': Però impegnati, eh.<br>'''Letizia Battaglia''': Sono impegnatissima, Franco Maresco. ==Frasi== *Non mi interessa. ('''Frase ricorrente''') {{NDR|risposta degli artisti di Ciccio Mira quando viene chiesto di dire "No alla mafia"}} *''Non'' comment! ('''Matteo Mannino''') {{NDR|frase ricorrente}} {{cronologico}} *Martedì 23 maggio. Su una Palermo ancora dolcemente addormentata sta per spuntare l'alba di un nuovo giorno. Tra non molto il sole splenderà alto e i suoi allegri e caldi raggi faranno allora capolino nel cuore di ogni palermitano di buona volontà, il quale sulle labbra non avrà che due soli nomi: Giovanni e Paolo. Sì, perché oggi sono venticinque anni che la mafia sanguinaria e bestiale dei corleonesi ha ucciso i giudici [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]], eroi di Palermo e del mondo intero. Ecco dunque perché, per dare inizio a questo nostro piccolo film, abbiamo deciso di andare alla ricerca del popolo semplice e umile, quello che si appresta al duro ma onesto lavoro quotidiano. E adesso chiederemo un ricordo, una emozione, una delicata parola. ('''Franco Maresco''') {{NDR|voice-over}} *Faro luminoso, stella polare di un'antimafia da tempo claudicante - sempre meno efficace nell'azione e sempre più contaminata da loschi figuri che con la loro presenza ne hanno pesantemente offuscato in tempi recenti la credibilità agli occhi della cosiddetta società civile - [[Letizia Battaglia|Letizia]] è una delle più grandi fotografe del mondo e per cinquant'anni le sue immagini hanno raccontato al mafia come nessuno aveva fatto prima di lei. ('''Franco Maresco''') {{NDR|voice-over}} *{{NDR|[[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]]}} Li dobbiamo amare più di come amate i Santi e le Madonne perché loro si sono immolati per noi. ('''Letizia Battaglia''') *[...] ''L'Ora'', il quotidiano del pomeriggio che della lotta alla mafia ha fatto la sua ragion d'essere denunciando con eroico coraggio e per primo i rapporti tra mafia e politica, il business dell'eroina, gli appalti corrotti e il disastro del cosiddetto [[Sacco di Palermo]] voluto dal sindaco democristiano [[Vito Ciancimino]], uomo di [[Cosa Nostra]]. All'alba degli anni 80 su Palermo si abbatte l'infinita carneficina dei Corleonesi di [[Totò Riina]], passata alla storia come la [[seconda guerra di mafia]], che culminerà nelle [[Strage di Capaci|stragi di Capaci]] e di [[Strage di via D'Amelio|Via D'Amelio]]. Di questa notte senza fine palermitana Letizia Battaglia è testimone affranta e le sue immagini fanno il giro del mondo. ('''Franco Maresco''') {{NDR|voice-over}} *[...] ma le speranze della primavera palermitana saranno presto spazzate via nella primavera del 1994 da un uragano chiamato [[Forza Italia]], il cui inarrestabile condottiero è il miliardario [[Silvio Berlusconi]], l'uomo che per quasi vent'anni la Sicilia intera adorerà senza alcuna vergogna. ('''Franco Maresco''') {{NDR|voice-over}} *Intanto credo che tu queste persone te le sia cercate con il lanternino! ('''Letizia Battglia''') {{NDR|a Franco Maresco, fuori campo}} *Però ascolta, non ti mettere con lo scetticismo così come base. Posso essere critica, ma non sono scettica sul fatto che bisogna continuare a lottare e a ricordare. ('''Letizia Battaglia''') {{NDR|a Franco Maresco, fuori campo, a proposito della commemorazione in onore di Falcone e Borsellino}} *{{NDR|Sulla commemorazione durante il venticinquesimo anniversario delle stragi in cui furono assassinati Falcone e Borsellino}} Io sono più che arrabbiata, umiliata, offesa... È ridicolo, una bazelletta, ridurre il ricordo di cose tragiche di cui i giovani d'oggi non sanno quasi niente, ridurla a questa piccola - veramente - sagra. ('''Letizia Battaglia''') *Francesco Mira, detto Ciccio, è una nostra vecchia conoscenza il cui nome sarà familiare anche ai pochi affezionati spettatori che da tempo ci seguono per puro masochismo. ('''Franco Maresco''') {{NDR|voice-over}} *Quando vede una divisa dei carabinieri per lui è come vedere il... il vampiro che vede la croce. È la stessa cosa. ('''Carabiniere''') {{NDR|sul rapporto tra Ciccio Mira e le forze dell'ordine}} *Non l'hanno aggiornato Ciccio Mira. Non gli hanno spiegato che oggi la mafia fa schifo. E quindi lui si è trovato un po' spiazzato, vittima dei mafiosi nuovi vecchi - perché non l'hanno aggiornato e hanno tirato un brutto scherzo a Ciccio Mira - e vittima della cattiveria del regista. ('''Giornalista''') *Ciccio Mira, guardi, può essere tutto all'infuori di un uomo d'onore. Non... Cioè, non ha... No, non ha il linguaggio, l'intelligenza e la capacità di un uomo d'onore. Diciamo ha fatto... diciamo... la figura del ''pupiddu'' per fare ridere alle persone. ('''Uomo in incognito''') *Fate che la mafia non entra nelle vostre vite perché non è più quella di una volta. ('''Ciccio Mira''') *{{NDR|Durante la registrazione di ''Anime vaganti'', canzone su Falcone e Borsellino}} Quando specialmente dice "Li abbiamo ammazzati noi". A sentire 'sta parola buona. ('''Ciccio Mira''') *[...] lo [[ZEN (Palermo)|ZEN]], acronimo di Zona Espansione Nord, fin dalla sua nascita risalente alla seconda metà degli anni 60, è stato visto dal resto della città come un inferno a parte, una specie di Bronx palermitano dove perfino polizia e carabinieri entrano mal volentieri. ('''Franco Maresco''') {{NDR|voice-over}} *Non mi fare la danza con loro! Che ti scippo la minchia! La minchia te la scippo! ('''Letizia Battaglia''') {{NDR|a Franco Maresco}} *Mentre i due giovani talenti arrivano finalmente a toccare i cuori dei pochi spettatori dello ZEN, sempre sinsibili alle vecchie care storie di carcere e malavita, noi d'improvviso ci chiediamo dove sia finita la nostra Letizia. Qualche minuto dopo la ritroviamo in mezzo al pubblico e ci sembra che il suo bellissimo volto esprima una qualche forma di frastornamento e forse persino di delusione. ('''Franco Maresco''') {{NDR|voice-over, durante l'esibizione di Cristian Miscel allo ZEN 2}} *{{NDR|Sull'esibizione "Neomelodici per Falcone e Borsellino" allo ZEN 2}} Era tenero quel mondo che non era abituato a incontrare Falcone e Borsellino. Era... era tutto così surreale, così fuori dal tempo, da una logica anche. Indignata? No. Indignata proprio per niente, anche se tutto mi sembrava inadeguato alle grandi figure di Falcone e Borsellino. C'erano giù le ragazze che ballavano, sculettavano. C'erano i cantanti improbabili organizzati da poveracci. Però mi crea più indignazione Via D'Amelio, Via Lo Tabalto {{NDR|???}}, l'Albero, i politici che arrivano, arrivano da Roma, da fuori e poi... silenzio. ('''Letizia Battaglia''') *Non si muore con questa meningite? Ma com'è che non moriva? ('''Ciccio Mira''') {{NDR|su Matteo Mannino}} *Scettico di merda, Maresco! ('''Letizia Battaglia''') *Non c'è dubbio che il drammatico e pnoso epilogo della vicenda di Cristian Miscel costituisca uno spietato atto d'accusa contro Ciccio Mira, il quale anche questa volta ha dimostrato che pur di realizzare i suoi loschi progetti, sarebbe capace di passare sul cadavere di chiunque. Eppure l'animo puro e profondamente buono di Cristian ha perdonato il suo cinico sfruttatore e così, complice l'immortale spirito del Santo Natale, i due si ritrovano ancora una volta insieme a TSB per annunciare via etere la nascita del Bambin Gesù. ('''Franco Maresco''') {{NDR|voice-over}} *Sono contenta che dopo centocinquant'anni finalmente abbiamo una sentenza che dice che [...] lo Stato è stato complice della mafia. ('''Letizia Battaglia''') {{NDR|20 aprile 2018, dopo la sentenza del processo sulla trattativa stato-mafia}} *È passato esattamente un anno da quando abbiamo iniziato questo film dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nonché agli uomini e alle donne che perdettero la vita nelle stragi del 1992. All'Albero Falcone c'è come sempre la solita folla e la solita rappresentanza delle istituzioni, ma quest'anno di sente qualcosa di nuovo nell'aria, come una rinnovata primavera. E ne abbiamo la conferma guardando il volto commosso e luminoso di Letizia che sembra essersi riconciliata con questa manifestazione che tra polemiche e consensi dura ormai da ventisei anni. Per quello che ci riguarda noi manterremo vigile il nostro scetticismo, ma di una cosa siamo certi: che la passione politica e civile di Letizia Battaglia è un esempio imprescindibile per chiunque voglia continuare a tenere viva nel tempo la grande lezione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. ('''Franco Maresco''') {{NDR|voice-over}} *Buonasera a tutti, benvenuti qui allo ZEN. Sono contento di questa democrazia allo ZEN. Come ogni anno noi facciamo questa grande festa dedicata a Falcone e Borsellino. Questa sera, insomma, abbiamo un altro da, insomma, da... da nominare. Signori, un grande amico, ve lo presento subito, ehm, giustamente... il nostro grande palermitano [[Sergio Mattarella]]. A questo punto dedichiamo questo brano che è una cosa favolosa. Da Ciccio Quattrocchi e la sua band. ('''Ciccio Mira''') {{NDR|presentando la serata "Neomelodici per Sergio Mattarella" nel quartiere ZEN, introdotta dall'inno italiano mixato con ''La danza delle streghe'' del DJ Gabry Ponte}} ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Palermitano #1''': Erano cornuti e sbirri!<br>'''Franco Maresco''': "Erano".<br>'''Palermitano #1''': Erano. E resteranno!<br>'''Franco Maresco''': Falcone e Borsellino. E perché? E perché?<br>'''Palermitano #1''': Perché? Perché per iddi erano tutti mafiosi i cristiani. [...] Mafiosi de qua, mafiosi de qua... Ma dove so 'sti mafiosi? [...] *{{NDR|Palermo, commemorazione durante il venticinquesimo anniversario delle stragi in cui furono assassinati Falcone e Borsellino}}<br>'''Presentatore''': Perché oggi è il venticinquesimo anniversario della scomparsa, come ben sapete [...]<br>'''Letizia Battaglia''' {{NDR|indignata}}: "La scomparsa"! È scomparso!<br>'''Franco Maresco''': Avresti mai pensato venticinque anni fa che potesse realizzarsi questo incubo, che si arrivasse a questo punto?<br>'''Letizia Battaglia''': Allora piangevamo, non cantavamo, non... Come facciamo? Non potevo aspettarmelo. Ma forse non dovevo neanche vivere tanto. *'''Franco Maresco''': Chi è stato [[Peppino Impastato]]?<br>'''Ciccio Mira''': Uno che aveva una radio.<br>'''Franco Maresco''': Bravo.<br>[...]<br>'''Franco Maresco''': È un suo collega.<br>'''Ciccio Mira''': Chi?<br>'''Franco Maresco''': Impastato.<br>'''Ciccio Mira''': No-no-no-no...<br>'''Franco Maresco''': E come no? Aveva una radio.<br>'''Ciccio Mira''': Sì, vabbè, ma non è che io ho radio. *'''Franco Maresco''': Ci troviamo a Brancaccio. Sta cantando Vittorio Ricciardi. Ad un certo punto c'è un conflitto a fuoco e mafiosi. Sfortunatamente cade un carabiniere. Voi che cosa fate? Interrompete?<br>'''Ciccio Mira''': No, alzano il volume dell'amplificazione. *'''Ciccio Mira''': Conosco persone che neanche sono capaci di uccidere una mosca.<br>'''Franco Maresco''': E [[Totò Riina]]?<br>'''Ciccio Mira''': E lui sarà in questa maniera, pure. *'''Franco Maresco''': Ciccio Mira, lei ha sessant'otto anni e poco fa mi diceva che dal punto di vista della virilità lei è ancora attivo. Io dubitavo, però lei sostiene che è ancora un vero maschio siciliano.<br>'''Ciccio Mira''': Ma non si vede, scusa?<br>'''Franco Maresco''': No. *'''Franco Maresco''' {{NDR|voice-over}}: Cristian ama la musica neomelodica e tutte le settimane non si perde una sola puntata di Cantiamo insieme, il mitico programma di Ciccio Mira. Purtroppo, una brutta sera di alcuni anni fa, mentre ritorna guardacaso da uno spettacolo di Ciccio Mira, succede qualcosa che cambierà per sempre la giovane esistenza del promettente talento.<br>'''Cristian Miscel''': Mentre ero con i miei familiari, ero con la macchina, sono andato a sbattere {{sic|con}} un palo. [...] Quasi morto, ero morto.<br>'''Franco Maresco''': E poi che cos'è successo?<br>'''Cristian Miscel''': E poi m'è apparso in sogno mentre ero in coma Falcone e Borsellino.<br>'''Franco Maresco''': Chi?<br>'''Cristian Miscel''': Falcone e Borsellino. M'è apparso nel sogno.<br>'''Franco Maresco''': E che t'hanno detto?<br>'''Cristian Miscel''': "Alzati e canta".<br>'''Franco Maresco''': E tu sei andato.<br>'''Cristian Miscel''': Sì.<br>'''Franco Maresco''': Dove?<br>'''Cristian Miscel''': M'ha detto di andare nelle feste di piazza, i quartieri, Ballarò, Vucciria, Michelangelo... tutte le feste di piazza.<br>'''Franco Maresco''' {{NDR|voice-over}}: Nei giorni a venire Cristian racconta a tutti - amici, parenti e semplci conoscenti - la sua miracolosa guarigione avvenuta per intercessione delle anime dei giudici Falcone e Borsellino. Sembra però che l'incredibile notizia non interessi a nessuno. Solo un giornale locale pubblica un trafiletto che praticamente passa inosservato mentre chi ha saputo, ad esempio i vicini di casa, si mostra scettico e quasi infastidito, a dimostrazione che ormai viviamo tutti quanti in un mondo amterialista e senza più fede. *{{NDR|I conoscenti di Cristian Miscel sono scettici riguardo l'apparizione di Falcone e Borsellino}}<br>'''Vicina di casa''': Ci fosse questo miracolo questo ragazzo così non ci fosse.<br>'''Barista''': Quale miracolo? Ci dà pure fastidio co' 'sta voce che canta sempre. *'''Franco Maresco''': Ecco, quali sono i pregi di Cristian Miscel? Entri nel merito. Uno.<br>'''Ciccio Mira''': Allora "uno" che... ha delle carenze bellissime.<br>'''Franco Maresco''': Delle?<br>'''Ciccio Mira''': Delle carenze bellissime.<br>'''Franco Maresco''': "Carenze"?<br>'''Ciccio Mira''': Carenze.<br>'''Franco Maresco''': Cioè gli manca qualcosa.<br>'''Ciccio Mira''': No, le carenze sono nella musica.<br>[...]<br>'''Franco Maresco''': Passiamo ai difetti. Uno.<br>'''Ciccio Mira''': Difetti... Che non ha... Non lo so i difetti... Comunque io dico...<br>'''Franco Maresco''': Passiamo al secondo difetto.<br>'''Ciccio Mira''': Che lui è un po', come dire, s... un po' squadratello.<br>'''Franco Maresco''': Un po'?<br>'''Ciccio Mira''': Un po' squadrato. Però è una cosa...<br>'''Franco Maresco''': Non va a tempo?<br>'''Ciccio Mira''': Non va a tempo, però non è...<br>'''Franco Maresco''': Terzo difetto.<br>'''Ciccio Mira''': ...non è tanto importante.<br>'''Franco Maresco''': Terzo difetto.<br>'''Ciccio Mira''': Terzo difetto: è un po' s... un pochettino stonato a volte. Sa com'è...<br>'''Franco Maresco''': Poco.<br>'''Ciccio Mira''': Poco.<br>'''Franco Maresco''': Poco stonato.<br>'''Ciccio Mira''': Pochissimo.<br>'''Franco Maresco''': Ma si può correggere.<br>'''Ciccio Mira''': Sì.<br>'''Franco Maresco''': Quarto difetto?<br>'''Ciccio Mira''': Quarto difetto... Ma che le voglio dire?<br>'''Franco Maresco''': Scusi...<br>'''Ciccio Mira''': Piccoli difetti...<br>'''Franco Maresco''': Quinto difetto.<br>'''Ciccio Mira''': N-non...<br>'''Franco Maresco''': Non ci arriviamo a cinque.<br>'''Ciccio Mira''': Non ci arriviamo... *'''Franco Maresco''': Visto che siamo di fronte al Sacro Monte, se Santa Rosalia ti chiedesse di gridare "No alla mafia"...<br>'''Cristian Miscel''': Mi spiace per Santa Rosalia perché Santa Rosalia fa miracoli, fa tante cose...<br>'''Franco Maresco''': Però...<br>'''Cristian Miscel''': ...però non lo posso fare.<br>'''Franco Maresco''': Nemmeno se è Santa Rosalia.<br>'''Cristian Miscel''': No, mi spiace...<br>'''Franco Maresco''': Santa Rosalia!<br>'''Cristian Miscel''': Mi spiace perché io credo a Gesù, che sono credente. Però non lo posso fare.<br>'''Franco Maresco''': Senti, allora diciamo un'altra cosa. Se te lo chiedesse Gesù in persona.<br>'''Cristian Miscel''': Mi spiace per Gesù perché Gesù fa tanto per noi... C'è la salute... Però non lo posso fare.<br>'''Franco Maresco''': Niente?!<br>'''Cristian Miscel''': Niente.<br>'''Franco Maresco''': Nemmeno se lui ti dice "Grida no alla mafia"?<br>'''Cristian Miscel''': No, non lo posso fare.<br>'''Franco Maresco''': Senti, saliamo più in alto. Se te lo chiede il Padre Eterno, Dio in persona, "Grida no alla mafia"?<br>'''Cristian Miscel''': Mi spiace, non lo posso fare.<br>'''Franco Maresco''': Ma dici sul serio?<br>'''Cristian Miscel''': Sì, sì.<br>'''Franco Maresco''': Niente?!<br>'''Cristian Miscel''': Niente.<br>'''Franco Maresco''': Ma perché?<br>'''Cristian Miscel''': Perché non lo posso fare.<br>'''Franco Maresco''': Ma perché?<br>'''Cristian Miscel''': Perché... c'ho i miei motivi.<br>'''Franco Maresco''': Uno qual è?<br>'''Cristian Miscel''': Perché... non lo posso fare.<br>'''Franco Maresco''': Grazie lo stesso. Ciao.<br>'''Cristian Miscel''': Ciao. *{{NDR|Palermo, quartiere Brancaccio. Statua di Don [[Pino Puglisi]]}}<br>'''Letizia Battaglia''': È impressionante.<br>'''Franco Maresco''': Somiglia a qualcuno...<br>'''Letizia Battaglia''': Sì, strano. Somiglia a [[Berlusconi]].<br>[...]<br>'''Franco Maresco''': Tu come te lo spieghi?<br>'''Letizia Battaglia''': Io come faccio a spiegarmelo? Però mi sembra incredibile... capelli attaccati nello stesso modo... anche gli occhi sono... È incredibile. *{{NDR|Palermo, [[Catacombe dei Cappuccini]]}}<br>'''Letizia Battaglia''': Io non vorrei mai, mai essere appesa come questi con un vestito vecchio di cento anni. Mai.<br>'''Franco Zecchin''': Vorresti che si rinnovassero il vestito?<br>'''Letizia Battaglia''': Guarda io prendo e ti infilo in una nicchia lì dentro! *{{NDR|Palermo, quartiere ZEN 2}}<br>'''Franco Maresco''': Cosa sono questi fischi?<br>'''Ciccio Mira''': Quali fischi? Qua ci vogliono bene, non c'è problema... Tipo America: i fischi sono appalusi. *{{NDR|Palermo, quartiere ZEN 2}}<br>'''Franco Maresco''': Una pernacchia ho sentito.<br>'''Ciccio Mira''': No, no...<br>'''Franco Maresco''': Lei no?<br>'''Ciccio Mira''': Non le fanno qua pernacchie.<br>'''Franco Maresco''': Cioè, lei ha la capacità unica di negare l'evidenza! *'''Franco Maresco''': Ma come mai lei è così omertoso?<br>'''Ciccio Mira''': Omertoso? Perché sono omertoso? Come fosse una festa per Borsellino, la posso fare anche per un apo mafia. Qual è il problema? Io l'ho fatto, anche.<br>'''Franco Maresco''': Mi scusi, lei mi sta dicendo che potrebbe fare...<br>'''Ciccio Mira''': No, l'ho fatto. L'ho fatto.<br>'''Franco Maresco''': Lei ha fatto una festa per chi?<br>'''Ciccio Mira''': Per persone... Non è che... Questo si sa perché è Borsellino, ma non è che le posso dire chi sono le persone che ho fatto le feste. Ne ho fatte tante, non è che...<br>'''Franco Maresco''': Ma tutta gente nell'ambito della legalità o no?<br>'''Ciccio Mira''': Noi siamo legali... e non legali.<br>'''Franco Maresco''': Cioè, lei è un prefessionista.<br>'''Ciccio Mira''': Chi ci chiama, noi siamo a disposizione. [...] È una cosa normale questa.<br>'''Franco Maresco''': Cioè in pratica come gli impresari di pompe funebri.<br>'''Ciccio Mira''': Appunto. *'''Ciccio Mira''': Ho avuto l'onore di fare questo grande spettacolo per i venticinque anni di Falcone e Borsellino che insomma, il Signore li ha voluti. Eh, che vuoi? E questa è la vita... E comunque devo dire una cosa che... Chiamiamo...<br>'''Franco Maresco''': No, scusami, a parte gli scherzi, "il Signore li ha voluti"... [...] Allora, di solito "il Signore li ha voluti" si dice quando uno c'ha ottant'anni, novant'anni, è morto naturale... Sono morti ammazzati! Però se tu dici, scusami... Se tu dici "il Signore li ha voluti" vuol dire che il Padre Eterno era d'accordo con [[Totò Riina]]. *{{NDR|Parlando di Falcone e Borsellino}}<br>'''Franco Maresco''': Avete stabilito che costoro avevano fatto delle cose buone in vita.<br>'''Matteo Mannino''': Sì.<br>'''Franco Maresco''': Uno.<br>'''Matteo Mannino''': Eh... illuminazione.<br>'''Franco Maresco''': Due.<br>'''Matteo Mannino''': Eh... Fognatura.<br>'''Franco Maresco''': Tre.<br>'''Matteo Mannino''': Eh... Campi di calcetto.<br>'''Franco Maresco''': Quattro.<br>'''Matteo Mannino''': Eh... Giardinaggio.<br>'''Franco Maresco''': Cinque.<br>'''Matteo Mannino''': Asili nido.<br>'''Franco Maresco''': Sei. Lotta alla mafia.<br>'''Matteo Mannino''': No... {{sic|''Non'' comment}}... {{sic|''Non'' comment}}... *'''Franco Maresco''' {{NDR|a Ciccio Mira e Matteo Mannino}}: Aspetta, Ciccio. Chi è che di voi due sa scrivere?<br>'''Ciccio Mira''': Io!<br>'''Franco Maresco''': E lo scrive lui! E lui lo deve dire il discorso.<br>'''Ciccio Mira''': Cosa scrive? Non sapeva scrivere!<br>'''Franco Maresco''': Come "non sapeva scrivere"?<br>'''Ciccio Mira''': Non sapeva a leggere e manco a scrivere.<br>'''Franco Maresco''': Mi pare difficile... *'''Ciccio Mira''' {{NDR|scrivendo il discorso da fare allo ZEN 2}}: "Abbasso la mafia"...<br>'''Matteo Mannino''': No, non ce mette' 'sta cosa, mi'...<br>'''Ciccio Mira''' {{NDR|tira una riga}}: L'ho cancellato. *'''Franco Maresco''': Ma ce l'hanno con [[Leoluca Orlando|Orlando]]? Ce l'avevano con Orlando?<br>'''Letizia Battaglia''': Ce l'hanno sempre con tutti.<br>'''Franco Maresco''': Ma tu come spieghi... Come lo spieghi?<br>'''Letizia Battaglia''': Perché sono impotenti di fronte alla situazione.<br>'''Franco Maresco''': Non riescono a vedere la grandezza del progetto.<br>'''Letizia Battaglia''': {{NDR|Vaffanculo in palermitano}}<br>'''Franco Maresco''': Grazie. *'''Franco Maresco''': Tu avresti dovuto cantare ''Anime vaganti'' del matesro Mario D'Annunzio, in onore di Falcone e Borsellino. Come mai non l'hai cantata?<br>'''Cristian Miscel''': No, non l'ho potuta canta'.<br>'''Franco Maresco''': Non l'hai potuta cantare. Motivi di salute?<br>'''Cristian Miscel''': No.<br>'''Franco Maresco''': Motivi... morali?<br>'''Cristian Miscel''': No.<br>'''Franco Maresco''': Motivi tecnici?<br>'''Cristian Miscel''': No.<br>'''Franco Maresco''': E perché?<br>'''Cristian Miscel''': Fatti miei.<br>'''Franco Maresco''': Per motivi tuoi?<br>'''Cristian Miscel''': Sì.<br>'''Franco Maresco''': Che adesso puoi svelarci?<br>'''Cristian Miscel''': No.<br>'''Franco Maresco''': Niente? Ma perché?<br>'''Cristian Miscel''': Perché non ho potuta cantarla. Non c'è in scaletta. L'ho 'scita co' ''O Sarracino''. {{NDR|???}}<br>'''Franco Maresco''': L'hai sostituita...?<br>'''Cristian Miscel''': Co' ''O Sarracino''.<br>'''Franco Maresco''': Ma se fosse stata in scaletta, l'avresti cantata?<br>'''Cristian Miscel''': No.<br>'''Franco Maresco''': Quindi sarebbe stato inutile se stava in scaletta.<br>'''Cristian Miscel''': Sì. *'''Franco Maresco''': Senta, dica "no alla mafia" velocemente.<br>'''Ciccio Mira''': Ma no, che c'entra la mafia? Io ho tanto rispetto per tutti sia alla mafia e sia la politica. *'''Franco Maresco''': Ma lei come fa ad organizzare serate così indegne?<br>'''Ciccio Mira''': Ma io sono uno che organizza sempre serate, teatro...<br>'''Franco Maresco''': Lei sa che questa serata è indecente?<br>'''Ciccio Mira''': Come?<br>'''Franco Maresco''': Lei sa che questa serata è indecente?<br>'''Ciccio Mira''': Ma...<br>'''Franco Maresco''': Passiamo alla prossima domanda: come mai non la si vede da tempo a TSB?<br>'''Ciccio Mira''': Perché giustamente, eh...<br>'''Franco Maresco''': Giustamente perché?<br>'''Ciccio Mira''': Sarebbe per mancanza di soldi.<br>'''Franco Maresco''': Cioè, lei non fa più la trasmissione per mancanza di soldi.<br>'''Ciccio Mira''': Eh, no... Se non si paga non è che uno può fare...<br>'''Franco Maresco''': Cioè in altre parole l'uomo che lei sfrutta da decenni, Matteo Mannino, non le passa più soldi.<br>'''Ciccio Mira''': Provvisoriamente no. Ma diciamo che la cosa si sta riprendendo con cene spettacolo, teatro...<br>'''Franco Maresco''': [...] Senta, Mira, lei è un millantatore, no?<br>'''Ciccio Mira''': Come?<br>'''Franco Maresco''': Lei è un millantatore, no? Lei conosce il significato della parola "millantatore"?<br>'''Ciccio Mira''': Uno che... Brilla, brilla... Brilla sempre! È un brillantatore!<br>'''Franco Maresco''': Un...?<br>'''Ciccio Mira''': Uno... uno che... va... eh... come dir... Dà spettacolo... È uno che... uno vivo.<br>'''Franco Maresco''': No, lei è un millantatore. *'''Franco Maresco''': Matteo, chi sono stati Falcone e Borsellino? Te lo ricordi?<br>'''Matteo Mannino''': Totò e Peppino! *'''Franco Maresco''': Ma scusi, non è TSB che deve pagare lei?<br>'''Madre di Cristian Miscel''': No, sono io che pago a TSB.<br>'''Franco Maresco''': E lei i soldi dove li prende?<br>'''Madre di Cristian Miscel''': Lavorando. E con l'aiuto di mio padre che è pensionato. {{NDR|si sentono degli insulti provenienti dall'altra stanza}} Zitto te!<br>'''Franco Maresco''': Chi è?<br>'''Madre di Cristian Miscel''': Mio padre. Ha l'arteriosclerosi. Da me non c'è niente da invidiare, proprio, mi creda. *'''Franco Maresco''': Senta, ma questa storia del coma e di Falcone e Borsellino che gli sarebbero apparsi per dirgli "Vai a cantare"... Cosa c'è di vero?<br>'''Medico''': Niente.Perché il ragazzo, Cristian Miscel, non è mai stato in coma. Quindi sono sicuramente delle storie inventate da qualcuno. Forse dal signor Ciccio Mira per potere... non so cosa... ma cercare di lucrare su Cristian Miscel. Nient'altro.<br>'''Franco Maresco''': Vedo che qui conoscete il signor Mira.<br>'''Medico''': Sì, lo conosciamo abbastanza perché Cristian Miscel se è in queste condizioni possibilmente è anche per colpa sua. *'''Franco Maresco''': Ciccio Mira, nei giorni scorsi alcuni giornali hanno commentato polemicamente il silenzio del nostro Presidente della Repubblica [[Sergio Mattarella]] riguardo alla sentenza sulla trattaiva stato-mafia. Lei invece va controtendenza e apprezza questo silenzio. Come mai?<br>'''Ciccio Mira''': L'apprezzo perché Mattarella non parla essendo palermitano.<br>'''Franco Maresco''': Ma perché, scusi, i [[Palermo|palermitani]] [[omertà|non parlano]]?<br>'''Ciccio Mira''': Quelli veri non parlano.<br>'''Franco Maresco''': Quelli?<br>'''Ciccio Mira''': Quelli veri non parlano.<br>'''Franco Maresco''': I veri palermitani non parlano.<br>'''Ciccio Mira''': ...non parlano.<br>'''Franco Maresco''': Ma lei come se lo spiega?<br>'''Ciccio Mira''': È una cosa genetica questa.<br>'''Franco Maresco''': Prego?<br>'''Ciccio Mira''': Una cosa genetica... che ci esce così.<br>'''Franco Maresco''': Cioè è inscritta nel patrimonio genetico...<br>'''Ciccio Mira''': Sì-sì-sì, appunto.<br>'''Franco Maresco''': ...di ogni palermitano.<br>'''Ciccio Mira''': Di quelli... quelli veri.<br>'''Franco Maresco''' {{NDR|voice-over}}: Giunti a questo punto il poco pubblico rimasto in sala si chiederà: ma come mai uno come Ciccio Mira sta dalla parte del Presidente Sergio Mattarella, cioè il simbolo dei più alti valori della Repubblica Italiana? Per risponde a questa più che legittima domanda è necessario fare un salto nel passato, nella Palermo dei felicissimi anni 60. Qui, una calda sera d'estate, il poco più che adolescente Ciccio Mira insieme alla mamma si reca al Cinema Massimo, dove il padre Camillo lavora come caposala. Il film è appena finito e papà Camillo propone di andare nella vicina Mondello per cercare di contrastare il terrible caldo palermitano. Arrivati a Piazza Leoni, all'imbocco del regio Parco della Favorita, la famiglia Mira ha l'inaspettato piacere di imbattersi in un suo eccentrico consanguineo: l'indomito Zio Michele, che tra le mani tiene un oggetto non bene identificato.<br>[...]<br>'''Franco Maresco''': Lei per "polpo" cosa intende?<br>'''Ciccio Mira''': Un ''puipo'' che se mangia.<br>[...]<br>{{NDR|Ciccio Mira spiega come il polpo di Zio Michele venga rifutato da uno dei cuochi vicino alla spiaggia perché ormai la bancarella ha chiuso e i fornelli sono spenti}}<br>'''Ciccio Mira''': Una mancanza di rispetto. [...] Zio Michele [...] si trova una pistola là, sul tavolo...<br>'''Franco Maresco''': Scusi, non l'aveva con sé?<br>'''Ciccio Mira''': No, non le porta mai mio zio pistole. Pigghia 'sta pistola...<br>'''Franco Maresco''': Per caso era lì?<br>'''Ciccio Mira''': Per caso era in mezzo ai pulpi! In mezzo ai cosi lu mare.<br>'''Franco Maresco''': Ma di chi era?<br>'''Ciccio Mira''': Mah, non lo so di chi era... [...]<br>{{NDR|Ciccio Mira racconta di come lo Zio Michele abbia sparato al cuoco di polpi e siano poi scappati in auto per tornare a Palermo}}<br>'''Ciccio Mira''': Papà sbanda...<br>'''Franco Maresco''': Emozionato.<br>'''Ciccio Mira''': Emozionatissimo! Pam! Macello! Sbatte in un cancello.<br>'''Franco Maresco''': E di chi era questo cancello?<br>'''Ciccio Mira''': Era della famiglia Mattarella.<br>'''Franco Maresco''': Cioè la famiglia dell'attuale...<br>'''Ciccio Mira''': ...Presidente della Repubblica.<br>'''Franco Maresco''': Di fronte a cotanto spavento, a cotanto incidente...<br>'''Ciccio Mira''': Esce tutta la famiglia Mattarella.<br>'''Franco Maresco''': E cioè...<br>'''Ciccio Mira''': E c'è la mamma, poi c'era Piersanti.<br>'''Franco Maresco''': Chi?<br>'''Ciccio Mira''': Piersanti. Eh, il fratello.<br>'''Franco Maresco''': Ma mi scusi, Piersanti quello che...<br>'''Ciccio Mira''': Escono... Piersanti, eh non lo so. Piersanti.<br>'''Franco Maresco''': Ma Piersanti chi?<br>'''Ciccio Mira''': Piersanti è il figlio dei... della famiglia Mattarella.<br>'''Franco Maresco''': Il martire di Cosa Nostra!<br>'''Ciccio Mira''': Boh, non lo so...<br>'''Franco Maresco''': E lo dica!<br>'''Ciccio Mira''': No, eh... Quale martire? Non so niente di questa situazione.<br>'''Franco Maresco''': Vabbè.<br>'''Ciccio Mira''': Poi esce pure Sergio... E insomma...<br>'''Franco Maresco''': E ''dulcis in fundo''...<br>'''Ciccio Mira''': Esce il nostro grande della Democrazia Cristiana [[Bernardo Mattarella]]. Poi insomma, mio padre ha detto: "Io ti pago tutti i danni". Lui ha detto: "No, no, per carità..."<br>'''Franco Maresco''': Ah, gli dava del tu, già subito?<br>'''Ciccio Mira''': Sì, sì, si conoscevano perché lui... papà votava sempre lui.<br>'''Franco Maresco''': Quindi si sentiva autorizzato...<br>'''Ciccio Mira''': Sì, sì... Allora ha detto: "Senti, Berna', io ti pago tutto quello che è successo..." "No, no, fammi questo favore: non pagare niente..." Dice: "Allora mi vieni a trovare al cinema così insomma, cerchiamo insomma, di risolvere questa situazione." E così sono rimasti.<br>'''Franco Maresco''': Vabbè. E comunque quella sera nasce...<br>'''Ciccio Mira''': ...nasce questa grande amicizia...<br>'''Franco Maresco''': ...tra la famiglia Mattarella...<br>'''Ciccio Mira''': ...e quella nostra...<br>'''Franco Maresco''': E cioè la famiglia...<br>'''Ciccio Mira''': ...la famiglia Mira.<br>[...]<br>'''Franco Maresco''': E dunque possiamo dire, Mira, praticamente la famiglia Mattarella tutti i giorni festivi e le domeniche era in prima fila al Cinema Massimo. Ma, una rivelazione, che film guardava il giovane Sergio Mattarella?<br>'''Ciccio Mira''': Boh, film difficili, diciamo... Non è che erano film norm...<br>'''Franco Maresco''': Impegnati.<br>'''Ciccio Mira''': Impegnat... Sì, film impegnativi.<br>'''Franco Maresco''': Si può fare un esempio?<br>'''Ciccio Mira''': Sì, lui era amante di un... di un regista. Di [[Ingmar Bergman|Ingman Beggman]]...<br>'''Franco Maresco''': Un regista arabo?<br>'''Ciccio Mira''': Sì, un regista importante.<br>'''Franco Maresco''': Ciccio, Ingmar Bergman! Me l'hai detto!<br>'''Ciccio Mira''': Eh, Ingman Beggman.<br>'''Franco Maresco''': Ingmar Bergman!<br>'''Ciccio Mira''': Bergman.<br>'''Franco Maresco''': Sì, vabbè. Rifacciamo.<br>'''Franco Maresco''' {{NDR|voice-over}}: Questo curioso racconto di Ciccio Mira potrebbe spiegare l'origine della nota cinefilia del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma da fonti molto attendibili abbiamo invece appreso che l'appassionato elogio di Mira per la più alta carica dello Stato sarebbe tutt'altro che disinteressato. Sembra infatti che l'inossidabile impresario sia profondamente legato a un suo giovane nipote che si chiama Giannino, detto Tiramisù, attualmente "ospite dello Stato" al 41bis del supercarcere dell'Aquila, e per lui vorrebbe chiedere la grazia all'illustre concittadino che oggi risiede al Quirinale. Ma questo è un particolare che ci porterebbe lontani dalla nostra storia. ==[[Explicit]]== {{explicit film}} '''Franco Maresco''': Ma, dica la verità... A noi c'è stato sussurrato che lei vorrebbe chiedere al Preseidente Mattarella un favore da palermitano a palermitano. Di che si tratta?<br>'''Ciccio Mira''': No, è un favore mio che debbo chiedere a lui. Cose personali mie.<br>'''Franco Maresco''': Ma per lei o per un persona a lei...?<br>'''Ciccio Mira''': Per una persona a mia cara.<br>'''Franco Maresco''': Per una persona a lei cara.<br>'''Ciccio Mira''': Sì.<br>'''Franco Maresco''': Molto cara?<br>'''Ciccio Mira''': Cari... Carissima. Eh...<br>'''Franco Maresco''': Possiamo sapere come si chiama?<br>'''Ciccio Mira''': Si chiama Nessuno.<br>'''Franco Maresco''': Prego?<br>'''Ciccio Mira''': Nessuno.<br>'''Franco Maresco''': "Nessuno"?!<br>'''Ciccio Mira''': Nessuno. Sì.<br>'''Franco Maresco''': "Nessuno".<br>'''Ciccio Mira''': Si ricorda lei [[Ulisse]]? Si ricorda l'Ulisse? Insomma, quando è accecato il ciclope...<br>'''Franco Maresco''': Eh?<br>'''Ciccio Mira''': Il ciclope... la gente gli chiedeva "Chi è stato? Chi è stato?" rispondeva "Nessuno". Perché Ulisse ha inventato si chiamava Nessuno.<br>'''Franco Maresco''': Ah, quindi la nostra omertà è antica.<br>'''Ciccio Mira''': Eh, siamo naturali noi.<br>'''Franco Maresco''': Ed è per questo motivo che quando per esempio si va per strada e un palermitano vede un omicidio al carabiniere che gli chiede chi è stato risponde...<br>'''Ciccio Mira''': ..."Nessuno".<br>'''Franco Maresco''': Ah, è così?<br>'''Ciccio Mira''': Eh... E che debbo di'? "Nessuno. Non è stato Nessuno."<br>'''Franco Maresco''': "Chi ha rubato in quella tabaccheria?"<br>'''Ciccio Mira''': "Nessuno".<br>'''Franco Maresco''': Quindi è dritto dritto da Ulisse?<br>'''Ciccio Mira''': Appunto. È una cosa che viene da Uli... [...]<br>'''Franco Maresco''': Si chiude il cerchio.<br>'''Ciccio Mira''': Si chiude il cerchio.<br>'''Franco Maresco''': Grazie, Mira.<br>'''Ciccio Mira''': Prego. Arrivederci. ==Citazioni su ''La mafia non è più quella di una volta''== ===[[Franco Maresco]]=== *È un film abbastanza nichilista, una versione molto per i poveri della ''Società dello spettacolo'' di [[Guy Debord]], un mondo dove tutto si è azzerato. È un film su una tragedia in corso, la mafia, di cui non si parla più, se non nelle fiction: nella più felice delle ipotesi (ti prego di cogliere l’ironia) l’antimafia ha il volto di [[Pif]]. L'idea, insomma, è che tutto si può fare, tutto è allo stesso livello: le fiction, le cerimonie istituzionali, i neomelodici. Nel film precedente, ''[[Belluscone - Una storia siciliana|Belluscone]]'', raccontavo i giovani sottoproletari che intendevano la parola "carabiniere" come un insulto. Oggi non c'è nemmeno più questo problema. E non perché sia penetrata chissà quale cultura della legalità. I ragazzi ti rispondono: "Mi piacerebbe fare il killer, ma se non posso, anche il carabiniere va bene". Tanto sono comunque eroi da fiction, di un super-[[Blob (programma televisivo)|Blob]]. *Effettivamente il film senza Letizia sarebbe stata l'apoteosi della canaglieria, della crudeltà, un film forse troppo duro, troppo cattivo. E invece Letizia con la sua ironia, con la sua autoironia mitica, un po' {{NDR|attenua}} l'orrore che c'è in quel film. {{NDR|Si rivolge a Letizia}} Senza di te sarebbe un film dell'orrore. *{{NDR|Sulla polemica nei confronti di [[Sergio Mattarella]]}} La polemica era un po’ pretestuosa. A un certo punto, nel corso dell’anno raccontato, c’è la sentenza del processo sulla trattativa e io chiedo a Letizia come mai la cosa sia caduta nel silenzio di tutti, compreso il presidente della repubblica. Ora, è vero che le sentenze non si commentano, ma qui non siamo nello specifico di un fatto criminoso. Io mi riferivo a quello che la sentenza implicava, raggiungendo la conclusione che ci fu una trattativa tra una parte dello stato e Cosa Nostra. Più che una polemica, poi, era uno spunto narrativo per passare la palla a Ciccio Mira. Perché subito dopo gli faccio la stessa domanda e lui parte con un’apologia di Mattarella e un racconto scombinatissimo, su uno zio, un incidente d’auto, le passioni cinefile del presidente. Poi si scopre che in realtà vuole probabilmente chiedere la grazia per un congiunto che sta in carcere. Comunque, se fossi andato a Venezia mi avrebbero fatto domande solo su quello, spostando l’attenzione dal film. *Io dico che il film ha una verità sua, e poco importa, a cose fatte, se una cosa è stata “incoraggiata” o si è presentata spontaneamente. La cosa paradossale è che le scene “documentarie” sono in realtà quelle a cui è più difficile credere. *Questo film tenta di essere [...] una riflessione, un viaggio, dentro un mondo che non ha più senso né nella mafia né nell'antimafia. ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''La mafia non è più quella di una volta''}} [[Categoria:Film documentari]] [[Categoria:Film grotteschi]] [[Categoria:Film satirici]] loao7bwubsaohojgk8wanj4t1an0rq7 ZEN (Palermo) 0 161243 1221821 1221301 2022-08-09T20:20:07Z Sun-crops 10277 fix wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Lo ZEN from above (13377397893).jpg|thumb|Veduta dello ZEN di Palermo, 2014]] Citazioni sullo '''ZEN''' o '''Zona Espansione Nord''', ufficilamente '''San Filippo Neri'''. *Lo ZEN, acronimo di Zona Espansione Nord, fin dalla sua nascita risalente alla seconda metà degli anni 60, è stato visto dal resto della città come un inferno a parte, una specie di Bronx palermitano dove perfino polizia e carabinieri entrano mal volentieri. (''[[La mafia non è più quella di una volta]]'') ==Voci correlate== *[[Palermo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sullo|w_preposizione=riguardante lo}} {{s}} [[Categoria:Luoghi della Sicilia]] [[Categoria:Luoghi di Palermo]] [[Categoria:Quartieri]] t96aeru31d17d3qh1ul8mv9g068f2tm 1221834 1221821 2022-08-09T23:44:42Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Lo ZEN from above (13377397893).jpg|thumb|Veduta dello ZEN di Palermo, 2014]] Citazioni sullo '''ZEN''' o '''Zona Espansione Nord''', ufficilamente '''San Filippo Neri'''. *Lo ZEN, acronimo di Zona Espansione Nord, fin dalla sua nascita risalente alla seconda metà degli anni 60, è stato visto dal resto della città come un inferno a parte, una specie di Bronx palermitano dove perfino polizia e carabinieri entrano mal volentieri. (''[[La mafia non è più quella di una volta]]'') *Quel progetto come tutti sappiamo era figlio di una riflessione architettonica che in quegli anni molte altre città hanno fatto, e che era figlio delle utopie radicali, della volontà di trovare abitazioni di qualità, decorose, adeguate per sottrarre la popolazione a condizioni di vita sicuramente [...] di minore qualità. Quel progetto ha subito cambi di realizzazione, ha subito, diciamo, anche il fatto che era talmente poderosa la necessità di residenza in questa città che è stato utilizzato prima ancora di essere completato, non riuscendo a completare una serie di servizi e di opere che l'avrebbero reso un quartiere simile a quelli che ammiriamo – non dissimile da essi – che ammiriamo in altre città. Su questa voglia di riscatto dobbiamo lavorare per completare l'utopia che era alla base di quel progetto. ([[Maurizio Carta (urbanista)|Maurizio Carta]]) ==Voci correlate== *[[Palermo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sullo|w_preposizione=riguardante lo}} {{s}} [[Categoria:Luoghi della Sicilia]] [[Categoria:Luoghi di Palermo]] [[Categoria:Quartieri]] grez5j6yv6349cvwl4pb28vsjmjxx9r 1221837 1221834 2022-08-10T00:19:26Z Sun-crops 10277 +1, destub wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Lo ZEN from above (13377397893).jpg|thumb|Veduta dello ZEN di Palermo, 2014]] Citazioni sullo '''ZEN''' o '''Zona Espansione Nord''', ufficilamente '''San Filippo Neri'''. *Lo ZEN, acronimo di Zona Espansione Nord, fin dalla sua nascita risalente alla seconda metà degli anni 60, è stato visto dal resto della città come un inferno a parte, una specie di Bronx palermitano dove perfino polizia e carabinieri entrano mal volentieri. (''[[La mafia non è più quella di una volta]]'') *Non è un disastro, la verità è che il progetto non è stato mai completato. [...] Il progetto dello Zen è fallito perché era destinato a un solo strato sociale. A Milano, invece, la Bicocca è un esempio riuscitissimo grazie all'Università. Allo Zen avevo previsto teatri, luoghi di lavoro, ma nulla di tutto questo venne costruito. Le periferie devono essere polifunzionali, avere un servizio unico per le città, mescolare i ceti e non confinare ceti. [...] Va completato, interconnesso. Oggi demolire non è conveniente, è sempre meglio aggiustare. {{NDR|L'ho rivisto}} Due anni fa. È una tragedia vederlo. Se solo l'amministrazione volesse mi trasferirei in Sicilia per finirlo. Lo ridisegnerei allo stesso modo. Mi creda, sarebbe bello. Glielo assicuro. ([[Vittorio Gregotti]]) *Quel progetto come tutti sappiamo era figlio di una riflessione architettonica che in quegli anni molte altre città hanno fatto, e che era figlio delle utopie radicali, della volontà di trovare abitazioni di qualità, decorose, adeguate per sottrarre la popolazione a condizioni di vita sicuramente [...] di minore qualità. Quel progetto ha subito cambi di realizzazione, ha subito, diciamo, anche il fatto che era talmente poderosa la necessità di residenza in questa città che è stato utilizzato prima ancora di essere completato, non riuscendo a completare una serie di servizi e di opere che l'avrebbero reso un quartiere simile a quelli che ammiriamo – non dissimile da essi – che ammiriamo in altre città. Su questa voglia di riscatto dobbiamo lavorare per completare l'utopia che era alla base di quel progetto. ([[Maurizio Carta (urbanista)|Maurizio Carta]]) ==Voci correlate== *[[Palermo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sullo|w_preposizione=riguardante lo}} [[Categoria:Luoghi della Sicilia]] [[Categoria:Luoghi di Palermo]] [[Categoria:Quartieri]] qq5l9v77spb6byt0ab427enwg8em155 Jean-Baptiste-Louis Crevier 0 164502 1221869 1027907 2022-08-10T06:34:41Z Gaux 18878 /* Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino */ Gneo Domizio Afro wikitext text/x-wiki [[File:The History of the Roman Emperors from Augustus to Constantine, Vol. 1 1755.jpg|thumb|''Storia degli imperatori romani'' del Crevier in un'edizione inglese del 1755]] '''Jean-Baptiste-Louis Crevier''' (1693 – 1765), letterato e storico francese. ==''Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino''== *[[Seiano|{{sic|Sejano}}]] è noto a tutto il mondo come l'esempio il più rinomato del prodigioso innalzamento, e della spaventevole caduta di un favorito, che {{sic|si abusa}} della sua fortuna. (tomo III, libro VI, p. 7) *Sejano aveva tutto ciò, ch'è necessario per formare quei gran scellerati, autori del rovesciamento degli Stati, e delle più terribili rivoluzioni. Un corpo dei più forti e robusti per tollerare la fatica: un'audacia smoderata, unita ad una profonda dissimulazione: il talento di rendere se stesso accetto e caro, e di screditare ed avvilire gli altri: sapeva far uso egualmente dell'adulazione e dell'arroganza secondo il bisogno: mostrava all'esterno un'aria di modestia, mentre era internamente divorato dal desio di regnare. E per riuscire impiegava qualche volta le liberalità, e l'esca del lusso e della dissolutezza, il più sovente l'attività e la vigilanza, qualità lodevoli in se stesse, ma che divengono estremamente {{sic|nocevoli}}, quando non si finge di averle che per soddisfare l'ambizione. (tomo III, libro VI, pp. 8-9) *Questo celebre uomo, {{NDR|[[Gneo Domizio Afro]]}} lodato sovente da Quintiliano come il più grande Oratore che avesse udito, era nato a Nimes, Colonia Romana, ed essendosi trasferito a Roma per migliorare fortuna, camminava attualmente per la strada degli onori. Era stato poco tempo prima Pretore; ma siccome non occupava, che un rango mediocre nella Città, così cercava le occasioni di farsi nome a qualunque prezzo si fosse. Accusò dunque Claudia di adulterio con Furnio, di sortilegi, e di operazioni magiche dirette contro l'Imperatore. (tomo III, libro VI, pp. 29-30) *Era più difficile di aver accesso presso Sejano, che presso l'Imperatore. Il favore di una udienza di questo insolente Ministro, non si otteneva che con caldissime istanze, e colla disposizione di servirlo nei suoi ambiziosi progetti. Si afferma, che lo spettacolo della servitù, esposto in questa occasione sotto i suoi occhi, accrebbe di molto la sua arroganza. (tomo III, libro VI, pp. 44) *[...] la [[Storia]] non istruisce soltanto col racconto delle virtù: ella presenta {{sic|esempj}} di ogni {{sic|spezie}}, ma sempre lezioni, quando si sappia approfittarsene. (tomo III, libro VII, pp. 139) *{{NDR|[[Caligola]]}} Giammai Principe alcuno ritrovò salendo al Trono, in quelli che dovevano a lui ubbidire, più favorevoli disposizioni. Era amato dalle Armate e dalle Provincie, che quasi tutte l'avevano visto fanciullo in compagnia di Germanico suo padre, da lui accompagnato non solo al Reno, ma anche in Oriente. L'amore incredibile del Popolo Romano per Germanico cadeva sovra suo figlio, e le disgrazie della sua famiglia avevano reso questo sentimento ancora più tenero: aggiungendovi quello della commiserazione. Usciva da una tirannia, sotto la quale aveva per lungo tempo gemuto, e l'odio contro Tiberio cangiavasi in affetto per Cajo<ref>Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico detto Caligola.</ref>. (tomo III, libro VII, pp. 143) *[[Traiano|{{sic|Trajano}}]] non ebbe alcuno di que' vizi che direttamente {{sic|nuocono}} alla società, e possedette altresì in alto grado le virtù contrarie, la modestia, la clemenza, l'amore della giustizia, e l'alienazione del fasto, ed una giudiziosa liberalità, la quale trovava sorgenti inesauribili nella sua saggia e prudente economia. Il Genere Umano felice sotto il suo Governo, gli ha dato a divedere il suo riconoscimento con una stima, e con una ammirazione, che ancora al giorno d'oggi sussistono. (tomo IX, libro XVIII, p. 43) *{{NDR|Trajano}} Ho più di una volta parlato della sua passione pel vino, da cui fu, secondo un Autore, obbligato a prendere l'{{sic|ignominosa}} precauzione di vietare, che fossero eseguiti gli ordini, che dava dopo un lungo pranzo. Le sue dissolutezze contro natura debbono ricoprirlo d'una eterna infamia. Ardisco di annoverare parimente tra i suoi difetti il suo insaziabile ardore per la guerra, i cui buoni eventi lo fecero levare in superbia, e i di cui sinistri successi gli cagionarono grande afflizione negli ultimi anni della sua vita. (tomo IX, libro XVIII, p. 44) *[[Commodo]] s'era fin da' suoi primi anni dimostrato quale fu poi in progresso: privo di elevatezza d'animo, di sentimento, e di coraggio, pieghevole a tutte le cattive impressioni, e contumace a qualunque sorta di bene, che si voleva ispirargli; una fortissima inclinazione al piacere, ed una violenta avversione alla fatica. Se aveva qualche abilità, l'aveva unicamente per quelle cose, che non convenivano al suo rango. Sapeva giostrare, ballare e cantare: era commediante e gladiatore. Ma i maestri, che suo padre gli mise intorno, perché gli formassero l'ingegno e il cuore, e le lezioni di saviezza e di virtù, ch'egli stesso gli diede, non trovarono in questo Principe né ingresso né buona volontà. (tomo X, libro XX, p. 10) *[[Marco Aurelio Cleandro|Cleandro]] era a parte di tutti i piaceri, o per meglio dire, di tutte le dissolutezze di Commodo, ed avendosi in tal modo guadagnata la sua confidenza, fu per qualche tempo il rivale di Perenne<ref>Tigidio Perenne (125 circa – 185/186), politico e prefetto del pretorio dell'Impero romano.</ref>, e alla fine sostenuto dalla fazione de' liberti del palazzo, di cui era il capo, giunse a rovinarlo. Erede del suo potere, se n'abusò con tutta la malvagità propria di un animo vile, e recò nel ministero tutti i vizj della servil condizione. Tutto era in vendita appresso di lui, i posti de' Senatori, i comandi dell'armate, i governi di Provincia, e le Prefetture, e si faceva pagar caramente. (tomo X, libro XXI, p. 74) *Cleandro per moltiplicare i suoi guadagni moltiplicava le cariche, e nominò, il che non s'era veduto giammai, venticinque Consoli per un solo anno. Non rispettava né le Leggi, né le cose giudicate. Chiunque aveva denaro a dargli, era sicuro di essere {{sic|assoluto}}<ref>assolto, forma antica del part. passato di ''assolvere''.</ref>, qualunque delitto avesse commesso; o reintegrato, se era stato precedentemente condannato, e bene spesso ancora con aumento di dignità e di splendore. (tomo X, libro XXI, p. 75) *{{NDR|Cleandro}} Non prese subito da principio la carica di Prefetto del Pretorio troppo sproporzionata alla bassezza della sua condizione, ma si spianò ad essa la via degradandola, e avvilendola con frequenti mutazioni. Faceva e disfaceva i Prefetti del Pretorio a suo talento. Ve n'ebbe uno di cinque giorni, e un altro di sei ore. Finalmente quando Cleandro credette di aver ridotta questa potente carica proporzionata al suoi grado, la conferì a se medesimo, prendendosi due colleghi, che erano sue creature, e che dipendevano interamente da lui. Allora si videro per la prima volta tre Prefetti del Pretorio. (tomo X, libro XXI, p. 76) *Se [[Pescennio Nigro|Niger]] fu un Generale severo verso i suoi soldati, fu dall'altro canto suo protettore contro l'ingiustizia. I soldati Romani erano in certo modo {{sic|tributarj}} di coloro, che {{sic|gli}} comandavano, ed erasi introdotto l'uso, che pagassero certe supposte tasse, che degeneravano in vessazioni. Soppresse queste esazioni nell'armate, di cui ebbe il comando; proibì agli {{sic|Offiziali}} il ricevere alcuna cosa da' loro soldati, e ne fece lapidar due, che s'erano resi colpevoli di tal sorta di estorsione contro il suo divieto. Aveva su questo proposito frequentemente in bocca un bellissimo detto. Diceva che un Offiziale deve farsi temere e rispettare da' suoi soldati, e che non può mai ottener questo, quando non sia senza colpa e senza macchia in quello, che concerne l'interesse. (tomo X, libro XXII, p. 153) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Jean-Baptiste-Louis Crevier, ''[https://archive.org/details/bub_gb_pDXakZh8EdgC/page/n4 Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino]'', tomo III, per Francesco Rossi stamp. del Pubblico, Siena, 1777. *Jean-Baptiste-Louis Crevier, ''[https://archive.org/details/bub_gb_B2SJDUu3F5YC/page/n4 Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino]'', tomo IX, per Francesco Rossi stamp. del Pubblico, Siena, 1777. *Jean-Baptiste-Louis Crevier, ''[https://archive.org/details/bub_gb_Fi3sBPk3bVwC/page/n4 Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino]'', tomo X, per Francesco Rossi stamp. del Pubblico, Siena, 1777. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Crevier, Jean-Baptiste-Louis}} [[Categoria:Letterati francesi]] [[Categoria:Storici francesi]] pv46d6y4mewfugmceyj2qy8j9azbf9c 1221872 1221869 2022-08-10T06:41:19Z Gaux 18878 /* Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino */ NDR wikitext text/x-wiki [[File:The History of the Roman Emperors from Augustus to Constantine, Vol. 1 1755.jpg|thumb|''Storia degli imperatori romani'' del Crevier in un'edizione inglese del 1755]] '''Jean-Baptiste-Louis Crevier''' (1693 – 1765), letterato e storico francese. ==''Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino''== *[[Seiano|{{sic|Sejano}}]] è noto a tutto il mondo come l'esempio il più rinomato del prodigioso innalzamento, e della spaventevole caduta di un favorito, che {{sic|si abusa}} della sua fortuna. (tomo III, libro VI, p. 7) *Sejano aveva tutto ciò, ch'è necessario per formare quei gran scellerati, autori del rovesciamento degli Stati, e delle più terribili rivoluzioni. Un corpo dei più forti e robusti per tollerare la fatica: un'audacia smoderata, unita ad una profonda dissimulazione: il talento di rendere se stesso accetto e caro, e di screditare ed avvilire gli altri: sapeva far uso egualmente dell'adulazione e dell'arroganza secondo il bisogno: mostrava all'esterno un'aria di modestia, mentre era internamente divorato dal desio di regnare. E per riuscire impiegava qualche volta le liberalità, e l'esca del lusso e della dissolutezza, il più sovente l'attività e la vigilanza, qualità lodevoli in se stesse, ma che divengono estremamente {{sic|nocevoli}}, quando non si finge di averle che per soddisfare l'ambizione. (tomo III, libro VI, pp. 8-9) *Questo celebre uomo, {{NDR|[[Gneo Domizio Afro]]}} lodato sovente da Quintiliano come il più grande Oratore che avesse udito, era nato a Nimes, Colonia Romana, ed essendosi trasferito a Roma per migliorare fortuna, camminava attualmente per la strada degli onori. Era stato poco tempo prima Pretore; ma siccome non occupava, che un rango mediocre nella Città, così cercava le occasioni di farsi nome a qualunque prezzo si fosse. Accusò dunque Claudia {{NDR|Pulcra, pronipote di Augusto}} di adulterio con Furnio, di sortilegi, e di operazioni magiche dirette contro l'Imperatore. (tomo III, libro VI, pp. 29-30) *Era più difficile di aver accesso presso Sejano, che presso l'Imperatore. Il favore di una udienza di questo insolente Ministro, non si otteneva che con caldissime istanze, e colla disposizione di servirlo nei suoi ambiziosi progetti. Si afferma, che lo spettacolo della servitù, esposto in questa occasione sotto i suoi occhi, accrebbe di molto la sua arroganza. (tomo III, libro VI, pp. 44) *[...] la [[Storia]] non istruisce soltanto col racconto delle virtù: ella presenta {{sic|esempj}} di ogni {{sic|spezie}}, ma sempre lezioni, quando si sappia approfittarsene. (tomo III, libro VII, pp. 139) *{{NDR|[[Caligola]]}} Giammai Principe alcuno ritrovò salendo al Trono, in quelli che dovevano a lui ubbidire, più favorevoli disposizioni. Era amato dalle Armate e dalle Provincie, che quasi tutte l'avevano visto fanciullo in compagnia di Germanico suo padre, da lui accompagnato non solo al Reno, ma anche in Oriente. L'amore incredibile del Popolo Romano per Germanico cadeva sovra suo figlio, e le disgrazie della sua famiglia avevano reso questo sentimento ancora più tenero: aggiungendovi quello della commiserazione. Usciva da una tirannia, sotto la quale aveva per lungo tempo gemuto, e l'odio contro Tiberio cangiavasi in affetto per Cajo<ref>Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico detto Caligola.</ref>. (tomo III, libro VII, pp. 143) *[[Traiano|{{sic|Trajano}}]] non ebbe alcuno di que' vizi che direttamente {{sic|nuocono}} alla società, e possedette altresì in alto grado le virtù contrarie, la modestia, la clemenza, l'amore della giustizia, e l'alienazione del fasto, ed una giudiziosa liberalità, la quale trovava sorgenti inesauribili nella sua saggia e prudente economia. Il Genere Umano felice sotto il suo Governo, gli ha dato a divedere il suo riconoscimento con una stima, e con una ammirazione, che ancora al giorno d'oggi sussistono. (tomo IX, libro XVIII, p. 43) *{{NDR|Trajano}} Ho più di una volta parlato della sua passione pel vino, da cui fu, secondo un Autore, obbligato a prendere l'{{sic|ignominosa}} precauzione di vietare, che fossero eseguiti gli ordini, che dava dopo un lungo pranzo. Le sue dissolutezze contro natura debbono ricoprirlo d'una eterna infamia. Ardisco di annoverare parimente tra i suoi difetti il suo insaziabile ardore per la guerra, i cui buoni eventi lo fecero levare in superbia, e i di cui sinistri successi gli cagionarono grande afflizione negli ultimi anni della sua vita. (tomo IX, libro XVIII, p. 44) *[[Commodo]] s'era fin da' suoi primi anni dimostrato quale fu poi in progresso: privo di elevatezza d'animo, di sentimento, e di coraggio, pieghevole a tutte le cattive impressioni, e contumace a qualunque sorta di bene, che si voleva ispirargli; una fortissima inclinazione al piacere, ed una violenta avversione alla fatica. Se aveva qualche abilità, l'aveva unicamente per quelle cose, che non convenivano al suo rango. Sapeva giostrare, ballare e cantare: era commediante e gladiatore. Ma i maestri, che suo padre gli mise intorno, perché gli formassero l'ingegno e il cuore, e le lezioni di saviezza e di virtù, ch'egli stesso gli diede, non trovarono in questo Principe né ingresso né buona volontà. (tomo X, libro XX, p. 10) *[[Marco Aurelio Cleandro|Cleandro]] era a parte di tutti i piaceri, o per meglio dire, di tutte le dissolutezze di Commodo, ed avendosi in tal modo guadagnata la sua confidenza, fu per qualche tempo il rivale di Perenne<ref>Tigidio Perenne (125 circa – 185/186), politico e prefetto del pretorio dell'Impero romano.</ref>, e alla fine sostenuto dalla fazione de' liberti del palazzo, di cui era il capo, giunse a rovinarlo. Erede del suo potere, se n'abusò con tutta la malvagità propria di un animo vile, e recò nel ministero tutti i vizj della servil condizione. Tutto era in vendita appresso di lui, i posti de' Senatori, i comandi dell'armate, i governi di Provincia, e le Prefetture, e si faceva pagar caramente. (tomo X, libro XXI, p. 74) *Cleandro per moltiplicare i suoi guadagni moltiplicava le cariche, e nominò, il che non s'era veduto giammai, venticinque Consoli per un solo anno. Non rispettava né le Leggi, né le cose giudicate. Chiunque aveva denaro a dargli, era sicuro di essere {{sic|assoluto}}<ref>assolto, forma antica del part. passato di ''assolvere''.</ref>, qualunque delitto avesse commesso; o reintegrato, se era stato precedentemente condannato, e bene spesso ancora con aumento di dignità e di splendore. (tomo X, libro XXI, p. 75) *{{NDR|Cleandro}} Non prese subito da principio la carica di Prefetto del Pretorio troppo sproporzionata alla bassezza della sua condizione, ma si spianò ad essa la via degradandola, e avvilendola con frequenti mutazioni. Faceva e disfaceva i Prefetti del Pretorio a suo talento. Ve n'ebbe uno di cinque giorni, e un altro di sei ore. Finalmente quando Cleandro credette di aver ridotta questa potente carica proporzionata al suoi grado, la conferì a se medesimo, prendendosi due colleghi, che erano sue creature, e che dipendevano interamente da lui. Allora si videro per la prima volta tre Prefetti del Pretorio. (tomo X, libro XXI, p. 76) *Se [[Pescennio Nigro|Niger]] fu un Generale severo verso i suoi soldati, fu dall'altro canto suo protettore contro l'ingiustizia. I soldati Romani erano in certo modo {{sic|tributarj}} di coloro, che {{sic|gli}} comandavano, ed erasi introdotto l'uso, che pagassero certe supposte tasse, che degeneravano in vessazioni. Soppresse queste esazioni nell'armate, di cui ebbe il comando; proibì agli {{sic|Offiziali}} il ricevere alcuna cosa da' loro soldati, e ne fece lapidar due, che s'erano resi colpevoli di tal sorta di estorsione contro il suo divieto. Aveva su questo proposito frequentemente in bocca un bellissimo detto. Diceva che un Offiziale deve farsi temere e rispettare da' suoi soldati, e che non può mai ottener questo, quando non sia senza colpa e senza macchia in quello, che concerne l'interesse. (tomo X, libro XXII, p. 153) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Jean-Baptiste-Louis Crevier, ''[https://archive.org/details/bub_gb_pDXakZh8EdgC/page/n4 Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino]'', tomo III, per Francesco Rossi stamp. del Pubblico, Siena, 1777. *Jean-Baptiste-Louis Crevier, ''[https://archive.org/details/bub_gb_B2SJDUu3F5YC/page/n4 Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino]'', tomo IX, per Francesco Rossi stamp. del Pubblico, Siena, 1777. *Jean-Baptiste-Louis Crevier, ''[https://archive.org/details/bub_gb_Fi3sBPk3bVwC/page/n4 Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino]'', tomo X, per Francesco Rossi stamp. del Pubblico, Siena, 1777. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Crevier, Jean-Baptiste-Louis}} [[Categoria:Letterati francesi]] [[Categoria:Storici francesi]] ibeaz2q5q5dkl7ybvujr38ubrodut6g 1221881 1221872 2022-08-10T06:56:07Z Gaux 18878 /* Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino */ wlink wikitext text/x-wiki [[File:The History of the Roman Emperors from Augustus to Constantine, Vol. 1 1755.jpg|thumb|''Storia degli imperatori romani'' del Crevier in un'edizione inglese del 1755]] '''Jean-Baptiste-Louis Crevier''' (1693 – 1765), letterato e storico francese. ==''Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino''== *[[Seiano|{{sic|Sejano}}]] è noto a tutto il mondo come l'esempio il più rinomato del prodigioso innalzamento, e della spaventevole caduta di un favorito, che {{sic|si abusa}} della sua fortuna. (tomo III, libro VI, p. 7) *Sejano aveva tutto ciò, ch'è necessario per formare quei gran scellerati, autori del rovesciamento degli Stati, e delle più terribili rivoluzioni. Un corpo dei più forti e robusti per tollerare la fatica: un'audacia smoderata, unita ad una profonda dissimulazione: il talento di rendere se stesso accetto e caro, e di screditare ed avvilire gli altri: sapeva far uso egualmente dell'adulazione e dell'arroganza secondo il bisogno: mostrava all'esterno un'aria di modestia, mentre era internamente divorato dal desio di regnare. E per riuscire impiegava qualche volta le liberalità, e l'esca del lusso e della dissolutezza, il più sovente l'attività e la vigilanza, qualità lodevoli in se stesse, ma che divengono estremamente {{sic|nocevoli}}, quando non si finge di averle che per soddisfare l'ambizione. (tomo III, libro VI, pp. 8-9) *Questo celebre uomo, {{NDR|[[Gneo Domizio Afro]]}} lodato sovente da [[Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano]] come il più grande Oratore che avesse udito, era nato a Nimes, Colonia Romana, ed essendosi trasferito a Roma per migliorare fortuna, camminava attualmente per la strada degli onori. Era stato poco tempo prima Pretore; ma siccome non occupava, che un rango mediocre nella Città, così cercava le occasioni di farsi nome a qualunque prezzo si fosse. Accusò dunque Claudia {{NDR|Pulcra, pronipote di Augusto}} di adulterio con Furnio, di sortilegi, e di operazioni magiche dirette contro l'Imperatore. (tomo III, libro VI, pp. 29-30) *Era più difficile di aver accesso presso Sejano, che presso l'Imperatore. Il favore di una udienza di questo insolente Ministro, non si otteneva che con caldissime istanze, e colla disposizione di servirlo nei suoi ambiziosi progetti. Si afferma, che lo spettacolo della servitù, esposto in questa occasione sotto i suoi occhi, accrebbe di molto la sua arroganza. (tomo III, libro VI, pp. 44) *[...] la [[Storia]] non istruisce soltanto col racconto delle virtù: ella presenta {{sic|esempj}} di ogni {{sic|spezie}}, ma sempre lezioni, quando si sappia approfittarsene. (tomo III, libro VII, pp. 139) *{{NDR|[[Caligola]]}} Giammai Principe alcuno ritrovò salendo al Trono, in quelli che dovevano a lui ubbidire, più favorevoli disposizioni. Era amato dalle Armate e dalle Provincie, che quasi tutte l'avevano visto fanciullo in compagnia di Germanico suo padre, da lui accompagnato non solo al Reno, ma anche in Oriente. L'amore incredibile del Popolo Romano per Germanico cadeva sovra suo figlio, e le disgrazie della sua famiglia avevano reso questo sentimento ancora più tenero: aggiungendovi quello della commiserazione. Usciva da una tirannia, sotto la quale aveva per lungo tempo gemuto, e l'odio contro Tiberio cangiavasi in affetto per Cajo<ref>Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico detto Caligola.</ref>. (tomo III, libro VII, pp. 143) *[[Traiano|{{sic|Trajano}}]] non ebbe alcuno di que' vizi che direttamente {{sic|nuocono}} alla società, e possedette altresì in alto grado le virtù contrarie, la modestia, la clemenza, l'amore della giustizia, e l'alienazione del fasto, ed una giudiziosa liberalità, la quale trovava sorgenti inesauribili nella sua saggia e prudente economia. Il Genere Umano felice sotto il suo Governo, gli ha dato a divedere il suo riconoscimento con una stima, e con una ammirazione, che ancora al giorno d'oggi sussistono. (tomo IX, libro XVIII, p. 43) *{{NDR|Trajano}} Ho più di una volta parlato della sua passione pel vino, da cui fu, secondo un Autore, obbligato a prendere l'{{sic|ignominosa}} precauzione di vietare, che fossero eseguiti gli ordini, che dava dopo un lungo pranzo. Le sue dissolutezze contro natura debbono ricoprirlo d'una eterna infamia. Ardisco di annoverare parimente tra i suoi difetti il suo insaziabile ardore per la guerra, i cui buoni eventi lo fecero levare in superbia, e i di cui sinistri successi gli cagionarono grande afflizione negli ultimi anni della sua vita. (tomo IX, libro XVIII, p. 44) *[[Commodo]] s'era fin da' suoi primi anni dimostrato quale fu poi in progresso: privo di elevatezza d'animo, di sentimento, e di coraggio, pieghevole a tutte le cattive impressioni, e contumace a qualunque sorta di bene, che si voleva ispirargli; una fortissima inclinazione al piacere, ed una violenta avversione alla fatica. Se aveva qualche abilità, l'aveva unicamente per quelle cose, che non convenivano al suo rango. Sapeva giostrare, ballare e cantare: era commediante e gladiatore. Ma i maestri, che suo padre gli mise intorno, perché gli formassero l'ingegno e il cuore, e le lezioni di saviezza e di virtù, ch'egli stesso gli diede, non trovarono in questo Principe né ingresso né buona volontà. (tomo X, libro XX, p. 10) *[[Marco Aurelio Cleandro|Cleandro]] era a parte di tutti i piaceri, o per meglio dire, di tutte le dissolutezze di Commodo, ed avendosi in tal modo guadagnata la sua confidenza, fu per qualche tempo il rivale di Perenne<ref>Tigidio Perenne (125 circa – 185/186), politico e prefetto del pretorio dell'Impero romano.</ref>, e alla fine sostenuto dalla fazione de' liberti del palazzo, di cui era il capo, giunse a rovinarlo. Erede del suo potere, se n'abusò con tutta la malvagità propria di un animo vile, e recò nel ministero tutti i vizj della servil condizione. Tutto era in vendita appresso di lui, i posti de' Senatori, i comandi dell'armate, i governi di Provincia, e le Prefetture, e si faceva pagar caramente. (tomo X, libro XXI, p. 74) *Cleandro per moltiplicare i suoi guadagni moltiplicava le cariche, e nominò, il che non s'era veduto giammai, venticinque Consoli per un solo anno. Non rispettava né le Leggi, né le cose giudicate. Chiunque aveva denaro a dargli, era sicuro di essere {{sic|assoluto}}<ref>assolto, forma antica del part. passato di ''assolvere''.</ref>, qualunque delitto avesse commesso; o reintegrato, se era stato precedentemente condannato, e bene spesso ancora con aumento di dignità e di splendore. (tomo X, libro XXI, p. 75) *{{NDR|Cleandro}} Non prese subito da principio la carica di Prefetto del Pretorio troppo sproporzionata alla bassezza della sua condizione, ma si spianò ad essa la via degradandola, e avvilendola con frequenti mutazioni. Faceva e disfaceva i Prefetti del Pretorio a suo talento. Ve n'ebbe uno di cinque giorni, e un altro di sei ore. Finalmente quando Cleandro credette di aver ridotta questa potente carica proporzionata al suoi grado, la conferì a se medesimo, prendendosi due colleghi, che erano sue creature, e che dipendevano interamente da lui. Allora si videro per la prima volta tre Prefetti del Pretorio. (tomo X, libro XXI, p. 76) *Se [[Pescennio Nigro|Niger]] fu un Generale severo verso i suoi soldati, fu dall'altro canto suo protettore contro l'ingiustizia. I soldati Romani erano in certo modo {{sic|tributarj}} di coloro, che {{sic|gli}} comandavano, ed erasi introdotto l'uso, che pagassero certe supposte tasse, che degeneravano in vessazioni. Soppresse queste esazioni nell'armate, di cui ebbe il comando; proibì agli {{sic|Offiziali}} il ricevere alcuna cosa da' loro soldati, e ne fece lapidar due, che s'erano resi colpevoli di tal sorta di estorsione contro il suo divieto. Aveva su questo proposito frequentemente in bocca un bellissimo detto. Diceva che un Offiziale deve farsi temere e rispettare da' suoi soldati, e che non può mai ottener questo, quando non sia senza colpa e senza macchia in quello, che concerne l'interesse. (tomo X, libro XXII, p. 153) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Jean-Baptiste-Louis Crevier, ''[https://archive.org/details/bub_gb_pDXakZh8EdgC/page/n4 Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino]'', tomo III, per Francesco Rossi stamp. del Pubblico, Siena, 1777. *Jean-Baptiste-Louis Crevier, ''[https://archive.org/details/bub_gb_B2SJDUu3F5YC/page/n4 Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino]'', tomo IX, per Francesco Rossi stamp. del Pubblico, Siena, 1777. *Jean-Baptiste-Louis Crevier, ''[https://archive.org/details/bub_gb_Fi3sBPk3bVwC/page/n4 Storia degli imperatori romani da Augusto sino a Costantino]'', tomo X, per Francesco Rossi stamp. del Pubblico, Siena, 1777. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Crevier, Jean-Baptiste-Louis}} [[Categoria:Letterati francesi]] [[Categoria:Storici francesi]] j6b39urecbh2qrcc1p2w237gbliwa6w Le cinque giornate 0 167624 1221905 1155207 2022-08-10T11:40:16Z Mariomassone 17056 /* Altri progetti */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Le cinque giornate |titolooriginale = Le cinque giornate |immagine = Cinque giornate di Milano.jpg |paese = Italia |anno = 1973 |genere = commedia |regista = [[Dario Argento]] |sceneggiatore = Dario Argento, [[Nanni Balestrini]] |produttore = [[Salvatore Argento]] |attori = *[[Adriano Celentano]]: Meo Cainazzo *[[Enzo Cerusico]]: Romolo Marcelli *[[Marilù Tolo]]: contessa Tortiglioni *[[Luisa De Santis]]: donna incinta *[[Carla Tatò]]: la vedova *[[Glauco Onorato]]: Zampino *[[Tom Felleghy]]: Mariano *[[Sergio Graziani]]: barone Trazunto *[[Dario Argento]]: uomo fasciato con Trazunto *[[Salvatore Baccaro]]: Garafino *[[Guerrino Crivello]]: popolano *[[Emilio Marchesini]]: prigioniero *[[Dante Maggio]]: vecchio prigioniero *[[Ugo Bologna]]: ufficiale *[[Ivana Monti]]: donna violentata dal barone *[[Rolanda Benac]]: seconda donna del barone }} '''''Le cinque giornate''''', film del 1973 con [[Adriano Celentano]], [[Enzo Cerusico]] e [[Glauco Onorato]], regia di [[Dario Argento]]. ==Frasi== {{cronologico}} *Dobbiamo stare molto attenti, quando ci sarà l'assalto {{NDR|al carcere}}. Questa marmaglia non deve uscire. Rivoluzione sì, ma non gazzarra, anarchia. ('''Patriota 1''') *Sento ardermi il cuore al pensiero che la libertà del nostro popolo è al fine così vicina. ('''Patriota 2''') *Tre quarti di voi nobili ha figli e parenti legati al nemico. O vogliamo far finta di niente che il figlio del Conte Borrommeo è addirittura Ufficiale degli austriaci. Siete dei venduti! ('''Membro 1 del consiglio di guerra milanese''') *Il popolo di Milano non si sta facendo ammazzare per le strade per passare dalla dominazione degli Asburgo a quella dei disonesti tagliagola dei Savoia! ('''Membro 2 del consiglio di guerra milanese''') *Il popolo combatte per la libertà e voi lo ingannate! ('''Membro 3 del consiglio di guerra milanese''') *Uè bello, se tu vuoi stare in società con me, devi svegliarti, eh! E mica possibile che un ladro c'ha paura del buio! ('''Meo''') *Che babbei! Ma non avete capito che per i signori, gli unici veri nemici siete voi. Con gli altri è soltanto un problema di divisione della torta. In un modo o nell'altro vi schiacceranno, sempre se riuscirete a salvare la pelle. ('''Nobile derubato''') *Questo è il momento di agire. Niente viltà quando la Patria chiama! Unitevi alla nostra gloriosa coorte. Avanti, seguite il vostro duce! La gloria vi attende fulgente e imperitura. Ma niente eccellenze qua, siamo tutti... fratelli. Chiamatemi solo Signor Barone. ('''Barone Trazunto''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Patriota 1''': Ti assicuro. Il messaggio era chiarissimo. È scoppiata la Rivoluzione. Oggi stanno arrivano in carcere per liberare i rivoluzionari incarcerati.<br/>'''Patriota 2''': Ma quanti patrioti siamo qua?<br/>'''Patriota 1''': 5 gettati in mezzo a delinquenti comuni. Guardate se non sembrano bestie. Quei maledetti austriaci, la pagheranno anche per questa. *'''Meo''': Ma... ma che cos'è questa democrazia?<br/>'''Patriota 3''': ''L'è che so tutti liberi, te capì? E anche te che sei un pirla, puoi dire la tua.''<br/>'''Meo''': ''Ah, bella. Però i signur là dentro, la loro hanno detta e voi no! Allora sta democrazia?''<br/>'''Patriota 3''': ''Ma allora non capisci proprio niente, quello che intendi te si chiama anarchia. E l'è una roba, insomma un casotto, con tutti quelli che parlano e non si capisce proprio un casso.''<br/>'''Meo''': La democrazia invece...<br/>'''Patriota 3''': Invece con la democrazia, dopo secoli di monarchia, di odiocrazia...<br/>'''Meo''': Vabbe', certo. *'''Meo''': Non lo sai che la paura va via con la paura?<br/>'''Romolo''': Sì? Io non lo so.<br/>'''Meo''': Al mio paese sai cosa dicono? Che la fifa entra dalla bocca...<br/>'''Romolo''': E esce... *'''Romolo''': Coinà, tu che... ma perché fanno sta cosa? Come si dice... la Rivoluzione?<br/>'''Meo''': Mah, per una cosa che... che si chiama decro... de... non so, per una cosa che finisce per una zia. E poi per la libertà di stampa. A te ... a te interessa la libertà di stampa?<br/>'''Romolo''': Eh, che scherzi! Cainà io sono analfabeta. *'''Barone Trazunto''': Sono il barone Trazunto.<br/>'''Romolo''': Ah, piacere Marcelli Romolo.<br/>'''Barone Trazunto''': Ma che presentazioni! Cosa sono queste smancerie! Siamo in guerra o no? *'''Romolo''': Ma tu hai capito che ha detto il duce?<br/>'''Meo''': No. Ma tu vuoi sempre capire quello che dicono i Signori?<br/>'''Romolo''': Ebbe' certo! Non si dovrebbe capi'?<br/>'''Meo''': E no! Sennò che Signori sarebbero. Tu t'immagini mettersi a discutere con un Signore e magari dirli: "Guardi che lei ha sbagliato, sa?" Secondo te cosa succederebbe?<br/>'''Romolo''': E non lo so... che succederebbe?<br/>'''Meo''': Ignorante che non sei altro! Succederebbe che non sarebbero più Signori e che un pezzente come te si potrebbe mettere addirittura a discutere con uno i loro a tu per tu.<br/>'''Romolo''': E già.<br/>'''Meo''': Invece così parlano la loro lingua, una lingua signorile. Tu non li capisci perché... va che roba... e quando loro ti parlano, tu li devi dire sempre di sì. *'''Eroe Binetti''': baustaiii {{NDR|Binetti muore}} <br/>'''Patriota 4''': Grande patriota, le sue ultime parole sono state: "Viva la nostra grande Italia!"<br/>'''Meo''': Ma io veramente ho sentito che ...<br/>'''Patriota 5''': Non vorrei contraddirti cittadino, ma mi è sembrato che avesse detto: "Sto morendo, addio a tutti!".<br/>'''Prete''': Perdonatemi cari figlioli, ma credo che state sbagliando entrambi. Io ero molto più vicino e ho udito distintamente: "Viva Pio IX!"<br/>'''Meo''': No, no, guardi lui ha detto...<br/>'''Patriota 6''': Ma che viva? Viva Pio IX! Ma figuriamoci se Binetti, che era repubblicano, avrebbe detto queste ultime parole. Io ho sentito benissimo! Ha detto: "Austriaci carogne!"<br/>'''Patriota 7''': Ma come hai fatto a sentire te che eri più lontano? ==Citazioni su ''Le cinque giornate''== *Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri. ([[Dario Argento]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film commedia]] c38rw0hfsyhc69pjmjwho8u9f1k5szy Antonino Di Giorgio 0 176806 1221817 1114884 2022-08-09T17:51:50Z AnjaQantina 1348 +immagine wikitext text/x-wiki [[File:Antonino di Giorgio generale (cropped).jpeg|thumb|Antonino Di Giorgio]] '''Antonino Di Giorgio''' (1867 – 1932), generale italiano e Ministro della Guerra. ==Citazioni su Antonino Di Giorgio== *Di carattere duro e intransigente, poliedrico e determinato, questo siciliano dallo sguardo severo fu per molti versi un archetipo dei generali che attraversarono indenni la Grande guerra e approdarono da protagonisti nel ventennio fascista. ([[Ferdinando Scala]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Di Giorgio, Antonino}} [[Categoria:Generali italiani]] 58cwoljvlrk6qmj5e8ylcpbi5vnfkxt Cinema dell'orrore 0 179942 1221906 1220749 2022-08-10T11:47:27Z Mariomassone 17056 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']] Citazioni sul '''Cinema dell'orrore'''. ==Citazioni== *Non m'interessano i film dell'orrore. Non hanno poesia, tutto quel sangue, quei particolari da macelleria. E pensare che passo per un tecnico della paura. Preferisco divertire la gente, farla volare con la fantasia dentro mondi mai visti. ([[Ray Harryhausen]]) *Per me un film horror è qualcosa tipo ''[[Il padrino|Il Padrino]]'' o le storie di guerra. Sono le cose accadute per davvero alla gente, e che ancora accadono, mentre i film cosiddetti dell'orrore sono fantasie che fanno evadere lo spettatore. La gente va a vederli e si diverte... qualcuno può anche ridere di quei film se crede... ([[Peter Cushing]]) *Questo è il guaio degli odierni film dell'orrore: niente realismo. Mica come quelli di un tempo, quelli veri. ''[[Frankenstein (film 1931)|Frankenstein]]'', ''[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'opera]]'', ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]''... Quelli con [[Bela Lugosi]] e [[Boris Karloff]] dico. Lì non c'erano fondali dipinti. (''[[La casa che grondava sangue]]'') ===[[Dario Argento]]=== *Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro. *Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino. *La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film i orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fansi di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto. ===[[Luigi Cozzi]]=== *Adesso la realtà è sicuramente più spaventosa della fantasia, però anche il cinema dell’orrore è diventato, secondo me, un po' troppo baracconesco. Io sono cresciuto con un cinema dell'orrore fatto di tensione, di atmosfera: oggi è un cinema tutto di effetti. Le produzioni sono ancora troppo influenzate dal fascino degli effetti digitali: curano di più gli i VFX che la storia, i personaggi, le emozioni. Forse siccome oggi fare film costa così tanto nessuno vuole fare film su nuove storie: stanno rifacendo tutti vecchie storie e vecchi film che commercialmente, almeno in partenza, sono più sicuri, ma così la creatività a lungo andare svanisce. *L'horror italiano degli anni Settanta e Ottanta, grazie in particolare a [[Dario Argento]] e a [[Lucio Fulci]], era sempre all'avanguardia e via via più estremo, essenzialmente visivo e a volte perfino astratto, oltre a essere costantemente alquanto innovativo dal punto di vista cinematografico. Poi però, all'inizio degli anni Novanta, il filone tutta quella creatività si è spenta perchè la televisione si è impossessata del mercato cinematografico e ha preso a dettare legge economicamente anche in fatto di produzione, obbligando gli autori a rinunciare a spingersi oltre e ad auto-censurarsi, se volevano continuare a lavorare nel settore. *L'horror mi diverte quando non c'è la fantascienza, l'importante che non ci sia troppo sangue, come ad esempio negli splatter. ===[[Joe Dante]]=== *Credo [...] che il vero grande cambiamento nel cinema horror sia arrivato con ''[[Halloween, la notte delle streghe|Halloween]]'': non era il soprannaturale a spaventare, bensì i coltelli e lo slasher in generale. Da un lato era più economico, dall’altro faceva riferimento alla sicurezza personale nella realtà di tutti i giorni. *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], [[Antonio Margheriti|Antonio Margariti]], [[Lucio Fulci]] e [[Dario Argento]] solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? *Solitamente il genere horror è la prima ovvia scelta per un regista o per un produttore perché si possono produrre horror con un budget ridotto e oggi con la CGI si possono creare scene con un livello tale di violenza che prima non si poteva nemmeno immaginare. Quindi un sacco di persone investono i propri soldi su questo genere, finché non sono troppi. ===[[Christopher Lee]]=== *L'horror è diventato un genere che si è riempito di sangue, sangue, sangue. Non capivano che mostrando tutto al pubblico, un giorno avrebbe reagito dicendo, basta, basta. Credo che il livello di questi film si sia abbassato molto e con risultati spesso disgustosi. *Mi sento anch'io un po' responsabile della degenerazione attuale dei film dell'orrore. Effetti speciali incredibili, make-up impressionanti, particolari da sala d'anatomia... Ormai è solo questione di ''shock'', i registi fanno a gara nel suscitare il ribrezzo, nessuno bada più alle psicologie, gli attori sono carne da macello. *Non ho mai amato la parola "horror", la trovo ai limiti del pornografico. Io non ho mai fatto film "horror". *Non mi piacciono i film troppo espliciti, violenti, dove non viene lasciato nulla alla fantasia dello spettatore. Il vero cinema dell'orrore, per essere spaventoso, deve far intuire, immaginare, deve minacciare di mostrare cose orribili senza mai farlo, almeno non completamente. Solo così si raggiunge quella dimensione di tensione che crea il giusto risultato. *Qualsiasi interprete di horror viene ormai schiacciato tra le magie dell'elettronica e del make-up. Sono queste, più dell'acqua santa e del paletto, le vere minacce cui vanno incontro i vampiri d'oggi. ===[[Rudy Salvagnini]]=== *Il cinema horror è, assieme a quello di fantascienza, forse il più visionario, per usare un termine molto abusato. Perciò è spesso cibo per gli occhi, capace di sorprendere con immagini e con sequenze dal grande potere spiazzante e disturbante. *L'elemento soprannaturale è spesso presente nell'horror, ma molte volte manca. Viceversa, molti film che vedono la presenza del soprannaturale non sono horror. «[[Ghost - Fantasma|Ghost]]» (1990), per esempio, è un film sentimentale con un fantasma. Allo stesso modo, «[[La vita è meravigliosa]]» (1946) presenta forti connotazioni soprannaturali, ma è una commedia drammatica, mentre i protagonisti di molti slasher sono dei normali serial killer. Direi che è il tono del racconto, le sue modalità, l'insistenza sul rappresentare in modo grafico il lato oscuro della natura umana a rendere tale un horror. *La forza dell'horror è quella di interpretare sentimenti e paure comuni a tutta l'umanità, sotto ogni latitudine: sa parlare un linguaggio universale compreso dovunque. In ogni parte del mondo c'è una tradizione horror: messicana, spagnola, persino brasiliana. Ci si è accorti solo negli ultimi vent'anni che esiste quella asiatica, ma esiste da un pezzo. *Non esiste un altro genere che si sa coniugare così perfettamente con il comune sentire di ciascun popolo, proprio perché fa riferimento a un folclore radicato e persistente. L'horror non è mai particolarmente di moda perché sostanzialmente lo è sempre. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Generi cinematografici]] o5bk67whle87n171zrz5u383n9z6cqe 1221907 1221906 2022-08-10T11:48:03Z Mariomassone 17056 /* Dario Argento */ wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']] Citazioni sul '''Cinema dell'orrore'''. ==Citazioni== *Non m'interessano i film dell'orrore. Non hanno poesia, tutto quel sangue, quei particolari da macelleria. E pensare che passo per un tecnico della paura. Preferisco divertire la gente, farla volare con la fantasia dentro mondi mai visti. ([[Ray Harryhausen]]) *Per me un film horror è qualcosa tipo ''[[Il padrino|Il Padrino]]'' o le storie di guerra. Sono le cose accadute per davvero alla gente, e che ancora accadono, mentre i film cosiddetti dell'orrore sono fantasie che fanno evadere lo spettatore. La gente va a vederli e si diverte... qualcuno può anche ridere di quei film se crede... ([[Peter Cushing]]) *Questo è il guaio degli odierni film dell'orrore: niente realismo. Mica come quelli di un tempo, quelli veri. ''[[Frankenstein (film 1931)|Frankenstein]]'', ''[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'opera]]'', ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]''... Quelli con [[Bela Lugosi]] e [[Boris Karloff]] dico. Lì non c'erano fondali dipinti. (''[[La casa che grondava sangue]]'') ===[[Dario Argento]]=== *Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro. *Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino. *La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto. ===[[Luigi Cozzi]]=== *Adesso la realtà è sicuramente più spaventosa della fantasia, però anche il cinema dell’orrore è diventato, secondo me, un po' troppo baracconesco. Io sono cresciuto con un cinema dell'orrore fatto di tensione, di atmosfera: oggi è un cinema tutto di effetti. Le produzioni sono ancora troppo influenzate dal fascino degli effetti digitali: curano di più gli i VFX che la storia, i personaggi, le emozioni. Forse siccome oggi fare film costa così tanto nessuno vuole fare film su nuove storie: stanno rifacendo tutti vecchie storie e vecchi film che commercialmente, almeno in partenza, sono più sicuri, ma così la creatività a lungo andare svanisce. *L'horror italiano degli anni Settanta e Ottanta, grazie in particolare a [[Dario Argento]] e a [[Lucio Fulci]], era sempre all'avanguardia e via via più estremo, essenzialmente visivo e a volte perfino astratto, oltre a essere costantemente alquanto innovativo dal punto di vista cinematografico. Poi però, all'inizio degli anni Novanta, il filone tutta quella creatività si è spenta perchè la televisione si è impossessata del mercato cinematografico e ha preso a dettare legge economicamente anche in fatto di produzione, obbligando gli autori a rinunciare a spingersi oltre e ad auto-censurarsi, se volevano continuare a lavorare nel settore. *L'horror mi diverte quando non c'è la fantascienza, l'importante che non ci sia troppo sangue, come ad esempio negli splatter. ===[[Joe Dante]]=== *Credo [...] che il vero grande cambiamento nel cinema horror sia arrivato con ''[[Halloween, la notte delle streghe|Halloween]]'': non era il soprannaturale a spaventare, bensì i coltelli e lo slasher in generale. Da un lato era più economico, dall’altro faceva riferimento alla sicurezza personale nella realtà di tutti i giorni. *È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], [[Antonio Margheriti|Antonio Margariti]], [[Lucio Fulci]] e [[Dario Argento]] solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? *Solitamente il genere horror è la prima ovvia scelta per un regista o per un produttore perché si possono produrre horror con un budget ridotto e oggi con la CGI si possono creare scene con un livello tale di violenza che prima non si poteva nemmeno immaginare. Quindi un sacco di persone investono i propri soldi su questo genere, finché non sono troppi. ===[[Christopher Lee]]=== *L'horror è diventato un genere che si è riempito di sangue, sangue, sangue. Non capivano che mostrando tutto al pubblico, un giorno avrebbe reagito dicendo, basta, basta. Credo che il livello di questi film si sia abbassato molto e con risultati spesso disgustosi. *Mi sento anch'io un po' responsabile della degenerazione attuale dei film dell'orrore. Effetti speciali incredibili, make-up impressionanti, particolari da sala d'anatomia... Ormai è solo questione di ''shock'', i registi fanno a gara nel suscitare il ribrezzo, nessuno bada più alle psicologie, gli attori sono carne da macello. *Non ho mai amato la parola "horror", la trovo ai limiti del pornografico. Io non ho mai fatto film "horror". *Non mi piacciono i film troppo espliciti, violenti, dove non viene lasciato nulla alla fantasia dello spettatore. Il vero cinema dell'orrore, per essere spaventoso, deve far intuire, immaginare, deve minacciare di mostrare cose orribili senza mai farlo, almeno non completamente. Solo così si raggiunge quella dimensione di tensione che crea il giusto risultato. *Qualsiasi interprete di horror viene ormai schiacciato tra le magie dell'elettronica e del make-up. Sono queste, più dell'acqua santa e del paletto, le vere minacce cui vanno incontro i vampiri d'oggi. ===[[Rudy Salvagnini]]=== *Il cinema horror è, assieme a quello di fantascienza, forse il più visionario, per usare un termine molto abusato. Perciò è spesso cibo per gli occhi, capace di sorprendere con immagini e con sequenze dal grande potere spiazzante e disturbante. *L'elemento soprannaturale è spesso presente nell'horror, ma molte volte manca. Viceversa, molti film che vedono la presenza del soprannaturale non sono horror. «[[Ghost - Fantasma|Ghost]]» (1990), per esempio, è un film sentimentale con un fantasma. Allo stesso modo, «[[La vita è meravigliosa]]» (1946) presenta forti connotazioni soprannaturali, ma è una commedia drammatica, mentre i protagonisti di molti slasher sono dei normali serial killer. Direi che è il tono del racconto, le sue modalità, l'insistenza sul rappresentare in modo grafico il lato oscuro della natura umana a rendere tale un horror. *La forza dell'horror è quella di interpretare sentimenti e paure comuni a tutta l'umanità, sotto ogni latitudine: sa parlare un linguaggio universale compreso dovunque. In ogni parte del mondo c'è una tradizione horror: messicana, spagnola, persino brasiliana. Ci si è accorti solo negli ultimi vent'anni che esiste quella asiatica, ma esiste da un pezzo. *Non esiste un altro genere che si sa coniugare così perfettamente con il comune sentire di ciascun popolo, proprio perché fa riferimento a un folclore radicato e persistente. L'horror non è mai particolarmente di moda perché sostanzialmente lo è sempre. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Generi cinematografici]] qxy9k5w3n7spw9oug14x3v3e8n0x9nk Le avventure del bosco piccolo 0 182505 1221762 1202003 2022-08-09T14:03:38Z CommonsDelinker 1592 Replacing Fox_study_6.jpg with [[File:Fox_at_the_British_Wildlife_Centre,_Newchapel,_Surrey_-_geograph.org.uk_-_2221750.jpg]] (by [[:c:User:CommonsDelinker|CommonsDelinker]] because: [[:c:COM:Duplicate|Duplicate]]: Exact or scaled-down duplicate: [[:c::Fi wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano= Le avventure del bosco piccolo |tipofiction= serie TV d'animazione |immagine= Fox at the British Wildlife Centre, Newchapel, Surrey - geograph.org.uk - 2221750.jpg |dimensioneimmagine= |titolooriginale= The Animals of Farthing Wood |paese= Regno Unito/Francia |anno= 1993-1995 |genere= avventura/drammatico |stagioni= 3 |episodi= 39 |regista= [[Elphin Lloyd-Jones]] |ideatore= [[Colin Dann]] |doppiatorioriginali=*[[Rupert Farley]]: Volpe *[[Ron Moody]]: Tasso/Fischietto/Riccio *[[Stacey Jefferson]]: Volpina/Gheppio/Topolina *[[Sally Grace]]: Gufo/Donnola/Delizia/Vipera *[[Jeremy Barrett]]: Talpa *[[Pamela Keevilkral]]: Svelta |doppiatoriitaliani=*[[Michele Gammino]]: Volpe *[[Bruno Alessandro]]: Tasso *[[Pinella Dragani]]: Volpina *[[Alina Moradei]]: Gufo *[[Rossella Acerbo]]: Gheppio (1a voce) *[[Federica De Bortoli]]: Gheppio (2a voce) *[[Fabrizio Vidale]]: Talpa *[[Fabrizio Manfredi]]: Fischietto *[[Georgia Lepore]]: Svelta *[[Stella Musy]]: Delizia *[[Isa Di Marzio]]: Topolina *[[Vittorio Stagni]]: Riccio |note= }} '''''Le avventure del bosco piccolo''''', cartone animato britannico. ==Stagione 1== ===''Addio Bosco Natio''=== *'''Tasso''': Guarda questo posto. Ma osservalo bene, [[Donnola]].<br>'''Donnola''': {{NDR|ride}} Non lo trovo migliorato per niente.<br>'''Tasso''': Non capisco che ci trovi da ridere. Quante altre case abbiamo perso oggi, [[Gufo]]?<br>'''Gufo''': Sono state distrutte mezza dozzina di tane, tre buchi per scoiattoli già mobiliati e almeno quindici bellissimi nidi di uccelli. {{NDR|vede cadere un albero}} Oh, sedici.<br>'''Tasso''': Ci cacciano dalla foresta un po' al giorno e non sono ancora soddisfatti. *'''Volpe''': Non vorrei mettere il dito sulla piaga, ma senz'acqua noi abitanti del Bosco Natio non riusciremo sopravvivere.<br>'''Riccio''': Senti senti!<br>'''Donnola''': Se non vuoi chiamare questa un'emergenza, che nome vorresti dargli? "Alice"?! *'''Tasso''': Non c'è bisogno che vi sottolinei la gravità della nostra situazione.<br>'''Volpe''': Ormai sappiamo che da quando sono arrivati i giganti che smuovono la terra...<br>'''Tasso''': La vita nel Bosco Natio è diventata pericolosa ad ogni giorno di più. Ed è un problema di tutti. [...] All'inizio hanno distrutto il nostro habitat, e adesso...<br>'''Gheppio''': Hanno riempito di terra il nostro stagno. Riempito il nostro stagno!<br>'''Tasso''': Nonostante questo, siamo ancora tutti qui.<br>'''Gheppio''': Sanguinanti ma ancora invitti. *'''Volpe''': Che notizie avete, uccelli? Voi, per natura, andate molto in giro. Avete idea di dove potremmo andare?<br>'''Fagiano''': Veramente no, Volpe. Vedi, essendo uccelli da bersaglio, mia moglie ed io non ci avventuriamo molto fuori dal bosco. [[File:Bufo bufo sitting-Iric2006.jpg|thumb|Un rospo]] *'''Rospo''': Io conosco un posto dove potremmo andare tutti.<br>'''Gufo''': E chi te l'ha chiesto?!<br>'''Rospo''': È un gran bel posto, un posto meraviglioso...<br>'''Tasso''': Povero vecchio Rospo. Ovviamente sta delirando.<br>'''Rospo''': ... creato a posta per animali come noi.<br>'''Talpa''': È un posto reale, Rospo?<br>'''Rospo''': Lo chiamano Parco del daino bianco, Talpa.<br>'''Talpa''': Daino bianco?<br>'''Rospo''': È una riserva naturale.<br>'''Talpa''': Ma esiste davvero?<br>'''Rospo''': È un posto dove tutte le creature animali sono protette dagli esseri umani.<br>'''Donnola''': {{NDR|ride}}<br>'''Gufo''': Se esistesse un posto del genere, io ne sarei certo informata. *'''Lepre''': Ho capito bene o forse non ho capito bene, [[Tasso (animale)|Tasso]]? Stai veramente consigliando di andare in questo Parco del daino bianco insieme?<br>'''Rospo''': Ma certo, [[Lepre]].<br>'''Tasso''': Naturalmente.<br>'''Lepre''': Intendi dire vegetariani come noi insieme ai nostri nemici naturali? I carnivori?<br>'''Tasso''': Be'...<br>'''Lepre''': E ti aspetti che accetteremo davvero con noi la volpe? E quella cosa con gli artigli?<br>'''Gufo''': Ora smettila, Lepre!<br>'''Lepre''': Per non parlare di quel viscido, strisciante, vile serpente!<br>'''Vipera''': Qualcuno stava forse parlando di me?<br>'''Lepre''': Ha mangiato metà della nostra popolazione di roditori.<br>'''Vipera''': E sì. Sono così saporiti.<br>'''Talpa''': La lepre ha ragione, Tasso.<br>'''Tasso''': Questo problema si risolve facilmente.<br>'''Arvicola''': E come, Tasso?<br>'''Tasso''': Con la reintroduzione di un antico patto dei boschi.<br>'''Lepre''': E quale sarebbe questo antico patto?<br>'''Tasso''': Il mio vecchio padre me l'ha ricordato. Quando gli uomini per la prima volta hanno cominciato a tagliare i nostri alberi per costruire le loro scatole di vetro e mattoni, lo chiamavano il Patto di mutua protezione. [...] È la promessa di non...<br>'''Volpe''': Impaurire...<br>'''Gufo''': Aggredire né tantomeno mangiarsi a vicenda.<br>'''Vipera''': Hai detto proprio non mangiarsi a vicenda?! E allora come potrebbe sopravvivere un serpente?<br>'''Tasso''': Esatto. Dunque, siete tutti pregati ad alzare la zampa destra... o l'ala, e ripetete dopo di me: Io (nome dell'animale)...<br>'''Rospo''': Io, nome dell'animale...<br>'''Tasso''': Ma no! Io Rospo! Oppure...<br>'''Coniglio''': Io, Coniglio...<br>'''Tasso''': Sì. Io [[Giuramenti dalle serie televisive|giuro]] sul mio onore [...] di non mangiare assolutamente nessuno...<br>'''Vipera''': Di non mangiare assolutamente nessuno (tranne quando sono sicura che non mi guardano!).<br>'''Tasso''': ... mentre viaggeremo verso il posto che ha detto Rospo, il quale naturalmente ci farà da guida in questo viaggio.<br>'''Rospo''': E da capo?<br>'''Tasso''': Direi solo da guida, Rospo. Ma comunque ha ragione. Avremo bisogno di un capo a cui fare riferimento, che sia astuto, coraggioso e...<br>'''Donnola''': E che non sia un serpente! Scherzavo...<br>'''Tasso''': E quindi, vorrei nominare Volpe nostro capo.<br>'''Lepre''': Sei impazzito per caso?<br>'''Volpe''': Ti ringrazio molto, Tasso.<br>'''Coniglio''': Volpe? Perché Volpe?<br>'''Tasso''': Calma calma. Volpe ha tutte le qualità necessarie. È un viaggiatore esperto che si avventura lontano in ogni genere di territorio, ed è abituato a vivere di espedienti. ===''Inizia l'avventura''=== [[File:Close-up of mole.jpg|thumb|Una talpa]] *'''Fagiano''': È un vero incubo.<br>'''Fagiana''': Sì, tesoro.<br>'''Fagiano''': Non sarebbero così contenti se rischiassero una fucilata. Sono sicuro che non canterebbero né ballerebbero.<br>'''Fagiana''': No, tesoro.<br>'''Fagiano''': Sarò un bersaglio molto facile!<br>'''Fagiana''': Farò sempre del mio meglio per proteggerti.<br>'''Fagiano''': Tu? A che mi servi tu?! *'''Vipera''': Facciamo una cosa gradita da tutti. Lasciamo qui quell'essere inutile Talpa. È lento, stupido, e poi non sà di niente.<br>'''Tasso''': È sempre una compagnia meglio della tua, Vipera. *'''Tasso''': Talpina, ti stanno tutti aspettando.<br>'''Talpa''': È inutile, Tasso. Io non vengo. Possono anche supplicarmi in ginocchio, ma ho preso la mia decisione. Non mi muovo.<br>'''Tasso''': E perché no, Talpa?<br>'''Talpa''': Perché... perché non sarebbe affatto giusto per tutti voi.<br>'''Tasso''': Sciocchezze, Talpa! Non potremmo partire senza di te.<br>'''Talpa''': Ti farei solo perdere tempo perché sono così piccolo e... e...<br>'''Tasso''': Che altro c'è, Talpa?<br>'''Talpa''': ... lento!<br>'''Tasso''': Lento?<br>'''Talpa''': E, oltre a questo, non so di niente.<br>'''Tasso''': Ah, Vipera! Non sarai così sciocco da darle retta? Abbiamo fatto tutti il Giuramento di mutua protezione e questo vuol dire... vuol dire che io mi occuperò di te, Talpina.<br>'''Talpa''': Per tutto il viaggio?<br>'''Tasso''': Per tutto il viaggio. Non sarebbe lo stesso, senza di te, Talpina. *Come può una creatura piccola come Rospo fare tutto questo rumore? ('''Volpe''') *L'astuzia di Volpe per oggi ha trionfato, ma come dice [[Confucio]]: vedremo cosa ci porterà il domani. ('''Gufo''') *Tutto arriva a chi sa aspettare, inclusa la morte su una strada. ('''Gufo''') ===''Al fuoco!''=== [[File:Kammmolch-Goettingen-03.jpg|thumb|Un tritone]] *Quando ci si trova tra due [[Male|mali]], la soluzione migliore è quella di non muoversi. ('''Gufo''') *'''Gufo''': La paura, conigli, è il vostro peggior nemico. Vincete la paura e conquisterete il mondo, perché colui che non ha paura non ha niente da temere.<br>'''Vipera''': Volpe ha detto di farli stare calmi. Così li fai addormentare. *Se ti avessero sparato tutte le volte che lo hanno fatto a me, Volpe, capiresti che niente al mondo è più importante della propria dignità personale. ('''Fagiano''') *'''Gufo''': Coloro che vivono per la [[gola]] moriranno per colpa della gola.<br>'''Donnola''': O chiudi il becco!<br>'''Gufo''': Ormai saranno secoli che non assaggio una donnola. *Colui che rischia casa e amici senza preoccuparsene troppo è aldilà di ogni dolore. ('''Gufo''') ===''Un rifugio pericoloso''=== [[File:Male and female pheasant.jpg|thumb|Fagiani]] *Solo perché sei un [[Paranoia|paranoico]] non vuol dire che non prenderanno anche te. ('''Donnola''') *'''Bruno''': Allora, volpe?<br>'''Volpe''': Suppongo che stessi seguendo me.<br>'''Bruno''': Il mio padrone ha detto che ti vuole morto.<br>'''Volpe''': E allora? Quello vuole morto qualunque volpe.<br>'''Bruno''': Hai ucciso le sue galline.<br>'''Volpe''': Non sono stato io.<br>'''Bruno''': Bugiardo!<br>'''Volpe''': Io non sono l'unica volpe al mondo.<br>'''Bruno''': Ma qui ci sei tu.<br>'''Volpe''': Ah, capisco. Qualunque volpe va bene. È così? Il tuo padrone dev'essere molto stupido.<br>'''Bruno''': Ma come ti permetti?<br>'''Volpe''': Vuole uccidere una volpe perché un'altra l'ha derubato? Sarebbe come prendere a calci te perché la moglie gli ha bruciato la cena.<br>'''Bruno''': Be', fa anche questo... *'''Fagiano''': La mia povera moglie!<br>'''Sig.ra lepre''': Già. Dobbiamo essere gentili con lui. Almeno proviamoci.<br>'''Lepre''': Ahha...<br>'''Fagiano''': Solo adesso che non c'è più mi rendo conto di quanto faceva per me. Chi scaverà per procurarmi il cibo d'ora in poi?<br>'''Lepre''': Oh, adesso capisco perché piangi! ===''Trappola mortale''=== *'''Tasso''': Non possiamo abbandonare la povera Vipera, specialmente dopo quello che ha fatto.<br>'''Donnola''': Alludi ai suoi versacci sibilanti?<br>'''Volpe''': Quei versacci sibilanti hanno tenuto occupato il cane mentre noi scappavamo. Non ricordi? *'''Gufo''': Volpe non sa dirigere un branco di segugi.<br>'''Vipera''': Neanche se fossero sulla sua scia. *''Vi canterò una bella canzon'' | ''Allegri saremo, non voglio perdere quest'occasion'' ('''Donnola''') *Un momento di [[riflessione]] può salvare dal dolore un'intera famiglia. ('''Gufo''') *'''Coniglio''': Ti ricordi quando avevo la gola così arrossata che non potevo neanche parlare?<br>'''Sig.ra coniglio''': Sì, caro. È stato fantastico. *'''Donnola''': I conigli sono presi dal panico e stanno nuotando in circolo in mezzo al fiume.<br>'''Tasso''': Quei paurosi! Ne basta uno per moltiplicare i problemi. ===''Chi sarà il capo?''=== *'''Gufo''': Tasso come capo!<br>'''Vipera''': Troppo lento, troppo stupido.<br>'''Gufo''': Un uccello sarebbe una scelta molto più logica.<br>'''Vipera''': Per caso pensi a Gheppio?<br>'''Gufo''': Gheppio? O nononono, lei manca di senso comune.<br>'''Vipera''': Mentre invece tu ne hai?<br>'''Gufo''': Dove vuoi andare a parare, Vipera?<br>'''Vipera''': Stavo solo pensando alle tue qualità.<br>'''Gufo''': Be', sì. Hai ragione, ovviamente.<br>'''Vipera''': Tutti gli animali si fidano di te.<br>'''Gufo''': Anche questo è vero.<br>'''Vipera''': Sei abbastanza saggia per capire subito quando qualcuno ti prende in giro. *'''Coniglio''': Credo di aver messo la zampa su una spina. Adesso mi si gonfierà talmente che in meno di un'ora non riuscirò più neanche a camminare.<br>[...]<br>'''Vipera''': Se ora ti mordessi, tutti sarebbero spiacenti per te. {{NDR|Coniglio si mette in piedi}} ===''Nuovi amici, vecchi nemici''=== [[File:Neuntöter mit erbeutetem Heupferd im Geo-Naturpark Bergstraße-Odenwald.jpg|thumb|Un'averla]] *'''Arvicola''': Tasso, ti parlo come rappresentante ufficiale del settore topi e arvicole.<br>'''Topo''': E tu come stai, Tasso?<br>'''Tasso''': O, non mi posso lamentare, amico.<br>'''Topo''': E tu, Gufo?<br>'''Gufo''': Mai stata meglio, grazie.<br>'''Arvicola''': Mi fai continuare, per favore? Siamo venuti qui a dirti che...<br>'''Topo''': Be', più che altro per chiedere il tuo permesso.<br>'''Arvicola''': Sta zitto! Siamo venuti qui a dirti che dopo opportuno riflessione e varie discussioni, il nostro gruppo ha preso la decisione e votato all'unanimità di rimanere qui.<br>'''Topo''': Per dirlo un po' meglio, vorremmo avere il tuo permesso e...<br>'''Arvicola''': Non ci serve il suo permesso. *'''Tom''': Un "gatto"? Posso aiutarti, "signor gatto"? Per esempio dandoti un bel graffio?<br>'''Volpe''': Io non sono un gatto.<br>'''Tom''': E io non sono uno stupido.<br>'''Volpe''': Non volevo offenderti. Ritengo che questo sia il tuo territorio?<br>'''Tom''': Perché lo vuoi sapere?<br>'''Volpe''': Ho bisogno di trovare un rifugio.<br>'''Tom''': Un rifugio? Ah, allora è un'altra storia. Da chi fuggi?<br>'''Volpe''': Dagli uomini.<br>'''Tom''': Gli uomini, eh? Dovevo indovinarlo. Prendi esempio da me, Volpe. Devi solamente imparare come trattarli. Io, per esempio, riesco sempre ad ottenere tutto quello che voglio.<br>'''Volpe''': Questo mi sembra chiaro.<br>'''Tom''': Su, avanti, confessa. Che cosa daresti per avere un collare come il mio, eh?<br>'''Volpe''': Non lo so. Non ho mai portato un collare.<br>'''Tom''': Vedi? Non hai mai avuto nemmeno un collare. Che ti avevo detto? *Mah, io non capisco. Voi [[Volpe|volpi]] parlate sempre di quanto siete brave a caccia, e poi frugate nei bidoni della spazzatura. ('''Tom''') *'''Donnola''': Secondo me, questo giuramento è una stupidaggine.<br>'''Gufo''': Mi dispiace, ma devo contraddirti, Donnola. Il giuramento è assolutamente necessario.<br>'''Donnola''': Posso farne anche a meno. Anzi, credo che starei anche meglio. *'''Volpe''': Che cos'hai da ridere?<br>'''Cavallo''': È una situazione stravagante. Ho [[Caccia alla volpe|cacciato volpi]] per tutta la vita, e ora sono qui che faccio due chiacchiere con te.<br>'''Volpe''': Cacciato?<br>'''Cavallo''': Sì. Qui intorno è uno sport comune. Oh scusa, mi dispiace molto. Non volevo innervosirti.<br>'''Volpe''': Non è colpa tua.<br>'''Cavallo''': Ma certo, io obbedisco agli ordini. Gli uomini sono esseri strani. Un momento sono crudeli e quello dopo gentile, ma bisogna prenderli come sono purtroppo. Un piccolo consiglio: non farti vedere troppo in giro. *'''Lepre''': {{NDR|vedendo i topini impalati sui rovi}} Un uccello macellaio!<br>'''Averla''': Sì, è così che vengo chiamato. *Esistono tre modi per agire [[Saggezza|saggiamente]]: il primo è attraverso la meditazione, ed è certo il più nobile; il secondo attraverso l'imitazione, ed è il più facile; il terzo attraverso l'esperienza, ed è certamente il più amaro. ('''Gufo''') *'''Volpina''': Veramente stavo andando a caccia. Hai fame anche tu?<br>'''Volpe''': Non sai quanta. È da ieri che non mangio nulla.<br>'''Volpina''': Allora avrai un fiuto stupendo. ===''Amici in pericolo''=== [[File:Hunt Master exits Castle cropped.JPG|thumb|Una caccia alla volpe]] *'''Volpe''': Non vado a caccia da secoli.<br>'''Volpina''': Per via del giuramento, vero?<br>'''Volpe''': Già. È bello tornare alla normalità.<br>'''Volpina''': Mangia pure. Io non ho molta fame. Le volpi vanno a caccia, ma vengono anche cacciate.<br>'''Volpe''': Stanno cacciando te?<br>'''Volpina''': No, ma ho sentito spesso il suono del corno. Soppongo che un giorno verrà anche il mio turno.<br>'''Volpe''': No! Adesso ci sono io, e ti proteggerò. Vedrai.<br>'''Volpina''': Ti ringrazio. È già abbastanza nobile quello che stai facendo.<br>'''Volpe''': Lo credi davvero?<br>'''Volpina''': Ma certo. Tanti sacrifici per proteggere animali deboli che normalmente cacceresti e aver cura di loro durante un viaggio.<br>'''Volpe''': Nobile? Non l'avevo mai considerato da questo punto di vista.<br>'''Volpina''': Oh, e che cosa ne pensavi?<br>'''Volpe''': Come un fastidio. Io vorrei poter restare con te.<br>'''Volpina''': Non puoi abbandonare gli altri animali. Ma ti terrò compagnia, almeno finché non li avrai ritrovati. *'''Coniglio''': Naturalmente, se non ci fossimo noi conigli tutta l'erba qui intorno sarebbe altissima.<br>'''Riccio''': Credevo che fossero le pecore a mantenerla bassa.<br>'''Coniglio''': Oh no. Non vedo nessuna pecora. Tu vedi pecore in giro? Visto? Sono stati i conigli.<br>'''Riccio''': Già. Be', ho sempre pensato che i conigli dovevano servire a qualcosa, ma finora non ero mai riuscito a capire che cosa. *'''Volpina''': Sei fortunato ad avere tanti amici. Io non ne ho mai avuti.<br>'''Volpe''': Saranno anche amici tuoi se rimarrai con me e sarai la mia compagna.<br>'''Volpina''': Non potrei stare con nessuno se non ne fossi più che sicura, ma non ti sto dicendo di no. Deciderò lungo la strada. *'''Volpe''': {{NDR|vedendo i topini impalati sui rovi}} Sei stata tu ad ucciderli?<br>'''Averla''': Non è stato difficile.<br>'''Volpe''': Ci scommetto.<br>'''Averla''': Ma perché ti agiti tanto? Perché sei anche peggio di quello stupido tasso?<br>'''Volpe''': Tasso?<br>'''Averla''': Già, e della lepre. C'erano animali di ogni tipo, una banda di lunatici che non facevano altro che borbottare, e tanto rumore solo per pochi topolini. Roba da matti!<br>'''Volpe''': Da che parte sono andati?<br>'''Averla''': Da che parte? E perché? Hai fame anche tu?<br>'''Volpe''': Fame?! Ma che dici, farabutto!<br>'''Averla''': Grazie! Grazie! Erano secoli che nessuno mi diceva una cosa così carina! ===''La rinuncia''=== [[File:Grey heron, October 2015 II.jpg|thumb|Un airone]] *Lo sai, Talpa, che se le tue lacrime non fossero così salate nessuno di noi soffrirebbe la sete? ('''Tasso''') *Se l'amore rende sul serio ciechi come molti dicono, mi pare che il nostro capo non poteva scegliere un momento peggiore. ('''Gufo''') *'''Volpina''': Non tutti gli uomini vanno a caccia. Alcuni creano riserve naturali come il vostro Parco del daino bianco.<br>'''Volpe''': È vero. E altri, quando tornano a casa dalla caccia, curano i loro cani e i loro cavalli. *Un capo saggio non si lascia mai influenzare da spettacoli del genere. A me non succederebbe ma, come tutti sapete, la mia saggezza è leggendaria. ('''Gufo''') *'''Rospo''': {{NDR|guardando la carpa che lo ha quasi mangiato}} Be', poveretta. Ti dispiacerebbe ributtarla dentro?<br>'''Fischietto''': Puoi ripetere prego?<br>'''Vipera''': Dev'essere impazzito improvvisamente.<br>'''Rospo''': No, non è vero. Solo che non posso sopportare di vederla boccheggiare così.<br>'''Vipera''': Stupido Rospo! Quella bestiaccia stava per inghiottirti.<br>'''Rospo''': Ti prego, Fischietto. Un ultimo favore.<br>'''Fischietto''': A be', se lo metti così.<br>'''Volpina''': Che grande sacrificio.<br>'''Volpe''': Ti rendi conto che cercava di prendere quel pesce da anni?<br>'''Rospo''': Mi dispiace molto, amico. Non era il modo di ringraziarti per avermi salvato chiederti di ributtare in acqua quel pesce.<br>'''Fischietto''': Effettivamente, è un po' strano.<br>'''Volpe''': Il giuramento ci ha cambiati, Fischietto. Prima di partire per il Parco il parco del daino bianco, a nessuno di noi sarebbe venuto in mente di ributtare in acqua quel pesce, ma adesso...<br>'''Tasso''': Vivi e lascia vivere è il nostro motto.<br>'''Fischietto''': Be', devo ammettere che è un bel cambiamento. E ammetto anche che vi trovo discretamente interessanti.<br>'''Donnola''': Adesso ci chiederà se anche lui può venire con noi!<br>'''Fischietto''': Mah, non è mica una cattiva idea.<br>'''Vipera''': Ma questo qui è un bellissimo posto.<br>'''Fischietto''': È vero, ma ci si sente troppo soli. Ci sono anatre e pesci ovviamente, ma ci sono anche degli aironi al Parco del daino bianco?<br>'''Rospo''': Adesso che me li nomini, ne ho visti uno o due.<br>'''Fischietto''': Aironi femmine?<br>'''Rospo''': Adesso vuoi sapere troppo, amico. Non ho mai capito la differenza. *Colui che è senza speranza non soffre certamente di ansia. Ma è ovvio che solo colui che non soffre di ansia riposa tranquillo. ('''Gufo''') ===''Tra due mali...''=== [[File:Young Erinaceus europaeus.jpg|thumb|Un riccio]] *Colui che rischia la vita di molti sulla parola di uno solo impara molto presto che le parole non costano niente e niente concludono. ('''Gufo''') *'''Gufo''': Credevo che ti fossi perduta.<br>'''Vipera''': Mi dispiace tanto di averti deluso.<br>'''Gufo''': Ma se tu sei così lenta, allora quanto devono essere lenti gli [[Orbettino|orbettini]]?<br>'''Vipera''': Hah! Quelli sono solo lucertole senza zampe. *Qualche volta la [[paura]] di affrontare un male può superare anche il timore di un altro. ('''Gufo''') *Nessuno ha detto che andare al Parco del daino bianco sarebbe stato facile. Ma finora siamo rimasti tutti insieme, e possiamo superare anche questo ostacolo. ('''Volpe''') *'''Tasso''': Dovremmo tentare di arrivare alla banchina centrale finché ne abbiamo la possibilità.<br>'''Volpe''': Un passo alla volta.<br>'''Topolina''': Però c'è chi fa passi più lunghi degli altri.<br>'''Vipera''': E c'è anche chi di passi non ne fa per niente. *'''Volpina''': {{NDR|dopo la morte dei ricci sull'autostrada}} Lei non ha voluto lasciarlo.<br>'''Lepre''': Che è successo?<br>'''Sig.ra Lepre''': Perché si sono fermati?<br>'''Rospo''': Purtroppo è sopravvenuto l'istinto, e l'istinto può essere molto forte, amici. Io lo so bene. ===''Calma mortale''=== [[File:Lite-Trac Crop Sprayer.jpg|thumb|Utilizzo di pesticidi su un campo agricolo]] *'''Gufo''': State camminando su un terreno avvelenato. È avvelenata la terra dove posate le zampe, l'aria che respiriamo, e le piante che sembrano così appetitose sono mortali.<br>[...]<br>'''Coniglio''': Ma... ma... come?<br>'''Gufo''': È stato fatto deliberatamente.<br>'''Volpe''': Il contadino. Mi pareva di aver riconosciuto il suo odore.<br>'''Gufo''': Tiene il veleno lontano dalla vista dei suoi stessi simili. Ci sono cose che non approvono neanche gli uomini.<br>'''Volpina''': Veleno! Ecco perché non ci sono fiori.<br>'''Rospo''': Né insetti, né nessun'altra creatura vivente.<br>'''Volpina''': Niente può sopravvivere tranne quello che gli uomini hanno deciso di produrre.<br>'''Lepre''': Ma cosa ci faranno con questi cavoli?<br>'''Gufo''': Li mangiano.<br>'''Rospo''': Non faranno male anche a loro?<br>'''Gufo''': E chi lo sa? Forse, ma molto lentamente. *La [[fame]] è più forte di qualunque giuramento. ('''Gufo''') *'''Vipera''': Se Fischietto non torna al più presto...<br>'''Talpa''': Il giuramento!<br>'''Vipera''': Mangerei anche quello se avesse quattro zampe, o anche due. ===''Pandemonio''=== *Colui che sa prendere le [[Distanza|distanze]] dai problemi del mondo è davvero fortunato, poiché la distanza lo rende distaccato, e il distacco rende le sofferenze del mondo senza significato. ('''Gufo''') ===''Finalmente!''=== [[File:Deer Bushy Park.jpg|thumb|Un daino bianco]] *{{NDR|Su Donnola}} Sembra che abbia bevuto qualcosa che fanno gli uomini ed è diventata stupida come loro. Non può che fare spettacolo di sé. ('''Gufo''') *'''Vipera''': Il nostro giuramento finisce con la fine di questo viaggio, e personalmente non vedo l'ora di affondare i denti in quei bei topastri.<br>'''Rospo''': Oh no! Vuoi che le vada dietro, Tasso?<br>'''Tasso''': Non c'è bisogno, Rospo. Vipera forse vorrebbe comportarsi come gli altri serpenti, ma non può. Non riesce più. Questo viaggio ha cambiato tutti noi, persino lei. *'''Arvicola''': Non riesco a capire. Adesso che stiamo per arrivare, io mi sento quasi triste.<br>'''Sig.ra Arvicola''': Triste? Personalmente non vedo l'ora di agire di nuovo come un'arvicola, e per te dovrebbe essere lo stesso. Ma so bene quello che intendi dire. Ti sia di conforto il pensiero che i tuoi sogni non saranno i sogni di un'arvicola qualunque. Mai più. I tuoi sogni saranno diversi fino al giorno della tua morte, e lo stesso saranno i miei. Sono fiera di essere un viaggiatore di Bosco Natio, e per quanto riguarda il nostro giuramento, sono sicura che lo manterremmo intato tra di noi e tra i figli dei nostri figli perché lo spirito di questo viaggio venga conservato vivo per sempre. *'''Stallone bianco''': Aver compiuto il viaggio una volta è già notevole. Averlo fatto di nuovo è straordinario. Sapevamo del vostro arrivo già da parecchio tempo.<br>'''Tasso''': Siamo tutti molto felici di essere arrivati e dobbiamo ringraziare Volpe. Non ci saremmo mai riusciti senza di lui.<br>'''Volpe''': Io avrei voluto che ce l'avessero fatta tutti.<br>'''Stallone bianco''': Ma quelli che ora sono qui hanno fatto storia. ==Stagione 2== ===''Benvenuto agli eroi''=== [[File:Renardrouxgris.jpg|thumb|Una volpe argentata]] *'''Stallone bianco''': Ognuno di voi ha onorato la sua specie. [...] Noi abitanti del Parco del daino bianco vi diamo il benvenuto. Il parco è vostro. Andate pure dove volete.<br>'''Sfregiato''': Basta che non invadano il mio territorio. *'''Scoiattolo grigio''': Sono sicuro che diventeremo buoni amici.<br>'''Scoiattolino rosso''': Mamma, chi è quell'orribile grosso mostro?<br>'''Scoiattola rossa''': Lasci in pace mio figlio!<br>'''Scoiattolo rosso''': Avverto di stare lontano da noi, o... o... o...<br>'''Scoiattolo grigio''': Avrò detto qualcosa che non va? *'''Lady Blu''': Sono sicura che non sapevi di fare una cosa sbagliata.<br>'''Tasso''': Sbagliata? Sto faccendo una cosa sbagliata?<br>'''Lady Blu''': Ero venuta qui per darvi personalmente il benvenuto, e a quanto pare vedo che ho fatto bene. Ho paura che stavate per fare qualche ''faux pas'', è così?<br>'''Tasso''': Davvero? E che cos'è un ''faux pas''?<br>'''Lady Blu''': Una sciocchezza.<br>'''Tasso''': Sciocchezza?<br>'''Lady Blu''': Sì, proprio una sciocchezza. Forse dovrei spiegarvi subito un paio di cosette, sempre per il vostro bene. Per esempio, suppongo non vi siate accorti che avete sconfinato.<br>'''Tasso''': Sconfinato?<br>'''Lady Blu''': Questo è il nostro territorio, se non lo sai.<br>'''Tasso''': "Nostro"? Di chi?<br>'''Lady Blu''': Delle volpi blu. Qui non c'è roba volgare come le volpi rosse, almeno finché non sono arrivati al parco i vostri amici. Comunque, sia come sia, resta il fatto che dovete chiedere permesso al mio compagno se intendete vivere qui.<br>'''Tasso''': Capisco. E come possiamo trovarlo?<br>'''Lady Blu''': Lo riconoscerete facilmente. È una grande volpe con una cicatrice. *'''Topo''': Brutta bestiaccia, hai mangiato la mia moglie!<br>'''Gheppio''': Tua moglie?! O Topolino, quanto mi dispiace! Ma non me n'ero proprio reso conto. O cielo, com'è imbarazzante! Terribilmente imbarazzante! *'''Rospo''': Dovremmo fare amicizia con gli abitanti del posto e non mangiarli! Non ho ragione, Fischietto?<br>'''Fischietto''': Ehm...<br>'''Svelta''': Ho sentito parlare del vostro giuramento. Non vi mangiate l'uno con l'altro, vero? Molto interessante, ma non vi sembra un po' stupido se significa morire di fame? Secondo me, Vipera fa benissimo a mangiare rane se ne ha voglia.<br>'''Rospo''': Ma loro sono miei parenti!<br>'''Rana''': Che disastro! Nessuno di noi è al sicuro da quando siete arrivati voi. Non siamo tranquilli neanche nel nostro stagno. *'''Gufo''': Cos'è tutta questa commozione?<br>'''Rospo''': Vipera ha appena mangiato una rana.<br>'''Gufo''': Oh, tutto qui?<br>'''Rana''': Che vorresti dire?<br>'''Gufo''': Il giuramento è valido esclusivamente per le creature del Bosco di Farthing.<br>'''Rana''': Che ne sai?<br>'''Gufo''': Se fosse altrimenti, cosa potremmo mangiare? *'''Sfregiato''': Tu sei una creatura del Bosco di Farthing?<br>'''Donnola''': Io? No, no, non posso sopportarli, quelli sono animali orribili!<br>'''Sfregiato''': Non raccontarmi storie. Ho sentito dire che siete tutti eroi. Allora, è davvero così?<br>'''Donnola''': No, no, non è vero! Io per esempio sono una gran vigliacca.<br>'''Sfregiato''': Bene, è esattamente quello che volevo sapere. *'''Donnola''': Ero stata catturata da una volpe enorme e orribile. Oh, ed era blu, blu dalla rabbia.<br>'''Volpe''': Blu?<br>'''Volpina''': L'avevo intravista quando c'è stata la riunione con il cervo. È molto insolito. Non ne avevo mai viste prima.<br>'''Talpa''': Credono di essere animali molto superiori a tutti noi.<br>'''Donnola''': I suoi occhi hanno uno sguardo davvero crudele.<br>'''Sig.ra Arvicola''': Lo so, lo so. L'ho visto. Mi ha fatto morire dallo spavento, ve lo giuro. E, oltrettutto, ha un'orribile cicatrice sul muso. *'''Stallone bianco''': Dopo che avete fatto tanta strada non possiamo certo abbandonarvi. Forse quello che vi serve è un territorio tutto per voi.<br>'''Gheppio''': Ma noi vogliamo restare nel parco.<br>'''Stallone bianco''': Sì, certo. Naturalmente intendevo entro i nostri confini.<br>'''Tasso''': Hmm, una specie di Bosco di Farthing all'interno del Parco del daino bianco, un posto dove il giuramento potrebbe essere ancora rispettato.<br>'''Volpe''': Però noi siamo tanti, e tutti così diversi. Ci servirebbero prati per gli erbivori, acqua per Rospo e Fischietto, e alberi per gli scoiattoli e gli uccelli.<br>'''Stallone bianco''': Allora sarò costretto a domandare a Sfregiato una parte del suo territorio. Questo certo non gli piacerà. Ma, naturalmente, da parte vostra dovrete promettere di non cacciare sulla sua terra. *'''Sfregiato''': Spero che restino sul loro territorio ora che l'hanno ottenuto. ''Pah!'' Si sente il loro orribile odore dappertutto.<br>'''Lady Blu''': Sì, amore mio. Sono daccordo con te.<br>'''Sfregiato''': Ci porteranno solo guai. Tanto per cominciare, cervo non doveva farli neanche entrare.<br>'''Lady Blu''': Sono terribilmente volgari quelle volpi rosse. Pero, tesoro, sta arrivando l'inverno, e allora vedremo chi di noi è il migliore. ===''Un inverno particolare''=== *'''Sfregiato''': Ti avverto, se oserai fare un altro passo...<br>'''Volpina''': Il cervo non intendeva che fossimo prigionieri nel nostro territorio.<br>'''Sfregiato''': Noi non possiamo venire nel vostro e, naturalmente, la stessa regola vale per voi.<br>'''Volpina''': Ma così moriremo di fame. Non possiamo mangiare le creature del Bosco di Farthing per via del giuramento, e quindi non ci resta molto altro.<br>'''Sfregiato''': Oh, quanto mi dispiace.<br>'''Lady Blu''': Sarà meglio che impari subito una cosa, mia cara: il mio compagno rappresenta la legge da queste parti.<br>'''Volpina''': Oh, credevo fosse Cervo.<br>'''Lady Blu''': Cervo potrà anche essere il re, ma è Sfregiato che detiene il potere, e nessuno è migliore di lui.<br>'''Volpina''': Quindi neanche tu?<br>'''Lady Blu''': Hah! Che sfrontata. Ma come ti permetti? *'''Tasso''': Dove mi trovo?<br>'''Gatto''': Nel cottage del guardiacaccia, naturalmente.<br>'''Tasso''': Ma che cosa mi è successo? {{NDR|mostra la zampa bendata}} È stato l'uomo a mettermi questa?<br>'''Gatto''': Non ti ricordi cosa ti è successo?<br>'''Tasso''': {{NDR|rosicchia la benda}} No.<br>'''Gatto''': Non gli piacerebbe quel che stai facendo. Soppongo ti abbia ferito qualche nemico.<br>'''Tasso''': Io non ho molti nemici. Solo gli uomini e...<br>'''Gatto''': Ma il mio padrone si è preoccupato di curarti. Dovresti ringraziare la tua buona stella.<br>'''Tasso''': ... e i cani.<br>'''Gatto''': Cani?! Adesso sì che ci siamo. Creature disgustose e servili! *'''Gatto''': Posso mangiare nel palmo della sua mano.<br>'''Tasso''': Vuoi dire che tu mangi nel suo..? Oh, non sopravvivresti là fuori neanche due secondi.<br>'''Gatto''': Potrei, se volessi. Mi tengo in forma e vado ancora a caccia per divertimento. ===''Sopravvivenza''=== [[File:'Honey' in her 'Sett' (8083531366).jpg|thumb|Un tasso]] *'''Volpe''': Talpa, avrai cura di lui mentre saremo via, daccordo?<br>'''Talpa''': Sì, certo. Dopo tutto quello che ha fatto per Tasso, lo difenderò anche a costo della mia vita.<br>'''Gatto''': Fantastico, a questo punto sono sicuro che non verrò attaccato perlomeno dai vermi. *'''Arvicola''': In breve, Volpe, io ti chiedo in nome del giuramento del Bosco di Farthing, tu, prima, hai mangiato o non hai mangiato mia madre?<br>'''Volpe''': Sul giuramento del Bosco di Farthing, no. Non l'ho fatto.<br>'''Arvicola''': Non ti credo.<br>'''Volpe''': Ma che cosa vi sta succedendo?<br>'''Donnola''': Per caso, mi sono persa qualcosa?<br>'''Gufo''': Volpe è stato accusato di aver divorato la Signora Arvicola, Donnal.<br>'''Donnola''': Oh, come è possibile? Ho visto che se l'ha mangiata Sfregiato.<br>'''Volpina''': Ma era nel territorio di Farthing. Avrebbe dovuto essere al sicuro.<br>'''Donnola''': Nessuno è al sicuro con quello in giro.<br>'''Arvicola''': Ti prego, perdonami, Volpe.<br>'''Gufo''': Sei assolto dell'accusa d'aver tradito il giuramento, ma comunque devi fare assolutamente qualcosa con Sfregiato.<br>'''Volpina''': Volpe può a malapena camminare tra il gelo e la fame. Non avrebbe via di scampo.<br>'''Gufo''': Forse la tua reputazione è così grande da impaurirlo, oppure è una reputazione del tutto immeritata?<br>'''Volpe''': Battersi creerebbe dei guai ancora peggiori.<br>'''Topo''': In questo caso, il giuramento non significa più niente per nessuno. È finita. *'''Sfregiato''': Stai mangiando topolini, Donnola?<br>'''Donnola''': Sì. Ne vuole uno?<br>'''Sfregiato''': Ho sempre preferito prede vive.<br>'''Donnola''': {{NDR|Ride ansiosamente}} <br>'''Sfregiato''': Non sono topolini del Bosco di Farthing?<br>'''Donnola''': No, non lo sono. E comunque, Signor Sfregiato, Signore, erano morti per il freddo, glielo assicuro. Non come quell'arvicola che ha mangiato lei.<br>'''Sfregiato''': Oh, dunque avresti visto tutto, vero?<br>'''Donnola''': Sì, è così. E, caro Signor Sfregiato, sono costretta a dire a lei che quella particolare arvicola era una mia amica, una creatura del Bosco di Farthing.<br>'''Sfregiato''': E allora che avresti intenzione di fare adesso?<br>'''Donnola''': Ehm, niente.<br>'''Sfregiato''': Hai intenzione di dire a qualcuno d'avermi visto mangiare un'arvicola del Bosco di Farthing, Donnola?<br>'''Donnola''': {{NDR|Scuote la testa}}<br>'''Sfregiato''': Sei veramente sicura di questo?<br>'''Donnola''': {{NDR|Annuisce}}<br>'''Sfregiato''': Molto bene, perché se mai dovessi osare di dirlo a qualcuno, Sfregiato ti ucciderà in un baleno, proprio come ha ucciso tua amica. È chiaro? {{NDR|Morde Donnola sulla zampa}}<br>'''Donnola''': Nonono, Signor Sfregiato, per favore, mi lasci andare!<br>'''Sfregiato''': Va bene, daccordo. Ma a una precisa condizione: voglio che tu diventi la mia spia fra le creature del territorio di Farthing. D'ora in avanti, voglio sapere tutto quello che fa Volpe. *'''Volpe''': Vorresti che noi, tutti noi, andassimo a vivere nel cottage del guardiacaccia?<br>'''Tasso''': Sì, certo. Guarda me: ho il pelo lucido e sono ben nutrito.<br>'''Gufo''': Per non dire che sei grasso.<br>'''Tasso''': Tu potresti essere come me.<br>'''Lepre''': Al vecchio Tasso ha dato di volta il cervello.<br>'''Gufo''': È proprio andato fuori di testa.<br>'''Gheppio''': Noi non possiamo vivere dentro una casa.<br>'''Tasso''': Ehm, non va bene per gli uccelli. Hai ragione tu.<br>'''Gheppio''': Oh, il gatto! Eh, no no.<br>'''Tasso''': Che cosa ne dici, Volpe?<br>'''Volpe''': Secondo me, dovresti andare a casa e riposarti un po'. Domattina ti sentirai molto meglio.<br>'''Tasso''': Ah, capisco. Tu credi che stia vaneggiando, non è vero? Mah, non vedo perché mi preoccupo. Potevo restarmene al caldo e mangiare a volontà. Bene, questo mi insegnerà a trattare con i miei cosiddetti amici. Non mi siete nemmeno venuti incontro. *'''Gatto''': Ma che cosa volevi? Ti sei fatto male di nuovo?<br>'''Tasso''': No, ero solo tornato a casa.<br>'''Gatto''': Sei un animale selvatico. Non è questo il tuo posto.<br>'''Tasso''': Ma tu ci stai bene.<br>'''Gatto''': La mia specie ha imparato a strofinarsi alle gambe degli uomini ormai da molte generazioni. Come potresti farlo in una sola notte?<br>'''Tasso''': Ma sei mio amico. Potresti insegnarmelo.<br>'''Gatto''': Torna alla tua tana, stupida creatura! ===''Nuovi nemici''=== *'''Sfregiato''': Quella dannata Volpe del Bosco di Farthing finora ci ha portato soltanto guai.<br>'''Lady Blu''': Ma come? Non ha cacciato via i bracconieri?<br>'''Sfregiato''': Quelli ritorneranno, e ti assicuro che quando lo faranno, saranno davvero furiosi. ===''Chi la fa, l'aspetti''=== *Nel buio tutte le volpi sembrano uguali, le rosse e le blu. ('''Volpina''') *Avete mai visto una mandria di [[Cervo|cervi]] in piena carica? È una vista terrificante. Migliaia di zoccoli che ti vengono addosso, inarrestabili. ('''Stallone bianco''') *I [[Bracconaggio|bracconieri]] sono tornati ancora per riaffermare la loro supremazia su di noi. Sono come divinità con potere di vita e di morte nelle loro mani umane, mentre noi povere creature dobbiamo sottometterci. ('''Gufo''') ===''È tornata Primavera''=== [[File:Red fox kits (40215161564).jpg|thumb|Cuccioli di volpe]] *'''Talpa femmina''': Ho sentito tanto parlare di te dal mio compagno. Purtoppo ora è morto.<br>'''Volpina''': Talpa? La talpa del Bosco di Farthing è morto?<br>'''Talpa femmina''': Ci siamo conosciuti all'inizio dell'inverno, ma ha fatto tanto freddo e lui era vecchio. È morto e mi ha lasciato sola. Ma questi piccoli sono suoi.<br>'''Volpina''': {{NDR|Annusando il talpino maschio}} È talmente morbido! Sembra muschio.<br>'''Talpa femmina''': Sì? Allora lo chiamerò Muschio. Ma quello è Tasso?<br>[...]<br>'''Volpina''': Si dispiacerà molto quando saprà che Talpa è morto. Tasso!<br>'''Tasso''': Mhm? Qualcuno mi ha chiamato?<br>'''Volpina''': Questa è la compagna di Talpa.<br>'''Tasso''': La compagna di Talpa? La compagna di Talpa! Ecco, adesso so che tutto va bene. Come sta quel petulante diavoletto? È inutile chiederlo, guardate questi piccoli!<br>'''Volpina''': Tasso, purtroppo Talpa non è con noi.<br>'''Tasso''': Questo lo vedo anche da solo. Digli di venire da me il più presto possibile.<br>'''Talpa femmina''': Ma...<br>'''Tasso''': {{NDR|Allontanandosi}} Hah! La compagna di Talpa eh? E chi l'avrebbe detto.<br>'''Talpa femmina''': No, no... O santo cielo!<br>'''Volpina''': Già, non sarà facile.<br>'''Volpe''': Non è proprio in grado di sopportarlo, povero vecchio. *Colui che è troppo [[Audacia|audace]] non è mai sagace. ('''Gufo''') *'''Gufo''': Come dice un famoso vecchio saggio: "Chi ci ha provato una volta, proverà una seconda".<br>'''Volpe''': Ma quale vecchio saggio? Parli del cervo?<br>'''Gufo''': No! Io! *'''Lady Blu''': Che cosa ti è successo, mio caro?<br>'''Sfregiato''': La volpe di Farthing e la sua compagna hanno già avuto dei cuccioli.<br>'''Lady Blu''': Questo dovevamo aspettarcelo, non credi? In ogni caso, non saranno mai dolci e carini come sono i nostri.<br>'''Sfregiato''': Io non voglio affatto cuccioli dolci. Li voglio cattivi e molto feroci.<br>'''Lady Blu''': Ma lo saranno. Devi dargli tempo. Guarda Ranger. {{NDR|Ranger ringhia a sua sorella, che lo inciampa}}<br>'''Sfregiato''': Ah, avranno preso tutti il tuo stupido sangue da femminuccia.<br>'''Lady Blu''': E così pensi che i cuccioli di Volpina siano migliori dei miei, vero?<br>'''Sfregiato''': Sì, certamente. Loro sono molto meglio. *Non si può sperare di vivere sempre allegri e senza nessun problema, così come i fiori non possono durare per lunghi periodi. ('''Gufo''') *'''Volpina''': Stai lontana dai miei piccoli!<br>'''Lady Blu''': Parli come se volessi qualcosa a che fare con quella tua volgare ciurmaglia.<br>'''Volpina''': Che sei venuta a fare nel territorio di Farthing? Non oseresti insultare i miei cuccioli se il mio compagno fosse qui.<br>'''Lady Blu''': Certo, però ora lui non c'è e, per tua fortuna, non c'è neppure il mio. *Un istinto forte spesso può anteporsi a un altro. ('''Gufo''') ===''Iniziano le ostilità''=== [[File:Alaska Weasel.jpg|thumb|Una donnola]] *'''Volpe''': {{NDR|Dopo la morte di Sognatrice}} Che cosa sai di questa storia, Donnola?<br>'''Donnola''': Niente! Io non ho visto niente.<br>'''Volpe''': Guarda che io non ti credo.<br>'''Volpina''': Volpe, Donnola ci aveva avvisati che Sfregiato si aggirava pericolosamente vicino ai cuccioli.<br>'''Donnola''': Sì, l'ho fatto, l'ho fatto!<br>'''Volpe''': Già, questo è vero. Ora non sarebbe meglio se mi dicessi tutto quello che sai, Donnola?<br>'''Donnola''': Sì, solo che io non so proprio niente. Non l'ho visto ucciderla, anche se probabilmente l'ha fatto...<br>'''Volpe''': Sfregiato? E dimmi, perché dovresti saperlo?<br>'''Donnola''': Perché quello ti odia. Ha cercato di obbligarmi a fare la spia per lui, e quando gli ho detto che non volevo mi ha anche morso.<br>'''Volpe''': Daccordo, e che cosa è successo dopo che ti ha morso? Hai accettato di fare la spia?<br>'''Donnola''': No! Oh, è stato terribile. Ho dovuto restare lontana da tutti, così se mi avesse presa di nuovo non avrei avuto niente da dirgli, o ti avrei tradito. È stato terribile.<br>'''Volpina''': Povera Donnola.<br>'''Volpe''': Sei stata molto comprensiva e molto coraggiosa.<br>'''Donnola''': Lo so, e voi siete stati tutti molto scortesi. Anzi, siete stati così scortesi che sono stata soltanto un passo dal tradirvi. *'''Audace''': Mi sembra ora di dare una bella lezione a quello Sfregiato, non credi?<br>'''Volpe''': Non saltare subito alle conclusioni, Audace. Meglio non cominciare quello che non si può finire.<br>'''Audace''': Non si può finire? Tu?! Il famoso Volpe del Bosco di Farthing?<br>'''Volpe''': Adesso basta! Hai ancora molta strada davanti, figliolo, prima di poter dire a me cosa devo fare.<br>'''Audace''': Figuriamoci chi potrebbe mai dirtelo.<br>'''Volpina''': Audace, non andartene in questo modo!<br>'''Volpe''': Lascialo fare. Se non vuole imparare dalle mie parole, purtroppo dovrà farlo presto sulla propria pelle. *Io vedo tutte le disgrazie, ascolto tutte le disgrazie e ne procuro agli altri. ('''Vipera''') *'''Audace''': Sta tranquillo. Non voglio farti del male. Davo solo un'occhiata in giro.<br>'''Ranger''': Allora non dovresti darla da queste parti.<br>'''Audace''': Perché no?<br>'''Ranger''': Devi stare nel tuo territorio.<br>'''Audace''': Il Parco del daino bianco è mio territorio. Sono nato qui come te. Qual è il tuo nome?<br>'''Ranger''': I miei amici mi chiamano Ranger.<br>'''Audace''': I miei Audace.<br>'''Ranger''': Ah, è facile capire perché ti chiamano così, straniero.<br>'''Audace''': Già. Senti, tu e io non dobbiamo per forza litigare solo perché lo fanno i nostri genitori. Possiamo anche essere amici. Tu che ne dici? *'''Volpe''': D'ora in avanti, figlio mio, dovrai comportarti come si deve. Rimarrai dove tutti ti possono vedere, ogni ora del giorno e della notte. Parlerai soltanto quando sarai interrogato e obbedirai sempre ai miei ordini. Chiaro?<br>'''Volpina''': Audace! {{NDR|A Volpe}} Cerca di non essere troppo duro con lui. Sei stato giovane anche tu.<br>'''Audace''': Non importa, mamma. Me ne andrò comunque.<br>'''Volpina''': Te ne andrai? Che intendi dire?<br>'''Audace''': Non posso vivere qui con lui. Mi serve spazio. Io voglio essere libero, quindi me ne vado. Abbi cura di lei, Delizia.<br>'''Volpina''': Ma Audace, sei ancora troppo giovane per cavartela da solo.<br>'''Audace''': Questo parco non è abbastanza grande per tutti e due, vero papà? Perciò ti dico addio per sempre. ===''Tale padre, tale figlio''=== [[File:Corvus frugilegus -Shropshire, England-8.jpg|thumb|Un corvo]] *'''Corvo''': {{NDR|Mentre Audace annusa una colomba morta}} Una vera volpe non fiuterebbe nemmeno una porcheria del genere.<br>'''Audace''': Ma è cibo, vero?<br>'''Corvo''': Non è carino verso quelli più deboli di te che gradirebbero molto un pasto già bello e pronto.<br>'''Audace''': Daccordo. Te ne lascerò un po'. Che te ne pare?<br>'''Corvo''': O be', allora se la metti così. Sei uno a cui piace il rischio.<br>'''Audace''': Che vuoi dire?<br>'''Corvo''': Te ne vai in giro alla luce del giorno. Non hai nessuna paura degli esseri umani?<br>'''Audace''': Quali esseri umani?<br>'''Corvo''': Mah, puoi anche ridere ma te ne accorgerai.<br>'''Audace''': Sciocchezze! Perché non vieni a mangiare?<br>'''Corvo''': Lo farò quando te ne sarai andato.<br>'''Audace''': Sei anche troppo prudente.<br>'''Corvo''': {{NDR|Mentre Audace si allontana}} Quel cucciolo non lo sà, ma va contro a guai seri secondo il mio parere. *Mi rifiuto di vivere nel terrore dell'uomo e di altri animali. Perché dovrei? {{NDR|Uccide un fagiano}} Visto? Io mi chiamo Audace e sono libero! ('''Audace''') *'''Volpe''': Non ho intenzione di iniziare una guerra cruenta tra le volpi blu e il nostro gruppo.<br>'''Gufo''': Chi ha l'abitudine di vivere d'inganni sicuramente perirà per un inganno.<br>'''Volpe''': Ho capito. Mi stai dicendo che chi ha ucciso Sognatrice in un modo che nessuno ha capito è stato lui? Quindi adesso dobbiamo eliminarlo nello stesso modo.<br>'''Gufo''': Ho detto una cosa del genere?<br>'''Donnola''': Tu lo sai benissimo, vecchio uccellaccio pomposo! Quella dovrebbe sposarsi. Almeno si addolcirebbe un po'. *'''Ranger''': Ehì tu!<br>'''Delizia''': Non avvicinarti di un passo! Sono sul territorio di Farthing.<br>'''Ranger''': Potrei mai nuocere a una creatura così carina? Come ti chiami?<br>'''Delizia''': Delizia.<br>'''Ranger''': È facile capire perché.<br>'''Delizia''': E tu come ti chiami?<br>'''Ranger''': Gli amici mi chiamano Ranger.<br>'''Delizia''': Sei il figlio di Sfregiato?<br>'''Ranger''': Certo. Guarda che non ne ho colpa. Non ho scelto io i miei genitori, e neanche tu.<br>'''Delizia''': Ma io non ne avrei voluti di diversi.<br>'''Ranger''': Comunque non è giusto che i loro litigi si interpongano tra noi. Sei daccordo?<br>'''Delizia''': Che vuoi dire? Non possiamo essere amici. Abbiamo anche un aspetto diverso.<br>'''Ranger''': Ma proviamo le stesse cose. Non è vero?<br>'''Delizia''': Non saprei. Devi capire una cosa: sono una volpe di Farthing e legata al giuramento.<br>'''Ranger''': Ah, il giuramento. Ne ho sentito parlare. Vi siete giurati protezione gli uni con gli altri. Be', forse riguarda solo i tuoi genitori.<br>'''Delizia''': Nata volpe di Farthing, sarò sempre una volpe di Farthing. *'''Volpina''': Qualcosa non va, Fischietto?<br>'''Fischietto''': Io non lo so. Ditemelo voi. Vipera ha appena morso una volpe blu, e ho l'impressione che l'abbia uccisa.<br>'''Tasso''': Notizia eccellente, vero, Talpa?<br>'''Muschio''': Sì, Tasso.<br>'''Volpe''': Ehì, aspetta un momento, Fischietto. Hai detto che Vipera ha ucciso una volpe blu?<br>'''Fischietto''': Precisamente.<br>'''Volpe''': E quale?<br>'''Fischietto''': Non ho molta familiarità con tutta la tribù di Sfregiato, e non saprei dire esattamente quale.<br>'''Tasso''': Vuoi dire che non era Sfegiato?<br>'''Fischietto''': Assolutamente no. Significa che Vipera ha capito male?<br>'''Volpe''': È evidente che ha capito male. Adesso sì che siamo nei guai.<br>'''Fischietto''': Dev'essere stata Donnola, vero? Prima stava cercando Vipera. Le avrà riferito un messaggio sbagliato.<br>'''Volpe''': Lo sapevo che non dovevo mandare lei. Era ovvio che avrebbe combinato qualche disastro.<br>'''Tasso''': A questo punto vorrei sapere da quale parte sta. *'''Socievole''': Sospetterà di tutti gli animali del territorio di Farthing. Dobbiamo essere pronti, papà.<br>'''Volpe''': Pronti? Vuoi dire pronti a difenderci? No! Ora dovremmo attaccare. Dobbiamo batterlo prima che arrivi a noi. Non ci resta altro da fare.<br>'''Volpina''': Ti comporti proprio come Sfregiato. Forse noi anziani dovremmo lasciare ai giovani la decisione.<br>'''Volpe''': Questa è pura follia. Socievole potrebbe farcela ma ancora non è all'altezza di Sfregiato.<br>'''Volpina''': Non intendevo dire questo.<br>'''Tasso''': Quello che Volpina intendeva, se mi permetti di parlar chiaro, Volpe, è che tu e io non stiamo di certo ringiovanendo.<br>'''Volpe''': Parla per te, Tasso!<br>'''Tasso''': Oh, be', calmati, eh.<br>'''Volpina''': Non te la prendere, Tasso. Volpe non voleva offenderti...<br>'''Volpe''': Tu sta zitta! Non sai neanche quello che dici, vecchio strampalato. Tanto per cominciare, è stato uno dei giovani, come li chiami tu, a metterci in questo pasticcio.<br>'''Tasso''': E così io non so di che cosa sto parlando, è vero? Be', allora in questo caso non ha nessuna importanza rimanere qui. ===''Esperienze amare''=== [[File:Ryabushki chicken 01.jpg|thumb|Dei polli]] *'''Gufo''': Sfregiato sa riconoscere il morso di una vipera. Tu hai ucciso suo figlio. Se fossi al tuo posto starei a testa bassa per un po'.<br>'''Vipera''': Tu di quanto ti puoi abbassare? Io non potrei strisciare più in basso a meno di non scavarmi un tunnel. *'''Sfregiato''': Sono sicuro che è colpa di quelli del territorio di Farthing. Potrei scommetterci anche la testa.<br>'''Lady Blu''': Quindi quelle volgari volpi rosse non hanno il coraggio di affrontarci faccia a faccia, e così cercano di eliminarci una per una.<br>'''Ranger''': Non puoi saperlo, mamma.<br>'''Lady Blu''': Ti assicuro che lo so.<br>'''Ranger''': E come?<br>'''Lady Blu''': Perché è esattamente quello che noi faremo a loro.<br>'''Ranger''': Ma è una pazzia. Credevo che stessimo cercando un rettile. Non sarebbe più semplice se facessimo pace con le volpi di Farthing e vivessimo tutti in armonia?<br>'''Sfregiato''': Basta! Tutti questi discorsi di pace mi danno la nausea. Ranger ha paura. Questo è il problema. *Il [[sarcasmo]] è la forma più bassa di umorismo. ('''Gufo''') *Tutti sanno che i colpevoli accusano sempre gli altri dei propri crimini. ('''Gufo''') *Un uomo mi ha azzoppato, quindi un uomo dovrà nutrirmi. ('''Audace''') ===''Incontri''=== [[File:Fox with food bag.jpg|thumb|Una volpe urbana]] *'''Volpe''': Quindi non dovevamo sapere che questo Ranger è tuo amico?<br>'''Delizia''': Ve lo avrei detto io stessa, ma al momento opportuno.<br>'''Volpe''': Non verrà mai un momento opportuno. Voi due non potete diventare una coppia.<br>'''Delizia''': Come puoi dire una cosa del genere? Tu non lo conosci neppure.<br>'''Volpe''': Non ne ho bisogno. Tu sei rossa, lui è blu. Non ti sembra abbastanza?<br>'''Delizia''': Noi siamo giovani. Che differenza può fare il colore? *'''Muschio''': Tasso, va tutto bene? Tasso?<br>'''Tasso''': Talpa, amico mio.<br>'''Muschio''': Io non sono Talpa, sono...<br>'''Tasso''': È ora di alzarsi, non è vero? È ora di uscire al chiaro di luna per cacciare nel Bosco di Farthing.<br>'''Muschio''': Bosco di Farthing? Tasso, stai sognando? Siamo nel Parco del daino bianco.<br>'''Tasso''': Il chiaro di luna gioca tra le foglie degli alberi, creando luci ed ombre, tanto che riesco a malapena distinguere i mantelli bianchi e neri dei miei antenati.<br>'''Muschio''': Tasso? Tasso... Tasso, sono proprio io, il tuo vecchio amico Talpa.<br>'''Tasso''': Talpa? Non conosco nessuna talpa, solo tassi, i miei fratelli e le mie sorelle stremati dopo una nottata di giochi e pronti per andare a dormire.<br>'''Muschio''': No, non andare a dormire, Tasso! Non ancora. *'''Volpe''': Tasso, mio vecchio amico. Tasso!<br>'''Tasso''': Ah, Volpe. Sei venuto a convincermi a lasciare il Bosco di Farthing, vero? No. No, mi dispiace. Non posso abbandonare la mia vecchia casa, il posto dove sono nato.<br>'''Volpe''': Tasso, mi dispiace di essere stato scortese.<br>'''Tasso''': {{NDR|[[Ultime parole dalle serie televisive|Ultime parole]]}} Una volpe che si preoccupa di cose del genere? Devo già essere in paradiso. *'''Volpe''': Così tu saresti il famoso figlio di Sfregiato.<br>'''Ranger''': Non famoso come lei, signore.<br>'''Volpe''': L'adulazione non ti gioverà affatto.<br>'''Ranger''': Spiacente. Non volevo.<br>'''Volpe''': Anche tuo padre è molto famoso: Sfregiato. Penso che tu rispetti tuo padre.<br>'''Ranger''': Sì, signore.<br>'''Volpe''': Supponi che tuo padre attacchi Delizia. Tu da quale parte ti schiereresti?<br>'''Delizia''': Questo non è leale, papà.<br>'''Volpina''': Sei molto duro, Volpe.<br>'''Volpe''': È meglio che affronti la realtà.<br>'''Ranger''': Signore, abbiamo pensato molto a tutto questo. Se si arrivasse a una lotta all'ultimo sangue fra la sua famiglia e la mia, non combatterei contro di voi, ma non lo farei neanche per voi comunque. ===''Momento di riflessione''=== [[File:Stbernardinsnow.jpg|thumb|Un cane San Bernardo]] *'''Rollo''': Un alsaziano fa la guardia, uno spaniel siede in grembo a suo padrone, un setter caccia. Ma a che serve mai un [[Cane di San Bernardo|San Bernardo]]?<br>'''Audace''' e '''Bisbiglio''': A salvare molte vite. *'''Bisbiglio''': Io avrei qualcosa da dirti. Sto aspettando dei cuccioli da te.<br>'''Audace''': Ma è fantastico. Fantastico! Oh, Bisbiglio, sono così felice.<br>'''Bisbiglio''': Meno male. Perché è chiaro che questo vuol dire andar via da qui.<br>'''Audace''': Perché?<br>'''Bisbiglio''': Voglio che i miei cuccioli nascano in un posto sicuro, dove poter crescere con la loro famiglia.<br>'''Audace''': Che vuoi dire?<br>'''Bisbiglio''': Io voglio che nascano nel Parco del daino bianco.<br>'''Audace''': Ho giurato che non sarei tornato mai più.<br>'''Bisbiglio''': Lo so, ma eri solo quando hai giurato.<br>'''Audace''': Hai idea di quanto sia lontano il parco?<br>'''Bisbiglio''': Ragione di più per partire subito.<br>'''Audace''': Perché mi hai accettato come tuo compagno?<br>'''Bisbiglio''': A causa di tuo padre, naturalmente. I miei piccoli avranno il suo sangue. Spero tanto che prenderanno da lui.<br>'''Audace''': Ho creduto... Ho creduto che fosse perché ti piacevo io.<br>'''Bisbiglio''': Oh, ma certo, ma certo. Ma comunque devo pensare anche ai piccoli. Loro vengono per primi.<br>'''Audace''': Già... I piccoli vengono per primi.<br>'''Bisbiglio''': Sono felice che tu sia daccordo. Non dobbiamo essere egoisti. *Senza nessun aiuto, sarei già morto da molto tempo. Quindi ho capito che, dopotutto, avrei dovuto riflettere meglio sul giuramento e sull'aiuto reciproco tra gli animali. Mio padre aveva ragione. ('''Audace''') *'''Volpina''': Cosa ci fai nel territorio di Farthing?<br>'''Lady Blu''': Sono forse affari tuoi?<br>'''Volpina''': Naturalmente. Ci stai per caso spiando o devo considerarlo un aggressione?<br>'''Lady Blu''': Tu cosa preferiresti, mia cara?<br>'''Volpina''': Hai intenzione di minacciarmi?<br>'''Lady Blu''': Io? Ma che cosa vai pensando? Non somiglio affatto alle volpi rosse, abituate a blaterare. Io sono Lady Blu, la compagna di Sfregiato.<br>'''Volpina''': So benissimo chi sei tu, e tutte le tue arie da gran dama non m'ingannano. *'''Volpe''': Audace aveva ragione. Non avrei mai dovuto evitare lo scontro diretto con sfregiato.<br>'''Volpina''': Hai fatto quello che allora ti sembrava più giusto.<br>'''Volpe''': Ho avuto torto. Ma Sfregiato si renderà presto conto che le cose saranno diverse d'ora in poi. Tutti sono convinti che io sia un grande eroe. Bene, credo sia arrivato il momento di confermare la mia reputazione. ===''Il sangue non è acqua''=== [[File:Zao Fox Village, Shiroishi-shi, Japan (Unsplash).jpg|thumb|Volpi che lottano]] *'''Sfregiato''': Convocherò una riunione di tutte le volpi blu del parco. Spingeremo allo scoperto tutte le creature di Farthing ancora vive e li uccideremo una per una.<br>'''Lady Blu''': Così impareranno, bravo!<br>'''Sfregiato''': Figlio mio, oggi la tua famiglia regnerà sovrana nel Parco del daino bianco.<br>'''Ranger''': Ma che cosa... Cos'è successo?<br>'''Sfregiato''': Un altro attacco immotivato. È il segnale che noi tutti stavamo aspettando. Ci muoveremo con cautela, così li coglieremo tutti di sorpresa. *Niente panico. Niente panico. Sfregiato ci ucciderà tutti. ('''Sig.ra Coniglio''') *'''Volpe''': Intendo sfidare Sfregiato a battersi con me. È l'unica possibilità.<br>'''Volpina''': Sì, lo so. Al posto tuo avrei fatto la stessa cosa. Dopotutto, tu sei l'eroica volpe di Farthing, mio caro. *'''Volpe''': Vedo che sei venuto con i rinforzi, Sfregiato.<br>'''Sfregiato''': Anche tu hai dei sostenitori, esattamente come me.<br>'''Volpe''': Nessun sostenitore, solo amici.<br>'''Sfregiato''': Malediranno il giorno che ti hanno conosciuto.<br>'''Volpe''': Non è il caso che tu te la prenda con loro. In fondo, è solo di me che hai paura.<br>'''Sfregiato''': Avrei paura? Oseresti affermare davanti a tutti che Sfregiato ha paura di qualcuno?<br>'''Volpe''': Sì. Da quando sono arrivato al Parco del daino bianco, tu hai avuto paura di me.<br>'''Sfregiato''': Bene, molto bene. Stai cercando di provocarmi, vero?<br>'''Volpe''': Dimostra che non mi temi. Battiti con me. Solo tu e io. Coraggio.<br>'''Sfregiato''': Perché mai vuoi sacrificare te stesso?<br>'''Volpe''': Se mi ucciderai, la lite con gli animali del Bosco di Farthing terminerà. Voglio che tu lo prometta.<br>'''Sfregiato''': {{NDR|Ride}}<br>'''Volpe''': E se ti ucciderò io...<br>'''Sfregiato''': Non hai speranze.<br>'''Volpe''': Avanti, che cosa stai aspettando? Forse non ne hai il coraggio. *'''Socievole''': Perché l'ha lasciato andare? Avrebbe potuto ucciderlo.<br>'''Volpina''': Non possiede istinti omicidi. ===''Riconciliazione''=== [[File:Adder (Vipera berus) 02.jpg|thumb|Una vipera]] *'''Svelta''': Spero che tu protegga la tua compagna, Rospo. Ora è sotto la tua responsabilità.<br>'''Rospo''': No, no, ti sbagli. La stagione degli amori è finita. Noi ci ritroveremo la prossima primavera. Ciao ciao amici! {{NDR|Saltella via}}<br>'''Svelta''': Che egoisti i rospi!<br>'''Fischietto''': Veramente a me sembra proprio un ottimo accordo. *'''Delizia''': Come sta tuo padre?<br>'''Ranger''': Migliora un po', ma il suo orgoglio lo tormenta.<br>'''Delizia''': Mio padre avrebbe potuto ucciderlo, lo sai?<br>'''Ranger''': In un certo senso, sarebbe stato meglio se l'avesse fatto.<br>'''Delizia''': Come puoi parlare così?<br>'''Ranger''': Be', è normale che voglia bene a quel vecchio pirata, tuttavia sono convinto che sarebbe stato meglio per lui. *Anche uno sciocco diventa saggio dopo gli avvenimenti. Ma, in questo caso, si può definirlo saggio? ('''Gufo''') *{{NDR|[[Ultime parole dalle serie televisive|Ultime parole]]}} Quello che hai dimenticato, Vipera, è che io non sono l'ultimo anello della catena. Qualcuno mi vendicherà di sicuro. ('''Sfregiato''') *'''Audace''': Mamma? Sei proprio tu?<br>'''Volpina''': Sì. Sono con tuo padre. È venuto anche lui.<br>'''Audace''': Papà...<br>'''Volpe''': Salve, figliolo. La tua compagna ci ha detto che eri qui. Abbiamo saputo che presto dovremo occuparci anche dei tuoi cuccioli. Sei il solito vecchio furfante!<br>'''Audace''': {{NDR|[[Ultime parole dalle serie televisive|Ultime parole]]}} Allora sei daccordo. Grazie papà.<br>'''Volpe''': Sì. Staranno benissimo... Figliolo, mi dispiace se ero stato duro con te. Mi perdoni. Sei la volpe più coraggiosa che conosca. Sono fiero di te. *{{NDR|A Ranger}} Vuoi ancora Delizia come tua compagna? In questo caso, chi sono io per impedirtelo? Forse la vostra unione porterà la pace tra le nostre famiglie, e ci sarà un nuovo inizio per tutti noi. ('''Volpe''') ==Altri progetti== {{DEFAULTSORT:avventure del bosco piccolo, Le}} {{interprogetto}} [[Categoria:Serie televisive britanniche]] 7f0z1sxxg0o35uilupjulnowcfiq9sg Mario Salieri 0 183726 1221787 1158987 2022-08-09T14:58:16Z CommonsDelinker 1592 Rimuovo l'immagine "Mariosalieri.jpg", cancellata in Commons da [[commons:User:Yann|Yann]] perché per [[:c:COM:SPEEDY|]]. wikitext text/x-wiki '''Mario Salieri''', pseudonimo di '''Mario Altieri''' (1957 – vivente), regista e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Mario Salieri== {{cronologico}} *{{NDR|Sugli inzi della sua carriera}} Fu a metà degli anni ottanta. Con la diffusione del VHS, dell’home video casalingo, che era iniziato poco prima con la Betamax Sony. Ebbi l’idea di creare dei filmati privati mentre mi trovavo in Olanda. Erano ciò che oggi si chiamano i film "amatoriali". Li vendetti come film italiani. Fecero scalpore ed ebbi subito successo. Da lì fondai la mia prima azienda produttiva a Napoli e a seguire arrivarono tutti i film che lei ha citato.<ref name=reporno>Dall'intervista di Davide Turrini, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/13/mario-salieri-il-re-del-porno-compie-60-anni-a-una-giovane-che-vuol-fare-la-pornostar-direi-meglio-la-escort/3447833/ Mario Salieri, il re del porno compie 60 anni: “A una giovane che vuol fare la pornostar direi meglio la escort”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 13 marzo 2017.</ref> *{{NDR|Su [[Selen]]}} Carissima amica, donna magnifica. Abbiamo condiviso i nostri più grandi successi. Ne conservo un ricordo straordinario sia professionale che personale.<ref name=reporno/> *{{NDR|Su [[Ron Jeremy]]}} Simpaticissimo, con la dote abbastanza rara nel porno di saper recitare. E poi le scene hard le interpretava con emozione intensa. Un unico difetto: era molto avaro.<ref name=reporno/> *{{NDR|Su ''[[Il confessionale (film 1998)|Il confessionale]]''}} Era una chiesa aperta notte e giorno ai fedeli senza custodia che si trovava nella località abruzzese di Gioia Vecchia. La affittammo firmando un regolare contratto con il parroco della zona. Poi una volta uscito il film uno spettatore riconobbe il luogo e denunciò l’accaduto. Il film venne sequestrato, ma subito mostrammo il regolare contratto di locazione e la questione si chiuse, dandoci comunque grande pubblicità mediatica. A quel punto però il vescovo sconsacrò l’edificio e annullò tutte le cerimonie religiose (funerali, battesimi, matrimoni) che si erano tenuti lì dentro dopo la realizzazione del film. Posso solo dire che ricordo di aver scoperto il parroco nascosto dietro qualche colonna che si masturbava mentre giravamo…<ref name=reporno/> *[[Rocco Siffredi|Rocco]] ha iniziato la carriera con me. Si merita tutto il successo che ha avuto, è sicuramente uno degli attori più validi, più resistente, che ho avuto. Insieme a [[Roberto Malone]], [[Francesco Malcom]] e ci metto anche un francese, [[Jean Pierre Armand]]. Tra le donne sicuramente [[Selen]] protagonista della saga di ''[[Concetta Licata]]'' e del remake di ''[[Dracula (film 1994)|Dracula]]''.<ref>Citato in Giulia Crescenzi, ''[https://www.alessioporcu.it/articoli/la-porno-ciociara-lavorazione/ La porno Ciociara è in lavorazione: «La scena dello stupro ci sarà»]'', ''alessioporcu.it'', 14 marzo 2017.</ref> *Oggi i giovani si guardano in discoteca e dopo un secondo sono nel bagno a fare sesso. Tempo addietro c’era l’approccio, nascevano situazioni di passione. Io a 61 anni continuo a rappresentare il mondo costituito da [[erotismo]], che naturalmente piace ad alcuni, ma non può piacere ad altri. Forse questa è la bellezza del Web: che c’è spazio per tutti e ci da modo di differenziarci.<ref>Dall'intervista di Francesco Russo, ''[https://www.lagazzettadellospettacolo.it/personaggi/56001-mario-salieri-intervista-il-cilindro/ 35 anni di carriera e mi diverto ancora]'', ''lagazzettadellospettacolo.it'', 21 settembre 2018.</ref> *{{NDR|Sulla direzione di film [[pornografia|pornografici]]}} Le difficoltà sono enormi. Perché riuscire a restituire delle emozioni erotiche in una scena di film per adulti, che di per sé è noiosissima, perché racchiude una serie di posizioni ginniche assolutamente noiose e non è semplice come apparirebbe ad una prima distratta osservazione.<ref>Dall'intervista di Davide Turrini, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/15/mario-salieri-sesso-ascellare-si-nel-settore-si-chiama-termometro-nei-miei-film-ci-sono-diverse-scene/5672499/ Sesso ascellare? Sì, nel settore si chiama termometro. Nei miei film ci sono diverse scene]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 15 gennaio 2020.</ref> *[[Moana Pozzi]]? È l'attrice porno che mi ha deluso di più. Era una donna estremamente intelligente, estremamente piacevole, con cui si conversava che era una meraviglia, ma sul set per le scene di sesso era una statua, una cosa veramente indescrivibile. Per riuscire a tirar fuori qualche emozione, bisognava lavorarci tantissimo. Come attrice a mio avviso non valeva nulla. Era però dotata di grande intelligenza e capacità comunicative.<ref>Citato in Fabio Belli, ''[https://www.ilsussidiario.net/news/salieri-moana-un-pezzo-di-legno-sul-set-da-auriemma-voglio-50-000-euro/2035917/ Salieri: "Moana un pezzo di legno sul set"/ "Da Auriemma voglio 50.000 euro"]'', ''ilsussidiario.net'', 13 giugno 2020.</ref> *{{NDR|Su [[Joe Calzone]]}} Quello pseudonimo glielo diedi io, perché durante la produzione di un video intitolato 'Sceneggiata napoletana', lo portai per la prima volta a mangiare una pizza. Lui è francese. Ebbene, in quell'occasione si mangiò quattro calzoni napoletani, una cosa assolutamente indecente. Da lì nacque il soprannome calzone. Adesso vive a Budapest, e si occupa di ristrutturazioni immobiliari. Si è ritirato dal porno da almeno 10 anni.<ref>Citato in ''[https://www.brevenews.com/2020/06/14/salieri-moana-pozzi-come-attrice-non-valeva-nulla-aveva-unaltra-qualita-querelo-auriemma/ Salieri: "Moana Pozzi come attrice non valeva nulla, aveva un’altra qualità. Querelo Auriemma!"]'', ''brevenews.com'', 14 giugno 2020.</ref> ==Note== <references /> ==Filmografia== *''[[Tutta una vita (film 1992)|Tutta una vita]]'' (1992) *''[[Concetta Licata]]'' (1994) *''[[Il confessionale (film 1998)|Il confessionale]]'' (1998) *''[[Intimità proibite di due giovani casalinghe (film 2000)|Intimità proibite di due giovani casalinghe]]'' (2000) *''[[La ciociara (film 2017)| La ciociara]]'' (2017) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Salieri, Mario}} [[Categoria:Registi pornografici italiani]] rhuj6mk5eucrxlccce8hb0ucg5tbfxs Radu III il Bello 0 187376 1221823 1216321 2022-08-09T20:30:48Z Mariomassone 17056 /* Altri progetti */ wikitext text/x-wiki [[File:Radu cel Frumos of Wallachia 2.png|thumb|Radu III il Bello]] '''Radu III il Bello''' (1438 circa – 1475), voivoda rumeno. ==Citazioni su Radu III il Bello== *A quell'epoca circolava la voce che il fratello minore di Dracula, Radu il Bello, a causa del suo lungo soggiorno nella capitale turca, volesse stabilirsi in un luogo più vicino a Costantinopoli, anche perché non era indifferente ai piaceri dell'harem del sultano. I maldicenti infatti lo accusavano, soprattutto a causa del suo bell'aspetto, di essere uno dei tirapiedi dell'harem maschile di Mehmed, erede al trono ottomano, e di conseguenza di dover esser sempre a disposizione del suo signore. In ogni caso il regno di Radu segnò il capovolgimento della fase eroica nella storia della Valacchia e l'inizio della resa condizionata al sultano, dal momento che la relazione tra la Valacchia e Costantinopoli continuò a essere regolata da trattati in cui i principi locali figuravano come vassalli del sultano. ([[Radu Florescu e Raymond T. McNally]]) *Chi, se non un Voivoda della mia razza, osò traversare il Danubio per sconfiggere il turco sul suo stesso terreno? Fu un Dracula, certo! Maledetto invece il suo indegno fratello, che – lui caduto – vendette al turco il proprio popolo piegandolo alla vergogna della schiavitù! ([[Conte Dracula]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'') *Si dice che costui fosse fratello di Vlad, ma vivendo coi Turchi aveva contrattato i loro abiti, e gli sarebbe piaciuto fare del paese un pascialato. Era quindi un candidato favorito dei Turchi perché aveva promesso di sottoporre loro il paese. ([[Ion Heliade Rădulescu]]) ==Voci correlate== *[[Vlad II Dracul]], padre *[[Vlad III di Valacchia]], fratello ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Rumeni]] [[Categoria:Sovrani di antichi Stati europei]] loxu4r86jqgq4wnrnp5ibg8kacdid3i Fabio Giovannini 0 187828 1221825 1218987 2022-08-09T21:22:00Z Mariomassone 17056 /* Bibliografia */ wikitext text/x-wiki '''Fabio Giovannini''' (1958 – vivente), giornalista e saggista italiano. ==Citazioni di Fabio Giovannini== {{Int|Da ''[http://www.fanta-festival.it/wp-content/uploads/2014/06/CatalogoFantafestival1985.pdf Klaus Kinski, una faccia per il terrore]''|''Fantafestival'', 1985.}} [[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski with gore.png|thumb|[[Klaus Kinski]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']] *Quando un produttore aveva bisogno di un attore per interpretare la parte del folle o del criminale subito il pensiero andava a [[Klaus Kinski]]. Il volto di Kinski si trovò a comparire rapidamente, spesso per pochi minuti, in decine di horror o di gialli realizzati in grande economia. Erano sufficienti quei pochi attimi, con la semplice apparizione del suo volto, per risollevare le sorti di pellicole scadenti o mediocri. Se c'era Kinski lo spettatore non si dimenticava del tutto un film altrimenti sicuro di finire nell'oblio. *La sua filosofia è sempre stata l'indifferenza verso la qualità del film che stava interpretando. L'importante, ripete spesso Kinski, è che mi paghino. Ma questa preferenza per il denaro non significa trascuratezza nelle interpretazioni: Kinski recita sempre con impegno, sia che a dirigerlo sia l'artigiano del sexy-horror Jesus Franco o l'apprezzato maestro del nuovo cinema tedesco Werner Herzog. *Fin dai suoi esordi teatrali Kinski si fece subito la fama di attore irrequieto e litigioso, insofferente degli obblighi di contratto e pronto a cambiare di sua iniziativa parole e movimenti sulla scena. Ad ogni recita Kinski sentiva il bisogno di modificare qualcosa. La stessa caparbietà lo ha fatto litigare anche con i registi cinematografici, non sempre disposti a cambiare una scena per le pretese di un attore. {{Int|Da ''[http://www.fanta-festival.it/wp-content/uploads/2014/06/CatalogoFantafestival1985.pdf Dario Argento: La bellezza dell'assassinio]''|''Fantafestival'', 1985.}} *Se c'è una peculiarità di [[Dario Argento|Argento]] rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film. *Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona). *La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte. {{Int|Da ''[http://www.fanta-festival.it/wp-content/uploads/2014/06/CatalogoFantafestival1986.pdf Fantagotico all'inglese – Una breve ricostruzione storica]''|''Fantafestival'', 1986.}} *I personaggi "negativi" dell'horror inglese mantengono sempre una bellezza e un fascino degno del Satana miltoniano, e sempre conservano una malinconia che è la tristezza del Male. Dracula e i vampiri, in questo, sono esemplari. Ingrid Pitt quando interpreta la Carmilla di Le Fanu non perde i languori nostalgici, e Dracula-Lee ha in fondo il fare sofferto di un decadente. *Il successo della [[Hammer Film Productions|Hammer]] era sicuramente dovuto al crollo di credibilità del fantastico americano, sempre più relegato nella serie B, e indubbiamente si avvantaggiò del colore e di una nuova leva di attori e registi (dal duo Peter Cushing e Christopher Lee al caposcuola Terence Fisher). Ma un ruolo importante ha avuto la struttura imprenditoriale della casa Hammer. *{{NDR|Sulla [[Hammer Film Productions]]}} Più di ogni altra questa compagnia dagli anni Cinquanta agli anni Settanta ha saputo riempire le sale cinematografiche riproponendo, in Eastmancolor, i grandi miti del fantastico: Dracula, l'uomo lupo, gli zombi, la gorgone, ecc. Un fantastico spesso intrecciato al thriller e all'avventura, ma senza mai uscire dai canoni caratteristici del fantagotico. *{{NDR|Su [[Peter Cushing]]}} Insieme a Christopher Lee ha formato la coppia horror più celebre di tutta la storia del cinema, giocando abilmente sull'ambiguità dei ruoli che gli sono stati offerti (alfiere del Bene, ma crudele; diabolico scienziato, ma simpatico). {{Int|Da ''[https://www.marcovallarino.it/intervista-al-vampirologo-fabio-giovannini/ Intervista al vampirologo Fabio Giovannini]''|Intervista di Marco Vallarino, ''Marcovallarino.it'', 3 marzo 2012.}} *Fin da ragazzino avevo una passione per l’horror e il gotico, letterario e cinematografico, e presto mi sono reso conto che la figura più affascinante e complessa era quella del vampiro. I primi decenni della mia passione per i vampiri si concretizzavano in un collezionismo estremo, cercavo di procurarmi tutto ciò che era stato stampato o pubblicato sui vampiri (almeno in Europa e Usa). Ed era quasi possibile! Poi negli anni Novanta c’è stato il primo boom del vampirismo, con ''Intervista col vampiro'' e il ''Dracula'' di Coppola. Da allora la mania collezionistica è stata devastata: impossibile stare dietro a tutte le uscite editoriali (o cinematografiche, teatrali, ecc.). Ora supplisce Internet, vera miniera infinita di dati e notizie. *Non credo nel soprannaturale, quindi nemmeno nei vampiri. Detto questo, sono convinto da tempo che la nostra vita sia condizionata fortemente dal nostro immaginario, e nell’immaginario odierno si trova un mix di fiction e realtà che si fondono diventando spesso indistinguibili tra loro. Quindi i vampiri, esistendo in una quantità ormai incredibile di libri, film e serie tv, spettacoli, fumetti, videogiochi eccetera, esistono anche nella realtà. Ma in carne e ossa, no, non credo che esistano. *Il vampiro della superstizione era in genere un rozzo contadino, senza canini appuntiti, senza capacità di trasformarsi in pipistrello, eccetera. Noi invece associamo preferibilmente il vampiro al nobile vestito di nero, coi denti aguzzi e capacità di mutazione in animale. *In Italia il folclore ha ospitato pochissime credenze simili a quelle sui vampiri, quindi non esistono luoghi esplicitamente legati a quella superstizione. Eppure siamo a due passi da altre zone europee dove la superstizione vampirica è nata e si è diffusa. Sarebbe interessante riflettere sul perché proprio in Italia le credenze sui vampiri siano pressoché assenti. La chiesa cattolica, tanto influente e dominante nel corso dei secoli, ha forse un ruolo nell’estirpazione quasi totale di questa superstizione dal suolo italico? Chissà. {{Int|Da ''[https://www.sdangher.com/2020/01/09/giovannini/ La faticosa strada dello scrittore indipendente]''|Intervista di Francesco Ceccamea, ''Sdangher.com'', 9 gennaio 2020.}} *I social stanno cambiando l’identità degli individui. Inducono di fatto a un esibizionismo illimitato e alla perdita di qualsiasi freno inibitore (il che potrebbe in teoria essere un dato liberatorio, ma solo in teoria). Resto sempre impressionato dalla mutazione che i social provocano anche nei più insospettabili: paludati scrittori o docenti universitari, ad esempio, sempre riservati in passato e che all’improvviso inondano Facebook o la rete di foto di famiglia, delle loro vacanze, del loro tavolo imbandito, ecc.; oppure intellettuali un tempo “alternativi” che si scatenano in insulti e contumelie contro chi non la pensa come loro. *Ogni fase ha i suoi mostri, per quegli anni [[Freddy Krueger|Freddy]] era perfetto, rispondeva a esigenze dell’epoca. Cattivo simpatico, insediato nei sogni, mostruoso nell’aspetto e a caccia di giovanissimi. Sono passati troppi anni perché quel cliché funzioni ancora. Il problema è perché non siano nati di recente altri personaggi altrettanto significativi. *Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a [[Dario Argento]], con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione. {{Int|Da ''[http://vampyrismus.altervista.org/freddy-ruthven-ovvero-il-dracula-della-bbc/ Freddy Ruthven, ovvero il Dracula della BBC]''|Su ''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'', ''Vampyrismus.altervista.org'', 11 gennaio 2020.}} *Il Dracula della BBC assomiglia nei comportamenti e nell’aspetto molto più al lord Ruthven del racconto ''Il vampiro'' di John Polidori che al Dracula di Stoker. Il suo rapporto con [[Jonathan Harker]] è simile a quello di Ruthven con Aubrey, il giovane narratore di ''Il vampiro'': lo irride, lo seduce, lo porta alla perdizione, quindi si dedica alla donna amata dal suo amico-vittima. Il look byroniano del Dracula targato BBC ne è una conferma. Ed è satanico, come Ruthven, privo di sentimenti umani, selvaggio nell’abbeverarsi. Il Dracula di Stoker era un antico e orgoglioso guerriero diventato immortale, lontano anni luce dall’immagine del dandy. *Il Dracula BBC si caratterizza per le sue battute umoristiche, sardoniche, ciniche, in particolare di fronte alle sue vittime e prima di commettere atti efferati. Nello stesso modo si comportava [[Freddy Krueger]], il serial killer dei sogni molto popolare negli anni Ottanta con i film della saga ''Nightmare''. Il cliché è identico. Gli sceneggiatori devono aver pensato, anche senza riferirsi consapevolmente all’orrido Freddy, che questo stile del vampiro aumentava la complicità da parte dello spettatore odierno, cattivo abbastanza da godere se un mostro deride le vittime e fa battute alla Oscar Wilde prima di uccidere. *Per quanto [[Claes Bang]] abbia mietuto molti commenti positivi, il suo aspetto non si avvicina nemmeno lontanamente all’impatto di altri grandi Dracula dello Schermo: [[Bela Lugosi|Lugosi]], [[Christopher Lee|Lee]], [[John Carradine|Carradine]], [[Frank Langella|Langella]], [[Klaus Kinski|Kinski]], [[Max Schreck|Schreck]], solo per fare qualche nome. Ho delle profonde riserve, poi, sull'acconciatura con la riga... *In conclusione, un Dracula da era dei social, in una commistione di allusioni colte e cinefile, banalità assolute, demitizzazioni fuori tempo massimo, innovazioni ardite e concessioni quasi ironiche al politically correct (Van Helsing suora, personaggi gay e di colore). ==''Dario Argento''== ===Citazioni=== [[File:Profondo Rosso Clara Calamai 1.png|thumb|[[Clara Calamai]] in ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'']] *Con ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' Argento si avvicina per la prima volta al fantastico. La parapsicologia si mischia all'intreccio giallo, prefigurando nuovi temi argentiani che si svilupperanno nelle pellicole successive. Persino l'argomento del convegno di parapsicologia che apre il film (la telepatia e gli insetti) sarà ripreso in grande stile dieci anni dopo da ''[[Phenomena]]''. (p. 91) *La musica acquisisce sempre più spazio. Il film del resto si apre durante una prova di concerto al conservatorio, in uno scenario da chiesa. E la melodia infantile apparirà poi ogni volta che l'assassino colpisce, precedendo e accompagnando i delitti con la sua ripetitività ossessiva. La musica conquista il film anche nelle immagini: lo spartito di Mark occupa tutto lo schermo quando il pianista compone e l'assassino si nasconde nella sua casa. (pp. 93-94) *''Profondo rosso'' ha avuto una vita difficile nei paesi europei in cui è stato distribuito. In Inghilterra i suoi 123 minuti originali sono stati ridotti a 102, mentre in Francia le forbici del distributore hanno tagliato ben 45 minuti. Si tratta di «accorciamenti» da addebitare, per una volta, non ai censori ma ai distributori, perché ne sono stati vittima soprattutto dialoghi e scene di passaggio piuttosto che sequenze sanguinarie o terrificanti. Il risultato, almeno per i francesi, è stato comunque disastroso: inquadrature frammentate, sequenze tagliate a metà, incongruenze nei dialoghi. Un vero massacro, degno degli assassini più crudeli del cinema di Argento. (p. 94) *L'idea di ''[[Phenomena]]'' nasce quasi per caso, dall'ascolto di una notizia al giornale radio di una emittente francese. Lo speaker parlava di un assassino scoperto con l'aiuto degli insetti. Da quello spunto Argento era risalito a un entomologo francese esperto in criminologia, e tra docenti universitari di entomologia e agenti di polizia aveva scoperto un singolare intreccio. Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima. (p. 120) *Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. Ma anche con uno sguardo ai giochi di ombre del ''Bacio della pantera'' di [[Jacques Tourneur]] (già citato nella scena della piscina di ''Suspiria''). Predominano quindi i contrasti tra chiaro e scuro, senza più i fasci di luci colorate di ''Inferno'' e ''Suspiria''. (p. 121) *È un film più vicino alle fiabe di tutte le precedenti fatiche di Argento, un lungo viaggio attraverso lo specchio che sarebbe piaciuto a [[Lewis Carroll]]. (p. 122) ==''Il libro dei vampiri''== ===Incipit=== L'impiegato Hutter, mentre si reca al castello di Nosferatu nel vecchio film di Murnau, trova sul comodino della sua camera, in una locanda transilvana, il ''Libro dei Vampiri'' (''Das Buch von den Vampiren''). La sua amata Ellen lo leggerà a sua volta, scoprendo in queste pagine come sciogliere l'incantesimo del [[vampiro]]. Il ''Libro dei Vampiri'' è un libro inesistente, come inesistente è l<nowiki>'</nowiki>''Histoire curieuse des vampires'' che appare nel film ''Vampyr'' di Dreyer.<br>In questi libri inventati dal cinema si dovevano trovare tutti i segreti di queste creature della notte, i vampiri. E si dovevano leggere i misteri del vampirismo, per metere in guardia gli sventurati viaggiatori e avvisare le potenziali vittime del succhiasangue. Erano breviari indispensabili per cacciare il vampiro. Questo ''Libro dei Vampiri'' ha lo stesso scopo. Vuole introdurre a una scienza che non esiste, la vampirologia. ===Citazioni=== *Il vampiro è il «mostro» più metaforico, il più «intellettuale», pur essendo popolarissimo e riprodotto dall'industria culturale in quasi tutto il mondo. Il vampiro affascina il lettore quanto il bambino. Il mito del vampiro è «raffinato» e «sofisticato», è elaborato e complesso. (p. 10) *Come la cultura di fine secolo, il vampiro è inafferrabile. Non è un fantasma, e quindi è tangibile, ma riesce a sfuggire a una identificazione precisa grazie alle sue metamorfosi e ai suoi poteri misteriosi. Come la cultura di fine secolo, il vampiro è ibrido, non è catalogabile in un solo schema. (p. 13) *Il libro come il vampiro si anima solo se la vita del lettore gli si dedica, se attraverso gli occhi il lettore si fa assorbire dalle righe stampate. Il libro contagia. Assorbe la vita e i sogni del lettore e lo contamina con ciò che contiene. (p. 17) *Dai depositi delle case editrici, che sono le loro caverne e i loro castelli, i libri sono pronti a cercare nuove prede. Come il vampiro, il libro teme solo gli oggetti appuntiti che possono trafiggerlo e teme il fuoco, che può distruggerlo. E il sole diretto può ingiallirlo e persino ucciderlo. Mentre riposa negli scaffali o nelle scatole sa che presto o tardi da quell'antro potrà volare e riempirsi del sangue dei lettori. (p. 18) [[File:Dracula (1931) trailer - 'I am Dracula' (cropped).png|thumb|[[Bela Lugosi]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'']] *Il vampiro richiede la totale sostituzione del personaggio dell'attore. [[Bela Lugosi]] quando calcava le scene dei teatri americani o attraversava i fotogrammi dei film draculeschi ''era'' il vampiro. La sua identificazione con la parte proseguiva anche nella vita privata, nel non-spettacolo. Diventa prima Bela «Dracula» Lugosi nei manifesti pubblicitari e nelle recensioni cinematografiche. Poi diventa lui stesso personaggio, come nel film ''Bela Lugosi Meets a Brooklyn Gorilla'', da lui stesso interpretato. Infine muore proclamandosi re dei vampiri. (p. 28) *Lugosi finisce veramente male. Lui che era stato commissario del popolo nella rivoluzione ungherese di [[Béla Kun|Bela Kun]], lui che anche negli Stati Uniti non aveva rinunciato ai suoi ideali organizzando un Comitato Antifascista della comunità ungherese, lui finisce la sua carriera di attore nella morfina e come macchietta vampirica sulle pedane dei night-club. (p. 28) *{{NDR|Su ''[[Plan 9 from Outer Space]]''}} È uno dei peggiori della storia di tutto il cinema fantastico, e c'è chi si è chiesto se, dopo questo film, Lugosi non sia morto di vergogna, piuttosto che malattia... (p. 28) *Lugosi è il caso limite, ma [[Conte Dracula|Dracula]] è sempre una maschera maligna, una volta appiccicata sul viso non è più possibile staccarla. Lo stesso destino è accaduto a [[Christopher Lee]], in parte a [[Klaus Kinski]] e a [[Frank Langella]]. Gli interpreti del vampiro diventano tutt'uno con lui e difficilmente si liberano della sua presenza. (p. 28) *L'evanescente raggio di luce del proiettore cinematografico ha qualcosa di vampiresco, solca le tenebre della sala e si ciba delle vite di grandi schiere di spettatori. Se poi il raggio ineffabile trasporta immagini di vampiri, il vampirismo cinematografico si moltiplica. Il cinema nella sua storia è stato disseminato di vampiri: si contano centinaia di film in cui il vampiro è stato protagonista od ospite. A questa presenza vampirica nel cinema sono stati dedicati studi e interi libri, tanto da fare del filone vampiristico il più importante forse di tutto il cinema fantastico e dell'orrore. (p. 33) *{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Da una trama così semplice, affine alle fiabe nordiche più infantili, Murnau trae un film che è, secondo molti, un grande apologo. È l'Agonia dell'Occidente, dice Kerouac. È la premonizione del nazismo, dice Kracauer. È il sacrificio della purezza femminile, ribattono i più sentimentali. (p. 41) *In ''Nosferatu'' c'è una manipolazione materialistica del mito del vampiro, e la spiritualità, il metafisico, passa dall'altra parte, dalla parte del Bene. In effetti non si rispetta troppo la tradizione popolare su cui si basava il ''Dracula'' di Bram Stoker, né riesce a fornire un modello per il cinema vampirico a venire. Il vampiromane di oggi sussulterà nel constatare che Orlok si riflette negli specchi (accade durante la vampirizzazione di Ellen), mentre l'appassionato demonologo avrà qualche dubbio sull'onnipresente ombra del vampiro, giacché i sacri testi della magia ci informano che le creature delle tenebre sono prive di quest'attributo umano. (p. 43) *In fin dei conti, piace pensare a un ''Nosferatu'' che non è solo metafora politica e non è solo proiezione psicologica delle inquietudini di Murnau. I due elementi convergono nel pretesto vampiresco, e conducono ad uno dei primi capolavori (al di là delle sopravvalutazioni) del cinema muto. Una conferma autorevole della multiformità e della «vitalità» del mito vampirico. (p. 43) *A [[Tod Browning|Browning]] piaceva il «diverso», la tristezza della deformità. L'esperienza giovanile nel mondo del circo aveva lasciato un segno: l'universo dei «freaks», degli anormali, cui dedicherà il suo capolavoro (''Freaks'', 1932), dimostrano le sue preferenze. Il suo mondo è il mondo della melanconia umana dietro la maschera, anche dietro la maschera mostruosa. (p. 44) *Ecco dove Dracula si congiunge alle tematiche predilette di Browning. Nella mistificazione, nel mascheramento. E, come negli altri film di Browning, propone il rito dello smascheramento, della demistificazione. Dietro la maschera c'è sì un mostro o un criminale, ma un mostro e un criminale patetici. A portare una maschera, in fondo, sono costretti dalle convenzioni sociali, devono forzatamente nascondere la propria diversità. Devono nascondersi perché altrimenti sarebbero perseguitati, come è perseguitato Dracula per la sua strana sessualità, un erotismo deviante e diverso dalla «norma». (p. 44) *Lugosi non era solo un atore vanesio. Era comunista. Aveva partecipato attivamente alla repubblica di [[Béla Kun|Bela Kun]] e, caduta questa sotto la repressione, era stato costretto a emigrare. Le storie del cinema, anche quelle specialistiche, dimenticano, deliberatamente questa militanza di Lugosi, forse in conseguenza dell'ostentato silenzio di parte americana. Non era conveniente rendere noto che uno degli attori più popolari era un comunista, un rivoluzionario in esilio. Forse fu proprio questo essere diverso, anche politicamente, di Lugosi («straniero in terra straniera», come lamenta il Dracula di Stoker) a sposarsi perfettamente con il dolente demonio Dracula, principe delle tenebre e della diversità. (p. 44) *Già il conte Orlok di Murnau era tanto solo da dover fare addirittura il cocchiere, proprio come il Dracula di Browning. Ma Orlok era un mostro del tutto disumano, mentre il Dracula interpretato da Lugosi umanizza il vampiro. È un tipo strano, questo è sicuro, non lo si incontrerebbe tutti i giorni dal lattaio e nemmeno in un salotto borghese. Eppure ha un<nowiki>'</nowiki>''apparenza'' umana. [...] Se Nosferatu era un erotismo bestiale e repellente, Dracula 1930 è l'amore misterioso ed esotico che irrompe nei salotti. Mina è soggiogata dall'ipnotismo di Dracula, ma ne è veramente innamorata, vedendone una possibile via di uscita dalle mura opprimenti della casa paterna. (p. 49) [[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']] *Si è detto a torto che la fortuna di ''[[Dracula il vampiro|Horror of Dracula]]'' si è avvalsa del colore cinematografico, che permetteva per la prima volta di mostrare il rosso del sangue. E si è detto che in ''Horror of Dracula'' il sangue scorreva a litri. Niente di più falso, se si escludono le labbra macchiate di sangue del vampiro, e non ci sono conferme dell'esistenza di una versione del film esportata solo in Giappone, dove il paletto conficcato nel cuore dei vampiri sarebbe anche divelto con abbondanza di sangue. (p. 53) *Dracula e Van Helsing sono immersi da Fisher in un bagno di Inghilterra vittoriana. Van Helsing-Peter Cushing è rigido come l'istruttore di un college inglese, mentre Dracula-Christopher Lee è spietato come un colonnello britannico o come il caporeparto di una fabbrica ottocentesca.<br>E certo che il Dracula di Christopher Lee è inglese anche in altri atteggiamenti: la malvagità sorniona da dandy byroniano, la gentilezza snob con cui accoglie i visitatori al castello, la cattiveria presuntuosa e annoiata da aristocratico vittoriano con cui snuda i canini. Il volto di Lee è dotato di una mimica superiore a quella di Lugosi, eppure ha bisogno di posticci canini appuntiti per completare il personaggio. A Bela Lugosi bastava la cipria e il rossetto. Bela aveva già la maschera del vampiro cucita in volto, era ungherese, mentre Christopher doveva inserire qualcosa di più nella sua immagine italo-britannica. (p. 54) *{{NDR|Su ''[[Nosferatu, il principe della notte]]''}} La virtù di Herzog è di riuscire ad innestare la tradizione vampirologica nella propria originale «visione del mondo». Nella simpatia-passione per il «diverso». Indubbiamente la proposta di Herzog è ambigua, oltre ogni scusabilità. (p. 55) *Percorrere la carriera cinematografica di [[Klaus Kinski|Kinski]] è una specie di viaggio nell'inferno del cinema europeo, tra spaghetti-western, pessimi gialli teutonici, semi-porno all'italiana. Sino all'approdo glorioso sulle sponde del vampirismo. (p. 56) *Senza dubbio, il vampiro più ripugnante della storia del cinema. Eppure, dimostrando un ateggiamento assai torbido verso il sesso, Herzog ne fa un richiamo erotico indiscutibile. Tutto sommato si invidia la bianca Lucy capitata tra le grinfie del vampiro. (p. 56) *Le ragazze della pubblicità televisiva, come tutte le donne affascinanti della pubblicità in generale, sono delle vampire. E delle vampire secondol'accezione vittoriana, succhiatrici di denaro e ingannevoli. Con il loro sorriso fanno buttare via al «consumatore» soldi e persino la vita stessa, svilita e ridotta a consumismo. Si è pronti a dare tutto alla ragazza dei cartelloni o degli spot pubblicitari, si è pronti ad acquistare i prodotti che le reclamizza, pur sapendo che da lei non si otterrà nulla. Dalla demonizzazione del televisore si passa con facilità alla demonizzazione della pubblicità. Televisione e pubblicità sono stati temuti da consistenti fasce intellettuali con la stessa sospettosa e sprezzante paura di Voltaire di fronte al dilagare della superstizione vampirica nel secolo dei lumi. (p. 62) [[File:Dracula (1973) - Jack Palance 6.png|thumb|[[Jack Palance]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] ne ''[[Il demone nero]]'']] *{{NDR|Su ''[[Il demone nero]]''}} Il Dracula di [[Jack Palance|Palance]] è un vampiro innamorato, patetico e malinconico, maledetto come i vampiri dei fumetti. Adatto, quindi, alla televisione. (p. 75) *Il mito del vampiro nasce in epoche indefinibili, anche se il termine «vampiro» si afferma in Europoa solo nel Settecento illuminista. Gli etimologi non stanno tranquilli di fronte ai vampiri. Le tre parole che nel linguaggio contemporaneo definiscono più correntemente il vampirismo (Vampiro, Nosferatu, Dracula) hanno origini in parte insondabili, che quasi si perdono nel nulla. (p. 79) *Il vampiro ripropone quelle sensazioni di vicina morte che la sessualità porta sempre con sé. La paura è alla base dei miti vampireschi: paura della morte, paura dell'erotismo non socialmente controllabile, paura dell'ignoto. La paura, tra l'altro, è legata fisiologicamente al sangue, questo essenziale alimento della dieta vampirica. L'adrenalina che la paura fa aumentare nel sangue sembra tingere di rosso anche l'aspetto più nascosto del terrore. (p. 81) *Il vampiro agisce meglio nel mondo chiuso, ad esempio nel ''villaggio''. Un contadino romeno avrà più di uno stimolo al terrore vampirico, al timore verso le orde vampiresche dotate di oscuri poteri connessi alla notte. La mentalità del piccolo gruppo favorisce la superstizione del vampiro. Ecco perché le leggende sul vampiro sono molto diffuse nelle isole, dove si teme tutto ciò che è straniero e diverso. (p. 83) *Il vampiro sopravvive alla morte, supera una delle massime aspirazioni e una delle massime angosce dell'uomo. E sopravvive nel corpo, non nell'anima. Il vampirismo è il contrario del cristianesimo, che assegna solo all'anima l'immortalità e di conseguenza svilisce tutto il corporeo. (p. 92) *Il Settecento fornisce ai tempi a venire una superstizione vampirica precisa, con regole e norme che si protrarranno nei secoli: i vampiri illuministi sono cadaveri che risorgono, nutrendosi di sangue umano e annientati solo da un paletto nel cuore e dal rogo delle spoglie. Il Settecento fornisce anche l'elenco dei rimedi per allontanare questi mostri notturni: l'aglio, gli arnesi religiosi, ecc. L'ondata di paura porta a un vero e proprio irrazionalismo di massa, probabilmente sottovalutato dagli storici e da quanti hanno studiato il periodo settecentesco europeo. La credenza nei vampiri provocò un incredibile numero di violazioni di sepolture, le tombe venivano aperte per rinvenire cadaveri rosei e sanguinolenti (vampiri) cui imputare epidemie o sventure. In effetti non era infrequente scoperchiare tombe e trovare cadaveri gonfi e lisci, con unghie e capelli allungati (il tutto in virtù di normali fenomeni di ritardata decomposizione) o sepolti vivi a causa di qualche forma di morte apparente. (p. 94) *La croce da oggetto di culto si muta in stratagemma per mettere in difficoltà il male. Funziona con il diavolo e funziona con il vampiro. Dracula e i suoi simili urlano di dolore al solo apparire di un crocifisso: hanno ragione, perché la croce è, originariamente, solo uno strumento di tortura. Il vampiro, materialista ed esaltatore dei piaceri della carne (e del sangue), non può sopportare la vista di quell'attrezzo da boia. (p. 98) *Con il Dracula di Christopher Lee si inaugura una nuova stagione di successi per il vampiro. Si pubblicano libri e studi sul vampirismo, le case cinematografiche sfornano decine di film sul non-morto. Non c'è la crisi, eppure il vampiro torna a svolazzare. (p. 100) *Qualcuno ha visto nel Dracula di Stoker un'influenza diretta delle teorie di [[Cesare Lombroso|Lombroso]] (del resto citate dallo stesso Stoker), ma l'ipotesi è di difficile dimostrazione. Se è vero che Lombroso e la sua scuola ci informano che «riguardo ai denti, si incontrano negli assassini i canini molto sviluppati», è anche vero che Dracula fa bella mostra di una fronte spaziosa e alta, negata ai criminali dai lombrosiani e attribuita viceversa ai geni. Dove il vampiro spezza di più le categorie dei delinquenti di Lombroso, [[Enrico Ferri (criminologo)|Ferri]], [[Raffaele Garofalo|Garofalo]] e altri fisionomi, è negli occhi, mai sfavillanti in un criminale secondo le «regole» di quella fisiognoica. (p. 112) *Stoker teme le donne e le fa vampire, eppure la sua origine sociale medio-borghese lo condiziona, lo costringe a liberare la donna solo nella mostruosità, facendola «donna perduta». Le letture analitiche del suo ''Dracula'' hanno spesso tentato di scrutare la personalità dell'autore, per cogliere nel romanzo i tormenti vittoriani o le tensioni affettive di Bram Stoker. Lo stesso personaggio Dracula potrebbe essere spiegato come parto nevrotico. Ma Dracula fa paura non tanto per gli spaventosi tormenti ''interiori'' che evoca, fa paura piuttosto perché è un nemico dell'umanità, un'insidia ''esterna''. Se ''Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde'' evoca terrori introspettivi (l'orrore è dentro di noi), ''Dracula'' avvisa che l'orrore è anche fuori di noi, e che può invaderci. (p. 125) *[[Conte Dracula|Dracula]] è un falso aristocratico: nessun servitore, infatti, gli facilita la vita (o la non-vita) al castello. Non ha attorno a sé nemmeno il chiasso conviviale ed orgiastico di un signore feudale: il suo maniero è tetro, e lui stesso non tocca mai cibo. (pp. 128-129) *Dracula è un ottimo turista. Sceglie con cura il nome delle navi con cui salpare. Per arrivare a Londra usa la «Demeter», che ricorda la suocera del dio degli Inferi, Demetra (che è anche simbolo di fertilità, e Dracula è una sfida alla procreazione ma è anche propagatore di vampiri). Per tornare in patria, invece, sceglie la «Czarina Caterina», il cui nome coincide con la zarina forse più immorale e dissoluta di tutta la storia russa. (p. 129) *Dracula è un libertino. Si sceglie molte donne e se ne nutre. Ma non riesce mai ad essere maschilista quanto il suo nemico Van Helsing. (pp. 129-130) *[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] è un tutore dell'ideologia. Per combattere Dracula utilizza tre armi ideologiche: la religione, i buoni sentimenti, la Ragione. È solo la fede in queste armi a rafforzare i nemici del vampiro, consci della sua pericolosità. (p. 130) *Van Helsing è un celibe, per scelta non può sposarsi, è un prete della vampirologia. Le donne non lo interessano se non come potenziali schiave del vampiro. Qualcuno dice che un tempo è stato sposato, ma è riuscito solo a far diventare pazza sua moglie. (p. 130) *Van Helsing è sadico. Desidera impalare le donne. E sceglie, per trafiggere Lucy, il giorno successivo a quello fissato per il matrimonio. (p. 131) *[[Renfield]] è la parentela tra vampirismo, cannibalismo, necrofagia. (p. 131) *[[Lucy Westenra|Lucy]] è un nome triste. Stoker si è ispirato alla poesia di William Wordsworth ''Lucy'', dove si canta una Lucy che anche da morta vive eternizzata nella natura. Lucy è stato sempre un nome adeguato ai personaggi letterari più sventurati o legati alla morte: persino nella ''Capanna dello zio Tom'' di Harriet Beecher Stowe c'è una negra Lucy che si annega quando gli schiavisti le sottraggono il figlio. E anche la Lucia manzoniana subisce parecchie traversie... (p. 131) *Lucy è la vittima sessuale per eccellenza, è sottoposta agli atti esplicitamente erotici di Dracula, e ad atti implicitamente erotici dal dottor Seward (le trasfusioni di sangue). (p. 132) *[[Mina Murray|Mina]] è una donna forte. Per i suoi tempi è troppo emancipata: lavora, è piena di iniziative, intende persino diventare giornalista! (p. 132) *Mina è la donna stuprata che si sente corresponsabile della violenza subìta. «Contaminata!», urla dopo il rapporto con Dracula. Si dovrà mondare con i riti di Van Helsing da una «colpa» che rischia di farla gravida di un vampiro. (p. 132) *[[Jonathan Harker|Harker]] è avventato e merita il suo destino. Lavoratore zelante, si mette in marcia per il castello di Dracula, dove ha trovato un impiego, proprio nella notte di Walpurgis, senza rispetto per quella data, il primo maggio, il giorno dei sabba, ma anche il giorno in cui i lavoratori fanno festa... (p. 133) *C'è una ambigua ammirazione-repulsione nella credenza della [[metamorfosi]]. Da una parte si desiderano le capacità extra-umane degli animali (rapacità, volo, nuoto, capacità anfibie, forza, veleno, ecc.). Dall'altra si teme la ''riduzione'' a bestie, spesso considerata come condanna, nella mitologia e nella fiaba: sono i rospi, i serpenti, le belve e gli uccelli che nascondono la vera identità di una principessa, o di un demone. Il serpente della Bibbia cela il Male e attraverso la donna fa scoprire il peccato all'uomo. (p. 135) *I voli notturni dei [[Pipistrello|pipistrelli]] fanno paura e inquietano. Ancora oggi i gangster americani considerano un malaugurio l'apparizione del pipistrello, foriero di arresti o di morte, come testimonia anche il ''Batman'' dei fumetti che combatte i criminali incutendo terrore attraverso l'immagine del pipistrello. Ma i banditi americani devono forse le loro paure alla Romania, terra originaria di tante superstizioni vampiriche, dove da secoli il pipistrello è considerato simbolo della sventura. (p. 136) *Sono molti gli animali che possono mordere e contagiare l'uomo, eppure il più temuto è stato proprio il pipistrello. In realtà le abitudini, i comportamenti e alcune caratteristiche fisiologiche del pipistrello coincidono con i principali concetti fantastici del «resuscitato che succhia il sangue», o della femmina vampira che sottrae energie. E contemporaneamente l'associazione con la figura del pipistrello ha contribuito a creare molti di questi concetti. Basta ricordare che tutti i pipistrelli sono dotati di patagio, la membrana alare che unisce le falangi e permette il volo: il patagio necessita di particolari condizioni ambientali perché può essicare, e per questo motivo il pipistrello non può trattenersi a lungo sotto i raggi del sole, trascorre dormendo le ore del giorno e «vive» pressoché esclusivamente di notte. Una singolare coincidenza con il comportamento del revenant vampiresco. Il notturno. (pp. 136-137) *Il pipistrello con i suoi voli in cerca di cibo disperde una grande quantità di energie, ha una «vitalità» quasi esuberante, instancabile. Non è un animale passivo o statico: ''vive'', anche se solo di notte. Il pipistrello vola verso l'estrema consumazione dell'esistenza terrena, delle energie a disposizione. E questo, vivendo quasi in eterno. In «eterno», rispetto alla longevità degli altri mammiferi. Come è noto nei mammiferi la durata della vita è quasi sempre strettamente proporzionata alle dimensioni: un topo vivrà meno di un anno, un cavallo supererà agevolmente i diciasette anni. Il pipistrello spesso è molto più piccolo di un topo, eppure può sopravvivere per oltre quindici anni. E anche a una simile veneranda età non subisce quel deterioramento delle arterie tipica decadenza senile di ogni mammifero. (p. 137) *Il [[lupo]] ha per i suoi simili un forte sentimento «familiare», ma è animale ribelle, non accetta il dominio dell'uomo. È alter ego del cane domestico, il suo mister Hyde. (p. 140) *La [[seduzione]] caratterizza definitivamente il vampiro come metafora del trasgressivo: la sua irruzione seducente nella vita «normale» e perbenista scuote e infrange alcuni dei valori fondamentali della società. (p. 145) *La tristezza del vampiro, la sua disperazione, sono l'altra faccia dell'intrinseca ideologia di «liberazione» nascosta nel mito vampirico. Il non-morto, che vive solo nel nero della notte, nel silenzio senza memoria delle tenebre, nella morte del giorno, difficilmente avrebbe potuto sottrarsi alla malinconia e al dolore. (p. 150) *L'ambigua passione per il diverso di Werner Herzog ha offerto un Nosferatu cinematografico che si lamenta della propria longevità sostenendo che la morte «non è il peggio». Involontariamente, il Nosferatu di Herzog si ritrova corciano, in perfetto accordo con un celebre ''Soliloquio'' del filosofo italiano: «Malinconica e triste che possa sembrare la morte... il terribile sarebbe se l'uomo non potesse morire mai, chiuso nella carcere che è la vita». (p. 153) *La [[depressione]] stessa è un vampiro. Alzarsi la mattina dopo una notte insonne: l'incontro estenuante della vittima con il suo predatore è simile al sommergersi in una marea di pensieri di cui però non si può fare a meno. Senza forza, senza energia, come «esangui». (p. 161) *Chi non ha mai sperimentato l'insonnia legata ad un dispiacere non può capire con quanta insistenza l'immagine che causa il dolore si ripresenti puntuale alla finestra della memoria: e come sia impossibile scacciarlo, e come sia voluttuoso arrendersi al suo potere. (p. 161) *Nel vampiro, che infrange le regole della vita e della morte ma anche quelle della sessualità convenzionale, c'è un diavolo umanizzato, come Cristo è un dio umanizzato. Cristo promette per l'aldilà una vita futura ed eterna, gioiosa e senza dolore. Anche il vampiro promette alle proprie vittime una vita futura eterna e libera, ma sulla terra. (p. 170) *La figura del vampiro non ha perso nulla della sua carica travolgente. Tutt'altro. Il vampiro poteva essere logorato da una storia troppo lunga, poteva diventare solo macchietta, pretesto comico. La sua demitizzazione poteva essere totale e senza scampo. Invece, no. Il vampiro, e la stessa figura in fondo così recente di Dracula, si rivelano capaci di «fare paura» e contemporaneamente di affascinare ancora oggi. ''[[Dracula di Bram Stoker|Bram Stoker's Dracula]]'' di Francis Ford Coppola era, sulla carta, un film rischioso. Poteva tramutarsi in una involontaria parodia di un personaggio passato attraverso troppi film e troppe rielaborazioni. Viceversa, al di là delle valutazioni individuali sulla qualità di ''Bram Stoker's Dracula'', il film di Coppola ha dimostrato tutta la forza di questo mito. (p. 203) *Con ''Bram Stoker's Dracula'', Coppola ha reso evidente che il mito del non-morto transilvano è tuttora fecondo e prolifico: fa ancora paura e contemporaneamente riesce ancora a rappresentare tensioni e angosce degli individui quanto delle società attuali. Anzi, il ''Dracula'' di Coppola ci presenta l'aspetto più devastante del vampiro contemporaneo: è un mostro, ma un mostro irriducibile. Non si presta, Dracula e il vampiro, alle riletture buoniste, integrazioniste. Rimane implacabilmente e interamente mostro, perturbante. Con ''[[Forrest Gump]]'' o ''[[Il gobbo di Notre Dame (film 1996)|Il gobbo di Notre Dame]]'', Hollywood ha offerto l'omologazione del diverso, da accettare e integrare in un universo «politically correct». Con il ''Dracula'' di Coppola, invece, il mostro si presenta in tutta la sua alterità. Ha una dimensione umana, questo è vero. Piange, soffre, diventa vampiro per amore. Ma le sue azioni sono comunque malvagie, le sue mutazioni sono orride. E quindi, alla fine, va eliminato. (p. 214) *{{NDR|Su ''[[Dracula: morto e contento]]''}} Poteva essere la versione draculiana di quel capolavoro che fu ''[[Frankenstein Junior|Frankenstein junior]]'', invece si è risolto in un filmetto leggero e innocuo. Certo, lo spettatore vampirofilo riusciva a scoprire di continui riferimenti a pietre miliari del cinema di vampiri. I nomi dei personaggi, le battute, le situazioni, erano metodiche riscritture in chiave comica della sceneggiatura del ''Dracula'' di Tod Browning: un film mitico negli Stati Uniti, quasi ignoto in Italia, e per questo il pubblico (e la stessa critica più disattenta) non hanno colto, da noi, il gioco anche godibile di Mel Brooks. (p. 218) ===Explicit=== Giunti alla fine della nostra caccia, un dato dovrebbe essere acquisito: i vampiri sono tra noi. Anche perché, nell'epoca del virtuale che si sta aprendo con il duemila, tutto quello che è stato creato dai media «esiste». Dal momento che i vampiri dimorano nell'immaginario collettivo, in modo permanente, allora esistono. In quell'interzona situata là dove scompare la differenza tra realtà e immaginario. ==''Il lord del brivido''== ===Incipit=== La filmografia di [[Christopher Lee]] è una grande galleria di personaggi inquietanti, a volte mostruosi, quasi sempre dei "diversi". Era in grado di nobilitare le figure più terribili, rendendo percepibile sullo schermo quella che chiamava «la solitudine del male» (la sua spiegazione era che «nessuno è totalmente malvagio»). ===Citazioni=== *Durante il conflitto viene trasferito all'intelligence Service, sempre per conto della RAF, e a quelle che vengono definite "special operations". Insomma, si occupa di spionaggio e firma l'Official Secrets Act che lo impegna alla segretezza sulle sue attività: Lee infatti non ha mai rivelato quali fossero i suoi compiti. Ed è questo un altro tassello che intreccia la sua biografia con la sua futura carriera cinematografica: infatti a Lee, agente segreto nella vita reale, doveva capitare di essere sullo schermo uno dei più temibili avversari della spia per eccellenza nell'immaginario odierno, James Bond. (p. 20) [[File:Revenge of Frankenstein (trailer) - Christopher Lee.png|thumb|Christopher Lee nel ruolo della [[Mostro di Frankenstein|Creatura]] ne ''[[La maschera di Frankenstein]]'']] *{{NDR|Su ''[[La maschera di Frankenstein]]''}} L'aspetto del Mostro era una grande innovazione, che ne allontanava l'immagine dalla classica testa quadrata con gli elettrodi portata al successo da Boris Karloff negli anni Trenta. Il problema era che non si poteva imitare il make-up dei Frankenstein prodotti dalla Universal, perché era protetto da copyright, ed era necessario cercare qualcosa di completamente differente. Christopher Lee affrontò almeno tre prove per il make-up della creatura, con il truccatore Phil Leakey. In alcuni primi tentativi il naso di Lee era schiacciato o con delle protesi, tanto da farlo sembrare un animale, poi si arrivò al trucco definitivo, che è stato definito "da incidente stradale". Poiché la creatura era composta di frammenti prelevati ad altri corpi, si realizzò un volto irregolare, pieno di cicatrici e con un occhio latteo. (pp. 38-39) *{{NDR|Su ''[[La maschera di Frankenstein]]''}} Per caratterizzare un personaggio che non parla e può comunicare solo con i movimenti, gli atteggiamenti, le reazioni, Lee mise a frutto le sue esperienze come mimo. E la sua interpretazione resta memorabile, soprattutto per la capacità di rendere il dolore della creatura, senza parlare e solo con i movimenti e gli sguardi. (p. 40) *''[[La maschera di Frankenstein|The Curse]]'' fu infatti una sorta di banco di prova per l'equipe [[Hammer Film Production|Hammer]], una palestra per imparare le nuove regole del cinema horror nell'epoca del colore. L'esperimento fu premiato da un enorme successo di incassi, oltre ogni aspettativa, dando il via a una vera e propria rinascita dell'horror cinematografico. Tuttavia, i critici ufficiali erano molto severi con i film della Hammer e fin dagli inizi sentenziarono che il filone non avrebbe funzionato. Al contrario gli spettatori regalavano quasi immancabilmente dei risultati economici eccezionali: con pochi mezzi e scarsi investimenti, la Hammer riusciva a realizzare dei film di grande successo internazionale. Presto la Hammer divenne l'unica casa produttrice britannica a essere automaticamente distribuita attraverso le major americane, dalla Universal alla Warner Bros., dalla Columbia alla Fox. Un vero fenomeno imprenditoriale e un'audace scelta di specializzazione nel fantastico e nel gotico. Oggi, finalmente, anche gli studiosi di cinema cominciano ad apprezzare l'originalità di quelle pellicole e la maestria dei registi e degli interpreti. (p. 41) *{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Le platee del 1958 si resero subito conto che avevano di fronte un film dell'orrore del tutto innovativo e non solo per l'uso del colore. L'impatto era straordinario fin dalla sequenza iniziale, quando sui titoli di testa il sangue cola su una bara con la scritta "Dracula". La musica di James Bernard, restata famosa, fa rimbombare archi e tamburi con un ritmo che ricorda la parola scandita «Dra-cu-la». (p. 48) *{{NDR|Su ''[[L'uomo che ingannò la morte]]''}} Troppo statico e parlato, il film lasciò freddi pubblico e critica, nonostante la consueta meticolosa cura della Hammer e di Fisher. (p. 55) *{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Ribalta le convenzioni della storia sul Dottor Jekyll e Mister Hyde: qui Jekyll è un goffo professore che si trasforma non in un mostro, ma in un giovane bellissimo e depravato. Una innovazione ardita, girata in modo sontuoso da Terence Fisher, ma che non ottiene però i consensi del pubblico. (p. 57) *{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Girato in grande velocità, il film poteva essere un capolavoro della casa produttrice britannica, ma venne tradito dal make-up del mostro, scarsamente efficace a causa delle ristrettezze economiche imposte dalla produzione. (p. 79) [[File:Rasputin the Mad Monk (1966) trailer - Christopher Lee 6.png|thumb|Christopher Lee nel ruolo di [[Grigorij Efimovič Rasputin]] in ''[[Rasputin: il monaco folle]]'']] *{{NDR|Su ''[[Rasputin: il monaco folle]]''}} Trasporre sullo schermo la storia di Rasputin imponeva alla produzione di ricostruire con efficacia l'ambientazione russa, ma nel film non viene mai mostrata la corte reale (né lo zar), probabilmente perché avrebbe richiesta delle spese insostenibili per la Hammer. Si preferì invece accentuare la carica violenta e sensuale del personaggio, puntando sulla fotografia di Michael Reed per ovviare ai pochi mezzi a disposizione. Il Rasputin di Lee, dai lunghi capelli e dalla lunga barba, gli occhi infernali e la capacità di sedurre persino una delle dame più vicine alla zarina, resta una delle prove più suggestive dell'attore. (p. 81) *{{NDR|Su ''[[The Devil Rides Out]]''}} Ci vollero anni [...] prima che Lee convincesse la Hammer a produrre il film, dato che si temevano le reazioni della censura e della Chiesa di fronte a una storia di satanismo e magia nera. In qualche modo, il film ruppe il ghiaccio e diede il via libera ad altri film sulle stesse tematiche. Rabbini, preti cattolici e protestanti, persino musulmani chiesero a Lee se non aveva avuto disagio a girare quel film e se non lo considerasse blasfemo. Ma l'attore replicava che nel film, al contrario, si assiste alla distruzione delle tenebre da parte della luce. E persino un vescovo irlandese gli fece i complimenti. (pp. 83-84) *{{NDR|Su ''[[The Devil Rides Out]]''}} Per lungo tempo Lee sperò in un remake del film, che potesse godere delle nuove frontiere raggiunte dagli effetti speciali, ma il suo desiderio non si realizzò. (p. 85) *{{NDR|Su ''[[Dracula, principe delle tenebre]]''}} Al di là dell'assenza di dialoghi, la stessa presenza del vampiro sullo schermo è ridotta al minimo. Nelle sue poche apparizioni il Dracula di Lee risulta animalesco, crudele, e l'attore sembra aver abbandonato il desiderio di distinguersi nettamente dal vampiro di Lugosi: in ''Dracula Prince of Darkness'', infatti, indossa un anello che è la copia esatta di quello portato da Bela Lugosi, come omaggio al grande attore ungherese. (p. 86) *Dopo ''Dracula Prince of Darkness'' per Lee inizia la disaffezione verso il personaggio che lo aveva reso celebre. O almeno, la disaffezione verso i progetti della Hammer relativi al conte vampiro. «È assurdo!», sbotta l'attore con i dirigenti della casa produttrice. «Prima scrivete la storia e poi cercate di adattarvi il personaggio, è ridicolo. Non voglio farlo. Non lo farò». La sensazione di Lee, infatti, era che alla Hammer si scrivessero dei soggetti e solo successivamente decidessero di inserire Dracula nella storia, portando così a incongruenze e a uno svilimento del personaggio. (p. 87) *{{NDR|Su ''[[Le amanti di Dracula]]''}} Anche la conclusione del film riservava all'attore un imprevisto. Dracula finisce impalato da una croce, il volto diventa triste, il sangue gli cola dagli occhi e dalla bocca, fino alla consueta disintegrazione. Proprio mentre girava la scena finale, con Lee urlante, trapassato dalla croce, il volto rigato da lacrime di sangue che gli scorrono dagli occhi, arrivò sul set il Lord inviato dalla Regina per consegnare il prestigioso Queen's Award alla Hammer, accompagnato dalla moglie. La coppia guardò muta quella scena terribile, senza nessuna espressione in volto. (p. 88) [[File:Taste The Blood of Dracula - Original Theatrical Trailer (1970) Count Dracula.png|thumb|Christopher Lee nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Una messa per Dracula]]'']] *{{NDR|Su ''[[Una messa per Dracula]]''}} Il film aveva degli ottimi attori (come Geoffrey Keen) nei ruoli dei borghesi vittoriani dediti alla perversione e al satanismo, e gli effetti speciali della decomposizione finale di Dracula sono tra i migliori della serie. Eppure la copia della sceneggiatura su cui ha lavorato Lee è piena di appunti irritati dell'attore: "Ridicolo", "Sciocco", "Inutile". (p. 90) *''[[Il conte Dracula (film 1970)|El Conde Dracula]]'' purtroppo si trovò limitato dalle ristrettezze finanziarie. Che il film fosse a bassissimo budget è testimoniato dall'uso smodato dello zoom, dalle riprese notturne girate di giorno o dal fatto che i lupi al servizio di Dracula erano dei semplici pastori tedeschi. Insomma, per Lee "un'occasione perduta". (p. 107) *{{NDR|Su ''[[Vita privata di Sherlock Holmes]]''}} Grazie a questa pellicola, Christopher Lee può vantare di essere l'unico attore ad aver impersonato sia Sherlock Holmes che suo fratello Mycroft. Il regista Wilder volle Lee, dopo aver considerato George Sanders e Laurence Olivier, anche se non corrispondeva fisicamente alla descrizione del fratello di Holmes. Wilder gli disse: «Non mi interessa minimamente cosa hai fatto in passato. Mi interessa solo che tu sei l'attore giusto, secondo me, per questa parte, nel mio film». (p. 111) *''[[Il marchio di Dracula|Scars of Dracula]]'' tenta di aggiornarsi alle nuove esigenze del mercato e si dimostra il più sadico della serie, soprattutto quando Dracula infligge delle terribili torture al suo servo (Patrick Troughton). I morsi di Dracula sono estremamente sanguinolenti e il vampiro affonda le fauci direttamente nel corpo squarciato di una vittima. Anche il trucco di Lee cambia, è molto pesante, il cerone lo rende pallido oltre misura. (p. 116) *{{NDR|Su ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''}} Non era la prima volta che il cinema portava Dracula in contesti contemporanei (era accaduto, tra l'altro, già a Bela Lugosi con il ''Dracula'' di Tod Browning e a Lon Chaney junior con il conte Alucard di ''Son of Dracula''), ma Lee era poco convinto da un Dracula in tempi moderni, svincolato dal suo contesto storico. La sua unica consolazione era ricordare che nel romanzo di Stoker la vicenda si svolgeva nello stesso periodo in cui venne scritto. Nonostante tutte le sue riserve, Lee non si risparmiò nella promozione della pellicola, apparendo anche in uno short pubblicitario, intervistato nella sua casa di Londra. Ma era convinto che gli spettatori avrebbero disapprovato un film a tratti grottesco. (p. 117) *{{NDR|Su ''[[Il cervello dei morti viventi]]''}} Il film precedeva ''The Exorcist'' (''L'Esorcista'', 1973) e trattava un tema simile, quello di bambini "posseduti", ma si dimostrò troppo irritante, andava contro il moralismo perbenista che vuole solo bambini ingenui e serafici o al massimo vittime del demonio: invece in questo film i bambini uccidono e si uccidono. (p. 121) *''[[The Wicker Man]]'' è un film che non lascia mai indifferenti, che fa pensare. Venne mostrato anche a esponenti di diverse confessioni religiose, per sapere se lo trovavano offensivo. Molti furono turbati dal cinismo di Summerisle, ma nessuno si sentì offeso. (p. 123) *Esiste una voce secondo la quale [[Ian Fleming|Fleming]] si sia ispirato proprio alla sua vita per creare il personaggio di [[James Bond]], dato che come abbiamo detto Lee ha lavorato per i servizi segreti durante la guerra e avrebbe forse continuato anche successivamente a collaborare con l'intelligence britannica. (p. 127) *{{NDR|Su ''[[Starship Invasions]]''}} Il film è talmente sgangherato (grotteschi costumi, astronavi con arredi ridicoli, assurdi robot degni dei serial americani di serie Z degli anni Trenta, effetti speciali iperartigianali) da farne un oggetto di culto per gli amanti del trash. (p. 138) *{{NDR|Su ''[[Jinnah (film)|Jinnah]]''}} Lee aveva sentito parlare di [[Mohammad Ali Jinnah|Jinnah]] dalle truppe indiane durante la Seconda guerra mondiale, ma la sua vita era poco nota anche ai pakistani. L'attore voleva offrire un ritratto di Jinnah completamente diverso da quello offerto, brevemente, in ''[[Gandhi (film)|Gandhi]]'' (1982). Nel film di [[Richard Attenborough|Richard Attemborough]] il leader pakistano appariva come un mestatore che voleva la guerra civile, mentre nella interpretazione di Lee con regia di Jamil Dehlavi è "uno dei più grandi statisti del XX secolo". (p. 160) *Tra le diverse abitazioni in cui ha vissuto, rimane nella memoria di chi ha potuto visitarla quella londinese a Chelsea, un appartamento al terzo piano dove accoglieva gli ospiti in un soggiorno illuminato da luci dorate, con mobilio di tec orientale, un grande specchio e tappeti persiani. A ornare la sala, i soprammobili che provenivano dai tanti viaggi dei coniugi Lee. Ai due lati di un camino i muri erano occupati da librerie che arrivavano fino al soffitto e che contenevano volumi su ogni argomento: storia, guerra, fantascienza, fantasy, horror, occulto, mitologia, musica, e soprattutto biografie storiche e autobiografie. I suoi autori preferiti del soprannaturale erano [[Edgar Allan Poe]], [[Arthur Machen]], [[Ambrose Bierce]], [[Algernon Blackwood]], [[H. P. Lovecraft]] e [[Ray Bradbury]]. (pp. 231-232) *Nonostante il carattere riservato e a volte poco cordiale, non si sottraeva al bagno di folla dei fan, donando volentieri autografi e dediche sulle sue foto. Era assiduo frequentatore della libreria londinese Forbidden Planet in New Oxford Street, specializzata in fantascienza e fumetti, per firmare copie dei suoi film e libri. (pp. 233-234) *Il suo giudizio sul mondo del cinema era spesso severo. Un po' moralista, riteneva che i ragazzi sotto i 15 anni dovessero essere tenuti lontani dai film pornografici e da quelli troppo violenti (di una violenza «imitabile»), ma era contrario alla censura cinematografica per gli adulti. Si diceva contrario allo star system, dato che chi viene ritenuto "star" non necessariamente è un buon attore, e riteneva che l'industria cinematografica fosse «devastata dall'ignoranza». Era molto critico con i film sulla Seconda guerra mondiale, a suo dire pieni di errori perché non realizzati da chi aveva veramente partecipato al conflitto. (p. 238) *Patriottico, come si è visto era stato in gioventù persino agente segreto per l'Intelligence Service. Ma se gli si chiedeva di raccontare qualcosa sulle sue avventure nelle Special Forces o nei servizi segreti inglesi, lui, così loquace su tutti gli argomenti della sua carriera e della sua vita, si chiudeva in un rigido «non posso dire nulla». (p. 241) ==Bibliografia== *Fabio Giovannini, ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, ISBN 88-220-4516-5 *Fabio Giovannini, ''Il libro dei vampiri. {{small|Dal mito di Dracula alla presenza quotidiana}}'', Edizioni Dedalo, 1997, ISBN 9788822045386 *Fabio Giovannini, ''Il lord del brivido. {{small|Christopher Lee da Dracula a Lo Hobbit}}'', Shatter edizioni, 2018, ISBN 978-88-943721-2-0 ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} {{DEFAULTSORT:Giovannini, Fabio}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Saggisti italiani]] dw2tsgdb82dj08zu98ln69uasvapeaf Wilhelm Siegmund Teuffel 0 191122 1221760 1194713 2022-08-09T13:55:37Z Gaux 18878 /* Citazioni */ Domizio Afro wikitext text/x-wiki [[File:Wilhelm Siegmund Teuffel - Imagines philologorum.jpg|thumb|Wilhelm Siegmund Teuffel]] '''Wilhelm Siegmund von Teuffel''' (1820 – 1878), filologo classico tedesco. ==''Storia della letteratura romana''== ===[[Incipit]]=== Mancavano ai [[Civiltà romana|Romani]] l'agilità, la versatilità e la fantasia de' Greci; i loro pregi consistono nella sobrietà ed acutezza del pensiero, nella fermezza e costanza della volontà. Il loro ingegno s'indirizzava all'utile e degenerava anche in egoismo ed astuzia, come la loro fermezza in ostinazione e rigidezza. Nel campo della politica e del diritto queste qualità produssero cose grandi e durevoli; all'arte ed alla letteratura furono assolutamente sfavorevoli. ===Citazioni=== *Tra le varie specie di ''poesia'' il ''dramma'' ritrae maggiormente del carattere popolare romano. Come tutti gl'Italiani, avevano anche i Romani lo sguardo acuto per ciò che cade sotto i sensi, il dono di una fina osservazione, di una viva imitazione e rapida riproduzione. L'improvvisare, le canzoni per burla ed ischerno, così come la forma de' dialoghi e delle canzoni a vicenda, sono perciò cose antichissime in Italia. (vol. I, p. 3) *I ''[[Fescennino|{{sic|Fescenini}}]]'' presero il loro nome da Fescennio, villaggio posto a mezzodì dell'Etruria, ma sono generalmente proprii dell'Italia media. Essi erano un elemento di un divertimento campagnuolo, venivano rappresentati in liete occasioni, e quelli che vi prendevano parte uscivano in reciproci motteggi, in rudi arguzie secondo il gusto grossolano del popolo e simili. Quest'uso che si praticò in origine anche nelle feste villereccie (p. es. dopo la messe, alla festa della dea Tellure e del dio dei boschi), si vide a poco a poco ridotto in più breve cerchia e limitato alle nozze. Quando, caduta la repubblica, la poesia artistica si appropriò i Fescennini, essa li tolse in parte dal loro lato burlesco, in parte dal loro uso nelle nozze. (vol. I, p. 4) *[...] anche gli oratori [[Gaio Asinio Pollione|Asinio Pollione]] e [[Marco Valerio Messalla Corvino|M. {{sic|Messala}}]], che erano sopravvissuti<ref>Nel testo "sepravissuti"</ref> alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo nè sugo, valeva dire alle declamazioni. (vol. I, p. 482) *Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (vol. I, p. 487) *[[Gneo Domizio Afro|Domizio Afro]] di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. (vol. II, p. 23) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_i5zhd4UYmUgC/page/n6/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. I, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Teuffel, Wilhelm Siegmund von}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] 9905wnk9hsuhglf88shsy1yim55c798 1221764 1221760 2022-08-09T14:06:00Z Gaux 18878 /* Bibliografia */ volume II wikitext text/x-wiki [[File:Wilhelm Siegmund Teuffel - Imagines philologorum.jpg|thumb|Wilhelm Siegmund Teuffel]] '''Wilhelm Siegmund von Teuffel''' (1820 – 1878), filologo classico tedesco. ==''Storia della letteratura romana''== ===[[Incipit]]=== Mancavano ai [[Civiltà romana|Romani]] l'agilità, la versatilità e la fantasia de' Greci; i loro pregi consistono nella sobrietà ed acutezza del pensiero, nella fermezza e costanza della volontà. Il loro ingegno s'indirizzava all'utile e degenerava anche in egoismo ed astuzia, come la loro fermezza in ostinazione e rigidezza. Nel campo della politica e del diritto queste qualità produssero cose grandi e durevoli; all'arte ed alla letteratura furono assolutamente sfavorevoli. ===Citazioni=== *Tra le varie specie di ''poesia'' il ''dramma'' ritrae maggiormente del carattere popolare romano. Come tutti gl'Italiani, avevano anche i Romani lo sguardo acuto per ciò che cade sotto i sensi, il dono di una fina osservazione, di una viva imitazione e rapida riproduzione. L'improvvisare, le canzoni per burla ed ischerno, così come la forma de' dialoghi e delle canzoni a vicenda, sono perciò cose antichissime in Italia. (vol. I, p. 3) *I ''[[Fescennino|{{sic|Fescenini}}]]'' presero il loro nome da Fescennio, villaggio posto a mezzodì dell'Etruria, ma sono generalmente proprii dell'Italia media. Essi erano un elemento di un divertimento campagnuolo, venivano rappresentati in liete occasioni, e quelli che vi prendevano parte uscivano in reciproci motteggi, in rudi arguzie secondo il gusto grossolano del popolo e simili. Quest'uso che si praticò in origine anche nelle feste villereccie (p. es. dopo la messe, alla festa della dea Tellure e del dio dei boschi), si vide a poco a poco ridotto in più breve cerchia e limitato alle nozze. Quando, caduta la repubblica, la poesia artistica si appropriò i Fescennini, essa li tolse in parte dal loro lato burlesco, in parte dal loro uso nelle nozze. (vol. I, p. 4) *[...] anche gli oratori [[Gaio Asinio Pollione|Asinio Pollione]] e [[Marco Valerio Messalla Corvino|M. {{sic|Messala}}]], che erano sopravvissuti<ref>Nel testo "sepravissuti"</ref> alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo nè sugo, valeva dire alle declamazioni. (vol. I, p. 482) *Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (vol. I, p. 487) *[[Gneo Domizio Afro|Domizio Afro]] di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. (vol. II, p. 23) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_i5zhd4UYmUgC/page/n6/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. I, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_5qlenEj5ofoC/page/n7/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. II, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Teuffel, Wilhelm Siegmund von}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] 4qz1755uy14v1gdoiskhmaehyyd9dhj 1221769 1221764 2022-08-09T14:19:20Z Gaux 18878 /* Citazioni */ Fedro wikitext text/x-wiki [[File:Wilhelm Siegmund Teuffel - Imagines philologorum.jpg|thumb|Wilhelm Siegmund Teuffel]] '''Wilhelm Siegmund von Teuffel''' (1820 – 1878), filologo classico tedesco. ==''Storia della letteratura romana''== ===[[Incipit]]=== Mancavano ai [[Civiltà romana|Romani]] l'agilità, la versatilità e la fantasia de' Greci; i loro pregi consistono nella sobrietà ed acutezza del pensiero, nella fermezza e costanza della volontà. Il loro ingegno s'indirizzava all'utile e degenerava anche in egoismo ed astuzia, come la loro fermezza in ostinazione e rigidezza. Nel campo della politica e del diritto queste qualità produssero cose grandi e durevoli; all'arte ed alla letteratura furono assolutamente sfavorevoli. ===Citazioni=== *Tra le varie specie di ''poesia'' il ''dramma'' ritrae maggiormente del carattere popolare romano. Come tutti gl'Italiani, avevano anche i Romani lo sguardo acuto per ciò che cade sotto i sensi, il dono di una fina osservazione, di una viva imitazione e rapida riproduzione. L'improvvisare, le canzoni per burla ed ischerno, così come la forma de' dialoghi e delle canzoni a vicenda, sono perciò cose antichissime in Italia. (vol. I, p. 3) *I ''[[Fescennino|{{sic|Fescenini}}]]'' presero il loro nome da Fescennio, villaggio posto a mezzodì dell'Etruria, ma sono generalmente proprii dell'Italia media. Essi erano un elemento di un divertimento campagnuolo, venivano rappresentati in liete occasioni, e quelli che vi prendevano parte uscivano in reciproci motteggi, in rudi arguzie secondo il gusto grossolano del popolo e simili. Quest'uso che si praticò in origine anche nelle feste villereccie (p. es. dopo la messe, alla festa della dea Tellure e del dio dei boschi), si vide a poco a poco ridotto in più breve cerchia e limitato alle nozze. Quando, caduta la repubblica, la poesia artistica si appropriò i Fescennini, essa li tolse in parte dal loro lato burlesco, in parte dal loro uso nelle nozze. (vol. I, p. 4) *[...] anche gli oratori [[Gaio Asinio Pollione|Asinio Pollione]] e [[Marco Valerio Messalla Corvino|M. {{sic|Messala}}]], che erano sopravvissuti<ref>Nel testo "sepravissuti"</ref> alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo nè sugo, valeva dire alle declamazioni. (vol. I, p. 482) *Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (vol. I, p. 487) *[[Gneo Domizio Afro|Domizio Afro]] di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. (vol. II, p. 23) *In parte sotto Tiberio e in parte sotto i suoi successori, [[Fedro]] di Pieria, liberto, pubblicò cinque libri di favole esopiche in ben costrutti senarii giambici. Alle favole propriamente dette sono frammischiati anche aneddoti di cose avvenute allora o non molto prima. Le varie persecuzioni ch'ebbe a soffrire l'autore, lo fanno qua e là prorompere in isfoghi di risentimento. Lo stile è scorrevole, negli ultimi libri spesso anche prolisso; il tuono sereno, talvolta risentito; la lingua corretta, ma non senza tracce del tempo. Del resto questa raccolta non ci venne intera. (vol. II, p. 50) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_i5zhd4UYmUgC/page/n6/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. I, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_5qlenEj5ofoC/page/n7/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. II, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Teuffel, Wilhelm Siegmund von}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] 5fzz8x3liobk57imxfj58gdhzy4a0xx 1221773 1221769 2022-08-09T14:25:39Z Gaux 18878 /* Citazioni */ sic arcaismi wikitext text/x-wiki [[File:Wilhelm Siegmund Teuffel - Imagines philologorum.jpg|thumb|Wilhelm Siegmund Teuffel]] '''Wilhelm Siegmund von Teuffel''' (1820 – 1878), filologo classico tedesco. ==''Storia della letteratura romana''== ===[[Incipit]]=== Mancavano ai [[Civiltà romana|Romani]] l'agilità, la versatilità e la fantasia de' Greci; i loro pregi consistono nella sobrietà ed acutezza del pensiero, nella fermezza e costanza della volontà. Il loro ingegno s'indirizzava all'utile e degenerava anche in egoismo ed astuzia, come la loro fermezza in ostinazione e rigidezza. Nel campo della politica e del diritto queste qualità produssero cose grandi e durevoli; all'arte ed alla letteratura furono assolutamente sfavorevoli. ===Citazioni=== *Tra le varie specie di ''poesia'' il ''dramma'' ritrae maggiormente del carattere popolare romano. Come tutti gl'Italiani, avevano anche i Romani lo sguardo acuto per ciò che cade sotto i sensi, il dono di una fina osservazione, di una viva imitazione e rapida riproduzione. L'improvvisare, le canzoni per burla ed ischerno, così come la forma de' dialoghi e delle canzoni a vicenda, sono perciò cose antichissime in Italia. (vol. I, p. 3) *I ''[[Fescennino|{{sic|Fescenini}}]]'' presero il loro nome da Fescennio, villaggio posto a mezzodì dell'Etruria, ma sono generalmente proprii dell'Italia media. Essi erano un elemento di un divertimento campagnuolo, venivano rappresentati in liete occasioni, e quelli che vi prendevano parte uscivano in reciproci motteggi, in rudi arguzie secondo il gusto grossolano del popolo e simili. Quest'uso che si praticò in origine anche nelle feste villereccie (p. es. dopo la messe, alla festa della dea Tellure e del dio dei boschi), si vide a poco a poco ridotto in più breve cerchia e limitato alle nozze. Quando, caduta la repubblica, la poesia artistica si appropriò i Fescennini, essa li tolse in parte dal loro lato burlesco, in parte dal loro uso nelle nozze. (vol. I, p. 4) *[...] anche gli oratori [[Gaio Asinio Pollione|Asinio Pollione]] e [[Marco Valerio Messalla Corvino|M. {{sic|Messala}}]], che erano sopravvissuti<ref>Nel testo "sepravissuti"</ref> alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo nè sugo, valeva dire alle declamazioni. (vol. I, p. 482) *Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (vol. I, p. 487) *[[Gneo Domizio Afro|Domizio Afro]] di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. (vol. II, p. 23) *In parte sotto Tiberio e in parte sotto i suoi successori, [[Fedro]] di Pieria, liberto, pubblicò cinque libri di favole esopiche in ben costrutti senarii giambici. Alle favole propriamente dette sono frammischiati anche aneddoti di cose avvenute allora o non molto prima. Le varie persecuzioni ch'ebbe a soffrire l'autore, lo fanno qua e là prorompere in {{sic|isfoghi}} di risentimento. Lo stile è scorrevole, negli ultimi libri spesso anche prolisso; il {{sic|tuono}} sereno, talvolta risentito; la lingua corretta, ma non senza tracce del tempo. Del resto questa raccolta non ci venne intera. (vol. II, p. 50) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_i5zhd4UYmUgC/page/n6/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. I, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_5qlenEj5ofoC/page/n7/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. II, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Teuffel, Wilhelm Siegmund von}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] kysjuiidmohip6uimuvkxrz9dxcsfee 1221782 1221773 2022-08-09T14:48:38Z Gaux 18878 /* Citazioni */ Seneca wikitext text/x-wiki [[File:Wilhelm Siegmund Teuffel - Imagines philologorum.jpg|thumb|Wilhelm Siegmund Teuffel]] '''Wilhelm Siegmund von Teuffel''' (1820 – 1878), filologo classico tedesco. ==''Storia della letteratura romana''== ===[[Incipit]]=== Mancavano ai [[Civiltà romana|Romani]] l'agilità, la versatilità e la fantasia de' Greci; i loro pregi consistono nella sobrietà ed acutezza del pensiero, nella fermezza e costanza della volontà. Il loro ingegno s'indirizzava all'utile e degenerava anche in egoismo ed astuzia, come la loro fermezza in ostinazione e rigidezza. Nel campo della politica e del diritto queste qualità produssero cose grandi e durevoli; all'arte ed alla letteratura furono assolutamente sfavorevoli. ===Citazioni=== *Tra le varie specie di ''poesia'' il ''dramma'' ritrae maggiormente del carattere popolare romano. Come tutti gl'Italiani, avevano anche i Romani lo sguardo acuto per ciò che cade sotto i sensi, il dono di una fina osservazione, di una viva imitazione e rapida riproduzione. L'improvvisare, le canzoni per burla ed ischerno, così come la forma de' dialoghi e delle canzoni a vicenda, sono perciò cose antichissime in Italia. (vol. I, p. 3) *I ''[[Fescennino|{{sic|Fescenini}}]]'' presero il loro nome da Fescennio, villaggio posto a mezzodì dell'Etruria, ma sono generalmente proprii dell'Italia media. Essi erano un elemento di un divertimento campagnuolo, venivano rappresentati in liete occasioni, e quelli che vi prendevano parte uscivano in reciproci motteggi, in rudi arguzie secondo il gusto grossolano del popolo e simili. Quest'uso che si praticò in origine anche nelle feste villereccie (p. es. dopo la messe, alla festa della dea Tellure e del dio dei boschi), si vide a poco a poco ridotto in più breve cerchia e limitato alle nozze. Quando, caduta la repubblica, la poesia artistica si appropriò i Fescennini, essa li tolse in parte dal loro lato burlesco, in parte dal loro uso nelle nozze. (vol. I, p. 4) *[...] anche gli oratori [[Gaio Asinio Pollione|Asinio Pollione]] e [[Marco Valerio Messalla Corvino|M. {{sic|Messala}}]], che erano sopravvissuti<ref>Nel testo "sepravissuti"</ref> alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo nè sugo, valeva dire alle declamazioni. (vol. I, p. 482) *Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (vol. I, p. 487) *[[Gneo Domizio Afro|Domizio Afro]] di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. (vol. II, p. 23) *In parte sotto Tiberio e in parte sotto i suoi successori, [[Fedro]] di Pieria, liberto, pubblicò cinque libri di favole esopiche in ben costrutti senarii giambici. Alle favole propriamente dette sono frammischiati anche aneddoti di cose avvenute allora o non molto prima. Le varie persecuzioni ch'ebbe a soffrire l'autore, lo fanno qua e là prorompere in {{sic|isfoghi}} di risentimento. Lo stile è scorrevole, negli ultimi libri spesso anche prolisso; il {{sic|tuono}} sereno, talvolta risentito; la lingua corretta, ma non senza tracce del tempo. Del resto questa raccolta non ci venne intera. (vol. II, p. 50) *[[Seneca]] è il soggetto più notevole di questo tempo. Nel brio e nell'agilità della forma non ha chi gli somigli, fuori da Ovidio: ma Seneca ebbe ad un tempo un sentimento vivo di queste sue qualità; e tanta n'era la forza, che ad ogni occasione che gli si fosse offerta, non {{sic|sapea}} tenersi dal darne mostra, né gli balenava concettino in mente ch'ei {{sic|nol}} cogliesse. Tuttavia solo di rado può dirsi ch'egli abbia fatto un uso biasimevole delie sue grandi doti e dell'alta sua condizione; e se la sua vita mostra sovente una sapienza abbassata al grado di prudenza, la sua morte per altro ha l'impronta d'una rinunzia deliberata ai beni di questa vita. (vol. II, p. 61) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_i5zhd4UYmUgC/page/n6/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. I, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_5qlenEj5ofoC/page/n7/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. II, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Teuffel, Wilhelm Siegmund von}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] i51ebw6nho1txwsjijnsd803jtwgue9 1221783 1221782 2022-08-09T14:49:44Z Gaux 18878 /* Citazioni */ wlink diretto wikitext text/x-wiki [[File:Wilhelm Siegmund Teuffel - Imagines philologorum.jpg|thumb|Wilhelm Siegmund Teuffel]] '''Wilhelm Siegmund von Teuffel''' (1820 – 1878), filologo classico tedesco. ==''Storia della letteratura romana''== ===[[Incipit]]=== Mancavano ai [[Civiltà romana|Romani]] l'agilità, la versatilità e la fantasia de' Greci; i loro pregi consistono nella sobrietà ed acutezza del pensiero, nella fermezza e costanza della volontà. Il loro ingegno s'indirizzava all'utile e degenerava anche in egoismo ed astuzia, come la loro fermezza in ostinazione e rigidezza. Nel campo della politica e del diritto queste qualità produssero cose grandi e durevoli; all'arte ed alla letteratura furono assolutamente sfavorevoli. ===Citazioni=== *Tra le varie specie di ''poesia'' il ''dramma'' ritrae maggiormente del carattere popolare romano. Come tutti gl'Italiani, avevano anche i Romani lo sguardo acuto per ciò che cade sotto i sensi, il dono di una fina osservazione, di una viva imitazione e rapida riproduzione. L'improvvisare, le canzoni per burla ed ischerno, così come la forma de' dialoghi e delle canzoni a vicenda, sono perciò cose antichissime in Italia. (vol. I, p. 3) *I ''[[Fescennino|{{sic|Fescenini}}]]'' presero il loro nome da Fescennio, villaggio posto a mezzodì dell'Etruria, ma sono generalmente proprii dell'Italia media. Essi erano un elemento di un divertimento campagnuolo, venivano rappresentati in liete occasioni, e quelli che vi prendevano parte uscivano in reciproci motteggi, in rudi arguzie secondo il gusto grossolano del popolo e simili. Quest'uso che si praticò in origine anche nelle feste villereccie (p. es. dopo la messe, alla festa della dea Tellure e del dio dei boschi), si vide a poco a poco ridotto in più breve cerchia e limitato alle nozze. Quando, caduta la repubblica, la poesia artistica si appropriò i Fescennini, essa li tolse in parte dal loro lato burlesco, in parte dal loro uso nelle nozze. (vol. I, p. 4) *[...] anche gli oratori [[Gaio Asinio Pollione|Asinio Pollione]] e [[Marco Valerio Messalla Corvino|M. {{sic|Messala}}]], che erano sopravvissuti<ref>Nel testo "sepravissuti"</ref> alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo nè sugo, valeva dire alle declamazioni. (vol. I, p. 482) *Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (vol. I, p. 487) *[[Gneo Domizio Afro|Domizio Afro]] di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. (vol. II, p. 23) *In parte sotto Tiberio e in parte sotto i suoi successori, [[Fedro]] di Pieria, liberto, pubblicò cinque libri di favole esopiche in ben costrutti senarii giambici. Alle favole propriamente dette sono frammischiati anche aneddoti di cose avvenute allora o non molto prima. Le varie persecuzioni ch'ebbe a soffrire l'autore, lo fanno qua e là prorompere in {{sic|isfoghi}} di risentimento. Lo stile è scorrevole, negli ultimi libri spesso anche prolisso; il {{sic|tuono}} sereno, talvolta risentito; la lingua corretta, ma non senza tracce del tempo. Del resto questa raccolta non ci venne intera. (vol. II, p. 50) *[[Lucio Anneo Seneca|Seneca]] è il soggetto più notevole di questo tempo. Nel brio e nell'agilità della forma non ha chi gli somigli, fuori da Ovidio: ma Seneca ebbe ad un tempo un sentimento vivo di queste sue qualità; e tanta n'era la forza, che ad ogni occasione che gli si fosse offerta, non {{sic|sapea}} tenersi dal darne mostra, né gli balenava concettino in mente ch'ei {{sic|nol}} cogliesse. Tuttavia solo di rado può dirsi ch'egli abbia fatto un uso biasimevole delie sue grandi doti e dell'alta sua condizione; e se la sua vita mostra sovente una sapienza abbassata al grado di prudenza, la sua morte per altro ha l'impronta d'una rinunzia deliberata ai beni di questa vita. (vol. II, p. 61) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_i5zhd4UYmUgC/page/n6/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. I, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_5qlenEj5ofoC/page/n7/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. II, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Teuffel, Wilhelm Siegmund von}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] kdyd9rvcaj2rh14t7rnwsk4er0d0qlu 1221786 1221783 2022-08-09T14:57:23Z Gaux 18878 /* Citazioni */ wlink wikitext text/x-wiki [[File:Wilhelm Siegmund Teuffel - Imagines philologorum.jpg|thumb|Wilhelm Siegmund Teuffel]] '''Wilhelm Siegmund von Teuffel''' (1820 – 1878), filologo classico tedesco. ==''Storia della letteratura romana''== ===[[Incipit]]=== Mancavano ai [[Civiltà romana|Romani]] l'agilità, la versatilità e la fantasia de' Greci; i loro pregi consistono nella sobrietà ed acutezza del pensiero, nella fermezza e costanza della volontà. Il loro ingegno s'indirizzava all'utile e degenerava anche in egoismo ed astuzia, come la loro fermezza in ostinazione e rigidezza. Nel campo della politica e del diritto queste qualità produssero cose grandi e durevoli; all'arte ed alla letteratura furono assolutamente sfavorevoli. ===Citazioni=== *Tra le varie specie di ''poesia'' il ''dramma'' ritrae maggiormente del carattere popolare romano. Come tutti gl'Italiani, avevano anche i Romani lo sguardo acuto per ciò che cade sotto i sensi, il dono di una fina osservazione, di una viva imitazione e rapida riproduzione. L'improvvisare, le canzoni per burla ed ischerno, così come la forma de' dialoghi e delle canzoni a vicenda, sono perciò cose antichissime in Italia. (vol. I, p. 3) *I ''[[Fescennino|{{sic|Fescenini}}]]'' presero il loro nome da Fescennio, villaggio posto a mezzodì dell'Etruria, ma sono generalmente proprii dell'Italia media. Essi erano un elemento di un divertimento campagnuolo, venivano rappresentati in liete occasioni, e quelli che vi prendevano parte uscivano in reciproci motteggi, in rudi arguzie secondo il gusto grossolano del popolo e simili. Quest'uso che si praticò in origine anche nelle feste villereccie (p. es. dopo la messe, alla festa della dea Tellure e del dio dei boschi), si vide a poco a poco ridotto in più breve cerchia e limitato alle nozze. Quando, caduta la repubblica, la poesia artistica si appropriò i Fescennini, essa li tolse in parte dal loro lato burlesco, in parte dal loro uso nelle nozze. (vol. I, p. 4) *[...] anche gli oratori [[Gaio Asinio Pollione|Asinio Pollione]] e [[Marco Valerio Messalla Corvino|M. {{sic|Messala}}]], che erano sopravvissuti<ref>Nel testo "sepravissuti"</ref> alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo nè sugo, valeva dire alle declamazioni. (vol. I, p. 482) *Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (vol. I, p. 487) *[[Gneo Domizio Afro|Domizio Afro]] di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. (vol. II, p. 23) *In parte sotto Tiberio e in parte sotto i suoi successori, [[Fedro]] di Pieria, liberto, pubblicò cinque libri di favole esopiche in ben costrutti senarii giambici. Alle favole propriamente dette sono frammischiati anche aneddoti di cose avvenute allora o non molto prima. Le varie persecuzioni ch'ebbe a soffrire l'autore, lo fanno qua e là prorompere in {{sic|isfoghi}} di risentimento. Lo stile è scorrevole, negli ultimi libri spesso anche prolisso; il {{sic|tuono}} sereno, talvolta risentito; la lingua corretta, ma non senza tracce del tempo. Del resto questa raccolta non ci venne intera. (vol. II, p. 50) *[[Lucio Anneo Seneca|Seneca]] è il soggetto più notevole di questo tempo. Nel brio e nell'agilità della forma non ha chi gli somigli, fuori da [[Ovidio]]: ma Seneca ebbe ad un tempo un sentimento vivo di queste sue qualità; e tanta n'era la forza, che ad ogni occasione che gli si fosse offerta, non {{sic|sapea}} tenersi dal darne mostra, né gli balenava concettino in mente ch'ei {{sic|nol}} cogliesse. Tuttavia solo di rado può dirsi ch'egli abbia fatto un uso biasimevole delie sue grandi doti e dell'alta sua condizione; e se la sua vita mostra sovente una sapienza abbassata al grado di prudenza, la sua morte per altro ha l'impronta d'una rinunzia deliberata ai beni di questa vita. (vol. II, p. 61) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_i5zhd4UYmUgC/page/n6/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. I, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_5qlenEj5ofoC/page/n7/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. II, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Teuffel, Wilhelm Siegmund von}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] ti9s4ti413oh1rtqt7gb1i87357wndg 1221789 1221786 2022-08-09T15:09:40Z Gaux 18878 /* Citazioni */ altra su Seneca wikitext text/x-wiki [[File:Wilhelm Siegmund Teuffel - Imagines philologorum.jpg|thumb|Wilhelm Siegmund Teuffel]] '''Wilhelm Siegmund von Teuffel''' (1820 – 1878), filologo classico tedesco. ==''Storia della letteratura romana''== ===[[Incipit]]=== Mancavano ai [[Civiltà romana|Romani]] l'agilità, la versatilità e la fantasia de' Greci; i loro pregi consistono nella sobrietà ed acutezza del pensiero, nella fermezza e costanza della volontà. Il loro ingegno s'indirizzava all'utile e degenerava anche in egoismo ed astuzia, come la loro fermezza in ostinazione e rigidezza. Nel campo della politica e del diritto queste qualità produssero cose grandi e durevoli; all'arte ed alla letteratura furono assolutamente sfavorevoli. ===Citazioni=== *Tra le varie specie di ''poesia'' il ''dramma'' ritrae maggiormente del carattere popolare romano. Come tutti gl'Italiani, avevano anche i Romani lo sguardo acuto per ciò che cade sotto i sensi, il dono di una fina osservazione, di una viva imitazione e rapida riproduzione. L'improvvisare, le canzoni per burla ed ischerno, così come la forma de' dialoghi e delle canzoni a vicenda, sono perciò cose antichissime in Italia. (vol. I, p. 3) *I ''[[Fescennino|{{sic|Fescenini}}]]'' presero il loro nome da Fescennio, villaggio posto a mezzodì dell'Etruria, ma sono generalmente proprii dell'Italia media. Essi erano un elemento di un divertimento campagnuolo, venivano rappresentati in liete occasioni, e quelli che vi prendevano parte uscivano in reciproci motteggi, in rudi arguzie secondo il gusto grossolano del popolo e simili. Quest'uso che si praticò in origine anche nelle feste villereccie (p. es. dopo la messe, alla festa della dea Tellure e del dio dei boschi), si vide a poco a poco ridotto in più breve cerchia e limitato alle nozze. Quando, caduta la repubblica, la poesia artistica si appropriò i Fescennini, essa li tolse in parte dal loro lato burlesco, in parte dal loro uso nelle nozze. (vol. I, p. 4) *[...] anche gli oratori [[Gaio Asinio Pollione|Asinio Pollione]] e [[Marco Valerio Messalla Corvino|M. {{sic|Messala}}]], che erano sopravvissuti<ref>Nel testo "sepravissuti"</ref> alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo nè sugo, valeva dire alle declamazioni. (vol. I, p. 482) *Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (vol. I, p. 487) *[[Gneo Domizio Afro|Domizio Afro]] di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. (vol. II, p. 23) *In parte sotto Tiberio e in parte sotto i suoi successori, [[Fedro]] di Pieria, liberto, pubblicò cinque libri di favole esopiche in ben costrutti senarii giambici. Alle favole propriamente dette sono frammischiati anche aneddoti di cose avvenute allora o non molto prima. Le varie persecuzioni ch'ebbe a soffrire l'autore, lo fanno qua e là prorompere in {{sic|isfoghi}} di risentimento. Lo stile è scorrevole, negli ultimi libri spesso anche prolisso; il {{sic|tuono}} sereno, talvolta risentito; la lingua corretta, ma non senza tracce del tempo. Del resto questa raccolta non ci venne intera. (vol. II, p. 50) *[[Lucio Anneo Seneca|Seneca]] è il soggetto più notevole di questo tempo. Nel brio e nell'agilità della forma non ha chi gli somigli, fuori da [[Ovidio]]: ma Seneca ebbe ad un tempo un sentimento vivo di queste sue qualità; e tanta n'era la forza, che ad ogni occasione che gli si fosse offerta, non {{sic|sapea}} tenersi dal darne mostra, né gli balenava concettino in mente ch'ei {{sic|nol}} cogliesse. Tuttavia solo di rado può dirsi ch'egli abbia fatto un uso biasimevole delie sue grandi doti e dell'alta sua condizione; e se la sua vita mostra sovente una sapienza abbassata al grado di prudenza, la sua morte per altro ha l'impronta d'una rinunzia deliberata ai beni di questa vita. (vol. II, p. 61) *Anche nella qualità di scrittore, Seneca è una fedele imagine del suo tempo, che stimava più lo splendore che la profondità. Scrisse a quel modo per intima persuasione della sua bontà, e si giocò per questo l'approvazione dell'età seguente. (vol. II, p. 63) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_i5zhd4UYmUgC/page/n6/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. I, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_5qlenEj5ofoC/page/n7/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. II, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Teuffel, Wilhelm Siegmund von}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] 0anjre7yl9kbdz3jukpjjnriz98ih8x 1221790 1221789 2022-08-09T15:10:25Z Gaux 18878 /* Citazioni */ sic arcaismo wikitext text/x-wiki [[File:Wilhelm Siegmund Teuffel - Imagines philologorum.jpg|thumb|Wilhelm Siegmund Teuffel]] '''Wilhelm Siegmund von Teuffel''' (1820 – 1878), filologo classico tedesco. ==''Storia della letteratura romana''== ===[[Incipit]]=== Mancavano ai [[Civiltà romana|Romani]] l'agilità, la versatilità e la fantasia de' Greci; i loro pregi consistono nella sobrietà ed acutezza del pensiero, nella fermezza e costanza della volontà. Il loro ingegno s'indirizzava all'utile e degenerava anche in egoismo ed astuzia, come la loro fermezza in ostinazione e rigidezza. Nel campo della politica e del diritto queste qualità produssero cose grandi e durevoli; all'arte ed alla letteratura furono assolutamente sfavorevoli. ===Citazioni=== *Tra le varie specie di ''poesia'' il ''dramma'' ritrae maggiormente del carattere popolare romano. Come tutti gl'Italiani, avevano anche i Romani lo sguardo acuto per ciò che cade sotto i sensi, il dono di una fina osservazione, di una viva imitazione e rapida riproduzione. L'improvvisare, le canzoni per burla ed ischerno, così come la forma de' dialoghi e delle canzoni a vicenda, sono perciò cose antichissime in Italia. (vol. I, p. 3) *I ''[[Fescennino|{{sic|Fescenini}}]]'' presero il loro nome da Fescennio, villaggio posto a mezzodì dell'Etruria, ma sono generalmente proprii dell'Italia media. Essi erano un elemento di un divertimento campagnuolo, venivano rappresentati in liete occasioni, e quelli che vi prendevano parte uscivano in reciproci motteggi, in rudi arguzie secondo il gusto grossolano del popolo e simili. Quest'uso che si praticò in origine anche nelle feste villereccie (p. es. dopo la messe, alla festa della dea Tellure e del dio dei boschi), si vide a poco a poco ridotto in più breve cerchia e limitato alle nozze. Quando, caduta la repubblica, la poesia artistica si appropriò i Fescennini, essa li tolse in parte dal loro lato burlesco, in parte dal loro uso nelle nozze. (vol. I, p. 4) *[...] anche gli oratori [[Gaio Asinio Pollione|Asinio Pollione]] e [[Marco Valerio Messalla Corvino|M. {{sic|Messala}}]], che erano sopravvissuti<ref>Nel testo "sepravissuti"</ref> alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo nè sugo, valeva dire alle declamazioni. (vol. I, p. 482) *Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (vol. I, p. 487) *[[Gneo Domizio Afro|Domizio Afro]] di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. (vol. II, p. 23) *In parte sotto Tiberio e in parte sotto i suoi successori, [[Fedro]] di Pieria, liberto, pubblicò cinque libri di favole esopiche in ben costrutti senarii giambici. Alle favole propriamente dette sono frammischiati anche aneddoti di cose avvenute allora o non molto prima. Le varie persecuzioni ch'ebbe a soffrire l'autore, lo fanno qua e là prorompere in {{sic|isfoghi}} di risentimento. Lo stile è scorrevole, negli ultimi libri spesso anche prolisso; il {{sic|tuono}} sereno, talvolta risentito; la lingua corretta, ma non senza tracce del tempo. Del resto questa raccolta non ci venne intera. (vol. II, p. 50) *[[Lucio Anneo Seneca|Seneca]] è il soggetto più notevole di questo tempo. Nel brio e nell'agilità della forma non ha chi gli somigli, fuori da [[Ovidio]]: ma Seneca ebbe ad un tempo un sentimento vivo di queste sue qualità; e tanta n'era la forza, che ad ogni occasione che gli si fosse offerta, non {{sic|sapea}} tenersi dal darne mostra, né gli balenava concettino in mente ch'ei {{sic|nol}} cogliesse. Tuttavia solo di rado può dirsi ch'egli abbia fatto un uso biasimevole delie sue grandi doti e dell'alta sua condizione; e se la sua vita mostra sovente una sapienza abbassata al grado di prudenza, la sua morte per altro ha l'impronta d'una rinunzia deliberata ai beni di questa vita. (vol. II, p. 61) *Anche nella qualità di scrittore, Seneca è una fedele {{sic|imagine}} del suo tempo, che stimava più lo splendore che la profondità. Scrisse a quel modo per intima persuasione della sua bontà, e si giocò per questo l'approvazione dell'età seguente. (vol. II, p. 63) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_i5zhd4UYmUgC/page/n6/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. I, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. *G. S. Teuffel, ''[https://archive.org/details/bub_gb_5qlenEj5ofoC/page/n7/mode/1up Storia della letteratura romana]'', prima traduzione dal tedesco dell'abate prof. Domenico Favaretti, vol. II, Stabilimento di P. Prosperini, Padova, 1873. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Teuffel, Wilhelm Siegmund von}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] acvk6a794oa95lxr5jiwi8gfb8mhyy5 Invasione russa dell'Ucraina del 2022 0 191439 1221895 1220509 2022-08-10T09:48:46Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:2022 Russian invasion of Ukraine.svg|thumb|]] Citazioni sull''''invasione russa dell'Ucraina del 2022'''. ==Citazioni== *A quanto pare [...] la Russia si staccherà da Internet come noi lo conosciamo e blinderà un web tutto suo, come hanno fatto da lungo tempo i cinesi. A quel punto, sarà estremamente difficile comunicare con la Russia sia via social che per email. [...] Le ripercussioni di questa decisione non tarderanno a farsi sentire in tutta Europa. Un’Europa sempre più sola, sempre più divisa e sempre più debole, prima orfana della Gran Bretagna poi disunita sulla guerra in Ucraina. ([[David Grieco]]) *Abbiamo assistito, in queste settimane – con un profondo senso di angoscia - a scene di violenza sui civili, anziani donne e bambini, all’uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà. L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha alcuna giustificazione... La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’[[imperialismo]] e del [[colonialismo]]. L’incendio appiccato alle regole della comunità internazionale appare devastante; destinato a propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermarlo subito, scongiurando il pericolo del moltiplicarsi, dalla stessa parte, di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini. Per tutte queste ragioni la [[solidarietà]], che va espressa e praticata nei confronti dell’[[Ucraina]], deve essere ferma e coesa. È possibile che questo comporti alcuni sacrifici. Ma questi avrebbero portata di gran lunga inferiore rispetto a quelli che sarebbe inevitabile subire se quella deriva di aggressività bellica non venisse fermata subito. ([[Sergio Mattarella]]) *Abbiamo fatto così tanti passi avanti e ora questo improvviso passo indietro nella storia. ([[Romano Prodi]]) *Ai pacifisti russi che ora piangono, chiedo: dove eravate quando il nostro popolo veniva perseguitato nel Donbass? Vi svegliate solo oggi perché avete paura delle sanzioni, perché i vostri figli studiano in Occidente. Andate via, emigrate, andate dove spendete i soldi che vi paga quello Stato russo che tanto disprezzate. ([[Nikita Sergeevič Michalkov]]) *C’è una lunga fila di persone che vuole arruolarsi, ma non abbiamo abbastanza armi per loro. [...] Sono persone normali, spesso non hanno mai combattuto, e sono in fila per unirsi a noi. È estremamente toccante, una grande dimostrazione di quanto il popolo ucraino odi Putin e sia contro l’aggressione russa. ([[Petro Oleksijovyč Porošenko]]) *C'è un tempo per tacere e uno per parlare. C'è un tempo per ricordare le colpe della Nato e uno per aiutare un popolo di resistenti contro un tiranno invasore. ([[Nicola Piovani]]) *Cercando di conservare la calma nonostante le immagini raccapriccianti che provengono dal fronte ucraino, non si può fare a meno di riflettere sulla fragilità dell’Unione Europea, priva di un suo governo e di un suo esercito che oggi avrebbero potuto legittimamente e concretamente tenere testa alle mire espansionistiche russe. ([[David Grieco]]) *Che cosa devono fare la Nato, l'America e l'Europa davanti alle azioni della Russia? Devono alzare le braccia e dire "prego, si accomodi"? Discutiamo ragionevolmente, ma ancora non abbiamo capito che la tecnica di Putin è quella del carciofo. ([[Antonio Caprarica]]) *Ci avete pensato? Se in Russia ci fosse la democrazia, tutto questo non sarebbe accaduto. La guerra folle cui stiamo assistendo, la colata di prepotenza e nostalgie imperiali, sarebbe impensabile. Ma la democrazia, in Russia, non c’è. C’è un uomo al comando, da ventidue anni: sempre più solo, ossessionato, imperscrutabile. Noi europei l’abbiamo accettato, con molta rassegnazione e un po’ di cinismo. ([[Beppe Severgnini]]) *È così straziante per me che Putin stia mettendo in atto le proprie insicurezze, i propri risentimenti e le proprie lamentele contro il popolo ucraino conducendo una guerra contro uno stato più piccolo che è totalmente immotivata. Ci dice davvero tutto ciò che dobbiamo sapere su Putin. ([[Hillary Clinton]]) *Gli Ucraini stanno combattendo anche per noi, forse non per ciò che siamo diventati ma per ciò che fummo e che ancora potremmo essere. Nelle periferie di Kiev, nelle steppe sconfinate del Nipro, lungo le rive del Mar Nero, combattono idealmente i nostri nonni, quelle donne e quegli uomini estinti che, nella loro giovinezza, pur consapevoli della forza preponderante del nemico, presero le armi contro la violenza nazi-fascista. ([[Antonio Scurati]]) *Il fallito tentativo di annessione o, più semplicemente, di occupazione di tutta l’Ucraina ha fatto infuriare il presidente [[Vladimir Putin|Putin]] e adesso, a giudicare dalle azioni militari dell’esercito russo, i generali russi hanno avuto l’ordine di distruggere città e villaggi, uccidere la popolazione civile e semplicemente far sì che l’Ucraina non esista più! ([[Andrej Kurkov]]) *Il mio Paese e il mio popolo vengono bombardati. Amici e familiari si nascondono. Il mio sangue e le mie radici provengono sia dalla Russia che dall'Ucraina. Sono divisa in due mentre guardo l'orrore che si svolge, il paese distrutto, le famiglie sfollate, le loro intere vite giacciono in frammenti carbonizzati intorno a loro. ([[Milla Jovovich]]) *Il pacifismo non è un’opzione in questo conflitto. L’unico modo per resistere a Putin è con la forza. Gli invasori dicono sempre di volere la pace, perché è il modo per sovrastare le vittime. Anche Hitler diceva di volere la pace nella Francia occupata dai nazisti. ([[Slavoj Žižek]]) *Il primo punto del manifesto del [[genocidio]] ucraino è stata la negazione dell’esistenza del popolo ucraino. Insegnanti, sportivi, artisti, semplicemente i civili che parlavano ucraino venivano umiliati e [[pena di morte|condannati a morte]] delle truppe russe. L’uso della [[violenza sessuale]] come [[arma]]: donne e bambini stuprati, uomini mutilati, fosse comuni. Stupri fatti in pubblico, per umiliare pubblicamente persone che devono essere educate, stupri per intimorire. I soldati russi hanno ricevuto non solo il permesso di stupro, ma anche l’ordine di farlo. ([[Svjatoslav Ševčuk]]) *In Europa hanno risposto alla minaccia di Putin con chiacchiere e orsacchiotti: la Germania ha mandato 160 soldati in Lituania, l'Italia ha promesso mille soldati. Dall'altra parte, lo stesso Putin fa finta di essere Hitler e invece è Mussolini. ([[Edward Luttwak]]) *In questo momento c'è qualcuno che invade e qualcuno che è invaso, c'è qualcuno che ha aggredito e qualcuno che è stato aggredito: noi siamo a fianco degli aggrediti, c'è Putin che ha aggredito e Zelensky che è aggredito. È il caso di dirlo, per dire basta alle polemiche stucchevoli. ([[Matteo Salvini]]) *In [[Ucraina]] c’è stata un’aggressione non provocata, e le deboli scuse della [[Russia]] sulla denazificazione e il regime di drogati che governa a Kiev stanno diventando sempre più demenziali. ([[Margaret MacMillan]]) *L'aggressione premeditata e immotivata della [[Russia]] verso un Paese vicino ci riporta indietro di oltre ottant'anni. Non si tratta soltanto di un attacco a un Paese libero e sovrano, ma di un attacco ai nostri valori di libertà e democrazia e all'ordine internazionale che abbiamo costruito insieme. Come aveva osservato lo storico [[Robert Kagan]], oggi molto citato, la giungla della storia è tornata e le sue liane vogliono avvolgere il giardino di pace in cui eravamo convinti di abitare. Ora tocca a noi tutti decidere come reagire e l'Italia non intende voltarsi dall'altra parte. ([[Mario Draghi]]) *L'assenza di equilibri e contrappesi ha consentito a un solo uomo di far partire l'invasione del tutto ingiustificata e brutale dell'Iraq... Volevo dire, dell'Ucraina. ([[George W. Bush]]) *L’immagine di un convoglio di carri armati grande, fermo e vulnerabile che si dirige (o meno) verso Kiyiv è diventata la metafora della presidenza di [[Vladimir Putin|Putin]]. Il mondo si sta prendendo gioco della natura decrepita e amatoriale dell’esercito russo. Sembra che Mosca stia andando incontro a un conflitto lungo e sanguinoso per ottenere una qualche forma di controllo sull’[[Ucraina]], seguita da un’insurrezione ancora più lunga e sanguinosa. Questo stratega abile e astuto [...] ha inviato un esercito impreparato, mal equipaggiato e malinformato in un paese enorme che non riesce nemmeno a controllare, figurarsi a occupare. Non esattamente ‘geniale’. ([[Andrew Sullivan]]) *L’invasione russa è in stallo e per andare avanti [[Vladimir Putin|Putin]] sta scegliendo l’opzione Grozny, o Aleppo: bombardamenti indiscriminati sui civili, intere città rase al suolo. ([[Daniel Cohn-Bendit]]) *L'Italia deve condannare la guerra di [[Putin]], fermare l'espansione della [[NATO]] in Ucraina, lavorare per il ritiro russo e la creazione di uno Stato che sia centrale nella stabilità e nella sicurezza europea ma fuori dalla NATO. [[Enrico Letta|Letta]] rischia di trascinare l'Italia in guerra ed il nostro popolo, già piegato dalla pandemia e dalla crisi economica, non può pagare un prezzo incalcolabile per l’incapacità e superficialità del ceto politico dominante. ([[Luigi De Magistris]]) *L'invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea. Negli ultimi decenni, molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in [[Europa]]. Che gli orrori che avevano caratterizzato il Novecento fossero mostruosità irripetibili. Che l’integrazione economica e politica che avevamo perseguito con la creazione dell'[[Unione europea]] ci mettesse a riparo dalla violenza. Che le istituzioni multilaterali create dopo la Seconda Guerra Mondiale fossero destinate a proteggerci per sempre. In altre parole, che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, sicurezza, benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici. Le immagini che ci arrivano da [[Kiev]], [[Kharkiv]], [[Maripol]] e dalle altre città dell'Ucraina in lotta per la libertà dell’Europa segnano la fine di queste illusioni. L'eroica resistenza del popolo ucraino e del suo presidente Zelensky ci mettono davanti una nuova realtà e ci obbligano a compiere scelte fino a pochi mesi fa impensabili. ([[Mario Draghi]]) *L'invasione dell'Ucraina è intollerabile, è un abuso [[imperialismo|imperialista]]. Dobbiamo protestare e opporci, perché siamo tutti minacciati se il piano di Putin avrà successo. ([[Mario Vargas Llosa]]) *La guerra in Ucraina è stata scatenata da Putin per coprire la corruzione, il furto ai cittadini russi. ([[Aleksej Naval'nyj]]) *La [[pace]] quando viene messa in discussione, va conquistata. Bisogna fermare l'invasore. In [[Ucraina]] c‘è una invasione violenta, distruttiva di una popolazione inerme. Perciò bisogna utilizzare tutti gli strumenti che la situazione sollecita: azione diplomatica, sanzioni di carattere economico e finanziario contro l'invasore. Al tempo stesso aiutare gli aggrediti con misure di soccorso e rafforzando la loro capacità di difendersi, quindi anche con l’aiuto militare, l’invio di armi. ([[Sergio Cofferati]]) *La prima volta è stato [[Stalin]] a tentare di assassinare l'Ucraina, ora è [[Vladimir Putin|Putin]] che la vuole uccidere, con grandissimo [[odio]]. Ma non ci riuscirà. Tutti di noi abbiamo visto le immagini dei carri armati russi che entrano nei villaggi ucraini, di anziani e donne che si piazzano davanti ai panzer e si inginocchiano. Sono immagini entrate per sempre nel mio cuore e nella mia vita. ([[Svjatlana Aleksievič]]) *La verità è risaputa. La Russia è l'unico autore di questa guerra. Quindi è difficile capire perché alcuni membri del Consiglio continuino a chiedere a "tutte le parti" di desistere. Dovrebbero chiedere esplicitamente alla Russia di fermare la sua aggressione contro l'Ucraina. ([[Linda Thomas-Greenfield]]) *Le parlo da ucraina di madrelingua russa e di origini ebraiche. Il novanta per cento dei profughi dell’Ucraina orientale che incontro parla il russo. Il nostro russo è più russo di quello di Putin perché il suo regime fa cattivo uso delle virtù della letteratura russa e abusa della memoria della Seconda guerra mondiale. Non so come la cultura russa saprà fare i conti con tutto questo. Ma il conflitto non è etnico né ha come oggetto la questione dell’idioma. ([[Katja Petrowskaja]]) *Mai un Paese che ha un pollo nel suo stemma sconfiggerà un Paese che ha una forchetta come simbolo ([[Vitaliy Kim]]) *Mosca ha mentito ripetutamente a questo Consiglio con una sfrenata serie di teorie del complotto e disinformazione, ogni falsità più ridicola dell'altra. [...] La Russia ha violato la Carta delle Nazioni Unite, ha ignorato i nostri appelli globali e unificati per porre fine a questa guerra. [...] Il messaggio che continuiamo a sentire forte e chiaro da Mosca è che non rispetta né crede nell'Onu e non sarà un attore responsabile nel sistema internazionale. ([[Linda Thomas-Greenfield]]) *Natura morta. Questa [[guerra]] sbagliata su un territorio straniero, con i suoi crimini e le sue vittime (sono già a milioni, se parliamo non solo dei morti, ma anche di coloro che sono stati feriti, che sono rimasti senza casa, senza i parenti, senza un futuro), viene condotta dall'aggressore secondo i canoni di una creazione artistica, il cinema o un libro, dove gli avvenimenti vengono decisi da colui che li crea. Solo che si tratta di un libro che viene scritto da un pessimo autore — pessimo in entrambi i sensi — perché solo una persona cattiva oltre che uno scrittore da strapazzo può infischiarsene del tutto dei suoi eroi. Gli è indifferente se vivranno o moriranno, per lui non è importante quello che vogliono o di cosa hanno bisogno, e non è assolutamente disposto a riconoscere loro alcuna libertà. L'unica cosa che lo preoccupa sono il diritto d'autore, l'affermazione della sua volontà personale e la possibilità di controllo sul testo e sugli avvenimenti. È esattamente di questo — l'affermazione della sua volontà personale, il tentativo di riscrivere la storia dell'Ucraina e dell'Europa, di cambiare il nostro presente e di predeterminare il futuro — che si sta occupando [[Vladimir Putin]]. Egli sta tentando di trascinare l'Ucraina, la Russia, l'Europa, il mondo (e tutti coloro che scorrono incessantemente l'elenco dei notiziari) in questa narrazione orrenda che lui stesso ha scritto. Fa assegnamento sul fatto che in questo libro noi esisteremo, vuole essere il nostro autore, il nostro sceneggiatore, colui che sa come cambiare la nostra vita al meglio. Come ci riesca, lo sappiamo bene. Possiamo affermare che tale è la vera essenza di una qualsiasi dittatura e la logica di un qualsiasi dittatore: l'affermazione di un solipsismo personale, lo sguardo su un mondo vivo e abitato come fosse una natura morta, su piatti inermi disposti sulla tavola, che non grideranno se verranno rotti. Mi sembra però che qui si tratti di un caso particolare: dietro il movimento dei reparti militari russi c'è il terrore reale dinanzi all'esistenza dell'Altro e la brama sfrenata di schiacciare sotto di sé questo Altro, di trasformarlo, assimilarlo, attribuirselo, fagocitarlo, divorarlo. ([[Maria Stepanova]]) *Nel famoso articolo di [[Vladimir Putin|Putin]] del luglio 2021, intitolato ''Sull’unità storica di russi e ucraini'', ha sostanzialmente affermato che l’[[Ucraina]] non esisteva come nazione separata e che l’Ucraina faceva parte della Russia. La sua invasione sei settimane fa ha dimostrato che Putin prende alla lettera la non esistenza dell’Ucraina. Il fatto che la guerra di Putin abbia incontrato grandi difficoltà non deve distrarci dalla realtà che stiamo assistendo a un tentato [[genocidio]]: cioè un tentativo di distruzione di un popolo. (Alexander Stille) *Nessuno, due mesi fa, avrebbe pensato che stava per profilarsi un accordo tra tutti i Paesi europei, tra tutti i partiti europei, tra tutti i partiti italiani. Questo è stato il grande sbaglio russo! Inconcepibile. Una mancanza di conoscenza delle democrazie. Che sono deboli, faticano a decidere ma davanti ad eventi drammatici, si uniscono. Putin non lo ha capito. Un errore storico. ([[Romano Prodi]]) *Non è un conflitto, non è un’operazione speciale, come la vogliono vendere. È un’aggressione. Un crimine contro i civili. Nessuno ci ha voluto credere, sino all’ultimo. Non potevamo immaginare che la Russia ci avrebbe fatto questo. Ci pareva impossibile. ([[Andrij Ševčenko]]) *Non so se il mondo presti davvero la stessa attenzione alle vite dei bianchi e dei neri. La crisi in Ucraina merita attenzione in quanto ha un impatto sul mondo intero, ma nemmeno una parte di essa viene data al Tigray, allo Yemen, all’Afghanistan, alla Siria e al resto. Una frazione. Devo essere schietto e onesto sul fatto che il mondo non tratti la razza umana allo stesso modo. Alcuni sono più uguali di altri. E quando dico questo, mi addolora. Perché lo vedo. È molto difficile da accettare, ma sta succedendo. ([[Tedros Adhanom Ghebreyesus]]) *Putin ha un disegno imperiale chiarissimo, non c'entra niente l'autodeterminazione del Donbass, sono chiacchiere, è come l'autodeterminazione degli altoatesini, sono storie, bufale. Il problema vero è che Putin ha un disegno imperiale e che l'Europa deve capire come contrastarlo senza precipitare in un conflitto di proporzioni immani. ([[Antonio Caprarica]]) *Putin non prenderà mai l’Ucraina, non importa quanti soldati ucciderà, quanti missili o armi nucleari userà. Noi ucraini siamo un popolo libero, con un grande futuro europeo. ([[Petro Oleksijovyč Porošenko]]) *Qual è la scusa della [[Russia]] per quello che sta facendo in [[Ucraina]] oggi? Non solo l’Ucraina non ha attaccato la Russia, ma è perfino, secondo gli stessi libri di storia russi, una «nazione sorella». Da dove viene allora questa valanga di [[sadismo]]? Qual è la ragione degli ordini dei comandanti russi, intercettati dal Servizio di sicurezza ucraino, di «bombardarli senza pietà»? ([[Oksana Zabužko]]) *[...] quella in corso è una guerra tra potenze. Le guerre tra potenze sono ideologiche. Le persone dotate di pensiero critico hanno il diritto di farsi delle domande. E chiedersi se una potenza ha provocato l'altra. [...] dire questo non significa schierarsi, significa fare un'analisi. Solo gli stupidi dicono che gli ex comunisti, o i tuttora comunisti, sono automaticamente filorussi o antiamericani. È un pensiero da gallina, se le galline non si offendono dato che oggi si offendono tutti. Quello che rivendico è la possibilità di osservare e analizzare lucidamente i fatti per come si sono succeduti. Da quando è caduta l'[[Unione Sovietica|URSS]] il metodo dell'Occidente è stato demolire tutto il blocco ex sovietico, pezzo per pezzo, facendo [[Allargamento dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|avanzare minacciosamente il confine della NATO]] fin sotto Pietroburgo. Questo è accaduto perché la Russia è l'unica altra potenza che ha un deterrente atomico pari a quello americano. Aggiungo che in Siberia c'è uno dei giacimenti di terre rare – cioè minerali preziosi e, appunti, rari – più importanti del mondo e quindi ovviamente fa gola. ([[Luciano Canfora]]) *Quello che avviene in Ucraina è un crimine. La Russia è il Paese aggressore. La responsabilità ricade su una sola persona: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino, mia madre è russa, e non sono mai stati nemici. La Russia deve fermare immediatamente questa guerra fratricida. Purtroppo negli ultimi anni ho lavorato al Primo canale, occupandomi della propaganda del Cremlino e ora ne provo molta vergogna, perché ho consentito di dire bugie alla nazione e di zombizzare i russi. Abbiamo taciuto nel 2014, quando tutto questo era solo all'inizio. Non siamo scesi in piazza quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo solo osservato in silenzio questo regime disumano. E ora ci ha voltato le spalle tutto il mondo, e altre dieci generazioni non si potranno togliere la macchia di questa guerra. ([[Marina Ovsjannikova]]) *Quello che è successo il 24 febbraio e che continua con l'enorme guerra che la Russia sta avendo in Ucraina ha cambiato lo scenario. Sono pronti ad attaccare un Paese vicino. Quindi quando si chiede se quello che {{NDR|i russi}} vedono è una possibilità di adesione {{NDR|della Finlandia alla Nato}}, io rispondo: voi avete causato questo, guardatevi allo specchio. ([[Sauli Niinistö]]) *Questa è una guerra totale. Putin ha deciso... di togliere l'Ucraina dalla mappa degli Stati. ([[Jean-Yves Le Drian]]) *Questa è una [[guerra]] della memoria. Ci era stato detto che l'Ottocento e il Novecento erano finiti e che le prossime guerre sarebbero state informatiche e tecnologiche: ma quello che sta accadendo adesso è una guerra ottocentesca, sul terreno, mirata contro i civili ma basata sulle memorie di un passato d’oro. La memoria qui è la parola chiave. Ed è una guerra molto emotiva: [[Vladimir Putin|Putin]] è sempre stato presentato come razionale e calcolatore, un classico uomo del Kgb senza emozioni, ma in realtà questa è una guerra emotiva. Putin gioca sulle emozioni della gente e si basa sulle emozioni: se non comprendiamo il passato non possiamo comprendere ciò che sta accadendo oggi. E quando dico il passato intendo l'interpretazione del passato, la sua riscrittura: se chiediamo agli ucraini cos'era il passato ci racconteranno una storia diversa. Quella di Putin è una interpretazione selettiva e filtrata del passato: ma gli autocrati si basano su questo. ([[Elif Şafak]]) *Questa guerra dice molto della psicologia dei due paesi. Oggi gli [[Ucraina|ucraini]] sanno chi sono molto più dei loro invasori. Hanno memoria del passato: ricordano cioè cosa significa essere assoggettati a Mosca. E guardano al futuro: sanno per cosa combattono. I [[Russia|russi]], invece, combattono prigionieri di un passato mitico, all’insegna di un’ideologia nutrita da mera propaganda. ([[Timothy Snyder]]) *Se la memoria della [[Resistenza]] avesse ancora un significato, se quella memoria occupasse ancora un autentico ruolo politico nell'Italia odierna, non fosse un mero flatus vocis strumentale, vedremmo figli e nipoti di quei partigiani, anche membri dell'Anpi, alzare la loro voce, scendere in strada per invitare i giovani ad ascoltarli, per esprimere la speranza che si formino, come in Spagna nel 1936, le Brigate internazionali. ([[Alberto Cavaglion]]) *Scopo dell’invasione raggiungere [[Kiev]], catturare e possibilmente uccidere il presidente [[Volodymyr Zelens'kyj|Volodymyr Zelensky]], distruggere il governo e annientare ogni aspirazione della società civile. ([[Timothy Snyder]]) *Se l'[[Ucraina]] cadrà nelle mani dei russi, seguiranno altre nazioni. Putin minaccia con il [[nucleare]] e continuerà ad usare questa carta. L'unica speranza è che [[morte|muoia]], altrimenti farà proprio come [[Adolf Hitler|Hitler]] quando stava dividendo l'Europa. Spaccherà le nazioni in due. ([[Serhij Stachovs'kyj]]) *So bene che queste sanzioni avranno un costo anche per la nostra economia. Abbiamo sopportato [[Pandemia di COVID-19|due anni di pandemia]]. E tutti noi desideravamo poterci concentrare sulla nostra ripresa economica. Ma credo che i cittadini europei capiscano molto bene che dobbiamo opporci a questa crudele aggressione. E questo è un costo che siamo disposti a pagare. Perché la libertà non ha prezzo. ([[Ursula von der Leyen]]) *Se potessi fare qualcosa, anche una piccola percentuale, per fermarla, lo farei senza pensarci un attimo. Ma sfortunatamente non posso. Non abbiamo il potere di influire. Ti fa sentire impotente. Chi può? Neppure l'Europa può. ([[Dar'ja Kasatkina]]) *Una rapida vittoria dell’occidente utilizzando le sanzioni economiche sembra improbabile per una serie di fattori: in primo luogo, Putin ha isolato la Russia dall’occidente sin dall’[[Annessione della Crimea alla Russia|invasione della Crimea]] nel 2014. In secondo luogo, l’autosufficienza è stata accompagnata da un tentativo di diversificazione, con un deliberato perno politico nei confronti della Cina. In terzo luogo, la Russia ha utilizzato il denaro ricevuto dalle sue esportazioni di petrolio e gas per costruire sostanziali difese finanziarie. Infine, Mosca ha immense riserve in valuta estera e, per gli standard internazionali, ha livelli estremamente bassi di debito nazionale. Mentre la pandemia ha fatto salire il rapporto debito nazionale/Pil del Regno Unito al di sopra del 100 per cento, in Russia è oggi inferiore al 20 per cento. Putin si è preparato alla guerra, ha impiegato anni per farlo, e noi? ([[Loretta Napoleoni]]) *Una Russia democratica — ripetiamolo — non avrebbe neppure concepito l’invasione della vicina Ucraina. Una Russia autoritaria, questa invasione l’ha invece immaginata, programmata, minacciata, cinicamente eseguita. E ha agito così anche perché l’Ucraina è una democrazia. Imperfetta, ma una democrazia. Kiev — nonostante le difficoltà e le false partenze — è la dimostrazione che il «mondo russo» caro a Putin non è incompatibile con elezioni libere, partiti indipendenti, libertà di espressione. Una provocazione intollerabile, per l’uomo solo al Cremlino. ([[Beppe Severgnini]]) ===[[Anne Applebaum]]=== {{cronologico}} *Non dimentichiamo [...] che stiamo parlando di una persona che potrebbe aver ucciso un milione di persone in [[Seconda guerra cecena|Cecenia]] e decine di migliaia in [[Guerra civile siriana|Siria]], dove le forze russe bombardavano gli ospedali. Il timore è che Putin usi così tanta brutalità da cancellare ogni resistenza, come ha fatto Stalin negli anni '30. Ma lui non conosce quasi l'Ucraina, non frequenta ucraini, forse pensa che non combatteranno. Potrebbe scoprire di aver torto. (25 febbraio 2022) *L'Ucraina è una democrazia, e questo per lui è un pericolo. Putin è spaventato all'idea che a Mosca possa ripetersi quello che è accaduto a Kiev nel 2014. Lo considera una minaccia personale. (25 febbraio 2022) *Ho sempre pensato che Putin fosse razionale, a suo modo. Non ha mai preso grossi rischi, in fondo. Era brutale, magari, ma non si è mai buttato in sfide che non potesse vincere. Oggi è diverso. L’invasione sembra un azzardo. [...] Sembra ossessionato e pieno di odio. Sembra entrato in una fase nuova. Non so di cosa abbia paura, se della morte o di perdere il potere. Di certo è vissuto isolato per due anni, a causa della [[Pandemia di COVID-19|pandemia]]. [...] Oggi sembra un uomo malato, disturbato. (25 febbraio 2022) *Abbiamo creduto di esserci lasciati alle spalle il XX secolo. Abbiamo pensato che non esistessero più, almeno in Europa, leader capaci di ricorrere alla brutalità di massa per raggiungere i loro scopi. Abbiamo pensato che il nostro mondo basato sulle regole fosse reale, rispettato, compreso da tutti. Ci siamo illusi che Putin pensasse come noi. (25 febbraio 2022) *{{NDR|«I russi dicono in questa fase che si stanno riorganizzando per la conquista del Donbas e che questo è sempre stato il loro obiettivo principale.»}} Questa è ovviamente una bugia, il loro obiettivo è sempre stato quello di conquistare l’intero paese, e lo sappiamo perché abbiamo visto i loro piani pubblicati persino tre giorni prima dell’inizio della guerra da un sito di notizie russo in cui si spiegavano benissimo le loro intenzioni. (22 aprile 2022) *Ogni volta che i russi si fermano in una città ucraina rapiscono o uccidono il sindaco, uccidono chiunque capiti a tiro nelle strade, fanno arresti indiscriminati, gettano i morti nelle fosse comuni, distruggono tutto, casa dopo casa. Decidere di lasciare ai russi il Donbas significa condannare decine, forse migliaia di persone all’orrore, alla fame e alla morte. (22 aprile 2022) *Per la Russia, la vittoria sfortunatamente è definita da Putin ed è la distruzione dell’Ucraina. Questo vuol dire trasformare l’intero paese in un campo di concentramento. (22 aprile 2022) *Questa è una guerra ideologica, scatenata perché Putin è convinto che l’Ucraina vada distrutta perché è una democrazia, perché aspira a essere parte dell’Europa. Lui odia la democrazia e odia l’Europa e non può sopportare che un’ex colonia russa, prima dentro l’Impero russo, poi dentro l’Unione sovietica, abbia questo tipo di aspirazioni. Non capisco quest’idea per cui i russi siano stati in qualche modo costretti a invadere. L’hanno fatto perché noi non abbiamo fatto nulla per impedirlo. (22 aprile 2022) *Chi vuole l’escalation è Putin. Noi siamo stati molto chiari nel dire che quello che stiamo facendo è aiutare gli ucraini a difendersi, che la loro è una guerra di difesa e non di offesa. Nessuno sta invadendo la Russia e nessuno dice di volerlo fare. (22 aprile 2022) *È assolutamente falso e scorretto dire che la diplomazia non sia in azione e che non ci sia dialogo. Ma perché la diplomazia funzioni, bisogna che i russi vogliano che funzioni. Prima che si arrivi a una soluzione, bisogna che smettano di combattere questa guerra. Sono stati loro a invadere. Oggi è solo difendendo l’Ucraina e respingendo Putin, facendogli capire che le sue scelte avranno delle conseguenze, che possiamo fargli accettare qualche forma di dialogo e di diplomazia. Lui crede di poter ancora ignorare i negoziati, non gli interessano. Pensa di essere forte, che alla fine la Russia non pagherà un gran pezzo e che lui resterà al potere. Perché cambi idea deve sentire l’impatto dell’isolamento. (22 aprile 2022) *Mentre noi non prestavamo attenzione, la Russia ha portato avanti per dieci anni una feroce propaganda per indurre i russi in primo luogo a odiare gli europei, a credere che l’Europa sia degenerata, divisa, impoverita, che la democrazia sia una farsa e che i politici democratici siano ridicoli. In secondo luogo che gli ucraini non sono persone reali, non meritano di esistere e di avere un loro stato, dei nemici che non meritano nemmeno di vivere. Sfortunatamente questa cosa è scaturita dalla mente di Putin e ora i russi ci credono, sia i soldati al fronte sia la gente a casa si sono convinti. Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Stalin convinse tutti che i contadini ucraini, i kulaki, erano contro la rivoluzione e meritavano di morire di fame, perché ostacolavano la strada verso il progresso. Lo abbiamo visto anche in Europa occidentale, nel modo in cui i tedeschi parlavano degli ebrei. Conosciamo il potere di questo genere di propaganda, lo abbiamo visto molte volte in Europa. Dovremmo essere scioccati e arrabbiati nel vederlo succedere ancora. (22 aprile 2022) ===[[Óscar Arias Sánchez]]=== *Non so cosa succederà dopo la negoziazione: l’Ucraina potrebbe diventare uno stato neutrale, ma non conosco le intenzioni di Putin, né le sue richieste. Per questo, più tardi si sederanno a trattare, più morti ci saranno. *Presto o tardi dovrà arrivare necessariamente un cessate il fuoco, dunque perché continuare con la morte degli innocenti? Meglio utilizzare la diplomazia ora, meglio tardi che mai. *Vediamo tutto il giorno questa guerra in TV e sul web, perché è in Ucraina. Però ci sono conflitti in zone lontane del mondo che non sono seguite altrettanto bene. Per questo dovremmo sfruttare questa attenzione mediatica per dimostrare che possiamo fare un passo avanti e trattare per la pace e terminarla immediatamente. ===[[Joe Biden]]=== {{cronologico}} *È stato un attacco senza giustificazione, premeditato, programmato forse da mesi. Ha rifiutato i nostri tentativi per evitare un conflitto che non è necessario. Abbiamo cercato di trattare, ma il conflitto si è scatenato in maniera più violenta di quanto immaginavamo. Le accuse di Putin all’Ucraina sono una menzogna, il territorio dell’Ucraina è sovrano. Putin ha scatenato l’offensiva. Abbiamo informazione di cyberattacchi. Putin è l’aggressore e ha scelto la guerra. (24 febbraio 2022) *Andremmo a imporre un prezzo alto che dovranno pagare. Oggi il rublo è a un livello mai stato così basso come valore, il mercato azionario è crollato. Abbiamo sanzionato le banche russe, lavoriamo per impedire il lavoro alle principali banche russe. Il patrimonio dei russi in America sarà congelato, ivi compresa la seconda banca russa. In questo momento non sarà più possibile per la Russia fare investimenti in Europa e negli Stati Uniti. (24 febbraio 2022) *Sei giorni fa, Vladimir Putin ha cercato di scuotere le fondamenta stesse del mondo libero, pensando di poterlo piegare ai suoi modi minacciosi. Ma ha calcolato male. Pensava di poter arrivare in Ucraina e il mondo si sarebbe prostrato ai suoi piedi. Invece, ha incontrato un muro di forza che non aveva mai previsto o immaginato. Ha incontrato il popolo ucraino. (2 marzo 2022) *La guerra di Putin è stata premeditata e non provocata. Ha rifiutato gli sforzi di negoziato. Pensava che l'Occidente e la Nato non avrebbero risposto. E pensava di poterci dividere qui, a casa. Putin aveva torto. Eravamo pronti. (2 marzo 2022) *Il petrolio russo non sarà più accettato. Questo significa che il popolo americano darà un altro potente colpo a questa macchina da guerra. [...] Questo è un passo che stiamo facendo per infliggere ulteriore dolore a Putin, ma ci saranno ulteriori costi anche qui negli Stati Uniti. Ho detto che sarei stato onesto con il popolo americano fin dall’inizio. (8 marzo 2022) *La storia di questa guerra è scritta: lascerà la Russia più debole e il resto del mondo più forte. (8 marzo 2022) ===[[Boris Bondarev]]=== *Coloro che hanno concepito questa guerra vogliono solo una cosa: rimanere al potere per sempre, vivere in pomposi palazzi pacchiani, navigare su yacht paragonabili per stazza e costi all'intera Marina russa, godendo di un potere illimitato e di una completa impunità. Per raggiungere questo obiettivo sono disposti a sacrificare tutte le vite necessarie. Migliaia di russi e ucraini sono già morti solo per questo. *L’Ucraina deve ottenere tutta l’assistenza che richiede, quando la richiede. Chi si fa avanti con appelli come "diamo a Vladimir quel che vuole e fermiamo la guerra" è davvero un alleato di Putin, forse inconsciamente. L’[[appeasement]] non funziona mai. Comprerà alla Russia un po’ di tempo per ricostituirsi e prepararsi a una nuova campagna. *La guerra di aggressione scatenata da Putin contro l'Ucraina, e di fatto contro l'intero mondo occidentale, non è solo un crimine contro il popolo ucraino, ma anche, forse, il più grave crimine contro il popolo russo, con la Z cubitale che cancella tutte le speranze e le prospettive di una società libera e prospera nel nostro Paese. *Putin deve rivendere qualcosa ai suoi sostenitori e al suo ''inner-circle''. Una piccola vittoria in Donbas non sarà sufficiente, ha promesso di conquistare l’intera Ucraina. Avrà sempre più bisogno di "vittorie". Domani può essere Kiev e l’intero Paese, dopodomani l’annessione della Bielorussia, dopo ancora la Moldavia o perfino i Baltici. Il presidente può solo rivendicare vittorie militari, nient’altro. Per questo, finché rimarrà al potere, la guerra non finirà. *Sostenere l’Ucraina significa continuare la guerra. Ma se l’Ucraina cadrà, la guerra non finirà. E ci saranno altre vittime. ===[[Ian Bremmer]]=== {{cronologico}} *Sicuramente chi ha conosciuto il Putin calcolatore freddo ma lucido, oggi non lo riconosce. Effetto dei due anni di isolamento? È malato? Non lo sappiamo. Di certo non sembra più avere la capacità di analisi di un tempo. (28 febbraio 2022) *La Russia sta usando solo una parte delle truppe ammassate intorno all’Ucraina. Ha la forza militare di chiudere la partita, ma dovrebbe fare un massacro a Kiev e nelle altre città: decine di migliaia di civili morti e dopo sarebbe davvero impossibile negoziare. Sarebbe come aver usato l’arma nucleare. Rischiamo di finire in una strada senza ritorno. (28 febbraio 2022) *{{NDR|«Come se ne può uscire?»}} Come a Cuba: concedendo qualcosa che consenta al presidente russo di fare un passo indietro senza perdere la faccia davanti al suo popolo. Nel 1962 i sovietici portarono via i loro missili: una vittoria americana, ma ai capi del Cremlino fu lasciata la possibilità di dire alla loro gente che, in cambio dei ritiro da Cuba, l’Urss aveva ottenuto dagli Stati Uniti la rimozione dei missili Jupiter basati in Turchia. Erano ordigni vecchi. andavano ritirati comunque. Ma bastò quello. (28 febbraio 2022) *L'invasione russa dell'Ucraina ha precipitato decine di milioni di persone in un clima spaventoso di tensioni e incertezze, e se c’è una cosa di cui oggi si può essere sicuri è questa: la Russia e l'Occidente sono entrati in guerra. (12 marzo 2022) ===[[Michail Borisovič Chodorkovskij]]=== {{cronologico}} *L'Europa deve essere unita. C'è in gioco molto di più di qualche fornitura di gas: sotto attacco sono libertà, democrazia e diritti su scala globale. *Putin ha spostato la lancetta del tempo indietro di 80 anni, facendoci tornare al 1939, quando Hitler invase la Polonia. Ha perso ogni razionalità e ogni pragmatismo. La sua emozionalità prevale sulla ragione e comprende solo il linguaggio della forza. *Gli ucraini non stanno combattendo soltanto per difendere la loro libertà, ma anche la nostra e quella di tutto il mondo libero. *Partecipare a una manifestazione oggi a Mosca ha un costo altissimo: arresto, tortura, rischio di perdere il lavoro. L'Occidente deve fare di più per sostenere i dissidenti perché il regime può ancora cambiare. Molti settori economici non condividono l'azzardo di Putin; l'esercito non è così coeso e una prolungata campagna in Ucraina con ingenti perdite potrebbe portare a una rottura. ===[[Nina Lvovna Chruščёva]]=== *Gli americani ci vogliono soggiogare, lo hanno sempre voluto. Con Putin ce l’hanno finalmente fatta provocandolo fino in fondo. *Gli oligarchi non faranno nulla. Il sistema repressivo attorno a Putin sta vivendo la sua ora migliore. Ora la polizia ha mano libera, fa quello che ha sempre sognato di fare. Lo sai che fermano i ragazzi per strada, così a caso, si fanno consegnare il telefonino e controllano chi hai chiamato, chi ti ha chiamato, ecc.? Questo non è legale neanche in Russia. E che fai? Protesti? Ti piantano della droga in tasca e ti arrestano. *La guerra è cominciata, ed è disastrosa per gli ucraini soprattutto. Le armi atomiche però le ha usate solo l’America finora, organizzando un isolamento economico e politico della Russia che ha completamente distrutto il paese. Comunque vada a finire l’America ha vinto. *Non dico che quello che sta succedendo sia colpa degli Stati Uniti, la colpa è di Putin e basta. Quello che voglio dire è che Putin ha abboccato alla politica di Biden, che negli ultimi mesi lo ha provocato facendo la voce grossa quando bisognava invece de-escalare. *Secondo me {{NDR|Putin}} ha deciso all’ultimo momento. Si spiegano così forse gli errori tattici dell’esercito. È anche vero che i russi prendono sempre decisioni sul momento, ma qui c’è anche un grande errore strategico. Qualcosa si è rotto dentro di lui, e la responsabilità di questa rottura è degli Stati Uniti. *Secondo me {{NDR|Putin}} voleva solo minacciare e farsi grande, ma quando Biden gli urlava che se avesse invaso l’Ucraina lo avrebbe punito senza tregua, lì c’è stato l’errore più grande. La diplomazia si fa a bassa voce, dietro le quinte. ===[[Aleksandr Gel'evič Dugin]]=== {{cronologico}} *Penso che stiamo parlando della liberazione dell’Ucraina. Interamente. Ecco dove ci fermeremo. (26 febbraio 2022) *Abbiamo dato l’opportunità di parlare la lingua della pace, abbiamo dato all’Occidente e a Kiev l’opportunità di parlare la lingua della diplomazia. Tutte le nostre proposte sono state respinte. Non c’era altra alternativa. (26 febbraio 2022) *Penso che finirà con l’unificazione degli slavi orientali in queste aree, l’unificazione dei tre rami degli slavi orientali – Novorussi, Bielorossi e Velikorussi – in un’unione, in un’unica configurazione come parte dell’Unione Eurasiatica. (26 febbraio 2022) *Quanto all’Ucraina, non sono affatto propenso a demonizzare lo Stato ucraino, perché quella parte degli Slavi Orientali che vengono chiamati i Piccoli Russi si è storicamente dimostrata del tutto incapace di costruire uno Stato. Ogni volta che hanno avuto la possibilità storica di costruire uno Stato, hanno fallito. Non sanno come farlo. Penso che non dovremmo biasimarli: sono nostri fratelli, è tempo che tornino nella Patria unita degli slavi orientali. (26 febbraio 2022) *Lo Stato ucraino sta per finire sotto i nostri occhi, non esiste più. Lo Stato implica una sorta di sovranità militare. Non c’è sovranità militare, non c’è Stato. Parleremo con un leader legale e legittimo dell’Ucraina – parleremo con lui di unità, relazioni fraterne, garanzie, confini. Ma non con i clown. (26 febbraio 2022) *La popolazione appoggia completamente Putin. Non c'è una vera opposizione. E non tanto perché c'è una censura contro chi critica le operazioni militari in Ucraina, ma perché il popolo russo è davvero solidale con il Presidente. [...] La percezione di una protesta interna è frutto della disinformazione dei media occidentali. (14 marzo 2022) *Attenzione: l'operazione militare in corso non è una guerra contro la Nato. Ma una operazione per difendere una zona di interesse vitale per la Russia, la quale zona a lungo è stata indirettamente occupata dal potere occidentale durante un momento di debolezza di Mosca. (14 marzo 2022) *Nessuno qui credeva in una vittoria breve. Intanto la Russia però ha il controllo totale dei cieli. La guerra durerà ancora un mese, o più, ma l'esercito russo vincerà. Non c'è alcun elemento inaspettato in questa guerra per Putin. (14 marzo 2022) *Se Washington si limita alle sanzioni, alle pressioni politiche e agli appoggi economici all'Ucraina, insomma se l'Occidente sosterrà indirettamente Kiev tutte azioni legittime non succederà nulla. Se però ci sarà un attacco diretto della Nato, allora la Russia risponderà con mezzi simmetrici. Se ci sentiremo minacciati sul nostro territorio, useremo le armi nucleari. (14 marzo 2022) ===[[Bill Emmott]]=== {{cronologico}} *Sappiamo tutti di vivere in un periodo storico temibile, il più pericoloso della maggior parte delle nostre esistenze di europei occidentali. Stiamo vivendo non soltanto una guerra, ma ben tre: una guerra armata vera e propria tra gli invasori russi e l’Ucraina; una guerra per procura tra l’Occidente e la Russia che, a differenza di conflitti simili durante la Guerra fredda, si sta combattendo proprio alla frontiera tra Russia e Nato; e infine una nuova Guerra fredda, iniziata quando, lo scorso fine settimana, sono entrate in vigore nuove draconiane sanzioni. (2 marzo 2022) *La Storia è piena di rischi sottovalutati trasformatisi e sfociati in risultati devastanti che hanno cambiato il mondo per sempre, ivi comprese, nelle rispettive specificità, le due guerre mondiali del XX secolo. Ciò che possiamo affermare con sicurezza fin d'ora, tuttavia, è che i terribili eventi della settimana scorsa segneranno l'inizio di una nuova Guerra fredda. Lo si potrà evitare soltanto nel caso di un possibile risultato: un fiasco totale della Russia che porti a destituire Vladimir Putin e ad abbatterne il regime per dare una sorta di nuovo inizio alla Russia. (2 marzo 2022) *Come sta diventando già ovvio, siamo in presenza di una frattura nei confronti della quale molti Paesi di tutto il mondo dovranno scegliere da quale parte schierarsi, proprio come durante la prima Guerra fredda. Negli ultimi anni, quando si parlava di un nuovo tipo di Guerra fredda tra Occidente e Cina, si dava per scontato che, a differenza di quanto avvenne in epoca sovietica, il mondo non si sarebbe diviso in due campi nettamente separati. Tuttavia, in seguito alla guerra reale in Ucraina, ciò appare ineluttabile. (2 marzo 2022) *In Europa noi siamo giustamente contenti di aver dato prova della nostra solidarietà e del nostro spirito di risolutezza a fronte di queste tre guerre. Sul lungo periodo, invece, il destino della nuova Guerra fredda dipenderà ancor più da quali punti di forza o lacerazioni si evidenzieranno all'interno degli Stati Uniti e da come vi risponderà la Cina. (2 marzo 2022) *A nessuno dovrebbe importare cosa pensa Mosca riguardo la candidatura alla Nato della Finlandia e della Svezia. Se, come mi aspetto, sceglieranno di proseguire su questo percorso, la ragione sarà che sono state indotte a farlo proprio a causa della guerra provocata dalla Russia in Ucraina. (1 giugno 2022) *Credo che le ripercussioni del conflitto in Ucraina dureranno per molti anni a venire. Il conflitto diretto potrebbe concludersi entro sei mesi, ma non è probabile che si arriverà a individuare una soluzione a lungo termine. Così, ogni governo europeo che ritiene che la questione di inviare centinaia di milioni di euro ogni giorno alla Russia per il suo petrolio e per il suo gas [...] diventerà più facile da sciogliere in un arco di tempo di pochi mesi, è colpevole di auto-illusione. (1 giugno 2022) *Nessun Paese può essere completamente isolato, ma di certo è possibile erigere una nuova "cortina di ferro" attorno alla Russia, separandola dall’Europa, dal Nord America e dal resto dell’Occidente e bloccando la sua partecipazione ad alcuni importanti tavoli internazionali. (1 giugno 2022) *Un tribunale in stile Norimberga potrebbe concretizzarsi solo nel caso di una sconfitta completa della Russia e con la sostituzione del regime di Putin con una nuova classe dirigente, incentivata a epurare i propri predecessori attraverso un processo per crimini di guerra. A meno che ciò non accada, chiedere un processo per "crimini di guerra" rimarrà un atto puramente simbolico: giustificato moralmente e legalmente, ma in termini politici e pratici puramente simbolico. (1 giugno 2022) ===[[Vittorio Feltri]]=== *Cari ucraini rassegnatevi ai russi, sono armati fino ai denti e vi faranno tutti a pezzi, non insistete in una difesa velleitaria. Risparmiate le vostre vite sacre. *Caro Putin, si metta una mano sul muscolo cardiaco e se lo sente pulsare: risparmi agli ucraini di essere sterminati come mosche. Che male le hanno fatto per infliggere loro un castigo tanto crudele? *Dicono che Putin non riesca a battere l’Ucraina. In realtà non spinge con le armi per evitare poi di comandare in un paese raso al suolo. *La Russia è un grande Paese che non necessita di trasformare l'Ucraina in una macelleria a cielo aperto per confermare la propria potenza. La generosità a volte è più efficace dell'arroganza. Anziché premere il grilletto, prenda una camomilla e le saremo tutti riconoscenti se cesserà le ostilità. *Ovvio che lo zar ha torto marcio e che gli ucraini essendo orgogliosi si difendono con disperazione, direi con spirito eroico. Ma il patriottismo, quando sei inferiore al nemico, serve solo a morire con onore. Ne vale la pena? ===[[Niall Ferguson]]=== {{cronologico}} *La maggior parte dei commentatori occidentali continuano a non cogliere il vero senso dell’operazione di Putin, credono che voglia restaurare l’Unione Sovietica. In verità sta cercando di far risorgere l’impero russo pre-1917, sulla scia di Pietro il Grande. *Non saranno le sanzioni occidentali a togliere il sonno a Putin ma un vero movimento di resistenza ucraino. Kiev perderà la guerra nel giro di pochi giorni, le forze armate sono già accerchiate. Ma gli ucraini hanno alle spalle una lunga storia. Non sarei sorpreso se ci fosse una resistenza prolungata nelle città che richieda una vera occupazione russa, con i rischi che ne conseguono. *Se Putin è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina, difficile immaginare come gli Stati Uniti e i loro alleati possano fermare la Cina a Taiwan. ===[[Alan Friedman]]=== {{cronologico}} *Siamo davanti a un tentativo di rovesciare attraverso la guerra un governo eletto in maniera democratica, questo non è accettabile nell'Europa del 2022 e invece sta accadendo davanti ai nostri occhi. *La realtà è che Putin per sopravvivere deve vendere il gas alla stessa Europa che sta attaccando. *Io temo che il disegno che ha in mente Putin sia quello di ricostituire l’Unione Sovietica anche se per lui sarà molto costoso inseguire quest’idea e già tenere sotto la sua sfera politica la stessa Ucraina. *Evidentemente il disegno geopolitico di Putin non è governato da una logica economica ma da un neo imperialismo poco aderente alla realtà. ===[[Maša Gessen]]=== {{cronologico}} *Non c'è soluzione finché Putin sarà vivo. *{{NDR|«Cosa risponderebbe a chi dice che questa guerra è colpa della Nato?»}} Rispondo che è una cazzata, che è propaganda del Cremlino e ogni volta che vi si prende parte, la si amplifica. Penso che nella politica interna russa, e nel pensiero di Putin, ci sia un importante evento che è la [[Guerra del Kosovo|guerra aerea in Kosovo]], che è molto diversa dall'idea di espansione della Nato perché il Kosovo non è membro della Nato, ma sì, quella era una campagna della Nato, e la campagna era guidata dagli Stati Uniti. Penso che ciò che è accaduto in Kosovo abbia avuto un ruolo determinante nel creare una storia che premettesse a Putin di fare quello che sta facendo e di alimentare una politica di risentimento; ciò che è accaduto in Kosovo ha avuto un ruolo importante nel creare il Putinismo e il desiderio della guerra, e ha creato una connessione forte tra la guerra in Kosovo e questa terribile guerra che vediamo. Riguardo al dire che questa guerra è generata dall'espansione della Nato è una cazzata. *La [[Fronte orientale (seconda guerra mondiale)|grande guerra patriottica]] è servita alla Russia contemporanea per giustificare tutto: il terrore staliniano arrivato prima della guerra, il predominio su mezza Europa arrivato dopo la guerra, la rivendicazione continua contro tutti i Paesi europei. Quando sceglie di combattere una guerra, la Russia deve combattere la Seconda guerra mondiale, che era una guerra contro i nazisti. La cosa incredibile è che oggi gli ucraini stanno combattendo una grande guerra patriottica, quindi sono i russi a comportarsi da nazisti, commettendo un genocidio. Quello che Putin sostiene, cioè che non esiste la nazione ucraina, è un'affermazione genocida. Scrivono ovunque la lettera Z — che è la nuova svastica — ovunque, incluse le porte delle case degli oppositori alla guerra in Russia. Stanno avendo i tipici atteggiamenti da nazisti eppure chiamano gli ucraini nazisti, mentre gli ucraini stanno combattendo la loro grande guerra patriottica. ===[[Igor' Girkin]]=== *Il nemico ha una difesa aerea ben equipaggiata e numerosa, che limita seriamente le azioni dell'aviazione tattica, che è in grado di sostenere le sue truppe sul campo di battaglia. Il nemico ha un VANTAGGIO nei mezzi di ricognizione e nell'artiglieria (droni da ricognizione di varie classi sono già presenti quasi a livello di plotone). La sua artiglieria ha buoni sistemi d’arma e personale ben addestrato. Contro i numerosi veicoli corazzati russi, le FAU<ref>Forze armate ucraine</ref> (in condizioni di difesa) sono abbastanza preparate, grazie alla quantità enorme di armi anticarro (ATGM) nelle mani della fanteria. In condizioni in cui le truppe russe dovranno prendere d'assalto un agglomerato urbano dopo l'altro, la quantità di truppe diventa determinante. In questo ambito, le FAR<ref>Forze armate russe</ref> e le MP<ref>Milizie popolari delle repubbliche separatiste</ref> ahimé, non hanno un serio vantaggio. *{{NDR|L'Ucraina}} ha le risorse umane (200-300 mila persone) e la capacità tecnica (un enorme flusso di armi varie dall'Europa e dagli USA) per non solo mantenere un numero sufficiente delle sue truppe al fronte, ma anche creare nuove formazioni. Può crearne in quantità, fino a 100 mila uomini – si tratta di circa 50 BTG<ref>Battalion tactical group</ref> comprese le riserve e la logistica nelle retrovie – cioè circa 10 divisioni al completo. E noi cosa abbiamo? Stiamo reclutando per le varie CMP<ref>Compagnie militari private</ref>, reclutando soldati a contratto negli uffici di registrazione e arruolamento militare e... questo è tutto... le MP (in quanto a mobilitazione) hanno "raschiato il fondo del barile" ma, Dio non voglia, riusciranno a rimpiazzare le perdite future alla bell'è meglio. *La Federazione Russa non ha la completa supremazia aerea semplicemente a causa del numero insufficiente di aerei d'attacco, e del numero trascurabile di droni d'attacco. Allo stesso tempo, il nemico può tenere la linea del fronte vicino a Donetsk con forze relativamente piccole, grazie all'eccellente equipaggiamento ingegneristico che è stato prodotto per molti anni, mentre i nostri brillanti politici "reggevano il moccolo di Minsk". *Senza effettuare una mobilitazione almeno parziale nella Federazione Russa, portare avanti profonde operazioni strategiche offensive nella cosiddetta "Ucraina" sarà impossibile od estremamente pericoloso. Dobbiamo prepararci a una guerra lunga e difficile, che richiederà tutte le risorse umane che ora vengono sperperate in modo mediocre per "una bandiera sopra il prossimo consiglio comunale". La facilità con cui la bandiera può cambiare nuovamente è sotto gli occhi di tutti, Gostomel e Bucha non lasciano spazio a menzogne. ===[[António Guterres]]=== {{cronologico}} *È il momento più triste del mio mandato da segretario generale Onu. Devo cambiare il mio appello: presidente Putin, nel nome dell'umanità, porta indietro le truppe russe. Questo conflitto deve fermarsi ora. (24 febbraio 2022) *Questa guerra non ha alcun senso. E causerà, se non si ferma, un livello di sofferenza che l'Europa non conosce dai tempi, almeno, della [[Guerre jugoslave|crisi balcanica]]. Quello che mi è chiaro è che questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta Onu. (24 febbraio 2022) *L'Ucraina è in fiamme. Il paese viene decimato davanti agli occhi del mondo. L’impatto sui civili sta raggiungendo proporzioni terrificanti. Innumerevoli persone innocenti, comprese donne e bambini, sono state uccise. [...] Qualunque sia il risultato, questa guerra non avrà vincitori, solo vinti. (14 marzo 2022) ===[[Pierre Haski]]=== {{cronologico}} *Abbiamo sottovalutato la determinazione di un dittatore invecchiato, ossessionato dalla vendetta sulla storia. (24 febbraio 2022) *Questa guerra era diventata inevitabile dal momento in cui nessuno era pronto a pagare il prezzo dell’opposizione a Vladimir Putin. (24 febbraio 2022) *La deterrenza non ha più funzionato quando le uniche persone che potevano opporsi alla Russia hanno dichiarato pubblicamente che non l’avrebbero fatto. (24 febbraio 2022) *Questa guerra è un disastro globale. Sono gli ucraini che ovviamente subiranno la realtà della potenza di fuoco russa. Ma questo conflitto cambia il mondo, cambia i tempi: Putin sta commettendo l’irreparabile, sta facendo precipitare il mondo in una nuova guerra fredda, che richiederà anni per essere superata. (24 febbraio 2022) *La guerra in Ucraina è insensata, ingiustificata, ma ormai è una realtà imposta a tutti. Il 24 febbraio 2022, il mondo è diventato di nuovo terribilmente pericoloso e non siamo pronti a questo. (24 febbraio 2022) *Nessun leader occidentale lo ammetterà mai, ma Vladimir Putin ha vinto, almeno nel breve termine. La guerra massiccia scatenata dal presidente russo sull’intero territorio ucraino mette uno di fronte all’altro due eserciti asimmetrici. La battaglia è chiaramente impari. (25 febbraio 2022) *La credibilità degli Stati Uniti, appena usciti dalla [[Caduta di Kabul (2021)|disfatta in Afghanistan]], e di un’Europa che Putin disprezza è minata da tre mesi caratterizzati da un braccio di ferro che si è concluso con questa guerra che nessuno è riuscito a impedire. (25 febbraio 2022) *Al di là dell’Ucraina, vittima di un dittatore che non abbiamo saputo fermare in tempo, in ballo c’è il futuro del mondo, quello della nuova guerra fredda di cui ha parlato il presidente [[Volodymyr Zelens'kyj|Volodimyr Zelenskij]], eroe tragico di questo conflitto che viene dal passato. (25 febbraio 2022) *Di sicuro Putin scommetteva sulle divisioni dell'Europa e la mancanza di spirito d’iniziativa, ma ha innescato un processo opposto, soprattutto il 27 febbraio quando ha agitato la minaccia nucleare nel tentativo di intimidire gli avversari. Possiamo già sostenere che la storia si dividerà in un "prima" e un "dopo" la guerra d'Ucraina. (28 febbraio 2022) *Putin non si è certo impegnato in un conflitto di questa portata per poi rinunciare senza aver ottenuto nient’altro che qualche conquista territoriale che non giustificherebbe mai il costo dell’operazione. La resa non è né nella sua natura né nel suo stato emotivo attuale, a quanto pare. (1 marzo 2022) *Oggi la popolazione russa ascolta soltanto una versione, quella che parla di "de-nazificazione" dell’Ucraina, della minaccia della Nato, dell'"illegittimità" delle autorità di Kiev. Soltanto una minoranza ha i mezzi per contestare questa narrazione. [...] La potenza militare è favorevole a Mosca, ma le cose potrebbero cambiare se la popolazione russa non credesse più alle storie di Putin. Anche in una dittatura è difficile trascinare in eterno un paese in guerra contro la sua volontà. (6 marzo 2022) *La Russia ha fatto un enorme passo indietro da tutti i punti di vista. Sul piano economico l’impatto delle sanzioni ha fatto precipitare il rublo (che ha perso il 75 per cento del suo valore) e costringerà Mosca a un default sul debito. Le aziende straniere lasciano il paese e quelle che restano fanno buon viso a cattivo gioco. Il gas e il petrolio russo di cui Putin si serve come un’arma stanno perdendo il loro valore strategico.<br>Ma la nuova cortina di ferro ha un impatto soprattutto psicologico. L’esodo dei russi della classe media è inedito, e impoverisce questo paese ricco di talenti. (10 marzo 2022) *L’equazione è ormai nota: la Russia e l’Ucraina sono due grandi esportatori di prodotti agricoli, in particolare di cereali, e gli effetti della guerra si stanno già facendo sentire sui prezzi e sulle forniture. Ma il peggio deve ancora arrivare: [...] Oggi 27 paesi con una popolazione complessiva di 750 milioni di abitanti importano più del 50 per cento dei prodotti agricoli dalla Russia e dall’Ucraina. Questi paesi si trovano soprattutto in Medio Oriente e in Africa. In Egitto, paese popolato da cento milioni di abitanti, i prodotti importati da Russia e Ucraina rappresentano addirittura l’80 per cento del totale. L’argomento, insomma, è esplosivo. (25 marzo 2022) *Quella in corso non è evidentemente una guerra mondiale, ma ha comunque effetti sull’intero pianeta. [...] Non si parla solo degli oltre dieci milioni di ucraini che hanno dovuto lasciare la propria casa, dando vita alla migrazione forzata più rapida dai tempi della seconda guerra mondiale. A subire le conseguenze della guerra sono anche persone che vivono in Perù, in Tunisia o in Sri Lanka, per cui il prezzo del pane decolla e quello del carburante schizza alle stelle, mentre cominciano a mancare concimi e alcuni componenti e le spedizioni sono in ritardo o vengono bloccate. Queste persone vivevano già nella precarietà, ma la guerra, anche se lontana, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. [...] La guerra in Ucraina, dunque, non ha soltanto conseguenze geopolitiche. Come "l’effetto farfalla" di cui parlano gli scienziati, questa crisi produce un’onda d’urto che percorre tutto il mondo. (7 aprile 2022) ===[[Paolo Inzerilli]]=== {{cronologico}} *Io ho due pallini, la storia e la geografia, ma in genere la gente evita di ricordare ciò che è successo nel passato. La Russia, fin da quando era zarista, è sempre stato un Paese a disagio perché si è sempre sentita circondata, in qualche modo bloccata, sentivano di non avere libertà di movimento. Con l'Unione Sovietica era lo stesso, perché è stata creata la NATO contro l'eventuale espansionismo sovietico. La situazione, dunque, si è tramandata. Tutto quello che sta succedendo adesso, perciò, è sempre dovuto al fatto che la Russia, non più Unione Sovietica, ha paura, si sente circondata da Paesi ostili. E il presidente dell'Ucraina, [[Volodymyr Zelens'kyj|Zelensky]], a mio parere fa una dimostrazione di forza quando in effetti tutto quello che la Russia ha chiesto è la dichiarazione ufficiale di non ingresso dell’Ucraina nella NATO e la demilitarizzazione del Paese. Ecco, non mi sembrano richieste assurde, ma Zelensky non ne vuole sapere. *Prima che iniziasse il conflitto, gli Stati Uniti dissero che se la Russia avesse invaso l'Ucraina, loro, come Stati Uniti e non come NATO, sarebbero intervenuti per difenderla. Poi hanno cambiato le dichiarazioni, cominciando a parlare di invio di aiuti, che significa quattrini, ed è ben diverso. Ecco perché valutando la situazione attuale mi sento più russo che ucraino, perché penso sempre che il compito di un presidente di un Paese è prima di tutto quello di salvare la pelle dei cittadini e non di compiere gesti di forza per una libertà che in pratica esiste e che invece secondo Zelensky non esiste. Per quel che mi riguarda oggi il problema di questa guerra si chiama Zelensky. *{{NDR|Parlando di [[Vladimir Putin]]}} Lui vuole solo fare in modo di non avere i Paesi NATO al confine. Se l'Ucraina entrasse nella NATO significherebbe avere i missili a 180 chilometri da Mosca, e onestamente voglio vedere chi ha qualcosa da protestare. Non dico a cannonate, ma coi missili di oggi 180 chilometri sono una distanza ridicola. L'Ucraina, dunque, fa storia a sé. Io credo che nessuno in questo momento sia disposto a farsi ammazzare per bloccare Putin, dunque oggi la NATO dovrebbe concedere a Putin la demilitarizzazione dell'Ucraina insieme a una dichiarazione ufficiale di non ingresso nella NATO. Non si fa la guerra, con già migliaia di morti da una parte e dall'altra, per un principio primo di una parte, non un principio primo del mondo. ===[[Boris Johnson]]=== *Di certo c’è una profonda analogia tra il comportamento di Putin e quello di [[Slobodan Milošević|Slobodan Milosevic]] in Serbia negli anni Novanta. Entrambi al potere per molto tempo, entrambi sempre più autocratici, entrambi che per cementare la loro posizione politica hanno trovato una causa nazionalista. Come Milosevic con il Kosovo, Putin ha fatto con Kiev e la distorta visione delle origini della religione e della cultura ortodossa. È questo l’incubo che ora abbiamo davanti. *Dico agli ucraini, in questo momento di agonia, che siamo con voi. Preghiamo per voi e le vostre famiglie e siamo dalla vostra parte. E se i mesi a venire saranno cupi e la fiamma della libertà si spegnerà, so che in Ucraina risplenderà di nuovo perché nonostante tutte le sue bombe, carri armati e missili, non credo che il dittatore russo potrà mai domare il sentimento nazionale degli ucraini e la loro appassionata convinzione che il loro paese dovrebbe essere libero. *{{NDR|Putin}} non crede affatto che l'Ucraina sarebbe entrata nella Nato {{NDR|né}} a quella roba semi mistica sulle origini del popolo russo, quel mix di [[Nostradamus]] e Wikipedia russa. [...] Penso che tema l'Ucraina perché in Ucraina ci sono libera stampa e libere elezioni. *Questa orribile e barbara avventura di Vladimir Putin deve finire con un fallimento. E quindi dico al popolo russo, il cui presidente ha appena autorizzato un'ondata di violenza contro un popolo slavo, ai genitori dei soldati russi che perderanno la vita: non posso credere che questo sia stato fatto in vostro nome o che vogliate davvero lo status di "paria" che porterà al regime di Putin. *{{NDR|Putin}} si è ficcato in un vicolo cieco con la sua folle invasione e, visto che non c’è via di uscita, continua a distruggere l’Ucraina e a polverizzare innocenti, in città europee innocenti, in una missione irrazionale e catastrofica. Vuole smembrare il diritto degli ucraini di difendersi da soli e il nostro legittimo diritto da europei di sostenere la resistenza degli ucraini. Non ci riuscirà. *Se Putin fosse una donna, cosa che ovviamente non è, ma se lo fosse, penso davvero che non si sarebbe avventurato in una guerra folle e machista di invasione e violenza come ha fatto lui. [...] Se volete un esempio perfetto di mascolinità tossica, è quello che sta facendo in Ucraina. ===[[Kaja Kallas]]=== *Il Cremlino sta cercando di costruire un altro muro di divisione in Europa e questa volta l’Estonia ha la fortuna di trovarsi dalla parte giusta. Lo stesso non si può dire per l’Ucraina. *L’Ucraina non è vittima di un errore di calcolo una tantum da parte di un pazzo. Stiamo assistendo a una campagna a lungo pianificata dal Cremlino per esercitare il controllo sui Paesi vicini con la forza bruta, indipendentemente dal costo umano. Abbiamo bisogno di pazienza e perseveranza a lungo termine con politiche per fermare questa aggressione e anche per prevenire quelle future. Resistere alla tirannia ha un costo per tutti noi. Il gas può essere costoso, ma la libertà non ha prezzo. Spetta a ogni governo decidere quanto del peso del suo popolo è pronto a sopportare. Ma è ugualmente necessario trasmettere il messaggio alla nostra gente: qual è il problema del nostro prossimo oggi sarà il nostro problema domani. Siamo tutti in pericolo quando la casa del nostro vicino va a fuoco. *La Russia è la minaccia più diretta alla sicurezza europea in questo momento. In effetti, se dovesse farla franca con la sua aggressività, minerebbe la pace e la sicurezza in tutto il mondo: se l’aggressione paga da qualche parte, diventa un invito a usarla altrove. Questo è il motivo per cui siamo così impegnati ad aiutare l’Ucraina a respingere l’aggressione russa. Ciò che stiamo difendendo è l’idea stessa di libertà, integrità territoriale e sovranità, ovvero il diritto di esistere come Paese e il diritto di vivere liberi dalle repressioni. ===[[Vladimir Kara-Murza]]=== *Attaccando l'Ucraina, Putin correrebbe un rischio. In passato i leader russi non hanno avuto molto successo con le "piccole guerre vittoriose" lanciate per scopi di politica interna: dalle disastrose campagne del regime zarista in Crimea e in Giappone nell'ottocento e all'inizio del novecento fino all'invasione dell'Afghanistan negli ultimi anni dell'Unione Sovietica. Il risultato di solito è l'opposto di quello sperato. *È difficile dire se l’opposizione interna alla guerra possa avere qualche effetto concreto. Ma di certo gli esponenti dell’élite culturale russa che alzano la voce contro l'ennesima aggressione del Cremlino stanno difendendo l'onore della nazione come fecero i sette manifestanti che nell'agosto 1968 protestarono sulla piazza Rossa contro l'[[Primavera di Praga|invasione sovietica della Cecoslovacchia]]. *Per un leader come Putin, ossessionato dalla storia russa, sarebbe una beffa inciampare in uno degli errori più comuni della tradizione politica nazionale. ===[[Sergej Karaganov]]=== {{cronologico}} *L'Ucraina è stata costruita dagli Stati Uniti e altri Paesi Nato come una punta di diamante, forse di aggressione o almeno di pressione, per avvicinare la macchina militare occidentale al cuore della Russia. Vediamo ora quanto si fossero preparati alla guerra. *Non credo che avremo un cambiamento al potere in Russia, perché stiamo combattendo una guerra di sopravvivenza. È una guerra contro l'Occidente in cui la gente si raccoglie intorno al leader. E negli Stati Uniti nessuno ha pagato per la guerra in Iraq, quindi abbiamo i nostri dubbi sull'efficacia della democrazia. *Vediamo l'espansione occidentale in atto e la russofobia raggiungere livelli come l'antisemitismo tra le due guerre. Quindi il conflitto stava già diventando probabile. E abbiamo visto profonde divisioni e problemi strutturali nelle società occidentali. Così il Cremlino ha deciso di colpire per primo. Tra l'altro, questa operazione militare sarà usata per ristrutturare l'élite e la società russa. Diventerà una società più militante, basata sulla nazionalità, spingendo fuori dalla classe dirigente gli elementi non patriottici. *Gli americani e i loro partner della Nato continuano a inviare armi all'Ucraina. Se va avanti così, gli obiettivi in Europa potrebbero essere colpiti o lo saranno per interrompere le linee di comunicazione. Allora la guerra potrebbe vivere un'escalation. È sempre più plausibile. *La guerra sarà vittoriosa, in un modo o nell'altro. Presumo che ci sarà anche la denazificazione, come in Germania e in Cecenia. Gli ucraini diventeranno molto più pacifici e amichevoli con noi. *L'Occidente ha scatenato diverse aggressioni. Ora siamo sullo stesso terreno morale. Ora siamo uguali, stiamo facendo più o meno come voi. Mi dispiace che abbiamo perso la nostra superiorità morale, ma stiamo combattendo una guerra esistenziale. *Vinceremo noi, perché i russi vincono sempre. Ma nel frattempo perderemo molto. Perderemo persone. Perderemo risorse e diventeremo poveri, per il momento. Ma siamo pronti a sacrificare tutto ciò per costruire un sistema internazionale più vitale. ===[[Garri Kimovič Kasparov]]=== {{cronologico}} *A differenza di Hitler negli anni ’30, ha fatto tutto alla luce del sole. Nel 1939 non avevamo tecnologie per controllare come Hitler si preparasse all’attacco sulla Polonia. Stavolta abbiamo visto tutto, Putin non si è mai nascosto. Ha anche costruito la più influente rete di lobbisti e agenti in giro per il mondo. Chamberlain, Daladier e quelli che rifiutarono azioni forti contro Hitler a metà degli anni ‘30 si sbagliarono. Ma Chamberlain non ha mai fatto affari con Hitler. Puoi pensare che sia stato ingenuo. Ma i politici di oggi hanno preferito continuare a fare affari con Putin e molti di loro essere anche nel suo libro paga. *Putin non ha mai nascosto le sue intenzioni, è stato sincero come Hitler in Mein Kampf. Sono anni che dice che l’Ucraina non è uno Stato sovrano. Se ne sono lavati tutti le mani. Ha detto che il collasso dell’Urss la più grande catastrofe geopolitica. Ha messo sul tavolo la sua visione strategica molto apertamente almeno da 15 anni. È stato sempre molto coerente nel portare avanti il suo programma. E poiché non ha visto nessuna vera risposta dal mondo libero, si è detto: perché no? Posso fare qualsiasi cosa. *Tagliate fuori la Russia dai mercati finanziari globali. Assicuratevi che il sistema finanziario del Paese non sia più sostenibile e non possa generare risorse per la macchina da guerra di Putin. Anche se lui sta seduto su riserve liquide da oltre 600 miliardi di dollari. *L’Ucraina è disposta a combattere, ma dall’annessione della Crimea nel 2014 il mondo libero si è rifiutato di armarla. Se oggi avesse un decimo delle armi che gli americani hanno abbandonato in Afghanistan, diventerebbe la tomba dell’esercito russo. *Tutte le persone del mondo libero devono dimettersi dalle aziende del sistema putiniano. Se non lo fanno, vanno trattate come complici di crimini di guerra. *Se vince, è un segnale a tutti i dittatori del mondo che le sole cose che contano sono la forza dell’esercito e come usi il denaro sporco per corrompere i politici. ===[[Roman Kostenko]]=== *Di mestiere mi occupo di far esplodere le cose, se bisognerà far esplodere i russi lo faremo, pur di liberare la mia terra. *Oggi abbiamo molte città distrutte, ma moralmente è più facile, perché questa guerra non la stiamo combattendo da soli, come nel 2014, quando dovevamo dimostrare che la Russia era un aggressore. Il nemico ha scoperto la sua faccia, capiamo che il mondo è dalla nostra parte. *Se ci sediamo ora al tavolo con Mosca sappiamo cosa chiederà, e vuole troppo. Dobbiamo prima spingere il nemico fuori dal territorio che avevamo al 24 febbraio, poi potremo decidere cosa sarà del Donbass e della Crimea. Non vogliamo accettare che il Donbass diventi Russia. ===[[Paul Krugman]]=== {{cronologico}} *Prima che Putin invadesse l'Ucraina, potevo descrivere la Federazione Russa come una potenza di medie dimensioni che faceva il passo più lungo della gamba, in parte sfruttando le divisioni e la corruzione dell’Occidente, in parte mantenendo un esercito potente. Da allora, tuttavia, sono diventati chiari due aspetti. Il primo, le illusioni di grandezza di Putin. Il secondo, la Russia è persino più debole di quanto la maggioranza delle persone, incluso il sottoscritto, sembravano aver compreso. [...] La verità è che ero stato generoso nel descrivere la Russia persino come una potenza di medie dimensioni. L’Inghilterra e la Francia sono potenze di medie dimensioni; il prodotto interno lordo della Russia è solo un po’ superiore alla metà di ciascuna di esse. Sembrava rilevante che uno Stato con tale ridotta consistenza potesse sostenere un esercito di prima categoria e altamente sofisticato – e forse non poteva sostenerlo. (28 febbraio 2022) *Prima dell’invasione era un luogo comune sostenere che Putin avesse creato la “fortezza Russia”, una economia immune alle sanzioni economiche, per aver accumulato un ampio bottino di guerra di riserve in valute straniere. Adesso, tuttavia, discorsi del genere sembrano ingenui. Cosa rappresentano, dopo tutto, le riserve di valute straniere? Non sono valige di denaro contante. Per la maggior parte consistono di obbligazioni sui debiti pubblici – ovvero, asset che possono essere congelati se la maggior parte del mondo è unita nella repulsione contro una aggressione militare di un Governo ribaldo. (28 febbraio 2022) *A Putin resta un asso nella manica: politiche inconcludenti hanno reso l’Europa profondamente dipendente dal gas naturale russo, potenzialmente inibendo la risposta dell’Occidente alla sua aggressione.<br>Ma l’Europa principalmente consuma il gas per il riscaldamento; il consumo di gas è due volte e mezzo più elevato nell’inverno rispetto all’estate. Ebbene, l’inverno arriverà presto – e l’Unione Europea ha il tempo per prepararsi ad un altro inverno senza il gas russo, se ha la volontà di fare alcune scelte difficili. (28 febbraio 2022) *Il miracolo ucraino potrebbe non durare. Il tentativo di Vladimir Putin di ottenere una vittoria rapida a buon mercato, impadronendosi delle città importanti con forze relativamente leggere, si è trovato di fronte ad una resistenza importante, ma i carri armati e l’artiglieria pesante procedono. E nonostante l’eroismo incredibile del popolo ucraino, tuttavia è più probabile che alla fine la bandiera russa verrà piantata sulle macerie di Kiev e di Kahrkiv.<br>Ma anche se accadrà, la Federazione Russa rimarrà più debole e più povera di quello che era prima dell’invasione. La conquista non paga. (1 marzo 2022) *In una [...] economia globale è difficile conquistare un altro paese senza tagliare con grandi costi quel paese – e gli stessi vincitori – dalla divisione internazionale del lavoro, per non dire dal sistema finanziario internazionale. Mentre stiamo parlando, possiamo osservare quella dinamica in atto nella Russia. (1 marzo 2022) *Non è straordinario e terribile ritrovarci in una situazione nella quale i fallimenti economici di Hitler ci dicono cose utili sulle nostre prospettive future? Grazie, Putin. (1 marzo 2022) *I contadini antichi e del medioevo probabilmente non si curavano di chi li stava sfruttando; diversamente dai lavoratori moderni. Il tentativo di Putin di impadronirsi dell’Ucraina sembra basarsi non solo sul suo convincimento che non esista qualcosa come la nazione ucraina, ma anche sull’assunto che gli stessi ucraini possano essere persuasi a considerarsi russi. Sembra molto improbabile che ciò accada, dunque anche se Kiev ed altre importanti città cadranno, la Russia si ritroverà a spendere anni nel tentativo di sottomettere una popolazione ostile. (1 marzo 2022) *I simpatizzanti americani di Putin stanno avendo un'illuminazione. Non si tratta tanto del fatto che Putin si stia rivelando un tiranno disponibile ad uccidere un gran numero di persone innocenti – lo sapevano o avrebbero dovuto già saperlo. Il problema è che l'uomo forte che ammiravano – colui che Donald Trump elogiava come un "esperto" e un "genio" appena prima che invadesse l'Ucraina – si sta rivelando essere considerevolmente debole. E non è un caso. La Russia è di fronte ad un disastro precisamente perché è governata da un individuo che non accetta critiche e non tollera dissensi. (10 marzo 2022) *Putin si è circondato di persone che gli dicono quello che vuol sentirsi dire. Tutte le indicazioni sono che egli è finito in questa debacle credendo alla sua stessa propaganda sia sul valore marziale del suo esercito che sull’entusiasmo degli ucraini a sottomettersi al comando russo. (28 marzo 2022) *Le pesanti perdite subite dall’esercito non "politicamente corretto" della Russia nel momento in cui non è riuscito a sovrastare le inferiori forze ucraine, ha confermato quello che chiunque abbia studiato la storia sa: le guerre moderne non vengono vinte con un machismo da gradassi. Il coraggio e la resistenza, fisica e morale, sono come sempre essenziali; ma lo sono altrettanto cose materiali come la logistica, la manutenzione degli automezzi e i sistemi di comunicazione effettivamente funzionanti. (28 marzo 2022) *La risposta di Putin al fallimento in Ucraina è stata estremamente trumpiana: insistere che l’invasione stava tutta procedendo "secondo i programmi", rifiutare di ammettere di aver fatto alcun errore e lamentarsi della cosiddetta "[[Cancel culture|cultura della cancellazione]]". Mi aspetto quasi che pubblichi mappe delle battaglie rozzamente modificate con un pennarello ''Sharpie''. (28 marzo 2022) *L'America, per quanto non impegnata direttamente nei combattimenti, sta una volta ancora facendo quello che fece l’anno prima di Pearl Harbor: con l’aiuto dei nostri alleati, stiamo funzionando come "arsenale della democrazia", dando ai difensori della democrazia i mezzi materiali per combattere. (28 aprile 2022) *L’economia della Russia può essere molto più grande di quella dell’Ucraina, ma è poca cosa a confronto dell’economia americana, per non dire delle economie congiunte degli alleati occidentali. E con la sua limitata base economica, non sembra che la Russia abbia la capacità si rimpiazzare le sue perdite sul campo di battaglia; gli esperti occidentali credono, ad esempio, che sino a questo punto i combattimenti in Ucraina siano costati alla Russia il valore di due anni di produzione di carri armati. (28 aprile 2022) *Se l’Ucraina davvero vincesse, quello sarebbe un trionfo per le forze della libertà dappertutto. Gli aspiranti aggressori e criminali di guerra subirebbero una interruzione. I nemici occidentali della democrazia, molti dei quali erano sino all’altro ieri tifosi di Putin, riceverebbero una lezione pratica sulla differenza tra gli atteggiamenti ''macho'' e la vera forza. (28 aprile 2022) ===[[Dmytro Kuleba]]=== *Gli appelli a evitare di umiliare la Russia non possono che umiliare la Francia e qualsiasi altro paese che dovesse ripeterli, perché la Russia si sta umiliando da sola. Piuttosto dovremmo concentrarci sul modo di rimettere la Russia al suo posto. Solo così sarà possibile ottenere la pace e salvare vite umane. *Il patriarcato di Mosca si è schierato da subito con Putin e con l’aggressione, si sono allineati con un leader che oggi è assolutamente distante da Dio. Le sofferenze, i danni, i crimini della guerra sono addirittura blasfemi. *L’errore europeo è sempre stato quello di non provocare la Russia per evitare reazioni. Vi abbiamo ascoltato e siamo stati comunque attaccati senza che noi facessimo alcuna provocazione. La lezione è che Putin comprende soltanto il linguaggio della forza, disprezza l’Europa imbelle che resta sulla difensiva. Putin attacca quando il nemico è debole o crede che lo sia. Ecco il motivo per cui dobbiamo restare forti e uniti. Il suo errore è che ha sottovalutato la capacità ucraina di combattere e anche la volontà europea di reagire unitariamente con sanzioni e invio di armi. *Sappiamo che in Italia ci sono forze vicine a Putin: vorrei dire che ciò è immorale, illegale e politicamente perdente. Chi sta con Putin sostiene i crimini di guerra. *Vorrei dire che coloro che rifiutano l’invio di armi all’Ucraina in realtà sostengono la continuazione della guerra. Prima noi saremo in grado di espellere i russi e prima la guerra sarà finita. ===[[Sergiy Kyslytsya]]=== {{cronologico}} *Se Putin vuole uccidersi non c'è bisogno di utilizzare le testate nucleari, basta che faccia come quel signore lì a Berlino nel suo bunker nel 1945. *Come sempre, la Russia nega che i suoi soldati siano fatti prigionieri dallo Stato. A questo proposito, l'Ucraina ha aperto una linea diretta, intitolata "Torna vivo dall'Ucraina" per i parenti dei soldati russi che non sanno dove si trovano e non possono contattarli. Durante la prima ora di lavoro, sono state ricevute oltre 100 chiamate da parte di madri russe. Peccato però che oggi, per decisione del Procuratore generale della Federazione Russa, la linea e il sito dedicato siano stati chiusi. *La "z" che campeggia sui veicoli militari russi viene interpretata da alcuni come ''Za pobedy'' in russo, cioè "per la vittoria". Altri ci vedono ''Zapad'', cioè "Ovest". Io insisto nel dire che la "z" sta per ''zveri'', cioè "bestie". ===[[Sergej Viktorovič Lavrov]]=== {{cronologico}} *Non abbiamo in mente di attaccare altri paesi. E prima di tutto non abbiamo attaccato l'Ucraina. (10 marzo 2022) *Non vogliamo rovesciare Zelensky. Non puntiamo a un cambio di regime a Kiev, questa è una specialità degli americani. Non chiediamo nemmeno che si arrenda. Quello che chiediamo è che interrompa le ostilità e lasci andare i civili. Vogliamo fare in modo che dall'Ucraina non vengano più minacce per la Russia. (1 maggio) *La Russia non ha mai interrotto gli sforzi per arrivare a un accordo che eviti una guerra nucleare, una Terza guerra mondiale. Sono i media occidentali ad aver travisato i nostri messaggi e ad aver dato una rappresentazione scorretta dei nostri obiettivi in questa operazione. (1 maggio) ===[[Enrico Letta]]=== {{cronologico}} *Ci sono tre elementi che Putin forse non aveva previsto nella sua folle scelta: confidava in una guerra-lampo, nel non avere soverchi problemi in un territorio che già considerava 'casa sua' e nel trovare una reazione molle. Così non è. Il mondo intero gli si sta rivoltando contro. E la sua immagine, che in certi ambienti era persino positiva, ora è negativa per tutti. *Qua si vuol fare dell’Ucraina una nuova Bielorussia. Ecco, Putin oggi è un nuovo Lukashenko, un dittatore. È uno spartiacque della storia. *Questo è un confronto in cui sono i principi di libertà e democrazia a essere messi in gioco, anzi, la stessa Unione Europea è in gioco. *Ora va fermato Putin, quel che ha attuato non è scusabile con nessuna ragione storica, è di una gravità senza fine. È il fatto più rilevante di questo secolo dall’11 settembre. Faccio tale paragone non perché reputi il presidente russo un talebano, ma per il terremoto a livello delle relazioni internazionali che causa. *{{NDR|Putin}} ha sempre avuto un filo di contatto con quelle logiche storiche, però mi ha stupito la sua irrazionalità, il pensare di farla franca, di non far patire al popolo russo pesanti conseguenze, che dureranno a lungo. [...] Francamente non riesco a vedere dove porti un piano simile. E credo che, alla lunga, arrecherà a Putin anche problemi di gestione interna in un Paese che ha sì risanato il bilancio, ma che ha una struttura debolissima, con un Pil inferiore a quello dell’Italia, un Paese che è tutto energia e armi e non è riuscito a diversificare la sua economia. ===[[Nicolai Lilin]]=== {{cronologico}} *La colpa è di tutti, degli Stati Uniti d'America, di Biden in primis che è un guerrafondaio, una persona veramente sgradevole, un politico poco lungimirante e provocatorio. (25 febbraio 2022) *Spero che non duri a lungo, ma da come si muove l'esercito russo, hanno già circondato l'Ucraina, i punti nevralgici vengono presi abbastanza in fretta, dovrebbe essere così. Per fortuna non trovano la resistenza perché per la gran parte degli ucraini combattere per questo governo e politicanti non è importante. I militari si arrendono in massa, i civili stanno nelle case e aspettano la fine. (25 febbraio 2022) *Il conflitto attuale ha il suo inizio dai massacri che l’esercito ucraino con l’aiuto delle milizie nazionalistiche ha compiuto verso le popolazioni filorusse delle regioni del Donbass, territori industriali, dove c’è da sempre una forte identità del movimento operaio. Secondo l’Osce questi eventi hanno provocato tra i 14mila e 16mila morti. La Russia si è sentita isolata e minacciata, nel colpevole silenzio dell’Occidente, fino ad arrivare al tragico momento attuale. (6 marzo 2022) *Nella comunità russa italiana c'è forte preoccupazione, paura di esser licenziati perché russi, paura per i bambini che vengono discriminati, paura per le proprie attività lavorative perché boicottate. Vi sembra normale che mia figlia tornata a casa da scuola mi chieda preoccupata se è vero che "noi russi siamo cattivi?". Mia figlia non sa neanche chi sia Putin. (6 marzo 2022) *I miei pensieri sono tutti per i civili che stanno soffrendo per una guerra crudele; se mi chiedi però di fare una valutazione geopolitica non posso non notare che è da qualche anno che il mondo va sempre di più verso oriente, verso la Cina. Gli Stati Uniti non hanno più l’egemonia di un tempo, credo sia poco saggio forzare la mano con la Russia di Putin. Siamo a un cambio totale della politica mondiale, l’Ucraina è purtroppo una moneta di scambio. (6 marzo 2022) *Questo conflitto è anche un modo di addestrare a prezzo di altissime perdite un gran numero di personale. Alla fine hanno fatto così anche con la Cecenia. Mandano i giovani con una percentuale di soldati esperti che gli insegnino il mestiere... Spietato ma funzionale. (26 marzo 2022) ===[[Aleksandr Lukašenko]]=== *Oggi non è Zelensky a guidare l’Ucraina. Tutto finirebbe in una settimana, se Joe Biden lo volesse. Ma gli Usa vogliono cogliere l’attimo, legare a sé i propri alleati e affondare la Russia con la guerra in Ucraina. Il loro obiettivo è sistemare la Russia e poi la Cina. *Si parla tanto di settore bancario, gas, petrolio, Swift. È peggio della guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale. Dovremmo essere molto riservati e stare alla larga da essa. Perché la guerra nucleare è la fine di tutto. *Usare armi nucleari in Ucraina sarebbe inaccettabile. Non solo perché è proprio accanto a noi, non è oltreoceano come gli Stati Uniti, ma anche perché potrebbe scagliare la nostra palla terrestre fuori dall’orbita, a fluttuare chissà dove. Ma se la Russia ne sia capace o meno questo non lo so, dovete chiederlo a Putin. ===[[Sanna Marin]]=== {{cronologico}} *Quando guardiamo alla Russia, vediamo un tipo di Paese molto diverso da quello che abbiamo visto solo fino a pochi mesi fa. Tutto è cambiato quando Mosca ha attaccato l'Ucraina e personalmente penso che non possiamo più fidarci che ci sarà un futuro pacifico accanto alla Russia. (15 maggio 2022) *Non avremmo fatto questa scelta {{NDR|di aderire alla Nato}} se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale. La minaccia nucleare è gravissima ma non può essere isolata in una sola regione. Penso che essere all'interno della Nato ci darà sicurezza perché anche la Nato ha armi nucleari e ci sarebbe una risposta se la Russia le usasse, quindi questa decisione ci rafforza, non ci indebolisce. (15 maggio 2022) *La parte giusta della Storia è quella che sostiene l'Ucraina perché l'Ucraina è stata attaccata: gli ucraini sono le vittime della guerra. Putin uccide i civili, bambini, madri, anziani, gente che non aveva minacciato la Russia in alcun modo: noi dobbiamo essere con loro, dal lato giusto della Storia. (19 maggio 2022) *Era chiaro che discutere l'adesione alla Nato sarebbe stato un punto di arrivo naturale per la Finlandia e la Svezia. Lo vedevo però nel futuro, fra cinque o dieci anni, non ora. [...] L'aggressione all'Ucraina ha cambiato tutto. (19 maggio 2022) *{{NDR|«Come spiega l'assalto di Putin all'Ucraina?»}} C'è una sola persona che può rispondere: Putin. Personalmente, non vedo alcuna ragione per questa guerra. Vedo solo sofferenza, conseguenze drammatiche, solo scenari orrendi. Ma Putin ha un modo di pensare molto diverso rispetto a noi Paesi democratici occidentali. (19 maggio 2022) *{{NDR|«Putin giura che "rinunciare alla neutralità è un grave sbaglio". Lo è?»}} Per noi? Assolutamente no. Abbiamo preso questa decisione perché vogliamo massimizzare la nostra sicurezza. Non è contro qualcuno o qualcosa. È per la nostra protezione. Non è un errore. È la reazione naturale della Finlandia davanti alla guerra di Putin contro un Paese del nostro vicinato. Mi sembra una decisione molto pragmatica. (19 maggio 2022) *È comprensibile che i cittadini abbiano paura di un'escalation e che il conflitto si allarghi. È una emozione naturale. Nessuno vuole la guerra, ma la guerra c'è. E allora bisogna anche essere coraggiosi, e accertarsi di essere dalla parte giusta della Storia. (19 maggio 2022) ===[[Fabio Mini]]=== *Il falso è che la guerra sia cominciata con l'invasione russa dell'Ucraina. Questo in realtà è un atto nemmeno finale di una guerra tra Russia e Ucraina cominciata nel 2014 con l'insurrezione delle province del Donbas poi dichiaratesi indipendenti. Da allora le forze ucraine hanno martoriato la popolazione russofona ai limiti del massacro e nessuno ha detto niente. Per quella popolazione in rivolta contro il regime ucraino non è stata neppure usata la parola guerra di liberazione o di autodeterminazione così care a certi osservatori internazionali. È bastato dire che la "Russia di [[Putin]]" voleva tornare all'impero zarista per liquidare la questione. L'ipocrisia è l'atteggiamento della propaganda occidentale pro-Ucraina che, prendendo atto che esiste una guerra, finge di non sapere chi e che cosa l'ha causata e si stupisce che qualcuno spari, qualcun altro muoia e molti siano costretti a fuggire. Ipocrisia ancor più grave della propaganda è il silenzio omertoso di coloro che tacciono sul fatto che dal 2014 [[Stati Uniti]] e NATO hanno riversato miliardi in aiuti quasi interamente destinati ad armare l'Ucraina e migliaia di professionisti della guerra per addestrare e arricchire i gruppi estremisti e neo-nazisti. *L'espansione della [[NATO]] a est iniziata in quell'anno dopo una serie di prove di coinvolgere nella "cooperazione militare" i paesi dell'Europa orientale (programma "Partnership for peace") è stata una provocazione continua per 24 anni. Per oltre un decennio la [[Russia]] non ha potuto opporsi e la NATO, sollecitata in particolare da Gran Bretagna, Polonia e repubbliche baltiche ha pensato di poter chiudere il cerchio attorno ad essa "attivando" sia Georgia sia Ucraina. La Russia è intervenuta militarmente in Georgia e questo ha dato un segnale forte agli Usa e alla NATO, che non hanno voluto intervenire. Durante la crisi siriana del 2011 la Russia si è schierata con il governo di Bashar Assad e successivamente con la guerra all'[[ISIS]] è intervenuta militarmente dando un contributo sostanziale alla sua neutralizzazione. [[Bashar al-Assad|Bashar Assad]] è ancora lì. Le operazioni russe in Siria ancorché concordate e coordinate sul campo con la coalizione a guida americana, hanno disturbato i piani di chi voleva approfittare dell'ISIS e delle bande collegate per destabilizzare l'intero medio-oriente. Un altro segnale del mutato umore russo è stata l'annessione della Crimea subito dopo il colpo di stato contro [[Viktor Janukovyč|Janukovyč]] sostenuto dagli Stati Uniti e in particolare dall'inviata del Dipartimento di Stato Victoria Nuland e dall’allora vice presidente [[Joe Biden|Biden]]. Dal 2014 in poi l'Ucraina con il sostegno degli Stati Uniti e della Nato ha assunto una linea ancora più ostile nei confronti della Russia e iniziato ad integrare nelle forze armate e nella polizia i gruppi neonazisti che si erano "distinti" negli scontri di [[Maidan]]. Gli stessi che ora organizzano la "resistenza ucraina" e coordinano i circa 16 000 mercenari sparsi per il paese. Per tutto questo mi sento di dire che la NATO non ha trascurato l'Ucraina, anzi l'ha spinta con forza in un'avventura pericolosa per entrambi e soprattutto per noi europei. *{{NDR|Sul ruolo che dovrebbe assumere l'Italia nel conflitto}} Negoziare, finirla con il pensiero unico e la propaganda, aiutare l'Ucraina a ritrovare la ragione e la Russia ad uscire dal tunnel della sindrome da accerchiamento non con le chiacchiere ma con atti concreti. E quando la crisi sarà superata, sperando di essere ancora vivi, Italia ed Europa dovranno impegnarsi seriamente a conquistare quella autonomia, dignità e indipendenza strategica che garantisca la sicurezza europea a prescindere dagli interessi altrui. ===[[Alexander J. Motyl]]=== *Fino a quando Vladimir Putin non ha iniziato un’invasione su vasta scala dell’Ucraina nelle prime ore del 24 febbraio, stava vincendo il suo stallo con l’Occidente. Aveva costretto gli Stati Uniti e l’Europa a prendere sul serio le sue richieste; provò il piacere di essere trattato come il capo di una grande potenza; ed era riuscito a intimidire gli ucraini così come gli altri stati vicini alla Russia e il resto del mondo. [...] E poi ha fatto esplodere tutto invadendo l’Ucraina. *Gli adolescenti {{NDR|ucraini}} desiderano la pace e vogliono fare cose ordinarie, come incontrare la famiglia e gli amici, fare passeggiate, godersi la città. La routine quotidiana è diventata straordinaria dopo diverse settimane di guerra. Tutti intendono rimanere in Ucraina. La disperazione è assente. Gli studenti si aspettano che la guerra finisca con una vittoria ucraina e sono decisamente orgogliosi di essere ucraini. Il loro ottimismo è tanto più notevole alla luce del fatto che i saggi sono stati scritti a metà marzo, quando qualcosa come la vittoria sembrava remota. *Gli obiettivi dichiarati dalla Russia in Ucraina sono passati dall’arginare l’espansione della NATO alla protezione della regione del Donbas, ma il loro vero obiettivo, come hanno esplicitamente affermato i politici russi dall’inizio della guerra, non è impedire all’Ucraina di aderire alla NATO, ma distruggerla come Stato e nazione. *Ora il presunto grande maestro di scacchi Putin si è effettivamente manovrato in una posizione impossibile da vincere. Gli ucraini in tutto il paese, indipendentemente dalla lingua che preferiscono parlare, dalla religione o dall’origine etnica, si sono radunati attorno alla bandiera. Decine di migliaia si sono offerti volontari per unità di difesa territoriale. Molti altri hanno donato il sangue. Incalcolabili altri hanno ceduto i loro risparmi per aiutare a finanziare la difesa del Paese. Un’ondata storica di fervore patriottico ha attanagliato l’Ucraina. *Perché Putin si è comportato così stupidamente? Una risposta è che potrebbe aver perso il contatto con la realtà dopo essersi isolato dal [[Pandemia di COVID-19|COVID-19]] in un bunker per due anni. Un’altra risposta è che, in quanto capo incontrastato del Cremlino per più di due decenni, i suoi consiglieri sono riluttanti a dirgli ciò che temono possa turbarlo. [...] Un’altra possibilità è che abbia completamente accettato le narrazioni della propaganda storica imperiale e sovietica russa che tradizionalmente hanno relegato gli ucraini a una via di mezzo tra la non esistenza o lo status di fratello minore sottomesso della Russia. È del tutto possibile che questa ideologia abbia accecato Putin e molti dei suoi sostenitori davanti alla realtà di una nazione ucraina con i suoi interessi e la sua cultura. ===[[Moni Ovadia]]=== *È una imbecillità anche quella di chi sostiene che non è possibile che il battaglione Azov sia nazista, visto che il presidente Zelensky è ebreo. Un ebreo è prima di tutto un essere umano e come ogni essere umano, per convenienza o per miopia, può non accorgersi di avere in casa dei nazisti veri, come sono quelli di Azov che hanno scelto il simbolo della svastica, che indossano: sotto quel simbolo sono stati sterminati milioni di ebrei, milioni di persone; e non riconoscere questo fatto è disonesto, anche dal punto di vista storico. Per non parlare dei tanti massacri compiuti sotto le bandiere degli Usa e della Nato. Ciò non toglie che Putin è un dittatore che ha reagito e scatenato una guerra criminale e io in Russia oggi starei in galera. Ma vale per tutti, per i russi come per gli ucraini e gli americani: le ragioni della guerra non sono quelle raccontate dal mainstream. Io sono contro tutte le guerre! *Se gli Stati Uniti, con la loro vocazione a diffondere le loro armi in ogni angolo del pianeta, fossero stati fuori da questa vicenda, che è una vicenda europea, anche se molti dimenticano, in buona e cattiva fede, che fino ai monti Urali, la Russia è Europa, ecco, se fossero stati fuori, forse le cose sarebbero andate diversamente. Tra gli atlantisti ultrà ci sono quelli che non hanno detto "a" quando la guerra criminale contro l'Iraq ha fatto quasi un milione di morti. Questi qui dovrebbero stare zitti, o perlomeno mantenere un bassissimo profilo. Lo stesso vale per quelli che hanno al massimo alzato un sopracciglio di fronte alla catastrofe della Libia, la Siria, l'Afghanistan e via dicendo. Non parliamo poi del fatto che nella Nato, la seconda potenza per forza di fuoco è la Turchia. Paese retto da un regime dittatoriale, che mette i propri dissidenti in galera, e che da anni massacra i curdi. Chi ha mandato i missili stinger ai curdi? Nessuno. Di guerre criminali, lungo la seconda metà del '900 ne sono state fatte un gran numero. Quando ha usato la mazza di ferro contro la Cecenia, Putin godeva di grandissimo prestigio. Tutto questo attiene al fatto che invece di confrontarsi con il merito della questione, ci si attacca alla retorica, alle calunnie, a mettere sulla bocca delle persone cose che non hanno mai detto, relazioni che non hanno mai avuto. Questo è, secondo me, il grande problema. L'orrore della guerra è lì da vedere. *Tra gli effetti collaterali è uscito fuori anche la russofobia. E questo è degno di nazisti. Perché la grande cultura russa non ha nulla a che vedere con Putin e la sua politica aggressiva. Il Patto di Varsavia fu sciolto. Perché la Nato contestualmente non si sciolse? Punto di domanda. Sento già certi soloni in mimetica rispondere piccati: che vuoi, i Paesi dell'ex zona di influenza sovietica, hanno chiesto di entrare nella Nato... Intanto cominciamo col dire che l'hanno chiesto le loro classi dirigenti. Questi narratori con l'elmetto vogliono farci bere che tutto questo è avvenuto in una trasparenza totale? Quali sono le politiche che fanno gli Stati Uniti per mantenere questa egemonia militare: presto detto, hanno 900 basi in tutto il mondo. I russi non ce l'hanno. Il problema è complesso. Ma se ti azzardi a farlo presente ti dicono che sono morti 137 bambini. È una immane tragedia, e lo sarebbe anche se a morire fosse stato un solo bambino. Ma non si può utilizzare questa tragedia per provare a tapparti la bocca. È semplicemente vergognoso. Come è vergognoso dimenticare i bambini morti in Iraq, in Siria, in Afghanistan, nello Yemen... Questa rimozione è ripugnante. Non esistono guerre giuste. Tutte le guerre sono criminali. Si vuole portare Putin al Tribunale dell'Aia per giudicarlo come responsabile di crimini di guerra o contro l'umanità? Va bene, prima George W. Bush e Tony Blair. ===[[Orhan Pamuk]]=== *Concetti come “dominio” o “sfere di influenza” sono argomenti medievali in cui non c’è democrazia e la libera scelta del popolo non è rispettata. Non solo il volere degli ucraini viene ignorato, ma i cittadini vengono crudelmente bombardati e uccisi. *Essere arrabbiati per quello che sta facendo Putin è una cosa, ma dovremmo evitare di diventare razzisti nei confronti dei russi, non dovremmo proprio dare la colpa alla cultura russa che è una grande cultura. Purtroppo questo sta accadendo. Mi dispiace quando sento che un evento culturale russo o una lezione su Dostoevskij è stato cancellata, questo succede a New York ma può verificarsi nelle piccole università americane o in qualche altro posto. *{{NDR|«Ci sono persone che dicono né con Putin né con la Nato».}} Non sono d’accordo con questa affermazione, la Russia è il Paese invasore. Prima della seconda guerra mondiale molte brave persone hanno difeso la pace, hanno gridato «pace, pace, pace» ma quando Hitler ha iniziato a invadere non hanno più detto pace, hanno detto: «Questa è l’invasione di Hitler». Hanno identificato l’invasore. Putin e la Nato non sono la stessa cosa. Putin sta invadendo un Paese, distruggendo un Paese. Quindi non sono uguali. ===[[Nikolaj Patrušev]]=== *L’operazione militare speciale ha obiettivi specifici, dal raggiungimento dei quali dipende non solo il benessere, ma la vita stessa di milioni di persone, la salvezza della popolazione delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dal genocidio che i neonazisti ucraini stanno praticando già da otto anni. Un tempo il fascismo di Hitler sognava di distruggere l’intera popolazione russa, e oggi i suoi seguaci cercano blasfemamente di farlo con le mani degli slavi. La Russia non permetterà che accada. *Non credo che le vite degli ucraini siano una preoccupazione per gli Usa, che hanno ripetutamente dimostrato la loro natura aggressiva e anti-umana. Come dimostra la storia, anche la Nato non è mai stata un’alleanza difensiva, ma solo offensiva. *Parlando di denazificazione, il nostro obiettivo è distruggere la piazza d’armi del neonazismo creato dall’Occidente ai nostri confini. La necessità della smilitarizzazione è dovuta al fatto che l’Ucraina, satura di armi, rappresenta una minaccia anche dal punto di vista dello sviluppo e dell’uso di armi nucleari, chimiche e biologiche. ===[[Serhij Plochij]]=== *{{NDR|Lo Stato ucraino}} è guidato da un presidente di origine ebraica, l'unico presidente di origine ebraica al di fuori di Israele. E il ministro della Difesa ha origini ebraiche. Prima ci sono stati due primi ministri di origine ebraica, quindi non sembra un Paese posseduto dai nazisti da cui deve liberarsi. *Penso che per l'Ucraina, dopo questa guerra, non ci sia via di ritorno. L'orientamento occidentale, l'orientamento verso l'Europa non solo è entrato a far parte della fede nazionale, ma è stato anche pagato col sangue. *{{NDR|Sull'idea che la guerra fu scatenata in risposta all'espansione di Nato}} Penso che questo sia il racconto che è stato proposto da Putin, e a cui ha creduto una grossa fetta di pubblico occidentale in generale. Sono molto scettico su questo argomento nel complesso, perché se fosse stata una vera preoccupazione per Vladimir Putin, avrebbe cercato di negoziare e non avanzare [...] il tipo di richieste che hanno fatto capire subito a tutti che non era interessato ai negoziati e stava cercando di distruggere quei negoziati. [...] Se Vladimir Putin fosse stato preoccupato per la NATO, non avrebbe attaccato l'Ucraina, perché quello che è successo oggi in termini di unità dell'Alleanza, in termini di spostamento delle nuove truppe verso il confine orientale, era facilmente prevedibile. Quindi la Russia si è trovata oggi in una posizione molto, molto peggiore in termini di una possibile minaccia della NATO rispetto a prima della guerra. E di nuovo, non serviva una sfera di cristallo per vederlo. Quindi, da quel punto di vista, non prendo affatto sul serio queste spiegazioni. *Quello che vedete oggi nelle parti temporaneamente occupate dell'Ucraina, nell'est e nel sud, sono le aree dell'Ucraina dove c'è la più alta percentuale di russi etnici e la lingua dominante nelle strade, specialmente nelle grandi città, è russo. Quindi, prima di tutto, queste città come Mariupol e Kharkiv, sono città di lingua russa in cui una percentuale significativa di etnia russa sono le principali vittime. [...] Guardi le città occupate, come [...] Melitopol, come Cherson, di nuovo, città di lingua russa, dove la gente sta manifestando contro i carri armati già ora, la seconda, terza settimana dopo l'occupazione, senza voler prendere parte al progetto russo che gli viene offerto. Questo dimostra l'assurdità di questa affermazione sulla liberazione dei russi o della lingua russa dall'oppressione dello stato ucraino, perché quelle persone hanno effettivamente mostrato dedizione a quello Stato, e lo dimostrano perché lo Stato è molto tollerante, perché lo Stato è stato in grado, nel corso di questi ultimi 30 anni dalla dichiarazione di indipendenza dell'Ucraina [...] di produrre una sorta di lealtà che non si basa sulla lingua, né sulla religione, né sull'etnia. È una sorta di lealtà di cui si legge nei libri di testo, in quelli di scienze politiche, e molto raramente si vede nella vita reale, quando la lealtà si basa sulla lealtà alle istituzioni e, nel caso ucraino, alle loro istituzioni democratiche. E ciò che la Russia porta, soprattutto nei territori occupati, ma nella Russia stessa, è tutt'altro che democrazia. ===[[Mychajlo Podoljak]]=== *Abbiamo un esercito molto motivato, possiamo ripulire da soli la nostra nazione dai russi, a condizioni che ci forniscano armi pesanti, artiglieria pesante e mezzi corazzati per mettere fine all’invasione nemica, soprattutto a sud. *{{NDR|Cedere il Donbas}} non servirebbe a nulla. Cedendo alla pressione russa e firmando un accordo di pace la guerra non finirà. Non è finita nel 2014, la Russia ha ripreso fiato e ha attaccato. Questa volta lo farebbe contro l’Europa. Se Putin non pagherà per questa invasione, il prossimo attacco sarà ancora più massiccio. La Russia andrà avanti a riprendere alcuni territori che reputa suoi. Continuerà a bombardare città, ricattare, sfruttare la sua propaganda in Europa per creare una spaccatura. *Dobbiamo renderci contro che Mosca sul piano militare sta utilizzando metodi "siriani", colpendo indiscriminatamente la popolazione, prendendo d’assedio le città e colpendo deliberatamente gli obbiettivi civili, causando enormi sofferenze alla popolazione ucraina, che non ha colpe. *L'élite russa si è convinta che uccidere altre centinaia di bambini o radere al suolo Kiev non fa più differenza. Non vedono arrivare conseguenze più gravi di quelle che già hanno subito, in un certo senso, credono di avere carta bianca per continuare a comportarsi così. Condanne e destituzioni arriveranno solo in caso di sconfitta, quindi a loro basta conquistare l’Ucraina per evitarle. Per questo adesso parlano solo con ultimatum. *La Russia non è pronta a dialogare, sa solo dettare le sue condizioni. [...] Né noi ucraini né l’Unione Europea possiamo chiudere la guerra alle condizioni russe. Non sarebbe la fine, ma l’inizio di un ricatto russo in attesa di un’altra invasione. *{{NDR|La Russia}} non è uno Stato legale che ha controversie con noi su alcuni territori o sulla nostra quota di grano o metallo nel mercato internazionale. No, la Russia è solamente votata alla distruzione o allo smantellamento totale dello Stato ucraino. Ogni obiettivo intermedio non l’accontenterà. ===[[Vladimir Putin]]=== {{cronologico}} [[File:Vladimir Putin (2022-02-24).jpg|thumb|Putin durante l'annuncio dell'invasione]] *In Ucraina, i nazisti del regime di Kiev non perdonano e non lo faranno mai{{NDR|,}} l'[[Annessione della Crimea alla Russia|annessione della Crimea]] {{NDR|fu}} una riunificazione dettata dalla libera scelta degli abitanti. Quindi si riverseranno sicuramente nella penisola, come avvenuto in Donbass, per uccidere persone indifese e innocenti, così come fecero anni fa le bande nazionaliste ucraine, complici del massacro di Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale. Loro rivendicano un certo numero di territori russi e le informazioni in nostro possesso lo dimostrano. Allora lo scontro con la Russia è inevitabilmente solo questione di tempo. Loro si stanno preparando e aspettano il momento giusto per attaccare. Non lasceremo che accada come nel 1941. (24 febbraio 2022) *Ai sensi dell’articolo 51 della parte 7 della Carta delle Nazioni Unite, con l’approvazione del Consiglio della Federazione russa e in applicazione dei trattati di amicizia e assistenza reciproca ratificati dall’Assemblea federale il 22 febbraio di quest’anno con la Repubblica popolare di Donetsk e Repubblica popolare di Luhansk, ho deciso di condurre un’operazione militare speciale. L’obiettivo è proteggere le persone che per otto anni hanno subito abusi e genocidi da parte del regime di Kiev. Per questo ci adopereremo per la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, nonché per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa. Voglio ribadire che i nostri piani non includono l’occupazione dei territori ucraini. Non imporremo nulla a nessuno con la forza. (24 febbraio 2022) *Gli eventi di oggi non sono collegati al desiderio di violare gli interessi dell’Ucraina e del popolo ucraino, ma sono connessi alla protezione della stessa Russia da coloro che hanno preso in ostaggio lo Stato e stanno cercando di usarlo contro il nostro Paese e il suo popolo. Ripeto, le nostre azioni sono semplice autodifesa contro le minacce che si stanno creando nei nostri confronti. (24 febbraio 2022) *I vostri padri, nonni, bisnonni hanno combattuto i nazisti, difendendo la nostra Patria comune, ma oggi i neonazisti hanno preso il potere in Ucraina. Voi avete giurato fedeltà al vostro popolo e non alla giunta antipopolare che saccheggia il Paese e deride queste stesse persone. Non seguite i suoi ordini criminali. Vi esorto a deporre immediatamente le armi e ad andare a casa. Mi spiego meglio: tutti i militari dell’esercito ucraino che lo faranno, potranno lasciare liberamente la zona di combattimento e tornare dalle loro famiglie. Ancora una volta, sottolineo con forza: ogni responsabilità per un possibile spargimento di sangue sarà interamente sulla coscienza del regime che regna sul territorio dell’Ucraina. (24 febbraio 2022) *Chiunque tenti di ostacolarci, e ancor di più di creare minacce per il nostro Paese, per il nostro popolo, deve sapere che la risposta della Russia arriverà immediatamente e porterà a conseguenze che non avete mai visto nella storia. (24 febbraio 2022) *{{NDR|Alle forze armate ucraine}} Prendete il potere nelle vostre mani. Sarà più facile per noi negoziare con voi che con questa banda di tossicodipendenti e neonazisti che si è stabilita a Kiev e ha preso l’intero popolo ucraino in ostaggio. (25 febbraio 2022) *Apertamente, erano in corso i preparativi per un’altra operazione punitiva nel Donbass, per un’invasione delle nostre terre storiche, compresa la Crimea. A Kiev hanno annunciato la possibile acquisizione di armi nucleari. (9 maggio 2022) *La Russia ha evitato preventivamente l’aggressione. È stata una decisione forzata, tempestiva e l’unica giusta. La decisione di un Paese sovrano, forte, indipendente. (9 maggio 2022) *Nel corso dell'operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentali che dimostrano che, in violazione delle convenzioni che vietano le armi batteriologiche e tossiche, sono state effettivamente create componenti di armi di questo tipo nelle immediate vicinanze dei nostri confini e sono stati testati i modi per destabilizzare la situazione epidemiologica nelle ex repubbliche sovietiche. (16 maggio 2022) ===[[Domenico Quirico]]=== {{cronologico}} *Siamo abituati a pensare che in Europa le guerre non siano più possibili, che siamo arrivati a un mondo migliore, e che appartengano solo a quelle zone più arretrate, primitive, fanatiche. Pensavamo fosse tutto una finta. (26 febbraio 2022) *Questa volta si confrontano direttamente due potenze nucleari. Hanno scelto di arrivare fino a questo punto. Può succedere di tutto, basta niente. [[Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba|Il dottor Stranamore]], il film di Kubrick, è oggi attualissimo. (26 febbraio 2022) *Difficile stabilire i disegni Putin, sta provando a vedere, all’interno di quella frontiera che nessuno può superare, quella del confronto atomico, quali sono i suoi margini di manovra. Oggi tutti dicono che è un pazzo, ma io credo che sia una persona iper razionale nella sua determinazione feroce, e sta cercando di capire fino a che punto può spingersi. Come direbbe Cavour, sta sfogliando il carciofo per vedere se può arrivare al nocciolo. Senza la bomba atomica sarebbe lo stesso scenario del '39. (26 febbraio 2022) *Il momento chiave è stato quando Putin ha firmato la dichiarazione di indipendenza del Donbas. Quello è stato l’atto, e gli atti segnano il passaggio tra il prima e il dopo. Infatti è seguita subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Da quel momento lì, ha riconosciuto la regione come indipendente, in qualche modo lo stesso Putin è stato costretto a seguire una strada che non aveva più vie d’uscita. (26 febbraio 2022) *Le armi che abbiamo fornito e ora in maggiore quantità e efficacia forniremo all’esercito di Kiev non serviranno come semplice arnese di deterrenza, per convincere un nemico, ancora incerto, che pagherà un prezzo salato se attacca. Questa è la storia di ieri, seppellita sotto le bombe dell’incallito mestatore di Mosca. Adesso abbiamo liberato il terribile genio dalla lampada. (3 marzo 2022) *Nelle dichiarazioni dei leader occidentali la parola, guerra, con ipocrisia ha disertato il senso che ricopre. Fornire cannoni e anticarro è presentato come una appendice un po’ più forte delle sanzioni economiche, quasi fosse un gesto necessario e innocuo, asettico per chi lo compie quando qualcuno viene aggredito e i perseguitati non hanno i mezzi sufficienti per difendersi. Questo è vero per le sanzioni. Ma non per la fornitura di armamenti quando già si combatte. (3 marzo 2022) *Il guaio è che la guerra combattuta senza dirlo, come tutte le furbizie, regge per un tempo limitato. Saranno gli ucraini stessi a farla crollare. Quando la potenza russa si abbatterà su di loro con tutta la violenza possibile, finora ne hanno provato solo sanguinose premesse, le armi «in leasing» non basteranno più e ci chiederanno di tener fede all’impegno che abbiamo sottoscritto inviandole: ci chiederanno di intervenire, di prenderci direttamente per il bavero con uomini in carne e ossa e non con idee pure. (3 marzo 2022) *Mi pare di intravedere nei toni americani questa tentazione pericolosissima. Mettere in piedi e alimentare un Afghanistan ma al centro d’Europa dove sfiancare, allungando con l’ossigeno di munizioni e armamenti, la resistenza ucraina come un tempo, anni Ottanta, fu tenuta in piedi la guerriglia dei mujaheddin sulle montagne di Kabul contro l’[[Armata rossa]]. Insomma metterne a nudo le magagne, sfinirla anche moralmente con una guerra crudele, via via più penosa, disonorevole con il passare delle settimane e dei mesi perché senza vittoria. Feroce per i soldati russi che la combattono quanto per la resistenza, perché costretti a ispessire il massacro via via che districarsene e tornare a casa si rivela sogno irraggiungibile. Il popolo russo, bolscevico o putiniano che sia, non ha spirito combattivo come si pensa, ma soltanto una gran capacità di soffrire dalla quale, in Afghanistan come in Ucraina, dirigenti incapaci non sanno che cavar altro che sconfitte. (6 marzo 2022) *Confessiamolo. Chi ha memoria ha sussultato quando nell’elenco degli armamenti «difensivi» forniti agli ucraini ha letto un nome: «stinger», i missili antiaerei portatili. Fu la fornitura risolutiva sulle montagne afghane: i piloti di bombardieri ed elicotteri russi scoprirono che non potevano più fulminare senza rischi gli afghani mettendo nel nulla i focolai di resistenza, le imboscate, le astuzie dei guerriglieri in ciabatte. Con l’aviazione che si fa cauta, anche la superiorità russa in Ucraina subirebbe una vistosa menomazione. (6 marzo 2022) ===[[Sergio Romano]]=== {{cronologico}} *Questo restauratore dell'impero russo è partito con il piede sbagliato. La sua iniziativa bellica produce il risultato opposto: il dissenso aperto da parte degli altri Paesi. I governanti e i popoli di altre nazioni osservano il comportamento del maggiore uomo politico russo. La sua politica genera diffidenza. Adesso sarà circondato da nazioni sospettose che non si fideranno mai di lui. (4 marzo 2022) *Noi dobbiamo evitare di mettere l'intero Paese in un angolo. Dobbiamo cercare di mettere in un angolo Putin. A Mosca ci sono personalità capaci di sostituirlo. (4 marzo 2022) *Non stiamo parlando di un leader democratico: Putin è un dittatore, e resiste nella speranza che altri si oppongano alle sanzioni, perché le sanzioni sono armi a doppio taglio, possono far male anche a coloro che le applicano. (15 marzo 2022) *Tutto ciò che ha un inizio avrà una fine. Ma Putin può resistere più a lungo di un presidente democratico. Tutti questi leader sanno che dovranno prima o dopo rendere conto del loro operato al proprio Paese. Ma Putin è il solo che non ha fretta, perché la sua legittimazione non proviene dalle urne, ma dal potere assoluto che esercita e controlla a piacere suo. (15 marzo 2022) *L’obiettivo di Putin non è conquistare l’Ucraina, perché non sarebbe comprensibile nemmeno nella prospettiva russa. Ho sempre avuto l’impressione che la Russia avrebbe cercato con gradualità di ricostituire quel potere che aveva nel passato. È sempre stata una grande potenza, che avesse quell’ambizione mi sembrava comprensibile e persino inevitabile. (15 marzo 2022) ===[[Jeffrey Sachs]]=== {{cronologico}} *La mia ipotesi è che gli Stati Uniti siano più riluttanti della Russia a una pace negoziata. La Russia vuole un’Ucraina neutrale e l’accesso ai suoi mercati e alle sue risorse. Alcuni di questi obiettivi sono inaccettabili, ma sono comunque chiari in vista di un negoziato. Gli Stati Uniti e l’Ucraina invece non hanno mai dichiarato i loro termini per trattare. Gli Stati Uniti vogliono un’Ucraina nel campo euro-americano, in termini militari, politici ed economici. Qui si trova la ragione principale di questa guerra. Gli Stati Uniti non hanno mai mostrato un segno di compromesso, né prima che la guerra scoppiasse, né dopo. *Se vogliono processare Putin per crimini di guerra, allora devono aggiungere alla lista degli imputati George W. Bush e Richard Cheney per l’Iraq, Barack Obama per la Siria e la Libia, Joe Biden per aver sequestrato le riserve in valuta estera di Kabul, alimentando così la fame in Afghanistan. E l’elenco non finisce qui. *La Russia ha iniziato questa guerra, certo, ma in buona parte perché ha visto gli Stati Uniti entrare in modo irreversibile in Ucraina. Nel 2021, mentre Putin chiedeva agli Stati Uniti di negoziare l’allargamento della NATO all’Ucraina, Biden ha raddoppiato la scommessa diplomatica e militare. Non solo ha rifiutato di discutere con Mosca l’allargamento della Nato, ma ha fatto sì che l’impegno della NATO in questo senso fosse rinnovato al vertice del 2021, e poi ha firmato due accordi con l’Ucraina sul tema. *Per salvare l’Ucraina dobbiamo porre fine alla guerra, e per porre fine alla guerra abbiamo bisogno di un compromesso in cui la Russia si ritira e la NATO non si allarga. Non è difficile, eppure gli Stati Uniti non accennano neanche all’idea, perché sono contrari. Gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina combatta per proteggere le prerogative della NATO. Già questo è un disastro ma, senza una soluzione ragionevole e razionale, ci aspettano rischi molto più grandi. ===[[Olaf Scholz]]=== {{cronologico}} *Al fianco dell'Ucraina siamo dalla parte giusta della storia. [...] Gli ucraini combattono per la libertà e la democrazia, per valori che noi condividiamo. Sabato abbiamo deciso la consegna delle armi a Kiev. All'aggressione di Putin non poteva esserci altra risposta. *Con l’attacco all’Ucraina, il presidente russo Putin ha iniziato una guerra di aggressione a sangue freddo. Per una sola ragione: la libertà del popolo ucraino mette in discussione il suo stesso regime oppressivo. *Stiamo vivendo un’era spartiacque. E questo significa che il mondo dopo non sarà più lo stesso del mondo prima. La questione al centro di questo è se il potere può prevalere sulla legge. Se permettiamo a Putin di riportare indietro l’orologio al diciannovesimo secolo e all’età delle grandi potenze. O se abbiamo in noi la possibilità di tenere sotto controllo i guerrafondai come Putin. Ciò richiede la nostra forza. *Con l’attacco all’Ucraina, Putin non sta solo cercando di cancellare un paese indipendente dalla mappa. Sta demolendo l’ordine di sicurezza europeo che era prevalso per quasi mezzo secolo dall’[[Accordi di Helsinki|Atto finale di Helsinki]]. Si sta anche isolando dall’intera comunità internazionale. *Il presidente Putin non dovrebbe sottovalutare la nostra determinazione a difendere ogni metro quadrato di territorio della NATO insieme ai nostri alleati! Siamo assolutamente seri su questo. Quando diamo il benvenuto a un paese nella NATO, ci impegniamo a difendere quel paese come partner e alleato. Così come ci difenderemmo! *Ora, anno dopo anno, investiremo più del due per cento del nostro prodotto interno lordo nella nostra difesa. [...] Abbiamo fissato questo obiettivo non solo perché abbiamo promesso ai nostri amici e alleati di aumentare le nostre spese per la difesa al due percento della nostra produzione economica entro il 2024. Lo stiamo facendo anche per noi, per la nostra sicurezza. *Gli eventi degli ultimi giorni e settimane ci hanno mostrato che una politica energetica responsabile e lungimirante non è solo cruciale per la nostra economia e il nostro clima. È anche fondamentale per la nostra sicurezza. Ciò significa che quanto più velocemente si procede con lo sviluppo delle energie rinnovabili, tanto meglio. ===[[Arnold Schwarzenegger]]=== {{cronologico}} *La forza e il cuore del popolo russo mi hanno sempre ispirato. Ecco perché spero che mi lascerete dire la verità sulla guerra in Ucraina. A nessuno piace sentire qualcosa di critico nei confronti del proprio governo. Lo capisco. Ma come amico di lunga data del popolo russo, spero che ascolterai quello che ho da dire. [...] So che il vostro governo vi ha detto che questa è una guerra per denazificare l’Ucraina. Questo non è vero. De-nazificare l’Ucraina? È un paese con un presidente ebreo, un presidente ebreo, potrei aggiungere, i cui tre fratelli del nonno furono tutti assassinati dai nazisti. L’Ucraina non ha iniziato questa guerra. Né nazionalisti né nazisti. Quelli al potere al Cremlino hanno iniziato questa guerra; questa non è la guerra popolare russa. *Questa non è una guerra per difendere la Russia come hanno combattuto i tuoi nonni e i tuoi bisnonni. Questa è una guerra illegale. Le vostre vite, le vostre membra e il vostro futuro vengono sacrificati per una guerra insensata, condannata dal mondo intero. Ricorda che 11 milioni di russi hanno legami familiari con l’Ucraina. Con ogni proiettile che spari, spari a un fratello o a una sorella. Ogni bomba e ogni proiettile che cade non cade su un nemico, ma su una scuola, un ospedale o una casa. *E ai russi che hanno protestato per le strade contro l’invasione dell’Ucraina: il mondo ha visto il tuo coraggio. Sappiamo che hai subito le conseguenze del tuo coraggio. Sei stato arrestato. Sei stato incarcerato e sei stato picchiato. Siete i miei nuovi eroi. Hai la forza di [[Jurij Vlasov|Yury Petrovich Vlasov]]. Hai il vero cuore della Russia. ===[[Oleh Sencov]]=== *Per perdonare qualcuno, quel qualcuno deve essere pentito. Non vedo pentimento tra i russi. *Se {{NDR|i russi}} mi catturano e mi identificano, a questo giro mi uccidono. Sono il loro nemico pubblico, non mi faranno di nuovo prigioniero. *Tutti i russi sono responsabili per la guerra: chi è venuto a uccidere la nostra gente, chi ce li ha mandati, chi li sostiene, chi è rimasto in silenzio e non ha fatto nulla per impedirlo. Pertanto, qualsiasi messaggio del tipo: “la guerra l’ha voluta Putin ma i russi in realtà sono innocenti” è esattamente ciò che il Cremlino vuole che si pensi. ===[[Andrij Ševčenko]]=== {{cronologico}} *Questa mattina, all'alba, una guerra su vasta scala è stata iniziata dalla Russia. La mia gente e la mia famiglia sono in pericolo. L'Ucraina e la sua popolazione vogliono pace e integrità territoriale. Vi prego, vi prego di sostenere il nostro Paese e chiedere al Governo russo di fermare la loro aggressione e violazione del diritto internazionale. (24 febbraio 2022) *Quello che accade è inumano, non bisogna smettere di parlarne. Abbiamo bisogno di sentire il sostegno della comunità internazionale in ogni momento. (3 marzo 2022) *{{NDR|«È stato giusto cancellare la Russia dalle competizioni sportive?»}} Decisione condivisibile, c'è stata un'aggressione. Finché non si ferma la guerra, gli atleti russi devono stare fuori. (3 marzo 2022) *Ora il bersaglio siamo noi, che confiniamo con la Russia. Ma poi a chi toccherà? (3 marzo 2022) *Il calcio non esiste più per me, ora. Ogni mattina penso solo a cosa fare per il mio Paese. (3 marzo 2022) ===[[Michail Pavlovič Šiškin]]=== *Io sono russo. In nome del mio popolo, del mio paese, in nome mio, Putin sta compiendo crimini mostruosi. Putin non è la Russia. La Russia prova dolore e vergogna. In nome della mia Russia e del mio popolo io chiedo perdono agli ucraini. E comprendo che questi crimini non possono essere perdonati. Questa guerra non è iniziata adesso, ma nel 2014. Il mondo occidentale non ha voluto capirlo e ha fatto finta che non stesse succedendo niente di grave. Per tutti questi anni nei miei discorsi e nelle mie pubblicazioni ho cercato di spiegare alla gente chi è Putin. Non ci sono riuscito. Ma ora è Putin in persona a spiegare tutto. *Nel XIX secolo i polacchi insorti combattevano contro lo zarismo russo “per la vostra e la nostra libertà”. Ora gli ucraini combattono contro l’esercito di Putin per la vostra e la nostra libertà. Non stanno difendendo solo la propria dignità umana, ma la dignità di tutta l'umanità. In questo momento l’Ucraina sta difendendo la nostra libertà e la nostra dignità. Dobbiamo aiutarla in ogni modo possibile. *Per il mondo occidentale, questa guerra è iniziata la mattina del 24 febbraio. Ma la Russia di Putin è in guerra con l'Occidente già da molti anni e l'Occidente non ha voluto vederlo. Non c'è dittatura senza guerra. La dittatura ha sempre bisogno di nemici, il che significa anche guerra. *Quelli che sono andati in Ucraina con le armi sono vittime della propaganda di Putin. Per anni la tv ha continuato a martellare che il potere a Kiev è in mano ai nazisti, che è in corso il genocidio della popolazione russofona, che l'America sta conducendo una guerra contro la Russia per mano dei fascisti ucraini. Hanno fatto il lavaggio del cervello ai russi facendogli credere che è tempo di difendere la patria come i nostri nonni durante la Seconda guerra mondiale e che gli ucraini ci aspettano come liberatori. Il peggio è che Putin stesso è diventato ostaggio della sua propaganda e insieme ai suoi generali ha creduto che l'esercito andasse incontro a una facile campagna di liberazione salutata con i fiori. Adesso la propaganda russa si è scontrata con la realtà ucraina. Vediamo l'intero popolo ucraino — indipendentemente dalla lingua, sia gli ucraini che i russi che vivono lì — compattarsi contro l'aggressore. ===[[Timothy Snyder]]=== {{cronologico}} *Questa guerra dice molto della psicologia dei due paesi. Oggi gli ucraini sanno chi sono molto più dei loro invasori. Hanno memoria del passato: ricordano cioè cosa significa essere assoggettati a Mosca. E guardano al futuro: sanno per cosa combattono. I russi, invece, combattono prigionieri di un passato mitico, all’insegna di un’ideologia nutrita da mera propaganda. (11 marzo 2022) *L’articolo II della Convenzione dell’ONU sul genocidio specifica cinque criteri che soddisfano la definizione di “genocidio”; tutti e cinque sono stati commessi dalle forze russe in Ucraina. Per quanto riguarda la prova dell’intenzione: Putin stesso l’ha confessata, lo fa da sempre. (26 marzo 2022) *Il piano di Putin penso agisca su tre livelli. In primo luogo, fa parte di un più ampio tentativo di distruggere lo stato ucraino, tagliandone le esportazioni. Poi ha anche lo scopo di generare rifugiati dal Nord Africa e dal Medio Oriente, aree solitamente alimentate dall'Ucraina, generando instabilità nell'UE. [...] Cosa più orribile, ha lo scopo di creare una carestia mondiale come sfondo necessario per una campagna di propaganda russa contro l'Ucraina. (13 giugno 2022) *La Russia ha in programma di far morire di fame asiatici e africani per vincere la sua guerra in Europa. Questo è un nuovo livello di colonialismo e l'ultimo capitolo della politica della fame. (13 giugno 2022) ===[[Alexander Stubb]]=== {{cronologico}} *{{NDR|Vladimir Putin}} sta creando la sua eredità. Vuole crearsi una Russia storica, e in questa Russia storica vuole prendere la Bielorussia e l'Ucraina. Per lui, la Russia storica sono i tre pilastri del 1800: Una lingua, la russa; una religione, l'Ortodosso e un leader: lui. (13 marzo 2022) *Personalmente, io penso che {{NDR|Vladimir Putin}} abbia fatto un errore colossale perché, naturalmente, in una settimana ha fatto tutto quello che non voleva fare, cioè, voleva la russificazione dell'Ucraina e non l'europizzazione dell'Ucraina. Voleva spaccare l'Europa; non l'ho mai vista così unita com'è adesso. Voleva spaccare la Nato; la Nato ha un nuovo obiettivo adesso. Voleva spaccare gli Stati Uniti e l'Europa; be', le relazioni transatlantiche vanno meglio che mai. E, infine, voleva mantenere Finlandia e la Svezia fuori dalla Nato; adesso abbiamo metà della popolazione che vuole entrare. Insomma, io non penso che abbia fatto così bene dal punto di vista del Cremlino. (13 marzo 2022) *{{NDR|La neutralità ucraina}} non è una soluzione, perché dichiarare la neutralità o utilizzare il termine "Finlandizzazione", che in finlandese è quasi un insulto, significa praticamente che bisogna trovare un compromesso, compromettere i propri i valori, rinunciare parte della propria sovranità e la propria indipendenza. [...] L'Ucraina ha scelto la sua strada e la sua strada è l'Europa. (13 marzo 2022) *{{NDR|«La guerra sta cambiando il volto della Nato?»}} Sì, in tre modi. Ha dato alla Nato un nuovo scopo, riportandola alle origini, quando era un’alleanza militare contro l’Unione sovietica. Ha spinto i Paesi membri ad aumentare le spese per la Difesa: abbiamo finalmente capito che non viviamo in un mondo in pace. Infine allargherà la membership a Svezia e Finlandia. (12 aprile 2022) *La Russia segue un playbook definito in questi casi. Muove le truppe al confine, dà il via alle esercitazioni. Poi inizia con le rivendicazioni territoriali e la disinformazione, cerca o fabbrica un pretesto per intervenire, infine dà vita a un conflitto congelato cercando di annettere un’area con le truppe di "peace-keeping". [...] Invece Putin ha invertito i piani seguiti in Georgia e in Crimea nel 2014 e ha optato per un'invasione a tutto campo. Questo non fa di lui un folle: è un uomo razionale che vuole creare la sua legacy. Perde tempo chi in Occidente continua a sottoporlo a un'analisi psicologica. (12 aprile 2022) ===[[Oleg Tinkov]]=== *Non mi schiero contro la guerra per salvare il mio patrimonio: come mi piace dire, non voglio essere l’uomo più ricco del cimitero. Credo che vada scritta la parola fine a questa guerra per la quale stanno soffrendo e morendo tante persone, uomini, donne e bambini innocenti. *Non vedo NESSUN beneficiario di questa folle guerra! Muoiono persone innocenti e soldati. I generali russi, svegliandosi con i postumi di una sbornia, si sono resi conto di avere un esercito di merda. Ma come può essere buono un esercito se tutto il resto nel paese è una merda, nel pantano del nepotismo e del servilismo? I funzionari del Cremlino sono scioccati dal fatto che non solo loro, ma anche i loro figli non andranno nel Mediterraneo quest’estate. Gli uomini d’affari stanno cercando di salvare quello che rimane delle loro proprietà. Certo, ci sono idioti che disegnano “Z”, ma gli idioti in qualsiasi paese sono il 10%. Il 90% dei russi è CONTRO questa guerra! Caro “Occidente tutto insieme”, per favore, concedi al signor Putin una via d’uscita per salvarsi la faccia e fermare questo massacro. Per favore, siate più razionali e umanitari. *Non vedo una differenza di giudizio su questa guerra tra i russi che vivono in Europa e gli europei: siamo tutti contrari e la speranza è che finisca al più presto. ===[[Nadežda Tolokonnikova]]=== *Credo che questa guerra sia in parte il risultato delle reazioni internazionali all'[[Annessione della Crimea alla Russia|annessione della Crimea]]. È così che Putin ha capito che poteva iniziare una guerra in un Paese di fatto europeo e non pagare più di tanto. *Non bisogna mai generalizzare, ma direi che gli ucraini sono positivi di fronte a questo disastro. È quello che ho notato nel 2014, quando Putin ha annesso la Crimea e iniziato una guerra nella parte orientale del Paese. Conosco un sacco di gente che ha vissuto quella guerra, sono traumatizzati ma continuano con la loro vita. Sono estremamente resilienti. Credo che in generale ci sia molta rabbia verso Putin. Sanno che non tutti i russi lo supportano. È una distinzione molto importante per me: un sacco di russi stanno protestando, sono in piazza per la loro vita e le loro libertà. *Putin è un dittatore pericoloso e va fermato, è ovvio. Non è pericoloso solo per le persone del suo Paese, è un pericolo per la pace globale. Un sacco di gente scherza sulla Terza guerra mondiale. Non è uno scherzo, questa è una guerra vera. ===[[Julija Tymošenko]]=== *I russi non si arrendono, hanno detto che le loro condizioni rimangono le stesse. Non considerano l’Ucraina uno Stato, sono contrari alla nostra lingua, alla nostra cultura, alla nostra esistenza, e per questo ci ammazzano. È un genocidio del popolo ucraino. Non voglio che il mondo pensi che questo è un attacco solo contro l’Ucraina: bisogna capire che questo è un attacco a tutto il mondo libero. *La demilitarizzazione, che loro chiamano denazificazione, significa {{NDR|per noi}} smettere esistere. Chi accetterebbe? Dovremmo mandare a casa l'esercito e dare loro i nostri armamenti. Questa è capitolazione. *O tutti noi reagiamo insieme in qualche modo, con una no fly zone, un contingente pace, e allora il mondo riesce a contrastare il male. Ma se questo non viene fatto e il Paese rimane da solo, nel mondo c'è qualcosa che non va. *Questa è una battaglia tra il mondo della democrazia e gli aggressori e non abbiamo dubbi che se tutto il mondo si unirà, allora vinceremo noi. Bombardare un ospedale pediatrico è una crudeltà a cui deve reagire tutto il mondo. *Voglio lanciare un appello: bisogna chiudere i cieli. Questa misura porterebbe alla vittoria, salverà vite umane e farà sì che non verranno bombardati nemmeno gli impianti nucleari. ===[[Lech Wałęsa]]=== *Io penso che si dovrebbe parlare con Putin in un altro modo. È indispensabile fargli capire che adesso non è il momento di distruggere, ma di costruire. E che la sua volontà di misurarsi con le forze della Nato non ha senso. *{{NDR|«La "normalizzazione" dell’Ucraina cui aspira Putin è paragonabile a quella tentata dall’Urss in Polonia?»}} La normalizzazione dell’Ucraina? Questa è soltanto una pazzia. Non è improbabile che alcuni dei suoi fedelissimi gli voltino le spalle per ciò che sta accadendo. *Mi sembra che Putin sia malato e rendendosi conto di un suo prossimo trapasso ha paura di farlo da solo, vuole quindi che ci sia tanta gente ad accompagnarlo. *Putin è imprevedibile e il peggio può ancora accadere se lo lasciamo continuare a conquistare territori e a uccidere persone. Quello che sta facendo è un nuovo genocidio. Putin vuole ripulire la terra ucraina dagli ucraini. ===[[Olena Zelens'ka]]=== {{cronologico}} *Siamo contro la guerra e non abbiamo attaccato per primi. Ma non ci arrenderemo. Che il mondo intero guardi: lottiamo per la pace anche nei vostri Paesi. (1 marzo 2022) *L'Ucraina non ha bisogno di essere salvata. Ma abbiamo bisogno del sostegno del mondo per il nostro esercito e i nostri civili. Non solo a parole. (2 marzo 2022) *Nonostante le rassicurazioni della propaganda sostenuta dal Cremlino, che la chiama "operazione speciale", si tratta in realtà di un omicidio di massa di civili ucraini. (9 marzo 2022) *Mentre la Russia dice che «non sta facendo la guerra contro i civili», le rispondo con i nomi dei bambini assassinati. (9 marzo 2022) *I primi neonati della guerra, hanno visto il soffitto di cemento dello scantinato, il loro primo respiro è stato l'aria acre del sottosuolo, e sono stati accolti da una comunità intrappolata e terrorizzata. A questo punto, ci sono diverse decine di bambini che non hanno mai conosciuto la pace nella loro vita. (9 marzo 2022) *La guerra in Ucraina non è una guerra «da qualche parte là fuori». Questa è una guerra in Europa, vicino ai confini dell’Ue. L'Ucraina sta fermando la forza che domani potrebbe entrare aggressivamente nelle vostre città con il pretesto di salvare i civili. (9 marzo 2022) *Essere un pacifista quando un assassino con una pistola sta camminando verso di te è l’ultima cosa che ti può venire in mente. Provate a immaginare che i russi stiano invadendo l’Italia. Immaginate un esercito che occupa la vostra magica Milano o Napoli. Guardateli mentre devastano la periferia di Roma, mentre uccidono i suoi abitanti. Provate a pensare ai loro razzi che colpiscono ogni giorno le case di Bologna, da dove escono poi solo bambini morti. Come ti sentiresti se i tuoi parenti vivessero in una Genova occupata e tu non riuscissi neanche a parlare con loro? E ora dimmi come reagiresti se in quel momento qualcuno ti dicesse: "Abbassa le armi, non resistere! Prova a parlare con quelli che hanno appena bombardato i tuoi genitori o minato la scuola dei tuoi figli". Perdonatemi, ma a me suona come "dai, non resistere durante uno stupro". "Cerca di parlare con il tuo stupratore". Dovete capire una cosa importante: un invasore, come uno stupratore, non si fermerà mai se tu cederai. Andrà solo oltre. E, chissà, potrebbe raggiungere anche altri, un giorno. (15 luglio 2022) ===[[Volodymyr Zelens'kyj]]=== {{cronologico}} [[File:Заявка України на членство у Європейському Союзі, 1 (cropped 1).jpg|thumb|[[Volodymyr Zelens'kyj|Zelens'kyj]] dopo aver firmato la richiesta d'adesione all'Ue]] *Il popolo russo dovrà scegliere che sentiero intraprendere. Tutti i cittadini russi che non hanno perso il loro onore possono protestare contro la guerra in Ucraina. (24 febbraio 2022) *Questa decisione potrebbe rappresentare l'inizio di una grande guerra. La causa potrebbe sorgere in qualsiasi momento, qualsiasi provocazione, qualsiasi scintilla, una sola e potrebbe bruciare tutto. (24 febbraio 2022) *Si dice che questa fiamma libererà il popolo ucraino, ma il gli ucraini sono già liberi. Vi hanno detto che siamo nazisti, ma come fa un popolo a essere nazista quando ha perso oltre 8 milioni di vite nella vittoria contro il nazismo? Come posso essere io accusato di essere un nazista? Chiedetelo a mio nonno che ha combattuto tutta la Seconda guerra mondiale nella fanteria dell'Armata Rossa ed è morto con i gradi di colonnello dell'Ucraina indipendente. (24 febbraio 2022) *Chi ne soffrirà di più? Le persone. Chi lo desidera di meno? Le persone. Chi non può permettere che ciò accada? Le persone. Ci sono queste persone tra voi, ne sono sicuro. Guerra significa dolore, fango, sangue e la morte di migliaia - decine di migliaia di morti. Vi è stato detto che l'Ucraina è una minaccia per la Russia. Non era in passato, non è ora e non sarà in futuro. (24 febbraio 2022) *Questa potrebbe essere l'ultima volta che mi vedete vivo. [...] Siamo tutti qui. I nostri militari sono qui. I cittadini sono qui. Siamo tutti qui a difendere la nostra indipendenza, il nostro Paese, e così continueremo a essere. (25 febbraio 2022) *Invito tutti i cittadini europei che hanno un'esperienza di combattimento in Europa, e non vogliono assistere all'indecisione dei politici, a venire nel nostro Paese e unirvi a noi nella difesa dell'Europa, dove ora è molto necessario. Chiedete ai vostri governi che l'Ucraina riceva più aiuti finanziari e militari. (25 febbraio 2022) *Ci appelliamo all'Unione Europea per l'adesione immediata dell'Ucraina con una nuova procedura speciale. Siamo grati ai nostri partner per essere stati con noi, ma il nostro sogno è stare con tutti gli europei e, soprattutto, di essere uguali a loro. [...] Gli europei capiscono che i nostri soldati stanno combattendo per il nostro Stato, e quindi per l'intera Europa, per la pace, per tutti i paesi dell'Ue, per la vita dei bambini, l'uguaglianza, la democrazia. (28 febbraio 2022) *Per molta gente in Russia la nostra Kiev è completamente straniera. Loro non sanno nulla della nostra capitale, né della nostra storia. Ma hanno ricevuto l’ordine di cancellare la nostra storia. Di cancellare il nostro Paese. Di cancellarci tutti. (2 marzo 2022) *{{NDR|Sul bombardamento della centrale nucleare di Zaporižžja}} Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Nella storia dell’umanità. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare. (4 marzo 2022) *I russi hanno usato dei termini che usavano i nazisti quando volevano soggiogare il vostro popolo, quando volevano distruggere voi come vogliono distruggere noi. Per la questione ebraica parlano di soluzione finale e anche oggi i russi parlano di soluzione finale per la questione ucraina. (20 marzo 2022) *La resistenza ucraina passerà alla storia della guerra. Questo è un luogo in cui l'esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro. (20 marzo 2022) *La Russia non cambierà idea perché teme di rivelare il vero numero di soldati che muoiono in Ucraina. I russi hanno offerto delle sacche per i cadaveri dei soldati che non sono adatte neanche per gli animali. (27 marzo 2022) *Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà nessuno. (9 maggio 2022) *Proporre a noi di cedere qualcosa per salvare la faccia del presidente russo non è corretto da parte di alcuni leader, non siamo pronti a salvare la faccia a qualcuno pagando con i nostri territori, non penso sia una cosa giusta. (12 maggio 2022) *Sarò molto onesto e forse non particolarmente diplomatico: il gas non è niente. Anche il covid non è niente, se lo si confronta con quello che sta succedendo in Ucraina. Provate a immaginare che quello di cui sto parlando accada a casa vostra, nel vostro Paese. Vi preoccupereste ancora del prezzo del gas o di quello dell'elettricità? (26 luglio 2022) ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Assedio di Mariupol]] *[[Battaglia di Charkiv (2022)|Battaglia di Charkiv]] *[[Battaglia di Kiev (2022)|Battaglia di Kiev]] *[[Bombardamento di Borodjanka]] *[[Crisi russo-ucraina]] *[[Massacro di Buča]] *[[Sanzioni internazionali durante la crisi ucraina]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante l'|preposizione=sull'}} [[Categoria:Eventi degli anni 2020]] [[Categoria:Guerra russo-ucraina]] mufg9u33cn0jg0p7ryl17npwmwankdh Boris Bondarev 0 193720 1221893 1212876 2022-08-10T09:41:29Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Boris Bondarev */ wikitext text/x-wiki '''Boris Bondarev''', politico russo. ==Citazioni di Boris Bondarev== {{Int|Da ''[https://www.agenziacomunica.net/2022/05/24/boris-bondarev-alto-diplomatico-russo-mi-vergogno-della-russia/ Boris Bondarev, alto diplomatico russo: "Mi vergogno della Russia"]''|Notifica di dimissioni da consigliere della sede Onu di Ginevra in protesta all'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''agenziacomunica.net'', 24 maggio 2022|h=4}} *La guerra di aggressione scatenata da Putin contro l'Ucraina, e di fatto contro l'intero mondo occidentale, non è solo un crimine contro il popolo ucraino, ma anche, forse, il più grave crimine contro il popolo russo, con la Z cubitale che cancella tutte le speranze e le prospettive di una società libera e prospera nel nostro Paese. *Coloro che hanno concepito questa guerra vogliono solo una cosa: rimanere al potere per sempre, vivere in pomposi palazzi pacchiani, navigare su yacht paragonabili per stazza e costi all'intera Marina russa, godendo di un potere illimitato e di una completa impunità. Per raggiungere questo obiettivo sono disposti a sacrificare tutte le vite necessarie. Migliaia di russi e ucraini sono già morti solo per questo. *Il ministro [[Sergej Viktorovič Lavrov|Lavrov]] è un classico esempio del degrado di questo sistema. In 18 anni è passato da un intellettuale professionale e colto, che molti miei colleghi tenevano in grande considerazione, a una persona che trasmette costantemente dichiarazioni ambigue e minaccia il mondo (e quindi anche la Russia) con armi nucleari! Oggi il Ministero degli Esteri non si occupa di diplomazia. Si tratta di guerrafondai, di menzogne e di odio. {{Int|Da ''[https://formiche.net/2022/07/intervista-esclusiva-boris-bondarev-russia-putin/ Bondarev, il dissidente. Intervista esclusiva su Putin e il destino ucraino]''|Intervista di Francesco Bechis, ''formiche.net'', 6 luglio 2022|h=4}} *Abbandonare il mio lavoro in silenzio non sarebbe stato sufficiente per fare la differenza. Se lo avessi fatto, non avrei potuto dire ciò che era mio dovere dire. Sapevo che la mia lettera sarebbe circolata, che in tanti l’avrebbero letta realizzando che non tutti i funzionari russi sono complici della guerra di Putin. *Oggi il servizio pubblico russo è pieno di persone abituate a dire “sì” ai loro capi, qualunque cosa dicano o facciano. Non hanno un’opinione, se ce l’hanno non la mostrano. *I ventidue anni di Vladimir Putin al potere sono stati un totale spreco di tempo per la Russia. Con un’ottima congiuntura sui mercati globali, il rialzo dei prezzi di petrolio, gas e altri beni per l’export, un’autorità consolidata sui russi, negli anni 2000 Putin avrebbe potuto ottenere qualsiasi cosa. Avrebbe potuto usare il suo potere, la sua autorevolezza per condurre in porto le tanto attese riforme e spingere sullo sviluppo economico e la costruzione di una società democratica e libera. Sarebbe stato ricordato come il grande leader e uomo di Stato che senza dubbio desidera essere. [...] Invece ha scelto di costruire una dittatura personale per permettere a se stesso e ai suoi amici di godersi miliardi di dollari, palazzi e yacht, opprimendo nel frattempo l’opposizione e privando milioni di persone della speranza di un futuro migliore. *Putin isolerà la Russia dal mondo, ne farà un Paese più povero e sottosviluppato. La guerra avvicina l’obiettivo, per questo dico che è un crimine contro il futuro dei russi. Senza contare che i nostri rapporti con l’Ucraina, uno dei Paesi confinanti a noi più vicini, saranno persi del tutto per decenni e intere generazioni. *Evidentemente Putin immaginava che la sua ricchezza lo avrebbe posto sullo stesso piano dei leader europei, pronti a far finta di niente sulla vera natura del suo potere. Si sbagliava. Oggi lui e la sua "élite" sono infuriati, pensano che l’Occidente abbia giocato "sporco". Curioso quando un baro si ritiene offeso perché nessuno vuole giocarci a carte. *Putin deve rivendere qualcosa ai suoi sostenitori e al suo ''inner-circle''. Una piccola vittoria in Donbas non sarà sufficiente, ha promesso di conquistare l’intera Ucraina. Avrà sempre più bisogno di "vittorie". Domani può essere Kiev e l’intero Paese, dopodomani l’annessione della Bielorussia, dopo ancora la Moldavia o perfino i Baltici. Il presidente può solo rivendicare vittorie militari, nient’altro. Per questo, finché rimarrà al potere, la guerra non finirà. *L’Ucraina deve ottenere tutta l’assistenza che richiede, quando la richiede. Chi si fa avanti con appelli come "diamo a Vladimir quel che vuole e fermiamo la guerra" è davvero un alleato di Putin, forse inconsciamente. L’appeasement non funziona mai. Comprerà alla Russia un po’ di tempo per ricostituirsi e prepararsi a una nuova campagna. *Sostenere l’Ucraina significa continuare la guerra. Ma se l’Ucraina cadrà, la guerra non finirà. E ci saranno altre vittime. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Bondarev, Boris}} [[Categoria:Politici russi]] 3ricpgfmtgp50doqe7ewi7h26sqpb2t 1221898 1221893 2022-08-10T09:51:32Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Boris Bondarev */ wikitext text/x-wiki '''Boris Bondarev''', politico russo. ==Citazioni di Boris Bondarev== {{Int|Da ''[https://www.agenziacomunica.net/2022/05/24/boris-bondarev-alto-diplomatico-russo-mi-vergogno-della-russia/ Boris Bondarev, alto diplomatico russo: "Mi vergogno della Russia"]''|Notifica di dimissioni da consigliere della sede Onu di Ginevra in protesta all'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''agenziacomunica.net'', 24 maggio 2022|h=4}} *La guerra di aggressione scatenata da Putin contro l'Ucraina, e di fatto contro l'intero mondo occidentale, non è solo un crimine contro il popolo ucraino, ma anche, forse, il più grave crimine contro il popolo russo, con la Z cubitale che cancella tutte le speranze e le prospettive di una società libera e prospera nel nostro Paese. *Coloro che hanno concepito questa guerra vogliono solo una cosa: rimanere al potere per sempre, vivere in pomposi palazzi pacchiani, navigare su yacht paragonabili per stazza e costi all'intera Marina russa, godendo di un potere illimitato e di una completa impunità. Per raggiungere questo obiettivo sono disposti a sacrificare tutte le vite necessarie. Migliaia di russi e ucraini sono già morti solo per questo. *Il ministro [[Sergej Viktorovič Lavrov|Lavrov]] è un classico esempio del degrado di questo sistema. In 18 anni è passato da un intellettuale professionale e colto, che molti miei colleghi tenevano in grande considerazione, a una persona che trasmette costantemente dichiarazioni ambigue e minaccia il mondo (e quindi anche la Russia) con armi nucleari! Oggi il Ministero degli Esteri non si occupa di diplomazia. Si tratta di guerrafondai, di menzogne e di odio. {{Int|Da ''[https://formiche.net/2022/07/intervista-esclusiva-boris-bondarev-russia-putin/ Bondarev, il dissidente. Intervista esclusiva su Putin e il destino ucraino]''|Intervista di Francesco Bechis, ''formiche.net'', 6 luglio 2022|h=4}} *Abbandonare il mio lavoro in silenzio non sarebbe stato sufficiente per fare la differenza. Se lo avessi fatto, non avrei potuto dire ciò che era mio dovere dire. Sapevo che la mia lettera sarebbe circolata, che in tanti l’avrebbero letta realizzando che non tutti i funzionari russi sono complici della guerra di Putin. *Oggi il servizio pubblico russo è pieno di persone abituate a dire “sì” ai loro capi, qualunque cosa dicano o facciano. Non hanno un’opinione, se ce l’hanno non la mostrano. *I ventidue anni di Vladimir Putin al potere sono stati un totale spreco di tempo per la Russia. Con un’ottima congiuntura sui mercati globali, il rialzo dei prezzi di petrolio, gas e altri beni per l’export, un’autorità consolidata sui russi, negli anni 2000 Putin avrebbe potuto ottenere qualsiasi cosa. Avrebbe potuto usare il suo potere, la sua autorevolezza per condurre in porto le tanto attese riforme e spingere sullo sviluppo economico e la costruzione di una società democratica e libera. Sarebbe stato ricordato come il grande leader e uomo di Stato che senza dubbio desidera essere. [...] Invece ha scelto di costruire una dittatura personale per permettere a se stesso e ai suoi amici di godersi miliardi di dollari, palazzi e yacht, opprimendo nel frattempo l’opposizione e privando milioni di persone della speranza di un futuro migliore. *Putin isolerà la Russia dal mondo, ne farà un Paese più povero e sottosviluppato. La guerra avvicina l’obiettivo, per questo dico che è un crimine contro il futuro dei russi. Senza contare che i nostri rapporti con l’Ucraina, uno dei Paesi confinanti a noi più vicini, saranno persi del tutto per decenni e intere generazioni. *Evidentemente Putin immaginava che la sua ricchezza lo avrebbe posto sullo stesso piano dei leader europei, pronti a far finta di niente sulla vera natura del suo potere. Si sbagliava. Oggi lui e la sua "élite" sono infuriati, pensano che l’Occidente abbia giocato "sporco". Curioso quando un baro si ritiene offeso perché nessuno vuole giocarci a carte. *Putin deve rivendere qualcosa ai suoi sostenitori e al suo ''inner-circle''. Una piccola vittoria in Donbas non sarà sufficiente, ha promesso di conquistare l’intera Ucraina. Avrà sempre più bisogno di "vittorie". Domani può essere Kiev e l’intero Paese, dopodomani l’annessione della Bielorussia, dopo ancora la Moldavia o perfino i Baltici. Il presidente può solo rivendicare vittorie militari, nient’altro. Per questo, finché rimarrà al potere, la guerra non finirà. *L’Ucraina deve ottenere tutta l’assistenza che richiede, quando la richiede. Chi si fa avanti con appelli come "diamo a Vladimir quel che vuole e fermiamo la guerra" è davvero un alleato di Putin, forse inconsciamente. L’[[appeasement]] non funziona mai. Comprerà alla Russia un po’ di tempo per ricostituirsi e prepararsi a una nuova campagna. *Sostenere l’Ucraina significa continuare la guerra. Ma se l’Ucraina cadrà, la guerra non finirà. E ci saranno altre vittime. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Bondarev, Boris}} [[Categoria:Politici russi]] ac44z2zrqopglyv3363f4qhfcgqwgxy Doctor Strange nel Multiverso della Follia 0 193843 1221859 1221440 2022-08-10T03:08:44Z 176.247.74.156 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia |immagine = |didascalia = |titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness |lingua originale = inglese |paese = [[Stati Uniti d'America]] |anno uscita = 2022 |genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror |regista = [[Sam Raimi]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small> |sceneggiatore = [[Michael Waldron]] |produttore = [[Kevin Feige]] |produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]] |casa produzione = [[Marvel Studios]] |casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]] |attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Xochitl Gomez]]: America Chavez * [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West * [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer |doppiatori italiani = * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez * [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West * [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer }} '''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]]. ==Frasi== *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''') *{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''') *Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che, più di tutti, capisca che non Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''') *Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel (della Terra-838)''') *{{NDR|Rivolto al Barone Mordo (della Terra-838)}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X (della Terra-838)''') *Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''') *{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy della Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''America Chavez''') *{{NDR|A Billy e Tommy della Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') *{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') ==Dialoghi== *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo. *'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano. *'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}} *'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}} *'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi. *'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Be', sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro 616.<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D....<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene. *'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente... Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Perciò, prima di votare qualora avessi qualcosa di serio da dire, questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho. Se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base per la nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Non è così che è morto il nostro Strange. *'''Professor X (della Terra-838)''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos... Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}} *{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt (della Terra-838)''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace. *'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Charles, non possiamo fidarci!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremmo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie. *'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff della Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riguarda alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. <br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref> *'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e... il giaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah. sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen? La domanda è che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando sadicamente}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi... sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''': No? {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}} L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Dreamwalking. Che ipocrita!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega. *'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange. *{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente. ==Note== <references/> == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Marvel Cinematic Universe}} [[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]] s2f7mmuev3q1isgycp2pjp98s2od159 1221860 1221859 2022-08-10T03:10:12Z 176.247.74.156 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia |immagine = |didascalia = |titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness |lingua originale = inglese |paese = [[Stati Uniti d'America]] |anno uscita = 2022 |genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror |regista = [[Sam Raimi]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small> |sceneggiatore = [[Michael Waldron]] |produttore = [[Kevin Feige]] |produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]] |casa produzione = [[Marvel Studios]] |casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]] |attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Xochitl Gomez]]: America Chavez * [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West * [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer |doppiatori italiani = * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez * [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West * [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer }} '''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]]. ==Frasi== *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''') *{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''') *Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che, più di tutti, capisca che non Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''') *Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel (della Terra-838)''') *{{NDR|Rivolto al Barone Mordo (della Terra-838)}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X (della Terra-838)''') *Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''') *{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy della Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''America Chavez''') *{{NDR|A Billy e Tommy della Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') *{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') ==Dialoghi== *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo. *'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano. *'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}} *'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}} *'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi. *'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Be', sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro 616.<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D....<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene. *'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente... Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Perciò, prima di votare qualora avessi qualcosa di serio da dire, questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho. Se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base per la nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Non è così che è morto il nostro Strange. *'''Professor X (della Terra-838)''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos... Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}} *{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt (della Terra-838)''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace. *'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Charles, non possiamo fidarci!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremmo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie. *'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff della Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riguarda alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. <br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref> *'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e... il giaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah. sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen? La domanda è che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando sadicamente}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi... sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''': No? {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}} L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Dreamwalking. Che ipocrita!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega. *'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange. *{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente. ==Note== <references/> == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Marvel Cinematic Universe}} [[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]] e228ht0o8da0v5kg5ib6bpu4gihu8g3 1221861 1221860 2022-08-10T03:10:44Z 176.247.74.156 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia |immagine = |didascalia = |titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness |lingua originale = inglese |paese = [[Stati Uniti d'America]] |anno uscita = 2022 |genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror |regista = [[Sam Raimi]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small> |sceneggiatore = [[Michael Waldron]] |produttore = [[Kevin Feige]] |produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]] |casa produzione = [[Marvel Studios]] |casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]] |attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Xochitl Gomez]]: America Chavez * [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West * [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer |doppiatori italiani = * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez * [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West * [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer }} '''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]]. ==Frasi== *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''') *{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''') *Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''') *Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel (della Terra-838)''') *{{NDR|Rivolto al Barone Mordo (della Terra-838)}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X (della Terra-838)''') *Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''') *{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy della Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''America Chavez''') *{{NDR|A Billy e Tommy della Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') *{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') ==Dialoghi== *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo. *'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano. *'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}} *'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}} *'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi. *'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Be', sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro 616.<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D....<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene. *'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente... Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Perciò, prima di votare qualora avessi qualcosa di serio da dire, questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho. Se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base per la nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Non è così che è morto il nostro Strange. *'''Professor X (della Terra-838)''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos... Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}} *{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt (della Terra-838)''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace. *'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Charles, non possiamo fidarci!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremmo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie. *'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff della Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riguarda alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. <br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref> *'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e... il giaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah. sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen? La domanda è che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando sadicamente}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi... sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''': No? {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}} L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Dreamwalking. Che ipocrita!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega. *'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange. *{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente. ==Note== <references/> == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Marvel Cinematic Universe}} [[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]] 480tsvq8kvirh1ug9l5lvjvnx77r2s0 1221862 1221861 2022-08-10T03:11:56Z 176.247.74.156 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia |immagine = |didascalia = |titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness |lingua originale = inglese |paese = [[Stati Uniti d'America]] |anno uscita = 2022 |genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror |regista = [[Sam Raimi]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small> |sceneggiatore = [[Michael Waldron]] |produttore = [[Kevin Feige]] |produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]] |casa produzione = [[Marvel Studios]] |casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]] |attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Xochitl Gomez]]: America Chavez * [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West * [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer |doppiatori italiani = * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez * [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West * [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer }} '''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]]. ==Frasi== *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''') *{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''') *Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''') *Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel (della Terra-838)''') *{{NDR|Rivolto al Barone Mordo (della Terra-838)}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X (della Terra-838)''') *Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''') *{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy della Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''America Chavez''') *{{NDR|A Billy e Tommy della Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') *{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') ==Dialoghi== *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo. *'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano. *'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}} *'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}} *'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi. *'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Be', sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro 616.<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D....<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene. *'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente... Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Perciò, prima di votare qualora avessi qualcosa di serio da dire, questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho. Se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base per la nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Non è così che è morto il nostro Strange. *'''Professor X (della Terra-838)''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos... Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}} *{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt (della Terra-838)''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace. *'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Charles, non possiamo fidarci!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremmo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie. *'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff della Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riguarda alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. <br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref> *'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e... il giaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah. sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen? La domanda è che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando sadicamente}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi... sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''': No? {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}} L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Dreamwalking. Che ipocrita!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega. *'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange. *{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente. ==Note== <references/> == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Marvel Cinematic Universe}} [[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]] kbd8s9908pwf28yal4g4mixygro9i5u 1221863 1221862 2022-08-10T03:18:03Z 176.247.74.156 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia |immagine = |didascalia = |titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness |lingua originale = inglese |paese = [[Stati Uniti d'America]] |anno uscita = 2022 |genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror |regista = [[Sam Raimi]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small> |sceneggiatore = [[Michael Waldron]] |produttore = [[Kevin Feige]] |produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]] |casa produzione = [[Marvel Studios]] |casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]] |attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Xochitl Gomez]]: America Chavez * [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West * [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer |doppiatori italiani = * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez * [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West * [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer }} '''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]]. ==Frasi== *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''') *{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''') *Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''') *Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel (della Terra-838)''') *{{NDR|Rivolto al Barone Mordo (della Terra-838)}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X (della Terra-838)''') *Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''') *{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy della Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''America Chavez''') *{{NDR|A Billy e Tommy della Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') *{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') ==Dialoghi== *{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo. *'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano. *'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}} *'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}} *'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi. *'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Be', sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro 616.<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D....<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene. *'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente... Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Perciò, prima di votare qualora avessi qualcosa di serio da dire, questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho. Se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base per la nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Non è così che è morto il nostro Strange. *'''Professor X (della Terra-838)''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos... Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}} *{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt (della Terra-838)''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace. *'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Charles, non possiamo fidarci!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremmo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie. *'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff della Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riguarda alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. <br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref> *'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e... il giaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah. sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen? La domanda è che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando sadicamente}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi... sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''': No? {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}} L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Dreamwalking. Che ipocrita!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega. *'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange. *{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente. ==Note== <references/> == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Marvel Cinematic Universe}} [[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]] 0ppra4hm0j4aihu0t9vcksixp4g554d 1221864 1221863 2022-08-10T03:20:57Z 176.247.74.156 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia |immagine = |didascalia = |titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness |lingua originale = inglese |paese = [[Stati Uniti d'America]] |anno uscita = 2022 |genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror |regista = [[Sam Raimi]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small> |sceneggiatore = [[Michael Waldron]] |produttore = [[Kevin Feige]] |produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]] |casa produzione = [[Marvel Studios]] |casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]] |attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Xochitl Gomez]]: America Chavez * [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West * [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer |doppiatori italiani = * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez * [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West * [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer }} '''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]]. ==Frasi== *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''') *{{NDR|A Christine, mentre assiste lo scontro tra il Dottor Strange, Wong e Gargantos}} Oh, è incredibile. ('''Charlie''') *{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''') *Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''') *Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel (della Terra-838)''') *{{NDR|Rivolto al Barone Mordo (della Terra-838)}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X (della Terra-838)''') *Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''') *{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy della Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''America Chavez''') *{{NDR|A Billy e Tommy della Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') *{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') ==Dialoghi== *{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo. *'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano. *'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}} *'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}} *'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi. *'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Be', sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro 616.<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D....<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene. *'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente... Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Perciò, prima di votare qualora avessi qualcosa di serio da dire, questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho. Se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base per la nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Non è così che è morto il nostro Strange. *'''Professor X (della Terra-838)''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos... Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}} *{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt (della Terra-838)''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace. *'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Charles, non possiamo fidarci!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremmo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie. *'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff della Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riguarda alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. <br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref> *'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e... il giaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah. sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen? La domanda è che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando sadicamente}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi... sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''': No? {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}} L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Dreamwalking. Che ipocrita!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega. *'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange. *{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente. ==Note== <references/> == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Marvel Cinematic Universe}} [[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]] ivdgnm3ftgj8aoo5vwrh7qxidfgpcoy 1221865 1221864 2022-08-10T03:28:35Z 176.247.74.156 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia |immagine = |didascalia = |titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness |lingua originale = inglese |paese = [[Stati Uniti d'America]] |anno uscita = 2022 |genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror |regista = [[Sam Raimi]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small> |sceneggiatore = [[Michael Waldron]] |produttore = [[Kevin Feige]] |produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]] |casa produzione = [[Marvel Studios]] |casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]] |attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Xochitl Gomez]]: America Chavez * [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West * [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer |doppiatori italiani = * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch * [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez * [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West * [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer }} '''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]]. ==Frasi== *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''') *{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''') *{{NDR|A Christine, mentre assiste lo scontro tra il Dottor Strange, Wong e Gargantos}} Oh, è incredibile. ('''Charlie''') *Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''') *Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel (della Terra-838)''') *{{NDR|Rivolto al Barone Mordo (della Terra-838)}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''') *{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X (della Terra-838)''') *Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''') *{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy della Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''America Chavez''') *{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''America Chavez''') *{{NDR|A Billy e Tommy della Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') *{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff (della Terra-838)''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''') ==Dialoghi== *{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo. *'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano. *'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}} *'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}} *'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi. *'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Be', sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro 616.<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D....<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene. *'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente... Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Perciò, prima di votare qualora avessi qualcosa di serio da dire, questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho. Se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base per la nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Non è così che è morto il nostro Strange. *'''Professor X (della Terra-838)''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos... Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}} *{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt (della Terra-838)''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace. *'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace. *'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Charles, non possiamo fidarci!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremmo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie. *'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff della Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riguarda alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. <br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref> *'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e... il giaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah. sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen? La domanda è che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando sadicamente}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi... sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''': No? {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}} L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati. *'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Dreamwalking. Che ipocrita!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega. *'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange. *{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente. ==Note== <references/> == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Marvel Cinematic Universe}} [[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]] 9za8e3bi7dcpxn8lf2g6456i6krk3z9 Wikiquote:GUS2Wiki 4 194895 1221758 1220347 2022-08-09T12:14:24Z Alexis Jazz 80744 Updating gadget usage statistics from [[Special:GadgetUsage]] ([[phab:T121049]]) wikitext text/x-wiki {{#ifexist:Project:GUS2Wiki/top|{{/top}}|This page provides a historical record of [[Special:GadgetUsage]] through its page history. To get the data in CSV format, see wikitext. 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E poi anche la capacità di fare gioco di squadra. La pallavolo ti spinge ad adattarti, a cambiare te stessa per favorire gli obiettivi del gruppo, quindi accetti di fare panchina, ti impegni per essere un esempio per le nuove arrivate, supporti il gruppo quando ne ha bisogno... Tutte queste dinamiche io le ho imparate con la pallavolo: erano quotidiane lezioni di ''team management'' all'ennesima potenza perché ogni giorno c'era una novità, un avversario nuovo, un obiettivo nuovo, una strategia nuova da imparare. Secondo me questo è davvero uno sport straordinario.<ref>Dall'intervista di Giacomo Boganini, ''[https://www.mental-training.it/la-pallavolo-all80-mentale-intervista-maurizia-cacciatori/ "La forza nasce dal tuo obiettivo"]'', ''Mental-training.it'', 25 gennaio 2019.</ref> *La pallavolo mi ha insegnato a sapermi rialzare.<ref name="SBA">Da ''[https://sportbusinessacademy.eu/con-la-pallavolo-nel-cuore-lintervista-a-maurizia-cacciatori/ Con la pallavolo nel cuore: l'intervista a Maurizia Cacciatori]'', ''Sportbusinessacademy.eu'', 13 gennaio 2021.</ref> *Dico sempre che lo [[sport]] è uno straordinario simulatore di lusso della vita, perché ti dà la fortuna di vivere un'esperienza che in un certo senso è anche fuori dalla realtà, in un ambito che spesso è considerato lontano dalla quotidianità. In un certo senso io e le mie compagne di squadra siamo state privilegiate, abbiamo vissuto esperienze non nella norma, viaggiato tanto, conosciuto tante persone. Dopo l'attività sportiva ho capito che la pallavolo aveva comunque segnato la mia vita.<ref name="SBA"/> {{Int2|''[https://www.volleyball.it/maurizia-cacciatori-raccontata-sottovoce/ Maurizia Cacciatori raccontata a "Sottovoce"]''|Dall'intervista di [[Gigi Marzullo]] a ''Sottovoce'', Rai Uno, 6 luglio 2002; citato in ''Volleyball.it'', 7 luglio 2002.}} *{{NDR|«Chi è Maurizia Cacciatori?»}} Maurizia è una ragazza nata a Carrara, da padre carrarino e madre di Stoccolma. Una ragazza uscita di casa molto giovane per andare a fare la professonista a Perugia. La prima squadra della carriera è stata la Carrarese in serie A2. Diciamo che ho cominciato la carriera dai piani alti. Poi ho scelto Perugia. Mio padre conosceva qualla città, avendoci giocato a calcio e questo è servito per farmi scegliere l'Umbria. [...] è stata una scelta difficile. Non sapevo fare niente, ero stata superviziata. Mi ritrovai ad andare a scuola da sola, cucinare da sola... Sono dovuta crescere in fretta. Poi diventare professionista mi ha costretto a fare molte rinunce. La vita che faccio ora a 29 anni la faceva già a 16. *{{NDR|«Preferisce essere capita o essere amata?»}} Essere capita, perché chi capisce ama. *{{NDR|«Cosa le ha tolto la pallavolo?»}} Io mi ritengo molto fortunata. Però uscendo di casa così giovane ho lasciato la mia famiglia e i miei genitori molto presto. Per anni ho avuto con loro un rapporto telefonico. E quando torno a casa noto come il tempo è passato. Certe esperienze di vita della mia famiglia le ho perse. Non le ho godute, tra viaggi, gare e tutto il resto. *{{NDR|«[[Vittoria e sconfitta|Si vince quando si ha imparato a perdere]]?»}} Sì, la sconfitta aiuta a prepararti alla vittoria. {{Int2|''[https://lauraressa.com/2020/05/17/dal-muro-della-pallavolo-ai-muri-della-vita-dallo-sport-allazienda-intervista-a-maurizia-cacciatori/ Dal muro della pallavolo ai muri della vita, dallo sport all'azienda]''|Intervista di Laura Ressa, ''Lauraressa.com'', 17 maggio 2020.}} *Nel mio mondo se pensi di essere arrivata, quello il momento in cui hai già l'avversario che ti batterà. Questa mentalità mi è servita molto nella mia vita personale perché ho allenato il coraggio, il rispetto delle regole e il pensiero ottimista. Lo sportivo può anche perdere ma il giorno dopo sa che c'è un'altra opportunità, e questa è una filosofia di vita che ho allenato giorno dopo giorno in più di vent'anni di attività sportiva. *Mi sono trovata a giocare in squadre dove spiccava molto più l'individualità e con giocatrici poco versatili. [...] Se hai solo forti individualità puoi vincere delle partite ma difficilmente riesci a vincere il campionato: infatti le squadre con le quali ho vinto scudetti e ''champions league'' avevano un concetto di team che andava oltre l'individualità. E questa è una grande arma! Nessuno nasce con il pensiero di fare squadra, tutti nasciamo con la predisposizione di lavorare al singolare. Ricordo che quando avevo 13 anni, se facevo trenta punti ero felice. Se poi la mia squadra perdeva non mi importava granché, perché tanto io avevo fatto trenta punti e questo mi bastava. Ma era un modo di pensare sbagliato, ero piccola e avevo un mondo davanti. Grazie a coach formidabili e al senso dello sport più tardi ho capito quanto fosse importante ragionare e lavorare come team. *Una [[Squadra (sport)|squadra]] vincente non è necessariamente una squadra di amici. La squadra vincente ha l'obiettivo chiaro e, a prescindere da chi ne fa parte, va dritta verso quell'obiettivo. Ho vinto campionati con compagne di squadra con cui non avrei mangiato neanche una pizza, però quando hai la consapevolezza di indossare la maglia dello stesso colore questo ti aiuta a condividere il valore di ciò che stai facendo. Dunque devi onorare chi ha scelto te, i tuoi principi e i tuoi obiettivi. *Mettersi in gioco è riuscire a gestire i vari momenti: il vero [[Vittoria|vincente]] non è colui che vince tutti i giorni ma è quello che trova il giusto equilibrio tra un'esaltante vittoria e un momento difficile o una grande sconfitta. *Penso che ogni [[Leadership|leader]] abbia un suo stile e un suo modo di essere. Ho visto grandi leader comunicare pochissimo perché i loro silenzi valevano più di tante parole. Ho visto anche coach che mettevano anima e corpo nella comunicazione. Ci sono tanti modi di essere leader perché credo che in fondo il leader sia semplicemente se stesso. Il vero leader cerca soluzioni, non ha paura di agire, è consapevole di avere la propria squadra al fianco e quindi non cerca scorciatoie o modi di fare poco corretti. {{Int2|''[https://www.areacoach.it/2021/02/08/a-lezione-di-leadership-intervista-a-maurizia-cacciatori/ A lezione di leadership]''|''Areacoach.it'', 8 febbraio 2021.}} *Il cambiamento nasce dalla volontà di capire chi siamo in quel momento e dalla capacità di capire come possiamo diventare grandi. Quando arrivò [[Julio Velasco|Velasco]] noi eravamo una nazionale che non aveva nulla da invidiare alle cosiddette grandi del momento, Cuba, gli Stati Uniti, la Cina, la Russia. Quello che Julio fece fu un cambio soprattutto mentale. Con lui ci allenavamo moltissimo e facevamo molti sacrifici che ci consentirono di diventare un gruppo. Prima eravamo un po' come quei turisti che vedi spesso a Venezia, tutti in fila diligentemente a seguire il capo gruppo con l'ombrello, e che sembrano un gruppo ma che in realtà sono solo tante persone che eseguono tutte la stessa cosa. Senza contare che mancava comunicazione, intesa come comunicazione assertiva, efficace. Velasco lavorò molto più sulla nostra testa che sui nostri bagher, voleva che noi giocatrici trovassimo proprio quella comunicazione assertiva che ci mancava. All'inizio noi eravamo un po' resilienti a questo nuovo approccio, dire pubblicamente alle compagne cose come "Francesca ([[Francesca Piccinini|Piccinini]]), hai schiacciato male" mi sembrava quasi offensivo. Invece col tempo mi resi conto che quelli erano i primi fondamentali passi per migliorarci come gruppo, perché fino ad allora i silenzi non ci avevano portato da nessuna parte. Il nostro è stato un percorso lungo ma che ci ha portato nel giro di un anno a competere con le nazionali al top a livello mondiale. E quando dico competere intendo anche perdendo, ma era una maniera differente di perdere, molto più matura. *Il bravo [[allenatore]] deve rendere protagoniste le sue giocatrici in campo, rendendole leader di loro stesse. Deve essere autorevole e deve dare fiducia. Elogiare in pubblico e rimproverare in privato. E deve essere un grande leader. Un buon allenatore secondo me si vede dai time out, perché quando una squadra è viva nei time out si vede che le giocatrici comunicano molto fra di loro, senza pendere dalle labbra del loro coach. In quei casi si vede che l'allenatore ha raggiunto l'equilibrio fra la sua posizione di leader e quella delle proprie giocatrici. *{{NDR|«Hai mai pensato di allenare?»}} No, assolutamente. Sono uscita di casa presto, ho vissuto sempre dentro ad una palestra e anche se grazie alla pallavolo ho girato il mondo ho visto sempre più palestre e aeroporti che monumenti. Dopo aver smesso volevo vedere il mondo fuori dalla palestre e soprattutto mettere su famiglia. E ce l'ho fatta a fare entrambe le cose. ==Citazioni su Maurizia Cacciatori== *Io e Maurizia Cacciatori siamo state due pallavoliste e due belle ragazze che hanno portato uno sport di nicchia sotto i riflettori. Anche grazie a noi il volley femminile è diventato popolare, ha attratto le ragazzine. ([[Francesca Piccinini]]) *Maurizia non capiva perché a me non andasse di fare l'amore il giorno prima delle partite. Lei lo avrebbe fatto sempre. ([[Gianmarco Pozzecco]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Pallavolisti italiani|Cacciatori, Maurizia]] ttezx07yr6huakn2sisn5pa7uo2k409 Ludwig Friedländer 0 195461 1221759 1221641 2022-08-09T13:33:13Z Gaux 18878 no stub wikitext text/x-wiki [[File:Ludwig Friedländer - Sittengeschichte I, 9. Auflage.jpg|thumb|Ludwig Friedländer]] '''Ludwig Heinrich Friedländer''' (1824 – 1909), filologo classico tedesco. ==''Studii intorno agli usi ed ai costumi dei romani''== ===[[Incipit]]=== *Fino all'incendio appiccatovi da [[Nerone]], [[Roma (città antica)|Roma]] non era una bella città nel senso moderno della parola. Dopo che era stata incendiata dai Galli, la si era ricostruita senza piano prestabilito, e come a caso. I quartieri erano irregolari; le strade strette, tortuose; le case alte, addossate per lo più le une alle altre, e fino ai tempi della guerra di Pirro ({{sic|dugento}} ottanta quattro anni prima dell'era cristiana) i tetti di quelle in legno, contribuivano a renderne più povero, più cupo l'aspetto, e tale ad un dipresso si mantenne ancora la città nei secoli seguenti. Alla corte di Filippo di Macedonia, cento settanta quattro anni prima della nascita di Cristo, il partito avverso ai Romani prendeva a dileggio l'aspetto meschino della capitale d'Italia. ===Citazioni=== *Roma non ebbe mai prospetti grandiosi quali Antiochia ed Alessandria, colle loro strade lunghe, diritte ed ampie, tagliate ad angolo retto. Inoltre parecchie particolarità dell'architettura domestica romana dovevano portare {{sic|pregiudicio}} all'effetto architettonico delle strade. Tali erano le frequenti deviazioni di parecchie case dalla linea retta, la diversa altezza dei vari piani delle case, l'irregolarità delle finestre particolarmente nei piani superiori, ed in fine la frequenza di rientranze e di sporgenze delle case, le quali rendevano varia ed irregolare la sezione del suolo stradale. (vol. I, La città di Roma, pp. 14-15) *Ad onta però di tutti i difetti delle sue strade e della sua posizione, Roma era tal città che non aveva l'uguale, e {{sic|sovratutto}} produceva una grande impressione per la folla immensa che di continuo vi si avvicendava, proveniente da tutte le parti del mondo; per il moto, per la vita che vi si agitavano di continuo; per la quantità e per la splendidezza de' suoi stabilimenti ed {{sic|edificii}} pubblici, e finalmente per la estensione sterminata della città. Lo sguardo di chi fosse in allora salito in cima al Campidoglio, si sarebbe perduto quasi in una selva di edificii monumentali, di palazzi, di monumenti di ogni specie, i quali si stendevano sotto suoi piedi, occupando, a parecchie miglia di distanza, colli e valli. Colà dove attualmente si stende verso i monti Albani una regione deserta, popolata da rovine, funestata dalla febbre maremmana<ref>Malaria.</ref>, stava in allora una pianura per nulla malsana, tutta coltivata, solcata di strade le quali formicolavano di persone. La città si allargava di continuo nei campi, nelle località dei dintorni, ed i suoi sobborghi cedevano il posto a novelle e stupende ville, a templi, a monumenti, i cui tetti e cupole marmoree splendevano al sole, fra la verzura lussureggiante dei boschi e dei giardini. (vol. I, La città di Roma, pp. 15-16) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ludovico Friedlaender, ''[https://archive.org/details/bub_gb_JiVk67TaXwgC/page/n4/mode/1up Studii intorno agli usi e costumi dei romani nei primi due secoli dell'era volgare]'', traduzione dal tedesco di Augusto Di Cossilla, vol. I, Stabilimento Tip.-Lib. Ditta editrice F. Manini, Milano, 1874. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Friedländer, Ludwig}} [[Categoria:Filologi tedeschi]] e2baa504ljcgi61284flb70nwryb3k5 Gneo Domizio Afro 0 195517 1221761 2022-08-09T14:02:41Z Gaux 18878 Gneo Domizio Afro (... – 59), oratore e avvocato romano wikitext text/x-wiki '''Gneo Domizio Afro''' (... – 59), oratore e avvocato romano. ==Citazioni su Gneo Domizio Afro== *Domizio Afro di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Domizio Afro, Gneo}} [[Categoria:Avvocati]] [[Categoria:Oratori romani]] q5it7c4x9ayke2mt8ulaj7zuc5oe2xa 1221763 1221761 2022-08-09T14:04:05Z Gaux 18878 /* Altri progetti */ categoria nascosta (ancora non esistente) wikitext text/x-wiki '''Gneo Domizio Afro''' (... – 59), oratore e avvocato romano. ==Citazioni su Gneo Domizio Afro== *Domizio Afro di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Domizio Afro, Gneo}} [[Categoria:Avvocati]] <!--[[Categoria:Avvocati]]--> [[Categoria:Oratori romani]] qoefvpvmaxgrrfedp8lj4oigmiok3d0 1221788 1221763 2022-08-09T15:00:29Z Gaux 18878 + console wikitext text/x-wiki '''Gneo Domizio Afro''' (... – 59), oratore, avvocato e console romano. ==Citazioni su Gneo Domizio Afro== *Domizio Afro di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Domizio Afro, Gneo}} [[Categoria:Avvocati]] <!--[[Categoria:Avvocati]]--> [[Categoria:Oratori romani]] eyg01ap9kez3zmfad3khg7sti03qw6g 1221855 1221788 2022-08-10T01:47:43Z Danyele 19198 +avviso: stub wikitext text/x-wiki '''Gneo Domizio Afro''' (... – 59), oratore, avvocato e console romano. ==Citazioni su Gneo Domizio Afro== *Domizio Afro di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Domizio Afro, Gneo}} [[Categoria:Avvocati]] [[Categoria:Oratori romani]] f4m4wqq2f5i4r6mennbnojoatnwqogr 1221873 1221855 2022-08-10T06:43:40Z Gaux 18878 /* Citazioni su Gneo Domizio Afro */ Jean-Baptiste-Louis Crevier wikitext text/x-wiki '''Gneo Domizio Afro''' (... – 59), oratore, avvocato e console romano. ==Citazioni su Gneo Domizio Afro== *Domizio Afro di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) *Questo celebre uomo, lodato sovente da Quintiliano come il più grande Oratore che avesse udito, era nato a Nimes, Colonia Romana, ed essendosi trasferito a Roma per migliorare fortuna, camminava attualmente per la strada degli onori. Era stato poco tempo prima Pretore; ma siccome non occupava, che un rango mediocre nella Città, così cercava le occasioni di farsi nome a qualunque prezzo si fosse. Accusò dunque Claudia {{NDR|Pulcra, pronipote di Augusto}} di adulterio con Furnio, di sortilegi, e di operazioni magiche dirette contro l'Imperatore. ([[Jean-Baptiste-Louis Crevier]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Domizio Afro, Gneo}} [[Categoria:Avvocati]] [[Categoria:Oratori romani]] qpl91q3hkr2fcqemnpmkym9dc8hl2m5 1221874 1221873 2022-08-10T06:45:10Z Gaux 18878 futura categoria wikitext text/x-wiki '''Gneo Domizio Afro''' (... – 59), oratore, avvocato e console romano. ==Citazioni su Gneo Domizio Afro== *Domizio Afro di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) *Questo celebre uomo, lodato sovente da Quintiliano come il più grande Oratore che avesse udito, era nato a Nimes, Colonia Romana, ed essendosi trasferito a Roma per migliorare fortuna, camminava attualmente per la strada degli onori. Era stato poco tempo prima Pretore; ma siccome non occupava, che un rango mediocre nella Città, così cercava le occasioni di farsi nome a qualunque prezzo si fosse. Accusò dunque Claudia {{NDR|Pulcra, pronipote di Augusto}} di adulterio con Furnio, di sortilegi, e di operazioni magiche dirette contro l'Imperatore. ([[Jean-Baptiste-Louis Crevier]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Domizio Afro, Gneo}} [[Categoria:Avvocati]] <!--[[Categoria:Avvocati romani]]--> [[Categoria:Oratori romani]] kpk5wa9momsy5tnkvkc6njygrbl4kdw 1221875 1221874 2022-08-10T06:46:33Z Gaux 18878 /* Citazioni su Gneo Domizio Afro */ Marco Fabio Quintiliano wikitext text/x-wiki '''Gneo Domizio Afro''' (... – 59), oratore, avvocato e console romano. ==Citazioni su Gneo Domizio Afro== *Domizio Afro di Nimes [...] sostenne alti uffici sotto Tiberio e Caligola e Nerone ed erasi innanzi esercitato nel foro, miglior dicitore che uomo, sebbene anche la fama di buon dicitore lo abbandonò prima della vita. ([[Wilhelm Siegmund Teuffel]]) *Questo celebre uomo, lodato sovente da [[Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano]] come il più grande Oratore che avesse udito, era nato a Nimes, Colonia Romana, ed essendosi trasferito a Roma per migliorare fortuna, camminava attualmente per la strada degli onori. Era stato poco tempo prima Pretore; ma siccome non occupava, che un rango mediocre nella Città, così cercava le occasioni di farsi nome a qualunque prezzo si fosse. Accusò dunque Claudia {{NDR|Pulcra, pronipote di Augusto}} di adulterio con Furnio, di sortilegi, e di operazioni magiche dirette contro l'Imperatore. ([[Jean-Baptiste-Louis Crevier]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Domizio Afro, Gneo}} [[Categoria:Avvocati]] <!--[[Categoria:Avvocati romani]]--> [[Categoria:Oratori romani]] fgpmp69t28jgmmrghd1aqm8xja7wqzk Cemre Gümeli 0 195519 1221794 2022-08-09T15:35:57Z 83.225.66.183 Creata pagina con "'''Cemre Gümeli''' (1993 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Cemre Gümeli == {{Int2|''[https://serietvturche.com/chi-e-cemre-gumeli-altezza-eta-serie-famiglia/21349749 Chi è Cemre Gümeli? Altezza – Età – Serie – Famiglia]''|Intervista di ''serietvturche.com''}} * Penso che l'amore sia qualcosa che rende una persona troppo stupida per dire: Questo è amore. Eppure, se c'è una relazione, dobbiamo essere in grado di gestire la que..." wikitext text/x-wiki '''Cemre Gümeli''' (1993 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Cemre Gümeli == {{Int2|''[https://serietvturche.com/chi-e-cemre-gumeli-altezza-eta-serie-famiglia/21349749 Chi è Cemre Gümeli? Altezza – Età – Serie – Famiglia]''|Intervista di ''serietvturche.com''}} * Penso che l'amore sia qualcosa che rende una persona troppo stupida per dire: Questo è amore. Eppure, se c'è una relazione, dobbiamo essere in grado di gestire la questione della fiducia, dobbiamo essere in grado di essere tolleranti, se è già amore, dobbiamo prima essere molto buoni amici, dobbiamo essere in grado di condividere tutto insieme. * Mentre continuavo a studiare arte, passavo tutto il tempo che mi restava a teatro. Ho aggiunto qualcosa a me stesso da diverse scuole su Haldun Hoca. Quando sono tornato da lì mi sono sentito pronto per iniziare questa attività. Proprio in questo momento, mi sono ritrovato nella squadra di ''Sweet Revenge''. Non è stato sorprendente nemmeno per i miei genitori, perché conoscevano la mia inclinazione per la recitazione. * Sto morendo dalla voglia di teatro, ma sono anche un amante del cinema. Ho sempre giocato molto bene nelle squadre in cui sono stato a teatro fino ad ora. {{Int2|''[https://www.instyle.com.tr/fotohaber/cemre-gumeli-ile-roportaj--18196/ Cemre Gümeli ile Röportaj]''|Intervista di ''instyle.com.tr''}} * Essere sul palco è l'eccitazione della mia infanzia, sono felice di essere allo stesso punto oggi. Non voglio fare paragoni, in realtà, il teatro è un campo che mi tiene in vita, dove vado a ogni spettacolo con eccitazione diversa e provo cose diverse ogni volta che suono. :''Sahnede olmak benim çocukluk heyecanım, ne mutlu bana ki bugün de aynı noktadayım. Kıyaslamak istemem aslında, sadece tiyatro beni daha diri tutan, her oyuna başka heyecanla çıktığım ve her oynadığımda bambaşka şeyler deneyimlediğim bir alan.'' {{Int2|''[https://www.fox.com.tr/daha-daha-fox/ozel-haberler/2658/cemre-gumeli-sorularimizi-yanitladi Cemre Gümeli sorularımızı yanıtladı!]''|Intervista di ''fox.com.tr''}} * Recitare è come un pozzo senza fondo per me, con ogni nuovo personaggio che scopro lati di me che non ho mai incontrato prima, viene sempre fuori un me diverso. Amo di più questo lato di lui; ricercare, scoprire, vedere i punti interrogativi nella mia testa, la mia curiosità, come prendono forma quando prendo tra le mani il copione. In primo luogo, desidero che questo continui. :''Oyunculuk benim için dipsiz bir kuyu gibi, her yeni karakterle ben de kendimde daha önce karşılaşmadığım taraflarımı keşfediyorum, altından hep bambaşka bir ben çıkıyor. En çok da bu tarafını seviyorum; araştırmayı, keşfetmeyi, senaryoyu elime aldığımda kafamdaki soru işaretlerimi, merakımı, onların nasıl şekillendiğini görmeyi. En başta kendi adıma bunun hep devam etmesini diliyorum.'' {{Int2|''[https://www.gardiropmagazin.com/cemre-gumeli-alimli-ve-dogal/ Cemre Gümeli: Alımlı ve Doğal]''|Intervista di ''gardiropmagazin.com''}} * Il mio più grande trucco è l'idratazione, se non riesco a mantenere la mia pelle ben idratata sembra opaca, non importa quello che faccio. Per questo, applico oli naturali con massaggio. Anche se sembra semplice, credetemi, fa molta differenza. :''En büyük hilem nem, cildimi iyi nemlendirmeyi beceremezsem ne yaparsam yapayım donuk görünüyor. Bunun için de doğal yağları masajla uyguluyorum. Basit gibi görünse de inanın çok farkediyor.'' == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Gümeli, Cemre}} [[Categoria:Attori spagnoli]] [[Categoria:Danzatori turchi]] [[Categoria:Modelli turchi]] 71gn0w55e8t2xmn4s2dpl2s0n26ve3u 1221795 1221794 2022-08-09T15:39:33Z 83.225.17.8 wikitext text/x-wiki '''Cemre Gümeli''' (1993 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Cemre Gümeli == {{Int2|''[https://serietvturche.com/chi-e-cemre-gumeli-altezza-eta-serie-famiglia/21349749 Chi è Cemre Gümeli? Altezza – Età – Serie – Famiglia]''|Intervista di ''serietvturche.com''}} * Penso che l'amore sia qualcosa che rende una persona troppo stupida per dire: Questo è amore. Eppure, se c'è una relazione, dobbiamo essere in grado di gestire la questione della fiducia, dobbiamo essere in grado di essere tolleranti, se è già amore, dobbiamo prima essere molto buoni amici, dobbiamo essere in grado di condividere tutto insieme. * Mentre continuavo a studiare [[arte]], passavo tutto il tempo che mi restava a teatro. Ho aggiunto qualcosa a me stesso da diverse scuole su Haldun Hoca. Quando sono tornato da lì mi sono sentito pronto per iniziare questa attività. Proprio in questo momento, mi sono ritrovato nella squadra di ''Sweet Revenge''. Non è stato sorprendente nemmeno per i miei genitori, perché conoscevano la mia inclinazione per la recitazione. * Sto morendo dalla voglia di teatro, ma sono anche un amante del cinema. Ho sempre giocato molto bene nelle squadre in cui sono stato a teatro fino ad ora. {{Int2|''[https://www.instyle.com.tr/fotohaber/cemre-gumeli-ile-roportaj--18196/ Cemre Gümeli ile Röportaj]''|Intervista di ''instyle.com.tr''}} * Essere sul palco è l'eccitazione della mia infanzia, sono felice di essere allo stesso punto oggi. Non voglio fare paragoni, in realtà, il teatro è un campo che mi tiene in vita, dove vado a ogni spettacolo con eccitazione diversa e provo cose diverse ogni volta che suono. :''Sahnede olmak benim çocukluk heyecanım, ne mutlu bana ki bugün de aynı noktadayım. Kıyaslamak istemem aslında, sadece tiyatro beni daha diri tutan, her oyuna başka heyecanla çıktığım ve her oynadığımda bambaşka şeyler deneyimlediğim bir alan.'' {{Int2|''[https://www.fox.com.tr/daha-daha-fox/ozel-haberler/2658/cemre-gumeli-sorularimizi-yanitladi Cemre Gümeli sorularımızı yanıtladı!]''|Intervista di ''fox.com.tr''}} * Recitare è come un pozzo senza fondo per me, con ogni nuovo personaggio che scopro lati di me che non ho mai incontrato prima, viene sempre fuori un me diverso. Amo di più questo lato di lui; ricercare, scoprire, vedere i punti interrogativi nella mia testa, la mia curiosità, come prendono forma quando prendo tra le mani il copione.. :''Oyunculuk benim için dipsiz bir kuyu gibi, her yeni karakterle ben de kendimde daha önce karşılaşmadığım taraflarımı keşfediyorum, altından hep bambaşka bir ben çıkıyor. En çok da bu tarafını seviyorum; araştırmayı, keşfetmeyi, senaryoyu elime aldığımda kafamdaki soru işaretlerimi, merakımı, onların nasıl şekillendiğini görmeyi.'' {{Int2|''[https://www.gardiropmagazin.com/cemre-gumeli-alimli-ve-dogal/ Cemre Gümeli: Alımlı ve Doğal]''|Intervista di ''gardiropmagazin.com''}} * Il mio più grande trucco è l'idratazione, se non riesco a mantenere la mia pelle ben idratata sembra opaca, non importa quello che faccio. Per questo, applico oli naturali con massaggio. :''En büyük hilem nem, cildimi iyi nemlendirmeyi beceremezsem ne yaparsam yapayım donuk görünüyor. Bunun için de doğal yağları masajla uyguluyorum.'' == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Gümeli, Cemre}} [[Categoria:Attori spagnoli]] [[Categoria:Danzatori turchi]] [[Categoria:Modelli turchi]] jybqff1aaqv9s8v0934kfecol37hxqx 1221796 1221795 2022-08-09T15:40:06Z 83.225.17.8 wikitext text/x-wiki '''Cemre Gümeli''' (1993 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Cemre Gümeli == {{Int2|''[https://serietvturche.com/chi-e-cemre-gumeli-altezza-eta-serie-famiglia/21349749 Chi è Cemre Gümeli? Altezza – Età – Serie – Famiglia]''|Intervista di ''serietvturche.com''}} * Penso che l'amore sia qualcosa che rende una persona troppo stupida per dire: Questo è amore. Eppure, se c'è una relazione, dobbiamo essere in grado di gestire la questione della fiducia, dobbiamo essere in grado di essere tolleranti, se è già amore, dobbiamo prima essere molto buoni amici, dobbiamo essere in grado di condividere tutto insieme. * Mentre continuavo a studiare [[arte]], passavo tutto il tempo che mi restava a teatro. Ho aggiunto qualcosa a me stesso da diverse scuole su Haldun Hoca. Quando sono tornato da lì mi sono sentito pronto per iniziare questa attività. Proprio in questo momento, mi sono ritrovato nella squadra di ''Sweet Revenge''. Non è stato sorprendente nemmeno per i miei genitori, perché conoscevano la mia inclinazione per la recitazione. * Sto morendo dalla voglia di teatro, ma sono anche un amante del cinema. Ho sempre giocato molto bene nelle squadre in cui sono stato a teatro fino ad ora. {{Int2|''[https://www.instyle.com.tr/fotohaber/cemre-gumeli-ile-roportaj--18196/ Cemre Gümeli ile Röportaj]''|Intervista di ''instyle.com.tr''}} * Essere sul palco è l'eccitazione della mia infanzia, sono felice di essere allo stesso punto oggi. Non voglio fare paragoni, in realtà, il teatro è un campo che mi tiene in vita, dove vado a ogni spettacolo con eccitazione diversa e provo cose diverse ogni volta che suono. :''Sahnede olmak benim çocukluk heyecanım, ne mutlu bana ki bugün de aynı noktadayım. Kıyaslamak istemem aslında, sadece tiyatro beni daha diri tutan, her oyuna başka heyecanla çıktığım ve her oynadığımda bambaşka şeyler deneyimlediğim bir alan.'' {{Int2|''[https://www.fox.com.tr/daha-daha-fox/ozel-haberler/2658/cemre-gumeli-sorularimizi-yanitladi Cemre Gümeli sorularımızı yanıtladı!]''|Intervista di ''fox.com.tr''}} * Recitare è come un pozzo senza fondo per me, con ogni nuovo personaggio che scopro lati di me che non ho mai incontrato prima, viene sempre fuori un me diverso. Amo di più questo lato di lui; ricercare, scoprire, vedere i punti interrogativi nella mia testa, la mia curiosità, come prendono forma quando prendo tra le mani il copione.. :''Oyunculuk benim için dipsiz bir kuyu gibi, her yeni karakterle ben de kendimde daha önce karşılaşmadığım taraflarımı keşfediyorum, altından hep bambaşka bir ben çıkıyor. En çok da bu tarafını seviyorum; araştırmayı, keşfetmeyi, senaryoyu elime aldığımda kafamdaki soru işaretlerimi, merakımı, onların nasıl şekillendiğini görmeyi.'' {{Int2|''[https://www.gardiropmagazin.com/cemre-gumeli-alimli-ve-dogal/ Cemre Gümeli: Alımlı ve Doğal]''|Intervista di ''gardiropmagazin.com''}} * Il mio più grande trucco è l'idratazione, se non riesco a mantenere la mia pelle ben idratata sembra opaca, non importa quello che faccio. Per questo, applico oli naturali con massaggio. :''En büyük hilem nem, cildimi iyi nemlendirmeyi beceremezsem ne yaparsam yapayım donuk görünüyor. Bunun için de doğal yağları masajla uyguluyorum.'' == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Gümeli, Cemre}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori turchi]] [[Categoria:Modelli turchi]] gpxwwpvoylgsm3i28jqq986quxo6zkz 1221803 1221796 2022-08-09T16:31:15Z Dread83 47 eliminato contenuto tradotto con Google Traduttore wikitext text/x-wiki '''Cemre Gümeli''' (1993 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Cemre Gümeli == {{Int2|''[https://serietvturche.com/chi-e-cemre-gumeli-altezza-eta-serie-famiglia/21349749 Chi è Cemre Gümeli? Altezza – Età – Serie – Famiglia]''|Intervista di ''serietvturche.com''}} * Penso che l'amore sia qualcosa che rende una persona troppo stupida per dire: Questo è amore. Eppure, se c'è una relazione, dobbiamo essere in grado di gestire la questione della fiducia, dobbiamo essere in grado di essere tolleranti, se è già amore, dobbiamo prima essere molto buoni amici, dobbiamo essere in grado di condividere tutto insieme. * Mentre continuavo a studiare [[arte]], passavo tutto il tempo che mi restava a teatro. Ho aggiunto qualcosa a me stesso da diverse scuole su Haldun Hoca. Quando sono tornato da lì mi sono sentito pronto per iniziare questa attività. Proprio in questo momento, mi sono ritrovato nella squadra di ''Sweet Revenge''. Non è stato sorprendente nemmeno per i miei genitori, perché conoscevano la mia inclinazione per la recitazione. * Sto morendo dalla voglia di teatro, ma sono anche un amante del cinema. Ho sempre giocato molto bene nelle squadre in cui sono stato a teatro fino ad ora. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Gümeli, Cemre}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori turchi]] [[Categoria:Modelli turchi]] ii40yyj5jrwl0objwtn1c1hfqx981wq 1221804 1221803 2022-08-09T16:32:09Z Dread83 47 Protetto "[[Cemre Gümeli]]": Pagina cancellata e ricreata più volte senza valido motivo ([Modifica=Consentito solo agli utenti autoconvalidati] (scade il 9 nov 2022 alle 17:32 (UTC)) [Spostamento=Consentito solo agli utenti autoconvalidati] (scade il 9 nov 2022 alle 17:32 (UTC))) wikitext text/x-wiki '''Cemre Gümeli''' (1993 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Cemre Gümeli == {{Int2|''[https://serietvturche.com/chi-e-cemre-gumeli-altezza-eta-serie-famiglia/21349749 Chi è Cemre Gümeli? Altezza – Età – Serie – Famiglia]''|Intervista di ''serietvturche.com''}} * Penso che l'amore sia qualcosa che rende una persona troppo stupida per dire: Questo è amore. Eppure, se c'è una relazione, dobbiamo essere in grado di gestire la questione della fiducia, dobbiamo essere in grado di essere tolleranti, se è già amore, dobbiamo prima essere molto buoni amici, dobbiamo essere in grado di condividere tutto insieme. * Mentre continuavo a studiare [[arte]], passavo tutto il tempo che mi restava a teatro. Ho aggiunto qualcosa a me stesso da diverse scuole su Haldun Hoca. Quando sono tornato da lì mi sono sentito pronto per iniziare questa attività. Proprio in questo momento, mi sono ritrovato nella squadra di ''Sweet Revenge''. Non è stato sorprendente nemmeno per i miei genitori, perché conoscevano la mia inclinazione per la recitazione. * Sto morendo dalla voglia di teatro, ma sono anche un amante del cinema. Ho sempre giocato molto bene nelle squadre in cui sono stato a teatro fino ad ora. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Gümeli, Cemre}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori turchi]] [[Categoria:Modelli turchi]] ii40yyj5jrwl0objwtn1c1hfqx981wq 1221807 1221804 2022-08-09T16:34:51Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki '''Cemre Gümeli''' (1993 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Cemre Gümeli == {{Int2|''[https://serietvturche.com/chi-e-cemre-gumeli-altezza-eta-serie-famiglia/21349749 Chi è Cemre Gümeli? Altezza – Età – Serie – Famiglia]''|Intervista di ''serietvturche.com''}} * Penso che l'amore sia qualcosa che rende una persona troppo stupida per dire: Questo è amore. Eppure, se c'è una relazione, dobbiamo essere in grado di gestire la questione della fiducia, dobbiamo essere in grado di essere tolleranti, se è già amore, dobbiamo prima essere molto buoni amici, dobbiamo essere in grado di condividere tutto insieme. * Mentre continuavo a studiare [[arte]], passavo tutto il tempo che mi restava a teatro. Ho aggiunto qualcosa a me stesso da diverse scuole su Haldun Hoca. Quando sono tornato da lì mi sono sentito pronto per iniziare questa attività. Proprio in questo momento, mi sono ritrovato nella squadra di ''Sweet Revenge''. Non è stato sorprendente nemmeno per i miei genitori, perché conoscevano la mia inclinazione per la recitazione. * Sto morendo dalla voglia di teatro, ma sono anche un amante del cinema. Ho sempre giocato molto bene nelle squadre in cui sono stato a teatro fino ad ora. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Gümeli, Cemre}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori]] [[Categoria:Modelli turchi]] 7ie1bhdsclld7mfyrfpmxv5tg5eux6e Demet Özdemir 0 195520 1221798 2022-08-09T16:03:38Z 83.225.5.92 Creata pagina con "'''Demet Özdemir''' (1992 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Demet Özdemir == {{Int2|''[https://www.newscinema.it/verissimo-la-prima-intervista-italiana-all-attrice-turca-demet-ozdemir/ Verissimo: la prima intervista italiana all'attrice turca Demet Özdemir]''|Intervista di ''newscinema.it''}} * Ho iniziato a ballare quando avevo quindici anni e dovevo anche lavorare. Dovevo. Ma ho voluto fare qualcosa che mi piacesse. Mia sorella avev..." wikitext text/x-wiki '''Demet Özdemir''' (1992 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Demet Özdemir == {{Int2|''[https://www.newscinema.it/verissimo-la-prima-intervista-italiana-all-attrice-turca-demet-ozdemir/ Verissimo: la prima intervista italiana all'attrice turca Demet Özdemir]''|Intervista di ''newscinema.it''}} * Ho iniziato a ballare quando avevo quindici anni e dovevo anche lavorare. Dovevo. Ma ho voluto fare qualcosa che mi piacesse. Mia sorella aveva già ballato ed era quindi un settore che conoscevo tramite lei. Per questo ho voluto e avuto una forte volontà e formazione. Non ho detto: Ah! Voglio ballare e sono diventata ballerina. * A volte mi guardo allo specchio e mi vedo vecchia. Torno a casa, mi guardo allo specchio e mi rendo conto di essere invecchiata di vent'anni. Ma poi mi riadatto, perché ho tanta energia. * Essere mamma è una cosa bellissima, una cosa stupenda. Però posso dire una cosa, certamente vorrei essere mamma. Però non c’è nessun obbligo. Non è una decisione obbligata. Io vedo mia madre, vedo le altre mamme, delle mie amiche, dei miei amici e dico: un giorno anche io sarò mamma. Sai che spesso mi sono chiesta che tipo di mamma potrei essere. {{Int2|''[https://www.kontrokultura.it/304549/daydreamer-intervista-a-demet-ozdemir-inaspettate-confessioni-sul-suo-passato-a-15-anni/ DayDreamer, intervista a Demet Özdemir, inaspettate confessioni sul suo passato: "A 15 anni…"]''|Intervista di ''kontrokultura.it''}} * Ad ogni modo, l'essere cresciuta per strada, a giocare a pallone un po' come un maschiaccio, le è stato di grande aiuto per destreggiarsi nella giungla della vita. Inoltre, durante la sua carriera professionale, ha spesso interpretato ruoli di ragazze di 18 e 20 anni e questo le ha permesso di vivere, attraverso la recitazione, un po' di spensieratezza che le è mancata in quegli anni. {{Int2|''[https://www.chiecosa.it/news/2022/02/21/demet-ozdemir-rifatta-polemica-turchia-dichiarazioni-demet/ Demet Özdemir Rifatta? Polemica in Turchia, le Dichiarazioni di Demet]''|Intervista di ''chiecosa.it''}} * Prendo peso e dimagrisco. Anche se hai le sopracciglia rimosse, ciò influisce sul tuo viso. Non ho nemmeno il Botox! Faccio molte espressioni facciali, non credo che faò il Botox fino a quando non avrò 40 anni. Faccio solo yoga per il viso. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Özdemir, Demet}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori turchi]] [[Categoria:Modelli turchi]] hyzqv5goix96e7jimx7t7ti43pwwbuz 1221799 1221798 2022-08-09T16:04:46Z 83.225.54.176 wikitext text/x-wiki [[File:Demet Özdemir on Tolgshow.jpg|thumb|Demet Özdemir]] '''Demet Özdemir''' (1992 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Demet Özdemir == {{Int2|''[https://www.newscinema.it/verissimo-la-prima-intervista-italiana-all-attrice-turca-demet-ozdemir/ Verissimo: la prima intervista italiana all'attrice turca Demet Özdemir]''|Intervista di ''newscinema.it''}} * Ho iniziato a ballare quando avevo quindici anni e dovevo anche lavorare. Dovevo. Ma ho voluto fare qualcosa che mi piacesse. Mia sorella aveva già ballato ed era quindi un settore che conoscevo tramite lei. Per questo ho voluto e avuto una forte volontà e formazione. Non ho detto: Ah! Voglio ballare e sono diventata ballerina. * A volte mi guardo allo specchio e mi vedo vecchia. Torno a casa, mi guardo allo specchio e mi rendo conto di essere invecchiata di vent'anni. Ma poi mi riadatto, perché ho tanta energia. * Essere mamma è una cosa bellissima, una cosa stupenda. Però posso dire una cosa, certamente vorrei essere mamma. Però non c’è nessun obbligo. Non è una decisione obbligata. Io vedo mia madre, vedo le altre mamme, delle mie amiche, dei miei amici e dico: un giorno anche io sarò mamma. Sai che spesso mi sono chiesta che tipo di mamma potrei essere. {{Int2|''[https://www.kontrokultura.it/304549/daydreamer-intervista-a-demet-ozdemir-inaspettate-confessioni-sul-suo-passato-a-15-anni/ DayDreamer, intervista a Demet Özdemir, inaspettate confessioni sul suo passato: "A 15 anni…"]''|Intervista di ''kontrokultura.it''}} * Ad ogni modo, l'essere cresciuta per strada, a giocare a pallone un po' come un maschiaccio, le è stato di grande aiuto per destreggiarsi nella giungla della vita. Inoltre, durante la sua carriera professionale, ha spesso interpretato ruoli di ragazze di 18 e 20 anni e questo le ha permesso di vivere, attraverso la recitazione, un po' di spensieratezza che le è mancata in quegli anni. {{Int2|''[https://www.chiecosa.it/news/2022/02/21/demet-ozdemir-rifatta-polemica-turchia-dichiarazioni-demet/ Demet Özdemir Rifatta? Polemica in Turchia, le Dichiarazioni di Demet]''|Intervista di ''chiecosa.it''}} * Prendo peso e dimagrisco. Anche se hai le sopracciglia rimosse, ciò influisce sul tuo viso. Non ho nemmeno il Botox! Faccio molte espressioni facciali, non credo che faò il Botox fino a quando non avrò 40 anni. Faccio solo yoga per il viso. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Özdemir, Demet}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori turchi]] [[Categoria:Modelli turchi]] djyogsj8xlf913wmtl0tibw27ufxwl4 1221800 1221799 2022-08-09T16:06:38Z 83.225.54.176 /* Citazioni di Demet Özdemir */ wikitext text/x-wiki [[File:Demet Özdemir on Tolgshow.jpg|thumb|Demet Özdemir]] '''Demet Özdemir''' (1992 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Demet Özdemir == {{Int2|''[https://www.newscinema.it/verissimo-la-prima-intervista-italiana-all-attrice-turca-demet-ozdemir/ Verissimo: la prima intervista italiana all'attrice turca Demet Özdemir]''|Intervista di ''newscinema.it''}} * Ho iniziato a ballare quando avevo quindici anni e dovevo anche lavorare. Dovevo. Ma ho voluto fare qualcosa che mi piacesse. Mia sorella aveva già ballato ed era quindi un settore che conoscevo tramite lei. Per questo ho voluto e avuto una forte volontà e formazione. Non ho detto: Ah! Voglio ballare e sono diventata ballerina. * A volte mi guardo allo specchio e mi vedo vecchia. Torno a casa, mi guardo allo specchio e mi rendo conto di essere invecchiata di vent'anni. Ma poi mi riadatto, perché ho tanta energia. * Essere mamma è una cosa bellissima, una cosa stupenda. Però posso dire una cosa, certamente vorrei essere mamma. Però non c’è nessun obbligo. Non è una decisione obbligata. Io vedo mia madre, vedo le altre mamme, delle mie amiche, dei miei amici e dico: un giorno anche io sarò mamma. Sai che spesso mi sono chiesta che tipo di mamma potrei essere. {{Int2|''[https://www.kontrokultura.it/304549/daydreamer-intervista-a-demet-ozdemir-inaspettate-confessioni-sul-suo-passato-a-15-anni/ DayDreamer, intervista a Demet Özdemir, inaspettate confessioni sul suo passato: "A 15 anni…"]''|Intervista di ''kontrokultura.it''}} * Ad ogni modo, l'essere cresciuta per strada, a giocare a pallone un po' come un maschiaccio, le è stato di grande aiuto per destreggiarsi nella giungla della vita. Inoltre, durante la sua carriera professionale, ha spesso interpretato ruoli di ragazze di 18 e 20 anni e questo le ha permesso di vivere, attraverso la recitazione, un po' di spensieratezza che le è mancata in quegli anni. {{Int2|''[https://www.chiecosa.it/news/2022/02/21/demet-ozdemir-rifatta-polemica-turchia-dichiarazioni-demet/ Demet Özdemir Rifatta? Polemica in Turchia, le Dichiarazioni di Demet]''|Intervista di ''chiecosa.it''}} * Prendo peso e dimagrisco. Non ho nemmeno il Botox! Faccio molte espressioni facciali, non credo che farò il Botox fino a quando non avrò 40 anni. Faccio solo yoga per il viso. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Özdemir, Demet}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori turchi]] [[Categoria:Modelli turchi]] hx6si87faxmq11e1p5ong7hbvh3d243 1221805 1221800 2022-08-09T16:33:03Z Dread83 47 -citazione priva di significatività wikitext text/x-wiki [[File:Demet Özdemir on Tolgshow.jpg|thumb|Demet Özdemir]] '''Demet Özdemir''' (1992 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Demet Özdemir == {{Int2|''[https://www.newscinema.it/verissimo-la-prima-intervista-italiana-all-attrice-turca-demet-ozdemir/ Verissimo: la prima intervista italiana all'attrice turca Demet Özdemir]''|Intervista di ''newscinema.it''}} * Ho iniziato a ballare quando avevo quindici anni e dovevo anche lavorare. Dovevo. Ma ho voluto fare qualcosa che mi piacesse. Mia sorella aveva già ballato ed era quindi un settore che conoscevo tramite lei. Per questo ho voluto e avuto una forte volontà e formazione. Non ho detto: Ah! Voglio ballare e sono diventata ballerina. * A volte mi guardo allo specchio e mi vedo vecchia. Torno a casa, mi guardo allo specchio e mi rendo conto di essere invecchiata di vent'anni. Ma poi mi riadatto, perché ho tanta energia. * Essere mamma è una cosa bellissima, una cosa stupenda. Però posso dire una cosa, certamente vorrei essere mamma. Però non c’è nessun obbligo. Non è una decisione obbligata. Io vedo mia madre, vedo le altre mamme, delle mie amiche, dei miei amici e dico: un giorno anche io sarò mamma. Sai che spesso mi sono chiesta che tipo di mamma potrei essere. {{Int2|''[https://www.kontrokultura.it/304549/daydreamer-intervista-a-demet-ozdemir-inaspettate-confessioni-sul-suo-passato-a-15-anni/ DayDreamer, intervista a Demet Özdemir, inaspettate confessioni sul suo passato: "A 15 anni…"]''|Intervista di ''kontrokultura.it''}} * Ad ogni modo, l'essere cresciuta per strada, a giocare a pallone un po' come un maschiaccio, le è stato di grande aiuto per destreggiarsi nella giungla della vita. Inoltre, durante la sua carriera professionale, ha spesso interpretato ruoli di ragazze di 18 e 20 anni e questo le ha permesso di vivere, attraverso la recitazione, un po' di spensieratezza che le è mancata in quegli anni. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Özdemir, Demet}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori turchi]] [[Categoria:Modelli turchi]] qw02bbricq8to39whiyzz4im9e4xfwh 1221806 1221805 2022-08-09T16:34:29Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[File:Demet Özdemir on Tolgshow.jpg|thumb|Demet Özdemir]] '''Demet Özdemir''' (1992 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Demet Özdemir == {{Int2|''[https://www.newscinema.it/verissimo-la-prima-intervista-italiana-all-attrice-turca-demet-ozdemir/ Verissimo: la prima intervista italiana all'attrice turca Demet Özdemir]''|Intervista di ''newscinema.it''}} * Ho iniziato a ballare quando avevo quindici anni e dovevo anche lavorare. Dovevo. Ma ho voluto fare qualcosa che mi piacesse. Mia sorella aveva già ballato ed era quindi un settore che conoscevo tramite lei. Per questo ho voluto e avuto una forte volontà e formazione. Non ho detto: Ah! Voglio ballare e sono diventata ballerina. * A volte mi guardo allo specchio e mi vedo vecchia. Torno a casa, mi guardo allo specchio e mi rendo conto di essere invecchiata di vent'anni. Ma poi mi riadatto, perché ho tanta energia. * Essere mamma è una cosa bellissima, una cosa stupenda. Però posso dire una cosa, certamente vorrei essere mamma. Però non c’è nessun obbligo. Non è una decisione obbligata. Io vedo mia madre, vedo le altre mamme, delle mie amiche, dei miei amici e dico: un giorno anche io sarò mamma. 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Inoltre, durante la sua carriera professionale, ha spesso interpretato ruoli di ragazze di 18 e 20 anni e questo le ha permesso di vivere, attraverso la recitazione, un po' di spensieratezza che le è mancata in quegli anni. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Özdemir, Demet}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori]] [[Categoria:Modelli turchi]] 66xcumd3aqpota3ldbc5e68soqtiyqj 1221808 1221806 2022-08-09T16:39:38Z Dread83 47 -1, non è una citazione: è in terza persona wikitext text/x-wiki [[File:Demet Özdemir on Tolgshow.jpg|thumb|Demet Özdemir]] '''Demet Özdemir''' (1992 – vivente), attrice, ballerina e modella turca. == Citazioni di Demet Özdemir == {{Int2|''[https://www.newscinema.it/verissimo-la-prima-intervista-italiana-all-attrice-turca-demet-ozdemir/ Verissimo: la prima intervista italiana all'attrice turca Demet Özdemir]''|Intervista di ''newscinema.it''}} * Ho iniziato a ballare quando avevo quindici anni e dovevo anche lavorare. Dovevo. Ma ho voluto fare qualcosa che mi piacesse. Mia sorella aveva già ballato ed era quindi un settore che conoscevo tramite lei. Per questo ho voluto e avuto una forte volontà e formazione. Non ho detto: Ah! Voglio ballare e sono diventata ballerina. * A volte mi guardo allo specchio e mi vedo vecchia. Torno a casa, mi guardo allo specchio e mi rendo conto di essere invecchiata di vent'anni. Ma poi mi riadatto, perché ho tanta energia. * Essere mamma è una cosa bellissima, una cosa stupenda. Però posso dire una cosa, certamente vorrei essere mamma. Però non c’è nessun obbligo. Non è una decisione obbligata. Io vedo mia madre, vedo le altre mamme, delle mie amiche, dei miei amici e dico: un giorno anche io sarò mamma. Sai che spesso mi sono chiesta che tipo di mamma potrei essere. == Altri progetti == {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Özdemir, Demet}} [[Categoria:Attori turchi]] [[Categoria:Danzatori]] [[Categoria:Modelli turchi]] q1uxtfzaiz1tlddby0czzkio75rbl80 Laurent Mekies 0 195522 1221812 2022-08-09T17:26:26Z Danyele 19198 Creata pagina con "[[File:Laurent Mekies at the 2022 Austrian Grand Prix.jpg|thumb|Laurent Mekies (2022)]] '''Laurent Mekies''' (1977 – vivente), ingegnere e dirigente sportivo francese. ==Citazioni di Laurent Mekies== *{{NDR|Su [[Sebastian Vettel]]}} Mi piace separare il pilota dall'uomo. Il pilota ha sempre avuto un'attenzione incredibile ai dettagli e sin dai suoi inizi si poteva capire che aveva qualcosa di speciale. Ed è cresciuto nell'arco della sua carriera e in Ferrari ha svi..." wikitext text/x-wiki [[File:Laurent Mekies at the 2022 Austrian Grand Prix.jpg|thumb|Laurent Mekies (2022)]] '''Laurent Mekies''' (1977 – vivente), ingegnere e dirigente sportivo francese. ==Citazioni di Laurent Mekies== *{{NDR|Su [[Sebastian Vettel]]}} Mi piace separare il pilota dall'uomo. Il pilota ha sempre avuto un'attenzione incredibile ai dettagli e sin dai suoi inizi si poteva capire che aveva qualcosa di speciale. Ed è cresciuto nell'arco della sua carriera e in Ferrari ha sviluppato il talento di provare a unire il team, nei buoni momenti e in quelli cattivi. In questo non è stato secondo a nessuno. In più con il suo talento e la sua dedizione, la sua attenzione ai dettagli, ha raggiunto quello che ha raggiunto. Ma penso che di lui ricorderemo anche l'incredibile rispetto per tutti i suoi colleghi, nei suoi occhi puoi chiaramente leggere questo quando parli con lui. Ed è stato un qualcosa che ci ha spinto a migliorare ed è stato un privilegio aver condiviso il percorso con lui.<ref>Citato in Stefano Ollanu, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-piloti/mekies-vettel-ha-unito-la-ferrari-come-nessun-altro-629053.html Mekies: "Vettel ha unito la Ferrari come nessun altro"]'', ''Formulapassion.it'', 8 agosto 2022.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Mekies, Laurent}} [[Categoria:Dirigenti sportivi francesi]] [[Categoria:Ingegneri francesi]] l6bpq5h4e19dp85y49os52ozyspys07 Maurizio Carta (urbanista) 0 195523 1221832 2022-08-09T23:42:45Z Sun-crops 10277 Inserimento di una citazione di Maurizio Carta wikitext text/x-wiki '''Maurizio Carta (urbanista)''' (1967 – vivente), urbanista, architetto e docente italiano. ==Citazioni di Maurizio Carta== *{{NDR|Sul quartiere [[ZEN (Palermo)|ZEN]] di Palermo}} Quel progetto come tutti sappiamo era figlio di una riflessione architettonica che in quegli anni molte altre città hanno fatto, e che era figlio delle utopie radicali, della volontà di trovare abitazioni di qualità, decorose, adeguate per sottrarre la popolazione a condizioni di vita sicuramente [...] di minore qualità. Quel progetto ha subito cambi di realizzazione, ha subito, diciamo, anche il fatto che era talmente poderosa la necessità di residenza in questa città che è stato utilizzato prima ancora di essere completato, non riuscendo a completare una serie di servizi e di opere che l'avrebbero reso un quartiere simile a quelli che ammiriamo – non dissimile da essi – che ammiriamo in altre città. Su questa voglia di riscatto dobbiamo lavorare per completare l'utopia che era alla base di quel progetto.<ref>Dall'intervista a ''ilSicilia.it'', parte II, [https://www.youtube.com/watch?v=wlH7D_tsFPg&t=683s Video] disponibile su Youtube, minn. 10:19-11:15.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Carta, Maurizio}} [[Categoria:Architetti italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Urbanisti italiani]] 6h1lb4n5cagdtjran8fbtt83i737pcl 1221833 1221832 2022-08-09T23:43:16Z Sun-crops 10277 fix wikitext text/x-wiki '''Maurizio Carta''' (1967 – vivente), urbanista, architetto e docente italiano. ==Citazioni di Maurizio Carta== *{{NDR|Sul quartiere [[ZEN (Palermo)|ZEN]] di Palermo}} Quel progetto come tutti sappiamo era figlio di una riflessione architettonica che in quegli anni molte altre città hanno fatto, e che era figlio delle utopie radicali, della volontà di trovare abitazioni di qualità, decorose, adeguate per sottrarre la popolazione a condizioni di vita sicuramente [...] di minore qualità. Quel progetto ha subito cambi di realizzazione, ha subito, diciamo, anche il fatto che era talmente poderosa la necessità di residenza in questa città che è stato utilizzato prima ancora di essere completato, non riuscendo a completare una serie di servizi e di opere che l'avrebbero reso un quartiere simile a quelli che ammiriamo – non dissimile da essi – che ammiriamo in altre città. Su questa voglia di riscatto dobbiamo lavorare per completare l'utopia che era alla base di quel progetto.<ref>Dall'intervista a ''ilSicilia.it'', parte II, [https://www.youtube.com/watch?v=wlH7D_tsFPg&t=683s Video] disponibile su Youtube, minn. 10:19-11:15.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Carta, Maurizio}} [[Categoria:Architetti italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Urbanisti italiani]] a72iqeyua5bpscahd2brwfpj19pvfdg 1221835 1221833 2022-08-09T23:48:11Z Sun-crops 10277 modifico l'NDR wikitext text/x-wiki '''Maurizio Carta''' (1967 – vivente), urbanista, architetto e docente italiano. ==Citazioni di Maurizio Carta== *{{NDR|Sullo [[ZEN (Palermo)|ZEN]] di Palermo}} Quel progetto come tutti sappiamo era figlio di una riflessione architettonica che in quegli anni molte altre città hanno fatto, e che era figlio delle utopie radicali, della volontà di trovare abitazioni di qualità, decorose, adeguate per sottrarre la popolazione a condizioni di vita sicuramente [...] di minore qualità. Quel progetto ha subito cambi di realizzazione, ha subito, diciamo, anche il fatto che era talmente poderosa la necessità di residenza in questa città che è stato utilizzato prima ancora di essere completato, non riuscendo a completare una serie di servizi e di opere che l'avrebbero reso un quartiere simile a quelli che ammiriamo – non dissimile da essi – che ammiriamo in altre città. Su questa voglia di riscatto dobbiamo lavorare per completare l'utopia che era alla base di quel progetto.<ref>Dall'intervista a ''ilSicilia.it'', parte II, [https://www.youtube.com/watch?v=wlH7D_tsFPg&t=683s Video] disponibile su Youtube, minn. 10:19-11:15.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Carta, Maurizio}} [[Categoria:Architetti italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] [[Categoria:Urbanisti italiani]] 9vancc0j264vsjziushlf9b4x8ypoz9 Tania Di Mario 0 195524 1221850 2022-08-10T01:37:45Z Danyele 19198 Creata pagina con "'''Tania Di Mario''' (1979 – vivente), dirigente sportiva ed ex pallanuotista italiana. ==Citazioni di Tania Di Mario== {{cronologico}} *Ho sempre pensato che la [[cultura]] fosse importante per me come persona a prescindere dall'essere un'atleta. Non sarò mai la Tania senza la pallanuoto, mi diventa difficile pensare a me stessa senza la pallanuoto perché fa troppo parte di me. Nello stesso tempo ho sempre avuto voglia di studiare, per me è importante conoscere e..." wikitext text/x-wiki '''Tania Di Mario''' (1979 – vivente), dirigente sportiva ed ex pallanuotista italiana. ==Citazioni di Tania Di Mario== {{cronologico}} *Ho sempre pensato che la [[cultura]] fosse importante per me come persona a prescindere dall'essere un'atleta. Non sarò mai la Tania senza la pallanuoto, mi diventa difficile pensare a me stessa senza la pallanuoto perché fa troppo parte di me. Nello stesso tempo ho sempre avuto voglia di studiare, per me è importante conoscere e lo studio è stato fondamentale per diventare quella che sono. Continuo a ribadirlo a tutte le ragazze della squadra perché credo che ti faccia essere anche un'atleta migliore. In acqua non ci vogliono solo muscoli e tecnica ma anche testa. Credo che la mentalità che ho acquisito mi abbia insegnato molto nella vita e quello che provo a dire anche alle mie compagne di squadra è che prima o poi questo bellissimo momento della loro vita potrebbe finire. È giusto avere anche altri obiettivi e sogni da realizzare oltre la pallanuoto, che sia studiare o altro, perché non è detto che per tutte si riesca a costruire una carriera duratura. Prima o poi inizia un secondo step e bisogna trovarsi pronte perché abbiamo la fortuna di fare una cosa bellissima ma non dobbiamo accontentarci di essere state solo delle pallanuotiste nella vita.<ref name="Cardarano">Dall'intervista di Valeria Cardarano, ''[https://www.sportface.it/rio-2016/tania-di-mario-rio-una-medaglia-poi-vorrei-diventare-mamma/52715 Tania Di Mario: "A Rio per una medaglia, poi vorrei diventare mamma"]'', ''Sportface.it'', 30 giugno 2016.</ref> *La prima cosa che penso quando mi dicono che ho vinto tantissimo e mi chiedono perché sia successo, qual è il segreto, io dico che è servita tanta voglia, tanto impegno ma sicuramente anche tanta [[fortuna]]. Mi rendo conto veramente di essere stata tanto fortunata. Non mi nascondo dietro la bravura, le scelte giuste, il merito personale: mi rendo perfettamente conto che per arrivare lassù più in alto di tutti la fortuna serve e anche tantissimo. Ovviamente la devi aiutare, c'è bisogno del talento però è una componente essenziale. È importante incontrare la squadra giusta, le persone giuste, trovarsi nel momento giusto.<ref name="Cardarano"/> *A terra sono scarsa, in acqua sto meglio.<ref>Dall'intervista di Chiara Pizzimenti, ''[https://www.vanityfair.it/news/sport/16/08/10/rio-2016-intervista-tania-di-mario-pallanuoto Rio 2016: Tania di Mario, i libri, il futuro e l'ultima olimpiade]'', ''Vanityfair.it'', 10 agosto 2016.</ref> *[...] da presidente a volte ho una sensazione di impotenza, di non poter fare nulla per aiutare le ragazze durante partite fondamentali come quelle decisive. Non è la prima finale che vivo da presidente, ma per me è sempre stato così. La mia esperienza è più grande da giocatrice che da dirigente, quindi significa che devo ancora abituarmi del tutto a questa dimensione.<ref name="D'Avanzo">Dall'intervista di Antonio D'Avanzo, ''[https://pinksociety.it/2021/06/15/10-domande-a-tania-di-mario-il-mito-della-pallanuoto-femminile-italiana/ 10 domande a Tania Di Mario, il mito della pallanuoto femminile italiana]'', ''Pinksociety.it'', 15 giugno 2021.</ref> *La [[pallanuoto]] mi ha regalato un'altra famiglia che è quella delle mie compagne di squadra del passato e del mio attuale club, io le chiamo "le mie sorelle". Probabilmente non sarei diventata la persona che sono adesso se non avessi giocato a pallanuoto. Mi ha dato la voglia di non arrendermi mai anche nella vita [...]. A un genitore direi queste cose, è uno sport che ti migliora sia fisicamente che mentalmente.<ref name="D'Avanzo"/> {{Int2|''[https://www.auroracoaching.it/tania-di-mario-e-la-nuova-sfida-di-allenare-giovani-intervista-esclusiva/ Tania Di Mario e la nuova sfida di allenare i giovani]''|Intervista di Aurora Puccio, ''Auroracoaching.it'', 15 gennaio 2017.}} *Una caratteristica che mi piace molto vedere nelle atlete è il saper prendere l'iniziativa giusta o sbagliata che sia. Non per forza perché una cosa te la dico io deve esser fatta in quel modo. Io posso dare gli strumenti e poi l'atleta deve poterli adattare a se stessa. Come nello studio, non tutti lo fanno allo stesso modo e non è che il professore ti può dare un metodo. Sei tu che poi trovi la soluzione migliore per te. Questo è quello che manca in questo momento in questa generazione. Arrivo faccio il compito e la cosa finisce lì. Mi piacerebbe che anche in alcuni momenti fuori della piscina, prendessero consapevolezza di quello che stanno facendo. Per farlo ci devi pensare anche fuori dalla piscina. Va bene l'approccio mentale al divertimento. Ad alti livelli ci vuole però una preparazione che non può cominciare e finire in piscina. *{{NDR|«Da cosa partiresti per costruire un [[Squadra (sport)|gruppo]] [...]?»}} Non posso pretendere che tutte diventino amiche perché non lo eravamo neanche noi dello storico Setterosa. Siamo state sorelle che è una cosa diversa. Però vorrei che capissero che fare uno sport di squadra presuppone che tutte siano importanti, mettendole in condizione di dare il massimo senza provare invidia se qualcuna è meglio di te. Ognuna contribuisce personalmente per conseguire un obiettivo comune non individuale. Noi del Setterosa Oro ad Atene, avevamo questa cosa qui. Avevamo un sogno. *Tutti abbiamo paura di [[Fallimento|fallire]]. Io ce l'ho ancora adesso. Penso che sia insito nella natura umana. Però ciò non mi impedisce di mettermi in gioco. Io faccio quello che posso, dando il mio massimo sempre. Poi vediamo che succede. Sapere di non aver raggiunto il risultato perché io non ho dato il mio meglio, allora questo sì che è un fallimento. {{Int2|''[https://www.mfsport.net/ekipe-orizzonte-tania-di-mario-la-mia-vita-per-la-pallanuoto/ La mia vita per la pallanuoto]''|Intervista di Filippo Sicali, ''Mfsport.net'', 3 maggio 2020.}} *Ricordo ancora quel 1997 in cui avevo fatto la preparazione per l'europeo di Siviglia. All'ultimo giorno ci hanno messe tutte sedute per la selezione di chi doveva andare. {{NDR|Il commissario tecnico}} Formiconi disse: "Tu e tu a casa". Una di quelle due ero io. Fu una delusione incredibile. L'Italia quell'anno vinse l'oro mettendomi addosso la sensazione che mi fossi persa un'unica, grande, occasione. "Ora hanno vinto. Arrivo io e sicuramente non vinciamo più niente, sicuro". Due anni dopo, invece, abbiamo rivinto l'europeo disputato a Prato, in Italia. E quella volta io ero lì. Quella medaglia d'oro al collo è stata una sensazione unica. L'emozione della prima volta è qualcosa di incredibile, fantastica, irripetibile. Felicità allo stato puro. *Il sogno più grande era arrivare alle [[Olimpiadi]]. Il 2000 fu il primo anno in cui venne inserita la pallanuoto femminile come disciplina olimpica. E anche quello della grande delusione: la mancata qualificazione. Da quel momento è iniziata per tutto il Setterosa la rincorsa al grande sogno. Di Olimpiadi, alla fine, ne ho fatte quattro. Ma la prima, quella di Atene del 2004, è stata la più pazzesca. Quando sono arrivata ho pensato: "Mamma mia, che cos'è questa cosa?". Io le avevo sempre viste in televisione ma non potevo immaginare che fosse così. Cammini e ti ritrovi Nadal, giri l'angolo e vedi la squadra dell'NBA. È tutto sport, non c'è un attimo in cui puoi pensare ad un'altra cosa. E tutto va con quel ritmo. Impregna talmente l'aria che pensi di vivere in un altro mondo. Quello in cui avrei voluto passare tutti i giorni della mia vita. Due settimane di paradiso. Ed in paradiso ci siamo arrivate vincendo la finale con la Grecia, la squadra di casa. La medaglia d'oro al collo, la nomina di miglior giocatrice del torneo. Una favola. *[...] per avere una lunga carriera sono necessari anche grandi sacrifici nella vita. Soprattutto per noi [[donne]]. Penso sempre che sarebbe stato bellissimo avere un figlio mentre giocavo, che mi potesse ricordare da atleta. Ma avere una gravidanza avrebbe significato un cambiamento del fisico e non era detto che si potesse tornare a giocare ad alti livelli. E poi perché le donne sono sempre state meno considerate. Lo sport fondamentalmente è maschio, la pallanuoto è maschio, c'è prima il campionato maschile e poi quello femminile. Ed è sempre stato così. Io sono stata fra quelle che hanno lottando per parificare i premi fra uomini e donne con la federazione. Dove i presidenti ci dicevano che i nostri premi erano minori perché giochiamo con una palla più piccola. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Di Mario, Tania}} [[Categoria:Pallanuotisti italiani]] [[Categoria:Dirigenti sportivi italiani]] fq7tf0gytr8ibbxfc4qggr2dvmic8kb Discussioni utente:Franciscupala 3 195526 1221867 2022-08-10T06:15:06Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:15, 10 ago 2022 (CEST)}} bzsx98w75cw9m3n4zi9j9rsgi5el792 Discussioni utente:Coaterflagman 3 195527 1221868 2022-08-10T06:25:01Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:25, 10 ago 2022 (CEST)}} nb1be9u8g85zqhtwn8btpo9vnsn1spo Discussioni utente:Andrea.pizzola 3 195528 1221871 2022-08-10T06:40:17Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:40, 10 ago 2022 (CEST)}} 2ojqufltgvsm7adb6ex8zwwe2ga8p8l Discussioni utente:Girl at sewing machine 3 195529 1221876 2022-08-10T06:50:09Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:50, 10 ago 2022 (CEST)}} 3zcc404vl0u0td5tyn9xrxlw7dm1g78 Copriletto 0 195530 1221877 2022-08-10T06:52:09Z Ibisco 49387 Inserimento in voce tematica wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sul '''copriletto''' o '''coperta'''. *A sciarra è p'a cutra. ([[Proverbi aliminusani]]) :''Il litigio è per la coltre.'' ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Arredamento]] e13hcql4ynpkj9z3bmq0d9e5l4qhbjz 1221878 1221877 2022-08-10T06:54:41Z Ibisco 49387 Ibisco ha spostato la pagina [[Coperta]] a [[Copriletto]]: Allineamento a Pedia wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sul '''copriletto''' o '''coperta'''. *A sciarra è p'a cutra. ([[Proverbi aliminusani]]) :''Il litigio è per la coltre.'' ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Arredamento]] e13hcql4ynpkj9z3bmq0d9e5l4qhbjz Coperta 0 195531 1221879 2022-08-10T06:54:41Z Ibisco 49387 Ibisco ha spostato la pagina [[Coperta]] a [[Copriletto]]: Allineamento a Pedia wikitext text/x-wiki #RINVIA [[Copriletto]] 4mt34gx45tycerq1x6u08kdofgh3vhv Discussioni utente:CamilleChavez99 3 195532 1221884 2022-08-10T07:31:02Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:31, 10 ago 2022 (CEST)}} iao75b5dy0zfjf0ohwp45za7ekfncwv Discussioni utente:JannaPlatz84975 3 195533 1221885 2022-08-10T07:51:04Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:51, 10 ago 2022 (CEST)}} pjl6gg5l6wbk8y8kgouvukiydl6u737 Discussioni utente:DeneseFeez7729 3 195534 1221886 2022-08-10T08:10:17Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:10, 10 ago 2022 (CEST)}} euoqsv874u8ofn6wwcejzojedg0ml2e Discussioni utente:AntoineMate43 3 195535 1221887 2022-08-10T08:25:01Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:25, 10 ago 2022 (CEST)}} rl8yycf259l407o1njcucs0ljmshtfz Discussioni utente:DinaHorowitz40 3 195536 1221888 2022-08-10T08:35:13Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:35, 10 ago 2022 (CEST)}} qslyi3ypp4yzxc6ze141kopg4pnxwbz Discussioni utente:BradleyRexford5 3 195537 1221890 2022-08-10T09:20:46Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:20, 10 ago 2022 (CEST)}} iwapk6fknj1w3kpwpshrajc41naeofr Discussioni utente:Donny966995 3 195538 1221892 2022-08-10T09:35:57Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:35, 10 ago 2022 (CEST)}} 19cobqlzib8ykph58262ft7vszkushr Discussioni utente:DorethaRushing 3 195539 1221897 2022-08-10T09:50:05Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:50, 10 ago 2022 (CEST)}} idzkk2og94fsuv4pp1epyzqrfbgdebt Discussioni utente:PearlP305066728 3 195540 1221899 2022-08-10T10:00:15Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:00, 10 ago 2022 (CEST)}} dwrcfpcqu5tg12dfrg4edj5m4b6wlav Discussioni utente:MaryanneSpowers 3 195541 1221900 2022-08-10T10:05:28Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:05, 10 ago 2022 (CEST)}} h14xfds56xte07ofhlxg95j0uugasf9 Discussioni utente:TXKLara63361733 3 195542 1221901 2022-08-10T10:20:57Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:20, 10 ago 2022 (CEST)}} lz40ffz8lbk2db9mcn7eskj56xkkfmh Discussioni utente:ElkeGrullon938 3 195543 1221902 2022-08-10T11:35:40Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 13:35, 10 ago 2022 (CEST)}} 6j9nzp6lrztp4qmekkng7xir8rbra87